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Brevi dal mondo

Moussavi: «Pronto a morire in Iran»

TEHERAN – Il capo dell’opposizione iraniana Hossein Moussavi ha incitato a continuare le proteste contro il governo. «Non ho paura di morire», ha affermato sul sito web Jaras. Moussavi (nella foto) ha chiesto il rilascio dei prigionieri arrestati, la revisione della legge elettorale e il rispetto della libertà di espressione e di stampa.

Geloso, compie strage a Helsinki HELSINKI - E' stata la gelosia causa della strage di San Silvestro in un centro commerciale di Helsinki. Un albanese ha ucciso a colpi di pistola quattro colleghi dell’amante, già ammazzata nella sua casa. L’assassino si è poi suicidato.

Sabato 2 gennaio 2010

Revocata la misura, prevista nell’ambito del regime di carcere duro

Il boss Graviano esce dall’isolamento PALERMO –Il boss Giuseppe Graviano, che sta scontando l’ergastolo nel carcere milanese di Opera, esce dall’isolamento assoluto che gli imponeva il regime del carcere duro: la Corte d’assise d’appello di Palermo, infatti, ha revocato al capomafia palermitano una parte delleprescrizioni previste dal 41 bis. Graviano non sarà più sottoposto all’isolamento diurno e potrà così fare vita comune con i detenuti che non abbiano condanne per mafia e usufruire dell’ora d’aria. I giudici hanno accolto il ricorso del suo avvocato contro la decisione della procura generale di prorogare l’isolamento, assunta a

Sdegno dei familiari delle vittime di mafia «Assurdo, non ha diritto ad alcuno sconto» settembre, all’indomani della condanna definitiva del boss ad altri due ergastoli. Il legale ha spiegato che esiste un tetto massimo di tre anni per l’isolamento assoluto e che la proroga non poteva essere applicata, in quanto le nuove condanne si riferivano a fatti accaduti prima dell’arresto del boss, avvenuto il 27 gennaio '94. Immediate le reazioni al provvedimento: Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili, spiega che «Graviano

Giuseppe Graviano

Dopo il Capodanno di vento e pioggia, il gelo colpirà ancora il Paese

Torna l’allerta maltempo Esondano Tevere e Aniene, a Roma crolla un’impalcatura

Abusi sui prigionieri a Londra si indaga LONDRA - Il ministero britannico della difesa, secondo l’Independent, indaga su un’unità dell’esercito incaricata accusata di abusi sui prigionieri iracheni.

non ha diritto a nessuno sconto. Le leggi durante questi sedici anni troppo spesso sono andate in una sola direzione, in favore della mafia terrorista». «Se il buongiorno si vede dal mattino, 'mala tempora currunt'. Il nuovoanno non iniziabene», dice il leader di Italia dei valori, AntonioDi Pietro.Intanto, ilvicepresidente della commissione Antimafia, Fabio Granata (Pdl), chiede al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, di «accertare la legittimità delle procedure».

Roma, l’impalcatura crollata a piazza Navona

ROMA – Capodanno all’insegna del maltempo, che ha colpito l’Italia da Nord a Sud, con piogge forti e vento che hanno accompagnato e in qualche caso ostacolato i tanti festeggiamenti previsti in piazza. Se la Toscana rimane sotto osservazione speciale per la zona del lagodi Massaciuccoli, è quasi tutto il paese a segnalare disagi e danni per il tempo avverso. Anche se il vento caldo ha consentito a molti nelle regioni meridionali di salutare ilnuovo anno conun bagno al mare. Secondo le previsioni della

Protezione Civile il maltempo non darà tregua: in particolare sono segnalate una diminuzione delle temperature e la comparsa della neve a bassa quota. Inizio d’anno bagnato per Venezia: alle 10.00 la marea ha toccato una massima di 119 centimetri. In Toscana, oltre alla difficile situazione in provincia di Pisa e Lucca, a Firenze l’Arno ha raggiunto il livello di guardia davanti agli Uffizi in mattinata, superandolo di 45 centimetri. A Roma, a causa del vento un’impalcatura è crollata in piazza Navo-

na,senza peròprovocaredanni a persone. A Ostia il Tevere è esondato per brevi tratti, con la Protezione Civile che controlla. Anche l’Aniene è tracimato in alcuni tratti. Il nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse della Protezione Civile interessa gran parte dell’Italia, comprese le isole maggiori. Dalla mattinata di oggi e per tutta la giornata di domenica, venti di burrasca con mareggiate lungo le coste esposte soffieranno sulle regioni centro meridionali e sulle isole maggiori.

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2 In Italia e nel mondo


ALLARME TERRORISMO

Attentato suicida talebano durante una partita di pallavolo. Oltre 70 morti

Pakistan, strage al campetto Intanto Barack Obama convoca un vertice sulla sicurezza ISLAMABAD – Un campetto di pallavolo dove i ragazzi di due villaggi del nord-ovest del Pakistan si affrontano in una partita di volley. Decine di bambini, giovani e anziani che si assiepano ad incitare i loro beniamini. Improvvisamente un fuoristrada 4X4 lanciato a tutta velocità irrompe tra la folla e l’uomo alla guida innesca undetonatore: ilSuvsaltain aria,fiamme epezzi dilamieresiabbattono sullagente, l’onda d’urto fa crollare alcuni edifici seppellendo sotto le macerie un numero imprecisato di persone. L’ennesima strage di innocenti in Pakistan ha causato almeno 75 morti e quasi altrettanti feriti. Una ventina di case del villaggio di Shah Hasan Khan sono andate distrutte, molti feriti non hanno – secondo i soccorritori – alcuna possibilità di sopravvivere dato che la struttura più vicina simile a un ospedale è a più di trenta chilometri di distanza. E non ci sono auto a sufficienza per trasportare tutti. La strage di ieri nel distretto di Bannu è una delle più sanguinose tra quelle compiute di recente: l’area confina con il Waziristan del Sud, zona tribale alla frontiera con l'Afghanistan, roccaforte dei talebani pachistani ma anche rifugio degli integralisti islamici afghani. Proprio qui negli ultimi mesi l’esercito di Islamabad ha lanciato un’offensiva senza precedenti contro i talebani che però, come ritorsione, hanno moltiplicato gli attacchi suicidi. Un attentato contro la gente radunata per una manifestazione sportiva è decisamente insolito. Mercati e moschee sono gli obiettivi più spesso scelti dai kamikaze per causare il maggior numero di vittime, terrore e panico. Ma in questi villaggi che l’esercito non riesce a difendere, sono gli abitanti stessi ad aver organizzato negli ultimi mesi milizie anti-talebane. Ed è possibile, secondo il capo della polizia distrettualeMohammadAyub Khan,cheinquesto caso si sia trattato di vera e propria rappresaglia contro i civili che non accettano l’estremismo anti-occidentale. Proprio ieri poi, a Karachi, capitale economica del Paese, teatro lunedì dell’ennesimo massacro compiuto da un kamikaze durante una processione di sciiti, era stato indetto dai leader politici e religiosi uno sciopero generale: in segno di lutto, ma anche per protestare contro l'incapacità del governo di mettere il Paese al riparo dal terrorismo. Secondo testimoni e fonti ufficiali la partecipazione è stata altissima. E i talebani hanno risposto con un’altra sfida di sangue. OBAMA CONVOCA UN VERTICE ANTITERRORISMO Intanto Obama stringe i tempi avviando una fase di chiarimento interno

Maroni «Anche in Italia segnali inquietanti»

che potrebbe concludersi con qualche decapitazione eccellente. Già martedì prossimo si terrà alla Casa Bianca un vertice antiterrorismo, al quale Obama parteciperà dopo aver esaminato il rapporto preliminare sugli «errori umani e sistemici» legati al fallito attentato di Natale. Secondo la stampa Usa tra i risultati preliminari dell’inchiesta ordinata da Obama, spiccano già alcuni punti dolenti: le agenzie di intelligence Usa continuano a non scambiarsi le informazioni sul terrorismo, le liste “nere”non sono aggiornate e i controlli agli aeroporti sono obsoleti.

Il Papa: «Popoli del mondo deponete le armi»

PAURA E MISURE ANCHE IN GRAN BRETAGNA E ITALIA Dopo l’attentato al volo Amster-

dam-Detroit anche la Gran Bretagna annuncia un giro di vite per la sicurezza degli aeroporti dagli attacchi terroristici. Lo ha annunciato oggi il premier Gordon Brown. Tra le nuove misure anche lo scanner totale a raggi x. E il 2010 inizia in allerta, anche in Italia, per il rischio terrorismo.Ilministro dell’Interno, Roberto Maroni, parla di «segnali preoccupanti» e il suo collega della Difesa, Ignazio La Russa, pur invitando a non cadere nella psicosi, dice che è un pericolo con cui «dobbiamo abituare a convivere». Per questo, ha detto Maroni, «abbiamo innalzato i livelli di sicurezza, abbiamo intensificato le attività di indagine ed abbiamo predisposto tutti i mezzi e gli strumenti per prevenire o impedire situazioni di questo tipo».

Un ferito nell’attentato in Pakistan

Mauritania, per la coppia anche la richiesta di riscatto

Nuova conferma, italiani nelle mani di Al Qaida ROMA – Sergio Cicala e la moglie, la coppia italiana rapita in Mauritania il 18 dicembre scorso, sono nelle mani del gruppo Aqmi che fa capo ad Al Qaida. La conferma è arrivata il 31 dicembre con una nuova rivendicazione – pubblicata su internet – accompagnata da foto dei due italiani sequestrati mentre, con il loro furgone, stavano percorrendo la Mauritania diretti in Burkina Faso, paese d’origine della don- La coppia rapita na. Dai sequestratori è arriva- ha confermato così la paterta intanto anche la richiesta nità del rapimento, pubblidi riscatto – 7 milioni di dolla- cando, in un messaggio datari più la liberazione di alcuni to 30 dicembre, tre foto: le compagni detenuti in Mauri- prime due raffiguranti i pastania – per la liberazione dei saporti e la terza che mostra tre cooperanti spagnoli rapi- Cicala, pensionato siciliano ti alla fine di novembre. A po- di 65 anni, e la moglie Philochi giorni da un precedente mene Kabouree, in ginocmessaggio il gruppo di Al chio, circondati da cinque Qaida nel Maghreb islamico uomini armati. Probabil-

mente la stessa foto diffusa nei giorni scorsi dall’emittente araba al Arabiya. Una nuova rivendicazione in cui l’Aqmi torna a ribadire che il sequestro è legato alla politica estera italiana: «il rapimento – è scritto nel comunicato del gruppo terroristico è avvenuto quando il governo di Silvio Berlusconi sostiene le guerre in Afghanistan e in Iraq e sostiene la “crociata” contro l'islam». Il braccio di Al Qaida nel Maghreb ha sottolineato così «che se la famiglia degli ostaggi e il popolo italiano tengono alla sicurezza di Cicala e Kabouree, devono fare pressioni sul loro governo perchè dia seguito alla sua richiesta», ha fatto sapere il Centro americano di sorveglianza dei siti estremisti islamici (SITE), che ha riproposto le immagini.

Si fa arrestare e sfugge al “cenone” in famiglia HA usato uno stratagemma davvero insolito per non passare le feste in casa. In provincia di Palermo, un uomo di 35 ha tentato una rapina di caramelle e gomme da masticare con un taglierino e si è fatto arrestare dai carabinieri. E' accaduto la sera del 31 a Barrafranca , dove Massimiliano M., disoccupato di 35 anni, incensurato, si è presentato alla stazione dei carabinieri chiedendo di essere arrestato perchè preferiva trascorrere il Capodanno in cella piuttosto che con i parenti. I militari gli hanno spiegato che non potevano arrestarlo perchè non aveva commesso alcun reato, e

Sta 64 ore dentro il ghiaccio israeliano entra nel Guinness

Twitter, 370 codici al bando l'uomo a questo puntosi è recato nella tabaccheria di fronte, ha estratto un taglierino e minacciando i titolari si è impossessato di caramelle e gomme da masticare. Poi ha atteso l'arrivo dei carabinieri che lo hanno arrestato in flagranza di rapina aggravata.

CITTA' DEL VATICANO – La violenza e il degrado ambientale che contaminano il mondo hanno una sola origine: il degrado dell’uomo, ed è da qui che occorre partire per avviare un riscatto. È questo l’augurio rivolto da papa Benedetto XVI ai «popoli del mondo» per il 2010 appena iniziato, un augurio accompagnato dall’esortazione a deporre «le armi di ogni tipo» e ad «abbandonare la via della violenza», rivolte ai governi e, per la prima volta, direttamente ai «gruppi armati» che seminano conflitti in tante parti del mondo. È dall’inizio delle feste natalizie che Ratzinger invoca il contrasto di ogni violenza, tra Stati, tra persone, contro l'ambiente. Auspici culminati negli appelli di ieri – giorno di Capodanno che la Chiesa dedica a Maria madre di Dio – ricordando la responsabilità di ognuno nell’accogliere il richiamo divino alla salvezza, e alla Giornata mondiale della pace. Argomenti che il Papa ha sintetizzato, prima nell’omelia della messa d’inizio d’anno a S.Pietro, poi ancora all’Angelus, raccogliendo gli applausi della folla e la condivisione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del ministro degli Esteri, Franco Frattini, in due distinti messaggi. «La pace – ha detto il Papa – inizia da uno sguardo rispettoso, che riconosce nell’altro una persona, qualunque sia il colore della sua pelle, la sua nazionalità, la sua lingua, la sua religione». Un riconoscimento di fratellanza che fa considerare l’altro «non un rivale o un nemico ma un altro me stesso». Domitilla Conte

QUANTE password avete dovuto digitare prima di riuscire a iscrivervi a Twitter? Una volta "troppo corta", un'altra "debole", e ancora "troppo ovvia". Il servizio di microblogging sembra aver preso molto sul serio la politica della sicurezza al punto di aver messo al

bando ben 370 codici. Password vietate agli utenti al momento di aprire nuovi account. Nell'elenco delle parole d'ordine sgradite si va dalle scontate "Password o "Twitter", all’elenco di numeri, passando per termini bizzarri oppure osceni.

UN israeliano di 29 anni, Hezi Din, ha festeggiato l'inizio del nuovo anno fissando un nuovo record Guinness di resistenza all'interno di un blocco di ghiaccio. Din era entrato martedì scorso in un vistoso blocco disposto nella Piazza Rabin di Tel Aviv, a breve distanza dal luogo dove Yitzhak Rabin fu ucciso nel 1995. Ne è emerso la notte del 31 dicembre, quando da pochi minuti in Israele si era entrati nel 2010, dopo avervi trascorso 64 ore. Il giovane (nella foto) - che indossava solo un paio di blue jeans e una maglietta - appariva stremato e non ha rilasciato dichiarazioni. I suoi collabo-

ratori lo hanno subito caricato su un'ambulanzache lo ha trasportato in un vicino ospedale per essere sottoposto ad esami. Il record precedente, di 63 ore, era stato stabilito da David Blaine nel 2000 a Times Square, New York. Din è noto in Israele come mago ed illusionista.

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In Italia e nel Mondo 3

Sabato 2 gennaio 2010


Sabato 2 gennaio 2010

Il meglio e il peggio del decennio e dell’anno appena passati Gli indimenticabili momenti social

I dieci protagonisti dell’Italia

dall’articolo di Alessandra Carboni

Si aggiunge alla tradizionale e immancabile pletora di classifiche di fine anno la lista dedicata dal Los Angeles Times agli avvenimenti che più hanno fatto parlare di sé all'interno dei cosiddetti «media sociali» nel corso dei dodici mesi passati. Perché il 2009, con i 350 milioni di utenti di Facebook e il ruolo giocato da Twitter come importante strumento di comunicazione, è stato senza dubbio l'anno della consacrazione del social networking e dei suoi strumenti - nel bene e nel male. PODIO - In cima all'elenco del quotidiano statunitense troviamo l'episodio di citizen journalismrelativo allamissionedisalvataggio deipasseggeri dell'aereo precipitato nel fiume Hudson a New York a gennaio, immortalata in un'istantanea scattata con un iPhone [...].

Da “papi” a “premier” il 2009 della “P”

Le firme del Sole 24 Ore hanno discusso per scegliere la persona dell'anno 2009 nell'economia italiana. Tanti nomi vagliati, tutti autorevoli e sostenuti da eccellenti ragioni. L'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne che ha rilanciato il marchio, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, prima donna nel ruolo giusto durante la crisi, il governatore di Bankitalia Mario Draghi e altri. Alla fine la scelta - per i motivi che leggete in questa pagina - è caduta sul ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Accanto ai leader del 2009 e ai loro piani per il 2010, abbiamo selezionato le imprese italiane, note e start up, che hanno brillato. Il professor Marco Fortis ha spiegato sul Sole perché le nostre aziende sanno battersi con successo nel mondo e il guru del Financial Times Martin Wolf ha scritto ieri che Usa e Regno Unito ci invidiano questo network produttivo. [...].

dall’articolo di Angelo Mellone

Il 2009 èstato per Silvio Berlusconi, non soloPremier, un anno Pazzo e Pazzesco, Problematico o Positivo e sempre qui restiamo, alla Pì, lettera berlusconiana del tempo che si chiude. Ripercorriamo i mesi del Presidente con la pì in testa. Il nostro giudizio complessivo è che il 2009 sia un anno Promettente. Padre della Patria. Il 25 aprile, fazzoletto della brigata Maiella al collo, spalle alle macerie del terremoto abruzzese immediatamente trasformate nel campo di prova del superman Bertolaso, il Cavaliere pronuncia un discorso che probabilmente segna e segnerà il suo momento di popolarità massima. Dialogo, concordia, festa della libertà. Berlusconi giganteggia, l'opposizione si accoda, i giornali fantasticano dell'Era berlusconiana. [...].

La migliore di oggi

Informazione L’anno nero dal commento di M. Bartocci

Il 2009 è sicuramente l’anno nero dei giornali di tutto il mondo. La crisi economica ha falcidiato bilanci e redazioni come non era mai accaduto nella storia dell’editoria. «Dietro la crisi c’è una ristrutturazione industriale senza precedenti - spiega Paolo Butturini del sindacato Stampa romana - il mondo dell’informazione sta cambiando dalle fondamenta e non c’è una strategia comune né degli editori né del governo, che non ha mai convocato gli stati generali dell’editoria sbandierati un anno fa». Sembrano numeri piccoli ma non lo sono. [...].

Tutte le prime volte dell’anno che va via Ci sono fatti che segnano crinali tra un prima e un dopo, perché esplorano frontiere mai raggiunte. È stato così anche nel 2009 in campo medico (per la lotta all'Aids, la genetica, il biotech), sociale (i diritti delle donne e delle minoranze), etico (per i diritti sul "fine vita"). Ecco 14 "punti di svolta" dell'anno che sta finendo. CELLULE STAMINALI Gli Stati Uniti danno l'ok alla sperimentazione 1 A gennaio, la Food and Drug Administration degli Stati Uniti dà il suo placet alle prime sperimentazioni al mondosu esseriumani diuna terapia messa a punto con cellule staminali embrionali. La sperimentazione avverrà su otto-dieci persone affette da

Un anno di bulli e pupe

gravi lesioni della spina dorsale. Sotto la presidenza di George W. Bush simili approvazioni erano alquanto lente ad arrivare - benché i regolatori affermino che la politica non ha voce in capitolo nella decisione - e i finanziamenti federali per la ricerca sulle cellule staminali embrionali erano limitati, perché le cellule sono prelevate da embrioni umani destinati a essere distrutti. Il presidente Obama ha revocato alcune di queste restrizioni. POLITICA E PARI OPPORTUNITÀ In Islanda il primo premier dichiaratamente gay 2Johanna Sigurdardottirè diventata la primo capo di governo dichiaratamente lesbica. [...].

dall’articolo di Giuseppe De Bellis

L’anno scorso di questi tempi facevamo i conti con l’onda d’urto della più grave crisi economica degli ultimi decenni. La grande illusione di un’economia cresciuta non sul moltiplicarsi e sull’equo distribuirsi dei beni, ma sulla speculazione finanziaria finiva chiusa nei cartoni dei manager di Manhattan costretti a lasciare uffici in disarmo. La fine di un lungo ciclo che dagli anni Ottanta in poi aveva accelerato la corsa a far soldi coi soldi o almeno con la promessa che venissero. Ci saremmo aspettati, avremmo avuto bisogno, dell’ingegno delle migliori menti, delle energie più fresche, della più saggia lungimiranza per rifondare un nuovo inizio. Non la ripresa dei consumi, non solo. Prima di tutto un progetto per la produzione e il lavoro, un disegno di lungo periodo che desse agli italiani un orizzonte di certezze. [...].

È l’alba di un altro anno zero. Punto e indietro: si ricomincia da dove abbiamo cominciato, perché questo decennio ha sbattuto in faccia al mondo il terrorismo globale senza trovare mai una soluzione e senza mai avvicinarsi alla fine. Siamo in un 11 settembre infinito. È come se fosse il giorno dopo, con Al Qaida che parla oggi come all’inizio di questa stagione: «A morte tutti i crociati». Paura, bombe, proclami, video e poi ancora paura, bombe, proclami, video. È un decennio che si muove senza bussole perché tanto non ha punti di ri-

Taglio basso

Riti e ricordi del pranzo di Capodanno Il pranzo di Capodanno, a casa di mio nonno, dal 1947 era sempre lo stesso: cappelletti in brodo, cotechino con lenticchie, panettone e mandarini. A volte qualche scheggia di torrone, ma non spesso. Nel pomeriggio i bambini andavano con la mamma a teatro a vedere «Natale in casa Cupiello» dei De Filippo: non si stancavano mai di ascoltarlo né di impararne a memoria le battute. Oppure i bambini andavano al cinema da soli, al primo spettacolo. La cena era leggerissima. Andavano a letto con l’idea felice di aver passato una giornata bellissima. Non divertente: bella. Insieme con le proteste per il freddo, le piogge, i viaggi, si sentono descrivere adesso banchetti stravaganti, pesanti, abbondanti: due tipi di carne con contorno dopo la pasta imbottita al forno e la pausa del pesce mescolato all’insalata russa condita alla maionese, pollo arrosto farcito di carne macinata piccante, tre tipi di dolci; oppure couscous, quattro varietà di

dall’articolo di Gianni Mura

Come si diceva un anno fa, 100 è un numero tondo. Qui troverete i 100 nomi del 2009. Non necessariamente i più importanti, non tutti di ambito sportivo. È una scelta arbitraria, come i voti attribuiti. ACQUAFRESCA ROBERT (calciatore) Lo voleva l'Inter, lo voleva la Nazionale polacca, lo volevano un po' tutti. È andato a Bergamo esi èperso: 6di incoraggiamento. ADRIANO (calciatore) Lui invece si era perso a Milano, dove era quasi un ex, e s'è ritrovato a Rio. Col Flamengo ha vinto lo scudetto ed è stato il miglior realizzatore del campionato. Non si sa come ha fatto, ma almeno un 7 lo merita. [...].

Giannelli sul Corriere

Un decennio di terrore ma siamo ancora all’anno zero

dall’editoriale di Concita De Gregorio

dal commento di Lietta Tornabuoni

I cento nomi del 2009

pasta fresca, tacchino arrosto farcito, gelati e sorbetti. Anche il cibo possibilmente dev’essere sorprendente, variato, insomma divertente: come se la tradizione ingenerata dalla ripetizione non esistesse affatto, come se il divertimento fosse l’unica sensazione capace di rendere accettabile una festa. Ma Capodanno può essere pure sereno, dolce, chiassoso, tranquillo, ansioso, commovente, bello, senza essere particolarmente divertente. Il divertimento (distacco da pensieri gravi o malinconici, il divergere dagli affanni consueti) è diventato un’esigenza ossessiva che dovrebbe caratterizzare libri, film, programmi televisivi, musica, incontri, momenti di pausa. Come se non esistesse altro. È un atteggiamento che si capisce benissimo, data la vita che quasi tutti facciamo: però maniacale. Restringe il mondo di sentimenti ed emozioni, impedisce di sentirsi soddisfatti perché il divertimento non basta mai e la troppa voglia di divertimento impedisce di divertirsi. da La Stampa

ferimento: giriamo attorno allo stesso problema, cerchiamo spiegazioni, appigli, agganci. Ci siamo svegliati nel Duemila con i morti delle Twin Towers e abbiamo intuito che era finito un mondo. Abbiamo perso l’appoggio sulle certezze che ci aveva lasciato il Novecento e ce ne siamo trascinati solo una: l’Occidente si porta a spasso nei secoli e nelle ideologie una Quinta Colonna che ha venduto l’anima all’invasore di turno. I comunisti dell’era del Muro di Berlino hanno lasciato il posto agli jihadisti di oggi. Combattono una guerra contro di noi in nome dello stesso nemico da abbattere: il capitalismo, la presunta immoralità dei costumi, la

democrazia, la libertà. C’è qualcuno che fa il gioco sporco dall’interno, qualcuno che in fondo fa il tifo per gli altri, perché questa è una guerra di identità, culture, visioni del mondo e del futuro e c’è chi da noi si sente di dover aiutare l’avanzata del nemico. L’hanno fatto subito dopo l’attacco a New York: quella strana sensazione di inadeguatezza che una certa parte dell’Occidente ha avuto e ha nel condannare la violenza islamica che ha lasciato tremila morti sbriciolati in due giganti di acciaio e cemento buttati giù dagli aerei bomba di Al Qaida. È la voglia di pensare che l’America e noi ce la siamo cercata. Siamo qui, adesso. [...].

La fotografia Roma, Il tradizionale tuffo nel Tevere di Mister Ok (Corriere.it)

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L’anno che verrà

IL CASO L’irripetibile congiunzione astrale di pensare alle riforme dall’editoriale di Luca Ricolfi

Con la fine del 2009 si chiude il peggior annodalla fine dellaSeconda Guerramondiale, non solo in Italia ma in tutte le economie sviluppate. Difficile dire se, quando e come ne usciremo sul piano economico, perché dipenderà poco da noi e molto dal resto del mondo. Sul piano politico, invece, qualcosa si riesce a intuire fin da ora. A prima vista si direbbe che, dopo l'aggressione a Berlusconi, qualcosa stia cambiando nel clima politico generale, che gli inviti alla ragionevolezza e al rispetto reciproco qualche risultato lo stiano ottenendo. Si riparla di «riforme condivise» e qualcuno, forse immemore degli innumerevoli fallimenti passati, si spinge persino a parlare di «legislatura costituente», auspicando che - finalmente - destra e sinistra riescano a mettersi d'accordo sulle regole del gioco: poteri del premier, assetto istituzionale, rapporti fra politica e giustizia, legge elettorale. E tuttavia l'aggressione al

Il premier Silvio Berlusconi

premier non è, a mio parere, la ragione principale per cui la politica, in questi ultimi scampoli del 2009, sta mostrando un volto più civile. La ragione di fondo è che l'Italia, per la prima volta da oltre 30 anni, sta per entrare in una congiuntura astrale specialissima e difficilmente ripetibile: un triennio senza elezioni di portata nazionale, e dunque senza micidiali occasionidi contrapposizionee di scontro. Gli appuntamenti

Per Bersani un 2010 in salita dall’editoriale di F. Damato

Se avessi un solo biglietto a disposizione per mandare gli auguri politici di buon anno in queste ore di uscita dal vecchio, la prima tentazione sarebbe di spedirlo al presidente del Consiglio, reduce da una sanguinosa aggressione in piazza della quale gli è stato contestato da alcunipersino il diritto di sentirsi vittima. Ma, contrariamente a quanto ha sostenuto Marcello Pera sul Corriere della Sera, pur nel contesto di un articolo molto apprezzabile sul tema delle riforme istituzionali, non mi sembra che Silvio Berlusconi "adesso sia ancora più debole", e quindi bisognoso di un soccorso particolare. Non lo è né per effetto delle ferite procurategli dallo psicolabile milanese né per effetto della lunga campagna denigratoria condotta contro di lui da avversari prima incollati al buco della serratura dei suoi bagni, poi alla pennellessa di un presunto pentito im-

pegnato per mesi a imbrattarlocome mandantedellestragi mafiose del 1992 e 1993. In realtà, con questi metodi forsennati di lotta i nemici del presidente del Consiglio lo hanno aiutato a raccogliere più consenso. Ad avere più bisogno d'aiuto nell'anno che sta per cominciare è piuttosto Pier Luigi Bersani, il nuovo segretario del Partito Democratico. Egli pensava di avere vinto alla grande nello scorso autunno congresso e primarie, ma è tornato rapidamente a doversi guardare dagli sconfitti, premuto anche dalla difficile scadenza elettorale di marzo in tredici regioni. Non sono certamente un elettore del suo partito, pur avendo amici tra i suoi esponenti, anche di un certo livello, ma auguro sinceramente a Bersani di riuscire a tirarlo finalmente fuori dal pozzo della inconsistenza in cui lo hanno cacciato i due suoi predecessori, Veltroni e Franceschini, rincorrendo le fobie politiche di Di Pietro. [...].

Appennino Lucano Il parco in una mano

elettorali con valenza politica nazionale sono infatti solo di tre tipi: le elezioni politiche, le elezioni regionali, le elezionieuropee. Ebbene,noi ci siamo appena lasciati alle spalle sia le elezioni europee (nel 2009) sia le elezioni politiche (nel 2008) e fra meno di tre mesi, ossia alla fine del prossimo mese di marzo, ci saremo lasciati alle spalle anche le elezioni regionali. Dopo il 21 marzo 2010, quando rinnoveremo la maggior

parte dei consigli regionali, per oltre tre anni la politica italiana sarà del tutto priva di test elettorali nazionali: un’occasione unica per iniziare un confronto politico noninquinato dall’obbligo di litigare in vista delle prossime elezioni. Che cosa succederà dunque a partire dal 2010? Fino al 21 marzo 2010, data dello scontro per le Regionali, possiamo star certi che non succederà nulla di significativo. I partiti torneranno a combattersi più o meno aspramente, il governo non rivelerà in quali regioni intende costruire le centrali nucleari, il federalismo resterà ibernato come lo è rimastointutta questaprimaparte della legislatura. Poi, però, a partire dalla primavera del nuovo anno, cominceremo a vedere le carte dei giocatori in campo. La maggioranza, che finora ha navigato a vista enonha certograndirisultati da esibire, dovrà usare i tre anni che le rimangono per convincere gli italiani a confermarle la fiducia che le hanno finora concesso. [...].

Il 2010 dell’ottimismo dall’articolo di Eleonora Barbieri

Alla fine si sono stufati anche loro, di vedere tutto nero. Comincia il 2010 e pure i pessimisti iniziano a ripensarci, e i numeri dietro, a ruota, dicono che l’anno nuovo avrà un altro spirito: speranza, fiducia, benessere. E non è solo una sensazione, ieri il Financial Times ha misurato la serenità futura in un sondaggio esclusivo condotto da Harris fra gli abitanti di Gran Bretagna, Francia, Spagna, Germania, Italia e Stati Uniti. Risultato: i francesi, pur colpiti meno dalla crisi, sono i più pessimisti d’Europa, seguiti dagli inglesi, rivali perfino nell’umor nero. Ma tutti gli altri hanno prospettive migliori, con gli americani che guidano la classifica degli ottimisti, come dire: dopo tanta crisi e tante Cassandre, ora guardiamo avanti. Anche in Italia gli ottimisti battono i pessimisti: circa il 33 per cento dei connazionali è convinto che la qualità della

vita migliorerà nei prossimi dieci anni, contro il 28 per cento di pessimisti che continuano a pensare negativo. La maggior parte degli italiani è soddisfatta: solo un terzo crede che il suo livello di vita sia peggiorato rispetto al 2000, una percentuale identica a quella degli Stati Uniti. Dove il pessimismo è decisamente passato di moda, anche perché sarà pure uno stimolo ad aguzzare l’ingegno ma, dopo un po’, il rischio è di lasciarsi andare. Invece no. Qualche settimana fa l’Economist spiegava che a una recessione pesante segue una ripresa potente, diciamo inversamente proporzionale. Anche se le eccezioni sono possibili, ieri l’indice di fiducia dei consumatori americani è salito più del previsto, a 52,9. E secondo un sondaggio di CareerBuilder il 20 per cento dei datori di lavoro si prepara ad assumere a tempo pieno e indeterminato, contro il 14 per cento del 2009. [...].

Il Picchio Muraiolo delle Dolomiti

Il sorpasso cinese dall’articolo di F. Sisci

Il 2009 per la Cina è stato l’anno del sorpasso. Sembra davvero finito un ciclo di 30 anni che, dall’inizio delle riforme economiche alla fine del 1978, ha portato il Paese della Grande Muraglia a superare il prodotto interno lordo giapponese. Uno scatto che ha messo fine a circa un secolo di primato economico e politico nipponico in Asia. Nel 2009, grazie allo sviluppo del suo Pil probabilmente oltre il 9% in contrasto con la recessione che ha colpito il resto del mondo, la Cina avrà prodotto circa metà della crescita economica globale. Inoltre, nonostante la diminuzione dei suoi commerci, la Cina quest’anno è diventata il primo esportatore Hong Kong del mondo, che è anche la riprova di quanto siano diminuite le capacità degli altri. Infine ci sono i dati delle riserve monetarie, prime in assoluto. Oltre 2150 miliardi di dollari cui vanno sommati i circa 500 miliardi di Hong Kong. Il totale complessivo è di circa 2700 miliardi, che fanno di Pechino il primo creditore al mondo, il maggiore acquirente di debito americano, seduto su un deposito di denaro che farebbe impallidire Paperone ma anche il Pil italiano, che quest’anno potrebbe scendere sotto i 2200 miliardi di dollari. Queste cifre però non troneggiano sulle prime pagine dei giornali, né i leader politici si mostrano alla televisione a sciorinare la contabilità di un trionfo economico che diventa anche politico. I numeri sono quasi nascosti in dispacci per addetti ai lavori, sparsi e distribuiti su varie fonti nel tentativo di nasconderli e non farli

vedere troppo. Il motto ufficiale è «tenere la testa bassa». Qualcuno temeche questo trionfo economico possa tradursi, nel futuro prossimo, in tasse politiche da pagare: per esempio con un maggiore ruolo internazionale della Cina in missioni di pace. Tutta roba che Pechino vorrebbe evitare. I leader cinesi temono anche che urlando di soddisfazione per i risultati della loro economia si dia fiato alle pericolose sirene del nazionalismo che - queste sì - vorrebbero un ruolo più forte al livello internazionale. Il loro profeta, Wang Xiaodong, in questi giorni tuona contro la stampa britannica che attacca Pechino per l’esecuzione di un cittadino inglese in Cina. Pechino - forse fedele al vecchio monito napoletano di piangere sempre - si preoccupa delle cose che non funzionano. In effetti non sono poche. L’istituto di controllo delle spese ha reso noto che una somma colossale è sparita dai libri contabili nei primi undici mesi di quest’anno, l’equivalente di quasi 24 miliardi di euro. Per questo decine di alti funzionari del governo centrale e di quelli locali sono stati messi sotto indagine. La cifra va contestualizzata: è meno del 2% del totale dello stimolo economico e dell’aumento di credito elargito dallo Stato e dalle banche in quel periodo. Insomma, anche fossero tutte mazzette, il tasso di corruzione non sarebbe enorme. La vera preoccupazione è un’altra: dato l’enorme esborso finanziario sostenuto per attivare l’economia nel 2009 la Cina spera che il 2010 marci con le sue gambe. Ma i segnali non sono tutti rassicuranti. [...].

Donazioni per la vita

da http://www.parks.it

da http://www.seguilsentiero.it

da http://www.radioalfa.fm

Da oggi,accedendo alsito ufficialedel Parco dell'Appennino Lucano, è possibile scaricare gli itinerari georeferenziati da consultare in ogni momento grazie al sistema Gps. I 5 itinerari presentati, divisi per tipologia di turismo, hanno l'obiettivo di offrire una prima presentazione del giovane Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, Val d'Agri Lagonegrese. Gli itinerari presentati sono georeferenziati, si possono percorrere con l'utilizzo del Gps (Global positioning system), una tecnologia che permette la scoperta di un territorio in modo nuovo, divertente, innovativo ed in tutta sicurezza. Per ogni itinerario oltre ai file per i principali device presenti sul mercato trovate anche una presentazione dell'itinerario prodotta con Google Earth [...].

Il comprensorio delle Piccole Dolomiti lucane, un’aspra ed accidentata catena di arenarie, rappresenta l’habitat ideale per diverse specie di uccelli legati alle pareti rocciose ed alle zone rupestri in generale. E’ difatti davvero interessante l’avifauna che qui trova gli ambienti adatti per riprodursi, svernare o che frequenta la zona lungo le rotte migratorie: la grande e bellissima Cicogna nera che nidifica sulle pareti verticali, la rara Rondine montana, anch’essa nidificante, il Passero solitario, che fa capolino tra gli spuntoni rocciosi, il Codirosso spazzacamino nidificante e presente tutto l’anno, il rarissimo Sordone, ma anche il poco comune Zigolo muciatto o il Codirossone, la cui presenza è stata accertata nella scorsa Primavera durante un’escursione. [...].

Nel 2009 sono state 24.619 le donazioni di sangue in Basilicata, con un aumento di 2.134 unità rispetto all'anno precedente: anche per quanto riguarda il plasma il trend lucano è in crescita (del 37 per cento) grazie alle 4.275 unità raccolte in dodici mesi. I dati sono stati resi noti a Potenza nel corso di un incontro con i giornalisti, a cui hanno partecipato il presidente regionale dell'Avis, Genesio De Stefano, il consigliere nazionale dell'associazione, Maurizio Nardozza, e il responsabile del centro regionale sangue Basilicata, Clelia Musto. Sul territorio lucano, ha spiegato De Stefano, "é stata realizzata una forte sinergia tra diversi soggetti" [...].

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Soddisfazione per le parole giunte dal Quirinale

I nodi della politica

Silvio torna tra la gente in giro tra i negozi ad Arcore

Nel messaggio di fine anno di Napolitano ancora un appello a governo e partiti

di MILENA DI MAURO

«La crisi si vince con le riforme» Forti richiami alla coesione e al senso di responsabilità «Urgenti e cruciali» gli interventi su giustizia e fisco di ALBERTO SPAMPINATO

Tutti d’accordo sulle riforme. Capezzone lancia: «Pd rompa con gli “odiatori” di Idv»

Plauso bipartisan con polemica di MARCO DELL’OMO ROMA –Dopo il discorso di Napolitano si rimette in moto il treno delle riforme. Il plauso bipartisan alle parole del capo dello Stato fa capire che c'è tra le forze politiche una rinnovata volontà di discutere insieme di ammodernamento delle istituzioni. Anche se non mancano gli accenti polemici e i distinguo. Il discorso di fine anno di Napolitano viene preso molto sul serio dalla lega Nord. Tanto che Umberto Bossi rilancia: Il 2010 dovrà essere l’anno delle riforme «ma noi – sottolinea – non vogliamo sentir parlare di chiacchiere, siamo geneticamente contrari alla melassa buonista e a quelli cheparlano, parlanoe poinon fanno un bel nulla». Il leader leghista manda un messaggio molto chiaro ai chi pensa di bloccare le riforme in corso d’opera: «Noi siamo disposti a parlare con chiunque, a trovare accordi, ma ad una condizione: che le cose si facciano. Non vogliamo chi

perde tempo o lo fa perdere apposta». Tra i primi a reagire alle parole del capo dello Stato, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani fa sapere che il suo partito è «disponibile» a ragionare di riforme, partendo da quelle economico-sociali «Il Paese –osserva - ha bisogno che Governo e Parlamento si diano una agenda sui temi sociali a partire dal punto di vista delle nuove generazioni colpite in modo più pesante dalla crisi. Noi metteremo questo tema al centro. E ribadiamo l’impegno a concorrere ad un ammodernamento delle nostre istituzionisecondo lelinee cheil Presidente ha tracciato con nettezza». Anche il leader dell’Udc Pierferdinando Casini apre al dialogo, e chiede che il 2010 cominci con «un patto su lavoro e famiglia» tra maggioranza e opposizione. Il Pdl coglie la palla al balzo e chiede, con il portavoce Daniele Capezzone, che ora «si passi dalle parole ai fatti» . Con l’occasione, il Pdl vorreb-

be che il Pd rompesse con gli «odiatori» dell’Idv, che devono, dice Capezzone, «essere messi in condizione di non nuocere». I dipietristi reagiscono chiedendo l’intervento di Napolitano contro «le minacce del portavoce del Pdl». Sul tema specifico delle riforme, Antonio Di Pietro resta sulle sue posizioni. Non che l’Idv nonriconoscalanecessità di farle; ma il suo leader ritiene chedietro questoparavento sinasconda l’obiettivo della maggioranza di approvare una serie di leggi “ad personam” per togliere Berlusconi dai guai giudiziari. Esi rivolge a Napolitano chiedendogli di non firmare «leggi-orrore». Il presidente del Senato Schifani, captato il clima favorevole al dialogo, preme sull'acceleratore e annuncia che il cammino delle riforme potrà iniziare «alla ripresa dei lavori parlamentari con la messa all’ordine del giorno, nella commissione Affari Costituzionali delSenato, delleproposte dellamaggioranza e dell’opposizione».

Giorgio Napolitano durante il messaggio di fine anno

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IL DISCORSO

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«L’Italia crescerà se cresce il Sud» ROMA – Questi i punti salienti del messaggio di fine anno. LA FIDUCIA NEL FUTURO «Guardo a quel che si è mosso nel profondo del nostro paese. Abbiamo vissuto mesi molto agitati sul piano politico, ma ciò non deve impedirci di vedere come si sia operato in concreto da parte di tutte le istituzioni, realizzandosi, nonostante i forti contrasti, anche momenti di impegno comune e di positiva convergenza. Nello stesso tempo, nel tessuto della società si è reagito alla crisi con senso di responsabilità, da parte delle imprese, delle famiglie, del mondo del lavoro. Perciò guardiamo con fiducia al nuovo anno». LA CRISI SOCIALE

«Non posso fare a meno di parlare del prezzo che da noi, in Italia, si è pagato alla crisi e di quello che ancora si rischia di pagare, specialmente in termini sociali e umani. Si è fatto non poco per salvaguardare il capitale umano, per mantenere al lavoro forze preziose anche nelle aziende in difficoltà; ma hanno pagato, in centinaia di migliaia, i lavoratori a tempo determinato i cui contratti non sono stati rinnovati e le cui tutele sono rimaste deboli o inesistenti». FAMIGLIA E POVERTÀ «Parto dalla realtà delle famiglie che hanno avuto maggiori problemi: le coppie con più figli minori, le famiglie con anziani, le famiglie in cui solo una persona è occupata ed è un operaio. Nel confronto internazionale è elevato in Italia il livello della disuguaglianza e della povertà». ILMEZZOGIORNOEIGIOVANI «L'economia italiana deve crescere di più e meglio. E perchè accada, deve crescere il Mezzogiorno, molto più fortemente il Mezzogiorno. Solo così, crescendo tutta insieme l'Italia, si può dare una risposta ai giovani sul loro futuro. C'è una cosa che non ci

possiamo permettere: correre il rischio che i giovani si scoraggino sulla possibilità di realizzarsi, di avere una vita degna nel loro, nel nostro paese». RIFORME IMPROROGABILI «Ci sono scelte da non rinviare. La riforma degli ammortizzatori sociali è chiamata a dare finalmente risposte di sicurezza e tutela a coloro che lavorano in condizioni di estrema precarietà. La riforma annunciata per il fisco, è poi cruciale; in quel campo non si può più procedere con rattoppi». SOLIDARIETÀ E TOLLERANZA «E' necessario essere vicini a tutte le realtà in cui ci si sente privati di diritti elementari: penso ai detenuti in carceri sovraffollate, nelle quali non si vive decentemente, si è esposti ad abusi e rischi, e non ci si rieduca. Solidarietà significa anche comprensione e accoglienza verso gli stranieri che vengono in Italia, nei modi e nei limiti stabiliti, per svolgere un onesto lavoro o trovare rifugio da guerre e persecuzioni: le politiche volte adaffermare la legalità e la sicurezza,pur nella loro severità, non possono far abbassare la guardia contro razzismo e xenofobia». PIÙ SOBRIETÀ «E' necessario che si riscoprano valori troppo largamente ignorati negli ultimi tempi. Più rispetto dei doveri verso la comunità, più sobrietà negli stili di vita, più attenzione nei rapporti con gli altri, rifiuto intransigente della violenza». L’ESEMPIO DI OBAMA «Nuove luci per il nostro comune futuro sono venute dall’America e dal suo giovane Presidente, sono venute da tutti i paesi che si sono impegnati in un grande processo di cooperazione e riconciliazione, dall’Europa, che ha scelto di rafforzare, con nuove istituzioni, la sua unità e rilanciare il suo ruolo. Ecco perché guardo al futuro con speranza».

L’affettuoso pensiero per i giovani e la «luce di Obama»

DEBUTTO SU YOUTUBE La svolta web del presidente piace ai blogger JFDKLSROMA – Nei commenti dalla rete i blogger apprezzano positivamente oggi la svolta internettiana del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che per il messaggio di fine anno ha scelto anche il canale Youtube, inaugurato giovedì. Il dato positivo è che il canale della Presidenza della Repubblica sarà visibile anche nei prossimi giorni all’indirizzo: youtube.com/presidenzarepubblica così da permettere a tutti di accedere liberamente alle sue parole di commiato per l’anno 2009 appena concluso. Un’apertura che è stata appunto apprezzata dal popolo della rete che si può ora aggiungere ai tredici milioni di telespettatori, secondo le rilevazioni Auditel fornite al Quirinale, che hanno seguito il discorso in tv.

Telefonata e ringraziamenti a Napolitano

Manifestazione romana per i rinnovi dei permessi Dilemma su Vendola o Emiliano, che piace all’Udc

Immigrazione, i Radicali Regionali, giorni decisivi in piazza contro Brunetta per il “caso Puglia” nel Pd ROMA – “Regolari siamo noi, illegali siete voi” e ancora “ministro Brunetta non siamo fannulloni”: questi e molti altri gli slogan scanditi da circa un centinaio di persone che – nonostante la pioggia – hanno preso parte, in piazza Esedra a Roma, ad una manifestazione indetta dal partito radicale per protestare contro i tempi «fuori legge» con cui le questure rinnovano i permessi di soggiorno agli immigrati giunti nel nostro Paese regolarmente. Per legge i rinnovi dovrebbero avvenire in 20 giorni ma in realtà – è stato denunciato durante la manifestazione alla quale hanno partecipato molti immigrati che da oltre 15 giorni fanno lo sciopero della fame – i tempi di attesa varianodagli 8ai15 mesi.Sarebbero 500 mila perone immigrate a trovarsi in questa situazioneed èper questoche subito dopo la protesta in piazza Esedra, una delegazione di manifestanti si è recata al ministero dell’Interno per consegnare una lettera rivolta a Maroni affinchè riporti la questioni entri i limiti della legalità. «Per i permessi di soggiorno esistono delle regole che vanno rispettate – ha detto Marco Cappato, segretario dell’associazione radicale “Luca Coscioni” – nel nostro paese siamo abituati a pensare che immigrazione

di LUISA AMENDUNI

Sergio Stanzani

equivale a illegalità, clandestinità ma illegale è il governo che non rispetta i tempi abbandonando decine di migliaia di persone nell’incertezza. Non dobbiamo dimenticare che parliamo di persone che hanno il diritto di avere il permesso». In questo contesto dire, come fa il governo, che vogliamo quelli che vengono qui a lavorare, quelli in regola che non sono clandestini «è falso alla radice perchè quelli che hanno le carte in regola non riescono ad ottenere ciò di cui hanno diritto». Per Cappato la prima cosa da fare è organizzare l'amministrazione pubblica per il rispetto delle regole: «lo

diciamo a Brunetta oltre che a Maroni, poi bisogna informare le comunità immigrate dei loro diritti- questo lo può fare anche il ministro Carfagna – perchè qualsiasi dialogo o dibattito politico sulle riforme non ha senso se non si rispetta le regole che ci sono ora». Presente alla manifestazione anche il presidente del partito radicale, Sergio Stanzani che nonostante i suoi 87 anni ha aderito allo sciopero della fame: «Noi abbiamo bisogno di loro - ha detto – ma come possiamo pretendere che rispettino le nostre leggi se noi per primi facciamo strame del diritto e della legge in Italia».

BARI –Potrebbero essere i primi giorni della prossima settimana quelli decisivi per mettere la parola fine alla confusione che regna nel Pd e nel centrosinistra pugliese per la scelta del candidato presidente della coalizione alle regionali targate 2010. Lunedì il caso-Puglia sarà esaminato in una riunione che i vertici pugliesi terranno a Roma con Bersani; martedì, invece summit in casa Udc con Cesa e Casini. Dopo la lettera che gli è stata fatta recapitare da Michele Emiliano, con la quale il sindaco di Bari e presidente regionale dell’assemblea del Pd ha fatto un passo indietro e si è reso indisponibile alle primarie, il segretario regionale del Partito democratico, Sergio Blasi, sembraormai orientato a proporre nella riunione romana il sostegno del partito a Nichi Vendola. Il presidente uscente della Regione Puglia e leader nazionale di Sinistra Ecologia e libertà, rimane immobile sulla sua posizione: non si ritira. Si è autocandidato alle regionali sin dal mese di novembre ma sul suo nome non c'è il consenso dell’Udc, da sempre favorevole invece alla candidatura Emiliano. Ma quest’ultimo subordinala suadisponibilità alla modifica della legge elet-

Nichi Vendola

torale regionale, un emendamento cioè che deve eliminare l’ineleggibilità di sindaci e presidenti di Province: una legge «ad personam», dicono in molti (e il Pd è spaccato anche su questo), una legge «salva-Bari», la definisce Emiliano. Il caos nel Pd e nel centrosinistra di fatto ha rafforzato Vendola, percepito prima come colui che ha provocato con la sua autocandidatura la spaccatura del Partito democratico, ora sempre più come una vittima delle scelte del “palazzo”. L'accordo con l’Udc rimane tuttavia per il Pd la rete decisiva da segnare nella partita che

ha un solo fine: portare i voti del partito di Casini nel centrosinistra e per questo dal tavolo romano potrebbe emergere la decisione di chiudere l’intesa con l’Udc e scendere in campo alle regionali con un nuovo candidato (Francesco Boccia), lasciando correre da solo Vendola. Ormai comunque l’irritazione serpeggia non solonel Pd,ma anchetra i possibili nuovi alleati, Udc e Idv. Irritazione e sconcerto per una confusione che potrebbe favorire, alla fine, a livello locale, l’alleanza con lo schieramento opposto che veda uniti Pdl, Udc e il movimento 'Io Sud’guidato dalla senatrice Adriana Poli Bortone.

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ROMA – L'Italia non è ancora fuori dalla crisi economica. Per questo, occorrono coraggio, riforme economiche e sociali, equità, più cura per chi subisce i danni più gravi: i ceti deboli e il Mezzogiorno. Ma servono anche le altre riforme: quelle istituzionali e della giustizia «non possono essere ancora tenute in sospeso, bloccate da un clima di sospetto» e da pregiudiziali. Ed occorre riformare anche il fisco e gli ammortizzatori Ancora il presidente durante il messaggio sociali. Sono questi i richiami più forti manda al caso Cucchi. «Solidarietà» è stata una delle del messaggio di fine anno di Giorgio Napolitano, il quarto del Set- parole chiave del discorso. L’Italia tennato. Il presidente della Repub- ne è ricca, ha affermato Napolitablica ha parlato 19 minuti, 4 più no. S'è visto nell’assistenza ai terdell’anno scorso, con severità. Ha remotati abruzzesi, nella vicinaninvitato ad avere fiducia nelle ca- za ai familiari dei caduti in Afghapacità del paese di mostrasi più nistan. La solidarietà deve ispiraunito, di reagire alle difficoltà. re anche l’accoglienza ai lavoratoGrande attenzione alle difficoltà ri immigrati e ai rifugiati che scapdei giovani, dei ricercatori, di pano da guerre e persecuzioni. Le quelli che cercano lavoro o occa- esigenze di maggior sicurezza sioni formative, perchè «non pos- «non possono far abbassare la siamo permetterci – dice- che si guardia contro razzismo e xenofobia, nè possono esser fraintese e scoraggino». Nel 2010, ha detto, è a rischio so- prese a pretesto da chi nega ogni prattutto l’occupazione, e già cen- spirito di accoglienza con odiose tinaia di migliaia di lavoratori con preclusioni» . Non è solo questione «tutele deboli o inesistenti» hanno di benessere materiale, «è necessaperso il lavoro perchè i loro con- rio che si riscoprano e riaffermitratti non sono stati rinnovati. Na- no» valori troppo largamente politano ha denunciato le condi- ignorati e negati negli ultimi temzioni dei detenuti che vivono «in pi: rispetto dei propri doveri, socarceri sovraffollate, nelle quali brietà negli stili di vita, attenzione non si vive decentemente, si è espo- e fraternità verso gli altri, rifiuto sti ad abusi e rischi, e di certo non si intransigente della violenza». I temi sociali non hanno messo rieduca». Un passaggio che ri-

in secondo piano la politica. «Abbiamo vissuto mesi molto agitati» ha ricordato il presidente, ma la società ha reagito e perciò «guardiamo con più fiducia di un anno fa» alla crisi e alla possibilità di realizzare le riforme non più rinviabili. Quella del fisco è «cruciale, non si può fare con rattoppi, ma con analisi e una proposta d’insieme» e insieme si deve affrontare «il problema durissimo del debito pubblico». Quelle della seconda parte della Costituzione e della giustizia occorrono per «un più efficace funzionamento dello Stato e non possono essere bloccate da un clima di sospetto fra le forze politiche». Occorre seguire le procedure previste dalla stessa Costituzione, ma è «essenziale» che ci sia un «rinnovato ancoraggio» ai principi nazionali e che «siano sempre garantiti equilibri fondamentali tra governo e Parlamento , tra potere esecutivo e legislativo e istituzioni di garanzia, e che ci siano regole in cui debbano riconoscersi gli schieramenti sia di governo sia di opposizione». Insomma, riforme largamente condivise. Napolitano è convinto che gli spiragli di dialogo che si sono aperti si consolideranno, che «si andrà avanti, non ci si bloccherà in sterili recriminazioni e contrapposizioni». Napolitano ha rinnovato la condanna dell’aggressione a Silvio Berlusconi e l’impegno ad operare per «attenuare le tensioni». «E' mio dovere», ha detto.

MILANO – Prima uscita in pubblico dopo l'aggressione del 13 dicembre scorso in piazza Duomo a Milano, nel pomeriggio di giovedì, per il premier Silvio Berlusconi. Il presidente del consiglio verso le 16 si è recato al centro commerciale di Villasanta, nei pressi di Arcore, per un lungo giro tra i negozi. Circondato da un nutrito numero di agenti di scorta, il Cavaliere ha bevuto un caffè, ha visitato alcuni negozi e poi ha salutato le cassiere dell’ipermercato, spesso applaudito dai clienti del centro. Pochi minuti di trasferimento in auto e il rientro nella villa di Arcore ancora “blindata” dalle Forze dell’Ordine. L’uscita è stata ripresa sul sito internet di “San Precario” (nella foto) e poi diffusa anche sulle agenzie di stampa. Per il premier il cenone di capodanno è stato a Villa San Martino in compagnia di alcuni dei figli e numerosi ospiti. Qui è stato notato un viavai di furgoni e auto che portavano pacchi, probabilmente regali per Berlusconi. Ma nella giornata di gioveddì il premier ha anche fatto sentire la sua approvazione alle parole del presidente della Repubblica. Non è stato un gesto di formale cortesia, la telefonata di Silvio Berlusconi a Giorgio Napolitano subito dopo il messaggio augurale di fine anno. Il premier, prima del cenone di San Silvestro, di slancio ha voluto far capire al presidente quanto avesse gradito le sue parole, quanto avesse condiviso quell'appello a fiducia, speranza, unità e coesione. Ora Berlusconi vuole stringere i bulloni del dialogo, passare dalle parole ai fatti, incardinare subito in Parlamento le riforme. Ieri, il Capodanno è stato una giornata di relax a Villa San Martino, con ancora molte telefonate di auguri. «Il discorso di Napolitano gli è piaciuto davvero molto», dice

chi ha parlato con il premier, trovandolo positivo e lieto. Se l’inquilino del Quirinale dice che le riforme sono una priorità, se specifica che non solo quelle istituzionali economiche e sociali, ma anche quella della giustizia non possono più essere rinviate, non devono essere tenute ancora in sospeso e «non possono essere bloccate da un clima di sospetto tra le forze politiche e e da opposte pregiudiziali»; se tutto ciò è vero, Berlusconi non può che vedervi un buon auspicio anche per ciò che ha di più a cuore: una grande riforma liberale della giustizia. Musica per le orecchie del premier è stato poi l’appello del Capo dello Stato alla «responsabilità» dei singoli partiti: parole che blindano il dialogo e renderanno comunque più facile alla maggioranza andare avanti anche da sola, eventualmente dovesse essere delusa la fiducia del Colle sul fatto che il confronto andrà avanti e non si bloccherà per «sterili recriminazioni e contrapposizioni». Naturalmente, Berlusconi ha molto gradito l’accenno di Napolitano all’ «episodio grave» dell’aggressione al premier a Piazza Duomo, l’invito a «contenere, anche nel linguaggio, pericolose esasperazioni polemiche». Così come si è sentito gratificato dal riconoscimento di quanto il governo ha fatto per arginare la crisi. Nè il premier avrebbe colto particolari accenti polemici nell’accenno fatto dal capo dello Stato all’equilibrio che dovrà sempre regolare i rapporti tra governo, parlamento ed istituzioni di garanzia. Così come nel parlare, da parte di Napolitano, di riforme fatte con l’unica stella polare dell’interesse generale. Il Cavaliere si prepara perciò a tornare in campo dopo la lunga convalescenza. Sarà a Roma dopo il 10 gennaio, con i segni dell’aggressione subita ancora visibili in volto. Anche per ricordare a tutti il suo nuovo slogan: l’amore vince ogni cosa.


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Capodanno con l’Arma

| IL BILANCIO DEI BOTTI | Un ragazzo di 27 anni colpito in faccia dal petardo controvento

Non si sono registrate emergenze nella città dei Sassi

Due feriti per l’imprudenza Un bimbo di 12 anni ha rischiato di perdere il pollice

Primo dell’anno in pattuglia MATERA - Un movimento quasi impercettibile nel buio, dietro una cancellata nella zona Paip. E' solo un attimo ma non sfugge al capo equipaggio della pattuglia della Stazione dei carabinieri di turno nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio. C'è un ragazzo inginocchiato vicino ad una ragazza che è per terra. I militari salgono su un muretto, scavalcano il cancello e riescono a raggiungerli. Lei ha bevuto troppo. Sulle prime è infastidita dalla presenza di uno dei carabinieri che si avvicina per aiutarla. Sono lunghi minuti in cui le parla, la tranquillizza. I ritmi assordanti di un locale in cui si festeggia il Capodanno, alle due meno dieci, fanno da sottofondo musicale ad una situazione dalla quale emerge tutta l'inquietudine dei ventenni. Tra timore e curiosità, dai lampeggianti della pattuglia sono stati attirati altri giovani. Nel frattempo la ragazza si rialza, non c'è bisogno di chiamare il 118. Il tempo di acquisire i dati e dalla Centrale Operativa giunge la richiesta di intervenire in aiuto degli uomini del Nucleo Radiomobile, in via XX Settembre per una presunta rissa. Quella passata accanto ai carabinieri della Compagnia di Matera agli ordini del capitano Paolo Sambataro non è stata, fortunatamente, una notte da “Ultimo Capodanno” (il racconto di Niccolò Ammaniti in cui in un condominio romano nell'attesa del primo gennaio accadeva di tutto) ma una notte in linea con la tranquillità della città dei Sassi, al primo posto nelle classifiche nazionali in materia di sicurezza. In pieno centro, è bastata la presenza dei carabinieri a raffreddare gli animi e a far rientrare il diverbio tra tre marocchini e un paio di rumeni che stava rischiando di degenerare. Proprio i toni particolarmente accesi all'interno di un locale hanno spinto il proprietario a chiamare il 112. «La Centrale Operativa è il cuore pulsante, il primo coordinamento spetta al militare che riceve le telefonate. - spiega il capitano Sambataro - E' lui che ha il polso della situazione, coordina i servizi esterni convogliando le pattuglie nella zona in cui è stato richie-

sto l'intervento». Grazie all'esperienza e all'intuito dei carabinieri della Centrale Operativa, qualche settimana fa è stato possibile sventare il furto di un'auto nei pressi di una concessionaria. Ma bisogna saper cogliere anche le eventuali anomalie, qualche volta non mancano i falsi allarme o le telefonate dei mitomani: come è successo dopo la rapina all'Ufficio Postale in via Mattei, quando nel pomeriggio un uomo ha iniziato a segnalare più volte la presenza di una bomba proprio in un ufficio postale. Telefonava da cabine pubbliche, è bastato rafforzare la presenza di pattuglie per farlo desistere. Essenziale, poi, l'opera di filtro svolta dall'operatore per dare la reale dimensione del problema: può esserci ad esempio gente convinta di avere i ladri in casa e si tratta, invece, solo di suggestione. Dall'altra parte di Matera, nella zona industriale La Martella, intorno alle 3 di notte a perlustrare l'area è l'Aliquota Operativa, carabinieri “ombra”, in borghese su una macchina civetta. A differenza del Nucleo Radiomobile che durante il turno di servizio ha obiettivi precisi da controllare, l'Aliquota Operativa agisce di iniziativa, alla ricerca di tutti quei segnali sul territorio che possono non dire nulla o celare altro: è la “coscienza informativa”, il saper mettere in relazione fatti, persone e volti, il raccogliere elementi. Nel giro di perlustrazione, alcuni container, nella zona Paip, sono ispezionati per verificare l'eventuale presenza di segni di effrazione. All'incrocio tra via Annunziatella e via Rosselli, intanto, i carabinieri del Nucleo Radiomobile portano avanti controlli con l'etilometro e nonostante sia una notte in cui non è insolito bere qualche bicchiere in più, per i conducenti sottoposti a test i valori risultano nella norma. Verso le tre e trenta, il passaggio dal pronto soccorso per acquisire informazioni sull'andamento della nottata conferma l'assenza di interventi. I carabinieri hanno svolto inoltre controlli amministrativi all'interno di alcuni locali in merito alle licenze relative all'organizzazione di serate di intrattenimento e pubblici spettacoli. r.montemurro@luedi.it

Pare che i mortaretti che hanno ferito il bimbo venissero confezionati utilizzando carte di cioccolatini riempite di polvere esplodente Il vento ha deviato l’azione dei petardi che il giovane aveva acceso sul balcone di casa per festeggiare cenda al fine di accertare l’esatta dinamica dell’incidente, per far sì che emergano le responsabilità di chi di dovere, stanno indagando gli uomini del Commissariato di Polizia di Pisticci agli ordini del dottor Raffaele De Marco. Da alcune indiscrezioni, tutte chiaramente da accertare, pare che i petardi in questione venissero confezionati manualmente proprio dal bambino o da chi per lui, mediante l’ausilio di carte avanzate dal consumo di caramelle e cioccolata all’interno delle quali veniva introdotta della polvere utile per creare gli effetti pirotecnici desiderati. Nonostante le prime notizie trapelate ieri mattina, che sostenevano che il piccolo avesse perso un dito e due falangi, per fortuna in danni seppur rilevanti, hanno avuto entità e conseguenze meno gravi. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

STIGLIANO - Lo ha tradito probabilmente il forte vento che si era alzato per qualche ora giovedì notte. C.D. 27 anni commerciante di articoli da regalo della città, stava trascorrendo la notte dell’ultimo del’anno con i parenti in casa. Il rito dell’accensione dei fuochi pirotecnici li è stato fatale: il giovane infatti ha acceso alcuni mortaretti che sono esplosi uno dietro l’altro. Il primo lo ha colpito in pieno volto procurandogli un trauma facciale con ferite lacero contuse al volto. I primi ad accorrere, chiamati dalla sorella del giovane, sono stati i sanitari del 118 giunti sul luogo insieme ai carabinieri del Comando stazione di Stigliano. Secondo la prima ricostruzione dei fatti l’uomo non avrebbe fatto i conti con le condizioni del tempo ed è rimasto vittima di un’esplosione concatenata, impossibile da interrompere. A causa delle ferite riportate, i sanitari hanno deciso per il suo trasferimento al reparto di otorinola-

ringoiatria dell’ospedale San Carlo di Potenza dove i medici hanno deciso di ricoverarlo per 40 giorni. Torna, dunque, d’attualità l’emergenza che ogni anno sanitari e forze dell’ordine sono chiamati ad affrontare la notte di Capodanno. La scarsa dimestichezza con i materiali esplodenti, infatti, è alla base di incidenti che a volte possono avere esiti fatali. Sono i ragazzi e i bambini, infatti, le prime vittime inconsapevoli che, attratte dall’apparente semplicità dei fuochi d’artificio, li accendono senza prendere alcuna precauzione. Tra le ferite più frequenti, infatti, ci sono quelle alle mani e al volto, ovvero le parti maggiormente esposte ai danni delle esplosioni della polvere da sparo contenuta all’interno dei fuochi pirotecnici, la maggior parte dei quali risulta spesso, essere di provenienza illegale. a.ciervo@luedi.it

Materani più sicuri con l’operazione “Theofonia”

L’attività svolta dai carabinieri nella notte tra il 31 dicembre 2009 e il primo gennaio 2010. Nella foto in basso il capitano Paolo Sambataro, Comandante della compagnia di Matera (foto Videouno)

I controlli ai container nella zona Paip (foto Videouno)

MATERA - Primo dell’anno all’insegna della tranquillità della città dei Sassi: l'opera di sensibilizzazione promossa dal comandante della Compagnia, il capitano Paolo Sambataro, per contrastare l'uso di raudi, botti e bengala ha dato i suoi frutti. Non si sono infatti registrati incidenti nella notte di Capodanno. Nei giorni scorsi il capitano Sambataro con l'ausilio Nucleo Artificieri e Antisabotaggio di Potenza e dei militari del Nucleo Cinofili di Tito ha incontrato gli studenti delle scuole medie per illustrare i rischi connessi all'uso di botti illegali. Prosegue intanto l'operazione del Comando Provinciale Carabinieri di Matera guidato dal tenente colonnello Domenico Punzi, “Theofania 2009-2010” per garantire sicurezza durante le festività. Il pomeriggio del 31 dicembre la Stazione Mobile dei carabinieri ha sostato

prima in piazza Vittorio Veneto, poi nei pressi del centro commerciale di borgo Venusio. L'obiettivo è stato quello di fungere da deterrente per malintenzionati che proprio in periodi simili non hanno scrupoli a mettere a segno colpi. Per “Theofania” è previsto l'impiego, durante l'intero turno di servizio, della “Stazione Mobile” (un Fiat Ducato equipaggiato per ricevere il pubblico e procedere alla compilazione di atti) che raggiunge la località prescelta (la piazza o la via) effettuando una sosta con posto di controllo. I militari svolgono il servizio a piedi nelle vie adiacenti il posto per la sosta. Terminata questa fase della durata di circa un'ora, i carabinieri si trasferiscono in un'altra zona della città, per ripetere, con le stesse modalità, il servizio. Un’attività che garantisce una maggiore sicurezza per i cittadini materani. regione@luedi.it

Posto di controllo tra via Annunziatella e via Rosselli (foto Videouno)

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MARCONIA DI PISTICCI – Molte volte, purtroppo, al di là di ciò che ognuno si augura, l’anno nuovo inizia peggio del precedente. E’ quello che è accaduto ad un bambino di dodici anni residente a Marconia di Pisticci, figlio di un commerciante, che convenzionalmente chiameremo Giuseppe. Era passata da poco la mezzanotte, orario in cui si aprono tradizionalmente le danze per i fuochi pirotecnici, al fine di festeggiare chiassosamente l’ingresso del nuovo anno. Ma una festa tranquilla tra le mura della propria casa può trasformarsi, a seguito di un comportamento incauto e eufemisticamente superficiale, in una tragedia, specialmente quando ad andarci di mezzo è un minore in tenera età. Un’età in cui al pericolo non ci si pensa affatto. Perché solo le brutture della vita lo insegnano. Così Giuseppe che ha compiuto dodici anni da poco, mentre lanciava petardi verso l’esterno, è rimasto improvvisamente vittima di un’esplosione, così come rilevato dai sanitari dell’ospedale di Tinchi riportando un “trauma da scoppio con frattura al primo e terzo dito della mano sinistra nonché diverse ferite lacero-contuse al volto”. Il piccolo, a quanto pare, avrebbe riportato anche un sospetto trauma timpanico. I genitori di Giuseppe non appena si sono resi conto della gravità dell’accaduto, lo hanno accompagnato immediatamente presso il vicino ospedale di Tinchi dal quale subito dopo è stato trasferito nel nosocomio di Policoro, nel reparto di ortopedia, dove ieri mattina è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico con il quale i sanitari hanno cercato di ricostruirgli il pollice. Ironia della sorte, anche un altro minorenne di Marconia ha riportato un trauma leggero, ma dopo essere stato ricoverato presso l'ospedale di Policoro, e dopo che i sanitari gli hanno prestato le cure del caso è stato dimesso nella stessa mattinata. Tornando a Giuseppe, sulla vi-

Dalla Centrale Operativa ai controlli sulle strade nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio di ROSSELLA MONTEMURRO

STIGLIANO

PISTICCI


10 Primo piano

Sabato 2 gennaio 2010

Primo piano 11

Sabato 2 gennaio 2010

Gli sviluppi dell’inchiesta sulla Calcio connection

Un anno di inchieste

Il Riesame conferma Ma il pm impugna lo stesso

In arrivo la richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati dell’affare Tempa Rossa

Totalgate alla resa dei conti I due giudici cha hanno ereditato l’indagine da Woodcock stanno ultimando l’atto POTENZA - La richiesta di rinvio a giudizio sarebbe in dirittura d'arrivo. Lo si apprende da fonti vicine alla procura di Potenza. A sei mesi dalla chiusura delle indagini preliminari del Totalgate sembra che i magistrati stiano per depositare l'atto di accusa contro i 35 indagati. I pm Salvatore Colella e Laura Triassi hanno ereditato l'inchiesta dal sostituto procuratore Henry John Woodcock, che ha lasciato la procura di Potenza per quella di Napoli. Il magistrato anglonapoletano contestava agli indagati di aver partecipato allaturbativa d'asta per l'appalto della costruzione del “Centro oli” di Tempa Rossa. Secondo la ricostruzione degli investigatori per entrare nell'affare “Tempa Rossa”c'era bisogno del benestare politico. Perché in Basilicata la politica può tutto. Può anche interferire nei business di una multinazionale come la Total. E Francesco Ferrara, l'imprenditore del “Totalgate”, qualche amicizia ce l'aveva. E tra questi, secondo Woodcock, c'era il deputato del Pd Salvatore Margiotta, al quale - secondo l'accusa era stata promessa una tangente da 200 mila euro. O come il presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro, l'ex consigliere provinciale del Pd Nicola Montesano, l'ex sindaco di Gorgoglione Ignazio Tornetta. Erano loro, secondo il sostituto procuratore Henry John Woodcock, a «influenzare» l'iter degli appalti. E poi, c'era da compensare una delusione. Perché Ferrara aveva partecipato a una gara per un'importante opera pubblica a Potenza, restando a bocca asciutta. Ma ai lavori per l'oleodotto di “Tempa Rossa” proprio non voleva rinunciare. «Appaiono fondamentali», secondo gli investigatori, le parole dell'imprenditore sugli appalti Total. Un affare, secondo la procura, di 15 milioni di euro. In una telefonata intercettata, Ferrara prospetta al suo interlocutore «che conta di aggiudicarsi anche un'ulteriore gara d'appalto». Nel corso della chiacchierata, registrata dagli agenti della squadra mobile di Potenza, diretti dal vicequestore Barbara Strappato, «lascia intendere che ricorrerà agli stessi sistemi che gli hanno già consentito di accaparrarsi l'appalto per i lavori del Centro oli». Preso da una carica delirante dice: «Vinceremo. Come vincemmo e vin-

ciamo». «Parole che si commentano da sole», secondo il giudice per le indagini preliminari Rocco Pavese. E' stato lui, all'epoca, a firmare l'ordinanza. E con questa telefonata si è convinto dell'esistenza del «comitato d'affari» individuato dalla procura. Per Woodcock, quella che ha aiutato Ferrara a spadroneggiare sui cantieri Total «è gruppo di persone in concorso». Politici e amministratori lucani, «interessati a trarre il massimo del profitto personale dalla spartizione - secondo l'accusa - non sembrano avere avuto remore nello svilire la pubblica funzione rivestita, incamerando dagli imprenditori lauti compensi in cambio di indebite pressioni per l'aggiudicazione degli appalti alle imprese amiche». Una sorta di «mercimonio» delle funzioni, secondo Woodcock. Emerge «nitidamente come i politici di riferimento abbiano aiutato l'imprenditore» non solo nell'operazione che ha condotto la holding partita

da Policoro «ad aggiudicarsi uno degli appalti più importanti tra quelli banditi in Basilicata negli ultimi anni», ma anche negli altri affari targati Total. «Accurata e sistematica opera di intermediazione, di informazione e di persuasione», la definiscono gli investigatori. Era questa l'attività dei politici, dei loro amici, dei loro collaboratori. Ferrara sapeva ricompensarli. Per loro non c'erano solo cene o regali. La procura ritiene che in cambio arrivassero «tangenti». Come quella per il Centro oli. Prelevata, forse, dal «tesoretto» di fondi neri che l'imprenditore nascondeva a casa sua. Oltre un milione di euro da utilizzare per gli «incontri d'affari». La somma ammonta «in totale» - come scrive a Ferrara la moglie Marcella Camossi in un sms a «961.500 più centomila». La donna è considerata «cassiera e custode dei fondi neri, peraltro assolutamente consapevole della provenienza e della destinazione» di quei

soldi. I fondi neri sono alimentati «con false fatturazioni sui conti riferibili alla galassia di società di Ferrara». E grazie alle telefonate intercettate gli investigatori hanno scoperto che, mentre la Guardia di Finanza stava per arrivare su uno dei cantieri per un controllo, Ferrara ha ordinato alla moglie di «affidare “le mozzarelle”» a un parente. In un'altra occasione, l'imprenditore spiega alla moglie che gli servono «150 litri di vino, in previsione di un ulteriore, tortuoso viaggio d'affari». L'associazione a delinquere, per Woodcock, restava in piedi, ma solo per i funzionari Total: l'ex amministratore delegato Lionel Levha, Jean Paul Juguet, Roberto Pasi e Roberto Francini. Con loro c'è l'ex sindaco di Gorgoglione Ignazio Tornetta. «E' il capo “A” della rubrica». La serie di accuse era lunga 30pagine. Finirannotutte nella richiesta di rinvio a giudizio? f.amendolara@luedi.it

Riprendono le indagini a Salerno sul delitto di Parco Aurora

Omicidio Gianfredi, la svolta MOZZICONI di sigaretta. Tracce biologiche vecchie di dodici anni abbandonate tra le moquette di una potente Bmw grigia ritrovata senza targhe dalle parti di contrada Botte, dove si incontrano la via Appia e la statale 193, in direzione di Melfi, due giorni dopo la strage. Per gli investigatori è l'auto usata per il delitto, e riparte tutto di lì. Le indagini sull'omicidio dei coniugi Gianfredi sembrano arrivate a una svolta, conla nomina diun consulente tecnicoper ilriscontrodi quelcampione di Dna con quello degli indagati, quattro in tutto, tre già noti più una sorpresa: Carmine Campanella, 45 anni, detenuto a regime di 41 bis dalla primavera del 2006, e condannato a 15 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga in combutta con il clan AquinoAnnunziata di Boscoreale. Quindi Antonio Cossidente, considerato l'organizzatore dell'esecuzione a Parco Aurora, già arrestato con quest'accusa nel 2004 sulla base delle dichiarazioni di Vincenzo Di Cecca, conosciuto negli ambienti della mala come il “toro di Gravina”. Il figlio di Di Cecca era stato ammazzato a Matera nel di-

Prove del dna e quattro indagati Atti arrivati da Catanzaro e dichiarazioni dei pentiti

cembre del '97 in una guerra tra bande per il controllo del mercato della droga, e mentre andava in cerca di vendetta Di Cecca avrebbe incontrato Antonio Cossidente, che si sarebbe offerto di sistemargli la cosa dietro compenso, e si sarebbe accreditato facendo espresso riferimento all'omicidio di coniugi Gianfredi, trucidatia Potenza solo qualche mese prima. Il teorema cadde al Riesame, e Di Cecca si tirò indietro e ritrattò quanto detto, ma a distanza di più cinque anni Cossidente è ancoratra gliindagati, econ luianche un altro di quelli che erano già finiti in carcere, Franco Rufrano, pregiudicatodi 43anni. Poic'è LeonardoNumida Stolfi, pregiudicato e sorvegliato speciale che era risultato positivo allo stub la sera dell'agguato, ma se l'era scampata perché un amico aveva confermato il suo alibi. Per i risultati dell'esame del Dna, che in gergo tecnico si chiama “accertamento tecnico irripetibile” bisognerà aspettare qualche giorno. Nel frattempo sembra che a Salerno siano cominciati degli interrogatori e tra i primi ad essere sentiti sarebbe stato proprio Antonio Cossidente, partito apposta dal carcere di Potenza. Sui motivi dell'accelerazione nelle attività degli agenti della Squadra mobile non c'è ancora chiarezza. Sembra che agli atti siano finite le dichiarazioni di “faccia d'angelo” come elementi dell'inchiesta Toghe lucane da Catanzaro. l. a.

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IENA DUE

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La sfilata di testimoni I carabinieri del Ros

POTENZA - Cominceranno a sfilare i testimoni nel processo di primo grado nato dall’inchiesta Iena due, anche detta «la madre di tutti i veleni del palazzo di giustizia», per il pesante strascico di polemiche. La procura antimafia ipotizza collusioni politiche con esponenti della ’ndrangheta. E per questo ieri mattina ha chiesto - in aula l’accusa era rappresentata dal sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini - il rinvio a giudizio di tutti gli indagati. Le accuse sono varie. Si va dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, alla turbativa d’asta, all’estorsione, all’usura, al riciclaggio e alla corruzione. Per la procura si tratta di un «diffuso e metodico rapporto collusivo» tra il clan mafioso guidato da Renato Martorano, attualmente detenuto in regime di carcere duro (il 41 bis dell’ordinamento penitenziario), e ambienti politici, amministrativi e imprenditoriali. In tutto, nel 2004, furono arrestate 52 persone.

NIBBIO

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Ultime battute Renato Martorano

POTENZA - Ultime battute anche per il processo Nibbio. Usura pluriaggravata: un imprenditore strozzato, immobili svenduti nel tentativo di ripianare quel debito, e soprattutto il metodo mafioso. Fino a dieci anni di reclusione in carcere, seppure a un calcolo molto approssimativo, e un solo imputato alla sbarra, Renato Martorano, per gli investigatori il capo di un organizzazione criminale di stampo mafioso, operante da diversi anni nel capoluogo di regione. Ma si badi bene: questa volta non sono intercettazioni di Martorano che parla in prima persona, bensì dell'imprenditore vessato che colloquia nel suo ufficio con una collaboratrice. Avrebbe contratto un debito con Martorano per 80 mila euro, poi cresciuto in pochissimo tempo fino a una stima di 800 mila, praticamente dieci volte tanto. Lo pagavano alla fine del mese: 25, 30, 50 mila, una volta anche 175 mila in un colpo solo. Per gli investigatori è abbastanza: arrestano Martorano e gli sequestrano la villa in costruzione a contrada Marrucaro.

dopo passo quello che è accaduto pochi mesi fa nello studio di un consulente del lavoro di Potenza: il ragioniere Aldo Fanizzi. Un pentito riferisce che «l’hanno battezzato». Per i carabinieri «è organico al clan». «Controllo violento della tifoseria», lo definiscono gli investigatori. Perché nessuno doveva permettersi di contestare il presidente. Pena un duro intervento degli uomini di Cossidente. Ne sa qualcosa un tifoso, responsabile di aver «offeso» Postiglione nel corso di una contestazione della tifoseria. Postiglione si lamenta dell'episodio direttamente con il boss, chiedendo «vendetta per l’affronto subito». Cossidente gli promette di «sistemare la cosa». Manda due emissari: Michele e Alessandro Scavone. L’incontro tra il tifoso e il presidente avviene nello studio del ragionier Fanizzi. I due Scavone accompagnano il tifoso che, questa volta, se la cava con «uno schiaffone», come racconterà poi ai carabinieri. Ma le parole di Cossidente sono emblematiche: «L’importante è che i tifosi capiscano Postiglione vicino a chi sta». Le pressioni sullo staff Le violente interferenze di Postiglione e Cossidente, secondo gli investigatori, «si riverberano anche nella gestione dello staff tecnico del Potenza». Il responsabile del settore gio-

vanile, ad esempio, secondo gli investigatori, «mostrava di non accettare alcune scelte». Risultato: gli incendiano l’auto. Non basta. Lo minacciano. Ecco il testo di un sms: «Fai il duro perché sei protetto dai carabinieri, ma presto pagherai tutto, infame di merda». Poi tocca a un suo collaboratore Tonino Lopiano. Michele Scavone lo sistema con un pugno in faccia. Il sistema sta crollando. Spiegano i carabinieri: «Lopiano è la persona indagata che, dopo aver beneficiato delle grazie di Postiglione e di Cossidente, chiedeva di essere interrogato, evidentemente in preda alla più disperata preoccupazione». Lopiano racconta tutto. O quasi. Omette di svelare i rapporti tra il presidente e il boss. Racconta però quello che sa del calcio scommesse. L’aspetto sportivo dell’inchiesta è racchiuso in un sottocapitolo dell’ordinanza firmata dal gip Pavese. E’ quello che «presenta i profili più inquietanti». Secondo gli investigatori «è stata provata l’idea di un calcio professionistico completamente alterato da logiche delinquenziali e da interessi inquinati». L’ultima partita del campionato di C1 della stagione 2007/2008 è stata «condizionata da fattori illeciti». Con quella partita la Salernitana è stata promossa in serie B. «Perno centrale

e leva dell’imbroglio calcistico - si legge nell’ordinanza sono Postiglione e Cossidente, con l’illecita mediazione di Luca Evangelisti, alias “Capa di bomba”, consulente sportivo del Taranto fino al mese di novembre del 2007, poi passato al Martina Franca». Alle dichiarazioni di Lopiano si aggiungono quelle di un altro collaboratore del settore giovanile: Tonino De Angelis. I due svelano che le partite Potenza-Gallipoli e Potenza-Salernitana erano truccate. I carabinieri annotano: «I risultati delle due partite sono il frutto di un piano criminale». Nel corso della prima partita si sono verificate una serie di azioni violente che hanno costretto la squadra pugliese a subire la sconfitta, mentre prima della seconda partita Postiglione e il suo gruppo hanno combinato a tavolino con la dirigenza della squadra campana la vittoria della Salernitana. L’affare «a nero» è di 150 mila euro. Con questi stratagemmi, secondo gli investigatori, «il Potenza ha ottenuto la salvezza nel campionato di C1». E Postiglione, mentre parla dell’ultima partita, si fa scappare a telefono: «O mi salvo o non mi salvo, almeno mi sono fatto i soldi». E’ sul calcioscommesse che si è concentrata l’attività degli investigatori.

VALLETTOPOLI

SAVOIAGATE

Cosa rischia Corona

L’ultimo re a processo

Alla fine di tutti i processi, il conto da pagare per il fotografo Fabrizio Corona, potrebbe essere salatissimo: 28 anni di carcere. E’ la somma delle varie condanne nei processi in cui è accusato, da quella di 3 anni e 8 mesi incassata la scorsa settimana a Milano dal noto agente fotografico, ai processi che ancora deve affrontare. Il conto comprende il processo a Potenza (associazione a delinquere) a Torino (caso Trezeguet), quello a Civitavecchia (spaccio e detenzione di banconote false), l’accusa di aver corrotto un agente penitenziario per fare entrare in carcere una fotocamera, la bancarotta della Coronàs. Insomma se Fabrizio Corona dovesse sventuratamente essere condannato in ogni dibattimento, e con il massimo della pena, la cifra complessiva degli anni di detenzione, unita alle condanne già emesse in primo grado, sarebbe proprio 28 anni.

La prima udienza del processo a Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re, rientrato in Italia nel 2002 dopo un esilio durato quasi sessant’anni, è stata già stata rinviata il 21 dicembre. La richiesta del pm Henry John Woodcock, sostituito in aula dai colleghi Laura Triassi e Salvatore Colella dopo il suo trasferimento di sede a Napoli, è stata accolta dal gup in parte, e in parte rigettata. Di trentaquattro imputati per una serie di reati solo sei verranno giudicati a Potenza per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di funzionari pubblici. Sono, oltre a Vittorio Emanuele, Rocco Migliardi, Ugo Bonazza, Nunzio Laganà, Gian Nicolino Narducci e Achille De Luca. Per l’accusa avrebbero messo in piedi una specie di “holding del malaffare impegnata nel settore dei giochi fuori legge”, in particolare videopoker e slot machine, vere e proprie fabbriche di soldi, che in alcuni casi sarebbero risultate truccate in modo da far perdere quanti più soldi possibile agli sventurati scommettitori. Corrompendo un funzionario dei Monopoli di stato, e talvolta falsificando i documenti richiesti, gli imputati sarebbero riusciti a ottenere un numero di “nulla osta” dell’amministrazio-

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di FABIO AMENDOLARA

POTENZA - Il Riesame li ha lasciati in carcere e sulla loro testa ora pende il ricorso che il pm antimafia Francesco Basentini ha presentato affinché vengano accusati di aver usato il metodo mafioso. Sviluppi, infine, si attendono per il traffico di cocaina che i carabinieri hanno scoperto mentre indagavano sul Potenza Sport club. E’ la Calcio connection. Il boss Antonio Cossidente, capo di una delle famiglie mafiose del cartello criminale dei basilischi. «Capo e promotore» di un’associazione a delinquere che il magistrato della procura antimafia definisce «di stampo mafioso» e il gip no. Giuseppe Postiglione, imprenditore figlio di editore radiofonico e detentore del cento per cento delle quote del Potenza calcio. «Il presidente ragazzino», faccia da bravo ragazzo, sorriso sempre pronto, «era l’ideatore degli affari». Aldo Fanizzi, ragioniere, era il «consulente» della holding, Pasquale Giuzio, «factotum» e prestanome di Postiglione, Alessandro e Michele Scavone, picchiatori del servizio d’ordine del Potenza e del boss Cossidente. E’ una storia di scommesse, partite truccate, minacce e appalti. I protagonisti sono una società sportiva, una cosca mafiosa e la politica. Cossidente e Postiglione fanno la squadra. In gioco ci sono interessi e milioni di euro. Luca Evangelisti, Raffaele De Vita, Pasquale Giuzio, Aldo Fanizzi, Donato Lapolla, Cesare Montesano, Ettore Todaro, Alessando e Michele Scavone, Giuseppe Botta e Marino Ianni, sono gli undici dell’altro Potenza Sport club, quello occulto. Altri manager di B e C1 sono ancora ignoti, ma i carabinieri li stanno cercando. «Gli affari», li chiamano gli investigatori. Sono le attività che interessavano a Postiglione e Cossidente. Le descrivono i giudici nell’ordinanza di custodia cautelare. C'è il «controllo» illecito di appalti pubblici. Come quello del progetto per la realizzazione del nuovo stadio a Potenza, su cui «l’organizzazione mafiosa» voleva mettere le mani attraverso le sue società: il Potenza calcio e l’Immobiliare Gemelli Srl. L’ordinanza descrive passo


Sabato 2 gennaio 2010

UN RICHIAMO ALLA VERA CULTURA SOCIALE

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di MAURO ARMANDO TITA Gentile direttore, Le "parole azzardate" di Paolo Albano mi hanno divertito. Dalla lettura si evince che al nostro Paolo manca quella bella e gioiosa atmosfera fatta di spicchi di vita intelligente, ironica e frizzante. Dosi di ironia che possono essere garantite da un serio contesto di "varia" umanità. Umanità tanto presente nella gente umile e semplice delle nostre borgate e dei nostri popolari ritrovi. Il buon Paolo non è né un pazzo né un cinico come tanti bonificati e privilegiati di casta. Ama la gente umile. Capisco che a Paolo è "nato uno scoglio"… che sa di rigetto del burraco e di altre forme di accentuato snobismo…Accentuato snobismo dove prevale…indifferenza e distacco. Distacco totale dalle serie problematiche quotidiane della gente umile che deve sbarcare il lunario. Spero che il Paolo abbia deciso di sbattere la porta a questo mondo salottiero e chiuso. Il mondo del Marchese del Grillo sempre in agguato… Noi siamo noi e Voi non siete un c. … Mi ha fatto molto ridere e meravigliare che la mia persona siastata inclusa traquesti pedanti snob.I particolari riferimenti all'articolo del 28 dicembre scorso "Manca la cultura dell'accoglienza… Ci vuole più etica" ne danno una chiara conferma. Spero che il buon Paolo non mi annoveri tra i vip annoiati o quelli in cerca d'autore…Non vorrei in alcun modo scalfire la mia dignitosa reputazione conquistata sul "campo" con un onorato impegno professionale e politico. Paolo deve convincersi che vive veramente bene…E' in un momento di grazia. Certo, non basteranno i suoi mille passi…ci vuole molto di più. Paolo deve uscire da questo pessimismo e deve realizzare il suo sogno di una Basilicata schiva, operosa e concreta. Una Basilicata aperta, democratica e solidale con tanta nuova linfa e tanta vera Cultura. Del resto se, come dimostrato da una seria ricerca commissionata dallo Svedish Central Bureau of Statistic alla Università di UMEA (Svezia), il nostro frizzante Paolo ce lo dobbiamo sorbire per secoli. La ricerca, fra l'altro, affermava che chi partecipa ad almeno 80 eventi culturali in un anno (manifestazioni, mostre, teatro, cinema ecc.) si ammmala di meno e vive di più. Un altro elemento interessante della ricerca condotta dall'Università svedese è che essa è giunta ai risultati sopra abbozzati praticamente per caso, cercando altre risposte legate ai fattori che influenzano la vita dell'uomo. Dalla ricerca è emerso inaspettatamente che la partecipazione ad eventi culturali ha un ruolo assai incisivo sulla sopravvivenza dell'uomo a prescindere dal suo reddito e dal suo grado di istruzione. Tali risultati, caro Paolo, offrono notevoli spunti per una riflessione della promozione culturale nello sviluppo sociale ed economico di una città come Potenza e di una intera regione come la Basilicata. Far crescere la Cultura socialea Potenza e in Basilicata ha segnato il cammino del sindaco già presidente della Provincia, Vito Santarsiero. Molti hanno criticato il suo operato al riguardo, noi lo abbiamo condiviso e ammirato. Essa (cultura sociale) costituisce un ulteriore motivo per tutti i cittadini lucani affinchè possano beneficiare della bellezza dell'arte, dell'archeologia, delle attività teatrali, della musica, del cinema e del piacere di passare il proprio tempo libero in attività educative e culturali e di grande solidarietà, al fine di diminuire gli ostacoli che determinano da decenni l'esclusione di singoli o di gruppi dalla vita culturale e sociale della regione. L'esclusione ha riguardato, infatti, proprio i gruppi più deboli della società lucana, nei confronti dei quali dovrebbe essere imperniato l'impegno di una parte delle attività promosse sia dalla Regione, sia dalle Province,sia dai Comuni e, soprattutto, dall'Associazionismo regionale e locale. La traduzione della ricerca svedese deve essere quindi uno spunto ulteriore sul ruolo della cultura nello sviluppo del territorio. La Regione e i Comuni sono in grado di diminuire gli ostacoli e di gettare i presupposti di una vera uguaglianza culturale? Gli uomini di buona volontà come Paolo sono in grado di misurarsi con questa realtà con asciuttezza e severità di giudizio? L' Agenda 21, poco utilizzata dai Comuni della Basilicata, dava risalto alla Cultura e la poneva sullo stesso piano della Salute Pubblica. A tal proposito non è pensabile che nel 20 10 le istituzioni della cultura, dell'istruzione, del tempo libero, della salute e dello sport operino in Basilicata in maniera così disomogenea. Non esiste alcuna unicità di intervento lo dicevamo qualche anno fa , lo sosteniamo, ancora, oggi. Solo sporadicamente qualche volenteroso soggetto pubblico locale pone in essere una progettualità sistemica coinvolgendo tutte le istituzioni surrichiamate. Queste serie motivazioni ci inducono a riflettere sulla cultura sociale in Basilicata, sempre più annichilita da untarget chevede ilsoloprotagonismo delleélites edelle "avanguardie" di sempre. In Basilicata è divenuta ormai patogena la differenza, sempre più marcata, che si registra tra le persone aventi un grado di istruzione diverso. Chi ha una laurea o un livello di istruzione equivalente partecipa alle proposte culturali tre o quattro volte in più rispetto a chi è in possesso solo della "Licenza Elementare". Tutto ciò non assicura certo l'innalzamento e la partecipazione attiva dei cittadini alle varie offerte culturali. Del resto la "cultura aperta" quella che partecipa e coinvolge può servire ai gruppi più deboli e, in particolare, aglianziani, perchèli stimolaenon liavvilisce. La"cultura aperta" Lo stesso negativo quotidiano, caro Paolo, che è presente nelle nostre esistenze adulte. Non a caso la prima ragione dell'investimento pubblico in cultura sta nel fatto che la cultura è presupposto di democrazia. Se questopresupposto,unito aduninaspettatoe fortefattoredi allungamento della vita dei cittadini. E' un auspicio che noi vogliamo "testimoniare" verificando quotidianamente atti e fatti concreti rivolti alla cultura sociale per allungare possibilmente e compatibilmente la vita a tutta la cittadinanza lucana e non solo a "élites" e "avanguardie". Caro Paolo è un monito anche per noi, uomini di buona volontà, qualche volta snob annoiati e qualche volta cultori di un cambiamento e di un riformismo forte. mauro.armando.tita@alice.it

Vi sentite in ottima forma e pieni di voglia di agire, ma nel lavoro ogni mossa va studiata. Grandi manifestazioni di affetto.

TORO 21/4 - 20/5

Nella professione imparate a guardare lontano senza angustiarvi troppo per i problemi contingenti. Serata elettrizzante

GEMELLI 21/5 - 21/6

Migliora sensibilmente la situazione lavorativa. In amore avete voglia di fare esperienze nuove, ma possono essere costose

CANCRO 22/6 - 22/7

UN’ANALISI FINANZIARIA PER IL 2010 di TOMMASO MARCANTONIO LA GRANDE depressione degli anni Trenta, che ci si prefigurava potesse condizionare i mercati, dopo la Grande Crisi del 2008, in realtà è stata vissuta come una recessione degli ultimi decenni. Certo nel 2009 la paura non è mancata ma, di converso, i mercati finanziari sono stati moderatamente influenzati da una crescita per effetto di una ventata di ottimismo di miglioramento dell'economia e dei mercati azionari. Anzi qualcuno ventilava un rally secondo il mito del rialzo di fine anno nella politica di abbellire i bilanci da parte delle banche e dei fondi di investimento. Il 2009 tutto sommato è stato positivo per i risparmiatori non solo per chi ha diversificato il rischio con i titoli azionari quanto con i fondi comuni di investimento. Hanno deluso - non poteva essere diversamente - i depositi sui conti correnti e i titoli di Stato (BOT, CCT, BTP tra i più noti). E lo sarà anche per il futuro per le obbligazioni di lunga durata proprio per la discesa del rendimento dei titoli a breve. Sono state smentite le cassandre e gli stessi gestori di fondi alternativi per il grande rimbalzo delle borse dopo marzo. Per cui stante allo scetticismo, si sono trovati privi “scarichi” di titoli azionari nei loro asset, mentre gestori pragmatici hanno tutelato i loro portafogli con basket (panieri) di opzioni call al rialzo. Per il 2010. Wall Street è ottimista. C'è chi crede addirittura in una ripresa a “V” cioè forte e rapida dell'economia americana. L'effetto del miglioramento è dovuto in larga parte grazie agli stimoli monetari e fiscali per gli interventi dei governi e delle banche centrali. Il nuovo Toro, secondo le previsioni della Goldman Sachs, per il 2010 sarà scalpitante. Interesserà tutte le forme di investimento. Non solo il New York Stock Excange quanto le materie prime (le commodity: oro e metalli in genere), l'immobiliare e le obbligazioni. È stata battezzata, il prossimo periodo, l'era del “Buy Anything” cioè di un forte rialzo. Le componenti di tale infatuazione di ottimismo derivano da alcuni fattori importanti. In primo luogo il tasso di inflazione sem-

bra che si terrà per lungo tempo sotto l'1 per cento su base annuale. Quindi è prevista una crescita economica dei paesi emergenti, con una ripresa degli investimenti aziendali e l'incremento dei profitti, stante all'abbondanza di crediti a tassi di sconto irrisori. Ce ne vorrà di tempo prima che la banca centrale USA - condotta da Ben Bernanke (e certamente verrà riconfermato) - riassorbirà l'ingente flusso di liquidità immessa nel sistema perché poi si possa contemplare un rialzo dei tassi di interesse. Difatti, è sotto gli occhi di tutti che le più importanti banche centrali tendono a una politica accomodante in materia di tassi. Rilevante è che il motore della crescita non provenga dagli USA bensì dai paesi emergenti (BRIC), soprattutto Brasile, India e Cina. Poiché gli scenari per il 2010 - secondo altri guru, pur in minoranza, potrebbero essere deprimenti, è possibile soffermarsi su alcune valutazioni. Difficilmente potrà verificarsi una sonora crisi di fiducia nel sistema dovuta a bilanci statali fuori controllo Intanto i tassi di interesse saranno pressoché costanti in assenza di timore da inflazione. È escluso che l'oro possa compromettere la crescita. La forza di questo metallo prezioso è in linea, se non addirittura inferiore, alle altre commodities. Per cui non vi è alcuna corsa a tale bene rifugio. Quanto all'inflazione tanto l'OECD quanto l'IMF non prevedono alcuna ripresa nel prossimo recente futuro. Mentre gli eventi negativi degli ultimi tempi (default di Dubai World e Grecia) sono stati rapidamente assorbiti dai mercati, il dollaro non è crollato, come si ventilava, ed anzi si è leggermente rafforzato. È nell'ordine naturale delle cose che per i mercati azionari possa esserci una correzione tecnica. Ma, tutto sommato, anche se in circolazione il livello dei derivati è ancora palpabile, proprio per la crescita della disoccupazione le imprese trarranno maggiori profitti, è giusto e sacrosanto essere prudenti. La sobrietà e la prudenza vanno espressi in tutte le manifestazioni della vita. Per questo l'augurio per il 2010 è che sia per gli investimenti, e di converso per i risparmiatori, di buone soddisfazioni.

Avete una grande creatività che insieme all'intuito formidabile vi aprirà la strada del successo. L'amore ha i suoi tempi

LEONE 23/7 - 23/8

Persone che credono in voi vi affideranno un incarico di lavoro prestigioso e delicato: non deludetele. In amore le cose si complicano

VERGINE 24/8 - 22/9

In questi giorni il lavoro procede in maniera discontinua, ma poi si stabilizzerà. Aprite le porte all'amore, senza paura.

BILANCIA 23/9 - 22/10

Negli affari che state per concludere fiuto e logica non vi tradiranno. In amore non siete lungimiranti: rischiate una delusione

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Datevi da fare nel lavoro con maggiore convinzione se volete arrivare alla meta. Non mettete in crisi una relazione importante.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Riflettendo a lungo riuscirete a trovare una via d'uscita ai guai che avete combinato nel lavoro. Sintonia perfetta in amore.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Negli affari non perdetevi in inutili dettagli che vi allontanano dall'obiettivo. In amore attenzione a non sprecare il vostro tempo.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Dovete essere più fiduciosi nelle vostre risorse personali e professionali: i risultati si vedranno in tutti i campi.

PESCI 20/2 - 20/3

Meditate a fondo su certi progetti di lavoro e soppesate ogni rischio. I progetti personali vanno selezionati per non avere delusioni.

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IN RICORDO DEL VESCOVO MENNONNA di ALDO VIVIANO TESTAMENTO spirituale del vescovo ultracentenario S.E. Mons. Antonio Rosario Mennonna. Al termine dell’anno che ha segnato il transito del presule di Muro Lucano nello scorso novembre, la comunità locale, riunita mensilmente nel suffragio cristiano, trasmette il messaggio religioso di alta testimonianza, mentre accoglie l’eredità della consegna. Il testo è redatto in una sola pagina, il cui contenuto ha tre capisaldi principali: l’esperienza di fede maturata in famiglia e nella comunità, la consacrazione al servizio della grazia e della dedizione, il magistero pastorale nelle due diocesi a lui affidate dalla Santa Sede, quella natia della cittadina lucana e l’altra di Nardò in Puglia. La stesura letteraria è di una linearità esemplare, perché nelle parole si evidenziano in tutta umiltà i sensi dell’amore fraterno, della tenerezza nella preghiera, dell’ampia sincerità di comunicazione che va dritta al cuore. Egli si apre ai battezzati per rinverdire la comune gioia dell’appartenenza a Dio, alla chiesa, alla vita che in lui trionfa fino alla tarda età quasi centoquattro anni. In nome di questo eccelso dono ricevuto da Dio, si dona al ricordo, alla memoria orante, al tempo, offrendo l’allegata sua immagine sorridente e gioiosa alla vigilia del ritorno alla casa del Padre. In un estremo atto di trasparenza si ritiene fragile, manchevole, pur essendo dotato di tanti carismi che lo rendevano sempre accetto e piacevole, chiedendo perdono prima a dio delle tappe esistenziali carenti, e poi al prossimo amato di intenso affetto. Per aver «parlato a tante generazioni, conosciuto tante persone, collaborato e ricevuto collaborazione da tanti sacerdoti e laici, dialogato con non credenti e miscredenti, annunziato il Cristo Risorto», assurge a maestro di dottrina, dottore del soprannaturale, asceta, mistico della fede. E’ autentico nella fedeltà al vangelo, nel “rispetto alla dignità di ogni persona”, nel promuovere la diffusione della pratica religiosa e della cultura. Ogni sua intenzione diventa ispirata alla carità, alla comprensione, alla benevolenza. L’autoconfessione lo pone ai piedi del crocifisso, che egli non portava solo sul petto, per fargli proferire dimesso, rivestito di cenere come al tempo antico: «rassicuro di aver perdonato tutti coloro che mi avessero contrastato e rattristato, chiedo a tutti perdono per le mie mancanze, per i miei errori, per le mie incapacità, per le mie mancate risposte e per le mie incomprensioni Posso attestare dinanzi a Dio che grande è stato il mio impegno nel rinnovarmi nella continuità. Ho camminato conoscendo il Cristo mio fedele compagno, le mete; ma non sta a me giudicare quale passo abbia avuto nella sequela, quale ritmo abbia impresso al mio zelo, quali solchi, quale impronta abbia lasciato. Vi ho amati tutti in Cristo». Un libro aperto la sua esistenza, una pagina pregna le sue ultime volontà, una testimonianza credibile il suo esempio.

ANOMALIA BERLUSCONI di ANTONIO GALIZIA LEGGO oggi, su questo giornale il reiterarsi dell'insulto riportato nel titolo contro Berlusconi e mi nasce la curiosità di conoscerne il significato. Per me, costituisce solo uno sfogo di arroganza, millantata e scura che tenta di far presa in quelle coscienze illuminate e serie della civiltà moderna, per sconvolgerle. Dello stesso autore ho letto una prefazione del libro del dott. Luigi Suglia, mio carissimo amico di Bella, e stucchevoli mi sono sembrate quelle asserzioni che lo isolano in un modo di pensare, tutto legato a un congegno di personali vedute relative a alla politica restrittiva e sommamente deleteria per il vero bene dei buoni cittadini. Aver selezionato, al commiato delle sue funzioni di Preside della scuola media di quella cittadina, tutti i compagni di partito, per un pranzo d'addio escludendo chiunque di altra ideologia, li conosco tutti, già avevo acquisito la sensazione di una partigianeria selettiva opinabile. I commiati vanno estesi anche a chi è fuori dal proprio modo di pensare! L'indottrinamento politico avversato da Berlusconi è stato palese ed è anche con acredine sostenuto. Chi manifestando parole deludenti contro un personaggio mite, coraggioso, intelligente, colto, espansivo e capace soprattutto di recuperare, governando, l'Italia “strabissata” da uno sperimentato e inutile avvento di regime filosovietico, non si accorge di cadere nell'equivoco nichilista e davvero, anomalo ai nostri tempi, per quei dati rimasti all'epoca dei sogni rossi, arretrati di oltre cinquantenni di storia vissuti invano. Conosco anche perché, i “banditori” di termini non più in uso, ce l'hanno contro Berlusconi. Se lo difendo non è per prendere le sue parti, non ha bisogno, ma per rivendicare la civiltà raggiunta e in via di conseguimento nel nostro Paese a scapito di quelli che ancora credono alle teorie morte, sepolte e dimenticate. I rigurgiti si trovano ancora, ovunque in quel mondo equivoco, fatto di ristrettezze razionali e livori pleonastici in tentati consolidamenti. Contro Berlusconi si accanirono i comunisti nel '94 perché li aveva delusi nella certezza di andare al governo. Difatti, fu Berlusconi che li defenestrò nella sua prima entrata in politica attiva. Apriti cielo! Quella ferita con perdita di sangue rutilante non si è rimarginata e l'accanimento dei lusingati di quel potere che

non può tornare, perché avariato, assolutista e superato dalle nuove civiltà che fanno onore all'Italia e la rendono libera e indipendente, continua. L'anomalia Berlusconiana rimane l'assurdo che trova spazio soltanto nei detrattori di libertà e di decoro alla cultura moderna. Se questi concetti incomprensibili e, bugiardi cessassero e tutti insieme, bianchi, rossi, verdi, arancione e di ogni altro colore si organizzassero per sostenere Berlusconi a cui il popolo ha già concesso, forte la sua fiducia alle ultime elezioni, forse, l'Italia tutta coi suoi inquilini, sarebbe contenta. L'anomalia Berlusconi, non la capisco e non trovo un legittimo significato. Però un concetto me lo son fatto. C'è sempre qualcuno che rotea la spada nel vuoto, nella speranza di colpire colui che non considera un avversario, ma un nemico da abbattere e nella impossibilità di raggiungere lo scopo, si toglie almeno lo sfizio di schernirlo psicologicamente, nelle more speranzose che la mano di un altro alienato mentale, appositamente armata dagli stessi “indignati” della sinistra rivoluzionaria reiteri con maggior danno l'aggressività al Presidente del Consiglio. Quali vantaggi, chiedo ai mediatici interlocutori, sordi e difficili, hanno mai perseguito coi governi alleati con la sinistra estrema? Nessuno, se non la sconfitta di aver partecipato. Difendere Prodi è una retorica senza riscontro. Se Prodi avesse avuto la mente di un fautore di prosperità per l'Italia non avrebbe mai fatto l'alleanza con una sinistra decrepita e irascibile e per due volte non sarebbe caduto da povero deluso e indistinto profeta. Le profezie dei “raminghi”, ipoteticamente erano e sono delusioni senza risposte! L'anomalia Berlusconi, per gli illusi, rientra nella favola di Fedro, la volpe e l'uva: nolo colere acerbam, nondum matura est. La forza di cambiare l'Italia che nessuno ha mai sentita adeguandosi al tirare a campare di Andreotti, vale di monito ai resistenti di quel sistema, esonerato dal popolo di entrare in Parlamento alle ultime elezioni. I rigurgiti velenosi delle “pasionarie” restano come esito indigesto di un popolo incredulo in via di fallimento, mentre l'anomalia Berlusconi continua nella forza di un grande rinnovamento. dott.antoniogalizia@libero.it

CRISI ECONOMICA NON PER L’ALIMENTARE LA CRISI economica non “taglia” l’alimentare e così a Natale e a Capodanno gli italiani non hanno rinunciato alla festa a tavola. Rispetto alle festività dell’anno passato, i consumi non hanno subito un ridimensionamento. Anzi, si è avuto un incremento dello 0,5 per cento. Mentre la spesa, in termini monetari, è aumentata del 3,5 per cento, con un esborso di oltre 6 miliardi di euro. Consumi che, comunque, hanno visto affermarsi ancora una volta il tipico, la tradizione e il “made in Italy” a discapito di prodotti come lo champagne, il salmone, le ostriche, il caviale, la frutta esotica che si sono venduti con il contagocce. Le prime stime non segnano, quindi, la temuta flessione. E proprio la spesa in campagna ha registrato, dall’inizio di dicembre fino a Natale, quasi 8 milioni di persone che hanno potuto acquistare a prezzi più bassi rispetto alla normale distribuzione (anche il 30 per cento in meno) vini, oli extravergini di oliva, formaggi, salumi, legumi, castagne, dolci tipici fatti in casa (pastiere, cassate, struffoli, torroni, panpepati, panforti, mandorlati, torte farcite, ciambelloni) frutta fresca e secca, ortaggi, farine, uova. Confederazione italiana agricoltori

BRINDEREMO CON IL BICCHIERE MEZZO PIENO di EGIDIO DIGILIO* PER riprendere un messaggio politico che da qualche giorno sembra avere successo e che in verità è parte integrante, non da oggi, della comunicazione politica nazionale e locale del Pdl (“La Basilicata può farcela”), noi brinderemo al nuovo anno con il bicchiere mezzo pieno perché crediamo fortemente nella svolta del 2010. Intanto non consideriamo certamente l'anno 2009 tutto da buttare se non altro perché è stato l'anno della nascita del partito unico del centrodestra, che rappresenta il partito di governo del Paese e l'unica speranza vera di cambiamento di governo della Regione. È vero anche però che alcuni meccanismi sono ancora lenti, che la dialettica troppo spesso viene liquidata come frondismo e che la democrazia interna debba essere guardata di più come un fattore costruttivo che, mi sia consentito per esperienza professionale diretta, come un impiccio da condominio. Ma siamo decisamente sulla buona strada e comunque avevamo messo in conto anche l'immancabile rodaggio del nuovo motore politico che ha già macinato le prime migliaia di km sul territorio e tra la gente per il primo “tagliando”. Non per essere ad ogni costo dei nostalgici ottimisti e per smentire la solita Cas-

sandra che pretende dal suo giornale di dettare linee politiche e strategie, credo che all'interno del centrodestra gli anticorpi verso ogni tipo di semplificazione in politica esistono. E fanno parte proprio della ragion politica dei suoi dirigenti e semplici iscritti. Del resto, abbiamo già abbondantemente digerito comportamenti decisamente poco coerenti di nostri ex alleati. Per questo il Pdl con la sua classe dirigente scelta dalla base e dagli elettori, con un chiaro programma alternativo al centrosinistra, senza ricorrere allo specchietto per le allodole, ma con la propria faccia e con le proprie idee lancia la sfida e può farcela. Sia chiaro: la posta in gioco non è quella, che pure potrebbe sembrare semplicistica, di un cambiamento di classe amministrativa regionale; essa riguarda il futuro delle nostre comunità locali e quindi la possibilità di passare da uno stato di “sopravvivenza” e di benessere per pochi ad una condizione di sviluppo e di benessere sociale per tutti. Per questa ragione metteremo da parte una bottiglia di spumante da stappare dopo le regionali della primavera 2010. In quell'occasione il bicchiere sarà tutto pieno. *coordinatore regionale vicario della Basilicata del Pdl

IL FARMER MARKET DELL’ENERGIA di PIO ABIUSI CON una semplice DIA (Dichiarazione di Inizio di Attività) sarà possibile realizzare impianti di “minieolico” avente potenza di 1 MW e di cogenerazione alimentati a biomassa con potenza non superiore a 500 Kw”; la finanziaria del governo Prodi limitava la DIA per impianti con soglie di 20 KW per il solare, 60 KW per l'eolico, 100 KW per l'idroelettrico e 200 KW per le biomasse, potenze queste più consone ad integrare il reddito delle aziende ed i bilanci familiari. In attesa che la Regione approvi il PIEAR, quando avverrà sarà sempre troppo tardi e da anticipazione pare che lo stesso faccia piuttosto acqua, il Consiglio Regionale con voto bipartisan e senza fare chiarezza ha trasformato i produttori agricoli in fiduciari dell'Enel o della Sel per la produzione di energia elettrica mentre le fragole saranno prodotte o in orti di guerra oppure diverranno di competenza dell'ENI. Nella globalizzazione tutto è possibile. Neppure gli indiani che videro sbarcare Cristoforo Colombo ci avrebbero creduto. Il clima pre-elettorale fa di tutto anche di questi strani giri di

valzer. Il "far west "delle speculazioni energetiche dei procacciatori d'affari, pagato con i soldi dei contribuenti è avvenuto su emendamento presentato alla finanziaria regionale 2010 a firma anche del consigliere eletto nelle liste dei Verdi, più garanzia di così. Nelle fattorie della Riforma Fondiaria c'era la pala per la produzione di energia elettrica , a dire il vero una lampadina o poco più, adesso ogni impianto, di supporto alle attività agricole sarà, con una semplice DIA, fatto di una quantità di pale “poco invasive” fino a 20 pale o di una bella pala alta alcune decine di metri e dal costo, di conseguenza, variabile ma il costo non è importante perché a pagare sarà Pantalone. Nei Farmer- Market sarà possibile acquistare energia elettrica a Chilometro zero e siccome vi sono ettari ed ettari di bosco da bruciare ognuno potrà impiantare la sua mini centrale a biomassa, sempre finanziata dalla collettività anche per i costi di esercizio.

DAL PETROLIO SOLO LE BRICIOLE di FILIPPO MASSARO* UN PO’di soldi peril pecorino di Moliterno e un po’di assistenza ai disabili: sono davvero una beffa gli ultimi provvedimenti 2009 decisi nell’ambito del P.O. Val d’Agri. E’ profonda ladelusione: tuttoil rispettoper iproduttori del canestrato di Moliterno e delle poche aziende di mele ancora in attività in Val d’Agri, ma siamo di fronte ancora una voltaa interventilimitatirispetto aibisogni di gran lunga superiori espressi dalle comunità della Val d’Agri e del Sauro. Intanto bisognerebbe verificare sul campo perché si è ridotta notevolmente laquantità delle pregiate mele della Val d’Agri e perché sempre piùnumerosi agricoltorichiudono leaziende ortofrutticole sino agli anni settanta “fiore all’occhiello” della qualità e tipicità dell’ortofrutta della Basilicata. E’del resto una caratteristica della strategia messa in campo dall’inizio del 2009 che persegue l’utilizzo delle royalties petrolifere solo a fini assistenziali e senza offrire reali possibilità di sviluppare piccole e medie

imprese ed attività agricole. Non ci convince affatto, inoltre, lo studio dell’assetto urbanistico dell’area della Val d’Agri finalizzato alla redazione di un Piano intercomunale strutturale che è destinato a foraggiare i soliti studi professionali e tecnici, (galoppini del potere politico), senza risultati concreti per la qualità della vita dei valligiani. Quanto agli strumenti di monitoraggio per tutelare l’ambiente e la salute nelle aree interessate dalle estrazioni petrolifere, il Csail è sempre in attesa di verificarne l’efficacia attraverso quegli interventi e quegli strumenti che sono stati promessi da anni, mentre la diffusione di patologie tumorali ha raggiunto nell’ultimo ventennio aspetti sempre più allarmanti. Intanto governo regionale, imperterrito, ignora la gravità del caso, chissà per distrazione miopia e/o incapacità, evita di adottare seri e urgenti provvedimenti sul delicatissimo caso “Tumori in Val d’Agri”! *presidente del Csail

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Sabato 2 gennaio 2010


Sabato 2 gennaio 2010

Le confessioni di un uomo di Matera che si vende in Basilicata e in altre città italiane

Il “prostituto” si racconta «Ho avuto storie anche con religiosi: uno mi pagava con i soldi delle offerte» di ENRICO PACE IN MOLTI li chiamano “marchette”, termine solo ultimamente reso celebre dalla trasmissione televisiva del conduttore torinese Piero Chiambretti, ma in realtà carico di disprezzo e pregiudizi. I loro clienti, uomini e donne che siano, a volte arrivano anche a volergli bene e a stabilire con loro rapporti di affetto duraturi. In questo caso li definiscono “amichetti”. Ma se viene a mancare la “pecunia” l'affetto affonda e il rapporto s'interrompe immediatamente. L'illusione dell'amore s'infrange. La vita dell'escort è circondata da un alone di mistero, accentuato dalla riservatezza forzata a cui sono costretti, anche grazie a una mentalità ipocrita che nel terzo millennio spesso preferisce il compromesso “si fa, ma non si dice”. Senza dimenticare le più disparate e incomprensibili forme di gelosia che i clienti non nascondono in alcun modo. Anzi. In pochi pensano che sia una vita meravigliosa. Ma come sempre è un'esistenza che ha i suoi pro e i suoi contro. Indipendentemente che sia disponibile solo per gli uomini o solo per le donne (la maggior parte sono bisessuali), la vita del gigolò non è assolutamente la più semplice. E' fatta di vacanze pagate e di regali, ma anche di violenze e ricatti. Rinunce. Menzogne. Umiliazioni. Solitudine. A volte, infezioni e malattie mortali. «Sentirsi soli in un mondo abitato è davvero una sensazione spiacevole, a volte quasi deprimente. Ma questo ai clienti proprio non lo si può fare capire. Devi essere sempre sorridente. Sempre allegro. Sempre disponibile ad ascoltare i loro problemi, le loro fissazioni. Anche le più banali. Fisime, paure e gelosie che anche un bambino di pochi anni riuscirebbe a risolvere senza troppi mugugni. In caso contrario, il rischio è perdere una fonte di reddito per me indispensabile. Specialmente in questo periodo in cui anche chi la crisi neppure l'avverte grazie a pensioni da 10-12mila euro al mese ti chiede lo sconto perché è in difficoltà». A Il Quotidiano della Basilicata lo racconta Luca (il nome è di fantasia su esplicita richiesta dell'intervistato), escort di 25 anni, originario di Matera, che fa la spola, anzi “la vita” come lui stesso preferisce dire, tra la sua città natale, Bari, Napoli, Milano e Torino. «Qualche volta pure a Verona, anche se lì molti signori benestanti preferiscono portarsi in casa e mantenere, loro dicono adottare, giovani ragazzi sconosciuti e per lo più di nazionalità romena. Lo fanno a loro rischio e pericolo, come spesso voi giornalisti ci riferite nelle pagine di cronaca nera». Dopo una ricerca su un sito internet ad hoc, uno di quei portali che sembrano sconosciuti ai più, ma che di notte si riempiono di utenti dai nickname (o pseudonimi che dir si voglia) più fantasiosi, noi lo abbiamo incontrato ai piedi della Mole Antonelliana, in un piccolo bar che di giorno rifocilla i turisti in visita al Museo del Cinema

«La mia vita? Un libro erotico...

«Siamo tutti uguali quando...

...Sessuale. Carnale. Passionale»

...c’è la voglia di sentirci prendere»

e la sera ospita un ambiente misto ed eterogeneo che va dagli studenti universitari ai “pensionati allegri”. Da quanto tempo fa questo lavoro? «Da quando avevo 17 anni. Sono otto anni, quasi nove. Lo faccio per scelta. Nessuno mi ha mai imposto nulla. Matera è una città con troppi pregiudizi. Non che Potenza sia evoluta». Che tipo di pregiudizi? «Non si può confidare a nessuno: “Sono gay”. Neppure al tuo migliore amico. Farebbe solo finta di capirti per pochi giorni. Figurarsi dire che si è bisex e che ci si sente bene nella propria condizione…In Basilicata si è così ipocriti che se si mente (“Sono eterosessuale, ma lo faccio per soldi”), i clienti finiscono per crederci davvero». Dopo otto anni e chissà quanti letti cambiati, cosa ha imparato? «Il primo anno lavoravo con due, tre clienti al giorno… Dopo quella gavetta mi sono reso conto che siamo tutti uguali a letto, abbiamo voglia di sentire mani là, il sesso lì, la lingua ovunque, la bocca e le gambe e tutto il resto... Quando c'è quella voglia lussuriosa di sentire l'altro prenderci in un certo modo, siamo davvero tutti uguali». Dopo Matera qual è stata la seconda città in cui si è prostituito? «Cinque anni fa sono stato due mesi a Verona, ero un viso nuovo, un corpo nuovo, una voce nuova e pagavano molto di più della mia città, dove iniziavano invece a chiederti addirittura sconti. Poi sono stato in Lombardia a Milano e in Piemonte a Torino. Quando torno dalle mie parti mi sposto verso Bari e Napoli». Chi sono i suoi clienti? «Quella tipologia di persone che neppure si rende conto di avere moglie e figli. La maggior parte dei mie clienti è ricca, spesso ric-

«Sono un disoccupato da 9.000 euro al mese»

chissima, e con famiglia. Imprenditori, proprietari di alberghi, consulenti, uomini che fanno politica. Con la scusa dei viaggi di lavoro fuggivano via dalla famiglia e mi portavano a Padova, Torino, Roma, Genova, Trento, Treviso e Verona. Torino, Padova e Milano sono le città in cui si vive meglio e la tolleranza è tangibile». Provi a darci, se si può, la definizione della sua vita con un termine solo? «Non basta un solo aggettivo. E' troppo riduttivo. La mia, ma anche la vita di tutti quelli che hanno fatto una scelta identica alla mia, è un po' come un libro erotico. Sessuale. Carnale. Passionale. Se guardassi i miei ricordi come spezzoni di un film, dall'esterno, vedrei scene che possono sembrare eccitanti. Ma tante volte non lo sono affatto. Magari perché non ci piace la persona che stiamo andando o che ci sta venendo a trovare. Per alcuni la vita dell'escort è carica di erotismo e di seduzione, ma non è quasi mai così. E' piena di sesso, nell'accezione più fredda e letterale del termine». Come e perché ha iniziato? «Volevo guadagnare bene e lavorare poco. Ma volevo anche cercare di capire se sarei riuscito a fare questo genere di lavoro. Ho iniziato, per poi continuare. Si guadagna bene, molto velocemente. Si guadagnano i soldi che occorrono per comprarsi un appartamento o aprire un proprio negozio. Si fa molto prima di un qualunque dipendente di una qualsiasi azienda. E poi io non pago le tasse. Sono ufficialmente un disoccupato… Un disoccupato da oltre 9mila euro al mese». Si è mai innamorato? «Sì. E purtroppo ho abbassato la guardia. Ero iscritto all'università. Un giorno ho conosciuto un ragazzo e mi sono innamorato di lui. Abbiamo iniziato a fare gli escort insieme. Ma da quasi un anno ci siamo lasciati, Sicuramente per colpa della professione: troppi litigi, gelosie… Ora siamo amici e ci scambiamo i clienti e le clienti». Le sue tariffe? «Si parte dai 100 euro per un'ora o poco più e si arriva a 150-200 euro a serata. Per tutta la notte mi pagano dai 500 ai 700 euro. Nel

week-end dai 1000 ai 3mila euro. Se vogliono qualcosa di particolare, come il fetish, o il sadomaso allora i prezzi salgono». Anche in Basilicata pagano queste cifre? «E certo che le pagano. Altrimenti me ne resterei a casa. Ci sono ragazzi e ragazzini che lo fanno per 20 o 30 euro. Se si fa sesso per cifre così basse vuol dire che lo si fa perché piace, ma si ha vergogna di ammetterlo soprattutto a se stessi». L'età dei suoi clienti? «Dai 18 anni agli 80. Lo ammetto, mi è successo anche con un ottantenne… Ce l'ho fatta a metà. Un po' abbiamo parlato e mi ha pagato ugualmente». Come e dove trova le persone da portare a letto? «Annunci su riviste specialistiche, saune, cinema porno… Ma ho anche un mio spazio personale sui siti per escort». Che idea si è fatto delle persone con cui ha rapporti? «Alcuni li prendo per matti, con altri ho un ottimo rapporto di amicizia. Nel senso che posso anche uscire a bere, andare in discoteca o al cinema senza fare sesso. Ma sempre a spese loro». Uomini sposati, persone note… «Molti uomini sposati e anche fidanzati. Sono quelli che danno meno problemi. Fanno, pagano e se ne vanno. Persone note anche: moda, politica, calcio e anche figure religiose…». Anche religiosi? «Sì, tre fino ad ora, tutti lucani. Con uno ho avuto una “relazione” molto bella. Si era innamorato di me, era generoso e affettuoso. Pagava con i soldi delle offerte». Tra i suoi clienti quanti sostengono di essere eterosessuali e quanti invece ammettono serenamente di essere gay? «Troverei strano che uno dei miei clienti anche sposati dicesse di essere “etero”. Ormai si sono

tutti accettati, chi più chi meno. E poi ora è scoppiata la moda dei bisex…». Richieste particolari? «C'è uno che ama fare il gatto, una sua modifica personale alla pratica che viene chiamata “dog training”. Si comportano come gatti o cani, mangiano nella ciotola, leccano, riportano le cose che lanci…». Brutte esperienze ne ha vissuto? «In Basilicata e a Napoli ho dimenticato di farmi pagare prima. E poi, quando è finito il tutto, il tipo è scappato e non mi ha lasciato i soldi. A Verona e a Genova mi hanno minacciato, ma non sono mai stato picchiato. Qualche volta sono dovuto intervenire nei parchi di Torino e Milano per difendere qualche gay che correva il rischio di essere rapinato da ragazzi romeni, o albanesi, o nordafricani, ma anche italiani. Cose sgradevoli che non voglio mai raccontare». Almeno una ce la racconti… «Un cliente si era preso di tutto. Un mix di droghe. Era collassato a terra. Ho provato a svegliarlo ma russava, non dava segni di riprendersi. Ho preso i soldi, l'ho messo a letto e gli ho lasciato un biglietto sul comodino: “Se devi addormentarti mentre sco…, non chiamarmi più”. Si è fatto vivo la mattina dopo, l'ho insultato per telefono. Si è scusato e alla fine tutto si è sistemato. Lo vedo ancora e lo frequento». Mai capitato di incontrare in giro per strada suoi clienti magari con moglie e figli al seguito? Come hanno reagito? «Alcuni erano molto imbarazzati, altri tranquilli mi hanno salutato. Del resto sono molto maschile e insospettabile». Per quanto ha intenzione di continuare a fare questo lavoro? «Voglio smettere presto, magari a 30 anni. Molti dicono che è un lavoro facile ma non è così. Non si vive molto. Sveglia, esci, palestra, spesa, poi cerchi i clienti e aspetti la telefonata. Se sei in giro, in discoteca o a bere qualcosa, ti chiamano e devi mollare tutto e tornare a casa. Diventi molto dipendente da questo mestiere. Poi il tempo passa, ti guardi indietro e ti accorgi che negli ultimi anni hai sprecato tempo e possibilità. L'unica consolazione è il guadagno, lo fai per i soldi, per questo ancora non ho smesso». Finché non smette ha intenzione di fare sempre la spola tra Matera e il resto d'Italia? «A Matera ho la mia famiglia, mia madre, mio padre i mie fratelli e mia sorella. Nessuno di loro sa nulla, ma mi mancherebbero troppo. Qui si vive male. In genere chi va via da qui non torna mai più. Mai, tranne nelle festività». Si è mai rifiutato di fare qualcosa? «Faccio sempre sesso protetto, anche se molti clienti chiedono di farlo senza, ma non accetto mai. Per il resto accetto tutto». Consiglierebbe a qualcuno di farlo? «Se hanno necessità di soldi sì… ma ci vuole coraggio e non è semplice».

«A Matera torno sempre: ho la mia famiglia»

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24 ore in Basilicata

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La bimba è venuta alla luce alle 5 a Policoro da genitori albanesi

Il papà e la mamma di Vyola accanto alla culletta (Foto di Gabriele Elia)

Vyola, seconda ma “prima” POLICORO – La piccola Vyola è la seconda in ordine di tempo ad essere nata (ieri mattina alle ore 5 nell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Policoro) nel 2010 in Basilicata, ma a differenza del piccolo Nicolò, nato alle ore 4,35 nell’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, può considerarsi la prima lucana. Infatti il “primo classificato” è nato da genitori di

Gravina in Puglia, mentre lei è figlia di una coppia di immigrati albanesi che vive nella lucanissima città di Tursi. Vyola è la prima figlia. Il padre, bracciante agricolo, ha trent’anni, mentre sua madre, casalinga, molto più giovane, soltanto diciannove. Abitano in via Norvegia nel popolare quartiere “Piana”.

Lui vive e lavora in Italia da circa dieci anni, mentre lei è soltanto da qualche mese. Provengono da Krujë una cittadina albanese di ventimila abitanti che, ironia della sorte, ha un passato storico che per molti versi si intreccia seppur lievemente con Tursi. Proprio nella città di Pierro vivono circa un centinaio di albanesi che lavorano

prettamente in agricoltura, in alcuni casi addirittura come fattori. Qualcuno fa il manovale, ma una cosa è certa sono tutti laboriosi ed investiti da un processo lento, ma progressivo di integrazione. Si tratta così come nel caso dei genitori di Vyola di coppie giovani facilmente integrabili con una particolare voglia di riscatto dalla povertà e dall’indigenza.

Nel nosocomio policorese la bimba è stata accolta con gioia ed allegria dall’intero reparto di Ostetricia che ha

vissuto, con la sua venuta alla luce, un Capodanno particolare. Pierantonio Lutrelli

I FESTEGGIAMENTI NELLA PROVINCIA

Potenza, bello show ma ci si mette la pioggia TANTA gente ha preso d'assalto il Centro Storico di Potenza nella notte di Capodanno. Dopo aver gustato il cenone, stappato lo spumante o in alternativa lo champagne i potentini si sono precipitati in via Pretoria nel tentativo di ascoltare buona musica con la presenza dei gruppi Dixieland, in Piazza Duca della Verdura e gli Amici della musica “Orchestra itinerante di fiati e percussioni e I Rusciano, trampolieri e musicisti. La curiosità è stata tanta, i numerosi aficionados della musica d'autore hanno preferito il classico “struscio” in via Pretoria alla ricerca delle note musicali d'eccezione. Il livello non è stato pari alla curiosità e all'attesa dei potentini che hanno prima fatto comunella nei luoghi di punta di via Pretoria, il Gran Caffè, il Bar Brucoli, Piazza Prefettura, Largo Pignatari prima di prendere parte ai mini concerti allestiti dal Comune di Potenza per la prima notte del 2010. Oltre al livello non eccelso della serata canora ci si è messa anche la pioggia, sostenuta dal forte vento. Il nubifragio abbattutosi su Potenza ha costretto i numerosi presenti a rifiguarsi sotto i portici evitando il gavettone di fine anno. Una serata nata sotto una cattiva stella, che non ha dato la possibilità ai cittadini di Potenza, di tutte le salse e le età di trascorrere la notte più desiderata dell'anno all'insegna del divertimento e dello svago. Oltre al livello degli artisti, comunque generosi nel proporre brani musicali, anche le condizioni climatiche sfavorevoli non hanno permesso un degno sfogo al 31 dicembre. Molti hanno preferito abbandonare il Centro Storico cittadino trasferendo i propri interessi “de la noche” altrove, con il risultato ovvio e scontato di dover lasciare malinconicamente il cuore pulsante della città capoluogo. Eppure l'esibizione de I Ruccano, trampolieri vestiti di bianco e rosso ha creato le premesse per una serata diversa. Una serata che visti i risultati è stata alquanto deludente e negativa, vista l'offerta musicale non proprio all'altezza della situazione. L'ultima notte dell'anno almeno per quanto riguarda le attività musicali del Centro Storico è stata un vero e proprio flop. Eppure - hanno commentato alcune persone - sarebbe bastato contattare Rosalba Pippa, in arte Arisa per attirare l'attenzione dei potentini. L'artista di Pignola sarebbe diventata d'incanto il principale punto d'attrattiva di una serata in grande stile, da trascorrere in piazza, senza rifugiarsi negli stracolmi locali notturni

cittadini. Tutto questo proprio quando all'Efab il Vescovo di Potenza, Monsignor Agostino Superbo parlava ai giovani in attesa di festeggiare il Capodanno. Nel suo discorso il massimo responsabile liturgico cittadino ha parlato dei valori pregnanti della società civile e delle prospettive dei giovani in tutta la regione. Da Agostino Superbo sono venuti fuori messaggi importanti per i viveur dell'hinterland di Potenza. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Qui sopra, Francesca Ferretti del GF9 a Vietri. Sotto (Foto Andrea Mattiacci), trampolieri e giocolieri in via Pretoria a Potenza. In basso, brindisi alla Bontà di Muro Lucano. A destra, nella foto grande, la famiglia Remollino di Muro Lucano brinda all’anno

Un giro nella notte di San Silvestro di Muro Lucano

Tour a cavallo fra due anni INIZIAMO il nostro tour di avvicinamento al nuovo anno, e siamo a pochi metri dal cancello d'ingresso del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Muro Lucano e ci fermiamo al Garden Club, un ritrovo giovanile di Capodigiano, dove troviamo raggianti nell'ennesimo “vola alto” di gioia Marco Cardone, Piero Lombardi, Lucia Lomonaco, Luciano Salomone, Michele Pantuosco, Maria Scaringi, Nico Carlucci e Luca Lombardi. Marco si augura tanto amore, salute e denari. La dolce Maria spera di avere la possibilità di continuare gli studi e di realizzarsi nel mondo del lavoro, mentre gli fa eco Nico che ha già fissato nella patente guida l'obiettivo primario del 2010. Emerge l'animo sensibile di Lucia che si augura di trascorrere tanti istanti felici con i suoi amici del cuore. Luciano vorrebbe un mondo meno conflittuale dove a farla da padrone sia la pace, e sulla stessa lunghezza d'ondaèMichele chechiedepersee perglialtri tanta serenità. A chiudere il brindisi, all'unisono. i fratelli Piero e Luca Lombardi che invocano tante nuove, positive e belle sorprese. Seconda tappa è l'agriturismo “La Bontà” sita nella verde vallata a qualche chilometri dalla popolosa frazione murese di Pontegiacoia. Il primo che incontriamo è un cittadino illustre dello sport Murese, il presidente Luigi Remollino, titolare dell'attività agrituristica insieme alla sua famiglia, che dopo aver chiuso l'anno 2009 raggiante con tutte le sue squadre in testa nei campionati provinciali di calcio a 5 e di terza categoria ci ha espresso il suo augurio: «Auguro a tutti un felice anno nuovo, con la speranzache ilnuovoanno siariccodi tantafelicità, fraternità e che ci porti risultati positivi per la nostra squadra, con la vittoria dei campionati di terza categoria e della serie D di calcio a cinque, ma soprattutto del premio fair-play, perché il nostro calcio è basato soprattutto sul divertimento e sulla lealtà in campo». Ci addentriamo nel vasto salone e troviamo oltre 120 persone, provenienti anche dai paesi limitrofi SanFele ePotenza, cheprese dallenote del maestro Donato Murano hanno atteso insieme il nuovo anno. A rompere il ghiaccio è Gaetano Baldassarre, biologo e componente del direttivo dell'associazione Cuorimuresi: «Auguri a tutti per il 2010, che sia tutto tondo e piene di cose belle». A pochi metri di distanza gli fa eco un giovanissimo murese che ha vissuto tanti anni in Germania, Salvatore Cacchio: «il mio augurio è un 2010 sereno per tutti in cui si realizzi tanta pace nel mondo».

Il nostro viaggio verso il 2010 ci porta in direzione Bellamuro in località Fossa del Lupo dove una comitiva di giovani ha appena sollevatoil bicchiereper dareil benvenutoal 2010.I temi dominanti: la socialità, la solidarietà e la sfera professionale. Caterina Borrello, calabrese di nascita e piemontese di adozione, a Muro per amore: «Non sogno grandi cose… Solo piccole cose, che possano farmi comparire il sorrisosulmio voltoesuquello delmiocompagno. La felicità è il mio sogno più grande della vita, non solo del 2010». Molto categorica e sulla stessa scia la dolce metà Antonio, ingegnere elettronicoche lavoraa Torino:«Spero nellaripresa dell'economia mondiale, e magari una maggiore attenzione e pensiero per chi è meno fortunato di noi». Felicetto Casarolo spera di portare a compimento nel miglior dei modi quanto è stato progetto e pianificato nel 2009: il matrimonio, la nascita del figlio, e la ristrutturazione e il completamento della nuova casa. Ionella Ursu, giovane rumena che a giugno renderà padre per la prima volta Felice, ha espresso il suo augurio condito da tanti auspici per il2010: «Iovoglio ringraziareDio pertutto quello che ho, e vorrei che la mia vita fosse sempre così, vicino al mio meraviglioso amore insiemealnostro bimbo».GerardoRemollinosogna in grande con un auspicio ambiziosissimo: vincere tanti soldi al superenalotto. La speranza di Giuseppe Remollino e che accomuna molti lavoratori è quella di vedersi corrispondere tutti gli stipendi nell'annata 2010. Gabriella Terracciano, esperta di marketing, napoletana nel dna e castelgrandese di adozione, si augura di avere la possibilità di creare una struttura di accoglienza per bambini senza famiglia e per donne incinte in difficoltà. Il giro verso il 2010 si ferma presso l'Hotel delle Colline,è quasil'alba, ciaccodiamoal treninofinale che chiude la mattinata di festeggiamenti. Sono circa 100 persone, molte, come tutti gli anni, provenienti anche dalocalità distanti oltre i 700 chilometri. La stanchezza si fa sentire, ma emerge quasi all'unisono la gioia: «Siamo felici di stare qui e di aspettare il 2010 con questa gente e in questo locale». Il 2010 è appena iniziato e con i primi bagliori dell'alba si sono spente le luci e in silenzio Muro Lucano guarda verso un anno pieno di speranze e attese, con un occhio alla sentenza del 21 gennaio 2010 che potrebbe riportare nuovamente alle urne a nemmeno un anno dalle elezioni. Carmine Pepe

A Vietri notte da Grande Fratello VIETRI DI POTENZA - Un bel capodanno quello trascorso dai vietresi in paese. Evento di rilievo della vigilia è stata la festa “L'alba del giorno dopo”, giunta alla seconda edizione, al “Woodpecker's Pub Inn”, ma c'è anche chi ha festeggiato in famiglia e chi, a mezzanotte in punto, è sceso in strada, mentre altri sono scesi dalle automobili in mezzo alla strada per festeggiare il nuovo anno sotto le note di “Radio Vietri Christmas”, che ha animato l'intera vigilia di Capodanno fino a tarda notte. Alla fine si è rivelato un grande successo la seconda edizione de “L'Alba del giorno dopo”, la festa di capodanno organizzata al “Woodpeker's Pub Inn” di Vietri di Potenza dallo staff del locale e dai ragazzi dell'ex Privilege di Vietri, che ha visto come “guest star” della notte e dell'evento vietrese la bella Francesca Fioretti, ex inquilina della casa del “Grande Fratello 9” e di “Colorado Cafè”, giunta alla festa intorno all'una e mezza della notte. Oltre trecento i giovani presenti dalle ventitré e trenta in poi presso il noto locale di contrada Santa Domenica. Tanto divertimento e tanta musica, in compagnia di “Dj Jean Claude”, “Jdj” e “Ddc”. La serata presso il locale vietrese è iniziata intorno alle venti e trenta con il cenone organizzato dallo staff, dove hanno partecipato una settantina di persone. Dopo il cenone, si sono aperte le porte del party, venti minuti prima del nuovo anno. Tra sala, tavoli e privè, c'era il pienone. Molto belli i privè e tutta l'organizzazione, fino alla consolle. Tutti insieme a salutare, con un forte boato, la fine del 2009 e l'arrivo del nuovo anno, sotto la musica dei dj. Spumanti e auguri per tutti. E' la festa e cominciata. Si è cominciato a ballare, tutti in pista. Fino all'una e mezza, quando finalmente è arrivata l'ospite della serata, Francesca Fioretti del “Grande Fratello 9”. Lei, protetta da quattro bodyguard, ha raggiunto la consolle e ha salutato tutti i presenti, che hanno rivolto a lei un forte applauso. Francesca ha fatto gli auguri a tutti e si è sottoposta ad alcune domande dei dj e dello staff. Poi autografi e fotografie per tutti. Un'ottima organizzazione quella dei giovani vietresi e dello staff tutto. Claudio Buono

APPUNTAMENTO ORAMAI ISTITUZIONALE A Contrada Cavalieri la signora Orioli e gli operai di Mahle e Daramic ORAMAI non è più Capodanno a Potenza senza la messa di Contrada Cavalieri, di cui don Marcello Cozzi è il simbolo: una funzione religiosa che è anche un’orazione civile. Quest’anno, alla dodicesima edizione, organizzata come sempre dall’associazione culturale e sportiva “Giorgio La Pira, presenti anche la signora Olimpia, madre di Luca Orioli, morto in circostanze misteriose a Policoro il 23 marzo del 1988, e le delegazioni di lavoratori di Mahle e Daramic, colpite da crisi.

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24 Ore in Basilicata 15

Sabato 2 gennaio 2010


Sabato 2 gennaio 2010

Oggi tavolo in Regione sulla crisi occupazionale della Ft logistic di San Nicola di Melfi

«Serve un’analisi complessiva» La vertenza è parte del contesto dell’indotto e delle relazioni con la Fiat POTENZA - E’ atteso per oggi, alle 15, il tavolo convocato dall’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, in relazione alla grave crisi occupazionale della Ft Logistic di San Nicola di Melfi (azienda dell’indotto). L’assessore, in collaborazione con la task force per l’occupazione, ha convocato le parti per discutere della difficile vertenza. Ma sul caso, interviene anche la consigliera regionale, Emilia Simonetti (Prc) che richiama il presidio, nel giorno di San Silvestro, con l’assemblea permanente, dei lavoratori licenziati dalla Ft Logistic Service srl, nello stabilimento di San Nicola di

Melfi: è una testimonianza «del fatto che l’impegno per difendere i posti di lavoro, al di là di qualche tono eccessivamente ottimistico forse legato al clima delle festività natalizie, è tutt’altro che concluso». Simonetti prosegue sottolineando che «come hanno spiegato i sindacati, la vertenza ha aspetti specifici, riferiti alle commesse della SataFiat alle aziende dell’area industriale, proprio come è già accaduto per la Lasme (sempre in attesa di una soluzione con certezze per gli operai), ma anche principi che rischiano di passare in secondo piano per effetto della crisi selvaggia come la tutela e

la garanzia del rispetto dei diritti, delle normative di legge e contrattuali». «Si ripropone dunque – continua Simonetti – la questione tuttora aperta del presente e futuro dell’indotto Fiat a San Nicola di Melfi con l’impegno rinnovato per il 2010 di “inchiodare” il management Fiat a un tavolo di trattativa che affronti tutte le problematiche, compresa quella dei servizi di trasporti e logistica. Inoltre, la lotta dei dipendenti della Ft Logistic Service segna una nuova iniziativa per affrontare il tema,che personalmentehosollevato dall’inizio della legislatura regio-

nale di garanzie per i lavoratori in caso di avvicendamento di società ed imprese. E’ una situazione che si ripete soprattutto nel settore dei servizi quando o per effetto di nuove gare d’appalto o comunque per Una veduta dell’indotto della Fiat Sata nuovo affidamento di commesse si verifica un subentro societario con i lavoratori lasciati soli a tori». Il sostegno è per «la mobilitazione difendere il proprio posto». Purtroppo «accade in troppi casi che i dei lavoratori che in circa 3 anni hanno visto avvicendarsi ben quatnuovi imprenditori trovino gli strumenti per aggirare, e quindi non ap- tro imprese diverse». In attesa di notizie dal tavolo convocato in Regioplicare, normative che pure esistono e dovrebbero garantire i lavora- ne.

Tauro (Fiamma tricolore) e Imbesi (pdl) sulle candidature

Sinistra e Libertà sui programmi

«Alleanze sulla competenza» L’appello alla discontinuità

«Per un nuovo centrosinistra si parta dalla gente»

POTENZA - Il dibattito sulle imminenti elezioni regionali, sulla scelta del candidato presidente e sulle future alleanze sta animando, tra rumors e dichiarazioni ufficiali anche in modo piuttosto “severo” il dibattito interno al Pdl. Ma sul tema intervengono anche altre sigle del centrodestra, tra comuni cittadini o rappresentati istituzionali che lamentano, in qualche modo, anche un limitato coinvolgimento. Rocco Tauro, del comitato centrale della Fiamma tricolore spiega di concordare con i senatori Digilio e Viceconte che affermano come sia «necessario chetutte leforze alternativeal centrosinistra si alleino tra di loro, in una specie di “grande alleanza” per la salvezza della nostra regione» Il punto restano le modalità: «Per raggiungere l’obiettivo non facile di rovesciare l’attuale classe dirigente regionale il primo requisito che bisogna possedere è la credibilità - spiega - La si conquista, viceversa, giorno dopo giorno, con atteggiamenti coerenti e di duro lavoro, nelle istituzioni e nelle piazze». Questo per dire che il centrodestra deve «coniugare l’etica politica con l’etica morale del proprio lavoro di rappresentante dei cittadini». C’è poi, un secondo requisito indicato da Tauro: «E’ la preparazione della classe dirigente, che passa attraverso non solo un ricambio generazionale, che può non bastare, ma cercando di far emergere e crescere e irrobustire tutte quelle intelligenze, capacità, passione ed impegno che non necessariamente si possono trovare solamente nei partiti più grossi elettoralmente». Ai più esperti, poi, il compito di coadiuvare. Quanto alle alleanze, Tauro non usa mezzi termini: «Non mi piace la corte spietata

Rocco Tauro

Antonino Imbesi

che il Pdl lucano sta facendo ad alcune formazioni movimenti e partiti politici “cosidetti di centro”, nati con un velocità sospetta e con chiaro scopo elettoralistico - ricorda Il più delle volte provenienti dal centro sinistra, altri di centro, ma indecisi su fa da farsi e pronti a valutare la migliore offerta». Ecco, allora, l’invito: «Per evitare di apparire di essere chiuso in una specie di “turris eburnea”, non voglio sostenere che le alleanze non bisogna farle anche con partiti e movimenti centristi, altrimenti senza di loro si rischia di non vincere. Ma poi bisogna andare a governare e governare per cinque anni, con scelte radicali e coraggiose, per cui il cittadino lucano possa diventare libero nella nostra regione. Come lo si potrebbe fare se non si chiariscono prima le posizioni e i programmi, anche per evitare una seconda “Matera” (Tauro si riferisce alle recenti dimissioni dell’ex sindaco del Pdl,

Nicola Buccico, a causa di irrisolvibili contrasti nella maggioranza, ndr), dove due anni fa abbiamo anche grazie alle civiche, ma poi le stesse ne hanno decretato la morte anticipata della legislatura?». In conclusione, «la forte immagine che si dovrà dare agli elettorali lucani sin da ora è quella della grande e convinta discontinuità con il passato», ovvero, «aria nuova nelle stanze dei bottoni, libertà per tutti i lucani». In questa direzione «le destre lucane lungo queste direttrici sono pronte, credo, alla “grande alleanza”, con la coerenza e la lealtà di sempre». Non è meno fermo nella sollecitazione, il consigliere comunale di Potenza del Pdl, Antonino Imbesi. Sulle voci di eventuali candidature alla guida della Regione, «purtroppo il Pdl lucano - dice guarda solo a onorevoli o exonorevoli, quasi che l’altra parte di classe dirigente, quella giovane, ma competente,

non esista». Imbesi ritiene «questo modo di procedere sbagliato» con il rischio che «finirà per non portare alcun frutto positivo al partito, anzi rischia di destinare il Pdl lucano a un ulteriore brutto o mediocre risultato elettorale». Gli elettori del Pdl se ne dice sicuro Imbesi - non sono abituati «a mettere solo la croce sul simbolo, come invece fanno quelli del centro-sinistra, e chiedono, invece, a gran voce un segnale nuovo e di crescita. Ma se questo segnale, non dovesse arrivare nemmeno questa volta, si rischia seriamente lo stesso effetto già avutosi alle amministrative della città di Potenza, dove un numero elevato di sostenitori pidiellini non è andato a votare perché non condivideva le candidature apicali o le considerava inadatte a rappresentare un vero cambiamento». Questa volta il caso richiamato è quello delle recenti amministrative a Potenza dove il centrodestra ha schierato, tanto alla Provincia, che nella città capoluogo, due ex dello schieramento opposto. L’invito ad affrettarsi nella scelta del candidato: «Dovrà essere in grado di costruire e mettere in campo ulteriori liste a supporto dell’alleanza e davvero competitive - conclude - E’ sicuramente difficile tessere le alleanze, definire le strategie e costruire liste competitive di supporto al Pdl, ma è certo che tutto ciò è estremamente necessario se si vuole davvero gareggiare a livello regionale, altrimenti si rischia di partire con un ulteriore gap già in partenza. Perciò la scelta dovrebbe anche tenere in considerazione la capacità del possibile candidato di saper aggregare persone “esterne” al Pdl ed “elettoralmente”valide».

Serve una discussione sulla riforma del sistema sanitario POTENZA - La legge di riforma del servizio sanitario lucano ha ormai più di un anno. Ma, spiega il consigliere regionale vicepresidente della IV commissione consiliare permanente (Politica sociale), Sergio Lapenna, ha sollecitato più volte la discussione di una mozione in Consiglio regionale in merito allo stato di attuazione della legge regionale: «Nonostante – afferma Lapenna – più volte ho sollevato varie questioni sullo stato della sanità in Basilicata, la Regione non ha assunto alcun provvedimento su questioni delicate ed importanti che riguardano alcune scelte discutibili da parte dei manager lucani. In particolare –aggiunge Lapenna – la nuova riorganizzazione delle aziende sanitarie ha previsto la re-

visione degli assetti organizzativi attraverso la definizione dei distretti in ambiti territoriali, la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale al fine di perseguire obiettivi di organicità, efficienza ed economicità nella predisposizione ed erogazione dei servizi. Ad oggi, però, ancora non si è in grado di verificare se, in seguito alla riorganizzazione già avviata, i costi del Servizio sanitario regionale si siano realmente ridotti e in che misura, quello che è certo è che la Regione continua a stanziare ingenti risorse per il ripiano dei disavanzi anche delle soppresse Aziende sanitarie. Infatti – sottolinea Lapenna – poca chiarezza vi è in merito alla presenza di duplicazione di alcune unità operative nelle Asl attualmente

esistenti, con un evidente spreco di risorse pubbliche, così come avviene nel settore oncologico dove la regia non viene affidata all’Ircss di Rionero, così come previsto nella programmazione regionale, ma alcune attività vengono affidate a ditte esterne senza alcuna garanzia sulla qualità ed affidabilità del servizio». C’è «la necessità di una discussione aperta in seno alla massima assise per verificare lo stato di attuazione della legge regionale cheha previstola riorganizzazione dell’interosistema sanitarioregionale ma che, di fatto, è ancora molto lontana dagli obiettivi prefissati. E’ importante esaminare le criticità e gli ostacoli che si frappongono al progetto di riforma, per accrescere la competitività».

POTENZA - Il coordinamento regionale di Sinistra ecologia libertà riunitosi nei giorni scorsi ha esaminato l’attuale situazione politica nazionale nella «consapevolezza che mentre i partiti discutono di elezioni, alleanze e dialogo fra destra e centro sinistra spiega il resoconto di Carlo Petrone, segretario regionale della sigla - la condizione materiale di lavoratori, giovani e pensionati peggiora sempre più a causa dell’assenza di politiche e di ri- Petrone sorse finalizzate a sostenere i redditi, rivalutare le pensioni, assicurare opportunità alle giovani generazioni, allargare gli ammortizzatori sociali a che oggi ne è escluso». Quello a cui si riferiscono i componenti del coordinamento regionale «è un quadro generale che nel Mezzogiorno produce effetti moltiplicatori a causa della debole struttura produttiva e della maggioranza di nuclei familiari a monoreddito - prosegue - Non solo la finanziaria nazionale, ma anche quanto a livello regionale si è prodotto, risulta fortemente insufficiente a contrastare il graduale, ma costante impoverimento di fasce sempre più ampie di famiglie». La priorità «è la rimessa al centro del confronto politico dei temi del lavoro e dei diritti delle persone a partire da quelli che hanno perso il lavoro». Per questo Sinistra ecologia libertà ritiene «che il confronto politico per la nascita di un nuovo centro sinistra, anche in Basilicata, non possa che partire dalla necessità di riconnettere la politica con

i temi ed i bisogni delle persone». Così, lo sgurdo si allarga oltre i confini regionali e si rivolge al «grave atteggiamento del Pd che in Puglia, senza alcuna argomentazione di merito e in contrasto con il giudizio positivo che tutti danno sull’azione di governo della giunta Vendola, sta in tutti i modi cercando di ostacolare la ricandidatura del presidente uscente». L’appello che è monito allo stesso tempo: «Per noi il perimetro delle coalizioni si determina sulla base delle scelte valoriali e programmatiche, e pur avendo un giudizio negativo per posizioni assunte in passato dall’Udc, non abbiamo posto pregiudiziali, ma nello stesso modo, non accettiamo che le pongano gli altri, specie quando vengono da chi teorizza alleanze a geometria variabile». In Basilicata il coordinamento ha assunto la decisione di «aprire un ampio confronto con tutte le forze della sinistra plurale e con il mondo sindacale e delle associazioni per costruire una comune base programmatica da offrire all’intero tavolo del centro sinistra». A questo punto, «la scelta delle alleanze, nonpuò che essere assunta dall’intera coalizione, evitando rapporti privilegiati del Pd con le singole forze o individualità. Per Sinistra ecologia libertà - conclude il coordinamento - la scelta sia del candidato presidente che della coalizione che lo dovrà sostenere dovrà scaturire dalla condivisione strategica con chiari contenuti programmatici».

L’opposizione sulla finanziaria

Il Governo e il Mezzogiorno I PARLAMENTARI lucani del Pdl terranno oggi una conferenza stampa, presso la sede regionale del partito, per illustrare e commentare i provvedimenti contenuti nella legge Finanziaria 2010 a favore del Mezzogiorno e della Basilicata. Il coordinatore regionale del Pdl Basilicata, il senatore Guido Viceconte, spiega che «con questa manovra finanziaria si prosegue nel percorso già avviato da questo Governo per stimolare e accompagnare la crescita del Mezzogiorno mantenendo al contempo la stabilità dei conti pubblici». Inoltre il richiamo va alle «risorse disposte nei confronti della Basilicata non sono affatto trascurabili come il centrosinistra lucano vuol far credere. Bisognerà piuttosto saperle sfruttare adeguatamente con programmi e progetti politici concreti che mancano nei nostri territori da troppo tempo». Ecco allora che l’opposizione vuole rispondere alle critiche del centrosinistra consegnando “i dati”.

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16 24 Ore in Basilicata


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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Il comitato di quartiere di Poggio Tre Galli racconta il rione: tra disagi, piccole novità e richieste

Passerelle, «è una promessa» L’uscita dalla piazza: «Se c’è una soluzione, sia resa concreta» A LUNGO è stato considerato il quartiere in cui la città avrebbe dovuto espandersi in modo equilibrato, ma negli anni, Poggio Tre Galli si è ri-scoperto un rione dai tanti disagi quotidiani, «spesso, però, risolvibili con un po’ di buon senso».Così, quellocheinfondo chiedeilcomitato di quartiere è «di risolvere piccoli problemi», con sollecitazione all’amministrazione. Quello che vogliono gli abitanti di Poggio Tre Galli - che tutti i giorni fanno i conti con un traffico appesantito dalla presenza di numerosi uffici amministrativi e scuole - è poter «vivere a pieno il nostro rione, dando la possibilità ai commercianti di restare, agli abitanti di non impazzire e agli anziani di poter avere servizi necessari». Anche se, aggiungono, «qualcosa siè mosso».Ecco cheallora VincenzoIacovino, presidente del comitato, ci impiega poco in una breve camminata per il rione a segnalare che cosa non va e che cosa invece sarà fatto a breve. Si comincia dalla logistica. Con lui c’è Salvatore Bonomo,membro deldirettivodell’organismo di partecipazione, che ha a cuore un problema “urgente”. Nella piazza principale del rione, dove si trova anche la chiesa di Santa Cecilia, per l’esecuzione di lavori, i cassonetti sono stati tolti. Ma «a due anni dalla consegna della piazza, non sono ancora stati ripristinati». Così «soprattutto gli anziani non riescono a percorrere un tragittomoltolungoper raggiungereglialtricassonetti che sono distanti. Agli angoli della piazza, di sacchetti abbandonati e rotti ce ne sono diversi». Il problema sembra sia la difficoltà di passaggio e svolta per il camion della raccolta. «Basterebbe istituire un divieto di sosta a tempo perché i mezzi dell’Acta possano passare sotto il sottopassaggio, entrare in piazza e svoltare per effettuare la raccolta». La soluzione, però, sembra in arrivo perché «il problema è stato risolto positivamente da parte dell’ufficio tecnico dell’Acta - ha annunciato qualche ore più tardi lo stesso Iacovino - con tanto di divieti predisposti dall’ufficioviabilità delcomune». Non resta che aspettare la messa in pratica. Ma sulla piazza, resta un altro grande problema: «Serve un’uscita alternativa al sottopassaggio - dicono - In caso di necessità il rischio è elevatissimo». Quello che potrebbe verificarsi in caso di fuga (lapiazza è unasorta di isolaracchiusa da palazzi) «è facilmente comprensibile osservando - aggiunge Bonomo - che l’area si blocca già durante l’orario di messa, per qualche auto in più». Sia chiaro, «sulla piazza, non spetta al comitato dare una soluzione, noi facciamo proposte e solleviamoil problema. Ma seuna soluzione tecnica è stata individuata, deve essere l’amministrazione comunale a farsene carico, con coraggio e senza indugi, visto il tema di sicurezza», anche a costo di sopportare qualche protesta. Quanto ai lavori dei locali nella parte bassa della piazza, «oggi quegli spazi vuoti e incustoditi, diventano spesso piccoli “covi”. Mentre in quei locali (sembra che la proposta sia stata accolta con favore dall'amministrazione, ndr) potrebbero trovare spazio la sede del comitato, un circolo per anziani, una biblioteca per l’infanzia». C’è ancora il tempo per un altro passaggio, poco oltre la piazza, nei cosiddetti “quadrati”. Lì, i palazzi sono ancora collegati attraverso passerelle che devono essere messe in sicurezza in modo molto evidente, per alcune si prospetta l’abbattimento. Le macchine non do-

Cassonetti in piazza, un intervento in arrivo

Da sinistra, in senso orario: le passerelle di alcuni palazzi da mettere in sicurezza, lo spiazzo su cui il comitato invita a creare una zona mercato, l’ingresso alla piazza per cui è stato sollecitato il divieto di sosta a tempo (per permettere il passaggio dei camion della raccolta dei rifiuti) e alcuni sacchetti di rifiuti abbandonati nelle aiuole agli angoli della piazza principale del rione.

vrebbero potervi passare, tanto che uno degli ultimi commercianti rimasti nel quartiere, titolare dell’unica salumeria rionale, da anni carica a mano la merce attraversando il percorso di passerelle fino al suo locale. Il problema sarebbe - spiegano - di facile soluzione una volta messe in sicurezza questi passaggi: permesso di passare solo ai mezzi di soccorso e a piccoli veicoli per il carico e scarico commerciale. Per gli altri,passaggio pedonale.I lavorierano già stati appaltati, ma il ricorso di un cittadino ne ha bloccato l’avvio. Eppure, Iacovino si dice soddisfatto: «Prendo atto della parola data dal sindaco, responsabile dell’incolumità pubbli-

ca, che ha annunciato l’avvio dei lavori necessari per la sicurezza delle passerelle, e dunque dei residenti, nell’immediato, a prescindere dal ricorso». Presto inoltre anche l’avvio dei lavori di due rotatorie, mentre resta una proposta del comitato l’idea di poter usare lo spiazzo che costeggia l’incrocio con via Vienna per poter installare piccole strutture mobili e realizzare un piccolo mercato rionale. «I commercianti di zona non devono lasciare il quartiere». Lì accanto, ci sono i due campetti di tennis e calcetto, incustoditi da anni: «I ragazzi giocano con grande rischio, le recinzioni sono divelte, l’erbaccia è troppa. Chiediamo solo poca manu-

tenzione, noi, come comitato, siamo disposti a prenderli in gestione per farne usufruire l’intero quartiere, e non solo». C’è, in chiusura del tour rionale, un tasto dolente che rimane. «Attraverso alcuni volantini affissi sui portoni delle nostre palazzine, abbiamo saputo nei giorni di Natale, della futura realizzazione di garage sotterranei da parte di alcuni privati. Ma perché nuova cementificazione in questo rione? E poi perchè il comitato di quartiere non ne è stato informato preventivamente?». In attesa di nuove, ulteriori risposte. Il comitato, resta di vigilanza. s.l.

DISAGI A CAPODANNO

Intecity fermo cinque ore per un guasto NON è certo stato un Capodanno piacevole per numerosi cittadini che aveva scelto di trascorrere in viaggio il primo dell’anno raggiungendo casa o località di villeggiatura. Ieri, per un guasto un treno Intercity delle Ferrovie dello Stato è stato fermo per ben cinque ore nel potentino. E’ accaduto nel primo pomeriggio, quando, a causa di un guasto al locomotore, il treno intercity Taranto-Roma, su cui stavano viaggiando circa 40 persone, è rimasto bloccato nel pomeriggio nei pressi di Campomaggiore (Potenza) per circa cinque ore. Solo attorno alle 20 di ieri sera, ha poi spiegato l’uffi-

cio stampa delle Ferrovie dello Stato, il convoglio è ripartito in direzione Roma, grazie all’arrivo sul posto di un’altra motrice. Ancora disagi, ma legati al maltempo, per i lucani. A causa del forte vento, i Vigili del fuoco, ieri, hanno effettuato diversi interventi per alcuni alberi caduti sulle strade della regione. In particolare, i pompieri sono intervenuti nel Lagonegrese, lungo la statale «Jonica» e a ridosso di alcune arterie limitrofe per rimuovere alberi e cartelloni pubblicitari che potevano procurare problemi alla viabilità.

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Potenza


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Agenda

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A Satriano la prima uscita del tour dei Fuoco vivo

Ancora pochi giorni per ammirare l’arte tra le vetrine

Se la Befana vola sul palco del teatro Stabile

Prosegue il viaggio tra i presepi La Natività lungo le scale mobili

APPUNTAMENTO lunedì 4 gennaio, alle 21, al teatro Anziani di Satriano di Lucania con lo spettacolo dei Fuoco Vivo. Sarà la prima uscita pubblica del gruppo lucano che avvia il “Controcorrente tour” dalla pubblicazione del loro primo album. Il disco che raccoglie gli inediti della band di rock di ispirazione cristiana - è stato prodotto interamente in Basilicata e ha già ottenuto buone recensioni. Lo spettacolo dei Fuoco vivo alternerà i brani inediti del gruppo a momenti di danza e proiezioni video: quest’anno, al centro del tour, anche la battaglia contro la pena di morte e un momento di riflessione nel ventennale della caduta del muro di Berlino.

DURERÀ fino al prossimo 10 gennaio l’allestimento “Arte e vetrine” organizzato presso il centro commerciale Galassia di viale dell’Unicef. Sono 14 gli artisti che hanno, con proprie opere, interpretato il natale, dandovi forma nelle vetrine die negozi della struttura. A cura dello studio d’Arte “Il Santo Graal”, nella collettiva i pittori sono stati invitati ad interpretare l’atmosfera del Natale: ai temi religiosi sono state affiancate interpretazioni iconografiche con rami di agrifoglio, stelle di natale, paesaggi innevati, ma anche riflessioni su tela dove la festa diventa opportunità per pensare ai meno fortunati.

IL 6 GENNAIO alle 18.30, il sipario si alzerà al teatro Stabile per lo spettacolo “in volo con Befy”. E’ una commedia musicale di Sonia Viviani dedicata a grandi e piccini. Se la “Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte”, Befy, poverina, di rotto ha anche la schiena. Tutto quel carbone, tanto, troppo! E lei non è più quella di una volta. Non ce la fa più, deve ritirarsi, la consegna dei doni non la può più fare. Così i suoi figli la convincono quindi a chiamare Befagna, la figlia che vive in Spagna. Befagna deve diventare la nuova befana, prendendo il posto della madre. Come andrà a finire questa avventura?

CONTINUANO le votazioni per la terza edizione di “In viaggio tra i presepi”, l’evento organizzato da Key Service e associazione Sintetika. Lungo i corridoi delle scale mobili di viale Marconi, è possibile osservare (e votare con apposita scheda da inserire nell’urna) le 33 creazioni artistiche in concorso, presepi provenienti dalla Basilicata e non solo, realizzati da singoli artigiani o gruppi (associazioni, scuole o parrocchie). Chiunque vorrà votare la propria composizione preferita potrà compilare il coupon versando un euro (contribuendo, così, alla costruzione di un pozzo in Africa grazie ad Amref). La premiazione, si terrà il 10 gennaio, al teatro Stabile.

GIORNATA PACE

I CONSIGLI

L’INIZIATIVA

Da oggi partono i saldi invernali

In marcia per difendere il creato

DOPO le “pazze” spese natalizie, partirà da oggi anche nel capoluogo la stagione dei saldi invernali. Per la Confesercenti gli italiani spenderanno oltre 8 miliardi, ovvero 340 euro a famiglia. Meno ottimisti i consumatori, che annunciano una partecipazione in calo a confronto con il 2009. Così per cercare di sconfiggere la crisi e un Natale freddo sul fronte dei consumi quest’anno si gioca d’anticipo. Ma per la gran parte delle associazioni dei consumatori l’accelerazione non basta: per non rischiare il flop il taglio dei prezzi doveva essere spostato ancora più avanti. Le ultime previsioni dei commercianti, però, sono piuttosto favorevoli. Il primo consiglio delle associazioni dei consumatori, comunque, è quello di diffidare, soprattutto nella fase iniziale, dei favolosi sconti del 40, 50, 60%. Spesso, infatti, dietro questi mirabolanti “affari”, si nasconde un malcostu-

La vetrina di un esercizio commerciale

me diffuso, quello di “riprezzare” i prodotti, facendo credere al consumatore di aver applicato un forte sconto. Sconti significativi si giustificano solo verso la fine dei saldi e non all'inizio. Tutto ciò avviene anche perché scarsi o nulli

sono i controlli. Adiconsum ricorda ai consumatori che nel periodo dei saldi: la sostituzione di un prodotto difettoso o non conforme resta un diritto del consumatore anche per i prodotti in saldo; il pagamento

con le carte di credito non può essere rifiutato dal commerciante se sulla vetrina sono esposti i loghi delle carte. Inoltre sull'oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d'origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale; bisogna fare attenzione all'eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto. E’ opportuno confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati, così come è bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio. Chi vuol fare regali sappia che si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deveessere riconsegnata alcommercianteentro 2mesidalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello.

PREZZI DEL GAS Bollette troppo alte nonostante lo sconto della Regione IL PRESIDENTE della Federconsumatori, Rocco Ligrani,ha denunciatoilfatto cheiconsumatori inquesti giorni, ricevono una infinità di messaggi in relazione al costo del gas. «La Regione Basilicata - spiega pubblicizza unosconto dellebollette perle famiglielucane, per l'anno 2009. Sempre per lo stesso anno, l'Autorità per l'Energia ha rideterminato le tariffe a partireda luglio2009.E' notiziadi ierichela stessaAutorità per l'Energia ha preannunciato per il 2010, l'aumento delle bollette del gas pari a Euro 28,00 a famiglia. Questi i comunicati di fonte istituzionale. Nella realtà quotidiana riscontriamo che numerose famiglie stanno ricevendo in questi giorni, da parte dell'Eni spa Gas e Power, esose bollette del gas che riportano - senza alcun riferimento deliberativo o giurisprudenziale - conguagli a partire dal 2005. Nei comuni di Acerenza e Maschito sono stati interessati da questo nuovo “virus” (bollette esose) ben oltre il 50% delle famiglie. Un invito alla Regione di incrementare l'abbuono a favore di queste famiglie per un ulteriore sconto pari all'importo determinato dall'enitite ovvero dai conguagli effettuati dall'Eni spa Gas e Power».

Mamma, non importa quanti anni siano passati: sono sempre quel bimbo che ascoltava le tue favole a tavola e, quelle rarissime volte che si confidava, lo faceva con te. A farti gli auguri sono anche la tua figlia acquisita Antonella e l’ultima arrivata, quella Elena che ti vuole tanto bene. Un abbraccio forte, forte

La Ruga Rubens su Google Earth DOPO sei mesi di prova, la “Ruga Rubens”- la linea rossa che attraversa tutto il centro storico, segnalando i monumenti storici più interessanti - approda su Google Earth. Si tratta di un’applicazione grafica tridimensionale, che genera immagini virtuali della Terra, utilizzando fotografie aeree e dati satellitari e topografici memorizzati in una piattaforma GIS. Con tale software, quindi, è possibile visualizzare fotografie aeree e satellitari con un dettaglio molto elevato. La “Ruga Rubens”, inoltre, diventa da oggi anche una guida virtuale in GPS, scaricabile su navigatore satellitare e/o cellulari, che consente di visualizzare gli itinerari storici, artistici, archeologici e architettonici della città di Potenza. L'utente, inoltre, posizionando il cursore su uno dei punti di interesse contrassegnati dallo “scudo Blu” (emblema internazionale per la protezione dei beni culturali e logo della Società italiana per la protezione dei beni culturali) può leggere una breve sintesi relativa alla storia dei singoli beni culturali. La “Ruga Rubens” georeferenziata per google earth, scaricabile sui siti: www.innbasilicata.it; www.sipbc-basilicata.com; www.comune.potenza.it. Un altro importante risultato, quindi, per la “Ruga Rubens”, nata su iniziativa della sezione Basilicatadella Società Italiana perla Protezione dei Beni Culturali (Sipbc), presieduta da Anna Maria Scalise. «Si tratta - spiega il presidente- diun’associazionedivolontariato chesi prefigge di promuovere e sviluppare in sinergia con analoghi organismi e riferimenti istituzionali, i princìpi contenuti nelle convenzioni per il rispetto e la salvaguardia dei beni culturali, per favorire una maggiore conoscenza e sensibilità nell'opinione pubblica, e soprattutto fra i giovani, nella tutela del patrimonio dell'umanità». Il percorso Ruga Rubens parte dalla Cattedrale di San Gerardo e si conclude al Museo Nazionale in Palazzo Loffredo, percorrendo la cinta muraria medievale attraversando le Porte, le Chiese, i Palazzi e le Piazze, testimonianze storiche della città di Potenza. Il progetto, meramente gratuito, è stato realizzato in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata e inaugurato lo scorso 22 maggio. “Il filo rosso” per la valorizzazione, scoperta e riscoperta di un itinerario turistico storico, culturale e religioso del centro storico, congiunge i beni culturali, individuati e indicati con un numero di riferimento; una guida illustra il percorso, e riporta cenni storici dei singoli beni contrassegnati, riprendendo la numerazione riportata sul tracciato. l'educazione alla cultura e lo sport.

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Natale a Beverly Hills 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Cado dalle nubi 17.30 - 19.45 - 22 Sala 3 La Principessa e il Ranocchio 16.30 - 18.45 - 21.00 Sala 4 Sherlock Homes 18.30 - 21.30 Sala 5 Io e Marilyn 16 - 18.10 - 20.20 - 22.30 Sala 6 Piovono Polpette - 3D 16.00 - 18.10 A Christmas Carol - 3D 20.20 - 22.30 Sala 7 Astro Boy 16 Brothers 18 - 20.10 - 22.20

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 A Christmas Carol in 3D 17 Natale a Beverly Hills 19 - 21

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Io e marylin 19-21

Natale a Beverly Hills DOPO diciassette anni Cristina incontra, per un caso fortuito a Los Angeles, Carlo, il mascalzone che l'aveva abbandonata incinta di sette mesi e che oggi, cinquantenne, vive ancora come un gigolo insieme a una donna molto più vecchia di lui. Cristina non si lascia sfuggire l'occasione di affrontarlo e gli comunica che il figlio Lele ora ha un padre putativo, Aliprando, che si è preso cura di lei e del ragazzo.

La principessa e il ranocchio SULLO sfondo della magica New Orleans, tra gli sfarzosi viali del quartiere francese e gruppi di musicisti jazz lungo le strade, nasce una storia indimenticabile che ha per protagonisti la bella aspirante cuoca Tiana, un principe trasformato in ranocchio che vuole disperatamente tornare umano e un bacio

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 2 GENNAIO 0971/21148

Perri piazza Matteotti, 12 TURNO FESTIVO 2 GENNAIO

0971/21148

Perri piazza Matteotti, 12

0971/444822

Brienza piazza Europa, 12

0971/54517

Peluso via Vaccaro 326

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale

115 803116

Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito

0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819

Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

Pronto soccorso

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

Ateneo

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111 0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato

0971 54829 0971 305013 097156144

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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DUE luoghi, un solo obiettivo, la pace. E' stato questo il senso della marcia della pace, svoltasi ieri a Potenza, nonostante un violento nubifragio che ne ha parzialmente condizionato lo svolgimento. Prima i partecipanti hanno presenziato a piazza Mario Pagano, dove gli scout, veri e propri promotori dell'evento hanno acceso la luce di Betlemme, e successivamente nella Chiesa della Santissima Trinità si è svolta la celebrazione liturgica officiata dal vescovo di Potenza, monsignor Agostino Superbo. Il tema della giornata è stato sollevato da Papa Benedetto XVI durante la preghiera in Piazza San Pietro dal titolo “Se vuoi coltivare la pace, custodisci il Creato”. Al centro di ogni cosa la realizzazione del puzzle della pace e la riflessione forte e intensa, fornita dalle associazioni del capoluogo che hanno discusso il tema dell'ambiente e del rispetto verso lo sviluppo sostenibile del pianeta. Il recente summit di Copenaghen non ha soddisfatto gli operatori e gli addetti ai lavori che hanno ritenuto esigui i cambiamenti per il clima e l'ambiente. Un tema caldo, quello preso a cuore dai partecipanti che di volta in volta e con una sequenza scandita hanno presentato il loro bilancio sul tema in questione. La cerimonia religiosa si è svolta alla presenza del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero. Il tema della pace e del rispetto dell'ambiente è stato preso in considerazione dai partecipanti che hanno sviluppato in maniera differente il delicato tasto dell'ecologia e del rispetto dell'eco-sistema. La presenza degli scout è stata il simbolo di una battaglia molto importante, condita dall'impegno per la pace tra i popoli, vissuta con la lente d'ingrandimento della passione e serena valutazione del problema. Una giornata di riflessione, partecipazione e grandi motivazioni. Questa è stata la giornata mondiale della pace e della marcia che anche a Potenza ha riscosso consensi e successo di partecipazione, nonostante la pioggia. f.menonna@luedi.it

Un brindisi in attesa del nuovo anno

APPUNTAMENTI

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Gli interventi di messa in sicurezza dovrebbero partire nella prossima primavera

Ginestra-Barile: lavori in arrivo Ma diversi cittadini lamentano i ritardi con cui si andrà a operare sulla strada Finalmente una buona notizia, l'unica finora attendibile, la strada GinestraBarile presto diventerà provinciale. A darne notizia è stato il presidente della Giunta provinciale, Piero Lacorazza, in una nota. Un annuncio importante, per cui gli automobilisti che percorrono questa arteria possono stare tranquilli, non è una promessa, è una dichiarazione. Tra qualche mese questa strada sarà interessata da lavori di miglioramento ed ammodernamento che riguarderanno la risagomatura del piano viabile a tratti saltuari, la segnaletica orizzontale, spurgo cunette e ripristini manufatti e installazione di barriere di sicurezza. «Finalmente si pone fine sul problema viabile della Barile-Ginestra, nel passato interessato da ritardi e disattenzioni. Con questo abbiamo dato un forte segnale di responsabilità per questa strada» aveva dichiarato nei giorni scorsi in incontri di partito l'assessore alla viabilità della Provincia, Nicola Valluzzi. Un ritardo di intervento per questa strada c'è stato, comunque. Dall'incontro dello scorso 16 settembre tenutosi a Potenza, nel dipartimento alle

Infrastrutture, alla presenza di amministratori regionali, provinciali e dei Comuni interessati alla strada, nel quale si decise di porre massima attenzione per questa strada con interventi immediati, fino ad oggi non si è visto niente, solo annunci e quello dato dal Presidente Lacorazza è l'unico da tenere in considerazione. La Regione Basilicata doveva inserirla nel piano finanziario del 2010, ma nessuno dei consiglieri regionali ha presentato emendamenti ed aperto bocca per questa strada. Entro il prossimo 20 gennaio la Provincia approverà il bilancio per il 2010, si spera che entro quella data giunga alla Provincia, che ha presentato lo scorso 3 dicembre alla Regione Basilicata il progetto di miglioramento della Ginestra-Barile per una spesa di 700 mila euro, la delibera di giunta dalla Regione Basilicata di questo finanziamento. Ed in primavera probabilmente si vedrà il cantiere all'opera sulla Ginestra-Barile. Alcuni cittadini ed utenti di questa strada sono convinti che si è perso molto tempo per questa strada, che andava migliorata e provincializzata già da qualche anno. Aldo Tardugno, consi-

gliere comunale, lavora a Melfi ed ogni giorno percorre questa strada,riferisce: «che sia pericolosa lo sanno tutti, solo attraverso un intervento su tutto il tracciato e con la creazione di cunette, si risolveranno i problemi di questa strada, difficile da transitare in caso di pioggia battente». Giovanni Petagine è un dipendente dell'Acquedotto Lucano di Melfi, aggiunge: «solo chi la conosce questa strada, pone attenzione. La mancanza di cartelli segnaletici aumenta di più il pericolo su questa strada, chi transita per la prima volta su questa strada, si muove su una arteria…cieca». Nicola Labriola, è un dipendente Fiat che insieme a tanti di Ginestra viaggia su questa strada: «aver rinviato gli interventi per questa strada è grave da parte degli amministratori regionali e provinciali. Questa strada è l'unica che collega il venosino con la PotenzaMelfi ed aver investito tanti soldi per la superstrada Oraziana è stato uno spreco, perché è stata costruita su un terreno franoso e poi a chi fa comoda questa strada? Bastava investire sulle strade esistenti». Lorenzo Zolfo

Assemblea locale del partito

Venosa, i socialisti si affidano a Picece VENOSA - Per tornare a svolgere un ruolo di primo piano nella vita politica venosina, la sezione del Partito Socialista di Venosa si è già posizionata nella rampa di lancio. Già individuato chi dovrà pilotare la nuova fase di un partito che si ispira ai principi e affonda le radici nella tradizione socialista locale. Nel corso della recente assemblea è stato affidato il delicato compito di segretario di sezione a Nicola Picece, che può vantare una lunga militanza nel vecchio Psi e una qualificata esperienza amministrativa anche in qualità di Assessore ai Lavori Pubblici e di Vice Sindaco nel periodo 1980-1990. «Il nostro è un partito di sinistra, progressista, europeo - ci dice il neo segretario Nicola Picece - Mi ha colpito la voglia di partecipazione, l'entusiasmo e l'ottimismo manifestato da tutti i partecipanti all'assemblea. A spingerci è il desiderio di costruire valide prospettive di futuro per la nostra città. Ci adopereremo per mettere in cantiere una serie di iniziative politiche ispirate ai valori del socialismo». Primo impegno: il completamento dell'organigramma che dovrà dirigere la sezione. Subito dopo si procederà alla elaborazione di un programma in grado di dare risposte concrete ai cittadini. Giuseppe Orlando

Venosa L’iniziativa è stata promossa dall’associazione “C. Gesualdo” In mostra le bellezze di Pietragalla

Scuola di canto: buona la prima Un calendario Apprezzata l’esibizione delle ragazze della Maltempo VENOSA - Alla sua prima esibizione in pubblico ha riscosso immediato successo. E' la Scuola di Canto Moderno, diretta dal M.° Alessandra Maltempo, creata dall'Associazione Culturale Musicale “C. Gesualdo”. Dal Gennaio del 2009, puntando tutto sulla qualità e avvalendosi di vere professionalità, l'Associazione ha deciso di avviare un corso di canto moderno rivolto soprattutto ai giovani. «Vogliamo promuovere una vera e propria “cultura del canto” il cui primo e importante messaggio è che il canto - sia classico che moderno - cometutte le disciplineartistiche poggiasusolide basi di preparazione musicale, tecnica ed interpretativa - ci spiega la presidente Cinzia Rago - E' assolutamente sbagliato considerare il canto un fatto spontaneo, frutto della predisposizione naturale dell'individuo. Ma avere una bella voce non basta: come tutti i doni di Madre Natura, anche quello della voce va coltivato attraverso lo studio con maestri qualificati e un intelligente metodo di esercizio quotidiano. Karaoke e piano-bar, spettacoli amatoriali e band fra amici alla lunga compromettono la salute vocale anche in maniera molto grave». Alla base della iniziativa della dall'Associazione Culturale Musicale “C. Gesualdo”. La consapevolezza che per avviare una vera scuola di canto ( 'vera' perché si avvale della didattica di docenti qualificati) occorre garantire un percorso di apprendimento, che consenta l'acquisizione di tutti quegli strumenti che permettono di impostare e sviluppare correttamente la voce e di avere una sempre maggiore conoscenza delle proprie capacità espressive non solo da un punto di vista fonatorio, ma anche estetico ed interpretativo. «Attraver-

so lezioni di tecnica vocale, auto-percezione del ritmo, armonizzazione corale e sperimentazione di diversi generi musicali - precisa la presidente Cinzia rago - gli allievi corso prendono infatti coscienza della propria voce e imparano a gestirla al massimo delle potenzialità sonore ed espressive di ciascuno in armonia con gli altri». E l'esibizione, all'interno del Concerto di Natale del Coro Polifonico “Carlo Gesualdo”, degli allievi della Scuola di Canto Moderno ha manifestato il livello di professionalità e sicurezza raggiunto in pochi mesi di attività. Molto apprezzate le interpretazioni di “Silent Night” (F.X.Gruber) e di “Oh Happy Day”(E.R.Hawkinns), che ha entusiasmato il numeroso pubblico presente in sala con vere e proprie scosse di adrenalina. Va detto che l'esibizione degli allievi della Scuola di Canto Moderno è avvenuta all'interno di un applauditissimo Concerto di Natale tenuto dal Coro Polifonico “Carlo Gesualdo”, diretto dal M.° Pino Lioy. Ancora una volta il Coro ha dato prova dell'alto livello di professionalità raggiunto, esibendosi nel suo repertorio di canzoni natalizie. Il Coro è stato fondato dall' associazione culturale “Carlo Gesualdo”, costituitasi nel 1988 per promuovere la conoscenza di Carlo Gesualdo e dei suoi contemporanei. La corale svolge regolare attività concertistica con un repertorio di brani di musica a cappella di epoca rinascimentale, romantici classici, moderni natalizi, nonché arrangiamenti di brani classici napoletani e popolari venosini elaborati dal M° Giuseppe Lioy. La corale vanta concerti in tutt'Italia, partecipazioni a concorsi e rassegne sempre con ampi riconoscimenti ed apprezzamenti. Giuseppe Orlando

Le ragazze della scuola

per la Pro loco

PIETRAGALLA - E' diventata ormai da qualche anno una iniziativa tipica del periodo che è entrata a far parte stabilmente della tradizione locale e che si concretizza per l'impegno profuso dalla Pro Loco Pietragalla. In collaborazione con il Comune di Pietragalla, la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza e l'Azienda di Promozione Turistica della Basilicata, la Pro Loco cittadina ha realizzato dal punto di vista artistico il "Calendario 2010" che prosegue lungo l'itinerario già tracciato negli anni passati. Per ogni mese infatti viene associato uno scorcio del territorio municipale attraverso delle fotografie particolari ed originali. Al mese di gennaio è associata la Fontana Grande di Pietragalla innevata mentre per febbraio vi è la

Fontana della Frazione San Giorgio di Pietragalla.Un panorama aereo del centro abitato di Pietragalla corrisponde al mese di marzo e la Fontana in Contrada Ramonnino è relativa ad aprile. Una casupola di campagna corrisponde a maggio e la Fontana di Via delle Fornaci per giugno. A luglio corrisponde una foto del Palazzo Ducale di Pietragalla e la torre campanaria della chiesa madre del paese per agosto. Settembre riporta una fotografia della vecchia sede dell'esattoria comunale e naturalmente ottobre è collegato ad una istantanea della vendemmia. La raccolta delle olive fa riferimento a novembre mentre il mese di dicembre riporta una fotografia dei palmenti completamente innevati. Antonio Bevilacqua

Ginestra, un concerto da applausi GINESTRA - Un successo ha riscosso il concerto natalizio, organizzato dall'amministrazione comunale, come ogni anno, nella chiesa madre. I musicisti del posto, Raffaello (al pianoforte), Donato (alla chitarra) e Michele (al violino) con la partecipazione straordinaria della cantante, Alessandra Maltempo, eseguendo brani popolari e natalizi hanno entusiasmato il pubblico presente, molti provenienti dai centri limitrofi. Presenti gliassessori Pompa eDi Pace,il parroco don Gilberto, la chiesa madre col suo maestoso mosaico del Cristo Pantocratore ha fatto da cornice a questa serata musicale. Raffaelle Rigillo, Michele Rigillo e Donato Sigillo, conosciuti in tutta la Basilicata, fin da ragazzi hanno fatto della musica il loro grande amore e la loro grande passione,che hanno coltivato negli anni, diventando sempre più bravi e perfezionando ogni giorno di più la loro tecnica. Diplomati presso il Conservatorio di Potenza, insegnano a tanti

giovani allievi che, si spera, un giorno possano eguagliare la loro bravura. Alessandra Maltempo, agli studi universitari (laurea in Giurisprudenza) ha affiancato quelli musicali prima come pianista e successivamente come cantante, conseguendo il diploma di Canto presso il Conservatorio di Musica ”G.D'Annunzio” di Pescara e la laurea con lode presso il Conservatorio di Musica “U. Giordano”di Foggia. Ha ampliato la sua formazione musicale seguendo corsi di dizione e recitazione. Attrice della Compagnia professionale de L'Albero di Minerva ha partecipato a diverse produzioni teatrali per la regia di Lucia Di Cosmo. Dal 2007 è Presidente e Direttore Artistico dell'associazione culturale “L'Albero”di Melfi. A presentare la serata Alessandra Maltempo: «questo concerto ha come filo conduttore la musica popolare». «Qui è però colto nell'accezione di “appartenente al popolo”». lo. zo.

Un momento di concerto

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Sabato 2 gennaio 2010


Sabato 2 gennaio 2010

Il partito di Bersani proporrà un proprio candidato alla corsa per la poltrona di sindaco

Le primarie della discordia Per la sezione di Avigliano del Pd: «sono una necessità democratica» AVIGLIANO - Riassumendo: c'è chi vuole le primarie, e chi proprio non vuol sentirne parlare. Non le vogliono i partiti che non perdono l'occasione per decantare l'importanza della mobilitazione del popolo. I Comunisti italiani, ad esempio. Oppure l'Italia dei Valori, impegnata piuttosto in una campagna acquisti, secondo il costume del partito a tutti i livelli, che ha portato fra le sue fila ex socialisti che fino a non molto tempo fa vedevano Di Pietro come il fumo negli occhi per le inchieste di Mani Pulite causa, a loro dire, della scomparsa del vecchio Psi, travolto piuttosto dalla sua profonda corruzione; o militanti del centrodestra che pochi giorni dopo le elezioni dello scorso giugno davano vita a circoli culturali in polemica con il PdL ma sempre fermamente posizionati su quel versante dello schieramento politico. E non le vogliono i socialisti, che continuano a riproporre la tesi per la quale “le primarie sono uno strumento importante, ma non possono essere usate per risolvere i problemi interni di un partito”. Le vuole, invece, il Partito Democratico. O, almeno, in questo senso si è espresso in diverse circostanze il Direttivo della sezione di Avigliano del Pd, giunto a definir-

AVIGLIANO: DOPO LA DELIBERA REGIONALE Sgombero neve. Soddisfatto il Psi Il PSI delle frazioni di Avigliano, esprime soddisfazione nell'approvazione della delibera da parte dell'Assessore alle Infrastrutture Rocco Vita, nell'assegnare un contributo al Comune di Avigliano per potenziare i sistemi comunali con mezzi e attrezzature per lo sgombero neve. In particolare, con questo contributo si procederà all'acquisto di una Terna per le frazioni di Avigliano. «La necessità di questa richiesta - sottolinea il dirigente del Psi di Avigliano, Stefano Genovese - viene dall'esigenza, date le avverse condizioni meteorologiche e le abbondanti nevicate che interessano l'intero territorio di Avigliano, che si estende per oltre 80 Km e comprende circa 80 frazioni molte delle quali situate oltre i 900 mt. slm, che necessitano di interventi ricorrenti dello sgombro neve. L'utilizzo di questo mezzo provvederà a dare un maggiore servizio ai cittadini a garantire un'appropriata viabilità nei mesi invernali».

Il municipio di Avigliano

le “una necessità democratica”, in una fase politica “che deve essere contraddistinta da metodi che riaffermino il protagonismo e la responsabilizzazione degli elettori non soltanto al momento del voto”. Motivo per cui «il Pd proporrà alla coalizione di centrosinistra una propria candidatura e chiederà alla coalizione l'utilizzo delle elezioni primarie per la selezione del candi-

dato sindaco». Piccolo problema: a tutt'oggi, il candidato del Pd alla candidatura a candidato sindaco (sembra uno scioglilingua, ma non lo è) non c'è. C'è il nome che tutti conoscono, quello dell'ex assessore al Bilancio della Giunta provinciale Altobello nel passato quinquennio, Vito Summa. Manca però la ratifica ufficiale, e non è detto che sia davvero questo il nome che

verrà fuori alla fine del percorso individuato dagli organi del partito. Percorso, ovviamente verrebbe da dire ricordando la complessità di tutte le procedure che riguardano la vita del Pd a cominciare da quelle della recente fase congressuale, complicato. Il Coordinamento chiamato a individuare le possibili candidature, il Direttivo a selezionare fra queste il nome da proporre

alla coalizione. Con un iter che taglia fuori non soltanto i potenziali elettori, ma anche gli iscritti al partito. E la concreta possibilità che, alla fine dei giochi, quella del ricorso alle primarie rimanga soltanto un'enunciazione di principio. E intanto, in attesa di conoscere la posizione di Sinistra e Libertà, finora attentissima a non sbottonarsi, resta in piedi la sola autocandidatura di Donato Salvatore, che continua a tessere la sua tela e che, a dar retta alle voci di corridoio, stretti gli accordi con l'IdV, l'Udc e con una parte dello stesso Pd, sarebbe intenzionato ad andare fino in fondo, anche senza un accordo di tutta la coalizione sul suo nome. A riaprire tutti i giochi, chiusi quando ancora non era stata approvata la Finanziaria, la previsione della riduzione del numero dei consiglieri (e dunque dei posti disponibili in lista) e degli assessorati. Anche se sembra, secondo indiscrezioni del “Sole 24 ore” riprese dall' “Unità”, che questa decisione possa slittare al 2011, lasciando dunque tutto come è adesso. Insomma, grande è la confusione nel centrosinistra di Avigliano. Ma, al contrario di quanto concludeva Mao, la situazione è tutt'altro che eccellente. Giancarlo Tedeschi

Lavello Nel comune non c’è stata la stabilizzazione

Lavello Nota dell’opposizione

Lsu: Annale deluso

Ato, le critiche di Di Giacomo

LAVELLO - Inizio anno difficile per gli LSU del Comune di Lavello in attesa di stabilizzazione. A renderlo noto in un comunicato lo stesso sindaco Antonio Annale. «Peccato- fa sapere Annale - che a differenza dei comuni di Ferrandina e Lagonegro e dei tanti altri comune della regione, io non posso esprimere soddisfazione per la stabilizzazione della platea Lsu nel mio comune. Le unità Lsu che da 11 anni prestano servizio presso il comune di Lavello non potranno essere stabilizzate perché appartenenti al fondo occupazione e non autofinanziati e quindi non rientrano nei benefici contributivi previsti dalla regione Basilicata e spettanti alle amministrazioniche stabilizzano i lavoratori LSU». «Mi duole - prosegue - non aver potuto regalare un Natale migliore alle lavoratrici perché si sarebbe chiusa una vicenda aperta da troppo tempo. Sin dal mio insediamento con deliberazione di Giunta comunale n. 53 del 16/2/2009 avente ad oggetto “programmazione triennale del personale 2009-2011. piano annuale di fabbisogno. dotazione organica e piano di stabilizzazione”, si approvava il piano per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili; Non solo, abbiamo inoltrato il quesito alla Regione Basilicata in data 21/9/2009, e mai riscontrato con il AVIGLIANO - Stavolta l'appuntamento è con Scarpetta. Per cominciare in allegria il 2010, e dar seguito ad una tradizione che si ripete puntuale ormai da un po' di tempo, all'inizio di un nuovo anno. Protagonista, l'associazione teatrale “Amici per sempre”, che domani, inizio previsto per le 20 nella palestra della scuola elementare “Silvio Spaventa Filippi”, proporrà “L'albergo del silenzio”, commedia in due atti di Edoardo Scarpetta, tratta da “L'hotel du hibreechange” di George Feydeau. La storia è quella di due coppie, Felice e Rosina, Michele e Concetta; di una servetta, Luisella, innamorata

Il sindaco Annale

quale si domandava se il contributo di . 9.200,00 al cui al comma 3 dell'art. 14 della L.R. 24/12/2008 n. 31, come modificato dalla legge 27/2009, pubblicata sul BUR n. 36 del 7/8/2009, sarebbe stato assicurato non solo per il 2009 ma anche per gli anni successivi in modo da rappresentare una garanzia per il bilancio comunale, vincolato al rigoroso rispetto delle regole sul contenimento della spesa del personale.Altroquesito inoltratoallaRegione Basilicata con il quale si domandava se il

contributo di . 9.200,00 al cui al comma 3 dell'art. 14 della L.R. 24/12/2008 n.31, come modificato dalla legge 27/2009, pubblicata sul Bur n. 36 del 7/8/2009, sarebbe stato assicurato non solo per il 2009 potesse essere esteso anche ai lavoratori socialmente utili a carico del fondo e non solo ai lavoratori socialmente utili autofinanziati; Altro quesito inoltrato al Ministero dell'Interno, Dipartimento Funzione Pubblica, anch'esso non ancora riscontrato del 30/11/2009, con il quale si evidenziava la disparità di trattamento tra ai lavoratori socialmente utili autofinanziati per i quali è possibile percepire, in caso di stabilizzazione, il citato contributo di 9.200 euro e lavoratori socialmente utili a carico del fondo per i quali non è possibile percepire, in caso di stabilizzazione, il citato contributo di 9.200 euro». «In questigiorni lagiunta -prosegue il primo cittadino - a conferma delle posizioni sempre espresse, ha adottato due atti importanti, innanzitutto la proroga a fine gennaio delle attività delle lavoratrici socialmente utili, nelle more dell'approvazione della deliberazione della giunta regionale di autorizzazione per la proroga a tutto il 2010, l'altro atto riguarda gli indirizzi per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili per il 2010». Daniele Masiello

LAVELLO - Nel clima di bilanci e conguagli di fine anno, non si fa attendere la presa di posizione dell'opposizione, in particolare di Fernando Di Giacomo , consigliere di minoranza del Partito Democratico, su fatti e misfatti della giunta Annale. Nel mirino l'Ato e la raccolta differenziata. «Un'altra sconfitta per la comunità di Lavello.- fa sapere Di Giacomo - Il Consiglio comunale Lavello non è stato messo nella condizione di discutere e deliberare se la nostra Città dovesse aderire all'Ato unico Basilicata. Il punto riguardante l'approvazione dello Statuto dell'Ato e della convenzione è stato ritirato per ben due volte dalla maggioranza di destra che ci amministra, l'ultima volta il 12 ottobre e dopo non è più stato presentato in Consiglio Comunale. I nostri

Avigliano, di scena Scarpetta di un collegiale, Celestino; di un avvocato che balbetta quando piove; e di quattro nipoti educande. L' Albergo del silenzio, palcoscenico principale della commedia, che nella sua prima parte si svolge nella casa di Felice, ha questo nome perché costruito in modo tale che in esso tutto si possa fare con la massima segretezza e sicurezza. Situazione di cui Felice approfitta per condurvi Concetta. Senza sapere, pe-

rò, che sull'Albergo del silenzio grava una diceria: che sia popolato da fantasmi. A verificare se tale diceria abbia o meno fondamento sarà chiamato Michele, che è un architetto. E così nell'Albergo verranno a trovarsi, nello stesso momento, Michele, l'avvocato balbuziente con le nipoti e, perfino Luisella con Celestino. Una contemporaneità di situazioni che metterà in piedi un meccanismo di situa-

zioni tragicomiche con il quale prenderà vita uno spettacolo vivace e divertente. Interpreti della commedia, i ragazzi dell'associazione “Amici per sempre”: Vittorio Atella, Simona Belvedere, Florin Damian, Marika Letizia, Antonella Lorusso, Giuseppe Mattia, Salvatore Nolè e Luna Telesca, diretti da Vincenzo Ferrara con la collaborazione per scene, trucco e costumi di Margherita Ferrara, in uno

spettacolo che riporta i ragazzi a cimentarsi con quello che tradizionalmente è il settore di riferimento dell'associazione, ovvero, la commedia satirica. «Portiamo in scena -spiega Ferrara, dalla cui iniziativa ormai più di dieci anni fa prese le mosse l'associazione - le diverse tipologie del teatro. E' questo tipo di interesse che ci ha portato in questi anni a mettere in scena le figure dei guitti di mestiere della

Amministratori hanno scelto di non decidere, o meglio hanno deciso espropriando la competenza all'Organo Consiliare, l'unico preposto a deliberare in materia. In questo modo, secondo la legge regionale, la Regione dovrà nominare per Lavello un Commissario ad acta. Una situazione davvero paradossale: i cittadini di Lavello, due anni fa, hanno scelto i propri Amministratori comunali che tutto fanno tranne che assumersi le proprie responsabilità politiche. Se si è deciso di non aderire all'Ato, ci chiediamo: perché non venire in Consiglio Comunale e discutere alla luce del sole assumendosi le proprie responsabilità su tale scelta? Come al solito alla politica, la destra di Lavello, ha sostituito il qualunquismo». da. ma.

commedia dialettale in particolare del sud Italia, o opere come quelle pirandelliane, con il loro effetto di straniamento verso intrecci e personaggi consolidati, o ancora, come in questa occasione, le commedie più tradizionali del genere comicopopolare più recente, quella magistralmente resa dalle opere del teatro napoletano. Ma accanto ad esse, il nostro repertorio è fatto anche di opere di natura drammatica, come quelle di Shakespeare o di commedie come quelle di Goldoni in cui amore e libertà cercano di tenersi insieme all'interno di un sistema ferreo». gia. te.

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Il commissario Imperatrice: «Un risultato importante»

Missanello

Approvati i Pois

Vigilantes C’è fiducia

Delibera della Comunità montana “Alto Agri” VAL D'AGRI - La Comunità Montana Alto Agri ha approvato il Pois “Val d'Agri” Programma di Offerta Integrata dei Servizi Socio Sanitari. La Comunità Montana Alto Agri, capofila del partenariato di progetto costituito dalla Provincia di Potenza, dall'Azienda Sanitaria di Potenza e dai 21 Comuni della Costituenda Comunità Locale, ha convocato martedì scorso i 23 partners per approvare la proposta da candidare a finanziamento, per un totale di 11, 2 Milioni di Euro. «Un risultato importante - ha dichiarato il Commissario Straordinario della Comunità Montana Alto Agri, Antonio Imperatrice - che ci ha permesso di calibrare, nei termini stabiliti dalla Regione Basilicata, interventi sulle diverse Misure previste dal Bando e che ha visto la Provincia di Potenza, i Comuni della Val d'Agri e L'Azienda Sanitaria di Potenza concertare ed elaborare proposte condivise dal basso sui temi del potenziamento e della qualificazione della rete regionale dei servizi volti alla promozione dell'inclusione sociale. Un tema delicato che, ancora una volta, ha caratterizzato questo territorio per

Una panoramica della Val D’Agri

condividere in maniera solidale progettualità in cui i Comuni hanno contribuito a far prevedere interventi anche nei centri urbani più piccoli, in un ottica di una rete diffusa dei servizi offerti. Un impegno che è stato possibile mantenere anche grazie all'attività di coordinamento esercitata dall'Area Tecnica del nostro Ente. Un buon inizio anche per la

Missanello Soddisfatto il sindaco

futura Comunità Locale.”. Alla Riunione era presente il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza che è intervenuto per presentare la proposta Provinciale relativa alla “Polifunazionalità ed allungamento dei tempi di apertura delle scuole”, ravvisando la priorità di intervento sugli Istituti di Scuola Superiore e sulla caratterizza-

zione dei progetti sul tema del Risparmio energetico, dell'incremento dell'efficienza termica, sulla modernizzazione degli impianti e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili. Un piano pertanto qualificante ed anche in linea con i nuovi obiettivi sulla riduzione dell'inquinamento atmosferico e sul risparmio energetico. L'Azienda Sanitaria di Potenza ha previsto interventi che riguardano l'adeguamento, il potenziamento e la messa in sicurezza dei propri presidi territoriali e Comunali, per assicurare una migliore qualità dei servizi offerti. E' stato inoltre previsto un finanziamento per la realizzazione del reparto di geriatria post-acuzie presso l'ospedale di Villa d'Agri. I comuni interverranno coerentemente con le misure finanziabili sulle scuole, sull'adeguamento ed il potenziamento di Centri per Anziani, centri per attività di aggregazione e/o ospitalità di categorie caratterizzate da disagio sociale, motorio e comunque svantaggiate, oltre al potenziamento e miglioramento delle attività ludico-ricreative-socialiculturali. Angela Pepe

MISSANELLO - Fiducia per il futuro dei vigilantes che vuole sorridere al nuovo anno. Nonostante pare non sia arrivata nessuna comunicazione ufficiale che confermi lo stato attuale delle cose, i lavoratori sono fiduciosi in un proseguimento dello status quo. I turni sono stati organizzati fino al 2 gennaio e tutti credono che si continuerà su questa strada. Come stabilito dall'accordo di ottobre, valido fino a fine dicembre, veniva prorogato il servizio per 24 ore su 24 ma con un'unità in meno per ogni turno, metà lavoratori quindi hanno continuato a prestare servizio presso l'impianto, gli altri invece sono stati impiegati presso le strutture che serve la Ronda su tutto il territorio regionale. Il vero problema, però, si legava al nuovo anno, quando forse veniva confermato solo il turno notturno di 8 ore, con la consequenziale necessità anche per l'altra metà dei vigilantes di viaggiare per lavorare presso le altre sedi. Pericolo che sembra essere stato scongiurato, le voci parlano infatti di un proseguimento del primo accordo, seppure sia necessario aspettare una comunicazione ufficiale prima di cantare vittoria. Una que-

stione, quella dei vigilantes, che ha preso corpo nella metà di maggio quando, per la prima volta, giunse la notizia ai lavoratori dell'intenzione della ditta di voler sostituire il presidio di vigilanza con un sistema di videosorveglianza con pattugliamento occasionale. Immediatamente venne effettuata una controproposta per mantenere in piedi almeno 243 ore lavorative che corrispondono ad un lavoratore di 173 ore e un secondo di appena 70 ore al mese, che venne accettata. Si accendono le proteste, capeggiate dai due amministratori locali, Pasquale Sinisgalli neo eletto sindaco di Gallicchio e Senatro Vivoli, primo cittadino di Missanello che chiedono a gran voce l'intervento della Regione e una riunione per discutere della decisione che non soddisfa coloro che hanno sempre considerato l'impianto un obiettivo sensibile. Il 17 luglio, finalmente, si giunse sul tavolo della presidenza regionale, solo il primo di tanti incontri che culminano nell'accordo di giovedì 1 ottobre, dopo un acuirsi della protesta che vede i lavoratori organizzare un sitin davanti ai cancelli dell'impianto di potabilizzazione. Francesca Gresia

Marsico Nuovo Esperienza del Compensivo

Stabilizzazione Festività, tra spiritualità per i due Lsu e senso per l’ambiente

MISSANELLO - Un nuovo anno particolare quello delle due LSU che hanno visto concretizzarsi il loro sogno di stabilizzazione. A seguito, infatti, della delibera di Giunta Regionale 1758 del 13 ottobre 2009,l'amministrazione comunale ha deciso di procedere alla stabilizzazione di due LSU, dando così linfa vitale all'occupazione del piccolo centro valligiano. Le due lavoratrici si occuperanno del verde pubblico e di attività di compatibilità ambientale, mansioni in parte già precedentemente svolte nei loro anni di servizio quali lavoratrici socialmente utili. «Una decisione - ha commentato il primo cittadino Senatro Vivoli - fortemente voluta dalla giunta comunale perché siamo convinti che sia necessario, nei limiti e nelle possibilità delle piccole amministrazioni, contribuire all'occupazione dei cittadini del paese, un modo per assicurare anche la permanenza delle famiglie nei nostri centri montani e una piccola speranza per un futuro di crescita della popolazione». fra. gre.

MARSICO NUOVO - La celebrazione delle festività e la crescita dei nuovi cittadini è stato il leit - motiv dell´intenso programma messo in campo dall´Istituto Comprensivo di Marsico Nuovo. Una gradevole girandola di iniziative che ha coniugato i temi della natività con i temi della tradizione e con quelli dell'attualità. Tra le diverse manifestazioni animate che l'Istituto ha programmato nel comune valligiano, un recital degli alunni della quinta classe dal titolo “ Allestiamo il Presepe” in località “Fontanelle”, in linea con il nuovo servizio di raccolta differenziata dei rifiuti attivato dal

Comune e del progetto “continuità”. Ancora il recital della scuola primaria “Io differenzio i rifiuti …io rispetto le regole”, con due spettacoli che si sono svolti presso il plesso del capoluogo e della frazione Galaino. Ma la vera novità dell'intenso programma e che ben si è inserita fra gli interessi espressi dai giovani della scuola media, è stata la realizzazione del progetto “ Strumento musicale”, progetto di un'importante offerta formativa che ha avuto il patrocinio del Comune di Marsiconuovo ed ha trovato compimento in un concerto di Natale “Atmosfera di note” che si è tenuto nell'auditorium dell'edificio “B.Croce”.

Uno scorcio di Marsico Nuovo

Insomma un ricco cartellone che ha premiato, quindi, il lavoro del dirigente scolastico,la professoressa Patrizia D'Amico e dell'intero corpo docente e, naturalmente, l'entusiasmo dei piccoli artisti. an. pe.

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Molti i turisti soprattutto stranieri che hanno riempito la città in questi giorni di festa

Le buone notizie di Capodanno Al Madonna delle Grazie alle 4,35 il primo nato lucano, è il piccolo Nicolò TURISMO, gastronomia e anche la soddisfazione del primo nato lucano. E’ questo in sintesi il bilancio del primo dell’anno a Matera città con una due giorni intensa nella quale si è fatto il massimo per riuscire ad iniziare al meglio il nuovo anno. La notizia più bella è arrivata quando si è appreso che il primo nato del 2010 è un bambino di nome Nicolò, figlio di una coppia di Gravina di Puglia (Bari) nato all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera intorno alle ore 4.35. Un risultato di indubbio prestigio ed il modo migliore di una giovane coppia che può salutare al meglio il nuovo anno con l’arrivo del piccolo Niccolò. Nel giorno di San Silverstro invece non sono mancate le presenze di turisti e curiosi anche stranieri che sono arrivati in città per passare la fine del 2009 e l’inizio del 2010. L’anno è contrassegnato dall’arrivo di turisti stranieri (giapponesi, francesi e austriaci, in particolare) e italiani. Significative presenze nelle strutture ricettive ubicate nei rioni Sassi o nel centro storico, dove in molti casi si è registrato il «tutto esaurito». Gli arrivi sono stati favoriti dal clima favorevole, quasi primaverile, e dalle opportunità di visitare chiese rupestri, musei, mostre dei presepi o di compiere escursioni proprio nel parco delle Chiese rupestri. Qui, in particolare, si segnala la presenza di camperisti provenienti da varie regioni italiane. Tra i luoghi più fotografati vi sono i «punti panoramicì di piazzetta Pascoli, di piazza Vittorio Veneto, Sant'Agostino e di Murgia Timone. Attenzione sta destando nei visitatori l'offerta delle produzioni di artigianato artistico e dell’enogastronomia, come il pane di Matera, i dolci della tradizione e i vini. L’arrivo di turisti ha promosso la ricerca di luoghi caratteristici dove poter sa-

La panoramica degli appuntamenti notturni

Successo de “Le Mani” Cristina strabordante anche per le gaffe

Il piccolo Nicolò primo nato 2010 lucano con i genitori ieri al Madonna delle Grazie, in basso in un primo piano. A sinistra le ambulanze pronte ai soccorsi alla mezzanotte

Cristina Dal Basso a Matera nella notte di Capodanno, così l’hanno salutata i suoi fans di facebook

lutare il nuovo anno con l'affascinante scenario dei Sassi illuminati. La notte del Capodanno è passata tutto sommato in maniera tranquilla anche se le strade sono state, come d’abitudine, popolate fino all’alba. Non sono mancati anche piccoli incidenti, di cui il più spettacolare intorno alle 5 del mattino del 1 gennaio tra una Mercedes e una Punto in via Lucana proprio davanti all’incrocio con la Camera di Commercio. Sul posto è immediatamente intervenuta una pattuglia della Polizia che avrebbe ritirato due patenti per guida in stato di ebbrezza. Dopo una notte passata evidentemente a festeggiare con qualche intemperan-

za di troppo l’arrivo del nuovo anno. Non è mancata anche l’attenzione dovuta per la cultura con il Consorzio «Altobello Persio» di Matera che realizzerà una mostra permanente del presepe che riprodurrà in sequenza angoli e vicinati dei rioni Sassi Caveoso e Barisano. Lo ha annunciato Dino D’Addiego, animatore del Consorzio, che ha allestito in questi giorni una rassegna espositiva con 20 tipologie di presepi di diversa fattura ma tutti di produzione artigianale. «Il progetto – ha spiegato D’Addiego – parte da un primo esemplare che riproduce fedelmente ambientazioni ed elementi della vita dei Sassi,

che per tradizione e scenografia sono un 'presepè naturale. A questo scorcio ne aggiungeremo degli altri per farne una mostra permanente con manufatti in cartapesta. Ci stiamo attivando per trovare un contenitore ideale in grado di ospitarla. Riteniamo che la mostra permanente del presepe ispirato ai vicinati degli antichi rioni di tufo possa costituire una valida attrazione turistica, in grado di valorizzare l’artigianato artistico locale». Il Consorzio, infatti, sta formando con l’apporto di «maestri» alcuni giovani nella lavorazione della cartapesta e di altri “complementi» dell’arte dei presepi.

LA NOTTE più lunga e più ricca di appuntamenti dell’anno per i giovani materani e non nella città dei Sassi. Sono stati tantissimi gli eventi organizzati in giro per Matera nella notte di San Silvestro, dal PalaSassi al rimonato Hilton, dal riproposto Ipogeo dell’Alberto Italia alla riaperta discoteca oggi denominata Effetti Speciali ed allo Ziggurath; dai nuovi Xxl Club e New SlotCafè deifratelli Lisurici. Senza escludere le innumerevoli feste private, da sempre il fulcro dell’organizzazione giovanile e che anche quest’anno non sonomancate, edaltrefeste private che hanno fatto da cornice ai festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno. Al PalaSassi apprezzato il concerto del gruppo materano Le Mani, che si è esibito a ridosso della mezzanotte, mentre la madrina della serata, Cristina Dal Basso, si è distinta, oltre che per le sue strabordanti forme, per una improvvida gaffe riguardante i Sassi, sconosciuti all’avvenente ex gieffina, e che ha scate-

nato la reazione del pubblico presente. Si è ballato senza soste alle discoteche Ziggurath ed Effetti Speciali, dove la musica ha fatto da cornice ai festeggiamenti per l’arrivo del 2010; mentre più formale è stata la serata organizzata dall’Hilton, con il classico cenone che ha preceduto le danze. Anche l’Xxl Club ha salutatoil nuovoannocon isuoi vecchi e nuovi soci con champagneria e buffet illimitati; mentre il New Slot Cafè ha organizzato una cena, alla quale hanno seguito le danze. Grandissima partecipazione presso l’Ipogeo dell’Albergo Italia, che ha fatto registrare davvero il tutto esaurito, e anche oltre probabilmente. Due consolle hanno allietato la nottata dei presenti, che ha cavallo della mezzanotte, hanno trovato difficoltà a muoversi per la grande presenza, sfoltita con il passare delle ore, quando la festa ha preso un tono decisamente entusiasmante e divertente. Francesco Calia matera@luedi.it

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Matera


28 Matera

Sabato 2 gennaio 2010

Matera 29

Agenda

Sabato 2 gennaio 2010

Musical all’Epifania

Scatti di Mazzoccoli e Zito

Iniziano i saldi

Musei aperti

DA CIRCA dieci anni i giovani della parrocchia S. Giacomo danno vita periodicamente ad uno spettacolo teatrale e musicale che coinvolge l'intera comunità cittadina. I temi che vengono proposti e messi in scena da questa “compagnia” teatrale, assolutamente amatoriale, sono conseguenza di un cammino formativo svolto nella stessa parrocchia S. Giacomo. Lo scopo primario dello spettacolo è quello di far pervenire il messaggio evangelico ai cuori più chiusi e lontani. “Tutta la vita è un dono” è il titolo del musical che quest'anno sarà messo in scena nei giorni 5 e 6 Gennaio 2010 presso il Cine-Teatro Duni in Matera.

SPETTACOLI, moda, musica, teatro, danza, mare, militari, città e paesi e tanto altro ancora. 100 fotografie di Francesca Mazzoccoli e Francesca Zito, in mostra dal 26 dicembre al 26 gennaio in Piazza padre Prosperino Gallipoli a Montescaglioso. Momenti della vita di tutti i giorni fissati dalle due giovani artiste montesi che hanno fatto della fotografia una vera e propria passione, uno stile di vita. Fifty - fifty è il titolo della rassegna che sarà inaugurata la sera del 26 dicembre alle 20.30. Trasmettere emozioni, descrivere paesaggi, ricordare persone e personaggi visti con l'occhio curioso del fotoreporter, bloccare per sempre attimi di vita quotidiana, è l'idea d elle due artiste alla prima esperienza espositiva.

STA per partire in Basilicata la stagione dei saldi invernali dal 2 gennaio 2010. Il primo consiglio è quello di diffidare, soprattutto nella fase iniziale, dei favolosi sconti del 40, 50, 60%. Spesso, infatti, dietro questi mirabolanti “affari”, si nasconde un malcostume diffuso, quello di “riprezzare” i prodotti, facendo credere al consumatore di aver applicato un forte sconto. Sconti significativi si giustificano solo verso la fine dei saldi e non all'inizio! Per Adiconsum occorre lasciare libero il commerciante di avviare gli sconti per i prodotti stagionali quando lo ritiene più opportuno.

IL MINISTERO per i Beni e le Attività Culturali, per avvicinare il grande pubblico al patrimonio archeologico, ha approvato un progetto per l'apertura straordinaria di musei e parchi archeologici in occasione delle prossime festività. Pertanto anche l’ 1 Gennaio 2010, dalle ore 9.00 alle ore 20.00, sarà possibile visitare i Musei Nazionali di Potenza , Matera, Tricarico, Policoro e Metaponto. Tra le nuove proposte espositive si segnala: “La cura dei defunti nel Materano tra età tardo antica e alto medievale” nel Museo Archeologico Nazionale “D. Ridola” di Matera e “Coloni greci e Italici. Le forme dell'integrazione” nel Museo Archeologico Nazionale di Metaponto.

LA MOSTRA

VINCITA

Non solo bianco all’Annunziata

Fortunato a San Silvestro Cinque al Superenalotto

Celebrare il periodo del Natale attraverso l'arte, la fotografia, la poesia e l'artigianato. L'iniziativa è stata realizzata dall'associazione Nonsolobianco, che dal 20 dicembre al 2 gennaio ha allestito una variegata mostra nel portico del palazzo dell'Annunziata. In esposizione le foto in bianco e nero di Pasquale Cantore, molte delle quali scattate in recinto Campanile, una delle zone più suggestive dei Sassi, ma ancora impraticabile e sconosciuta a parecchi materani. Altri scatti dello stesso fotografo, inoltre, colgono la quotidianità della vita della piazza materana attraverso fuggevoli riflessi di vetrine, giochi d'acqua e suggestivi disegni di ombra e luce. “Eventi”, invece, è il titolo della mostra di opere calcografiche realizzate da Maria Epifania, che con l'evidenza data da pochi segni essenziali e dalla magia del chiaroscuro materializza mondi onirici. E' scultore lontano dai riflettori Bruno Taddeo, le cui opere sono apprezzate dai migliori maestri, ma che non si riesce ancora ad ammirare in una meritata mostra personale. In esposizione nel portico dell'Annunziata vi è una sua scultura raffigurante un castello realizzato con cura, che, pur nella sua compattezza, ricorda la delicatezza ed il mistero dei disegni di Escher. L'artigianato è presente con i manufatti nati dalle abili mani di Aldo Urgo, il cui laboratorio Porta Pepice è popolato di colori e di oggetti che costruiscono un mondo tutto da esplorare per il piacere dell'anima. La sua ancestrale forza vitale il grassanese Carmine Donnola la materializza nel suono delle sue poesie, attraverso cui invita a “credere” ed a sondare fino in fondo, con coraggio e senza falsità, gli abissi del proprio essere. “La disponibilità del presidente della Provincia, Franco Stella - ha dichiarato Pasquale Cantore - ci ha consentito di allestire questa mostra, che sta accogliendo molti visitatori, soprattutto fra i turisti. Il posto è abbastanza adatto per la nostra esposizione, anche se avremmo preferito usare l'adiacente locale al chiuso del palazzo dell'Annunziata, attualmente inutilizzato. Lì ci sarebbe stato possibile impreziosire la mostra anche con un apparecchio video, in cui trasmettere informazioni sui siti di Matera e della provincia da visitare. Ma ci siamo dovuti accontentare». Biagio Tarasco

UNA SCOMMESSA giocata in extremis,a poco più di 10 minuti dall’orario di chiusura ha permesso ad un fortunato professionista materano di chiudere in bellezza il 2009 vincendo 34,300 euro al Superenalotto con superstar di fronte ad una scommessa di soli cinque euro giocati. A comunicare al “Quotidiano” l’avvenuta vincita è stato Davide Cicale titolare della ricevitoria di via Ridola 39 dove sono stati acquistati i numeri vincenti. Si tratta di una combinazione che ha premiato solo pochi fortunati in tutta Italia, quella del cinque, con ventitrè vincite complessive di cui una a Matera. «Conosco l’uomo che ha vinto, è un professionista che gioca abitualmente nella mia ricevitoria», spiega Davide Cicale, «mi ha detto di aver controllato quasi subito al televideo i numeri estratti e constatato la vincita già nella serata di San Silvestro. Oggi (ieri per chi legge, ndr) è venuto in ricevitoria per chiedermi la fotocopia del biglietto vincenteed insieme abbiamo preso un aperitivo e brindato al nuovo anno. Per lui si tratta certamente di un inizio con i fiocchi». L’uomo a quanto pare non è nuovo a questo tipo di giocate essendo un cliente abituale della ricevitoria che si trova tra l’altro in una zona centrale della città, è un signore di mezza età ma di più non si può sapere perchè ovviamente preferisce mantenere riservata la propria identità. L’altro dato interessante è poi il fatto che non si tratta della prima vincita nella ricevitoria di via Ridola: «ce ne sono state 5 negli ultimi anni anche se credo che questa sia la più alta ed importante» conclude ancora Davide Cicale che ora spera di poter premiare qualche altro cliente fortunato che si trovi a passare per il proprio locale con un altro premio magari ancora più importante ed elevata. C’è da dire in realtà che a Matera non sono poche le occasioni nelle quali dei fortunati giocatori sono riusciti a vincere al gioco, in maniera diversa, anche cifre importanti e considerevoli in grado di cambiare la vita. In questo caso si tratta certo di un contributo provvidenziale che aiuterà il fortunato possessore del tagliando a cominciare il 2010 nella maniera migliore. Per lui la festa è iniziata con qualche ora di anticipo. p.quarto@luedi.it

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda

L‘APPUNTAMENTO

CINEMA

Lunedì il concerto

Comunale Matera - 0835334116 Natale a Beverly Hills ore 17,30, 19,30, 21,40

Kennedy Matera - 0835334116

Rebecca compie un anno

Domani: la principessa e il ranocchio ore 17,30 - 19,30 Dorian Gray ore 21,40

Duni Matera - 0835331812 Io e Marylin ore 18 - 19,50 Natale con chi vuoi ore 21,45

Patron Antonio Matera Cado dalle nubi ore 17,30 Sherlock Holmes ore 19,25 e 21,30

Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Io e Marilyn ore 19 - 21,45

Della Valle Ferrandina - 0835755226 Cado dalle nubi ore 19 e 21,30

Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

La vincita da 34 mila euro è avvenuta in via Ridola 39

Sacco: «Ho dato risposta ad ogni domanda» ROBERTO Sacco della Lista Civica Matera 5 stelle ritiene opportuno fare alcune precisazioni in merito alla conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi ed all’articolo pubblicato sul “Quotidiano” del 29 dicembre scorso in merito al quale Sacco interviene per fare alcune precisazioni e per chiarire di aver espresso una propria opinioni alle domane e agli argomenti che gli erano stati sottoposti: «oltre ad aver risposto alle domande ricevute ho anche dato (seppur in parte) risposta alle questioni sollevate e precisamente: le 5 colline di rifiuti presenti a La Martella: “ho detto che non possiedo la bacchetta magica e certamente con un modo diverso di amministrare si penserebbe innanzitutto a produrre rifiuti zero o quasi e che poi si indaghi sui colpevoli di tale accumulo e su come eventualmente smaltirle”. Sulle emissioni del cementificio: “ho detto che dopo aver controllato le tabelle per verificare la qualità delle stesse, anche se

queste dovessero riportare esito negativo non significa che non si potrebbe intraprendere un'azione per contrastare una struttura che ha un impatto poco ambientale in quanto vicino a un parco naturale, pur sapendo che vi lavorano parecchie famiglie materane e che quindi si andrebbe in contro ad ulteriore disoccupazione. L'edilizia: ho detto che in base alla carta di Firenze sarebbe opportuno non costruire altri alloggi e ristrutturare quelli già presenti o portare ad utilizzare le case nei sassi, anche eventualmente come accoglienza per cittadini stranieri. Mancata ferrovia a Matera», conclude ancora Roberto Sacco, «ho detto invece che non abbandonerei il progetto perchè alla fine si tratta di un solo breve tratto da realizzare e non vedo gli ostacoli perchè di fatto il governo nazionale pensa a costruire un'opera faraonica sullo stretto e che andrebbero migliorate anche le strade di collegamento da e per Matera».

C’E’tempofino al25gennaio2010pervisitare nelmuseoRidola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.

C'è interesse e attesa a Matera per l'omaggio alla grande musica e al bel canto del “ Concerto per il nuovo anno'', in programma il 4 gennaio. alle 20, presso il Cineteatro Duni. L'evento è stato organizzato con il concorso di Camera di commercio, Provincia di Matera e Fondazione orchestra lucana delle Province di Matera e Potenza. Il programma della serata, che sarà presentato dalla conduttrice televisiva Alba Parietti, prevede l'esecuzione di arie e brani tra i più conosciuti come “Fratelli d'Italia'' di Novaro- Mameli, l' Ouverture da “Le nozze di Figaro” di Mozart, il “Va' Pensiero'' di Verdi e altre celebri di Handel, Rossini, Puccini, Mascagni, Bizet, fino al “Brindisi'' della Traviata di Verdi. Si esibiranno con l'Orchestra Lucana delle Province di Matera e Potenza, diretta dal maestro Nicola Samale, il soprano Antonella Rondinone, il baritono Nicola Stragapede e i cori dei “Cantori materani'' e “Alleluia'' . La corsa ai biglietti al botteghino del teatro Duni ( 15 euro per la platea e 10 euro per la galleria) rappresentano un incoraggiamento al progetto di rilancio di una orchestra, composta da giovani musicisti lucani, che possono contribuire con il sostegno di Enti, cittadini, imprese alla valorizzazione del territorio. “ Con l'Amministrazione provinciale e la Fondazione -ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- abbiamo avviato una esperienza, che auspico possa coinvolgere altre realtà locali. Solo facendo sistema e dando continuità ai progetti possiamo promuovere risorse importanti come quelle culturali e artistiche che rappresentano una delle componenti importanti dell'offerta territoriale e turistica locale. Al concerto per il nuovo anno, che sarà presentato da Alba Parietti, abbiamo voluto conferire una valenza nazionale e di richiamo, che intendiamo ripetere e consolidare per il futuro''.

Natale a Beverly Hills DOPO molti anni a Los Angeles Cristina incontra Carlo, un mascalzone che l'aveva abbandonata incinta di sette mesi . Serena e Marcello stanno per sposarsi e organizzano una festa di addio alla loro condizione di single.

La principessa.. SULLO o sfondo della magica New Orleans, nasce la storia che ha per protagonisti la bella aspirante cuoca Tiana e un principe trasformato in ranocchio.

Io & Marilyn GUALTIERO Marchesi è un “riparatore” di piscine col cuore spezzato e una figlia adolescente. La moglie gli ha preferito il circo e Pasquale.

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Guerricchio via don Luigi Sturzo 55 0835/264428

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps

115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461

Antincendio boschivo Servizio taxi Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg.

1515 3332685173 800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150

Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0835 1971063 0835 330538 0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune

0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie

118 0835253111

Pronto Soccorso Consultorio Asm

0835 253212 800216916 0835 253111

Universita’ di Basilicata Centralino Rettore Direttore amm. Sede di via San Rocco Sede di via Nazario Sauro a Pz Numero Verde Segreteria degli studenti

0835388370 0971 202106 0971 202107 0835 255017 0971 201111 800800040 0835 255121

Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Ridola Soprintendenza Beni Amb. Soprintendenza Beni Art.

0835 330856 0835 332832 0835 310058 0835 330858 0835 310137

RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087

STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

0835-344101 0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193

L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’

0835-582467 0835-411847 0835-581003 0835-581074

RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882

LE ROSE LIDO SABBIA D’ORO MERLIN BLEU NICOLAS VILLA MARY

0835-930040 0835- 953140 0835-954458 0835-952396 0835-952327

RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752

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Rebecca compie 1 anno. Tanti auguri da papà Luca e mamma Nunzia


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Montescaglioso La studentessa della scuola media Salinari succede a Vito Dichio

Dora, nuovo sindaco dei ragazzi MONTESCAGLIOSO - Dora Mazzoccoli, della II C della Scuola Media Carlo Salinari, succursale di Rione Marco Polo, con 6 voti, succede all'uscente Vito Dichio edè il nuovo sindaco deiragazzi, riunitosi per la prima seduta ordinaria nella Sala Consiliare comunale “Sandro Pertini”, per discutere la convalida degli eletti e l'elezione del primo cittadino junior. Dei 21 eletti nelle consultazioni del 10 novembre scorsol’unico assente era Pasquale Tamborrino (V F) della Scuola Primaria Sede Centrale di Rione Marco Polo. Gli altri suffragati, tutti presenti, erano, per la stessa Scuola: Nisia Ciarfaglia (V C); Rocco Santarcan-

gelo (V D) e Simone Santarcangelo (V E). Per la Scuola Primaria - sede di Largo Salvo S. D'Acquisto: Gianni Dinota (V B) e Giambattista Buompastore (V A). Per la Scuola Media C. Salinari Succursale di Corso Repubblica: Camillo Sabato (III B); Raffaele Nicola (III A); Raffaele Carriero (I A) e Gianluca Martinelli (II A). Per la Scuola Media C. Salinari Succ. Rione M. Polo: Danilo Rocco Santarcangelo (I C). Per la Scuola Media C. Salinari - sede centrale Via S. Pellico: Antonio Panico (II B); Valentina Ditaranto (II D); Fabiana Ditaranto (III D); Nicole Dibiase (III E); Giovanni Didio (I E); Adele D'Acquino

(I E); Benito Martinelli (III D); Simone Cifarelli(II D)e Federica Nobile (I D). La seduta è stata aperta dall'assessore comunale alla Cultura Michele Zaccaro, il quale ha dapprima dato lettura dell'art. 1 del regolamento comunale del Consiglio dei ragazzi, annunciando che l'elezione del primo cittadino junior sarebbe avvenuta con voto palese. Nella prima seduta successiva a quella di insediamento si dovrà presentare il programma, sottolineando come il Consiglio dei ragazzi dovrà essere autonomo rispetto a quello degli adulti. L'attuazione delle proposte che proverranno dai giovani cittadini montesi

saranno valutate dall'amministrazione comunale. Il sindaco Mario Venezia ha poi evidenziato le responsabilità ed il ruolo che sarà svolto dai consiglieri, rappresentanti dei loro coetanei. Per meglio comprendere il funzionamento della macchina amministrativa li ha invitati a partecipare alle sedute del Consiglio comunale. Si è quindi proceduto alla votazione, che ha visto la tredicenne Dora Mazzoccoli prevalere sugli altri sette candidati: Sabato e A. Panico (3 voti); Buompastore e Dinota (2); F. Nobile, N. Ciarfaglia e V. Ditaranto (1). Si è anche avuta un'astensione. La prima cittadina ha poi vestito, per la prima

La scuola media Salinari di Montescaglioso

volta, la fascia tricolore passata dalle mani del Sindaco Venezia, ricevendo le felicitazioni della presidente del consiglio comunale Anna Martinelli, la quale, nel suo intervento, ha sottolineato, con soddisfazione, l'elezione

di una studentessa alla carica più importante. La prima seduta del neo eletto consiglio comunale junior è già statafissata alleore12 del12 gennaio. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

Irsina In passato gli emigranti tornavano nel paese d’origine, oggi tocca agli studenti fuorisede

Capodanno senza il botto Fine d’anno sotto tono per chi ha aspettato lo scoccare della mezzanotte in città IRSINA - Natale sottotono ad Irsina, non si vivono più nella collina materana, quei fine d’anno che si vivevano un po’di tempo fa. Quando la città, nel periodo natalizio, si riempiva di emigranti che tornavano dal nord per vivere le feste di Natale in compagnia dei propri parenti, ed un formicolio di auto gremiva il corso principale delpaese. Questa tendenza nel tempo è andata via via scomparendo, ed oggi a Natale si attende solo il ritorno di qualche giovane studente universitario. Poco e niente s’è fatto anche per questo fine d’anno: la tendenza è stata quella di uscire fuori, Gravina , Palazzo S.Gervasio ed Oppido le mete preferite dagli irsinesi.Quelliche sonorimastiadIrsina, hanno approfittato dei cenoni organizzati in alcuni locali nel centro storico, 60 euro il costo per persona, tutto compreso, per la cena e per i balli che si sono protratti fino all’alba. Sono tanti coloro che si sono organizzati tra amici, in casa, e in casolari di campagna. I giovani sono quelli che si sono maggiormente risentiti : «Quest’anno insieme ai miei amici volevamo festeggiare l’ultimo dell’anno ad Irsina - dice Nicla Cesano – per chi va fuori per continuare gli studi universitari, il Natale diventa un appuntamento importante, per tornare tutti insieme, ma ad Ir-

San Mauro e lo shopping negozi aperti tutta la settimana Il centro storico di Irsina

sina non è stato proprio possibile organizzarsi, davvero difficile, l’offerta era molto ristretta, e così s’è deciso per il fai da te. Anche quest’anno è andata così – conclude Nicla Cesano – attendendo tempi migliori». Oltre all’aspetto gastronomico, anche quello socio - culturale non s’è distinto per iniziative degne di nota, interessante l’incontro dell’Associazione dei donatori di sangue Fidas Advos, impegnati in una serata danzante, per festeggiare il brillante risultato delle ol-

tre 500 donazioni realizzate nell’anno in corso. Intanto il prossimo 2 gennaio, il simpatico gruppo musicale folk “ A S’Tell “ costituitosi da poco, sta godendo un ottimo riscontro tra il pubblico irsinese, stasera sarà impegnato in una serata musicale nell’ex convento di San Francescodal tema : “ do Zang, e stell”. Nulla da registrare dal punto di vista dell’ordine pubblico, a parte qualche ragazzata di poco conto nella nottata. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

SAN MAURO FORTE - Si estenderà sino al 17 gennaio prossimo quanto disposto dall'ordinanza emanata dal sindaco Francesco Diluca in materia di regolamentazione del regime di apertura e chiusura dei negozi e pubblici esercizi per il periodo che abbraccia le festività di fine anno e la “Sagra del Campanaccio” che ha luogo, come è noto, alla metà di gennaio di ogni anno. Il provvedimento sembra scaturire da una esigenza manifestata dagli operatori commerciali a giudicare dall'incipit del provvedimento sindacale che recita “Considerato che per il periodo Natalizio e per la Sagra del Campanaccio è stata chiesta in via breve dai commercianti locali la sospensione del riposo settimanale” e che poi prosegue con la presa d'atto “che questa esigenza dei commercianti e degli esercenti dei pubblici esercizi è opportuna ed è oramai consuetudine disporla annualmente.” Per tali ragioni, quindi, il Sindaco Francesco Diluca “ordina” quindi- “per il periodo compreso

fra il 14 dicembre e il 17 gennaio 2010, la sospensione della chiusura obbligatoria infrasettimanale dei pubblici esercizi e degli esercizi commerciali”. Con la specificazione che “Nelle giornate festive domenicali -dello stesso periodo- verrà osservato il seguente orario unico di apertura e chiusura : dalle ore 7,00 alle ore 13,00”. Al provvedimento sono interessati anche “Gli esercizi con attività miste, muniti di licenza di Pubblica Sicurezza (bar, trattorie, pizzerie, ecc.)” i quali “durante il periodo sopraccitato sospenderanno anch'essi- la chiusura infrasettimanale.” Come per ogni ordinanza, la Polizia Municipale e le altre forze dell'ordine presenti sul territorio comunale sono incaricate a vigilare sul rispetto della disposizione emanata dal sindaco che consentirà ai cittadini di poter usufruire con maggiore comodità degli esercizi commerciali della città. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it

MiglionicoAllarme del sito miglionicoweb. Gli antichi rioni vittime del tempo che scorre

Abbandono a incuria nel centro storico MIGLIONICO - Un grido di allarme per la salvaguardia dell'integrità e della bellezza del centro storico di Miglionico. E' quello che si sta levando in questi giorni e che sta utilizzando il sito web www.MiglionicoWeb.it come cassa di risonanza. Con lo pseudonimo di uno degli storici rioni di Miglionico, Vincenzo del Torchiano, ha lanciato il grido di allarme sul grave rischio che Miglionico e il suo centro storico stanno correndo. Grido condivisibile da buona parte della popolazione, essendo alla fine basato su dati di fatto oggettivi. Il centro cittadino, infatti, composto da quattro rioni, Convento, Sant'Angelo, Castello e

Torchiano, sta vivendo o meglio sta “morendo” con il passaggio a miglior vita degli anziani abitanti, associato all'emigrazione delle giovani coppie, nei nuovi rioni cittadini. Una chiusura delle casette del centro, che porta all'abbandono e al degrado. Il fenomeno è già evidente e riguarda diverse abitazioni, ormai fatiscenti, che rischiano di crollare al primo evento atmosferico di una certa consistenza. «Un centro storico spopolato con casette diroccate e pericolanti non favorisce certo quella valorizzazione turistica cui Miglionico sembra volersi candidare». Questa la conclusione cui giunge il preoccupato miglionichese. Basta farsi una

passeggiata fra le vie dei citati rioni, per verificare la veridicità delle affermazioni e condividere le preoccupazioni per il futuro del centro storico. Futuro che forse accomuna anche altri centri lucani, ma che non rende meno grave la situazione. Fra una decina di anni si potrebbero avere centri storici completamente svuotati con stradine sì caratteristiche ma inanimate. Un centro storico fatiscente e fantasma, quello da presentare ai turisti? Oggi siamo ancora in tempo per un recupero. Appare necessario un intelligente Piano di risanamento e recupero edilizio. Piano che, salvaguardando gli aspetti architettonici e urbanistici esistenti mediante

magari l'accorpamento di più abitazioni, possa consentire di avere a disposizione spazi abitativi adeguati alle necessità delle famiglie odierne e più adeguati anche per gli stessi anziani. L'Amministrazione comunale, avvalendosi dei suoi poteri in materia edilizia, dovrebbe svolgere un'importante azione di stimolo e di coordinamento, sia nei confronti dei privati che nei confronti degli operatori del settore. Sono necessari incentivi e agevolazioni che il Comune dovrebbe cercare di ottenere da chi (vedi Regione) sbandiera la conservazione degli antichi centri storici Anronio Centonze provinciamt@luedi.it

Il rione Torchiano nel centro storico di Miglionico

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Policoro Il traffico automobilistico è rimasto bloccato

Montalbano Bilancio del Comune

Fine anno da cafoni

Un nuovo anno di progetti da realizzare

Centro bloccato dai cassonetti pieni e ribaltati POLICORO - Un anno fa in questo stesso periodo, si registrava il primo ferito grave per il Capodanno: Antonio Gallitelli perdeva infatti una mano per l’esplosione di un petardo. Quest'anno fortunatamente il bollettino di guerra di fine anno non ha fatto registrare nessun dramma umano, anche se le cattive abitudini di chi scambia il 31 dicembre per l’unico giorno dell’anno in cui tutto è permesso, non sono cambiate. Infatti lo scenario sconcertante che si ripete non si è fatto attendere nella notte tra il 31 e il primo dell'anno. Stessa ora, intorno alle 24:00, stesso luogo, zona centrale dei Casermoni di via Puglia, non si poteva transitare: due cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani incendiati e capovolti per strada proprio come la rivolta di Napoli del 2008 contro l'eccesso di spazzatura per strada; piatti, televisori, monitor di computer, elettrodomestici vari buttati dai balconi sulla

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va principale di Policoro, via Puglia. La vecchia usanza napoletana borbonica del '700'800, insieme a quella cinese dei botti di saluto del vecchio anno e di benvenuto del nuovo, in questo caso 2010, sono state anche per que-

st'anno quelle più usate pubblicamente. Ma allo spettacolo indecoroso dei cassonetti hanno assistito tanti cittadini che, proprio come al drive in, non si sono persi lo spettacolo fermandosi con la macchina a qualche decina di

metri di distanza. Nemmeno la più quotata Raffaella Fico al PalaErcole li ha distolti dall'evento clou della serata: la rivolta di San Silvestro. Ma contro chi? Nessuno finora riesce a dare una risposta a questo modo singolare di “festeggiare” l'ultimo dell'anno se non quello di distruggere tutto quello che si trova per strada, tra cui i cassonetti dell'immondizia. Infatti anche gli stessi residenti parcheggiano la macchina lontano dalla zona pericolosa, temendo giustamente atti di vandalismo che aprirebbero nel peggiore dei modi il nuovo anno. Quel segmento di via Puglia sembra una zona franca off limits anche per le forze dell'ordine la cui caserma dei Carabinieri si trova proprio alle spalle. Festeggiare, distruggendo il patrimonio pubblico non è proprio il massimo della civiltà. Assistere però inermi è ancora più grave. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

Bernalda Carabinieri denunciano tre giovani

Mini piantagione in casa pregiudicato in manette BERNALDA - Ultimo giorno del’anno ancora all’insegna del contrasto allo spaccio e al consumo di stupefacenti, da parte dei carabinieri della stazione di Bernalda e dell’Aliquota Operativa della compagnia di Pisticci. Un pregiudicato di 32 anni è stato infatti arrestato dopo che la perquisizione del suo appartamento aveva portato alla scoperta di cinque piante di marjiuana, alte circa 50 cm coltivate in una serra artigianale con tanto di lampada, termostato e ventilatore ad aria azionato da un asciugacapelli. Nell’appartamento inoltre i militari hanno scoperto anche 80 grammi di hashish, un bilancino e materiale per il confezionamento delle dosi. Il giovane è stato dunque trasferito nel carcere di Matera a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel corso della stessa operazione sono stati denun-

ciati anche tre giovani di Bernalda di 26, 25 e 24 anni trovati in possesso di 11 grammi di hashish. I controlli effettuati dai carabinieri si sono intensificati in concomitanza con le festività natalizie nel corso delle quali spacciatori e consumatori si preparano a rifornirsi e consumare dosi di stupefacenti maggiori rispetto al solito. In questo senso, l’azione di contrasto diventa ancora più incisiva e si concentra soprattutto in contesti dei quali si conoscono le caratteristiche. A farla da padrona, in questi casi, è proprio la marjiuana che anche sotto il profilo dello smercio consente maggiore comodità di vendita e diffusione. L’operazione dei carabinieri, prosegue comunque anche nei prossimi giorni con particolare attenzione alle sostanze stupefacenti.

MONTALBANO - Sembra sia stato un 2009 positivo per la Giunta Giordano a Montalbano Jonico che, nell'ultimo giorno dell'anno, ha inteso dare informazione sull'operato dell'anno appena passato, alla vigilia, altresì, della fine del mandato amministrativo. Ad illustrare il cammino fatto dall'amministrazione nell'ultimo anno, il sindaco Leonardo Giordano che ha sottolineato l'impegno profusosupiù fronti:dailavori pubblici, ai servizi e agli stessi regolamenti comunali, alcuni riformati, altri introdotti ex novo. Per quanto riguardai Lavori pubblici, il quadro si è allargato a tutto il percorso amministrativo con l'elencazione di tutte le strade urbane ripavimentate totalmente, circa 50, e quelle in cui si è proceduti, soprattutto nel periodo invernale quando gli impianti di bitumazione sono fermi, soltanto con dei rattoppi. Il rifacimento della segnaletica stradale, per cui nel 2009 sono stati spesi circa 4000 euro per nuovi segnali, susseguenti ad interventi di più alta portata degli anni precedenti con i 33 mila spesi nel 2007 per la segnaletica verticale e i 18 mila del 2008 per quella orizzontale. Altri lavori pubblici già cantierizzati: palazzo Rondinelli per un importo di 600 mila euro, e ancora 591mila per la scuola media e 270 mila per la scuola elementare per eliminare le cause di vulnerabilità sismica e per la messa in sicurezza delle strutture. In progetto la riqualificazione della zona “Arco di san Pietro” da destinare ad area teatro; recupero con l'Ater di immobili del centro storico, di circa 45 mq, per un milione e mezzo di euro, alfine diottenere alloggida destinare alle giovani coppie e agli anziani della comunità con appalto integrato, con acquisizione di progetti definitivi e non esecutivi. In corso di consolidamento piazza Cirillo, mentre sono bloccati i lavori di Via Sacro Cuore e piazza Ri-

Pattuglia al lavoro

Montalbano Presentato il libro scritto dallo studioso Cosimo Pascarelli

La rilettura del Risorgimento MONTALBANO - Patrocinata dall'amministrazione comunale di Montalbano, si è tenuta nella sala della Società Operaia di Mutuo soccorso la presentazione del libro “Il Risorgimento incompiuto” di Cosimo D. Pascarelli, studioso di Montalbano jonico, dirigente scolastico in pensione a Vigevano (Pavia). Il libro ripercorre le vicende legate all'infelice spedizione di Carlo Pisacane e dei trecento a Sapri. Questi durante lo sbarco a Ponza incontrò il medico e patriota montalbanese Vincenzo De Leo e gli propose di aiutarlo a sollevare le genti lucane. Ma il patriota della città di Lomonaco, pur offrendogli aiuto logistico, si rifiutò di accompagnarlo, probabilmente avendo intuito il probabile fallimento della spedizione.

Il libro è stato presentato dalla professoressa Maria Paola Sgro e da Leonardo Giordano, sindaco di Montalbano jonico. Entrambi hanno sostenuto che è assai improbabile che il De Leo sia stato delatore e abbia tradito il Pisacane: troppo forte era in lui la passione irredentistica e troppe sofferenze aveva patito per aver patrocinato la causa dell'Unità d'Italia e della quotizzazione delle terre per i contadini. Era stato condannato a 5 anni di carcere duro a Potenza e poi trasferito in confino a Ponza per poter fare un favore ai Borbone! L'autore ha sostenuto che non vi è alcun documento che comprovi la delazione del De Leo, anche se alcuni testimoni (il Venosta) sostengono questa tesi, ma una cosa è certa: De Leo poteva fare di più per la causa del Pisa-

cane e si è ritirato. Leonardo Giordano ha replicato sostenendo che non solo gli storici più accreditati ritengono quella spedizione un'avventura destinata al fallimento dalle origini ma lo stesso Pisacane era cosciente che la sua era un'azione soltanto dimostrativa. De Leo durante la spedizione dei Mille collaborò con Garibaldi nel sollevare le masse contadine della Basilicata. Il vicesindaco De Vincenzis e l'assessore alla cultura Giordano hanno portato il saluto dell'amministrazione comunale comunicando che l'iniziativa dava avvio alle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Rocco Tauro, presidente della Società Operaia (Sodalizio garibaldino), ha fatto da moderatore. provinciamt@luedi.it

Il centro storico di Montalbano

sorgimento per un ritardo dell'Enel per l'apposizionamento della centralina. Novità anche per la pubblica illuminazione, con l'affidamento ad una ditta della gestione del servizio, la stessa, che ha proceduto al rifacimento di tutti gli impianti. Per quanto riguarda le strade extra urbane sono state rifatte completamente alcune: Manca d'uscio, Vaccariccio, Via Metaponto e per altre si è proceduto con rattoppi, il tutto con fondi comunali rinvenienti dalle multe. Per quanto riguarda i rifiuti si è passati da una differenziata pari al 50% del 2008 fino al 62% del 2009, inoltre, importante sarà la bonifica della discarica di Contrada Iazzitelli che porterà ad un risparmio di circa 93 mila euro fra vigilanza e smaltimento del percolato, il tutto da investire nel miglioramento del servizio. Maggiori risparmi si produrrebbero se ci fosse un impianto di compostaggio provinciale. Per quanto riguarda i servizi, istituito l'Internet Social Point nel centro storico, stabilizzati sei Lsu, assunti due disabili con borsa lavoro, ristrutturata la pianta organica comunale con progressioni verticali, mantenuta la platea degli Lsu, concorsi esterni. Inoltre importante per l'amministrazione anche l'operato del Distaccamento dei Vigili del Fuoco che solo nel 2009 hanno effettuato ben 250 interventi e non solo a Montalbano. E' in animo l'apertura di una sezione primavera per i bambini di età inferiore a tre anni, mentre per il commercio si è proceduti a far sì che le attività di ristoro e bar possono occupare spazio pubblico per posizionare sedie e tavolini, purchè non si ostacoli il transito veicolare. Modificato, altresì, il regolamento per l'apertura di strutture di media grandezza. Anna Carone provinciamt@luedi.it

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Calcio I giallorossi trovano l’attaccante che mancava a Claudio Ranieri per puntare in alto in campionato

Roma saluta il ritorno di Toni Il bomber va subito in campo nell’amichevole contro la Cisco ROMA – Roma lo aspetta oggi e lui ha tanta fretta tanto che si allena da solo già da ieri a Trigoria, Totti gli tende la mano, il popolo giallorosso già freme per lui, sognando traguardi fino a qualche tempo addietro proibiti. Alle 12 di stamane la presentazione poi alle 15 subito in campo nell’amichevole con la Cisco. Da giorni, sono anche partiti i paragoni: qualcuno dice che possiede la cattiveria di Batistuta ed il fiuto del gol di Van Basten, qualcun altro che è affascinante come un gladiatore, audace come un condottiero. Luca Toni è pronto alla nuova sfida ed a stupire ancora.A suon digol, naturalmente. Toni ha prima conquistato Palermo ed i palermitani, poi Firenze, quindi Monaco di Baviera, adesso è pronto al rendez-vous romano, dopo l’esperienza nella Lodigiani. Toni è il ragazzo della porta accanto, il calciatore che ogni allenatore vorrebbe avere alle proprie dipendenze (fatta eccezione per Van Gaal). Dopo gli esordi nel calcio professionistico proprio nella Capitale, con la maglia della Lodigiani, al termine di una lunga e travagliata gavetta, attraverso il Modena, l’Empoli ed il Fiorenzuola, Toni approda nel calcio che conta. Nato a Pavullo (Modena), il 26 maggio 1977, cresciuto nelle giovanili del Modena (sotto la guida di un altro attaccante, Cinesinho), si trasferisce ad Empoli, poi a Fiorenzuola, quindi alla Lodigiani. La svolta della sua carriera è proprio a Fiorenzuola, dove Toni è sul punto di smettere. Lo stesso calciatore lo ha sempre detto: «In panchina c'era Cavasin, io non giocavo mai, ero giovane e mi passavano tante cose per la testa. Avevo pensato anche di lasciare la squadra e di riavvicinarmi a casa; furono momenti poco esaltanti, ma alla fine riuscii ad emergere». Toni si aggrappa ai genitori ed al fratello Andrea, ma anche alla donna che da più di un decennio ha scelto di amare, Marta Cecchetto. Toni conosce la compagna quando giocava nell’Empoli. Lo stesso

Cordoba verso il City che ora sogna Ibra

Luca Toni, bomber della Nazionale italiana e ora della Roma nel suo classico gesto di esultanza

attaccante ricorda così quell'episodio: «Mi trovavo in una discoteca di Milano, anche lei si trovava lì perchè era reduce da una sfilata di moda e scoppiò la scintilla». Quando non èin campo, Toni va al cinema (non a caso uno dei suoi film preferiti è il pluripremiato 'Gladiatorè), ascolta musica (Vasco o Ligabue), frequenta qualche compagno, vede la tv ed ama passeggiare, sebbene non passi inosservato con i suoi 193 cm.Incarriera,Toni haavutolafortuna di lavorare al fianco di colleghi bravi, esperti e dotati di grande carisma, come Roberto Baggio e Josep Guardiola. «Quando giocavamo insieme nel Brescia li vedevo raccogliere palloni durante gli allenamenti, comportarsi

senza alcun privilegio. Roby e Pep sono due grandissimi», ricorda. Ad inizio carriera, Luca giocava alle spalle delle punte, ispirandosi a Michel Platini, poi il suo esempio diventa Van Basten. Dopo le esperienze a Treviso e Vicenza, Mazzone lo chiama a Brescia nell’estate del 2000 (costo dell’operazione 30 miliardi di lire, la più costosa nella storia del club lombardo) e lo trasforma in un bomber implacabile. Gli infortuni lo tormentano e Toni preferisce rimettersi in discussione, scegliendo il sud: a Palermo, con i suoi 30 gol, contribuisce alla risalita dei rosanero in A. Nella stagione successiva consolida il proprio ruolo di attaccante prolifico, mettendo a segno 20 reti e

Alcuni emissari biancocelesti lo raggiungeranno per tentare di riportarlo in Italia

La Lazio e Lotito ripensano a Veron BUENOS AIRES – Dopo la lunga carriera in Italia (Sampdoria, Parma, Lazio ed Inter), il centrocampista dell’Argentina e dell’Estudiantes, Juan Sebastian Veron, sta attraversando una seconda giovinezza: a 34 anni, si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo il Pallone d’Oro del Sudamerica 2009, assegnato dal quotidiano 'El Pais' di Montevideo tramite una votazione tra 400 giornalisti sportivi del continente americano. Veron, che quest’anno ha aggiunto al suo carniere la Coppa Libertadores, aveva già ottenuto lo stesso riconoscimento anche nel 2008. Questa volta ha 'incassatò 107 voti contro i 64 che hanno avuto sia l’attaccante cileno Humberto Suazo (Monterrey) sia l’ecuadoregno Edison Mendez, della Liga

Deportiva Universitaria di diantes, con cui nel 1968 riuQuito. Il capitano, e 'cervellò scì a vincere la Coppa Interin campo, dell’Estudiantes continentale, a spese del ha quindi chiuso un ottimo Manchester United di Best e 2009. Oltre alla Libertado- Bobby Charlton. Archiviato res, la sua squadra è stato a un anno d’oro, ora Veron è un passo di portare a casa il concentrato sul Sudafrica – Mondiale dei club, visto che è per il suo terzo 'Mundial', doquasi riuscita a battere il po quelli in Francia e CoreaBarcellona nella finale del Giappone – appuntamento torneo, prima di venire bef- al quale l’Argentina guidata fata dalle reti di Pedro e Messi (che ha segnato di petto..). Le sue prodezze in campo sono state giustamente premiate dal premio del 'Pais' uruguayano, che servirà a lenirgli la delusione del Mondiale perso ad Abu Dhabi, dove Veron voleva fare come suo padre, anche lui calciatore dell’Estu- Sebastian Veron con la maglia della Lazio

Ivan Ramiro Cordoba

conquistando anche la maglia della Nazionale. Il trasferimento a Firenze equivale per i tifosi del Palermo ad un tradimento: Toni continua a segnare (31 centri) e si prende pure la Scarpa d’Oro di miglior bomber europeo (primo italiano della storia). Conquista il Mondiale in Germania e sceglie proprio la patria dove ha conquistato il suo più importante trofeo. Lo vuole il Bayern e Toni accetta, conquistando il titolo di capocannoniere in Bundesliga, il titolo e la Coppa di Germania. Poi arriva Klinsmann, tornano gli infortuni, il mancato idillio con Van Gaal ed il ritorno a Roma, sponda giallorossa, in cerca della maglia azzurra per vivere l’avventura in Sudafrica.

da Diego Armando Maradona è riuscita ad arrivare tra mille difficoltà, di fatto quasi per miracolo. La 'seleccion' non gioca bene, incassa tanti gol e non riesce a trovare uno stile di gioco chiaro sul quale fare affidamento, mentre a livello dirigenziale non mancano le polemiche, con Maradona sempre al centro. Per lui qualche giorno in vacanza vicino a La Plata, la città dell’Estudiantes, dove potrebbero raggiungerlo emissari della Lazio: il club romano cerca un centrocampista ed il presidente Lotito avrebbe pensato di riportare un biancoceleste un giocatore tuttora molto efficace ed amato dai tifosi.

QUI ISTANBUL La Turchia corteggia Trapattoni ISTANBUL - Secondo voci raccolte dalla stampa locale, la Federazione calcistica turca starebbe per proporre la guida della nazionale a Giovanni Trapattoni, 70 anni, attuale ct irlandese. Sarebbe una grande opportunità per il Trap avvezzo alle avventure difficili, ma capace di fare grandi imprese, sia sulle panchine dei club che quelle delle nazionali. La panchina della Turchia e' attualmente vacante, dopo le dimissioni di Fatih Terim in seguito alla mancata qualificazione alla Coppa del Mondo del 2010. Anche l'Irlanda ha fallito il traguardo mondiale, cedendo pero' solo allo spareggio contro la Francia, nella serata rimasta famosa per il clamoroso fallo di mano di Thierry Henry. Trap avrebbe dunque la possibilità di fare bene e dimenticare il “ratto” francese.

LONDRA – Lo sceicco Mansour potrebbe regalare a gennaio un tris d’assi a Roberto Mancini. Secondo il “Daily Mirror” e il “Telegraph” sono tre i grandi obiettivi per gennaio del nuovo Manchester City del tecnico jesino: i due interisti Maicon e Ivan Ramiro Cordoba, e soprattutto Zlatan Ibrahimovic, passato in estate dai nerazzurri al Barcellona. «Mi piacerebbe avere Maicon e con Ibra c’è sempre stato un rapporto di grande lealtà», le parole spese da Mancini nei confronti dei due giocatori. L’attaccante svedese, dal canto suo, ha sempre stimato l’attuale manager dei Citizens, definendolo uno dei migliori allenatori mai avuti. L’acquisto più vicino sembra però quello del difensore colombiano, che potrebbe così diventare il primo rinforzo dell’era Mancini.

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Sport


Sabato 2 gennaio 2010

Da Abu Dhabi lo Special One bacchetta la stampa: «La mia è una battaglia persa»

Mourinho si fa gli auguri L’allenatore dell’Inter alza il calice: «Costruiamoci la nostra fortuna» di MAURO CORTESI

Josè Mourinho

MILANO – Brindisi di Capodanno per l’Inter al caldo di Abu Dhabi. Josè Mourinho alza il calice a mezzanotte, fa il bilancio di un anno nerazzurro che se n’è andato e lancia la sua sfida al 2010: scudetto sì, per la Champions vedremo. Josè Mourinho sogna un 2010 uguale al 2009, sempre in trincea contro la stampa perchè quella dice «è una battaglia persa, io sono solo e loro in tanti». Una guerra, l’unica, che il tecnico nerazzurro si dice disposto a perdere pur di mantenere «la mia personalità, la mia indipendenza e la mia libertà di pensiero». «Non sarò mai un leccac...», sintetizza con una italianissima quanto efficace espressione. «Nel 2009 - sottolinea Mourinho - abbiamo vinto il campionato che per me è la competizione della verità perchè dura 11 mesi ed è composta di 38 partite». E, champagne in mano, Mourinho promette al popolo nerazzurro il quinto scudetto consecutivo. Non si sbilancia invece per quanto riguarda il cammino in Champions dove un sorteggio birichino gli ha messo di fronte già negli ottavi il Chelsea di Carletto Ancelotti. «E’ la competizione dei dettagli dove la fortuna gioca un ruolo importante - dice Mourinho che quando si parla di coppa diventa cauto - E' vero, la fortuna bisogna cercarsela, guadagnarsela, ma nell’arco di un campionato infortuni, squalifiche ed errori degli arbitri non incidono, in un turno di eliminazione diretta di Champions, si. Insomma il 2009 mi è piaciuto e se mi dicessero che il 2010 sarà uguale, a me starebbe bene». Chissà se starebbe bene anche a Massimo Moratti. Ne dubita capitan Zanetti che, infatti, sposta in alto il livello dei traguardi. «L’obiettivo per il 2010 è festeggiare il 5° titolo consecutivo e arrivare in finale in Champions». Ma attenzione, ammonisce il centrocampista argentino, la Juve c’è ancora e la Roma con Toni potrebbe rientrare in corsa. «Durante l’arco di una stagione - ha sottolineato l’argentino - momenti difficili possono capitare. Alla Juventus è

successo adesso, ma si rifarà e, a -9 rispetto a noi, non è ancora fuori dalla lotta per il titolo». Guai comunque a dare per scontata la vittoria in campionato. «Stiamo facendo bene ma l’importante è arrivare a maggio in queste condizioni. Il campionato è equilibrato e con tanti punti a disposizione può succedere di tutto». Mourinho guarda comunque già oltre, al 6 gennaio e alla ripresa del campionato con la trasferta di Verona contro il Chievo. Il tecnico spera di avere ancora Samuel Etòo anche se finora non è ancora arrivata la deroga da parte della nazionale del Camerun. «Lo spero. Due anni fa con il Barcellona per la coppa d’Africa è partito, è tornato a metà manifestazione, e poi è andato nuovamente in Africa. Stavolta la situazione mi sembra più semplice. In fondo, poi, il calcio africano credo debba molto a quello europeo in termini di esperienza e maturazione del movimento. Credo che Etòo giocherà contro il Chievo. Forse mi sbaglio, ma mi aspetto rispetto». Di Etòo contro il Chievo ci sarebbe bisogno anche perchè difficilmente per il 6 gennaio sarà già disponibile Goran

Pandev. «La società non mi ha detto che lo abbiamo acquistato - taglia corto Mourinho - Tutti sanno che è un giocatore che mi piace perchè dà equilibrio alla squadra, ha un carattere che in campo si fa sentire e ci permetterebbe di utilizzare più moduli». Insomma, l’attaccante macedone arriverà. È solo questione di giorni, forse solo di ore. QUI ABU DHABI. Giornata di lavoro, dunque, per l’Inter al National Stadium della Zayed Sport City. Stamane, alle ore 12 locali, seduta da 60 minuti con riscaldamento, esercitazioni sul possesso palla e torneo a 3 squadre di partitelle a campo ridotto. In gruppo Ricardo Quaresma, Davide Santon e Walter Samuel (secondo allenamento consecutivo con i compagni), lavoro differenziato programmato per Sulley Muntari (terapie, fisioterapia, primo lavoro aerobico sul campo) e Thiago Motta (lavoro “di scarico” muscolare con aerobico sul campo). La squadra è poi partita alla volta di Riyad dove stasera l’undici di Mourinho affronterà in amichevole l’Al Hilal per la conclusione della carriera di Nawaf Al-Temyat, test che completerà la fase invernale della preparazione dei nerazzurri.

INGHILTERRA Il più bel gol è quello di Bergkamp al Newcastle LONDRA (INGHILTERRA) – Il miglior gol del decennio siglato in Inghilterra porta la firma di Dennis Bergkamp, in Newcastle-Arsenal 0-2 del 2 marzo 2002. Questo il parere del tabloid inglese «The Sun», che ha stilato la classifica delle 20 reti più belle negli ultimi dieci anni e in cui hanno trovato spazio anche due italiani. Al terzo posto, infatti, si piazza Gianfranco Zola con il gol di tacco, su calcio d’angolo, segnato il 16 gennaio 2002 nel 4-0 del Chelsea al Norwich in FA Cup, mentre in sesta posizione c’è Paolo Di Canio (sforbiciata al volo) in West Ham-Wimbledon 2-1 del 26 marzo 2000.

Dopo sei anni torna a Milano per restarci

Slitta l’incontro Ferrara-Felipe Melo

Pandev riparte dall’Inter che lo scartò nel 2001

La Juve offre 10 milioni all’olandese Hiddink

ROMA – A Milano, a soli 18 anni, aveva respirato per la prima volta l’aria del grande calcio, senza mai riuscire ed entrare in scena da protagonista, e sempre a Milano (ancora sponda nerazzurra) ritorna, otto anni dopo, per fare quello che gli riesce meglio: giocare a pallone. Ricomincia proprio da dove era iniziata nell’estate del 2001 la vita calcistica di Goran Pandev che, dopo essersi messo alle spalle l’esperienza quinquennale alla Lazio, con l’appendice del lungo braccio di ferro che ha portato alla rescissione del contratto con il club biancoceleste, è pronto a mettersi agli ordini di Josè Mourinho e ad indossare sul campo quella maglia nerazzurra che mai riuscì ad infilarsi nella sua prima esperienza ad Appiano Gentile. L’Inter lo aspetta a braccia aperte (dovrebbe firmare un contratto quadriennale da 3 milioni circa di euro l’anno), anche per farsi perdonare l’errore commesso la prima volta di non aver compreso fino in fondo il talento dell’attaccante macedone. Arrivato a Milano appena 18enne, Pandev passa la prima stagione senza mai esseGoran Pandev re utilizzato dal tecnico Cuper, che l’anno dopo lo manda a farsi le ossa allo Spezia in C1. Ventidue presenze e quattro gol non bastano a convincere l’allenatore argentino che rimanda Pandev in prestito anche l’anno dopo, stavolta però in serie A con l’Ancona, dove realizza appena un gol in venti apparizioni. Anche Roberto Mancini non fa nulla per

Ma la Lazio non si dà ancora per vinta e fa ricorso

trattenerlo e nell’estate del 2004 il macedone arriva a Roma sulla sponda biancoceleste del Tevere. Dopo il primo anno con luci e ombre, l’esplosione di Pandev coincide con l’arrivo di Delio Rossi: 35 presenze e 11 gol nella stagione 2004-2005. Il risultato, ripetuto anche l’anno seguente, gli vale l’acquisto a titolo definitivo dell’intero cartellino da parte di Lotito. Nel campionato 2007-2008 mette a segno il record personale di 14 gol e con 5 perle anche in Champions League, tre delle quali al Real Madrid, tanto da meritarsi le attenzioni del Bayern che arriva ad offrire invano 30 milioni di euro. Dopo un’altra buona stagione i rapporti con la Lazio cominciano ad incrinarsi a giugno del 2009, quando Pandev manifesta per la prima volta l’intenzione di andare via. Poi le note vicende dell’esclusione dalla rosa da parte della società biancoceleste, culminate nella causa vinta dall’attaccante macedone che ora è libero di tornare proprio all’Inter per dimostrare a Moratti che otto anni fa sbagliò a mandarlo via. Nell’attesa di questa seconda “unione” con l’Inter, Pandev nella sosta natalizia intanto si è unito con rito civile alla compagna Nadica Adzhi-Skerleva nella loro città natale, Strumica (a marzo le nozze religiose). Adesso mentre aspetta di brindare alla nascita del figlio, l’ex laziale si prepara a festeggiare per un contratto da 3 milioni di euro a stagione, ma soprattutto per il ritorno sui campi di gioco, Lotito permettendo. La Lazio infatti presenterà lunedì con procedura d’urgenza il ricorso al tribunale di Milano contro la decisione del Collegio Arbitrale della Lega calcio che ha permesso al macedone di svincolarsi dal club biancoceleste. Una battaglia che si gioca sui tempi visto che Pandev nel weekend sarà ad Appiano Gentile per le visite mediche.

VINOVO –Una sbirciatina veloce, qualcheimmagine perle telecamere e poi tutti fuori dallo Juventus Center di Vinovo. E’ cominciato così il 2010 della Juventus: a porte chiuse. Al ritorno in campo dopo una giornata di riposo seguita all’amichevole in Arabia Saudita contro l’Al Ittihad, i bianconeri hanno cercato il massimo della tranquillità per preparare al meglio il prossimo impegno agonistico in programma il 6 gennaio allo Stadio Tardini di Parma. Ed è proprio per ricompattare il gruppo in vista della sfida contro i ducali che ieri la Juventus ha ufficializzato la notizia già filtrata nei giorni scorsi: la squadra farà un giorno di ritiro anticipato a Torino. Martedì allenamento a Vinovo e partenza per Parma. Ieri doveva essere anche il giorno dell’incontro chiarificatore tra il tecnico Ferrara e il brasiliano Felipe Melo, da un pò di tempo a questa parte in rotta di collisione, ma dalle voci di corridoio giunte da Vinovo questo confronto almeno sul campo non c’è stato. Il campo ha invece visto il ritorno di Mauro German Camoranesi: l’italo-argentino, infortunatosi il 12 dicembre a Bari, ha svolto una leggera sgambata di corsa. Sotto lo sguardo attento del vicedirettore generale Bettega e del ds Secco il resto del gruppo ha invece svol-

Mauro German Camoranesi In basso: Gus Hiddink

to esercizi di tecnica individuale e lavoro fisico, per poi chiudere con una partitella. HIDDINK. La società, intanto, prosegue la trattativa per l’ingaggio sulla propria panchina dell’olandese Gus Hiddink, ancora commissario tecnico della nazionale russa, al quale sarebbe pronta a pagare complessivamente 10 milioni di euro all’anno. Nulla di ufficiale, perché a riferirlo è il tabloid moscovita Tvoi Den. “La Juventus tratta con Gus: il superclub italiano offre a Hiddink uno stipendio di 10 milioni di euro annui”, titola il giornale russo secondo il quale particolarmente interessato all’ingaggio dell’olandese sarebbe Roberto Bettega, da pochi giorni nuovo vice direttore generale dei bianconeri.

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34 Sport


La Nazionale di calcio compie il secolo di vita: la prima è stata il 15 maggio del 1910

Cent’anni di successi azzurri La storia della pedata italica che porta a vincere quattro Coppe del Mondo di GIORGIO LA BRUZZO ROMA –Dalla goleada alla Francia alla vittoria sulla Svezia. Si apre il 2010 e la Nazionale italiana di calcio festeggia i suoi primi 100 anni. Tanto è passato dall’esordio datato 15 maggio 1910, un’amichevole con i Bleus giocata a Milano e stravinta con un roboante 6-2 che portò soprattutto la firma di Pietro Lana, attaccante del Milan autore del primogolazzurroe asegnoaltreduevolte in quella gara. A completare lo score furono Virgilio Fossati, Giuseppe Rizzi ed Enrico Debernardi, a guidare gli azzurri era Francesco Calì, originario di Riposto, dove lo scorso 15 maggio il primo capitano della Nazionale ha ricevuto l'omaggio della Figc. Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, portò in quell'occasione la maglia azzurraconlafascia dicapitano,ilnumero 3 sulle spalle e il cognome del glorioso azzurro, sottolineando «l'orgoglio di una storia scritta dai pionieri dello sport, quindi anche e soprattutto da un personaggio poliedrico come Franz Calì che, incarnando alla perfezione il momento storico dell’Italia di allora, è dovuto emigrare, ha indossato la maglia dell’Italia, ha giocato in Svizzera, è tornato in Italia passando per le due sponde genovesi. Un personaggio completo». Quella vittoria sulla Francia segnò l'inizio di un cammino glorioso, che ha portato in bacheca quattro titoli mondiali (1934, 1938, 1982 e 2006), un Europeo (1968) e un oro olimpico (1936). Da allora gli azzurri sono scesi in campo altre 698 volte, collezionando 379 vittorie (318 in casa, l’ultima il 18 novembre 2009, in amichevole contro la Svezia con gol di Chiellini), 183 pareggi e 137 sconfitte (ma solo 29 in campo amico), con 1240 gol segnati e 703 subiti. Una storia lunga 100 anni, in cui 78 giocatori hanno indossato la fascia di capitano: il recordman è ancora Giacinto Facchetti, in 70 occasioni a guidare gli azzurri, ma dietro lo tallona Fabio Cannavaro a quota 68, seguito da Paolo Maldini (64) e Dino Zoff (59). Il difensore della Juventus detiene comunque il primato di presenze in azzurro (131) mentre il miglior goleador di sempre è ancora Gigi Riva, a segno 35 volte (42 presenze), seguito da Giuseppe Meazza (33 gol) e Silvio Piola (30). Il 'primatistà in fatto di presenze tra i ct (Bearzot arriverebbe a 104 includendo le 16 panchine condivise con Bernardini) è Vittorio Pozzo, 95 volte sulla panchina azzurra e allenatore più vincente di sempre nella storia della Nazionale (due titoli Mondiali e un oro ai Giochi Olimpici), ma giù il cappello anche di fronte allo stesso Enzo Bearzot, in sella di fatto dal '75 all’86), e Marcello Lippi, 31 partite di fila senza sconfitte, un record. L’avversario per eccellenza degli azzurri, stando ai precedenti, è la Svizzera, affrontata ben 57 volte tra il 1911 e il 2009 (28 vittorie, 21 pareggi e 8 sconfitte il bilancio italiano) ma le grandi rivalità sono legate a nazionali come la Francia, il Brasile, la Germania e l’Argentina, l’elite del calcio mondiale. In casa dei transalpini abbiamo vinto i Mondiali del '38, brucia ancora la sconfitta nella finale degli Europei del 2000, prontamente riscattata nel trionfo di Berlino di quattro anni fa. Dei tedeschi siamo quasi la bestia nera e quando si parla di Italia e Germania il ricordo non può che andare allo stadio «Azteca», alla semifinale mondiale del '70 e quel4-3 rimasto negli annali per quella che è stata unanimemente definita «la partita del secolo». Dici Brasile e invece i ricordi sono brutti, dall’umiliante 4-1 nella finale di Messico '70 alla sconfitta ai rigori di Pasadena nel '94, in mezzo il 3-2 di Spagna '82, con la tripletta di Paolo Rossi che buttò fuori la Selecao di Tele Santana, che in Brasile reputano una delle migliori nazionali di tutti i tempi. Appassionante il duello con l’Argentina anche se l'immagine ahimè più dolorosa sono i rigori che ci furono fatali nella semifinale di Italia '90. La storia della Nazionale è fatta di imprese e delusioni, dal primo grande successo a Wembley firmato da Fabio Capello, oggi ct

Tra i trofei vinti spicca anche un oro olimpico

Storie di capitani azzurri E’ Giacinto Facchetti il leader di GIORGIO LA BRUZZO

Marcello Lippi alza la Coppa del Mondo

dei Tre Leoni, il 14 novembre '73, alle Coree spesso indigeste, quella del Nord che ci buttò fuori dalla Coppa del Mondo del '66 e quella del Sud fatale nel 2002. Gli anni Trenta, quelli del doppio successo nell’allora Coppa Rimet e dell’oro ai Giochi di Berlino, restano forse i più gloriosi di una Nazionale rinata poi sul finire degli anni Sessanta, per un cammino culminato nel terzo titolo mondiale in Spagna. Poi un altro periodo di risultati altalenanti, fino alla nuova impresa di quattro anni fa in Germania, che ha fatto dell’Italia la nazionale più titolata dietro al solo Brasile. In Sudafrica gli azzurri di Lippi difendono il titolo: ripetersi nell’anno del Centenariosarebbe ilpiùbel regaloche la Nazionale potrebbe farsi.

ROMA – Storia di Nazionale, storie di capitani. In 78, durante questi cento anni, hanno avuto il privilegio di indossare la fascia più importante, di chi scende in campo per guidare la selezione del proprio Paese, spronando i compagni nei momenti di difficoltà, mettendoci la faccia quando necessario. Il Capitano per eccellenza è Giacinto Facchetti, 70 volte in campo con la fascia al braccio, record ancora imbattuto. Uno deidifensoripiù fortidisempre nella storia del calcio, immortalato da Giovanni Arpinio in «Azzurro tenebra», romanzo dedicato all’avventura della Nazionale italiana ai Mondiali del '74, a Facchetti l’Italia deve in parte la vittoria dell’Europeo '68: a decidere la semifinale contro l’Urss, finita 0-0 anche dopo i supplementari, fu il lancio di una monetina, il capitano azzurro scelsetesta eper laNazionale si spalancarono le porte della finalissima. Un mito Facchetti, che presto potrebbe essere raggiunto da Fabio Cannavaro, a quota 68 come presenze

NUMERI Gigi Riva resta il re dei bomber (in maiuscolo i giocatori ancora in attività): 1) Gigi Riva 35 reti 42 pres. 2) Giuseppe Meazza 33 reti 53 pres. 3) Silvio Piola 30 reti 34 pres. 4) Roberto Baggio 27 reti 56 pres. 4) ALESSANDRO DEL PIERO 27 reti 91 pres. 6) Adolfo Baloncieri 25 reti 47 pres. 6) FILIPPO INZAGHI 25 reti 57 pres. 6) Alessandro Altobelli 25 reti 61 pres. 9) CHRISTIAN VIERI 23 reti 49 pres. 9) Francesco Graziani 23 reti 64 pres. 11) Sandro Mazzola 22 reti 70 pres. 12) Paolo Rossi 20 reti 48 pres. 13) Roberto Bettega 19 reti 42 pres. 14) Gianluca Vialli 16 reti 59 pres. 14) LUCA TONI 16 reti 47 pres. 14) ALBERTO GILARDINO 16 reti 38 pres. 15) Julio Libonatti 15 reti 18 pres. 15) Angelo Schiavio 15 reti 21 pres. 15) Gino Colaussi 15 reti 25 pres.

Cannavaro il più presente (in maiuscolo i giocatori ancora in attività) 1) FABIO CANNAVARO 131 2) Paolo Maldini 126 3) Dino Zoff 112 4) GIANLUIGI BUFFON 100 5) Giacinto Facchetti 94 6) GIANLUCA ZAMBROTTA 92 7) ALESSANDRO DEL PIERO 91 8) Franco Baresi 82 9) Giuseppe Bergomi 81 9) Marco Tardelli 81 11) Demetrio Albertini 79 12) ALESSANDRO NESTA 78 12) Gaetano Scirea 78 14) Giancarlo Antognoni 73 14) Antonio Cabrini 73 16) Claudio Gentile 71 17) GENNARO GATTUSO 70 18) ANDREA PIRLO 64 19) CHRISTIAN PANUCCI 57 20) MAURO GERMAN CAMORANESI 53 21) DANIELE DE ROSSI 50 22) FABIO GROSSO 48 23) SIMONE PERROTTA 47 23) LUCA TONI 47 25) MARCO MATERAZZI 41 26) ALBERTO GILARDINO 39 27 MASSIMO AMBROSINI 35 27) VINCENZO IAQUINTA 35 29) ANTONIO DI NATALE 30

Giacinto Facchetti

con la fascia al braccio. «Guarda i muscoli del capitano», cantava una volta De Gregori, e quei muscoli il difensore napoletano li ha sfoggiati quattro anni fa, ai Mondiali tedeschi, leader indiscusso della Nazionale di Lippi trionfatrice a Berlino e a fine 2006 eletto Pallone d’Oro e Fifa World Player. Capitano in campo e anche fuori, come dimostrato due anni dopo quando, agli Europei, seppur infortunato, decise di rimanere al fianco dei compagni per tutta la spedizione. Ci sono poi i capitani coraggiosi, vedi Franco Baresi che a

Usa '94 si infortunò al menisco contro la Norvegia, tornò in campo a tempo di record, in 25 giorni,giusto intempoper lafinale poi persa ai rigori contro il Brasile: le sue lacrime a fine gara sono forse l’immagine simbolo di quella sconfitta. C'è poi il capitano storico, Francesco Calì, originario di Riposto, il primo a indossare la fascia nel lontano 15 maggio 1910: un personaggio «poliedrico», come lo ha definito il presidente della Figc Abete alcuni mesi fa, che è dovuto emigrare, ha indossato la maglia dell’Italia, ha giocato in Svizzera edè poi tornatonel suo Paese passando per le due sponde genovesi. E poi ci sono i capitani vincenti, come Gianpiero Combi e Giuseppe Meazza, che alzarono rispettivamente la Coppa Rimet nel 1934 e nel 1938, e dulcis in fundo Dino Zoff. Per 59 volte leader della Nazionale, a 40 anni suonati è stato tra i volti simbolo dell’Italia Mundial dell’82 e quell'immagine di lui in aereo, al ritorno da Madrid, mentre gioca a carte col presidente Pertini, Bearzot e Causio resta tra le più belle di sempre in 100 anni di storia.

E la Federazione lancia la “card dei supporters”

Nell’anno del centenario si guarda al Sud Africa Di ANTONIO RICOTTA PALERMO – Un secolo di storia e quattro Coppe del Mondo. La Nazionale azzurra compie 100 anni. Il compleanno, per la precisione, si festeggia il 15maggio, maè il2010 l’anno del «centenario» e, guarda un pò, è anche quello del Mondiale del Sudafrica...Una coincidenza che ingolosisce. Regalarsi la quinta stella sarebbe il massimo, Lippi e i suoi ragazzi ci proveranno, la Federcalcio se lo augura «al di là del Centenario», sottolinea il presidente Giancarlo Abete. C'è fermento in Figc, c'è la spedizionesudafricana dapreparare nei minimi particolari, ma ci sono anche i preparativi per i festeggiamenti del Centenario da mettere a punto. «Già nel maggio di quest’anno – ricorda Abete all’Italpress -, abbiamo iniziato a celebrare la ricorrenza in una manifestazione a Riposto, in provincia di Catania. Proprio di Riposto, infatti, era il primo capitano azzurro, Francesco Calì».Storie dapionieri dellosport, digrandi uomini che cominciarono a scrivere le pagine di un libro vecchio 100 anni e che iniziò battendo 6-2, in quel lontanissimo 15 maggio del 1910 a Milano, la Francia, la stessa nazionale che 96 anni dopo piegammo ai rigori nella magica notte di Berlino, portando a casa il quarto titolo Mondiale. «La festa di Riposto ha soltanto inaugurato i festeggiamenti – spiega Abete -, in questi mesi organizzeremo una serie di iniziative ancora da mettere a punto. Il periodo della ricorrenza della prima gara della Nazionale azzurra coincide

Giancarlo Abete, presidente Figc

con la preparazione ai Mondiali del Sudafrica. Quella del Centenario è un’occasione importante che cercheremo di onorare nel modo migliore perchè i valori di riferimento, per la Nazionale e non solo, sono passato, presente e futuro». Nel 100esimo compleanno della squadra più amata degli italiani, ci sarà spazio anche per far decollare la Card dei supporters. «Vivo Azzurro, Italia tifa bene», questo lo slogan dell’iniziativa presentata lo scorso 8 settembre, poche ore prima di Italia-Bulgaria, gara valida per le qualificazioni ai Mondiali che si giocò a Torino. «Il Centenario ci dà l'opportunità perfar partireil progetto della card che cercheremo di portare avanti in questi mesi, in modo tale che il decollo vada di pari passo con il Centenario. Il tutto nell’ottica di dare una dimensione di fan club ad una squadra, la Nazionale, che gioca in varie città del Paese e che è di tutti,

senza dimenticare le altre selezioni. Tra quella maggiore, le selezioni giovanile e il calcio a 5, gli azzurri giocano circa 110 partite l’anno». Nei prossimi mesi verranno definiti nel dettaglio i festeggiamenti, ma la speranza è che la vera festa venga spostata di due mesi: dal 15 maggio (giorno del Centenario) all’11 luglio (giorno della finalissima del Mondiale sudafricano). «A prescindere dal Centenario il Mondiale è qualcosa di unico e ovviamente ci teniamo a far bene, è questo il nostro obiettivo. In quest’ultimo periodo ci sono state nazionali che hanno convinto di più come Brasile, Spagna, Inghilterra, Germania e altre, ma noi speriamo che nei 30-40 giorni in cui staremo insieme riusciremo a creare l’alchimia giusta per fare un grande Mondiale. Del resto vorrei ricordare che in Spagna, nel1982, ein Germania, nel 2006, non eravamo i favoriti e siamo tornati a casa da campioni».

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Sport 35

Sabato 2 gennaio 2010


Cosa cercano e chi liberano tutte le squadre di Prima Divisione

Sabato 2 gennaio 2010

ANDRIA BAT

CAVESE

L'INGAGGIO di Spadavecchia ha risolto il problema in porta, se Mennella non accetta di fare il secondo può andar via. Mezavilla del Taranto è il sogno per il centrocampo, mentre si insegue un rinforzo per l'attacco. Ma quelli Caputo (ora a Salerno) e Fofana sembrano più che altro nomi tirati in ballo per alzare il morale della piazza. Forte il corteggiamento al potentino Frezza e a Bueno del Benevento. Ufficiale il tesseramento del trequartista brasiliano Chiaretti, in attesa del transfert. Può arrivare il giovane bomber Lacarra da Monopoli. In uscita Mastrolilli, D'Allocco (Barletta), Goisis e Margarita (Nocerina).

SI CERCA un centrocampista centrale, è ad un passo l'argentino Horacio Spinelli che si sta svincolando dal Taranto. Lo storico capitano Nocerino è in rotta con la società ed è stato messo in lista di sbarco, Antonio Grillo è destinato al Varese nello scambio che portaAlessandro Radi alla corte di Stringara. A destra si pensa a Nocentini del Taranto. Serve anche un attaccante under: il ds Pavone è sulle tracce di Libor Kozac, classe '89 della Repubblica Ceca che la Lazio ha girato in prestito al Brescia. L'alternativa è Caturano dell'Empoli o Rana della Paganese. Sorrentino verso la rescissione.

pagina a cura di PIETRO SCOGNAMIGLIO

COSENZA

FOGGIA

GIULIANOVA

LANCIANO

PERFEZIONATO lo scambio tra i pali: Pinzan va al Brindisi e arriva Petrocco. Si cerca un difensore bravo in marcatura (Vitiello del Rimini), arriva un attaccante solo se ne escono almeno un paio. L'eventuale ritorno del mediano Mark Edusei dal Bellinzona non è una priorità. Più che la boutade su Simone Inzaghi, in avanti si segue la pista Cipriani o il rientro in Italia di Pellicori dal Queens Park Rangers. In lista di sbarco i giovani difensori Amico e Ungaro (prestiti da Genoa e Reggina), Marsili (verso il ritorno a Taranto), Olivieri, Nastasi, Mortelliti e Ceccarelli che piace al Potenza.

PRIMA di comprare bisogna vendere Salgado. Per il cileno su lavora su un prestito con diritto di riscatto fissato intorno ai 500mila euro. La Salernitana ha esplicitato il proprio interesse, ma il Benevento può avvantaggiarsi dalla possibilità di inserire contropartite di valore. Prima dell'arrivo di Campione pareva certo il ritorno in prestito di Germinale, adesso prende piede l'ipotesi Sebastian Bueno. Rientra nel Sannio il giovane Sgambato, che era in prestito. Via anche gli ex potentini Cuomo (anche lui alla Nocerina) e D'Agostino oltre al giovane Ferrari, di proprietà Samp.

TUTTA l'attenzione è concentrata su una punta centrale: c'è interesse per Ceccarelli del Cosenza, ma l'ingaggio fuori dalla portata delle casse giallorosse (oltre al forte interessamento della Cisco e del Potenza) potrebbe mandare a monte l'affare. Cercato anche un centrocampista avanzato, il giovanissimo ('89) Daniele Conti del Palermo Primavera. Ma prima di acquistare i giallorossi devono cedere: Dezi è richiesto dal Cesena, Migliore dagli stessi romagnoli oltre che da Empoli e Pescara. Da valutare anche la posizione di alcuni giocatori poco utilizzati come Donato e Amato.

PAGLIARI necessita di un attaccante e di un regista di qualità. Pare sfumato Di Gennaro nonostante il pressing del procuratore lancianese Di Campli, l'opzione più concreta riguarda il giovane Federico Dionisi del Livorno (ex Celano) che ha già esordito in serie A. Da Gallipoli potrebbe tornare Roberto D'Aversa, che ha svolto tutta la preparazione estiva con gli abruzzesi. Smobilitazione in avanti: via Morante - verso la Pro Vasto - e Colussi. Il baby Di Stasio della Primavera del Napoli potrebbe essere il portiere di riserva.

R. MARCIANISE

PESCARA

PESCINA VDG

PORTOGRUARO

COME da tradizione il patron Bizzarro non ama muoversi sul mercato di riparazione, ma l'ingaggio dal Potenza di Enrico Polani (che si allena con Boccolini già da qualche giorno) è ormai cosa fatta. Il centravanti sarà già a disposizione nella trasferta di Portogruaro. Il ritorno di Innocenti, richiesto a gran voce dalla tifoseria, sembra a questo punto impossibile. In uscita il laterale sinistro difensivo Russo - chiuso dall'ascesa di Tomi - e Montanari richiesto a Foligno dall'ex tecnico casertano Luca Fusi.

UNO tra Dettori e Tognozzi andrà via. L'ex potentino piace al Taranto, mentre Tognozzi è stato proposto al Frosinone per avere in cambio Mattia Biso. Operazione difficile. Sicuro partente è Tommaso Romito, per il quale il Benevento pare aver superato Gallipoli e Frosinone. Il portiere Prisco ha rifiutato la Nocerina, mentre l'Empoli potrebbe offrire a Simone Vitale la ribalta della serie cadetta. Fermo per ora il mercato sul talentino Verratti, ma non si esclude che venga acquisito in comproprietà e lasciato in biancazzurro. In uscita uno dei quattro attaccanti.

TROVATO con il Gallipoli l’accordo per la comproprietà di Francesco Di Gennaro, valutato nel complesso un milione di euro. Adesso resta da convincere il calciatore. Due obiettivi imprescindibili per il 4-42 di Bonetti: un terzino sinistro e un esterno destro offensivo. Per la difesa piace Suriano del Brindisi, che potrebbe essere scambiato con il partente pari ruolo Piva. Bonetti sta provando a portare con sé Capparella dalla Juve Stabia, gli è stato offerto un biennale. In uscita il difensore Di Berardino e i centrocampisti Cruciani e Censori.

NESSUN movimento di rilievo previsto, né in entrata né in uscita. La società si à data l'impegno di riuscire a vendere i quattro elementi fuori rosa dall'estate, che pesano per gli ingaggi e non rientrano nel progetto tecnico. Si tratta del centrocampista Matteo Deinite (classe ‘83), dell’esperto difensore Carlo Cherubini, dell’attaccante Andrea Maniero e dell’esperto trequartista Levacovich, che potrebbe seguire il suo mentore Domenicali a Terni.

POTENZA

RAVENNA

REGGIANA

RIMINI

RIVOLUZIONE e ringiovanimento. Capuano fa il mercato e ha già portato in rossoblu i difensori Taccola e Di Fatta, il centrocampista Iraci e l’attaccante Delia. Si cerca un secondo portiere, un mediano (Marzocchi della Paganese pare ad un passo) e un attaccante di peso. In ballo i nomi di Ceccarelli, Castaldo e Perna della Ternana. Tante anche le uscite: rescissione certa per Langella, Giannusa, Polani e Gragnaniello. Vanacore è andato al Melfi. In bilico le posizioni di Cardinale, Lucenti, Frezza e De Cesare. Mistero sulle condizioni fisiche di Anderson.

DUE e ben definiti gli obiettivi del ds Giorgio Buffone. Serve un difensore capace di giostrare sia da centrale che da laterale destro, il nome giusto pare quello di Belmonte. Esposito ha bisogno anche di un quarto attaccante, visto che il povero albanese Filipi (morto in un incidente stradale) non è stato mai rimpiazzato. Allacciati i contatti con Massimiliano Varricchio - fuori rosa al Padova - e con Davis Curiale. Ma l'ingaggio assai elevato potrebbe essere un ostacolo in entrambi i casi. In uscita il difensore Basso, che la Reggina presterà da qualche altra parte. Stessa sorte per Squillace.

LE COSE funzionano per il meglio, quindi non è prevista nessuna operazione di rilievo per la squadra di Dominissini. I pezzi pregiati Stefani e Tomasig potrebbero andar via solo in presenza di offerte ricchissime dalla B, che al momento però non si vedono all’orizzonte. In uscita alcuni giovani che hanno trovato poco spazio. Il Genoa riprenderà dal prestito il nazionale under 20 Eusepi per girarlo da qualche altra parte. Destinati verso altre mene anche Ferrari e D’Amico.

L’UNICO sacrificio economico in previsione sarebbe per Ciro Ginestra, nel momento in cui il Gallipoli dovesse decidere la sua cessione. In uscita il giovane Mattia Marchi, nonostante la publagia. Mezzo girone B della Seconda Divisione ha chiesto notizie di Longobardi, il cui cartellino è però a metà con il San Marino che non vorrebbe ritrovarselo contro. Difficilmente verrà accontentata la richiesta dell’Andria per Di Piazza. Nessuna offerta di rilievo per i pezzi pregiati Frara, Regonesi e Vitiello, su cui ha comunque messo gli occhi il Cosenza.

SPAL

TARANTO

TERNANA

VERONA

NOTARISTEFANO vuol passare dal 42-3-1 al 4-4-2. Favasuli che non ha rinnovato con la Cavese è la prima scelta come esterno sinistro di centrocampo. Il tecnico vorrebbe il francese Lanteri, jolly offensivo del Novara già con lui a Legnano, società da cui può arrivare il terzino sinistro Cilona. Trattativa con il Brescia per lo svizzero Berardi (esterno basso a destra), in cambio uno tra Lorenzi e Zamboni da indirizzare in Lombardia. Vanno via Gaspari, Bracaletti e l'attaccante nigeriano Agodirin.

AMPIA rivoluzione. CORTESE è già arrivato, manca solo il deposito anche per il tesseramento di Panarelli dal Brindiso, Triarico dal Crotone e per il mediano finlandese Taulo. In fase di chiusura Soddimo dalla Salernitana e il centrale Rajcic, attualmente fuori rosa a Bari. Vicino anche Colombini appena rescinde col Benevento. In uscita Lolli potrebbe seguire Spinelli a Cava, Iraci e Di Fatta sono a Potenza. Berretti piace al Sorrento, Mezavilla a Pescina e Andria, Magallanes al Perugia.

IL DS Mascella ha dichiarato di voler puntare in alto e ha a disposizione un buon budget. Per l'attacco si punta a Santoruvo del Frosinone (che vive a Viterbo, a soli 50 km da Terni) e a Frediani, prolifica seconda punta del Figline. In partenza Perna, mentre Cardona e Piccioni rappresentano un caso. Per il primo c'è la corte del Piacenza, altrimenti resta fuori rosa con il contratto in scadenza. L'esterno ha rotto con la società. Domenicali ha chiesto anche due esterni a sinistra, un difensore e un'ala (specie se parte Piccioni).

L'UNICO grande obiettivo è un attaccante. Il ds Bonato intende giocarsi tutte le carte su Di Gennaro che del Pescina (che ha l'accordo col Gallipoli) pare non voglia saperne. Varricchio del Padova è l'alternativa. Nel caso andasse bene anche una seconda punta, Curiale del Cittadella sarebbe il top. Il difensore Comazzi non ha rinnovato e pare destinato al Padova, cercheranno fortuna altrove anche Luisito Campisi (verso il Monza) e l'attaccante argentino Gomez. Burato piace al Lumezzane.

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36 Sport Mercato da oggi all’1 febbraio


Rescissioni in atto, ma Galigani parla con Lucenti e Frezza. Oggi arrivaDelia

Potenza, ultimi tagli Cardinale vorrebbe restare, ma non rientra nel budget SALVARSI sul campo, di certo. Ma sarebbe una follia riuscirci senza garantirsi anche la salvezza dei bilanci, fondamentale per l’iscrizione al prossimo campionato. E’ la classica coperta corta, ma in questo momento sta all’abilità di Galigani e Capuano trovare la complicata quadratura del cerchio. Ai giocatori rossoblu è stato sottoposto un piano finanziario che, con le dovute differenze, può essere assimilato al “piano Baraldi” sottoscritto dai giocatori della Lazio nel 2004 dopo il fallimento della gestione Cragnotti. In quel caso la rinuncia a parte degli stipendi veniva compensata dalla sottoscrizione di capitale azionario, ma in ogni caso si chiedeva agli atleti un sacrificio tangibile per rimanere parte del progetto tecnico nel momento di difficoltà. E’ quel che avviene a Potenza, dove il taglio netto sul monte ingaggi - combinato ai contributi per il minutaggio dei giovani - dovrà consentire non solo di pagare gli stipendi ogni mese a chi rimarrà, ma anche di essere perfettamente in regola con le numerose imposte.Questo comportala necessità di rescindere molti contratti. Si parte da Gragnaniello e Polani (verso Nocera e Marcianise), per continuare con Langella (vicino alla Paganese) e Anderson. Ancora devono dare una risposta Lucenti e Frezza, assai stimati da Capuano che sta provando a convincerli nell’accettare la riduzione degli emolumenti. Pare invece fuori portata per il Potenza lo stipendio di Roberto Cardinale. Il difensore ha manifestato l’idea di continuare ad allenarsi regolamente ipotizzando anche un prosieguo della sua avventura in rossoblu, ma continua a guardarsi intorno sul mercato. Difficile però che possa ac-

cettare di ridursi lo stipendio nella misura necessaria alla salute delle casse societarie, in questo momento obiettivo primario. Dopo Taccola, Iraci, Di Fatta e Delia (oggi al Viviani, ndr), la punta di spessore che arriverà dovrà rientrare necessaria-

mente nei parametri di bilancio stabiliti. Trova conferma il contatto con Ceccarelli del Cosenza, il cui procuratore (l’exgiocatore dellaLazioLionello Manfredonia) sta valutando la proposta di Galigani. Magari potrebbe arrivare anche un supporto

dal Chievo, società titolare della metà del cartellino. Domani intanto alle 14.30 test al Viviani contro il Francavilla di Lazic in cui sarà possibile vedere all’opera i nuovi. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Capuano scrive ai tifosi: «Vi amo» E il legame diventa ancora più saldo SEMMAI CE NE fosse stato bisogno, l’ultimo segnale di Ezio Capuano ha confermato il profondo amore che il tecnico rossoblù ha per la piazza potentina e per i suoi tifosi. Che, lo ricordiamo, da parte loro lo hanno omaggiato con una spada da samurai e una gigantografia allo stadio, oltre a un mezzo tempietto votivo davanti al Bar Locatelli. Tanto affetto è stato ricambiato con un lungo messaggio di augurio e amore che Capuano ha inteso inviare ai capi della tifoseria organizzata per ringraziarli di tutta l’attenzione che hanno riversato nei suoi confronti. Questo il testo che ha fatto presto il giro della rete (su facebook) e ha ottenuto anche tanti commenti entusiastici di chi ha imparato ad apprezzare prima l’uomo e poi il tecnico . «La mia famiglia mi ha impegnato nei valori più alti del sentimento. Con questi principi sono andato avanti in tutte le espressioni e componenti della vita. Il calcio è manifestazione ma soprattutto è l'espressione più alta della propria terra. Ovunque ho lavorato sono stato sempre scomodo, non ho mai permesso porcherie e mai fatto compromessi, ho lottato sempre in difesa del popolo, ho lottato in ogni pre-gara per convincere i giocatori che una partita di calcio, che per loro può ritenersi solo tale, per molti può essere il sacrificio più alto morale ed economico, privandosi di una pizza o di fare l'amore in un albergo o addirittura, per una famiglia semplice, essere malati per la propria squadra facendo debiti per seguirla. Da questo si può capire

il mio modo di vedere il calcio: la corsa sotto la curva a gioire perchè loro stanno gioiendo, ecco il perchè rinunciare ai soldi e trascurare i figli, e per tutto questo che a prescindere da tutto e tutti sono stato sempre amato. Oggi vivo una realtà diversa: l'apoteosi del mio sentimento calcistico, mai avrei immaginato di meritare tutto questo affetto nei miei confronti, Capuano mai essendo così forte avrei immaginato di emozionarmi tanto. Voi rappresentate la mia forza quotidiana, voi siete la mia unica meta che mi spingerà a lottare giorno dopo giorno affinchè il calcio a Potenza non muoia. Io non sono in grado di sapere come finirà ma non sarò mai in grado di ripagare quello che mi avete dato. Lotterò più forte di prima con più responsabilità, in difesa del nostro popolo. Vi amo. Eziolino Capuano»

MELFI

Stasera a cena il 6 con l’Atella UNA CENA TUTTI quanti insieme, compreso l’ultimo arrivato Antonio Vanacore, e poi domattina in campo per riprendere la preparazione in vista del cruciale match di campionato contro il Barletta. Feste finite per il Melfi che è pronto a rituffarsi nel lavoro quotidiano con la speranza che l’organico a disposizione di Rodolfi possa essere implementato di quelle pedine utili a risalire la china della classifica, dopo un periodo in cui non tutto ha girato per il verso giusto e i soli 2 punti in 7 partite hanno vanificato quanto di buono fatto da Arcamone e soci. Proprio l’argentino è sulla strada del recupero, anche se il suo impiego nella gara contro i pugliesi non è del tutto certo. In tema di attaccanti, comunque, il Melfi deve fare buona guardia dalle offensive che potrebbero arrivare da più parti dal momento che proprio le due punte titolari (l’altra è Chiaria) fanno gola in categoria, anche superiore. Per quest’ultimo si potrebbe anche valutare una cessione in comproprietà a un’altra società (facendo restare il giocatore a Melfi fino a giugno), visto che ha un contratto biennale con la squadra gialloverde. Per il resto, l’esigenza primaria di mercato è un esterno di centrocampo a sinistra. sul fronte tecnico, amichevole il 6 contro l’Atella al campo Sata.

Rinforzo e test per il Francavilla

DAttese a giorni novità di mercato. Genchi a Casarano

Marsico da Lazic e domani a Potenza

Matera torna al lavoro

FRANCAVILLA – Colpo di fine anno in casa Francavilla. Il sodalizio del presidente Franco Cupparo, si aggiudica le prestazioni di Alberto Marsico. Ad annunciarlo la società sinnica, tramite un comunicato stampa uscito sul portale fcfrancavilla.it. L'acquisto del centrocampista svincolato dal Bitonto, formazione di Serie D regala così ai tifosi del Francavilla, un giocatore di esperienza e dalle grandi capacità balistiche. Con questo ingaggio, la formazione di mister Ranko Lazic si rafforza notevolmente, con un organico di tutto rispetto. La notizia era trapelata già qualche giorno fa nell'ambiente rossoblù, ma erano soltanto delle trattative per il trasferimento che ha visto la sua concretezza, grazie all’intervento deciso della società con il direttore sportivo Nicolao, per chiudere definitivamente la trattativa. Materano di nascita, Alberto Marsico ventisei anni, è un giocatore che può ricoprire diversi ruoli in squadra; da centrocampista esterno, a fantasista dietro le punte e non disdice anche un impiego come seconda punta. Alberto Marsico approda alla corte rossoblu per rilanciarsi dopo una stagione non troppo esaltante trascorsa a Bitonto. Si spera in un suo rilancio per il bene suo e del Francavilla. Il suo esordio nei campionati professionistici, avviene nella stagione 2001-02 con il Matera in Serie D, due stagioni nella città dei sassi, per poi approdare in C2 con la maglia della Vigor Lamezia, altri due anni e poi il ritorno a Matera dove diventa il capi-

RIPRENDE a lavorare oggi il Matera dopo la pausa relativa alle festività per il nuovo anno. Mister Giusto avrà nuovi volti a sua disposizione, anche se c’è sempre fremente attesa per conoscere il sostituto di Giuseppe Genchi, che nel frattempo si è accasato a Casarano. Arriverà un esterno sinistro che dovrà completare la “nuova” difesa biancazzurra, ridisegnata dopo i numeri molto deludenti della prima parte di questo campionato con le 27 reti subite ed il secondo posto nella triste graduatoria delle retroguardie più perforate del girone. Mister Giusto, dunque, procederà nel coprirsiper benele spalledopo avercambiato i due portieri, coperto la partenza di Catalano con Manzo ed essersi assicurato le prestazioni dell’esterno basso ‘90 Francesco D’Angelo, anche se per l’altro under c’è ancora un bel pò di tempo, visto che la soglia dello svincolo prevista per i seniores non tocca i calciatori nati dal 1989 in poi. «Stiamo valutando l’arrivo di un esterno sinistro basso ha confermato Pino Giustoanche se abbiamo ancora a disposizione un pò di tempo per fare le dovute valutazioni in termini di under». Invece, tempi stretti per coprire l’importante buco lasciato dalla partenza di Genchi, che accasatosi al Casarano dovrà, dopo aver scontato le due giornate di squalifica, esordire con la maglia rossazzurra proprio al XXI SettembreFranco Salerno contro il Matera, per un gioco davvero incredibile del destino, dopo la non brillante vicenda che ha

Marsico quando vestiva la maglia del Matera

tano della squadra, infine il passaggio a Bitonto, l’estate scorsa. La sua provata abilità e duttilità rafforzerà il gioco del Francavilla dal centrocampo in su. Questo acquisto consente alla squadra di poter contare su un forte giocatore esperto che, insieme agli elementi di esperienza presenti in squadra, farà sicuramente bene. Un Francavilla che vuole restare il più possibile nella zona alta della classifica e forse lottare per i vertici. Nel frattempo la squadra del presidente Franco Cupparo, si gode le vacanze per poi ricominciare la preparazione domani, nel test amichevole in programma allo stadio “Viviani” contro il Potenza. Poi, nuovamente le sedute di allenamento agli ordini dello staff tecnico, in vista dell’esordio in campionato il dieci Gennaio, contro il Pianura. Claudio Sole

fatto saltare l’idillio tra la società biancazzurra e l’attaccante mancino. Proprio il primo tentativo di sostituire il forte attaccante è tramontato sul nascere, dopo aver visto Maranzano in azione nell’amichevole disputata a Terlizzi contro la formazione locale di Eccellenza pugliese. Infatti, bocciato definitivamente il trequartista palermitano, si torna a sondare il difficile e tortuoso mercato delle punte, viste le “grandi”, in termini economici, richieste degli attaccanti che lasciano le squadre di Lega Pro e le poche possibilità che si aprono a questo punto del mercato. Bisogna rimboccarsi le maniche e fare in fretta per non perdere importanti possibilità, evedere giocatori interessanti vestire altre maglie. «Non abbiamo trovato ancora chi fa al caso nostro -ha continuato il tecnico del Matera- ed attendiamo di poter coprire il prima possibile questo ruolo». Ma ci sono ancora diverse piste aperte e si attende di trovare quello giusto. C’è ancora pochissimo margine per lavorare se si cerca, come sembra per il caso del Matera, un calciatore che provenga dalla categoria superiore. «Lavoriamo su un gruppo di nomi, ma c’è da considerare che questo è un mercato molto difficile e per il momento -ha concluso Giusto- non ci sono novità sostanziali, se non il continuo lavoro di ricerca». La prossima settimana sarà certamente decisiva in merito. Francesco Calia sport@luedi.it

Il tecnico del Matera Pino Gisuto

Pisticci, una settimana di doppie sedute e domani un test col Taranto PASQUALE ARLEO sta ricomponendo i cocci del Pisticci per la volta che dovrà condurre la squadra jonica quantomeno ai play out. Cinque elementi per completare la rosa con un’esigenza particolare: i due 1991. Arleo preferirebbe avere un esterno d’attacco e un jolly di centrocampo per rendere completo il parco degli under che devono obbligatoriamente giocare. Esigenza questa ancora più forte di quella che dovrà portare in gialloblè un centravanti di peso. Non uno di categoria, ma un atleta di quelli che hanno vantato esperienze di un certo tipo in C. Arleo l’ha già individuato e ha dato una sorta di ultimatum al giocatore in questione proprio per l’esigenza di non perdere giorni preziosi in una fase fondamentale del campionato. Infatti, ricordiamo che il Pisticci riposerà il giorno 10 e tornerà a giocare solo sette giorni dopo con il Francavilla Fontana, una vera e propria gara da spareggio in ottica salvezza. Per tale ragione da stamattina, quando riprenderà la preparazione, al giorno 9 gennaio saranno svolte cinque sedute doppie di allenamento per riprendere la squadra dal punto di vista fisico e tattico. Poi da martedì 12 si riprenderà regolarmente il cammino solito del lavoro. Domani, intanto, dopo il doppio allenamento odierno, amichevole di lusso al Michetti contro il Taranto di Prima Divisione.

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Sport 37

Sabato 2 gennaio 2010


Sabato 2 gennaio 2010

Il Genzano riparte da Natiello dopo l’addio di Terranova

Regine e cenerentole di BIAGIO BIANCULLI

LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE A.CRISTOFARO Con gli innesti di Santagata in difesa e Grieco in attacco non dovrebbe avere problemi nel girone di ritorno a conquistare punti, soprattutto lontano da casa, dove ne ha raccolti soltanto otto.

ATELLA M. Il sesto posto è un piccolo capolavoro di D'Urso. Ha portato finora la squadra (ripescata in estate) da una programmata salvezza tranquilla ad un'inaspettata posizione di medio - alta classifica. Sta facendo giocare un gran calcio all'Atella, unendo spettacolo e concretezza.

AVIGLIANO Ha deluso per tre quarti del girone di andata, ha poi assaporato il gusto del centro classifica, ma ha fatto non uno, bensì due passi indietro rispetto alla scorsa stagione. Discutibili le strategie di mercato. Nell'anno nuovo dovranno cambiare tante cose.

AZ PICERNO La speranza di Caivano è di trovare la quadratura del cerchio. In campo si vedono buoni giocatori come Castagno, Mastroberti e Fringuello, mentre i giovani non sono esplosi come ci si aspettava.

BORUSSIA PLEIADE Sta facendo un campionato dignitoso. Ha buttato al vento qualche occasione di troppo per inesperienza, ha un organico giovane e interessante, ma sicuramente a oggi non all'altezza di lottare per una posizione superiore a quella che occupa. La salvezza non dovrebbe essere un problema

FERRANDINA Continui cambi, niente progettazione, sbagli di mercato: queste le cause che hanno condannato il Ferrandina all'ultimo posto dopo queste prime quindici giornate di campionato. Qualche movimento ultimo potrebbe accendere un lumicino si speranza, ma è difficile

FORTIS MURGIA Capolista di Eccellenza e finalista di Coppa. Di più non gli si poteva chiedere. La dirigenza composta dal quadrilatero Patella - Silvano Lolaico - Potenza ha saputo imprimere la mentalità vincente con una campagna acquisti mirata e azzeccata sin dal primo giorno di lavoro.

GENZANO BANZI La fusione tra Genzano e Banzi è servita per non far morire il calcio tra le due comunità, ma è necessario un girone di ritorno strepitoso per evitare i play - out. Lunedì è stato depositato in Lega il contratto di Natiello che ha preso il posto del dimissionario Terranova.

7.5 6.5 5.5 6 6.5 4.5 9 5

IRSINESE

4

La retrocessione è già scritta. Prende gol a grappoli ogni domenica. L'assenteismo dei dirigenti del posto ha portato la società che nel prossimo anno compirà sessant'anni a giocare sempre con i ragazzini costretti a subire reti senza riuscire ad opporre resistenza.

MURESE Lardo la garanzia per i muresi. Finchè ci sarà l'allenatore di Contursi Terme a guidare la squadra, a Muro avranno un gioco elegante e affascinante. Per centrare i play - off bisognerà disputare un grande ritorno.

POLICORO Gioca bene ma i risultati non arrivano. Nemmeno la speranza di giocare in casa propria la finale c'è stata. La gara del 3 gennaio contro il Picerno risulta fondamentale per la salvezza.

6.5 5.5 6

REAL TOLVE Stenta a decollare, ma di positivo c’è l'avventura in Coppa Italia che si concluderà con la finale di Policoro contro il Murgia. Puntare però ogni anno alla seconda parte della stagione è un azzardo che non è detto paghi ogni volta.

7

RICIGLIANO Un girone di andata da protagonista seppur con qualche difficoltà. I tre gol al Fortis Murgia alla quarta giornata e la vittoria di misura sull'Angelo Cristofaro Oppido sono l'emblema di una squadra che sa divertire e soffrire. Ottimo il lavoro di Dente, esaltante la stagione di Daniele, simbolo di una squadra costruita bene dal diesse Turturiello.

VALDIANO

8

Piani alti della classifica. E' l'outsider più accreditata per reggere il passo della capolista. Bene i giovani che sono l'arma in più. Bisognerà vedere se riuscirà ad arrivare prima oppure accontentarsi dei play - off

8

VIGGIANO La più bella “sorpresa” dell'anno. Squadra di “gregari”, costruita attorno a un gruppo di giocatori esperti cui sono stati affiancati alcuni giovani talenti. Il valore aggiunto resta Campisano, capocannoniere del torneo

VULTUR Nell'ultimo mese, grazie a due vittorie e due pari, è riuscita a mantenersi sempre a stretto contatto dai play - off distanti solo tre punti. Il pareggio di Ricigliano dimostra che la squadra è viva e sintetizza l'inversione di tendenza della squadra dopo una partenza di campionato a singhiozzo.

6.5

Domani in campo alle 14,30 Oggi si conosceranno gli arbitri

La capolista va a Muro SMALTITI I cenoni natalizi, sparati i botti di Capodanno, il primo week-end del 2010 si apre con un succulento "piatto" a base di calcio regionale. Domani pomeriggio (alle ore 14.30), le sedici squadre dell'Eccellenza lucana torneranno nuovamente in campo per la disputa della prima giornata di ritorno del campionato. Il Fortis Murgia è sempre la squadra leader del massimo torneo regionale, avendo chiuso il 2009 in testa alla classifica, con trentaquattro punti all'attivo. La capolista, guidata in panca da mister Squicciarini, è attesa da un test probante sul rettangolo da gioco della Murese. Infatti, l'undici di Lardo, a domicilio, proprio non risparmia nessuno. Nell'ultimo turno dell'anno che ci siamo lasciati alle spalle, la compagine murese ha affondato la vice-capoclasse del campionato, vale a dire il Ruggiero Valdiano. I salernitani, invece, faranno visita al Genzano Banzi, formazione impelagata nei bassifondi della graduatoria. Le distanze tra la regina della massima competizione regionale (Fortis Murgia) ed il Ruggiero Valdiano potrebbero ridursi notevolmente in questa prima giornata dell'anno nuovo. L'Angelo Cristofaro Oppido disputerà un derby impegnativo al cospetto del Real Tolve. Sul campo amico, i ragazzi di Manniello hanno lasciato soltanto le briciole

alle squadre avversarie (tre punti); in esterna, i tolvesi viaggiano alla media della prima della classe. Dunque, non è così scontato il segno “1”. La sorpresa e matricola terribile Viggiano non conosce per niente ostacoli. I valdagrini puntano decisamente alla zona-podio, facendo gli onori di casa ai granata dell'Avigliano, che si sono in parte ripresi nell'ultima domenica calcistica del 2009 (exploit esterno sul campo del Genzano Banzi). Giocherà in casa anche il Ricigliano di Dente, reduce da un filotto di giornate estremamente negativo. Il pronto riscatto è atteso contro il Borussia Pleiade. L'Atella Monticchio sarà impegnata sul terreno della cenerentola Ferrandina; la Vultur Rionero proverà a confermare la propria forza casalinga, ospitando l'Irsinese. Scontro tra terzultime della classe a Policoro: di fronte gli ionici ed il Picerno. Questi sono i nomi dei calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Michele Stolfa (Genzano Banzi): 2 giornate; Vito Larotonda (Atella Monticchio), Antonello Naturale (Picerno), Fabio Cardillo (Murese), Rocco Zizzamia (Policoro), Davide Argenti (Vultur Rionero), Pierpaolo Rapolla (Vultur Rionero), Ernesto Laneve (Viggiano): 1 giornata. Donato Pavese

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38 Sport


Dopo Moliterno le sorprese Pietragalla, Pignola e Miglionico

Una big e tante sorelle di BIAGIO BIANCULLI

LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE A.SCANZANO Il distacco dai play - out è di otto punti. Sarà difficile recuperare. Ma gli ultimi tre scippi su rigore sono stati fatali alla squadra che ha perso ben 5 punti contro Moliterno, Balvano e Grottole. Meriterebbe miglior sorte.

BALVANO Tre pareggi di fila che indicano che questa squadra non vuole abbandonare il secondo palcoscenico regionale per non precipitare nell'Inferno della Prima Categoria. Ha perso pezzi grossi come Cilibrizzi e Grasso, ma ne verrà fuori alla distanza.

BAR LA NOTTE Con gli acquisti di Ragone, Cilibrizzi e l'ultimo in ordine di tempo di Palladino è una seria candidata ai play - off. Da neopromossa sta facendo intravedere belle trame di gioco e i sudati allenamenti settimanali producono soddisfacenti risultati.

BELLA Dopo un inizio in sordina la squadra di Limoncelli sembra in grado di risalire la china. Il pareggio nel recupero di Pescopagano ne è la prova. Il campionato è lungo e non c'è da aver fretta. Solo pazienza.

GROTTOLE

5 5 7.5

Vince raramente e perde sempre in trasferta. Con questi ritmi non si va da nessuna parte. I play - out sono garantiti, ma non è escluso un ritorno dell'Atletico Scanzano in forte crescita. Per la salvezza occorrerà imporsi pure in campo esterno.

LIBERTAS MONTESCAGLIOSO Sta svolgendo bene il suo compito: quello di stazionare a metà classifica e di non avere problemi. Riesce a giocare meglio in trasferta che in casa, anche se i punti conquistati sono equamente divisi. Da neopromossa potrebbe togliersi tante soddisfazioni nel girone di ritorno.

MIGLIONICO I gol di Lambertini sono una garanzia. “Il Cobra” con i suoi undici centri è il capocannoniere del campionato e da quattro stagioni a questa parte va sempre in doppia cifra. Con Tataranni e Andrulli forma un tridente meraviglioso. Fondamentale pure Venezia in mezzo al campo.

PESCOPAGANO Dubbi dopo aver perso le prime due gare di campionato. Poi alla terza giornata i tre rigori sbagliati dal Pignola e la rete di Lotano hanno spianato la strada ad una serie di risultati positivi: è da play - off.

PIETRAGALLA La squadra ha avuto una crescita esponenziale con il salto di categoria sia a livello tattico sia a livello di mentalità. La società ha fatto scelte giustissime. Giocatori come Luigi Pietragalla, Gorga e Piacenza hanno fatto la differenza. E' il merito è di tutti. Di Potenza in primo luogo.

5.5

REAL IRSINA Gli arrivi dei fratelli Pecoriello, Acito e Fiorino nel girone di ritorno dovranno servire per trovarsi nella zona play - off. Il distacco è di appena cinque lunghezze, ma bisogna fare attenzione ai rischiosi play out vicini quattro punti.

7

Sfrontata in casa, impacciata in trasferta. Però l'esperto D'Ascanio saprà rigenerare i suoi uomini anche lontano dalle mura amiche e infondere sicurezza. Con il passare del tempo vedremo se i biancazzurri riusciranno a restare aggrappati al treno play - off.

LAGOPESOLE

MOLITERNO Da tre anni gioca il miglior calcio del torneo cadetto. Con Vignati sia Savone che Luis Genovese sono rinati. Molletta, Albini e i giovani Fratantuono e Petrocelli sono le certezze. Lanzolla, Mastrangelo, La Salvia e Cirigliano le garanzie. Si aspetta l'esplosione di Alessandro Genovese.

5 6

ROTONDELLA Nonostante il mercato dicembrino abbia regalato a Martino il centrocampista Zuccarelli e la punta Agneta, i risultati tardano ad arrivare. L'acquisto di Montemurro in estate si è rivelato un flop, tanto da andarsene prima a Grottole e poi scendere di categoria a Tursi.

SANTARCANGIOLESE I valdagrini per festeggiare al meglio i loro cinquant'anni di storia vogliono i play - off. Ad inizio stagione l'obiettivo era di vincere il campionato, ma i risultati negativi ne hanno compromesso il cammino

SOCCER LAGONEGRO Oliva ha lavorato molto bene. Ha puntato sui giovani, ha stimolato l'ambiente che già conosceva ma che ha saputo rivitalizzare al meglio. Non aveva una rosa molto ampia e ha gestito al meglio il suo organico.

7.5

8.5 7.5 8 6 5.5 6.5 6

VARISIUS Inizialmente a Tucci sono mancati giocatori importanti: i giovani faticavano ad uscire e mancava una mezza punta. Poi però con Tragni e la rosa completata dal rientro di alcuni infortunati (Bellomo e Cristallo su tutti) la musica è cambiata.

7

Domani in campo Testacoda per Moliterno e Pietragalla

Turno agevole per le big CON L'AVVENTO del 2010, riparte anche il torneo regionale cadetto della Basilicata. Nel primo turno del nuovo anno (sedicesima giornata), le due teste di serie del torneo non dovrebbero incontrare eccessivi ostacoli sul loro percorso calcistico. La regina Moliterno, infatti, affronterà un Bella che vive a stretto contatto con la zona a rischio della classifica. Nonostante l'ottimo pareggio conseguito, domenica scorsa, nel derby contro il Pescopagano, il team bellese è in piena bagarre play-out. In casa, comunque, è maggiormente convincente rispetto a quando viaggia. Il Moliterno di Vignati, dal canto suo, non potrà farsi sfuggire la grossa chance di consolidare il primato. La compagine della Val d'Agri è l'unica squadra ancora imbattuta tra Eccellenza e Promozione. Alle sue spalle, il Pietragalla di mister Potenza si recherà in riva allo Ionio per affrontare il fanalino di coda, Atletico Scanzano. Sia il trainer locale Calone, che diverse pedine dell'undici materano, sono stati appiedati dal giudice sportivo. Il Pietragalla ringrazia e spera nel blitz. Sul terzo gradino del podio, il Miglionico, dopo la convincente affermazione sul Bar La Notte Pignola, ospiterà un Rotondella in caduta libera. Il Grottole sarà di scena a Pescopagano nel primo match di rilievo del 2010. Seconda trasferta conse-

cutiva, in terra materana, per il Bar La Notte Pignola, impegnato sul campo “Gaetano Scirea” per sfidare il Varisius Matera (la compagine di Tucci sarà priva di tre pedine fondamentali). La Soccer Lagonegro riceverà la visita del Balvano; il Lagopesole proverà ad abbandonare le sabbie mobili della graduatoria, affrontando la Santarcangiolese. Chiude il quadro della domenica di Promozione, la contesa Real Irsina-Montescaglioso. Questi sono i nomi dei calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Francesco Calone (allenatore dell'Atletico Scanzano), Antonio Martino (allenatore del Rotondella) fino al 12 gennaio, Mario Chiappetta (allenatore della Santarcangiolese) fino al 5 gennaio; Agostino Capogrosso (Atletico Scanzano), Fabrizio Cocchiararo (Grottole): 3 giornate; Fabio De Vito (Atletico Scanzano), Raffaele Iacoviello (Pescopagano): 2 giornate; Tommaso Corleto (Atletico Scanzano), Francesco Simone (Balvano), Luigi La Salvia (Moliterno), Francesco Manolio (Rotondella), Giovanni Marra (Santarcangiolese), Biagio D'Agostino (Soccer Lagonegro), Roberto Cristallo (Varisius Matera), Donato De Bellis (Varisius Matera), Giuseppe Bellomo (Varisius Matera): 1 giornata. Donato Pavese

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Sabato 2 gennaio 2010


Sabato 2 gennaio 2010

Il Nuovo Basket Potenza organizza il secondo memorial Edmondo Landi

In giornata si torna a sudare in palestra RIPOSO assoluto per i giocatori della Publisys Potenza nella giornata di ieri. La squadra di Cesare Ciocca è rimasta ferma in occasione della festività di Capodanno. Il complesso potentino si riunirà nuovamente nella giornata di oggi per preparare al meglio la delicata sfida di mercoledì 6 gennaio contro il San Severo al Pala Pergola di Contrada Rossellino. Il quintetto potentino non intende mollare la presa e cercherà in tutte le maniere di fermare l'emorragia dopo la sequenza negativa di sconfitte patite nelle ultime giornate di campionato. Nel corso della seduta odierna di allenamento lo staff tecnico potentino conoscerà le reali condizioni di forma del gruppo reduce dall'abbuffata di San Silvestro e dal cenone ricco di pandoro, panettone e pastasciutta. L'intenzione è quella di riprendere contatto con la vittoria e sviluppare nuove istanze di gioco capaci di dare alla squadra una mentalità diversa. Il tutto inseguendo il traguardo della salvezza che per questa stagione significa evitare l’ultimo posto in classifica. f.menonna@luedi.it

SI TERRA' lunedì 11 gennaio la consegna dei premi del “Secondo memorial Edmondo Landi”, organizzato dal Nuovo Basket Potenza. La cerimonia di consegna del premio sarà svolta presso il Teatro Nuovo del Centro Europeo di Drammaturgia in via del Seminario Maggiore. Intanto è stata composta da Nicola Bux primo allenatore di Edmondo Landi, da Marcello Molfese, presidente del Nuovo Basket Club Potenza, Gaetano Sabatella, assessore allo sport del Comune di Potenza, Francesco Liguori, presidente del Comitato Regionale Fip di Basilicata, Antonio Pesarini, presidente comitato regionale Coni di Potenza, Antonio Nicastro, responsabile sito internet Blogbasket, Vito Santarsiero, amico inseparabile di Landi e dai giornalisti Francesco Loscalzo e Angelo La Capra. Nei prossimi giorni la giuria esaminerà le proposte pervenute assegnando i premi della seconda edizione che verranno assegnati al cestista nazionale 2009, cestista regionale 2009, cestista regionale 2009 under. I premi saranno assegnati per riconoscere, an-

Cesare Ciocca

Il compianto Edmondo Landi

nualmente, particolari meriti sportivi, ad un dirigente del settore, allenatore, arbitro, ufficiale di campo, dirigente per il particolare contributo dato nello sviluppo e promozione della pallacanestro lucana. Nella passata edizione la cerimonia venne svolta presso la sala Congressi dell'Hotel Vittoria di Potenza. f.menonna@luedi.it

A Dilettanti Il mercato di Matera tra oggi e lunedì dovrebbe sbloccarsi

Bawer in attesa di Bonora Ponticiello: «Prenderemo un giocatore forte, un collante tecnico» «UNA PRESENZA di spessore, un collante tecnico che sia di riferimento per tutta la squadra è quello che ci serve. Non prenderemo certo una foglia di fico». Ciccio Ponticiello ha le idee chiare e cammina in piena sintonia con l’Olimpia Bawer sul mercato che in questi giorni continua a vivere momenti caldi e incerti. Un mercato che tiene banco per Matera anche nel primo giorno dell’anno quando la squadra è in pausa e riprenderà solo questa mattina la preparazione in vista del match dell’Epifania a Molfetta. Molti restano i dubbi e le difficoltà, i nodida sciogliere per Matera. Ponticiello fa un discorso a tutto campo e spiega: «è difficile doversi raffrontare con queste regole che ci impongono un solo movimento sul mercato e ci portano a cercare un giocatore che abbia determinate caratteristiche e che sia quanto di meglio si può reperire sul mercato. Certo non è facile perchè in Legadue e in A c’è una liberizzazione quasi totale mentre in A Dilettanti siamo costretti ad un solo movimento, se si tiene

Ciccio Ponticiello, coach della Bawer Matera (foto Videouno)

conto poi della difficoltà di reperire sul mercato giocatori di elevate caratteristiche tecniche ed allora la situazione diventa ancora più complicata». Matera però ha idee chiare e si sta muovendo proprio in questa direzione, la priorità resta quella di Davide Bonora che tra oggie lunedì dovrebbe

definire il proprio rapporto conNapoli edunque ilfuturo. In caso si liberi dalla Martos è quasi certo il suo approdo a Matera, ma le difficoltà e l’incertezza sul futuro partenopeo lasciano in dubbio anche quello di Bonora. Ponticiello spiega: «si tratta di un giocatore in estinzione, il suo soprannome è “Pandoro” ma io

lo cambierei in Panda nel senso che è uno di quei giocatori in via di estinzione. Uno dei grandi interpreti del ruolo, non può essere rappresentato diversamente, è in grado di guidare la squadra, di dettare i ritmi, un giocatore di lunga milizia come ce ne sono tanti in questo campionato». Insomma un giocatore che non puòcheessere accolto,vistele caratteristiche, a braccia aperte con Ponticiello che aggiunge: «ma sempre in virtù di un principio generale che ci porta a scegliere, chiunque verrà, per delle qualità tecniche e non perchè vogliamo prendere un nome tanto per prenderlo». Insomma Matera prenderà ciò che gli serve e di cui ha bisogno. Se non chiuderà con Bonora virerà sull’ala, eccone l’identikit: «un tre alto che sia da raccordo tra interni ed esterni e che crei vantaggio in post basso per sfruttare la caratterizzazione perimetrale dei nostri lunghi». Entro lunedì probabilmente le novità tanto attese arriveranno. A Molfetta Matera vuole andare con l’organico al completo. Piero Quarto

Serie D Ciumnera, Invicta e Vito Lepore portacolori della città di Potenza

In tre per la supremazia cittadina POTENZA - Sono rimaste in tre. Dopo la rinuncia del Nuovo Basket già da due stagioni e della Timberwolves-Potenza ‘84 in quella passata, sono solo tre le squadre potentine della D regionale di basket, minimo forse storico degli ultimi anni. Vuoi per la presenza di due squadre nei campionati nazionali, vuoi anche per un ricambio generazionale che non sempre avviene in maniera costante, il gruppo delle squadre del capoluogo si è notevolmente assottigliato, senza che, tra le altre cose, alcuna delle tre che prendono parte a questo campionato, ha deciso di “aderire”alle regole campane che consentono di disputare i playoff-promozione. Tuttavia, forse proprio l'asseza di “pressione” dettata dal dover raggiungere risultati importanti, sta facendo sì che Ciumnera, Invicta e Vito Lepore, accanto ai soliti noti dei parquet lucani, stiano mettendo in mostra giovani interessanti, che stanno adeguatamente ricambiando la fiducia concessa dai coach in questi primi mesi di campionato. Dopo sette giornate il Ciumnera “guida” la classifica delle tre, ma ha dalla sua il fatto di non aver ancora osservato il turno di riposo previsto dal calendario a causa del numero dispari di squadre. Partenza lanciata per la squadra di Montemur-

ro, che ha iniziato il campionato con tre vittorie su altrettante partite, superando i 100 in ben due circostanze (clamorosa la prestazione da 121 punti contro la Vito Lepore) , prima di una preventivabile sconfitta a Matera sponda Pielle ed una, troppo pesante nelle dimensioni, a domicilio contro il Salandra. Tuttavia, nelle ultime due partite prima della pausa, i biancoazzurri hanno sconfitto con un sonoro +34 l’Invicta e poi espugnato Satriano. Guidata dalla regia di Auria e dalle triple di Saponara (entrambi classe 91), la squadra di Montemurro ha avuto un buon contributo anche da Villano, oltre alla solita esperienza dei vari Auletta, Cilumbriello e Urciuoli. Dopo un paio di stagioni di “assenza”, ha fatto ritorno sulla massima scena regionale anche la Fingap Invicta, tornata in pista dopo una “fusione” con alcuni elementi di un’altra società storica quale il Cus Potenza (gemelli Cerverizzo in primis). In panchina è tornato a sedere Antonio Luongo, e Michele Caterino (un altro dei giovani messisi maggiormente in mostra in questo primo scorcio di campionato) hanno ottenuto due sconfitte a fronte di quattro vittorie, con la curiosità che entrambe le battute d’arresto sono maturate con ben trentaquattro punti di

scarto, sia in casa della Pielle all’esordio che contro il Ciumnera. Gli otto punti in classifica, sono invece maturati grazie alle larghe vittorie interne su Melfi (106-56) e Genzano (114-32), alla bella vittoria sulla Virtus Matera e al colpo di Satriano. La squadra del presidente Salvia è quindi “virata”alla pausa a quota otto, in quarta posizione in compagnia del Salandra, e disputando un campionato abbastanza d’avanguardia e consono alle tradizioni che hanno visto l’Invicta spesso e volentieri lottare anche negli spareggi campani di fine stagione. Con quattro punti in classifica, “chiude” il novero delle potentine, la Renudo Vito Lepore. Viste le tradizioni, fa forse un po’ sensazione vedere una squadra che ha vinto più volte questo campionato ancora indietro in classifica, ma va detto che, seguendo la linea societaria degli ultimi anni, la società potentina sta dando notevole spazio ai giovani, alcuni dei quali anche al primo campionato assoluto in Serie D. Galella e compagni hanno, finora, vinto di misura in casa della Pall.Valdagri e poi sconfitto il Genzano (104-71), perdendo invece nelle altre quattro circostanze. Donatello Viggiano sport@luedi.it

Il giovane cestista: «Ora voglio la Turchia»

Aristide Landi protagonista del 2009 Il torneo in Spagna è stato l’apice

Il giovane cestista, Aristide Landi

E' STATO uno dei protagonisti del 2009 nel basket regionale. Ha coronato gli sforzi con la presenza ad Iscar in Spagna con la nazionale under 15 allenata da Gaetano Gebbia. Gioca a Bologna con la Virtus con grandi risultati, in Spagna è stato il migliore degli azzurri. Aristide Landi, figlio d'arte è motivato, sempre pronto a dare indicazioni circa il suo futuro. Proprio ieri ha festeggiato il suo sedicesimo compleanno, essendo nato a Potenza il 1 gennaio 1994. Capodanno e compleanno sono stati festeggiati a Bologna pensando alle prossime tappe agonistiche. Landi è convinto del fatto suo, ha tanta grinta e determinazione e punta a far bella figura anche nel 2010. Il primo appuntamento con la maglia della nazionale previsto a febbraio in Turchia quando la selezione under 16 sarà impegnata nel corso di una manifestazione giovanile. Il pivot di Potenza mantiene i piedi ben saldi a terra e non nasconde le proprie ambizioni, facendo leva sull'umiltà e la voglia di ben figurare che lo ha sempre contraddistinto nel corso degli ultimi anni. Le sfide non gli fanno paura, anzi, lo hanno sem-

pre esaltato, fermo restando il suo carattere umile e determinato. L'atleta potentino parla dei suoi obiettivi e sottolinea quanto segue: “Continuerò a giocare in campionato, il mio sogno nel cassetto è quello di partecipare al torneo in Turchia. Le prospettive sono ottime”. Ma lo sguardo del giovane talento potentino è rivolto anche alla prova di Iscar in Spagna, banco di prova importante per la sua crescita agonistica: “E' stata una bella esperienza. Ho avuto modo di confrontarmi con i migliori giocatori europei. Penso di aver sfruttato a pieno la mia età e la voglia di ben figurare”. A Bologna in tanti parlano di lui: “I miei compagni di squadra sono felici per me. In Spagna non ero l'unico atleta della Virtus a prendere parte alla manifestazione”. Aristide Landi saluta la Basilicata inviando il suo personale augurio per il 2010: “Spero tanto che il prossimo anno sia davvero eccezionale per il movimento lucano. Mi auguro che tutte le formazioni ottengano i risultati programmati ad inizio stagione”. f.menonna@luedi.it

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Oggi riprendono i tornei regionali Frascella, Bng e Meco in campo alla Befana

Sport 41 Sabato 2 gennaio 2010


Sabato 2 gennaio 2010

Volley B1 Donne Il martello: «Felice di essere qui. Darò il mio massimo»

Master con la Biamonte in più Super acquisto per il Matera che si prepara ad un 2010 da protagonista Hockey A2 Stasera col Vercelli

Raro in campo per il recupero

Il tecnico Antonio Caricato

MATERA - Si disputerà questa sera la gara di recupero tra la Pattinomania e l'Amatori Vercelli. Il match, valevole per l'ottava giornata, non si giocò a dicembre perché i piemontesi arrivarono alla tensostruttura di via dei Sanniti con oltre un'ora di ritardo. La gara sarebbe stata recuperata, per decisione del giudice sportivo, il giorno 22 dicembre ma ancora una volta non venne disputata a causa delle abbondanti nevicate che colpirono il nord Italia e che impedirono ai piemontesi di viaggiare per Matera. Questa sera, dunque, appare tutto pronto per veder giocare i materani e i piemontesi in un match che anticiperà la prima gara del girone di ritorno che si terrà martedì prossimo, sempre a Matera, contro il Sandrigo. L'obiettivo per la formazione allenata da Caricato sarà la vittoria, anche perché gli avversari che incontreranno occupano l'ultimo posto con sei punti in compagnia del La Mela Montale. A Matera farà visita un Vercelli orfano del suo capo cannoniere, Davide Costanzo, squalificato. Un'assenza di peso nelle fila del team piemontese che non potrà, dun-

que, utilizzare a proprio vantaggio il secondo miglior realizzatore della serie A2 avendo segnato venti reti in otto gare. “Contro il Vercelli sarà una gara importante - ha spiegato il portiere biancazzurro, Michele Mele. Dobbiamo vincere a tutti i costi, ormai abbiamo lasciato gia troppi punti per strada e non ne possiamo perdere ancora. Martedì prossimo inizierà il girone di ritorno dove dobbiamo cercare di conquistare quanti più punti possibili per colmare quelli persi nell'andata”. Contro il Vercelli è probabile che il tecnico Caricato possa utilizzare, seppur non dal primo minuto, gli ultimi arrivi, Persia e Gravela. Quest'ultimo ha preso parte all'amichevole che i biancazzurri hanno giocato martedì scorso contro il Molfetta di serie A1 (il match è terminato sette a due per i pugliesi, ndr). “Siamo abbastanza carichi e concentrati anche dopo la buona prova espressa a Molfetta nell' amichevole di martedì - ha concluso Mele”. Il match si giocherà alla tensostruttura di via dei Sanniti con fischio d'inizio alle ore 19. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

MATERA - Una nota lieta in più per festeggiare il capodanno per i tifosi della Master Group Matera, dopo l'acquisto della fortissima schiacciatrice Daniela Biamonte. Era il tassello che mancava alla società e alla squadra per elevare il tasso tecnico e far schizzare in alto le quotazioni della Master Group. Con questo roster a disposizione di coach D'Onghia si prende sulle spalle una certa responsabilità nel prosieguo del campionato, anche se dobbiamo precisare che il valore indiscutibile risultante sulla carta, deve essere messo in pratica sul campo. Il colpo messo a segno dal presidente Frangione ha fatto schizzare in alto la fantasiadei tifosi, come d'obbligo diamo il benvenuto alla Biamonte. Auguri di Buon Anno e ben tornata a casa. «Decisamente si, sono contenta di ritornare a Matera. In questo gruppo conosco la Romanò, la Marulli, la Cacciapaglia ci ho giocato insieme, la Picerno l'ho avuta da avversaria mi mancano le altre, ma la base la conosco». Con il suo arrivo ora la Master balza in testa come squadra da battere, sei d'accordo. «Insomma, non facciamo troppe previsioni, sicuramente quando una squadra si rinforza spera sempre nel meglio altrimenti non si farebbero gli acquisti. Ma bisogna andare sempre con i piedi di piombo, nessuno è veggente e i campionati sono lunghi ma non è detto che si vince il campionato, ci sono tante componenti da valutare. Quest'anno il campionato di B1 è molto forte e ci sono delle belle corazzate, era giusto rinforzarsi ma non è detto che il campionato è già in bacheca. Sulla carta il potenziale c'è ma non dimentichiamo che tante squadre forti e non sono riuscite a vincere il campionato. Io mi impegnerò al massimo, spero di integrarmi al più presto con le compagne, perché scendere dalla serieA1 alla B1è sempre un po' difficile anche se ci sono degli elementi che hanno fatto l'A1 come Romanò, Marulli e Cacciapaglia, comunque gli allenamenti sono di alto livello cosa molto importante, se ci si allena bene alla fine si gioca bene». Hai un po' di rammarico aver lasciato Castellana Grotte? «Assolutamente no. Sono contentissima, non è stata l'annata che pensavo purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco. E' stata un'an-

Daniela Biamonte con la maglia della Spes Matera

nata un po' difficile, altrimenti non stavamo parlando del mio trasferimento a Matera, se si cambia qualcosa non va. Ora devo solo adattarmi al campionato di B che non faccio dai tempi della mia gravidanza, soprattutto per chi viene dalla serie A incontra atlete agguerrite che vogliono dimostrare di essere forti. Il livello è completamente diverso non per la tecnica, ma per l'im-

Successo per il “Natale Ovale” POTENZA - La palla ovale sconfigge la neve e il freddo. In sintesi questo è il risultato della manifestazione Natale Ovale, inserita nel cartellone della “Tre Giorni di Basilicatasport”, e che, per inciso, ha aperto ufficialmente la manifestazione di sport organizzata dall'Amministrazione Comunale del capoluogo. Trenta ragazzini entusiasti, nonostante la neve che scendeva copiosa e il freddo polare, si sono esibiti sul prato del Campo Scuola di Macchia Romana in una vera e proprio partita di rugby. I ragazzi presenti, che fanno parte del “Progetto Giovanili” del Cus Potenza Rugby, si sono cimentati con la palla ovale, dopo circa due mesi di allenamenti tenutisi nelle palestre delle rispettive scuole ovvero la Scuola Media “L. Sinisgalli” di Potenza e l'Istituto Comprensivo di Pignola. Con questi istituti scolastici la dirigenza nero - verde ha instaurato un

ottimo e proficuo rapporto di collaborazione. “E' il risultato dei nostri sforzi - ha dichiarato mister Giovanni Passarella - è un'emozione bellissima, per noi che non siamo mai stati abituati a vedere tanti ragazzini con la palla ovale in mano, vedere 30 piccoli rugbisti giocare, soprattutto nonostante il freddo e la neve. Per questo mi sento di ringraziare i genitori dei ragazzi che hanno partecipato attivamente, osservando ed incitando i loro piccoli atleti”. La manifestazione poi è seguita con una partita meramente dimostrativa per il pubblico accorso all'impianto di Macchia Romana, con due formazioni composte tutte da atleti del Cus Potenza Rugby. Nonostante era un'amichevole in famiglia, l'agonismo non è mancato ed anche ottime giocate. “I ragazzi hanno messo in pratica tutto ciò che abbiamo provato in que-

sti quasi quattro mesi di allenamento - ha dichiarato il secondo allenatore della formazione potentina Michele Sabia - Si sono viste ottime giocate sia nel campo aperto che nel gioco attorno ai raggruppamenti. Credo che se seguiremo questa strada sino a giugno, potremo essere pronti per il ritorno al campionato sicuramente non da comprimari”. La giornata si è conclusa con la premiazione dei “man of the match”, scelti dagli stessi Sabia e Passarella, uno per squadra. Alla fine si sono aggiudicati il premio il centro Elio Ruggiero e la seconda linea Biagio Sampogna. “Credo che la strada imboccata sia quella giusta, sia per la squadra seniores, ma soprattutto per le giovanili - ha concluso il capitano Alessandro Buchicchio - e sicuramente ci ripeteremo a breve con altre manifestazioni tutto con lo scopo di far crescere il movimento della palla ovale.”

postazione di altri fondamentali, si difende molto quindi mettere la palla a terra è più difficile, io comunque sono sicura che riuscirò ad adattarmi». Cosa prometti ai tuoi tifosi? «Non prometto nulla perché in questo sport non si possono fare promesse, ma è chiaro che in campo darò tutto ed importante è avere un bel

gruppo, anzichè di promettere, sono io che chiedo ai tifosi di sostenerci perché è bello vederci circondati dai tifosi, persone che danno la spinta giusta e per noi fa tanto». La parola passa al campo ed ai tifosi. La squadra di coach D'Onghia riprende oggi gli allenamenti in vista dell'incontro di Scafati. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

ilSudoku

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

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Sabato 2 gennaio 2010

La poesia di Antonietta Scavone premiata a “Il Federiciano

“Pioggia” da antologia di ELEONORA CESAREO ROCCA IMPERIALE - C'è anche una poetessa lucana nella nuova “Scuola Siciliana” di Federico II. Antonietta Scavone, residente a Scanzano Jonico e professoressa presso l'Istituto Professionale di Policoro, ha infatti partecipato con successo alla prima edizione del concorso internazionale di poesia inedita “Il Federiciano”, organizzato dalla casa editrice romana “Aletti”, dalla rivista letteraria “Orizzonti” e dall'amministrazione comunale di Rocca Imperiale. Ben 1127 i partecipanti all'iniziativa, di ogni fascia d'età e provenienti da tutta Italia ma anche dalla Grecia, dalla Svizzera, dall'Inghilterra e dalla Germania; oltre quattromila i componimenti presentati: alla fine la commissione Antonietta Scavone giudicante, presieduta da Giuseppe Aletti, anima del concorso, originario del comune calabrese, ha scelto le migliori seicento liriche, che sono stati pubblicate nella raccolta di tre volumi “Il Federiciano”. La palma di migliore poesia è andata ad Elio Casanovi con “Sud”, il cui testo è stato scolpito in una stele posta al centro del paese dell'Alto Jonio. E proprio nel centro calabrese c'è stata la presenta-

zione della raccolta di poesie, e la premiazione degli autori. Tra questi anche la poetessa Scavone, che ha letto la sua composizione, dal titolo “Pioggia”. “Questa poesia - ha raccontato l'autrice, originaria di Stigliano - è nata in un momento di dolore spirituale e fisico. Sola nella mia stanza ho sentito battere la pioggia, un rumore che mi è sembrato subito diverso, come una musica, una splendida creazione divina, un miracolo. Ho chiesto alla pioggia di liberarmi dalle sofferenze fisiche e spirituali e un raggio di sole mi ha avvolto, dandomi un grande sollievo. Questa poesia è nata di getto ed è dedicata a tutte le persone speciali che sono state come un raggio di sole nei momenti di difficoltà”. L'amore per la poesia in Antonietta è sempre stato presente nella sua vita, anche se non ci sono state molte partecipazioni a concorsi o pubbliche presentazioni. Ora il bel riconoscimento nel concorso “Il Federiciano” che vuole ricreare, all'ombra di una delle più suggestive residenze dell'imperatore svevo, una corte di poeti, proprio com'era, ottocento anni fa, la celebre “Scuola Siciliana”, primo movimento poetico nato nell'Italia medievale. cultura@luedi.it

DA LEGGERE

Di Pede sfoglia “Una vita a punti” di BIAGIO TARASCO MATERA - Non si è dato fretta né scadenze precise per la pubblicazione. Così, dopo una stesura durata dieci anni, il cinquantatreenne materano Pasquale Di Pede ha finalmente dato alle stampe il libro “Una vita a punti”, che adesso si può trovare, come fa sapere l'autore, “in libreria ma anche altrove: dal parrucchiereal macellaio,nellostudio medico e al negozio di generi diversi; perché diversi sono i generi”. La pubblicazione di “Una vita a punti” è stata sostenuta dalla concessionaria “Peugeot Lion Service”di Matera. La prefazione è di Alessandra Morea, la postfazione è stata affidata a Dino Cotrufo, mentre l'introduzione e la metà fazione sono opera di Antonio Montemurro. L'opera è «un libro di passaggio - ha dichiarato Di Pede - come la vita che attraversiamo; che coglie l'aroma del caffé appena bevuto». “Una vita a punti”, come già detto, si può acquistare non solo in libreria ma anche nei negozi più disparati. «Perché ha sottolineato l'autore - sorprendersi per l'acquisto concomitante di pezzi di carne per il ragù e pezzetti di racconti del libro? E' la fame umana a richiederlo. Perché dal parrucchiere risciacquarsi la testa e non anche l'umore? Perché nella ricetta medica non prescrivere una lettura salutare?». In tempi di nevrosi, impotenze e delusioni, “Una vita a punti” è un libro senza con-

clusioni, fatto di tanti piccoli scorci di vita della città, della famiglia, dell'esistenza. «Un po' di tutto - ha spiegato Di Pede - perché niente e nessuno venga escluso. Il mio libro è aperto al lettore intento a spulciar pensieri che spero aiutino a pensare». Fin da giovanissimo appassionato di musica e politica, Pasquale Di Pede, come scrive nel libro, «non ama le degenerazioni: i senatori a vita che si fanno prima un'altra vita con la legislatura e poi un'altra legislatura nell'altra vita». E quando «i figli gli chiedono di smettere di suonare perché devono ascoltare la televisione, lui spera un giorno di finire sul teleschermo per continuare a suonare senza che i figli gli chiedano di smettere».

IL LIBRO di GABRIELE ELIA POLICORO - “Ad ogni apertura di bocca una poesia”. E' riuscito a mettere tutti d'accordo Antonio De Pizzo, soprannominato Totò per la sua simpatia, tanto che proprio come il più famoso principe Antonio De Curtis ha messo nero su bianco la sua ilarità ricavandone un libro: “Satire politiche e rime dialettali”, versi tra Prima e Seconda Repubblica presentato lunedì 28 dicembre nella sala convegni della banca di credito cooperativo di Castellana Grotte, filiale di Policoro. Rocco Campese, Antonio Orlando, Vito Gulfo, Nicola Buccolo, gli amici di sempre ne hanno decantato le lodi poiché il libro rispecchia alla perfezione la personalità dell'autore: spontaneo nelle sue azioni, pungente nel linguaggio mai malizioso però. Infatti alcune delle poesie narrate in questo nuovo libro arricchiscono la sterminata “letteratura” della fu Prima Repubblica; ma nello stesso tempo esalta anche i valori della terra di Lucania, narrati nella seconda parte del libro, fatta di gente laboriosa, onesta, semplice ed accogliente, che sono poi anche le stesse virtù di De Pizzo, nato a Colobraro ma re-

Tra “Satire politiche e rime dialettali” sidente a Policoro dal 1985. Dunque una persona che conosce alla perfezione la regione che gli ha dato i natali anche perché dipendente per molti anni, prima del meritato riposo, dell'Enichem di Pisticci Scalo. Ma il filo conduttore della sua vita è sempre stata la poesia raccontata però, come evidenziato dal parterre dei relatori, a modo suo: con versi e metrica che non seguono le normali regole dei poeti più tradizionali, ma quella impressa da De Pizzo con le sue rime ironiche e grande fustigatore della Prima Repubblica. Per chi vuole conoscere la politica italiana dal 1980 ai giorni nostri, l'ultimo lavoro di De Pizzo è l'ideale per avere un quadro delle vicende sociali che ci hanno accompagnato negli ultimi trent'anni della nostra storia, narrati con lo spirito della satira pungente di una critica costruttiva

De Fazi racconta Di Matteo

che, come ha sottolineato il giornalista Ruben Razzante, tra i relatori: «vuole essere un monito alla classe dirigente anche della nostra regione ad andare incontro alle aspettative dei lucani. Questo è un libro che ricostruisce la storia politica d'Italia in maniera diversa rispetto ad altri testi, con l'originalità dei fatti accaduti in Italia usando come forma comunicativa la poesia, anch'essa tutelata giuridicamente dalle norme sul diritto d'autore, e una delle tante forme espressive dell'anima di cui si serve l'essere umano per potersi relazionare con gli altri in quelli che si chiamano rapporti interpersonali. Ma anche oggi se De Pizzo dovesse scrivere un articolo -aggiunge il docente di Diritto dell'Informazione alla Cattolica di Milano- ce ne sarebbe di materiale per una seconda pubblicazione: il caso Marrazzo, le escort,

Antonio De Pizzo

leggi elettorali e così via in una parodia anche di questa Seconda Repubblica», invitando poi a non censurare la satira, ma ad accettarla sia per stemperare i toni che quando è utile per l'interesse della Nazione. Proprio come quella scritta da Antonio De Pizzo nel suo libro. cultura@luedi.it

ROMA - E'stato presentato a Roma, presso la biblioteca Giovanni Spadolini nella sede del Senato della Repubblica italiana, l'ultima fatica letteraria di Sandro De Fazi: “Ti scrivo brevemente per chiederti scusa dei miei silenzi”. Il titolo del libro è tratto da una lettera finora inedita di Anna Maria Ortese, nota scrittrice del '900, e diretta al grande artista lucano Gaetano Dimatteo. Proprio la “seduttiva storia” del pittore di Nova Siri, viene ripercorsa dalla sapiente e mai banale penna di Sandro De Fazi, già autore del romanzo breve “Più romano che greco” e del saggio “Il circolo vizioso”. Parlare del grande Gaetano Dimatteo però diventa anche il modo per raccontare le vicende e le storie di straordinari personaggi, artisti e poeti del Novecento. Parlare di Dimatteo, in buona sostanza, come dice lo stesso autore del libro, significa evocare questi straordinari personaggi che sono stati fondamentali nella storia della letteratura italiana. Da Anna Maria Ortese, a Dario Bellezza a Elsa Morante, passando per Alberto Moravia, solo per citarne alcuni, possiamo riportare in vita lo spaccato di un mondo che oggi più che mai ci appare lontano, magico e che ci provoca tanta nostalgia. Alla presentazione del libro oltre all'autore, Sandro De Fazi e all'artista Gaetano Dimatteo, erano presenti: l'editore Fabio Croce e il poeta Antonio Veneziani, mentre tra i politici annoveriamo la partecipazione dell' Onorevole Carlo Chiurazzi e delll´Onorevole Cosimo Latronico e quella di Giuseppe Santarcangelo, sindaco di Nova Siri. Particolarmente suggestiva, e quanto mai originale, infine, la copertina del romanzo elaborata con particolare attenzione e maestria dall'architetto Giovanna Spinelli e dal curatore artistico Salvatore La Battaglia. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


Sabato 2 gennaio 2010

Nel curriculum del soprano di Nova Siri collaborazioni di prestigio e tanti concerti

Nunzia Oriolo una vita per la lirica e la musicoterapia di GIOVANNI MARTEMUCCI LA SUA è una vera e propria passione, una missione se vogliamo. Nunzia Oriolo, soprano di Nova Siri, della musica e del canto ne ha fatto una vera e propria ragione di vita. Fare musica lirica in una regione come la Basilicata non è certo facile ma Nunzia Oriolo ci riesce: tante le cose già fatte e tante quelle in cantiere per il futuro. Di lei stupisce il fatto che non fa pesare il proprio curriculum artistico. Si vede da subito che, nonostante l’inconfondibile classe e la bellezza che la contraddistinguono, erompe bontà e semplicità. Ma mai banalità. Nella vita artistica vanta diverse esperienze. Oltre al diploma in “Canto”conseguito presso il Conservatorio musicale “E. Duni” di Matera, la Oriolo ha alle spalle una dura palestra: otto anni di pianoforte sempre presso lo stesso Conservatorio. Già, il pianoforte come strumento indispensabile di auto accompagnamento per le proprie esibizioni. Saper suonare favorisce al contempo le esercitazioni durante i giorni in cui «nessuno mi vede e mi sente, dediti a preparare i concerti». «Non disdegno assolutamente – ci ha confidato poi il soprano – di farmi accompagnare da bravi pianisti». Ed infatti Nunzia Oriolo ha lavorato in tandem con maestri al piano del calibro di Enzo De Filpo, Nicola Samale ed altri. «Apprezzo molto – ha continuato l’artista – il giovane e bravo pianista emergente Alessandro Vena, con il quale lavorerò presto insieme». Ma Nunzia Oriolo ama coniugare tutto ciò che è musica nelle più svariate sfaccettature. Ed è per questo che ha deciso, mettendo in evidenza ancora una volta la propria sensibilità, di diventare musicoterapeuta, una frontiera paramedica, quasi inesplorata dove «conoscere la musica può essere d’aiuto agli altri». Infatti Nunzia Oriolo, per dare corso alla sua missione umana e musicale ha studiato quattro anni alla Scuola di Musi-

A sinistra Nunzia Oriolo in alcuni momenti dell’Isabella Morra messo in scena al Teatro Stabile. A destra la soprano in uno dei suoi concerti

coterapia di Assisi. «Esiste – ha spiegato – una musica per ogni stato d’animo. Grazie ad essa, nella sua applicazione terapeutica, si riesce ad ottenere risultati positivi per patologie che non necessitano di cure farmacologiche». Una branca «poco conosciuta nel sud Italia» è il suo cruccio. «Da noi si dà il più delle volte spazio all’improvvisazione con rischi devastanti verso il destinatario

della terapia». La sua musica preferita? «Senza dubbio – ci ha detto – il repertorio belcantistico: Puccini, Bellini e Donizetti. Ma anche Verdi – ha rivelato - che però non posso interpretare a pieno poiché il mio registro vocale è lirico leggero e non drammatico». Il soprano lucano ha maturato esperienze artistiche di tutto rispetto. Oltre a più di cento concerti da solista «dove la responsabilità è dop-

pia», spiccano nel 2003 l’esibizione nel Coro del Teatro Petruzzelli di Bari con l’opera “Il Messiah” di Haendel diretta dal maestro Elio Orciuolo e nel 2007 al Teatro Stabile di Potenza nell’opera “Isabella Morra” diretta dal maestro Nicola Samale. Per il futuro? Chiediamo. «Sto lavorando – ha concluso – ad una serie di concerti da solista che preparo di pomeriggio poiché di mattina insegno

Educazione musicale nella Scuola media di Scanzano Jonico». Fare l’educatrice completa senza dubbio la poliedricità di un’artista a trecentosessanta gradi, con i piedi per terra, che nonostante i numeri, non ha mai inseguito spasmodicamente il successo, non scendendo mai a compromessi, segno di una maturità non solo artistica, ma anche interiore.

Cantiamo in coro a Montescaglioso

di MICHELE MARCHITELLI MONTESCAGLIOSO- Il periodo delle festività natalizie è il momento dell'anno nel quale sono numerose le esibizioni di cori e di musica. Tra queste un appuntamento consueto è quello che vede protagonista la direzione didattica “Don Liborio Palazzo”, con il patro-

cinio dell'Amministrazione comunale di Montescaglioso, assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione, i quali, nella Parrocchia di santa Lucia, hanno presentato il concerto di Natale per Coro di Voci bianche e Orchestra di fiati “Cantiamo…è Natale!”. Protagonista il coro delle voci bianche delle classi quarte della

stessa Scuola, diretto dalla professoressa Livia Pompeo, con la partecipazione della soprano Ilaria Pompeo. Gli esecutori dell'esibizione sono stati Sara Madio (pianoforte); Maria Mianulli al flauto, Adriano Galante alla chitarra, Luigi Paradiso al violino, Giuseppe Vitale alla tromba e Francesco David alle percussioni. L'esibizione ha previsto l'esecuzione del canto tradizionale francese “Ding Dong! Guarda su nel ciel”; “Tu scendi dalle stelle” di Sant'Alfonso Liguori; “Gioia per noi” di Handel; “Tura Lura”di Shannon e la tradizionale “Jingle Bells”. Il programma dell'esibizione è poi proseguito con il canto tradizionale inglese “Noel Noel”; “Và, dillo alla

montagna” (tradizionale afro - americano), “Il piccolo tamburino” di Albano Carrisi, Davis, Simeone e Onorati, “We wish you a Merry Christmas”, altro canto tradizionale di provenienza inglese, sino alla coinvolgente “Oh Happy Day”, una delle canzoni più eseguite e conosciute del Natale in tutto il mondo. La dirigente scolastica della direzione didattica “Don Liborio Palazzo” ha voluto ringraziare Vito Salinari per l'impianto audio messo a disposizione, Garden Center per l'allestimento floreale, Franco Lomonaco per il supporto grafico e le riprese per Dvd e tutti gli esercizi commerciali che hanno sostenuto l'iniziativa.

Le professoresse Livia e Ilaria Pompeo, sorelle montesi, hanno al loro attivo importanti esperienze artistiche: la prima, Livia, si è diplomata in canto lirico, nel 2004, presso il Conservatorio di Musica “E. R. Duni”di Matera, partecipando a diversi concerti e numerosi concorsi, nazionali ed internazionali, come l'XI Concorso internazionale “Tito Schipa” per giovani cantanti lirici e l'VIII Premio nazionale “Valerio Gentile”. Ha seguito corsi di perfezionamento e seminari. E' stata docente della Classe di Solfeggio e Teoria Musicale presso la scuola di Musica dell'Associazione Artistico-Culturale “Quelli che… la musica” di Montescaglioso. Ilaria Pompeo,

sin dalla tenera età, ha coltivato la passione per il disegno ed il ballo, diplomandosi in canto lirico nel 2005, presso il Conservatorio di Musica “E. R. Duni” di Matera. Dopo aver conseguito la Laurea di Primo Livello in Operatore dei Beni Culturali, con indirizzo Archeologico, presso l'Università degli Studi della Basilicata, è oggi iscritta al corso di Laurea specialistica in Nuove Tecnologie per la Storia e i Beni Culturali. Ha preso parte a numerosi concerti, anche come voce solista, oltre che a diversi concorsi. E' cantante solista del gruppo musicale “Alcanices”, col quale è impegnata in numerose esibizioni concertistiche sia in Basilicata che in Puglia.

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44 Cultura e Spettacoli


Presentato a Ferrandina il romanzo giallo che segna il debutto letterario dell’autore di MARIANGELA LISANTI FERRANDINA -Un libro da leggere tutto d'un fiato “Anime senza paradiso” del ferrandinese Vincenzo Ambruso, che martedì scorso ha presentato la sua prima opera letteraria negli ambienti del complesso monumentale di Santa Chiara alla presenza del sindaco Raffaele Ricchiuti e dei giornalisti delle principali testate regionali. Ad organizzare l' “Incontro con l'autore” è stata la compagnia Senzateatro, affermata realtà teatrale regionale, conosciuta e apprezzata da un pubblico sempre più numeroso. Ed è stato proprio Davide Di Prima, presidente della compagnia, ad introdurre la serata, sottolineando come l'autore si sia dedicato alla scrittura e alla pubblicazione del libro con grande passione, portando a termine un lavoro curato nei minimi particolari. Soddisfatto e orgoglioso anche il sindaco Ricchiuti, che ha messo in evidenza l'amore che la comunità ferrandinese ha per la cultura. «Bisogna rendere omaggio - ha detto il primo cittadino - alla fantasia e alla creatività di questo giovane autore che ha dimostrato, con questo libro interessante e avvincente, che si possono realizzare opere meritevoli grazie alla dedizione e alla passione». L'autore ha poi risposto alle domande dei giornalisti e del pubblico, puntando l'accento sull'attualità dei temi affrontati nel suo libro, ambientato nel nordest dell'Italia e che ha come protagonista l'agente Leither, alle prese con casi di omicidio, e intorno al quale ruotano una miriade di personaggi, definiti appunto “anime senza paradiso”. Alla domanda di una giornalista sulla possibilità di realizzare la sceneggiatura per una fiction televisiva, Ambruso ha risposto che non gli dispiacerebbe vedere rappresentata la sua storia, non in televisione, ma sul grande schermo. «Mi sono dedicato a questa mia prima opera letteraria, edita da Altromondo, - ha spiegato l'autore per circa sedici anni, soffermandomi spesso anche su una singola parola; desideravo, infatti, realizzare

Ambruso svela i segreti di Anime senza paradiso A POTENZA

Alla scoperta dei tanti volti di San Francesco

Vincenzo Ambruso

un buon lavoro che fosse apprezzato da tutti. Il libro l'ho dedicato ad una persona importante della mia vita, il mio carissimo Emilio Spartaco, scomparso proprio un anno fa. Sono orgoglioso e

soddisfatto di avere creato una storia accattivante vissuta da personaggi che rispecchiano le miserie, le illusioni e le debolezze umane». Testimonianze di apprezzamento Vincenzo le ha ricevute da Franco

Evangelista e Adriano Nubile, rispettivamente regista-attore e attore della compagnia Senzateatro, dai parenti e amici accorsi ad applaudire questa bella opera letteraria. cultura@luedi.it

A BANZI

I tesori dell’Abbazia in mostra BANZI - “I tesori dell’Abbazia” è la mostra di arte sacra dal XIII al XX secolo organizzata dall’Amministrazione comunale di Banzi con la collaborazione della Pro loco “Amici di Ursone”, di Groupama Assicurazioni – Agenzia di Potenza, dell’Arcidiocesi di Acerenza e della locale parrocchia Santa Maria di Banzi. La mostra è ospitata nei locali, restaurati e riadattati che fanno parte del principale palazzo superstite della badia risalente al Medioevo. Al primo piano dell’edificio è ospitata la sezione fotografica relativa alle telead olio visibili nella chiesa parrocchiale: una ventina di pannelli 70 x 100 con dettagliata descrizione delle singole opere. In particolare va segnalata la riproduzione dell’Icona della Vergine, databile al XII secolo, e della Resurrezione del Cristo, definitivamente attribuita a Teodoro D’Errico, pseudonimo di Dirk Hendricksz, databile al XVI secolo. Sullo stesso piano è anche possibile visitare tre ambienti che illustrano e documentano la storia di Banzi nel medioevo e nel periodo romano. In uno di essi è rappresentato, la composizione di un monumento archeologico, unico nel suo

genere che è attualmente conservato nel Museo Archeologico di Venosa. In altri due locali sono ricostruiti, l’intera Badia Santa Maria con la Chiesa che le sorgeva accanto ed il giardino circostante, così come doveva apparire nel XVI-XVII secolo, ed attraverso una ricostruzione a dimensione naturale, uno “scriptorium” monastico medioevale con tre monaci benedettini . Una visita attenta alla vicina chiesa badiale, consacrata da Papa Urbano II nel 1089 permette la visione “reale” delle opere riprodotte. Nell’atrio del secondo piano trovano posto una selezione di paramenti sacri: pianete, dalmatiche e piviali molti dei quali con stemma cardinalizio appartenenti ad alcuni abati commendatari dell’Abbazia, quali Carlo Barberini, Vincenzo Petra, Enrico Enriquez, ecc. Provengono tutti dalla chiesa badiale anche gli altri oggetti esposti al secondo piano dell’edificio. Calici, patene, turiboli, navicelle, ostensori, croci ed altri oggetti di uso quotidiano, realizzati in argento soprattutto nei secoli XVII e XVIII, con punzoni e stemmi cardinalizi, oltre una ricca dotazione di reliquari. Tra

questi merita menzione il Cofanetto contenente le ossa e un’ampolla del sangue della Santa Vergine e Martire Castoressa che oltre all’unicità della reliquia mostra la straordinaria bellezza dei ricami di Giovanna Elmi che ornano tutta la scatola. Le nove decorazioni sono a finissimo ricamo. Otto di queste con paesaggio ed uno con l'allegoria della carità e del tempo. Completano la collezione la statua lignea della Madonna di Francavilla, già esposta in varie parti del mondo, databile al XIII secolo e losplendidotrittico diAndreaSabatini da Salerno raffigurante San Pietro, San Giovanni Battista e la Madonna col Bambino, databile al XVI secolo, dalla policromia squillante e con toni smaltati. “Difficili da vedere”raccoglie in sei pannelli verticali e quattro cornici, posti nelcorridoio delsecondo pianoed in due delle stanze espositive, delle riproduzioni fotografiche di alcune bellezze poco visibili presenti sulla facciata ed all’interno della chiesa badiale. La mostra continuerà fino al 20 gennaio dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19.Resterà chiusadeigiornidi SanSilvestro e Capodanno.

POTENZA - Un Santo e la sua immagine a Potenza. 24 opere tra tele e dipinti potranno essere ammirate fino al 28 febbraio presso la Galleria Civica di Palazzo Loffredo. Le opere vanno ad arricchire la mostra “Un Santo e la sua Immagine. San Francesco d'Assisi nell'iconografia in terra lucana”, promossa dal Comune di Potenza, città cultura e curata da fra’ Domenico Marcigliano. La mostra è corredata di un video nel quale saranno ripresi i polittici, gli affreschi e le opere che per caratteristiche particolari non possono essere esposte negli spazi espositivi di Palazzo Loffredo. Si tratta di una “raccolta” di opere pittoriche presenti in Basilicata e che richiamano la figura del Santo di Assisi. Sebbene l'impressionante produzione iconografica delinea “un altro Francesco” si può chiaramente ritenere di essere in presenza di un notevole contenuto di un'unica storia del francescanesimo distesa nell'arco di oltre sette secoli. Dal punto di vista stilistico le tante opere in tele, affreschi e dipinti, disseminate nei vari centri della regione, documentano il fervore religioso che nei secoli ha reso vivo l'estro creativo figurativo. Con la lettura di tavole e tele, si identifica, evidentemente, anche “l'inedito” o “poco noto” che caratterizza una parte di esse. Dai rari raffinati ritratti singoli di San Francesco di Matera, di Irsina o di Potenza, alle interessanti pale d'altare di Tramontano, del Curia, del De Gregorio o del Vaccaro, sino alle raffinatezze cromatiche dei polittici di Simone da Firenze, Cima da Conegliano, Giovanni Luce da Eboli, Antonio Stabile. Lo stimolante itinerario figurativo, quindi umano e vitale, che ci propone il manipolo di opere qui illustrate, con la loro datazione coprono un arco di tempo che va dal XV al XVIII secolo e si presentano come nodi focali della complessa figurativa lucana, attenta ed aperta alle più varie sollecitazioni culturali che nel tempo si sedimentavano in questa terra attraverso varie e vive espressioni tardogotiche, manieristiche e barocche. Le opere che saranno esposte in mostra, influenzate senza dubbio dai topoi agiografici, fanno però parte della storia dell'Ordine, che cristallizza le cause dell'origine nell'operato della figura del Santo fondatore. Tale “rac-

colta” sia ben più di una pura, anche se eccezionale, “passerella” di bei quadri, è una ulteriore occasione per avvicinarsi al nostro Santo, vedendolo con gli occhi e con il cuore dei maestri del passato. «Dopo aver ospitato le rassegne dedicate al realismo nazionale ed europeo, il percorso della Galleria Civica di Potenza - dice il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero- si arricchisce di una nuova mostra dal forte valore simbolico che si pone in continuità con il pellegrinaggio ad Assisi del popolo lucano avvenuto lo scorso 4 ottobre. La mostra - aggiunge - vuole essere occasione per offrire un ulteriore elemento di riflessione su quanto profonda e diffusa è la presenza francescana nella nostra terra. La mostra, mirabilmente curata da Fra' Domenico Marcigliano ed organizzata con il determinante contributo dei Vescovi lucani, della Regione Basilicata, della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata e della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, conferma - conclude il sindaco- la forza ispiratrice del messaggio di San Francesco e manifesta in quale misura la storia francescana ha contribuito al formarsi del patrimonio artistico della nostra regione che si presenta sempre più sorprendente e meritevole di una più approfondita conoscenza». La mostra consta di tre gruppi di opere distinte, selezionate per motivi diversi. Il primo gruppo ci mostra solo la figura del santo, una visione breve e fugace, ma, auspichiamo, intensa. Nella parte centrale la mostra presenta uno degli episodi fondamentali nella vita del santo di Assisi, ha per soggetto il privilegio più grande che il cielo concesse a san Francesco la visione alla Porziuncola e l'indulgenza plenaria, il cosiddetto “Perdono d'Assisi”. Il terzo gruppo di oper comprende lo sviluppo devozionale avutosi nei secoli e legato essenzialmente alla figura della Madonna, opere che esemplificano con tanta bellezza e perizia pittorica l'atto d'amore nell'unione tra l'uomo e il cielo. Un discorso a parte è l'ultima sezione dedicata ai bellissimi polittici che sono su tutto il territorio lucano e che qui vengono presentati in un percorso multimediale. Emilia Manco

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Cultura e Spettacoli 45

Sabato 2 gennaio 2010


Spettacoli e televisione Sabato 2 gennaio 2010 Arcuri in love

Mozzafiato Mazza

TRA le single più ambite lei merita sicuramente un posto d’onore, eppure questi scatti indiscreti di Chi mostrano che la bella e prosperosa Manuela Arcuri potrebbe non essere più in cerca dell’anima gemella. La sexy attrice di Latina infatti è stata immortalata all’aeroporto di Miami mentre bacia con trasporto un misterioso accompagnatore moro.

Paris e il maialino

SI resta sempre ammirati davanti alla bellezza dell’ex modella argentina Valeria Mazza, che, nonostante i 37 anni e le 4 gravidanze continua ad avere un fisicoinvidiabile. Come dimostrano questi scatti che la immortalano a Punta del Este, in Uruguay, per un Natale al caldo con l’intera famiglia. A Valeria piace andare controtendenza.

«IO e Doug spesso ci riposiamo, vediamo magari un film, e il maialino è sempre in mezzo a noi nel letto. È troppo carino». Così Paris Hilton rivela al magazine Hello l’ennesima stravaganza da ricca e viziata ereditiera quale è. Il maiale in questione in realtà è una femmina, Miss Princess Piglette, un animaletto rosa, che Paris ha acquistato tempo addietro

Successo per i vari concerti organizzati nelle piazze italiane nonostante la pioggia

Capodanno a “mollo” BRINDISI sotto l’ombrello nella maggior parte della piazze italiane. La pioggia non ha fermato concerti e festeggiamenti seguiti da migliaia di persone che hanno sfidato anche l’acqua alta a Venezia. La festa in Piazza San Marco con il bacio collettivo a mezzanotte e i piedi a “mollo”, a cui hanno partecipato 30 mila persone nonostante la marea abbia toccato i 102-103 centimetri sul medio mare, è diventata anzi un elemento di promozione della notte di San Silvestro. Il nuovo anno è stato salutato con il concerto di Capodanno dal Teatro La Fenice, diretto dal maestro Sir John Eliot Gardiner, in diretta su Raiuno e preceduto da una protesta degli orchestrali della Fenice. Il maltempo non ha scoraggiato neanche le oltre ventimila persone che a Roma hanno assistito al concerto gratuito ai Fori Imperiali degli Zero Assoluto e di Antonello Venditti. Il cantautore romano ha cantato i suoi grandi successi da “Ho fatto un sogno” fino a “Roma capoccia”. Pochi minuti prima della mezzanotte un maxischermo di 30 metri quadrati è stato sollevato da un braccio meccanico di una gru ed ha scandito il count down fino al momento clou dei fuochi d’artificio e del brindisi al quale ha partecipato anche il sindaco Gianni Alemanno. Circa 100 mila le persone, tra romani e turisti, che hanno salutato il nuovo anno sotto il palco. Ieri apertura eccezionale del Colosseo, dopo il successo di Natale, e il tradizionale tuffo nel Tevere, a mezzogiorno, da ponte Cavour. In oltre ventimila anche in piazza Maggiore a Bologna protagonista quest’anno di un inedito gemellaggio con Firenze da dove è arrivato, a bordo del Frecciarossa, Lucio Dalla con il quale è salito sul palco, poco prima della mezzanotte, il sindaco di Bologna Flavio Delbono. In Piazza Maggiore anche gli Stadio, i Sensi di colpa e i Filarmonici del Teatro Comunale. La festa si è svolta anche in altre quattro piazze e sulla scalinata del Pincio. I Negrita hanno fatto invece il percorso inverso di Dalla per festeggiare la mezzanotte a Firenze sotto il diluvio. Sul palco di piazza della Stazione il sindaco della città Matteo Renzi ha stappato lo spumante con il gruppo rock e Irene Grandi. In altre piazze di Firenze anche musica classica, canzoni popolari con Riccardo Marasco e funky-jazz della Banda Improvvisa. A Rimini oltre 25 mila

Film e attori

Samuel L Jackson «Amo i registi italiani»

La fiaccolata organizzata a L’Aquila e in alto il bacio bagnato a Venezia

persone sotto l’ombrello per il Capodanno da Piazza Fellini condotto per la prima volta da Fabrizio Frizzi in diretta per 4 ore e mezza su Raiuno che ha superato, con 5.729.000 e il 38.37%, di oltre 4 punti di share quello dell’anno scorso. Sul palco fra gli altri Massimo Ranieri, Max Pezzali e Malika Ayane. Festa sobria invece a Milano con una Piazza del Duomo poco gremita e i botti terminati già intorno all’una. A L’Aquila ad ac-

compagnare la festa di Collemaggio, terminata alle 3.32 con un minuto di silenzio per le vittime del terremoto, il messaggio inciso su un telo bianco: “2010, riprendiamoci la città”. In ricordo del sisma del 6 aprile 2009 fiaccole accese sul piazzale dei Vigili del Fuoco, niente botti in segno di rispetto. La pioggia ha accompagnato la 42/ma marcia della Pace da piazza Duomo a piazza D’Armi. Musica e balli sotto la tensostruttura della Protezione civile.

In quarantamila a Genova per la nuova formula del Capodanno con spettacoli in diverse piazze. In Piazza De Ferrari Paola Maugeri ha condotto una serata che ha visto ospiti fra gli altri i Modena City Ramblers e Cisco. San Silvestro in stile “Twilight”, all’insegna dei mantelli rossi distribuiti dalla Pro Loco, a Montepulciano (Siena), diventata città dei vampiri per eccellenza dopo le riprese , dell’estate scorsa, del film campione d’incassi “New Moon”.

SAMUEL L Jackson, l’atto- vedere un film su un re che vanta maggiori in- ipod!.Il boom del 3d non mi cassi nella storia del cine- sorprende e non mi spavenma, Orso d’Argento per ta: ci sono diversi film tridiJackie Brown di Tarantino mensionali ma anche tanti (che lo diresse anche in altri girati tradizionalmenPulp Fiction), lancia da Ca- te che la gente ama vedere: pri, Hollywood un messag- Avatar può essere visto solo gio di augurio al cinema in 3d, altrimenti non avrebitaliano in vista degli Oscar be senso. Non credo però e si prepara per il 2010 alla che ilruolo dell’attoresia in sfida ai botteghini della pericolo». Con quali titoli oltre Iron man prossima pri2 sarà nelle sale mavera con nel 2010? Iron Men 2 do“Tengo partive interpretecolarmente a rà Nik Fury, il “Mother and famoso persoChild” che sarà naggio Marvel presentato fuocapo dell’unità ri concorso al di spionaggio. Sundance, «Il cinema itascritto e diretto liano è vivo, da Rodrigo non a caso tra i Garcia, dove famiei desideri rò coppia con c’è quello di laNaomi Watts, vorare con refaccio parte di gisti come un grande cast Nanni Moretti , c’è anche Ane Paolo Sor- Samuel L Jackson nette Bening. rentino –dice il Si tratta di una storia che popolare attore che è molto attento allecinematografie ne racconta tante altre, prodituttoil mondo–gli incas- tagonisti madri e figli e i vasi delle sale crescono non ri tipi di rapporti tra loro». solo negli Usa, nonostante Che spettatore è Jackson? le nuove piattaforme la “Spesso mi chiedono un pagente continuerà sempre rere sulle star emergenti andare al cinema, è un rito ma sono abbastanza imprecol quale siamo cresciuti e parato. Lo dimostra il fatto anche un modo per le fami- che giorni fa ero in aereo glie di stare insieme ai pro- con la giovane attrice protagonista di Twilight, mia pri figli. Il cinema rappresenta da figlia era entusiasta, ma io sempre una via di fuga, an- non l’avevo neanche ricocor di più nei periodi di crisi nosciuta. Preferisco vedere economica. Non riuscirei film poco noti in casa o legproprio ad immaginare di gere».

MUSICA ENRICO Rava miglior musicista jazz del 2009, il suo «New York Days» miglior disco del 2008 ex aequo con «Stunt» del duo Fabrizio Bosso –Antonello Salis, Gianluca Petrella (jazzista del 2008) leader della miglior formazione, la “Cosmic Band”. Questi i principali premi che saranno consegnati dalla critica specializzata ai protagonisti della musica jazz italiana il prossimo 18 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma. La struttura creata da Renzo Piano, divenuta ormai punto di riferimento e laboratorio disperimentazione del jazz italiano, ospiterà infatti la cerimonia di premiazione del «Top Jazz 2009», il più prestigioso referendum italiano indetto dalla rivista “Musica Jazz”, giunto al suo ventisettesimo anno di vita. La maggior parte dei vincitori di questa edizione si è esibita all’Auditorium nel corso degli anni o ha ricevuto una Carta Bianca nel corso della programmazione (Enrico Rava, Gianluca Petrella) o ha

Top jazz, Rava miglior artista Il suo album premiato ex aequo con Stunt di Bosso - Salis - Petrella Enrico Rava

pubblicato un disco con la Parco della Musica Records (Bearzatti, Bosso, Dalla Porta, De Vito, Salis). Durante la serata, che avrà luogo alle 21 nella Sala Sinopoli, i musicisti si esibiranno in formazioni inedite, conce-

pite per l’occasione. Sessanta tra giornalisti e esperti del settore, hanno espresso anche quest’anno le loro preferenze sui migliori dischi e musicisti jazz. Così una premiazione si trasformerà in un grande evento jazz nel

quale saranno assegnati i premi ai musicisti più votati. Nell’arco della serata infatti si esibiranno i vincitori delle varie categorie, un grande evento che mostrerà lo stato dell’arte del jazz italiano oggi riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Per il miglior disco del 2008 il premio Arrigo Polillo è andato ex aequo a «Stunt» del duo Fabrizio Bosso –Antonello Salis e a «New York Days» di Enrico Rava; A Enrico Rava è andato (e non per la prima volta) anche un altro dei riconoscimenti più prestigiosi: il premio Pino Candini, legato alla votazione per il musicista dell’anno, superando, nell’ordine, Gianluca Petrella, Stefano Bollani e il vincitore dell’anno scorso, Franco D’Andrea. A sua volta Gianluca Petrella, che come

jazzista dell’anno si era affermato dodici mesi prima, stavolta ha potuto rifarsi come leader della miglior formazione, la Cosmic Band, che è prevalsa sulla Lydian Sound Orchestra di Riccardo Brazzale e sulla Unknown Rebel Band di Giovanni Guidi. Per la panoramica visione che offre su tutto il jazz italiano è importante anche la serie di categorie in cui si dividono i musicisti. In quella dei compositori e arrangiatori ha vinto, riscuotendo il massimo stagionale dei punti voto, Dino Betti van der Noot, per la categoria ottoni il trombettista Fabrizio Bosso; tra le ance il sassofonista Francesco Bearzatti; per tastiere e chitarra il pianista Dado Moroni; pergli artistidella sezione ritmica il batterista Roberto Gatto (alla serata parteciperà anche Paolino dalla Porta, primo contrabbassista classificato nella stessa sezione); e nella «miscellanea « la cantante Maria Pia De Vito, unico caso quest’anno di un vincitore del 2008 riconfermato.

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TALENT

21.30

6.45

VARIETÀ

PRIMA SERATA

Mettiamoci all’Opera

Tiberio Timperi

18.00

SPORT Pallavolo

20.30

VARIETÀ Striscia la notizia

11.00

ATTUALITÀ Cuochi senza frontiere

11.25

ATTUALITÀ TV Moda

20.30

REALITY Chef per un giorno

06.00 -RubricaEuronews 06.10 -Telefilm8 semplici regole 06.30 -Attualità Unomattina week-end 10.35 -RubricaAppuntamento al cinema 10.40 -RubricaTuttobenessere 11.30 -Rubrica Occhio alla spesa 12.00 - Varietà La prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -Rubrica Easy Driver 14.30 -Rubrica Le amiche del sabato 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.30 -Rubrica A sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -Rubrica Passaggio a Nord-Ovest 18.50 -Quiz L'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale 20.30 -NewsRai Tg Sport

06.00 -DocumentarioNapoli sotteranea 06.10 -RubricaL'avvocato risponde 06.15 -RubricaTg2 Eat Parade 06.35 -RubricaInconscio e magia 06.45 -RubricaMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 10.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 11.00 -ShowMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTG2 Giorno 13.30 -FilmUn trofeo per Kylie con Michelle Trachtenberg, Bill Campbell, Drew Fuller - regia di Peter Werner (USA) - 2008 15.00 -FilmLe ragazze del Coyote Ugly 16.40 -FilmDiamoci una mossa! con Camille Guaty, America Ferrera, Joanna Flores - regia di Ramon Menéndez (USA) - 2002 18.00 -TelegiornaleTG2 18.10 -FilmSpy Kids 2: l'isola dei sogni perduti con Antonio Banderas, Carla Gugino, Alexa Vega - regia di Robert Rodriguez (USA) - 2002 20.30 -TelegiornaleTG2 - 20.30

06.00 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste 07.00 -CartoniLa stella di Natale di laura 08.00 -RubricaIl videogiornale del Fantabosco 09.00 -RubricaTv Talk 11.00 -TelegiornaleTGR - I nostri soldi 11.30 -TelegiornaleTGR - Levante 11.45 -TelegiornaleTGR Italia Agricoltura 12.00 -TelegiornaleTG3 12.55 -TelegiornaleTGR - Bellitalia 13.20 -RubricaTGR Mediterraneo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.45 -TelegiornaleTGR Pixel 14.50 -RubricaTGR Speciale Ambiente Italia 15.55 -RubricaRai Sport Sabato Sport 16.00 -RubricaVela & vela 16.10 -RubricaSpeciale Fausto Coppi 17.40 -RubricaSpeciale Valentino Rossi 18.00 -SportCampionato italiano maschile serie A1 - Pallavolo 19.00 -TelegiornaleTg 3 20.00 -AttualitàBlob

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 508.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 09:01 - FilmChe fine ha fatto il cavallo di Winky? con Ebbie Tam, Aaron Wan, Hanyi Han, Anneke Blok - regia di Mischa Kamp (Paesi Bassi) - 2007 10:51 - FilmPuò succedere anche a te con Nicolas Cage, Rosie Perez, Bridget Fonda, Isaac Hayes - regia di Andrew Bergman (USA) 1994 13.00 -TelegiornaleTg5 13.40 -Reality ShowRiassunto Grande fratello 14.10 -FilmIl tempo delle mele con S. Marceau, C. Brasseur - regia di Claude Pinoteau (Francia) 1981 16.15 -FilmIl tempo delle mele 2 18.50 -GiocoLa stangata 20.00 -TelegiornaleTg5 20.30 -NewsMeteo 5 20:30 - ShowStriscia la notizia

06.30 -TelevenditaMedia shopping 06.45 -TelevenditaMedia shopping 07.20 -Sit ComGenitori in diretta 08.40 -TelefilmTequila & Bonetti 09.30 -RubricaVivere meglio 11.00 -RubricaCuochi senza frontiere 11.30 -TelegiornaleTg4 11:38 - NewsVie d'italia - Notizie sul traffico 11.40 -RubricaCuochi senza frontiere 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 13:54 - NewsMeteo 13:58 - TelegiornaleTg4 14.05 -ShowForum: Sessione pomerdiana del sabato 15.10 -TelefilmPoirot 17.00 -TelefilmPsych 18.00 -ShowIeri e oggi in tv 18.05 -ShowCorrendo per il mondo 18.55 -TelegiornaleTg4 19:19 - NewsMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.05 -TelefilmUndeclared 06.25 -TelefilmUndeclared 07.00 -CartoniChe drago di un drago 08.30 -CartoniHi! Hamtaro 10.45 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.05 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.25 -RubricaTv moda 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - NewsMeteo 13.00 -NewsStudio sport 13.35 -TelegiornaleTgcom 13.40 -TelefilmTil Death - Per tutta la vita 14.05 -FilmLa tenera canaglia con James Belushi, Kelly Lynch, Alisan Porter. 16.05 -FilmPoliziotto a quattro zampe 18.05 -Sit ComQuelli dell'intervallo 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - NewsMeteo 19.00 -Sit ComLa vita secondo Jim 19.35 -FilmUna pallottola spuntata 33 e 1/3 - L'insulto finale

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 08.00 -RubricaOmnibus Rewind 09.30 -RubricaOmnibus Life Rewind 10.00 -RubricaMovie Flash 10.40 -TelefilmLe inchieste di Padre Dowling 12.00 -RubricaInnovatiON 12.30 -TelegiornaleTg La7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.00 -FilmMia moglie è una pazza assassina? con Mike Myers, Nancy Travis, Anthony La Paglia, Amanda Plummer - regia di Thomas Schlamme (USA) - 1993 16.00 -FilmIn tre sul Lucky Lady con Stanley Donen con Gene Hackman, Liza Minnelli, Burt Reynolds, Geoffrey Lewis - regia di Stanley Donen (USA) - 1976 17.55 -RubricaMovie Flash 18.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.35 -Show Affari tuoi 21.30 -Show Mettiamoci all'Opera

21.05 -Telefilm Close To Home 21.50 -TelefilmLaw & Order 22.40 -Telefilm Justice

20.30 -FilmMaradona - La mano de Dios con Pietro Taricone, Julieta Diaz, Marco Leonardi - regia di Marco Risi (Italia, Spagna) - 2007 22.40 -TelegiornaleTg 3 22.55 -TelegiornaleTg Regione

21.10 -FilmGhost - Fantasma con Patrick Swayze, Demi Moore 23:46 - FilmTutti insieme a Natale con Julia Duffy, David Ogden Stiers, Kirby Heyborne - regia di Jeff Parkin (USA) - 2008

20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.15 -Telefilm Bones 23.15 -Telefilm The Unit 23.50 -NewsStorie di confine

21.10 -Show Fico + Fico Christmas Show 23.00 -Show Mr. Olympia 2009

20.30 -ShowChef per un giorno 21.35 -Serie Tv L'Ispettore Barnaby 23.30 -Show Cuork - Viaggio al centro della coppia

00.05 -TelegiornaleTG 1 00.10 -RubricaCinematografo 01.10 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.20 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.25 -GiocoEstrazioni del Lotto 01.30 -RubricaAppuntamento al cinema

23.20 -TelegiornaleTG 2 23.30 -RubricaTG 2 Dossier 00.15 -RubricaTG 2 Storie. I racconti della settimana 00.55 -RubricaTG 2 Mizar 01.20 -RubricaTG 2 Si, Viaggiare

23.00 -FilmIndagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto con Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan, Gianni Santuccio - regia di Elio Petri (Italia) - 1970

01.05 -Reality ShowRiassunto Grande fratello 01.30 -TelegiornaleTg5 notte 01:59 - NewsMeteo 5 02.00 -ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza

00.55 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 01.10 -FilmDetention - Duro a morire 02.55 -ShowIeri e oggi in tv special 04.00 -TelevenditaMedia shopping 04.15 -TelefilmAlfred Hitchcock

00.20 -ShowSaturday Night Live 01.35 -SportPoker1Mania - Poker 02.40 -TelevenditaMedia shopping 03.00 -FilmMetropolis - regia di Rin Tarô (Giappone) 2001

00.45 -TelegiornaleTg La7 01.00 -RubricaM.O.D.A. 01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -FilmL'avventura con Gabriele Ferzetti, Monica Vitti, Lea Massari.

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Televisioni 47

Sabato 2 gennaio 2010


IL DISCORSO IN TV

«Riforme solo se condivise» Ma Bossi: no, subito Il senatùr all’attacco alle pagine 6 e 7

Anno 8 n.327€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Sabato 2 gennaio 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466

Un giovane di Matera si vende in Italia e racconta la propria storia

Memorie di “prostituto” «Un religioso, generoso, mi pagava con i soldi delle offerte»

Botti A Marconia di Pisticci

Un undicenne perde un dito Altri tre feriti

I primi sorrisi

a pagina 14

Tutta la notte con i Carabinieri

CAPODANNO/2 L’azienda dell’indotto

A Melfi gli operai della Ft Logistic passano S. Silvestro nel capannone

alle pagine 8 e 9

SPORT

Calcio lucano Feste finite

A Matera un 5 da 34.000 euro

Si riprende a sudare

alle pag. 16 e 28

Ecco la musica è finita gli amici se ne vanno... e ora chi li lava tutti quei cavolo di bicchieri?

Prima, tutto sul mercato

Nicolò

Vyola

Il più veloce a Matera al Madonna delle Grazie Figlio di una coppia di Gravina, viene alla luce alle 4:35

La seconda nata a Policoro Albanesi i genitori Il papà è in Italia da 10 anni, la mamma da poco

a pagina 15

a pagina 27

Il punto

Un anno di inchieste fra Total e calcio alle pag. 10 e 11

A Campomaggiore

Intercity fermo cinque ore per un guasto a pagina 17

Basket A Dilettanti

La Bawer in attesa del sì di Bonora Calcio a 5 Sabato di campionato

Si gioca in regione tra C1 e C2

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Disoccupato da novemila euro al mese

CAPODANNO/1


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