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Mercoledì 6 gennaio 2010

Brevi dal mondo

In cielo si presenteranno a San Pietro, in terra serviranno a costruire una casa di riposo

Cuba espelle deputato Ue

Venezia, prete si inventa i “bond Paradiso”

L'AVANA – Un nuovo corto circuito, dopo quelli numerosi degli ultimi anni, tra Cuba e l’Unione europea, che dal primo gennaio è guidata dalla presidenza di turno di Madrid: il blocco, qualche giorno fa, all’aeroporto dell’Avana dell’europarlamentare socialista Luis Yanez, ha nuovamente fatto salire la tensione tra Cuba e la Spagna, che ieri ha comunque assicurato di voler puntare a un miglioramento nei rapporti con l'isola comunista. Accompagnato dalla moglie, Carmen Hermosin (anch’essa europarlamentare), Yanez è arrivato due giorni fa all’Avana. Dopo qualche ora di attesa all’aeroporto, la coppia è stata costretta a riprendere un volo per la Spagna.

VENEZIA – Un 'bond Paradiso' per aiutare gli anziani poveri e guadagnarsi qualche merito al momento del 'giudizio finale', ma anche – in caso di bisogno –per garantirsi una vecchiaia tranquilla in una casa protetta. E' l'ultima pensata di un 'genio' della finanza creativa come don Armando Trevisiol, vulcanico sacerdote veneziano di quasi 81 anni che dopo essersi inventato di tutto per finanziare la costruzione di ben tre Centri anziani, per realizzare il quarto ha lanciato una sottoscrizione di 'bond del Paradiso' o, se si preferisce, di 'bot del Vangelo'. LaFondazione Carpinetumdiretta dall’anziano sacerdote ha infatti messo in vendita azioni da 50 euro ciascu-

Londra, partita la sfida elettorale

na per trovare i soldi che mancano al budget del «Centro Don Vecchi quater» di Campalto. «Non sapevo più che cosa fare e ho pensato di vendere queste azioni con cui ci si può presentare a San Pietro nel momento del giudizio finale – scherza Don Trevisiol – per farsi aprire le porte del Paradiso». Le azioni danno diritto a chi le sottoscrive di fruire della rivalutazione del valore dell’immobile, di dire la propria sulla conduzione del nuovo Centro, ma soprattutto a vantare un «titolo privilegiato» per il Paradiso, assicura con un sorriso l’anziano sacerdote checompirà 81anni amarzo. E, se si è poveri, anche per avere un alloggio per sè o per i propri cari nel futuro Centro dove passare la vec-

chiaia. In meno di un mese don Trevisiol ha già raccolto circa15 mila euro, ma la stradaper raccogliere idue milioni di euro necessari è ancora lunga. «Le pensioni sono molto basse e c'è una richiesta immensa di alloggi da parte di anziani che con 500 euro al mese non riescono a pagare un affitto e a vivere - spiega il sacerdote veneziano -. Abbiamo ben 400-500 domande inevase e io penso che tutta la comunità debba occuparsi dei propri anziani. La mia ricchezza è la fiducia nei cittadini». Per decenni parroco di Carpenedo, don Trevisiol si era già cimentato nella 'finanza creativa' per costruire i primi treCentri anziani: laprima vol-

La statua di San Pietro in Vaticano

ta aveva messo in vendita le stelle appena restaurate della chiesa di Carpenedo, poi le pietre intorno a uno degli edifici con i nomi dei benefattori impressi sopra ed è perfino arrivato a vendere i mobili della canonica. Claudia Greco

Il reato contestato è di modesta entità e non sarà svelato il segreto di Stato

«Pollari e Pompa a giudizio» La Procura di Perugia ha chiesto di processare i due agenti del Sismi

LONDRA – Una data certa ancora non c'è, ma la Gran Bretagna è entrata da ieri in piena campagna elettorale, con Conservatori e Labour che si scontrano sui piani di tagli alla spesa pubblica e alle tasse, senza esclusione di colpi. Il Labour spera ancora di sovvertire i sondaggi, ma secondo il Times le casse del partito stanno per esaurirsi e una costosa campagna contro i Tory potrebbe portare il partito di Gordon Brown (nella foto) alla bancarotta. Il voto per le politiche deve tenersi entro la prima metà di giugno – ma in molti parlano del 6 maggio come data più probabile.

L’Iraq chiede i danni a Israele GERUSALEMME – Ventinove anni dopo il bombardamento israeliano che distrusse il reattore nucleare iracheno di Osiraq l’attuale governo di Baghdad intende chiedere i danni allo Stato ebraico.

Mal d’amore basta una pillola

PERUGIA–Per la vicenda relativa all’archivio riservato trovato a Roma negli uffici del Sismi di via Nazionale la procura diPerugiaha chiestodiprocessare l'ex direttore del servizio segreto militare Nicolò Pollari e l'ex funzionario Pio Pompa. Secondo i magistrati del capoluogo umbro infatti risorse dell’organismo sarebbero state utilizzate per realizzare decine di dossier su magistrati, giornalisti e politici. A fini cioè considerati non istituzionali. Il pubblico ministero Sergio Sottani ha quindi chiesto il rinvio a giudizio di Pollari e Pompa il reato di peculato, ma anche quelli previsti dall’articolo 260 del codice penale (possesso ingiustificato di mezzi di spionaggio) e dal 616 (violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza). Accuse che ora dovranno essere vagliate dal gip. Secondo l’avvocato Titta Madia, difensore dei due indagati, si tratta comunque «di un peculato di corrente elettrica e di linea telefonica: ossia un reato di modesta entità per il quale certamente non possiamo svelare il segreto di Stato». Il presunto archivio riservato del Sismi venne individuato all’inizio del luglio del 2006 nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla procura di Milano sul sequestro dell’imam Abu Omar (vicenda per la quale nei confronti di Pollari è stato disposto il «non luogo a procedere per l’esistenza del segreto di Stato» mentre a Pompa sono stati inflitti tre anni di reclusione per favoreggiamento). Il fascicolo relativo ai dossier passò quindi alla procura della capitale e nell’aprile

scorso il pm Pietro Saviotti chiese il rinvio a giudizio di Pollari e Pompa per l’appropriazione e l’uso di di denaro, mezzi e risorse umane del Sismi per fini diversi da quelli perseguiti dal servizio. Il gup Guglielmo Muntoni dispose però la trasmissione degli atti a Perugia per la presenza di magistrati romani tra le parti lese (la procura del capoluogo umbro è infatti competente a occuparsi di tutte le inchieste che coinvolgono i loro colleghi di Roma). Dopo avere ricevuto l’avviso di conclusione indagini da parte delpm Sottani,Pollari ePompa – che contestano gli addebiti sono stati interrogati dal magistrato ma alle domande sulla gestione del presunto archivio riservato non hanno risposto

invocando il segreto di Stato poi confermato dal Governo. Sulla base dei documenti agli atti dell’inchiesta il pm ha comunque chiesto il rinvio a giudizio dei due. Il pubblico ministero ha ipotizzato che per realizzare i dossier (contenuti ora in 14 faldoni) siano state utilizzate anche informazioni legate all’attività del Sismi (quindi considerate segrete) e consultata la corrispondenza interna del servizio. Di qui i due reati contestati dal pm Sottani oltre a quello di peculato. In base alla ricostruzione accusatoria, l’archivio di via Nazionale venne realizzato e gestito da Pompa ma Pollari sarebbe stato consapevole dell’attività dell’allora funzionario. Claudio Sebastiani

L’ex capo del Sismi, Niccolò Pollari

Saranno 37 milioni le auto in circolazione sulla rete gestita da Autostrade

Epifania, prezzi bassi, ma c’è il maltempo ROMA – I prezzi più bassi rispetto a quelli di Natale e soprattutto di Capodanno e le località meno affollate spingono molti italiani a partire per l’Epifania. «Molti hanno lavorato tra Natale e Capodanno e hanno scelto di partire proprio per l’Epifania – spiega il presidente di Assotravel, Andrea Giannetti – sia per le destinazioni europee che per il lungo raggio. Si tratta ovviamente di single, di coppie senza figli, di individuali, dal momento che la ripresa delle scuole condiziona le famiglie a rientrare in città». Quest’anno poi, il fatto che l’Epifania sia capitata di mercoledì, fa osservare Alberto Corti, direttore di Federviaggio, ha favori-

to le partenze per i luoghi lontani: partendo il 1 gennaio e usufruendo appunto della festività della Befana, si riesce a 'staccare' per 8-9 giorni, quanto serve per raggiungere e soggiornare in una località esotica. Nonostante questi segnali positivi, gli operatori del mondo del turismo non sono ottimisti. «Apriamo il 2010 con un senso di forte attesa –spiega Corti –ma certo, se la domanda non dovesse ripartire, ci saranno grossi problemi, anche sul fronte dell’occupazione. Abbiamo retto bene il 2009, non ci sono state situazioni ingestibili come quelle che si sono verificate in altri Paesi, anche in Europa, ma serve una ripresa del settore, e al momento non vediamo gran-

Milano, la Moratti Spazio, Keplero scopre indagata per la movida cinque pianeti esterni

VIENNA – Romeo e Giulietta, Antonio e Cleopatra, Tristano e Isotta: se l’avessero saputo non avrebbero fatto quella fine. Per tutti i cuori infranti, il popolo dei traditi, degli abbandonati, dei dannati di Venere e Cupido, è arrivato l’antidoto universale: un rimedio che promette miracoli contro ogni pena d’amore. È la pillola «Amorex», prodotta dalla ditta farmaceutica Coropharm di Villach (Carinzia), già in commercio in tutta l’Austria.

MILANO – La movida milanese mette nei guai il sindaco Letizia Moratti, iscritta nel registro degli indagati per omissione di atti d’ufficio. Non avrebbe provveduto a mettere fine al fracasso notturno, agli schiamazzi e ai party all’aperto nei locali alla moda attorno a Piazza Sempione, proprio dove c'è l’Arco della Pace, nonostante le insistenti lamentele degli abitanti della zona che alla fine hanno deciso di rivolgersi alla magistratura. L’inchiesta – nella quale sono coinvolti come atto dovuto il primo cittadino e un altro esponente dell’amministrazione comunale – è coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo ed è nata in seguito a una denuncia per omissione di atti d’ufficio presentata la scorsa estate, a luglio, dal Comitato Pro Arco Sempione che da tempo protestava chiedendo «rispetto per la qualità della vita». Prima dell’esposto, nel marzo dell’anno scorso, il comitato di cittadini della zona aveva diffidato il sindaco e alcuni esponenti di Palazzo Marino dando loro 60 giorni di tempo per provvedere a fermare il rumore. L’iscrizione del sindaco nel registro degli indagati risalirebbe a circa un mese fa. In media il venerdì sera a mezzanotte gli avventori dei locali attorno all’Arco della Pace a Milano fanno un baccano pari a 68 decibel, quando il limite consentito è di 45.

ROMA–A meno di un anno dal suo lancio, avvenuto nel marzo 2009, Keplero, il telescopio spaziale progettato dalla Nasa con l’obiettivo di scovare pianeti simili alla Terra, ha individuato ben cinque pianeti esterni al sistema solare. Sono stati chiamati Kepler 4b, 5b, 6b, 7b e 8b e la loro scoperta è stata annunciata durante il meeting della Società Americana di Astronomia in corso a Washington. «Queste osservazioni ci aiutano nella comprensione di come i sistemi planetari si formano e come i dischi di polveri e gas evolvono per dare vita ai pianeti» ha osservato William Borucki del centro di ricerca Ames della Nasa. «La scoperta ci dimostra anche – ha aggiunto – che gli strumenti a bordo di Keplero funzionano e che il telescopio può proseguire nella sua missione». I nuovi mondi orbitano tutti intorno a stelle più grandi e più calde del Sole e appartengono alla categoria dei «Giove caldi», dalla massa compresa fra quella di Nettuno e Giove e dalle temperature infernali, dai 1.200 ai 1.600 gradi centigradi, simili a quelle della lava e dunque assolutamente inospitali per la vita. «E' simpatico vedere che le prime scoperte di Keplero sembrano venire fuori da una catena di montaggio» ha osservato Jon Morse.

di segnali in tal senso. C'è stata, è vero, da parte degli italiani, una certa voglia di esorcizzare la crisi ma ha significato un potenziamento degli acquisti per il cenone, un aumento dei piccoli viaggi, dormendo magari da parenti o amici o andare qualche volta di più a cena al ristorante». Intanto dal 23 dicembre al 10 gennaio si stima che siano complessivamente 37 milioni le auto che circoleranno sulla rete gestita dal gruppo Autostrade per l’Italia. Persiste però il maltempo: la protezione Civile informa che le correnti umide sull'Italia porteranno ancora locali nevicate al nord e precipitazioni diffuse sulle regioni centrali.

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

estrazione del 5 gennaio 2010

12 24 25 73 41 7 76 44 59 45 67

31 43 86 29 56 83 40 79 51 23 27

59 37 66 37 82 6 13 58 21 52 85

14 86 6 67 83 38 84 21 13 42 7

35 84 10 85 38 84 87 66 49 77 52

I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

7 - 12 - 23 - 24 - 25 - 29 - 31 - 40 - 41 - 43 44 - 45 - 51 - 56 - 59 - 73 - 76 - 79 - 83 - 86

ilSuperEnalotto

Conc. n° 2

Montepremi 5.270.658,79 euro

jolly

44 - 48 - 49 - 68 - 86 - 87

62

punti 6jackpot 114.744.085,67 punti 4 389,84 20,30 punti 5+1 - punti 3 punti 5 30.407,65 Num. Superstar 84

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2 In Italia e nel Mondo


La Cina blocca sanzioni Onu contro l’Iran

Afghanistan. Si tratta di un medico giordano autore della strage di fine anno

Agenti uccisi da una kamikaze doppiogiochista

LA RIPRESA DEL TERRORISMO

WASHINGTON–E' stato un medico giordano, agente doppio di Al Qaida, a compiere la strage del 30 dicembre costata la vita a sette agenti della Cia in Afghanistan. Il kamikaze suicida è Humam Khalil Mohammed, un agente controllato dall’intelligence della Giordania che era stato inviato in Afghanistan con lo scopo di infiltrarsi in Al Qaida e intrappolare il numero due del gruppo, il medico egiziano Ayman al Zawahri. Mohammed, che aveva comunicato di avere importanti informazioni su al Qaida, era considerato un agente affidabile e per questo all’incontro avvenuto mercoledì nella Base Chapman (nella provincia afghana di Khost) erano presen-

ti numerosi funzionari della Cia, alcuni giunti appositamente da Kabul. Per lo stesso motivo Mohammed non era stato perquisito al suo arrivo alla base e nessuno aveva scoperto l’esplosivo che teneva celato sotto gli indumenti. L’esplosione provocata dal medico è costata la vita a sette agenti della Cia e al capitano dell’ intelligence giordana Sharif Ali bin Zeid (un membro della famiglia reale) che era il contatto di Mohammed. Il medico, arrestato un anno fa dall’intelligence della Giordania, era infatti un agente controllato dallo spionaggio di Amman ed erano stati i giordani a garantire agli americani la affidabilità dell’agente che aveva

trascorsi da militante jidahista ma che adesso era passato, assicuravano, al campo occidentale. Negli ultimi anni Mohammed aveva diffuso su Internet una serie di proclami pro-Jihad usando lo pseudonimo di Abu Dujana al-Khorasani. La strage degli agenti della Cia ha privato lo spionaggio americano di alcuni dei suoi migliori specialisti operanti in basi avanzate, in Afghanistan, per coordinare gli attacchi degli aerei senza pilota (i droni) contro gli esponenti di Al Qaida e dei talebani nascosti nell’area impervia lungo il confine tra Pakistan e Afghanistan. L’incidente ha messo anche allo scoperto la profondità della cooperazione tra i servizi se-

La sede Cia saltata in aria

greti Usa e della Giordania, molto attivi in Iraq dove hanno giocato un ruolo importante nella caccia agli insorti (compresa l’operazione che aveva portato nel 2006 all’uccisione dell’esponente di Al Qaida, Abu Musab al Zarqawi). Cristiano Del Riccio

NEW YORK – La Cina boicotterà ogni tentativo degli Usa e degli alleati occidentali di adottare nuove sanzioni contro l’Iran. L’inviato di Pechino al Palazzo di Vetro ha fatto sapere che la Cina, membro permanente del Consiglio di Sicurezza con diritto di veto, «i tempi non sono maturi» per nuove misure contro Teheran per il suo programma nucleare. L'ambasciatore cinese Zhang Yesui ha chiarito «non è nè il momento giusto perchè gli sforzi diplomatici (per regolare il programma nucleare iraniano) sono ancora in corso».

Frattini:«Il diritto alla vita supera quello alla privacy»

I body scanner in Italia «Necessari per la sicurezza» ROMA – Il diritto «a non saltare per aria» quando si è su un aereo è «più importante» della privacy dei cittadini e dunque anche negli aeroporti italiani arriveranno presto i body scanner, gli strumenti che consentono di scoprire armi ed esplosivi nascosti sotto i vestiti e non individuabili con il metal detector. Apparecchi già utilizzati in via sperimentale in Usa e Gran Bretagna, dove tra tre settimane entreranno in funzione ad Heathrow, l’aeroporto londinese che è anche il più affollato scalo europeo. Sull'onda del fallito attentato di Natale sul volo Delta Amsterdam-Detroit, l’Italia dice sì alla nuova tecnologia antiterrorismo, anche se prima di vedere in funzione (se non in via sperimentale) gli scanner negli scali del nostro paese – i primi saranno Fiumicino e Malpensa – occorrerà attendere la certificazione dell’Unione Europea, che deve indicare un modello valido per tutti i paesi Schengen che risponda a precisi requisiti in termini di salute e privacy. Un argomento che sarà affrontato già giovedì a Bruxelles nel corso della riunione del Comitato per la sicurezza aerea della Commissione europea. «I body scanner – dice il ministro degli Esteri Franco Frattini – sono una misura necessaria perchè credo sia arrivato il momento di dire che dobbiamo essere più attrezzati dei terroristi». Che, «purtroppo, hanno grandi fonti di finanziamento, anche attraverso rapimenti e riscatti per gli ostaggi, e posso-

no acquistare materiali sofisticati». Dunque le istituzioni «devono fare meglio» per garantire la sicurezza, utilizzando tutte le tecnologie a disposizione. Strumenti e tecnologie che vanno a sbattere, però, con il diritto alla privacy dei cittadini. E non è un caso che anche ieri il Garante Francesco Pizzetti abbia ribadito la necessità che il governo consulti l’Autorità prima di prendere qualsiasi decisione. Ricordando che già a febbraio scorso tutti i garanti europei «avevano detto no all’uso della scansione corporale come strumento di controllo ordinario, in quanto misura invasiva nei confronti della dignità e della riser-

vatezza delle persone» e sottolineando che, anche «nel caso in cui si dimostrasse la necessità di adottare il body scanner di fronte a un rischio attuale ed elevato per la sicurezza e per finalità specifiche come la lotta al terrorismo, sono stati fissati alcuni paletti». Quali? La visione della sola sagoma della figura (e dunque no alle riprese del volto e al 'full scanner' che fa vedere anche l’interno del corpo, comprese eventuali protesi), la visura da remoto, che esclude cioè la possibilità di visione per l’operatore al varco o per chiunque non sia specificatamente addetto al controllo, la cancellazione immediata dell’immagine scannerizzata, la

Un controllo al body scanner ad Amsterdam. Sotto, la Napolitano e Obama

tutela della salute. Ci sono poi problemi di altro tipo, come quelli sollevati in Inghilterra da diversi gruppi a sostegno della privacy, secondo i quali i body scanner violano le leggi per la protezione dei minori, che vietano la realizzazione di immagini considerate indecenti per i bam-

Delta, Abdulmutllab parla. Obama ‘striglia’ i suoi WASHINGTON – Il giovane nigeriano Umar Faruk Abdulmutallab, protagonista del fallito attentato al volo 253 della DeltaNorthwest Amsterdam-Detroit di Natale, ha fornito informazioni «utili» all’intelligence americana. Lo ha detto ieri a Washington il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, senza peraltro entrare nei dettagli. Un «incidente» come quello del volo 253 Delta-Northwest Amsterdam-Detroit, con il giovane nigeriano che ha tentato di fare saltare in aria l’aereo a Natale, non deve più ripetersi. È questo il secco monito del presidente

degli StatiUniti, BarackObama, ai responsabili della sicurezza Usa, convocati per un consiglio di guerra alla Casa Bianca. Un consiglio che ha già conseguen-

ze negli aeroporti del mondo per quanto riguarda nuove misure di sicurezza. Alla riunione sono stati presenti i vertici del governo in tema di sicurezza: i ministri della Difesa, Robert Gates, degli Esteri, Hillary Clinton, della Sicurezza Interna, Janet Napolitano, della Giustizia, Eric Holder, dell’Energia, Steven Chu; i direttori della Cia, Leon Panetta, dell’FBI, Robert Mueller, dell’Intelligence, Dennis Blair. Quindi i responsabili delle principali agenzie di sicurezza impegnate nella lotta al terrorismo, dal direttore della National Security Agency (Nsa) a quello dell’Ncc.

E ora gli hacker puntano sui cellulari DAL punto di vista della sicurezza delle comunicazioni, l'anno 2009 si è concluso con quello che in molti hanno definito un autentico botto: un hacker "white hat" tedesco, tale Karsten Nohl, ha annunciato al mondo di aver sviluppato un metodo per crackare le chiamate su rete cellulare GSM, chiamando in causa la scarsa considerazione dei carrier per la sicurezza e prevedendo la disponibilità di hardware e software appropriato nel giro di poco tempo. Nohl ha presentato il suo progetto alla conferenza Chaos Communication Congress tenutasi a Berlino negli ultimi giorni dell'anno: grazie al lavoro

Arriva Nexus One il super telefono di Google

Das è miss Mina 2009 indipendente (benché focalizzato sullo stesso obiettivo) di 24 membri del Chaos Computer Club tedesco, l'hacker ha messo insieme abbastanza informazioni per abbattere il meccanismo di cifratura usato per l'80 per cento delle comunicazioni cellulari in tutto il mondo.

bini. Un problema reale, ha ammesso il ministero dei Trasporti, che deve essere ancora risolto. Tutti elementi che dovranno comunque essere superati perchè, dice ancora Frattini, il diritto alla privacy è «inalienabile» ma quello di «non saltare in aria su un aereo è ancora più importante». Parole ribadite da Maroni: «Il diritto alla vita è superiore a quello della privacy. E poi credo che si possa adottare una soluzione concreta ed equilibrata, con scanner poco invasivi della figura del corpo del passeggero ma in grado di rilevare qualunque anomalia, come la presenza di un sacchetto o di un oggetto». L’Italia comunque è pronta. Nel bilancio dell’Enac, spiega il presidente Vito Riggio, sono già stati accantonati circa due milioni, che consentiranno di acquistare una decina di apparecchi. Si comincerà con Malpensa e Fiumicino – da dove partono i cosiddetti 'voli sensibili', quelli diretti in Usa, Inghilterra e Israele – per poi estendere i controlli con i body scanner, sottolinea Matteoli, «anche ai passeggeri in partenza o in arrivo da Paesi ritenuti a rischio terrorismo». Daniela Navi

DAS Sopheap, 19 anni, cambogiana, è stata eletta Miss Mina 2009 fra le 20 concorrenti selezionate fra centinaia di ragazze che sono rimaste mutilate dalle mine nel Paese asiatico. Il suo premio: una gamba di titanio e mille dollari di contributo ai

suoi studi di economia. La cerimonia di premiazione si è svolta il 4 dicembre, ma lo si apprende solo ora perché tutto si è svolto in gran segreto. Il governo cambogiano ha infatti vietato il concorso, creato su iniziativa di un'ong norvegese.

GOOGLE presenta al pubblico il "super telefono" Nexus One, il suo primo cellulare: annunciato anche un ampliamento della Open Handset Alliance, l'alleanza ha dato vita ad Android. Fra i nuovi ingressi anche quello di China Mobile. Nexus One - realizzato da Google in stretta collaborazione con la taiwanese Htc - ha uno schermo di 3,7 pollici e "sposta i limiti - spiega l'amministratore delegato di Htc, Peter Chou - di quanto è possibile fare con un cellulare". Fra le caratteristiche del prodotto - è stato spiegato durante la presenta-

zione nel quartier generale di Google - ci sono i colori nitidi e il potente processore di cui l'apparecchio è dotato al fine di evitare rallentamenti per il telefonino. Nexus One pesa 130 grammi ed è sottile (11,3 millimetri).

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In Italia e nel Mondo 3

Mercoledì 6 gennaio 2010


Mercoledì 6 gennaio 2010

Il fatto del giorno: Economia: Inflazione, mai così bassa da 50 anni Ci si ferma a quota 0’8%

Fabbisogno su ma lo scudo aiuta

Dall’Italia del boom alla crisi globale

dall’articolo di Antonio Paolini

dall’articolo di M. Sensini

dall’articolo di Roberto Mania

Un piccolo colpo di acceleratore a dicembre, +1% sull’anno precedente: più indicativo, però, di tendenze future, in prospettiva 2010, che incisivo sull’andamento complessivo dell’indice dei prezzi nel 2009. L’inflazione si ferma così all’0,8%. Ed è il dato più basso da mezzo secolo, dal meno 0,4% datato 1959. Per valutare quel che è accaduto in un anno di decrescita e di recessione, l’anno con una caduta del Pil nazionale che ha stabilito a sua volta un primato (negativo) rispetto agli ultimi cinquant’anni e oltre, sarà sufficiente ricordare che lo stesso indice dei prezzi aveva chiuso a quota più 3,3% nel 2008. Il décalage anno su anno è insomma di due punti e mezzo. Decisamente vistoso. [...].

Inflazione mai così bassa da cinquant’anni a questa parte. Nel 2009 i prezzi al consumo sono cresciuti appena dello 0’8% ed un incremento così basso non si registrava dal 1959, quando l’Italia viveva la vigilia del grande boom economico. Uno scenario ben diverso da quello che si chiude dopo un 2009 che ha visto anche salire il fabbisogno del settore statale a 85,9 miliardi, un dato che dovrebbe confermare la previsione del governo di un deficit pubblico al 5,3% e il debito al 115% del prodotto interno lordo. Di per sé anche quella relativa ai prezzi, che a dicembre hanno messo a segno un aumento dello 0’2% su novembre, non è una buona notizia, comunque la si guardi. [...].

L’Italia del boom e l’Italia dello sboom. L’Italia del miracolo economico e L’Italia della più grande recessione, unite, mezzo secolo dopo, dal tasso di inflazione che ormai non mette più paura. E che, anzi, diffonde nostalgia. Ci sono voluti cinquant’anni per ritrovare nelle tabelle dell’Istat un dato così basso dell’indice dei prezzi, come quello di ieri: 0’8 per cento, quasi fossimo nel 1959, quando addirittura ci si permetteva di viaggiare in deflazione, - 0’4 per cento, e ci preparavamo, con i nostri prodotti, comunque, a diventare consumatori. Era l’inizio di uno sviluppo economico «impetuoso e caotico», come disse Guido Carli, già governatore della Banca d’Italia. [...].

La migliore di oggi

Come nel 1959

L’uomo dell’anno provoca l’eclissi di sole

dall’articolo di E. Fatigante

dall’editoriale di C. Antonelli

L'inflazione nel 2009 ha registrato la crescita minima degli ultimi 50 anni. Le stime preliminari dell’Istat l’hanno collocata in media a più 0,8%, in forte discesa (di 2 punti e mezzo) dal 2008 quando si attestò al 3,3%. Era appunto dal lontano 1959 che non si toccava un livello così basso. Anzi, per la verità allora l’indice dei prezzi scese addirittura in territorio negativo e segnò -0,4%. C’è da sperare che sia beneaugurante, visto che quello fu l’ultimo caso di deflazione annua registrato nel Paese, in coincidenza con l’avvio del boom economico. [...].

Giulio Tremonti ha tenuto fermo il timone italiano nella tempesta della crisi. Per questo motivo il Sole24Ore per mano del direttore Gianni Riotta ha incoronato il ministro dell’economia “Uomo dell’anno”. Le modalità e le dinamiche della scelta stanno però creando scompiglio sulla scrivania dell’ex responsabile del Tg1 e ora timoniere del quotidiano di Confindustria. Tanto che il comitato di redazione avrebbe chiesto ieri a Riotta dopo un burrascoso incontro di rettificare l’incipit dell’articolo. «Le firme del Sole 24 Ore hanno discusso per scegliere la persona dell’anno 2009

Ok il prezzo è freddo dal commento di G. Ferrara

nell’economia italiana», scriveva l’ultimo giorno del 2009 il quotidiano salmonato. «Tanti nomi vagliati, tutti autorevoli e sostenuti da eccellenti ragioni. L’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne che ha rilanciato il marchio, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, prima donna nel ruolo giusto durante la crisi, il governatore di Bankitalia Mario Draghi e altri. Alla fine la scelta è caduta sul ministro dell’Economia Giulio Tremonti». Lo scontro Ciò che avrebbe fatto infuriare i giornalisti è proprio la dicitura «Le firme del Sole hanno discusso (...)e alla fine la scelta è caduta su» Tremonti. [...].

Economisti o astrologi?

Giannelli sul Corriere

Quell’insana giungla dei saldi

dal commento di Giuseppe Marino

dall’editoriale di Mario Deaglio

Gli economisti? Fanno i maghi. Con le palle di cristallo degli altri. Uno si fa chiamare Barbanera, l’altro è diventato famoso come Dottor Destino. Entrambi di mestiere fanno previsioni. La sorpresa, per chi non conosce già i due personaggi, è che tra i due l’astrologo è Barbanera mentre l’evocativo soprannome di «Dr Doom» corrisponde all’economista più citato dell’ultimo anno, Nouriel Roubini. Il professore di origine turca della New York University è diventato famoso perché, a forza di spargere previsioni di iattura sullo stato di salute della finanza mondiale, alla fine ci ha azzeccato. E, di fronte alle decine di colleghi che ancora suonavano il valzer dell’ottimismo sulla tolda del Titanic, lui si è trasformato da inascoltata Cassandra in consultatissimo, infallibile previsore. Una fama che vale si trasforma in visibilità, ergo in soldoni, in un’epoca in cui gli economisti sono diventati star, oracoli a gettone da interpellare [...].

Codeper entrareneinegozi;code allecasse per pagare; code sulle autostrade che portano agli outlet, i nuovi centri commerciali. Telegiornali zeppi di immagini di consumatori affannati ma contenti che dichiarano di aver fatto un «buon affare» aspettando, per acquisti importanti, che passasse il Natale e pagando così borse, scarpe e vestiti a prezzo di saldo, ossia sensibilmente di meno di una settimana fa; e di negozianti che non nascondono la soddisfazione per aver allontanato la temibile prospettiva di un magazzino rigonfio di oggetti non venduti. Di fronte a un simile spettacolo ci sono due motivi di

Taglio basso

I mille volti di un Paese Che tristezza quegli outlet dall’editoriale di Aldo Cazzullo

L'allarme a Newark per un uomo che salta i controlli a coda dei milanesi all’outlet di Serravalle, dove i saldi non erano ancora iniziati, con il centrodi Milano semideserto tranne corso Buenos Aires e via Montenapoleone, dove i saldi c’erano già, è un dato che va oltre la cronaca. Segna la definitiva trasformazione del centro commerciale in piazza, città, posto non solo di commercio, ma anche di incontro. Non ha più senso chiamarli «non luoghi». Non sono spazi artificiali dove non si depositano memoria e identità. Sono, soprattutto per i giovani, ma ormai pure per le famiglie, i nuovi luoghi della vita, che stanno sostituendo quelli — appunto il centro storico, la piazza, il paese; ma anche la chiesa, lo stadio, il cinema — dove i nostri padri per secoli si sono conosciuti, parlati, amati, magari imbrogliati. Non a caso, da Fidenza a Valmontone, da Noventa Piave a Mantova, i centri commerciali che hanno fatto i migliori affari d’inizio 2010 si chiamano outlet. Non a caso, sono costruiti come paesi finti, come

Il fatto che l’inflazione in Italia nel 2009 si sia attestata allo 0,8 per cento, dopo il più 3,3 del 2008, indica che la crisi attuale è diversa da quella del Ventinove, quando i prezzi crollarono. Certo, lo 0,8 per cento è il livello più basso degli ultimi 50 anni. Ma nel nostro paese, stando ai dati Istat, solo a settembre 2009 si è registrata una dinamica dei prezzi negativa (meno 0,2 rispetto al mese precedente). Nessun reale tonfo allarmante, quindi. Il differenziale italiano si spiega solo in minima parte con la maggior vischiosità dei prezzi, che dipende probabilmente dalle tecniche dell’indagine campionaria [...].

borghi medievali posticci, con le mura, le porte, le fontane e le botteghe, dove portare il cane a passeggio, i bambini a giocare, e la moglie (o il marito) a prendere con 99 euro il maglione di cachemire che fino a qualche giorno fa in centro ne costava 400. Outlet, che in inglese vuol dire tutt’altra cosa, è parola-chiave dell’Italia di oggi. Non indica solo il centro commerciale divenuto città nuova. È metafora della svendita. Simboleggia la mercificazione dei valori. Può significare il degrado dei rapporti umani, un tempo in cui tutto può essere comprato e venduto, con la rapidità di chi considera la conversazione una perdita di tempo e la cortesia un segno di debolezza. Non è detto però che questa profonda trasformazione sia negativa. Certo coincide con una perdita. La piazza è un tratto distintivo della nostra civiltà: non esiste nella cultura araba, dove la città prende forma attorno al commercio e i suq sono centro commerciale ante- litteram; né in quella americana, dove i «mall» sono da sempre passatempo preferito e primo luogo di aggregazione. [...]. dal Corriere della Sera

perplessità. Il primo, di carattere generale deriva dalla constatazione che le code sono quasi sempre indizio di disfunzioni del mercato e che quelle dei saldi segnalano distorsioni nel meccanismo delle vendite e non sono certo il sintomo di un consumo equilibrato. Il secondo motivo di perplessità assume la forma di una domanda ingenua: invece dei saldi sempre più frequenti, che oggi si svolgono in svariati periodi dell’anno, non si potrebbe procedere a un permanente, sia pur più moderato, abbassamento dei prezzi di vendita? Ci sono naturalmente motivazioni tecnicheper levendite asaldo, occasioni fisiologiche, soprattutto per il settore dell’abbigliamento, per smaltire mo-

delli, colori e forme meno desiderati. L’estendersi del fenomeno sembra però giustificare la conclusione di una riduzione nella capacità del sistema distributivo di capire ciò che il pubblico veramente vuole e quale prezzo è veramente disposto a pagare. Quando vanno al di là della loro dimensione normale, infatti, i saldi sono la misura della mancanza di conoscenza che il sistema distributivo ha dei gusti e della capacità di spesa del proprio pubblico: l’aumentare delle code è un segno della crescente distanza tra compratori e venditori, oltre che di una certa «disintegrazione» del mercato in tanti mercati paralleli che talora presentano un'ampia gamma di prezzi [...].

La fotografia Russia, Due coraggiose nuotatrici si sfidano in una gara tra i ghiacci (Reuters)

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage

L’INTERVISTA Berlusconi: sì al segreto di Stato sui rapporti tra 007 e Telecom dall’articolo di L. Ferrarella

Il presidente del Consiglio mette il segreto di Stato sulla natura dei rapporti con Telecom dell’ex numero tre del controspionaggio militare Sismi, Marco Mancini, di cui la Procura di Milano chiedeva il processo per il dossieraggio illegale contestatogli in concorso con l’ex vertice della divisione Security di Telecom e Pirelli, Giuliano Tavaroli, e altri 34 indagati. Silvio Berlusconi lo fa in una lettera di risposta al giudice dell’udienza preliminare Mariolina Panasiti, che il 13 novembre scorso aveva attivato la procedura di «interpello » di Palazzo Chigi, prevista per legge ogni qual volta un imputato (come Mancini in questo caso) prospetti di non potersi difendere se non violandoun asseritosegreto diStato sul contesto delle vicende oggetto di accertamento giudiziario. Il premierSilvio Berlusconi ha dunque «confermato» l’esistenza di segretodi Stato sulle circostanze che Mancini, ex braccio destro del generale

Il premier Silvio Berlusconi

Niccolò Pollari, aveva addotto nel suo interrogatorio al giudice, e che il gip Panasiti non aveva riassunto ma integralmente sottoposto a Palazzo Chigi attraverso la trasmissione degli atti dell’udienza. Quel giorno Mancini, accusato di associazione a delinquere, corruzione e rivelazione di notizie di cui sia vietata la divulgazione, aveva opposto il segreto di Stato a quasi ogni domanda rivoltagli: sui rapporti con l'allora capo della Se-

Così l’altra mafia ha scelto la guerra dal commento di R. Saviano

Chi parla di mafia diffama il Paese? Chi parla di mafia difende il Paese. Le organizzazioni criminali contano molto: solo con la coca i clan fatturano sessanta volte quanto fattura la Fiat. Calabria e Campania forniscono i più grandi mediatori mondiali per il traffico di cocaina. Si arriva a calcolare che 'ndrangheta e camorra trattano circa 600 tonnellate di coca l'anno, ed è una stima per difetto. La 'ndrangheta - come dimostrano le inchieste di Nicola Gratteri - compra coca a 2.400 euro al kilo e la rivende a 60 euro al grammo, guadagnando 60.000 euro. Quindi con meno di 2.400 euro di investimento iniziale, percepisce una entrata pulita di 57.600 euro. Basta moltiplicare questa cifra per le tonnellate di coca acquistate e distribuite da tutte le mafie italiane e diventa facile capire la quantità di denaro di cui dispongo-

no, al netto di cemento ed estorsioni. E raffrontarla con il peso industriale delle imprese leader - che hanno molti meno profitti - per comprendere il potere che oggi hanno realmente nel paese e in Europa le organizzazioni criminali. Proprio dinanzi a fatti come l'attentato di Reggio Calabria diventa imperativa la necessità di capire. È la conoscenza che permette di capire cosa stia accadendo. E non raccontare questa azione come un episodio avvenuto in un altro mondo, in un altro paese. Un paese di quelli lontani dove una bomba o un morto rientrano nel quotidiano. Le organizzazioni criminali italiane quando agiscono e quando decidono di mandare un segnale, sanno perfettamente cosa fanno e dove vogliono arrivare. La bomba non è stata messa davanti a una caserma, né alla sede della Direzione Antimafia, ma alla Procura generale. [...].

Il caso Falcone e i segni umani del nostro vecchio Sud

curity di Telecom e Pirelli, Giuliano Tavaroli, che tre mesi fa ha chiesto di patteggiare 4 anni e 6 mesi; con il maggior fornitore di notizie per i dossier, e cioè l’investigatore privato fiorentino, Emanuele Cipriani, indagato al quale brucia il sequestro di 14 milioni di euro; con l’investigatore privato americano John Spinelli, ex agente Cia che vuole patteggiare 3 anni; con l'ex giornalista di Famiglia cristiana, Guglielmo Sasinini, e l'ex uffi-

ciale dei carabinieri Angelo Jannone, entrambi nello staff di Tavaroli. In più, e a sorpresa, quando la difesa di Cipriani gli aveva chiesto se avesse mai intrattenuto rapporti con Marco Tronchetti Provera, all’epoca dei fatti presidente emaggiore azionista di Telecom ma mai indagato dalla Procura, Mancini aveva nuovamente risposto «segreto di Stato»: affermazione alla quale aveva fatto seguito un comunicato dell’imprenditore, che affermava «di non aver mai avuto rapporti con il signor Mancini». In aula l’ex 007 nutriva questa raffica di richiami al «segreto di Stato» con la premessa di non aver commesso i reati imputatigli, e in particolare di non aver attinto dagli archivi del controspionaggio militare notizie poi «rivendute» alla squadra Tavaroli-Cipriani: ma aggiungeva che, per dimostrarlo, avrebbe dovuto parlare degli «assetti organizzativi del Sismi », dei «contatti legittimi e di natura istituzionale» con esponenti della Security di Telecom e Pirelli [...].

Dai Corleone ai Soprano il mito che resiste dal commento di Nelson Moe

Molti di noi, almeno in Nord America, si chiedono da un po’: dove è finita la mafia? Possibile che i giorni gloriosi di John Gotti se ne siano andati? Notizie sulla mafia appaiono sempre più raramente sui media, perfino il Daily News sempre avido di storie sensazionali, non ne parla spesso. Del resto, l’affaire di Tiger Woods è certamente più avvincente di un’investigazione su un concorso truccato per gli appalti per lo smaltimento dei rifiuti. La serie televisiva «I Soprano» sembra essere stata il canto del cigno di Cosa Nostra, sia come organizzazione criminale che come mito cinematografico. Come ha detto Tony Soprano, «ultimamente provo la sensazione che le cose tendono ad andare in discesa». L’immagina della mafia - almeno dalla parte americana dell’Atlantico - sembra aver perso la sua rilevanza sociale e la sua

potenza simbolica. Non passerà molto tempo e guarderemo i film sulla mafia con gli stessi occhi e lo stesso sentimento con i quali oggi guardiamo le pellicole western ambientate nel mondo dei cowboys:storie drammatiche, perfino eroiche, che però appartengono a un’epoca irrimediabilmente lontana. Eppure, proprio quando avevamo pensato che fosse finita, che ne eravamo fuori, la mafia - come dice Michael Corleone ne «Il Padrino III» «continua a tenerci insieme». Nick Rizzuto junior, il figlio del boss Vito Rizzuto, viene ammazzato in una via centrale di Montreal. Gli hanno sparato nel petto quattro o sei volte, in pieno giorno. E le fotografie scattate al suo funerale risvegliano in noi un’inquietante sensazione di familiarità, di déjà vu. La sfilata di un esercito di imponenti uomini con la faccia di pietra, avvolti in soprabiti neri e con un’espressione leggermente torva. [...].

Brevetti, la Basilicata a corto di inventiva

Il Sud visto da Gattuso dall’articolo di Alberto Costa

Rino Gattuso, calabrese di Corigliano Schiavonea in provincia di Cosenza, come commenta l’esplosione di una bomba davanti al tribunale di Reggio Calabria? «Di sicuro non è un bello spot per la mia regione. Come non è stato un bello spot per l’Italia l’aggressione al presidente Berlusconi. Quello che è successo a Reggio non fa bene. Come non fanno bene tante cose». Sarebbe a dire? «Domenica sulla statale Jonica, la 106, hanno perso la vita un sedicenne e due ragazzi di 32 e 34 anni. Questi due erano di Schiavonea, il mio paese. Erano cresciuti assieme a me, giocavamo assie- Rino Gattuso me. È stata una tragedia. Fa più morti la 106 di una guerra. Sono anni che la gente si ribella a queste situazioni ma nessuno fa niente». Certo che una bomba è sempre una bomba. «Un fatto grave, indubbiamente. La Calabria è una terra bellissima ma ci sono troppe cose da migliorare. Io ho girato anche degli spot per magnificare la bellezza della mia regione ma se non si aggiustano le strade e non facciamo infrastrutture, hai voglia a fare spot». Intanto il presidente della Repubblica è intervenuto a sostegno dei giudici di Reggio. «Questa esplosione ha fatto scalpore perché, per fortuna, era da parecchio tempo che non capitava un fatto del genere. Però mi sembra che ultimamente lo Stato si stia muovendo bene, non solo in Calabria. Tanti latitanti sono stati catturati. E poi adesso la gente scende in

piazza, ha preso coraggio. Tanti anni fa un atteggiamento del genere non sarebbe stato concepibile. Lentamente il muro di omertà incomincia a sbriciolarsi». Ma a suo giudizio questo atto di intimidazione di che cosa è il frutto? «Non ho idea di che altarini siano stati mossi, io faccio il calciatore. Bisogna anche vedere chi ha commissionato questo attentato, se un pesce grosso o piccolo. Non si sa nulla». Lei comunque è ottimista per il futuro della sua terra? «Molto. Se succedono certe cose non si deve incolpare soltanto la gente comune, il popolo, ma pure chi ci rappresenta. Noi calabresi abbiamo bisogno di una classe politica responsabile. Se ci sono problemi da quarant’anni, non possiamo avere gli stessi problemi nel 2010. È da quando sono bambino che sento ripetere le cose di sempre, ogni anno. Certo, qualcuno mi potrebbe dire che al Sud non si fa mai niente e io non posso dargli torto. È arrivato il momento di cambiare l’andazzo: quando arrivano i soldi le opere si devono fare, si devono vedere e si devono pure toccare con mano». Cambiare? E secondo Rino Gattuso come si cambia? «Ad essere sincero io condivido molte delle cose che dice Bossi». Lei? Uno del Sud? «Mi ritrovo in molte delle sue posizioni. Ormai è un luogo comune identificare la Lega con gli interessi del Nord, lo prova il fatto che Bossi prende tanti voti anche al Sud». [...].

Potenza, anno nuovo degrado vecchio

da notizierotondella.blogspot.com

da http://www.circololucedelsud.it

da vivi-potenza.ilcannocchiale.it/

Ieri mattina Giovanni Falcone ha detto una frase che mi ha fatto riflettere in modo particolare. “Abbiamo dato al nord una lezione di civiltà. Siamo diversi e lo abbiamo dimostrato ancora una volta”. Non mi sembra opportuno farne una questione di campanili e antagonismi. Né di fare, come si dice, “di tutta l’erba un fascio”. Più di qualcuno, anche al Nord, ha seguito il caso con dedizione e passione. C’è, però, un dato che merita rilievo: quasi tutta la battaglia mediatica e politica per Angelo Falcone e Simone Nobili si è combattuta al sud, in particolare in Basilicata. [...].

Quasi diecimila invenzioni in un anno. Il 2009 si chiude con una ripresa dei Brevetti registrati in Italia. Certo – dalle statistiche internazionali dell’Ocse – l’Italia non appare più il Paese degli inventori. Ma, a guardare l’ultima elaborazione dell’Ufficio Brevetti e Marchi del ministero dello Sviluppo Economico, il 2009 è stato un anno d’ispirazione: le idee da «registrare», dopo aver toccato il fondo con due anni consecutivi di cali, sono tornate a crescere, aumentando quasi del 2%. A dare una spinta alla creatività, almeno sul fronte dell’innovazione nell’industria e nel terziario, sono state le nuove regole, che agevolano il riconoscimento della novità a livello europeo e internazionale. [...].

Ovviamente nessuno si attendeva miracoli, il passaggio dal 2009 al 2010 non poteva come per incanto far sparire le brutture di questa città ma è doveroso tornare su alcune denunce transitate su ViviPotenza e che restano brutture solo perché chi dovrebbe intervenire si astiene dal farlo. Ritorniamo a documentare le lastre di amianto abbandonate in mezzo alla strada nei pressi dello svincolo per Bucaletto della Basentana e di cui abbiamo già scritto il 20 ottobre, l’11 dicembre e il 21 dicembre dello scorso anno. La contesa fra Consorzio ASI e Comune di Potenza circa la titolarità dell’intervento di bonifica è ancora in atto. [...].

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Mercoledì 6 gennaio 2010


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Mercoledì 6 gennaio 2010

Politica lucana

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Mercoledì 6 gennaio 2010

Serve un sindaco capace di suscitare grandi passioni

Salviamo Matera dal partito del mattone

Una veduta dei Sassi di Matera

Continua la girandola dei nomi sul candidato governatore del centrodestra

di PARIDE LEPORACE

raggiungere un titolo ma esercitare una funzione matrice per la Basilicata e il Mezzogiorno. Vogliamo un sindaco che abbia un programma capace di suscitare grandi passioni civiche. La materanità autentica nasce nell’ alba dell’uomo e contamina il mondo. Questo deve essere il netto contrasto con una borghesia affarista e pigra che guarda il guadagno del suo ventre. Urgono e servono uomini e donne che allontanino le mani rapaci dalla città. Nicola Buccico non è stato al gioco del teatrino della politica. Ha denunciato tutto a chiare lettere. Auspichiamo che non esca dall’agone della competizione chiedendo ai suoi concittadini un nuovo patto capace di promuovere una conservazione democratica dei valori utile a rigenerare oggi la destra meridionale. L’ ex sindaco ha inevitabilmente commesso degli errori. Ma solo chi non fa non sbaglia. Forse il suo galantomismo è stato troppo sonnacchioso verso degli alleati che nell’ombra sfilacciavano la tela che il sindaco ha cercato di tessere. Insomma la mano destra in più di un'occasione non ha saputo cosa faceva la sinistra. Si è sviluppato nel tempo un mondo parallelo fatto di consiglieri comunali con evidenti conflitti d’interesse. Si è lasciato spazio a consiglieri che tentavano di imporre ai dipendenti pubblici passaggi di carte e autorizzazioni a forte rischio di legalità. La politica, si sa, è mediazio-

di SALVATORE SANTORO POTENZA - Una cosa è certa. Nel Pdl le trattative e le discussioni per la scelta del candidato governatore governatore vivono una doppia realtà. E una doppia visione di quello che sarà. O meglio a seconda dei desideri. Da una parte c’è l’ottica ex forzista e dall’altra quella degli uomini e dei politici di matrice ex di Alleanza nazionale. La divisione in Basilicata è netta. Più che a livello nazionale dove pure le frizioni in parlamento non mancano. Due universi ideologici “costretti” a condividere (sebbene non ci sia conferenza del Pdl in cui non venga ricordato: «Stiamo insieme indissolubilmente insieme da 15 anni») nel recinto del partito unico imposto da Silvio Berlusconi che ne annunciò la nascita dal predellino della sua auto a Piazza San Babila alla conclusione di un comizio pubblico. Era il 9 febbraio del 2008. Sono passati due anni e grandi vittorie elettorali per il centrodestra ma la fusione ideologica è un’altra cosa. E in Basilicata questa amalgama procede ancora con più complessità (in consiglio regionale ad esempio esistono ancora due nomenclature diverse, Fi verso il Pdl e An verso il Pdl) per la mancanza di vittorie aggreganti e di successi corroboranti per l’unità di visioni comuni. Per questo alla prova della scelta del candidato governatore da contrapporre al centrosinistra, guidato sempre di più da un Pd insolitamente coeso e da un Vito De Filippo lanciato verso il record del secondo mandato come presidente della giunta regionale (nessuno finora ci è riuscito nella storia quarantennale dell’ente), il Pdl di Basilicata sta dimostrando tutti i limiti che finora hanno permesso al centrosinistra di non steccare, escluso ovviamente l’harakiri a Matera città, nessun appuntamento importante con le urne. E quindi a feste di natale ormai trascorse e a elezioni regionali che sono a tiro di schioppo, il Pdl è ancora alla ricerca di un candidato. Quello che manca non è solo il nome ma addirittura l’identikit del perfetto candidato governatore. Ma la cosa più sorprendente è che anche le indi-

In senso orario dall’alto, la coordinatrice regionale di Alleanza per l’Italia Vilma Mazzocco, il sindaco di Melfi Ernesto Navazio, il senatore Egidio Digilio e il consigliere regionale Antonio Tisci. In basso la conferenza dei parlamentari lucani del Pdl dello scorso 2 gennaio

screzioni e le analisi sono profondamente diverse a seconda di chi parla. Se è uno di ambiente ex Forza Italia che parla si sente il nome di Ernesto Navazio

come possibile scelta interna o di Vilma Mazzocco come frutto di un’intesa tutta romana per creare un polo alternativo nelle idee e nei fatti al centrosinistra. Re-

gista della trattativa il presidente nazionale della Confcooperative che salterebbe di gioia per l’incoronazione della “sua” Vilma. E ci sono pure i particolari:

l’azione sarebbe tutta nazionale per tentare con la carta Rutelli a più miti consigli il “fuggitivo” Casini. E quindi poi di nuovo si sente parlare di una più che pos-

sibile intesa a livello regionale con l’Udc di Agatino Mancusi. Insomma secondo gli ambienti ex di Fi i nomi buoni da cui dovrebbe uscire il candidato governatore sono nell’ordine: Navazio (sponsorizzato da Cicchitto), Mazzocco (che avrebbe al suo fianco Roberto Falotico per il Potentino e Carmine Nigro per il Materano) e uno dell’Udc. Poco peso quindi viene attribuito dai forzisti all’eventualità che Viceconte lasci il pallino delle decisioni nell’altro campo pur se viene ammessa l’esistenza della spada di Damocle rappresentata dalla terza postazione da attribuire ad An (che al momento ha incassato solo il Lazio e la Calabria). «Ma c’è l’Emilia Romagna», è la scappatoia. Tutto un altro tipo di ragionamento invece viene fatto dall’altra sponda del Pdl. A sentire infatti, gli ex di An sarebbe pochissimo lo spazio rimasto per allargare e tentare di trovare un alleato esterno. Viene data chiusa ogni strada per arrivare all’intesa con l’Api di Rutelli. Mentre dell’Udc nemmeno viene affrontata l’ipotesi di rientro nel centrodestra lucano. E anzi l’idea di un interno proprio da ricercare negli uomini che avevano la tessera di An viene data come unica (o quasi) possibile. E a quel punto i nomi sono sempre gli stessi: Egidio Digilio o Mario Venezia. A meno che Alemanno non si imponga con la designazione del giovane consigliere regionale Antonio Tisci. La sensazione in ogni caso è che ci voglia ancora tempo e che la giostra dei nomi non si fermerà tanto facilmente su un nome condiviso.

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TEMPERATURA ALTA NELL’IDV

flettere lo strappo del circolo Giugni con il proprio partito. Queste avanzate esperienze rimaste senza casa devono saper dialogare con le molte associazioni civiche dotate di autentica passione che devono far dimenticare il municipalismo privato che ha azzoppato il vecchio sindaco. All’orizzonte avanza qualche strano fantasma. Vittorio Sgarbi nel suo peregrinare per l’Italia ha espresso desideri di candidarsi a sindaco. E’ una provocazione quella del critico d’arte già assessore a Milano e oggi primo cittadino a Salemi. Guai però se qualcuno prendesse sul serio una tale smargiassata. E’ questa la vera antipolitica. Quella delle baldracche e dei lustrini condita da salsa antigiustizialista. Riconosciamo a Sgarbi competenze estetiche ma bisogna convenire che il civismo materano sarebbe mortificato da una scelta folle di questo tipo. Meglio evitare che la farsa si tramuti in tragedia civile. Su Matera abbandoniamo il nostro tradizionale terzismo ma non per essere a favore di una parte politica. Ci spenderemo con ogni forza necessaria per ottenere la soluzione più avanzata e utile possibile. La città dei Sassi non può essere aggredita da colate di cemento e dal partito del mattone. Memori delle migliori pagine del giornalismo italiano di denuncia siamo pronti a fare la nostra parte. Noi ci metteremo firma, impegno e passione. Ai materani di buona volontà chiediamo di non lasciarci soli come dei cani che ululano alla luna. Perché se Matera sarà infetta allora tutta la Basilicata potrà essere corrotta. p.leporace@luedi.it

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Quelli che esaltano la poesia ma poi scelgono la prosa «La consigliera risponde a se stessa. Ma, per il realismo che mi contraddistingue, non intendo mordermi la lingua e quindi dirò quello che penso davvero e, forse, pensa anche lei. Non ci sono alti ideali e grandi progetti dietro certe decisioni. C'è solo la miope preoccupazione per la poltrona. “Assicuriamoci la poltrona e poi si vedrà”. Con queste profetiche parole rilasciate a un giornalista de “Il Resto” nel febbraio 2008, la consigliera Rosa Mastrosimone preconfezionava la risposta che oggi si addice a se stessa meglio che a chiunque altro. La critica di così acuto “realismo” era allora rivolta ai suoi compagni di partito che, contemplato il disastro Mastella, decidevano di non condividere più le sciagurate scelte di chi, per calcolo ed interesse più o meno personale, aveva da solo decretato la fine di un governo di centrosinistra. Se la “preoccupazione” era “miope” allora, di certo oggi risulta cieca, tant'è che la consigliera necessiterebbe di cani guida e bastoni bianchi per muoversi all'interno del “suo” nuovo partito senza fare disastri, come quello di prevaricare con la sua azione i coordinatori cittadini di questo o di quel paese, rilasciare interviste a nome di un partito di cui nulla cono-

sce, lasciare strascichi di precedenti campagne elettorali che Matera e la Basilicata fanno fatica a dimenticare; o individuare erroneamente come presidente del Circolo Giugni Mimmo Genchi e attaccarlo niente pò pò di meno che per l'essere genero di un illustre avvocato più volte corteggiato proprio dall'Idv lucana. Cecità grave e assoluta che potrebbe aprire una lunga, lunghissima discussione sulle parentele della signora nonché di certi massimi esponenti del partito sia a livello locale che nazionale. Insomma, prima si scomodavano almeno le amanti, oggi bastano gli affini! E fin qui, di politica proprio non se ne vede l'ombra. Né va meglio dopo; nel proseguire la lettura dell'articolo di ieri, a firma di Salvatore Santoro, la consigliera, riferendosi agli iscritti del Circolo Giugni, sentenzia: “Nessuno dell'Idv li ha cacciati e pure credo che Di Pietro avrebbe potuto farlo”. Il ricordo delle maxi epurazioni mastelliane da cui anch'ella è stata colpita (come testimonia Laura Maragnani in “Mastella, ex Clemente”) ha evidentemente lasciato traccia nell'inconscio della Mastrosimone che addirittura si esprime con un “cacciati” che non è esattamente il termine più rappresentativo di una visione democratica delle cose.

Ebbene, sì! Di Pietro non solo non “li ha cacciati”, ma ha anche proposto loro la candidatura per le prossime regionali, e una candidatura sollecitata a chi non vanta né millanta pacchetti di voti è assai probabilmente una dimostrazione di stima. Le cose dette nell'incontro materano dei “dissidenti” con il presidente Di Pietro, d'altronde, le conosce bene solo chi era presente e se finora non sono venute fuori è solo perché chi era presente ha inteso mantenere un comportamento leale nei confronti del leader nazionale e della di lui scelta di una riunione a porte chiuse dalla quale, peraltro, egli aveva evidentemente inteso escludere vecchi e nuovi big locali. Alla fine, quasi ci spiace doverlo ribadire, ma di “pretestuoso”, tanto nelle critiche quanto nella decisione di lasciare l'Idv da parte dei componenti del Circolo Giugni, non c'è proprio nulla; caso mai alla base di tutto c'è una lucida analisi che fa apparire l'Idv lucana nella sua nuda e cruda verità, quella cioè di un partito che utilizza l'urlo di Di Pietro, subito riecheggiato in quello di Belisario, come la trombetta del banditore che prepotentemente riesce a far affacciare la gente alle finestre, ma poi non è capace di trattenerla, tanto si fa fastidiosa.

Antonio Di Pietro a Matera mentre parla privatamente con gli iscritti del circolo Giugni

E già, perché continuare a dare addosso a Berlusconi, al centrodestra, al centrosinistra, a Santarsiero piuttosto che a Buccico, ai pozzi di petrolio piuttosto che agli inceneritori col solo soffio della voce comincia a lasciare perplessa la maggior parte di quelli che all'Idv si sono avvicinati veramente per “alti ideali e grandi progetti” e non per una qualsiasi “miope preoccupazione per la poltrona”. La politica dell'Idv lucana, insomma, non è coerente, esalta la poesia e sceglie la prosa, ridà qualità al prodotto modifican-

done la data di scadenza. C'è chi giura, oltre tutto, che null'altro sia che il riflesso esatto dell'Idv nazionale; nel qual caso la scelta di andar via sarebbe ancora meno “pretestuosa” e certamente più che saggia. E ci dispiace, signora Mastrosimone, che adesso ci potrebbe raggiungere al massimo una maledizione, o forse anche un'altra minaccia di querela, ma con la tessera scaduta e una proposta di candidatura in tasca, se “Di Pietro avrebbe potuto” adesso nemmeno potrebbe più». Anna R. G. Rivelli

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E’ caos nel Pdl con logiche da ex di An o Fi

segue dalla prima

ne. Ma a parer mio, Buccico ne ha intravisto limiti e pericolosità. I leader del suo partito non hanno recato aiuto ma in Basilicata questa non è novità. A sinistra su Matera si tace. Colpevolmente. Non si elaborano programmi e idee. Non si fanno autocritiche sul passato. Si spera di vincere per rendita. Dimenticando la batosta delle passate elezioni. In molti pensano che basti chiamare Vincenzo Viti come deus ex machina per risolvere la partita. Viti è un ottimo candidato per Matera. Ma vi sono due questioni ostative. Vincenzo è uomo che coniuga nel migliore dei modi cultura e politica e pensiamo non sia disposto a governicchi di piccolo cabotaggio che ripropongano lo stesso quadro del passato. La seconda interessa il ruolo che l’assessore all’agricoltura riveste nella giunta di Vito De Filippo. Viti fa parte a pieno titolo di una battaglia regionale che difficilmente non sarà utilizzata nella imminente campagna elettorale per la conferma dell’attuale governatore. Non pensiamo di sbagliare, ma il diretto interessato, considerata la frequentazione che ha con queste pagine, eventualmente potrà correggere questa valutazione. Sulla vicenda dovrebbero far sentire le loro autorevoli voci il neosegretario regionale Roberto Speranza che premiato da ampi consensi a Matera dovrebbe prendere a cuore i problemi cruciali della città e anche altri big come Salvatore Adduce e Filippo Bubbico. Tutti chiusi in un silenzio pubblico che purtroppo abbiamo il dovere di censurare. Fa ri-


Mercoledì 6 gennaio 2010

I nodi della politica

La Bonino si candida, a Zingaretti mandato esplorativo. Pressing di Idv

Udc e Pd, accordo sulla Puglia Boccia tenterà di far desistere Vendola, ma resta da sciogliere il nodo Lazio | DA NAPOLITANO E FINI |

ROMA – Con il sì dei centristi alla candidatura di Francesco Bocciain Puglia,il Pdnon porta a casa solo un successo locale ma vede premiata la strategia di alleanze larghe con cui Pier Luigi Bersani ha vinto il congresso. Per questo, dopo l’ok dei centristi, ai piani alti del partito c'è soddisfazione per un esito «non scontato». Eppure non tutte le grane sono state sminate: da un lato il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, pur dando il via libera a Boccia, rivendica il suo ruolo nell’alleanza; dall’altro la candidatura di Emma Bonino complica la già difficile partita nel Lazio e non si esclude che, se l’esplorazione di Nicola Zingaretti fallisse, il Pd possa sostenere l’esponente radicale. Per strappare l’appoggio dell’Udc in Puglia, Boccia ed i vertici del Pd hanno trascorso la giornata tra contatti frenetici. L’unico interlocutore che per ora manca all’appello è il governatore Nichi Vendola, di rientro dalle vacanze. I suoi escludono che il leader di Sel possa ritirarsi dalla corsa, ma l’estremo tentativo sarà affidato nelle prossime ore a Boccia che, a quanto si apprende, dovrebbe incontrare Vendola per cercare di convincerlo a desistere. Se così non fosse, l'ipotesi delle primarie appare improbabile perchè l’Udc non le vuole ma anche perchè, al vertice del Pd, c'è la convinzione che bisogna «fare presto». Le parole del segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, del resto, sono state chiarissime: In Puglia le elezioni provinciali hanno creato alleanze riformiste per il Mezzogiorno: l’Udc ritiene che oggi il Pd sia chiamato a mettere alla prova la propria volontà di creare un cammino nuovo sulla strada della politica italiana». Per questo motivo, ha poi detto Cesa, «basta con le inutili esplorazioni. Basta con evocazioni di primarie. Basta con altri diversivi. Boccia è un moderato che per noi può immediatamente presentare

una coalizione che non rimanga imprigionata nei veti dell’ultrasinistra radicale». Se la Puglia viene considerato un «passo avanti molto importante», come evidenzia lo stesso candidato, ora si tratta di sbrogliare la matassa laziale. La discesa in campo di Emma Bonino ha costretto il Pd ad una iniziativa immediata; c'è la consapevolezza che il vicepresidente del Senato toglie voti alla coalizione che il segretario regionale dell’Idv Stefano Pedica calcola intorno al 4%. Da qui la carta Zingaretti: un mandato esplorativo che però, precisa il partito e anche il presidente della Provincia, non ha niente a che vedere con quello affidato a Boccia per la Puglia. Zingaretti dovrà cercare prima del vertice digiovedì candidati «anche all’esterno del Pd» per costruireun’alleanza vincente. «Entro giovedì sera conto di riferire direttamente al segretario nazionale l’esito di questa mia esplorazione», è stata la promessa del presidente della Provincia. Che questo possa preludere a una sua candidatura, però, appare escluso: a Zingaretti, che dopo una prima tiepida disponibilità ha più volte negato di voler scendere in campo, è stata messa in mano direttamente dal segretario Pier Luigi Bersani solo la gestione dell’intera vicenda. Ma ai piani alti del partito, c'è l’impressione che nel Lazio l’Udc non seguirà la via pugliese e, alla fine, sosterrà Renata Polverini. Per questo non si esclude un appoggio a Emma Bonino, candidato autorevole e che ha già incassato il sostegno della sinistra radicale. A incalzare il Pd c'è poi Antonio Di Pietro che non demorde. «Da Bersani mi aspetto una risposta chiara. Dica con chi vuole stare e se con l’Idv vuole costruire una coalizione, se considera l’Idv una bella donna da portarea lettoperun giornoo vuole stabilire un matrimonio di sentimenti e di programma».

Richiamo a unità e coesione «Non smarrire il senso di interesse comune nei momenti più difficili per il Paese» di ALBERTO SPAMPINATO NAPOLI–«L'esigenza di non smarrire il senso del comune interesse nazionale», la «necessità» di un clima di unità nazionale «in momenti di serie prove per il paese» è la lezione più attuale che si deve ricavare ai nostri giorni dall’esempio e dal magistero di Enrico De Nicola. C'è da «imparare» dal suoesempio di«corret-

tezza e rigore nell’esercizio, da parte di ogni soggetto istituzionale, del proprio ruolo e dei propri poteri, rispettandone sempre i limiti invalicabili». Lo ha detto Giorgio Napolitano, durante la celebrazione del 50° anniversario della morte del giurista partenopeo che fu il primo presidente della Repubblica italiana e poi della Corte Costituzionale. «Traggo costante ispirazione da De Nicola», ha aggiunto Napolitano. Poco prima, dalla stessa tribuna, il presidente della Camera Gianfranco Fini aveva ricordato De Nicola con analoghi accenti di riconoscenza ed ammirazione, e anch’egli aveva richiamato l'attualità del suo esempio. «L'esperienza di De Nicola, con la sua costante attenzione agli interessi superiori del Paese, può e deve essere indicata – ha detto Fini – come prezioso insegnamento sulla via di un rinnovato senso della coesione nazionale». La cerimonia si è svolta nella sala del vecchio Tribunale di Castel Capuano. In sala, anche il presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante e il vicepresidente del Csm Nicola Mancino. Il richiamo all’unità e alla coesione nazionale giunge mentre si cerca di costruire il clima politico per realizzare riforme condivise da maggioran-

za e opposizione. Il tema specifico non è stato citato negli interventi, ma sembra chiaro che Napolitano e Fini si riferissero ad esso e a chi dice dei 'nò pregiudiziali alla ricerca di ampie convergenze. Nel 1946 De Nicola, ha ricordato Napolitano, invocò l’unità nazionale come «la sola forza» di cui allora disponesse l'Italia post-bellica di fronte alle «difficoltà gigantesche» della ricostruzione politica e sociale. Da allora, ha aggiunto, «per nostra buona sorte si è fatta una lunga strada» fino a giungere a una democrazia dell’alternanza. Ma oggi, in questa Italia, «la libera dialettica di posizioni e di ruoli tra maggioranza e opposizione non esclude che si riproponga, in momenti di serie prove per il Paese, l’esigenza di non smarrire il senso del comune interesse nazionale». Parole da collegare con il messaggio di fine anno, nel quale Napolitano ha detto che le riforme si devono fare nell’interesse del Paese e sono scelte non più rinviabili. De Nicola, ha confessato Napolitano, richiama in me «incancellabili memorie famigliari e personali». Eoggi dacapo delloStato sento in me «più vivo che mai» un debito di riconoscenza che è di tutta l’Italia, per il ruolo decisivo che egli svolse nel '43-'44 nell’Italia tagliata in due per superare una impasse istituzionale paralizzante. Sollecitato da Benedetto Croce, De Nicola fece «l'invenzione magistrale» della luogotenenza del principe Umberto in attesa del referendum monarchia-repubblica, che consentì al re di fare un passo indietro senza perdere la faccia, e ciò consentì la nascita di un governo con i partiti antifascisti, scelta «essenziale» per recuperare la dignità nazionale e ottenere dagli Alleati il riconoscimento dello status di nazione co-belligerante» senzail quale «èdifficile immaginare quale avrebbe potuto essere la sorte del paese, sconfitto e diviso».

Giorgio Napolitano e Gianfranco Fini

Ancora tensioni nel Pdl, si attende l’incontro tra Berlusconi e il presidente della Camera

I “Finiani” minacciano la scissione Il Secolo d’Italia contro Feltri: Fermare gli sfascisti» Attacco a chi porta avanti «la linea autolesionista» di YASMIN INANGIRAY ROMA – Ufficialmente la data dell’incontro ancora non c'è, ma appare inevitabile che a sanare la frattura all’interno del Pdl dopo l’ennesimo affondo del Giornale contro Gianfranco Fini e la minaccia di scissione che arriva da Fabio Granata, deputato vicino all’exleaderdi An,saràsoloilfaccia a faccia tra il presidente della Camera e Silvio Berlusconi che tornerà a Roma la prossima settimana. Alla vigilia della ripresa dei lavori parlamentari che avranno tra i primi punti all’ordine del giorno i provvedimenti sulla giustizia, la tensione nel Pdl è già tornata ai massimi livelli. E se ieri a “colpire” era il quotidiano della famiglia del premier con un nuovo affondo contro l’ex leader di An paragonato ad Antonio Di Pietro, oggi sono i finiani a passare al contrattacco. Il Secolo d’Italia nel titolone di prima pagina invita a «fermare gli sfascisti», facendo riferimento al direttore del Giornale Vittorio Feltri, poi citato anche nell’articolo come fautore di una linea «autolesionistica». Dal botta e risposta a colpi di editoriali, si

passa poi alla minaccia politica della scissione. Un’ipotesi che da tempo circola nei palazzi della politica. Questa volta però il messaggio è chiaro, a lanciarlo è Fabio Granata, vice presidente della commissione Antimafia, finiani di prima linea. Il pretesto è la possibile nomina di Daniela Santanchèa sottosegretario.Ideache nonpiace a molti ex di An –«preferirei Cicciolina», ironizza ad esempio Adolfo Urso – mentre lo stesso Granata chiede perchè non se ne sia parlato: «Se si continua così – avverte – si rischia la scissione». Un nuovo soggetto politico che, nelle intenzioni del deputato siciliano avrebbe un nome “partito della nazione”. Che qualcosa bolla in pentola lo mette in chiaro anche un altro finiano Carmelo Briguglio. L’invito ai due co-fondatori del Pdl è di «ritrovare un’intesa attraverso un nuovo patto politico» altrimenti la soluzione inevitabile è quella della «separazione». Certo è che uno dei punti principali su cui dovrà basarsi il nuovo patto politico tra i due fondatori del Pdl riguarderà proprio l’organigramma, a partire dalle quote che attribuiscono il 70% dei posti a Forza Italia

edil30%adAn. Numeri,cheadettadei“finiani”, non rispecchiano più la realtà. Difficile stabilire che esito avrà la trattativa e soprattutto quanto inciderà la minaccia della scissione. Numeri alla mano, è il ragionamento di un deputato “finiano”, alla Camera ilnuovo gruppo potrebbe contare su una cinquantina di deputati mentre a palazzo Madama la pattuglia sarebbe composta da circa ventisei senatori. Numeri che consentirebbero di incidere sulla tenuta del governo e della maggioranza soprattutto in vista dell’esame dei provvedimenti sulla giustizia. Il tutto con la campagna per le regionali ormai alle porte. Ad alzare la tensione è poi Feltri, ormai diventato un “caso”nel partito. Nonostante i fedelissimi di Berlusconi abbiano più volte ribadito che il premier è estraneo alle mosse del direttore del Giornale, i “finiani” lamentano il silenzio del Cavaliere sull'ultimo attacco all’ex leader di An. “Tutto quello che dice Feltri è falso», garantisce Urso, già concentrato sulla leadership futura del Pdl: dopo Berlusconi, a suoavviso, allaguida delpartitoci saràFini e dopo il presidente della Camera la leadership del centrodestra andrà a Renata Polverini. Per Berlusconi, comunque, resta prioritario ill tema delle riforme, della giustizia e istituzionali, che ha dominato l’incontro

di ieri con alcuni dirigenti del Pdl. Il ragio- Il deputato namento emerso, almeno stando a chi ha Fabio potuto assistere, è stato il seguente: la Granata maggioranza andrà avanti con il pacchetto giustizia sul quale le proposte e i provvedimenti (a cominciare dal processo breve e dal legittimo impedimento) sono già noti. Ciò non toglie che il pacchetto sia aperto a eventuali miglioramenti, con il contributo dell’opposizione, perchè – è stato il ragionamento svolto a tavola – «se qualcuno ha delle idee, noi siamo pronti ad ascoltarle».

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Oro nero

Sabato prossimo parte ufficialmente il progetto di Fimmg e Regione per fugare (o confermare) i timori dei cittadini

Sentinelle della Val d’Agri I medici di famiglia chiamati a impegnarsi nella ricerca su “tumori e petrolio” | L’INTERVENTO | di ROCCO PEZZANO

UN QUESTIONARIO che sarà distribuito ai medici di famiglia sabato 9 gennaio aVilla d’Agri:così comincerà ufficialmente il progetto “Salute & Ambiente” sul rapporto petrolio-tumori proposto dalla Fimmg (la Federazione dei medici di medicina generale) e che la Regione Basilicata ha sponsorizzato e presentato meno di due mesi fa. Il progetto intende stabilire se le attività petrolifere in Val d’Agri possano o meno causare tumori. E’ una paura assai diffusa nell’area, alimentata da episodi come quella di pochi giorni fa: forte odore di zolfo nei pressi del Centro Olio di Viggiano, irritazioni, qualche conato di vomito fra i cittadini. Il progetto nasce proprio per cercare di capire se questa paura sia fondata e quindi se le attività petrolifere vadano ridimensionate o addirittura eliminate. Ma non lo si saprà prima di cinque anni. Della partita fa parte un gruppo di esperti (il “board”) che comprende Gianfranco Damiani dell’Istituto d’igiene della facoltà di Medicina dell'Università cattolica del Sacro Cuore, Laura Corradi dell’Università della Calabria, l’epidemiologo statistico dell’Università di Cassino Bruno Federico ed esponenti dell’Istituto Mario Negri. Sabato 9 intanto, nell’ospedale di Villa d’Agri, s’incontreranno i medici di base, che il progetto definisce “medici sentinelle”. E’ il primo atto ufficiale. «Ma in realtà ci lavoriamo da un anno, quando abbiamo cominciato una complessa ricerca delle fonti bibliografiche», dice il dottor Egidio Giordano. Componente del direttivo della Fimmg di Potenza, Giordano, medico di Lauria, è il coordinatore del progetto. Spiega al telefono i dettagli del piano dopo aver finito il quotidiano giro dei pazienti. In Italia è forse il primo caso di ricerca di questo tipo compiuta grazie ai medici di famiglia. «E’ un metodo che utilizzano in Inghilterra», specifica Giordano. La prima parte del progetto è all’insegna dell’epidemiologia anticipatoriae non di quella classica. Ossia, ci si occuperà di registrare ciò che dichiarano i pazienti. I medici di famiglia dovranno in pratica ascoltare ciò di cui si lamentano i cittadini e riportarlo secondo schemi predeterminati. Macosìnon sirischiadimescolare voci, timori, mezze verità in un calderone poco scientifico? «Il progetto spiega il dottor Giordano - non parte ovviamente solo dalle “lagnanze” delle persone. Il timore diffuso è che ci siaun’aumentata incidenzadei tumori là dove si estrae e si lavora il petrolio. Se si considera quando sono cominciate le attività estrattive, secondo l’epidemiologia classica il tempo è ancora breve per attendersi l’aumento di incidenza tumorale. In termini probabilistici, posso attendermi qualcosa di qui a dieci anni. Ma il progetto parte da una scheda che distribuiremo e in cui verranno segnalatii casiditumoredei treanni precedenti. Sapremo le fasce di età. le tipologieeccetera.Dopo tremesi,potremo stilare una statistica». La ratio è ovviamente quella di rispondere alla domanda diffusa della comunità. Ma c’è anche un’esigenza di verifica di qualità dei dati, dato che la diagnosi di tumore non la dà il medico di famiglia mauna struttura sanitaria specializzata. I medici che hanno aderito dovranno avere a che fare con standard internazionali di classificazione (l’Icpc2 del Wonca, che dietro questa sigla da iniziati nasconde un parametro riconosciuto in tutto il mondo). Queste attività andranno avanti per due anni. «Poi - prosegue Giordano - partirà un gruppo più motivato, che ha maggiore dimestichezza con il computer, e che si occuperà di incrociare i dati».

Le proposte di Egidio Digilio (Pdl) che rivendica un lungo impegno in materia Sotto, il Centro Olio di Viggiano e la sua fiamma mai spenta. A destra, il senatore del Pdl Egidio Digilio

Un piano ad hoc e un tavolo con l’Eni EGIDIO Digilio,oggi senatoredel Pdle componente della Commissione Ambiente del Senato, è stato per anni presidente della commissione istituita appositamente dal consiglio regionale per studiare la questione “petrolio”. E’ per questo che rivendica l’impegno a favore delle popolazioni della Val d’Agri. E lancia una proposta Dice Digilio: «Ben vengano le indagini a ogni livello - ambientale (su quest'aspetto in

Nella letteratura internazionale esistono studi che dimostrano correlazioni fra attività di estrazione di idrocarburi e tumori nei lavoratori del petrolio e nei bambini. Ma non si può fare un parallelo tout court con la situazione lucana.

Commissione Ambiente del Senato solleciterò la istituzione di una specifica commissione di inchiesta), per la salute dei cittadini (con l'impegno dei medici di famiglia) ed anche di carattere tecnico-amministrativo - per accertare cause e natura delle forti emissioni di gas dal Centro Oli Agip di Viggiano, ma ritengo che non siano sufficienti. Per affrontare la questionealla radice c'è bisognodi un progetto che, all'interno del Piano operativo Val d'Agri e quindi utilizzando risorse finanziariecerte edisponibili, affronti con un'ottica globale i problemi presenti e futuri dell'attività petrolifera e dell'area industriale di Viggiano». «Vorrei ricordare ad ambientalisti dell'ultima ora ed amministratori locali - aggiunge che, purtroppo, solo in occasione dell'immancabile cosiddetto incidente all'impianto Eni scoprono i rischi, la mia lunga battaglia da consigliere regionale, quando ho trascorso alcune notti davanti l'ingressodel Centro e posso garantire che realmente l'aria era irrespirabile. La questione della tutela ambientale e della salute pubblica è però più complessa di quanto possa apparire perché chiama in causa innanzitutto gli organismi istituzionalmente preposti al controllo». «E leggere dai giornali - continua riferendosi a quanto scritto oggi dal Quotidiano - che i dati rilevati nell'area da Arpab e Agrobios sono in contrasto tra loro, per non parlare di quelli di

Giordano sottolinea che in questo momento non si può affermare o escludere nulla in materia. Bisognerà attendere cinque anni. Ma se si fosse cominciato quando le attività petrolifere partirono in Basilicata, non si sarebbe risparmiato

fonte Eni, disorienta ed allarma ancora di più. Come si è persa ogni traccia dell'istituzione dell'Osservatorio per il Monitoraggio Ambientale previsto dagliAccordi RegioneEni a Marsiconuovo. Ci sono poi problemi occupazionali strettamente intrecciati: secondo dati dell'Eni di fine 2008 sono una cinquantina le ditte che lavorano in appalto per il Centro Olio con un'occupazione complessiva di circa 600 unità (sia pure la presenza giornaliera nell'impianto si riduca al 10%) alle quale aggiungere le unità impegnate in altreattività dimanutenzione deipozzi oper ricerca ed estrazione di idrocarburi». «Di qui - conclude - la proposta di un tavolo di confronto con la presenza oltre che di Regione ed Eni anche dei Ministeri Ambiente e Sviluppo Economico perché il Distretto Energetico della Val d'Agri abbia tutte le caratteristiche di tanti Distretti petroliferi sparsi nel Mondo dove lavoratori e cittadini residenti convivono senza rischi di sorta».

tempo prezioso? «Proprio ieri (avantieri per chi legge, ndr) ci siamo fatti la stessa domanda nel “board” scientifico - risponde il dottor Giordano - e abbiamo convenuto che stiamo cominciando al momento giusto». Ora la palla passa ai medici di fami-

glia. Qualcuno pare abbia espresso scetticismo. Per chi aderisce è previsto anche un compenso. «Ma non basato sul vecchioconcetto del numero di assistiti - conclude Giordano - bensì sulla qualità del dato fornito». r.pezzano@luedi.it

Sono interessati i trentuno comuni “classici” delle estrazioni più i cinque nuovi arrivi

Un dottore ogni mille abitanti I dettagli dell’iniziativa che mette insieme tecnologia, formazione e statistica I COMUNI coinvolti nel progetto “Salute & Ambiente”sono trentasei (itrentuno originari più i cinque da poco riconosciuti, Accettura, Castelmezzano, Cirigliano, Pietrapertosa e Stigliano), ossia tutti quelli il cui territorio è interessato da attività petrolifere. Il dettaglio del progetto è stato illustrato il 18 novembre dell’anno scorso in un incontro ad hoc tenutosi ad Aliano. Gli abitanti totali sono 62.000 circa, i medici che ci lavoreranno 62 (più quelli dei cinque comuni aggiunti). In media, due medici a comune, uno ogni mille abitanti. Stanziati due milioni e mezzo di euro. Il monitoraggio durerà cinque anni e servirà a “georeferenziare” i dati clinici raccolti. In soldoni, a legare le patologie a eventuali che possa raccogliere informazioni cliniche e georeferenziarle Il progetto sembra all'avanguardia e prevede una serie di sistemi di analisi del territorio. Innanzitutto la “rete assistenziale”. I medici di famiglia diventano “medici sentinella”. Il dottore designato avrà a disposizione un archivio digitalizzato che consentirà di registrare una serie di dati dei pazienti. Le cartelle sanitarie individuali, i farmaci e la spesa corrispondente, le prescrizionidi ognitipo eccetera.Da questofiume di dati - e dall'oceano di informazioni che si andrà a formare sommando e incrociando le cartellediognipaziente -saràpossibileestrarre

Veduta della Val d’Agri

statistiche sanitarie ed epidemiologiche. In questa maniera, il medico di famiglia non è una monade isolata nel contesto sociale dell'area, ma diventa un punto di riferimento di una rete a maglie sempre più fitte, da cui è difficile che scappi un dato importante. Non s'interessa solo più alla cura dei suoi pazienti - che comunque rimane il suo compito specifico - ma è una delle tante sentinelle che cerca di capire se in un certo territorio una malattia si

diffonda in maniera anomala, i motivi di quella diffusione, chi sono i soggetti a rischio e via analizzando. E' ovvio che in questo caso l'aspetto che più interessa i cittadini dei paesi petroliferi è sapere se è vero o meno che le attività petrolifere - e soprattutto quelle del Centro Olio di Viggiano possano causare il cancro. Per questo, perché la rete funzioni secondo direttive unitarie e organiche è stata prevista l'istituzione di un comitato tecnico-scientifico ma soprattutto la redazione di un piano di ricerca, senza il quale gli sforzi delle “sentinelle” rimarrebbero sulla carta o sullo schermo di un computer. Peraltro, bisognerà formare i medici ed informare adeguatamente i cittadini interessati. Ci sono anche altri sotto-progetti. Il sistema Medi-Geo è uno di questi. Si tratta dello strumento informativo che servirà a incrociare i dati - tutti quelli utili: sanitari, geografici, sociali eccetera - fino a realizzare statistiche, schemi, modelli. Ovviamente, la statistica è una cosa diversa dall'assistenza medica, e dunque tutti i dati saranno trattati in forma anonima. Nessuno potrà risalire ai titolari delle informazioni. Al contrario, ogni cittadino dei comuni interessati potrà accedere- tramite una “card usb”, ossia un piccolo dispositivo da inserire in un computer collegato a internet - al proprio fascicolo sanitario, previo inserimento di una password, ossia una parola d'ordine.

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L’annuncio del ministro dell’Interno Maroni

Allarme criminalità

A Reggio l’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati

Gli specialisti dell’Arma a lavoro dopo la bomba alla Procura generale

di FRANCESCO TIZIANO

Anche la pista della Laura C Si cercano dettagli sul video che ritrae i due attentatori I servizi segreti temevano l’azione eclatante dei clan di GIUSEPPE BALDESSARRO

to svoltasi ieri col sottosegretario all’Interno, Francesco Nitto Palma, Pignatone ha detto che «i partecipanti all’incontro hanno preso atto della rappresentazione della situazione fatta dal Procuratore generale, Di Landro, da me, e dai responsabili delle forze di polizia ed hanno assicurato che verranno adottati i provvedimenti più opportuni. Provvedimenti che saranno decisi dai ministri Maroni ed Alfano ed illustrati dai due esponenti del Governo nel corso della riunione in programma per Giovedì (domani per chi legge, ndr». Nessun arretramento, nessuna esitazione, nessun allentamento della tensione. Anzi, la ferma determinazione, accompagnata dalla giusta serenità, a proseguire l’attività di contrasto alla ‘ndrangheta. Un «avvertimento» di fronte al quale la risposta della

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LE REAZIONI

Le fasi successive all’attentato dinamitardo all’ingresso degli uffici della Procura generale e del Giudice di Pace. Sopra il procuratore generale Salvatore Di Landro e il giudice Francesco Scuderi lasciano la procura

magistratura reggina, così come quella delle istituzioni e delle forze politiche e sociali, è stata improntata a massima compattezza ed unità, insieme alla volontà di non cedere di un millimetro nell’impegno quotidiano contro la criminalità. Stesso atteggiamento da parte delle forze dell’ordine.

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Versace: «Serve l’esercito» Gattuso: «La Calabria cambi» «ALL’ATTENTATOdi Reggio Calabria lo Stato deve far seguire una risposta determinata e rapida». Lo afferma Santo Versace del Pdl che chiede l’invio dell’esercito (“un contingente militare di almeno diecimila uomini» per “presidiare il territorio liberando polizia e carabinieri dagli obblighi di scorta o di sorveglianza dei palazzi della politica, della giustizia e dell’amministrazione». «Si avrebbero così le risorse umane da impiegare nell’opera di indagine e di repressione della criminalità, che va rafforzata e concentrata su precisi obiettivi, come quello della confisca dei patrimoni della ndrangheta», sostiene. «Quanto ai partiti calabresi – dice ancora – devono sentire il dovere di rinnovarsi mettendo fuori gioco quei soggetti che hanno fatto del clientelismo e degli affari il proprio carattere distintivo e di fatto sono sembrati contigui a certi interessi criminali. Che sia o no così, i partiti hanno l’occasione delle prossime elezioni regionali per dare un segnale di cambiamento». Anche lo sportivo reggino più famoso della città, Rino Gattuso è dello stesso parere: « Un’esplosione che ha fatto scalpore e che non è un bello spot per la Calabria, regione in cui il muro di omertà comincia a sbriciolarsi». Èquanto sostiene Rino Gattuso, calciatore che, in un’intervista al Corriere della Sera, commenta l’attentato alla Procura di Reggio Calabria. «E' arrivato il momento di cambiare l’andazzo – afferma Gattuso riferendosi ai problemi della Calabria –ad essere sincero io condivido molte delle cose che dice Bossi». «Mi ritrovo in molte delle sue posizioni – aggiunge il calciatore di Corigliano Schiavonea – ormai è un luogo comune identificare la Lega con gli interessi del Nord, lo prova il fattoche Bossi prende tanti voti anche al Sud’'. In particolare, Gattuso dice di «apprezzare l’idea del federalismo fiscale». «Ognuno deve governare da solo – spiega - in questo modo viene responsabilizzato molto di più, non si può pensare di fare tutto dall’oggi al domani ma la strada è quella». Concorda con Gattuso Pippo Callipo, candidato di Idv alla Regio-

ne: «Bravissimo Gattuso. I campioni veri lo sono anche per le cose che dicono, e da un fuoriclasse come lui non potevano che aspettarci parole di verità e di libertà sulla Calabria». Lo afferma in una nota il candidato alla presidenza della Regione, Pippo Callipo. «Proprio quelle parole – aggiunge – che ancora la politica non ha il coraggio di dire. Quando 'Ringhiò accettò di fare lo spot in favore della Calabria, io ebbi modo di osservare che i calabresi non si sentivano rappresentati da una pubblicità edulcorata,perchè le condizionireali dellanostra regione, abbandonata dal Governo e maltrattata dalla propria classe politica, sono ben altre. Oggi le ragioni delle mie perplessità sono contenute efficacemente nelle riflessioni di Gattuso pubblicate dal Corriere della Sera a proposito del federalismo fiscale, che può essere un’occasione per il Sud per costringere finalmente la classe politica locale a non sfuggire alle sue responsabilità, e dei fondi comunitari spesi male o non spesi per nulla». E ancora: «Sulla riqualificazione – conclude – della spesa pubblica, oggi non finalizzata per scopi produttivi ma incanalata in mille rivoli e senza un grande progetto di sviluppo, la Calabria si gioca il futuro». Sulla vicenda inoltre interviene anche lo storico ed esperto di ‘ndrangheta, Enzo Ciconte: «Dopo la bomba alla Procura generale di Reggio Calabria è ormai evidente che la 'ndrangheta ha deciso di cambiare la sua strategia adottando una linea terroristica in modo da poter fare la voce grossa con lo Stato. E' la prima volta – afferma Ciconte – che la 'ndrangheta alza il tiro in questo modo colpendo un ufficio giudiziario. In passato aveva fatto attentati alle persone e tentativi di deligittimare i magistrati, ma mai si era arrivati ad episodi come questo. È probabile che ci sia un cambio di strategia. Gli elementi che mi inducono a pensarlo sono la strage di Duisburg e l'omicidio del vice presidente del Consiglio regionale Fortugno. Questi fatti passati e la bomba mi fanno ritenere che la 'ndrangheta sta attuando una linea più aggressiva nei confronti dello Stato».

«Adesso, dopo l’attentato di domenica scorsa - ha annunciato il Questore Carmelo Casabona, ci sarà un’ulteriore pressione per quanto riguarda il controllo del territorio». Aggiungendo come i tutori dell’ordine pubblico abbiano continuato «a lavorare per assicurare la nostra presenza sul territorio

sotto l’aspetto dell’attività investigativa, che è incessante. Una presenza che è comunque attuata a prescindere da quanto è avvenuto domenica scorsa». «Riteniamo - ha detto ancora il Questore di Reggio Calabria - che dovremo raccogliere quanto prima i frutti dell’attività investigativa che abbiamo svolto in questi

ultimi tempi sulla ‘ndrangheta». Si annunciano insomma tempi duri per boss e picciotti delle ‘ndrine. Tanto più che ulteriori novità potrebbero arrivare alla riunione di coordinamento convocata per domani, alla Prefettura di Reggio Calabria. E ormai certa, infatti la partecipazione dei ministri dell’Interno e della Giustizia, Ro-

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LA MANIFESTAZIONE Sindacati in piazza per la giustizia LE FEDERAZIONI di Cgil, Cisl e Uil, hanno organizzato per domani sera alle 17.30, una manifestazione in segno di solidarietà con la magistratura reggina. All’iniziativa che si svolgerà a Piazza Castello, prenderà parte l’Ugl regionale, e numerose personalità del modo politico e istituzionale. Nella nota che annuncia la manifestazione i segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil di Reggio

Lo storico Ciconte «La mafia cambia strategia la bomba è un atto terroristico

LA PROPOSTA

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Il sindaco: «Si organizzino le ronde antiracket» di ANDREANA ILLIANO LE ronde per controllare la città, le ronde per evitarela richiesta del racket. L’idea è del sindaco, Giuseppe Scopelliti che, dopo l’attentato alla Procura lancia un appello alla politica affinchè ci sia trasparenza, ma nello stesso tempo si rivolge anche agli imprenditori, alla società civile, affinchè si ribellino al pizzo e infine rilancia una vechia idea del centro - destra: «Per risvegliare le coscienze dobbiamo mettere in pratica qualsiasi elemento in grado fronteggiare la gravità del fenomeno: comprese le ronde antiracket. Non come strumento alternativo all’attività delle forze dell’ordine o per attuare forme di giustizia fai da te, bensì per vigilare sul territorio e diventare occhio ed orecchio dello Stato democratico e delle sue Istituzioni». Il sindaco ribadisce, come pure ieri ha fatto al Quotidiano che la mafia si può sconfiggere: «La 'ndrangheta non è invincibile perchè, analogamente al pensiero di Giovanni Falcone sulla mafia, essa 'è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una evoluzione e avrà quindi anche una fine. - e ancora continua il sindaco - Le 'famigliè dunque possono, anzi debbono essere cancellate. Ma per centrare questo obiettivo storico è indispensabile la partecipazione di tutti i calabresi: di quanti appartengono ad un territorio che deve avere il coraggio di ribellarsi a grandi e piccoli soprusi. Se i commercianti, gli imprenditori rifiutano di pagare il pizzo, se i cittadini avranno maggiore fiducia verso le Istituzioni e se queste ultime faranno della trasparenza e dell’imparzialità la loro principale caratteristica la 'ndrangheta verrà messa in ginocchio». Scopelliti inoltre si associa al pensiero di Pignatore, il procuratore che si è appellato alla società civile. «Condividiamo – prosegue – l'appello del procura-

tore Giuseppe Pignatone, il quale ha invocato la ribellione della società civile. Una 'rivoluzione’ fatta di comportamenti, di rinuncia a certi privilegi, di osservanza delle norme che assicurano la convivenza civile. La politica deve ritrovare il suo spazio: affrancarsi da condizionamenti per pensare al bene comune. Il momento che stiamo vivendo richiede alle forze politiche, ai movimenti ed ai partiti il coraggio di allontanare ombre e sospetti, non concedere alcuna possibilità a personaggi che tentano di inquinare la vita della pubblica amministrazione. Oltre a mantenere comportamenti cristallini, il nostro compito è di essere credibili, concretamente e fattivamente, con una azione diretta al soddisfacimento dei bisogni nella totale osservanza della legge e scevri da qualunque condizionamento. La criminalità tarpa le ali alla Calabria, già in affanno e che deve recuperare il gap anche dalle aree depresse dell’Ue. Non c'è sviluppo senza libertà d’impresa, che solo un sistema democratico è in grado di garantire». Intanto la società civile si sveglia, in due giorni sono state organizzate due manifestazioni di protesta, per dire no alla mafia. E un’altra ci sarà il 7 gennaio. Si tratta di una fiaccolata che è stata prevista per domani, dove arriveranno i parlamentari del Pd, come Nicodemo Oliverio e oltre a Cgil, Cisl e Uil anche l’Ugl e le associazioni, come Goel e Riferimenti. Tant’è che alla fiaccolata ci saranno tante gerbere gialle, quelle di Adriana Musella, che è appunto la leader del movimenti antimafia. Intanto in attesa dell’arrivo dei ministri, il 15 gennaio ci sarà in città anche una delegazione giustizia del partito democratico. Accanto ad una sorta di mobilitazione generale, che va oltre le ideologie politiche, va sottolineato che ci sarà di certo anche una reazione all’idea lanciata del sindaco delle ronde antiracket.

La fiaccolata contro la mafia organizzata dai sindacati

Calabria, Francesco Alì, Cosimo Pisciuneri, e Pasquale Zito, spiegano che «ritengono che il grave attentato ai danni della Procura Generale rappresenti un livello di intimidazione intollerabile ai danni del nostro territorio e dei suoi abitanti. La collettività reggina è ancora sotto shock a seguito degli efferati delitti che hanno avuto come vittime due giovanissimi ed oggi è costretta a meditare su un grave attentato dinamitardo che prende di mira la maggiore Istituzione giudiziaria che ha il compito di tutelare e garantire la legalità su tutto il territorio provinciale».

berto Maroni e Angelino Alfano. Riunione nel corso della quale i due esponenti di governo illustreranno gli interventi per potenziare gli organici delle forze dell’ordine e della magistratura reggine annunciati lunedì, a conclusione di un vertice investigativo, dal sottosegretario all’Interno, Francesco Nitto Palma.

Previsti aumenti negli organici giudiziari di due o tre magistrati per Procura

NUOVE ADESIONI Una delegazione del Pd in missione in Calabria «UNA delegazione del Partito Democratico, guidata da Andrea Orlando, venerdì 15 gennaio sarà a Reggio Calabria per incontrare i magistrati vittime dell’attentato dinamitardo e le autorità impegnate sul campo nella lotta alla criminalità organizzata». Lo rende noto un comunicato del Forum Giustizia del partito. Si rinnovano, quindi, aumentando giorno dopo giorno, le adesioni dei partiti politici, dei movimenti, delle associazioni, come dei singoli cittadini, al moto di risveglio popolare contro la criminalità organizzata. Già due fino ad oggi i sit-in spontanei organizzati per esprimere solidarietà ai magistrati di Reggio Calabria dopo l’attentato dinamitardo che ha danneggiato gli uffici della Procura generale e del Giudice di pace. Poca gente, a dire il vero, appena un paio di centinaia di persone in tutto, anche se viene considerato un inizio significativo. Lo stesso Nitto Palma, oggi sottosegretario all’Interno ma un passato da magistrato della Direzione nazionale antimafia impegnato in trincea nei principali processi contro le ‘ndrine di Reggio Calabria, ha salutato con ottimismo questa ventata di legalità che proviene da una terra difficile.

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REGGIO CALABRIA - c’è attesa per l’esito del lavoro del Ris di Messina. Gli specialisti dei Carabinieri potrebbero contribuire a dare risposte alle prime indagini sulla bomba fatta esplodere davanti al portone della Procura generale di Reggio Calabria, domenica mattina. Gli uomini dell’arma stavo vivisezionando il filmato delle telecamere a circuito chiuso che hanno ripreso i due attentatori. Si cerca ogni minimo particolare. In assenza di testimoni, rappresentano uno degli elementi chiave su cui si basa l’indagine per identificare i responsabili. Lavoro difficile perchè, secondo quanto riferito dai militari del Reparto operativo del Comando provinciale, le due persone che si vedono giungere sul posto con uno scooter e, con estrema professionalità e rapidità, depositare e fare esplodere la bomba, non sono riconoscibili. Così come non è distinguibile, perchè contraffatta, la targa dello stesso scooter. Analoga operazione viene fatta nelle stesso ore sui resti della bomba. In questo senso una delle piste battute è che il tritolo utilizzato bombarolo delle cosche possa appartenere ad una delle partite mai ritrovate di esplosivo proveniente dalla “Laura C”. Un piroscafo affondato davanti a Saline Joniche, il 3 luglio del 1941, durante la seconda guerra mondiale. La nave portava centinaia di tonnellate di tritolo ai soldati impegnati sul fronte africano. Scoperta molti anni dopo dai clan della ‘ndrangheta fu utilizzata come una sorta serbatoio inesauribile ed estremamente redditizio. Fin quando non venne individuata nel 2000 da un infiltrato della Guardia di Finanza che si finse un acquirente interessato a parte del carico. A quel punto il piroscafo venne sequestrato e cementato. Anche se la storia dimostro che parte del carico era già stato portato via. Un’ipotesi, naturalmente tutta da confermare. Ieri si è anche diffusa la notizia che i servizi segreti temessero che qualcosa stesse per succedere. Nei mesi scorsi sarebbe girata un’informazione di come i clan fossero in fermento. Non si parlava della bomba alla Procura Generale, piuttosto di movimenti interni alle ’ndrine. Soprattutto dopo l’arresto degli ultimi latitanti di un certo peso, tra i quali Pasquale Condello prima e Peppe De Stefano. Caduti nella rete i due boss i servizi avevano messo in conto “un’azione eclatante” magari per la conquista della successione. La magistratura intanto non sembra particolarmente intimorita. Il procuratore Giuseppe Pignatone sembra tirare dritto per la sua strada come sempre. «Continuiamo a lavorare con la serenità e la determinazione di

sempre nella nostra attività di contrasto alla ‘ndrangheta - ha detto -La criminalità organizzata calabrese, peraltro non è un’emergenza momentanea, ma rappresenta uno dei grandi problemi della Calabria e dell’intero Paese». Pignatone, è intervenuto anche in merito all’eventuale trasferimento del fascicolo dell’inchiesta alla Procura di Catanzaro in considerazione del fatto che parte lesa sono magistrati del Distretto di Reggio Calabria, ha detto che «allo stato procede la Dda reggina. La valutazione, sul punto, è legata all’emergenza delle indagini giorno per giorno. La Procura di Catanzaro è informata dello sviluppo delle indagini. Se e quando ci saranno le condizioni previste dalla legge, gli atti saranno trasmessi a Catanzaro». Sulla riunione di coordinamen-

REGGIO CALABRIA - Dalle parole ai fatti: è massima l'attenzione del Governo alla città di Reggio Calabria. Soprattutto quando c'è da mostrare i muscoli contro chi impersona l'Antistato, le potentissime 'ndrine reggine. Al primo segnale - la spedizione in riva allo Stretto, ad appena 24 ore di distanza dalla bomba esplosa all'ingresso del Palazzo che ospita gli uffici della Procura generale e del Giudice di Pace, del sottosegretario all'Interno Nitto Palma - si passa al vertice operativo di “primo livello istituzionale” in calendario giovedì in Prefettura a Reggio Calabria alla presenza del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e del Guardasigilli Angelino Alfano. Diversi i punti all'ordine del giorno, tutti intrecciati attorno al comune denominatore «fare il punto sull'evoluzione delle indagini e dimostrare concretamente che a Reggio Calabria non ci sarà alcuno spazio per le strategie criminali delle cosche delle 'ndrangheta». Intanto ieri, in un'intervista al Sole 24 Ore, il responsabile del Viminale ha commentato, senza alcun giro di parole, la «gravità dell'attentato dinamitardo». Roberto Maroni va giù duro: «Un atto terroristico della 'ndrangheta, per generare timori e paure». Ed aggiunge che esporterà il «modello Caserta» in tutte le zone della Calabria in cui sarà necessario, «utilizzando più uomini delle forze di polizia e soprattutto più coordinamento tra di loro e con la magistratura, controllo intensivo del territorio e massima attività informativa e investigativa». È in dirittura finale, secondo il ministro Maroni, anche l'istituzione dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati: «La novità vera è che intendo proporre la sua sede proprio a Reggio Calabria». «L'attentato alla procura di Reggio Calabria è un episodio gravissimo, ma sintomatico dell'azione efficace che polizia e magistratura stanno conducendo contro le cosche della 'ndrangheta, che richiede una risposta concreta ed equilibrata come quella preannunciata dal ministro Maroni». Lo afferma Felice Romano, segretario generale del sindacato di polizia Siulp. Romano condivide «la necessità di impegnare più uomini delle forze dell'ordine in questa guerra contro la criminalità organizzata, ma la cosa più importante è il coordinamento delle forze di polizia sotto un'unica direzione unitaria che rafforzi

ancora di più il controllo del territorio e l'incisività nell'azione investigativa. Bene quindi - aggiunge - il progetto preannunciato dal ministro Maroni, il quale anzichè cedere all'onda dell'emotività che richiede soluzioni populistiche ma poco efficaci come la militarizzazione del territorio, risponde con un intervento mirato che prevede l'impiego di professionisti della sicurezza e delle investigazioni». «Siamo certi conclude il segretario del Siulp che questa impostazione rafforzerà l'azione sinora fatta da polizia e magistratura esaltandone i risultati e la capacità investigativa ed eviterà, come accaduto in passato in altre situazioni simili, sperpero di risorse che poco hanno contribuito al risultato effettivo che si persegue». La prima richiesta da parte dei vertici della magistratura di Reggio Calabria - il procuratore generale Salvatore Di Landro e il procuratore capo Giuseppe Pignatone - è stata già avanzata al sottosegretario all'Interno, Nitto Palma, ed al capo di Gabinetto del ministero della Giustizia, Settembrino Nebiolo. «Più uomini e più mezzi» hanno intonato all'unisono i responsabili degli Uffici di procura. Ed entrambi saranno accontentati, ha ammesso ed assicurato, lo stesso Nebiolo: nel distretto giudiziario di Reggio Calabria arriveranno infatti alcune autovetture blindate nuove di zecca, che sostituiranno diverse auto in via di rottamazione e che ad oggi vengono utilizzate per trasportare alcuni dei magistrati più a rischio della Direzione distrettuale antimafia, e soprattutto energie umane, dai magistrati ai funzionari amministrativi. Tra le ipotesi allo studio dei tecnici del dicastero di Via Arenula – secondo quanto si apprende – vi sarebbe un aumento di 2-3 magistrati in organico presso gli uffici requirenti. Previsti inoltre un incremento degli stanziamenti economici e più auto blindate.«Rinforzi di qualità» invece per la Questura reggina. Venti uomini, tutti investigatori di spessore professionali appartenenti ai ranghi dei sottufficiali, faranno ingresso da un giorno all'altro negli uffici della Squadra mobile di Reggio Calabria e saranno probabilmente dislocati tra le sezione «criminalità organizzata», «catturandi» e «misure di prevenzione». Per rinnovare la controffensiva dello Stato ai clan della 'ndrangheta della provincia di Reggio Calabria.


Mercoledì 6 gennaio 2010

Furti agli agricoltori

Omicidi e conflitti a fuoco sulla Genzano-Gravina. L’inchiesta

La strada dell’Agroracket Due bande si contendono l’area. La paura delle vittime, i rischi degli investigatori dall’inviato FABIO AMENDOLARA GENZANO - «Ricordo quando cercarono di uccidere due guardie giurate in località Ricchiaggine». La storia che racconta al Quotidiano un carabiniere in pensione risale a dieci anni fa. E’ da allora che la strada che collega Genzano di Lucania a Gravina di Puglia è controllata dalle bande dell’agroracket, una delle quali sgominata l’altro giorno da un’operazione che gli investigatori della Squadra mobile hanno denominato “Countdown”. «Se ti va bene ti portano via il trattore», dice un agricoltore che lavora in contrada Fontana Vetere. Quando va male ti bruciano il capannone o t’incendiano il piazzale, come segnalato l’anno scorso dalla sezione di polizia giudiziaria della polizia provinciale che stava indagando sugli strani traffici della discarica. E allora è tornata di moda la «guardiania» che, però, spesso è gestita da personaggi vicini alla criminalità organizzata. A Ripacandida, in un cantiere, rubarono un escavatore all'impresa di costruzioni Pietrafesa. «Il guardiano - spiega un investigatore che si occupa delle indagini sui “cavalli di ritorno” era un certo Marco Di Biase. Scoprimmo che aveva rapporti con alcuni esponenti della criminalità pugliese». Suo padre Donato, detto «Lazolla», era rimasto «coinvolto nel sequestro di persona dell’imprenditore romano Emilio Falco», un esponente di punta del mondo cooperativo “bianco”, legato alla Democrazia cristiana. Era l’8 marzo del 1979: Francesco Emilio Falco, all’epoca membro del Comitato romano della Dc, sulle posizioni delle corrente di «Base» di Giovanni Galloni, venne rapito all’Eur. Sulle prime si pensò anche a un sequestro targato Br, ma poi emerse che a sequestrare Falco erano stati quattro banditi pugliesi. Il presidente del «Consorzio coop casa Lazio» fu liberato tre giorni dopo, quando la polizia fece irruzione in una grotta di Ripacandida. Quando il guardiano funziona, invece, rischi che te lo fanno fuori. E’ capitato ad Angelo Cascarano. Un anno prima aveva sventato un furto nell’azienda agricola in cui lavorava. L’hanno ucciso a colpi di pistola e bruciato in località Fontana Vetere di Genzano. Dietro l’omicidio, secondo gli investigatori, c’è

L’INCHIESTA

L’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE Macirella & co La procura di Potenza ipotizza che ci sia una banda specializzata nei furti con cavallo di ritorno I mezzi che non riuscivano a rivendere ai proprietari li smontavano e li vendevano a pezzi Le indagini sono state condotte dalla Squadra mobile di Potenza, coordinata dalla procura della Repubblica

L’ALTRA BANDA Il casolare della banda di Macirella

uno scontro tra bande criminali. Perché quella di Donato Macirella, di Minervino Murge, disabile per un incidente sul “lavoro” (rimase schiacciato da un trattore mentre lo stava portando via da un’azienda), arrestato l’altro giorno dalla polizia di Stato, non è l’unica ad agire nelle aree del Vulture e dell’Alto Bradano. A contendersi la zona c’è anche il gruppo di Michele D’Ippedico da Spinazzola. Con lui, fino a qualche tempo fa, “lavoravano” i fratelli Fratepietro di Andria. Poi c’è stato qualche problema con la famiglia Zingaro, vicina a Macirella. Michele Fratepietro denunciò di essere stato vittima di tentato omicidio mentre era in auto con sua moglie. Gli aggressori, secondo lui, erano Giuseppe, Vincenzo e Francesco Zingaro. Ma gli andò male. Al termine delle indagini la polizia denunciò lui e sua moglie per invasione di terreni e violenza privata. Da allora, sembra, che Macirella non operi più con D’Ippedico. L’area è vasta e due o più bande riescono a convivere. Anche perché «l’appartenenza a giurisdizioni diverse - si legge in una nota investigativa - contribuisce a ridurre l’azione repressiva condotta dagli organi investigativi territoriali che non avendo punti di riferimento si limitano all’acquisizione della notizia di reato, all’eventuale recupero dei

Il fenomeno è presente da oltre dieci anni

mezzi abbandonati e alle diramazioni delle ricerche dei sospettati». E qualche volta rischiano la vita. Come quando Macirella, alla guida di una Lancia Y tentò di investire un carabiniere della stazione di Minervino Murge sulla strada provinciale 46, all’incrocio per Venosa. Nel loro rapporto i militari la raccontano così: «Istituito un posto di controllo, notavano, poco dopo, sopraggiungere da Venosa un autovettura Lancia Y di colore grigio i cui occupanti avvedutisi della presenza dei militari tentavano di investire uno degli operanti che spostandosi dalla sede stradale consentiva agli stessi di proseguire in direzione della Sp 24». In un’altra occasione «da un’autovettura monovolume - sono sempre informative dei carabinieri - venivano sparati due colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dei militari che rispondevano con pari forza all’aggressione armata». Qualche settimana fa un pregiudicato che aveva rubato un mezzo in un’azienda agricola di Banzi, rintracciato ai confini della Puglia, ha tentato di speronare l’auto dei carabinieri. Altra fuga rocambolesca con tanto di sparatoria. Le indagini vanno avanti con difficoltà. Lo ha spiegato nel corso della conferenza stampa dell’operazione countdown il capo della squadra mobile di Po-

tenza, il vicequestore aggiunto Barbara Strappato: «Le vittime non denunciano». E i testimoni non parlano. Perché, oltre alle intimidazioni, forse, hanno paura delle querele. Si legge in un documento della procura antimafia che il Quotidiano ha potuto consultare: «In sedi di approfondimenti investigativi emergevano una serie di denunce per lesioni e calunnia sporte nei confronti delle parti offese dai nipoti di D’Ippedico. Si rilevava, inoltre, una querela per lesioni sporta dallo stesso D’Ippedico, con la quale affermava che veniva avvicinato dai figli di una delle vittime dei furti che lo accusavano dei furti, chiedendogli la restituzione dei veicoli anche dietro pagamento di una somma di denaro». Al contrario «emergeva che l’indagato veniva arrestato per tentato omicidio e porto illegale di armi da fuoco per essersi reso responsabile in concorso con i D’Ippedico, di una violenta aggressione armata condotta all’interno dell’autoparco della vittima nel corso della quale rimanevano gravemente feriti due autisti». Secondo gli investigatori «la presentazione degli atti di querela contro i propri accusatori appare come un ennesimo tentativo di intimidazione per indurli a ritrattare le dichiarazioni accusatorie». f.amendolara@luedi.it

Alcuni guardiani sono controllati dalla mala

Oltre 400 furti vengono contestati alla banda dell’operazione Countdown

Giovedì gli interrogatori di garanzia POTENZA - Si terrà giovedì mattina l’interrogatorio di garanzia dei sette indagati arrestati nel corso dell’operazione Countdown della Squadra mobile della Questura di Potenza con l’accusa di aver compiuto nelle due regioni oltre 400 furti di mezzi e attrezzature agricole, autocarri e automobili, seguite da richieste estorsive avanzate con la tecnica del “cavallo di ritorno” o da attività di ricettazione e riciclaggio (il cosiddetto «pezzottamento») delle parti meccaniche e di carrozzerie dei veicoli. A capo della banda un invalido civile, Donato Macirella, 34 anni di Minervino Murge, il quale rimasto semiparalizzato in seguito ad un incidente accaduto durante uno dei furti, percepisce per tale invalidità anche una pensione. Oltre a lui avevano un ruolo determinan-

te Francesco Zingaro, 42enne di Andria, Stefano Lareglia di Venosa (28 anni) e Antonio Giosa 40enne, meccanico di Tito. Michele Macirella (27 anni), Gaetano Superbo 22enne, questi ultimi entrambi di Minervino, e Alfonso Servarolo, 30enne di Andria avevano invece un ruolo meno determinante. Gli agenti della squadra mobile della Questura di Potenza hanno sequestrato diversi conti correnti bancari, titoli postali, beni mobili [10 automezzi (trattori, mezzi speciali ed autoveicoli, animali (500 capi di bestiame), armi (4 fucili )] ed immobili (una villa con parco, con annessa dependance e piscina in costruzione, 70 ettari di terreni agricoli con annessa masseria) per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro.

Ai tempi di D’Ippedico Quando Macirella stava con D’Ippedico i furti andati a vuoto erano veramente pochi. E i conflitti a fuoco con i militari dell’Arma erano aumentati. Perché si trattava di una banda armata. Anche nel corso dell’ultima inchiesta sono state sequestrate armi e munizioni

LE ARMI Fucili e pallettoni Il gruppo di Macirella aveva nascosto in un casolare fucili e munizioni di diverso calibro. I fucili, sequestrati dagli agenti della squadra mobile, presentavano la matricola abrasa

IL CASOLARE Lo smontaggio Le carcasse di auto rinvenute dagli investigatori dimostrano che nel casolare scoperto venivano smontate le auto rubate che la banda non riusciva a rivendere alle vittime. A uno degli indagati sono stati sequestrati anche attrezzi per punzonare i numeri di telaio degli autoveicoli

INTIMIDAZIONE Paura a denunciare

Il palazzo di giustizia di Potenza

Nessuna delle vittime di furto ha sporto denuncia. Segno che la banda è temuta. Il clima in cui hanno lavorato gli investigatori è particolarmente complicato. L’unico aiuto è arrivato dalle intercettazioni telefoniche

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12 Primo piano


Economia 13

Italia / Mondo

Milano Finanza aveva diffuso la notizia di vendite a Telefonica

Fiat, futuro incerto in Italia

Telecom Italia, i soci italiani smentiscono cessioni di quote

Tensione a Termini anche a Pomigliano il fronte è caldo

di TITO GIABARRI

di Amalia Angotti

MILANO – Intrecciando politica, governance e mercato si torna a parlare dell’ipotesi di un riassetto di Telecom ma i soci italiani, sollecitati dalla Consob a far chiarezza, smentiscono le indiscrezioni di stampa sulla cessione della loro quota in Telco(la holdingche controllail 22,4% del gruppo di tlc) a Telefonica. «La notizia è priva di qualsiasi fondamento» è la secca risposta affidata a una nota congiunta alle anticipazioni di MF-Milano Finanza. Secondo il quotidiano in una serie di riunioni pre-natalizie Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Generali avrebbero discusso la cessione della loro quota a Telefonica valutando le azioni tra i 2,2 e i 2,6 euro per azione. L’ipotesi di un riassetto significativo nell’azionariato è piaciuta alla Borsa anche se la smentita ha ridimensionato i guadagni a fine seduta. Sulle attese per una cessione a valori ben più alti dei prezzi di mercato (Telecom +0,64 a 1,09 euro) hanno accelerato la maggior parte dei titoli degli azionisti italiani. Mediobanca ha guadagnato il 2,98% a 8,63 euro, mentre è apparso più contenuto il rialzo di Generali (+0,85 a 19,09 euro). In lieve calo soltanto Intesa Sanpaolo (0,71% a 3,14 euro). Telefonica da parte sua non ha voluto commentare. Il quotidiano resta fermo sulla sua posizione e anzi replica con una nota di prendere «atto con sorpresa della smentita». Mf assicura di aver ricevuto conferme alle sue anticipazioni e che «fonti autorevoli ai vertici delle tre istituzioni hanno ribadito che si tratta di ipotesi molto concreta sebbene allo stato ancora definibile come posizione negoziale in attesa di capire la volontà del governo in materia di tlc». Sempre secondo quanto scrive Mf peraltro l’operazione sarebbe condizionata alla clausola che l’infrastruttura di trasmissione resti alla società telefonica italiana. I sindacati guardano con attenzione a tutto quanto avviene nella stanza dei bottoni ma, dopo il susseguirsi di indiscrezioni nei mesi scorsi sono cauti nel commentare. «Un acquisto da parte di Telefonica, almeno della quota di Sintonia potrebbe anche essere fisiologico» dice Emilio Miceli, segretario generale Slc/Cgil e non ne sarebbe preoccupato. Il sindacalista sottolinea infatti che si tratterebbe comunque di un socio industriale e semmai andrebbe constatata

TORINO – L'indiana Tata non è interessata all’acquisizione delle linee di produzione di Termini Imerese e, proprio per discutere dell’incerto futuro dello stabilimento siciliano, i sindacati scrivono alla presidenza del Consiglio e al ministro Claudio Scajola sollecitando l’incontro sul settore Auto. Fim, Fiom, Uilm e Fismic hanno anche convocato per il 14 gennaio una riunione unitaria delle segreterie nazionali per mettere a punto iniziative di lotta. Tra le ipotesi allo studio c'è anche quella di uno sciopero generale di tutti i lavoratori del gruppo, proposto dalla Fim. Nel frattempo la Fiom riunirà a Termini, giovedì, il coordinamento Fiat, mentre il giorno dopo si riuniranno i sindacati siciliani e il 12 a Roma ci sarà la segreteria Uilm. L’Ugl riunirà invece i suoi delegati a Napoli. Resta caldo anche il fronte Pomigliano d’Arco, dopo la conferma della Fiat che i 38 precari, il cui contratto è scaduto a dicembre, lasceranno l’azienda. Cade nel vuoto quindi la richiesta di un ripensamento in una lettera inviata a Sergio Marchionne dalla diocesi di Napoli. E nell’aula consiliare di Pomigliano, ancora occupata dai lavoratori, arriva la Befana per portare i doni ai bambini degli operai. La Fismic è preoccupata anche per Mirafiori: chiede che sia mantenuto l’impegno di portare a Torino una parte della produzione della Grande Punto epropone una mobilitazione unitaria analoga a quella del 2003. Il futuro degli stabilimenti italiani dell’auto resta al centro delle preoccupazioni dei sindacati

che rinviano a giugno, dopo i dati di bilancio e il nuovo business plan, il confronto con l’azienda sul premio di risultato per gli 82.000 lavoratori italiani del gruppo. Fim, Fiom, Uilm e Fismic respingono la proposta dell’azienda che avrebbe voluto erogare un premio inferiore ai 300 euro (ai 600 euro distribuiti l’anno scorso sarebbero stati tolti gli aumenti del contratto nazionale). Per il momento, per evitare che i salari siano inferiori a quelli attuali, l’azienda continuerà a distribuire la quota mensile frutto di vecchi accordi che risalgono al 1988 (complessivamente circa 1.300 euro all’anno). Intanto si rileva che gli ecoicentivi hanno risollevato in Italia le vendite di auto nel 2009 e, in attesa che il governo li rinnovi, concretizzando una disponibilità già annunciata, molte case mettono sul piatto in questa fase-ponte i loro bonus 'personalizzati', confermando –e anche ampliando – le agevolazioni proposte l’anno scorso. Come spiegano Citroen, Renault, Peugeot e Ford nell’estendere i loro bonus, il cliente non va penalizzato nell’attesa degli incentivi statali e si vuole assicurare una certa continuità al mercato. Fiat Group Automobiles non si fa avanti con i bonus ma annuncia che verrà incontro comunque ai clienti offrendo tassi zero e anticipo zero sugli acquisti di tutti i suoi modelli, oltre a una supervalutazione dell’usato. Al motto di «il cliente è sempre al centro di tutte le nostre azioni» – Citroen garantirà anche a gennaio gli ecoincentivi 2009 estendendoli a tutte le vetture Euro 2, bacino potenziale di circa 13,7 milioni di auto.

Iniziative di lotta allo studio dei sindacati

l’assenza degli imprenditori italiani. In questo quadro resterebbero tagliati fuori i soci di minoranza. Anche per questo Asati, l'associazione che coagula i piccoli azionisti suggerisce per far tutti contenti che «facciano un’opa a 2,2 a tutto il mercato». Su ogni speculazione resta la smentita di Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Generali e va ricordato che poco prima di Natale tutti e quattro i soci di Telco, compresa Telefonica, si sono impegnati a sottoscrivere pro quota un prestito obbligazionario della holding per massimi 2,6 miliardi di euro. La scadenza entro fine anno di un finanziamento è stata estesa fino all’11 gennaio del 2010 mentre sono in corso le trattative per un rifinanziamento da 1,4 miliardi con durata sino al 2012. Mediobanca, dunque, ha guadagnato

ieri la maglia rosa a Piazza Affari, con un rialzo del 2,98% che è risultato il migliore sul paniere Ftse Mib. Il titolo ha chiuso a 8,63 euro, dopo avere oscillato tra un valore minimo di 8,4 euro e un massimo di 8,67 euro con scambi vivaci: 5,2 milioni i pezzi passati di mano, a fronte di una media giornaliera di 3,2 milioni. Il titolo è stato spinto nella mattinata dalle indiscrezioni sulla possibile cessione a Telefonica della quota detenuta in Telecom attraverso Telco a un prezzo compreso tra i 2,2 e i 2,6 euro per azione. Smentita la notizia, il titolo dell’istituto milanese non ha perso quota e ha continuato a salire, complice un giudizio positivo di Banca Akros, che ha alzato la raccomandazione ad 'accumulare' con prezzo obbiettivo di 10,4 euro. Per Mediobanca è positivo il bilancio di Borsa dell’ultimo mese (+3%).

Investimento minimo di 10 milioni

Il brand Teletu

Ricerca, Scajola stanzia 2 miliardi

Vodafone lancia nuova campagna

punto un progetto d’innovazione e un’università (o qualsiasi altro istituto di ricerca pubblico o privato) in grado di svilupparlo. Entrambe sottoscrivono un accordo con il ministero, che mette a disposizione risorse attraverso prestitiagevolati econtributi diretti alla spesa. L’aiuto statale èaffiancato da un finanziamento bancario (a tasso di mercato), come garanzia della validità dell’investimento. Infatti, il progetto da sostenere deve essere innovativo sotto l’aspetto tecnologico e di «rilevanti dimensioni» (d’importo superiore ai 10 milioni). Si tratta di un sistema complesso che, però, secondo Scajola «aggiunge un elemento importante al quadro della rinnovata alleanza strategica tra imprese, sistema bancario e Stato». Tanti soggetti ma il ruolo pubblico rimane rilevante, sopratutto se il piano di sviluppo interessa il Meridione, dove è previsto che siano «disponibili risorse aggiuntive» e dove lo Stato si impegna a contribuire direttamente alla spese fino al 40% del costo del progetto.

MILANO–E’on air sulle principali emittenti nazionali la campagna di lancio di TeleTu con il nuovo claim “Chi risparmia sei Tu”. Convenienza e maggiore valore per il Cliente sono le chiavi della nuova offerta di soluzioni ideata per soddisfare le esigenze di tutti gli italiani, protagonisti indiscussi nella scelta del risparmio. to per indicare la centralità del Cliente nella scelta consapevole del risparmio e sottolineata dal suffisso “Tu”, verranno commercializzati i nuovi servizi voce e ADSL precedentemente offerti da Tele2, società del gruppo Vodafone Italia. La campagna vede protagonista il celebre maialino salvadanaio Mr TeleTu, che, nelle diverse scene, accompagna i clienti nel “Parco del risparmio” dove tutti possono scegliere di risparmiare su offerte per parlare, o per parlare e navigare, abbonandosi a TeleTu. vadanaio invita i clienti ad accettare la sfida di “1-0 per il risparmio”: vince chi manda la palla in rete, basta scegliere se risparmiare su telefono o telefono piu’ADSL e poi calciare.

ROMA – «Mettere il turbo all’innovazione» per dare alle imprese la possibilità di conquistare «nuovi traguardi e assumere migliaia di ricercatori». Così il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha definito l'obbiettivo dei 'contratti di innovazione tecnologica', che hanno ricevuto ieri il via libera da Via Veneto. Si tratta di uno strumento che punta su partnership tra pubblico e privato e che vede lo Stato pronto a sostenere progetti ambiziosi. Il ministeroconta diattivare 2 miliardi di euro e creare posti per 30 mila ricercatori, con particolare attenzione per il Sud. Il mondo dell’imprenditoria ha plaudito all’iniziativa: secondo il presidente di Farmindustria, Sergio Dompè, «è un altro passo nella direzione giusta». Il meccanismo dei contratti d’innovazione, regolato dal decreto ministeriale firmato ieri, prevede il coinvolgimento di diversi soggetti: le imprese, gli enti di ricerca, lo Stato e le banche. Tutto nasce da un’azienda che mette a

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Mercoledì 6 gennaio 2010


Mercoledì 6 gennaio 2010

TRAVAGLIO AL KILO

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di FRANCESCO TOSCANO NON so voi, ma a me Travaglio non dispiace. E' un uomo fondamentalmente monocorde ma svolge un ruolo complessivamente utile. E' una "frusta" sul potere che, in quanto tale, si caratterizza per una spiccata capacità di controllo e denuncia in grado di smascherare e prevenire soprusi e possibili arbitrii. In questa ottica mi interessa poco persino la eventuale faziosità con la quale il giornalista in oggetto dipinge le sue povere vittime. La sua utilità, infatti, non si esaurisce nella piena oggettività o verosimiglianza delle cose che racconta ma, al contrario, dalla sua capacità di tenere sotto scacco il "potere" ovunque si annidi. Ora, se Travaglio ha un limite, però, è quello di essere, oltre che monocorde, anche monodirezionale. Mi spiego meglio: Travaglio denuncia un giorno sì e l'altro pure le immonde commistioni tra politici, Berlusconi in primis, e poteri a vario titolo percepiti come criminali. Teme uno sfarinamento della nostra declinante democrazia e intravede i rischi di una "istituzionalizzazione " delle mafie. Bene, tutti pericoli da non sottovalutare, per carità. Ma qualcosa, ad essere pignoli, non torna. Travaglio, infatti, accompagna le sue filippiche contro la casta della politica con una veemente difesa della magistratura, baluardo del diritto ed argine, a suoi dire, della corruzione dilagante. A ripercorrere però le tappe della nota vicenda che vide protagonista l'ex pm Luigi de Magistris, vicino anch'egli come Travaglio al popolo del no B-day, o scorrendo le pagine dell'ultimo libro di Montolli "Il Caso Genchi", con prefazione dello stesso Travaglio, gli interrogativi aumentano. Perché di certo tutto si può imputare a Berlusconi tranne che di poter influire sulle scelte del Csm, organo di autogoverno dei magistrati, che ha isolato e condannato l'ex giudice catanzarese. Ulteriori elementi di riflessione nascono poi dalla lettura del "Caso Genchi", libro nel quale non emerge affatto quel quadro manicheo che sembra caratterizzare le analisi di Travaglio. Anzi. Se fossero vere le analisi dell'ex vicequestore si paleserebbe niente affatto una contrapposizione tra politica e magistratura, con questi ultimi nel ruolo dei garanti della democrazia ma, al contrario, un mondo grigio e nascosto dove le responsabilità si mischiano e si sprecano. Delle due l'una: o aveva ragione de Magistris, e allora la magistratura (e non Berlusconi) nel suo insieme deve delle risposte convincenti; o aveva torto e allora non è il caso di fomentarne il mito. Un ultima cosa. Travaglio durante le sue omelie è molto convincente e preciso ma spesso alla fine cade nella tentazione di trasformarsi in una specie di Giorgio Mastrota dedito alle televendite. Non se ne può più infatti di sentirlo pubblicizzare dappertutto libri, dischetti, giornali e simili. Queste ultime, a pensarci bene, sono cose da Berlusconi. O no?

L’APPELLO PREMONITORE DI CRAXI di MICHELE RIBELLINO NEL suo articolo sull’ Avanti del 27 settembre 1979, Craxi dice: «quando tutto si riduce all’alchimia delle formule, alla manovra attorno alle costituzioni, alla lotta per un potere in gran parte corroso, siamo ad un passo dal cretinismo parlamentare e a due passi dalla crisi delle Istituzioni». Secondo lui, il problema dello Stato si risolve affrontando i malanni che insidiano il sistema alla loro origine, cioè nella stessa Costituzione che, adattissima alla situazione in cui e per cui fu varata, è invecchiata con essa e non risponde più alle esigenze della società attuale. Siamo nel 1979 e non nel 2010! Craxi rese omaggio ai padri storici della Costituzione, riconoscendo ch’essi non potevano concepirla in termini diversi e migliori. Ci sembra che il suo scritto del 1979 sia l’epitaffio della prima Repubblica Italiana ed elenchi i criteri su cui egli propone di costruire la seconda. Craxi, nel suo articolo lanciò un nuovo slogan: «alleanza riformatrice», fra i partiti interessati a far uscire il Paese dal gioco delle formule e dalla lotta tra i partiti per un potere, in gran parte, corroso. Craxi, infine, scrisse che occorre un’ accorata revisione della Costituzione che ponga nelle migliori condizioni di funzionamento i fondamentali poteri dello stato democratico, che consolidi i diritti dei cittadini, favorisca il miglioramento delle relazioni sociali. Vi sono problemi che riguardano l’esercizio del potere legislativo, la stabilità e l’efficacia dell’ esecutivo, cioè del governo.

Non abbiate fretta di agire nel lavoro: assicuratevi di avere fatto la valutazione giusta della situazione. Batticuore improvviso.

TORO 21/4 - 20/5

Con i superiori è arrivato il momento di dire chiaramente a cosa puntate. In amore la situazione sta lentamente migliorando.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Una speciale attenzione meritano in questo periodo le proposte di collaborazione: non sottovalutate gli eventuali svantaggi. Il cuore batte forte

CANCRO 22/6 - 22/7

VERRASTRO, FEROCE ANTICOMUNISTA RICORDIAMO ANCHE I SUOI LIMITI di VITO FERNANDO ROSA segue dalla prima Per il nostalgico democristiano la storia lucana si data con prima e dopo Di Nardo, prima c'è stato lo sviluppo e poi lo sfascio . Lo stesso, nel suo intervento, dopo aver operato una inedita e sbalorditiva scissione fra Colombo e Verrastro, rivolgendosi a Folino ed al suo partito di provenienza, parla de “ i vostri ostruzionismi” ed aggiunge “ voi comunisti feroci e contrari” a tutto quel che di buono si faceva . Vincenzo Verrastro è stato il discepolo prediletto di Colombo ed il suo più fedele interprete e solo chi lo ignora può azzardarsi a separare la loro storia politica ed addirittura a tentare di contrapporla per inconsistenti e propagandistici attacchi, di chi ancora non riesce a digerire che ex comunisti ( ex e non più tali ) siano al governo regionale . Il “giovane” Galizia ignora le lotte che i comunisti lucani hanno fatto per quelle che venivano definite “opere di civiltà delle campagne”, ignora le battaglie ( anche nel Consiglio Provinciale ) dei Vincenzo Summa, degli Altamura, dei Fortannascere contro la Dc che con la Coldiretti di Bonomi egemonizzava le campagne e voleva i contadini isolati ed arriva ad inventarsi ostruzionismi al contrario . Colombo sarebbe stato quello che si è venduto ai comunisti ( ! ) mentre Verrastro è stato quello che “tolse il fango dalle strade” e che “pensò alle risorse idriche” . Per pavimentare le strade e portare la luce nelle contrade, che era una cosa normale, che avveniva con enorme ritardo e che nulla ha a che vedere con lo sviluppo, non si contano gli scioperi che furono necessari e tutti sanno chi li organizzò, mentre le risorse idriche furono regalate alla Puglia il cui famoso Acquedotto fu anche presieduto da Verrastro . Ai contadini della frazione Frusci, sotto il Monte Carmine, che chiedevano lavoro, Verrastro ripeté la frase di De Gasperi e li invitò ad andare all'estero . L'episodio è rimasto nella storia cittadina di Avigliano perché ebbe uno strascico simpatico con un disoccupato ( ancora vivente ) che gli rispose : “Professore, ma io ho la moglie giovane, come faccio a lasciarla?” . Mentre in un famoso comizio sempre ad Avigliano, Verrastro nel sottolineare che le cose che venivano realizzate non erano un diritto, ma una elargizione della Dc ebbe a dire : “ noi costruiamo le

strade ed i comunisti ci camminano sopra, noi costruiamo le scuole ed i comunisti ci vanno ad insegnare” ecc. . Questo, giusto per dire della statura politica di colui a cui oggi si dedicano strade e si erigono stele . Verrastro, lo riconosciamo anche noi che ancora “battiamo la bandiera rossa” , è stato personalmente uno per bene, uno che aveva difficoltà anche ad accettare in regalo un bottiglione di vino, diversamente dai suoi eredi politici che hanno fatto incetta di bustarelle e tangenti per piccoli e grandi favori, ma è stato un burocrate del potere ed uno che ha letteralmente distrutto l'artigianato ed il suo paese natale e questo non lo può certo far annoverare fra i grandi della regione. Verrastro è stato il precursore, con la Cassa per il Mezzogiorno, della falsa industrializzazione e dello spreco di enormi risorse pubbliche . E' stato quello che ha creato il mito del posto pubblico, che ha gonfiato gli organici di uffici ed aziende, non preoccupandosi mai né del deficit pubblico e né di aiutare l'artigianato o l'agricoltura . Verrastro è stato quello che ha trasformato centinaia e centinaia di falegnami, ebanisti, muratori, scalpellini e fabbri in infermieri, cantonieri ed inservienti. Ora questi hanno raggiunto l'età pensionabile ed i loro figli adulti o vivono della loro pensione o vanno al nord . Nel paese di Verrastro c'erano artigiani che scolpivano il legno, fabbri che costruivano serrature, armaioli ed arrotini che costruivano coltelli unici ed adesso non c'è più uno che costruisce una porta limitandosi a montarle . Questo non è l'effetto della globalizzazione ma il risultato della miopia e dell'ignoranza dell'economia e del governare . Verrastro non capì che l'artigianato andava aiutato e che con i comunisti bisognava dialogare ( e ad Avigliano le due cose erano intrecciate, visto che la maggioranza degli artigiani era comunista ) può quindi essere ricordato sì, ma per i suoi due grandi difetti . Era un grande ignorante di economia ed un grande anticomunista e queste due cose hanno guidato la sua azione politica e causato il declino di un piccolo grande paese quale Avigliano era . Galizia lo perdoniamo perché non lo ha conosciuto, perché giovane e di Baragiano ma si ripassi la storia e da sindaco non faccia gli stessi errori .

Da un incontro di lavoro può nascere un'idea molto interessante: merita di essere sviluppata. In amore state perdendo il controllo.

LEONE 23/7 - 23/8

Avete delle ottime ispirazioni per un lavoro a lunga scadenza: fate un piano dettagliato. In amore è inutile temporeggiare ancora.

VERGINE 24/8 - 22/9

Se sarete cauti e diplomatici riuscirete a migliorare la vostra posizione professionale ed economica. Non sopravvalutate un'infatuazione.

BILANCIA 23/9 - 22/10

Qualcuno cercherà di mettere in discussione il vostro operato professionale: potete tenergli testa. Sarete vittime di un colpo di fulmine.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

I consigli di un esperto saranno decisivi per farvi imboccare la strada giusta nella professione. Buoni i rapporti di coppia

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Se un progetto di lavoro non vi convince ancora del tutto soprassedete in attesa di chiarimenti. In amore potete dare molto.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Non avete bisogno di incoraggiamenti o aiuti: nel lavoro ve la cavate benissimo anche da soli. Siate più arrendevoli con chi vi ama.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

In questo periodo nel lavoro evitate di strafare, impegnatevi in cose che si possono ottenere facilmente. In amore evitate screzi insanabili

PESCI 20/2 - 20/3

Qualche volta nella professione bisogna correre qualche rischio: solo così potrete fare passi avanti. L'amore bussa alla vostra porta.

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I SANTI PATRONI DEI CARCERATI

SCUDO FISCALE

di ARMANDO LOSTAGLIO

INIQUITÀ ED INESATTEZZE

FRA i libri più preziosi che possono capitare fra le mani, ve n'è uno particolarmente originale perché stampato e rilegato a mano, artigianalmente, come un tempo. E' la pubblicazione “I Santi Patroni dei carcerati” curato da mons. Pasquale Di Giacomo, che da diversi anni svolge il delicatissimo compito di Cappellano presso la Casa Circondariale di Melfi. Chi scrive aveva avuto l'onore di tale regalo durante le discussioni di cinema svolte fra gli ospiti della stessa Casa. Proprio in questo periodo festivo, particolarmente sentito da chi vive il dramma della detenzione, la lettura del testo con le vite semplici dei Santi protettori assume un ruolo riconciliante con la Festa, la Natività. Scrive infatti don Pasquale nella introduzione: Non vi è dubbio alcuno che la salvezza dell'uomo è operata in esclusiva da Nostro Signore Gesù Cristo. “In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati”. Ma anche la testimonianza dei Santi diviene momento di riflessione, ed è in questa direzione che il lavoro di ricerca svolto con un folto gruppo di reclusi, assume una valenza propedeutica e di ricerca interiore, prima ancora che didattica. Don Pasqualino (così chiamato dai suoi parrocchiani, e associato del CineClub De Sica), raccoglie le vite semplici dei Santi e le immagine sacre analizzandone le esperienze e gli esempi, con la motivazione per la quale sono diventati nel tempo Santi Patroni. Scopriamo così l'apostolato svolto a Torino da San Giuseppe Cafasso, il quale trascorreva molte ore con i detenuti. Aveva parole di conforto anche verso i carcerieri. La vita di San Leonardo di Limoge , vissuto in Francia nel V secolo. Ma forse il primo santo di riferimento, che subì durissima reclusione fino alla decapitazione, è San Giovanni Battista. Quindi San Disma, il buon ladrone della Croce di Gesù, e via via il “calendario” tocca Santi contemporanei, come San Massimiliano Kolbe, sacerdote polacco sacrificato nel campo di sterminio di Auschwitz. Pure per mano nazista finì in devozione la vita di Santa Teresa Benedetta della Croce, che in vita era la filosofa Edith Stein, la prima ebrea a convertirsi al cristianesimo. Il testo di don Pasqualino e dei suoi collaboratori (allievi del corso di legatoria) è ricco di storie sacre ma anche laiche, come quella del beato Bartolo Longo, originario di Latiano (Brindisi) e fondatore della Basilica della Beata Vergine del Rosario di Pompei. Un percorso di lettura gradevole, che arricchisce e riconcilia con le indigenze dell'uomo privato della libertà; e si conclude con la preghiera a San Basilide Martire, patrono della Polizia penitenziaria. *(CineClub “V. De Sica” Cinit)

NON avrei mai immaginato e forse non aveva avuto l'ardire di sperarlo nemmeno chi lo ha concepito, che lo “Scudo fiscale” avesse potuto generare dei flussi finanziari tanto importanti. Novantacinque miliardi di Euro è una cifra enorme che corrisponde all'ammontare di dieci manovre finanziarie pari a quella varata di recente ed all'incirca ad un punto di Pil. La circostanza che il provvedimento - seppure con penali diverse - sia stato prorogato, fa ritenere che esista la ragionevole convinzione che tale cifra possa lievitare ancora ed in maniera anche significativa. Analisti autorevoli stimano in circa trenta miliardi di Euro le somme che ancora potrebbero essere rimpatriate. Ciò mi induce a fare qualche considerazione ed a formulare alcune precisazioni. Queste ultime, relative a delle valutazioni che sono state fatte e che, a mio modesto avviso, potrebbero non risultare corrette. Atteso che la parte più importante di questa cifra è senza dubbio frutto di evasione fiscale e considerato che solo una modesta parte della fiscalità evasa viene esportata nei cosiddetti paradisi fiscali, giacché la parte più consistente resta nei circuiti finanziari interni, sorge legittimo il dubbio che il suo l'ammontare superi di gran lunga quanto la fantasia più fervida e la mente più perversa possano immaginare. Questa deduzione non deve essere fine a se stessa, ma deve fungere da stimolo per un maggiore impegno alla lotta all'evasione. Essa, infatti, non costituisce soltanto un fenomeno di grave turbativa per la finanza pubblica, ma anche un elemento di profonda ingiustizia sociale. I maggiori percettori di reddito non adempiono al loro dovere di contribuenti, sicché i cittadini con più modesta capacità di reddito, meno abbienti e poco tutelati sono costretti a sostenere il maggiore peso degli oneri pubblici. Essa rappresenta anche un elemento deleterio per i circuiti finanziari e per la struttura economica del Paese. Lo scudo fiscale, proprio perché va a sanare dei comportamenti fraudolenti che hanno originato questa enorme massa monetaria, sottraendola all'erario, è profondamente ingiusto. Esso si configura, quindi, come una sanatoria fiscale e come tutte le iniziative di questa natura, è moralmente e socialmente inaccettabile. Per un verso legittima implicitamente il comportamento di chi ha evaso e per l'altro incita ad evadere, contando in provvedimenti che, contro il pagamento di una modesta sanzione, sanino il reato consumato. Tutto ciò che ho appena evidenziato è largamente condiviso. E', invece, interpretato con sfumature diverse e spesso contrastanti, l'esito dell'impatto conseguente all'immissione nel circuito italiano delle attività finanziarie rientrate in Italia per effetto del provvedimento. C'è chi lo ritiene inutile ed ininfluente e chi lo interpreta come uno stravolgimento del mercato finanziario interno. Chi esprime ciascuna delle due opposte tesi dimostra di non avere una buona conoscenza dei mercati finanziari e della struttura creditizia e di ignorare le dinamiche che li muovono e le regole che li disciplinano.

di GAETANO DE FILIPPO

E' indiscutibile che i primi a beneficiarne siano gli istituti di credito, che hanno registrato un sensibile incremento della loro raccolta diretta e indiretta. E' facile ipotizzare, altresì, che gran parte delle somme rientrate siano di pertinenza di grossi imprenditori che avranno la possibilità di utilizzarle per finanziare gli investimenti relativi all'innovazione, all'ammodernamento ed alla dotazione di beni strumentali delle loro aziende, nonché per alimentarne e sostenerne il ciclo produttivo. Tali risorse sono un'importantissima boccata di ossigeno, particolarmente utile in un momento come questo, in cui tutto il sistema produttivo è affetto da una grave asfissia finanziaria. Occorre considerare ancora che la missione principale delle banche resta quella dell'intermediazione finanziaria e creditizia, per cui anche le somme che apparentemente resteranno depositate presso di esse, andranno a finanziare, direttamente o indirettamente, i consumi e le imprese. In entrambi i casi, quindi, saranno utili a rilanciare l'economia. Pertanto non stravolgeranno i mercati finanziari, né saranno inutili alle imprese ed al sistema produttivo in generale. Tuttavia, anche se l'utilità delle somme rivenienti dallo “scudo fiscale”, come ho cercato di dimostrare, è palese, resta insufficiente a giustificare moralmente il provvedimento. Se proprio doveva essere adottato, in considerazione del fine a cui era destinato, quantomeno doveva prevedere l'applicazione di una penale molto più significativa, che lo avrebbe reso meno ingiusto e che avrebbe portato più risorse all'Erario. Tali ulteriori risorse potevano essere destinate a finanziare gli ammortizzatori sociali ed a supportare il rilancio delle piccole e medie imprese, in particolare quelle meridionali che, notoriamente affette da strutturali carenze finanziarie e da endemiche deficienze economiche, poco hanno avuto da evadere e nulla da esportare nei paradisi fiscali.

Articolo 1 Costituzione

Le esternazioni del ministro Brunetta Perché cambiare il primo articolo della costituzione? L'Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro. Questa parola comprende il lavoro del contadino, dell'artigiano, dei commercianti, dei professionisti, dei ricercatori, gente di spettacolo, dei politici, tutte le attività manuali e mentali, operai di terra, di mare e del cielo. Lavoro è una necessità umana. Un diritto e un dovere dell'uomo in qualsiasi tempo e luogo del mondo. Lo sa il ministro che ha proposto questo argomento, forse per distrarre da veri, seri problemi che riguardano l'Italia? Maria Martinelli

LEGALITÀ, COMPORTAMENTI DEPRECABILI di MAURO ARMANDO TITA DA qualche tempo la stampa locale aveva tralasciato il cattivo rapporto cittadino/Pubblica Amministrazione. La notizia data dal Quotidiano di domenica 3 gennaio 2010 ci ha crudelmente riportato alla realtà di sempre. Se la notizia corrisponde al vero la vicenda ha dell'incredebile ... Attendere oltre sei ore per una semplice rettifica sembra una notizia di cinquant'anni fa. Tale deprecabile comportamento non si presta ad alcuna giustificazione di sorta. Se il Ministro Brunetta si appresta ad emanare un decreto mutuato sulla gentilezza vorrà dire che il problema esiste per davvero. Esiste... soprattutto in quei luoghi deputati pubblico /privato che hanno come funzione principale e prioritaria il lavoro di sportello e il rapporto con l'utenza. Da tempo immemorabile abbiamo approfondito il tema dell'umanizzazone della macchina burocratica regionale. Non abbiamo mai tralasciato il metodo del "custumer satisfaction" come vero metodo di indirizzo per una P. A. più moderna, più civile e più solidale. Abbiamo sempre denunciato come non mai i comportamenti socialmente deprecabili. Le istituzioni regionali hanno glissato da sempre sia le tutele verso ultimi e sia , soprattutto, la tutela della correttezza in genere. L'amico del Quotidiano Paolo Cosentini ,qualche anno fa, sosteneva che la partecipazione ad iniziative sociali sulla tutela della legalità gli dava e gli procurava un senso di fastidio. Un senso di fastidio che non riusciva a definirlo bene. "E' come se tutte le testimonianze, le dichiarazioni di intenti, le stesse azioni condotte dalle istituzioni pubbliche e private diano quella sensazione di essere sostanzialmente incapaci di deteminare una vera svolta su queste annose ed incombenti questioni". E' il concetto stesso di legalità che sfugge se lo si circoscrive ad ipotesi delittuose previste dal nostro codice penale. Certo i delitti devono essere repressi e possibilmente puniti contribuendo al corretto funzionamento della macchina giudiziaria determinata a sua volta dalle decisioni dei giudici. Come il Cosentini, il sottoscritto, ritiene che l'idea di legalità sia di gran lunga più estesa ed accompagna i comportamenti sociali in maniera ininterrotta dall'inizio alla fine della giornata vissuta nella comunità e nel lavoro quotidiano. In questo concetto va inquadrato il comportamento dei dipendenti Arbea. Noi pensiamo che il vero deficit di legalità sia determinato oltre che dalle punte delittuose dell'iceberg dei comportamenti illeciti, che da quella massa enorme di comportamenti socialmente deprecabili che rimangono pressochè sommersi e ac-

cettati quasi per rassegnazione senza riconoscergli la dovuta gravità e , soprattutto, le dannose conseguenze che essi determinano nel tessuto sociale. Da ciò ne consegue che la giustizia non è solo quella somministrata dalla magistratura, ma, anche, da quella che deriva dalla correttezza dei comportamenti di tutti noi nei rispettivi ambiti di relazioni sociali. Sarebbe sbagliato indulgere verso l'esaltazione dei comportamenti che si tenevano in passato, ma tutti stiamo toccando con mano la preoccupante e repentina caduta di stile e di correttezza in una sorta di cinico relativismo etico , che consente di far passare inosservati comportamenti violenti ed ingiusti con disarmante disinvoltura. La gravità di questa situazione è poi determinata dal fatto che, nella società , si perpetra un notevole peggioramento delle condizioni di vita degli ultimi che rimangono ogni giorno sempre più soli ad affrontare le quotidiane ingiustizie. E' questo un meccanismo perverso che si avverte nella sua drammaticità soprattutto nei rapporti con gli uomini e le donne delle aree depresse. Da noi il senso dei diritti di cui è giusto che goda il singolo cittadino è ancora oggi oppresso da una condizione di sudditanza psicologica verso il potere, perfino, del semplice addetto allo sportello. Provate a seguire le vicissitudini non solo dell'agricoltore Arbea, ma. ... di un cittadino invalido con relativa odissea... Quante imprecisioni, quanti ritardi, quante scorrettezze per vedersi riconoscere un proprio diritto. Il grado di civiltà di una comunità si misura dalla capacità di garantire indistintamente comportamenti corretti . Comportamenti corretti capaci di soddisfare le legittime esigenze manifestate dai cittadini. Quando invece i comportamenti tendono ad atteggiarsi a discrezionali elargizioni vuol dire che qualcosa non funziona. Il nostro buon Cosentini chiude il suo ragionamento con un "Tarlo"… Il Tarlo della Mentalità illegale. Un Tarlo della Mentalità che qualche volta sfocia in "mentalità mafiosa" che non alberga solo nelle menti deviate di chi arriva ad uccidere , ma, anche e più pericolosamente in quelle di chi interpreta il proprio dovere , scorrettamente, provocando quel deficit di democrazia che si ripercuote negativamente sulla costruzione di una mentalità sottomessa e deviata e che si estende a caduta a tutti i comportamenti sociali. Per queste serie motivazioni la denuncia del Quotidiano è di grandissima importanza perchè combatte questa enorme ed informe massa di illegalità che ci tiene fortmente ancorati ai margini delle civiltà moderne ed europee e delle società mature democraticamente. mauro.armando.tita@alice.it

PRECISAZIONE DI CALDARARO E LA RISPOSTA DI DI CONSOLI “A distanza di molti anni, anche la memoria più elefantiaca può rivelarsi talvolta imprecisa, tanto più parlando a braccio davanti a un registratore. Nulla di grave se si precisa per tempo. In merito all’articolo di Andrea Di Consoli, pubblicato in data 4 gennaio, solo due cose: la cena con l’avv. Buccico e il nome di una mia ex fidanzata. Capitare nello stesso ristorante di un piccolo centro, può accadere. Nel caso, i saluti e una breve sosta per un bicchiere sono un fatto usuale dalle nostre parti, sia pure al tavolo di note persone perbene, che di certo, anche in seguito, non si possono mai davvero odiare (il termine usato è appena una iperbole). Ed è quello è accaduto. Sul nome di una (delle mie tante) ex, un gentiluomo non farebbe mai un riferimento preciso, e mi dispiaccio sinceramente dell’accaduto, anche perché quel ricordo in particolare è errato. Inoltre, nel merito della lunga chiacchierata, una serata quasi

goliardica, pure notata dall’a c uto cronista, dopo un po’ è andata sui binari del taralluccio e vino, come hanno compreso i garbati ospiti”. Francesco Caldararo "La mia risposta è che rispondo solo su ciò che comprendo. Sono abituato a pensare con soggetto, predicato e complemento. Fuori da questo binario loico non so di cosa si parla. Comunque, quel che ho riportato è tutto registrato. Non invento mai nulla. Chi mi cerca per dirmi delle cose sa che poi quelle cose io le scrivo. Sono una brutta bestia. Altro che taralucci e vino. Infine, più che rispondere a Caldararo, per il quale nutro una strana e cameratesca simpatia, mi chiedo come mai la magistratura non senta il bisogno di verificare le supposizioni di Caldararo sulla morte di Luca e Marirosa. Qualcuno può per favore andare a spezzare il sonno dei giudici lucani?" Andrea Di Consoli

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Mercoledì 6 gennaio 2010


Mercoledì 6 gennaio 2010

Depositate le motivazioni del Tar sullo “stop” alla pista Mattei. C’è la sospensiva del Consiglio di Stato

«Manca lo studio di impatto» La Regione: «La Via non serve, non è un aeroporto. Fatti gli studi idrografici» POTENZA - Sono sostanzialmente duei nodisui cuiil Tar di Basilicata ha preso posizione decidendo per la restituzione dei suoli su cui sta sorgendo l’aviosuperficie della pista Mattei di Pisticci, ai cittadini che ne erano stati espropriati e che avevano fatto ricorso. Motivi che fanno capo alla sensibilità ambientale dell’area e alle precauzioni che si sarebbero dovute adottare: valutazione di impatto ambientale e studi sul rischio idrogeologico. E’ vero, il Consiglio di Stato, alcune settimane fa, aveva concesso al Consorzio industriale di Matera (l’ente che ha in capo la progettazione e l’esecuzione dell’opera e che aveva fatto appello contro il dispositivo) una sospensiva. Ma - avevano spiegato i giudici romani - solo in attesa delle motivazioni, perché, in una fase cautelare, prima di conoscere le valutazioni che avevano spinto alla pronuncia il Tar, sembrava superiore l’interesse pubblico che l’opera (per cui i lavori stanno andando avanti), riveste. Alcuni giorni fa, però, le motivazioni sono state depositate e notificate anche all'Asi (che prevedibilmente vi si appellerà): così adesso la storia discretamente lunga - di quell'opera ritenuta strategica per lo sviluppo della Regione, si arricchisce di un nuovo passaggio. L’ANNULLAMENTO Il Tar lucano (a cui i due proprietari terrieri della Collina materna si erano rivolti tutelati dagli avvocati Raffaele De Bonis e Luca Di Mase) aveva annullato la delibera Asi numero 72 del 18 dicembre 2007, con cui si approvava il progetto definitivo dei lavori, e «tutti gli atti successivi della procedura, compreso il decreto di esproprio». Tra le opposizioni proposte dai cittadini, che su quei terreni coltivavano agrumi e palme, diverse irregolarità riscontrate (secondo la parte), a partire dalla mancata richie-

L’aviosuperficie Mattei di Pisticci

sta all’Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile, ndr) del rilascio del certificato di aeroporto, a dispetto della normativa. Lo stesso Consorzio però aveva replicato che la trasformazione della pista dell’aviosuperficie aveva avuto autorizzazioni necessarie. LE OBIEZIONI Non è tutto. Perché i due privati avevano fatto notare che non erano stati rispettati i loro diritti di partecipazione alle procedure, da interessati (anche in questo caso l’Asi aveva “controdedotto” spiegando di essere stato sempre a disposizione). Che dire poi del “caso”sorto proprio in seguito ai lavori della pista: la strada provinciale per Pomarico è stata intaccata, la popolazione della zona è “insorta” costringendo la Provincia a trovare soluzioni alternative (eventualità richiamata anche nella convenzione per il

finanziamento sulla pista stipulata tra la Regione e l’Asi): l’eventuale tragitto alternativo - avevano ipotizzato i ricorrenti - potrebbe tornare a passere sui suoli di loro proprietà. LI’SCORRE IL FIUME Sono altri due, però, i motivi accolti in particolare dal Tar lucano: punti ritenuti dal collegio “assorbenti”, ovvero tali da poter in qualche modo superare per importanza tutti gli altri. Erano stati i proprietari del suolo, attraverso i loro legali, a richiamare il fatto che «non risultano predisposte - è il senso del ricorso - le relazioni geologica, geotecnica, idrogeologica, idraulica e sismica». Contemporaneamente «non risulterebbe predisposto - prosegue il resoconto del ricorso - lo studio di impatto ambientale dell’opera che avrebbe dovuto essere presentato in sede di approvazione del pro-

getto definitivo». Senza contare che l’area in cui sorgerà la pista è di particolare “sensibilità”: l’area industriale del Basento è stata dichiarata zona di interesse nazionale ai fini della bonifica e del ripristino ambientale. Poi, lì accanto, scorre il fiume Basento: che precauzioni sono state prese? IL PERIMETRO Il Tar dettaglia ulteriormente le mozioni mosse con il ricorso, ricordando che proprio la convenzione sottoscritta tra Asi e Regione (quella per lo stanziamento di 8 milioni di euro destinati all’aeroporto) richiamava la posizione particolare della superficie, «nella perimetrazione delle aree inondabili del fiume Basento» secondo la valutazione dell’Autorità di Bacino. Per questo la convenzione richiedeva (tra le clausole di efficacia) le autorizzazioni e la verifica sulla

“compatibilità idraulica”. Il Tar spiega che, così, il progetto definito deve essere quanto meno corredato di relazione idrogeologica e idraulica. E’ vero, il Consorzio ha spiegato che sul rischio idrogeologico, «paventato e inesistente» eventualmente causato dai lavori, sono stati fatti studi doverosi. Solo che - è l’eccezione accolta dal Tar - in sede di giudizio non sono stati prodotti. IL TAR E LA VIA Ma di profili di «illegittimità» vene sarebbeanche unaltro. L’Asi aveva replicato, in sede di giudizio, alle obiezioni sollevate dai privati, che la valutazione di impatto ambientale non fosse necessaria per questaopera. Doverosa (e svolta) solo la valutazione di impatto acustico. Ma il collegio del primo grado amministrativo non si dice d’accordo perché, secondo la normativa richiamata, il proget-

to definitivo avrebbe dovuto essere sottoposto, completato da uno studio di impatto ambientale, all’autorità competente (regionale o statale). Solo questa, poi, avrebbe potuto stabile se la Via fosse stata necessaria o meno. Il Tar stabilisce «che la delibera di approvazione del progetto, in quanto carente di un vero e proprio studio di impatto ambientale da sottoporre al previo giudizio dell’autorità» per stabilire la necessità della Via, «è illegittima» e pertanto va annullata. LA REGIONE: Queste restano le motiviazioni del primo grado, quelle che il Consiglio di Stato aveva detto di voler conoscere, ma che, nel frattempo si era pronunciato concedendo la sospensione della sentenza. In attesa della valutazione definitiva che dovrebbe seguire al ricorso (prevedibile) dell’Asi sulle motivazioni, la Regione però spiega di essere serena. Per quel che riguarda le autorizzazioni e le prescrizioni necessarie per il posizionamento dei suoli nel perimetro a rischio di esondazioen del Basento (secondo l’Autorità di Bacino), sono stati fatti studi e valutazioni adeguati. Tanto «che - spiega l’assessore alle Infrastrutture, Rocco Vita - sono stati stanziati ulteriori 240 mila euro da parte della Regione proprio per realizzare delle gabbionate a presidio» della pista, lungo gli argini del fiume. Scelta seguita proprio ai risultati degli studi. Quanto alla Valutazione di impatto ambientale, per la Regione non sarebbe obbligatoria: la pista Mattei, al momento, è solo un’aviosuperficie, non un aeroporto. Per motivi di funzionalità, quella valutazione non sarebbe richiesta. «Certo, se l’Enac dovesse dare parere favorevole alla trasformazione in aeroporto, prima di andare in esercizio, sarà richiesta la Via». Sara Lorusso

“Nessuno tocchi Nello Rega” sollecita le istituzioni a intervenire

«Si garantisca adeguata sicurezza al giornalista vittima di minacce» IL comitato “Nessuno tocchi Nello Rega”, sorto per sollecitare l’assegnazione di una scorta al giornalista, autore del libro “Diversi e divisi”- Diario di una convivenza con l’Islam, causa delle continue minacce iniziate ancor prima della sua pubblicazione, esprime preoccupazione per l’annunciata decisione dell’autore di rinunciare alle misure di sicurezza, di cui il comitato potentino per l’ordine pubblico, ha ravvisato la necessità. Tale decisione che sarebbe maturata dopo che ancora una volta, il giornalista potentino, lo scorso lunedì, ha trovato sulla propria auto, a Roma, la solita busta contenente proiettili e minacce di

morte ha firma Hezbollah. «Comprendiamo il rammarico del giornalista - dice la nota del comitato - per una situazione che si trascina avanti da mesi e che ha determinato un’indubbia mancanza di serenità nel vivere le proprie giornate. All’assenza di alcune istituzioni, da cui Rega dichiara di sentirsi abbandonato, siano di conforto la presenza e solidarietà dei tanti cittadini che hanno raccolto e sottoscritto l’appello», dichiara il promotore del comitato, Paolo Sinisgalli. Che aggiunge: «La rassicurante presenza dei carabinieri alle varie presentazioni in terra lucana, dove il volume è stato sinora

presentato, ha permesso momenti di serene riflessioni attorno alla difficile convivenza tra cristiani e islamici. sempi concreti, le tappe di Viggiano e Tursi dove gli organizzatori hanno ritenuto di invitare esponenti di altre culture. Le contestazioni di Banzi (di cui lo stesso giornalista di televideo aveva parlato in un’intervista al Quotidiano ndr), messe in atto da soggetti non identificabili come appartenenti al mondo islamico, dimostrano che gli estremisti si annidano ovunque. La rinuncia ad azioni legali contro di questi, che, come comitato suggeriamo, sarebbe un bel segnale distensivo.

L’intervista al giornalista Nello Rega sul Quotidiano della Basilicata

Nell’attesa che, chi di dovere, valuti per la necessità o meno della protezione al giornalista, proponiamo la sorveglianza fissa del parabrezza della sua auto. Potrebbe servire, sempre che

non sia già stato fatto, per identificare i responsabili dei ripetuti atti intimidatori. Elementare Watson, avrebbe detto il famoso investigatore, Scherlock Holmes».

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24 ore in Basilicata

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Pollino, sottoscritto il piano strategico che detta le linee d’intervento dell’area lucana

Un’intesa a quattro per il Parco Hanno firmato l’intesa De Filippo, Pappaterra, Di Lascio e Berardone SENISE - Una firma a quattro mani per un piano strategico del Pollino. Vito De Filippo, presidente la giunta regionale di Basilicata, Domenico Pappaterra, presidente del Parco nazionale del Pollino, Vito Di Lascio, vicepresidente della giunta della provincia di Potenza e Sandrino Berardone, presidente della comunità del Parco, hanno infatti sottoscritto, il piano che detta le linee di intervento per lo sviluppo dell’area (versante lucano) del parco del Pollino. C’era la giusta attesa all’interno della sala conferenze della comunità montana Altosinni e c’erano soprattutto sindaci, amministratori e politici in attesa di buone nuove che potessero cadere dalle labbra dei presidenti De Filippo e Pappaterra, soprattutto. E l’attesa non è stata vana, dal momento che il presidente della Regione Basilicata ha ricordato l’impegno profuso in questi ultimi anni su questa parte meridionale del territorio regionale, ossia circa quattrocento milioni di euro, tra fondi affidati ai Pit, ai Por,a i Pois ma anche alla stabilizzazione degli ex Sma (800 famiglie per settanta milioni) e poi gli Lsu (settanta famiglie, la maggioranza delle quali dell’interno) ed ancora parte dei 4500 addetti al settore forestale che vedranno un incremento del reddito del 20% circa, a seguito dell’incremento delle giornate lavorative fino a 151. Ci sono ancora i fondi per i rifugi montani e quelli per il recupero della pista da sci e servizi annessi e poi i bandi per le varie filiere agricole che saranno pubblicate sul

FONDI PER LA LOTTA ALLA DROGA

Simonetti chiede chiarezza. Potenza replica così

Un momento dell’incontro

Bur del prossimo 16 gennaio. Tutto quanto ha detto il presidente De Filippo chiudendo l’incontro, solo dopo aver saputo insieme recuperare il dialogo, che ha fatto luogo alla litigiosità antica quanto stantia e consolidata e proverbiale tra le istituzioni. La seduta ufficiale, che si è svolta a porte aperte, è stata aperta dal presidente Pappaterra che ha ripercorso le tappe salienti, a cominciare dalle intese tra le province lucane e quelle calabresi, per finire alle due regioni, che hanno portato a tale importante risultato e che, a questo punto, potrebbe diventare storico. Il Parco del Pollino, il più grande per estensione dell’intera Europa, lo ricordiamo, è composto da cinquantasei comuni (32 nella

provincia di Cosenza, 22 in quella di Potenza e due di Matera). Pappaterra ha sintetizzato le azioni poi riprese dal vicepresidente Franco Fiore che ha ricordato le tante emergenze che restano sul tappeto e che fanno parte dell’intervento organico prossimo. Come, a esempio, la sentieristica a tutto tondo per guardare avanti e per sostenere un turismo finalmente competitivo. Sulla emergenza del mondo agricolo e sulle opportunità che si potranno ora offrire, si è poi soffermato Sandrino Berardone, presidente della comunità del Parco ,il quale ha sottolineato la necessaria chiusura della eterna litigiosità a vantaggio del territorio, come fattore prioritario di ogni altro discorso. Sulle linee strategiche agricole ha parlato poi Anto-

nio Schiavelli, del consiglio direttivo del Parco, che ha ricordato il grande impegno per tentaredi dettarele regole affinchè si potesse evitare lo spopolamento montano, guardando ad esempio al nordest italiano dove il reddito agricolo arriva fino a 60 mila euro annui. Mentre, l’assessore provinciale Vito Di Lascio, ha messo in evidenza la grande disponibilità della provincia di Potenza a guardare ad un dialogo costruttivo, capace di dare nuovi impulsi al territorio. Prima delle conclusioni del presidente De Filippo, la segretaria della Cgil di Senise ha portato il saluto del segretario generale Antonio Pepe e le preoccupazioni dell’incerto futuro, pur se guardando positivamente a questa intesa. Gianni Costantino

Autilio: «Bisogna puntare alla centralità della persona con offerta di qualità»

2010: obiettivo formazione Nell’ambito del Po Fse mobilitati 150 milioni di euro POTENZA - Per raccogliere concretamente l’auspicio-messaggio del ministro del Lavoro, Sacconi, perché il 2010 diventi l’anno della formazione c’è bisogno di una nuova e più moderna concezione della formazione, maggiormente attenta alla centralità della persona e indissolubilmente legata alla dimensione educativa e culturale del lavoro e soprattutto alle nuove richieste delle imprese e del mercato del lavoro in continua evoluzione. E’ quanto sostiene l’assessore regionale alla Formazione-Lavoro Antonio Autilio sottolineando che nel corso del 2009 si è conclusa la fase di predisposizione degli strumenti di gestione, controllo e monitoraggio, di acquisizione delle risorse finanziarie comunitarie e nazionali, per il P.O. Fse Basilicata 2007-2013. «Ad oggi, a valere sul P.O. FSE del sessennio – riferisce l’assessore – sono state mobilitate risorse per oltre 150 milioni di euro che hanno generato spese per un importo complessivo di circa 47 milioni di euro in corso di certificazione alla Commissione Europea. Ciò ha consentito alla Regione di evitare il disimpegno automatico delle risorse comunitarie del Fondo Sociale Europeo attribuite alla Basilicata per la prima annualità al P.O. FSE 2007-2013». «L’anno 2009 – evidenzia ancora l’assessore – è stato però l’anno nel quale si è riflessa in maniera evidente la situazione congiunturale determinata dalla crisi economica iniziata nel 2008 che ha investito anche la Regione Basilicata con un consistente impatto sulle politiche della formazione che ha riguardato anche la pro-

L’assessore Autilio

grammazione e l’attuazione del P.O. Fse 2007-2013. Tra le azioni più rilevanti – dice Autilio – messe in campo per fronteggiare la crisi e sostenere imprese e lavoratori, vorrei ricordare l’accordo Governo-Regioni in merito agli interventi e le misure anticrisi con riferimento al sostegno del reddito e delle competenze che ha orientato una quota non trascurabile del P.O. FSE del sessennio imponendo la messa in cantiere di specifiche iniziative anticicliche alcune delle quali sono state anticipate dalla Regione già nel corso del 2008 come l’attivazione di aiuti all’occupazione per le imprese che avrebbero assunto a tempo indeterminato giovani diplomati e laureati, donne, lavoratori espulsi dal mercato

del lavoro. In sostanza le risorse del P.O. FSE Basilicata 2007-2013 sono state finalizzate al pagamento del 30% del reddito dei lavoratori percettori di ammortizzatori in deroga che aderiscono ad azioni di politica attiva per il reinserimento lavorativo. Quanto agli interventi di formazione e politiche attive del lavoro per il 2010, è evidente – afferma l’assessore – che bisogna mostrare grande attenzione per prevenire il rischio per il nostro Paese e quindi la nostra regione di farsi trovare impreparati ai prossimi cambiamenti del mercato del lavoro». Nel sottolineare che «la domanda di lavoro esprime la chiara tendenza verso un’economia della conoscenza e dei servizi che avrà bisogno di lavoratori sempre più qualificati», Autilio sottolinea che «l’innalzamento e l’aggiornamento del livello di qualificazione non può prescindere dalla valorizzazione di conoscenze, abilità, competenze, certificate e validate alla conclusione di esperienze di apprendimento quanto più specialistico e non formale». Per l’assessore «obiettivo centrale per il 2010 deve essere dunque - conclude della nota - quello di un rinnovato sistema di istruzione e formazione professionale in grado di superare la frammentazione e la concezione della formazione in “filiere” per passare a quella dei “percorsi” di apprendimento permanente e l’acquisizione di competenze che siano sufficientemente flessibili e adattabili alle esigenze formative, educative e professionali dei singoli e del mercato del lavoro».

POTENZA - La vicenda to - ogni confusione con il denunciata nell’edizione piano per la lotta alla drodi ieri del Quotidiano re- ga, piano che è stato varalative ai finanziamenti to dalla Giunta, per un imstatali destinati alla Basi- porto di due milioni di eulicata per la campagna di ro, e che è attualmente in prevenzione dalle tossico- corso di attuazione. Qui si dipendenze e che dovreb- tratta di un progetto di 19 bero essere restituiti per- mila euro, al lordo di Iva, ché non impegnati «meri- che doveva servire per ta un chiarimento imme- l’attuazione di una campagna informativa sugli diato». A sostenerlo è anche la effetti negativi per la sapresidente del gruppo del lute derivanti da sostanze Prc in Consiglio regiona- psicoattive. La cifra esile, Emilia Simonetti, che gua dei finanziamenti sottolinea: «Non si posso- aveva indotto molte regiono dimenticare i tanti gio- ni a rinunciare ed a chiedere vani nell’ammorti bito dela caula Comsa missiodella ne saludroga te un “rinel pensa2009. mento E’ del proda getto e temuna conpo divisioche ne con i rilecompeviatenti ufmo fici reun cagionalo di li”. tenNosione nostancivile e te l’esidi conguità sedei fonguendi (la za di Regioiniziane ne tive aveva sui chiesti pro120 miblemi la) il Didella partidiffumento sione Salute credella scente In alto l’assessore Potenza Basilidi stu- In basso il consigliere Simonetti cata, su pefacenti e dell’abuso di alcol input dell’assessore, ha tra le giovani generazio- deciso di non rinunciare comunque al finanziani». «Negli anni settanta e mento e con nota del 12 ottanta - continua Simo- novembre 2009, a firma netti - nella nostra regio- del dirigente generale, ha l’adesione ne, pur in presenza di un confermato fenomeno di dimensioni della Basilicata all’iniziaed aspetti molto diversi da tiva. Con nota prot.n. quello attuale, si era riusciti a creare una rete di DPA0004291 del 26 noazioni positive con il coin- vembre 2009 il Dipartivolgimento di famiglie, mento Antidroga prendescuole, mondo del volon- va atto della manifestatariato, associazioni, zione di interesse della strutture socio-sanitarie Regione Basilicata. Quindi settore, istituzioni. E’ di, al di là delle posizioni accaduto invece, già da che qualche funzionario troppo tempo, che è stata del Dipartimento ha tenuprofondamente sottova- to in ordine alla questiolutata la situazione, quasi ne, in linea peraltro con le si volesse rimuovere dalle posizioni tecniche assuncoscienze un problema te dai rappresentanti delcosì complesso e grave, le altre regioni, la Regiopensando magari che fos- ne Basilicata non ha rise presente solo in realtà nunciato ad alcun progetcittadine più grandi delle to sulla droga. Quanto nostre. Bisogna, invece, agli altri due progetti alla luce dei fatti, intensi- menzionati, nella stessa ficare l’attività di preven- nota del 12 novembre scorso, il Dipartimento zione». «Sulla vicenda dei fondi ha precisato che essi sono statali – continua l’espo- in corso di attuazione, che nente del Prc – occorre da- le relative somme (25 mila re una corretta informa- euro in tutto) sono state erogate zione». E ieri è arrivata regolarmente anche la replica dell’as- all’Azienda Sanitaria di sessore regionale alla sa- Potenza, e che, infine, tutnità, Antonio Potenza. te le azioni previste nel «Va innanzitutto evitata - primo anno (ed in parte si legge in una nota stam- nel secondo) sono state pa inviata dal dipartimen- completate».

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24 Ore in Basilicata 17

Mercoledì 6 gennaio 2010


Mercoledì 6 gennaio 2010

I dati della compagnia Das di tutela legale: la Basilicata tra le regioni con i distretti giudiziari meno ingolfati

Lucani litigiosi, giustizia virtuosa Al sesto posto nella classifica relativa al rapporto tra contenziosi e abitanti POTENZA - Forse qualcuno avrà difficoltà a crederci, ma in Basilicata la giustizia civile è quasi virtuosa. E’quanto emerge dai dati della Das, la compagnia specializzata nella tutela legale, che ha analizzato i dati sui contenziosi civili pendenti in tutta Italia, in occasione del lancio dela polizza “Difesa famiglia”. Il distretto giudiziario di Potenza, cui fanno capo i tribunali di tutta la Basilicata, è all'ottavo posto emerge dal rapporto - della classifica dei distretti giudiziari meno ingolfati d’Italia: negli ultimi sette anni (2002/2008) i procedimenti civili pendenti sono cresciuti soltanto dell'8%, pari merito con il distretto di Ancora. I distretti giudiziari più efficienti sono quelli di Brescia, dove le cause pendenti sono diminuite del 47% nel periodo considerato, Bologna (-22%), Bari e Salerno, a pari merito con una riduzione dei contenziosi civili pendenti del 9%. A maggior rischio ingolfamento sono Campobasso (+201% le cause civili), Caltanissetta (+138%) e Perugia (+98%). A livello nazionale i processi civili pendenti sono aumentati del 20% nel periodo 2002-2008 anche se nell’ultimo anno si è invertita la tendenza negativa (4% rispetto al 2007). Rielaborando i dati della

ALLARME DI CONFEDILIZIA

Finanziaria: cause condominiali e di locazione Spese legali in aumento

Il Palazzo di giustizia di Potenza

Corte di Cassazione, Das fa notare che il distretto di Potenza, con 1 procedimento civile avviato ogni 589 abitanti, è al sesto posto tra i distretti giudiziari più litigiosi in Italia. La classifica è guidata dai distretti di Roma (1/434 abitanti), Caltanissetta (1/462 abitanti) e Campobasso ( 1/501 abitanti), mentre i distretti dove si registra il più basso tasso di

litigiosità sono quelli di Bologna (1/2.450 abitanti), Cagliari (1/1.953 abitanti) e Brescia (1/1.673 abitanti). Nel distretto giudiziario di Potenza, sottolineano i dati di Das, il trend di variazione dei procedimenti civili pendenti ha avuto una svolta “virtuosa” soprattutto negli ultimi due anni. Dalle 927 cause del 2002 si è passati alle 1099 del 2003

(+19%), poi nel 2004, con una riduzione del 4%, i procedimenti civili si sono attestati a quota 1.051. Tra 2006 e 2005, si è registrata un'impennata delle cause civili pendenti del 12%: da quota 1.045 a 1.166. Nel 2007 e nel 2008 il ciclo si inverte e, con cali prima del 3% e poi del 12%, le liti civili pendenti si fermano a quota 1.003.

POTENZA - L’allarme arriva dalla Confedilizia di Basilicata: da quest’anno si aggravanole spesegiudiziarie per le cause sia d’impugnativa di delibere condominiali sia di locazione (esclusi i procedimenti speciali). La Finanziaria 2010, infatti, ha abolito il contributo fisso (pari a 103,30 euro) finora previsto per queste materie indipendentemente dal valore della causa, con ciò determinando l’applicazione per esse degli ordinari contributi per scaglioni di valore (fino ad un massimo di 1.110 euro). Lo segnala il presidente Francesco Genzano, che sottolinea i riflessi di carattere sociale che tali aumenti comportano, in due materie delicate che toccano da vicino le famiglie. Nei giudizi d’impugnazione delle delibere condominiali in cui non si contesti la legittimità di una certa spesa deliberata dall’assemblea (per esempio, la contestazione della nomina dell’amministratore), si dovrà applicare il contributo nella

misura di 340 euro, con un carico più che triplo per la proprietà. Qualora si tratti di contestare precise somme richieste dall’amministrazione condominiale, l’aggravamento di costi sarà comunque rilevante e determinato in relazione alla somma contestata. Analogo discorso per le locazioni. Nei giudizi su questioni di valore indeterminabile – come quelli relativi ad obbligazioni che nascono dal contratto (per es., l’uso dell’immobile diverso da quello pattuito) – il costo delle cause sarà piùche triplo(da 103,30a 340 euro). Quando in contestazione siano precise somme dovute, l’aggravio dei costi dipenderà dal valore della causa. Genzano di Confedilizia confida «che Governo e maggioranza possano rivedere – con un prossimo decreto-legge – una scelta che determina un onere pesante in due settori estremamente delicati e in un momento di crisi economica per i nuclei familiari».

I dati dell’Ente Irrigazione: al 31 dicembre 530 milioni di metri cubi

Dighe lucane in buona salute L’accumulo deriva dalle raccolte della scorsa primavera

Al lato, la disponibilità idriche al 31 dicembre 2009 (Fonte: Ente Irrigazione). In alto la diga del Pertusillo

IL 2009 ha lasciato in eredità una discreta riserva d'acqua. L'ultimo giorno dell'anno, infatti, nei sei principali invasi della Basilicata l’ente Irrigazione ha misurato complessivamente poco meno di 530 milioni di metri cubi d'acqua, circa 294 in più rispetto a dodici mesi fa. Si trattadiunaccumulo chederivaingranparte dalle scorte raccolte tra l'inverno e la primavera scorsa, quando quasi tutti gli impianti raggiunsero la quota di massimo invaso con conseguente apertura delle paratie per favorire il deflusso. Solodaunpaio disettimaneinveceèripresa la fase di accumulo invernale, grazie all'aumento di portata dei principali corsi d'acqua immissari. Il ritardo si spiega con un regime pluviometrico piuttosto irregolare che ha caratterizzato l'autunno 2009. Settembre ed ottobre hanno fatto registrare quasi ovunque una piovosità pari se non superiore a quella media. Ciò ha permesso un rapido ripristino del livello medio di falda. Novembre, invece,ha segnatounalunga fasesiccitosa durata oltre 20 giorni che, insieme a temperature nettamente superiori alle medie, ha contribuito a tenere al minimo la portata di fiumi e torrenti. Per fortuna, dicembre ha rimesso le cose in ordine.

Tranne che sul Metapontino e sull'area jonica, il mese scorso ha fatto registrare precipitazioni abbondanti su tutta l'area tirrenica ed appenninica della Basilicata (fino a 300 mm sul Lagonegrese e l'alto Sinni, 133 mm su Potenza città). Complessivamente, il 2009 è stato un anno piovoso su tutta la regione. L'intero territorio ha registrato infatti accumuli superiori a quelli di riferimento (media 1961-1990). Addirittura in alcune località del Metapontino e della costa jonica siamo sul 40-45% di pioggia in più rispetto alla norma. Anche i modelli di previsione a breve e medio termine preannunciano precipitazioni abbondanti per tutta la prima decade di gennaio dapprima sul Lagonegrese, la Val d'Agri e l'Appennino, poi a seguire sul Vulture, Materano e settore jonico. Anche la neve dovrebbe presto tornare a ricoprire i monti dai 1300-1400 metri in su, garantendo così una discreta riserva idrica per il futuro. Tornando alla stato attuale delle dighe, in ottima salute appaiono i due principali invasi dell'area Sud della regione. Monte Cotugno raggiunge quota 244 metri sul livello del mare, quasi 24 in più rispetto allo scorso anno. Non è azzardato pensare ad un accumulo prossimo o

anche superiore ai 400 milioni di metri cubi tra maggio e giugno 2010. Bene ancheil Pertusillo.Quimancano solopochi metri alla quota dimassimo invaso che, a questo punto, sarà probabilmente raggiunta già in primavera. Nella diga di San Giuliano restano appena4 milioni di metri cubi per il riempimento completo e la conseguente apertura delle paratie. Discorso a parte merita la diga del Camastra. L'invaso ha risentito più degli altri della lunga assenza di precipitazioni del mese di novembre. Appena quindici giorni fa, infatti, il lago raccoglieva solo unterzodella suamassimacapacità.Poi, grazie alle piogge ealla prima neve caduta in Appennino, il torrente immissario ha ripreso una discreta portata e aggiunto altri 5-6 milioni di metri cubi. Oggi ne mancano una decina per il suo massimo invaso; è pensabile che già a fine gennaio questa quota verrà raggiunta. L'impianto del Basentello, nel bacino del Bradano, si trova sui già buoni livelli dello scorso anno. Il lago di Gannano, infine, come sempre avviene nel periodo invernale, è stato svuotato per permettere nelle prossime settimane un'accurata manutenzione. Giuseppe Pomarico

Sciare sulla neve lucana Arriva la guida dell’Apt “SCIARE in Basilicata. Piste alpine, di fondo ed escursioni sulla neve» è il titolo della guida specializzata alle località e alle piste lucane pubblicata dall’Azienda di promozione turistica regionale. Il volume in questione contiene informazioni su cinque comprensori sciistici e per sport invernali dell’Appennino Lucano. Ci sono quelli di Pierfaone-Arioso (Abriola, Sasso di Castalda e Pignola), Volturino (Calvello e Marsicovetere, Montagna grande di Viggiano, Sirino (Lagonegro, Lauria, Latronico e Nemoli), Pollino (Rotonda, Viggianello, Terranova del Pollino) e Marsiconuovo. In queste località è possibi-

le noleggiare e praticare sci alpino, sci di fondo, nord walking, snowboard, ciaspole, slittini e bob con ciambelle da neve. Tutti gli sport, insomma, della stagione invernale sulla neve lucana. La guida propone anche utili informazioni sulle piste (numero, quote, lunghezza, difficoltà) e sugli impianti di risalita, gestori degli impianti e scuole di sci, associazioni delle guide, percorsi turistici, ristoranti e strutture ricettive. Il lavoro, affidato alla direzione editoriale di Maria Teresa Lotito, contiene testi di Laura Arcieri e foto dell’Archivio Apt su concessione dell’archivio Fiso e di fotografi locali.

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Attenti al “pacco”: come evitare “spiacevoli contrattempi” nell’acquisto delle merci scontate

Saldi o truffa? Consigli dell’Adoc Ma i commercianti di Potenza lamentano: «Sono partiti troppo presto» POTENZA - Non ha soddisfatto le aspettative dei commercianti di Potenza l’andamento dell’apertura della stagione dei saldi invernali, che si è aperta il 2 gennaio. Alcuni di loro si sono anche lamentati per la data scelta per la loro partenza, «troppo in anticipo rispetto agli anni precedenti». A loro l'Adoc risponde che l'avvio degli sconti è regolata dalla legge (L.R. 23/2008 art. 18), e non dipende dalla volontà di alcuno. «Molti commercianti potentini scrive l'associazione dei consumatori in una nota - secondo noi, non si sono accorti del momento di grave crisi che sta vivendo la città di Potenza, nello specifico, e l'intera Basilicata più in generale. E' duro a morire quell'atteggiamento perverso di spremere il consumatore fino all'ultimo …. “spicciolo”. Ai commercianti va ricordato che i saldi non sono un obbligo di legge ma una libera scelta del negoziante che può attivare o meno secondo strategie aziendali. Non capiamo quei commercianti che pur disprezzando la politica dei saldi, poi la attivano. A quei commercianti è rivolto il nostro invito a non tirare troppo la corda che è già fin troppo tesa e che rischia di spezzarsi. D'altra parte i consumatori lucani sono liberi di rivolgersi a mercati commerciali limitrofi nel caso in cui si sentano poco attratti dal mercato potentino. Noi ci auguriamo che i commercianti potentini acquistino ragionevolezza in modo da convincere i con-

Al via la stagione dei saldi

sumatori ad acquistare negli esercizi commerciali lucani. Se questo non accadrà non sarà colpa dei consumatori ma sarà da ricondurre alla scarsa professionalità di quei commercianti “piagnoni”, poco professionali e che non hanno ragione di stare sul mercato». I consigli dell’Adoc ai consumatori per per evitare spiacevole “contrattempi” nell'acquisto di merce a saldo sono i seguenti: non farsi prendere dalla frenesia dell'acquisto, ma girare per più negozi, confrontando i prezzi e i prodotti; porre attenzione alla percentuale di sconto: i saldi dovrebbero essere applica-

ti sulla merce di stagione, ma non sempre ciò avviene, pertanto è preferibile acquistare principalmente nei negozi di fiducia, dove si conoscono i prezzi e, quindi, si può valutare lo sconto effettivo è, inoltre, preferibile diffidare di percentuali di sconto superiori al 50% in quanto i capi potrebbero risultare scorte di magazzino. Il cartellino deve obbligatoriamente riportare, in modo ben leggibile, il prezzo di partenza, quello finale e il valore in percentuale dello sconto applicato; diffidare dei negozi che coprono le vetrine con enormi manifesti e non permettono di vede-

re la merce esposta. Le asserzioni pubblicitarie devono essere in grado di dimostrare la veridicità delle affermazioni e devono essere esposte attraverso una veste grafica che non inganni il consumatore. Bisogna guardare le etichette che riportano la composizione dei tessuti: i prodotti naturali costano di più rispetto a quelli sintetici. La percentuale di composizione può variare notevolmente e incidere sul costo finale. Bisogna, inoltre, imparare a diffidare dei capi d'abbigliamento disponibili in tutte le taglie e/o colori: potrebbe trattarsi di merce non in saldo, ma immessa sul mercato solo per l'occasione e quindi con un falso prezzo scontato. Il venditore - ricorda l’Adoc - è sempre obbligato a sostituire l'articolo o eventualmente a rimborsare il prezzo pagato se questo risulta danneggiato o non conforme alla dicitura riportata. Ma, è importante conservare sempre lo scontrino, è consigliabile, difatti, fotocopiare gli scontrini in carta chimica e ricordare che, in assenza di questi, fanno fede anche i pagamenti effettuati con carta di credito o bancomat. Il negoziante, infine, non può rifiutare pagamenti con carta di credito o Pos se nel suo punto vendita è esposto l'adesivo che attesta la convenzione. Si ricorda che eventuali scorrettezze possono essere denunciate all'Adoc di Basilicata, oltre che alle autorità competenti quali vigili urbani, guardia di finanza e carabinieri.

BREVI

A POTENZA

Lucani all’estero Domani la conferenza stampa Il presidente della Commissione regionale dei lucani all'estero Pietro Simonetti incontrerà i giornalisti domani, alle ore 11,00, nella sala “3” al piano terra del palazzo del Consiglio regionale (Via Vincenzo Verrastro, 6 - Potenza) per illustrare i contenuti della Conferenza annuale dei lucani all’estero, che avrà luogo al Grande Albergo di Potenza l’8 e il 9 gennaio.

Hanno perso il lavoro 4.500 unità, 2.000 nuovi disoccupati in Regione

2009: un anno da dimenticare Romaniello: «Gli imprenditori non hanno saputo sfruttare le opportunità» POTENZA - «I dati pubblicati dall’Istat sulla condizione delle famiglie italiane e quindi quelle lucane relativi al 2008 non solo non ci devono meravigliare, ma dovrebbero molto far riflettere chi, preso a difendere sè stesso, o peggio ancora, come hanno fatto alcuni in questi giorni lanciando vuoti appelli finalizzati solo a nascondere la propria inadeguatezza nell’esercizio delle passate o ancora presenti funzioni, non si sono accorti che nel 2009 si è ulteriormente aggravata la condizione generale delle famiglie, specie nel Mezzogiorno». Lo afferma, in un comunicato stampa, Giannino Romaniello, presidente del Ccipl. «Infatti – aggiunge Romaniello - i dati relativi al 2009 sono ancora più pesanti come si evince dai dati disponibili per la Basilicata, che ci confermano il consolidamento della situazione di difficoltà del settore primario con un aggravamento delle crisi industriali aperte, tanto da portare il numero dei lavoratori in mobilità in deroga al di sopra di 1500 unità e quelli in cig sempre in deroga sopra le cinquecento unita'. A questi dati bisogna aggiungere la mobilità ordinaria e la cigs per cessazioni o crisi. Basti pensare che solo le ultime quattro aziende di grandi gruppi extraregionali che hanno chiuso fanno 600 unita'. In totale siamo intorno alle 4.500 persone che hanno perso il lavoro senza contare la perdita nelle piccolissime aziende e quelle derivanti dalla scadenza di contratti atipici. La condizione complessiva della Regione, in presenza di un mercato del lavoro che ha fatto registrare l'immissione di oltre 2000 nuovi disoccupati senza contare minimo altri cinque/seicento negli indotti, non

Ammortizzatori sociali in deroga Integrazione per gli ultra 55enni senza lavoro POTENZA - E’ stata sottoscritta l’integrazione all’accordo quadro regionale per l’anno 2009 per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga a favore degli ultracinquantacinquenni disoccupati. L’accordo è stato sottoscritto ieri sera, 4 gennaio, presso l’ufficio Lavoro e territorio del dipartimento Formazione, rappresentanti dei datori di lavoro, presieduto dall’assessore al Lavoro, Antonio Autilio. L’accordo ha sancito quanto segue: la prosecuzione, anche per l’anno 2009, degli ammortizzatori sociali in deroga agli ultracinquantenni già riconosciuti percettori di tale ammortizzatore per l’anno 2008. L’ammortizzatore in deroga, fatta salva la disponibilità finanziaria, è riconosciuto anche agli ultracinquantacinquenni licenziati nell’anno 2008 e che hanno maturato i 55 anni alla data del primo gennaio 2009. Tale diritto, inoltre, è stato esteso anche agli ultracinquantacinquenni che hanno maturato i 55 anni alla data del primo gennaio 2009, residenti in Basilicata e licenziati nel

puo' che essere ulteriormente peggiorata. Di fronte ad un quadro così determinatosi, necessita una risposta non di fase, ma straordinaria con un maggior protagonismo di tutti ed in particolare del mondo delle imprese che non hanno colto tutte le opportunità offerte, ma dato ri-

2008 sia da aziende non operanti sul territorio regionale sia da aziende con stabilimenti nella Regione Basilicata ma con accentramento contributivo in altre regioni, fatta salva la disponibilità finanziaria, Le domande dovranno essere presentate alle competenti sedi INPS, a cura degli interessati, entro e non oltre il 31 gennaio 2010, pena la decadenza dell’eventuale diritto alla percezione dell’ammortizzatore. L’Assessore Autilio, comunica, inoltre, che nello stesso incontro, è stata affrontata la problematica del lavoratori ex LSU del versante lucano del progetto Pollino, percettori della mobilità in deroga fino al 31 dicembre 2008 a seguito di accordo sottoscritto in sede di Ministero del Lavoro e che, per l’anno 2009, non si sono visti riconosciuti la mobilità in deroga. Al fine di non lasciare tali lavoratori senza copertura dell’ammortizzatore è stata riconosciuta la mobilità in deroga con le modalità previste dall’Accordo Quadro Regionale 2009, a decorrere dal primo gennaio 2009 e fino al 31 dicembre 2009.

sposte troppo tradizionali alla crisi. Urge, quindi, un innalzamento della qualità delle funzioni di ognuna delle parti, compreso le strutture tecnico burocratiche di tutti gli enti a partire dal livello regionale che troppo spesso, vivono l’attuale fase con un approccio troppo

classico e tradizionale. Il 2010 – conclude Romaniello - inizi con spirito diverso ed assumendo tutti il tema del lavoro, della sua qualita' e difesa come il punto centrale su cui misurare la coerenza e l'azione quotidiana di tutti coloro i quali hanno resposabilità pubbliche».

Giannino Romaniello

LAMORTE (UGL) Famiglie, la politica se ne occupi di più UN piano per un welfare comunitario, municipale, sussidiario e solidale, a misura di famiglia, correlato di un documento che illustri le direttrici sulle quali si sviluppi l’impegno dell’assessorato alle politiche sociali e ponga delle seguenti questioni fondamentali verso le quali orientare le azioni sulle famiglia lucane, che trovano sempre più difficoltà ad arrivare alla fine del mese. E’ quanto dichiara la responsabile regionale al Welfare dell’Ugl Basilicata, Giuditta Lamorte. «Sentire affermazioni da illustri esponenti che gestiscono la cosa pubblica in Regione Basilicata ci lascia sconfortati se plaudono a ciò che in questi anni non è stato per niente fatto. E’ da tempo che l’Ugl denuncia che per coprire le necessità quotidiane le famiglia lucana è costretta ad ingegnarsi attingendo ai risparmi accumulati nel tempo, dilazionando i pagamenti, chiedendo un prestito e vivendo in condizione di «povertà alimentare». Siamo rammaricati per i dati sconcertanti che la nostra regione registra e per il disagio che è fortemente impiantato e che ha famiglie con quote in povertà alimentare che oscilla dal 6,2% al 10,8%. In particolare molte delle nostre famiglie hanno avuto difficoltà a coprire le spese mensili con il proprio reddito. Per l'esattezza –continua Lamorte - molti sono rimasti senza lavoro perché licenziati, messi in mobilità, per interruzione dei contratti o per chiusura dell'attività, tante sono le famiglie che ogni mese si trovano in affanno ed hanno fatto ricorso a "fonti alternative", uno o più membri ha svolto lavoretti saltuari per integrare il reddito, ha utilizzato la carta di credito per rinviare al mese successivo i pagamenti; ma c'è anche chi si è fatto prestare soldi da parenti o amici,chi ha fatto ricorso a prestiti di istituti finanziari e chi ha acquistato presso commercianti che fanno credito. Alla politica lucana, consigliamo di occuparsi molto di più dello stato sociale in cui versa la regione.

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Secondo clienti e fornai, nel capoluogo, nessuno spreco: produzione minore, ma sempre fresca

Quanto pane che si recupera In controtendenza, panettieri riciclano l’invenduto per farine e mollica COSI’“salato”che nessuno mai potrebbe pensare di buttarlo. Se a Milano le associazioni dei fornai e dei panificatori stimanoin 180quintalilaquantità dipane invenduto che quotidianamente finisce nella spazzatura (a conti fatti circa quattrocento etti di pane al mese per ogni singolo milanese), a Potenza nulla si spreca. I panettieri, dal canto loro, cercano di produrre il giusto, i consumatori di acquistare solo quanto è strettamente necessario. Ciò che inevitabilmente, e per motivazioni non prevedibili, rimane invenduto trova altre forme di impiego. «Quello che non riusciamo a vendere – spiega Cinzia dello storico forno in rione Castello –viene utilizzato per produrre il pane grattugiato o lotostiamo per farne dei crostini. Il pane che non può essere riutilizzato viene venduto spesso alle aziende zootecniche. Cerchiamo il più possibile di non farne davvero nessuno spreco». C’è pure chi cerca di fare il furbo «rimacinando, ad esempio, il pane raffermo», racconta un panificatore, perché alla fin fine «ladifferenza tra pane rimacinato e rimpastato e quello prodotto con materia prima di giornata è percepibile solo sotto il profilo tecnico». Alle spalle di via del Gallitello la signora Antonietta conferma di «produrre solo quello che si vende», ma precisa anche che «le abitudini dei consumatori sono cambiate in questo periodo di crisi; se prima si acquistavano anche importanti quantità di pane, oggi si arriva chiedere anche una forma, da mezzo chilo, la mezza “panella”, proprio per non buttarloe permangiarne fresco tutti i giorni. Negli anni passati c’era molto più spreco adesso sono tutti più oculati nelle spese». Per l’invenduto la signora Antonietta non ha problemi: «Cerco di riutilizzarne la mollica o la corteccia per farne pane grattugiato che possono sempre servire per preparare parmigiane di melanzane o zucchine». Cercano di produrre esattamentequelloche vaconsumatoancheal forno nei pressi della stazione superiore di Santa Maria. «Lo facciamo proprio per evitare che il pane vada buttato – spiega Mariangela –e quello che rimane viene comunque utilizzato per usi zootecnici». Identico il parere dei clienti: «Preferisco comprarne meno e mangiare pane fresco tutti i giorni –spiega Marcello –non si può buttar via una cosa buona come il pane e, poi, non ci si dovrebbe mai dimenticare che al mondo c’è gente che non può neppure permettersi si comprarlo». «Non bisognerebbe mai sprecare il pane – aggiunge Mariantonietta - basta comprarne di meno, certo è più fastidioso doversi recare al forno tutti i giorni, ma comunque ci sono dei vantaggi notevoli: quello di risparmiare e quello di avere un prodotto sempre fresco di giornata». Anna Musacchio

«Oggi quasi tutti chiedono “mezza panella”»

DROGA IN CITTÀ

Arrestato noto spacciatore di eroina

Il pane sugli scaffali dei fornai potentini non viene sprecato (foto Mattiacci)

SE la droga, in città, è ormai diventata una vera e propria emergenza, non si ferma il lavoro di contrasto operato dalle Forze dell’ordine. Ieri, un arresto di un noto spacciatore cittadino è stato eseguito dalla Polizia di Stato. A darne notizia, la stessa Questura di Potenza. Gli agenti della sezione antidroga della squadra mobile, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il tribunale di Potenza, Luigi Spina, nei confronti di Pasquale Saporito, noto pregiudicato di Potenza, di soli 22 anni. L’ordinanza è stata notificata in carcere è detenuto il giovane, ritenuto responsabile del reato di detenzione di sostanza

Ancora atti vandalici. Prese di mira le fioriere a via Mazzini

«Riqualificazione “inutile” Non resta che denunciare» «STIAMO moltiplicando gli sforzi e gli interventi per rendere più bella la nostra città, purtroppo l’inesistente senso civico di pochi rischia di vanificare il nostro impegno». Santarsiero commenta così l’ennesimo atto vandalico che si è verificato in città, questa volta ai danni delle fioriere di via Mazzini, che erano state appena installate lungo il marciapiede e che sono state distrutte. L’ufficio Riqualificazione urbana del comune ha provveduto alla loro immediata sostituzione. Ma sul fatto è intervenuto il sindaco Vito Santarsiero che nello stigmatizzare «un comportamento che si commenta da solo», ha comunicato «che presenterà esposto denuncia al fine di individuare i responsabili di tali atti vandalici e chiederne la punizione». «Stiamo moltiplicando gli sforzi e gli interventi per rendere più bella la nostra città, purtroppo l’inesistente senso civico di pochi

Una delle fioriere distrutte a viale Mazzini da alcuni vandali

rischia di vanificare il nostro impegno». «L’auspicio – conclude il Sindaco – è che l’intensificazione dei controlli e la collaborazione degli

stessi cittadini possano mettere un freno agli atti vandalici». E’ in fondo questione di buon senso, di rispetto, banalmente, di senso civico.

ANCHE L’ACTA SPA AVRÀ IL SUO CDA

Iacobuzio presidente della nuova spa IL PERCORSO dell’Acta spa prosegue. Sono stati firmati ieri i decreti di nomina dei componenti del consiglio di amministrazione (al momento fatto di tre rappresentanti, tutti in capo all’amministrazione comunale che continua a detenere completamente il capitale della neonata società per azioni). Presidente del consiglio di amministrazione sarà Domenico Iacobuzio che ha svolto le funzioni di presidente anche nella fase di transizione, dalla nomina dal nuovo cda della muni-

cipalizzata, seguita al rinnovo del consiglio comunale dello scorso giugno, fino alla trasformazione in spa. In quota maggioranza, resta nel cda dell’Acta, Antonio Vaccaro, ex consigliere comunale dei Popolari uniti e già componente del cda della municipalizzata. Per l’opposizione, invece, tocca a Luciano Petrullo, candidato sindaco nel 2004 per la coalizione di centrodestra, tra le guide dell’opposizione in aula nella scorsa consiliatura.

Domenico Iacobuzio, Antonio Vaccaro e Luciano Petrullo

stupefacente ai fini di spaccio. Il provvedimento restrittivo scaturisce da un’indagine condotta nell’ambito dei giovani assuntori di eroina di questa città, alcuni dei quali minorenni. E proprio nel corso delle indagini, la polizia ha accertato continue cessioni di droga, in particolare eroina, ottenendo elementi oggettivi di prova riferiti allo spacciatore. L’attività di indagine è stata così riassunta in una informativa di reato trasmessa al pm Laura Triassi che ha, poi, chiesto al gip l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’indagato, che già risultava avere numerosi precedenti penali.

L’Agenzia della qualità urbana SI svolgerà il 7 gennaio prossimo alle ore 16.30 presso il Ridotto del teatro Stabile il primo incontro dei componenti dell’Agenzia per la qualità urbana alla quale, attraverso un avviso pubblico, sono stati chiamati a partecipare, a titolo gratuito, con il coordinamento dell’ufficio preposto, i rappresentanti degli ordini professionali, dei comitati di quartiere, delle associazioni del volontariato culturale, sociale e ambientale. «Intendiamo promuovere –hanno detto Santarsiero e l’assessore Singetta - una maggiore partecipazione alle scelte fondamentali che dovranno caratterizzare la città dei prossimi anni. La qualità urbana costituisce oggi un potente mezzo di comunicazione con il territorio e rappresenta la sfida della città contemporanea».

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Potenza


Nella palestra di via Roma si sta realizzando uno spazio per i piccoli di “Pollicinia”

Bimbi in gabbie di cemento A sollevare il caso il presidente del circolo “Angilla Vecchia”, Fierro LAVORI in corso nella palestra di via Roma per realizzare uno spazio in più dove far giocare i piccolo della scuola per l’infanzia “Pollicinia”. «Uno spettacolo a dir poco sconfortante», ha spiegato Vincenzo Fierro, presidente del circolo “Angilla Vecchia” Nell'androne principale «ove solitamente si attendono gli atleti e ci si intrattiene in amichevoli conversazioni sono in corso dei lavori per erigere un muro divisorio in cemento atto a ricavare un' “aula” aggiuntiva rispetto alle due principali: quella al piano superiore per giochi di palla e quella al pian terreno per le attività fisiche e motori». La cosa che ha colpito di più Fierro, lasciandolo letteralmente «di pietra» è che «a dire di voci attendibili (gradirei essere smentito quanto prima!) quello spazio verrà occupato dai bambini della scuola materna comunale “Pollicinia” che usufruivano per lo svolgimento delle stesse attività dell'ampio pian terreno». A volere questi lavori sarebbe stato l'assessore allo Sport del Comune di Potenza, Nino Sabatella, che «per non fare un torto alle scolaresche degli Istituti superiori provinciali - ha aggiunto il presidente del circolo “Angilla Vecchia” - che usufruiscono da quest'anno della stessa palestra comunale e, presumiamo, per alleviare i costi di trasporto a carico della Provincia verso altre strutture sportive, ha ben

pensato di garantire un accesso a tutti ponendo in essere la soluzione» ben fotografata dalle immagini. Fierro, però, si pone deklle domande: «ma la Provincia di Potenza non stanzia bei soldini quasi ogni anno per gli adeguamenti degli edifici scolastici e per l'ampliamento e la costruzione di nuovi impianti sportivi ? Dove hanno svolto fino ad oggi le attività fisiche le stesse scolaresche che ora vengono dirottate alla palestra di via Roma? Perché questa improvvisa affluenza?». Non solo. «Il Comune di Potenza garantirà il rispetto delle norme minime per l'esercizio delle attività fisiche degli infanti (pavimenti adatti, paraspigoli, uscite di sicurezza, servizi minimi)?». Ma anche: «è giusto e conveniente dirottare dei bambini in questo spazio angusto?». «Le famiglie potentine - ha aggiunto Fierro - che non sò se sono già al corrente di questa spiacevole situazione, pagano un servizio che il Comune è tenuto ad erogare nel miglior modo possibile». Di certo alla ripresa delle attività scolastiche in programma domani, «non ci sarà un clima sereno classico del dopo feste e non vorrei trovarmi nei panni dell'assessore al ramo o di chi ha consentito tutto ciò». «Una volta - ha concluso Fierro - la Befana ai bambini vispi regalava carbone, da adesso a Potenza anche muri divisori e gabbie di cemento».

Due immagini della palestra di via Roma

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO

Comitato Cocuzzo: «Sospendere la delibera di riordino» Ma Santarsiero li convoca per un incontro QUELL’accorpamento sotto la stessa direzione delle scuole di Poggio Tre Galli e rione Cocuzzo, al comitato di quartiere proprio non piace. Tanto che l’organismo consultivo del rione Cocuzzo “La Rinascita”, riunitosi due giorni fa, ha proprio discusso sul piano di riorganizzazione e dimensionamento della rete scolastica. Piano di riorganizzazione e ridimensionamento scolastico approvato con delibera di giunta comunale lo scorso 7 dicembre. All’ordine del giorno della riunione del comitato di quartiere di Poggio tre Galli c’è stato proprio il dibattito «sul presunto accorpamento della direzione didattica del quarto circolo di via Tirreno all’istituto comprensivo scuola media “Sinisgalli”». Un accorpamento “contestato” se non altro «perchè - si legge in una nota del comitato - non risulta siano stati consultati nè gli organi scolastici, né i rappresentan-

ti di circolo, né il comitato di quartiere, tantomeno i genitori degli alunni e gli stessi abitanti». Come se non bastasse «non sono neanche chiare le motivazioni» del piano. Ecco perchè i componenti del comitato di quartiere hanno chiesto la sospensione del provvedimento e «l’avvio di una immediata consultazione con i soggetti interessati al fine di chiarire i criteri adottati e per verificare la possibile esistenza di soluzioni più congrue e rispettose dell’unità scolastica territoriale». Sul riordino, alcuni incontri con le parti in causa (sindacati, consulta cittadina della scuola) sono stati portati avanti. Ma se non sono stati sufficienti, Santarsiero spiega di «non avere alcuna preclusione al confronto» e «con la massima apertura possibile», ha deciso di convocare una nuova riunione sull’argomento. Appuntamento con il comitato di Poggio tre Galli è per il prossimo 13 gennaio, alle 16, nella Sala dell’Arco.

La denuncia

Impianti sportivi «Indegni per la città» LA gestione degli impianti sportivi del capoluogo, piscina di Montereale in primis, preoccupa non poco il vice presidente della quarta commissione consiliare permanente Sport, del Comune di Potenza, Francesco Fanelli. La giunta comunale aveva deciso che a partire dallo scorso primo gennaio la piscina doveva essere affidata in gestione alla Federazione italiana nuoto Basilicata, ma ad oggi «inspiegabilmente sembra essere tutto fermo, a danno della nostra comunità». Premesso che «non condivido nel merito la scelta del Comune di Potenza - ha fatto sapere Francesco fanelli - tra l’altro con l’esborso di una cifra consistente pari ad 90.000 euro, aumentando l’improduttività di questo unico impianto per il nuoto della città». Impianto che, paradossalmente, «registra una sempre maggiore fruibilità da parte dei cittadini del capoluogo di regione». Fanelli spera che «almeno si sia provveduto alla voltura dei contratti delle utenze a favore della Federazione italiana nuoto, a decorrere dal primo gennaio 2010, altrimenti oltre al danno si aggiungerebbe anche la beffa». Come se non bastasse la questione della piscina. lo scorso 2 gennaio «gli sportivi che hanno utilizzato la palestra di Macchia Giocoli, hanno avuto il regalo dall’amministrazione comunale di dover esercitare l’attività fisica senza il riscaldamento».

Ieri mattina la “vecchina” ha distribuito ai più piccini le sue calze

E la Befana viaggia in seconda classe su un treno delle Fal di quasi 100 anni LASCIATA a casa la tradizionale scopa, ieri la Befana è arrivata a Potenza in treno. Ma non uno qualunque. Un treno prossimo a compiere 100 anni, nel 2015. A bordo, come i nostri antenati che un tempo percorrevano le linee delle ferrovie Appulo lucane per spostarsi da un paese a un altro, i bambini. Accompagnati da nonni e genitori, hanno un appuntamento molto speciale. Aspettano la Befana, arrivata con un giorno d'anticipo per l'occasione. Gobbuta, con gli occhiali che si posano sul naso ricurvo, il fazzoletto in testa, gli scarponi e la gonna lunga. I tempi cambiano, ma lei rimane sempre la stessa. Davanti agli occhi increduli di alcuni, quelli un po’ spaventati dei più piccoli, e quelli furbetti dei più grandi, consegna calze piene di dolciumi. Ma si sa, alla Befana piace fare i dispetti. Così, oltre a nascondere nelle calze un pezzettino di carbone, chiede ai bambini di cantare la sua canzoncina «Altrimenti - dice - niente doni!». Subito parte il coro: «La befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte, il cappello alla romana, viva viva la Befana». Generazioni intere cantano la famosa filastrocca. Dai nonni ai genitori, ai loro figli. Anche i bambini di 4 anni, come Francesco, la conoscono. Eppure, la Befana continua a viaggiare in seconda classe. Babbo Natale, nonostante sia più giovane, è riuscito a spodestar-

Alcuni momenti dell’inziativa (f.M.)

la. Tra i due, si preferisce sempre di più il secondo. «Perché - dice un bimbo -ci porta tanti regali, invece la Befana ci porta solo la calza». Povera Befana. Costretta a rimanere in disparte a causa della crisi. Non c'è più spazio per vestiti e giocattoli. Anche perché, dopo le spese Natalizie, le famiglie non possono permettersi di spedire le letterine dei loro bambini anche alla Befana, che si accontenta così, di portare

solo cioccolate e caramelle. Dopo la loro consegna, la Befana potentina, si concede ai suoi fan. Foto, sorrisi. All'ultima fermata, il deposito Fal, distribuisce palloncini. Il tour della città, a bordo di questo magico treno del passato, è stato gentilmente offerto dalle ferrovie Appulo Lucane, per iniziativa del Cral e il circolo culturale “La lacomotiva”. «L'iniziativa - afferma il presidente Cral Donato Telesca - que-

st'anno alla sua quinta edizione, nasce con lo scopo di far rivivere le emozioni suscitate dal viaggio su un treno storico, lo stesso su cui un tempo viaggiavano i nostri nonni. Quale occasione migliore, se non quella dell'Epifania». Un vero e proprio tuffo nel passato. Per i genitori ma soprattutto per i nonni di questi piccoli viaggiatori. Quei bambini che la notte di Natale aspettavano con la stessa ansia con

cui oggi si aspetta Babbo Natale, il cenone della vigilia e che il 6 gennaio, al risveglio, trovavano ai piedi del proprio letto una bambola o un trenino, se la Befana era abbastanza ricca. Altrimenti, da un calzino rammentato, usciva fuori un mandarino, cenere e carbone quelli veri - e qualche dolciume. Quanto bastava a far felice un bambino. Anna Martino

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Potenza 23

Agenda

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Il solista e l’orchestra al Gesualdo da Venosa

Al Don Bosco la Fortuna immaginata da Eduardo

Con il Comic festival è di scena “Marco da legare”, in arte Baz

Prosegue il viaggio tra i presepi La Natività lungo le scale mobili

OGGI alle 19.30, nell’auditorium del conservatorio “Gesualdo da Venosa” il sipario si alzerà per lo spettacolo “Il solista e l’orchestra”. Sul palcoscenico il violinista Jiafeng Chen e l’orchestra sinfonica nazionale di Kiev. A dirigerli il maestro Nicola Giuliani. Il concerto in programma domani rientra nell’ambito della ventitreesima stagione concertistica organizzata dall’Ateneo musica Basilicata. Prossimo appuntamento il 10 gennaio con “La traviata” di Giuseppe Verdi. A dirigere l’opera, questa volta, il maestro Pasquale Menchise.

IL 18 gennaio, al teatro Don Bosco, alle 21, un nuovo appuntamento della stagione teatrale con lo spettacolo “La Fortuna con la Effe Maiuscola”. A portare in scena la commedia, la compagnia di teatro di Luigi De Filippo che rappresenterà il testo di Eduardo De Filippo e Armando Curcio. Sul palco ben 11 attori a replicare lo spettacolo che fu interpretata per la prima volta con successo nel 1942, dalla compagnia del teatro Umoristico dei fratelli De Filippo. Lo spettacolo ha inizio quando un’inattesa eredità di un lontano parente emigrato in America arriva a sollevare le sorti del protagonista, solitamente perseguitato da un destino avverso e beffardo...

IL 21 gennaio, al teatro Don Bosco, appuntamento con Comic festival: in scena, “Marco da legare”, spettacolo di Marco Buzzoni e con la partecipazione di di Alex De Santis. Il comico di Sassari, in arte Baz, uno dei personaggi cult di Colorado, si cimenterà ancora una volta nella sua ultima produzione. Baz ha ottenuto 10 premi in 8 Festival nazionali di Cabaret, fra cui il prestigioso premio Petrolini “Bravo Grazie 2006” e il premio Walter Chiari come rivelazione comica dell’anno. Nello spettacolo, il giovane comico si scontra con il personaggio Baz, un artista “tarocco” creato da ingegneri genetici e programmato solo per riprodurre cose già fatte da altri.

CONTINUANO le votazioni per la terza edizione di “In viaggio tra i presepi”, l’evento organizzato da Key Service e associazione Sintetika. Lungo i corridoi delle scale mobili di viale Marconi, è possibile osservare (e votare con apposita scheda da inserire nell’urna) le 33 creazioni artistiche in concorso, presepi provenienti dalla Basilicata e non solo, realizzati da singoli artigiani o gruppi (associazioni, scuole o parrocchie). Chiunque vorrà votare la propria composizione preferita potrà compilare il coupon versando un euro (contribuendo, così, alla costruzione di un pozzo in Africa grazie ad Amref). La premiazione, si terrà il 10 gennaio, al teatro Stabile.

LA MANIFESTAZIONE

ALLESTIMENTI ORIGINALI

Tre giorni di sport tutti da premiare

Agostino Ruggiero allestisce la Natività da anni “occupando” una camera

Il presepe che non entra in una stanza e il cittadino dal perenne hobby natalizio

SI E’ SVOLTA ieri pomeriggio presso il Pala Pergola di Potenza la cerimonia di premiazione delle società partecipanti alla tre giorni di Basilicata Sport, organizzata dal Comune di Potenza e da Scai comunicazione. A presentare l’evento Andrea Manicone, a coordinare la serata Vito Zaccagnino, entrambi in rappresentanza di Scai Comunicazione. Ha preso parte per il Comune di Potenza, l’assessore allo Sport, Gaetano Sabatella. Presenti i presidenti della FigcLnd, Piero Rinaldi e della Fip, Franco Liguori. L’iniziativa, sviluppatasi nei centri nevralgici dello sport cittadino dal 21 al 23 dicembre 2009 ha inteso portare in città la passione per lo sport. Divulgare le attività agonistiche e amatoriali con il chiaro intento di far crescere i giovani togliendoli dalle condizioni di disagio. E’ stato questo il senso dell'iniziativa che ieri anche grazie all’esibizione scherzosa del Mago Marco ha fatto breccia nei cuori di grandi e piccini. Per il tennis è stato premiato Giovanni Ostuni, per il basket Franco Liguori, per il taekwondo Massimo Fabrizio per la Korea Taekwondo Potenza e Marcello Triumbari per il Taekwondo Power Center Genzano, Fabrizio ha ritirato i premi per il Taekwondo Tursi e TDK Pontecagnano. Per il karate le benemerenze sono andate a Sandro Caffaro e Donato Pastore. Premi sono andati alla ginnastica e al rugby. Nei tre giorni di gare hanno preso parte 6000 atleti e addetti ai lavori, un numero consistente considerato anche il maltempo che ha condizionato il corso delle gare. f.menonna@luedi.it

Studenti a scuola di Costituzione con il senatore Colombo

Tanta dolcezza, tutta insieme

Agostino Ruggiero mostra il suo presepe extra-large (f.M.)

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Io, Loro e Lara 17.20 - 19.40 - 22 Sala 2 Sherlock Holmes 16.30 - 19 - 21.30 Sala 3 Cado dalle nubi 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Io e Marilyn 16 - 18.10 20.20 - 22.30 16 - 18.10 - 20.20 - 22.30 Sala 5 Natale a Beverly Hills 17 - 19.15 - 21.30 Sala 6 Piovono polpette 16 - 18.10 A Crhristmas carol 20.20 - 22.30 Sala 7 Brothers 17 - 19 - 21

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960

La firma del senatore sulla Costituzione dei ragazzi e una foto di gruppo post-brindisi

A Christmas Carol in 3D 17 Natale a Beverly Hills 19 - 21

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Io, Loro e Lara 19 - 21

Io, Loro e Lara

Auguri a Mamma Rosa che oggi festeggia il suo compleanno circondata dall’affetto del marito, degli adorati figli e nipoti.

LA POLEMICA Per la Befana, niente Cavalcata dei Magi Il coordinatore dei gruppi di opposizione del consiglio comunale di Potenza, Giuseppe Molinari ha evidenziato che «quest’anno la ormai tradizionale Cavalcata dei Magi e il presepe vivente non sono stati previsti nel calendario delle manifestazioni organizzate dal comune di Potenza. In una città in cui l’amministrazione vuole promuovere la cultura è davvero emblematica la decisione di non ripetere un’iniziativa diventata negli anni un appuntamento atteso dai cittadini del capoluo-

Agli studenti dell’Itc Nitti di Potenza è capitata un’occasione rara: discutere di storia con chi ne ha scritto un pezzo importante. Emilio Colombo, uno dei padri costituenti, ha incontrato gli alunni che hanno dato vita al progetto sulla legalità “Bello è impedire agli altri di commettere ingiustizia; se non si riesce a questo, almeno non aiutare a compierla”, finanziato dalla Regione. Gli studenti hanno potuto fare domande al senatore a vita. Poi, accompagnati dalle professoresse referenti del progetto, Nicoletta de Scisciolo e Pasqualina Satriano, alla presenza dell’assessore alla Pubblica istruzione Molinari e dal consigliere Smaldone, tempo per un brindisi e una dedica personale sulle copie della Costituzione che gli alunni hanno avuto in dono dalla Provincia.

go. La notizia – sottolinea - è la prova della mancanza di una programmazione culturale». «Il giorno della Befana - continua Molinari per anni è stato festeggiato in piazza Mario Pagano, nel cuore del centro storico, con la rappresentazione della venuta dei magi e del presepe vivente organizzati dalla Pro Loco. L’iniziativa - conclude Molinari - animava il centro storico e rappresentava l’occasione per raggiungere via Pretoria».

PADRE Carlo Mascolo è un missionario che vive in un villaggio nel cuore dell'Africa. Da qualche tempo avverte i sintomi di una crisi spirituale e decide di tornare a Roma per ritrovare la serenità e il calore della sua famiglia. Nella Capitale lo aspettano delle belle sorprese. I destini della famiglia si intrecciano con quello di Lara, personaggio enigmatico e sorprendente che nessuno si aspettava di dover fronteggiare

Brothers SAM è un ufficiale in partenza per la sua quarta missione in Afghanistan. Sam è il figlio prediletto di Hank, padre suscettibile e veterano del Vietnam legato in seconde nozze con Elsie. I rancori e le frustrazioni del padre ricadono immancabilmente su Tommy. La presunta morte di Sam al fronte costringe Tommy a rivedere e organizzare la sua vita. Il ritorno improvviso di Sam sconvolgerà gli equilibri familiari.

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 6 GENNAIO 0971/25447

Savino via Petrarca, 5 TURNO FESTIVO 6 GENNAIO

0971/25447

Savino via Petrarca, 5

0971/444145

Blasone piazza Cagliari, 24

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale

803116 0971 415754 - 46507

Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis

0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991

Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria

118

Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

Ateneo

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111 0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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Un momento della premiazione della tre giorni di Sport in Basilicata (f.M.)

La passione è tanto grande da non riuscire quasi più a contenerla... in una stanza. Agostino Ruggiero, al presepe, ha dedicato tanto tempo. Praticamente gli ultimi 8 anni, con costanza, ogni giorno, modificando lo scenario di anno in anno. E in una delle camere della sua casa, in rione Cocuzzo, l’allestimento della natività è permanente. Netturbino «con orgoglio» del comune ormai in pensione, a settant’anni ancora gira alla ricerca delle statuine. «Ne compro diverse, quando capita, ovunque mi trovi racconta - basta che mi incuriosiscano». Poi subito a casa, per posizionarle nella scenografia che occupa ripiani, tavoli e parte del pavimento della stanza dedicata. Di visite ne riceve parecchie, «spesso sacerdoti e suore vengono a vedere come è cambiato l’allestimento, ma anche conoscenti o gente comune» che ha sentito in giro del presepe casalingo dalle dimensioni extralarge. «Sono contento, la mia casa è aperta a chiunque voglia visitare il presepe». Originario di Bella, ma da oltre 50 anni residente a Potenza, Agostino si emoziona a parlare della sua piccola conquista di creatività artigianale e architettura natalizia. Non sceglie tra i tanti disposti, un personaggio a cui è più legato, ma poi, se si chiede la descrizione del presepe, non ha dubbi: parte dalla capanna, realizzata su piani sfalsati, almeno quattro, un piccolo paesaggio nel paesaggio. Coloratissimo, tra palline dell’albero che si mescolano anche alle lucine posizionate sotto il sughero. Ci vuole pazienza, ci è voluto tempo, ma a poco a poco è venuto su - nè èsicuro - un artigianale «capolavoro». Di sicuro, mette tanta allegria.

LEGALITÀ

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


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Bella L’Istituto comprensivo ha realizzato un calendario con consigli utili per mangiare sano

Tutti a “Tavola con i nonni” Un’esperienza che è servita ai più piccini per scoprire il mondo di una volta BELLA - A “tavola con i nonni”: nasce un calendario per imparare a mangiare a cura dell'Istituto comprensivo di Bella. A renderlo noto è il dirigente scolastico, Mario Coviello. «La fruttuosa collaborazione dell'Istituto comprensivo di Bella con i nonni della frazione di Sant'Antonio Casalini aveva già visto la pubblicazioni del calendario 2009 con la presentazione de “I giochi di una volta”». Quest'anno con i nonni è stato preparato il calendario 2010 che ha per titolo “A tavola con i nonni” per scoprire insieme regole alimentari e detti popolari. Il calendario è stato presentato a tutta la popolazione della frazione in occasione della festa di Natale. «L'alimentazione di un tempo era semplice, salubre, salutare. Mediterranea, come suole dirsi oggi - ha detto Coviello - forse più povera di calorie, ma si era più

La copertina del calendario

sani e si ricorreva meno al medico. Il pane, il latte, gli ortaggi, i cereali in abbondanza, la frutta, erano la base dell'alimentazione. Ogni cucina, con il suo pavimento in terra battuta aveva il focolare, davanti al quale, quasi come per un cerimonia sacra, si sedevano tutti per

ascoltare le parole delle persone anziane». Tutto questo e molto altro hanno imparato gli alunni della scuola primaria di Sant’ Antonio Casalini che, guidati dalle loro insegnanti Felicia Zarriello, Giuliana Petrone, Rocchina Ricciardella, Vitantonio Fella, Antonietta Martone,

Angela Di Pasca, Maria Carmela Tripaldi, con la collaborazione di molti genitori, hanno invitato a scuola i loro nonni per parlare di alimentazione. «Il calendario è di quattro pagine oltre la copertina, con tante foto a colori. Nella prima vengono presentati gli scopi dell'educazione alimentare che aiuta i ragazzi a scoprire le funzioni del cibo, le principali caratteristiche degli alimenti che si dividono in costruttori, energetici e protettivi del nostro corpo. Nelle pagine del calendario sono anche fotografati tutti gli attrezzi che i contadini usavano una volta in campagna per lavorare e raccogliere i frutti della terra. Con questi attrezzi, che sono stati raccolti a scuola negli anni precedenti, i nonni con gli alunni - ha concluso Coviello - allestiranno nei prossimi mesi un museo della civiltà contadina». Angela Scelzo

Baragiano Nelle piazze Plebiscito e Ferrovieri

Regali per tutti i bimbi grazie a “Viva la befana”

Potenza Presentata la tre giorni di iniziative del centro Newmann

Dalla festa in onore del Tricolore alla premiazione del presepe più bello IL centro culturale “John Henry Newmann” ha presentato le iniziative per i prossimi tre giorni. La conferenza stampa di presentazione si è svolta ieri mattina presso la sede del medesimo centro, sita nella parrocchia della Santissima Trinità di Potenza alla presenza del presidente Rocco Galasso. Tre giorni d'iniziative, quelle in programma domani, venerdì e sabato che serviranno a chiudere in sostanza la festa liturgica del Natale. Tre giorni, tre iniziative differenti, quelle programmate da Rocco Galasso. Si parte con la festa del Tricolore, in programmadomani,alle 18:30pressolasede Anrc di via IV Novembre che intende far breccia sulla storia di Potenza, prima città a insorgere contro il Governo Borbonico il 18 agosto 1860. L'iniziativa nata per valorizzare la storia italiana a partire dall'età napoleonica punta a divenire un polo d'attrazione per quanti amano la storia militare italiana e lucana. Potenza è diventata città benemerita, proprio grazie alla cacciata dell'impero borbonico e ha il privilegio di festeggiare tale iniziativa con un momento di grande rivisitazione storica. In tal senso Galasso ha inteso evidenziare: «E' nostro fermo convincimento creare le premesse per l'istituzione di un centro studi storico-militare presente proprio nella parrocchia della Santissima Trinità. La Caserma di via Mazzini ha costituito un puntodi riferimento costante per la città capoluogo. Ad Adua, in guerra, caduto il soldato lucano Francesco De Rosa». Galasso ha espresso l'intenzione di avviare un vero e proprio comitato scientifico per dare vita ad iniziative di vario genere. Il comitato definirà meticolosamente l'archivio dei caduti di guerra. Venerdì invece, presso la parrocchia della Santissima Trinità con inizio alle 17, grazie al contributo del Servizio diocesano per il Progetto culturale della Chiesa cattolica italiana e l'associazione per la Storia sociale del Mezzogiorno e dell'area mediterranea si terrà la commemorazione dello storico di matrice democristiana Gabriele De Rosa, tenuta dal professor Giampaolo D'Andrea, seguita da una messa di suffragio. De Rosa, è stato il padre fondatore dell'Università degli Studi di Fisciano e ha conosciuto personalmente don Sturzo,

Il presidente Galasso (al centro) mentre spiega le iniziative (foto Mattiacci)

prima deputato e poi senatore democristiano ha creduto fortemente nei valori del partito popolare che proprio nella chiesa della Santissima Trinità ha avviato la propria azione politica, ideologo fu uno dei principali redattori del giornale “La Provincia”di spirito battagliero. Sabato si terrà l'ultima manifestazione, quella riguardante la trentatreesima edizione del concorso presepe, che avrà luogo alle 18 nell'auditorium del centro sociale di Malvaccaro. La giuria sarà composta daAntonio Picciano, Vittorio Sabia, Nicola Marcantonio, Vincenzo Matassini, Pietro Biscardi, Giuseppe Valentini, consulente teologico don Ambrogio Atakpa. Al termine si terrà la consegna dei premi scolastici nel corso della trentunesima rassegna “Natale fanciulli” con la premiazione delle migliori poesie lette dai bambini. «Tale manifestazione - ha commentato Galasso - non intende costituire un ostacolo verso quella delle scale mobili, ma anzi segue diverse strade. L'anno prossimo il concorso sarà intitolato a don Mimì Sabia, vero e proprio ideatore dell'evento. Il presepe costituisce una vera e propria opera d'arte e va tutelata». Gli organizzatori hanno avviato contatti con i centri limitrofi, come Lagopesole, Vaglio di Basilicata, Tricarico, Campomaggiore, Satriano di Lucania e Tito, e punta a far crescere la passione per la sacra rappresentazione, spesso trascurata a tutto vantaggio dell'Albero di Natale. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Polizia stradale In un anno ritirate 419 patenti POTENZA - Ammontano a 20.534 le infrazioni al codice della strada rilevate dalla Polizia stradale nel corso del 2009. Millecinquecentonovantatre gli autovelox installati sulla strade della provincia di Potenza e 5.329 le violazioni accertate per eccesso di velocità. Complessivamente sono state ritirate 419 patenti di guida e 537 carte di circolazione. In tutto sono 15.293 i punti che sono stati decurtati dalle patenti . I conducenti controllati con etilometri sono stati 40.135 di cui 61 denunciati per guida instato diebbrezza alcolica,mentre quelli sanzionati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono stati 7. Cinque le autovetture poste sotto sequestro. Gli incidenti stradali rilevatidalla Poliziastradale sono stati 430, con 9 deceduti e 262 feriti. Dall’inizio dell’anno al 31 dicembre, nelle soli notti dei fine settimana, la Polizia stradale ha impiegato nei posti di controllo 356 pattuglie rilevando 4 incidenti di cui 2 con lesioni. Le persone controllate sono state 2.208 di cui 1.924 uomini e 284 donne, sono risultati positivi al test alcolemico solo 36 uomini.

Un momento del concerto che si è tenuto in chiesa

BARAGIANO - Bilancio più che positivo per il carnet di eventi natalizi dell'amministrazione comunale di Baragiano. Il sindaco Giuseppe Galizia ha espresso «viva soddisfazione - si legge in una nota - e per l'anno prossimo si punta ad intensificare le manifestazioni sociali e culturali». Anche il presidente della Pro loco, Carmela Baraglia è soddisfatta «soprattutto della risposta dei cittadini e dei ragazzi - prosegue la nota - che hanno dimostrato un forte spirito di iniziativa e di impegno». Oggi tocca al “Viva la befana: regali per tutti i bambini con consegna delle calze ai bimbi del paese” in piazza del Plebiscito di Baragiano paese alle 10.30 e in piazza dei Ferrovieri di Baragiano scalo alle 12. In serata, invece, allestimento scenografico e musicale del presepe vivente in via Limiti, Baragiano scalo alle 18.30. Giovedì sera presentazione del libro di Nello Rega “Diversi e divisi” alle 17 nella sala consiliare del Palazzo municipale. Sabato è in scena "Chi ben comincia..." uno spettacolo degli allievi del “Centro studi musicali” del maestro Vincenzo Izzi, alle 19 nella chiesa Beata Vergine del Carmelo. Domenica invece “Il presepe nella tradizione popolare e religiosa" con la premiazione dei vincitori della ventiseiesima edizione del “Concorso dei presepi”, alle 19 nella chiesa Santa Maria Assunta di Baragiano paese. Un lavoro sinergico tra amministratori e le associazioni baragiansi come la Pro Loco, l'Avis, Camminare insieme, La Spina e alcuni giovani che volontariamente ha dato vi-

ta anche al Capodanno in piazza. Il sindaco Giuseppe Galizia e l'amministrazione comunale hanno voluto animare contemporaneamente sia piazza del Plebiscito a Baragiano centro, sia piazza dei Ferrovieri di Baragiano scalo. Tra gli appuntamenti di rilievo la “Festa della famiglia” nella chiesa madre di Baragiano Santa Maria Assunta, con il concerto del trio Fabio Silvestro al pianoforte, Chiara Sabia al flauto e Maria Cristina Ciampi, cantante soprano. Fabio Silvestro si è diplomato al conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza con il massimo dei voti. Si è distinto in molti concorsi nazionali. Collabora con il coro polifonico della Provincia di Potenza e fa parte del trio Ponchielli. Ha lavorato anche come maestro di palcoscenico al teatro Stabile. Attualmente studia all'Accademia di Santa Cecilia di Roma. Chiara Sabia, inizia a studiare musica a 11 anni, e si è diplomata con lode al conservatorio di Potenza. Ha vinto diversi premi a livello europeo e ha partecipato al First european competition for flute del 2007, a Salonicco. E' primo flauto con l'Orchestra sinfonica di Potenza ed è attualmente iscritta al Conservatoire national di Strasburgo. Maria Cristina Ciampi, giovanissima, frequenta il 4 anno del corso di canto del Conservatorio di Potenza una vera promessa, si è già esibita indiverse manifestazioni musicali e culturali e a diversi concorsi, come il concorso "Rosa Ponselle" dove nel 2008 è arrivata al secondo posto nella categoria "canto lirico". an.sc.

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Mercoledì 6 gennaio 2010


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Avigliano Entro il 4 febbraio la presentazione delle domande

Sant’Angelo Stasera alle 18

Società operaia, c’è il bando per le cinque borse di studio

Cento figuranti daranno vita al presepe vivente

AVIGLIANO - E’ stato pubblicato il bando per le borse di studio messe a disposzione dalla Società di mutuo soccorso fra gli operai di Avigliano. Il bando, che si trova sul sito web della società (www.somsavigliano.com), è relativo alla ultracentenaria premiazione scolastica, riservata ai soci, ai loro figli e agli orfani di soci, meritevoli negli studi, per la frequenza, nell'anno scolastico e accademico 2008/2009, di scuole ed istituti che rilasciano titoli di studio aventi valore legale. La notizia è stata resa nota da Luciano Sabia, presidente dell'ultracentenario sodalizio aviglianese, fondato nel 1874, che conta attualmente oltre 2.600 soci. «Anche per l'edizione 2010 - si precisa nel comunicato - saranno erogati i seguenti riconoscimenti e premi: libri e gadget a tutti gli alunni delle quinte classi della scuola primaria che hanno conseguito l'attestato di ammissione alla scuola secondaria di primo grado; 150 euro ai diplomati della scuola secondaria di primo grado che abbiano ottenuto una votazione complessiva non inferiore a 8 decimi e non abbiano su-

Avigliano La Regione ha assegnato un contributo

Un nuovo mezzo per sgomberare la neve AVIGLIANO - Potenziati i mezzi per lo sgombero della neve Il Psi delle frazioni di Avigliano esprime, in un comunicato stampa, «soddisfazione per l'approvazione della delibera proposta dall'assessore regionale alle Infrastrutture, Rocco Vita, con la quale la Regione Basilicata assegna un contributo economico al Comune di Avigliano per potenziare i mezzi per lo sgombero neve.In particolare, con questo contributo si procederà all'acquisto di una Terna per le frazioni di Avigliano». «La necessità di questo contributo - sottolinea Stefano Genovese, dirigente Psi di Avigliano - viene dall'esigenza di effettuare numerosi interventi durante le abbondanti nevicate che interessano l'intero territorio di Avigliano, che si estende per oltre 80 chilometri e comprende circa 80 frazioni molte delle quali situate oltre i 900 metri sul livello del mare. L'utilizzo di questo mezzo provvederà a dare un maggiore servizio ai cittadini a garantire un'appropriata viabilità nei mesi invernali». perato il quindicesimo anno d'età alla data del 31 dicembre 2009 e 300 euro ai diplomati della scuola secondaria di secondo grado, con una votazione finale non inferiore a 90/100 e di età non superiore al ventesimo anno alla data del 31 dicembre 2009». A concorso, invece, cinque borse di studio destinate agli studenti universitari. Borse di studio che sa-

ranno assegnate agli iscritti ai corsi di laurea attivati dall'Università (laurea di I livello); agli iscritti ai corsi di laurea specialistica; agli iscritti ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico eagli iscritti a un corso di laurea del settore sanitario (ex diploma universitario). Ogni borsa di studio è di 500 euro. Per le diverse tipologie di

laurea saranno redatte graduatorie separate. «Le domande - si precisa ancora nella nota - redatte esclusivamente sui modelli da ritirare presso la segreteria del Sodalizio nelle ore di apertura al pubblico, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 (martedì e giovedì anche dalle 16 alle 18), consegnate a mano o spedite tramite raccomandata, dovranno pervenire, improrogabilmente, entro le 12 del prossimo 4 febbraio alla segreteria della Società di Mutuo soccorso fra gli operai di Avigliano, in piazza Gianturco, 2.» Collegandosi al sito internet del Sodalizio (www.somsavigliano.com) sarà possibile prendere visione, oppure scaricare il bando integrale, in formato pdf, per conoscere termini, modalità e requisiti di partecipazione. Gli interessati potranno anche chiedere informazioni alla segreteria della Società di mutuo soccorso al numero telefonico 097181295, dalle 9 alle 12 di tutti i giorni feriali. La cerimonia di premiazione si svolgerà ad Avigliano il prossimo 14 febbraio, con inizio alle 10.30, nella sala “Andrea Claps” di corso Garibaldi, 43/C.

Pietragalla Fissata la prima riunione nel 2010

Il sito della proloco si rifa’ il look in vista del “Carnevale”

Una veduta di Pietragalla

PIETRAGALLA - Un restyling è stato effettuato sul sito informatico della Pro Loco Pietragalla nel corso degli ultimi giorni, rendendo in tal modo la sua visione più celere e al tem-

OPPIDO LUCANO - Si è conclusa domenica scorsa la tre giorni di spettacolo al cineteatro Obadiah di Oppido Lucano della compagnia teatrale “Alba” che ha portato in scena uno dei gialli più celebri di Agatha Christie intitolata “Trappola per topi”. Nata nell'autunno del 2007 per mano di Tanuccio Palumbo, la compagnia teatrale oppidese è stata protagonista della terza rappresentazione in poco più di due anni di vita dopo l'esordio con “La dama dell'alba” e la rappresentazione di Molière, “L'avaro”, dello scorso febbraio. L'associazione “Alba” in questo inizio 2010 ha volutamente evitato di riproporre una nuova commedia puntando sul “gial-

po stesso funzionale. In pratica il supporto informatico risulta essere suddiviso in alcuni settori specifici, partendo dalla rassegna stampa inerente la comunità locale, mentre

in un altro spazio, denominato “La pro loco informa”, sono riportate tutte le iniziative e le attività della struttura associativa. Poi vi è l'area denominata “Bacheca soci” all'interno della quale vi sono tutte le informazioni, le comunicazioni e le convocazioni che interessano i soci. Vi è altresì una zona nella quale sono elecanti tutti gli eventi e le manifestazioni in programma periodicamente sul territorio cittadino. Si tratta quindi di un sito

che consente di essere aggiornati praticamente in tempo reale sulle iniziative della Pro Loco. Gli organi direttivi, per il prossimo 10 gennaio a partire dalle 17.30 presso la sede sociale di Palazzo Muscio-Messina in via Roma, hanno convocato una riunione che è stata indetta per avere dagli iscritti, una serie di proposte ed iniziative da realizzare praticamente nell'ambito delle manifestazione legate al "Carnevale 2010". Antonio Bevilacqua

SANT'ANGELO LE FRATTE - E' ormai tutto pronto per la quinta edizione del presepe vivente che, dopo il successo dello scorso 27 dicembre, si ripeterà questa sera alle 18. La manifestazione che si annuncia particolarmente suggestiva e ricca di emozioni, prevede, prima, la sfilata per le vie del paese, e poi, nel magnifico e suggestivo scenario delle cantine, la visita alla grotta della natività, la simulazione di antichi mestieri e consuePiccoli figuranti tudini di vita contadina: casa contadina, taglia legna, fucina di antico fabbro ferraio, bottega del falegname, arrotino, donna col fuso e poi assaggi di piatti poveri dell'antiche tradizioni della valle del Melandro. Circa 100 figuranti, di tutte le fasce di età, parteciperanno alla manifestazione, in costumi d'epoca. Ad organizzare l'evento l’associazione di promozione sociale “Il seminatore”, La manifestazione si annuncia anche di grande spessore culturale, proprio perché frutto di una ricerca sul territorio, sugli antichi mestieri della valle del Melandro, sulle tradizioni e consuetudini contadine. Gesù nasce tra i poveri e in poveri condizioni: da Dio si fa povero per combattere la morte; da Dio si fa povero per portare la luce. Il presepe è la traduzione plastica della povertà, perché è fatto di personaggi per lo più poveri che sono quelli più disponibili ad accettare il messaggio di

Oppido Lucano Successo per la rappresentazione di “Trappola per topi”

Tre giorni in “compagnia” dell’Alba lo” e cercando di proporre uno spettacolo diverso. Lo spettacolo e l'afflusso del pubblico è andato oltre le più rosee aspettative con 451 spettatori totali: 133 la prima serata, 137 la seconda e il pienone la terza con 181 posti a sedere completamente occupati. Il giallo è stato ambientato nel secondo dopoguerra inglese nella pensione familiare “Castel del frate” a mezz'ora di macchina da Londra. Qui i coniugi Mollie (Pina Fidanza) e Giles Ralston (Fabio Lancellot-

ti) sposati da un anno ricevono i loro primi misteriosi ospiti, ognuno dei quali sembra aver un segreto da nascondere, forse legato a qualcosa avvenuto nella zona molti anni prima. La sera stessa dell'arrivo degli ospiti la radio trasmette la notizia di un omicidio di un'anzia-

na donna avvenuto a Paddington, in Culver Street 24. D'un tratto la casa resta isolata e il cavo del telefono viene misteriosamente tagliato. Nel frattempo arrivano alla locanda un misterioso maggiore in pensione, il Maggiore Metcalf (Michele Leone) che poi si

scoprirà il vero agente inviato alla locanda da Scotland Yard e il Sergente Trotter (Antonino Palumbo) che ha fine spettacolo getterà la maschera e proverà ad uccidere anche la padrona della locanda Mollie, dopo aver stroncato la vita anche alla Signora Boyle (Donatella Viola). Gli altri personaggi del giallo sembrano avere tutti un filo conduttore che porti alla stessa conclusione. Christofer Wren (Mario Manniello) è il principale sospettato degli omicidi e

pace. Gli organizzatori hanno pensato di calare il ricordo della nascita del figlio di Dio tra i poveri del posto con il loro costume d'epoca. La capanna, realizzata di materiali poveri, è stata ricavata in un anfratto della roccia della montagna Carpineto, nel suggestivo scenario delle cantine. Questo e i personaggi sono naturali; ciascuno dei partecipanti simulerà un mestiere di cui potrebbe svanir il ricordo, in tempi brevi. Chi visiterà la capanna con l'umile mangiatoia, avrà modo di constatare di persona che l'ambiente lo coinvolgerà e sarà catapultato, come per incanto, nel passato, fuori dal consumismo, fuori dalle luminarie e potrà, al tempo stesso, assaggiare i piatti poveri della tradizione contadina, come: la polenta, patate lesse, salsicce preparate al momento in umili tuguri, scapedd', formaggi, fatti in modo tradizionale, durante la manifestazione e altro. Ora i preparativi sono quasi ultimati e, visto che si svolgerà tutto all'aperto, in un serpentone di fiaccole, gli organizzatori sperano nella clemenza del tempo e in una grande partecipazione di pubblico. Alla manifestazione parteciperà l'intera squadra di zampognai di Caggiano e il gruppo folk “Ambasciatori lucani”. Antonio Monaco

l'indiziato numero uno per essere accusato perché molte delle caratteristiche sono simili allo strano Sergente Trotter. Il signor Paravicini sembra voler nascondere qualcosa dopo un improbabile, quanto strano incidente con la sua autovettura, ma che non ha niente a che fare con gli omicidi. Infine, la signorina Casewell dopo mille peripezie riconosce il fratello Giorgie nel sergente Trotter e lo convince a non commettere il terzo delitto. I personaggi che hanno interpretato i vari, e difficili, ruoli di questo giallo hanno dato vita ad uno spettacolo intenso e ricco di colpi di scena. Rocco De Rosa

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Lavello Il primo cittadino: «Stiamo provvedendo a fare una prima stima dei danni»

Dichiarato lo stato di calamità Delibera della giunta comunale a seguito del maltempo dei giorni scorsi LAVELLO - E' stata deliberata lunedi scorso dalla giunta comunale della cittadina dauna la dichiarazione di stato di calamità ed il via libera per l'avvio dell'iter burocratico per ottenere il ristoro dei danni subiti in occasione dei violenti eventi meteo del 22 e 23 dicembre scorso. A renderlo nota il primo cittadino, Antonio Annale. «Stiamo - fa sapere Annale - celermente procedento ad una prima sommaria stima dei danni soprattutto per gli edifici pubblici che vanno ripristinati al piu presto”. “Di concerto con la Protezione Civile - precisa Annale - procederemo ad una stima dei danni ed alla messa in sicuerzza di alcune aree colpite dal maltempo”. “Attendiamo a breve - prosegue il sindaco - l'inizio dei sopralluoghi da parte degli organi governativi regionali mentre sollecitiamo gli assessorati competenti e gli enti preposti”. Nessun dato definito nemmeno in agricoltura. “E' di circa 30 ettari - fa sapere l'assessore all'agricoltura del comune di Lavello Antonio Buldo la superfice colpita degli eventi meteorologici. Maggiormente colpite e quasi distrutte le serre nella zona di Gaudiano di Lavello dove i proprietari si stanno già adoperando per mettere in sicuerezza le colture e procedere ad una prima sommaria stima dei danni con consulenti di parte” “L'auspicio - prosegue Buldo - è

La chiesa Maria Santissima delle grazie ha fatto da sfondo all’evento

Genzano, successo per il concerto della banda Bellini e del coro “Shekinah”

Lo stadio “Pisicchio”

che l'assessore regionale al'agricoltura Viti proceda celermente e prenda in considerazione con la massima urgenza la situazione”. Il forte vento , si parla di una vera e propria tromba d'aria, che ha interessato l'intera zona nella notte tra martedi 22 e mercoledi 23 dicembre scorso ha provocato numerosi danni soprattutto in agricoltura. Per la cronata nell'area di Gaudiano sono state divelte e completamente distrutte numerose serre ed i relativi raccolti .

La violenza del vento ha sradicato alberi di ogni genere creando non poche difficoltà alla viabilità soprattutto lungo la strada provinciale 48 e la strada che collega la statale 93 al Villaggio di Gaudiano. Completamente divelti i tabelloni pubblicitari all'ingresso del paese . Il vento ha piegato i tubi di metallo piantati nel terreno. Danneggiati segnali stradali e semafori. Daniele Masiello

GENZANO LUCANIA - La musica si fa evento con il Complesso Bandistico V. Bellini e la Corale Polifonica Shekinah di Genzano di Lucania, che hanno accordato all'unisono gli strumenti musicali e la voce nel concerto di inaugurazione del 2010. Per entrambe le associazioni questa simbiosi ha portato ad un arricchimento culturale, musicale e personale dei componenti, oltre che avvicinare sempre più allo spirito costruttivo della collaborazione e dell'interazione. Nell'aura sacra della Chiesa Maria SS. Delle Grazie l'atmosfera è stata riscaldata dal Concerto Bandistico Bellini che si è esibito in 4 brani musicali. I toni d'ouverture si sono innalzati grazie alla Marcia Sinfonica “Nostalgia” di Orsomando, che ha trascinato per mano i fedeli nel successivo brano di Santa Cecilia di Cancelli, dedicato alla Santa protettrice dei musicisti. L'intermezzo “Cavalleria Rusticana” posto tra le entità musicali ha ceduto il posto a First suit in Eb di G. Holst. Nella seconda parte la Corale Shekinah diretta dal maestro Vito Cilla, ha presentato 4 brani eseguiti a cappella. Dal canto liturgico “Gloria

Osanna Alleluia” si è passati alla colonna sonora “Angele Dei”di Ennio Morricone tratta dal film “Mission”. “Cantate Domino” di Claudio Monteverdi ha ricordato il passaggio dalla musica rinascimentale a quella barocca. La musica Gospel emersa nelle chiese afro-americane negli anni '30 si è assaporata nel brano “Amen” modulato dal basso Pierangelo Mazzoccoli. Nella terza parte si è concretizzata la collaborazione tra la corale e il complesso bandistico Bellini. La conquista del Paradiso da parte di Adamo ed Eva si è rinnovata: l'uomo ha vinto il peccato e si è reso degno del regno di Dio nel brano “Conquest of Paradise” di Vangelis. Le reminiscenze storiche dei Carmina Burana contenuti in un manoscritto del XIII secolo, il Codex Latinus Monacensis, hanno accompagnato i brani “O Fortuna” e “Fortune plango vulnera”. La kermesse canora è stata chiusa sulle ali dorate di “Va, pensiero” di Giuseppe Verdi che ha visto trionfare i soprani, i contralti, i tenori e i bassi nell'insolita tonalità di Fa diesis maggiore. Angela Menchise

Una delegazione del Vulture al “Presepiando” di Calitri Venosa, proseguono le mostre di “Galleria 25” DOMENICA 3 Gennaio 2010 si è tenuta a Calitri, comune dell'Alta Irpinia, la cerimonia di premiazione della mostra-concorso “Presepiando 2009” alla presenza del Sindaco di Calitri, Giuseppe Di Milia, del Consigliere alla Provincia di Avellino, Canio Galgano, del Presidente della Proloco di Calitri, Vitale Zabatta e dei relativi consiglieri Vincenzo Lucadamo e Antonio Mario Rabasca che si sono occupati dell'allestimento. La premiazione è stata il frutto della votazione di una giuria popolare che, esprimendo la propria preferenza, ha decretato come vincitori tre presepisti della provincia di Avellino. La mostra ha visto anche la partecipazione di alcuni artisti lucani il cui impegno, pur non essendosi classificati fra i primi tre, va comunque riconosciuto: Michele Gentile di Lavello (PZ), Giovanni Carrozza e Nicola De Rosa di Melfi (PZ), Antonello Traficante e Raffaele Varlotta di Rionero in Vulture (PZ), Tommaso Pace e Giovanni Zingarelli di Potenza. A completare il quadro delle esposizioni lucane vi è

In alto da sinistra il presepe di Melfi e quello di Potenza. Sopra quello di Rapone. A sinistra quello di Rionero

la Proloco di Rapone (PZ), con un presepio realizzato da Vita Pinto e una collezione privata di presepi internazionali provenienti dal Perù, dalla Finlandia e da Nazareth. Al contrario dello scorso anno, la giuria di qualità è stata abolita per dare la possibilità ai visitatori di valutare ed apprezzare il gusto estetico, personale e soggettivo di ogni singola esposizione. 500 euro di ricompensa

al vincitore, mentre a tutti i partecipanti sono stati conferiti, in segno di riconoscimento, piatti realizzati in ceramica rigorosamente calitrana. A dimostrazione che la passione, la dedizione e l'entusiasmo per l'arte è sempre vittoriosa a prescindere da qualunque premiazione. Così come la soddisfazione per ciò che un'artista riesce a realizzare, con talento, pazienza e perseveran-

za, non può che rimanere indelebile e “scolpita” nella memoria collettiva. La mostra, allestita presso la Cripta della Chiesa dell'Immacolata Concezione di del paese campano, sarà aperta ai visitatori fino ad oggi, con la promessa di una nuova edizione di “Presepiando” che si preannuncia altrettanto “promettente”. L'appuntamento è per il prossimo Natale. Marianna G. Ferrenti

VENOSA - Prosegue il ciclo di mostre dedicate alla pittura contemporanea presso la “Galleria 25” di Venosa, con una nuova rassegna che ha come protagonisti due nomi emergenti del panorama italiano, il siciliano Alfio Sorbello e il pugliese Michele La Sala. Il vernissage della mostra, tenutosi lo scorso sabato, è avvenuto alla presenza di uno dei due autori, il maestro Michele La Sala, che ha partecipato a un “Aperitivo con l'artista” all'interno degli spazi espositivi. Come nelle precedenti occasioni, non è voluto mancare all'appuntamento il sindaco di Venosa Bruno Tamburriello. L'accostamento tra tipi di pittura così differenti, voluto dalla direttrice Barbara Martino, ha lo scopo di distinguere chiaramente le peculiarità di ognuno dei due artisti in mostra e conseguentemente di metterle in risalto e valorizzarle, oltre che di soddisfare i gusti e la curiosità di diversi generi di pubblico. La doppia personale resterà aperta fino al prossimo 22 gennaio, tutti i giorni dalle 17 alle 21 e la domenica mattina dalle 11 alle 13.

ACERENZA: INTERESSATE ALCUNE ZONE Domani rubinetto a secco Per consentire il collegamento delle nuove condotte, nell'ambito dei lavori di ampliamento ed ammodernamento della rete idrica cittadina, Acquedotto Lucano comunica che è necessario sospendere domani l'erogazione dell’acqua dalle 8 e presumibilmente fino alle ore 14.00 nella zona del centro storico delimitata da via San Giovanni, via San Mario e via San Canio.

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“Piazza Craxi”: le rimostranze di un gruppo di cittadini di Melfi MELFI - C'era da aspettarselo. La volontà del sindaco Navazio di voler dedicare una piazza a Bettino Craxi (pubblicata ieri su “Il Quotidiano”) non è passata inosservata. Un gruppo di cittadini con a capo Raffaele Gervasio, ci ha scritto esprimendo la propria contrarietà all'idea del primo cittadino. Di seguito le loro rimostranze. «Nonostante tutta la simpatia e l'approvazione l'operato che abbiamo ver- Bettino Craxi so il Sindaco Ernesto Navazio - esordisce la lettera - non possiamo non avere delle perplessità alla sua iniziativa di intitolare una piazza di Melfi a

Bettino Craxi. Pur non dicendo che Craxi sia stato un malfattore, non è altrettanto possibile non dire che sia stato un latitante e non un esiliato. Di questo passo chiunque per dritta o storta (chi vuol intendere intenda) la fa franca con la giustizia, sfuggendo con ogni mezzo, anche abusando del proprio potere, ai processi dovrebbe meritare l'intitolazione di una piazza. Sinceramente - conclude la lettera - la cosa non ci sembra giusta soprattutto come a Melfi, dove tanti illustri cittadini sono stati dimenticati nella intitolazione di strade e piazze».

Melfi Foggiano, Foggianello e San Giorgio senza linea dal 21 dicembre scorso

Nelle contrade piange il telefono FOGGIANO, Foggianello e San Giorgio sono contrade del comune di Melfi. Vi abitano 800 persone suddivise in circa 200 nuclei familiari. Dal 21 dicembre scorso la linea telefonica è out. Nonostante gli articoli, i solleciti dell'amministrazione comunale e le segnalazioni ai vari numeri della Telecom, la situazione è diventata insostenibile. Gli abitanti della zona hanno dovuto rimediare con i telefonini con aggravio di spese sull'economia familiare. Si sa infatti che il telefono specie nelle festività natalizie, è uno degli elettrodomestici più usati e indispensabili. All'origine del disagio ci sarebbe un cavo tranciato che i tecnici del colosso delle telecomu-

nicazioni ancora non avrebbero provveduto ad aggiustare. Se poi si pensa che nella zona è presente la Gaudianello anch'essa travolta dalla questione, la situazione appare davvero insostenibile. «Nonostante i vari solleciti anche tramite l'amministrazione racconta il consigliere comunale, Pasquale Lamorte - non abbiamo ricevuto risposta positiva. Ci dicono che stanno provvedendo, ma facendo la tratta Melfi-Foggiano tutti i giorni, mi accorgo che nessuno ha ancora messo mano alla condotta tranciata». Pasquale La morte, oltre ad essere consigliere di maggioranza della giunta Navazio è anche dipendente della Gaudianello. «Sono 15 giorni che comunichiamo con i telefonini. E' una

situazione insostenibile». L'insostenibilità è dovuta anche al fatto che in alcune zone delle contrade, abitate da diverse famiglie, non sono coperte dalla rete mobile, quindi risultano essere completamente isolate. «Per Natale - ha aggiunto il consigliere comunale Lamorte - ho dovuto regalare a mia madre un cellulare, vista l'impossibilità di poter comunicare». Il ritardo negli interventi, come lo stesso Lamorte ha sottolineato, con ogni probabilità è dovuto al periodo natalizio. Dopo l'Epifania, ulteriori ritardi, non possono essere più tollerati, non solo per il disagio di non poter usufruire di un servizio pagato, ma anche dall'aggravio di spese che si aggiunge ai già precari bilanci familiari dovuti all'acquisto di schede per la telefonia mobile.

Rionero-Venosa La Provincia spera che i 21 chilometri possano essere fruibili dal 2012

Tutti i dubbi sull’Oraziana I lavori sul terzo e quarto lotto procedono. Diversi gli intoppi dovuti al terreno GINESTRA - Si è sempre sostenuto che lo sviluppo di un territorio passa attraverso la realizzazione di infrastrutture. Nella zona del Vulture-Melfese, in questi ultimi anni, si sta ponendo tanta attenzione per le strade per uscire dall'isolamento alcuni centri, come Venosa, ricca di storia, monumenti e cultura. Con la costruenda superstrada “Oraziana” la cittadina Oraziana dovrebbe essere collegata velocemente con Rionero, passando per Ginestra e Ripacandida ed alla superstrada Potenza-Melfi per un totale di 21 km circa. La Provincia sta investendo tanti soldi per questa strada e ne è fortemente convinta della sua utilità l'assessore alla Viabilità della Provincia Valuzzi: «L’Oraziana nasce da un sogno di civiltà, rendere più agevole il territorio di Venosa col capoluogo di Regione. Entro il 2012 l'intero tratto sarà realizzato e si potrà raggiungere Rionero, da Venosa, in poco più di 10 minuti di tempo». Sui tempi di ultimazione dell'intero tratto sono in molti ad avere dubbi. In quanto il primo e secondo lotto, l'unico aperto al transito, Rionero-Ripacandida di poco più di 6 chilometri, ha ancora bisogno di lavori di emergenza per contenere uno smottamento e di opere di canalizzazioni e regimentazioni. Il terzo lotto Ripacandida-Ginestra è quello che sta creando i maggiori problemi per questa strada, si sta costruendo una galleria lunga circa 400 metri, lavori eseguiti per l'80% e l'ultimazione è previsto, da stime fatte dalla Provincia, entro giugno 2010. Questo tratto doveva essere ultimato nel 2008, come stabilito il giorno di inizio dei

lavori (4 dicembre 2007) dall’ impresa dei lavori e tecnici provinciali. Ma durante i lavori, sembra, sia stata riscontrata, sul tracciato, una cava di sabbia del pleistocene, sfuggita alle indagini preliminari geologiche e geognostiche. Inoltre, a detta di qualche esperto, ad inizio lavoro, si è voluto scavare la galleria dalla parte di Ginestra, in contropendenza, tanto da far accumulare acqua sul fronte dello scavo che ha prodotto smottamenti e frane che hanno ostacolato ed impedito il proseguimento dei lavori. Inoltre, sembra che l'impresa che sta eseguendo i lavori di questa galleria ha a disposizione poco più di 10 operai che lavorano su tre turni. Ai lettori il commento! Sul IV lotto Ginestra-Venosa (1° stralcio) i lavori stanno procedendo freneticamente e l'ultimazione dei lavori è prevista previsti entro luglio 2011. Anche sul 2° stralcio del IV lotto Ginestra-Venosa, la Provincia ha già ottenuto un finanziamento per una somma di euro 9.800.000, l'appalto dei lavori è previsto nel giugno 2010. Si spera che questa strada serva a far uscire veramente dall'isolamento il venosino, anche se sono in tanti sostenere che bastava migliorare le attuali strade provinciali (la prossima ad essere interessata da questo miglioramento sarà la Ginestra-Barile) per rendere più agevole e sicuro il transito agli automobilisti. Giova ricordare che per raggiungere Venosa e la superstrada Potenza-Melfi, passando per Ginestra, attualmente si impiega poco più di 15 minuti, con la realizzazione dell'Oraziana il tempo di percorrenza sarà di pochissimi minuti di meno. Lorenzo Zolfo

Rionero, celebrazione solenne per l’investitura delle crocerossine RIONERO - Celebrazione solenne a Rionero per l’investitura delle neo diplomate al corso per infermiere volontarie di croce rossa. La cerimonia di consegna dei simboli del corpo, la cui nascita italiana risale al 1908 e che tanto lustro ha dato alla Croce Rossa, si terrà a partire dalle ore 16 del 7 gennaio presso la sala auditorium del centro sociale Pasquale Sacco di Rionero. Le dodici nuove componenti dell’ispettorato locale saranno protagoniste della cerimonia che ha radici antiche. Per diventare a tutti gli effetti “sorelle”, infatti, le ragazze riceveranno la croce, simbolo del corpo volontario che sarà apposta sul petto, e il passaggio della luce della lampada a olio. Si rinnoverà così per la seconda volta a Rionero una tradizione che ha origini lontane, risalenti addirittura alla guerra di Crimea del 1854. Allora una piccola donna, Florence Nightingale, percorreva di notte le corsie degli ospedali di guerra, con in mano una lampada per controllare le condizioni dei soldati feriti che le erano affidati. Il passaggio della lampada di Florance è simbolo di luce, l’appuntare la croce sul petto è simbolo di appartenenza. Florence Nightingale non è stata, e non poteva essere in quanto vissuta prima della nascita del corpo, infermiera volontaria, ma la sua azione amorevole, caritativa e umanitaria

nei confronti di chi soffriva ha fatto di lei, assieme al medico campano Ferdinando Palasciano, un personaggio simbolo e precursore della Croce Rossa. Oltre alla consegna dei simboli le nuove infermiere volontarie declameranno anche il giuramento basato sui principi fondamentali racchiusi nel motto “ama, conforta, lavora, salva”. Durante la cerimonia verranno, inoltre, presentate le nuove allieve iscritte al primo anno del secondo corso per infermiere volontarie tenuto dall’ispettorato locale. Saranno presenti alla manifestazione l’ ispettrice II.VV regionale Pasqua Camporeale, il commissario regionale di croce rossa Fernando Moscariello, il commissario provinciale Mario Lamboglia, la dirigenza Crob Irccs, il direttore del corso Marco Salvatore, il direttore del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio Luigi D’Angola e l’amministrazione comunale di Rionero. «La famiglia della croce rossa tutta, si stringe attorno alle nuove sorelle, augurando loro di operare in sintonia con i volontari delle altre componenti - dice l’ispettrice locale Erminia Casolino responsabile del corso di II.VV - al fine di alleviare le sofferenze degli uomini, nel rispetto di quei sette principi che contraddistinguono l’azione degli uomini e delle donne di croce rossa». Lucia Nardiello

L’INTERVENTO

Rionero in Vulture: un amore tradito Rionero in Vulture è come un amore tradito. Eduard Lear, a fine settecento, scrisse: non è bella da vedersi. Giustino Fortunato: è un borgo selvaggio. Nino Calice: è un paese di confine. Una turista, recentemente, a un quotidiano locale: è sporca. Sulla strada di Via Umberto I, delle foto appese a un filo in piena estate, ad opera di alcuni cittadini, hanno attirato l’attenzione dei passanti su alcune situazioni di degrado con didascalie umoristiche. La storia che si ripete. Ho l’impressione che non

amiamo la nostra terra. Eppure i luoghi di origine sono essenziali per formare la propria identità. Avere un luogo che parla di storia, tradizione, natura, paesaggio, piazza, vicoli, case e palazzi significa poter tenere i piedi ben piantati a terra, in un qualcosa di solido che può dare forza energia e fantasia per comprendere anche la complessità del mondo globalizzato. Avere un proprio luogo significa poter distinguersi dai “non luoghi” dove ci si perde in uno spazio fluido senza memoria e identità.

Quindi, vivere il proprio paese, oggi, significa proteggersi dalla confusione. Non basta solo la cura dello spazio (importante!), ci vuole anche quella passione civica condivisa per il bene collettivo che spinga ognuno a rinforzare l’impegno per la propria comunità perché il paese diventi un luogo stimolante ed accogliente per residenti e visitatori. E’ un impegno dovuto per aiutare i bambini ad ereditare dal luogo di origine un patrimonio ideale e reale. Quel che manca oggi è il senso per la bellezza. Chi ama il bello ri-

Uno scorcio di Rionero

fugge inevitabilmente dalle brutture, si eleva a leggerezza ma con gesti veri di concretezza. Auguro alla mia città, per il nuovo anno, di riscoprire il senso per il bello, riprendersi gli spazi, andare a piedi, non lamentarsi per i parcheggi, cibarsi a

Km O, pretendere e praticare gesti di rispetto ambientale, rifuggire dall’individualismo, rivitalizzare la vita individuale e sociale per offrire il meglio di sé a un mondo in continuo subbuglio. A un paese d’amore tradito. Maria A. Chieppa

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Stanziati un milione di euro per il recupero della struttura

Marsicovetere

Palazzo Ranone di Spinoso Taxi sanitario Ristrutturazione entro l’anno E’ polemica SPINOSO - Un anno per impiegare i fondi che il comune aveva ricevuto e non utilizzato. Un milione di euro per il recupero architettonico di Palazzo Ranone, quella che avrebbe potuto essere la sede del Parco, da realizzare entro il 31 dicembre 2010. Dodici mesi cruciali per non perdere nuovamente l'occasione di impiegare i fondi che sono stati assegnati all'amministrazione comunale con la delibera di Giunta Regionale n.1626 del 31 ottobre 2006. Le risorse a valere sul POR 2000-2006, sezione valorizzazione delle risorse storicoculturali, erano state assegnate per il recupero del palazzo Ranone e dovevano essere rendicontate entro il 30 giugno 2008. Ma ciò non è mai accaduto, così con una lettera del 27 marzo 2008, la Regione Basilicata chiedeva all'amministrazione comunale che provvedesse quanto prima alla rendicontazione della cifra assegnata, onde la perdita della stessa. Come commenta il sindaco Pasquale De Luise: “Abbiamo dovuto lavorare non poco per recuperare la cifra che ormai era andata perduta. Siamo contenti della proroga e della possibilità di impiegare la somma entro dodici mesi, un'occasione che non è giusto perdere per i nostri citta-

VALLE DEL NOCE

VALLE DELL’AGRI

Sindaci ambasciatori

Iniziative di Capodanno: soddisfatto Autilio

AI SINDACI dei Comuni del Bacino Interregionale del Fiume Noce, ossia Aieta, Lagonegro, Lauria, Maratea, Nemoli, Tortora, Trecchina, e Rivello, è stato conferito il titolo di “Ambasciatore della Valle del Noce”. L'assegnazione è avvenuta, a Rivello nel Convento di Sant'Antonio, dopo il riconoscimento da parte dei primi cittadini dell'importanza del lavorare insieme e quindi la dimensione di Valle come opportuna scala per dare maggior valore alle iniziative per coordinare al meglio Interventi e Programmi che possano offrire migliori opportunità di sviluppo per il futuro e maggiore capacità di contrattazione.

VAL D’AGRI - «Le manifestazioni promosse per il Capodanno in numerosi comuni della Val d’Agri, come è accaduto a Spinoso e a Marsicovetere, attraverso una sinergia di azione tra Pro Loco ed Amministrazioni Comunali, sono un buon esempio da seguire, mi auguro, per tutto il nuovo anno, per rafforzare l’attività di cultura, spettacolo e per recuperare tradizioni popolari». E’ quanto afferma l’assessore regionale alla F.P.-Lavoro-Cultura Antonio Autilio, sottolineando tra gli aspetti più rilevanti e positivi delle manifestazioni che si sono svolte quello di offrire, specie ai giovani, l’opportunità di festeggiare il San Silvestro nella comunità di origine evitando, come è accaduto negli anni passati, di raggiungere altri centri e persino altre città. «La cooperazione Pro Loco-Comune – continua Autilio – è un elemento essenziale perché, da una parte, consente alle Pro Loco di assolvere al meglio alla “missione” di promozione culturale e di vivacizzare la vita di piccole comunità e dall’altra di definire con l’Amministrazione Locale un cartellone di manifestazioni per tutto l’anno». L’assessore si sofferma anche sullo spettacolo tenuto a Tramutola dalla Lasm. «Uno spettacolo – ha commentato – che ha testimoniato l’alta qualità professionale raggiunta da direttori di orchestra, musicisti, compositori, cantanti, artisti lucani».

dini e per lo stesso palazzo Ranone, un pezzo della nostra storia”. Uno splendido edificio realizzato nel XVIII secolo e ubicato sull'attuale Via Vittorio Emanuele, con una spettacolare vista verso il lato nord-ovest della Valle. Appartenuto alla famiglia Ranone, il modello architettonico si ispira ai palazzi nobili napoletani, con atrio che immette in uno splendido cortile a cielo aperto sul quale si affacciano per tre lati finestre e balconi; sul quarto

lato si ammira lo scalone che porta ai piani superiori. Tre livelli di circa 500 mq per ognuno, dai vani adibiti a cantina e stalla collocati al piano terra, al primo piano con i tanti magazzini, fino al secondo dove vi erano le abitazioni e le sale di rappresentanza. Un imponente portale completa l'importante facciata, che ben avrebbe permesso al Palazzo Ranone di divenire una degna sede del Parco nazionale Val D'agriLagonegrese. Ed è proprio in

vista delle nuove iniziative che si vogliono mettere in campo con il commissario del Parco, per trasformare lo stesso in una risorsa per il territorio, che le attenzioni su Palazzo Ranone si concentrano e divengono di primaria importanza perché un nuovo ritardo potrebbe determinare non solo la perdita dei fondi, ma anche una mancata possibilità di divenire uno dei centri più importanti della riserva naturale. Francesco Zaccara

“Libera...mente” a Moliterno I bambini incontrano la lettura MOLITERNO - Anche quest'anno l'amministrazione comunale valligiana propone “Legger….mente”, laboratorio di lettura - ascolto per adulti. Gli incontri, condotti per il quarto anno con la collaborazione della cooperativa Ambrosia, sono organizzati nell'ambito dell'iniziativa nazionale “Nati per leggere”. Un progetto, questo, che ha come obiettivo la diffusione capillare della lettura tra i bambini da zero a sei anni attraverso la collaborazione fra bibliotecari e pediatri. Nasce dalla convinzione che la lettura sia un'opportunità fondamentale di sviluppo della persona. In ambito nazionale, inoltre, è promosso dall'associazione culturale pediatri, dall'associazione italiana biblioteche e dal centro per la salute del bambino. Il cuore del progetto sta nell'offrire al bambino occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo. Infatti, la stimolazione e il senso di protezione che genera nel bambino il sentirsi accanto un adulto che legge o racconta storie

già dal primo anno di vita e condivide il piacere del racconto, è impareggiabile. L'aspetto essenziale dell'iniziativa è costituito dalla relazione tra i genitori del bambino e il pediatra di famiglia. Tra le buone pratiche da trasmettere per il corretto sviluppo del piccolo, il pediatra ha il compito di raccomandare la lettura ad alta voce, fornendo istruzioni su come leggere al bambino nel rispetto delle sue fasi di sviluppo consegnando ai genitori il materiale informativo prodotto dalle biblioteche. Che la lettura sia un elemento fondamentale per lo sviluppo emotivo ed intellettuale del bambino è cosa dimostrata da numerosi studi. In particolare in America, dove già da tempo sono attuati progetti analoghi, è stata rilevata una forte incidenza positiva dell'abitudine a leggere ai bambini sin dai primi anni di vita. Innanzitutto il tasso di scolarizzazione aumenta, così come si possono osservare effetti positivi sullo sviluppo affettivo e relazionale del bambino: l'abitudine a leggere è perciò anche un elemento che concorre alla

Libri

crescita civile e sociale di una comunità. A Moliterno gli incontri si terranno, con cadenza settimanale, presso i locali della Bibliomediateca “G. Racioppi”. L'iscrizione e la partecipazione sono gratuite. Presso la stessa struttura è possibile, inoltre, ricevere il calendario degli incontri ed ulteriori informazioni al riguardo. Gerardo Tempone

Una panoramica di Marsicovetere

MARSICOVETERE - «A mero titolo esemplificativo, si richiama l'art.7 comma 2 della legge 11 Agosto 1991 n.266 (Legge quadro sul volontariato), il quale prevede espressamente che le organizzazioni di volontariato possono operare sulla base di convenzioni con enti pubblici a titolo gratuito e senza fini di lucro, dietro corresponsione esclusivamente del rimborso delle spese sostenute». Così ha evidenziato il responsabile della protezione civile Anpas Val d'Agri, Carmine Lizza in riferimento alle ultime polemiche da parte di alcuni consiglieri di minoranza sull'attivazione del servizio del Taxi sanitario. Polemiche sul servizio e sui costi economici. Un progetto che come ha dichiarato Lizza con “un costo di circa 400 euro”riferito solamente a rimborso di spese sostenute per il servizio. Nessun fine lucrativo come qualcuno ha voluto far intendere. «Essere associazione di volontariato - ha riferito - di Pubblica Assistenza significa innanzi tutto che l'aspetto centrale della “mission”è l'assistenza intesa come azione rivolta verso “qualcosa”, svolta a fianco di “qualcuno” e sviluppata in modo pubblico». «Il servizio che è stato attivato per la prima volta nel periodo di Luglio/Agosto 2009,è statodedicato ai cittadini: residenti nel centro storico di Marsicovetere aventi età superiore a 65 anni residenti sull'intero territorio comunale con invalidità civile superiore al 75 per cento». «L'associazione - come ha spiegato il responsabile - ha accettato di buon grado quanto proposto dall'amministrazione comunale, sia perché confacente agli scopi statuari dell'Ente e sia perché negli anni di attività ha maturato una

notevole esperienza nei servizi rivolti a persone disabili e non autosufficienti». Su richiesta telefonica da parte degli aventi diritto, il personale volontario ha garantito l'accompagnamento presso il presidio ospedaliero di Villa d'Agri, presso gli ambulatori medici, presso strutture sanitarie pubbliche e private ubicate nel territorio comunale. Un servizio che tra l'altro ha previsto se ve ne fosse stata richiesta anche l'accompagnamento presso strutture sanitarie nei comuni valligiani. Non solo nel periodo estivo, l'associazione come da convenzione, ha provveduto a proprie spese ad effettuare un adeguata campagna di sensibilizzazione sull'intero territorio attraverso la diffusione di depliant illustrativi affissi presso gli ambulatori di medicina generale ed il recapitodi una comunicazione a tutti gli ultrasessantacinquenni trascritti nell'elenco affidatoci dal comune. Alla chiusura del progetto l'associazione ha effettuato 50 servizi sociali percorrendo complessivamente la distanza di 963 chilometri ed ad usufruirne maggiormente le persone anziane. «La risposta da parte dell'utenza - ha aggiunto Lizza - è stata buona, soprattutto, considerando il particolare periodo estivo, dove il numero delle famiglie costituite da persone sole si riduce notevolmente grazie alla presenza dei familiari rientrati a Marsicovetere per le ferie». Un servizio che riprenderà breve per la sua funzione utilitaria per le fasce deboli, sopratutto, in questo periodo dove maggiori saranno le difficoltà di mobilità visto le particolari condizioni meteo climatiche del territorio. Angela Pepe

Sarconi L’amministrazione comunale ha adeguato le tariffe alla normativa vigente SARCONI - Aumenta in modo abbastanza considerevole il costo per chi intende realizzare una cappella gentilizia nel cimitero del centro valligiano. Essendo quasi del tutto completati i lavori di ampliamento del locale cimitero, l'amministrazione comunale si è premurata di adeguare le tariffe per la realizzazione delle cappelle gentilizie e delle microcappelle. Costo, questo, fissato nel

Cimitero, aumento per le cappelle gentilizie lontano 1979 e da allora mai adeguato. Anche perché, realizzate le prime cappelle, non vi è stata più disponibilità di suoli da concedere. Con i lavori che stanno completandosi, intanto, sono stati recuperati suoli che rendono possibile la realizzazione di ben otto cappelle gentilizie e quat-

tro microcappelle e , di conseguenza, si è reso necessario l'adeguamento del costo unitario dei suoli. Costo che con delibera consiliare del settembre del 1979 veniva determinato in un milione e mezzo delle vecchie lire, ossia 774 euro attuali. Somma che se allora appariva congrua, trascorsi

trent'anni non è più soddisfacente dei costi e dei prezzi in vigore. Ed infatti il nuovo costo unitario dei suoli, 3.600 euro per le cappelle gentilizie ed 1.600 euro per le microcappelle, è stato determinato dall'ufficio tecnico del comune basandosi sulla rivalutazione monetaria del costo del lotto interve-

nuta a far data dal 1979. La differenza di prezzo tra le due situazioni è dovuta solamente al fatto che per le cappelle gentilizie vengono ceduti venti metri quadri di suolo, mentre per le microcappelle poco più di dieci. Ad oggi, presso l'ufficio tecnico del comune, pendono ben sette richieste di as-

segnazione di suolo per la realizzazione di cappelle gentilizie. Richieste che, con la nuova situazione creatasi, è possibile soddisfare tutte, con palese soddisfazione sia dei cittadini interessati sia del comune. L'amministrazione comunale, dal canto suo, con i fondi che andrà ad incassare, è intenzionata a realizzare ulteriori interventi nello stesso cimitero. ge. te.

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Cell. 347.4046030

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Cell. 347.4046030

REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

«Siamo con il centrosinistra ma, o il Pd trova una sintesi, o avremo un nostro candidato»

La Lista Stella detta le condizioni In lizza ex amministratori provenienti anche dallo schieramento di centrodestra UN candidato sindaco che sia espressione della coalizione di centrosinistra ma a patto che sia il risultato finale di un’attività di sintesi. E’ questa la condizione che la Lista Stella pone, in vista delle elezioni comunali che probabilmente a marzo, sceglieranno i nuovi componenti del consiglio comunale e il nuovo primo cittadino di Matera. Un passaggio che giungerà al termine di poco più di cinque mesi di commissariamento (affidato a Sandro Calvosa, Alberico Gentile e Ermelinda Camerini), provocato dalle dimissioni di Emilio Nicola Buccico nell’ottobre scorso. Una vacatio che rischia di pesare sulle sorti delle scelte e delle candidature. «Nessun nome - spiega Francesco Santantonio, rappresentante della Lista - per rispetto a chi ha deciso di seguire questo percorso e per evitare rincorse premature. Siamo convinti che dopo il risultato ottenuto in questi mesi di attività con il presidente della Provincia Franco Stella, la nostra lista possa racchiudere attorno a se’ molti consensi». Il partito di riferimento resta, naturalmente il Pd che deve comunque cercare di risolvere i problemi interni «Poi - prosegue - noi confermeremo il nostro supporto che non è mai venuto a mancare». Al di là delle facili battute sulla boutade di Vittorio Sgarbi e la sua candidatura a sindaco, la Lista Stella ha le idee chiare ed è pronta a indicare precise condizioni: «Fare sintesi è fondamentale nella scelta del sindaco della città. In caso contrario non si potrà impedire che si dia spazio a rappresentanti delle forze sociali, economiche del territorio, a personalità del mondo civile». Nella scelta dei candidati vige, a quanto pare, il prin-

«Si apra una riflessione seria»

I giovani del Pd sul caso trasporti

Santantonio: «Faremo «L’economia cittadina meglio finora della giunta Buccico» è stata asfittica» cipio della operatività. Tra i nomi pronti a rimettersi in gioco ci saranno ex amministratori della passata consiliatura, anche esponenti del centrodestra. «Si tratta di personalità aggiunge Santantonio che non hanno potuto esprimere al meglio le proprie capacità in passato. Riusciremo a fare meglio di una giunta che, ad esempio, ha assistito impassibile al fallimento delle aziende dei salotti e che non ha cambiato la destinazione d’uso di alcuni siti, preferendo mandare a casa, come nel caso-Nicoletti, 550

persone, evitando di studiare una formula che avrebbe almeno consentito di salvare il 50% degli operai». Una lista la cui parola d’ordine è ancora una volta legata alla “politica del fare e del lavoro. «Non vogliamo più disoccupati a Matera e soprattutto - aggiunge Santantonio - puntiamo sul protagonismo dei materani, guardando con attenzione ai problemi del territorio, dall’occupazione alle fasce deboli, al recupero delle intelligenze della nostra terra che stiamo continuando a perdere. In questo senso - prose-

gue - un ruolo fondamentale spetterà a centri di eccellenza come l’Agenzia Spaziale, il Cnr, Agrobios. Il candidato sindaco sostenuto dalla Lista Stella dovrà essere legato ai valori di questa città, laboriosa a tempo pieno per il futuro di Matera. Dobbiamo puntare a sostenere meccanismi economici che ci consentano di uscire dalla realtà asfittica in cui siamo mossi finora come dimostra appunto il caso del mobile imbottito in cui questa città ha le sue responsabilità». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Treni Fal in stazione

I Giovani Democratici di Matera spiegano in una nota la necessità e l’urgenza di affrontare le questioni legate alle infrastrutture. «Riteniamo ci sia la necessità di un approccio più generale e meno demagogico in una questione così delicata com'è quella dei trasporti nel Sud Italia. Infatti, la carenza di un adeguato sistema viario e di adeguati sistemi di trasporto sono da sempre stati uno dei più importanti freni alla crescita economica e sociale del mezzogiorno d'Italia. Anche nella nostra Basilicata ancora oggi manca una moderna ed efficiente rete di collegamenti che possa permettere a chi non è munito di un proprio mezzo di poter raggiungere in tranquillità mete regionali ed extraregionali. Le tratte coperte dalle Fal Bari-Matera e Bari-Potenza rappresentano a nostro avviso l'esempio massimo di questa inade-

guatezza. Troppo spesso i mezzi che collegano tali tratte sono vecchi, fatiscenti e con tempi di percorrenza eccessivamente lunghi. Noi Giovani Democratici riteniamo indispensabile una più approfondita riflessione da parte del Partito Democratico lucano sul tema dei trasporti, che troppo spesso è stato considerato un problema di secondo piano. Riteniamo necessario un intervento di ammodernamento ed ampliamento di tutto il sistema di collegamenti ed in particolare delle due tratte citate, affinché si possa rendere meno sacrificante la vita di chi, pur consapevole delle mille difficoltà che il mezzogiorno riserva a chi lo vuole vivere, e nonostante le tante opportunità del mondo globalizzato, decide di non abbandonare la propria terra e i propri affetti e restare in Basilicata».

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Matera


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Ultim’ora In manette tre georgiani “in trasferta”

Tentano di rubare in casa ma una 14enne li ferma

I tre ladri sono stati arrestati dagli uomini della Volante e della Mobile

HANNOusato unpiccolocacciavite perchè volevano entrare in quell’appartamento di via La Cava. Ma alle 13 in quella casa c’era Rita, la figlia 14enne del proprietario dell’appartamento che alla vista dei due ladri si è affacciata e ha cominciato ad urlare. Pochi minuti perchè il padre, che si trovava nel bar sotto casa, si rendesse conto di quello che stava accadendo e si mettesse all’inseguimento dei “topi d’appartamento”. E’ finita con tre arresti, ieri, la giornata di altrettanti uomini, due georgiani e un lituano, in trasferta a Matera per mettere a segno un colpo. Giorgi Gigauri (28 anni) e Giorgi Gogotcuri (30 anni) erano entrati nell’appartamento mentre all’esterno in un’Audi li

attendeva il terzo complice, il lituano Siminas Bondarengo (41 anni). In pochi minuti nella zona sono giunti gli uomini del Nucleo Volante e della Squadra Mobile di Matera coordinati dal dirigente Nicola Fucarino. Per i tre ladri sono scattate subito le manette per tentato furto con scasso e introduzione in edifici e nella tarda serata di ieri, il trasferimento nel penitenziario cittadino a disposizione del magistrato di turno che oggi ne vaglierà le posizioni. L’idea, probabilmente, era quella di penetrare nell’appartamento dove, nei giorni successivi alle feste, sarebbe stato possibile trovare oggetti preziosi. La scelta dell’orario e delle

modalità per entrare nella casa, però, non sono state le più felici e si sono fatalmente unite alla prontezza di spirito della giovane Rita le cui urla hanno richiamato l’attenzione del padre. resta alto, ovviamente, l’allarme in città per tentativi di furto proprio nei giorni successivi alle feste. L’appello, come conferma anche la Questura di Matera, è quello di mettere in atto tutte le misure di sicurezza sia in caso di partenza per le vacanze che di permanenza in città con particolare attenzione ad eventuali operatori di pseudo associazioni di volontariato o di turisti in cerca di informazioni sui luoghi della città. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Restano i problemi in un’area priva di oneri di urbanizzazione a tre anni dall’insediamento

Arco, riesplode l’emergenza Residenti senza marciapiedi, con scarsa illuminazione e poca pulizia L'ARRIVO dell'inverno mette in crisi gli abitanti della lottizzazione di Arco che ben otto anni orsono hanno regolarmente pagato le opere di urbanizzazione e a circa tre anni dal loro insediamento sono costretti a vivere nel disagio più assoluto. I residenti in diverse occasione hanno cercato di sensibilizzare gli amministratori senza esito. Un problema che si trascina di mese in mese e di anno in anno senza trovare ancora adesso un’adeguata risoluzione ma solo la preoccupazione complessiva dei tanti residenti della zona. Una di quelle che doveva essere una zona nuova della città e che invece diventa, tanto più in questo periodo, un vero e proprio punto di riferimento per i tanti residenti della zona che vivono più di una difficoltà. A rendere “difficile” la vita dei residenti sono: la mancanza dei marciapiedi, la scarsa pulizia delle strade in modo particolare l'abbandono delle strade interne mai asfaltate, la scarsa illuminazione, l'eterna cantierizzazione dell'area, la mancanza del trasporto pubblico urbano per tutta la lottizzazione e l'assenza di spazi verdi. Problematiche che peggiorano con l'arrivo delle piogge che sfociano nel continuo allagamento delle tavernette. Gli abitanti portano in casa fango e melma durante l'inverno, mentre in estate respirano polvere. Una situazione tutt’altro che ideale e che si rivela di volta in volta più complicata e difficile proprio per la quotidianità della vita in quella parte della città. Le diverse segnalazioni del nostro giornale hanno risolto il problema della consegna delle lettere che fino a qualche mese fa avveniva negli uffici postali della zona Paip, quello di un palo di illuminazione al centro della strada e quello di una voragine apertasi in corrispondenza della rotatoria, la stessa è stata recintata in maniera provvisoria e per limitarne la pericolosità. La rabbia dei residenti si accentua nel periodo preelettorale quando i candidati si rivolgono alle famiglie con la promessa di risolvere i loro problemi. Poi il vuoto.

La situazione di difficoltà e degrado al Peep L’Arco con il maltempo

Si torna ai problemi di tutti i giorni comprese le difficoltà dei bambini che a piedi non possono ne andare a scuola e tantomeno al catechismo. E pensare che quando si lottizza un'area le opere di urbanizzazione sono fra le prime ad essere eseguite. I residenti nel frattempo non si sono persi d'animo e muniti di pale e cariole spalano il fango che cade ininterrotamente dalla collina di Serra Rifusa dove le costruzioni spuntano come funghi. I residenti ormai ironizzano sulla possibilità di vedere risolti i loro problemi e non

mancano di prepararsi frasi per rispondere ai politici che ancora una volta si rivolgeranno per il voto. Per i pedoni diventa veramente difficile attraversare le strade mentre, nel frattempo nelle ore notturne le strade sono frequentate da automobilisti a forte velocità. A completare il quadro del degrado il parco integrato i cui lavori di insediamento risalgono a circa quindici anni, che ormai da anni e stato abbandonato e nessuno si preoccupa di farlo entrare in funzione a beneficio dell'intera comunità. Situazioni complicate e

concatenate che non trovano nemmeno in parte una qualche soluzione e che lasciano solo le tante preoccupazioni di cui più volte il “Quotidiano” anche in passato si è fatto carico segnalando le difficoltà vissute quotidinamente in quella zona della città. E pensare che lo stesso per ben due volte è stato ristrutturato per gli atti di vandalismo che nel corso degli anni si consumano ad opera di ignoti che sembra prendano di mira tutte le opere incompiute della città. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Cambiano i sindaci non le criticità del rione IL SUCCEDERSI delle amministrazioni comunali non hanno portato i frutti desiderati per i residenti delle lottizzazioni di Arco e Aquarium alla periferia nord della città. Le diverse petizioni dei cittadini hanno visto solo un impegno verbale degli amministratori e null'altro. Lultimo atto in ordine di tempo fu quello dell'ex sindaco Emilio Nicola Buccico che raccolse tutte le lamentele dei residenti trascrivendole su un block notes con il forte impegno di voler risolvere le questioni che ebbe modo di constatare in una lunga passeggiata tra le strade intitolate ad ex magistrati. A distanza di tempo quello che resta sono le promesse del sindaco e il disagio dei residenti diventato sempre più evidente. Le maggiori difficoltà che potrebbero essere risolte senza particolareimpegno èrappresentato dai pochi cassonetti per la raccolta dei rifiuti che nelle prime ore della mattinata sono già colmi, dai marciapie-

di che sono un vero pericolo per I pedoni e dal fango che cade dalla collina di Serra Rifusa in modo particolare quando piove. Problemi che l'ex sindaco Emilio Nicola Buccico dava già per risolti nell'immediato ma che oggi a distanza di tempo non hanno trovatoalcuna soluzione. Problemi irrisolti che preoccupano I residenti che con l'arrivo delle piogge dovranno fare i conti con quanto cade dalle costruzioni. mic.fer.

D’Amico: «Nuova politica industriale per dare più incentivi alle imprese»

Luigi D’Amico dell’Ugl Matera

«SERVE una nuova politica industriale, anche con incentivi alle imprese, purché orientati al mantenimento dell'occupazione, se si vogliono dare risposte serie e concrete ai problemi dello sviluppo e dell'occupazione in Basilicata». E' quanto ha affermato Luigi D'Amico, Segretario Provinciale della Ugl di Matera. «Occorre investire di più in politiche attive del lavoro, favorire il ricollocamento dei lavoratori nel ciclo produttivo, attraverso anche una seria ed efficacia formazione di quanti hanno perso il proprio posto di lavoro e non riescono a rientrare nel mondo del lavoro sia per l'età raggiunta che per professionalità oramai superate dal mercato. Per questo,

continua il dirigente sindacale, occorre uno sforzo maggiore da parte di quei soggetti, Regione e Province in primo luogo, abilitati e deputati a produrre una politica attiva del lavoro più efficace ed efficiente di quanto non lo sia stato sino ad oggi ed infine si augura una maggiore sinergia da parte di tutte le forze sociali e politiche per avviare un confronto serio e sereno sulle scelte e sulle strategie più opportune da individuare e concretizzare allo scopo di ridare speranza di lavoro a tanti lavoratori e speranza di vita serena a tante famiglie lucane oramai sull'orlo della vera precarietà sociale. Dal Governo Nazionale, afferma D'Amico, ci si aspetta una politica di ridu-

zione fiscale di sostegno ai redditi e che premi la famiglia. In questa direzione la Ugl sta facendo la sua parte di pressing attraverso una petizione popolare che sta riscuotendo grande successo in tutta la Basilicata con la raccolta di firme già avviata nelle principali piazze e in tutte le sedi sindacali locali. Inoltre al Governo nazionale si chiede, conclude il segretario della Ugl di Matera, di garantire ammortizzatori sociali a tutela di tutti i lavoratori, con particolare attenzione ai precari per i quali bisogna rendere strutturale il sostegno al reddito ottenuto durante la crisi, aumentando l'importo, ampliando la platea e garantendo processi di stabilizzazione».

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Pielle-Virtus, è attesa da derby Vittorio Losco e Dani Gaudiano anticipano i temi del confronto di sabato SI RITORNA a calcare il parquet del Palasassi dopo la sosta natalizia, per le due squadre materane di basket. La Polisportiva Pielle e la Virtus si stanno preparando intensamente per affrontarsi sabato sera in uno scontro al vertice di alta tensione. La Pielle di Luciano Cotrufo in questo scorcio dicampionato è laregina incontrastata, nessuna sconfitta, subita e primo posto a punteggio pieno. Alle loro spalle la Virtus di Antonio Conterosito, seconda in classifica distanziata di sole due lunghezze. Si preannuncia una partita dai contorni spettacolari, il derby cittadino è sempre un derby affascinante per poter sancire la squadra migliore della città, se poi in ballo vi è la prima posizione ancora meglio, ne beneficia lo spettacolo. Queste gare sono anche gare che portano una certa apprensione ai tecnici ed una sorta di carica adrenalinica per i giocatori. La tensione sale alle stelle, chi meglio dei protagonisti Vittorio Losco e Dani Gaudiano della Pielle posso descrivere le sensazioni del derby. Finite le feste si comincia a fare sul serio, come affronterete il derby contro la Pielle? «Con serenità - risponde Vittorio Losco play della Virtus - dobbiamo ancora metabolizzare le festività trascorse, ma per sabato saremo pronti. Sicuramente rispetto alle altre partite un po' di adrenalina sale, affronteremo tranquillamente i nostri avversari anche perché li conosciamo tutti. Il loro gruppo rispetto a noi è avvantaggiato visto che giocano da tempo insieme, sono già un gruppo collaudato rispetto a noi, che dobbiamo ancora amalgamarci meglio.

Vittorio Losco e Dani Gaudiano

Partita dopo partita stiamo cercando anche la continuità che ancora manca, ma questo è un fattore tipico per un gruppo nuovo. La gara indipendentemente da tutto, la dobbiamo affrontare e giocare come sempre affrontiamo gli avversari». Un giocatore che toglieresti al quintetto avversario? «Non so chi non farei giocare, tutto il loro complesso è ben amalgamato, la loro forza è quella del collettivo, ma se devo sceglierne uno dico Luca Acito

perchè lo conosco». In squadra invece chi potrebbe ergersi a protagonista? «Da noi solo il collettivo sarà protagonista, se affronteremo la gara con la giusta mentalità, con il nostro gioco di squadra saremo tutti protagonisti, la nostra classifica parla chiaro abbiamo disputato un buon campionato e manca ancora il girone di ritorno dove possiamo dire la nostra. Da noi c’è molto ottimismo, ma siamo anche consapevoli che gli avversari

sono forti». Il balzo sull’altra sponda dove, forti della prima posizione in classifica, la Pielle cercherà di aumentare il distacco. Dani Gaudiano play-guardia della Pielle esordisce dicendo: «siamo abbastanza carichi, ci stiamo preparando bene per la gara, il coach in settimana ha provato anche nuovi sistemi di gioco, per noi l’obbiettivo è la vittoria per proseguire questo score imbattuti quanto più è possibile. Anche se di fronte affronteremo una squadra

che si è rinforzata con l’innesto di alcuni giocatori, ma molto dipende da noi, dal nostro gioco già ben collaudato». Faccio la stessa domanda fatta a Losco, chi toglieresti nel quintetto avversario? «Nessuno in particolare, forse Losco che è un giocatore d’esperienza, comunque sono tutti buoni giocatori da non sottovalutare, noi siamo consapevoli di essere forti ma con le dovute cautele affrontiamo gli avversari. Poi ogni gara ha una storia a se, noi non abbiamo dei veri solisti, tutto dipende dal nostro gioco, tutti sono utili nessuno indispensabile». Il vostro obbiettivo? «Quello di migliorare lo scorso campionato, arrivareallafase deglispareggicercando di proseguire quanto più è possibile. Lo scorso anno siamo stati fermati subito da due squadre campane e poi è arrivata la sconfitta contro il Salandra per soli tre punti, ora dobbiamo migliorarci rispetto alla passata stagione, non basta vincere solo il campionato». Si conteranno le ore per questa sfida che può valere la leadership cittadina, la Pielle di Luciano Cotrufo ha tutte le carte in regola per continuare la striscia positiva iniziata dalla prima giornata, di certo non vorranno cedere il passo ad una delle dirette concorrenti per la vittoria finale. La fiducia invece regna in casa Virtus, che avendo sistemato la squadra con alcuni tasselli, potrà ambire ad un colpo gobbo ed agganciare in vetta gli avversari, per giocarsi gara dopo gara il campionato, salvo terzi incomodi come il Salandra di coach Pietro Daraio. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

GIOVANILI

Gli esordienti impegnati alla “Befana del Minibasket”

Lunedì primo match del 2010

Pielle, due vittorie ad Aosta

La Virtus under 15 con San Severo

ANCHE QUEST’ANNO la Pielle Matera rappresenta la Basilicata al torneo “La Befana del Minibasket” che è iniziato sabato scorso con la cerimonia inaugurale, nel capoluogo Valdostano. Quattro le partite finora disputate dalla giovane squadra materana che ha racimolato due vittorie e due sconfitte in questa prima fase di torneo che si concluderà questa mattina con il confronto con Dolo che sarà l’appuntamento conclusivo della prestazione della Pielle in questo torneo. Ieri la giovane squadra di Papapietro ha ottenuto una preziosa vittoria contro l’Aosta ed al termine della giornata i ragazzi si sono divertiti in acrobazie sulla neve partecipando alle baby Olimpiadi al parco di Flassin che si trova lì vicino. Il torneo, riservato alla categoria “Aquilotti”(nati negli anni 1999/2000), ha previsto la partecipazione di squadre provenienti da diverse località della penisola. Oltre alle gare di miniabasket sono previste una serie di iniziative ed escursioni in parchi giochi sulla neve. Si tratta di un appuntamento classico che la formazione materana rispetta in questo periodo essendo una delle veterane del classico appuntamento dell’Epifania. E’ certamente un’altra occasione di crescita culturale per i bambini materani vivendo momenti di puro divertimento e conoscere tanti coetanei provenienti da diverse località italiane e dall’estero. La squadra Materana ha l'arduo compito di difendere il primo posto conquistato lo scorso anno, ma non è questo l'obiettivo del sodalizio materano, così come conferma il Prof. Giovanni Papapietro, responsabile del settore minibasket della Pielle Matera: "Lo scorso anno avevamo un buon gruppo, ma ciò nonostante il nostro unico obiettivo era quello di puntare

Il giovane della formazione materana Miriello

I ragazzi della Pielle Matera impegnati nel torneo di Aosta

al solo divertimento dei bambini. Poi sono arrivate, l'una dietro l'altra, le vittorie. Ovviamente sono state ben accette ed hanno contribuito a galvanizzare l'ambiente. Per il 2010 siamo presenti ad aosta con un gruppo in gran parte più giovane di un anno rispetto alla categoria del torneo, ma lo spirito e gli obiettivi sono i medesimi dello scorso anno: cerscita culturale e sano divertimento per i bambini". Con questi obiettivi, inducono a capire il perchè del successo del centro minibasket Pielle, società satellite e Bawer, che annovera tra le proprie fila oltre duecento iscritti tra i soli bambini frequentanti la scuola elementa-

re. Questi i bambini impegnati nel torneo condotti oltre che dal prof. Giovanni Papapietro, dagli assistenti Natale Peragine e Cosimo Paolicelli, Manuel Scalcione, Emanuele Martulli, Angelo Coretti, Fabio Bruno, Luca Montemurro, Luca Caserta, Domenico Paolicelli, Fernando Calia, Pietro Donvinto, Danilo DiMonte e Giuseppe Capolupo. In questi giorni anche la formazione aquilotti della Pielle è impegnata in un torneo a Rutigliano mentre gli esordienti sono appena rientrati da un torneo a Castellammare di Stabia dove hanno centrato un ottimo e prezioso sesto posto nella classifica generale.

GLI ALLENAMENTI del settore giovanile della Corema Virtus Matera riprenderanno giovedi, in vista della gara under 15 eccellenza di lunedi contro San Severo, il campionato under 17 eccellenza invece torna il 20 gennaio e l'Rvm Service ospiterà il Francavilla in un match che è sostanzialmente importante per la formazione di coach Conterosito. Il 12 gennaio poi avrà inizio il campionato rionale under 14, la Virtus naturalmente grande favorita alla vittoria finale dopo il successo nello scorso campionato. Sono rientrati dai prestiti gliatleti della virtus da Siena, Montegranaro, e potenza, successi e complimenti per i ragazzi materani Stefano Miriello ha nto il

torneo under 14 di Pesaro, Mattia Stano invece con la “Virtus Siena” è arrivato 2 nel torneo Zanatta. Terz posizione invece per i Virtussni Velletri, pertralla e Latorre , impegnai anche loro con i cugini della publisis potenza nel torneo under 15 sempre a Pesaro. In vista del derby ricco programma di allenamenti per la Corema. Domani seduta mattutina, giovedi gara amichevole sul parquet della Olimpia Altamura dell'ex Magri, squadra in cui mlitavano lo scorso anno Galante e Losco. Ultimo allenamento di rifinitura poi venerdi sera a Lanera. Tutti disponibili, nessun acciaccato e squadra che si sta preparando con grande impegno e dedizione.

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31 D Il play più esperto: «Ci serve il collettivo», il più giovane: «Vogliamo restare imbattuti»

Mercoledì 6 gennaio 2010


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Mercoledì 6 gennaio 2010

Matera 33

Agenda

Mercoledì 6 gennaio 2010

Festa della Befana

Scatti di Mazzoccoli e Zito

La Befana live su internet

Musical “Tutta la vita è un dono”

COME tradizione, anche oggi come ogni anno si svolgerà alle 10 nel piazzale interno della sede centrale del comando provinciale dei vigili del fuoco, si svolgeranno i festeggiamenti in occasione delle ricorrenza dell’Epifania. Gli uomini del comando si esibiranno in una serie di esercitazioni e di esibizioni per i bambini che il 6 gennaio si recheranno in caserma per incontrare la befana. Sarà proprio lei, a cavallo della sua scopa, ad accogliere i piccoli ospiti per i quali ci sarà festa e caramelle. La Befana arriverà dall’alto per la gioia dei bambini.

SPETTACOLI, moda, musica, teatro, danza, mare, militari, città e paesi e tanto altro ancora. 100 fotografie di Francesca Mazzoccoli e Francesca Zito, in mostra dal 26 dicembre al 26 gennaio in Piazza padre Prosperino Gallipoli a Montescaglioso. Momenti della vita di tutti i giorni fissati dalle due giovani artiste montesi che hanno fatto della fotografia una vera e propria passione, uno stile di vita. Fifty - fifty è il titolo della rassegna che sarà inaugurata la sera del 26 dicembre alle 20.30. Trasmettere emozioni, descrivere paesaggi, ricordare persone e personaggi visti con l'occhio curioso del fotoreporter, bloccare per sempre attimi di vita quotidiana, è l'idea d elle due artiste alla prima esperienza espositiva.

IL 6 GENNAIO 2010 è il giorno dell'Epifania, quello più atteso dai bambini per l'arrivo della Befana. Il sito Sassilive prevede e crea un collegamento diretto nel quale è possibile anche chiedere un regalo virtuale alla Befana Live, disegnata dal giovane graphic designer Marco Capolupo. La Befana Live consegnerà virtualmente, dolci o carbone nella città dei Sassi, «Scegli un personaggio della città di Matera e indica il "regalo" che dovrà lasciare nella sua calza virtuale la nostra Befana Live compilando un messaggio all'interno del nostro SassiBlog!»

DA circa dieci anni i giovani della parrocchia S. Giacomo di Matera danno vita periodicamente ad uno spettacolo teatrale e musicale che coinvolge l'intera comunità cittadina. “Tutta la vita è un dono” è il titolo del musical che quest'anno sarà messo in scena anche oggi al Cine-Teatro Duni in Matera. La trama racconta la storia della Nascita di Gesù. Lo spettacolo si divide in due atti: il primo rappresenta il racconto evangelico con la presenza dei personaggi storici e i momenti più significativi della Natività. Il secondo atto narra la storia di una famiglia normale, la cui serenità viene sconvolta dall'annuncio della nascita di un bambino.

SICUREZZA

IL CONCERTO

Via del Corso C’è Postamat anticlonazione

Si svolgerà oggi alle ore 20.00 presso la Parrocchia di San Paolo in Matera (via Bramante), l’XI edizione del Concerto dell’Epifania per la solidarietà, evento organizzato dal Coro della polifonica Materana “Pierluigi da Palestrina” in collaborazione con l’Associazione D.I.V.A. di Matera. D.I.V.A. "donate il vostro aiuto" è un'associazione di volontari nata a Matera nel 2007 con lo scopo di aiutare dal punto di vista legale e psicologico le vittime di violenze e maltrattamenti in famiglia. Un dramma nascosto, spesso ignorato; opera di mariti alcolizzati, aggressivi, maneschi sia con le mogli che con i figli. Maltrattamenti e violenze sessuali che spesso non vengono neanche denunciate per paura e per condizionamenti sociali e culturali. D.I.V.A. ha attivato anche un numero verde attivo 24 ore su 24. Con la raccolta fondi promossa nel concerto dell’Epifania 2010, sarà possibile fornire un aiuto concreto alle mamma separate e, più in generale, alle donne in difficoltà di cui si occupa l’Associazione, offrendo loro un supporto psicologico e materiale, oltre che vitto e alloggio presso una Casa famiglia. Il Coro della Polifonica Materana “Pierluigi da Palestrina”, diretto dal M° Carmine Antonio Catenazzo, da molti anni porta avanti l’iniziativa del Concerto dell’Epifania, nella convinzione che la musica non sia solo un divertimento, ma anche un modo per attirare l'attenzione sulle iniziative di solidarietà che cercano, nel loro piccolo, di portare aiuto a chi ne ha bisogno. La Polifonica Materana è un’Associazione storica della città, che ha al suo attivo un’attività ultrasessantennale. Nel corso di questi decenni si è distinta per la ricerca e la promozione della musica in generale e vocale in particolare (dapprima sotto la guida del Prof. Lucio Marconi e di don Luigi Paternoster, poi sotto la guida del M° Carmine Antonio Catenazzo), e per la volontà di valorizzare, attraverso la musica, le peculiarità storico-architettoniche del territorio materano. Il 2010 segna un momento importante per il Coro, che inaugura con questo concerto a Matera le celebrazioni per i venti anni dalla ripresa dell’attività corale, voluta dal M° Catenazzo e da un gruppo di giovani appassionati. matera@luedi.it

L’EVENTO

CINEMA

Premio Unitep 2010

Comunale Matera - 0835334116 Hachiko ore 17,30, 19,30, 21,40

Kennedy Matera - 0835334116

Installazione metropolitana

la principessa e il ranocchio ore 17,30 Dorian Gray ore 19,30-21,40

Duni Matera - 0835331812 Musical: “La vita è un dono” ore 20,30

Patron Antonio Matera

Sherlock Holmes ore 17,15- 19,25 - 21,30 Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Io e Marilyn ore 19 - 21,45 Della Valle Ferrandina - 0835755226 Cado dalle nubi ore 19- 21,30 Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Il coro della Polifonica Materana Pierluigi da Palestrina che ha tenuto il concerto a San Paolo

Modello Durc per i commercianti. Ecco le novità LA legge Finanziaria per il 2010 ha finalmente fatto chiarezza sulla presentazione del modello Durc da parte della attività commerciali su aree pubbliche sia per il rilascio dell'autorizzazione amministrativa che per il suo rinnovo annuale. Le nuove disposizioni - secondo l'Ufficio legislativo della Confesercenti- comportano le seguenti conseguenze che, al momento, esonerano in maniera tassativa i Comuni dal richiedere agli ambulanti ogni genere di documentazione: spettando alle Regioni la facoltà di stabilire se condizionare o meno il rilascio dell'autorizzazione per il commercio su aree pubbliche (esercitato in qualsiasi forma) alla presentazione del Durc, fino a quando queste non saranno formalmente intervenute (con l'approvazione di una legge, potendo l'iniziativa economica essere limitata solo mediante tale strumento) i Comuni non potranno pretendere dai soggetti interessati la presentazione del Documento Unico di

Regolarità Contributiva. Si chiarisce che il Durc - se richiesto dalle disposizioni della Regione interessata deve essere rilasciato anche alle imprese individuali (dunque pure a chi non occupi collaboratori o dipendenti con relative posizioni presso l'Inail). Si chiarisce, altresì, che l'autorizzazione deve essere rilasciata anche a chi abbia ottenuto dall'Inps la rateizzazione del debito contributivo. La specifica previsione normativa ci sembra però ovvia, ed anzi potenzialmente si presta a creare problemi nel caso in cui la rateizzazione sia stata accordata dall'Inail, che non viene richiamato espressamente. Gli operatori su aree pubbliche ed i Comuni non avranno, nel frattempo, più l'assillo della scadenza del 31 gennaio prossimo per adempiere a tale provvedimento di legge stando alla vecchia stesura della norma. matera@luedi.it

C’E’tempofino al25gennaio2010pervisitare nelmuseoRidola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.

IL direttivo dell'Unitep, nella riunione del 2 dicembre scorso, su indicazione del Presidente Pellecchia, ha deliberato all'unanimità di assegnare il Premio Unitep 2009, a Don Franco Conese, nostro concittadino, amato e stimato non solo dai materani, ma da tutti coloro i quali hanno avuto la possibilità di conoscerlo. Le motivazioni che hanno determinato tale scelta sono molteplici: inprimo luogo,sono stateevidenziate le caratteristiche di un sacerdote che, ordinato oltre 60 anni fa, ha dato testimonianza di nobile coerenza e pietà religiosa. L'impegno profusoda Don FrancoConese per la gioventù nella scuola, per il movimento laureati e la Fuci è stato quello che forse ha caratterizzato non solo l'uomo di fede, ma anche l'educatore e l'intellettuale che ha aperto ai più diversi stimoli culturali: la tentazione di una lettura integralista della Parola non ha toccato il sacerdote e non ha impedito all'uomo di risultare un educatore stimolante e disponibile sempre alla dialettica con i giovani. Il suo insegnamento è stato sempre sostenuto e affiancato da una cultura umanistica di ampio respiro. Le sue stesse “opere”, nella tessitura linguistica, sono “racconto e favola”, divagazione nello spazio fondo e periglioso del pensiero filosofico, Una nota che ha sempre caratterizzato e caratterizza la persona è la cordiale capacità di comunicazione umana, tendente sempre a ricercare nell'altro quanto di positivo risiede nel cuore umano. In questa nostra società del rumore e del chiasso, del presenzialismo mass-mediatico e privo di pudore, la scelta del “silenzio” da parte del nostro Don Franco sembra essere il messaggio dalla valenza educativa più vera e più urgente. A lui la gratitudine dell'intera cittadinanza, Il premio Unitep sarà consegnato a don Franco Conese il 9 gennaio durante la manifestazione di inaugurazione dell’anno accademico. matera@luedi.it

Sherlock Holmes SUL finire dell'800, Londra è una città pericolosa. Sherlock Holmes e Watson consegnano l'assassino di giovani donne alla giustizia e, dopo aver assistito all'esecuzione capitale, assistono non di meno alla sua apparente resurrezione.

La principessa.. SULLO o sfondo della magica New Orleans, nasce la storia che ha per protagonisti la bella aspirante cuoca Tiana e un principe trasformato in ranocchio.

Io & Marilyn GUALTIERO Marchesi è un “riparatore” di piscine col cuore spezzato e una figlia adolescente. La moglie gli ha preferito il circo e Pasquale.

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Di Renzo via Persio 48 0835/333911

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps

115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461

Antincendio boschivo Servizio taxi Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg.

1515 3332685173 800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150

Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0835 1971063 0835 330538 0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune

0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie

118 0835253111

Pronto Soccorso Consultorio Asm

0835 253212 800216916 0835 253111

Universita’ di Basilicata Centralino Rettore Direttore amm. Sede di via San Rocco Sede di via Nazario Sauro a Pz Numero Verde Segreteria degli studenti

0835388370 0971 202106 0971 202107 0835 255017 0971 201111 800800040 0835 255121

Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Ridola Soprintendenza Beni Amb. Soprintendenza Beni Art.

0835 330856 0835 332832 0835 310058 0835 330858 0835 310137

RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087

STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

0835-344101 0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193

L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’

0835-582467 0835-411847 0835-581003 0835-581074

RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882

LE ROSE LIDO SABBIA D’ORO MERLIN BLEU NICOLAS VILLA MARY

0835-930040 0835- 953140 0835-954458 0835-952396 0835-952327

RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752

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POSTE Italiane rafforza la sicurezza dell'Atm Postamat dell'ufficio postale di via del Corso. Il cash dispenser, disponibile 24 ore su 24 tutta la settimana, è stato infatti dotato di uno speciale dispositivo elettronico all'avanguardia “antiskimming”, dalla caratteristica forma a becco di colore verde, che impedisce la clonazione delle carte di pagamento elettronico. Il meccanismo consentirà ulteriori elementi di sicurezza per i clienti e per eventuali operazioni messe a punto dalla criminalità organizzata, che danneggiano correntini e cittadini. Lo sportello automatico, installato in posizione ribassata per renderlo accessibile anche ai cittadini con limitate possibilità motorie, può essere utilizzato per effettuare operazioni di prelievo di contanti ed eseguire interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricaricare i telefoni cellulari, pagare le principali utenze e oltre 2000 bollettini di conto corrente postale, ricaricare la carta prepagata Postepay. Oltre che dai possessori di carta Postepay, può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro, dai titolari di carte di credito aderenti ai circuiti internazionali Visa, Visa Electron, Mastercard, Maestro, JCB, Diners o American Express. matera@luedi.it

Solidarietà e musica nella chiesa di S. Paolo

APPUNTAMENTI

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Agenda


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Miglionico I risultati raggiunti nei primi 6 mesi di attività amministrativa del sindaco Buono

Entro l’estate riapre il castello Domanda per i finanziamenti con i Piot per valorizzare i circuiti turistici MIGLIONICO - Serata all'insegna dell'informazione nell'aula Magna dell'Istituto Comprensivo di Miglionico. Il sindaco, Angelo Buono, ha incontrato la cittadinanza oltre che per un augurio per il nuovo anno, per illustrare l'impegno ed i risultati raggiunti nei primi 6 mesi di attività amministrativa. «Una formalità, quella di questi incontri periodici - ha specificato il sindaco - che intendo mantenere nel tempo. Un confronto attivo con la cittadinanza, utile e costruttivo. Dall'insediamento, 8 giugno, ad oggi, notevoli passi sono stati mossi in tutte le direzioni. La cartellonistica estiva del Serestate, ha avuto un buon gradimento da parte della cittadinanza che si è complimentata con organizzatori e partecipanti. Entro i primi 30 giorni abbiamo riaperto e reso funzionanti i bagni pubblici, chiusi da tempo. Abbiamo

Il sindaco Buono; a sinistra il castello

riavviato i lavori di restauro al Castello del Malconsiglio. Entro l'estate, contiamo di riaprire al pubblico il maniero, chiuso da troppo tempo. Abbiamo prodotto domanda per consentire a Miglionico e al Castello di ottenere finanziamenti con i fondi Piot (Piani Integrativi di Offerta Turistica) per

una valorizzazione nei circuiti turistici. Un occhio all'ambiente lo abbiamo. La raccolta porta a porta di carta e plastica è partita in via sperimentale nei rioni periferici e lo smaltimento dei rifiuti ingombranti con ottimizzazione del servizio è in atto. Dal lato scuola, lavori di tinteggiatura e verifica

del carico con rilascio dell'agibilità mancante da tempo. Acquisti di asciugamani elettrici per evitare sprechi di carta sono stati programmati e installati. Ultimati lavori di pavimentazione tra via Roma e via Porta Pomarico con riqualificazione urbana con nuovi arredi. A breve, l'orologio che

segna il tempo in piazza, sarà riparato e una nuova illuminazione lo valorizzerà. Il parcheggio da oltre 50 posti di Porta Pomarico, è stato aperto in via straordinaria per queste feste ed è in fase di ultimazione per allentare la pressione delle auto nel centro storico. Impegnata una somma di 70.000 euro per la manutenzione di strade di campagna e altri 50.000 euro previsti per sistemazione di ulteriori danni da piogge. Consegnato al comune il redatto Regolamento Urbanistico che contiamo di approvare e rendere operativo entro l'anno. Riportata la luce sulla zona Pip con sistemazione delle griglie di acqua bianca e riparazione di buche e tratti non asfaltati. Revoca di lotti Pip non utilizzati con assegnazione ad aziende che ne garantiscano l'utilizzo per nuove attività. Ultimazione dei lavori di impianto dell'erba e messa in sicurezza del campo sportivo. Rifaci-

mento del muro perimetrale caduto a seguito delle intemperie del 13.12.08. Ricerca di fondi per risistemare il campo da calcetto anch'esso rovinato causa intemperie. Inserimento della ex Scuola Media, abbandonata da anni, nel bando dei fondi Pois per ricavarne strutture sportive e ricreative da affidare a associazioni culturali, musicali sportive. Nota dolente il problema canile. Oltre 80.000 euro sono destinati a canili della provincia, per la tenuta dei cani abbandonati nel territorio di Miglionico. L'ultimazione del canile e il bando di gara per appaltare il servizio è da farsi urgentemente per abbattere questi costi». Una maxi-tombolata, con il ricavato devoluto per acquisti al Mercatino di Natale, per contribuire ad una Scuola migliore è stata la chiusura della serata con il consueto brindisi augurale. Antonio Centonze

Miglionico Nell’ambito del cartellone “Il Profumo del Natale”

Pisticci Pubblico numeroso

Solidarietà in musica a sostegno della ricerca contro la sclerosi

Note di giovani talenti nella manifestazione della Gymnasium

MIGLIONICO - Nell'ambito delle manifestazioni del periodo natalizio, “Il Profumo del Natale”, organizzate dalla locale amministrazione, nella serata del concerto “Christus Jesus Natus Est”, canto e solidarietà sono andate a braccetto. Una serata a favore della associazione onlus per il sostegno della ricerca contro la sclerosi multipla, quella tenutasi a fine anno nell'aula magna dell'istituto comprensivo. Il coro polifonico, “Le Voci del Creato”, diretto da Anna Maria Manzara, musicista diplomata del Conservatorio “Duni” di Matera, si è esibito in una serata che è riuscita a stimolare i sentimenti e a creare un'atmosfera speciale complice anche il periodo natalizio. Un coro composto da 18 elementi quello che si è esibito con successo tra gli applausi in una cornice di pubblico che ha gremito la sala “don Donato Gallucci”. Oltre alla regista di scena e soprano di canto, Anna Maria Manzara, a comporre il coro, altri sette sopra-

Il coro “Le voci del creato”

ni nelle persone di Rosa Grande, Licia Lavecchia, Filomena Longo, Michela Radogna, Francesca Cammarota, Elisa De Lucia e Alessandra Vesia. Cinque erano i contralti nelle persone di Angela Centonze, Angela Musillo, Carmen Tubito, Piera Clementelli e

Marisa Pace. Cinque anche i tenori: Christian Giorgio, Francesco Benedetto, Giulio Citro, Gaetano Tubito e Pietro Vesia. Con la presentazione di Michele Ventura, il coro ha eseguito una dozzina di brani canori prettamente a tema natalizio. Musiche di Schubert, Frank, De Liguori e Brahams eseguite con l'accompagnamento degli artisti Antonio Giorgio al flauto e Angelo Manzara al pianoforte, hanno allietato la platea. A fine concerto apprezzate le esibizioni dei talenti in erba, Cecilia Salerno (8 anni) con una esibizione recitata e dei piccoli musicisti Samuele Maggi, Angelo Musillo e Christian Giorgio al pianoforte e quella di Vincenzo Bertugno al flauto. Tutti i contributi volontari raccolti nella serata, sono stati devoluti all'associazione materana dell'Aism. Un gesto di solidarietà per focalizzare e far riflettere anche sui problemi di chi soffre. an.ce.

PISTICCI - Si è svolto nei giorni scorsi nella chiesa madre, organizzato dall'associazione culturale Centro Studi Gymnasium, presieduta da Giuseppe Sigismondo , il concerto di Natale 2009, presentato da Maristella Jula. Dinanzi a una platea numerosa ed esigente, fra clamorosi applausi, si sono esibiti giovani artisti lucani in solenni esecuzioni di brani natalizi, mostrando doti musicali di grande spessore. Al flauto Raffaele Bifulco, all'oboe Vito Donato Grieco, al clarinetto Salvatore Frammartino, al corno Nicola Tufaro, al fagotto Antonio Andriulli. Tutti giovani brillantemente diplomati al Conservatorio “E. R. Duni” di Matera, vincitori di numerosi concorsi nazionali e internazionali e che attualmente collaborano con Orchestre italiane e straniere di rinomata fama. Nella prima parte del concerto, il Quintetto di fiati ha eseguito una suite di antiche danze natalizie ungheresi di F. Farras, le musiche imperiture di Bach “Aria sulla IV corda” e di Landerson, “A Christmas celebration”.Nella secondaparte,ad arricchireilconcerto, alQuintetto si sono aggiunti: Nunzio Quero al pianoforte, Rossella Bifulcoal flauto,Chiara Vitellial violino,Marco Caldaraalle percussioni e Vittorio Vitelli, che, con la sua voce e alla chitarra, ha proposto alcuni brani natalizi a carattere francescano. Maria Pia Famiglietti

I montesi salgono a quota 23 punti conquistando l'ottava posizione

La Libertas espugna il Real Irsina MONTESCAGLIOSO - Si rivelano pesantissime le prime reti stagionali messe a segno da Claudio Ciracì e Maurizio Raddi grazie alle quali la formazione montese ha colto una pesantissima vittoria, per 2-1, espugnando il campo del Real Irsina, squadra rinforzatasi nell'ultimo mercato che perde la sua imbattibilità casalinga dopo otto mesi. La vittoria colta dalla Polisportiva Libertas Montescaglioso assume un valore di ulteriore importanza innanzitutto perché ottenuta in rimonta (i locali erano passati in vantaggio al 20' del primo tempo grazie ad un penalty realizzato da Fiorino) e per le tante assenze che hanno impedito di schierare la formazione

che solitamente scende in campo. Tra le fila montesi, infatti, erano assenti numerosi titolari, come Ivan Carriero, Stefano Cifarelli, Luigi Mangia, Marco Simmarano, Nicola Braj, Gianni Mossuti, mentre Rocco Ditaranto ha potuto solo sedere in panchina insieme ai giovanissimi Lello Martino e Alessandro Mossuto. In ogni caso sono stati sostituiti egregiamente dai loro compagni, guidati dal veterano di mille battaglie Michele Santochirico e dal match winner Maurizio Raddi, quest'anno meno utilizzato per motivi professionali, che non si è fatto sfuggire l'opportunità, al 91', di dare i tre punti alla sua squadra. Con la vittoria ottenuta sul campo irsinese

i montesi salgono a quota 23 punti che vale loro l'ottava posizione (insieme alla Santarcangiolese), riscattandosi dalla sconfitta subita a Lagopesole e confermando tutta la loro vocazione offensiva, vista la quarta affermazione colta lontano dal Comunale. Di ritorno dalla trasferta grande l'entusiasmo per la società montese, rappresentata dal dirigente Vincenzo Natale, il quale ha definito gli undici ragazzi scesi in campo altrettanti leoni, capaci di dare tutto e disputare una gara gagliarda, affermazione che fa ben sperare in vista dell'impegnativo confronto casalingo di domenica 11 gennaio prossima. Alle 14.30 è attesa la terza in classifica Mi-

La Polisportiva Libertas

glionico (30 punti), squadra nella quale militano i montesi Marco Gallitelli, Rocco Menzella e Nunzio Domenico Salluce, il cui stato di forma è confermato dalle 5 segnature inflitte al Rotondel-

la. All'andata, giocata in recupero vista l'impraticabilità del campo di La Martella alla seconda giornata, gli uomini di mister Paterino si imposero per 2-1. Michele Marchitelli

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Mercoledì 6 gennaio 2010


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Pronti alcuni eventi mirati alla promozione del dono del sangue

Fidas, raggiunto a Grassano il traguardo delle 560 sacche raccolte GRASSANO - Cinquecentosessanta le sacche di sangue raccolte nell'anno 2009 presso il punto prelievi della Fidas di Grassano. Un risultato straordinario che il presidente Giovanni Spadafino ha così commentato: «L'anno appena trascorso è stato più che positivo non solo per la sezione di Grassano ma per tutte le altre sezioni della Fidas che sparse sul territorio regionale hanno assicurato ai Centri Trasfusionali l'autosufficienza per quanto riguarda il sangue intero.

Grassano ha raggiunto lo straordinario traguardo delle 500 sacche raccolte nella giornata di donazione di plasma del 9 dicembre scorso con il donatore Giuseppe Deniso. Con la giornata programmata del 28 dicembre e grazie anche ai tanti ragazzi universitari presenti in paese per le festività natalizie si è potuto raggiungere poi il risultato delle 560 unità». «Tante le iniziative promosse nel 2009 dalla Fidas Grassano - ha continuato Spadafino - sicuramente la più significativa è stata l'o-

spitalità offerta per una settimana a un gruppo di ragazzi de L'Aquila, presso le famiglie di donatori, che in seguito al sisma dello scorso aprile vivevano il disagio della tendopoli. Dopo questa manifestazione si è registrata una maggiore partecipazione di giovani alla vita della sezione, cosa che fa ben sperare per il mantenimento dei risultati raggiunti dopo ventotto anni di operato dell'associazione. Per il 2010 la sezione ha già pianificato una serie di eventi e di appuntamenti mirati alla promozione del

dono del sangue, ed ha già messo in calendario cinque giornate straordinarie di donazione in aferesi aderendo di fatto al piano regionale sangue per incrementare la raccolta di plasma che nella nostra Regione non ha ancora raggiunto l'autosufficienza». «Un ringraziamento - ha continuato Spadafino - va alla dottoressa Anna Rita D'Agostino, direttore sanitario Fidas, e al dottor Vincenzo Denisi nonché alle infermiere professionali Imperia Vignola e Filomena Siggillino per l'o-

L’infermiera Siggillino e il donatore Deniso

pera professionale di volontariato che svolgono nelle giornate di raccolta sangue, ma anche a nuovo personale sanitario, il dottor Francesco Sanseverino, la dottoressa Sara Calciano, la dottoressa Rosal-

ba Gentile, che ci permetterà di garantire il programma del 2010 che è segnato dall'inserimento in calendario di ulteriori 5 giornate dedicate alla donazione in aferesi». provinciamt@luedi.it

Grassano L’assessore Luberto: «Le opere saranno appaltate nei primi mesi dell’anno»

Case popolari nel centro storico Nel comparto Schiavone per un importo del valore di 1.200.000 euro GRASSANO - Fine d'anno tempo di bilanci e occasione per programmare le nuove attività. E’ quanto ha fatto l'assessore ai lavori pubblici del comune di Grassano, Filippo Luberto, che in una conferenza stampa ha illustrato gli impegni attesi e i progetti futuri del suo assessorato. «L'anno appena trascorso - ha spiegato Luberto - ha visto la chiusura dei seguenti lavori: ultimazione lavori palazzo Materi, urbanizzazione della zona artigianale zona D1/2; sistemazione idraulica fosso golfi e fosso depuratore, sistemazione cinque alloggi edilizia popolare via Milano pronti per la consegna a scorrimento graduatoria, lavori di regimentazione e riqualificazione del cimitero e ristrutturazione cappella cimiteriale, scuola don Bosco, ristrutturazione caserma dei Carabinieri, sistemazione scalinate di via Don Minzoni, via C. Pirrone, via fratelli Cervi, e appaltata la sistemazione strada via cinti per un importo di 150.000 euro». Questi i lavori portati a termine mentre è già cominciata la programmazione per il 2010 con una serie di interventi imminenti che vedono già la copertura finanziaria e i relativi progetti definitivi esecutivi pronti ad essere appal-

Il comparto Schiavone; a destra l’assessore Luberto

tati. «Molti hanno già copertura finanziaria - ha continuato Luberto - e si tratta della sistemazione idraulica del fiume Basento per un importo di 208.000 euro progetto a cura dell'Adb, del consolidamento del cimitero sul versante nord con palificazione e drenaggi in seguito al rischio idrogeologico per un importo di euro 350.000». La novità più importante sembra essere la costru-

zione di alloggi di edilizia popolare comparto Schiavone nel centro storico dell'abitato per un importo di 1.200.000 euro nonché la riqualificazione urbana con la messa in sicurezza di strade, gradinate e spazi pubblici adiacenti a quartieri di tutto l'abitato per un importo di euro 147.000 e la sistemazione dell' abside di piazza purgatorio. Attesa anche la ripartizione dei fondi della Legge 219/81

come approvazione di delibera di Consiglio Comunale del 24 novembre scorso che saranno così suddivisi: 700.000 euro edilizia privata, 180.000 euro residui ed accodamenti, 176.000 euro per opere pubbliche (scuola don Bosco) in ottemperanza alla legge regionale 32 e 18 somme da assegnare dopo avere ricevuto il nulla osta del Ministero delle Infrastrutture.

Credo che tutte queste opere saranno appaltate nei primi mesi dell'anno - ha previsto Luberto con questo non abbiamo risolto tutti problemi ma solamente una parte e la progettazione è momento importante per l'amministrazione in quanto a volte passano anni per vedere realizzata un'opera per questo stiamo già ad uno studio di fattibilità su alcuni progetti. E' nostra intenzione riqualificare via meridionale a partire da piazza A. Ilvento fino a via garibaldi, la ristrutturazione pubblica dell'intero abitato, inoltre l'amministrazione intende procedere alla rilevazione della segnaletica stradale per la realizzazione del catasto di segnaletica urbana mediante sistema informativo dinamico da utilizzare per la gestione e la messa a norma del patrimonio segnaletico». L’assessore Luberto ricopre l’incarico dal 26 gennaio 2009: « Ringrazio il sindaco Vito Magnante per la fiducia accordatami e il supporto dell'ufficio tecnico del comune per questi mesi di intenso lavoro mirato alla risoluzione di tante situazioni già avviate e per la predisposizione di quelle programmate», ha concluso. Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it

Grassano Fabio Ungaro giornalista di Avvenire ospite del Centro Il Carmelo

Famiglia e mass media, sinergia continua

Fabio Ungaro

GRASSANO - Mass Media e Educazione, comunicazione e famiglia, questo il tema dell'incontro promosso dal Centro Socio Culturale Il Carmelo di Grassano. Ad introdurre l'intervento del giornalista del quotidiano cattolico Avvenire Fabio Ungaro, don Giovanni Grassani, Parroco della Parrocchia Madonna del Carmine. Presente all'incontro il presidente del circolo culturale Rocco Gentile che ha spiegato che quest'appuntamento rientra nella programmazione associativa di approfondimento di problematiche comuni. «Voler riflettere su questi temi - ha commentato don Giovanni Grassani -

lungi dal pensare che si possa affrontare una questione così importante con mere e semplici conferenze, è il tentativo di prendere coscienza e di provocare ad una maggiore attenzione proprio le famiglie, dunque gli adulti per arrivare ai giovani, rendendo però i giovani stessi soggetti protagonisti di un impegno e di un'assunzione di responsabilità. Infatti, come l'iniziativa scorse, anche le prossime, calendarizzate con una frequenza mensile, sono promosse e gestite anche dal Centro di Aggregazione Giovanile». Ha riscosso molta attenzione l'intervento di Fabio Ungaro che si è intrattenuto, con

un discorso dialogante e provocatorio, sulla grande responsabilità che hanno gli adulti nel vigilare sul corretto uso degli stessi mezzi. «L'attenzione non dovrebbe mai abbassarsi ha aggiunto Ungaro - pensando che i ragazzi non fanno niente di sbagliato stando semplicemente davanti ad un computer, perchè in realtà grossi pericoli si possono celare dentro questi incontri virtuali, dove il mondo sembra non essere vero e dove si può assumere una serie di diverse identità, credendo di poter vivere con più volti o più vite diverse. L'importanza delle regole la si potrà sperimentare di certo in un pe-

riodo più lontano, ma ciò non deve far demordere la famiglia sul darle. Ne va della tenuta della famiglia stessa, in termini di autorevolezza e di credibilità. In realtà in cui la televisione arriva in continuazione (e non ad intermittenza) e purtroppo anche nelle stanze dei ragazzi (nonostante psicopedagogisti dicano di non installarli nelle camere da letto) il mondo che si presenta alle giovani generazioni sembra perdere il principio di realtà, che una volta si sarebbe chiamato buon senso e che oggi diventa evanescente. gi.sp. provinciamt@luedi.it

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Tursi Le due coalizioni si preparano ad affrontare l’elettorato. Si ricandida Salvatore Verde

Corsa al voto, ecco i primi nomi Le elezioni comunali mettono in moto le attività dei partiti. Parla Nuccio Labriola TURSI – Ormai non è più tempo di posizionamenti c’è da far presto. Nella città di Albino Pierro fervono i preparativi in vista delle elezioni comunali di fine marzo. I partiti a Tursi sono tanti, ma tanti sono anche i veti incrociati tra i vari esponenti della politica locale. Dopo la caduta prematura dell’amministrazione di centrosinistra capeggiata dal sindaco Antonio Guida, la gente attende una svolta, un cambio di passo. E per far sì che questo accada servono candidature di prestigio dal peso altisonante. Vox populi parla di due nomi: l’avvocato Giuseppe Labriola, capogruppo alla Provincia di Matera del Popolo della Libertà e Salvatore Verde, giornalista, insegnante di scuola materna e uomo di cultura dagli svariati interessi. Entrambi tursitani doc e molto amati dai loro concittadini. Labriola, interpellato dal Quotidiano ha focalizzato la situazione attuale del Pdl: «Abbiamo aperto una discussione se-

A sin. Nuccio Labriola, in alto Salvatore Verde

rena nel partito – ha detto l’esponente di spicco del Pdl – siamo disposti a fare una coalizione forte anche senza simbolo, che lavori per Tursi su un programma reale. Ci vuole una squadra seria, forte, coesa e motivata che

punti alla risoluzione definitiva dei problemi che sono presenti da anni nella nostra città. Noi siamo per la rivalutazione della Rabatana e di tutto il territorio in genere, tra cui le importanti frazioni di Panevino e Ca-

prarico. A Tursi –ha concluso Labriola - è necessario creare posti di lavoro e per cui servono iniziative di sviluppo». La sua non è un’autocandidatura, ma sono in molti a vedere bene una sua discesa in campo, visto l’alto

profilo del personaggio. Salvatore Verde, è il nome più in voga negli ambienti di centrosinistra verso cui tutti i partiti sia a livello locale che provinciale convergono. L’unica eccezione è rappresentata dal Pd locale

che nonostante alle ultime amministrative (provinciali) non abbia brillato in consensi, è composto da una pletora di anime contrastanti in alcuni casi anche e con tanta voglia di primeggiare. Per Verde, che interpellato dal Quotidiano non conferma e non smentisce, si tratterebbe di un ritorno in grande stile dal ’95, anno in cui ha terminato il suo mandato di assessore all’Ambiente della Provincia, tra le fila del Partito socialista e dei laburisti. Nello scenario locale resta decisivo il ruolo che intenderà recitare l’Udc che vede Enzo Ruggiero, commissario della Comunità montana “Basso Sinni” con sede a Tursi e capogruppo in Consiglio regionale, il suo massimo esponente. Infatti il ruolo dello Scudo crociato non ancora chiaro, potrà delineare e definire in maniera netta e chiara, alleanze, liste, programmi e uomini. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Valsinni Esibizione di Gianluca Petrucci e Paola Pisa tra i ragazzi del Morra

Concerto in onore di Carafa Flauto e pianoforte per brani del principe di Colobraro VALSINNI - Nell'Istituto Comprensivo “Isabella Morra” di Valsinni, Colobraro, nei locali della Scuola "Antonio Fortunato" è stato presentato il tradizionale concerto di Natale, quest'anno per flauto e pianoforte su tema: “Un grande fra i grandi”, ispirato al Principe di Colobraro Michele Enrico Carafa compositore dell'800. Il concerto è stato eseguito dal maestro Gian Luca Petrucci docente del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, al flauto e dalla pianista Paola Pisa. I due grandi artisti hanno eseguito un programma su musiche di Saverio Mercadante, Gaetano Donizetti, , Carlo Michele Sola, Rossini , Bellini e naturalmente del Principe Michele Enrico Carafa. I due maestri hanno concluso la loro lezione-concerto con la Cavatina sul tema “O cara memoria” di Michele Enrico Carafa, opera che il maestro Gian Luca Petrucci ha rinvenuto anni fa a Milano in una sua ricerca di opere dell'ottocento. Tale cavatina ha riportato alla nostra memoria la melodia che i vecchi pastori lucani suonavano dietro ai loro greggi con pifferi di canna, ciaramelle o "trombette monacali" fino agli anni '50 del secolo scorso. Ma scorriamo brevemente alcune note biografiche dei due artisti: Gianluca Petrucci ha studiato sotto la guida del padre, conseguendo il diploma con il massimo dei voti e la menzione speciale. Ha effettuato oltre 750 concerti svolgendo tournèes in Europa, Stati Uniti, America del Sud, India, Asia ed Africa del Nord. Primo flauto solista dell'Orchestra da camera dell'Angelicum di Milano. Ha ricoperto lo stesso ruolo anche presso l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, del Teatro Regio di Parma e della Rai di Roma. Ha inciso 20 cd e registrato recital solistici per le maggiori emittenti radio-televisive del mondo. Ha effet-

tuato numerose “prime esecuzioni” di opere di autori del ‘700, dell'Ottocento e contemporanei e ha curato 230 pubblicazioni fra ristampe di opere rare del Settecento, dell'Ottocento e trascrizioni di importanti composizioni di J. S. Bach, N. Paganini, J. Brahms, S. Prokofiev. Come saggista ha pubblicato 80 studi storici e 19 monografie, fra cui quelle dedicate a Saverio Mercadante, Leonardo De Lorenzo, Saverio Gazzelloni, Giuseppe Brugnoli, Wolfgang Amadeus Mozart, tradotte anche in inglese, francese e tedesco. Petrucci suona su uno strumento costruito dal leggendario Jack Moore ed è titolare di una cattedra di flauto presso il Conservatorio Santa Cecilia in Roma. Paola Pisa ha studiato e si è diplomata in pianoforte presso il

Conservatorio di Ferrara. Compiuti gli studi musicologici a livello universitario si è poi perfezionata in clavicembalo. Ha vinto il concorso nazionale per Maestro collaboratore presso il Teatro Comunale di Bologna ed ha svolto una intensa attività concertistica in Europa, in Asia e negli Stati Uniti d'America, tenendo anche seminari e stage in diverse Università americane. Ha curato e pubblicato saggi, revisioni e riduzioni pianistiche per le case editrici Zanibon-Ricordi, Curci, L.I.M., Lemoine, Zimmerman e Billaudot. Accompagnatrice ufficiale ai corsi di San Marino con Renata Tebaldi. Ha collaborato anche con celebri flautisti come Andràs Adorjàn, Susan Milan, Alain Marion, Maxence Larrieu, Denis Lupachev, Janos Balint, Wolfgang Schulz, Andreas Blau, Jean-

Un’immagine del concerto che si è svolto a Valsinni

Claude Gerard, Davide Fornisano, Andrea Griminelli, Ransom Wilson, Pierre-Yves Artaud. È docente presso il Conservatorio Santa Cecilia in Roma. Dunque, la Scuola di Colobraro ha degnamente onorato il suo principe compositore dell'Ottocento, Michele Enrico Carafa, col patrocinio del Comune che porta avanti, sia pure con fatica, il discorso musicale del celebre compositore, docente di contrappun-

to presso il “Conservatoire di Parigi”. Certamente è un impegno non facile soprattutto nel reperire materiale d'altri tempi se non ci si affida a grandi professionisti come appunto il Maestro Gianluca Petrucci, docente del prestigioso Conservatorio Santa Cecilia in Roma, che ha scoperto la Cavatina sul tema “ O cara memoria” del principe Carafa. Pietro Giovanni Lucarelli provinciamt@luedi.it

Tursi La XII edizione della manifestazione ha riunito due cori straordinari

Epifania in musica in Cattedrale

Un’immagine del coro

TURSI - In cattedrale, si è svolta la XII edizione del concerto: “Aspettando l'Epifania” XIII in tipico stile medioevale eseguito dal Coro polifonico “Regina Anglonensis” diretto dal M° Francesco Muscolino e dai “Cantori Materani”, una formazione storica nata nel 1975 e diretta dal Maestro Alessandra Barbaro. Ospiti d'onore: mons. Francesco Nolé vescovo della diocesi di Tursi - Lagonegro e mons. Francesco Cuccarerese arcivescovo emerito di Pescara. Ha presentato l'evento Giuseppe Ranoia, cantante lirico ed operatore culturale. Tra i presenti, i due parroci don Battista Di Santo e don Giovanni Lo Pinto, numerosi appassionati, e i soci del Centro Sociale Anziani di Santi Quaranta. La serata era dedicata a

mons. Nolé che il 7 di questo mese festeggia nove anni di servizio nella diocesi. Questi i brani della corale tursitana, che ha iniziato per prima: “Ecce Sacerdos”, “Cantate Domino”, “Una musica dal ciel”, “Quando nascette Ninno” ed infine una canzone sacra popolare, in onore della Madonna di Anglona, scritta da Mario Bruno che era presente al concerto. Poi i due cori si sono uniti e come se fossero una sola voce hanno cantato: “Ave Verum Corpus” di Mozart e “Jesus Bleibet Meine Freude” di Joan Sebastian Bach. Per Ranosa: «La musica è il veicolo privilegiato della preghiera e si soffre molto la povertà di cultura nel nostro paese». C'è stato per tutta la durata del concerto un rigoroso silenzio interrotto soltan-

to dagli applausi ad ogni fine esecuzione. E' stato impressionante ascoltare le arie di Mozart con i due cori uniti e mescolati insieme da cui usciva una unica voce musicale. Per il vescovo Nolé ogni anno è sempre più bello. L'augurio è di continuare a stare vicini. La Barbaro poi ha invitato tutti a cantare: “Tu scendi dalle stelle” che il vescovo Nolé ha voluto dedicare al vescovo di Matera mons. Salvatore Ligorio. Alla fine del concerto è stato offerto agli ospiti un ricco buffet dalle suore, con una bella torta che è stata tagliata dai due maestri in segno di amicizia, con gli applausi dei coristi, quasi fosse un gemellaggio musicale. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

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Montalbano Presentato ufficialmente, l’obiettivo è dare una svolta all'amministrazione

Comunali, il Pd sceglie Marrese Il candidato sindaco è appoggiato dai socialisti e dalla lista “Stella” MONTALBANO - Presentato, ufficialmente, lunedì, a Montalbano, il candidato per una delle liste di Centrosinistra, Piero Marrese, espressione del locale circolo del Pd con l'appoggio dei socialisti e della lista “Stella”. In una sala gremita, all'ottanta per cento da giovani, Antonio Romano, portavoce del direttivo, ha chiarito il percorso effettuato in questi mesi per arrivare alla definizione del candidato e di un quadro di alleanze, in parte concretizzato, in parte andato a monte. Ultimo fra i quali gli accordi intercorsi con “Alleanza per Montalbano”, con membri provenienti dal centrodestra, oggi fuori da ogni discorso di collaborazione. Piero Marrese, giovane legale e collaboratore alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bari, sebbene alla prima esperienza di candidatura politica nella gestione di un ente pubblico, ha sin dai tempi universitari, partecipato a direttivi studenteschi determinando con il suo apporto nuove politiche anche in campo di gestione di problematiche studentesche. Oggi, si sente pronto per dare corpo ad un cambiamento nell'amministrazione del paese, la sua candidatura,

Piero Marrese

infatti, così come sottolineato anche dai decani di militanza di centrosinistra: Cosimo Diazenna, Carlo Bertilaccio, Fabio Bitonte e Pippo Viggiano, è tutta all'insegna del riformismo. Assenti alla presentazione i rappresentanti tanto provinciali che regionali del Pd, mentre preoccupa e non poco i simpatizzanti del centrosinistra e chi vuole un'alternativa al centrodestra, l'assenza di nomi quali: Elio Rodolfo e Salvatore Maiellaro, dell'area Bersani del Pd; Nicola

Tauro, oggi consigliere comunale uscente di opposizione, e consigliere provinciale in carica; Rocco Appella tra i fondatori del Pd, non solo a livello locale e Giuseppe Di Sanza, consigliere comunale di minoranza, oggi di Sinistra e Libertà. Contattati dal Quotidiano alcuni degli assenti, pur manifestando rispetto e stima per Piero Marrese, hanno parlato anche di un eventuale sostegno allo stesso se solo il Pd segue procedure diverse da quelle intraprese.

«Non comprendo - ha sostenuto Rocco Appella, fautore di una lista civica del centrosinistra - come si possa prima nominare il candidato sindaco e poi convocare le altre forze per il programma. La prassi è inversa; il rinnovamento non sta nella scelta di un giovane ma nei programmi. Sabato presenterò un programma in una pubblica assemblea chi vorrà, anche di altre forze politiche, potrà sottoscriverlo, condiviso l'intento, poi si penserà alla candidatura del sindaco. Qui la gente ha fame, c'è chi non sa come mandare avanti le famiglie e altri pensano alle poltrone». Il problema serio, invece, per Maiellaro, dell'area Bersani, sta nel fatto che nel centrosinistra a Montalbano manca una leadership sia di partito che di persone. «Noi siamo per un'ampia alleanza di centrosinistra; Marrese e Di Sanza devono capire che non si può spaccare un'area solo perché ambiscono ad una carica. Tutte le forze del centrosinistra si confrontino su un programma e su alcuni nomi e poi si proceda alle primarie, allora sarà una scelta democratica e partecipata». Anna Carone provinciamt@luedi.it

Due diverse operazioni dei finanzieri della tenenza di Policoro

Sequestrati dalle Fiamme gialle 110 kg di botti illegali POLICORO - Colpo grosso dei finanzieri della tenenza di Policoro che, a seguito di mirate indagini, nei giorni scorsi, in due distinte operazioni, hanno sequestrato 110 kg di artifici pirotecnici nei confronti di B.S., 48 anni di Tursi (30 chilogrammi), e A.R., 26 anni di Policoro (80 chilogrammi). Il materiale esplodente, classificato alle categorie IV e V, era stato acquistato in Puglia ed in Calabria, ed era illegalmente detenuto presso le abitazioni dei due improvvisati artificieri, senza nessuna misura di sicurezza. Le Fiamme Gialle materane, in questi giorni di festa, hanno intensificato l'attività di controllo del territorio anche per prevenire incidenti connessi ai tradizionali botti.

Le Fiamme Gialle di Policoro con il materiale sequestrato

Montalbano «Profonda stima per Nigro»

Propati aderisce ad Alleanza per l’Italia «E’ un progetto serio»

Gabriele Propati

MONTALBANO - «Il fondatore del gruppo civico "Alleanza per Montalbano" Gabriele Propati - si legge in una nota - aderisce e confluisce nel nuovo progetto politico che fa capo al senatore Francesco Rutelli che in Basilicata prosegue la nota - ha come punto di riferimento il consigliere regionale Roberto Falotico, l'ex presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro e l'imprenditrice Vilma Mazzocco». «Ho deciso di intraprendere questo nuovo percorso - ha dichiarato Gabriele Propati - poiché era necessario essere parte di un progetto serio e credibile che, ad ogni livello, si candidi ad essere punto di riferimento delle istanze del popolo, deluso da questo bipolarismo malato. Un bipolarismo - ha aggiunto il giovane esponente politico - che vede da una parte, un Partito Democratico spostato troppo a sinistra, dall'altra una pseudo destra populista soggiogata dal potere economico di Silvio Berlu-

sconi e schiava dei continui ricatti della Lega di Umberto Bossi. Sono felice di aver aderito ad Alleanza per l'Italia - ha affermato ancora Propati - poiché mi lega una profonda stima con il presidente Carmine Nigro. Si tratta di un politico di lungo corso che ha saputo sempre mettersi in gioco e che è riuscito sempre ad essere alla ribalta dello scenario politico regionale e non solo» ha concluso il fondatore del gruppo "Alleanza per Montalbano". Al di là delle vicende politiche nazionali c'è da tener conto anche delle vicissitudini locali che vedono un importante paese della Provincia di Matera come Montalbano al rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. «Credo che insieme ad altri amici saremo i protagonisti di un progetto nuovo e credibile in vista delle prossime elezioni comunali», ha concluso Propati. provinciamt@luedi.it

Nicola Longaretti nominato presidente, diciotto i soci fondatori

A Nova Siri si è costituita l’Unitre NOVA SIRI - Si è costituita da poco a marina di Nova Siri la sede dell'Unitre, l'università della Terza età, associazione di promozione sociale e culturale senza scopo di lucro, basata sul volontariato e aderente all'associazione nazionale delle Università della Terza Età di Torino. La sede locale di Nova Siri, è attiva presso l'ente di formazione Corfor in via Siris. La costituzione è avvenuta alla presenza del vice presidente nazionale Silvio Aprea, che ha espresso il suo compiacimento per la presenza qualificata dei diciotto soci fondatori. In sede di assemblea costituente, tra gli associati, sono stati nominati gli organi dirigenti, tra i

quali figurano nella qualità di presidente il docente in stato di quiescenza Nicola Longaretti, direttore dei corsi figura l'Insegnante Maria Bavila e il tesoriere l'avvocato Anna Rinaldi. Le finalità della sede Unitre di Nova Siri sono quelle previste dallo statuto nazionale e precisamente l'attività di educare, formare, informare, fare prevenzione, nell'ottica di una educazione permanente, ricorrente e rinnovata e di invecchiamento attivo, promuovere la ricerca, aprirsi al sociale e al territorio; operare un confronto ed una sintesi tra le culture delle precedenti generazioni e quella attuale al fine di realizzare una “Accademia di umanità” che evi-

denzi “l'essere oltre che il sapere”. Tra gli altri obiettivi, contribuire alla promozione culturale e sociale degli associati mediante l'attivazione di incontri, corsi e laboratori su argomenti specifici e la realizzazione di altre attività affini predisponendo ed attuando iniziative concrete; promuovere, attuare e sostenere studi, ricerche ed altre iniziative culturali e sociali per realizzare un aggiornamento permanente e ricorrente degli associati e per il confronto fra culture generazionali diverse. Le adesioni alla sede di Nova Siri avvengono senza alcuna distinzione di etnia, religione, nazionalità, condizione sociale, convin-

Anziani durante una lezione dell’Unitre

zione politica nel pieno rispetto dei principi di democrazia, apartiticità e aconfessionalità. La sede locale per lo svolgimento delle proprie attività didattiche

si avvarrà della collaborazione di docenti volontari che potranno essere associati o essere semplici collaboratori esterni. provinciamt@luedi.it

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Serie A Prima gara del nuovo anno a un orario sperimentale. I neroazzurri devono inventare il centrocampo

A pranzo con Josè Mourinho Internazionale campo con il Chievo alle 12: Pandev pronto all’esordio APPIANO GENTILE – «Non mi piace la sosta e sono contento che quest’anno sia durata così poco». Mourinho non vede l’ora di tornare a sentire l’odore del campo. Oggi probabilmente vorrà anche mangiarselo dato che i nerazzurri andranno in scena a Verona contro il Chievo all’ora di pranzo. La partita per i campioni d’Italia non sarà affatto facile, primo perchè il Chievo è un’ottima squadra in un buon momento di forma, secondo perchè i nerazzurri dovranno fare i conti con le molte assenze che hanno falcidiato il centrocampo di Mourinho: «Ad Abu Dhabi abbiamo lavorato bene – ha esordito in conferenza stampa l’allenatore interista – anche l'amichevole è stata importante perchè ha permesso alla squadra di acquistare un pò d’intensità. Al ritorno in Italia, abbiamo continuato a lavorare, svolgendo soprattutto un lavoro di recupero e adesso siamo preparati ad affrontare la gara col Chievo. Un problema giocare alle 12.30 in un orario assai inconsueto per il calcio italiano? Non è un problema, nè una scusa, nè un alibi». L’alibi però potrebbe sicuramente essere la moria di centrocampisti con cui Mourinho deve fare i conti. Motta e Stankovic sono infatti squalificati mentre Muntari e Cambiasso sono out per infortunio. A Mourinho rimangono solo due centrocampisti disponibili, Zanetti e Vieira con il francese sul piede di partenza e pronto a lasciare Milano in questa finestra invernale di mercato (destinazione Manchester City): «Zanetti, Vieira e Sneijder sono ovviamente tre giocatori di centrocampo, lo sono anche Stevanovic, Crisetig e anche Chivu e Quaresma possono agire in quella zona del campo. Giocheremo con coloro che sono disponibili e non facciamo drammi». «Vieira via dall’Inter? Credo ci siano pochissime possibilità che Patrick rimanga nella nostra squadra, ma mi fido tantissimo di lui e della sua professionalità; anche se si sta definendo il suo passaggio ad un’altra squadra, continuo a fidarmi di

lui», afferma. Vieira sarà utile all’Inter col Chievo come lo sarebbe stato Santon qualora fosse stato disponibile. Mou si dichiara infastidito dalla situazione: «Davide è infortunato ed è entrato in un processo normale dopo un problema fisico, un processo che però non mi piace perchè ha continue ricadute. Ma posso dire che quando si rimetterà sarà un ottima opzione per noi e non lo lasceremo partire da Milano. Penso che di questo non valga la pena parlare. Su Arnautovic Mourinho si fa sarcastico e ironico: «E' un ragazzo fantastico, mi fa ridere molto ma ha la mentalità da bambino. Il suo miglior amico (Balotelli, ndr) è come lui e non è facile. E’ arrivato in anticipo di ben 3 ore sull'orario dell’allenamento forse perchè pensava che avessi anticipato la seduta, e merita di essere convocato». Pandev scalpita. Il ragazzo vuole esserci già da subito e Mourinho non gli vieta di sognare: «Goran è un attaccante moderno, multifunzionale, che può giocare dietro a due o tre centravanti, può agire a destra o a sinistra. Avrà bisogno di recuperare l’intensità del suo gioco, ma non credo farà fatica a comprendere e ad adattarsi al gioco dell’Inter. Credo che giocherà. Non so quanto tempo, ma lo farà». Il parallelo con Sneijder che giocò il derby il giorno dopo il suo arrivo a Milano è automatico: «Sneijder ha disputato una gara all’indomani del suo arrivo in nerazzurro? Giusto, ma la storia di Pandev è diversa: Wesley aveva giocato qualche gara con il Real Madrid e tanto con l’Olanda, Goran solo una con la Macedonia. Sneijder è arrivato in squadra in un momento nel quale nel suo ruolo l'Inter aveva pochi interpreti, attualmente invece non abbiamo grossi problemi nel reparto attaccanti, ma sono molto felice che lui sia a disposizione perchè – conclude lo 'Special Onè - mi piace davvero tanto». Probabile formazione (42-1-3): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Cordoba, Chivu; Zanetti, Vieira; Sneijder; Pandev, Milito, Balotelli.

Qui gialloblù

Di Carlo «Siamo pronti alla sfida» VERONA – «Siamo pronti, ci siamo preparati al meglio, aspettiamo l’Inter. Che affronteremo con rispetto ma senza timore, cercando di mettere in difficoltà i suoi campioni». Domenico DiCarlo siavvicina così al match del Bentegodi che aprirà di fatto il 2010 del calcio italiano: l’appuntamento è per le 12.30, un orario insolito. «Giocare a mezzogiorno comporta più che altro un’impostazione diversa a livello di alimentazione – spiega in conferenza stampa l’allenatore del Chievo -. Ma non ci saranno particolari problemi, anche perchè ci siamo 'rodatì allenandoci a quell'ora e disputando all’ora di pranzo anche l’amichevole con la Sambonifacese». Al di là dell’orario in cui inizierà la sfida, per il Chievo è un’occasione importante, anche perchè all’Inter mancheranno gli squalificati Stankovic e Thiago Motta, Cambiasso è in fortissimo dubbio e non ci sarà neppure Samuel Etòo, impegnato con la Nazionale per la Coppa d’Africa. «Mi dispiacerà non vedere in campo campionidi quellivello, specie Etòo, che avrei affrontato per la prima volta – commenta Di Carlo – Comunque non scherziamo, se pensiamo che qualche assenza possa tornare a nostro favore. L’Inter è forte».

Viera schierato anche se con le valigie in mano

Josè Mourinho allenatore dell’Internazionale: oggi in panchina all’ora di pranzo

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Sport


Per i rossoneri occasione per rivedere all’opera il fuoriclasse inglese

Beckham subito in campo Il Milan ospita il Genoa e cerca di cancellare lo stop con il Palermo MILANO – Il Milan riparte da Beckham. Il giocatore inglese che proprio al Genoa – lo scorso anno – aveva segnato il suo primo gol in rossonero è pronto a riabbracciare San Siro: contro i rossoblù di Gasperini, Leonardo lo schiererà sin dall’avvio alle spalle del trio d’attacco Ronaldinho-Pato-Borriello. Unico innestodipeso sulmercatoinvernale,lo 'Spice-Boy, argomenta il tecnico brasiliano, «è quello che avevamo lasciato: costante e motivato», già in palla per giostrare in tutti i ruoli del centrocampo rossonero. Senza alcun vincolo di sorta. «Sento la neccesità di stabilire un ruolo da parte della stampa ma questa – osserva –non è una mia preoccupazione: lui è molto disponibile ad ogni soluzione e se vedo nuove alternative che ci possano dare risultati io sono aperto». Anche perchè, con una rosadi nuovoalcompleto–contro il Genoa si rivedrà in campo pure Thiago Silva al centro della difesa – appare inutile cristallizzarsi su un modulo preciso: sia pure il '4-2-fantasià che tanto bene ha fatto al Milan dopo un difficile avvio di stagione. I giocatori, puntualizza il mister, «si conoscono così profondamente che non c'è niente da inventare. Ora abbiamo una rosa a disposizione e se tutti stanno bene possiamo pensare di girare diverse pedine. Non è una questione di modulo ma di comportamento e di allegria: se riesci ad impostare un gioco, i numeri o gli schemi contano poco». D’altronde – in un gennaio di ferro incui ilMilan seladovrà vederecon Juventus, Inter e Fiorentina – quello che appare importante, «è avere alternative. Ora – ha argomentato Leonardo – «sarà fondamentale motivare tutti e dare a tutti l'opportunità vera di giocare e vincere partite». Opportunità mancate – sino ad ora – a Huntelaar, Kaladze e Abbiati. Se per il ruolo di portiere, spiega Leonardo, «è difficile cambiare quando uno come Dida è in grande forma», l'attaccante olandese sconta l’avere «avuto le sue opportunità nel periodo peggiore della squadra» mentre il difensore georgiano «ha avuto dei momenti alterni, oggi sta molto bene ed è un giocatore ritrovato.». Guardando alla sfida con il Genoa – non convocato Seedorf, vittima di un fastidiomuscolare ea riposoper la partita contro la Juventus di domenica prossima – i rossoneri, dovrebbero scendere in campo adottando un 4-2-1-3 con Gattuso e Ambrosini a proteggere Becks in mezzo al campo alle spalle del tridente d’attacco. Convocato – ma sofferente per un indurimento muscolare – Pirlo, che potrebbe sedere in panchina. A 8 punti dall’Inter, ma con una partita da recuperare, Leonardo regala un buffetto a Pato e Ronaldinho – «da loro mi aspetto continuità e che siano sempre ad alti livelli» – un incoraggiamento a Ciro Ferrara e condivide il giudizio espresso di recente da Mourinho sul calcio italiano. Quello tricolore, osserva, è «un campionato particolare incui anche le squadreche non lottano per lo scudetto giocano molto bene. Sono d’accordo con Mourinho: in Italia le squadre sono organizzate ed è difficile vincere». Quanto al tecnico juventino, chiosa Leonardo, «credo che determinati risultati e molti cambiamenti abbiano influito. La Juventus è alla ricercadiuna organizzazione:nelcalcio i giudizi vanno troppo veloci». Con una difesa in emergenza, senza Bocchetti squalificato, Sokratis infortunato e con Moretti e Biava convocati ma in forte dubbio il Genoa di Gasperini ha raggiunto Milano in vista del posticipo contro i rossoneri. «Andiamo al Meazza con la voglia di ricominciare – ha spiegato il tecnico di Grugliasco -. Gennaio per noi sarà un mese molto impegnativo ma allo stesso tempo potrà darci degli obiettivi a seconda di

Leonardo chiede a Pato maggiore continuità

David Beckham del Milan: subito in campo

come affronteremo queste sfide». La prima sarà contro il Milan 'fantasià, tutt'altro che un avversario facile. «Hanno saputo trovare equilibri importanti - ha proseguito Gasperini – e dopo un avvio non facile hanno conquistato risultati positivi. Ma noi non dobbiamo farci con-

dizionare dal valore dell’avversario. Dobbiamo invece iniziare a fare qualche colpo in trasferta. L’ho già detto e lo ripeto, il campionato è come se iniziasse ora. Andremo a Milano per cercare di vincere». Tante assenze, compresa quella di Palladino, ma un nuovo innesto impor-

QUI BIANCOCELESTI

tante: David Suazo. «L'arrivo di Suazo è un’opportunità sia per noi che per lui. È un giocatore che ha già dimostrato di avere una gran voglia di giocare e questi sono elementi che contano. Sarà molto utile alla nostra causa». La sfida con i rossoneri vedrà anche il secondo

esordio di David Beckham, giocatore che l’anno scorso segnò proprio al Genoa. «Speriamo che non si ripeta – replica Gasperini, tra un sorriso e uno scongiuro -. Ma se ripenso alla gara dello scorso campionato (1 – 1 il risultato finale) metterei la firma per fare la stessa prestazione».

«Per noi fino a febbraio periodo decisivo»

Tutta l’adrenalina di Ranieri per la Roma Ballardini prova la Lazio col tridente ROMA – Ballardini ha provato il tridente con Rocchi, Zarate ed il nuovo arrivato Floccari. Nel pomeriggio di ieri a Formello il tecnico ravennate ha palesato l’intenzione di proporre una squadra offensiva per cercare di battere il Livorno all’Olimpico. L'alternativa al tridente è quella di schierare Mauri sulla trequarti a supporto di Rocchi e Zarate, con Floccari in panchina. Per il resto, Matuzalem e Brocchi hanno superato i rispettivi problemi fisici, ma non sono al meglio perchè hanno pochi allenamenti nelle gambe, e dovrebbero andare in panchina.

QUI ROSANERO

Delio Rossi teme la Samp Il PALERMO di Delio Rossi inizia il 2010 dalla trasferta di Genova, sul campo della Sampdoria. In conferenza stampa, alla vigilia della sfida ai blucerchiati di Del Neri, il tecnico dei rosanero spiega: «Abbiamo lavorato intensamente durante la sosta e adesso sono curioso di vedere se abbiamo riattaccato la spina sotto il piano mentale. Sarà un mese delicato perchè saremo impegnati ogni tre giorni – ha spiegato Rossi in conferenza stampa al termine della seduta di rifinitura della squadra - tuttavia sono convinto che la nostra prestazione sarà positiva. La Sampdoria è una squadra costruita per giocare ad immagine del proprio allenatore».

ROMA– «Toni sarà la nostra arma in più». prima del rettilineo. Da qui a tutto febbraio Ranieri parla del nuovo acquisto alla vigi- abbiamo praticamente sempre una partita lia della ripresa del campionato, che per la ogni tre giorni, alla fine di questo periodo Roma vuol dire la trasferta con il Cagliari. vedremo dove saremo arrivati e tireremo L'allenatore non si riferisce tanto al fatto le somme. Dobbiamo affrontare questo che il nuovo centravanti alzi la qualità tec- momento in buone condizioni psicologinica della squadra, quanto alla possibilità che, perchè ora viene il bello e il difficile». A di una diversa soluzione tattica. «La squa- partire proprio da oggi. «Giocheremo condra ha sempre lavorato sulle fasce – spiega tro una squadra pericolosa, che ha un otRanieri - e poi si arrivava in corsa ad occu- timo allenatore. Loro in casa poi segnano pare la zona centrale. Ora invece abbiamo sempre due o tre gol. Dobbiamo pensare di un punto di riferimento in più e questo po- andare a giocare contro una grande squatrebbe darci, in teoria, un’arma in più. Tra dra, dobbiamo essere pronti. Io ho un ottila teoria e la pratica però deve passare un mo ricordo dei miei tempi al Cagliari, in tre periodo di adattamento». E la Roma con anni siamo passati dalla C alla serie A. Devo molto alla famiglia Orru questa arma in più domache ha creduto in me quanni proverà a non far sentido ero uno sconosciuto». re l’assenza di Totti, un Partiti male in questa stacompito difficile ammette gione, ora i giallorossi l'allenatore. «Avere Totti hanno ambizioni da zona in squadra ci dà una forza Champions, ma sempre risia mentale sia a livello tatmanendo con i piedi per tico. Gli auguro di rimetterra. «Sono tante le squatersi presto. Potrebbe riendre che vogliono arrivare trare con il Chievo visto tra le prime quattro, non che si è allenato a tratti con solo noi – puntualizza Ranoi, non si è mai fermato nieri – La Roma ci è arrivatanto. Mexes invece è ferta tardi e ora dobbiamo dimo da troppo tempo per fendere questa posizione pensare che possa rientrada chi ci sta dietro, poi se re domenica». Il francese è continueremo a fare bene l’altro grande assente delguarderemo anche avanti. la giornata. Tornando a Come allenatore sono amToni Ranieri parla delle bizioso e guardo sempre alcondizioni in cui lo ha trola posizione più alta della vato. «Sta bene, non mi mia. Anche quando le cose aspettavo neanche che andavano male dicevo che stesse così. Si è presentato Claudio Ranieri della Roma se ci credevamo potevamo dopo aver passato il capodanno a casa, ci metto quindi anche il viag- fare qualcosa di buono e toglierci soddisfagio. Invece è arrivato e non si è mai ferma- zioni, ma so anche che sarà un campionato to. È un ragazzo che ha girato molto e si sa difficile per noi». Uno sguardo ai possibili gestire». Come ha trovato invece il resto scontenti: «Cicinho? Io credo in lui. Ho della squadra? “Molto bene – risponde l’al- sentito che avrebbe chiesto di andare via lenatore – avevamo distribuito un pro- rescindendo il contratto, ma non abbiamo gramma e mi sembra lo abbiano rispettato l'anello al naso...Baptista? Con lui non ho tutti». Una cosa importante, soprattutto mai parlato di possibilità di partire. So che per la fase del campionato che la Roma si lui sta bene a Roma». Capitolo mercato: per prepara a vivere. «Stiamo entrando nel la fascia sinistra spunta l’ipotesi di un racuore del campionato - chiarisce Ranieri – gazzo brasiliano, Marcio Azevedo, 23 anSe usassimo termini ippici direi che stia- ni, esterno sinistro dell’Atletico Paramo per affrontare il curvone finale, quello naense.

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Sport 39

Mercoledì 6 gennaio 2010


Mercoledì 6 gennaio 2010

Prima Divisione I nuovi arrivati tesserati in tempo per giocare ad Andria

Il Potenza punta su Laens L’attaccante uruguaiano classe ‘88 è segnalato da Paolo Montero GIA’ SARANNO a disposizione per Andria. Il dg Vittorio Galigani è riuscito ieri a depositare il tesseramento di tutti i nuovi arrivati. Capuano domenica potrà già contare su Taccola (per lui contratto fino a giugno), Iraci, Di Fatta e Delia. Queste ultime sono tre operazioni concluse in comproprietà, rispettivamente con il Bari per il centrocampista esterno e con il Catania per il difensore e la punta. Entrano a pieno titolo nell’organico anche due elementi in prova: contratto biennale per il portierino Antonio Di Matteo, classe ‘89 ex Primavera Livorno reduce da una sfortunata esperienza in D nel Francavilla Fontana, dove ha difeso soltanto i pali della Juniores. Sarà il dodicesimo alle spalle di Andrea Tesoniero. Tesserato anche l’esterno sinistro offensivo Francesco Sica, classe ‘86 cresciuto nelle giovanili della Salernitana visto all’opera l’anno scorso in D nel Gelbison. I più attenti lo ricorderanno aggregato per un breve periodo agli allenamenti durante la gestione Monaco. E’ ovviamente un’operazione di secondo piano per rinfoltire il parco under, senza però compromettere la corsa a Raffaele Imparato che Capuano sta portando avanti con dedizione. Imparato è di proprietà del Catania che l’ha girato in prestito al Taranto. Ha ancora tre anni di con-

Federico Laens con la maglia del Pescara

tratto con la società etnea, ma è un fedelissimo di Capuano avendo militato ai suoi ordini sia nella Juve Stabia che nella Paganese. Il procuratore del giocatore, Gianni Prete, ci ha spiegato lo stato della trattativa: “c’è la piena disponibilità del ragazzo, conside-

rati gli ottimi rapporti tra Potenza e Catania credo si tratti solo di capire se il Taranto ha intenzione di lasciarlo andare o no”. La sensazione è però che si possa arrivare alla chiusura non appena andrà a buon fine la rescissione di Lucenti, che libererà preziose ri-

sorse. Ma il nome nuovo emerso ieri riguarda l’attacco: Galigani e Capuano hanno avviato i contatti per portare in rossoblu Federico Laens, centravanti uruguaiano classe ‘88 autore nella stagione passata di due reti con la maglia del Pescara in undici presenze. Il

giocatore appartiene alla scuderia di Paolo Montero, l’ex difensore della Juventus che ha avviato la sua nuova carriera da agente. Montero l’anno scorso l’ha segnalato personalmente al Pescara, delegando ora i suoi rappresentanti in Italia a riportare il giocatore - attualmente rientrato in Uruguay - in un club della nostra Prima Divisione. Il Potenza ha avanzato la sua candidatura, presa subito in considerazione visto che anche l’ingaggio rientra nei parametri stabiliti dalla società rossoblu per il rinforzo nel reparto offensivo. Laens fra l’altro è svincolato, quindi il suo tesseramento rappresenterebbe una patrimonializzazione importante considerando la possibilità di veder esplodere un ventiduenne di cui si parla un gran bene. NOTIZIARIO L’allenamento di ieri ha lasciato grande ottimismo sulle possibilità di recupero per Simone Berardi in vista di Andria. Più difficile sarà rivedere al suo posto Agatino Chiavaro, la cui caviglia continua a dare problemi. Per la sua sostituzione rientra in ballo anche Langella, sicuro partente ma elogiato da Capuano per la professionalità dimostrata nel lavoro settimanale. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Mercato Lanteri rinforza la Cisco

Il ventisettenne attaccante è stato prelevato dal Como in Prima Divisione

Colpo Lanciano Ecco Sinigaglia

Il difensore della nazionale maltese del 1986 viene da Cassino

Davide Sinigaglia

IL COLPO di giornata lo mette a segno l’ambizioso Lanciano della presidentessa Valentina Maio. In rossonero arriva in prestito dal Cesena l’attaccante Davide Sinigaglia, 28enne cresciuto nell’Inter con un buon passato tra A e B (Atalanta e Arezzo). Nella passata stagione Sinigaglia ha messo a segno 7 reti con la maglia del Novara. Andria e Rimini, a detta del ds beneventano Massimo Mariotto, sono in pole per il centravanti argentino Sebastian Bueno che è in esubero dalla rosa di Camplone. Potrebbe presto concretizzarsi uno scambio sull´asse Pro Patria-Taranto, con il brasiliano Adriano Mezavilla che passerebbe al club di Busto Arsizio, mentre in riva allo Ionio potrebbe essere girato uno tra Domenico Cristiano, centrocampista classe ´76 ex Ascoli e Rimini, e Antonio Aquilanti, difensore già in evidenza con le maglie di Benevento, Ascoli e Pescara. La Paganese ha fatto una proposta interessante a Gaetano Pignalosa. SECONDA Il Monopoli ha ceduto al Barletta il

portiere Savino Vurchio (27 anni) acquisendo in cambio le prestazioni del centrocampista Polidori. Offensiva della Cisco Roma per il laterale Giuliano, che ha rescisso con la Pro Vasto. Proprio la società romana ha soffiato alla Spal il jolly offensivo Lanteri. Il 25enne francese è’ cresciuto nel prolifico vivaio del Monaco con il quale ha esordito nel 2003, dopo una stagione da protagonista in B con lo Chateauroux è arrivato in Italia dove ha già collezionato 20 reti in 64 presenze tra Legnano e Novara. Sbarca nella capitale in prestito con diritto di riscatto sulla comproprietà. L’ex terzino destro del Potenza Tommaso Dei ha firmato con la Carrarese. La Juve Stabia punta all’acquisto di Manolo Mosciaro, attualmente in forza al Catanzaro ed autore di otto reti in questa prima parte del campionato. L’attaccante nativo di Cosenza era già stato a Castellammare nell’estate del 2007, ma solo per qualche settimana, dopodiché lasciò la sede del ritiro stabiese per accasarsi al Crotone. sport@luedi.it

Melfi, presi Agius e Guazzo RISPETTANDO la tradizione. In occasione della festività dell’Epifania, arrivano i doni ed i regali per i tifosi del Melfi calcio. Sono due le operazioni in entrata praticamente chiuse da parte dei dirigenti del club gialloverde. Matteo Guazzo, classe 82, attaccante proveniente dal Como è la nuova punta a disposizione di Rodolfi. Andrei, Agius, classe 86, proveniente dal Cassino, il nuovo difensore centrale, preso per irrobustire il reparto arretrato. Due acquisti decisamente di livello. Guazzo è una prima punta di 182 centimetri, capace di segnare 15 gol la scorsa stagione con la maglia dei lariani, risultando il capocannoniere del girone. Anche in questa prima parte di campionato, in Prima Divisione, è stato comunque in grado di realizzare 2 gol, mettendosi in luce ed in evidenza per le sue indubbie doti tecniche. Dunque un elemento dall'ottimo fiuto del gol, che scende di categoria per giocare, conoscendo la bontà e la tranquillità dell'ambiente melfitano, oltre la serietà della società di via Attilio Di Napoli. Una operazione che tra le altre cose non ha pesato in maniera particolare sulle casse societarie, grazie ai buoni negoziati di alcuni dirigenti gialloverdi. Identica situazione per Andrei Agius, che come da noi anticipato, rappresentava, la vera alternativa a Di Berardino. Dopo il divieto imposto dal Pescina per la partenza del forte giovane difensore di Avezzano, il Melfi ha bussato alla porta del Cassino, ricevendo ampia possibilità a trattare Agius. Il nazionale maltese arriva a Melfi con la formula del

prestito, ed anche in questo caso, a buon mercato, senza costi eccessivi. Per il Melfi un doppio colpo di importanza rilevante. Ha ingaggiato la punta che serviva come valida alternativa a Chiaria ed Arcamone ed ha preso il difensore che necessitava per rinforzare e blindare il pacchetto arretrato. Sia Agius che Guazzo sono pronti al debutto in maglia gialloverde. I due nutrono notevoli chance di partire titolari contro il Barletta. Agius giocherebbe al posto di Vignati squalificato al fianco di Sicignano con Rogato e Vanacore esterni. Guazzo giostrerebbe al posto di Chiaria, anch'egli appiedato dal giudice sportivo con Federico Arcamone al rientro dopo l'infortunio muscolare alla coscia destra. Un bel modo di iniziare l'anno solare, con la società gialloverde che ancora una volta ha mostrato competenza e soprattutto voglia di investire anche in questa sessione di mercato invernale. Ovviamente adesso mente rivolta al mercato in uscita. Sul piede di partenza Antonio Laporta (Aversa, Gela e Gubbio interessate alla punta)e Marino, ma anche Arvia è sul mercato. Tutte questioni rinviate finora, ovviamente, al dopo arrivi come è normale che accada per evitare di trovarsi scoperti in reparti importanti come centrocampo e attacco. Nel frattempo oggi pomeriggio amichevole al campo Sata contro l'Atella Monticchio con inizio alle 14 e 30. Sicura la presenza di Antonio Vanacore e pure quelle di Guazzo e Agius. Emilio Fidanzio sport@luedi.it

Agius ed a fianco Guazzo

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40 Sport


La Juniores ieri ha impattato 1-1 a Lamezia nell’anticipo della seconda giornata

Matera, Ostuni nel mirino D’Angelo: «Sono qui per dare il mio contributo agli obiettivi» Il modulo di Arleo rigenera il Pisticci UN modulo elastico e produttivo. Contro il Taranto la squadra di Pasquale Arleo ha mostrato grossi segnali di vitalità oltre ad un disegno tattico molto produttivo ed a cui la squadra sta lavorando per preparare al meglio la ripresa del torneo contro il Francavilla Fontana il 17 gennaio. Difesa a tre, ma che in fase di non possesso palla diventa un arma importante a centrocampo dove c’è un uomo in più e due esterni sempre pronti a ricevere i suggerimenti del centrocampo. In particolare a sinistra ha ben figurato Polichetti che ha completamente recuperato l’infortunio che l’ha costretto a giocare solo uno spezzone di gara contro il Pomigliano. Recuperare Cazzarò e Lupacchio e trovare quell’at-

Pasquale Arleo

taccante che possa fare al caso dei gialloble, visto che l’unica vera lacuna è quella del gol e senza colmarla difficilmente il Pisticci potrà guadagnarsi la salvezza. r.carpentieri@luedi.it

SI SCRIVE under ma si legge giocatore importante. Francesco D’Angelo è un giocatore utilizzabile già ad Ostuni ed è quasi certo che Pino Giusto lo butterà subito nella mischia. Pur trattandosi di un giocatore del 1990, si evince subito che ha personalità da vendere. Francesco Francesco D’Angelo, difensore impiegabile sia come centrale che come terzino destro, proveniente dal Monopoli, con la quale maglia haesordito in questo campionato nel match contro la Scafatese. D’Angelo, nato ad Amendolara il 29 marzo del 1990, nella passata stagione prima a Nocera Inferiore e poi a Trapani. «Sono qui per giocare, ma è chiaro che ad un atleta spetta farsi trovare pronto se il tecnico lo ritiene opportuno. Sono allenato, anche dal punto di vista burocratico-afferma D’Angelo- non dovrebbero esserci problemi. Non sono lucano per poco, perchè Amendolara non è poi tanto lontana dai confini regionali. A Matera ha giocato anche un mio concittadino, Golia intorno al 2000». Quale è stato l’impat-

Francesco D’Angelo, terzino 1990 di Amendolara

to con i nuovi compagni? «Devo ammettere che mi aspettavo peggio, invece ho trovato un ambiente molto sereno e disponibile e in particolare i miei coetanei. La squadra mi è sembrata molto forte, mentre per l’organizzazione non sembra certo calcio di serie D».

Secondo giorno di allenam,ento presso il campo della zona Paip, mentre oggi seduta al campo Scirea e domani amichevole con la Juniores di Franco Danza impegnata ieri nell’anticipo di campionato con la Vigor Lamezia. I piccoli biancazzurri hanno impattato per 1-1 (gol

del pari di Greco), mentre oggi giocheranno tutte le altre. «Sarà una gara importante per confrontarci in partitaconclude D’Angelo-e non solo per me. Noi dobbiamo dare il massimo, perchè la società ha obiettivi importanti e da noi si attende tante cose buone». In vista del match con l’Ostuni di domenica il tecnbico Pino Giusto dovrà provare quale sarà l’indici da opporre ai brindisini. Con l’inserimento di D’Angelo a destra probabile lo spostamento di Conte a sinistra, ma è chiaro che è in avanti dove il Matera dovrebbe presentare l’inedita coppia composta da Albano e Logrieco. Non potrà essere utilizzato Martone per squalifica, quindi probabile che a fianco di Mazzoleni possa agire Leta e quindi De Vecchis inizierebbe dalla panchina con Campo e Carretta esterni. Tutte domande a cui risponderà il campo, salvo nuovi arrivi nelle ultime ore che non sarebbero certo una sorpresa perchè il Matera aspetta solo il momento giusto per concludere le varie trattative in atto. Renato Carpentieri

Un test probante per le ambizioni sinniche

Alle porte c’è il nuovo Ferrandina

Francavilla, la testa è alla gara col Pianura

Avigliano, errori e nervosismo

FRANCAVILLA – Nei pensieri del Francavilla c'è solo il Pianura di Gargiulo, un tecnico che fa giocare molto bene le sue squadre. E questo i sinnici lo sanno molto bene. Sarà un match difficile ed insidioso, quello che si appresta ad affrontare la formazione rossoblu. Mister Lazic non si fida della prima gara dopo le vacanze e fa bene, perché i giorni di relax, danno alla squadra dei ritmi bassi nell’arco dei novanta minuti di gioco. I match dopo le soste presentano sempre delle incognite, specie poi se ti trovi ad affrontare un avversario difficile come il Pianura. La squadra nel frattempo, continua le sedute di allenamento agli ordini dello staff tecnico, con una doppia seduta presso lo stadio “Gian Battista Rossi” della vicina Senise. Il Francavilla vuole ripartire così come aveva concluso il 2009: vincendo. Contro il Pianura, Ranko Lazic va a caccia del quarto successo di fila. E per fare questo, il gruppo ha lavorato intensamente durante la sosta e adesso bisogna vedere se hanno riattaccato la spina sotto il piano mentale. Sarà un mese delicato perché gli impegni sono

difficili. Tuttavia la squadra è convinta che la prestazione domenica sarà positiva. Il Pianura è una squadra costruita per giocare ad immagine del proprio allenatore, dove nella prima parte di campionato ha giocato un calcio fatto di pressing e velocità, mostrando tutta la propria forza. Dal canto suo il Francavilla, non resterà a guardare e adesso proverà a mantenere i ritmi alti, dopo la sosta. Di certo non sarà un match decisivo, ma al tecnico serbo interessa ritrovare i ragazzi come li ha lasciati, sotto il punto di vista fisico e caratteriale e pensare alla sua partita, cercando di esprimersi al meglio. In casa Francavilla, il nuovo arrivato Alberto Marsico, in questi primi allenamenti, ha dimostrato un buon feeling con i compagni, facendosi trovare già in una condizione accettabile. La sua provata abilità e duttilità rafforzerà il gioco del Francavilla dal centrocampo in su. Questo acquisto consente alla squadra di poter contare su un forte giocatore esperto che, insieme agli elementi di esperienza presenti nella rosa, farà sicuramente bene. Rossoblu che vogliono restare

Tonio Chisena

il più possibile nella zona alta della classifica e forse lottare per i vertici, perché come dichiarato pochi giorni fa dal suo presidente Franco Cupparo; «questa squadra ha tutte le carte in regola per dire la sua in questo campionato». Naturalmente, nella cittadina in riva al Sinni, tutti si augurano questo. Claudio Sole

Eccellenza La squadra di Manniello ha solo da risolvere il cosiddetto mal di trasferta

Angelo Cristofaro è l’anti-Fortis Murgia OPPIDO LUCANO - L'Angelo Cristofaro Oppido è diventata la prima antagonista della corazzata Fortis Murgia Irsina per la conquistata delle Serie D. Gli oppidesi, dopo la quattordicesima giornata quando sembravano aver detto definitivamente addio a sogni di gloria causa il ko esterno rimediato contro il Borussia Plelaide (2-0), sono riusciti a reagire da grande squadra riportandosi a sole tre lunghezze dai materani (recuperando 4 punti in 2 partite) e scavalcando in classifica Ricigliano, Viggiano eRuggiero Valdiano. Il poker rifilato domenica scorsa al Real Tolve di mister Caprioli è stata una vera e propria prova di forza contro una squadra allestita per centrare i play-off. La prima doppietta di Grieco in maglia bianco verde, il gol del

giovane D'Amico al termine dalla prima frazione di gara e il poker servito da Vaccaro M., quando l'A.C. Oppido giocava in nove causa le espulsioni di Manniello F. e Giganti, sono punti fondamentali di una squadra che prova a dare il massimo in ogni circostanza. Domenica prossima gli alto bradanici saranno impegnati sul difficile campo della capolista Fortis Murgia dove gli oppidesi dovranno cercare un risultato positivo per continuare a coltivare sogni promozione. I favoriti restano i materani, visto anche il pessimo rapporto che l'A.C. Oppido ha con le trasferte dove quest'anno sono arrivati quasi solo dispiaceri con otto punti portati a casa in sette gare. Il ritorno di Santagata dal Tolve e l'innesto di ragazzi

esperti come lo stesso Grieco e quelli di Ronca oltre ai già presenti Ruggiero e Mariano Vaccaro, i gemelli Leone, Volturno e tutti gli under potranno, però, essere pedine fondamentali per questa seconda parte di stagione. Mister Manniello, in vista del big mach di domenica, proverà a recuperare in extremis l'acciaccatounder ProvenzaleR.,per cercare di arginare la offensive dei padroni di casa. Con due under ko (Maglione e Manniello F.) e con un Provenzale ancora in forte dubbio i tre under che presumibilmente scenderanno in campo saranno Brancale, Colangelo e D'Amico. L'A.C. Oppido è chiamata subito a dimostrare di poter dire la sua anche lontano da casa. Statistiche alla mano bisogna segnalare che i bianco verdi dell'Alto Brada-

no, grazie ai quattro gol messi a segno domenica scorsa hanno rimpinguato ulteriormente il bottino di gol fatti in questa stagione portando il pallottoliere sul numero 37 (reti messe a segno) e solo tredici subite. La stagione è appena entrata nel vivo e, visto anche l'impegno di Coppa Italia della Fortis Murgia, l'A.C. Oppido dovrà cercare di approfittare di una stanchezza post vacanze natalizie e del tour de force che i materani stanno affrontando in questo periodo con tre durissime gare contro Murese (giocata domenica), Real Tolve oggi e A.C. Oppido nella seconda di campionato in soli 7 giorni. I giochi sono ancora apertissimi, ma per gli oppidesi bisognerà invertire il trend negativo lontano da casa. Rocco De Rosa

AVIGLIANO - Errori, ingenuità e tanto, troppo nervosismo. Risultato: una sconfitta che si sarebbe potuta evitare. E che proietta i suoi strascichi su domenica prossima, su una partita, quella contro il nuovo Ferrandina, che diventa fondamentale per il prosieguo della stagione. La sintesi di Viggiano-Avigliano è tutta qui. Una partita nata male, con la rinuncia forzata a Salbini e Vaccaro, cioè ai due attaccanti titolari di una squadra che in quel settore certo non abbonda di elementi, considerando anche che Lasco, fino ad oggi, è stato più assente che presente. E finita peggio, con una sconfitta che forse si sarebbe potuto anche accettare, guardando soltanto alla reciproca posizione di classifica. Che acquista il sapore di un'occasione per rimpinguare la classifica buttata al vento, guardando invece all'andamento della gara. Un gol subito in un'azione di contropiede, dopo aver sprecato un'occasione per andare in vantaggio, concedendo invece spazi all'azione di rimessa della squadra di casa. Qualche buona occasione costruita (Di Pietro su punizione quando si era ancora sullo 0-0, poi Muzzillo e, nella ripresa, Tornillo) e un palo colpito da Fiorino. Poco o nulla concesso ad una squadra che naviga nelle zone alte della classifica, a solo 5 punti dalla vetta e decisamente lanciata verso i playoff. Alla fine, bilancio decisamente in rosso. E non solo per la sconfitta. Pesano i risultati degli altri campi, la vittoria del Banzi contro il Valdiano e il colpaccio del Borussia Pleiade sul campo del Ricigliano su tutti. E pesano forse ancor di più le due espulsioni, arrivate nella fase finale di gara, e che costeranno la squalifica a Di Pietro e a Fiorino, proprio due dei nuovi arrivati

delle ultime settimane, nella gara di domenica prossima. Gara che fino a qualche settimana fa sarebbe stata catalogata come una formalità, e che invece è diventata di notevole delicatezza. Messa in piedi la squadra, il Ferrandina ha conquistato domenica la prima vittoria della stagione, dando il via ufficiale alla sua rincorsa ai playout. Prospettiva nemmeno troppo lontana, se si considera che per poter conquistare il diritto a giocarsi la salvezza nelle gare della post season, gli aragonesi, nonostante tutto, devono recuperare appena cinque punti. Ecco perché, domenica prossima, l'Avigliano non potrà permettersi passi falsi. Ed ecco perché, quindi, sarebbe stato fondamentale avere a disposizione l'intera rosa. Non a caso, prima della gara di Viggiano Bartolo Filadelfia, allenatore granata in attesa di sapere se la maxi squalifica che gli è stata affibbiata dopo l'espulsione nella gara con l'Atella Monticchio (francamente esagerata di fronte sia ai fatti verificatisi, sia considerando come in un recente passato avvenimenti ben più gravi siano stati puniti con pene largamente inferiori) sarà ridotta, si era raccomandato con i suoi uomini perché evitassero di subire cartellini. Invece, sono arrivate le espulsioni, e seguiranno le squalifiche, di Di Pietro e Fiorino. Con la speranza di riuscire per lo meno a recuperare i due del reparto avanzato assenti domenica. Con il Ferrandina comincia una fase delicata della stagione, contrassegnata da trasferta sulla carta impossibili contro le prime della classe, ma da gare casalinghe che saranno una serie di scontri diretti, dunque da non sbagliare. Cominciare bene in ciclo diventa davvero fondamentale. Giancarlo Tedeschi

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Sport 41

Mercoledì 6 gennaio 2010


Mercoledì 6 gennaio 2010

Il Real Tolve sceso in campo domenica scorsa

Una formazione del Fortis Murgia

La finalissima di Policoro è affidata alla direzione di D’Alessandro

Assalto decisivo alla Coppa Real Tolve e Fortis Murgia si contendono il trofeo regionale QUI REAL TOLVE

QUI FORTIS MURGIA

TOLVE - La Coppa Italia per la faccia. Mai giorno fu più azzeccato per disputare la finale della coccarda. Il giorno della Befana potrebbe rappresentare il contesto ideale per fare un regalo ad una tifoseria delusa che anche ad Oppido ha dato dimostrazione di grande forza, raccogliendo i complimenti anche da parte dei “cugini”. Evento storico per la compagine del presidente Grignetti che si appresta a disputare la prima finale della sua storia. Se la memoria non ci inganna , il Tolve dovrebbe essere iscritto solo nell'albo d'oro della vecchia Coppa Basilicata. La febbre da finale è stata notevolmente mitigata dalla scoppola rimediata nell'ultimo turno di campionato in quel di Oppido. Ma una delle motivazioni portate a parziale discolpa per la disfatta domenicale è da ricercare proprio nella finale che giocheranno oggi pomeriggio. Molti senatori sono stati risparmiati proprio per poter proporre la formazione tipo contro il Fortis Murgia. Azzardiamo quindi qualche ipotesi. Se Mazzacane ce la fa nessuno gli toglie il posto e la relativa fascia di capitano, al suo fianco dovrebbe agire Renna. A centrocampo, in posizione leggermente avanzata a ridosso delle punte, potrebbe trovare spazio Benedetto al fianco di un appesantito Astudillo e sugli esterni via libera alla velocità ed all'intraprendenza di Caccavale. In attacco potrebbe riapparire come per incanto Raimondo Pace a fare il paio con un Nunzio Montenegro che cerca i gol per sbloccarsi definitivamente. Ma il condizionale è d'obbligo e chissà che mister Caprioli non tiri fuori dal cilindro qualche soluzione a sorpresa. Nonostante tutto la mobilitazione dei Kaoten sarà comunque notevole per quella che dovrebbe essere la partita spartiacque tra quello che si è stati e quello che si vorrebbe essere. Faranno parte della spedizione tutti i dirigenti della società al gran completo, con il presidente Grignetti a far da gran cerimoniere. Della delegazione farà parte anche il primo cittadino Pasquale Pepe, tra l'altro uno dei fondatori dei Kaoten, che nella mattinata di ieri ha ricevuto anche l'invito ufficia-

MATERA - Non sarà una gara come le altre. Una sfida da dentro o fuori, dove saranno importanti le forte mentali. E’ questa la finale di Coppa Italia di Basilicata che si giocherà oggi a Policoro, con inizio alle ore 17. La designazione del CRA ha designato Arrigo D’Alessandro di Bernalda per la conduzione della gara, il quale potrà avvalersi della collaborazione di Rocco Sapienza di Potenza e Nicola Rago di Moliterno. «Servirà la solita determinazione e la solita calma». Così il presidente del Fortis Murgia, Giacomo Silvano, presenta la sfida di questo pomeriggio. «Sin da inizio stagione ci siamo dati come obiettivo anche la Coppa Italia. Fino ad ora i programmi sono stati rispettati. Adesso manca l’ultimo atto e noi siamo pronti a giocarci questa ennesima sfida». In campionato il Real Tolve è riuscito a “strappare”un pari ai rosanero, impattando per zero a zero a Matera. In quell’occasione i gialloro-

I tifosi del Real Tolve domenica scorsa ad Oppido Lucano

le da parte della Lega Calcio nella persona del Presidente Piero Rinaldi. Da premettere che il sindaco aveva già assicurato la sua presenza ed ha ribadito a Rinaldi che preferisce assistere all'incontro insieme ai tifosi del Tolve rinunciando al posto riservatogli in tribuna d'onore. Gli

ingredienti ci sono proprio tutti per assistere ad un sano mercoledì di calcio, insomma, ad un mercoledì da leoni. E' il momento di far capire se il Real Tolve è carne o pesce. Al campo l'ardua sentenza. Gianluigi Armiento sport@luedi.it

Il tecnico del Fortis Murgia Pasquale Squicciarini

si stavano vivendo un di transizione per passaggio dalla gestione Camelia a quella di Caprioli, che in quell’occasione era al campo a seguire quella che poi sarebbe diventata la sua formazione. «All’ora fu una non partita, con il Real Tolve più concentrato a non farci

giocare che a fare il proprio gioco, il tutto per portare via un punto. Oggi questo non potrà essere attutato perchè non basterà il pareggio. Spero - conclude Silvano - che possa essere una bella partita, che possa offrire un bello spettacolo. Noi ce la metteremo tutta per inseguire questo traguardo. Ma alla fine che vinca il migliore». Venendo alla formazione che Squicciarini opporrà ai gaillorossi tolvesi, fiducia alla coppia di centrali formata da capitan Delle Foglie e il giovane Cannillo, sugli esterni la collauda coppia di terzini formata da Chessa e Digirolamo. Questo il quartetto a difesa della porta, nella quale c’è il ballottaggio tra Napolitano e D’Elia, ma pare che quest’ultimo sia in vantaggio per la maglia da titolare. Nella mediana, vista la possibilità di giocare senza under, si potrebbe dare spazio alla qualità di Martimucci assieme alle geometrie di Sardella e alla quantità che può offrire Maurelli. Oppure con i due centrali (Sardella e Maurelli) si potrebbero vedere i due cursori di fascia Castoro e Pastore. Avanti ballottaggio a tre per due maglie, come succede anche in campionato. Frazzica, Margiotta e Petruzzella: probabile che partano i primi due con il pugliese pronto a subentrare all’occorrenza. La strada è quindi tracciata. Ora sta al campo decretare il su verdetto. Policoro saprà accogliere questo evento regionale, che ogni sportivo non potrà perdersi. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

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Nella gara di Possidente vanno in gol Santoro e Graziano

Ruvo, primo sorriso POSSIDENTE RUVO

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POSSIDENTE: Possidente V., Posca, Mecca A., Possidente Da. (17'st De Carlo), Lorusso A., Claps, Coviello (36'st Mecca R.), Possidente A., Possidente Do., Masi, Gerardi (1'st Fragoletto); A disp. Possidente V., Mecca L., D'Andrea, Lorusso G.; All. Possidente A.. RUVO: Rosamilia, Pepe, Matteo, Petullo, Mira, Iannella, Grieco V., Tartaglia (45'st Gaudiosi), Santoro (17'st Tita), Graziano (44'st Aromatico), Masini; A disp. Grieco G., Colangelo; All. Grieco. ARBITRO: Aliano di Venosa. RETI: 11'st Santoro [R], 37'st Possidente A. [P], 42'st Graziano [R]. NOTE: Ammoniti Mecca A., Matteo, Tartaglia e Graziano. Espulso Claps [P] al 23'st per somma di ammonizioni. POSSIDENTE - Verrebbe da dire: finalmente Ruvo! L'undici guidato da mister Grieco trova la prima gioia stagionale in quel di Possidente contro una diretta concorrente per la salvezza. Il Ruvo conquista tre punti fondamentali che, anche se lasciano i ruvesi in ultima posizione, danno tanta fiducia e voglia di continuare a credere nella salvezza. La gara nel primo tempo non regala praticamente nessuna emozione, un po' per la temperatura prossima allo zero e un po' per la paura

di perdente di entrambe le formazioni. Dopo 3' dal fischio d'inizio Lorusso salta più in alto di tutti in area avversaria ma non riesce ad inquadrare la porta a due passi da Rosamilia. Passato questo primo pericolo, il primo tempo si addormenta e solo al 42' da segnalare un'azione degna di nota che porta la firma di Tartaglia ma la sua conclusione sorvola di un niente la traversa e si spegne sul fondo. Primo tempo che va in archivio con il punteggio di zero a zero. La seconda frazione di gara, invece, inizia a mille con le due formazioni decise a cercare il gol. Alla prima vera azione il Ruvo passa in vantaggio con una sassata dal limite di Santoro che gonfia la rete e porta in vantaggio gli ospiti. Per il Ruvo è il primo gol lontano da casa in questa stagione. Il Possidente fatica a reagire ma il Ruvo non affonda accontentandosi del vantaggio. Al 23' il Possidente resta in dieci per l'espulsione di Claps ma il Ruvo spreca malamente almeno tre contropiedi e il risultato non cambia. Al 37' arriva il rocambolesco pareggio del Possidente con Possidente A. che, direttamente da calcio piazzato, trova Rosamilia impreparato con la sfera che termina lentamente in fondo al sacco. Gli ospiti, però, vogliono i tre punti e al 42' Graziano coglie al volo il cross di Pepe e riporta i ruvesi in vantaggio. Al Possidente non bastano i 4' di recupero concessi dal Signor Aliano e il Ruvo conquista finalmente i primi tre punti di questo 2010. Rocco De Rosa

Castelgrande in serie positiva CASTELGRANDE BARRATA

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CASTELGRANDE: Traficante, Tirico, Lepore, De Leonardis, Federici D ( al 81' Muro M.), Cerone V., Colucci, Lisanti ( 62' De Santis), Cerone G. ( 73' Troiano), Federici F., Pisciottani. A Disp.: Pacella, Bologna, Petruzziello, Muro A. All. Dereviziis BARRATA: Di Lillo, Romano M. ( 59' Di Vito), Potenza, (74' Sibilani), Losasso, Zaccagnino, Margiotta, Romano Langone, Insabato, Di Pierri, Di Bello. All. D'Andrea RETI: al 4', 71' (su rig.) Federici F., 12' Insabato, 38' Colucci. NOTE: Ammoniti; Colucci e De Santis per il Castelgrande, Romano M., Potenza, Romano G. per il Barrata. CASTELGRANDE - Nella prima gara di questo 2010 il castelgrande conquista la vittoria, proseguendo la sua serie positiva arrivata a sei risultati positivi. L'inizio del campionato per mister Dereviziis non è stato dei migliori, ma con il passare delle gare si è andati migliorando confermandosi come una delle migliori compagini di prima categoria.Contro il Barrata i padroni di casa partono con il piede giu-

sto, per andare in vantaggio non ci vogliono che solo quattro minuti, con il gol di Federici F., vantaggio che dura solamente otto minuti, grazie ad una incertezza della difesa, Insabato sfrutta l'occasione siglando il pareggio. Il gioco macinato dai padroni di casa, porta le punte ad avere occasioni per il raddoppio, non concretizzate. In risposta, il Barrata si rende pericoloso con i tiri di Pierri e Di Bello che colpisce il palo. La svolta arriva al 38' quando Colucci involatosi sulla fascia, lascia partire un tiro che s'insacca alle spalle di Di Lillo. Le squadre vanno al riposo con i padroni di casa in vantaggio, ma la ripresa si annuncia promettente. Al rientro in campo sono i ragazzi di mister Dereviziis padroni del campo e del gioco, per vedere la terza rete bisogna aspettare 26 minuti, quando su azione d'attacco per il Castelgrande, Pisciottani viene atterrato in area. L'arbitro non può che decretare il calcio di rigore, alla battuta Federici F. che sigla la sua doppietta personale, e porta il risultato sul 3 a 1 per il Castelgrande. La partita scorre tranquilla, senza grosse emozioni fino al fischio finale. E' stata una gara disputata all'insegna della corretttezza che da merito alle due formazioni, nonostante si è giocato con un vento freddo, data la temperatura gelida. vi.bo.

Il punto Savoia-Potenza e Bernalda-Valsinni

Le due coppie al comando non accennano a soste NON SI sfaldano le due coppie di squadre che comandano i rispettivi gironi del campionato di Prima Categoria. Nel girone A, l'Atletico Potenza ed il Savoia viaggiano alla medesima andatura sul tetto della graduatoria. Nel secondo raggruppamento non si è scalfito minimamente il duo di testa, formato dal Bernalda e dal Fagnano Valsinni. Partiamo con le vittorie delle quattro battistrada del torneo. L'Atletico Potenza ha affondato il colpo sul Vitalba, piegato in casa con un tris. Anche il Savoia ha rifilato tre sberle al Futura. A suon di gol si sono imposte anche le due regine del girone B. Il Bernalda ha

vinto il set tennistico contro il Metanauto Picerno; il Fagnano Valsinni si è abbattuto pesantemente sulla Fortitudo Moliterno. GIRONE A L'anno nuovo non ha portato novità sul gradino più alto della classifica. Infatti, sia il Savoia che l'Atletico Potenza stazionano al comando dopo quattordici turni di campionato. La squadra di Romano ha espugnato il campo del Futura Potenza con un doppio Villano e con Tolve. I gol di Basile e Russo non sono serviti alla compagine guidata dal neo trainer Bochicchio. Per il Savoia si è trattato del primo sorriso dopo tre pari consecutivi. L'Atletico Potenza ha ve-

stito i panni del corsaro a Filiano, contro il Vitalba, battuto con prepotenza dalla doppietta del neo-acquisto Gaddi e da Santangelo. Dopo un periodo in chiaroscuro (tre segni “X” di seguito), il Cancellara di mister Cosentino ha ritrovato il sorriso ed i tre punti a spese del Sant'Angelo. Sono state sette le marcature che hanno travolto la squadra di Petilli (tripletta di Pietrafesa e gol di Erario, Basile, Sabbatella e De Martino). Fuori dalla zona-podio l'Albatros di Oppido si è imposto sul Castelpantano grazie a Balsamo e Paolucci. Il Montemilone si è confermato un sodalizio invincibile tra le mura domestiche.

E' stato il San Chirico Nuovo a pagare dazio. E' in grandissima rimonta il Castelgrande, vittorioso sul Barrata Potenza con un doppio Federici e con Colucci. Il veterano Insabato ha reso meno amaro il passivo per i potentini. L'Abriola di Gino Ramaglia ha totalizzato dieci punti negli ultimi quattro confronti interni: il “baby” Romano G. e Petraglia (una doppietta a testa) hanno schiantato l'Fst Rionero. In coda, prima gioia stagionale e primi gol esterni per il Ruvo, che ha fatto la voce grossa a Possidente. Sono stati di Santoro e Graziano i guizzi decisivi per la vittoria. GIRONE B Il Fagnano Valsinni di Modarelli continua a stupire ed a mantenere il ritmo del Bernalda. Le due capoclasse del girone B hanno perso per strada soltanto cinque punti nell'arco delle prime quattordici giornate di campionato. Il Valsinni ha addirittura inanellato il suo decimo successo di fila, affossando

con un tris la Fortitudo Moliterno (Pennuzzi, Ferraiuolo e D'Ambrosio). Il Bernalda ha, invece, giocato a tennis sul campo del Metanauto Picerno. Le doppiette di Benedetto e di Margarita e le realizzazioni di Gioia e Torraco hanno rilanciato gli ionici a più otto lunghezze sul Pomarico. I ragazzi di Dimotta hanno espugnato con facilità il terreno del Latronico. Sta provando a risalire in classifica anche l'Aurora Tursi di mister Angelino, che si è affidata a Bavaro (bis) ed a Montemurro per spuntarla sul Real Grumento (gol inutile di Cirigliano). In quinta posizione si è confermato il Tricarico (piegata l'Invicta Burgentia); a seguire i fendenti di D'Alessandro, Loponte e Vincenti hanno permesso al Salandra di battere il fanalino di coda, Grassano. Il Satriano non ha rivali in casa ed ha fatto la voce grossa con il Villa d'Agri. In parità hanno chiuso Sporting Lauria e Roccanova. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il

segno “1”. Sessantadue gol messi a segno (646 marcature in totale) in questa quattordicesima giornata (32 nel girone A, 30 nel B), di cui 38 dalle formazioni che hanno giocato in casa (23 nel girone A, 15 nel B), 24, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (9 nel girone A, 15 nel B). Si sono registrati 9 successi interni (5 nel raggruppamento A, 4 nel B), 6 vittorie esterne (3 A, 3 B) e 1 pareggio (0 nel girone A, 1 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 340 reti, seguito dal B con 306. I migliori attacchi del campionato sono quelli del Cancellara (34 reti, girone A) e del Bernalda (34 reti, girone B), i peggiori sono quelli del Ruvo (7 reti, girone A) e del Latronico (7 reti, girone B). Le migliori difese sono quelle dell'Atletico Potenza (8 reti subite, girone A) e del Fagnano Valsinni (8 reti subite, girone B), mentre è del Possidente (girone A) la retroguardia più perforata (41 reti subite). Donato Pavese

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Sport 43

Mercoledì 6 gennaio 2010


Mercoledì 6 gennaio 2010

Seconda Categoria Oggi recupera la gara del Tito

Un turno condizionato da rinvii e sospensioni TRA SOSTE ai box (fermo il girone C per l'organico ridotto rispetto agli altri due raggruppamenti), rinvii e sospensioni di gare (Pietrapertosa-Stigliano), nel primo turno del nuovo anno si sono disputati soltanto dieci incontri in Seconda Categoria, equamente suddivisi tra i gironi A e B. Il primo match più importante del 2010 si è disputato nel raggruppamento A, tra due corazzate del torneo. La capolista Foggiano Melfi ha schiantato con un pokeresternoil Palazzo,cheora ha perso contatto con la posizione di vertice. In fondo alla classifica, invece, non se la passa per niente bene il San Fele, alla sua ennesima sconfitta con la Fides Scalera e ad un passo dal baratro della retrocessione. Nel girone B, il Vietri ha espugnato l'ostico campo del Potentia Santa Cecilia ed ha allungato in classifica sull'Atletico Balvano. Ora è l'Accettura a tallonare la prima piazza. Nell'ultimo raggruppamento, lo start avverrà il prossimo 17 gennaio. GIRONE A E' fallita la missione-aggancio alla vetta del Palazzo di mister Di Paolo. Infatti, nel match-cloudella prima giornata del 2010, la capolista Foggiano Melfi ha inflitto una sonora lezione alla sua immediata inseguitrice, travolta da una quaterna di reti. Tomasiello, Quaranta e Gala avevano portato il Foggiano sul triplo vantaggio, al termine della prima frazione di gioco. Sabino F. ha tentato una disperata rimonta dal dischetto, ma è stato castigato

ANZI ATLETICOBALVANO

ancora una volta da Gala. Nel finale, il Palazzo ha dimezzato il passivo con Madon. In piazza d'onore si è stabilito in solitudine il Ruoti, che continua ad imprimere un'inarrestabile marcia casalinga (quattro affermazioni ed un pareggio). Paterno e Romeo hanno mandato al tappeto il Lavello, che veniva da tre gioie di fila. Bene anche il Ginestracandida sul podio. La compagine vulturina ha battuto il San Nicola, in caduta liberain questafase deltorneo. La Fides Scalera ha inguaiato tremendamente la situazione in graduatoria del San Fele, mentre il Rapolla ha abbandonato le “sabbie mobili”della classifica, abbattendo lo Sport Melfi. La gara Atletico Genzano-Garnet Red Bella è stata posticipata ad oggi. Ha riposato la formazione dello Sporting Vaglio. GIRONE B Decimo risultato utile consecutivo per la capolista Vietri, che ha interrotto l'imbattibilità casalinga del Potentia Santa Cecilia, durata diciotto gare. E' stato del solito Giordano il gol che ha spedito in orbita la regina del torneo. A ruota, troviamo ora l'Accettura, reduce da un'ottima striscia positiva di risultati. De Rosa, Branda ed Alfonso Vespe hanno tramortitol'Atletico Albano,portando a cinque le vittorie consecutive domiciliari della compagine materana. Un Anzi in grandissimo spolvero ha castigato l'Atletico Balvano (marcature di Cicchetti e Petruzzi A.). I ragazzi della formazione valcamastrina sono

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ANZI: Petruzzi R. ('89), Telesca, Petruzzi R. ('90), Petruzzi A., Sarli, Buchiccchio, Romano R., Fistetti (14' st Braccolino), Falce, Pecora (40' st Lauletta), Cicchetti (46' st Giorgio). A disp.: Marino, Petruzzi M., Romano M., Rubolino. All.: Torchia. ATLETICO BALVANO: Quagliata V., Di Stasio, Pacella C., Corbisiero (10' st Picerno), Matturro, Lordi V. ('82), Simone A., Quagliata F. (38' st Marcogiuseppe), Uriarte, Turturiello (46' st Lecardare), Lordi V. ('78). A disp.: Teta, Pacella G.. All.: Morriello. ARBITRO: Sannella di Potenza. RETI: 23' st Cicchetti, 38' st Petruzzi A. NOTE: Ammoniti: Buchicchio, Sarli (A), Corbisiero (B). Spettatori: 40 circa. ANZI - Con l'avvento del nuovo anno, l'Anzi si è rilanciato nelle zone nobili della classifica. Lo ha fatto affossando con merito la vice leader Atletico Balvano (ora sopravanzata in graduatoria dall'Accettura). Sono bastati due guizzi di Romano R. e Petruzzi A., e tanto gioco nel corso della seconda parte di gara, per spuntarla su una big del campionato. Per l'Atletico Balvano di mister Morriello, invece, la Val Camastra resta un tabù da sfatare: dopo essere crollato sotto i colpi del Laurenzana qualche domenica fa, ora è arrivato il tonfo di Anzi. A domicilio, il sodalizio del presidente Francesco Giorgio non fa davvero sconti agli avversari. E potrebbe addirittura raggiungere la quarta piazza della graduatoria, piegando il Progetto Tito nel recupero del 6 gennaio. Tornando alla gara dell'Anzi al cospetto dell'Atletico Balvano, le due squadre sembravano risentire ancora dei postumi delle festività natalizie nel primo tempo. Manovre di gioco inefficaci e tantissimi errori in fase di impostazione hanno fatto da leit motiv nei primi quarantacinque minuti. Nella ripresa, l'Anzi è sembrato essere più convinto delle proprie capacità ed ha colpito con due siluri la compagine balvanese. Al 12' il tiro sconclusionato di Lordi V. ('78) non crea patemi alla porta difesa da Petruzzi R. Falce sbaglia sul fronte opposto al minuto 18. Lo 0-0 che si trascina in campo è da sbadigli, ma sostanzialmente giusto. Dopo la mezzora, il calcio piazzato dai trenta metri di Romano R. viene smanacciato da Quagliata V. (32'). Nel secondo tempo l'Anzi prende il sopravvento. Al 23' Petruzzi R. innesca una rocambolesca azione nell'area avversaria, finalizzata con un intervento da acrobata di Romano R., che sigla il vantaggio anzese. La reazione dell'Atletico Balvano è praticamente inefficace. Al 29' Quagliata V. salva letteralmente la porta con una prodigiosa uscita su Braccolino. Al 38', sugli sviluppi di un contropiede, arriva addirittura il 2-0 con l'ottimo Petruzzi A. Nel finale risulta vano il forcing ospite. Donato Pavese

a ridosso delle prime posizioni della graduatoria e, già quest'oggi, potrebbero raggiungere addirittura la quarta piazza, piegando il Progetto Tito nel recupero. Dopo l'exploit di Picerno, il Laurenzana di mister Cafarelli ha subito un inatteso tonfo in casa del Tito, andato a segno con Ricotta. Il Sant'Angeloha avuto ragione del Marsico con la doppietta di Bruno e la marcatura di Lorenzino. E' stata sospesa la sfida tra il Pietrapertosa e lo Stigliano. Infine, lo Sporting Picerno ha osservato il consueto turno di riposo. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trenta gol messi a segno (673 marcature in totale) in questa dodicesima giornata (19 nel girone A, 11 nel B, - nel C), di cui 20 dalle formazioni che hanno giocato in casa (11 nel girone A, 9 nel B, nel C), 10, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (8 nel girone A, 2 nel B, - nel C). Si sono registrati 7 successi interni (3 nel raggruppamento A, 4 nel B, - nel C), 3 vittorie esterne (2 A, 1 B, - C) e 0 pareggi (0 nel girone A, 0 nel B, - nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 250 reti, seguito dal C con 219 e dal B con 204. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Castelluccio (30 reti, girone C), il peggiore è quello delPietrapertosa (5reti,girone B). La migliore difesa è quella del Vietri (6 reti subite, gironeB), mentrelapeggiore è quella dello Sport Melfi (36 reti subite, girone A). Donato Pavese

GINESTRACANDIDA SANNICOLA

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GINESTRACANDIDA: Castelgrande, Messere, Annunziata (al 53' Petrelli), Rizzo( all'80' Pipolo M.), Lettieri, Dileo, Muccilli, (all'80' Di Pace ), Cicchiello, Loriso, Petagine, Latorraca. All: Lettieri. SAN NICOLA DI PIETRAGALLA: Bochicchio, De Carlo, Sabia, Pace, Cillis G., Sileo, Pietrafesa, Cillis R., Viggiano (al 35' De Bonis M.), Manfredi, De Bonis. All: Lomonaco. ARBITRO: Luciano di Rionero in Vulture MARCATORI: al 9' Loriso, al 55' Manfredi, al 92' Latorraca. RIPACANDIDA-Uno dei big-match della giornata va a favore del Ginestracandida, che pur dominando per quasi tutto l'incontro, ha trovato il gol della vittoria solo al 92' in pieno recupero con Latorraca, bravo a mettere dentro con un preciso rasoterra un pallone servito dalla distanza da Petrelli. Al 4' Petagine ( il migliore) dalla fascia mette al centro una palla per Loriso, che viene anticipato dal portiere. All'8' Muccilli, liberato da Messere, sulla fascia sinistra, viene fermato fallosamente dall'avversario, si incarica del tiro il funambolo Loriso e manda la palla nel sette alla destra del portiere. Al 12' occasione da gol per il Ginestracandida: su lungo lancio di Dileo, Loriso di testa, libera Latorraca ad una conclusione a tu per tu col portiere, palla che si infrange sul palo alla sinistra del portiere. Al 18' si vede il San Nicola, ottiene con benevolenza una punizione dal limite dell'area avversaria, il tiro di Cillis R. viene ribattuto da un attento Castelgrande. Al 20' Petagine sulla fascia libera Rizzo ad una conclusione centrale, parata dal portiere. Al 37' sugli sviluppi di una corta rimessa difensiva degli ospite, Petagine va al tiro, ma il portiere si distende e mette in angolo. Al 55' De Bonis libera Manfredi ad una incursione, che sorprende Messere ed il portiere, fermo sulla linea, e realizza. Da questo momento sembra di giocare ad una sola porta. Al 58' su punizione battuta da Petagine, la difesa ospite respinge e Cicchiello va al tiro, ma la traversa ferma la conclusione. Al 65' Loriso, in sospetta posizione di fuorigioco, servito da Latorraca, a tu per tu col portiere, si fa deviare la conclusione. Al 72' Loriso per Latorraca, che manda di poco a lato. Al 75' su lungo lancio di Messere, Latorraca di testa colpisce la traversa. Subito dopo su angolo di Petagine, Cicchiello di testa non centra la porta. Al 90' è Di Pace a fallire a due metri dalla porta il gol, servito alla perfezione da Cicchiello. Nei 3' di recupero concessi da un attento arbitro, Petagine al tiro, palla deviata in angolo dal portiere. Latorraca la tiro, il portiere si oppone di pugno, ma al 92' gli sforzi e la supremazia di gioco del Ginestracandida vengono premiati con il gol di Latorraca. Lorenzo Zolfo

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Calcio a 5

B gir. D Taratufolo: «Gara difficile, ma ci arriviamo al meglio della condizione»

La Bng è quasi ad un bivio Vincere col Bisceglie per capire a cosa si può realmente ambire MATERA - Prima gara di ritorno per la BNG Ecobas Mathera. I ragazzi di Eustachio Rondinone affrontano, questo pomeriggio alle ore 16 nella “fresca” tensostruttura di viale dei Sanniti, l'Olimpiadi Bisceglie. Un impegno sicuramente impegnativo, ma che, in caso di vittoria, potrebbe definitivamente consacrare i biancoazzurri tra le squadre meglio attrezzate di questo girone D. E del resto è forse giunto il momento, per Alex Cavalcante e compagni, di decidere finalmente che cosa fare da grandi. L'ultima gara, una bella e limpida vittoria sullo Scarabeo Venafro, ha definitivamente cancellato il periodo nero novembrino rilanciando in grande stile le azione della squadra del presidente Nico Taratufolo. Reduce da una vittoria proprio contro lo Scarabeo, l'Olimpiadi Bisceglie è attualmente la terza forza del campionato avendo racimolato, sino a questo momento, venticinque punti, soltanto uno in meno rispetto al Molfetta, mentre ben più lontana è la capolista Pescara che vanta invece un distacco di ben sette punti. “Sicuramente una partita difficile - è stato il primo commento del massimo dirigente della società materana - e, del resto, la classifica parla chiaro. Nella gara di andata, da noi vinta per quattro a due, devo dire che non mi impressionarono molto, ma, evidentemente, la squadra è cresciuta con il succedersi delle partite. Purtroppo dovremo fare a meno di Diego Moia il quale si è buscato due giornate di squalifica, mentre è sempre da considerare con la massima prudenza il rientro di Paolinho, sempre alle prese con lo sfilacciamento del crociato. Durante le vacanze abbiamo cercato di mantenere alta la concentrazione disputando due amichevoli, con il Taranto e con la C.S.G., per cui sono certo che ci presentiamo a questo primo appuntamento del girone di ritorno al meglio della condizione fisica. Sarà importante conquistare questi tre punti sopratutto in chiave salvezza, obiettivo da noi dichiarato all'inizio del campionato”. Annibale Sacco sport@luedi.it

B gir. F Oggi c’è il Siracusa

Meco, nuovo anno per invertire la rotta

Nico Taratufolo

B gir. D Insidiosa trasferta per il Frascella Matera

Pavone non si fida «Il Manfredonia si è rinforzato sul mercato» MATERA - La speranza è che sia una befana ricca di doni. Il Frascella Team Matera, infatti, sarà di scena questo pomeriggio, alle ore 16, sul rettangolo di gioco di Manfredonia per cercare di ottenere la seconda vittoria di questo girone di ritorno, altri tre punti che sicuramente proietterebbero la squadra allenata da Michele Pavone e Anderson Gasparetto nei piani alti della classifica del girone D della serie B nazionale. L'impresa appare del tutto alla portata dei materani dal momento che, a parte le grandi potenzialità di Stigliano e compagni, i sipontini sono in questo momento la maglia nera del girone con appena sei punti all'attivo frutto di una sola vittoria, ottenuta peraltro in trasferta ai danni del Giovinazzo, e di tre pareggi. Altro dato importante quello che riguarda le squalifiche di importanti giocatori del Manfredonia poiché non saranno della partita Cotrufo e Nuzziello, mentre mister Maccione recupera probabilmente gli infortunati Ese e Pelentir. “Penso sarà una partita strana - ci ha detto mister Michele Pavone - poiché il Manfredonia ha provveduto a rinforzarsi in questo mercato di riparazione. Le

Gasparetto in azione

notizie che ho raccolto parlano di almeno tre italobrasiliani tra cui Pelentir, un elemento che conosco molto bene e che ha vinto parecchie cose nei nostri campionati. Per quello che riguarda noi, invece, dovrò purtroppo rinunciare a Cesare Rispoli e a Gustavo Coelho, fermati dal giudice sportivo, mentre Alberto Laccetti è attualmente al cinquanta per cento a causa di una gastrite acuta: probabilmente lo utilizzerò soltanto in caso di necessità. A comple-

tare il quadro le diffide a Gasparetto e Stigliano, per cui dovranno stare attenti a non beccarsi un'altra ammonizione. Insomma dovrò fare a meno di giocatori fondamentali per questa partita per noi davvero importante, ma ho visto i ragazzi lavorare intensamente sia sul piano fisico e seguire attentamente le disposizioni tattiche, per cui scendiamo in campo con la voglia di vincere e, soprattutto, con la coscienza a posto”. an.sac.

POTENZA - Anno nuovo, voglia di vincere, il carattevita nuova. Se lo augurano re e la determinazione che i giocatori, i dirigenti e i ti- ha sfoderato in occasione delle ultime gare se vogliofosi della Meco. Oggi, dopo l’arrivo della no provare a lasciare il “faBefana, i biancorossi alle- nalino di coda” a qualcun nati da mister Napoli do- altro. Adesso la squadra c’è, sei vranno vedersela con il Siracusa, al quartultimo po- nuovi arrivi non sono certo sto con 9 punti in più ri- pochi, anche perché si tratspetto alla Meco. Solo tre ta di giocatori di categoria lucani sono rimasti alla che hanno mostrato, fin corte dei patron Mecca e Co- dai primi “palleggi”, di essere all’altezlucci, ovvero za della situaLioi, Benevenzione. Alibi to e Galasso e non ce ne sono un argentino più. Bisogne(Sabia) dei rà combattere quattro giunti a “denti stretad inizio camti” tutte le volpionato, sui te che si scenquali la società de in campo, aveva riposto mostrare il grandi aspetcuore e l’attactative e che incamento alla vece hanno demaglia. luso “alla «Siamo tutti grande”. fiduciosi – Per il resto, commentano i sono tutti nuodirigenti vi arrivati. biancorssi - e Chissà se Pequesti primi reira, Cabezaoquattro punti lias, De Nido, in classifica ci De Bonis, Ma- Lioi della Meco fanno ben spechado e Bortoletto saranno in grado fare rare che siamo sulla buona bottino pieno, anche per ri- strada per invertire finalscattare la sconfitta subita mente la rotta. Abbiamo ad Acireale, non da attri- chiesto agli atleti di metterbuire né alla squadra, né al- cela tutta oggi in campo. La squadra, sul piano del l'allenatore, né tantomeno alla bravura dei padroni di gioco, ha fatto notevoli procasa, ma ad evidenti errori gressi che sono sotto gli occhi di tutti». arbitrali. I biancorossi dovranno Anna Maria Calabrese mettere in campo tutta la sport@luedi.it

I RISULTATI DELL’ULTIMO WEEKEND DI GARE DEI CAMPIONATI REGIONALI

CALCIO A 5

serie

C1

CLASSIFICA

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Sport 45

Mercoledì 6 gennaio 2010


Mercoledì 6 gennaio 2010

A Dilettanti Grappasonni: «E’ dura ma vogliamo vincere, decisiva sarà la difesa»

Bawer a caccia del blitz Matera spera di trovare il primo acuto esterno a Molfetta INIZIA oggi a Molfetta il 2010 della Bawer Matera. Ma inizia senza colpi di mercato e senza il nuovo arrivo di Davide Bonora. «E’ una gara molto importante per noi che vogliamo rilanciarci in zona play off e speriamo al tempo stesso di allontanare definitivamente l’ultimo posto in classifica», racconta il direttore sportivo della Bawer Giuseppe Pallotta, «speriamo di ritornare a vincere fuori casa proprio da Molfetta dove l’anno scorso c’è stato il nostro ultimo successo esterno. Anche questo è un dato che ci conforta ed al quale vogliamo affidarci». Fino all’ultimo la Bawer ha coltivato la speranza di poter portare almeno nei dieci in panchina il nuovo arrivo Davide Bonora con il quale la trattativa sembra essere arrivata ad un punto di svolta ma che rimane bloccata dalla questione e dal rapporto con Napoli che il giocatore deve ancora risolvere (come spieghiamo a parte, ndr). Matera dunque dovrà fronteggiare l’impegno odierno senza Maestrello partito per Imola e senza il nuovo acquisto: «noi siamo pronti, ci siamo rilassati ed abbiamo lavorato bene in questi giorni di pausa», spiega l’ala-pivot di Matera, Cristiano Grappasonni, «con il nuovo allenatore respiriamo un’aria nuova ed abbiamo visto i tanti cambiamenti che ha voluto apportare sotto un profilo tattico. Del resto è normale che un allenatore metta le proprie preferenze nella gestione del gruppo che guida. Ci vorrà del tempo per definirle tutte ma la nuova impronta si vede ed in maniera molto chiara». Poi una battuta sulla sfida contro il Molfetta e sull’importanza che racchiude: «noi vogliamo assolutamente battere quest’avversario e vincere la nostra prima partita fuori casa. Sappiamo che Molfetta è una buona squadra bisognosa di punti ma siamo pronti per giocarci le no-

L’AVVERSARIA

Cristiano Grappasonni

stre chance. Secondo me sarà importante e decisiva in particolare la difesa. Se riusciremo a contenere i nostri avversari, avremo grosse chance di portare a casa un risultato positivo che per noi sarebbe utilissimo». La Bawer troverà due ex

Stefano Provenzano

contro che sono Cucinelli e Malamov ma soprattutto si ritroverà di fronte un avversario che ha assoluto bisogno di punti per sfruttare il cambio di guida tecnica operato, come Matera, prima della pausa natalizia. A Molfetta la Bawer dovrà sfatare il proprio tabù

IL CASO BONORA Non c’è ancora l’accordo con Napoli ARRIVERA’ Bonora? E’ il tormentone che coinvolge in queste ore la città di Matera, i tifosi di basket, i semplici appassionati e i tanti curiosi che vengono distolti da un nome altisonante che fino a pochi giorni fa si poteva leggere solo sui giornali e che oggi è davvero ad un passo dalla Bawer. Non c’è scampo a questa domanda nei bar, per la strada e anche ovviamente nella redazione del nostro giornale dove sono giunte richieste e domande su cosa sta succedendo. Cerchiamo di ricapitolare brevemente la situazione in base alle notizie a nostra disposizione. Bonora ha un accordo economico con la Bawer Matera ed ha dato, tramite il suo procuratore, la disponibilità al trasferimento in città. Il giocatore ha visto esaudito, in tutto, le richieste che erano state avanzate. Ora il problema rimane il Napoli con cui Bonora ha una transazione economica da definire per un pregresso evidentemente non ancora percepito. Gli incontri tra le parti non hanno dato esito finora e i tempi rischiano pericolosamente di allungarsi scatenando ombre sulla trattativa e preoccupazione nei dirigenti di Matera. A questo punto è il tempo l’unico vero ostacolo che la Bawer si ritrova davanti. La società materana già oggi a Molfetta scenderà in campo con cinque over e quindi in formazione rimaneggiata, non ha intenzione di fare lo stesso domenica in casa contro Barcellona. Tra oggi e domani al massimo Bonora dovrà risolvere i suoi problemi con Napoli ed approdare a Matera. Nelle prossime quarantotto ore questa situazione dovrà essere chiara. Solo allora si avrà la risposta definitiva sul caso Bonora. Arriva a Matera? Probabilmente sì, ma al momento ancora non è detto.

Coach Ciccio Ponticiello assieme a Luciano Cotrufo (foto Videouno)

esterno, partire con il piede giusto in questo 2010 e ridare forza ed energie alle proprie ambizioni play off. Il tutto in soli quaranta minuti di gioco con coach Ponticiello cosciente della delicatezza di un match che, soprattutto in caso di vittoria, potrebbe dare quell’entu-

siasmo e quello slancio utile al campionato della Bawer. Si tratta subito di un piccolo-grande banco di prova. Una partita che può rappresentare a giusta ragione l’occasione della svolta per la formazione matera-

na a cui servirà una prova di concentrazione ed equilibrio ed un passo in avanti chiaro rispetto alla gara con Potenza. Il lavoro di Ponticiello in queste ultime settimane dovrà cominciare a dare i suoi frutti. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

L’Arcobaleno Montescaglioso va a canestro durante le feste MONTESCAGLIOSO - In occasione delle festività natalizie il Centro Mini Basket Arcobaleno Montescaglioso è stato protagonista di una manifestazione, svoltasi presso il Palauditorium montese “Karol Wojtyla”, alla quale hanno preso parte i piccoli cestisti e le loro famiglie. Tutti i giovani atleti tesserati con la società montese (Pulcini, Scoiattoli, Aquilotti, Esordienti, Under 17, Under 19), hanno ricevuto il nuovo completo da gioco, dal colore bianco con risvolti rossi, sulla quale compare una riproduzione, stilizzata, del centro storico di Montescaglioso, a conferma del forte legame e desiderio di promuovere la propria comunità. Da parte della dirigenza dell'Arcobaleno, rappresentata dal dirigente responsabile Liborio Panico e dagli istruttori Pasquale e Domenico Fortunato, è stato espresso un sentito ringraziamento alla Falegnameria Giuseppe Ditaranto, per la sensibilità ed il fattivo sostegno nei con-

fronti dell'attività cestistica svolta, oltre che alle autorità locali, agli organi provinciali e regionali ed al presidente della Lucos Ingest Montescaglioso, Rocco Santarcangelo. L'iniziativa è servita anche per fare un punto sulla situazione cestistica a Montescaglioso: la stagione 2009 - 2010 vede le categorie Under 17 e Under 19 della Cestistica Arcobaleno validi supporti al campionato di serie C disputato dalla Lucos Ingest Montescaglioso, a conferma della comunione di intenti tra le due società montesi. Nei giorni scorsi la società cestistica di Montescaglioso protagonista dell'iniziativa ha ricevuto la gradita visita del tecnico della Pielle Matera Papapietro, il quale è venuto nella città montese con una selezione di Esordienti (nati nel 1999 e 2000) per uno stage. Michele Marchitelli sport@luedi.it

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46 Sport


Il play argentino della Publisys, Fernando Labella (foto Vidoeuno)

A Dilettanti Publisys chiamata al successo per invertire il trend negativo

«Dobbiamo fare risultato» Ciocca suona la carica in vista della sfida con il San Severo NELLA calza della Befana la Publisys Potenza cerca i due punti nel delicato incontro del primo turno di ritorno del campionato maschile di serie A Dilettanti, in programma questo pomeriggio al Pala Pergola contro il San Severo. La sfida contro la lanciatissima formazione dauna, allenata da Piero Cohen e vera sorpresa di questo campionato appare dura. I pugliesi costituiscono un osso duro per tutte le formazioni e, nonostante la lunga squalifica del Palasport Falcone e Borsellino del centro pugliese hanno giocato finora un campionato esemplare. La Publisys di Cesare Ciocca ha lavorato fino ad ieri nel corso della seduta di allenamento mattutina svoltasi al Pala Pergola, chiudendo la preparazione per l'incontro odierno. Il coach Ciocca deve fare i conti con il serio infortunio alla gamba che ha colpito Ernesto Carrichiello. L'ex gialloverde resta in forte dubbio per la gara odierna e il suo utilizzo potrebbe condizionare e non poco scelte e strategie tattiche del coach bianconero. Saranno invece in campo Luca Vetrone e Massimo Ruggeri, costretti a dover lavorare a singhiozzo a causa dei postumi della fascite plantare che ha colpito entrambi. La gara di questo pomeriggio assume per i potentini un vero e proprio match da vincere ad ogni costo, l'ambiente giocherà due partite, una al Pala Pergola contro i pugliesi, l'altra al Pala Poli di Molfetta dove i cugini della Bawer Matera, vincendo potrebbero fare un bel favore alla squadra bianconera. Il confronto di questo pomeriggio sarà diretta dai signori Bramate di Verona e Vanni degli Onesti di Udine. Il tecnico Ciocca ha preparato tutte le soluzioni possibili ed immaginabili per arginare un quintetto, quello di Piero Cohen molto tattico e ben disposto in campo. I pericoli del quintetto pugliese si chiamano in soldoni Giovanni Rugolo, Nelson Rizzitiello, Damiano Faggiano, Andrea Iannilli e

L’AVVERSARIA

Il tecnico della Publisys, Cesare Ciocca

Paolo Chiariello. Un successo contro i foggiani potrebbe aumentare le possibilità di salvezza in casa bianconera, prima del confronto con il Siena, in programma sabato al Palasport Mens Sana con inizio alle 21. A parlare del match con la Cestistica Mazzeo

San Severo ci pensa proprio Cesare Ciocca che ha dichiarato: “Affrontiamo una squadra in salute, la migliore con Barcellona, i pugliesi vincono da cinque gare consecutive. La mia squadra ha dato prova di carattere già nel derby con il Matera, tutte le partite so-

no difficili, dobbiamo fare assolutamente risultato”. Il tecnico di via degli Oleandri ha fatto le carte al match: “Il San Severo è squadra di rango, gioca bene tatticamente e su questo aspetto ho incentrato le mie attenzioni. La duttilità difensiva di Rizzitiello e compa-

gni mi sembra ottima. Noi siamo dal mio arrivo la migliore difesa del campionato, ci manca ancora qualcosa in fase realizzativa, sarà necessario fermare Rugolo e Rizzitiello per vincere il match”. Ciocca confida però tutto il suo dispiacere: “Purtroppo ho un mare di

giocatori infortunati. I problemi di salute dei miei atleti mi condizionano pesantemente. Da quando sono a Potenza ho avuto solo problemi così come il mio predecessore Paternoster”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

B Donne La Basilia, con la qualificazione già in tasca, è di scena a Capo d’Orlando

Muliere: «Vogliamo iniziare al top» È SBARCATA già da ieri sera in Sicilia la Basilia Potenza, che questo pomeriggio (a partire dalle 18) se la vedrà sul parquet del PalaFantozzi con le messinesi dell'Orlando Basket, penultime del girone D1, nel tredicesimo e penultimo turno della prima fase della B d'Eccellenza. In un match, quello arbitrato dagli arbitri palermitani Incamicia e Savì, che si annuncia privo di grossi spunti tecnici e agonistici, considerata la differenza di valori tra i due roster (quello siciliano continua ad essere ridotto all'osso) e la scarsa incidenza che per entrambe le formazioni avrà il risultato finale. Se difatti le ragazze rossoblù allenate dal tecnico Piero Scarano, già tranquillamente qualificate per la seconda fase del torneo,

aspettano solo l'esito della sfida interna di sabato con il Campobasso per conoscere il patrimonio di punti che si porteranno dietro nella poule promozione, anche per le orlandine il principale obiettivo stagionale, vale a dire la salvezza, è stato acquisito. «Ciò non toglie che la squadra anche a Capo d'Orlando giocherà al massimo, per cominciare nel migliore dei modi il 2010 e preparare a dovere la sfida che dopo appena 72 ore ci vedrà opposti alla Women's», ha detto il general manager rossoblù, Roberto Muliere, alla vigilia dell'esordio ufficiale nel nuovo anno della Basilia. «Per il morale e la fiducia del gruppo sarà importante fare bene anche stasera, dopo di che il pensiero potrà essere tutto rivolto al Campobasso».

In considerazione della pausa di fine anno, del resto, l'appuntamento odierno - al di là della trasferta piuttosto impegnativa che ha comportato - può essere visto da Marika Aurigemma e compagne come l'occasione propizia per testare la loro condizione, fisica e mentale, dopo quasi venti giorni di stacco dal clima partita. Gli allenamenti, proseguiti con buona intensità anche nel periodo festivo, hanno permesso a tutte le ragazze di mantenere l'ottimo stato di forma dell'ultimo scorcio di torneo, e mostrato in particolare nell'ultimo match col Bari. Coach Scarano e la Basilia vogliono e devono ripartire da lì per continuare a far sentire la loro voce in questo campionato. Luca Carlone sport@luedi.it

Roberto Muliere

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Sport 47

Mercoledì 6 gennaio 2010


Mercoledì 6 gennaio 2010

Il lungo Pablo Nocioni della Centre Corporelle Potenza (foto di Andrea Mattiacci)

B Dilettanti Altro scossone in casa Corporelle prima della gara a Pozzuoli

Nuovo avvicendamento In panchina andrà Michele Paternoster, fratello di Antonio POTENZA - Dopo la lunga sosta per le festività di Natale e fine anno, il basket riprende il suo cammino con la disputa oggi della prima giornata di ritorno. Nel girone D della B dilettanti il calendario prevede la trasferta a Pozzuoli per l'Invicta Centre Corporelle. E subito bisogna dare conto di un altro cambiamento che è avvenuto nella giornata di lunedì scorso in seno alla società potentina. Non sarà Vito Pierri, che era stato nominato allenatore al posto di Schiavi, a guidare la squadra a Pozzuoli. Il rapporto è stato risolto tra le due parti e i dirigenti hanno subito provveduto alla surroga di Pierri con Michele Paternoster che oggi andrà in panchina contro i campani. Incomprensioni tra la società e il tecnico potentino alla base di questo improvviso ribaltone. Con la speranza che la Befana porti nella calza il successo che ormai manca da più di un mese, comincia il cammino del duo formato da Michele e Antonio Paternoster, quest'ultimo con le mansioni di direttore tecnico. E' inutile dire che i dirigenti sperano che ci sia già da oggi la reazione della squadra, reazione che normalmente l'avvicendamento sulla panchina il più delle volte favorisce. Corvo e compagni hanno lavorato molto intensamente in questi giorni di sosta sia sotto l'aspetto fisico che nella preparazione di schemi di gioco. E nel torneo post natalizio di Ruvo di Puglia ci si è fatta una prima idea su quelle che potranno essere le novità apportate dai nuovi responsabili tecnici a partire dai 40 minuti con il Pozzuoli. Tutte, ovviamente, finalizzate ad ottenere quell' inversione di tendenza di rendimento che spezzi la spirale negativa di fine 2009 e proietti la squadra verso situazioni di classifica più consone alle aspettative di chi ha messo su questo roster ed anche alle qualità che non sono certe quelle del derby di Bernalda o della gara in casa con il Massafra. Sicuramente l'avversario odierno, pur molto temibile sul proprio campo, non è di quelli impossibili per cui una Corporelle concentrata,

B Dilettanti Insidiosa trasferta a Patti per il Bernalda

Bbc, voglia di riscatto

Michele Paternoster

BERNALDA - Per il giro di boa del campionato la BBC volge la prua in direzione Sicilia dove questo pomeriggio affronta al PalaRusso di Patti la formazione guidata da Pippo Sidoti, formazione attualmente allocata al sesto gradino del girone. All'andata fu la gara di apertura e, quasi inaspettatamente, i rossoblu si imposero 80/70 con una condotta quasi perfetta e con le ottime prestazioni di Russo e Basili che fecero sognare i tifosi bernaldesi smentendo le più fosche previsioni; la dura realtà del torneo ha poi fatto prendere alle due compagini strade diverse in conseguenza dei rispettivi valori tecnici, per cui il team del presidente Natoli, squadra ben costruita e con ottime individualità, si è attestata su un tranquillo posizionamento nelle sfere alte della classifica e si avvia verso una scontata conquista dei playoff, mentre quello lucano deve lottare ogni settimana per agguantare una salvezza per nulla facile. Gli isolani sono reduci dalla vittoria netta in casa contro il Martina Franca e dalla prestigiosa vittoria nel derby a Catania, mentre gli ionici hanno subito recentemente due sconfitte, l'una a Pozzuoli e l'altra a Martina Franca, che hanno un pò anestetizzato l'entusiasmo per la vittoria nella straregionale col Potenza. La sfida con i siciliani, già di per sé ardua, viene ad essere ulteriormente complicata dal fatto che i ragazzi di coach Vandoni hanno giocato appena domenica scorsa (per il recupero della 11ma giornata) e dopo poco più di 40 ore sono dovuti partire alla volta dello Stretto, senza nemmeno la possibilità di una vera seduta di allenamento. Di fronte Russo e compagni si ritroveranno avversari forti e decisi che compongono un roster invidiabile, con un back court piuttosto giovane costituito da Mori ('86), Gullo ('90),

Gli esperti cestisti della Bbc Bernalda: Delli Carri e Gaeta

Fevola ('85) e Busco ('88), ai quali come secondo play si è aggiunto proprio in questi giorni l'italo-americano Andrew Gabellieri (22 anni, 189 cm.) che ha giocato il girone d'andata nella Tezenis Verona di B1. Nel settore lunghi troviamo innanzitutto il big Cavalieri, romano di grande esperienza e di categoria superiore, che al PalaCampagna non incantò forse bloccato da una preparazione atletica e da una condizione fisica ancora precarie, ma che ora è diventato il trascinatore dei pattesi; accanto a lui Riva (201 cm., '83), Raskovic (serbo di Belgrado, 198 cm., '86), Sereni (198 cm., '84) e Contaldo (205 cm., '75) l'unico vero pivot di ruolo. A Bernalda furono Mo-

ri e Sereni i più prolifici tra i messinesi, mentre delusero alquanto i più attesi Cavalieri, Riva e Raskovic; il che non significa assolutamente nulla in vista della sfida odierna, ma, certamente, riuscire a bloccare un paio di tali bocche da fuoco potrebbe risultare determinante per il risultato finale o, comunque, per una buona prestazione da parte dei lucani. Arbitreranno i reggini Baccillieri e Chilà in un palazzetto prevedibilmente affollato; troppa la distanza da Bernalda e poca quella dai festeggiamenti natalizi per pensare ad un qualche seguito di tifoseria rossoblu. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Antonio Paternoster

ben messa in campo ed ordinata potrebbe senz'altro fare il colpaccio. Ne è convinto il direttore generale Enrico Torlo: “ci auguriamo che la fase calante sia terminata e che la squadra abbia uno scatto di orgoglio contro un avversario difficile soprattutto sul suo campo. Speriamo comunque di partire con

il piede giusto nel nuovo anno e che il cambio della guida tecnica abbia dato la scossa sperata alla squadra. I segnali ci sono sembrati postivi anche se sarà, come al solito, solo il campo a dare le risposte sulla salute della squadra. Dobbiamo entrare in campo con la mentalità giusta, tenendo sempre alto

il ritmo, correre di più e tirare molto meglio di quanto abbiamo fatto finora. Lo ripetiamo ancora una volta, noi siamo convinti di aver allestito una squadra che deve avere altre posizioni della classifica. E per questo chiediamo a tutti i ragazzi il massimo dell'applicazione e dell'impegno sia in partita che

nel corso degli allenamenti. Gli alibi sono ormai finiti per tutti e quindi il nostro campionato deve assumere una dimensione diversa e più rispondente agli sforzi che abbiamo fatto: se tutti avranno l'umiltà giusta, lo spirito di gruppo e sapranno interpretare bene il loro ruolo, sono convinto che possiamo to-

glierci molte soddisfazioni”. Una sola novità è prevista per oggi: Marino, infortunato e che si spera di recuperare per la partita con il Catania di domenica prossima, non sarà della gara e al suo posto nei dieci di partenza sarà inserito Marchese. Rocco Sabatella sport@luedi.it

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48 Sport


Volley B1 Donne Alla ripresa del campionato c’è subito il Mercato San Severino

Pm, serve un avvio super Le prime sfide del 2010 saranno decisive per la Lore Lei Potenza HA RIPRESO a lavorare lunedì la Lore Lei Avis Potenza. La seduta atletica mattutina ha fatto da prologo al ritorno sul parquet del PalaPergola, con cui la truppa di Nino Gagliardi ha inaugurato la settimana che la condurrà al big match casalingo con il Mercato San Severino. Un appuntamento, quello di sabato sera contro l'attuale capolista del girone (le salernitane condividono la vetta della classifica con il Soverato), da preparare a puntino e da cui cercare di trarre il massimo, per Pericolo e socie, sulla strada del recupero della piena fiducia nei propri mezzi. Un po' minata dalla sconfitta nel derby e dalla successiva eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Marsala. Anche se in effetti resta il campionato l'unico vero obiettivo stagionale della PM: che alla luce dei quattro punti di distacco dalla vetta e della sola lunghezza di ri-

Le ragazze della Pm Lore Lei Avis Potenza

tardo dalla zona play-off dopo le prime dieci giornate, e in virtù del fatto di essersi buttata alle spalle gran parte dei problemi fisici che l'avevano condizionata dal quarto turno in avanti, può guardare con una certa fi-

ducia a questo avvio di 2010. Decisivo, con tutta probabilità, per pensare di restare a contatto con le corazzate del girone nel prosieguo di un campionato che si sta confermando equilibratissimo.

Il calendario difatti, dopo lo scontro con la Rota di coach Carratù e della ex Miriam Mascaro, nell'ultimo scorcio del girone di andata metterà di fronte alle lucane prima il Trani (in trasferta) e poi il Soverato, di scena il 23 gennaio a Potenza. Al termine di quella sfida si avrà un quadro più chiaro sulle reali possibilità delle rossoblù potentine, e sul ruolo a cui si potranno candidare nella seconda metà del torneo. La speranza è che con il nuovo anno Serena Masino che sta ritrovando la migliore condizione dopo lo stop per l'infortunio al polpaccio - e compagne possano finalmente tornare a concentrarsi solo sul lavoro in palestra. Mettendo definitivamente da parte gli acciacchi e recuperando, attraverso il lavoro, quello spirito di squadra che era stato il vero valore aggiunto della Lore Lei a inizio stagione. lu.ca.

B2 Donne La Livi si prepara a sfidare l’Arzano

Materman senza assilli

La Benfico della Livi Potenza (Mattiacci)

SE IL 2009 sarà difficile da dimenticare per la Livi, nel clan potentino non ci si può cheaugurare un nuovoanno altrettanto felice e ricco di soddisfazioni. La più importante delle quali, chiaramente, sarebbe rappresentata da quella salvezza che a una giornata dal giro di boa dimetà stagioneapparealla portatadella Materman Nusco. Ma per ottenere la quale Pamela Petrone e compagne non potranno che continuare con lo stesso piglio deciso e sbarazzino che è diventato un po' il loro marchio di fabbrica. Imponendo la compagine rossoblù, da matricola, all'attenzione generale nel girone G della B2. E in questo senso sembra capitare a proposito, per il ritorno in campo dopo la sosta - al di là delle difficoltà di una sfida che resta impegnativa come poche -, la trasferta con cui la Livi si appresta a chiudere il suo girone di andata. Ad Arzano sabato, contro la corazzata allenata da coach Borghesio, le lucane potranno giocarsi una partita libera da ogni condizionamento mentale. Il risul-

tato, sul campo di uno dei top team del torneo, non rappresenterà un assillo per Benefico e socie, che forti del gran morale accumulato grazie agli ultimi quattro successi consecutivi (e ai sei delle ultime sette gare) sembrano avere tutte le chance per fare bene. E se poi dovesse arrivare ancora qualche punto pesante lontano da casa tanto di guadagnato. La Materman, comunque vada, la sua corsa dovrà continuare a farla sulle squadre che le stanno dietro in classifica, che nella seconda parte del torneo non si faranno pregare per tornare sotto. Con questa consapevolezza le ragazze di Enza Licciardi, lunedì pomeriggio, si sono ritrovate alla Caizzo per la ripresa degli allenamenti dopo la pausa di fine anno. Che era stata preceduta, mercoledì scorso, da un prestigioso test amichevole contro le cugine della Lore Lei: molto utile (quattro i set disputati al PalaPergola) per tenere alta la tensione in vista del primo appuntamento di campionato del 2010. l.c.

B2 Uomini Torna a lavoro la Pallavolo Matera

Panettone da smaltire per la truppa di Galtieri In arrivo il big match con l’Ugento

Il patron Antonio Tulliani

DOPO la sosta natalizia e d'inizio anno, i ragazzi della Pallavolo Matera hanno ripreso la preparazione. Il duemiladieci inizierà subito con un match importante e delicato per i biancoblù che faranno gli onori di casa al Falchi Ugento, attuale capolista del girone H. La gara contro i salentini, valevole per l'undicesima giornata, regalerà alla Pallavolo Matera l'occasione giusta per far punti ed avvicinarsi ancora di più alla testa della classifica. I materani sono reduci da quattro vittorie consecutive (Bari, Pulsano, Lucera e Calimera, ndr), e sono imbattuti al Pala Sassi, dove hanno conquistato cinque successi di fila. L'Ugento, fino ad ora, ha invece collezionato solo due sconfitte, entrambe maturate fuori casa. Ko a Triggiano per tre a due e contro l'Alessano per tre ad uno; ha conquistato ventisette set (uno in più del Matera) e persi quattordici, tanti quanti quelli dei biancoblù. “Sabato prossimo incontriamo la capolista, Falchi Ugento, altra candidata alla promozione - ha spiegato il presidente della Pallavolo Matera, Antonio Tulliani. L'Ugento si è rinforzato in fase di ricezione e difesa (era uno dei loro punti deboli)

con l'acquisto di un libero che dovrebbe dare maggiore quadratura alla squadra; si è rinforzato anche in fase di attacco con l'arrivo di Antonio Ancora. Come opposto, la formazione salentina, ha Pirola che ha giocato per tanti anni in serie A, dunque elemento di spicco e da tenere in seria considerazione. Credo che quello di sabato prossimo contro l'Ugento sarà un banco di prova fondamentale per la Pallavolo Matera che dovrà dimostrare, ancora una volta, di essere cresciuta rispetto alle prime gare di campionato e di essere imbattibile tra le mura amiche. Vorrei ricordare, infine, che il costo del biglietto è di soli due euro, mentre non pagheranno i ragazzi fino ai 18 anni”. Proprio il capitano, Stefano Pirola, ritornaeràa Matera in veste di ex avendo giocato nella Magna Grecia Matera nella stagione sportiva 1996-1997 in serie A2 insieme a Vittorio Suglia. Anche in terra pugliese la gara contro la Pallavolo Matera è attesa con ansia, pare infatti che saranno in molti i tifosi giallorossi ad arrivare al Pala Sassi per sostenere i propri beniamini. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

C Uomini Domani Viviani e compagni affronteranno il Volley Group

Il Nova Siri pensa già al recupero NOVA SIRI - Meno di una settimana alla ripresa del campionato di volley di serie C maschile e le squadre joniche si stanno preparando al meglio ad affrontare questa seconda parte di stagione, che deciderà chi dovrà correre per la serie B e chi invece dovrà lottare per la permanenza nel massimo campionato regionale. E il 2010 si apre con un importante doppio impegno per la Masseria Battifarano Nova Siri: domani gli jonici affronteranno la corazzata Volley Group Matera, nel recupero della quinta giornata, mentre domenica prossima è in programma il primo derby del Metapontino, in casa contro l'Hermes Hotel Policoro. Due gare delicate per il Nova Siri, che proprio prima della pausa natalizia, lo scorso 20 dicembre, ha conquistato la sua prima vittoria stagionale, 3 a 0 contro l'Asd Laurenziana, in una sfida combattuta punto su punto. “Sappiamo già che la partita contro il Matera sarà difficilissima - ha spiegato il capitano del Nova Siri, Gianluca Viviani - stiamo parlando di uno dei sestetti che attualmente guida la

Il capitano Gianluca Viviani

classifica e che finora ha sempre ben figurato; comunque noi abbiamo lavorato parecchio per giocare al meglio la sfida di giovedì, in campo daremo il tutto per tutto per fare bella figura davanti al nostro pubblico. Per quanto riguarda la gara di domenica contro il Policoro, altro team dalla lunga storia agonistica, credo che al momento siamo più o meno allo stesso livello di forma: sarà quin-

di una partita da combattere punto su punto e che affronteremo con l'obiettivo della vittoria”. Vincere almeno una delle due gare permetterebbe agli jonici di conquistare tre punti preziosi per smuovere la classifica e allontanarsi dal pantano dell'ultimo posto. “Nelle gare finora disputate ha detto ancora Viviani - avremmo potuto ottenere risultati migliori, ma non dimentichiamo che la rosa dei giocatori di quest'anno è solo in parte quella che l'anno scorso ha disputato la serie D: stiamo ancora lavorando per ottenere il giusto affiatamento in campo. Fare punti è l'obiettivo che ci prefiggiamo in questo 2010, anche grazie all'aiuto di validi giocatori che finora non hanno potuto esserci per diversi motivi. Comunque, qualunque sarà l'esito finale del campionato, questa stagione ci è servita per fare esperienza nella massima serie regionale, affrontando squadre di livello, e per preparare al meglio il campionato del prossimo anno”. Eleonora Cesareo sport@luedi.it

La formazione del Nova Siri in azione in questa stagione

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Sport 49

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Hockey A2 Esonerato il tecnico Caricato

F1 Il manager: «Felice ma non torno»

La Raro Matera piega il Sandrigo

Il Tribunale di Parigi annulla la squalifica di Flavio Briatore

RARO MATERA 8 SANDRIGO 2 PATTINOMANIA RARO MATERA: Mele, Matera, Gaudiano, Gravela, Lezoche, Xiloyannis M., Nicoletti, Cellura, Vivilecchia, Xiloyannis G. All. Vivilecchia SANDRIGO: Cortese, Barbiero, Del Santo, Chemello, Chemin, Manfrin, Gasparotto, Volpato, Pozzato. All. Pozzato ARBITRO: Strippoli di Bari RETI: 1’15 pt Vivilecchia, 14’39 pt Lezoche (r), 22’20’’ pt Vivilecchia, 47’’ st Manfrin, 7’58’’ e 9’15’’ st Vivilecchia, 10’18’’ st Lezoche,12’31’’ e 14’09’’ st Gravela, 24’48’’ st Gasparotto NOTE: cartellino blu per Nicoletti, Lezoche e Chemello SUPER Pattinomania. La formazione della città dei Sassi è tornata alla vittoria segnando tanti gol ed offrendo un gioco superlativo contro il malcapitato Sandrigo. La gara, valevole per la dodicesima giornata, è terminata otto a due per capitan Vivilecchia e compagni che han-

Vivilecchia autore di un poker di reti ieri contro il Sandrigo

no iniziato nella maniera migliore il girone di ritorno. Bravi tutti i materani che hanno disputato un match impeccabile sia in fase di difesa che di attacco, non percependo il contraccolpo psicologico dovuto all’esonero di mister Caricato deciso dalla società lunedì scorso. Promosso a pieni voti il capitano, Roberto Vivilec-

chia, autore di quattro gol dalla lunga distanza ed imprendibili per Cortese (che lo fanno salire a quota diciannove centri stagionali, ndr), bene anche Lezoche che è andato a segno due volte, la prima su rigore e la seconda con un perfetto slalom in area con un tiro angolato e beffardo per l’estremo difensore ospite. La gara contro il Sandrigo

ha anche regalato l’esordio in campionato per Giuseppe Gravela; esordio bagnato con due gol di perfetta fattura. Per il Sandrigo c’è stato poco da fare, sul proprio cammino ha incontrato una Pattinomania rabbiosa e decisa a tutti i costi di portare a casa il risultato. I vicentini hanno cercato di ostacolare la grinta dei materani, con belle giocate di Manfrin, che ha messo a segno il primo gol ospite, di Del Santo e di Gasparotto, autore della seconda ed ultima rete, ma senza riuscirci. Con questa vittoria, i materani hanno messo in cassaforte il quattordicesimo punto stagionale, che li fa piazzare in una posizione più tranquilla in classifica in vista della prossima e difficile gara esterna a Montebello Vicentino. Se i biancazzurri dovessero mettere in pista la stessa grinta dimostrata ieri contro il Sandrigo anche nelle prossime gare Vivilecchia e soci potranno togliersi numerose soddisfazioni ed ambire davvero a raggiungere la zona play - off. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

ROMA - Il Tribunale di Parigi riunitosi oggi ha annullato la radiazione di Falvio Briatore da tutte le attività nel settore dello sport dell’automobile. «Sono molto felice. Preferivo risolvere la questione all’interno dello sport, ma questo non era possibile con Mosley, e rivolgersi a un tribunale veramente indipendente era la logica conseguenza». Lo ha detto Flavio Briatore commentando la sentenza del Tribunale di Parigi che ne ha annullato la radiazione da tutte le attività nel settore dello sport dell’automobile. L'ex team manager della Renault era stato radiato il 21 settembre 2009 dalla FIA per il suo coinvolgimento nel cosiddetto «crashgate», accusato di aver ordinato al suo secondo pilota Nelson Piquet Jr, di andare a sbattere nel corso del Gran Premio di Singapore 2008 per favorire il compagno di team Fernando Alonso. «Se rientro in Formula 1? Al momento l’unica Formula che mi interessa è la 'Formula bambinò – assicura in un’intervista telefonica rilasciata al Tg Sport di Raidue riferendosi al figlio in arrivo -. Sono molto più se-

Flavio Briatore

reno adesso, il male che mi ha fatto questa decisione della Fia è stato grande, quello che mi ha fatto Mosley è stato grandissimo». Briatore non ha «spirito di vendetta» nei confronti dell’ex presidente della Fia, ma «adesso Mosley raccoglie quello che ha seminato. La decisione di oggi - ricorda Briatore – mi ha restituito la liberta e la dignità di parlare, cose che Mosley mi aveva tolto in maniera ignobile. Per me è un grande giorno, di felicità. Ci godiamo un attimo questo momento qui». sport@luedi.it

Ciclismo Ottimi piazzamenti per i piccoli atleti

Lucani protagonisti a Sarno POTENZA - Si è disputata domenica scorsa il “Secondo Trofeo Santa Maria della Foce” a Sarno (Sa), gara valida come la penultima tappa del Campania Cross. Erano oltre cento i crossisti al via, di cui molti lucani, che si sono dati battaglia in questa manifestazione che ha fatto da antipasto ai prossimi campionati italiani ciclocross che si disputeranno a Milano domenica dieci gennaio. Nella splendida cornice del Parco Foce del Sarno e davanti ad un folto pubblico giunto dalla cittadina campana e non solo, si sono sfidati i bikers dando vita a duelli belli, emozionanti e ricchi di colpi di scena. I primia partireintorno alle10.30 sono stati i Giovanissimi della categoria G6 dove ha vinto il lucano Nicola Laino (Ciclo Team Valnoce) davanti al piccolo beniamino di casa Salvatore Palmieri (Team Bike Balzano Città di Sarno) e gli altri lucani Donatello Viola (S.C. Castrocielo Oppido

Lucano)ela babyGiuliaOrlando(Ciclo Team Valnoce) sempre battagliera anche con i colleghi maschietti. Nella seconda partenza si sono sfidati gli atleti delle categorie Allievi ed Esordienti con questi ultimi suddivisi tra 1° e 2° anno visto che in palio c'era il titolo di campione regionale. Primo assoluto e vincitore anche del titolo regionale Allievi è stato Giuseppe Sannino(Pianura EldoVisconti) che si è piazzato davanti al puglieseGianvitoDi Niso(Pol.Cavallaro) e Donato Martimucci (Ciclyng TeamTaranto).Tra leDonneAllievi, tripletta per la Pol. Cavallaro che ha piazzato Marta Emanuela Bufi, Teresa Colangelo e Mimì Lopopolo nelle primetre posizionimentre lalucana Silvia Acquaro ha dovuto accontentarsi della quarta piazza. Tra le Donne Esordienti 1° anno seconda piazza per la lucana Immacolata Megale(Ciclo TeamValnoce)preceduta dalla campana Ilenia Palumbo (Fles-

sofab). Tra le Donne Esordienti 2° anno la vittoria è invece andata a Lucrezia Di Benedetto (Pol. Cavallaro). Tra gli Esordienti 1° anno doppietta del G.S. Moiano con Salvatore Morzillo primo e Natale Piscitelli secondo; il primo dei lucani al traguardo è stato Alessandro Lauria (Ciclo Team Valnoce) giunto settimo, seguito dal compagno di squadra Daniele Pitillo giunto nono e da Antonello Viola (G.S. D. Arieco Basilicata) giunto in undicesima posizione. Tra gli Esordienti secondo anno primo assoluto è stato Simone Perna (Bruscianese Cicli Perna) che ha tagliato il traguardo davanti a Andrea Leo Grande (Ciclyng Team Taranto) e Mauro Piccolo (Pol. Cavallaro); Daniele Gaudioso (Ciclo Team Valnoce) ha concluso la prova in quinta posizione, Giovanni Iorio e Giuseppe Mazzone in forza al Re-Cycling Bernalda hanno chiuso, invece, in undicesima e tredicesima posizione.

Alcuni atleti di ciclocross in azione

Tra gli MO ha infine vinto Pierluigi Pagliano (Center Bike Casagiove). Nella terza partenza la vittoria assoluta è andata all'intramontabile Maurizio Luigi Carrer (Team Eurobike) davanti al compagno di squadra Antonio Giaconella, categoria Juniores. Tra gli Juniores, alle spalle di Giaconella da segnalare la seconda posizione di Pasquale Sirica (Team Bike Balzano Città di Sarno) e la terza del lucano Michele Viola in forza alla Farnese Vini. Tra gli M30 vittoria per Antonino Terranova (New Valley) davanti a Mariano Di Cecilia (Team Avellino) e Ubremo Cardinali (Caffè Lunix Cicli De

Poker sportivo, attività bloccata ATTIVITA' bloccata nel poker sportivo regionale. Questo a causa di una legge del luglio 2009 che disciplina l'utilizzo e le modalità d'uso delle sale adatte allo svolgimento dei tornei. Andiamo con ordine. La legge emanata dallo Stato di derivazione europea detta precise disposizioni in materia. Per poter svolgere le attività sopra esposte i responsabili devono disporre di un locale commerciale e non più associativo e di un imprenditore, iscritto alla Camera di Commercio che attesti la regolare disciplina agonistica essendone presidente della medesima associazione. Inoltre la legge prevede che nella stessa zona non possono disputarsi più di tre tornei all'anno, con ovvie riper-

cussioni per il movimento in questione. Non è più possibile, insomma, disputare quattro manifestazioni e la quota di partecipazione non deve essere superiore ai trenta euro. Ovviamente la legge ha provocato non po-

chi problemi anche in Basilicata, visto che il Poker Sportivo stava riscuotendo consensi tra gli appassionati. La disciplina, ludica ha avuto successo anche in considerazione dell'enorme fair play mostrato in tutte le ma-

nifestazioni. I giocatori potevano usufruire di carte francesi e divertirsi senza problemi. La normativa in questione complica e non poco la programmazione visto che almeno stando alle impressioni ricavate per sfruttare le sale bisogna chiedere autorizzazioni ad esempio alla Lottomatica, al Poker Room e Poker Star. Una legge contorta condiziona gli amanti della disciplina in questione che in Basilicata ha avuto il merito di aggregare non pochi iscritti grazie alla passione di Giuseppe De Bonis, delegato regionale FIGP ( Federazione Italiana Gioco Poker Sportivo ) e dei suoi collaboratori Roberto Rivela e Francesco Boccia. f.menonna@luedi.it

Maio). Tra gli M4, alle spalle di Carrer, si sono piazzati Massimo Del Gatto (Società Ciclistica Pergine) e Francesco Masullo (Bike e Sport Team) mentre il lucano Lorenzo Passabì (Re-Ciclyng Bernalda) ha chiuso la prova in decima posizione. Tra gli OP, infine, la vittoria è stata portata a casa da Antonio Di Costanzo (Vejus Novara Bikers) davanti a Sabino Piccolo (Pol. Cavallaro) e Francesco Guarini (G.S. Rasc F. De Santis) mentre illucano Domenico Chiarelli(CicloTeam Valnoce)haconcluso la prova in settima posizione. Rocco De Rosa sport@luedi.it

ilSudoku

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

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Mercoledì 6 gennaio 2010

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Ad inaugurare l’evento l’ormai consueto “Aperitivo con l’artista”

CARNET

Bipersonale alla Galleria 25

La “Befana in moto” a Maratea

In esposizione le opere di Alfio Sorbello e Michele La Sala VENOSA - Prosegue il ciclo di mostre dedicate alla pittura contemporanea presso la “Galleria 25” di Venosa, con una nuova rassegna che ha come protagonisti due nomi emergenti del panorama italiano, il siciliano Alfio Sorbello e il pugliese Michele La Sala. Il vernissage della mostra, tenutosi lo scorso sabato, è avvenuto alla presenza di uno dei due autori, il maestro Michele La Sala, che ha partecipato ad un “Aperitivo con l'artista” all'interno degli spazi espositivi. Come nelle precedenti occasioni, non è voluto mancare all'appuntamento il sindaco di Venosa Bruno Tamburriello. Il maestro Michele La Sala ha spiegato, ai visitatori giunti per l'occasione, la propria intenzione di trasmettere gioia di vivere attraverso la pittura e di emozionare tramite il colore, prorompente protagonista delle sue tele, con la sua matericità, la sua luminosità e l'infinita varietà di toni. I soggetti dei suoi dipinti sono prevalentemente primaverili e rappresentano tipici scorci pugliesi, ben noti all'autore, delle terre del Gargano e della Daunia, la cui visione risulta rilassante per lo spettatore. La Sala sa cogliere in questi paesaggi tutta la bellezza di una natura allo stato puro, per mezzo di immagini di estrazione agreste, cariche di suggestioni antiche e di reminiscenze della propria infanzia. L'arte di La Sala, vicina al post-impressionismo e intrisa di influssi vangoghiani, si offre al pubblico senza bisogno di particolari chiavi di lettura, in tutta la sua freschezza e spontaneità, lon-

tana dai canoni dell'arte contemporanea e proiettata prevalentemente all'appagamento del proprio istinto artistico. Molto diversi sono i soggetti e le tematiche delle opere di Alfio Sorbello, incentrate sulla realtà urbana delle grandi metropoli. Le sue sono visioni cittadine, fatte di strade, incroci, palazzi e ponti, popolate da figure umane che sembrano vagare nel nulla. Sono individui anonimi, confusi nella massa, privi di fattezze distintive, che simboleggiano la condizione di spaesamento e di inquietudine in cui si trova l'uomo contemporaneo. In queste sagome non definite è possibile riscontrare, inoltre, un riferimento alla mafia e più precisamente all'omertà che accomuna buona parte della popolazione siciliana e che rende le persone delle ombre senza alcun ruolo né considerazione nella società. Sorbello, tuttavia, con i suoi quadri, vuole comunicare la volontà di respingere con forza sia questo atteggiamento di complicità silenziosa sia la mafia stessa. L'accostamento tra tipi di pittura così differenti, voluto dalla direttrice Barbara Martino, ha lo scopo di distinguere chiaramente le peculiarità di ognuno dei due artisti in mostra e conseguentemente di metterle in risalto e valorizzarle, oltre che di soddisfare i gusti e la curiosità di diversi generi di pubblico. La doppia personale resterà aperta fino al prossimo 22 gennaio, tutti i giorni dalle 17 alle 21 e la domenica mattina dalle 11 alle 13. cultura@luedi.it

Da sinistra una tela di Sorbello e Michele La Sala all’Aperitico con l’artista alla Galleria 25 di Venosa

Prorogata fino al 31 gennaio la mostra dedicata alle donne

Tra femminili “Dissonanze” POTENZA - La mostra “Dissonanze: realtà e rappresentazione delle donne” organizzata e promossa dalla Presidenza della Provincia di Potenza e dall' Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Potenza in esposizione presso il Museo Archeologico Provinciale è stata stata prorogata fino al 31 gennaio 2010. Gli orari di visita sono dal martedì al sabato ore 9-13 e 16-19. Lunedì, domenica e festivi ore 9-13. L' ingresso è libero. L'allestimento della mostra “dissonanze” si propone di rappresentare il racconto e l'iconografia del genere femminile nei mezzi di comunicazione in particolare carta stampata e video. E' un racconto dissonante perché emergono i contrasti in cui la donna e il suo corpo sono immersi nella società

contemporanea. Lo spettatore è immerso in un collage tridimensionale, da esplorare - fisicamente- per scoprire - intellettualmentele dissonanze che caratterizzano oggi la rappresentazione femminile. La mostra “Dissonanze” ha come finalità l' analisi critica, sotto forma di esposizione artistica, del paradigma donne e rappresentazione. Le donne sono quasi sempre oggetto della rappresentazione - tra il glamour ed il sexy- di beni di consumo, invece nella mostra dissonanze è proprio la rappresentazione della donna nei media oggetto di analisi, studio e scenografia. La mostra dissonanze ha anche un sito dedicato: www.dissonanzedonna.eu. cultura@luedi.it

MARATEA - “La Befana in moto” organizzata dal Moto Club “Il Redentore” di Massa di Maratea è in programma per oggi 6 gennaio. Il Moto Club “Il Redentore” ha organizzato per il giorno 6 per le vie del paese, in occasione della festa dell'Epifania “la Befana in moto”. Il programma della giornata si svolgerà a partire dalle ore 13 con raduno in piazza a Massa centro, per la distribuzione dei doni ai bambini. Subito dopo partenza da Massa verso altre destinazioni con vari rinfreschi e doni mentre l'ultima tappa sarà a Maratea centro storico. La serata si concluderà presso la sede del moto club, a Massa in via Varacia con la cena offerta dal motoclub e tanta allegria. L'ingresso è aperto a tutti i motociclisti. Emilia Manco cultura@luedi.it

DA CASTELLUCCIO di VINCENZO CELANO CASTELLUCCIO - Le festività natalizie sono un periodo di particolare intimità familiare, di ritrovata armonia e convivialità. La fantasia popolare non poteva che scatenarsi rispetto a queste feste. Ricchissimo il repertorio di detti e mottetti della tradizione di Castelluccio che abbracciano il periodo che da Santa Lucia arriva fino all’Epifania. Ne proponiamo alcuni dei più significativi. Da Santa Lucìi a Natèl tridc ci nn'è, ma pi ccu sàp cuntè dudc ci nn'è. (Da Santa Lucia a Natale tredici ce n'è, ma per chi sa contare dodici ce n'è.) La soluzione dell'indovinello (perché di indovinello si tratta) è: giorni. A Santa Lucìi u iurn cresc nu pass 'i gaddìn. (A Santa Lucia il giorno cresce [di] un passo di gallina.) Solo in apparenza, perché in realtà il giorno comincia a crescere non il 13 dicembre, ma nel solstizio d'inverno, quando nel giorno del sol invictus dei Latini cade il Natale. Vèn Natèl ch'i bell fest, / c'unn ha simminèt accussì rest.

Detti e mottetti per le “feste” (Viene Natale con le belle feste, / chi non ha seminato così resta.) Il riferimento è alla semina del grano e di altri cereali che va fatta prima di dicembre, allo scopo di evitare che freddo e gelo impediscano ai semi di germogliare. Il detto contiene anche l'implicito suggerimento che in campagna ogni cosa va fatta a tempo debito, perché, dice appunto un altro proverbio, “Se di novembre non avrai arato, / tutto l'anno sarà tribolato”. (Ovviamente, per carestia di viveri.) Mo chi vèn Natèl e nun tengh dinèr, / piglio na pipp e mi mitt a fumè. / Quann fa nott, / senza cappott, / piglio u fisckitt e mi mitt a sunè. / Quann vèn Natèl senza dinèr, / u post cchiù bell ié u fuculèr. (Adesso che viene Natale e non tengo denaro, / piglio una pipa e mi metto a fumare. / Quando fa notte / senza cappotto / piglio lo zufolo e mi metto a suonare. / Quando viene Natale senza denaro, / il posto più bello è il foco-

lare. Altra lezione, di probabile derivazione napoletana, del terzo quarto e quinto verso: Quann ié nott, / sent na bott, / mi mitt u cappott / e vèv a vidè. Quando è notte, / sento una botta, / mi metto il cappotto / e vado a vedere.) Natèl nàt, innèr chiàtr. (Natale nuota, gennaio gela.) Qui “Natale”sta per “dicembre”, mese che abbonda solitamente di pioggia, mentre gennaio, per la tradizione, è prodigo di freddo e di gelate. Prìm 'i Natèl né fridd e né fèm, dopp 'i Natèl fridd e fèm. (Prima di Natale né freddo e né fame, dopo Natale freddo e fame.) Prima di Natale, di solito, il clima non è ancora particolarmente rigido e, in tempo di feste, pure nelle famiglie meno abbienti qualcosa da mettere sotto i denti si rimedia. A nott 'i Natèl / fui na fest principèl; / nascìv nostro Signùr / nta na povra mangiatùr; / c'èr u voi e u ciucciaridd, / san Gisepp

u vicchiaridd; u voi u rifiatàv e u ciucc i raglàv: / u voi biniditt e u ciucc maliditt. (La notte di Natale fu una festa principale; nacque nostro Signore / in una povera mangiatoia; c'era il bue e l'asinello, san Giuseppe il vecchierello; il bue lo riscaldava col fiato e l'asino gli ragliava [raffreddandolo]: il bue benedetto e l'asino maledetto.) Pinnedd natalìn / né amìc e né vicìn. (Pinnedd natalizie / né a amici e né a vicini.) In alcuni paesi lucani, “pinnedd” è il nome dialettale del Pleurotus ostreatus, fungo commestibile, dalla classica forma del padiglione auricolare. Cresce sui tronchi secchi degli alberi a foglia larga. Attualmente viene allevato in serra. Siccome allo stato naturale è fungo pregiato, e raro in dicembre a causa del clima rigido, secondo il detto popolare, bisogna tenerselo per sé e non farne do-

no a nessuno. Natèl ch'i tui, / Pasch cu chi vui. (Natale con i tuoi, / Pasqua con chi vuoi) Ricorda che le feste natalizie sono più intime e familiari. Bona sèr e bon Natèl, / fìch e passl nt'o panèr; / a ccu dìc mèl 'i sta chès / i pozz cadì a punt 'u nès. (Buona sera e buon Natale, / fichi e uva passa nel paniere; / a chi dice male di questa casa / gli possa cadere la punta del naso.) Chepudann, chèp di mìs, /damm a strìn chi m'hei prummìs, / e si numm'a vui dè, / nchèp a l'ann vui cripè. (Capodanno, capo di mesi, / dammi la strenna che mi hai promesso,/ e se non me la vuoi dare, / in capo all'anno [tu] possa crepare.) Ann nùv, vita nòv. (Anno nuovo, vita nuova) Augurio e, soprattutto, proposito. (Proposito puntualmente disatteso.) A Pasch 'i Bifanìi / tutt i fest hàn piglièt a vìi. (A Pasqua d'Epifania / tutte le feste hanno preso la via.) All'Epifania la varie feste di fine e principio d'anno sono finite. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


di IRANNA DE MEO PROPOSTE enogastronomiche e tradizioni folkloristiche da vivere nel giorno della Befana. Dalla notte appena trascorsa dei “cucibocca” che con la sua animazione caratterizza il borgo di Montescaglioso alla “festa del maiale”, un vero e proprio rito contadino che contraddistingue le nostre comunità. Dalla lavorazione dei salumi ed insaccati, alla degustazione di piatti tipici a base di maiale. L'associazione Turismo verde di Basilicata aderente alla Confederazione italiana agricoltori (Cia) propone per la festa tanto attesa dai bambini, visite nelle aziende agrituristiche per trascorrere una giornata all'insegna del buon cibo, ma anche alla scoperta di tradizioni culinarie tramandate da secoli. A Montescaglioso, ieri sera, appuntamento con una delle più antiche manifestazioni popolari, la “notte dei cucibocca”, organizzata dal Centro di Educazione Ambientale. Per le strade del paese, un corteo di figuranti, vestiti di scuro, con mantelli o vecchi cappotti, in testa un cappellaccio o un disco di canapa da frantoio e con il viso incorniciato da folte barbe bianche. Ai piedi, una catena spezzata e tra le mani con una lucerna ed un lungo ago con cui minacciano di cucire la bocca ai bambini. Così, come vuole la tradizione, in casa e in piazza, si sono consumati i nove bocconi del Cucibocca. Il cucire la bocca segna la fine delle libagioni natalizie. Un'altra interpretazione è riferita ai retaggi dell'arcaica società agropastorale: nascosti sotto le sembianze dei Cucibocca, pastori, salariati e massari che spesso, in tale occasione, regolavano più o meno violentemente liti e diatribe. «Oltre alla festa dei bambini - ha detto Paolo Carbone, presidente di Turismo Verde-Cia - l'Epifania è soprattutto legata alla festa del maiale, con numerose aziende che consentono agli ospiti di partecipare alla preparazione di salsicce, al “pezzente” e alla soppressata, svolgendo il ruolo di fattoria didattica e di “casa di campagna”. Si sta, infatti, diffondendo la tendenza a prenotare i salumi direttamente nell'azienda agrituristica dove sono stati degustati. Per le nostre aziende, inoltre, è l'occasione per promuovere il progetto “La spesa in campagna”, sviluppando e rafforzando i circuiti brevi di commercializzazione dei prodotti agricoli lucani. Il progetto, partito proprio in occasione delle festività natalizie - ha concluso Carbone - ha già raggiunto una prima fase soddisfacente». A tavola, insomma, assaggiando le prelibatezze del territorio. Le aziende agrituristiche coinvolte nell’iniziativa della Cia sono: l’Oasi Rupestre in contrada Murge a Montescaglioso (tel. 0835 208688); Tre Pini in Località Casone a Montalbano Jonico (tel. 338 1104863); L'assiolo in località San Giuliano a Miglionico (tel. 0835 559678); Agriturismo Teo in contrada Campagnolo a Metaponto (tel. 333 4258768). cultura@luedi.it

Mercoledì 6 gennaio 2010

La spesa in campagna diAunbordo treno insieme alla Befana dicarico doni L’ALBUM

POTENZA - E' giunta alla sua quinta edizione la gradita manifestazione “Il treno della Befana”, la mattinata di fantasia che i dipendenti delle Ferrovie Appulo Lucane di Potenza dedicano ai bambini del Capoluogo lucano. A bordo delle vetture di epoca (anno 1930) trainate da un vecchio locomotore diesel, i bambini saranno i protagonisti di un viaggio con la Befana che consegnerà loro l'ambita calza guarnita di cioccolatini e caramelle di ogni tipo, oltre a scambiare qualche battuta in un clima di spensieratezza ed allegria. Il programma della manifestazione prevede alle 9.45 la partenza dalla stazione Fal Potenza Inferiore con il Treno della Befana che giungerà dopo circa 15 minuti alle ore 10.00 alla stazione di Potenza Centro delle Fal. Dopo una breve sosta di 15 minuti circa, per consentire il transito dei treni in orario ordinario, si farà ritorno a Pz Inferiore. Durante il percorso la Befana consegnerà ai bambini la calza con i dolci e le caramelle. La manifestazione è organizzata, ormai da 5 anni, dal circolo ricreativo aziendale Fal “La Locomotiva”con laconcessione da parte delle Ferrovie Appulo Lucane dei mezzi storici, difatti oltre alle vetture d'epoca trainate da un locomotore visarà inesposizione, nel piazzale antistante il deposito Fal, un'antica locomotiva costruita nell'anno 1930. Un'ulteriore occasione che permette ai lavoratori anima delle più antiche ferrovie lucane di avvicinarsi al mondo dell'infanzia ricongiungendosi, con emozione, ai più piccoli.

Una calza di delizie e sorprese di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “W la befana”. Ecco la frase che inneggia nell' accattivante vetrina della drogheria di Pasquale Latorre in Via del Corso n. 42, nel pieno centro storico di Matera. Il profumo inebriante trapela dall' uscio, numerosi i nonni, fidanzati e genitori che piacevolmente armati di cesta (fornita dallo staff) hanno vagato nell'attività commerciale per poi dirigersi alla cassa e convolare nelle proprie abitazioni e ripartire gli alimenti dolciari. Mentre ad Urbania si svolge la festa nazionale della Befana noi abbiamo innestato il tour dolciario, come vere “befane last minute”. Ma, vista la crisi economica, l'enigma è “calza fatta in casa o acquistata”? A vedere i banconi alimentari semideserti pare proprio che il fai da te diverta e lasci spazio alla fantasia, alla personalizzazione. Abbiamo curiosato e chiesto a Pasquale i costi dellacalza vuota. Si par-

te da un minimo di 4, 5 euro fino ad un massimo di30. Traquelle piùcostose abbiamo scovato le calze giganti, in tessuto peluches con portafotografie da poter staccare dopo la foga della scoperta del contenuto. Quali i costi delle calze già pronte? « Si parte da un minimo di 9, 50 euro ad un massimo di 50 euro. All'interno solo articoli alimentari, ma a volte abbiamo anche aggiunto regali particolari come anelli, portati dai clienti». Ci sono befane speciali? «Sì, consigliamo le befane paracadute che volano con la loro scopa magica. Si parte da un minimo di 16 euro fino ad un massimo di 35 euro. Le risate e gli occhi delle dolci streghette scatenano sorrisi contagiosi in tutta la clientela. Inoltre, befane sexy con simpatici culetti, e mutandoni. Ovviamente all'interno garantiti ottimi dolciumi, costo 19,5 euro. Nelle calze è possibile anche inserire tranci di torte di torrone (da 100 gr), ma anche arachidi pralinati (200gr)».

Cosa secondo la drogheria Latorre, in città dal 1915, non può mancare nella calza di un vero materano? «Tanti cioccolatini, caramelle, snack, lecca lecca, gomme da masticare e carbone». Quali le tipologie di carbone? «Quello nero per i bambini o le persone cattive, quello rosso per i cattivissimi. Novità quello bianco, al formaggio. Ma tutti hanno come elemento principe lo zucchero». Costo un euro l'etto. Invece per le cioccolate, le più richieste dalla clientela sono state quelle al peperoncino, per 100 gr due euro. Ma anche latte in polvere al peperoncino in monoporzione da un euro. Per un 2010 migliore, diverso, cosa consigliate? «La befana scaccia guai, che i cittadini dovrebbero scambiarsi, regalarsi». Costo 25 euro. Il signore Latorre sarà aperto anche e solo questa mattina per le ultime leccornie da infilare nella calza targata 2010.

Pasquale Latorre nella sua drogheria, in alto idee per la calza

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Natale in casa... degli Amici di Eduardo di LUCIA NARDIELLO MELFI - E’per stasera, giorno della Befana la prima teatrale della compagnia “Amici di Eduardo”. Debutto al teatro “Ruggiero II” di Melfi per la stagione di prosa 2009/2010. La nota compagnia partita da Rionero in Vulture quest’anno segna un duplice debutto. Non solo con la riproposizione della straordinaria piéce “Natale in casa Cupiello” di De Filippo ma con la presentazione dell’associazione teatrale amatoriale Amici di Eduardo. Il gruppo composto amatori del teatro partenopeo si è così trasformato in una vera e propria associazione. «L’appuntamento di quest’anno - spiega Mario Bulso, animatore del gruppo e regista - è con uno dei più celebri e conosciuti testi dell’autore napoletano. Un ritorno a questa commedia che vuole essere una forma di scaramantica continuità con le rappresentazioni future per-

ché è stato proprio Natale in casa Cupiello a segnare il debutto della nostra compagnia amatoriale nel 2004». Scaramanzia o no, fino ad ora gli Amici di Eduardo si sono fatti sempre valere sui palcoscenici regionali e non, sempre con grande successo di pubblico e di critica. Una compagnia che insieme, anno dopo anno, ha acquisito una maturità artistica di rilievo anche se non composta da attori professionisti ma da attori per passione. Ed è la passione il motore che spinge avanti le imprese del gruppo composto da: Giovanna Salcone, Michele Paolino, Rossana Nigro, Giuseppe Larotonda, Gaetano Nicolaio, Antonio Di Lucchio, Giovanni Martinese, Carmine Cavallo, Incoronata Nardozza, Emanuela Nardozza, Giuseppe Bigotti, Rossana Tolve, Tatiana Romaniello, Milena Manfreda e Alessandro Orlandino. «Natale in casa Cupiello - prosegue Bulso -fa parte della cultura e della tradizione non solo partenopea, ma italiana.

Si passa da aspetti e situazioni diversi, dalla passione per il presepe ai drammi che ogni famiglia potrebbe vivere. E sono proprio queste le caratteristiche che hanno fatto si che questa commedia entrasse nel cuore di ogni persona che si identifica nei valori della nostra tradizione». L’appuntamento è allora al teatro Ruggiero a Melfi, il sipario è alle ore 20.30. Tutti in sala allora per gustare i drammi della vita e le sempre gustose gag nate la genio di Eduardo De Filippo. Dopo Melfi la tournée prosegue il 16 ed il 17 gennaio a Rionero, il 20 febbraio al teatro Stabile di Potenza e si concluderà a marzo al cine teatro San Mauro di Lavello. Seguire la compagnia di Eduardo porta anche alla solidarietà. Infatti come consuetudine ormai, tutti i proventi andranno a favore dell’Airo la casa famiglia di Rionero che ospita le famiglie dei degenti presso il Crob Irccs. cultura@luedi.it

Una scena della commedia di De Filippo

Con la solita ironia ha presentato i brani eseguiti dalla Fondazione orchestra lucana

Alba illumina il concerto per il nuovo anno

di MARIA ANNA FLUMERO MATERA-Successo per il “Concerto per il nuovo anno'', omaggio alla grande musica e al bel canto. L'evento è stato organizzato da Camera di commercio, Provincia di Matera, Fondazione orchestra lucana delle Province di Matera e Potenza. Il programma della serata, presentato dalla conduttrice televisiva Alba Parietti, ha previsto l'esecuzione di arie e brani tra i più conosciuti come “Fratelli d'Italia'' di Novaro- Mameli e altre celebri arie di Handel, Rossini, Puccini, Mascagni, Bizet e Verdi. Si sono esibiti con l'Orchestra

Lucana delle Province di Matera e Potenza, diretta dal maestro Nicola Samale, il soprano Antonella Rondinone, il baritono Nicola Stragapede e i cori dei “Cantori materani'' e“Alleluia'' . Dal palco del Cine teatro Duni il presidente dalla Fondazione, Francesco Lisanti ha ribadito come «questa idea sia nata dal 1987 e potrà avere e dare significato alla nostra orchestra solo con il sostegno di tutti. E’l'unica orchestra lucana - ha concluso ci aggiungiamo ad altre belle realtà della nostra città e regione». «Con l'Amministrazione provinciale e la Fondazione - ha detto il presidente

Alba Parietti al concerto per il nuovo anno della Fondaziona orchestra lucana (foto Videouno)

della Camera di commercio, Angelo Tortorelli - abbiamo avviato una esperienza, che auspico possa coinvolgere altre realtà locali. Solo facendo sistema si possono promuovere risorse importanti come quelle culturali e artistiche che rappresentano una delle componenti importanti dell'offerta territoriale e turistica locale». Tortorelli,ha sotto-

lineato: «abbiamo così lanciato una sfida per rafforzare il binomio cultura e territorio che, visti i risultati, risulta vincente. Lo sviluppo della cultura e della economia hanno bisogno di uno scossone». Il presidente della Provincia, Franco Stella ha concluso ringraziando «i presidenti precedenti perché hanno voluto la Fondazione orchestra luca-

na, che solo nell'anno 2003 si è allargata alle due Province, includendo Potenza». Laserataè statadialtolivello. Elevata la caratura dell'esecuzione di tutti e sedici i brani. Da segnalare il talento di Antonella Rondinone, materana doc. Soprano, attrice di musical e regista, lavora nei teatri italiani ed esteri con una spiccata duttilità vocale e attoria-

le. Antonella, infatti, è reduce dello spettacolo la Traviata di Zeffirelli (ruolo di Annina), che ha chiuso la stagione del teatro dell'Opera di Roma, il suo nome, la sua città natia, è scritto accanto a quelli di Gianluigi Gelmetti, Franco Zeffirelli e Carla Fracci. La lunga gavetta è iniziata nel laboratorio “Il teatro dei Sassi”. Ha frequentato la BSMT (Bernstein school of Musical Theater), la prima accademia di musical d'italia, la Compagni della Rancia e il ruolo della fata Turchina nel musical Pinocchio, oltre a West side story, Sette spose per sette fratelli e molti altri. Ma vera mattatrice della serata è stata Alba Parietti, chiamata a presentare il concerto. «Matera è una città meravigliosa-hadetto -offreuna visione celestiale, anche natalizia. E' paragonabile a Venezia, sono onorata di essere qui dopo molto tempo». Non sono mancati inattesi fuori programma. L’avvenente Alba è riuscita a perdere, mentre guadagnava il palco, orecchini ed occhiali. Ma sfoderando un po’ di autoironia, rivolta al maestro Samale e alla platea se l’è cavata brillantemente con una battuta: «Quando mi manca un dettaglio sono come Emilio Fede».

Al “Baby Day” tra magia e giochi

Serata in “corto” con Dino Paradiso

ni e gli spettacoli. «E così il Baby Day Bambini in Festa andrà in scena con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Rionero e con la presenza di intrattenimenti e sorprese che delizieranno il pubblico presente -spiega Antonio Petrino che prosegue illustrando le caratteristiche «grazie all’animazione “Happy Day” con in evidenza baby dance, giochi di prestigio e magia comica dedicata anche ai grandi e le famiglie, in uno show curato dall’Associazione Nazionale Famiglia Cristiana Italiana». Protagonista indiscussa dell’evento sarà la Befana aiutata da tanti altri ospiti simpatici e giocherelloni che coinvolgeranno i bambini con i loro numeri e regaleranno a tutti allegria, spensieratezza. Senza dimenticare i doni per i più piccoli che saranno chiamati a diventare parte integrante dello spettacolo. Tra le finalità degli organizzatori principalmente quella di regalare a bimbi e famiglie della città e delle zone limitrofe un momento di sano e libero divertimento e felicità, come ormai avviene da diversi anni in una manifestazione consolidata.

FERRANDINA Una serata dell’Epifania con il sorriso al Cinema della Valle di Ferrandina. L’attore e cabarettista di Bernalda, Dino Paradiso, presenta il suo cortometraggio dal titolo “Quel che resta del mio amore”. Il film è stato prodotto dall'associazione culturale Basiliciak in collaborazione con Logic Film. Sul grande schermo oltre a Dino Paradiso, la partecipazione amichevole della Krikka Reggae.La sceneggiatura è stata scritta a due mani dallo stesso Paradiso insieme a Giuseppe Marco Albano, il regista bernaldese pluripremiato con “Il cappellino”. A curare la fotografia Antonio Rosano. Le musiche sono della Krikka Reggae. Il montaggio è sempre di Giuseppe Marco Albano. m.agata@luedi.it

RIONERO - “L’Epifania tutte le feste si porta via” dice l’adagio popolare. Così per festeggiare al meglio l’ultima goccia di relax vacanziero prima della ripresa delle attività d’ufficio e della scuola ci pensa la dolce vecchietta con le calze piene di doni per i bimbi buoni. Tutti a incontrare la Befana del 2010. E proprio oggi, alle ore 18, presso il centro sociale Sacco di Rionero in Vulture i bimbi di tutte le età sono invitati a partecipare, con ingresso libero, al “Baby Day” il giorno dedicato alla magia ed alla festa. Nell’atmosfera delle festività natalizie, torna l’appuntamento dedicato ai più piccoli. Rinnovato anno dopo anno quest’edizione si presenta in versione Epifania, nell’ultimo giorno di vacanze scolastiche nel periodo della ricorrenza più bella dell’anno. Anche questa volta ad organizzare l’evento è l’associazione “Lucania Network”di Antonio Petrino che non ha voluto far mancare l’atteso e tradizionale evento, dopo il successo delle passate edizioni. Una iniziativa interamente dedicata ai giovanissimi che proprio nel corso dello spettacolo diventano protagonisti con le attrazio-

«Pensiamo al divertimento dei nostri piccoli ma un pensiero è sempre rivolto a chi è meno felice come i bambini sfortunati che loro malgrado patiscono in tutto il mondo sofferenze, disagi e guerre» - conclude Petrino. lu.nar

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Cultura e Spettacoli 53

Mercoledì 6 gennaio 2010


Mercoledì 6 gennaio 2010

Miss Italia sarà stasera tra i sei superospiti di Raiuno per lo speciale di Affari tuoi

Maria Perrusi portafortuna per la Lotteria Italia COSENZA - Notte da sogno per chi avrà in mano il biglietto vincente della Lotteria. Stasera Max Giusti conduce il gran finale di Affari Tuoi-Speciale per Due La Lotteria con una parata di stelle davvero d'eccezione, tra cui la miss Italia in carica, la calabrese Maria Perrusi. Sei, infatti, i Superospiti “portafortuna” dei premi più alti della Lotteria Italia: oltre alla bella miss ci saranno Antonello Venditti, Stefania Sandrelli, Federica Pellegrini, Francesco Facchinetti e Daniele Pecci. Con loro anche Carlo Verdone e Laura Chiatti per festeggiare, come da tradizione, la Befana supermilionaria nell'ultimo atteso appuntamento dello show di Raiuno abbinato alla Lotteria Italia, in onda in diretta dalle 20.30. Un'altra bella occasione di visibilità della miss Italia calabrese - 18 enne di Fiumefreddo Bruzio - dopo la sua apparizione per gli auguri di Buon Anno 2010 avuta a Rimini sempre in diretta Raiuno - nel corso ROMA – L'attesa è ormai agli sgoccioli: oggi è il giorno del Raduno dei fan di Ligabue, un intero pomeriggio speciale al PalaPanini di Modena con il rocker di Correggio, la sua attuale band e tutti i musicisti che lo hanno accompagnato in 20 anni di carriera, con ospiti Orazero, ClanDestino e Banda. Sarà questo l’evento che aprirà l’anno nel quale il Liga compirà 50 anni, il prossimo 13 marzo. Durante il lungo pomeriggio (dalle 16 alle 19,30) l’eroe di 'Certe Notti’ terrà uno specialissimo liveset interamente composto dai brani più votati dai fan sul sito del BarMario, dove in queste ore centinaia di ragazzi stanno facendo il conto alla rovescia in vista del concerto. «Spero che il mio cuore regga», scrive Gaiolina, «non sto più nella pelle, conto i minuti», confessa un altro fan. La vendita degli ultimi biglietti disponibili al BarMario si è chiusa stamane. Dal diploma di ragioneria, Ligabue nel suo mezzo secolo di vita ne ha fatta di strada. Dopo essere stato commerciante, calciatore, bracciante, metalmeccanico, conduttore radiofonico, promoter, calciatore e assessore comunale, Luciano viene scoperto da Pierangelo Bertoli, che lo propone al suo produttore Angelo Carrara per incidere un disco, 'Ligabuè (1990). Dopo 'Lambrusco coltelli rose & popcorn', dell’anno successivo, comincia la sua collaborazione con il Club Tenco, ma il terzo album, 'Sopravvissuti e sopravviventì nonottiene irisultatiprevisti. Ma il Liga non si arrende: nel '94 ci riprova con 'A che ora è la fine del mondo?'. Il cd si apre con una cover dei Rem e che diventa 'A che ora è la fine del mondo?': il testo evoca il ruolo della tv nella società, prendendo spuntodalla vittoriaelettorale di Silvio Berlusconi. Fonda l’etichetta Mescal. La svolta arriva nel '95 con 'Buon compleanno Elvis'. Ligabue spazia tra musica, cinema (dirige il superpremiato 'Radiofreccià e 'Da Zero a Diecì; è stato nella giuria dell’ultimo festi-

del programma “L'Anno che Verrà” del 31 dicembre scorso presentato da Fabrizio Frizzi e dove è apparsa con tutta la sua bellezza e grande classe. A distanza di pochissimi giorni Maria ritorna protagonista di uno dei programmi storici della televisione italiana quale la Lotteria Italia. In questi pochi mesi dalla sua elezione, la bella Maria Perrusi è notevolmente cresciuta da un punto di vista professionale acquisendo già quella sicurezza ed esperienza artistica che abbinata alla sua straordinaria bellezza e fisicità le consentiranno sicuramente di diventare nei prossimi anni una delle star della tv e della moda italiana. Un bella immagine per l'intera regione che sempre di più si sta legando a questa bellissima miss che sta portando avanti con orgoglio le sue origini ed il suo essere calabrese manifestando un profondo legame con la sua terra. r. c.

Miss Italia Maria Perrusi

Raduno al PalaPanini di Modena per il rocker

Il Liga verso i 50 anni Ed è festa con i fan

Noah dalla moda a sex boy

MODA e cinema si intrecciano sempre di più. Questa è la volta di un top model maschile, Noah Milles, star delle campagne di Dolce & Gabbana e oggi tra i protagonisti di Sex and the City 2. Noah veste i panni di uno dei sexy boy che suscitano l'interesse di Samantha, interpretata da Kim Cattrall . In un gioco di seduzione tra sesso ed equivoci...

Noemi: «Io rifiutata a Ballando»

IN TV

Il mondo visionario di Dalla approda su Sky di ELISABETTA MALVAGNA

Ligabue

val del Cinema di Venezia) e letteratura. Passa con disinvoltura dai racconti ('Fuori e dentro il borgò), al romanzo ('La neve se ne fregà) alla poesia ('Lettere d’amore nel frigò). L’impegno sociale lo vede spesso in prima linea: dal brano pacifista 'Il mio nome è nessunò con Jovanotti e Piero Pelù, al Live8 di Bob Geldof, dall’appoggio al Live Earth di Al Gore al V-Day di Beppe Grillo). Si unisce a tanti altri artisti italiani per il singolo Domani 21/04.09 per aiutare l'arte martoriata dal terremoto abruzzese. Fino all’appello per la libertà di stampa in Ita-

lia lanciato da La Repubblica. Tante le collaborazioni, da Fernanda Pivano, Pino Daniele, Enzo Jannacci, Francesco Guccini, Elisa; e poi Targhe Tenco, Telegatti, Mtv Awards e Festivalbar. Le sue raccolte Primo tempo e Secondo tempo vanno subito in cima alle classifiche, così come il live 'Sette notti in Arenà, ed è l’artista italiano più seguito su Fb. Ma il Liga è un rocker da folle oceaniche. Come nel 2005, quando raduna a Campovolo di Reggio Emilia 180.000 persone, un record europeo. O quando nel settembre scorso si esibisce in sette concerti all’Arena di Verona.

ROMA – Dodici 'chirurghiospiti’, da Michele Placido a Dario Argento, da Vincenzo Salemme a Fabrizio Frizzi, da Gianni Morandi a Luca Barbareschi ed Enzo De Caro, interverranno simbolicamente sul cervello di Lucio Dalla per esplorarlo ed estrarne canzoni, storie, ricordi, scherzi, cultura, sogni, idee, verità e un pizzico di geniale follia. Il tutto condito da moltissima musica. È la formula de 'L'angolo nel cielo’, che vedrà il cantautore bolognese su Sky Uno dal 16 gennaio, ogni sabato sera in prima serata per 12 puntate (di circa 25 minuti ciascuna). Lucio Dalla approda quindi sul satellite per prendere il timone di questo nuovo varietà da lui stesso firmato insieme a Francesco Freyrie e Marco Alemanno. A scandire i quasi 50 anni di carriera saranno le sue canzoni (circa 40, in totale) registrate al Roxy Bar. Si andrà da brani vecchi, tra i quali anche chicche come Anidride

Lucio Dalla

solforosa e Telefonami tra 20 anni, che non propone da anni, alle più recenti, comprese quelle del suo ultimo album intitolato Angoli del cielo, uscito a novembre, nel quale ha voluto lanciare «un invito a trovare ognuno il proprio angolo, anche come collettività». Nel corso dello show il Caruso bolognese inviterà alcuni cantanti con i quali in passato ha condiviso il suo percorso musicale, da Luca Carboni ad Angela Baraldi, da Samuele Bersani a Iskra Menarini.

PARTE con una piccola polemica lo show danzerino di Raiuno. A lanciare il sasso è niente meno che la giovane amica del presidente del Consiglio Berlusconi, Noemi Letizia. «Mi sarebbe piaciuto partecipare a "Ballando con le stelle" - dichiara in un'intervista a Diva e Donna -: se mi invitano vado. Ma la notorietà legata a Berlusconi, nella professione, mi penalizza: mi hanno negato lavori senza nemmeno un provino».

La Bellucci avrà una bambina

LA NOVITÀ

Muciaccia, ragazzo Art Attack, ora arreda camerette ROMA – Forbici, spago, colla vinilica...Giovanni Muciaccia, terrore dei genitori amatissimo dai bambini, è tra i più popolari presentatori per ragazzi grazie a quell'Art Attack disneyano ormai ultra decennale. La sua fantasia è ora al servizio dell’arredamento. Muciaccia guida una squadra speciale di esperti a disposizione per ristrutturare la cameretta dei bambini nel nuovo programma Freestyle – Tutta un’altra stanza, in onda su DeaKids (Sky). Oggi alle 20,30 la prima puntata e

poi il venerdì alle 21 in prima serata. Si tratta di un nuovo programma, prodotto da Magnolia, che punta a regalare ad un bambino la possibilità di abbellire e rinnovare la sua stanza. La trasformazione avviene grazie ad una squadra formata da Giovanni Muciaccia e dalla sue assistenti, una coppia di ragazze esperte di scenografia efai-da-te: Gloria e Giulia. Per Muciaccia, attore teatrale, presentatore in vari programmi ma celebre soprattutto per Art At-

tack la cui l'esilarante imitazione di Fiorello ha reso popolare anche tra gli adulti, si tratta del debutto nel canale DeaKids che con nuovi programmi di edutainment punta ad una programmazione divertente e formativa al tempo stesso. «Ho accettato di condurre Freestyle su Deakids perchè fin dal principio mi è piaciuta l’idea del programma. Da un punto di vista professionale rappresenta un proseguimento, una linea di continuità, rispetto a quello che ho fatto fino ad oggi».

MONICA Bellucci, giunta al terzo mese di gravidanza, darà alla luce un’altra bambina, mentre la sua amica Ilaria D’Amico, ora al settimo mese, avrà un maschio. La notizia sul sesso dei bambini, finora top secret, arriva da Sorrisi.com, il sito di Tv Sorrisi e Canzoni. Monica e il marito, l’attore francese Vincent Cassel, hanno già una figlia, Deva, nata nel 2004. Giovanni Muciaccia

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54 Spettacoli e televisione


12.00

ATTUALITÀ

PRIMA SERATA

Recita dell’Angelus

22.35

SPORT

23.00 DOCUMENTARIO

La domenica sportiva

Correva l’anno

11.00

ATTUALITÀ Forum

6.50

SITCOM

9.20

Vita da strega

SITCOM Un genio sul divano

21.10

REALITY S.O.S. Tata

06.10 -Telefilm8 semplici regole 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 09.40 -EVENTO Concerto Epifania 2010 Musica 10.30 -ReligioneA sua immagine 10.55 -EVENTO Santa Messa - Religione 12.00 -ReligioneRecita dell'Angelus 12.20 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredità V

06.00 -RubricaTg2 Costume e società 06.20 -Documentario Le grotte dell'Etna 06.45 -Rubrica Tg2 Medicina 33 06.55 -Rubrica Quasi le sette 07.00 -Rubrica Cartoon Flakes 09.45 -Rubrica Rai Educational - Tracy & Polpetta 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -Show I Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.40 -Previsioni del tempoMeteo 2 13.45 -RubricaQuelli che aspettano... 15.30 -RubricaQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaRai Sport Stadio Sprint 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.00 -FilmLa spada nella roccia - regia di Wolfgang Reitherman (USA) - 1963

07.30 -RubricaTGR 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu 09.20 -RubricaSpeciale Cominciamo Bene - Prima 10.00 -RubricaSpeciale Cominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.15 -RubricaTg3 Agitre 12.40 -SportSci nordico 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -DocumentarioGnam 15.25 -SportSci nordico 16.15 -RubricaTrebisonda 16:16 - NewsTg3 Gt Ragazzi 16.35 -RubricaMelevisione 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:58 - NewsBorse e monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -Sit ComFinalmente Soli 09.10 -FilmIl quarto re con Raoul Bova, Maria Grazia Cucinotta, Daniel Ceccaldi - regia di Stefano Reali (Italia) - 1997 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 10.05 -NewsMeteo 5 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - NewsMeteo 5 13.40 -Reality ShowGrande fratello pillole 13.45 -FilmC'é post@ per te con Meg Ryan, Tm Hanks - regia di Nora Ephron (USA) - 1998 16.30 -Sit ComIl mammo 17.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 17.05 -Sit ComIl mammo 17.35 -Reality ShowGrande fratello 18.50 -GiocoLa stangata 20.00 -TelegiornaleTg5

06.50 -Sit ComVita da strega 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -TelefilmBianca 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg4 11:38 - NewsVie d'italia - Notizie sul traffico 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 13:54 - NewsMeteo 13:58 - TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15:17 - FilmIl barbiere di Siviglia con Tito Gobbi, Ferruccio Tagliavini, Nelly Corradi - regia di Mario Costa (Italia) - 1946 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:19 - NewsMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4

07.00 -Sit ComSabrina, Vita da strega 07.30 -Cartoni 09.20 -Sit ComGenio sul divano 10.20 -FilmBeetlejuice - Spiritello porcello con Alec Baldwin, Geena Davis regia di Tim Burton (USA) - 1988 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -RubricaGuida al campionato 13.50 -FilmI maghi di Waverly - The Movie con Selena Gomez, David Henrie, Jake T. Austin - regia di Lev L. Spiro (USA) - 2009 15.50 -FilmTwitches too - Gemelle streghelle con Tia Mowry, Tamera Mowry, Kristen Wilson - regia di Stuart Gillard (USA) - 2005 17.40 -TelefilmIl mondo di Patty 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -FilmLa famiglia Addams con Anjelica Huston, Raul Julia, Christopher Lloyd - regia di Barry Sonnenfeld (USA) - 1991

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.30 -RubricaOmnibus Live 08.00 -AttualitàOmnibus Rewind 09.30 -AttualitàOmnibus Life Rewind 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmL'ispettore Tibbs 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmLe inchieste di Padre Dowling 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.00 -FilmKrull con Ken Marshall, Lysette Anthony, Freddie Jones - regia di Peter Yates (GB) - 1983 16.20 -RubricaMovie Flash 16.25 -DocumentarioLa 7 Doc - Cacciatori di tesori perduti 18.00 -TelefilmStargate SG-1 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.00 -TelegiornaleTelegiornale 20.30 -Show Affari tuoi Speciale per due Lotteria Quest’anno la Befana arriva nel programma di Max Giusti, abbinato alla Lotteria Italia.

20.30 -Telegiornale 21.05 -FilmRush Hour 3 - Missione Parigi con Jackie Chan, Chris Tucker, Max Von Sydow - regia di Brett Ratner (USA) - 2007 22.35 -RubricaLa domenica sportiva

20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoLe storie di Agrodolce 20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -Serie Tv Medicina Generale 2

20.30 -NewsMeteo 5 20:31 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -FilmUn amore a 5 stelle con Jennifer Lopez, Ralph Fiennes, Natasha Richardson - regia di Wayne Wang (USA) - 2002

19.35 -TelefilmTempesta d'amore 20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmInfelici e contenti con Renato Pozzetto, Ezio Greggio, Marina Suma - regia di Neri Parenti (Italia) - 1992

21.10 -Telefilm C.S.I. Miami 22.10 -Telefilm The Mentalist 23.10 -Telefilm Eleventh Hour

20.30 -Rubrica Gaia 21.10 -Rubrica S.O.S. Tata Franklin ed Eva, non hanno neanche trent’anni e due bambini, di 4 e 6 anni.

00.05 -TelegiornaleTg 1 00.30 -RubricaAppuntamento al cinema 00.35 -FilmUna hostess tra le nuvole con Gwyneth Paltrow, Christina Applegate, Kelly Preston - regia di Bruno Barreto (USA) - 2003

00.30 -TelegiornaleTg 2 00.50 -FilmRiders con Don Harvey, Bodine Alexander, Jane Beard - regia di Doug Sadler (USA) - 2001 02.00 -Previsioni del tempoMeteo 2

23.00 -RubricaCorreva l'anno 00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.00 -RubricaFuori orario. Cose mai viste

23.30 -FilmIl Principe delle donne con Eddie Murphy, Robin Givens, Grace Jones - regia di Reginald Hudlin (USA) - 1992 01.55 -Reality ShowGrande fratello 01:59 - NewsMeteo 5

23.20 -RubricaContro Campo 01.15 -TelegiornaleTg4 01.40 -FilmL'acchiappasogni con Morgan Freeman, Tom Sizemore, Thomas Jane - regia di Lawrence Kasdan (USA) - 2003

01.00 -Telefilm24 - Dalle 9:00 alle 10:00 02.10 -FilmLe mie notti sono più belle dei vostri giorni con Sophie Marceau, Jacques Dutronc - regia di Andrzej Zulawski (Francia) - 1989

00.00 -TelefilmL World 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.15 -RubricaMovie Flash 01.20 -TelefilmFX 02.20 -RubricaDue minuti un libro 02.25 -AttualitàCNN News

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Televisioni 55

Mercoledì 6 gennaio 2010


IL PAPA ALL’ANGELUS

IL CONTENZIOSO SULLA PISTA MATTEI

Appello di Napolitano e Fini all’unità «Bisogna riscoprire il senso nazionale» Ricordata a Napoli la figura di De Nicola

Aviosuperficie: perché il Tar ha detto no La Regione: «Ma non è un aeroporto» La battaglia dei proprietari terrieri di Pisticci

a pagina 8

Anno 9 n.5€ 1.00

a pagina 16

Mercoledì 6 gennaio 2010

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466

Le questioni politiche in ballo nella città dei Sassi

Salviamo Matera dal partito del mattone di PARIDE LEPORACE a ragione Andrea Di Consoli. Lo ha scritto ieri in un editoriale su questo giornale: «La H verità è una brutta bestia, e costa lavoro, reprimende,solitudini». A Matera fra qualche setti-

Pdl ancora al palo Viceconte non molla il comando delle decisioni A Roma tourbillon di trattative ***

Circolo Giugni e “dissidenti” Idv Risposta alla Mastrosimone

6 GENNAIO, EPIFANIA

stratte dalle alchimie liturgiche delle regionali e si mettano a lavorare ad un progetto rivoluzionario per una delle città più amate e celebri del mondo. Una capitale culturale che non deve solo... segue a pagina 7

ESTRAZIONI PETROLIFERE PAURA IN VAL D’AGRI

Sabato primo vertice dei medici di base per avviare il monitoraggio epidemiologico EPIFANIA: Apparizione magica del calzino spaiato solo dopo che avete buttato via l'altr o.

di VITO FERNANDO ROSA IN un articolo pubblicato qualche giorno fa dal Quotidiano Antonio Galizia, per polemizzare con Folino, ha attaccato Emilio Colombo e inneggiato a Verrastro cadendo in tante inesattezze e stravolgendo la realtà storica dei fatti . Secondo Galizia la storica povertà che affligge tanti lucani non ha le sue radici nelle scelte politiche degli anni '50, '60 e '70 della fasulla industrializzazione, nell'abbandono dell'agricoltura e nell'aver ignorato le potenzialità turistiche di questa regione, ma nelle responsabilità del recente centro sinistra degli ultimi quindici anni, che nessuno assolve ma che ha solo continuato nel vecchio solco tracciato . segue a pagina 14

Potenza

Iniziativa di Turismo verde Cia

Parla il responsabile del lavoro

di ANNA R. G. RIVELLI

Fattorie aperte in Basilicata e la Befana vi aspetta a tavola

Giordano: «Solo in Inghilterra alla droga restituiti c’è un progetto simile al nostro» dalla Regione

alle pagine 6 e 7

a pagina 52

a pagina 9

Più di quattrocento episodi: furti, conflitti a fuoco, tentati omicidi: ecco lo scenario

Genzano-Gravina, la strada dell’agroracket SALDI I consigli dell’Adoc per evitare le truffe I commercianti di Potenza lamentano: «Sono partiti troppo presto» a pagina 19

POTENZA - E’ lì, sempre lì, che si sono concentrati gli eventi legati all’agroracket: la strada che collega Genzano a Gravina. Più di quattrocento gli episodi accertati dagli investigatori: furti di trattori e tir ma anche conflitti a fuoco, tentati omicidi. Lo scenario emerge dagli atti dell’inchiesta che ha portato ai sette arresti. a pagina 12

Potenza Spreco di pane? No,si ricicla tutto in farina e mollica a pagina 20

Fondi per la lotta

Simonetti: «Chiarezza» Potenza chiarisce a pagina 17

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L’incertezza delle regionali

mana si deve scegliere il sindaco. E come ha ricordato Di Consoli chi amministrerà deve dare delle risposte a quanto denunciato da Nicola Buccico. Quel partito del mattone - che è in agguato sempre al Sud e che sceglie «Franza o Spagna purchè se magna» - deve essere sconfitto. Sinistra e destra la finiscano di essere di-

Verrastro,feroce anticomunista Ricordiamolo anche per i limiti della sua politica


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