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Brevi dal mondo

Abdulmutallab «Sono innocente» DETROIT – Umar Farouk Abdulmutallab, il 23enne nigeriano che tentò di farsi esplodere il giorno di Natale sul volo Amsterdam-Detroit, si è dichiarato innocente. Il giovane è stato incriminato per sei capi di imputazione, tra cui tentato omicidio e tentato utilizzo di armi di distruzione di massa, e rischia l'ergastolo. T-shirt bianca e pantaloni beige, il 23enne è apparso davanti alla Corte e, dopo aver confermato nome ed età, ha letto una copia dell’atto di accusa contro di lui. L’avvocato di Abdulmutallab è intervenuto per dichiarare il giovane «non colpevole».

Parigi, una donna a capo delle spie PARIGI – Una vera e propria Accademia per la formazione di spie e agenti segreti. L’idea è stata lanciata ieri dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, che ha deciso di mettervi a capo una donna, il cui nome sarà reso noto nei prossimi giorni.

Giornalista rapito e ucciso a Saltillo SALTILLO (MESSICO) – Due giornalisti messicani sono stati rapiti e uno di loro è stato ritrovato privo di vita a Santillo, nel nord del Messico. A riferirlo è il giornale per il quale lavoravano, il 'Zacalo Saltillo'. Il corpo di Valentin Valdes Espinosa è stato ritrovato all’esterno di un motel e accanto al cadavere è stato lasciato un messaggio, il cui contenuto non è stato rivelato.

Matrimoni gay ”sì” di Lisbona LISBONA – Via libera del Parlamento portoghese al matrimonio tra gay. La Camera di Lisbona, con 125 a favore contro 99, ha approvato in prima lettura un disegno di legge del governo socialista che legalizza l’unione tra omosessuali ma ha respinto la proposta di Verdi ed estrema sinistra di permettere l’adozione tra coppie dello stesso sesso. Il provvedimento, che sottolinea l’evoluzione di un Paese che fino al 1982 considerava l’omosessualità un crimine, ha potuto contare su tutta la sinistra.

Neve al Nord pioggia al Sud Due le vittime ROMA–Neve nel nord, pioggia battente nel centro sud; a Roma il fiume Tevere è sotto costante osservazione e un’altra piena è attesa tra domenica e lunedì. In Val d’Aosta è morto un alpinista sepolto da una valanga. Ferito da una slavina, in Emilia Romagna, uno sciatore che faceva fuoripista sul Monte Cimone. Nell’entroterra genovese un altro uomo è morto mentre spalava la neve davanti casa. Neve anche sulle rive del lago Maggiore mentre è vietato ai mezzi pesanti il traforo del Monte Bianco.

Sabato 9 gennaio 2010

Giovanni Micunco accusato di concussione, truffa e falso è ai domiciliari

Bari, arrestato il comandante dei pompieri In manette un altro funzionario dei vigili del fuoco e un dipendente Ispesl

La polizia durante l’operazione

BARI – L'albero e gli addobbi di Natale, l'assunzione di un’amica, il pagamento di una cena, venti poltrone Ikea per il comando dei vigili del fuoco ma anche il trasloco delle masserizie dall’alloggio di servizio all’abitazione privata. Aveva creato – - secondo l’accusa – un clima di concussione ambientale il comandante dei vigili del fuoco di Bari, Giovanni Micunco, da ieri agli arresti domiciliari per i reati di concussione, truffa e falso. È accusato di aver imposto favori a titolo gratuito agli im-

prenditori (Ikea compresa) che avevano chiesto ai vigili del fuoco il certificato di prevenzione incendi, indispensabile per poter esercitare l'attività d’impresa. Assieme al comandante sono stati arrestati il funzionario dei vigili del fuoco dell’ufficio prevenzione incendi, Luigi Cippone, e il dipendente dell’Istituto superiore prevenzione e sicurezza sul lavoro (Ispesl), Rocco Mercurio. Una quindicina invece gli indagati a piede libero, tra cui due funzionari della Regione Puglia, tre dipendenti

dell’Ispesl e un professionista. Ma la lista degli indagati potrebbe allargarsi perchè il pm inquirente, Francesca Romana Pirrelli, sta valutando altre posizioni. Tra queste quella di un imprenditore che avrebbe beneficiato di un trattamento assai amichevole dal 'gruppo di potere' istituito da Micunco che si sarebbe adoperato con una serie di falsi per mettere a posto una pratica riconducibile alla società 'Dec' del gruppo edile barese De Gennaro. Roberto Buonavoglia

Binetti e Carra: «Non ci rappresenta». Marini: «È persona autorevole»

Bonino, il Pd è indeciso Contrastata candidatura alle regionali del Lazio della leader radicale ROMA - Sulla candidatura alle regionali di Emma Bonino il Pd prenderà una decisione martedì prossimo dopo aver incontrato l'esponente radicale che intende sfidare la candidata del Pdl, Renata Polverini, sostenuta anche dall'Udc. Lo ha annunciato il segretario del Pd del Lazio, Alessandro Mazzoli, mentre il capogruppo Dario Franceschini propone di fare le primarie sia nel Lazio che in Puglia. Ma i radicali avvertono che proporre eventualmente di fare le primarie a due mesi dalle elezioni, sarebbe una «garanzia di sconfitta». Mazzoli quanto prima incontrerà Emma Bonino per discutere la possibilità di una eventuale intesa sul suo nome. Ma i cattolici del Pd non intendono accettare ipotesi del genere. Non ho nulla contro la persona di Emma Bonino, ha affermato Paola Binetti, «però non mi rappresenta» perché «non è una figura di sintesi del Partito Democratico, è un'esponente del mondo radicale». A pensarla nello stesso modo è anche il deputato cattolico del Pd Enzo Carra, convinto che con la Bonino non si allargherà il consenso ma si trasformerà piuttosto il confronto elettorale in uno scontro ideologico che avrà «inevitabili riflessi» all'interno del Pd. Favorevole alla candidatura è invece l'ex leader del Ppi Franco Marini che la considera «la più forte ed autorevole». Alza la voce anche Antonio Di Pietro (Idv) per chiedere al Pd di precisare se la

candidatura di Emma Bonino è espressione della Lista Bonino-Pannella oppure di tutta la coalizione di centrosinistra. L'Idv, comunque, ha precisato Di Pietro, alle regionali non presenterà propri candidati autonomi. Il Pd dice di cadere dalle nuvole e non capisce perché ci siano tante opposizioni alla candidatura della Bonino. È il caso di ricordare, afferma Giorgio Merlo, deputato del Pd e vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai, che Emma Bonino è già stata capolista del Pd in Piemonte alle ultime elezioni politiche. Un'altra regione in cui il Pd è in forte difficoltà per la scelta del proprio candidato

è la Puglia dove è incerta anche la decisione dell'Udc su una eventuale alleanza. La Puglia, secondo Pier Ferdinando Casini, sarà una «cartina di tornasole», ossia un «laboratorio nazionale» per capire come evolve l'assetto politico. L'Udc sostiene il candidato del Pd Francesco Boccia e non considera questa posizione in contrasto con quella presa nel Lazio dove sostiene Renata Polverini del Pdl. Abbiamo privilegiato la Polverini, spiega Casini, per la maggiore sintonia che c'è sulle questioni sociali, e in Puglia non sosterremo il centrosinistra se sarà «un'armata Brancaleone». Elvio Sarrocco

Emma Bonino

Circolavano voci di un cambio della guardia ai vertici del Pdl

Fini smentisce: «Nessuno toccherà La Russa» ROMA - Silvio Berlusconi si prepara a fare ritorno a Roma dopo la lunga convalescenza nella sua villa di Arcore decisa dopo l'aggressione subita a Milano. Il presidente del consiglio al suo ritorno dovrà affrontare diversi problemi che riguardano il governo ed anche la coalizione. In primo piano è la crisi economica, ma anche il difficile rapporto con il principale alleato, Gianfranco Fini. Ieri Berlusconi ha avuto ad Arcore un lungo incontro con il ministro dell'economia Giulio Tremonti. Nei prossimi giorni ci potrebbe essere l'atteso incontro tra Berlusconi e Fini. Il presidente della Camera ha intanto categoricamente smentito di aver chiesto un cambiamento ai vertici del

Pdl. Ossia di sostituire Ignazio La Russa con Italo Bocchino come coordinatore del Pdl. Questa notizia era stata pubblicata ieri dal "Giornale" in un editoriale di Vittorio Feltri in cui si affermava che Fini «chiederà a Berlusconi di piazzare un proprio uomo, Bocchino, nel ruolo di coordinatore del Pdl in sostituzione di La Russa troppo impegnato nelle vesti di ministro della Difesa per dedicarsi anche al partito». Una notizia «palesemente falsa», «una sciocchezza colossale», ha commentato Gianfranco Fini secondo quanto riferito da una fonte vicina al presidente della Camera. Anche il vice presidente vicario del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, ha

smentito la notizia precisando che il partito ha già un coordinatore proveniente dall'area di Alleanza Nazionale e «la figura di Ignazio La Russa è la migliore che si potesse esprimere ed è insostituibile». Bocchino ha anche sostenuto che «non esistono gare tra chi è più o meno fedele e legato a Gianfranco Fini, ma soltanto un gioco di squadra di tutta la classe dirigente per rafforzare il Pdl, la maggioranza, il governo e le leadership di Berlusconi e Fini». Tutte le ipotesi «che paventano divisioni e cambi di ruoli - ha concluso sono ipotesi lunari». Nel Pdl i contrasti si starebbero però placando. e. s.

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2 In Italia e nel Mondo


Moglie fedifraga caso politico in Irlanda del Nord

Il 19 gennaio elezioni in Massachusetts per sostituire il defunto senatore Kennedy

Obama in difficoltà, a rischio il seggio di Ted WASHINGTON – Il calo di popolarità che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, sta avendo in patria rischia non solo di condizionare in casa Democratica il voto di medio termine, in programma il prossimo novembre, ma anche una elezione che fino ad oggi era data per certa: quella del nuovo senatore del Massachusetts che sui banchi del Senato sostituirà il seggio lasciato vacante da Ted Kennedy. Lo ha rilevato ieri il New York Times, che ha dedicato alle imminenti elezioni un ampio servizio presentandole con questo titolo: «Ansia inattesa in Massachusetts per i Democratici». Il voto nello Stato di Boston per scegliere il nuovo senatore è in pro-

gramma per il prossimo 19 gennaio. Vi concorrono l'attuale ministro dellaGiustizia, MarthaM. Coakley,che alle primarie di partito ha vinto la nomination democratica con il 47% delle preferenze e il repubblicano Scott P. Brown, che ha conquistato le primarie del suo partito con ben l’89% delle preferenze. Da 37 anni a questa parte il Massachusetts non manda a Washington un senatore repubblicano, ma quella che fino a pochi mesi fa sembrava una battaglia persa oggi, dato il clima politico che si è creato in America, il risultato potrebbe essere diverso. Martha M. Coakley continua ad essere data in vantaggio da tutti i sondaggi, ma mentre lei ha scelto

una campagna di basso profilo, con pochi comizi pubblici e senza accogliere finora la reiterata richiesta di Brown per un dibattito pubblico faccia a faccia, il candidato repubblicano al contrario ha trascorso le vacanze di Natale facendo campagna ogni giorno. Con il risultato che oggi, secondo gli ultimi sondaggi, il suo svantaggio nei confronti dell’avversaria si è a tal punto accorciato da poter cominciare a fare un pensierino al seggio che fu di Kennedy. La situazione in Massachusetts è un ulteriore indicatore delle difficoltà che nell’ultimo periodo stanno incontrando i Democratici, in vista delle elezioni di midterm in programma fra dieci mesi. Nei giorni

Obama, a sinistra, e Ted Kennedy

scorsi figure importanti come Chris Dodd, senatore del Connecticut, e Byron Dorgan, del North Dakota, hanno annunciato il loro ritiro a fine mandato. Non è affatto scontato che, venendo meno due nomi importanti come i loro, l'elettorato scelga ancora di votare democratico.

A Nagaa dove sono morte otto persone i copti manifestano in strada

LONDRA–Aveva solo 19 anni l’amante con cui la signora Iris Robinson, 60 anni, moglie del primo ministro del governo locale dell’Irlanda del Nord Peter Robinson, già soprannominata Mrs Robinson in ricordo della matura seduttrice del Laureato, intrattenne una relazione di due anni. Una vicenda che, da dramma familiare sta ora diventando un caso politico che fa traballare il 'first minister' – così si chiama in Ulster - del governo di Belfast. La signora Robinson avrebbe girato 50.000 sterline al giovane amante.

Impennata dei prezzi

Body scanner fra business Osman: «È solo un atto criminale», ma i cristiani insorgono e sicurezza

Egitto, il Governo minimizza

IL CAIRO – Per le fonti ufficiali e la stampa filogovernativa si è trattato di un gesto criminale che non deve mettere a rischio l’unità nazionale, ma per i cristiani è solo l’ultimo di una serie di episodi di violenza che le autorità non hanno voluto vedere, e su cui la polizia non è voluta intervenire. Il giorno dopo la strage del Natale copto, in cui otto cristiani ed un agente di polizia sono stati uccisi da una sventagliata di colpi di arma da fuoco sparati da una vettura poi fuggita nella notte, due visioni diverse si contrappongono nella lettura di quanto è accaduto. «Un atto criminale che non ha nulla a che fare con l'Islam», lo ha definito Khairat Osman, segretario generale nel governatorato di Qena del partito di governo National Democratic Party, mentre un parlamentare locale ha invitato i leader religiosi a non politicizzare l’accaduto. Ma di una totale assenza di legge parla il portavoce dell’arcivescovado copto di Giza, al Cairo, padre Theodosius. E di una «vendetta basata sul fanatismo religioso» parla il portavoce della comunità cattolica in Egitto, padre Greiche, secondo cui «non si tratta assolutamente di un atto individuale come dice la polizia, ma di un atto pienamente pianificato ed organizzato». Una tesi, quest’ultima, che trova accoglienza anche sul quotidiano indipendente Al Dostour, dove l’editorialista Ibrahim Issa parla di «un attentato alimentato dall’estremismo e dal fanatismo, pianificato e organizzato contro i credenti di una religione e davanti ad un luogo di preghiera». E non basta che vengano arre-

L’arcivescovo copto di Giza, al Cairo, Shenouda III è l’equivalente del Papa per cattolici

stati presto i responsabili, visto che non si è saputo prevenire il crimine, rincara la dose Issa, che getta anche un’ombra ulteriore ricordando «la lunga storia delle falsificazioni delle accuse». Accuse al governo – che da 30 anni mantiene in vigore lo stato di emergenza – giungono anche da un altro quotidiano indipendente, Al Masri Al Yom, che parla di uno Stato che si riassume «in un grande apparato di sicurezza che quando non trova l’assalitore lo inventa», ma che non analizza in profondità per risolvere il problema. Di fatto, tre persone sono finite in carcere per l'aggressione: tre musulmani di cui la polizia aveva già giovedì

diffuso i nomi, e che si sarebbero presentati spontaneamente, dopo che le forze dell’ordine avevano imposto nella zona una sorta di coprifuoco per poterli prendere in trappola. Ma gli arresti non hanno posto fine alla paura dei cristiani, e la giornata di ieri a Nagaa Hamadi, trascorsa in uno stato di latente tensione, si è conclusa con una nuova manifestazione cui hanno partecipato 1.000-1.500 cristiani: tenendo in alto bastoni hanno lanciato slogan contro il governo e il partito al potere, accusando di debolezza le forze di polizia. Su questo paese del governatorato di Qena, come in tutto l'Alto Egitto, pesa il ricordo dei tanti episodi di

scontri e violenze di questi ultimi anni, dove le tensioni confessionali - con reazioni d’altra parteaggressivesu entrambiifronti - secondo gli analisti non ha fatto che aggravarsi. E l’attentato della notte di Natale si inquadrerebbe in un clima di nuovo rancore maturati nel tempo, dopo che un giovane cristiano era stato accusato di aver abusato sessualmente di una ragazzina musulmana, ed altre violenze si erano già scatenate sulla sua comunità. Tanto che il vescovo locale avrebbe chiesto gli indennizzi, ha riferito ancora padre Greiche, per le proprietà dei cristiani distrutte o danneggiate. Luciana Borsatti

ROMA - La colossale operazione sicurezza negli aeroporti è diventata adesso una questione di microrem. Quanti sono sufficienti per evitare che l'esposizione ai raggi X del passeggero risulti dannosa, quale tecnologia assicura la salute garantendo al tempo stesso piena efficacia nei controlli? Annunciata dal governo l'introduzione entro tre mesi dei "body scanner" in tre scali nazionali all'indomani del fallito attentato sul volo Northwest di Natale, si sono subito formati due partiti, chi ritiene che le nuove metodologie di scannerizzazione non influiscano sulla salute e chi invece avverte dei pericoli per le troppe radiazioni che subirebbe un frequentatore abituale degli scali internazionali. Tra chi mette in guardia sui rischi c'è il ministro della Salute, Ferruccio Fazio che ha annunciatouna task-forcedi espertiincaricata di fare le verifiche e valutare quali sia la strumentazione più adatta e meno invasiva per ridurre al minimo le radiazioni "ionizzanti" assicurando al tempo stesso piena efficacia nell'operazione di sicurezza antiterrorismo. «Non possiamo escludere nessuna ipotesi, soprattutto se si tratta di donne in gravidanza, bambini o viaggiatori frequenti» ha ribadito il ministro che si appellerà al giudizio di una commissione composta da quattro persone che dovrà dire «cosa è sicuro per quali cittadini e quali accorgimenti usare per i soggetti a rischio». I dubbi di Fazio sono stati raccolti dal Pd che invita il governo ad agire con cautela e fare tutte le indagini del caso prima di autorizzarne l'installazione. Le radiazioni emesse sono «talmente basse da non risultare pericolose per la salute» ha rassicurato Alfredo Siani, presidente della Sirm (Società italiana di radiologia) che ha dato mandato per una verifica alla sezione di studio sulla radioprotezione per valutare gli effetti. In gioco, oltre alla tutela della vita degli italiani, c'è però anche un grosso business sull'acquisto del full body scanner da installare. Dopo le minacce terroristiche i due colossi mondiali americani che si spartiscono il monopolio del mercato, la General Electrics e L3 hanno fatto impennare i prezzi vendendo il prodotto anche a 200 mila euro. Luca Masotto

La bella Rachida si annoia e tornerà a fare l’avvocato

Fa l’amore in tre, un video diventa un “film” su e-mule

RACHIDA Dati si annoia sui banchi del Parlamento di Strasburgo ed eccola allora di ritorno a Parigi, questa volta in veste di avvocato. Prima della fine del mese (per alcune fonti già giovedì prossimo), infatti, l’ex ministra della Giustizia francese presterà giuramento in tonaca nera davanti al collegio forense della capitale. La notizia, filtrata sul sito online del quotidiano Le Figaro, è stata poi confermata dal presidente del collegio degli avvocati, Jean Castelain. Alcune settimane fa, ha fatto sapere quest’ultimo, la popolare ex guardasigilli di Nicolas Sarko-

SI è fatta riprendere mentre faceva l'amore col proprio ragazzo e un amico. Avrebbe dovuto essere un gioco, erano pochi i destinatari di quel video hard. Le immagini, che originariamente erano state pensate per essere divulgate senza riferimenti anagrafici, da qualche settimana hanno il suo nome e cognome. Ed è integralmente scaricabile su e-mule (anche se ultimamente con qualche difficoltà). Lei è una ragazza di Feltre (Belluno) e ha 20 anni. In questi giorni ha sporto querela in questura nei confronti dei due ragazzi per la violazione della privacy. Ora si ri-

Papua, in guerra con le frecce zy ha presentato la sua pratica al Consiglio dell’ordine di Parigi che, dopo averlo esaminata, ha dato il suo via libera: «in quanto magistrato – ha sottolineato Castelain – Rachida Dati ha tutte le carte in regola per diventare avvocato».

CINQUANTA feriti e un morto:èquesto ilbilanciodi un regolamento di conti tra due tribù nella provincia di Papua, in Indonesia. La tribù dei Dani ha attaccato la tribù dei Damal, entrambe originarie del villaggio Kwaki.Alla basedelloscontro ci sarebbe il sospetto di

uno stupro commesso da un membro dei Damal ai danni di una donna Dani. Il capo tribù dei Dani aveva offerto al suo corrispettivo Damal la possibilità di pagare una sorta di multa, ma questi si è rifiutato. I Dani, allora, hanno affilato le frecce e sono partiti all'attacco.

trova come attrice di un vero e proprio film pornografico che dura circa un'ora e mezzo. Le attività che si svolgono davanti all’obiettivo non lasciano veramente alcuno spazio all’immaginazione. Con tanto di «titoli di coda» messi all'inizio che la fanno identificare.

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In Italia e nel Mondo 3

Sabato 9 gennaio 2010


Sabato 9 gennaio 2010

Il fatto del giorno: Immigrati, rivolta in Calabria La fermezza e l’ipocrisia

Il popolo degli ultimi

Schiavismo intollerabile Violenza da bloccare

dall’editoriale di Angelo Panebianco

dal commento di Attilio Bolzoni

dal corsivo di Massimo Martinelli e Stefano Sofi

Sappiamo da tempo che l'immigrazione è il fenomeno che forse più inciderà sul futuro dell'Europa. Conteranno sia la quantità dei flussimigratori chela qualità dellerisposte europee.In Italia sembriamo tuttora impreparati ad affrontare in modo razionale e convergente un fenomeno col quale conviviamo ormai da anni. Cisono almeno tre temisu cui non c'èconsenso nazionale e, per conseguenza, mancano codici di comportamento e pratiche comuni fra gli operatori delle principali istituzioni. Non c'è consenso, prima di tutto, su che cosa si debba intendere per «integrazione» degli immigrati. A parole, tutti la auspicano ma che cosa sia resta un mistero. Ad esempio, si può ridurla alla questione dei tempi per la concessione della cittadinanza? [...].

È la rivolta degli ultimi, la rivolta dei neri che vagano per la nostra Italia. Quelliche si spostano sempre, chesono in movimento perenne. Stagione dopo stagione, mese dopo mese e campo dopo campo. Per raccogliere arance o uva, olive o pomodori. Vivono per la terra e vivono nella terra. Senza una casa, senza niente. A settembre erano in Sicilia, intorno alle vigne di Marsala. A novembre erano in Puglia fra gli ulivi più belli del Mediterraneo. A primavera migreranno in Campania a spezzarsi la schiena negli orti. Oggi erano qui: nella Piana dove è padrona la mafia più ferocedel mondo. Sono ghaneani,sudanesi, ivoriani, senegalesi. Vengono dal Togo, dalla Mauritania, dal Congo. Ma da anni sono tutti 'italiani'. Per sopravvivere. [...].

Alla fine la fabbrica delle braccia è esplosa. Letteralmente. E adesso sarà difficile capire se a far salire la rabbia oltre la sogliadella ragionesiano statisolol’orgoglio ela ribellioneallo schiavismo di chi gestisce quei lavoratori invisibili, oppure c’entri qualcosa anche la violazione di accordi taciti e illegali, come lo spaccio di droga o la prostituzione. Perchè c’è tutto questo sulla direttrice Palmi-Gioia Tauro-Rosarno: colonie di schiavi trattai in modo inaccettabile ma anche una spirale di violenza da reprimere e debellare. Eserciti di africani arrivati dal mare molti mesi fa, mezzi morti dal caldo e dalla mancanza di aria, stipati dentro container sui ponti dei cargo arrugginiti che le cosche utilizzano per trasportare di tutto. [...].

La migliore di oggi

Schiavi in rivolta

I duemila della “città di cartone”

dall’articolo di Giulio Isola

dal commento di M. Porqueddu

Centinaia di auto distrutte, cassonetti divelti e svuotati sull’asfalto, ringhiere di abitazioni danneggiate. Scene di guerriglia urbana a Rosarno, nella Piana di Gioia Tauro, per la rivolta di alcune centinaia di lavoratori extracomunitari impegnati in agricolturae accampatiin condizioni inumane in una vecchia fabbrica in disuso e in un’altra struttura abbandonata. A fare scoppiare la protesta il ferimento da parte di persone non identificate di alcuni cittadini extracomunitari con un’arma ad aria compressa. I feriti,tra i quali c’è anche un rifugiato politico del Togo con regolare permesso di soggiorno [...].

Arrivano a ottobre o a novembre, quando i mandarini sono quasi pronti, e se ne vanno a marzo, terminata la raccolta delle arance. Negli ultimi anni si presentano in 1.500 anche 2.000 persone: tutti uomini, quasi tutti africani, quasi tutti senza documenti, vivono accampati in condizioni disastrose e lavorano in nero. A Rosarno, nella Piana di Gioia Tauro, questa è la norma: va avanti così dai primi anni Novanta, anche se allora i numeri erano diversi. Il mondo, però, di tutto questo si è accorto solo il 12 dicembre del 2008. Quel giorno in paese due braccianti irregolari vengono feriti.

Il grand tour clandestino dal reportage di Laura Galesi

Ahamed Agi, cittadino della Costa d’Avorio, rimane a terra con un paio di pallottole nell’addome e in ospedale lo salvano asportandogli la milza. Allora cinquecento fantasmi escono dalle catapecchie dove abitano durante la stagione degli agrumi e manifestano per le strade. Un semplice corteo di protesta, nulla al confronto di quello che è successo ieri. Ma abbastanza perché nel piccolo centro calabrese si precipitino gli inviati di Canale 5, seguiti da vari giornalisti europei. Siamo ai primi mesi del 2009. Il quotidiano britannico Guardian, dedicando al caso una doppia pagina, titola «Raccolto amaro». [...].

La protesta nera

Giannelli sul Corriere

Rabbia e paura, le lacrime di Kamal

dall’articolo di Giuseppe Salvaggiulo

dall’articolo di Salvo Palazzolo

«Qui è un macello, un macello», dicono i poliziotti da Rosarno che va a fuoco mentre a Reggio Calabria, 70 chilometri più a Sud, va in scena la parata dello Stato che fa lo Stato con centoventi agenti e sei magistrati in più contro la 'ndrangheta. Una città italiana brucia, i calabresi sparano agli immigrati e ne feriscono alcuni, gli extracomunitari mettono a ferro e fuoco il paese, danno l'assalto alle auto con donne e bambini, feriscono gli italiani. E quando fa buio ancora proseguono saccheggi, devastazioni, incendi di auto, infissi sventrati, con nove italiani e sei stranieri feriti, la gente terrorizzata e in fuga che incita gli agenti contro gli stranieri: «Sparategli addosso!», le donne in lacrime, «una cosa mai vista anche se qui di rivolte di immigrate ne vediamo spesso». Un anno dopo, ci risiamo, in questo paese dannato da una specie di guerra etnica carsica, con cinquemila immigrati [...].

"Ridevano, tre ragazzi su una macchina scura. Ridevano e urlavano: "Oggi non si lavora?". Dalla statale la macchina ha cominciato ad accelerare e dai finestrini due si sono messi a sparare". Kamal non smette di piangere mentre è spinto da un fiume di uomini che adesso urlano a squarciagola lungo la via Nazionale, che è la strada principale di Rosarno ma non riesce a contenere tutti. "Siamo qui solo per lavorare", urla un giovane del Ghana con l'accento bergamasco. "Non siamo bestie", dice un marocchino che imbraccia un bastone. "Non siamo bestie", ripete e rompe i fi-

Taglio basso

Il Cavaliere risanato, dalla Provenza arriva il vero miracolo italiano dal corsivo di Mario Ajello

Rieccolo, finalmente risanato nel volto. Fotografato, per la prima volta, senza bende. E forse sarà un miracolo, questo sì un miracolo italiano, o solo il frutto di una convalescenza ben condotta, di fatto il Cavaliere ormai privo di cerotti sul naso e sulla guancia non mostra più sulla sua pelle i segni della violenza subìta. Passeggia, sorridente, senza lividi nè croste, lungo i viottoli di Mougins, nel sud-est della Francia, primadi rientrare ieri serain patria. Il Cavaliere mostra contento ai fotografi la sua faccia - ridiventata com’era prima del lancio del Tartaglia e priva anche di arrossamenti e di gonfiori - per dire che, ancora una volta, il «furore ideologico» non ha raggiunto il suo scopo. Quello di distruggere il Nemico, cioè Lui. Insommailcorpodinuovo intattodelRediArcore deve valere, agli occhi dei suoi sostenitori e dei suoi avversari, come la grande riprova che «l’amore vince su ogni cosa» perfino sugli oggetti contundenti che s’abbattono sul fisico presidenziale facendolo sanguinare - e che l’odio non riuscirà

La rivolta dei lavoratori immigrati a Rosarno ha riportato in primo piano una situazione di forte disagio che non riguarda solo la Piana di Gioia Tauro. Lo scontro tra le esigenze di sicurezza per i residenti e il rispetto dei diritti umani di chi viene in Italia per lavorare si infiamma in un contesto produttivo dominato dal lavoro nero e dalle filiere lunghe. Realtà in cui le imprese che agiscono rispettando le regole vengono naturalmente emarginate. Un viaggio nelle campagne del Sud invisibile, nelle terre degli stagionali, dei rumeni, dei magrebini, degli africani. [...].

mai a sfigurare colui che si propone di «fare il bene dell’Italia». Gli scatti francesi celebrano la simbolica immortalità, l’invincibilità, del Cavaliere. Così come le foto del suo viso insanguinato a Milano sono state il monumento all’umanizzazione del corpo di Silvio. Che subì il colpo ma immediatamente dopo espose le sue carni doloranti al proprio pubblico e alle telecamere che fecero della sua sofferenza un’icona politica. Destinata a entrare nell’iconografia italiana e nella mitologia berlusconiana, e a fungere - nella strategia del premier - da arma di persuasione di massa contro la demonizzazione politica ad personam. E così, adesso, Silvio ha di nuovo la sua faccia. Anzi ne avrà due, in campagna elettorale. Quella di carne e priva ormai dei segni del dolore - del resto già giorni fa alcuni esponenti del Pdl in visita ad Arcore lo hanno trovato «senza alcuna fasciatura e senza alcun segno dell’aggressione subita» - e quella di carta, insanguinata e atterrita, che già campeggia in qualche poster del centro-destra e s’affaccerà qua e là nelle regioni in cui si vota a marzo. [...]. da Il Messaggero

nestrini di tutte le auto che sono parcheggiate in strada. Kamal ha ancora negli occhi quei ragazzi che sparavano dal finestrino: "Ero appena tornato dalla raccolta con i miei compagni - racconta - stavo per entrare nella fabbrica. E' successo tutto così all'improvviso. Io sono riuscito a scappare, a buttarmi sotto una catasta di legna". "Un mio compagno - continua - è stato colpito alla gamba. Un altro al petto. Io urlavo, chiedevo aiuto. Ma nessuno poteva sentirci. C'erano delle macchine che passavano poco distante: come facevano a non vedere? Come facevano a non fermarsi - si chiede Kamal - ma nessuno si è fermato, nessuno ha chiamato la poli-

zia. E quei ragazzi ridevano". Kamal ha 25 anni, è marocchino di Casablanca, è arrivato da appena un mese nell'inferno della fabbrica della Rognetta. "Ma io mi sento italiano - dice - anche se sono un clandestino. Adesso io sto cercando di fermare la rabbia dei miei compagni. Ma la rabbia è davvero tanta. Perché molti hanno il permesso di soggiorno, si sentono più italiani di me. E non sono più disposti a sopportare". La voce di Kamal non è isolata. Qualche altro compagno tenta di mediare. Ma la ferita del dicembre 2008 è ancora viva. Anche quella volta qualcuno sparò dentro la fabbrica dormitorio, due giovani ivoriani rimasero feriti gravemente. [...].

La fotografia Corea del Sud, Le forze speciali dell'esercito si esercitano nella neve (Epa)

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage

L’INTERVISTA La polemica su Bettino Craxi e le strategie sulla giustizia dall’editoriale di L. Annunziata

Si scrive Craxi e si legge Riforme o, viceversa, si scrive Riforme e si legge Craxi. Come preferite. Si può combinarlo in entrambi i modi, ma il risultato è lo stesso - è il nuovo assioma della politica italiana. Non si spiegherebbe altrimenti la forza con cui il decennale della morte del leader socialista ha fatto irruzione sulla scena politica. Dopo tutto di anniversari ne capitano uno all’anno per ogni evento. Quello che sta succedendo in verità è che il memoriale per Bettino Craxi si è trasformato, de facto, in una convinta, seria e (quasi) aggressiva richiesta di riabilitazione. Una richiesta che prende atto, e si avvantaggia, delle condizioni in cui è entrato il dibattito italiano. Ci sono intanto una serie di coincidenze, che definiscono il contesto di perfetti rimandi. La prossima settimana, dominata dalle celebrazioni in memoria di Craxi, inizia anche con un vertice a Palazzo Grazioli per decidere la strategia del governo sulla

Bettino Craxi

Giustizia. In aula al Senato sono in arrivo sia gli emendamenti al ddl sul processo breve, sia la nuova versione, stavolta di iniziativa parlamentare, del Lodo Alfano in veste costituzionale. AllaCamera silavorainvece al legittimo impedimento e, dietro le quinte, si discute di immunità parlamentare. Tuttisono passaggiconsiderati una prova generale per poter decidere o no se procedere con le Riforme. Coinci-

Riforme. E’ il lavoro che fa la Costituzione dal commento di V. Onida

La proposta del ministro Brunetta, di "ritoccare" l'articolo 1 della Costituzione eliminando il riferimento alla Repubblica «fondata sul lavoro», può essere considerata come un semplice diversivo o una provocazione, nel gran parlare che si fa di "riforme", spesso senza adeguata attenzione al merito degli argomenti; oppure potrebbe essere un preannuncio pericoloso di messa in discussione dell'impianto fondamentale stesso della Costituzione. Più che ricordare per l'ennesima volta l'origine della formula in questione, nata in assemblea costituente per rispondere alla proposta di parte comunista intesa a proclamare una Repubblica «di lavoratori», occorre rifarsi al significato sostanziale del disposto costituzionale. Fu il grande costituzionalista e costituente (democristiano) Costantino Mortati a identifi-

care per primo il "principio lavorista" fra i principi fondamentali della Costituzione, accanto al principio democratico, a quello personalista e a quello pluralista. Ma il fondamento "lavorista" della Costituzione non significa affatto che il lavoro sia considerato in essa come il valore supremo: tale, semmai, è la persona umana, i cui «diritti inviolabili» la Costituzione riconosce e garantisce, insieme richiedendo l'adempimento dei «doveri inderogabili» di solidarietà (articolo 2). Il lavoro nella Costituzione è visto come strumento di realizzazione della personalità. Valore che informa l'ordinamento implicando, come scriveva ancora Mortati, che «il titolo commisurativo del valore sociale del cittadino sia desunto dalle sue capacità, non già da posizioni sociali acquisite senza merito del soggetto che ne beneficia», e costituiscano perciò un privilegio. [...].

Un potentino alla corte di Gerry Scotti

denze, certamente. Ma il risultato è sconcertante. Oggi per Berlusconi, come un decennio fa per Bettino Craxi, il rapporto fra giustizia e politica è lo stesso, è irrisolto e addirittura - ha il volto degli stessi protagonisti. Non siamo così ingenui da appiattire questi due leader l’uno sull’altro. Politicamente rappresentano esperienzequasi incomparabili: il primo, Craxi, è uno «scardinatore» che rimane dentro il sistema dei

La corsa della Bonino partiti; il secondo, Berlusconi, è il fondatore di un sistema anti-partiti. Eppure sulla questione della giustizia fra i due c’è una assoluta continuità. Sostiene oggi Berlusconi, come ieri Craxi, che i giudici sono strumento di attacco a una leadership politica non gradita. E per il premier di oggi, come per il premier di allora, il tema che si pone è come «difendersi» dallo scontro giudiziario. Entrambi hanno in merito raggiunto le stesse conclusioni: il rifiuto di accettare il processo di una giustizia «ingiusta». Ma questo parallelismo - dopo tutto noto, e di recente sottolineato dalla stessa Stefania Craxi - non basterebbe da solo a dare all’attuale anniversario di Hammamet la forte carica politica che ha assunto. L’effetto nasce anche dalla evoluzione stessa del quadro in cui ci troviamo. C’è intanto il nuovo clima post attacco a Berlusconi. La avvertita e condivisa necessità di mettere fine all’odio e agli attacchi personali, si vuole ora estenderla anche ai nemici di ieri. [...].

Caso Cucchi, Letta scrive al Premier dalla lettera di Enrico Letta

Signor presidente del Consiglio, all’inizio di un 2010 che secondo gli auspici anzitutto del capo dello Stato - potrebbe essere l’anno del dialogo sui grandi temi che riguardano il futuro dell’Italia, mi rivolgo a lei per sottoporle una questione sì specifica, ma che investe l’interesse generale del Paese, perché tocca il cuore della democrazia italiana e riporta in primo piano la capacità delle istituzioni di garantire certezza del diritto e rispetto dei diritti. Senza eccezioni. Mi riferisco alla morte di Stefano Cucchi, vicenda sulla quale lei finora ha lasciato che lavorassero i suoi ministri. Ritengo che un nuovo anno non possa cominciare senza elementi di chiarezza sul caso. Al di là dell’accertamento delle cause del decesso, per il quale confidiamo nell’operato della magistratura, sono convinto che tutti

noi abbiamo una sola, altissima, responsabilità. Quella di spingere affinché si possa scoprire come è stato possibile, in una democrazia avanzata, che un giovane di trent’anni sia entrato, vivo, in una prigione e sia uscito, morto, da un ospedale. Senza spiegazioni. Nel silenzio ostinato e arrogante di funzionari pubblici. Nell’omertà di chi sa e non parla. Nell’indifferenza della politica che, consumatosi il clamore delle prime ore, pare sorda agli appelli della famiglia, la quale nel rispetto delle istituzioni e con grande compostezza e rigore chiede solo verità e giustizia. La giustizia per un ragazzo che, qualunque reato avesse commesso, non doveva morire così. Invece quella vita è stata spezzata. Ed è sconcertante che non si sia in grado ancora di ricostruire la catena delle responsabilità. Quale fiducia nelle istituzioni possiamo instillare nei cittadini? [...].

Scheiwiller a Matera fino a febbraio

di Andrea Carugati

Una giornata nel limbo, in attesa di una chiamata che non è ancora arrivata, iniziata a Repubblica tv con un’intervista da candidata in pectore alla regione Lazio, e poi sfumata in una lunga serata alla storica sede dei radicali a Torre Argentina, tra sigarette, firme da raccogliere e le torrenziali parole di Marco Pannella. No, il via libera di Bersani non c’è stato, quel «non abbiamo pregiudiziali» è pochino, non è quel mandato pieno che ormai Emma Bonino si aspettava. Bersani ha preso ancora tempo, ieri nessun contatto con il leader Pd. Ma Emma va avanti lo stesso: «Ci sono delle contorsioni nel Pd, spetta a Emma Bonino Bersani risolverle, la palla ce l’ha lui. Qualunque cosa decidano io sono comunque candidata con la lista Bonino-Pannella. Se ci stanno bene, altrimenti amici come prima. Io la mia decisione l’ho presa, mi sono esposta, ho detto “ci sono”. E ci sono». Nessuna retromarcia, tanto che ieri sera a Torre Argentina già si lavorava sul comitato «Emma for president» e sulle firme da raccogliere, «tutte legali, noi non facciamo come gli altri partiti», 11mila solo nel Lazio, 160mila in tutta Italia, «perché le nostre liste ci saranno in tutte le regioni, e il Pd deve dirci se vuole allearsi con noi non solo nel Lazio, ma in tutta Italia». «Noi in Piemonte vorremmo sostenere la Bresso. Ci dicano se ci vogliono...», insiste la Bonino. Confessa di aver deciso di correre nel Lazio per lo «slabbramento», per «il vuoto che ho visto intorno».

Ma le resistenze sul suo nome non mancano. Ci sono vari cattolici del Pd che mugugnano, ma anche a sinistra della coalizione non mancano i mal di pancia. Ieri alla riunione del Pd del Lazio in tanti, di varie anime (da Roberto Morassut a Ileana Argentin alla sinistra di Vita e Nerozzi), hanno chiesto le primarie. «Non ci stiamo coi tempi», replica lei. «Si vota a marzo di quest’anno, non del prossimo...». Solo una battuta, ma che la dice lunga: è molto difficile che la Bonino accetti di confrontarsi ai gazebo. Oggi l’incontro tra la leader radicale e una delegazione del Pd del Lazio (ci sarà anche Maurizio Migliavacca) per sbloccare l’impasse. Poi c’è la “questione cattolica”. «Forse sono i clericali e i bigotti ad avere qualche problema. Le nostre battaglie, come aborto e divorzio, le abbiamo vinte grazie al voto dei credenti, a un sentire comune sui temi della libertà e della responsabilità». E la Binetti che minaccia di lasciare il Pd per protesta contro di lei? «A me non è mai venuto in mente di dire “o io o la Binetti”, non mi passa per l’anticamera del cervello. È un modo di vivere la politica che non mi appartiene per niente». Un sostegno di peso le arriva da Franco Marini, padre nobile dei cattolici Pd: «La Bonino è una candidatura forte, non vedo alcun problema. E poi non stava con noi già nel 2008?». E i dubbi a sinistra? «Ho fatto lealmente parte del governo Prodi e avevo come collega ministro Ferrero», risponde lei.

Con gli sci sul Pollino

da vivi-potenza.ilcannocchiale.it/

da http://100basilicata.blogspot.com/

da naturalmentepollino.com

Nella città di Potenza i fermenti culturali sono, per fortuna, presenti in maniera considerevole. Sicuramente nonci sipuò lamentareperché incittà non mancano manifestazioni riferite alle varie espressioni artistiche, dalla musica alla pittura, dal teatro alle rassegne cinematografiche, di sicuro interesse nazionale le tante mostre che si svolgono nella Galleria Civica, nella Pinacoteca Provinciale o nei musei Provinciale e Nazionale. Non mancano i potentini che si distinguono o che emergono a livello nazionale. Oggi vogliamo parlare di un piccolo potentino doc, un “aspirante” artista che ha visto coronare un suo sogno. Roberto Tramutola, quattordicenne con la passioneper la musica ma anche studente modello, sarà a “Io Canto”[...].

La mostra “Ricordo di Vanni Scheiwiller”, rimarrà aperta fino al 2 febbraio 2010, tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 10 alle ore 14. Inaugurata il 17 ottobre scorso, in occasione del decimo anniversario della morte, attraverso immagini, documenti, sculture, disegni e incisioni, la grafica editoriale di Alina Kalcinska, ripercorre in sintesi quasi cento anni della famiglia Scheiwiller. Non viene tralasciata la possibilità di ricostruire, attraverso una scelta di fotografie, la biografia di Vanni e il lungo rapporto con la Lucania e i suoi protagonisti (Dinu Ademesteanu, Rocco Mazzarone, Leonardo Sinisgalli, Albino Pierro, José Ortega). [...].

Gli amanti della neve non possono mancare all’appuntamento offerto dal Pollino in inverno. Per tutti coloro che vogliono divertirsi, non perdendo l’ occasione di scoprire paesaggi inediti, è possibile praticare lo sci di fondo in tre aree diverse del Parco Nazionale del Pollino. 1. Piano Pedarreto: A Piano Pedarreto (1400mt.) nel comune di Rotonda (PZ), esiste una delle piste per lo sci di fondo più praticate del Pollino. Essa consiste in un circuito nell’omonimo piano, lunga 2,5 km, con un dislivello di 95 mt. La pista è stata omologata dalla FISI nel 2000 per ospitare gare Regionali e Nazionali. [...].

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Immigrati in rivolta

Dai fatti di Rosarno un nuovo scontro politico di PAOLO DALLORSO

Ora è guerra allo straniero

Napolitano «Fermare senza indugi ogni violenza»

di MICHELE ALBANESE

Come un anno fa a Castelvolturno

Sassaiole e feriti Arrestati italiani e migranti

IL CASO

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Bagnato: «Strana coincidenza tra la rivolta degli africani e la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza» ROSARNO (RC) - Dopo i fatti di Rosarno, il Vice Questore Vicario di Reggio Calabria Salvatore La Porta e un contingente di forze della polizia e dei carabinieri sarà spostato nella cittadina della Piana. La decisione è stata presadal capo della polizia Antonio Manganelli dopo aver sentito il ministro dell’Interno Maroni e di intesa con il Comandante generale dell’Arma Leonardo Gallitelli. I rinforzi sono stati decisi per garantire il controllo del territorio e rassicurare la popolazione. Intanto ieri si è svolto un incontro

tra una delegazione di cittadini di Rosarno, componenti del comitato spontaneo costituito contro la presenza degliimmigrati nel paese,e il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, ha illustrato ai cittadini i provvedimenti decisi dal Comitato per fronteggiare la situazione dell’ordine pubblico in paese. E sui “fatti di Rosarno” c’è già un piccolo caso, aperto da una dichiarazione del commissario prefettizio del Comune di Rosarno, Domenico

Bagnato, all’Ansa. «Appare strano ha detto Bagnato - che due immigrati siano stati feriti in concomitanza con la riunione a Reggio del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica». In ambienti investigativi non si esclude che si sia voluta spostare l’attenzione mediatica dalla riunione del Comitato a Reggio a Rosarno, con la guerriglia degli immigrati, per rendere meno forte l'impatto dei provvedimenti annunciati dal Governo la 'ndrangheta dopo l’attentato alla Procura generale di Reggio Calabria.

quanto fatto in materia di contrasto alla criminalità dal titolare del Viminale. LA CONDANNA DELL’OPPOSIZIONE Dura, ovviamente, la reazione delle opposizioni. Il primo a replicare alle parole del ministro è il segretario del Pd che, proprio da Reggio Calabria, rispedisce al mittente le accuse di Maroni: «Il ministro – ha detto – non ha perso l’occasione di fare lo scaricabarile. Voglio ricordargli – ha rimarcato – che da anni viviamo con una legge, di cui oggi subiamo i danni, che si chiama Bossi-Fini». Dello stesso tenore l’Udc che definisce «superficiale e semplicistica» la posizione del ministro «che scarica come sempre la colpa di tutto sugli immigrati». Roberto Maroni Le fa eco l’Idv che accusa il governo di non saper contrasta- trova spazio in quasi tutte le dire l’immigrazione clandestina chiarazioni giunte dal fronte del gettando gli immigrati «nelle Popolo della Libertà. Pdl che però si ritrova a fare i mani delle mafie che li sfruttano ai limiti del disumano per la pro- conti con vecchie ruggini aennistituzione, per lo spaccio della ne. E Rosarno diventa il pretesto droga e nel Sud come semischia- per tornare a polemizzare sulla proposta di “cittadinanza breve” vi di un nuovo caporalato». E se da una parte si grida al fal- sponsorizzata dal presidente dellimento delle misure di acco- la Camera. Ai limiti dell’insulto l’intervenglienza del Governo o di quelle di contrasto all’illegalità contenute to di Giancarlo Lehner che guarnel pacchetto sicurezza, dall’al- dando agli scontri di giovedì tra si punta il dito contro la «scel- scorso e ieri dice: «I fautori di lerata politica delle porte aperte» quell'idea dovrebbero chiedere messa in atto dalla sinistra che

La manifestazione degli immigrati a Rosarno

Per volontari e Ong si tratta di una rivolta annunciata

Il monito dei gruppi no profit «Ora fermare la caccia all’uomo» di AGNESE MALATESTA ROMA – Non c'è stata sorpresa fra la società civile per la rivolta di Rosarno. Da tempo, la situazione fra i migranti è colma di tensioni e di forti disagi. Diverse le segnalazioni partite al riguardo dirette alle autorità locali. I fatti violenti di Rosarno si sarebbero potuti evitare con un pò di buon senso. E un timore ora si fa strada su tutti; ne parla l’Unhcr che dà l’allarme: «E’assolutamente necessario impedire la caccia all’immigrato». Il giudizio delle organizzazioni del non profit è unanime: i migranti vivono in condizioni disumane, sono sfruttati dalle 'ndrine, sono sottopagati; l’esplosione delconflitto erainevitabile. Un giudizio condiviso anche dalla Cei: quanto accaduto a Rosarno è un «segno di sofferenza e di degrado umano». Dello stesso avviso anche mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i Migranti: «si potevano e si dovevano trovare prima delle soluzioni per non arrivare a questo punto. Ora prevalga la ragionevolezza da entrambe le parti, cessino le violenze e si dia spazio al dialogo». Questi fatti «sembrano trovare radice nella situazione inumana esistente». L’Unhcr si dice preoccupato e chiede «l'avvio di un dialogo

con la comunità degli immigrati, fra i quali ci sono anche persone con protezione internazionale». Da valutare –dice laportavoce LauraBoldrini –lo sfruttamento nel lavoro,le inaccettabili condizioni in cui i migranti sono costretti a vivere, la sicurezza dei cittadini di Rosarno. Dello stesso tenore l’Oim (Organizzazioneinternazionale migrazioni): «Quello che sta succedendo a Rosarno solleva un problema, quello dello sfruttamento di manodopera straniera ridotta in condizioni di semischiavitù, che interessa purtroppo molte aree italiane» dice il portavoce italiano Flavio Di Giacomo. «E' la disperazione, la privazione di tutto, in particolare dei diritti umani fondamentali che spinge l’uomo a gesti estremi»: afferma padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, che richiama le istituzioni affichè «affrontino il complesso problema dei lavoratori stagionali nel sud dell’Italia: immigrati che vivono in condizioni estreme, sfruttati da datori di lavoro senza scrupoli e senza rispetto dei loro diritti». «Sono sfruttati dalle 'ndrine – osserva don Ennio Stamile, responsabile della Caritas diocesana in Calabria – sono persone esasperate. Il problema èserio, lodenunciamo datempo».

Un cartello di protesta dei migranti

Sono persone che guadagnano 25 euro al giorno –fa sapere don Ennio - devono inviare i soldi alle famiglie rimaste nel paese di origine e devono viverci qui, «per loro resta ben poco, non riescono a tirare avanti». Anche Medici senza frontiere, che gestisce una clinica mobile nella piana di Gioia Tauro, denuncia le «condizioni degradanti» dei migranti nella zona, «condizioni che hanno un serio impatto sulla loro salute». Loris De Filippi, coordinatore dei progetti di Msf Italia, riferisce di aver «ripetutamente contattato le autorità nelle regioni dove abbiamo lavorato in questi anni, inclusa la Calabria, per sottolineare la grave situazione umanitaria e i bisogni dei lavoratori migranti».

CASTEL VOLTURNO (CASERTA) –Le immagini dei tg mostrano gli scontri di Rosarno, ma sembra Castel Volturno un anno fa. Uguale il copione, con gli immigrati in strada, bastoni in mano, a frantumare le vetrine dei negozi, a rovesciare auto e a tirare sassi contro la polizia. Allora, a far scoppiare la rivolta, fu l’eccidio di sei nordafricani giustiziati dal gruppo di fuoco dei Casalesi, oggi – dicono gli immigrati del centro casertano – dietro la protesta c'è un malessere profondo rispetto al quale la sparatoria di ieri è solo il pretesto. «La sparatoria di Rosarno è stata soltanto la scintilla che ha fatto divampare una fiamma alimentata da anni di sfruttamento nelle campagne di Rosarno, Gioia Tauro, Cassibile, Foggia, Tropea, Villa Literno, Casal di Principe – dice Gianpaolo Mosca, del centro sociale ex Canapificio di Caserta, da anni un punto di riferimento per migliaia di immigrati africani -. In quei luoghi sono migliaia le persone, molte delle quali richiedenti asilo o rifugiati, costrette a lavorare in condizioni disumane per 12-13 ore al giorno guadagnando non più di 20-25 euro, senza diritti, senza garanzie di sicurezza sul lavoro, ma nonostante tutto portando avanti sulla loro pelle un settore importante come l’agricoltura». «Il paragone Rosarno come Castel Volturno nel settembre del 2008, c'è tutto. Anche allora come oggi – osserva – fu organizzata una manifestazione spontanea da parte dei familiari delle vittime». Quella rivolta spontanea, per Mamnadou Sy, presidente dell’associazione Senegalesi del Casertano, ebbe il merito di far scoprire il mondo fino ad allora sconosciuto degli immigrati della provincia di Caserta. Ma non solo: per effetto di quel moto di sdegno gli esecutori materiali di quella strage sono stati arrestati e molte istituzioni ed associazioni antirazziste si sono costituite parte civile assieme ai familiari delle vittime. Eppure per quanto riguarda le condizioni degli immigrati si è ancora all’anno zero. Mamadou e Doe Prosper, rappresentante del movimento Casertano dei migranti e rifugiati, spiegano infatti che le condizioni degli immigrati da allora non siano cambiate: «Permangono – sostengono – molti problemi con la commissione per il riconoscimento della Pro-

scusa e darsi pubblicamente, usando il lessico di Fini dicitore, degli emeriti stronzi». Ad andare in soccorso del presidente della Camera ci pensa Flavia Perina, direttrice del Secolo d’Italia che invece considera «un bene il rinvio in Commissione, che la Camera si appresta a decidere, del dibattito sulla cittadinanza, peraltro già concordato da tempo. Questo – spiega la deputata finiana – consentirà di approfondire un tema che, anche alla luce dei fatti di Rosarno, merita un’attenzione non superficiale». Attenzione che domanda anche Ffwebmagazine, il periodico online della fondazione Farefuturo presieduta da Fini: «La schiavitù degli africani di Rosarno è un problema che va affrontato con decisione» perchè «in uno stato civile, moderno e democratico, non si può tollerare che migliaia di persone vivano nell’indigenza più totale, senza il minimo di dignità». L’APPELLO DI NAPOLITANO Sulle drammatiche vicende degli africani di Rosarno è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «A Rosarno è indispensabile fermare senza indugio ogni violenza», è stato l'appello del capo dello Stato, che, informa il Quirinale, «ha acquisito informazioni sui gravi episodi di Rosarno e segue con attenzione l’evolversi della situazione. Anche allo scopo di discutere e affrontare i problemi che interessano la cittadinanza è indispensabile fermare senza indugio ogni violenza».

«Non è razzismo ma didattica»

Meno stranieri nelle scuole con il tetto del 30% proposto da Gelmini di TIZIANA CAROSELLI

Un’immagine dalla protesta in Campania

tezione Internazionale di Caserta sulle percentuali di accoglimento delle domande e molti problemi con la questura di Caserta per il rilascio dei permessi di soggiorno, i rinnovi e gli appuntamenti per chi chiede asilo». «Ciò che accomuna le due proteste degenerate in forma di violenza –sottolinea Gianluca Castaldi, della Caritas Diocesana di Caserta – è il retroscena, il loro background, e i soggetti che le hanno inscenate. Castel Volturno e Rosarno sono territori dove si consumano quotidianamente sfruttamento, ricatti, negazioni di diritti, umiliazioni, contro persone immigrate che hanno l’unica colpa di sopravvivere lavorando in nero senza permesso di soggiorno a causa dei tantissimi ostacoli burocratici che le leggi in materia pongono». Di qui l’auspicio che i riflettori accesi su Rosarno possano portare risultati concreti. Due le richieste al governo: la riapertura della regolarizzazione estesa a tutte le categorie di lavoratori, e il recepimento della direttiva europea che dà la possibilità a un immigrato irregolare di denunciare il suo sfruttatore e ottenere il permesso di soggiorno.

ROMA – Aule multietniche, ma senza esagerare. Dal prossimo anno scolastico i nostri figli potranno avere al massimo – considerando una classe media di 23-24 bambini – sette compagni di classe provenienti dall’estero (si può scendere a 5 o arrivare a 9 secondo le diverse soglie stabilite per i vari cicli di istruzione). Il ministro Gelmini ha, infatti,inviato in tutte lescuole una nota che introduce dal2010-2011, con gradualità, il, più volte annunciato, tetto del 30% alla presenza di alunni stranieri. Una decisione presa – assicurano a Viale Trastevere – per il bene di tutti, studenti italiani e stranieri e arrivata, con straordinario tempismo, proprio quando la questione «immigrazione» è di nuovo finita sotto i riflettori con i fatti di Rosarno. La presenza di stranieri nella scuola italiana, spesso concentrati in alcune classi – ha tenuto a sottolineare il ministro Gelmini – «non è certo un problema di razzismo ma un problema soprattuttodidattico».«Losanno –ha spiegato –le molte mamme che vedono la classe dei loro figli procedere a due velocità di crescita formativa, con alcuni studenti che rimangono indietro e altri che riescono ad andare avanti meglio. Stabilire un tetto del 30% – ha aggiunto – è un modo utile per favorire l’integrazione ed evitare la formazione di classi-ghetto con soli alunni stranieri». E se la Lega, capofila nel sostenere la necessità di porre un limite alla presenza di alunni extracomunitari nelle aule italiane, plaude alla decisione della Gelmini (e anzi la deputata Goisis alza l’asticella facendo notare che il tetto del 30% diventastretto sei bambinisono appenaarrivati nel nostro paese: «in questo caso necessitano di classi di inserimento»), l'opposizione esprime non poche perplessità. «Il tetto –ha spiegato la capogruppo delPd in commissione Affari sociali della Camera, Livia Turco –non risolve il problema. Bisogna che le scuole siano sostenute con finanziamenti straordinari per corsi di lingua e cultura italiana». «Se gli americani avessero adottato il metodo del ministro Gelmini, oggi gli Stati Uniti – ha ammonito il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro –non sarebbero quella società aperta e multiculturale che è stata in grado di eleggere un presidente di colore».

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ROMA – Dagli scontri di piazza a quelli di “palazzo”. Rosarno, come fu per Villa Literno e Castel Volturno, diventa il nuovo pretesto per rinfocolare vecchie polemiche politiche tra maggioranza e opposizione. La guerriglia urbana della cittadina calabrese ha infatti riportato alla ribalta il problema dell’immigrazione clandestina e delle politiche di accoglienza su cui i due schieramenti viaggiano in direzioni opposte. Ma registra anche una nuova occasione per proseguire lo scontro tutto interno al Pdl tra finiani e oppositori del presidente della Camera. MARONI: «TROPPA TOLLERANZA» Ad accendere la miccia ci ha pensato ieri mattina il ministro dell’Interno, Roberto Maroni che ospite di Belpietro su Canale 5 ha puntato il dito sull'eccessiva tolleranza con cui, in questi anni, è stata accettata, senza reagire e con «troppo lassismo», «un’immigrazione clandestina che ha alimentato la criminalità e ha generato una situazione di forte degrado». Parole che raccolgono subito e incondizionatamente il plauso dei suoi colleghi di partito con Borghezio, ad esempio, che lo definisce il «nostro Sarkozy» o con Roberto Cota, capogruppo leghista alla Camera, che invoca «il ringraziamento di tutti» per

Gli extracomunitari organizzano un corteo ma monta la rabbia dei cittadini, che li affrontano sparando

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Maroni: «Tolleranza zero»

Africani mettono Rosarno sotto assedio e anche la città risponde con la violenza

La stessa paura che c'era ieri e che c'è oggi. Anche perché nelle mattinata di ieri gli extracomunitari sono ROSARNO (REGGIO CALABRIA) - A Rosarno divam- tornati a Rosarno in massa. In corteo sono arrivati a pa la guerriglia dei migranti, che giovedì scorso, arma- piedi dalla Rognetta, dall'ex Opera Sila, da Rizziconi e ti di spranghe e bastoni, in risposta all’aggressione di dalla campagne circostanti. Sono entrati a Rosarno due connazionali africani avvenuta a Gioia Tauro, circa in 1500 sia pure in gruppi diversi. Stessa grinta e stessa devastazione della sera precehanno inscenato un vero e proprio assedio della città distruggendo automobili, rovesciando cassettoni dente. Armati di spranghe e bastoni. Cassonetti divelti lungo il tragitto che portava al municipio dell’immondizia e seminando caos e paura. dove una delegazione è stata ricevuta dal E ieri quello che sitemeva si è purtroppo vePrefetto Bagnato che ha assicurato loro la rificato. Due immigrati sono stati raggiunvigilanza davanti ai ghetti e maggiori serti da alcuni colpi di fucile caricato a pallini vizi igienici. alle gambe e poi trirovati sanguinanti nei Poi sempre scortati da Polizia, Carabipressi del Bivio Carmine lungo la provinnieri e Guardia di Finanza, sono tornati inciale che collega Rosarno a Laureana a di dietro da dove erano venuti Lungo il tragitBorrello. Altri sono stati aggrediti e malto gli scontri con i Rosarnesi che li aspettamenati. vano quasi al varco al grido: «Via da RosarInsomma la reazione spavalda, inconno». trollata alla devastazione dell'altro ieri, coIl bilancio di questi due giorni è pesantismincia a manifestarsi in maniera drammasimo 14 feriti tra gli immigrati, 18 tra le tica. forze dell'ordine e ben 12 le persone fermaI due feriti sono stati ricoverati presso l'ote tra immigrati e cittadini di Rosarno. Alspedale di Gioia Tauro, le loro condizioni cuni dei quali con accuse pesantissime conon sono state giudicate gravi. me tentato omicidio e resistenza a pubblico Il grave fatto condisce un'altra giornata ufficiale. “horribilis” per Rosarno dove i resti delle Due dicevamo, gli arresti per tentato centinaiadi copertonidiautodati allefiamomicidio effettuati dai Carabinieri. Un uome nella lunga e sconcertante rivolta di giomo a bordo di una ruspa alla vista del corteo vedì erano ancora fumanti ieri mattina. Poliziotti a Rosarno degli immigrati si sarebbe lanciato a veloL'odore acre di plastica bruciata si dissolvecità sostenuta tentando di mettere sotto alva intorno ad una città quasi fantasma che cuni di loro ma anche rappresentanti delle portava ancora i segni della reazione vioforze dell'ordine che però sono riusciti ad lenta della sera prima, quando un gruppo evitare l'urto e a salire sulla ruspa ed a blocdi quasi duecento immigrati, hanno devacarla arrestando il conducente. Solo pochi stato quanto gli capitava a tiro. Una reazioistanti dopo un auto condotta da un giovane ne ingiustificata originata, come si diceva, rosarnese ha tentato di fare la stessa cosa. dal ferimento di due extracomunitari con Anche lui è stato bloccato e tratto in arrearmi ad aria compressa. Poi le voci che sono sto con la stessa accusa. Lungo la statale 18 girate distorte nei due ghetti dell'ex Ronel centro di Rosarno un altro giovane è stagnetta e dell'ex Opera Sila dove vivono oltre to arrestato per resistenza e minaccia a pubun migliaio di africani e che riferivano di blico ufficiale. Stava picchiando un immiquattro morti tra gli immigrati, hanno dato il via alla ribellione e alla distruzione con la città mes- grato quando è stato fermato dai Carabinieri che sono sa in ginocchio, aggressioni violente anche nei con- intervenuti ma il giovane non ha esitato di aggredire fronti di donne e bambini, incendi e distruzioni di auto, anche loro. Ieri mattina un cittadino residente nella frazione Bosco vedendo un gruppo di immigrati dacase e ogni sorta di suppellettile urbano. «Erano come belve furiose! - dice chi c'era ed ha vissu- vanti casa che protestavano non ha esitato ad imbracto sulla sua pelle il dramma delle aggressioni. I raccon- ciare un fucile ed a sparare due colpi in aria. Fucile che ti drammatici , le testimonianze, la morte vista con gli subito dopo è stato sequestrato dalla Polizia. Il rischio che la caccia agli immigrati continui esiste occhi scorre sulla bocca di tutti. «Stavo passando con mia moglie ed i bambini quando hanno accerchiato la ed è reale. Anche perché in città fino a ieri, avendo paumia auto, hanno sfondato il vetro con una sbarra di fer- ra che si ripetessero le violenze i cittadini del Bosco ro proprio all'altezza della testa. Solo per poco mia mo- hanno eretto un presidio barricando la strada e quindi glie non ci è rimasta secca». Un'altra donna che transi- bloccando il transito sulla statale 18 cercando così di tain autoconi duebambini èstatacircondata dagliim- isolare gli immigrati che sono stanziati nell'ex Opera migrati che hanno attaccato a colpi di spranga l'auto, Sila. Anche il municipio viene presidiato da centinaia di ferito la donna e poi hanno incendiato l'auto. «Ieri notte abbiamo vegliato le nostre case armati per rosarnesi che chiedono alle istituzioni di mandare via gli immigrati. la paura che non ci piombassero in casa» .

LE REAZIONI


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Millantatore l’autore della lettera contro la ricandidatura

Politica lucana

Leone non è il Pd

Cosa resta dell’eredità di Buccico e da dove ripartire: l’appassionato intervento dell’assessore regionale Viti che annuncia: «Io non sono candidato»

De Filippo mai messo in discussione da Bernalda

segue dalla prima Mi riferisco piuttosto a quelle pulsioni autoreferenziali, a quelle “agenzie di scopo” che ritengono di doppiare le fatiche della politica e il fastidio delle sue mediazioni per realizzare obiettivi e aspirazioni spesso incompatibili con il profilo, la qualità civile, gli interessi generali della città. Insomma non c'è aria per quella straordinaria (e disperata) impresa alla quale Leporace ( e prima di lui, con identica passione e onestà intellettuale, Di Consoli) chiamano la politica regionale e cittadina al termine dell'esperienza Buccico. E in ogni caso altre postazioni esistono che non siano quella che considero ora impraticabile, per lavorare al servizio di un a città che “nasce all'alba dell'uomo e contamina il mondo” e che è per ciò destinata a rappresentare il paradigma di un'avventura insieme politica ed intellettuale. °°° D'altra parte, chi come me, pur assolvendo ad una missione istituzionale più ampia e impegnativa, ha vissuto la condizione di consigliere comunale a Matera non potrebbe sottrarsi ad una riflessione critica ed autocritica sul corso degli avvenimenti e sulla correttezza e coerenza dei comportamenti assunti nei due anni o poco più di vita dell'Amministrazione. Quanto alla correttezza e coerenza non credo possano esservi dubbi. Una linea di opposizione, se voleva essere concreta e costruttiva, portare a effetti e svolgimenti efficaci fino ad individuare una linea di uscita che segnalassematurità di linguaggio e credibile prospettiva politica alternativa, non poteva che denunciare le insufficienze politiche dell'Amministrazione, rilevare la sproporzione fra le qualità soggettivedel Sindacoe lecapacità di tenuta e elaborazione della sua maggioranza, infineaccompagnare versoil suo fatale esito un'esperienza nata su basi politiche assai fragili per non dire ambigue. Tutto ciò è accaduto con modalità che possono essere dispiaciute a quanti nutrivano propositi conflittuali e cruenti, ma sono valse certamente a preservare le condizioni perché il PD mantenesse il profilo di forza di opposizione determinata e razionale e capace in ogni caso di guardare oltre il cortile della rissa municipale. Oggi si tratta di riprendere

un cammino che tenga conto di quel ch'è cambiato nella storia della città. Ed anche, come sostengono Di Consoli e Leporace, di porsi nella prospettiva di un cambiamento radicale di stili, di “vision”, di orizzonti tale da segnare una reale discontinuità verso sedimenti e reflui di una lunga stagione alla quale l'irruzione di Buccico ( e degli “animal spirits” che l'hanno sostenuta) ha inteso a suo modo replicare. Allora è giusto partire da Buccico e dall'esperienza che egli ha costruito pur fra contraddizioni e difficoltà, ma ancorpiù giustosarebbeporsi dentro un orizzonte più vasto che faccia comprendere quanto ampia e complessa è la transizione che stiamo vivendo e quanto carica di problemi, se appena spingiamo lo sguardo oltre la città, guardiamo a un territorio più vasto (poiché in quell'oltre si gioca anche il destino di questa città). Un operazione che ci porta a fare inevitabilmente i conti con due categorie dellospirito checipervadono e ci inquietano : la precarietà e la provvisorietà. °°° Precarietà e provvisorietà sono due modalità omologhe sia per descrivere uno stato d'animo collettivo, il deperimento della passione civile, la perdita di percezione di una missione sia per rivelare l'effetto di una crisi reale, di leadership, di potere politico e dicapacità dimettere afrutto convenientemente tutte le risorse istituzionali e civili di cui si dispone. E' una situazione non nuova, che deriva dalla perdita obiettiva di ragione e di peso politico, che non poco ha ridotto la capacità e la qualità rappresentativa di un comprensorio che insiste sul 40% del circondario regionale e di una città che, per storia e risorse, è assolutamente unica nel panorama mondiale. Una situazione che è andata aggravandosi man mano che il potere regionale ha assunto le forme di una ristretta enclave con riti obbligati e

L’ANALISI DAL TERRITORIO

Ma c’è chi in città insiste su determinate qualità soggettive

Buccico o Viti, tertium non datur Nulla da aggiungere sull'impegno del sindaco Buccico per trasformare la realtà di Matera. Valgono le parole ed i giudizi dei due recenti editoriali sul Quotidiano di Andrea Di Consoli e Paride Leporace, coraggiosi ed onesti interpreti anche del comune sentire. C'è però da cogliere un segno nuovo,una sorta di effetto-Buccico che insieme ad altri fattori,sta originando un diverso clima politico. Per la prima volta nella storia della città,la gente comincia ad interrogarsi e a discutere sulle qualità che deve avere il prossimo sindaco. È come se l'investitura popolare diretta cercasse di manifestarsi prima delle elezioni,indifferente ai nomi che imporranno i partiti o meglio i clan,secondo la solita logica spartitoria. Un fatto rivoluzionario,ammesso che la parola abbia ancora un senso,una vera svolta che si può rendere con la metafora visiva dell'Angelo di Benjamin che corre in avanti,con le spalle rivolte al futuro,mentre gli occhi fissano e controllano che il passato si allontani sempre più. Certo,nessuno si illude che alla fine possano non prevalere i clan regole dettate da interessi sempre più ristrettamente federati. Man mano che i processi politici si sono ridotti a tecnicalità o a formalismi orientati a cooptare, rassicurare e garantire e i partiti si sono trasformati in macchine celibi utili a fondare la continuità della specie o, come sta accadendo, per regolare successioni dinastiche, era inevitabile che le istituzioni divenissero figure di un obbligato gioco del domino, funzionale ognuna a progetti personali o di gruppi ristretti. Si spiega così il perché di un gioco politico che si è sempre concentrato nel capoluogo regionale, con una marginalizzazione di tutte le realtà, anche significative, che muovevano in territori alieni, che si è talvolta preteso di assog-

sul libero convincimento dei cittadini,perché la “trappola del consenso” di cui parla Lacorazza si lega a quella “povertà che crea bisogno,che genera cattiva politica,che diventa assistenzialismo…”,secondo il segretario R.Speranza. Ma ciò darà senz'altro maggiore forza allo stato nascente di quella cultura che porta ad interrogarsi ed a giudicare l'individuo dal suo modo d'essere,dai suoi comportamenti. La soggettività insomma,come nuovo ed unico principio di legittimità. Dapprima il chi e poi il cosa. Che la valutazione della soggettività metta in crisi le modalità di formazione e di selezione della classe dirigente e dia trasparenza al rapporto tra politica ed affare,come insegnano da sempre i grandi Maestri del passato,è da non discutere,se non in ambienti da “asineria da scolaro”. Ecco la spiegazione culturale sul perché “a sinistra su Matera si tace. Colpevolmente.”,come denunzia il direttore Leporace. Se poi si vuol cercare una motivazione più prosaica del silenzio,per renderlo loquace,si analizzi il chi,cioè quei “lobbisti di sinistra”, come li definiva il sen.Giuralongo,ad un tempo politici,imprenditori e tecnici,i veri attori dell'edilizia contrattata e dei lavori pubblici

gettare o di utilizzare attraverso i mille “negozi” che si consumano nella vicenda politica. Se poi si intravede nella metafora dei mille “negozi” un qualche riferimento ai mille “passi”, tutto ciò vale solo per esorcizzare, non per giudicare. Se volessimo ricorrere a Clausewitz, potremmo dire che, mai come da noi la politica è apparsa talvolta come la prosecuzione del mercato con altri mezzi : il che non ha impedito che le terre consolari potessero esprimere leaders e personalità di rilievo: solo che il lo-

(da ultimo,vedi i cambiamenti d'uso degli immobili nella legge regionale piano casa). È solo in questo contesto che alla gente non fa meraviglia alcuna la disponibilità di Sgarbi a “fare il sindaco a Matera. Una scelta dirompente e la certa proiezione di Matera sul palcoscenico internazionale. L'ottimo direttore Leporace ci consenta perciò di dissentire dal suo giudizio che “il civismo materano sarebbe mortificato da una scelta folle di questo tipo”. La vera mortificazione è perseverare nella logica spartitoria del passato,imporre scelte di potere autoreferenziale,ricorrere a funzionari di partito che come l'Averroè del racconto di Borges,cercano di “immaginare quel che è un dramma senza sapere che cos'è un teatro”. Sarebbe un efferato delitto contro la comunità,contro i giovani,in un momento storico in cui Matera avverte il bisogno vitale di relazioni inedite e creative col resto del mondo,per offrire all'umanità le sue incomparabili risorse culturali. Concordiamo comunque con Leporace che solo Buccico e Viti abbiano l'autorevolezza culturale,politica e professionale richiesta dalla città,per uscire dalla crisi e creare le condizioni di uno sviluppo,che significhi anche progresso.

ro destino era entrare nella “città murata” e, in nome di una obbligata oggettività, di là amministrare, distribuire e regolare la moltitudine degli affari, delle pretese e delle ambizioni. Ho espresso con una metafora quel che è accaduto nell'inquieto paesaggio regionale per porre il problema di come si possa uscire da una condizione di minorità qual è quella che appare navigando fra le allegorie e le miserie della condizione di Matera. Certo, non solo formulando un programma amministrativo che

Un politica potenzocentrica e il vassallaggio fuori le mura delle altre città

mescoli sogni e desideri, ma lavorando ad un progetto etico - civile quindi politico nel senso più alto del termine. Non basta opporsi (o dire di volersi opporre) al sacco urbanistico o alle intenzioni di cui si favoleggia circa l'utilizzazione di alcune valenze interne al centro cittadino. Non basta lamentare il progressivo impoverimento della città, collegato alla perdita di istituzioni, servizi e presidi produttivi. Né basta proporsi di ripensare i Sassi in una logica diversa da quella ludica e terziaria nella quale sono oggi confinati, mentre il loro destino era che venissero rivitalizzati immettendovi non solo animazione produttiva e servizi ma anche e soprattutto grandi funzioni territoriali : riscattandoli così dalla futilità di puro fondale scenico

Anche noi auspichiamo che Buccico “non esca dall'agone della competizione” e concordiamo sulle due “questioni ostative”alla candidatura di Viti a sindaco. La prima è la convinzione che il nuovo non possa nascere dai frantumi di una realtà politica in decomposizione e che occorre perciò la garanzia solida di un “fronte” unitario contro la pressione dei soliti interessi economici. La seconda è il giusto riconoscimento dell'impegno e dei risultati insperati, e conseguiti a favore del mondo agricolo,come assessore regionale,per cui si reclama la sua necessaria riconferma.

per collocarli dentro un'autentica catena del valore ( cinema, fiction, produzione d'eventi culturali in sequenza, un coordinamento pensato su scala internazionale e un'organizzazione strumentale, produttiva e istituzionale adeguata alle dimensioni e al respiro dell'impresa). Apro una parentesi. E' bastato che ponessi, qualche tempo fa, il tema della restituzione nei Sassi del monumento di De Gasperi ( a significare il punto da cui partì la città agli inizi della sua rivoluzione sociale, civile e urbana) per riaccendere un dibattito, certo utile, sul ruolo dei Sassi nella città di oggi. Nel senso che essi, autentica riserva aurea che ha “finanziato” l'infrastrutturazione cittadina, andrebbero ora radicalmente ripensati fino a volgere lo-

Quale la decisione migliore? Nell'attesa,a noi non resta altro compito che invitare la gente ad aderire sempre più alla cultura del chi,del soggetto,dell'individuo ed a porsi la domanda: “Quali le qualità ed i comportamenti di chi vorremmo votare?Quali le qualità ed i comportamenti di chi vorrebbero obbligarci a votare,persino nelle primarie?”. Una scelta di libertà. La politica,per definizione,non è forse critica della realtà,meccanismo di cambiamento e non di preservazione o di conversazione? Comitato interessi del cittadino-Matera

ro le spalle e assumendoli in un nuovo significato : a servizio di una città proiettata sul territorio, con ambizioni adeguate alla sua qualità e al suo spessore e non ripiegata sul suo ombelico, assorta in un estetismo arcaico e avvolta in un fatalismo esistenziale. La verità è che non basta ripensare la città a partire dalla sua natura ferita, dal suo orgoglio dimezzato, dalla sua storia ignorata quando non dileggiata. Non basta parlare di “cultura della città, città della cultura”, opponendo all'Ac-

cademia dei Saperi il Vitalismo degli Interessi : conflitto nel quale ognuno conserva le sue buone ragioni, preferendo l'una, la contemplazione della sua ineguagliabile eccellenza e l'altro coltivare gliinteressi che muovono la storia non sempre civile dei luoghi. Mentre una città che si rispetti e che sappia porsi l'obiettivo di ricomporre le faglie e le fratture storiche, culturali e sociali che la caratterizzano dovrebbe essere posta nella condizione di vivere la cultura come dimensione diffusa: come

Una città tra natura e storia: i Sassi non siano più solo una scenografia

La smentita della “vera” segretaria del Pd del comune metapontino

Nunziella Russo: «Siamo in piena sintonia con la decisione di Speranza» Caro direttore, leggiamo con molto stupore e con rammarico che sul vostro Quotidiano viene riportata una falsa attribuzione di una nota di dissenso alla ricandidatura del presidente della giunta regionale Vito De Filippo, annunciata dal segretario Roberto Speranza nell'assemblea regionale del 28 dicembre scorso e condivisa da tutto il Partito democratico di Basilicata. La nota a voi inviata via mail non appartiene al Circolo del Pd di Bernalda, ma solo ad un “iscritto isolato”, signor Michelangelo Leone, che si è autoproclamato - da tempo - e autoacclamato rappresentante di un fantomatico “Forum democratico” con due o tre seguaci. Tale personaggio, signor Michelangelo Leone, facendo affidamento sulla confusione che può ingenerare la sigla del suo “Forum democratico”, è noto nella sua azione demolitrice di tutto e tutti del Pd di Bernalda e pur senza alcun consenso si ostina a scrivere “proclami a nome di tutti gli iscritti”. Tale situazione locale è già stata segnalata da tempo, per gli adempimenti dovuti e richiesti dal Circolo “ufficiale”, alla segreteria provinciale del Partito senza però che si sia sortito l'effetto sperato. Pertanto smentisco categoricamente quanto riportato

sul Quotidiano di questa mattina e attribuito al Circolo del Pd di Bernalda ! Anzi, in piena sintonia con il segretario regionale Speranza e con tutta l'Assemblea regionale del partito condividiamo la scelta fatta di ricandidare il presidente della Regione Vito De Filippo al fine di dare continuità all'azione di governo della Basilicata, in un'ottica nuova di autoriforma dei metodi e delle finalità, tali da far superare l'attuale momento di crisi internazionale, nazionale e regionale che vede i nostri giovani allontanarsi dalla nostra Regione in cerca di occupazione. Noi crediamo nel progetto di autoriforma indicato dal nostro segretario regionale Roberto Speranza e in quanto sta già facendo e si accinge a fare per conseguire tale obbiettivo ! Contiamo, caro Direttore, che nel seguito le note inviate al vostro giornale siano lette con più attenzione al fine di dare la notizia con la verità dei fatti e non con le ciance di qualche isolato “demolitore di professione” che tenta di accreditarsi come “rappresentante di iscritti o cittadini” senza mai partecipare a competizioni elettorali di partito o istituzionali. Cordiali Saluti. Nunziella Russo (Segretaria del Circolo Pd di Bernalda e Metaponto)

Il presidente della giunta regionale Vito De Filippo

abito civile, come segno di identità e di qualità che la renda riconoscibile e diversa. Perciò è necessario che il complesso delle risorse culturali e scientifiche si costituiscano in un grande parco a tema orientato a massimizzare il loro spettro interdisciplinare e la loro attitudine a fertilizzare un territorio speciale: così come è urgente pensare la struttura produttiva di una città che ha da tempo metabolizzato la fuoriuscita dal ciclo della chimica della Valle del Basento, ha perduto la tradizione della pasta dopo aver perso quella dei laterizi, vede ridotta la funzione del PAIP, dove pure è nata la sua vera borghesia del lavoro : funzione messa in qualche modo fuori campo dal cambiamento di natura di

Matera e dalla sua progressiva perdita di valore produttivo. Una città che ora subisce l'obsolescenza della produzione del mobile imbottito e del suo precario indotto e che domanda una straordinaria riconversione. Ripensare l'organizzazione produttiva di una città è un lavoro straordinario che pretende piena coesione fra gli agenti della produzione e della distribuzione, fra le forze sociali e le istituzioni in una forte cooperazione strategica. Si tratta di non disperdere il grande capitale professionale e civile accumulato negli anni,d'immetterlo incircuiti evoluti, elevare i cicli della formazione professionale verso modelli nei quali competenze sedimentate non

vengano disperse ma aiutate ad evolvere verso nuovi livelli e verso nuove forme di impiego : un processo che stimoli gli investimenti e non attenda che essi, per induzione artificiale, vengano da noi. Come si vede, è necessaria una modalità di utilizzo complementare degli strumenti : celerità amministrativa e trasparenza delle procedure, moduli di formazione innovativi, tempestività nell'apprestamento nelle cosiddette condizioni di contesto. Tutte “condizioni” che possono davvero significare quella civiltà dell'accoglienza e della promozione che nell'industria, nel turismo, nel terziario può dare frutti rilevanti esegnalare laqualità di un ambiente. segue alla pagina successiva

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Matera:quali valori recuperare contro il mattone

POTENZA - E’ questo il caso in cui anche la scrupolosa verifica della notizia non è sufficiente ad evitare lo scaltro tentativo del “furbastro” di turno, interessato a diffondere una notizia falsa, qualificandosi come una persona che, invece, non è. Sull'edizione del Quotidiano della Basilicata di oggi, a pagina 17, è stato pubblicato un articolo dal titolo “No a De Filippo presidente” nel quale si riporta la notizia del dissenso da parte del circolo del Pd di Bernalda alla candidatura, alle prossime regionali, dell'attuale governatore lucano. Una notizia, ahimè, falsa. Quando, ieri, in serata abbiamo ricevuto il comunicato stampa a firma di Michelangelo Leone, su carta non intestata, che, a nome degli iscritti del Pd di Bernalda, contestava la candidatura di Vito De Filippo a governatore del centrosinistra, la nostra prima preoccupazione è stata quella di capire chi e cosa ci fosse dietro quel documento. Abbiamo contattato telefonicamente il mittente dell'email, al numero di cellulare che accompagnava la lettera, e dall'altra parte ci ha risposto una persona che si è qualificata come il coordinatore del circolo di Bernalda, che ha detto di parlare a nome degli iscritti del partito. Gli abbiamo più volte chiesto di confermare queste due circostanze. Cosa che l’interlocutore ha garantito, assicurando di parlare a nome del Pd di Bernalda. Salvo poi precisare, solo la mattina seguente (ieri mattina), a seguito delle prime rettifiche alla notizia, di essere coordinatore del “forum democratico” di Bernalda. Michelangelo Leone l’ha chiamato «equivoco». Per noi, invece, è più che palese il maldestro tentativo di diffondere una notizia falsa. In poche parole Leone ha millantato ruolo e incarichi di cui non è mai stato investito. Da parte nostra esprimiamo profondo rammarico per essere caduti nella “trappola”. Ce ne scusiamo con il governatore De Filippo, con il circolo del Pd di Bernalda e ovviamenti con i lettori.


Sabato 9 gennaio 2010

Politica lucana

Domenica si è svolto il vertice di maggioranza, l’ultimo senza Mancusi

Udc nel centrosinistra L’alleanza è definita, mancano solo i dettagli e la pubblica dichiarazione d’amore di SALVATORE SANTORO POTENZA - Continua la marcia di avvicinamento dell’Udc verso il centrosinistra. Non ci sono ormai veti e opposizioni all’ingresso del partito di Agatino Mancusi nella coalizione guidata dal Pd di Roberto Speranza. E’ quanto emerge alla fine della due giorni (domenica e ieri) in cui prima c’è stato ilvertice dei segretari regionali che compongono il centrosinistra storico e poi l’incontro appunto tra il segretario regionale del Partito democratico e quello dell’Udc. Il vertice si è svolto domenica pomeriggio nella sede regionale del Pd a Potenza. All’incontro hanno partecipato, oltre al padrone di casa Speranza, il segretario regionale dell’Idv, Michele Radice, i big della Rosa Bianca lucana, Antonio Flovilla e Gianfranco Blasi, l’assessore regionale dei Popolari uniti, Antonio Potenza. E poi Mossuto e Di Dio per i Verdi, Carlo Petrone per Sinistra democratica e Giacomo Nardiello per i Comunisti italiani. Si è discusso innanzitutto della ricandidaturaa presidentedellagiunta regionale dell’attuale governatore Vito De Filippo. E su questo punto c’è stata la fiducia condivisa da tutti i segretari regionali. De Filippo quindi, dopo aver incassato il sì unanime della Direzione regionale del Pd ottiene il sì anche di tutto il centrosinistra. Poi si è passato a discutere della questione relativa all’allargamento del centrosinistra anche all’Alleanza per l’Italia di Rutelli. Ha aperto il democratico Speranza che nella propria relazione ha sottolineato nessuna preclusione in linea con quelle che saranno le decisioni nazionali sull’alleanza con Rutelli. Ostruzione invece è stata manifestata dagli altri componenti del centrosinistra. In pratica secondo le indiscrezioni sarebbe emerso un veto a stringere patti con «i trasformisti» Falotico e i suoi Dec che ora sono passati con l’Api di Rutelli e Mazzocco. Il ragionamento sviluppato sarebbe più o meno questo: «Porte aperte per Mazzocco, ma se lascia fuori Roberto Falotico». Infine si è parlato dell’Udc. E su questo invece non c’è stata nessuna riserva. Anzi. Già dalla prossima riunione dei big della futura coalizione di centrosinistra dovrebbe essere della partita anche Agatino Mancusi. L’unica richiesta a Speranza (che ieri mattina ha comunicato i dettagli del vertice a Mancusi) è stata quella di chiedere “chiarezza” ai futuri alleati. In pratica prima dell’invito formale al prossimo vertice l’Udc dovrà “ufficializzare” amore al centrosinitra in modo chiaro e inequivocabile. Per la curiosità: Radice attendendo decisioni da Roma (poi giunte con Di Pietro che ha confermato il patto con ilPd)hapartecipato alverticesoloda spettatore.

segue dalla pagina precedente E, per raccogliere la provocazione di Leporace, come si fa a combattere il “partito del mattone” se non procede nella cultura materiale e civile della città un'attitudine a uscire dal perimetro delle convenzioni, dall'arcaismo non solo di un economia che vede nel mattone le tracce di quell'”accumulazione primitiva” della ricchezza materiale di una comunità, dalle pratiche orientate al “consumo del territorio”, dalle angustie di un teatro nel quale gli attori veri sono pochi, refrattari all'innovazione, alla competizione e al rischio? E come si può sconfiggere il “partito del mattone” se non ponendo in testa alle scelte primarie dell'ammi-

Il segretario regionale dell’Udc Agatino Mancusi

Patto d’acciaio tra Mazzocco, Falotico e Nigro da Rutelli

Il Pdl lucano ancora alla ricerca del candidato aspettando Roma POTENZA -Nel Pdl ancora è caccia al candidato. Ma sembra, a meno di accelerazioni a oggi poco prevedibili, che la ricerca proseguirà ancora per diversi giorni. Si gioca su diversi fronti. Tutto però dipende da Roma. Al di là delle boutade e delle dichiarazioni a “effetto” tutto rimane legato a quello che il partito guidato da Silvio Berlusconi e i suoi fedelissimi riuscirà a fare a livello di alleanze nazionali. Per ora con Francesco Rutelli si ragiona. Timidamente ma si ragiona. L’ex sindaco di Roma (e questo lo sanno i muri) però non sarebbe entusiasta di chiudere alleanze con l’ex avversario di sempre. Ma la politica è mutevole: mai dire mai. Di fatto però, domenica pomeriggio il leader nazionale di Alleanza per l’Italia ha incontrato a Roma i tre big di Api a livello lucano. E cioè la coordinatrice regionale Vilma Mazzocco, l’ex presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro e l’ex assessore regionale Roberto Falotico. Ma non per discutere sulla chiusura dei giochi di Vilma Mazzocco come possibile candidata regionale del centrodestra. Quello è un discorso a venire. Prima, ed è stato il motivo della convocazione romana, c’era da fissare alcuni punti su cui non prescindere. E cioè che non esiste Api in Basilicata senza l’unione dei tre big: Mazzocco, Falotico e Nigro appunto. Perde di peso quindi qualsiasi ipotesi che possa prevedere una candidatura di Mazzocco senza il supporto di Falotico e Nigro. Il punto è stato chiarito in realtà dopo che dal centrosinistra lucano sono arrivati inviti alla stessa Vilma Mazzocco di entrare a far parte della coalizione lasciando per stra-

nistrare il “valore”della città e dentro il patto fra generazioni la difesa della sua identità profonda, della sua storia interiore e della sua coerenza esteriore? Non solo forma, ma spessore, civiltà come sintesi di storia e natura. D' altra parte, un alternativa al “mattone” (e la emancipazione dal suo rito distruttivo e tribale) deve essere pur costruita non solo nei comportamenti della Pubblica Amministrazione ma attraverso una rete di convenienze, di opzioni, di utilità ed occasioni che possono venire solo dall'azione di una grande classe dirigente capace di rischio, di intelligenza politica e capacità relazionali. °°°

Una visione moderna e avanzata non potrebbe né dovrebbe, perciò, temere di misurarsi con gli interessi, sapendo che la Politica ha la missione di mediarli con il bene della città : poiché la città è un bene irripetibile, la città è per sempre. Tuttavia tutto quello che emerge dalla lettura dei bisogni e delle speranze : una città che adegui e rispetti le regole dandosi un vero piano strutturale, che sappia leggere dentro la sua composizione sociale ( aggiornando le analisi sul campo), che rinnovi la sua macchina comunale per adeguarla ai tempi del digitale, del satellitare e della multimedialità: insomma tutto quello che emerge dalla lettura dei segni dei tempi non potrebbe essere

da però i “trasformisti” delle ultime elezioni amministrative lucane e cioè quei Dec di Roberto Falotico. A questo punto almeno le carte sul tavolo dovrebbero essere più chiare. Il Pdl lucano guidato da Viceconte prova - proprio in virtù delle riserve di alcuni pezzi del centrosinistra nei confronti di Falotico - ad allargare la propria coalizione nei confronti dell’Api. Soluzione che eviterebbe una serie di mal di pancia intestini all’interno proprio del Pdl lucano. Non sarà facile però, perchè da quanto si è appreso da Roma, Rutelli come opzioni lascia in testa l’alleanza con il centrosinistra. Seconda ipotesi quella di una posizione autonoma e centrista e solo in terza istanza un’alleanza con il Pdl e certamente da giocarsi non subito. Ma c’è dell’altro. In ogni caso si aspetta di capire quale sarà il candidato del centrodestra dell’Emilia Romagna e della Toscana. Se entrambi saranno ex leader forzisti la scelta obbligata in Basilicata sarà per un uomo proveniente da Alleanza nazionale. Non ci sarebbe spazio per altre soluzioni. E quindi i nomi in questo lato del campo sono i soliti: Egidio Digilio, Mario Venezia e con distacco Antonio Tisci. Questo lo sa bene anche Ernesto Navazio che da parte sua ha trovato anche un alleato in Nicola Pagliuca (che avrebbe vantaggi elettorali evidenti con il sindaco di Melfi eventuale candidato governatore) che prima di iniziare a pensare davvero se accettare le lusinghe aspetta di capire quale sarà lo scacchiere definitivo delle scelte nazionali. sal.san.

aggredito e affrontato eludendo il nodo politico di un territorio che domanda un'autentica rappresentanza cui affidare un disegno di rinascita e di lotta.. °°° Quando rilevo l'importanza del “nodo politico” non ignoro quanto la politica oggi sia divenuta volatile. I partiti si sono trasformati in agenzie concessionarie di investiture esterne, dimezzati nell'autorità e ridotti a simulacri di poteri e consensi del tempo che fu, mentre l'arbitraggio degli interessi finisce con il premiare le asimmetrie dei poteri più forti o più temuti o più capaci di autorappresentarsi nelle istituzioni. Senza contare che il deperimento della politica e la

FLOVILLA SUL LISTINO

«Abolirlo atto di etica dovuto» Mentre il centrosinistra ancora si interroga su quale squadra formare per vincere le prossime elezioni c’è la “patata bollente” dell’abolizione del listino che la prossima settimana sarà oggetto di voto in consiglio regionale. Prima del voto in aula c’è da capire come riuscire a chiudere i conti sulle alleanza con i piccoli partiti senza far ricorso al “privilegio” della candidatura nel listino. Intanto però, il presidente della Prima commissione consiliare (Affari istituzionali) Antonio Flovilla della Rosa bianca alza l’attenzione: «L'abolizione del listino risponde ai principi dell'etica edella trasparenza della politica. Nel prossimo consiglio regionale del 13 gennaio la politica lucana, ogni singolo consigliere ed i partiti che compongono il parlamentino della Basilicata hanno, tutti insieme, un'occasione storica da cogliere. La proposta di legge che abroga sostanzialmente il così detto listino e modifica la legge elettorale approda in Aula per il voto finale dopo il si della commissione di merito». Per Flovilla «l'abolizione del listino è un atto di etica politica altissimo. Evita l'elezione di consiglieri senza passare al vaglio del voto popolare. Elimina il mercato di estenuanti contrattazioni sottobanco. Restituisce le alleanze alla naturalezza dei programmi da sottoscrivere. Impone, infine, una forte coerenza dei partiti nella scelta dello schieramento. Insomma, si tratta di una norma moralizzatrice, che il popolo lucano coglierà come un segnale di attenzione della politica al bisogno di semplificazione e trasparenza». Flovilla inoltresi diceconvinto che «in consiglio regionale non ci saranno furbi e che l'ipocrisia e i tatticismi per una volta lasceranno il posto al buon senso. La seduta del 13 gennaio potrà essere ricordata come un evento di straordinaria portata perché se l'abolizione passasse la Basilicata, ancora una volta dimostrerebbe di essere Regione di innovazione istituzionale».

sua inattitudine a selezionare, sul suo terreno, valori e interessi, ha finito con il debilitare l'autonomia di intere aree professionali, di sodalizi civili, di rappresentanze e corporazioni in una commistione - identificazione che è alla base della grande confusione che osserviamo sotto il cielo. Si tratta ora di disinnescare il potenziale esplosivo che corrode il tessuto civile della città, di bonificare un territorio livido e incanaglito, di recuperare alla politica quel “civismo” che come il barone di Manchausen si sforza di tenersi in aria per i capelli, e al quale va prospettata una linea progettuale che tenga insieme interessi e qualità della vita civile, coraggio e trasparenza, capacità in-

novativa ma anche rispetto per storia, valori e profilo di una città che rimane ormai l'unica risorsa da tutelare e promuovere. Questa è la sfida che oggi sarebbe giusto e utile assumere. Si tratta infatti della questione dalla quale sono partito e che trovo assai difficile possa essere dipanata nelle condizioni di oggi. Una “questione” che precede e determina qualsiasi ipotesi a venire e che condizionerà natura e storia di una “città sospesa” come la Zenobia di Italo Calvino de “Le città invisibili”. Metafora di una città anfibia, terra di mezzo fra meraviglia e banalità, fra ardimento e viltà, fra eccellenza e mediocrità. Vincenzo Viti

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10 Primo piano


Oro nero

L’Eni rompe il silenzio e replica alle contestazioni dopo l’incidente e la pubblicazione del dossier Negri

«Rispettiamo le regole» Dati inviati all’Arpab ogni mese. Nessun pericolo. C’è un piano d’emergenza POTENZA - Il 30 dicembre è il giorno dell’ultimo “incidente” al Centro Olio di Viggiano. L’Eni rompe il silenzio e in una lunga nota inviata ieri al Quotidiano spiega che «non vi sono emissioni di zolfo superiori alla norma, che tutti i parametri oggetto delle prescrizioni ambientali vengono misurati in continuo e registrati. E che tutti i dati di monitoraggio relativiai punti di emissione internamente al Centro Olio sono mensilmente trasmessi agli Enti competenti così come previsto dalle determine dirigenzialidella Regione Basilicata». Insomma per l’Eni è tutto in regola e si può stare tranquilli. Ecco le precisazioni: Le attività delle centrale consistono nella separazione tra idrocarburi liquidi, che vengono raccolti in appositi serbatoi e spediti tramite condotta alla raffineria Eni di Taranto e metano che, LA rete delle centraline di monito- si ritrova all'entrata del centro oli”. prima di esse- raggio, modifiche al piano di emer- Ma passiamo oltre e vediamo cosa acre immesso genza esterna, rilevatori portatili di cade con quelli dell'Arpab e dell'Anella rete di di- idrogeno solforato questi solo alcune grobios. Tanto si è dibattuto sulla stribuzione delle proposte lanciate nell'incontro presenza di dati discordanti tra i due nazionale, vie- dibattito, organizzato dal WWF Basi- enti, discrepanze che sottolinea Rita ne trattato per licata e tenutosi ieri sera presso il D'Ottavio: “Potrebbero essere addebitate alla presenza di sole due cenla rimozione centro sociale di Marsicovetere. dello zolfo preAl centro della discussione “Petro- traline e alla loro posizione rispetto ai sente in forma lio e monitoraggio ambientale: citta- venti, per questo è necessaria la costidi H2S. Non vi dini e istituzioni a confronto”, perché tuzione di una rete di centraline che sono emissio- come ribadito da Vito Mazzilli, presi- possa restituire dati certi, del resto ni in atmosfe- dente del Wwf Basilicata: “Era ora sull'ultima anomalia ancora non ra di H2S in che la politica si rendesse conto di sappiamo nulla forse neanche l'Arquanto le una situazione che continua ad appa- pab sa cosa sia successo data la sua quantità mi- rire misteriosa ed insostenibile per i assenza di stasera”. Senza poi dimennimali di zolfo cittadini della valle. Tanti i comuni- ticare il caso dell' anomalia del 18 noche non ven- cati che si sono avvicendati in questi vembre 2009, quando il giorno sucgono recupe- giorni, alcuni anche di stampo dema- cessivo il 19, commenta Nigro: “Il rate passano gogico, ma non è il caso di fare dema- biossido di zolfo ha superato il valore attraverso gogia, piuttosto è giusto mostrare limite orario per la protezione della processi di ciò che doveva essere fatto in questi salute umana, raggiungendo un dacombustione anni, e ciò che si può e deve ancora fa- to di concentrazione pari a 405 che trasfor- re”. Spiacenti dell'assenza della con- mcg/m3 rispetto al limite di 350”. E mano l’H2S in troparte, in particolare dell'Eni, il ancora: “La legge impone però che ossidi di zolfo. cuore della discussione è stato illu- questo limite non debba essere supeLe attività ed strato da Camilla Nigro e Rita D'Otta- rato più di 24 volte per un anno civile, emissioni del- vio che hanno ripercorso quanto av- solo allora si potrà parlare di stato di la centrale so- viato a seguito dell'anomalia verifi- allarme. Ricordiamo che secondo il no soggette ad catosi il 20 novembre 2008, un perio- piano di emergenza esterna, l'allarautorizzaziodo di studio e confronto dei dati che me potrà essere determinato solo dalni ambientali ad aggi monitorizzano l'aria della l'Eni in determinate condizioni, nel sulle emissio- valle, quelli cioè dell'Arpab, dell'A- caso di novembre si potrebbe parlare ni in atmosfe- grobios e dell'Eni. Come afferma Ca- solo di pre-allarme ma i cittadini hanra rilasciate milla Nigro: “L'Eni è l'unica che effet- no il diritto di mettersi in sicurezza”. dalla Regione tua un monitoraggio continuo e co- Un dibattito lungo, con le testimoBasilicata. stante ma di quei dati, a parte un se- nianze dei cittadini, dell'istituzioni Tutti i para- mestre di cui si potevano ritrovare i presenti e un quadro sulla situazione metri oggetto dati sul sito della Regione Basilicata, sanitaria presentato dal dott. Giamdelle prescri- oggi non si sa nulla. Del resto secon- battista Mele, tanti ancora i punti da zioni ambien- do la legge regionale, la stessa Eni sciogliere per rispondere alle dotali vengono era obbligata solo alla pubblicazione mande dei cittadini. misurati in degli stessi sul Totem, il display che Francesca Gresia continuo e registrati. Tutti i dati di monitoraggio relativi ai trolli da parte delle Autorità cui obiettivo è quello di definire punti di emissione interna- preposte. Si aggiunge anche le modalità per la gestione delle mente al Centro Olio sono men- che i risultati degli studi epide- emergenze, consentendo di silmente trasmessi agli Enti miologici della Regione Basili- coordinare in maniera efficace competenti così come previsto cata sulla morbosità (2001- ed efficiente le persone ed i mezdalle determine dirigenziali 2005) e mortalità (1982-2001), zi a disposizione e permette della Regione Basilicata. Per sono in linea con quelli del “Re- l’identificazione, la valutazione quanto riguarda i dati della gistro Tumori Basilicata, anni e l’attuazione dell’emergenza. qualità dell’aria nell'area inte- 1997-2005”, dove, per le malat- Sono stati considerati tutti i diressata, Eni ha installato nelle tie neoplastiche, è specificato versi scenari incidentali e quavicinanze del Centro Olio, nella che «non ci sono significative lora la situazione di emergenza direzione dei venti prevalenti, differenze di incidenza fra di- non possa essere gestita autouna centrale di rilevamento do- verse aree della Basilicata», e «le nomamente dall’organizzaziove, attraverso società esterne variazioni in aumento dell'inci- ne e con i soli mezzi a disposizioqualificate, registra in conti- denzadelle patologieneoplasti- ne del Centro Olio, la gestione nuo i parametri. Ulteriori cam- che sono in linea con quelle pre- della stessa avviene secondo pionamenti sono assicurati me- viste da studi sui trend naziona- quanto previsto anche dal Piadiante una centralina mobile. li ed internazionali». In merito no di Emergenza per la divisioCome risultato delle analisi di all’evento del 30 dicembre scor- ne exploration & production di tali monitoraggi va evidenziato so, si ribadisce che si è trattato Eni ed in coerenza con il Piano che di norma tutti i valori misu- di un malfunzionamento del- di Emergenza Esterno predirati sono notevolmente più bas- limpianto di termocombustio- sposto dalla Prefettura di Posi dei limiti di legge. Risultano ne che brucia le quantità mini- tenza, di cui una presentazione perciò «non vere» le informa- mali di zolfo non recuperate dal pubblica, convocata dall'ammizioni diffuse in merito alla non sistema di trattamento del Cen- nistrazione Comunale di Vigdisponibilità dei dati di monito- tro Olio. Si fa inoltre presente giano, con apposite brochure raggio della qualità dell’aria e che Il Centro Olio è dotato di un esplicative, è stata fatta la scorin merito alla mancanza di con- Piano di Emergenza Interno, il sa estate (luglio 2009).

Ma sui monitoraggi i cittadini hanno ancora dubbi

Energia, ambiente, cittadinanza ...segue dalla prima nuove ed in parte impreviste. Soprattutto dopo Flopenaghen, com’è stato sarcasticamente denominato l’esito dell’attesissima Cop-15 nella capitale danese, che ha reso assai più incerto lo scenario strategico internazionale e assai più improba (se non improbabile) la prospettiva di Kyoto e del suo celebre Protocollo. Per una Regione che ha assunto a propria stella polare la strategia europea in materia di energia e di clima, non è molto confortante considerare quanto impercettibili siano apparsi a Copenaghen il ruolo ed il peso dell’Europa, che della green economy e della lotta ai cambiamenti climatici si era fatta la più agguerrita paladina. Sarà, come ricorda con ottimismo il mio amico Gianni Pittella, che, con la vera e propria eclissi del sistema Onu, il sistema Ue è rimasto l’unico reticolo transnazionale unitario. Ma resta il fatto che l’Unione Europea è stata polemicamente ignorata dalle grandi economie degli altri continenti, è rimasta esclusa dalla firma dell’accordo finale e, nella babele delle posizioni, si è ritrovata in felice compagnia con l’isola di Tuvalu. Per la verità, quello dell’Europa assomiglia ad un brusco risveglio da un sogno. Prima ancora del vertice danese, l’attendibilità del Protocollo di Kyoto era stata erosa dal vistoso gap tra la retorica del global warming e la modestia delle misure e dei risultati conseguiti e prevedibili; il suo sostanziale fallimento era stato impietosamente certificato già nel 2007 dal Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici e dall’outlook dell’Iea. Era apparso evidente che proprio l'obiettivo condiviso di ridurre entro la metà del secolo le emissioni globali di anidride carbonica, in modo da impedire un aumento della temperatura oltre i 2 gradi, reclamava una riscrittura della ricetta di Kyoto, postulava cioè la costruzione di una nuova economia globale “decarbonizzata”, sostenuta da un quadro organico di misure per l’utilizzo non assistenziale di tecnologie low-carbon e di carbon storage, da un lato, e per l’implementazione di meccanismi finanziari e di regole internazionalmente condivisea supportodelle trasformazioni tecnologiche delle economie emergenti e della protezione dei paesi più poveri dagli scambi commerciali distorsivi, dall’altro. Non è facile prevedere come e con quali chances di successo saranno rilanciate le politiche europee per l’energia e l’ambiente, né in quali termini si muoveranno gli Usa, dove alle difficoltà di Obama a far avanzare il green bill fa da contraltare la marea montante di una campagna d’opinione avversa, come attestano le quattro milioni di copie vendute da un bestseller esplicitamente negazionista, “Superfreakonomics” di Levitt e Dubner, dove il catastrofismo climatico viene descritto come mistificatorio, punitivo, costoso, inutile ed inefficace: irrilevante sul clima, disastroso sull’economia. Non so se, dopo Copenaghen, si vada profilando un nuovo ordine mondiale bipolare Usa-Cina sul tema del clima, proiettato su coordinate radicalmente diverse da quelle europee. Certo è che nulla meno dell’energia e dell’ambiente è determinabile da politiche unilaterali, nulla più dell’energia e dell’ambiente presupporrebbe un accordo generale tra gli Stati, una forma anche primitiva di governance globale. Ma, nell’attesa che la Cop-16 di Città del Messico possa rendere meno complicato ed improbabile un tale evento, la sola alternativa all’impasse internazionale oggi praticabile resta una presa di coscienza dell’opinione pubblica mondiale e un protagonismo diffuso delle realtà locali. E’ poco, ma non privo di significato che, dopo Copenaghen, siano stati proprio igoverni localia rilanciareun programma ed una rete di cooperazione e

di interscambio (si veda la recente Dichiarazione di Amburgo delle Città Sostenibili d’Europa), evidenziando come siano le azioni ed i progetti per i cittadini e per il territorio (efficienza energetica e rinnovabili per le abitazioni residenziali, commerciali e industriali, trasporto pubblico e riduzione del traffico, vetture elettriche, piste ciclabili e percorsi pedonali) a fare la differenza. Nessuna trincea fondamentalista, piuttosto un codice delle cose possibili dettate dal buon senso: dalla doccia del mattino alla tv e allo stereo spenti di notte, dalla rottamazione degli impianti elettrici a iridescenza al flussometro per il controllo dei consumi di acqua, dalla raccoltadifferenziata darispettare in casa come in ufficio a una maggiore attenzione per il cibo che spesso sprechiamo come se fosse privo di valore. Si può cercare di diventare eco-sostenibili senza dover rinunciare a nulla, al contrarioacquisendo un'ecologiadeigesti quotidiani, come l’ha chiamata Barbara Stefanelli sul Corriere della Sera, un esercizio di intelligenza che aumenterà il nostro senso di responsabilità personale e, di conseguenza, il benessere reale delle comunità alle quali apparteniamo. E’una rivoluzione semplice e silenziosa, ma è sufficiente questo ripensare le nostre giornate in senso ecological correct, riscattandole dalla superficialità e dall’incuria, per migliorare sensibilmente la qualità della nostra cittadinanza. E’la regola aurea “unicuique suum”, a ciascuno la sua responsabilità, che deve valere per gli individui come per le istituzioni. Siamo ancora in attesa che il governo approvi il burden sharing in materia di emissioni climalteranti, cioè stabilisca i traguardi da realizzare e gli obblighi da osservare per ogni singola regione. La Basilicata sta già caricandosi del suo. Non solo per il contributo rilevantissimo al fabbisogno energetico del Paese. Anche per la scelta dirimente in favore dell’energia sostenibile, adottata come campo esclusivo dei nuovi investimenti pubblici e privati, e per il privilegio assegnato alle microgenerazioni distribuite , cioè all’energia “fai-da-te” delle famiglie e delle piccole aziende. Ecco perché è importante che, con l’approvazione del nuovo Piano energetico, la Regione non solo ridia vigore ad una filiera economica di assoluta valenza strategica, ma cominci anche ad orientare le sue politiche di sviluppo in un’ottica culturalmente nuova, cogliendo ed enfatizzando la relazione energia - ambiente - cittadinanza. Non a caso, è proprio questo uno dei pilastri del paradigma di quel modello di sviluppo e di civiltà che troviamo delineato dal Rapporto della Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi, voluta da Sarkozy. Un documento importante, che se non altro dovrebbe produrre un fortissimo stimolo politico e culturale a credere che una governance democratica della globalizzazione è necessaria, ed è possibile. Che lo sviluppo del pianeta può progredire in qualità ed equità, senza farci precipitare nel circolo vizioso della decrescita. Che l’imperialismo del Pilnon può prevaricareil benessere della comunità e che è matura la possibilità di assumere nuovi indicatori dello “sviluppo umano sostenibile” nella valutazione strategica delle politiche. Il Rapporto non contiene il Santo Graal, ma, proprio per il passaggio di fase che ci apprestiamo ad affrontare, le sue raccomandazioni possono fornire le sollecitazioni e le suggestioni giuste per dare un orizzonte non angustamente domestico a quel possibile nuovo ciclo di sviluppo verso cui la Basilicata ha bisogno di muoversi, assolvendo in ciò a quella medesima funzione ispiratrice che 15 anni fa esercitò su tanti di noi il Rapporto Delors riguardo all'incipiente processo di modernizzazione della nostra regione. Rocco Colangelo

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Primo piano 11

Sabato 9 gennaio 2010


Sabato 9 gennaio 2010

UOMO, VIRUS DEL PIANETA

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di ALDO VIVIANO A MARGINE del convegno di Gorgoglione sugli impianti a biomasse “vegetali”nelle ipotizzate centrali di Asinello in quel di Tricarico -Stigliano-Aliano e Teana. Celebre la lanterna accesa del filosofo greco Diogene che si aggirava per le strade in cerca dell'uomo. Ad incontrarlo fu Ponzio Pilato che così lo mostrò alla folla rumoreggiante: ecco l'uomo! Quell'uomo aveva incontrato un'adultera, l'aveva incontrata, ammonendola però di cambiar vita e ricordando ai puritani che volevano lapidarla inosservanza della legge mosaico: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Il filosofo cercava l'uomo giusto, ma, ma per ragioni anagrafiche non erano ancora maturi i tempi. Che fece? Spense la fiammella, si rinchiuse nella botte, metafora della prigionia psicologica della creatura schiava della trasgressione morale nel suo segreto ed angustospazio disolitudine senza fine. Se dovesse uscire dal chiuso della custodia affronterebbe di certo il tema dell'habitat. La questione ambientale deve riportare al centro l'uomo, perché da questa nasce. L'uomo è diventato il virus del pianeta, causa prima del degrado della natura, soprattutto dell'inquinamento dell'aria e delle acque. Alcuni modelli di progresso o di sviluppo sono diventati nemici della natura. L'ambiente è stato affidato all'uomo, affinché lo curi, lo tuteli con responsabilità, nell'unico intento del bene comune da perseguire. Il primato antropologico di valore non può prescindere dal rispetto del creato nella sua interezza. Ogni considerazione egoistica prevalente dei propri interessi impedisce la fruizione dei grandi benefici del supremo dono che è la vita. Questa appartiene a Dio. Ogni persona, fatta a sua immagine e somiglianza, deve corrispondere al progetto divino. La natura non è e non può essere oggetto di manipolazione, sfruttamento. I beni della terra sono stati creati per essere usati sapientemente da tutti, secondo scelte che rispettano la salute fisica, i bisogni primari, l'integrità della specie. Il messaggio che l'ecologia propone per un progetto di riconciliazione tra uomo, natura, ambiente, è quello che l'uomo di Assisi ha sintetizzato nel cantico di frate sole. La volontà cioè della partecipazione e del coinvolgimento personale alle vicende della vita, di ci ognuno è figlio e padre. La volontà di essere rispettosi dei rapporti, e instancabili tessitori di promozioni qualitative dell'esistenza, affinché questa non resti arida, compromessa, sterile. All'intelligenza, al cuore umano è chiesto di superare predazione e competizione, comportamenti ambigui di freddo egoismo in politica, dominio, sfruttamento, per aprirsi all'amore, alla fratellanza, alla disponibilità gratuita, fino al coinvolgimento negli sviluppi tecnologici. Atteggiamento non istintivo, bensì caratteristica di vera identità, di comunione, di civiltà. La vivacità popolare di reazione alle centrali di biomasse vuole onorare l'integrità del patrimonio forestale ereditato dagli antenati. I campi esistono per essere dissodati, coltivati dai contadini del luogo, in pieno rispetto del clima. L'aria pura della campagna ci fa respirare a pieni polmoni. Il parco del Pollino, di cui fanno parte le terre della valle serrapotina, profumata di odori, di verde, di sole, di humus. La valle del Serrapotamo non è inquinata da gas di scarichi, di fumaioli industriali, di andirivieni del traffico eccedente. Qui la gente onora la sua fatica, la sua laboriosità col biblico sudore della fronte, lontana da innovazioni d'urto con l'ecosistema e l'equilibrio psicofisico delle popolazioni, le quali non vogliono alterazioni nocive delle naturali eredità. La storia del patriarca Abramo non è quella di un padrone di casa. Lui è un inquilino del suolo, non un proprietario, traversa i luoghi da ospite di passaggio. Sa il valore di un invito intorno al focolare, l'offerta di una sosta. Egli accoglie visitatori, non inquinatori, accoglie viandanti non predatori (Genesi, ca. 18)

IL SENSO (PERSO) DEL NATALE di MICHELA ELIGIATO TRA un panettone e un bicchiere di spumante, le feste vanno via come neve al vento, anche se di neve quest'anno non ne abbiamo proprio vista! Natale è arrivato accompagnato da un sole primaverile e capodanno ha portato via il vecchio anno con una lieve soffiata di vento! La magia delle feste è destinata a svanire? Ormai i bambini non assaporano più l'atmosfera natalizia, non aspettano più Babbo Natale per i regali, perchè sono stesso loro a commissionarli ai propri genitori, non hanno più l'entusiasmo di mettere il bambinello nella capanna, come vuole la tradizione, a mezzanotte, perchè nei presepi moderni il mercato impone la nascita di Gesù quando lo si acquista. Intanto le vetrine sono spoglie, non c'è più tutto quel rosso, mancano le canzoni in piazza e solo le lucette colorate non bastano più. Dovremmo salvarle queste feste?

Risolvete in fretta le questioni di lavoro rimaste in sospeso e poi potrete pensare a nuove mete. In amore avete fatto parecchi errori.

TORO 21/4 - 20/5

Troverete il coraggio di parlare con i superiori dei vostri progetti. Una storia d'amore è cominciata con il piede giusto.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Se un progetto di lavoro non vi convince ancora del tutto soprassedete in attesa di chiarimenti. In amore potete dare molto.

PIAZZA BETTINO CRAXI: MA E’ GIUSTO? di TOMMASO MARCANTONIO

CANCRO 22/6 - 22/7

Nel lavoro riuscite sempre a vedere il lato positivo delle cose e questo vi pone in una posizione di vantaggio. L'amore è in primo piano.

LEONE 23/7 - 23/8

L’IDEA di dedicare una via o piazza a Bettino Craxi è partita da Letizia Moratti in qualità di sindaco di Milano, per onorare - a dire anche di altri pochi reduci socialisti italiani - la memoria di questo incriminato ex presidente del Consiglio dei Ministri. Che, condannato in via definitiva - per i noti avvenimenti di Tangentopoli, morì, latitante in Tunisia ad Hammamet qualche anno fa. L'iniziativa è stata sposata e sponsorizzata da quei socialisti che ancora oggi ravvivano la compagine e che furbescamente si sono inseriti nell'attuale conduzione governativa. Sono ben piazzati Franco Frattini, Maurizio Sacconi, Renato Brunetta, Cicchitto e lo stesso Berlusconi che - con un colpo d'ala nel 1993/1994 per sfuggire a onerosi e gravosi processi in quell'imponente Tribunale di Milano - visto lo sgretolamento dei partiti storici - si inventò la coalizione di Forza Italia. Alla quale poi aderirono anche ex componenti dell'area di destra dell'ex Democrazia Cristiana e sempre pronti a saltare sul cavallo vincente pur di rimanere aggrappati alla poltrona. E così gran parte degli italiani ha, ritenendo nuovo il Berlusconi e le sue manfrine, continuato a sostenere questo ciarpame di politici che sa farisaicamente carpire la diffusa mentalità del “Si può fare - così fan tutti” e “che male c'è se tutti profittano” . Per cui, trascurando i problemi della legalità e della giustizia, preminenti per un percorso di vita pubblica almeno indicativa di valori, di correttezza, onestà, rettitudine, coerenza, cultura, rispetto del più debole, consapevole della crescita civile e sociale, oggi assistiamo all'innalzamento dell'eroismo del malaffare del deprecabile comportamento della manifesta condotta illegale. Sugli altari del civismo, dell'indiscusso contributo del sapere e della verità, sostituiamo la raffinatezza della furbizia capitalistica e dell'arrivismo senza scrupoli. Per questo vanno eventualmente rimossi i marmi degli statisti nelle civiche amministrazioni, le targhe e i monumenti, semmai provando a cancellare anche dai libri di storia e della letteratura gli eroi e i sommi poeti. Una stele, una targa, va bene erigerla e affiggerla a stinchi di mafiosi e camorristi. Il repertorio italiano è molto ricco. Ma lasciamo stare. Bettino Craxi è stato molto lontano dai veri valori di ideologici di socialisti come Pietro Nenni, l'indimenticabile presidente della

Repubblica Sandro Pertini e De Martino, Tanassi e Lombardi che poi fondò il PSIUP. Quello ch'è strano è che anche in Basilicata qualche aficionados come Ernesto Navazio - quale sindaco di Melfi - si sia sentito pronto a raccogliere l'idea ed emulare la Moratti. Premesso che Il Sole 24 ORE in questi ultimi giorni (molto più vicino a Berlusconi che alla Confindustria) esalta attraverso intere pagine l'eredità di Craxi. E per un tentativo di riabilitazione si muovono accuse maldestre a Di Pietro e Borrelli ignorando che l'ex segretario socialista fu un condannato per corruzione e per non scontare la pena un latitante. Altro che premonitore della vita pubblica e istituzionale e soprattutto dell'invecchiamento della Costituzione. Che la si voglia cambiare, stravolgere ulteriormente per consentire al monarca Berlusconi di rimanere indenne da pregiudizievoli processi, è evidente. Se Edoardo Crisafulli fosse più onesto intellettualmente nel suo libro “Le ceneri di Craxi” si accorgerebbe subito che il potere di Berlusconi sulla televisione e sull'editoria sarebbe molto diverso e infimo, senza alcune decisioni di Craxi e dei sui alleati del pentapartito. Trascurando gli attacchi a giornalisti di spessore internazionale e a una seria e competente magistratura la valutazione di Crisafulli è un flop sulla tesi del complotto trasversale. Né Craxi fu un riformista o un grande governante e né un modernizzatore. Si deduce che, schiacciato tra DC e PCI a Craxi non rimanesse che la ricerca del potere attraverso il capitale. Quale riabilitazione se in eredità non ha lasciato uno Stato liberal democratico né una democrazia governante o un socialismo liberale, travolgendo invece i valori umani del socialismo italiano. Il decimo anniversario della morte di Bettino Craxi , se dal punto di vista cristiano merita una prece, dal punto di vista politico nessuna riabilitazione. Infatti, tra la riabilitazione di Craxi e le riforme propugnate per la giustizia vi è una stretta connessione senza dimenticare che in quel periodo per la scarsa difesa della legalità, della lotta alle mafie, vi fu un incremento e la diffusione degli stupefacenti e l'espansione della corruzione che nei lavori pubblici contemplò il raddoppio dei costi. Né sarà un merito del concordato con la Chiesta Cattolica per acquisire - come fa ora spavaldamente e spudoratamente Berlusconi - consensi!

Rallentate il ritmo di lavoro e prendetevi una pausa di riflessione e studio. Può solo migliorare le cose. In amore non forzate i tempi.

VERGINE 24/8 - 22/9

Siete perfettamente in grado di valutare nel modo più giusto i cambiamenti in atto nel lavoro. Serata splendida.

BILANCIA 23/9 - 22/10

Se svolgete un'attività autonoma dovete controllare meglio la parte amministrativa. In amore vi frena l'orgoglio.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Il vostro spirito collaborativo sarà determinante per farvi ottenere maggiore autonomia dai superiori. In amore fidatevi di più di chi vi ama.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

L'ambizione vi spinge a tentare sempre nuove strade a intraprendere nuove iniziative professionali: bene. In amore siete troppo sfuggenti

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Nel concludere trattative di affari o professionali fatevi guidare dall'intuito. Siete ingiusti con chi vi ama tanto

ACQUARIO 21/1 - 19/2

L'ottimismo nella professione è un grande aiuto: vi permette di andare avanti senza scoraggiarvi. In amore siete sopraffatti dai dubbi.

PESCI 20/2 - 20/3

Ottime previsioni per la giornata odierna, specie per chi sta per concludere un affare. In amore evitate pericolosi abbagli

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DALLA PARTE DEGLI AFRICANI

FINANZA SPECULATIVA

FRANCESCO TOSCANO

di FRANCESCO BOCHICCHIO

segue dalla prima nell'aggressione subita da alcuni extracomunitari da parte di persone del luogo non identificate, che hanno avuto la "bella pensata" di sparare alcuni colpi di pistola ad aria compressa contro i migranti,non si sa se a scopo "ludico" o intimidatorio. Gli africani sono prevalentemente impiegati nel settore della raccolta degli agrumi, costretti a massacranti turni di lavoro, mal pagati e senza diritti. Sono i moderni schiavi, che la nostra ipocrita società fa finta dinon vedere o, al più, quando li guarda, sceglie di lavarsi la coscienza porgendo ai disperati una finta mano di solidarietà carica di superfluo. Per uscire dall'invisibilitànella quale sono relegati, sono costretti a mettere in scena forme diprotesta esasperate. La fine del concetto di lotta di classe non ha eliminato infatti né gli sfruttati né gli sfruttatori. E di fronte a scenari del genere, tornano prepotentemente attuali le teorie che individuano nel materialismo il motore della storia. Che cosa ce ne facciamo del rispetto formale di regole vuote, di fronte all'annichilimento della dignità sostanziale di migliaia di uomini? Dove è lo sbandierato stato di diritto, che impone il primato della legge uguale per tutti, preziosa conquista dell'illuminismo e dell'umano progresso nel buio delle coscienze palesatosi a Rosarno? E' legittimo chiedersi qualivalori olegittimiinteressi difende, in concreto, una politica locale e nazionale ridotta ad informe oligarchia autorappresentativa? I processi politici servono solo nella misura in cui si fanno carico dei bisogni reali che intendono rappresentare. Quando, come oggi, si riducono a mera gestione del potere per fini personali o di lobby, rendendo opachi e indistinti gli interessi castali che si vogliono tutelare, la democrazia rappresentativa diventa giocoforza un guscio vuoto. E' il caso del nostro povero paese, in ottima compagnia a dire il vero puresu scalaglobale.Quando il diritto lascia il posto all'arbitrio, e le sovrastrutture formali paiono pensate per garantire il perpetuo consolidarsi di un ordine sociale iniquo e prevaricatorio, pensato sulla base di un nuovo modello schiavistico che cancella anni di conquiste e di progresso, crollano di schianto secoli di facili speranze e di illusioni illuministiche. E l'uomo finisce per trovarsi solo, in compagnia dell'abisso delle sue rituali miserie.

I TENTATIVI di controllare la finanza ultra-speculativa dopo la crisi finanziaria sono rimasti sulla carta: la finanza ultra-speculativa è tornata più prepotente che mai, con gli strumenti derivati, i prodotti finanziari più rischiosi in quanto anche non legati a posizioni in portafoglio e quindi speculativi ed anche con possibilità di rischio ben maggiore del capitale conferito, che sono tornati a cifre stratosferiche, multiple del PIL mondiale (ben nove volte). Ebbene, il dato che sembra trarsi è paradossale: i controlli pubblici, incrementati ancora di più dopo la crisi, sono intensi, ma la speculazione è più forte ancora. Ma il risultato è veramente paradossale? No, il risultato non è paradossale, il capitalismo finanziario non riesce a regolamentare se stesso, l'incanalamento della finanza in rigidi confini, in modo che non fuoriesca dal suo ambito di trasformazione di risparmi in flussi finanziari alle imprese produttive, senza diventare fine a sé stessa, è illusorio. La regolamentazione può venire solo dal di fuori, in un'ottica socialista e socialdemocratica, in quanto la pretesa di fissare i confini della finanza è vanificata dalla profonda trasformazione economica da tempo in essere in cui la perdita di ruolo economico del saggio medio del profitto comporta la dematerializzazione e l'internazionalizzazione dell'economia, con la finanza quindi necessariamente dominante. I confini e la delimitazione di territorio sono illusori, mentre gli unici limiti efficaci sono qualitativi e di fini ed obiettivi, in un'ottica quindi esterna all'economia e conflittuale. Vi sono state misure efficaci per eliminare gli effetti della crisi con salvataggi rigorosi, e controlli di stabilità e limiti quantitativi rigorosi sono stati apposti, ma tali da non incidere sul merito delle attività e delle operazioni: al riguardo, vi è stato anche un approccio moralista, contro le “stock-option”, in particolare, se dall'importo abnorme, ritenute tali da indurre l'alto “management” ad assumere operazioni speculative ed abnormi, mentre le stesse non vanno combattute di per sé solo se alte, perché la meritocrazia è positiva, ma esclusivamente se con meccanismi irrazionali, in un'ottica a breve e non a medio termine. Passato il moralismo, si ritorna al lassismo, lassismo che si può evitare solo se un progetto esterno alla finanza riesce a incidere sugli obiettivi e sui fini della finanza, progetto esterno che non può non essere di natura politica. La discussione che in-

fiamma l'opinione pubblica, sulla necessità di riduzione di tasse e sull'impossibilità di aumentare la spesa pubblica, il che dimostrerebbe sempre la vitalità del modello liberista e l'inaccettabilità di quello socialdemocratico, è al di fuori della realtà: il sistema economico, lasciato a sé stesso, brucia risorse enormi in speculazioni rovinose; la destinazione di risorse a scopi non immediatamente produttivi è insita nel sistema, con l'unica alternativa costituita dalla natura sociale o speculativa di tale destinazione. Con questo non si vuol dire che in attesa di un passaggio così radicale ogni misura intermedia è inutile: semplicemente, atteggiamenti draconiani di divieto delle operazioni più rischiose corrono il rischio di essere solo di natura suggestiva senza efficacia concreta, mentre occorre un approccio razionale di natura giuridica teso a impedire traslazioni dei rischi su soggetti terzi in modo da imporre espletamento meditato e consapevole di operazioni; è la problematica delicata e sfuggente del conflitto di interessi, sfuggente, in quanto a fronte di una regolamentazione sempre più capillare e rigorosa i casi più delicati di conflitto di interessi non restano privi di sanzione. Altro discorso costruttivo è quello teso a porre le condizioni perché l'attività finanziaria si concentri sui settori ad alto valore aggiunto e dai profitti stabili ma contenuti, quali l'attività creditizia sul lato degli impieghi ed il risparmio gestito sul lato della raccolta, confinando la speculazione su un piano marginale e di completamento delle attività ordinarie. In Italia l'approccio a tale problematica è spesso condotto in termini punitivi per il settore finanziario, con l'attività creditizia che dovrebbe essere a pioggia, a prescindere dal merito di credito, e con l'attività di risparmio gestito dove si ricerca una fantomatica indipendenza rispetto al gruppo bancario, dimenticando che proprio la crisi finanziaria ha colpito in America gli intermediari specializzati nel settore del “merchant banking” non integrati in gruppi. I disincentivi alla speculazione devono essere condotti su un piano realistico e attento alla realtà finanziaria, senza stravolgerne l'essenza. Ciò si ripete in attesa di un cambiamento radicale che inserisca il ruolo dominante della finanza in un'organica programmazione economica pubblica di cui la distribuzione dei redditi, necessaria, sia comunque solo una componente non esaustiva. studiobochicchio@legalebochicchio.it

MARONI E LARUSSA SOLO ORA SI ACCORGONO DEL PROBLEMA MARONI e La Russa solo oggi, davanti all'esplosione di una situazione ormai insostenibile, si ricordano di ripristinare la legalità a Rosarno a colpi di manganello, mentre hanno tollerato finora che migliaia di lavoratori immigrati vivessero in condizioni disumane in un piccolo centro calabrese, sfruttati dal caporalato della malavita organizzata. Il governo non può limitarsi a fare la faccia feroce con dei poveri disgraziati esasperati per riportare momentaneamente lo scontro sociale in atto fuori dalle luci delle telecamere di tutto il mondo l'assurda guerra tra poveri aggravata dalla crisi che sta investendo

anche i sempre più miseri campi del Mezzogiorno, va affrontata affiancando le amministrazioni locali con progetti per lo sviluppo, interventi di sostegno delle piccole imprese e dei redditi nelle zone più disagiate, con una seria programmazione economica e di misure di welfare che tengano conto anche dell'importante apporto e della necessità di integrazione dei lavoratori immigrati, confinati nella clandestinità e nel degrado dalle assurde regole imposte dalla Lega. Gianni Pittella vicepresidente vicario del parlamento europeo

LA “VITA AUTENTICA” DI VITO MANCUSO di GIAN CARLO MARCHESINI IL BAMBINO con il padre alcolizzato, i rifiuti industriali nocivi affondati in mare nottetempo. La realtà della condizione umana è problematica e complessa, sostiene nel suo La vita autentica (Cortina editore 2009) il teologo Vito Mancuso, e su questo non è proprio il caso di sollevare dubbio. Come comportarsi, come interloquire, come connettersi e agire, quale bussola utilizzare per non perdersi e naufragare? L'autore, per meglio farsi intendere, si fa accompagnare nel suo percorso dalla parola dei grandi sapienti: dai classicissimi Platone, Aristotele ed Eraclito , ad altri non meno classici quali Cartesio (Discorso sul metodo) e Immanuel Kant. A precisare meglio cosa intende per “autentico”Mancuso propone la definizione etimologicamente corretta di “fedele a se stesso”, e la accompagna con una citazione di Shakespeare, che nell'Amleto dice: “Sii sincero verso te stesso, e ne conseguirà che non potrai essere falso verso nessuno.” La lettura del libro scorre interessante e liscia fino a quando, verso la metà del libro, un capitolo mi ha fatto sobbalzare. Citando Dietrich Bonhoeffer, pastore protestante tedesco impiccato nel 1945 dai nazisti in un campo di concentramento, Mancuso affronta di petto il tema del “cosa significa dire la verità”, titolo di un saggio di carattere etico dello stesso Bonhoeffer, così interrogandoci: “una verità può essere più vera quando nega scandalosamente l'evidenza dei fatti?” Per meglio chiarire il suo pensiero il Nostro ricorre allo stesso esempio portato dal pastore protestante tedesco nel suo saggio. Un bambino viene pubblicamente affrontato in classe dalla maestra che lo interroga: è vero che tuo padre beve così tanto da essere spesso ubriaco? In effetti, quello è un dato di verità reale ed effettivo: ma, vergognandosi, e allo scopo di proteggersi, il bambino decide di mentiree risolutamente nega. Maecco che dal banco si alza uno dei suoi compagni, che lo smentisce ad alta voce asserendo che, a sua conoscenza diretta, il padre del suo amico effettivamente beve assai. Subito si alza un secondo compagno che, a soccorso dell'amico in difficoltà, si affretta a smentire la testimonianza del primo: non è vero, il padre del mio amico non beve, e questo io ho avuto modo di costatarlo direttamente. L'uomo ubriaco esiste, ma è un altro. Vito Mancuso commenta e giudica la scena raccontata in questo modo: nella vita si ha spesso a che fare con una verità effettuale e una diversa e superiore, che per intenderci definiamo caritatevole. Che il padre del bambino sia alcolista non vi è dubbio alcuno - e quella è la verità effettuale. Ma il bambino ha pieno diritto di tutelare l'intimità preziosa della sua famiglia - così come l'amico ha il dovere di proteggere la fragilità sofferente del proprio compagno. Così negando, tutti e due attingono alla sfera di una verità superiore che è - sostiene Mancuso - quella da privilegiare. Insomma, la verità va detta tenendo conto della persona con cui si parla. Il criterio decisivo? L'incremento della qualità delle relazioni, perché: “una bugia, un'esplicita negazione della verità, e come tale un'affermazione falsa, può contenere più verità di una affermazione vera”; e, ancora: “è più importante ilrapporto umanodella descrizioneoggettiva di come stanno effettivamente le cose”. A quel punto della lettura a me è entrata sotto pelle una certa inquietudine, anche perché mi è venuta una associazione che credo pertinente. Quest'estate, in vacanza a Maratea, è esploso un dibattito pubblico rovente sulle vicende, rivelate da un pentito della ndrangheta e da un giudice che indaga, dell'affondamento di decine di imbarcazioni cariche di scorie industriali tossiche e perfino radioattive nel mare e lungo le coste delle regioni del Sud. E, purtroppo, quella ha tutti i requisiti per proporsi come verità fondata ed effettuale. Ma la conferma con riscontri inoppugnabili della vicenda determinerebbe il

crollo dell'economia turistica di quelle regioni - cioè dell'economia tout court. Molto meglio quindi - secondo il punto di vista di molti, sicuramente dei complici diretti e indiretti di quei misfatti, ma anche di parte degli amministratori pubblici locali e politici nazionali sdrammatizzare, relativizzare, sminuire, sopire, negare. Le ricerche e le indagini, se proprio indispensabili, possono essere fatte, ma senza eccessi di zelo, magari spostandole là dove i fondali garantiscono il ritrovamento non delle navi di rifiuti verosimilmente affondate, ma di altri scafi del tutto innocui, e perfino di antiche anfore romane ed altri reperti archeologici. E così il giorno dopo, esibendo a trofeo i ritrovamenti innocui, si può annunciare trionfanti che il pericolo non esiste, le dicerie si sono dimostrate infondate, pescatori e operatori turistici e commerciali possono tranquillamente proseguire con le loro attività, gli abitanti possono stare tranquilli e i turisti benvenuti. E questa sarebbe in qualche modo, mutuando lo schema di pensiero di Vito Mancuso, la verità superiore, quella caritatevole perché attenta a non turbare i rapporti interpersonali e sociali. Non so voi, ma io sono riluttante a pensarla così. Per il bambino figlio del padre alcolizzato potrebbe anche essere ipotizzata una terza possibilità: l'essere accolto in classe dalla maestra e dai compagni che accettano e riconoscono quel doloroso dato di realtà, e aiutano anche il bambino ad accettarla, e su quella comune e condivisa presa d'atto procedono interrogandosi sul che cosa è utile fare, e come agire per aiutare quel bambino, e quel genitore,a risolvereilproblema. Negandol'esistenza del problema, sia pure con l'intenzione di proteggere e non far soffrire il bambino, non ci si impedisce in partenza e in radice la possibilità di agire per risolverlo? La stessa cosa vale per le navi affondate piene di rifiuti tossici nocivi. Negare l'esistenza dei fatti, scambiare scorie radioattive per anfore, significa tirare un collettivo e universale respiro di sollievo, evitando danni immediati alle economie locali. Ma significa anche negare e rimuovere un problema che se confermato sarebbe gravissimo (e le responsabilità politiche e giudiziarie collegate altrettanto gravi). Mentre affrontarlo subito e seriamente comporterebbe varare un programma di interventi finalizzati a recuperare quanto irresponsabilmente affondato, bonificare e risanare, scongiurando i danni letali crescenti per le generazioni venture. A Vito Mancuso, che ci invita a essere dolcemente caritatevoli, e insieme omissivi, a ignorare il dato di realtà per proteggere e non far troppo soffrire, io ricorderei che questo nostro disgraziato Paese è fin troppo fondato sulla negazione e sulla rimozione di fatti criminosi e annesse responsabilità (pensiamo alle tante, troppe stragi prive di colpevoli noti e perseguiti), e che omettere una presa d'atto e di assunzione di responsabilità per un fatto di realtà inoppugnabile è come abitare una casa i cui sotterranei sono colmi di cadaveri che emanano un fetore terribile. Altro che casa fondata sulla roccia! come reclama giustamente l'autore del saggio citando i Vangeli. Basterebbe qui al proposito citare quella dello studente di L'Aquila, che ora si scopre crollata, e i ragazzi morti schiacciati sono stati sette, non tanto per il terremoto in sé, quanto perché realizzata dacostruttori sparagnini e criminali priva di un pilastro portante. Imparare a riconoscere e seppellire i propri morti, specie quelli uccisi da responsabilità delittuosa violenta, è una pratica che ancora gravemente ci difetta, e questo comporta che anche lamisura necessaria dellanostra dignità manca. E se continuiamo a preferire il soccorso di giaculatorie, esorcismi, genuflessioni, deleghe a chi in cambio ci protegge e garantisce il perdono nell'ignoranza - e insieme cicostringe all'ignoranza delperdono vero, quello consapevole e responsabile - continueremo a mantenerci in uno stato di immaturità pavida e subalterna.

VICENDA DI ROSARNO, SERVE UN CONFRONTO SULL’IMMIGRAZIONE LA VICENDA di Rosarno, al di là degli incidenti, che vanno condannati, deve far riflettere. Ora è, però, necessario stemperare gli animi e fare il possibile per riportare la calma. Bisogna, tuttavia, andare alla radice del problema che è quello del clima di intolleranza e dei lavoratori sfruttati soprattutto dalla criminalità organizzata anche per i lavori nei campi. Un fenomeno grave e vergognoso che va contrastato con grande fermezza. Un fenomeno che,

purtroppo, conferma le nostre ripetute denunce sugli abusi che vengono perpetrati nei confronti degli immigrati. Invitiamo il governo ad aprire un Tavolo di confronto sul problema dell’immigrazione illegale in agricoltura che, proprio a causa di organizzazioni di criminali, è costretta a fronteggiare una vera emergenza che ormai si identifica nella “tratta” di esseri umani. Serve una forte mobilitazione contro lo sfruttamento degli immigrati,

contro il caporalato, contro ogni tipo di abuso. Un impegno affinché sul tema dell’immigrazione si cominci a discutere seriamente, cercando di trovare le soluzioni più idonee per ristabilire quella giustizia e quell’equità che oggi mancano, dando allo stesso tempo risposte certe e trasparenti. Risposte che devono riguardare soprattutto i costi che oggi le imprese sono costrette a sopportare. Confederazione italiana agricoltori

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Sabato 9 gennaio 2010


Italia / Mondo

Sabato 9 gennaio 2010

Anche l’Ocse conferma per il nostro Paese un buon andamento

La rilevazione fino a settembre

Ue, sale la disoccupazione ma in Italia l’aumento è inferiore

Conti pubblici deficit al 5,2% in miglioramento

di TITO GIABARRI

di BEPPE COLONNA

ROMA–Quasi 400.000 posti di lavoro in meno rispetto a un anno fa e un tasso di disoccupazione ai massimi dal 2004: la crisi economica pesa ancora sull'occupazione ma la percentuale dei senza lavoro in Italia resta saldamente al di sotto della media europea anche grazie all’utilizzo intensivo degli ammortizzatori sociali. A novembre –secondo i dati diffusi ieri dall’Istat – il tasso di disoccupazione ha raggiuntoquota 8,3%,ilpiùalto daaprile 2004, a fronte del 10% medio della zona euro, che segna il record dal 1998. I disoccupati italiani nel mese erano 2.079.000 su oltre 15.712.000 di senza lavoro nell’area dell’euro. In Italia a novembre –secondo i dati destagionalizzati - lavoravano 22.876.000 persone con un calo di 389.000 unità su novembre 2008 (-1,7%) e di 44.000 unità su ottobre (0,2%). Le persone in cerca di occupazione hanno superato per il secondo mese consecutivo quota due milioni (2.079.000 a novembre) con un aumento di 30.000 unità su ottobre (+1,5%) e di 313.000 su novembre 2008 (+17,7%). Crescono anche gli inattivi (coloro che tra i 15 e i 64 anni non lavorano e non sono allaricerca diun impiego)con 11.000 persone in più rispetto a ottobre (+0,1%) e 269.000 rispetto a novembre 2008 (+1,8%). Vola anche la disoccupazione giovanile conun tassodel 26,5%nella fasciatra i 15 e i 24 anni a fronte del 21% medio registrato nella zona euro (-0,1 punti su ottobre e +2,9 punti su novembre 2008). Sono stati soprattutto gli uomini a perdere il posto con 211.000 disoccupati in più a novembre 2009 rispetto allo stesso mese del 2008 (+24%) e 31.000 in più su ottobre (+2,9%). Gli occupati uomini in meno rispetto a novembre 2008 sono 261.000 mentre gli inattivi crescono di 110.000 unità. Tra le donne diminuiscono le occupate (-127.000) e crescono le persone in cerca di lavoro (+103.000) ma soprattutto aumentano le persone che restano fuori dal mercato. I sindacati hanno espresso preoccupazione e sottolineato come la situazione potrebbe ancora peggiorare nel 2010. «E' un dato scontato, che ci si aspettava» –ha detto il numero uno della Uil Luigi Angeletti commentando l’aumento della disoccupazione - penso che ci saranno ancoraaltri 200 mila postidi lavoro a rischio per quest’anno, rispetto a quelli persi nel 2009». Il segretario con-

ROMA – Resta forte il deficit dei primi nove mesi del 2009, a quota 5,2% del Pil, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo di un anno fa (2,8%). Ma nel terzo trimestre si conferma una inversione di tendenza dei conti pubblici di pari passo con il rallentamento della crisi, seppure sul lato della spesa si continuano a registrare incrementi importanti su alcuni capitoli centrali come pensioni e sanità. Secondo l'Istat nel terzo trimestre il rapporto deficit/pil è pari al 3,3% contro il 3,2% del secondo trimestre, restando così di poco superiore alla fatidica soglia del 3%. Un dato che rende così più vicino l’obiettivo del governo contenuto nella Relazione Previsionale e Programmatica, dove si indica un rapporto deficit/pil del 5,3% nel 2009 e che potrebbe anche essere rivisto al rialzo per il 2010 (la stima è per ora al 5%) nel prossimo programma di stabilità che verrà trasmesso dal Tesoro alla Commissione entro fine mese. Fra i dati Istat emerge inoltre come rimanga positivo nel terzo trimestre, seppure in diminuzione rispetto al trimestre precedente, il saldo primario (l'indebitamento al netto degli interessi passivi). Nei primi 9 mesi del 2009 il saldo primario è risultato negativo per lo 0,8% (+2,3% il saldo primario nei primi 9 mesi del 2008). Il dato è comunque condizionato dalla discesa del Pil. Nel solo terzo trimestre l’attivo è stato di 2.244 milioni di euro (era a +14.921 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2008) con un’incidenza positiva sul pil dello 0,6%

(+3,9% nel terzo trimestre 2008). Secondo il Cerm «uno dei più importanti punti nell’agenda del 2010 è proprio la ricostituzione del saldo primario. Atteso che saranno necessari 6-7 anni per ritornare ai livelli del Pil pre crisi - si legge in un rapporto firmato Fabio Pammolli, direttore, e dal senior economistNicola C.Salerno–è essenziale porre subito le basi perchè il bilancio pubblico possa avviarsi lungo un duraturo sentiero di avanzi primari per riassorbire il debito. Un obiettivo indispensabile anche per farsi trovare preparati di fronte agli incrementi di incidenza sul Pil che nel mediolungo termine giungeranno dal capitolo della spesa sanitaria». Per quanto riguarda le entrate totali delle amministrazioni pubbliche nei primi 9 mesi del 2009 sono diminuite del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2008. Lo comunica l’Istat spiegando che nei primi 9 mesi dell’anno le uscite (le spese) totali hanno registratoun aumento del 2,7% contro il 5,5% del corrispondente periodo del 2008 e del 2,3% nel terzo trimestre. Per questo, secondo Marco Valli capo economista area euro UniCredit, «le entrate sono in diminuzione, in linea con l'andamento dell’economia ma quello che preoccupa sono i dati sulle uscite. Se l’aumento complessivo è del 2,3% nel trimestre infatti va considerato che la spesa per interessi è scesa del 25% grazie al ribasso dei tassi. Negli altri capitoli invece come pensioni o salari dipendenti pubblici si assiste a incrementi più consistenti (+4,9% redditi da lavoro dipendente +4,6% prestazioni sociali in denaro).

Deficit/Pil nel terzo trimestre al 3,3%

federale della Cgil Fulvio Fammoni sottolinea il calo dell’occupazione e l’aumento della disoccupazione giovanile e afferma che i paragoni rispetto all’anno scorso sono «impressionanti» e confermano l’ampiezza della crisi economica. Di «situazione critica» parla la Cisl con il segretario confederale Giorgio Santini ricordando l'importanza che hanno avuto gli ammortizzatori sociali in Italia per tenere il nostro tasso di disoccupazione al di sotto di quello europeo. Per l’Ugl il calo dell’occupazione «resta allarmante» soprattutto per il dato sull'occupazione giovanile. In ogni caso, l'economia di Eurolandia si è rimessa in moto. A confermare i segnali positivi rilevati da Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, che per il terzo trimestre 2009 indica un Pil in crescita dello 0,4%, arriva il superindice dell’area Ocse, che per novembre mostra una ripresa ancora più forte di quella di ottobre. Bene l’Italia che cresce più della me-

dia europea. La svolta, stando ai numeri, è quindi davvero arrivata.Il Pil dei sedici Paesi della zona dell’euro, in luglio-agosto e settembre, ha riacquistato il segno più dopo 15 mesi di caduta libera, mentre il rapporto dell’organizzazione parigina, che allarga l’indagine anche a Paesi extra Ue, per novembre sottolinea che «gli indicatori mostrano un segno di ripresa ancora più forte di quello dei mesi precedenti». Il superindice Ocse sale di un punto rispetto a ottobre e di 8,2 sul novembre 2008 portandosi a 102,3. Per la sola area dell’euro l'indicatore a novembre ha visto un’impennata di 1,1 punti e di 10,9 su base annua. Buona la performance dell’Italia dove il Pil, con uno 0,6%, cresce più della media europea. Anche l’Ocse registra per il nostro Paese un rialzo del superindice di 0,9 punti rispetto almese precedente e di 13,8 punti su base annua, «con prospettive di espansione», puntualizza il rapporto.

A novembre i consumi saliti dell’1,7%

Benzina, listini in rialzo consumatori preoccupati di SABINA LICCI ROMA – Listini ancora in rialzo per benzina e gasolio: niente tregua, quindi, dopo gli aumenti a raffica di giovedì. I ritocchi all’insù alimentano le preoccupazioni dei consumatori, che paventano una ricaduta sui prezzi dei prodotti trasportati su gomma. Ma per il presidente dei gestori aderenti alla Confcommercio, Luca Squeri, i rincari alla pompa sono in linea, anzi perfino inferiori, ai ritocchi avvenuti sui mercati internazionali. Ieri è stata l’Api-Ip amettereasegnol’incremento più importante: +1 centesimo sulla verde, +1,7 centesimi sul gasolio. Sempre secondo la consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana si sono portate avanti, seppur con aumenti lievi, anche la capolista Shell (+5 millesimi sulla sola benzina) e la Tamoil (+7 millesimi su entrambi i prodotti). Secondo il presidente della Figisc (Federazione italiana gestori impianti stradali carburante) non c'è da stupirsi. Per Squeri, infatti, «sono pretestuose e fuorvianti le polemiche di supposte speculazioni che vengono montate ad arte ogni qualvolta si assiste all’aumento dei prezzi dei carburanti per ragioni legate ai mercati internazionali». Anzi, i ritocchi all’insù sui listini sarebbero perfino inferiori agli incrementi delle quotazioni internazionali. «L'andamento dei prezzi, in crescita dal 15 dicembre scorso – spiega Squeri – non solo è assolutamente in linea con le variazioni dei mercati internazionali, ma addirittura, per ora, non riflette neppure al 100% quegli au-

menti». I prezzi alla pompa praticati in Italia sarebbero, infatti, di circa 2 centesimi di euro inferiori. Ma i reclami dei consumatori non accennano a placarsi, anzi dopo i ritocchi di ieri la preoccupazione è cresciuta. Federconsumatori e Adusbef lamentano come «nel giro di in una settimana la verde sia rincarata di otto centesimi»: un rialzo che sarebbe di tre punti percentuali maggiore rispetto alla variazione del petrolio. I consumatori, inoltre, paventano il rischio che i rialzi sui listini sulla rete carburantipossanocontagiare lamercetrasportata: «i forti aumenti dei prezzi di benzina e gasolio determineranno di questo passo un generale rincaro di tutti quei prodotti che viaggiano sugomma e che finiscononegli scaffali di negozi e supermercati», sottolinea il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. E, aggiunge, «l'incremento dei prezzi al dettaglio potrebbe pesare fino a 100 euro a famiglia su base annua». A novembre aumentano anche dell'1,7% sull'anno i consumi delle famiglie italiane, a conferma dell'avvio di una fase di ripresa più solida. Lo registra l'Indicatore consumi di Confcommercio dopo l'incremento dell'1,2% di ottobre scorso sull'anno; una tendenza al miglioramento ancora più evidente se si guarda alle variazioni congiunturali, visto che a novembre l'incremento è stato dello 0,3% rispetto al mese precedente, che ha interessato più i servizi che i beni. Molto si deve, secondo Confcommercio, all'effetto incentivi per le autovetture, la cui spesa è aumentata del 22,8% rispetto al 2008 per l'approssimarsi dei termini previsti di fine anno.

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ll rettore convoca De Filippo, i consiglieri e i parlamentari per chiedere l’impegno di tutti

Unibas, uniti contro la chiusura Contrario ai risvolti della riforma Gelmini anche il senatore a vita Colombo POTENZA - Un confronto tra Consiglio regionale e Università per capire il futuro in bianco e nero dell’ateneo lucano. Un incontro “ristretto”, non aperto al pubblico «per motivi di sicurezza», come è stato spiegato, svoltosi nell’aula magna a rione Francioso, a cui hanno partecipato il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, il senatore a vita, Emilio Colombo, un numero ristrettissimo di consiglieri (Vincenzo Folino, Emilia Simonetti e Luigi Scaglione), gli assessori regionali Vincenzo Santochirico e Gennnaro Straziuso, alcuni parlamentari (Filippo Bubbico e Felice Belisario), il rettore Mauro Fiorentino e i rappresentanti degli studenti. Si entrava solo se il proprio nome era in lista. Gli studenti che volevano sapere qualche aggiornamento, hanno dovuto attendere nel corridoio. Pochi i consiglieri presenti e l’assenza ha rammaricato molto i ragazzi che hanno lamentato una mancanza di attenzione da parte del mondo istituzionale. Su questo aspetto, il consigliere Folino ha fatto appello alla sensibilizzazione di tutte le forze politiche e sociali per salvaguardare l’ateneo dal ridimensionamento previsto dal decreto Gelmini. «Non possiamo essere supplenti del governo nazionale - ha detto nel suo intervento ma si deve ragionare insieme, correggere le criticità e impostare un ragionamento con il ministero. Inoltre, la rappresentante del senato accademico ha fatto bene a porre l'accento sulle difficoltà di esercitare il diritto allo studio. Bisogna investire non solo risorse per l'offerta formativa, ma fare nuovi investimenti per il diritto allo studio». Quasi tre ore di incontro per discutere non solo della chiusura di alcuni corsi di laurea, ma anche per ripensare i servizi universitari, a cominciare dall'azienda al

L’ingresso dell’ateneo lucano con uno striscione di protesta contro la chiusura. In alto, il senatore Bubbico,e il consigliere regionale Emilia Simonetti.

diritto allo studio (Ardsu) e vecchie questioni, come lo scollamento tra università e territorio. «Bisogna creare servizi nella città - ha detto il consigliere Scaglione - per attrarre gli studenti e invogliarli a studiare qui». Ha parlato di un futuro abbastanza incerto, il presidente De Filippo a conclusione dei lavori. «Abbiamo aperto il tavolo tecnico tra Regione - Università e Ministero ha detto - perchè l’università per noi riveste un grande interesse strategico non solo per la formazione dei nostri ragazzi, ma anche per le implicazioni in termini di innovazione e di sviluppo in senso lato. Siamo l'unica Regione ad avere istituito una legge regionale, la n.12 del 2006, a sostegno dell'uni-

versità. Il rettore ha fatto bene a riunire i rappresentanti parlamentari. C'è bisogno di un'azione istituzionale più ampia con il governo nazionale che deve tenere conto delle esigenze delle università del Mezzogiorno e di quelle che hanno una storia recente come la nostra. Anche se giovane, l'ateneo lucano ha dimostrato di saper essere dinamico e produttivo» . «Questa di oggi - ha commentato il rettore, Mauro Fiorentino - era una tappa importante ed obbligata di un percorso difficile che richiede un'attenzione istituzionale allargata». E’ stato un incontro importante per stimolare ancora l'attenzione sulle questioni che riguardano il futuro di questo ateneo, anche se la risposta è stata data in maniera non

omogenea. Dall'altra parte è servito per riscontrare e raccogliere stimoli da parte di personalità politiche di lunga esperienza, come la posizione del senatore Colombo che ha richiamato tutti a una verifica degli obiettivi di lungo periodo di un'università che non può avere un orizzonti temporale asfittico, ma che deve proiettarsi in un orizzonte più delineato. «Ho ribadito - ha dichiarato - che non rivendichiamo nulla. Fin dall'inizio, ho messo a disposizione tutti gli elementi di conoscenza. I tempi dell'intervento di salvaguardia e di servizi adeguati, in questo momento, sono più urgenti di ogni altra cosa». I parlamentari si sono impegnati a portare le questioni nelle aule romane e di aprire una vertenza per i pic-

coli atenei. A illustrare la situazione e le problematiche, in una relazione puntuale, è stata Simona Morlino, presidente del senato studenti. «Ho apprezzato l'intervento di peso del senatore Colombo - ha detto - perché ha dichiarato che non è giusto che la Regione si assuma delle responsabilità che sono del governo nazionale. Inoltre, ha richiesto tutta la documentazione per controllare se si è fatto tutto quello che si poteva fare per evitare questa situazione. Speravamo - ha detto - che l'invito fosse esteso a tutta la componente studentesca perché l'università è fatta da noi ragazzi e le decisioni ci coinvolgono direttamente. Questa situazione odierna è figlia di scelte sbagliate e chi ha delle responsabilità se le deve assumere,

a iniziare dalla facoltà di Lettere che perderà un pezzo importante come il corso di Lingue e quello di scienze della comunicazione». I rappresentanti del movimento universitario “Sui Generis”, per salvaguardare Scienze della comunicazione, hanno proposto un’interfacoltà con quella di Economia ed è già stata accolta dal consiglio di facoltà, mentre il prossimo 13 gennaio sarà discussa. «Questo riqualificherebbe il corso di laurea in Scienze della comunicazione - ha aggiunto - che smetterebbe di essere un corso di filosofia e finalmente diventerebbe un corso serio che prepari le persone ad occuparsi di marketing e di comunicazione». Che ne sarà dell'ateneo lucano? Iranna De Meo

Nell’ambito dell’inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti

Lavori per la nuova sede della Regione

Il procuratore Greco sarà ascoltato in Commissione parlamentare

La Procura di Milano archivia l’inchiesta nata dal Totalgate

LAGONEGRO - La Commissione parlamentare d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti, presieduta da Gaetano Pecorella ascolterà in audizione il prossimo martedì, alle ore 14.45 il procuratore facenti funzioni della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro, Francesco Greco. La procura di Lagonegro recentemente si è occupata delle dichiarazioni del pentito Francesco Fonti. Sulla scorta delle passate dichiarazioni o memoriali del collaboratore di giustizia Fonti, il procuratore Greco era stato titolare dell’inchiesta, in quanto in quel periodo svolgeva le funzioni di sostituto presso la procura della Repubblica

di Paola, ufficio competente per territorio sul comune di Cetraro, dove, secondo il pentito vi era un accordo tra le associazioni di tipo mafioso operanti in quel territorio. Di qui la competenza a occuparsi della nave dei veleni a Cetraro e poi successivamente a Maratea. Sempre martedì 12, intorno a mezzogiorno la Commissione svolgerà l’audizione del sindaco di Palermo, Diego Cammarata. Mentre mercoledì 13 gennaio verrà svolta l'audizione dell'amministratore unico della società Arena Sub, Giuseppe Arena, nell’ambito dell'indagine sull’affondamento delle cosiddette navi a perdere. Emilia Manco

La Procura di Lagonegro

MILANO - L’inchiesta era nata, oltre un anno fa, in seguito alla trasmissione, per competenza territoriale, da parte della Procura di Potenza di un rapporto che i carabinieri per la tutela dell’ambiente avevano depositato nell’ambito del Totalgate su tangenti e affari relative alle attività di estrazioni petrolifere in Basilicata. A carico di Giulio Antonio Rognoni erano stati ipotizzati i reati di turbativa d’asta e concussione. Ora, la Procura di Milano ha chiesto l’a r c h i v i azione per il direttore generale di Infrastrutture Lombarde, e altre persone, tra cui alcuni responsabili di Impregilo, indagate nell’ambito dell’i n c h i esta sui lavori per la costruzione della nuova sede della Regione Lombardia. La richiesta di archiviazione è stata firmata dai pm Frank Di Maio e Paola Pirotta. La richiesta di archiviazione dovrà ora essere valutata dal Gip.

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24 ore in Basilicata

Sabato 9 gennaio 2010


Sabato 9 gennaio 2010

I ricordi e gli affetti ancora vivi: le storie dei corregionali che anni fa hanno dovuto lasciare la propria terra

La Basilicata degli emigranti Si è aperta la conferenza dei lucani all’estero: programmi e prospettive POTENZA - Sono partiti lavori della commissione regionale dei Lucani all’estero. Nel pomeriggio una delegazione si è spostata a Salerno, dove è stata ricevuta dal sindaco Vincenzo De Luca, di origini lucane. Ad attenderli c’era anche l’associazione dei lucani di Salerno. Per due giorni, i presidenti delle associazioni e delle federazioni provenienti da 76 paesi diversi, si confronteranno per approvare la nuova programmazione. Una programmazione piuttosto ricca e che esige un appropriato adeguamento normativo. Questi, i limiti che secondo il presidente della commissione Pietro Simonetti, dovranno essere superati. Dal punto di vista delle associazioni «vanno abolit i- dice - la doppia presidenza e il finanziamento automatico». Dal punto di vista del ruolo della Regione Basilicata sono tre le questioni da risolvere: gli investimenti, i flussi turistici e la formazione. Per la prima, l'obiettivo è quello di coprire con gli sportelli altre aree del mondo, oltre all'America latina e all'Australia. Per la seconda, è importante incentivare il turismo dai nuovi paesi emergenti: America Latina e Australia. Per la terza, infine, rifinanziare l'Alta Formazione. Tra gli interventi indispensabili, quello di ripristino della modalità on line di iscrizione ai master e l’abolizione dell’obbligo, per le famiglie, di anticipare i contributi. Lo scopo: far tornare sul nostro territorio i tanti studenti di origine lucana,

La conferenza dei lucani nel mondo al Grand’Albergo di Potenza

che i master dell’alta Formazione avevano raccolto fino a 3 anni fa. Alle associazioni, inoltre, l'invito ad usufruire dei finanziamenti della comunità europea per la realizzazione di progetti. Tra quelli in procinto di realizzazione, ci sono la creazione di un pozzo in Africa e il corso

di cucina italiana nei paesi stranieri ad opera degli emigranti di Bella. Non solo di questo si è discusso durante la Conferenza annuale della Commissione. La conferenza è anche l'occasione per mettere insieme storie personali. Mondi e generazioni a confronto. Pre-

senti, infatti, immigrati lucani di prima e di seconda, terza generazione. Come Maria Virgina Pafundi, argentina, il cui nonno era originario di Pietragalla. «E’ arrivato in Argentina - racconta - all’età di sette anni insieme al papà. Ha fatto il muratore. Ha costruito una del-

«Ci siamo conosciuti così»: Dotto e Cucchi a Radio Rai raccontano

Nasce dal sisma lucano dell’80 un’amicizia tutta da “ascoltare” QUANDO una collaborazione e una profonda amicizia nascono da una tragedia, come quella che ha colpito la Basilicata con il sisma del 23 novembre 1980. E' questo il caso del tandem radiofonico di radio Rai composto da Emanuele Dotto e Riccardo Cucchi, voci note di “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”, storica trasmissione radiofonica della Rai che domenica 10 gennaio festeggerà i 50 anni. Nel corso della trasmissione radiofonica andata in onda su radio Rai, giovedì sera, dal titolo “Zona Cesarini”, interamente dedicata allo sport, inframezzata da alcuni brani musicali, condotta da Filippo Corsini e Riccardo Cucchi, proprio Emanuele Dotto, radiocronista noto per aver seguito le vicende del tennis e delle squadre genoane di calcio, Sampdoria e Genoa, ha confidato agli ascoltatori che la collaborazione con la trasmissione e l'amicizia fraterna con Riccardo Cucchi, prima voce di Tutto il Calcio Minuto per Minuto, è partita proprio in occasione del tremendo sisma che ha devastato nel 1980 la Basilicata e l’Irpinia. Come dire, da una tragedia può nascere qualcosa d'importante, sul piano professionale e soprattutto umano. Dotto ha ricordato

Una foto della redazione di Radio rai scattata nel 1995

con emozione e trepidazione l'esperienza unica e rara vissuta nella nostra regione, servita tantissimo sul piano professionale, etico e umano. Il terremoto del 23 novembre 1980 come tappa di partenza di una collaborazione e una sentita amicizia che ormai dura da trent'anni. I due illustri giornalisti di radio Rai, ormai voci storiche del programma che da un secolo accompagna domenicalmente e nei tur-

ni infrasettimanali gli ascoltatori italiani che seguono da casa, dal posto di lavoro le gesta delle squadre italiane impegnate nel massimo campionato di calcio di serie A e del campionato cadetto. Cucchi e Dotto hanno nel proprio curriculum vitae, una piccola fetta della nostra regione, quella distrutta dal sisma del 1980. Zona Cesarini ha inteso ricordare il secolo di vita di Tutto il Calcio Minuto per Minuto,

grazie agli scudetti vinti dal Milan, dalla Juventus, dalla Lazio, dal Cagliari, dalla Roma, dal Napoli e dall'Inter con le voci storiche della trasmissione, ovvero Enrico Ameri, Niccolò Carosio, Sandro Ciotti, Carlo Nesti e Alfredo Provenzali. Dalla Basilicata è nata una profonda amicizia ancora tutta da ascoltata, quella tra Riccardo Cucchi e Emanuele Dotto. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

le più importanti chiese di General Pirà, dove esiste una via dedicata a lui». Virginia conosce molto bene l’italiano, perché lo ha studiato all’università del suo paese, dove lo insegna nelle scuole di secondo grado. Poi c’è la sudafricana Natasha Siniscalchi. Il nonno

era di San Martino D'Agri ed era elettricista. La nonna, invece, era di Viggiano e faceva la sarta. «Io - dice - mi sento più viggianese. Adoro Viggiano e la sua gente. Il mio sogno è di poter venire a lavorare qui un giorno, nel settore del turismo». Zito Marcaro, presidente della federazione colombiana, è un immigrato di prima generazione. La sua storia inizia nel 68, quando si trasferisce a Bogotà dopo aver conseguito a Roma la laurea in Scienze politiche. Durante gli anni universitari conosce la sua futura moglie, colombiana. «Mi trasferico - dice sorridendo - per amore». In Colombia riesce ad affermarsi anche professionalmente, mettendo su un'impresa di import ed export. Ha ancora dei parenti a San Giorgio Lucano, da dove proviene. «Lì ho una casa e una sorella». Francesco Blumetti, invece, consultore dell'associazione svizzera, è originario di Senise. Prima che in Svizzera, ha vissuto a Legnano e Milano, dove ha fatto il poliziotto per 25 anni. È a Brema che conosce tanti lucani, i quali lo invitano a far parte dell'associazione. I suoi contatti con la Basilicata sono più istituzionali che personali. «Il mio obiettivo - dice - è quello di mantenere aperto il canale con l'ambasciata svizzera perché, per fare sinergia, è indispensabile l'apporto delle istituzioni». Storie e obiettivi che si intrecciano con un unico scopo: mantenere viva la nostra terra. Anna Martino

32 convenzioni nuove in giunta: Cgil non ci sta

«Alla Regione diverso trattamento per gli stessi precari» POTENZA - Mentre con grande fatica, con la Finanzaria regionale, è stata data una temporanea soluzione ai precari della Regione con contratti in scadenza a dicembre, sembra che la giunta regionale, il 30 dicembre scorso, con determinazione dirigenziale n. 71AU.2009/D.03189, abbia istituito 32 convenzioni esterne per esperti da adibire ad attività tecnica e specialistica presso il dipartimento “Presidenza della Giunta”. E’ quanto denuncia la Fp Cgil di Basilicata. La determinazione dirigenziale prevede, per i contratti di collaborazione, un compenso annuo per ciascun collaboratore pari a 33.000 euro netti, per un onere finanziario annuo complessivo a carico della Regione pari ad euro 1.404.260,00. I contratti secondo quanto riferito dalla Fp Cgil - avranno una durata triennale. «Ancora una volta - dice il segretario regionale, Angelo Summa - tale determinazione è stata assunta senza

prevedere alcun criterio di selezione, nemmeno una comparazione dei curricula degli esperti inseriti nelle long list regionali. A nostro avviso si tratta di un provvedimento che, di fatto, proroga di tre anni i contratti dei soli precari che operano presso il dipartimento “Presidenza della Giunta”. La Giunta De Filippo, anziché adoperarsi per ricercare soluzioni per il superamento del fenomeno del precariato attraverso procedure di stabilizzazione e di reclutamento del personale mediante selezioni pubbliche, introduce una ulteriore discriminazione tra precari e precari all’interno della Regione. Ormai in Regione Basilicata ci sono precari di “serie A” e precari di “serie B” secondo la gerarchia politica, considerato che per i precari impegnati presso alcuni degli altri dipartimenti regionali sono stati adottati provvedimenti di proroga dei contratti per 9 mesi.

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16 24 Ore in Basilicata


E’ stato approvato il piano di indirizzo generale integrato. Autilio: «Economia inclusiva e competitiva»

Formazione: da giunta sì al Pigi Coesione, competitività , conoscenza, governance: i quattro assi principali POTENZA - La giunta regionale ha dato l’ok al piano di indirizzo generale integrato della formazione, proposto dall’assessore Autilio. L’obiettivo è - dice un comunicato della Regione - fare della Basilicata un territorio con una economia inclusiva e competitiva, basata sulla conoscenza e sostenuta alla qualità della governance. «Abbiamo cercato – ha spiegato l’assessore –di individuare un insieme di azioni strategiche, aventi durata pluriennale, entro le quali accompagnare il percorso di sviluppo delle politiche per l’istruzione, la formazione, l’orientamento e il lavoro e lo sviluppo dei servizi ad esse collegate». La strategia di articola in quattro obiettivi e sette linee di intervento, fortemente integrata al proprio interno e coerente con gli orientamenti comunitari e nazionali. In sintesi, gli obiettivi: Coesione Combattere la crisi, attraverso il rafforzamento di misure di inclusione sociale e l’immediata attivazione di misure finalizzate a mantenere i livelli occupazionali esistenti, ridurre l’impatto dei processi di espulsione dal mercato del lavoro Competitività Sostenere lo sviluppo e la competitività del sistema socio-economico regionale, attraverso azioni dirette all’incremento dell’occupazione, alle pari opportunità, all’autoimpiego ed all’autoimprenditorialità, allo sviluppo di aree e filiere produttive, alla creazione di nuovi posti di lavoro ed alla loro qualificazione e stabilizzazione. Conoscenza Qualificare e rafforzare il

sistema regionale dell’offerta di istruzione e formazione Governance Strutturare e qualificare la governance delle politiche del lavoro e ella formazione, favorendo l’integrazione tra gli attori coinvolti; Quanto alle linee di intervento, esse sono alimentate per il proprio funzionamento da diverse fonti finanziarie, tra cui il PO Basilicata FSE 2007-2013. Si tratta di: crescita culturale e sviluppo dei saperi e delle competenze delle nuove generazioni; transizione dei giovani alla vita attiva verso il lavoro; promozione dell’occupazione; competitività ed adattabilità dei sistemi produttivi; uscita dalla vita attiva; trasnazionalità ed interregionalità; capacità istituzionale ed assistenza tecnica. «Il Pigi – sottolinea Autilio – è pensato come uno strumento flessibile, rimodulabile in base alle necessità-criticità che possono emergere nell’attuazione degli interventi, in grado di individuare linee di azione che, partendo dall’attuale contesto di crisi economica, possono essere le direttrici entro le quali sviluppare un programma integrato per lo sviluppo del mercato del lavoro e per i soggetti che con esso interagiscono. L’azione intende sostenere la progettazione per obiettivi (di politica e di target) e si porta dietro, necessariamente, convergenze anche di carattere economico di risorse di diversa provenienza per evitare il rischio di disperdere risorse pubbliche, soprattutto in una fase economica come quella attuale, attraversata da una crisi che inevitabilmente colpisce imprese e lavoratori».

«Strumento flessibile, rimodulabile»

Intesa San Paolo

La proposta: 500 posti con meno salario POTENZA - Intesa Sanpaolo è disposta a effettuare circa 500 assunzioni in più rispetto ai piani previsti. Si tratta di lavoratori giovani e di cassintegrati, che avrebbero una riduzione del salario d’ingresso del 20% per i primi quattro anni attraverso il contratto di apprendistato, mentre dal quinto anno il contratto di lavoro del credito verrebbe esteso completamente. È la proposta che il direttore generale della banca, Francesco Micheli, ha presentato alle organizzazioni sindacali, Dircredito, Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Silcea, Sinfub Ugl e Uilca. I poli individuati per le assunzioni sono Lecce, Potenza e L'Aquila, ai quali si aggiungono aree dove è più rilevante la presenza della cassa integrazione. La banca effettuerà in questi territori investimenti per creare i nuovi insediamenti. Le assunzioni riguarderanno i settori relativi a servizi amministrativi e di gestione magazzini, della sicurezza, della banca telefonica, del trattamento valori e del relativo trasporto. Alcune di queste attività oggi sono esternalizzate. Micheli ha chiesto ai sindacati di dare una risposta in tempi brevi per poter predisporre gli interventi necessari di previsione budget e realizzare il progetto.

Il palazzo della Regione

PER I DETENUTI

Nuove linee per l’inclusione sociale POTENZA - La giunta regionale ha anche approvato le “linee di intervento per l’inclusione sociale e lavorativa di soggetti, adulti e minori, sottoposti a provvedimento dell’autorità’giudiziaria nella regione Basilicata”. L’iniziativa promossa dall’assessorato alla Formazione, in sinergia con il ministero della Giustizia e i servizi minorili lucani dell’amministrazione della Giustizia della Basilicata, ridisegna gli interventi in tema di istruzione, formazione ed inserimento lavorativo dentro e fuori i contesti penali attraverso la realizzazione di una articolata serie di azioni rivolte a detenuti, persone in esecuzione penale esterna ed ex-detenuti, minori edadulti. Ladelibera,cherecepisce adistanza di poco più di un anno le linee guida emanate in materia a livello dipartimentale dal ministero della Giustizia – spiega l’assessore Autilio - nasce al fine di promuovere più congrui livelli di sicurezza sociale, superando l’attuale carattere prevalentemente assistenziale degli interventi erogati a favore dei cittadini sottoposti a provvedimento dell’au-

torità giudiziaria,promuovendo condizioni di cittadinanza attiva e pari opportunità. «Il programma di interventi, - evidenzia ancora l’assessore Autilio - intende perseguire l’obiettivo primario dicostruire la rete istituzionale e sociale, attraverso la quale realizzare il modello inclusivo e solidale di comunità regionale, che sia ispirato ai principi della“humanitas”edella “societas”proclamati nei documenti costitutivi della Repubblica italiana e della Unione Europea. Nell’attuazione di questo disegno programmatico, mentre allo Stato spetta la titolarità dell’amministrazione della Giustizia e dell’esecuzione penale, con la gestione di quei servizi “intra moenia” che la legislazione penale chiama tecnicamente “elementi del trattamento”. La Regione ha assunto il ruolo centrale di indirizzo, programmazione e di coordinamento delle politiche di inclusione rivolte a questa fascia di cittadini, ed alle amministrazioni locali spetta il compito di portare ad attuazione quelle politiche».

A un anno dalla scomparsa della dirigente le iniziative della regione

In ricordo di Cecilia Salvia Un festival e un premio al femminile in sua memoria POTENZA - Se ne andava esattamente un anno fa, tra il dolore di tutti quanti l’avevano conosciuta e amata. Oggi, in occasione del primo anniversario della morte prematura di Cecilia Salvia, dirigente della Regione Basilicata e animatrice delle iniziative per l’affermazione dei diritti delle donne, l’ente intende ricordare la figura e le azioni della operosa e dinamica professionista con due iniziative: l’istituzione di un Premio intitolato a Cecilia Salvia e un festival “Al femminile”, in programma a Potenza dal 28 al 31 gennaio. Nelcorso dellasuabrillante carriera, che l’ha portata a ricoprire posizioni ai vertici dell’amministrazione regionale – l’ultima delle quali, prima della sua scomparsa, l’ha vista traghettare la Basilicata dal precedente ciclo di programmazione dei fondi strutturali all’attuale, nelle vesti di Autorità di Gestione del POR 2000 – 2006 e di Autorità di Gestione del PO FESR 2007 2013 - Cecilia Salvia non ha mai tralasciato il suo impegno a favore dei diritti delle donne, per cui aveva iniziato a battersi fin dagli inizi della sua attività di avvocato accanto ad un’altra delle figure di riferi-

mento in quest’ambito per la Basilicata, Ester Scardaccione. «A Cecilia Salvia - è scritto in una nota inviata dalla Regione - si deve la capacità di aver fatto comprendere a tutti gli attori del processo programmatorio regionale l’importanza e soprattutto il senso del rispetto della priorità trasversale “pari opportunità”, tanto da portare la Basilicata ad essere una delle prime Regioni ad istituire l’Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità, quale referente e garante per la corretta ed efficace integrazione del principio di pari opportunità in tutti gli interventi messi in atto dal Programma operativo Regionale , in linea con gli indirizzi nazionali e comunitari. Nonostante l’aumento dei suoi impegni istituzionali, Cecilia ha continuato a svolgere questo ruolo con non solo con professionalità, ma anche con estrema passione: era infatti sua intenzione rivedere e migliorare l’organizzazione dellarete delleanimatrici diparità attive nei Dipartimenti regionali e, fino alla sua prematura scomparsa, il 9 gennaio 2009, non ha mai smesso di dedicare la sua attenzione alle iniziative intraprese in ambi-

to nazionale e comunitario per sostenere una reale parità tra uomini e donne. Il premio La Regione Basilicata istituisce un premio intitolato a Cecilia Salvia, che verrà assegnato a seguito di un bando, di imminente approvazione e pubblicazione, che premierà idee progettuali, elaborate da giovani donne lucane, e focalizzate su tre aree: 1. Area della comunicazione: realizzare campagne di sensibilizzazione, informazione ed educazione all’alterità, coinvolgendo le giovani generazioni sui temi delle pari opportunità ; 2. Area delle politiche: proporre politiche, strategie e strumenti d’azione, atti a rafforzare il quadro giuridico ed amministrativo regionale, assumendo il dialogoe la mediazione quali strumenti indispensabili ed efficaci per consentire alle istituzioni ed ai cittadini di essere protagonisti responsabili di nuove relazioni sociali fondate sul rispetto e la parità di trattamento; 3. Area della ricerca socioeconomica: individuare ambiti di analisi socio-economica, metodologie o indicatori statistici in grado di fornire informazioni affidabili e confron-

tabili in materia di parità di genere . Possono partecipare al bando donne che, alla data di pubblicazione del bando, siano residenti in Basilicata e non abbiano compiuto il 36° anno di età. La partecipazione, oltre che individuale, può essere realizzata da gruppi di massimo 3 persone, nei quali però sia prevalente la presenza di donne che rispondano ai requisiti già citati. Verranno assegnati tre premi, del valore di 2.100,00 (duemilacento euro) per ciascuna idea selezionata. Il festival Il Festival, ideato e pensato per dare corso ed attuazione alla recente “Proposta di direttiva del Consiglio (europeo) recante applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone, indipendentemente dalla religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale” – proposta fatta propria dal Comitato delle Regioni (2009/C 211/12) - intende promuovere una campagna di sensibilizzazione e di educazione alladiversità ealla differenza, ritenendola una delle misure strategiche in grado di migliorare le relazioni umane e di rafforzare la coe-

La dirigente regionale, Cecilia Salvia

sione sociale. In un mondo sempre più complesso, in cui si moltiplicano gli incontri e le relazioni tra persone, valori, popoli appartenenti a culture differenti, l’etica della comprensione degli altri – l’etica dell’alterità - richiede, da un lato, la coscienza della complessità umana, e, dall’altro, modalità di educazione e sviluppo del pensiero e degli atteggiamenti legati a nuove mappe conoscitive e a nuove pratiche istituzionali e politiche. L’organizzazione del Festival si articola in 4 sezioni fondamentali che sono: 1. La lezione delle pensatrici: Hanna Arendt, Simone Weil, Maria Zambrano E’ la sezione dedicata a grandi figure della cultura femminile. Attraverso “Lectio magistralis”, vengono presentate al grande pubblico le riflessioni di grandi donne capaci di modificare dall’interno il modo stesso di procedere del pensiero occidentale,

aprendolo a nuovi inaspettati pensieri. 2. Partecipazione / Diritto, politica, lavoro E’ la sezione che riflette sulla necessità di un “potenziamento” del quadro giuridico e sul “rafforzamento” degli strumenti politici ed economici. Ma, nel contempo, riconosce l’assoluta centralità della cultura e dell’educazione per realizzare una prassi consapevole della completa parità dei gruppi vulnerabili sul pianodella “istruzione, della protezione sociale e delle prestazioni sociali, nonché dell’accesso a beni e servizi”. 3. Una stanza tutta per sé In questa sezione vengono presentate le voci di donne nell’ambito dei differenti saperi. Arte, poesia, cinema, letteratura, teatro… saranno i linguaggi coinvolti – linguaggi nei quali la cultura delle donne ha portato ritmi, tonalità e nuove armonie. 4. Per un lessico al femminile / Dialoghi

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Sabato 9 gennaio 2010


Sabato 9 gennaio 2010

Cia su nuovi rincari sulla benzina: agricoltori alla canna del gas

La Cgil si oppone ai tagli dei posti

pronta «Caro carburante ingiustificato allaFiom mobilitazione nella regione del petrolio» contro il piano Fiat IL CARO-carburante che mette in difficoltà anche l’agricoltura è ancora più difficile da sopportare per agricoltori e titolari di aziende zootecniche della Basilicata, vale a dire della regione che è produttrice di idrocarburi. E’ quanto sottolinea in un comunicato la Cia (confederazione italiana agricoltori) della Basilicata, evidenziando che i nuovi rincari di benzina e gasolio si stanno traducendo in ulteriori ostacoli per gli imprenditori agricoli. Imprenditori già alle prese con un crollo verticale dei redditi e una caduta libera dei prezzi sui campi. Da settembre a dicembre scorso la “voce”carburanti agricoli - dice la Cia - è cresciuta tra il 5 e il 6 per cento. La Cia rinnova, dunque, la richiesta di estendere da subito a tutte le attività agricole e zootecniche l’“accisa zero” per il gasolio, comprese, quindi, le colture sotto serra, che l’Ue vuole cancellare e sulla quale serve un chiarimento da parte delle nostre istituzioni preposte. Ad esso si deve necessariamente aggiungere la riduzione al 4 per cento dell'aliquota Iva sui carburanti utilizzati nelle attività a tutto il 2010. «Tutto ciò –evidenzia la Cia nalle nota stampa – mentre la Pdl in Parlamento per l’introduzione di tariffe agevolate in Basilicata che in più occasioni viene propagandata come di imminente applicazione tarda invece a diventare realtà. Le imprese agricole che più hanno risentito dell'aumento del carburante sono - sottolinea la Cia - quelle serricole che fanno uso del gasolio per riscaldare gli ambienti dove si coltivano, in particolare, ortaggi, fiori e piante. Ma anche nella zootecnia i consumi di carburante hanno fatto sentire i loro effetti, soprattutto per quello che concerne il riscaldamento delle stalle e gli impianti di mungitura. Stesso discorso per le macchine agricole, il cui utilizzo ha fatto crescere gli oneri per le aziende nella voce energetica. Anche i produttori agricoli, al pari dei consumatori, continuano così -rileva la Cia - a subire le negative conseguenze dei rincari registrati nel campo energetico. Aumenti - conclude la nota della confederazione italiana agricoltori inviata ieri - che si sono contrapposti alla costante diminuzione dei prezzi dei prodotti agricoli praticati sui campi che nel 2009 dovrebbero segnare una discesa superiore al dieci per cento, con punte del 20-25 per cento per il grano duro, del 16 per cento per la frutta e del 15 per cento per i vini».

La protesta degli agricoltori

LA NOTA DI NARDIELLO

«Governo e Regione investano su politiche attive del lavoro» POTENZA - I dati consuntivi dell’Inps sull'impiego della cassa integrazione nel difficile 2009, l'aumento delle domande di disoccupazione, pur contenuto, sollecitano ad investire in politiche attive e nei servizi per il lavoro. Al tempo stesso è necessario prorogare gli ammortizzatori sociali e collegare, attraverso strumenti più efficaci, il sostegno al reddito con una formazione utile a sviluppare le competenze dei lavoratori costretti all'inattività. E’quanto sostiene il capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Giacomo Nardiello. «Il forte ricorso alla cassa integrazione straordinaria, e a quella in deroga – prosegue Nardiello in una nota - dimostra come la crisi produttiva continui ad incidere pesantemente sui lavoratori e che la vera emergenza per il Paese rimane l'occupazione. E’ infatti chiaro, come dimostrano i dati dell’Inps rielaborati dalla Cgil che l'aumento delle ore di cigs mentre cala il ricorso alla cassa integrazione ordinaria, è dovuto all'esaurirsi delle 52 settimane di cigo con tutti gli effetti che ne conseguono. Diventa, pertanto, sempre più necessario incalzare il Governo perchè – dice Nardiello – metta al primo posto dell'agenda

politica i temi dell'occupazione, dello sviluppo e della riforma degli ammortizzatori sociali e affronti in modo tempestivo e adeguato le situazioni aziendali che altrimenti, anche in Basilicata, potrebbero diventare esplosive. Non possiamo infatti consentire la perdita nemmeno di un solo posto di lavoro». «Quanto, invece, ai compiti affidati alla Regione – afferma il capogruppo del Pdci –la strategia da seguire non si può limitare a garantire l’erogazione degli ammortizzatori sociali, anche con fondi propri, ma deve essere quella di favorire la riqualificazione degli operai espulsi da aziende per crisi».

Trenitalia, «la Regione rescinda il contratto» ti oneri per il bilancio regionale tra i 25 e i 30 milioni di euro!!!!) e come contropartita riceve: disservizi, ritardi, zecche, fuliggine. Questi sono i “compagni di viaggio”dei lucani che ancora hanno l’ardire di prendere il treno». La nota dell’Adoc prosegue: «A noi sarebbe piaciuto che la regione invece di richiamare, nella predetta lettera, i principi costituzionali, prima di sottoscrivere l’ultimo contratto di servizio con Trenitalia ci avesse ascoltato e avesse aderito a quanto stabilito dall’art. 2 comma 461 Legge finanziaria 2008: “Al fine di tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali e di garantire la qualità, l'universalità e l'economicità delle relative prestazioni, in sede di stipula dei contratti di servizio gli enti locali sono tenuti ad applicare le seguenti disposizioni: a) previsione dell'obbligo per il soggetto gestore di

senza assumersi alcuna responsabilità sociale: continuando a cacciare i lavoratori precari (ultimi in ordine di tempo a Pomigliano e nella logistica), non integrando sotto alcuna forma il trattamento di Cig, volendo ancora ridurre il Premio di Risultato, ricorrendo sistematicamente a una gestione unilaterale della forza lavoro e delle stesse libertà sindacali». Per queste ragioni il sindacato ritiene «urgente sostenere, con la mobilitazione nazionale dei lavoratori di tutto il Gruppo, il confronto per i diversi settori della Fiat, a partire dall’Auto, e sull’adeguamento degli ammortizzatori sociali, presso la Presidenza del Consiglio». La Fiom proporrà e discuterà delle necessarie iniziative di lotta nella riunione unitaria delle segreterie Fim, Fiom, Uilm e Fismic, fissata per il 14 gennaio. Nel caso di Termini Imerese, la Fiom appoggerà tutte le iniziative – conclude il comunicato stampa - che saranno decise territorialmente con il confronto e il consenso dei lavoratori.

Giacomo Nardiello

L’intervento dell’Adoc dopo l’ennesimo disservizio sulla linea lucana

POTENZA - Dopo l’ennesimo disservizio di Trenitalia sul tratto lucano di competenza dello scorso primo gennaio (ritardo di 5 ore del treno Taranto-Roma) l’assessore regionale ai Trasporti, Rocco Vita, ha scritto al ministro dei Trasporti e all’amministratore delegato di Trenitalia. Ma per l’Adoc di Basilicata non è abbastanza. «Veramente - spiega il presidente Canio D’Andrea ci saremmo aspettati che l’assessore e la Regione Basilicata avessero trovato il coraggio per attivare la risoluzione, per colpa grave, del contratto di servizio tra Trenitalia e Regione Basilicata. E invece no!!! La Regione Basilicata ha puntato il dito su “la bassa domanda (di traffico) che connota questa regione”. Nella nota la regione invoca il rispetto dei principi costituzionali per chiedere qualcosa che invece paga a peso d’oro (sembra che il contatto di servizio compor-

POTENZA - La segretaria regionale lucana della Fiom Cgil ha partecipato giovedì scorso a Termini Imerese alla riunione dell’Esecutivo sindacale del coordinamento nazionale del gruppo Fiat per esaminare la situazione dopo la presentazione del Piano industriale nell’incontro del 22 dicembre a Palazzo Chigi. La Fiom, in un comunicato stampa, ha rimarcato «il giudizio complessivamente negativo sul Piano, poiché per l’insieme dei settori (auto, veicoli commerciali e industriali, macchine agricole e mo- Fiat Sata vimento terra, motori e componentistica) non prevede condizioni di sviluppo. Inoltre, la decisione di Fiat di chiudere lo stabilimento di Termini Imerese, che si somma agli annunci di cessazione di Arese e di Imola, è inaccettabile e svela la volontà del gruppo di ridurre la produzione di autoveicoli in Italia, con pesanti ricadute occupazionali su tutta la filiera produttiva e la componentistica». La Fiom ha denunciato, nello stesso tempo, «il comportamento della Fiat che sta affrontando la crisi

emanare una «Carta della qualità dei servizi», da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori e con le associazioni imprenditoriali interessate, recante gli standard di qualità e di quantità relativi alle prestazioni erogate così come determinati nel contratto di servizio, nonché le modalità di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclamo e quelle per adire le vie conciliative e giudiziarie nonché le modalità di ristoro dell'utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza; b) consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori; c) previsione che sia periodicamente verificata, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori, l'adeguatezza dei parametri quantitativi e qualitativi del

servizio erogato fissati nel contratto di servizio alle esigenze dell'utenza cui il servizio stesso si rivolge, ferma restando la possibilità per ogni singolo monitoraggio permanente del rispetto dei parametri fissati nel contratto di servizio e di quanto cittadino di presentare osservazioni e proposte in merito; d) previsione di un sistema di stabilito nelle Carte della qualità dei servizi, svolto sotto la diretta responsabilità dell'ente locale o dell'ambito territoriale ottimale, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori ed aperto alla ricezione di osservazioni e proposte da parte di ogni singolo cittadino che può rivolgersi, allo scopo, sia all'ente locale, sia ai gestori dei servizi, sia alle associazioni dei consumatori; e) istituzione di una sessione annuale di verifica del funzionamento dei servizi tra ente locale.

MERCOLEDI’ CONSIGLIO REGIONALE Verrà esaminato il Piear POTENZA Il consiglio regionale della Basilicata si riunirà mercoledì 13 gennaio, alle ore 10,30, nel palazzo della Giunta regionale. Dopo una comunicazione relativa alla richiesta di iscrizione all’Albo regionale dell’Associazione Lucana della Patagonia (Argentina), è prevista l’attività di controllo. Seguirà l’esame del Piano di indirizzo energetico ambientale regionale (Piear) e della proposta di legge, primo firmatario Flovilla (Cp-Rb), sulle “Norme relative al sistema di elezione del presidente della Giunta regionale e dei consiglieri regionali - “Disposizioni di attuazione dell’art. 122, primo comma, della Costituzione”. Successivamente, la massima assise territoriale discuterà il bilancio di previsione 2010 del Consiglio regionale e prenderà in esame tre mozioni: la prima, presentata dai consiglieri del centrodestra (primo firmatario il consigliere Lapenna di Fi-Pdl), relativa ai ritardi nell’attuazione della riforma del Servizio sanitario regionale; la seconda, a firma delle consigliere Mastrosimone (Idv) e Simonetti (Prc).

Occupazione in Basilicata Napoli: «Grave situazione» POTENZA - Per il consigliere regionale Michele Napoli (AnPdl) , il 2009 verrà sicuramente ricordato come «terribilis annus per l’occupazione» per l’occupazione. Il ricorso massiccio alla cassa integrazione - ricorda il consigliere - ha determinato una situazione di stand-by per migliaia di lavoratori che rischiano di perdere, definitivamente, le speranze di poter trovare nuova occupazione per l’anno in corso. I bandi regionali per la reindustrializzazione dei siti non hanno dato gli esiti sperati, atteso che nessuna proposta seria è stata avanzata». Le politiche del lavoro messe in campo dalla giunta regionale – a parere di Napoli sono state completamente assenti. «Questa amministra-

zione - ha dichiarato - non è stata capace di porre in essere nessuna azione concreta per fronteggiare una crisi occupazionale che ha colpito maggiormente la Basilicata. La nostra regione non mostra ancor oggi segnali di ripresa, nel mentre la situazione determinata dalla scadenza della cassa integrazione rischia di provocare un vero e proprio allarme sociale. Inquesti cinqueanni dimal governo abbiamo semplicemente assistito al balzello delle poltrone, che ha portato più volte alla sostituzione di assessori regionali soprattutto alle Attività produttive. Questa circostanza la dice lunga sulla assoluta mancanza di idee rispetto alla gestione della crisi economica».

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Sabato 9 gennaio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

La nomina del nuovo direttore generale dell’Acta apre la polemica. Napoli (Pdl): «L’avevo detto»

«Scelta di “comparaggio” politico» «E’ il marito di un sindaco Pd? Non c’entra, guardino il suo curriculum» «FINALMENTE è finita la farsa, il sindaco Santarsiero ha gettato la maschera», tanto per chiarire, ha nominato il direttore generale dell’Acta dapoco trasformatadamunicipalizzata in societàper azioni. E la cosa non passa certo inosservata, peggio, apre la polemica accesa. Michele Napoli, consigliere comunale del Pdl (eletto nella lista civica Per la città) ne aveva fatto questione prioritaria già diversi mesi fa quando, con una lunga denuncia, aveva spiegato che il concorso avviato - e mai espletato - per la nomina del direttore generale dell’Acta non lasciasse presagire “cose buone”. C’era il dubbio che «il sindaco - dice oggi Napoli - stesse provando ad attribuire la postazione del direttore generale, secondo la logica della spartizione politica». Era il settembre 2007 e Napoli “malignava” - ammette ironico - che «dietro il maldestro tentativo di dare il via al concorso c’era la volontà del sindaco di conseguire il suddetto obiettivo». Detto in altre parole, la nomina che alla fine è arrivata, quella di Marcello Tricarico, sembra non aver colto “di sorpresa” Napoli: «Tre anni di continui impedimenti, una interminabile lista di componenti la commissione del concorso che “per ragioni strettamente personali” non accettano la nomina, il manuale della vergogna amministrativa scritto nelle delibere del cda dell’Acta di proroghe dei direttori pro-tempore» e poi la nomina di un nome di cui già circolava il “profilo”. Santarsiero replica opponendo alla polemica «il curriculum di Tricarico, professionista, già consigliere d’amministrazione del consorzio Seari che si occupa di rifiuti e con qualifiche professionali che arrivano anche al master conseguito in direzione organizzativa delle aziende sanitarie». Non lesina dettagli, Santarsiero, nel declinare le qualifiche del neo direttore per chiarire «che non si tratta di una nomina politica». L’opposizione, però, insiste. E i capigruppo Giuseppe Molinari, Angelo Lieta (Dec), Salvatore Lacerra (Mpa), Ferdinando Picerno (Pdl), Anna Maria Calabrese (Fdc), Napoli e Giuseppe Ferraro (I Socialisti), con un’interrogazione, viste «le nomine dei nuovi organismi dell’Acta, e in particolare quella di direttore generale avvenuta senza alcun avviso pubblico», chiedono quale sia la corrispondenza del nome individuato con i «criteri di professionalità, qualità, competenza, motivazioni ed esperienza nel settore». Bene, «perché proprio il curriculum di Tricarico è garanzia assoluta - dice Santarsiero - di competenza e di preparazione». C’è però un “nodo” su cui l’opposizione non è esplicita nella nota, ma che ieri mattina, nei corridoi, ha duramente animato il dibattito. Perché quando l’opposizione dice che «il sindaco rischia di far per-

AL SAN CARLO

Indagini sulla morte di un uomo e l’arrivo delle sacche di sangue Ma un perito avrebbe già escluso il nesso

Polemica sulla nomina del dg Acta spa: Napoli (a destra) accusa duramente Santarsiero (a destra)

dere all’Acta spa un’occasione per una buonapartenza con la scelta di un manager di alto profilo estraneo a logiche di comparaggio politico», tocca quello che ritiene uno scenario politico in cui dice sia inserito Tricarico, che è il marito del sindaco di Moliterno del Pd, Angela Latorraca, componente del direttivo Anci. «Con i“si dice”- spiega Santarsiero non si fa altro che creare confusionee dareadito aulteriori strumentalizzazioni». La verità, aggiunge, è che Latorraca «non ha mai speso una parola sul marito in questo senso e da questa situazione non

riceve che svantaggi», E poi «mi si deve spiegare perché se una persona merita per le proprie qualità, dovrebbe essere penalizzato da eventuali legami di parentela o amicizia». Solo che su quella nomina pesa anche il “pregresso”: lo ricorda Napoli spiegando che «non sono bastate le due diffide (settembre 2007 e marzo 2008) presentate personalmente, per ottenere una rapida conclusione della procedura concorsuale. Si è proceduto, con perdurante inerzia, sino al traguardo della trasformazione in spa dell’Acta. A quel punto, si poteva final-

mente procedere alla nomina per chiamata diretta e uscire così dal vicolo cieco. Peccato che ci si sia dimenticati di annullare il vecchio concorso prima» e la nomina, senza comparazione, «resta una scelta lontana dai più elementari principi della buona amministrazione, della competenza e della meritocrazia». Santarsiero ribatte che «oggi la spa è un nuovo soggetto, siamo pronti a partire per un percorso di efficienza. Quanto alla nomina, è vero, è del sindaco, ma è stato deciso così dal consiglio comunale». sa.lo.

INDAGINI della procura della Repubblica di Potenza sono in corso per accertare se la morte di un uomo, giunto al pronto soccorso dell’ospedale San Carlo con una crisi emorragica, sia da attribuirsi a colpa medica. L’uomo è deceduto circa sei mesi fa. Arrivò al pronto soccorso già in fin di vita. Gli investigatori stanno ora cercando di appurare se le sacche ematiche siano arrivate in ritardo o se le cause della morte siano da ricercare nelle gravi condi-

zioni di salute dell’uomo. Un perito avrebbe già stabilito che non ci sarebbe nesso di causalità tra la condotta dei medici e l’evento. Le indagini, però, sono ancora in corso. Uno dei medici coinvolti era già stato interrogato qualche tempo fa. Ieri mattina gli investigatori avrebbero ascoltato un’altra persona coinvolta. Il fascicolo è stato aperto a seguito della denuncia dei familiari del defunto. f. a.

Così Santarsiero prova a innovare al macchina amministrativa di Palazzo di città

Nuova squadra di comando all’ente Dirigenti spostati e settori riorganizzati L’IDEA da cui è partito il sindaco Santarsiero è quella di una riorganizzazione più efficiente della macchina amministrativa. Così, ieri, il primo atto ufficiale della “nuova” squadra dirigenziale dell’ente: nella sala dell’Arco del Palazzo di Città, alla presenza del segretario generale Luigi Martino, ha convocato i dirigenti dell’ente per conferire loro i nuovi incarichi. «Il nuovo modello organizzativo - ha detto con una nota ufficiale Santarsiero consente di ottimizzare il lavoro della macchina organizzativa e esaltare il ruolo stesso dei dirigenti. La conferenza dei dirigenti dovrà essere sempre più il luogo in cui i vertici amministrativi dell’ente potranno confrontarsi e portare il proprio contributo e le proprie valutazioni all’attività complessiva messa in campo dal comune» Il sindaco, che ha conferito i nuovi incarichi sottolineando che tutti sono da considerarsi «prestigiosi ed importanti per la vita dell’ente e per l’attuazione del programma di consiliatura», ha chiesto ai dirigenti «un’azione forte per essere sempre più riferimento e guida nei riguardi

dei dipendenti da doversi utilizzare, indirizzare, motivare e valorizzare al meglio». «La macchina organizzativa con i suoi circa 630 dipendenti, di cui siete la spina dorsale - ha detto rivolgendosi loro - è essenziale per attuare politiche di sviluppo e di servizi a favore della nostra città». In questo modo il primo cittadino vuole dare slancio ulteriore all’attività amministrativa.

QUESTA LA RIORGANIZZAZIONE L’elenco e i settori Giancarlo Andriulli (sport - politiche giovanili); Anna Maria Bux (decentramento ed istituti di partecipazione popolare - politiche sugli stranieri); Teodosio De Bonis (servizi del consiglio); Antonio De Rosa (manutenzioni e servizi tecnologici); Antonietta Fanrizio (regolamentazione e gestione gare); Gianfranco Giuziante (Istruzione); Giancarlo Grano (abiente - parchi - energia); Pompeo Laguardia (bilancio e finanze); Michele Lapenna (attività produttive e marketing territoriale); Giuseppe Lisi (protezione civile - ricostruzione - gestione amministrativa patrimonio); Francesco Mancuso (riqualificazione urbana - espropriazioni); Concetta Matera (affari legali - avvocatura); Salvatore Monserrati (polizia municipale); Giuseppe Pace (area comunicazione, cultura, turismo); Mario Restaino (trasporti); Rosa Maria Salvia (servizi sociali e politiche abitative); Luisa Scavone (organizzazione risorse umane); Rocco Robilotta (edilizia e pianificazione - ad interim viabilità); Franco Brienza (tributi).

LE MINACCE A SANTARSIERO

Dopo la solidarietà: «Reazione matura della comunità» «RITENGO doveroso manifestare pubblicamente il mio ringraziamento a quanti, politici, amministratori, associazioni, istituzioni, mi hanno fatto pervenire messaggi, lettere ed e-mail di solidarietà. Ringrazio anche per tutte le numerose testimonianze di affetto e incoraggiamento, ricevute da privati cittadini, tra cui tanti amici e semplici conoscenti». Così il sindaco di Potenza Santarsiero havoluto ringraziarei tanti attestati di solidarietà giunti in questi giorni a seguito della minaccia ricevuta. «I messaggi di solidarietà sono stati veramente tanti, privati e pubblici, anche inattesi, e tutto questo, ovviamente,

mi ha fatto molto piacere. Questo atto di intimidazione che certamente è un fatto straordinario, avviene in un momento in cuisi avverte semprepiù ilbisogno di ordinarietà, di rispetto delle regole, di rispetto della dignità delle persone e delle istituzioni . Chi ha pensato di mettere in atto questo gesto si sarà già reso conto di aver sbagliato e di aver determinato una reazione positiva e matura da parte della comunità». Nel frattempo, le istituzioni continuano a esprimere vicinanza al primo cittadino. Ieri, messaggi sono arrivati da dal presidente del consiglio provinciale, Palmiro Sacco, che a nome dell’intera assemblea ha det-

to: «Crediamo che a fenomeni di questo tipo tutte le istituzioni debbano riservare la massima attenzione»; il capogruppo provinciale dei Dec, Vincenzo Libonati (il fatto richiama «la pochezza degli uomini che hanno scritto» il biglietto minatorio «al di là delle ragioni o delle questioni poste a base scatenante dell’intimidazione»); Angelo Summa, segretario regionale Fp-Cgil: «E’ sconcertante come le relazioni democratiche in questo paese stiano seguendo una deriva preoccupante. Tutti debbono intervenire per costituire un fronte comune per ritrovare i principi sui cui lo stato civile dovrebbe fondarsi».

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Potenza


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Sabato 9 gennaio 2010

Potenza 21

Agenda

Sabato 9 gennaio 2010

Rinviato a data da destinarsi “Le storie di Kirikù”

Il piccolo coro Mariele Ventre in concerto al museo

Con il Comic festival è di scena “Marco da legare”, in arte Baz

Alla biblioteca nazionale “Paris au temps de Baudelaire”

E’ STATO rinviato a data da destinarsi, nell’ambito della rassegna di teatro per ragazzi “Di fiaba in fiaba”, lo spettacolo previsto inizialmente per il possimo 22 gennaio, “Le storie di Kirikù”. Kirikù è un bimbo strano, speciale. E’ un bambino, ma anche un eroe. Capisce che il suo mondo, il suo villaggio, vive una maledizione: la strega ha fatto seccare la fonte dell’acqua, ha fatto scomparire gli uomini e anche il suo papà. Ma Kirikù è coraggioso, supererà delle prove e libererà il villaggio dalla dannazione della strega. L’associazione “Cose di teatro e musica” comunicherà appena possibile la data in cui si alzerà il sipario. .

IL PICCOLO coro Mariele Ventre della Provincia di Potenza, diretto da Marisa Melfi, si esibirà nel “Concerto degli auguri”, oggi pomeriggio, alle ore 18.30, nella sala conferenze del museo Provinciale. Fortemente voluto da Maria Antonietta Ventre, sorella della compianta direttrice del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna, il coro nasce nel dicembre 2001 anche se l’istituzione ufficiale è avvenuta nel 2002 con un’intesa tra la Fondazione Ventre di Bologna, l’amministrazione provinciale e il comune di Potenza. Con il concerto degli auguri, il cui programma è incentrato sui canti natalizi, cala il sipario sugli eventi musicali promossi dalla Provincia.

IL 21 gennaio, al teatro Don Bosco, appuntamento con Comic festival: in scena, “Marco da legare”, spettacolo di Marco Buzzoni e con la partecipazione di di Alex De Santis. Il comico di Sassari, in arte Baz, uno dei personaggi cult di Colorado, si cimenterà ancora una volta nella sua ultima produzione. Baz ha ottenuto 10 premi in 8 Festival nazionali di Cabaret, fra cui il prestigioso premio Petrolini “Bravo Grazie 2006” e il premio Walter Chiari come rivelazione comica dell’anno. Nello spettacolo, il giovane comico si scontra con il personaggio Baz, un artista “tarocco” creato da ingegneri genetici e programmato solo per riprodurre cose già fatte da altri.

“PARIS au temps de Baudelaire” Questo il titolo della mostra fotografica - sulla città di Parigi nel XIX secolo - che sarà inaugurata il prossimo 11 gennaio, alle 17.30, nella biblioteca nazionale di Potenza. All’inaugurazione parteciperanno Franco Sabia, direttore della biblioteca nazionale di Potenza, Carmine Vazza, presidente dell’Alliance francaise di Potenza e Valeria Sperti del dipartimento “Studi letterari e filologici” dell’Università della Basilicata. Le foto, che rimarranno in esposizione fino al prossimo 22 gennaio, potranno essere ammirate tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, mentre il sabato solo dalle 9 alle 13.

L’INTERVENTO

LA COMMEMORAZIONE

Federmoda: Celebrato nella chiesa della Trinità il ricordo di Gabriele De Rosa «Posticipare Un uomo del Sud legato alla Basilicata i saldi a una vera tra «cattolicesimo, storia e politica» fine-stagione»

Poi dicono che la città è un cantiere ...

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Io, Loro e Lara 17.20 - 19.40 - 22 Sala 2 Cado dalle nubi 17.45 - 20 - 22.15 Sala 3 Sherlock Holmes 16.30 - 19 - 21.30 Sala 4 Il mondo dei replicanti 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Natale a Beverly Hills 17 - 19.15 - 21.30 Sala 6 A Crhristmas carol -

Oggi la premiazione del concorso ”Presepe cristiano”

16 - 18.10 Io e Marilyn 20.20 - 22.30 Sala 7 Il riccio 17 - 19 - 21

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 PREVISTA per oggi, alle 18, presso presso l’auditorium del Centro sociale di Malvaccaro la premiazione della 33esima edizione del “Concorso presepe cristiano”. La manifestazione da anni coinvolge enti, chiese, scuole e famiglie e quest’anno propone ben 54 presepi. L’iniziativa è portata avanti, come sempre dal Centro culturale Newman di Potenza, che in città è operativa dal 1969. Il concorso è condotto con il beneplacito dell’Autorità Ecclesiastica e ha coinvolto quest’anno presepi anche delle diocesi di Tricarico e Acerenza. Il lavoro - spiega l’associazione - si è sviluppato grazie all’impegno di una competente e autorevole giuria di esperti «che conducono - spiega una nota - visite dettagliate di tutti i presepi concorrenti e senza mai ottenere alcuna sovvenzione da parte di enti e amministrazioni». I criteri fondamentali che hanno guidato la commissione a giudicare i 54 presepi presentati da enti, scuole e famiglie sono: la centralità del mistero redentivo”, l’aderenza alla realtà biblica-storica, l’essenzialità del messaggio di Betlem senza forzature ed elementi devianti e soggettivi. «La nutrita partecipazione ha reso più che mai ardua l’opera della commissione nella valutazione attenta e obiettiva delle singole opere per poter formulare giudizi rispondenti al significato contenuto nei manufatti che, in larga parte, hanno richiesto negli esecutori razionalità, dedizione e, spesso, conoscenza appropriata dei dati biblici». Nel corso della serata verranno proclamti i vincitori delle diverse categorie del Concorso Presepe e assegnati i premi per la 31esima rassegna “Natale fanciulli nel mondo” (Lettera a Gesù bambino e disegni) riservata agli allievi delle scuole elementari e medie.

In alto il senatore Colombo, il vescovo Superbo e lo storico D’Andrea. Sotto, il presidente del Centro Newman, Galasso, e D’Andrea (foto Mattiacci)

di monsignor D’Elia, direttore del quindicinale “La Provincia”), come pure le iniziative culturali che hanno dato lustro alla nostra regione. Nella vita di De Rosa poi anche due personaggi che lo hanno segnato nella sua formazione: don Giuseppe De Luca e don Luigi Sturzo.

Una commemorazione che è continuata con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo metropolita, Agostino Superbo, e con una riflessione conclusiva del francescano Emanuele Bochicchio. Quest’ultimo richiamando il rapporto con don De Luca e don Sturzo, ha tracciato un profilo

spirituale di De Rosa, uomo dalla fede storica, viva e vissuta: «Cattolicesimo, storia e politica, tre pilastri che in lui diventavano unico indirizzo di vita, ma tutte e tre le dimensioni – è stato detto nel corso della commemorazione– sono radicate e orientate dalla fede». Maria De Carlo

A mamma e papà che festeggiano le nozze d'oro, ringraziandovi di averci insegnato, in tanti anni, cosa significa volersi bene. Giovanni e Maria

Mario Labriola dirigente e giocatore del Ginestracandida è stato festeggiato dai compagni di squadra lo scorso 7 gennaio, per i 28 anni compiuti

Il riccio 19 -21

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Io, Loro e Lara 19 - 21

Io, Loro e Lara PADRE Carlo Mascolo è un missionario che vive in un villaggio nel cuore dell'Africa. Da qualche tempo avverte i sintomi di una crisi spirituale e decide di tornare a Roma per ritrovare la serenità e il calore della sua famiglia. Nella Capitale lo aspettano delle belle sorprese. I destini della famiglia si intrecciano con quello di Lara, personaggio enigmatico e sorprendente che nessuno si aspettava di dover fronteggiare

Brothers SAM è un ufficiale in partenza per la sua quarta missione in Afghanistan. Sam è il figlio prediletto di Hank, padre suscettibile e veterano del Vietnam legato in seconde nozze con Elsie. I rancori e le frustrazioni del padre ricadono immancabilmente su Tommy. La presunta morte di Sam al fronte costringe Tommy a rivedere e organizzare la sua vita. Il ritorno improvviso di Sam sconvolgerà gli equilibri familiari.

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 9 GENNAIO 0971/53430

Caiazza via Tirreno, 3/11 TURNO FESTIVO 9 GENNAIO

0971/53430

Caiazza via Tirreno, 3/11

0971/21179

Marchesiello corso Garibaldi, 92

0971/21449

Dente via Pretoria, 25

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione

803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726

Esercito

0971 444819

Avis

0971 442991

Aias

0971 45090

Difensore civico reg. Federconsumatori

0971 415150 0971 34444 0971411144

Adiconsum

0971 46393

Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo

0971 1931646

Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Telefono Amico

199 284 284

Telefono Azzurro

0971 19696

Telefono Donna

0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata

0971 668111

Provincia

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Comune

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Pronto soccorso

Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

Ateneo

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111 0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale

0971 54829

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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I saldi di fine stagione sono «una contraddizione in termini, poiché la stagione invernale è appena iniziata soprattutto in Basilicata il cui capoluogo di Regione, Potenza, è il secondo più alto d’Italia». Così interviene Federmoda-Confcommercio pe rla Provincia di Potenza. «La questione è che i saldi andrebbero posticipati di almeno un mese per consentire ai commercianti di organizzare i propri esercizi commerciali per l’evento e ciò al fine di tutelare, al meglio, anche le aspettative del consumatore: è difficile, infatti, gestire contestualmente inventari, cambidei prodotti vendutinel periodo natalizio, allestimento delle vetrine e dei singoli reparti con doppi prezzi». La posticipazione dei saldi di fine stagione «andrebbe a tutelare anche quei consumatori che hanno acquistato articoli a prezzo intero - spiega l’associazione durante il periodo natalizio e che, dopo qualche giorno, li ritrovano in vendita al 30- 40 per centodi sconto.Si consideri,inoltre,che nelcontesto generalizzato della crisi il settore della moda è stato sicuramente uno dei più colpiti». la conseguenza è evidente nell’aumento, «contrariamente ad ogni previsione, delle scorte di magazzino che, inevitabilmente, risulta non composto da merce residuale invenduta e da mettere in saldo, ma da veri e propri approvvigionamenti per la vendita stagionale che, di conseguenza, trasformano i “saldi di fine stagione in offerte della stagione”». L’associazione difende poi i commercianti «da alcuni frettolosamente definiti “piagnoni”,mache richiedonounanecessariarivisitazione della attuale disciplina e regolamentazione in materia di saldi con l’introduzione di norme che, pur sostenendo i consumi, tengano in debita considerazione anche le esigenze delle diverse attività rapportandole al territorio e ai i tempi dettati dai cambi di stagione».

PASSIONE civile e grande fede. Un binomio inscindibile che ha caratterizzato la vita dello storico Gabriele De Rosa. Così è stato ricordato nella chiesa della Trinità ieri sera, a un mese dalla sua morte, dallo studioso Gampaolo D’Andrea in un’atmosfera ancora suggestiva per le luci natalizie e per la capanna della natività al centro della chiesa di via pretoria. Un’iniziativa promossa dalla parrocchia, dal centro culturale “J.H. Newman”, dal servizio diocesano per il progetto culturale della chiesa cattolica e dall’associazione per la storia sociale del Mezzogiorno e dell’area mediterranea e che ha visto, oltre al senatore Emilio Colombo, diversi docenti dell’Ateneo lucano come Rinaldi, Larotonda e Lerra. Dopo il saluto del presidente del centro “Newman”, Rocco Galasso e del parroco don Ambrogio Attakpa, lo storico D’Andrea ha presentato la figura di De Rosa ricordando due momenti che lo hanno particolarmente legato al capoluogo: la licenza ginnasiale nel 1932, ancora quindicenne, e la cittadinanza onoraria nel 2003 conferita dall’allora consiglio comunale e dal sindaco Gaetano Fierro. Ricordato anche il suo appello nel terremoto dell’Ottanta affinchè non venisse distrutto l’immane patromonio culturale degli archivi parrocchiali, sotto le macerie. D’Andrea ha ripercorso le tappe più salienti dell’attività svolta da De Rosa. Dall’attività nelle università alla ricerca storica con la nascita del centro studi di storia del Mezzogiorno. De Rosa ha fatto amare la storia a tanti studenti. Noti e di grande rilievo per la storiografia i suoi studi sul Mezzogiorno e sulla Basilicata (rievocato anche un saggio sulla storia del movimento cattolico che rese noto ai più l’attività

TRADIZIONE

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Sabato 9 gennaio 2010

Una mattinata tra gli operatori, per capire le necessità di un corpo sempre presente e attivo

Una vita da Vigile del fuoco In organico, in sofferenza per la mancanza di capi reparto, attualmente solo 5 LE PERTICHE al comando provinciale di via Appia ci sono ancora; nessuno ci scivola più dopo il periodo di addestramento, per comodità, ma rimangono il simbolo di una tradizione che ha radici antichissime che hanno contribuito afare delvigile delfuoco una sorta di figura mitica. Le pertiche le avevano in dotazione già i primi “vigiles”a Roma nel sesto secolo dopo Cristo e hanno fatto la fortuna di Steve McQueen in “Inferno di cristallo”. Una lunga storia, quella dei vigili del fuoco che in molte realtà italiane rischia di essere messa a dura prova dalle problematiche legate alla carenza del personale e, in taluni casi, di risorse economiche. «Nel nostro comando provinciale non ci sono gravi carenze d’organico - assicura il comandante Aldo Sabatino ma ci stiamo comunque muovendo verso un suo potenziamento in concomitanza con le risorse disponibili e le questioni legate al turn over. Le stesse procedure concorsuali in atto a livello nazionale potrebbero farci ben sperare in un incremento delle risorse umani a nostra disposizione». Diversi i fronti che vedono impegnati i vigili del fuoco sul territorio; da quelli classici relativi allo spegnimento degli incendi, all’impiego di personale nei piani provinciali per fronteggiare le emergenze legate alla neve. «Il nostro corpo - ha spiegato il comandante fornisce il suo contributo soprattutto per quegli incendi che interessano le zone a interfaccia urbana e rurale; abbiamo poi attivato convenzioni con l’Anas per presidiare con la Polizia stradale, nei periodi di grande esodo, l’autostrada A3 all’altezza di Lagonegro, è stato ancora attivato un accordo con la Prefettura di Potenza affinché i vigili diventino parte attiva del piano neve. In ultimo, d’accordo con la Regione Basilicata, abbiamo istituito un nostro presidio a Maratea attivo per 2 mesi l’anno». A dare manforte ai vigili permanenti quelli che vengono definiti vigili volontari; adempiono agli stessi obblighi dei primi e vengono generalmente impiegati dai comandi per un periodo di 20 giorni, prolungabile per esigenze legate ai carichi di lavoro e di carenza del personale in organico. «Esiste già un distaccamento volontario a San Chirico Raparo –continua il comandante – che si affianca a quelli permanenti presenti a Lauria, Villa D’Agri, Melfi e Pescopagano. Il ministero ha già decretato l’attivazione di un ulteriore presidio volontario a Terranova Del Pollino e stiamo cercando di aprire un altro distaccamento a Filiano». Se però il numero dei vigili in organico al comando provinciale non desta preoccupazioni, rimane aperta la questione della mancanza dei capi reparto. Ce ne sono attualmente solo 5, decimati a seguito dei pensionamenti, a fronte dei venti previsti in pianta organica. «Sono i capi squadra che sopperiscono a questa carenza svolgendo le funzioni di un capo reparto – spiega Sabatino - la differenza tra le due figure risiede solo nella qualifica, ma confidiamo comunque di poter a breve far fronte anche a questa problematica». Anna Musacchio

IL PROBLEMA

La carenza di personale

Nella foto in basso il comandante dei Vigili del fuoco di Potenza, Aldo Sabatino. Accanto Dino Maldera, che lavora alla centrale operativa. In alto alcuni mezzi e in basso la pertica resa famosa da tanti film (Foto Andrea Mattiacci)

«NON siamo più nella situazione che si era verificata fino a quasi sei mesi fa, ma il comando risente ancora della carenza di personale qualificato». La denuncia di Nicola Cosentino, del coordinamento Cgil-Vvf Potenza, era già partita lo scorso novembre. «Dal punto di vista retributivo tutto è stato regolarizzato, ma resta ancora irrisolta la questione della carenza delle figure dei capi reparto sostituite impropriamente con figure con altre qualifiche. Si tratta infatti di sostituzioni che dovrebbero essere effettuate solo in caso di assenza o impedimento del primo». Le carenze di organico, non allarmati a detta del sindacalista, sono compensate dall’azione svolta sul territorio dai vigili volontari. «Una questione comunque rilevante è quella che riguarda i soggetti che, secondo il nostro statuto, sono temporaneamente non abilitati al soccorso e sono impegnati, ad esempio, nel settore della logistica o nelle sale operative; nella stessa provincia di Potenza sono ad 2 i capi squadra e 2 i vigili inabilitati che lavorano nella centrale operativa e che comunque creano una situazione di carenza. La speranza è che con i nuovi concorsi ma anche con l’apertura a breve della nuova sede del comando regionale, le cose possano andare migliorando. La nostra è una vita di sacrifici che spesso i cittadini non conoscono essendo abituati a vederci come i primi disponibili in caso di emergenza».

Dagli animali in pericolo al rischio chimico-biologico

Due minuti di tempo per prepararsi per piccoli e grandi interventi L’ALLARME scatta sempre dopo la chiamata al 115. In 3 e per turni di 12 ore rispondono alle richieste di intervento, che arrivano sulle 10 linee di soccorso. Domande di aiuto provenienti da tutta la provincia di Potenza e «talvolta anche dalla provincia di Salerno e Matera se chi chiama si trova sul confine». Il vigile Dino Maldera opera in centrale e spiega indicando i monitor con funzione touch screen che ha di fronte: «Quando la chiamata arriva viene registrata su un data base, poi ci si sposta sul secondo schermo sul quale è riportata

una piantina della provincia; su questa cerchiamo di incrociare la posizione dei mezzi di soccorso più vicini al chiamante e il luogo sul quale effettuare l’intervento». Due minuti il tempo massimo a disposizione della squadra di intervento per prepararsi. «Le chiamate si intensificano ovviamente d’estate, quando si moltiplicano le segnalazioni di incendi - continua Dino - ma ne riceviamo tante anche d’inverno quando il cattivo tempo, come nel caso del forte vento di questi giorni, crea disagi». Quella di ieri era però una mattinata tranquilla a detta del vigile: «Solo una richiesta di aiuto da parte di un individuo rimasto fuori casa e la segnalazione di un incendio che ha interessato un’auto a gpl in via dei Mille». Di richieste di intervento inusuali ne sono arrivate e «hanno riguardato

per lo più richieste di salvataggio di animali in pericolo – continua il vigile - non poco tempo fa ci hanno chiamato per salvare un cane caduto in un tombino o per un serpente infilatosi nell’areatore di una macchina». Non sono mancati neppure interventi importanti come quello effettuato lo scorso anno sulla PotenzaMelfi. «A seguito di un incidente stradale - racconta Dino - un’autocisterna diretta verso una fabbrica di Melfi ha perso per strada Tdi, una sostanza altamentetossica usataper assemblare la schiuma che riempie i sedili delle automobili. Il nostro nucleo NBCR (che interviene in caso di rischio Nucleare-BiologicoChimico-Radiologico) è riuscito ad operare con tempestività in una situazione in cui l’inalazione della sostanza poteva rivelarsi nociva anche

per chi si trovava a transitare sulla strada con la propria auto». Mai ai vigili del fuoco non sono destinate solo azioni eroiche siano queste svolte tra le fiamme o sui tetti a salvare gattini; ci sono anche pratiche da sbrigare e tanto studio. Delle prime, le pratiche, si interessa anche l’ufficio prevenzione. «E’ la sezione che si occupa di validare tutte quelle attività che richiedono l’approvazione dei vigili del fuoco, come ad esempio gli esercizi di distribuzione del carburante o la messa in sicurezza dei locali per gli spettacoli spiega il comandante Sabatino - poi abbiamo l’ufficio formazione che si interessa di ampliare le conoscenze del nostro personale maanche di organizzare corsi, ad esempio all’interno delle aziende, per formare figure di addetti antincendio».

BREVI POTENZA-MELFI

Piccolo incidente Traffico in tilt ANCORA n incidente, ieri, lungo la strada Potenza-Melfi. Fortunatamente, questa volta, senza gravi conseguenze. Nel pomeriggio di ieri, nell’incidente sono rimaste coinvolte, all’altezza di Potenza Nord (più o meno lungo la direttrice parallela alla contrada San Francesco) due autovetture i cui conducenti sono stati portati dagli operatori del 118 (immediatamente giunti sul posto pe ri soccorsi) all’ospedale San Carlo per i controlli e le medicazioni del caso. Tuttavia, fortunatamente, sembra che non abbiano riportato gravi danni. L’incidente, le cui cause sono in fase di accertamento, ha creato maggiori problemi, invece, alla circolazione stradale: a lungo il traffico sul tragitto è stato bloccato. In serata la circolazione era tornata normale.

COOPERATIVA

Stipendi in ritardo, presto sit in CGIL , Cisl e Uil (per il settore dei servizi pubblici) hanno inviato una lettera aperta al sindaco di Potenza, Santarsiero, al presidente del consorzio “cooperazione e solidarietà” e al presidente della cooperativa “Nasce un sorriso”, chiedendo un incontro urgente (con conseguente proclamazione dello stato di agitazione). Le tre sigle «dopo numerose richieste d’incontro con il sindaco di Potenza per discutere sui ritardi dei pagamenti alle cooperative e sulla mancata applicazione degli accordi presi con il dirigente - scrivono i rappresentanti sindacali delle tre sigle - proclamano lo stato di agitazione delle lavoratrici e avvisano la di un possibile sit-in programmato per la prossima settimana».

PROGRAMMI

Ogni settimana inviate squadre che si occupano del recupero dei manufatti artistici

Il nucleo Saf: l’impegno in Abruzzo MOLTI dei nostri operano ancora in Abruzzo a seguito del terremoto che ha colpito la zona. Sono i vigili del nucleo Saf, esperti nel soccorso alpino e fluviale che già in passato nelle regioni di Umbria e Marche hanno collaborato con le Sovrintendenze ai Beni Culturali e Ambientali per la messa in sicurezza delle opere architettoniche e artistiche di particolare importanza storica come torri, campanili, chiesefortezze. Letecniche apprese dagli stessi consentono di aumentare il livello di sicurezza dei soccorritori e migliorare il servizio offerto alla popolazione in particolare in quelle situazioni in cui, a causa dello specifico scenario incidentale, non sono utilizzabili i nor-

mali mezzi in dotazione. «Settimanalmente inviamo squadre di 3 o 4 unità - racconta il comandante Sabatino - che si stanno ora occupando del recupero di manufatti artistici, degli edifici pericolanti e del recupero tra le macerie dei beni appartenenti a quei soggetti che nel sisma hanno visto distrutte le proprie abitazioni». Un lavoro ben diverso quello che oggi svolgono in Abruzzo i vigili del comando provinciale rispetto a quello effettuato a poche ore dal sisma. «Subito dopo il terremoto abbiamo inviato sul posto 9 dei nostri uomini con quasi 4 mezzi. Il loro compito era quello di operare nell’emergenza soprattutto per il soccorso delle persone».

Lacorazza fa un primo bilancio IL presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, ha convocato per lunedì 11 gennaio 2010, la consueta conferenza stampa di inizio anno. Appuntamento alle 10, nella sala conferenze del Museo provinciale di Potenza, in via Ciccotti. La conferenza stampa sarà l’occasione per illustrare le attività svolte dall’ente nei primi sei mesi di consiliatura (Lacorazza si è insediato lo scorso giugno) e annunciare la programmazione futura dell’amministrazione.

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22 Potenza


23 L’ex assessore provinciale al Bilancio proposto per la poltrona di sindaco di Avigliano

Il Pd sceglie Vito Summa Nel centrosinistra ora la corsa è a due: saranno le Primarie a decidere AVIGLIANO - Il nome, adesso, c’é. Sarà Vito Summa a correre per il Partito Democratico alla candidatura a sindaco di Avigliano. Non una sorpresa, visto che quello dell’ex assessore provinciale al Bilancio nella Giunta Altobello era il nome più gettonato, all’interno del Pd. Ora, però, è arrivata l’ufficializzazione da parte del Direttivo, al termine del percorso individuato nelle scorse settimane e che ha visto un primo passaggio nel Coordinamento di sezione, chiamato a individuare le possibili candidature. Diventa dunque a due la corsa all’interno del centrosinistra per designare chi sarà candidato alla successione di Domenico Tripaldi alla carica di sindaco. Designazione che, ribadisce il Direttivo del Pd, dovrà avvenire attraverso le primarie che, afferma Summa «sono il nostro elemento fondativo, quello che caratterizza il Pd dalla sua nascita e sul quale ci giochiamo la nostra credibilità». E l’ufficializzazione del candidato del Pd era - spiega il segretario del Pd aviglianese Nicola Pace - «una necessità, di fronte alle altre forze delle coalizione,

L’ex assessore provinciale Vito Summa

che nella mancanza di un nostro candidato vedevano un pretesto per rispondere negativamente alla nostra richiesta di primarie». «Un Partito Democratico unito - continua Summa non ha nulla da temere: né le primarie, né tentativi di sabotaggio dei percorsi individuati. Abbiamo da tempo sottolineato il fatto che ci troviamo di fronte ad un quadro politico, all’interno del centrosinistra, del tutto nuovo. Immaginare quale possa essere il futuro prossimo al momento è inutile. Occorre rifuggire da ogni

ipotesi decisionale diversa dal tavolo individuato, ma nello stesso tempo è necessario ricomporre un rapporto con gli elettori e più in generale con l’intera comunità, anche attraverso l’individuazione di una serie di punti programmatici. Dobbiamo incominciare a lavorare senza sottovalutare il fatto che arriviamo da un percorso sofferto e da una condizione politica che ci impone di mantenere un rapporto con tutte le forze del centrosinistra. Molto dipenderà dalla capacità di mantenere unite le diverse

anime del Pd». Il Partito Democratico si presenterà dunque con un proprio candidato ai prossimi incontri delle forze del centrosinistra, e questo fa cadere una delle principali obiezioni avanzate da chi delle primarie proprio non vuol saperne, quella secondo la quale esse sarebbero nient’altro che un modo con il quale il Pd cercherebbe di risolvere i suoi problemi interni. Le prossime tappe del percorso interno del centrosinistra le indica il segretario democratico: «E’ necessario - afferma Pace - riconvocare immediatamente il tavolo della coalizione, invitando le altre forze a esplicitare la loro posizione. Si tratta di decidere se andare avanti su un percorso comune, e dunque con le primarie, oppure se avere una posizione autonoma, legata alla necessità di dare un taglio diverso alla coalizione ed all’amministrazione. Da parte mia, quella dell’utilizzo, come strumento decisionale, delle primarie è una scelta che intendo difendere fino in fondo: se alla prime difficoltà dovessimo fare passi indietro sulla strada della partecipazione, il destino del Pd sarebbe segnato». Giancarlo Tedeschi

L’attacco di Gianni Rosa (Pdl) all’attuale giunta comunale

«Il fallimento di Tripaldi: 15 anni di promesse non mantenute» AVIGLIANO - La campagna elettorale è davvero iniziata ad Avigliano. Gianni Rosa, vice coordinatore regionale del Pdl, attacca duramente la giunta Tripaldi, colpevole di dire «sempre le stesse cose, sempre le stesse promesse, sempre le stesse opere pubbliche in via di realizzazione, insomma una filastrocca natalizia imparata a memoria, che non c'è neanche bisogno di leggerla. Diventa un gioco semantico - attacca - perché se prendiamo le sue dichiarazioni di dieci anni or sono nulla cambia, se non i verbi, gli aggettivi e qualche slogan. Quello che è cambiato è solo il nome di qualche assessore e qualche consigliere più ovviamente i partiti della coalizione per causa di transumanze partitiche e cambiamenti di casacca, ma restando sempre nella sonnolenza politica. In effetti, nulla cam-

bia nell'amministrazione in quanto ad Avigliano tutto è fermo da 15 anni, a parte il costante regresso che vede sprofondare la nostra cittadina sempre più in basso». Secondo l’esponente del Pdl, «a ogni conferenza stampa parla delle solite opere da completare come il polivalente che ormai risale a metà degli anni ottanta, il "palazzotto dello sport" che, senza essere Nostradamus e scrivere Le Centurie, sappiamo che rimarrà l'ennesima incompiuta, la tensostruttura ereditata dalle vecchie amministrazioni del secolo scorso sempre incompleta e fatiscente, il centro di neuroscienze sbandierato e scomparso nell'oblio delle burocrazie. Poi le solite litanie di piccoli interventi sui tratturi che loro chiamano strade, mettendo solo qualche pezza di asfalto come nel ca-

so della Santa Tecla - Paoladoce, qualche piccolo intervento nelle vie cittadine destinate ad essere vanificate dalle prime piogge o nevicate e mi fermo qui, è inutile la lista chilometrica che riguarda ogni aspetto di questa pessima amministrazione. Il fatto grave è che gli esponenti dei partiti del centrosinistra aviglianese tutti tacciano, nel bene e nel male, mentre alle spalle parlano male. Il centrosinistra ad Avigliano ha fallito che il nuovo candidato sindaco si chiami Donato Salvatore o Vito Summa. Ha fallito perché Avigliano è regredita. Ma Avigliano vuole tutto ciò, merita tutto questo? Ai nostri concittadini aviglianesi la scelta tra un gruppo di potere improduttivo e logorato e un'alternativa democratica rappresentata dagli uomini del Popolo della libertà».

Caritas di Pietragalla: positivo bilancio in termini di soddisfazioni PIETRAGALLA - L'anno appena trascorso è stato decisamente impegnativo ma la tempo stesso ricco di soddisfazioni per quanto concerne l'attività della Caritas Parrocchiale di Pietragalla la cui sede è in via Roma, 10, guidata dal parroco del paese Don Tonino Cardillo che si avvale della stretta e fattiva collaborazione del referente pietragallese della struttura Giuseppe Lichinchi. Basti dire il grande impegno indirizzato verso la popolazione abbruzzese all'indomani del sisma del 6 aprile quando furono inviati grandi quantitativi di generi di prima necessità raccolti sul territorio comprensoriale pietragallese. L'attività a favore dei più bisognosi residenti sul territorio municipale ha avuto un grande sviluppo nel mese di dicembre 2009 con tutta una serie di iniziative. Nella prima settimana del mese appena trascorso è stata effettuata una raccolta di generi alimentari

presso i negozi dislocati sul territorio da consegnare ai cittadini meno abbienti a cui ha fatto seguito nei giorni successivi la giornata della condivisione. Inoltre ci sono state delle giornate specifiche come quella dedicata al disabile, le visite agli ammalati, l'incontro con l'Unitalsi e alla vigilia di Natale l'incontro presso la casa di riposo per anziani di Pietragalla a cui ha preso parte il vescovo della diocesi di Acerenza Giovanni Ricchiuti. E' un bilancio della attività che si è svolta in tutti i mesi del 2009 estremamente positivo tenuto conto che gli incontri con chi soffre e vive in condizioni non facili sono stati continui e frequenti durante tutte le cinquantadue settimane del 2009 e ciò rappresenta un slancio ulteriore per proseguire lungo questo significativo percorso naturalmente anche per il 2010. Antonio Bevilacqua

Filiano, il centrosinistra si prepara alle elezioni

Si avvicinano le amministrative di marzo

FILIANO - Tempo di campagna elettorale anche a Filiano, dove attualmente c’è il commissario straordinario Francesco Mauceri, nominato in seguito alle dimissioni del sindaco Leonardo Santarsiero. A giocare un ruolo molto forte in questa scelta, il cambiamento degli equilibri politici regionali e, in particolare, la decisione di Aurelio Pace di presentarsi come candidato alla presidenza della Provincia di Potenza nelle fila del centrodestra. Una presa di posizione che ha modificato, di conseguenza, i precedenti equilibri politici all’interno dell’amministrazione e del consiglio comunale di Filiano. Nei giorni scorsi si è riunita l’assemblea degli iscritti del Partito Democratico di Filiano che - come spiega Rocco Zaccagnino, commissario per il Circolo PD «ha sviluppato un’ampia analisi e una partecipata discussione in merito alle soluzioni politiche e amministrative da proporre ai cittadini nella prossima scadenza elettorale del mese di marzo. Una proposta amministrativa seria e credibile deve mettere al primo posto la collettività, deve porsi come obiettivi la coesione territoriale e la realizzazione di un clima di serenità politica ed amministrativa, individuando candidati seri e affidabili al fine di gestire al meglio i servizi comunali essen-

ziali e di saper cogliere le opportunità necessarie per lo sviluppo del nostro territorio. La nostra comunità merita una classe dirigente politica ed amministrativa che, superando le rigidità, sappia confrontarsi e mettere il bene e la prospettiva che si vuole dare al proprio paese al primo posto; questo nel rispetto delle pur legittime aspirazioni personali». Le ultime elezioni provinciali «hanno confermato - continua Zaccagnino la forza del centrosinistra di Filiano, con una percentuale di consensi superiore al 68%. Elemento positivo di non minore importanza è stato il “clima di festeggiamento e condivisione” che ha accompagnato il successo delle provinciali: una comunità che si unisce sotto la proposta del centrosinistra. Vi è la necessità di far ritornare quello spirito e quel clima. E’ tempo che i partiti (veri strumenti di partecipazione democratica) e la politica si riapproprino del ruolo e delle responsabilità che loro competono». Per questo l’assemblea invita le forze di centrosinistra, ufficialmente costituite sul territorio comunale, «a manifestare la propria disponibilità alla formazione della lista; questo entro un termine congruo che - in considerazione delle scadenze ravvicinate - si ritiene valutabile in una decina di giorni».

A Oppido un servizio del Comune: domande fino al 16 gennaio

In aiuto degli anziani OPPIDO LUCANO - Inizio di 2010 a Oppido Lucano con un pensiero alle persone anziane con patologie gravi o portatrici di handicap fisici. Il Comune di Oppido Lucano ha pubblicato un avviso riguardante l'attivazione di un servizio di tele-assistenza, articolato in Tele-soccorso e Tele-controllo, attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno, beneficiando di un finanziamento a valere sul Fondo Lire Unrra del ministero dell'Interno. A pubblicarlo sono stati il sindaco di Oppido Lucano, Rocco Pappalardo, e l'assessore ai Servizi Sociali Michele Lioi. Il servizio, predisposto per la sicurezza di tutti e in particolar modo di quelle persone che per età, per problemi di salute permanenti o transitori, per particolari condizioni ambientali, sociali o altro non si sente sicuro e necessita di garanzie di protezione, sarà offerto a persone con età superiore ai sessan-

tacinque anni affette da patologie gravi o portatici di handicap fisici, escluse patologie invalidanti da un punto di vista psichico e cognitivo. Il numero massimo di richieste non supererà le dieci unità ed è per questo che i cittadini interessati, in possesso dei requisiti potranno presentare domanda al Comune di Oppido Lucano entro e non oltre le 11 del 16 gennaio 2010. Nel caso in sui le richieste dovessero superare le dieci unità, l'amministrazione Comunale provvederà a redigere l'apposita graduatoria in base alla certificazione Isee del nucleo familiare. Ulteriori informazioni potranno essere reperite presso la Cooperativa Sociale “Rete Telematica” al num. 0971/45455 o presso la Cooperativa Sociale “Promozione 80” al num. 0971/748099. Rocco De Rosa

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Sabato 9 gennaio 2010


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Vincenzo Folino, consigliere regionale del Pd, interviene sulla situazione di Tito scalo

«Non aggiungere veleno ai veleni» Nelle prossime settimane verrà promosso un confronto pubblico con tutti i soggetti SULLA questione dei cosiddetti “Veleni di Tito” riceviamo e pubblichiamo la lettera del consigliere regionale del Pd, Vincenzo Folino. Destinatario principale della missiva è il segretario dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti, che da mesi si occupa della vicenda. Le parole a vanvera e lo scandalismo mediatico aggiungono veleno sociale ai veleni fisicamente presenti nell'area industriale di Tito. I problemi ambientali e di inquinamento di questa importante area industriale alle porte della Città di Potenza vengono da molto lontano e sono di rilevanza tecnica ed economica notevole tale che l'area industriale di Tito viene individuata sito interesse nazionale dal Decreto ministeriale 468 del 18/09/2001 e le somme occorrenti per la bonifica definitiva e totale sono state, nel corso degli anni, stimate in circa 30 milioni di euro. Queste risorse seppur inserite in un Programma Straordinario per il recupero economico e produttivo dei siti industriali inquinati

Lo stabilimento dell’ex Liquichimica di Tito scalo

approvato dal Cipe con delibera n°166 del 21/12/2007 e delibera n°61/2008, a tutt'oggi non sono state rese disponibili dal governo nazionale, nonostante lo stesso governo si sia in parte rimangiato gli impegni precedenti proponendo un nuovo programma che riguarderebbe interventi per 26 siti di rilievo nazionale sui 52 dichiarati, ipotesi avversata dalla Regione Basilicata, all'epoca da me rappresentata, nell'apposito comitato degli assessori

alle attività produttive, che ha sempre ritenuto di essere nelle condizioni di procedere all'intervento su entrambi i siti inquinati (l'altro è quello della Val Basento) con le risorse che spetterebbero alla Regione Basilicata. In ragione del mio precedente impegno di governo e per doverosa sensibilità verso le nostre comunità, ed in particolare verso quella di Tito, ho esercitato il dirittodovere di seguire l'audizione del sindaco e degli ammini-

stratori di Tito in V Commissione Consiliare, dando merito all'impegno della On.le Zamparutti (eletta in parlamento anche con il mio voto) e di quanti i questi mesi hanno riportato all'attenzione delle istituzioni la necessità di procedere nella bonifica e superare lo stallo che si è profilato per responsabilità del governo nazionale. Il Consorzio Asi di Potenza e la Regione Basilicata però hanno esercitato un protagonismo positivo attuando

negli ultimi anni diversi interventi con la spesa di oltre 4 milioni di euro in raccordo con il Ministero dell'Ambiente che ha la titolarità in relazione alla messa in sicurezza, monitoraggio e bonifica del sito, mediante apposite Conferenze di servizi alle quali partecipano i diversi enti interessati. Rimane tuttavia la necessità di: 1) continuare nelle attività di bonifica della falda acquifera, come sta già facendo la ex Daramic per quanto di sua competenza e proseguire con analoga attività del Consorzio Asi sulla restante parte; 2) operare lamessa in sicurezza del bacino fosfogessi all'interno dell'area ex Liquichimica con la massima urgenza. 3) prevedere la definitiva bonifica del sito valutando diverse opzioni, con particolare riguardo a quelle di più rapida ed economica attuazione, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni esercitate dagli enti interessati in sede di conferenza di servizio al Ministero dell'Ambiente. Fermo restando la necessità che il governo nazionale

renda disponibile le risorse finanziarie occorrenti per la bonifica ed il recupero produttivodei duesiti diinteresse nazionale (Tito e Val Basento) risulta del tutto opportuno che il governo regionale della Basilicata in analogia a quanto già avviato recentementeper laValBasento, metta a disposizione la propria quota di risorse finanziarie (50%) invitando il governo a fare altrettanto per eseguire gli interventi di cui ai tre punti precedenti, peraltro in parte previsti dal Programma triennale delle opere pubbliche del Consorzio industriale di Potenza, anche perchè le imprese ed i cittadini non possono aspettare all'infinito. Nelle prossime settimane il Gruppo PD della Regione Basilicata promuoverà un confronto pubblico plurale con tutti i soggetti interessati per un ulteriore approfondimento delle questioni e delle soluzioni. Questo è il dovere della politica, le offese ingiuriose dell'illustre “toghista” lucano sono rispedite al mittente. Vincenzo Folino consigliere regionale del Pd

Muro Lucano: una società che investe sull’energia alternativa

Il mini eolico diventa una scommessa per un gruppo di giovani imprenditori MURO LUCANO - Le energie rinnovabili come fonte di guadagno, in un'ottica meramente riconducibile al rispetto dell'ambiente. Una delle scommesse su cui puntare, ma nella consapevolezza che l'informazione e la conoscenza delle tematiche concernenti tale ambito, raffigurano l'unico mezzo per poter rendere plausibile un investimento sia in termini economici, sia in capitale umano, in un territorio come quello lucano, in cui le materie prime, quali sole e vento, certamente non mancano. L'idea imprenditoriale partorita da sei giovani muresi, che hanno formato una società, il cui nome avvenieristico “Dage energy & progress srl” è tutto un programma, parte proprio dal presupposto di investire sull' energia prodotta da fonti alternative agli idrocarburi ed altri agenti altamente inquinanti. La “Dage energy & progress srl” l'altra sera, presso la sede della Comunità Montana Marmo Platano, ha organizzato un convegno esplicativo, in cui l'ingegnere aerospaziale e Professore Associato presso il Dipartimento di progettazione aeronautica dell'Università Federico II di Napoli, Domenico Coiro, ha illustrato le potenzialità che il minieolico in particolare e tutte le fonti di energia rinnovabile in generale, potrebbero esprimere. Nella fattispecie, il Professore Coiro ha sottolineato la duttilità del mini-eolico, in quanto strumento accessibile a tutti e nello specifico ha parlato

delle prospettive economiche, riferendosi all'autosufficienza nella gestione della fonte energetica e della possibilità di accedere alla tariffa omnicomprensiva, per la cessione dell'energia alla rete nazionale. Costituire una smart-grid di minicentrali, anziché concentrarsi esclusivamente su mega contenitori invasivi e controproducenti dal punto di vista dell'impatto ambientale, dovrebbe comporre il live motive di

pubbliche amministrazioni e istituzioni politicamente attente alla conservazione delle proprie peculiarità naturalistiche. All'incontro erano presenti anche i Sindaci del Marmo Platano e l'Assessore alle Attività Produttive, Straziuso, che, nel suo intervento, ha elogiato l'iniziativa promossa, invitando i convenuti a recepire approfonditamente le problematiche riguardanti l'eterogeneo mondo delle fonti

Satriano, un segnale stradale pericoloso SATRIANO - Una curiosità sulla segnaletica di Satriano di Lucania è stata segnalata da Tonino Iallorenzi, del gruppo consiliare “Satriano insieme”. «C’è una stradina scrive - via Casale nuovo, stretta, come tante stradine, strette che si trovano nei paesini, presepe,di Basilicata. La strada è a senso unico, a scendere. Si innesta, alla fine del rapido percorso, dopo un’attenta guida per evitare gradini, spigoli o fioriere che arricchiscono e arredano le nostre viuzze, con corso Trieste, unica strada satrianese relativamente larga, ma anch'essa da alcuni mesi a senso unico. Ebbene alla fine della strada compare il cartello di divieto, per chi volesse risalirla in senso contrario. Tutto nella norma? No, nel nuovo piano traffico non c’è una cosa secondo

norma, o secondo consuetudine. Ecco perché sotto il canonico cartello di divieto compare la scritta: “Eccetto residenti”. Chi glielo dice a quelli che scendono che sta per salire una macchina in senso contrario? Anche se è una macchina di residenti, non minimizzagli esitidi un probabile incidente. Forse, hanno previsto, come agli inizi dell'ultimo secolo la presenza di uomini a piedi».

rinnovabili, in virtù del fatto che la soluzione energetica, per la sua complessità e molteplicità di aspetti, deve essere contestualizzata ed attentamente esaminata. I giovani muresi credono in uno sviluppo ecocompatibile e investono il proprio futuro sulla ricerca di soluzioni alternative per fare impresa. Sta alla sensibilità di Governi, Regioni, Comuni e privati accettare la sfida. Giovanni Petilli

Pale eoliche

Il Comune di Muro lancia una società per gestire i servizi MURO LUCANO - Il Comune di Muro Lucano lancia l’Asm: una società per azioni a totale capitale pubblico per la gestione di servizi legati all’energia, al sociale, alla cultura, al turismo, all’igiene urbana e ambientale sino alla manutenzione del territorio. Primi passi per l'Asm (Ambiente-Servizi e Mobilità) così come annunciato dal primo cittadino Gerardo Mariani nel corso del summit dei 10 sindaci dell'area del mese scorso. «La società ha per oggetto la gestione di tutti i servizi - ha detto il sindaco Mariani - e le attività che la legge non riservi alla competenza sanitaria. Potranno essere soci enti e consorzi pubblici. Ne èsocio fondatore il Comune di Muro Lucano. Si punta ad una società di servizi come vuole la finanziaria 2010. Si chiederà anche un'Accordo di Programma Quadro alla Regione e allo Stato. Il capitale sociale è stabilito in 10 mila azioni da 1 euro. La durata è fissata sino al 31 dicembre 2050. Un'azione che favorirà la creazione di società di scopo e che, già all'indomani del primo avviso lanciato nel corso della conferenza dei sindaci del Marmo Platano-Melandro, ha fatto raccogliere i primi frutti». «Una proposta preliminare per l'installazione di

sistemi di risparmio energetico è giunta in Municipio - ha proseguito Mariani - e dai primi dati in possesso il risparmio complessivo annuale è di 185 mila euro pari al 60 per cento circa della bolletta che il Comune oggi consuma». Intanto la società Asm potrà compiere operazioni immobiliari, industriali, commerciali, finanziarie e mobiliari inclusa la prestazione di garanzia, nonché assumere partecipazioni in enti, associazioni, consorzi, società a capitale pubblico misto o privato sia in Italia e sia all'estero. La società potrà operare in regime di concessione e partecipare ad appalti pubblici nonché eseguire servizi per conto di organismi pubblicie privati.«Si puntaall'Asm- hasottolineato Mariani - per lo smaltimento di tutti i tipi di rifiuti inteso nelle diverse fasi di conferimento, raccolta e operazioni di trasformazioni per la rigenerazione, il riciclo e l'innocuizzazione dei rifiuti. Ed ancora ai servizi di igiene urbana ed ambientale. Ma c'è di più. Anche la riscossione dei tributi inerenti i servizi ad essa assegnati alla produzione, trasporto e vendita di energie nelle forme consentite dalla legge sino all'istituzione di corsi di formazione professionali».

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Sabato 9 gennaio 2010


25 La Perla del Tirreno dipende dal ripetitore di Policastro. I cittadini scrivono a Rai Way

Maratea isolata dal digitale Da quando la Campania è passata sulla nuova piattaforma sono iniziati i problemi MARATEA - Disservizi sul digitale terrestre: i cittadini chiedono che il problema sia risolto informando gli organi preposti. Alcuni cittadini hanno intenzione di inviare una lettera a Rai Way, la società che si occupa degli impianti e delle infrastrutture di trasmissione e diffusione televisiva e radiofonica della Rai. Dal 15 dicembre a Maratea tutti i cittadini lamentano una totale o quantomeno parziale assenza di segnale, tanto da rendere invisibile la maggior parte dei canali televisivi tra cui anche la Rai. In questi giorni inoltre il segnale è intermittente e questo penalizza soprattutto le emittenti Locali che vivono grazie alla pubblicità oltre che giungono notizie da altri comuni del Golfo di Policastro, sia calabro che campano, che stanno vivendo la stessa situazione. L'intento è di segnalare e denunciare i gravi disagi a cui sono sottoposti da diverso tempo numerosi cittadini della Perla del Tirreno che riscontrano enormi difficoltà nella corretta ricezione dei programmi Rai. Molti utenti di Maratea, per le particolari caratteristiche del territorio ricevono il segnale Rai dalla Campania che, com'è noto, ha già effet-

L’iniziativa è promossa dalla Coldiretti

SAN COSTANTINO ALBANESE

Giornata del ringraziamento Domani cerimonia a Moliterno

Manette per due ladri SI SONO introdotti notte tempo nel bar del centro di San Costantino Albanese con l’intento di rubare. Dal negozio hanno esportato un computer portatile, il denaro presente nella cassa e diversa merce esposta. Peccato per loro che i carabinieri, allertati da una chiamata, li stavano aspettando. Li hanno sorpresi mentre cercavano di occultare la merce rubata all’interno di un’Opel corsa e per i due giovani, entrambi originari della provincia Matera, sono scattate le manette con l’accusa di furto aggravato in concorso. La refurtiva, recuperata, è stata riconsegnata al legittimo proprietario, mentre i due giovani, al termine degli accertamenti, venivano dichiarati in stato di arresto e posti a disposizione dell'autorità giudiziaria. Continuano dunque i controlli dei carabinieri finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati predatori.

tuato il passaggio dal sistema analogico a quello del digitale terrestre. Nonostante molti di questi cittadini si siano comunque muniti, acquistando gli appositi decoder per il digitale terrestre o siano già forniti di televisori già predisposti di decoder integrato, non riescono ugualmente a vedere correttamente i programmi Rai, mentre in molti casi non hanno particolari difficoltà nella ricezione delle emittenti private. Appare particolarmente iniquo e

oggetto di vibrate proteste da parte dei cittadini, il fatto che numerose famiglie che regolarmente pagano il canone e che oltremodo si sono sottoposte ad ulteriori spese per poter adeguare i propri strumenti di ricezione, pur non essendo ancora la regione Basilicata passata al digitale terrestre, non possano usufruire dell'importante servizio pubblico televisivo della Rai. Chiederanno con forza, pertanto, facendosi interpreti dei sentimenti di molti concittadi-

ni, che si sentono considerati consumatori di “Serie B” e che per tale motivo sono fortemente indignati, che Rai Way disponga al più presto dei necessari accorgimenti tecnici e disponga al più presto le strutture necessarie affinché tutti i cittadini di Maratea possano regolarmente usufruire della ricezione dei canali della Rai e non siano ulteriormente penalizzati vedendo negati i propri diritti. Emilia Manco

San Chirico, grande successo per il ritorno del Canta Raparo SAN CHIRICO RAPARO - Grande ritorno per il Canta Raparo che, dopo una pausa decennale, ha richiamato numerosi giovani cantanti della Val D'Agri per la sua 19esima edizione. Tanti i partecipanti, tutti indistintamente sostenuti da un pubblico caloroso che ha voluto premiare la voglia di partecipare, che si sono esibiti nelle tre serate dell'iniziativa, organizzata da Salvatore Durante, Francesco Durante e Giuseppe Gresia con il patrocino dell'amministrazione comunale e della Comunità Montana Alto Agri. Ed è Orofino Antonella che si aggiudica il primo posto, a seguirla Salvatore Graziano da Sant'Arcangelo che sale sul secondo gradino del podio e medaglia di bronzo per Ceneri Adele di Castronuovo di Sant'Andrea. Per tutti a sorpresa la possibilità di partecipare in maniera diretta alle prefinali del Disco D'oro che ogni anno si tiene a Villa D'Agri. Assegnati anche il premio critica alla sanchirichese Mariella Dammiano, il premio voce a Caterina Romeo e Francesca Briamonte di Sant'Arcangelo, il premio simpa-

Una foto della manifestazione

tia a Totaro Rosa e quello interpretazione ad Antonio Fanelli e Rocco Merlino. Un finale esplosivo che ha riservato non poche sorprese da parte del mae-

stro Luigi Volpe, organizzatore del Disco D'oro che durante la manifestazione ha scelto gli artisti che potranno accedere direttamente alle pre-finali della manifestazione, e quelli che potranno prendere parte alle selezioni. Una serata quella delle pre-finali che si tinge di sanchirichese anche per i presentatori, con la scelta di portare sul palco valdagrino la coppia che ha dato verve alle tre serate del Canta Raparo, Annalisa Morano e Vincenzo Cirigliano. Tanti gli ospiti che hanno allietato le serate, dal gruppo teatrale “Attori per caso” di Roccanova, senza dimenticare i piccoli protagonisti cioè i bambini che hanno reso speciali i primi due appuntamenti con esibizioni all'insegna della genuinità e spontaneità. Si chiude così il sipario sulla manifestazione canora che, si spera, possa riconquistare il posto di appuntamento fisso ed importante che ha sempre avuto nel calendario delle festività natalizie sanchirichese, un modo per ritrovarsi, confrontarsi con la musica e perché no divertirsi. Francesca Gresia

Una panoramica di Moliterno

MOLITERNO - Domani avrà luogo nel centro valligiano, la Giornata del Ringraziamento dell'agricoltura. Organizzata dalla Federazione Lucana della Coldiretti, il programma prevede alle 9 nella villa comunale il concentramento dei mezzi agricoli che giungeranno da tutta la valle dell'agri. Da qui, dopo aver sfilato per le strade della cittadina, si porteranno presso la chiesa madre, dove S.E. monsignor Francesco Nolè, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro, coadiuvato dal parroco don Domenico Mastrangelo, officerà la santa messa. Nel corso della stessa, rappresentanti degli agricoltori porteranno all'altare offerte proprie del mondo agricolo. Al termine della funzione S.E. il Vescovo benedirà singolarmente ogni mezzo agricolo presente. Nella villa comunale, poi, sarà presentato il formaggio pecorino dell'azienda agricola Domenico Petrocelli di Grumento Nova, vincitore del premio “Grolla d'oro - Formaggi d'autore 2009 - miglior formaggio pecorino”. Al solito prevista una presenza numerosa da parte degli agricoltori. La Giornata del Ringraziamento, difatti, è una ricorrenza a cui l'intera categoria tiene in modo particolare. Istituita nel 1955 nel tempo si è tra-

sformata in un incontro che, se da un lato vuole far rivivere le antiche tradizioni agricole, dall'altro rappresenta un momento di ringraziamento verso Dio per i frutti del lavoro nei campi. Il mondo agricolo, d'altro canto, è fortemente impegnato nei confronti dei consumatori, offrendo loro un prodotto di alta qualità che ne rispetta soprattutto la salute. Il tutto a fronte di un mercato che guarda soprattutto al ritorno economico. Una giornata che anche quest'anno assume un significato particolare in considerazione, soprattutto, del difficile momento che sta attraversando l'agricoltura locale, stretta dai crescenti costi di produzione e dalla difficoltà d'inserire nei mercati prodotti di qualità quali quelli lucani. E proprio per superare questo difficile momento la Coldiretti ha predisposto da qualche tempo un progetto denominato “Campagna Amica”. Con tale iniziativa l'associazione intende sviluppare un dialogo aperto con i consumatori per garantirne la libertà di scelta dei prodotti, fornendo trasparenza sulle etichette, garanzia sull'origine e rintracciabilità. La manifestazione si concluderà, come da tradizione, con una degustazione di prodotti tipici curata dalla stessa Coldiretti. ge. te.

MARATEA: SCUOLA IN LUTTO

PIOT NEL LAGONEGRESE

VIGGIANELLO: CORPO FORESTALE

APPALTATA LA SP 4

Muore il preside Cernicchiaro

Confindustria capofila dei privati

Abusivismo: una denuncia

Soddisfatto Libonati

MARATEA - Si è spento Josè Cernicchiaro preside dell'Istituto Statale di Istruzione Superiore di Maratea. «La prematura scomparsa del preside, lascia un vuoto incolmabile nella nostra Città». E' quanto afferma il primo cittadino di Maratea, Mario Di Trani, che aggiunge «nel farmi interprete dell'emozione che ha suscitato tale triste evento nel cuore di tutti i marateoti e di quanti l'hanno conosciuto e con l'intento di fermare nella nostra memoria le virtù umane, sociali e culturali del Prof. Josè Cernicchiaro ho ritenuto firmare l'Ordinanza con la quale ho disposto il “lutto cittadino” con l'esposizione delle bandiere a mezz'asta sugli edifici pubblici e l'invito a tutte le attività a fermarsi nelle ore comprese tra le ore 14.30 e 16.30 del 7 gennaio. e. m.

I PARTNER privati (Confindustria, Api, Confesercenti, Cia, Coldiretti, Confartigianato, Cna) del Piot denominato Appenino Lucano-Val d'Agri -Lagonegrese hanno individuato la Confindustria capofila per la partership privata che si affianca a quella pubblica individuata in precedenza nel Comune di Lagonegro. La decisione - si sottolinea in una nota congiunta delle associazioni professionali promotroci del Piot zonale - completa la fase metodologica del progetto che sarà a breve candidato a finanziamento della Regione per i Progetti integrati di offerta turistica. Per l'area sud essa ha una valenza di maggiore rilievo per due motivazioni: le risorse naturalistiche, paesaggistiche, culturali e la cooperazione pubblico-privato risponde ad una scelta strategica nella progettazione dei Piot.

VIGGIANELLO - Denunciata una persona per abusivismo edilizio in zona Zps all'interno del Parco nazionale del Pollino. Il personale del comando stazione del Corpo Forestale di Viggianello, alle dirette dipendenze del Coordinamento territoriale di Rotonda diretto dal vicequestore aggiunto Forestale Francesco Alberti, a seguito di accurate indagini volte a prevenire e reprimere reati contro il patrimonio e l'ambiente naturale, ha denunciato alla procura della repubblica di Lagonegro una persona per aver realizzato un muro di contenimento in calcestruzzo cementizio. I fatti sono accaduti in località Ficarelle, che ricade in zona 2 del Parco nazionale del Pollino, in zona a protezione speciale denominata “Pollino - Monte Alpi”. e. m.

Soddisfazione è stata espressa dal capogruppo dei Democratici e Cattolici alla Provincia di Potenza, Vincenzo Libonati per la pubblicazione del bando relativo alla gara d'appalto indetta dall'Ente per l'affidamento dei lavori di “sistemazione della s.p.n. 4 del Pollino”. «Nel cronoprogramma del progetto definitivo dell'opera- ricorda Libonati- era previsto l'appalto entro il 26 agosto 2008, data non rispettata per questioni prettamente burocratiche». Da parte di Lacorazza e Valluzzi - aggiunge Libonati, ringraziandoli pubblicamente- «sono giunte le rassicurazioni necessarie in base alle quali, entro la fine dell'anno appena trascorso, sarebbe stato emanato il bando per la realizzazione dell'arteria».

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Parte la campagna di sensibilizzazione sui rifiuti

Il cordoglio dell’ordine dei giornalisti

Il Comune di Rionero invita a “pensare differenziato”

Un premio intitolato alla memoria di Beniamino Placido

RIONERO - Ci sono novità importanti per i cittadini di Rionero. E’ partita la campagna “Pensa differenziato” che contribuirà a rendere la città più pulita e vivibile. Il sistema di raccolta rifiuti dopo un lungo periodo di assenza di una vera e propria messa a regime ha finalmente trovato una sua collocazione. La raccolta rifiuti a Rionero è stata assegnata con un gara pubblica, l’autunno scorso, al consorzio Seari con sede nella Valle di Vitalba. Prima di questo cambiamento la società che gestiva i rifiuti non era tenuta a garantire la raccolta e lo smaltimento dei materiali ingombranti e durevoli. Il servizio non era ottemperato nel capitolato di gara. Così ad ogni necessità il comune doveva provvedere allo smaltimento con costi e tempi d’attesa elevati. Nel nuovo bando, invece, è previsto che la società vincitrice prenda in gestione anche il servizio di raccolta degli ingombranti e dei durevoli con tutte le responsabilità conseguenti. “Questo risultato è il frutto di una progettazione di giunta che parte dall’ascolto delle esigenze

Rionero

dei cittadini in accordo con le esigenze economiche dell’ente notevolmente ridotte da finanziarie capestri” spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Pinto. Un progetto partito su sollecitazione dell’assessore all’Ambiente Emilio Sacco con la collaborazione del geometra comunale

L’inaugurazione è prevista per questa sera

Melfi, taglio del nastro per la mostra dedicata alla famiglia Aquilecchia MELFI - E’ prevista per questa sera - con inizio alle 17 - l’inaugurazione della mostra documentaria “Le carte della famiglia Aquilecchia nell'archivio storico Branchini”. Una mostra allestita presso le storiche sale del Museo Civico della città, “Palazzo Donadoni”, con la preziosa collaborazione della Soprintendenza Archivistica per la Basilicata e della Associazione Culturale Mediterranea 2000. Una occasione per avviare, anche nel nostro Comune, un importante processo di valorizzazione del materiale documentario locale operando, così, quel salto qualitativo della

RIONERO - Molti di loro aderiscono alle iniziative culturali del CinClub De Sica, ma per molti mesi dell'anno vivono fuori. Durante il periodo natalizio si registra una maggiore concentrazione di giovani, che rientrano per le Feste dagli abituali luoghi di lavoro e di studio. E dall'Epifania in poi, tutto rientra nella consuetudine, a centinaia (a migliaia forse) vanno via, ritornano nelle proprie sedi, al centro e al nord. Ne incontriamo alcuni di loro, per scambiare qualche impressione sul pensiero corrente, sui sogni ancora in bilico e soprattutto sui bisogni, legati al lavoro, alla precarietà, alla stabilità che manca e che si ricerca spasmodicamente. Con una certa ansia, per il bisogno di autonomia che si sviluppa passati i venticinque anni, specie dopo

cosiddetta politica culturale che trasformi, come suggestivamente è stato scritto, gli archivi storici “da necropoli a laboratori”. «Rivitalizzare le testimonianze del passato - si scrive nella nota - attraverso l'ordinamento archivistico, infatti, significa far cessare ai documenti di essere semplici oggetti per divenire simboli che permettono di penetrare aspetti nuovi della cultura e della vita storica delle comunità». E' con questo spirito che la mostra si propone alla collettività, soprattutto quella melfitana. L’allestimento sarà visitabile sino al 31 gennaio 2010.

Enzo Di Toro per il bando di gara. I materiali ingombranti come poltrone e divani, materassi, lastre di vetro intere e specchi, damigiane, reti per letti, mobili vecchi e quelli durevoli come frigoriferi, lavastoviglie e lavatrici, televisori, computer, videoregistratori, forni elettrici, Hi - Fi,

stampanti, saranno presi in carico dalla Seari. L’invito è a non buttarli per strada, creando problemi estetici e soprattutto ambientali, ma a telefonare al numero 0972 715262 così i responsabili del servizio provvederanno al ritiro. «L’obiettivo - prosegue Pinto - è di sensibilizzare e rendere i cittadini compartecipi della pubblica amministrazione per avere una città più pulita». Questo è il primo step sulla raccolta differenziata, quella vera e propria da fare a casa è in itinere. Si prevede che nei prossimi mesi possa partire e con essa ci sarà anche il cambio dei cassonetti visto che quelli presenti sul territorio non sono idonei per la distinzione dei materiali. In oltre è previsto un progetto sperimentaledi raccolta differenziata porta a porta nel centro storico. I cittadini metteranno davanti la porta i secchi con colori e contenuti diversi ed i responsabili provvederanno al ritiro. Il tutto per evitare di gravare con il peso dei grossi camion sul suolo del centro costellato da un fitto reticolo cantine. Lucia Nardiello

RIONERO - La scomparsa il 6 gennaio dell’illustre concittadino rionerese Beniamino Placido è rimbalzata su tutti i media di informazione. Anche il comune di Rionero, sua città natale si associa al lutto che ha colpito la famiglia con l’ affissione di un manifesto e lancia un’idea: la creazione di un premio da dedicare alla memoria. «Affinché anche la sua città natale possa testimoniare la sua gratitudine ad una delle figure più importanti del panorama culturale italiano e non solo, è nostro intendimento all’interno della costituenda “FondazioneG. Fortunato” prevedere un premio speciale intitolato alla figura poliedrica di Beniamino Placido» fa sapere l’assessore alla Cultura e vicesindaco Vito D’Angelo. Che si tratti di un premio letterario non è ancora stabilito certo è che sarebbe davvero un bel modo per ricordare questo grande uomo nella sua terra, visto che la sua scomparsa non ha destato particolari manifestazioni. «Saggista, scrittore,voce unica ed originale del panorama culturale italiano, indagatore sempre attento alla trasfor-

Rionero, Giovanni Chieppa sollecita il rimpasto della giunta RIONERO - E’ polemica sulla giunta Placido. A sferrare colpi è l’ex assessore alle Attività Produttive, ora consigliere comunale dell’Italia dei Valori Giovanni Chieppa. “Sinceramente non ho ancora capito che cosa stia facendo il sindaco di Rionero in materia di rimpasto della Giunta comunale” si chiede. “Prima di natale ci sono state delle riunioni con i partiti della maggioranza di centrosinistra. L’Idv era assente visto che il segretario cittadino non è stato invitato” sottolinea. «L’idv è parte integrante di questa maggioranza, la quale non è proprietà privata di taluno che pensa di usarla a suo piacimento senza ascoltare “voci scomode” che gli scombussolano gli schemi di azione unilaterali con i quali tutti i giorni esercita la pubblica funzione» attacca Chieppa. «Noi abbiamo dato “i voti” a questa coalizione e pretendiamo il giusto rispetto. Stiamo dando una immagine franca-

mente dequalificante e poco edificante per il futuro». Dito puntato anche sul Pd cittadino. «Invece di perdere tempo al suo interno, si sbrigasse a decidere senza condizionare negativamente un’intera coalizione. Si gioca a carte scoperte senza tatticismi di sponda”. Tema del dicorso è anche il rispetto degli accordi elettorali passati e le nuove elezioni comunali del 2011 «bisogna agire con coraggio senza cedere a sentimenti di falso buonismo verso chi ha in questo momento mal di pancia di diversa natura». “Più di taluno ha dimenticato i presupposti ideali e programmatici del 2006 ed oggi si muove a ruota libera pensando di governare «da solo” i processi ammninistrativi, mettendo da parte tutti con giochetti di varia natura sterili e poco opportuni». L’invito è a aprire una discussione nel centro sinistra locale. «Un confronto» quello proposto «vero e non presunto, sui" te-

mi più rilevanti della città». «Speriamo che il rimpasto si chiuda presto e che il “forno” funzioni più velocemente nell’interesse di tutti. Occorre cambiare, adesso, tutte le deleghe assessorili, specialmente nel settore dell’urbanistica che in tre anni e mezzo ha rivelato limiti operativi ed incongruenze di ogni genere rispetto all’ interesse generale della nostra comunità». «Chissà se taluno ne è cosciente di ciò oppure se ancora una volta preferisce mettere la testa nella sabbia per non vedere la realtà per quella che è, e per apprezzare invece una visone alterata e decomposta della stessa, ove si protegge solo il “compagno” e non ci si chiede ciò che finora ha realizzato”. La conclusione dell’atto di accusa in una domanda. «Qual’è stato il suo Pil in questa giunta in termini di impegno e di idee, personale e del suo partito?» l. n.

Rionero Cosa pensano i ragazzi che studiano fuori regione dei problemi della propria terra

Storie giovani di ordinaria emigrazione che si è raggiunta la sospirata laurea. A proposito, triennale o con la specialistica? «La triennale è stato un regalo dell'allora ministrocompagno” - ci dice un giovane intorno ai trent'anni. “Era Berlinguer, mi pare, e poi ad affermare e rendere operativo il provvedimento di questa laurea-truffa ci ha pensato la Moratti». Dimostrano accortezza alcuni dei giovani incontrati, sanno di cosa parlano perché gli argomenti non li leggono solo sui giornali, ma quanto si muove e si avverte, lo vivono sulla propria pelle. E la politica? «La manifestazione di qualche setti-

mazione della nostra società, del costume e della sua cultura - dice D’Angelo - questa sua capacità di analizzare ed interpretare in maniera sempre originale ed ironica lo spirito del tempo, ne hanno fatto una delle penne più vivaci e brillanti della criticaitaliana, ammirato da tutti per cultura e stile. Con lui se ne va un maestro che ha incarnato un modo del tutto personale di fare critica, non rinunciando allo spettacolo, ma soprattutto all’onestà intellettuale». All’amministrazione di Rionero si associa il cordoglio dell’Ordine dei Giornalisti della Basilicata. «Beniamino Placido che eranato a Rionero in Vulture e che è riuscito ad affermarsi nel mondo del giornalismo italiano e internazionale non ha mai dimenticato la sua Basilicata alla quale era fortemente legato. I giornalisti lucani ricordano di lui la capacità di esprimere con grande maestria e indiscussa autonomia quel diritto-dovere di critica anche in settori del giornalismo di grande impatto sull’opinione pubblica come quello della critica televisiva».

mana fa contro Berlusconi - ci confessa Domenico - è stata organizzata con spontaneità dal popolo giovane della rete, il futuro della comunicazione, fra facebook ed email». «Una comunità vivace continua - che vuole davvero un cambiamento di rotta; mentre la manifestazione per il tesseramento del Pdl, oscurata peraltro dal folle gesto di quel Tartaglia, era caratterizzata da una lunga scia di teste bianche. Non che gli anziani non contino, anzi, ma dimostra un certo abisso fra chi vuole cambiare e chi si attesta sul conformismo del premier». «Ma cosa hai contro que-

sto governo e contro Berlusconi?» (ribatte Antonio, che vive da precario della scuola in Lombardia). «So solo che questa persona, che avrà pure corrotto (da dimostrare) avrà pure operato per i propri interessi, ha comunque creato migliaia e migliaia di posti di lavoro, per fermarci solo alle sue innumerevoli imprese». «Mi dici quanti ne hanno creati invece i governi di centro-sinistra in questi decenni, e i loro esponenti che non hanno mai lavorato che per se stessi? per fare qualche nome Prodi, D'Alema, Veltroni, Rutelli, Casini, politicanti di mestiere, per restare a quelli più vici-

ni nel tempo, i quali hanno operato solo per mantenere intatto il proprio potere. E poi sai come definisce internet l'attuale segretario del Pd Bersani? Un ambaradan. Questo è il nuovo che avanza. Quando Fassino era segretario nazionale dei Ds, una sera andò nel programma della De Filippi a Canale 5 per incontrare la sua “tata”: che tristezza. Lì, per me, è finita la sinistra, nell'omologazione, nell'inseguimento dell'ascolto, proprio come desiderava Berlusconi». Idee in fermento, certo. Mentre uno di loro ci dice che qualche sera fa se n'è uscito da un incontro con un futuro candidato che in-

tendeva esporre ai giovani i suoi programmi politici, in vista delle imminenti elezioni. «Quanta ridondanza, quanti luoghi comuni ormai desueti, in quelle parole, senza contenuto. Io ho studiato a Bologna scienze politiche - dice - mi sono formato con Salvemini e Don Sturzo. Scrive l'economista Aglietta: “Una società puramente individualistica non può esistere: deve esserci una base comune di solidarietà”. Qui siamo nella terra di Fortunato e di Nitti, li leggano, prima di venire ad impartire lezioni o fare inutile retorica. Basta». Tornerete per il voto regionale di marzo? «Come me credo saremo in molti a non venire. Lei vede politici da queste parti, oppure ricicli? Chi votiamo? Quelli che ci mandano via?» Armando Lostaglio

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Sabato 9 gennaio 2010


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LAVELLO - Consiglio comunale al fulmicotone giovedi scorso presso il Palazzo di Città lavellese. Pochi i punti all'ordine del giorno, questioni tecniche che necessitano in zona cesarini di urgenti decisioni. Soliti preliminari tra interrogazioni e approvazione di verbali di sedute precedenti con alcuni consiglieri di opposizione del Pd presenti ma fuori dall'aula consiliare. Al loro ritorno scoppia la bagarre. Pochi scambi di battute tra sindaco, assessori e consiglieri del Partito Democratico e questi ultimi decidono di abbandonare l'aula. Nessuna novità per i consiglieri PD che , per la cronaca, sembranno avvezzi a tali atteggiamenti. Non si fa attendere infatti il commento del primo cittadino Antonio Annale , in una nota trasmessa nell'immediatezza del consiglio. «É ormai prassi- fa sapere Antonio Annale - che il gruppo di minoranza del PD abbandoni l'aula consiliare

Lavello Pronto l’intervento del sindaco Annale: «Oramai è diventata prassi»

Consiglio, il Pd abbandona l’aula difatti sottraendosi a qualsiasi confronto sugli argomenti proposti dalla maggioranza. È successo nella seduta del consiglio comunale di giovedi scorso, i consiglieri del Pd hanno prima polemizzato con il Sindaco perchè la maggioranza non consente loro di svolgere appieno il compito a cui sono stati chiamati impedendo di fatto qualsiasi confronto e soprattutto di non far svolgere l'attività ispettiva con le interrogazioni». «A seguito di ciò hanno abbandonato l'aula perchè su un punto in particolare hanno chiesto il ritiro dello stesso dopo la relazione dell'assessore al ramo. Sono deluso dall'atteggiamento del gruppo del PD perchè non è la prima volta che si esibiscono in tale

atteggiamento e preferiscono abbandonare l'aula sottraendosi al confronto democratico sulle proposte in discussione». «Gli stessi- prosegue Annale - ho l'impressione che scambiano l'aula consiliare in un luogo dove anziché discutere si preferisce usare un comportamento pregiudizievole nei confronti della maggioranza cercando solo cavilli procedurali con l'obiettivo di mettere in difficoltà la maggioranza chiedendo,comehanno fattonellaseduta del 7 c.m., il ritiro dell'argomento iscritto all'o.d.g. Ritengo tale atteggiamento del gruppo del Pd dannoso per la Comunità di Lavello e per l'intero consiglio, l'unico luogodeputato alconfrontoe alla discussione dove ogni

consigliere, e bene avrebbe fatto il gruppo Pd, può, anzi deve far emergere ed evidenziare, con fondati argomenti, eventuali carenze ovvero illegittimità degli atti proposti dalla maggioranza». “Nel caso specifico verificatosi nel consiglio comunale, l'atto oggetto della proposta di ritiro da parte del Pd, aveva già superato l'iter istruttorio sia da parte degli uffici che della commissione permanente dove peraltro il commissario consigliere del Pd presente si era riservato di discutere la proposta in consiglio comunale, invece non solo si sono sottratti dalla discussione ma hanno preferito abbandonare l'aula. La maggioranza ha invitato il gruppo del Pd alla discussione perchè ha rite-

nuto, argomentando, l'atto legittimo e quindi non rinviabile ad altra seduta anche perchè ulteriori rinvii nell'approvazione della proposta avrebbero causato ritardi per i cittadini che hanno avanzato la specifica richiesta e trattandosi di impresa produttiva ci è sembrato doveroso farci carico di approvare la proposta in tempi brevi». «Quanto all'attività ispettiva, pur non essendo presenti in aula anche se più volte invitati ad entrare al momento dell'apertura della seduta, il presidente del consiglio ha ritenuto, su invito della maggioranza, proporre di rinviare all'ultimo punto tale argomento. Non soddisfatti dell'apertura proposta e del non volersi sottrarre a qualsiasi confronto

hanno preferito abbandonare l'aula. Sono convinto che il ruolo della opposizione è di fondamentale importanza per la crescita democratica di una comunità e non dovrebbe perdere mai l'occasione per mettere in difficoltà la maggioranza, l'opposizione deve esercitare la propria funzione, anche la più dura, ogni qual volta la maggioranza presenta un provvedimento che essa ritiene inaccettabile». «Ma una opposizione responsabile evita di tradurre un singolo episodio in una «teoria generale della grave colpa», e di sostenerla per dimostrare che una maggioranza è arrogante e diventa impossibile instaurare un rapporto fisiologico. Credo che la minoranza del Pd non ha voglia di collaborare per il bene e la crescita della nostra comunità e lo dimostra in ogni occasione, appare sempre più come forza di agitazione fine a se stessa». Daniele Masiello

Venosa Al ragazzo è stato amputato l’arto per le ferite riportate. Indagano i carabinieri

Perde la mano per incendiare un’auto Il fatto è accaduto la notte scorsa in via Melfi. Coinvolto un venticinquenne VENOSA - Il sangue ieri mattina era ancora sulla strada. Una pozza ben visibile nei pressi della Banca Carime. Qualcuno ha detto addirittura di aver visto qualche brandello di carne sparso nella zona. Del resto via Melfi di Venosa è percorsa giornalmente da tantissime persone. E nonostante la città di Orazio sia un paese molto grande, le notizie girano con una certa velocità. E quella del ragazzo che ha perso la mano nella nottata, ha fatto il giro delle piazze in pochissimo tempo. Ma andiamo per gradi. Sono le 3 della notte tra giovedì e venerdì. Un venticinquenne, parcheggia con la sua auto in via Melfi. Scende e si dirige verso un'automobile parcheggiata li vicino. Sono pochi attimi. Si sente uno scoppio. Qualcuno nei pressi della zona dell'incidente avrà pure pensato che si trattava di qualche residuo dei botti

di capodanno. Niente di tutto questo. Il ragazzo, secondo quanto si è appreso, si sarebbe avvicinato all'altra autovettura per darle fuoco. Qualcosa, però, sarebbe andato storto e come risultato, il venticinquenne ha riportato delle gravi ferite alla mano. Dopo la visita al pronto soccorso dell'ospedale di Venosa è stato operato. Purtroppo per lui gli è stata amputata la mano e parte del polso. Sembra che il proprietario dell'automobile abbia presentato una denuncia ai carabinieri che stanno indagando per ricostruire la vicenda. Del resto i militari dell'Arma erano stati già allertati dai medici del pronto soccorso insospettiti dal tipo di ferite riportate dal ragazzo. All'origine dell'atto ritorsivo sembra che ci siano stati motivi personali tra il venticinquenne e il proprietario dell’autovettura. g.r.

Lo “spiazzo-mercato” è stato dedicato alla regina della dinastia dei Savoia

Genzano, inaugurata piazza Margherita GENZANO DI LUCANIA - Dopo alcuni anni di “assenza”, non trascorsi senza nostalgia da parte di tante massaie abitudinarie, è tornata, nuova e funzionale, Piazza Margherita: uno spiazzo-mercato (prevalentemente ortofrutticolo, ma non solo) dedicato alla ben nota regina della dinastia dei Savoia e luogo simbolico che rientra a pieno titolo in quella che può essere considerata l' “anima” del paese. «La vecchia struttura - dichiara il sindaco Rocco Cancellara - era in cemento e marmo e versava in condizioni che già da tempo avevano destato preoccupazione, così, per motivi di sicurezza, decidemmo di abbatterla per far posto ad un qualcosa che sposasse senza troppo forzature le caratteristiche preesistenti con le esigenze emergenti proprie dei nostri tempi». Il progetto fu affidato all'architetto Biagio Alianelli, il quale propose una serie di pilastri snelli ed accattivanti in acciaio con copertura in legno, avvalendosi della collaborazione del geologo Giuseppe Cardacino per quando riguarda lo studio relativo all'ambito di competenza. «La riqualificazione urbana di

La piazza

Piazza Margherita - tiene a precisare Alianelli - pone l'accento sul ruolo che la stessa ha avuto in passato e cioè quello di spazio-mercato, ma anche di aggregazione sociale e di scambi culturali atti alla rivitalizzazione di tutto il quartiere». «Per quanto riguarda la struttura continua - essa è stata concepita in maniera tale da trasformarsi in elemento architettonico, mantenendo essenzialmente la funzione di coper-

L’iniziativa di questo pomeriggio è organizzata dall’Azione cattolica diocesana

Bene comune, incontro ad Acerenza ACERENZA - “Sensibilità sociale ed educazione al bene comune”: è il titolo del convegno in programma sabato 9 gennaio a partire dalle ore 15 presso il museo diocesano di Acerenza. E' organizzato dall'Azione Cattolica Italiana dell'arcidiocesi di Acerenza con il patrocinio del Comune di Acerenza e sarà moderato da Fausto Santangelo. Si tratta di un tema di estrema attualità sul quale ci saranno vari interventi che evidenzieranno l'argomento da diversi punti di vista ed angolazioni, religiose, umane e sociali. L'introduzione al convegno sarà effettuata dal presidente diocesano di Azione cattolica Ada Anna Grippo e subi-

to dopo interverrà il sindaco di Acerenza Rossella Quinto. La relazione esplicativa sul tema del convegno sarà svolta da Franco Piazza che illustrerà quindi i vari aspetti importanti e significativi dell'argomento e successivamente interverrà Don Tonino Cardillo parroco di Pietragalla ed Assistente Unitario di Azione Cattolica. Le conclusioni dell'incontro verranno esplicate dal vescovo della diocesi di Acerenza, Giovanni Ricchiuti che naturalmente svolgerà un intervento che toccherà diverse tematiche che abbracceranno l'importante argomento del convegno. Antonio Bevilacqua

L’arcivescovo di Acerenza

tura, semplice per sua stessa natura. Mentre la scelta dei materiali è scaturita dalla volontà di conciliare la necessità oggettiva con la tradizione». «Inoltre - conclude - e ciò riteniamo sia un elemento di scelta particolarmente importante, si è mirato a far sì che lo spazio risultasse ben identificabile, e non anonimo come spesso accade in lavori del genere». Rocco Cancellara e l'architetto ritengono, inoltre, che questo luogo appena “riesumato”, possa e debba essere utilizzato, soprattutto durante la stagione estiva, per i più svariati eventi culturali: presentazioni di libri, piccoli concerti e magari anche rappresentazioni teatrali. All'inaugurazione, tenutasi alcuni giorni or sono, erano presenti il Sindaco, il vicesindaco Savino Ciola e tutti gli assessori. La benedizione di rito è stata data dal parroco della chiesa Maria SS. Delle Grazie, don Gaetano Corbo. Erano tanti i cittadini presenti, alcuni sull'orlo della commozione, e molti venditori ambulanti avevano già sistemato negli appositi spazi le proprie baracche. Gianrocco Guerriero

Venosa, il vescovo ospite dell’assise comunale VENOSA - Ospite d’eccezione nel prossimo consiglio comunale di Venosa previsto per lunedì 11 gennaio alle ore 18.30. Mons. Gianfranco Todisco, vescovo della Diocesi di Melfi-RapollaVenosa interverrà per la benedizione del Crocifisso allocato presso la sala consiliare e a cui farà seguito l'approvazione dei punti nodali di cui si è discusso nella seduta precedente. Tuttavia l'argomento, di cui si discuterà ampiamente durante l'imminente adunanza, sarà la viabilità extra-urbana con particolare riferimento alla manutenzione delle S.S. dell'Area Nord della Basilicata. m. g. f.

Il vescovo di Melfi

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Labriola: «Dobbiamo riprendere credibilità. Vediamo cosa si può fare per questa regione»

Pdl, un’occasione per il rilancio Pronta un’iniziativa di Buccico per unificare il partito e cercare una strada comune UN INCONTRO a Matera la prossima settimana per radunare l’intera classe dirigente del Pdl lucano e cercare una strada per il rilancio in vista delle prossime elezioni regionali. E’ l’idea che metterà in campo nei prossimi giorni Emilio Nicola Buccico esponente di punta del Pdl e di quel Pdl in particolare che fa riferimento e si rivede nell’operato del presidente della Camera, Gianfranco Fini. L’idea è quella di cercare di trovare una strada per avviare un confronto e un ragionamento serio che possa riaggregare dal suo interno il partito e possa in qualche modo avviare la sfida delle regionali al centrosinistra. Un’idea che si fa forte anche della necessità indiscutibile per il Pdl lucano di riprendere quelle risorse che sono, in qualche modo, sfuggite via nei mesi passati e che potrebbero invece rivelarsi utili per il futuro. Buccico nei prossimi giorni definirà date, situazioni e obiettivi ma a confermare la volontà dell’ex sindaco di Matera è Giuseppe Labriola capogruppo alla Provincia e vicesegretario provinciale del Pdl Materano: «nei prossimi giorni ci sarà un’iniziativa che verrà ufficializzata dallo stesso Buccico per un incontro di tutta la classe dirigente del Pdl a Matera, abbiamo bisogno di definire la strada per il rilancio del partito verso le regionali, assistiamo in questi giorni», spiega ancora Labriola, «ad uno svuotamento del partito e della sua capacitàdifare unragionamentoserio, noi dobbiamo assolutamente riprendere la credibilità necessaria e

dare una svolta nuova. Vediamo cosa possiamo fare per questa regione. Certo non si potrà focalizzare l’attenzione e la discussione su questioni comegli stipendie leindennità dei consiglieri ma fare un discorso serio partendo dall’esperienza dei sindaci per creare un progetto politico vero». Non mancano però alcune stoccate: «bisogna registrare le promesse e definire alcune situazioni, ci sono questioni non affrontate come, ad esempio, quelle che hanno portato alla caduta di Buccico da sindaco, non consentiamo che esistano figure che prendano strade diverse a seconda della convenienza. Ci deve essere la volontà politica di rendere chiare alcune situazione e chiara deve essere la posizione di chi ha remato contro». Infine Labriola si esprime sul Comune di Matera e spiega: «tutto il gruppo che ha amministrato al Comune non starà allafinestra, ma prima dobbiamo capire dove vuole andare il Pdl. Saremo protagonisti per individuare quelli che sono gli uomini al servizio della città. Per dire chi sarà il candidato bisogna prima capire su quale binario il Pdl vuole andare avendo la possibilità di usufruire di uomini che hanno fatto la loro esperienza e sono stati protagonisti». Diun compattamentodelPdl invista di appuntamenti essenziali della politica regionale e cittadina parla anche Giuseppe Olivieri coordinatore di Matera del Pdl. «L'approssimarsi delle elezioni

Nicola Buccico e Guido Viceconte

Regionali e Comunali, obbliga tutto l'organigramma del Popolo della Libertà, ad esercitare uno sforzo ulteriore rispetto a quanto profuso in altre occasioni, onde ricercare quanto più possibile i margini per rendere positiva la dialettica interna, trasformandola da pericolosa arma di implosione a risorsa, con lo scopo di ridisegnare e , se possibile, incremen-

tare il nostro patrimonio consensuale. Il più paradossale dei delitti starebbe dunque nel tentativo di istituzionalizzare correnti e spifferi di pensiero, aventi come obbiettivo la solita ed antica mira a fortificare i piccoli feudi di politica condominiale, attraverso l'astratta, miope e “Cigiellina” lotta al vertice sempre e co-

munque, anzichè far emergere ed emendare gli aspetti più unificanti di un progetto, superando quelli che dividono. Il Popolo della Libertà è un partito aperto, libero, che sa ascoltare tutti, ma che al tempo stesso chiede la comprensione ed il rispetto per i vari livelli di responsabilità, ai quali viene riconosciuto, per statuto non per Regio decreto, la voce in capitolo sulle questioni Politiche. Invertire, o peggio ancora confondere i ruoli in questione, significherebbe rappresentare in senso “Sartriano” l'angoscia di auto- consegnarsi al peggio, così come sta facendo il PD. La sfida dunque è quella dell'esserci o no nel PDL in maniera chiara, e senza imboccare tangenziali» conclude Olivieri. «È l'unica via possibile per essere in grado di lanciare una autentica sfida di Governo territoriale, rispetto all'attuale blocco di potere del centrosinistra, che ha fatto della gestione dei bisogni e della rete clientelare, le frecce più offensive del proprio arco elettorale. Dobbiamo farlo soprattutto ripartendo da Matera, città prima faticosamente conquistata dal centrodestra, poi riconsegnata con troppo anticipo al giudizio elettorale». Proprio da Matera dunque il Pdl proverà nei prossimi giorni a mettere insieme un’Armata che al momento appare tutto tranne che invincibile. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

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Matera


Sabato 9 gennaio 2010

Piccianello, la mensa resta chiusa Ieri i volontari pronti con i panini, da oggi servizio di «Accoglienza senza confini» E' una brutta giornata per i poveri della mensa dei poveri di Don Giovanni Mele. Gli sguardi sui volti tirati sono più scuri del cielo che sovrasta. La mensa è chiusa e il pasto è garantito dai volontari che ugualmente hanno preparato alcuni panini per sfamare i bisognosi che si aggirano increduli tra i vicoli del Rione Piccianello. La provvidenza non si è fatta attendere e le diverse attestazioni di solidarietà e disponibilità pervenute. Da oggi il servizio mensaper ipoveri sarà garantito dall'associazione Accoglienza senza Confini (conosciuta per il suo impegno nell'accoglienza dei bambini della Bielorussia) nella sede di Via Festa (nei pressi della villa comunale) dove i bisognosi saranno accolti nella massima discrezione che ha da sempre contraddistinto il lavoro dei volontari. Al massimo tra una settimana si tornerà nella normalità del servizio e nella tranquillità del calore familiare di sempre. La notizia della chiusura della mensa dei poveri ha colto tutti di sorpresa e diverse sono state le attestazioni di solidarietà di uomini politici e gente comune che ha voluto in qualche modo essere vicino a chi ha veramente bisogno della certezza di un pasto caldo. Le operazioni di controllo del magazzino sono continuateanche nellagiornata diieri, ma le inosservanze riscontratesono soloquelleriguardanti alcuneconfezioni diprodotti congelate senza le prescritte autorizzazioni. Operazioni di routine commesse in perfetta buonafede da qualche volontario che ha agito come quotidianamente si fa in casa. “ Manifesto vivo ringraziamento a quanti hanno voluto esprimere solidarietà e vicinanza agli operatori ed agli ospiti della “Mensa Don Giovanni Mele ” ha detto Pierdomenico Di Candia parroco di Maria SS. Annunziata di Piccianello. Esprimo la convinzione che nel giro di pochi giorni, espletato quanto necessario per una piena messa a norma dei locali, sarà possibile riprendere l'attività che da dieci anni la mensa svolge gratuitamente a servizio dei più bisognosi. Vivo ringraziamento continua Di Candia esprimo a quanti, singoli cit-

tadini o esercenti attività di ristorazione, si sono offerti per integrare l'assenza del servizio mensa in attesa della ripresa di un regolare funzionamento della stessa. Abbiamo sempre gestito il servizio per i poveri conclude Di Candia con tutto quanto di commestibile riceviamo in dono. Esprimo rammarico per il modo in cui è stata spettacolarizzata la vicenda, ma nonostante tutto, sono sempre motivato a dedicarmi per i bisognosi anche se oggi (ierindr.)ho un pizzico di delusione ampiamente ripagata da tanta solidarietà”. La mensa presente sul territorio da circa dieci anni èdiventata un punto di riferimento sicuro per i poveri della città nella maggior parte dei casi extracomunitari senza fissa dimora. Le gratuità dei pasti sono possibili grazie alla Caritas e alle donazioni di alimenti di ignoti benefattori e dal contributo essenziale di un gruppo di volontari che tanto fanno a favore di poveri ed emarginati. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

L’intervento di Striscia davanti alla mensa di Piccianello, a lato il parroco Pierdomenico Di Candia (foto Videouno)

Solidarietà da Confersecenti, Associazione Cuochi e Ipsar

Michele Plati: «Senza la loro cura il sistema non potrebbe reggere» SUL COSIDDETTO “scoop” di Striscia la Notizia che ha fatto irruzione nella mensa dei poveri intitolata alla memoria di don Giovanni Mele, Michele Plati ex Assessore alle Politiche Sociali della Giunta Buccico dichiara: «Soltanto due giorni fa il Corriere della Sera denunciava che a Milano 180 quintali di pane al giorno finiscono fra i rifiuti e leggevamo l'indignazione di Mons Bagnasco, Arcivescovo di Genova che rilevava come questo spreco è intollerabile. Oggi invece nella nostra Città ci troviamo a riflettere su un presunto scoop che non può in alcun modo offuscare la realtà delle cose: uomini e donne di buona volontà ogni giorno donano parte del propriotempo a favore dei poveri questo dono gratuito del proprio tempo è l'unica risposta che ciascun cittadino può dare per fare la propria parte in una situazione di crisi». «Chi conosce la realtà della povertà nellaCittàsa chesenzaquestepersone il sistema stesso delle politiche sociali

sul nostro territorio non reggerebbe. Rimanendo sereni e ribadendo la fiducia negli organismi di controllo che operano sempre con professionalità e rigore, da operatore ed ex assessore allepolitichesociali diMateranonposso non manifestare il mio sostegno e la mia stima per tutti i volontari, per don Pierdomenico Di Candia e per tutti gli altri sacerdoti». La Confesercenti esprime solidarietà alla Caritas Diocesana, al Parroco e ai volontari e volontarie che operano presso la “mensa dei poveri” di Piccianello a Matera che è stata ieri oggetto di uno “scoop televisivo” da parte delle telecamere del noto tg satirico nazionale. Appare proprio inopportuno, in momenti di crisi economica come quello che stiamo attraversando, puntare i riflettori su un'opera diocesana che rappresenta per Matera una pietra miliare e che da parecchi anni svolge un ruolo sociale che magari dovrebbe essere rafforzato e sostenuto da tutti, Istituzioni comprese».

Al gruppo di volontari e al parroco, versoiqualialcune voltelastessaConfesercenti e tanti commercianti di Matera hanno rivolto beni di prima necessità alimentari e non, va tutta la stima e la solidarietà per la loro opera caritatevole. La Confesercenti pertanto mette a disposizione il proprio ufficio legislativo ed il legale in convenzione per dirimere eventuali inadempienze di carattere amministrativo. Solidarietà nei confronti del parroco e dei bisognosi della mensa dei poveri della parrocchia di Maria SS. Annunziata di Piccianello voluta da Don Giovanni Mele, è stata espressa da Carlo Montano presidente dell'Associazione Cuochi Materana che ha dichiarato la disponibilità degli iscritti ad operare in questo momento di emergenza affinchè sia garantito un pasto caldo a quanti si trovano in una fase difficile del loro percorso di vita. La notizia ha raccolto anche la sensibilità delle istituzioni scolastiche e Carmela

Michele Plati

Sansone dirigente scolastico, a nome dei docenti, del personale Ata e degli studenti dell'Ipsar “Antonio Turi ” ha espresso solidarietà per quanto accaduto offrendo da mercoledì prossimo il servizio di sala e l'assaggio dei piatti preparati durante le esercitazioni didattiche di laboratorio nella sede dell'istituto alberghiero a favore dei bisognosi. matera@luedi.it

Salierno: «Attacco ingeneroso verso la Caritas» Lamacchia: «La struttura merita rispetto» «Il cosiddetto 'scoop' della troupe di 'Striscia la notizia' che riguarda la mensa per gli indigenti a Piccianello di Matera non mi è piaciuto affatto in quanto non può e non deve in alcun modo scalfire la generosissima attività della Caritas Diocesana, di decine di volontari che quotidianamente a Matera si prodigano per venire incontro alle necessità alimentari di persone che non possono contare su nessun altro aiuto. Per questo, esprimo la mia più sentita solidarietà al parroco che coordina l'attività dell'opera intitolata a don Giovanni Mele, figura storica della solidarietà a Matera, alle religiose e a tutti i volontari della mensa, vittime di una incivile campagna denigratoria e, ancora più grave, ingenerosa». E' quanto sostiene il consigliere regionale del Pd, Adeltina Salierno. «Per capire quanto è prezioso il lavoro delle strutture della Cari-

tas in tutta la Basilicata - aggiunge - sarebbe sufficiente, invece di progettare falsi scoop, rileggere il rapporto 2009 su povertà ed esclusione sociale a cura della Caritas Italiana. Dal 2001 al 2008 in Basilicata la Caritas ha accompagnato la realizzazione di 28 progetti relativi a vari ambiti di bisogno, in riferimento a quattro Caritas Diocesane, per un importo complessivo di oltre 1,8 milioni di euro». «Solo questi dati - continua Salierno - sarebbero sufficienti per allontanare ogni sospetto e per ricondurre la vicenda della mensa di Piccianello nella sua giusta dimensione che è quella, tutt'al più, di qualche inadempienza di carattere amministrativo. E' il caso, invece, di interrogarci, come istituzione regionale, su cosa facciamo per contrastare il disagio, tenuto conto che la spesa sociale della Regione rappresenta solo l'1,19 per cento del totale del-

la spesa regionale». Posizione simile è quella di Michele Lamacchia ex consigliere comunale dello Sdi che sostiene: «E' sconcertante a volte vedere cosa è in grado di provocare la ricerca spasmodica e frenetica di uno scoop con l'unico intento di fare audience. La mensa dei poveri voluta e realizzata da Don Giovanni Mele e portata avanti tra mille difficoltà da volontari che meritano tutto il rispetto dei cittadini è stata bersaglio degli inviati di Striscia, Fabio e Mingo. Una iniziativa umanitaria che si confronta quotidianamente con tante difficoltà che vengono superate solo con l'aiuto di persone di buona volontà che offrono alimenti, il loro tempo, la loro disponibilità al servizio di povera gente che ha bisogno di aiuto. Volontari abituati a offrire se stessi senza clamore, senza andare alla ricerca di visibilità o di

Adeltina Salierno e Michele Lamacchia

facili attimi di successo ma solo per contribuire ad alleviare le sofferenze di povera gente. Esprimo la mia solidarietà personale», conclude Lamacchia, «nei confronti di tutti coloro che offrono il proprio tempo per far si che questa realtà continui senza

soluzioni di continuità nel ricordo di un Grande Uomo, Don Giovanni Mele, che fermamente volle realizzarla superando mille difficoltà e nei confronti di tanti cittadini che contribuiscono nel proprio piccolo con la fornitura di prodotti alimentari».

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30 Matera Don Pierdomenico: «Dispiaciuto per la spettacolarizzazione ma andremo avanti»


Poche informazioni per i cittadini sul nuovo servizio, brochure informativa a macchia di leopardo

Differenziata al via senza notizie Compaiono in città nuovi cassonetti e piazzole ecologiche per la raccolta rifiuti È UNA SITUAZIONE di confusione quella che si trovano a vivere i materani alle prese con la raccolta differenziata partita sotto il segno dell'improvvisazione. Da alcune settimane sono stati allestite nei vari quartieri cittadini le isole ecologiche urbane, cioè le aree dove sono collocate insieme campane e cassonetti per la raccolta differenziata ed indifferenziata dei rifiuti. La campana verde (chiaro) serve per la raccolta del vetro, il cassonetto bianco per la raccolta della carta e quello giallo per la plastica. Poi c'è il cassonetto in metallo che serve per i rifiuti indifferenziati cioè in generale tutto quello che non può essere conferito nelle raccolte differenziate, cioè la frazione di rifiuto destinato alla discarica o all'inceneritore. Proprio in questi giorni però il vecchio cassonetto in metallo sta scomparendo sostituito da nuovi contenitori in plastica di colore verdone, anch'essi deputati alla raccolta dell'indifferenziato. In ogni quartiere si stanno istituendo nuove “eco piazzole” visto che il bando per la raccolta dei rifiuti prevede un aumento dagli attuali 40 a 350 punti di raccolta in tutta la città. Le cosiddette isole ecologiche sono da intendersi come piccole aree attrezzate di conferimento di rifiuti domestici per frazioni omogenee dove gli utenti, a propria cura, si recano per differenziare l'immondizia nei diversi contenitori. Il problema sta nel fatto che gli utenti non hanno ricevuto adeguate informazioni sulle modalità di conferimento dei rifiuti e questo pregiudica il buon esito della rac-

Alcune campane con rifiuti all’esterno e la brochure informativa giunta ad alcuni cittadini

colta creando difficoltà e dubbi agli utenti nel dividere la spazzatura. Coscienza e sensibilità ambientale dei materani non bastano da sole per avviare una buona raccolta dal momento che occorre conoscere le regole basilari per differenziare bene. Ne il Comune di Matera, ne la ditta che gestisce il servizio, l'associazione temporanea di imprese Aimeri- Asa, hanno provveduto a distribuire gli opuscoli informativi con le regole per “gettare bene”. Sebbene tardivamente, da qual-

che giorno in alcune zone cittadine come via Nazionale sembra siano arrivati gli attesi fascicoli informatici. Intanto sul sito internet del Comune non ci sono informazioni in merito e, nel frattempo, ognuno si arrangia come può. E spesso si sbaglia: in molti non sanno che nei cassonetti per la carta non vanno inseriti tovaglioli di carta usati, carta oleata, carta plastificata e Tetra-brik (i cartoncini del latte o dei succhi di frutta). Lo stesso vale per il vetro nel cui contenitore non vanno gettati ve-

tri per finestre, bicchieri, specchi o pirofile da forno. E il prezioso alluminio delle lattine dove si butta? Nessun contenitore ne prevede la raccolta per cui, in assenza di indicazioni, dovrebbe essere messo nel cassonetto verde dell'indifferenziato e dunque andrebbe sprecato perché finisce in discarica. Ovviamente questi sono solo alcuni dei dubbi che andrebbero dissipati per suddividere correttamente i rifiuti evitando, nell'incertezza, l'abbandono degli stessi accanto ai cassonetti. Sarebbe stato necessario distri-

Pasquale Di Lorenzo chiede l’intervento del presidente De Filippo

buire una guida prima di istituire queste isole ecologiche di cui, in molti casi, i cittadini si lamentano perché posizionate in maniera improvvisata e improbabile. In molte zone le campane sono collocate sui marciapiedi occupandoli completamente ed ostruendo il passaggio pedonale. In altre zone, come nella parte alta di via Passarelli, i bidoni in metallo sono spariti senza essere rimpiazzati da quelli nuovi: il che costringe i cittadini a lunghe trasferte per disfarsi della spazzatura. Addirittura in via Rosselli l'isola ecologica è stata allestita all'interno di un'aiuola verde che funge anche da spartitraffico: oltre a calpestare il verde e a districarsi tra i cespugli e le palme, gli utenti devono fermarsi in strada per imbucare carta e plastica esponendosi al rischio di essere investiti dalle auto. Dunque la totale assenza di informazione ai cittadini e l'approssimazione nella corretta individuazione delle isole ecologiche nel tessuto urbano stanno creando malumori tra chi ha volontà di impegnarsi per l'ambiente ma si sente poco invogliato a farlo perché disorientato. Questo non rappresenta certamente un buon inizio per il nuovo gestore dei rifiuti che, al momento dell'insediamento, aveva sbandierato un eccellente know-how nei servizi ambientali di cui si è persa traccia nella fase operativa. Se le cose non cambiano sarà difficile fare dei rifiuti una nuova risorsa e raggiungere l'obiettivo di differenziare il 50% della spazzatura come la legge impone. Giovanni Martemucci matera@luedi.it

La denuncia di Clemente del Sicet Cisl

«Edilizia residenziale «Troppe 175 consulenze dall’Ater Scarsa manutenzione Spesi 1.216.000 mila euro nel 2009» degli alloggi popolari»

«NEL SOLO 2009 l’ Ater di Matera attraverso semplici e rapidissime determine dirigenziali ha distribuito ben 175 incarichi di consulenze a professionisti per un ammontare totale di 1 milione 216 000 euro oltre un centinaio per consulenze legali». E’ l’atto di accusa su cui invita a riflettere il consigliere regionale del Pdl Pasquale Di Lorenzo sottolineando il lavoro svolto e le spese sostenute dall’ente nell’ultimo periodo, in particolare per consulenze legate alla necessità di chiedere pareri legali che riguardano l’operato dell’Ater stesso. «Vi sono incarichi discutibili come quelli dati per redigere delle semplici tabelle millesimali condominiali o per meri aggiornamenti di accatastamento di immobili e che riteniamo che potevano essere svolte agevolmente da personale interno all 'Ater ,altre ancora relative a ben retribuiti incarichi da coordinatore della sicurezza» attacca in maniera ancora più accurata Di Lorenzo entrando nello specifico delle scelte e del lavoro svolto dall’Ater nell’ultimo periodo ed in una serie di interventi richiesti e che possono incutere qualche interrogativo. «Ovviamente ve ne sono talune ,poche per la verità , che per via della complessità della progettazione delle opere da realizzare giustificano il ricorso a professionisti esterni dalle indubbie ed acclarate compe-

Il consigliere regionale del Pdl Pasquale Di Lorenzo

tenze anzicchè l'utilizzo di professionalità interne all'Ater presenti nell'Ufficio tecnico prassi normale che sarebbe stata auspicabile negli altri casi oggetto delle determine in questione e che avrebbe prodotto un indubbio risparmio per l 'ente e per il contribuente lucano Non possiamo non omettere di segnalare e di chiedere chiarimenti in particolare sul fatto un solo professionista è stato destinatario di più determine dirigenziali per un importo nel 2009 di 126 000 euro ed un altro ancora di una sola determina per circa 350.000. Per la ragioni qui esposte abbiamo inteso rivolgere

un interrogazione urgente al presidente De Filippo e la richiesta alla V commissione bilancio e controllo di esamina degli atti per comprendere le ragione e le procedure adottate che hanno giustificato questo ricorso all'esterno dell 'ente ATER di Matera per l’affidamento di incarichi ad ingegneri, architetti, geometri e avvocati». Infine Di Lorenzo si rivolge direttamente alla massima istituzionale regionale per chiedere un intervento diretto da parte del presidente della giunta affinchè ci sia un intervento che limiti in qualche modo l’attribuzione di incarichi o consulenze che ven-

gono considerate in qualche modo il dato più discutibile sul quale Di Lorenzo ha posto sostanzialmente la propria attenzione chiamando in causa anche il presidente De Filippo. «Si chiede da ultimo al Presidente De Filippo se non ritenga opportuno a poco meno di due mesi del rinnovo del Consiglio regionale di vietare ogni discrezionalità circa l' attribuzione di incarichi o di consulenze se non nei casi eccezionali ed oggettivamente motivati al fine di evitare facili e storicizzate tentazioni che hanno da sempre costituito un deprecabile malcostume pre elettorale clientelare».

«DA DIVERSO tempo ed in particolare, negli ultimi anni, la situazione relativa alla manutenzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica da parte dell'Ater di Matera è andata sempre più peggiorando. Le proteste da parte di centinaia di assegnatari si fanno sempre più forti perché si assiste a un dialogo tra sordi (vedasi Ater). Che cos'è che non va? È la concezione da parte di qualche dirigente o responsabile che la manutenzione, sia un favore da fare e non un dovere istituzionale da parte dell'Ater che rimane tra l'altro un ente sub-regionale della Regione Basilicata». A lanciare l'allarme è Antonio Clemente, segretario regionale del Sicet Cisl di Basilicata. «Ciò lo si deduce - spiega l'esponente sindacale di categoria - da comportamenti spesso arroganti e comunque non rispondenti ad obblighi sanciti dalle leggi nazionali e regionali ancorché ,dallo stesso Codice civile che indicano con chiarezza, quali siano gli obblighi in materia da parte del proprietario riguardo la manutenzione degli alloggi. Il Sicet a difesa degli interessi degli assegnatari e indirettamente, a quelli della pubblica amministrazione; è in-

tervenuto tantissime volte per innumerevoli casi presso l'Ater. Ma il paradosso è contenuto nelle risposte che molti assegnatari hanno avuto quando hanno fatto pervenire le richieste d'intervento, e ad esempio, che non sarebbero intervenuti perché l'assegnatario era “moroso” come se, l'obbligo di intervento, fosse correlato ad una situazione quella della morosità che invece nulla ha a che vedere con la manutenzione che rimane, interesse primario del proprietario e quindi dell'Ater in quanto ente gestore . In altri casi poi è stato risposto che il tipo di intervento richiesto non era di competenza dell'Ater ma, dell'assegnatario costringendo lo stesso, ad intervenire con i propri soldi di tasca propria. Tra l'altro in molti casi, l' inadempienza o i ritardi si ripercuotono sulla salute degli assegnatari quando si tratta di umidità o, di guasti agli impianti di riscaldamento. Il Sicet quindi, porterà avanti insieme agli assegnatari - conclude il segretario regionale del Sindacato inquilini della Cisl - degli alloggi popolari, le battaglie e la mobilitazione tese a far si che finalmente, si possa voltare pagina a questa annosa irrisolta questione».

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Agenda

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Premio Unitep 2009

Scatti di Mazzoccoli e Zito

Il pensiero classico greco

Antonio Di Sanza a Irsina

IL DIRETTIVO dell'Unitep, nella riunione del 2 dicembre scorso, su indicazione del Presidente Pellecchia, ha deliberato all'unanimità di assegnare il Premio Unitep 2009, a Don Franco Conese, nostro concittadino, amato e stimato non solo dai materani, ma da tutti coloro i quali hanno avuto la possibilità di conoscerlo. Le motivazioni che hanno determinato tale scelta sono molteplici: in primo luogo, sono state evidenziate le caratteristiche di un sacerdote che, ordinato oltre 60 anni fa, ha dato testimonianza di nobile coerenza e pietà religiosa. Il premio Unitep sarà consegnato a don Franco Conese oggi durante la manifestazione di inaugurazione dell’anno accademico.

SPETTACOLI, moda, musica, teatro, danza, mare, militari, città e paesi e tanto altro ancora. 100 fotografie di Francesca Mazzoccoli e Francesca Zito, in mostra dal 26 dicembre al 26 gennaio in Piazza padre Prosperino Gallipoli a Montescaglioso. Momenti della vita di tutti i giorni fissati dalle due giovani artiste montesi che hanno fatto della fotografia una vera e propria passione, uno stile di vita. Fifty - fifty è il titolo della rassegna che è stata inaugurata la sera del 26 dicembre alle 20.30. Trasmettere emozioni, descrivere paesaggi, ricordare persone e personaggi visti con l'occhio curioso del fotoreporter, bloccare per sempre attimi di vita quotidiana, è l'idea delle artiste alla prima esperienza espositiva.

L’ASSOCIAZIONE italiana di cultura classica e la società filosofica italiana della sezione di Matera hanno previsto per martedì prossimo alle 17,30 nell’aula magna del Liceo Scientifico di Matera un convegno sul tema “Attualità di problematiche etico-sociali nel pensiero classico greco”. Il saluto introduttivo sarà di Luciano Veglia presidente dell’Associazione di Cultura Classica, la relazione introduttiva sarà di Rocco Zagaria presidente della società Filosofica italiana e gli interventi di Carlo Fioroni e Raffaele Bruno docente di Lettere. Le conclusioni sono affidate a Nunzio Campagna autore del libro “Dell’essere e della politica - dialogo tra filosofi greci”.

IL CONSIGLIERE regionale del Pd, Antonio Di Sanza, prosegue con gli incontri sul territorio per illustrare il suo nuovo libro/dvd denominato: “E' una questione di principio. 5 anni insieme ad Antonio Di Sanza”. «Un modo - spiega - per dimostrare ai cittadini l'attività politico-istituzionale e le iniziative messe in atto in questa legislatura”. Il prossimi incontri pubblici si terrà oggi ad Irsina, presso la sede del Pd, in C.so Musacchio, alle ore 18. L’incontro si inserisce nell’ambito di un programma più ampio che condurrà Di Sanza nei principali centri della provincia di Matera.

DISABILI

CONCERTO DELL’EPIFANIA

Sono ottanta già al lavoro con privati e PA

La musica si mette al servizio delle opere benefiche per dare senso di levità, serenità e solidarietà spontanea sull'onda di melodie che toccano il cuore e risvegliano l'interesse per il prossimo sofferente ed indigente. Il coro della polifonica Materana “Pierluigi da Palestrina” ha interpretato con lo spirito giusto, nella Chiesa di San Paolo, l'undicesima edizione del Concerto dell'Epifania a favore dell'Associazione D.I.V.A. di Matera. Le offerte saranno destinate al sostegno psicologico e materiale delle ospiti della casa-famiglia DIVA, madri violentate tra le mura domestiche. Grazia Racioppa, presidente del coro ha preannunciato le celebrazioni del ventennale della ripresa dell'attività corale della Polifonica Materana, tenacemente perseguita dal maestro Carmine Antonio Catenazzo. «Il bilancio del ventennio c'induce ad un sereno ottimismo su quanto realizzato e sui progetti futuri. - afferma Grazia Racioppa - Ringrazio i presenti e gli assidui partecipanti delle precedenti edizioni, infatti, per merito loro, si è giunti all'undicesima edizione di questo evento di solidarietà». Il maestro Carmine Antonio Catenazzo docente del Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera, ha dato al ricco programma una striatura originale e poliedrica con canti gregoriani, nenie polacche, francesi, spagnole, italiane, sarde e materane. “Ninna nanna materana”, elaborata dallo stesso maestro Catenazzo, ha evocato, nel folto pubblico, sensazioni sorgive e d'immediato impatto psicologico. Solista e fisarmonicista Antonio Guanti. Il coro “Pierluigi da Palestrina” ha eseguito magistralmente il canto gregoriano “Rorate coeli”elaborato da Bartolucci e dal “Laudario Cortonese” il “Gloria in cielo e pace in terra”elaborato da E. Capaccioli già docente al Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera. I canti tradizionali “Quanno nascette Ninno”elaborato da G. Girelli e “Tu scendi dalle stelle” di S. Alfonso Maria de' Liguori ed “Astro del ciel”di Gruber elaborati da Catenazzo, hanno sottolineato l'atmosfera natalizia. «Il coro della Polifonica Materana “Pierluigi da Palestrina”, da me diretto - asserisce il maestro Carmine Antonio Catenazzo - da molti anni porta avanti l'iniziativa del Concerto dell'Epifania, convinto che la musica è espressione ludica e catena di solidarietà umana». Nunzio Longo matera@luedi.it

Gioventù alcolica

Il Coro Pierluigi da Palestrina durante il Concerto di beneficenza per l’associazione Diva

Il fenomeno dei saldi E’ STATO un inizio in grande stile quello che ha caratterizzato in questi primi giorni i saldi nella città di Matera. Negozi presi d’assalto non solo nelle primissime giornate ma anche in quelle successive con una certa volontà e curiosità di spendere e fare comunque affari interessanti da parte dei materani. Segnali concreti di una forte volontà dei consumatori di incidere nella maniera migliore in questo particolare momento dell’anno cogliendo le opportunità che si dovessero in qualche modo presentare. Negozi pieni e vie del centro affollate nel primo giorno di acquisto a prezzo scontato. E poi un andirivieni continuo che si è abbassato ma non in maniera clamorosa ed ha continuato a garantire attenzione ed interesse per i prodotti a prezzi scontati che sono stati venduti soprattutto nei negozi del centro della città di Matera. Gli sconti vanno dal 20 al 50 per cento

per quei consumatori che non hanno voluto mancare al classico appuntamento del primo giorno. I saldi partiti ufficialmente ieri, sono ufficiosamente iniziati già prima delle festività natalizie con quelle che vengono chiamate vendite promozionali. Un modo di avviare le operazioni in attesa del grande boom previsto per una decina di giorni che trova il giusto conforto in un'anno caratterizzato dalla crisi economica. L'arrivo dei saldi è ben accetto dai consumatori che dopo aver dato la classica “sbirciata” al capo interessato, sono tornati dopo le feste per pagarlo ad un prezzo inferiore. Se i saldi trovano il consenso dei consumatori,in maniera diversa la pensano i commercianti costretti a svendere del 30 per cento i capi di una stagione invernale che stenta ad arrivare. Ma comunque in parte soddisfatti di un provvidenziale aumento dei ricavi.

C’E’tempofino al25gennaio2010pervisitare nelmuseoRidola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.

IL PROGETTO

CINEMA

C’è il via ad Arupa

Comunale Matera - 0835334116

UN NUOVO progetto a sostegno della biodiversità gestito dalla Provincia di Matera in collaborazione con gli altri beneficiari associati: l'Ente Parco della Murgia Materana, l'Università della Basilicata e l'associazione Tecla. E’ un’occasione interessante di sviluppo del territorio e di alcuni dei suoi patrimoni naturali che vengono premiati attraverso un’idea che è stata co-finanziata anche con l’intervento delle istituzioni europea e che costituisce comunque un modo importante per meglio apprezzare il territorio materano in questo momento particolare. «Il progetto, finanziato dall'Unione Europea e cofinanziato da tutti i partner coinvolti, con un contributo di 400 mila euro da parte del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, si propone - ha dichiarato il vice presidente e assessore all'Ambiente, Giovanni Bonelli chiarendo i motivi ispiratori del progetto - di garantire la sopravvivenza e l'incremento di alcune specie di rettili e anfibi (Zamenis situla, Triturus carnifex, Triturus vulgaris, Bombina pachypus) del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) Gravine di Matera, ricompreso nel Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano.” Il progetto ARUPA, con una dotazione finanziaria di oltre 1 milione e 600 mila euro, avviato ufficialmente nella giornata di ieri alla presenza di tutti i partner compresa la Regione Basilicata e il Corpo Forestale dello Stato, si articola di numerose e complesse azioni che si concluderanno nel 2014. “La gravina di Matera costituisce uno dei più spettacolari paesaggi rupestri d'Italia ha sottolineato l'assessore Bonelli - , eccellenza riconosciuta nel patrimonio ambientale europeo dal 1995 quando è stata inclusa nel sito SIC (Sito di interesse comunitario) e nel ZPS (Zona di protezione speciale). Successivamente le “gravine di Matera”sono entrate a far parte nella Rete Natura 2000, ossia la rete delle aree naturali d'Europa da proteggere e salvaguardare.” “Attualmente - ha proseguito il vicepresidente della giunta provinciale di Matera Bonelli - il torrente Gravina risente purtroppo di un livello di inquinamento notevole che ha ridotto, se non azzerato, la presenza delle componenti faunistiche e floristiche a stretto contatto con le acque. Il progetto ARUPA, attraverso iniziative mirate quali la rinaturalizzazione dell'alveo, il ripristino di muretti a secco, i rimboschimenti e la realizzazione di vivai forestali si prefigge l'obiettivo di preservare la scomparsa della fauna anfibia e dei rettili e di mitigare i fattori di minaccia.” “La flora e la fauna selvatiche - ha concluso il presidente della Provincia di Matera Franco Stella nella sua riflessione sull’importanza del progetto - costituiscono un patrimonio non solo naturale, ma anche di valore estetico, scientifico ed economico che la Provincia, attraverso progetti come questi, intende preservare e trasmettere alle generazioni future.”

Kennedy Matera - 0835334116

Brothers ore 17,30, 19,30, 21,40

Astro Boy ore 17,30 Amelia ore 19,30 e 21,40

Duni Matera - 0835331812 Io Loro e Lara ore 17,50, 19,45, 21,40

Patron Antonio Matera Sherlock Holmes ore 17,15- 19,25 e 21,30 Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Io e Marilyn ore 19 - 21,45 Della Valle Ferrandina - 0835755226 A Christmas Carol ore 17 Io e Marylin ore 19,00-21,30 Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Natale a Beverly Hills DOPO molti anni a Los Angeles Cristina incontra Carlo, un mascalzone che l'aveva abbandonata incinta di sette mesi . Serena e Marcello stanno per sposarsi e organizzano una festa di addio alla loro condizione di single.

La principessa.. SULLO o sfondo della magica New Orleans, nasce la storia che ha per protagonisti la bella aspirante cuoca Tiana e un principe trasformato in ranocchio.

Io & Marilyn GUALTIERO Marchesi è un “riparatore” di piscine col cuore spezzato e una figlia adolescente. La moglie gli ha preferito il circo e Pasquale.

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Motta Uva via Nazionale 120 0835/385632

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps

115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461

Antincendio boschivo Servizio taxi Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg.

1515 3332685173 800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150

Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0835 1971063 0835 330538 0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune

0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie

118 0835253111

Pronto Soccorso Consultorio Asm

0835 253212 800216916 0835 253111

Universita’ di Basilicata Centralino Rettore Direttore amm. Sede di via San Rocco Sede di via Nazario Sauro a Pz Numero Verde Segreteria degli studenti

0835388370 0971 202106 0971 202107 0835 255017 0971 201111 800800040 0835 255121

Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Ridola Soprintendenza Beni Amb. Soprintendenza Beni Art.

0835 330856 0835 332832 0835 310058 0835 330858 0835 310137

RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087

STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

0835-344101 0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193

L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’

0835-582467 0835-411847 0835-581003 0835-581074

RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882

LE ROSE LIDO SABBIA D’ORO MERLIN BLEU NICOLAS VILLA MARY

0835-930040 0835- 953140 0835-954458 0835-952396 0835-952327

RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752

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“In momenti di crisi così stringente, sono i più deboli a pagare il tributo più alto. La condizione di svantaggioche giàcondiziona pesantemente le loro vite, e preclude loro innumerevoli possibilità, non deve incidere ulteriormente e negatimene sulla loro felicità. Sono fermamente convinto che le comunità devono rimanere accanto a questi cittadini e con il sostegno delle imprese e di tutte le pubbliche amministrazioni sarà possibile disegnare uno scenario di integrazione migliore di quello attuale. Queste persone meritano di costruirsi la propria autonomia per sentirsi attivi e liberi, un'autonomia che comincia dalla certezza di avere una occupazione che li coinvolga, da protagonista, nel tessuto sociale. Ed è nel rispetto di questo diritto al lavoro che chiedo la disponibilità delle aziende e delle PA di questo territorio a coinvolgere nel proprio organico soggetti disabili.” Un appello, onesto e sincero, quello che il presidente della Provincia di Matera Franco Stella ha voluto lanciare al mondo delle aziende e delle PA. Un impegno che oltre a essere segno di sensibilità morale e civile, rappresenta un obbligo sancito dalla Legge 68/99. L'ufficio provinciale del Lavoro, preposto a vigilare sul rispetto di questo obbligo, ha reso noto che nel 2009, nell'intero territorio provinciale, sono stateavviate allavoro 75disabili pressoprivati e 5 presso le amministrazioni pubbliche. “Numeri - ha sottolineatoil presidente Stella - che possono crescere grazie alla sensibilità degli imprenditori e degli amministratori della cosa pubblica di questa provincia. Una provincia intelligente e solidale, attenta e generosa. Perché promuovere i diritti e la dignità delle persone disabili significa arricchire le persone, le società e le economie.”

Note di solidarietà per l’associazione Diva

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


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I delinquenti hanno minacciato tutti, poi la fuga sull’auto guidata da un complice

Banditi tra i clienti della Posta Rapina in piena mattina nella filiale di Marconia. Bottino da 20 mila euro MARCONIA - Erano in tre, decisi a tutti i costi ad impossessarsi del denaro custodito nella filiale delle Poste di Marconia. E infatti i rapinatori hanno ripulito gli sportelli al pubblico dell'ufficio postale di Marconia. Bottino di 20 mila euro per un’azione svolta ieri in pieno giorno da malviventi che, secondo le prime testimonianze hanno agito da professionisti. La filiale della Poste di Marconia si trova nel cuore del centro abitato, a due passi da piazza Elettra e dalla delegazione comunale. Alle 12.40, l'ora del colpo, i locali erano pieni di gente. In base alle prime ricostruzioni ed alle testimonianze uno dei tre rapinatori è entrato nell'ufficio postale a volto scoperto, camuffato con baffi finti, occhiali da sole e un cappellino. Ad un certo punto ha estratto una pistola e chiarito le sue intenzioni, intimando a dipendenti e clienti

L’ufficio postale rapinato

di sdraiarsi sul pavimento. Poi, rapidamente, si è avvicinato agli sportelli, che non sono dotati di alcuna protezione, ha puntato l'arma verso i dipendenti, li ha invitati ad allontanarsi ed ha provveduto a saccheg-

giare la liquidità disponibile ad ogni sportello. Una volta in possesso della refurtiva il malvivente si è dato alla fuga. All'esterno era posizionato un complice, il classico palo, a supporto dell'azione. Ad attendere i due, in

una Lancia Lybra di colore chiaro, il terzo componente della banda. Motore acceso e via in pochi secondi. La banda si è dileguata, favorita dalla facilità di accesso a due arterie viarie importanti, semplici da raggiungere da

Marconia, come la S.S. 106 Jonica e la S.S. 407 Basentana, su cui sono stati tempestivamente attivati posti di controllo dei carabinieri. Scene di panico e malori tra i clienti presenti al momento della rapina che si è reso necessario l'intervento di un'ambulanza per prestare i primi soccorsi. Sul posto, subito dopo, sono intervenuti i Carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Arcangelo Minei, e gli agenti di Polizia del Commissariato di Pisticci, sotto la direzione del dirigente Raffaele De Marco. Le indagini sono in corso così come tutti i rilevamenti del caso per valutare tutti gli elementi a disposizione degli inquirenti e individuare la provenienza dei rapinatori. Vige massimo riserbo sulle piste da seguire, anche se l'ipotesi più accreditata è quella di una banda ben organizzata proveniente da regioni vicine. Le forze

dell'ordine hanno ascoltato numerosi testimoni tra la gente, i dipendenti dell'ufficio postale e lo stesso direttore e poi hanno provveduto a visionare i filmati delle telecamere di sorveglianza, da cui si spera di trarre elementi utili per identificare i rapinatori nel tentativo di consegnarli alla giustizia. E' la prima volta che l'ufficio postale di Marconia subisce una rapina. Un motivo in più perché il fatto rimanga come un segno indelebile nella mente di chi ha assistito al colpo e provato momenti di terrore, soprattutto per la presenza di un'arma da fuoco. Il fatto fa crescere l'allarme sociale nell'abitato jonico, dove ultimamente si sono registrate alcune preoccupanti ingerenze della criminalità, seppur spesso riconducibili a noti delinquenti situati in loco. Questa volta, invece, la minaccia è arrivata da fuori. Roberto D'Alessandro provinciamt@luedi.it

Valbasento L’Aiea lancia l’allarme: 165 i malati e 117 le vittime

Amianto, stop alle morti e via alla sorveglianza sanitaria

Una panoramica della Valbasento

VALBASENTO - Quando la sorveglianza sanitaria per i lavoratori della Valbasento esposti all’amianto sarà realtà? Il protocollo sanitario approvato a settembre 2009 con una delibera della giunta regionale è rimasto lettera morta. E nel frattempo la lista delle vittime della fibra killer inesorabilmente si allunga.

L’ultimo decesso la vigilia di Natale per un male incurabile fulminante. Ma in Valbasento l’amianto e le numerose sostanze nocive trattate hanno già falcidiato 117 lavoratori. E 165 sono coloro che hanno contratto malattie professionali correlabili al lavoro in fabbrica. Un elenco, purtroppo, provviso-

rio, stilato attraverso il “passaparola” tra i lavoratori e il certosino lavoro di recupero di dati e informazioni dell’Aiea. A lanciare l’allarme è ancora una volta il presidente del gruppo Valbasento dell’Associazione esposti all’amianto, Mario Murgia con una lettera indirizzata al presidente della Regione Vito De Filippo, all’assessore alla Sanità Antonio Potenza, alla responsabile del ReNa Cor Basilicats Gabriella Cauzillo, alla Commissione del Senato per le Morti bianche e, per conoscenza, al prefetto di Matera Monteleone, alle segreterie regioanli di Cgil, Cisl e Uil, al senatore Casson (promotore della legge per l’istituzione del Fondo vittime amianto) e al presidente della Provincia di Matera Franco Stella. «Con riferimento al DGR numero 166, con il quale - scrive

Murgia - è stato predisposto un protocollo sanitario di sorveglianza preventivo per monitorare lo stato di salute di tutti i lavoratori che hanno prestato la loro opera nei siti industriali della Valbasento e sono stati esposti alle fibre di amianto ed ad altre sostanze classificate cancerogene, tossiche e/o teratogene e, considerando l'attesa degli stessi lavoratori, esposti ed ex esposti alle fibre di amianto, al loro stato d'animo e a quello delle loro famiglie, vi chiediamo lo stato dell'arte della messa in atto di quanto previsto dalla delibera» La sorveglianza sanitaria, oltre che ai fini della prevenzione, è quanto mai urgente anche sotto il profilo statistico. Cioè per calcolare in maniera certa l’incidenza dell’esposizione all’amianto sulle migliaia di lavoratori che, negli ultimi 30 anni, hanno lavo-

rato in ambienti poco salubri con gravi danni alla salute. Tanto più che , come evidenzia il presidente di Aiea Valbasento «si registra la presenza di casi di lavoratori che hanno contratto patologie legate alla esposizione alle fibre di amianto ed alle altre sostanze classificate pericolose, a tutt'oggi in terapia chemioterapica, a cui non è stata redatta la denuncia di malattia professionale da parte dei medici che hanno avuto conoscenza del caso. La nostra associazione - ha detto Murgia - ha supportato i lavoratori ed i medici di famiglia nella compilazione della denuncia. Riteniamo opportuno da parte del Dipartimento della Sanità Regionale di sensibilizzare e ricordare a tutti i medici di famiglia il rispetto della normativa vigente». Margherita Agata m.agata@luedi.it

Il Ferrandina calcio sbarca sul web Savoni:«La salvezza non è impossibile» FERRANDINA- C’è il morale a mille in casa rossoblu. La prima vittoria della stagione ha caricato di ulteriore entusiasmo la truppa guidata da mister Amedeo Savoni. Ma, passata l’euforia del successo interno con il temibile Atella Monticchio, c’è da pensare ai prossimi impegni. Due trasferte di fila (Avigliano prima e Viggiano dopo) e un solo imperativo: fare più punti possibile. «Vogliamo centrare l’obiettivo play-out - ha dichiarato il tecnico Savoni - e siamo certi di farcela. I tre punti conquistati con l’Atella sono un buon viatico per proseguire la rincorsa verso la salvezza. Finalmente, dopo qualche settimana di rodaggio, siano riusciti a trovare la

giusta quadra e a dare alla squadra una fisionomia ben precisa. La sosta natalizia aggiunge Savoni - è stata quanto mai provvidenziale per consentirci di avere più tempo a disposizione per rodare un po’ di meccanismi e recuperare condizione. Adesso bisogna continuare a perseverare su questa strada per recuperare terreno quanto prima possibile». Poi, fra due settimane il rientro in grande stile al Santa Maria. La presentazione ufficiale del “nuovo” Ferrandina, dirigenza e giocatori al gran completo, sabato 23, alle 18, nella sala consiliare del Municipio, alla presenza del sindaco Raffaele Ricchiuti e dell’assessore allo Sport Rocco Zito. A sancire

l’inaugurazione non solo dello stadio, ma anche di un nuovo corso nei rapporti tra società e Amministrazione, improntati sulla massima cordialità e collaborazione. La rosa? «Per il momento è al completo - dichiara Savoni - stiamo lavorando per portare in rossoblu un elemento che sarebbe la nostra ciliegina sulla torta, ma non vogliamo creare e false aspettative nei tifosi che ci auguriamo tornino numerosi a sostenere la squadra. C’è bisogno anche di loro». E per rinsaldare il rapporto tra dirigenti, tecnico e atleti, da qualche giorno, è online anche il sito della squadra rossoblu. L’indirizzo internet su cui è possibile trovare news, classifica, risultati,

Da sinistra il tecnico Amedeo Savoni e Antonio Capogrosso

l’elenco completo di giocatori, mister e società e relative foto, oltre all’immancabile forum dei tifosi è www.ferrandinacalcio2.sitoper.it. Uno spazio interamente dedicato alla squadra di cui tanti appassio-

nati a lungo hanno lamentato la mancanza e che adesso è finalmente realtà. Una nuova pagina per la lunga e gloriosa storia del Ferrandina calcio tutta da scrivere. Insieme. mar.aga

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SAN MAURO FORTE - Anche l'edizione del Campanaccio 2010 avrà un annullo filatelico, cioè un “bollo speciale” che Poste Italiane realizza in occasione particolare. Oltre ai bolli ordinari in dotazione agli uffici postali, infatti, Poste Italiane dà la possibilità di richiedere degli annulli particolari, figurati e non, che riproducono con scritte e immagini il tema di manifestazioni legate ad eventi di notevole interesse culturale, economico e sociale, come nel caso della “Festa del Campa-

S. Mauro Forte Annullo filatelico speciale di Poste Italiane per l’edizione 2010

Tanti saluti dal paese del Campanaccio naccio”. Un annullo filatelico con il logo del “Campanaccio 2010”, dunque per vidimare saluti ed inviare simbolicamente il suono dei campanacci anche a chi è lontano da San Mauro Forte. Un appuntamento atteso soprattutto dai tanti appassionati e collezionisti di francobolli; L'annullo filatelico essendo un bollo uni-

co, realizzato per una manifestazione specifica non potrà mai essere uguale ad altri annulli. Perciò, viene data la possibilità al pubblico di ottenere un ricordo dell'evento e, allo stesso tempo, di possedere un pezzo unico da collezione. Uno stand delle Poste Italiane sarà allestito per l'occasione nella giornata di sa-

bato 16 creando così un vero e proprio distaccamento dell'ufficio postale centrale di Matera. Due funzionari dell'azienda postale provvederanno ad apporre l'apposito timbro su francobolli delle cartoline fatte stampare dall'Amministrazione Comunale in edizione limitata che riproducono il manifesto della edizione 2010 del

campanaccio che, lo ricordiamo, è la riproduzione di un dipinto opera di un artista di Oliveto Lucano, Giuseppe Mazzarone. Il timbro che costituirà l'annullo filatelico riproduce, anch'esso, la stessa immagine incorniciata dalla scritta circolare: “75010 San Mauro Forte (Mt) - 16-12010 - Sagra popolare del Campanaccio”.

I cittadini potranno, quindi, nell'occasione con una spesa pari al costo del francobollo, ritirare una cartolina che potranno conservare o spedire con francobollo con l'annullo del Campanaccio 2010. Successivamente, per quindici giorni, tutta la corrispondenza in arrivo ed in partenza presso l'ufficio postale di San Mauro Forte sarà anch'essa annullata con lo stampino predisposto in occasione di questo importante evento. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

Tricarico Fino al 14 febbraio un calendario ricco di iniziative e sfilate nelle vie del centro

Tutto pronto per il carnevale Fervono i preparativi per l’evento dell’anno che si apre il 17 gennaio TRICARICO - Prende forma il Carnevale di Tricarico giunto all’edizione 2010. La prima riunione organizzativa si è conclusa nei giorni scorsi con la stesura del programma e delle iniziative previste nella giornata di inizio. Le maschere si incontreranno inizialmente alle ore 5.00 del 17 gennaio in Piazza Garibaldi per la tradizionale sfilata mattutina per le vie del centro storico. Subito dopo, raduno alle ore 8.30 presso Sant'Antonio Abate da dove, dopo la consueta benedizione della mandria, il corteo percorrerà la Via Appia, Viale Regina Margherita e si fermerà in Piazza Garibaldi lì dove gruppi spontanei potrebbero dare il via ai canti tipici del Carnevale tricaricese. Già sicure le presenze di gruppi di camperisti organizzati oltre al probabile arrivo di una serie di autobus dalla provincia di Potenza. Fin qui la prima giornata; nei prossimi giorni altre riunioni verranno tenute dagli organizzatori per definire il programma del 14 febbraio, giornata conclusiva del Carnevale di Tricarico. Come accade ormai di consuetudine da quattro anni, l'Amministrazione comunale si è presa carico di convocare le diverse as-

Maschere di Tricarico

sociazioni presenti sul territorio per organizzare al meglio l'evento. Ovviamente presente la Pro Loco, rappresentata da Pietro Materi, la quale ha confermato il suo impegno per l'organizzazione delle due giornate. Così come successo negli ultimi anni all'incontro c'erano anche i la Protezione Civile, rappre-

sentata dal presidente Filomena Benevento, e Vivere Tricarico con Rocco Ruggirei entrambe nuovamente impegnate per la buona riuscita della manifestazione. Da segnalare anche la presenza delle associazioni Assca con Matteo Martelli, Esxlora Tricaricum con Maria Caravelli, Etica con Antonio Lacertosa ed Ele-

menti Dinamici con Maria Diele, tutte associazioni formatesi di recente e alla loro prima esperienza con il Carnevale di Tricarico. A testimoniare la grande importanza che i cittadini tricaricesi danno al loro carnevale vi erano anche l'Avis con Paola Benevento, gli Amici del cuore con Angela Mazzone, il Forum dei Giovani con Pietro Battaglia.

Presenti anche moltissimi esponenti del gruppo Le Maschere di Tricarico, nato lo scorso anno, molto attivo per diversi mesi (ricordiamo le partecipazioni a diversi appuntamenti nazionali ed internazionali) ed ora in fermento per le sfilate che si terranno per le vie del paese. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it

GrassanoIl presepe di Franco Artese in mostra ad Assisi ma l’artista sogna Strasburgo

La tradizione diventa simbolo dell’arte

Il presepe realizzato da Franco Artese è in mostra ad Assisi

GRASSANO - E' ritornato a Grassano dopo mesi di lavoro, ma anche di grandi gratificazioni il maestro Franco Artese che quest'anno ha portato la sua arte del presepe nella Basilica della “Porziuncola” ad Assisi. Un'opera maestosa e suggestiva come sempre che ha portato nella terra del fraticello d'Assisi la cultura e lo spirito lucano. L'opera è stata realizzata in sei mesi, ha una grandezza di 40 metri quadri e un'altezza

che arriva a 4,30 metri. Tra i materiali utilizzati il polistirene, la pietra, il legno e il ferro. Le statuine hanno un'altezza di 28 centimetri, sono realizzate in terracotta e rivestite con costumi medievali inamidati. L'Impianto di illuminazione è stato realizzato utilizzando effetti teatrali all'avanguardia che regalano visioni dall'alba al notturno. L'opera è stata presentata nella Basilica della Porziun-

cola(sala dell'Annunziata)in occasione dell'offerta dell'olio, che alimenta la lampada sulla tomba di San Francesco, da parte della Regione Basilicata. Il presepe resterà aperto ancora fino al prossimo 2 febbraio. Ad Artese abbiamo chiesto di darci un giudizio di questa sua nuova creazione che ha avuto eco in tutta Italia. «Il Presepe non è soltanto il rinnovarsi di una tradizione ma è l'opera di un passato che costruisce il pre-

sente, ovvero di un tempo sempre presente che entra nelle nostre case pronte a dargli ancora e di nuovo lo spazio, anche solo l'angolo di una casa o di una chiesa». Per questo presepe da dove ha tratto ispirazione ? «Come sempre dalla civiltà contadina lucana che è il costante richiamo dei miei lavori, da oltre trent'anni, cioè da quando, giovanissimo, ho iniziato a portarli nel mondo, prima a New York (1983) e poi a seguire

Washington, Roma, Spoleto, Monaco, Parigi fino al grande lavoro per il Museo della Natività di Betlemme (1999), commissionatomi dall'UNESCO. La terra lucana - continua il maestro - a tratti somigliante all'ambiente palestinese, è lo sfondo e la culla che accoglie il Mistero della storia dell'uomo, in quell'angolo oggi così tanto visitato e ammirato dei Sassi di Matera. A dominare su tutto c'è la Chiesa di San Pietro Caveoso, quindi si scende verso la grotta della Natività, una delle più belle Chiese Rupestri di Matera: San Nicola dei Greci. All'interno ne ho affrescato i muri, riprendendo i temi propri delle stesse Chiese Rupestri e alternandoli con i temi degli affreschi della grotta di Greccio». L' opera descrive la notte di Greccio con San Francesco, circondato dai frati, che prende tra le braccia il bambino mentre tutt'intorno si raduna la popolazione che accorre come i pastori di Betlemme. Davanti alla grotta, poi, nella Chiesa di Sant'Antonio Abate si rivivono le

apparizioni di Santa Chiara come racconta lo stesso Artese «Secondo il racconto delle Fonti Francescane S. Chiara vide sulla parete della sua cella, la Messa di Natale che si celebrava nella Basilica di San Francesco». Dopo Assisi dove vorresti realizzare un tuo presepe? «Il mio desiderio è irrealizzabile, si tratta della Basilica di S. Pietro nella città del Vaticano, ma già l'anno scorso il Cardinale Canestri mi ha risposto che nella Basilica una tradizione di secoli vede impegnati per la realizzazione del presepe i San Pietrini e spetta solo a loro l'allestimento . Questa risposta mi ha sicuramente confortato perché rafforza la mia idea di presepe come tradizione». Intanto Artese si prepara per Spoleto dove ha accettato la proposta di realizzazione di un ' opera di 110 mq. «A Spoleto ritorno volentieri , anche se sto valutando altre proposte che mi stanno arrivando proprio in questi giorni, non mi dispiacerebbe Strasburgo». Cinzia Vizzuso provinciamt@luedi.it

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Tursi Occhi puntati sulle scelte dell’Udc e sui papabili

Prove tecniche di voto A 51 giorni dal voto partiti ancora prudenti TURSI - A circa 51 giorni dalla consegna delle liste (il prossimo 28 febbraio) a Tursi ancora nessun incontro ufficiale tra le forze politiche è stato effettuato. Sembra essere una missione disperata, in quanto non vi sono le condizioni per formare un centro sinistra unito, in considerazione anche del fatto che l'Udc strizza l'occhio al Pdl, mentre al tavolo delle trattative regionali è in organico al centro sinistra. Il problema oltre ai nomi da proporre come candidati a sindaco della cittadina è trovare le condizioni per allargare le coalizioni attorno ad un nome che sia condiviso. Nel frattempo si fanno supposizioni: nel centro destra, in caso di mancato allargamento della coalizione, sembra certa la candidatura di Cosma (consigliere provinciale Pdl), ma in caso di accordo con l'Udc, stando alle indiscrezioni, dovrebbe cedere il passo o all'avvocato Giuseppe Labriola oppure ad Antonio Caldararo dell'Udc. Nel centro sinistra invece i nomi sembrano tanti, tali da fare una lista di solo candidati sindaci. Ma per uscire dall'impasse è indispensabile che le

Tursi

forze politiche di centro sinistra inizino a dialogare ufficialmente tra di loro al fine di sciogliere le riserve che possono insorgere. Infatti solo se il centro sinistra è unito (compresa l'Udc) potrebbe vincere e battere il centro destra, se invece si trincera su alchimie e tattiche personali rischia una sonora sconfitta. L'Udc potrebbe svolgere, in questo caso, un ruolo decisivo, valorizzando a pieno la sua caratteristica di forza moderata scegliendo di coalizzarsi con il centro destra o con il centro sinistra.

Tursi è politicamente una realtà difficile, ma se si passa dalla piazza alla politica nelle sedi dei partiti, la situazione potrebbe volgere al meglio, cercando di limare le varie richieste e giungere sia a destra che a sinistra ad una soluzione politicamente corretta. In merito alla posizione dell'Udc i singoli partiti del centro sinistra chiedono che siano le segreterie provinciali ad esprimersi ed “obbligare l'Udc ad un accordo organico e coerente che vada dalle regionali sino agli enti locali non basta essere convinti di vincere se in altre realtà il compor-

tamento politico è completamente opposto, in politica la coerenza premia”. In ultima analisi, sembrerebbe la strada più percorribile. Si prospettano anche liste civiche, vista la forte contrapposizione all'interno dei singoli partiti e tra gli stessi partiti, che porterebbe da una parte ad una scrematura dei candidati con un forte rinnovamento e dall'altra all'unione di più forze pur contrapposte, anche con più liste, che rappresenterebbe il vissuto. I politici, però devono sapere che la città di Tursi, non è dormiente, come erroneamente qualcuno potrebbe pensare. Lo si evince dai commenti della gente, dalle note su facebook e sui siti giornalistici locali, da dove emerge soprattutto la precaria situazione finanziaria dell'ente e la sfiducia dei cittadini verso la cosa pubblica. Ma nonostante il clima, che la storia ricorda non è mai stato amichevole, i margini ci sono. Le diplomazie devono lavorare senza tregua. Il braccio di ferro deve essere ricondotto tutto sul piano politico e non personale. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Bernalda In vista delle elezioni, mancano rappresentanti della città

«Un territorio senza candidati» “Oltre la Collina” denuncia l’assenza di esponenti locali BERNALDA - “Quanti saranno alle regionali di marzo i candidati che spenderanno il loro nome per la nostra città?”. Questa la domanda provocatoria che il presidente dell'associazione bernaldese “Oltre la Collina”, Domenico Andriuzzi, porge ai probabili candidati ma soprattutto alle segreterie politiche presenti sul territorio bernaldese e metapontino. «La mia - dice Andriuzzi nella sua lettera aperta alla città - è una provocazione che trova le sue radici sulla mancanza di rappresentanti politici nei piani alti, ovvero sia a livello provinciale che a quello regionale. Un'assenza che - continua ancora il giovane presidente di Oltre la Collina - è da vedere nei tanti candidati che ad ogni tornata elettorale si presentano solo per non dare ad altri la possibilità di essere eletti o per ordine di partito. Ecco, nel 2010 ci risiamo, infatti tra poco meno di tre mesi si ritorna alle urne, ed un mese prima si presenteranno i candidati al comune ed alla regione. Ed è proprio su queste ultime che il nostro pensiero vorrebbe soffermarsi in questo momento. Nell'ultima tornata, quella COLOBRARO - Spettacolo teatrale la sera dell'Epifania nella palestra dell'Istituto scolastico, dove è stato temporaneamente allestito il palco. Titolo della commedia: “Istruzioni per l'uso della donna”un monologo ironico e divertente, un viaggio nell'universo femminile e maschile, un modo per sorridere di noi, scritto da Antonio De Rosa e recitato da Eva Immediato. Dato l'argomento, lo spettacolo era adatto ad un pubblico adulto. Tra i presenti anche alcuni componenti della Pro Loco di Valsinni, il comune più vicino alla terra del musicista Cara-

di giugno 2009, cominciammo col dire, in un nostro volantino: “15, 16, 17, 18..., erano i candidati bernaldesi per il consiglio provinciale. Troppi per un successo reale, dai quali i risultati potrebbero essere paragonati ad un quasi fallimento. Abbiamo perso un'altra reale possibilità per crescere nell'immagine e nell'economia». Questa volta, tra due mesi, vorremmo poter cominciare un'altro volantino con: “Grazie, grazie rappresentanti del nostro ama-

to paese. Grazie per aver dimostrato amore per Bernalda e coerenza, grazie per aver dimostrato senso di responsabilità ed aver messo da parte i vostri ideali per un ideale comune qual è Bernalda. Grazie per aver messo da parte interessi personali morali e materiali. Grazie per esservi uniti per renderci la vita più facile, perché questa volta contando, potremo usare le dita di mezza mano ed incrociare le altre affinché tutti gli elettori si rechino in massa ad eleggere i propri rappresentanti, confermando coerenza e concretezza. Grazie, perché ora tutti insieme potremo ricominciare a sognare...”. Cari aspiranti candidati, questa volta mettete da parte l'orgoglio, unitevi e decidete di amare e farvi amare dal vostro paese per il vostro coraggio delle responsabilità. Circa 10.000 elettori... quanti eletti senza sconfitti potremmo ottenere? Speriamo - conclude Andriuzzi nella sua lettera aperta alla città ma soprattutto ai possibili candidati politici - che questa volta, alla fine i conti tornino». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

SPUNTI Tursi La politica fra vecchie e nuove scelte

Trombe e trombette per combattere le lotte intestine

La corsa alle urne si sta per aprire

NON tutti ricordano l'incontro tra Carlo VIII e Pier Capponi nel novembre del 1494 quando, di fronte ai rappresentanti della Repubblica, il Re (Carlo VIII) minacciò di far suonare le trombe e Pier Capponi era pronto a far suonare le campane. A Tursi nel maggio 2007 per dare l'allarme finanziario furono suonate le trombe per svegliare il popolo, ma sono rimaste inascoltate; i tromboni, oggi in parte trombati, hanno preferito azzittire i trombettieri ed al loro posto si sono sentite le trombette di cartone, ed ad essere “suonati” sono stati icittadini diTursi. Evidentemente il potere del vecchio direttore d'orchestra locale è talmente grande, che nessuna forza di persuasione è riuscita e riuscirà a provocare il radicale rinnovamento delle persone candidate a formare anche la «prossima nuova» amministrazione comunale. Sappiamo da dove provengono le sventure della nostra città e sappiamo anche che non saranno mai evitate, finché non si elimineranno i promotori e gli eterni protagonisti delle lotte intestine. Poi, oltre al direttore, c'è il Divo, che non è un divo del cinema, né del varietà, né della canzone e nemmeno del calcio. Egli si autodefinisce polemico per eccellenza e minaccia che ci farà fare la faccia bianca. Se noi avevamo, abbiamo ed avremo sempre il «pallino» degli uomini nuovi, i nostri oppositori hanno il «pallino» degli uomini vecchi, anzi hanno fatto ancora di più: hanno aggiunto ai vecchi gli stravecchi, e dato che per associazione di idee il «pallone» degli uomini vecchi fa pensare ai caciocavalli ed ai provoloni, sorge spontaneo e inconfondibile il pensiero

Colobraro“Istruzioni per l’uso della donna” di Antonio De Rosa con Eva Immediato

Sorriso amaro sui vizi e le virtù umane fa, principe di Colobraro ed un operatore turistico del Palazzo dei Poeti in Rabatana (Tursi). L'attrice si è fatta accompagnare, durante la performance da un chitarrista d'eccezione: il giovane Vincenzo Cerabona, che sottolineava i vari passaggi della recitazione, con vibranti note musicali. Il monologo aveva per tema i consigli da dare agli uomini

quando devono conquistare le donne. L'autore del testo aveva individuato sette tipologie femminili: la donna d'altri tempi; la donna moderna; la femmina; la prostituta; la lolita; la bambola gonfiabile e la donna angelo. L'attrice è scesa varie volte a recitare tra il pubblico, ha danzato il flamenco e sul finale si è esibita nella danza della Taranta, la

musica del Salento suonata con la chitarra da Cerabona, che ha coinvolto i presenti che hanno sottolineato il loro gradimento con un caloroso applauso. L'attrice infatti è diplomata in danza spagnola ed ha al suo attivo una tournée teatrale con il grande attore napoletano Carlo Giuffré. La signora Immediato vive a Potenza, dove sta lavorando al-

l'allestimento di una piece teatrale con altri cinque attori. “Lo spettacolo chiudeva il ciclodi manifestazioninatalizie organizzate dal comune, conla collaborazionedell'Istituto scolastico di Colobraro, della Parrocchia, dell'Associazione musicale Carafa e del Collettivo Colobrarese. Infatti durante le feste c'era stata l'esibizione della banda musica-

che per la soluzione dei problemi della lista c'è stato e ci sarà lo zampino del vecchio direttore d'orchestra. Ora il Divo, vuol diventare come il «Re Sole» che pronunciò le famose parole: «Lo Stato sono io» o come Luigi XV, il quale disse : «Dopo di me il diluvio». E il diluvio venne nel 1789, quando la rivoluzione mise l'accento sulla congiunzione «e» e la tramutò in verbo, perché, Maestà, il cittadino è il potere! Lei, Maestà, è il servitore del popolo, di quel popolo che lei rappresenta o che dovrebbe rappresentare. Cittadini di Tursi che nel tambureggiare della campagna elettorale e nelle visite a domicilio che i candidati certamente si degneranno di fare, si imbatteranno nelle solite sirene che con i loro allettamenti: parchi di divertimento, palazzi del ghiaccio e piscine coperte ma soprattutto con lavisione diposti impiegatizi, favori e preferenze chiederanno queste ultime sulla scheda elettorale. Alla larga!...Ritenetevi offesi per la reiterata tentata truffa e tentata coartazione. E' superfluo dire che avete capito da tempo, certo prima di noi, il sistema di questi tromboni e di queste trombette che hanno ancora la faccia tosta e l'impudenza di aspirare al...plebiscito. Mettete da parte l'amicizia in nome della quale tenteranno ancora di fregarvi. Non lasciatevi abbindolare per l'ennesima volta, sarebbe veramente imperdonabile. Oggi è di moda la contestazione più o meno globale. Si vuole cambiare il mondo. Noi ci contentiamo di poco. Contestiamo quindi anche noi tursitani con l'incominciare a cambiare gli uomini al nostro Comune. Francesco Silvio Di Gregorio

le di Colobraro esempre in palestra era stato proiettato il film “Moto Armonico Semplice” - l'asilo di un maestro, di Salvatore Verde. Prima dell'inizio dello spettacolo, il sindaco Andrea Bernardo aveva fatto una breve presentazione degli artisti ed aveva annunciato che per sabato 16 e domenica 17 ci sarà l'Accensione del fuoco, una festa in onore di Sant'Antonio Abate, con la messa, la benedizione degli animali, l'esibizione della banda musicale e la degustazione di prodotti tipici locali. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

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Montalbano Manifestazione in piazza di Popolari Uniti, Idv, Rifondazione, Sinistra e Libertà

L’animo critico del Partito democratico MONTALBANO - Si riscalda la campagna elettorale a Montalbano Jonico nelle sue fasi di organizzazione, domani, infatti, in piazza Risorgimento, alle ore 19, pubblica assemblea dei partiti di centro-sinistra (Popolari Uniti, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Sinistra e Libertà). Il gruppo politico che raccoglie al suo interno due consiglieri comunali di opposizione: Giuseppe Di Sanzo e Nicola Tauro, quest'ultimo anche consigliere provinciale in carica,sembra averechiaroil percorsoda seguire, non senza entrare in polemica con le scelte del Pd. L'assemblea mira ad una lettura del quadro elettorale che si sta configurando ponendo al contempo le basi per la creazione di un'alternativa di governo della città. “Il Pd di Montalbano- si legge in una

nota - non ha mai creduto nella formazione di un centro-sinistra in grado di sfidare l'attuale amministrazione di centro-destra. In un primo momento ha convocato i partiti di centro-sinistra per proporre una lista civica allargata a destra e inglobante anche un partito che, a tutt'oggi, esprime un assessore nell'amministrazione uscente, dando adito a comportamenti furbeschi e trasformistici. Alla luce di questi movimenti, i nostri gruppi hanno espresso perplessità in quanto questa soluzione non fornisce risposte alle richieste di chiarezza dei cittadini. Nei giorni scorsi, il Pd è riuscito addirittura a mandare a monte questi tentativi di alleanza con le suddette formazioni esterne. Venute meno le ipotesi di allargamento che ostacolavano la formazione

diuna coalizione,ilbuon sensoavrebbe dovuto suggerire di riconvocare i partiti di centro-sinistra per organizzare finalmente una seria e credibile alternativa all'odierna amministrazione. Al contrario, una parte del Pd, irresponsabilmente, chiude questa possibilità presentando ufficialmente un candidato sindaco che non raccoglie un consenso unanime nemmeno nel suo stesso partito. Come può un candidato Sindacorimarca la nota- che sulla sua persona non unisce neanche il suo partito rappresentare una coalizione? Evidentemente non è chiaro che è finito il tempo dei giochetti di potere e che è arrivato il tempo di attuare un cambiamento vero della politica e dell'amministrazione”. Anna Carone provinciamt@luedi.it Montalbano

Scanzano Denunciato l’ imprenditore. Arrestato uno dei braccianti, espulso un altro

Clandestini pronti per i campi Scoperti cinque extracomunitari che viaggiavano con il loro datore di lavoro AVEVA approfittato del periodo in cui la necessità di manodopera diventa più impellente, per dotarsi di braccianti per la raccolta degli agrumi. Il viaggio dal luogo d’incontro al terreno in cui si sarebbe dovuto svolgere il raccolto, però, è stato sfortunato per un imprenditore agricolo campano di 40 anni che è stato scoperto in una delle due auto fermate dai carabinieri del Comando provinciale, della Compagnia di Policoro e del Nucleo Ispettorato del lavoro di Matera. Le auto delle pattuglie hanno intercettato, giovedì sera, i due veicoli che dopo un primo inutile tentativo di seminarli, sono state fermate. Le operazioni in atto anche in questo periodo rientrano nell’ambito delle attività di contrasto all’immigrazione clandestina coordinate dalle operazioni “Odysseus” e “Demetra”. I controlli di giovedì sera hanno consentito di arrestare un tunisino di 24 anni, su cui gravava già un decreto di espulsione del Prefetto di Trapani, espulso un altro tunisino di 28

Giovani Democratici aperte le pre adesioni

Braccianti al lavoro nei campi

anni e denunciato il commerciante agricolo per l’impiego e l’occupazione di manodopera straniera irregolare. Nei confronti degli altri tre extracomunitari presenti nelle auto fermate, non è stato preso alcun provvedimento perchè risultati in regola con i permessi di soggiorno. La lotta all’immigrazione clandestina e all’utilizzo

illegale di manodopera straniera rappresenta uno degli impegni principali delle forze dell’ordine e degli enti previdenziali. Nelle zone del Metapontino, in particolare, il fenomeno più volte denunciato, coinvolge prevalentemente gli extracomunitari per i quali la raccolta di frutta e prodotto agricoli rappresenta un’opportunità di guadagno.

Le pratiche illegali che, però, vengono attuate nonostante tutto e su queste si abbattono i controlli periodici che vengono effettuati come quello che a Scanzano ha consentito di scoprire i due extracomunitari irregolari e l’imprenditore agricolo che li aveva ingaggiati per raccogliere frutta. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

POLICORO - I Giovani Democratici di Policoro, l'organizzazione giovanile Del Pd, aprono ufficialmente la campagna di pre - adesione 2009/2010. Nell'anno appena trascorso si sono affermati nella realtà politica policorese e si sono distinti organizzando eventi e manifestazioni, politiche e culturali. Sono riusciti, non senza difficoltà, a creare un gruppo unito, coeso, e autonomo diragazzi eragazzerappresentando così uno nuovo spazio di iniziativa politica. L'organizzazione policorese si struttura ufficialmente con la guida del segretario cittadino Roberto De Giorgio e dal responsabile organizzazione Giovanni D'alessandro. All' indomani del congresso del partito, che li ha visti in prima linea, sperano che il tesseramento possa diventare un momento di partecipazione di tutti i ra-

gazzi compresi dai 14 ai 29 anni ad un progetto serio di risposta e di alternativa ad un' amministrazione comunale che vive di molti slogan e pochi atti concreti. In sinergia con l'organizzazione regionale, che ha scelto come motto di questa campagna l'espressione “Io resto qui”, cioè in Basilicata, anche i GD di Policoro pensano che sono troppi i ragazzi che lasciano il proprio paese e pochi quelli che ritornano e chiedono a tutti di aderire al progetto con le proprie competenze e potenzialità, per contribuire al rinnovamento della politica locale. Per questo motivo mettono a disposizione del partito e del paese intelligenza, serietà e volontà perché amano la propria terra e perché credono che non ci possa essere sviluppo e futuro senza la passione e le energie delle nuove generazioni. provinciamt@luedi.it

Montalbano Presentato il libro “Il Risorgimento incompiuto” di Cosimo Pascarelli

Pisacane e De Leo, la storia racconta

Un dipinto sui moti risorgimentali

MONTALBANO - Patrocinata dall'amministrazione comunale di Montalbano, si è tenuta nella sala della Società Operaia di Mutuo soccorso la presentazione del libro “Il Risorgimento incompiuto” di Cosimo D. Pascarelli, studioso di Montalbano jonico, dirigente scolastico in pensione a Vigevano (Pavia). Il libro ripercorre le vicende legate all'infelice spedizione di Carlo Pisacane e dei Trecento a Sapri. Questi, durante lo sbarco a Ponza incontrò il medico e patriota montalbanese Vincenzo De Leo e gli propose di aiutarlo a sollevare le genti lucane. Ma il patriota della città di Lomonaco, pur offrendogli aiuto logistico, si rifiutò di accompagnarlo, probabilmente avendo intuito il probabile fallimento della spedizione. Il libro è stato presentato dalla

professoressa Maria Paola Sgro e da Leonardo Giordano, sindaco di Montalbano jonico. Entrambi hanno sostenuto che è assai improbabile che il De Leo sia stato delatore e abbia tradito il Pisacane: troppo forte era in lui la passione irredentistica e troppe sofferenze aveva patito per aver patrocinato la causa dell'Unità d'Italia e della quotizzazione delle terre per i contadini. Era stato condannato a 5 anni di carcere duro a Potenza e poi trasferito in confino a Ponza per poter fare un favore ai Borbone! L'autore ha sostenuto che non vi è alcun documento che comprovi la delazione del De Leo, anche se alcuni testimoni (il Venosta) sostengono questa tesi, ma una cosa è certa: De Leo poteva fare di più per la causa del Pisacane

e si è ritirato. Leonardo Giordano ha replicato sostenendo che non solo gli storici più accreditati ritengono quella spedizione un'avventura destinata al fallimento dalle origini ma lo stesso Pisacane era cosciente che la sua era un'azione soltanto dimostrativa. De Leo durante la spedizione dei Mille collaborò con Garibaldi nel sollevare le masse contadine della Basilicata. Il vicesindaco De Vincenzis e l'assessore alla cultura Giordano hanno portato il saluto dell'amministrazione comunale comunicando che l'iniziativa dava avvio alle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Rocco Tauro, presidente della Società Operaia (Sodalizio garibaldino), ha fatto da moderatore. provinciamt@luedi.it

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Sabato 9 gennaio 2010


LOTTO&CONCORSI

Sabato 9 gennaio 2010

Centrati un terno, quattro ambi e due estratti con le nostre previsioni

Tre ruote sulla quarantina di GIOIA GASPARINI ROMA – La seconda estrazione della settimana ha confermato in blocco tutti i numeri più attesi. Il 39 (l'acqua) di Firenze è stato eletto secondo "centenario" e va a tenere compagnia al 48 (il morto che parla) che proprio sulla ruota toscana conta 104 assenze continuative. Appartiene sempre sulla ruota gigliata anche il numero più vecchio che è stato estratto: si tratta del 23 (l'allegria), era in ottava posizione con 47 assenze. A Bari, invece, si è rivisto il 69 (sottosopra) era il decimo della lista con 42 ritardi. Non sono mancate combinazioni a valenza doppia: l'ambo 22-39 è uscito a Bari e Milano e l'ambo 17-87 è stato estratto a Roma e Torino. I numeri di decina hanno sviluppato una quaterna a Cagliari (81-82-8589) e terni a Genova (61-67-68), Milano (35-38-39) e Torino (82-87-88). Terno di cadenza 9 (39-69-89) a Bari e di cadenza 7 (17-57-87) a Roma. Completano il quadro l'ambo gemello 11-33 a Napoli e l'ambo vertibile 36-63 a Venezia. NAZIONALE - Vinto l'estratto con il 63 della previsione speciale. La cadenza del 6 con la serie 6-16-36-66-86 e la figura del 3 con la serie 12-30-48-6675 reclamano il gioco per ambo e terno. Previsione speciale 65-79 per estratto ed ambo. BARI - Avevamo previsto la cadenza del 9 ed è uscito il terno 39-69-89. Vinto l'estratto con il 69 della previsione speciale. Per ambo sono buoni i numeri della figura del 4 con la combinazione 22-31-40-58-67e quelli della cadenza dell'8 con la serie 8-28-38-4888. Previsione speciale 41-57 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Ambi e terni dovrebbero presto emergere fra i numeri di finale 6 e quelli della decina del 20; combinateli nelle serie 26-36-56-66-86 e 21-2325-27-28. Previsione speciale 12-26 per estratto ed ambo. FIRENZE - Avevamo consigliato la controfigura dell'1 ed è uscito l'ambo 23-67. Centrato l'ambo 37-67 che avevamo proposto con la cadenza del 7. Per ambo la controfigura del 6 con la serie 17-28-39-50-61 e la cadenza del 2 con la cinquina 2-22-32-42-62. Previsione speciale 39-48 per estratto ed ambo GENOVA - La figura del 7 con la serie 7-16-34-43-52 e la controfigura del 6 con la serie 6-17-28-39-50 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale

87 29 29 48 51 30 24 43 27 6 30 39-40 per estratto ed ambo. MILANO - Avevamo segnalato la cadenza dell'8 ed è uscito l'ambo 38-68. Per ambo segnaliamo la cifra del 7 con la cinquina 7-17-27-47-78 e la decina 71/80 con la serie 72-74-75-76-77. Previsione speciale 2-30 per estratto ed ambo NAPOLI - Preso l'ambo 11-33 che avevamo consigliato con i numeri gemelli. La controfigura del 4 con la cinquina 15-26-37-48-70 e la cadenza dell'8 con la serie 18-38-58-68-88 offrono spunti interessanti per ambo. Previsione speciale 31-57 per estratto ed ambo. PALERMO - La figura del 2 con la serie 11-29-38-56-65 e la decina del 40 con la cinquina 41-42-44-45-47 offrono spunti interessanti per ambo e terno. Previsione speciale 25-31 per estratto ed ambo. ROMA - Da 53 estrazioni la cadenza del 4 è priva di risultati, combinate ambi e terni nella serie 14-24-34-5464. Interessante anche la figura del 4 con la cinquina 13-22-67-76-85. Previsione speciale 35-82 estratto ed ambo. TORINO - La quarantina con la serie 41-42-46-47-48 e la cadenza 0 con la cinquina 10-20-40-70-80 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 33-55 per estratto ed ambo. VENEZIA - Per ambo la figura del 6

82 71 73 104 78 70 68 63 87 65 66

86 63 33 39 46 62 9 18 64 80 15

80 67 71 100 62 66 66 55 82 62 62

6 57 25 20 78 74 50 54 76 85 10

67 66 68 63 45 58 65 55 73 62 52

9 10 79 55 39 72 81 41 36 47 43

55 52 66 55 42 53 62 53 60 54 51

con la serie 6-15-24-42-69 e la decina del 40 con la cinquina 40-41-42-43-45. Previsione speciale 10-71 per ambo e ambata. TUTTE - Centrato a Palermo l'ambo 47-70. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 19-28-42, 14-2690, 8-11-61, 43-70-85, 28-33-59.

Pronostico concorso n. 4 (del 09/01/2010) 7 31 49 51 54 77 82 85 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 82 1 77 63 85 55 62 70

PREVISIONI

Frequenza 128 121 120 119 119 117 117 116 113 113

Numero 46 7 2 14 18 89 80 60 8 72

Ritardo 81 71 60 55 54 48 47 41 35 35

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 9 gennaio 2010 Roma e Tutte 71, 42, 62, 45, 29, 21 Napoli, Firenze e Tutte 69, 40, 60, 43, 27, 19 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 12 gennaio 2010 Roma e Tutte 74, 45, 65, 48, 32, 24 Napoli, Firenze e Tutte 72, 43, 63, 46, 30, 22

UNDICI RUOTE

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

La Smorfia Napoletana IL LOTTO non è soltanto da considerarsi un gioco ma è anche una tradizione, una passione e soprattutto è un fenomeno di cultura popolare. In un’epoca in cui tutto è ragione e scienza l’uomo spesso si rifugia nell’irrazionale affidandogli sogni e speranze. Pertanto, a ogni avvenimento di vita quotidiana, o dopo un sogno, si è portati ad associare dei numeri alle immagini, facendo riferimento alla famosa Smorfia Napoletana. Lettera C Cameriere 23 Camerino 62 Camicia 3-40 “ ricamata 8-17 Camino 8 “ con fumo 18 Cammello 75 Camomilla 35 Camoscio 20 Campagna 9 Campana 26-71 Campane 9-65 Campanello 2055 Campanile 29 Campione 29

Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18,30 o dopo le 21,30. (continua)

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La Tragedia Tra i calciatori colpiti Obilale e Akakpo Indenne ma in forte stato di shock l’attaccante Adebayor del Manchester City

Sangue sulla Coppa d’Africa Agguato al bus del Togo tra Congo e Angola: un morto e nove feriti LUANDA – Il sangue macchia la Coppa d’Africa, alla vigilia dell’inizio della competizione calcistica più importante del continente, quest’anno organizzata dall’Angola. E’ di un morto, l’autista, e di nove feriti tra calciatori e membri dello staff tecnico, l’ultimo bilancio dell’assalto al bus della nazionale del Togo nell’enclave di Cabinda, in Angola. Lo ha riferito la Federazione togolese. Secondo la stampa francese il bus è stato attaccato a colpi di mitra. I giocatori del Togo hanno chiesto di tornare a casa e di non prendere parte alla competizione, mentre le autorità del calcio africano hanno deciso che la coppa, alla quale partecipano numerosi calciatori in forza a club europei e italiani, si disputerà regolarmente. Il governo angolano ha definito l’episodio un attacco terroristico e poco dopo è arrivata la rivendicazione dei ribelli del Fronte per la liberazione dell’enclave di Cabinda hanno rivendicato l’attacco al bus della nazionale di calcio del Togo. La Cabinda, ex colonia portoghese, è una striscia di terra in Angola chiusa tra il Congo Brazzaville e la Repubblica Democratica del Congo, abitata da 300mila persone ma con il 60% delle riserve petrolifere del Paese. Tra i feriti ci sono il portiere Kodjovi Obilale della squadra francese del GSI Pontivy e il difensore Serge Akakpo della formazione romena del Vaslui. Il primo è stato colpito da un proiettile ai reni, il secondo alla schiena, ha riferito il centrocampista del Nantes Thomas Dossevi, rimasto illeso. Illeso, invece,

I giocatori togolesi volevano ritirarsi

Portsmouth rinuncerà a ben 5 elementi; il Chelsea a 4; il City e l’Arsenal a 2. Sono partiti per l’Angola i vari Drogba, Kalou, Essien e Mikel (Chelsea); Adebayor e Kolo Tourè (Manchester City); Eboue e Song (Arsenal); Mensah (Sunderland); Paintsil e Etuhu (Fulham); Salifou (Aston Villa); Aruna, Yebda, Belhadj, Utaka e Kanu (Portsmouth); Kingson (Wigan); Bikey (Burnley); Assou-Ekotto (Tottenham); Yobo (Everton). In Ligue 1 il Nizza cederà Faè, Diakite, M. Traore, Ben Saada, Bagayoko, Onyekachi, Potè e Mouloungui. Anche Valenciennes (Tiene, Ben Kaifallah, Assembe), Marsiglia (Konè, Taiwo, Mbia) e Monaco (Gosso Gosso, Nkoulou, Gakpe), non stanno meglio. Il Bordeaux capolista rinuncerà al solo A. Traorè, il Lilla all’angolano Chedjou, all’ex milanista Aubameyang ed a Kouassi Yao. Penalizzata anche la Liga, pronta a salutare Yaya Tourè e Keita (Barcellona), Diarra (Real Madrid), Kanoutè e Zokora (Siviglia), Kanemi (Espanyol). Lasceranno la Bundesliga, invece, Boka (Stoccarda), Sarpei e Toure (Bayer Leverkusen), Ziani, Martins(cherimane indubbio,acausa di problemi fisici), Obasi e Vorsah (Hoffenheim), Matip (Schalke 04), Zidan (Borussia Dortmund). Anche l’Italia sarà penalizzata dalla Coppa d’Africa, consegnandole il miglior cannoniere di sempre, l’interista Samuel Etòo, autore di 16 reti nella rassegna continentale, ovviamente con la maglia del Camerun. Campione uscente l’Egitto chiamato a difendere il titolo conquistato nel 2006.

L’evento si terrà da domani al 31 gennaio

Una formazione del Togo del giugno scorso Sopra a destra: Adebayor Sopra a sinistra: Obilale, il portiere ferito

l’attaccante del Manchester City Emmanuel Adebayor: «Abbiamo parlato col giocatore che, anche se choccato da quanto accaduto, è uscito indenne dall’agguato», si legge sul sito web del club inglese. La Federcalcio di Lomè, attraverso il vicepresidente Gabriel Amei, ha fatto sapere che tra i feriti ci sarebbe anche un giornalista al seguito della squadra. Una tragedia comunque evitabile perchè, racconta lo stesso Amei, «i giocatori non dovevano recarsi a Cabinda col pullman, non lo hanno detto nemmeno alla Caf (la Confederazione africana, ndr), avrebbero dovuto raggiungere l’Angola in ae-

reo». L’EVENTO. Tanta, tantissima Europa, nella Coppa d’Africa che, a partire da domenica e fino al 31 gennaio prossimo, infiammerà i campi dell’Angola, mettendo di fronte il meglio del calcio del Continente nero. È il primo atto di una stagione che si preannuncia storica, sotto certi aspetti anche irripetibile, per l’Africa, che quest’anno ospiterà la Coppa del mondo, per la prima volta in assoluto. Rispetto alla coppa continentale del 2006 in Egitto, quando i selezionatori africani divisero la scena con quelli europei (8 panchine per parte), in Angola saranno protagonisti i tecnici

del Vecchio Continente, mentre 7 Nazionali sono allenate da tecnici locali: i campioni in carica dell’Egitto saranno guidati da Hassan Chehata; Rabah Saadane (che è rimasto dopo che come suo successore era stato fatto il nome perfino di Zidane) dirigerà l’Algeria, Amodu Shuaibu la Nigeria, Stephen Keshi ilMali, Faouzi Benzarti la Tunisia, Patrick Phiri lo Zambia e Kinnah Phiri il Malawi. Nutrita, e qualificata, la colonia europea di calciatori che infiammeranno la Coppa d’Africa. Il campionato che dal punto di vista qualitativo pagherà più di tutti per le assenze è la Premier League: il

Serie A. Il tecnico dell’Inter: «Eccessiva la multa rifilata a Balotelli per l’applauso»

CASO BALOTELLI

Mourinho: «Voglio battere il Siena e poi gustarmi serenamente Juventus-Milan» APPIANO GENTILE – La forza del gruppo contro l’emergenza (e in attesa dell’ennesimo “regalo” di Moratti), quella delle parole contro multe e squalifiche “ingiuste”. Josè Mourinho punge ma non troppo: l’ennesimo infortunio (Materazzi) e la sempre più probabile partenza di Mancini (verso Marsiglia) che si aggiunge a quella di Vieira lo lasciano comunque relativamente tranquillo anche perchè c’è un Siena da affrontare e se possibile battere, per poi sedersi in poltrona la sera dopo e gustarsi Juve-Milan. Niente calamari stavolta (preferiti a LazioJuve di qualche mese fa), il portoghese guarderà lo scontro tra le inseguitrici con i tre punti in tasca. Ma non sarà facile, perchè la classifica dei toscani di Ma-

lesani «è bugiarda» e principalmente l’1-5 con la Fiorentina «è bugiardo, perchè arriva in un momento positivo per la squadra, che ha avuto prima di Malesani un grande allenatore che ha fatto un lavoro fantastico (Giampaolo, ndr) e ha lasciato una squadra con qualità. Poi è arrivato Malesani che ha fatto risultati positivi, facendo 6 punti in casa nelle prime due partite e belle partite fuori, anche a Napoli. Il 5-1 in casa è fuori dalla realtà di questa squadra». L’obiettivo di Mourinho è chiaro: «Voglio guardare Juve-Milan come ho visto in pullman Parma-Juve e poi la sera Milan-Genoa, cioè con tutta la tranquillità, senza pressione. E questo conclude - è possibile solo se vinci la tua partita». Come

accaduto a Verona, dove l’Inter è uscita da campione d’inverno. Un titolo che per lo Special One «non esiste, anzi esiste solo in Russia, dove in inverno finisce il campionato e sono davvero campioni d’inverno. Non mi interessa scrivere nel mio curriculum campione d’inverno, però mi piace stare con un vantaggio che mi permette di dire oggi che al 100% domenica sera saremo leader». L’attenzione dell’allenatore corre poi a Mario Balotelli, multato dal Giudice Sportivo per aver applaudito il pubblico di Verona che lo aveva insultato. Multa contro la quale il club nerazzurro ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia Federale. «In questo momento ha commentato - non mi sorprende che Mario sia sta-

Abete: «Evitare gli schieramenti» ROMA –Evitare sul caso Balotelli, ma non solo in questo, «la logica degli schieramenti: si rischia di rimanere o protagonista o vittima, dovrebbero tutti - società, giocatori, tecnici, pubblico, i media - evitare di ridursi a scaricare il tutto sugli schieramenti». Lo ha detto Giancarlo Abete. Josè Mourinho

to multato, mi aspetto di tutto ormai. Un giocatore che durante una gara sente un’atmosfera negativa intorno a sè e fa una partita corretta, che prende un giallo “naif” come tutti i suoi gialli presi non per fare “casino”, e poi esce dal campo facendo un applauso di tre secondi, non mi sembra sia da multare. Non è giusto, non lo aiuta. Eppure a noi succede. Quello che ha fatto che non mi è piaciuto è stato solo l’aver generaliz-

zato parlando di Verona, infatti si è scusato. Non il resto. Altra cosa non giusta è che i miei collaboratori siano stati squalificati e multati; non lo capisco. Però con noi sono spesso successe cose strane. Ricordate Maicon costretto a saltare la gara con la Juventus?». Probabile formazione (42-3-1); Julio Cesar; Maicon, Lucio, Cordoba, Zanetti; Stankovic, Thiago Motta; Pandev, Sneijder, Quaresma; Milito.

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Sport


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Di Paolo ad Andria A Francavilla arriva un veneto Prima, tre anticipi

Sabato 9 gennaio 2010

40 Sport


In via di definizione le “questioni pendenti”. Nappello con l’Under 20

Potenza, Frezza resta Tifosi a casa: non possono acquistare biglietti per Andria LEGA PRO Il mercato DOPO PANARELLI, Coppola e Di Roberto, il Taranto ingaggia dal Mantova, in prestito, il centrocampista, classe '87, Andrè Cuneaz, fortemente voluto dal tecnico Brucato. E il mercato si chiude con l’arrivo in prestito dal Bari del centrocampista Rajcic. Dopo Correa, anche Simone Felci rischia di diventare a Taranto un separato in casa. Almeno a giudicare dalle dichiarazioni di Donato Di Campli, manager di entrambi i calciatori: “Indipendentemente dagli arrivi di Cuneaz e Di Roberto, Felci andrà via perchè non rientra più nei piani del presidente D´Addario”. Il Foggia rende noto attraverso una nota apparsa sul suo sito ufficiale di aver perfezionato la trattativa per il passaggio in rossonero del calciatore Emanuele Troise. Il 31enne difensore di Napoli, ex nazionale Under 21 e reduce dall´esperienza con i greci del Panthrakikos, si è legato al club dauno sino al prossimo 30 giugno 2010. Il Cassino annuncia, attraverso il suo sito ufficiale, un arrivo molto interessante: si tratta di Andrade Siqueira Jefferson (22), attaccante brasiliano di proprietà della Fiorentina. Il giocatore, in prestito al Frosinone (serie B) nella prima parte di stagione, arriva anche a Cassino con la formula del prestito secco. Sul baby portiere classe '91 in forza alla Roma, Valerio Frasca, c'è da registrare l'interesse del Siracusa. Il Catanzaro ha acquistato il portiere Andrea De Vona (22), aggregatosi alla prima squadra sin dalla ripresa degli allenamenti dopo la sosta natalizia. sport@luedi.it

GIAMMARCO Frezza continuerà a vestire la maglia del Potenza, fino al termine della stagione. Non è ancora una notizia ufficiale, ma il procuratore del giocatore si sarebbe dimostrato abbastanza propenso a dare il proprio consenso alla permanenza del suo assistito che, di conseguenza, sarà regolarmente in campo domani ad Andria. L’agente del calciatore sarà a Potenza lunedì e ufficializzerà questa operazione, come quella di rescissione consensuale dell’accordo tra il club potentino e il portiere Gragnaniello, che andrà a Pescara. Nel frattempo, Vittorio Galigani sta cercando di risolvere anche la situazione di Cardinale e Lucenti, ormai fuori dal Potenza. Il loro agente, Fernando Arbotti, potrebbe essere nel capoluogo lucano già lunedì. Ed in effetti è proprio la risoluzione delle questioni pendenti, quelle dei calciatori allo stato attuale in esubero, a vincolare le mosse del Potenza che deve anche con-

Giammarco Frezza in azione contro il Verona (Foto Mattiacci)

cretizzare una disponibilità economica per chiudere la trattativa con un centravanti di peso. L’attesa per l’uruguaiano Laens sta terminando e se entro 48 ore non arriverà una risposta, l’operazione potrà dirsi sfumata e Capuano dovrà dirottarsi altrove. Intanto è agli sgoccioli la trattativa per Imparato del taranto. Con un blitz nottur-

no sulla strada per Taranto, Capuano ha convinto l’atleta a giocare con il Potenza. Martedì, alla ripresa della preparazione, dovrebbe aggregarsi al resto del gruppo. VERSO ANDRIA Stamattina ultimo allenamento prima della partenza pomeridiana per Andria. Nella rituale conferenza stampa Capuano anticiperà i temi di

quello che, non a torto, può definirsi un vero e proprio scontro diretto per la salvezza. Dubbi solo sull’attaccante centrale: potrebbe essere Catania (con Nappello alle sue spalle), oppure Delia, con Catania a supporto. Lolaico agirà a destra nel 3-5-11, mentre Iraci partirà in panchina. TRASFERTA NEGATA In un primo momento, come

comunicato dalla stessa società pugliese, sarebbe stato possibile, per i tifosi del Potenza acquistare tagliandi per altri settori dello stadio, ma non per quello loro riservato. E’di ieri, invece, il provvedimento contrario, emanato dalla Prefettura di Bari che vuole scongiurare il rischio di contatti tra tifosi. quindi, trasferta negata. NAPPELLO Umberto Nappello classe ’91, è stato selezionato dai tecnici della federazione per far parte della Rappresentativa Nazionale Under 20 della Lega Pro. Nappello parteciperà al “Torneo Quadrangolare Lega Pro XXXa edizione” tra le rappresentative Under 21 dei gironi A, B e C della 2a divisione e la Rappresentativa Nazionale Under 20 della Lega Pro che si terrà a Carrara e a La Spezia dal 19 al 21 gennaio 2010. Nappello sarà comunque a disposizione del tecnico Capuano per le gare col Ravenna (17 gennaio) e con la Ternana (24 gennaio). Alfonso Pecoraro

Seconda Melfi, è pronto Marino. Attesa per Guazzo

OGGI VICO-AVERSA

Dubbio Sicignano

Una sfida salvezza

PREOCCUPANO le condizioni di Pietro Sicignano. Anche ieri, il difensore gialloverde non si è allenato, accusando ancora problemi all'adduttore. Un fastidio avvertito ad inizio settimana e non ancora smaltito. Non si tratta di un problema di poco conto, in considerazione dell' indisponibilità di Vignati, squalificato. Anche Arvia, non sta benissimo fisicamente, oltre ad essere sempre un giocatore sul piede di partenza. Si cercherà di rimettere in sesto Sicignano, anche se il presumibile campo pesante, non favorisce di certo un recupero in tempi brevi. Se dovesse dare forfait, pronta l'alternativa Marino centrale, al fianco di Agius, più che mai provvidenziale il suo ingaggio, con Rogato e Vanacore esterni. L'allenamento di rifinitura di questa mattina, chiarirà ogni dubbio, con la speranza di evitare una

situazione di emergenza difensiva. Non certo il miglior modo di approcciare la partita molto importante contro il Barletta. Ci si attende un ritorno alla vittoria che manca da tantissimo tempo, dal tre a zero con il Vico Equense del primo novembre scorso. Davvero una eternità. La classifica ha bisogno di punti e in questo girone di ritorno, le gare casalinghe rivestano una rilevanza notevole. Oltre alla sete di successi, i tifosi gialloverdi sono assai incuriositi dal vedere all'opera i nuovi acquisti. Tutti e tre dovrebbero partitre titolari dal primo minuto. Detto di Agius che agirà al centro della difesa, Antonio Vanacore si posizionerà sulla corsia mancina, in veste di terzino con Naglieri più avanzato sulla stessa corsia di competenza. Anche in questo caso si presterà particolare attenzione alla prova

dell'ex materano che ritorna al ruolo antico, mai occupato però in questa prima fase di campionato con la maglia del Melfi. Grande attesa anche per Matteo Guazzo, attaccante proveniente dal como. Prenderà il posto di Chiaria squalificato con il rientrante Arcamone al fianco. Guazzo ha già fatto intravedere numeri interessanti nelle sedute lavorative e nella partitella amichevole di mercoledì. Ottime potenzialità e voglia di conquistare i nuovi tifosi, questi gli stimoli che Guazzo vuole far suoi per conquistare al debutto il pubblico federiciano. Ci si augura che il maltempo, prevista neve, non guasti l'attesa per il match contro il Barletta, prima gara da tre punti che il Melfi non può sbagliare se vuole ritornare rapidamente a posizioni più comode in graduatoria. Emilio Fidanzio sport@luedi.it

CALCIO GIOVANILE: NEL WEEK END SI GIOCA LA SEDICESIMA GIORNATA

VICO Squalifiche e infortuni costringono Ferraro a far esordire i nuovi arrivati De Rosa, Russo ed Incoronato. Confermato il modulo che sarà il 3-4-1-2. Restano ai box Hodza, Marciano e Armellino mentre fuori per squalifica Donnarumma e Burgos. In attacco abbondanza con quattro in lotta per due maglie con Morfù al rientro alle spalle delle punte. Dall’altro lato, l’Aversa, arricchitasi dei prestigiosi innesti di Grieco e Rinaldi, è in cerca dei tre punti contro una diretta concorrente alla salvezza. Il tecnico granata potrebbe recuperare per la sfida Perna, mentre dovrà fare a meno di Arini sostituito da Rinaldi. In difesa rientra Parisi, mentre in attacco Grieco potrebbe partire dal primo minuto. VICO EQUENSE (3-4-1-2): Munao, Russo, Scognamiglio, Chiariello; Donnarumma, De Rosa, D’Esposito, Gargiulo; Morfù; Napoli, Incoronato. A disp.: Izzo, Cinque, Rapesta, Esposito, Lupico, Amoroso,Trapani. All.: Ferraro. AVERSA (4-3-3) Pettinari; Balestrieri, Parisi, Di Girolamo, Pistillo; Rinaldi, Massimo, Mariniello; Chietti, Prisco, Grieco. A disp.: Cavaliere, Ciminari, Bertoncini, Longo, Zolfo, Tovalieri, Perna. ARBITRO:Giallanza di Catania.

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Sport 41

Sabato 9 gennaio 2010


Sabato 9 gennaio 2010

Mister Giusto recupera l’attaccante per sbancare il campo di Ostuni

Matera, De Vecchis c’è L’unico ballottaggio è tra il nuovo Falcone e D’Angelo tra i pali VICINA la ripresa del campionato ed in casa Matera si lavora intensamente in vista di Ostuni. Nella giornata di ieri la squadra, agli ordini del tecnico Pino Giusto, si è allenata sul sintetico pugliese di Laterza, utilissimo per poter svolgere un allenamento regolare nonostante l’intensa pioggia caduta non solo nella città dei Sassi. Infatti, anche in terra pugliese i biancazzurri hanno trovato un abbondante pioggia, che comunque non ha condizionato l’allenamento, svolto in maniera regolare. Tutti a disposizione i giocatori per Giusto, che probabilmente, a meno che non recuperi e svolga la rifinitura nella gara di oggi, dovrà fare a meno solamente dell’acciaccato Logrieco, ancora fermo ai box. Ha recuperato, invece, l’attaccante under De Vecchis, che dopo la tripletta messa a segno nell’ultima gara del 2009, avrà tutta l’intenzione di iniziare al meglio il nuovo anno e di ripetersi nella gara di Ostuni. Una gara che si preannuncia comunque ricca di insidie, visto che la squadra è ferma da diverso tempo e bisognerà confrontare i progressi della sosta solamente sul terreno di gioco domenica. «I ritorni dalle feste sono sempre un punto interrogativo per tutte le squadre. Affronteremo -ha commentato Pino Giusto- un Ostuni che sta bene ed ha dimostrato di sa-

Domani Neapolis-S. Antonio

Esodo di abatesi per Mognano “CHE QUESTO 2010 C... PORTI NELLA STORIA. Io ci credo”. Firmato Mario Di Nola. E’ l’augurio con cui il tecnico del Sant’Antonio Abate ha aperto il nuovo anno, soprattutto alla vigilia di uno spareggio promozione contro il Neapolis. E non è solo Mario Di Nola ad accarezzare il sogno promozione, che giorno dopo giorno diventa sempre più realtà. La tappa fondamentale, però, sarà quella di domenica a Mugnano. Lo sanno bene i tifosi abatesi, che stanno organizzando un vero e proprio esodo per raggiungere la città alle porte di Napoli. Saranno circa quattrocento i tifosi che accompagneranno la squadra abatese nel derbissimo del Vallefuoco. La società giallorossa ha infatti inviato una corposa richiesta di biglietti, riuscendo ad ottenere anche un prezzo scontato sui tagliandi. Con cinque euro, i sostenitori abatesi potranno seguire lo scontro al vertice del Vallefuoco. Da Sant’Antonio Abate partiranno circa una decina di pullman, oltre ad altri che raggiungeranno Mugnano con altri mezzi. Insomma, c’è tutto per assistere ad un derby intensissimo, e non solo per la posizione di classifica o per quello che può significare vincerlo. Ci sono soprattutto due ex nel rettangolo di gioco, uno per parte, in campo ed in panchina.

De Vecchis ha recuperato e giocherà titolare

per fare dell’agonismo la sua arma in più. Dovremo stare attenti proprio a questa loro capacità e giocare alla pari sotto questo aspetto per poter ottenere un risultato positivo dalla prima gara del nuovo anno solare». La settimana di lavoro è stata lunga ed intensa ed il tecnico assicura chela squadra halavorato con costanza e regolarità in questa settimana “lunga” iniziata lo scorso

sabato. «Questa che abbiamo affrontato è stata una lunga settimana di lavoro -ha continuato Giusto- e la squadra si è allenata sempre regolarmente, risolvendo la maggior parte dei problemi e sarà certamente pronta». Intanto, il ballottaggio per l’under che affiancherà Diego Albano nella gara di Ostuni sembra premiare ancora De Vecchis, salvo una

firma e consegna del contratto del nuovoattaccante intempo utileper essere già schierato nella gara di domenica. Naturalmente sarà l’allenamento di rifinitura a chiarire se De Vecchis affiancherà nuovamente Diego Albano, come ha proficuamente fatto nella gara interna contro l’Ischia. Anche per la difesa dei pali della porta della squadra di Giusto c’è attesa per sapere chi tra il

già collaudato Gennaro D’Angelo ed il nuovo Francesco Falcone sarà schierato ad Ostuni. Tolti alcuni altri dettagli, la formazione che affronterà la gara con la squadra pugliese sembra essere fatta, con Conte ancora impiegato sulla linea di difesa ed il possibile ritorno nell’undici titolare di Giovanni Campo. Francesco Calia sport@luedi.it

Il Francavilla sa di potersi giocare le chance promozione in due gare

Entusiasmo alle stelle Contro il Pianura si attende il grande sostegno del pubblico FRANCAVILLA – In casa Francavilla, entusiasmo alle stelle per i due punti assegnati con una settimana di anticipo da parte del giudice sportivo, per i famosi fatti accaduti nella gara interna del 29 novembre scorso contro il Fasano, terminata 0-0. Quindi vittoria per 3- 0 a tavolino, e sinnici che salgono in seconda posizione con trentaquattro punti, in compagnia di Forza e Coraggio e Pianura, prossimo avversario allo stadio “Nunzio Fittipaldi”. Sinnici, a tre sole lunghezze dalle due battistrada Sant’Antonio Abate e Neapolis Mugnano che sono a quota trentasette punti e domenica prossima, si affronteranno nel big match di Mugnano, utile per assegnare il titolo di campione di inverno di questo girone. Il Francavilla comincerà questo nuovo anno, con due impegni difficili; infatti dopo il match con il Pianura, altro

impegno casalingo contro la capolista Sant’Antonio Abate. Due gare difficili nella quale il Francavilla deve cercare di fare quanti più punti possibili per restare in scia alle prime in classifica e tentare poi l’aggancio. Non sarà impresa facile, ma tentare non costa nulla. Ricordiamo che nella passata stagione, la gara del “Fittipaldi”, giocata all’ultima giornata tra padroni di casa e Pianura, terminò con una netta affermazione campana per 14, con i sinnici che ormai avevano raggiunto la salvezza. Le reti furono realizzate da Zagaria per il Francavilla e tripletta del centravanti Manzo e rete di Iannello per i campani. Domenica sul rettangolo di gioco francavillese, si sfideranno anche il miglior attacco del torneo, quello del Pianura che ha messo a segno in diciotto gare, trentatre reti, e la seconda mi-

glior difesa del campionato, il Francavilla che ha subito dodici reti, due in più solo della Casertana che ne ha incassate dieci. Il Pianura si presenta a questa gara, con l’imbattibilità che regge da oltre tre mesi, l’ultima sconfitta risale allo scorso 27 settembre, 1- 0 in casa dalla Casertana. Una squadra quindi, che si conferma, se ancora non ce fosse stato bisogno, un vero e proprio carro armato. Ma dovrà fare i conti con un Francavilla deciso a vincere questa gara, soprattutto dopo i due punti assegnati, che hanno dato un’iniezione di fiducia a tutto l’ambiente. Quindi, concentrazione e tanta rabbia agonistica per Del Prete e compagni, che dovranno avere il sostegno del pubblico di casa, che si annuncia numeroso sugli spalti dello stadio in riva al Sinni. Claudio Sole

I tifosi del Francavilla spingeranno i rossoblù verso un successo con il Pianura

JUNIORES D

Domani turno di riposo. Risposte incoraggianti dalla fase atletica e dalla crescita tattica

Si gioca la terza di ritorno

Pisticci, buone indicazioni per Arleo

IL CAMPIONATO nazionale Juniores di serie D è giunto alla terza giornata di ritorno. Il Matera, dopo il pareggio esterno per uno ad uno contro la Vigor Lamezia, questo pomeriggio ritornerà a giocare sul proprio campo contro il Castrovillari. Per i ragazzi allenati da mister Danza (nella foto) sarà l'occasione giusta per poter ritornare alla vittoria e mantenere una posizione di vertice contesa dal Bitonto e dal Casarano. Giocherà in casa anche il Francavilla sul Sinni che ospiterà il Sambiase (presso il campo comunale “Rossi” di Senise con fischio d'inizio alle ore 14.30). Come i materani, anche i sinnici sono reduci da un pareggio esterno (contro l'Ostuni, per uno ad uno), dunque desiderosi di ritornare a mettere tre punti in cassaforte. Sulla carta il Sambiase appare un avversario alla portata per l'undici rossoblù lucano anche se si presenterà a Francavilla galvanizzato dalla vittoria interna contro il Pisticci per tre ad uno. Un Pisticci che non riesce più ad alzarsi e che questo pomeriggio giocherà sul proprio campo contro la Vigor Lamezia. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

PROSEGUE L'INTENSA attività di preparazione atletica del Pisticci che sta provando ad ottenere il massimo dalla lunga pausa di metà stagione, al fine di farsi trovare nella condizione migliore all'inizio del girone di ritorno. Domani, infatti, i gialloble non giocheranno l'ultima di andata, perché costretti a scontare il turno di riposo. La ripresa, pertanto, è prevista per il 17 gennaio, quando a Pisticci verrà il Francavilla Fontana. Una gara subito decisiva in chiave salvezza, che il Pisticci dovrà provare a sfruttare a suo vantaggio nel tentativo di risalire la china in classifica. Tutto, in casa gialloble, è stato fatto in funzionedi questapartitaedi quelleche seguiranno, perché la società crede nella salvezza e continua ad operare alla ricerca di quei colpi di mercato che possano completare la rosa a disposizione di Arleo. Finora, fra gli over, sono arrivati il difensore Malafronte, il centrocampi-

sta Cazzarò e la mezza punta Parente, tre uomini di esperienza a cui bisognerà aggiungere altri under ed un attaccante. Questa almeno è l'intenzione della società che, per quanto riguarda il reparto avanzato, cerca il colpo a sorpresa nel tentativo di portare a Pisticci un elemento di categoria. Nel frattempo i gialloble si sono cimentati in un'amichevole che il Varisius Matera, squadra di Promozione, battuta 2-1 con i gol di Lupacchio e Parente. Il bomber, in particolare, è tornato a disposizione dopo un lungo stop, dovuto ad un fastidioso infortunio ed a questo punto potrebbe essere pronto per la ripresa del campionato. Ha finalmente esordito con la maglia del Pisticci, inoltre, Michele Cazzarò, ingaggiato già da un mese, ma finora fermo per noie muscolari. Cazzarò ha giocato un tempo e dato buone impressioni all'allenatore che, per il resto, cerca di collaudare il suo modulo preferito, il 3-4-3, senza disde-

gnare variazioni sul tema, consuete per un tecnico che dà molta importanza allo schieramento ed alla caratteristiche dell'avversario di turno. Sono in prova, infine, ben quattro under, perché al momento il Pisticci ha la necessità di colmare lacune in organico in fatto di giocatori di classe 1991. A breve dovrebbero essere sciolti i nodi relativi alle operazioni di mercato che riguardano i giocatori giovani. In tal senso l'ipotesi più accreditata è quella che porta al tarantino Benegiamo, pezzo pregiato del vivaio rossoblù e già a Pisticci da alcuni giorni. Arleo ha apprezzato le qualità del ragazzo ed il Pisticci sta cercando di chiudere una trattativa non semplicissima. A quel punto ci sarebbe da ingaggiare un altro classe 1991, un under 1990 e probabilmente anche un centrocampista che possa andare a rinforzare ulteriormente il reparto mediano, così da fornire le giuste alternative. Roberto D’Alessandro

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Eccellenza diciassettesima giornata Promozione diciassettesima giornata

La Fortis prova la fuga decisiva

Le big a domicilio Miglionico, è difficile

dente turno di campionato: Gerardo Dente (allenatore del Ricigliano) fino al 12 gennaio; Gerardo Giganti (Angelo Cristofaro Oppido), Daniele Fiorino (Avigliano), Biagio Caccavale (Real Tolve), Giuseppe Salamone (Ruggiero Valdiano), Vincenzo Mero (Viggiano): 2 giornate; Francesco Manniello (Angelo Cristofaro Oppido), Moreno Di Pietro (Aivigliano), Moreno Buongiorno (Borussia Pleiade), Michele Russo (Ferrandina), Giuseppe Iacullo (Murese), Antonio Giordano (Ricigliano): 1 giornata. Donato Pavese

IDENTICO PERCORSO stagionale per il binomio di testa del campionato di Promozione, formato dal Moliterno e dal Pietragalla. Le due battistrada della “serie B” lucana hanno, infatti, totalizzato gli stessi punti sia in casa che in trasferta. Cinque vittorie e due pareggi sono il bottino domiciliare di entrambe; altrettanti successi, tre segni “X” ed un ko rappresentano l'andamento fin qui mantenuto in terra avversa. Il Pietragalla, però, vanta il miglior attacco e la difesa più solida dell'intero torneo di Promozione. Il tandem di te-

PRIMATO IN campionato e trionfo in Coppa Italia. Il Fortis Murgia di mister Squicciarini si gode il suo momento magico in questo inizio del 2010. La truppa murgiana, dopo aver messo le mani sull'ambito trofeo della coccarda nel giorno dell'Epifania, si appresta a disputare una seconda parte di stagione, con la testarivolta esclusivamente alla conquista dello scettro d'Eccellenza. Domani pomeriggio (inizio di tutte le sfide alle ore 14.30), la regina della massima competizione calcistica regionale è attesa da uno scontro “infuocato”, che potrebbe valere una buona fetta di campionato. Di fronte, infatti, ci sarà il quotato Angelo Cristofaro Oppido di mister Manniello che, attualmente, insegue proprio la pattuglia di Squicciarini in piazza d'onore ed a tre lunghezze dalla vetta. Lontano da casa, però, la squadra di Oppido ha rimediato più delusioni che sorrisi. Al momento, comunque, l'Angelo Cristofaro è la squadra che sta meglio tra le big del campionato d'Eccellenza; ha vinto gli ultimi due incontri in calendario, al contrario del Fortis Murgia che si è dovuto accontentare di due segni “X”. Non se la passa certamente meglio il Ruggiero Valdiano che, privo del suo bomber Salamone (squalificato dal giudice sportivo), dovrà dimenticare in fretta i due tonfi di seguito subiti, ospitando la Vultur Rionero. Il Viggiano proverà a dare continuità ai suoi ottimi risultati sul terreno di gioco del Picerno, terz'ultimo della classe. La squadra di Villani è ad un passo dall'ingresso in zona-podio. La trasfertadi Irsina potrebbe risultare salutare per il Ricigliano, che sta attraversando un periodo di crisi. La formazione allenata da Dente non dovrebbe avere problemi ad intascare i tre punti contro la giovane pattuglia irsinese. L'Atella Monticchio punta al successo contro il Genzano Banzi, l'Avigliano deve svegliarsi contro il Ferrandina. Borussia Pleiade-Murese e Real TolvePolicoro sono gli altri due incontri della giornata calcistica. Questi sono i nomi dei calciatori squalificati nel prece-

Squicciarini (Murgia)

Paterino (Miglionico)

UNA PARTITA SPECIALE E’ la sesta edizione di un appuntamento assai particolare. E’ finita 4-2

Emigranti-Residenti: Terranova in festa TERRANOVA DI POLLINO - Il giorno 30 dello scorso mese di dicembre, presso il campo sportivo “Riccardi”, si è svolta la tradizionale partita di calcio che ha visto di fronte i residenti e gli emigranti terranovesi. Ad organizzare l'evento, come di consueto è stato il circolo “San Francesco”. Questa sesta edizione è stata caratterizzata da una serie di piccoli episodi, che avrebbero potuto compromettere la buona riuscita della manifestazione. Ad iniziare dalle pessime condizioni in cui versa il campo sportivo, si potrebbe dire in totale abbandono visto che a Terranova non c'è più una squadra di calcio iscritta ad un torneo, altro motivo sfavorevole è stata la pioggia insistente che è venuta giù poco prima dell'incontro scoraggiando così alcuni atleti a recarsi al campo sportivo. Gli organizzatori non si sono comunque persi d'animo, grazie all'aiuto dell'amministrazione comunale è stato ripristinato il manto erboso, anche se a dire il vero il terreno di gioco è risultato piuttosto danneggiato a causa di diverse buche, hanno infine raggruppato un buon numero di partecipanti ed alle quindici in punto si è potuto dare inizio ad un avvincente incontro di calcio vero e proprio, con i

Un’azione di gioco

suoi aspetti spigolosi ed allo stesso tempo piacevoli, dove sia l'una che l'altra squadra non è intenzionata minimamente a perdere. Per la cronaca, la partita di quest'anno è stata vinta dalla squadra degli emigranti che, dopo anni di delusioni e sconfitte, si sono imposti meritatamente per 4-2. Dedicando questa vittoria a tutti quei ragazzi che iniziano a non tornare più nel proprio paese d'origine, questo dovuto sicuramente in parte alla crisi economica che un po' tutte le famiglie si trovano ad affrontare in questi ultimi tempi. Antonio Oliveto, presidente del sodalizio, si dice “molto soddisfat-

Evento organizzato dal circolo San Francesco Manifestazione riuscita nonostante la pioggia to della riuscita della manifestazione, sostenendo che questi momenti di aggregazione sono davvero unici e che vanno vissuti intensamente da parte di tutti, perché fanno riprovare emozioni che per un anno intero restano chiuse nel proprio cassetto”. La serata si è poi conclusa in Piazza Carmine con la consegna del trofeo, gentilmente offerto dal bar “Lerose”, dopo aver gustato un aperitivo ecco la ripromessa, all'unanimità, di ritrovarsi l'anno prossimo per la settima edizione di un appuntamento che è diventato ormai rituale. Stefano Riccardi

sta difficilmente potrà essere scalfito in questa diciassettesima giornata. Il Moliterno di mister Vignati, dopo venti turni di imbattibilità ed il primo dispiacere stagionale rimediato domenica scorsa a Bella, cercherà il riscatto al cospetto del Pescopagano. L'incontro avrà inizio alle ore 14.30 di domani pomeriggio (stesso orario anche sugli altri campi di Promozione). Il Pietragalla farà gli onori di casa al Real Irsina che, finora, è stato in parte disastroso, in termini di risultati, lontano dal pubblico amico. La squadra di mister Potenza, quindi, non si farà sfuggire sicuramente la grande occasione di rimanere ben salda in testa alla classifica. In zona-podio, trasferta insidiosa per il Miglionico di mister Paterino. Sarà derby materano in casa del Montescaglioso, che è reduce da alcuni risultati davvero brillanti. A seguire, scorrendo la graduatoria, il Bar La Notte Pignola dovrà continuare ad imprimere il suo ritmo forsennato e vincente tra le mura domestiche. Di fronte ci sarà un Atletico Scanzano completamente rinforzato. Il Grottole attenderà la visita della Soccer Lagonegro con l'imperativo di guadagnare i tre punti in palio. A ridosso della zona playoff, la Santarcangiolese è intenzionata a fare lo sgambetto al Bella. Sarà “scontro-sopravvivenza” tra Rotondella e Lagopesole (due formazioni non in perfetta salute). Il Balvano “chiederà” la vittoria piena al Varirius Matera. Questi sono i nomi dei calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Antonello Tucci (allenatore del Varisius Matera) fino al 12 gennaio; Antonio Buonansegna (Bar La Notte Pignola), Remo Petrillo (Santarcangiolese), Giuseppe Tragni (Varisius Matera): 2 giornate; Gerardo Strammiello (Lagopesole), Rocco Franco (Montescaglioso), Angelo Piacenza (Pietragalla), Giovanni Fiorino (Real Irsina), Mario Martino (Soccer Lagonegro), Michele Aurelio (Santarcangiolese), Emanuele Pietracito (Varisius Matera): 1 giornata. d.p.

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Sabato 9 gennaio 2010


Calcio a 5

Sabato 9 gennaio 2010

B gir. D C’è subito da dimenticare la prima sconfitta del 2010 di Manfredonia

Fattore campo da sfruttare Frascella chiamata al successo nel derby contro l’Altamura MATERA - Torna tra le mura amiche il Frascella Matera. Dopo lo scivolone di mercoledì scorso sul campo del Manfredonia, la prima in assoluto della gestione Pavone - Gasparetto, i ragazzi del presidente Gianni Crapulli affrontano la Pellegrino Sport di Altamura. I cugini pugliesi non navigano certo in acque tranquille occupando, in questo momento, la penultima posizione di classifica a quota dieci punti, soltanto uno in più rispetto proprio al Manfredonia che però, dopo i sostanziosi rinforzi del mercato dicembrino di riparazione, sembra intenzionato e destinato a risalire la corrente. Dal canto proprio il Frascella, con l'ultima sconfitta subita, è stata costretta a cedere ben tre posizioni di classifica, ed adesso galleggia a soli otto punti dalla zona calda dei play out. Insomma, per quanto prematuro, è già tempo di tenere sotto controllo la classifica per non avere brutte sorprese a fine campionato. “È chiaro che dobbiamo vincere. - attacca così il discorso mister Michele Pavone - L'Altamura, a differenza del Manfredonia, non ha effettuato alcun acquisto nella campagna acquisti, e dunque dovremmo ritrovare la squadra che abbiamo già battuto nel girone di andata. Occorre immediatamente smaltire la sconfitta di mercoledì, una sconfitta maturata, peraltro, contro una squadra rinnovata e rinforzata da elementi di categoria superiore e che avremmo potuto, nonostante le assenze e nonostante un Osvaldo Stigliano a mezzo servizio, evitare. A mio parere il risultato di parità sarebbe stato il più giusto, ma il calcio è questo, se non concretizza alla fine si paga. Per fortuna contro l'Altamura avrò nuovamente la squadra al completo con l'unico punto interrogativo riguardante Stigliano. È probabile che il ragazzo parta dalla panchina, ma penso di impiegarlo soltanto in caso di necessità. Sarà importante giocare con pazienza ed ottenere questi tre punti fondamentali per mantenere l'attuale posizione. In una classifica corta, e dunque molto mutabile, per cui non è importante la posizione quanto il numero di punti ottenuti”. L'appuntamento è per le ore 16 nella tensostruttura di viale dei Sanniti. Annibale Sacco sport@luedi.it

B gir. F Si punta su Cascone e Leccese

Meco, bisogna vincere per rimettersi in corsa A Potenza arriva la Bagnolese

Michele Pavone

B gir. D Bng a Giovinazzo per il blitz

Voglia di conferme MATERA - È stata una befana generosa per la BNG Ecobas Mathera. Tre punti in più alla già buona classifica e, soprattutto, una rinnovata convinzione nei propri mezzi tecnici ed atletici. Sospinti da questa nuova ventata di entusiasmo la squadra allenata da Eustachio Rondinone affronta, questo pomeriggio alle ore 16 in terra di Puglia, l'Atletico Giovinazzo. “Per quello che so - ci ha detto il tecnico materano - il Giovinazzo non ha fatto alcun acquisto. Nell'ultima gara, quella persa a Venafro, hanno riproposto la formazione di sempre e dunque è verosimile che affronteremo la stessa squadra dell'andata. Ricordo perfettamente quella gara perché fu un confronto abbastanza cattivo, loro la misero sulla rissa e temo faranno la stessa cosa domani (oggi per chi legge) pomeriggio. Ho parlato a lungo con i ragazzi su questo punto, ho detto loro che dobbiamo essere preparati ad eventuali provocazioni ma, al tempo stesso, dobbiamo giocare con tranquillità e senza timore. Se faremo questo e se giocheremo come sappiamo fare, allora sono sicuro che la gara sarà nostra. Mi auguro, inoltre, che

Antonio Orlando

gli arbitri siano all'altezza della situazione e non si facciano influenzare dall'ambiente. La classifica dice che il Giovinazzo ha appena undici punti all'attivo, ma questo non significa nulla perché ogni gara va affrontata con la massima concentrazione a con il massimo rispetto dell'avversario. In questo momento stiamo giocando davvero bene, per cui dobbiamo continuare a percorrere questa strada.

Credo che il periodo nero del mese di novembre, una crisi che temevo considerata la giovane età della squadra, tutto sommato ci verrà utile perché ha insegnato a non lasciarsi andare, a non abbattersi di fronte al primo ostacolo. Occorre sempre reagire e cercare di giocare al massimo delle proprie possibilità, e se alle volte incontriamo un avversario più forte di noi, beh, questo fa parte dell'ordine naturale delle cose”. an.sac.

IL PROGRAMMA DEI CAMPIONATI REGIONALI

POTENZA - La Meco ci ri- nerata Meco sarà in grado prova. Dopo tre giorni dal di “mettere paura” alla Bapareggio casalingo contro gnolese. I biancorossi doil Siracusa, i ragazzi di mi- vranno mettere in campo ster Napoli oggi alle ore 16 tutta la voglia di vincere, il scenderanno nuovamente carattere e la determinadavanti al pubblico di casa zione che ha sfoderato in per cercare di fare “bottino occasione delle ultime gare pieno” contro la Bagnole- se vogliono provare a lase. La Befana, nella prima sciare il “fanalino di coda”a giornata del 2010, ha rega- qualcun altro. Adesso la squadra c'è, sei lato solo un punto alla Meco che, ad un certo punto nuovi arrivi non sono certo della gara, ha rischiato ad- pochi, anche perché si tratta di giocatori di dirittura di “ricategoria che manere a secco”. hanno mostrato, Sul finale, una fin dai primi “palgrande rimonta e leggi”, di essere il pareggio, graall'altezza della zie alla determisituazione. Alibi nazione e alla non ce ne sono grinta sfoderata più. Bisognerà da tutti i biancocombattere a rossi che si sono “denti stretti” tutalternati in camte le volte che si po. Un punto che, scende in campo, però, non basta a mostrare il cuore scavalcare il Mare l'attaccamento tina. maglia. Dunque, un'al- Il portiere Cascone alla «Continuiamo ad tra occasione persa per la squadra dei pa- essere fiduciosi - commentron Mecca e Colucci per ab- tano i dirigenti biancorssi bandonare l'ultimo posto e e questi cinque punti in cominciare la risalita. Pe- classifica ci devono comunsanti e condizionanti sicu- que far ben sperare che siaramente le assenze di Ga- mo sulla buona strada per lasso tra i pali, di Bortoletto invertire finalmente la rotin difesa e di Machado, del ta. Abbiamo chiesto agli quale la squadra dovrà fare a meno anche nella gara atleti di mettercela tutta odierna. Esordio positivo, oggi in campo. La squadra, invece, per i nuovi acquisti sul piano del gioco, ha fatto Cascone (portiere) e il bra- notevoli progressi che sosiliano Leccese (pivot), un- no sotto gli occhi di tutti». der 21 e autore di una triAnna Maria Calabrese pletta. Chissà questa rigesport@luedi.it

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44 Sport


B1 Donne D’Onghia vuole tenere vicina la vetta B1 Donne C’è il Mercato San Severino

Master Group al completo nella tana dello Scafati

Lore Lei Potenza La forza del collettivo per sgambettare Esordio per le nuove Biamonte e Donà la capolista salernitana

IN UN ostico palazzetto se possiamo chiamarlo così, la Master Group si appresta ad affrontare questa sera lo Scafati. La squadra allenata da coach Piscopo, è stata già battuta dalle biancoazzurre in coppa Italia. Con l'arrivo della Biamonte e il recupero di Melissa Donà, la pattuglia materna si presenta al Campioni d'Italia 1984 con il solo intento di strappare la vittoria. La squadra della Master Group si presenta al completo, con la sola eccezione della Marulli che farà parte del gruppo ma non è in condizioni di poter essere schierata in campo. Ma ora come ora coach D'Onghia ha solo l'imbarazzo della scelta. Le ragazze scafatesi vengono da una serie positiva di 4 vittorie, lo scorso anno sono state una spina nel fianco per la Time Volley, stoppano una serie positiva di 11 vittorie. Questa sarà la gara per un piccolo riscatto da parte anche della Romano e della Russo,ma soprattutto la vittoria serve per non perdere terreno dal Soverato in vetta alla classifica distante soli 3 punti. La giovane formazione campana in questo mercato ha effettuato l'acquisto del libero Rita Fadda dal Salerno, per il resto una certa attenzione alle spregiudicate atlete che tenteranno di fare lo sgambetto a quella che ora è diventata la maggior pretendente alla vittoria finale. Non poteva mancare alla parola data il presidente della Master Group mainsponsor della Time Volley Matera Maurizio Marinelli, come promesso presentata ieri mattina presso la sede della Master Group il nuovo acquisto per la squadra di mister D'Onghia, la fortissima schiacciatrice Daniela Biamonte proveniente dalla Florens di Castellana Grotte in serie A1. Conosciutissima dagli appassionati di volley, materana di adozione la Biamonte, con le altre giocatrici Ma rulli e Romanò diventa il pezzo forte della squadra. Con la Biamonte il presidente Michele Frangione ha presentato anche l'altro acquisto Me-

lissa Donà. Le due giocatrici andranno a rinforzare l'attacco e il muro della squadra. Come precisa Giovanna Andrulli che cura l'assistenza per la Master Group «il nostro presidente è stato di parola, con l'acquisto della prestigiosa giocatrice Biamonte ha fatto un grande regalo alla città, nonostante il grosso sforzo economico, siamo riusciti a portarla a Matera». Grande è la soddisfazione del presidente onorario Enzo Maranzini «Ringrazio il presidente Marinelli, che ha mantenuto la promessa che questa città avesse una squadra competitiva. Mi è doveroso fare i ringraziamenti anche le altre atlete, che fino ad oggi hanno onorato la maglia di questa città e della società, ringrazio la Biamonte e la Donà per aver accettato di venir a giocare a Matera.» A ruota anche il presidente Michele Frangione dichiara «Con l'arrivo della Biamonte ed il recupero della Donà, abbiamo completato l'organico, ora molto competitivo. Non possiamo più nasconderci, abbiamo l'impegno e l'obbiettivo di gestirci al meglio per ottenere il massimo. Qualche mese fa eravamo in difficoltà, non credevamo di poter proseguire la nostra avventura. Grazie alla Master Group ed al suo presidente possiamo continuare puntando in alto. Ringrazio anche le altre giocatrici che fino ad ora si sono comportate benissimo raccogliendo per ora un ottimo terzo posto, nonostante le difficoltà incontrate, giocando con la Marulli che aveva un menisco rotto. Per il mio nuovo incarico di responsabile del settore sportivo assegnatomi dall'azienda, sicuramente lo svolgerò nel migliore dei modi possibile. Un ringraziamento va ai miei amici collaboratori, che hanno contribuito che tutto ciò si realizzasse». Tocca alla Donà fare i suoi ringraziamenti «E' la prima volta che scendo al sud, sono contenta e ringrazio la società che ha creduto in me. Vengo da un grave infortunio, ma sono felicissima e voglio ricam-

Marranzini, Biamonte e Donà nella presentazione di ieri

biare la fiducia. Con l'arrivo di Daniela Biamonte sono convinta che siamo ancora più forti». Ora la parola pas-

sa campo, inizio della gara alle ore 18,00 gli arbitri saranno Pizzolato e Giorgi. Vincenzo Bochicchio

VINCERE per tornare a contatto con la testa della classifica, giocare bene per riprendere fiducia nei propri mezzi e cominciare con il piede giusto il nuovo anno. Sono questi gli obiettivi con cui la Lore Lei Avis si ripresenta sul parquet amico del PalaPergola, per ospitare questo pomeriggio (a partire dalle 18.30) un avversario a dir poco ostico per il suo esordio ufficiale nel 2010. A Potenza, nella gara valida per l'undicesimo e terzultimo turno del girone di andata, arriva il Mercato San Severino, capolista insieme con il Soverato di un torneo che da qui a maggio promette di regalare ancora molti avvicendamenti nelle primissime piazze. Un successo, per le rossoblù potentine, vorrebbe dire rifarsi prepotentemente sotto alla zona play-off. Anche se, è chiaro, le lanciatissime salernitane non ci staran-

B2 Donne Ad Arzano la Materman insegue l’impresa

La Livi cerca continuità COMINCIA con una trasferta il 2010 della tendere. Anzi, a leggere i numeri spicca lo Materman Nusco. Pamela Petrone e com- stesso record di vittorie e sconfitte (8 conpagne rompono il ghiaccio con il nuovo tro 6) per Arzano e Materman. Le partenoanno ad Arzano, dove stasera (nel match pee hanno in effetti preso punti in quattro al via dalle 20.30) proveranno a dare ulte- delle sei partite perse, mentre la Livi quanriore continuità alla loro bellissima stri- do è arrivata al tie-break, a differenza delle rivali (capaci di imporsi una sola volta su scia di risultati. cinque), ha sempre finito per Non sarà semplice per la Livi vincere (in tre occasioni su tornare a casa, come ha saputo tre). Da questo deriva il gap, di fare nelle ultime tre gare estersei lunghezze, che in graduane, con qualche altro punto petoria divide le potentine dalle sante nel carniere: al cospetto campane. di una squadra, la Guerriero Altra nota statistica di riliedel duo stellare Campolo-Sforvo sta nel rendimento casalinza, che seppur condizionata da go dell'Arzano: capace, dopo lo qualche infortunio sta tutto stop all'esordio (al quinto set) sommato dando ragione ai con il Sarno, di non lasciare pronostici di inizio stagione. per strada nemmeno un punto Che la indicavano come una nei successivi cinque impegni delle probabili protagoniste tra le mura amiche. Come dire, nella rincorsa ai play-off. Anservirà un'altra impresa per cora decisamente alla portata, continuare a muovere la classiconsiderato che grazie al netto fica alla Materman. Che però, successo di Benevento (sull'Ac- Pamela Petrone reduce dei successi in trasferta cademia) nella loro ultima uscita del 2009 le napoletane hanno ridot- di Acquaviva, San Pietro e Taranto, semto a quattro le lunghezze di ritardo dal ter- bra avere acquisito la giusta dimensione anche lontano dalla Caizzo. E che quezo posto. Eppure, alla vigilia della quindicesima e st'oggi potrà sicuramente giocarsela con ultima giornata del girone di andata, la la serenità di chi sa di non avere nulla da differenza in classifica tra le due squadre perdere. non è poi così evidente come ci si poteva atl.c.

B2

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Nino Gagliardi

no a prestare il fianco a Masino e compagne, e punteranno a un risultato che le tenga in piena corsa per un primo posto a cui, nel primo scorcio di stagione, hanno fatto l'abitudine. E che ora condividono con quel Soverato dal quale, nell'ultimo turno prima della sosta, sono state battute solo al termine di cinque lottatissimi set. I progressi tecnico-tattici compiuti da Boteva, Mascaro (ex di lusso al pari di Monica Pierantoni) e socie nel corso di questo campionato sono parsi evidenti in quella circostanza, quando con il supporto del proprio pubblico sono state a un passo (sul vantaggio di due set a uno) dal battere le calabresi. Dopo che in effetti a inizio anno la squadra di Carratù - sconfitta in entrambe le sfide di coppa Italia dalla Lore Lei (0-3 a Potenza e 2-3 sul proprio campo) non aveva impressionato più di tanto. Nino Gagliardi dal canto suo, al di là della solita preparazione puntigliosa di un match che oltre alle insidie (notevoli) della rivale di turno propone anche l'incognita (per la PM come per il Mercato) legata al ritorno sul parquet dopo la sosta, nell'avvicinamento alla partita ha curato con particolare attenzione la qualità degli allenamenti. «Siamo una squadra - è tornato a sottolineare il tecnico barese - che ha bisogno, più di altri, del lavoro in palestra, perché la nostra forza è il collettivo. Non abbiamo punte di diamante e nemmeno siamo una squadra dalla imponente fisicità. Se manca il rodaggio nei nostri schemi perdiamo il nostro valore». lu.ca.

Donne Girone G CLASSIFICA

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Sport 45

Sabato 9 gennaio 2010


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UOMINI Girone C CLASSIFICA

UOMINI Girone I CLASSIFICA

B1 Uomini Trasferta in casa del Catania ultimo della classe con zero punti

Medical, si ricomincia Torna il campionato dopo la lunga sosta tra riposo e festività POTENZA - Si riparte dalla Sicilia. Oggi i rossoblu guidati da Draganov dovranno vedersela contro l'ultima in classifica. Alle 18 “saranno in scena” sul parquet del Catania. La Medical Center ha chiuso l'anno “fissandosi” all'ottavo posto in classifica con 16 punti. In realtà i punti sarebbero 19 (in questo modo la squadra rossoblu salirebbe al quinto posto, dietro le 5 grandi del girone C,ovvero Gela, Atripalda, Molfetta, Turi e Brolo, ndr) se l'Alberobello non avesse deciso di ritirasi (la Medical Center ha conquistato tre punti in terra pugliese, vincendo per 3-1, ndr). «Ma va bene così - commenta il dirigente Gennaro Barra - anche perché stiamo rispettando in pieno l'obiettivo che ci siamo dati ad inizio stagione, ovvero il raggiungimento della salvezza. Anzi, ora come ora, siamo andati anche oltre le aspettative». Nonostante l'ultima sconfitta a Gela (capolista) per 3-0, c'è ottimismo in casa rossoblu, visti gli evidenti progressi mostrati dalla squadra sul piano del gioco e del carattere. «Il bilancio finora è sicuramente positivo - continua Barra - e se verranno anche i risultati fuori casa, il 2010 non potrà che essere ancora migliore. Magari iniziando già da oggi a Catania, ultimo in classifica, ma con una gran sete di punti. Ci teniamo a far bene e mi auguro che ci siano anche tanti nostri tifosi a sostenerci. Dovremo entrare in campo con grinta e cattiveria, cercando di mettere subito in difficoltà gli avversari, senza commettere troppi errori gratuiti e impostando un gioco ordinato e non prevedibile». Cosa ci si aspetta da questo 2010? «È stato un inizio di campionato difficile, ma l'impegno dei giocatori non è mai venuto meno e ora possiamo guardare avanti con ottimismo. Abbiamo pagato lo “scotto B1” e poi, si sa, la pallavolo vive di equilibri. Abbiamo cambiato 4 ele-

Gennaro Barra assieme a Gigi Zuccaro

menti del sestetto di base. Sono arrivati un opposto (Dal Molin), due schiacciatori (Gribov e Durante) e un centrale (Minenna). I “sempre Virtus” fanno ancora parte della rosa (capitan

Zuccaro, Scalcione, Alamprese) e sono pedine importanti, che, chiamati in causa, riescono a dare sempre il loro contributo. Bisognava che passasse del tempo per amalgamare il nuovo

gruppo in campo. S ia lo staff tecnico che i dirigenti non hanno mai fatto pressioni o dato ultimatum, ma siamo rimasti vicino alla squadra e abbiamo dato loro fiducia.

Atteggiamento che ci ha pagato e dalla quarta gara abbiamo visto i risultati, al di là delle aspettative. L'obiettivo? Intanto pensiamo a raggiungere la salvezza il prima possibile, se

B2 Uomini Dura trasferta a Catona, ma c’è fiducia

Sidel senza Ruggiero LAGONEGRO - Smaltite le tossine delle vacanze natalizie la Sidel in settimana si è preparata per affrontare il primo impegno del nuovo anno contro il Catona. Seppur contro ultima in classifica, la partita di oggi è delicata e difficile per i lagonegresi che in questi giorni hanno perso una delle pedine fondamentali della rosa di Mister Scaldaferri. Non scenderà infatti i terra calabrese il giovane schiacciatore Salvatore Ruggiero, infortunatosi durante gli allenamenti di questi giorni. Per lui è previsto uno stop di circa 15-20 giorni per recuperare un infortunio alla schiena, sul quale dovrà lavorare in queste settimane Nicola Castelluccio, fisioterapista della squadra. Una tegola dunque per la Sidel che non porta a Catona uno dei suoi

uomini migliori che si spera di poter recuperare per il tanto atteso derby contro i cugini del Lauria previsto per domenica 24. “Nonostante l'infortunio di Salvatore Ruggiero- ha dichiarato il ds della Sidel Tortorella- scendiamo a Catona per fare la nostra partita e portare a casa i tre punti, fondamentali per la nostra classifica in vista della chiusura del girone di andata. Ci siamo preparati al meglio pur non sottovalutando l'avversario, fanalino di coda del campionato”. Capitan Lopis e compagni dovranno dunque puntare oggi ad una vittoria che darebbe maggiore tranquillità di classifica ai lagonegresi in vista dei prossimi impegni, prima contro la capolista Palermo e poi nel derby con la Nicodemo. sport@luedi.it

Salvatore Ruggiero salterà la partita di Catona

poi nel girone di ritorno, come adesso, saremo in grado di lottare per i primi posti in classifica, ben venga». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

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46 Sport


B2 Uomini La Pallavolo Matera ospita la capolista avanti appena due punti

Parte l’assalto all’Ugento Il coach lucano Galtieri: «Siamo pronti a un match di alto livello»

B2

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UOMINI Girone H CLASSIFICA

serie

C

C

Tommaso Galtieri

“La formazione salentina è sicuramente il team che nel duemilanove, appena passato, ha mostrato più continuità nei risultati e che fa dell'attacco la sua arma principale - ha continuato Galtieri. I pugliesi, però, troveranno sulla propria strada una Pallavolo Matera in continua crescita e che nelle ultime partite ha espresso un livello di gioco sempre in crescendo. Il periodo di sosta ci ha permesso di lavorare sulla forma fisica e di curare tec-

C Uomini, sfida accesa a Moliterno

Uomini CLASSIFICA

serie

TUTTO pronto per il big match dell'undicesima giornata tra la Pallavolo Matera e la Pallavolo Falchi Ugento. Dopo quindici anni, dunque, il sestetto ugentino ritornerà a giocare nella città dei Sassi. L'ultima volta che i pugliesi hanno incontrato una formazione materana, infatti, è stato nella lontana stagione 1994-95 quando giocarono in serie B1 (girone C) contro il Volley Club Matera che poi ottenne la mitica e storica promozione in serie A2. “L'Ugento è una squadra formata da atleti esperti, primo fra tutti l'ex di turno Pirola, poi lo palleggiatore Licchelli e lo schiacciatore Parisi. Tutti atleti da tenere in seria considerazione - ha spiegato il tecnico materano, Tommaso Galtieri”. Il capitano dell'Ugento, Stefano Pirola, ritornerà a giocare a Matera in veste di ex avendo militato nelle fila del Magna Grecia Matera nella stagione 1996-97 in serie A2 insieme al capitano biancazzurro, Vittorio Suglia.

Donne CLASSIFICA

POTENZA - Archiviata la lunga pausa natalizia, riprende il campionato di volley di serie C maschile. Il primo impegno di questo 2010 si è svolto giovedì scorso, con la gara tra Masseria Battifarano Nova Siri e la V. G. Matera, recupero della quinta giornata di campionato. I pronostici della vigilia non sono stati smentiti e i materani hanno avuto vita facile sul parquet di Nova Siri, battendo gli jonici con un secco 3 a 0. 19/25, 12/25 e 17/25 i parziali di una gara dominata dalla maggiore esperienza e compattezza del Matera. Grazie a questa vittoria la Volley Group torna prepotentemente ad essere la prima della classe, con 18 punti e nessun set perso. Ennesima sconfitta invece per il Nova Siri, in una gara difficile fin dall'inizio e dagli esiti quasi scontati. E questo pomeriggio si riprende con il campionato e la settima giornata, ultima del girone d'andata. L'anticipo vede di nuovo in campo il Matera, in trasferta contro la Csc Moliterno. E si prevede sfida accesa, tra due dirette contendenti alla vittoria finale. Infatti il Moliterno è attualmente terzo e, prima della pausa, ha compiuto una vera e propria impresa battendo in trasferta per 3 a 2 la quotata Virtus Potenza. Oggi sicuramente non mancheranno le emozioni, su una gara che si giocherà punto su punto. Domenica sarà invece giornata di derby. Tutta potentina la sfida tra la Megacom Amatori e la Virtus, gara al vertice con due compagini alla ricerca di conferme importanti. I sestetti sono infatti divisi da soli due punti e mirano entrambi a conservare un ruolo di vertice. Vincere davanti al proprio pubblico sarebbe uno stimolo importante per affrontare al meglio i prossimi impegni in campionato, senza perdere troppo contatto dalla vetta. Derby storico anche nel Metapontino: a Nova Siri si affronteranno, per la prima volta nella storia del volley lucano, la Masseria Battifarano e l'Hermes Hotel Policoro, in quella che si prospetta essere una gara ricca ed avvincente. Infatti i capitani delle due squadre non fanno mistero di volersi aggiudicare il derby con un netto 3 a 0, non solo per smuovere la classifica e cancellare le ultime vittorie patite ma anche per scrivere il nome del rispettivo team nell'albo d'oro della pallavolo jonica. Infine, a Torre Orsaia, la Laurenziana ospiterà l'Open Space Stigliano. A caccia del primo successo stagionale i campani; desiderosi di allontanare la zona play - out gli ospiti, attualmente a quota 3 punti, con una sola vittoria all'attivo in questo campionato. Eleonora Cesareo sport@luedi.it

nicamente i fondamentali individuali. Sarà una bella partita, un match di alto livello, pertanto invito tutti gli appassionati e non a seguirci numerosi”. La gara tra la Pallavolo Matera e l'Ugento si annuncia incandescente perché si affronteranno due sestetti che stanno meritando ampiamente di occupare posti importanti in testa alla classifica. Per quanto concerne la formazione di Tommaso Galtieri, l'obiettivo saranno i tre punti per superare in classifica proprio l'Ugento, ora avanti di due lunghezze. Il match si disputerà al Pala Sassi e vedrà anche la presenza dei supporters pugliesi che seguiranno i propri beniamini (dovrebbero partire da Ugento due pullman). Il match avrà inizio alle ore 18.30. Il costo del biglietto è di due euro, mentre entreranno gratuitamente i ragazzi fino ai diciotto anni. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

C Donne: Melfi a Sapri Insidie materane per la capolista Lavello

Marilena Montenegro del Lavello Volley

DOPO la lunga sosta natalizia riprende il campionato di serie C femminile. La ripresa coincide con l'inizio del girone di ritorno. Al comando del campionato la Giardini e Ambienti Lavello che con 20 punti su 21 è stata la protagonista assoluta del girone di andata. la capolista si recherà a Matera (inizio ore 19) per affrontare la Nuova Spes (9 punti e speranze play - off ancora vive) capace sempre di buone prestazioni casalinghe. L'obbiettivo della squadra lavellese è quello di riprendere la scia positiva del girone di andata che ha permesso alle gialloverdi di chiudere il 2009 in testa alla classifica. Queste le parole di Gianluca Lodadio, responsabile del settore comunicazione della società: “La trasferta non è delle più facili, sia perchè il Matera vorrà ben figurare davanti al proprio pubblico, sia perché il rientro dalle vacanze è sempre un po' difficoltoso. Per questo le ragazze dovranno essere ben concentrate in modotale da portare a casa tre punti che ci permetterebbero di rimanere in testa alla classifica”. Compito sulla carta decisamente più facile per le ragazze dell'Edil Loperfido Matera che sabato, tra le mura amiche (inizio ore 17), affronterà il fanalino di coda del campionato ovvero le ragazze dello Zero Cinque Montalbano. Le materane puntano decise alla vittoria per non mollare la scia della capolista ed approfittare di un'eventuale scivolone per prendere il primato in classifica. Anche l'altra seconda, l'ASCAS Sapri giocherà la prima partita del 2010 in casa. Avversari di turno l'Olimpia Melfi, a 6 punti in classifica, con ambizioni di quinto posto. Partita sicuramente ostica per le sapresi anche se la conquista dei tre punti finali non dovrebbe essere in discussione. Ultima partita della giornata quella tra Tricarico e tua Assicurazioni Potenza. Le tricaricesi sono reduci dalla prima vittoria in campionato e le possibilità di ripetersi sono residue. La Tua Assicurazioni è infatti fermamente intenzionata a mantenere la quarta posizione in classifica che garantirebbe alle potentine l'accesso ai play - off. Inizio alle ore 18 presso il Palazzetto dello sport. Paolo Paradiso sport@luedi.it

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Sport 47

Sabato 9 gennaio 2010


Sabato 9 gennaio 2010

serie

D Lucana CLASSIFICA

A Dilettanti Publisys con uno dei suoi uomini chiave in forte dubbio

Ruggeri, forfait a Siena Nell’anticipo si deve scongiurare il rischio del quinto ko di fila I GUAI in casa Publisys Potenza sembrano non terminare mai. E' infatti in forte dubbio infatti la presenza dal primo minuto di Massimo Ruggeri. Oltre alla fastidiosa fascite plantare l'atleta potentino ha dovuto fare i conti con una distorsione al ginocchio sinistro che ne mette in discussione la presenza dal primo istante di gara nella sfida di questa sera, con inizio alle 21 al Palasport Mens Sana di Siena contro la Comsu.It Siena di Marcello Billeri, orfana del forte cestista Tomasiello. Ruggeri è partito ugualmente con il resto della squadra nel pomeriggio di ieri e tiene in ansia Cesare Ciocca e Sandro Lo Sardo. I due tecnici decideranno di comune accordo con l'atleta se impiegare o meno l'esperto lungo durante la gara. Dunque la Publisys rischia di fare a meno del giocatore di maggiore caratura tecnica e spessore agonistico nella sfida ai senesi di questa sera. Ai problemi derivanti dall'ultimo posto in classifica e da una tradizione negativa contro i senesi, sempre vincitori nelle sfide della stagione regolare Ciocca dovrà fare i conti con i tanti problemi che attualmente affliggono la squadra. La partita contro il quintetto di Marcello Billeri non è affatto semplice, in considerazione delle caratteristiche tecniche e di gioco del complesso toscano, assai duttile sul piano difensivo e pronto a partire con ficcanti transizioni nell'area avversaria. Tra i senesi gli atleti di punta sono Daniele Casadei, Gino Cuccarolo, Giovanni Carenza, Yasmin Derraa, Davide Andreaus e Manuel Diomede. La sconfitta patita mercoledì contro San Severo ha ingigantito i problemi della squadra potentina, chiamata a dover ottenere un successo a tutti i costi per superare in classifica il co-fanalino di coda Molfetta.

L’AVVERSARIA

CONSUM.IT SIENA

Arbitreranno la sfida i signori Cè e Boninsegna di Milano. Tutto l'ambiente freme per questa sfida che a Siena manca dai play-off della scorsa stagione, quando in gara tre i toscani ebbero la meglio sulla compagine di Gigio Gresta, sconfitta per

92 a 84. Una partita difficile, non c'è dubbio, quella in programma stasera nell'impianto senese. I lucani dovranno fronteggiare l'ardore agonistico del quintetto di Marcello Billeri. Proprio l'allenatore della Consum.It ha chiesto ai

suoi di non sottovalutare la Publisys Potenza. A parlare della sfida in casa bianconera è il consigliere Toruccio Cerverizzo che ha dichiarato: “Bisogna giocare e lottare, stringendo i denti. Bisogna migliorare la fase realizzativa dove i nostri atleti hanno evidenziato notevoli difficoltà legate alla pressione che attanaglia le mani della nostra formazione”. Il dirigente potentino parla di altri aspetti: “In difesa le cose vanno meglio, lo dimostrano i pochi punti subiti nel corso delle ultime partite. La squadra sente il peso della responsabilità e sbaglia parecchio in fase offensiva e di costruzione di gioco”. Cerverizzo parla del Siena: “Ai virtussini manca Tomasiello, uomo faro, cercheremo di sfruttare l'opportunità per fare nostra la partita». Non sarà facile, però, e il rischio di una nuova sconfitta (sarebbe la quinta) appare abbastanza concreto. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Doppia seduta al gran completo E’ STATO il giorno più intenso ed importante per la Bawer Matera che ha fatto ieri, in una doppia seduta di lavoro, il conto alla rovescia verso l’impegno di domani contro la capolista Barcellona. La Bawer questa mattina sosterrà l’ultimo allenamento e metterà a punto gli ultimi interventi per arrivare preparata al match con la formazione siciliana vera corazzata del campionato. Matera si trova in un momento nevralgico della sua stagione, è reduce da due vittorie consecutive contro le due ultime della classe e con l’acquisto di Bonora ha messo nel suo motore un giocatore che potrebbe garantirgli quella lucidità necessaria per affrontare al meglio le prossime e delicate sfide e soprattutto per riuscire ad ambientarsi al meglio nel gruppo della formazione lucana. Già domani si capirà cosa l’innesto di Bonora potrà garantire in termini di qualità al nuovo Matera e quanto la crescita della squadra di Ponticiello può avvicinare al play off. Gli arbitri dell’incontro di domani saranno Bramante e Del Greco di Verona. p.quarto@luedi.it

Il tecnico Ponticiello

Serie D Ottava giornata

Derby nei Sassi che vale la vetta

Michele Montemurro e Pierino Daraio

POTENZA - I derby di Matera e Potenza sono il piatto forte dell'ottava giornata della D regionale, la penultima di andata e la prima del 2009. Vuoi per la classifica(prima contro seconda), vuoi per il peso specifico( le due materane lotteranno per la promozione, le potentine sono fuori classifica), di certo il derby della Città dei Sassi è il big-match di questa giornata. Con palla a due alle 20.30, nel PalaSassi la Pielle riceve la visita della Virtus e sarà interessante, per la squadra di Cotrufo, vedere la reazione al primo vero incontro di alta classifica del campionato, dato che quello con il Salandra di fatto non si giocò e fu vinto a tavolino da Gaudiano e compagni. Di contro, la Virtus arriva a questo match sulla scia dell'entusiasmo della vittoria conseguita sul Salandra e con tutta l'intenzione di agganciare a quota 12 la vetta della classifica. Alle 18(palestra Lepore),invece sigiocail derbydel capoluogo, partita che fino a qualche anno faavrebbe messo in paliopunti importantissimi per la griglia playoff e che ora, invece, vede di fronte due squadre che non concor-

reranno alla promozione. Tuttavia, e c'è da scommetterci, non mancheranno di sicuro agonismo e adrenalina, trattandosi di un derby, ma soprattutto di un incontro tra avversarie storiche che di sicuro vorranno portare a casa una vittoria di prestigio. Non dovrebbe avere problemi, invece, il Salandra di Pierino Daraio. Nella prima partita della giornata(ore 17) Castellano e compagni fanno visita alla cenerentola Genzano, in una partita dal pronostico chiuso e che a meno di clamorosi ed improbabili ribaltoni, dovrebbe consegnare alla squadra della collina materana la quinta vittoria stagionale. Chiude il programma, l'incontro di bassa classifica tra Olimpia Melfi e Pall.Valdagri. Entrambe le formazioni arrivano a questo appuntamento appaiate a quota due punti, dopo aver battuto tutte e due solo il Genzano. Si prevede unapartita equilibratae tesa, vista la possibilità per le due formazioni di poter cogliere la seconda vittoria e raggiungere quota 4. riposa il Ciumnera di Montemurro. Donatello Viggiano sport@luedi.it

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48 Sport


Basket B Donne Al PalaPergola (ore 20.30) arriva il forte Campobasso

Basilia, il futuro in anticipo Prova della poule promozione. Scarano: «Cerchiamo il massimo» IN PRATICA è già un anticipo di poule promozione. Basilia-Women's Campobasso, match con cui si chiude la prima fase della B d'Eccellenza, non mette in palio solo i punti per definire la classifica finale del raggruppamento D1. Che dopo tredici giornate lì in vetta vede appaiate Brindisi, Women's e le rossoblù potentine. Stasera al PalaPergola (si inizia alle 20.30, designati gli arbitri brindisini Cosimo e Fabio Malerba) si decide il bottino di punti - in effetti condizionato anche dal risultato di MonopoliBari di domani - che le due squadre si porteranno dietro nella seconda fase. In cui alle prime cinque classificate di questo girone si uniranno le cinque qualificate del gruppo D2 (dove a fare la voce grossa sono state le due formazioni di Battipaglia, Minibasket e Carpedil). Battere ancora una volta il Campobasso, dopo il felice precedente (54-50) dell'andata, sarebbe manco a dirlo fondamentale per una Basilia che, stop di Brindisi a parte, è stata praticamente perfetta nel girone di ritorno. Dimostrando dopo l'arrivo in panchina di Piero Scarano di essere riuscita a prendere, in modo graduale ma costante, piena fiducia nei propri mezzi. Marika Aurigemma e compagne sembrano avere tutte le possibilità di continuare a proporsi agli ottimi livelli esibiti prima della sosta, come anche a Capo d'Orlando hanno fatto intendere. «Sarebbe stato inutile cercare di vincere, come potevamo, di quaranta punti o più sul campo delle siciliane. Siamo invece andati lì con l'obiettivo di testare schemi e giochi in vista del Campobasso, sfruttando una gara senza eccessive pressioni per riprendere il giusto ritmo dopo la pausa». Così coach Scarano ha archiviato l'ultima trasferta della prima fase del torneo della sua squadra. Che ha cominciato il 2010 all'inse-

Hockey A2 Pattinomania in Veneto

gna del lavoro come e più del finale dello scorso anno. «Le ragazze - ha spiegato il tecnico tarantino - stanno sopportando carichi davvero pesanti, che abbiamo deciso con il preparatore De Grazia di concentrare in questo periodo e prima di una partita, quella con l'Orlando, non così determinante. Considerato che a questo punto l'obiettivo, oltre che vincere col Campobasso, è arrivare al top della forma per la poule promozione». Luca Carlone sport@luedi.it

Col Montebello per ripetersi L’Aurigemma in azione

Pesca sportiva E’ assai positivo il bilancio del 2009

Un movimento in crescita Roberto Vivilecchia e accanto Giuseppe Gravela

POTENZA - Da poco concluso l'anno 2009, ed anche alla Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee) di Basilicata si tirano le somme. Un'annata davvero meravigliosa, ci comunica Rosario Motta segretario del comitato, «quello appena concluso è stato un anno in piena ripresa per il nostro sport, i numeri parlano chiaro: trenta le associazioni affiliate, di cui ventitré della provincia di Potenzae settedi Matera,per un totale di ben novecento iscritti. Davvero un successo - ci dichiara Motta - se si pensa che per la sola provincia di Potenza, è stato registrato un incremento di circa il 15%, per quanto riguarda i tesserati. Tutto questo arriva a coronamento di un intenso lavoro svolto soprattuttodalle associazioni affiliate, ad alcune va poi il grande merito di svolgere un'intensa attività rivolta ai giovani, attraverso le scuole pesca». Anche il Coni di Basilicata ha voluto premiare questo intenso lavoro assegnando dei riconoscimenti proprio a coloro che più di tutti si sono contraddistinti nell'anno 2009. A Franco Palese, presidente della sezione provinciale di

Potenza è stata assegnata la croce d'oro al merito sportivo. Palese, è il presidente della Federazione da ben venticinque anni, svolge il proprio ruolo in maniera impeccabile curando con attenzione i più svariati argomenti inerenti la pesca sportiva. Riconoscimento anche per Ciro Giuseppe Riccardi dell'associazione SarmentoPollino, quale atleta esemplare del 2009. Il premio a Riccardi, di soli undici anni, arriva proprio grazie alla grande attenzione che la Sarmento-Pollino dedica ai piccoli, basta pensare che la scuola pesca dell'associazione è ormai giunta all'ottava

edizione. Miglior tecnico è stato individuato Carmine Costaro, del Fishing Bass Potenza, l'associazione si dedica quasi esclusivamente alla pesca del Black Bass, partecipando ed organizzando gare di notevole rilievo. Il premio di miglior dirigente invece è stato assegnato a Lucio Sabino, dell'associazione “Alto Bradano” di Pietragalla. L'associazione tra le più giovani della provincia di Potenza è in continua crescita e ben presto ne sentiremo parlare anche per risultati sportivi. Stefano Riccardi sport@luedi.it

MATERA - Dopo la vittoria contro il Sandrigo, nella prima gara del girone di ritorno, la Pattinomania Matera, questa sera, sarà di scena sulla pista del Montebello. La gara con la formazione vicentina appare insidiosa per capitan Vivilecchia e compagni; i veneti occupano il secondo posto in classifica con ventisette punti, alle spalle del Prato che ne ha trentadue, e sono reduci dalla vittoria esterna per tre a due contro il forte Thiene. Un match, quindi, da prendere con le pinze per i biancazzurri che potranno sfruttare a proprio favore la buona condizione mentale e fisica messa in evidenza martedì scorso contro il Sandrigo e che ha permesso ai materani di portare a casa una vittoria importante per la classifica. “Il Montebello è un'ottima squadra - ha spiegato Roberto Vivilecchia. Il club vicentino è difficile da penetrare, fa della difesa la sua arma migliore grazie anche ad un ottimo portiere come Comin. La particolarità della squadra allenata da Chiarello è che parte con uno schieramento difensivo a uomo per poi passare ad un modulo a zona. I veneti, inoltre, hanno una rosa abbastanza ristretta, dunque, sfruttano molto

le parate ed i rilanci del loro portiere per delle ripartenze rapide, sfruttando la velocità di Marchesini e Meneghini”. All'andata, il match contro il Montebello terminò quattro a tre per i veneti con i materani che andarono a segno due volte con Lezoche e una con Nicoletti, mentre il Montebello andò in rete con Bolzon, due volte con Meneghini (che ha realizzato fino ad ora 14 reti, ndr), e una con Cornale. “All'andata alcune leggerezze difensive permisero al Montebello di vincere il match. Questa sera scenderemo in pista con la grinta giusta ha continuato Vivilecchia. Abbiamo ancora voglia di far bene,vogliadi vincereedidisputare una buona prestazione a livello difensivo come quella messa sfoderata contro il Sandrigo. Anche se in una sola seduta di allenamento svolta in questa settimana, proveremo a mettere in pratica nuovi movimenti offensivi”. A Montebello dovrebbe essere utilizzato anche Giuseppe Gravela (autore di una doppietta martedì scorso, ndr), mentre Persia dovrebbe restare a Matera. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

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Sport 49

Sabato 9 gennaio 2010


Sabato 9 gennaio 2010

Pallanuoto B Uomini La squadra potentina ha un debutto ostico con Roma

Basilicata, parte l’avventura Silipo: «Ideale partire con un successo, ma la sfida è difficile» SCENDE in vasca la Basilicata Nuoto 2000 Potenza nel primo turno d'andata del campionato maschile di serie B di pallanuoto. La compagine di Francesco Silipo ospita alla Piscina Felice Scandone di Napoli con inizio alle 17:30 la Rari Nantes Roma. Partita difficile, quella odierna per i bianconeri, resa ancor più complicata dall'assenza di Nicola Ferrone e dalle condizioni non perfette di Vittorio Bruschini che sarà comunque della gara, nonostante il colpo all'occhio subito nel corso degli ultimi allenamenti. L'assenza di Ferrone complica e non poco gli equilibri tattici del settebello di Francesco Silipo. Il tecnico partenopeo decideràsolo all'ultimominuto chi impiegare al posto del forte giocatore napoletano. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza ha chiuso la seduta di allenamento ieri pomeriggio sempre nella struttura della Felice Scandone di Napoli dopo aver svolto il test del giovedì con la Canottieri Napoli che ha dato ottime indicazioni in merito alle condizioni di forma del settebello potentino. L'avversario capitolino appare quanto mai difficile da affrontare, proprio questo aspetto è stato preso in considerazione dagli atleti della Ba-

BOCCE Brillano i Petracca LE SODDISFAZIONI per il movimento lucano delle bocce continuano. La coppia formata da Luciano e Alberto Petracca, padre e figlio, è giunta al secondo posto nella gara interregionale svoltasi domenica a Nola dove hanno preso parte 200 atleti. La gara è stata organizzata dall'As Marigliano Vittorio Veneto. I due bocciofili potentini hanno ceduto il passo ad una coppia salernitana. Alberto e Luciano Petracca hanno confermato le proprie doti tecniche e agonistiche. Il tecnico Silipo

silicata Nuoto che non intendono commettere errori ed amnesie onde evitare di partire in malo modo in campionato. La sfida darà al trainer biancoverde ulteriori indicazioni circa lo stato di salute della sua formazione. Il complesso lucano anche in questa stagione sarà costretto a dover fare i conti con l'assenza dell'impianto di gioco, fatto che condizionerà pesantemente lo svolgimento del campionato. A parlare della sfida di questo pomeriggio è il tecnico Francesco Silipo che ha dichiarato: “La gara si presen-

ta difficile. Dobbiamo centrare il successo, siamo reduci dalle feste di Natale che hanno rallentato la nostra marcia verso il match. L'indisponibilità della Piscina di Potenza ha ulteriormente appesantito i nostri problemi. Giocare la prima in casa sarà uno scoglio ulteriore, visto e considerato che avremo la pressione di dover battere i capitolini”. Per la Basilicata Nuoto 2000 Potenza l'esordio appare complicato, i tre punti potrebbero far comodo e diventare oro colato ad inizio stagione. f.menonna@luedi.it

Volley C Uomini Grande attesa in casa dell’Hermes Policoro Ciclismo Antonio Lavieri ha chiuso terzo

«Sarà una grande festa» La Loco Bikers brilla Capitan Divincenzo già in prospettiva derby POLICORO - Riparte da quota sei il campionato di serie C per l'Hermes Hotel Policoro. Due infatti le vittorie conquistate dai biancoazzurri in questo primo scorcio di stagione: il successo all'esordio contro l'Open Space Stigliano e la netta vittoria in trasferta a Torre Orsaia contro l'Asd Laurenziana, dello scorso 6 dicembre. Domani si riprende la corsa, con l'ultima gara del girone d'andata, il primo derby jonico contro i cugini della Masseria Battifarano Nova Siri, una sfida molto attesa in tutto l’amibiete pallavolostico della fascia jonica. “Sarà una vera festa dello sport, anche perché noi giocatori ci conosciamo da sempre - ha detto il capitano del Policoro, Enzo Divincenzo - E poi vedere due squadre del Metapontino impegnate nello stesso campionato è un bel segnale, a testimonianza di come la pallavolo sia uno sport comunque presente lungo la costa jonica lucana. Sarà sicuramente una bella gara e noi scenderemo in campo per cercare la vittoria: speriamo di vincere 3 a 0 facile”. Iniziare il nuovo anno con un successo potrebbe essere lo stimolo giusto per affrontare il resto del campionato e cancellare le sconfitte patite contro squadre d'esperienza come il Matera, il Moliterno o i due sestetti potentini. “Abbiamo vinto facile contro Stigliano e Laurenziana - ha aggiunto il capitano biancoazzurro - mentre con le altre squadre abbiamo disputato solo un set in maniera convincente, facendoci poi superare per un calo di concentrazione e qualche errore di troppo. Due sono le cose che ci hanno penalizzato in questo primo scorcio di campionato: la poca esperienza e l'organico ristretto, a causa di assenze pesanti in rosa e della mancanza di un vivaio giovanile che possa permettere l'arrivo di forze nuove in campo.

A sinistra il capitano del Policoro, Enzo Divincenzo e sopra la squadra del Policoro

Purtroppo a Policoro non c'è molto seguito verso la pallavolo, come invece accade per il calcio: speriamo che, grazie alle nostre gare, molti giovani possano avvicinarsi ad uno sport bello e completo come il volley. Guardando al futuro, con il recupero degli infortunati e il rientro degli assenti cercheremo di essere più competitivi e di giocare al meglio questa seconda par-

te della stagione: il nostro obiettivo resta il quarto posto in classifica, ovvero disputare i play off. Attualmente siamo quinti: cercheremo di sfruttare quanto fatto finora per colmare il gap agonistico che ci divide dalle potentine, dal Matera e dal Moliterno”. Eleonora Cesareo sport@luedi.it

nella Cross Cup Lazio

POTENZA - Loco Bikers sugli scudi in terra laziale alla Decima Prova Cross Cup Lazio 2009-2010. La prima edizione del Memorial Paolo Casconi disputata a Latina ha visto ai nastri di partenza oltre 130 bikers provenienti da Lazio, Campania, Abruzzo e Basilicata. La gara è stata anche il primo appuntamento in terra laziale di questo 2010. Nella prima batteria al via, doppietta per i fratelli Lenti (Alessandro e Adriano) in forza al Cicli Team Montaini Alice Ceramica Telligraf davanti alla coppia in forza ai Loco Bikers Antonio Lavieri, terzo al traguardo, e Giuseppe Luigi Savarese, giunto quarto. Tra le donne Esordienti Emanuela Di Lorenzo (A.S. Roma Ciclismo) ha dovuto battagliare a lungo con la neo-debuttante della categoria Georgia Galvano (A.S.D. Lido Bike) che è stata sia la vincitrice, sia la campionessa regionale. Tra gli Esordienti Maschile, sulle strade di casa, ha trionfato Daniele Panzarini (Pro Bike Riding Team) che ha vinto categoria e titolo regionale ed è stato autore di uno scontro diretto con il debuttante Daniel Marcellusi (Vigili del Fuoco) sfortunato nel finale a seguito di una caduta cui è rimasto vittima nell'ultima curva che immetteva all'arrivo. La terza posizione è andata a Gabriele Rossi (U.C. Alatri). Elena Spadaccia (Loco Bikers) ha letteralmente strapazzato le dirette avversarie facendo il vuoto dietro di se e giungendo solitaria sotto lo striscione del traguardo con oltre 2' di vantaggio su Deborah Mascelli (Made Tamburini) giunta seconda. Tra gli Allievi Michele Gallo (Loco Bikers) ha sbaragliato la concorrenza piazzandosi in prima posizione davanti a Eros Capati (Mtb Grotte di Castro) campione laziale cross 2009-2010 e Yuri Brocchetti (UC Anagni Nereggi); da segnalare anche la quinta piazza portata a casa dal lucano Pietro Papaleo (Loco Bikers). Nell'ultima partenza il lucano Domenico Papaleo (Loco Bikers) ha centrato una lodevole seconda posizione assoluta, alle spalle solo di Massimo Folcarelli (Pro Bike), ma riuscendo però a portare a casa la vittoria tra gli OP. Nella categoria MS

ha vinto Stefano Capponi (Pro Bike Riding Team) davanti a Rocco Cavaliere (Drake System) e Carlo Greco (Moser Cycling Team). Tra gli M1 la vittoria è andata a Angelo Mirtelli (Ciociaria Bike) che ha preceduto Valerio D'Emilio (Pro Bike Riding Team) e Vladimiro Tarallo (Team B Mad) rispettivamente secondo e terzo. Tra gli M2 affermazione per Massimo Folcarelli (Pro Bike Riding Team) davanti a Vito Cioffi (Drake System) e Secondino Vari (Asd Cicli Colleferro). Tra gli M3 ha vinto Paolo Tempestini (Mtb Santa Marinella) davanti a Gianni Panzarini (Pro Bike Riding Team) secondo, e Paolo Casconi (Asd Full Monty Travel) terzo. Tra gli M4 vittoria per Domenico Garofalo (Tivoli Cycling Team), seconda posizione per Alfio Sciuto (Punto Bici Aprilia), terza piazza per Claudio Albanese (Mtb Santa Marinella). Tra gli M5 ha vinto Armando Mattacchioni (Asd Impredil), davanti a Giuseppe Zamparini (Cicli Montanini Alice Ceramica Telligraf) e Luciano Quintarelli (Pro Bike Riding Team) rispettivamente secondo e terzo. Tra gli M6/7/8, infine, ha conquistato la vittoria Giancarlo Quaglia (Center Bike Velletri) davanti a Pio Tullio (Center Bike Popoli) giunto secondo e Diego Cedroni (Asd Lariano) terzo. Rocco De Rosa sport@luedi.it

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Sabato 9 gennaio 2010

La presentazione del volume in una affollatissima serata nella sede di Arterìa

Dentro “Una vita a punti” Di Pede mette a nudo tic e contraddizioni del mondo contemporaneo di BIAGIO TARASCO MATERA - Hanno plasmato un'umanità occidentale compulsiva ed ignara di agonizzare in un eterno presente, gli anni Zero che ci lasciamo alle spalle. Iniziati con la “guerra al terrorismo islamico”, si chiudono, sempre, con la “guerra al terrorismo islamico”, come se l'11 settembre fosse appena ieri e le strategie (ormai fallimentari) da seguire, che hanno affossato il dialogo con i moderati di altre religioni, ancora quelle belliche e delle stragi di civili inermi. Pasquale Di Pede, attivista di Emergency, dall'osservatorio della sua Matera e del suo spirito aperto al mondo, nel corso di un decennio ha annotato tic e contraddizioni di un mondo che sembra attorcigliato in una quotidianità senza uscita e li ha raccolti nel libro “Una vita a punti” (edizioni Centrostampa), presentato mercoledì scorso a Matera nella sede di Arterìa. Durante l'affollatissima serata sono stati letti brani del volume da Rita Montinaro, Andrea Santantonio e Nadia Casamassima, mentre il giornalista Franco Martina ed il poeta Roberto Linzalone hanno tracciato un profilo di Di Pede. Percorso da una vena ironica e da un felice sarcasmo che fotografa in modo impietoso caratteri e debolezze di varia umanità, “Una vita a punti” ha anche il pregio di scavare in profondità, affrontando temi che hanno smosso questo decennio inerme, come il caso Englaro e la sofferen-

za del popolo afgano in guerra. «Il titolo del mio libro - ha detto Di Pede - sintetizza il senso della vita di moltissimi, improntata non all'acquisto di ciò di cui si ha bisogno, ma del prodotto che è in offerta. Dopo aver inviato per anni le mie riflessioni all'indirizzo e-mail di una lunga lista di amici, qualcuno di loro mi ha spinto a pubblicarle». Il volume contiene anche i testi delle canzoni scritte da Pasquale Di Pede, che nei suoi cinquantatre anni ha alternato la passione per la musica a quella della politica e dell'impegno sociale. «Beniamino Placido ha ricordato Franco Martina - ha definito Di Pede un cantautore da apprezzare per la sua semplicità. Anche il suo libro è da apprezzare per una genuinità davvero rara, che è difficile trovare in altri autori dediti allo scopiazzamento sfrenato, pur di pubblicare». Roberto Linzalone ha accomunato Di Pede ad alcuni personaggi della città dei Sassi che tengono vivo un certo carattere materano. «Il valore del libro - ha affermato Rita Montinaro - è soprattutto nella profonda capacità di osservazione dell'autore, attento a descrivere aspetti del mondo che ci circonda che noi normalmente non percepiamo con la dovuta attenzione. Di Pede scrive di Matera, dei materani e dell'intero pianeta tirando fuori anche argomenti scottanti. Lo fa con un'ironia e un'ilarità che rende tutto più sopportabile». cultura@luedi.it

Un “Natale solidale” per Emergency Pasquale di Pede alla presentazione del libro “Una vita a punti” (foto Lionetti)

LA MOSTRA

Arte e vetrine al Galassia POTENZA - Natale d'arte e musica al Centro Commerciale Galassia del capoluogo, in viale dell'Unicef. Diverse le iniziative programmate nel corso delle festività natalizie. Tra queste una interessante mostra che si concluderà domani. Nelle vetrine del Centro, infatti, si possono ammirare 14 dipinti dedicati al Natale, a cura dello Studio d'Arte Il Santo Graal. Nella collettiva, intitolata "Arte e Vetrine. 14 Artisti interpretano il Natale". Gli artisti sono stati invitati ad interpretare l'atmosfera del Natale, dando luogo ad un intreccio eterogeneo e personale di tecniche espressive. Ai temi religiosi sono state affiancate interpretazioni iconografiche con rami di agrifoglio, stelle di Natale, paesaggi

innevati, ma anche riflessioni su tela dove la festa diventa opportunità per pensare ai meno fortunati e dove il sorriso dipinto di bimbi africani si pone in dialettica con l'ansia del consumismo occidentale. Questi i 14 artisti in mostra: Elena Ambrosio, Alfredo Di Bitonto, Pompea Di Stefano, Pasquale Falce, Antonio Lotito, Francesca Lotito, Ferdinando Rutigliano, Rocco Santacroce, Maria Santarsiero, Rocco Smaldone, Ida Tricarico, Giulia Valentino, Anna Maria Verrastro, Giusy Villano. La mostra potrà essere visitata fino a domani 10 gennaio tutti i giorni, la mattina dalle ore 9 alle ore 13,30 e, il pomeriggio, dalle ore 16,30 alle ore 20,30. L’ingresso è libero. cultura@luedi.it

LA CURIOSITÀ di FRANCO CACCIATORE MELFI - A volte e all'improvviso tornano alla mente parole antiche, oramai dimenticate, forse udite da qualche anziano, durante la fanciullezza. Così una parola dialettale, appartenente alla Melfi di una volta, è riaffiorata guardando per caso un vecchio libro della cabala. Si tratta di un qualcosa quanto mai attinente all'anno che si affaccia e per il quale i nostri avi si ponevano la domanda di sempre: quale sarà il “rutilio”, o forse meglio “lu rutilio”, di Melfi ed anche nostro in questi 365 giorni? La frase detta in questi termini è di facile traduzione ed ognuno capirà che “rutilio” sta per sorte, destino o qualcosa del genere. Questa strana parola tanto tempo fa era in uso fra la nostra gente che si affidava, illudendosi di una sorte legata agli astri, ed ansiosa domandava alla chiromante del paese il suo “rutilio”, ovvero il suo oroscopo, soprattutto all'alba di un nuovo anno. La comprensione di questo misterioso termine, appunto, dalla consultazione casuale di uno di quei libri contenente storia e interpretazione dei numeri, l'antica Smorfia, il cui nome, a sua volta, proverrebbe da Morfeo, dio del

A ciascuno il suo “Rutilio” sfogliando le carte degli astri

Un almanacco con i segni zodiacali

sonno e dei sogni. Ma v'è da annotare dell'altro e cioè che lotto e lotterie hanno inizio a Genova, dove si scommetteva sui nomi dei novanta candidati al Senato. Il tutto troverà poi in Napoli la sua sede ideale, grazie alla fantasia del suo popolo. Ma parliamo di questo nostro “rutilio” e della sua origine. Nel vecchio libro è scritto che l'inizio delle pubblicazioni cabalistiche, è rappresentato senza dubbio dalla “più nota ed antica, quella di Rutilio Benicansa, scritta verso la metà del '500”, corredata di “90 tavole e figure esegetiche corrispondenti ai 90 numeri per i lotti di Napoli e Roma”. E' quindi facile comprendere il successo e la popolarità del libro, tanto che il nome del suo autore, “Rutilio”, si identificò per lungo tempo, anche fra la nostra gente, con la stessa cabala. Insomma interrogare la chiromante di turno sul proprio destino, la sua sorte e previsioni del futuro, era sinonimo di chiedere il proprio “rutilio”. Ed anche noi, alla pari dei nostri avi ci interroghiamo sul “rutilio” 2010, con la speranza che sia migliore di quello dell'infausto anno, che è appena andato via. cultura@luedi.it

POTENZA - Con l'estrazione dei biglietti vincenti e l'attribuzione dei premi in palio, si è conclusa la raccolta fondi “Natale solidale 2009”. All'associazione non governativa e senza scopo di lucro Emergency sono stati versati 878 euro (l'80% in più rispetto allo scorso anno). La somma è stato il frutto della sottoscrizione di una lotteria con biglietti da un euro e del 50% del ricavato della vendita di natività, angeli e pietre dipinte realizzati da Pina Armando e Piero Ragone e del romanzo “Nato con le ali”, scritto da Anna Teresa Laurita. L'iniziativa, alla sua sesta edizione, è stata ospitata quest'anno dallo show room MSD Design di Marisa Santopietro, a contrada Dragonara, 18 di Potenza. In considerazione dell'interesse suscitato e dell'aspettativa di avere referenti dell'associazione anche a Potenza - in Basilicata sono da tempo attivi i gruppi di Matera, Policoro e Latronico - gli amici e i sostenitori dell'associazione fondata da Gino Strada, hanno convocato una serie di incontri propedeutici alla nascita di un nucleo operativo in città. La scelta di essere dalla partedelle vittime nei conflitti bellici in corso, di ripudiare la guerra, di sostenere la pace e i diritti fondamentali dell'uomo, ovunque viva, di qualsiasi colore abbia la pelle e qualunque sia la sua religione, sono le motivazioni che spingono Emergency e i volontari che vi collaborano per alleviare le conseguenze delle armi e delle violenze sulle popolazioni civili, assicurandone, dove è possibile, assistenza medica e chirurgica. Emergency, grazie alle donazioni e al contributo di una rete di 4.000 volontari è impegnata in ospedali, centri di soccorso e riabilitazione, ambulatori e assistenza in 10 paesi, in tutto il mondo.

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Cultura&Spettacoli


di CHIARA LOSTAGLIO RIONERO - Con questa nuova pubblicazione di teatro filastrocca “Quando sarò grande” (pubblicato da Altromondo editore, 100 pagg., già in rete), Michele Potente recupera momenti di magia, pur raccontando un disagio sociale, con l'utilizzo dello stile spontaneo della filastrocca. Si ottiene così una scansione temporale veloce e ritmata utile al teatro, mentre il testo risulta di facile memorizzazione e di piacevole lettura. Lo stile filastrocca insegna a risparmiare le parole. Evitando le parole superflue, si giunge al linguaggio sintetico che guadagna l'attenzione del pubblico dei ragazzi. Insegnante elementare con un percorso nel Gruppo 8 di Rionero, Michele Potente aveva già messo in scena opere ispirate a Perrault, Collodi, Rodari, Calvino; aveva anche preso parte a diverse rassegne come il Festival nazionale del teatro dei ragazzi di Padova. Questo testo risulta alquanto attuale in quanto mette in luce il problema dell'accattonaggio, dello sfruttamento minorile, mentre l'intromissione negativa della televisione nel quotidiano viene comunicato in modo leggero ed ironico. La storia si sviluppa con le prove da superare durante il percorso dei piccoli, sino a quando avviene l'incontro con un mago. E' un momento di presa di coscienza e di denuncia, ma è anche un momento in cui la speranza fa sì che i sogni dei bambini non siano distrutti. Il teatro per ragazzi rappresenta anche una maniera formativa e didattica. «Si tratta di una comunicazione - ribadisce Michele Potente che avviene utilizzando diversi linguaggi: mediante le risorse del proprio corpo,

Sabato 9 gennaio 2010

“Quando sarò grande”

Le fiabe moderne in rima di Michele Potente

La copertina del libro

della voce, della parola, in un tempo ed in uno spazio limitato, con i movimenti, il ritmo, i suoni, le forme ed i colori». Questo libro nasce dalla lettura di alcune fiabe classiche e dalla narrativa dell'Ottocento: vi si possono rintracciare esempi di sfruttamento minorile. Nella fiaba di Andersen, “La piccola fiammiferaia”, la protagonista è un'orfana maltrattata che vende fiammiferi, e assomiglia ai piccoli immigrati di oggi che per strada vendono accendini. “Cenerentola”è la vicenda di una fanciulla costretta a una vita di schiavitù domestica dalla matrigna e dalle sorellastre. Anche il libro “Cuore” di De Amicis è ricco di ragazzini in lotta per la sopravvivenza quotidiana come lo spazzacamino, un bambino venduto dai suoi genitori ad una compagnia di saltimbanchi. «La narrativa contemporanea -sostiene Potente - ci presenta “i bambini della spazzatura” che setacciano le discariche, i minori che vengono arruolati nelle guerre e fatti schiavi , bambini venduti agli impresari dell'accattonaggio. Quasi mai questi protagonisti vengono aiutati da oggetti magici come nelle fiabe classiche. Ma l'infanzia ha sempre bisogno della fiaba, perché le paure accumulate dai bambini vengono esorcizzate nel momento magico che porta tutto al lieto fine». Anche il cinema si nutre spesso di fiabe e storie di ragazzi: da Charles Dickens, Roman Polanski ha ripreso “Oliver Twist” storia di sfruttamento minorile e di grande influenza emotiva. Secondo la critica, i romanzi, le fiabe più che risiedere nell'immaginario degli scrittori , tendono ad abitare la realtà, vi stanno come in letargo, accucciati tra le spore degli eventi ove aspettano di essere riconosciuti.

I lavori dei laboratori sono esposti nei locali della Cupola Verde

A lezione di traforo e di informatica FERRANDINA - L'atmosfera natalizia ha coinvolto anche la sede della Cupola Verde, abbellita dai lavori prodotti dai destinatari del progetto di “Cittadinanza Solidale”. Due le esperienze a cui hanno preso parte: un laboratorio riservato alla tecnica del traforo e un altro all' informatica, entrambi seguiti dal tutor Mario Pallotta. Romolo De Rosa, Vito Gioscia e Anna Pietanza, si sono dedicati con passione ed entusiasmo all'arte del traforo, da tempo non più praticata, per realizzare un albero di Natale (con i relativi addobbi), e la Sacra Famiglia con diversi personaggi tipici del presepe, insieme a un caratteristico carrettino siciliano e oggetti vari. Francesco Capitolo e Donato De Gemmis coadiuvati da Antonio Lategana,

hanno partecipato ad un laboratorio di informatica, digitando e impaginando al computer diversi articoli pubblicati dal mensile “La Cupola Verde-Notizie”, riguardanti argomenti come tradizioni, fatti locali, mestieri antichi, usi e costumi di una volta. «I partecipanti ai laboratori - ha assicurato Mario Pallotta hanno mostrato un vivo entusiasmo e un costante impegno nella cura dei diversi lavori realizzati. Era bello vedere Vito Gioscia utilizzare con diligenza e attenzione l'archetto, traforando il compensato per ottenere i diversi personaggi e i vari oggetti, che venivano passati con la carta vetrata dall'attentissima Anna Pietanza. Ad assemblare i diversi pezzi ci ha pensato Romolo De Rosa e alcuni ragazzi del “Centro di Ag-

gregazione Giovanile». I due laboratori sono nati dall'idea di tenere impegnati tutti i beneficiari di Cittadinanza Solidale e i giovani de La Cupola Verde, per costruire qualcosa di positivo, riscoprendo un certo tipo di attività che una volta nelle scuole sviluppava la manualità e la creatività dei ragazzi. In occasione della chiusura del progetto di Ageforma, è stata inaugurata una mostra (allestita con la collaborazione dei giovani Arturo De Rosa, Giuseppe Dirocco, Giovanni e Antonio Loreto e Pier Paolo Pallotta), in svolgimento fino a domani e visitabile dalle ore 17 alle 20. Molti gli apprezzamenti per i lavori esposti e per la positività dell'esperienza. cultura@luedi.it

TEATRO

Ulderico Pesce

Due giorni a Napoli con le Storie di scorie di Ulderico Pesce IL TEATRO di denuncia e impegno sociale di Ulderico Pesce approda a Napoli. Stasera e domani l’attore e regista lucano sarà al Teatro Area Nord di Napoli con “Storie di scorie. Il pericolo nucleare italiano:Scanzano, Saluggia, Casaccia di Roma, Latina, Rotondella, Vicenza, Caorso, Ghedi di Torre, Aviano, Novazza”. Il monologo, vincitore dei premi Franco Enriquez 2008, Calandra 2008 e il Premio nazionale Legambiente 2005, vuole ricostruire prevalentemente l'avvento dell'industria nucleare italiana, il pericolo che ancora oggi rappresenta e le modalità tecniche del funzionamento di una centrale atomica. Il testo racconta la vita Nicola, figlio di un contadino del Metapontino che ha lavorato come addetto alle pulizie nel deposito nucleare della Trisaia di Rotondella dove negli anni '60 arrivarono 84 barre di uranio radioattivo provenienti dagli Usa delle quali, 64 sono ancora conservate nel deposito lucano, altre riprocessate, altre ancora sono conservate nel deposito nucleare della Casaccia, a 25 chilometri a nord-est di Roma. Nicola, avendo scoperto illeciti da parte dell'Enea è stato licenziato. Successivamente è partito volontario per la Bosnia dove ha respirato polvere di proiettile all'uranio e si è ammalato. Tornato in Italia ha fatto domanda alle Poste ed è stato assunto come postino a Saluggia. La piccola casa che ha preso in

affitto è sulla Dora Baltea, la finestra si affaccia proprio sul deposito nucleare del luogo. A novembre del 2003 decide di tornare in Lucania per partecipare alla protesta contro il decreto 314 emanato dal Governo, secondo il quale a Scanzano Jonico, paese dove è nato e dove suo padre ha un'azienda agricola, dovrà nascere il deposito unico di scorie nucleari italiane. Nicola sarà tra gli organizzatori della protesta contro il decreto e comincerà ad informare la popolazione sul pericolo del deposito nucleare della Trisaia di Rotondella dove ha lavorato anni prima e nel contempo denuncerà la situazione di alto rischio in cui vivono oggi i depositi nucleari di Latina, della Casaccia di Roma, di Caorso ecc. Ulderico Pesce, con il suo stile disincantato e ironico, si sofferma sul deposito nucleare situato a 25 chilometri da Roma,(la Casaccia), località Osteria Nuova, che risulta essere il deposito con il più consistente quantitativo di rifiuti nucleari esistente in Italia: 6.270 metri cubi. E racconta il pericolo relativo al deposito nucleare di Saluggia dove, a pochi metri dalla Dora Baltea, sono “conservate” 53 barre di uranio radioattive e circa 20 tonnellate di rifiuti liquidi ad alta radioattività, e la tragica situazione in cui versa il deposito situato nella zona Trisaia di Rotondella , dove, oltre a 64 barre di uranio, ci sono 3 tonnellate di rifiuti liquidi.

A PIETRAGALLA

VioClaBass in “Viaggio nel tempo” Il quintetto ha ripercorso ottocento anni di storia in musica PIETRAGALLA - Grande successo ha ottenuto il quintetto dei "VioClaBass" a Pietragalla nella serata dell'Epifania con il concerto denominato "Viaggio nel Tempo" che ha chiuso le manifestazioni del periodo natalizio e che si è svolto presso la sala parrocchiale "Monsignor Don Donato Zotta" del palazzo ducale cittadino. Si è trattato di una esibizione musicale durante la quale i cinque musicisti hanno suonato brani che si sono sviluppati in un intervallo di tempo di circa ottocento anni, dal 1200 fino ai giorni nostri, passando dalla musica medioevale, al rinascimento, alla tradizione inglese, alla musica barocca per concludere con le sonorità più moderne (lo spetta-

colo si è concluso con il jazz ed una interpretazione della colonna sonora del film -Il Padrino -) suonando, singolarmente, il clarinetto, la viola, il basso, la chitarra e la pianola. E' stato presentato nel corso del concerto un itinerario di natura storica e musicale, suonato e raccontato dagli stessi musicisti, ripercorrendo praticamente le tappe fondamentali della storia della musica. Si tratta di un percorso davvero entusiasmante e variegato nella tradizione della musica occidentale che si è snodato toccando anche altre culture musicali. Il gruppo è costituito da cinque ragazzi lucani che hanno costruito un percorso nella storia e nel tempo, presentando delle in-

terpretazioni personalizzate di motivi musicali che fanno parte della grande tradizione musicale italiana ed internazionale. Questi brani vengono interpretati anche attraverso una mimica scenica in modo tale da creare uno spettacolo completo. Infatti si è trattato di una esibizione musicale durante la quale gli interventi di Giuseppe D'Amico, componente pietragallese del quintetto e degli altri quattro musicisti, hanno creato un filo conduttore con il quale sono stati spiegati e narrati i vari momenti storico-musicali lungo i quali si è sbnodato lo spettacolo.Con questo appuntamento del giorno dell'Epifania si sono conclusi gli eventi di spettacolo che hanno

Il quintetto musicale “VioClaBass” che si è esibito a Pietragalla

caratterizzato il periodo delle festività natalizie, che si sono basati su appuntamenti, organizzati con l'impegno profuso dalla Pro Loco cittadina con la collaborazione dell'Amministrazione Comunale di Pietragalla ed insieme ad altre strutture associative, di varia natura: il teatro pres-

so la palestra comunale locale per gli alunni delle scuole, il concerto della corale polifonica parrocchiale "Monsignor Lorenzo Perosi" di Pietragalla e il concerto della banda musicale "G. Pafundi" Città di Pietragalla, offrendo una varietà di manifestazioni.

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52 Cultura e Spettacoli


Addetti ai lavori e istituzioni a confronto in un convegno a Potenza di MICHELE RUSSOMANNO POTENZA - Basilicata capitale italiana del teatro. Avverrà il 18 e 19 gennaio, quando il capoluogo di regione sarà luogo di raccolta per i massimi rappresentanti nazionali della “Settima arte”e per gli esponenti politici intenti a legiferare a proposito di “spettacolo dal vivo”. Occasione dell'incontro sarà una “due giorni”, ospitata dal teatro Stabile, a Potenza, nel corso della quale verranno affrontati temi di strettissima attualità come “la legge quadro per lo spettacolo dal vivo” e, su scala regionale, le “regole per un teatro possibile in Basilicata”. A presentare alla stampa il convegno, ieri mattina, il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero,l'assessore regionalealla Cultura, Antonio Autilio, e Dino Quaratino, direttore artistico di “Cose di teatro e musica”, recentemente insignito dal Ministero dei Beni culturali in quanto “emerito organismo di distribuzione, promozione e formazione nel settore del teatro”. «Con l'importante appuntamento del 18 e 19 gennaio prossimi - ha detto il sindaco teniamo fede ad un impegno preso già all'epoca della presentazione dell'ultima Stagione teatrale. Contestualmente ha proseguito Santarsiero - ci interroghiamo sul futuro del teatro nazionale ma anche regionale. Il teatro in una città come Potenza - ha concluso il sindaco - è un potenziale volano di crescita per l'intera comunità al punto che, per noi, una stagione teatrale vale quanto la realizzazionedi una importante opera pubblica». Di buon periodo per il teatro

Quale futuro per il teatro

L’assessore regionale Antonio Autilio e il sindaco di Potenza Vito Santarsiero (foto Mattiacci)

in Basilicata ha parlato Dino Quaratino nel corso del suo breve intervento. «Un periodo positivo - ha sottolineato - che ha portato ad un aumento di spettatori nelle sale lucane pari al 18 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Per questo - ha concluso Quaratino - bisogna investire di più nel teatro; soprattutto nelle strutture che

lo ospitano, attualmente inadeguate in gran parte del territorio regionale». Di “legge quadro per lo spettacolodal vivo”ha infinedetto l'assessore Autilio anticipando, sullo stesso argomento, un convegno che si terrà il 18 febbraio prossimo a Sanremo. «E' un tema pregnante - ha detto Autilio - sul quale il Governo deve permetterci di

esprimerci per produrre una legge ottimale in materia». Su scala regionale, ha aggiunto l'assessore, «la due giorni potentina ci permetterà di parlare di un sistema in grado di mettere a regime la circuitazione teatrale lucana. Bisogna anche investire - ha concluso Autilio - sulla produzione teatrale e dello spettacolo dal vivo in generale».

IL PROGRAMMA POTENZA - Il teatro e gli spettacoli dal vivo, la “nuova legge quadro” in materia e le regole per lo sviluppo locale del settore saranno al centro del convegno potentino del 18 e 19 gennaio prossimo. La due giorni vedrà, tra gli altri, interventi di Maurizio Costanzo, presidente dell'associazione Voglia di Teatro (in videoconferenza), del presidente dell'Eti, Giuseppe Ferrazza, e di Carmelo Grassi (presidente dell'associazione nazionale Attività regionali teatrali). Sul versante della partecipazione politica, inoltre, alla prima delle due giornate interverranno Vito Santarsiero, Piero Lacorazza, Antonio Autilio e Vito De Filippo ma anche gli onorevoli Gabriella Carlucci, Luciano Ciocchetti, Emilia Grazia De Biasi e Vincenzo Taddei. Se la prima delle due giornate di convegno avrà un respiro più marcatamente nazionale, di “sviluppo del teatro in Basilicata” si parlerà nella seconda giornata prevista martedì 19 con inizio alle ore 9. Nell'occasione interverranno, tra gli altri, il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il dirigente regionale alla Cultura, Maria Teresa Lavieri, l'assessore alle Attività Produttive Gennaro Straziuso, Mariano Paturzo (direttore artistico del Cde) e Giuseppe Biscaglia, presidente dell'associazione “Basilicata 1799”. mic.rus

AL DON BOSCO

Giocasogni stupisce e diverte con le “Pazzie di Carnevale” POTENZA - Grande successo per la compagnia teatrale Giocasogni: più di quattrocento spettatori hanno applaudito, al teatro Don Bosco, la commedia in tre atti dal titolo “Pazzie di Carnevale” messa in scena dai giovani attori della compagnia teatrale di Potenza. La storia d'amore fra due giovani alle pendici del Vesuvio, ostacolata da uno zio avaro e geloso, è il motore della storia, che solo dopo una serie di avventurose peripezie e per mezzo di abili inganni, giunge al tradizionale lieto fine. Il talento sempre più maturo del folto gruppo di attori ed i temi esilaranti della commedia napoletana sono quelle che il pubblico ha ormai imparato a conoscere dall'esordio del gruppo Giocasogni, circa sette anni fa; le scenografie più che mai curate, i travestimenti, i colpi di scena ed i sorprendenti cambi di ruolo sui quali la storia è costruita hanno garantito stupore e risate al pubblico del Don Bosco e dato alla storia un sapore, per l'appunto, “carnevalesco”! Gli intrighi e il gioco scherzoso creato da frain-

Le ragazze della compagnia “Giocasogni”

tendimenti, accompagnati dalla magia della commedia che ritrae con occhi diversi scorci della vita quotidiana, hanno esilarato i più grandi; le smorfie e la semplicità della storia hanno divertito e appassionato i più piccoli, ancora una volta numerosi. Molte famiglie hanno potuto, così, riunirsi ancora una volta prima della fine delle festività e degli eventuali esodi lavorativi e universitari, proprio perché il vanto della commedia è proprio quello di essere adatta a tutti, e rivelarsi, anche, un puro e ingenuo insegnamento di vita, oltre che l'unica occasione in cui ridere del carattere, a volte beffardo, del destino. Il gruppo di giovani e giovanissimi del gruppo teatrale ha voluto salutare il nuovo anno con il tentativo di lasciare un sorriso sulle labbra dei loro fedeli spettatori, soprattutto di coloro per cui una serata passata così, in allegria, rappresenta molto di più, come degli amici dell'associazione Aism. Notevole è, poi, l'impegno morale del gruppo che devolverà parte dell'incasso per un'adozione a distanza di due gemellini brasiliani, gestita dalle Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù. L'associazione Giocasogni, tra l'altro, ringrazia di cuore i Vigili del Fuoco che hanno prestato servizio gratuitamente per la buona riuscita dell'iniziativa, e aspetta il pubblico, numeroso come sempre, alla prossima rappresentazione.

Sabato sera in musica al New Slot con “I Dipinto di Blues” MATERA - Stasera, alle ore 22.30 presso il “New Slot Cafè” ( via delle Arti - zona Paip 1) concerto live de “I Dipinto di Blues”. Ingresso libero. Un sabato sera con il ritorno della musica blues per il New Slot Cafè. I Dipinto di Blues, band della città dei Sassi, suona insieme da oltre sette anni, viaggiando e calcandoi palchi di numerose città del sud Italia (il Memorial Marco Fiume di Calabria o il Blues in Town di Basilicata). Formazione titolare ? Donato Mola (voce

chitarra), Ciccio Coretti (chitarra solista), Graziano Capolupo (basso), Claudio Mola (piano) e Gianni Loparco (batteria). «Ci piace spaziare dal Blues - dichiarano i musicisti - che rappresenta le radici di tutta la musica passiamo per il funk, il soul, un po' di jazz e country... per finire anche al rock. Blues Band & Review». «Passiamo in rassegna - hanno proseguito - tutto quel che il momento ci suggerisce. La grande complicità di tantissime ore di musica insieme ci consente si spaziare. E

chi ci ascolta se ne accorge. Il livello di coinvolgimento è assolutamente elevato. Si crea sempre una sorta di dare e ricevere. Alla fine il pubblico dei Dipinto è sempre attivo durante i concerti. Si dialoga e ci si ascolta vicendevolmente . Il risultato atteso (e puntualmente centrato) è sempre lo stesso: divertirsi e divertire». Per informazioni e prenotazione tavoli contattare: 0835.381968. m.a.flum I Dipinto di Blues

Il cd dei Res Publica

Il soul dei Res Publica live di MARIA ANNA FLUMERO MARCONIA - "Res publica" tra poche ore live a Marconia. Ad ospitare il concerto il “Fuori rotta” (Via Cagliari), alle ore 22.30. Conosciamo meglio i lucani appassionati e travolti dal soul blues. I componenti sono: Antonio Finamore, basso e voce, Egidio Stigliano, batteria , Tony Miolla, chitarra e Mino Lionetti harmonica e voce. "Res publica" nasce nel 2000, dall' incontro di due musicisti sulla scena da circa 20 anni: Stigliano (batteria) ed Finamore (voce & basso elettrico). Numerosissime le collaborazioni con altri musicisti. Il sound della band è corposo e potente, esprime l'essenza del Blues di Eric Clapton, Jimi Hendrix, Stevie Ray Vaughan, Albert King. Oltre ai concerti nei club ed altri eventi, sono numerose le esibizioni in importanti "contest" tematici, dove ripercorrono dal vivo la strada percorsa dai grandi interpreti del del blues internazionale: "Blues In Town" di Policoro; rassegna "Blues In Town Winter", dove, per numerosi concerti, accompagnano le performances di altri interpreti del Blues targato Italia: Francesca De Fazi e Franco Vinci. Nel 2008 la "Blues Band" si arricchisce della partecipazione del materano Mino Lionetti reduce da un tour svolto a Zurigo (Svizzera). Il concerto si articola in una sorta di viaggio che va dal Delta del Mississipi alla scena londinese della fine degli anni '60, così come contaminata da Jimi Hendrix. Un concerto da sentire e da vedere. cultura@luedi.it

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Cultura e Spettacoli 53

Sabato 9 gennaio 2010


Sabato 9 gennaio 2010

La Morante promessa dell’hard dopo aver partecipato a Uomini e donne

Asia, dopo il reality passa al porno ASIA Morante, di Milano ma originaria della Calabria, è la nuova ex corteggiatrice del reality della De Filippi passata con tanta gioia ed entusiasmo al mercato hard. Perché "le piaceva tanto fare sesso ed è un lavoro remunerativo". E fanno due. I concorrenti passati dal reality della De Filippi al mondo del porno. Dopo Fernando Vitale, è il turno della procace mora Asia Morante. Ex corteggiatrice di Gionatan, la bruna milanese di origini calabresi ha confessato, in una intervista a Star Tv senza pudore di aver unito l'utile al dilettevole. «Mi è sempre piaciuto molto fare sesso e ho pensato che sarebbe stato bello farlo diventare un lavoro...». Oltre al fatto di essere da sempre una grande fan di Franco Trentalance. Tanto da arrivare a inseguirlo in treno fino a Riccione pur di conoscerlo e convincerlo a recitare con lei. «Ho inseguito Franco fino in Ri-

Asia Morante

Ed è caccia al biglietto per l’anteprima romana vip

di FRANCESCO GALLO ROMA – Piomberà nelle sale italiane venerdì in oltre ottocento copie distribuite dalla Fox il film-evento in 3D 'Avatar' di James Cameron, nel segno dei record già conquistati e da conquistare. Un film che, come tutte le leggende, viene da lontano. Cameron lo aveva infatti pensato prima di Titanic, nel 1995, ma non c'era allora la tecnologia adatta per realizzarlo, una tecnologia davvero pazzesca utilizzata per il film più costoso mai prodotto e in cui c'è stata anche la prometeica volontà di creazione da parte di Cameron. Nel film ambientato nel 2154, ci troviamo infatti su un pianeta chiamato Pandora, molto simile alla Terra, dove gli animali sono del tutto nuovi e bizzarri proprio come Thanator, massimo predatore del pianeta. Un mondo terribile ricoperto da foreste pluviali con alberi alti fino a trecento metri e abitato da creature di tutti i tipi, tra cui degli umanoidi senzienti chiamati NàVi, alti tre metri e ricoperti da una pelle bluastra con striature. 'Avatar' arriva in Italia dopo aver sbancato il box office Usa e minacciando ormai sempre più da vicino 'Titanic', il film che ha incassato di più nella storia del cinema (esattamente 1,842,879,955 dollari e con 11 Oscar all’attivo) e a firma dello stesso James Cameron destinato così a sfidare se stesso. Molti credono che il sorpasso di 'Avatar' su 'Titanic' alla fine averrà specie se l’ipertecnologico e romantico Avatar farà la giusta incetta di Oscar il 7 marzo. Per ora è attestato saldamente al secondo posto con 1,131,752,464 miliardi di dollari superando nella sua corsa anche 'Il signore degli anelli, il Ritorno del Rè (2003) che aveva ottenu-

viera. Lui è un mito per me e io volevo lavorare con lui perché sapevo che poteva essere la strada giusta. All'inizio era titubante, poi mi ha fatto giocare con lui a beach volley e alla fine ha accettato, ha prodotto il mio film ed è stato protagonista nel secondo». E così Asia nel giro di una manciata di mesi ha girato tre film ed è stata una delle più applaudite del Mi-Sex. Una carriera fulminante, insomma, Con tanto di semi-benedizione di mamma e papà: «Loro non pensano nulla di particolare. Sanno che ho la testa sulle spalle e che ho pensato bene prima di intraprendere questa carriera». Tra le altre cose, Asia si dice d'accordo col suo amico Fernado Vitale quando afferma che in realtà è molto più pulito questo ambiente di altri più "per famiglie". Qualunque riferimento è puramente casuale? Intanto, aspettiamo di vederla alle prese con qualche altro lavoro.

Avatar sbanca negli Usa E in Italia cresce l’attesa

Paris vuole tornare vergine

PARIS Hilton vuole ritornare «vergine». Secondo quanto riportato dal quotidiano online Affari Italiani che rilancia alcune voci provenienti dagli Usa diffuse da siti come Starket e Vip Gossip, Paris Hilton avrebbe deciso di fare l’intervento di ricostruzione in una clinica ginecologica di Beverly Hills come prova d’amore per il giocatore di baseball Doug Rheinardt con cui, entro il 2010, convolerà a nozze.

Claudio Amendola sposerà Francesca Neri

L’ANNIVERSARIO

Tutto il calcio 50 anni di un’epopea

Una scena del film

to a 1,12 miliardi. Intanto in Italia è già Avatarmania. L’ufficio stampa della Fox è in evidente fibrillazione. E a ragione. A poche ore dall’anteprima vip del film dei record c'è ancora chi è a caccia dell’ambito biglietto che permetterà stasera di vedere all’Auditorium di Via della Conciliazione di Roma le due ore e quaranta della megaproduzione più costosa della storia del cinema. Tra i record del film, che arriverà nelle sale in oltre 800, l'annunciato monopo-

lio della quasi totalità degli schermi italiani in 3D (una realtà in crescita, per ora sono in tutto 352). Tra i vip fortunati che indosseranno oggi gli occhialini 3d all’Auditorium di Roma dopo il consueto red carpet, Sergio Castellitto, Claudia Gerini e Federico Zampaglione, Dario Argento, Giovanni Floris, Giuliano Ferrara, Renato Balestra, Catherine Spaak, Ornella Muti, Federico Moccia, Maria Grazia Cucinotta e Paolo Bonolis. Previsto il pienone anche all’uscita del film nelle sale venerdì prossimo.

ROMA – Cinquant'anni di voci, campi e gol, di gioie e delusioni, di fiato sospeso all’immancabile 'Scusa Ameri’, che hanno raccontato a tre generazioni di italiani l'epopea del calcio, trasformandolo in grande romanzo popolare. Il 10 gennaio compie mezzo secolo Tutto il calcio minuto per minuto, trasmissione 'marchio’ di Radiorai che guarda al futuro, mantenendo intatti ritmo ed emozioni nell’era della pay tv e delle telecamere pronte a invadere anche gli spogliatoi. Radiouno festeggia il compleanno con una serie di speciali e una non stop di ricordi e di ospiti tra oggi e domani, che culmineranno con una sorpresa al fischio di inizio delle partite: ai microfoni torneranno alcune voci storiche, Claudio Ferretti, Enzo Foglianese, Ezio Luzzi e Nicoletta Grifoni, che nel novembre 1988 fu la prima voce femminile di Tutto il calcio. Il programma fu ideato nel 1959 da Guglielmo Moretti, allora capo della redazione sportiva di Radiorai, Sergio Zavoli, ca-

Sergio Zavoli

po della redazione radiocronache,e RobertoBortoluzzi. Ildebuttoufficiale diTuttoil calcio, che all’inizio prevedeva solo i secondi tempi, fu il 10 gennaio 1960: a Milano c'era Nicolò Carosio per Milan-Juventus, a Bologna Enrico Ameri per BolognaNapoli, ad Alessandria Andrea Boscione per Alessandria-Padova e nello studio centrale di corso Sempione a Milano Bortoluzzi, che condusse il programma per 27 anni, passando il testimone prima a Massimo De Luca, poi ad Alfredo Provenzali.

CLAUDIO Amendola prima smentisce che starebbe per sposare la sua compagna Francesca Neri, ma poi ammette che lo fara'. E' successo l’altro ieri a margine dell'incontro stampa per la presentazione della fiction 'Tutti per Bruno'. 'Se in questo paese non si fara' la legge sui Pacs, e sono convinto che non si fara', sposero' Francesca. Non voglio correre il rischio che lei possa essere danneggiata'.

Il medico di Jacko rischia l’incriminazione

IN TV

I nuovi gialli di Buzzanca-Vivaldi ROMA – Nel 2005 Lando Buzzanca, il merlo maschio della commedia erotica degli anni '70, fece scalpore in tv con il personaggio del Commissario Vivaldi, un tipo all’antica, conservatore, che durante un’indagine scopre l'omosessualità del figlio poliziotto. Da quella miniserie intitolata Mio figlio, che fu un grande successo tv, è nata Io e mio figlio, sei puntate da domani su Raiuno, ancora con Buzzanca commissario protagonista e la regia di Luciano Odorisio.

«L'amore sopra ogni cosa – racconta all’ANSA Lando Buzzanca – infatti se nella prima serie avevamo fatto un certo scandalo, qui è l’istinto protettivo del genitore a vincere, non importa se ha un figlio omosessuale. E questo messaggio è importante che passi in tv, fiction come queste aiutano, sono educative. Anche se confesso che in cuor suo il commissario, e forse io da uomo direi la stessa cosa, spera sempre di diventare nonno». Buzzanca racconta che le sei

puntate ancora ambientate a Trieste sono gialli pieni di atmosfera, con un thriller che si sviluppa serata dopo serata e casi invece che si concludono in ogni puntata. C'è poi la sua storia personale, quella con la moglie interpretata da Caterina Vertova. «E' una fiction di grande impatto emotivo – aggiunge – si parla di sentimenti universali, passione, gelosia ed è molto contemporanea affrontando tra gli argomenti i guasti della società contemporanea».

IL MEDICO di Michael Jackson, Conrad Murray, potrebbe essere incriminato per omicidio colposo. A rivelarlo è il sito 'Tmz', secondo il quale la polizia di Los Angeles ha completato le indagini sulla morte del re del pop e il caso passerà nelle prossime settimane alla procura distrettuale. Fonti citate dal celebre sito di gossip americano, hanno riferito che l’indagine ha portato a risultati «estremamente esaurenti». Lando Buzzanca

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54 Spettacoli e televisione


TALENT

PRIMA SERATA

21.10

10.20

ATTUALITÀ

15.35

SPORT

21.10

TALENT

7.30

SITCOM

23.05

VARIETÀ

12.55

SPORT

Ballando con le stelle

Sulle vie di Damasco

Sci di Fondo

06.00 -RubricaEuronews 06.10 -Telefilm8 semplici regole 06.30 -Attualità Unomattina week-end 09.35 -AttualitàSettegiorni 10.25 -RubricaAprirai 10.35 -RubricaAppuntamento al cinema 10.40 -Rubrica Tuttobenessere 11.30 -RubricaOcchio alla spesa 12.00 -Show La prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -Rubrica Easy Driver 14.30 -Rubrica Le amiche del sabato 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Rubrica A sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -RubricaPassaggio a Nord-Ovest 18.50 -Quiz L'eredita' 20.00 -Telegiornale

06.00 -NewsRAI News 24 06.10 -RubricaTg2 Eat Parade 06.25 -RubricaL'avvocato Risponde 06.35 -RubricaInconscio e magia 06.45 -RubricaMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTG2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 10.20 -RubricaSulla via di Damasco 11.00 -RubricaQuello che 11.30 -RubricaApriRAI 11.40 -RubricaMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTG2 Giorno 13.30 -RubricaRAI Sport dribbling 14.00 -RubricaVoyager 16.10 -TelefilmGiardini e misteri 17.10 -RubricaSereno variabile 18.00 -TelegiornaleTG2 18.10 -TelefilmPrimeval 19.00 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 19.50 -CartoniClassici Disney 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto

07.00 -CartoniBob Aggiustatutto 08.55 -Pupazzi Animati Pipi, Pipu' e Rosmarina 09.00 -RubricaTv Talk 10.30 -RubricaArt News 12.00 -TelegiornaleTG3 12.25 -RubricaTGR - Il Settimanale 12.55 -TelegiornaleTGR - Bellitalia 13.20 -RubricaTGR Mediterraneo 13.50 -RubricaAppuntamento al cinema 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTG3 14.50 -RubricaRai Sport 14:51 - SportSci nordico - Coppa del Mondo - Sci nordico 15.20 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.25 -SportSci nordico - Coppa del Mondo - Sci nordico 16.30 -RubricaSabato Sport 18.10 -Rubrica90' Minuto 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -RubricaChe tempo che fa

06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - NewsMeteo 5 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.50 -Musicale Loggione 09.40 -Telefilm Finalmente arriva Kalle 10.40 -FilmBig (grande) con Tom Hanks, Elizabeth Perkins - regia di Thomas Reilly (USA) 1988 13.00 -TelegiornaleTg5 13.40 -Reality ShowRiassunto Grande fratello 14.00 -Show Amici 16.00 -Attualità Verissimo - Tutti i colori della cronaca 18.50 -Gioco La stangata 20.00 -TelegiornaleTg5 20.30 -NewsMeteo 5

06.40 -TelevenditaMedia shopping 06.55 -TelevenditaMedia shopping 07.30 -Sit ComNonno Felice 08.10 -TelefilmTequila & Bonetti 09.00 -MiniserieLagardere 11.00 -RubricaCuochi senza frontiere 11.30 -TelegiornaleTg4 11:38 - NewsVie d'italia - Notizie sul traffic 11.40 -RubricaCuochi senza frontiere 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 13:54 - NewsMeteo 13:58 - TelegiornaleTg4 14.05 -ShowForum: Sessione pomerdiana del sabato 15.10 -TelefilmPoirot 17.00 -TelefilmPsych 18.00 -Rubrica4.doc - Correndo per il mondo 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:19 - NewsMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.25 -TelefilmUndeclared 07.00 -CartoniChe drago di un drago 12:58-CartoniTom & Jerry kids 11.35 -RubricaTv moda 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - NewsMeteo 13.00 -NewsStudio sport 13.35 -TelegiornaleTgcom 13.40 -TelefilmTil Death - Per tutta la vita 14.00 -FilmDungeons & Dragons con Bruce Payne, Jeremy Irons, Thora Birch, Kristen Wilson - regia di Courtney Solomon (USA) 2000 16.15 -TelefilmMerlin 18.05 -Sit ComQuelli dell'intervallo 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - NewsMeteo 19.00 -FilmDennis la minaccia con Walter Matthau, Mason Gamble, Joan Plowright, Christopher Lloyd - regia di Nick Castle (USA) 1993

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.30 -RubricaOmnibus Live 08.00 -RubricaOmnibus Rewind 09.30 -AttualitàOmnibus Life Rewind 10.00 -RubricaMovie Flash 10.05 -Film Prima comunione con Aldo Fabrizi, Gaby Morlay, Enrico Viarisio - regia di Alessandro Blasetti (Italia, francia) - 1950 11.55 -RubricaMovie Flash 12.00 -RubricaInnovatiON 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.00 -Serie TvDetective Extralarge 15.50 -FilmWargames - Giochi di guerra con Matthew Broderick, Dabney Coleman, John Wood - regia di John Badham (USA) - 1983 17.55 -RubricaMovie Flash 18.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -TelegiornaleTg La7 20.30 -ShowChef per un giorno

20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -Show Affari tuoi 21.10 -Show Ballando con le stelle

20.30 -TelegiornaleTG2 - 20.30 21.05 -Telefilm Close To Home 21.50 -Telefilm Law & Order 22.40 -RubricaRAI Sport Sabato Sprint 23.15 -TelegiornaleTG 2

21.30 -Documentario Ulisse - Il piacere della scoperta 23.25 -TelegiornaleTg 3 23.40 -Telegiornale Tg Regione 23.45 -Rubrica Correva l'anno

20:31 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Show Io Canto 00.00 -Reality ShowRiassunto Grande fratello

20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.30 -Telefilm Bones 23.20 -Telefilm The Unit

21.10 -Telefilm Merlin 23.05 -Show Saturday Night Live 01.35 -Sport Poker1Mania - Poker

21.35 -Serie Tv L'Ispettore Barnaby 23.30 -Show Cuork - Viaggio al centro della coppia 00.45 -Telegiornale Tg La7

00.35 -TelegiornaleTG 1 00.45 -RubricaCinematografo 01.45 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.50 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.55 -GiocoEstrazioni del Lotto 02.00 -RubricaAppuntamento al cinema

23.30 -RubricaTG 2 Dossier 00.10 -RubricaTG 2 Storie. I racconti della settimana 00.50 -RubricaTG 2 Mizar 01.15 -RubricaTG 2 Si, Viaggiare 01.35 -RubricaTg 2 Eat Parade

00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTg3 Agenda dal mondo 01.00 -RubricaTg3 Sabato notte 01.15 -RubricaAppuntamento al cinema 01.25 -RubricaRainotte

00.20 -TelegiornaleTg5 notte 00.50 -NewsMeteo 5 00.55 -ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 01.40 -MiniserieIl giovane Casanova 04:18 - TelefilmCinque in famiglia

00.10 -RubricaGuida al campionato 00.40 -NewsStorie di confine 01.15 -TelegiornaleTg4 - Rassegna 01.30 -ShowIeri e oggi in tv special 03.50 -TelefilmLaw & Order: Unità Speciale

02.25 -ShowCiak speciale 02.55 -FilmSogno di una notte di mezza estate con Kevin Kline, Michelle Pfeiffer, Rupert Everett - regia di Michael Hoffman (USA) - 1999

01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -FilmLe sorelle Materassi con Irma Gramatica, Emma Gramatica, Massimo Serato - regia di Ferdinando M. Poggioli (Italia) 1943

Gerry Scotti

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Andrea Delogu

Sport 7

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Televisioni 55

Sabato 9 gennaio 2010


Emergenza extracomunitaria in Calabria.Interviene Napolitano

DALLA PARTE DEGLI AFRICANI

Rosarno brucia, altra violenza E’ come una guerra civile

di FRANCESCO TOSCANO

alle pagine 6 e 7

Anno 9 n.8€ 1.00

A Rosarno, difficile paese nella piana di Gioia Tauro, è scoppiata una rivolta. Quella di un gruppo di immigrati, prevalentemente africani, esasperati per le inumane condizioni nelle quali sono costretti a vivere e per le continue vessazioni subite dalla popolazione indigena. La miccia che ha fatto scatenare l'inferno, è rinvenibile segue a pagina 13

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Sabato 9 gennaio 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466

Matera e il suo futuro: l’assessore Viti annuncia: «Io non mi candido»

Quali valori riscoprire contro il mattone di VINCENZO VITI PARIDE Leporace mi chiama, da par suo e con un'incalzante analisi sulla condizione della città di Matera, a esprimere un’opinione su progetto e programma per “una delle città più amate e celebri del mondo”. Non mi sottraggo naturalmente ad una sollecitazione così autorevole e carica di

onesta intransigenza, pur se, come dirò in appresso, non intravedo le condizioni per una mia diretta assunzione di responsabilità in un clima conflittuale sia all'interno del Partito che dovrebbe porsi alla testa di una scommessa progettuale e politica così ardita ed innovativa, sia in una società lacerata e debilitata alla quale si vanno prospettando liste condominiali ispirate a carismi

Vincenzo Viti

improbabili o modellate su disegni e ideogrammi di ardua lettura : “il municipalismo privato” cui il direttore accenna. Non parlo naturalmente del “civismo municipale” che è stato e ancora sarà l'espressione dell'obbiettiva difficoltà della politica di dar voce e dignità a tutte le domande di una comunità. segue alle pagine 8, 9 e 10

E ora Buccico prova a ricompattare il centrodestra alle pagine 8, 9, 10 e 29

Dopo l’incidente di Viggiano e la pubblicazione del dossier Negri

«L’Eni rispetta le regole» «Dati mensilmente inviati all’Arpab e alla Regione: nessun pericolo» ENERGIA AMBIENTE CITTADINANZA IL PIEAR E OLTRE

LUCANI ALL’ESTERO

a pagina 11

SPORT VOLLEY

In campo sei squadre lucane

Marconia

foto da pagina 16

Formazione e turismo al centro dei lavori

Rapina alle Poste in pieno giorno Portati via 20mila euro Ambulanza per alcuni clienti che si sono spaventati

a pagina 16

a pagina 34

Ospitalità, eventi e programmazione con la commissione regionale

Potenza Nominato il direttore generale di Acta spa a pagina 19

BASKET

Publisys notturna a Siena

Venticinquenne vuole incendiare un’auto ma si brucia la mano e gli viene amputata a pagina 28

di ROCCO COLANGELO PER il momento in cui arriva all'approvazione consiliare, cioè a conclusione della legislatura e all'indomani del summit mondiale sul clima, il nuovo Piano energetico regionale (PIEAR) travalica la vicenda meramente amministrativa, peraltro controversa e contrastata, e si carica di valenze politiche segue a pagina 11

Venosa

Eutanasia: ammazzarsi a furia di cucchiaiate di Nutella

Primo tavolo tecnico per affrontare il rischio del ridimensionamento a pagina 15

IL CASO Maratealegata al destino della Campania e col digitale non si vede più la Rai a pagina 25

MATERA La mensa di Piccianello resta chiusa I volontari si attrezzano con i panini a pagina 30

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Programmata una riunione dei vertici del Partito della libertà per raddrizzare la sfida delle regionali

Unibas Il Rettore convoca la politica Incontro riservato


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