Brevi dal mondo
Abdulmutallab «Sono innocente» DETROIT – Umar Farouk Abdulmutallab, il 23enne nigeriano che tentò di farsi esplodere il giorno di Natale sul volo Amsterdam-Detroit, si è dichiarato innocente. Il giovane è stato incriminato per sei capi di imputazione, tra cui tentato omicidio e tentato utilizzo di armi di distruzione di massa, e rischia l'ergastolo. T-shirt bianca e pantaloni beige, il 23enne è apparso davanti alla Corte e, dopo aver confermato nome ed età, ha letto una copia dell’atto di accusa contro di lui. L’avvocato di Abdulmutallab è intervenuto per dichiarare il giovane «non colpevole».
Parigi, una donna a capo delle spie PARIGI – Una vera e propria Accademia per la formazione di spie e agenti segreti. L’idea è stata lanciata ieri dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, che ha deciso di mettervi a capo una donna, il cui nome sarà reso noto nei prossimi giorni.
Giornalista rapito e ucciso a Saltillo SALTILLO (MESSICO) – Due giornalisti messicani sono stati rapiti e uno di loro è stato ritrovato privo di vita a Santillo, nel nord del Messico. A riferirlo è il giornale per il quale lavoravano, il 'Zacalo Saltillo'. Il corpo di Valentin Valdes Espinosa è stato ritrovato all’esterno di un motel e accanto al cadavere è stato lasciato un messaggio, il cui contenuto non è stato rivelato.
Matrimoni gay ”sì” di Lisbona LISBONA – Via libera del Parlamento portoghese al matrimonio tra gay. La Camera di Lisbona, con 125 a favore contro 99, ha approvato in prima lettura un disegno di legge del governo socialista che legalizza l’unione tra omosessuali ma ha respinto la proposta di Verdi ed estrema sinistra di permettere l’adozione tra coppie dello stesso sesso. Il provvedimento, che sottolinea l’evoluzione di un Paese che fino al 1982 considerava l’omosessualità un crimine, ha potuto contare su tutta la sinistra.
Neve al Nord pioggia al Sud Due le vittime ROMA–Neve nel nord, pioggia battente nel centro sud; a Roma il fiume Tevere è sotto costante osservazione e un’altra piena è attesa tra domenica e lunedì. In Val d’Aosta è morto un alpinista sepolto da una valanga. Ferito da una slavina, in Emilia Romagna, uno sciatore che faceva fuoripista sul Monte Cimone. Nell’entroterra genovese un altro uomo è morto mentre spalava la neve davanti casa. Neve anche sulle rive del lago Maggiore mentre è vietato ai mezzi pesanti il traforo del Monte Bianco.
Sabato 9 gennaio 2010
Giovanni Micunco accusato di concussione, truffa e falso è ai domiciliari
Bari, arrestato il comandante dei pompieri In manette un altro funzionario dei vigili del fuoco e un dipendente Ispesl
La polizia durante l’operazione
BARI – L'albero e gli addobbi di Natale, l'assunzione di un’amica, il pagamento di una cena, venti poltrone Ikea per il comando dei vigili del fuoco ma anche il trasloco delle masserizie dall’alloggio di servizio all’abitazione privata. Aveva creato – - secondo l’accusa – un clima di concussione ambientale il comandante dei vigili del fuoco di Bari, Giovanni Micunco, da ieri agli arresti domiciliari per i reati di concussione, truffa e falso. È accusato di aver imposto favori a titolo gratuito agli im-
prenditori (Ikea compresa) che avevano chiesto ai vigili del fuoco il certificato di prevenzione incendi, indispensabile per poter esercitare l'attività d’impresa. Assieme al comandante sono stati arrestati il funzionario dei vigili del fuoco dell’ufficio prevenzione incendi, Luigi Cippone, e il dipendente dell’Istituto superiore prevenzione e sicurezza sul lavoro (Ispesl), Rocco Mercurio. Una quindicina invece gli indagati a piede libero, tra cui due funzionari della Regione Puglia, tre dipendenti
dell’Ispesl e un professionista. Ma la lista degli indagati potrebbe allargarsi perchè il pm inquirente, Francesca Romana Pirrelli, sta valutando altre posizioni. Tra queste quella di un imprenditore che avrebbe beneficiato di un trattamento assai amichevole dal 'gruppo di potere' istituito da Micunco che si sarebbe adoperato con una serie di falsi per mettere a posto una pratica riconducibile alla società 'Dec' del gruppo edile barese De Gennaro. Roberto Buonavoglia
Binetti e Carra: «Non ci rappresenta». Marini: «È persona autorevole»
Bonino, il Pd è indeciso Contrastata candidatura alle regionali del Lazio della leader radicale ROMA - Sulla candidatura alle regionali di Emma Bonino il Pd prenderà una decisione martedì prossimo dopo aver incontrato l'esponente radicale che intende sfidare la candidata del Pdl, Renata Polverini, sostenuta anche dall'Udc. Lo ha annunciato il segretario del Pd del Lazio, Alessandro Mazzoli, mentre il capogruppo Dario Franceschini propone di fare le primarie sia nel Lazio che in Puglia. Ma i radicali avvertono che proporre eventualmente di fare le primarie a due mesi dalle elezioni, sarebbe una «garanzia di sconfitta». Mazzoli quanto prima incontrerà Emma Bonino per discutere la possibilità di una eventuale intesa sul suo nome. Ma i cattolici del Pd non intendono accettare ipotesi del genere. Non ho nulla contro la persona di Emma Bonino, ha affermato Paola Binetti, «però non mi rappresenta» perché «non è una figura di sintesi del Partito Democratico, è un'esponente del mondo radicale». A pensarla nello stesso modo è anche il deputato cattolico del Pd Enzo Carra, convinto che con la Bonino non si allargherà il consenso ma si trasformerà piuttosto il confronto elettorale in uno scontro ideologico che avrà «inevitabili riflessi» all'interno del Pd. Favorevole alla candidatura è invece l'ex leader del Ppi Franco Marini che la considera «la più forte ed autorevole». Alza la voce anche Antonio Di Pietro (Idv) per chiedere al Pd di precisare se la
candidatura di Emma Bonino è espressione della Lista Bonino-Pannella oppure di tutta la coalizione di centrosinistra. L'Idv, comunque, ha precisato Di Pietro, alle regionali non presenterà propri candidati autonomi. Il Pd dice di cadere dalle nuvole e non capisce perché ci siano tante opposizioni alla candidatura della Bonino. È il caso di ricordare, afferma Giorgio Merlo, deputato del Pd e vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai, che Emma Bonino è già stata capolista del Pd in Piemonte alle ultime elezioni politiche. Un'altra regione in cui il Pd è in forte difficoltà per la scelta del proprio candidato
è la Puglia dove è incerta anche la decisione dell'Udc su una eventuale alleanza. La Puglia, secondo Pier Ferdinando Casini, sarà una «cartina di tornasole», ossia un «laboratorio nazionale» per capire come evolve l'assetto politico. L'Udc sostiene il candidato del Pd Francesco Boccia e non considera questa posizione in contrasto con quella presa nel Lazio dove sostiene Renata Polverini del Pdl. Abbiamo privilegiato la Polverini, spiega Casini, per la maggiore sintonia che c'è sulle questioni sociali, e in Puglia non sosterremo il centrosinistra se sarà «un'armata Brancaleone». Elvio Sarrocco
Emma Bonino
Circolavano voci di un cambio della guardia ai vertici del Pdl
Fini smentisce: «Nessuno toccherà La Russa» ROMA - Silvio Berlusconi si prepara a fare ritorno a Roma dopo la lunga convalescenza nella sua villa di Arcore decisa dopo l'aggressione subita a Milano. Il presidente del consiglio al suo ritorno dovrà affrontare diversi problemi che riguardano il governo ed anche la coalizione. In primo piano è la crisi economica, ma anche il difficile rapporto con il principale alleato, Gianfranco Fini. Ieri Berlusconi ha avuto ad Arcore un lungo incontro con il ministro dell'economia Giulio Tremonti. Nei prossimi giorni ci potrebbe essere l'atteso incontro tra Berlusconi e Fini. Il presidente della Camera ha intanto categoricamente smentito di aver chiesto un cambiamento ai vertici del
Pdl. Ossia di sostituire Ignazio La Russa con Italo Bocchino come coordinatore del Pdl. Questa notizia era stata pubblicata ieri dal "Giornale" in un editoriale di Vittorio Feltri in cui si affermava che Fini «chiederà a Berlusconi di piazzare un proprio uomo, Bocchino, nel ruolo di coordinatore del Pdl in sostituzione di La Russa troppo impegnato nelle vesti di ministro della Difesa per dedicarsi anche al partito». Una notizia «palesemente falsa», «una sciocchezza colossale», ha commentato Gianfranco Fini secondo quanto riferito da una fonte vicina al presidente della Camera. Anche il vice presidente vicario del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, ha
smentito la notizia precisando che il partito ha già un coordinatore proveniente dall'area di Alleanza Nazionale e «la figura di Ignazio La Russa è la migliore che si potesse esprimere ed è insostituibile». Bocchino ha anche sostenuto che «non esistono gare tra chi è più o meno fedele e legato a Gianfranco Fini, ma soltanto un gioco di squadra di tutta la classe dirigente per rafforzare il Pdl, la maggioranza, il governo e le leadership di Berlusconi e Fini». Tutte le ipotesi «che paventano divisioni e cambi di ruoli - ha concluso sono ipotesi lunari». Nel Pdl i contrasti si starebbero però placando. e. s.
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