Brevi dal mondo
Gelo, Germania bloccata
BERLINO – Nevicate abbondanti e gelo non mollano l’Europa, bloccando a terra i voli, fermando il traffico ferroviario e stradale, soprattutto in Germania, anche se si alleviano in parte in altri Paesi, come Gran Bretagna, Svizzera e Belgio. In Germania il traffico è quasi totalmente paralizzato nel nord e in ampie regioni del Paese. In molti casi gli automobilisti, bloccati sulle strade, hanno passato la notte nelle auto. «La situazione, per quel che riguarda il nord, è drammatica» ha detto Maxi Hartung, esperta di trasporti, «in particolare sull'autostrada A20» che attraversa lo stato regionale del Meclemburgo-Pomerania occidentale.
Shalit, libertà ancora lontana GERUSALEMME – I tempi per la liberazione del caporale israeliano Gilad Shalit sono destinati ad allungarsi. Benjamin Netanyahu ha annunciato che Israele non rilascerà alcun prigioniero palestinese di alto profilo in cambio di Shalit, nelle mani di Hamas da oltre 3 anni.
Jacko: è ufficiale fu ucciso
LONDRA – A oltre sei mesi dalla morte di Michael Jackson (nella foto) è ufficiale: la popstare fu uccisa. Lo afferma l'ultimo certificato di morte. È quanto rivela il domenicale britannico 'News of the World’, che pubblica in esclusiva il documento, datato 31 agosto. Per il coroner Christopher Rogers fu un «omicidio» causato da una «forte intossicazione da Propofol (potentissimo sedativo)» provocata da «un’iniezione endovenosa fatta da un’altra persona». L’unico sospetto resta il medico di Jackson Conrad Murray, che rischia l'incriminazione per omicidio preterintenzionale .
Algeri incendiata chiesa cristiana ALGERI – Da anni nel mirino delle autorità algerine che li accusano di proselitismo, per la prima volta, i protestanti d’Algeria sono stati vittima, in Cabilia, di un violento attacco da parte della popolazione, spinta da «alcuni integralisti islamici». I locali della chiesa protestante 'Tafat' (Luce) di Tizi Ouzou, il capoluogo della regione berbera, sono stati presi d’assalto e incendiati.
Lunedì 11 gennaio 2010
Appello del padre che ha perso il lavoro: «Spero che lo Stato mi aiuti»
Benevento, nati sei gemelli e stanno bene BENEVENTO – Ripete i nomi dei suoi figli tutto di un fiato: Paolo, Maurizio, Francesca Pia, Angelica, Annachiara e Serena mentre attende dinanzi all’uscio del reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale «Rummo» di Benevento. Pino Mele, 30 anni, di Orta d’Atella (Caserta), si dice felice perchè i piccoli, nati appena da qualche ora, stanno in buone condizioni di salute. E bene sta anche la moglie, Carmela Oliva, 32 anni, che per dare alla luce i sei piccoli è stata 45 minuti in sala operatoria. Ma tanta felicità per questa coppia che ha atteso l’ arrivo di un figlio per cinque anniè offuscatada un’ombra: Pino, operaio in un calzaturificio, ha perso il lavoro a novembre scorso. Il
piccolo laboratorio dove lavorava ha dovuto ridurre il personale a causa della crisi; una «crisi accentuata - dice Pino – anche dalla concorrenza sempre più spietata di prodotti non sempre di ottima qualità e che vengono dall’Asia». «Qualcuno mi aiuti. Certamente lo faranno i nonni ma spero che anche lo Stato mi possa dare una mano. Come? Non lo so», dice Pino mentre accarezza i capelli della moglie che con filo di voce aggiunge: «Sono felice. Non mi scoraggio: mi auguro che ci sia presto un piccolo lavoro per mio marito». Oramai da qualche ora i volti di Pino e Carmela sono diventati famosissimi. Qualcuno li ha ribattezzati i
«supergenitori» di Orta, un piccolo centro del casertano cresciuto negli ultimi anni a dismisura e una volta famoso proprio per la produzione di scarpe artigianali e del liquore nocino. Nella sala di attesa dell’ospedale zie ed altri parenti chiedono quando sarà possibile vedere i piccoli. Carmela Oliva, alla 27ª settimana di gravidanza, è giunta venerdì scorso dal policlinico universitario Federico II di Napoli, ed è stata trasferita all’ospedale di Benevento. Era necessario che fosse ricoverata in una struttura di terapia neonatale in grado di accogliere in un sol colpo sei neonati. L’ultimo parto plurigemellare – con sei bambini – in Italia è avvenuto 13 anni fa. Parti che solitamente av-
Carmela Oliva e Pino Mele
vengono, spiegano i medici, dopo una terapia di stimolazione. Ora i piccoli stanno in sei incubatrici l’uno accanto all’altro, assistiti da medici ed infermieri. Le più vispe sono le femmine. Claudia Greco
Possibilisti i rutelliani con Linda Lanzillotta: «Spirito di collaborazione»
Fisco, Tremonti si allinea «Piena intesa con Berlusconi». Sì anche di Maroni e Brunetta ROMA - Con l'insediamento della task force di esperti in Via XX Settembre decolla oggi l'iter della riforma fiscale che non sarà né «semplice» né «breve» sottolinea il ministro Giulio Tremonti. Sul tavolo un progetto di riassetto che si basa su tre principi - semplificazione, passaggio dalla tassazione sui redditi a quella sui consumi, meno tasse sul lavoro ma che, ispirandosi al Libro Bianco del '94, mantiene stretto il vincolo del bilancio pubblico. In questa cornice va inserito il riequilibrio del prelievo con due aliquote Irpef (22% e 33%) più una notax area che Silvio Berlusconi intende realizzare entro l'anno. Una proposta in cui Tremonti ha detto al quotidiano la Repubblica di riconoscersi «al 100%» ma che andrà gradualmente inserita in una riforma di lungo termine. Di qui al 2013 si succederanno una serie di tappe di avvicinamento che sembrano escludere interventi drastici sul taglio delle tasse all'insegna della «serietà e del rigore». Il Cavaliere però vorrebbe stringere i tempi in vista delle Regionali del 27 marzo. Toccherà al vertice di maggioranza, convocato oggi a Palazzo Chigi, il compito di trovare un punto di equilibrio tra rigoristi e partito della spesa. Ieri si sono pronunciati due ministri, Roberto Maroni (Interno) e Renato Brunetta (Funzione Pubblica).
Per il primo la soluzione delle due aliquote è quella «giusta per far ripartire l'economia» dopo la crisi finanziaria. Mentre il secondo condivide la prudenza di Tremonti perché fare una riforma pone «un problema di gettito» che rischia di far saltare i conti pubblici sotto stress per la congiuntura. Frena, invece, il sindaco di Roma Gianni Alemanno che insiste sull'introduzione del quoziente familiare su cui Tremonti non nasconde grandi perplessità. Quanto alle opposizioni si presentano all'appuntamento in ordine sparso. Il Pd si dice scettico in attesa di vedere le carte, lo stesso fanno
Idv e Udc con toni diversi. Una mezza apertura arriva invece dai rutelliani di Alleanza per l'Italia: «Le esamineremo nel merito con spirito di collaborazione» afferma Linda Lanzillotta. Si muove invece la Cgil che oggi presenterà le sue richieste al governo: un bonus di 550 euro a persona per sostenere i consumi, taglio della prima aliquota dal 23% al 20% a favore di dipendenti e pensionati, introduzione di una tassa per patrimoni superiori agli 800mila euro. L'obiettivo - anticipa il segretario confederale Agostino Megale - è tagliare le tasse sul lavoro di 100 euro al mese per i prossimi tre anni. Antonio Pennacchioni
L’ex ministro del governo Prodi, Linda Lanzillotta
Il puzzle delle candidature non ancora definito in alcune regioni strategiche
Regionali, “questione primarie” per Bersani ROMA- A poco più di due mesi dalle Regionali di marzo, il puzzle delle candidature non è ancora completamente definito e in alcune Regioni ci sono grandi nodi politici da sciogliere. Per il centrosinistra, le partite aperte sono in Puglia (con la sfida tra Vendola e Boccia), nel Lazio (dove la candidatura Bonino, pur gradita a Bersani, incontra resistenze) o la Campania (dove però anche il Pdl non ha ancora deciso su chi puntare). Il Pd deve però fare i conti sulla "questione primarie". Sulla scia del presidente del Pd Rosy Bindi, che l'altro ieri si era detta favorevole ad indirle, cinque delegati, primo firmatario la parlamentare Anna Paola Concia, hanno sollecitato ieri l'assemblea del
partito affinché si facciano. La stessa richiesta l'hanno avanzata Arturo Parisi e Goffredo Bettini sulle pagine del Riformista. Ma dicono no alle primarie sia i Radicali, sia l'Udc, mentre il leader dell'Idv Di Pietro ha spiegato: «condivido gli elogi di Bersani alla Bonino, ma voglio sapere se Emma sottoscrive il programma del centrosinistra». L'europarlamentare dell'Idv de Magistris ha invece aperto un altro fronte: «se il Pd rivaluta Craxi, salta l'alleanza». Secondo il presidente dei senatori del Pdl Gasparri, «alla fine quelli del Pd accetteranno la candidatura di Bonino. In questo momento sono allo sbando». Dal canto suo il sottosegretario alla
presidenza del Consiglio Giovanardi ha detto di aver parlato con Berlusconi che si è trovato d'accordo sul fatto che l'Udc è un problema: «se vuole stare con noi deve essere un'alleanza politicoprogrammatica». Secca la replica di Maurizio Ronconi dell'Udc: «nel centrodestra i cattolici sono soldati non graditi alla mensa degli ufficiali ex socialisti, ex fascisti e leghisti». Tra le altre sfide, in Piemonte per il centrosinistra correrà la presidente uscente Mercedes Bresso (Pd); la sua coalizione potrebbe includere Prc e Pdci e pure Udc. Per il centrodestra si presenta Roberto Cota, capogruppo del Carroccio alla Camera. MariaEleonora Lestingi
Maltempo, il freddo e la neve Mantova, piccola di cinque anni colpiscono il Sud, Vesuvio imbiancato veglia per ore la mamma morta ROMA – Dopo pioggia, bufere di vento e trombe d’aria che hanno flagellato il Centro e in particolare Lazio, Umbria e Toscana, è caduta la neve, copiosa, anche al Sud dove la temperatura è scesa di diversi gradi. Imbiancate le alture della Sila, in Calabria, il Vesuvio e il centro della Sardegna. Intanto è sempre sotto controllo il Tevere ma anche ieri, seguendo il trenddegliultimi giorni,illivellodel fiume è sceso. Una tregua in attesa del peggioramento delle condizioni meteo previsto per mercoledì. A Roma altra notte di superlavoro per i vigili del fuoco a causa della pioggia che si è abbattuta sulla città. Decine le chiamate giunte alla sala operativa del comando provinciale per strade allagate, alberi, tetti e cornicioni pericolanti. Anche nella notte tra venerdì e sabato il maltempo aveva causato alcuni danni a Roma: un violento nubifragio e una tromba
d’aria si erano abbattuti nella zona dei Castelli romani provocando danni ad alberi, linee elettriche e cartelloni pubblicitari. Nellanotte di venerdì intantoc'è statalaprimadiffusa eabbondante nevicata di stagione nel Centro Sardegna, dove i fiocchi hanno fatto la loro comparsa sabato notte anche nelle città: spruzzata di neve infatti a Nuoro intorno alle 22. Freddo e pioggia alternata a schiarite nel resto dell’Isola, dove le temperature massime non superano i 10 gradi. Completamente imbiancati sono i paesi della provincia di Nuoro. Le strade tuttavia sono tutte percorribili grazie al lavoro dei mezzi dell’Anas e della Provincia. È nevicato anche nel tratto della A3 Salerno-Reggio Calabria nella zona del Pollino, al confine con la Basilicata, tra Mormanno e Morano dove è obbligatorio fino a fine marzo per gli automobilisti avere le catene a bordo.
MANTOVA – Una bambina di cinque anni rimasta sola, negli occhi la madre morta e tanto sangue attorno. L’aveva vegliata per cinque ore prima che qualcuno venisse a toglierla da quell'orrore. «Mamma sta dormendo in camera»le primeparole dettedalla bimba, sotto shock, ai soccorritori che avevano bussato alla porta di casa. Da sabato la piccola, figlia di Fathia Fikri, la 43enne di nazionalità marocchina ritrovata morta nel suo modesto appartamento popolare ad Acquanegra sul Chiese, in provincia di Mantova, stroncatada unmalore che aveva sottovalutato «per paura di perdere il lavoro» dice un’amica, è stata affidata alle amorevoli cure di una famiglia del luogo che lei conosce bene. Da quella famiglia, infatti, la madre, dopo il lavoro in una cooperativa di pulizie, si recava quasi ogni giorno per fare da badante ad un anziano. E
già ieri la sua nuova casa è stato un continuo pellegrinaggio di mamme del posto, con bambini al seguito, per portarle vestiti e giocattoli. In testa gli amichetti della scuola dell’infanzia comunale di Acquanegra, che la piccola, nata all’ospedale di Mantova il 10 dicembre 2004, frequenta regolarmente. «I servizi sociali del Comune si occuperanno di lei ogni giorno» assicura il sindaco di Acquanegra, Adriano Cantarelli. «Fathia merita questa attenzione per la sua bambina rimasta da sola» sussurrano in paese, dove la triste storia di quella donna, arrivata dieci anni fa, era conosciuta da tempo. Fin da quando, nel 2004, era stata abbandonata dal marito, operaio in un caseificio, perchè la credeva sterile. E invece, appena rimasta sola, quando la povertà stava per stritolarla, si era accorta di aver in grembo quel dono tanto desiderato che gli dava la forza di andare avanti.
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2 In Italia e nel Mondo
Violenze in Iran arriva l’inchiesta del Parlamento
Rupert Hamer, 39 anni, era al seguito di un’unità dei marines Usa attaccata dai talebani
Afghanistan, ucciso un giornalista britannico LONDRA – Un giornalista del domenicale britannico Sunday Mirror è rimasto ucciso in Afghanistan ed un fotografo è stato gravemente ferito dall’esplosione di un ordigno. La bomba, ha riferito il ministero della difesa di Londra, ha anche ucciso un militare americano ed uno afghano, e quattro marines statunitensi sono rimasti feriti nell’agguato. Il fotografo, Philip Coburn è in condizioni serie ma stabili. Rupert Hamer, 39 anni, padre di tre figli, esperto di questioni militari per il giornale, è morto per le ferite riportate poco dopo l’esplosione, avvenuta a nordovest di Nawa, nel sud dell’Afghanistan. I due viaggiavano al seguito di unità dei marines Usa,
quando il veicolo è stato colpito dall’ esplosione causata da un ordigno artigianale. Erano giunti in Afghanistan il31 dicembre,per unamissione che doveva durare un mese. Secondo il ministero degli esteri, è il primo giornalista britannico a morire in Afghanistan. «Rupert Hamer e Phil Coburn hanno seguito la mia ultima visita in Afghanistan – ha commentato il ministro della Difesa Bob Ainsworth – Li ho conosciuti bene, e sono rimasto colpito dal loro duro lavoro e dalla loro professionalità. I miei pensieri e le mie condoglianze vanno alle famiglie, agliamici e ai colleghi,in questo momento di grande difficoltà». Il direttore delSunday Mirror,Tina Wea-
ver ha detto che «Rupert credeva che il soloposto perraccontare unaguerra fosse la prima linea, e come nostro corrispondente di affari militari, voleva essere con i Marines Usa all’inizio della loro offensiva nel sud dell’Afghanistan». Anche il premier Gordon Brown ha commentato la morte del reporter, dicendosi «profondamente rattristato da questa tragica notizia» e ha espresso la sua vicinanza alle famiglie di Hamer e Coburn: «Il loro coraggio,la capacitàe ladedizione al giornalismo in prima linea era incredibilmente importante, perchè il mondo possa vedere e leggere delle nostre eroiche truppe. La loro professionalità ed impegno per le nostre truppe non saranno dimenticati».
L’unità dei marines attaccata
Hamer è il secondo giornalista straniero a morire in Afghanistan negli ultimi giorni: alla fine di dicembre, una bomba aveva ucciso Michelle Lang, 34 anni, del giornale canadese Calgary Herlad, e quattro militari canadesi. Thomas Naylor
Saleh: «È rivolto ai combattenti che rinunciano alla violenza»
TEHERAN – Una commissione d’inchiesta del Parlamento iraniano ha denunciato i maltrattamenti inflitti agli arrestati nelle manifestazioni dell’opposizione dell’estate scorsa, affermando che tre di loro sono morti in seguito alle violenze e rivolgendo pesanti accuse all’allora procuratore di Teheran, Said Mortazavi. La commissione, il cui rapporto è stato letto ieri in Parlamento dal suo portavoce, Kazem Jalali, denuncia in particolare le violenze avvenute nel centro di detenzione di Kahrizak, a sud di Teheran.
Elezioni presidenziali
Croazia, vince il socialista Lo Yemen lancia un programma di riabilitazione intellettuale Ivo Josipovic
«Dialoghiamo con al Qaida» SANAA – Con al Qaida, il presidente yemenita Ali Abullah Saleh intende usare il bastone e la carota: lo ha messo in chiaro ieri, dicendosi pronto al «dialogo» con tutti i combattenti che «rinunciano alla violenza» e ammonendo al tempo stesso che, in caso contrario, tutti i terroristi saranno braccati, perchè sono «una minaccia» per lo Yemen e la comunità internazionale. Il «dialogo» nello Yemen, oltre ad uno strumento politico, è anche un un programma «intellettuale» di riabilitazione, avviato nel 2002 e andato avanti fino al 2005, e poi ripreso lo scorso anno, che ha portato al reinserimento nella società di 420 integralisti, come ha spiegato ieri all’Ansa il ministro per gli affari religiosi Hamoud Ben Ahmed al Hitar. «Già qualche giorno fa - ha detto Saleh sabato in una intervista alla tv di Abu Dhabi e ritrasmessa ieri dalla tv yemenita – abbiamo lanciato un appello per il dialogo con tutte le formazioni politiche dell’opposizione (...) in quanto il dialogo è la migliore soluzione, anche con al Qaida e con gli Houti», ovvero i ribelli sciiti che nel Nord combattono da anni una sanguinosa guerra contro le forze governative. «Se depongono le armi e rinunciano alla violenza e al terrorismo - ha ribadito – siamo pronti a dialogare con loro». Il programma di «dialogo intellettuale», ha detto il ministro al Hitar, «riguarda coloro che non hanno ancora commesso crimini» e finora ha ottenuto significativi successi. Esso può «ridare speranza nel futuro e nella vita, correggere la perce-
Un matrimonio yemenita davanti all’ambasciata Usa. La vita a Sanaa sembra tornata alla normalità
zione errata dell’Islam, che è una religione di pace e tolleranza, può disinnescare il pericoloso conflitto con le autorità e consente di rilasciare molti detenuti dalle prigioni». Si tratta di un’iniziativa yemenita, ma che suscita interesse anche a livello regionale e internazionale, «per combattere al Qaida sul piano ideologico. Una guerra senza l’uso della forza, di certo meno costosa di quella tradizionale». Una guerra che viene combattuta a livello teorico, con l'aiuto di imam ed esperti religiosi, e sul livello pratico, facilitando il rientro nella società degli elementi riabilitati, dice ancora il ministro,
sostenendo che gli Stati Uniti hanno «fiducia» nel programma. Ciò nonostante, il 5 gennaio la Casa Bianca, che nelle ultime settimane ha fatto della lotta al ramo yemenita di al Qaida una delle sue priorità, ha sospeso il trasferimento nello Yemen di detenuti dal carcere di Guantanamo, dove 91 su circa 200 sono yemeniti. Si tratta di una decisione che «rientra nella politica di Washington» taglia corto il ministro, affermando che, comunque, quando rientreranno, anche i detenuti di Gantanamo saranno sottoposti al programma, che in media dura tre mesi. Ma il loro caso «sarà diverso, perchè sono elementi
rimasti in contatto con integralisti provenienti dall’Iraq o dall’ Afghanistan», per anni. Fino ad ora, il problema è stato gestito a livello «interno», ora «si dovrà avere un approccio globale». Il presidente Saleh ieri non ha voluto fornire dettagli sulla sua concezione di dialogo con gli integralisti di al Qaida o di altre fazioni, tuttavia li ha definiti sprezzantemente «trafficanti di droga, ignoranti e persone che non hanno alcun legame con l’Islam». In questi termini, non sarà facile stabilire un contatto partendo proprio dalla religione. Stefano de Paolis
ZAGABRIA – Il candidato dell’opposizione di centro-sinistra, il socialdemocratico Ivo Josipovic, vince nettamente il ballottaggio per le elezioni presidenziali in Croazia e il 18 febbraio giurerà come terzo capo dello stato dall’indipendenza raggiunta nel 1991, succedendo al moderato Stipe Mesic. Secondo gli exit poll diffusi dalle emittenti televisive Josipovic ottiene il 64,6 per cento dei voti, contro il 35,4 per cento del suo avversario, ex collega di partito e sindaco di Zagabria Milan Bandic, che si presentava sostenuto dai conservatori e dalla destra, finora maggioritari nel paese. È un risultato, sempre secondo gli exit poll, ben al disopra delle previsioni della vigilia che indicavano un margine di differenza molto minore. I risultati definitivi saranno resi noti entro questa mattina ma, dato il divario tra i due, non ci dovrebbero essere sorprese. Europeista convinto, intellettuale della sinistra moderata e professore di diritto all’Università di Zagabria, Josipovic ha promesso di adoperarsi per concludere al più presto la fase finale del lungo e travagliato cammino all’adesione della Croazia all’Unione europea, iniziato esattamente dieci anni fa quando il Partito socialdemocratico (Sdp), di cui il presidente eletto ieri è membro, detronizzò la destra nazionalista del defunto presidente Franjo Tudjman. I buoni rapporti con i Paesi vicini – in particolare con il nemico degli anni Novanta, la Serbia irritata dal appoggio di Zagabria all’indipendenza del Kosovo, e la Slovenia con cui la Croazia da vent'anni ha un aspro dissenso sul confine marittimo nel nord Adriatico, saranno, a giudicare dalle promesse preelettorali, al centro dell’impegno del nuovo presidente. In politica interna, la legalità, la giustizia sociale, la lotta alla corruzione e la difesa dei diritti umani e dei valori dell’antifascismo sono i punti centrali del messaggio con cui Josipovic si è rivolto agli elettori. «La vittoria della Croazia europeista, civile e antinazionalista», «Sì alla ragione, alla moderatezza e all’intelligenza» sono i titoli con i quali i siti internet dei maggiori giornali commentano la scelta dei croati. Franko Dota
Attesa dei fan di Firefox News, irrompe Twitter Pronti i nuovi telescopi per la versione sul mobile e a Sky si “cinguetterà” per cercare vita nello Spazio ANCORA pochi giorni di attesa e i fan di Mozilla Firefox, il più agguerrito e popolare browser antagonista di Microsoft Internet Explorer, potranno finalmente scaricare dal web la versione per cellulare del noto navigatore. Attenzione però a non far confusione: quanti si aspettavano l’arrivano di Fennec – così inizialmente doveva essere denominata la variante mobile – dovranno invece indirizzarsi semplicemente verso Firefox mobile. L’azienda ha infatti optato per un unico nome a identificazione di uno stesso prodotto, rigorosamente open source, declinato in diver-
se versioni per piattaforme di utilizzo differenti. Come spiega Jay Sullivan, vice president Mobile di Mozilla, però per «i primi tempi l’applicativo sarà pienamente disponibile solo per la piattaforma Linux Maemo 5 e dunque sul cellulare Nokia N900».
A SKY News entro la fine di questo mese tutti i computer delle sue newsroom online dovranno dotarsi di TweetDeck. Per fare in modo che tutti i giornalisti cinguettino le ultime di cronaca. Si tratta di una decisione presa con il preciso scopo di introdurre profonde trasformazioni nel modo in cui i giornalisti raccolgono le notizie, per fare in modo che siano trascinati nel vivo del flusso continuo delle informazioni. Le newsroom online di Sky News avranno meno di un mese di tempo, prima di iniziare a cinguettare i principali eventi di cronaca attra-
verso Twitter. Tutti i computer britannici di Sky News saranno così dotati di TweetDeck, applicazione che permette agli utenti registrati di controllare in un unico ambiente il gran vociare dei propri contatti sul tecno-fringuello.
ANDAREa caccia della vita su altri pianeti e scoprire che cos'è l’energia oscura che occupa il 70% dell’universo: i potenti telescopi che si stanno progettando e costruendo oggi hanno il compito di rispondere a queste domande, forse le più ambiziose che l’astronomia si sia mai poste. «Sono in preparazione molti grandi progetti, basati su tecnologie avanzatissime», ha detto a Padova il presidente dell’Unione Astronomica Internazionale (Iau), Robert Williams, nella cerimonia di chiusura dell’Anno Internazionale dell’Astronomia. L’Italia
punta ad avere un ruolo in molti dei telescopi del futuro, mettendo in gioco le sue grandi competenze scientifiche in questo campo, ha osservato il presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Tommaso Maccacaro.
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In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 11 gennaio 2010
4 Primo piano
Lunedì 11 gennaio 2010
Primo piano 5
Lunedì 11 gennaio 2010
Scontro acceso tra Maroni e Loiero
Immigrati in rivolta
Si gioca al rimpallo di responsabilità tra Stato e Regione
«Sono persone con diritti e doveri in particolare nell’ambito del lavoro»
di CHIARA SPAGNOLO
«Gli stranieri vanno rispettati» L’appello del papa all’Angelus: «La violenza non sia mai la via per risolvere le difficoltà» di DOMITILLA CONTE
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LA POLEMICA
Demolita la struttura in cui vivevano centinaia di stranieri
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Scontro sulla legge Bossi-Fini Gelmini all’attacco dei magistrati STRANIERI, disperati, sfruttati. Molto spesso irregolari. È sulla questione delle leggi che regolano la permanenza e il lavoro degli extracomunitari che si apre un altro scontro tra le forze politiche. Il ministro Roberto Maroni difende la creatura del Governo, la legge BossiFini, «che troppo spesso viene disapplicata», e la collega dell'Istruzione Maria Stella Gelmini si spinge oltre puntando il dito contro i magistrati, rei a suo dire, della scorretta applicazione
delle norme. «Non basta che un governo faccia le leggi se una parte dei magistrati non le applica e si occupa di più di Berlusconi - dice la Gelmini -. C'è chi ipotizza la incostituzionalità del reato di clandestinità, chi come parte della magistratura non applica la legge. Si crede invece che l'immigrazione si possa aiutare con il buonismo». Dure le reazioni a questa interpretazione. A partire dal governatore Agazio Loiero, «questa legge si è dimostrata uno strumento inadeguato per regolare il fenomeno dell'emigrazione», passando per il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova, «Il Governo prima ha varato la legge Boss -Fini, poi non è riuscita nemmeno ad applicarla, facendo sì che anche Rosarno si trasformasse in una polveriera sociale». Di fallimento delle regole imposte dall'Esecutivo Berlusconi parla anche l'ex ministro Livia Turco, che sfida il Governo «a presentare un programma nazionale per l'integrazione e per il lavoro regolare, affrontando con misure serie il caporalato, garantendo la sicurezza sul lavoro», e il presidente dell'assemblea nazionale del Pd Rosy Bindi, che ha anche ricor-
dato il silenzio di Berlusconi in merito ai fatti di Rosarno. una legge come la Bossi-Fini che ha prodotto una crescita senza precedenti della clandestinità, inchiodando gli immigrati al ruolo di fuorilegge e rendendoli di fatto ricattabili. È la mancata integrazione prodotta da questa legge che crea le condizioni per un inferno quale quello di Rosarno. Il presidente dei Verdi Angelo Bonelli ha, a sua volta, annunciato che il partito presenterà un esposto all'Unione Europea per verificare il rispetto dei diritti umani. «Nelle ultime ore - prosegue - abbiamo assistito ad una vera e propria deportazione di massa di immigrati aggrediti e presi a fucilate nei giorni scorsi ed, infine, fatti passare per responsabili di quanto accaduto. Quello che a Rosarno è immorale ed ha un unico vincitore: la criminalità organizzata che dopo aver sfruttato per anni attraverso il capolarato gli extracomunitari è riuscita a nell'opera di cacciarli via, con l'aiuto del governo». Sullo stesso tenore Paolo Ferrero, della Federazione della sinistra, secondo cui «il ministro Maroni è il mandante morale della caccia all'uomo che si è scatenata a Rosarno».
Le ruspe contro l’ex Rognetta resta solo un villaggio fantasma di MICHELE ALBANESE ROSARNO - Dopo lo sgombero arrivano le ruspe. Ieri a Rosarno è stata la giornata degli abbattimenti. I colpi delle pale meccaniche dei vigili del fuoco hanno cancellato il ghetto della ex Rognetta. Gli immigrati sono quasi tutti andati via. Imbarcati sui pullman verso Crotone e Bari o saliti sui treni diretti altrove. Secondo i dati ufficiali sonostati in1200 quelliche hanno lasciato Rosarno, ma potrebbero essere stati molti di più. Qualcuno afferma che il loro numero potrebbe arrivare persino a 2000, visto che tantissimi di loro erano clandestini e che hanno preferito lasciare la Calabria in sordina senza essere identificati. Alle loro spalle hanno lasciato la rabbia e l’esasperazione ecentinaiadi biciclette utilizzate per raggiungere gli agrumeti di Rosarno. In città si vedono i mezzi di Pianambiente, la società di raccolta dei rifiuti, che puliscono le strade dai resti delle battaglie urbane dei giorni scorsi, mentre i capannelli della gente, nelle piazze e davanti alle chiese, commentano ed attaccano i giornalisti rei di aver descritto tutti come razzisti. «Avete scritto cazzate - urlano ed imprecano - ora basta, la nostra è una città accogliente e solidale. Non siamo razzisti. Da 20 anni gli extracomunitari vivono e lavorano qui.
Li abbiano aiutati e gli abbiamo dato lavoro. Non meritavamo di essere trattati così». Le accuse vengono capovolte. Nessun accenno al ruolo che potrebbeaver giocatolandrangheta ed i suoi picciotti. E quando qualche giornalista si permette di fare domande del genere le risposte sono corali: «Macchè ndrangheta. Dovete finirla. Qui c'è stata una reazione popolare dopo le devastazioni e gli attacchi della rivolta degli immigrati». Di certo, però, la procura di Palmi, come dichiarato in queste ore da Giuseppe Creazzo, non ha accantonato questa ipotesi fra quelle al vaglio degli investigatori. E oggi, poi, dovrebbe tenersi l’udienza di convalida del fermo di Antonio Bellocco, (il figlio di Michele, un esponente dell’omonimo casato locale), Giuseppe Bono, Vincenzo Crisafulli e Vincenzo Ceravolo. Leruspe abbattonolaRognetta. Un cane malnutrito cammina quasi sconsolato tra le rovine dell'ex Rognetta. Annusa, cerca coccole dalle mani callose e nere che non ci sono più. Tutto intorno i resti di un villaggio di cartone ormai fantasma. Da qui sono scappati tutti, prendendo le cose più necessarie, così come si fa quando si è costretti ad abbandonare casa per un evento tellurico o per un allu-
vione. Alla Rognetta, la prima ex fabbrica scelta dai neri come loro accampamento sono entrate in azione le ruspe ed i mezzi dei vigili del fuoco per abbatterla. Fra pochi giorni non ne resterà nulla. Nei tuguri numerati i vigili raccolgono centinaia di biciclette mal ridotte, unici mezzi di locomozione degli africani, bombole di gas, coltelli.. Chi è entrato nell'ex fabbrica dove vivevano 320 immigrati maschi ed una sola donna di colore, ha la sensazione di varcare una sorta di nuovo “Acheronte”, una porta dell'infermo degli anni duemila. Anche la Collina viene abbandonata. Gli ultimi immigrati hanno lasciato la Piana ieri. Erano un gruppo di circa70-80 africani che insieme ad altri duecento erano dislocati alla Collina, una zona posta negli uliveti dei Contrada Marotta nel territorio di Rizziconi. Molti sono stati caricati sui pullman nella notte, mentre altri a piedi lungo viottoli di campagna si sono diretti verso la stazione di Rosarno per salire sui treni. Scortati da agenti di polizia. Solo una ventina sono rimasti in zona. Ma solo perché aspettano di essere pagati per poter partire. Le mete? Nessuno li conosce e loro non lo dicono. Salgono sui treni verso il Nord e giurano di non mettere più piede a Rosarno e nella Piana.
La polizia porta via uno straniero
Da Lamezia quattro treni speciali La gente ancora sotto choc si ribella per scappare dalla paura nel cuore della notte «Non siamo razzisti, chiediamo sicurezza»
Senza soldi e con pochi averi, a piedi sulla 106. In ottanta restano a Crotone per chiedere asilo politico
In marcia per lasciarsi alle spalle la Calabria Aiutati dai “connazionali” e dai volontari della Misericordia sono partiti con i treni per cercare serenità e lavoro di ANTONIO MORCAVALLO CROTONE- Hannoilvoltodella paura.Della diffidenza. In Calabria non vogliono più stare. Senza soldi, senza cibo, con i pochi averi chiusi in una busta o in una valigia, lasciano a piedi il centro di prima accoglienza di Sant'Anna. Direzione Crotone, stazione di Crotone. A guidarli altri migranti che risiedono nel centro e che si arrangiano in lavoretti nel circondario. La solidarietà è forte. Li aiutano a portare i pacchi e indicano loro la ferrovia. Un lungo serpentone umano, assiepato a bordo strada sul lato meno pericoloso della 106. Quello che giornalmente i migranti “locali” percorrono rischiando di venire travolti dalle auto. A breve distanza li segue una volante della Polizia. Non ce ne sarebbe biso-
gno, ma i motivi di sicurezza lo impongono. Alcuni di loro quella strada, dal Centro di Isola a Crotone, l'hanno già fatta in passato. In tanti vi erano transitati prima di andare a cercare “fortuna” a Rosarno o a Siderno. Hanno ritrovato vecchie conoscenze, sia tra gli assistenti della Misericordia, l'associazione di volontariato che opera al Sant'Anna, che tra i connazionali. E poco importa se il “compaesano” è di uno stato lontano dal proprio. La Nigeria è il Kenia, e il Togo e la Guinea sono la Costa d'Avorio, se si percorre a piedi sotto la pioggia la SS106. Di soldi ce ne sono pochi da spartire ma, per quello che possono i migranti “crotonesi”, aiutano i compagni di sventura a pagare qualche biglietto. Anche minimo. Per Catanzaro o Lamezia Terme, prime tappe della loro fuga fuori dal-
la Calabria. Napoli e Roma le destinazioni finali, mercati aperti dove trovare lavoro. Qualcuno pensa di ritornare a Rosarno: «Non mi hanno pagato - dice in un comprensibile italiano - pochi euro al giorno e neanche li ho avuti. Vorrei tornare per farmi pagare». «No, non torna» replica un altro immigrato con i segni della stanchezza e del terrore dipinti sul nero del volto. Come la gran parte dei circa 430 immigrati che dal Reggino sono stati trasferiti a Isola. A dare un aiuto fattivo ai tanti che, in possesso di regolare permesso di soggiorno, hanno lasciato il Campo è intervenuta la Misericordia. Già in nottata ha soccorso le persone rimaste alla stazione per mancanza di treni e le ha riportate in pullman al caldo del Centro di accoglienza. Ma ha fatto anche di più. Almeno una sessantina di biglietti ferroviari per aiutarli a partire. E nella mattinata di ieri, con un pulmino, i volontari hanno fatto da navetta fino alla stazione. «Abbiamo cercato di aiutarli al massimo che abbiamo potuto - spiega il presidente della Misericordia di Isola, Leo-
Tutti sapevano ma nessuno è intervenuto
di EUGENIA CATALDI
Alcuni sfollati di Rosarno a piedi sulla 106
nardo Sacco - abbiamo accompagnato ai treni chi ce lo ha chiesto e cercato di acquistare più biglietti possibili». In tutto, al Sant'Anna, dei profughi di Rosarno, ne sono rimasti una ottantina. Quasi tutti avrebbero espresso l'intenzione di chiedere asilo politico. Gli altri hanno preferito lasciarsi alla spalle la Calabria e avviarsi all'ennesima migrazione.
LAMEZIA TERME- Quattro convogli carichi degli extracomunitari di Rosarno sono partiti nel cuore a scaglioni della notte tra sabato e domenica ed all’alba, dalla stazione ferroviaria di Sant’Eufemia Lamezia. Ben 400 immigrati hanno affollato la stazione ferroviaria, controllati dalle forze dell’ordine ed assistiti dai volontari della protezione civile, in particolare dai volontari della cooperativa “Malgrado tutto”che hanno distribuito cibi e bevande calde per rifocillare gli extracomunitari, in una fredda notte sferzata dal vento e bagnata dalla pioggia. Un primo gruppo di circa 60 persone ha lasciato la stazione su un treno che è partito alle 0.30 mentre un altro gruppo di circa 200 persone ha lasciato la stazione della città calabrese intorno alle 02. Un’ora dopo, intorno alle 3, un altro convoglio si è riempito di circa 200 immigrati per raggiungere Puglia, Lazio, Campania e Lombardiama anchelaSicilia. Edin400 hannolasciato la Calabria. Le operazioni di imbarco sui con-
vogli si sono svolte in tutta tranquillità e la situazione è stata tenuta sotto controllo da poliziotti, baschi verdi della guardia di finanza e carabinieri. Lievi intoppi scaturiti dalle difficoltà degli immigrati di esprimersi ed indicare le loro destinazioni mentre alcuni non avevano i soldi per acquistare i biglietti. Nell’attesa di salire sui convogli, molti degli extracomunitari hanno palesato la delusione e la tristezza per quanto successo a Rosarno, non disdegnando parole dense di amarezza e di critica nei confronti della Calabria, definita «inospitale». Ma ha steso loro una mano di sostegno e vicinanza il sindaco di Lamezia, Gianni Speranza, che nonostante la tarda ora, si è recato in stazione. «Comprendo benissimo che queste persone non possono stare a Rosarno- ha affermato il sindaco Speranza- ma credo che il problema sia continuo e pressante, e si protrarrà; quindi, chiedo al Governo di non scaricarlo tutto su Forzedell'ordinee Comuni,madiorganizzare treni o vagoni speciali per far viaggiare in maniera sicura sia gli immigrati sia gli altri passeggeri».
di GIOVANNA TUTINO ROSARNO - Ieri mattina non è stata una domenica qualunque: a 48 ore dalla rivolta ancora continua ad essere altissimoilclima ditensionechesi respira in città. La gente è sotto choc per le scene di guerriglia urbana che ha visto e vissuto,molti bambinisecondoil racconto che ci hanno fatto i genitori sono ancora terrorizzati e non vogliono uscire di casa per andare a scuola. C'è molta rabbia e sdegno nelle parole dei rosarnesi perché loro non vogliono essere considerati dei razzisti e chiedono più sicurezza per le loro famiglie. «Come mai siamo diventati razzisti dall'oggi al domani? - dice Giovannino Verzì, pensionato - per il gesto incon-
sulto di alcune persone non può pagare la popolazione rosarnese, che è stata aggredita dai migranti che ha sempre accolto e aiutato. Bisogna anche far notare che durante questi giorni di violenze di ogni genere c'era un gruppo di africani con dei nastri al braccio tutti uguali, basta guardare le immagini registrate dalla tv: sono loro i capi che hanno fomentato e diretto la rivolta che ha messo sotto assedio la città, noi rosarnesi ci siamo solo difesi». Anche secondo Angelo Tutino, gestore di un esercizio commerciale :« tutti i media d'Italia hanno trattato la gente di Rosarno come se fossero delle bestie inferocite. Nei titoli di prima pagina hanno scritto “caccia agli immigra-
ti” ma non si sono resi conto che nelle foto pubblicate dai giornali ci sono solo immigrati con spranghe in mano che distruggono il paese. Da 20 anni gli immigrati vivono qui, li abbiamo accolti donando cibo, scarpe, coperte. Siamo stati ringraziati subendo aggressioni e danni alle macchine e ai negozi. Il vero problema è lo Stato che doveva rendersi conto molto prima dell'emergenza e non ci ha mai tutelati dagli immigrati clandestini. Siamo abbandonati dalle istituzioni e nessuno esprime solidarietà ai rosarnesi. Chiediamo più sicurezza per il nostro paese e che venga cancellata la parola razzismo quando si parla di noi,perchénon losiamoenon meritiamo questo».
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CITTA' DEL VATICANO – Gli immigrati vanno rispettati e la violenza «non deve essere mai per nessuno la via per risolvere le difficoltà», tanto meno «in nome di Dio». All’Angelus Benedetto XVI parla di «due fatti che hanno attirato in modo particolare» la sua attenzione negli ultimi giorni, e si capisce subito che parla della guerriglia di Rosarno e dell’Egitto. I suoi appelli rinforzano ulteriormente le denunce anticipate ieri dal segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, contro «le gravi condizioni di lavoro a cui sono sottoposti gli immigrati», immediatamente recepite anche dai vescovi italiani che dal quotidiano Avvenire puntano il dito da giorni sul fuoco che da tempo covava sotto la cenere nella provincia di Reggio Calabria. I «due fatti che mi preoccupano – spiega - sono il caso della condizione dei migranti, che cercano una vita migliore in Paesi che hanno bisogno, per diversi motivi, della loro presenza, e le situazioni conflittuali, in varie parti del mondo, in cui i cristiani sono oggetto di attacchi, anche violenti». E i due appelli che ne fa derivare, pronunciati a sorpresa dopo la preghiera domenicale in piazza San Pietro, sono in realtà uno solo: «Ripartire dal significato della persona», e imparare a rispettare chi è diverso, non importa se per provenienza o religione. «Bisogna ripartire dal cuore del problema – ha esclamato il Papa dopo l’Angelus a piazza San Pietro -. Bisogna ripartire dal significato della persona. Un immigrato – ha affermato con forza - è un essere umano, differente per provenienza, cultura e tradizioni, ma è una persona da rispettare e con diritti e doveri,
in particolare nell’ambito del lavoro dove è più facile la tentazione dello sfruttamento, ma anche nell’ambito delle condizioni concrete di vita». «La violenza – ha detto ancora – non deve essere mai, per nessuno, la via per risolvere le difficoltà. Il problema è anzitutto umano. Invito – ha concluso – a guardare il volto dell’altro e a scoprire che egli ha un’anima, una storia e una vita: è una persona e Dio lo ama come ama me». «Simili considerazioni», ha sottolineato papa Ratzinger, valgono anche per «l'uomo nella sua diversità religiosa». «La violenza verso i cristiani in alcuni Paesi – ha detto il Papa – ha suscitato lo sdegno di molti, anche perché si è manifestata nei giorni più sacri della tradizione cristiana». Il pontefice chiama in causa «le istituzioni sia politiche, sia religiose», affinchè «non vengano meno, lo ribadisco –ha insistito – alle proprie responsabilità».
Uno degli stranieri feriti a Rosarno sabato, a sinistra altri immigrati lasciano la Piana
ne di Rosarno, oggi (ieri ndr) comincerà la demolizione della baraccopoli e di qui in avanti - annuncia il miPRIMA il disastro, poi la polemica. nistro - interverremo in tutte le siNel day-after della “guerra di Rosartuazioni che ci sono nelle regioni del no”, mentre è in corso la diaspora dei sud, supplendo anche alla mancata migranti dalla Piana di Gioia Tauro, azione di chi poteva intervenire per si apre un nuovo fronte. È lo scontro evitare il formarsi di queste situatra Stato e Regione. Tra chi sta a Rozioni di degrado e non l'ha fatto». ma e chi nella terra martoriata dalla Ancora promesse, dunque. Dopo 'ndrangheta. Un duro faccia a faccia quelle fatte nel corso della visita di tra amministratori di vario livello, un anno fa a Reggio dallo stesso Mache cercano di scaricare ogni reroni. Proclami che sorvolano su alsponsabilità, gettando le colpe su alcuni particolari non proprio insitre istituzioni. Il botta e risposta, a gnificanti, utili per guarsuon di interviste e comudare in una prospettiva nicati stampa, tra Roberpiù ampia quanto “non” è to Maroni e Agazio Loieaccaduto nei mesi scorsi a ro è solo l'intermezzo Rosarno. I Comuni in cui grottesco in un dramma vivono le più grandi coumano e sociale che va munità di immigrati (Roavanti ormai da tre giorsarno, Gioia Tauro e San ni. Il ministro attacca le Ferdinando), infatti, sono amministrazioni locali, il da tempo commissariati, presidente della Regione per cui ogni azione ammirespinge al mittente tutnistrativa, in realtà, riente le accuse. Questione di tra nell'ambito di compepunti di vista. tenze del ministero delDi certo, mentre infuol'Interno. Lo stesso, ricorca un dibattito politico da Loiero, avviene a risterile quanto poco temguardo dell'Azienda sanipestivo, c'è solo che la sitaria competente, «il cui tuazione esplosiva di Rocommissario è un ex presarno era conosciuta da Roberto Maroni fetto e generale dei carachi rappresenta le istitubinieri, nominato prozioni ad ogni livello, e che prio dal ministero dell'Innessuno è intervenuto terno». Il cerchio delle reper tempo. sponsabilità, insomma, «Ci sono responsabilità si chiude. Ma nel suo peridiffuse che non intendiametro comprende anche mo più tollerare - tuona in Roma, da dove sarebbero mattinata Maroni -. Sono dovuti arrivare soldi e detanti i responsabili del cisioni. «La politica dello mantenimento di una siscaricabile non funziona tuazione di degrado che - replica Loiero -. Sopratpoi ha portato all'esplotutto in questo caso in cui sione della violenza, anla Regione, che ha approche chi non è intervenuto vato tra l'altro una legge per eliminare il degrado, sull'accoglienza, andanchi ha sfruttato per anni do al limite delle proprie questi cittadini extracocompetenze ha speso 50 munitari». Il titolare del mila euro per migliorare Viminale non fa il nome le condizioni di vivibilità del governatore calabredei lavoratori migranti e se, ma è chiaro che il priha vaccinato più di mille mo bersaglio del suo atdi loro, mentre dei 200 tacco è lui. Agazio Loiero, mila euro annunciati un che giovedì stesso - menanno fa allo stesso scopo tre la notte della Piana era dal ministro Maroni, anilluminata dai fuochi delche a me personalmente, la rivolta - ha ricordato al a Rosarno non è arrivato Governo la promessa non un solo centesimo. Maromantenuta dello scorso ni finge di scoprire oggi anno di mettere a disposiuna realtà che gli era inzione 200.000 euro per Agazio Loiero vece ampiamente nota, avviare interventi di Proche esiste da 16 anni e si è aggravata tezione civile che attenuassero il deultimamente per gli effetti di una grado delle favelas reggine. «Non legge sull'immigrazione, la Bossivoglio fare polemica - aggiunge MaFini, che non è un esempio di umanironi - ma solo ricordare che le Regiotà e di civiltà giuridica e soprattutto ni hanno competenza esclusiva per si è dimostrata uno strumento inaesempio per quanto riguarda gli deguato per regolare il fenomeno aspetti sanitari e tutto si può dire, dell'emigrazione nel nostro Paese». tranne che nelle bidonville di RosarLa polemica politica, insomma, no fossero rispettate le norme sanicontinua. Mentre l’individuazione tarie. Le Asl avevano, e hanno, il podelle responsabilità, morali e matetere di intervenire e far sgomberare riali, anche in questo caso resta fuoe chiudere questi luoghi. Non è stato ri dall’elenco delle priorità. fatto». « Abbiamo risolto la situazio-
Lunedì 11 gennaio 2010
Il famoso critico d’arte, intervistato da “Il Mattino”, sostiene: «è un quadro della scuola di Vasari»
«L’autoritratto? E’ una patacca» Vittorio Sgarbi boccia senza appello l’opera di Acerenza attribuita a Leonardo «E' una patacca». Non usa mezzi termini il critico Vittorio Sgarbi: «L'autoritratto di Acerenza - dice intervistato da “Il Mattino” - non è di Leonardo Da Vinci». Il critico boccia senza appello l'opera, collocandola «nel tardo Ottocento» e «ascrivibile all'iconografia vasariana, di cui sono molto evidenti le pennellate di colore del fondo scuro». La tela, attualmente, è esposta alla “Quadreria” comunale della chieda del Carmine di Avellino. Sentito dal quotidiano partenopeo, il famoso critico sostiene che: «gli esperti dell'Arte del Rinascimento se ne accorgerebbero a un esame superficiale. Ho fatto presente le mie conclusioni al sindaco di Matera e posso anche comprendere le loro buone intenzioni di promuovere il territorio con una strategia culturale. Ma si tratta di una tela di falso interesse». Per Sgarbi, dunque, solo pubblicità o poco più. Il valore dell'opera sarebbe «scarsa» e quei paesi che stanno puntando sulla portata culturale della scoperta - vedi Acerenza e Va-
glio - dovrebbero , se l’analisi del critico fosse confermata, ridimensionare i propri propositi. «Facendo circolare il nome di Leonardo da Vinci - continua Sgarbi sulle colonne de “Il Mattino”- rivive l'alone di magia legato alla sua figura complessa, che continua, a distanza di secoli, ad affascinare gli studiosi. Ma l'opera, affermo con molta franchezza, è una patacca e spero che si abbia il buon gusto di smettere di affermare che si tratta di un capolavoro». Sgarbi ne ha anche per quegli esperti che hanno suffragato l'ascrivibilità a Leonardo. «Quando un'opera è straordinaria - ribatte il critico - si registra immediatamente un'unanimità di consensi. Gli esperti dotati di un minimo di onestà non concordano sull'autenticità dell'opera. Gli esiti positivi, secondo me, scaturiscono da una sorta di compiacenza. Certamente, siamo di fronte ad una trovata teatrale, come è già accaduto a proposito dei falsi Modigliani. Al primo sguardo, ci si rende conto che si tratta di un'immagine
Il critico Sgarbi e l’autoritratto di Acerenza
convenzionale del Maestro, che non proviene da nessuna Stanza degli Specchi, come pure erroneamente si è affermato, e che suscita immediate perplessità, con quel cappello scuro sul capo e quel manto di ermellino non chiaramente visibile. Del resto, attualmente, la tela è esposta ad Avellino, non a Milano, a Torino, in un'Accademia,
Note della Fiom e dell’Ugl di Basilicata
dove avrebbe incontrato molta ostilità da parte degli intenditori». «Chi ne afferma l'autenticità - riprende il critico - ha delle ragioni diverse dalla verità storica ed artistica. L'esperto deve avere necessariamente una comunità scientifica che converge sul suo parere, come è accaduto per il San Giovanni Battista attribuito a Leonardo. Nel caso di Acerenza, è inequivocabile il riconoscimento della mano del Vasari, il suo stile inconfondibile, come è evidente la collocazione storica nel tardo Ottocento. Non basta effettuare analisi computerizzate, è necessario evocare il nome di esperti di provata competenza per gridare al mondo della scoperta di una tela di Leonardo. È una mistificazione, che riesce ad attirare l'attenzione, a destare curiosità, a portare in un determinato luogo nuovi flussi turistici, ma che non aggiunge nulla a quanto già si conosce sull'opera di Leonardo da Vinci. Sicuramente, riecheggia la sua leggenda, ma la verità storica è un'altra cosa».
NEVE SULLA A 3 Disagi contenuti LAGONEGRO - Disagi contenuti nella gornata sulla Salerno - Reggio nel tratto lucano. Nonostante la neve sia caduta fin dalle prime ore del mattino nel tratto dell`autostrada A3 Salerno Reggio Calabria tra Lagonegro e Morano Calabro con una certa insistenza, non si sono registrati particolari disagi. Rallemanti si sono avuti nell’area del secondo macrolotto tra Lagonegro e Lauria. L’Anas ha attivato tutte le misure preventive con i mezzi spargisale e spazzaneve e ha predisposto anche i percorsi alternativi per i mezzi pesanti, cosi come previsto nei piani, con uscita obbligatoria a Lagonegro in direzione sud e rientro in autostrada a Falerna. Per quelli, invece, diretti a nord uscite obbligatoria a Falerna e Sibari e rientro in autostrada a Lagonegro Nord oppure Atena Lucana. Si sono registrati rallentamenti anche sulle statali 19, 585, 598 e 92.
Regionali, parla il consigliere provinciale
Piano industriale Fiat Capuano (Pdl): «Individuare Sindacati pronti alla lotta il candidato in tempi brevi» INIZIO di anno caldo sul fronte Fiat. Dopo le vacanze natalizie, il ritorno in fabbrica è caratterizzato dalle discussioni intorno al piano industriale che l’azienda torinese ha presentato al governo il 22 dicembre scorso. La Fiom in una nota esprime tutta la sua contrarietà all’ipotesi «poiché per l’insieme dei Settori (auto, veicoli commerciali e industriali, macchine agricole e movimento terra, motori e componentistica) non prevede condizioni di sviluppo. Inoltre la decisione di Fiat di chiudere lo stabilimento di Termini Imerese, che si somma agli annunci di cessazione di Arese e di Imola, è inaccettabile e svela la volontà del Gruppo di ridurre la produzione di autoveicoli in Italia, con pesanti ricadute occupazionali su tutta la filiera produttiva e la componentistica. La Fiom - nella nota stampa - denuncia, nello stesso tempo, il comportamento della Fiat che sta affrontando la crisi senza assumersi alcuna responsabilità sociale: continuando a cacciare i lavoratori precari (ultimi in ordine di tempo a Pomigliano e nella logistica), non integrando sotto alcuna forma il trattamento di Cig, volendo ancora ridurre il Premio di Risultato, ricorrendo si-
stematicamente a una gestione unilaterale della forza lavoro e delle stesse libertà sindacali». Il sindacato, infine, «proporrà e discuterà delle necessarie iniziative di lotta nella riunione unitaria delle Segreterie Fim, Fiom, Uilm e Fismic, fissata per il 14 gennaio. Nel caso di Termini Imerese, la Fiom appoggerà tutte le iniziative che saranno decise territorialmente con il confronto e il consenso dei lavoratori». E sull’ipotesi di sciopero è d’accordo anche l’Ugl Basilicata.«Se ci sarà - spiega Giuseppe Giordano della segreteria dell’Ugl - anche lo stabilimento Sata di Melfi aderirà per far sì che si riveda il piano industriale presentato a dicembre il quale non da risposte sufficienti ai diritti dei lavoratori e occorre che il Gruppo garantisca tutti gli stabilimenti». «Da parte nostra, la Regione intervenga su Governo e Fiat - continua Giordano - per ribadire il ruolo primario che Fiat Sata occupa nella regione, come realtà produttiva più grande esistente nel nostro territorio e per far sì che si scongiuri ed ipotechi per la fabbrica ed il suo indotto un futuro negativo o addirittura di chiusura prossima».
LAVELLO - Si approssima il toto candidature per le prossime elezioni regionali e c'è chi fa già pronostici per assicurasi la vittoria. A prendere la parola il vice capogruppo Pdl al consiglio provinciale, il lavellese, Antonino Capuano che punta il dito contro la stampa. «Da una parte, - dice - ci rimproverano di non aver sciolto il nodo della candidatura alla Presidenza della Regione. Dall'altra, narrano di presunte offerte di candidatura rivolte alla signora Wilma Mazzocco, la quale per altro rinvierebbe la decisione di giorno in giorno». «Lo scenario, certo, così definito, appare inquietante. Ma la sensazione, e l'auspicio di tutti, è che le cose non stiano come vengono raccontate. Al di là delle sterili polemiche, a poche settimane dalle presentazioni delle liste serve oggi uno scatto d'orgoglio da parte di tutte le forze che in questi anni hanno contestato e combattuto con determinazione l'apatia, l'insipienza, l'arroganza e l'incapacità del centro-sinistra lucano. La via maestra consiste nell'allargare il più possibile la coalizione, preservando e consolidando l'alleanza tra Pdl e forze di Centro, già sperimentata nelle ultime elezioni provinciali e comunali. Senza, però, dimenticare che occorre dare un segno di
forte e seria discontinuità rispetto al passato». «I nostri simpatizzanti,- prosegue Capuano - così come i nostri quadri dirigenziali, guardano alle elezioni di marzo come un'occasione da non mancare per dare nuovo entusiasmo al popolo lucano, da troppo tempo ormai rassegnato a subire i soprusi dello strapotere della sinistra, nonché per restituire speranza ai tantissimi ex elettori del centrosinistra ormai profondamente delusi dopo anni di inganni e frustrazioni per le troppe promesse disattese da De Filippo & Co». «E', dunque, certamente importante individuare in tempi brevi il candidato Presidente, ma ancor più importante è scegliere per il meglio, evitando errori di valutazione che provocherebbero inevitabilmente conseguenze gravissime». Capuano propone un progetto «che sia nel segno della responsabilità e del rinnovamento» «ma perché così accada, è necessario che il Pdl sia in grado di individuare un candidato capace di rappresentare il rinnovamento della politica lucana, che non abbia ombre nel suo passato, eventualmente anche proveniente dalla società civile ma senza trascorse vicinanze con i rivali del centrosinistra». da. ma.
MOLITERNO: INIZIATIVA DI COLDIRETTI
UNIVERSITÀ
IMMIGRAZIONE
Giornata del ringraziamento
Mercoledì il tavolo istituzionale con la Regione
Speranza: «Bisogna riflettere»
UNA domenica di festa per gli agricoltori della Coldiretti Basilicata. Si è svolta ieri mattina a Moliterno la Giornata del Ringraziamento. Dopo la sfilata di una cinquantina di mezzi agricoli per le vie del centro, i trattori si sono radunati davanti la villa comunale per ricevere alla fine della celebrazione della Santa Messa, officiata da don Domenico Mastrangelo nella chiesa Madre Santa Maria Assunta, la benedizione per l’annata. «Quest’anno la giornata del Ringraziamento – ha detto il vice presidente della Coldiretti, Piergiorgio Quarto – assume un carattere particolare dovuto alle grandi difficoltà che sta attraversando il mondo agricolo come l’annata agraria passata contrassegnata da una crisi di mercato senza precedenti. Il prodotto agricolo non è stato valorizzato opportunamente da una filiera che ancora oggi produce costi a danno del consumatore e del vero Made in Italy agroalimentare. Speriamo che la prossima sia un’annata di grande riscatto per l’agricoltura e per i nostri prodotti di qualità».
DIVERSI gli appuntamenti di questa settimana per l'ateneo lucano. Il primo in scaletta, è per oggi a Matera dove verrà inaugurata la mensa universitaria. Alle 11 l'apertura della struttura in vico XX Settembre che avrà a disposizione 50 posti. La ditta che gestirà la mensa, la Vivenda, per l'ora di pranzo, offrirà a tutti gli universitari un pasto. «E' un segnale positivo - ha detto Valeriano Di Stefano, rappresentante degli studenti all'Azienda regionale per il diritto allo studio - dopo gli attacchi all'Ardsu sia da parte della politica sia della cittadinanza. Vorremo proporre al presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, di poter utilizzare anche la mensa provinciale per gli universitari». Tra una decina di giorni, invece, saranno inaugurati i locali ristrutturati di rione Chianghetta. «Sarà un luogo di incontro per gli universitari - ha detto Di Stefano e non solo un posto dove pranzare». Mercoledì, invece, è stata convocata la tanto attesa conferenza Regione-Università. «Dopo un anno e mezzo - ha continuato Di Stefano - finalmente ci ritroviamo seduti attorno a un tavolo». Peccato che la convocazione è stata fatta per gennaio dopo che la finanziaria regionale è stata approvata. I fondi da destinare ai servizi dell'Ardsu restano 2 miliardi 300 mila euro e non c'è stato un incremento di risorse per migliorare i servizi. A marzo si vota e non vogliamo le solite promesse fatte in campagna elettorale. Questo incontro era in programma da tempo ma è stato sempre rinviato». All'ordine del giorno, diverse questioni. «A quel tavolo - ha detto Di Stefano - porteremo delle proposte: cambiare la legge regionale istitutiva dell'Ardsu, l'ampliamento dei fondi e una programmazione seria del diritto allo studio che non esiste». i.d.m.
INVITANO alla riflessione i fatti di Rosarno. Per il segretario regionale dei democratici l’escalation di violenza in Calabria devono indurre a «più efficaci politiche di integrazione degli immigrati nel nostro Paese».tra gli immigrati «costretti a condizioni di vita spesso disumane, ed i cittadini di una comunità calabrese, in preda alla sfiducia verso le istituzioni» vi è, secondo Speranza «l'assenza della politica e l'incapacità della società di trovare risposte e soluzioni efficaci. Il governo nazionale, anziché scaricare le proprie responsabilità dovrebbe ammettere il proprio fallimento in materia di immigrazione». «Dentro queste riflessioni - conclude il segretario regionale del Pd - la comunità regionale lucana deve saper immaginare e costruire soluzioni innovative per dare risposte ad un fenomeno che anche se numericamente contenuto, qui più che altrove può rappresentare un'opportunità di crescita per la nostra realtà regionale».
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24 ore in Basilicata
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Lunedì 11 gennaio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Macchia Romana, ancora aperto un contenzioso per gli alloggi realizzati su suoli espropriati
L’acquisizione di Ondina Valla Per ottenere i terreni, il Comune deve licenziare un debito fuori bilancio LA LUNGA storia degli espropri e dei contenziosi finiti male in città sembra volgere al termine. Di cause aperte risalenti, per avvio delle procedure, all’epoca del post terremoto, ne sono rimaste in sospeso davvero poche. E quella che adesso è allo studio della seconda commissione consiliare (Bilancio, presieduta da Rocco Coviello, Pdl) richiama la tormentata storia dei 138 alloggi di Ondina Valla, nel rione di Macchia Romana. Quegli alloggi, per una parte, sono già stati venduti ai cittadini che ne avevano diritto a seguito di una transazione del comune con gli ex proprietari dei suoli (per i quali pure era stato aperto un contenzioso). Resta da “chiudere” l’acquisizione di altri alloggi della stessa zona, la cui costruzione è stata avviata con lo stesso “programma costruttivo di 138 alloggi di edilizia residenziale pubblica comunale in località Macchia Romana”, localizzato dal consiglio comunale nel lontano 1983. Ma questo secondo gruppo di case insiste su una parte di terreno, per cui non si è riusciti a chiudere una transazione con i titolari originali dei suoli e per cui resta aperto un contenzioso dinnanzi al Tar di Basilicata. Per questo caso, l’amministrazione ha deciso di adoperare uno strumento previsto dalla norma che si chiama “acquisizione appropriativa” indicato dal testo unico sulle espropriazioni, grazie a cui per l’ente sarà possibile depositare una somma (calcolata nella cifra massima che una qualunque sentenza possa stabilire come risarcimento del danno eventuale da occupazione illegittima, secondo sentenze analoghe) e, contemporaneamente, diventare proprietario dei suoli. Ma per la cifra necessaria, circa 890 mila euro, c’è da dichiarare la legittimità del debito fuori bilancio e chiedere, nel caso, l’accensione di un mutuo presso la Cassa depositi e prestiti (la somma necessaria, infatti, non è disponibile, nè è stata accantonata, dall’allora Organo straordinario di liquidazione, che aveva in carico il riequilibrio delle finanze pubbliche nel post dissesto, ma che non si occupò dei giudizi non ancora giunti a sentenza). Sulle carte sono al lavoro i consiglieri della commissione che dovranno licenziare, tra valutazione di documentazione e audizioni, il provvedimento prima di girarlo all’aula. La proposta di deliberazione ripercorre la storia di questo contenzioso, nato nei primi anni ‘80: alcuni dei terreni su cui sarebbero poi sorti gli alloggi di Ondina valla, erano oggetto di un accordo tra l’ente e i privati: cessione gratuita dei terreni, in cambio di un indice edificatorio vantaggioso in altra zona. Ma non avendo realizzato la volumetria, alcuni anni dopo, i privati chiedono l’annullamento dell’accordo precedente rivolgendosi al tribunale civile, con contestuale richiesta di risarcimento, per l’illegittima occupazione del suolo da parte del comune. Il contenzioso è proseguito davanti al Tar, dove è ancora pendente e per cui c’è stata una recente udienza. Fatto sta, che negli anni quei suoli erano diventati parte integrante del programma di edilizia popolare, ormai irreversibilmente trasformati, salvo per una parte consistente che è stata restituita. All’epoca, però - riconosce la stessa amministrazione nella proposta non fu emesso in il decreto di esproprio entro i termini stabiliti, per cui l’occupazione divenne “illegittima”. Oggi, l’amministrazione prova a chiudere la vicenda scegliendo una strada di «equità sociale e di continuità». L’assessore al Bilancio, Federico Pace, sarà presto ascoltato in commissio-
L’ente chiede l’accensione di un mutuo sul debito
QUESTIONE AQUILONE
Giuseppe Molinari: «Giusto ritirare la convenzione»
Una veduta di Macchia Romana
ne, ma, interpellato, spiega che il percorso individuato non fa che «dare ai cittadini finalmente il diritto alla proprietà di quella casa che inseguono da anni». Diritto “consacrato” solo per i cittadini i cui alloggi insistevano sui suoli per cui il contenzioso è stato chiuso. Senza contare che sembra ci siano anche dei vantaggi per l’ente pubblico: «Solo una volta acquisiti i suoli, il comune potrà finalmente vendere le case ai cittadini, ricavandone risorse». Meglio che riscuotere l’affitto. E poi, secondo l’amministrazione, la cifra da depositare dovrebbe essere la spesa massima a cui un tribunale potrebbe condannare l’ente: in caso di sentenza minore, la differenza di fondi depositati, tornerebbe
al comune. Ma l’acquisizione dei terreni è invece immediata dal momento del deposito, a cui il privato potrà accedere con la sentenza o se dovesse accettare una transazione, rinunciando, così, al giudizio. Ecco allora che la stessa proposta di deliberazione, in premessa, è perentoria: quegli alloggi, gli ultimi rimasti a Ondina valla ancora sotto contenzioso, vanno acquisiti nel patrimonio dell’ente. Ai consiglieri il compito di valutare la legittimità del debito fuori bilancio e la strada individuata per acquisire i suoli e chiudere uno degli ultimi capitoli della tormentata storia dell’edilizia popolare in città. Sara Lorusso
«BASTEREBBE solo la risposta all’interrogazione presentata da me e dal consigliere Angelo Laieta per ritirare la convenzione sottoscritta dall'amministrazione comunale con la Cooperativa L’ Aquilone le cui inadempienze hanno privato la città di un servizio davvero importante. Sarebbe opportuno invitare strutture di fama nazionale, più esperte nel settore del recupero degli ex tossicodipendenti, ad istituire una sede nel capoluogo lucano».E’quanto sostiene in una nota il consigliere comunale di minoranza, Giuseppe Molinari, in merito alla questione della Cooperativa “L’Aquilone”. Dopo aver chiesto di conoscere i motivi della chiusura della comunità terapeutica per ex tossicodipendenti Molinari sottolinea che «la risposta comunicata dall’assessore comunale ai Servizi Sociali Donato Pace evidenzia alcuniimportanti aspetti che rendono giustificabile il ritiro della convenzione con la Cooperativa L’Aquilone». «Non è possibile - evidenzia Molinari - che un servizio così importante sia stato sospeso più volte in unacittà comePotenzadove il problema delle tossicodipendenze è molto avvertito. Non è possibile preoccuparsi di più di Vincenzo Marti-
nelli e della fine che farà la sua cooperativa e meno delle famiglie e dei ragazzi che hanno bisogno di sostegno nella lotta alla tossicodipendenza». Nella risposta all’interrogazione sono descritte le fasi del rapporto tra la cooperativa e l’amministrazione comunale. La struttura di Via del Gallitello concessa in comodato d’uso alla cooperativa per dieci anni fino al prossimo 1 luglio 2010 ha funzionato fino al 2008 con un numero di presenze che è andato sempre diminuendo negli anni. La cooperativa è stata inadempiente anche per quanto riguarda la seconda struttura a Betlemme doveilservizio èstatosospeso senza alcuna comunicazione al Comune di Potenza. Il presidente della cooperativa Vincenzo Martinelli si è impegnato a riaprire il servizio entro il 10 gennaio del 2010 se ciò non dovesse verificarsi il Comune procederà ad una formale diffida ad adempiere, con l’assegnazione di un termine trascorso il quale senza esito l’amministrazione pronuncerà unilateralmente la risoluzione del contratto. Prima di arrivare a prendere la decisione si è aspettato troppo a discapito - conclude - di chi aveva la necessità di un servizio garantito con costanza».
VIAGGIO TRA I PRESEPI
Tutti i nomi dei vincitori del concorso TANTA emozione, un folto pubblico presente e la voglia di ripetere ancora l'esperienza. E' stato questo il senso della cerimonia di premiazione del concorso presepi dal titolo: “Un viaggio tra i presepi”che si è svolto nelle scale mobili di Potenza grazie all'organizzazione di Key Service, dell'associazione Sintetika, del Comune di Potenza, della Provincia di Potenza, della Regione Basilicata e del Cotrab. La cerimonia di premiazione si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri presso il Teatro Francesco Stabile di Potenza. A presentare la serata Annalisa De Luca. L'evento ha visto la presenza nel parterre de roi del presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, degli assessori comunali di Potenza, Pietro Campagna e Roberto Speranza. La giuria è stata presieduta da don Vito Telesca. La nona edizione della mostra “un viaggio tra i presepi” ha riscosso consensi di pubblico nelle scale mobili ma è servita soprattutto mediante una raccolta fondi a garantire un sostegno concreto alle popolazioni del Kenia e della Tanzania colpite dalla povertà. I responsabili hanno raccolto infatti una dona-
L’opera di Cosimo Desiati che ha vinto il Premio popolare
Il presepe dello “junior” Antonio Perrone
zione di tremila euro che verranno spedite ad Amref associazione che si occupa di volontariato e solidarietà. La serata è stata condita dal recital di Rocco Papaleo, coadiuvato da Ciccio Accordo e Arturo Valente. Una kermesse che ha visto associazioni, espressioni singole e nella solidarietà i suoi canoni principali. Al primo classificato è andato un contributo di cinquecento euro, ai secondi duecentocinquanta, ai terzi cento. In viaggio tra i presepi ha inteso far breccia nell'usanza tipica del Natale, racchiudendo la creazione, la cultura e la creatività vissute con l'estro e la sobrietà tipica del Natale. La manifestazione, inserita nel novero degli eventi programmati da Palazzo di Città in occasione delle feste natalizie è stata segui-
tissima, visto il pubblico accorso ieri sera al Teatro Francesco Stabile. Durante lo svolgimento della mostra sono state svolte manifestazioni culturali, come il cineforum, la mostra di pittura di Fabiana Belmonte, il mercatino dell'artigianato giovanile, la mostra fotografica di Emilio Maroscia e Giuliano Brancati. In viaggio tra i presepi lascia le scale mobili con il chiaro intento di tornare nel prossimo Natale con rinnovate aspirazioni. Questi i vincitori: Premio popolare a Cosimo Desiati. I premi della giuria: Il primo al Don Uva, il secondo a Ophelia, il terzo ad Albanuova. Roberto Rosa ha vinto il premio per i singoli. Come presepista junior è stato premiato Antonio Perrone. f.menonna@luedi.it
Il primo premio della giuria al Don Uva...
...il secondo a Ophelia
Il primo premio dei singoli a Roberto Rosa
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Potenza
Lunedì 11 gennaio 2010
«Abbandonati dalle istituzioni» L’importanza strategica dell’Oraziana e il ruolo fondamentale della politica VENOSA - La viabilità è stata sempre al centro dell'attenzione per lo sviluppo di un territorio. Non è stato così per Venosa, che per raggiungerla, dal capoluogo di Regione e dai centri del vulture, bisogna percorrere strade non proprio all'altezza. Solo in questi ultimi anni i governanti regionali ( tra questi l'ex assessore regionale, Franco Mollica) e provinciali ( l'assessore alla viabilità, Nicola Valluzzi) hanno investito su una strada a scorrimento veloce, l'Oraziana, che una volta ultimata permetterà di raggiungere Venosa più velocemente. Chi sostiene fortemente la realizzazione di questa strada è anche il comitato cittadino del centro ofantino - bradanico murgese di Venosa, a nome del suo presidente, Francesco Curatella: «Questa arteria una volta ultimata si collegherà velocemente con la superstrada Potenza-Melfi e con la bradanica Candela-Matera. Mi auguro che la nuova politica, dalle prossime elezioni regionali di marzo, non nasca con delle idee vecchie e superate, come successo nel passato. Se si vive in una cittadina bella come Venosa, anche l'anima si trova a suo agio ed emana la musica dolce che il vento della natura la tra-
sforma in arte, cioè amore. La politica lucana se continua ad ignorare l'importanza dell'Oraziana vuol dire che favorisce la negatività. Oggi siamo diventati lucani utili agli inutili. San Nicola di Melfi con l'industrializzazione ha unito il triangolo Napoli-Bari-Potenza, ma il nostro territorio MelfiLavello-Venosa rimane ancora distinto distante e lontano, quando diventerà unito?» Secondo la Provincia l'Oraziana dovrebbe essere percorribile dal 2012, i lavori proseguono spediti, solo nel tratto Ripacandida-Ginestra (3° lotto) ci sarebbero dei problemi, non si riesce ad ultimare una galleria di poco più di 400 metri a causa di smottamenti ed infiltrazioni d'acqua. Questo lotto doveva essere ultimato nel settembre del 2008 secondo gli addetti ai lavori Non è che l'Oraziana, che ha subito variazioni di percorso nel suo progetto originario, sia stata deviata su un percorso soggetto a frane e smottamenti? E' inutile negare poi che questa strada viene costruita a fianco ad altre arterie esistenti( vedi Rionero-Ripacandida) o sopra (vedi Ginestra-Venosa) che abbruttisce notevolmente l'aspetto naturalistico, tipico di questa zona. Lorenzo Zolfo
Droga, arrestato a Massafra giovane originario di Fardella FARDELLA - Arrestato un giovane di Fardella sulla Ss 106 in prossimità di Taranto. G.N.C. è stato tratto in arresto a Massafra in provincia di Taranto perchè trovato in possesso di sette dosi fra cocaina e eroina. Nella tarda serata di venerdì scorso, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Massafra lo hanno arrestato in flagranza di reato. Il venticinquenne in attesa di occupazione è con precedenti specifici per violazione della normativa sugli stupefacenti. I militari, nel corso di un mirato servizio di prevenzione e contrasto dei reati in materia di stupefacenti, mentre percorrevano la Ss 106 nel tratto del Comune di Massafra, hanno notato in una complanare adiacente alla strada statale un'autovettura Volkswagen Golf di colore blu in sosta sul ciglio della strada. La presenza dell'auto ha destato i sospetti dei militari che, al fine di controllare il mezzo ed i suoi occupanti, hanno raggiunto il luogo in cui era in sosta, appurando però, che l'abitacolo era vuoto. Da una rapida ispezione dei luoghi i carabinieri hanno individuato, a qualche
decina di metri di distanza dal punto in cui era parcheggiata l'autovettura, un casolare abbandonato e, con l'intento di accertare se all'interno vi fossero gli occupanti del mezzo o comunque persone sospette, si sono avvicinati con cautela. Una volta entrati, in una stanza, hanno trovato due giovani che consumavano delle dosi di droga. Alla vista dei militari i due giovani, in preda al panico, si sono disfatti di quanto stavano consumando, gettando dalla finestra due siringhe ed altre dosi che il giovane aveva con sé. I militari immediatamente hanno effettuato un'attenta ricerca nel punto in cui erano state gettate le restanti dosi e, tra l'erba alta, hanno rinvenuto sette dosi tra cocaina ed eroina. A seguito di perquisizione personale e veicolare è stato anche rinvenuto il materiale utilizzato per il confezionamento della droga. I due giovani sono stati pertanto accompagnati presso la caserma dei carabinieri di Massafra per gli accertamenti di routine, al termine dei quali è emerso che il ragazzo di Fardella aveva ceduto la sostanza stupefacente al suo com-
La droga trovata in possesso del giovane
pagno di viaggio in cambio del passaggio in auto per recarsi a Taranto per l'acquisto della droga. Il venticinquenne è stato quindi tratto in arresto ed accompagnato presso la casa circondariale di Taranto a disposizione dell'autorità giudiziaria e dovrà rispondere di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Il compagno di viaggio, nonché autista è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore di stupefacenti. Emilia Manco
Acerenza Convegno dell’Azione cattolica alla presenza dell’arcivescovo Terza edizione per l’iniziativa
Dalla parte del bene comune Ricchiuti: «Puntare su formazione e corresponsabilità» ACERENZA - In un sala affollata di cittadini provenienti da numerosi paesi della diocesi di Acerenza si è svolto nel pomeriggio di sabato il convegno sul tema "Sensibilità sociale ed educazione al bene comune". Organizzato dall'Azione Cattolica Italiana dell'arcidiocesi di Acerenza con il patrocinio del Comune di Acerenza, l’incontro è stato moderato da Fausto Santangelo che ha introdotto l'argomento di estrema attualità sul quale ci sono stati vari interventi che hanno evidenziato il contenuto sostanziale da diversi punti di vista ed angolazioni. Ha introdotto l'incontro il presidente diocesano di Azione cattolica Ada Anna Grippo sottolineando che «il bene comune è l'insieme delle condizioni della vita che permettono di raggiungere insieme agli altri dei risultati condivisi e al servizio di tutti i cittadini, per cui educare al bene comune significa volgere uno sguardo verso chi è in difficoltà. Il perseguimento del bene comune gratifica le persone coinvolte». Il sindaco di Acerenza Rossella Quinto ha evidenziato che «questo è un tema che riguarda gli amministratori pubblici essendo delle tematiche relative al ruolo dell'uomo nell'ambito sociale. Il bene comune consiste nella possibilità della realizzazione dell'uomo nella società, per cui occorre rendere fruibile il bene comune giacchè ognuno è potenzialmente capace di realizzarlo». La relazione esplicativa sul tema del convegno è stata tenuta da don Franco Piazza docente di Teologia Morale presso l'università di Napoli il quale ha messo in risalto che «nella realtà c'è il bisogno di una formazione calibrata dove ognuno deve dare il proprio contributo per il bene comune umaniz-
zando i rapporti con le altre persone ed impegnandosi nel sociale. E' un ingranaggio importante, in quanto educare al bene comune significa appassionarsi ad un ideale. In tal senso un cattolico non può non impegnarsi nella vita sociale poichè è un aspetto del modo di vivere per cui l'individualismo non ha senso in questo caso. Occorre vivere con gli altri e per gli altri, vivendo al plurale tenuto conto che l'impegno sociale è un servizio verso il prossimo, armonizzando le differenze e riducendo le distanze». Don Tonino Cardillo parroco di Pietragalla ed Assistente Unitario di Azione Cattolica ha sottolineato che «l'associazione ogni giorno si impegna per lo sviluppo del bene comune senza risparmiarsi. Infatti occorre dialogare in modo operativo e lavorare intensamente per raggiungere significativi risultati procedendo alla costruzione del bene comune». Le conclusioni dell'incontro sono state esplicate dal vescovo della diocesi di Acerenza, Giovanni Ricchiuti il quale ha evidenziato che «la formazione e la corresponsabilità tra vescovo, presbiteri e laici è importante per affrontare un percorso completo verso il prossimo per dare e ricevere esperienze. Il bene comune nasce dalla sensibilità sociale di ognuno e su questo terreno bisogna lavorare per ambire a traguardi efficaci, impegnandoci per la crescita continua della sensibilità sociale e l'educazione al bene comune che deve ottenersi con l'impegno di tante persone che operano nella stessa direzione e per lo stesso interesse. Occorre essere solidali per raggiungere il bene comune formando le coscienze sui valori importanti attraverso l'impegno di tutti». Antonio Bevilacqua
L’arcivescovo Ricchiuti
Presentato il “Calendiario” SANT’ARCANGELO - Presentata la terza edizione del Calendiario, appuntamento ormai imprescindibile che non manca di unire quanto già fatto alle novità del nuovo anno. Alla presenza dell'assessore alle politiche sociali e giovanili, Rosaria Briamonte, del presidente della cooperativa ISKRA, Francesco Manzolillo, i bambini hanno illustrato, presso il centro diurno per minori “Apekeronza” alla presenza dei loro familiari, il nuovo lavoro realizzato durante gli ultimi mesi del 2009. Il Calendiario 2010, un risultato eccellente ed innovativo, ha visto la partecipazione di tutti i bambini che frequentano i centri diurni che la cooperativa ISKRA gestisce nei comuni di Sant'Arcangelo, Paterno, Satriano di Lucania, Barile e Villa D'agri.
Il lavoro è stato finalizzato ad individuare alcune date ed eventi significativi in merito a tematiche pregnanti quali la pace, la legalità, i diritti, l'interculturalità e l'ambiente. «Ancora una volta si rinnova un appuntamento importante per i ragazzi, il momento in cui il lavoro dei mesi precedenti viene presentato alla comunità, un'occasione per dare soddisfazione ai loro sforzi ma anche per ribadire l'importanza delle date che sono state evidenziate nel Calendiario e che vedranno, di volta in volta, un lavoro educazionale e di confronto nei centri diurni». Tanta anche l'attenzione per l'ambiente, come per le scorse edizioni il Calendiario è stato stampato su carta ecologica, al fine di salvaguardare l'ambiente. Francesca Gresia
Successo per il concerto nella chiesa madre del coro parrocchiale “Santa Cecilia”
Sant’Arcangelo: tra musica e poesia SANT'ARCANGELO - Per il sesto anno consecutivo il coro parrocchiale “Santa Cecilia” ha presentato nella Chiesa Madre del Comune un mini concerto per l'Epifania che vuole essere un augurio di un anno all'insegna della ricerca dei veri valori quali l'amore, l'amicizia, il bene comune e la preghiera. Con una novità: sono stati presentati, oltre ad alcuni brani del repertorio classico natalizio, poesie composte dai bambini delle scuole elementari di Sant'Arcangelo e letti, dal parroco, don Cesare Lauria e dalla neo superiora Suor Roberta Bassanelli, alcuni brani estrapolati dal messaggio del Papa sulla Giornata Mondiale della Pace. Inoltre, c'è stata la partecipazione straordinaria di Giuseppe Viceconte, che ha accompagnato la corale con la chitarra e del maestro Dino Viceconte, all'organo e alla tastiera. Insieme la-
vorano a Milano. Dino è stato tra i promotori del concerto “Nuovi Scenari”, all'interno del quale è stata eseguita una propria composizione per grande orchestra. I coristi del “Santa Cecilia” sono stati guidati, in particolare, da Angela Guarini e Salvatore Mario Graziano e hanno eseguito i brani: Happy Day, Adeste Fideles, Canto di Gloria, So this is Christmas, Astro del Ciel, Joy to the world e l'Alleluia di Haendel mentre il maestro Viceconte ha eseguito pezzi di Bach, Franck, Haendel e Mozart. Protagonisti della serata, insieme al coro polifonico, i bambini, che hanno recitato le poesie di Natale, tra di loro: Rossella Paradiso, Vito di Giura, Immacolata De Salvo e Caterina Fiorito della 5°a elementare che è stata premiata con la sua poesia titolata “Finalmente è Natale”. Valeria Gennario
Il coro “Santa Cecilia”
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8 Potenza e provincia Venosa Parla Francesco Curatella, presidente del comitato cittadino “Ofantino-Bradanico”
Lunedì 11 gennaio 2010
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
«Non siamo contro il volontariato, ma tuteliamo i deboli se non si rispettano le leggi»
«Dimostreremo che è tutto vero» Mingo De Pasquale, l’inviato di Striscia la Notizia, spiega come si è giunti al blitz DICE la sua, a pochi giorni di distanza dal blitz nella mensa di don Giovanni Mele, a Piccianello, Domenico De Pasquale in arte Mingo, inviato di Striscia la Notizia. L’incursione delle telecamere di Mediaset giovedì scorso, ha scatenato reazioni e una vera e propria gara di solidarietà. Un fenomeno positivo che ha portato il parroco Don Pierdomenico Di Candia a lanciare una provocazione alla coppia di inviati speciali del tg satirico, invitati a dedicare alcune ore ai poveri di Matera: «Il volontariato non c'entra assolutamente niente con la veridicità di quanto abbiamo ripreso a tutela dei più deboli . E' una cosa spontanea e intima che non ha bisogno dell'invito di qualcuno - replica Mingo. La cuoca della mensa Filomena Cristallo si offre di preparare un pranzo alla troupe d'assalto? «Non metto in dubbio la qualità delle preparazioni che sicuramente saranno buonissime, è importante, però, rispettare la legge che dice che non si possono somministrare cibi scaduti». Riconosce la buona fede, Mingo, ma tiene a precisare che le violazioni ci sono state e che le immagini registrate dalle microtelecamere sono autentiche. «Guardate il servizio di Striscia con le prove che abbiamoecon leripreseconmicrotelecamere effettuate nel corso di diversi giorni - aggiunge. Le riprese risalgono a un mese fa e, secondo Mingo, mostrano elementi talmente eloquenti da non lasciare adito ad equivoci. Saranno il tempo e le im-
Domenica a messa tra i fedeli di Piccianello
Domenico De Pasquale, in arte Mingo replica alle accuse dopo il blitz di Striscia a Piccianello
magini del servizio -spiega - a restituire la verità dei fatti. «In molti dovranno ricredersi- precisa l'inviato di Striscia - e forse tutti dovranno chiedere scusa a Fabio e Mingo». A segnalare la notizia alla redazione di Striscia sulla presenza di alimenti scaduti, conservati nel magazzino annesso allamensa esomministrati durante i pasti, sarebbero stati alcuni degli stessi ospiti che quotidianamente si rivolgono alla struttura per garantirsi un pasto. Nel video compaiono con-
fezioni di merendine, vellutata di zucca, dadi da brodo, latte, the e confetture scaduti che, secondo il parere di un nutrizionista dell’Università di Bari, consultato da Striscia, potrebbero provocare malori anche a distanza di mesi. Il servizio televisivo che sarà trasmesso entro i primi giorni di questa settimana, sostiene Mingo, metterà in risalto quanto i due inviati hanno avuto modo di scoprire nel corso di una serie di riprese effettuate con microtelecamere. «Non abbiamo
puntato il dito né giudichiamo il volontariato. Ci siamo occupati delle violazioni che i poveri ci hanno segnalato». Oggi, intanto,il pastosarà garantito dal ristorante Le Bubbole di Palazzo Gattini. Primo, secondo e frutta senza carne di maiale, considerata la presenza di numerosi extracomunitari. Il ristorante ha dato la sua disponibilità per tutto il tempo necessario a ristabilire il regolare svolgimento della mensa. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
SEMBRA una domenica come le altre ma per i parrocchiani di Maria Ss. Annunziata c'è una differenza più che palpabile. E' dietro quella tenda bianca, alle spalle della chiesa. Oggi è chiusa, come da qualche giorno e probabilmente lo sarà ancora per un po' di tempo. La cucina della mensa dovrà essere adeguata alle norme dopo che i Nas e i tecnici della Asl hanno effettuato una serie di controlli nati dopo l'arrivo delle telecamere di Striscia la Notizia nella struttura annessa alla chiesa e a pochi passi dal centro che distribuisce vestiario e alimenti ai bisognosi due volte alla settimana. Fuori il freddo di gennaio lascia spazio, ogni tanto a uno sprazzo di sole. In chiesa cominciano ad entrare bambini accompagnati dai genitori, anziani, ragazze. Giacche a vento e borse in vernice, cappotti in lana e carrozzine con bimbi ancora in fasce. I bambini sono il segno che la vita va avanti, che la comunità cresce anche attraverso l'attività di quelli che in alcuni quartieri delle piccole città come Matera, rappresentano ancora punti di riferimento e luoghi di aggregazione. La messa comincia. Celebra don Glauco Carriero, giovane sacerdote di Bernalda da quasi cinque anni alla parrocchia di Piccianello. E' un'omelia inconsueta, la sua, svolta insieme
ai bambini del catechismo che, a distanza, rispondono alle sue domande sul battesimo e sullo Spirito Santo. Intorno, i fedeli ascoltano. Nessuno pronuncia le parole che in questi giorni sono circolate nel quartiere e tra i volontari: inchiesta, blitz, chiusura. A descrivere l'atmosfera di queste ore è il parroco don Pierdomenico Di Candi: «C'è vicinanza, solidarietà, comprensione spiega - ma anche tanta delusione per il modo in cui si è svolta la vicenda. La speranza -è che entro la fine della settimana l'attività possa riprendere a Piccianello. Per la riapertura dovranno essere rilasciate autorizzazioni da più enti, quindi attendiamo i tempi burocratici». Tra i fedeli, l'unico riferimento alla vicenda lo fa proprio don Glauco, terminando la celebrazione: “Avverto i genitori dei bambini del catechismo che la riunione prevista oggi, non si terrà a causa del subbuglio che c'è in questi giorni in parrocchia. La rinvieremo a domenica prossima». Loscambio delgesto dipace diviene gesto di umana condivisione, in questa domenica, la prima nella storia di questa parrocchia, con la porta della cucina chiusa e senza il volto di Giulia Mele impegnata nella preparazione dei pasti. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Riconoscimento per il sacerdote, simbolo per l’intera comunità
L’Unitep premia don Conese E' STATO assegnato a monsignor Franco Conese il “Premio Unitep”, giunto alla sua XI edizione e assegnato nei giorni scorsi. La cerimonia si è svolta sabato sera all'Hotel Palace in occasione dell'inaugurazione del nuovo anno accademico dell'Unitep, alla presenza di tanti cittadini e di personalità politiche e religiose e del mondo della cultura. Ad introdurre i lavori, moderati dal giornalista Serafino Paternoster, è stato il presidente dell'Unitep Angelantonio Pellecchia che, dopo aver fatto un consuntivo delle attività dell'università e dopo aver annunciato la prossima programmazione, che prevederà conferenze, progetti e mostre, ha delineato il profilo di don Franco Conese, amato e stimato non solo dai materani, ma da tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo. «Don Franco - ha detto Pellecchia - in tanti anni di sacerdozio ha dato testimonianza di coerenza e di pietà religiosa; è stato un educa-
tore impegnato e disponibile con una grande capacità di comunicazione umana, soprattutto con i giovani, per i quali è stato sempre un punto di riferimento importante». Un ringraziamento sentito è stato rivolto, nel corso della cerimonia, ai componenti dell'Università della Terza Età e della Educazione Permanente per il forte impegno profuso nel raggiungimento di obiettivi importanti, da parte del presidente della Provincia Franco Stella, che ha offerto la disponibilità dell‘ente di via Ridola affinché l'Unitep possa realizzare interessanti progetti. Poi rivolgendosi a don Franco Conese, il presidente ha aggiunto: «Tutti noi ti dobbiamo qualcosa per la ricchezza umana e culturale che hai regalato all'intera comunità; ma soprattutto dobbiamo ringraziarti per la vicinanza e il sostegno che tu hai sempre dato ai più deboli e ai bisognosi». Con le parole di papa Paolo VI, riferendosi a don
Franco Conese, l'arcivescovo di Matera - Irsina monsignor Salvatore Ligorio, nel suo intervento, ha sottolineato i valori della testimonianza, dell'educazione e della dignità dell'uomo. Durante l'incontro il giornalista serafino Paternoster ha evidenziato l'importanza della presenza dei rappresentanti delle istituzioni, pronti a sostenere un centro di cultura come l'Unitep. Tra gli altri, erano presenti i senatori Carlo Chiurazzi, Maria Antezza e Filippo Bubbico, i consiglieri provinciali Giovanni Rondinone e Giuseppe Dalessandro, il vice-segretario regionale del Pd Salvatore Adduce e la segretaria provinciale del Pd Anna Ferrara. «L'Unitep - ha detto Maria Antezza - ha sempre cercato di mantenere viva, attraverso le sue attività, l'identità lucana; pertanto, questa università ha bisogno del sostegno di tutti noi. Un sentito ringraziamento va a don Franco, uo-
La cerimonia di consegna del premio Unitep a mons. Franco Conese
mo di profonda fede religiosa, che ha contribuito alla crescita della nostra città, diventando un punto di riferimento per tutti noi». Dopo l'intervento del professore Giovanni Caserta, ha concluso i lavori l'assessore regionale alla forma-
zione, lavoro cultura e sport Antonio Autilio che, dopo aver accennato alla legge 26 del 98, che ha aperto la strada alla costituzione delle università della terza età e che deve, però, essere riformata, ha evidenziato l'importanza del premio
Unitep, riconoscimento dato alla cultura e alla saggezza. Il premio si conferma, dunque, come importante momento di crescita della comunità. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
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Matera
Agenda
Lunedì 11 gennaio 2010
Comincia La Nota Storta
VERRÀ inaugurata oggi alle 11 la mensa universitaria di Matera. La sede in vico XX settembre sarà operativa e a disposizione degli studenti della città che frequentano le facoltà dislocate nelle diverse sedi di Lanera, via S. Biagio e via Lazazzera. La struttura, realizzata dall’Azienda regionale per il Diritto allo Studio Universitario consentirà dunque, di soddisfare le esigenze degli universitari, in particolare i fuori sede per i quali l’esigenza di un pasto caldo era molto importante. La dislocazione della mensa, a pochi passi dal centro della città , consente facilmente di raggiungerla in breve tempo.
TORNA “La nota storta” il programma nato dalla collaborazione tra i blogger materani Hyperbros e Materatown e Videouno: oltre mille i contatti agli indirizzi www.lanostorta.info e www.justin.tv/ilmiotg. Oggi alle ore 21.00 con Hyperbros ci sarà Gianni Schiuma, presidente di Confesercenti provinciale di Matera, membro della Giunta della Camera di Commercio di Matera, fiduciario di Slow Food e socio fondatore del Circolo Gino Giugni. Nel corso del programma ci sarà anche un intervento di Vittorio Sgarbi riguardo le sue dichiarazioni circa una candidatura a sindaco di Matera. Per la rubrica “Il tarlo del 2019” poi, interverrà lo scrittore materano Costantino Dilillo.
Bici da piazza
APPUNTAMENTI
Inaugurazione mensa università
IN VISTA DEL VOTO
CINEMA
Federazione di centro
Comunale Matera - 0835334116 Brothers ore 17,30, 19,30, 21,40
Kennedy Matera - 0835334116 Astro Boy ore 17,30 Amelia ore 19,30 e 21,40
Duni Matera - 0835331812 Io Loro e Lara ore 17,50, 19,45, 21,40
Patron Antonio Matera Sherlock Holmes ore 17,15- 19,25 e 21,30 Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Io e Marilyn ore 19 - 21,45 Della Valle Ferrandina - 0835755226 A Christmas Carol ore 17 Io e Marylin ore 19 -21,30 Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
C’E’tempofino al25gennaio2010pervisitare nelmuseoRidola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
ALLE amministrative e comunali del 27-28 marzo di quest'anno sara' presente anche la lista “Federazione di centro”. E’ quanto stabilito nell'assemblea tenutasi a Matera qualche giorno fa alla presenza del segretario regionale consigliere Franco Mollica e del segretario provinciale di Matera Liborio Nicoletti. I numerosi sostenitori e simpantizzanti del movimento - si legge in una nota - presenti nell'assemblea, affidano il mandato della formazione della lista cittadina del movimento al commissario cittadino Domenico Andrulli. Si ribadisce - si legge ancora nel comunicato stampa diffuso - che la lista Federazione di centro guardera' politicamente a 360 gradi. Dunque non si schierera' aprioristicamente con chicchessia, ma prospettera' alleanze con chi ha a cuore le sorti della citta', e che voglia prenderla per mano per avviarla a destini culturali, sociali ed economici piu' consoni alla sua gente, al suo territorio ed alla sua storia: Matera citta' dell'unesco e Matera citta' capoluogo. Altro punto nodale da sciogliere - prosegue la nota della Federazione di centro - e' quello di individuare per Matera le esatte coordinate che favoriscono una propria vocazione sociale ma soprattutto economica. La federazione di centro non vuole rappresentare alcuna rievocazione del passato; si richiama ad un nuovo centro-laboratorio inteso come rinascita e ricrescita di una nuova stagione. L'assemblea ha concluso i lavori invitando ad aderire al movimento tutti coloro che - conclude la nota - attraverso nuove idee volte a portare avanti una politica nuova, pongano al primo punto il bene comune per la città di Matera. matera@luedi.it
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Io, loro e Lara PADRE Carlo Mascolo è un missionario che vive in un villaggio nel cuore dell'Africa ma decide di tornare a Roma per ritrovare il calore della sua famiglia. Nella Capitale lo aspettano delle belle sorprese.
A Christmas Carol NEL Nel tanto atteso clima natalizio londinese l'unico uomo a non gradire la festa in tutta la città è Ebenezer Scrooge che, però, vivrà il suo Natale più inconsueto.Il film di zemeckis è girato in 3D.
Io & Marilyn GUALTIERO Marchesi è un “riparatore” di piscine col cuore spezzato e una figlia adolescente. La moglie gli ha preferito il circo e Pasquale.
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Scanzano Successo delle produzioni dell’azienda vitivinicola Fontanarosa
Bollicine metapontine per le feste SCANZANO - E' stato un Natale positivo per il vino di qualità del Metapontino. Non sarà ancora profeta in patria, ma certo è che il feeling fra le produzioni vitivinicole ed il suo territorio di produzione, è sempre più stretto e tangibile. Lo sottolinea ad agricultura.it, l'azienda vitivinicola Fontanarosa, di Scanzano Jonico, con punto vendita a Policoro (ai Casalini), che nel mese di dicembre ha registrato, dal mercato locale, segnali incoraggianti, seppur in un periodo di crisi generalizzata per l'economia e per il mondo del vino. I vini “pluripremiati” dell'azienda Fontanarosa sono stati un ricercato og-
getto di regalo natalizio e hanno accompagnato i piatti tipici nei tradizionali cenoni di Natale e di fine anno. Il Portogreco, il Molosso, l'Achelandro, le etichette di punta dell'azienda lucana sono ormai apprezzate anche dai consumatori locali. «In passato le nostre produzioni - conferma Massimiliano Digiorgio, titolare dell'azienda Fontanarosa - andavano per lo più nel mercato nazionale ed estero, da qualche tempo c'è stata un'inversione di rotta, e le nostre bottiglie vengono oggi acquistate dai consumatori di Policoro, e dalle località vicine. E' un risultato impor-
tante per noi - aggiunge che premia anni di duro lavoro, volto alla ricerca del miglioramento delle nostre produzioni, che oggi sono apprezzate anche qui da noi». I motivi? «Una maggiore cultura del vino va diffondendosi nelle nostre zone - spiega Digiorgio - grazie al lavoro di promozione fatto dalle aziende singole, talvolta dalle istituzioni, e grazie anche alla nascita di locali (enoteche, wine bar) in cui è possibile conoscere i vini locali». Inoltre, va aggiunto, i vini Fontanarosa si distinguono sul mercato per l'ottimo rapporto qualitàprezzo. Basta entrare nell'acco-
gliente punto vendita di Policoro, nel bel borgo dei Casalini, per fare la conoscenza diretta della qualità dei vini locali. Oltre alla degustazione dei vini, spiccano gli attestati dei molti prestigiosi riconoscimenti ottenuti negli anni dall'azienda Fontanarosa: il Mundus Vini in Germania, 2003 (per il vino Portogreco) e 2004 (per l'Achelandro); numerose Gran Menzione del Vinitaly (per Portogreco, Molosso e Achelandro), un altro riconoscimento dal mercato tedesco, ottenuto dal Portogreco al Berliner Weinfurher 2006. Il 2009 per l'azienda di Policoro-Scanzano Jonico è stato da record per quan-
Mercato vitivinicolo in aumento per Fontanarosa
to riguarda il vino sfuso: «Non è più sinonimo di quantità e poca qualità come accadeva in passato - afferma Digiorgio - ma un modo economico e veloce per avere in tavola un buon prodotto da consumare
tutti i giorni». Va per la maggiore l'Aglianico: «Ce lo richiedono anche nella zona del Vulture - dice Digiorgio ad agricultura.it, dove l'Aglianico è di casa. provinciamt@luedi.it
Nova Siri Nuova piazza in città, sicurezza all’asilo e ristrutturazione del centro storico
Bilancio e progetti per il futuro Il sindaco traccia un bilancio del 2009 e illustra i programmi del nuovo anno NOVA SIRI – Delle scelte compiute nel recente passato amministrativo, dell’immediato futuro e di tutte le valutazioni politico-programmatiche che riguardano la città messe in cantiere dall’amministrazione comunale di Nova Siri, si è parlato nei giorni scorsi, durante un incontro voluto dal sindaco, Pino Santarcangelo (in carica dal 2004) e la sua giunta, tenutosi all’interno della sala della Delegazione comunale a Nova Siri Scalo. Una sorta di rendiconto dopo il primo scorcio di legislatura e l’affermazione elettorale di sei mesi fa. Non sono mancati momenti di confronto, anche molto critici con i cittadini e rappresentanti di associazioni che hanno posto alcune domande a chi amministra l’ente municipale. Era presente anche il senatore Cosimo Latronico, coordinatore provinciale del Pdl. «Vi racconto – ha esordito il sindaco di Nova Siri, Giuseppe Santarcangelo – ciò che è venuto fuori da un anno di lavoro di squadra, con gli assessori ed i funzionari che molte volte sono costretti a pranzare alle 15. Anche quest’anno abbiamo rispettato il Patto di stabilità. Siamo tra i comuni virtuosi. Se non lo avessimo rispettato avremmo avuto problemi sia nel fare nuove assunzioni che nel progettare il 2010. Dico subito che taglieremo alcune spese, tra cui quelle delle fontane situate nelle zone
La sede del Comune di Nova Siri
servite dall’acquedotto». Poi si lascia andare ad alcune anticipazioni. «Indiremo –ha spiegato – un concorso di idee per la chiesa e per la piazza a Nova Siri marina. Abbiamo inoltre 600 mila euro a disposizione dai fondi Pois; una parte serviranno per la messa in sicurezza della
scuola materna, mentre 306 mila saranno impiegati nel centro storico per ristrutturare il vecchio asilo per farci un centro sociale strutturato. Realizzeremo la sede del Distretto sanitario tra via Orazio e Viale della Libertà. Abbiamo inoltre ricevuto un finanziamento dal ministero degli Interni, grazie all’inter-
vento del senatore Cosimo Latronico, per installare impianti di videosorveglianza nel comune, al fine di garantire maggior sicurezza a tutti i nostri cittadini. Spero di poter annunciare entro l’anno, di aver ricevuto le somme per il dissesto idrogeologico, e poi per mettere in sicurezza i torrenti fluviali che attraversano il nostro comune». Santarcangelo ha elencato anche altre iniziative, quali «L’intervento al cimitero con l’appalto per 90 loculi e l’esternalizzazione del servizio di illuminazione votiva - poi - l’asilo nido dato in appalto ad una ditta di Rotondella - ed ancora - la scelta del disability manager per concepire scelte che vadano bene a tutti». Santarcangelo, infine, ha preannunciato «Quattro progetti per il tirocinio formativo ad altrettanti laureati e l’assunzione d un ingegnere e di un geometra». Anche una battuta sul caro Tarsu che grande scalpore ha destato, tariffa aumentata del 13% con retroattività al 2009. «Eravamo partiti con un aumento del 27% - ha concluso Santarcangelo – poi grazie a fondi rivenienti dalle contravvenzioni siamo scesi al 13%. Non ho mai promesso a nessuno che non avrei aumentato le tasse. Le pago anch’io. Se la differenziata funzionerà, potremo ridurle». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Stigliano Ferita lievemente una persona
Rissa in piena notte nel circolo privato fra quattro uomini STIGLIANO - Potrebbe esserci una donna alla base del litigio scoppiato sabato notte in un bar di Stigliano e che è tre giorni di prognosi (per lesioni al volto e ferite lievi all amano destra) ad un uomo di Stigliano. L’allarme ai carabinieri della stazione, è arrivato intorno alle 3 della notte quando uno dei quattro uomini coinvolti nella rissa all’interno di un circolo privato, si è rivolto alle forze dell’ordine per chiedere il loro intervento. Al loro arrivo, gli uomini dell’Arma hanno dovuto interrompere la rissa che era ancora in corso e nella quale erano coinvolti quattro uomini. Le indagini ancora in corso in queste ore dovranno stabilire la causa del litigio e l’esatta identità delle persone coinvolte. Toccherà ai carabinieri valutare, in questo senso, la responsabilità di coloro che erano presenti al momento della rissa che ha portato al ferimento dell’uomo. provinciamt@luedi.it
Pomarico Affidati gli incarichi per redigere il piano di protezione civile
Piano regolatore, si va avanti POMARICO - Il piano regolatore avanza. Con molta calma, ma anche tenendo bene presente ogni novità imposta dalle leggi che periodicamente vanno ad aggiornare il da farsi. Sembra insomma su questo temacisi stiaindirizzandodinuovo sulla buona strada. L'aggiornamento per cittadine e cittadini è arrivato giovedì scorso, durante la riunione del consiglio comunale, quando l'assessore ai Lavori Pubblici, Domenico Salerno, ha risposto a un consigliere che «Sono stati affidati gli incarichi per provvedere alla stesura del piano di Protezione civile e la regimentazione delle acque». A questo punto la cittadinanza «Dovrà attendere che siano messi apuntoquesti strumenti-havoluto aggiungere il sindaco Casolaro. A questo punto, si potrebbe aggiungere, cittadine e cittadini per l'ennesima volta dopo anni dovranno
aspettare che alcuni strumenti siano predisposti prima di poter entrare a diretto contatto con almeno una bozzadipiano. Aitecnici,dunque,il tempo della consulenza. Pomarico, va specificato, è fra questi centri abitati che attualmente non possono contare suuna linea guidache parli sia d'edificazione che di sviluppo possibile o di progresso pensabile. Il punto di vista politico, d'altronde, consente un'omologazione per vari aspetti. Sul tema della tutela dei “centri storici”, sia centrosinistra che centrodestra saranno pronti a parlare di salvaguardia e di rivitalizzazione.Ma sonoaltri glielementispecificisuiquali cisaràdacapire meglio al momento della definizione finale dello schema. Sarà necessario osservare, dunque, particolare attenzione ad evitare di costruire dove il rischio idrogeologico non lo permette. E, il fattore sottosuolo, si
sa, è una delle condizioni vitali e al tempo stesso più dolorose per Pomarico e per chi in paese vive. Nunzio Festa Una panoramica di Pomarico e a sinistra: il Comune proviciamt@luedi.it
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Matera e provincia 11
Lunedì 11 gennaio 2010
Domenica 11 gennaio 2010 Lunedì 11 gennaio 2010
Il programma stabilito dal Coordinamento EDA ( Educazione Permanente per gli Adulti) prosegue incontrando le Istituzioni allo scopo di far conoscere i loro compiti e le loro funzioni ai cittadini. Dopo il Sindaco Ing. Santarsiero, i corsisti dell'Unitre di Potenza hanno incontrato il Prof. Vito De Filippo, Governatore della Regione Basilicata, affollando la Sala Congressi e seguendo con particolare interesse la dotta conversazione tenuta dall'Illustre Ospite. Il Governatore è stato ricevuto dal Dr. Aprea, Presidente dell'Unitre di Potenza, e dalla Prof.ssa Ligrani, Segretaria del Coordinamento EDA. Il Prof. De Filippo ha parlato degli aspetti generali dell'ordinamento regionale, precisando che per conoscerlo bene bisogna far riferimento, soprattutto, alla legge costituzionale 1/1999 ed alla legge costituzionale 3/2001 che hanno fortemente innovato il Titolo V della Costituzione. Dopo le riforme costituzionali, ogni regione costituisce, pur all'interno dell'ordinamento generale della Repubblica, un ordinamento a sé, con un livello di differenziazione che è destinato nel tempo a dilatarsi sempre di più. Le Regioni sono state create quaranta anni fa: coincide la data con i 150 anni dell'Unità d'Italia. La nostra è stata istituita nel 1970. Il primo Presidente Regionale è stato il Prof. Vincenzo Verrastro che ha avuto la capacità di fondare i caratteri pregnanti dell'Ente grazie alle sue grandi qualità. La Regione Basilicata per anni è stata un modello da imitare. Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha citato l'esempio della nostra Regione in un suo testo di recente pubblicazione. Gli Organi Regionali so-
L'Unitre incontra il governatore
no: a) il Consiglio, b) la Giunta, c) il Presidente della Giunta. Le funzioni essenziali di questi Organi sono indicate secondo lo schema classico: il Consiglio= potere legislativo; la Giunta= potere esecutivo; Presidente della Giunta= vertice dell'Esecutivo e Capo della Regione quale rappresentante dell'Ente. Il Presidente in particolare, oltre alle funzioni di rappresentanza esterna, dirige la politica della Giunta e ne è interamente responsabile. La sua posizione di vertice monocratico è sottolineata dal fatto che la Costituzione ne prevede l'elezione a suffragio universale diretto, corredata dall'importante potere
esclusivo di nomina e revoca dei membri della Giunta (art, 122.5 Cost.); la Giunta regionale è, dunque, un organo collegiale, ma con un vertice espresso direttamente dai cittadini elettori. Per quanto riguarda la ripartizione delle competenze legislative, è l'art. 117 cost. a disciplinare la potestà legislativa non più solo delle Regioni, ma anche dello Stato. Il testo riformato nel 2001 ha realizzato l'inversione dell'ordine delle competenze legislative: a differenza del vecchio testo è lo Stato ad essere titolare di competenze enumerate, mentre le Regioni sono gli Enti territoriali a competenze residuali e perciò genera-
li. L'art.117 cost. prevede : A) art.117.2 materie di competenza statale, definita competenza esclusiva, nelle quali solo lo Stato è abilitato a legiferare; B) art.117.3 materie di competenza regionale, definita competenza concorrente, nelle quali spetta allo Stato fissare i principi fondamentali della materia, vincolanti per il legislatore regionale, e alle Regioni il potere di dettare norme di dettaglio (rapporti internazionali e con l'UE delle Regioni; commercio estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione; ricerca scientifica; salute; alimentazione; sport; protezione civile; governo del territorio; porti ed aeroporti; grandi reti di trasporto e di navigazione; comunicazione; produzione; trasporto e distribuzione nazionale di energia; previdenza integrativa; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali; casse di risparmio, rurali e credito regionale; C) art.117.4 materie di competenze residuali regionali, individuate per sottrazione rispetto a quelle espressamente previste, in quanto spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato. La legge regionale soggiace
Incomprensione, incomunicabilità e vuoto interiore
LE CAUSE DELLE SEPARAZIONI E DEI DIVORZI “C'era una volta…. evissero felici e contenti per tutta la vita”. Sono queste le parole che danno inizio e concludonole favoleche siraccontano ai bambini, storie piacevoli a lieto fine, che fanno immaginare un mondo dove il male viene annientato e il bene e la giustizia trionfano sempre.Anch'io vorrei iniziare allo stesso modo, ma per trattare un tema molto scottante, quello del vertiginoso aumento delle separazioni e dei divorzi nei paesi più industrializzati del mondo.“C'era una volta la famiglia unita, composta da padre, madre e figli, dove ognuno svolgeva il suo ruolo con dignità, onestà e rispetto reciproco, dove c'erano solidi principi morali che non venivano messi in discussione, ma accettati con la consapevolezza che ogni sacrificio, ogni gioia, ogni dolore, condivisi insieme, servissero a rafforzare quell'unione basata sull'amore. Ma poi, nemici insidiosi, figli cattivi del progresso, sono intervenuti a portare scompiglio nella famiglia, minandone le fondamenta e facendone vacillare i principi d'ordine morale ed etico…” Tra il secondo e il terzo millennio molte cose sonocambiate. Lasocietà delbenessere ha spostato l'interesse verso le cose materiali: la ricchezza, il potere, il piacere, il divertimento, favoriti in questo dai Mass Media, che fanno apparire tutto facile e lecito. Non ci si accontenta più di avere un ruolo nella società, ma si vuole di più: si vuole emerge-
re, ci si vuole realizzare. L'egoismo ha preso il sopravvento e i rapporti con gli altri sono finalizzati solo al raggiungimento dell'obiettivo prefissato, mentre le persone care, quelle che hanno bisogno di affetto e di tempo dedicato a loro, sono sempre più trascurate. Altre volte è l'insoddisfazione, la noia, la vita senza progetti per il futuro a dare aridità al rapporto coniugale. Insomma l'incomprensione, l'incomunicabilità, il vuoto interiore sono le cause scatenanti delle fratture nell'ambito della coppia. Che le separazioni e i divorzi siano in continuo aumento in quest'ultimo decennio, lo conferma un'indagine Istat, dalla quale emerge che in Italia, rispetto al 1995, le separazioni hanno avuto un incremento del 57,3% e i divorzi del 74%; nel 2005 le separazioni sono state 82.291 e i divorzi 47.036. La tendenza a ricorrere alla separazioneo al divorzio non è però uniforme sul territorio nazionale: nel 2005 al Nord si sono rilevati6,2 tassidi separazione e 4 di divorzi ogni 1000 coppie coniugate, contro 4,2 tassi di separazione e 1,8 di divorzi nel Mezzogiorno.La crisiconiugalecoinvolge sempre più frequentemente anche le unioni di lunga durata. Mentre prima, infatti, l'età media dei mariti che chiedevano il divorzio era compresa tra i 40 e i 49 anni e delle mogli tra i 30 e i 39, da qualche anno a questa parte si sta verificando una tendenza che negli Stati Uniti è già in atto dagli anni
Ottanta, vale a dire il cosiddetto grey divorce, il divorzio di chi ha i capelli grigi. Uno studio condotto da Paola Beffa Negrini, del servizio di Psicologia Clinica dell'Università Cattolica di Milano e dall'avvocatessa matrimonialista Silvia Cecchi di Firenze, indicava già nel 2005 che le cause dell'aumento dei divorzi in tarda età sono sostanzialmente tre: una maggiore longevità, che al momento del pensionamento fa sentire il desiderio di godere dei benefici che il maggior tempo libero mette a disposizione; la recente disponibilità di farmaci, che aumentano il desiderio sessuale, per cui ci si sente ancora efficienti e capaci di instaurare nuovi rapporti con donne giovani e compiacenti; infine una maggiore indipendenza economica delle donne. Secondo un recente sondaggio, a prendere la decisione di separazione o di divorzio in età avanzata, sono proprio le donne che, una volta sistemati i figli, decidono di sfuggire al peso, a volte anche alla violenza del coniuge, non certo per instaurare un nuovo legame, ma solo per una maggiore tranquillità e serenità. Tornando ora alla mia storia “C'era una volta la famiglia unita….” Vorrei tanto poter concludere affermando che, alla fine, quei figli cattivi del progresso sono stati annientati e che tra i coniugi è tornata la serenità, ma, in questo modo, racconterei solo una favola. Antonia Ligrani
a tre limiti: il rispetto della Costituzione, i vincoli derivanti dall'Ordinamento Comunitario, gli obblighi internazionali. Le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa ( art. 119 cost.), dispongono di un proprio patrimonio. Le risorse ordinarie delle Regioni sono di diverse origini: tributi ed entrate proprie, compartecipazione al gettito di tributi erariali, entrate derivanti da un fondo perequativo costituito con legge statale per garantire una distribuzione delle risorse finanziarie in funzione di perequazione tra i territori la cui capacità fiscale pro capite è più bassa. Sono previsti ulteriori trasferimenti dello Stato a favore di determinati enti regionali per specifiche finalità. Queste previsioni costituzionali sono le parti della riforma del titolo V necessarie per dare corpo alle nuove dimensioni dell'autonomia regionale. Il Presidente dopo aver parlato della Regione come Ente e dopo aver trattato il tema del Federalismo, si è soffermato sulle riforme precisando che il lavoro della Regione non sempre è conosciuto a fondo, per cui i giudizi ( positivi o negativi ) sono sempre approssimativi : le aziende sanitarie sono state ridotte da cinque a due, le Comunità Montane da quattordici sono state ridotte a
sette, sono stati eliminati molti enti subregionali. Nei prossimi anni avremo bilanci in ordine. Il Presidente De Filippo ha poi parlato della Legge regionale sulla disciplina delle Associazioni di promozione sociale : con la Legge regionale n° 40 del 13 novembre 2009 la Regione Basilicata si è adeguata alla Legge nazionale n°383 del 2000 che fa il giusto distinguo tra Associazionismo di Promozione Sociale finora non riconosciuto ufficialmente e Volontariato. Saranno istituiti gli Albi regionali nei quali le Unitre della Basilicata dovranno iscriversi per ottenere tutti i benefici previsti dalla Legge 383. La nostra Associazione Nazionale è già iscritta nel Registro Nazionale presso il Ministero della Solidarietà Sociale. E' seguito un ampio dibattito con numerose domande da parte dell'affollata platea, soprattutto sulla disoccupazione giovanile. Il Presidente ha dato puntuali risposte a tutti e si è congratulato con i corsisti dell'Unitre per la loro attenta partecipazione. Ha rivolto infine numerosi elogi alla nostra Università per l'importante ruolo che svolge da tanti anni in tutta la Regione Basilicata con le sue ventotto Sedi, contribuendo alla crescita culturale e sociale del territorio. Silvio Aprea
NASCE A NOVA SIRI UNA NUOVA SEDE L'anno 2010 è iniziato in maniera proficua per l'Università delle Tre Eta' di Basilicata, che non solo ha aumentato il numero degli iscritti, ma si è arricchita di una nuova Sede, la ventottesima per la precisione, alla quale siamo felici di dare il benvenuto. Parliamo della Sede Unitre di Nova Siri, comune della Basilicata con oltre 6.500 abitanti ,in provincia di Matera. La cittadina sorge sulla costa ionica ed ha origini antichissime fondata dai coloni greci. La colonizzazione greca in occidente incominciò nella seconda metà del secolo VIII a.C. Nel Golfo di Taranto gli Achei del Peloponneso settentrionale occuparono le sponde della Basilicata e fondarono Siri e Metaponto. I promotori di questa iniziativa culturale sono stati il Senatore Chiurazzi, persona colta e di grande umanità sempre dimostrata nei suoi innumerevoli impegni sociali, il quale ha compreso che cultura e formazione non sono concetti astratti ma strumenti che aiutano a sentirci integrati nel nostro tempo ed il Prof. Nicola Longaretti che da tempo sognava di realizzare questa opportunità in favore dei suoi concittadini., nonchè molti professionisti e rappresentanti di categorie locali. Grazie alla cultura infatti ci teniamo attivi e consapevoli, scoprendo anche attitudini che non immaginavamo di avere o interessi che pensavamo assopiti. Chi come me lavora quotidianamente alla realizzazione del progetto Unitre ,non finisce di stupirsi dell'au-
tentico amore per tutto ciò che riguarda la conoscenza che caratterizza i suoi frequentanti. E' questa componente che ha reso l'Unitre una proposta di grande attualità, vicina alla persona ,perché pronta a rispondere in modo adeguato alle aspettative di chi con umiltà ed entusiasmo ha sete di sapere. Per realizzare tutto ciò il giorno 3 gennaio 2010 si è riunita nella Sala riunioni del COR. FOR del Comune di Nova Siri l'Assemblea dei Soci Fondatori che, come prevede il nostro Statuto, ha costituito la nuova Sede Unitre. I Responsabili risultati eletti sono: Presidente Prof. Nicola Longaretti, Vice Presidente Sig. Francesco Mastropietro, Direttore dei Corsi Prof.ssa Bavila Maria Luigia, Vice Direttrice dei Corsi Prof.ssa Bloise Carmela, Segretaria Sig. Rosa Dragonetti,Tesoriere Avv.to Anna Maria Rinaldi . Auguriamo buon lavoro a tutti. Redazione UNITRE
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SETTIMANA DI PIOGGE SPARSE E NEVE SUI MONTI Oggi possibili deboli nevicate in Appennino oltre gli 800 metri, piogge altrove. Parziale miglioramento martedì. Maltempo tra mercoledì e giovedì mattina. Precipitazioni sparse anche tra venerdì e sabato, con neve oltre i 1200 metri. CONTRARIAMENTE a quanto comunemente si ritiene, il riscaldamento climatico e l'allungamento della stagione di crescita delle foreste subalpine producono probabilmente un minore assorbimento di CO2. Lo afferma un nuovo studio dell'Università del Colorado. I ricercatori hanno trovato che, sebbene una minore copertura nevosa all'inizio della primavera possa favorire effettivamente l'allungamento della fase vegetativa, essa riduce anche la quantità di acqua disponibile per le foreste nel periodo successivo dell'estate e dell'autunno riducendone di fatto lo sviluppo e la crescita e quindi la capacità di annullare la CO2. La neve infatti è molto più efficace della pioggia nel fornire acqua alle piante. Se un clima più caldo porta più pioggia, ciò non può però compensare la perdita della capacità di assorbimento del carbonio dovuto alla diminuzione della copertura nevosa. Nel corso dello studio si è infatti verificato che anche nella tarda stagione di crescita, tra settembre e ottobre, il 60% dell'acqua contenuta nei campioni di fusti e di semi raccolti da alberi subalpini lungo il Front Range del Colorado deriva dello scioglimento della neve primaverile. Come nelle previsioni, il fine settimana appena concluso è trascorso all'insegna del maltempo su gran parte della Basilicata. Vento, pioggia e neve hanno imperversato in particolare sul settore tirrenico ed appenninico (oltre 100 mm di accumulo tra Rotonda e Viggianello); fenomeni invece più isolati ed intermittenti hanno interessato il Materano, Melfese e l'area jonica (circa 15 mm sul Metapontino). La neve è caduta abbondante sul versante Ovest del Pollino, sul Sirino e sul Monte Alpi. 50-60 cm di neve fresca oltre i 1500 metri anche tra la Sellata, il Vulturino e la Montagna Grande di Viggiano. Sono in piena tutti i fiumi della regione ad eccezione del Bradano. La nuova settimana proporrà condizioni meteo-climatiche tipiche della seconda decade di gennaio. Le temperature resteranno basse, ma comunque in linea con i valori medi; ci saranno piogge in pianura e nevicate sui monti oltre gli 800-1000 metri. Andando con ordine, oggi un corpo nuvoloso in arrivo dalla Spagna porterà deboli fenomeni sparsi soprattutto lungo il Tirreno e l'Appennino. Deboli nevicate si avranno in montagna sopra gli 800 metri. Domani andrà meglio, con gli ultimi fenomeni sull'area appenninica durante il mattino. Per mercoledì è atteso un nuovo peggioramento. Una depressione si farà strada da Ovest portando pioggia e neve in Appennino oltre i 9001000 metri. Breve intervallo giovedì, poi tra venerdì e sabato giungerà una nuova perturbazione con piogge in trasferimento dal Tirreno allo Jonio. La domenica sarà fredda ma con più sole. Lunedì: Nuvolosità irregolare già dal mattino su tutta la Basilicata, con deboli precipitazioni sparse inizialmente solo sul settore tirrenico ed appenninico. I fenomeni potranno assumere anche carattere nevoso oltre gli 800-900 metri. Nel pomeriggio qualche precipitazione raggiungerà anche il Materano ed il Metapontino. Temperature stazionarie, venti moderati da Ovest, mari molto mossi. Martedì: Cielo parzialmente nuvoloso con schiarite localmente anche ampie. Si avranno ancora deboli precipitazioni tra la mattinata ed il primo pomeriggio sul Melandro, il Marmo-Platano, la Val d'Agri. Fenomeni in attenuazione tra il pomeriggio e la sera. Locali banchi di nebbia compariranno nella notte. Temperature stazionarie o in lieve aumento, venti deboli variabili, mari sempre mossi. Mercoledì: A metà settimana ci saranno parziali schiarite sul Metapontino, il Lavellese e l'area jonica, con assenza di fenomeni. Nubi in progressivo aumento altrove con piogge sparse e rovesci in trasferimento nel pomeriggio dal Lagonegrese alla Val d'Agri ed al Potentino. Neve in Appennino. Temperature in lieve aumento, venti moderati di Libeccio, mari generalmente mossi. Giovedì: Nuvoloso o molto nuvoloso in mattinata su tutta la Basilicata con precipitazioni diffuse anche se intermittenti. Dal pomeriggio, a partire dal settore tirrenico, si faranno strada parziali schiarite. Ultimi fenomeni in serata solo sull'area jonica. Temperature in ulteriore lieve aumento, venti in rotazione da Ovest/Nordovest di intensità moderata, mari sempre mossi o molto mossi. Venerdì: Poco nuvoloso in mattinata su tutta la regione. Con il trascorrere delle ore, però, una nuova perturbazione si farà strada a partire dal settore tirrenico. Già dal pomeriggio le prime piogge interesseranno il Lagonegrese e la Val d'Agri; ancora poche nubi e nessun fenomeno invece sul Materano e sull'area jonica. Temperature stazionarie o in leggero aumento, venti moderati da SW. Sabato: Molte nubi sulla Basilicata per l'intera giornata. Non mancheranno le piogge sparse e le nevicate in montagna oltre i 12001300 metri. Dal pomeriggio, a partire dal Lagonegrese e dalla costa tirrenica, si farà strada un generale miglioramento. Ultimi fenomeni in serata sul Materano, Vulture e settore jonico. Temperature in lieve calo, venti in rotazione a Nordovest, mari mossi. Domenica: Ancora nuvole in mattinata sul Materano, VultureMelfese e costa jonica con qualche residua precipitazione. Nuvolosità parziale altrove ma con spazi soleggiati via via più ampi. Ulteriore generale miglioramento tra il pomeriggio e la sera. Temperature minime stazionarie, massime in lieve calo; venti moderati da Nord/Nordest; mosso il Tirreno, molto mosso lo Jonio. Giuseppe Pomarico
Class-action: è l’ora di metterla alla prova Dal primo di gennaio 2010 la classaction all’italiana può essere (finalmente) messa alla prova. La possibilità di fare cause di gruppo è stata lungamente attesa e la nostra Unione si è battuta con forza per ottenerla: si tratta di uno strumento utile, almeno in teoria, ad ottenere il risarcimento dei danni collettivi, cioè quelli procurati ad un gran numero di consumatori a causa di un medesimo comportamento scorretto. Insomma, sulla carta, una straordinaria opportunità che il legislatore mette a disposizione dei consumatori troppo spesso offesi dalle scorrettezze del mercato. Non possiamo tacere alcuni evidenti limiti dell’attuale art. 140-bis del Codice del consumo, macchiato profondamente dai reiterati emendamenti promossi dalla lobby confindustriale (per maggiori dettagli vai alla pagina sulla “class-action”).
Pur con questa consapevolezza, però, la norma va utilizzata, cercando di coglierne le potenzialità, con acume e realismo, mirando ad azioni accessibili e realizzabili in tempi brevi, per dare all’opinione pubblica la prova della concreta utilità delle azioni di classe. E non solo: anche per sperimentare questa “class action”, per comprenderne i limiti e per sottoporre al legislatore gli opportuni correttivi. Nell'utilizzare questo strumento sarà bene far leva sul senso di responsabilità di tutte le parti in causa (imprese, rappresentanti dei consumatori, magistratura, autorità di vigilanza e mezzi di informazione) perché le azioni di classe siano occasione di un serio confronto nella prospettiva di riequilibrare la debolezza dei cittadini, troppo spesso traditi dallo strapotere del mondo imprenditoriale. Senza cedere alla tentazione delle speculazioni: sembra già essersi scatenata
una insensata corsa alle cancellerie dei tribunali per sbandierare questa o quella azione. Così, i soliti amanti dell’effetto annuncio tentano di farne uno strumento mediatico e giustizialista deviando dalla sua reale funzione che pure dovrebbe essere correttamente intesa non solo nel senso di sanare una debolezza dei consumatori, ma anche per la sua capacità di preservare la lealtà del mercato a beneficio delle aziende sane, competitive e rispettose dei diritti dei consumatori.
Occorre una autorità dell'acqua
Non si paga il trattamento di bellezza in caso di recesso
Con le tariffe dell’acqua i Comuni continuano a fare i furbi, stante l’assenza di una Autorità dell’acqua che li faccia rigare dritti. Molti applicano ancora il “quantitativo minimo”, cioè fanno pagare agli utenti una quantità minima di acqua, anche se non hanno consumato neanche un litro. Quantità minima per modo di dire, perché può arrivare fino a 180 metri cubi annui, quanta ne consuma normalmente una famiglia di tre persone. Bisogna ricordare che con la deliberazione 52/2001 il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha abolito il “minimo garantito”in attesa del trasferimento delle competenze all’ente gestore designato nell’Ambito territoriale ottimale, Ato”. Nessun Comune è esonerato dalla disapplicazione del minimo. Se le somme addebitate sono maggiori di quelle liquidabili in proporzione ai consumi effettivi (certificati dalle periodiche letture dei misuratori), si può citare il Comune davanti al giudice di pace.
E’ inefficace la clausola contrattuale con la quale gli istituti di bellezza o di cure estetiche pretendono il pagamento dell’intero importo del trattamento anche quando il cliente presenta una disdetta immediata del contratto. E’quanto ha stabilito una sentenza del Tribunale di Bolzano in una causa patrocinata dal Centro europeo dei consumatori che aveva preso le difese di alcune consumatrici le quali avevano sottoscritto un contratto con l’istitutodibellezza“Figurellainternational”.Dopoaverfirmato il contratto, le consumatrici avevano dato una disdetta presso che immediata, ma in base a una clausola contenuta nello stesso contratto avevano ricevuto un’intimazione di pagamento per l’intero importo del trattamento non usufruito, che ammontava fino a 3000 euro. Il Tribunale di Bolzano ha però ritenuto questa clausola in contrasto con l’articolo 1469/bis del Codice civile, considerandola vessatoria sia perché determina un palese squilibrio di obblighi a sfavore del consumatore, sia perché l’entità del danno sopportato dall’istitutodi bellezzaacausadelrecesso delconsumatoredeveessere provatoenonautorizzaautomaticamente la richiesta dell’intero importo del trattamento.
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Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Finanziaria,più aiuti a chi perde il posto In arrivo nuovi sussidi e facilitazioni per l’indennità di disoccupazione di SERGIO D’ONOFRIO ROMA - Sussidi più alti per i collaboratori, integrazioni contributive ai licenziati che si rioccupano e condizioni più facili per l'indennità di disoccupazione. Sono questi i principali interventi messi in campo dalla Finanziaria 2010 nel settore della previdenza. Si tratta di misure mirate a rendere più efficaci gli aiuti varati l'estate scorsa con la legge anticrisi. UNA TANTUM AI COLLABORATORI Se nel 2010 restano senza lavoro i collaboratori saranno più tutelati. L'indennità una tantum sale dal 20% al 30% del reddito conseguito l'anno precedente, fino a un massimo di 4.000 euro. I lavoratori a progetto ne potranno beneficiare se sono senza contratto da almeno due mesi e hanno lavorato con un solo committente ricavando un reddito tra 5.000 e 20.000 euro. Si attenua anche il requisito contributivo per accedere alla prestazione. Sono sufficienti un mese di contributi nell'anno in cui presenta la domanda e almeno tre mesi nell'anno precedente. Come per il passato sono esclusi dall'indennità gli iscritti alla gestione separata che svolgono un attività di tipo occasionale, di vendita porta a porta e i i titolari di partita Iva. INDENNITA' DI DISOCCUPAZIONE Quest'anno sarà più facile ottenere dall'Inps l'indennità ordinaria di disoccupazione. Vediamo perché. Finora il sussidio è stato concesso a chi al momento della domanda pote-
Cassa integrazione
Un lavoratore, mentre si trova in Cassa Integrazione Guadagni ordinaria, può effettuare lavoro retribuito? C. COLOMBO - MATERA No. Infatti, se un lavoratore in Cassa integrazione svolge contemporaneamente attività retribuita senza averlo prima comunicato alla Sede Inps competente, decade dal diritto alla prestazione. In caso di comunicazione preventiva, invece, la prestazione è sospesa per la durata dell'attività lavorativa.
La data della pensione
Il 18/11/2012, quale lavoratore dipendente, maturerò 40 anni di contribuzione, mentre il 3/1/2013 compirò 56 anni. Quando potrò andare in pensione? D. ZARRILLO - BALVANO Il primo aprile 2013.
Abbuono per i figli
Sono una lavoratrice dipendente di 52 anni con due figli già maggiorenni. Comincio anch'io a pensare alla mia futura pensione. Mi hanno detto che per ogni figlio avuto, per noi donne, c'è un abbuono di sei mesi per il calcolo della pensione. S. COSTANTINO -POTENZA L'agevolazione, cui lei fa riferimento, esiste ma interessa le sole lavoratrici che hanno iniziato un rapporto di la-
Ma scattano più controlli contro l’evasione Da gennaio scattano nuove regole per il riconoscimento dell'invalidità civile. L'Inps diventa il fulcro dell'intero settore e avrà anche il compito di intensificare i controlli per scovare i furbi che usufruiscono di assegni e indennità senza averne diritto. Tutto ciò non inciderà in alcun modo sui diritti degli invalidi veri che da questo mese percepiranno anche qualcosa in più. Le prestazioni sono state infatti adeguate al costo della vita con la stessa percentuale (0,7% )prevista per le pensioni dell'Inps e degli altri enti previdenziali. Assegni e pensioni di inabilità -------------------------------------Gli invalidi totali e parziali , i sordomuti e i non vedenti hanno diritto ad un assegno mensile che dal 1° gennaio passa da 255,13 a 256,67 euro al mese. Per i ciechi assoluti l'importo è leggermente più alto e sale da 275,91 a 277,57 euro al mese. La pensione non spetta se l'invalido ha un reddito personale (quello del coniuge non conta) che supera i seguenti importi: a) 15.154,24 per gli invalidi civili totali, i sordomuti e i ciechi civili b) 4.378,12 per gli invalidi civili parziali e per l'indennità di frequenza ai minori invalidi civili. Dal 1° gennaio sono aumentate anche le indennità di accompagnamento con una percentuale del 3,69%,corrispondente alla differenza delle retribuzioni contrattuali degli operai dell'industria registrate negli ultimi due anni. Le indennità salgono così a 480,47 euro per gli invalidi totali e a 783,60 euro per i ciechi assoluti. Maggiorazione sociale --------------------------Anche gli invalidi totali, ciechi e sordomuti possono contare sulla maggiorazione fino a 580 euro che dal 1° gennaio 2010 è salita a 597,41 euro al mese al mese. Ne possono beneficiare coloro che hanno almeno 60 anni di età e un reddito annuo che non supera i 7.766 euro se vivono da soli o di 13.116,22 euro se coniugati. va far valere un doppio requisito dato da un'anzianità assicurativa di almeno due anni. Questo significa che il primo contributo settimanale contro la disoccupazione deve risalire ad almeno due anni indietro(104 settimane). Inoltre era necessario un anno di contributi (52 settimane) nel biennio precedente. Questo secondo requisito era in genere più difficile da superare perché si teneva conto solo dei contributi versati
voro successivamente al 1° gennaio 1996 (e rientrano nel calcolo contributivo della pensione). Si tratta di una novità, introdotta dalla legge di riforma del 1995, che prevede, in caso di maternità, un "bonus", ossia un anticipo rispetto all'età minima di accesso al pensionamento, di 4 mesi (non di sei, come le hanno riferito) per ogni figlio, sino ad un massimo di un anno.
Gli anni come collaboratrice
Sono una signora di 55 anni, compiuti a marzo, ed ho 30 anni di contributi come dipendente nell'industria alimentare e 2 anni lavoro come colf presso la famiglia di un medico (25 ore settimanali). Per questa mia situazione, voglio porre due domande: 1) gli anni come "colf" sono utili al raggiungimento della pensione di vecchiaia? 2) La futura pensione sarà calcolata sulla base degli ultimi 10 anni antecedenti l'età pensionabile dei 60 anni (7 da colf più 3 da dipendente di azienda)? C. PARISI - TURSI Le risposte sono affermative
come lavoratore dipendente. Ora le regole sono meno rigide. La soglia minima delle 52 settimane può essere raggiunta considerando validi, fino a un massimo di 13 settimane, anche i contributi versati come collaboratore e lavoratore a progetto. INTEGRAZIONE CONTRIBUTIVA La pensione non ne soffre se dopo il licenziamento il lavoratore si rioccupa con uno stipendio più basso. Per favorire il reimpiego di soggetti che percepiscono l'indennità di mo-
per entrambe le domande.
Mobilità e altri redditi
Quando un lavoratore è in mobilità può fruire di altri redditi? In caso positivo, quale è l'importo massimo di questi affinché non condizionino o possano far revocare l'indennità? A. LOPATRIELLO - MONTALBANO J. L'indennità di mobilità viene sospesa quando l'interessato è assunto con contratto a tempo determinato o a tempo parziale. Cessa la sua corresponsione nel caso in cui l'interessato: a) viene cancellato dalle liste di mobilità; b) viene assunto con contratto a tempo pieno e indeterminato; c) intraprende una attività autonoma; d) raggiunge il diritto alla pensione di vecchiaia, o diventa titolare di pensione di anzianità o anticipata, ovvero di pensione di inabilità o di assegno di invalidità senza aver optato per l'indennità di mobilità.
Invalidità
bilità e altri assegni a sostegno del reddito viene concesso un contributo figurativo per colmare la differenza di retribuzione. Di questa facilitazione può usufruire chi ha versato almeno 35 anni di contributi e accetta un uno stipendio di almeno il 20% più basso di quello percepito in precedenza. L'integrazione contributiva è riconosciuta a domanda fino alla data di maturazione del diritto a pensione ma non oltre la data del 31 dicembre 2010.
definitiva
Sono titolare di un assegno di invalidità INPS, divenuto definitivo. Continuo a lavorare come dipendente e fra non molto raggiungerò 40 anni di contribuzione. Ho 61 anni. Vorrei sapere se, nei miei confronti, continuerà ad essere operata la trattenuta, prevista per i pensionati che lavorano. E. MANCINI - TRICARICO La legge finanziaria 1999 (n° 448/98) stabilisce che i trattamenti di invalidità, liquidati con almeno 40 anni di contributi, sono interamente cumulabili con i redditi da lavoro dipendente ed autonomo. La stessa norma valeva per i pensionati di anzianità fino al 31 dicembre 2008.
Reddito all’estero
Mio fratello, artigiano elettricista, ha conseguito la pensione di anzianità nel 2007, secondo i requisiti allora in vigore. Subito dopo si è trasferito a Nizza, città natale della moglie, dove ha continuato la sua attività. Recentemente, gli è venuto un dubbio. Ai fini
della trattenuta parziale sulla pensione, abolita da gennaio 2009, avrebbe dovuto comunicare all'INPS (cosa che non ha fatto) anche il reddito conseguito all'estero? G.Z. - LAGONEGRO Sì, avrebbe dovuto comunicare anche quei redditi. Lo prevede espressamente una circolare INPS del 2003. Consiglio di rivolgersi ad un Ente di Patronato per comunicare alla Sede INPS, che ha in carico la sua pensione, l'errore commesso, chiedendo, nel contempo e se lo ritiene opportuno, un pagamento rateale dell'indebito.
Gestione separata
Vorrei sapere, a causa delle contrastanti risposte ricevute, se gli iscritti alla gestione separata dei lavoratori parasubordinati (collaboratori a progetto) devono versare i contributi all'Inps rispettando un minimale di reddito come i lavoratori autonomi, oppure sul reddito effettivamente prodotto. M. NOLE - STIGLIANO
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686
In breve Colf, oggi i versamenti I datori di lavoro domestico devono prepararsi a tornare alla cassa. Oggi scade il termine entro il quale vanno versati all'INPS i contributi per il trimestre ottobre-dicembre 2009. Si ricorda che le ore lavorate nel trimestre si calcolano partendo dalla domenica (primo giorno) al sabato successivo (ultimo giorno). Se l'ultimo giorno del mese non è sabato bisogna fermare il conteggio a quello precedente. Per il trimestre ottobre-dicembre 2009 si va da domenica 27 settembre a sabato 26 dicembre per un totale di 13 settimane visto che nel periodo considerato cadono 13 sabati.
Pensioni aumento ridotto Scala mobile con conguaglio negativo per 18 milioni di pensionati. Con le circolari di fine anno Inps e Inpdap hanno confermato che l'aumento dello 0,7% sarà accompagnato dal recupero di quanto attribuito in più in via provvisoria nel 2009. Lo scarto dello 0,1% sarà recuperato dall'Inps sulle prime due rate del 2010. Per gli importi fino a 6 euro la trattenuta sarà effettuata integralmente sulla rata di gennaio. Ai pensionati del pubblico impiego l'Inpdap farà il conguaglio in unica soluzione sulla rata di gennaio. I contributi si pagano sul reddito effettivamente prodotto, entro un massimale che varia ogni anno e che viene reso tempestivamente noto dall'INPS. Per il 2009, esso è stato determinato in 42.069 euro.
Condizioni per il riscatto
A mio fratello, funzionario di una grossa azienda lucana, mancano circa 5 anni per raggiungere i 40 di contributi. E' nato nel 1955. Ho saputo che dal 1/1/2008 vi sono condizioni migliori per i riscatti (pagamento in 10 anni senza interessi). Queste condizioni valgono anche per i meno giovani ? Nel 2007 ha fatto domanda per riscattare 2 anni di specializzazione, per i quali non ha ancora ricevuto risposta. Potrebbe "far decadere" questa domanda ed accedere con una domanda successiva alle condizioni più favorevoli oppure la domanda del 2006 è ormai vincolante? F. PERILLI - POTENZA No, quella domanda non è vincolante. Può infatti rinunciare alla domanda del 2007 e formularne una nuova per beneficiare della rateazione decennale. Tenga conto che l'onere varierà, nel senso che pagherà qualcosa in più, avendo ora un'età maggiore.
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Lunedì 11 gennaio 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Lovatti, l’urlo della Bawer Prima Divisione
Potenza battuto e mortificato Proteste per gli arbitraggi e Palazzi chiede di riprocessare il club da pagina 17 a 23
Seconda Divisione
Finalmente il Melfi torna a sorridere e si gode la doppietta di Guazzo da pagina 24 a pagina 29
Serie D
Francavilla cade in casa col Pianura Pisticci ai box, un Matera sciupone non va oltre il pari ad Ostuni da pagina 30 a pagina 33
Basket A e B Dilettanti
L’amaro day-after della Publisys La Corporelle si esalta al PalaPergola La Bbc Bernalda ritrova il sorriso da pagina 42 a pagina 45
Volley
L’Asci Giocoleria deve arrendersi al Napoli nonostante il vantaggio di 2-0 Colpo esterno della Nicodemo Lauria a pagina 46
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Sport
Lunedì 11 gennaio 2010
Serie
A
Risultati e classifica Bologna-Cagliari
0-1
Fiorentina-Bari
2-1
Genoa-Catania
2-0
Inter-Siena
4-3
21’ st Matri
19ª giornata Marcatori
25’ pt Barreto, 38’ pt Mutu, 29’ st Castillo 36’ pt Mesto, 26’ st Sculli 18’ pt Maccarone, 24’ pt Milito 36’ pt Sneijder, 37’ pt Ekdal 20’ st Maccarone, 43’ st Sneijder 48’ st Samuel
Juventus-Milan
29’ pt Nesta, 27’ st e 43’ st Ronaldinho
0-3
Livorno-Parma
2-1
Napoli-Sampdoria
1-0
Palermo-Atalanta
1-0
Roma-Chievo
1-0
Udinese-Lazio
1-1
23’ pt Tavano, 17’ st C. Lucarelli 23’ st Dzemaili 26’ st Denis
25’ st Cavani (rigore) 1’ pt De Rossi
16’ pt Floccari, 27’ pt Di Natale
Prossimo turno
20ª giornata 17/01/2010 ore 15
Atalanta-Lazio Bari-Inter (16/01 ore 20,45) Cagliari-Livorno (16/01 ore 18) Chievo-Juventus Fiorentina-Bologna Milan-Siena Napoli-Palermo (ore 20,45) Parma-Udinese Roma-Genoa Sampdoria-Catania
INTER MILAN JUVENTUS NAPOLI ROMA FIORENTINA PALERMO PARMA CAGLIARI BARI GENOA SAMPDORIA CHIEVO LIVORNO LAZIO UDINESE BOLOGNA CATANIA ATALANTA SIENA
45 37 33 33 32 30 30 28 27 27 27 26 24 21 20 19 16 15 13 12
19 14 3
2 41 17 10 8
2
0 22 11 9
6
1
2 19 6 24 +6
18 11 4
3 31 19 9
6
1
2 17 12 9
5
3
1 14 7 12 +1
19 10 3
6 32 25 10 5
2
3 16 12 9
5
1
3 16 13 7
-6
19 9
6
4 29 24 9
6
3
0 15 7 10 3
3
4 14 17 5
-4
19 9
5
5 30 24 9
7
0
2 15 8 10 2
5
3 15 16 6
-5
18 9
3
6 25 17 9
6
1
2 13 6
9
3
2
4 12 11 8
-6
19 8
6
5 24 21 10 6
4
0 14 7
9
2
2
5 10 14 3
-9
19 8
4
7 24 26 9
6
1
2 12 7 10 2
3
5 12 19 -2 -9
18 8
3
7 28 23 9
4
2
3 18 14 9
4
1
4 10 9
5
-9
18 7
6
5 22 17 9
6
2
1 14 4
9
1
4
4
8 13 5
-9
18 8
3
7 32 32 9
6
2
1 22 15 9
2
1
6 10 17 0
-9
19 7
5
7 22 27 9
5
4
0 16 6 10 2
1
7
6 21 -5 -11
19 7
3
9 20 21 9
3
2
4 11 11 10 4
1
5
9 10 -1 -13
19 6
3 10 13 24 10 4
2
4
9 10 9
2
1
6
4 14 -11 -18
19 4
8
7 15 18 10 3
3
4 10 10 9
1
5
3
5
18 5
4
9 20 24 9
5
2
2 15 10 9
0
2
7
5 14 -4 -17
18 4
4 10 17 26 9
4
1
4 12 13 9
0
3
6
5 13 -9 -20
19 3
6 10 17 28 9
2
3
4
7 10 10 1
3
6 10 18 -11 -22
18 3
4 11 15 28 9
1
3
5
8 14 9
2
1
6
19 3
3 13 21 37 10 2
3
5
9 16 9
1
0
8 12 21 -16 -27
8
-3 -19
7 14 -13 -23
12 RETI: Di Natale (2 rig) (Udinese) 11 RETI: Milito (2 rig) (Inter) 9 RETI: Matri (1 rig) (Cagliari); Gilardino (Fiorentina); Totti (3 rig) (Roma) 8 RETI: Etòo (2 rig) (Inter); Hamsik (1 rig) (Napoli); Pazzini(Sampdoria); Maccarone (1 rig) (Siena) 7 RETI: Trezeguet (Juventus); Floccari (2 rig) (Lazio, 4 con il Genoa); Pato (Milan); Quagliarella (Napoli) 6 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Barreto (1 rig) (Bari); Nenè (1 rig) (Cagliari); Martinez (1 rig) (Catania); Borriello, Ronaldinho (3 rig) (Milan); Cavani (1 rig), Miccoli (1 rig) (Palermo) 5 RETI: Adailton (Bologna); Mesto (Genoa); Balotelli (Inter); Amoruso (2 rig) (Parma); De Rossi (Roma); Mannini (Sampdoria); Floro Flores (Udinese) 4 RETI: Di Vaio (2 rig) (Bologna); Jeda (2 rig) (Cagliari); Mascara (3 rig) (Catania); Marcolini (1 rig), Pellissier (Chievo); Crespo, Palladino (1 rig) (Genoa); Sneijder (Inter); Amauri (Juventus); Danilevicius (Livorno); Bojinov, Paloschi (Parma); Calaiò (Siena) 3 RETI: Valdes (1 rig) (Atalanta); Meggiorini (Bari); Osvaldo, Zalayeta (Bologna); Morimoto (Catania); Pinzi (Chievo); Jovetic (1 rig), Marchionni, Mutu, Vargas (Fiorentina); Sculli (Genoa); Maicon, Stankovic (Inter); Camoranesi, Diego, Iaquinta (Juventus); Cruz (1 rig)(Lazio); C.Lucarelli (Livorno); Huntelaar (1 rig), Nesta, Seedorf (Milan); Denis, Lavezzi, Maggio (Napoli); Budan (Palermo); Perrotta, Vucinic (Roma); Cassano (Sampdoria)
Napoli travolgente: dodici risultati utili di fila JUVENTUS MILAN
0 3
JUVENTUS (4-4-1-1): Manninger 5; Grygera 4.5, Cannavaro 5, Chiellini 6, Grosso 5; Salihamidzic 5 (15' st Del Piero 5), Felipe Melo 4.5, Poulsen 5 (19' st De Ceglie 5), Marchisio 5; Diego 5.5; Amauri 5. In panchina: Chimenti, Zebina, Legrottaglie, Tiago, Immobile. Allenatore: Ferrara 5 MILAN (4-3-3): Dida 6; Abate 6, Nesta 7, Thiago Silva 7, Antonini 6; Gattuso 6 (20' st Flamini 6), Pirlo 6.5, Ambrosini 6.5; Beckham 6, Borriello 6 (40' st Huntelaar sv), Ronaldinho 7. In panchina: Storari, Kaladze, Jankulovski, Favalli, Inzaghi. Allenatore: Leonardo
GENOA CATANIA
2 0
GENOA (4-3-3): Amelia 6; Papastathopoulos 6, Biava 6, Bocchetti 6, Criscito 6.5; Mesto 7 (33'st Crespo 6), Milanetto 6.5, Juric 6; Palacio 6 (42'pt Zapater 6), Suazo 6.5 (37'st Tomovic sv), Sculli 7. In panchina: Scarpi, Moretti, Esposito, Modesto. Allenatore: Gasperini 6.5 CATANIA (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 6, Silvestre 6, Bellusci 4.5, Capuano 5.5; Izco 5.5, Carboni 5.5, Biagianti 6 (16'st Plasmati 6); Mascara 6 (30'st Terlizzi 5.5), Martinez 5.5, Llama 5.5 (30'st Morimoto). In panchina: Campagnolo, Potenza, Moretti, Ledesma. Allenatore: Mihajlovic ARBITRO: Rosetti di Torino 6
6.5 ARBITRO: Damato di Barletta 6 RETI: 29' pt Nesta, 27' st Ronaldinho, 43' st Ronaldinho NOTE: Serata fredda, terreno in cattive condizioni. Spettatori: 23.000 circa. Angoli: 9-8 per il Milan. Ammoniti: Poulsen, Ambrosini, Amauri. Recupero: 2'; 3'. TORINO - Una grande serata per il Milan che rifila una sonosra sconfitta alla Juventus. Neppure mezz’ora e la squadra di Leonardo passa con Nesta abile a sfruttare un errore della difesa bianconera. Nel secondo tempo si scatena Ronaldinho (doppietta): il Milan è a meno otto dall’Inter. RETI: 36'pt Mesto, 26'st Sculli NOTE: pomeriggio freddo, terreno in buone condizioni. Spettatori: 18mila circa. Espulso al 29'st Bellusci per doppia ammonizione. Al 40'st espulso Mihajlovic per proteste. Ammoniti: Sculli, Carboni, Milanetto, Criscito, Suazo. Angoli: 5-1 per il Catania. Recupero: 1'; 4' GENOVA - Il Genoa supera 20 il Catania e riscatta il pesante 5-2 subito nel turno dell’Epifania contro il Milan. Al 36' il Genoa sbloccava il punteggio: cross dalla sinistra di Criscito e deviazione di testa vincente di Mesto. Al 42' annullato per fuorigioco un gol di Palacio. Nella ripresa al 26' cross dalla destra di Mesto e colpo di testa vincente di Sculli.
LIVORNO PARMA
BOLOGNA CAGLIARI
0 1
BOLOGNA (4-3-1-2): Viviano 6; Raggi 6, Moras 5.5, Portanova 5.5, Lanna 6; Casarini 6 (26'st Mingazzini), Guana 6, Mudingayi 6 (36'st Gimenez 6); Adailton 5; Di Vaio 5 (34'st Marazzina 6), Zalayeta 6 In panchina: Colombo, Britos, Bombardini, Vigiani Allenatore: Colomba 5.5 CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6; Dessena 5, Lopez 6.5, Astori 6, Agostini 6; Biondini 6, Conti 5.5 (9'st Parola 6.5), Lazzari 6; Cossu 6.5; Larrivey 5 (18'st Jeda 7), Matri 6.5 (33'st Nenè sv) In panchina: Vigorito, Ariaudo, Marzoratti, Barone. Allenatore: Allegri 7
NAPOLI SAMPDORIA
1 0
NAPOLI (3-4-3): De Sanctis 6.5; Campagnaro 6.5, Cannavaro 6, Grava 6; Maggio 6, Gargano 6.5, Pazienza 6, Aronica 6.5; Hamsik 5.5, Quagliarella 6 (45' st Cigarini sv), Lavezzi sv (22' pt Denis 7). In panchina: Iezzo, Rinaudo, Contini, Zuniga, Datolo. Allenatore: Mazzarri 6 SAMPDORIA (4-4-2): Castellazzi 6.5 (5' st Fiorillo 5.5); Zauri 5.5, Gastaldello 6, Lucchini 6.5, Ziegler 5.5; Semioli 5.5 (32' st Pozzi sv), Palombo 5.5, Poli 6.5, Mannini 5.5 (34' st Padalino sv); Pazzini 5, Cassano 6. In panchina: Accardi, Tissone, Rossi, Bellucci. Allenatore: Del Neri 6
2 1
LIVORNO (3-5-2): De Lucia 6; Diniz 6, Rivas 5.5, Knezevic 6.5; Raimondi 6, Filippini A. 6, Mozart 6, Bergvold 5.5, Pieri 6 (32' pt Vitale 6); Tavano 6.5 (22' st Danilevicius 6), Lucarelli 6.5 (43' st Candreva sv). In panchina: Benussi, Modica, Simeoni, Cellerino. Allenatore: Cosmi 6. PARMA (5-3-2): Mirante 5.5; Zaccardo 6, Lucarelli A. 6, Paci 5.5, Panucci 5.5, Antonelli 6 (30' st Castelli-
ARBITRO: Pinzani di Empoli 6 RETE: 21'st Matri. NOTE: pomeriggio freddo, terreno in discrete condizioni. Angoli: 3-2 per il Bologna. Ammoniti: Zalayeta, Guana, Conti, Parola, Raggi. Recupero: 0'; 4'. BOLOGNA – Il Bologna gioca, crea e spreca, così il Cagliari con il minimo sforzo ottiene il massimo risultato, espugnando il “Dall’Ara” con il solito Matri (nono gol), bravo a sfruttare una delle poche occasioni che i sardi riescono a costruire nei 90'. Il gol arriva al 21' e di fatto taglia le gambe agli emiliani, incapaci di mettere in piedi una reazione degna di questo nome. ARBITRO: Rizzoli di Bologna 6 RETE: 26' st Denis NOTE: Pomeriggio piovoso, terreno non in buone condizioni. Spettatori: 50.000 circa. Angoli: 4-3 per il Napoli. Ammoniti: Campagnaro, Zauri, Gargano, Ziegler. Recupero: 1'; 5'. NAPOLI - “El Tanque” Denis piega la Sampdoria e permette al Napoli di portare a 12 la serie di risultati positivi (Mazzarri ancora imbattuto). Per i blucerchiati di Gigi Del Neri un’altra sconfitta in trasferta. A preoccupare il Napoli l'infortunio di Lavezzi al 20' del primo tempo, ma proprio il sostituto del “Pocho”, Denis, risolve la partita e fa felice Mazzarri e il popolo azzurro.
ni sv); Dzemaili 7, Lunardini 6 (14' st Amoruso 6.5), Galloppa 6.5; Paloschi 5 (14' st Bojinov 5.5), Biabiany 5.5. In panchina: Pavarini, Zenoni, Dellafiore, Budel. Allenatore: Guidolin 6. ARBITRO: De Marco di Chiavari 6. RETI: 23' pt Tavano, 17' st C. Lucarelli, 23' st Dzemaili. NOTE: giornata fredda e piovosa. Poco più di seimila gli spettatori, di cui circa duecento ospiti. Terreno di gioco in sufficienti condizioni. Angoli: 6-6. Ammoniti: Rivas, Lunardini, Dzemaili e Paci. Recupero: 2'; 4'.
FIORENTINA BARI
2 1
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 7; De Silvestri 6, Kroldrup 6, Felipe 6.5, Pasqual 6.5; Montolivo 7, Donadel 6 (25'st Castillo 5); Santana 6.5, Mutu 6.5 (30'st Gobbi 6), Jorgensen 5; Gilardino 6. In panchina: Avramov, Dainelli, Natali, Carraro, Babacar. Allenatore: Prandelli 6. BARI (4-4-2): Gillet 6.5; A. Masiello 6, Ranocchia 6.5 (6'st Belmonte 6), Bonucci 6.5, Parisi 6; Alvarez 6.5, Donati 6, Almiron 6.5 , Rivas 6.5 (14'st Gazzi 6); Meggiorini 6.5, Barreto 6.5 (30'st Kamata 5). In panchina: Padelli, Allegretti, Antonelli, Greco. Allenatore: Ventura 6. ARBITRO: Gervasoni di
UDINESE LAZIO
1 1
UDINESE (4-4-2): Handanovic 6; Basta 5, Zapata 6, Domizzi sv (14'pt Coda 6), Lukovic 6; Isla 6.5, Sammarco 6 (26'st Siqueira 6.5), Inler 6.5, Pepe 5.5 (28'st Sanchez sv); Floro Flores 6, Di Natale 6.5. In panchina: Belardi, Cuadrado, Lodi, Corradi. Allenatore: De Biasi 6. LAZIO (3-4-3): Muslera 7; Siviglia 6, Stendardo 6, Radu 6; Lichtsteiner 6, Firmani 6, Baronio 6 (37'st Brocchi sv), Kolarov 6.5; Rocchi 5.5 (16'st Mauri 5), Floccari 6.5, Zarate 5. In panchina: Berni, Diakite, Scaloni, Inzaghi, Makinwa. Allenatore: Ballardini 6. ARBITRO: Bergonzi di Ge-
PALERMO ATALANTA
1 0
PALERMO (4-3-1-2): Sirigu 6.5; Cassani 6, Kjaer 6, Bovo 6.5 Balzaretti 6; Nocerino 6,5 (44' st Bertolo sv), Liverani 6, Migliaccio 6; Simplicio 6 (10' st Pastore 6.5); Cavani 6.5, Budan 6 (1' st Succi 6). In panchina: Rubinho, Goian, Melinte, Hernandez. Allenatore: Rossi 6. ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 6.5; Garics 5.5, Talamonti 6, Peluso 6, Capelli 6; Ferreira Pinto 6.5, Gua-
Mantova 5. RETI: 25'pt Barreto, 38'pt Mutu, 29'st Castillo. NOTE: giornata fredda, spettatori 25.000. Angoli 93 per la Fiorentina. Espulsi al 12'st Almiron per somma di ammonizioni, al 35'st Castillo per fallo da dietro su Kamata. Ammoniti Parisi, Montolivo, Felipe, Donadel. Recupero: 3'; 5'. FIRENZE – La Fiorentina ha vinto, ma il Bari non ha demeritato. Il momento topico si è verificato quando sull'11 (gol di Barreto e pareggio di Mutu) i pugliesi hanno perso Ranocchia per infortunio, hanno colpito il palo con Meggiorini e poi hanno perso Almiron, espulso. È entrato Castillo che ha segnato e si è fatto espellere. nova 6.5. RETI: 16'pt Floccari, 27'pt Di Natale. NOTE: pomeriggio freddo, terreno in discrete condizioni, spettatori 15.000. Ammoniti: Stendardo, Lichtsteiner, Inler, Kolarov, Firmani. Angoli: 7-1 per l’Udinese. Recupero: 1', 4'. UDINE – Due nobili decadute si dividono la posta in palio nel tentativo di uscire dalle zone calde della classifica. Nell’ultima di andata, Udinese e Lazio non vanno oltre l’1-1 al “Friuli”, risultato che è frutto del botta e risposta tra bomber (Floccari prima e Di Natale poi) e, soprattutto, della paura di perdere altro terreno in un campionato fin qui deludente per entrambe.
rente 6 (34' st Bonaventura sv), De Ascentis 6, Valdes 6 (10' st Ceravolo 6); Doni 6.5, Tiribocchi 6 (38' st Chevanton sv). In panchina: Consigli, Pellegrino, Caserta, Acquafresca. Allenatore: Bonacina 6. ARBITRO: Gava di Conegliano 6. RETI: 25' st Cavani (rigore) NOTE: Giornata di pioggia e sole, terreno allentato. Spettatori: 18.817. Angoli: Espulso: 46' st Garics per doppia ammonizione. Ammoniti: Garics, Talamonti, Tiribocchi, kjaer. Doni. Angoli: 9-6 per il Palermo. Recupero: 1' pt; 5' st.
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16 Sport
Risultati e classifica Andria-Potenza
3-1
Giulianova-Foggia
1-2
19ª giornata Marcatori
pt 8' Sy (A), 14' Porcaro (P); st 8' (rig.), 40' Sy (A) pt 11’ Melchiorri (G), 16’ Mancino (F); st 2’ Burzigotti (F)
VERONA
34
19 8 10 1 23 7
Pescara-Cavese
REGGIANA
32
19 9
TERNANA
31
19 10 1
PESCARA
30
18 7
COSENZA
30
RAVENNA
Post.
Stasera, ore 20:45
Pescina-Cosenza
1-3
marcatori
Portogruaro-Marcianise 0-0 Reggiana-Rimini
3-1
Spal-Ravenna
0-0
Taranto-Ternana
1-0
pt 13’ Alessi (RE); st 2’ Rossi (RE), 16’ Nardini (RE), 48’ Tulli (RI)
st 18’ Corona
Verona-V. Lanciano
2-2
pt 6' Colombo (V), 47' Amenta (L), st 8' Ceccarelli (V), 42' Improta (L)
Prossimo turno
20ª giornata 17/01/10 ore 14.30
Cavese-Verona Cosenza-Giulianova Foggia-Andria Pescara-V. Lanciano Portogruaro-Pescina R. Marcianise-Reggiana Ravenna-Potenza Rimini-Taranto Ternana-Spal
4
4
1 16 7 10 4
6
0
5 32 21 10 7
1
2 21 11 9
2
4
3 11 10 11 -7
8 23 18 9
6
0
3 15 9 10 4
1
5
8
5
-6
9
2 20 13 9
6
3
0 11 3
1
6
2
9 10 7
-6
19 8
6
5 28 23 9
5
4
0 15 6 10 3
2
5 13 17 5
-7
28
18 8
4
6 22 15 8
5
2
1 16 7 10 3
2
5
-6
PORTOGRUARO
28
18 8
4
6 21 17 10 4
4
2
9
6
8
4
0
4 12 11 4 -10
TARANTO
27
19 6
9
4 19 16 10 5
4
1
9
5
9
1
5
3 10 11 3 -12
RIMINI
27
19 8
3
8 18 23 10 6
3
1 13 6
9
2
0
7
V. LANCIANO
25
19 5 10 4 19 24 9
2
3
4
8 17 10 3
7
0 11 7
FOGGIA
21
19 5
7
7 17 24 9
2
4
3
8
8 10 3
3
4
R. MARCIANISE
20
19 5
5
9 21 24 9
2
3
4 11 12 10 3
2
5 10 12 -3 -17
ANDRIA
20
19 5
5
9 18 26 10 5
3
2 10 6
9
0
2
7
8 20 -8 -19
PESCINA
20
19 5
5
9 18 27 10 3
3
4 10 13 9
2
2
5
8 14 -9 -19
SPAL
19
19 3 10 6 17 19 10 1
5
4
6
9
9
2
5
2 11 10 -2 -20
GIULIANOVA
19
19 3 10 6 17 22 10 2
6
2
9
9
9
1
4
4
8 13 -5 -20
POTENZA
19
19 5
4 10 18 28 9
4
2
3 10 11 10 1
2
7
8 17 -10 -18
CAVESE
18
18 3
9
3
4
2 10 10 9
5
4
1
5
9
6 11 15 9
9
0
7
6
0 16 -3
9
8
7
5 17 -5 -12 -5 -12
9 16 -7 -15
5
-4 -18
8 RETI: Piovaccari (Ravenna); Stefani (6) (Reggiana) 7 RETI: Biancolino (Cosenza); Rossi (1) (Reggiana); Corona (1) (Taranto) 6 RETI: Altinier (Portogruaro) 5 RETI: Sy (Andria); Danti (Cosenza); Salgado (2) (Foggia); Improta (3) (Lanciano); Tulli (1) (Rimini); Noviello e Tozzi Borsoi (3) (Ternana); Ceccarelli e Selva (Verona) 4 RETI: Mancino (Foggia); Olivi (Pescara); Catania (Potenza); Tedesco (Real Marcianise); Nardini (Reggiana); Concas (Ternana) 3 RETI: Bernardo E Varriale (Cavese); Bernardi, Fiore e Scotto (Cosenza); Campagnacci (2) e Melchiorri (Giulianova); Sansone e Turchi (Lanciano); Artistico (1), Ganci (1) (Pescara); Choutos (1) e Rebecchi (Pescina); Bocalon e Cunico (Portogruaro); De Cesare (1) Lucenti e Polani (Potenza); Packer e Scappini (Ravenna); Manco, Poziello e Romano (Real Marcianise); Alessi e Temelin (Reggiana); Frara (Rimini); Bazzani, Cipriani e Schiavon (Spal); Correa (Taranto); Berrettoni e Colombo (Verona)
In rete Colombo e Ceccarelli, ma il Lanciano rimonta con Amenta e col centravanti
Il Verona primo a ritmo lento Improta beffa Rafael a tre minuti dalla conclusione e fissa il 2-2 finale VERONA LANCIANO
2 2
Il posticipo a Pescara
VERONA (4-3-3): Rafael 5,5; Cangi 6, Anselmi 5,5, Ceccarelli 6, Bertolucci 6,5 (28' st Campagna sv); Russo 5, Esposito 6, Pensalfini 5,5 (25' st Garzon sv); Ciotola 6,5, Colombo 6, Berrettoni 5,5 (20' st Farias sv). A disp.: Ingrassia, Comazzi, Campisi, Gomez. All.: Remondina 5,5. LANCIANO (4-3-3): Aridità 6; Colombaretti 6, Moi 6, Antonioli 6, Mammarella 5,5; Amenta 6, Di Cecco 6, Sacilotto 6; Improta 7, Colussi 5,5 (31' st Masini sv), Sinigaglia 6,5. A disp.: Cialdini, Coppini, Oshadogan, Di Michele, De Fabritiis, Sansone. All.: Pagliari 6,5. ARBITRO: Vivenzi di Brescia 5,5. RETI: pt 6' Colombo (V), 47' Amenta (L), st 8' Ceccarelli (V), 42' Improta (L). NOTE: spettatori 12317, incasso 89697 euro. Ammoniti Improta, Anselmi, Colombo, Moi, Di Cecco. Angoli 8-4 per il Lanciano. Recupero pt 2'; st 3'. VERONA – E’ un pari dal sapore squisito, quello che il Lanciano coglie al Bentegodi. Ferma l’Hellas capolista, la Virtus, rimontando per due volte, agganciando il 2-2 nelle fasi conclusive, e si porta dietro, tutto sommato, pure qualche celato rimpianto, perché a mostrare il calcio migliore, a Verona, sono proprio i rossoneri. Merito di un Pagliari che lancia subito tra i titolari Sinigaglia, arrivato a inizio settimana, e chiamato a duettare con Colussi, in attacco, mentre sull’altro lato si muove Improta, che sarà il migliore in campo. Sembra approcciare la partita con determinazione, il Lanciano, ma alla prima distrazione viene castigato: è il 6’, quan-
QUI PESCARA. Cuccureddu cambia e torna al passato per via delle assenze. Abbandonato il 4-2-3-1 delle ultime gare del 2009, si torna al 4-4-2 con Zizzari e Artistico in attacco e la coppia mediana Dettori-Tognozzi (entrambi al centro delle trattative di mercato del club). Ultima gara per Romito in difesa: farà coppia centrale con Mengoni. Il centrale è stato girato in prestito al Benevento e martedì sarà in Campania. Fuori Olivi e Coletti per infortunio, Zappacosta è squalificato mentre Verratti sta recuperando da un'operazione al menisco. INDISPONIBILI: Olivi, Coletti, Verratti. SQUALIFICATI: Zappacosta. QUI CAVA DE' TIRRENI. Dei due “nuovi” esordisce solo Radi (il centrocampista Spinelli deve ancora carburare) nel 3-5-2 che Paolo Stringara intende utilizzare per bloccare il Pescara. Fuori Nocerino per squalifica (il capitano è ai margini della prima squadra ed attende d'essere sistemato altrove) e Rapino per infortunio: in difesa terzo gettone da titolare per il '91 D'Orsi. Bacchiocchi ancora nelle vesti del jolly defilato a destra. Ballottaggio in attacco tra Turienzo e Bernardo. INDISPONIBILI: Cruz, Lagnena, Rapino, Spinelli. SQUALIFICATI: Nocerino. Le probabili formazioni: PESCARA (4-4-2): Pinna; Medda, Mengoni, Romito, Petterini; Gessa, Dettori, Tognozzi, Carboni; Zizzari, Artistico. A disp. Prisco, Zanon, Vitale, Bonanni, Berardocco, Sansovini, Ganci. All. Cuccureddu. CAVESE (3-5-2): Russo; Farina, D'Orsi, Cipriani; Bacchiocchi, Scartozzi, Maiorano, Favasuli, Radi; Schetter, Bernardo. A disp.: Pane, Pozza, Bacchi, Carbonaro, Siano, Tarantino, Turienzo. All.: Stringara. ARBITRO: Cafari Panico di Cassino. ASSISTENTI: Sani e Liberti.
Il gol del pareggio di Improta al Bentegodi di Verona
do Ciotola ubriaca la difesa rossonera, serve un assist col calibro a Colombo, che si beve con facilità Aridità prima di depositare in rete. E’ una botta che arriva a freddo e a cui la Virtus cerca di reagire spingendo sulle corsie esterne d’attacco. Punge Improta, ma insistente è Sinigaglia, che al 13’ scodella un gran pallone per Sacilotto: colpo di testa, Rafael è attento e alza la traiettoria. Il Lanciano, comunque, c’è, ribalta l’azione con rapidità, per quanto il campo, in pessimo stato, non agevoli le operazioni. Inoltre, la Virtus deve stare ben attenta a non scoprire il fianco
ai contrattacchi del Verona, che al 19’ non capitalizza una favorevole opportunità perché Cangi ostacola Anselmi, pronto all’incornata, su un traversone invitante di Esposito. Ma il Lanciano può protestare, al 23’, perché il signor Vivenzi non convalida un gol di Improta: per il direttore di gara, prima di calciare, l’esterno rossonero controlla con il braccio, quindi la rete viene annullata e Improta becca pure l’ammonizione. Il dubbio rimane, e intanto è sempre la Virtus a dimostrare di essere più in palla, per quanto il risultato non cambi. Magra consolazione, con
il rammarico di Pagliari che aumenta al 35’: Improta taglia dentro e tira in diagonale, ma gli difetta la precisione. Ancora, al 37’, Sinigaglia gira dal limite, ma Rafael non si fa sorprendere. Il Verona? Aridità viene impensierito da un colpo di testa di Anselmi, al 39’, ma per il resto è guardingo. Il pareggio del Lanciano, così, arriva con merito, al 2’ di recupero: è Amenta a realizzarlo, con un gran legnata su punizione, dai 25 metri, con qualche responsabilità di Rafael. Il primo tempo si chiude con un 11 equo, quando si ricomincia il Verona prova a spingere di
più, ma il Lanciano non perde il senso della propria buona organizzazione di gioco. Sale la pressione, la linea difensiva orchestrata da Pagliari la contiene, ma è un’indecisione di Aridità a costare cara alla Virtus: Esposito calcia una punizione dalla sinistra, il portiere tentenna e Ceccarelli va a segno con una facile incornata. Si riscatta, però, Aridità, al 10’, su una battuta al volo di Ciotola destinata alla rete: miracolo del numero uno del Lanciano. I rossoneri incassano e tentano di riallacciare i fili del discorso, ma non è semplice, perché il Verona
concede poco e gli spazi si fanno più rarefatti e intasati. Pagliari si gioca, alla mezz’ora, la soluzione rappresentata da Masini, che rimpiazza, in avanti, Colussi. Cresce d’intensità la Virtus, nel finale, e costringe l’Hellas a indietreggiare. Ed il pari si materializza al 42’: Improta si incunea in area e beffa Rafael in uscita. Finisce così, il Lanciano non perde l’imbattibilità esterna e legittima ambizioni da playoff: un premio che rispecchia l’andamento della gara e fa dimenticare la batosta patita con la Reggiana, prima della sosta. Matteo Fontana
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Sport 17
Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
Potenza ko ad Andria. decisivo un inesistente fallo di mano
Battuto e mortificato
A sinistra la delusione del Potenza. In alto il gol dell’1-0. A destra il rigore del 2-1 pugliese
ANDRIA POTENZA
3 1
ANDRIA (4-4-2): Spadavecchia 6; Pierotti 6,5, Sibillano 6, Pomante 6, Nicolao 5,5 (19' st Ceppitelli 6); Rizzi 5,5 (30' st D'Allocco sv), Iennaco 6, Paolucci 6,5, Doumbia 7; Anaclerio 6,5 (44' st Ottobre sv), Sy 8. A disp.: Sansonna, Goisis, Sangare, Dionigi. All.: Papagni 6,5. POTENZA (3-5-2): Tesoniero 6; Porcaro 6,5, Taccola 6, Langella 6; Frezza 5,5, Profeta 5,5 (13' st Iraci 5,5), De Simone 6 (19' st Smith 6,5), Berardi 5,5, Lolaico 5,5; Catania 5, Nappello 5 (27' st Chiavaro sv). A disp.: Di Matteo, Barbato, Giannusa, Cicia. All.: Capuano 6 ARBITRO: Di Paolo di Avezzano 5. RETI: pt 8' Sy (A), 14' Porcaro (P); st 8' (rig.), 40' Sy (A). NOTE: spettatori 3600. Ammoniti: Iennaco, Catania, Berardi. Angoli 5 a 4 per l'Andria. Recupero: pt 3'; st 5'. ANDRIA. DI PIU’, onestamente, non si poteva fare. Addirittura per almeno 45’ il Potenza gioca alla pari dell’Andria pur scendendo in campo senza uno straccio di attaccante. E dal rettangolo verde di un Degli Ulivi assolutamente infuocato per la spinta data ai propri beniamini esce fuori una squadra battuta e, soprattutto, mortificata dall’ennesimo torto arbitrale subito. Con tanto di giallo finale, come ha raccontato Capuano negli spogliatoi. Un tocco di spalla di Peppe Lolaico, su un tiro da non più di un metro, è costato un calcio di rigore assai dubbio che ha spianato la strada ai pugliesi per riportarsi in vantaggio. E un Potenza senza nessuna soluzione offensiva (eccettuata quella estrema di mettere Chiavaro centravanti) non poteva fare altro che ingoiare l’ennesimo boccone amaro di una stagione che rischia - improvvisamente - di precipitare anche per il verificarsi di ulteriori eventi. Ma procediamo con ordine. LA PARTITA Uscire dalle sabbie mobili della zona salvezza e ridare serenità ad ambienti provati dalle numerose vicissitudini degli ultimi periodi. La mission del match Andria-Potenza è questa ed a spuntarla è l'Andria con un super Ousmane Sy, autore di una tripletta. Il Potenza di Capuano tenta di salvare il salvabile in una stagione thriller che non accenna a concludere i suoi colpi di scena. La minirivoluzione di inizio calcio merca-
Capuano: l’arbitro ha promesso il rigore Galigani: basta dire che ci vogliono fuori ANDRIA. Dichiarazioni di fuoco al termine del match tra Andria e Potenza da parte ospite che giunge in sala stampa con il suo allenatore Ezio Capuano e denuncia pubblicamente l'atteggiamento del direttore di gara Di Paolo della sezione di Avezzano: “Mi assumo tutta la responsabilità ma il direttore di gara ha detto nel sottopasso tra primo e secondo tempo che avrebbe dato un calcio di rigore nella ripresa per i padroni di casa. Se qualcuno ha già deciso di farci retrocedere basta dirlo - dice imbufalito il tecnico potentino Capuano - siamo in una situazione già di per se complicata ed il Presidente di Lega in settimana si è espresso già sulla nostra situazione ed a me non piace poter combattere partendo già da sconfitti”. Il tecnico del Potenza è un fiume in piena in sala stampa e prosegue le sue dichiarazioni con una breve analisi del match: “Siamo stati migliori dell'Andria nel primo tempo nonostante una squadra giovanissima ma abbiamo mantenuto ordine e rigore tattico. Nella ripresa siamo calati dopo il calcio di rigore ingiuto ha portato via alcuni degli atleti più rappresentativi ma ha visto giungere in Basilicata giocatori pienamente motivati e ricchi di voglia. In difesa le chiavi del pacchetto a tre sono affidate al quarantenne Taccola supportato da Porcaro e Langella. A centrocampo Frezza e Lolaico sulle fasce a sostegno dell'attacco affidato alla fantasia di Catania e del giovanissimo Nappello. Assenza pesante quella di De Cesare. In casa Andria il tecnico Aldo Papagni lancia nella mischia il neo portiere Spadavecchia, proveniente dal Bari, e Nicolao sulla fascia sinistra al posto dell'infortunato capitano azzurro Gigi Di Simone. In attacco Anaclerio
stamente concesso per un fallo di mano inesistente e tanti altri piccoli episodi a noi sfavorevoli. Non tolgo merito alla vittoria dell'Andria che senza dubbio si è mostrata in ottima condizione, ma ritengo - continua Capuano - che non meritiamo un trattamento di questo tipo anche perché a me sembra una retrocessione già scritta”. Poco spazio per conciliare e dichiarazioni al vetriolo che non si concludono: “Mi sento di dire che i risultati non possono già esser scritti a priori soprattutto per chi come noi si ammazza di fatica in allenamento ogni giorno e tenta di fare il suo lavoro nella massima onestà conclude il tecnico del Potenza, Ezio Capuano - se non ci vogliono in questa serie ce lo dicessero anche perché non è corretto nei confronti di tutto il campionato e delle altre squadre di questo girone che sono impegnate nella lotta per la salvezza”. E sulla stessa lunghezza d’onda anche il dg Galigani che ha confermato l’invio delle immagini al designatore Braschi e al presidente macalli: «Basta dirlo se non ci vogliono più».
e Sy supportati da Rizzi e Doumbia sulle fasce. Il Potenza parte subito bene ed i cinque di centrocampo sembrano imbrigliare il gioco andriese in una morsa dura da superare. Ma dopo soli otto giri di lancette la squadra di casa si ritrova subito in vantaggio: Doumbia (imbeccato da anaclerio, dopo una ripartenza sbagliata da Nappello e berardi in superiorità numerica) salta netto sulla fascia Porcaro e serve un assist delizioso per la corrente Sy che di testa non lascia scampo a Tesoniero, anticipato sul primo palo. La formazione lucana non si disunisce e Catania suona la carica per i suoi al 14': calcio di punizione
in zona offensiva palla scodellata al centro e Porcaro di testa supera Spadavecchia con un bel pallonetto rimettendo in parità il risultato. Tre minuti ed identica situazione in favore dei lucani di Capuano ma a colpire di testa è Langella che questa volta vede concludere la corsa della palla di poco a lato. Al 21' è la volta di Doumbia, che servito perfettamente da Rizzi calcia a rete da buona posizione ma la sfera è out. Il Potenza si chiude molto bene e nell'ultimo quarto d'ora e lascia pochissimo spazio all'Andria. Al 37', tuttavia, azione clamorosa e contestata proprio per i padroni di casa: Anaclerio è affossato in area da Taccola ma l'azione prosegue con Rizzi che si fa
respingere un tiro defilato da Tesoniero e sulla successiva respinta è Frezza a liberare da due passi con Doumbia in agguato. Il primo tempo si chiude con Tesoniero abile a respingere in angolo una bella punizione di Rizzi. NELLO SPOGLIATOIO Nel dopo gara Capuano confida in sala stampa di aver sentito l’arbitro della gara, Di Paolo di Avezzano, respingere le proteste dei pugliesi per il fallo su Anclerio di Taccola in area, con la rassicurazione della concessione di un immediato rigore nella ripresa. Circostanza che puntualmente si avvera dopo appena sette minuti. RIGORE-SVOLTA Ed al 7' è calcio di rigore per la squadra di casa. La discesa di Doumbia sulla fascia premia Rizzi che può calciare a rete da posizione centrale con Lolaico sulla traiettoria del pallone. Il primo calcio dagli undici metri per l'Andria in questa stagione è perfettamente trasformato da Ousmane Sy. Il tecnico Capuano corre subito ai ripari ed opera due sostituzioni per dare più consistenza al suo reparto offensivo. In campo il neo arrivo Iraci e l'attaccante Smith. Ma la situazione non cambia e l'Andria rischia in due circostanze di chiudere il match con Anaclerio. Il Potenza passa ad un 3-4-1-2 molto offensivo ed i primi frutti si vedono al 18' quando Smith entra in area e prova una conclusione defilata che Spadavecchia riesce a controllare. Passano dieci minuti di gioco ed ancora l'attaccante mette i brividi alla squadra di casa con una conclusione che termina di poco alta. Ma è la grande giornata di Ousmane Sy e la tripletta giunge puntuale al 40' dopo una grande azione del solito Doumbia ed un primo miracolo di Tesoniero, che involontariamente mette nelle condizioni l'attaccante franco-senegalese di siglare il suo sesto gol stagionale. LE CONCLUSIONI Gara chiusa definitivamente con il Potenza a testa bassa. Le convinzioni di vedersi già appiccicata addosso l’etichetta di “retrocessa” e poi sottoposta al giudizio federale per un’imminente cancellazione pervadono gli spogliatoi. Ma sul campo resta la certezza che senza un attaccante non c’è Capuano che tenga e che il destino, indipendentemente dalle decisioni degli arbitri, possa essere facilmente intuibile. Alfonso Pecoraro Pasquale Massaro
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18 Sport
Le pagelle Buon impatto di Smith. Frezza e Catania, ex in sofferenza
Porcaro finisce in vetrina Il difensore reggino segna e piace sul mercato. Nappello impalpabile TESONIERO (6) - prima dell’intervallo Rizzi lo grazia da due passi, ma Andrea è comunque bravissimo ad intercettarla. Concede il bis su un’insidiosa punizione battuta sempre dall’esterno destro di casa. Smanacciata incerta, però, sul cross di Doumbia da cui nasce il 3-1.
IRACI (5,5) - esterno destro nel 3-4-12 che Capuano disegna inseguendo la rimonta, non fa nulla per farsi notare. DE SIMONE (6) - protegge la difesa senza mai abbandonare la sua mattonella, arretra difensore centrale quando c’è da coprire le sortite in avanti di Taccola. Sacrificato nel momento in cui la necessità diventa attaccare.
PORCARO (6,5) - primo gol tra i professionisti, finalizzatore aereo di uno schema pregevole su punizione dalla trequarti. Resta in mezzo, senza colpe, sul vantaggio andriese. Quando soffre è perchè l’esterno di destra non lo aiuta.
SMITH (6,5) - subito due volte al tiro, prima con una bella percussione centrale, poi dialogando al volo con Frezza. Sarà anche sgraziato, ma lui almeno i movimenti della punta ce li ha. Perché non dargli più fiducia?
TACCOLA (6) - esordio discreto. Attaccante aggiunto sui calci piazzati, con efficaci movimenti da sinistra verso il centro dell’area. Da una sua sponda l’assist che innesca lo stacco vincente di Porcaro. Dietro se la cava con mestiere, ma viene scherzato da Anaclerio sull’azione del tris andriese.
BERARDI (5,5) - con l’assetto iniziale il Potenza dovrebbe avere la superiorità numerica in mezzo, mancano però le idee. Solita gara di sacrificio, arriva anche l’ammonizione. LOLAICO (5,5)-l’Andria per metà primo tempo lo lascia tranquillo sulla sinistra, forse potrebbe spingere un po’ di più contro Rizzi che non pare un fulmine di guerra. Causa il discusso rigore, chiude da interno di centrocampo, soffrendo nell’affanno generale.
LANGELLA (6) - inaspettatamente riproposto da titolare. Al 18’ del primo tempo si allunga benissimo ad intercettare una punizione carica d’effetto, per poco non la butta dentro anche lui. In fase difensiva limita i danni.
CATANIA (5,5) - due pallonate in volto nei primi venti minuti lo stordiscono, il cartellino giallo arriva per un fallo di frustrazione. Questa volta non si rivela ex letale contro Papagni, suo grande estimatore.
FREZZA (5,5) - Capuano lo fa partire a destra, dove la sfida è con Doumbia. Ma nei primi due affondi l’ivoriano genera il cross per il gol di Sy e una conclusione fuori di un soffio. Col passare dei minuti prende le misure, prima di essere spostato a sinistra con l’ingresso di Iraci. Distratto, sente la pressione dell’ex. PROFETA (5,5) - in mezzo regna la confusione, lui ci mette i muscoli che In alto il gol di Porcaro . Qui sopra un contrasto tra Frezza e Nicolao. A destra Smith in azione però non bastano a far uscire la sua partita dall’anonimato.
In alto a sinistra Profeta, a destra Chiavaro nell’insolito ruolo di centravanti. In basso a sinistra un impalpabile Nappello. A destra Frezza nella morsa Qui a destra Berardi contro Paolucci dell’Andria. In alto Catania stretto dalla difesa di casa
NAPPELLO (5) - strutturalmente inadeguato a reggere da solo l’attacco, a metà ripresa diventa trequartista. Il baricentro basso lo renderebbe teoricamente esplosivo se solo le feste non gli avessero lasciato qualche chilo di troppo. Inammissibile, per un ragazzino. Pietro Scognamiglio
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Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
Palazzi presenta il ricorso per revocare la sentenza del “caso-Salernitana”
Riprocessate il Potenza Notifica alla società che sarà difesa dall’avvocato Chiacchio Anche Pellegrino alza la voce ROSARIO PELLEGRINO è abbastanza trafelato quando si presenta in sala stampa per tirare fuori tutto il malumore che ha contraddistinto il dopogara del Potenza. Sotto la lente di ingrandimento, come per il tecnico Capuano, la direzione di gara e l’assegnazione del rigore che ha riportato in vantaggio l’Andria. Ma il discorso di Pellegrino è più ampio: «Non è assolutamente giusto che si penalizzi il lavoro di chi investe soldi e crede nel raggiungimento di certi risultati sportivi. Non metto in dubbio che l’Andria abbia giocato bene e prendo atto che ai pugliesi è stato assegnato il primo rigore dell’anno. Ma non non chiediamo favori arbitrali: vogliamo soltanto che ci siano in campo arbitri che arbitrino con giustizia e non in esecuzione di un disegno già scritto. Non intendiamo certo essere vittime sacrificali di un destino che ci è già stato appiccicato addosso. Il presidente della Lega Macalli, dopo che ha dichiarato certe cose, puntando l’indice nei giorni scorsi contro il Potenza, deve prendere atto di quello che formalmente ci apprestermo a denunciare. Diciamo questo esclusivamente per salvaguar-
SPAL RAVENNA
dare la regolarità del campionato, altrimenti sarebbe meglio che i giochi continuino con 17 squadre, senza scendere più in campo». Il Potenza a fine gara quindi ha già preannunciato una protesta ufficiale in Lega per quel che è accaduto nel sottopasso e per la direzione di gara ma a spegnere gli ardori di fine gara ci pensa il Presidente andriese Musci il quale stigmatizza le parole della dirigenza lucana: “Quando si perde in queste condizioni di classifica è comprensibile esser arrabbiati - ci dice il massimo dirigente azzurro ma credo che le dichiarazioni di Capuano debbano esser ridimensionate perché in ogni gara vi sono delle recriminazioni è la dura vita di chi lotta per la salvezza. Anche alla nostra squadra vi sono stati una miriade di episodi che ci sono andati contro in modo ingiustificato - conclude Musci - ma dichiarazioni così forti non hanno necessità di esistere anche perché creano solo confusione. Quando si parla di regolarità dei campionati, infine, è giusto farlo parlando a 360 gradi di tutto il campionato e di tutto quello che accade durante un torneo”. p.m. sport@luedi.it
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SPAL (4-4-2): Capecchi 6; Ghetti 6, Zamboni 7, Lorenzi 6,5, Cabeccia 5,5; Schiavon 6,5, Migliorini 5,5 ( 1’st Quintavalla 6), Bedin 6, Rossi 5,5 ( 26’ st Laurenti 6); Cipriani 5,5, Bazzani 7 ( 40’ st Valtulina sv). A disp.: Righetti, Bortel, Gallerani, Marongiu. All. Notaristefano 6. RAVENNA (4-4-2): Anania 6; Rizzo 6, Ferrario 7, Fasano 6,5, Sabato 6; Toledo 5,5, Cavagna 6 ( 33’ st Giordano sv), Sciaccaluga 6,5, Packer 5,5 ( 21’ st Rossetti 6); Piovaccari 5, Scappini 5,5 (32’ st Gerbino Polo sv). A disp.: Rossi, Basso, Biserni, Fonjock. All. Esposito 6. ARBITRO: Barbiero da Vicenza 6. NOTE: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. 3000 circa gli spettatori con oltre 400 tifosi ravennati al seguito. Ammoniti Lorenzi, Scappini, Cavagna. Recupero: pt 1’; st 5’. Angoli 6-4 per il Ravenna. FERRARA - La ripresa di campionato dopo la sosta invernale offre subito una sfida interessantissima con Spal e Ravenna che si affrontano al “Paolo Mazza” di Ferrara. Diverso il morale e la situazione di classifica per le due squadre: se il Ravenna occupa l’ultimo posto utile per l’ingresso ai playoff e appare lanciato verso le posizione di graduatoria alta, la Spal occupa mestamente il penultimo posto della classifica dopo un deludentissimo girone di andata. Sorprende, rispetto alle anticipazioni della vigilia, l’assenza in panchina tra i padroni di casa, di Bracaletti, Centi e Cazzamalli. Una scelta ben precisa da parte
“UN ATTO DOVUTO”. E’ il commento, abbastanza lapalissiano, della dirigenza del Potenza presente ad Andria, per reagire con fermezza alla notizia più scontata di questo mondo. Stefano Palazzi, il capo della Procura Federale della Figc, ha presentato ricorso contro la sentenza emessa dalla Commissione Disciplinare Nazionale il 7 agosto 2008 su Potenza-Salernitana. Un’azione posta in essere a poche ore dalla scadenza del termine utile (sarebbe accaduto oggi). Un ricorso per revocazione di quella decisione che, allo stato di quei fatti, non fu appellata. Il sopraggiungere di elementi nuovi, nella fattispecie le indagini della magistratura ordinaria, ha imposto a Palazzi di chiedere una cancellazione di quella sentenza e un rifacimento del processo a carico della squadra lucana e di quella campana. Ma il ricorso di Palazzi è stato notificato, oltre alle due società, anche a Giuseppe Postiglione e Pasquale Giuzio. Infatti, ricordiamo che dopo l’indagine della Procura Federale tesa a smascherare un presunto illecito compiuto dalle due società per favorire la vittoria della Salernitana, che si vide aprire le porte per la B, il Potenza fu pesantemente multato e penalizzato di tre punti, la Salernitana fu assolta, mentre i due dirigenti ebbero rispettivamente sei e nove mesi di squalifica. Contro quella decisione e in virtù degli atti che la Procura sportiva ha ottenuto da quella ordinaria, Palazzi ha chiesto di riaprire il processo: in particolare per il ritrovamento dopo la sentenza di documenti decisivi che non si potevano produrre nel processo. Elementi, appunto, che sono quelli che hanno portato il giudice per le indagini preliminari di Potenza, Pavese, ad accettare le richieste del pm della Dda, Basentini, e a trarre in carcere Postiglione e Giuzio. Palazzi, qualche giorno dopo l’arresto di Postiglione, si recò in visita da Colangelo, procuratore capo di Potenza, proprio per uno scambio di carteggio. E il massimo inquirente del calcio
Il Procuratore capo della Procura federale Stefano Palazzi durante il processo per Potenza-Salernitana
italiano era soprattutto interessato a far venire alla luce quanto non gli riuscì dinanzi alla Commissione Disciplinare Nazionale, ossia un passaggio di soldi dopo la partita del 27 aprile 2008. Stando alle testimonianze raccolte, la consegna dei soldi (si parla di 150 mila euro) avvenne a Foggia, sull’autostrada, tra Postiglione e Luca Evangelisti che, a questo punto diventa un personaggio chiave per la riapertura del processo. Eppure il dirigente della Pro Vasto, ad oggi ancora agli arresti domiciliari, non è parte in causa di questo processo (e non vi potrà rientrare se non attraverso la prova certa della sua responsabilità nella commissione del fatto –e tale circostanza deve essere di-
mostrata dalla Procura) e questo evidentemente non è di poco conto per il teorema della difesa che il Potenza ha affidato all’avvocato Edoardo Chiacchio e che punta proprio a far respingere la richiesta federale. Mercoledì ci sarà un summit in sede per capire il da farsi e iniziare a preparare le proprie memorie difensive anche se, orientativamente, non si potrà andare di nuovo a un processo (sempre se il ricorso verrà accolto – la cosa sembra piuttosto possibile - ) prima di un paio di mesi. A quel punto, anche rispetto a tutto ciò che di aggiuntivo e nuovo riuscirà a produrre Palazzi chiunque verrà chiamato in causa potrà iniziare a tremare. Alfonso Pecoraro
La prossima avversaria dei rossoblù non va oltre il pari
Ravenna in bianco nel derby A Ferrara poche emozioni Il centravanti del Ravenna Piovaccari ha deluso le aspettative della vigilia
di mister Notaristefano che certifica la prossima partenza dei tre nella finestra di mercato attualmente in corso. Ci sono dunque tutti gli ingredienti per una gara intensa, e così è sin dai primi minuti, con le due compagini, scese in campo attuando lo stesso atteggiamento tattico (4-4-2), a dar-
si battaglia soprattutto in mezzo al campo senza creare problemi alle difese. Il Ravenna prova di sovente triangolazioni al limite dell’area venendo fermato dall’attenta retroguardia biancazzurra, mentre i padroni di casa si affidano soprattutto alle ripartenze mancan-
do però di lucidità specialmente nell’ultimo passaggio verso il tandem di punte composte da Bazzani e Cipriani. Dopo 20’ di gioco, nessuna conclusione in porta da ambo le parti e tanto agonismo a caratterizzare la sfida. Alla mezz’ora ecco la prima occasione della partita: Schia-
von taglia bene il campo con un lancio verso Rossi, l’esterno serve Bazzani a centro area che controlla e prova la girata: il portiere ravennate Anania è attento e controlla. Dall’altra parte la risposta romagnola, con Toledo che da buona posizione prova il destro: conclusione sporca e lenta che non preoccupa l’ex Capecchi. Tutto qui, per un primo tempo all’insegna solo di grande equilibrio e agonismo, e di pochissimo altro. Ad inizio ripresa tra le fila dei padroni di casa dentro Quintavalla e fuori Migliorini, con Schiavon che va ad affiancare Bedin nella zona nevralgica del campo. La Spal aumenta il ritmo sin dalle prime battute del secondo tempo, mentre il Ravenna sembra più compassato, a livello di intensità rispetto alla prima parte di gara. Al 15’ conclusione debole e rasoterra dal limite di Piovaccari, Capecchi con qualche brivido controlla in due tempi. La migliore occasione al 20’ è però per la Spal: sugli sviluppi di un corner Bazzani fa da sponda per Cipriani che in scivolata, e a due passi dalla porta di Anania, sfiora con Fasano che mette in corner. Risponde il Ravenna: Cavagna conclude dai 20 metri, bella deviazione in tuffo di Capecchi: sulla ribattuta di Scappini è bravissimo Zamboni a opporre resistenza. Alla mezzora ci prova Bazzani dal limite, palla fuori di un metro. La partita scorre lentamente fino alle ultime battute: ghiotte occasioni in pieno recupero per Schiavon da una parte e Ferrario dall’altra ma il pareggio è il risultato finale più giusto per quanto si è visto. Federico Pansini
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I Lupi interrompono il tabù delle gare esterne. Di Bari autore del vantaggio
Il Cosenza torna a ruggire Splendida vittoria ad Avezzano contro il Pescina: doppietta di Danti PESCINA COSENZA
1 3
PESCINA (4-4-2): Bifulco; Di Berardino, Petitto, Blanchard, Suriano (12 st Choutos); Rebecchi, Ferraresi (38 st Bettega), De Angelis, Cesar; Cipolla (26 st Locatelli),Berra. In panchina: Merletti, Pomponi, Morgante, Laboragine. Allenatore Bonetti. COSENZA (3-4-1-2): Petrocco, Fanucci,Porchia, Di Bari, Bernardi, De Rose, Roselli, Maggiolini, Fiore (40 st La Canna), Scotto (30 st De Pascalis), Danti. In panchina: Galeano, Musca, Giardina, Marsili, Caccavallo. Allenatore: Toscano ARBITRO: Donati di Ravenna MARCATORI: 20 pt Di Bari, 47 pt Cesar; 6 e 32 st Danti NOTE: Giornata fredda, terreno allentato per la pioggia ma in buone condizioni Spettatori 500 circa dei quali una settantina provenienti da Cosenza. Espulsi Blanchard e Cesar. Ammoniti Danti, De Pascalis, Di Berardino. Angoli 8-2 per il Cosenza. Recipero 2 pt, 5 st. AVEZZANO - Prima gara dell'anno per il Cosenza che vince con merito sul campo del Pescina cancellando i dubbi e le amnesie delle partite fuori casa del girone d'andata. Toscano ha ricevuto le conferme che cercava e dunque può insistere con più lena per il resto del torneo. Il suo Cosenza ha le carte in regola per stare con le prime e il gioco premia anche l'allenatore silenzioso ed efficace nelle stanze che contano degli spogliatoi. Cronaca. Il Cosenza parte bene (sostenuto da una settantina di tifosi arrivati nonostante la chiusra del settore ospiti nel
Danti, gran protagonista
freddo dell'Abruzzo) e al sesto minuto Danti calcia alto sulla traversa. All'11 Fiore dopo un fraseggio in "stile Cosenza" arriva la tiro, ma la conclusione è debole e Bifulco controlla senza problemi. Al 14' la prima risposta del Pescina con un tiro a lato di De Angelis. Al 15' è Danti che in area di rigore calcia forte e il pallone viene respinto in corner. Un minuto dopo riprova a farsi vivo il Pescina che fa scorre un brivido ai rossoblù; è Rebecchi a concludere a rete da due pasi su errato disimpegno di Bernardi: Petrocco si supera e respinge. Il Cosenza cerca il gol e lo trova meritatamente al 20. Su uno dei tanti corner di
Fiore, Di Bari si alza più in alto di tutti e fa secco Bifulco. I Lupi dimostrano di meritare il vantaggio una volta trovato il gol. Così al 33' De Rose arriva al tiro da fuori area e solo l'istinto del portiere biancoverde evita la capitolazione. Un minuto dopo Cipolla sfiora il pari calciando alto. Replica di Maggiolini senza esito. Il finale di tempo è sotto il controlllo rossoblù che nel secondo minuto di recupero concedono però un calcio di punizione dal limite al Pescina. Sul pallone va Cipolla che calcia male, sulla ribattuta lo stesso Cipolla si invola in area e viene tirato dalla maglia da Bernardi. Fallo dubbio, non per
l'arbitro che concede il rigore. Cesar fa secco Petrocco spiazzandolo. Si val riposo con il Cosenza che protesta con il direttore di gara. Si materializzano i fantasmi della gare precedenti, ma Danti alla ripresa delle ostilità li ricaccia negli inferi al minuto numero sei. L'attaccante rossoblù, solo in area di rigore, si destreggia bene e in semigirata di destro fa secco Bifulco. Il Cosenza ritorna padrone del campo e Bonetti non trova il bandolo della matassa, pur sbracciandosi dalla panchina. Così solo Cosenza e tanta confusione dei padroni i casa. Al 21' Sandro Porchia calcia dal limite ma la traiettoria intuita da portiere di casa finisce in angolo. Il Pescina perde il controllo dei nervi e perde prima Blanchard che scalcia Danti sotto gli occhi dell'arbitro, poi Cesar (abulico se si esclude il calcio di rigore messo a segno) che a gioco fermo colpisce sempre Danti. Il guardalinee richiama l'attenzione dell'arbitro che estrae il cartellino rosso. In doppia superiotà numerica il Cosenza gioca al gatto col topo e aspetta il Pescina, Così la terza rete si materializza alla prima ripartenza. Corre il minuto numero 31, Fabio Roselli parte palla al piede e divora il campo. Poi serve De Pascalis che calcia, palla repinta, pallone di nuovo al centro per Danti e palla in rete. Gara chiusa. I Lupi maramaldeggiano e Danti potrebbe segnare ancora la rete del poker a due minuti dal termine. C'è tempo anche per l'esordio di Mario La Canna. E' un Cosenza superstar quello visto in -Abruzzo. Toscano giustamente dice di pensare una gara alla volta a partire dal Giulianova. La vetta, intanto, si vede sempre con più chiarezza.
PAGELLE PETROCCO (6) - Esordio ordinato o reattivo con una bella parata d'istinto e qualche uscita che mette sicurezza al reparto. Esulta come un ultras al gol del raddoppio di Danti. FANUCCI (7) - - Gagliardo. Non molla una palla nenache sul tre a uno e pochi minuti dalla fine. Controlla la sua zona con vigore PORCHIA (6,5) - - Difende e attacca, come non si era visto mprima. E' questo il Sandro Porchia che può fare la differenza se collabora alla fase difensiva e poi si propone. DI BARI (7 ) - - Aveva promesso di "vendicarsi col Pescina e ha mantenuto fede all'impegno. Gol e fase difensiva senza sbavature. BERNARDI (6) - - Solita corsa e solito impegno sulla corsia di destra. Nella ripresa meglio che nel primo di muove con decisione per cercare la vittoria. Qualche incertezza in difesa. DE ROSE (6,5) - - Mediana di logica e di quantità. Serve il compagno più vicino, senza fronzoli, va in raddoppio sul portatore di palla, prova la conclusione a rete. Super "polpaccio". ROSELLI (6.5) - - Ripartenza alla Roselli sul gol del 3-1. Lavora bene per la squadra alla ricerca della quadratura della zona mediana. Arretra a gestire la fase di manovra e le ripartenze dei Lupi. MAGGIOLINI (6,5 ) - - Solita intensità e solite incursioni nell'area avvaresaria. Sembra un motorino-diesel a volte senza freni. Migliora ancora. FIORE (6,5) - - Esce tra gli applausi degli spettatori abruzzesi e la dice lunga su quanto giochi bene e come la sua classe cristallina centri poco con questo torneo. Decisivo. LA CANNA (SV) - - Esordio meritato. SCOTTO (6.5) - - Lotta e prende botte per mettere in difficoltà il Pescina e poi proporre soluzioni offensive. Esce stremato. DE PASCLIS (6) - -Si fa notare subito in occasione del gol della sicurezza. Imprevedibile. DANTI (7,5) - - Dantinho prima di tutto. Pressing per tutta la gara, due gol pesantissimi e una voglia matta di stupire e puntare in alto
Spogliatoio La soddisfazione di Toscano
«Vinta con merito» AVEZZANO. E' ovviamente soddisfatto Domenico Toscano. I suoi ragazzi hanno finalmente dimostrato anche fuori casa il proprio valore, raccogliendo un successo importante lontano dallo stadio amico dopo tanto tempo. I tre punti in trasferta, infatti, mancavano ai rossoblu dal lontano 18 ottobre 2009, nel 20 di Potenza. Poi, un pareggio (1-1 a Cava de' Tirreni) e ben tre sconfitte consecutive (Rimini, Ravenna e Taranto). “C'è grande soddisfazione”, commenta in sala stampa il tecnico cosentino. “Oggi la partita non era affatto facile, ma abbiamo saputo vincerla con merito”. La zona playoff ora è lì e il Cosenza non può più nascondersi. Anche se Toscano maschera bene le reali intenzioni del club. “La classifica? Non la guardo proprio. Anzi: ancora non sono a conoscenza dei risultati delle altre squadre. Pensiamo a noi, partita dopo partita. Il resto non conta”. Una grande prova nel complesso, anche se la doppietta di Danti merita un elogio particolare. “Sono cinque anni che alleno questo ragazzo”, spiega Toscano con un visibile orgoglio. “Danti è un ottimo elemento, anche se
Mimmo Toscano e, a sinistra Di Bari
non dimentico il valore di Biancolino”. Poi, dopo l'allenatore, è proprio Domenico Danti a presentarsi in sala stampa, ricevendo i meritati complimenti da tutti gli addetti ai lavori. “Sono contentissimo per la vittoria della squadra”, dice il matchwinner del Dei Marsi. “Siamo venuti qui in Abruzzo per vincere e ci siamo riusciti, questo è l'importante.
Abbiamo iniziato il nuovo anno nel migliore dei modi”. Due reti, tanto movimento e palma di migliore in campo: una giornata da ricordare. “E' chiaro: sono molto felice per i due gol, soprattutto perché sono coincisi con la vittoria del Cosenza. Affrontavamo un avversario forte, perché secondo me il Pescina resta una grande squadra. La verità è che noi siamo stati
più bravi di loro nel fare la partita”. Tante proteste sul rigore del momentaneo pareggio. “Secondo me il rigore non c'era. Comunque va bene così”. Non solo i due gol per Danti, protagonista anche dell'episodio che ha portato all'espulsione di Cesar, la seconda nelle fila marsicane. “In precedenza c'era stato un battibecco tra me e Cesar. Poi, a palla lon-
tana, lui ha continuato a insultarmi, fino a colpirmi con una gomitata allo zigomo destro. L'arbitro ha fatto bene a espellerlo. Comunque sono cose che nel calcio ci sono, ma tutto finisce dentro il rettangolo di gioco. Al termine tutto è passato”. Infine da registrare un attestato di stima verso il Cosenza anche da parte di Dario Bonetti, trainer del
Pescina Valle del Giovenco. “Purtroppo abbiamo pagato a caro prezzo nostre ingenuità, sia su primi due gol (entrambi da corner, ndc), sia sulle due espulsioni. Però va riconosciuto che giocavamo contro una grandissima squadra, molto organizzata e che ha a disposizione giocatori dal tasso tecnico elevatissimo”. Alessandro Cavasinni
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Sport 21
Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
Con il gol di Corona nella ripresa gli ionici stendono la Ternana
Taranto, che exploit La sconfitta costa agli umbri il secondo posto in classifica TARANTO TERNANA
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TARANTO (4-4-2):Bremec 6; Calori 6,5, Viviani 6, Prosperi 6, Bolzan 6,5; Di Roberto 5,5 (26’ st Cuneaz 6), Quadri 6, Giorgino 6 (38’ st Mezavilla sv), Scarpa 6; Innocenti 5,5 (22’ st Cortese 6), Corona 6,5. A disp.: Barasso, Panarelli, Imparato, Russo. All.: Brucato 6,5. TERNANA (4-2-3-1): Visi 6,5; Del Grosso 5,5, Borghetti 6,5, Tedeschi 6, Bertoli 6; Confalone 6, Danucci 6 (36’st Costantini sv); Concas 5,5, Noviello 5,5 (23’ st Alessandro 5,5), Piccioni 5,5 (16’ st Lacheheb 5,5); Tozzi Borsoi 5,5. A disp.: Cunzi, Ricca, Di Dio, Cori. All.: Domenicali 5,5. ARBITRO: Corletto di Castelfranco Veneto 6. RETE: st 18’ Corona. NOTE: spettatori 5.182 per un incasso di 47.045,55 euro. Ammoniti: Quadri, Prosperi, Piccioni, Corona. Angoli 2-2. Recupero: pt 1’; st 6’. TARANTO – Sconfitta evitabile, ma giusta. La Ternana delude nella prima prova del 2010. Il Taranto si impone con un gran gol di Corona, ma certifica il successo con una ripresa particolarmente volitiva. Prova sottotono dei rossoverdi che non riescono mai a dare un’accelerata alla sfida e non reagiscono in modo adeguato
Il guizzo vincente di Corona che vale tre punti pesantissimi per il Taranto
al graffio dei tarantini arrivato al 18’ del secondo tempo. Sconfitta indigesta perché riapre i giochi playoff anche per i rossoblù di casa. Rispetto all’ultima gara giocata contro l’Andria, Domenicali rilancia Danucci (ex rossoblù) e Piccioni dal primo minuto, dando sostanza e corsa al centrocampo. Noviello gioca tra le linee alle spalle della prima punta Tozzi Borsoi. Nel Taranto esordio per l’ala Di Roberto, mentre partono dalla panchina gli altri neo acquisti Cuneaz e Panarelli. Dopo tre mesi si ricompone la coppia d’attacco CoronaInnocenti. Il ritmo non è vertiginoso. Le due squadre preferiscono studiarsi e non affondare subito i colpi. Le fere manovrano con criterio, provando
ad innescare gli esterni. Concas e Piccioni si tengono diligentemente larghi. L’avvio poco propositivo del Taranto aiuta il gioco palla a terra degli umbri. Un’indecisione di Viviani per poco non libera Tozzi Borsoi solo davanti a Bremec. Il movimento di Corona mette un po’ in difficoltà la retroguardia rossoverde. Le prime azioni degne di nota degli ionici recano sempre la firma dell’ex giocatore di Messina e Catania. Del Grosso e Bertoli, invece, tengono bene a bada i diretti avversari Scarpa e Di Roberto. Concas, molto temuto dai padroni di casa alla vigilia, prova ad entrare nel match ma in avvio la Ternana non intende affondare con decisione. Si preferisce la manovra ragionata ed in questo Danucci e
Confalone eseguono gli ordini alla perfezione. Noviello deve dare velocità agli ultimi venti metri ternani ed in effetti da una percussione nasce una punizione che Tozzi Borsoi, per poco, non tramuta in gol. Bremec devia in modo plastico. E’ la prima vera occasione degli uomini di Domenicali che tengono bene il campo. Un brivido scaturisce da un poco corretto uso del fuorigioco. La linea difensiva sale malamente e Di Roberto si invola al 27’ verso Visi, graziandolo con una conclusione fiacca e a lato. La Ternana, allora, prova a scuotersi. Concas “taglia” il campo con più frequenza. La Ternana si rende pericolosa sui calci piazzati. Dopo Tozzi Borsoi, è Noviello a scaldare i pugni di Bremec. Tozzi Borsoi si prodiga come unico, vero riferimento offensivo ed è ispiratore dei cartellini gialli in serie comminati a Quadri e Prosperi. Nel finale di tempo la Ternana vacilla. Visi è superlativo prima su Giorgino e poi su Corona. Il primo tempo, però, è salvo come il risultato di parità. Nella ripresa gli umbri sembrano concedere campo e fiducia ai padroni di casa. Ma l’occasione che Tozzi Borsoi spreca al 3’ è colossale: da un centravanti abile nel gioco aereo come lui non è lecito attendersi simili errori. La Ternana pare essere più 4-4-1-1 con Concas e Danucci che si abbassa-
no con più frequenza, lasciando a Noviello il compito di ispirare Tozzi Borsoi. Proprio Concas ha forse il torto di non provare maggiormente le sue scorribande palla al piede. Il Taranto produce i suoi pericoli attraverso le proprie individualità. Di Roberto, Scarpa e Corona agiscono in modo personale. Le azioni ioniche trovano in Borghetti il difensore più puntuale alle chiusure. Lacheheb rileva Piccioni. Dopo un minuto Corona scarica di sinistro alle spalle di Visi. Il gol (il settimo per l’attaccante siciliano) infiamma i rossoblù che pressano alla ricerca del raddoppio. Domenicali inserisce anche Alessandro per dare più vivacità all’attacco. La scossa non arriva perché Danucci, in regia, non appare lucido come nel primo tempo. E la squadra rossoverde, nel suo complesso, denuncia una crescente stanchezza. Concas affonda sulla destra e Borghetti, spintosi in avanti, manca la deviazione vincente. Il Taranto arretra a protezione del vantaggio. Le fere ci provano più per orgoglio che per una precisa strategia di gioco. Alessandro e Lacheheb non riescono ad incidere. L’ultima palla inattiva non viene sfruttata. La Ternana lascia i tre punti allo Iacovone. Stasera, dopo il posticipo Pescara-Cavese, si saprà se il secondo posto sarà ancora nelle sue mani. Luigi Carrieri
Il sorriso del Marcianise Portogruaro non passa PORTOGRUARO 0 R. MARCIANISE 0 PORTOGRUARO (4-3-1-2): Rossi 6; D’Alterio 6, Siniscalchi 6, Gardella 6, Gotti 6; Scozzarella 6 (48’ st Fusciello sv), Vicente 6, Espinal 6,5 (37’ st Scapuzzi sv); Cunico 6,5; Altinier 6, Marchi 5,5 (28’ st Bocalon 6). A disp.: Marcato, Bianchi, Cardin, Migliozzi. All.: Calori 6. REAL MARCIANISE (3-52): Fumagalli 7; Piscitelli 6, Murolo 6, Porpora 6; Ciano 6 (12’ st Filosa 6,5), Della Ventura 6, Alfano 6,5, D’Ambrosio 6,5, Tomi 6,5; Tedesco 5,5 (23’ st Galizia 5,5), Poziello 5,5. A disp.: Mezzacapo, Di Napoli, Manco, Romano, Montanari. All.: Boccolini 6,5. ARBITRO: Perisan di Pordenone 6,5. NOTE: spettatori 650, di cui 5 provenienti da Marcianise. Ammoniti: Ciano, Alfano. Angoli 10-2 per il Portogruaro. Recupero: pt 1’, st 5’. PORTOGRUARO - Un pareggio a reti inviolate che accontenta gli uomini di
Boccolini, bravi a resistere agli assalti granata difendendosi con coraggio e impostando una gara di gran sacrificio e corsa. Il Marcianise da Real si trasforma in gregario ed arroccandosi in un modulo di contenimento (tre mediani, tre centrali di difesa, due esterni bassi) conquista un punto di vitale importanza su uno dei campi più difficili del girone. Il Portogruaro punta tutto sulla qualità e cerca d’aggirare il blocco difensivo dei gialloverdi grazie ai movimenti tra le linee di Cunico. Al 3’ arriva il primo brivido della partita per Fumagalli con una bella incursione dalla sinistra del dominicano Espinal che, liberatosi del marcatore, entra in area gialloverde mettendo una bella palla filtrante su cui Altinier non arriva per un soffio. Nei minuti successivi il Real Marcinise comincia a prendere le misure del campo mettendo in apprensione la difesa granata con delle belle trame offensive del duo Della Ventura e D’Ambrosio; quest’ultimo al 10’ alza di poco sopra la traversa un bel tiro dai venti me-
tri. Il terreno di gioco reso pesante dalle abbondanti piogge cadute nei giorni precedenti rende il gioco frammentato e nervoso, il centrocampo del Marcianise ne soffre e nel giro di cinque minuti vengono ammoniti prima Ciano e poi Alfano per falli da dietro sul portatore di palla. Al 24’ arriva la prima vera occasione della partita: da calcio d’angolo il granata Scozzarella scodella una bella palla in mezzo all’area sulla quale il dominicano Espinal impatta a botta sicura: Fumagalli fa un miracolo parando basso con sicurezza. Tre minuti più tardi altra occasione di marca portogruarese: Gotti dalla sinistra mette un interessante cross basso in area, Tomi anticipa Altinier ma il terreno ridotto a zolle e fango fa inciampare il centrale gialloverde, il quale lascia orfana la palla su cui si avventa il redivivo Altinier che calcia impegnando seriamente l’estremo difensore Fumagalli. Al 30’ il Marcianise torna a farsi vedere dalle parti di Rossi con una buona conclusione di Della Ventura
Marcianise in azione a Porto Summaga
che finisce in due tempi tra le braccia dell’estremo difensore veneziano. Sul finale di tempo il ritmo di entrambe le compagini rallenta sensibilmente, concentrando a centrocampo la maggior parte del gioco. A un minuto dal fischio dell’arbitro, infine, arriva l’ultima occasione del primo tempo, di stampo granata: da cross di Gotti in area Cunico anticipa tutti di testa angolando molto bene la palla: Fumagalli si distende e con un imperioso colpo di reni manda in angolo. La ri-
presa si apre con i granata di mister Calori che cercano di impostare il gioco e con gli uomini di Boccolini che ripartono con contropiedi veloci e ben organizzati. Al 6’ Fumagalli compie un vero miracolo salvando il risultato: Siniscalchi viene beccato in area ospite da un lancio millimetrico di Vicente, a botta sicura il centrale difensivo granata spara in porta ma a difendere il rettangolo gialloverde c’è un immenso Fumagalli che manda in angolo allungandosi da vero fuoriclasse. Al
18’ ennesima occasione a tinte granata: Altinier viene pescato appena fuori dall’area da una bella fiondata di Siniscalchi, il bomber portogruarese entra in area, prova il tiro ma angola troppo mandando nella disperazione il migliaio di tifosi accorsi nella tribuna locale. La gara scorre via fino alla fine con il solito copione: il Portogruaro cerca di impostare e il Marcianise si difende con caparbietà non dando mai l’impressione di poter affondare. Andrea Ruzza
TUTTI I RISULTATI DELLA LEGA PRO: 19ª GIORNATA Prima Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone B
Cremonese-Paganese 1-0 Figline-Perugia 2-1 Foligno-Pergocrema 2-0 Lecco-Benevento 1-2 Lumezzane-Viareggio 1-0 Monza-Arezzo 1-6 Pro Patria-Alessandria 1-0 Sorrento-Novara 0-2 Varese-Como 10 CLASSIFICA: Novara 45 punti; Cremonese 40; Varese 36; Arezzo 34; Benevento 33; Lumezzane e Perugia 28; Alessandria 26; Foligno 23; Figline 21; Monza e Pro Patria 20; Lecco 19; Como e Sorrento 18; Viareggio 17; Pergocrema 16; Paganese 14. Perugia e Figline penalizzate di 1 punto. Mercoledi 13 gennaio si disputeranno i recuperi della 1/a giornata di ritorno: Como-Monza; Pergocrema-Pro Patria e Perugia-Varese. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 17 GENNAIO): Arezzo-Varese (18/1) Benevento-Monza Cremonese-Sorrento Lumezzane-Lecco Novara-Como Paganese-Foligno Pergocrema-Alessandria PerugiaPro Patria Viareggio-Figline
Alghero-Olbia 0-0 Carpenedolo-Sambonifacese 1-1 Crociati Noceto-Pro Sesto 1-0 Feralpi Salò-Rodengo Saiano 2-1 Legnano-Pro Belvedere Vercelli 2-2 Mezzocorona-Pavia 5-0 Pro Vercelli-Sud Tirol 1-2 Spezia-Villacidrese 3-0 Valenzana-Canavese 0-1 CLASSIFICA: Spezia e Sud Tirol 33 punti; Legnano 31; Rodengo Saiano, Canavese e Mezzocorona 30; Alghero 29; Sambonifacese, Pavia e Feralpi Salò 27; Crociati Noceto 26; Pro Vercelli 23; Carpenedolo 22; Olbia 19; Valenzana e Villacidrese 18; Pro Belvedere Vercelli 10; Pro Sesto 8. Alghero, Legnano, Pro Sesto e Rodengo Saiano penalizzate di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 17 GENNAIO): Alghero-Carpenedolo Canavese-Pro Vercelli Legnano-Spezia Pavia-Olbia Pro Belvedere-Valenzana Rodengo-Crociati Noceto SambonifaceseFeralpi Salò Sud Tirol-Pro Sesto Villacidrese-Mezzocorona
Bassano-Poggibonsi 2-2 Bellaria Igea-Gubbio 1-1 Carrarese-San Marino 2-2 Fano-Sangiustese 2-0 Itala San Marco-Sangiovannese 2-2 Lucchese-Giacomense 3-1 Nocerina-Colligiana 2-1 Prato-Celano 3-1 Sacilese-Pro Vasto 3-1 CLASSIFICA: Lucchese 39 punti; Prato 34; San Marino 30; Fano 29; Gubbio 28; Itala San Marco 27; Sangiovannese 26; Celano e Sacilese 24; Bellaria e Bassano 23; Sangiustese 22; Nocerina e Pro Vasto 20; Carrarese 19; Poggibonsi 16; Giacomense e Colligiana 15. Colligiana penalizzata di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 17 GENNAIO): Colligiana-Bassano Fano-Carrarese Giacomense-Itala San Marco Lucchese-Bellaria Igea Poggibonsi-Sacilese Pro Vasto-Prato San Marino-Gubbio Sangiovannese-Nocerina Sangiustese-Celano
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22 Sport
Il Foggia passa in rimonta a Giulianova con Burzigotti
Un colpo salvezza GIULIANOVA FOGGIA
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GIULIANOVA (4-3-3): Gasparri 5,5; Sosi 6, Garaffoni 6 Vinetot 6, Migliore 6,5; Dezi 5,5 (20’ st Del Grande 6), Carratta 6 (29’ st Schneider 5,5), Croce 5,5 ; Carbonaro 5,5, Melchiorri 6,5, Campagnacci sp.: Buono, Lieti, Faragalli, Rinaldi. All.: Bitetto 5 FOGGIA (4-2-3-1): Bindi 7; Carbone 6, Burzigotti 6,5, Goretti 6, Micco 7; Velardi 6, D’Amico 6; Mancino 7, Trezzi 6 (34’ st Torta sv), Colomba 6 (20’ st Caraccio 6); Ferrari 4,5. A disp.: Milan, Sgambato, Delli Carri, Quadrini, Mattioli. All.: Porta 7 ARBITRO: Sguizzato di Verona 6 RETI: pt 11’ Melchiorri (G), 16’ Mancino (F); st 2’ Burzigotti (F). NOTE: Spett. 1847, di cui 175 tifosi ospiti. Incasso di 12.603,05 euro, compreso il rateo di 7.478,05 euro per 1210 abbonati. Espulso al 13’ st Ferrari (F) per fallo di reazione su Garaffoni. Al 40’ st allontanato l’allenatore del Foggia Porta. Ammoniti: Trezzi , Garaffoni , Velardi. Angoli: 7-1 per il Giulianova. Recupero: pt 2’; st 5’
6(37’ st Di Matteo sv). A di-
I giocatori del Giulianova parlano con i tifosi dopo la contestazione
GIULIANOVA – Doveva e voleva vincere ad ogni il Giulianova. Incassa invece una pesantissima sconfitta al termine di una brutta partita al cospetto di un Foggia non trascendentale ma disciplinato e spietato, peraltro rimasto in dieci dal 13' della ripresa per l'espulsione di Ferrari, colpevole di aver colpito Garaffoni con un pugno e per giunta a gioco fermo.
Soltanto nel finale si è rivisto il Giulianova determinato che era stato ammirato nel girone d'andata ma il Foggia, pur in emergenza, non si è lasciato sorprendere ricorrendo anche, nel finale, ad una difesa a cinque, giustificata dall'allenatore Porta. I giallorossi sono stati forse ingannati dal fatto si essere passati sollecitamente in vantaggio. Era l'11'
del primo tempo e Melchiorri,ricevuta palla da Carratta, era bravo nell'anticipare l'uscita di Biondi. Poco prima Carbonaro aveva mancato una ghiotta occasione davanti al portiere. La gioia del Giulianova è durata appena 5', perchè al 16' Mancino ha approfittato di un' incertezza di Gasparri e della difesa (il portiere avrebbe gridato “lascia” a Garaffoni e poi non sarebbe uscito), riportando il Foggia sull'1-1. Al 47' un tiro di Carbonaro non è stato trattenuto da Bindi che ha mandato la palla a battere contro l'incrocio dei pali. Melchiorri ha cercato la deviazione in rete ma è stato fermato dall'arbitro su segnalazione del collaboratore per un presunto fuorigioco. Ad inizio di ripresa il gol che avrebbe deciso la partita. Al secondo minuto, direttamente su calcio di punizione, accordato da Sguizzato per fallo di mano di Carbonaro, Burzigotti, dai 25 metri, ha sorpreso Gasparri con una bordata che è schizzata all'incrocio dei pali rimbalzando oltre la linea bianca. Trezzi, comunque, ha ribadito in porta di testa, ma la palla era ormai entrata e la rete è stata attribuita al difensore. Brutto episodio al 13' quando Colomba ha sgambettato Sosi, Garaffoni ha protestato con Ferrari che lo ha colpito con un pugno. Ne è na-
to un parapiglia generale che l'arbitro è risucito a sedare per poi espellere Ferrari (che, tra l'altro, era nei piani di potenziamento della squadra giuliese) mentre Garaffoni rimediava un'ammonizione Il Giulianova ha capito di dover cambiare registro mentre il Foggia ha rinserrato le fila schierando anche una difesa a cinque con l'ingresso di Torta, Bitetto, invece, ha cercato quella spinta che sembrava difettare al Giulianova inserendo la quarta punta, Schneider, al posto di Carratta. Dal 31' è cominciato così l'assalto tenace seppure dei giuliesi: Del Grande, entrato in sostituzione di Dezi, ha impegnato Bindi. Sulla respinta del portiere nuova azione, ancora Del Grande al cross per il colpo di testa di Melchiorri, che però veniva rimpallato e Croce ha trovato il corpo in uscita di Bindi. Al 33' lo stesso portiere pugliese ha respinto un colpo di Campagnacci, Melchiorri non è riusciuto a replicare in rete. Al 36' ancora Bindi è volato a deviare in angolo una girata di testa di Del Grande. L'ultimo, disperato tentativo di raggiungere il pareggio. Smentita dalla società la fantasiosa voce della cessione di Vinetot al Manchester City di Roberto Mancini. Azzurra Marcozzi
Quarta vittoria di fila e vetta vicina per Dominissini
Reggio pensa in grande REGGIANA RIMINI
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A.C. REGGIANA (4-4-1-1): Tomasig 6,5; Girelli 6, Stefani 6,5, Zini 6,5, Anderson 7; Nardini 7 (35’ st Romizi sv), Saverino 7, Maschio 6 (3’ st Mei 5,5), Viapiana 7,5; Alessi 7; Rossi 7 (29’ st Temelin 6). A disp.: Manfredini, D’Alessandro, Ferrari, Morelli. All.: Dominissini 7,5. RIMINI(4-4-1-1): Tornaghi 5,5; Baccin 5,5, Vitiello 4,5, Lebran 5, Regonesi 5,5; Nole 5 (18’ st Christensen 5,5), Cardinale 6, D’Antoni 5,5 (21’ st Marchi 5,5),Tulli 6,5; Docente 5 (1’ st Longobardi); Di Piazza 5,5. A disp.: Migani, Ischia, Rinaldi, Giacomini. All.: Melotti 5. ARBITRO: Merchiori di Ferrara 6. RETI: pt 13’ Alessi (RE); st 2’ Rossi (RE), 16’ Nardini (RE), 48’ Tulli (RI). NOTE: spettatori paganti 1320 di cui 215 ospiti, 1772 abbonati. Ammoniti: Anderson, Vitiello,Tulli, Marchi. Angoli 3-2 per la Reggiana. Recupero: pt 0’; st 3’. REGGIO EMILIA. Pesante sconfitta per il Rimini in casa della Reggiana in una partita che si è sostanzialmente chiusa al tredicesimo della prima frazione e cioè al primo gol dei padroni di casa, sempre più lanciati verso la sertie cadetta. Squadre schierate specularmente in campo con quattro centrocampisti in linea ed un trequartista a supporto di un unica punta. Il Rimini parte forte e tenta di schiacciare i granata nella propria metà campo,anche se al 4’ una bella punizione calciata da Viapiana sfiora l’incrocio dei pali a portiere battuto. Al tredicesimo l’episodio che cambia la partita; su recu-
pero di Nardini la Reggiana si lancia in contropiede: Viapiana apre sulla sinistra per Rossi che di prima intenzione chiude il triangolo col compagno. Lo stesso Viapiana allarga quindi sulla sinistra dove Alessi mette a sedere un avversario rientrando sul sinistro per poi insaccare alle spalle dell’incolpevole Tornaghi. Pochi minuti dopo Nardini crossa sul secondo palo dove Rossi trova una spettacolare semirovesciata che si spegne di poco alta sulla traversa. Al ventiquattresimo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Saverino tira dal limite senza inquadrare lo specchio; lo stesso Saverino andrà vicino al raddoppio a pochi minuti dallo scadere, calciando una punizione a giro sulla barriera: Tornaghi vola e smanaccia in angolo. Il primo tempo si conclude senza ulteriori emozioni. Nella ri-
presa la Reggiana entra in campo con la stessa aggressività, trovando immediatamente il classico “gol taglia-gambe”. Al secondo minuto infatti uno scambio al limite tra Rossi e Viapiana libera la punta in area, che salta l’uomo e spiazza il portiere incrociando la conclusione.Il Rimini sente il colpo e rischia di capitolare già al 6’ quando Nardini appoggia per l’accorrente Viapiana che non trasforma per una questione di centimetri. Al sedicesimo Anderson scende sulla sinistra e crossa in mezzo: Tornaghi sfiora quanto basta per mandare fuori tempo Saverino. Il pallone è però raccolto da Nardini che finta il tiro di destro, rientra sul sinistro e calcia sul secondo palo.Tre a zero e partita in cassaforte per i padroni di casa. Al ventiduesimo Tulli salta Mei con una bella giocata, entra in area e
tira di collo pieno: Tomasig è attento e para. Al ventinovesimo il neo entrato Temelin prova subito a lasciare il segno con un’azione confusa al limite dell’area, ma Tornaghi è attento e salva la propria porta smanacciando in angolo. Pochi minuti dopo ancora Tulli, l’ultimo ad arrendersi degli ospiti, prova a sorprendere l’estremo difensore granata, ma il suo tiro dalla media distanza è bloccato in in due tempi dal portiere di casa. La partita si trascina così fino all’ultimo minuto di recupero quando Tulli conclude la sua personale sfida con Tomasig insaccando l’ultimo tiro della partita complice una leggera deviazione di capitan Stefani che mette fuori causa Tomasig. L’arbitro fischia quindi la fine senza neanche fare ricominciare il gioco. Cristiana Filippini
Rossi calcia in rete il pallone del 2-0
Negli altri gironi di Lega Pro Nel girone A di Prima Divisione sei gol dell’Arezzo a Monza
Arrivano le solite conferme da Novara e Lucchese di Paolo COSTA Nel girone A di 1^ divisione vincono le prime cinque della classe. In seconda divisione Spezia e Alto Adige staccano gli altri; la Lucchese mantiene i cinque punti di vantaggio sul Prato. Questi gli spunti principali della seconda giornata di ritorno degli altri gironi di Lega Pro, primo turno dopo la sosta delle festività. Nel girone A di 1^ divisione non cambiano i valori in campo perchè Novara e Cremonese si ripresentano in gran forma; i piemontesi di Attilio Tesser sbancano Sorrento con una doppietta del bomber Motta. Restano cinque i punti di vantaggio sulla Cremonese che allo «Zini» grazie a un gol di Guidetti piega la Paganese, attuale fanalino di coda. Il Varese, attuale terza forza del girone, fa suo il derby contro i cugini del Como; decide la rete di Del Sante. Addirittura straripante
l’Arezzo di «Nanu Galderisi» che si impone a Monza con un perentorio 6-1; il pubblico di casa non gradisce, i tifosi della curva lasciano in segno di protesta gli spalti con alcuni minuti di anticipo al grido di «Vergognatevi». Alcuni ultras hanno poi raggiunto la tribuna centrale prendendo di mira la presidenza. C'è voluto l'intervento del milanista Clarence Seedorf per calmare gli animi. Il Lecco prova a mettere paura al Benevento, ma l’undici di Camplone ribalta la situazione e conserva l’ottimo quinto posto. A fermarsi è invece il Perugia, proprio mentre era vicinissimo a entrare a pieno titolo in zona play-off; i biancorossi del duo Buzzi-Zaffaroni cadono sul terreno del Figline (2-1) di Moreno Torricelli. Cade anche l’Alessandria, che già cominciava a respirare aria di alta classifica, sul terreno della Pro Patria (1-0), mentre torna a vincere il Lumezzane contro il Viareggio (1-0). Vittoria casalinga per il Foligno sul Pergocrema (2-0).
In seconda divisione nel girone A restano due su quattro in testa alla classifica dopo la seconda di ritorno. Si tratta di Spezia e Alto Adige; per i liguri convincente 3-0 alla Villacidrese con doppietta di Beretta, mentre il Sudtirol passa sul terreno della Pro Vercelli (2-1). Il Legnano non va oltre il pareggio contro la Pro Belvedere (2-2). Torna invece sconfitto il Rodengo dalla trasferta con il Feralpi salò (21). Acuto della Canavese, che grazie a un gol di Bachlechner, passa sul terreno della Valenzana. Il Mezzocorona a valanga sul Pavia (5-0). Nel girone B la Lucchese di Favarin riprende il cammino verso la 1^ divisione con una vittoria sulla Giacomense (3-1). Resta di cinque punti il vantaggio sul Prato, che sfrutta comunque il turno casalingo con il Celano (3-1). Il San Marino pareggia a Carrara (2-2) e viene avvicinato a un solo punto dal Fano, vittorioso sulla Sangiustese (2-0).
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Sport 23
Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
Risultati e classifica Catanzaro-Cassino
2-1
Igea V.-Gela
1-1
19ª giornata Marcatori
st 1’ Bardeggia (Cas), 14’ Longoni (Cz), 20’ Corapi (Cz) pt 3' Rabbeni (G); st 8' Stelitano (I)
CATANZARO
41
19 14 2
3 39 16 10 10 0
0 24 5
9
4
2
3 15 11 23 +5
JUVE STABIA
41
19 12 5
2 38 17 10 7
3
0 21 5
9
5
2
2 17 12 21 +2
CISCO ROMA
36
19 10 6
3 25 11 9
8
1
0 15 1 10 2
5
3 10 10 14 -1
pt 8' D'Ambrosio, 15' Peluso; st 27' De Angelis
GELA
32
19 9
5
5 24 14 9
6
0
3 14 8 10 3
5
2 10 6 10 -5
Manfredonia-Scafatese
1-1
SIRACUSA
31
19 9
4
6 22 15 9
6
2
1 13 3 10 3
2
5
9 12 7
-6
Melfi-Barletta
3-0
BRINDISI
30
19 8
6
5 27 21 9
7
2
0 16 5 10 1
4
5 11 16 6
-7
Noicattaro-Brindisi
0-0
CASSINO
28
19 8
4
7 25 24 9
4
2
3 12 12 10 4
2
4 13 12 1
-9
Vibonese-Cisco Roma
2-1
BARLETTA
27
19 7
7
5 19 21 9
5
3
1 12 7 10 2
4
4
7' pt Lanteri (C), 26' pt Di Mauro (V), 40' pt Ike (V)
AVERSA
25
19 6
7
6 22 21 9
3
5
1 11 8 10 3
2
5 11 13 1 -12
Vico Eq.-Aversa
0-1
MONOPOLI
23
19 6
5
8 21 25 9
3
3
3 10 9 10 3
2
5 11 16 -4 -14
MELFI
22
19 6
4
9 27 26 10 5
3
2 20 10 9
1
1
7
7 16 1 -17
SCAFATESE
22
19 4 10 5 20 24 9
3
5
1 13 11 10 1
5
4
7 13 -4 -15
MANFREDONIA
22
19 5
7
7 16 21 10 4
3
3 13 12 9
1
4
4
3
ISOLA LIRI
19
19 5
4 10 15 30 10 4
3
3 11 12 9
1
1
7
4 18 -15 -20
VIBONESE
18
19 4
7
8 13 22 10 3
3
4
6
9
9
1
4
4
7 13 -9 -20
VICO EQ.
14
19 2
8
9 10 20 10 1
6
3
7
8
9
1
2
6
3 12 -10 -25
NOICATTARO
14
19 2
8
9 19 33 10 2
4
4 13 18 9
0
4
5
6 15 -14 -25
9
19 1
7 11 13 34 10 1
5
4
0
2
7
5 21 -21 -29
Isola Liri-Siracusa
2-1
Juve Stabia-Monopoli
3-0
pt 36’ Carboni (IL); st 21’ Pagani (S), 31’ Paolacci (IL)
pt 14' Ramaglia (S); st 2' Carrieri (M)
pt 2’ Guazzo, 43’ pt Lo Iacono; 3’ st Guazzo
st 27' (r) Perna
Prossimo turno
20ª giornata 17/01/10 ore 14.30
Aversa-Melfi Barletta-Juve Stabia Brindisi-Igea V. Cassino-Vico Eq. Catanzaro-Manfredonia Cisco Roma-Noicattaro Monopoli-Isola Liri Scafatese-Gela Siracusa-Vibonese
IGEA V.
8 13 9
7 14 -2 -9
9
-5 -17
12 Reti: Ciofani (4) (C.Roma) 10 Reti: Longoni (catanzaro) 9 Reti: Da Silva (Brindisi); Mosciaro (2) (Catanzaro); Vicentin (J.Stabia); Chiaria (Melfi) 8 Reti: Perna (1) (Aversa) 7 Reti: Infantino (Barletta); De Angelis (J.Stabia); Lacarra (Monopoli) 6 Reti: Mezgour (Cassino); Caputo (1) (Catanzaro); Franchini (C.Roma); Agostinelli (Igea V.); Capparella (2), Peluso (J.Stabia); Arcamone (Melfi); Dal Rio (2) (Siracusa); Napoli (Vico E.) 5 Reti: Prisco (Aversa); Fiore, Moscelli (Brindisi); Giannone (1) (Cassino); Montella (Catanzaro); Cammarota (2) (Gela); Arigò (Manfredonia); Corsale, Pignatta (1) (Scafatese) 4 Reti: Arini (Aversa); Di Maio (Catanzaro); Cunzi (Gela); Raffaello (1) (Isola L.); Lo Iacono (Melfi); Balistreri (1) (Monopoli); Giampaolo (Noicattaro); Sifonetti (3) (Scafatese) 3 Reti: Sarli (Aversa); Fanasca (Barletta); Bardeggia, Croce (Cassino); Criniti (Gela); Angotti (Igea V.); Federici (1) (Isola L.); Amore (J.Stabia); Luppi, Nossa (Manfredonia); La Porta (Melfi); Lisi (Monopoli); Lorusso Be. (Noicattaro); Pagani (Siracusa); Di Mauro (1) (Vibonese)
Continua al primo posto il testa a testa col Catanzaro Stelitano risponde a Rabbeni
Juve Stabia a valanga
Un pareggio D’Ambrosio segna e forse va via. Soviero para un rigore. che non serve JUVE STABIA MONOPOLI
3 0
JUVE STABIA (4-4-2) : Soviero 7; D'Ambrosio 7, Maury 6,5, Fabbro 6,5, Moretti 6,5; Capparella 7, Ruscio 6,5, Acoglanis 6,5 (35' st Marano sv), Peluso 7,5 (39' st Gomes sv); Vicentin 6,5 (22' st Dall'Acqua 6), De Angelis 7. A disp.: Panico, Gritti, Ametrano, Amore. All.: Rastelli 7,5. MONOPOLI (4-3-3) : Pellegrino 5,5; Cimina 5 , Caccavale 5, Vincenti 5, Scrò 5; Cortesi 5,5 (10' st Di Miceli 5,5), Lanzillotta 5,5, Tranchina 5,5 (1' st Pollidori 5,5); Lisi 5 (28' st Loseto sv), Balistrieri 5, La Carra 5. A disp.: Corno, Colella, Imburgia, Volpe. All.: Chiricallo 5. ARBITRO : Borracci di San Bendetto del Tronto 6. RETI : pt 8' D'Ambrosio, 15' Peluso; st 27' De Angelis. NOTE : spettatori 1.500 circa, circa 50 ospiti. Ammonito: Vincenti. Angoli 4-3 per la Juve Stabia. Recupero: pt 0'; st 3'. CASTELLAMMARE DI STABIA - La Juve Stabia ha impiegato appena quindici minuti per archiviare la pratica Monopoli e centrare la quinta vittoria consecutiva. Tanto è bastato ai ragazzi di Massimo Rastelli, scesi in campo con lo stesso undici che prima della sosta aveva espugnato Gela, per avere ragione di un avversario messo alle corde fin dai primi minuti. Appena dieci secondi, infatti, e la squadra ospite ha già percepito che proprio non era giornata, con Capparella che ha costretto Pellegrino a deviare in angolo
IGEAV. GELA
1 1
IGEA V. (4-4-1-1) : Deliperi 7; Stelitano 7, Magnanensi 6, Mottola 6,5, Lo Verde 5,5 (1' st Nabil 6); Grillo 6, Procopio 6,5, Nuccio 6, Stella 5,5 (16' st Infimo 6); Cocuzza 6,5; Angotti 6. A disp.: Rocco, Genovese, Casini, Calabrò, Palma. All.: Zampollini 6,5. GELA (4-3-3) : Nordi 6; Scopelliti 6,5 (27' st Criniti 6), Di Muro 6 (35' pt Lordi 6), Geraldi 6, Memè 6; Zaminga 5,5, Schiavon 6, Carraro 5,5; Rosamilia 5,5, Rabbeni 6,5, Vigna 6,5 (27' st Vianello 6). A disp.: Ferla, Ambrosecchia, Viviano, Manca. All.: Provenza 6 (squalificato, in panchina Di Mauro). ARBITRO : De Faveri di San Donà di Piave 6. RETI : pt 3' Rabbeni(G); st 8' Stelitano(I) NOTE : gara a porte chiuse. Ammoniti Stelitano, Nuccio. Angoli 4-3 per l'Igea. Recupero: pt 1'; st 3' L’allenatore della capolista Juve Stabia Rastelli
una conclusione dalla distanza. Ritmi alti, pressing, accelerazioni sulle fasce: la solita Juve Stabia, che non ci ha messo molto per sbloccare il risultato. Dopo otto minuti ci ha pensato D'Ambrosio a spianare la strada ai padroni di casa, infilando Pellegrino dopo aver raccolto un pallone protetto da De Angelis al limite dell'area. Il Monopoli non ha avuto neanche il tempo di riorganizzare le idee che è stato nuovamente colpito al quarto d'ora, con Peluso che si è inventato un autentico eurogol da trenta metri che ha di fatto chiuso i giochi nonostante un'ora di partita ancora da disputare. La squadra di
Chiricallo è sembrata un pugile suonato, ed un attimo dopo ha addirittura rischiato il naufragio: cross dalla sinistra di Moretti, corta respinta di Pellegrino e tiro dal limite di Capparella senza fortuna. Bella a vedersi ma anche tremendamente cinica la Juve Stabia, che ha gestito il risultato ed ha aspettato il secondo tempo per piazzare il colpo utile ad affondare definitivamente il malcapitato Monopoli. Il tris è stato firmato da De Angelis, che nella ripresa, qualche minuto prima della mezz'ora, ha raccolto un assist dalla destra dell'inesauribile Capparella e di testa ha battuto Pellegrino. In precedenza, lo stesso at-
taccante aveva sfiorato la marcatura personale in un paio di circostanze, trovando sulla sua strada un portiere che se non altro ha limitato i danni ed ha evitato ai suoi un passivo ben più pesante. A pochi minuti dalla fine, il Monopoli ha anche fallito dal dischetto il gol della bandiera, con Soviero che ha respinto il penalty a Balistrieri salvando così l'imbattibilità della sua porta. Una vittoria che consente alla Juve Stabia di restare in testa alla classifica in compagnia del Catanzaro, mentre il Monopoli resta nelle zone medio-basse della classifica. Marco Santopaolo
BARCELLONA P.G. - Un brodino caldo per l'Igea, una beffa per il Gela. Il derby siciliano di seconda divisione regala una grande sorpresa. Al “D'Alcontres”, sin qui terra di conquista per tanti, il Gela si fa bloccare sull'1-1 da un'Igea orgogliosa e determinata. Paga, la squadra di Provenza, i tanti errori in fase offensiva ed un atteggiamento troppo passivo nella ripresa, quando avrebbe potuto e dovuto chiudere il match. Un match che per l'Igea è iniziato malissimo. Prima del fischio d'inizio si è fatto male Palma, in campo è andato il nuovo acquisto Magnanensi. Al 3' di gioco poi Rabbeni, che fino a qualche giorno fa sembrava destinato proprio all'Igea nell'affare che ha portato a Gela Agostinelli, ha trovato il gol del vantag-
gio. A propiziarlo un cross preciso di un ex vero, Scopelliti, che Vigna ha trasformato in un assist per Rabbeni, bravo ad infilare Deliperi. Sotto di un gol l'Igea ha rischiato di crollare, all'8' l'ha salvata il suo portiere sulla conclusione dal limite di Vigna. Poi è arrivata la reazione dei ragazzi di Zampollini che prima hanno protestato per un penalty non concesso (trattenuta su Cocuzza che l'arbitro ha sanzionato ma con una punizione dal limite), poi hanno iniziato a creare palle gol. L'occasione migliore del primo tempo però l'ha avuta ancora il Gela, sempre con Vigna che dopo aver vinto due rimpalli in area ha tirato a botta sicura e colpito il palo, con Deliperi battuto. L'Igea ha avuto il merito di continuare a crederci e ad inizio ripresa, sotto una pioggia battente, ha trovato il pari. Procopio su punizione ha scaldato i pugni di Nordi, sulla ribattuta si è avventato Stelitano che ha risolto la mischia in area con un rasoterra efficace. Il pari ha restituito fiducia all'Igea che ha avuto altre due grandi palle gol con Cocuzza (fuori il suo tiro al volo al 16') e Procopio. Nel mezzo una clamorosa palla gol per Scopelliti (17'), il cui tiro è stato miracolosamente respinto da Deliperi, e una lunga azione conclusa con la respinta da parte di un difensore dell'Igea del tiro di Vigna. Per il resto poco altro, se non l'incapacità di segnare ancora del Gela ed il cuore, il grande cuore di un'Igea Virtus che resta tristemente ultima, ma continua a vendere cara la pelle. Il pareggio nel derby magari non servirà a migliorare la classifica. Ma è l'ennesima dimostrazione di professionalità di un gruppo che merita grandi elogi. Maurizio Licordari
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24 Sport
In evidenza i nuovi E’ stato un dominio costante I pugliese non perdevano in trasferta da quasi tre mesi Esordio doc per il centravanti Guazzo che segna una doppietta
Dopo 70 giorni: Melfi Barletta travolto dai gialloverdi. Anche Lo Iacono in gol MELFI BARLETTA
3 0
MELFI (4-4-2): Careri, Rogato, Agius, Marino, Vanacore, Lo Iacono, (39’ st Viola), Mitra, El kamch, Naglieri, Guazzo (10’ st Arcamone), Laporta, (30’ st Pellecchia). A disposizione: Scarzanella, Arvia, Bulla, D'Andria. Allenatore Rodolfi BARLETTA (4-3-1-2): Di Masi, Cutrupi, Marchetti, Sportillo, Legittimo, (36’ st Lanotte), Manganaro (26’ pt Simoncelli), Rescio, Muwana, Carozza, Fanasca (12’ st Caggianelli), Infantino. A disposizione: Vurchio, Romeo, Bendjema, Khoris. Allenatore Sciannimanico. ARBITRO: Chiantini di Pisa (Falanga - Della Rocca) RETI: 2’ pt e 3’ st Guazzo, 43’ pt Lo Iacono NOTE: Spettatori 1000 circa con larga rappresentanza ospite. Angoli: 5 a 4 per il Barletta. Recupero: 1 minuto primo tempo, 3 minuti secondo tempo SETTANTA giorni. Tanto durava l'astinenza del Melfi, incapace di vincere dal 1° novembre 2009. Anche allora fu tre a zero, contro il Vico Equense. In questa circostanza invece a capitolare sotto i colpi gialloverdi è stato il Barletta di Sciannimanico, letteralmente travolto
Lo Iacono. In alto Guazzo festeggiato da Naglieri e a destra pollice in alto per il centravanti (Foto Nino Valerio)
dai federiciani. Non c'è stata mai partita. Troppo netto il divario tra le due contendenti, con il Melfi padrone del campo dal primo al novantesimo minuto. Al via, confermato debutto per i tre nuovi acquisti, Vanacore, Agius e Guazzo. Rodolfi preferisce La Porta in avanti con Arcamone non ancora al meglio, inizialmente
in panchina. Sciannimanico vara un 4 -3 - 1 - 2, che da un punto di vista offensivo si basa principalmente sull'ex Saveriano Infantino. Al primo vero affondo il Melfi va in vantaggio. Azione sulla sinistra, cross di Vanacore deviato, palla che arriva a Guazzo ben appostato che non sbaglia il colpo, superando Di Masi.
Uno a zero Melfi e prima segnatura in maglia gialloverde per Guazzo ex Como che debutto migliore davanti al pubblico amico, proprio non poteva sognarlo. La gara inizia positivamente per il Melfi ma il Barletta è vivo. Tiro di Muwana sul fondo, ma soprattutto al 7° pericolosa incursione di Infantino, deviata in angolo da Careri guardingo. Il ritmo è frenetico. Minuto 18, La Porta brucia sul tempo Sportillo e si presenta a tu per tu con Di Masi, la conclusione del foggiano colpisce la parte alta della traversa, Fallito il raddoppio. Il Melfi sta bene fisicamente e pressa a tutto campo mettendo in difficoltà i pugliesi. La manovra gira piacevolmente, grazie anche ad un El kamch ritrovato, di nuovo fine ricamatore. Minuto 43 ancora un azione che si sviluppa sulla corsia mancina. Questa volta è Naglieri che centra per Guazzo anticipato, palla che resta lì per la botta vincente di Lo Iacono che non lascia scampo a Di Masi. 2 a 0 e squadre che vanno negli spogliatoi con questo punteggio. La ripresa inizia sulla falsariga della prima frazione. Al 3° minuto Melfi ancora in Gol. Naglieri centra per Lo Iacono, violenta botta che prende in pieno la traversa, la sfera rimbalza sui piedi di Guazzo che gonfia la rete, quasi involontariamente. Doppietta personale per il nuovo
attaccante gialloverde che sette minuti più tardi, febbricitante, lascia il campo applauditissimo, sostituito dal ritrovato Arcamone. Il match è in cassaforte. Sciannimanico cerca di rimescolare le carte inserendo Caggianelli, ma c'è poco da fare. La difesa del Melfi è attenta, ottimamente guidata da Agius e non concede spazi. Careri è poi bravo a deviare in angolo la botta di Legittimo dalla distanza. Il Melfi sa gestire bene il vantaggio e prima del fischio finale, Rodolfi fa entrare i baby Pellecchia e Viola, concedendo la passerella a Lo Iacono e La Porta. Forse per il foggiano è stata l'ultima gara melfitana anche se non ha ancora firmato l'eventuale passaggio a una nuova compagine. Al 45° El Kamch suggella la sua ottima prova, salvando sulla linea di porta la girata di Caggianelli a botta sicura. Finisce così tre a zero per il Melfi, terza vittoria casalinga con questo punteggio per i federiciani, mentre il Barletta subisce un brusco stop, interrompendo la striscia positiva esterna che durava dal 18 ottobre 2009, 2 a 0 a Catanzaro. Per il Melfi è iniziato un nuovo campionato con una squadra più forte e sicura grazie agli inserimenti giunti dal mercato di riparazione. Emilio Fidanzio
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Sport 25
Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
Rodolfi soddisfatto elogia tutta la squadra
Applausi finali per Paolo Rodolfi a fine gara. Servizio fotografico di Nino Valerio per Melfilive
«Ci voleva proprio» FINALMENTE volti sorridenti e facce felici in casa melfitana, dopo la netta affermazione a spese del Barletta. «Ci voleva. - commenta soddisfatto Poalo Rodolfi - Speriamo che sia solo l'inizio e che si possa centrare un filotto di risultati positivi. Vittoria limpida. Sento il dovere di elogiare tutti per la bella prova offerta». Non entra nel particolare, il tecnico parmense ma ha ricevuto efficaci risposte sotto ogni punto di vista. Dai nuovi acquisti, Agius autoritario in difesa, Vanacore tatticamente ineccepibile e Guazzo puntuale e preciso in fase realizzativa. Una domenica estremamente positiva anche se: «E' bene parlare solo ed esclusivamente di salvezza
- avverte subito Rodolfi - perché quando abbiamo pensato ad altro siamo subito crollati. Facciamo un passo per volta e pensiamo all'Aversa Normanna» In terra campana mancherà ancora Pietro Sicignano che ne avrà per 15 giorni. La conferma dallo stesso difensore: «Si per domenica sono out, mi auguro con tutto il cuore di poter rientrare con la Scafatese, una partita a cui tengo in maniera particolare». Vedremo, nel frattempo in previsione del prossimo impegno, da registrare i rientri di Chiaria e Vignati che hanno scontato la squalifica. Non è prevista nessuna variazione di modulo, come sottolinea lo stesso Rodolfi. «Non credo cambieremo modu-
lo. Ormai abbiamo acquisito una certa fisionomia ed identità con il 4-4-2 che al momento non penso di apportare modifiche». L'allenatore gialloverde ha poi un pensiero per la società melfitana: «La forza del Melfi è rappresentata dalla società, composta da persone perbene e competenti. E' molto difficile trovare nel calcio persone così. Appena aperto il mercato, la dirigenza si è fatta trovare pronta compiendo altri sacrifici per il bene del Melfi». Un pensiero non secondario quello rivolto ai suoi dirigenti da Rodolfi, mai messo in discussione ed ostacolato, nonostante un lungo periodo negativo. Una situazione che da altre parti forse non sarebbe accaduta. Chiusura con il
tecnico del Barletta Sciannimanico. «Vittoria meritatissima del Melfi. Non non siamo mai entrati in partita. Ritengo di essere un allenatore obiettivo e ci tengo a sotto-
lineare i meriti del Melfi più che i demeriti nostri, perché il Melfi è stato bravo nei momenti cruciali del match a non concederci niente». e.f.
Le pagelle Careri, due interventi importanti. Vanacore esordio ok
Guazzo: esordio boom Per El Kamch un primo tempo sontuoso. Agius attento CARERI (6,5) - Due soli interventi ma decisamente importanti, specie quello su Infantino al 7° sul punteggio di uno a zero
consuetudine, ma ancora non è il miglior Mitra. Ha tempo per ripresentarsi in tutto il suo splendore
ROGATO (6) - Solita partita tutta grinta e determinazione. Bada più a difendere che a offendere sia per caratteristiche che per necessità
GUAZZO (7,5) - Va a lui la palma di uomo partita. Segna due gol ma non solo, gioca per la squadra e si intende con i compagni, nonostante non ha avuto tanto tempo a disposizione per affinare l'affiatamento. Nota di ulteriore merito il fatto di aver giocato con 38 di febbre. Prezioso
VANACORE (6,5) - gara positiva condotta con sapienza. Nasce dal suo sinistro il gol dell'uno a zero. Molto importante avere un tassello esperto in difesa per questo Melfi EL KAMCH (7) - Primo tempo sontuoso. Delizia la platea con giocate sopraffine. Ha ritrovato la forma migliore e tutto il Melfi non può che giovarsene. Ritrovato
NAGLIERI (7) - Due assist vincenti in occasione del primo e del terzo gol gialloverde. Appare più a suo agio in veste di laterale di centrocampo un ruolo che può ricoprire con disinvoltura per il bene suo e del Melfi
MARINO (6,5) - Convincente performance in veste da centrale, il suo ruolo naturale. Se fosse venuto a Melfi per giocare in questa posizione, forse avrebbe trovato maggiore spazio e goduto di più considerazione.
LA PORTA (6,5) - tanto impegno e dedizione alla causa, nonostante ha più di un piede ormai in partenza. Ottima prova di professionalità e carattere.
AGIUS (7) - Ottimo debutto. Ingaggia duelli rusticani con Infantino, limitandone l'azione. Soprattutto guida il pacchetto arretrato con classe e tempismo. Giocatore utilissimo per questa squadra LO IACONO (7) - Quarto gol stagionale per il lombardo, che segna solamente al Valerio. Colpisce una gran traversa e più in generale gioca una gara positiva fornendo un valido appoggio al gioco offensivo.
ARCAMONE (6) - Quaranta minuti per ritrovare forma e ritmo gara. Non ancora al top è sulla buona strada VIOLA (SV) PELLECCHIA (SV) -
Un intervento difensivo di Mitra e Vanacore. A sinistra El Kamch, a destra l’esordiente Vanacore e in primo piano Arcamone
MITRA (6) - Corre tanto come
Agius, per lui un ottimo esordio. L’esultanza del Melfi dopo il 2-0. A destra ancora un’azione di un El Kamch assolutamente ispirato (Foto Valerio)
RODOLFI (7) - Un gran bel Melfi, piacevole a vedersi e soprattutto capace di portare a casa una vittoria fondamentale senza patemi ed amnesie
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26 Sport
Il prossimo avversario del Melfi Nell’anticipo del sabato
Aversa, basta Perna Un rigore nella ripresa vale l’exploit contro il Vico Equense VICOEQUENSE AVERSANORMANNA
Brindisi brutto e contestato
0 1
VICO EQUENSE (3-4-1-2): Munao 6,5;Chiariello 6 (29' st D'Esposito sv), Scognamiglio 6, Russo 6,5; Morfù 5 (41' st Lupico sv), Gargiulo 5,5, Trapani 5,5, Donnarumma 5; De Rosa 6; Incoronato 5,5, Esposito 5 (19' st Napoli 5). A disp.: Izzo, Cinque, Rapesta, Amoruso. All.: Ferraro 6 AVERSA NORMANNA (4-3-3): Pettinari 6; Ciminari 6, Parisi 6, Di Girolamo 6, Pistillo 6; Massimo 5,5, Zolfo 6, Mariniello 5; Grieco 5,5, Prisco 5 (15' st Perna 6 dal 36' st Rinaldi sv), Chietti 5,5 (22'st Tovalieri 5). A disp.: Cavaliere, Campanella, Balestrieri, Bertoncini. All.: Sergio 6 ARBITRO: Fabio Giuseppe Giallanza di Catania 5 RETI: st 27' Perna rig. (AN) NOTE: spettatori 300 circa di cui 50 da Aversa. Ammoniti: Ciminari,Zolfo, Trapani, Russo, Scognamiglio. Angoli 1-4. Recupero: pt 0'; st 6'. TORRE DEL GRECO La spunta l'Aversa. La squadra di Sergio vince il derby contro il Vico Equense sul neutro di Torre del Greco grazie a una decisione dubbia del signor Giallanza di Catania. Sino a quel momento poche emozioni e distribuite solo nella parte centrale della prima frazione. L'Aversa compassato e quadrato si impone con il minimo sforzo capitalizzando al meglio una delle poche occasioni del match. Una gara bloccata che si accende solo a intermittenza e che vede Pettinari e Munao chiamati all'intervento solo raramente nella prima frazione. L'incontro si svolge sotto l'occhio attento del presidente della Figc Campania, l'avvocato Colonna. Le due compagini portano in campo i loro neoacquisti con il Vico che schiera il nuovo tandem in attacco Incoronato-Esposito, De Rosa in mediana e Russo in difesa. Sergio sceglie
NOICATTARO BRINDISI
L’Aversa Normanna
solo Grieco per l'esordio dal primo minuto, mentre Rinaldi si accomoda in panchina. L'Aversa prova a mantenere il possesso palla in avvio, ma la manovra è sterile e Munao non deve compiere alcun intervento di rilievo. Il Vico, con molti uomini fuori ruolo, prova ad agire in velocità aprendo il gioco sugli esterni, ma Donnarumma non è in giornata e Morfù completamente fuori gara. A metà della prima frazione De Rosa ci prova su punizione, ma Pettinari si fa trovare pronto all'intervento mettendo in angolo. Sempre Vico a metà della frazione con Incoronato che si libera del diretto marcatore, ma conclude in maniera debole fra le braccia del portiere. Sul finire di frazione esce dal guscio l'Aversa con Prisco che ciabatta un perfetto assist di Grieco e Mariniello che, tutto solo, sul secondo palo di testa spedisce incredibilmente fuori a meno di cinque metri dalla linea. Nella ripre-
sa le due compagini si affidano ai migliori elementi, ma né De Rosa, né Grieco riescono a incidere sul match. Un brivido lungo la schiena dei tifosi del Vico scorre nel momento in cui Munao scivola e calcia su Prisco con la palla che termina di un nulla al lato. L'Aversa intasca i tre punti in un momento di stanca del match. Cross di Cimminari dalla destra, Scognamiglio svirgola clamorosamente la palla che tocca il braccio destro del difensore costiero; per Giallanza è rigore che Perna trasforma, dopo la parata di Munao sulla prima conclusione dell'attaccante casertano. La reazione del Vico sta tutta in una conclusione sull'esterno della rete da parte di Morfù. Nei sei minuti di recupero l'Aversa addormenta il match giocando la palla negli angoli del campo e portando a casa tre punti importanti per il proseguo del campionato. Josè Astarita
Al Nazareth cade il Siracusa. Risolve Paolacci
L’Isola fa un’altra vittima ISOLALIRI SIRACUSA
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ISOLA LIRI (4-3-1-2) : Mangiapelo 6; Sperati 6, Mucciarelli 7, Paolacci 7,5, La Rocca 6,5; Costanzo 7, Gennari 6,5 (36’ st Matrisciano sv), D’Alessandro 6,5; Carboni 6,5 (4’ st Falco 6); Bussi 5,5 (11’ st La Cava 6), Federici 6. A disp.: Fiorini, Mastrantoni, Simonetta, Gubinelli. All.: Grossi 7. SIRACUSA (4-4-2) : Siringo 6; Nigro 6,5, Iodice sv (6’ pt De Pascale 6), Perricone 6, Capocchiano 5,5; Lewandowski 5, Giurdanella 5,5 (14’ st Bufalino sv), Di Silvestro 5,5 (36’ st Bigatti sv), Pagani 7; De Angelis 6, Dalì 6. A disp.: Scordino, Stringari, Carrozza, Calabrese. All.: Sonzogni 5,5. ARBITRO : Soricaro di Barletta 6. RETI : pt 36’ Carboni (I); st 21’ Pagani (S), 31’ Paolacci (I). NOTE : spettatori circa 700. Ammoniti: Mucciarelli, Falco. Angoli 7-5 per il Siracusa. Recupero: pt 3’; st 5’. ISOLA DEL LIRI – Perde per 2 a 1 il Siracusa nella prima partita dell'anno 2010, battuta dall'Isola Liri specializzata in vittorie apparentemente impossibili. Di certo questo Siracusa è parso squadra lenta, abulica, che procede a fiammate. Il Siracusa si dimostra arrendevole, a volte spento, non replica alle iniziative isolane. Un eurogol di Carboni non giustifica l’atteggiamento spento e dimesso dei siracusani. Una vera manna dal cielo per la squadra di Grossi, capace di andare al riposo con un gol di scarto. Nella ripresa i siciliani sembrano tarantolati ma dura poco. Dopo il pareggio provvisorio è stata sempre l’Isola Liri a cercare il gol con insistenza fino a
ti della seconda frazione di gioco, però, capita sul piede destro di Federici, che incredibilmente manda a lato da pochi passi. Il punto del pareggio è comunque nell'aria e arriva effettivamente al 21’: Pagani finalizza con il destro un’azione convulsa dei siculi, nella quale anche Dalì e De Angelis avevano provato la conclusione, ribattuta in entrambi i casi da Mangiapelo. I ragazzi allenati da Sandro Grossi, comunque, pervengono nuovamente al vantaggio: Paolacci devia in rete di destro su azione da calcio d'angolo. I tre punti conquistati a fine gara dai biancorossi galvanizzano ancora di più l'ambiente, che ormai è fiducioso di evitare i play-out, mentre i siciliani sono chiamati a
trovarlo ed a difendere il 2-1 finale. Un’eresia solo pensarlo alla vigilia, una cosa vera, reale, concretizzatasi nel match. L'Isola Liri sfiora il gol al 26': Destro di Costanzo e risposta di Siringo con i pugni. Al 37’ Carboni sblocca il risultato, inventandosi un grandissimo gol da 35 metri: un destro violento che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Prima dell’intervallo si rende pericolosa anche la formazione siracusana con De Pascale, che coglie la parte alta della traversa con un colpo di testa ravvicinato al 42’. Nei primi minuti della ripresa i giocatori isolani sembrano in debito di ossigeno e il Siracusa ne approfitta. L'azione più importante dei primi venti minu-
Grossi, tecnico dell’Isola Liri
riscattarsi immediatamente per rimanere in scia del gruppo di testa della classifica. Leonardo Villa
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NOICATTARO (4-3-1-2): Petruzzelli 7; Perrone 7, Fumai 6,5 (1' st Lorusso Be. 6), Sassarini 6, Loseto 6; Piano 5 (38' st Fiorentino sv), Coppola 6,5, Lorusso Ba. 6,5; Zotti 6,5; Salvati 5,5 (17' st Giampaolo 6), Ladogana 6,5. A disp.: Musacco, Lanera, Colluto, Doria. All.: Carella 6. BRINDISI (4-3-3) : Pinzan 6; Idda 6, Taurino 6,5, Trinchera 6,5, Pasqualini 6,5; Piccinni 6,5, Minopoli 5 (35' st Pizzolla sv), Battisti 6,5; Siclari 6,5 (23' st Fiore sv), Barbosa Da Silva 5 (30' st Albadoro sv), Moscelli 5,5. A disp.: Ferrante, Maulella, Lenti, Alessandrì. All.: Silva 6. ARBITRO : Bergher di Rovigo 7. NOTE : Spettatori 450 circa, 150 da Brindisi. Ammoniti: Piano, Coppola, e Ba. Lorusso. Angoli 6-3 per il Brindisi. Recupero: pt 2'; st 3'. NOICATTARO - Termina in parità una gara che si presentava importante sia per il Noicattaro che per il Brindisi. Poche le emozioni nel corso della partita, mentre a fine gara, purtroppo, si è dovuto registrare un gravissimo episodio. Cinque tifosi del Brindisi, eludendo la sorveglianza delle forze dell'ordine e del servizio d'ordine, sono riusciti a raggiungere lo spogliatoio di capitan Trinchera e compagni. Nessun contatto fisico ma tanta paura per il tecnico Silva e per i giocatori brindisini, fatti oggetto di pesante contestazione. Sul campo, non si è visto molto. Il match è stato intenso, il pareggio a reti inviolate ha lasciato l'amaro in bocca ad entrambe ma chi recrimina maggiormente è il Brindisi. La prima azione della gara è di marca rossonera. All'11', L'ex Ladogana s'incunea in area e viene atterrato ma per il direttore di gara Bergher di Rovigo non ci sono gli estremi per concedere un calcio di rigore. La replica del Brindisi non si fa attendere. Al 14', ghiotta occasione per Siclari che, da azione iniziata da corner battuto da Moscelli, si ritrova tra i piedi un ottimo pallone che scaraventa a botta sicura ma Petruzzelli compie il miracolo e devia in angolo. Zotti, al 23', prova a sorprendere Pinzan ma il suo tentativo si spegne alto sulla traversa. Al 25' Pasqualini mette al centro per Da Silva ma il suo colpo di testa è flebile e termina sul fondo. Il Noicattaro sfiora il vantaggio al 30': Ladogana pennella in area per Zotti che da solo davanti a Pinzan spara alto sulla traversa sbagliando clamorosamente da due passi. La partita è piacevole. Le due compagini si fronteggiano a viso aperto alla ricerca del gol vittoria. Al 40' gran numero di Battista che crossa con precisione in area per la testa di Piccinni: l'ex nojano colpisce la traversa con un colpo di testa forte e mirato. La ripresa si apre con un'azione pericolosa del Brindisi Piccinni verticalizza per Siclari che da posizione favorevole si fa ipnotizzare da Petruzzelli al secondo prodigio della gara. Dopo l'errore del siciliano, Silva decide di sostituirlo con Fiore al 23'. Silva, dopo il cambio Siclari - Fiore decide di mandare in campo Albadoro per un deludente Da Silva. Al 33', Trinchera salva la sua porta su tiro cross di Ladogana. Il forcing finale del Brindisi è sterile e manda su tutte le furie la curva brindisina che inizia a contestare il tecnico Silva. Al 44' brivido finale per gli ospiti. Punizione con traiettoria perfida a girare di Zotti ma nessun nojano riesce a deviare. Antonio Lattanzio
Carrieri raggiunge gli ospiti, passati in vantaggio con un guizzo di Ramaglia
Un tempo e un gol ciascuno MANFREDONIA SCAFATESE
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MANFREDONIA (4-3-3): Marruocco 6; Vitiello 5,5 (1' st Moro 6), Parisi 6, Carrieri 6 Sabatino 6; Napolitano 6, Pirrone 5,5, Arcuri 5,5; Luppi 6 (34' st Di Toro sv), Napoli 5 (1' st Gigtlio 5,5), Arigò. A disp. Fortunato, Pisa, Stella, La Torre. All. Bucaro SCAFATESE (4-2-3-1) : De Felice 6; Colella 6, Mastronicola 6, Miale 6, De Girolamo; Matinella 6, Basile 6; Nunziata 6 (22' st Avallone sv), Pepe 6 (24' st Ammirati sv), Sifonetti 6; Ramaglia 6. A disp. Sorriso, Pierantozzi, Del Sorbo, Cerasuolo, Pagano. All. Esposito (squalificato, in panchina Nasta, allenatore in seconda) ARBITRO : Aloisi di Avezzano RETI : pt 14' del Ramaglia; st 2' Carrieri.
NOTE : Spettatori: 1016, per un incasso di 8.033 euro. Ammoniti: Marruocco (M), Vitiello (M), Carrieri (M), Di Toro (M), Colella (S), Sifonetti (S). Angoli 8-8 . Recupero: pt 1 '; st 4' st MANFREDONIA - Un tempo per uno. Un gol per parte e, alla fine, un giusto pareggio a conclusione di un match interessante e che a tratti è stato anche bello. La prima azione è di marca sipontina. Corre, infatti, il 1' di gioco quando una punizione di Pirrone viene respinta con i pugni da De Felice e sulla successiva respinta, Arcuri calcia alto sulla traversa. Al 6' è la Scafatese a rendersi pericolosa con l'ex Sifonetti, ma il tiro del centrocampista calabrese viene deviato in angolo. Passa solo un minuto e la Scafatese si porta in vantaggio. Fa tutto Sifonetti, il quale sulla corsia sinistra fa fuori il diret-
to avversario, entra in area e serve su di un piatto d'argento la palla del vantaggio a Ramaglia che insacca senza problemi. Acquisito il vantaggio, la Scafatese controlla senza particolari affanni e quando può cerca di colpire. Per vedere una timida reazione dei padroni di casa bisogna attendere il 27', ma la rovesciata di Arigò su punizione di Pirrone, non crea pericoli a De Felice. In chiusura di tempo è prima la Scafatese a rendersi pericolosa con una punizione di Sifonetti, terminata alta sulla traversa, poi il Manfredonia con Luppi, ma il tiro dell'attaccante viene deviato in angolo da De Felice. La prima frazione di gioco termina con la Scafatese in vantaggio. Nella ripresa, pronti via e il Manfredonia trova la rete del pareggio. E', infatti, il 2' di gioco quando Pirrone su punizione trova la testa di Carrieri che, indi-
Ramaglia
sturbato, può mettere la sfera dove De Felice non può arrivarci. Il Manfredonia sulle ali dell'entusiasmo cerca di trovare la rete del vantaggio. Al 17', infatti, lancio di Arcuri per Giglio il cui tiro viene respinto in angolo da De Felice. Al 33' Giglio, servito perfettamente da Arcuri, solo davanti a De Felice si divora un gol già fatto. Per la Scafatese è il quarto pari di fila. Antonio Guerra
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Sport 27
Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
2ª Divisione. Giallorossi sotto di un gol con il Cassino riescono nel sorpasso. Tutto nel secondo tempo
Catanzaro, vittoria in rimonta La squadra di Auteri soffre ma riesce a restare imbattuta al Ceravolo CATANZARO CASSINO
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CATANZARO (3 – 4 - 3): Vono; Gimmelli, Di Maio, Ciano; Di Cuonzo, Bruno, Corapi, Benincasa; Caputo (27’ s.t. Montella), Mosciaro, Longoni (36’ s.t. Basile). In panchina: Devona, Ferrara, Forgione, Capicotto, De Franco. All. Auteri CASSINO (4 – 4 - 2): Amadio; Bica Badan, Merli, Bianciardi, Sfanò; Conti, Konè, Giannone (38’ s.t. Frisenda), Romanelli; Croce, Bardeggia (19’ s.t. Romeo). In panchina: Mataluna, Oliva, Bonacquisti, Gemmiti, Petrone. All. Pellegrino (squalificato, in panchina Federici) ARBITRO: Ceccarelli di Terni (assistenti Calò e Delle Foglie) MARCATORI: 1’ s.t. Bardeggia (Cas); 14’ s.t. Longoni (Cz); 20’ s.t. Corapi (Cz). NOTE: Spettatori circa 1500 di cui 9 provenienti da Cassino. Giornata con temperatura rigida e pioggia torrenziale a tratti. Ammoniti: Conti (Cas); Merli (Cas); Mosciaro (Cz). Angoli: 7 –5 per il Catanzaro. Recupero: p.t. 0’; s.t. 3’
Il tiro gol di Corapi e, sotto, l’esultanza giallorossa (foto Chiefalo)
di ANTONIO CIAMPA CATANZARO – Soffre forse anche più del dovuto il Catanzaro ma mantiene comunque immacolato il suo record di vittorie nella gare casalinghe del Ceravolo e la leadership della classifica. Contro il Cassino, infatti, al termine di un periodo contrassegnato da una serie infinite di polemiche e difficoltà, Gimmelli e compagni aprono il 2010 collezionando la decima vittoria consecutiva tra le mura amiche superando in rimonta i ciociari, bravi e fortunati ad essere passati in vantaggio ad inizio ripresa ma poi crollati sotto i colpi di Longoni e di uno straordinario Corapi autore di una prestazione davvero da incorniciare. La lunga sosta, con i relativi strascichi di polemiche ed il gelo atmosferico che insiste su Catanzaro si riflette nelle presenze del Ceravolo che a malapena raggiunge il migliaio di spettatori che, intirizziti dal freddo, assistono ad un Catanzaro arrembante nelle prime fase del match. Dopo soli sei minuti, infatti sono ben tre le volte in cui i giallorossi hanno l’opportunità di andare a rete ma prima Caputo, poi Longoni ed infine ancora Caputo non rie-
scono a risolvere favorevolmente altrettante mischie a pochi passi da Amadio Passata la spinta iniziale, il Catanzaro rifiata permettendo al Cassino di tenere palla lontano dalla sua area di rigore grazie alla forza fisica di Konè, spesso dominatore dei contrasti di centrocampo ed al fosforo di Giannone che distribuisce palloni importanti
raramente sbagliando la misura degli appoggi nonostante un terreno di gioco particolarmente scivoloso. Dall’altra parte, lentamente ma inesorabilmente, in assenza della spinta sulle fasce (con Di Cuonzo a destra e Benincasa a sinistra spesso bene imbrigliati), comincia a prendere consistenza la gara di Corapi che pur sacrificato
in un ruolo non proprio congeniale, recupera palloni su palloni e smista in avanti coadiuvando nel migliore dei modi la gara dell’acciaccato Bruno. Così, si arriva al 32’ allorquando i giallorosi aprono il valzer delle occasioni mancate del finale di tempo con una combinazione tra Longoni e Caputo che smarca quest’ultimo al tiro deviato ancora in angolo da una precipitoso ritorno di Bianciardi. In questo periodo, a salire sugli scudi è il portiere ospite Amadio che dice di no per ben quattro volte agli avanti di casa. Prima, al 35’, ribatte d’istinto un colpo di testa da pochi passi dell’avanzato Di Maio, quindi, al 38’, esce a valanga su Corapi e dopo solo un minuto su Mosciaro ribattendo in entrambi i casi le conclusioni a colpo sicuro dei padroni di casa per poi chiudere il tempo con l’ennesima uscita bassa su Mosciaro con respinta di piede che permette al Cassino di terminare miracolosamente imbattuto il periodo. Il pronti-via della ripresa è, invece, il momento migliore dei Ciociari che, approfittando della lenta ripresa del Catanzaro vanno subito in vantaggio grazie a Bardeggia che insacca su mischia susseguente a calcio d’angolo. Il Catanzaro sbanda ed il Cassino commette il grande errore di non approfittarne compiutamente con due clamorose occasioni di Romanelli al 3’ e di Croce al 6’ sulle quali compie due autentici miracoli Vono capace di fermare le conclusioni degli avanti ospiti a pochi metri dalla propria linea di porta. Proprio il mancato raddoppio degli ospiti rianima i giallorossi di casa che trovano un autentico jolly al 14’ con il pareggio di Longoni ottenuto con un fendente che s’infila sotto l’incrocio dei pali e che a furia di spingere ottengono il raddoppio grazie ad una conclusione da circa trenta metri dello straordinario Corapi sulla quale Amadio commette l’unica ma decisiva incertezza di giornata arrivando troppo molle all’appuntamento con la sfera. Il Cassino, a questo punto, nonostante l’ingresso in campo anche dell’ex Frisenda, non ha più la forza di reagire e così, per il Catanzaro, c’è la possibilità di festeggiare la decima vittoria e di credere di potere dimenticare tutte le beghe del periodo.
Una brutta entrata su Mosciaro
PAGELLE CATANZARO VONO (7.5) - Decisivo nella vittoria del Catanzaro. Compie due autentici prodigi con la squadra già in svantaggio e permette alla sua squadra di ribaltare il punteggio GIMMELLI (6) - Partita di sacrificio alla ricerca della giusta posizione contro attaccanti potenti e veloci. Comunque non si smarrisce mantenendo, fin che può, lontani i pericoli dalla porta di Vono. DI MAIO (6) - A volte impreciso negli appoggi ai compagni avanzati. Sbanda, come i compagni, ad inizio ripresa ma si rende comunque pericoloso in attacco CIANO (5.5) - Non trova nessuno a cui mordere le caviglie e così va alquanto in confusione cercando di dare il suo apporto in fase offensiva DI CUONZO (5.5) - Si trova davanti una cerniera difensiva di particolare consistenza e non è aiutato dall’abulica prestazione di Caputo che gli sta davanti. Un piccolo passaggio a vuoto BRUNO (6) - Non sta benissimo e si vede. Ha però la giusta intelligenza di mettersi al servizio di un sontuoso Corapi a cui guarda le spalle CORAPI (8) - E’ il migliore in campo. Realizza un gol grazie anche alla collaborazione del portiere avversario ma, prima e dopo la rete, catalizza tutto il gioco dei suoi, e pur non essendone abituato, si rende estremamente utile anche in copertura BENINCASA (5) -Mantiene una posizione decentrata e tocca pochissimi palloni ma non solo per colpa sua. Una prestazione che rende evidente la carenza di uomini di fascia per l’attuale Catanzaro CAPUTO (5) - E’ una di quelle giornate in cui Caputo evita di scendere in campo. Abulico ed inconcludente, passeggia a pochi metri dalla linea di fondo e sbaglia gran parte degli assist di cui è capace. Forse il suo mesto passo d’addio alla maglia giallorossa. Dal 27’ s.t. MONTELLA (6) - A meno di venti giorni dall’infortunio al menisco è già in campo. Il voto, più che a lui, va ai medici giallorossi MOSCIARO (6.5) - Lotta e si propone spesso come sponda per i compagni. Ha due chiare occasioni da rete che Amadio gli nega con due prodigiosi interventi. Dal 36’ s.t. BASILE (S.V.) LONGONI (7) -Per larghi tratti vale il discorso fatto per Caputo. Poi, d’improvviso, s’illumina d’immenso e gira la partita a favore del Catanzaro.
Caputo alla Cisco Roma. La società smentisce coinvolgimenti in episodi su cui pare indaghi la Procura
Auteri difende la squadra: «Un grande gruppo» di FRANCESCO IULIANO
Gaetano Auteri, allenatore giallorosso
CATANZARO – «Questo gruppo non si tocca. Questo è un grande gruppo anche se qualche idiota lo mette in discussione. E’ vero, a volte si possono commettere delle leggerezze, sbagliare alcune valutazioni. Ma ciò non toglie che è e rimane un grande gruppo con un forte attaccamento alla maglia. Magari anche altri dimostrassero lo stesso attaccamento a questi colori. Non mi sembra che nell’ambiente qualcuno possa vantarsi di avere lo stesso atteggiamento». Al di là della partita, il primo pensiero di Auteri insala stampaè stato quellodi metterea tacere alcuni voci sulla sua squadra. Uno sfogo legittimo, quello del tecnico siciliano che, ancora una volta, ha dovuto tirare fuori le unghia per difendere il gruppo da attacchi che arrivano dall’esterno. Vociche, inevitabilmente, finiscono per disturbare il lavoro della squadra ed i sacrifici della società. Decimo vittoria casalinga su dieci incontri. Un risultato eccezionale, a qualsiasi latitudine del pianeta calcio. «Non è facile vincere dieci
partite in casa se non hai le qualità. Questa è una squadra che gioca a calcio con la voglia di sacrificarsi, di migliorarsi e di sudare per la maglia che indossa. E’ difficile, in queste categorie vedere giocare al calcio come lo si è visto oggi qui al Ceravolo. Questa partita potevamo anche perdere ma avremmo sicuramente meritato gli applausi del pubblico». Almeno dieci le occasioni da gol a favore dei giallorossi solo nel primo tempo. Poi il gol del Cassino. « Il calcio a volte è starno». Due gol, quello di Longoni e di Corapi che, se realizzati in altre categorie, avrebbero suscitato più interesse. «Per Corapi - ha aggiunto Auteri - un’ulteriore dimostrazione,da Catanzarese,dell’attaccamento a questa maglia, una partita di quantità e di qualità impreziosita da un gran gol». Un gol che l’attaccante ha dedicato a suo figlio Mattia di soli quattro mesi. Per gli ospiti ha parlato Federici, in sostituzione dello squalificato Pellegrini. Un’analisi obiettiva, quella del tecnico dei cassinati. «Sapevamo di dover affrontare una grande squadra allenata da un grande allenatore e sapeva-
mo delle difficoltà che avremmo incontrato. Abbiamo giocato in emergenza per le tante assenze ma i ragazzi che sono scesi in campo hanno fatto appieno il loro dovere». MERCATO.Quella di Max Caputo potrebbe essere stata, ieri, l’ultima gara in giallorosso. L’attaccante, infatti, da indiscrezioni raccolte ieri,dovrebbe passarenella giornatadi oggialla Cisco Roma. Intanto, la società giallorossa sembra interessata al centrocampista ungherese, classe ’89 Mark Orosz, in forza all’Arezzo e con trascorsi con la maglia del Crotone. Una settimana decisiva, quella che inizia oggi, ancheper unaltropassaggioin giallorosso:quello di un altro centrocampista, sempre in forsa all’Arezzo, Mattia Donati. Nelle trattative, però, sembrerebbe essersi inserita la Colligiana (Seconda Divisione) che vorrebbe riprendersi il giocatore dopo l’esperienza della passata stagione. Al termine della partita l’Fc Catanzaro ha diffuso un comunicato con il quale ha smentito ogni coinvolgimento della società in alcuni episodi per i quali sembrerebbe esserci l’interessamento della Procura Federale.
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28 Sport
2ª Divisione. Il nuovo arrivato, sceso in campo dal primo minuto, segna il gol del successo
La Vibonese ringrazia Ike Cisco Roma in vantaggio con Lanteri, ma i rossoblù ribaltano la situazione VIBONESE CISCO ROMA
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PAGELLE VIBONESE MENGONI (7) - Attento. Sempre sicuro e decisivo ogni qual volta viene chiamato in causa. Una sicurezza.
VIBONESE (4-2-3-1): Mengoni; Scrugli Conti Bertini Orefice; Lopetrone (40' st Gatto) Pirrone; Ike (19' st Milanese) Di Mauro Rugiero; Omolade (29' st Beccaria). A disp: Senatore, Cammilluzzi, Sperandeo, Ficara. All. Galfano CISCO ROMA (4-2-3-1): Ambrosi 7; Balzano 5 Padella 5,5 Di Fiordo 6 Angeletti 5,5 (40' st Di Iorio SV); Ramondini 5 (18' st Barrionuevo 4) Chiappara 5,5; Lanteri 6 Di Vicino 5,5 Franchini 5,5 (22' st Babù 6); Ciofani 6,5. A disp.: Previti, Lopiccolo, Larosa, Mazzarani. All.: Incocciati ARBITRO: Bietolini di Firenze 5 (Fiorito e Di Lascio di Salerno) MARCATORI: 7' pt Lanteri (C), 26' pt Di Mauro (V), 40' pt Ike (V). NOTE: spettatori 400 circa. Terreno di gioco in pessime condizioni. Espulso: al 49’ st Barrionuevo (C). Ammoniti: Pirrone (V) e Padella (C). Angoli: 7-9. Rec.: 1' pt; 5' st
SCRUGLI (6,5) - Nel primo tempo non sdegna proiezioni offensive. Nella ripresa, invece, resta prevalentemente bloccato dietro, badando al sodo. OREFICE (6) – Dalle sue parti gira Lanteri. Un brutto cliente, per il vicecapitano rossoblu che però lo contiene bene. Mezzo voto in meno per quel svarione, sul finale, che poteva costare caro alla Vibonese. PIRRONE (6) - Sui suoi piedi capitano un paio di occasioni per chiudere la partita. Tutte fallite, ma il suo mestiere non è quello di far gol. In mezzo al campo, comunque, seppur in intermittenza, fa sentire la sua presenza. BERTINI (7) -Ciofani è un brutto cliente. E a tratti fa anche male. Ma lui lo tallona continuamente e con successo. CONTI (6,5) - Ordinato e puntuale. La retroguardia rossoblu non sbanda e contiene, tutto sommato bene, gli attacchi ospiti. IKE (7,5) - Suggella un ottimo esordio con il gol del 2-1. Positiva la sua prima apparizione con la maglia della Vibonese. Si intende alla perfezione con Omolade. In più si sacrifica, gioca per la squadra e si dimostra implacabile sotto rete. Sicuramente un ottimo acquisto. Dal 19' st MILANESE (6,5) – Galfano lo inserisce per dare maggiore copertura sulla fascia sinistra. E lui assolve appieno il compito, senza sdegnare proiezioni offensive. LOPETRONE (6) – La sua è una prestazione che rasenta appena la sufficienza. Dal 40' st GATTO (SV).
di ANTONINO SCHINELLA L’esultanza dei rossoblù dopo il gol di Di Mauro (foto Lo Gatto)
VIBO VALENTIA – 26’ del primo tempo: la svolta di una partita che in altri tempi, probabilmente, avrebbe avuto altro epilogo per una Vibonese ieri apparsa matura, determinata e concentrata. I rossoblu sono sotto di un gol. Rugiero subisce fallo e l’arbitro - che in precedenza aveva negato un rigore netto ai locali - concede una punizione. Si incarica della battuta Di Mauro, che non dà scampo ad Ambrosi. E’ il gol del momentaneo pareggio. E’ il gol che darà il via alla rimonta rossoblu. E’ il gol che spianerà la strada alla Vibonese verso la conquista di una vittoria importante. Una vittoria voluta. Sofferta e meritata. La Vibonese, insomma, inizia il 2010 nel migliore dei modi, con un successo meritato, contro una corazzata che può fare affidamento su elementi quali Babù, Ramondini e Barrionuevo, gente che lo scorso anno militava tra i cadetti. TATTICA. Novità tattiche per i capitolini, con i due nuovi acquisti – Di Vicino e Lanteri – subito in campo. Dal canto suo, Galfano opta per il modulo che tante sod-
disfazioni ha dato nell'ultimo periodo: il 4-2-3-1. In difesa c'è Scrugli, preferito a Milanese. Si accomoda in panchina anche Cammilluzzi: al centro dell'attacco il tecnico rossoblu gli preferisce Omolade. A sorpresa, dal primo minuto c’è Ike. CRONACA. E' proprio il nuovo acquisto rossoblu il primo a rendersi pericoloso ma, dopo una manciata di minuti, sul suo tiro Ambrosi si salva in angolo. La Vibonese spinge, e al 7' Omolade viene atterrato in area. Il rigore è netto, ma l'opinione del direttore di gara è diversa e quindi lascia correre tra le proteste della Vibonese e i mugugni del pubblico di casa. E, come spesso accade in queste occasioni, al danno si aggiunge la beffa. Sul capovolgimento di fronte Linteri con un preciso sinistro supera Mengoni, per il vantaggio ospite. La Vibonese, però, non si scompone. I due mediani ospiti soffrono la posizione
di Di Mauro e la vivacità di Rugiero e Ike, che in fase di non possesso arretrano di qualche metro. E così, dopo aver conquistato una sfilza di calci d'angolo, i rossoblu pareggiano. Punizione dai venticinque metri, si incarica della battuta Di Mauro che beffa Ambrosi, per il gol dell'1-1. I rossoblu ci credono, ma Ambrosi salva i suoi quando vola per deviare in angolo il tiro di Omolade. Il portiere capitolino, però, nulla può al 40’: Di Mauro recupera palla e mette in mezzo dove il più lesto di tutti è l’accorrente Ike che insacca in acrobazia, regalando ai suoi la rete del meritato vantaggio. Vantaggio che rischia di sfumare una manciata di minuti dopo, ma è il palo a salvare la Vibonese al 44’, sul tiro di Franchini. La Cisco non ci sta e, nella ripresa, dà al via all'assedio, favorito anche da un atteggiamento ultra difensivo della Vibonese. Al 6' Ciofani
La Cisco spinge nella ripresa ma Vibo resiste
svetta di testa, ma Mengoni si salva deviando in angolo. Spinge la Cisco, si chiudono i rossoblu che soffrono l’offensiva ospite. Ed è ancora Ciofani al 10' a sfiorare il pareggio, ma Mengoni è attento e devia ancora in angolo. Galfano, dunque, corre ai ripari, inserendo Milanese per Ike e passando al 4-5-1, con Rugiero e lo stesso Milanese esterni di centrocampo e Di Mauro arretrato in mediana. Un modulo che consente alla Vibonese di ricompattarsi e la pressione della Cisco si allenta. Per vedere un nuovo tiro degli ospiti bisogna attendere il 33', ma il colpo di testa di Chiappara si perde fuori. 3’ dopo, la Vibonese rischia ancora. Ingenuità di Orefice e Lopetrone, ma Ciofani davanti a Mengoni cincischia e sciupa tutto. Incocciati ci crede e inserisce tutti gli elementi offensivi a sua disposizione. Babù ci prova al 44' e Mengoni si salva bloccando a terra, in due tempi. Tira un sospiro di sollievo, dunque, la Vibonese che dopo cinque minuti di recupero al cardiopalma può alzare finalmente le mani al cielo per la prima vittoria del 2010.
OMOLADE (7) - A tratti devastante. Tiene costantemente impegnati i centrali ospiti. Svaria su tutto il fronte d'attacco e si rende pericoloso con un paio di conclusioni insidiose, sventate da un ottimo Ambrosi. In costante crescita. Esce tra gli applausi. Dal 29' st BECCARIA (6) –Esordisce al Luigi Razza, facendo vedere in appena un quarto d’ora buoni spunti. DI MAURO (7,5) -Segna il terzo gol nelle ultime due partite e la sua marcatura dà il via alla rimonta della Vibonese. Soffre il campo pesante, ma sulla mediana il suo lavoro è sempre prezioso. In assoluto il migliore in campo. RUGIERO (6,5) – Galfano lo schiera esterno alto. Prima a sinistra e poi a destra. Lui si sfianca lungo la fascia di competenza, anche se spesso paga questa sua generosità in lucidità. ant. sch.
Ike ha bagnato l’esordio con un bel gol
Rossoblù soddisfatti. Da Incocciati, invece, parte un monito per il Catanzaro
Galfano: «Ce la siamo giocata a viso aperto»
Di Mauro esulta insieme a Omolade
VIBO VALENTIA - Quello che stiamo raccontando avvenne nei mesi scorsi. Con la Vibonese vicinissima all'ultimo posto in classifica. Allora, al termine dell'ennesima gara casalinga persa, Massimo Colistra si presentò in sala stampa. E le sue parole lasciarono stupefatti i cronisti presenti negli spogliatoi del Luigi Razza. «Questa squadra ha tutte le qualità per centrare l'obiettivo. Io sono fiducioso: stiamo lavorando bene e credo che col tempo si vedranno i frutti di questo lavoro». Ostentò, dunque, un ottimismo che ai più sembrò spropositato. Ma, a distanza di qualche mese, bisogna riconoscere che aveva proprio ragione l'ad della
Vibonese, il primo anche ieri a presentarsi in sala stampa. «Finalmente il lavoro inizia a pagare», esordisce. «Credo che abbiamo dato delle risposte anche ai più scettici», aggiunge, togliendosi quale sassolino dalla scarpa. Poi una breve ma significativa parentesi sul mercato. «Dopo gli arrivi di Bertini, Beccaria e Ike, si è chiuso il mercato della Vibonese? No. Restiamo vigili, tenendo però conto di quelle che sono le nostre possibilità», chiosa, infine, Colistra. Anche da Angelo Galfano qualche accenno di calciomercato. Prima, però, una concisa disamina del match. «C'era un rigore netto, l'arbitro però ha fat-
to continuare e sul capovolgimento di fronte abbiamo subito il gol. Lì siamo stati bravi a non demoralizzarci, a reagire. Nella ripresa invece abbiamo subito il forcing ospite, ma era normale vista la caratura della Cisco. Comunque, credo sia stata premiata la mentalità di una squadra che è scesa in campo per giocarsela». Detto ciò, un commento sui singoli e qualche confessione relativa il mercato: «Voglio porgere un ringraziamento al segretario Mancini che è stato celere nel depositare il contratto di Ike, permettendo, di fatto, che dalla Lega arrivasse in tempo il via libera. Di Mauro? E' un calciatore che può fare la differenza.
Il mercato? Mi auguro che la società mi faccia un altro regalo. Spero mi diano un difensore esperto», conclude Galfano prima di lasciare Vibo per volare a Milanello, dove sosterrà un stage per due giorni. Di tutt'altro umore, invece, gli ospiti. «Credevo potessimo raccogliere qualcosa in più», ammette il tecnico capitolino, Giuseppe Incocciati. «Invece abbiamo subito una sconfitta che ci amareggia», riferisce ancora l'ex attaccante di Milan e Pisa, che poi conclude lanciando un chiaro messaggio al Catanzaro. «Nessuno si illuda di aver già vinto il campionato. Da qui alla fine tutto può ancora succedere».
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Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
Risultati e classifica Casertana-F. e C. Bn
19ª giornata
1-2
Marcatori
7' pt Salvati (FC), 18' Olcese (C), 19' Tortora (FC)
Francavilla Pz-Pianura
1-2
8’ e 29’ pt (r) Manzo (P), 9’ st Chisena (F)
Grottaglie-Bitonto
0-2
NEAPOLIS
40
18 12 4
2 38 16 9
7
1
1 19 5
9
5
3
1 19 11 22 +4
PIANURA
37
18 11 4
3 35 19 9
6
1
2 21 10 9
5
3
1 14 9 16 +1
S. ANTONIO
37
18 11 4
3 29 18 9
7
2
0 15 7
9
4
2
3 14 11 11 +1
1-0
F. E C. BN
35
18 10 5
3 33 21 9
6
2
1 21 9
9
4
3
2 12 12 12 -1
0-0
FRANCAVILLA PZ
32
18 9
5
4 25 15 9
4
3
2 11 6
9
5
2
2 14 9 10 -4
V. CASARANO
32
18 9
5
4 25 16 9
5
2
2 16 11 9
4
3
2
9
5
9
-4
CASERTANA
30
18 9
3
6 20 12 9
5
1
3 13 7
9
4
2
3
7
5
8
-6
ANGRI
28
18 7
7
4 25 22 9
3
5
1
9
4
2
3 17 16 3
-8
MATERA
27
18 7
6
5 28 27 9
2
4
3 14 17 9
5
2
2 14 10 1
-9
GROTTAGLIE
23
18 6
5
7 23 24 9
3
3
3 11 10 9
3
2
4 12 14 -1 -13
BITONTO
22
18 5
7
6 20 23 9
3
2
4 11 11 9
2
5
2
9 12 -3 -14
POMIGLIANO
22
18 5
7
6 19 24 9
2
5
2 11 11 9
3
2
4
8 13 -5 -14
TURRIS
19
18 5
4
9 24 33 9
3
2
4 11 15 9
2
2
5 13 18 -9 -17
ISCHIA
18
17 5
3
9 17 27 8
1
1
6
4 13 9
4
2
3 13 14 -10 -15
OSTUNI
17
18 4
5
9 16 26 9
2
4
3 11 14 9
2
1
6
5 12 -10 -19
FRANCAVILLA BR
15
18 3
6
9 11 20 9
2
2
5
6 12 9
1
4
4
5
BACOLI
13
17 3
4 10 11 24 9
2
2
5
7 13 8
1
2
5
4 11 -13 -22
PISTICCI
10
18 2
4 12 15 28 9
0
2
7
4 12 9
2
2
5 11 16 -13 -26
FASANO
6
18 0
6 12 9 28 9
0
3
6
5 15 9
0
3
6
45' pt Persia; 20' st Colangione
Ischia-Bacoli
Rinv.
Neapolis-S. Antonio 13' pt Moxedano
Ostuni-Matera
Pomigliano-Francavilla F. 1-0 47' st De Santo
Turris-Angri
2-3
5' pt Longobardi (T), 31' pt De Sena (A), 44' pt Noviello (T), 13' st Formisano (A), 44' st Venditto (A)
V. Casarano-Fasano
2-1
6' pt Contino (VC); 43'st D’Onghia (F), 44' st Calabro (VC)
Riposa: Pisticci
Prossimo turno
20ª giornata 17/01/10 ore 14.30
Casertana-Fasano Francavilla Pz-S. Antonio Ischia-Pianura Neapolis-Bitonto Ostuni-Bacoli Pisticci-Francavilla Br Pomigliano-F. e C. Bn Turris-Matera V. Casarano-Angri Riposa: Grottaglie
8
6
8
-9 -21
4 13 -19 -30
11 Reti: Del Prete (1) (Francavilla); Russo (3) (Turris) 10 Reti: Albano (1) (Matera); Bonanno, Sergi (2) (Neapolis) 9 reti: Olcese (Casertana); Manzo (3) (Pianura) 8 Reti: Moxedano (Neapolis) 7 Reti: Mallardo (Forza e C.); Fontanella (Neapolis); Maffucci (2) (S.A. Abate); Villa (2) (V.Casarano) 6 Reti: Tortora (Forza e C.); Sibilli (1) (Pianura); Temponi (S. A. Abate) 5 Reti: Incoronato (1) (Angri); Chisena (Francavilla); D'Amblé (2), De Angelis (Grottaglie); Saurino G. (Ischia); Pastore (Neapolis); De Palma (1), Malagnino (1) (Ostuni); Del Sorbo (Pianura); Siano (S. A. Abate); D'Anna (V.Casarano) 4 Reti: De Sena, Galdi (Angri); Massaro (1), Salvati (Forza e C.); De Vecchis (Matera); Ausiello (Pianura); Ferrentino (Pisticci); Auricchio (1) (Pomigliano); Longobardi (Turris) 3 reti: Di Domenico (1), Solimene, Zinno (Bacoli); Armento, De Santis (1), Konte, Marsico (2) (Bitonto); Bencardino (Casertana); D'Onghia, Jalo (Fasano); Ferrari (1) (F.Fontana); De Falco (Forza e C.); Manzillo (Francavilla); Genchi (Matera); Somma (Neapolis); Galdean, Mattera (Pianura); Lupacchio, Vallefuoco (Pisticci); Alizzi (Pomigliano); Tedesco (1) (S.A. Abate); Noviello, Serao (V.Casarano)
De Vecchis e Albano sciupano due palle-gol da 3 punti, ma servono i rinforzi
Matera, l’urlo resta in gola OSTUNI MATERA
0 0
OSTUNI (4-4-2): Furone 6, Matera 5,5 (20' st D'Elia 6), Ciaramitaro 6, Foschini 6, Melis 6, Orlando 6, Borini 5,5 (10' st Mat. Miccoli 6), Pollaro 5,5 (33' st Man. Miccoli sv), Salzano 6, Salomone 6, De Simone 5,5. A disp.: Semprevivo, D'Elia, Kreshpa, Rega, Scarongella. All. Lombardo 6. MATERA (4-4-2): G. D'Angelo 5,5 F. D'Angelo 6, Conte 6, Mazzoleni 6, Martinelli 7, Bartoli 6, Carretta 5 (1' st Selvaggi 5,5, dal 42' st Cristofaro sv), Ostaku 6, Albano 5,5 Campo 5,5, De Vecchis 5,5. A disp: Falcone, Manzo, Scudieri, Leta, Branda. All. Giusto 5,5 ARBITRO: Camelo di Roma 5. NOTE: spettatori 500 di cui 100 provenienti da Matera. Ammoniti Melis, Salomone, Ostaku. Recupero: pt 2'; st 4'. OSTUNI- Un tempo per parte. Ostuni e Matera si dividono la posta in palio al termine di una gara che ha vissuto solo di qualche fiammata. Bene i padroni di casa nel primo tempo, sicuramente più pericolosi gli ospiti nella ripresa. Gara corretta nonostante la direzione insufficiente del signor Camelo. Nell'ultima gara del girone di andata si affrontano due squadre partite con obiettivi stagionali decisamente diversi. Nel Matera mister Pino Giusto può contare sugli ultimi arrivati Falcone, D'Angelo e Manzo che sono andati a rinforzare il reparto arretrato. Il tecnico lucano deve, però, rinunciare all'infortunato Lo Grieco e allo squalificato
A sinistra il Matera si rammarica per l’occasione sciupata da De Vecchis e in alto Campo a terra infortunato
Martone. Ostuni al gran completo e pronto a vendere cara la pelle contro una grande del campionato. Mister Lombardo sceglie Ciaramitaro in difesa, mentre nel reparto offensivo si affida alla velocità di Salzano e Salomone. A centrocampo fiducia a Pollaro e Foschini che soprattutto nel primo tempo conquistano la zona nevralgica del campo. Speculare lo schieramento preparato dai due allenatori: un 4-4-2 che garantisce la necessaria copertura alle due formazioni con pochi rischi, ma anche poche emozioni. Il primo tempo è quasi tutto di
marca ostunese. Sono i padroni di casa a menare le danze con un Matera che appare in difficoltà. Eppure sono gli ospiti ad avere la prima opportunità. Al 6' Mazzoleni non riesce a deviare verso la porta ostunese un calcio di punizione di Campo. All'11' il portiere lucano non trattiene il pallone, ma Borini tutto solo manda il pallone alto sulla traversa. L'Ostuni tiene in mano il pallino del gioco e dà l'impressione di poter sbloccare il risultato. Al 22' Borini riesce a mettere il pallone al centro dell'area, ma nessuno riesce a deviare verso la porta rimasta sguarni-
ta. Al 32' il gol per l'Ostuni sembra cosa fatta. Salzano mette al centro per De Simone che in tuffo a due passi dalla porta manda incredibilmente a lato. Nella ripresa la gara non cambia. Giusto inserisce Selvaggi al posto di uno spento Carretta; Lombardo risponde inserendo Mattia Miccoli al posto di Borini. Al 2' Orlando colpisce di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma l'inzuccata del difensore ostunese termina a lato. La gara non è entusiasmante complice anche il terreno di gioco appesanti-
to dalle piogge incessanti delle scorse settimane. Al 23' Campo ci prova dalla distanza, ma la sua conclusione termine alta sulla traversa. Il Matera conquista il centrocampo e si rende minaccioso. Al 25' Albano si gira bene, ma il tiro è da dimenticare. Al 37' ancora Matera. De Vecchis ruba palla a Ciaramitaro, si invola verso la porta ostunese, ma spara alle stelle da buona posizione. L'Ostuni prova a reagire. Al 39' il tiro del neo entrato Manuel Miccoli mette i brividi a Gennaro D'Angelo, ma la conclusione si spegne a lato di un soffio. Al 40' l'ultima emozione.
Albano tutto solo davanti a Furone manda a lato. I padroni di casa conquistano così il loro terzo risultato utile consecutivo e continuano a sperare in una salvezza che pareva difficile fino a qualche settimana fa; torna a fare risultato fuori casa il Matera, che riscatta parzialmente la sconfitta di Francavilla. E domenica ancora una trasferta per il Matera che andrà a giocare a Torre del Greco contro la Turris. Un'altra sfida delicata contro una squadra pericolante per la formazione di mister Giusto. Francesco Pecere
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30 Sport
Pagelle Matera Campo al disotto delle sue possibilità e poco incisivo
Martinelli insormontabile Buono l’esordio di Francesco D’Angelo: è difesa più concreta GENNARO D'ANGELO (5,5) un’uscita imprecisa spiana la strada agli attaccanti dell'Ostuni nel primo tempo, che per sua fortuna falliscono sistematicamente il bersaglio. Per il resto ordinaria amministrazione e ripresa attenta e senza pericoli.
mini di velocità e dinamismo poi però si perde e non garantisce più quei cross che da lui erano attesi. Dal 42' st Cristofaro sv). OSTAKU (6) - : anche lui sembra in difficoltà a centrocampo, anche se sopperisce il tutto correndo fino a meritarsi i crampi, è un under e tutto sommato non sfigura.
FRANCESCO D'ANGELO (6) - : arrivato a Matera da pochi giorni viene gettato subito nella mischia. Soffre la velocità di Salomone, ma riesce ad evitare che l'attaccante ostunese diventi pericoloso . Tutto sommato un esordio positivo in maglia biancazzurra.
ALBANO (5,5) - troppo solo in prima linea. L'attaccante materano ci prova a fare reparto da solo, ma senza fortuna. Clamoroso l'errore nel finale, quando spreca una palla gol che avrebbe potuto consegnare ai suoi un successo pesante. Un errore che da uno come lui non è lecito attendersi e che vale parecchio nel giudizio complessivo di una prestazione generosa e con il cuore.
CONTE (6) - dalla sua zona partono le azioni più pericolose dei padroni di casa, peraltro in fase offensiva non risulta mai incisivo. Cresce alla distanza e nel finale lavora buoni palloni per i compagni.
CAMPO (5,5)-si muove tantissimo ma non concretizza nulla ed è forse uno dei problemi del Matera che da lui si aspettava molto di più. Si rende anche pericoloso con un tiro dalla distanza che avrebbe meritato miglior fortuna.
MAZZOLENI (6) - nel primo tempo perde il controllo del centrocampo, meglio nella ripresa quando cresce insieme a tutta la squadra. Nel finale è stanco e ciabatta un pallone dal calcio d’angolo non da giocatore di grande esperienza e classe come dice il suo palmares.
DE VECCHIS (5,5)-fa tanto movimento ma senza mai concretizzare. Nel finale ruba palla a Ciaramitaro, ma fallisce una ghiotta occasione. Anche per lui lo stesso discorso di Albano, perchè certi palloni da tre punti non si possono fallire e quindi condizionano l’intera prestazione generosa e positiva tranne nel momento decisivo che contraddistingue un bomber di razza.
MARTINELLI (7) - a conti fatti risulta essere il migliore dei suoi. Insuperabile sui calci piazzati e nelle azioni in velocità. Una diga insormontabile e capitano da cui prendere esempio. BARTOLI (6) - nel primo tempo soffre la pressione degli avversari. Decisamente meglio nella ripresa, grazie anche all'inserimento di un altro centrocampista. CARRETTA (5) - raramente incisivo sulla corsia di destra. Mister Giusto decide così di sostituirlo nell'intervallo. In alto la tifoseria del Matera presente ieri a Ostuni con almeno un centinaio di presenze tra gruppi organizzati e (DAL 1' ST SELVAGGI (5,5) - riesce a non. L’inizio della gara e l’ingresso in campo di Selvaggi poi sostituito da Cristofaro nel finale dare qualcosa in più alla squadra in ter-
GIUSTO (6) - presenta una formazione che vede in campo ben sei under, uno in più di quelli previsti dal regolamento, ma soltanto nella ripresa si rende conto che il Matera avrebbe potuto vincere la partita con un pizzico di fortuna in più. (f.p)
Due azioni d’attacco del Matera nella ripresa quando ha provato con più insistenza a vincere la partita, al centro il saluto della squadra a fine gara ai tisosi.
OSTUNI. Come spesso accade in caso di pareggio il problema principale dei protagonisti è quello di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Un punto guadagnato o due persi? Il tecnico del Matera, Pino Giusto, parla di equa ripartizione dei punti. “Loro hanno avuto qualche occasione in più nel primo tempo” spiega l'allenatore del Matera, “credo, però, che le nostre siano state molto più limpide. Sono contento per come la squadra ha interpretato la ripresa contro un Ostuni che non è la stessa squadra del girone di andata. La squadra ha lottato per tutta la gara anche se resta il rammarico per tutte le occasioni che abbiamo avuto. Di solito sono preoccupato per le gare successive alla sosta che possono rappresentare sempre una trappola. Il Matera ha mostrato una buona tenuta atletica ed avrebbe meritato il vantaggio soprattutto nella parte finale della gara. “Nel secondo tempo abbiamo preso il campo” conferma Giusto.
Spogliatoio In tribuna coi dirigenti era presente Gino Dimitri
Giusto: «Le nostre occasioni molto più limpide delle loro» “Un bilancio del girone di andata? Inutile nascondere che potevamo sicuramente fare qualche cosa in più. Abbiamo avuto delle difficoltà soprattutto in casa perché l'andamento in trasferta è stato abbastanza soddisfacente. Il mio rammarico è quello di aver avuto un cammino negativo fra le mura amiche perché di solito sono quelle le gare che non bisogna fallire”. Lo sguardo del tecnico barese si sposta al girone di ritorno. “Guardiamo con fiducia al futuro” continua Giusto, “perché il campionato è lungo mi auguro che la squadra riesca ad avere anche in casa quella continuità che non ha avuto nel girone di andata”.
Tra i giocatori il più atteso in sala stampa è Diego Albano. Gran lottatore per tutta la gara, ma anche protagonista dell'occasione più limpida per la formazione ospite. “Credo che il risultato sia giusto” spiega l'attaccante materano. “Abbiamo avuto diverse occasioni come anche i nostri avversari. Con il campo così pesante credo che più di così non si potesse fare. Il gol sbagliato? Ho avuto solo una palla buona in tutta la gara. Se facessi gol ad ogni occasione giocherei in serie A e non in serie D… Abbiamo lottato su ogni pallone, ma se non arrivano palloni giocabili è dura fare gol”.
La dichiarazione polemica viene subito smorzata dallo stesso attaccante: “Non ce l'ho con nessuno” conclude, “mi trovo bene con tutti i miei compagni per cui lotteremo per raggiungere il miglior risultato possibile”. Cala il sipario sulla gara tra Ostuni e Matera. Un risultato che alla fine accontenta tutti e che rimanda i giudizi sulle due squadre al girone di ritorno. I tifosi del Matera presenti sulle tribune del Comunale hanno sofferto nel primo tempo, ma hanno imprecato nella ripresa per le occasioni fallite. E domenica prossima per il Matera arriva un'altra trasferta sul campo della Turris. Girone d’an-
data che la squadra di Giusto chiude a ventisette punti in classifica, ma quello che manca ai lucani sono senza dubbi i risultati in casa anche se quello di Ostuni è stato il primo pareggio in terra pugliese da parte di Giusto e soci che in precedenza avevano vinto a Francavilla, Casarano, Grottaglie e Francavilla Fontana. Ora inizia il girone di ritorno e per i biancazzurri lucani c’è ancora da viaggiare. Stavolta è Campania al Liguori di Torre del Greco che da poco ha il fondo di gioco in erba sintetica. “Un'altra gara difficile su un campo molto caldo” conclude mister Giusto, “dobbiamo prepararci bene puntando a migliorare quello che di buono abbiamo fatto finora”. In tribuna a Ostuni insieme ai dirigenti del Matera è stato notato Gino Dimitri, volto conosciutissimo in Puglia per l’ottimo lavoro svolto a Lecce e Gallipoli in qualità di direttore sportivo. Pare che ci sia in atto una collaborazione, anche se di ufficiale non ci sono conferme. Francesco Pecere
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Sport 31
Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
La doppietta dell’attaccante nel primo tempo ipoteca la vittoria del Pianura
Sinnici puniti da Manzo Chisena marchia una ripresa più tosta del Francavilla, ma non basta PAGELLE FRANCAVILLA DI VINCENZO (6) - incolpevole in occasione dei due gol. Strepitoso in almeno due interventi, specie nel secondo tempo su un colpo di testa ravvicinato di De Luca. DE SANTO (6) - compie il suo dovere sulla fascia ed è bravo quando nel secondo tempo viene spostato al centro della difesa al posto di Gioia. GIOIA (5) - meno brillante del solito in questa gara. Suo il presunto tocco di mano in area che ha indotto l’arbitro a concedere il calcio di rigore. DI GIORGIO (6) - nel reparto difensivo si comporta egregiamente, anticipando bene gli avversari che gli capitano dalle sue parti. TARANTINO (5,5) - nella corsia di sinistra non disputa una gara all’altezza, andando alcune volte in affanno, per delle incursioni avversarie abbastanza continue. BOCCONI (5,5) - cerca in più di un’occasione di rendersi pericoloso sulla fascia destra e poi su quella sinistra, ma non sempre gli è stato così. VERDESCA (6)-in mezzo al campo pressa bene sui portatori di palla avversaria, quando c’è da mettere la gamba nei contrasti, non si tira indietro. MANZILLO (6) - gara non proprio perfetta quella disputata dal centrocampista rossoblu, che spesso è andato in difficoltà contro gli avversari di reparto. DI SENSO (6,5) - quando il Pianura spinge sull’acceleratore nel primo tempo. Prova a rendersi pericoloso con delle discese sulle corsie laterali. CHISENA (6,5) - senza ombra di dubbio è il più propositivo dei suoi. Prova a vivacizzare la manovra della sua squadra in più di un occasione, ma non sempre le sue giocate vanno a buon fine. Bella la rete ad inizio di ripresa che riapre le speranze di rimonta. DEL PRETE(6)-il bomber napoletano, non viene servito a dovere. FUSCO (6) - schierato sulla fascia sinistra ha fatto egregiamente il suo dovere. MARSICO (6) - Esordio con la maglia del Francavilla per il nuovo arrivato, che ha cercato di rendersi pericoloso con qualche azione personale. LA NEVE (5) - entra ad inizio ripresa, ma il suo ingresso non produce gli effetti sperati.
FRANCAVILLA PZ 1 PIANURA 2 FC FRANCAVILLA (4-4-2): Di Vincenzo 6; De Santo 6, Gioia 5 (1’st Marsico 6), Di Giorgio 6, Tarantino 5,5; Bocconi 5,5 (1’st Fusco 6), Manzillo 6, Verdesca 6 (31’st La Neve 5,5), Di Senso 6,5; Chisena 6,5, Del Prete 6. A disp.: Masi, Marziale, Cocina, Pioggia. All.: Lazic 5,5. PIANURA (4-4-2): Lima 6; Carbonaro 6,5, Allocca 6,5, Galdean 6,5, Letizia 6,5; Manzi 6,5 (31’st De Rosa 6), Mattera 6,5, Ausiello 7, Ventre 6,5; Del Sorbo 7 (50’st Alterio sv), Manzo 7,5 (17’st De Luca 6). A disp.: Despuches, Russo, Scognamiglio, Improta. All.: Gargiulo 7. ARBITRO: Bonavia di Portogruaro 5,5. RETI: 8’pt Manzo, 29’pt Manzo (rig.), 9’st Chisena. NOTE: spettatori 600 circa, con una piccola rappresentanza di tifosi del Pianura. Terreno pesante a causa della pioggia.Ammoniti: Di Giorgio, Verdesca, De Santo, Carbonaro, De Luca. Angoli: 3-2 per il Francavilla. Recuperi: pt 2’; st 5’+1’. FRANCAVILLA SUL SINNI – In una giornata freddissima sulle rive del Sinni, arriva la sconfitta casalinga per il Francavilla ad opera del forte Pianura con il risultato di 1-2. Doppietta nei primi quarantacinque minuti di gioco di Manzo che stende la formazione di Lazic. Rete del Francavilla che accorcia le distanze, ad opera del fantasista Antonio Chisena, ad inizio ripresa. I campani vanno al riposo meritatamente in vantaggio per 2-0, ma in casa lucana contestano il rigore assegnato sull’1-0, per il fallo di mano avvenuto al limite dell’area di rigore e poi un leggero tocco di mano in area del Pianura. Al 4’ il centrocampista Di Senso su calcio di punizione, manda la palla di poco sopra la traversa. All’8’ arriva la rete del Pianura, con la difesa di casa poco reattiva. Del Sorbo è bravo a mettere la palla al centro dove l’attaccante Manzo si fa trovare pronto al tocco in rete. Francavilla sorpreso e messo ko da un Pianura cinico. Al 12’ ancora gli
Di Vincenzo contrasta i campani
Un momento di Francavilla-Pianura (foto in pagina www.fcfrancavilla.it) e sotto Chisena in azione ieri e autore del gol del 2-1
ospiti pericolosi, nuovamente con Manzo, che scatta sul filo del fuorigioco e calcia verso la porta, con la palla a lato di poco. Al 15’ il Francavilla si af-
faccia dalle parti della porta avversaria con Del Prete, che al momento del tiro scivola e Lima blocca. Al 28’ il Pianura si procura un calcio di punizio-
ne al limite della’area per un fallo ai danni di Ventre, con Mattera alla battuta che impegna il portiere Di Vincenzo alla respinta con i pugni. Al 29’ l’azione del calcio di rigore, con il guardalinee che segnala all’arbitro il fallo di mano del difensore Gioia, tra le vibranti proteste dei giocatori sinnici. Alla battuta si presenta Manzo che deve calciare due volte la palla, per l’ingresso in area dei giocatori. Rete del Pianura e 02 pesante nei confronti del Francavilla. I ragazzi di Lazic, subiscono il colpo e non riescono a rendersi pericolosi. Arriva cosi la fine della prima frazione di gioco, con le due squadre a riscaldarsi negli spogliatoi, visto il grande freddo in campo. Nella ripresa mister Ranko Lazic effettua un doppio cambio; fuori il difensore Gioia e il centrocampista Bocconi per dare spazio al nuovo arrivato Marsico e Fusco. Il Francavilla ha più ritmo e voglia di dimostrare di meritare le zone alte della classifica. Al 2’ proteste dei sinnici per un tocco di mano in area del Pianura, ma il direttore di gara lascia correre. Al 9’ i padroni di casa accorciano le distanze con il goal di Chisena, abile a dribblare un difensore avversario, e a calciare un forte tiro in porta, con l’incolpevole portiere avversario a non neutralizzare la sfera. Al 17’ il bomber Manzo, è costretto ad uscire dopo un contrasto con un avversario. Al 23’ il portiere Di Vincenzo è strepitoso a respingere un colpo di testa ravvicinato di De Luca. Al 31’ cambio da entrambe le parti; in casa Francavilla ingresso di La Neve per Verdesca, il Pianura invece manda in campo De Rosa per Manzi. Sostenuti a gran voce dai propri sostenitori, i sinnici si spingono in avanti per cercare la rete del pareggio, ma l’imprecisione e la fretta non consentono a Del Prete e compagni di rendersi pericolosi. Al 47’ il centrocampista Sebastian Di Senso salta un giocatore avversario e lascia partire un gran tiro che termina di pochissimo sopra la traversa. Dopo sei minuti di recupero, arriva il triplice fischio finale del direttore di gara, che manda le due formazioni sotto la doccia. Claudio Sole
Spogliatoio Gargiulo: «Credo che abbiamo dimostrato tutto il nostro valore. Punti meritati» La Turris deve inchinarsi
Lazic: «Non perdonano il minimo errore» FRANCAVILLA – Una partita attesa in tutto l’ambiente sinnico e che alla fine si è risolta con la vittoria del Pianura per 1-2. Una gara che ha visto gli ospiti subito all’arrembaggio con la rete del vantaggio all’8’ con l’attaccante Manzo. Raddoppio al 29’sempre con Manzo. La rete dei sinnici è arrivata nella ripresa al 9’ con il fantasista Chisena. A fine gara, il tecnico del Francavilla Ranko Lazic, entra in sala stampa scuro in volto: «Purtroppo nel primotempo –dice iltecnico serbo– volevamo fare bene e nella troppa fretta, abbiamo commesso due errori, e loro sono una squadra che non perdona e che è brava ad approfittare delle occasioni. Noi dobbiamo rimpiangere il primo tempo disputato sotto tono, con i ragazzi contratti e poco lucidi». E’ stata una partita fatta da episodi,dove siauna squadra che l’altra doveva approfittarne, il Pianura è stato cinico nei primi quarantacinque minuti di gioco e alla fine ha portato a casa i tre punti. «Nel secondo tempo invece – continua Lazic – siamo entrati in campo più determinati e con la concentrazione giu-
De Santo in azione
sta, e nei primi dieci minuti abbiamo accorciato le distanze con Chisena. Però, recuperare due goal a questa squadra non’è facile, ma noi ci abbiamo provato lo stesso. Il pareggio poteva starci, perché sul piano del gioco a mio avviso siamo stati alla pari, forse abbiamo sentito di più la gara, sotto il profilo mentale. Mi dispiace – termina Lazic – perché nel primo tempo abbiamo rega-
lato troppo agli avversari, cosa che nella ripresa non abbiamo fatto, mettendo in difficoltà la loro difesa in più di una occasione». Francavilla che dopo i due punti assegnati in settimana dal giudice sportivo, aveva il morale alle stelle, e che aspettava con ansia il confronto con il Pianura, raggiunto al secondo posto con trentaquattro punti. Di ben altro aspetto il tecnico del Pianu-
ra Gargiulo, che si è detto molto soddisfatto della prova dei suoi: «Innanzitutto –dice –voglio ringraziare tutti per l’ospitalità ricevuta qui a Francavilla, con una società corretta e che ci ha sempre accolti bene. Per la gara invece, credo che abbiamo dimostrato tutto il nostro valore, meritando i tre punti. Gara vinta grazie alla buona organizzazione di gioco in ogni reparto. Forse –continua Gargiulo - il campo ci ha un po’ penalizzati, viste le sue ridotte dimensioni, perché noi ci esprimiamomeglio, e questo non lo dico per presunzione». Pianura che ha dimostrato tutto il suo carattere e i suoi uomini di esperienza, in un campo per niente facile, confermando tutta la sua solidità e di meritare la posizione in alta classifica. «Il risultato - continua - poteva essere anche più pesante a nostro favore, per le occasioni avute sprecate dai miei ragazzi. Ma devo dare atto – termina – che il Francavilla ha disputato una buona gara, specie nel secondo tempo, dove ha cercato di recuperare lo svantaggio». Claudio Sole
all’Angri grazie ai guizzi di Formisano e Venditto TURRIS ANGRI
2 3
TURRIS (4-4-2): Sorrentino 5.5; Melcarne 6.5, Noviello 5.5, De Carlo 6, Giocondo 5.5 (19' st Vivona sv); D’Ambrosio 6, Coppola 6, Teta 6, Visciano 6 (19' st Cuomo sv); Longobardi 6 (7' st Vitale 5), Russo 5.5. In panchina: Prete, Leccese, Celiento, Gagliardi. Allenatore: Mandragora. ANGRI (4-4-2): Inserra 6.5; Formisano 6, Biancardi 6.5, Cacace 6, Cascella 5.5 (4' st Russo 6); Lambiase 6, Vitagliano 6, Mareggi 6.5, Galdi 6; Evacuo 6 (41' st Venditto 6.5), De Sena 7. In panchina: Formisano, Fabbricatore, Alterio, Gallo, Falcone. Allenatore: Criscuolo. ARBITRO: Illuzzi di Molfetta. RETI: 5' pt Longobardi (T), 31' pt De Sena (A), 44' pt Noviello (T), 13' st Formisano (A), 44' st Venditto (A). NOTE: Ammoniti: Melcarne (T), Cascella (A) Angoli: 6-3 per l'Angri. Rec.: 4' st. I padroni di casa passano per primi in vantaggio già al quinto con un gol di Longobardi. Il pareggio arriva alla mezz'ora con De Sena, bravo a deviare in rete il calcio d'angolo battuto da Vitagliano. Al 43' il nuovo vantaggio della Turris, autore del gol Noviello: calcio d'angolo battuto da Teta, il difensore salta più in alto di tutti e porta i suoi sul 2 a 1. Angri, che giunge al pareggio al 57' con Evacuo. Russo e Venditto consentono all'Angri di portare a casa i tre punti a 1 minuto dal termine.
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32 Sport
Il turno di riposo non modifica più di tanto le possibilità di salvezza Titolo d’inverno Rinforzi in arrivo Moxedano A Ischia vince il fondo firma mezza impraticabile promozione Va bene Chiuso il girone d’andata al penultimo posto del Neapolis a tutti
Pisticci spettatore
DOMENICA alla finestra per il Pisticci che sconta il turno di riposo in coincidenza con l'ultima partita del girone di andata e che, quindi, ha concluso anticipatamente la prima parte della stagione. Per una squadra in piena lotta salvezza, che al momento è in corsa per venir fuori dalla zona di retrocessione diretta, non è certo un vantaggio. Tanto più che toccherà riposare anche all'ultima di ritorno, ovvero concludere il campionato con una settimana di anticipo. E' pur vero che il riposo tocca a tutti. Ma probabilmente osservarlo nell'ultima giornata dell'anno comporta qualche difficoltà aggiuntiva. Anche per quest'ordine di considerazioni sarà determinante cercare la rimonta sin dalla prima sfida utile, cioè a partire da domenica prossima, nello scontro diretto con il Fran-
Il Pisticci in campo al Michetti
cavilla Fontana. Visto il gap accumulato finora, infatti, per il Pisticci il girone di ritorno non può avere tempi morti. Bisognerà provare a trarre il massimo vantaggio da ogni gara, senza darsi mai per vinti in partenza, anche perché serve un rendimento in grado di fruttare più del doppio dei punti
Fasano sfiora l’impresa nel Salento
Calabro regala tre punti d’oro al Casarano VIRTUS CASARANO FASANO
2 1
VIRTUS CASARANO (4-4-2): Corradini 6.5; Fazio 6, Niccolini 6, Calabro 7, Palma 5; Aragao 5.5 (1'st Rocco 6), Cenciarelli 6 (11'st Salvadore 6.5), Bonaffini 6.5, D’Anna 6.5 (48'st Presicce sv); Villa 5, Contino 6.5. In panchina: Leopizzi, Rollo, Palazzo, Crinò. Allenatore: Bianchetti. FASANO (4-4-2): Dell’Anna 5; Crastolla 6, Fiscina 5, Colucci 6, Pistoia 5 (11'st Lentini 6); Seclì 6 (21'st D’Onghia 6.5), Galiano 6.5, Tateo 6, Langiotti 6; Piovan 5, So Jalò 5.5 (29' st Ciuffreda sv). In panchina: Comes, De Lorenzo, Salvi, Schiavone. Allenatore: Geretto. ARBITRO: De Meo di Foggia. RETI: 6' pt Contino (C); 43'st D’Onghia (F), 44' st Calabro (C). NOTE: spettatori 1500 circa. Trasferta vietata per i fasanesi. Espulsi: al 2'st Villa (C) per doppia ammonizione; al 17' st Comes (F) dalla panchina per proteste. Ammoniti: Pistoia (F), Bonaffini (C), Calabro (C), Dell’Anna (F), Palma (C), Salvadore (C), Tateo (F), D’Anna (C), Presicce (C). Angoli: 6-1 Casarano. Rec.: 1'pt, 5'st.
conquistati nella prima metà di stagione, se si vorrà cercare la via della salvezza diretta. Diversamente resta l'obiettivo minimo di conquistare i play out. Basterebbe un ruolino di marcia inferiore, ma ci sarebbe comunque bisogno di cambiar ritmo ed iniziare egualmente a scalare la classifica.
A cambiar ritmo, intanto, ci ha provato la juniores del Pisticci che sabato scorso ha impattato in casa per 0-0 ponendo fine ad una deludente striscia di sconfitte, che aveva costretto la dirigenza ad esonerare mister Trani e lanciare in panchina Giuseppe Fortunato, il capitano della prima squadra, ai box da lungo periodo. Dopo aver perso la gara d'esordio, Fortunato ha ottenuto un punto casalingo con il Vigor Lamezia. E così i giovani del Pisticci sono tornati a far punti dopo la deludente fase centrale della stagione, che aveva controbilanciato in negativo una partenza a razzo in grado di fruttare il primato. A Fortunato, dunque, il compito di riportare la juniores gialloble a livelli più soddisfacenti. L'organico, in tal senso, sembra avere le qualità per risalire la china. Roberto D’Alessandro
NEAPOLISM S.ANTONIOA.
1 0
NEAPOLIS (4-4-2): Napoli 6.5; D’Ascia 6, Esposito 6.5, Daleno 6.5, Mannone 6; Bonanno 6.5, Barone 6 (47' st Monticelli sv), Somma 6.5, Moxedano 7 (33' st Prato 6); Sergi 6 (30' pt Pastore 6.5), Fontanella 6. In panchina: Errichiello, Attanasio, Fiore, Foggia. All: Castellucci. SANT'ANTONIO (4-3-1-2): Della Pietra 5.5; Nettuno 5.5 (38' st Circiello sv), Coccorullo 5, Itri 6, De Sio 6; Della Femmina 5 (1' st Iovene 6), Sekkoum 5.5, Temponi 6; Tedesco 5.5 (1' st Vitale 5); Siano 6, Maffucci 5.5. In panchina: Donnici, Vituperio, D’Aniello, Costantino. All: Di Nola. ARBITRO: Valente di Roma. RETE: 13' pt Moxedano. NOTE: Ammoniti: Sergi (N), Fontanella (N), Itri (S), Sekkoum (S), Somma (N), Coccorullo (S). Espulsi: all’8' st Fontanella (N) ; al 36' st Sekkoum (S)
Francavilla Fontana punito nei minuti di recupero
De Santo fa felice Pomigliano Seconda gioia di fila per Corino POMIGLIANO FRANCAVILLA F.
(P); Novielli (F). Angoli: 3 a 1 per i padroni di casa. Recupero: 2’; 4’.
1 0
POMIGLIANO (4-4-2): Sorrentino 6; De Santo 6,5, Iervolino 6, D’Arienzo 6, Rea 6; Di Domenico 5,5, Guadagno 6, Giliberti 5,5 ( 18’st Alizzi 6 ), D’Imporzano 6; D’Avanzo 5 ( 14’st Ramora sv; 18’st Mollo 6 ), Auricchio 6. A disposizione Violante, Mauro, De Marco, Lococo. Allenatore Gigi Corino FRANCAVILLA ( 4-3-3 ): Di Punzio 5,5; Del Zotti 6, Schiavone 6, Anglani 6,5, Paglialunga 6,5; D’Amario 5,5, Novielli 6 ( 20’st Trovato 6 ), Ferrari 6,5; Schirinzi 6, Francioso 6 ( 44’st Paciullo sv ), Malagnino 5. A disposizione: Cito, Misuraca, Nicoletti, Guzzetti, Russo. Allenatore Cosimo Francioso. ARBITRO: Fracassi di Campobasso RETE: 47’st De Santo (P) NOTE: Ammoniti De Santo, Rea, D’Arienzo, D’Imporzano, e Mollo
POMIGLIANO - Servono 92 minuti al Pomigliano del patron Romano per battere il Francavilla Fontana e trovare così la quinta vittoria in Campionato, la seconda al “Gobbato”. Un risultato che a dirla tutta non è sicuramente il più giusto, anzi: ai punti avrebbe sicuramente meritato di più il Francavilla che indubbiamente ha creato più dei padroni di casa. La gara sembra volgere al termine ma proprio nel recupero il Pomigliano passa: punizione dai 25 metri di D’Imporzano, Di Punzio non trattiene e De Santo lesto come un falco mette in rete. pomigliano31.jpgE’ il primo gol in Campionato per il terzino ex Matera che porta in vantaggio i napoletani. Clamorosa è però la dormita della retroguardia ospite, dato che sulla ribattuta di Di Punzio c’erano, oltre a De Santo, almeno altri 3 calciatori granata pronti al tap-in vincente.
Luigi De Santo
ISCHIA BACOLI
NDIC
ISCHIA - Più che del consueto “dopo gara”, stavolta dobbiamo parlare di un “dopo rinvio”. Da oltre quattro anni non si assisteva alla mancata disputa di una partita al “Mazzella” per impraticabilità di campo. Poco male per Billone Monti, così come per Enzo Carannante, i quali hanno una settimana in più per rivedere i propri organici, per lavorare meglio sugli assetti tattici in previsione dell’arrivo di qualche altra pedina. L’organico bacolese già ieri si presentava più competitivo: il d.s. Peppe Ammaturo ha messo a disposizione del tecnico flegreo Claudio Risi, centrocampista o difensore centrale, il quale avrebbe giocato con il numero 5. Sarebbero partiti dalla panchina, un po’ a sorpresa, Zinno e l’attaccante Mariniello. In casa gialloblù, slitta l’esordio dei nuovi acquisti Monteleone (l’ex dell’incontro), Borrelli, Schettino e Casciaro.In seguito alla decisione dell’arbitro Ferone dell’Aquila di non far disputare il derby flegreo, mister Monti dice: «Non credo che l’eventuale disputa dell’incontro su un terreno simile per noi sarebbe stato un vantaggio. Posso dire che in queste situazioni può essere un episodio a determinare il risultato – spiega Monti – come ad esempio un pallone svirgolato o una palla inattiva. Il problema del terreno ce l’abbiamo da tempo, in questo stato non ci consente di allenarci. Poi oggi si è presentato molto allentato, fangoso. Ormai non ha più drenaggio… L’arbitro ha provato più di una volta a far rimbalzare il pallone persino nelle zone in cui c’era meno acqua. Alla lunga anche il fango avrebbe ostacolato il gioco. In queste condizioni ne va di mezzo l’incolumità degli stessi calciatori. Ripeto, è un problema avere un campo del genere, anche per gli allenamenti. Molto spesso ci rechiamo al “Rispoli”, ma preparare la “gamba” su quel campo non è la stessa cosa se ti alleni a Fondobosso. Il terreno qui è più grande e pesante. Per noi alla fine è sempre uno svantaggio e lo dimostrano anche i risultati delle partite precedenti».
Bitonto corsaro Feola perde gara e panchina CASERTANA F&C
Enzo Maiuri
GROTTAGLIE BITONTO
Cristiano Ancora
0 2
GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 5; De Giorgi 5, Solidoro 6, Cornacchia 6, D’Amanzo 5; Fraschini 5.5 (20' st Pastano 5), Arcadio 6, Hurtado 5.5 (25' st Marchi 5.5), D’Amblè 6; Ancora 6 (20' st De Angelis 6), Giacco 5. In panchina: Marzo, Tucci, Greco, De Riccardis. Allenatore: Maiuri. BITONTO (4-4-2): Lattanzi 6; Dispoto 6.5, Colangione 6, Falanca 6,
Montefusco 6; Cellammaro 6, Cantatore 6.5, De Santis 5.5, Martellotta 6; Persia 6.5 (36' st Gargiulo sv), Taurino 5 (47' st Modesto). In panchina: D’Antonio, D’Ambrosio, Toscano, Lopez, Di Pierro. Allenatore: Pezzulli (squalificato). ARBITRO: Pezzuto di Lecce. RETI: 45' pt Persia; 20' st Colangione. NOTE: Espulso Maiuri al 39' st. Ammoniti Cantatore, Martellotta per il Bitonto; D’Amblè, Pastano per il Grottaglie. Angoli 6-2. Recuperi: 4' pt., 5' st.
1 2
CASERTANA: Schiavella, Criscuolo (Guida 46'), Moreno, Bencardino, Florindo, Raucci, Gilfone, Mastroianni, Olcese, Guadagnuolo (D'Alterio 71'), Mautone (Monaco 46'). A disp. Bernardo, Simone, Stigliano e Morra. All. Feola FORZA E CORAGGIO: Di Matteo, Candrina, Clemente, Caruso, Troisi, Salvati, Cantile (Scippa 83'), Gasparini, Tortora (Massaro 64'), Riccio, De Falco (El Ouazni 56'). A disp. Cimmino, Fiscariello, Amabile e Mallardo. All. Mauro-Lepore ARBITRO: Raspollini di Livorno (Delvecchio e Mattani di Barletta). RETI: Salvati (FC) 7', Olcese (C) 17', Tortora (FC) 18' NOTE -Ammoniti: Raucci (C); Clemente, Salvati, Riccio, Caruso (FC). Espulso: Bencardino (C) 93' per proteste. Calci d'angolo: Casertana 2 (0); Forza e Coraggio (2). Recupero: primo tempo 1'; secon-
do tempo 4' CASERTANA bella solo per mezz'ora. Per il resto poca "roba" per la formazione rossoblù che esce sconfitta nell'ennesimo test con una compagine di alta classifica. Niente da fare per i "falchetti" distratti in difesa e, nel secondo tempo, evanescenti in attacco anche a causa di un paio di cambi mal gestiti. Al "Pinto" passa la Forza e Coraggio, con i beneventani capaci di sfruttare al meglio le "pecche" della Casertana in occasione delle due realizzazioni sannite. Ed alla fine solo fischi nei confronti della compagine rossoblù ed una aspra contestazione da parte dei sostenitori casertani. E Feola rischia l’esonero come annuncia a fine gara il vice presidente Ovidio Gadola. 1' - nella Casertana una maglia da titolare per Moreno: soluzione che porta Guida in panchina. Mancano gli infortunati Pinto e Torrens. Per quanto riguarda la formazione beneventana solo panchina per l'ex Massaro, non anco-
ra al meglio della condizione. Disponibile, invece, Salvati: in avanti Tortora viene preferito a Mallardo. Al 7' gol - passa in vantaggio la compagine beneventana. La Forza e Coraggio si conquista un calcio di posizione sulla sinistra in prossimità della linea laterale. Battuta "velenosa" affidata a Salvati che pesca fuori dai pali Schiavella e la palla termina in fondo al sacco. Al 17' gol - pareggio della Casertana. Azione "alla mano" iniziata al limite dell'area da Gilfone, proseguita da Olcese per Guadagnuolo. L'esterno vince un contrasto e mette in mezzo. Controllo di petto di Olcese e sinistro in scivolata che si infila sul palo lontano dalla portata dell'ex Di Matteo. 18' - gol - altro vantaggio della Forza e Coraggio, subito dopo il pari della squadra rossoblù. Traversone dalla destra di Cantile e colpo di testa vincente di Tortora (in mezzo ad una difesa che sembra immobile) che si infila in fondo al sacco con la collaborazione del palo.
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Sport 33
Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
Risultati e classifica
17ª
giornata
Marcatori
Atella M.-GenzanoBanzi 1-1 pt 43’ Valente (A); st 7’ Vigliucci (G)
Avigliano-Ferrandina
0-0
Az Picerno-Viggiano
1-2
pt 26’ Piscopia (V); st 19’ Piscopia (V), 39’ Cozzolino (AZ)
Borussia P.-Murese
0-1
st 34’ Antohi
F. Murgia-A. Cristofaro
0-0
Irsinese-Ricigliano
0-9
pt 4’ Daniele, 5’, 10’ e 24’ Veglio, 12’, 42’ e 44’ Bochicchio; st 7’ Serritella, 40’ Daniele
R. Tolve-Policoro
0-0
R. Valdiano-Vultur
2-0
pt 9' e 34' Mainenti
Prossimo turno
18ª giornata 17/01/10 ore 14.30
A. Cristofaro-Avigliano GenzanoBanzi-Irsinese Murese-Az Picerno Policoro-Atella M. R. Valdiano-Borussia P. Ricigliano-R. Tolve Viggiano-Ferrandina Vultur-F. Murgia
F. MURGIA
36
17 10 6
1 33 11 8
5
3
0 16 4
9
5
3
1 17 7 22 +3
R. VALDIANO
34
17 11 1
5 30 13 8
7
1
0 13 3
9
4
0
5 17 10 17 +1
A. CRISTOFARO
33
17 10 3
4 37 13 9
8
0
1 29 6
8
2
3
3
VIGGIANO
33
17 9
6
2 33 13 9
5
4
0 18 4
8
4
2
2 15 9 20 -2
RICIGLIANO
30
17 8
6
3 30 9
9
4
3
2 11 4
8
4
3
1 19 5 21 -5
VULTUR
27
17 8
3
6 33 17 8
7
0
1 27 4
9
1
3
5
6 13 16 -6
ATELLA M.
27
17 8
3
6 31 18 9
7
1
1 24 5
8
1
2
5
7 13 13 -8
MURESE
27
17 7
6
4 26 14 9
5
3
1 15 6
8
2
3
3 11 8 12 -8
BORUSSIA P.
24
17 7
3
7 24 18 8
4
0
4 11 9
9
3
3
3 13 9
R. TOLVE
22
17 6
4
7 24 20 8
1
3
4
9
9
5
1
3 20 11 4 -11
GENZANOBANZI
21
17 5
6
6 18 27 8
3
3
2 10 9
9
2
3
4
8 18 -9 -12
POLICORO
20
17 5
5
7 22 20 9
5
2
2 18 7
8
0
3
5
4 13 2 -15
AVIGLIANO
18
17 4
6
7 20 23 9
1
6
2
8 11 8
3
0
5 12 12 -3 -17
AZ PICERNO
16
17 4
4
9 24 26 8
2
3
3 17 11 9
2
1
6
7 15 -2 -17
FERRANDINA
4
17 1
2 14 8 71 9
1
0
8
6 40 8
0
2
6
2 31 -63 -30
IRSINESE
2
17 1
0 16 6 86 8
1
0
7
6 34 9
0
0
9
0 52 -80 -30
4
8
7 24 -2
6
-9
14 Reti: Campisano (Viggiano) 10 Reti: Dutra (1) (Murese); Salamone (1) (Valdiano) 8 Reti: Margiotta (F.Murgia) 7 Reti: Daniele (Ricigliano); Montenegro (R.Tolve); Petilli (Valdiano) 6 Reti: D'Amico (A.C. Oppido); Rinaldi (Atella); Salbini (1) (Avigliano); Schettino (2) (Borussia P.); Frazzica (F.Murgia); Vigliucci (2) (GenzanoBanzi); Antohi (Murese) 5 Reti: Giordano (AZ Picerno); Petruzzella (F. Murgia); Cacace (1) (GenzanoBanzi); Gatti (Policoro); Veglio (Ricigliano); Mainenti (1) (Valdiano); Brescia, Di Francesco (Vultur) 4 Reti: Ciardiello, Leone A., Leone G. (A.C. Oppido); D'Urso, Libutti, Valente (Atella); Fringuello (AZ Picerno); Troiano (1) (Ferrandina); Impagliazzo (GenzanoBanzi); Savoia (Policoro); Avallone (Ricigliano); Damiano (1) (R.Tolve); Di Brizzi (Valdiano); Sanchirico (4) (Viggiano) 3 Reti: Colangelo, Grieco (1) (A.C. Oppido); Carriero (Atella); Lorusso (1) (Avigliano); Castagno (AZ Picerno); Frabetti, Gialdino (Borussia P.); Nuzzi (Policoro); Bochicchio, Maienza (1) (Ricigliano); Chirichella, Piscopia (Viggiano); Barbaro, Giuliani (1), Messeri (Vultur)
Poche occasione al “Coniglio” di Irsina. L’arbitro non convalida la rete di Andriotti
Un pari che va bene al Fortis Finisce 0-0 lo scontro al vertice tra i murgiani e l’Angelo Cristofaro di Oppido Spogliatoi Manniello: «Avevamo problemi d’organico»
FORTIS MURGIA 0 A.C. OPPIDO 0 FORTIS MURGIA: D’Elia, Chessa, Digirolamo, Maurelli, Cannillo, Delle Foglie, Lorusso, Sardella, Andriotti (36’ st Pastore), Vitale (1’ st Castoro), Petruzzella (41’ st Margiotta). A disposizione: Napolitano, Grassani F, Grassani D, Frazzica. Allenatore Pasquale Squicciarini. ANGELO CRISTOFARO OPPIDO: Vaccaro R, Provenzale R (21’ pt Smaldone), Santopietro, Leone A, Santagata, Volturno, Colangelo, Vaccaro M, Ronca (11’ st Leone G), Grieco, D’Amico. A disposizione: Brancale, Manniello V, Provenzale C, Maglione, Manniello D. Allenatore Donato Manniello. ARBITRO: Carretta di Venosa (Pescuma e Verrastro). NOTE: gara giocata ad Irsina. Spettatori 300 circa, con folta rappresentanza ospite. Ammonti: Maurelli del Fortis, Santopietro, Santagata, Vaccaro M dell’Oppido. Ammonita anche Grieco dopo il triplice fischio di chiusura della gara. Calci d’angolo: Fortis Murgia 5, Oppido 0. Fuorigioco: Fortis Murgia 6, Oppido 2. Recuperi: 1’ pt e 4’ st. IRSINA - Uno 0-0 che accontenta il Fortis Murgia. Un pareggio non spettacolare, ma che permette di mantenere invariato il distacco dalla formazione di Manniello. A godere di questo pareggio, probabilmente, è anche la Ruggiero Valdiano che si riavvicina ai rosanero di mister Squicciarini, adesso a due punti di distacco. Alla fine però se c’è una squadra che può recriminare qualcosa, questa è proprio il Fortis Murgia. Si perchè al 17’ della ripresa i padroni di casa avevano an-
Mister Squicciarini: «Peccato per la punizione di Sardella»
Sardella e accanto il tecnico Squicciarini
che trovato la via del gol con l’under Roberto Andriotti, ma il direttore di gara non ha convalidato la rete fermando prima l’azione per un fuorigioco di Petruzzella. Solo che Andriotti era partito in posizione regolare e Petruzzella, che era sì in furigioco, non ha preso parte all’azione disinteressandosene, alzando addirittura le braccia al cielo per indicare il suo disinterrese all’azione. Andriotti segna con un pallonetto, mentre il secondo assistente alza al cielo la bandierina, invalidando il tutto. Per il resto la gara non ha avuto grandi sussulti, terminando così con un pareggio a reti inviolate. Poco male se si pensa che Squicciarini ha dovuto fare a meno del portiere under Napolitano, che ha cambiato un po’ i piani nel gioco degli under e vista anche l’impossibilità di schierare Frazzica e Margiotta, entrambi in non perfette condizioni fisi-
che. Anche Manniello ha avuto qualche grattacapo di troppo visto che riproponeva dopo circa un mese Provenzale R che ha dovuto abbandonare il campo dopo 20’ di gioco per infortunio, facendo posto all’esordiente Smaldone, classe 1992. La cronaca della gara si apre con il colpo di testa del giovane Lorusso su cross di Vitale che termina fuori dopo appena un minuto di gioco. Gli risponde al 7’ D’Amico con un tiro senza grosse prese che termina al lato. Poi una mezz’ora di “nulla cosmico” interrotto dal primo “giallo” verso Maurelli. Poi al 38’ la sponda di Ronca che mette in gioco Santopietro, il cui tiro non impensierisce l’attento D’Elia. Al 40’ Sardella si rende pericoloso con un calcio di punizione che Vaccaro devia in angolo, chiudendo di fatto la prima frazione di gioco sul risultato di parità. La ripresa si apre con una conclusione pericolosa del
Fortis Murgia: al 7’ Digirolamo nel tentativo di crossare al centro trova una traiettoria che il portiere deve deviare in angolo per evitare il peggio. Poi al 17’ l’azione già descritta che vede Andriotti segnare e il direttore di gara, Carretta di Venosa (non il migliore in campo), fermare l’azione per il fuorigioco di Petruzzella. Al 22’ ci prova Castoro al termine di quella che forse è stata la migliore manovra della ripresa, ma il suo tiro è centrale e abbastanza debole: per Vaccaro non ci sono problemi a neutralizzare la conclusione. Poi Squicciarini manda in campo Pastore e anche Margiotta, nel finale, ma la gara è ormai incanalata verso il pareggio. Ed infatti dopo 4’ di recupero l’arbitro manda tutti negli spogliatoi con il punteggio invariato rispetto all’inizio della contesa. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
NELLA NOIA generale il bene, cercando di fare il masFortis Murgia e l’Oppido Lu- simo per ottenere i tre puncano si dividono la posta in ti». Problemi d’organico per l’Oppido, che ha dovuto fare palio. Risultato che non lascia a meno, tra gli altri, dei due scontento nessuno, ma allo under titolari. «Siamo arrivati a questa stesso tempo non può rendere felici entrambe le squadra, gara, purtroppo, con dei seri che non hanno espresso un problemi d’organico - ha ribuon gioco ed hanno pensato preso il tecnico dell’Oppidomaggiormente a non farsi senza i due under titolari e male. Pochissime le occasio- con altri piccoli problemi di ni da rete, e questo è il mag- formazione. Infatti, sulle fasce eravamo pogior rammarico protetti ed co per entrambi abbiamo subito i tecnici. questo peso». «A noi il paMentre, per il reggio serve a Fortis Squicciapoco -ha esordirini ha dovuto to mister Manfare delle scelte niello- la squaobbligate. dra ha combat«C’erano il tuto ed ha lottaportiere under, to davvero su Margiotta e tutti i palloni, Frazzica in non ma in fin dei perfette condiconti non abbiazioni - ha contimo creato niennuato l’allenate». Qualcosa in tore rosaneropiù ha fatto vequindi ho dovudere il Fortis to prendere la Murgia, che decisione di far con la vittoria giocare il pordello scontro Mister Manniello tiere senior e un diretto avrebbe potuto mettere ben sei punti under avanti. Abbiamo subitra se e l’Oppido. Anche per- to comunque le ultime due chè le pochissime occasioni dure gare, tra Muro Lucano segnate sul taccuino porta- e la Coppa Italia, che hanno comunque fatto la loro parte no tutte i colori rosanero. «Noi abbiamo provato a fa- nell’economia della gara». re la gara - ha spiegato il tec- Dunque, lo scontro diretto nico del Fortis Squicciarini - non sortisce alcun effetto, lamentre loro puntavano mag- sciando invariata la classifigiormente al pareggio, ral- ca. Assolutamente non c’è lentando il gioco. Il cambio di rassegnazione in casa Oppidestinazione della gara, arri- do, ma ci vorrà qualcosa in vato in extremis, ha creato più d’ora in avanti. «Questa gara non cambia qualche problema al nostro gioco più tecnico, anche se niente per il proseguo del alcuni pericoli siamo riusciti campionato -ha concluso a portarli, su tutti la punizio- Manniello- ma non ci arrenne di Sardella ben parata dal diamo ed andiamo avanti». portiere avversario. I ragazFrancesco Calia zi, comunque, hanno fatto sport@luedi.it
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34 Sport
Il bomber in gol per la seconda domenica di seguito e il Viggiano vola
Piscopia ci ha preso gusto Il Picerno paga i suoi errori. Non basta il gol di Cozzolino PICERNO VIGGIANO
1 2
PICERNO: Lettieri, Albano, Salvia (54’ Pace), Cozzolino, Mazza, Naturale (74’ Cauzillo), Passavanti (25’ Laurino), Castagno, Caivano, Mastroberti, Santamaria. A disp.: Mentari, Pietrafesa, Russo, Caggiano. All. Caivano VIGGIANO: Perna, Laneve, Papaleo, Cicchelli B., Sabia, Cicchelli V., Spera (75’ Gargaro), Chirichella, Campisano, Sanchirico, Piscopia. A disp.: Nigro, Marsicovetere, De Gregorio, Stefani, Cortese, Marchese. All. Villani ARBITRO: D’Alessandro di Bernalda (BonavogliaSofia) RETI: 19’ Piscopia (V); 64’ Piscopia (V); 84’ Cozzolino NOTE: ammoniti: Castagno,Mastroberti,Cozzolino (P); Piscopia (V). Angoli 9;4. Rec. 2;3 PICERNO - Il Viggiano vince a Picerno 2 a 1, conferma il trend positivo di questa stagione e si avvicina sempre più alla vetta della classifica, complice il pareggio tra Fortis Murgia ed Oppido. Eppure l’avvio di gara lasciava presagire tutt’altro risultato, con Mastroberti che dopo pochi secondi colpiva la traversa dal limite dell’area. Non si è trattato di un singolo episodio, in
Il Viggiano di Villani
A FINE gara umori completamente opposti negli spogliatoi: Villani è felice ma cauto, lo informiamo del pareggio tra Murgia ed Oppido ma il tecnico continua a sottolineare che l’obiettivo restano i 40 punti e quindi la salvezza. Mister Caivano invece si mostra estremamente deluso e a stento riesce ad analizzare la prova dei suoi. “Continuiamo ad essere distratti sulle palle inattive dichiara - sono assai deluso, davvero faccio fatica a commentare la mancata reazione dei miei. Fondamentalmente la partita è stata equilibrata nel suo sviluppo, ma non posso essere contento di una sconfitta interna. E’ andata cosi, spero in un riscatto a partire dal
Il Picerno di Caivano
quanto il primo tempo è da considerare interamente di marca dei rossoblu di casa. Volitiva la squadra di Caivano, che nei primi 45 minuti confeziona quattro palle goal e con il Viggiano che fatica ad impostare. Al 10’ sugli sviluppi di un corner di Mastroberti, volée di Caivano fuori di un soffio. Ordinata la squadra dell’allenatore- giocatore, che tiene in mano il pallino del gioco fino al 26’ quando Piscopia, lasciato completamente solo, gela il D. Curcio ribadendo a rete un calcio d’angolo con un potente mancino in mischia. La prima frazione si
Villani prudente. Caivano deluso
chiude con una buona occasione per Mister Caivano, abile a sfruttare da posizione defilata un assist di Mastroberti: palla che attraversa l’aria piccola ed esce di poco. Nella ripresa, ancora scoppiettante l’avvio dei padroni di casa, quasi fotocopia del primo tempo. Al 4’ infatti, Mastroberti colpisce il secondo legno con la dea bendata che sembra divertirsi a voltare le spalle ai rossoblu. Quattro minuti dopo è ancora il fantasista picernese ad impegnare Perna con una sassata dai venti metri che però viene respinta in angolo.
Al 19’, Piscopia punisce nuovamente il Picerno: uno due con Spera, dribbling su Cozzolino sul vertice destro dell’area di rigore e mancino a incrociare sul palo opposto che termina la sua corsa sotto l’incrocio. Un goal straordinario quello di Piscopia che oltre a portare i suoi sul 2 a 0 si conferma un calciatore di gran qualità. Il Picerno accusa il colpo ed il Viggiano prende in mano le redini del gioco offrendo al pubblico sprazzi di buon calcio. Nervosa la squadra di Caivano , anche a seguito di ripetute e più che discu-
prossimo turno, dobbiamo assolutamente invertire il trend, anche perchè abbiamo tutte le potenzialità necessarie. Ovviamente di segno opposto le dichiarazioni di Villani: “sono davvero contento della prova dei miei ragazzi. Abbiamo trovato un Picerno assai motivato, che ci ha messo in difficoltà, anche se ritengo giusto il risultato. Vincere qui non è facile, la classifica per la squadra di Caivano è bugiarda. Siamo contentissimi per l’andamento del nostro campionato, ma l’obiettivo resta la salvezza, nonostante il pareggio di Murgia e Oppido. E’ quello che ci ha chiesto la società”. m.c.
tibili decisioni da parte della terna arbitrale. A riaccendere le speranze dei picernesi però ci pensa Cozzolino, al minuto 84, il quale bagna con un goal l’esordio accorciando le distanze in acrobazia su corner di Castagno. Picerno galvanizzato che tenta il tutto per tutto. Ci prova il solito Mastroberti dai 25 metri con un bolide indirizzato all’incrocio ma Perna compie una vera e propria prodezza. Le ultime due occasioni sono del Viggiano: svarione della retroguardia di casa, con Lettieri che compie un miracolo su Sanchirico. Nel
recupero ancora Sanchirico con una bella azione personale, tiro dal limite e palla che scheggia la traversa. Finisce 2 a 1 dunque, con il Viggiano che, seppur non abbia brillato dal punto di vista del gioco, continua a godersi il momento d’oro e a voler rimanere prepotentemente seduto al tavolo delle grandi. I rossoblu di Caivano invece devono necessariamente invertire la rotta a partire dalla delicata sfida con la Murese del prossimo turno, in maniera tale da allontanare uno spettro chiamato retrocessione. Maurizio Cardone
Successo che rilancia il Valdiano Tra i padroni di casa si salva Astudillo. Rigore negato a Benedetto
Bis di Mainenti La Vultur non c’è VALDIANO VULTUR
2 0
RUGGIERO VALDIANO: Serra 6.5; Malito 7 (38' st Colombo 6) , Di Falco 7 , Amoroso 7 , Fiumarella 6.5; Petilli A 7 ; Pascuzzo 7 , Ferrante 7.5 , Canonico 7 (15' st De Luca 6.5); Spinelli 7 (45' st Polito 6 ), Mainenti 8.5. A disp. Larocca , D'Alto, Romano, Bianco. All. Masullo. VULTUR RIONERO: Paratore 7; Larotonda 5 , Chimenti 6, Lanciano 6, Di Tolve 6.5; Rapolla 5.5, Barbaro 6, Zona 7, Argenti 6; Giuliani 5.5 (13' st Brescia 6), Messeri 4.5. A disp. Zucale, Filidoro, Marmora, Tomasulo, Callimo. All. Finamore. RETI: Mainenti 9'pt e 34'pt ( R V ). ARBITRO: Capolupo di Matera (Lasala e Fantini) NOTE: Ammoniti : Paratore, Barbaro, Argenti (VR). Spettatori 300 circa. Recupero 1 'pt, 5' st. MONTE SAN GIACOMO La tanto attesa gara tra le due compagini si gioca su di un terreno al limite della praticabilità, solo grazie all'ottimo drenaggio si è potuti cominciare la gara con pochi minuti di ritardo e poi portarla alla conclusione. Nelle fila del Ruggiero Valdiano si è subito notata l'assenza degli attaccanti Salamone e Petilli G., per i quali la società sta prendendo delle decisioni definitive in merito al loro futuro. Ottima la cornice di pubblico presente con un calo-
roso gruppo venuto da Rionero. Succede tutto nel primo tempo. Al 9' la Ruggiero Valdiano passa in vantaggio: su angolo, palla pennellata alla perfezione da Ferrante per la testa del veterano Mainenti che infila Paratore. La compagine di Masullo controlla perfettamente la gara anche grazie al fatto che fisicamente sta meglio degli ospiti. Al 30' gran tiro ravvicinato di Canonico e altrettanto bella la risposta del portiere Paratore. Al 34' il raddoppio, ancora di Mainenti, che sfrutta l'ottimo cross di Ferrante. Antonio Petilli al 40' si invola sulla fascia e mette in mezzo per Mainenti che sfiora il palo. Il primo tempo si conclude con un tiro da fuori di Giuliani. Nella ripresa le condizioni del terreno di gioco peggiorano e la partita non permette di vedere belle trame. La squadra di casa si è limitata a controllare la gara e ha badato al risultato sfruttando il fatto che dalla sua parte il terreno di gioco era più adatto alla fase difensiva. Le conclusioni di Mainenti al 15' finita fuori e la gran parata di Paratore al 30' su tiro di Ferrante sono le uniche occasioni degne di nota. La partita si conclude 2-0 per il Ruggero Valdiano, un risultato che rilancia le quotazioni della squadra di Masullo per la vittoria finale del torneo, gli permette di scavalcare di nuovo l'Angelo Cristoforo ed essere a -2 dalla vetta dove ancora c'è il Fortis Murgia. Giuseppe Senatore
Il Tolve non esce dalla crisi Un buon Policoro frena i giallorossi. Caprioli trema TOLVE POLICORO
0 0
REAL TOLVE: Perillo, Santarsiero, Sarubbo, Astudillo, Mazzacane, Ferrenti, Virgilio, Di Cecca, Damiano, Benedetto, Montenegro. A disp. : Tonello, Nicolosi, Zitoli, Colaluce, Damiano G. , Renna. All. Caprioli. POLICORO 2000: Piarulli, Cirrottola, Affuso, Saccente, Nuzzi, Di Giorgio, Sfarzetta, Savoia, Russo, Carlomagno, Ripa. A disp. : Casalnuovo, Marta, De Giorgio, Miraglia, Cecere, Zizzamia, Panetta. All. Labriola. ARBITRO : Santoro (sez. Potenza). Assistenti : Lapadula e Caivano. NOTE: terreno pesante ed in cattive condizioni, giornata fredda. Spettatori circa 100. Recupero: 2 min. P.T. ; 4 min. S.T. TOLVE - Risultato ad occhiali che rispecchia perfettamente l’andamento della gara. Noia e nient’altro. Il Tolve veniva da due batoste consecutive subite ad Oppido ed in finale di Coppa Italia contro il Fortis Murgia e ha messo in campo un prudente 4-4-2 , molto in controtendenza con le abitudini di mister Caprioli. I padroni di casa hanno da recriminare per un calcio di rigore non concesso nei minuti finali della gara ma il pareggio alla fine è il giusto specchio di quanto visto sul rettangolo di gioco. Andiamo alla scarna cronaca. Al 9’ annullato per sospetto fuorigioco una rete di Montenegro . Su un errore di Di Cecca è Sfarzetta a vedersi ribattere sulla linea la sua conclusione. Al 28’ è ancora Di Cecca a concludere alto su calcio da fermo. Bello lo spunto di Benedetto alla mezz’ora , la cui conclusione viene deviata in corner. Tutto qui il primo tempo che ha mostrato solo tanta buona volontà da parte dei tolvesi e con un Policoro che ha attuato in campo una buona partita di contenimento senza correre rischi. Al 6’ della ripresa, sombrero di Damiano al suo diretto avver-
Caprioli
Labriola
sario e diagonale debole tra le braccia di Piarulli. La ripresa sembra promettere bene, ma il forcing iniziale è solo fumo e nulla più. Si vede il Policoro al 23’ con Sfarzetta ma il suo tiro è largo sul fondo. Al 30’ bella punizione di Di Giorgio che lambisce il palo alla destra di Perillo. Il miglior Astudillo ammirato a Tolve in questo scorcio di stagione, pennella un assist per Colaluce che conclude a botta sicura ma trova la pronta respinta dell’estremo difensore ionico che sventa l’unica, limpida occasione da rete per i padroni di casa. Finalmente si è assistito ad un tiro in porta dei locali dopo due partite e mezzo di autentica sterilità
offensiva. E la causa di questa pochezza non è da ricercare solo nel reparto avanzato. Al terzo dei quattro minuti di recupero concessi da un incerto Santoro, netto fallo ai danni di Benedetto in area di rigore, ma per il direttore di gara non ci sono gli estremi per il penalty. Dagli spalti l’impressione è stata un’altra. Finisce qui la gara tra la delusione generale e con il presentimento che , come lo zero a zero contro il Genzanobanzi portò al precedente scossone in panchina, anche questo pareggio potrebbe portare delle conseguenze nella guida tecnica della squadra. Gianluigi Armiento
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Sport 35
Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
La Murese passa a Policoro con una rete dell’albanese nella ripresa
Antohi punisce il Borussia I padroni di casa non ripetono la bella prova di Ricigliano BORUSSIA P. MURESE
0 1
BORUSSIA: Coretti, Manolio, Ripoli, Giannini, Pendinelli (87’ Valicenti), Gialdino, Cappiello (68’ Vito), Robertazzo (81’ Margiotta), Moliterni, Schettino, Frabetti. A disp: Suriano, Santoro, Simeone, Puppio. All: Viola. MURESE: Cocina. Ruvo G. (84’ Ponte), Calogero, D’Arca, Gerbasio, Ferracane, Antohi, Carlucci (51’ Nardiello), Dutra, Cella, Ruvo A. A disp: Bezsmerty, Chiaravalle, Cardillo, Pirolo. All: Lardo. ARBITRO: Di Stefano di Brindisi (Mugnolo – Paolillo) RETE: 79’ Antohi (Mur). NOTE: ammoniti Cocina, Ruvo R. (Mur); Robertazzo (Bor). POLICORO - La Murese espugna il “Rocco Perriello” e porta a casa una vittoria importante contro una diretta avversaria nella corsa alla permanenza in Eccellenza. Finisce 0 a 1 la sfida tra Borussia e Murese, una gara giocata molto a centrocampo e decisa dalle occasioni. Primo tempo soporifero con poche vere azioni. Il primo brivido arriva al 7’ con lo jonico Giannini, il cui tiro a porta vuota è spazzato via da Antohi. Al 14’ è la Murese ad essere pericolosa con una punizione dalla distanza di Ferracane, centrale e facile preda di Coretti. I minuti scorrono via e la prima frazione di gioco si rianima solo alla
Anthoi ha deciso il match
Lardo fa i complimenti ai suoi A fine gara, grande l’amarezza tra le fila del Borussia. «E’ stata unapartita bruttissima –ha dettomister Viola –la Murese ha fatto la gara che doveva fare e alla fine ha portato a casa il risultato più importante. Probabilmente il successo di domenica scorsa in trasferta a Ricigliano ha distratto i miei ragazzi che oggi hanno giocato male e non mi sono affatto piaciuti. La palla per due, tre volte è arrivata in area e non siamo riusciti a segnare, per questo la sconfitta ci sta tutta». Gioisce invece la Murese che, grazie alla vittoria contro il Borussia, è adesso proiettata in zona play – off. «Abbiamo affrontato questa gara con il massimo dell’umiltà – ha commentato mister Lardo –anche perché avevamo molti assenti tra influenzati e squalificati. I sostituti si sono però dimostrati all’altezza della situazione e abbiamo ottenuto il risultato che cercavamo. Abbiamo affrontato una squadra quadrata:vincerequi, suuncampodifficile,è dunqueunagran bella soddisfazione, per questo devo fare i complimenti a tutti i ragazzi». e.c. sua fine. Al 41’ arriva l’occasionissima per il Borussia: Gialdino lancia Schettino, Cocina lo atterra in area di rigore e Di Stefano concede il penalty. Dal dischetto lo stesso 10 biancorosso, ma il suo tiro è intercettato dall’estremo difensore murese che con decisione rin-
via, neutralizzando così la palla del vantaggio jonico. Quattro minuti dopo e sono gli ospiti a sfiorare l’uno a zero con Dutra che, in solitaria, salta quattro difensori e solo Pendinelli riesce a spazzare via, intercetta però D’Arca che manda la sfera di pochissimo a lato.
Secondo tempo più animato, con entrambe le squadre allungate e a caccia della rete della vittoria. Al 53’ è il Borussia a provarci con un’insidiosa punizione di Moliterni, rinviata dal portiere; ancora gli jonici al 56’ con una bella giocata Cappiello – Moliterni, fermata grazie ad un anticipo deciso di D’Arca. Al 65’ ospiti in avanti con una bella accelerazione del solito Dutra, passaggio per D’Arca ma la palla è rinviata in angolo da Coretti. Sei minuti dopo e la Murese è ancora in forcing prima con Cella e poi con Dutra, tiro troppo alto per impensierire realmente la difesa jonica. Tocca poi ai padroni di casa creare azioni: al 74’ il neo entrato Vito tira centrale, palla di pochissimo a lato. Due minuti dopo e Schettino lancia Gialdino il cui tiro è ribattuto in extremis da Calogero. Eppure gli ospiti non stanno a guardare e, al 79’, mettono la zampata definitiva alla partita: punizione da sinistra di Cella, palla in mezzo e Antohi è bravo a catturare la sfera, saltare difesa e portiere e realizzare il gol dell’ 1 a 0. Gli jonici provano ad agguantare il pareggio (all’85’ il tiro di Gialdino è messo per poco in angolo da Cocina) ma gli ultimi minuti di gara sono tutti per la Murese, prima con la giocata Dutra – Ruvo, di poco fuori, e poi ancora con Antohi che, al 90’, lancia per l’ennesima volta il 9 murese, il cui tiro finisce a lato. Eleonora Cesareo
Zero emozioni e gara dei granata condizionata dalle assenze
Ad Avigliano dominano gli sbadigli Per il pari sorride solo il Ferrandina AVIGLIANO FERRANDINA
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AVIGLIANO: Castaldo, Muzzillo, Carlucci, De Mita, Coviello; Tornillo (18' s.t. Costa), Sabato V. (29' s.t. Lorpino), Sabia, Sileo, Lorusso; Viggiano. Non entrati Chianese, Scarano, Porretti, Sabato M., Raimondi. All. Filadelfia (squalificato, in panchina Claps). FERRANDINA: D'Angelo, Melillo, Loschiavo, Troiano, D'Amato; Salvemini (41' Natilla), Saracino, Orlino, Marziliano; Moramarco (31' s.t. Porcelluzzi), Capogrosso. Non entrati Conte, Cioce. All. Savoni. ARBITRO : Manicone di Matera (Esposito e La Grot-
ta). NOTE : pomeriggio freddo, terreno di gioco in buone condizioni. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria dell'ex presidente del Ferrandina Armento, scomparso ieri. Espulso Sabia. Ammoniti Carlucci e Sabato V. Calci d'angolo 2-1 per il Ferrandina. AVIGLIANO - Davvero difficile da raccontare, una partita così. Senza guizzi, senza pathos. Con il taccuino che resta inesorabilmente vuoto. Buon per il Ferrandina, che conquista il secondo risultato utile consecutivo, accorcia le distanze sul Picerno e riduce a cinque punti il distacco dalla possibilità di approdo ai playout. Un ri-
sultato positivo da dedicare alla memoria del suo ex presidente Antonio Armento, scomparso poche ore prima della gara. Meno contento, ovviamente, l'Avigliano, ancora una volta incapace di far sua una partita casalinga contro una diretta concorrente nella corsa alla salvezza. Questa volta, però, qualche attenuante la squadra di Filadelfia ce l'ha. Cinque titolari assenti non si possono concedere a nessuno. Tanto meno quando si tratta di tutti e tre gli uomini del settore offensivo: Salbini in ospedale (prossimo alla dimissione); Vaccaro infortunato, e da tempo immemorabile, Lasco. In più, le squalifiche di Di Pietro e di Fiorino. Filadelfia punta
Ricigliano a forza nove sull’Irsinese Bochicchio e Veglio bussano tre volte IRSINESE RICIGLIANO
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IRSINESE: Lamuraglia, Ferrante, Navarra, Angiulli, Carlucci, Pellicciari, Renna (Pepe), Tranquillino, Mastrorillo, Mincuzzi (Chiaradia), Nardiello. All. Pepe. RICIGLIANO: Guerriero (Villano), Pascente, Coppola, Piegari R., Pignata, Corsaro, Piegari V. (Serritella), Bochicchio, Daniele, Falivena, Veglio. All. Dente (squalificato, in panchina Caputi).
ARBITRO: Di Noia di Potenza (Granieri-Macrì). RETI: pt 4’ Daniele, 5’, 10’ e 24’ Veglio, 12’, 42’ e 44’ Bochicchio; st 7’ Serritella, 40’ Daniele. SETTE GOL nel primo tempo, due nella ripresa. Così il Ricigliano di mister Dente sconfigge come previsto, sul campo di Gravina di Puglia, un’Irsinese che è sempre più ultima della classe. In evidenza tra i salernitani Bochicchio e Veglio, autori di due triplette. sport@luedi.it
su una squadra più coperta a centrocampo. Punto di riferimento offensivo è Viggiano, che punta non è. Savoni punta su un modulo più classico, in difesa Melillo e D'Amato agiscono rispettivamente a destra e sinistra, Loschiavo e Troiano nel mezzo; a centrocampo Salvemini e Marziliano sono i laterali, Saracino e Orlino i centrali; Capogrosso e Moramarco sono le punte di una squadra che si schiera con un atteggiamento estremamente accorto. I ritmi tutt'altro che frenetici agevolano i piani del Ferrandina. Buona, per una ventina di minuti, la circolazione di palla dell'Avigliano, che però, senza un vero riferimento in avanti e con il Ferrandina ben chiuso dietro, non trova sbocchi alla manovra. Resta immacolato il taccuino, nonostante la piccola fiammata poco oltre il quarto d'ora, con il tentativo al volo di Lorusso dal vertice sinistro e il diagonale di Sabato dalla destra, entrambi fuori bersaglio. Si affida ai tiri da fermo il Ferrandina, ma Troiano non ha la mira centrata. Non serve nemmeno il riposo per risvegliare la partita. Sileo prova ad emulare quanto gli era riuscito a Genzano, ma D'Angelo è attento. E' l'unico tiro della gara che finisce nello specchio di una porta. Con un bilancio così, lo zero a zero finale è scontato. Giancarlo Tedeschi
Pareggio ricco di emozioni
Atella e Genzano si annullano ATELLA G.BANZI
1 1
ATELLAMONTICCHIO:Di Biase, D’Annucci, Colangelo F., Larotonda V., Grieco, Caselle, Camelia, Lamorte, Manzi (5’st Libutti), Carriero, Valente (15’st Larotonda G.). A disp.: Manfreda, Colangelo G., Strozza, Telesca, Rinaldi. All. D’Urso. GENZANOBANZI: Tedesco, Lucarelli, Rutigliano, Cannito, Sansone (15’st Mele), Ronzulli, Gorga (26’st Di Stasi), Militello, Vigliucci (38’st Ziliotto), Cacace, Bozzi. A disp.: La ginestra, Mincarone, Porfido, Piazzola. All. Natiello ARBITRO: Malandra di Avezzano (Pallotta-Guida) RETI: p.t. al 43’ Valente; s.t. al 7’ Vigliucci NOTE: terreno di gioco in buone condizioni, pomeriggio gelido con vento freddo. Ammoniti. Militello, Caselle, D’Annucci e Rinaldi in panchina. Espulso: al 42’ del s.t. Larotonda Vito per doppia ammonizione. Angoli: 3 a 3. Recupero: p.t.+1’; s.t.+4’. ATELLA - E’ finita in parità tra due squadre che per tutti i novanta minuti si sono dato battaglia a viso aperto per conquistare l’intera posta in palio. Infatti AtellaMonticchio e GenzanoBanzi, dando vita ad una partita maschia e molto sentita da ambo le parti, hanno più volte sfiorato il gol della vittoria, mancato da entrambe per un soffio. Nell’undici locale ha fatto il suo esordio il centravanti Manzi, una vecchia conoscenza che già qualche anno addietro ha militato nell’AtellaMonticchio. In avvio di gara i locali si sono un pò fatti sorprendere dall’agguerrita partenza degli ospiti che dopo appena 12’ sono andati vicinissimo al gol, negato soltanto dalla bravura di Di Biase che con un’ammirevole prontezza di riflessi è riuscito a respingere il tiro ravvicinato di Cannito imbeccato nell’area piccola dalla battuta di un calcio d’angolo. Insistono gli ospiti con una veloce ripartenza conclusa da buona posizione da Cacace con un tiro tutto da dimenticare. Al 21’ la retroguardia atellana
D’Urso
libera bene la propria area a seguito di un calcio di punizione di Cacace, il quale al 23’ha sciupato un’altra buona opportunità mettendo al centro anziché tirare dal momento che era quasi al limite dell’area piccola. Al 27’ Carriero spezza il leggero predominio iniziale dei bradanici con un bolide su calcio piazzato dalla distanza che il portiere Tedesco è riuscito a respingere oltre la traversa. Al 31’ Carriero ancora protagonista quando dalla trequarti con un altro siluro ha colto in pieno la traversa con il pallone ribattuto in campo a poca distanza dalla linea di porta. Al 42’ il giovane terzino destro Colangelo F. ha salvato sulla linea di porta respingendo una conclusione di Bozzi. Un minuto dopo, al 43’, la rete del vantaggio degli atellani ad opera di Valente che ha messo alle spalle del portiere ospite sugli sviluppi di una rimessa laterale che ha sorpreso la retroguardia ospite. Nella ripresa al 7’ gli uomini di mister Natiello si sono subito riportati in parità con la rete messa a segno dal centravanti Vigliucci. Un minuto dopo Camelia dal limite ha messo di poco lontano dai pali. Al 21’ il diagonale rasoterra di Carriero è finito di pochissimo fuori. Al 37’ una bella rovesciata di Lamorte è finita di poco sul fondo. Al 48’ Cannito ha mandato di un soffio sopra la traversa a conclusione di una partita giocata senza risparmio da entrambe le formazioni e a tratti anche bella sia sotto l’aspetto tecnico che agonistico. Buona la direzione della terna arbitrale. Michele Rizzo
Gli allenatori si accontentano A fine gara l’analisi della dei tecnici. D’Urso: «Onestamente devo dire che abbiamo sofferto più del dovuto nel primo tempo. Non abbiamo avuto un atteggiamento determinato per come avevamo preparato la partita, anche se poi siamo passati in vantaggio. Nel secondo tempo siamo usciti alla distanza, ma abbiamo concesso sull’unica distrazione dietro il gol del pareggio. Poi non siamo riusciti a finalizzare con la traversa del primo tempo e le due occasioni della ripresa. Comunque onore e merito agli avversari». Natiello: «Il nostro rammarico è che nel primo tempo c’è stata soltanto una squadra in campo. Abbiamo contato sei palle gol, purtroppo i nostri attaccanti oggi avevano le polveri bagnate. Diciamo che ci può anche stare il pareggio, ma nel primo tempo potevamo tranquillamente chiudere la partita. Poi sono rammaricato sul gol subìto perché il nostro portiere era ancora fuori sulla rimessa laterale e loro sono stati scorretti a giocare subito. Alla fine però sono soddisfatto della mia squadra perchè ha fatto quello che avevo chiesto in settimana. Tutto sommato va bene pure così». m.r.
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36 Sport
Risultati e classifica Balvano-Varisius
17ª
giornata
Marcatori
1-0
26’ st Bovino
Bln Pignola-A.Scanzano Rinv. Grottole-S. Lagonegro
1-1
21’ pt Ielpo (SL), 14’ st Di Pede (G)
L. Montescag.-Miglionico 2-1 6' pt Raddi (LM); 13' st Tataranni (Mi); 17' st Ciracì Cr. (LM)
Moliterno-Pescopagano Rinv. Pietragalla-R. Irsina
2-1
20' e 29' pt Cammarota (P), 31' pt Papangelo (RI)
PIETRAGALLA
38
17 11 5
1 32 8
8
6
2
0 20 3
9
5
3
1 12 5 24 +5
MOLITERNO
35
16 10 5
1 28 12 7
5
2
0 15 7
9
5
3
1 13 5 16 +5
MIGLIONICO
30
17 8
6
3 28 16 9
5
4
0 17 6
8
3
2
3 11 10 12 -5
GROTTOLE
26
17 7
5
5 30 16 8
5
3
0 20 4
9
2
2
5 10 12 14 -7
SANTARCANG.
26
17 8
2
7 25 23 8
5
1
2 13 6
9
3
1
5 12 17 2
L. MONTESCAG.
26
17 7
5
5 24 27 9
3
4
2 11 14 8
4
1
3 13 13 -3 -9
-7
BLN PIGNOLA
25
16 6
7
3 14 11 7
5
1
1
2
9
1
6
2
30’ Tarantino (R), 5’ st Sabato (L), 30’ st Ripa (R), 47’ st Sabato (L)
PESCOPAGANO
24
16 6
6
4 21 22 9
4
3
2 10 9
7
2
3
2 11 13 -1 -10
Santarcang.-Bella
S. LAGONEGRO
23
17 6
5
6 26 25 9
4
4
1 17 9
8
2
1
5
9 16 1 -12
VARISIUS
21
17 5
6
6 24 20 9
3
3
3 15 12 8
2
3
3
9
R. IRSINA
19
17 4
7
6 18 20 9
3
5
1 13 9
8
1
2
5
5 11 -2 -16
BELLA
18
17 4
6
7 21 28 8
4
2
2 13 9
9
0
4
5
8 19 -7 -15
BALVANO
16
17 3
7
7 20 30 8
3
2
3 13 13 9
0
5
4
7 17 -10 -17
ROTONDELLA
16
17 3
7
7 16 27 9
2
4
3 11 13 8
1
3
4
5 14 -11 -19
LAGOPESOLE
13
17 4
1 12 14 34 8
4
0
4 10 10 9
0
1
8
4 24 -20 -20
4
16 0
4 12 11 33 9
0
2
7
0
2
5
5 18 -22 -30
Rotondella-Lagopesole
2-2
2-1
37' pt e 23' st Armentano (S), 28' st Parisi (B)
Prossimo turno
18ª giornata 17/01/10 ore 14.30
A. Scanzano-Rotondella Bella-Balvano Lagopesole-Moliterno Pescopagano-Bln Pignola R. Irsina-Miglionico S. Lagonegro-Pietragalla Santarcang.-Grottole Varisius-L. Montescag.
A. SCANZANO
7
6 15 7
7
9
8
3
-5
4 -14
14 Reti: Lambertini (Miglionico) 9 reti: Ricigliano Mau. (Bella) 8 Reti: Papangelo N. (R.Irsina); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro) 7 Reti: Buono (Grottole); Sabato (Lagopesole); Alfonso, Pietragalla L. (Pietragalla); Tragni (1) (Varisius) 6 Reti: Parisi (Bella); Genovese L., Molletta (3), Petrocelli (Moliterno); Ripa (Rotondella); Petrillo (2) (Santarcangiolese); Martino (S.Lagonegro); Armaiuoli (Varisius) 5 Reti: Cilibrizzi (Balvano); Bitetti (1), Moramarco (Grottole); Venezia (1) (L.Montescaglioso); Cammarota (Pietragalla); Volpe (Varisius) 4 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Falcone, Turturiello P. (Balvano); Brancato (BLN Pignola); Armento (Grottole); Cifarelli S., Ditaranto (L.Montescaglioso); Andrulli, Tataranni (1) (Miglionico); Savino (R.Irsina); Aurelio, Lemma (Santarcangiolese) 3 Reti: Olita (BLN Pignola); Scarfone (1) (Grottole); Zaccagnino (Lagopesole); Mangia (L.Montescaglioso); Capasso, Nicastro (Pescopagano); Armentano (1), Verrone (Santarcangiolese)
Raddi e Ciracì mettono al tappeto il Miglionico. Vano il pari di Tataranni
Il derby al Montescaglioso MONTESCAG. MIGLIONICO
2 1
MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G., Carriero C.; Mossuti Raddi Tafuno E., Ditaranto Ciracì Cl. (34' st Simmarano) Casalingo Venezia Mangia (39' st Carriero I.) Ciracì Cr.; (45' st Petruzzo) A disp. Martino Santochirico Tafuno A, Mossuto All. Menzano MIGLIONICO: Deceglie V., Menzella Acito (39’ st' Grande) Salluce (6' st Andrulli) Gallitelli Galeota Scandiffio (27’st' Zaccaro) Venezia Lambertini Tataranni Deceglie G. A disp. Capozzi D'Aria Pellegrino Fattore All. Paterino ARBITRO: Rubino di Moliterno (Picerno - Franciosa) RETI:6' Raddi (Mo); 13' st Tataranni (Mi); 17' st Ciracì Cr. (Mo) NOTE: ammoniti: Ditaranto; I. Carriero (Mo); Deceglie G.; Gallitelli (Mi) MONTESCAGLIOSO - Importantissima vittoria per la Polisportiva Libertas Montescaglioso che fa suoi i 3 punti in palio al termine di una gara tutto cuore contro la terza in classifica Miglionico, formazione nella quale militano i tre montesi Menzella, Gallitelli e Salluce. Locali privi dello squalificato Franco (sostituito da Ditaranto) e Stefano Cifarelli. Al primo affondo Montescaglioso in vantaggio: al 6' rimessa laterale dalla destra, Raddi controlla leggermente spostato sulla destra e gira in rete con un diagonale velenoso sul quale non arriva Deceglie. Gli ospiti si fanno vedere con un tiro debole del bomber Lambertini (12') mentre al 18' Cristian Ciracì è caparbio nell'azione sulla sinistra ma il suo cross è preda del portiere. I montesi controllano le folate avversarie e si fanno vedere con Mangia (20', centrale) e con Venezia (23'), il cui diagonale al volo finisce di
Cristian Ciracì e accanto Maurizio Raddi
poco fuori. Gli uomini di mister Paterino non riescono ad innescare Lambertini e sono costretti a provare da fuori, senza inquadrare la porta. Al 41' i montesi hanno l'op-
portunità di raddoppiare: Venezia si presenta davanti a Deceglie ma il suo tiro è respinto sulla linea da Gallitelli. Al 43' Cifarelli toglie dal sette una punizione di Angelo Venezia.
La ripresa vede un Miglionico più determinato, che stringe d'assedio l'area montese e pareggia i conti al 58', con una punizione dal limite di Tataranni che si spegne nell'angolino destro. Gli ospiti credono nella vittoria ma sono i montesi, al 62', a passare nel momento più difficile: punizione sulla sinistra di Mangia per Cristian Ciracì che penetra in area e supera il portiere avversario. Negli ultimi 28' di gioco (più i 5 di recupero) non muta il risultato, con i montesi che non corrono grossi pericoli eccetto una girata fuori di Lambertini, all'85', su corta respinta del portiere montese Cifarelli. Michele Marchitelli sport@luedi.it
L’arbitro Mele rinvia la sfida tra Moliterno e Pescopagano
Campo allagato, niente gara MOLITERNO PESCOPAGANO
RINVIATA
MOLITERNO: Lanzolla, Petrocelli, Cirigliano, La Salvia, Genovese. A, Mastrangelo, Albano, Albini, Genovese. L, Fratantuono, Molletta. A Disp: Rebecchi, Crisci, Cosentino, Troccoli, Zeverino, Molletta. D, Lancellotti. All. Vignati PESCOPAGANO: Rosa, Angiolillo, Lanza, Lotano, Cantone, Taverone, Capasso, Lanza, Nicastro Tummillo, Glorioso. A disp: Bruno, Roselli, Montano, De Mito, Mister Vignati Loianno, Perillo. All. Pantuosco. ARBITRO: Mele di Moliterno (Martinesi e Delfino) MOLITERNO - Le squadre scendono in campo e il poco pubblico presente sulla tribuna del Venezia è intirizzito, ma il direttore di gara Mele, prima del fischio d'inizio, decide che il macht Moliterno Pescopagano è da rinvia-
re. Il terreno di gioco è impraticabile, definirlo un pantano è un eufemismo. Si recupera, probabilmente, a metà della prossima settimana. Per cronaca da segnalare un “fuori campo” organizzato dal club dei Boys Moliterno. I tifosi organizzati “capeggiati da Pino Lanzotti ha premiato con una coppa l'allenatore Felice Vignati per il meritorio lavoro svolto fino ad oggi e per come ha saputo costruire e plasmare una squadra che quest'anno ha tutte le carte in regole per il salto di promozione. Agli stessi Boys rossoblu va riconosciuto la passione e l'attaccamento con cui seguono (in casa e in trasferta) le imprese di capitan Mastrangelo, Albini, Albano, Lancelotti e tutti gli altri. Ma a loro va anche attestato il merito di essere riusciti a trasformare il club da un centro di coordinazione del tifo locale in uno spazio di socializzazione. Mimmo Mastrangelo sport@luedi.it
Sabato allo scadere acciuffa il Rotondella ROTONDELLA LAGOPESOLE
2 2
ROTONDELLA: Salerno, Toscano, Acciardi, Erdogmus, Colucci, Rubolino, Santarcangelo, Guida, Galati, Manolio, Tarantino. A disposizione: Castronuovo, Salerno A., Mundo, Mele, Visaggi, Fella, Ripa. Allenatore: Martino. LAGOPESOLE: Mariano, Coviello S., Mecca, Coviello T., Pace G., Colangelo, Coviello C., Telesca, Sabato, Zaccagnino, Lorusso. A disposizione: Canestrini, Bochicchio, Pace R., Lovallo, Florenti. Allenatore: Alfano. ARBITRO: Votta di Moliterno (Marchese e Galli). RETI: Tarantino 30’ (R), Sabato 50’ (L), Ripa 75’ (R), Sabato 92’ (L). NOVA SIRI – La beffa arriva nel finale. Il campo neutro di Nova Siri non ha sorriso neppure stavolta al Rotondella di mister Martino. La squadra jonica al 25' della ripresa si trovava in vantaggio e in superiorità numerica, al 92' si è ritrovato sul pari, grazie alla rete pescata proprio allo scadere da Sabato con un potente colpo di testa, sul quale nulla ha potuto fare Salerno. Un'autentica occasione sprecata per gli uomini di mister Martino, che potevano allungare su una delle poche avversarie con meno punti in classifica. Un plauso lo merita comunque il buon Lagopesole, capace di rimanere in partita e trovare un pareggio ormai insperato dopo
le espulsioni di Mecca e Telesca. Anzi, a conti fatti, la squadra ospite potrebbe addirittura recriminare, per la ghiotta occasione sprecata da Pace al 20' su calcio di rigore. Al 30' il gol del Rotondella, con un potente sinistro di Tarantino su calcio di punizione. Il Rotondella può andare così al riposo in vantaggio e con una situazione psicologica favorevole. All'inizio della ripresa arriva il pareggio degli ospiti: Toscano perde ingenuamente la palla al limite dell’area e Sabato ne approfitta per siglare il pari. A questo punto la partita potrebbe svoltare in favore degli ospiti, che però si ritrovano dopo poco in doppia inferiorità numerica. E così, al 75', arriva il vantaggio del Rotondella, con il solito Ripa, che mette in rete a seguito di una mischia. Per i locali sembra fatta, ma al 92' arriva l'incredibile pareggio. Il calcio è bello anche per questo. Per il Rotondella solo una nota positiva: tra due settimane, con molta probabilità, potrà lasciare il campo di Nova Siri e tornare a giocare sul proprio terreno di rione Mortella. E' un deficit che la squadra ha pagato non poco in termini di risultati. Si spera che col ritorno a casa possano tornare anche risultati più lusinghieri e, soprattutto, la salvezza. Il Rotondella ha tutte le carte in regola per raggiungerla senza grossi grattacapi. Pino Suriano sport@luedi.it
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Sport 37
Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
E’ terminata 2-1 la gara col Real Irsina con la doppietta di Cammarota
Pietragalla solo in vetta Leadership in attesa del recupero tra Moliterno e Pescopagano PIETRAGALLA 2 REAL IRSINA 1 PIETRAGALLA: Ciriello, Summa (1' st Pietragalla M.), Di Bello, Carlucci, Pappalardo, Alfonso (41' st Vertone), Gorga, Pietragalla L., Cammarota, Pallotta, Potenza (25' pt Di Tommaso); All. Potenza. REAL IRSINA: Carlucci, De Biase, Acito (18' st Cataldi), Pecoriello A. (44' st Masiello M.), Gagliardi, Ventricelli, Cataldo, Pecoriello G., Papangelo, Scaraggi (36' st Angelini), Basile; All. Rizzi ARBITRO: Caggianelli da Venosa (Chiego - Armandi) RETI: 20' pt e 29' pt Cammarota (P), 31'pt Papangelo (R) PIETRAGALLA - E siamo a cinque, le vittorie consecutive del Pietragalla di mister Potenza che sembra non volersi più fermare davanti a niente e a nessuno. Di fronte al pubblico amico e contro una squadra reduce da risultati non
Papangelo del Real Irsina
proprio positivi il Pietragalla vince due a uno e, in virtù della sospensione dell'incontro del Moliterno, vola solitaria in vetta alla classifica. La gara parte subito con ritmi elevatissimi nonostante la temperatura gelida di questa seconda domenica di gennaio. Il Pietragalla parte con il
piede sull'acceleratore e Potenza si divora letteralmente la prima palla gol del mach. Al 20' sale in cattedra Pietragalla che spara un bolide dai venticinque metri che Carlucci non trattiene; Cammarota è attentissimo e si getta sulla sfera insaccando la rete alle spalle dell'estremo difensore ospite. Il Pietragalla, nonostante il vantaggio, continua a spingere e al 29' ancora Cammarota batte Carlucci approfittando di una disattenzione della difesa ospite. Neanche il tempo per gioire che il Real Irsina accorcia le distanze con Papangelo, bravo a sfruttare un traversone e beffare Ciriello parso leggermente fuori dai pali. Il primo tempo termina praticamente qua con il Pietragalla avanti per due a uno. Il ritorno in campo vede ancora i padroni di casa provare a chiudere il mach ma il Real Irsina è bravo e fortunato a chiudere gli spazi. Gorga ci prova dalla
distanza ma la traversa gli nega la gioia del gol. Ci provano anche Pallotta e Pietragalla L. ma gli ospiti reggono. I minuti corrono veloci e gli ospiti non riescono ad impensierire Ciriello. Nei minuti finali il Signor Caggianelli assegna un penalty in favore dei padroni di casa ma Pietragalla L. si fa ipnotizzare da Carlucci che blocca la debole conclusione del centrocampista bianco blu. Per il Pietragalla e la quinta vittoria consecutiva e il nono risultato utile di fila. Mister Potenza si coccola il primato solitario, gli otto punti di vantaggio sulla terza forza del campionato e i dodici sulle quarte Grottole, Montescaglioso e Santarcangiolese. Per i Real Irsina la situazione si va complicando domenica dopo domenica; per i ragazzi agli ordini di mister Rizzo un solo punto portato a casa nelle ultime quattro apparizioni. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Al vantaggio di Ielpo ha risposto la rete dei locali di Nicola Di Pede
Il Grottole non va oltre il pari Il Soccer Lagonegro porta via un risultato positivo GROTTOLE S.LAGONEGRO
1 1
GROTTOLE: Zaccaro, Carbone P., Scarfone, Buono (Giove), Graniello (carbone A), Prisco, Di Pede (Trapanaro), Paladino R., Armento, Bitetti, Scalbi. A disp. D’Alessandro, Guida, Lanzolla, D’Aria. All.D’Ascanio. S.LAGONEGRO: Armando, Borreca, D’Agostino, Rocco, Falabella, consoli, Messuti, Armandola, Ielpo, Pogliese, cantisani. A disp. Vigorito, Fiore, Zogaria, Limongi, Verbena, Rizzo. All. Oliva ARBITRO: Capriuli di venosa (Broncato - Alage) RETI: 21’ pt Ielpo, 14’ st Di Pede NOTE: Ammoniti: Paladino, Scarfone (G); D’Agostino (L). GROTTOLE – Nella seconda giornata
del girone di ritorno, la squadra di d’Ascanio non riesce ad imporsi contro un buon Lagonegro in una partita povera di azioni da rete ma molto combattuta nella zona mediana del campo e perde altri due punti importanti per restare nella zona play-off. Nelle ultime quattro partite casalinghe, infatti, i biancazzurri hanno ottenuto tre pareggi ed una sola vittoria, lasciando per strada dei punti importanti nonostante Paladino e compagni avessero espresso un ottimo gioco e creato buone azioni da rete. Al 20’ sono i locali che si rendono pericolosi con Armento che conclude di poco a lato un tiro dal limite dopo un triangolo con Scalbi e Bitetti. Ma, solo un minuto più tardi, gli ospiti passano in vantaggio con Ielpo che, dopo un’azione personale, sorprende l’incolpevole Zaccaro con un preciso tiro dal limite dell’area. C’e subito una reazione del grottole ma è comun-
que modesta; il più pericoloso è sempre Armento che prova spesso da fuori area ed al 31’ sfiora il palo con un tiro insidioso. Nella ripresa il Grottole al 2’ Armento cerca il pareggio da punizione ma l’estremo difensore avversario devia in calcio d’angolo. Al 7’Messuti si rende pericoloso in area dei biancazzurri ma Zaccaro si fa trovare pronto e tiene in partita i suoi. All’8’ Bitetti sfiora il pareggio di testa su assist di Prisco. Passano solo cinque minuti ed arriva il meritato gol per i locali. A realizzarlo è di Pede con un preciso colpo di testa su cross di Scalbi. Al 18’ Bitetti sfiora persino il vantaggio ma la sfera viene respinta dalla schiena di un difensore avversario. Nell’ultima mezzora il Lagonegro gioca con una formazione più difensiva lasciando pochissimi spazi al Grottole che non si rende più pericoloso dalle parti di Armando. Carlo Amodio
La rete di Bovino decide il match
Festa a Balvano Battuto il Varisius BALVANO VARISIUS
1 0
BALVANO: Villani, Galante, Iacullo, Turturiello, Cozzi (46' st Turturiello C.), Simone, Matturro, Picerno (8' Bovino), Iannone (48' st Pacella), Petraglia, Falcone. All. Turturiello P. VARISIUS: Rondinone, Cifarelli (40’st Tragni), Persia, De Bellis, Cristallo, Perrone, Bongermino (30' st Acquasanta), Fiore (9' st Campanaro), Festa, Bellomo, Armaiuoli. All. Loschiavo (Tucci squalificato) ARBITRO: Salvatore di Potenza (Gioia-Martone) RETI: 26’ st' Bovino (B) NOTE: Ammoniti: Iacullo, Petraglia e Falcone (B), De Bellis e Cristallo (V). Recupero: 1' p.t. e 4' s.t. VIETRI DI POTENZA - Importantissima vittoria del Balvano, che coglie tre punti fondamentali in chiave salvezza contro il Varisius, grazie alla rete del centravanti Bovino al 71'. In una partita da vero e proprio crocevia del campionato, i ragazzi allenati da mister Turturiello si fanno trovare pronti e tornano alla vittoria. Ottima la prestazione di Petraglia, che sembra essere ritornato in forma dopo alcune brutte prestazioni. Nulla da fare per il Varisius di mister Tucci (squalificato), che ieri ha dovuto fare a meno del goleador Tragni e che, come il Balvano, ha giocato su un campo pesantissimo ed ai limiti della praticabilità, a causa della pioggia di questi giorni. Passano due minuti ed il Balvano si porta in avanti, Petraglia vince un contrasto, palla per Cozzi e gran tiro di poco fuori. Reazione al 6' del Varisius: Festa libera Bellomo, ma è splendido l'interventi di Villani a pochi metri. Al 21' il Varisius ci prova con Armaiuoli su assist Fiore, ma
Pio Turturiello, allenatoregiocatore del Balvano
è decisiva la contrapposizione di Falcone. Nel primo tempo non succede più niente, tranne la punizione di mister Turturiello, che finisce sulla barriera. Al 55' Iacullo lancia in area, testa di Iannone e parata di Iannone in due tempi. Il Balvano potrebbe passare al 64': splendida triangolazione, con Cozzi che libera Iannone, palla di prima per Bovino che da ottima posizione calcia alto. Ma è il preludio al gol, che arriva al 71' e che è quello decisivo: Petraglia riceve palla dal fallo laterale, in mezzo all'area tocco di Iannone, la palla arriva a Bovino che nella mischia trova la deviazione vincente. Reazione ospite affidata a Festa, che su assist di Perrone trova pronto l'intervento dell'attento Villani. Ultimo tentativo ospite al sei minuti dal novantesimo: cross di Campanaro, colpo di testa ancora di Festa e parata in due tempi di Villani. Esplode così la gioia del Balvano e dei propri tifosi, che possono festeggiare per una vittoria importantissima. Claudio Buono sport@luedi.it
I dieci centimetri di coltre bianca bloccano lo svolgimento della gara La Santarcangiolese batte in casa il Bella. Parisi in rete per gli ospiti
Pignola-Scanzano, vince la neve Bis di Armentano per i tre punti BLN PIGNOLA SCANZANO RINV RIFREDDO DI PIGNOLA Tra il Bar La Notte Pignola e l'Atletico Scanzano di mister Calone ha vinto la neve. Almeno dieci centimetri di coltre bianca ricoprivano, ieri pomeriggio, l'impianto sportivo in erbetta sintetica di Rifreddo di Pignola, situato in alta montagna a circa milleduecento metri sul livello del mare. Impossibile giocare, come avevamo anticipato, alla vigilia, nella presentazione del match. L'enorme sforzo e la buona volontà della dirigenza pignolese di voler liberare a tutti i costi il campo dall'elevata coltre di neve, per permettere la disputa dell'incontro, sono risultati vani. Infatti, un bobcat e diversi spalatori della società locale sono stati costantemente all'opera dalla tarda mattinata di ieri fino alle ore 16.30. Il direttore di gara, Tomasu-
Mister Calone
lo di Venosa, in un primo momento aveva dato l'ok per l'inizio della contesa, ma successivamente non ha potuto far altro che constatare l'impossibilità di scendere in campo, a causa del gelo e del ghiaccio (la temperatura era addirittura scesa sotto lo zero). Pertanto, l'incontro
è stato rinviato ad altra data. Queste sono, infine, le formazioni delle due squadre che avrebbero dovuto prendere parte alla sfida: BAR LA NOTTE PIGNOLA: Zaccagnino, Buonansegna G., Santarsiero, Sabia V., Tavassi, Santangelo, Cilibrizzi, Chiorazzo, Brancato, Ragone, Galluzzi. A disp.: Conte, Marra, Olita Nico, Olita Nicola, Palladino, Romaniello, Sabia R. All.: Tramutola. ATLETICO SCANZANO: Pinelli, Romano, Gammino, Frabetti, Leone, Lanzara, Nettis, Corleto, Laviola, Palermo, Di Pinto. A disp.: Marzano, Forcillo, Montemurro, Dattoli, Gualano, Viviani. All.: Calone (squalificato). ARBITRO: Tomasulo di Venosa (Rago ed Amati). NOTE: la gara è stata rinviata a data da destinarsi, a causa dell'elevata coltre di neve e del ghiaccio che ricoprivano il terreno di gioco. Donato Pavese
SANTARCANGIOLESE BELLA
2 1
SANTARCANGIOLESE:Annunziata, Lo Zito G, Malaspina N (33' st Marra G), Cavallo I, Gallo S, Armentano V, Cavallo F (43' st La Canna V), Verrone F, Conte N (20' st Cifarelli M), Di Luca A, Totaro M, Fanelli R, Roseti C, De Salvo V, Lo Ponte C. All. Chiappetta BELLA: Tolve T, Zanfino B, Gliubizzi A (1' st Doino A), Maruggi D, Innocenti G, Ricigliano M, Parisi G (19' st Angrisani E), Parisi A, Ricigliano M (27' st Pacella D), Remollino G, Errichetti F, Campanella A, Grosseto G, All. Del Pino R. ARBITRO: Capolupo di Matera (Collocola e Maffia) RETI: 37' pt Armentano, 23' st Armentano, 28' st Parisi NOTE: Ammoniti: Di Luca, Parisi, Gallo, Cifarelli LA COPPIA Malaspina - Armentano mette ko il Bella, regalando una nuova vittoria alla Santarcangiolese che si porta a 26 punti, ottima posizione nella classifica in vista del prossimo match con il Grottole. Un primo tempo che vede i padroni di casa attaccare fin dalle prime fasi della partita, la squadra vuole vincere e tenta più volte di avvicinarsi alla rete avversaria. Al 30’ Cavallo Francesco si avvicina all'area di
rigore, cerca il gol ma il portiere respinge, ci riprova Verrone e viene fermato dalla difesa. Solo 5’ e la Santarcangiolese spreca una nuova occasione, un assist di Totaro mette la palla a centro area ma Cavallo sbaglia ancora conquistando un calcio d'angolo che si rivelerà fondamentale. Dalla bandierina Malaspina piazza un'ottima palla che il capitano Armentano colpisce di testa segnando l'1 a 0. Il Bella reagisce agli attacchi e cerca di recuperare lo svantaggio, al 40' ruba la palla ai padroni di casa e conquista una punizione pericolosa che non riesce però a mettere a segno. Con la ripresa le due formazioni appaiono cariche, nessuna delle due vuole cedere il passo. La Santarcangiolese cerca il raddoppio e al 14’su calcio d'angolo un colpo di testa finisce fuori dalla porta, solo due minuti e il copione si ripete. Un nuovo calcio d'angolo per i padroni di casa, Malaspina regala una nuova palla ad Armentano che non perde tempo e buca la rete, conquistando il raddoppio. Ma il Bella non ci sta, vuole rimontare lo svantaggio e al 28’ su un errore della difesa della Santarcangiolese, Parisi si spinge nell'area di rigore e riesce ad accorciare le distanze superando Annunziata. Nelle battute finali si alternano le azioni delle formazioni mentre le tifoserie si lamentano della terna arbitrale, vengono assegnati 5’ di recupero, la stanchezza si fa notare ma il punteggio viene mantenuto. Francesca Gresia
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38 Sport
Risultati e classifica A. Potenza-Cancellara
3-1
Barrata-Albatros
1-1
Castelpantano-Vitalba
0-1
15ª giornata
A. POTENZA
34
15 10 4
1 31 9
8
6
2
0 20 5
7
4
2
1 11 4 22 +3
SAVOIA
31
14 9
4
1 30 14 7
5
2
0 14 5
7
4
2
1 16 9 16 +3
Fst Rionero-Possidente
1-1
CANCELLARA
29
15 8
5
2 35 14 7
6
1
0 26 5
8
2
4
2
Ruvo-Futura
5-0
ALBATROS
27
15 7
6
2 31 17 7
6
1
0 21 5
8
1
5
2 10 12 14 -2
VITALBA
26
15 8
2
5 27 11 7
6
0
1 18 3
8
2
2
4
R. MONTEMILONE
25
15 7
4
4 27 20 7
5
1
1 14 6
8
2
3
3 13 14 7
FST RIONERO
22
15 6
4
5 15 21 8
4
3
1
8
6
7
2
1
4
CASTELGRANDE
21
14 6
3
5 23 19 7
3
3
1
9
6
7
3
0
4 14 13 4
ABRIOLA
19
15 5
4
6 22 19 8
4
3
1 18 9
7
1
1
5
CASTELPANTANO
18
15 4
6
5 25 22 8
2
3
3 12 12 7
2
3
2 13 10 3 -13
FUTURA
16
15 4
4
7 21 34 7
2
2
3 14 14 8
2
2
4
7 20 -13 -13
S. ANGELO
16
15 4
4
7 20 33 8
3
2
3 13 16 7
1
2
4
7 17 -13 -15
BARRATA
14
15 3
5
7 12 20 8
2
5
1
6
7
1
0
6
6 15 -8 -17
POSSIDENTE
10
15 2
4
9 16 42 7
1
1
5
5 19 8
1
3
4 11 23 -26 -19
S. CHIRICO N.
8
15 1
5
9 14 34 7
1
2
4
8 14 8
0
3
5
6 20 -20 -21
RUVO
8
15 2
2 11 12 32 8
1
2
5 10 15 7
1
0
6
2 17 -20 -23
S. Angelo-R. Montemilone2-3 S. Chirico N.-Abriola Savoia-Castelgrande
Prossimo turno
1-1 Rinv.
16ª giornata 17/01/10 ore 14.30
A. Potenza-Castelgrande Barrata-Possidente Castelpantano-Futura R. Montemilone-Vitalba Ruvo-Fst Rionero S. Angelo-Albatros S. Chirico N.-Cancellara Savoia-Abriola
5
9
9 21 0
9
8 16 -3 -4
7 15 -6 -9 -7
4 10 3 -12
A Parità a Rionero
Simonetti risponde a Lorusso
Risultati e classifica
15ª giornata Bernalda-Latronico
4-0
F. Moliterno-Metanauto Sosp.
FSTRIONERO POSSIDENTE
1 1
FST RIONERO: Fortuna, Urciuoli, Grieco D., Parisi, Grieco M. Aloè, Cardillo, Telesca, Di Lucchio, Simonetti, Lomio; All. Cassese. POSSIDENTE: Sabato, Posca, Mecca R., Possidente D., Possidente V., Lorusso, Coviello, Possidente A., Fragoletto, Masi, D'Andrea; All. Mecca. ARBITRO: Di Pelo di Matera RETI: 25' st Lorusso, 47' st Simonetti RIONERO - Finisce con un pareggio (1-1) l'ultima giornata del girone di andata tra Fst Rionero e Possidente. I padroni di casa scendono in campo con una formazione rimaneggiata e con tanti giovani in campo, causa di tanti infortuni. Gli ospiti, dal campo loro, giungono nel comune vulturino cercando il riscatto dopo la brutta batosta di sette giorni fa contro il Ruvo. Il primo tempo vede gli ospiti più attivi che cercano subito la rete del vantaggio. Il Possidente prova a mettere pressione ai padroni di casa ma Fragoletto prima e Masi poi si divorano due ghiottissime palle gol. Fst Rionero in difficoltà e prima dell'intervallo ancora Possidente vicino al vantaggio con D'Andrea che a due passi da Fortuna non riesce a trovare l'angolo giusto. Si va negli spogliatoi con il punteggio in parità ma con la sensazione che nel secondo tempo possa succedere qualcosa. La seconda frazione di gioco sembra iniziare com'era finito il primo tempo ma dopo 5' di gioco sono i padroni di casa che si rendono pericolosi con Lomio ma la mira è sbagliata e Sabato neutralizza senza difficoltà. Il Possidente fa correre molto la palla e al 25' st Lorusso trova il guizzo vincente che porta al momentaneo vantaggio degli ospiti. La Fst Rionero sembra incapace di reagire ma alla mezz'ora il Possidente resta in dieci causa l'espulsione, per somma di ammonizioni, combinata all'autore del gol
Lorusso, per mano del Signor Di Pelo. Gli ultimi 15' di gioco i padroni di casa, sfruttando anche la superiorità numerica, si riversano nella metà campo avversaria cercando il gol del pareggio che eviterebbe una brutta sconfitta. Il Possidente prova a resistere all'assalto dei padroni di casa ma al 45' tutto sembra svanire: rigore in favore della Fst ma Sabato si supera e neutralizza il penalty. Il Possidente assapora già il secondo sussulto stagionale lontano da casa ma al 47'st arriva la doccia fredda che porta la firma di Simonetti bravo a svettare più in alto di tutti in una mischia furibonda in area ospite. Per la Fst arriva un punto che al 90' sembrava insperato dopo il calcio di rigore sbagliato e che porta i vulturini a quota ventidue punti in classifica. Per il Possidente, doccia fredda proprio in dirittura d'arrivo ma la squadra vista in campo ieri ha dato segnali di forte ripresa e voglia di continuare a lottare per lasciare il terzultimo posto in classifica. Rocco De Rosa
BERNALDA
40
15 13 1
1 38 9
8
7
0
1 20 5
7
6
1
0 18 4 29 +9
I.F. VALSINNI
37
14 12 1
1 31 8
7
7
0
0 16 2
7
5
1
1 15 6 23 +9
POMARICO
30
15 9
3
3 36 20 8
6
2
0 24 7
7
3
1
3 12 13 16 -1
TRICARICO
27
15 8
3
4 24 12 7
5
0
2 19 7
8
3
3
2
A. TURSI
26
15 8
2
5 28 20 7
3
2
2 11 7
8
5
0
3 17 13 8
-3
SALANDRA
26
15 7
5
3 26 22 8
4
2
2 14 12 7
3
3
1 12 10 4
-5
SATRIANO
22
15 6
4
5 18 15 7
6
1
0 13 3
8
0
3
5
5 12 3
-7
ROCCANOVA
18
14 4
6
4 13 11 7
2
5
0
3
7
2
1
4
7
V. D AGRI
15
15 4
3
8 15 22 8
4
2
2 11 9
7
0
1
6
4 13 -7 -16
I. BURGENTIA
15
15 5
0 10 16 25 7
5
0
2 12 6
8
0
0
8
4 19 -9 -14
R. GRUMENTO
13
15 3
4
8 16 25 8
2
2
4
8 13 7
1
2
4
8 12 -9 -18
F. MOLITERNO
13
14 3
4
7 15 25 7
3
2
2 12 11 7
0
2
5
3 14 -10 -15
LATRONICO
13
15 3
4
8
7 23 7
3
2
2
5
8
0
2
6
2 19 -16 -16
METANAUTO
12
13 4
0
9 11 28 6
3
0
3
9 12 7
1
0
6
2 16 -17 -13
S. LAURIA
11
15 2
5
8 19 30 8
2
3
3 13 11 7
0
2
5
6 19 -11 -20
GRASSANO
10
14 3
1 10 18 36 7
3
0
4 11 15 7
0
1
6
7 21 -18 -18
6
4
5
5 12 -2
8
I. Burgentia-S. Lauria
3-1
Pomarico-Grassano
3-3
R. Grumento-Tricarico
1-2
Roccanova-I.F. Valsinni Rinv.
2 -10
Salandra-Satriano
3-2
V. d Agri-A. Tursi
2-1
Prossimo turno
16ª giornata 17/01/10 ore 14.30
Bernalda-S. Lauria F. Moliterno-Roccanova I. Burgentia-A. Tursi Pomarico-I.F. Valsinni R. Grumento-Grassano Salandra-Metanauto Tricarico-Satriano V. d Agri-Latronico
A I padroni di casa sono andati in vantaggio con Starna, poi Gaddi e Postiglione
Atletico Potenza, c’è il tris col Cancellara A. POTENZA CANCELLARA
3 1
ATLETICO: Scaldaferri, Damiano, Restaino D., Postiglione, Forgerato, Smaldore, Mancusi, Gaddi (Riviezzi), Santangelo (Dapoto), Diana, Starna. A disp: Uva, Restaino C., Albanese, Galantucci R., Tolve. All: Telesca D. CANCELLARA: Laurita, Troiano, D'Andria, Pappalardo, Racina, Sodo, Soldo, Erario (Calocero P.), Moscato (Basile), Pietrafesa, Sabbatella (Cosentino). A disp: Rienzi, Calocero R., Gisonna, Lancellotti. All: Cosentino M. ARBITRO: Cardone D.-Moliterno RETI: 22' Starna, 31' st Gaddi, 48' st Postiglione (AP). 1’ st' Moscato (C).
NOTE: Ammoniti: Tagliaferri, Damiano, Smaldore, Diana (AP). Erario (C). Espulsi: 23’ st D'Andria, 37’ st Pietrafesa. Angoli: 5 a 1 Cancellara. Spettatori: 80. POTENZA - L'incontro di cartello svoltosi sul terreno della FIGC di Potenza, reso viscido dalla pioggia caduta a tratti e intensificatasi nel finale, se l'aggiudica l'Atletico. Il Cancellara, manda alle ortiche ciò che stava costruendo per portare a casa un probabile risultato clamoroso facendo perdere la testa a due pedine importanti nello scacchiere impostato da Cosentino. I due espulsi, hanno cambiato il volto all'incontro dando la spinta decisiva ai padroni di casa che confermano il primo posto in classifica. Al 1' l'Atletico reclama un rigore
per fallo su Gaddi, dopo un minuto lo stesso fa velo per Santangelo che tenta il tiro da lontano, al 12' serve Starna che arriva indeciso in area di rigore, ancora una combinazione ForgeratoDiana con conclusione alta. Il Cancellara si impossessa del centro campo. Va la tiro con Moscato, Troiano e Pietrafesa che al 22' centra la traversa. Nel capovolgimento di fronte l'Atletico va in vantaggio con un improvviso contropiede promosso sulla sinistra dall'ex Gaddi per Starna che tocca di precisione infilando la sfera in porta alla sinistra di Laurita. Gli ospiti, protesi in avanti alla ricerca del pari, si scoprono al contropiede avversario. Al 33' su invito di Restaino D. Gaddi cerca il goal spettacolare in rovesciata, mentre al 38' Raci-
na interrompe una trama Starna-Gaddi. 46' gli ospiti pareggiano. La punizione calciata da Moscato, sfugge al controllo di Scaldaferri, la sfera gli schizza tra le mani è finisce in rete. Si riprende con Damiano dell'Atletico che cerca il goal. Il Cancellara con Troiano, Erario, D'Andria e Soldo spingono la squadra in avanti per un possibile sorpasso. Ma a raddoppiare è l'Atletico al 76' con Gaddi che supera Laurita in uscita. Potrebbe triplicare, ma Starna non vede libero Gaddi. Non demorde il Cancellara, prima con Basile (traversa), poi con Cosentino (alto di poco). Nella fase di recupero, la magistrale punizione di Postiglione chiude le ostilità per il definitivo 3-1. Leonardo Martino sport@luedi.it
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Sport 39
Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
B La formazione di mister Margoleo ha superato per 4 a 0 il Latronico
Bernalda, poker da leader Per i materani in rete tre volte Benedetto, poi il gol di Calabrese BERNALDA LATRONICO
4 0
BERNALDA: Distefano, Sarubbi, Chiruzzi, Pizzolla, Gioia, Caruso, Calabrese (15' st Colombo), Gallitelli, Benedetto (29’ st' Viggiano), Margarita, Alianelli (5' st Panio). A disp. Torraco, Santorsola All. Margoleo LATRONICO: Marra, Reale, Celano, Propato F., Caricati, Santoianni, Matinata (25' st La Banca), Grillo, Lorito (17' st Propato A.), Gaudioso, Costanza (9' st Mitidieri). A disp. Milione Cosentino, Santoianni. All. Matinata RETI: 18’ pt Benedetto, 45’ pt Calabrese, 8’ st e 15’ st Benedetto ARBITRO: Contini di Matera. AL MICHELE Lorusso si diverte solo il Bernalda. Tre gol “dell'Angelo Biondo” e il sigillo del “Cala” allungano la striscia positiva degli uomini di mister Margoleo. Un inizio di anno che più bello non si poteva chiedere: due vittorie dal primo gennaio ad oggi e sei punti messi in cassaforte per i ragazzi del presidente Nunzio Santorsola. E tra le note da registrare il numeroso pubblico
Benedetto del Bernalda e il portiere del Latronico, Marra
che di domenica in domenica diventa sempre più folto e questo a sottolineare che la magia chiamata “Bernalda” contagia tutti dai grandi ai piccini, passando per il color rosa del gentil sesso. Tornando alla gara grande spettacolo e quattro gol che fanno esultare lo stadio e la città di Bernalda. Nel tam tam delle occasioni si inizia con il gran tiro di Margarita al 5' che però non trova la via del gol. All'11' Bernalda show con il trio meraviglie Calabrese-Benedetto-Margarita, con il primo che lancia, il secondo crossa e il terzo che tira in porta.
Al 13' l'uomo dagli occhi di ghiacci, Sarubbi, in girata sfiora il palo. Minuto 15' Calabrese lancia Benedetto il quale tira alto. Al 18' l'azione Benedetto-Margarita è da registrare e da far rivedere ai figli; Benedetto lascia sul posto un avversario e poi lancia sulla fascia Margarita il quale con la sua fantasia inventa un assist per lo stesso Benedetto che in tuffo fa 1 a 0. Ancora il trio meravigliao al 27' si produce nell'ennesima azione spettacolare con tiro di Benedetto che sfiora il raddoppio. Minuto 43', Latronico allo sbando e Bernalda che ci prova per tre volte in pochi
secondi, prima con Calabrese, poi con Benedetto e infine con Gallitelli, ma in tutte le occasioni la palla dice no. Al 45' grande Margarita che con la sua fantasia incanta la difesa ospite e offre la palla del 2 a 0 a Calabrese. La ripresa inizia ancora con il Bernalda protagonista. Come nei primi 45' minuti anche in questi si gioca solo davanti ad una porta, quella ospite, e al 57' Margarita ruba palla e tutto solo spara sul portiere il quale respinge, ma sulla sfera si avventa l'Angelo Biondo Benedetto che fa 3 a 0 per i suoi. L'apoteosi per il Bernalda arriva al 60' quando ancora Benedetto tutto solo si beve l'intera difesa ospite e sigla la sua prima tripletta del 2010. Sul 4 a 0 la partita si spegne un po. Le ultime azioni degne di nota, naturalmente targate sempre rossoblu, sono quella di Gallitelli che al 79' riscalda il pubblico per una rovesciata e l'ennesimo tiro di Margarita al termine della gara che però non trova la giusta fortuna in questa splendida giornata che dice Bernalda ancora prima in classifica. Fabio Sirago sport@luedi.it
B Doppietta per Ricci, dimezza il passivo Olivieri poi segna Sabbatella
Ossigeno per il Burgentia Preziosa vittoria in chiave salvezza contro il Lauria INVICTABURGENTIA LAURIA
3 1
I.BURGENTIA: Di Mare F., Lopardo C., Oliveto G., Lopardo G., Macchia, Pepe, Grano (28' pt Sabbatella C. ), Avino (27' st Ferrarese P.), Ricci, Fortunato, Colangelo (20' st Di Bari) All. Sabbatella A. ASD LAURIA: Pesce Ger., Curzio, Ielpo,Rossino, Zaccagnino, Fraudatario (24' st Cozzi), Dulcetti (38' st Di Lascio),Lattuga, Olivieri A. (24' st Olivieri P.), Perretta, Pesce Gen. All. Pesce V. ARBITRO: Campanella di Venosa RETI: 10 pt (rig.) e 22' st Ricci (IB), 39' st Olivieri P. (L), 42' st Sabbatella C. (IB) BRIENZA - Una bella vittoria per i burgentini che si allontanano dalla zona retrocessione vincendo lo scontro salvezza col Lauria. A dir la verità un trionfo bello unicamente per l'importanza del match, dal punto di vista del gioco i padroni di casa arrivano alla sufficienza solo con la benevolenza di un giudice di parte. Un sei meno per la compagine di casa e un sei
e mezzo per gli ospiti che in dieci dal 9' del secondo tempo mettono in seria difficoltà la compagine allenata da mister Sabbatella A. Ma si sa il freddo rallenta un po' tutti, lenti sono gli ospiti che arrivano tardi facendo slittare l'inizio della partita di mezz'ora. Lenti si dimostrano alcuni tra i difensori burgentini che si ritrovano davanti degli attaccanti subito in partita. In modo particolare Olivieri A. e Dulcetti .Al 5' proprio Olivieri A. mette un'ottima palla per Dulcetti, il tiro di quest'ultimo e forte ma centrale Di Mare para in due tempi. Al 10' Ricci subisce un fallo da Ielpo, per l'arbitro e calcio di rigore. Tira lo stesso Ricci e sigla. Al 19' ancora sponda di Olivieri A. per Dulcetti che fa partire un splendido diagonale la palla fa la barba al palo. Al 22' tenta di spronare la squadra un ottimo Lopardo G. con un bolide da fuori area, la palla va alta di poco. Al 34' ormai il classico scambio Olivieri - Dulcetti, quest'ultimo tira da lontano il portiere para. Al 40', errore di Macchia che favorisce Olivieri A. che cade in area per l'arbitro è rigore. Batte Lattuga, il tiro e forte e preciso ma la palla va
sul palo, inutile il tiro sulla ribattuta dello stesso Lattuga, naturalmente l'arbitro fischia il fuorigioco. L'Invicta cerca la sua identità, il Lauria continua a sprecare. Al 16' della seconda parte del match Lattuga fa partire un bolide da fuori area, la palla toglie la polvere sopra la traversa. Al 22' un'Invicta cinica e precisa si porta in vantaggio. Batte un calcio d'angolo Di Bari, Ricci vola e schiaccia di testa in rete. Il Lauria in dieci dal 9' st si affacciano ancora dalle parti di Di mare F. Al 24' Lattuga instancabile, si libera e fa partire un tiro dal limite, la palla va ancora alta. Al 25' risponde Ricci ma il suo tiro è parato in uscita da Pesce Ger. Al 39' arriva la rete ospite: pasticcio difensivo favorisce Olivieri P. il nuovo entrato, che solo davanti al portiere non sbaglia e accorcia le distanze. Al 42' arriva la rete della sicurezza burgentina, Fortunato serve per Sabbatella C. che si gondola tra i difensori e batte il portiere di prepotenza. Un tris favorevole in mano burgentina, ma un plauso va al Lauria per un ottimo gioco dimostrato. f.a.
B A Moliterno gara sospesa sul punteggio di zero a zero
La forte pioggia ferma tutto FORTITUDO SOSP METANAUTO FORTITUDO MOLITERNO: Ciliento, La Banca, Di Pierri, Forastiero, De Mare, Rizzo (13’ pt Pinto), Aiello, Viceconti, Abate, G. De Paola, La Torraca. A disp.: Collino, D’Andrea, Petrocelli, Ianniello, Ciociola, D. De Paola. Allenatore: Canzoniero. METANAUTO PICERNO: Salvia, Do. Capece, Mitidieri, Quagliata, Cappiello, Martino, Caggiano, Curcio, Romano, Caivano, Tancre-
di. A disp.: Da. Capece, Guma, Venetucci. Allenatore: Ottati. ARBITRO: Zaccara di Moliterno. NOTE: Gara sospesa al 19’ del primo tempo per la forte pioggia. Angoli: 2-0 per la Fortitudo Moliterno. MOLITERNO – La gara tra Fortitudo Moliterno e Metanauto Picerno anticipata a sabato per l’impegno di campionato di categoria superiore tra la Polisportiva Moliterno e il Pescopagano è stata sospesa al 19’ del primo tempo dal direttore di
gara per la forte pioggia che si era abbattuta al Venezia. Due le occasioni limpide da segnalare nei pochi minuti giocati più un infortunio. Tutte di marca moliternese. Al 5’ il destro ravvicinato di Salvia è stato respinto da Salvia. Al 13’ Rizzo va a contatto con Curcio e si rompe il setto nasale. E’ stato trasportato d’urgenza con il 118 all’Ospedale di Villa d’Agri. Per il giocatore della Fortitudo si prospetta uno stop di almeno due mesi. Al 17’ lo stesso estremo difensore ospite ha evitato il vantaggio locale
Un campo allagato
in uscita sulla conclusione di La Torraca. La Fortitudo Moliterno e il Metanauto Picerno devono quindi recuperare questa gara a data da destinarsi. Si aspetta solo la decisione della Lega per il recupero della partita. b.b.
B Decide un doppio Salera
Tursi, brutto stop con il Villa d’Agri VILLA D’AGRI 2 AURORATURSI 1 VILLA D’AGRI: Coiro, Albini, Azzato, Iaquinta, Riso, Berardone, Grande (21’ st Varallo), Lo Bosco, Votta (8’ st Siniscalchi), Salera (46’ st Bonatesta), Magalotti. A disp. Bontempi, Papaleo. All. Marinelli. AURORA TURSI: Ciccimarra, Paladino (1’st Rondinelli), Digno, Cucinella, Albano, Angelino (1’ st Policarpo), Francolino, Adduci, Crucinio (28’ st Fittipaldi), Montemurro, Santamaria. A disp. Vita, Viceconte, Luongo, Deriso. All. Angelino. ARBITRO: Pascaretta di Moliterno. RETI: 42’ pt e 25’ st Salera, 40’ st Rondinelli. NOTE: Giornata fredda. Terreno di gioco pesante per le abbondanti piogge cadute negli ultimi giorni. Ammoniti: Azzato, Berardone, Salera, Lo Bosco (V); Francolino (AT). Angoli: 3-1 per l’Aurora Tursi. Recupero: pt 1’; st 3’. Spettatori: circa 60. VILLA D’AGRI – Un suo gol all’Aurora Tursi nella scorsa stagione segnato nel primo tempo non bastò per vincere. Addirittura fu ribaltato sull’1-2 il confronto. Questa volta la sua doppietta è stata determinante per battere gli uomini di Angelino arrivati al Cupolo con il chiaro intento di vincere la partita. Per Domenico Salera non poteva essere una domenica migliore per presentarsi con due gol dopo aver scontato due turni di squalifica. E’ stata una gara giocata tatticamente perfetta dal Villa d’Agri che ha saputo contenere gli attacchi degli ospiti e rischiare al punto giusto. Le assenze di Di Pede a centrocampo e di Bavaro in avanti sono stati decisivi per Angelino. La manovra è stata poco consistente e la profondità è stata poco sfruttata. L’Aurora Tursi però già all’8’ potrebbe passare quando Crucinio su un traversone basso di Francolino con un tiro a botta sicura trova Coiro pronto a sventare la sua conclusione ravvicinata. Lo stesso Crucinio al 19’ dopo essere andato via in contropiede a Berardone sul più bello strozza il tiro e il numero uno locale blocca con calma. Poi al 25’ è Albini a farsi vedere dalle parti di Ciccimarra con una botta dalla sinistra che viene neutralizzata in due tempi dal portiere ospite. Il Villa d’Agri prende coraggio e al 30’ Magalotti direttamente su punizione colpisce la parte interna del palo. I padroni di casa sembrano essersi sbloccati dall’appannaggio iniziale e al 41’ Salera clamorosamente regala in mano la sfera a Ciccimarra tutto solo su una verticalizzazione di Iaquinta. Un minuto più tardi Salera con un’azione fotocopia questa volta non sbaglia, Su un’apertura di Grande a scavalcare l’intera difesa avversaria l’ariete valligiano con un rasoterra forte e deciso batte l’incolpevole estremo difensore ospite. Allo scadere della prima frazio-
Salera e sotto Angelino
ne Coiro si erige alla grande sul colpo di testa a pallonetto di Montemurro. Nell’intervallo Pino Angelino effettua una doppia sostituzione inserendo Rondinelli e Policarpo al posto di Paladino e il nipote Francesco. L’Aurora Tursi comincia a crescere e allora Marinelli si deve cautelare di conseguenza. Fuori la punta Votta e dentro il centrocampista Siniscalchi. Ne viene fuori un 4-5-1 con il solo Salera in avanti. Questa mossa funzionerà molto bene con il passare dei minuti. Al 13’ Coiro con qualche difficoltà riesce a smanacciare la punizione di Crucinio. Al 25’ Salera firma la doppietta personale. Varallo passa la palla a Magalotti che per la seconda volta in giornata prende il legno, in ribattuta l’attaccante di Viggiano mette in rete. Al 40’ l’Aurora Tursi accorcia le distanze con Rondinelli che di testa riapre ogni discorso sul calcio d’angolo battuto da Digno. A due minuti dalla fine Salera spreca l’incredibile come nel primo tempo e per la troppa fretta calcia debolmente e Ciccimarra non può far altro che ringraziare per l’occasione sbagliata. Nel finale sono inutili gli assalti degli ospiti. Il Villa d’Agri regge nelle ultime battute di gioco e porta a casa tre punti di platino per la salvezza. Biagio Bianculli
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40 Sport
13ª giornata
Risultati e classifica F. Scalera-Rapolla
2-2
Foggiano-Ginestrac.
1-1
Garnet Bella-S. Fele
5-1
Lavello-Palazzo
2-0
S. Melfi-Ruoti
0-4
S. Nicola-S. Vaglio
Rinv.
Riposa: A. Genzano
Prossimo turno
14ª giornata 17/01/10 ore 14.30
F. Scalera-Garnet Bella Foggiano-Rapolla Lavello-S. Fele S. Melfi-A. Genzano S. Nicola-Ruoti S. Vaglio-Palazzo Riposa: Ginestrac.
B L’Anzi va al tappeto
12 8
3
1 25 11 7
5
2
0 15 5
5
3
1
1 10 6 14 +1
26
12 8
2
2 27 7
5
4
1
0 15 2
7
4
1
2 12 5 20 +4
GINESTRAC.
22
12 7
1
4 23 17 5
4
0
1 12 8
7
3
1
3 11 9
LAVELLO
22
12 7
1
4 23 18 7
5
0
2 14 7
5
2
1
2
PALAZZO
20
12 6
2
4 29 19 5
4
0
1 14 6
7
2
2
3 15 13 10 -2
S. NICOLA
19
11 5
4
2 21 16 5
4
0
1 10 5
6
1
4
1 11 11 5
-2
F. SCALERA
18
12 5
3
4 19 16 7
2
3
2 12 9
5
3
0
2
7
3
-8
GARNET BELLA
17
12 5
2
5 25 19 7
3
1
3 15 11 5
2
1
2 10 8
6
-9
RAPOLLA
14
12 4
2
6 16 19 5
3
1
1
7
1
1
5
7 14 -3 -8
A. GENZANO
12
12 4
0
8 20 36 7
4
0
3 16 17 5
0
0
5
4 19 -16 -14
S. VAGLIO
9
11 3
0
8 10 17 5
2
0
3
6
1
0
5
4
S. MELFI
9
12 2
3
7 22 40 7
2
3
2 16 20 5
0
0
5
6 20 -18 -17
S. FELE
4
12 1
1 10 12 37 5
1
1
3
0
0
7
7 27 -25 -18
9
6
5
8
5 10 7
6
0
9 11 5
-4
7
9
-7 -12
13ª giornata A. Albano-Pietrapertosa 6-1 Laurenzana-S. Angelo
3 0
VIETRI: Ambrosio, Viggiano A., Verdecanna, Passannante C., Papa, Grande, Cardinale (65' Tomasillo), Panariello (68' Cuoco), Giordano, Viggiano R. (74' Iuorio), Calviello. All. Panariello ANZI: Petruzzi I, Telesca, Petruzzi II, Petruzzi A., Sarli, Rubolino, Romano A., Fistetti (65' Romano M.), Falce, Pecora, Cicchetti. All. Torchia ARBITRO: Lisanti (Potenza) RETI: 30'' Calviello, 17' Giordano, 78' Tomasillo (V) NOTE: Ammonito Fistetti (A). Spettatori 100 circa. Recupero: 1' p.t. e 4' s.t. VIETRI DI POTENZA - Undicesimo risultato utile consecutivo e decima vittoria in dodici partite per la capolista Vietri di mister Panariello che, con la vittoria di ieri, chiude un girone di andata da record con 31 punti, tre in più dell'Accettura che domenica sarà a Vietri. Non si ferma più la squadra del presidente Casciano, che ieri ha rifilato un secco tris all'Anzi di mister Torchia, grazie alla coppia del Gol Calviello-Giordano e alla rete di Tomasillo. Nemmeno il tempo del calcio d'inizio, passano trenta secondi, ed il Vietri è già in vantaggio: Panariello recupera palla, passaggio per Passannante C., splendida apertura per Calviello che appena entrato in area, di piatto, sigla la prima rete all'angolino. Al 17' c'è già il raddoppio vietrese: sulla fascia Viggiano R. passa la palla a Verdecanna, discesa fino dentro l'area, palla in mezzo e tiro vincente di Giordano. C'è solo il Vietri a macinare gioco, con gli ospiti che nel primo tempo hanno una sola occasione (37') con la punizione debole di Romano A. Nel secondo tempo il Vietri produce ancora gioco e al 49' Petruzzi salva su Giordano a pochi passi. Ma il tris arriva al 78' ad opera del neo-entrato Tomasillo. Claudio Buono
27
RUOTI
Risultati e classifica
Il Vietri continua la marcia in vetta ACVIETRI ANZI
FOGGIANO
VIETRI
31
12 10 1
1 28 6
6
5
1
0 13 2
6
5
0
1 15 4 22 +7
ACCETTURA GC
28
12 9
2 27 7
5
5
0
0 16 2
7
4
1
2 11 5 20 +6
1
A. BALVANO
24
12 8
0
4 24 14 6
6
0
0 18 4
6
2
0
4
P.S.CECILIA
22
12 7
1
4 17 10 5
3
1
1
2
7
4
0
3 11 8
ANZI
19
12 6
1
5 20 18 6
5
0
1 13 6
6
1
1
LAURENZANA
19
12 6
1
5 15 20 6
4
1
1 11 9
6
2
S. ANGELO
18
12 5
3
4 23 14 7
5
0
2 19 8
5
A. ALBANO
16
12 4
4
4 19 17 7
4
2
1 15 7
5
STIGLIANO
14
12 4
2
6 18 25 6
2
1
3
PROGETTO TITO
13
12 3
4
5 15 22 5
2
2
7
12 2
1
9 13 26 6
2
S. PICERNO
7
12 2
1
9
8 30 7
PIETRAPERTOSA
5
12 1
2
9
6 24 6
MARSICO
6
12ª giornata 17/01/10 ore 14.30
Castelluccio-Castelsarac. F.lli Cafaro-S. Francavilla Rotunda M.-Sanseverin. S. Chiaromonte-O.L. Maratea S.M. d Agri-Nemus Sarconi-V.R. Episcopia
Marsico-Accettura GC
0-1
S. Picerno-Progetto Tito
2-4
Stigliano-P.S.Cecilia
0-2
Vietri-Anzi
3-0
6 10 10 0 7
0
4
7 12 2
-5
0
4
4 11 -5 -5
0
3
2
4
0
2
3
4 10 2 -10
8 12 6
2
1
3 10 13 -7 -10
1
6
4
7
1
2
4
9 18 -7 -9
1
3
6
6
6
0
0
6
7 20 -13 -17
2
1
4
8 18 5
0
0
5
0 12 -22 -19
1
1
4
4 10 6
0
1
5
2 14 -18 -19
6
9
Riposa: A. Balvano
-8
Risultati e classifica
Prossimo turno
Prossimo turno
S. FRANCAVILLA
25
11 7
4
0 24 8
6
3
3
0 14 5
5
4
1
0 10 3 16 +2
S. CHIAROMONTE
25
11 7
4
0 28 14 6
4
2
0 18 10 5
3
2
0 10 4 14 +2
CASTELLUCCIO
23
11 7
2
2 30 17 6
5
1
0 22 8
5
2
1
2
F.LLI CAFARO
22
11 6
4
1 23 13 6
4
2
0 12 4
5
2
2
1 11 9 10 -1
V.R. EPISCOPIA
14
11 4
2
5 15 17 5
2
1
2
9
7
6
2
1
3
6 10 -2 -7
CASTELSARAC.
12
11 3
3
5 17 20 5
2
1
2
9
8
6
1
2
3
8 12 -3 -9
O.L. MARATEA
12
11 3
3
5 15 18 5
3
1
1 10 5
6
0
2
4
5 13 -3 -9
S.M. D AGRI
12
11 3
3
5 12 20 6
3
0
3
6
8
5
0
3
2
6 12 -8 -11
NEMUS
8
9 13 0
10
11 2
4
5 11 19 6
1
3
2
5
7
5
1
1
3
6 12 -8 -13
ROTUNDA M.
9
11 2
3
6 13 20 5
2
1
2
9
7
6
0
2
4
4 13 -7 -12
SARCONI
8
11 2
2
7 16 25 5
1
2
2 10 11 6
1
0
5
6 14 -9 -13
SANSEVERIN.
8
11 2
2
7 15 28 5
2
1
2
0
1
5
7 21 -13 -13
7
6
14ª giornata 17/01/10 ore 14.30
A. Albano-Marsico A. Balvano-Pietrapertosa Progetto Tito-Anzi S. Picerno-P.S.Cecilia Stigliano-S. Angelo Vietri-Accettura GC Riposa: Laurenzana
11ª
8
1-1
giornata
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Sport 41
Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
A Dilettanti Grande impresa di Matera che all’ultimo sospiro batte Barcellona
Bawer, Lovatti regala il tris Tripla a fil di sirena che fa esplodere il PalaSassi, battuta la capolista BAWERMATERA BARCELLONA
le PAGELLE
69 68
AMADORI E HASSAN (NE) -
BAWER MATERA : Amadori ne, Gilardi 11, Gergati 4, Provenzano 13, Longobardi 10, Lovatti 6, Bonora 3, Hassan ne, Grappasonni 9, Candido 13. All. Ponticiello SIGMA BARCELLONA: Guarino 13, Bisconti 8, Panini 5, Svoboda, 20, Livecchi 4, Fratini ne, Bucci 10, Mocavero, Bonessio 5, Emejuru 3. All. Gramenzi ARBITRI: Bramante e Del Greco di Verona PARZIALI: 16-15, 34-36, 52-47, 69-68 NOTE: Spettatori 1800 circa con sparuta rappresentanza di tifosi ospiti provenienti da Barcellona. Uscito per 5 falli Bonora. Fallo tecnico nel terzo quarto all'allenatore del Barcellona Gramezi. Tiri liberi Matera 10/15 e Barcellona 18/25 E’ UN’ESPLOSIONE di gioia, un trionfo vero,quello di cui è protagonista Fabio Lovatti che con la sua tripla sul filo della sirena regala la terza vittoria consecutiva alla Bawer Matera. E’ capace soprattutto di fermare la marcia inarrestabile della Sigma Barcellona che rimane a dodici vittorie, consecutive, in questo campionato. Matera batte la capolista al termine di una gara dalle emozioni intensissime, persa più volte. Poi vinta nella seconda metà di terzo parziale e poi lasciata in un finale scriteriato nelle mani di Barcellona. Alla fine è la tripla di Lovatti, e quella immediatamente precedente di Provenzano, a regalare ad una Bawer mentalmente forte e pronta per le battaglie che l’attendono, il terzo successo consecutivo. Un Matera che ieri ha potuto anche salutare nel modo migliore l’esordio di Davide Bonora, il play che serviva e che mancava. Bonora ha giocato da play, snocciolando assist (7) e garantendo un gioco alla squadra. Peccato solo per quell’azzardo che l’ha portato ad uscire anzitempo per un quinto fallo che si poteva e doveva evitare. Ma andiamo in cronaca. L’avvio
GILARDI (6,5) - Gioca una prima parte di gara con molte ombre, non riesce ad entrare nel vivo del gioco e Matera non ne beneficia soprattutto in attacco. Nel finale di terza frazione diventa protagonista con una serie di iniziative importanti che danno a Matera un break fondamentale per portare, poi, a casa il risultato. Peccato solo che prenda una botta alla caviglia nel suo momento migliore. GERGATI (5,5) - Gioca una partita con poche luci e poche ombre. Non trova quegli acuti e quelle intuizioni che pure servirebbero. Esitante ed incerto nei momenti che contano Fabio Lovatti portato in trionfo dopo il canestro vincente che ha fatto esplodere il PalaSassi e regalato due punti d’oro al Matera contro la capolista Barcellona, a lato Davide Bonora all’esordio (Videouno)
di gara è favorevole a Matera che con Candido si lancia 7-2, ma Barcellona risponde, rintuzza e rimette in equilibrio la sfida sul 1615. L’avvio di secondo parziale è nel segno di Svoboda che con tre triple consecutive lancia gli ospiti sul 16-25 che è il massimo vantaggio. Matera risponde con Provenzano e poi riapre la partita sul 2827 al minuto 16’. L’equilibrio regna sovrano ma Barcellona è più cinico e chiude avanti 34-36 a metà gara. Anche in avvio di terza frazione c’è il tentativo di break ospite propiziato da cinque punti consecuti-
vi di Panzini. Barcellona al 25’ è sul 39-47 e sembra scappare ancora. Matera però reagisce, Gilardi sino a quel momento in ombra, emerge e porta la Bawer sul 52-47 di fine terza frazione. La partita cambia volto. Matera sembra averla in pugno e continua a spingere. Bonora con l’unica tripla del suo match lancia la Bawer sul 58-49 del minuto 34’ e Matera sembra controllare agevolmente la situazione. Poi però lo stesso Bonora commette il quinto fallo, Matera perde concretezza in attacco e Barcellona punto su punto, soprattutto con i liberi, recupera terreno grazie
L’eroe di giornata racconta le sue tante emozioni
«Sognavo una sera così Ora mi sento importante» UN TRIONFO per il cecchino Fabio Lovatti portato a spalla sul parquet del Palasassi. Una bomba che è costata la sconfitta al Barcellona dopo una serie positiva di dodici vittorie. Negli spogliatoi urla di gioia in compagnia del presidente Lorusso. Tutti speravano nella vittoria chepuò significare il rilancioper questa Bawer. Ecco arrivare l’eroe della serata «Non avevo un fucile di precisione -dichiara Lovatti - sono i classici tiri che fai senza pensarci, sognando una serata magica, sono felicissimo perla squadraperchè dopoNataleci siamoallenati bene per immagazzinare tutto quello che il coach ci ha detto velocemente, e ci meritiamo questo successo al cento per cento. Mi trovo in un periodo che sto bene. Il nuovo coach in settimana mi sta sempre sopra come con gli altri under, sento la sua fiducia e mi sento più importante rispetto a prima». Ora con Bonora vicino non puoi che migliorare. «E’ un campione incredibile, ha una gestione di ritmo incredibile, quando sarà al massimo della condizione non c’è play più forte di lui». Arriva anche il deluso coach ospite Franco Gramenzi che cerca di minimizzare la sconfitta. «Su questi campi, con una squadra rispettabilissima ci può stare la sconfitta, l’ultima azione è quella focalizzata, sapevamo che si dove-
va fare fallo e forse l’abbiamo fatto su Longobardi, nonostante lui ha fatto anche passi, ma non discuto su questo, dovevamo farlo anche su Lovatti ma qualcuno si è tirato indietro. Bisogna imparare da queste situazioni. Sugli episodi non voglio discutere perchè anche gli avversari sono stati bravi, mentre noi nel terzo quarto abbiamo fatto fatica». Coach Ponticiello il campionato della Bawer comincia da questa sera? «Era iniziato a settembre, poi a dicembre ma potrebbe reiniziare quando riusciremo a conquistare lo zero in classifica che conta più dei punti. Se poi intendiamo rinati come vitalità ,lucidità rispetto anche a Molfetta, abbiamo messo in mostra un gioco a campo aperto che prima non eravamo in grado di fare, e sono segnali importanti». Possiamo contare su ampi margini di miglioramento. «La squadra non ha espresso tutto il suo potenziale di cui è dotata, non potevamo trovare miglior rinforzo per spostare in avanti il rendimentocon unastriscia ditre vittorieconsecutive. Davide Bonora non lo scopriamo adesso, è uno degli ultimi grandi interpreti nel ruolo di playmaker per la sua essenza, il suo innesto è molto importante per noi». Vincenzo Bochicchio Sport@luedi.it
PROVENZANO (7) - Non ha paura di tirare e riesce ad essere protagonista in attacco. Fondamentale la tripla a sei secondi dalla fine che lascia Matera aggrappato alla partita e consente poi a Lovatti di diventare il vero e proprio eroe della sfida LONGOBARDI (6,5) - Gioca una partita molto utile ed essenziale. Al servizio della squadra e dei compagni, non brilla come nel passato ma ritorna ad essere assolutamente utile e produttivo il suo contributo alla squadra. LOVATTI (8) - Dopo essere stato il migliore a Molfetta, contro il Barcellona fa la cosa più difficile ed importante. Trova il tiro della domenica ma che vale davvero in particolare all’ottimo Sboboda. Il sorpasso sul 61-62 è di Bucci a due minuti dalla fine. Matera reagisce, è ancora avanti 63-62 a poco più di un minuto dal termine. Poi un libero di Svoboda e due di Guarino scavano il 63-65 a 36 secondi dalla fine. Matera sbaglia prima con Gergati (sul 63-63) e poi con Gilardi (63-65) i tiri della possibile vittoria. Sono di Bucci i liberi del 63-67 che sembrano chiudere la sfida a 12 secondi dal termine. Matera però ha il merito di crederci, non si arrende. Provenzano trova il tiro veloce del -1 (66-67) a 6’70’’ dalla fine. Guarino realizza un solo libero a 5 secondi dal termi-
oro per Matera. Una conclusione non facile, in giravolta e da distanza notevole. E’ accompagnato nella circostanza da un pizzico di fortuna ma dimostra di crederci ed alla fine la sua gioia è irrefrenabile. BONORA (7) - Se qualcuno si aspettava punti e lustrini è rimasto deluso. Noi contiamo però sette assist e qualche altro non ottimizzato dai suoi compagni che fotografano l’utilità del giocatore. In due giorni a Matera non si poteva pretendere di più. Unico errore da sottolineare quel quinto fallo che si poteva e doveva evitare. GRAPPASONNI (6) - Gioca una gara di grande efficacia e sostanza al servizio della squadra. CANDIDO (7) - Ancora una volta tra i migliori, essenziale per il gioco di Matera. Deve solo diventare più cinico nelle conclusioni da sotto. Certo è un riferimento che fa paura a Bisconti e annulla Mocavero. E’ tutto dire. PONTICIELLO (7,5) - Tre partite e tre vittorie. Non sono numeri casuali, certo l’aiuta una buona stella ma quella bisogna anche cercarla. La partita la gioca come vuole, rimanendo sempre incollato all’avversario e non mollando mai. Alla fine, a sei secondi dal termine, mette dentro Lovatti. Non sappiamo se intuizione geniale o presentimento ma certo una scelta che vale due punti. p.quarto@luedi.it ne e sull’ultima rimessa è Lovatti (messo in campo apposta da Ponticiello) a trovare un canestro da distanza siderale. Per Matera è l’apoteosi, per Lovatti un giro trionfale tra i tifosi festanti. La Bawer centra il terzo successo di fila e con grinta, cuore e importanti segnali di crescita torna viva in proiezione play off. Ma più di tutto entusiasma i suoi tifosi. Vittorie così restano nel cuore e nella mente dei protagonisti e dei tifosi. Con Bonora e oggi ancor più con Lovatti la Bawer può sognare un posto al sole nel play off. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
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42 Sport
A Dilettanti L’analisi molto amara dopo il ko subito sabato a Siena
Publisys, sconfitta indigesta Antrops: «Poco capaci di dare continuità al rendimento» MASTICA amaro la Publisys Potenza. La sconfitta di Siena maturata negli ultimi dieci minuti è unmacigno pesante per i giocatori potentini che hanno accarezzato il sogno di violare il Palasport Mens Sana di Siena al termine dei quaranta minuti di gioco. La formazione di Cesare Ciocca è stata a lungo in testa al match, prima di cedere le armi alla maggiore organizzazione di gioco dei toscani che hanno prevalso grazie alle prodezze individuali di Derraa e Portannese, migliori in campo del quintetto di Billeri. La rabbia è tanta nel clan potentino, visto il risultato maturato nell'altro anticipo che ha visto il Molfetta, co-fanalino di coda del campionato uscire bastonato dal Palasport Evangelisti di Perugia contro la Liomatic. La squadra bianconera a Siena ha confermato tutti i suoi limiti, figli della mancanza assoluta di cinismo e cattiveria agonistica negli istanti decisivi del match. La Comsum.it Siena, infatti è uscita prepotentemente alla distanza, mettendo a nudo i limiti tattici del complesso lucano, incapace di gestire anche i quindici punti di vantaggio accumulati nel corso del terzo quarto quando la formazione lucana si è trovata a condurre sul punteggio di 36 a 21. Era il minuto ventisette, da quel momento in poi è venuta fuori la formazione senese che ha pian piano recuperato il gap facendo leva sulla forza del gruppo. La Publisys priva di Ruggeri ha pagato dazio alla maggiore intraprendenza finale dei toscani, abili a rendere inefficace il vantaggio accumulato dai lucani. Anche la partita di sabato sera ha confermato i problemi della squadra, incapace di chiudere a suo favore il confronto quando le gare diventano incandescenti e vibranti. Una squadra che punta a salvarsi non può permettersi di perdere partite di questo tipo. La sfida è stata strana, caratterizzata dal dominio delle difese sui rispettivi attacchi. La Publisys ha sciupato l'occasione per mettere in cascina due punti d'oro in prospettiva salvezza. Le triple di Portannese e Derraa hanno ferito e annichilito la compagine di Cesare Ciocca negli ultimi dieci minuti di gioco. L'analisi del match è tutto nelle parole di Gints Antrops, diciotto punti, miglior realizzatore dei bianconeri che evidenzia gli attuali problemi della squadra: “Si vede da un miglio che la squadra non è all'altezza della situazione, giochiamo bene per tre tempi, poi non siamo capaci di dare continuità al nostro rendimento. E' accaduto anche a Siena, non abbiamo la giusta esperienza per fare risultato. Peccato, lo ripeto a Siena siamo stati bravi per tre quarti di partita”. Antrops parla del rendimento offensivo e quello difensivo: “Il nostro problema è che non abbiamo capito di avere difficoltà in fase offensiva. Noi siamo questi, dobbiamo sbloccarci al più presto. Avvertiamo la pressione e andiamo in bambola”. La rabbia c'è per non aver gestito il + 15: “E' vero sono deluso. Non si possono gettare alle ortiche gare di questo tipo”. Intanto lo staff tecnico dovrà valutare le condizioni di Massimo Ruggeri, assente a Siena. L'atleta potrebbe ritornare utile alla causa nel corso della partita contro Perugia in programma domenica alle 21 al Pala Pergola. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
GLI ANTICIPI
Tre tempi Cade in casa a condurre Superata poi la resa alla distanza SIENA PUBLISYS
Non sono bastati i punti di Antrops alla Publisys, si è sentita la mancanza di Massimo Ruggeri, in basso Maioli tra gli ultimi ad arrendersi
60 53
BASILIA CAMPOB.
55 71
CONSUM.IT SIENA: Andreaus 7, Casadei 10, Cuccarolo 15, Derraa 11, Portannese 12, Diomede 5, Imbrò n.e., Mirone n.e., Altieri n.e., Carenza. All. Marcello Billeri. PUBLISYS POTENZA: Antrops 18, Labella 7, Maioli 10, Rato, De Bartolo, Carrichiello 15, Casella n.e. Fazio n.e. Santamaria n.e. Vetrone 3. All. Cesare Ciocca ARBITRI: Cè e Boninsegna di Milano PARZIALI: 15-14, 19-23, 30-42, 60-53 NOTE: Usciti per cinque falli Carrichiello e De Bartolo. Tiri liberi Siena: 15/20, tiri da due 12/31, tiri da tre 7/24, tiri liberi Potenza 14/21, tiri da due 9/26, tiri da tre 7/31.
BASILIA POTENZA: Aurigemma 8, Toscano, Imperiale 2, Petrazzuoli 9, Marino, Carluccio, De Luca 4, Sanza, Crovatto 24, Stamegna 8. All. Scarano WOMEN’S CAMPOBASSO: Ciminelli 4, Maiella 3, Pirosanto 1, Anastasio 16, Giugliano 2, De Rosa 18, Babino, Lombardo 8, Gianfagna 2, Scoglia 17. All. Ladomorzi ARBITRI: Malerba C. e F. di Brindisi PARZIALI: 17-14, 34-32, 42-50, 55-71 NOTE: Spettatori 150 circa con rappresentanza ospite. Fallo antisportivo ad Aurigemma (39’ 56’’). Uscite per cinque falli Aurigemma e De Luca
ULTIMO quarto fatale alla Publisys Potenza che crolla in difesa dopo una partita condotta con oculatezza per tre tempi.
DUE quarti a condurre e due nei quali subisce la reazione avversaria e non riesce a chiudere la sfida. La Basilia cede alla distanza al Campobasso.
D Giornata con molte sfide emozionanti C2 Non si gioca a Maddaloni e Cercola
Il derby va alla Pielle Rinviate le gare di poule Ok Invicta e Salandra per Lucos e Ctr Senise
IL PRIMO TURNO del 2010 si pre- infatti, al Ciumnera, che ha riposasenta di gran lunga come il più to e alla Virtus sconfitta nel derby equilibrato dell’intero campionato si sono aggiunte Invicta e, come disputato fino a questo momento, prevedibile, Salandra. La squadra di Luongo ha avuto con tre incontri su quattro “chiusi” ragione, di misuentro le dieci lunra, nel derby del ghezze di scarto capoluogo giocatra le diverse comto alla palestra pagini. Lepore contro la Nell’incontroRenudo di Lasoclou della giornarella e compagni. ta, la Pielle, in riÈ finita 85-81 monta, batte la una partita bella e Virtus 78-68, cendivertente, con i tra la settima vitgialloblù che si toria consecutiva agganciano al e tenta la prima vetreno delle seconra “fuga”, con de. quattro punti di Tutto facile, invantaggio sulle vece, per la inseguitrici che I due volti del derby di Matera: Pall.Salandra, sono diventate Luciano Cotrufo e Antonio che espugna il ben quattro. Conterosito parquet di GenzaLa partita è stano, superando ta intensa ed emoquota 100. zionante come De Angelis e era lecito attensoci sbrigano la dersi per un derpratica senza by di questa pordifficoltà (110tata, una sfida 59) e continuano che alla lunga ha l’inseguimento visto la gioventù alla vetta. Nella e la qualità della parte bassa della formazione di Coclassifica, infitrufo prevalere ne, va al Melfi il decisamente sulmatch tra terzulla diretta concortime contro la rente per la vittoPall. Valdagri. ria finale di queAnche nel pasto campionato. lazzetto di via La Virtus ha qualche rammarico per un risulta- Foggia regna l’equilibrio, con i rato che poteva essere più felice e gazzi di Laviano che nel finale si cambiare decisamente gli equilibri impongono 75-73 e centrano la senella classifica del massimo torneo conda vittoria stagionale. regionale Donatello Viggiano Alle spalle dei piellini di Cotrufo sport@luedi.it
Francesco Albanese della Lucos e Lino Durante del Ctr La Cascina
TURNO di riposo forzato per le due formazioni lucane impegnate nel girone di qualificazione del campionato di serie C. Sia la Lucos Montescaglioso che il Ctr Senise non hanno disputato le gare contro il Maddaloni e contro il Cercola. Per quanto riguarda la formazione di coach Torraco non c’è stato il match in Campania per la richiesta, da parte della società del Maddaloni, di posticipare l’incontro. Una decisione che ha avuto l’immediato consenso del club montese. «Sinceramente la scelta di posticipare l’incontro di avvantaggia ha affermato il dirigente della Lucos Montescaglioso, Lino Santarcangelo - perfchè avremmo dovuto affrontare la trasferta in terra campana con le assenze di due gio-
catori importanti, fermi per infortunio». In casa Lucos, infatti, sono fermi Davide Resta e Nicola Ottaviano, entrambi infortunati. «Uno stop utile alla Lucos che potrebbe permettere ai due di recuperare dall’infortunio. Inoltre, si tornava dalle feste, dunque - ha concluso Santarcangelo - credo che aver posticipato la gara per noi sia stato più un bene che un male». Il Senise, invece, non ha giocato la gara contro il Cercola a causa della neve caduta nel comune campano. Un posticipo, anche in questo caso, utile al tecnico potentino che avrà più tempo per preparare al meglio il prossimo match. La gara contro il Cercola dovrebbe essere recuperata giovedì 21 gennaio. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
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Sport 43
Lunedì 11 gennaio 2010
LunedĂŹ 11 gennaio 2010
I sorrisi del volley arrivano dagli uomini: sussulti di Matera e Lauria
Mini serie della Bawer Publisys inguaiata, note positive per Corporelle e Bernalda serie
A
serie
DILETTANTI
CLASSIFICA
B1
serie
B
DILETTANTI
CLASSIFICA
U O M I N I g i ro n e C
CLASSIFICA
B2
serie
CLASSIFICA
U O M I N I g i ro n e I
A2
HOCKEY
CLASSIFICA
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44 Sport
B Dilettanti Potenza del nuovo corso: è la seconda vittoria alla distanza
La Corporelle non si ferma Abile la regia di Di Pierro, Catania domato da Serino e Saccoccio CORPORELLE 74 CATANIA 69 CENTRE CORPORELLE: Serino 12, Ginefra 7, Tombolini 9, Marino 4, Di Pierro 15, Saccoccio 16, Blardone 2, Viggiano ne, Nocioni 9, Marchese ne. All. Paternoster M. VIRAUTO FORD CATANIA: Consoli 6, De Gregori 16, Confente 10, Reale 15, Gambolati 4, Di Masi, Livera, Rolando 18, Novatti ne, Mauceri ne. All. Borzi’ ARBITRI: Cannoletta di Caserta e Petraccaro di Salerno PARZIALI: 19-24, 39-37, 60-56, 74-69 NOTE: Spettatori 400 circa. Usciti per cinque falli Nocioni e Saccoccio. SECONDA vittoria della gestione Paternoster e come era prevedibile è stato un successo molto sofferto e alla fine ineccepibile. E i due punti assumono un significato più importante se si pensa che la Corporelle ha dovuto fare a meno per squalifica di un elemento molto prezioso come Corvo. Ma i ragazzi di Paternoster anche in questa occasione ci hanno messo cuore e volontà ma anche una buona organizzazione di gioco in difesa e nelle azioni di attacco. La partita è filata via sempre sul filo dell'equilibrio che si è spezzato con il break decisivo nell'ultimo periodo
Davide Serino, pivot della Corporelle Potenza
quando la squadra potentina si è portata sul più tredici quando mancavamo circa 3 minuti e trenta secondi alla sirena. E a nulla è valso il forcing finale del Catania che è riuscito solo a rendere più onorevole la sconfitta. Ma anche i siciliani hanno dovuto lamentare due assenze importanti come quelle di Novatti e Trevisan. E, tutto sommato, la partita il Catania se l'è giocata fino al termine. Nella Corporelle ottima prestazione di tutti quelli che sono scesi in campo dai quali è venuto un contributo davvero molto elevato. E pensare che l'inizio della partita è stato favorevole alla squadra ospite che grazie a Reale, Rolando e De Gregori ha sfruttato alla grande tutte le opportunità che si è creata in attacco. E
questo grazie anche al fatto che Di Pierro e compagni non sono riusciti a trovare le giuste contromisure per fermare i cecchini siciliani. Ci pensano Di Pierro e Ginefra con una bomba a testa a tenere in partita i potentini e a non fare andare troppo avanti il Catania. Nel secondo quarto la Corporelle comincia a difendere davvero bene e ad essere anche molto cinica in attacco e il vantaggio dei siciliani che era arrivato ad otto lunghezze comincia a scemare e la Corporelle con un parziale di sette a zero comincia ad intravedere il sorpasso che avviene puntualmente in chiusura di periodo. Grazie ad una intensità in difesa da parte di Ginefra, Serino, Saccoccio Tombolini che riescono a mettere il bava-
glio ai tiratori del Catania che trovano molte difficoltà a bucare la retina. Equilibrio di punteggio che continua anche nel terzo periodo nel quale c'è un sussulto del Catania che ha la forza di portarsi, nonostante Reale in panchina gravato di quattro falli, sul 46 a 41. Ma, ancora una volta, la Corporelle reagiva alla grande e grazie a Saccoccio e Serino rimontava e si portava di nuovo in vantaggio di un possesso. Sulle ali dell'entusiasmo la Corporelle grazie a tre bombe consecutive di Di Pierro, Tombolini e Saccoccio raggiunge il massimo vantaggio di sette punti sul 60-53. Come si diceva l'equilibrio si spezza a metà ultimo periodo grazie ancora una volta alla difesa molto attenta e alla precisione chirurgica al tiro con un ottimo Tombolini che piazza il colpo del ko e permette alla propria squadra di poter gestire in tutta serenità il finale di partita. Come puntualmente avviene. Una prestazione, se si esclude parte del primo quarto, davvero ottima per intensità, per abnegazione, per concentrazione ed anche per essere stati in campo sempre compatti e reattivi e che fa aumentare il morale e migliora la classifica. In attesa di poter avere anche un gioco più fluido e in grado di poter esaltare le potenzialità di tutti. Rocco Sabatella
Paternoster commenta il bis
«Buon approccio Gara vigorosa» LA SODDISFAZIONE in casa Centre Corporelle Potenza per il successo colto ieri pomeriggio a spese del Catania è davvero tanta. La prestazione positiva fornita dai ragazzi di Michele Paternoster ha consentito ai biancocelesti di cogliere due preziosi punti in chiave classifica. La squadra nel corso dei quaranta minuti di gara ha difeso bene e attaccato con grande concretezza, fattori questi decisivi per il raggiungimento del secondo successo consecutivo dopo il blitz dell'Epifania dopo due overtime mercoledì. Una prova convincente, quella dei lucani che hanno raccolto i frutti dell'incessante lavoro svolto durante la pausa festiva. A parlare della vittoria ottenuta a spese dei catanesi è il coach Michele Paternoster che ha dichiarato: “E'stata unabellaparti-
ta, una gara sofferta contro un cliente quadrato qual è il Catania che ci ha messo in difficoltà per due quarti di gara. Ho portato modifiche in squadra sia sul piano difensivo che offensivo. L'approccio del gruppo alla gara è stato bello”. L'analisi del coach va oltre: “Eravamo reduci dalla gara dispendiosa di mercoledì contro il Catania. I due tempi supplementari si sono fatti sentire sul piano del ritmo. La squadra ha giocato una gara vigorosa e attenta”. L'ultimo commento del coach va all'assenza di Corvo: “Pino per noi è un giocatore importante sia sul piano tattico che agonistico. La sua presenza all'interno della squadra è fondamentale. Il profilo umano di Giuseppe non può essere messo in discussione”. f.menonna@luedi.it
B Dilettanti L’ex Tripodi accolto con applausi dalla tifoseria rossoblu
Bbc, riscattato il flop d’andata Catanzaro piegato dalle bombe di Gaeta e Salvatore BERNALDA CATANZARO
72 62
BERNALDA: Favia, Bonafede, Gaeta 9, Basili 3, Benenati, Russo 26, Marinelli 9, Delli Carri 12, Dolic 8, Salvatore 5. All. Vandoni CATANZARO: Rotundo, Mlinar 19, Dal Fiume 5, Giordano 12, Radovanovic 12, Cattani 2, Pellicanò 8, Principe 4, Carella, Margheri. All. Tripodi ARBITRI: Loscalzo (PZ) e Bulzoni (CE) PARZIALI: 16-18, 31-33, 48-46, 72-62 NOTE: Fallo tecnico a Cattani e Dolic. BBC vince e cancella l'indecoroso passivo del PalaGiovino all'andata con una condotta di gara aggressiva al punto giusto e saggia al momento giusto. Il team dell'ex coach rossoblu Tripodi (molto applaudito al momento della presentazione) non gioca male ma cede nei momenti topici della partita scioccato dal ritmo dei locali che di fronte ad un roster tecnicamente più elevato giocano le loro carte migliori, ovvero la velocità e il pressing. Si comincia con scaramucce reciproche e si capisce subito che il match sarà lungo e snervante. Il tecnico reggino schiera il suo quintetto migliore (Mlinar, Dal Fiume, Giordano, Cattani e il gigantesco Radovanovic), mentre coach Vandoni si affida all'ormai collaudata formazione di partenza (Gaeta,
Russo, Marinelli, Delli Carri e Salvatore). Si intuisce che capitan Russo è in serata di grazia e che i lucani hanno tanta voglia di vendicare le ultime sconfitte, ma i calabresi tengono botta su ogni palla e la sfida scorre liscia su un piano di assoluto equilibrio. Si distinguono da una parte Russo, Salvatore che riesce a non far sentire l'odore del canestro al pericoloso Dal Fiume e il solito gladiatore Marinelli, dall'altra giganteggiano Mlinar e Giordano le cui giocate attestano tutta la loro pericolosità. L'equilibrio regna sovrano fino a metà partita, come confermato dai primi due parziali, ma, al ritorno dagli spogliatoi, sono proprio i bernaldesi a partire in modo deciso tant'è che intorno al 25' il vantaggio rossoblu è di 15 punti grazie ad una maggiore stretta in difesa che costringe i bomber avversari a sbagliare molto e che consente a Russo, Delli Carri e Salvatore di volare ripetutamente in contropiede, trascinando all'entusiasmo il PalaCampagna. Poi, improvvisamente, ecco il black out che non ti aspetti: alcune palle perse e una serie di tiri dai 6,25 inopportuni e sbagliati fanno sì che i silani comincino a rosicchiare il vantaggio fino a portarsi in chiusura di periodo sul -2 recuperando in poco tempo ben 13 punti. Apprensione sui volti dei tifosi all'inizio dell'ultimo
quarto, anche perché sono i giallorossi a partire meglio portandosi sul +4, ma la reazione lucana non tarda ad arrivare e, complice un tecnico fischiato a Cattani, i ragazzi di Vandoni riprendono a correre in avanti senza che un altro fallo tecnico, questa volta per Dolic, incida più di tanto sulla loro volata verso la
vittoria; aggiungeteci un paio di bombe esplosive di Gaeta e Salvatore ed il gioco è fatto: sul + 10 Bonafede palleggia a centrocampo per far capire che la gara è finita, e la sirena finale dà la stura al travolgente entusiasmo della tifoseria rossoblu. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Un fischio arbitrale sotto canestro tra Bernalda e Catanzaro
Vandoni: «Siamo in doppia cifra» Troiano: «A Foggia per ripeterci» VANDONI, ormai lo si sa, non mostra mai né eccessivo entusiasmo né funerea delusione al termine delle partite e, infatti, esordisce così: «Sono sereno e abbastanza felice perché giriamo la boa in doppia cifra (10 punti in classifica, n.d.r.); sono moderatamente soddisfatto perché abbiamo due squadre dietro di noi e stiamo valorizzando alcuni giocatori non riciclati, col contributo del gruppo e con la crescita individuale dei giocatori. La società ci consente di essere tranquilli e lo staff con cui lavoro è ben sintonizzato sugli obiettivi da raggiungere; la nostra è una politica dei piccoli passi come vuole la dirigenza. Questa partita non poteva essere decisiva, come qualcuno ha affermato nei giorni scorsi, ma era importante vincere, anche se, come al solito, abbiamo avuto qualche pro-
blema fisico come nel caso di Gaeta; mi pare che la vittoria sia meritata nonostante qualche giocata affrettata sul +15 del terzo quarto dovuta alla voglia della squadra di vincere prima della fine del match». Dolic in Il presidente Troiano è meno di- azione plomatico: «Vittoria voluta ed otte- difensiva nuta meritatamente perché abbiamo giocato bene; quel break dei calabresi sul nostro +15 ci ha un tantino cato in alcuni frangenti, come quanpreoccupati, ma poi c'è stata subito do nell'ultima frazione non abbiamo segnato per ben 5' dopo essere andala giusta reazione. Questa squadra non si disunisce ti in vantaggio di 4, e lì abbiamo pernemmeno dopo le sconfitte e con so la partita; peccato perché vincenquesto spirito domenica prossima do non avremmo rubato nulla essenandiamo a Foggia sperando di ri- do stato un match equilibrato, meriprenderci i due punti persi immeri- to ai bernaldesi che ci hanno creduto fino in fondo e sono stati bravi a tatamente all'andata». Infine coach Tripodi che a Bernal- chiudere la partita”. Ora riposo fino da ha vissuto una delle sue più esal- a tutto martedì ordinato da Vandotanti stagioni da allenatore: “Sono ni, sperando che il riposo guarisca molto contento dell'accoglienza ri- qualche piccolo fastidioso acciacco. cevuta, meno di come abbiamo giog.p.
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Sport 45
Lunedì 11 gennaio 2010
Lunedì 11 gennaio 2010
Hockey A2 La rete di Cellura e la doppietta di Lezoche non bastano a sovvertire il pronostico
La Raro costretta alla resa a Montebello MONTEBELLO 6 RARO MATERA 3 LA TREDICESIMA giornata non ha sorriso alla Pattinomania Matera che è stata sconfitta sei a tre a Montebello. I ragazzi del presidente Xiloyannis non sono riusciti nell'impresa di portare a Matera almeno un punto, cedendo alla forza degli avversari che hanno dimostrato di meritare il secondo posto in classifica. Per i biancazzurri il primo gol è stato segnato da Cellura, seguito poi dalla doppietta di Lezoche. In casa vicentina, invece, ci
sono state tre doppiette. Ha aperto le danze Marchesini, poi Rizzato e Divera. Con questa vittoria il Montebello ha messo in cassaforte il trentesimo punto, mentre la Pattinomania resta ferma con quattordici lunghezze. Continua a mantenere la testa della graduatoria il Consiag Prato che sabato ha battuto il La Mela Montale per sei a quattro. In rete per la leader sono andati Amato, poi quattro volte Ramirez e il gol di Giagnoni. In casa modenese i quattro gol sono firmati da Barbieri, poi da Damiani e da Enriquez. Conserva il secondo po-
sto, insieme al Montebello, il Thiene che nella tredicesima giornata ha superato, di misura, in trasferta il Sandrigo. La gara è terminata quattro a tre a favore della vice capolista che ha cancellato la sconfitta interna della settimana prima contro il Montebello. Per il Thiene i marcatori sono stati Farinon, Fabris, Marchioretto e Perdoncin, mentre per il Sandrigo c'è stata la tripletta di Chemello. Resta sempre tra le posizioni di alta classifica la matricola Pordenone che sabato ha vinto, lontano dalle mura amiche, contro il Modena Hockey. E' stata
una gara tirata e ben giocata da entrambi i quintetti; il punteggio finale di due ad uno da ampia dimostrazione dell'equilibrio che c'è stato in pista. Per il Pordenone una rete per tempo. Al primo gol segnato da Marrone nella prima frazione, ha risposto la marcatura di Zucchiatti nel secondo tempo. L'unica rete messa a segno dai modenesi è stata quella di Scutece per il due ad uno finale. Rosicchia punti utili alla classifica lo Scandiano che ha superato il Vercelli per sei a quattro grazie alle doppiette di Fattori, Brugiotti e Poli. In casa piemontese, invece, i mar-
Luigi Lezoche
Jonathan Cellura
catori sono stati Costanzo e Villani (entrambi a rete per due volte). Infine, pare non alzarsi più il Roller Novara che sabato ha subito una netta sconfitta contro il Folloni-
ca. Il match si è chiuso sul punteggio di tre a zero per i toscani che hanno segnato con Salvini e due volte con Saitta. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Volley B2 Donne Mancato l’appuntamento con la vittoria ma di un soffio
Giocoleria, beffa di rimonta Va avanti 2-0 ma il Centro Ester ribalta il risultato e vince al tie break GIOCOLERIA ESTERNAPOLI
2 3
25-19, 25-16, 23-25, 21-25, 11-15
GIOCOLERIA POTENZA: Radkova 3, Nolè 19, Arras 8, Ghersetti, Avena 12, Taddei 14, Santangelo (L), Ridolfo, Di Camillo ne, Prete ne, Di Lucchio ne, Lancellotti, Caramuta (L2) ne. CENTRO ESTER NAPOLI: Fidora 4, Imperato 12, Di Cristo 12, Viscatale 17, Iarnone 5, Russo 4, Caggiula (L), Lauro 3, Voluttoso 2, Di Matteo, Frattini ne, Buonandi ne. All.: Vitale. ARBITRI: Percoco e De Pascale. NOTE: Durata set 26’, 22’, 28’, 26’, 14’ per un totale di 2 ore e 6 minuti. Battute vincenti: Giocoleria 6, Napoli 6; battute sbagliate Giocoleria 9, Napoli 6. LA GIOCOLERIA non riesce a inaugurare l’anno con la vittoria tanto attesa, ma contro il forte Ester Napoli - dopo essere stata a un passo dal prestigioso successo in tre set - si deve accontentare di un solo punticino. Frutto della sconfitta al tie-break che comunque, dopo quattro turni consecutivi senza punti, serve a muovere la classifica delle potentine. Certo, ben altro effetto avrebbe avuto - anche sul mo-
Non bastano alla Giocoleria i 19 punti della Nolè
rale delle ragazze di coach Telesca - un successo pieno, che alla luce della bella prova corale della prima ora di partita, e fino al 16-10 del terzo set, sembrava davvero alla portata. Da quel punto in avanti peròil match girava, il Centro Ester saliva di tono e per un’Asci vittima prima di sé stessa che della ritrovata vena delle avversarie era notte fonda. Peccato davvero, visto come erano filati via lisci i primi due parziali per una Giocoleria che sembrava d’incanto essere riuscita a met-
tersi alle spalle tutte le incertezze dell’ultimo scorcio di 2009. Avena e compagne erano state autrici di una prova ordinata ed esente da pecche, sfruttando alla perfezione il difficile approccio alla sfida delle napoletane per tenerle sempre a debita distanza. Primi due giochi in fotocopia per Nolè e socie, che dopo un sostanziale equilibrio fino al primo tempo tecnico, rompevano gli indugi a cavallo del secondo tempo obbligatorio (arrivando al 1812 nel set d’avvio e portandosi sul 20-12 in quello succes-
sivo) , per poi chiudere poi in surplace. La partenza a razzo delle lucane nel terzo game (8-3 siglato da Taddei) pareva il preludio a una semplice conclusione delle sfida. Fino al 16-10 Asci tutto girava alla perfezione, ma bastava un calo di tensione nella metà campo delle padrone di casa per ridare fiato e speranza a un’Ester quasi rassegnata. I turni in battuta di Iarnone e Viscatale propiziavano il recupero-lampo delle campane, che andavano avanti 1817 e poi 20-18. Nolè riportava la Giocoleria a un passo dal successo (23-21), ma gli ultimi quattro scambi del set (con due attacchi a segno di Iarnone e due errori delle potentine) rimandavano la risoluzione dell’incontro al quarto. Che il vento fosse girato si capiva dall’andamento del punteggio, sempre in pieno controllo delle esterine di coach Vitale (6-2, 14-12 e 20-17). L’Asci rientrava però sul 20 pari, prima di cedere netto ancora una volta nello sprint conclusivo. Il tiebreak era in bilico fino al cambio campo (8-7 Napoli), poi le ospiti scappavano sull’11-8, e a chiudere i conti con gli ultimi due punti (muro su Arras e un primo tempo a terra) ci pensava una super Di Cristo. Luca Carlone sport@luedi.it
Pallanuovo B Donne Le potentine sono state sconfitte dall’Acquachiara Napoli per 8 a 7
L’Invicta stecca la prima di campionato
Il tecnico Vincenzo Ostuni
SCONFITTA casalinga per la Libertas Invicta Potenza nella prima giornata del campionato femminile di pallanuoto di serie B. La formazione potentina è stata battuta alla Piscina Comunale Michele Riviello dall'Acquachiara Napoli per 8 a 7. Gara combattuta, quella disputata ieri pomeriggio tra le due formazioni che hanno saputo recitare al meglio la propria parte. La gara è stata combattuta, l'Acquachiara ha saputo concretizzare il gol segnato nel primo tempo, poi la sfida è stata tutta equilibrata come dimostrano i parziali dei quattro tempi di gioco. La Libertas Invicta Potenza ha giocato da pari a pari contro le campane, formazione accreditata al salto di categoria. Il sette in rosa del capoluogo ha giocato una partita coriacea, sfiorando il pareggio a più riprese. Sfortunata la prova delle ragazze allenate da Vincenzo Ostuni che hanno cercato a più
riprese il gol del pari, anche nell'ultima, vibrante manovra offensiva, dopo che lo staff tecnico rossoblu ha chiesto il time out per organizzare la manovra d'attacco. La conclusione delle attaccanti di marca potentina è finita di un soffio fuori, tra la delusione del team della Libertas Invicta e la gioia indescrivibile delle campane che pur essendo accreditate per il salto di categoria non avrebbero impressionato come nelle logiche aspettative del pre gara. A segno per la Libertas Invicta Potenza sono andate Canosa, Pepe e Fornelli con una realizzazione, Pepe e De Robertis con una doppietta. Questi i parziali dei quattro tempi di gioco: 01, 2-2, 3-3, 2-2. Nella seconda giornata del campionato femminile di pallanuoto, in programma domenica, le atlete rossoblu saranno di scena sul difficile campo di Messina. f.menonna@luedi.it
Volley B2 UominiViolata Messina
Lauria festeggia in terra siciliana
La pallavolo Lauria ritorna al successo
PALLAVOLO MESSINA 0 NICODEMO LAURIA 3 25-27, 23-25, 20-25
PRIMO impegno del 2010 esterno per la Nicodemo Lauria che ieri sera è stata ospite della Pallavolo Messina per il posticipo della terzultima giornata del girone di andata. Una sfida tra dirette avversarie per la salvezza che ha visto la formazione lauriota imporsi su tre set, vincendo così una sfida importante che allontana la Nicodemo dalla zona rossa. I Laurioti iniziano bene la loro partita aggiudicandosi il primo set, con non pochi affanni però. Infatti come i parziali dimostrano, non è stato semplice per gli uomini di Mister Santomassimo mettere a segno il primo vantaggio, che i padroni di casa hanno cercato di difendere fino alla fine. Nel secondo set poi il Messina ha cercato di venire fuori e si è portata in avanti sul 20-15 ma poi la formazione lauriota è stata brava ad agguantare il pareggio e vincere anche il secondo set. Passo in avanti dunque per la Nicodemo che inizia il terzo set con maggiore tranquillità e si avvia con
facilità verso il finale, vincendo una partita fondamentale per la corsa alla salvezza. “Siamo contenti di aver iniziato bene il nuovo anno- ha commentato così il ds della Nicodemo, Nicolangelo Fittipaldipoiché il risultato positivo di ieri ci ha permesso di allontanarci dal gruppo della zona retrocessione”. La Nicodemo è infatti a 6 punti in più rispetto linea rossa della classifica che tiene raggruppati sei squadre, che in vista del girone di ritorno dovranno iniziare a fare i conti con la propria situazione di classifica. “Ci tenevamo a far bene - ha continuato Fittipaldi- e quelli di ieri sono per noi tre punti d'oro che migliorano la nostra posizione,ma soprattutto ci allontano dalla retrocessione”. Per il Lauria dunque ora ci sarà da pensare alle prossime ultime due partite del girone di andata, la prossima contro il Paola e l'ultima poi, quella più attesa, contro i cugini del Lagonegro. Nulla da tenere dunque per gli uomini di Santomassimo che, anche con quella di ieri, hanno dimostrato di poter competere bene con le altre dirette avversarie senza alcun timore ne imprevisto. p.v.
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Libreria pieghevole &ODVVLFD H PRGHUQD LQVLHPH OD OLEUHULD SLHJKH YROH LQ YHUR OHJQR FRORU QRFH VL DGDWWD SHUIHWWDPHQ WH DG RJQL DPELHQWH GHOOD FDVD SHU OH VXH GLPHQVLRQL YLQFHQWL *UD]LH DOOH FHUQLH UH L ULSLDQL H L VRVWHJQL ODWHUDOL VL ULSLHJDQR YHUVR OD VSDOOLHUD 4XDQGR OD ULFHYL QRQ GHYL IDUH DOWUR FKH DSULUH L VRVWHJQL HG DEEDV VDUH L ULSLDQL WXWWR TXL &RPSRQLELOH FRQ DOWUH OLEUHULH XJXDOL H FRQ LO SRUWD &' '9' FRGLFH 'LP DSHUWR FP + [ / [ 3 FKLXVR FP 3 D VROL
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LunedĂŹ 11 gennaio 2010
Rosarno una vergogna nazionale
Il Papa:«Rispettate i migranti» alle pagine 4 e 5
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Lunedì 11 gennaio 2010
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