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Brevi dal mondo

Yemen, ucciso capo di al Qaeda SANÀA . – Le forze di sicurezza yemenite hanno ucciso il capo della cellula di Al Qaeda nella provincia orientale di Shabwa, Abdullah Mehdar. Lo ha riferito il governatore della provincia, Ali Hassan alAhmadi. Le forze di sicurezza hanno circondato l’abitazione in cui si nascondeva. Ne è nato un conflitto a fuoco in cui sono rimasti uccisi due soldati governativi. Mehdar guidava una cella di Al Qaeda nella regione di alHouta, nella provincia di Shabwa, 600 chilometri a est della capitale Sanaa. Le forze si sicurezza sono alla caccia degli altri membri della cellula. Nell’operazione sono stati arrestati quattro militanti.

Studente uccide la segretaria PERPIGNAN – Uno studente cinese ha ucciso a coltellate una 49enne segretaria e a ferito altre tre persone all’università di Perpignan, nel sud della Francia. L’omicida, un 26enne studente di sociologia, ha usato un coltello da macellaio lungo tra i 20 e i 30 centimetri. Uno dei tre feriti è in gravi condizioni. Tutto lascerebbe pensare ad un gesto di improvvisa follia. Per questo la procura ha riferito che il giovane sarà sottoposto ad una perizia psichiatrica.

Gelo, la Francia entra in tilt PARIGI – E' ancora emergenza maltempo in Europa dove continuano i blocchi stradali e ritardi e blocchi dei trasporti per via di strade ghiacciate e piste aeroportuali innevate. Nel nord-est della Francia 27 dipartimenti sono stati in allerta per tutta la giornata di ieri. La neve e il ghiaccio hanno imposto lo stop alla circolazione dei Tir in otto dipartimenti attorno a Parigi. Il blocco ha obbligato gli autisti di più di 4mila automezzi a fermarsi a ovest della capitale e altri si sono parcheggiati lungo l’autostrada a est di Parigi. All’aeroporto Charles de Gaulle è prevista la cancellazione di quasi metà dei voli, anche a causa di uno sciopero dei controllori di voli che aggrava i disagi. Traffico aereo dimezzato anche nell’altro scalo parigino di Orly.

Il Papa incontra Susanna Maiolo L’ha perdonata CITTA' DEL VATICANO – Papa Benedetto XVI ha incontrato Susanna Maiolo, la donna che nella notte di Natale, a San Pietro, saltò le transenne facendolo cadere a terra. La ragazza, con problemi psichici, si è scusata per il suo gesto. Il Papa «le ha manifestato il suo perdono». Ma la giustizia vaticana – ha precisato il portavoce, padre Federico Lombardi - farà comunque il suo corso. Il primo faccia a faccia tra il pontefice e la ragazza dopo i fatti di quella sera è avvenuto ieri mattina, a margine dell’udienza generale del mercoledì.

Giovedì 14 gennaio 2010

È la prima volta che una compagnia straniera si contrappone ai voleri di Pechino

Google sfida la Cina: «Liberi o andiamo via» Obama e Clinton chiedono spiegazioni Le autorità cinesi presi di sprovvista

La presentazione del sito

PECHINO – La minaccia di Google –basta con la censura o ce ne andiamo – ha rafforzato gli attriti tra Stati Uniti e Cina, con Washington che ha chiesto a Pechino di fornire spiegazioni e ha confermato il proprio appoggio ad «un Internet libero». Denunciando una serie di attacchi di pirati informatici cinesi che hanno preso di mira i dissidenti cinesi e gli attivisti per i diritti umani, il motore di ricerca americano su Internet ha affermato che sta considerando la possibilità di chiudere il proprio sito in cinese Google.cn e tutti i suoi uffici in Cina, nei quali lavora-

no circa 700 persone. È la prima volta che una compagnia straniera si oppone in modo così esplicito alle autorità cinesi, che non accettanolimiti allaloropossibilità di controllare quali informazioni siano accessibili ai cittadini. Il segretario di stato americano Hillary Clinton ha detto «di aspettarsi una spiegazione» dal governo cinese. «La possibilità di operare con fiducia nel ciberspazio è di importanza cruciale in una società ed in un’economia moderne», ha aggiunto. Inoltre il portavoce del presidente Barack Obama, Robert Gibbs,ha indi-

cato che «il presidente e questa amministrazione sono convinti sostenitori della libertà per Internet». Gibbs ha ricordato che lo stesso Obama aveva affrontato il tema con le autorità cinesi durante il suo viaggioa Pechinol’anno scorso. Ilgoverno cinese nonha finora risposto chiaramente alla presa di posizione di Google. Un funzionario dell’ufficio informazioni governativo ha detto all’agenzia Nuova Cina che le autorità «stanno cercando di ottenere maggiori informazioni» sulle intenzioni della compagnia Usa. Beniamino Natale

Attesi per il 19 molti militanti socialisti e tre ministri (Frattini, Sacconi e Brunetta)

Craxi, Hammamet è pronta La Tunisia si prepara al 10° anniversario di “Monsieur le president” HAMMAMET – Gli addetti del Comune sono venuti ad imbiancare la tomba e, per l’occasione importante, anche gli altri sepolcri del piccolo cimitero cristiano hanno beneficiato di una rinfrescata. Il presidente Ben Alì, amico di Bettino Craxi, ha inviato la polizia per un sopralluogo perchè la cerimonia per i dieci anni dalla morte del leader socialista e la presenza di tre ministri italiani, è un evento nazionale. Ma, lontano dall’ufficialità di Hammamet, ricorderà a modo suo 'Monsieur le president' anche la famiglia di pescatori che offriva a Craxi del thè alla menta e l’acqua per lavarsi i piedi quando rientrava dal capanno sulla spiaggia, da lui costruito come rifugio segreto per scrivere e meditare. Arriveranno in più di 500, tra venerdì e sabato, ad Hammamet, alcuni sui voli charter organizzati, come ogni anno, dalla Fondazione, altri a titolo personale. Ci sarà la famiglia: la moglie Anna, che ora vive sola nella grande casa bianca dopo che anche sua madre è morta due anni fa e i figli Stefania e Bobo, ognuno a suo modo custodi della memoria del padre. Non mancheranno i craxiani della prima ora, i 'quarantenni del nuovo corso' ormai non più giovani, Paolo Pillitteri e Carlo Tognoli, i sindaci della 'Milano da bere', i fedelissimi negli anni di governo a Roma, come Gianni De Michelis. Ma anche i socialisti che la diaspora degli anni '90 ha portato sulle sponde della sinistra senza rinnegare il passato. Volti noti ma anche piccoli amministratori e tanti

militanti che già in questi giorni lasciano messaggi, sul librone al fianco della tomba, in cui si sprecano gli epiteti «statista» e «unico uomo di Stato che l’Italia abbia avuto». Il premier Silvio Berlusconi, di cui Craxi fu amico e testimone di nozze, non verrà anche se sarà martedì, il giorno dell’anniversario, al Senato per la celebrazione promossa dalla Fondazione. Il governo, però, sarà rappresentato come mai si era visto in passato con ben tre ministri (Franco Frattini, Maurizio Sacconi e Renato Brunetta). Tutti si piegheranno al rito della memoria, che se nel caso del leader socialista non è mai privo di rancore e amarezza per come finì una parabola politica e di vita. «L'e-

silio» è il titolo, già eloquente, del documentario inedito che la Fondazione di Stefania Craxi proietterà sabato sera. Poi domenica mattina la celebrazione si farà meno politica con una commemorazione davanti alla tomba nel piccolo cimitero cristiano di Hammamet. Ma c'è anche chi nei prossimi giorni ricorderà Craxi lontano dall’ufficialità e dalle parole. È la famiglia di pescatori di Salloum. «E' sempre stato gentile – racconta uno dei figli mostrando una fotografia con Craxi in mezzo alla famiglia andava al capanno a scrivere o a leggere, poi, prima di andarsene, passava da noi, si fermava per un thè e qualche chiacchiera». Cristina Ferrulli

Bobo Craxi davanti alla tomba del padre Bettino

Su Internet: non era nel programma nucleare e partecipò a manifestazioni antigovernative

Iran, il fisico ucciso era un oppositore TEHERAN – Mentre Teheran è tornata ad accusare ieri Israele e gli Usa per l’uccisione di martedi in un attentato del fisico Massud Ali-Mohammadi con il fine di ostacolare il programma nucleare del Paese, e i Basiji minacciano «vendetta» contro Washington, varie fonti dell’opposizione hanno affermato che lo stesso Ali-Mohammadi non lavorava nel settore nucleare ed era un attivo sostenitore della protesta antigovernativa. Da parte loro, l’ex presidente riformista Mohammad Khatami e pragmatico, Akbar Hashemi Rafsanjani, hanno condannato quello che hanno definito «un complotto contro l’Iran», ma non hanno chiarito da parte di chi e non hanno nominato Israele e gli Usa.

Il presidente del Parlamento, Ali Larijani, ha detto davanti all’assemblea che Ali-Mohammadi è stato ucciso in una congiura di Israele e della Cia, che vogliono, ha affermato, «eliminare fisicamente gli scienziati nucleari iraniani». «Bisogna vendicarsi sugli Stati Uniti – ha affermato da parte sua Mohammad Reza Naqdi, comandante dei miliziani islamici Basiji – e, a dio piacendo, ciò avverrà». Martedì gli Usa avevano definito «assurde» e Israele aveva giudicato indegne di una risposta le accuse analoghe lanciate dal ministero degli Esteri iraniano. Martedì la televisione di Stato aveva presentato Ali-Mohammadi, cinquantenne professore all’università di Teheran e già membro dei Pasda-

ran per 23 anni, come «un fervente sostenitore della rivoluzione», facendo intendere che si trattava di un fedelissimo del governo. E in una nota i miliziani islamici lo hanno definito «professore Basiji». Ma sui siti dell’opposizione si sono moltiplicate ieri le testimonianze di chi affermache Ali-Mohammadinonsolo nonlavorava in campo nucleare, ma aveva preso parte a manifestazioni di piazza contro la rielezione di Mahmud Ahmadinejad alla presidenza nelle elezioni del giugno scorso. «Non era uno scienziato nucleare» ha detto sul suo blog l'ex deputato riformista Ahmad Shirzad, amico e compagno di corso della vittima per il dottorato di ricerca in Fisica. Alberto Zanconato

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2 In Italia e nel Mondo


APOCALISSE AD HAITI

I morti potrebbero essere centinaia di migliaia

Orrore a Port-au-Prince cancellata dal terremoto PORT-AU-PRINCE – Port-auPrince non esiste più. L'apocalisse si è abbattuta su Haiti e sulla capitale del paese più povero dell’intero continente americano. I morti fatti dal terremoto che si è scatenato a partire dal tramonto di martedì si conteranno, forse, a centinaia di migliaia. Potrebbe essere la peggior tragedia della storia, superarepersino i230.000 dellotsunami di Santo Stefano 2004. Qualcosa con cui il mondo intero dovrà fare i conti: lo ha detto per primo il presidente Barack Obama, che ha chiesto al Pentagono di mobilitare tutte le forze disponibili per portare aiuto. Una guerra per salvare vite. L’orrore di Port-au-Prince è negli occhi dei bambini rimasti vivi, nei silenzi di chi si trascina senza braccia, nelle urla di chi è rimasto cieco. I cadaveri li ammucchiano nelle aule delle scuole, o li porta via il mare, o restano sotto le macerie di quella che fu la terra della filibusta e che oggi non è più nulla. Il palazzo presidenziale, il Parlamento, la Cattedrale, il quartier generale delle Nazioni Unite, gli albergacci che qui sembravano di lusso, l’ufficio delle imposte, l’ambasciata di Francia, ma anche la prigione, le scuole, gli ospedali e le sconfinate bidonville:tuttoè crollatosottoun bombardamento di scosse. Per gli oltre due milioni di abitanti della capitale di Haiti, la differenza tra la vita e la morte l’ha fatta solo il caso. Con un paradosso: i più poveri hanno avuto la fortuna di avere solo lamiere e cartoni a piovere sulle loro teste. Ancora nessuno sa quale sarà il vero ordine di grandezza del bilancio finale. L’Onu stima che un terzo dei 9 milioni di abitanti di Haiti sia stato colpito. Ed il primo ministro Jean Max Bellerive ha parlato di oltre centomila cadaveri. Tra i morti si contano già l’arcivescovo Serge Miot e la brasiliana Zilda Arns, fondatrice della Pastorale dei bambini della Chiesa cattolica a San Paolo, decine di Caschi Blu e forse centinaia di dipendenti dell’Onu. Il capo della missione delle Nazioni Unite, il tunisino Hedi Annabi, ufficialmente è tra i dispersi. Mahanno già inviatoil suo sostituto. Si è invece salvato il presidente Renè Preval, che con la mo-

glie è riuscito a fuggire subito dall’inferno. È tornato a far sentire la sua voce solo ieri, dicendo di temere migliaia di morti. La capitale del paese più povero dell’intero continente americano è stata distrutta dal sisma più violento mai registrato nei Caraibi. Ma dire 'terremoto' non può rendere l'idea, neppure a chi lo ha già provato sulla sua pelle. Non è stata una scossa la prima, ma un lungo, interminabile, ondeggiare e sobbalzare della terra: 60 secondi di terrore, di edifici che crollavano come tessere di domino,di automobili sbalzate in aria. I sismologi dell’istituto americano di geofisica Usgs hanno classificato la prima botta di maglio, quella scatenata alle 16:53 di martedì dalla rottura della faglia ad appena 15 chilometri da Port-au-Prince, come di magnitudo 7.0 sulla scala Richter. L'energia liberata è stata pari a quella di una bomba H da 32 megaton. Circa 30volte più poten-

te del terremoto che ha distrutto L’Aquila (5,8 Richter), mille volte più distruttiva dell’atomica sganciata dagli americani su Nagasaki nel 1945 (32 kiloton). Da quel momento, nelle 17 ore successive, un bombardamento di altre 35 scosse: nessuna al di sotto dei 4.5 gradi Richter. Era il tramonto, quando l’equilibrio della Terra si è spezzato. La notte ha coperto la disperazione e dato il via libera agli sciacalli. Lì dove il reddito medio pro capite è di 1.200 dollari l’anno, i saccheggiatori si sono scatenati senza ritegno. L’immane tragedia ha fatto scattare la catena dei soccorsi. Il Papa ha lanciato un appello «alla generosità di tutti». Obama ha cominciato mandando una portaerei. La Ue nella catastrofe ha trovato la forza di unirsi mettendo insieme «per la prima volta» un coordinamento unico per gestire gli aiuti alla popolazione. Marco Galdi

Mille volte più potente di un’atomica

Una donna sotto le macerie viene soccorsa. A sinistra e sotto, la città devastata

Potrebbero diffondersi epidemie. I soccorritori al lavoro. Forse un italiano fra le vittime

Settantadue ore per evitare una tragedia più grande PORT-AU-PRINCE – Settantadue ore per tirare fuori dalle macerie il maggior numero di sopravvissuti, perchè oltre quel limite solo un miracolo può consentire di trovare vivo qualcuno, altrettante per mettere in piedi un primo intervento di assistenza alla popolazione e di riparazione della rete idrica, in modo da evitare il diffondersi di epidemie. I soccorritori impegnati in queste ore ad Haiti – un paese che non ha di fatto un’organizzazione strutturata per gli interventi in caso di calamità naturali – hanno tempi strettissimi per evitare che la catastrofe assuma dimensioni senza precedenti. Tempi che sono più o meno gli stessi in ogni paese dove si verifica un’emergenza come quella che ha colpito l'isola caraibica, ma che sono ulteriormente ridotti dalle pessime condizioni di sicurezza

in cui versa il paese: se non verrà ripristinato un minimo di controllo per arginare saccheggi e atti di sciacallaggio, sarà difficile che gli aiuti internazionali possano arrivare e, soprattutto, possano essere smistati in maniera adeguata alla popolazione.

Fiammetta Cappellini, un’italiana operatrice umanitaria, sopravvissuta racconta che «molti edifici sono scomparsi. Si sentono dalle macerie le grida di aiuto di chi è rimasto sotto e i parenti sono impazienti. Si disperano. Mancano le luci per illuminare la sce-

na e continuare a scavare di notte. Non possiamo che attendere la mattina, ma questa notte è veramente nera per tutti noi». Ma ci potrebbe essere almeno

Falcidiata la missione Onu PORT-AU-PRINCE – E' una tragedia per il popolo di Haiti, con migliaia di morti e centinaia di migliaia di senzatetto. Ma è una tragedia anche per l’Onu che ha visto la sua missione di pace, la Minustah, decimata dalle scosse che hanno distrutto la capitale Port-au-Prince, una situazione che rallenterà l’organizzazione degli aiuti internazionali. Tra i dispersi vi è anche il responsabile della missione, il tunisino Hedi Annabi. Il comando della Minustah, è stato reso noto in serata, è stato affidato al generale cileno Ricardo Toro. I morti accertati tra i funzionari civili dell’Onu ad Haiti, ha indicato a New York Alain Leroy, il responsabile per le operazioni di mante-

nimento della pace, erano cinque all’inizio della giornata. E nel pomeriggio di ieri il Brasile ha comunicato che undici suoi militari erano sicuramente deceduti, insieme a tre caschi blu giordani e otto cinesi. Ma sono e saranno molti di più visto l’elevato numero di dispersi, forse addirittura 200 come ha detto da Ginevra la portavoce del'Ufficio di coordinamento degli affari umanitari dell’Onu (Ocha), Elisabeth Byrs. Indicazioni più precise (e probabilmente più credibili) vengono dalla Minustah stessa, che ipotizza un massimo di 110 vittime.

un italiano tra l’ecatombe di morti causata dal terremoto. La Farnesina ha fatto sapere che si sta verificando la notizia, ma in una situazione che rimane ancora estremamente confusa per la mancanza di comunicazioni, non si esclude che il bilancio possa aggravarsi: dei circa 190 connazionali presenti sull'isola, l’Unità di Crisi del ministero – che sta lavorando in queste ore a ritmi frenetici – è riuscita per il momento a contattarne 60. L’Italia intanto ha cominciato a mobilitarsi per inviare aiuti. Su disposizioni del ministro degli Esteri Franco Frattini, la Farnesina ha stanziato un milione di euro a favore delle agenzie internazionali che operano sul terreno. Agnese Malatesta

Il presidente Obama ha fatto scattare una massiccia operazione di emergenza WASHINGTON–«Dobbiamo fare presto». Il presidente Barack Obama ha fatto scattare ieri una massiccia operazione di emergenza per le vittime del terremoto di Haiti sottolineando che in tragedie del genere «le prime 72 ore sono decisive» per salvare più vite umane possibile. Il Pentagono ha usato i suoi aerei per trasportare nella capitale Port-au-Price squadre di specialisti per questo tipo di emergenze e decine di tonnellate di generi di prima necessità: viveri, acqua, medicine. Nello stesso tempo la Navy ha ordinato ad alcune unità militari – compresa la portaerei Carl Vinson e tre navi anfibie (una in grado di trasportare duemila marine) - di partire alla volta di Haiti. La portaerei Vinson è già

in navigazione ed è attesa al largo di Haiti oggi. Le squadre militari giunte in aereo hanno portato nell’isola anche equipaggiamento elettronico per rafforzare il sistema di comunicazioni nella capitale di Haiti. L’uso delle unità militari Usa ad Haiti presenta anche problemi diplomatici viste le accuse di ingerenze nella politica del paese lanciate più volte in passato contro Washington. Il presidente Obama, parlando di «tragedia crudele e straziante», ha spiegato ieri di avere ordinato una azione «rapida e coordinata» dei soccorsi, affidata a organizzazioni civili e militari, mettendo in evidenza anche la necessità di uno «stretto coordinamento» con gli altri paesi, per evitare sprechi e so-

vrapposizioni. Il Dipartimento di Stato, grazie anche al buono stato delle comunicazioni tra l’ambasciata Usa a Port-auPrince e Washington, ha ottenuto in modo rapido dai suoi diplomatici sul posto un quadro realistico della terribile situazione (il premier haitiano JeanMax Bellerive ha parlato della possibilità di oltre 100 mila morti) facendo scattare misure di assistenza per gli americani che vivono a Haiti. Le prime squadre americane specializzate nel salvataggio di persone rimaste intrappolate sotto le macerie sono giunte ieri ad Haiti provenienti dalla Florida, dalla Virginia e dalla California, accompagnate da personale medico. Cristiano Del Riccio

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In Italia e nel Mondo 3

Giovedì 14 gennaio 2010


Giovedì 14 gennaio 2010

Il fatto del giorno: Scontro sulla riforma della giustizia Che cos’ è un processo giusto

L’eterno ritorno

Carta di riserva per il dialogo

dall’editoriale di Luigi Ferrarella

dall’editoriale di Massimo Giannini

dall’editoriale di Marcello Sorgi

E se gli aspiranti riformatori della giustizia facessero prima un salto a Cassano d’Adda, sezione distaccata del Tribunale di Milano? Qui non la carenza, ma l’assenza ormai da mesi di cancellieri sta totalmente bloccando la registrazione di 450 sentenze civili e 520 decreti ingiuntivi già fatti: tutti provvedimenti di giustizia ordinaria, spicciola ma importante per la vita delle persone, che i giudici hanno già deciso, ma che formalmente non esistono e dunque non possono dispiegare i loro effetti per i cittadini che li attendono. Ma non sembra essere questa «la durata indeterminata dei processi» dai quali proclama di volerli «tutelare » il riscritto disegno di legge sul «processo breve» [...].

La "fase due" del governo, che contemplava la "rivoluzione fiscale" e le "grandi riforme nell'interesse del Paese", corre sullo stesso binario dal quale si è mossa la terza legislatura berlusconiana. All'indomani del trionfo del 13 aprile 2008 il primo atto dell'esecutivo fu il Lodo Alfano. Oggi, venti mesi dopo, il primo atto della "ripartenza" è un decreto legge che sospende i processi del presidente del Consiglio. Nella parabola del Cavaliere non esiste un nuovo inizio, ma solo un eterno ritorno. Oggi, il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare quella che, ad un parziale e sommarissimo esame, appare come l'ennesima "ghedinata", benché concepita molto meglio delle precedenti. [...].

Dopo un mese e passa di promesse di dialogo tra governo e opposizione, la rottura maturata ieri sulla giustizia non deve meravigliare. Berlusconi non solo non ha rinviato i provvedimenti depositati in Parlamento per garantirsi il salvacondotto penale, ma allo stesso scopo ha cominciato a studiare un decreto legge da portare oggi al Consiglio dei ministri - basato su una sentenza della Corte Costituzionale che prevede, a certe condizioni, la sospensione di tre mesi dei processi. Era scontato che Bersani, su questo terreno, non potesse concedergli nulla. L'accelerata di ieri del Pd è dipesa anche dall'ipotesi del decreto. Il premier vi si è accostato quando ha saputo che nei prossimi due mesi dovrebbe comparire ben ventitré volte al Palazzo di giustizia [...].

La migliore di oggi

Un lugubre miraggio

Il Colle spera nell’eclissi del “giudizio breve”

dal commento di Luigi Manconi

dal commento di Marco Conti

Quella annunciataieri dalministro della Giustizia, Angelino Alfano, sulle carceri, è né più né meno che una utopia negativa e un lugubre miraggio o, più semplicemente, una balla colossale, in cui è difficile discernere ciò che rimanda a una spensierata irresponsabilità e ciò che rivela una torpida insipienza. Nel corso del dibattito alla Camera sull'emergenza carceri, tenacemente voluto dal deputato radicale Rita Bernardini, il ministro ha pronunciato frasi temerarie: in particolare, ha affermato che il «piano carceri» - annunciato un anno e mezzo fa, sempre differito e che oggi verrà approvato dal Consiglio dei ministri [...].

Una trattativa convulsa, andata avanti per tutta notte e iniziata ieri mattina, quando da palazzo Grazioli è partito in direzione Quirinale un testo del decreto che dovrebbe permettere al premier di sfruttare novanta o quarantacinque giorni di tempo nei processi Mills e Mediaset. Un tempo fondamentale per cercare una nuova soluzione ai problemi giudiziari del presidente del Consiglio che non implichi una ”strage” di processi così come sarebbe potuto accadere se il testo emendato al Senato fosse divenuto legge. Un tempo necessario anche per verificare se veramente l’opposizione vuole contribuire a quella pacificazione tra premier e

La svolta nelle parole dal commento di F. Dell’Orefice

giudici evitando che la maggioranza proceda a colpi di machete. Di prima mattina è toccato a GianniLetta varcare il portone del Quirinale portando un testo del decreto che riprende la sentenza 333 emessa dalla Consulta a dicembre, il giorno dopo l’aggressione subita da Berlusconi in piazza Duomo. Letta lascia il testo nelle mani del segretario Generale Donato Marra che lo invia agli uffici giuridici del Quirinale per verificare «l’aderenza» del dispositivo legislativo alla sentenza della Corte Costituzionale. Quando Letta torna a palazzo Chigi conferma a Berlusconi che il clima riscontrato il giorno prima, durante il colloquio con il Capo dello Stato, resta «buono». [...].

Il duello infinito

Giannelli sul Corriere

Le 23 udienze del Cavaliere

dal corsivo di Carlo Fusi

dal commento di Ugo Magri

L’affondo di Gianfranco Fini conferma che nel Pdl le acque continuano ad essere agitate e che il rapporto tra i due cofondatori del partito è tutt’altro che pianificato. Quel che più colpisce nelle parole del presidente della Camera non è tanto la rinnovata critica «all’uso distorto» dei decreti, nè la ribadita centralità del Parlamento quanto il riferimento alla legittimazione democratica a governare «che non scaturisce solo dalle urne». Si tratta infatti di un colpo di maglio alla tesi che più sta a cuore al Cavaliere, quella che racchiude l’essenza del berlusconismo: il fatto cioè che nell’attuale prassi il presidente del Consiglio è l’unica carica istituzionale a ricevere un mandato diretto dai cittadini, il che lo porrebbe in una posizione per così dire sovraordinata in quanto, appunto, più legittimata di tutte le altre dal consenso degli elettori. [...].

Tutto quanto sta scuotendo il Palazzo, compreso il decreto «blocca processi» che il governo mette in campo, risulta inspiegabile senza un’occhiata al foglio che da giorni Berlusconi si gira e si rigira tra le mani. Porta un’intestazione: «Udienze già fissate avanti al Tribunale di Milano nei processi cosiddetti Mills e Diritti Mediaset». Sono incolonnate e suddivise per mese. Si comincia con venerdì prossimo (Mills), poi viene lunedì 18 (Diritti), quindi si salta al 25 gennaio (ancora Diritti), di lì a venerdì 29 e sabato 30 (Mills). Fino al giorno delle elezioni regionali,

Taglio basso

La Coop ti spia. Grande fratello nei supermercati della Lombardia Dall’articolo di Gianluigi Nuzzi

Direttori di supermercati, manager, sindacalisti e poi giù sino a cassieri e persino i magazzinieri. Dopo lo scandalo Telecom, dei dossier predisposti sui dipendenti, emerge una nuova inquietante vicenda di microspie nei luoghi dove si lavora. In diverse coop in Lombardia sono state piazzate telecamere nascoste e sistemi di registrazioni audio per spiare i movimenti, le parole, i segreti, la vita privata di decine e decine di dipendenti. Occhi nascosti,piazzati negli uffici, nei box office, nei punti vendita, persino ai piani nobili della direzione centrale di Coop Lombardia. Ma non solo filmati sui dipendenti. Venivano installati anche impianti di intercettazione nei centralini dei supermercati che registravano ogni telefonata. Centinaia e centinaia di conversazioni che venivano ascoltate, filtrate e vagliate. Da quelle innocenti sull’influenza dei figli di qualche dipendente sino alle storie di amori e amanti tra colleghi, di scontri tra cordate avverse di manager. Libe-

Qualcosa di nuovo si muove nella politica italiana. Nel diluvio di annunci che la caratterizza, ce n’è uno che segna una inversione di tendenza in parte storica. Ed è quello del ministro della Giustizia, il quale, in un’aula parlamentare, ha dichiarato l’intenzione di voler raddoppiare i posti delle carceri italiane. La novità è formale e sostanziale. Perché in sessant’anni di storia repubblicana in Italia il problema del sovraffollamento delle carceri s’è sempre risolto più o meno allo stesso modo: indulti e indultino, amnistie, amnistie mascherate, scarcerazioni «aumma aumma» e tutto ciò [...].

ro ha raccolto prove di quanto accaduto. Ha sentito quasi un migliaio di file audio, visionato decine di filmati girati da telecamere nascoste in numerosi punti vendita. Il materiale inevitabilmente sarà a disposizione dell’autorità giudiziaria che vorrà valutare la rilevanza penale di quanto accaduto, sempre che qualche inchiesta non sia già avviata. Individuare chi ha autorizzato, organizzato e predisposto questo monitoraggio sui dipendenti delle coop. Chi ne era a conoscenza ed ha avvallato la rete clandestina d’ascolto. E, quindi capire soprattutto i motivi di questa attività d’ingerenza, i riflessi operativi che la raccolta informativa permetteva nei rapporti con dirigenti, quadri, maestranze sino a figure più sensibili come i sindacalisti. A noi, quindi, interessa soprattutto far luce su questo scandalo d’incursioni nella vita e nei segreti dei dipendenti di una grande azienda. Incursioni che fanno carta straccia dei diritti minimi dei lavoratori e di qualsiasi prerogativa sindacale. [...]. da Libero

che si terranno il 28 marzo e come sempre saranno un referendum sul Cavaliere, il quale se perde si mette nei guai, vincere resta la sua condanna, di qui ad allora dunque sono ben 23 le convocazioni del premier davanti ai giudici: 5 volte entro gennaio, 9 a febbraio, altrettante in marzo prima delle elezioni... Ecco come e perché nasce il dramma politico di queste ore. Berlusconi si trova nell’insostenibile posizione di giocare a rimpiattino coi magistrati per i prossimi tre mesi, inventandosi volta a volta impegni di governo che ne giustifichino l’assenza. O viceversa, deve prendere il coraggio a due mani e presentarsi da-

vanti ai giudici, come farebbe qualunque cittadino senza responsabilità di governo. Un dilemma di cui si discute animatamente nello staff del Cavaliere, poiché ciascuno dei due corni comporta rischi politici mortali. Berlusconi, se cedesse all’istinto, sceglierebbe decisamente il colpo di teatro. Senza preavviso, andrebbe almeno una volta in Tribunale a difendersi. Confida in privato che «sarebbe l’occasione buona per far sentire la mia voce, per spiegare al Paese come stanno davvero le cose e dimostrare a tutti tanto l’infondatezza delle accuse, quanto la persecuzione di cui sono vittima». [...].

La fotografia Madonna di Campiglio, Ferraristi sulla neve (Reuters)

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage

L’ANALISI Rosarno diventa un caso diplomatico L’Egitto attacca l’Italia dall’articolo di Claudio Rizza

Più che imbarazzo diplomatico, c’è sorpresa e nessuna voglia di far polemica. L’attacco egiziano su Rosarno è stato preso con le molle dalla Farnesina. La nota del Cairo denuncia «la campagna di aggressione» e «le violenze» subite dagli «immigrati e le minoranze arabe e musulmane in Italia». E chiede al governo italiano di «prendere le misure necessarie per la protezione delle minoranze e degli immigrati». Ma l’impersonalità del comunicato e la grandissima solidità dei rapporti politici e governativi tra Italia e Egitto, che con Mubarak non sono mai stati così stretti, suggeriscono una lettura non superficiale. E non annuncia nessun raffreddamento dei rapporti diplomatici. Ne parleranno a quattr’occhi i due ministri degli Esteri, Frattini e Aboul Gheit, sabato prossimo al Cairo, per un appuntamento già programmato. La sorpresa deriva da due notazioni: tra gli immigrati protagonisti degli scontri di

Un momento degli scontri di Rosarno

Rosarno non c’erano egiziani. Particolare che si conosceva già e che il ministro Maroni ha confermato ieri in Senato. Dunque, alla nota egiziana va data anche una lettura arabo-africana, cioé di sostegno politico ai Paesi vicini che l’Egitto vuole assicurare, visto il ruolo di mediazione e influenza che il Cairo e Mubarak giocano nell’area, e non solo per la vicenda israelo-palestinese. Con l’Italia, l’unico proble-

ma è quello dei copti. Ma nè a Rosarno né in altre parti d’Italia sono stati chiamati in causa motivi religiosi per spiegare gli scontri. E infatti, dalla Mauritania dove si trova, Frattini ha rassicurato l’Egitto, ricordando che non siamo un Paese razzista e «nessuno ci può accusare di questo». «Anzitutto gli egiziani sono quelli che godono di quote di immigrazione regolare, che rispettano, e che non danno nessun problema

all’Italia. Quindi certamente il problema non è con l’Egitto», ha precisa il ministro, smorzando i toni della polemica e sottolineando di essere pronto a «parlare di qualsiasi cosa» con il collega. Ma il capo della diplomazia italiana spiega: «Il problema delle minoranze arabe non è mai stato evocato, assolutamente non c’è nessuno sfondo religioso. Tutta l’Italia, credo tutta l’Europa, ha visto gente dare l’assalto alle case e sfondare e bruciare le macchine. Si tratta di una violenza inaccettabile che giustamente è stata respinta dalle forze di polizia». E se qualcuno dovesse collegare le violenze sui cristiani copti in Egitto dei giorni scorsi e i fatti di Rosarno, sarebbe un errore di valutazione perchè «questo non c’entra assolutamente niente». Frattini rivendica il «diritto dei cristiani non solo a non essere perseguitati, ma il diritto di professare la loro religione» e ricorda di essersi «congratulato con l’Egitto per aver prontamente arrestato i responsabili». [...].

Non chiedete ai calabresi Tornatore: «Evviva Avatar di fare gli eroi Non è solo tecnologia» dalla lettera di Mimmo Gangemi

Gentile Direttore, ho letto la sua apertura dal titolo «anziché ai negri, sparate ai mafiosi». Capisco che si tratta di una provocazione. Ugualmentemerita alcuneriflessioni, non tanto perché qualcuno potrebbe non interpretarla tale e tentare di prenderla in parola, piuttosto perché ancora una volta ricavo la prova che poco o nulla si è compreso della questione ’ndrangheta in Calabria e che essa può apparire nella sua limpidezza soltanto a chi la vive giornalmente sulla propria pelle ene senteaddosso ilfiato fetido «da due sorci morti in bocca», direbbe Alberto Sordi. È vero che i calabresi accusano lo Stato di non fare ciò che noi neppure proviamo ad abbozzare. Succede perché esercitano il sacrosanto diritto di avere paura. Io per primo ho paura. E, le assicuro, c’è da averne. La ’ndrangheta non è un problema di facile soluzione.

Non è sparando ai ’ndranghetisti, ammazzandoli tutti, che la si sconfigge. Essa è come una prestigiosa squadra di calcio, se si acciaccano alcuni giocatori, ci sono subito le riserve, altrettanto valide. E dietro di loro cresce un grande vivaio.Per certuniavere unfiglio ’ndranghetista è meglio che vedergli prendere una laurea in ingegneria. È che la ’ndrangheta qui da noi fa esempio e invidia. È che si è sostituita allo Stato. Ci saranno pure delle ragioni se questo è potuto succedere. Forse siamo noi calabresi ad avere un sangue marcio che ci porta a simili deviazioni, chissà?, le troppe dominazioni subìte. Se così fosse, avremmo esportato il meglio della nostra terra, stante l’onore di cui si coprono gli emigrati calabresi nel resto d’Italia, a dispetto dei leghisti che consideravano pessimi anche i nostri del Nord rammenterà la barzelletta, che circolava anni addietro, sui due terremoti che si auguravano per il Meridione [...].

Biomassa a Ferrandina Business dannoso

dall’intervista di Alberto Crespi

Piovoso pomeriggio di domenica, a Roma. Si compone un numero di telefono, e all’altro capo del filo è mattina e c’è il sole del Caribe. Risponde l’hotel Nacional dell’Avana, luogo «hemingwayano », e il centralino ci mette in comunicazione con Giuseppe Tornatore. Il regista di Baarìa è a Cuba per una retrospettiva completa dei suoi film (si concluderà il 14 gennaio), organizzata dall’Arci-Ucca con il sostegno del ministero dei beni culturali italiano, in collaborazione con l’Icaic e il ministero della cultura cubano. Sembra sereno e soddisfatto: sta partendo per gli Usa (mentre leggete, è già a Los Angeles) in vista dei Golden Globes, ma la tappa «habanera» dev’essere di gran lunga la più rilassante. Chiacchieriamo di Cuba, di Baarìa, dell’Oscar e di tutto un po’. I cinema dell’Avana, di

solito, sono enormi. Un po’ come i «cinema Paradiso» dell’Italia di una volta. Che effetto ti fa rivedere i tuoi film in un simile contesto? «È vero, sembra di essere in Italia negli anni 50. L’altra sera Baarìa è stato proiettato in una sala con 1100 posti, stracolma. Il clima è bellissimo, il pubblico è caldo, ride nei momenti giusti. Ho avuto anche incontri molto belli con i giornalisti locali ». Speriamo non ti chiedano le stesse cose (su Berlusconi, la Medusa...) che ti tormentano in Italia. «Alcune domande si ripetono in tutto il mondo: se il film allude alla situazione politica italiana, quanto ci sia di autobiografico, come è cambiata l’Italia dagli anni del fascismo ad oggi. Qui a Cuba mi hanno chiesto perché ho scelto di fare un film sull’Italia usando il punto di vista di un militante comunista [...].»

La Basilicata si presenta all’Olanda

Il Lingotto cambia pelle dall’articolo di F. Rampini

non è preparata. Nei rapporti con il governo di RoSecondo il Financial Ti- ma, con i sindacati preocmes la terapia-shock di cupati per il destino di Sergio Marchionne alla Termini Imerese, non è Chrysler "oggi è la ricon- irrilevante se l'asse geoversione più osservata di politico del gruppo si riditutta l'industria automo- sloca su altri orizzonti. La bilistica". Vista con gli oc- Fabbrica Italiana Autochi della storia è anche mobili Torino, una sigla un'altra cosa: un cambio di cui Gianni Agnelli difedi natura della Fiat, dal se fino all'ultimo ogni radicamento torinese e singola parola, ha imbocitaliano verso una dimen- cato una strada diversa. sione sovranazionale, Per mantenere la vocaziocon nuovi legami in Ame- ne industriale e rimanere rica che potrebbero di- un attore nei futuri sceventare sempre più pro- nari globali dell'automofondi. Dal salone dell'au- bile, è sempre meno torinese e itato in corso a liana. Detroit colAnche pisce le vicende un'immabiografigine. E' che pesaMarchionno. John ne che abElkann, braccia afche ha erefettuosaditato l'atmente trazione Nancy Pedel nonno losi, la verso gli House Stati UniSpeaker, ti, può esmentre lei è sere tentaconcentrato da un ta ad ascolpasso che tare le sue l'Avvocato spiegazionon fece ni sul piamai: venino indu- Sergio Marchionne re a vivere striale. E' in Ameril'istantaca. In ogni nea di un nuovo rapporto privile- caso è l'esponente di un giato, con il governo di clan familiare vasto e Washington che ha pun- frantumato, mai più sarà tato tutto sul nuovo ma- un interlocutore della ponagement per salvare da litica italiana come lo fu morte sicura il terzo Gianni Agnelli. Il potere gruppo automobilistico aziendale si è spostato nelle mani del chief exeamericano. La Pelosi, la donna più cutive. Un uomo che all'epotente nella maggioran- tà di 14 anni si trasferì coi za democratica, rappre- genitori in Canada. Che senta i partner politici di iniziò a costruire la sua Marchionne in questa reputazione manageriamissione. Dietro la presi- le al vertice di una multidente della Camera c'è il nazionale svizzera. Un ministro dei Trasporti, nomade globale che a 57 Ray LaHood, che dice: anni è ritornato in Ameri"Considero Marchionne ca per una scommessa col il Lee Iacocca di questa destino: resuscitare un generazione". E' un rife- ex colosso che l'anno rimento significativo: scorso ha visto crollare le evoca un altro salvatag- vendite del 36%, che è scigio della Chrysler, avve- volato sotto la soglia di un nuto nei primi anni Ot- milione di auto per la pritanta. E un altro chief ma volta dal 1962, che executive di origini italo- dalla terza posizione ocamericane. Ma Iacocca cupata per decenni sul doveva dirigere "solo" la mercato Usa è franato a una quota di mercato delChrysler. L'italo-canadese Mar- l'8,9%. Nella Chrysler, la chionne invece traghetta Fiat controlla una quota l'intera Fiat verso un de- del 20% ma ha di fatto il stino al quale l'Italia forse comando assoluto. [...].

Una puzzola a San Giuliano

da http://www.pietrodommarco.it

da http://www.basilicata.travel/blog/

da materanatura.blogspot.com/

Mentre i cittadini ed il Comitato “Uno si distrae al bivio” – che si batte contro l’installazione a Tricarico di una centrale a biomassa da 15 MW – si preparano alla manifestazione ed al presidio del 13 gennaio 2010 sotto gli edifici della Regione Basilicata, in occasione della discussione del nuovo Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale –insostenibile e schizofrenico –gli stessi vertici regionali sarebberoin procinto dirilasciare un’autorizzazione unica per la realizzazione di un’altra centrale a biomassa da 13 MW, questa volta nel territorio comunale di Ferrandina, in località Venita. Un impianto che, a detta dell’Associazione Ambiente e Legalità, “costituisce di fatto un inceneritore camuffato per lo smaltimento dei rifiuti [...].”

Fino al 17 gennaio 2010, nel corso della più importante manifestazione dei Paesi Bassi per il settore del turismo, che si tiene nel quartiere fieristico di Utrecht, la Regione Basilicata sarà presente con lo stand dell’Apt nel padiglione Italia dell’Enit. Il Vakantiebeurs‘ è un’occasione rilevante per far conoscere la Regione, infatti vi partecipano in media 135.000 visitatori all’anno. La precedente edizione ha ospitato ben 1.441 espositori, provenienti da 160 Paesi di tutto il mondo. L’elemento peculiare di questa fiera è la domanda di turismo all’aria aperta, oltre alla possibilità di fare una bella vacanza all’insegna dello sport, in modo particolare del cicloturismo e del trekking. [...].

Piero e Gianpasquale Chiatante sono due amici pugliesi che da alcuni anni frequentano la Basilicata per osservazioni e monitoraggi faunistici. Tra le varie zone investigate non poteva mancare la Riserva Naturale di San Giuliano. Alcuni giorni fa, precisamente il 3 gennaio, durante una delle loro uscite si sono imbattuti in un mammifero, la puzzola, purtroppo ritrovato morto a causa di investimento di un veicolo. Si tratta di un animale assolutamente schivo e difficile da incontrare per le sue abitudini prevalentemente notturne. Questo ritrovamento perciò è stata l'occasione per inviare un loro contributo al blog "Materanatura" [...].

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Giovedì 14 gennaio 2010


6 Primo piano

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Il Cavaliere smentisce un nuovo blocca-processi

I nodi della politica

Il premier contro i magistrati «Serve decreto anti-calunnie»

Alfano: «Già disposto l’invio di altri magistrati a Reggio Calabria»

di FEDERICO GARIMBERTI e YASMIN INANGIRAY

Piano antimafia per la Calabria Lo approverà il Consiglio dei ministri durante una riunione straordinaria in fondo allo Stivale di CHIARA SPAGNOLO

mandare altri uomini negli uffici amministrativi». Altri dettagli sul piano antimafia sono trapelati al termine dalla riunione di Montecitorio e saranno resi noti dopo l'approvazione nel Consiglio dei ministri che si svolgerà in Calabria. Di certo il Piano prevederà, tra l'altro, la creazione - proprio a Reggio Calabria, in un immobile sottratto alla 'ndrangheta - dell'Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata; l'istituzione del Codice Antimafia, una raccolta di tutte le leggi sulla criminalità organizzata approvate fino ad oggi; il potenziamento della Procura nazionale antimafia; la creazione di una mappa nazionale delle organizzazioni criminali; l'istituzionalizzazione di un sistema di informazione sui clan attraverso un desk interforze; la costruzione di gruppi provinciali con forze di polizia e istituti penitenziari per uno scambio periodico di notizie di interesse; la velocizzazione delle procedure per il rilascio del certificato antimafia; un nuovo impulso dalla Dia per l'aggressione dei beni. Idee che per gli esponenti dell’Esecutivo rappresentano l’espressione dell’impegno mentre per l’opposizione non sono altro che propaganda. Certo, l’impatto della “calata dei ministri” a due mesi dalle elezioni regionali non è da sottovalutare, anche se in realtà appare più denso di significati l’arrivo, il 21 gennaio a Reggio, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio anche la Commissione parlamentare antimafia ha programmato una missione in Calabria.

Oggi primo incontro di lavoro tra i due dopo l’aggressione di Milano

La colazione di Fini e Berlusconi di MILENA DI MAURO ROMA – Torneranno a parlare di politica vis a vis, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Oggi a colazione, al piano nobile di Montecitorio, nell’appartamento del Presidente della Camera, il premier arriverà accompagnato come sempre dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Per una ricognizione a 360 gradi sugiustizia,equilibri nelPdl,agenda di governo, regionali, innesti al governo di nuovi sottosegretari (si parla di Daniela Santanchè e dell’ex aennino Andrea Augello) alleanze con l’Udc e molto altro ancora. A parte la parentesi umanamente significativa della visita di Fini al San Raffaele diMilano, doveBerlusconi era ricoverato dopo l’aggressione in piazza Duomo, l’ultimo teso faccia a faccia tra di due co-fondatori del Pdl risale a due mesi fa. Allora si sfiorò la rottura, prima del compromesso siglatoa denti strettisul pro-

cesso breve dopo un incontro dai toni accesi. Subito dopo, il grande freddo del fuori onda rubato a Pescara al Presidente della Camera, l’aut aut del premier che a Fini chiesedi spiegareil sensodelle paroledi biasimo bisbigliate confidenzialmente all’orecchio di un magistrato durante un convegno, la gelida replica della terza carica dello Stato: «nulla da chiarire». Erano i giorni in cui dal giornale di famiglia del premier Vittorio Feltri lanciava attacchi quotidiani contro «Il Signor Dissidente», mentre i “falchi” del Pdlspingevano ilCavaliere alredde rationem, alla resa dei conti definitiva con Fini: o dentro o fuori. Intanto, Fini rivendicava il diritto di incidere sulle politiche del Pdl e di essere coinvolto nelle decisioni di governo e maggioranza, mentre i finiani facevano circolare voci circa ipotetiche scissioni, gruppi parlamentari autonomi e possibili “associazioni” dentro i gruppi parlamentari del Pdl per dare visibilità ai fedelissimi

del presidente della Camera e ai loro contributi programmatici. «Non c'è nessuna competizione con nessuno», ammorbidiva i toni il premier, senza mutare la sostanza delle cose: di fatto Berlusconi e Fini non si parlavano più, nessun emissario tentava ormai neppure di caldeggiare il chiarimento, i conflitti erano all’ordine del giorno: cittadinanza, caso Cosentino,giustizia, equilibrinella gestione delPdl, bilanciamentodelle posizioni nella maggioranza rispetto alla Lega. Fino allo scontro aperto quando il premier, al congresso del Ppe a Bonn, lanciò l’ennesima controffensiva contro giudici, Corte Costituzionale, definendo «di sinistra» anche il Quirinale. «Chiarisca, non fa farebella figura al Paese», intimò Fini. «Nulla da chiarire, sono stanco delle ipocrisie», fu la secca replica del premier. Oggi Berlusconi e Fini tornano a parlarsi in un clima non ostile e certo favorito dallanuova stagionepoliticaseguita all’incidente del premier.

Il ministro Roberto Maroni parla alla Camera dei deputati

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LA RIFORMA

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Via libera del Cdm al piano carceri ROMA - Via libera del Consiglio dei ministri al piano carceri messo a punto dal Guardasigilli Angelino Alfano. Per i prossimi 12 mesi sarà lo stato di emergenza nelle sovraffollate carceri italiane:fino al31dicembre 2010il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Franco Ionta, avrà poteri analoghi a quelli del responsabile della Protezione Civile Guido Bertolaso nella gestione del dopo terremoto all’Aquila. Ed è proprio il “modello Abruzzo” quello che il governo intende seguire per costruire, entro il 2010, 47 nuovi padiglioni e 18 nuove carceri “flessibili”che assieme ad altre strutture peni- Angelino Alfano tenziarie (sette probabilmente) porteranno, entro il 2012, alla creazione di 21.709 nuovi posti elevando la capienza massima a 80mila unità. «La situazione attuale – ha detto il premier Silvio Berlusconi illustrando il piano assieme al ministro della Giustizia Angelino Alfano –è «intollerabile: la notte scorsa nelle carceri hanno dormito64.670 detenuti. Uno Stato civile toglie la libertà a chi commette un reato e viene giudicato colpevole da un tribunale, ma non può togliere la dignità e attentare alla salute dei detenuti». Grazie ai maggiori poteri che gli sono stati attribuiti Ionta potrà derogare alle consuete procedure, velocizzandole, e semplificando le gare d’appalto (anche attraverso la segretazione). Suo «braccio operativo» sarà la Protezione Civile Servizi Spa, la società nata per decreto appena una settimana

fa. Ma la vera novità inserita nell’ultima ora nel piano carceri è l’aver riproposto, e stavolta approvato, il nuovo istituto della «messa alla prova», vale a dire la possibilità per gli incensurati accusati di aver commesso reati fino a tre anni di pena di vedere sospeso il processo a loro carico a patto però che compiano lavori di pubblica utilità. Seppure con una soglia maggiore (4 anni di pena), Alfano aveva tentato di portare questa stessa misura in un consiglio dei ministri del novembre 2008, ma aveva ricevuto l’altolà di Lega ed ex An. Più di un anno dopo la “messa alla prova” ottiene il via libera assieme a un’altra norma che sarà contenuta in un ddl 'ad hoc': la detenzione domiciliare per chi debba scontare un anno di pena residua (ad eccezione di coloro che sono stati condannati per reati gravi). Ma i «quattro pilastri» su cui si basa il pianocarceri -sottolinea ilministro Alfano indisponibile a nuovi indulti o amnistie –prevedono anche l’assunzione di 2mila agenti penitenziari e un progressivo scaglionamento degli interventi di edilizia penitenziaria. Entro il 2010 dovranno essere completati 47 nuovi padiglioni, mentre a partire dal 2011 sarà la volta di 18 nuove carceri di cui 10 “flessibili” costruite nelle grandi aree metropolitane, a cui se ne aggiungeranno altri 8 in aree strategiche. Per i primi interventi sono già disponibili 600 milioni di euro (di cui 500 in finanziaria e altri 100 provenienti dal bilancio della Giustizia).

Stato di emergenza per un anno poi le nuove strutture

LE REAZIONI Anm: «Gravi insulti per delegittimare un potere dello Stato» ROMA – Basta il paragone fatto da Silvio Berlusconi tra le «aggressioni» della magistratura e l’attentato subito a Milano a far tornare alto lo scontro con la magistratura e ad allontanare la prospettiva di un confronto sereno sui temi della giustizia. L’Associazione nazionale magistrati bolla le parole del premier e il caso potrebbe anche finire al Csm, dove alcuni consiglieri accusano il premier di «delegittimare un potere dello Stato»: «Il Consiglio superiore dovrà dare risposte adeguate per tutelare l’immagine della giurisdizione» assicura il togato di Magistratura democratica, Livio Pepino. E non è escluso che oggi la Prima Commissione di Palazzo dei marescialli possa decidere se estendere il proprio intervento sul fascicolo premier anche a queste ultime dichiarazioni. È pomeriggio inoltrato quando i vertici dell’Anm dettano una dichiarazione: «Ancora una volta assistiamo a gravi insulti rivolti dal capo del Governo nei confronti dell’istituzione giudiziaria la cui legittima e doverosa attività viene oggi paragonata a comportamenti illeciti e violenti», dicono il presidente Luca Palamara e il segretario Giuseppe Cascini, che ritengono «inaccettabile» che «la discussione sui temi della giustizia debba continuare in un clima di violenza verbale e di aggressione».

Ancora incertezze su Puglia e Campania

Torna in auge l’inappellabilità dopo il 1° grado

Vendola vuole le primarie, Boccia non ci sta

Pdl, l’impasse regionali Pd, riunione “caminetto” blocca l’ufficio di presidenza sulla sfida pugliese ROMA – Slitta alla settimana prossima l'ufficio di presidenza del Pdl convocato per oggi. La decisione, spiegano fonti del partito, è legata all’impasse sulle candidature in Puglia e Campania in vista delle prossime elezioni regionali. Sul fronte campano, dove fino a poche ore fa il nome del socialista Stefano Caldoro sembrava in pole position, a riaprire i giochi è Nicola Cosentino, che in una nota annuncia che si «è ancora lontani dalla definizione del nome» del candidato del Pdl. Caldoro «sarebbe un buon candidato», premette Cosentino, ma sul tavolo ci sono anche i nomi del leader dell’Unione degli industriali, Gianni Lettieri e del magistrato Arcibaldo Miller. In Puglia invece sono due i “nodi”che al momento impediscono al Pdl di prendere una decisione. In primo luogo la decisione dell’Udc, che in attesa che si risolva la questione nel centrosinistra, sta alla finestra ad aspettare gli eventi. Inoltre, spiega una fonte parlamentare del Pdl di provenienza forzista, c'e anche un problema di contrappesi all’interno del partito: dopo l’assegnazione alla componente ex An di Calabria e Lazio, lasciare anche la Puglia ad un ex aennino o troppo vi-

di GIOVANNI INNAMORATI

Nicola Cosentino

cino alla componente di via della Scrofa potrebbe creare qualche problema. E così oltre al nome di Stefano D’Ambruoso, si fa nuovamente strada la possibilità di una candidatura del vice coordinatore regionale, Antonio Di Stasio, considerato vicino a Raffaele Fitto. Lo stesso ministro ne avrebbe parlato oggi a margine del Consiglio dei ministri con Silvio Berlusconi. Sul Lazio, invece, si registra l’intervento del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Mia moglie fa politica dall’età di 13 anni, non le serve l’esposizione mediatica di suo marito per candidarsi» e

comunque «lo deciderà lei». Così ha detto Alemanno ai giornalisti che gli chiedevano dell’ipotesi che Isabella Rauti, moglie del primo cittadino di Roma, si candidi come capolista a fianco di Renata Polverini. Alemanno si è espresso anche su Emma Bonino la cui candidatura «merita il nostro rispetto, però dal punto di vista culturale indica una scelta chiara che va lontano da una impostazione sociale e popolare». Alemanno ha poi aggiunto: «La Bonino è lontana dalle esigenze di una città e di una regione che si devono riappropriare di una realtà di cultura e di radicamento».

ROMA – Quello che era stato definito il “laboratorio”del futuro Pd per la costruzione di un’alleanza larga, e cioè la Puglia, rischia di esplodere, provocando la distruzione di alambicchi e scienziati. Al termine di una giornata convulsa, quando i leader nazionali avevano accettato l'idea delle primarie, volute da Nichi Vendola, ecco che il candidato del Pd, Francesco Boccia, ha scandito forte il suo «non cisto». Ilrapporto conla sinistra risulta poi non semplice in altre regioni, come è emerso dall’incontro traPierluigi Bersani e Paolo Ferrero, segretario del Prc e portavoce della Federazione della sinistra. Le regionali saranno quindi al centro di una riunione del cosiddetto «caminetto», convocata per oggi da Bersani. Per cercare di rimettere aposto lequestioni inPuglia si è svolta in mattinata nella sede nazionale del Pd una riunione con il segretario regionale Sergio Blasi, il candidato del Pd, Francesco Boccia e altri parlamentari pugliesi, a partire da Nicola La Torre, il tutto in vista dell’Assemblea regionale di sabato, i cui 123 membri dovranno pronunciarsi sulla proposta Blasi-Boccia: non svolgere le primarie, invise all’Udc, e presentare la candidatura di Boc-

Pierluigi Bersani

cia. La deroga per evitare i gazebo richiede l’appoggio dei tre quinti dell’Assemblea, quorum che per tutta la giornata non è stato raggiunto. Le minoranze di Franceschini e Marino e l’Area di Emiliano sono favorevoli alle primarie, unica soluzione che Vendola accetta perritirare lasua candidatura, in caso di sconfitta. Inutili le pressioni e le lusinghe sull'Area di Emiliano. E così nell’aula della Camera, si sono susseguiti diversi conciliaboli tra i leader del Pd, con al centro Massimo D’Alema. Con lui hanno parlato il segretario Pierluigi Bersani, il vicesegretario Enrico Letta,

il capogruppo Dario Franceschini, e lapresidente del partito Rosy Bindi. Di fronte allo stallo D’Alema avrebbe convenuto che se sabato le cose non cambiano, il ricorso alle primarie» diventa difficilmente evitabile». D’altra parte, è stato il ragionamento comune, non tutti i mali vengono per nuocere. Se ai gazebo dovesse prevalere Boccia, Vendola ha già preannunciato l'appoggio al vincitore, il che consentirebbe di realizzare quella coalizione larga che va dalla sinistra all’Udc. Anche perchè l’Udc attenderà l'esito dei gazebo prima di pronunciarsi. Invece l’imposizione di Boccia senza primarie permetterebbe l’aggancio dei centristi ma lo sganciamento della sinistra radicale. Ma in serata l’alambicco è esploso: Boccia ha dichiarato che se sabato l’Assemblea dicesse sì alle primarie, ciò implicherebbe una rinuncia all’allargamento all’Udc, e lui si tirerebbe indietro. Il tema del profilo politico della coalizione è stato toccato anche nell’incontro tra Bersani e il portavoce della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, che ha chiesto al segretario del Pd di «connotare in chiave più sociale» la coalizione che si presenterà nelle varie regioni, altrimenti essa avrebbe un profilo troppo moderato.

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UN PIANO straordinario antimafia, che sarà approvato e presentato nel corso di un Consiglio dei ministri ad hoc che si terrà entro fine gennaio in fondo alla Penisola. Il Governo annuncia di voler rispondere così all'emergenza Calabria. Con la presenza, anche fisica, dei suoi componenti. Nel silenzio protratto del presidente del Consiglio, impegnato con la grana delle riforme della giustizia, tocca ai ministri Roberto Maroni e Angelino Alfano il difficile compito di rispondere alle sollecitazioni nate dalla bomba alla Procura di Reggio ed esplose con la rivolta di Rosarno. Il titolare del Viminale martedì ha riferito al Senato sui fatti drammatici della Piana di Gioia Tauro e ieri ha replicato la sua performance alla Camera, lodando la tempestività dell'intervento delle Forze dell'ordine e annunciando un giro di vite contro la clandestinità, con l'applicazione più severa della legge BossiFini, e, soprattutto, contro il lavoro irregolare. L'obiettivo, concordato con il titolare del Welfare, Maurizio Sacconi, e condiviso pubblicamente dal presidente della Camera Gianfranco Fini, è quello di limitare, il più possibile, il ricorso alla manodopera clandestina, che determina la creazione di situazioni di degrado umano e sociale come quella di Rosarno, destinate inevitabilmente ad esplodere. Rispetto alla situazione della Piana, anche ieri il ministro ha ribadito le accuse alla Regione Calabria, colpevole «insieme alle altre amministrazioni locali», di avere trascurato per anni un grave degra-

do sociale, «pur avendo le competenze specifiche per porvi rimedio», facendo sì che si trasformasse «in un grave problema di ordine pubblico». Maroni, però, non si è limitato a parlare della questione immigrazione ma si è soffermato sull'attentato alla Procura generale di Reggio, definendolo «un vero e proprio atto terroristico di stampo mafioso, posto in essere per generare timori e paure e per reagire ai risultati del contrasto con l'aggressione ai beni criminali e la cattura di importanti latitanti». Ma, ha assicurato, «chi ha pensato con questo gesto di di colpire un ufficio giudiziario che sta svolgendo un ruolo importante, troverà il Governo e tutte le istituzioni dello Stato assolutamente solidali con la magistratura calabrese e coesi nel proseguire la strada intrapresa». La risposta delle istituzioni, del resto, è già evidente nelle due operazioni che ieri e martedì hanno messo in ginocchio alcuni esponenti della 'ndrangheta della provincia dello Stretto. A sottolinearne l'importanza, anche simbolica, in questo momento difficile per la Calabria è stato il ministro Alfano, annunciando di avere preso decisioni utili a migliorare la capacità di risposta alla criminalità da parte della magistratura e delle forze dell'ordine. «Ho firmato un provvedimento di anticipazione del possesso di un nuovo magistrato a Reggio - ha spiegato il Guardasigilli - ho già disposto l'invio di 2 nuove unità per la squadra di Pignatone e 2 per quella di Di Landro, nonché 2 presso il tribunale. Ho dato anche mandato ai miei uffici di valutare la possibilità di

all’indirizzo della stampa. Un modo per smentire che si sia pensato ad un decreto legge per dare più tempo agli imputati per deciROMA – Attacca i «pollai» televisivi, critica dere se ricorrere al rito abbreviato. Basta che l’opposizione, quella vecchia politica che lo i giudici rispettino la sentenza della Corte considera un «usurpatore», denuncia le «ca- Costituzionale, spiega il capo del governo, lunnie» della stampa in tema di giustizia e at- sottolineando che può essere «applicata sentacca a testa bassa quei pm che lo sottopon- za bisogno di interpretazione». Berlusconi gono ad aggressioni paragonabili, se non difende poi il cosiddetto processo-breve, sopeggiori, a quelle di Massimo Tartaglia. Sil- stenendo che «dieci anni non si possono cervio Berlusconi mette in naftalina il partito to definire un tempo breve». La maggiorandell’amore e nella prima conferenza stampa za, quindi, non solo andrà avanti ma riprodel 2010 conferma l’intenzione di procedere porrà anche un vecchio cavallo di battaglia a passo spedito con le riforme: a partire da del Cavaliere: «L'inappellabilità delle sentenze di primo grado». Una quella del fisco (anche se i temmisura, spiega il premier, per pi si annunciano lunghi e di frenare quei pm che per «punriduzione delle tasse neanche tiglio» o «pregiudizio politia parlarne), della giustizia co» ricorrono sempre in ap(che prevederà anche l'inappello. Insomma, riformare la pellabilità delle assoluzioni in giustizia non solo è un «doveprimo grado), per proseguire re» della maggioranza, visto con l’ammodernamento della che l’Italia resta il «fanalino di scuola e dell’università. Sul coda nei Paesi democratici» dialogo, invece, neanche un Fisco e giustizia a parte, il preaccenno. mier ribadisce di voler «lavoIl presidente del Consiglio rare intensamente» anche approfitta dell’incontro con la sulle riforme della scuola e stampa al termine del Cdm dell’università. Il tutto con per mettere i puntini sulle “i”. «grande determinazione» viE per prima cosa sgombra il sto che i cittadini, come dimocampo dagli equivoci sull'anstrano gli ultimi sondaggi nunciata rivoluzione fiscale: (che danno un gradimento di non solo nega che si stia pen- Silvio Berlusconi oltre il 67% al premier e intorsando a due sole aliquote, ma no al 50% per il governo) «apsoprattutto frena sui tempi. prezzano la nostra azione». L’unica certezza, dice, è che Ciò nonostante i «pollai» dei una semplificazione si «imsalotti tv, sia pubblici che pripone» visto che persino i comvati, non fanno che svilire la mercialisti «si mettono le mapolitica. Berlusconi chiude la ni nei capelli». In ogni caso, conferenza stampa togliendoaggiunge, quando il bilancio si gli ultimi sassolini dalle lo consentirà la prima misuscarpe. Nel mirino, i soliti mera sarà il quoziente familiare. Il premier non lascia spiragli nemmeno a dia, le «falsità» dell’opposizione e soprattutpiccole misure in vista delle regionali: «Non to i magistrati. La verità, dice prima di laintendiamo assolutamente fare delle pro- sciare la sala senza sottoporsi alle domande, messe». Fin qui le “brutte notizie”. Quella è che «ci considerano degli usurpatori» e buona, sostiene Berlusconi, è che il governo, quindi attaccano non solo sul piano politico, nonostante la crisi, oltre a mantenere le altre ma anche patrimoniale e personale, oltre che promesse non ha messo le mani nelle tasche su quello giudiziario «con aggressioni paridei cittadini. In sostanza, non ha aumentato ficabili a quelle di piazza del Duomo se non peggiori». Ora, aggiunge, «non gli resta che le imposte. L’altro terreno di scontro che il Cavaliere attaccarmi sul piano fisico come hanno iniintende sminare è quello della giustizia. «Al- ziato a fare. Ma –assicura citando un passagtro che blocca-processi, ci vorrebbe un “bloc- gio del Vangelo già ripreso da Bettino Craxi ca-calunnia”, dice con una battuta polemica – non praevalebunt (non prevarranno)».


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Giovedì 14 gennaio 2010

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Giovedì 14 gennaio 2010

Al Comune di Matera un nome noto in pole per la candidatura

Politica lucana

L’Udc punta su Tosto

Seduta di consiglio regionale fiume per approvare il Piear fa slittare il voto sulla legge elettorale

di SALVATORE SANTORO POTENZA - “Non c’è più niente da fare. E’ stato bello sognare ...”. Bobby Solo avrebbe potuto tranquillamente prestare il suo datato successo per la colonna sonora del consiglio regionale di ieri. E’ dietro front sull’abolizione del listino. A sorpresa. In maniera inattesa anche. Alla base motivazioni tutte tecniche. Spiegate nel corso delle lunghe ore d’attesa al cronista con dovizia di particolari dai protagonisti del consiglio regionale. Non senza un pò di imbarazzo. Ma di fatto, anche se al momento della chiusura del giornale in aula ancora non si era iniziato a discutere della proposta di abolizione (per il protrarsi della questione relativa all’istituzione del Piano energetico regionale), il listino ci sarà anche per le prossime elezioni regionali di marzo. Per una serie di motivazioni. La prima: nei giorni

scorsi sarebbe arrivata una comunicazione del ministero degli Interni a firma di Roberto Maroni (inviata anche alle Prefetture) in cui rispetto all’eventuale variazione delle legge elettorale lucana spiegava che gli oneri relativi alla stampa della nuova modulistica (necessaria qualora fosse stato eliminato il listino) sarebbero dovuti essere sostenuti dalle regioni autonomamente. E non solo dalla “pilatesca” comunicazione di Maroni (secondo quanto spiegato da esponenti di primo piano del consiglio regionale della Basilicata) si evinceva anche che tutta la struttura per garantire le operazioni di voto con le nuove regole sarebbe dovuta essere garantita dalla regione. Insomma dal governo è arrivato l’avvertimento: «Se cambiate le regole in corsa il dopo ve lo gestite voi». Ma non solo. Seconda questione che avrebbe frenato l’abolizione è quella re-

Uno dei motivi: i costi per cambiare modulistica

lativa alla reale possibilità che un qualunque ricorso alla Corte dei conti dopo la modifica avrebbe di fatto messo “sub iudice” le prossime elezioni per il rinnovo dell’amministrazione dell’ente Regione. Non si comprende però, come mai tutto queste perplessità siano state palesate solo il giorno del voto. E da qui l’imbarazzo dei protagonisti a comunicare il cambio di rotta di un provvedimento che era stato annunciato come «azione di etica», «di trasparenza» e di atto «di responsabilità verso gli elettori che devono poter decidere su chi li deve rappresentare nella massima assise legislativa regionale». E nei corridoi del consiglio regionale era tutto un prevedere quello che sarebbe accaduto. Di fatto però la decisione finale del consiglio potrebbe sapersi solo in nottata (se il consiglio regionale prosegue a oltranza) o nella giornata di domani (oggi per chi legge ndr) se la seduta dovesse essere rinviata a conclusione del voto sul Piear. La sensazione però che in molti saranno lieti di non votare il sì per l’abolizione del listino era palese percorrendo le sale antistanti

all’aula del consiglio. C’è infatti chi commentava: «Così gli accordi di coalizione saranno più stabili». E chi aggiungeva: «Si sapeva. Il listino fa troppo comodo ai partiti». Per mantenere diritta la rotta dei propri consiglieri però, ha assistito a una parte dei lavori consiliari fermandosi in lunghe chiacchierate con molti esponenti politici del Pd, del centrosinistra ma anche dell’opposizione, il segretario regionale del Partito democratico Roberto Speranza. Il timore evidentemente, che gli stessi consiglieri regionali del Pd, potessero “sconfessare” la decisione unanime della Direzione lucana del partito c’era. E per questo Speranza si è fermato a parlare a lungo con i consiglieri (compreso il presidente della giunta Vito De Filippo e il capogruppo Erminio Restaino) proprio per evitare un doppio comportamento in sede di partito e in aula consiliare. Ma non c’è stato solo il tema del listino. Anzi. Mentre della proposta di modifica elettorale si discuteva all’esterno, dentro l’aula c’è stato confronto serrato tra opposizione e maggioranza sul Piano energetico regionale. Il Piear infatti, era il

di PIERO QUARTO

Il presidente del consiglio Prospero De Franchi, capogruppo del Pd, Erminio Restaino e il segretario regionale democratico Roberto Speranza nel

primo punto all’ordine del giorno. Discussione, studio degli emendamenti, e approvazione degli otto articoli del Piear che si sono protratti per ore. Non senza polemiche. In particolare dopo la ripartenza del dibattito in serata (successiva a una pausa di 4 ore e mezzo in cui i consiglieri del Pd si sono chiusi in una stanza per discutere di una serie di deroghe ed emendementi specificatamente alla materia delle pale eoliche) ci sono state le vibranti proteste di Franco Mattia e Antonio Tisci (entrambi del Pdl) contro «la scorrettezza della maggioranza». In particolare Mattia ha criticato «non è possibile che su un provvedimento in discussione da un anno e approvato dalle commissioni la maggioranza abbia bisogno di rinvii così lunghi». Per questo motivo lo stesso Mattia ha comunicato la variazione della propria intenzione di voto: «Stamattina avrei votato astenendo-

mi ora per protesta però voterò contro». Eppure all’inizio dei lavori non si prevedeva un iter di approvazione così lungo (alle 23 ancora erano in oggetto di analisi alcuni emendamenti) tanto che il presidente della terza commissione consiliare permanente, Francesco Mollica (Fdc) ha spiegato che “Il piano è stato oggetto di un approfondito esame e contiene i riferimenti normativi, le opportunità finanziarie, i vincoli, gli obblighi e i diritti, per i soggetti economici operatori di settore, per i grandi consumatori di energia e per l’utenza diffusa». Mollica ha anche aggiunto che «tra gli obiettivi del Piear ci sono, entro il 2020, la riduzione del 20 per cento del consumo energetico, l’incremento del 20 per cento della quota di energie rinnovabili, la diminuzione di almeno il 20 per cento delle emissioni di gas a affetto serra».

Imbarazzo tra i consiglieri per spiegare la frenata

L’INTERVENTO Il 23 novembre Anna Maria Riviello, consigliere regionale del Pci dal 1980 al 1990 e vice presidente della Commissione nazionale Pari opportunità dal 1996 al 2000, è intervenuta sulla stampa locale con un articolo piuttosto complesso che ha dato luogo a un ampio dibattito svoltosi sul Network. Le riflessioni della Riviello ponevano all’attenzione del lettore fondamentalmente due suggestioni: la violenza sulle donne nelle società contemporanee anche come prodotto dell’incapacità di accettare l’emancipazione femminile; la persistente esclusione delle donne dalle sedi del potere accentuata dai meccanismi della nuova politica. Inoltre, a titolo provocatorio, come poi Anna Maria mi ha chiarito nel corso di una conversione privata, la Riviello constatata la costante abitudine di utilizzare gli organi di parità per collocare la classe dirigente politica femminile, escludendola dai luoghi effettivi del potere, proponeva di chiuderli. I numerosi commenti all’articolo si sono concentrati soprattutto

ECCO PERCHÉ SERVE UNA LEGGE CHE TUTELI LA PRESENZA FEMMINILE IN CONSIGLIO su questa proposta provocatoria di chiudere gli organismi di parità. Queste riflessioni scaturite dall’articolo lasciavano emergere un punto di vista ancora differente: il sostanziale disconoscimento dell’utilità degli organi di parità. Chi scrive non condivide questa opinione. In primo luogo perché ritengo molto utile il duro lavoro posto in essere quotidianamente dalla consigliera regionale di parità e dalle consigliere di parità provinciali, e dalla presidente delle Pari opportunità. A tal proposito voglio ricordare l’importante iniziativa organizzata dalla consigliera regionale di parità Maria Anna Fanelli per presentare il rapporto biennale sulla situazione occupazionale. Un’iniziativa molto partecipata, di alto valore scientifico con interventi da parte di esperti di primo piano, che ha segnato un momento importante

di riflessione sulla situazione socio- economica della nostra Basilicata. In secondo luogo perché seppure gli organismi di parità presentassero dei limiti nell’azione ciò dovrebbe indirizzare a una riforma degli stessi e non alla loro abolizione. Il mio punto di vista è dovuto essenzialmente a una convinzione: nonostante le società contemporanee occidentali siano assolutamente più paritarie e vedano nella costruzione della propria identità una partecipazione delle donne inedita rispetto al recente passato, una questione femminile esiste e va riflettuta e affrontata. In tal senso, gli organismi di parità possono costituire preziosi istituti preposti a ragionare sull’identità di genere. Tuttavia è oggi necessario restituire un nuovo protagonismo alle questioni di genere e dar vita a un dibattito partecipato e

condiviso affrontato con le donne e con gli uomini che possa costituire un percorso condiviso di riflessione e di acquisizione di nuove consapevolezze. Un dibattito che a mio avviso dovrebbe ripartire dalle riflessioni sul pensiero della differenza, dai percorsi teorici alternativi seguiti in Occidente dai movimenti di emancipazione femminile. È per questo che rilancio oggi la proposta, già da me avanzata su facebook in seguito alla lettura dell’articolo di Anna Maria Riviello, di organizzare qui in Basilicata un convegno che affronti questi temi e che si ponga l’obiettivo di discutere secondo le diverse sfaccettature un tema centrale: se esista ancora una questione femminile. L’opportunità di un convegno diventa, a mio avviso, ancora più urgente se si riflette sulla situazione tristemente peculiare delle donne nella nostra Basilicata. Qui

si registra una maggiore assenza, rispetto alle altre regioni, delle donne che va dai livelli dirigenziali della burocrazia, al mondo delle professioni, ai ruoli di rilievo nella politica e nel governo delle amministrazioni. Le ragioni di questa assenza vanno riflettute. Così come meriterebbe di essere approfondita e, come fosse possibile, sostenuta la proposta avanzata in commissione regionale dalla consigliera regionale Adeltina Salierno di approvare in seguito all’abolizione del listino una legge elettorale sul modello di quella campana. Una legge a forte tutela della presenza femminile nel Consiglio regionale che predispone l’impossibilità di accogliere nelle liste più di due terzi di candidati consiglieri dello stesso sesso e istituisce la possibilità di voltare con la doppia preferenza con obbligo di alternanza di genere. Quando sarà, a rigor di legge, possibile votare la nuova legge elettorale per il consiglio regionale sicuramente dovremmo spingere affinché essa vada in questo senso. Elena Vigilante PD provinciale

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FUTURI SOTTOSEGRETARI

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Salta la nomina di Viceconte: al suo posto probabile un ex An POTENZA - A dispetto delle voci, piuttosto insistenti, che erano circolate nei giorni scorsi, la nomina alla postazione di sottosegretariato per il senatore lucano del Pdl, Guido Viceconte, sarebbe ormai “saltata”. Erano due le postazioni da assegnare all’interno della squadra di governo romana, l’altra sarebbe toccata a Daniela Santanchè, tanto che - in Basilicata l’ex deputata ha diverse conoscenze personali - Filippo Margiotta (Movimento per l’Italia) già ieri mattina ne salutava l’imminente nomina con grande orgoglio. Ma entrambi i due suggelli sono stati “congelati” e il consiglio dei ministri pre- Guido Viceconte visto per ieri (che all’ordine del giorno pare avesse le cuni colloqui telefonici). due nomine) rinviato, co- Fatto sta che nel clima di me ha ripreso ieri mattina collaborazione ricercato, il quotidiano La Repubbli- la nomina della Santanchè, ca. Questo perchè per oggi come quella di Viceconte, è fissato un incontro tra il sembrano dover trovare premier Berlusconi e il pre- tempi migliori. Ma se per la sidente della Camera Gian- leader di Movimento per franco Fini che dovrebbe in l’Italia si dovrebbe trattare qualche modo provare a co- di semplice attesa, per Vistruire una tregua tra i due ceconte, ex forzista, sem“contendenti” la leader- bra arrivato un vero “stop”: ship del Pdl, in vista delle al suo posto, secondo le inregionali (dovrebbe essere discrezioni, la pace apicale il primo incontro ufficiale, potrebbe richiedere la nodopo l’aggressione subita mina a sottosegretario di da Berlusconi a Milano un Andrea Augello, senatore, mese fa, anche se tra i due, romano d’adozione, che nel scrive il quotidiano di Mau- Pdl ci arriva da ex aennino, ro - sembra ci siano stati al- in quota Fini.

LA SEGRETERIA DEL PSI A SALVATORE Oggi l’elezione DOVREBBE essere Donato Salvatore, consigliere regionale e membro dell’Ufficio di presidenza dell’aula, il nuovo segretario regionale del Psi lucano. La votazione dovrebbe seguire all’assemblea convocata per oggi, alle 17, presso il cineteatro Principe di Piemonte. Chiamati a raccolta tutti gli iscritti del Psi di Basilicata per procedere all’approvazione della proposta del nuovo assetto organizzativo del Donato Salvatore partito che, negli ultimi mesi ha vissuto una sorta di fase di “commissariamento”, con l’ex deputato Lello Di Gioia, pugliese, chiamato dal direttivo nazionale a coordinare la riorganizzazione del partito lucano.

ACCORDO ad un passo a livello regionale tra l’Udc e il Pd ma questo potrebbe non bastare per creare un cartello unico di liste per la città di Matera. Già perchè l’Udc il suo candidato sindaco, in pectore, l’avrebbe già pronto. Si tratta di Angelo Tosto imprenditore materano che con le sue liste, allora civiche, ha avuto un ruolo importante nell’elezione prima e poi anche nella caduta del sindaco di Matera, Nicola Buccico. L’alleanza-adesione di Tosto all’Udc risale all’ultimo periodo del governo Buccico, quando il partito guidato in consiglio comunale a Matera da Giuliano Cappella ha deciso di togliere la fiducia al primo cittadino. Lì si è creato un vero e proprio asse di ferro (avviato probabilmente sin dalle ultime elezioni provinciali) che ha portato all’adesione dei consiglieri comunali vicini a Tosto e, riteniamo dello stesso Tosto presente a quella conferenza stampa, all’Udc. Un fronte unico che non dovrebbe scomporsi e che dovrebbe assecondare l’intenzione dell’imprenditore, (impegnato in vari settori che vanno dai call center all’editoria, al calcio), a concorrere direttamente nella prossima campagna elettorale. Notizie che giungono da fonti qualificate e che non vengono smentite nemmeno all’interno del partito dell’Udc dove però, al momento si è concentrati verso la conclusione dell’accordo regionale. Resta da vedere se all’interno di quest’accordo vi sarà anche la scelta del sindaco di Matera. Ipotesi che al momento noi ci sentiamo di scartare. E’ più probabile che le amministrative non rientrino in quest’accordo e che dunque l’Udc possa mantenere le mani li-

L’imprenditore materano Angelo Tosto in predicato di candidarsi alla carica di sindaco della città di Matera nelle fila dell’Udc

Difficile che l’asse Udc-Pd resista anche tra i Sassi alle prossime comunali l’imprenditore è deciso a essere “terzo incomodo” bere e scegliere autonomamente il proprio candidato sindaco. Molto poi dipenderà dalle scelte del Pd, se dovesse trovare la quadra interna e indicare un proprio candidato alla carica di sindaco ed allora, almeno in prima battuta, l’asse con l’Udc potrebbe essere sospeso. Se invece le spaccature e le divisioni nel Pd dovessero ulteriormente acuirsi ed allora potrebbe essere possibile concedere all’esterno, magari ad un altro esponente della cosiddetta società civile, la candidatura. In questo senso e visto l’asse di ferro con l’Udc il

Se i Democratici non troveranno l’accordo al proprio interno, potrebbero affidarsi al nuovo alleato politico

nome di Tosto tornerebbe prepotentemente d’attualità. Anche perchè lo stesso Tosto ha partecipato e contribuito, schierandosi per la prima volta con il centrosinistra, anche all’elezione del presidente della Provincia, Franco Stella. Anzi è stato proprio Tosto a lanciare, con l’appoggio del Pd, il nome di Stella. E voci non confermate e anzi sempre smentite, parlano di un accordo proprio di quei mesi per portare Tosto, con l’appoggio del Pd, a candidarsi alla carica di sindaco della città. Non sappiamo se quell’accordo ci sia

realmente stato. Anzi ne dubitiamo. Ma di certo la possibilità che Tosto si candidi con l’Udc è concreta e reale. Sul Pd e su cosa farà si scoprirà e si capirà molto di più nelle prossime ore. Entro la fine del mese. Di certo però Tosto costituisce una sorta di vero e proprio terzo incomodo che potrebbe recitare, come due anni fa fu per Acito, un ruolo decisivo nella vittoria elettorale materana. Un personaggio che suggerisce sentimenti forti e sul quale Matera è pronta a discutere e a dividersi. p.quarto@luedi.it

Graziano: «Un’alleanza forte meridionalista e autonomista»

Io Sud sostiene le ragioni di un territorio che vuol sognare POTENZA - Il coordinamento regionale lucano di Io Sud, nella riunione tenuta ieri mattina a Potenza, ha ribadito in modo chiaro e definitivo, a scanso di ogni equivoco, la necessità di creare anche in Basilicata, così come sta avvenendo in Puglia, «una alleanza forte, meridionalista ed autonomista, che faccia valere le ragioni di un territorio che vuole sognare». Lo afferma in un comunicato il coordinatore regionale Gerardo Graziano. «Con il ritorno a tempo pieno del premier Berlusconi sulla scena politica nazionale - prosegue - si è ritornati al vecchio schema di un Governo nordista “ostacolato”, ma solo a parole, da un centro-sinistra sempre più prigioniero dell’anomalia “Di Pietro” ma, soprattutto, di un PD sempre più egemone che non lascia spazio e modo al territorio di fare le sue scelte. Al contrario i lucani, e tutto il meridione in genere, ha bisogno di un sogno da rincorrere che è quello di meritarsi strade veloci e trasporti ferroviari efficienti, un’università all’avanguardia che non serva solo ad alimentare il mercato dei favoritismi e sacche di clientelismo, un’agricoltura ben valorizzata nelle sue produzioni, una giusta tassazione anche in considerazione delle ricchezze petrolifere e di acqua che il territorio possiede ed infine

UE, PITTELLA COORDINATORE Nasce il coordinamento internazionale del Pd

Il coordinatore di Io Sud, Gerardo Graziano

maggiori posti di lavoro con un utilizzo dei fondi comunitari fino ad ora gestiti e sperperati nella peggiore tradizione che tutti ben conosciamo». «E’ un Sud – conclude Graziano - che non chiede molto se non quello di autodeterminarsi lontano dalle vecchie logiche di partito che sempre più tolgono il respiro e l’anima alla nostra Regione».

IL PD e’ il primo partito a dotarsi di un coordinamento tra i gruppi parlamentari nazionali e europeo, che lo pone in condizione di mettere a disposizione dei propri elettori e del paese tutte le potenzialita’ dei nuovi strumenti di governance democratica dell’Unione introdotti dal Trattato di Lisbona’’. E, il coordinatore del nuovo gruppo di lavoro istituito dal segretario Pier Luigi Bersani, è il primo vicepresidente del Parlamento europeo, l’europarlamentare lucano, Gianni Pittella. «Ringrazio il segretario del Partito democratico e i capigruppo di Camera, Senato e al Parlamento europeo per la fiducia – aggiunge Pittella in una nota stampa inviata nella giornata di ieri - affidandomi il coordinamento di un’iniziativa che si innesta nel principale processo innovativo dei meccanismi di decisione della Ue da vent’anni a questa parte». «L’obiettivo del nostro lavoro – conclude l’europarlamentare – sara’ ridurre ulteriormente la distanza tra i cittadini e le istituzioni dell’Unione, in modo che la legislazione europea sia adeguata ai reali bisogni ed alle attese della comunità».

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E’ dietro front sull’abolizione del listino

Da verificare il rapporto col Pd, pronti ad andare soli


Giovedì 14 gennaio 2010

I fidanzatini di Policoro

Ne aveva parlato Caldararo in un’intervista sul Quotidiano

Un nome mai emerso prima Le dichiarazioni spontanee che l’ex fidanzato di Marirosa rilasciò nel 1994 di ANDREA DI CONSOLI NEI GIORNI scorsi Francesco Caldararo, in una lunga intervista concessa a “Il Quotidiano della Basilicata”, dopo aver detto la sua sul processo “Turris” e sui presunti “festini” di Policoro, che secondo lui non sarebbero mai avvenuti, ha anche dato una sua personale, generosa e disinteressata versione sull'omicidio di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, meglio conosciuti come “i fidanzatini di Policoro”. In quell'intervista, in sostanza, Caldararo sosteneva che a uccidere i due ragazzi, secondo il suo modesto parere, sarebbe stata una sola persona, e non due. Un ex fidanzato di Marirosa, per la precisione, di cui lui, per la verità, non ha mai fatto il nome in nostra presenza. Il nome lo facciamo noi oggi. E questo non per sbattere un altro mostro in prima pagina a uso e consumo dei lettori-voyeur, ma perché la magistratura possa rapidamente verificare questa nuova possibilità investigativa, e affinché possa rapidamente, qualora la pista risulti inattendibile, evitare che il Marirosa Andreotta, nella foto accanto con Luca Orioli sospetto logori un altro innocente. L'ex fidanzato di Marirosa Andreotta si chiama Prospero Amendola. E' nato a Montalbano Jonico nel 1965 e, da quel che ci risulta, oggi vive a Matera. Nel 1994, a sei anni dalla morte dei due ragazzi di Policoro, rilasciò una dichiarazione spontanea alle forze dell'ordine, che noi stamattina pubblichiamo nella sua versione integrale. Ecco quanto dichiarava nel 1994 Prospero Amendola: «Durante il secondo Liceo frequentato a Policoro e precisaA seguito di tale episodio ricor- costanza dopo esserci appartati mente nell'anno 1982, ho cono- do che si celebrò un processo dal dietri i portici, litigammo animasciuto una ragazza che frequen- quale io fui assolto con formula tamente tant'è che durante la ditava lo stesso Istituto a nome Ma- piena. Il rapporto con Marirosa scussione le sferrai anche qualrirosa Andreotta. Dopo il primo continuò tranquillamente per che pugno sulle spalle, allontarapporto di semplice amicizia è circa un anno fino a quando vi fu nandomi in segno di abbandono. Per un certo periodo non ci venato in noi qualcosa di più impor- un altro episodio che lo turbò. tante, tant'è che verso Natale delDifatti nella primavera dell'84 demmo e dopo una ventina di lo stesso anno ci siamo messi in- Marirosa andò a Rimini per un giorni Marirosa venne a trovarsieme. raduno religioso al quale io non mi a scuola a Montalbano Jonico, unitamente ad un suo amico. Durante tutto il periodo in cui partecipai. Nella circostanza la stessa mi stavamo insieLa stessa si me (fidanzati) trattenne in Ri- disse che vi era stato un malinteho avuto la posmini, unitamen- so, che non era successo assolutasibilità di andate a tutto il grup- mente niente e, poiché nutriva re a casa sua po parrocchiale, ancora amore per me mi chiese di soltanto in per circa 3 o 4 rimetterci insieme. Dopo circa un quelle occasiogiorni. Ricordo mese di riflessione da entrambe ni in cui ci ancon precisione le parti, durante il quale ci siamo davamo in moll'anno poiché visti per qualche volta, siamo torti (compleanni, proprio allora io nati insieme. Preciso che io non sentivo l'esionomastici, mi trasferii al Liecc.), anche se i ceo di Montalba- genza di stare con Marirosa ma suoi genitori no Jonico per via fu lei a persuadermi anche con erano a conodell'episodio ac- degli scritti a rimetterci insieme. Il nostro rapporto continuò sescenza del nocaduto con l'Arreno per circa 2 anni, fino a quanstro rapporto. bia. Durante il Al ritorno di do entrambi acquisimmo la materzo Liceo e Marirosa da Ri- turità scientifica. Nell'agosto delprecisamente mini venni a co- l'86, il rapporto con Marirosa cesnell'anno 1983, noscenza da un sò definitivamente su decisione una mattina amico che adesso congiunta, poiché le nostre straMarirosa mi si non ricordo, che de, da allora, si sarebbero divise avvicinò menla stessa, duran- per continuare gli studi. Da allora non seppi più niente tre era in comte quei giorni pagnia di una passati fuori ave- di Marirosa, perché andai a stusua amica a nova allacciato un diare a Salerno e tornavo in Polime Raffaella rapporto di ami- coro solo per le vacanze natalizie, Delli Veneri e, cizia abbastanza pasquali ed estive. Non so nempiangendo, mi stretto con Luca meno in che periodo la stessa inraccontò che Orioli. Di tanto traprese la relazione con Luca poco prima era ebbi la conferma Orioli, che io conoscevo solo di vistata insultata quella stessa se- sta. Preciso che con lo stesso non da un suo prora quando, usci- mi sono mai fermato a parlare. La mattina del 24 marzo 1988 fessore a nome to nel corso di PoMario Arbia, atlicoro, notai la fui raggiunto a Salerno da una tetuale Sindaco di Policoro. Non ri- mia ragazza passeggiare unita- lefonata fattami da un mio amico di Policoro a nome Antonio Fercordo bene il contenuto degli in- mente a Luca. sulti, comunque verbali, ma per Mi avvicinai e chiamai Mariro- rara, il quale mi avvertiva dell'ingli stessi mi riporto integralmen- sa per chiederle spiegazioni circa cidente accaduto a Marirosa e Lute alla mia deposizione che all'e- il suo strano comportamento. La ca. Poiché lo stesso non era stato poca resi ai vostri colleghi in stessa mi disse che tra lei e Luca preciso sulle circostanze dell'acquanto lo stesso Arbia, avvicina- non era accaduto assolutamente caduto, mi disse che si sarebbe into successivamente da me, mi niente; io non credetti alle sue formato meglio e più tardi mi aveva denunciato. giustificazioni e, nella stessa cir- avrebbe ritelefonato. Lo fece di-

«Al ritorno di Marirosa da Rimini venni a conoscenza da un amico che la stessa, durante quei giorni passati fuori aveva allacciato un rapporto di amicizia abbastanza stretto con Luca Orioli»

«Il nostro rapporto continuò sereno per circa 2 anni. Nell'agosto dell'86, il rapporto con Marirosa cessò definitivamente su decisione congiunta, poiché le nostre strade, da allora, si sarebbero divise per continuare gli studi»

«Io non credetti alle sue giustificazioni e, dopo esserci appartati dietro i portici, litigammo animatamente tant’è che durante la discussione le sferrai anche qualche pugno sulle spalle, allontanandomi in segno di abbandono»

cendomi che era successo un incidente in casa Andreotta e che sia Marirosa che Luca erano morti. Non aggiunse altro. Dall'agosto del 1986, data in cui interrompemmo il nostro rapporto, fino alla data della sua morte, non ho mai sentito né visto Marirosa, né tantomeno ci siamo scambiati della corrispondenza. Non ricordo quanto tempo prima della morte di Marirosa ero partito per Salerno. Se non erro, forse ero stato a Policoro nel mese di Febbraio per il carnevale. Ricordo di essere venuto a Policoro circa un mese dopo la morte di Marirosa. Non sono andato mai al cimitero a rendere omaggio nei pressi della tomba di Marirosa. Ricordo soltanto che una volta, dopo essere stato vicino la tomba dei miei defunti nonni, nell'andar via sono passato davanti la tomba della mia ex ragazza. In quella circostanza mi sono fermato per qualche attimo, segnandomi anche con la croce. Le macchine che all'epoca dei fatti la mia famiglia possedeva e quindi io avevo la possibilità di utilizzare, erano una Fiat 500 di colore bianco ed una Renault 9 dello stesso colore. La sera del 23 marzo 1988 mi trovavo a Salerno, presso la mia abitazione provvisoria sita in via Lucio Petrone n. 89, in compagnia di Vito Brancati di Castelsaraceno (Pz), Luciano Marano di Serre (Sa) e una ragazza a nome Giuliana, della quale non ricordo il cognome, di Andria (Ba). Ricevetti la telefonata di Antonio Ferrara di Policoro, la mattina del 24 marzo 1988 alle ore 8.30-9.00 circa, il quale mi disse che vi era stato un incidente a causa di corrente elettrica in casa Andreotta. Non partecipai ai funerali dei

ragazzi perché qualcuno avrebbe potuto fraintendere la mia presenza pensando quasi che mi facesse piacere constatare la morte della mia ex ragazza. La causa della morte dei due ragazzi l'appresi con certezza il 25 successivo, leggendola sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Non ho mai fatto pervenire alcun mazzo di fiori né il giorno dei funerali sulla bara di Marirosa, né successivamente nei pressi della sua tomba. Non ho mai detto a nessuno la frase: “Io non sono stato”. Non ho altro da aggiungere o da modificare ed in fede di quanto sopra, previo lettura, mi sottoscrivo». Al di là delle frasi più “forti” e ambigue della dichiarazione, tipo quando sostiene: “Non partecipai ai funerali dei ragazzi perché qualcuno avrebbe potuto fraintendere la mia presenza pensando quasi che mi facesse piacere constatare la morte della mia ex ragazza”, noi chiediamo che la magistratura verifichi nel più breve tempo possibile la posizione di Prospero Amendola e, nel caso specifico: accerti l'alibi ascoltando Vito Brancati e Luciano Marano; verifichi l'attendibilità dell'intera cronologia del racconto; verifichi se La Gazzetta del Mezzogiorno fosse davvero reperibile a Salerno in quegli anni. Non lo facciamo, ripetiamo, per creare un clima da “caccia alle streghe”, ma perché si possa verificare questa nuova pista creatasi quasi dal nulla. Siamo garantisti e non giustizialisti, ma abbiamo il dovere di sapere la verità fino in fondo. Noi del “Quotidiano” ci assumiamo la responsabilità di dare lo stesso risalto mediatico a una eventuale smentita. E di questo ci facciamo garanti.

«Non sono andato mai al cimitero a rendere omaggio alla tomba di Marirosa. Soltanto una volta, dopo essere stato in visita dai miei defunti nonni, nell'andar via mi sono fermato per qualche attimo, segnandomi anche con la croce»

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Calcio connection

“Capa di bomba” torna dal magistrato Interrogatorio sulle scommesse illegali

Evangelisti 90 minuti dal pm Il dirigente della Pro Vasto respinge le accuse di associazione a delinquere | HOOLIGANS | di LEO AMATO

POTENZA - Non era un atto dovuto. A far di conto con il codice in una mano, e nell'altra l'ordinanza che dispone gli arresti domiciliari per Luca Evangelisti, “capa di bomba”, com'è stato soprannominato dai principali testi dell'accusa, avrebbe avuto poco più di un mese e mezzo davanti per tornare in libertà senza nessuno sforzo, un tempo troppo breve, secondo alcuni, perché il pm che ha condotto le indagini potesse chiudere le indagini, avanzare una richiesta di rinvio a giudizio, e ottenere una proroga della misura cautelare di altri tre mesi. Se ha chiesto di essere sentito dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza, se è salito in macchina da San Benedetto del Tronto ed è arrivato negli uffici della procura, che si affacciano dall'alto sul manto erboso dello stadio comunale, in un pomeriggio freddo e bagnato di pioggia, è stato per mandare un messaggio molto chiaro anche agli uffici della procura federale, che avrebbe già in programma il suo deferimento per quanto contenuto agli atti dell'inchiesta sulla Calcio connection lucana. Evangelisti sarebbe l'uomo delle scommesse, l'intermediario tra il presidente del Potenza calcio, Giuseppe Postiglione, e la dirigenza della Salernitana, quello dei soldi nella busta di patatine, mediano nella vita come sui campi di mezza Italia, consigliere di mercato, direttore sportivo del Taranto fino a novembre del 2007, cinque mesi prima del match incriminato (che avrebbe messo fuori gioco nella lotta per la promozione in serie B proprio la squadra della città sui due mari), poi a Martina, San Benedetto, e Vasto, il procuratore con le conoscenze giuste, quello che dava i risultati delle partite su cui il patron dei rossoblu avrebbe fatto puntare i suoi più stretti collaboratori. Sono gli stessi collaboratori che dopo aver lasciato la società di Postiglione l'hanno consegnato al lavoro dei militari del nucleo provinciale investigativo, comandati dal capitano Antonio Milone. Hanno indicato Evangelisti col nomignolo di “capa di bomba” (variante in “capa e'melone”), e poi riconosciuto in foto, ma l'avvocato che lo difende adesso annuncia querele nei confronti di loro due per il reato di calunnia. Ieri pomeriggio Luca Evangelisti è stato interrogato per 90 minuti esatti dal pm Francesco Basentini. È il primo a cedere tra quelli che lo scorso 23 novembre sono stati raggiunti dall'ordinanza del gip Rocco Pavese. Per lui l'accusa è di associazione a delinquere in

Luca Evangelisti e l’avvocato Libera D’Amelio

concorso con Giuseppe Postiglione, e «alti dirigenti e manager di diverse società sportive di calcio dei campionati di serie B e C1 non compiutamente individuati», per cui l'interesse degli investigatori si sarebbe rivolto proprio a dare un nome e un cognome a quanti avrebbero avuto il potere di influenzare il risultato finale delle partite come di fatto si sarebbe verificato in almeno dieci oc-

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casioni solo negli ultimi mesi del campionato 2007/2008, e ad assegnare un ruolo compiuto a quanti sono già stati nominati nelle informative dei carabinieri come il ds degli amaranto, Angelo Fabiani, il corrispettivo del Gallipoli, Danilo Pagni, oggi al lavoro con la Vigor Lamezia, e poi Candido Fortunato, procuratore di diversi giocatori, tra i quali Enzo Maresca dell'Olympia-

kos di Atene, già della Juve e della Fiorentina, e Ciro De Cesare dell'Aversa Normanna, già del Potenza sport club. Sul loro conto ci sarebbero diversi contatti telefonici con Giuseppe Postiglione. In un'occasione in particolare Danilo Pagni avrebbe fatto riferimento con il patron dei rossoblu proprio a un tale “capa di bomba”, quindi è probabile che il magistrato gli abbia potuto chiedere un chiarimento in proposito. Evangelisti avrebbe tentato di spiegare agli investigatori che se ricorrono delle precise circostanze da tenere in dovuta considerazione i risultati delle partite di calcio risulterebbero ampiamente prevedibili, come i rapporti burrascosi intrattenuti con Angelo Fabiani, che per l'accusa sarebbe stato il mandante della combine di cui lui sarebbe stato esecutore consegnando i soldi a Postiglione. Il contenuto dell'interrogatorio è stato posto sotto segreto, e all'uscita dal Tribunale l'avvocato che lo assiste, Libera D'Amelio, ha rilasciato solo una breve dichiarazione: «Si è svolto tutto in un clima di assoluta umanità - sono state le sue parole - Il mio assistito si è sentito subito sollevato». Se quanto detto sarà considerato esaustivo si vedrà nei prossimi giorni se verrà attenuato il regime di detenzione nei suoi confronti.

IL RICORSO PER CASSAZIONE

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Postiglione impugna il Riesame POTENZA - Gli avvocati di Giuseppe Postiglione, il presidente ragazzino della Calcio connection, hanno preparato il ricorso per Cassazione contro la decisione del Tribunale del Riesame di Potenza che ha confermato la sussistenza di «gravi indizi» e la «pericolosità» dell’indagato. I difensori di Postiglione hanno deciso di ricorrere per la cassazione del provvedimento dei giudici del Riesame dopo aver letto le 65 pagine di motivazioni depositate qualche giorno fa. Quella capeggiata da Postiglione e dal boss Antonio Cossidente, secondo i giudici del Riesame, «presenta tutti gli elementi costitutivi di una organizzazione stabile, definibile quale associazione a delinquere». Il giudice estensore

Marco Del Vecchio liquida così i ricorsi presentati dai difensori degli indagati arrestati dai carabinieri il 23 novembre. Secondo il giudice del Vecchio: «E’ presente l’elemento interpersonale delle tre o più persone organizzate in associazione, sussistono ampi ed inequivoci elementi per ritenere la partecipazione al suddetto organismo associativo di Cossidente, Postiglione, Pasquale Giuzio, Aldo Fanizzi, Michele e Alessandro Scavone». E ancora: «E’ comprovata la sussistenza dell’elemento strutturale della stabile organizzazione, nella specie ampia e articolata, operando il modulo organizzatorio e sfruttando la presenza di diversi partecipi, alcuni, come Postiglione, presidente del Potenza, e Fanizzi, titolare di uno studio professionale, che

nella ricostruzione dei fatti emersa hanno offerto contributi anche di carattere strutturale, e altri destinati, quali partecipi, a ruoli esecutivi. A ciò si aggiunge la permanenza del vincolo associativo, dimostrata dal carattere di stabilità dell’organizzazione criminosa, comprovata dalla peculiare struttura e dall’ampiezza del programma criminoso esteso per un lungo arco temporale nel quale si sono sistematicamente svolte le attività delinquenziali accertate, a cui si aggiunge l’entità e la ripetitività delle condotte nell’ampio lasso temporale considerato oltre che la pluralità e la diversa tipologia delle fattispecie delittuose, anche di valenza economica, realizzate». Sono solo alcune delle valutazioni che fanno i giudici del Riesame.

Ancora un processo per il ragioniere del Potenza

Fanizzi, truffe verso la prescrizione POTENZA - È probabile che alla fine il collegio del Tribunale dichiarerà che i reati si sono estinti per decorrenza dei termini di prescrizione, nel frattempo il processo dovrà aggiornarsi a un'altra udienza per un problema con le notifiche. Ieri mattina nell'aula Mario Pagano del Palazzo di giustizia di Potenza sono comparsi gli avvocati dei dodici imputati per la maxitruffa del fondo “Templeton global crowth”. L'unico capo d'accusa descrive un'associazione a delinquere che avrebbe agito tra Potenza e Napoli fino ai primi mesi del 2001. L'ideatore sarebbe stato quello stesso Aldo Fanizzi arrestato nell'ambito dell'inchiesta sulla Calcio connection lucana, e descritto nelle informative dei carabinieri come una specie di “consigliori” per le questioni economiche e finanziarie del gruppo ca-

peggiato dal presidente del Potenza calcio, Giuseppe Postiglione, e il noto pregiudicato del clan dei basilischi, Antonio Cossidente. Assieme a un uomo cinquantatreenne di Napoli, Donato Narciso, Fanizzi avrebbe costituito una serie di “strutture piramidali volte al reclutamento di collaboratori” al fine di truffare le compagnie di assicurazione col meccanismo del “multi level marketing”, che prevede la ricaduta di benefici economici a cascata sulle persone che fanno parte della medesima struttura, stipulando ben 267 proposte di assicurazione sulla vita a nome di contraenti del tutto ignari per intascare provvigioni fino a una somma sui quarantamila euro. In tutto ciò Fanizzi e gli altri avrebbero organizzato anche un numero di riunioni dimostrative tra Campania e Basilicata, e si sarebbero

associati in almeno dieci “procacciatori d'affari” tra Potenza e provincia: Luciano, Antonio, e Francesco Ventriglia, Michele Saluzzi, Massimo Pergola, Donato Rosa, Anna Maria Albano, Massimo Magagni, Michele Rivela e Lioy Giuseppe. In qualche caso l'identità delle vittime sarebbe stata clonata grazie alle copie dei documenti d'identità, come per alcuni ospiti della Casa di cura “Residenza Ophelia”, situata nel capoluogo, tutti affetti da disturbi psichici, e indifesi rispetto a questo tipo di insidie, per cui l'accusa avrebbe individuato i responsabili in Francesco Ventriglia, Anna Maria Albano, e Massimiliano Margagni. Ma più spesso le persone prese di mira, venti in tutto, sarebbero da ricondurre al nucleo familiare degli imputati. le. am.

Aldo Fanizzi il giorno dell’arresto

Il testimone diserta Udienza rinviata

Il pm Basentini

POTENZA - L'ultimo testimone non si è presentato in aula, e l'udienza è stata rinviata ad un'altra data. Pertanto non si potuto più procedere con l'esame del primo degli imputati nel processo Hooligans, per cui il 19 agosto del 2008 vennero arrestati in cinque, con l'accusa di aver imposto ad alcuni esercizi notturni di Potenza e provincia i servizi di sicurezza della ditta Sagi.one, amministrata da Savino Giannizzeri, 44 anni, e a tutt'oggi detenuto a regime di 41bis. Ieri mattina sarebbe stato il turno di sentire Alessandro Scavone, detenuto dallo scorso 23 novembre nella casa circondariale di Potenza per alcuni episodi di violenza, evidenziati dai militari dell'Arma, che hanno condotto in parallelo anche le indagini sugli affari che ruotavano dalle parti dello stadio Viviani. Le parti sono state convocate per il prossimo 3 febbraio sempre nell'aula Mario Pagano del Tribunale.

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Giovedì 14 gennaio 2010


Giovedì 14 gennaio 2010

CRAXI, CONTRO LA RIABILITAZIONE

LA FINE DI UNA DINASTIA

di FRANCESCO BOCHICCHIO UN MOVIMENTO, sempre più ampio, che sta riscuotendo consensi anche a sinistra, spinge per la piena riabilitazione di Craxi, considerato un grande statista e protagonista della svolta riformista della sinistra. Le sue vicende giudiziarie, quando non dovute a congiura e persecuzione, sono minimizzate. “Il Corriere della Sera”, con gli opinionisti liberali realisti”, brilla in tale ambito, cogliendo lo spunto dall'intento del Sindaco di Milano di dedicare una via a Craxi. Un'analisi piana e serena conduce in senso opposto: da un punto di visto politico, Craxi ebbe il merito di porre, nei confronti del partito comunista, la questione riformista e la necessità di abbandonare ogni prospettiva rivoluzionaria e di volgere le spalle al comunismo; su questo punto, dove ebbe risposta negativa, la storia ha dimostrato che aveva pienamente ragione. Peraltro, non si può dimenticare che la questione riformista fu posta in maniera efficace nella parte negativa, di abbandono di ogni rispettiva rivoluzionaria e del comunismo, ma non nella parte positiva, dove il partito socialista si è inserito armonicamente nell'alleanza con la democrazia cristiana e con i tre partiti laici, assumendo una posizione di puro conservatorismo e di distacco dalla sinistra, anche riformista. La posizione politica di Craxi non può quindi essere ricondotta alla socialdemocrazia europea ed al socialismo, rispetto a cui si caratterizza per una mancata tutela dei soggetti economicamente più deboli (le misure del 1983-1984 che diedero avvio all'eliminazione della scala mobile sono in modo unanime considerate in termini positivi per gli effetti negativi provocati dall'automatismo della scala mobile, ma si trascura che da allora l'erosione del potere d'acquisto dei lavoratori è diventato irresistibile) e per una mancanza di limiti agli abusi del potere economico e politico. In termini istituzionali, il partito socialista si pose in posizione totalmente antagonistica rispetto alla magistratura, arrivando a proporre il controllo del Governo sui Pubblici Ministeri. La condanna ottenuta con sentenze passate in giudicato per reati economici pesa quindi sul personaggio e sulla sua storia politica: Battista ha replicato che anche insigni statisti stranieri hanno ricevuto condanne penali e la loro grandezza politica non è per questo messo in discussione; è da replicare che Craxi non ha mai accettato la sentenza di condanna, ma si è presentato quale perseguitato dalla magistratura, in totale coerenza con la sua condotta politica di contrapposizione della politica alla magistratura, di volontà della prima di controllare la seconda e comunque di rifiuto da parte della stessa prima delle sentenze contrarie della seconda. Craxi è stato, come noto, molto amico di Berlusconi, che ha appoggiato con provvedimenti legislativi assai discutibili in materia televisiva. In definitiva, la figura di Craxi non può essere giudicata in termini positivi: da un punto di vista politico, ha sostenuto da sinistra una politica moderata e conservatrice, politica questa che se condotta da destra è meritoria e doverosa mentre se condotta da sinistra costituisce un elemento di trasformismo e di mancanza di trasparenza politica e di condizioni di governabilità: da un punto di vista istituzionale è stato il protagonista di una battaglia per forzare l'equilibrio costituzionale dei poteri e per passare da una democrazia costituzionale e parlamentare ad una autoritaria, populista e con cesarismo. In via generale, Craxi è stato il vero anticipatore di Berlusconi per una destra populista, demagogica, autoritaria ed insofferente dei limiti costituzionali e dell'equilibrio dei poteri. Il giudizio non può essere positivo, da nessun punto di vista: certamente, Berlusconi ha adesso il pieno consenso popolare e quindi si potrebbe dire che Craxi è stato l'anticipatore di una politica vincente; è da replicare che Berlusconi non ha ancora avuto, anche grazie a leggi “ad personam”, condanne penali, mentre la riabilitazione di Craxi , quale perseguitato dalla giustizia, si rivelerebbe nient'altro che una consacrazione di una battaglia apolitica contro la giustizia e contro i limiti costituzionali alla politica. Rientrerebbe nella battaglia che Berlusconi sta conducendo in tal senso e che gli antiberlusconiani irriducibili, come chi scrive, contrastano a difesa della democrazia costituzionale e dell'equilibrio tra poteri. Per concludere, in uno stato democratico, la condanna della politica non si traduce nella condanna dell'uomo che la conduce. Craxi è stato giustamente soggetto ai rigori della legge che egli ha violato gravemente, come riconosciuto da sentenza passata in giudicato e che non può essere con leggerezza trascurata, non senza tener conto che Craxi aveva ammesso le violazioni della legge, ma, una volta che gravemente malato si trovava in terra straniera, un provvedimento di clemenza per consentirgli di curarsi e comunque di morire nella sua terra avrebbe rappresentato un gesto di umanità e non di cedimento ad una linea politica e istituzionale che giustamente ed anzi doverosamente si deve contrastare con tutti i modi consentiti dalla Costituzione e dalla legge. La forza della democrazia e dello Stato costituzionale non sono incrinati dalla clemenza, come ci hanno insegnato i latini. Ma la purtroppo mancata clemenza non può e non deve essere sostituita da una riabilitazione politica e istituzionale, del tutto inammissibile. studiobochicchio@legalebochicchio.it

di ARMANDO LOSTAGLIO*

L’ORIGINALITA’ DEL PIANO STRUTTURALE di LUIGI DI LENA Segue dalla prima L'aver fornito ampia diffusione alle idee esclude in modo assoluto l'applicazione, meno che mai l'invocazione, del solito desueto principio del nescio, del non sapere, cui potrebbero far ricorso quanti le possano propalare come proprie. Per quanto è dato sapere, esiste assonanza e consonanza tra l'ipotesi di piano Potenza comune comprensorio, da me elaborata, e il piano strutturale metropolitano, recepito attualmente e formalmente dall'amministrazione comunale potentina. A leggere le note di stampa, la simiglianza è fortemente e concretamente verosimile e produce una legittima asserzione di trasposizione dell'idea e dell'ipotesi progettuale del comune comprensorio nel pianostrutturale metropolitano.Di sicuropotrebbe risultaredi grandeutilità pereventuali distratti e immemori la rilettura della mia nota analitica inserita in un numero dell'anno millenovecentonovantadue della rivista edita dalla CCIAA di Potenza e dei tanti articoli di sintesi, pubblicati a mia firma, su quotidiani regionali lucani, presumo ancora disponibili in emeroteche istituzionali e di facile consultazione per chi voglia documentarsi opportunamente e, se lo desidera, ritrovare argomenti di confutazione e di contrapposizione. Fino a dimostrazione del contrario, mi appartiene in modo inequivocabile e incontrovertibile l'idea di definire un comprensorio circostante la città di Potenza su cui implementare le possibili percorribili azioni politiche di uno sviluppo socioeconomico, integrato e coordinato, in grado di rendere sostenibili ed espandibili le potenzialità locali delle piccole realtà amministrative, contermini e limitrofe con il comune capoluogo, elaborando un piano comprensoriale organico e multilivello capace di giustificare anche ogni qualsivoglia ipotesi di sviluppo della comunità potentina. Era ed è ipotesi perfettamente allineata e collimata con la insufficiente dotazione sociodemografica del comune capoluogo e con il proprio ruolo, obiettivamentenuovo,travalicante lamerafunzione amministrativa di erogazione di semplici servizi e agganciante le piccole realtà in una prospettiva di progresso sociale complesso e articolato, decentrando baricentralmente siti e funzionalità non altrimenti fruibili in modo agevole in una regione in cui la inclusione civile è contrastata dall'isolamento orografico dei presidi antropici connotati da crescente desertificazione e migrazione giovanile e intellettuale. La petitio principii del comune comprensorio rileva a fondamento la pari dignità socioterritoriale e amministrativa di ogni

componente e, negando la marginalità, esclude la supremazia dei territori più dotati e qualificati nella inclusione pianificatoria allargata. Uguali nella rappresentanza per eliminare provincialistiche conflittualità nelle scelte prioritarie e nella destinazione dell'uso delle varie e variegate componenti il comprensorio, facendo la baricentralità e il genius loci discriminanti di base per pianificare e programmare. Obiettivo di piano è ottimizzazione dell'uso e della fruizione del territorio comprensoriale. E' riduzione possibile, nel futuro, di sovrapposizioni e duplicazioni amministrative e di governo del territorio. La territorialità diviene località in un'ottica sovra comunale che supera la micro dimensione e la giustifica. Non è e non può essere, per assunzione di principio, unicamente redazione di un piano urbanistico intercomunale teso a sistematizzare residenzialità, logistica e assi attrezzati edilizi. Le linee di prospettiva socioeconomica configurano, in sequenza e conseguenza di subordine, i contesti di pianificazione edilizia considerando nella misura adeguata ruolo e funzioni della ruralità intercomprensoriale, non più e solo campagna ma snodo a cerniera edilizia verso i comuni componenti, luogo di sperimentazione reale della tesi comprensoriale. Rivendicare la originale primogenitura dell'ipotesi pianificatoria di Potenza comune comprensorio per me non è soddisfazione prevalentemente morale. E' doverosa azione di tutela della mia professionalità e del mio percorso costruttivo di un modo tecnicamente corretto di partecipare al progresso lucano fornendo idee strategie metodo analisi, che hanno segnato un arco temporale trentennale e di cui ho avuto significative attestazioni di stima. Porre un velo di oblio, quasi un frego cassante, su questa ipotesi di pianificazione da me elaborata non è accettabile sotto ogni punto di vista. Implica riconoscimenti, i più disparati, oggettivamente esistenti e conclamati. La circolazione delle idee è un esercizio pubblico dialettico e dialogico. Se si trasformano in prassi progettuale operativa e amministrativa impongono un trattamento differente di profilo opportuno con uno sguardo attento alla proprietà intellettuale. La citazione della fonte è il minimo obbligo cogente, l'autorizzazione a riprodurla è necessaria. A meno di dimostrare, senza inutile polemica cui non desidero fornire fianco alcuno, un contrario non confliggente e originale, inconfutabilmente inoppugnabile diverso. Au pair il mancato inserimento sulla rassegna stampa non potrà procurare cruccio significativo ai miei abituali e sparuti lettori, anzi.

IL PROGRAMMA di Rai 3 Tv Talk (Rai Educational) ha di recente lanciato il quesito “Emanuele Filiberto, da vincitore di “Ballando” a cantante di Sanremo: finisce una dinastia?”. Ebbene, può darsi che finisca una dinastia, ma ne ricomincia un'altra. Secoli di storia cancellate in nome dell'audience, per figure “senza arte né parte” che continuano ad arricchirsi (nel tempo) da consumati parassiti. La sua dinastia tanti danni ha prodotto ad una nazione di poveracci (i nonni fuggiti lasciando l'Italia nel disastro della guerra e del fascismo), suo padre pregiudicato che ha commesso alcuni anni fa un omicidio (un giovane all'Isola del Cavallo) e che ha ancora oggi pendenze in corso per truffe, giochi d'azzardo e prostituzione. E ora il figlio, che chiamano principe, che col padre, dopo la riammissione in Italia dall'esilio, ha richiesto un lauto risarcimento. Noi lo premiamo, lo sdoganiamo in tv (il primo a farlo è stato a “Quelli che il calcio” Fabio Fazio) ironizzando sulla sua pronuncia o una presunta (o finta) imbecillità: è l'amoralità diffusa di una televisione che gioca al chi più ne ha più ne metta. Tanto uno in più uno in meno, cosa cambia in questa desolazione a pagamento. Proprio mentre si ricorda la scomparsa di un grande come Beniamino Placido, analista televisivo ed intellettuale fra i più colti al mondo. Da un abisso ad un altro, quello degli immigrati scacciati con violenza: figli di un Dio minore (titolo di un film sull'handicap), ovvero la diseguaglianza gratuita, in una società resa miope e quasi demente. *CineClub Vittorio De Sica Cinit

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QUELL’INUTILE SOLO FUMO FORMAZIONE NEGLI OCCHI di LEONARDO TRICARICO*

ANCHE nel 2009 la Regione Basilicata ha speso oltre 10 milioni di euro per la cosiddetta formazione, svolge audizioni con i responsabili degli Apof-il e con i sindacati ma non si dice mai quanti giovani hanno poi trovato l lavoro e quanti espulsi dal mercato del lavoro si sono riusciti ad reinserire. Questo dato non viene dichiarato perché è inesistente. I cosiddetti corsi di formazione non formano nessuno e non producono nessuno e non producono nessuna occupazione ma si continuano a fare sprecando enormi risorse. L'assessore (dipietrista?) Autilio dice che bisogna passare dalla “formazione in filiere a quella dei percorsi” per spendere altri 150 milioni di euro entro il 2013. Fuori dal politichese l'assessore al ramo dice che la formazione come è stata fatta sinora non è servita a niente ma bisogna continuare a farla perché ci sono i soldi da spendere. Gli ha fatto subito eco il presidente dei lucani all'estero, che di formazione se ne intende tanto che con un linguaggio demitiano ebbe a definirla “assistenzialismo democratico”, il quale nella conferenza annuale dell'inutile carrozzone che dirige ha rilanciato “l'Alta formazione”, master ecc, che a suo dire è stata azzerata, così chi non trova lavoro può continuare a studiare fino a quarant'anni. Tutti sanno che i corsi di formazione servono a far lavorare i cosiddetti tutor (che lautamente pagati vi accedono non per concorso o curriculum), a tenere in piedi clientele e a finanzia-

re indirettamente i partiti di governo, ma non servono ai disoccupati e nessuno ne chiede la fine. E' uno scandalo abnorme di fronte all'aumento vertiginoso della disoccupazione e dei licenziamenti dell'industria, che deve cessare. E' arrivata l'ora di chiuderli insieme agli enti formativi provinciali e di impiegare strutture e finanziamenti per vere politiche del lavoro. Questi soldi, insieme ad altri, possono essere impiegati per la creazione di una finanziaria pubblica che intervenga a salvare le aziende fallite ristrutturandole per rimetterle sul mercato come faceva la vecchia Gepi, oppure di affidarle a cooperative di lavoratori a cui garantire assistenza iniziale. Il liberismo ha fallito clamorosamente ed è necessario cominciare a ricostruire una presenza pubblica anche nell'apparato produttivo. Non è una proposta propagandistica ma qualcosa che si può fare se si smette di finanziare senza garanzie gli avventurieri privati del nord e si destinano queste ingenti risorse a salvare le fabbriche chiuse. In questo modo non si finanzierebbe più la disoccupazione (i dirigenti della Lasme ebbero a dire di aver preso dalla Regione “solo 10 milioni di euro”) ma finalmente l'occupazione. Su questo si potrebbe scrivere un trattato ma ci accontenteremmo di qualche risposta e dell'apertura di un dibattito serio, che dovrebbe perlomeno lambire i redigenti programmi per le prossime regionali. * per la segreteria di Unità Popolare

di VITO BUBBICO QUANDO proprio non si ha più nulla di fantasmagorico da proporre per continuare a tenere alto il livello di illusionismo nel paese e conservarne il consenso, allora si riaprono i vecchi cassetti, si tirano fuori vecchi contratti consunti e non rispettati, si riciclano vecchie proposte. Et voilà! Il Presidente illusionista torna al vecchio slogan: “meno tasse per tutti”. Contando sulla memoria corta di tutti, glissando sul fatto che in questi drammatici momenti di crisi in cui gli stipendi e le pensioni (per chi ce li ha) non è stato concesso il benché minimo sgravio sulle tasse. Che è stato detto un sonoro no ai tanti che chiedevano di dare fiato alle famiglie esentando almeno le tredicesime, mentre in contemporanea si concedeva un enorme sconto fiscale a chi proprionon neaveva bisognoe che per giunta non era stato onesto nei confronti del fisco e del paese: a chi ha esportato illegalmente i propri capitali all'estero. Agli onesti nulla, ai disonesti è stato concesso, invece, di ripulire i propri soldi (anche di dubbia provenienza) con un modico obolo di pochi punti percentuale. Una vergogna. Per gli onesti, ora, c'è una promessa allettante. Le elezioni sono porte, in parlamento stanno sbarcando le leggi ad personam per provare ancora una volta a tirarlo fuori dai guai giudiziari. C'era da aspettarselo che in questa fase sarebbero stati messi in campo argomenti di distrazione di massa. Ed ecco il riciclaggio della promessa di due sole aliquote IRPEF (23% e 33%), con un Tremonti costretto ad “abbozzare” essendo questa una sua antica idea che non può certo far finta di disconoscere. Ma è evidente lontano un miglio che non ne valuti nemmeno lontanamente la fattibilità in questa situazione data. Persino il fido Bonaiuti è stato costretto a smentire seccamente effetti immediati nelle tasche degli italiani precisando che “Il governo Berlusconi intende disegnare per il futuro, con la serietà e i tempi necessari, un sistema fiscale diverso dall'attuale ormai abbondantemente superato". Quindi, ragazzi, solo fumo negli occhi. Per intanto il giochino serve al premier per apparire, ancorauna volta,dai TGnazionali come colui che le tasse non le vuole far pagare mentre gli altri immediata-

mente “si dichiarano contrari”. Lui è del “partito dell'amore”, gli altri del “partito delle tasse”. Non importa poi se lui le tasse, ai soliti fessi, le continua a far pagare come prima e più di prima. Altro fumo negli occhi è stata con tutta evidenza anche “l'ammuina” che dura da settimane (da dopo l'aggressione di Milano) sulla incontrollabile voglia di dialogo con le opposizioni sulle riforme, giungendo a distinguere in quest'ultimo campo i buoni dai cattivi. Un giochino anche qui ben riuscito con l'aiuto, spesso inconsapevole (ma non per questo meno colpevole), dei diretti interessati che non mancano mai di far giungere il proprio apporto costruttivo al teatrino interpretando esattamente le parti che gli vengono state assegnate dal copione scritto ad Arcore. Anche qui si è parlato del nulla e sul nulla. L'unica cosa certa è che in parlamento stanno marciando di gran carriera tutti i provvedimenti che riguardano il solito unico obiettivo: quello di evitare che il premier debba rispondere come ogni cittadino dinanzi allalegge. Soprattuttoil processo breve (la prima delle quattro norme salva premier che la maggioranza mette in cima alla lista delle priorità dei prossimi sessanta giorni). L'iter, infatti, è ripartito in Senato da martedì. Lui ha fretta. Tra sessanta giorni la Cassazione si pronuncerà sul caso Mills dove, se quest'ultimo dovesse essere giudicato “corrotto”, sarebbe ui “il corruttore”. Ma quando su queste leggine spacciate per riforme l'opposizione (come ha già preannunciato) non potrà certamente convenire allora si dirà che è essa a non volere il dialogo. Sarà additata al pubblico ludibrio di chi per settimane è stato bombardato dal messaggio di un governo disponibile, che vuole dialogare con un'opposizione che poi dice no. Quindi, poverini, le cosiddette riforme saranno “costretti” a farle da soli. Ma anche questo d'altronde, lo avevano ampiamente preannunciato. Però, lo faranno passare non come una loro scelta, ma dovuta all'autoesclusione dell'opposizione. Un po' il giochino che come hanno fatto con la CGIL di Epifani (il signor no che si autoesclude dalla sottoscrizione degli accordi….stipulati per questo in modo separato). Du-

a cura dell’avv. Vito Carella vitocarella@gmail.com

Il mio fidanzato per Natale, realizzando un mio vecchio desiderio, mi ha regalato una serie di lezioni in un maneggio. Ho cominciato a frequentarlo e mi sono subito appassionata oltre che legata al cavallo che monto, al punto che, finita la lezione, spesso sono restata per dargli da mangiare. La scorsa settimana, mentre stavo dando delle carote al cavallo, il cavallo del box vicino, mi ha morso, provocandomi un profondo taglio alla mano. Ho dovuto fare diverse medicazioni e dovrò continuare a lungo una bella terapia antibiotica. Inoltre, il medico mi ha dato quindici gironi di riposo. Ho chiesto al proprietario del maneggio il risarcimento delle spese e dei danni, ma lui si è difeso dicendo che il cavallo è di un terzo e che, dunque, è lui a dover pagare. Chi è tenuto a risarcirmi? Gabriella - Potenza In materia di danni cagionati a terzida animali,ilcodice civileha previsto un articolo specifico che stabilisce che "il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall'animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito". La responsabilità in questione si fonda sulla mera relazione di proprietà o di uso tra la persona e l'animale e sul nesso di causalità tra il gesto dell'animale e l'evento dannoso, con il solo limite del caso fortuito. Ciò vuol di-

RISPOSTE CIVILI

Le risposte dell’avvocato civilista alle domande e ai dubbi dei lettori

Animali aggressivi e dipendenti svogliati re che, dimostrata la relazione di proprietà o di uso tra persona e animale e provato il legame tra il comportamento dell'animale e il danno cagionato, la persona danneggiata avrà diritto a essere risarcita, a meno che il proprietario o l'utilizzatore provi il caso fortuito. La regola esposta comporta che, per liberarsi dalla responsabilità, sarà insufficiente la prova di avere usato la comune diligenza nella custodia dell'animale. Sottolineo, inoltre, che se anche la lettrice fosse stata morsa dal cavallo mentre gli offriva del cibo, tale condotta non avrebbe potuto integrare gli estremi del caso fortuito. Questo è, infatti, un evento imprevedibile, inevitabile ed assolutamente eccezionale e non potrebbe considerasi certo tale il fatto che in una scuderia aperta a tutti gli utenti di un maneggio una persona entri in contatto con uno dei cavalli posti nei box. L'ulteriore questione che si pone, nel caso esposto dalla lettrice, è quella relativaal soggetto obbligato: essendo, infatti, il cavallo alloggiato presso il maneggio, occorre verificare se il responsabile civile per i danni cagionati dall'animale sia il proprietario del maneggio o il proprietario dell'animale. Per fornire una risposta al quesito occorre partire di nuovo dalla norma citata. Essa addossa la responsabilità al pro-

prietario o a chi lo ha in uso. Il fondamento della responsabilità è, dunque, nella proprietà dell'animale, a prescindere dalla custodia dello stesso, e tale responsabilità si trasferisce solo nel caso in cui l'animale sia dato a un utilizzatore, inteso come un soggetto che usi l'animale per trarne in via autonoma un proprio utile economico. Ciò posto, qualora il cavallo, di proprietà di terzi, sia stato utilizzato dal proprietario del maneggio per trarne profitto (per esempio, impiegandolo per la monta da parte di clienti del maneggio), sarà quest'ultimo a dover sopportare i costi del risarcimento. Se, invece, il cavallo è soltanto alloggiato presso il maneggio, ma il proprietario ne continua ad avere l'uso esclusivo, sarà quest'ultimo a dover rispondere dei danni cagionati alla lettrice. Al fine di individuare con esattezza le rispettive responsabilità, la giurisprudenza in casi analoghi ha sottolineato che rilevano ulteriori elementi di fatto e, in particolare: a) la qualità di istruttore di equitazione del proprietario del cavallo; b) il fatto chedetto istruttore lavori per il maneggio mettendo a disposizione o meno il proprio cavallo per le attività della struttura;

rante la convalescenza, che ce l'ha restituito integro, ha lavorato a un paio di idee originali da inserire nel programma di libertà per se stesso dai processi, dalla giustizia per il presente e per il futuro. La prima è un decreto legge (quindi, immediatamente esecutivo) che imporrebbe una sospensione di tre mesi ai processi. La seconda è stata quella di rendere liberi - e quindi immuni dalla legge, dal processo e dal giudizio - anche le società, dopo le persone. Mediaset ne ricaverebbe qualche sollievo nei suoi contenziosi giudiziari come quello Pirelli-Telecom. Insomma, Berlusconi non delude mai. Dietro il paravento del dialogo sulle riforme sempre il solito “merito”: lui, il suo passato da imprenditore creativo e spregiudicato, un presente da capo di governo in perenne conflitto d'interessi che disprezza la sovranità della Costituzioneeche da“eletto”pretende un'immunità totale dalla Legge. Il suo "spirito costituente" emerso nella epica lotta tra “il bene e il male”, tra “l'amoree l'odio”ètutto quì.Egliche è,ovviamente, il bene, colui che rappresenta la volontà dell'intero popolo sovrano, non disdegnerebbe la sua stessa costituzionalizzazione, con conflitto di interesse incorporato e perennemente depenalizzato. Quanto sia bravo il premier a fare i suoi interessi è sotto gli occhi tutti. Come è evidente il permanere di una disarmante subalternità dell'opposizione, ancora incerta e sempre costretta a giocare di rimessa, che continua a farsi dettare l'agenda della politica. Una cosa preoccupante evidenziata anche dalla convulsa e confusa fase di definizione delle candidature e delle alleanze per le prossime regionali. Un'opposizione che sembra già avere, addirittura, accettato di buon grado l'ineluttabile prospettiva della sconfitta nella stragrande maggioranza delle undici regioni da essa attualmente governate. L'unico affanno sembra essere quello di limitare i danni, di conquistarne almeno qualcuna in più delle tre ritenute sicure (Emilia, Toscana e la nostra Basilicata). Obiettivi modesti per una presenza nelle pieghe dei problemi del Paese altrettanto modesta e sotto tono, che non accenna a rinvigorirsi sul territorio come invece la situazione richiederebbe.

c) il grado di esperienza del proprietario circa i cavalli; d) la consapevolezza della mansuetudine o irrequietezza dell'animale; e) l'apertura della scuderia a tutti i frequentatori del maneggio; f) l'assenza di segnalazioni di pericolo. Sonoil proprietariodiun'azienda. Il mio problema è che i miei impiegati invece di lavorare stanno troppo spesso su internet a perdere tempo. Posso fare qualcosa per controllare la navigazione ed evitare che, invece di utilizzare internet per evadere gli ordini, i dipendenti stiano in permanente ricreazione? Lettera non firmata Il datore di lavoro ha evidentemente interesse a contrastare eventuali abusi perpetrati dai dipendenti quando accedono alla rete. In materia, peraltro, occorre tener presenti due distinte normative. La prima è legata alle previsioni dello Statuto dei lavoratori che, in linea di principio, vieta l'impiego di apparecchiature per il mero controllo a distanza dell'attività dei dipendenti (in quanto ciò è in evidente contrasto con i principi costituzionali di libertà personale, di dignità umana e di riservatezza), dando la possibili-

tà del controllo ove vi sia la finalità di soddisfare esigenze organizzative e produttive e senza che ciò si traduca in un controllo della sfera personale dei lavoratori. L'installazione delle predette apparecchiature è, in quest'ipotesi, subordinata all'accordo sindacale o in mancanza, a un'autorizzazione da parte dell'ispettorato del lavoro. La seconda normativa da tenere in considerazione è quella sulla privacy. Il monitoraggio del traffico di rete, in particolare, è anche una delle misure minime di sicurezza informatica prescritte dal disciplinare tecnico allegato al Codice privacy. Tuttavia, al lavoratore deve essere data un'informativa adeguata e completa circa esistenza, tipologia e modalità del controllo. I principali criteri da seguire nel controllo sono, inoltre: - gradualità (il controllo deve essere ammesso solo se vi sono fondati sospetti di illecito); - proporzionalità (il controllo deve avvenire con forme proporzionate alle esigenze dell'impresa, ma senza un eccessivo sacrificio della sfera di riservatezza del dipendente); - indispensabilità (il controllo deve essere l'unica soluzione per contrastare l'illecito); - la trasparenza (il lavoratore deve sapere preventivamente, ciò che può fare e ciò che è vietato, oltre all'esistenza del controllo). Ricordo che in materia è stata di recente (settembre 2009) emanata una nuova circolare del Garante per la protezione dei dati personali.

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Italia / Mondo

Giovedì 14 gennaio 2010

Bankitalia. A novembre mancano all’appello circa 14 miliardi di euro

Calano le entrate e il debito Un dato negativo e uno positivo. Tremonti: «È l’effetto crisi» di LUCA PATRIGNANI ROMA – A novembre continua il calodelle entrate tributarie, che nei primi 11 mesi dell’anno sono diminuite del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2008. Lo certifica il ministero dell’Economia, che spiega: il calo è dovuto in gran parte agli effetti della crisi economica. E infatti «all’appello» mancano in particolare circa 14 miliardi di tasse (Ires eIrap) provenienti dalle imprese. Un andamento confermato dai dati di Bankitalia. In ogni caso, assicura il ministro Giulio Tremonti, «le entrate tengono». Da Palazzo Koch arriva, intanto, un primo segnale positivo sul fronte del debito pubblico, che a novembre è diminuito lievemente, a quota 1.783,8 miliardi, dopo il record di 1.801,6 miliardi di ottobre. Un dato positivo, che però non deve far dimenticare che, rispetto a dicembre 2008, il debito pubblico italiano è aumentato di circa il 7,2%. ENTRATE FISCO, GIU' 3,9% - Complessivamente, secondo il bollettino mensile del ministero, le entrate tributarie sono calate del 3,9%. «L'effetto del calo –spiegano i tecnici – è sostanzialmente imputabile all’andamento delle imposte dirette, Ires e Ire, ed è giustificato sia dalla rateizzazione delle imposte versate in autoliquidazione, sia dal deterioramento del ciclo economico e dalla conseguente riduzione della base imponibile e, quindi, del gettito». In una parola, alla crisi economica. In ogni caso, le imposte indirette presentano un leggero miglioramento rispetto al periodo gennaio-ottobre (-4,8%): la tenuta è determinata dal risultato positivo dell’Iva che, per il quinto mese consecutivo, registra un tasso di variazione cumulato in miglioramento rispetto al periodo precedente. «Ciò sembra indicare – si

legge nel bollettino - che il picco della recessione economica è alle spalle e si avvertono segni della ripresa». LOTTA EVASIONE, +20%: Si conferma inoltre il buon andamento degli incassi relativi ad attività antievasione, che continuano a sostenere le entrate tributarie; nel periodo gennaio-novembre 2009 il gettito è cresciuto del 20,0% rispetto allo stesso periodo del 2008 . Per il ministro Tremonti dunque «le entrate tengono e nel 2008 sono un pò cresciute». Per quanto riguarda la lotta all’evasione, ha aggiunto poi Tremonti, «qualcosa si sta muovendo». EFFETTO CRISI, IMPRESE VERSANO 14 MLD IN MENO –Anche se, va detto, la crisi continua a pesare in particolare sulle imprese. E il «conto» arriva fino al fisco, che ne primi 11 mesi dell’anno ha visto calare di circa 14 miliardi il gettito pagato dalle imprese per l’Ires , l’imposta sui redditi delle società (21,4% rispetto allo stesso periodo del 2008), e per l’Irap, l'imposta regionale sulle attività produttive (-10,9%).

La Camera dice “sì” a iniziative per il Sud alle quali l’esecutivo si era opposto

Occupazione: il Governo è stato battuto di FRANCESCO BONGARRÀ ROMA–Sono state prevalentemente le assenze nei banchi del Pdl ma anche i deputati dell’Mpa a consentire all’opposizione di «battere» il Governo nell’Aula della Camera sulla mozione Pd relativa alle iniziative per favorire l'occupazione del mezzogiorno. L’Assemblea di Montecitorio ha infatti dato il via libera, con 269 voti a favore e 257 contrari, la parte della mozione del Pd su cui il

Assenze Pdl. L’Mpa vota con il Pd

Lombardo andrà in Cdm

Fiat, la Sicilia unita si ribella di ALFREDO PECORARO PALERMO – Da un piano esclusivamente sindacale la vertenza Fiat di Termini Imerese passa su un terreno politico-istituzionale. Le parole dell’ad Sergio Marchionne sull’«impegno» a chiudere Termini Imerese entro fine 2011 ribadite da Detroit abbandonando l’ipotesi della riconversione del sito, che hanno sollevato un vespaio di critiche, hanno avuto l’effetto di ricompattare il quadro politico in Sicilia, proprio nel giorno dello sciopero di otto ore, proclamato da Fim, Fiom e Uilm che hanno portato in piazza a Palermo mille lavoratori. All’unanimità, centrodestra e centrosinistra all’Assemblea regionale siciliana, come non succedeva da circa un anno (l'ultima volta era accaduto per la legge contro la mafia, ndr) hanno firmato un ordine del giorno che impegna il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, a chiedere al Consiglio dei ministri di affrontare la vicenda Fiat, alla presenza del governatore, come impone l’art. 21 dello

Statuto autonomistico quando si tratta di discutere in Cdm materie che riguardano l'isola. «Porrò la questione al Cdm come mi è stato chiesto», ha detto Lombardo, presente all’Ars, ribadendo i giudizi negativi sul piano Fiat. Anche per il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, «il governo è chiamato a riprendere il filo della matassa in mano perchè dobbiamo trovare una soluzione» e giudica le parole di Marchionne «molto pesanti» con «i lavoratori che hanno fatto bene a reagire». Per Luigi Angeletti, leader della Uil, «lo sciopero di era inevitabile» e la Fiat «non può scaricare sulle istituzioni» i costi dei trasporti, mentre secondo l’Ugl «Fiat deve rimanere a Termini senza se e senza ma». Per conto del governo parla il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che assicura: «La Presidenza del Consiglio segue la vicenda, vogliamo verificare la possibilità di produrre auto qui piuttosto che altrove e siamo molto impegnati per un sito che ha caratteristiche positive anche se qualche problema sulla logistica può essere risolto».

governo aveva espresso parere contrario. Il Parlamento ha così impegnato l'esecutivo a reintegrare le risorse dirottate dal Fas, a ripristinare il credito d'imposta e a varare un piano-occupazione per incentivare l'assunzione a tempo indeterminato di almeno 100mila giovani in aziende private del meridione. E il centrosinistra esulta, con Dario Franceschini che sostiene: senza la questione di fiducia la maggioranza in Aula «non c'e». Un no, quello opposto invano dal governo alle parti della mozione del Pd poi approvate, che era scontato. Nel testo licenziato, infatti, l’esecutivo viene

duramente accusato di aver assunto finora «una strategia sostanzialmente antimeridionalista», ma anche di «aver azzerato», attingendo ai fondi Fas, «ogni intervento a favore del Mezzogiorno» e «le politiche di sviluppo che le regioni del Sud’'. La parte di dispositivo del Pd approvata malgrado il no del governo, poi, impegna l’esecutivo «a reintegrare le risorse del Fas». «E' merce rara mettere sotto il governo e non volevo far mancare il mio contributo, ma è da capire come sia possibile, con una margine in più di 80 – 90 parlamentari, andare sotto alla Camera. .

Riforma rinviata

Fisco il premier «Tasse invariate»

Silvio Berlusconi

di CHIARA SCALISE ROMA–La semplificazione del sistema tributario italiano «si impone» ma è un lavoro «improbo» e per cambiarlo ci vuole tempo, un anno o forse più. Ciò che è certo è che la crisi fa ancora sentire i suoi effetti sui conti pubblici e dunque tagliare le tasse ora è impossibile: Silvio Berlusconi fissa i paletti in politica economica, spiegando come il progetto del governo sia di ampio respiro e come dunque vada ben oltre l’obiettivo di raccogliere facili consensi in vista delle elezioni Regionali. Che il sistema tributario sia da cambiare non c'è dubbio, ma «non dobbiamo fare stupidate o follie», ammonisce anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. E prima di qualsiasi mossa concretaoccorre studiare,dice il titolare del Tesoro, e aprire un «grande dibattito». Imbroglione, bugiardo, irresponsabile: le opposizioni intanto attaccano e accusano il premier di «mentire agli italiani». «Mente a tal punto – afferma sarcastica il presidente del Pd al Senato Anna Finocchiaro – che per motivare l'impossibilità di una riduzione del carico fiscale scopre la crisi economica». L’annuncio di una futura riforma fiscale, accusa il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, non è altro che «propaganda». E questo, dice, è un modo «irresponsabile» di governare perchè poi quando si tratta di passare «all’atto pratico si fa la giravolta». Il governo, dice l’Idv, fa marcia indietro ma così, afferma il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, si «prendono in giro gli italiani». Altro che attendere, le tasse, ribadisce il segretario della Cgil Guglielmo Epifani, «vanno ridotte a partire da quest’anno. Non è accettabile - sottolinea il leader sindacale –che un giorno si dica una cosa e un altro si dica il contrario». Critiche che suonano «paradossali – replica il portavoce del Pdl Daniele Capezzone -. A sinistra sono tassatori e smemorati: sembra che abbiano dimenticato la stagione di Prodi e Visco, quando la sinistra aumentò a tutti la pressione fiscale». E poi, è la difesa del ministroleghista Umberto Bossi, «se Berlusconi lo ha promesso il taglio delle tasse lo farà».

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14 Economia


24 ore in Basilicata

Comitato d’affari in Val d’Agri Il gip Romaniello concede altro tempo alla procura

Proroga per chiudere l’inchiesta De Filippo tra i 38 indagati. Tra le accuse c’è l’associazione a delinquere POTENZA - Il presidente della giunta regionale Vito De Filippo, il rettore del santuario di Viaggiano don Paolo D'Ambrosio, i dirigenti regionali Viviana Cappiello ed Ennio Galella, l'ex sindaco di Marsicovetere Michele Mazza e di Grumento Nicola Di Cillo, il sindaco di Tramutola Ugo Salera, i tecnici amici, alcuni funzionari dei Comuni, ex assessori, qualche ex consigliere comunale. In totale 38 persone, molte delle quali accusate di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, alla turbata libertà degli incanti, alla concussione e alla corruzione. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza Gerardina Romaniello ha disposto una proroga dell'indagine. I termini erano scaduti e il pm non era riuscito a chiudere l'inchiesta. L'atto del gip che concede la proroga delle indagini alla procura è stato notificato nei giorni scorsi. I Comuni coinvolti sono Viggiano, Marsicovetere, Tramutola e Grumento. Secondo l'accusa nei bandi di gara, nelle determine per le assegnazioni degli incarichi di progettazione, nei progetti di esecuzione, negli sudi di fattibilità, nelle consulenze, compaiono quasi sempre gli stessi nomi. Sempre gli stessi studi professionali. Sempre gli stessi «amici». Perché in Val d'Agri, secondo gli investigatori, tutto era nelle mani di pochi sindaci. «Un’associazione a delinquere», secondo l’accusa. L’inchiesta è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Viggiano. I carabinieri erano coordinati dal sostituto procuratore Ferdinando Esposito, che ha lasciato la procura di Potenza. Ora verranno affidate a un altro pm. L’accusa avrebbe accertato «intrecci e scambi di favori concorda-

Inizia in X commissione Senato la discussione del ddl 1920

Royalty del petrolio Più soldi a regione e comuni

Il palazzo di giustizia di Potenza

ti e gestiti da menti organizzative che trovavano riscontro negli amministratori locali». Una «grave forma di inquinamento politico e amministrativo all’interno della pubblica amministrazione», la definiva il magistrato. Una grave forma di inquinamento in cui sarebbe incappato il parroco. A telefono con un amministratore pubblico di Viggiano «concorda la condotta illecita da mantenere da mantenere - sostiene l’accusa - per la sistemazione dei locali destinati alla futura fondazione Mattei». I locali sono di proprietà della Chiesa. Secondo i carabi-

nieri «verosimilmente (nel momento in cui venivano captate quelle telefonate ndr) erano stati già erogati fondi senza titolo». Ma non c’è solo questo nell’inchiesta. Secondo la procura gli indagati «sono legati dallo scambio tra le risorse possedute dagli amministratori che si impegnano a usarle in modo da favorire o non ostacolare il “cliente”». La contropartita offerta «è in termini di disponibilità e uso del voto in conformità con le indicazioni ricevute». E così i lavori pubblici finivano nelle mani degli

amici. Nel corso delle indagini sono stati effettuati sequestri e acquisiti documenti. La procura individua anche due parti offese: Rosa Tavolaro e Antonella Lamelina. Gli indagati hanno ora la possibilità di presentare delle memorie difensive. Sarà il nuovo magistrato a valutare il materiale raccolto nel corso delle indagini dai carabinieri. Molte cose, nel frattempo, sono cambiate in Val d’Agri. A partire da alcuni sindaci che non sono stati rieletti. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it

ROMA - Se fosse approvato così com’è il disegno di legge 1920 si tradurrebbe per la Regione Basilicata in un aumento di guadagni dalle royalty del petrolio pari a quasi al doppio della somma attuale. Andrebbero molto meglio rispetto a quello che accade adesso anche i comuni interessati dalle attività di estrazione. Ma per ora siamo ancora alla fase dibattimentale di questo provvedimento che tanta importanza ha per la Basilicata. E’ iniziata ieri in decima commissione Industria del Senato la discussione sul ddl, primo firmatario il senatore lucano, Filippo Bubbico, sulle “Modifiche al decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 625, in materia di canoni e di aliquote di prodotto della coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi estratti in terraferma e in mare”. Il provvedimento in esame – spiega una nota del gruppo Pd del Senato - propone di introdurre alcune modifiche alla disciplina dei canoni per le concessioni d coltivazione e di stoccaggio di idrocarburi, e delle royalties dovuti dai titolari di concessioni. In particolare, l’articolo 1 prevede che a decorrere dal 1 gennaio 2010 si adeguino i canoni annuali per i permessi di ricerca e per le concessioni di coltivazione e stoccaggio ai canoni applicati nel resto dei Paesi comunitari. Oggi i canoni sono fissati ad un livello eccessivamente ridotto rispetto al resto d’Europa. L’articolo 2, invece, prevede che dal 1 gennaio

2010 il titolare di ciascuna concessione di coltivazione corrisponda annualmente allo Stato il valore di una aliquota del prodotto di coltivazione (royalties) pari al 22 per cento della quantità di idrocarburi liquidi e gassosi estratti; oggi è al 7 per cento. L’articolo 3 infine, stabilisce che per le produzioni ottenute dal 1 gennaio 2010 per ciascuna concessione di coltivazione le royalties (corrisposte allo Stato art.2) vengano così suddivise: 55 per cento alla Regione; 15 per cento ai Comuni; 30 per cento allo Stato. Le regioni e i comuni destinano tali risorse allo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche, all’incremento industriale e ad interventi di miglioramento ambientale nei territori interessati da ricerche e coltivazione degli idrocarburi. Lo Stato invece, destina tali risorse alle regioni interessate dall’estrazione di idrocarburi, per la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti, per interventi per la tutela ambientale e la salvaguardia del territorio, per interventi di vigilanza sanitaria e per la tutela della salute dei cittadini. «Il disegno di legge – commenta Bubbico – punta ad incrementare le risorse a favore delle regioni e dei comuni interessati dalla coltivazione ed estrazione di idrocarburi, utilizzando complessivamente il 100 per cento delle royalties a favore dello sviluppo economico dei territori e per la tutela della salute dei cittadini».

Question time su localizzazione centrali, critiche di Margiotta

«Sul nucleare governo latitante fino alle elezioni di marzo» ROMA - Sulla questione del nucleare «evasive ed elusive sono state le risposte del Governo: è evidente che, in prossimità delle elezioni regionali, l’Esecutivo non voglia dire alcuna parola chiara, in modo da consentire il giochino già visto, per il quale Berlusconi possa rassicurare ogni regione in cui va a fare comizi (è già successo in Puglia e in Sardegna) che non sarà quello il territorio di localizzazione degli impianti». E’ quanto dichiara Salvatore Margiotta, deputato lucano del Pd e vicepresidente della commissione Ambiente, al termine del question time che si è svolto ieri alla Camera dei deputati, rela-

tivo alla localizzazione delle centrali nucleari e dei siti per lo smaltimento delle scorie, a seguito della volontà espressa dal Governo, e ratificata mediante l’approvazione di una specifica legge, di tornare allo sviluppo dell’energia nucleare, mediante realizzazione di nuovi impianti. L’interrogazione a risposta immediata, illustrata in aula da Ermete Realacci, è stata sottoscritta da numerosi deputati del Pd, tra cui anche Margiotta. «Quello di Berlusconi - aggiunge il deputato lucano - è un trucco stantio, che ci preoccupa, e che nasconde la volontà di mantenere nascoste le scelte fino all’ultimo momento, non consentendo il

confronto aperto, democratico, trasparente, necessario su opzioni strategiche così fortemente impattanti sui destini dei territori e delle comunità». Il Pd si è detto contrario nel merito al ritorno al nucleare di terza generazione, per motivi connessi soprattutto allo smaltimento delle scorie, all’impatto ambientale, alla sicurezza, e non ultimo, ai costi di investimento, ben maggiori dei benefici attesi. «Quanto al metodo - aggiunge Margiotta - esso risulta ancor più inaccettabile: siamo alle solite, verrebbe da dire, da lucano, pensando al tentato colpo di mano che un altro Governo Berlusconi cercò di porre in essere nel no-

Centrale nucleare

vembre 2003, individuando Scanzano Jonico come sito unico geologico per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Il Pd contrasterà anche in futuro, in Basilica-

ta ed ovunque, con ogni mezzo democratico, qualsiasi ulteriore tentativo di assumere decisioni in spregio alle volontà delle comunità locali».

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BREVI

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FOTO RACCONTANO VIAGGIO IN BASILICATA

MELFI COME TERMINI IMERESE?

BERLUSCONI FA DIETRO FRONT SUL FISCO

Dal 15 al 28 a Bologna

Le preoccupazioni dell’Ugl

L’affondo di Belisario (Idv)

BOLOGNA Dal 15 al 28 gennaio la terza edizione del Premio internazionale di fotografia Viaggio in Basilicata, dal tema “Il dialogo interculturale: la percezione dell’altro”, istituito dal Consiglio regionale della Basilicata, sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo

MELFI All’indomani delle dichiarazioni con le quali l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, conferma la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese esprime preoccupazione Giuseppe Giordano, della segreteria regionale Ugl Basilicata

ROMA «Come avevamo previsto, Berlusconi ha fatto marcia indietro anche sul fisco. Non è possibile alcuna riduzione, sostiene, per colpa della crisi economica». E’ quanto afferma il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario

All’alba le ispezioni di 50 carabinieri che hanno controllato casolari, cascine e terreni

Immigrati, blitz nel Metapontino Fermato un clandestino, 31 lavoratori in nero. Aziende multate, una sospesa METAPONTO - A pochi giorni dall’inferno di Rosarno nel Metapontino scattano le operazioni di controllo e prevenzione. Nelle prime ore di ieri mattina, infatti, nell’area “ metapontina ” della provincia di Matera, è stato attuato un vasto servizio da parte dei carabinieri del comando provinciale di Matera volto a verificare e, quindi, contrastare, possibili casi di lavoro “nero” e immigrazione clandestina. I carabinieri, circa 50, in collaborazione con i colleghi del nucleo ispettorato del lavoro e coadiuvati da unità cinofile, hanno ispezionato e controllato aziende agricole, aziende edili, terreni, strade principali e secondarie, cascinali o ogni altro caseggiato abbandonato, potenzialmente utilizzabile, quale alloggio di fortuna, da lavoratori stranieri stagionali presenti nella zona. Ma non si tratta solo dell’effetto Rosarno. Perché - precisa la nota dei carabinieri - il servizio è solo ultimo di tanti altri già precedentemente svolti, ed è contemplato dall’operazione “Demetra ” e “ Odysseus ”. Intervento che ha avuto, primariamente, lo scopo di tutelare i lavoratori immigrati da possibili situazioni di sfruttamento e, quindi, di verificare la posizione degli stessi in ordine alla loro regolare presenza sul territorio nazionale. Nel corso dell’attività, i carabinieri hanno individuato e controllato. A seguito degli ulteriori accertamenti, i predetti sono risultati tutti regolari, meno un sudanese che, sorpreso senza permesso di soggiorno, è stato accompagnato in Questura per i successivi adempimenti. Sono stati ispezionati 3 casolari abbandonati , senza che siano stati trovati accampamenti di fortuna di lavoratori stranieri. Inoltre, i carabinieri hanno controllato 4 aziende, di cui 3 edili , rilevando e contestando 10 infrazioni alle leggi speciali in materia di assunzione e collocamento, per una somma di 15.000 euro.

Ricostruzione sisma ’80

In particolare, i titolari delle citate aziende controllate utilizzavano 31 lavoratori extracomunitari , assunti senza le prescritte comunicazioni agli enti preposti, quindi in “nero”. In una della aziende controllate, i militari hanno applicato la sanzione accessoria della sospensione dell’attività imprenditoriale per appalto pubblico. I carabinieri, sinergicamente con le altre Forze di Polizia, sotto il coordinamento del Prefetto di Matera, hanno già in corso, da ormai due anni, una serie di controlli, che hanno, come detto, lo scopo di contrastare ogni caso di illecito commesso in danno o dagli stessi stranieri, specie per quanto riguarda il loro potenziale sfruttamento per lavori in agricoltura. Ad oggi,quanto giàfatto ei risultati conseguiti hanno consentito di monitorare, costantemente, il fenomeno, sì da evitare possibili situazioni di criticità.

Lavoro irregolare

Nella mattinata a Matera si è riunito il comitato tecnico di coordinamento interforze

Prefettura: massima attenzione Il bilancio del 2009: 54 denunciati e 118 irregolarità accertate in un anno MATERA - Il fenomeno dell’avviamento al lavoro irregolare, con particolare riferimento ai cittadini extracomunitari, ha formato nuovo oggetto di esame ed approfondimento in sede di riunione di comitato tecnico di coordinamento interforze che si è riunito ieri, alla presenza, oltre che dei vertici delle forze dell'ordine, del responsabile dell'ispettorato del lavoro di Matera. Al termine della riunione, il prefetto, Francesco Monteleone, ha disposto la prosecuzione dei servizi nel settore specifico e contestualmente l’effettuazione di misure straordinarie per il contrasto del

lavoro irregolare, per la cui pianificazione è stato dato mandato al questore. E’ stato anche tracciato un bilancio delle attività per l’anno 2009. Sono state 54 le persone denunciate e 118 le irregolarità accertate (73 penali e 45 amministrative), in provincia di Matera nel 2009 nel corso delle attività di contrasto all’impiego di manodopera irregolare. Sono state inoltre contestate - come reso noto dallo stesso comitato tecnico di coordinamneto - sanzioni per 156 milioni di euro ed effettuate 91 ispezioni in cantieri edili e 183 in aziende agricole.

Il prefetto Monteleone

Qualità delle acque, la deputata radicale Zamparutti presenta un’interrogazione al ministro

Sinistra, ecologia e libertà

Margiotta: «Ultimi fondi sono del governo Prodi»

Dighe lucane, Al chiarisce in conferenza

Guerra all’Arpab «Superati tutti i limiti»

NELLA polemica tra il consigliere Loguercio e l’onorevole Taddei, relativamente ai finanziamenti per la ricostruzione post 1980, interviene Salvatore Margiotta, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati. «Ha perfettamente ragione Loguercio –sostiene Margiotta – in quanto gli ultimi stanziamenti per la ricostruzione in Basilicata si devono al Governo Prodi. Fui proprio io, nel dicembre 2007, in qualità di relatore per la Commissione Ambiente della Finanziaria 2008, a presentare e far approvare un emendamento dalla Commissione che, successivamente, grazie all’apporto decisivo del senatore Giampaolo D’Andrea, all’epoca Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, fu inserito nel maxiemendamento del Governo. Ricordo peraltro che, a fronte della nostra soddisfazione, i parlamentari del centrodestra contestarono l’insufficienza dello stanziamento: ve ne è traccia nella rassegna stampa dell’epoca».

POTENZA - Acquedotto lucano ha convocato una conferenza stampa per domani, alle ore 11, nella sala riunioni al secondo piano della sede della società, a Potenza, Acquedotto Lucano per illustrare, dopo le denunce del segretario dei radicali lucani, Maurizio Bolognetti, i dati sulla qualità dell’acqua potabile distribuita in Basilicata. Alla conferenza stampa sono state invitate anche tutte le associazioni dei consumatori. Nel frattempo la deputata dei Radicali, Elisabetta Zamparutti, ha presentato un’interrogazione urgente al ministero dell’Ambiente per sapere «se i dati forniti dall’Arpab sulla qualità delle acque delle dighe lucane sono relativi ai parametri delle acque che scaricano sul suolo ed in fognatura o alle acque la cui destinazione è destinata per larga parte al consumo umano». Ancora, scrive la Zamparutti «quali provvedimenti intendano adottare per garantire analisi certe, ad ampio spettro e conoscibili dai cittadini in tempo reale; quale impiantistica di depurazione esiste negli invasi oggetto dell'interrogazione; quali provvedimenti intendano adottare per assicurare un'adeguata depurazione delle acque». Inoltre, di fare chiarezza sulla discordanza che emergerebbe «tra i dati

dalle industrie di gas e petrolio per fare fango perforante e il bario può avere effetti tossici sulla salute umana». Per le acque dell'invaso di Montecotugno, la diga più grande d'Europa in terra battuta, utilizzate anche dalla Regione Puglia e destinate per il 40,4% ad usi potabili le analisi mostrano «un inquinamento da bario e una presenza di coliformi totali 5 volte superiore ai limiti di legge». «Anche le acque del Pertusillo risultano contaminate dalla presenza di bario, così come la presa Aip di Savoia di Lucania». Secondo il Presidente dell'Arpab Vincenzo Sigillito, le indagini finora espletate, nonché quelle di novembre 2009, sono da considerarsi assolutamente perfette, rientranti cioé nel range di riferimento previsto dal decreto legislativo 152/2006; il Presidente dell'Arpab Vincenzo Sigillito conferma i dati di rilevamento resi noti da Bolognetti, ma precisa che i limiti fissati dalla legge non sono quelli evidenziati nella denuncia. «L’Arpab, però, - secondo i Radicali - farebbe riferimento in materia di caratteristiche di qualità delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile (disciplinate dalla Tabella 1 del decreto legislativo 152 del 2006) alle tabelle 3 e 4 che nulla hanno a che vedere alle acque potabili».

POTENZA - Per “Sinistra, ecologia e libertà”«all’Arpab sono stati superati tutti i limiti». Il riferimento è alla citazione in giudizio da parte del direttore generale Vincenzo Sigillito dei 2/3 della rappresentanza sindacale interna a cui sono stati richiesti 500.000 di euro di danni. «Con un simile atto scrive Sinistra, ecologia e libertà - si intende tentare di punire chi si rende responsabile di svolgere ancora una funzione sindacale di rappresentanza d’interessi generali e non corporativi dal momento che si pretende, da un dirigente pubblico, trasparenza, oculatezza e parsimonia nell’uso di risorse e personale, nonché rispetto di norme e contratti. Siamo cioè di fronte a chi non solo produce un atto d’intimidazione alle organizzazioni sindacali, ma, in modo spudorato, evidentemente si preoccupa della propria carriera personale e lanciando, però, messaggi eticamente molto, ma molto, discutibili sotto tutti i punti di vista».

Elisabetta Zamparutti

relativi allo stato delle acque degli invasi della Camastra, del Pertusillo, di Montecotugno e Aip di Savoia di Lucania, dighe che, nella maggior parte dei casi, «offrono» acqua per scopi potabili». Infine - come denunciato da Bolognetti - «dalle analisi chimiche effettuate dall'Ufficio risorse idriche dell'Arpab documenterebbero una contaminazione da sostanze chimiche tossiche e un'abnorme presenza di coliformi fecali». Per le acque della Camastra, «emergerebbe un inquinamento da bario, boro e un superamento dei limiti consentiti dalla legge in riferimento ai cloruri; i composti di bario sono usati

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16 24 Ore in Basilicata


La politica rimette al centro le questioni degli studenti dell’Università di Basilicata e assume impegni

La priorità: diritto allo studio Trasporti, alloggi, mensa: entro una settimana un documento programmatico POTENZA - Un documento programmatico da predisporre entro una settimana. È questa la proposta concreta che il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, ha messo in campo per dare risposte immediate sul diritto allo studio (prima dello scioglimento dell’esecutivo regionale) e per programmare le azioni future con risultati da raggiungere nel medio e lungo periodo. Si è svolta ieri in Regione, la conferenza Università Regione, prevista dall’articolo 4 della legge costitutiva (n. 11/97) dell’azienda regionale per il diritto allo studio (Ardsu). Al tavolo, che ha rappresentato un momento di sintesi tra le diverse componenti, hanno partecipato la presidente dell’Ardsu, Anna Fulgione, i rappresentati degli studenti nel cda dell’ente, il rettore dell’ateneo, Mauro Fiorentino, i delegati dei comuni di Matera e Potenza e del dipartimento regionale alla Formazione. Nel suo discorso, De Filippo ha sottolineato che la conferenza «nella formula e nelle impostazioni della legge, non è mai stata convocata perché la Regione in questi anni, con incontri bilaterali, è stata impegnata ad assicurare le infrastrutture più importanti, a mantenere e ampliare i corsi di laurea e a garantire la didattica». La legge prevede tre incontri annuali, ma da tredici anni è stata convocata solo un paio di volte. «Si tratta di avere un quadro sinottico – ha detto De

Il presidente De Filippo

Filippo – per valutare i fabbisogni reali, le criticità, dare risposte analizzando costi e benefici». Previsto un cronoprogramma con linee di interventi anche finanziarie. «In questi anni – ha continuato - ci siamo occupati degli elementi strutturali con l’Università, ma ora si deve costituire un modello di benessere degli studenti con il coinvolgimento dei comuni, creando attrazioni anche culturali, con un potenziamento dei servizi. Il diritto allo studio deve tornare al centro dell’agenda politica e istituzionale mettendo nelle condizioni gli enti preposti a operare in maniera snella e competitiva non solo attraverso risorseeconomiche, ma anche immaginando di rivedere l’assetto normativo. Si deve lavorare in termini di

sistema». Il coordinamento è stato affidato al dipartimento Formazione che sarà supportato da referenti tecnici. De Filippo ha illustrato il prospetto finanziario dell’Ardsu dal 2005 al 2009, elencando i fondi stanziati dalla Regione, passando da 2,2 mila euro del 2005 a 2, 3 nell’ultima finanziaria per il 2010, mentre 3 milioni di euro sono stati stanziati nell’assestamento di bilancio del 2008. Il rettore Fiorentino nell’apprezzare il piano di intervento ha sottolineato che «l’università deve essere attrattiva anche nell’accogliere gli studenti stranieri». Tra le criticità: la mancanza di alloggi, il funzionamento solo di giorno del-

Mattia sulla proroga di 32 convenzioni in giunta

«Lo stop va bene ma ora si vada fino in fondo» IL presidente De Filippo ha sospeso il provvedimento relativo al rinnovo di sole 32 convenzioni esterne attivate per esperti da adibire ad attività tecnica e specialistica presso il Dipartimento Presidenza della Giunta, avvenuto a seguito dell’incontro di dirigenti degli Uffici regionali con i sindacati confederali. «Si tratta di un primo passo per affermare i principi della trasparenza e dell’equità soprattutto nell’attivazione di strumenti che riguardano l’utilizzo di occupazione esterna alla Regione, sia pure temporanea», sottolinea il consigliere regionale Franco Mattia (Fi-Pdl) che, nei giorni scorsi, oltre al blocco del provvedimento stesso, aveva chiesto, come Il palazzo della Regione Basilicata è avvenuto lunedì scorso, «Inoltre – dice il consil’apertura di un tavolo di Gestione del PO FSE che ha confronto con le organizza- firmato l’atto. Adesso però gliere di Fi-Pdl – valutiamo zioni sindacali e di affidare non bastano né il ripensa- con favore la sollecitazione un approfondimento di ca- mento, né una semplice ve- venuta dai dirigenti sindarattere politico-istituzio- rifica tecnico-procedurale. cali che, di fatto, sostiene la nale alla Commissione E’ necessario che tutti i gio- nostra stessa posizione, vani diplomati e laureati e, per affrontare contestualConsiliare competente. «Prendiamo atto – ag- quindi, non solo quelli già mente e senza corsie prefegiunge Mattia –che il presi- inseriti nella cosiddetta renziali la questione dei dente De Filippo ha scelto “task force controlli per il precari presenti negli uffidi tenersi fuori dalla que- PO FERS 2007-2013” pos- ci regionali e di enti e strutstione, mantenendo un sano concorrere all’incari- ture sub-regionali alle proprofilo tecnico-ammini- co di lavoro a tempo deter- cedure concorsuali che per strativo e, quindi, scari- minato con la piena garan- gran parte dei posti messi a cando la proroga per ben zia di eguale valutazione concorso in Regione risultre anni a favore di 32 con- dei rispettivi curricula pro- tano ancora inspiegabilmente bloccate». venzionati sull’Autorità di fessionali».

la mensa di Macchia Romana per motivi di vigilanza (la media giornaliera è di 450 pasti) e la carenza del trasporto pubblico. Tra le ipotesi di residenza studentesca, la caserma lucana. «Bisogna puntare a una residenzialità efficace –ha detto –con trasporti dedicati e magari pensare ad alloggi nei paesi satelliti alle due città». Anna Fulgione ha ribadito l’importanza di una politica di concertazione. «Qualità dei servizi e attrattività - ha detto – dipendono anche dal funzionamento dell’ente che da 12 dipendenti, attualmente può contare su 6, di cui 4 hanno richiesto il trasferimento in Regione. Oltre alla pianta organica, va valutata una modifica di una legge istitutiva ormai datata». De Filippo, a più riprese, ha rilanciato l’ipotesi di attivare il prestito ponte che prevedeva un prestito a tasso zero compreso fra i 5.000 e i 7.000 euro all'anno. «Sono disponibili 500 mila euro e abbiamo già espletato il bando e selezionato l’istituto bancario, ma l’Ardus non è in grado di gestire il bando. Vedremo come riprendere l’iniziativa». «A fronte di un incremento del 28 per cento degli studenti negli ultimi 5 anni – ha detto Valeriano Di Stefano, rappresentante degli studenti dell’Università della Basilicata – non corrisponde un adeguamento finanziario. Bisogna incrementare corse da e per Matera e potenziare quelle urbane». Iranna De Meo

SUI GENERIS

.. Ma dura è la replica «Se è così semplice perché non farlo prima?» POTENZA - Finalmente, oggi 13 gennaio 2010, si è riunito per la prima volta il tavolo programmatico Università-Regione. Tavolo di fondamentale importanza, infatti la sua istituzione è sancita nell'articolo 4 della legge regionale 11/97 su cui si basa la nascita dell'ente Ardsu, ente sub-regionale atto ad emanare i servizi in materia di Diritto allo Studio. Questo tavolo, come dice Valeriano Di Stefano, rappresentante degli studenti in seno al CpA dell'Ardsu, è importantissimo in quanto intorno ad esso si riunisco tutti gli attori del panorama regionale che possono migliorare il diritto allo studio. Siamo rammaricati del fatto che solo oggi, a distanza di un anno e mezzo e dalle ripetute sollecitazioni che sia io sia le altre rappresentanze, abbiamo inoltrato agli organi di competenza, si sia riunito. Il Diritto allo Studio in questa Regione non esiste, questa è stata la dichiarazione del rappresentante Di Stefano, non c'è una programmazione in merito alla residenzialità, al trasporto urbano ed extraurbano, a stento si riescono

ad elargire servizi agli studenti, come buoni pasto, contributi straordinari, contributi per il trasporto e di conseguenza diventa sempre meno appetibile venire a studiare in Basilicata. Siamo dispiaciuti del fatto che solo oggi c'è tanta voglia di risolvere i problemi e programmare il futuro del Diritto allo Studio. La domanda sorge spontanea, ma se risulta tutto così semplice perché non ci siamo riuniti prima? Perché solo ora e con la consapevolezza che il 22 febbraio il Consiglio Regionale si scioglierà e il tutto si demanderà ai prossimi eletti? Purtroppo il problema fondamentale è che le amministrazioni in Italia sono abituate sempre a lavorare nella straordinarietà e non nella ordinarietà delle cose, con la completa assenza di programmazioni a breve e lungo termine. Il risultato è che se si va a ledere il Diritto allo Studio, si va a nuocere una fetta di società che vive disagi e che lotta quotidianamente per accrescere il livello culturale proprio e dell'intera comunità.

Sul processo di reindustrializzazione del sito di Potenza

Ex Mahle, interviene la Fim Cisl: «La Regione sta perdendo tempo» Si prepara la mobilitazione POTENZA – Quale futuro per gli ex della Mahle? Sono una settantina i lavoratori di quella che prima era stata la Mondial Piston, stabilimento metalmeccanico storico della città di Potenza, che aspettano novità dalla Regione sul bando per la reindustrializzazione del sito dopo la sospensiva imposta dal Tar. Il Tribunale amministrativo regionale ha temporaneamente bloccato le trattative tra Regione Basilicata e gli imprenditori di Revoind, perché l’apertura delle buste era avvenuta in assenza dei soggetti partecipanti al bando, accogliendo così il ricorso del secondo classificato in graduatoria. Il segretario regionale della Fim Cisl Basilicata, Salvatore Troiano, si dice preoccupato per la perdurante situazione di stallo che si è venuta a determinare dopo la decisione del tribunale amministrativo regionale di bloccare la procedura di assegnazione del sito alla Revoind. «L'assessore Straziuso – attacca Troiano – deve dirci con chiarezza e senza finzioni quali sono le reali intenzioni del governo regionale sul recupero produttivo della ex Mahle e come intende muoversi anche sul piano giudiziario dopo la sospensiva imposta dal Tar. Al momento non si comprende il silenzio della massima istituzione regionalesuldestino diunavertenza, ormai di lungo corso,

La protesta dei lavoratori della ex Mondial Piston davanti allo stabilimento

che rischia di avvitarsi su sé stessa, con il rischioche al termine del periodo già programmato di cassa integrazione straordinaria i lavoratori perdano i benefici degli ammortizzatori sociali per la totale assenza di un credibile e sostenibile progetto di riconversione industriale». Secondo Troiano «la Regione sta giocando con il futuro dei lavoratori, trattati come inconsapevoli marionette di un vicenda chesta assumendocontorni poco chiari. Così come poco chiaro - incalza Troiani appare l'operato della stessa taske force che finora più che contribuire a risolvere i problemi ha creatosolo complicazioni». Troiano invita l’assessore Straziuso a convocare in tempi rapidi le organizzazioni sindacali per fare il punto della vertenza. E annuncia che «in assenza di novità sostanziali in grado di sbloccare la situazione il confronto dovrà

necessariamente spostarsi al tavolo del ministero del Lavoro». Nel frattempo, per sopperire ai ritardi della Regione in questa complicata vertenza, la Fim Cisl lucana ha tenuto ieri sera un incontro con i lavoratori della ex Mahle. Anche da parte di questi ultimi è arrivata la chiara richiesta di un incontro urgente convocato dalla Regione, che veda seduti al tavole delle trattative tutte le parti coinvolte. Tanto che è stato proclamato lo stato di agitazione, con possibilità di presidi davanti allo stabilimento. E’ trascorso più di un anno da quando i tedeschi hanno annunciato la chiusura dello stabilimento lucano, per delocalizzare le attività di produzione pistoni per auto al Nord. E da allora non si è stati in grado di trovare una definitiva risoluzione alla vertenza. L’auspicio è che questo intervento serva a smuovere le acque.

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24 Ore in Basilicata 17

Giovedì 14 gennaio 2010


Giovedì 14 gennaio 2010

Il monito del segretario Guglielmi per il terzo congresso regionale della Uil Fpl oggi a Picerno

«Basta delegittimare gli statali» Le considerazioni sulla riforma Brunetta. «No a nuovo precariato, sì ai concorsi» POTENZA - Lavoratori Uil del settore pubblico, dipendenti della sanità e degli enti locali, a congresso per discute di lavoro come risorsa per lo sviluppo. Si tratta del terzo appuntamento regionale della Uil Fpl di Basilicata e si svolgerà oggi al Bouganville di Picerno , con inizio alle ore 9. Al centro dell’evento i problemi dei lavoratori pubblici alla luce dell’entrata in vigore D. Lgs 150/09, meglio conosciuta come riforma Brunetta, della legge 42/09 che introduce il federalismo fiscale. Inoltre, si discuterà della costituzione delle comunità locali e della riforma del sistema socio - sanitario lucano che costituiscono le punte più avanzate della “governance”regionale. I lavori saranno introdotti dalla relazione del segretario confederale della Uil, Antonio Guglielmi, cui seguirà il dibattito, l'intervento del segretario generale della Uil di Basilicata, Carmine Vaccaro e le conclusioni del segretario nazionale della Uil Fpl, Giovanni Torluccio. La relazione di Guglielmi, in particolare, dopo aver stigmatizzato «la campagna di delegittimazione che si sta conducendo nei confronti del lavoro pubblico, sottolineerà che la P. A. è il garante dei diritti fondamentali di cittadinanza e in Basilicata e nel Mezzogiorno rappresenta la più importante infrastruttura immateriale al servizio dello sviluppo». Perciò, il sindacato, quando difende i lavoratori della P.A.difende icittadini, lademocrazia e lo sviluppo. Ma questa per il sindacato è la condizione necessaria, ma non sufficiente se vuole esercitare fino in fondo il suo ruolo. «E’ di vitale importanza mettersi alla testa di un processo riformatore che deve governare le storture del mercato del lavoro e di una flessibilità cattiva, deve rivendicare un utilizzo delle risorse più finalizzato all'innovazione del suo sistema produttivo, a potenziare le infrastrutture materiali ed immateriali, a sostenere la ricerca, la formazione e l'istruzione. Una riforma che deve costringere le regioni del Mezzogiorno a migliora-

re le proprie capacità di programmazione e controllo della spesa ed avere il coraggio di risolvere i nodi strutturali che frenano il suo sviluppo». «La Uil Fpl - prosegue Guglielmi - considera di fondamentale importanza le riforme avanzate dalla Regione Basilicata con la costituzione delle comunità locali che assorbiranno, potenziandole di deleghe e contenuti , le attualicomunità montane,e con la riduzione delle ASL da cinque a due. Tuttavia , chiede una forte accelerata e un adeguato sostegno finanziario in questa fase di transizione e garanzie ai cittadini che vivono nelle aree più interne e svantaggiate che quella rete diffusa di servizi socio - sanitari venga mantenuta e potenziata. Occorre peròvalorizzare il personale che vi opera e stabilizzare i tanti precari senza

i quali in questi anni , non si sarebbero potuti assicurare i servizi essenziali ai cittadini». Perciò, la Uil Fpl nel mentre plaude alla costituzione di un fondo per favorire la stabilizzazione degli ex Lsu e degli Lsu autofinanziati; esprime un forte rammarico per l'arenarsi della stabilizzazione dei tanti precari in forse alla Regione Basilicata con il siluramento da parte del Consiglio Regionale del disegno di legge concordato con le parti sociali. La UIL FPL auspica un cambio di rotta «poiché occorre superare, a partire dalla Pubblica Amministrazione, la piaga del lavoro precario e tornare alla sana , trasparente regola dei concorsi pubblici per permettere a tante eccellenze di poter portare nella P.A. una sana ventata di rinnovamento e di modernizzazione».

Il segretario di categoria, Antonio Guglielmi

Bankitalia conferma l’emigrazione intellettuale. Le proposte dalla Uil di Basilicata

50 tra Basilicata, Puglia e Calabria

Vaccaro: «Fermare l’emorragia di cervelli»

Il Cnr assume nuovi ricercatori

POTENZA - Un laureato lucano ogni 100 residenti con un analogo titolo di studio ogni anno lascia la Basilicata per trasferirsi altrove: è in questo dato contenuto nello studio di Bankitalia sulla “Mobilità del lavoro in Italia” che trova una motivazione in più l’iniziativa assunta nelle ultime settimane dalla Uil confederale lucana, di intesa con organizzazioni di categoria, in difesa della qualità dell’offerta formativa dell’Università degli studi della Basilicata, perché sia sempre più rispondente alle domande del mercato del lavoro, per l’introduzione del salario di ingresso e di altri strumenti di flessibilità, per il superamento di forme di precariato nella pubblica amministrazione. A sostenerlo è il segretario generale regionale della Uil Carmine Vaccaro sottolineando che «il rapporto di Bankitalia conferma che i laureati sono in fuga dal Mezzogiorno, anche a costo di lavorare precariamente e di invertire il rapporto con le famiglie, destinate a sostenere il giovane emigrato anziché beneficiare del suo sostegno come avveniva in passato». Infatti - spiega Vaccaro - la migrazione dei “ragazzi colti” si dirige verso le grandi aree metropolitane del centro Nord, come Roma, Mi-

lano e Bologna: quindi, rispetto ai flussi del passato il contesto è completamente cambiato perché i nuovi rapporti di lavoro e la diffusione dei contratti a termine hanno inciso sugli incentivi alla mobilità geografica, rendendo più incerto il rendimento atteso dallo spostamento. Perciò - evidenzia Vaccaro diventa sempre più necessario per le regioni del Sud trattenere il proprio capitale umano ed individuare azioni, come possono essere l'introduzione del salario di ingresso e il superamento di condizioni diffuse di precariato, per stoppare l'emorragia di uno dei fattori chiave per la crescita socio-economica regionale». «L'emigrazione dei lavoratori, e in particolare di quelli con qualifiche più elevate - come si legge nell'indagine - può comportare un impoverimento di capitale umano che, a sua volta, potrebbe riflettersi nella persistenza dei differenziali territoriali in termini di produttività, competitività e, in ultima analisi, di crescita economica. In questo contesto, l'intervento delle autorità di politica economica deve essere teso, piuttosto che a frenare l'emigrazione, a rimuoverne le determinanti, che hanno come comune denominatore la quantità e la qualità

della crescita economica nel Mezzogiorno. Più che di statistiche per il Sud - è ancora il commento di Vaccaro - ormai c'è il bisogno urgente di passare dalle parole ai fatti, come sottolineato anche dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo messaggio di fine anno, che ha posto le politiche per i giovani ed il Mezzogiorno come le priorità del Paese. Sono, invece ormai, passati 6 mesi dagli annunci dettati dal Governo sotto il solleone, di un piano per il Sud, di cui ancora non c'è traccia. Il tutto sotto il silenzio di tutte le forze politiche, in tutt'altre faccende. Chiediamo alla politica tutta nazionale e regionale un atto di coraggio: concentrare solo il 6% delle risorse, tra Fondi Comunitari e del FAS (oltre 70 Miliardi di euro fino al 2015), alla buona e duratura occupazione. In questo modo in 5 anni, attraverso un credito di imposta, (verificabile e trasparente incentivo alle imprese) si potrebbero creare le condizioni per oltre 800 Mila nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato.Una terapia d'urto, insieme a rapide ed efficaci politiche di sostegno alle infrastrutture, già lanciata dalla UIL nelle scorse settimane, in grado di ridare fiducia e speranza alle nuove generazioni per un Paese coeso ed unito».

SONO 485 i posti a tempo indeterminato, per ricercatori di III livello e articolati per aggregazioni regionali, messi a bando dal consiglio nazionale delle ricerche, con scadenza entro il prossimo 8 febbraio. Cinquanta tra Basilicata, Calabria e Puglia. Si tratta di una vera e propria ondata di assunzioni straordinarie, finanziate dal ministero dell’Istruzione Università e Ricerca in base alla legge ad hoc numero 129 del 2008. I nove bandi sono divisi per aree geografiche. In Piemonte, Liguria e Lombardia sono 87 i posti disponibili, in Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia 37, 36 in Emilia Romagna e Marche, 82 in Toscana, in Abruzzo, Lazio e Umbria 81, 65 in Campania, 50 tra Basilicata, Calabria e Puglia, 30 in Sicilia e 17 in Sardegna (maggiori dettagli sul sito Cnr wwwww.cnr.it). Le discipline interessate abbracciano l’intero arco di attività del Consiglio nazionale delle Ricerche. Dalla chimica all’ambiente, dalla medicina alle scienze naturali e agrarie, dalla matematica alla fisica e all’energia.

Passa il pacchetto occupazione per il Sud Pd, tra i 70 firmatari della mozione anche i deputati lucani Margiotta e Luongo ROMA - “Sconfitta l'ostilità del Governo verso il Sud!”. E’ passata la mozione di 70 deputati del Pd, tra i cui firmatari anche i lucani Antonio Luongo e Salvatore Margotta, per centomila nuovi occupati al sud. Il governo ieri è stato battuto alla Camera. «Chiediamo che il governo riveda la sua posizione - commentano i firmatari - risponda ai drammi del Mezzogiorno, aiuti giovani, famiglie e imprese. Il Sud sta morendo lentamente, i giovani scappano via, la criminalità controlla molte aree. Non possiamo andare avanti così”. La Camera dei deputati aveva rinviato martedì scorso la discussione e il voto sulla proposta del Pd diretta a incentivare l'inserimento nel mondo del lavoro di 100 mila giovani delle regioni del Mezzogiorno. Intanto nuove stime arrivano dalla Ban-

ca d'Italia che parlano di 80.000 laureati che sono emigrati al Nord. Tra il 1990 e il 2005 quasi 2 milioni di persone si sono trasferite nelle regioni centro-settentrionali. I numeri degli ultimi decenni sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli delle grandi ondate degli anni cinquanta e sessanta e l'abbandono del Mezzogiorno non è stato costante, ha ripreso vigore nella seconda metà degli anni novanta, interrompendo un trend decrescente che durava dai primi anni settanta. Poi, dal 2000, il fenomeno si è nuovamente attenuato e negli ultimi anni l'elemento che ha più contraddistinto gli spostamenti è proprio la “fuga dal Mezzogiorno” di giovani con elevata scolarizzazione. E' l’Emilia-Romagna la regione più attrattiva. Il deflusso è particolarmente marcato

anche in Basilicata. I laureati preferiscono soprattutto grandi aree metropolitane come Roma, Milano e, soprattutto, Bologna. Città meglio attrezzate per offrire opportunità di lavoro qualificato, soprattutto nella pubblica amministrazione e nei servizi. La mozione dei parlamentari del Pd propone l'inserimento di ben 100 mila giovani laureati e diplomati a lavorare in aziende private a carico dello Stato, con la promessa di un incentivo di tre mila euro alle aziende che assumeranno i ragazzi. Secondo le stime di Palazzo Koch, infatti, come riportato nel testo dell'interrogazione del deputato calabrese, ben 80mila laureati sono andati via dal Mezzogiorno. La mozione evidenzia come nel 2008, prima dello scatenarsi della crisi economica, risultava irregolare nel me-

ridione circa una persona su cinque, con punte di una su due in alcune regioni e in alcuni settori come l'agricoltura e l'edilizia, vale a dire 1,3 milioni di persone. Mentre a metà 2009 si sono persi 378 mila posti di lavoro di cui 271 mila al Sud. Ad essere colpite sono soprattutto le forme di lavoro a termine (-9,4 %) e le collaborazioni a progetto (-12,1 %). Il fenomeno dell'emigrazione interna si traduce anche in un'allarmante emorragia economica dalle fasce e dalle zone deboli a quelle forti del Paese. Tra tasse universitarie e integrazioni alle magre buste paga che i ragazzi percepiscono per molti anni dopo aver finito il corso di studi, ogni anno dal Sud al Nord si spostano non meno di 2 miliardi di euro. Così il Mezzogiorno si trova a dover pagare un dazio insieme economico e cultura-

La Camera dei deputati

le, che inverte letteralmente la storica logica delle «rimesse». Non per ultimo i tagli imposti dal Governo al sistema scolastico che colpiscono quasi esclusivamente il Sud. Più di 14 mila supplenze sulle 19 mila che scompariranno quest'anno (il 71%) sono localizzate nelle otto regioni meridionali. Per questo il Pd chiede al presidente del Consiglio Sil-

vio Berlusconi e ai ministri del Lavoro e dell'istruzione, Maurizio Sacconi e Mariastella Gelmini, se siano a conoscenza di tali dati e cosa intendano fare per promuovere azioni e politiche adeguate che favoriscano nel Sud opportune condizioni di crescita, di sviluppo e di occupazione (leggi pure l’articolo a pagina 14). Emilia Manco

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18 24 Ore in Basilicata


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Giovedì 14 gennaio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Otto aziende agricole hanno costituito una cooperativa con un punto vendita nel capoluogo

La bottega dei lucani all’estero Prodotti locali anche on line: così gli immigrati assaporano prima la qualità I POTENTINI forse non lo sanno, ma in via Leonardo da Vinci c’è un piccolo negozio che per molti lucani che vivono all’estero è un punto di riferimento, tanto che le segnalazioni ai ristoratori locali sono arrivate addirittura dall’Australia. Una bottega piccola ma carica dei sapori di un tempo, sapori che stanno dando anche occupazione ad alcuni giovani. Perché le arance le trovi anche ad agosto, i pomodori a dicembre, le melanzane e i peperoni tutto l'anno. Ma quello che pochi sanno è che l’uva fuori stagione, per esempio, arriva dalla Florida. Perché spesso i fruttivendoli, non solo non espongono i prezzi della merce, ma nemmeno i cartelli che ne specifichino la provenienza. Così, quando questi prodotti finiscono sulle nostre tavole, li troviamo insignificanti e privi di sapore, anonimi. Anonimi, perché in loro non corrispondono più i sapori di una volta, quelli della nostra tradizione. Perdendo, con essi, le nostre radici e la nostra identità. Una identità tutta lucana. Per contrastare questa tendenza, un anno e mezzo fa, otto aziende agricole del potentino (Cancellara, Vietri, Tolve, Miglionico, alcune delle province coinvolte) si mettono insieme e costituiscono una cooperativa: “Le contrade”. L'idea nasce dalla constatazione delle difficoltà che aziende di questo tipo incontrano sul nostro territorio: lo scarso associazionismo e la sopravvivenza. La sopravvivenza di un mercato che deve combattere tutti i giorni contro calamità naturali e concorrenza internazionale. Da qui, l'idea di mettere insieme i propri prodotti e di venderli direttamente al consumatore. Decidono, quindi, di aprire anche un piccolo punto vendita nella città di Potenza, “Il contadino”. Qui troviamo prodotti freschi e secchi, conserve, formaggi, pasta, pane, olio, vino in bottiglia e in mescita. Tutto rigorosamente prodotto dagli associati. Tranne il tonno fresco proveniente da Siracusa, il parmigiano e il prosciutto di Parma «per avere - afferma Pietro Basile, unico dipendente del negozio - un bancone più ricco e che possa soddisfare maggiormente il cliente». Il contadino, infatti, funziona come una vecchia bottega di quartiere, dove la nonna si recava per comprare le ricottine di Cancellara, per esempio, quelle «belle saporite». Le salumerie, quelle che adesso chiamiamo minimarket e che, anche in città, ancora sopravvivono. Perché, quindi, fare la spesa da “Il contadino”? «Il contadino - spiega Pietro Basile - vende solo prodotti biologici di stagione. In questo periodo, quindi, non troverete pomodori, cetrioli, per esempio. Ma funghi, bietola, broccoli, arance, per quanto riguarda il frutto fresco. Tutti prodotti che dal produttore arrivano direttamente al consumatore. Garantendo, quin-

I TALENTI CHE ESPORTIAMO

Buchicchio e il cibo come collante culturale

Sopra Pietro Basile. In basso a sinistra l’ingresso di “Il contadino” e accanto un cesto con alcune delle arance vendute (Foto Andrea Mattiacci)

di, non solo la genuinità del prodotto, ma anche un rapporto qualità prezzo. Ad esempio, vendiamo la verza a un euro». La cooperativa, dunque, ha un duplice scopo. Da un lato, «ristabilire con il consumatore quel contatto diretto e fiduciario di un tempo e portare sulle tavole lucane i sapori dei cibi di una volta. Dall'altro, ricordare che il cibo può essere prodotto con metodi natura-

li, attraverso il solo ausilio della terra e della coltivazione tradizionale. Dare al consumatore, inoltre, la consapevolezza che l'acquisto del proprio cibo quotidiano va fatto con cura e attenzione, avendo modo di conoscerne l'origine, i metodi di lavorazione e le ragioni del prezzo». Giudicare la loro ragionevolezza o meno, spetta solo al cliente, che ha la possibilità di acquistare i prodotti an-

che on line. “Il contadino”, infatti, è in rete. Non stupisce, quindi soprattutto per il loro attaccamento alla terra d'origine che ne fossero già a conoscenza i tanti lucani all'estero che la settimana scorsa si sono riuniti in questi giorni a Potenza. È questa la potenza del cibo, il mezzo di comunicazione più efficace al mondo. Anna Martino

IL CIBO: collante culturale. E non solo perché unisce nello spazio e nel tempo membri di una stessa comunità, ovunque essi siano. Il cibo è il mezzo più immediato per parlare agli altri di noi, delle nostre radici. Ne è convinto anche il ristoratore potentino Donato Buchicchio, che gestisce il ristorante Due Torri, nel centro storico della città. Oltre a elogiare l'iniziativa di “Le Contrade” «che dice - potrebbe facilitare l'esportazione del prodotto lucano all'estero, perché mette insieme prodotti diversi in un unico container agevolando la distribuzione, perché il legame dice-si crea a tavola». La tavola, secondo Buchicchio, unisce tutti in quanto veicolo di trasmissione della propria cultura e della propria tradizione. Considerazioni alle quali è giunto non consultando pagine e pagine di antropologia, che abbondano sull'argomento. Lo ha capito semplicemente viaggiando. È stato in Svizzera, in Germania, in Inghilterra «da giovane afferma - per imparare e riportare tutto ciò che avevo appreso qui, in Basilicata». E poi, da adulto e da ristoratore affermato, è stato in Australia, in Canada, dove si è recato per rappresentare la Basilicata in diverse occasioni: gli incontri delle associazioni di lucani all'estero e la festa dei 60 anni della Repubblica Italiana. «Tantissimi i lucani che mi hanno chiesto dei nostri prodotti, dove trovarli e come cucinarli». L'interesse verso la nostra

Donato Buchicchio (A. M.)

cucina (non solo degli immigrati di origini lucane ma anche dei tanti turisti giapponesi, con i quali Buchicchio ha instaurato un rapporto tale per cui è stato invitato a Tokio per preparare una cena tutta lucana), ha fatto nascere in Bochicchio il desiderio di farsi tramite tra il mondo culinario locale e il resto del mondo. «Il mio sogno - dice - è che possano farsi dei master di formazione di cucina lucana all'estero». Il pretesto per la realizzazione di un progetto di più ampio respiro «che coinvolga - conclude - le aziende lucane disposte a promuovere il proprio prodotto all'estero. Perché, lo dico sempre agli stranieri incuriositi dalla nostra cucina: per cucinare piatti lucani ci vogliono prodotti lucani». an. mart.

Tecnica “Lembo Diep”: al San Carlo un’operazione di ricostruzione mammaria

Un intervento unico in tutto il Sud LA TECNICA microchirurgica “lembo Diep” rappresenta l'ultima frontiera della ricostruzione mammaria. Un intervento di tale tipo, per la prima volta a Potenza e nel mezzogiorno, è stato eseguito ieri all'ospedale San Carlo da un'equipe guidata dal giovane chirurgo partenopeo Maurizio Saturno, con il supporto tecnico del professor Josè Collado, dell'ospedale Vall D'Hebron di Barcellona, che vanta una notevole esperienza nel campo, utilizzando da più di 5 anni tale tecnica in maniera costante. L'eccellente risultato è stato illustrato ieri pomeriggio nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel nosocomio potentino alla presenza, tra gli altri, del direttore generale Giovanni De Costanzo, del direttore sanitario Agostino Pennacchia e del capo dipartimento di Chirurgia Enrico Mazzeo Cicchetti. Più di otto ore di sala operatoria hanno consentito, dunque, di resti-

tuire la mammella a una quarantenne lucana, che affetta da un cancro al seno, scoperto durante la gravidanza, aveva subito qualche tempo fa una mastectomia e un trattamnento chemioterapico. «La novità e il vantaggio del lembo Diep, rispetto alle tecniche di ricostruzione basate sull'utilizzo di protesi - hanno spiegato Saturno e Cicchetti - è la minore invasività dell'intervento, dal momento che non viene sacrificato il muscolo addominale». L'operazione avviene infatti nel seguente modo: si preleva, lasciando intatto il muscolo, un'isola di tessuto cutaneo- dermo- grasso dalla parte inferiore dell'addome con l'arteria e le vene epigastriche e la si trasferisce in regione mammaria attraverso una anastomosi microchirurgica all'arteria ed alla vena mammaria interne. Tale tipo di tecnica, eseguita al microscopio, richiede competenze e at-

trezzature adatte e può essere utilizzata per tutti i pazienti, a condizione che abbiano abbastanza grasso addominale e che non siano fumatori. Fino al momento, inoltre, è utilizzata in Italia solo in tre ospedali. «L'intervento di oggi - ha affermato il direttore De Costanzo - è soltanto uno degli esempi di percorsi di eccellenza messi in campo dal Dipartimento di Chirurgia e dagli altri settori perché, in linea con la programmazione regionale, quest'ospedale vuole perseguire l'obiettivo della specializzazione e dell'eccellenza, ponendosi come punto di riferimento per le patologie complesse». Si tratta dunque dell'anello di una catena virtuosa e di un momento di crescita per tutto il sistema sanitario regionale, che vede nel San Carlo il terminale delle varie reti presenti sul territorio. «Il rilancio delle attività - sempre svolte egregiamente dall'ospedale -

I medici in conferenza stampa

attuato in particolare nell'ultimo anno - ha sottolineato Pennacchia - è avvenuto nonostante il disagio creato dal venir meno di 12 primari e di tre figure apicali nel campo amministrativo ed ha dunque richiesto uno sforzo supplementare da parte di tutte le professionalità presenti». Un merito riconosciuto anche dal professore spagnolo che, in riferimento all'intervento, si è detto entusiasta della struttura e dell'organizzazione dell'ospedale potentino, che si è dimostrato all'altezza della situazione. Roberta Senese

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Potenza


20 Potenza

Giovedì 14 gennaio 2010

Potenza 21

Agenda

Giovedì 14 gennaio 2010

La Belle Epoque cantata dal trio delle sorelle Marinetti

Sabato allo Stabile i “Lavori in corso” di Claudio Fava

Al “Comic festival” è di scena “Marco da legare”, in arte Baz

“La fortuna” di De Filippo in scena allo Stabile

IL PROSSIMO 28 gennaio, alle 21, il sipario del teatro Stabile di Potenza si alzerà su “Non ce ne importa niente”, nuovo appuntamento con la stagione teatrale 2009/2010. Per la regia di Max Croci e con la presenza dell’orchestra diretta dal maestro Christian Schmitz, lo spettacolo ripropone brani da Belle Epoque musicale. Le Sorelle Marinetti, accattivante e impertinente trio musicale che strizza l’occhio agli sketch del varietà, sconfina in una vera e propria pièce teatrale. Un viaggio temporale a ritroso verso gli anni ’30, anni di grandi inquietudini, ma anche anni di voglia d’evasione e di spensieratezza ...

SI intitola “Lavori in corso” il testo teatrale, scritto da Claudio Fava, che sarà portato in scena il prossimo 16 gennaio alle 21 al teatro Stabile di Potenza. La costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina è una “possibilità” che da molti anni aleggia sul destino della città siciliana. Che il ponte venga fatto, iniziato o addirittura realizzato e portato a termine è un'ipotesi tanto lontana quanto incerta. E proprio per questo è evidente che ciò che davvero conta non è il ponte, ma l'idea del ponte. Il testo di Fava non si addentra in letture dietrologiche, ma sceglie di mostrare l'ombra di questo ponte, che si allunga inesorabile sulla tragedia dei popoli del Sud.

IL 21 gennaio, al teatro Don Bosco, appuntamento con Comic festival: in scena, “Marco da legare”, spettacolo di Marco Buzzoni e con la partecipazione di di Alex De Santis. Il comico di Sassari, in arte Baz, uno dei personaggi cult di Colorado, si cimenterà ancora una volta nella sua ultima produzione. Baz ha ottenuto 10 premi in 8 Festival nazionali di Cabaret, fra cui il prestigioso premio Petrolini “Bravo Grazie 2006” e il premio Walter Chiari come rivelazione comica dell’anno. Nello spettacolo, il giovane comico si scontra con il personaggio Baz, un artista “tarocco” creato da ingegneri genetici e programmato solo per riprodurre cose già fatte da altri.

IL prossimo 18 gennaio, al teatro Stabile, con sipario alle 21, Luigi De Filippo porterà in scena “La fortuna con la Effe maiuscola”. Lo spettacolo ha inizio quando un’inattesa eredità di un lontano parente emigrato in America arriva a sollevare le sorti del protagonista, solitamente perseguitato da un destino avverso e beffardo. C’è solo una clausola che lo separa dalla fortuna: l’eredità spetterà interamente a lui solo nel caso in cui non abbia figli. Il poveretto, però, ha appena riconosciuto come figlio un ragazzo, in cambio dell’estinzione di un debito. Nascono, da questo impedimento, disavventure ed equivoci che coinvolgono ogni personaggio.

L’INIZIATIVA

DOPO LA SEGNALAZIONE FATTA DAL QUOTIDIANO

A Bucaletto A piazza Prefettura intensificati i controlli sulle denunce di sinistri lezione di Pc Incidenti sulle strade provinciali con Vola In caso di colpa, l’ente liquida in fretta

Due feriti lievi su viale dell’Unicef PICCOLO incidente ieri, nel primo pomeriggio, su viale Unicef, poco dopo l’incrocio che porta a rione Cocuzzo. Due auto, per cause ancora da precisare, si sono scontrate. Per fortuna i conducenti dei due mezzi coinvolti sono rimasti feriti solo lievemente, anche se inizialmente si è pensato al peggio. Le auto, infatti, sono state notevolmente danneggiate, tanto che è stato necessario l’intervento di un carro attrezzi per portale via. A causare l’impatto probabilmente il fondo stradale bagnato. Qualche piccolo disagio per gli automobilisti in transito su viale Unicef, anche se i Vigili del fuoco - intervenuti sul posto hanno cercato di limitare i danni, deviando il traffico delle auto dirette verso rione Mancusi. Gli stessi feriti sono stati trasporti in ospedale da una lettiga dei Vigili del fuoco.

DAL primo gennaio è attivo, alla provincia di Potenza, un ufficio per il controllo, la verifica e la liquidazione di eventuali dan causati da incidenti sulle strade provinciali. «La Provincia di Potenza spiega una nota - ha aumentato, in maniera forte, il controllo sulla gestione dei sinistri attraverso un rafforzamento degli uffici e un forte coinvolgimento dell’ufficio legale, dei cantonieri e della Polizia provinciale». Questo anche perchè nonostante il potenziamento della manutenzione sulle arterie provinciali, nell’ultimo anno le denunce per sinistri hanno registrato una crescita esponenziale, determinando un andamento tecnico negativo. Un dato “contraddittorio” (anticipato sull’edizione di ieri da un servizio pubblicato dal Quotidiano della Basilicata) che ha indotto l’ente ad attivare, dallo scorso primo gennaio 2010, un ufficio specifico a cui assegnare il controllo, la verifica e la liquidazione dei sinistri per cifre entro i 50.000 euro. Il servizio ha come obiettivo prioritario quello di verificare, in collaborazione con i diversi settori dell’ente, la veridicità delle denunce. «Ci sarà, inoltre, un’accelerazione dei tempi per il rimborso». Il cittadino, nel caso conclamato di responsabilità dell’ente Provincia, potrà rivolgersi direttamente all’amministrazione provinciale per fare richiesta di risarcimento del danno senza dover necessariamente attivare procedure legali. «A seguito dell’attuazione di accurate verifiche tese ad accertare la veridicità della denuncia, il rimborso, fino a 50.000 euro - spiega la nota - sarà liquidato in tempi rapidi senza il coinvolgimento dell’assicurazione». Un modo per agire in trasparenza e legalità.

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1

Passo sicuro e sportivo per i consiglieri

«Attese e soluzioni lasciate al caso»

Io, Loro e Lara 17.20 - 19.40 - 22 Sala 2 Cado dalle nubi 17.45 - 20 - 22.15 Sala 3

«E’ stata del tutto inadeguata e insufficiente l’informativa comunicataci nel pomeriggio di martedì scorso durante la seduta della terza commissione consiliare permanente “Lavori pubblici”, dall’assessore alla Mobilità Pietro Campagna, su richiesta dei consiglieri Laieta e Molinari in merito allo stato dei lavori di alcune opere pubbliche in città». Lapidario e critico il commento del coordinamento die consiglieri comunali di opposizione sul tema. «Per quel che riguarda il Nodo complesso del Gallitello, che da programma doveva essere completato entro dicembre 2009, registriamo che da mesi il cantiere è fermo e, a detta dell’assessore, si prevedono ulteriori 18 mesi di lavori, con l’approvazione di un’ulteriore variante e il relativo aggravio di spesa a carico dei cittadini». Quanto al polo ospedaliero del San Carlo «la previsione di ultimazione lavori parlava di giugno 2009, al momento sono preventivati ulteriori sei mesi per la realizzazione di un pasticcio strutturale». Passando alla strada Bucaletto-Marrucaro, chiusa ormai da oltre dieci anni, «nonostante le proteste di cittadini, consiglieri comunali e comitati di quartiere siamo ancora alle conferenze di servizio per ricercare da parte dell’amministrazione un’unità di comportamento nei confronti dell’azienda proprietaria della strada. Ancor più nebulosa la posizione del Comune su tutta la viabilità del Gallitello, con particolare riferimento alla chiusura del ponticello posto alle spalle dell’ufficio della Motorizzazione, per il quale pare si attendano finanziamenti, chissà se regionali, per predisporre un miglioramento della viabilità nell’intera area». Non è tutto: «una situazione analoga è quella per il completamento del ponte pedonale di via Di Giura. Siamo in presenza ancora di ipotesi di studio per collocare l’ennesima fontana e spostare eventualmente la strada». Il giudizio complessivo non lascia scampo: «L’amministrazione comunale di Potenza, sulle opere pubbliche si muove senza una seria programmazione, ma lascia tutto al caso e dimostra con l’informativa dell’assessore di non avere un progetto organico e funzionale alla città e ai cittadini».

SCUOLA E SOCIETÀ Al Nitti, un patto contro la dispersione DOMANI, alle 9.30, nella sala “Domenico Carbone” dell’Itc Nitti di Potenza, si terrà il seminario conclusivo del progetto “Non perdiamoci di vista” realizzato dagli alunni e dai docenti della scuola. Obiettivo del progetto, contrastare la dispersione scolastica (grazie a un finanziamento della Regione Basilicata attraverso il Fondo sociale europeo). Il seminario sarà l’occasione per divulgare i risultati conseguiti con il progetto e le metodologie didattiche utilizzate. «All’appuntamento interverranno - annuncia una nota del professore Angelo Berillo, responsabile della comunicazione dell’istituto - tutti i protagonisti che hanno sottoscritto l’accordo di collaborazione per la prevenzione e i contrasto della dispersione scolastica, fenomeno complesso che investe l’intero contesto formativo della nostra regione». Al termine del seminario sarà sottoscritto un patto di futura collaborazione sul problema della dispersione scolastica, stipulato tra il comune di Potenza, il Moige, il Forim, il Nitti e l’Irefor.

Caro Nicola... Anche se con un giorno di ritardo, buon compleanno dal tuo amico di disavventure Carmine

Sherlock Holmes 16.30 - 19 - 21.30 Sala 4 Il mondo dei replicanti 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Natale a Beverly Hills 17 - 19.15 - 21.30 Sala 6 A Crhristmas carol 16 - 18.10 Io e Marilyn 20.20 - 22.30 Sala 7 Il riccio 17 - 19 - 21

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Chiuso

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Io, Loro e Lara 19 - 21

Io, Loro e Lara PADRE Carlo Mascolo è un missionario che vive in un villaggio nel cuore dell'Africa. Da qualche tempo avverte i sintomi di una crisi spirituale e decide di tornare a Roma per ritrovare la serenità e il calore della sua famiglia. Nella Capitale lo aspettano delle belle sorprese. I destini della famiglia si intrecciano con quello di Lara, personaggio enigmatico e sorprendente che nessuno si aspettava di dover fronteggiare

Il riccio RENÉE è una portinaia di cinquantaquattro anni, grassa e sciatta ma in realtà la sua apparenza inganna. Renée è una donna colta che "recita" lo stereotipo della portinaia in un palazzo borghese parigino. In quello stesso palazzo vive anche Paloma, 11 anni, figlia dei signori Josse con una passione per il suicidio. L'arrivo di un nuovo inquilino giapponese, l'erudito signor Kakuro Ozu, metterà in crisi gli equilibri del palazzo.

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 13 GENNAIO 0971/21148

Perri piazza Matteotti, 12

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel

115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111

Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata

800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393

Centro ascolto bullismo Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0971 1931646 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Ateneo

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129

0971 305011

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765

AL DRAGO TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-445470 0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA

LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-420219 0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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SONO cominciati ieri presso la sede dell’associazione Vola (Volontari per l’ambiente ) sita nella Cittadella di Bucaletto a Potenza, gli stage dedicati a giovani e anziani per l’utilizzo di personal computer (messi a disposizione dai responsabili della medesima associazione). I partecipanti si cimenteranno con i programmi di scrittura e di gestione della posta elettronica, con il supporto del tutor Mario Nicola Di Dio. I corsi hanno avuto inizio ieri e termineranno negli ultimi giorni di marzo. Lo svolgimento degli stage di formazione informatica parte dalla comune volontà di Di Dio e Rocco Padula presidente dell’associazione Vola che hanno deciso di avviare un nuovo momento formativo per gli abitanti di Bucaletto. Inoltre è stata predisposta una vera e propria sala internet che servirà a tutti per conoscere le tecniche informatiche e dei social network. I corsi hanno luogo tutti i giorni dalle 9:30 alle 13 e dalle 17 alle 21 e saranno svolti anche la domenica dalle 10 alle 13. Piccoli e grandi possono fare dell’informatica un punto di partenza per conoscersi, sviluppare nuove forme di associazionismo e di amicizia. I ragazzi partecipanti all’iniziativa hanno l’età compresa tra i sette e i tredici anni. Gli anziani dai sessanta in su. Un modo come tanti, per confrontarsi e fare socializzazione. La tastiera come sintesi perfetta di socializzazione e voglia di crescere. f.menonna@luedi.it

VIABILITÀ

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Giovedì 14 gennaio 2010

A Palazzo di città, già considerato bene comune, deve diventare anche “privo di valore di mercato”

L’acqua da tutelare nello Statuto Se l’ordine del giorno sarà approvato, si potrà modificare la carta cittadina LO Statuto comunale della città di Potenza già considera l’acqua bene comune da tutelare. Ma, dopo l’approvazione della legge per l’affidamento ai privati dei servizi (comprese le gestioni di acqua e rifiuti) torna in auge l’idea che lo sforzo deve concentrarsi per sottrarre l’acqua alle logiche del mercato. E si ritorna su una proposta che la scorsa primavera era stata fatta dall’ex consigliere comunale del Prc Marcello Travaglini (non approvata) e che oggi viene sponsorizzata dalcomitato perl’acqua pubblica: serve aggiungere nello statuto (come richiesto in questi giorni da un nuovo ordine del giorno bipartisan sottoscritto da consiglieri di Pd, Pdl, Sb, Idv e Potenza di cittadini) che l’acqua è anche bene non “assoggettabile al mercato” Ieri, l’ultima audizione del comitato (presente Lidia Ronzano) nella VI commissione consiliare presieduta da Antonio Losasso. All’appuntamento erano presenti anche alcuni componenti e il presidente della prima commissione, Vito Mitro, che si è detto favorevole - qualora l’aula approvasse l’ordine del giorno - ad avviare l’organizzazione dei lavori per la modifica dello statuto comunale. Nel dettato della Carta cittadina l’acqua è già considerata «pubblico diritto universale, indivisibile e inalienabile»: bisognerebbe aggiungere chel’acqua èun bene «privo di rilevanza economica, insostituibile, scarso, indispensabile». Proprio il portavoce del comitato ha aggiunto che a far data dal 2012 si aprirà una duplice possibilità nella gestione delle risorse idriche e cioè o l’affidamento tramite appalto pubblico o la gestione diretta, magari tramite municipalizzata. E’ in quest’ottica che ha proposto al sindaco Vito Santarsiero (presente in qualità di presidente Anci Basilicata) di farsi promotore di iniziative simili negli altri comuni lucani. E’ chiaro ormai a tutti che «l’acqua - ha detto Santarsiero - non è una risorsa illimitata. Il futuro del pianeta ruoterà attorno alle risorse idriche. Ci adopereremo nelle sedi opportune - è l’impegno affinché la legge che prevede la privatizzazione dell’acqua venga modificata o comunque modificato. In questo senso mi sento di condividere pienamente l’ordine del

La commissione riunita ieri sul’odg dedicato all’acqua pubblica

giorno che porterò all’attenzione del direttivo Anci». Se l’impegno in veste Anci è quello di «richiamare l’attenzione di tutte le amministrazioni locali italiane, trovando una soluzione pienamente condivisa», Palazzo di città

deve però prima superare la prova del voto e della tempistica: terranno le intenzioni manifestate in commissione, quando sull’ordine del giorno dovrà pronunciarsi probabilmente a breve - l’intero consiglio comunale?

RIORDINO

MULTA AL PARLAMENTARE

Si chiamerà direzione di via Tirreno-Poggio Tre Galli

Avvocati chiedono il proscioglimento

TRA i genitori e i componenti del comitato di quartiere aveva creato alcune perplessità quell’accorpamento per le scuole elementare e media di rione Cocuzzo, sotto la stessa direzione della scuola media di Poggio Tre Galli, nell’ambito del piano di riordino scolastico comunale. Nel piano approvato dalla giunta e tra poco al varo del consiglio, è stato racchiuso il nuovo riordino delle scuole cittadine recuperando l’istituzione di istituticomprensivi (sultema,però, isindacati continuano a esprimere dubbi preferendo un’organizzazione orizzontale). La verticalizzazione prevede unacontinuità didattica e logistica, dalla scuola materna alla media, sotto la stessa direzione. Sulla scelta indicata per le scuole di rione Cocuzzo, ieri il sindaco Santarsiero ha incontrato le famiglie e i rappresentanti del comitato. Ha spiegato il principio della scelta secondo cui l’accorpamento supera la divisione attuale, con le scuole delrione sotto direzionidiverse. «Sarà possibile, invece, avere un unico percorso didattico all’interno del quartiere». Alcuni timori riguardano il possibile cambio dei docenti. «L’amministrazione si è impegnata a farsi promotrice presso l’Usr di rinnovata attenzione affinchè le modifiche dell’organico siano minime e, dove necessarie nell’iniziale discontinuità, avvengano senza disagi». Quanto al timore che l’accorpamento sotto la direzione della scuola Sinisgalli potesse rendere le scuole di Cocuzzo di “serie” inferiore, le rassicurazioni partono dal nome scelto per la futura direzione unica: “Tirreno-Poggio Tre Galli”.

Ieri mattina nel palazzo di giustizia di Potenza gli avvocati di Salvatore Margiotta, deputato del Pd, Luisa Fasano, ex capo della Squadra mobile di Potenza e Beppe D’Eboli, autista del parlamentare, Maria Laraia, viceprefetto di Potenza, hanno discusso davanti al giudice dell’udienza preliminare Luigi Barrella. Gli avvocati Tuccino Pace, Fabio Viglione e Gaetano Basile, hanno insistito per il proscioglimento degli imputati. Sono accusati in concorso del reato di abuso d’ufficio, dato che Laraia avrebbe annullato la sanzione di trecentonovanta euro per le richieste ricevute dal parlamentare e la moglie. La vicenda risale al 19 maggio del 2007. C’è una visita organizzata di Francesco Rutelli a Matera. A quel tempo Rutelli era il vicepresidente del consiglio in carica con la delega per il turismo. E’previsto un giro nei musei, poi il comizio in piazza Vittorio Veneto per sostenere l’allora candidato sindaco per il centrosinistra della città dei Sassi, Franco Dell’Acqua. Margiotta andava di fretta e la polizia gli ritirò la patente. Secondo l’accusa Luisa Fasano si prodigò per far annullare la multa. Il viceprefetto è accusato di aver accolto il ricorso. Il gup Barrella ha rinviato per le repliche della procura. Poi si ritirerà in camera di consiglio per decidere se rinviare a giudizio o se prosciogliere i quattro imputati. f. a.

Nuovo incontro sull’impianto fermo da due anni: l’appello di sindacato e lavoratori

Inceneritore, «serve ulteriore sforzo» L’impegno di ente e azienda ad attivare almeno un forno verso il collaudo SE è ormai chiaro a tutti che, prima di decidere quale sia il destino dell’inceneritore, è obbligatorio portare l’impianto al collaudo (tempo previsto, dopo gli ultimi lavori di adeguamento, circa sei mesi), non sembra così vicina la quadra del caso in riferimento a lavoratori che, da due anni, non prestano più servizio presso l’impianto di San Luca Branca, licenziati dalla Tep (l’associazione di imprese che ha gestito per due anni la struttura), dopo la sospensione della convenzione con l’amministrazione. Era davvero troppo caro quel contratto che prevedeva un canone annuale fisso di circa 2 milioni e 600 mila euro (più iva) a fronte di un quantitativo di rifiuti smaltiti, in due anni di attività, davvero minimo. Così, nel giugno 2007, l’ente non ha rinnovato l’accordo e per 21 lavoratori che erano stati assunti a tempo indeterminato dall’impresa (nel frattempo la composizione societaria è cambiata,

con l’ingresso, per una quota, della multinazionale francese Veolia) nient’altro che attesa. Sono rimasti circa in 15, legati alle procedure di ammortizzatori sociali, che nei mesi, hanno più volte sollecitato azienda e amministrazione. Questi due anni sono trascorsi a furia di riunioni, accordi, trattative e proteste (nell’agosto 2007 gli ex dipendenti dell’inceneritore arrivarono fino a salire sul tetto per attirare l’attenzione sulla propria tormentata vicenda), fino alla definizione recente di un contratto con l’ati per far arrivare l’impianto almeno al collaudo (i due anni di attività non erano bastati). Ieri, un nuovo incontro tra le parti. Il sindacato chiede all’amministrazione «un ulteriore sforzo - spiega Rocco Della Luna, Uiltucs Uil - pur apprezzando l’impegno dimostrato dall’ente nel cercare di risolvere la vicenda». Proprio la presenza dei lavoratori nelle liste della mobilità consentirebbe

all’impresa e all’amministrazione dei vantaggi fiscali. Ma per il collaudo, i lavori necessari sembrano siano destinati a lavoratori specializzati di ditte esterne e del settore. «Chiediamo di trovare il modo per poter far lavorare anche gli ex dipendenti, magari coadiuvando le operazioni tecniche». L’impegno di azienda ente sembra quello di poter riuscire, entro aprile, durate lavori di messa a norma, a far partire almeno una delle due linee che portano ai forni e poter così richiamare almeno parte dei lavoratori. Questo, però, all’interno del programma che porterà al collaudo (il contratto con la ditta dura fino al raggiungimento dell’obiettivo). Poi, l’impianto dovrà essere valutato dall’ente comunale e dalla Provincia per capire come inserirlo, se riattivarlo definitivamente o meno, nel piano provinciale dei rifiuti. s.l.

L’inceneritore di San Luca B.

A poche ore dall’inaugurazione del ponte attrezzato si rincorrono le valutazioni sul collegamento meccanizzato

Domani l’apertura: «Finalmente, ma mancano i posti auto»

Uno scorcio del ponte attrezzato (f.M.)

Venerdì, è il gran giorno. Taglio del nastro annunciato per il Ponte attrezzato, ormai ribattezzato “scala mobile Santa Lucia”. La città raggiungerà così il primato per gli impianti meccanizzati più lunghi d’Europa (con un sistema di scale mobili complessivo esteso per 1,3 chilometri, con una capacità di trasporto complessivo di 18.000 persone all’ora. «Una importante opera per una città in movimento – ha detto il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero - che punta molto sul ridisegno dell’intero trasporto pubblico. Le scale mobili “Santa Lucia” sono simbolicamente e fisicamente la cucitura tra parte nuova e vecchia della città fra centro e periferia nonché strumento per attivare la chiusura del centro storico e un sistema integrato di trasporto». Nel frattempo, «si sta già lavorando su viale dell’Unicef – ha

aggiunto l’assessore alla Mobilità, Pietro Campagna - per la realizzazione di un parcheggio a servizio della nuova scala che consentirà a quanti arriveranno in città dall’hinterland edalla regionedi usufruire del servizio evitando di attraversare la città con mezzi privati o autobus extraurbani». Non mancano i commenti in vista dell’apertura al pubblico della struttura. Se il coordinamento cittadino di Forza Italia verso il PdL di Potenza, esprime soddisfazione, spiega pure che «giunge così finalmente a conclusione l’iter tormentato di un ambizioso progetto, ideato già negli anni ’80 e grazie al quale si spera di poter rendere meno caotico il traffico automobilistico in città». Sicuramente, però, «l’imminente inaugurazione dell’impianto, non può essere considerata l’ultimo atto di quel progetto finalizzato alla soluzione del problema traffico nella sua globalità». Per quanti giungono da altre zone della città o addirittura dall’esterno della cinta

urbana, «si pone il problema del parcheggio del mezzo utilizzato per raggiungere la struttura. Il rischio è che possa servire a poche persone e trasformarsi in una cattedrale nel deserto». Così, «si assisterà ad una nuova, ennesima, inaugurazione, questa volta diun avveniristico impianto, per la cui piena utilizzazione non ci sono ancora le condizioni giuste - aggiungono - E’ opportuno, a questo punto, augurarsi che i tempi occorrenti per i parcheggi di viale dell’Unicef non ricalchino quelli che stanno caratterizzando le altre opere pubbliche in corso di esecuzione in città». Decisamente più ottimista il capogruppo del Pd, Gianpaolo Carretta, sicuro che «il ponte garantirà il potenziamento e la razionalizzazione del sistema viario tra il centro storico e il quartiere di Poggio tre Galli, al fine di integrare in modo organi-

co ed efficiente il settore occidentale dell’abitato e risolvere gran parte dei problemi di viabilità e di sosta nella zona». L’opera «rientra nel progetto di rilancio e rivitalizzazione del centro-storico a servizio della città, perché migliorando la mobilità, la viabilità e abbassando i livelli di traffico e di inquinamento si consente una fruizione più dinamica delsalotto buonodella città, a servizio degli operatori economici e garantendo una maggiore qualità della vita ai residenti ed ai potentini in genere; il tutto in linea con la strategia più complessiva di Potenza città comprensorio, che si apre al territorio». «E’ innegabile lo sforzo del centro-sinistra, ed in particolare del Pd cittadino e della giunta comunale guidata da Santarsiero nell’attuare questa significativa soluzione politico-amministrativo e sociale per la nostra comunità»

L’auspicio: tempi brevi per i parcheggi

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22 Potenza


23 Bella L’assessore Leone spiega il valore della stabilizzazione. Diversi i progetti sociali

Il Comune assume tre precari Contratto a tempo indeterminato per due lavoratori socialmente utili e un co.co.co BELLA - Stabilizzare si può, anche per i piccoli comuni. Il Comune di Bella ha assorbito i lavoratori atipici. In pratica due lavoratori socialmente utili (Lsu) e un co.co.co. La stabilizzazione dei precari da tempo rappresentava un'urgenza improcrastinabile. Lo ha reso noto alla stampa ieri l'assessore al Personale, Vito Leone. «Con la stabilizzazione e l'assunzione a tempo indeterminato di tre precari si è chiusa definitivamente - ha detto l'assessore Leone - la condizione di precariato presso questa Pubblica amministrazione che è particolarmente attiva anche sulle attività di inclusione socio-lavorativa dei soggetti diversamente abili». Quattro i progetti messi in campo dall'assessorato alle politiche sociali. Dalle azioni positive “borsa lavoro” per 4 persone sino al “work experience” per 6 unità. Due unità affidare al settore amministrativo. Le altre quattro al settore pulizia delle strutture pubbliche e decoro urbano. Ma c'è di più. Il progetto handicap di 12 unità con fondi regionali accreditati al Comune. Ed ancora un progetto col contributo straordina-

Il sindaco di Bella Santorsa

rio di fondi comunali e regionali per l'inclusione sociale legato alla tossico-dipendenza candidato nei piani territoriali di inclusione sociale. Così nuovi input alle politiche sociali prendono corpo nella Città di Bella, grazie ad un mix di progetti innovativi e di utilità sociale messi in campo dal Comune e dall'Assessorato alle Politiche sociali. Nel centro del Marmo

Platano in pratica «bisognava dare serenità ai dipendenti comunali». Così l’amministrazione comunale di Bella ha deliberato per la stabilizzazione dei precari. Per Leone «altre due stabilizzazioni a contratto a tempo indeterminato furono effettuate già nel mese di marzo 2009. In una situazione in cui il disagio sul lavoro e il precariato

non danno certezze - ha aggiunto Leone - l'amministrazione con le sue politiche occupazionali ha attivato la stabilizzazione. Il tutto per dare certezza e sicurezza sul lavoro che oggi è una piaga sociale che investe il mondo del lavoro. Se anche in altri enti fosse garantita tale condizione il lavoro sarebbe più dignitoso». Angela Scelzo

S. G. di Pietragalla Problemi anche negli uffici

Senza telefono da 7 giorni Tanti disagi tra i cittadini SAN GIORGIO DI PIETRAGALLA - Sono tante le lamentele e il malcontento che serpeggiano tra gli abitanti della frazione San Giorgio di Pietragalla, popoloso agglomerato urbano di circa mille abitanti che si trova a poco più di una decina di chilometri da Pietragalla. Da oltre una settimana infatti i telefoni della zona sono completamenti muti per cui ciò provoca grandi disagi per comunicare tra gli abitanti dell'area e fuori ovviamente il territorio comprensoriale. Ancora più difficile è la situazione degli uffici pubblici quali la delegazione comunale e le scuole dove per comunicare con il mondo esterno i dipendenti si servono dei telefoni cellulari con aggravio di spese naturalmente. Difficoltà emergono inoltre per gli steessi esercizi commerciali per comunicare ad esempio con i fornitori dei materiali. A ciò va ad aggiungersi

Uno scorcio di Pietragalla

la mancanza nell'area della linea Adsl per cui l'attività informatica risulta essere oltremodo penalizzata nella vita di tutti i giorni. Ovviamente gli abitanti della frazione per quanto concerne la linea telefonica che non funziona stanno manifestando le proteste del caso verso l'azienda telefonica. Antonio Bevilacqua

Bella E’ fra le opere più urgenti in programma

Vicina la riapertura del castello chiuso dal 1980 BELLA - Circa 800 mila euro per i lavori pubblici. E' la cifra esatta delle opere pubbliche appaltate dall'amministrazione Santorsa. A trent'anni dal sisma del 1980 il castello di Bella si prepara a riaprire i battenti. In pratica tra le opere in cantiere rientrano a pieno titolo i lavori al Maniero bellese. Grazie al progetto “Appartenere al territorio” promosso dal Pit (Progetto Integrato Territoriale) del Marmo Platano-Melandro si «intende ultimare parte della struttura per aprire una porta sul territorio - si legge in una nota dell'Urp informa - a tutela e valorizzazione delle risorse storico-culturali del paese». Per il sindaco Salvatore Santorsa «gli investimenti nel settore

edile hanno contribuito a frenare un'emigrazione di manodopera oltre i confini regionali, creando occasioni di sviluppo culturale, economico e turistico». Ma da quel 23 novembre 1980 sul castello bellese si è intervenuti con ben 3 distinti lotti funzionali. I lavori del primo lotto sono iniziati nell'84. Ultimati dopo solo 2 anni. Si è giunti poi alla «messa in sicurezza dell'edificio - prosegue l'Urp - nel trasporto del materiale crollato dello spigolo sud-est e nella rimozione delle superfetazioni. L'importo dell'intervento è stato di circa 518.000 euro. Con il secondo intervento, dell'importo di 1.605.137 euro si sono eseguiti i lavori di consolidamento strutturale e di rifiniture

esterne. Lavori iniziati nell'87 e ultimati dopo circa quattro anni. Con il terzo intervento, dell'importo di 819.333 euro si è provveduto a realizzare la copertura sull'intero immobile». Ora il nuovo intervento proposto con il 4° stralcio funzionale finanziato dal Por Basilicata, da parte del Pit Marmo Platano Meandro consiste «nella realizzare del portone d'ingresso e nella fornitura e messa in opera di infissi a taglio termico. Ed ancora nella pavimentazione in pietra locale del vestibolo d'ingresso, dei pianerottoli e del terrazzo dell'ultimo piano. Ma c'è di più. Si punta al completamento strutturale della scalinata in ferro che dal secondo piano conduce al terzo e della pavi-

Cancellara, primo giorno per il commissario prefettizio CANCELLARA - Si è insediato ieri, dopo la sospensione decretata dal prefetto di Potenza, Luigi Riccio - del consiglio comunale, il commissario prefettizio, Gerardo Quaranta. Il neo Commissario, viceprefetto aggiunto, residente a Salerno, è in servizio presso la Prefettura di Potenza dal 1996 e nel corso dell'attività ha già svolto le funzioni commissariali nei comuni di Teana, San Martino d'Agri e Castelluccio Superiore. Il funzionario prefettizio all'arrivo in municipio è stato ricevuto da Maria Cristina Cicinelli, segretario comunale,

Quaranta

unitamente a tutto il personale amministrativo. Il commissario prefettizionQuaranta si è poi intrattenuto con il sindaco uscente

Antonio Lo Re, presente presso la sede municipale per il rituale passaggio di consegne; al termine dell'incontro, il commissario ha poi visitato gli uffici comunali trattenendosi in cordiale colloquio con i dipendenti dai quali ha ricevuto la piena disponibilità collaborativa affinchè la macchina amministrativa, durante la gestione commissariale, continui a garantire con la massima efficacia i consueti servizi ai cittadini. Il commissario gestirà l'ordinaria amministrazione dell'ente e resterà in carica sino allo svolgimento delle prossime elezioni.

Il castello di Bella

mentazione in laminato dell'ultimo piano sino alla realizzazione dei servizi igienici e all''impianto di illuminazione». In pratica si metterà in sicurezza l'immobile per consentire anche visite guidate. La tipologia dei materiali e delle

modalità di esecuzione dei lavori progettati «riprendono pedissequamente quelli già previsti nel progetto generale del prof. Pagliara - conclude l'Urp - con il parere favorevole della Soprintendenza». an. sce.

Satriano, una “Password” per invogliare alla lettura SATRIANO - E' uscito il primo numero di “Password”, il giornalino scolastico dell'Istituto comprensivo di Satriano, realizzato dai ragazzi della seconda A. «Lo scopo del giornale - si legge in una nota del dirigente scolastico dell'Istituto - è quello di invogliare i ragazzi alla lettura. E come la password dà “l'accesso al computer” così la buona lettura mette nelle condizioni di preservarci da tutte le sollecitazioni negative che abbiamo dalla società». Un giornalino, quello realizzato dagli studenti, che oltre ad essere originale nella sua veste tipografica è anche ricco di contenuti ed interessante nella sua richiesta di coinvolgimento dei giornali locali alle loro problematiche. Infatti nella lettera ai direttori dei

quotidiani lucani si legge la richiesta di “ dedicare una pagina del loro giornale ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado dei vari paesi Lucani. L'idea è quella di utilizzare gli argomenti trattati a scuola, dove si parla solo del passato, e non del presente. L'unica soluzione è quella del giornale. Lì possiamo tuffarci nel presente e proiettare il nostro futuro”. «Potremmo parlare - scrivono i ragazzi - dei problemi che mirano a formare cittadini responsabili, ad interessarci della scuola e dei fenomeni derivanti quali: il bullismo, l'alcolismo, la droga ecc. in poche parole abbiamo in mente di fare a turno, con gli altri ragazzi appartenenti ad altre scuole, nel pubblicare una pagina di argomenti di attualità per i ragazzi».

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Giovedì 14 gennaio 2010


24 Balvano Il Consorzio industriale ha assegnato allo stabilimento altri 17.000 metri quadri

Un nuovo lotto alla Ferrero Soddisfatto il parlamentare del Pdl, Digilio, molto critico Giannino Romaniello BALVANO - Il Consorzio industriale di Potenza ha assegnato, nell’area idustriale di Balvano, un nuovo lotto alla Ferrero. L'area in questione, della superficie di circa diciassettemila metri quadrati ubicato nell'agglomerato industriale di Balvano, è stato acquistato nei giorni scorsi dalla società Ferrero spa, una realtà molto forte e consolidata nel panorama produttivo locale, operante da decenni sul nostro territorio. A conferma di ciò, l'attuale cessione si accompagna a quella del 2004, quando il Consorzio assegnò alla società una superficie di oltre 10.500 metri quadrati, e a quella più recente del 2007, che comportò una ulteriore acquisizione da parte della azienda alimentare dolciaria di un suolo di oltre 6.000 metri quadri. Grande soddisfazione da parte dei vertici dell'ente che insieme all'atto di assegnazione hanno stipulato con la Ferrero anche una convenzione regolante i rapporti tra le parti. In virtù di tale documento la società si è impegnata a destinare l'area esclusivamente all'attività produttiva e verrà inglobata nel perimetro dello stabilimento Ferrero di Balvano, formandone da subito elemento organico ed integrato alle attività produttive dello stesso. Inoltre qualsiasi piano di riassetto dello stabilimento si inten-

derà realizzabile in relazione alla nuova area acquisita. La società si è anche impegnata a rispettare tutte le normative vigenti in tema di tutela della sicurezza degli impianti, tutela dei lavoratori anche per quanto riguarda il rispetto dei contratti collettivi di lavoro, corretto smaltimento dei rifiuti e tutela dell'ambiente dagli inquinamenti, assoggettando, ove ricorrano i presupposti, le opere a valutazione di impatto ambientale. Dal canto suo il Consorzio ha la facoltà di effettuare controlli finalizzati a verificare l'adempimento degli obblighi assunti all'atto della stipula della convenzione di assegnazione. E sull’assegnazione del nuovo lotto da parte del Consorzio industriale di Potenza è intervenuto il parlamentare del Pdl, Egidio Digilio

che ha rimarcato come sia «ancora possibile perseguire il percorso virtuoso dell’industrializzazione e che quindi l’attività di promozione dei nostri nuclei industriali va intensificata». Purtroppo, però, «sono ancora numerosi i lotti liberi specie negli otto nuclei industriali realizzati dopo il terremoto del 1980 come numerosi sono stabilimenti e strutture che in molti casi hanno cessato l’attività dopo poco tempo. La promozione per attrarre investitori ed imprenditori deve perciò continuare». E un’attrattore può essere sicuramente la Banca del Sud, grazie alla quale «intendiamo perseguire l’obiettivo di aumentare la capacità di offerta del sistema bancario e finanziario delle regioni del Mezzogiorno e sostenere le iniziative imprenditoriali, canalizzando il ri-

sparmio privato nelle aree del Sud». Di diverso avviso Giannino Romaniello, presidente del “Comitato di coordinamento istituzionale per le politiche del lavoro” che accusa il centrodestra di esaltarsi per «eventi inesistenti», mentre «si dimentica di garantire le risorse per superare la crisi del salotto». L’assegnazione del nuovo lotto da parte dell’Asi alla Ferrero, per Romaniello, altro non è che «semplicemente un’ assegnazione di un'area di superficie, are già utilizzata da qualche anno dall'azienda, non comprendiamo l'enfasi e la importanza della notizia, visto che non siamo in presenza di un'ampliamento della iniziativa industriale e ne tantomeno, ad oggi, stante anche la situazione di mercato, l'azienda a ipotizzato alcun progetto di ampliamento». Nello stabilimento di Balvano, lo scorso anno, «molti lavoratori stagionali non sono riusciti ad effettuare le stesse giornate lavorative dell'anno precedente con la conseguente perdita, per alcuni, anche del sostegno al reddito». Romaniello si augura «che la cessione dell'area non sia solo la strada per realizzare nuove entrate da parte del consorzio che pare faccia fatica a recuperare crediti verso quelle imprese inadempienti che spesso sono le stesse che lamentano costi eccessivi di servizi».

Muro Lucano L’accusa dell’opposizione Muro Lucano Progetto “I luoghi di Annibale”

Impianti eolici Il Comune fa retromarcia

MURO LUCANO - «Con un cambio di rotta, che ha stupito un po’ tutti ha deciso, con la delibera consiliare del 30 dicembre 2009, è stato deciso di mantenere la partecipazione del comune nella società “Monte Raitiello srl”, peraltro già in fase di dismissione a seguito di una decisione del vice prefetto Lidia Caludia Cimadomo, commissario straordinario del Comune di Muro Lucano ed assunta in armonia con i dettami della deliberazione della Corte dei Conti potentina emanata nei confronti del Comune di Muro Lucano». E’ quanto afferma in un comunicato Teresa Zaccardo, capogruppo consiliare di “Insieme per la rinascita” di Muro Lucano, in riferimento alla posizione assunta dal sindaco di Muro Lucano sul tema delle centrali eoliche nel territorio murese che, a parere di Zaccardo, in precedenza si sarebbe schierato, insieme alle associazioni

ambientaliste, contro la realizzazione dell’impianto. «La delibera consiliare – ha aggiunto Zaccardo - è stata adottata nonostante la Corte dei Conti, con una nuova deliberazione, questa volta relativa al rendiconto 2007, abbia stigmatizzato il comportamento di quegli amministratori che continuano a mettere a rischio gli equilibri di bilancio e non hanno ancora provveduto al ripiano dei debiti delle società Monte Raitiello e Muro Village». E’ pur vero «che se certe battaglie, come quelle per l’eolico, sono combattute con convinzione, e non solo per mera strumentalizzazione politica, non si può cambiare idea dall’oggi al domani». Zaccardo ha invitato pertanto il sindaco alla coerenza per «evitare di arrecare con il suo comportamento danni all’ambiente e alla montagna di Muro Lucano».

Sviluppo turistico Sì alla creazione di un’area multimediale MURO LUCANO - Si va verso la creazione di un'area archeologica multimediale per un sistema di gestione integrata del patrimonio. E’ questo il leit-motiv di un mix di azioni per lo sviluppo turistico di Muro Lucano messe in campo dall'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gerardo Mariani. Il neo intervento “I luoghi di Annibale. Progetto di valorizzazione dell'insediamento fortificato di Numistro e del territorio di Muro Lucano” rientra in quelle che sono le finalità di Arcus Spa. «Si sostengono progetti ambiziosi riguardanti i beni e le attività culturali - ha detto Mariani - anche nella loro connessione con le infrastrutture. Si persegue la visione di contribuire a tradurre i beni e le attività culturali da oggetto passivo di osservazione a soggetto attivo di sviluppo». Si punta a realizzare «un percorso di valorizzazione dei beni culturali attraverso la creazione di un'area archeologica multimediale attrezzata in modo innovativo e con mezzi multimediali. Si cerca di combinare la spettacolarità dell'intervento ad una strutturazione che va verso una continuità operativa». L'insediamento fortifica-

to di Muro Lucano, già segnalato quale area archeologica tra i siti del ministero per i Beni e le attività culturali, «si inserisce - concluso il primo cittadino -in una rete museale già attiva e che comprende il Museo archeologico nazionale di Muro Lucano nell'edificio dell'ex Seminario vescovile che, con l'istituendo Museo diocesano nell'adiacente Episcopio, costituirà un polo museale di grande attrazione».

Vietri L’associazione inserita nell’albo nazionale

Protezione civile, il 2009 è un anno da incorniciare VIETRI - Un 2009 da incorniciare per la Protezione civile di Vietri. E' stato l'anno della nascita di una splendida, importante e solida realtà nella comunità vietrese, che aveva davvero bisogno del gruppo di Protezione civile e che ora sta capendo la vera importanza dei giovani volontari vietresi. Un 2009 che si è concluso però con una notizia che ha portato tantissimo entusiasmo nell'associazione. Infatti, il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha inserito e iscritto ufficialmente l'associazione vietrese nell'albo nazionale della Protezione civile. Una vera soddisfazione per Vietri e per tutta l'associazione e i suoi soci, visto che l'associazione è nata a Vietri di Potenza solo a maggio. E dopo soli otto mesi, c'è stata prima la registrazione all'albo regionale, e poi al nazionale. Dal giorno della nascita, sono state tante le chiamate ricevute dalla Protezione civile, da enti, privati e cittadini, per qualsiasi tipo di intervento. Dall'incendio, all'ordine pubblico fino ai ritrovamenti di animali di origine protetta e tanti gesti di solidarietà, senza dimenticare, ultimamente, gli anziani di una casa di riposo, che sono stati portati a messa dai volontari. Tra le attività del 2009, si registrano anche due splendide manifestazioni che hanno avuto un gran successo. Ricordiamo la prima edizione di “Puliamo Vietri”, che ha visto coinvolti oltre quaranta bambini del paese alle prese conla puliziadel centroabitato con conseguente raccolta differenziata e in ultimo, il convegno riguardante il ventinovesimo anniversario del terremoto, che ha visto la massiccia partecipazione dei cittadini e di tantissime associazioni di volontariato della regione. Quest'anno, fino alla vigilia di Natale, i volontari di Vietri si sono adoperati in almeno dieci incendi, di piccole e medie dimensioni, anche nell'ambito della “Campagna Aib”, che ha vi-

Alcuni dei volontari

sto i volontari durante l'estate fare turni per le contrade del territorio vietrese, per la prevenzione agli incendi. Non sono mancate le collaborazioni con Carabinieri, Comune, Polizia locale, Vigili del fuoco e Corpo forestale dello Stato. Al momento, la Protezione civile di Vietri ha a disposizione un mezzo antincendio acquistato e spese proprie e una Fiat Panda ricevuta in dono dal comune di San Pietro Vernotico. «Ringrazio il presidente uscente Antonio Russo - dichiara il neo-presidente Francesco Macellaro - che, con il suo operato condotto con spiccata determinazione in questo seppur breve ma intenso periodo, ci ha permesso di raggiungere il traguardo dell'iscrizione all'Albo nazionale, a questi ragazzi desidero dire grazie per la possibilità offertaminel ricoprirequestoruolo». «Concludo - ha aggiunto con un invitoad una fattiva partecipazione, non solo ai ragazzi ma anche agli anziani di Vietri di Potenza che, con la loro saggezza e ricchezza interiore, coltivata durante il percorso della loro vita, possono rafforzare i valori e l'etica del volontariato in tutti noi e di riprendersi quello spazio che spetta loro di diritto nella nostra società». Claudio Buono

Il prossimo 20 febbraio il nuovo cd di Ferdy Sapio MURO LUCANO - “Non abbiate paura” è la nuova e prossima pubblicazione scritta, composta, arrangiata e prodotta da Ferdy Sapio, che a seguito della manifestazione “Le care montagne che parlano di Dio”, di cui è stato partecipe con lo scalatoreTom Perry, ha voluto suggellare con questo brano, le iniziative svolte insieme ad Assisi,all'Aquila e a Cracovia. Un percorso spirituale in cui è stata accesa la memoria del Papa come grande atto di fede verso colui che ha esortato il mondo a non aver paura di aprire le porte a Cristo. L'autore lucano, infatti, proprio a Cracovia lo scorso ottobre, il giorno prima che la delegazione italiana incontrasse il cardinale Stanislao Dzywisz, ha composto questo brano, ispirato dai luoghi visitati dell'infanzia di Karol a Wadowice. Durante il soggiorno in Polonia ha avuto modo anche di cantare la sua composizione musicale sul testo de “Il

Cantico delle creature di San Francesco”, nella cappella di San Leonardo della cattedrale dei re polacchi Wawel, proprio dove Giovanni Paolo II aveva detto la sua prima messa come sacerdote. Il brano era stato eseguito la prima volta a Gerusalemme il 27 maggio del 2009, in una conferenza sulla “Pace nel mondo”, organizzata dai Papaboys. Ma se in “Stupore mistico” si respirava un'aria medievale e l'ispirazione era diretta al mondo del Trecento, qui la canzone è una ballata rockeggiante, suonata con diverse chitarre acustiche ed elettriche, dove risalta la registrazione della voce del papa nel discorso “Non abbiate paura” che tenne il 24 ottobre del 1978, all'inizio del suo pontificato. La presentazione del brano avverrà il prossimo 20 febbraio giorno in cui ci sarà la prima visione del documentario del progetto legato a Tom Perry. Carmine Pepe

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Centrale del Mercure «Incompetenti sull’autorizzazione»

La Provincia confinante si tira fuori dalla polemica MERCURE - La Provincia di Cosenza si dichiara incompetente per l'iter autorizzativo sulla Centrale del Mercure. Alcuni consiglieri provinciali del Pdl rendono noto che la Provincia di Cosenza, dopo aver condotto per anni il procedimento autorizzativo per la riapertura della Centrale del Mercure, ha dichiarato di non essere più competente in materia inviando le carte alla Regione. Il Forum delle Associazioni e Comitati contro la riapertura della Centrale Enel della Valle del Mercure fa sentire ancora la sua opinione. «L'attacco del centro destra al Presidente della Provincia, Mario Oliverio, sulla Centrale del Mercure, rispetto alla quale l'Ente ha “scoperto” di non essere competente, dopo una Conferenza dei Servizi che dura da anni, dimostra eribadisce coseimportanti. Anzitutto - si legge in una nota - il fragoroso silenzio del Presidente Oliverio, tanto “chiacchierato” per il ruolo svolto nella vicenda, quanto ufficialmente silenzioso, salvo a minacciare azioni legali, mai intraprese, contro gli ambientalisti “rei”di aver divulgato quello che tutti sapevano e dicevano. Poi, l'uso cinico e strumentale, da parte dei Consiglieri di minoranza, di una

A3, nuovo furto di mezzi dai cantieri E’ STATO rubato da un cantiere dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria un grosso automezzo da lavoro. Non è il primo furto che avviene nelle ultime settimane nei cantiere dell’autostrada. E anche il tratto lucano dell’autostrada non è rimasto estraneo dal fenomeno che ha allertato gli investigatori del territorio. Il nuovo furto è avvenuto in un cantiere compreso tra gli svincoli di Padula-Buonabitacolo e Lagonegro tra le province di Salerno e Potenza. In precedenza erano stati rubati pale meccaniche, escavatori ed attrezzi da lavoro di varia natura. Secondo gli investigatori di carabinieri e polizia stradale gli autori dei furti potrebbero essere del Casertano o del Napoletano. Non sarà facile risalire agli autori perchè i mezzi rubati non hanno targa trattandosi di veicoli utilizzati solo all’interno dei cantieri. vicenda che mai li ha visti direttamente in campo, che avrebbero il dovere di conoscere e che invece, con ogni evidenza, non conoscono e, infine, la spregiudicatezza con cui gli stessi utilizzano per fini di lotta partitica ed elettorale una vicenda delicata e dolorosa, caratterizzata da diritti negati alle popolazioni, aggressioni al territorio del Parco, rischi per la salute dei cittadini».

I consiglieri vorrebbero che il Ministro Maroni, il Prefetto e la Magistratura ordinaria, leggendo la loro riflessione pubblica, indagassero sulla legittimità o meno dell'intero iter procedurale e su eventuali responsabilità ed inoltre vorrebbero sapere perché il Presidente Oliverio, in campagna elettorale, supportato dal consigliere Diana di Rifondazione, ha rassicurato sul-

la stampa le popolazioni locali circa la correttezza del procedimento mentre un suo responsabile scopre, in maniera tardiva, che forse la Provincia non è più competente in materia. «Che L'Ente Provincia non fosse competente, il Forum delle Associazioni che si batte ormai da otto anni contro l'aggressione dell'Enel, lo sosteneva da anni, ma solo ora, quando ormai era impossibile non arrendersi all'evidenza dei fatti e bocciare il predatorio progetto dell'Enel, ecco che l'oscuro funzionario, utile capro espiatorio, “scopre”che è la Regione a dover decidere. Come si vede, comportamenti, dell'uno e degli altri, del tutto funzionali agli interessi di un'Enelormai alle corde e alla affannosa ricerca di un'ultima opportunità. Ma adesso che gli alibi “tecnici” sono fugati, rimane comunque l'interrogativo politico relativo al governo del territorio e alla tutela delle popolazioni. L'Amministrazione della Provincia di Cosenza è schierata sulle posizioni del centrodestra o il Presidente Oliverio e la sua Giunta, a cominciare dall'Assessore all'Ambiente Aiello, sono a fianco delle popolazioni, contro la Centrale del Mercure?». Emilia Manco

Armento Anche nei centri vicini

Un’impresa comprare un giornale ARMENTO - Un’informazione sempre più preziosa e difficile da reperire. Tempi duri per la carta stampata, non solo per chi vi scrive ma anche per chi vorrebbe leggere qualche riga ma ha difficoltà a reperire una copia del giornale. Da oltre due mesi ad Armento non arrivano più giornali e trovarli diviene sempre più faticoso. Per i tenaci che non possono e non vogliono rinunciare al più vecchio mass media di tutti i tempi, non resta che attrezzarsi di buona pazienza e soprattutto di ingegno per comprendere come procurarsi una copia del proprio giornale preferito. C'è chichiede ilfavorea uncompaesano che scende sulla ss598 a fare benzina, oppure c'è chi magari ne approfitta e si fa portare una copia dalla vicina o dall'amica che va a lavorare, ovviamente deve attendere il suo ritorno che sia nel primo o nel tardo pomeriggio. Un continuo elemosinare per avere una semplice copia di un giornale, mentre chi non osa chiedere ogni giorno attende di leggere qualcosa su internet. A soffrire anche le scuole che devono far affidamento sul collega che arriva da fuori e che riuscirà ad acquistare una copia prima di ar-

rivare in istituto. Come ha commentato il primo cittadino: «E' veramente triste perché l'informazione è una delle maggiori libertà dell'uomo, in questo modo viene meno la possibilità per il cittadino di essere informato, di conoscere cosa accade nella nostra Regione, e di approfondire gli aspetti che maggiormente possono interessargli. C'è davvero sete di informazione, di avere la carta stampata tra le mani». Un male che, purtroppo, continua a diffondersi soprattutto nei piccoli comuni. A Missanello i giornali si possono acquistare solo presso la pompa del Gas a valle del paese,per intenderci bisogna prendere la macchina, a Guardia Perticara si può avere una copia acquistandola presso il comune che ha cercato di salvare la situazione, a Calvera non vi è possibilità alcuna se non prendendo l'auto e andando a Carbone. Questi solo alcuni esempi che sicuramente non dipingono un quadro roseo della situazione, le edicole stanno divenendo una merce rara e con la loro scomparsa viene meno anche la possibilità per le comunità di essere informati adeguatamente. Francesca Gresia

Castelsaraceno Lettera al sindaco di Ponteranica (Bg) sul caso-Impastato

Pronti a salvare la memoria «Siamo disponibili ad accogliere quella targa da noi»

La biblioteca “ex Impastato” di Pomeranica

QUANDO il sindaco di Ponteranica, in provincia di Bergamo, decise di sostiuire l’intestazione della biblioteca locale dal giornalista ucciso dalla

mafia Peppino Impastato con il nome di un sacerdote del luogo, ci fu una sollevazione in tutta Italia. In Basilicata, un’iniziativa è

sorta da una serie di Comuni, capitanati dal sindaco di Castelsaraceno Domenico Muscolino. Gli altri centri sono Rionero in Vulture, Melfi, Lagonegro, Lauria, Maratea, Castelluccio Inf., Castelluccio Sup., Grumento Nova, Vietri di Potenza, Muro Lucano, San Chirico Raparo, Nemoli, Rivello, Ruvo del Monte, Anzi, Viggianello, San Costantino Albanese, Montalbano Jonico, Palazzo San Gervasio,Pignola, Francavilla sul Sinni, Guardia Perticara, Montemilone, Tramutola, Gallicchio, Castelgrande e Tricarico. Venne approvata, nei ri-

spettivi consigli comunali, una delibera in cui viene chiesto all’amministrazione del Bergamasco di rivedere la propria posizione, in ordine alla reintitolazione della biblioteca comunale, e di recuperare la targa rimossa, alla memoria di Peppino Impastato, alla originaria ubicazione. «L’iniziativa intrapresa in Basilicata - spiega Muscolino in una lettera aperta al “collega”del nord - non si configura come “provocazione occasionale”. E anche se si condivide il proposito di onorare personalità locali, come Padre Baggi, non risulta possibile sottacere sul dato che non sia peda-

gogicamente e civicamente educativo creare, al netto di ogni scongiurabile forma di premeditazione, una contrapposizione tra due figure certamente meritevoli di ogni sorta di celebrazione». «Tanto più - aggiunge - perché la scelta di intitolare la biblioteca è anche frutto di un progetto didattico, seguito dalle scuola diPonteranica, di educazione alla legalità e alla cultura dell'antimafia. Ecco perché la decisione della sua amministrazione non può non valicare gli ambiti territoriali della sua comunità». «Ed ecco perché le chiediamo - aggiunge Muscolino al

sindaco di Ponteranica - di riconoscere a un testimone di giustizia, qual è stato Peppino Impastato, il valore di una cultura che certo non si esaurisce con i simboli, ma che anche di simboli ha bisogno. Per queste ragioni chiediamo a lei e alla sua amministrazione di rivedere quella posizione. In caso contrario, saremo pronti ad accogliere noi quella targa e a “restituirla alla pubblica fruizione in luogo di preminente interesse per la comunità di Castelsaraceno, di modo da rinnovare il ricordo e gli insegnamenti di Peppino Impastato per la lotta alle mafie e il cambiamento della società».

Moliterno Convegno organizzato per questa sera dall’associazione

Cronoscout: giovani e lavoro oggi MOLITERNO - “La sfida del lavoro per i giovani: fare impresa oggi”. Questo il tema dell'incontro formativo in programma oggi presso i locali della bibliomediateca comunale “G. Racioppi”. L'iniziativa è curata dall'E.T. studium Cronoscout, movimento nato alcuni anni addietro nella scuola media di Sarconi quale progetto di attività extra scolastiche e che da allora si è profondamente sviluppato e radicato sul territorio valligiano. La discussione sull'argomento, quanto mai attuale, è affidata al dottor Vincenzo Lapenta della Compagnia delle Opere. Associazione, questa, di tipo im-

prenditoriale presente in Italia con quarantuno sedi ed oltre 34.000 imprese associate, la maggior parte delle quali con caratteristiche di piccole e medie aziende. Al suo interno annovera, inoltre, più di mille organizzazioni no profit fra cui opere caritative ed enti culturali. Nata per un'intuizione di don Luigi Giussani, si avvale della libera iniziativa di un gruppo di giovani laureati e imprenditori, alcuni dei quali aderenti al movimento Comunione e Liberazione, o comunque nel solco della presenza dei cattolici nella società italiana, alla luce della dottrina sociale del-

la Chiesa. Partita dalla Lombardia in pochi anni la Compagnia delle Opere è diventata una realtà che ha raggiunto tutte le regioni italiane. Si propone di «promuovere e tutelare la presenza dignitosa delle persone nel contesto sociale e il lavoro di tutti, nonché la presenza di opere e imprese nella società, favorendo una concezione del mercato e delle sue regole in grado di comprendere e rispettare la persona in ogni suo aspetto, dimensione e momento della vita». Parteciperà, inoltre, all'incontro la dottoressa Mara Bloise, presidente dell'associazione “Crescere insieme assistenza post scola-

stica”. Destinatari dell'incontro sono soprattutto i giovani che, usciti dal percorso formativo scolastico, si trovano a dover intraprendere

un nuovo e più difficile percorso nel mondo del lavoro. L’appuntamento dunque è per questa sera alle 18. Gerardo Tempone

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26 Lavello Molti cittadini hanno appreso la notizia solo leggendo il giornale

Sdegno per l’arresto dell’operaio L’uomo è accusato di avere adescato e molestato 4 minorenni LAVELLO - In tanti hanno appreso solo stamane che un uomo di 53 anni, vigilante nell'area industriale di San Nicola di Melfi, originario di Taranto, ma residente da circa 15 anni nella cittadina dauna, è stato arrestato dai carabinieri perché accusato di molestie nei confronti di 4 minorenni. Minorenni adescati tramite Facebook. All’arresto dell’uomo, padre di due ragazzine di 15 e 17 anni, si è giunti partendo dalla segnalazione fatta da uno dei genitori dei 4 minorenni molestati. Tra i si dice e le chiacchiere da marciapiede, la cittadina dauna sembra quasi aver accettato supinamente la notizia. Diversi anni fa un caso simile, isolato, fece scalpore tra la popolazione ma fu ben presto dimenticato perché si trattava di un “paesano”. Oggi sembra appartenere alla cronaca di tutti i giorni. Si parla nei bar, nei capannelli di gente e anche le istituzioni locali lasciano , come si suol dire, che la giustizia faccia il proprio corso senza commentare la vicen-

da. In tanti sommessamente ha espresso , seppur in sordina, il loro sdegno . Poche le notizie che circolano sull'identità dell'indagato ma soprattutto solo tanta curiosità per un caso che ha letteralmente lasciato di stucco quanti pensavano che piccole realtà fossero immuni da vicende di tal genere. Le raccomandazioni di sempre di genitori e parenti si susseguono in un rias-

sunto di vademecum propinati, come in queste mattine, innanzi ai portoni di ingresso delle scuole. Qualcuno dice di sapere, di conoscere, altri smentiscono, altri ancora credono che sia il caso di spegnere i riflettori al più presto sulla vicenda evitando che dilaghi la psicosi. E' l'argomento del giorno ma il sentore è quello che ben presto lascierà spazio ad altre notizie. Il contegno delle figure

istituzionali locali, delle forze pubbliche e dei tanti che credono, almeno una volta nella vita di averlo incontrato, lascia presagire che la cittadina dauna abbia solo voglia di dimenticare al più presto la vicenda. La circostanza, per quanto è dato sapere, che trattasi di una persona non originaria di Lavello contribuisce a tanto sebbene la ferita e la paura nell'animo delle tante mamme e dei papà sia ancora aperta. Ora sarà la giustizia a fare il suo corso. Le notizie e i particolari della vicenda sono ancora pochi e la gente non sembra averne voglia di parlarne . Uno scontato sdegno misto a stupore per la tipologia di reati contestati all'uomo sembra pervadere le coscienze dei lavellesi. Letteralmente a ruba i giornali. Qualcuno ha appreso la notizia da internet altri da amici in un passaparola che di bocca in bocca si arricchisce di particolari alcune volte senza fondamento altre volte velate da un malcelato sospetto tenuto nascosto.

Genzano Già si notano delle falle alla piattaforma di raccolta

Primi segni di cedimento alla discarica di Mattinelle GENZANO DI LUCANIA - La base della “piattaforma di raccolta e trasferimento” ancora in costruzione presso il sito di contrada Mattinella, ove il Governatore di Basilicata con un atto d'imperio ha chiesto la costruzione di una nuova discarica, già mostra segni di cedimento. Ed il comitato cittadino che ormai da quasi un anno si oppone a questo nuovo scempio del territorio altobradanico, portando a sostegno fondate argomentazioni riguardo alla non fattibilità del progetto, interviene con preoccupazione a commentare l'accaduto. Già da ieri pomeriggio, infatti, in corso Vittorio Emanuele, è affisso un manifesto in cui le perplessità, a questo punto più che legittime, vengono rese esplicite. Non compaiono affermazioni categoriche né accuse di sorta, in questo breve comunicato pubblico (dal titolo “Chi mal comincia…”) stilato in perfetta conformità con le regole che sempre dovrebbero essere rispettate in ogni democrazia. Solo domande, che non possono più essere eluse, poiché ciò denoterebbe, da parte delle massime istituzioni regionali, un disinteresse che tracima da

ogni limite accettabile di irresponsabilità. Dunque, le ondulazioni ben evidenti nella foto, si chiedono i genzanesi allibiti quale significato hanno? Si tratta forse di incomprensibile architettura moderna? O sono dovute ad errori progettuali o ad imperizia nei lavori? Oppure, ancora, rappresentano le avvisaglie di una temibile frana in corso? Ed infine, se questo è l'andazzo e tale è la situazione del territorio (catalogato a rischi idrogeologico R3), cosa potrebbe accadere alla discarica vera e propria quando fosse davvero realizzata e riempita, con il suo peso immane, per

di più in bilico lungo una pendenza di quelle che fanno paura? «Tutto questo deve essere chiarito da chi di competenza prima che sia troppo tardi, e se è il caso di sospendere i lavori per accertare cause e responsabilità, che lo si faccia subito», dicono dal Comitato, «poiché il danno che ne verrebbe all'intera area in caso di futuri errori dovuti ad una devastante miscela di ostinazione politica e superficialità sarebbe irreversibile». «Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra?» chiede la Natura ad un'Islandese in uno stupendo dialogo leopardiano delle Operette Morali, a voler chiarire la propria indifferenza ai bisogni del genere umano. E tale domanda appare affatto pertinente alla stazione appena esposta. Poiché la minaccia di “distruzione” è sempre dietro l'angolo e ci si può al più difendere per limitare i danni. Nel caso della discarica di Genzano, si fa ancora in tempo a rivedere le cose. Sempre che non arrivino prima “due cinici leoni” a rovinare tutto. Come quelli che divorarono l'Islandese protagonista del racconto citato. Gianrocco Guerriero

La piaga del bullismo affrontata nel corso di un convegno a Genzano GENZANO - «Tre sono i valori da seguire nel percorso educativo-formativo: impegno, senso di responsabilità e costruzione di sé», dichiara il dirigente scolastico del Comprensivo di Genzano, Pasquale Vertulli. È questo il messaggio lanciato dal dibattito informativo “La piaga del bullismo” svoltosi nell’auditorium della locale scuola media. Una linea comune ha unito i vari relatori: la necessità di una stretta collaborazione tra il mondo della scuola, le famiglie e le associazioni di volontariato per prevenire e combattere qualsiasi forma di disagio giovanile. Una corretta educazione e for-

mazione dei fanciulli va inquadrata all'interno delle istituzioni, della morale cattolica e delle organizzazioni sociali. L'opuscolo “Stop al bullismo” ha lo scopo di condannare ogni forma di discriminazione e prevaricazione sociale trovando come punto d'aggancio l’oratorio S. Filippo Neri di Genzano. «L'oratorio e le società di volontariato sono i canali che devono garantire sicurezza psicologica ai fanciulli limitando le forme di devianza -ha spiegato Prospero De Franchi - Il bullismo è il prodotto della società del consumismo e dell'insoddisfazione. «Il bullo è un leader in negativo” ha precisato Anto-

nietta Botta - La regione Basilicata è ancora un'isola felice nel quadro della globalizzazione minata dal dilagare dei fenomeni d'eversione sociale». Le denunce al Tribunale dei minorenni toccano una media di 300 su una popolazione di circa 600.000 abitanti», precisa Antonella Sprovera, assistente sociale. Pasquale Vertulli, dell'Istituto comprensivo, ha evidenziato come «la strada formativa è una palestra di vita alla convivenza civile. L'incapacità delle istituzioni di fornire un modello educativo va curata attraverso i valori». Angela Menchise

L’appello lanciato sul social network Facebook

Raddoppio della Potenza-Melfi Raccolte già 4.000 adesioni

Uno dei tanti incidenti mortali sulla Potenza-Melfi

MELFI - Sono in quattromila e dalla rete, più precisamente da Facebook, chiedono l'adeguamento a quattro corsie della strada statale 658, meglio conosciuta come Potenza-Melfi. O ancora più tristemente nota come strada della morte o strada killer. L'ultimo incidente mortale è avvenuto, nei pressi dello svincolo di Lagopesole di Avigliano, lo scorso 18 dicembre quando sono state tre le vittime: i coniugi Domenico Santoro, di 69 anni, e Antonietta Mancinelli, di 67, di Potenza e Roberto Cotella, ventenne di Mercogliano. Ed è nato proprio il 18 dicembre scorso, sul social network più diffuso di internet, il gruppo denominato “Vogliamo le quattro corsie sulla PotenzaMelfi”. E in meno di un mese ha raggiuto le quattromila adesioni (le cifra è indicativa data la crescita esponenziale di adesioni). A testimonianza del fatto che la situazione è divenuta intollerabile. Soprattutto perché si tratta di una delle arterie più trafficate della Basilicata. Una strada che funge da collegamento tra il capoluogo lucano e una delle zone più attrattive della regione sia dal punto di vista turistico che lavorativo. Nella zona si trovano i laghi di Monticchio, Venosa (la città di Orazio) e Melfi, oltre all'insediamento della Fiat Sata che 'muove' ogni giorno migliaia di pendolari che vi si recano per lavoro. Ma se da una parte, con gli anni, il volume di traffico sulla statale 658 è aumentato, dall'altra la strada - composta da una corsia per senso di marcia diventa di giorno in giorno sempre meno adeguata alle nuove esigenze. Spesso chi si trova a percorrere, in entrambi i sensi di marcia, questa importante via di collegamento incontra mezzi pesanti diretti alla Fiat Sata o ingom-

branti mezzi agricoli che ostacolano o rallentano la normale circolazione stradale. Se a questo si aggiunge una buona dose di avventatezza nella guida di chi percorre la strada, il mix che si viene a formare è di quelli che spesso non lasciano scampo. E che lasciano in eredità soltanto mucchietti di fiori ai margini della strada. Per questo lo stesso gruppo virtuale ha 'partorito' anche una petizione per chiedere l'adeguamento della statale 658 alle quattro corsie e che si può firmare, inserendo nome, cognome e indirizzo di posta elettronivca, digitando http://www.petitiononline.com/melpot4/ <http://www.petitiononline.com/melpot4/> . Intanto dal web si moltiplicano le testimonianze. «Non è bello tornare a casa e scoprire un nuovo incidente sulla strada - scrive Rocco sulla bacheca online del gruppo ed essere preoccupato e di sperare ke non sia un familiare, tutti i giorni la percorro ed ho paura di camminarci sopra». O ancora. «Non e' fortunato quello che si fa un giro in eliambulanza - commenta Luigi neanche chi rientrando a casa dice anche oggi ce l'ho fatta. Fortunato sara' chi potra' dire: Potenza - Melfi? una passeggiata!”. Intanto le elezioni regionali si avvicinano. E sono in tanti a sperare che l'adeguamento di una strada così importante venga inserito nei programmi della nostra classe dirigente, sia essa di destra o di sinistra. In questo momentola genteha bisogno di fatti e non di inutili proclami. E' stanca di chiedersi quanti morti ci dovranno ancora essere per veder realizzare un sogno che in tanti aspettano ormai da oltre un decennio. Rocco Pallotta Promotore del gruppo su Facebook

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Si terrà oggi l’udienza civile per la richiesta di danni avanzata da Passannante contro la Fiat

«Dentro di me si è rotto qualcosa» L’operaio di Vietri licenziato per le accuse (risultate infondate) di terrorismo MELFI - Si terrà oggi a Potenza l'udienza civile per la richiesta di danni avanzata da Michele Passannante contro la Fiat per il suo licenziamento. Accusato dalla Procura antimafia di Potenza di far parte di una cellula sovversiva insieme ad altre persone,da Nord a Sud dell'Italia, Michele Passannante, ha visto concludere il suo incubo e ha visto svanire le accuse di terrorismo a lui addebitate, dopo 23 mesi di battaglie. Ora è stato assolto da tutte le infamanti accuse ed è tornato a lavoro da diverse settimane. Ma ripercorriamo nei dettagli tutta la vicenda. Sono le quattro e mezza del mattino del 16 ottobre 2007 quando comincia l'incubo di Michele Passannante, 37 anni, operaio della Sata di Melfi. La sua casa all'alba viene perquisita da tre agenti della Digos di Potenza. Lui a casa non c'è, è già partito per il turno di lavoro a Melfi. C'è la madre di 75 anni con la sorella. Durante una perquisizione di oltre cinque ore viene sequestrato del materiale come lo statuto dello Slai-Cobas e alcuni volantini del sindacato. Poco dopo a Michele Passannate, sul posto di lavoro, viene notificato un avviso di garanzia, riguardo indagini avviate dalla

L’operaio di Vietri di Potenza Michele Passannante. Nell’ottobre del 2007 fu accusato di terrorismo e la Sata, per questo motivo, lo licenziò. Le accuse però sono tutte cadute

Procura antimafia di Potenza, per «associazione in attività eversiva ai fini terroristici». E' un’indagine abbastanza vasta e la notiziafa clamore su tutti i giornali locali e nazionali. Il 17 ottobre Michele Passannante va comunque a lavorare, ma arrivato davanti ai cancelli della Sata a Melfi, intorno alle 5.40, trova il responsabile del personale, che gli consegna un documento della Sata riguardante la «sospensione cautelare non disciplinare dal posto di lavoro». Passannanteviene sospeso. Nonostante si dichiari totalmente estraneo ai fatti, Confindustria Basilicata su mandato della Sata, chiede a

Passannante di dare giustificazioni. La situazione comincia a farsigrave. Passannante si dimette dalla Fiom Cgil e da segretario della sezione del Prc di Vietri. Mentre lo stesso sindacato annuncia l'assistenza legale a suo favore. Ed ecco che arriva la notizia: la Sata, senza alcuna sentenza, il 23 ottobre del 2007, scrive a Passannante: «Risoluzione del rapporto di lavoro con effetto immediato, visto l'ampio risalto della stampa locale e nazionale sulla vicenda e considerato che tutto ciò non consente un sereno svolgimento dell'attività lavorativa». Passannate, solamente indagato e non ancora processato, per-

de il posto di lavoro. Vengono nominati due legali, gli avvocati Fontana del Foro di Roma e Grosso del Foro di Potenza. Gli stessi impugnano il licenziamento. Inutili anche interpellanze e solidarietà. Dopo aver impugnato il licenziamento, si arriva alla prima udienza: il 28 febbraio del 2008. Presiede l'udienza Riccio del Tribunale di Melfi. I legali di Passannante chiedono l'immediato reintegro sul posto di lavoro. La decisione del giudice riguardante il reintegro viene rinviata. La seduta successiva si tiene a maggio del 2008. Il giudice Riccio chiedeil reintegrosul postodi lavoro. E la Sata con i suoi legali ricorre contro l'ordinanza. Si ritorna in tribunale il 19 giugno. Il tribunale accoglie il reclamo. Dopo tutto ciò si arriva a ottobre 2008. Il giudice prende visionedi tuttele carte e delle memorie difensive delle parti e rimanda la decisione a marzo, per poi rimandare al 18 settembre 2009. E finalmente arriva l'ultimo atto. Dopo 23 mesi di incubi per Passannante, si arriva alla sentenza finale, racchiusa in tredici pagine. Presiede il giudice del Lavoro, Amerigo Palma, al Tribunale di Melfi. E si leggono testuali parole: «Non

è stata provata la sussistenza di una giusta causa di licenziamento, la risoluzione del rapporto di lavoro si è basata solamente sulle notizie apparse sulla stampa, senza necessità di attendere la sentenza definitiva di condanna deve accertare l'effettività sussistenza dei fatti riconducibili alla contestazione». Il Tribunale di Melfi annulla il licenziamento e ordina di reintegrare il ricorrente, condanna la società a pagare un'indennità pari alla retribuzione fino ad oggi e il versamento dei contributi, rigetta per il resto la domanda e compensa le spese. Passannante viene assolto da tutte le accuse. Ma resta un problema. E' vero, a Passannate verranno pagate le mensilità per cui ingiustamente non ha lavorato, ma ora lo stesso si chiede: «Sono stato screditato per nulla, ora chi mi paga il risarcimento danni morali e biologici?». E a proposito di ciò, è stata già impugnata la sentenza perché lo stesso Passannante dichiara «che non sono stati riconosciuti i danni, perché vi è stata una lesione della mia dignità e mi sono stati addebitati fatti gravi». E conclude: «E' stata tutta una montatura dopo la Primavera di Melfi, dove

io ero in prima fila per la tutela dei diritti dei lavoratori». La storia non finisce qui. Passannante va avanti per avere piena giustizia e chiederà il giusto risarcimento. E’ riuscito a dimostrare la sua coerenza e innocenza. Lo stesso Passannante ha sempre dichiarato «di avere fiducia nel lavoro della Magistratura, ma un po' meno nei tempi, però andare avanti dopo essere stato strappato dal proprio posto di lavoro e avere sulle spalle un accusa di terrorismo, infamante, rende tutto più difficile, anche perché piccole problematiche quotidiane si ingigantiscono e si fa fatica ad affrontarle». Oltre a ciò, Passannante dice: «Anche quando Sata ha saputo che era stato firmato dal gip un decreto di archiviazione del caso di cui ero accusato, non ha fatto un passo indietro sul licenziamento, già di per sè illegittimo». In poche parole Passannante è stato accusato «ingiustamente - come lui stesso tiene a sottolineare - di un qualcosa che non ho commesso». E conclude: «Alla fine tutto sembra risolversi nel modo migliore, ma dentro si è strappato qualcosa che nessuno e nessuna somma potrà ricucire». Claudio Buono

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Don Pierdomenico: «Ci interessa il rapporto con le autorità sanitarie per il ripristino dei locali»

«Mensa, riprenderemo presto» Dopo il servizio di Striscia: «inosservanze amministrative il nostro peccato originale» «MI HA FATTO piacere ascoltare la dichiarazione finale del conduttore di Striscia la Notizia Ezio Greggio che ha dimostrato di saper cogliere la realtà dei fatti», ha detto Don Pierdomenico Di Candia parroco di Piccianello. «La nostra opera come dimostrano le immagini ha visto nelle inosservanze amministrative il nostro peccato originale. Il servizio televisivo ci interessa relativamente, quello che ci riguarda veramente è il rapporto con le autorità sanitarie per il ripristino dell’idoneità dei locali e una corretta somministrazione dei pasti». Oggi è il the day after e i lavori di adeguamento strutturale procedono rapidamente negli ambienti destinati alla cottura dei pasti, mentre nei locali di via Racioppi posti sotto sequestro dai militari del Nas ( nucleo antisofisticazioni dei carabinieri) e dal servizio sanitario dell’Asl, l’attività del centro di ascolto, di distribuzione del vestiario e degli alimenti è sospeso in attesa di trasferirsi in un ambiente più adatto (già preso in fitto da alcuni mesi) in via Istria 12. Un bagno, la rubinetteria e una parete che divide la cucina dalla sala della mensa, i lavori più consistenti che richiedono dei tempi di lavoro più impegnativi. Mentre, fra qualche giorno si conclude il primo step di intervento con un adeguamento e il successivo utilizzo della sala mensa con dei pasti preparati da una società di catering. Poi, bisognerà attendere qualche altro giorno per la verifica dell’Asl e l’idoneità dei locali della cucina. Dopo questi lavori la mensa continuerà la sua opera caritatevole (con un occhio di attenzione in più) a favore dei bisognosi per una tradizione ormai decennale che continuerà nel tempo.

| L’OPINIONE | L’altruismo che passa dalla fondazione

Il blitz di Striscia presso la mensa dei poveri di Piccianello a Matera

I poveri alla mensa

A conferma dell'attenzione verso la qualità delle derrate alimentari, non sarà più possibile donare senza il preventivo controllo e la logica di “ accogliere tutto per prendere il meglio - aggiunge Don Pierdomenico- che riconosce come nel Dna della conduzione familiare della mensa si sia potuto consumare l’errore di una conservazione mediante il sistema del freddo senza le dovute autorizzazioni sanitarie. La mia segreta speranza conclude il parroco è che per dome-

nica si possano somministrare i pasti di un servizio catering nelle nostra sala”. L’incursione dei due inviati pugliesi è stata solo una battuta d’arresto per tutti, ma superato il momento di smarrimento parrocchiale, le attività sono riprese secondo le indicazioni delle autorità per continuare nell’opera di raccolta, stoccaggio e distribuzione degli alimenti a favore dei più poveri. Intanto, sul fronte della solidarietà si moltiplicano le attestazioni a favore dei bisognosi che

nella giornate di oggi, domani e dopodomani saranno ospiti dell’Istituto professionale Alberghiero “ Antonio Turi”. Poi, lo scopo di tutti è quello di poter ritornare a “ casa loro” lontani da quelli che possono sembrare sguardi indiscreti per chi quotidianamente è costretto a piegare la testa per non avere abiti con cui vestirsi, cibo per sfamarsi e un volto amico con cui condividere il momento della mensa. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Gruppo su facebook che ha al momento 190 iscritti. Casapound: «Non si poteva far finta di niente»

Vera sollevazione mediatica su internet E’ AMPIA e diversificata la condanna, la protesta, l’insurrezione generale che c’è stata nell’opinione pubblica materana per la chiusura della mensa di don Giovanni Mele. Molte le manifestazioni generali di solidarietà che ci sono state ma soprattutto forte la condanna per quello che è successo. Proprio a sottolineare l’unanime considerazione ricevuta da quella struttura sul territorio. E ad ulteriore dimostrazione di questa considerazione è nato negli ultimi giorni un gruppo su Facebook che conta, al momento, 190 iscritti e che è “CONTRO la chiusura della mensa "Don Giovanni Mele" del rione Piccianello, da anni al servizio delle persone più indigenti della comunità materana grazie all'opera dei volontari della Caritas, dovuta ad una vergognosa campagna videogionrnalistica che ha "creato" un caso mediatico basandosi su mere supposizioni anzichè sulla realtà dei fatti”. Una posizione che testimonia la considerazione che quella mensa conferma di avere anche se poi restano più ampie le necessarie considerazioni che vanno fatto circa una ristrutturazione della mensa stessa in modo da garantirsi contro eventuali ed ulteriori interventi di verifica delle forze dell’ordine. Ieri intanto è arrivato anche il comunicato di Casapound Italia che vede la questione in un’ottica diversa: «Si è detto troppo prima di vedere il filmato, ora speriamo sia giunto il momento di ragionare per migliorare le cose”, esordisce così Stefano Dubla, responsabile cittadino di Casapound Italia, nel commentare il servizio di Striscia la notizia sulla mensa di Don Giovanni Mele. “Certamente –spiega Dubla - è discutibile la scelta di rivolgersi a Striscia la notizia invece che al parroco e poi, eventualmente, ai carabinieri, cosa che avrebbe risparmiato alla mensa l'umiliazione nazionale che subisce ora ma quello che ci lascia sgomenti è la levata di scudi contro il blitz dei Nas. Qualcuno lascia intendere che sarebbe stato meglio far finta di niente, che in soldoni avrebbe significato lasciare alimenti scaduti nella cucina, poiché l'unico risultato ottenuto dal blitz è stato privare gli indigenti della mensa».

La pagina di facebook di sostegno alla mensa dei poveri

«NESSUN povero dovrà mai uscire da questa mensa senza aver potuto mangiare», sosteneva don Giovanni Mele, parroco di Piccianello e “padre” della tavola dei poveri e degli emarginati. Pur di evitare che molti di loro finissero tra le maglie della criminalità organizzata e della prostituzione, il sacerdote scomparso nel 2004, aveva riservato un appartamento alla loro accoglienza, pur se provvisoria. La battaglia di questo prete (che preparò panini e cibo per i partecipanti alla protesta di Scanzano e che si era ribellato alla chiusura della Barilla a Matera) si è trasformata in scelta e, da qualche giorno, in vero a proprio caso cittadino. L'inchiesta di Striscia La notizia, culminata nel blitz delle telecamere del tg satirico il 7 gennaio scorso e la successiva gara di solidarietà per accogliere i poveri da sfamare sono, per quanto paradossale possa sembrare, le due facce di una stessa medaglia, quella del volontariato. In discussione non c'è lo spirito che muove uomini e donne da nove anni ma l'importanza di un volto più definito di una struttura che deve rivolgersi alle fasce deboli della comunità e che non può prestare il fianco a contestazioni o scoop dell'ultim'ora. L'attenzione riservata da associazioni e strutture ricettive della città, ha il sapore di un riconoscimento che richiede alcune riflessioni. Lo slancio umanitario di chi vede, nel disagio una difficoltà da alleviare, è del tutto meritorio ma necessita di una organicità, una strutturazione che garantisca di assolvere a quel bisogno sociale che nessuno ha mai soddisfatto finora. Per farlo, però, è necessaria la consapevolezza che la buona volontà non basta più, perché eventuale preda di approssimazione e faciloneria. Non è stato così finora e non può esserlo nemmeno da quando la porta della mensa e della cucina di Piccianello riapriranno per accogliere i meno fortunati. Immaginare una fondazione, nata dall'unione di più organismi, facenti comunque capo alla Diocesi diventerebbe una delle strade da percorrere. A patto che il fine ultimo sia ancora oggi il bene dell'altro, quella mano tesa che non diventa ricatto ma solo dono. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

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Matera


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Agenda

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Villaggio di Babbo Natale

Scatti di Mazzoccoli e Zito

Coordinamento del Pdl

Questioni meridionali

SI chiude oggi il Christmas Village di Babbo Natale allestito a Porta Pistola. L’iniziativa è stata organizzata dalla società Sibling srl, in collaborazione con la Provincia e il Comune. L’area era stata allestita ricostruendo il villaggio di Rovaniemi con la casa di Babbo Natale, l’ufficio postale, la fabbrica dei balocchi, le case delle leccornie e delle fiabe, nonché una pista di pattinaggio su ghiaccio per colorare gli antichi rioni e rendere viva l’atmosfera natalizia. Il villaggio aveva registrato presenze record, in particolare nel corso delle feste natalizie quando i più piccoli si recavano a Porta Pistola per pattinare o incontrare Babbo Natale.

SPETTACOLI, moda, musica, teatro, danza, mare, militari, città e paesi e tanto altro ancora. 100 fotografie di Francesca Mazzoccoli e Francesca Zito, in mostra fino al 26 gennaio in Piazza padre Prosperino Gallipoli a Montescaglioso. Momenti della vita di tutti i giorni fissati dalle due giovani artiste montesi che hanno fatto della fotografia una vera e propria passione, uno stile di vita. Fifty - fifty è il titolo della rassegna che sarà inaugurata la sera del 26 dicembre alle 20.30. Trasmettere emozioni, descrivere paesaggi, ricordare persone e personaggi visti con l'occhio curioso del fotoreporter, bloccare per sempre attimi di vita quotidiana, è l'idea d elle due artiste alla prima esperienza espositiva.

E’ stato convocato per domani nell’hotel San Domenico di Matera, alle ore 18, il Coordinamento Provinciale Pdl della Provincia di Matera allargato ai dirigenti della città, assessori e consiglieri comunali uscenti del Pdl. Tra gli argomenti in discussione: la ratifica delle nomine dei coordinatori comunali; la linea politica e programmatica in vista delle elezioni amministrative a Matera e la campagna tesseramento 2010. Interverrà anche il coordinatore regionale del partito, il sen. Guido Viceconte. Il convegno è stato annunciato dal coordinatore provinciale, il senatore Cosimo Latronico, e dal vice coordinatore, l’avvocato Nuccio Labriola.

SI TERRA’ venerdì 15 gennaio alle 17,30 nella sede del Centro Carlo Levi l’incontro sul tema: “Culture, valori e identità nello sviluppo del Mezzogiorno - le modificazioni in atto nelle regioni meridionali, con particolare attenzione agli aspetti culturali e al ruolo del fattore umano nelle diverse dinamiche territoriali. L’introduzione sarà affidata a Luigi Stanzione, professore di geografia economico-politica presso il Dipartimento di scienze storiche, linguistiche e antropologiche dell’Università della Basilicata. La relazione sarà tenuta da Italia Talia, professore ordinario di geografia urbana e organizzazione territoriale e di politiche urbane all’università di Napoli, Federico II.

PROVINCIA

GIORNATA MONDIALE

Stella ci ripensa Bus gratuito per il Crob

SI CELEBRERA’anche in tutte le parrocchie di Matera e della provincia la Giornata mondiale delle migrazioni, domenica 17 gennaio. L’iniziativa, promossa dalla fondazione Migrantes, della Cei, invita a riflettere, come scrivono il vescovo della diocesi di Matera-Irsina, mons. Salvatore Ligorio e il direttore regionale diMigrantes, Michele Palumbo: «A riflettere sul fenomeno migratorio e incoraggia la Chiesa, maestra di umanità, a nutrire rinnovata sollecitudine verso coloro che vivono, in vari modi, l’esperienza dell’emigrazione». La fondazione Migrantes è l’organismo costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana per assicurare la cura pastorale dei migranti italiani e stranieri e degli itineranti, per promuovere nelle comunità cristiane atteggiamenti e opere di fraterna accoglienza nei loro riguardi, per suscitare nella comunità civile la comprensione e la valorizzazione della loro identità in una convivenza rispettosa della dignità e dei diritti della persona umana. Nella nota di mons. Ligorio e di Palumbo si legge, inoltre: «Anche la nostra regione non ha concluso l’esperienza dell’emigrazione, sperimenta una notevole trasformazione sociale grazie alla presenza di persone che vengono dall’estero, alla ricerca di opportunità di vita e di lavoro. Il Dossier statistico immigrazione del 2009, conta circa 12 mila presenze regionali nella nostra regione, nonchè i clandestini e chi è in attesa di documenti. Il numero è quindi soggetto a lievitazione». Il tema del 2010 ha una particolare rilevanza perchè coniuga i diritti dei migranti, per certi versi a quelli dei minori. “Il minore migrante e rifugiato, una speranza per il futuro”. Scrivono ancora Ligorio e Palumbo: «Il minore è da considerare sicuramente piccolo fra i piccoli, indifeso fra gli indifesi, ma soprattutto persona. Circa 100 mila presenze fra nati in Italia e ricongiunti. Una vera risorsa sociale e scolastia, se pensiamo alla nostra carenza demografica. I migliori mediatori culturali, sociali e religiosi. Un vero e proprio bastone per la vecchiaia, secondo la definizione Istat dello scorso anno, non solo per le loro famiglie, ma per tutta la società. La celebrazione rimane una buona occasione di sensibilizzazione dei fedeli alle problematiche, che la mobilità umana comporta. Sempre più importante - concludono nella nota - è la raccolta delle offerte per sostenere le spese, a cui la Fondazione Migrantes cerca di far fronte sia in Italia che all’estero per situazioni di emergenza o di normale amministrazione». matera@luedi.it

L’INIZIATIVA

CINEMA

Corsi Spegea 2010

Comunale Matera - 0835334116 Good morning Aman ore 17,30, 19,30, 21,40

Kennedy Matera - 0835334116 Riposo

Pensieri in libertà

Duni Matera - 0835331812 Io Loro e Lara ore 17,50, 19,45, 21,40

Patron Antonio Matera Cado dalle nubi ore 18,10 - 19,50 Sherlock Holmes ore 21,30 Andrisani Montescaglioso - 0835208046 La principessa e il ranocchio ore 17,30 Cado dalle nubi 19,30-21,45 Della Valle Ferrandina - 0835755226 Riposo Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Io loro e Lara

Il 17 gennaio in tutte le parrocchie verrà celebrata la Giornata Mondiale delle Migrazioni promosso dalla Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana

C’E’tempofino al25gennaio2010pervisitare nelmuseoRidola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.

“Cervelli in fuga, istruzioni per trattenerli”. La risposta di Spegea sta nell'orientare e motivare le decisioni dei giovani, offrendo loro una formazione avanzata che rappresenti un'opportunità concreta per accedere al mondo del lavoro da professionisti. Ecco quindi che, per l'inizio di questo nuovo anno, Spegea offre ai giovani laureati l'opportunità di partecipare a 3 Master specialistici organizzati in partnership con organizzazioni di produzione cinematografiche, reti televisive, ordini professionali e università. Il primo, sperimentale sul Cinema, punta a formare il commissioning editor, ovvero il manager delle produzioni cinematografiche, il secondo in Finanza e Controllo di Gestione, un percorso che permette di sviluppare competenze e capacità inerenti l'analisi della struttura e della dinamica finanziaria, la costruzione e l'impiego dei modelli previsionali e lo studio dei sistemi di reporting finanziario. L'ultimo, proposto in formula serale, in Amministrazione e Gestione del Lavoro, per una specializzazione di alto profilo nelle discipline lavoristiche e gestionali indispensabili per coloro che già operano o hanno operato all'interno di imprese private, amministrazioni pubbliche e organizzazioni sindacali datoriali e dei lavoratori. I Master sono finanziabili con Borse di studio “Ritorno al futuro” messe a disposizione dalla Regione Puglia -Avviso pubblico n. 18/2009, per attività di specializzazione in Italia e all'estero rivolte ai giovani laureati pugliesi. Per info: www. spegea.it. matera@luedi.it

PADRE Carlo Mascolo è un missionario che vive in un villaggio nel cuore dell'Africa. Da qualche tempo avverte i sintomi di una crisi spirituale e decide di tornare a Roma per ritrovare la serenità e il calore della sua famiglia.

La principessa.. SULLO o sfondo della magica New Orleans, nasce la storia che ha per protagonisti la bella aspirante cuoca Tiana e un principe trasformato in ranocchio.

Io & Marilyn GUALTIERO Marchesi è un “riparatore” di piscine col cuore spezzato e una figlia adolescente. La moglie gli ha preferito il circo e Pasquale.

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Di Renzo via Persio 48 0835/333911

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi

803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173

Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum

800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538

Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune

0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio

118 0835253111 0835 253212 800216916

0835 253111

Asm

Universita’ di Basilicata Centralino

0835388370

Rettore

0971 202106

Direttore amm.

0971 202107

Sede di via San Rocco

0835 255017

Sede di via Nazario Sauro a Pz

0971 201111 800800040

Numero Verde Segreteria degli studenti

0835 255121

Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale

0835 330856

Archivio di Stato

0835 332832

Museo Ridola

0835 310058

Soprintendenza Beni Amb.

0835 330858

Soprintendenza Beni Art.

0835 310137

RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087

STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

0835-344101 0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193

L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’

0835-582467 0835-411847 0835-581003 0835-581074

RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882

LE ROSE LIDO SABBIA D’ORO MERLIN BLEU NICOLAS VILLA MARY

0835-930040 0835- 953140 0835-954458 0835-952396 0835-952327

RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752

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Priorità al collegamento della provincia di Matera al Crob di Rionero. È quanto nuovamente richiesto dall'Ente di via Ridola alla Regione Basilicata. «Per rispondere alle istanze, assolutamente legittime, dei cittadini di questo territorio che affetti da patologie tumorali devono poter raggiungere quotidianamente il Crob di Rionero, questa Provincia - ha sottolineato il presidente Franco Stella aveva richiesto, lo scorso novembre, all'autorità regionale di integrare il suddetto collegamento. In assenza di risposta, non potendo fare attendere ulteriormente questi cittadini, l'Amministrazione provinciale aveva proceduto a impegnare risorse proprie che a oggi, purtroppo, non risultano più sufficienti. Considerando l'elevata valenza sociale del servizio - prosegue la nota diffusa - abbiamo richiesto alla Regione di includere questi cittadini fra le categorie agevolate che hanno diritto, per legge, a usufruire gratuitamente del trasporto verso la struttura idonea a garantire loro assistenza e cura. In attesa che la Regione Basilicata prenda una decisione a riguardo, la Provincia di Matera si assume l'onere del trasporto, assicurando la totale gratuità del servizio, a partire dalla giornata di domani 14 gennaio 2010». matera@luedi.it

Migranti e minori speranza del futuro

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Giovedì 14 gennaio 2010

Una telecamera nascosta dei vigili urbani controlla eventuali infrazioni

Un occhio indiscreto sulle auto C'È UNA nuova “psicosi” tra gli automobilisti materani perché sembra che l'occhio di unatelecamera dei vigili urbani sia attiva nel sorprenderli mentre compiono un'infrazione al codice della strada. La notizia giunge dal Circolo Gino Giugni di Matera ed è già rimbalzata su alcuni siti di settore come sicurauto.it, portale nazionale dedicato alla sicurezza stradale. Si tratterebbe di un presunto utilizzo da parte della Polizia Municipale di Matera di telecamere mobili, collocate all'interno degli autoveicoli di servizio, che servirebbero a filmare le infrazioni al codice della strada commesse sulle strade comunali, in particolar modo i divieti di sosta. Le infrazioni non verrebbero contestate immediatamente dagli agenti di polizia municipale ai presunti trasgressori, per cui i malca-

pitati cittadini si vedrebbero notificare a domicilio verbali per violazioni al codice della strada che dovevano essere contestati e verbalizzati immediatamente. La legge in generale suggerisce questo, a meno che la contestazione immediata non sia oggettivamente impossibile o comporti problemi di sicurezza. I verbali, quindi, sarebbero elevati solo successivamente sulla base dei predetti filmati, costringendo i trasgressori al pagamento oltre alla sanzione di ulteriori 14 euro di spese di notifica del verbale. Si ricorda, inoltre, che un eventuale ricorso al Giudice di Pace costa dal primo gennaio di quest'anno altri 38 euro al cittadino. Il Circolo chiede al Commissario Prefettizio “se tali notizie siano fondate”.

Nel caso la notizia sia confermata il circolo materano ritiene che “la prassi adottata dagli organi di polizia municipale, nel caso descritto, sia contraria ai principi di trasparenza, chiarezza e correttezza nei confronti dei cittadini, principi che debbono sempre informare l'attività della pubblica amministrazione”. Un triste esempio dell'uso incauto ed indiscriminato di tali prassi è rappresentato dalle migliaia di verbali annullati per le multe elevate con le telecamere di accesso ai Sassi, per le quali il Comune ha maturato un debito per i costi di notifica nei confronti delle Poste Italiane di oltre 140.000euro dicui sidovrà farcarico l'intera collettività. O ancora i verbali contestati per l'autovelox di Viale Italia, per i quali sono pendenti altrettanti ricorsi, grazie all'intervento attivo delle as-

Una telecamera nascosta per scoprire le infrazioni

sociazioni dei consumatori, presso il Giudice di Pace o il Prefetto. Il circolo Gino Giugni pone, infine, l'accento anche sulle ristrettezze economiche con le quali molte famiglie materane devono fare i conti. “Una multa, -si legge nella notaaggravata dalle spese di notifica,

può mettere definitivamente in crisi il bilancio familiare e deve, a maggior ragione e per non diventare ingiusta e vessatoria, essere fondata su inoppugnabili elementi di fatto e di diritto”. Giovanni Martemucci matera@luedi.it

L’assessore Viti: «Puntiamo a creare figure competenti e pronte alle evoluzioni del settore»

Agricoltura al passo coi tempi Proseguono gli incontri all’istituto agrario all’insegna della formazione FAVORIRE il rinnovamento della preparazione professionale, anche alla luce della nuova Politica Agricola Comunitaria, affinché si giunga nella nostra regione ad una produzione agricola competitiva e d'eccellenza. E' questa la premessa sulla quale si basa il ciclo di seminari ''La storia dell'agricoltura lucana raccontata dai protagonisti'', organizzato dall'Istituto Tecnico Agrario ''Gaetano Briganti'' di Matera, dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, dall'Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali e dal Collegio dei periti agrari e periti agrari laureati di Matera. Ieri si è svolto un altro incontro che rientra nell’ambito delle iniziative dell’istituto e che riguardano la memoria storica del territorio. «E importante - ha detto Luigi Fugaro, docente di tecnica pratica - formare figure professionali, capaci di essere al passo con i tempi e con competenze tecnico -operative. Questi seminari sono necessari per promuovere il ruolo dell'istituto che in cinquant'anni di storia ha contribuito alla crescita socio-sconomica del nostro territorio». Il tema del seminario, che si è svolto ieri mattina nell'aula magna dell'Itas, è stato “I servizi di sviluppo agricolo”, affrontato da Salvatore Martelli, presidente del Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino, che ha illustrato la nascita e lo sviluppo dei servizi di sviluppo agricolo,

mettendo in evidenza le forme di innovazione che ne sono derivate da essi e che oggi rivestono grande importanza per il territorio. Martelli, rispondendo ad alcune domande di Carmine Cocca, presidente dell'Ordine dei dottori agronomi e forestali, che ha moderato l'incontro, ha parlato delle cattedre ambulanti, in vita fino al 1935, quando poi furono sostituite dagli ispettorati del lavoro e in seguito dai dipartimenti dell'agricoltura. Il relatore ha poi fatto riferimento a Vincenzo Valicenti, che è stato coordinatore generale del dipartimento dell'agricoltura e che ha dato vita ai servizi di sviluppo agricolo, la cui monografia, curata da Filippo Radogna e da Vincenzo Castoro, sarà presentata il prossimo 12 febbraio a Rotondella alla presenza dell'europarlamentare Paolo De Castro, autore della prefazione del testo. «I seminari, molto seguiti dagli studenti ma anche da tecnici e rappresentanti del mondo agricolo - ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura Vincenzo Viti rientrano in un'azione condivisa che il dipartimento sta sviluppando con le Scuole agrarie per predisporre azioni comuni, tese alla formazione di figure professionali competenti e al passo con i tempi e con le evoluzioni della Politica agricola comunitaria affinché essi possano meglio inserirsi nei processi produttivi». Mariangela Lisanti matera@luedi.it

TRIBUNALE CIVILE DI MATERA Proc. n. 120/96 R. G. Esec. G.E. Dott.ssa Laura Fazio ESTRATTO AVVISO DI VENDITA SENZA INCANTO ED EVENTUALE VENDITA CON INCANTO La sottoscritta Avv. Maria Rosaria Lella, Professionista delegato dal Giudice dell’esecuzione Dott.ssa Laura Fazio, con ordinanza del 15.07.2009, AVVISA che il giorno 2 marzo 2010, alle ore 11,00, nel suo Studio in Matera, alla Via Pietro Nenni n.10, procederà alla vendita senza incanto e per il caso in cui la vendita senza incanto non abbia esito positivo per qualsiasi ragione o causa, il giorno 18 marzo 2010, alle ore 11,00, sempre presso il proprio Studio, procederà alla vendita con incanto del seguente bene immobile, così come individuato nella Relazione Tecnica d’Ufficio depositata in atti: LOTTO UNICO Quota indivisa pari a 1/2 della proprieta dell’appartamento sito in Bernalda, alla Via del Concilio Vaticano II, n.33, ubicato al piano rialzato, composto da 5 vani ed accessori oltre ad una veranda di accesso, con una superficie complessiva commerciale di mq.172,72. PREZZO BASE: €. 17.706,72

OFFERTAMINIMAIN AUMENTO: €. 350,00

Le domande per partecipare alla vendita dovranno essere corredate da bollo da € 14,62. VENDITA SENZA INCANTO: offerta da presentare entro le ore 12,00 del giorno 1 marzo 2010 presso lo Studio del Professionista delegato, Avv. Maria Rosaria Lella, in Matera, alla via Pietro Nenni n.10. VENDITA CON INCANTO: istanza da consegnare entro le ore 12,00 del 17 marzo 2010, giorno precedente l’eventuale incanto, presso lo Studio del Professionista delegato, Avv. Maria Rosaria Lella, in Matera, alla via Pietro Nenni n.10. Per le altre modalità e condizioni di vendita si rinvia alle avvertenze generali pubblicate a margine del presente estratto. Per informazioni più dettagliate, contattare il Professionista delegato alle operazioni di vendita, Avv. Maria Rosaria Lella, tel. 0835/331214 o consultare il sito www.astegiudiziarie.it. Matera, 30 novembre 2009 IL PROFESSIONISTA DELEGATO AVV. MARIA ROSARIA LELLA

Calendario delle iniziative in programma

Seminario il 3 febbraio Si parla di innovazione NEL corso del seminario, si è tenuto un ampiodibattitosulle prospettivedeiservizi di sviluppo agricolo, è stata tracciata la storia dell’agricoltura della provincia di Matera dagli anni ‘40 in poi, evidenziando il cambiamento verificatosi con l’istituzione dell’Ente Regione negli anni ’70 ed il ruolo innovatore avuto dal Dottore Agronomo, Vincenzo Valicenti che rivestì l’incarico di Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura. Il prossimo appuntamento è previsto il 3 Febbraio sul tema dell’innovazione in agricoltura. Interverranno Michele Cascino, già Presidente dell’Agrobios e Francesco Cellini, attualmente Direttore scientifico della struttura. Modererà i lavori Vincenzo Castoro del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata. “La storia dell’agricoltura lucana raccontata dai protagonisti” di ieri è stato organizzato in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Matera e Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Matera. matera@luedi.it La platea dell’incontro all’Agrario

Vertice fra tre regioni in vista del Siaft

Mercati esteri da conquistare USCIRE dal mercato nazionale puntando sulla qualità dei prodotti agroalimentari, internazionalizzare le imprese del Mezzogiorno, favorire la formazione degli operatori esteri del settore il tutto grazie alla spinta propulsiva della Camera di Commercio di Matera che si presenta come capofila, attraverso la sua azienda speciale Cesp, del progetto S. I. A. F. T. (South Italy Agrifood and Tourism). Il progetto è stato condiviso anche dalle regioni Calabria e Puglia infatti rappresentanti delle Camere di Commercio di Potenza, Foggia, Reggio Calabria e Crotone si sono incontrati nella mattinata di ieri nella sede materana della Cciaa per discutere ed approvare tutti gli aspetti tecnico amministrativi. «Pur essendo un incontro tecnico, la presenza dei rappresentanti delle altre Camere di commercioaumenta laqualità delleopportunità che stiamo dando al nostro settore agroalimentare non solo poiché la presenza di direttori e segretari generali dà un importante contributo anche in termini d'immagine del territorio- ha esordito Angelo Tortorelli, presidente Cciaa di Matera. Obiettivo del progetto, dunque, è quel-

lo di sviluppare rapporti commerciali con l'estero a favore delle aziende agroalimentari che, nell'odierno contesto economico mondiale, soffrono particolarmente la concorrenza internazionale ma anche di promuovere il territorio soprattutto lo splendido scenario del rione Sassi che ospiterà concretamente l'iniziativa. «Naturalmente, questo incontro tecnico viene dopo un periodo di alta formazione svoltosi con una serie di incontri con i nostri produttori agroalimentari che, nei giorni della manifestazione incontreranno cinquanta buyers provenienti da Stati Uniti, Polonia, Germania - continua Tortorelli -Il Siaft 2010, dunque, sarà all'insegna della valorizzazione dei nostri prodotti agroalimentari che hanno tutte le caratteristiche per sconfinare il mercato nazionale sia per qualità che per formazione tecnica e commerciale. Questo progetto renderà Matera protagonista di un grande evento che avrà riscontri positivi anche sul turismo». Dal 25 al 27 gennaio gli operatori esteri visiteranno le postazioni che verranno allestite nei Sassi per stipulare contratti commerciali. All'incontro hanno partecipato Enrica Tozzi e Alberto Turrini di Mondimpresa, Gio-

Un momento dell’incontro

vanna Nardacchione e Nadia De Santis della Cciaa di Foggia, Vincenzo De Licio dell'Ente Camerale di Potenza ed in videoconferenza Giulia Megna e Anna Crea della Camera di Commercio di Reggio Calabria. Milena Scalcione matera@luedi.it

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32 Matera


Matera, la carica degli under 16 Super vittoria all’esordio nel 2010, battuto il Moliterno con molti baby in campo LA PALLAVOLO Matera ha iniziato alla grande anche il nuovo anno. Puntuale, infatti, è arrivata una nuova vittoria per i ragazzi allenati da coach Nicola Logallo. Sabato scorso il sestetto della città dei Sassi ha battuto, con un netto tre a zero, la Pallavolo Moliterno. Contro i potentini, i biancoblù materani hanno disputato una gara accorta e brillante, incontrando maggiori difficoltà solamente nel primo set, chiuso poi a proprio vantaggio con il punteggio di venticinque a ventitrè. Nel secondo e nel terzo gioco, invece, i ragazzi di Logallo hanno chiuso la pratica Moliterno sul 25 a 18 e 25 a 17. “Abbiamo chiuso con il botto il girone d'andata battendo il Moliterno in trasferta per 3 a 0 - ha affermato Logallo. E' stata una partita difficile, visto che avevamo di fronte una buona squadra composta da gente esperta e capace. A Moliterno ci siamo presentati carichi e vogliosi di portare a casa l'ennesimo risultato positivo. Abbiamo giocato una gara perfetta in tutti i fondamentali, sbagliando pochissimo. In poco più di un'ora, infatti, abbiamo portato a casa la vittoria. Sono felicissimo, anche perché ho schierato quattro under 16, Fedele Manicone, Emanuele D'Ercole, Adriano Stella e Francesco Di Lecce (dovendo fare a meno del libero titolare, Carlo Popolino).

C Donne Battuto 3-0 Montalbano

Edil Loperfido ok Rimane seconda

A sinistra il giovane Fedele Manicone e in alto il tecnico Nicola Logallo

Tutti e quattro i giovani atleti hanno risposto presente giocando una partita senza sbavature e senza timori di alcun genere. Mi complimento con loro perché sono stati all'altezza dellasituazioni purtrovandosi di fronte gente più esperta. I ragazzi - ha concluso Logallo - cominciano a credere alla forza di questo gruppo, davvero compatto, e questo ci lascia ben sperare per il girone di ritorno consapevoli, soprattutto, di poter dire la nostra in questo campionato. I play-off sono ora una realtà”. Grazie a questa vittoria, la Pallavolo Matera continua a detenere (e con grande meri-

to) lo scettro di capolista solitaria anche in virtù della vittoria ottenuta nel recupero della gara (che si è disputato lo scorso sette gennaio), valevole per la sesta giornata d'andata, contro la Masseria Battifarano di Nova Siri. Contro gli jonici, i materani hanno vinto sempre per tre set a zero (1925; 12-25; 17-25). Andando ad analizzare la classifica, la Pallavolo Matera, dunque, occupa il primo posto con sette vittorie ottenute in altrettante gare, per un totale di ventuno punti. Il dato eclatante è che i biancoblù non hanno perso neanche un set; tutte le gare sono state vinte per tre a zero.

La Pallavolo Matera, inoltre, ha la seconda miglior difesa del raggruppamento con 371 punti subiti, alle spalle della Megacom Potenza che ne ha incamerati solamente sette in meno. Il prossimo impegno per i ragazzi di Logallosarà contro la Virtus Potenza (quarta in classifica con tredici punti). Una gara che inaugurerà il girone di ritorno e che sulla carta sembra non esageratamente insidiosa per la Pallavolo Matera. Il match verrà disputatodomenica prossimaalPala Lanera di Matera con fischio d'inizio alle ore 19. Lorenzo Tortorelli

TURNO positivo per l'Edil Loperfido Volley Group Matera. L'ottava giornata del girone di andata ha visto vittoriose le ragazze allenate da coach, Marcello Capocelli, nel match interno contro lo Zero Cinque Montalbano Volley. La gara è terminata tre a zero per le materane che hanno superato le joniche senza incontrare eccessive difficoltà in tutti e tre i parziali chiusi con il punteggio di 25 a 13, 25 a 18 e 25 a 20. Con i tre punti guadagnati, l'Edil Loperfido Volley Group Matera mantiene il secondo posto in classifica sempre alle spalle del Lavello Volley che è distanziato dalle materane di tre punti. La gara con il Montalbano è stata la prima del girone di ritorno e le biancoblù si sono confermate contro la matricola del raggruppamento che è stata sconfitta anche nel match di andata per tre ad uno. Messa da parte la vittoria con le joniche, il sestetto di coach Capocelli è pronto alla prossima gara esterna che lo vedrà impegnato sabato 16 gennaio sul parquet della Tua Assicurazioni Potenza. Il team potentino è reduce dalla netta vittoria esterna sul campo del Tricarico ed occupa il quarto posto in classifica con quindici punti. Fino ad ora, in otto gare ne ha vinte cinque e perse tre. Una formazione competitiva che l'Edil Loperfido dovrà affrontare con l'attenzione giusta se vorrà continuare a mantenere il secondo posto, sperando anche in un passo falso della capolista, Lavello Volley, che sarà impegnata nel difficile incontro interno con l'Ascas Sapri che occupa proprio in condominio con l'Edil Loperfido Volley Group Matera il secondo posto. l.t.

GIOVANILI

Vince l’under 16, bene anche l’under 18 Donne Nel torneo Under 16 Donne battuto il Bernalda

Volley Group, senza freni Fa tredici successi di fila PALLAVOLO Matera come un rullo compressore. Vince e convince e non trova ostacoli nel campionato d’eccellenza maschile con una serie positiva che si prolunga e non trova veramente ostacoli per il giovane ma quotato team materano in grossa evidenza nel torneo pugliese. Il team dell'under 16 maschile di coach Logallo, impegnato nel girone C del campionato pugliese, lo scorso 4 gennaio ha ottenuto la tredicesima vittoria di fila in altrettante gare. Questa volta, i materani si sono sbarazzati, senza eccessivi affanni, del fanalino di coda, la Pallavolo Gioia. Il match è terminato tre a zero (25-16; 25-19; 25-23). Il duemiladieci, dunque, è iniziato in maniera positiva così come si è chiusoo il duemilanove. Ancora una vittoria per il magico gruppo allenato da Nicola Logallo che guarda tutti dall'alto. Un cammino straordinario quello dei biancoblù che, fino ad ora, non si sono fermati davanti a nessuno mettendo in cassaforte la bellezza di 42 punti in quattordici gare, in virtù dell'ultima vittoria ottenuta martedì scorso in trasferta contro il Volley Cassano, ancora per tre a zero (1825; 18-25; 13-25). Per quanto riguarda l'under 18 femminile, anch'essa impegnata nel campionato pugliese, il duemiladieci è iniziato con

Pamar, tutto facile CAMARDA VOLLEY BERNALDA PAMAR TIME VOLLEY

0 3

25-5, 25-6, 25-7,

CAMARDA VOLLEY BERNALDA: DeSimone, Santandrea, Spartano, Bovino, Guida, Tigliano, Guida, Verile, Russo, Figliuolo, Intonaci, Manicone. All. Esposito PAMAR TIME VOLLEY : Camassa, Di Bitonto, Santochirico, Montemurro, Morelli, Paternoster, Pietromatera, Salinaro, Sarra, Guerricchio. All. Delia - Cristallo ARBITRO: Chietera di Matera

la vittoria esterna con il Tuttosanità Putignano. Il match si è concluso con il punteggio di tre ad uno per le materane (24-26; 26-24; 18-25; 19-25). Con questa vittoria l'Edil Loperfido Volley Group Matera ha conquistato il ventinovesimo punto in classifica, mantenendo sempre ben stretto il secondo posto dietro la Clemente Altamura che ha sette lunghezze in più. Il prossimo appuntamento per le materane è in programma per domenica 17 gennaio con la gara interna contro il forte Volley Santeramo, terzo con tre punti in meno del team della città dei Sassi. Nell'under 16 femmini-

le, impegnata nel campionato lucano, la stagione riprende con il derby tutto materano con la Master Group Time Volley che si giocherà venerdì 15 alle 19.15 presso la palestra dell'Itis di Matera. Infine, per quanto concerne l'impegno dell'under 18 femminile nel campionato lucano c'è da registrare la vittoria per tre ad uno (21-25; 25-17; 25-16; 2516) con il Tricarico Volley nel match giocato lunedì scorso Il prossimo appuntamento per i materani è in programma mercoledì 20 contro lo Zerocinque Montalbano che ha 12 punti in classifica. l.t.

LA TIME Volley A Guerricchio Farmacia fa il suo esordio nel Campionato Under 16 vincendo con un perentorio 3 a 0 contro il Camarda Bernalda. La squadra del duo allenatori Delia e Cristallo, è sicuramente superiori alle proprie avversarie sia sul piano tecnico che su quello tattico, avrebbero avuto la meglio sulle bernaldesi, ma va precisato che la formazione del Bernalda ha cominciato la propria attività da pochi mesi, evidenziato tante carenze, ed approssimazione tecnico-tattica, lo evidenzia il punteggio ed il tempo di gioco, in soli 49 minuti le ragazze materane si sono sbarazzate delle avversarie, evidenziando la loro inesperienza, ma va elogiato l' impegno profuso dalla squadra di coach Esposito. I parziali 25-6, 25-9, 25-5, la dicono lunga sull'esito della gara. Le ragazze di Delia - Cristallo hanno mostrato determinazione sin dal primo punto. Sono sempre state in vantaggio forti e consapevoli delle proprie possibilità, nonostante gravassero le assenze del forte centrale Martina Andrulli e Valentina Marcangelo, ferme ai box per infortunio. «Questo è il nostro campionato di punta e miriamo a fare bene - afferma il coach Delia. Le ragazze stanno lavorando in palestra con costanza e impegno e siamo soddisfatti di questa prima vittoria. Ora ci aspettano partite più impegnative contro il Tricarico che ha già vinto con-

Roberta Montemurro

tro il Volley Group per 3-1 e contro il Policoro che lo scorso anno si è qualificata terza nel campionato provinciale Under 14. Le ragazze sanno che non bisogna concedersi distrazioni perché la posta in palio è alta.». Ottime la prestazioni di Roberta Montemurro pedina fondamentale per la squadra, jolly attenta e pronta a coprire i ruoli a lei richiesti con attenzione e precisione e di Lilia Guerricchio, libero di spessore sul quale la società in toto sta puntando molto. Intanto si prospetta una settimana intensa per la società, sono in programma gli incontri delle squadre giovanili. Venerdi 15 gara di esordio per la Pamar Time volley B che incontrerà il Volley Group. Fischio d'inizio alle ore 19.15, mercoledì 20 L'under 18 si reca a Tricarico, ed in ultimo l'under 16 Master Group A, venerdì incontrerà l'Edil Loperfido. Vincenzo Bochicchio matera@luedi.it

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33 Volley C Maschile «Una prova senza sbavature, chiuso con il botto il girone di andata»

Giovedì 14 gennaio 2010


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FERRANDINA -Ancora nessuna decisione sul campo di stoccaggio di gas Geogastock. Il sindaco Ricchiuti ha pensato bene di accogliere la richiesta del Pd, ritirando il punto all’ordine del giorno relativo al progetto. Se ne riparlerà quando saranno chiariti tutti gli aspetti tecnici, ambientali ed economici ad esso collegati. Neanche un cenno, invece, alla diffida fatta arrivare dall’associazione Ambiente e Legalità, il giorno prima del Consiglio comunale sulla scrivania del sindaco, oltre che al Ministero dello Sviluppo economico, ai presidenti di Regione e Provincia. Evidentemente il primocittadino,di solitoinclinea comunicazioni al Consiglio di qualsiasi genere (rimbrotti alla stampa compresi), non ha ritenuto utile portare a conoscenza l’assemblea cittadina di questa importante novità. Ma quali i rilievi mossi al campo di stoccaggio da Ambiente e Le-

Ferrandina Dopo la richiesta del Pd, rinviata la decisione del consiglio comunale

Per Geogastock arriva la diffida galità? Fondamentalmente quattro. In primo luogo il «mancato rispetto della Direttiva Europea 2006/21 che impone alprogetto diuniformarsi alla Normativa Europea sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. L'art. 5 regola i tempi e le modalità di gestione dei rifiuti, prevedendo l'obbligo di elaborare, già in fase di progetto, un Piano di gestione degli stessi. Diversamente, il progetto Geogastock mostra una evidente e grave carenza in merito a tale obbligo; anzi, diventa inquietante la lettura dell' Allegato 8.1 del SIA del progetto stesso, laddove si afferma che

nella zona nord dell'area, dove è prevista l'ubicazione della Centrale di compressione e trattamento del gas, saranno previste le vasche di trattamento delle acque. comprendenti una “vasca di decantazione acque semi - oleose per il recupero dell'olio e il convogliamento delle acque chiare a dispersione nel terreno”». E ancora il «mancato rispetto della Direttiva Europea 92/43/CE come recepita dal D. L.vo n. 152 parte sesta dell'anno 2006 che detta misure atte ad assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali.Nel rispetto di tale direttiva, il Piano rego-

latore del Comune di Ferrandina ha definito le aree di riperforazione dei pozzi, rispettivamente come zona di riserva naturalistica floro faunistica, zona boscata a finalità produttive e vivaistiche e di miglioramento boschivo e zona di insediamenti turistici - agro turistici e ricettivi con attrezzature sportive per il tempo libero. Il Progetto Geogastock, invece, è totalmente carentenella parte di valutazione quali-quantitativa del danno arrecabile, al patrimonio naturale, con la riperforazione dei pozzi ed il rifacimento del metanodotto». Ambiente e Legalità, inoltre, ravvisa «l’incompatibilità dell'opera con il Piano

regolatore del Comune di Ferrandina, in cui non figurano esistenti i pozzi oggetto di riperforazione. A tal proposito la Legge della Regione Basilicata n. 23 del 1999 prevede, all'art. 27, che gli Enti titolari di pianificazione di cui all'art. 5 e 6 primo comma, in relazione alla necessità di realizzare interventi pubblici e/o di interesse pubblico non previsti dalla propria pianificazione, convochino una conferenza di localizzazione». E, dulcis in fundo, «la persistente carenza del Piano di qualità dell'aria da parte della Regione . A tal proposito si osserva che la Regione Basilicata non ha ancora provveduto a dotarsi

di un piano della qualità dell'aria. Data la particolare concentrazione di diversi progetti industriali ad alto inquinamento atmosferico nell'area interessata dal progetto, si ritiene non sufficiente, per la tutela della salute pubblica, la generica applicazione della normativa di settore. Infatti, l'area di progetto della centrale di compressione gas è immediatamente adiacente sia all'area di una centrale elettrica da 400 MW, sia all'area di una centrale elettrica da 10 MW, già autorizzata dalla Provincia. Una compresenza che impone, l'obbligo di unostudio serioedapprofonditosui gravieffetticoncomitanti di cui nessuno dei Progetti tiene conto. L'omissione di tale studio, potrà essere causa di gravi disastri ambientali e irrimediabili danni alla salute per le popolazioni residenti». Margherita Agata

C’è preoccupazione tra i cittadini dopo gli episodi ai danni di privati e attività commerciali

Un’onda anomala di furti Da alcune settimane Pisticci e Marconia sono in preda a ladri di vario genere PISTICCI - Una serie di furti sta sconvolgendo da qualche tempo la serenità del territorio di Pisticci che sotto questo profilo, storicamente, non ha mai fatto registrare episodi rilevanti. Sporadicamente qualche colpo è stato effettuato, ma non in numero tale da determinare un vero e proprio allarme. Diversi fatti registrati negli ultimi mesi, seppur non necessariamente collegati fra loro, invece, stanno facendo crescere la preoccupazione fra la gente, soprattutto per una certa frequenza che rappresenta senza dubbio un dato anomalo. E' di qualche giorno fa la notizia del colpo piazzato da una banda di professionisti forestieri all'ufficio postale di Marconia. La rapina a mano armata ha fruttato 29mila euro di bottino, sottratto dalle liquidità degli sportelli postali per mano di due malviventi, supportati da un terzo complice nel ruolo di autista, che hanno agito in pieno giorno, in un orario di punta, quando le Poste erano piene di gente. La notte successiva, invece, alcuni individui non identificati si sono intrufolati nottetempo da una finestra laterale in un supermercato di via Farini in Pisticci centro. Questa volta l'azione non sembra riconducibile a professionisti. Sono state sottratte poche centinaia di euro dalle casse del

supermercato e alcuni generi alimentari e di consumo. Si pensa, in questo caso, a ladri occasionali. Con una dinamica del tutto simile è stato effettuato un altro furto in un bar di Pisticci qualche mese addietro. Anche in tal caso i ladri sono entrati di notte, da una finestra laterale ed hanno portato via un magro bottino. Per una strana coincidenza il proprietario del supermercato aveva subìto un altro furt o la scorsa estate, nella sua abitazione di campagna, in località San Leonardo. In quel caso gli andò peggio, perché i ladri saccheggiarono la casa e fuggirono con la refurtiva a bordo della sua auto. Rapinatori a Marconia, ladruncoli a Pisticci, ladri nelle campagne e anche un episodio di borseggio (avvenuto in pieno giorno sempre a Pisticci centro). Pare proprio che ce ne sia per tutto il territorio e per tutti i gusti. Anche il popolato agro pisticcese è oggetto, da qualche tempo, di numerosi colpi soprattutto nelle località comprese tra San Leonardo e San Pietro. Sono diversi, infatti, i saccheggi denunciati da parte di diversi proprietari. I ladri agiscono preferibilmente di notte, dopo aver scelto il bersaglio e portano via ciò che trovano, a volte operando anche con una certa illogicità. E' il caso dei due episodi registrati nella penultima notte dell'anno ap-

pena trascorso quando, in località Fondo Messere, in zona San Pietro, sono stati piazzati due colpi quantomeno originali, perché da un'abitazione non è stato portato via quasi nulla e da un'altra soltanto alcune bottiglie di vino e liquori e una motosega. In tal caso si batte la pista di qualche delinquente locale, senza escludere quella che porta ad alcuni immigrati. Di diverso tenore, infine, i furti d'appartamento registrati a Marconia l'ultima notte dell'anno. In questo caso sembra esserci stata maggiore organizzazione da parte degli autori, che evidentemente conoscevano le abitudini dei proprietari e soprattutto sapevano dove colpire, consapevoli del fatto che le case saccheggiate fossero momentaneamente incustodite, per via dei festeggiamenti di San Silvestro. Nel complesso, dunque, il quadro è indicativo di una preoccupante escalation del fenomeno. La gente, che a Pisticci non è abituata a fronteggiare questo pericolo, è spiazzata, si dice preoccupata e chiede sicurezza. L'auspicio è che si possano portare a termine efficaci interventi di contenimento del fenomeno così da restituire al territorio pisticcese la serenità che gli è consona, almeno sotto questo aspetto. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it

Montescaglioso Libertas a gonfie vele grazie a Raddi e i fratelli Ciracì

Un 2010 con i migliori auspici MONTESCAGLIOSO - L'anno 2010 per la Polisportiva Libertas Montescaglioso si è aperto nel segno di Maurizio Raddi e dei fratelli Claudio e Cristian Ciracì: nell'insidiosa trasferta di Irsina sono andati a segno, per il 2 -1 finale, Raddi e Claudio, mentre nella seconda gara del nuovo anno, giocata al Comunale montese contro la terza in classifica Miglionico, cihanno pensato il “solito” Raddi (al 6') e il più giovane dei Ciracì, Cristian al 62', per un altro 2 -1 che ha fatto esplodere di gioia la tifoseria montese. Tra le due segnature montesi, il pari degli ospiti firmato al 58' dalla “solita” punizione di Tataranni, già a segno a Montescaglioso in occasione di precedenti gare tra le due formazioni. A fine partita grande entusiasmo negli spoglia-

toi della Polisportiva Libertas Montescaglioso per la vittoria in quello che è un vero e proprio derby, vista la vicinanza tra le due centri della provincia materana. I due match winner, a fine gara, non hanno trattenuto la loro gioia. Raddi, uno dei veterani della squadra nonostante i suoi 32 anni, dopo un inizio di stagione nella quale non ha trovato molto spazio a causa dei suoi concomitanti impegni professionali, nelle ultime due giornate ha dimostrato di non avere perso il suo fiuto sotto rete, caratteristica di cui si è ampiamente giovata la squadra. E' lui stesso a confermarlo: «Anche nei momenti in cui sono stato impegnato meno, ho sempre cercato di dare il mio contributo e sono davvero molto felice di questo inizio anno, che mi ha visto andare

a segno due volte e in maniera decisiva in altrettante gare molto impegnative». L'altro marcatore di giornata, Cristian Ciracì, racconta la rete decisiva, segnata al minuto 62: «Sono partito bene sul passaggio di Luigi Mangia, mi sono involato sulla fascia e ci ho creduto in fondo, riuscendo a mettere dentro la palla sull'uscita del portiere». Ha, poi, sottolineatola suavocazioneoffensiva e come si trovi maggiormente a suo agio in posizione più avanzata sulla fascia sinistra, come avvenuto a partire da una delle scorse gare, quando il tecnico Cicorella, in panchina al posto dello squalificato tecnico Nicola Menzano, ha ritenuto schierarlo in quella posizione. Ha avuto risalto anche la gara del difensore Gianni Mossuti. Michele Marchitelli

Miglionico Originale amarcord

Quarantenni a raccolta

MIGLIONICO - Chiamata di “classe”. Su un totale di 48, in 25 hanno risposto “presente”! Sono i quarantenni, nati nel 1969 e che nell'anno 1975/76 frequentavano la classe I della locale, allora, Scuola Elementare di via Estramurale Castello. Hanno scelto gli ultimi giornidell'anno peruna chiamata, non alle armi, ma a una cena particolare e significativa per ricordare il tempo che fù. Luogo di incontro: l'Hosteria del Malconsiglio situata proprio di fronte alla loro “amata” scuola. Diverse le defezioni dell'ultima ora causa influenza, impegni improcrastinabili o perché fuori regione per impegni lavorativi ma alla fine in 25 ce l'hanno fatta ad incontrarsi e a trascorrere una serata all'insegna della spensieratezza e dei ricordi. In maggioranza (17) le donne con la presenza di Angela Bertugno, Silvana Grieco, Rosanna Giannella, Marisa Uricchio, Lella Guerra, Antonella Dalessandro, Carmen Tubito, Pina Santomassimo, Sara Amati, Anna Laforgia, Caterina Marinaro, Daniela Guidotti, Lucia Di Santo, Angela Ettorre, Agata Casella, Rosalia

Bevilacqua e Tina Del Castello giunta appositamente da Roma. In minoranza il gruppo maschile. Solo 8 i presenti nelle persone di Giuseppe Terranova, Giuseppe Lascaro, Angelo Musillo, Angelo Buono (ndr non il Sindaco ma il cugino), Franco Di Serafino, Giuseppe Capodagli, Dino Iacovone e Michele Mesagna, che non si vedeva a Miglionico da diversi anni. Tra una pietanza e l'altra del ricco menù, tra una chiacchera e l'altra, diversi i brindisi dedicati agli anni trascorsi, ma tanti quelli dedicati con un pensiero rivolto al futuro. Ogni neoquarantenne ha portato con sé il suo bagaglio dei ricordi menzionando un episodio, un'avventura, una particolarità di quegli anni vissuti a Miglionico spensieratamente, risvegliando sopite emozioni. Immancabile la torta di fine serata preparata dalla pasticceria Tritto chiaramente a tema. Un bel 40 tondo tondo che ha rinnovato l'invito a tutti i presenti e anche ai diversi assenti a non mancare al prossimo ancor più importante evento: quello dei 50. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it

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Grassano Riaperto eccezionalmente con tanto di mulo per il traino della macina

Un giorno nel vecchio frantoio Viscera GRASSANO - E’ stato aperto al pubblico per un solo giorno, il vecchio frantoio degli eredi Viscera risalente a circa 200 anni fa. Un'antica costruzione che si trova in un piccolo e nascosto viottolo del centro storico del paese; un'attività dimenticata ma ancora intatta di proprietà dei fratelli Michele e Maria Viscera, che hanno conservano e custodito gelosamente negli anni attrezzature e suppellettili d'epoca. Per un giorno hanno voluto riaprire il loro frantoio di famiglia alla cittadinanza, per far rivivere i ricordi di un tempo a tanti, e far toccare

con mano ai giovani quella civiltà e cultura contadina grassenese, quando gran parte del lavoro veniva svolto a mano. Il frantoio risale alla metà dell'Ottocento ed ha subìto, se così si può dire, in diversi momenti, le innovazioni tecnologiche dei tempi, sino ad arrivare al 1980, data della sua chiusura al pubblico. In mattinata, a fare visita all’opificio, èstata unaseconda elementare dell'Istituto comprensivo “Ilvento”, accompagnata dalla maestra Caterina Delorenzo, che ha fatto osservare nel dettaglio ai suoi alunni il procedimen-

to di trasformazionedelle olive così come avveniva un tempo. La curiosità dei bambini è stata nel vedere legato alla mola un asino, aiutato a girare intorno alla vasca da Michele Vizzuso, che ha fatto ruotare le grandi pietre che servivano a molire le olive. «Il passaggio successivo (procedimento dell' inizio del '900) ha spiegato Michele Visceraera quello di recuperare la poltiglia appena schiacciata e messa in un tino a decantare, poi con il passare di alcune ore l'olio affiorava in superficie e con un mestolo si provvedeva a riporlo nei recipienti. La quantità di olio -ha spiega-

to Michele Viscera- che i contadini portavano a casa era pochissimo, si parla di due o tre litri per quintale; lascio immaginare come si viveva un tempo e quanto lavoro duro che ogni giorno i contadini erano costretti a sopportare per avere infine poca resa. Poi, con il passare del tempo la tecnologia ha introdotto le presse e le attrezzature meccaniche che garantiscono una resa maggiore, ma con meno mano d'opera. Ricordo che permesi ilfrantoio dimio nonno era il ritrovo del paese dove intorno al fuoco si scambiavano due chiacchiere». Giovanni Spadafino

I ragazzi delle Elementari in visita al frantoio Viscera

Irsina Delibera approvata in consiglio con tutte le osservazioni contro l’iniziativa ministeriale

Irsina non vuole essere vincolata Anche la Provincia si oppone alla proposta di limitazione paesaggistica IRSINA - Vincolo paesaggistico a Irsina: anche il consiglio provinciale rigetta la proposta del ministero dei Beni culturali. L’assise di Matera, nella seduta di ieri, ha deliberato di “formulare osservazioni, ai sensi dell'articolo 139 del D. legs. numero 42/2004, in ordine alla proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico interessante l'intero territorio comunale di Irsina, così come prodotta dal ministero per i Beni le per i Beni culturali e paesaggistici della Basilicata -con nota prot. numero 0006725 del 14 settembre scorso al fine di ottenere il rigetto della dichiarazione medesima”. Quindi, dopo l'attivismo locale da parte degli irsinesi, anche la Provincia scende in campo per rispedire al mittente la proposta di vincolo paesaggistico proposta nel settembre scorso dal ministero e fin troppo generalizzata. Il merito di questa presa di posizione dell’ente di via Ridola è del consigliere Anna Amenta, che abbiamo raggiunto telefonicamente per saperne di più. Il 22 dicembre scorso la proposta come tema di discussione, assunto all'ordine del giorno in consiglio provinciale, impegnando in primis proprio il presidente Franco Stella. Discussione che, appunto, è avvenuta ieri ottenendo l'esito sperato: «Sono soddisfatta -spiega il consilgiere del Pd Anna Amenta- che la discussione affrontata oggi, abbia ottenuto un positivo riscontro all'unanimità sulla proposta di vincolo paesaggistico sul territorio di Irsina da parte della Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio della Regione Basilicata. Tale argomento, che è stato ampiamente dibattuto, sia nelle commissioni consiliari competenti che nel precedente consiglio provinciale del 22 dicembre 2009, in seguito alla presentazione da parte mia di apposito ordine del giorno sull'argomento, è stato trattato con particolare attenzione da parte dell'intero consiglio provinciale, della Giunta e del presiden-

Incontro promosso da Di Lorenzo

Piena sintonia con la Regione La città di Irsina, 27.000 ettari a rischio di vincolo paesaggistico ministeriale

te Stella, che si sono tutti dimostrati molto sensibili alle problematiche che riguardano i singoli territori, ed in questo caso particolare di quello di Irsina. Ho avuto modo di rilevare continua Amenta- che, pur essendo il nostro un territorio particolarmente suggestivo con delle punte di pregio, come ad esempio per il centro storico, quello che si contesta alla Soprintendenza è l'apposizione di un vincolo generico, operato con una certa superficialità e senza una attenta valutazione del territorio (che di certo non può avere le stesse caratteristiche per tutti i 27.000 ettari che lo costituiscono), oltre che senza alcun coinvolgimento della comunità e delle istituzioni interessate. Nel merito il consiglio provinciale -afferma Amenta- ha ritenuto di avvalersi dell'ottimo lavoro svolto dall'achitetto Giacomo Leone, responsabile del settore Assetto del Territorio del Comune di Irsina nella predisposizione delle osservazioni inoltrate al ministero dallo stesso Comune, condividendole appieno e facendole proprie. Così, nella seduta di ieri conclude Anna Amentaevidenziati i palesi e molteplici profili di illegittimità e irragionevolezza della proposta di vincolo notificata al Comune di Irsina il

15 settembre 2009 dalla Soprintendenza, il consiglio provinciale, rilevato il grave pregiudizio che tale vincolo esteso su tutto il territorio di Irsina comporterebbe allo sviluppo sociale ed economico della comunità irsinese ha deliberato di inoltrare le osservazioni alla proposta di vincolo ai sensi dell'articolo 139 del

D.Lgs. n. 42/2004 al Ministero per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, chiedendo il rigetto della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico interessante l'intero territorio comunale così come formulata dalla Soprintendenza». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

Contributi trasporto C’è tempo fino al 18 SAN MAURO FORTE - Scade il 18 gennaio 2010 il termine ultimo per presentare le istanze di rimborso per spese di viaggio sostenute, con automezzi pubblici entro la Regione, per il secondo semestre 2009. Da qualche giorno sono disponibili, presso l'ufficio Servizi Sociali del Comune di San Mauro Forte i modelli di domanda appositamente predisposti. A renderlo noto ai cittadini di San Mauro Forte, un avviso pubblico, a firma del capo area, Egidio Lo Massaro. Le istanze, possono essere presentate, da cittadini in gravi situazioni di disagio, come prevede la legge regionale 27 luglio 1998, che regolamenta il trasporto pubblico sull'intero territorio lucano. In base all'articolo 24, infatti, la Regione Basilicata, nell'ambito di una politica sociale a tutela dei soggetti svantaggiati, riconosce biglietti di libera circolazione sui servizi di trasporto pubblici di linea di interesse provinciale e regionale, a favore dei soggetti in situazione di grave e conclamato stato di disagio, sia economico, che sociale. Il contributo riconosciuto dal Comune, verrà poi determinato, in base ad una graduatoria composta dalle domande presentate dai soggetti interessati, per il periodo che va dal 1 luglio al 31 dicembre 2009. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

IERI MATTINA, su sollecitazione ed alla presenza del consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo e di una delegazione del Pdl di Irsina, si è tenuto un incontro con l'assessore all'Ambiente e Territorio della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, per esaminare e riflettere sui prevedibili effetti negativi che derivano dal provvedimento di vincolo naturalistico, paesaggistico e ambientale emanato dal ministero per i Beni ambientali e culturali sull'intero territorio di Irsina che, in sostanza impedisce di installare nel territorio impianti eolici o altri tipi di impianti destinati alla produzione di energia elettrica proveniente da fonti alternative a quelle tradizionali, attivando altresì rigidi vincoli urbanistici. Tutto questo mentre il consiglio regionale si apprestava a esaminare e, con ogni probabilità, ad approvare il nuovo piano di Indirizzo Enegetico Ambientale ( Piear), che rappresenta, sicuramente, una grande opportunità di crescita e di sviluppo per l'economia lucana, in grado di creare posti di lavoro e dalla quale, sic stantibus rebus, inopinatamente resterebbe esclusa la comunità irsinese. «Ci ha fatto piacere ascoltare sull'argomento la voce dell'assessore Sanrochirico -afferma Di Lorenzo- che ha condiviso appieno le nostre ragioni e aspettative, confermando la sua piena disponibilità per la risoluzione del problema che ha già cominciato a concretizzarsi con l'invio di una comunicazione da parte del suo dipartimento diretta, tra gli altri, al competente ministero, nella quale viene espresso

Pasquale Di Lorenzo

parere contrario alla istituzione del vincolo paesaggistico su tutto il territorio di Irsina. Ora, però -continua Di Lorenzo- per dare più incisività e concretezza alla risoluzione del problema occorre un'azione forte, condivisa e congiunta da parte tutti i nostri parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e amministrazione comunale di Irsina finalizzata a ottenere la revoca del provvedimento di vincolo e l'adozione, eventualmente, di una nuova proposta condivisa e mirata a salvaguardare solo quelle parti del territorio di particolare pregio naturalistico, paesaggistico e culturale. Questo impegno -conclude Di Lorenzo- è dovuto per rispetto verso una comunità, quella irsinese, che in questa vicenda rischia di pagare un prezzo troppo alto per la sua capacità di crescita e per le legittime aspettative dei suoi cittadini». provinciamt@luedi.it

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Policoro L’assessore Viti ha autorizzato un ulteriore aiuto all’ente. Lunedì la luce

Torna la corrente al Consorzio La Regione anticiperà le somme dovute per il pagamento delle bollette all’Enel POLICORO - Sarà ripristinata lunedì la corrente elettrica alla sede di Policoro del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto. Lo ha assicurato l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, che ieri insieme al dirigente generale del Dipartimento, Pietro Quinto, ha incontrato il presidente del Consorzio di bonifica, Angelo Carriero, per affrontare la problematica, intervenendo sull'Enel. E' stato, quindi, stabilito che la Regione anticiperà le somme per le bollette scadute e svolgerà un'azione di intermediazione affinché il Consorzio possa contrarre un mutuo per far fronte alla propria debitoria. In merito l'assessore Viti ha, comunque, precisato che l'Ente consortile per le proprie spese correnti, come appunto l'energia elettrica, ha autonomia gestionale di risorse, di cui la Re-

La sede materana del consorzio e i dipendenti di Policoro costretti a lavorare a lume di candela

gione è rispettosa. Mentre il massimo Ente territoriale interviene esclusivamente con specifici finanziamenti relativamente all'attività riguardante gli interventi strutturali e di ripristino delle condotte sul territorio. La Regione, inoltre, in questi mesi ha supportato

Policoro Poesie di Santulli

Nei Casalini a suon di versi POLICORO - Giornata all'insegna della cultura, quella prevista per sabato prossimo nel borgo “Casalini”, richiamo alla civiltà contadina post Riforma Fondiaria da cui Policoro trae le origini degli ultimi cinquant'anni. La poetessa policorese, Antonella Santulli, presenta la sua ultima fatica letteraria: “In Cima alla speranza”alle ore 19 nel locale “Divino Lucano”: raccolta di poesie dedicata a don Tommaso Latronico, parroco di Nova Siri, in un viaggio introspettivo lungo

e meticoloso che viene compiuto analizzando quello che sono le problematiche dei nostri giorni. Sono previsti gli interventi del vice sindaco di Policoro, Rocco Leone; Giorgio Tellan, presidente del Movimento Neoumanista, il professor Antonio Valicenti, docente di “Storia della Pedagogia” presso dell'Università di Roma Tre; l'editore Antonio Dellisanti; il vescovo monsignor Francescantonio Nolè e il senatore Cosimo Latronico. provinciamt@luedi.it

il Consorzio velocizzando e anticipando le somme previste per legge. Viti si è anche soffermato sulla richiesta accettata dal Consorzio di bonifica di sospensiva dei tributi da parte dei coltivatori chiesta dall'Ente Regione con lo Stato di crisi del settore, che ha consentito agli agri-

coltori di poter fronteggiare le varie scadenze economiche, «è stato un provvedimento preso in autonomia dal Consorzio di bonifica nell'interesse del mondo agricolo sottoposto alla grave crisi economica e alle tante calamità naturali che l'hanno ripetutamente colpito». Riguardo alla paven-

tata richiesta di commissariamento dell'Ente consortile, Viti ha fatto presente che la Regione Basilicata non indente interferire nelle vicende democratiche di un ente amministrato e gestito dagli agricoltori. «Posso solo dire che al momento -ha asserito- è al vaglio del consiglio regio-

nale la legge di riordino della Governance agricola. Sull'argomento ho più volte sollecitato la competente commissione e gli amministratori regionali a condividerne l'urgenza. Per cui al termine dell'iter e dopo l'approvazione della normativa sarà possibile indire le elezioni dei nuovi organi consortili». Infine, nei prossimi giorni l'assessore Viti e il dirigente Quinto incontreranno le organizzazioni sindacali di categoria per fare il punto della situazione sulle criticità delle maestranze al fine di confermare, nell'ambito dell'autonomia gestionale e amministrativa dell'Ente, il pieno supporto della Regione Basilicata. Resta da capire come si è prodotto un buco finanziasio così consistente da compromettere persino la continuità della vitale utenza elettrica. provinciamt@luedi.it

Le condizioni di staticità dei ruderi mettono a rischio chi si avventura

Una card per il paese vecchio Iniziativa del Comune di Craco per disciplinare gli accessi CRACO - A cercar fantasmi con la carta. Il Comune di Craco ha inventato la “Craco Card”, un lasciapassare per regolare il flusso di visite ai ruderi dell'antico paese. Infatti, il provvedimento è motivato in questa semplice maniera: «Il Comune di Craco in relazione alle urgenti esigenze di regolamentazione dei flussi di visitatori nel vecchio centro storico e nelle aree limitrofe, ai fini dell'obiettivo generale di tutelare e valorizzare i beni storico monumentali, archeologici e paesaggistici del territorio comunale, emette la Craco Card e stabilisce le condizioni di rilascio. Le Craco Card valide sono quelle timbrate e vidimate dal Comune». Per quel che pare di capire, chi invece non vorrà aderire non dovrà raccontare i suoi motivi di fronte alla Polizia Municipale. Insomma chi vorrà continuare a sentire il profumo della storia, dell'abbandono, come persino dei fantasmi del passato senza prima essere stato al Comune potrà ancora

farlo. In quanto: «La Craco Card è uno strumento di adesione e sostegno volontario al progetto di valorizzazione dei beni storico monumentali, archeologici e paesaggistici del territorio comunale», spiega il responsabile del servizio presso l'ente cracese. Infatti, la Craco Card è rilasciata a quanti, residenti e non, «vorranno effettuare un percorso di visita suggestivo

e in sicurezza nei luoghi consentiti e nel rispetto delle ordinanze comunali». Qui, di nuovo, non si capisce bene se si tratti di uno strumento retto dalla coercizione o ci si affida solamente alla volontà. Comunque, il tragitto promosso parte da Craco Sant'Angelo. Per visitare prima le reliquie di san Vincenzo Martire e il Santuario della Madonna della Stella, le cinte murarie medioevali, il rione santa Lucia, il rione Risorgimento. Poi la nota Cammarota Rigirone e, persino, “luoghi cinematografici di Craco”. Fino all'arrivo presso il Monastero dei Minori Osservanti, con puntata al monastero seicentesco di San Pietro. La carta è anche custode d'una serie d'altri vantaggi. Per esempio l'accesso a postazioni telematiche e a spettacoli, l'utilizzo d'un parcheggio giornaliero. Sino al diritto di ricevere la prima produzione multimediale di Craco Production. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Calo di tono per l’Aurora Tursi sconfitta dal docile Villa d’Agri

Girone chiuso senza onori TURSI - L'Aurora “Nicola Russo” ha perso fuori casa la sua ultima partita del girone di andata del campionato di prima categoria. Contro il Villa d'Agri, una squadra che con i suoi 12 punti viaggiava nelle zone basse della classifica, era andata per vincere. Ma i padroni di casa, invece, ce l' hanno messa tutta a battere una squadra forte dei suoi 26 punti in classifica e davanti al pubblico amico, hanno segnato due gol: uno nel primo tempo ed uno nella ripresa. L'unico gol della squadra allenata da mister Angelino è venuto da un giovanissimo giocatore tursitano: l'attaccante Filippo Rondinelli, da poco tesserato per i colori del Tursi calcio. Per lui c'è sta-

to l'esordio in prima categoria e anche il battesimo del gol. Assieme a Francolino formano la coppia di attaccanti più giovane della squadra tursitana. Se si preparano con impegno nei due giorni dedicati agli allenamenti, potranno certamente migliorare e dare il loro contributo a questo campionato, dove i giocatori del posto sono una minoranza. Nonostante il rientro in squadra di due veterani come Digno e Adduci, che in passato hanno giocato in categorie superiori, la squadra del presidente Virgallita stenta a reggere il passo con le prime della classe: Bernalda e Valsinni. Anzi, con la sconfitta di domenica scorsa, l'Aurora Tursi è scivolata in quinta po-

sizione assieme al Salandra. Davanti ci sono Tricarico e Pomarico, che hanno risalito la china. A pesare sulla sconfitta contro il Villa 'Agri sono state anche le assenze di Bavaro, fermato dal giudice sportivo per somma di ammonizioni, uno che se riceve la palla buona in contropiede, riesce a fare i gol anche da solo e del centrocampista Di Pede, fermato da due giornate di squalifica. Forse pesa il poco allenamento che l'intera squadra compie nell'arco della settimana. Infatti, il martedì alle 18 c'è pochissima gente che si allena. I giocatori che scendono ad allenarsi al vecchio campo “Angelo Cuccarese” si possono contare sulle dita di una mano. Mentre il

L’Aurora Tursi

numero dei presenti, al giovedì sera, è decisamente più alto e il mister può provare alcuni schemi di gioco. Adesso si tratta di stringere i denti, concentrarsi sulla prima partita del girone di ritorno. La squadra incontrerà il Burghentia, che

domenica scorsa ha vinto in casa ed ha aggiunto punti preziosi in chiave salvezza e potrebbe tentare il colpaccio anche contro la squadra di Policarpo e compagni. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

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Rissa al bar dell’Agip Principale accusato agli arresti domiciliari

Policoro Secondo furto in due mesi, “visitate” tre imprese locali

Zona artigianale in preda ai ladri POLICORO - Non c'è pace nella zona artigianale di Policoro, da circa due mesi in preda a una banda di ladri specializzati, che fanno razzia di materialeedile e mezzi di lavoro. Agiscono probabilmente in gruppo, approfittando del buio e della natura dei luoghi piuttosto isolati e con molti punti nascosti. Cercano materiale specifico da vendere probabilmente sul mercato nero. La notte scorsa, la banda è tornata in azione, a poco meno di due mesi dall'ultimo colpo, costato migliaia di euro ai danni dell'azienda “Agrifranchino”, che vende materiale per giardinaggio e lavori agricoli, e l'azienda di trasporti “Grassani&Garofalo”, che ha subìto il furto di un mini bus Mercedes. Ma nel pal-

mares di questi malviventi c'è probabilmente anche il furto di escavatori e altro materiale edile da un'altra azienda della zona. Martedì notte, sono entrati nel piazzale retrostante l'azienda Grassani&Garofalo, ma l'obiettivo era quello di poter operare indisturbati ed entrare nell'attiguo deposito di Agrifranchino. Hanno rotto un finestrone, si sono introdotti nel magazzino e poi hanno praticato un grosso buco nel muro per agevolare l'uscita del materiale più ingombrante. Il piazzate dell'azienda di trasporti è piuttosto grande, nascosto dietro i fabbricati degli uffici; perciò, i ladri hanno caricato tutto su di un grosso furgone, rubato pochi minuti prima dall'attiguo magazzino dell'impresa “Ica Prefab-

bricati” e trovato ieri a Bitonto (Ba). Una banda organizzata che, evidentemente, sa dove mettere le mani, conoscendo anche gli orari di passaggio delle due società di vigilanza al servizio delle aziende derubate. Non contenti, sempre nella stessa notte, sono entrati anche nella vicina azienda diingrosso permateriale edile “Dragonetti”; hanno forzato il cancello e tentato di aprire un magazzino dove, oltre al materiale, era custodito un grosso tir Scania con tanto di gru. Forse volevano rubare anche quello. Ieri mattina, all'arrivo in azienda, dopo l'amara sorpresa tutti hanno allertato i carabinieri della Compagnia di Policoro, che proseguono le indagini per fermare la “banda degli artigiani”, mentre gli im-

prenditori stanno già pensando di attrezzarsi con telecamere a circuito chiuso. Sempre ieri a Tursi, ignoti hanno trafugato un gruppo elettrogeno dall'interno del nuovo impianto di depurazione in contrada “La canale”, per un valore di euro 30.000 circa. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

POLICORO - Il Tribunale del Riesame di Matera, accogliendo parzialmente l'istanza presentata dall'avvocato Giuseppe Rago, ha concesso gli arresti domiciliari a Felice Ferrara, 36 anni di Policoro, accusato del tentativo di omicidio di Giuseppe Brasile, di 35 anni. Il fatto avvenne l'1 dicembre 2009 a Policoro in un bar di un'area di servizio. La rissa scaturì da futili motivi, almento secondo la prima ricostruzione della Polizia, e portò al ferimento grave del giovane, che sarebbe avvenuto nel piazzale del distributore. Tre le persone coinvolte a vario titolo. Secondo gli inquirenti, il giovane si sarebbe anche disfatto del coltello, o dell’arma utilizzata per il ferimento, che ad oggi non è stata ancora trovata. Le indagini, ancora in corso, sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Matera, Valeria Farina Valaori. provinciamt@luedi.it

Policoro Pdl determinato alla ricerca di un criterio per individuare il candidato ideale

Gran fermento per le Regionali E’ certo il ritorno di Antonio Di Sanza in casa Partito democratico POLICORO - Una cosa è certa, il consigliere regionale Antonio Di Sanza, sarà ricandidato nella lista del Partito democratico alle prossime elezioni regionali. Ma, stando a quello che va profilandosi, non sarà l'unico policorese. Resta ora da capire cosa succederà nelle prossime due-tre settimane, decisive per la scelta e l'individuazione dei candidati. Il centrodestra che amministra la città dal 2008, guidato dal sindaco Nicola Lopatriello, appare indubbiamente attrezzato per sostenere una candidatura competitiva nella lista del Pdl. Resta da capire chi. Il primo cittadino appare fuori dai giochi, se non altro per il fatto che una sua eventuale elezione accorcerebbe di due anni il percorso della legislatura comunale che in condizioni normali dovrebbe durare fino al 2013. Infatti, in caso di elezione di un sindaco in carica, la legge prevede che il vice sindaco divenga sindaco facente funzione per un massimo di dodici mesi. Quindi nel caso ipotetico fino al 2011. Così in casa Pdl, si fanno altri nomi: Paolo Castelluccio, ex consigliere provinciale di Forza Italia e Rocco Leone, vice sindaco ex di Alleanza nazionale e coordinatore cittadino del Pdl. Il primo non fa mistero da

Policoro e Antonio Di Sanza

tempo di ambire a correre per la Regione, mentre il secondo non conferma e non smentisce una eventuale designazione, ma il suo nome circola negli ambienti da tempo ormai. Questo a livello di dialettica strategica, ma nel concreto non si è consumato alcun passaggio ufficiale, come ha detto al Quotidiano Rocco Leone, nella veste di coordinatore locale del partito di Silvio Berlusconi, che parla di «criteri da

adottare», piuttosto che di uomini da candidare: «Abbiamo iniziato a discutere -ha detto l'esponente di spicco del centrodestra policorese- ma dobbiamo trovare la sintesi necessaria per puntare ad un buon risultato. Il Pdl a Policoro, pur essendo composto da molte anime, è un partito coeso. Anche se qualcuno ha già espresso la velleità di candidarsi, noi troveremo le motivazioni per fare sintesi, per far sì che esca un candidato forte,

in modo che la città possa esprimere un consigliere regionale. Nomi ancora non ne abbiamo fatti. Dobbiamo prima individuare -ha tenuto a precisare Leone- i criteri per far sì che si scelga il miglior candidato possibile. Non possiamo ancora dire chi sarà. E' chiaro che ognuno di noi pensa di avere le chance. Ma la candidatura -ha concluso- la sceglierà il partito, dopo aver individuato il criterio». Nello scacchiere del Pdl, dun-

Montalbano Iniziativa promossa dal consigliere Pasquale Di Lorenzo con Vincenzo Maida

Finanziaria osservata ai raggi x MONTALBANOJONICO Incontro, domani pomeriggio a Montalbano Jonico, sul tema della Finanziaria regionale e sullo sviluppo della Basilicata, con il vice-presidente della terza Commissione consiliare permanente del consiglio regionale, Pasquale Di lorenzo. I lavori verranno introdotti dal consigliere comunale,Vincenzo Maida. L'attenzione si fermerà anche sull'emendamento presentato da Di lorenzo, insieme al consigliere regionale Mollica, che ha suscitato notevole interesse nel mondo agricolo relativo al Piano di indirizzo energetico ambientale (Piear), che mira ad aumentare fino ad 1 Mw la potenza nominale degli impianti di micro generazione da fonte solare. «Il

Piear -si spiega in una notanonostante l'approvazione avvenuta in Commissione nelle settimane scorse, doveva essere approvato immediatamente dal Consiglio regionale; ma dato che persistono ancora oggi numerose richieste di modifica, abbiamo ritenuto opportuno tutelare in quest'ulteriore periodo di vacatio legis interessi ed aspettative che purtroppo sono rimaste disattese a causa di appesantimenti procedurali». Le richieste del mondo agricolo, in tal senso, sono pressanti e l'emendamento permetterebbe di accelerare i procedimenti che gli stessi agricoltori vorrebbero realizzare e che sono in linea con quanto previsto dal Piear approvato in terza Commissione». Nel

corso dell'incontro si parlerà anche di Mezzogiorno e di modello di sviluppo sulla strada tracciata dal convegno tenuto a Matera con l'Onorevole, Italo Bocchino, fuori da logiche assistenzialistiche. «Più soldi arrivano al Mezzogiorno e prima si risolvono i suoi problemi, ma non è così. -si spiega nella nota- Questo era il pensiero di coloro i quali pensavano ai problemi del Sud solo sotto un profilo quantitativo. I fatti ci dimostrano il contrario. Oggi anche autorevolissimi esponenti della Sinistra riconoscono che il Sud è stato attraversato in questi anni da fiumi di denaro pubblico. Il vero problema è che queste risorse sono state spese male, e gestite peggio. Le responsabilità vanno indivi-

duate nella classe dirigente locale. Il modello di governo che la Sinistra aveva immaginato per il Sud, spesso sventolato in chiave anti-leghista, è naufragato sotto le inchieste giudiziarie e sotto i sacchetti dell'immondizia di Napoli. Oggi la Sanità è commissariata in molte regioni meridionali. Stesso dicasi per la gestione dei rifiuti. E la Regione Campania ne è l'esempio per antonomasia. E quando non è necessario, sempre più spesso l'opinione pubblica del Sud reclama l'intervento dello Stato. La classe dirigente delle regioni meridionali, non godono più della fiducia dei loro concittadini. Per questi motivi, servono nuove idee, e nuovi progetti per il Sud». Anna Carone

que, un nome nella lista della Circoscrizione di Matera verrà fuori, non resta che attendere. Intanto emergono altri possibili candidati, tra questi il consigliere comunale di “Città nuova” Antonello Ripoli, molto gettonato da diverse forze politiche in fatto di richiesta di candidatura. Al Quotidiano risulta che siano almeno tre partiti a volerlo valorizzare nell'imminente competizione. Ripoli è componente di spicco del movimento civico, che vede quale leader il super assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica, Cosimo Ierone, fondatore dello stesso. Di certo un ruolo importante lo rivestirà proprio quella fetta consistente di elettorato che più volte (Comunali del 2008 e Provinciali del 2009) si è espressa per il centrodestra, ma non per i partiti o quantomeno per il Pdl. In parole povere, se il candidato del Pdl non dovesse essere condiviso dai movimenti “Città Nuova”, “Casa dei moderati” ed “Insieme per Policoro” che insieme constano di sei consiglieri comunali e tre assessori, gli stessi potrebbero esprimere un candidato da proporre a un partito minore della coalizione di centrodestra, che correrebbe parallelamente a quello del Pdl. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Policoro, buoni sport Al via le domande POLICORO - E'stato affisso l'avviso pubblicocomunale relativo alla concessione di “Buoni sport” nell'ambito del programma regionale annuale per lo sviluppo dello sport. A darne comunicazione è l'assessore al ramo del Comune di Policoro, Tommaso Siepe. Ci sono 20 giorni di tempo, termine perentorio, a partire dalla pubblicazione del bando (13 gennaio), per poter presentare la domanda a patto che si possieda la residenza nel Comune di Policoro e si abbia un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) per il 2008 non superiore a 5766,28 (pensione sociale). Il contributo elargito per la pratica sportiva è individuale e riferito ad ogni singolo componente della famiglia, la cui domanda deve essere indirizzata all'ufficio sport e spettacolo del Municipio di residenza, in questo caso Policoro. Se le domande sono due per ogni nucleo familiare il reddito viene maggiorato del 20%. Tra tutte le domande pervenute l'Ente si riserva di dare la precedenza, previa istituzione di una commissione, a parità di Isee a quelle delle famiglie con più minorenni e in terzo luogo quelle monogenitoriali per poi scorrere la graduatoria fino ad esaurimento fondi. Il bonus viene elargito dietro presentazione di attestazione della ricevuta di iscrizione a corsi di pratica sportiva che iniziano e finiscono entro l'anno. provinciamt@luedi.it

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Giovedì 14 gennaio 2010


LOTTO&CONCORSI

Giovedì 14 gennaio 2010

Centrati tre ambi con le nostre previsioni. Il 39 resta re delle assenze

Cagliari, decina del 20 ROMA – La quinta estrazione dell'anno ha confermato in blocco tutti i numeri più attesi. Dalle urne delle undici ruote hanno fatto capolino solamente l'89 (la vecchia) e il 7 (il vaso) rispettivamente quinto e ottavo di Palermo dopo 51 e 42 assenze. Il 39 (l'acqua) di Firenze mantiene quindi il primato con 102 assenze continuative seguito a debita distanza dal 27 (la moglie bella) di Roma che manca da 89 turni. Sul terzo gradino del podio troviamo l'87 (i pidocchi) della ruota Nazionale con 84 ritardi. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 50-73 è sortito sia a Genova che a Palermo. Fra le combinazioni numeriche in evidenza Roma con il terno della quarantina (43-44-47), l'ambo gemello 44-77, l'ambo complementare 43-47 e l'ambo simmetrico 44-47. Terno di controfigura 5 (5-16-71) a Bari e di controfigura 3 (3-47-58) a Venezia dove è uscito anche l'ambo complementare 6-84. NAZIONALE - La cadenza del 6 con la serie 6-16-36-66-86 e la figura del 3 con la serie 12-30-48-66-75 reclamano il gioco per ambo e terno. Previsione speciale 27-78 per estratto ed ambo. BARI - Centrato l'ambo 20-42 che avevamo proposto con la controfigura del 9. Per ambo la controfigura del 7 con la combinazione 18-29-4051-62 e la cadenza dell'8 con la serie 8-28-38-48-88. Previsione speciale 32-68 per estratto ed ambo. CAGLIARI - I numeri di finale 6 e quelli della decina del 20 sono attesi al varco con ambi e terni; combinateli nelle serie 26-36-56-66-86 e 21-2325-27-28. Previsione speciale 53-63 per estratto ed ambo. FIRENZE - Per ambo la controfigura del 6 con la serie 17-28-39-50-61 e la cadenza del 7 con la cinquina 1727-37-47-67. Previsione speciale 3975 per estratto ed ambo GENOVA -La figura del 7 con la serie 7-16-34-43-52 e la controfigura del 6 con la serie 6-17-28-39-50 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 23-55 per estratto ed ambo. MILANO - Avevamo segnaliamo la cifra del 7 ed è uscito l'ambo 71-79. Per ambo la cifra dell'8 con la cinquina 8-18-28-48-88 e la decina 71/80 con la serie 72-74-75-76-77. Previsione speciale 12-67 per estratto ed ambo NAPOLI - La controfigura del 4 con la cinquina 15-26-37-48-70 e la ca-

SCACCHI

87 29 29 39 51 30 24 18 27 6 30

84 73 75 102 80 72 70 57 89 67 68

86 63 33 20 46 62 50 54 64 80 15

82 69 73 65 64 68 67 57 84 64 64

6 57 25 55 39 74 81 41 76 85 10

57 54 68 56 43 55 58 53 62 54 50

Pronostico concorso n. 6 (del 14/01/2010) 4 15 23 25 32 48 75 86 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 1 82 77 63 55 85 62 70

Frequenza 128 121 120 120 119 118 117 117 113 113

Numero 46 7 2 14 18 89 80 60 8 72

Ritardo 83 73 62 57 56 50 49 43 38 37

La Smorfia Napoletana

BRIDGE

di PASQUALE GRANDE

prossime puntate, per fare alcune osservazioni e qualche riflessione, suggerite dalle esperienze accumulate in diversi anni di partecipazione e che forse spiegheranno anche

Problema 1: il Bianco matta in 4 mosse

l'assenza di qualche squadra nell'edizione che si prepara a partire quest'anno. Intanto godiamoci i seguenti due bei problemi ottocenteschi, entrambi in 4 mosse.

Problema 2: il Bianco matta in 4 mosse

Soluzione problema n. 2: 1.Ce4 blocco. Se: 1…; Rxe6 2.Ce7; f5 3.Txg5; e poi 4.Txg6#. Se: 1…; Rxg4 2.Cxf6+; Rf5 3.Rf7 e poi 4.Te5# . Se: 1…; Rxg6 2.Txg5+ (non 2.Txf6+?; Rg7!); Rh7 3.Txf6 e poi 4.Txh6#. Autori: A. e N. Rostiroli, 1888)

(Montebello Jonico), San Fili, Sant'Eufemia RC (Sant'Eufemia d'Aspromonte). Di questa manifestazione, ritorneremo senz'altro ad occuparci in qualcuna delle

9 10 79 62 40 72 70 83 36 50 13

denza dell'8 con la serie 18-38-58-68- la figura del 6 con la serie 6-15-2488 offrono buoni spunti per ambo. 42-69 e la decina del 40 con la cinquiPrevisione speciale 21-86 per estrat- na 40-41-42-43-45. Previsione speciale 48-72 per ambo e ambata. to ed ambo. PALERMO - La figura del 2 con la se- TUTTE - Le terzine da giocare prevarie 11-29-38-56-65 e la serie gemella- lentemente per la soluzione ambo: re 11-22-33-44-55-66-77-88 offrono 14-81-87, 12-24-71, 18-36-40, 20-31spunti interessanti per ambo e terno. 78, 1-23-81. Previsione speciale 15-58 per estratto ed ambo. ROMA - Avevamo UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO proposto la cadenza del 4 ed è sortito l'ambo 44-84. La controfigura del 5 reclama il gioco, combinate ambi e terni nella IL LOTTO non è soltanto da conside- “bianco 72 serie 16-27-38-60-82. rarsi un gioco ma è anche una tradi- “nero 83 Interessante anche la zione, una passione e soprattutto è Canestro 28 figura del 4 con la cin- un fenomeno di cultura popolare. In “di frutta 42 quina 13-22-67-76- un’epoca in cui tutto è ragione e scien- Cani 6-60 85. Previsione specia- za l’uomo spesso si rifugia nell’irra- Canne 10 le 41-69 estratto ed zionale affidandogli sogni e speran- “d’organo 50 ambo. ze. Pertanto, a ogni avvenimento di Cannocchiale 58-88 TORINO - La decina vita quotidiana, o dopo un sogno, si è Cannone 10-70 80/89 con la serie 81- portati ad associare dei numeri alle Canonica 59 82-86-87-88 e la ca- immagini, facendo riferimento alla fa- Canonico 5-42 denza 0 con la cinqui- mosa Smorfia Napoletana. Canottiere 40 na 10-20-40-70-80 reclamano il gioco per Lettera C Per informazioni e chiarimenti teambo. Previsione spelefonare 348-8024342da martedì ciale 27-56 per estrat- Canditi 66 a sabato dalle 17alle 18,30 o dopo to ed ambo. le 21,30. (continua) Cane 3 VENEZIA - Per ambo

Le squadre calabresi e lucane al Campionato 2010

Soluzione Problema n. 1: 1.Da7+; Txa7 2.Cd5; Taa2 3.Cb4 ; Tmuove 4.Axb3# . Se : 1…; Ta2 2.Cxa2+; Txf6 3.Dd4+ e poi 4.Db2#. Se: 1…; Aa2 2.Dxf7; Tb1+ (2…; Ab1 3.Ce2; Ra2 4.Da7# 3.Cxb1+; b2 4.Axb2#. Autore: F. Zannoni, 1885.

SONO state rese note le composizioni dei gironi delle varie serie del Campionato italiano a squadre 2010. In tutto sono sette le squadre calabresi iscritte e cinque quelle lucane; nessuna di esse compare tra le 14 squadre della massima serie, quella Master, né tra le 24 della serie A1; nella serie A2 troviamo solo il Catanzaro, mentre tutti gli altri team sono distribuiti tra serie B e serie C. Ecco, in dettaglio, il numero e la composizione di ciascun girone in cui sono impegnate le compagini della Calabria e della Basilicata: Serie A2 Girone 8.1 : A. Mele Pomigliano (Pomigliano D'Arco), ASA 1985 Full Franchising (Arzano), Catanzaro. Serie B Girone13.2 : A.S.D.R. (Reggio Calabria), Castrovillari , Praia a Mare Girone 14 : A.S. Potenza (Potenza), Avellino, C.U. Cavese (Cava de Tirreni), Evergreen (Napoli), Paganese (Pagani), Torre del Greco. Serie C Girone 28.1 : Matera, Porreca (Policoro), Val d'Agri 1 (Spinoso), Val d'Agri 2 (Spinoso); Girone 28.2 : Montebello

69 68 70 57 44 60 64 55 75 64 54

di VITTORIO CATANZARO

Al via il Societario 2010 SABATO 16 prenderà il via il campionato societario 2010 che impegnerà tutte le associazioni del Comitato nei prossimi mesi di gennaio e febbraio. La prima giornata della fase nazionale prevede per le squadre del Comitato regionale i seguenti incontri: signore 2ª serie girone 14 Bridgelupi Napoli - Cosenza, signore 2^ serie girone 15 AB “N. Ditto” Rc - Acicastello, open 2ª serie girone 12 AB “N. Ditto” Rc - bridge Messina open 3ª serie girone 15 AB Fasano - Celico. E' importante, per tutte le associazioni, partire con il piede giusto cercando di vincere o almeno pareggiare. Nel prossimo articolo i risultati ed il commento tecnico. Sempre in questo campionato, nella serie promozione, si sono definite le iscrizioni di 4 Associazioni: Cosenza, Catanzaro, RL Barbera di reggio Calabria e Villaggio del Bridge di San Nicola Arcella che però giocherà a Cosenza. La squadra prima classificata conquisterà la pro-

mozione alle terza serie dell'anno 2011, mentre la seconda potrebbe essere ripescata. Il calendario degli incontri è il seguente: 1° Turno 16/01/10 BARBERA COSENZA 1° Turno 16/01/10 VILLAGGIO DEL BRIDGE CATANZARO 2° Turno 23/01/10 COSENZA VILLAGGIO DEL BRIDGE 2° Turno 23/01/10 CATANZARO BARBERA 3° Turno 30/01/10 COSENZA CATANZARO 3° Turno 30/01/10 BARBERA VILLAGGIO DEL BRIDGE 4° Turno 13/02/10 COSENZA BARBERA 4° Turno 13/02/10 CATANZARO VILLAGGIO DEL BRIDGE 5° Turno 20/02/10 VILLAGGIO DEL BRIDGE COSENZA 5° Turno 20/02/10 BARBERA CATANZARO 6° Turno 27/02/10 CATANZARO COSENZA 6° Turno 27/02/10 VILLAGGIO DEL BRIDGE BARBERA

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38 Rubriche


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Giovedì 14 gennaio 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Coppa Italia Ciro Ferrara riconfermato dal cda trova una vittoria sonante contro la squadra della sua città

Juve, vedi Napoli e poi risorgi I bianconeri battono 3-0 la squadra di Mazzarri (finora imbattuto) JUVENTUS NAPOLI

A SAN SIRO

3 0

JUVENTUS (4-4-2): MANNINGER 6.5; CACERES 6 (38'ST ZEBINA SV), LEGROTTAGLIE 6, CHIELLINI 6.5, GROSSO 6 (1'ST GRYGERA 6); DIEGO 7, SALIHAMIDZIC 6, FELIPE MELO 6, DE CEGLIE 6; DEL PIERO 7 (40'ST IMMOBILE SV), AMAURI 6. IN PANCHINA: CHIMENTI, CANNAVARO, ZEBINA, GIANDONATO, ROSSI. ALLENATORE: FERRARA 6 NAPOLI (3-4-1-2): Iezzo 6.5; Campagnaro 6 (31'st Quagliarella 6), Rinaudo 6, Contini 4.5; Zuniga 6, Gargano 6, Cigarini 6, Dossena 5.5 (15'st Hamsik 6.5); Datolo 6; Denis 5.5, Hoffer 5 (20'st Maggio 5.5). In panchina: Gianello, Aronica, Cannavaro, Pazienza. Allenatore: Mazzarri 6 ARBITRO: Romeo di Verona 6 RETI: 24'pt Diego, 32'st Del Piero, 37'st Del Piero (rigore). NOTE: serata fredda, terreno in buone condizione. Spettatori: 18mila circa. Espulso al 37' Contini per doppia ammonizione. Ammoniti: De Ceglie, Cigarini, Salihamidzic. Angoli: 7-4. Recupero: 2'; 0'. TORINO – Nel giorno in cui il Consiglio di Amministrazione della Juventus decide di far proseguire il cammino di Ciro Ferrara sulla panchina dei bianconeri, la Juventus rifila tre reti al Napoli e accede ai quarti di Tim Cup. Il tecnico napoletano (ex di turno) manda in campo una Juve con Del Piero (4^ presenza stagionale da titolare) al fianco di Amauri dal 1'. Gara vivace sin dalle prima fasi: al minuto 3 ci provava dalla distanza Zuniga ma la conclusione del colombiano terminava fuori. Due minuti dopo identica conclusione di Hoffer con palla a lato. Al 10' Juve vicina al vantaggio: colpo di testa di Amauri e incredibile salvataggio sulla linea in sforbiciata di Cigarini a negare la rete ai bianconeri. Al 15' calcio di punizione con triettoria lontana dalla

Il Milan soffre ma passa con il Novara Diecimila fan piemontesi

Diego esulta dopo l’1-0 Sopra: un fallo su Grosso e un intervento di Legrottaglie

porta napoletana. Al 24' la Juve sbloccava lo 0-0: Datolo terminava a terra ma l'azione proseguiva con un veloce contropiede finalizzato dal tiro sporco di Diego che terminava alle spalle di Iezzo. Al 29' punizione di Del Piero e palla sulla sinistra per l’accorrente Grosso ma il tiro al volo dell’ex Lione terminava fuori. Occasione d’oro per Del Piero (32') che a due passi dalla porta avversaria calciava debole consentendo la facile presa di Iezzo. Nella ripresa, con l’innesto di Grygera al posto di Grosso, Napoli subito insidioso (5') con Hoffer che arrivava tardi alla deviazione vincente a due passi da Manninger. Al 15' Mazzarri gioca la carta Hamsik. Lo slovacco in campo al posto di Dossena. Al 17' contropiede bianconero e tiro in corsa di De Ceglie respinto da Iezzo. Al 21' Diego sfiorava il raddoppio: la conclusione del brasiliano, con Iezzo battu-

to, terminava sul palo. Al 25' leggerezza difensiva di Legrottaglie ma Denis non riusciva ad intercettare la sfera. Il Napoli sfiorava il pareggio al 27' con il bolide dalla distanza di Hamsik con palla che centrava in pieno la traversa. La Juve cercava di reagire alla pressione avversaria e al 30' si rendeva pericolosa con Felipe Melo, anticipato in extremis prima di concludere in porta. Al 31' Mazzarri toglieva dal campo Campagnaro e inseriva una punta in più, Quagliarella. Al 32' la Juventus concedeva il bis: cross di Caceres e tocco vincente di Del Piero. Al 37' assist di Del Piero per Diego che entrava in area e veniva steso da Contini(espulso per doppia ammonizione). Dal dischetto Del Piero non falliva il tris che chiudeva il match. La Juventus ai quarti di finale troverà di fronte l’Inter di Mourinho. Prima sconfitta del Napoli con la gestione Mazzarri.

Il match si decide in pochi minuti nella ripresa: un gol e due cartellini rossi

Il Catania espugna Marassi e va avanti Per il Genoa due espulsi e tanti rimpianti GENOA CATANIA

1 2

GENOA (4-4-2): Scarpi 5.5; Papastathopoulos 4.5, Esposito 5 (1'st Suazo 6), E.Moretti 5, Modesto 5; Tomovic 5, Rossi 5.5, Zapater 4 (12'st Milanetto), Fatic 5 (18'st Juric); Crespo 5, Sculli 5.5 In panchina: Amelia, Bocchetti, Criscito, Mesto Allenatore: Gasperini 5 CATANIA (4-2-3-1): Campagnolo 6; Potenza 6, Bellusci 6.5, Terlizzi 6 (1'st Spolli 6), Augustyn 6.5; F.Moretti 6.5 (16'st Carboni 6), Ledesma 6 (41'st Izco sv); Mascara 6.5, Ricchiuti 7, Morimoto 5; Plasmati 7.5 In panchina: Kosicky, Alvarez, Martinez, Nicastro Allenatore: Mihajlovic 7 ARBITRO: Velotto di Grosseto 5 RETI: 5'pt e 8'pt Plasmati;

12'st Rossi NOTE: serata fredda, terreno in discrete condizioni, spettatori 10.000 circa. Angoli: 2-2. Espulso al 13'st Papastathopoulos per doppia ammonizione e al 14'st Rossi per proteste. Ammoniti: Sculli, Tomovic, Bellusci, Modesto, Augustyn, Plasmati. Recupero: 1'; 5'. GENOVA – Il Catania «vendica» con gli interessi la sconfitta di domenica vincendo 2-1 in casa del Genoa e qualificandosi per i quarti di finale di Tim Cup, dove affronterà la Roma. Decisiva la doppietta di Gianvito Plasmati nei primi minuti di gara, poi al 12' della ripresa Rossi accorcia le distanze e nell’azione successiva succede di tutto: viene espulso Papastathopoulos per doppia ammonizione, quindi lo stesso Rossi per proteste. Finale di grande tensio-

ne, in campo e sugli spalti, con il Catania che fallisce l’incredibile con Mascara e Morimoto, e il Genoa che sbaglia il pari con Crespo. Il Catania parte fortissimo, il Genoa è irriconoscibile: nei primi 8' gli etnei, schierati da Mihajlovic con un ultraoffen- Plasmati del Catania sivo 4-2-3-1 (Mascara, Ricchiuti e Morimoto alle cante, traversa interna e sespalle di Plasmati), colpisco- condo gol. Il Catania sembra no due volte. Al 4' Augustyn tranquillo, ma al 12' della rilancia Plasmati, tenuto in presa viene punito da Rossi, gioco da Papastathopoulos: il che finalizza una bella azione gigante di Matera da posizio- avviata da Sculli e rifinita da ne defilata non lascia scampo Suazo. Il Genoa si rianima, a Scarpi, preferito ad Amelia. ma nel giro di due minuti roCatania in vantaggio, Genoa vina tutto: Papastathopoulos, in confusione: Zapater sba- già ammonito, rimedia il seglia un appoggio a centro- condo giallo; proteste vivaci campo, Mascara cerca e trova dei rossoblù, ne paga le consePlasmati tra Esposito e Mo- guenze Rossi, che viene retti. Tiro di destro dell’attac- espulso.

Una parte dei diecimila tifosi del Novara ieri a San Siro

MILAN NOVARA

2 1

MILAN (4-3-1-2): Storari 6; Bonera 6 (1' st Abbate 6), Kaladze 5.5, Favalli 6, De Vito 6; Flamini 7, Ambrosini 6, Jankulovski 6; Di Gennaro 5.5 (21' st Verdi 5.5); Inzaghi 7, Huntelaar 5.5. In panchina: Abbiati, Thiago Silva, Antonini, Gattuso, Zigoni. Allenatori: Leonardo 6. NOVARA (4-3-1-2): Fontana 7.5; Cossentino 6, Centurioni 6.5, Ludi 6.5 (27' st Lisuzzo sv), Gheller 6; Shala 6 (39' st Motta sv), Porcari 6.5, Tombesi 6.5 (34' st Juliano sv); Rigoni; Bertani 6, Gonzalez 7. In panchina: Ujkani, Evola, Ledesma, Rubino. Allenatore: Tesser 6.5. ARBITRO: Candussio di Cervignano del Friuli 6. RETI: 12' pt Inzaghi, 1' st Gonzalez, 35' st Flamini. NOTE: Giornata fredda, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 13 mila circa (quasi diecimila da Novara). Angoli: 10-2 per il Milan. Ammoniti: Porcari. Recupero: 0'; 3' st. MILANO – Il Milan assolve il compito, supera il Nova-

BAYERN MONACO Ribery vicino al rientro MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) – Assente da oltre tre mesi per un problema al ginocchio, Franck Ribery dovrebbe rientrare in campo il 23 gennaio contro il Werder Brema (19ª giornata della Bundesliga).

ra per 2-1 e approda ai quarti di finale di Tim Cup. Quanta fatica però per avere ragione del Novara, capolista del girone A di 1^ divisione. Una partita bella, a discreti ritmi, decisa da tre autentiche prodezze, una più bella dell’altra; in casa Milan la firma è del solito Pippo Inzaghi, colui che quando serve risponde presente anche se da tempo non viene impiegato tra i titolari e di Flamini; nel Novara gran gol di Gonzalez. Leonardo propone un folto turn-over; Storari in porta e si rivede anche Abbiati in panchina; Ambrosini in campo dall’inizio visto che domenica sarà squalificato; coppia d’attacco InzaghiHuntelaar. Si rivede dopo un anno Bonera. Anche Tesser opera diversi cambi, a partire dal portiere con Fontana al posto di Ujkani; Rigoni la spunta su Ledesma a supporto del duo offensivo BertaniGonzalez. Il Milan passa in vantaggio con una magia di Inzaghi, sfiora il raddoppio e viene raggiunto in avvio ripresa da un gran gol di Gonzales. A dieci da termine il sigillo di Flamini.

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Sport


Giovedì 14 gennaio 2010

SERIE A

MARADONA

LA BOMBA

Anticipi e posticipi dalla 5ª alla 7ª

Oggi va all’asta il suo orecchino

Cellino a Londra vuole il West Ham

MILANO – Questi i posticipi di serie A, dalla 5ª alla 7ª giornata di ritorno. 5ª GIORNATA RITORNO: Venerdì 12/02 ore 20.45 Milan-Udinese; Sabato 13/02 ore 20.45 Sampdoria-Fiorentina; Domenica 14/02 ore 20.45 Napoli-Inter. 6ª GIORNATA RITORNO: Sabato 20/02 ore 18 Genoa-Udinese; Sabato 20/02 ore 20.45 Inter-Sampdoria; Domenica 21/02 ore 20.45 Bari-Milan. 7ª GIORNATA RITORNO: Sabato 27/02 ore 18 Catania-Bari; Sabato 27/02 ore 20.45 LazioFiorentina; Domenica 28/02 ore 20.45 Juventus-Palermo.

BOLZANO – Sarà messo all’asta oggi a Bolzano l’orecchino di Diego Armando Maradona, sequestrato da Equitalia lo scorso 18 settembre durante un soggiorno del ct della nazionale argentina per una cura dimagrante a Merano. La base d’asta è di 5.500 euro. Comunque vada l’asta, sarà solo una goccia nell’oceano, visto che il debito del “Pibe de Oro” con lo Stato italiano ammonta a circa 37 milioni di euro e aumenta ogni giorno che passa di circa 3 mila euro.

LONDRA – Cinque anni dopo il divorzio di Cagliari le strade di Gianfranco Zola e Massimo Cellino (nella foto) potrebbero reincontrarsi, questa volta però all’ombra del Big Ben. Il patron del Cagliari è volato a Londra perchè interessato all’acquisto del West Ham, club allenato dall’ex fantasista sardo. «Mi dispiace, non vi posso dire niente», si è limitato a dire Cellino, raggiunto al telefono a Londra. Ma il suo è un viaggio ambizioso, senza precedenti: mai nessun italiano ha controllato un club della massima serie inglese.

Il calciatore, se confermato, sarebbe recidivo e rischierebbe l’addio al calcio giocato

Cocaina: Flachi ci è ricascato Trovato positivo a un controllo dopo Brescia-Modena di questa stagione ROMA – Francesco Flachi come Jonathan Bachini. Dopo aver già scontato una squalifica di due anni, l’attaccante del Brescia, 35 anni ad aprile, ci ricasca. Ancora cocaina e questa volta la sua carriera, in attesa delle eventuali contronalisi, rischia di essere davvero al capolinea.Così è statoper Jonathan Bachini, ex centrocampista di Udinese, Juventus, Parma e Brescia, beccato due volte all’antidoping e alla fine radiato a vita. La prima positività di Flachi risale al 21 febbraio 2007 quando, nel suo campione prelevato dopo Sampdoria-Inter, le analisi riscontrano la presenza di un metabolita della cocaina, la benzoilecgonina, lo stesso che rischia di escluderlo a vita dal calcio dopo il test dello scorso 19 dicembre, al termine di Brescia-Modena.Nella carriera di Flachi anche una squalifica per due mesi per il coinvolgimento in un caso di calcio-scommesse. Quello dell’attaccante delle Rondinelle, che dopo la prima positività era tornato a giocare con l’Empoli, è solo l’ultimo di una lunga serie di casi. Basta andare a vedere i precedenti delle tante vittime illustri della droga perchè il bis di Flachi, purtroppo, allunga ulteriormente la lista di calciatori che sono caduti nella trappola della coca. Il più famoso di tutti è ovviamente Diego Armando Maradona. L’ex Pibe de Oro, nel 1992, fu squalificato per 15 mesi dopo una positività che segnò l’inizio della sua fine calcistica. E dal tunnel della droga è riuscito a uscirne solo dopo molti anni di strenua lotta. "Per colpa della cocaina ho pagato un prezzo molto elevato – ha dichiarato una volta Maradona –perchè ho perso l’amore della mia vita. Non ho visto le mie figlie crescere, le ho fatte piangere non presentandomi ad alcuni dei loro compleanni, ho fatto soffrire mio padre ed i miei fratelli». Ma l’elenco di giocatori caduti nella rete della cocaina è piuttosto lungo. In Italia, oltre a Maradona, c'è stato il caso di Edoardo Bortolotti, che nel '91 fu squalificato per dodici mesi e che si suicidò quattro anni dopo gettandosi da un balcone, e poi quello di Claudio Caniggia, che si beccò 13 mesi il 22 aprile 1993. Come dimenticare poi le storie di Angelo Pagotto e Fabio Macellari. Il primo,ex di Milan e Perugia, nel '99 fu squalificato per 24 mesi. Pagotto, che aveva sempre sostenuto la sua innocenza parlando di uno scambio di provette, ha avuto la forza di reagire e diverse stagioni fa ha fatto uno splendido campionato nelle fila dell’Arezzo. Macellari, che invece aveva ammesso la sua colpevolezza, è ripartito dalla C1, con il Pavia, ma potesse tornare indietro non farebbe lo stesso errore. «Avevo tutto, forse troppo. Per spezzare la monotonia volevo provare nuove sensazioni. E per poco non ci lasciavo le penne», ha confessato in seguito l’ex difensore nerazzurro. L’ultimo «resuscitato» è Adrian Mutu, che il Chelsea aveva licenziato in tronco dopo la positività e ora di nuovo in prima pagina grazie al suo talento e ai gol segnati prima con la Juventus e adesso con la Fiorentina. Poi, negli ultimi anni, oltre al già citato caso di Flachi, le storie di Jonathan Bachini, Mark Iuliano e Moris Carrozzieri, con il primo squalificato a vita nel

Il caso Carrozzieri sotto contratto al Palermo

2006 perchè trovato positivo alla cocaina per la seconda volta. La radiazione, nel caso dell’allora esterno del Siena, è scattata in quanto recidivo ma già nelprimo caso, ai tempi del Brescia, la mano della giustizia sportiva era stata piuttosto pesante: un anno di squalifica. Quindi era stata la volta di Mark Iuliano, che molti forse continueranno a ricordare per quel fallo da rigore non fischiato contro Ronaldo nel '98 e che si è trovato a chiudere una carriera di alto livello nel meno glorioso dei modi. Dopo otto stagioni alla Juventusdove aveva vinto praticamente tutto, scudetti, Champions League, coppa Intercontinentale, e anche la soddisfazione della maglia azzurra, indossata 19 volte con un gol all’attivo (contro il Portogallo nell’aprile 2000), Iuliano aveva imboccato il viale del tramonto. Breve esperienza al Maiorca, poi Sampdoria e Ravenna. E proprio con i romagnoli il difensore chiude la carriera, 'beccatò al termine della gara dell’1 giugno 2008 contro il Cesena: squalifica di due anni, ridotta poi a un anno e dieci mesi dal Tribunale Nazionale Antidoping. Quindi Carrozzieri, anche lui vittima della cocaina, una droga che sembra trovare nel calcio un ambiente ideale. Al difensore del Palermo è stata inflitta una squalifica di due anni dopo la positività alla cocaina riscontrata il 5 aprile del 2009. Carrozzieri continua ad allenarsi con il Palermo, il presidente Zamparini gli ha prolungatoil contratto al minimo sindacale.

Un’acrobazia di Flachi con la maglia del Brescia

Milan-Udinese al venerdì. Come nella prossima stagione

La nuova serie A si prepara Turni divisi in quattro spezzoni di GIORGIO LA BRUZZO

Pato, brasiliano del Milan

PALERMO – La serie A si prepara allo 'spezzatinò. Il match Milan-Udinese anticipato a venerdì 12 febbraio, visti gli impegni di Champions League dei rossoneri, potrebbe essere solo un anticipo del campionato che verrà. Da tempo si parla di spalmare il programma in quattro giorni, un altro test importante è stato in questo senso Chievo-Inter giocato alle 12.30 la scorsa settimana, ma la Lega Calcio guarda ancora più in là. Presto, magari già dalla prossima stagione come ipotizza «La Gazzetta dello Sport», le 10 gare del tradizionale turno di campionato verrebbero suddivise tra il venerdì e il lunedì, tenendo conto ovviamente degli impegni di coppa delle formazioni nostrane. L'idea è quella di piazzare uno o due anticipi al venerdì, altrettanti il sabato, far giocare una gara la domenica alle 12.30 mantenendo sempre il posticipo serale e infine collocare un altro incontro al lunedì, sulle orme del «Monday Night» della Premier League. Il modello che fin qui ha funzionato in Inghilterra, Spagna e

Germania verrebbe così importato qui in Italia, con le dovute correzioni, un modello nei confronti del quale non sembra esserci nessuna opposizione. «Viviamo in un contesto in cui i diritti tv devono produrre il maggior numero di ricavi, per cui tutte le modalità atte a incrementarli devono essere attuate - commenta all’Agenzia Italpress il presidente della Lazio, Claudio Lotito -. Succede normalmente in altri Paesi e da diverso tempo, vedi l’Inghilterra.Il 75%dei ricavideiclub èlegato ai diritti tv e finchè non ci affranchiamo da questa dipendenza è chiaro che dobbiamo cercare di valorizzare al massimo il prodotto»."Se gli inglesi, che sono più avanti di noi per quanto riguarda i valori calcistici, lo fanno, lo possiamo fare anche noi – dice invece Maurizio Zamparini, presidente del Palermo –E' comunque un’ipotesi che mi lascia indifferente perchè nel calcio contano i valori sportivi. Se sorgeranno opposizioni a questo progetto? Da noi, quando devono fare un’autostrada, escono fuori dieci associazioni che si mettono a discuterne».

Coppa D’Africa

Il Camerun di Eto’o sconfitto dal Gabon LUBANGO (ANGOLA) – A Lubango, nel primo match del girone D di coppa d’Africa, arriva un altro risultato a sorpresa. Il Camerun di Paul Le Guen cede 1-0 al Gabon. All’8’ i “Leoni Indomabili” vicini al vantaggio con il tiro di Emana che colpiva il palo. Al 17’ il sorprendente vantaggio del Gabon con l’incursione vincente del capitano Cousin che sfruttava al meglio un rimpallo vincente su errore difensivo di N’Koulou. Il Camerun nella ripresa era più vivace in fase offensiva: al 12’ colpo di testa di Webo di poco fuori. L’attaccante camerunense Samuel Etòo non ha inciso molto sulla manovra della squadra di Le Guen. Al 30’ la forte conclusione del centravanti dell’Inter non sorprendeva il portiere del Gabon. A due minuti dal termine punizione di Geremi respinto in angolo dal portiere avversario. Gabon che sfiorava il raddoppio al 48’: punizione di Aubameyang con palla che centrava la traversa. In classifica il Gabon guidato dall’ex nazionale francese Alain Giresse si porta sorprendentemente al comando con 3 punti. Il Camerun resta a zero. Nella seconda gara valevole per il gruppo D la Tunisia ha invece pareggiato 1-1 contro lo Zambia. Al minuto 18 Zambia in vantaggio con il preciso diagonale di Mulenga. Al 40’ il pareggio dei tunisini con il gol di Dhaouadi. In classifica il Gabon è al primo posto con tre punti, Zambia e Tunisia a quota uno, mentre chiude a sorpresa il Camerun con zero punti.

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40 Sport


Lettera e dvd al presidente di Lega. La società rossoblù non vuole pagare colpe altrui

Arcieri scrive a Macalli: più tutela IL POTENZA NON perde tempo e, rispetto agli episodi di Andria, scrive direttamente al presidente della Lega Pro Macalli per chiedere maggiore tutela. Allo scritto, firmato dall’amministratore unico Donato Arcieri, è allegato un dvd con le immagini della gara di domenica, al termine della quale - è scritto “il nostro allenatore ha esternato, in maniera anche eccessiva forse, il proprio disappunto su come è maturato il risultato e su alcuni episodi che lo hanno determinato quali, un fallo

di mani in avvio dell'azione della prima marcatura dell'Andria e la estrema facilità con la quale è stato concesso un calcio di rigore alla medesima squadra che ha potato il risultato sul 21”. Ma Arcieri va oltre e fa comprendere al presidente di Lega come il Potenza e l’intero ambiente abbia il sospetto di una sorta di premeditazione nei confronti dei rossoblù. “Le rimostranze della nostra Società - continua Arcieri - si basano su una continua serie di errori arbitra-

li dall'inizio del corrente campionato ai nostri danni, che peraltro abbiamo anche avuto modo di esternare al Sig. Braschi, designatore della categoria, in occasione della nostra trasferta a Reggio Emilia, dove lo stesso era presente e dove peraltro fummo scippati del risultato positivo nei minuti di recupero con una realizzazione in netto fuori gioco. Il ripetersi costante di queste incresciose situazioni viene ormai valutato da tutto l'ambiente come una sorta di persecuzione ai nostri danni, come

se si volesse colpire la Società premeditatamente e scientemente per chissà quali malefatte, che in ogni caso, mai apparterrebbero alla nostra attuale Dirigenza. Sulle dichiarazioni di Capuano è già stata aperta ufficialmente una indagine e saranno giustamente gli Organi competenti a far luce sui fatti che ove risultassero veritieri, sarebbero di una gravità assoluta. In ultima analisi, riconoscendoLe la più ampia autorità e discrezionalità in materia, da Presidente garan-

Donato Arcieri, amministratore unico del Potenza

tista quale Lei è sempre stato per tutti, Le chiediamo di tutelare il nostro operato, sollecitando un suo inter-

vento nei confronti della classe arbitrale per un sempre più corretto andamento del campionato”.

Il sindaco di Potenza Santarsiero replica alla “denuncia” di isolamento

Capuano, ci vuole cautela Siamo tifosi della società, ma non dimentichiamo di essere istituzione LA REPLICA non si è fatta attendere. Certamente, anche in maniera piccata. Perchè le parole di Ezio Capuano (e con le sue anche qualche passaggio delle dichiarazioni di Donato Arcieri, amministratore unico del Potenza), riportate nella nostra edizione di ieri, non lasciano mai il tempo che trovano. Non sono mai banali Il tecnico aveva denunciato uno stato di abbandono da parte delle istituzioni locali anche come difesa del nome di Potenza, mentre il dirigente aveva posto l’accento sull’immobilismo dell’imprenditoria cittadina. Mentre il primo aveva fatto riferimento proprio ai maggiori esponenti politici della città e della regione, il secondo si era chiesto apertamente “Dov’è Potenza?”, riferendosi alla scomparsa generale di interessati alle sorti del club. «Premetto - dice il primo cittadino - che noi siamo prima di tutto tifosi dei colori rossoblù e ci aufuria-

Notiziario

Oggi amichevole a Picerno

Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero

mo che la società possa venir fuori da questa situazione. Poi voglio ricordare al signor Capuano che siamo un’istituzione e come tale abbiamo il dovere di comportarci, anche e soprattutto nel confronto con altre istituzioni che stanno svolgendo il loro lavoro». Evidentemente, però,

Santarsiero precisa che “l’amministrazione non è rimasta indifferente rispetto a quanto sta venendo fuori dal lavoro della magistratura”, che “non c’era bisogno di ergersi a difensori di una comunità dal momento che nessuno si è mai sognato di dire che la città di Potenza è marcia

Il portiere si allenerà per dieci giorni con Rodolfi

Il Melfi pensa a Manis Il Melfi sta valutando l'ipotesi di ingaggiare un portiere. Si tratta di Marco Manis, classe 83, che annovera esperienze importanti in Sardegna tra i professionisti. L'estremo difensore ha infatti militato sia nell'Olbia che nella Nuorese, dove ha incontrato Paolo Rodolfi che lo ha allenato. Manis è inattivo, senza squadra da sei mesi, avendo giocato nel Tavolara, ad inizio 2009. Rodolfi lo conosce, ma prima di dare l'O K per un eventuale ingaggio lo vuole vedere attivamente e concretamente all'opera. Dall'inizio di questa settimana Manis si allena con il Melfi e lo farà per altri dieci giorni circa, agli ordini del bravo ed esperto Tonino Nolè. Poi se fornirà ampie garanzie sulla sua condizione fisico - atletica, potrebbe essere ingaggiato ed entrare a far parte della scuderia dei portieri gialloverdi. Potrebbe essere lui l'ultimo acquisto di una campagna di rafforzamento invernale decisamente robusta e cospicua. Ancora una volta il club di via Attilio di Napoli non ha badato a spese, investendo molto, assicurandosi Antonio Vanacore, Andrei Agius e Matteo Guazzo. Come abbiamo rimarcato, una consuetudine rispetto al passato, con la dirigenza federiciana, che sovente sfrutta la pausa natalizia, per colmare le lacune in organico e ripresentarsi ai nastri di partenza dopo il giro di boa, con una squadra più forte ed una rosa maggiormente completa e competitiva. I tifosi gialloverdi si augurano che le positive prestazioni dei tre nuovi acquisti, fatte registrare contro il Barletta, vengono ripetute settimanalmente, a partire dalla gara di domenica prossima contro l'Aversa Normanna. Un Aversa che si è a sua volta rinforzata con due pezzi da novanta del calibro di Greco e Ciro De Cesare. Entrambi potrebbero essere dellapartita. Proprio l'ex potentino fu l'autore di un gol memorabile

nella stagione 2003- 2004. Si giocava l'ultima giornata di campionato ed il Frosinone di Arrigoni si giocava il campionato nel testa a testa con il Brindisi. I ciociari erano impegnati a Melfi, contro i gialloverdi di Palumbo che inseguivano i play-off- De Cesare nella ripresa segnò un gol fantastico che diede i tre punti e lapromozione alFrosinone.Ora domenicaad Aversaun nuovorendez -vous conil Melfiimpegnato a dar seguito all'ottima affermazione fatta riscontrare contro il Barletta. Oggi pomeriggio nel consueto test di metà settimana, Rodolfi incomincerà a valutare le soluzioni per mettere in piedi l'undici titolare. Scontati i rientri di Chiaria e Vignati che hanno scontato la squalifica, resta out Pietro Sicignano, indisponibile per la partita in terra campana. Emilio Fidanzio

I RISULTATI DEI RECUPERI 1^ DIVISIONE GIRONE A Como - Monza 1-1 Pergocrema - Pro Patria 1-1 Perugia – Varese 1-1

2^ DIVISIONE GIRONE A Canavese – Feralpisalò rinviata Pavia - Valenzana 51 Pro Belvedere V. – Crociati N. 1-0 Sambonifacese Pro Vercelli 1-2

2^ DIVISIONE GIRONE B Colligiana - Fano Alma J. 0-2 Giacomense - Nocerina 1-1 Poggibonsi - Lucchese 2-4 San Marino - Prato 20

TEST infrasettimanale a Picerno oggi pomeriggio per i rossoblu, impegnati contro la locale formazione che milita nel campionato di Eccellenza. Ieri la doppia seduta si è svolta sul sintetico di Avigliano per tutelare in qualche modo il manto erboso del Viviani. Tutti a disposizione per il tecnico, compreso l’ultimo arrivato Prisco che ha destato subito una buona impressione e si candida ad un posto da titolare per la trasferta di Ravenna, vista anche la risoluzione del rapporto contrattuale con Smith che è rientrato all’Empoli in attesa di un nuovo trasferimento. Il tesseramento dell’ex attaccante dell’Aversa Normanna è stato infatti depositato in tempo per aggregare il centravanti alla trasferta romagnola. E’ ancora aggregato in prova l’attaccante argentino Manno, 29enne ex Banzi e reduce da un’esperienza a Urbino, nell’Eccellenza marchigiana. Sul mercato le piste che portano ad Imparato e Berretti restano aperte, ma la sensazione è che bisognerà aspettare almeno la settimana. La comitiva rossoblu partirà per la trasferta venerdi’ pomeriggio. Tappa intermedia per la rifinitura a Senigallia, ritiro pre partita a Cervia. o disonesta”, ma al contempo precisa che “non abbiamo fatto mancare il nostro sostegno alla società, nella persona del direttore Galigani che qualche tempo fa ci chiese una mano per le trasferte e poi ci comunicò anche di aver temporaneamente risolto con uno sponsor”.

«Per cui - è la chiusura di Santarsiero - ribadendo la nostra disponibilità dico a Capuano di fare bene l’allenatore come lo sa fare e di lasciare a noi il nostro lavoro istituzionale che non per forza deve essere pubblicizzato ai quattro venti». Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it

Calciomercato di Lega Pro Ancora poche ufficialità LA LUNGA CACCIA all’attaccante prosegue senza sosta per la Paganese. Tanti i nomi accostati alla società di Trapani e molti dei quali scartati come Gianni Califano. L’ultimo obiettivo del club azzurrostellato è Arturo Di Napoli del Messina. Dopo aver ceduto Censori al Giulianova, la Valle del Giovenco ha perfezionato l'acquisto del difensore N'Ze Kovassi Desmond (20). Il giocatore ghanese, che ha vinto il Torneo di Viareggio con l'Inter, ha totalizzato 13 presenze lo scorso anno con l'Avellino. Il Foggia ha ufficializzato la cessione in prestito fino al termine della stagione dell'attaccante Antonio Compierchio, classe '91 (6 presenze con i rossoneri) alla Bacoli Sibilla Flegrea, club di serie D. Il Monopoli ha ceduto l’attaccante Giuseppe La Carra all’Andria, formazione di Prima Divisione. Il calciatore che ha segnato cinque gol coi biancoverdi arriva con la formula della comproprietà. Quella contro il Monopoli è stata l’ultima partita di Danilo D’Ambrosio con

la Juve Stabia. L’esterno delle Vespe è stato ingaggiato dal Torino che ha superato le altre pretendenti nella corsa al calciatore. In giornata, proprio nel capoluogo piemontese, si è tenuto l’incontro decisivo per trattare la cessione di D’Ambrosio al Torino. L’accordo tra Pavarese, Amodio presenti a Torino con i Ferri e Petrachi, dirigenti granata è stato raggiunto con la formula della comproprietà. Max Caputo potrebbe lasciare a breve il Catanzaro. L’attaccante napoletano è l’oggetto del desiderio della Cisco Roma e l’arrivo di Orosz e quello imminente di Donati, entrambi dall’Arezzo, lasciano pensare che Caputo possa cambiare casacca. Il Gela ha annunciato il difensore centrale Lucioni, classe 1987, a titolo definitivo e il difensore esterno Ricca, classe 1984, in prestito, entrambi arrivano dalla Ternana. Rocco D'Aiello è un giocatore del Torino. Prelevato dal Gela, che disputa la C2, il difensore è arrivato in granata in prestito con diritto di riscatto della compartecipazione.

Nel recupero Ravenna fortunato RAVENNA PORTOG.

1 1

RAVENNA (4-4-2): Anania 6,5; Biserni 6, Ferrario 6, Anzalone 5,5, Sabato 5 (11’ st Rizzo 6); Rossetti 6, Giordano 5, Fonjock 5 (29’ st Cavagna 6), Toledo 5,5; Gerbino Polo 6 (36’ st Scappini sv), Piovaccari 5. A disp.: Rossi, Basso, Rizzo, Sciaccaluga, Packer. All.: Esposito 5,5. PORTOGRUARO (4-2-31): F. Rossi 6; D'Alterio 6, Siniscalchi 6, Gardella sv (27’ pt Cardin 6), Gotti 5,5; Vicente 6 (9' st Bocalon 6), Mattielig 6,5; Espinal 6,5 (36’ st Pondaco 6), Cunico 6,5, Scozzarella 6,5; Altinier 6,5. A disp.: Marcato, Fusciello, Scapuzzi, Marchi. All.: Calori 6,5. ARBITRO: Pizzi di Saronno 6. RETI: pt 18’ Gerbino Polo (R); st 26’ Altinier (P). NOTE: spettatori: 1952. Amm.: Anania, Rizzo, Cavagna, Mattielig. Angoli 3-7. Rec.: pt 1’; st 4’. RAVENNA. Il Portogruaro fa la partita, ma porta a casa solo un punto. Il piede più ispirato inizialmente è quello di Rossetti che con due cross illumina l'area veneta. Prima Piovaccari non trova la porta, poi è Francesco Rossi a parare. Lo stesso portiere si ripete al 7' su un diagonale di Piovaccari. Al 18' Rossetti confeziona il terzo cross e stavolta Gerbino Polo stacca di testa a centro area e infila nell'angolino. Al 28' il Portogruaro protesta quando un cross di Scozzarella stimola la testa di Altinier, ma Anania si butta la palla e salva sulla linea. Il Portogruaro nella ripresa entra in campo con molta più energia: al 50' Mattielig calcia, ma sulla linea c'è Biserni che spazza via. L'unica azione giallorossa della ripresa è di Piovaccari, ma Rossi para. I veneti continuano a spingere e al 71' pareggiano: da un cross di Scozzarella, Altinier di testa insacca. L'entusiasmo cresce e a 5’ dalla fine i veneti sfiorano il raddoppio. Da angolo di Pondaco, Antinier ma Cavagna sulla linea devia. Dalla bandierina Cunico colpisce il palo.

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Sport 41

Giovedì 14 gennaio 2010


Giovedì 14 gennaio 2010

Oggi pomeriggio amichevole allo Scirea col Fortis Murgia

Matera, testa alla Turris LOGRIECO resta ancora ai box. Dal mercato ancora nessuna notizia ufficiale, mentre ufficiosamente dovrebbe esserci il matrimonio tra l’attaccante in prova e il Matera, che ha in piedi anche altre situazioni ma non decide né dall’altra parte arriva la conferma. E il tempo passa e anche le gare con gli obiettivi che si allontanano. E proprio in virtù di questi concetti, diventa fondamentale per il Matera fare risultato a Torre del Greco. Servirebbe il bersaglio grosso, perchè per una squadra che punta a scalare posizioni di classifica è ovvio che i pareggi non sono utili più di tanto anche se fanno morale e il Matera di questi giorni ha bisogno di iniezioni di fiducia. Recuperare Savino Martone non è roba da poco, perchè il centrocampista ex Campobasso e Latina ha scontato la giornata di squalifica e contro la Turris dovrebbe essere regolarmente in campo. Logrieco resta in dubbio. Infatti, nemmeno ieri il trequartista di Bitonto era presente alla seduta d’allenamento. Per lui un virus influenzale che l’ha tenuto fuori già per la gara di Ostuni. Un’assenza notevole, visto che il tecnico Pino Giusto è stato costretto a schierare un under in più nel centro brindisino. A Torre del Greco serviranno gli attributi giusti

Gennaro D’Angelo tra i pali a Francavilla ed a destra Alessio Musco

per affrontare una squadra che vuole riscattare la sconfitta contro l’Angri. «E’ vero. Credo che quello che ci manca è la cattiveria agonistica. Sappiamo-spiega il portiere, Gennaro D’Angelo-che sarà un ambiente caldo, ma non ci spaventa. Almeno personalmente non ho nessun problema in questi campi». Giovane del 1991, ma con personalità da vendere. Come ha testi-

moniato l’esordio a Francavilla sul Sinni dove il giovane di Ostia ha avuto un impatto che avrebbe scoraggiato chiunque. Arbitraggio da censura e ambiente non certo idilliaco. «Ho notato il modo con cui gli arbitri trattano il Matera. Mi aveva avvisato di questo il capitano Martinelli e devo dargli atto che la cosa è più tragica di quello che potevo immaginare. Abbiamo

metabolizzato anche questo». Domenica scorsa un brivido per un pallone sfuggito. «Mi hanno spinto. Era palesemente fallo. Però l’arbitro ha lasciato continuare. Ne ha combinate di tutti i colori. E’ vero che abbiamo prodotto poche palle gol, ma ci sono stati fischiati dei falli a dir poco opinabili. Tanto per usare un eufemismo». Da un mese a Matera e con lui anche Fal-

cone, il cosiddetto concorrente. «Ho uno splendido rapporto con Falcone. Ho legato con tutti e devo ammettere di trovarmi davvero bene. Si lavora con grande professionalità e parecchio. Il mister ci tiene tanto a noi ed è sempre vicino». Chi mister? Intendi Alessio Musco, alias nonno Libero? «Perchè così lo chiamano? Allora farò lo stesso pure io da oggi. Mi piace. Devo ammettere che abbiamo creato una bella squadra di lavoro e mister Musco ne è il capo, anche se si pone sempre come un fratello maggiore quando dispensa consigli. Anzi come un nonno giovane, perchè non si tira mai indietro quando c’è da lavorare». Intanto oggi amichevole al campo Gaetano Scirea contro la Fortis Murgia, squadra capolista in Eccellenza lucana e zeppa di ex tra cui il tecnico Pasquale Squicciarini, il vice Vito Mancini e i calciatori Maurelli, Frazzica, Delle Foglie, i due Grassani e Salvatore Petruzzella. Quest’ultimo, praticamente entrato di diritto nella storia per essere l’unico giocatore del Matera ad aver messo a segno una doppietta al Viviani di Potenza (l’altro gol fu messo a segno da Maurelli). Sarà l’occasione per provare l’undici da opporre alla Turris domenica sul sintetico del Liguori. Renato Carpentieri

Classifica doc al girone d’andata La società vuole completare l’organico ad Arleo

Francavilla torna Il Pisticci sta testando a pensare positivo un trequartista argentino A sinistra il portiere del Francavilla Di Vincenzo

FRANCAVILLA – Allenamenti intensi in casa Francavilla, in vista del difficile impegno di domenica prossima in casa con il Sant’Antonio Abate. La squadra agli ordini dello staff tecnico, si è ritrovata allo stadio “Gian Battista Rossi” della vicina Senise, per effettuare una seduta sotto l’attento sguardo del tecnico Ranko Lazic e del suo staff. La squadra ha l’intenzione di dimenticare in fretta la sconfitta subita nell’ultimo turno casalingo contro il Pianura. Una gara che ha visto Del Prete e compagni giocare un primo tempo sotto tono, senza mettere in grosse difficoltà l’avversario, che è andato in vantaggio per due volte, chiudendo la prima frazione di gioco in proprio favore per 2-0. I sinnici, devono ripartire dal secondo tempo giocato contro il Pianura, e dimenticare i primi quarantacinque minuti di gioco, per scendere in campo contro gli abatesi, con la dovuta concentrazione, che deve essere al massimo, per evitare nuovamente degli errori. Questo il Francavilla lo sa bene, ed per questo che negli allenamenti che il gruppo svolge in questi giorni, si nota subito tanto impegno e voglia di fare bene. È inutile

negare che contro il Pianura la squadra di Lazic nel primo tempo ha incontrato notevoli difficoltà a tenere testa all’avversario, anche perchè le premesse iniziali erano diverse. Evidentemente, i ragazzi hanno sentito troppo l’impegno, oppure un’altra causa, potrebbe essere stata quella di aver lasciato la testa ancora in vacanza. Fatto sta che negli spogliatoi la squadra ha ritrovato lo spirito e la concentrazione giusta, per scendere in campo nel secondo tempo, con molta più determinazione e rabbia agonistica. Ma recuperare il doppio svantaggio ad una squadra ostica come il Pianura non era facile. Peccato. Ma nonostante tutto, resta più che positivo il bilancio del girone di andata del Francavilla, che al giro di boa arriva con trentaquattro punti, un risultato più che eccellente per una squadra che ad inizio campionato era partita con l’intenzione di salvarsi tranquillamente e senza patemi d’animo. Ma è chiaro che adesso restare agganciati al treno dei play off, deve essere un traguardo da raggiungere, visto che le potenzialità il gruppo le possiede tutte. Claudio Sole

MANCA ancora qualcosa al mercato del Pisticci per completare il remake di un organico severamente smantellato lo scorso dicembre. Lo scopo di quella operazione era chiaro: chiudere il rapporto con calciatori che non avevano convinto, tornare a disporre del budget necessario per intervenire massicciamente sul mercato e provare a prendere le pedine giuste per dare al Pisticci un altro volto in vista del girone di ritorno, da affrontare con un organico maggiormente competitivo e puntellato con qualche giocatore di categoria. La squadra messa assieme ad inizio anno, alla prova dei fatti, è apparsa troppo giovane ed inesperta e, soprattutto, nonostante un buon inizio, si è persa per strada scivolando pian piano fino al penultimo posto della graduatoria, ovvero nella zona rossa, quella della retrocessione diretta. Ma va detto

che le distanze dalle squadre in corsa per i play out sono minime. Domenica prossima il tanto atteso esordio stagionale nel girone di ritorno arriverà, perché dopo uno stop di circa un mese si va finalmente in campo per una sfida delicatissima: lo scontro diretto casalingo con il Francavilla Fontana. Ovvio che con soli 13 punti in tasca non ci siano più margini per sbagliare, soprattutto in casa e soprattutto con una squadra in corsa per obiettivi simili a quelli dei gialloble. Sul fronte del mercato la compagine jonica ha perfezionato alcuni ingaggi, badando da un lato a prendere quei calciatori in grado di portare esperienza e dall'altro ad integrare un parco under insufficiente. Gli arrivi di Malafronte, Cazzarò e Parente fanno parte del primo gruppo e sono gli innesti più importanti per

l'organico gialloble. Quelli sui quali puntare per cercare di cambiar marcia ed ai quali mister Arleo ha voluto affidarsi nel tentativo di evitare la retrocessione in Eccellenza Lucana. Ma per bocca della stessa società, in sintonia con il tecnico, manca ancora qualche pedina alla rosa pisticcese. Sicuramente ci sarà bisogno di un altro attaccante, da trovare, anche questo, alla voce “giocatori esperti”. Non proprio una operazione facile, soprattutto a metà gennaio e dopo che due nomi importanti, per motivi differenti, hanno dato forfeit (vedi De Cesere, non tesserabile, e Caracciolese, desideroso di riandare tra i pro). A dare una mano al reparto avanzato, pertanto, potrebbe arrivare un esterno argentino con spiccate doti offensive. Un calciatore esperto, con oltre 150 presenze nella serie A argentina, già in Italia da

Pasquale Arleo

settembre ed attualmente in prova al “Michetti”, dove Arleo lo sta tenendo sotto osservazione per valutare se procedere all'ingaggio. Le prossime ore saranno decisive per comprendere l'esito di questa trattativa e svelare il nome del gaucho sul quale vige il massimo riserbo della società jonica. Roberto D’Alessandro

Promozione Interruzione consensuale per divergenze sui progetti societari

Miglionico, via Paterino e arriva Motta MIGLIONICO. Per questa stagione, le strade di Mister Paterino e del Miglionico Calcio si dividono. Il mister materano, seduto da tre stagioni ininterrottamente sulla panchina miglionichese, lascia il suo ruolo. Un ruolo che ha iniziato ad occupare dal lontano 2003, salvo una breve pausa di riflessione a meta' del campionato di Eccellenza 2005/2006 quando fu' rimpiazzato da mister Peragine anche per la stagione successiva in Promozione. Dalla stagione 2007/2008, Paterino era ritornato appieno al suo ruolo di “mister” del Miglionico calcio, cui lo lega una profonda amicizia. “Stima e amicizia che rimangono intatte” le parole del Presidente Grande che ha ufficializzato il passaggio di consegne.

“Dopo diversi incontri, fra società e tecnico, per valutare progetti e aspettative del Miglionico Calcio, non è stata raggiunta un'intesa e si è quindi stati costretti ad optare per una interruzione consensuale del rapporto”. “L'interruzione della collaborazione con mister Paterino - continua il presidente Grande, non è dettata in alcun modo dai risultati conseguiti. Un terzo posto con 30 punti realizzati in 17 giornate, non è sicuramente un risultato da buttare. Noi come società non possiamo che ringraziarlo per quanto di buono ha saputo fare e “donare” ai ragazzi in questi anni in cui ha avuto la nostra fiducia incondizionata.”. A sostituire Paterino, sulla panchina dei bianco-verdi, e' stato chiamato il 33enne pomaricano ma resi-

dente a Miglionico, Nicola Motta, ex calciatore sui campi di Eccellenza Lucana con esperienze anche in serie D nelle fila del Matera. “Abbiamo optato per un mister giovane e capace -precisa il ds Battilomo. Pur se alla sua prima esperienza sono sicuro che sapra' farsi valere rinvigorendo stimoli e dando nuovo entusiasmo”. Un cambio della guardia inatteso che giunge in un momento delicato, forse anche accentuato dalla sconfitta patita nel derby di Montescaglioso. In vista di un altro derby decisivo per potersi inserire appieno nelle zone di classifica che contano, mister Motta dovra' rimboccarsi da subito le maniche per guidare la squadra a scalare la classifica. Antonio Centonze. Antonio Centonze

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42 Sport


Eccellenza Il pareggio esterno contro la capolista è un segnale forte

Oppido, giusta mentalità Rabbia in città per la decisione di giocare a porte chiuse OPPIDO LUCANO - Dopo il pareggio esterno in quel di Irsina contro la capolista Fortis Murgia, per l'Angelo Cristofaro Oppido restano i tre punti da recuperare ai materani in classifica ma la consapevolezza di aver acquisito quella mentalità che potrebbe portare punti anche lontano da casa. Il campionato resta ancora apertissimo e ci sono ancora tante partite da giocare dove può davvero succedere di tutto. Intanto, a Oppido Lucano la rabbia di una possibile gara di vertice da disputare a porte chiuse non è passata inosservata. Dirigenti e tifosi, appresa la notizia della disputa della gara tra Fortis e A.C. Oppido a porte chiuse si sono mobilitati in massa con F.I.G.C. e con i massimi dirigenti materani. Fortunatamente il buon senso da parte di tutti ha prevalso sul senso che lo sport deve dare perché, giocare una partita di cartello che vedeva contrapposte due delle migliori squadre di Eccellenza a porte chiuse, non avrebbe avuto un senso.

Un venerdì incandescente con l'A.S.D. Angelo Cristofaro che in poche ore ha contatto Prefettura di Matera e F.I.G.C. lucana per chiarimenti e delucidazioni in merito al divieto di affollare gli spalti del “Gaetano Scirea”.

Nella tarda serata di venerdì aleggiava un senso di sconforto, delusione e rabbia nel comune dell'Alto Bradano perché tra conferme del certificato di agibilità assicurato dalla Prefettura, come ha affermato Nino

Mancuso, la decisione sin troppo frettolosa di accordare che la gara fosse giocata a porte chiuse e il fatto che soltanto nel pomeriggio del venerdì era stata comunicata questa decisione da parte degli organi competenti, aveva

ulteriormente inasprito gli animi oppidesi. “ Il Comunicato, emesso solo il venerdì intorno alle ore 17,00 - esordisce Nino Mancuso - non ci dava neanche il tempo materiale di poter esporre una qualche for-

Promozione. Il Lagopesole riparte da un punto LA RABBIA, l'orgoglio. La rabbia per una partita che stava sfuggendo di mano in modo immeritato. L'orgoglio nel cercare fino all'ultimo istante di riacciuffare un risultato. Volontà premiata dal gol di Sabato a recupero quasi scaduto. E per il Lagopesole è stata una giornata nel suo piccolo storica. Il primo punto stagionale conquistato in trasferta. Il primo pari del campionato dopo un cammino finora fatto soltanto di vittorie e sconfitte. Un punto cercato con quella rabbia e quella determinazione che in altre circostanze erano rimaste in sottofondo. E' un pareggio, quello strappato a Nova Siri al Rotondella, che potrebbe cambiare tante cose nella stagione del Lagopesole. Arrivato sette giorni dopo una sconfitta casalinga, quella contro la Santarcangiolese, che potevaavere conseguenze pesanti. E alla quale, invece, i

ragazzi di Alfano hanno saputo reagire, in una domenica nella quale molte cose non avevano girato nel modo giusto. Il calcio di rigore che, dopo appena venti minuti di gioco, avrebbe potuto cambiaresul pianotatticoepsicologico lapartita, sbagliato. Il gol dello svantaggio subito dieci minuti dopo. L'espulsione di Donato Colangelo. Il nuovo vantaggio della squadra di casa pochi minuti dopo che Sabato aveva rimesso in parità le sorti dell'incontro. E subito dopo la squadra rimasta in nove, mandato anzitempo negli spogliatoi anche Salvatore Coviello. In queste condizioni, e con una sequenzadi eventicheavrebbemesso altappeto anche untoro, sarebbe statodifficile per tutti scommettere anche un solo euro sulla possibilità dei federiciani di rimettere in piedi la partita. E invece, stavolta i giallobleu hanno sfogato tutta la rabbia

per una stagione nella quale in troppe occasioni sono sembrati essere il bersagliopreferito dellamalasorte,e allafine hanno trovato il meritatissimo premio per la loro voglia di non darsi per vinti fino in fondo. Un pari conquistato in queste condizioni, e dopo una simile sequenza di eventi, può davvero essere un punto di svolta. La situazione di classifica resta delicata. Ma il carattere messo in mostra, la voglia di non mollare, la determinazione, sono tutti elementi che fanno pensare ad un Lagopesole deciso a combattere fino in fondo. Intanto, domenica prossima, ad Avigliano arriva il Moliterno. Fermo domenica per l'impraticabilitàdelcampo,dopo lasconfitta,laprima stagionale, di sette giorni prima a Bella. Non proprio quello che si dice un avversario ideale. Giancarlo Tedeschi

ma di protesta o di reclamo. Io in prima persona e altri miei compaesani ci siamo attivati sin da subito, anzi, anche prima perché già da un po' di giorni si vociferava del fatto che la gara sarebbe stata a porte chiuse e questo non mi è piaciuto affatto. Del resto però - continua Mancuso - grazie alla nostra immediata mobilitazione tutto si è risolto come tutti sappiamo.” Intanto l'A.C. Oppido guidata da mister Manniello continua a lavorare per preparare al meglio la prossima gara di campionato contro l'Avigliano in cerca disperata di punti per uscire dalla zona play out. L'A.C. Oppido, nonostante i zero gol fatti domenica, continua ad avere l'attacco più prolifico del campionato con trentasette gol realizzati. Lontano da casa, gli oppidesi hanno raccolto il terzo pareggio di questa stagione, confermando ancora una volta di preferire largamente il manto sintetico del comunale di Oppido alla terra battuta di tanti altri campi di gioco. Rocco De Rosa

Eccellenza Solo un pari col Ferrandina

Seconda Categoria La squadra di Macchia è quarta

Avigliano, troppe assenze Non si poteva fare di più

S. Cecilia, bastano 45’

C'ERA CHI DAVVERO aveva sperato nella neve. Perché era chiaro che, nelle condizioni date, quella con il Ferrandina diventava una partita difficile. Cinque assenti, fra squalificati e indisponibili per motivazionivarie. Fuoricausatutti e tre gli elementi del reparto offensivo: Salbini, costretto addirittura al ricovero in ospedale (sembra per un utilizzo eccessivo di anti-infiammatori, probabilmente usati per recuperare dall'infortunio muscolare occorsogli durante la gara con l'Atella Monticchio); Vaccaro, infortunato; Lasco, di cui da troppo tempo non si capiscono le reali condizioni. Assenti anche Fiorino e Di Pietro, dopo le evitabilissime espulsioni di Viggiano. Una squadra da reinventare e un avversario che non è più la squadra materasso delle prime 14 giornate, reduce da una vittoria e un pari nelle tre gare precedenti, rilanciato nelle sue speranze di rinviare il suo destino ai playout. Non è stato un Avigliano esaltante, come tutt'altro che esaltante è stata una partita scivolata via senza emozioni. Ma probabilmente, senza mezza squadra, molto di più non si poteva chiedere. E infatti, nello staff tecnico grana-

LAURENZANA SANT'ANGELO

Vito Sabato

ta si prova ad osservare con disincanto, e senza drammi, a quanto accaduto. “Con la situazione nella quale ci siamo venuti atrovare -sostieneVito Sabato, che, fra assenze in campo e assenze in panchina (Filadelfia squalificato), deve dividersi nel doppio ruolo di allenatore e giocatore- con cinque titolari fuori e un avversario rinnovato e a noi assolutamente sconosciuto, possiamo accontentarci del pareggio. L'aspetto positivo, è

1 1

LAURENZANA: Rossi E., Plantamuro M. (28' st Zito), Nigro, Rossi R., Cafarelli, Giallorenzo, Troccoli M., Ferrari, Biancone, Di Trinco, Marone (33' st Romano). A disp.: Rendi, Trivigno Giu., Troccoli E., Graziadei M. All.: Cafarelli. SANT'ANGELO 2007: Marottoli, Sagarese, Lembo, Grippo, Bruno (33' st Iallorenzi), Bonavoglia, Laurino (28' st Loisi D.), Adesso, Lorenzino, Ostuni (37' st Amodeo), Fiscella. A disp.: Loisi F. All.: Parrella. ARBITRO: Cardinale di Matera. RETI: 25' pt Marone (L), 3' st (rig.) Bruno (SA). NOTE: giornata fredda, campo

quello di aver mantenuto inalterato il vantaggio sul Ferrandina”, che però ha recuperato un altro punto sul Picerno, e dunque sulla zona playout, che ora per gli uomini di Savoni dista solo 4 lunghezze. “Di fronte abbiamo trovato una squadra molto chiusa, continua Sabato- senza attaccanti e senza i due squalificati era difficile creare gioco e palle gol, forse avremmo dovuto tentare di più le conclusioni da lontano”. Se il Ferrandina è ormai in archivio, lo sguardo è già sulla prossima gara in casa, un altro scontro diretto, contro il Policoro. La trasferta di Oppido, appare un ostacolo troppo alto. “E' una partita da onorare -afferma Sabato- ma sappoiamo bene che i valori sono molto diversi”. E oltretutto, la squadra sarà ancora una volta rimaneggiatissima, perché se rientrerà Di Pietro (che dovrà stare attento ad evitare ammonizioni, essendo diffidato), oltre a Fiorino mancherà Sabia, espulso domenica. E degli attaccanti, non si sa chi potrà recuperare. E allora, meglio cominciare a proiettarsi sulla gara della quarta giornata. Che sarà un passaggio delicatissimo, forse decisivo. g.t.

A Stigliano in gol Marcodoppido e Zaccagnino STIGLIANO S. CECILIA

0 2

STIGLIANO: Gravinese, Barbaro (91' Rodriguez), Pinto, Orlando, Marchese, Campanale, G. Virelli (52' Loguercio), L. Virelli, Lattanzio, Gariuolo (75' Mariano), Bruno. A disp.: Cacciatore. All.: Soldo. SANTA CECILIA: Donadio, Di Canio, Coluzzi, Marino, Palese, Milione, Morlino, Alfano (48' Libonati), Zaccagnino (68' Colucci), Marcodoppido (82' Martino), Salbini. A disp.: Alvino, Cuminiello, De Bonis. All.: Macchia. ARBITRO: Rinaldi . RETI: 30' pt Marcodoppido, 47' pt Zaccagnino. STIGLIANO – Riprendere a correre il Potentia Santa Cecilia. Dopo l’inattesa sconfitta interna contro la capolista Vietri, i ragazzi di Macchia ritornano al successo e accorciano sul terzo posto occupato dall’Atletico Balvano (che ha riposato) con un risultato all’inglese. I galletti staccano l’Anzi sconfitto con un rotondo 3-0 dal Vietri e si isolano così al quarto posto solitario. Gli

Marcodoppido

ospiti cercano subito il vantaggio e nel giro di tre minuti, precisamente tra l’8’ e l’11’, due volte con Coluzzi e una con Marino che non trovano la porta per questione di centimetri. Ma al 17’ lo Stigliano potrebbe sbloccare clamorosamente il risultato quando su un lancio in avanti dei locali un malinteso tra Donadio e Di Canio potrebbe cambiare l’esito della gara, ma a porta vuota quest’ultimo salva in ango-

Seconda Categoria Al vantaggio di Marone risponde il rigore di Bruno

Laurenzana, per la prima volta è X pesante. Ammoniti: Ferrari, Plantamuro M., Giallorenzo (L), Grippo (SA). Spettatori: 50 circa con rappresentanza ospite. Angoli: 5-3 per il Sant'Angelo 2007. Recupero: 3' pt, 4' st. LAURENZANA - Primo segno “X” stagionale per il Laurenzana di mister Giovanni Cafarelli, dopo undici gare suddivise tra vittorie (sei) e sconfitte (cinque). Al giro di boa del campionato di Seconda Categoria, la formazione biancazzurra ha conquistato un ottimo quinto posto in compa-

gnia dell'Anzi (a quota diciannove punti). Il Sant'Angelo 2007 ha, invece, strappato un buon pari sul terreno di gioco del Laurenzana, ma si è confermato astinente in termini di affermazioni esterne (nessuna vittoria in cinque gare disputate). Alla vigilia del confronto, l'undici locale era intenzionato a chiudere il girone d'andata con un successo, che non è arrivato. Il primo tempo della sfida è avarissimo di emozioni e di occasioni da gol, ma regala il vantaggio al-

la compagine di Cafarelli. Al 25' un preciso lancio con il telecomando di Biancone è preda del bomber Marone che, con un'incornata vincente, fulmina Marottoli nell'angolino sinistro. Il Sant'Angelo è reattivo fin da subito. Al 28' Fiscella raccoglie la sfera da azione d'angolo e la scaraventa dalle parti di Rossi E., che si esalta, evitando il pari. Nel finale della prima frazione di gioco, l'incursione con tiro seguente di Laurino dal limite, sfiora soltanto il palo della porta laurenzanese (45'). Gli ospiti raddrizzano

lo. Scampato il pericolo, alla mezzora il Potentia Santa Cecilia passa in vantaggio: Marcodoppido con una bella azione personale sulla sinistra, supera in velocità i difensori e batte Gravinese con un diagonale indirizzato verso il secondo palo. Per il capitano gialloblu si tratta della settima marcatura stagionale. Fino al termine del primo tempo non ci sono grosse occasione da poter appuntare, però al secondo minuto di recupero arriva il raddoppio di Zaccagnino. L’azione è una fotocopia della rete realizzata da Marcodoppido. Per il numero nove è il quarto sigillo stagionale. Nella ripresa Macchia cambia Libonati con Alfano e qualche minuto dopo il diagonale di Marcodoppido (fuori) e la punizione di Zaccagnino (parata) non creano pericoli. Lo Stigliano ci prova con L. Virelli e Gariuolo ma la porta di Donadio è chiusa. Il Potentia Santa Cecilia si limita a controllare la gara andando anche al tiro con Salbini (due volte), Marcodoppido e Marino, ma il risultato resta identico a quello conclusosi nella prima frazione di gioco. Biagio Bianculli

la partita, ad inizio ripresa, dal dischetto. Bruno trasforma dagli undici metri (3'). I padroni di casa non sono d'accordo per la concessione del penalty. Al 18' sale in cattedra l'ex Abriola, Lorenzino, che manca il pallonetto del sorpasso. Il Laurenzana si scuote e vuole vincere, a tutti i costi, la contesa. Marone colpisce male la palla su suggerimento di Giallorenzo al 22'. Un minuto più tardi, dai piedi di Troccoli M. parte l'assist per la testa di Marone, che non si ripete come aveva fatto in occasione del vantaggio laurenzanese (23'). Al 27' ci prova anche Plantamuro M. con una bordata dal limite dell'area; Marottoli dice ancora di no. Finisce con un equo pari (11). Donato Pavese

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Sport 43

Giovedì 14 gennaio 2010


Giovedì 14 gennaio 2010

Fantalega Mt Chievo, Fiorentina e Bari col vento in poppa

Nulla di nuovo in alto Fantalega B Triestina raggiunta

Il Frosinone aggancia la vetta

Giuseppe Angelastri del Frosinone

Carmine Carpentieri dell’Ancona

MATERA - Il Frosinone aggancia la Triestina in vetta alla classifica. Approfittando del turno di riposo imposto dal calendario alla squadra alabardata e superando piuttosto agevolmente un dimesso Cesena, i gialloblu hanno coronato il lungo inseguimento assaporando finalmente il gusto del primato. Diventa appassionante, a questo punto, il duello tra le due squadre poiché quella che la spunterà avrà, alla fine, il premio della diretta promozione in serie A senza passare sotto le forche caudine dei play off. Ovviamente condizione necessaria e sufficiente è quella che entrambe continuino a non perdere colpi poiché Modena, Grosseto, cha hanno disputato una gara in meno, ed Empoli, sembrano fermamente intenzionate a non mollare la presa. Passando ai tabellini delle gare della diciassettesima giornata, risaltano i vistosi risultati ottenuti dell'Empoli sul Brescia, 10 - 1, e del Frosinone sul Cesena: 8 - 2. Sono stati ben cinque i palloni scaraventati in fondo al sacco dal ciociaro Giuseppe Angelastri, mentre nell'altra gara si è distinto Alessandro Brindisi, auto-

re di un bel poker. Sicuramente da sottolineare anche la doppietta dell'empolese Antonio D'aria. Senza remissione di peccato anche il risultato che la Reggina ha imposto all'Ascoli, un sei a zero che rispecchia in maniera chiara ed inequivocabile l'andamento della gara. Sugli scudi Marcello Grieco, autore di quattro reti. Molto bene anche il Modena, vittorioso sul Cittadella per cinque a uno con una doppietta di Paolo Di Lena, mentre sicuramente più sofferta è stata la gara tra il Sassuolo ed il Padova, terminata con la vittoria con una sola rete di scarto in favore dei romagnoli. Due le doppiette della partita messe a segno dai veneti Angelo Di Cuia e Michele Martino. Tre a zero del Grosseto sull'Ancona mentre la spuntano soltanto con il minimo scarto il Torino e il Vicenza rispettivamente sul Gallipoli e sul Piacenza. Finisce in perfetta parità, infine, lo spareggio di coda tra la Salenitana e il Mantova, vivacizzato dalla doppietta del lombardo Luigi Giorgialongo. Rinviata, infine, la gara tra il Lecce e l'Albinoleffe. a.s.

CALCIO A 7 MATERA

MATERA - Niente di nuovo sul fronte occidentale. Parafrasando il famoso libro di Erich Maria Remarque, chiedendo scusa per la licenza forse troppo ardita, continua la guerra di posizione tra le maggiori forze del fantacampionato di serie A: Chievo, Fiorentina e Bari. Anche la diciottesima giornata, infatti, è stata caratterizzata da altrettante vittorie per le tre battistrada che, seppure con qualche affanno, hanno superato l'Inter, il Siena e l'Udinese. Difficile dire se finalmente le squadre di testa incominciano a sentire la fatica di un campionato condotto ad un ritmo forsennato, ma certo l'interesse per il torneo aumenterebbe se la lotta per il primato si movimentasse un po'. È durato appena un minuto l'illusione di ottenere una vittoria per l'Inter del presidente Daniele Pizzolla poiché, dopo la rete del vantaggio siglato al settimo minuto di gioco, è immediatamente arrivata la risposta da parte del bomber gialloblu Gianfranco Bellacicco il quale, sette minuti dopo, si è incaricato di siglare anche la rete del sorpasso. Nella ripresa, ironia della sorte, ancora al settimo minuto, il gol di Angelo Santochirico per il definitivo tre a uno. Ancora più sofferte le affermazioni delle damigelle d'onore. Soltanto a tempo scaduto, infatti, la Fiorentina è riuscita a capovolgere le sorti di una gara che sino ad allora l'aveva vista sempre in disperato inseguimento. Al 50' minuto Antonio Castaldi ha portato il risultato sul tre pari e, due minuti dopo, Giovanni Di Pede è riuscito ad assicurare alla propria squadra tre preziosissimi punti che le consentono di mantenere inalterate le distanze con le altre squadre di testa. In precedenza erano stati i bianconeri ad andare in vantaggio, al 4', con Pasquale Rizzi che, dopo il momentaneo pareggio di Castaldi all'undicesimo, si era incaricato di riportare in vantaggio la propria squadra al 14'. Nella ripresa il Siena andava addirittura sul tre a uno per merito di Giovanni D'Ercole, ma poi, dopo aver subito una rete al 43' da parte di Danie-

serie A

Gianfranco Bellacicco

Daniele Duni

Gianni Di Pede ed a fianco Angelo Andrulli

le Duni, cedeva definitivamente l'intera posta in palio a tempo scaduto. Un po' meno tormentata, invece, la vittoria del Bari che, pur domando l'Udinese con il minimo scarto, ha di fatto controllato la gara. Dopo essere andati in vantaggio al 15' con Michele Fontana, i bianconeri friulani hanno dovuto subire il ritorno dei galletti pugliesi che sono andati a segno con Fedele Manicone e Paolo Taratufolo al 22' ed al 30'. Un minuto dopo il pareggio firmato da Silvio Lorenzo, ma erano ancora i biancorossi a riportarsi avanti con Manicone e ad allungare ancora con Luca Liccese all'ultimo minuto del tempo regolamentare. Al 51' la terza rete di Nicola Di Pede, buona soltanto per rendere meno pesante il punteggio. Vince facile, invece, il Milan, capace di rifilare ben

otto reti al malcapitato Genoa. Si è fatto sentire in ritorno in campo di Mimmo Ventura, autore di una bella tripletta, mentre sono andati a segno due volte ognuno Alessandro Fontana e Giovanni Andrisani e, infine, il sigillo personale Angelo Andrulli. Soltanto due i gol dei grifoni, entrambi siglati da Vito Festa. Sale al quinto posto di classifica il Napoli che, sospinto da Stefano Orsi, autore di una quaterna di reti, supera una pur buona Atalanta. Di Leonardo Valentino, Giacomo Venezia e Vittorio Felice Tataranni le altre reti partenopee, mentre per i neroazzurri di Bergamo i gol di Giuseppe Duni, Giuseppe Scasciamacchia, Emanuele Eletti e Giuseppe Papapietro. Ma la sorpresa della gior-

CALCIO A 7 MATERA

Mimmo Ventura

nata è senza dubbio quella relativa allo scivolone del Cagliari, superato per cinque a quattro dall'ex fanalino di coda Roma. Al 43' e al 48' le reti di Alfonso Maccarone e Antonello Caserta hanno sovvertito un risultato che vedeva il Cagliari in vantaggio grazie alla tripletta di Giovanni Marinaro e alla rete di Gianluca Draicchio, mentre per i giallorossi, oltre ai già citati Caserta e Maccarone, era andato a segno Cosimo Rubino. Inattesa anche la sconfitta della Lazio, superata nettamente dal Livorno per 7-3 cui non basta la tripletta di Damiano Domenichiello. Per i labronici tris di Donato Ferrandina, doppietta di Manuel Carioscia e reti Giuseppe Acito e Rocco Cetera. Conferma il buon momento invece il Palermo che liquida la Sampdoria per 9-4. Per i rosanero triplette di Giuseppe Cuscianna e Alfonso Casillo, doppietta di Giovanni Continisio e rete di Amodio, i doriani fanno poker con Angelo Di Lecce, Pietro Rondinone e doppietta di Cosimo Dell'Acqua. Torna a sorridere la Juve che supera il Parma per 8-2 in virtù della doppietta di Luca Coronella e delle reti di Paolo Morelli, Filippo Parente ed Eustachio Rubino. Per gli emiliani due volte a segno di Donato Albano. Tre punti facili, infine, per il Catania che impingua la propria classifica grazie alla mancata presentazione, l'ennesima, del Bologna. Annibale Sacco

serie B

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44 Sport


Calcio a 5 Donne Battuto il Punto Snai Maschito con un gol di Castellano

Il Salandra vince la Coppa Italia ITASALANDRA MASCHITO

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ITA SALANDRA: Di Biase, Castellano, Morelli, Recchia, Siracusa, Zagaria; All. Giannini. PUNTO SNAI MASCHITO: Martino,Sciarrrillo, Bochicchio(K), Centrone, Occhionero, Colella, Rinaldi, Checa,Guercia, Romano, Cucchiarale. All: Colella-Carlomagno. ARBITRO: Gresia di Moliterno. RETI: Maschito : 1'e 4'e 56' Rinaldi; 19' e 33' Guercia, 61' Checa; 3' 62' Morelli; 9' e al 2'del 2° t.s. Recchia; al 15', 30 e 10' del 2° t.s. Castellano. SENISE- E' stata una finale avvincente e molto tirata giocata a viso aperto da entrambe le squadre. E alla fine è stata una decisone dell'arbitro, tra le proteste delle maschitane, allo scadere del 2' tempo supplementare a fare alzare la coppa all'Ita Salandra con un gol del-

l'ex Castellano. La cronaca. Parte bene il Maschito e Rinaldi dopo nemmeno un minuto di gioco “buca” De Biase, ma poco dopo su assist di Castellano, Morelli sola davanti alla porta non sbaglia. Non c'è tempo di fare melina e Rinaldi partendo con palla da centrocampo beffa tutta la difesa, con slalom veloci e realizza il secondo gol personale. Ma il Salandra replica ed al 9' è Castellano che serve Recchia ad un tiro vincente ed è parità. Al 15' Castellano spalle alla porta realizza il vantaggio per le materane che dura poco perché al 19' Guercia che con un'abile gioco di gambe mette prima fuori gioco l'avversario e poi infila De Biase. Il Maschito cerca di andare in gol prima con Checa e dopo con Guercia con dei passaggi filtranti di Rinaldi che dalle retrovie controlla il gioco e smista i palloni. Ma al 30'. Castellano con un perfetto diagonale batte Martino. Checa offre a Guercia la palla del 4 pari, ma quest'ulti-

ma spreca davanti la porta avversaria. Martino con una splendida parata nega il gol a Recchia. Al 10' del secondo tempo è sempre l'implacabile Castellano a realizzare il vantaggio. Il Maschito cerca di stabilire la parità prima con Checa e poi con Colella. Al 20' è la traversa a negare il gol a Castellano. Il pari arriva al 26' con una azione di Rinaldi che dalle retrovie salta l'intera difesa è con un preciso rasoterra realizza. Al 31' e Checa che dopo una triangolazione con Guercia realizza il vantaggio. Tempo scaduto sembra fatta ma dopo due secondi Castellano calcia in porta Martino non trattiene e Morelli realizza. Si va ai tempi supplementari le squadre continuano a giocare ma e al 2' del 2° tempo supplementare che l'arbitro assegna un calcio libero, su un fallo inesistente, all'Ita Salandra, Recchia realizza. Il Maschito reagisce ma il palo prima e una parata di De Biase dopo negano la gioia del gol a Guercia. Finisce così la partita, peccato una partita bel-

Una formazione del Maschito

la sporcata così da una decisione arbitrale forse non voluta. I Rigori sarebbero stati la giusta fine per una partita così avvincente. Le vere regine del pallone, l'anno scorso compagne di squadra, sono state Rinaldi

per il Maschito, la quale è stata preziosa sia in attacco che in difesa, tecnicamente insuperabile, e Castellano per l'Ita Salandra con i suoi gol imprendibili e letali. Lorenzo Zolfo

Basket B1 Donne Il coach Scarano: «Solo le due di Battipaglia sono superiori»

Basilia, obiettivo play - off Archiviato il Campobasso si attende il girone della poule promozione ARRIVERÀ nel fine settimana la diramazione, da parte della Fip, del calendario della poule promozione della B d'Eccellenza, a cui la Basilia Basket Potenza si è qualificata come terza del suo girone. Un turno di pausa, quindi, e nel successivo weekend sarà già tempo di tornare sul parquet per Marika Aurigemma e compagne, che nel loro nuovo raggruppamento si troveranno di fronte (oltre alle quattro compagne di viaggio della prima fase, con cui però non dovranno scontrarsi) le due squadre di Battipaglia (Carpedil e Minibasket), Messina, Portici e Caserta, secondo l'ordine di qualificazione nel gruppo D2. «L'obiettivo a questo punto, acquisita la salvezza che era il primo traguardo che la società chiedeva al gruppo a inizio stagione, è raggiungere una delle prime otto piazze», dice coach Piero Scarano alla conclusione del primo step del torneo. «Una posizione play-off appare alla nostra portata, considerati i rapporti di forza con le avversarie che andremo ad incrociare. E visto che a parte le due formazioni di Battipaglia, le altre tre non appaiono poi così trascendentali». La Basilia quindi comincia a mettere nel mirino i suoi nuovi obiettivi, consapevole di aver raggiunto un livello tecnico e tattico sicuramente adeguato per dire la sua anche nella prossima fase. Nonostante l'ultimo match con il Campobasso, risultato negativo a parte, non sia stato il miglior modo per le rossoblù per chiudere, di fronte al pubblico amico, il loro girone di qualificazione. «La prestazione di sabato non è stata in effetti entusiasmante - ammette Scarano -, anche per i meriti delle nostre avversarie che dal terzo quarto in avanti ci hanno imbrigliato con la difesa a zona. Creandoci più di qualche problema per trovare la via del canestro. Il Campobasso poi l'ha messa anche sul piano fisico, beneficiando di una certa accondiscendenza da parte della coppia arbitrale. Ma resta comunque il fat-

Piero Scarano, coach della Basilia

to - conclude il tecnico mottolese - che avremmo potuto fare meglio, sebbene sia ammissibile che le fatiche della scorsa settimana (la Basilia veniva dalla lunga trasferta di Capo d'Orlando, ndc) si siano in qualche modo fatte sentire sulle gambe e nella

testa delle ragazze». Il campionato è in ogni caso ancora tutto da vivere per una squadra che ha dimostrato, nelle giornate migliori, di potersela giocare con tutte le avversarie. Luca Carlone sport@luedi.it

Tennis tavolo Successo della Casalnuovo Matera nel torneo Fitet. Tanti giovani

A Policoro prima vetrina regionale POLICORO - Grande festa dello sport domenica 3 gennaio presso l'impianto sportivo del PalaErcole del centro jonico. Davanti ad un folto pubblico si è disputato il torneo Fitet di ping-pong regionale, prima edizione, che ha visto la partecipazione anche della squadra locale del “Tennis tavolo Heraclea”, guidata dal capitano-allenatore Vincenzo Ferraiolo. Il regolamento prevedeva quattro gironi tra cui anche: Us. Acli Montalbano, Casalnuovo Matera, e Bernalda che si sono affrontate in avvincenti incontri. A spuntarla alla fine del torneo, conclusosi nella tarda mattinata del 3 gennaio, è stata la squadra del “Casalnuovo Matera” che ha portato in finale due giocatori: Paolo Bollettieri e Giancarlo Lomurno, con il primo che si è aggiudicato singolarmente il torneo. Mentre la

finale di consolazione per il terzo e quarto posto ha visto di fronte Donato Marcosano, uscito vincente, contro Santeramo. I tre saliti sul podio hanno poi giocato il 10 gennaio ad Ariano Irpino (Av) nel torneo nazionale. Buona la performance anche dei giocatori policoresi Ferraiolo - tra gli organizzatori del torneo riconosciuto dalla federazione Fitet - e Antonio Avallone. Inoltre tanti sono stati i giovani che hanno approfittato di questa prestigiosa vetrina per mettersi in luce: Michele Giordano, Luca D'Ercole oltre al figlio d'arte di Marcosano e il policorese Francesco Guarino per un totale di 28 atleti di cui 8 under 15. L'organizzatore Vincenzo Ferraiolo, presidente della Tennistavolo Heraclea, si ritiene molto soddisfatto per il riscontro ottenuto a fine del torneo organiz-

zato con molta meticolosità e impegno riscontrando numerosi apprezzamenti da parte delle società partecipanti, oltre che dal delegato regionale Fitet Donato Marcosano. Molti i complimenti ricevuti anche dall'Amministrazione comunale di Policoro attraverso l'Assessore allo Sport Tommaso Siepe, che si è impegnato a riproporre manifestazioni a scopo di promuovere la pratica dello sport del tennis-tavolo. Hanno partecipato alla premiazione oltre all'assessore allo Sport di Policoro, Tommaso Siepe, Rosa Montesano (sponsor del torneo con la "Sogemont") e l'atleta di origine Policorese Albino Stanzione, vecchia gloria del tennis-tavolo e giocatore di livello nazionale prossimo ad entrare nel sodalizio jonico. Gabriele Elia

Gara di ping pong

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Sport 45

Giovedì 14 gennaio 2010


Giovedì 14 gennaio 2010

Gilardi è tornato ad allenarsi HA RIPRESO regolarmente ad allenarsi, smaltendo i postumi del colpo alla caviglia di domenica Federico Gilardi, guardia della Bawer Matera. E’ rimasto invece ancora a riposo vista la situazione del suo ginocchio affaticato Cristiano Grappasonni per il quale però non si prevedono problemi particolari ma solo un abbassamento dei carichi di lavoro che gli permetterà di essere normalmente in campo domenica contro Ruvo. «Per noi sarà una partita non certo facile», ci spiega il diesse della Bawer, Giuseppe Pallotta, «Ruvo dovrebbe essere al gran completo con il recupero di del Brocco ed anche di Palombita. Noi solitamente soffriamo squadra giovani e dal grande potenziale atletico per cui mi aspetto una sfida alquanto dura e difficile». Pallotta è però anche convinto che in questo momento la Bawer ha l’occasione di riprendere il treno del play off e la partita di Ruvo diventa in questo senso uno spartiacque fondamentale: «proveremo ad inserirsi in questo tipo di contesto, con Bonora che sa dettare i tempi e trattare la palla come pochi potremo giocarci al meglio le nostre chance, cercando di abbassare i ritmi della partita». La gara di Ruvo si giocherà domenica alle 17 per esigenze televisive. p.quarto@luedi.it

Infermeria piena: ko Carrichiello

Cristiano Grappasonni

INFERMERIA zeppa in casa Publisys Potenza. Dopo Massimo Ruggeri anche Ernesto Carrichiello e Vincenzo De Bartolo non sono al meglio. Il primo risente del cronico infortunio alla caviglia che non consente al giocatore bianconero di allenarsi regolarmente, il secondo invece è stato vittima di un curioso incidente nel corso della seduta di allenamento di martedì quando scontrandosi con Labella si è procurato una ferita lacero-contusa al sopracciglio curata dai sanitari lucani con due punti di sutura. Una situazione poco lieta, non c'è che dire, quella per Cesare Ciocca costretto a dover chiedere lumi ai… sanitari prima che ai suoi giocatori. Il coach ha lavorato con tanti problemi anche ieri e non ha nascosto una certa amarezza per l'ennesima catena d'infortuni che ha caratterizzato il programma di lavoro dei suoi atleti. Oggi la squadra si allenerà ancora al Pala Pergola di Contrada Rossellino, in vista del match casalingo di domenica sera contro la Liomatic Perugia allenata dal coach Maurizio Buscaglia. Oltre ai guai di classifica anche la malasorte non agevola i ragazzi potentini. f.menonna@luedi.it

Carrichiello

Mountain bike Il lucano ai campionati italiani puntava ai primi dieci

Papaleo beffato a Milano Finisce tredicesimo. Allievi, per Gallo buon piazzamento WEEK END DA ricordare per i giovani bikers lucani ai campionati italianidi ciclocrossal 32° G.P. Mamma e Papà Guerciotti a Milano. Sei partenze: la prima che ha visto allo start gli amatori M4, M5 ed M6 dove si sono laureati campioni italiani di categoria rispettivamente Flavio Zoppas (Vitomorsport Team), Giuseppe Zamparini (Ciclimontaini Telligraf) e Massimo Burzi (Scott-Pasquini Stella Azzurra). Tra gli M4 da segnalare la 24° posizione per il lucano Pasquale Marino (Heraclea Bike) e tra gli M6 la 7° posizione di Tommaso Barbaro (Baser Matera). La seconda partenza ha visto Massimo Folcarelli (Pro Bike Riding Team) primeggiare su tutti e conquistare il tricolore tra gli M2. Nella stessa partenza Stefano Capponi (Pro Bike Riding Team) ha vinto tra gli ELMT, Angelo Mirtelli (APD Ciociaria Bike) si è importo tra gli M1 e Maurizio Carrer (Team Eurokibe) ha vinto tra gli M3. Tra gli Esordienti primo anno (Terza Partenza)siè impostoDavideColnaghi (G.S. Alzate Brianza) mentre i tre lucani Alessandro Lauria e Daniele Pitillo (Ciclo Team Valnoce) e Daniele D'Alessio (Loco Bikers) si sono piazzati in 38°, 40° e 41° posizione. Tre gli Esordienti secondo anno (Quarta Partenza) ha vinto Giulio Franzolin (G.S. Cartura Nalin); Daniele Gaudioso (Ciclo Team

Il bikers Papaleo durante una corsa

Valnoce) ha concluso la prova in 24° posizione mentre Giuseppe Mazzone (Re-Cycling Bernalda) ha chiuso al 52° posto. Nella quinta partenza, dove hanno preso il via le Donne Allievi ed Esordienti di primo e secondo anno, la vittoria assoluta è andata a Asja Paladin (Team Marchiol), vincitrice anche tra le AL secondo anno. Tra le AL primo anno ha trionfato Nicole Del Santo (G.S. Cycle Women) mentre la lucana Silvia Aquaro (Re-Cycling Bernalda) ha concluso la prova in 16° posizione. Tra le ES primo anno vittoria per Rita Meda (Team Oliveto) mentre Maria Marsicovetere (Loco Bi-

kers) ha chiuso al 13° posto. Tra le ES secondo hanno la vittoria è andata Laura Bellucco (G.S. Cicli Fiorin).La sesta e ultima partenza del sabato ha visto gareggiare la categoria Allievi primo anno dove ha vinto Gioele Bertolini (Alpin Bike) mentre il lucano Michele Gallo (Loco Bikers) ha centrato una lodevole dodicesima piazza. Domenica, invece, hanno preso il via altre cinque partenze: la prima che ha visto al via gli Allievi secondo anno dove Federico Zurlo (A.S.D. Postumia) ha sbaragliato la concorrenza aggiudicandosi il tricolore, mentre Lorenzo Conte (Loco Bikers) ha con-

cluso la provain 21° posizione a solo 3' dai primi dieci. La seconda partenza domenicale, ha visto ai nastri di partenza le categorie femminili Elite, Juniores, Under 23, W1 e W2. Tra le Elite si è imposta Eva Lechner (C.S. Esercito); tra le Juniores ha vinto Elena Valentini (G.S. Cicli Fiorin) mentre la portacolori lucana Elena Spadaccia (Loco Bikers) ha terminato la prova in settima posizione. Tra le Under 23 ha vinto Stefania Vecchio (Selle Italia); tra le W1 si è invece imposta Romina Perugini (Bikeland Taem); tra le W2 la vittoria è andata a Milena Cavani (A.C. Serramazzoni). Tra gli Juniores (Terza Partenza) Pietro Santini (Ambra Cavallini Vangi) ha conquistato il tricolore mentre i lucani Antonio Lavieri, Luigi Savaresee SalvatoreCaso(Loco Bikers) si sono piazzati rispettivamente in 26°, 29° e 45° posizione. Tra gli Under 23 (Quarta Partenza) Cristian Cominelli (Active Bianchi) ha vinto mentre l'alfiere lucano Domenico Papaleo (Loco Bikers) ha portato a casa la 13° piazza. Tra gli Elite (Quinta Partenza) il tricolore è stato conquistatoda MarcoAurelio Fontana (Cannodale Factory) mentre i lucani Domenico Chiarelli (Ciclo Team Valnoce) e Paolo Fattore (Loco Biker) hanno concluso la prova in 32° e 33° posizione. Rocco De Rosa

Karate L’emergente atleta lavellese gareggia con il Centro Zaccaro di Matera

Bilancio 2009 ok per Pasquale Di Pinto LAVELLO - Il 2009 si chiude con un bilancio molto positivo per Pasquale Di Pinto di Lavello per quanto concerne i risultati sportivi. Infatti, ll portacolori per eccellenza (che fa parte anche dell’Asd Di Pinto di Lavello ma è in forza al Centro Karate Zaccaro di Matera) ) Pasquale Di Pinto ha brillato particolarmente. Nel medagliere Di Pinto appende per la stagione appena trascorsa due medaglie d'oro, una individuale nel Trofeo Nazionale Fijlkam a Pozzuoli in provincia di Napoli e l'altra individuale nel Campionato Regionale Fijlkam Assoluto a Matera; una d'argento a squadre nel Campionato Italiano Assoluto Fijlkam ad Ostia in provincia di Roma; due medaglie di bronzo, una a squadre nell'Open di Germania Golden League internazionale W.K.F. ad Aschaffenburg in Germania e l'altra a squadre nell'Open al Campania Internazionale FijlkamWkf ad Avellino.

Il karateka Di Pinto

Il 2010 sarà ricco di appuntamenti sportivi importanti e di altissimo livello per Pasquale Di Pinto, che anno dopo anno ha sempre dimostrato di poter competere ad altissimi livelli in tutte le maggiori federazioni sportive di Karate sia a livello nazionale che internazionale nella massima cate-

goria Assoluti, paragonabile alla serie A del Calcio. "Sono orgoglioso di avere chiuso ancora una volta un anno sportivo con un bilancio molto positivo, - ha detto Pasquale Di Pinto - la speranza per il 2010 è quella di riuscire a far bene nelle diverse competizioni nazionali ed internazionali che si presenteranno. Abbiamo già delle date certe, anche all'estero, ma per scaramanzia non ne parlo. Per quanto riguarda il futuro, invece, abbiamo ragazzi che sono già molto motivati e promettenti, quindi la speranza è che anche la nostra scuola lavellese, possa "sfornare" altri piccoli Campioni per dare sempre più lustro allo sport lavellese". Pasquale Di Pinto a questo punto è l'atleta più titolato e prestigioso nella storia sportiva lavellese con i suoi titoli e le medaglia ottenute negli anni ed è pronto a scrivere altre pagine della sua già importante carriera. Giuseppe Catarinella

Ciclismo E’ uno scalatore

Il lucano Santoro in Venezuela UNA GRANDE soddisfazione per il movimento ciclistico lucano è stata comunicata dal presidente del Nucleo Gioventù Potenza, Vincenzo Sileo: «Mentre siamo impegnati nell'organizzazzione della 29° edizione del Giro Ciclistico Internazionale di Basilicata in programma dal 9 al 12 Settembre 2010 con operazioni preliminari il giorno 8, con viva soddisfazione comunichiamo che un atleta lucano che grazie al Giro si presentato al grande ciclismo partecipa al Giro del Venezuela. Difatti con questa gara riservata a professionisti e dilettanti, che parte oggi con una cronosquadre di 15 Km e termina il 24 si apre la stagione ciclistica Internazionale. Ad Antonio Santoro ciclista Potentino che difende i colori del gruppo sportivo Mastromarco di Pistoia, considerato uno dei più forti scalatori degli ultimi anni tutti noi insieme agli sporti-

Antonio Santoro

vi dell'intera Regione auguriamo buoni risultati con la certezza che sarà capace di far parlare di se e della Basilicata anche nel lontano Venezuela». A santoro l’in bocca al lupo della redazione sportiva del Quotidiano. sport@luedi.it

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Pallanuoto B Brillante avvio con Roma. Varriale: «Ottima partenza»

Basilicata, che esordio Ambiente caricato in vista dell’ostica trasferta di Cagliari LA BASILICATA Nuoto 2000 Potenza ha il morale alle stelle dopo il successo conseguito sabato scorso alla Piscina Felice Scandone di Napoli contro la Rari Nantes Roma. Il team di Francesco Silipo ha giocato una partita brillante, e nel corso dei quattro tempi di gara ha mostrato di possedere una buona condizione generale sul piano fisico. La sfida contro la compagine capitolina è stata importante per quanto riguarda l'approccio al campionato, visto e considerato che i biancoverdi hanno affrontato i romani in condizioni non perfette, viste le assenze di Vittorio Bruschini e Nicola Ferrone. Bruschini ha ripreso ad allenarsi con la squadra e sarà della partita sabato a Cagliari nella trasferta più lunga del campionato. Discorso differente va fatto per Nicola Ferrone, tuttora convalescente e impossibilitato a giocare contro i sardi sabato prossimo. La partita del primo turno con la Rari Nantes Roma ha detto che la squadra di Francesco Silipo ha cominciato

Varriale della Basilicata Nuoto

con il piede giusto la stagione. Il test con i laziali è stato indicativo, anche per quanto riguarda la gestione complessiva del match. Lo staff tecnico ne ha ricavato ottime indicazioni in difesa dove ad esempio il portiere Pipicelli si è inserito bene nei meccanismi di gioco biancoverdi tanto da parare ad esempio un penalty in un momento difficile del match e in attacco dove le mitraglie di Silipo hanno fatto lette-

ralmente la differenza. L'esordio positivo alimenta speranze e ambizioni in casa biancoverde, ora non resta che continuare a lavorare. Martedì il team lucano ha affrontato in amichevole la Canottieri che sarà rivale del team biancoverde anche stasera presso la Piscina Felice Scandone di Napoli. Silipo cercherà di avere conferme importanti dai suoi effettivi. Chi ha davvero impressionato per forza fisica e spi-

rito di adattamento tra i lucani è Ennio Varriale che ha parlato del momento di forma attraversato dalla Basilicata Nuoto 2000 Potenza: “Andremo a giocare a Cagliari su un campo notoriamente difficile. La trasferta è ostica almeno sulla carta. I cagliaritani formano un team da rispettare e da non prendere sotto gamba”. Il giocatore biancoverde guarda anche al match vinto con Roma e sottolinea quanto segue: “E' stato importante partire con il piede giusto. Tutti hanno dato il proprio contributo alla causa. Da Torres e Paulillo si sono inseriti bene nei nostri meccanismi, stesso discorso va fatto per Jaleggio e Pipicelli. In difesa la squadra ha espresso un buon rendimento di gioco”. Varriale parla delle sue condizioni di forma: “Sto bene, non ho particolari problemi di salute. Anche i miei compagni vivono un buon periodo di forma”. Dunque nessun problema tra i biancoverdi che intendono fare il bis a Cagliari. f.menonna@luedi.it

Volley C Uomini Battuta la Lore Lei Potenza

Hermes Policoro olè POLICORO - La Befana pur con qualche giorno di ritardo fa trovare nella calza punti importanti per il sestetto di Gigi Liquori nel campionato maschile regionale di serie C di pallavolo. Per la matricola di Policoro “Hermes” il nuovo anno non poteva partire meglio dopo una chiusura sportiva del 2009 abbastanza negativa. Nel derby dello Jonio di domenica scorsa, l'Hermes espugna il campo di Nova Siri in una tiratissima e interminabile gara in un'alternanza di punti terminata al quinto e decisivo set. Nel primo i padroni di casa vincono sul filo di lana: (25-21) e per l'Hermes Policoro la gara si mette subito in salita anche per l'infortunio di Giuseppe D'Amato per una noia muscolare che ha di fatto penalizzato la già ri-

stretta rosa di domenica tra infortuni e defezioni varie. Ma Liguori incita i suoi che il risultato si può tranquillamente ribaltare e nel secondo, sempre sul filo del rasoio, l'Hermes pareggia i conti (2225) lo score finale. Nel terzo sono di nuovo i padroni di casa a farsi sotto spuntandola (27-25) in un'altalena di emozioni vietata ai deboli di cuore. Si ritorna in campo per il quarto set e girandola di colpi di scena anche qui con i policoresi che questa volta hanno la meglio sempre al fotofinish (2226). A questo punto il quinto set è quello decisivo e, rispetto agli altri 4, non c'è partita con l'Hermes che si aggiudica il match (7-15) portandosi a casa i due punti (e non tre perché la gara è finita al quinto set) necessari per respirare

in classifica con 8 punti. Grande prova degli stakanovisti: Nico Cocilova, Mario Liguori,Gabriele La Malfa, Michele Giannitelli, Rocco Mitidieri, Enzo Di Vincenzo per aver disputato quasi tutta la partita in campo senza in pratica sostituzioni dopo l'infortunio di D'Amato. “Sono punti di platino -commenta, il responsabile tecnico dell’Hermes Policoro, Liguori- quelli di domenica per come sono maturati dopo un' avvincente gara e per i problemi di formazione che abbiamo avuto. Speriamo che la nostra tenacia e un pizzico di fortuna che ci vuole sempre in partite così sofferte ci accompagni in tutto l'arco del girone di ritorno”. Comunque resta un risultato importante per una matricola. Gabriele Elia sport@luedi.it

Pallanuoto B Donne

Invicta, voglia di riscatto

Una formazione dell’Invicta

NONOSTANTE il ko casalingo patito domenica scorsa contro l'Acquachiara Napoli continua serenamente la preparazione della Libertas Invicta Potenza, in vista della trasferta di Messina. La gara si giocherà domenica alle 13.45 presso il Centro Sportivo Cappuccini del capoluogo siciliano. Il tecnico Vincenzo Ostuni non dovrebbe avere particolari problemi di formazione, viste le ottime condizioni fisiche del sette in rosa a sua disposizione. La sconfitta patita dalle potentine non ha scalfito il morale della truppa lucana. Il complesso rossoblu ha tanta voglia di far bene nella lunga trasferta di Messina. In questa settimana la formazione lucana non giocherà amichevoli, onde evitare pericolosi contraccolpi in chiave partita. Il complesso lucano ha cominciato da martedì a sviluppare nuove strategie di gioco verso la sfida di Messina. Il team siciliano a differenza dell'Acquachiara Napoli vanta alcune giocatrici capaci di fare la differenza e pratica un

gioco più ragionato, a tratti compassato che nel corso delle sfide può diventare assai ostico per le avversarie. Su questi aspetti si sta sviluppando il lavoro in piscina del tecnico Vincenzo Ostuni che lavora senza particolari problemi in vista della delicata sfida di domenica a Messina. La Libertas Invicta nel suo debutto in campionato non ha certamente sfigurato al cospetto di una delle pretendenti al salto di categoria e, anzi, ha dato filo da torcere ad un cliente scomodo e rognoso qual è l'Acquachiara Napoli. Proprio questo aspetto, al di là della sconfitta patita domenica lascia qualche margine di ottimismo in seno alla formazione lucana, chiamata a partire dal match esterno di Messina a riscattare la sconfitta patita contro il team napoletano. Ostuni lavorerà a lungo fino alla vigilia del match, soprattutto sul piano offensivo, nel tentativo di dare alla sua formazione una fisionomia vincente. f.menonna@luedi.it

Pallavolo Prima Divisione Le melfitane vincono al tie break Pallanuoto C Arriva Venceslao. Potenza Nuoto tranquillo

Pallandia ok con la Livi PALLANDIA MELFI LIVI POTENZA

3 2

25-13, 22-25, 20-25, 25-16, 15-5

PALLANDIA TERRA E SOLE MELFI: Petito, Quaranta, Albis, Ciaco, Cabot, Mairro, Di Benedetto, Urbano, Laus. all: Urbino LIVI POTENZA: Adamo, Cerone, Citro, Di Lorenzo, Iosca, Nicastro, Priolo, Stenta. All:Garramone. PARTITA iniziata bene per Pallandia Terra e Sole, nonostante l'importante assenza dell'alzatrice Moscaritolo,un facile primo set vinto dalle melfitane 25 a 13 contro un Potenza apparso debole sopratutto in ricezione. Ciaco e Petito rivestono il ruolo di alzatrici con attacchi vincenti da posto 4 e 2 di Albis, Cabot e Quaranta, il Pallandia si porta sul 1 a 0. Secondo e terzo set a vantaggio del Potenza che inizia a giocare meglio del Mel-

fi, piu' ordinate in ricezione e con attacchi piazzati mettono in out il Melfi e vince i due set a 22 e a 20. La reazione immediata delle ragazze del prof. Urbino non si fa attendere e non ci stanno a perdere la gara e vincono facile il quarto set 25 a 16 con una Quaranta super e grazie soprattutto ad una difesa attenta. Si arriva al quinto set,il Melfi continua ad at-

taccare con Quaranta, Cabot e Albis e vanno al cambio campo in vantaggio sull'8 a 3. Determinate le melfitane con la piccola Mairro che fa sentire la sua e ancora Quaranta con le sue giocate e chiudono set e partita sul 15 a 5. ”Una grande gara ed una grande reazione delle ragazze,afferma il prof.Urbino (nella foto) ,sotto di due set e' venuto fuori l'orgoglio di queste splendide ragazze che hanno saputo trovare determinazione e voglia di vincere nel momento di maggiore difficoltà. Brave,veramente brave. Adesso ci aspetta un altro appuntamento importante,infatti domenica 17 gennaio alle ore 18.00 a Melfi ospiteremo il De Gasperi Potenza,all'andata abbiamo perso 3 a 2 il ritorno dobbiamo vincere assolutamente tre a zero per cercare di inserirci nelle prime in classifica”. Lorenzo Zolfo

Rinforzo per il Tritone Potenza LE DUE formazioni potentine di pallanuoto iscritte al campionato di serie C maschile, Potenza Nuoto e Tritone Potenza sono al lavoro per preparare le prossime tappe di avvicinamento al torneo. In casa Tritone Potenza le cose sembrano procedere secondo i piani stabiliti, i dirigenti e il tecnico Giorgio Pappalardo sono al lavoro per dare linfa ai nuovi programmi societari. La società ha ottenuto il tesseramento del portiere Vincenslao che giocherà con la squadra di Giorgio Pappalardo nella prossima stagione. Il mercato apparentemente è concluso anche se il numero uno potentino confida ancora nelle risorse economiche del sodalizio potentino per rinforzare con alcuni elementi del Cosenza Nuoto, inseriti nella squadra under 17. Al momento nessun nome è circolato negli ambienti potentini ma la sensazione è che qualcosa di concreto possa maturare nelle prossime giornate. Il complesso potentino lavora in piscina senza particolari problemi di ordine fisico e atletico. Pappalardo ha tutta la rosa al completo e punta ad innalzare la qualità tecnica del gruppo per allestire un complesso molto competitivo. La composizione del girone di serie C che vede inserito il Tritone Potenza e la Potenza Nuoto con il Crotone, il Maglie, il Valenzano, il Modugno e la Flipper Mola dovrebbe consentire alla società di valutare attentamente le future strategie tecniche. In casa Potenza Nuoto non si registrano

particolari movimenti. I giocatori sono al lavoro in piscina per preparare il prossimo campionato. Il tecnico Pasquale Miglionico (nella foto) sta torchiando la squadra che punta a disputare una stagione tranquilla. Lo staff tecnico potentino non ha programmato amichevoli in questo periodo del campionato. In sostanza la società non intende commettere errori che potrebbero risultare fatali durante il campionato. Miglionico è apparso fiducioso visti gli sforzi compiuti dalla società nella definizione della rosa titolare. f.menonna@luedi.it

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In libreria l’ultima raccolta di poesie dell’autrice di San Mauro

Carnet

Nei versi di Magliocchino amore, solitudine e sogni

“Incontro con l’autore” Pederiali

“Le Radici” di Anna di ANNA GIAMMETTA UNA raccolta di poesie che parlano dei sentimenti. I sentimenti belli ma anche brutti. Parole che esprimono un mondo interiore, un mondo che è fatto di passato e di presente, di amore e di sogni, di coraggio e di paura, di solitudine e di sguardi sognanti. “Radici” è l'ultimo libro dell'artista Anna Magliocchino (L'autore Libri Firenze/Poesia, 12,60 euro). Il titolo è abbastanza eloquente e la nota introduttiva dell'autrice fuga ogni eventuale dubbio: frammenti di ricordi più o meno poetici dedicati alla nonna che con le fiabe alimentò la mia fantasia al papà la cui assenza mise le ali al sogno alla mamma che mi insegnò ad amare cercando l'altra mano. Il libro è un ponte tra l'io dell'autrice ed i lettori. Non una semplice raccolta di poesie ma un vero e proprio diario di vita vissuta. Una carrellata di sentimenti autobiografici: i sentimenti più profondi dell'animo umano come l'amore o l'affetto per le persone care che non ci sono più. Un caleidoscopio di emozioni che Anna Magliocchino affida alla penna, amica di sfogo e di speranza ed alla magia delle parole. Largo spazio e prevalenza di poesie è per quelle dei ricordi e della solitudine, così che non è difficile arguire che le “radici dell'anima” appaiono all'autrice quelle determinanti e che segnano il percorso terreno. Sono quelle della vita quotidiana le parole della poe-

tessa lucana (nata a San Mauro Forte dove ritorna per brevi periodi). Semplici, comuni, concrete; le stesse un po' grigie, un po' usurate, che ricorrono ogni giorno nei momenti nostalgici, nella nostra vita di relazione, nella normale comunicazione con gli altri. A una prima lettura, anzi al primo sfogliare, i versi risultano leggeri e facili, forse anche scontati. Ed è, forse, proprio per questa loro ordinaria conformità che diventano parole così aguzze, così profonde, così affilate alla lettura. Infatti ad una lettura più attenta, racconti e poesie si rivelano ricchi di implicazioni, di pensieri che vanno a cogliere ogni aspetto della società e dell'animo umano, dal più semplice al più complesso. (da La scala- La scala / che mi portava su in terrazza/ non è più la scala per il cielo/ non è che / una rampa/ una misera rampa/ che perde ogni giorno un pezzo d'intonaco /…). La vita è occasione di meditazioni più intime come quelle che l'autrice dedica al padre (da Il Principe Azzurro- Non conobbi mio padre/mai una sola volta mi fu concesso di vedere/il suo volto da vicino/di guardarlo negli occhi/di mettere la mia mano nella sua/….non mi scaldò il tepore/ delle sue carezze/né mai giocai con lui a nascondino/la sua assenza segnò la mia infanzia./ Gli altri bimbi/ sognavano cavalli alati/ e le bambine il principe azzurro/ io sognavo il padre che non c'èra/ era lui il mio principe azzurro. Non c'è vita, però, senza la

morte ed a questa che la scrittrice dedica una delle poesie più intense, Febbraioin cui ripercorre gli ultimi istanti di vita della propria mamma. Insomma “Radici” è un libro in cui si incrociano spesso, per la poliedricità dei temi, le due anime di Anna Magliocchino: una razionale l'altra ribelle che la poetessa ha saputo tradurre in versi ed esporre con non consueta originalità. Versi di quella poesia che “è voce incontrollata/ che dice sempre al mondo/ verità antiche e nuove/ che hanno radici nel cuore/ profondo d'ogni uomo.

La copertina della raccolta di Anna Magliocchino

di BIAGIO TARASCO

La mostra fotografica “Viaggio in Basilicata” esposta a Bologna BOLOGNA - La terza edizione del Premio internazionale di fotografia Viaggio in Basilicata, dal tema “Il dialogo interculturale: la percezione dell’altro”, istituito dal Consiglio regionale della Basilicata, sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo, sarà esposta a Bologna. Dopo la tappa piemontese (le fotografie sono state ospitate presso il Museo regionale di Scienze naturali di Torino, in occasione della notte europea dei Musei) la collettiva, grazie al patrocinio dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna potrà essere visitata presso la sede dell’Assemblea, in Via Aldo Moro, dal 15 al 28 gennaio prossimo. La rassegna fotografica, oltre 60 immagini a colori e in bianco e nero, accende i riflettori sul valore aggiunto della

differenza, testimonia le paure e i pregiudizi che avvolgono l’“altro”, promuove il dialogo interculturale come fondamento di un nuovo status di convivenza civile, pacifica e solidale. In esposizione oltre ai lavori dei tre vincitori, Annalisa Cimmino, Marcello Mantegazza e Giulio Aspettati, anche quelli dei selezionati e dei segnalati. La mostra sarà inaugurata venerdì 15 gennaio, alle ore 18,00, dal Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi. Tra i relatori Francesco Radino, uno degli autori più influenti nel panorama della fotografia contemporanea in Italia e coordinatore del premio “Viaggio in Basilicata”. In seguito il Presidente De Franchi incontrerà le Associazioni dei lucani presenti in Emilia Romagna.

Mode e manie dei tempi moderni di FRANCO CACCIATORE NELL'IMMAGINARIO di un tempo la Befana era una cara e simpatica vecchina, che un'antica filastrocca ci ricorda di avere la cuffia alla romana e le scarpe tutte rotte e che viaggiava di notte su una rudimentale scopa di saggina, poi e man, manolasua immaginesiètrasformata in una terrificante strega. La Befana, personaggio fantastico e tutto italiano, che per le sue caratteristiche denuncia l'indubbia origine nella cultura contadina dell'Italia di un tempo, in particolar modo del nostro Meridione. Una figura quasi mitica che ha fatto sognare intere generazioni di bimbi che l' hanno attesa, come sempre, con trepidazione nella fatidica notte dell'Epifania. La sua grande popolarità ha fatto sì chequando siè tentatodi abolirla, a furor di popolo è tornata la festa di sempre. Un tempo solo a lei era demandato il compito di portare doni a piccoli ma anche a grandi. Unico timore per i bimbi era di ricevere carbone, quello autentico, che smascherava e puniva le loro birbonate. Poi si è aggiunto, tra gli altri, ed in modo preponderante quello che per noi è Babbo Natale,

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Addio cara, vecchia Befana Da buffa nonnina è sempre più strega

ma che in realtà per le popolazioni nordiche, dove ha avuto origine, è il vecchio San Nicola. Oggi, come detto, la vecchina di un tempo si è trasformata in una strega. Non ha più la cuffia alla romana, ma il tipico capello a punta delle streghe, non ha più scarpe rotte ma all'ultima moda. E la sua fisionomia si è adeguata al clima horror, stile Hallowen, la notte degli zombie, o di Henry Potter, dove dominano streghe e maghi.La Befana di un tempo cavalcava lascopa gioiosamente, unpo' alla maniera di Mary Poppins. Al posto dell'ombrello aveva la sua scopa di saggina, che nel mondo contadino di un tempo, si esponeva dietrola portadicasa, comesimbolo ben augurante di abbondanza, amore e pace, e per tenere lontano da quella casa, proprio nella notte dell'Epifania, gli spiriti maligni. Dimenticata la sua origine, si è certamente pensato di adeguarla ai gusti dei bimbi di oggi, per i quali, forse, vecchine benefiche non esistono più. Al loro posto un mondo fatto di personaggi mostruosi, gli unici capaci, con mille stregonerie, a darci anche l'impossibile. cultura@luedi.it

ALTAMURA - Sarà lo scrittore Giuseppe Pederiali l'ospite della rassegna “Un libro al mese - incontro con l'autore”, che si terrà oggi, alle ore 18,30, nella sala conferenze del Comune di Altamura. Pederiali, introdotto da Ferdinando Pappalardo, presenterà il suo romanzo “La vergine napoletana” (ed. Garzanti, 18,60 euro). L'incontro sarà coordinato da Antonio Iervolino e presieduto da Giovanni Saponaro, assessore comunale alla Cultura. Giuseppe Pederiali è nato a Finale Emilia (Modena) nel 1937. Vive a Milano. Ha fatto il marinaio ed il giornalista. Opera nei suoi romanzi un felice impasto tra le fantastiche metamorfosi del reale e i terrestri incantesimi dell'immaginazione spirituale. Le sue favole narrative, spesso storico-antropologiche, combinano abilmente la semplicità dell'avventura e l'ambiguità della metafora. “La vergine napoletana” narra la storia di due cavalieri, uno bianco e uno nero, che partono alla ricerca dell'ultimo discendente di Federico II. In un paese dilaniato dalle guerre tra fazioni e piegato dalla carestia, il modenese Giovanni Vezzani e il saraceno Yusuf Ibn Gwasi vogliono rilanciare l'utopia del grande imperatore svevo. Inseguono l'esile filo d'una leggenda: perché prima di salire al patibolo, il giovane Corradino di Svevia, nipote di Federico, avrebbe sposato una vergine napoletana che gli avrebbe dato un figlio... Inizia così un susseguirsi di imprevedibili avventure, da Lucera, splendida cittàgiardino araba, alle brumose campagne padane, dalla rocca di Castel del Monte nelle Murge alla Toscana. Durante l'incontro con l'autore ad Altamura è possibile presentare una riflessione scritta sul libro, in triplice copia con un massimo di 20 righe. La migliore riflessione, a giudizio del presentatore, sarà premiata con un buono acquisto di libri pari a 50 euro.

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Cultura&Spettacoli


La tragedia ferroviaria del ‘44 di Balvano diventa uno spettacolo del Teatro Minimo

Con Dino Becagli sul Treno dell’oblio POTENZA- La compagnia Teatro Minimo di Basilicataporterà in scena uno spettacolo sulla più grave sciagura ferroviaria italiana. Il 3 marzo 1944 nella galleria “delle Armi” presso la stazione di Balvano morirono circa seicento passeggeri del treno 8017. Ma questo “treno di Balvano”perchési fermòin galleria,nonostante le due potenti locomotive? Una tragica fatalità o vi furono precise responsabilità? Tanti “perché” aspettano ancora risposte che non arriveranno mai. Ancor oggi, non esiste una verità ufficiale. Molti di quei morti non hanno un nome. Certo, un ruolo determinante lo giocò la guerra, in quell'Italia spaccata in due, da una parte il regno del Sud, con Vittorio Emanuele III e il Maresciallo Badoglio, schierato con gli angloamericani, dall'altra, al nord, la Repubblica Sociale Italiana di Mussolini, rimasta alleata ai tedeschi. Scrive Mario Restaino: «In quel Mezzogiorno attraversato dalla Seconda Guerra Mondiale e ora occupato dagli Alleati, in quel 1944, prendere il treno era una fra le tante cose da inserire nel capitolo “incertezze della vita”. Si sapeva che un treno ci sarebbe stato, che sarebbe partito, poniamo, da Salerno o da Battipaglia, addirittura da Napoli, per arrivare a Bari via Potenza e Taranto ma nessuno poteva dire quando. Nessuno poteva dirlo con certezza. Nessuno poteva neanche dire con certezza quanto avrebbe impiegato a percorre la distanza tra Salerno e Potenza, tra Potenza e Taranto e poi fino a Bari. Si partiva e vai, quanto ad arrivare in un tempo definito era un altro discorso. Il risultato era scontato: stazioni sovraffollate, treni scortati dai soldati, cioè con i soldati anche sulle locomotive per impedire che i viaggiatori occupassero ogni centimetro libero». La drammatizzazione in due atti, curata dall'attore-regista Dino Becagli,dal titolo“Dal trenodell'oblio - Balvano 3 marzo 1944”, ricorda i tragici momenti del disastro e fa rivivere le storie di alcuni di quegli sfortunati passeggeri. Il copione è stato scritto a più mani dai drammaturghi campani Salvatore Argenziano e Gennaro Francione e da note penne lucane quali Andrea Di Consoli, Giuseppe Lupo, Pasquale Pace, Caterina Pontrandolfo, Mario Restaino, Mimmo Sammartino, Mario Santoro e Mario Trufelli. L'iniziativa è stata condivisa dal Comune di Balvano, dalla Comunità Montana Marmo Platano nonché dalla Provincia e dal Comune di Potenza. Le motivazioni che hanno indotto la compagnia ad allestire questo spettacolo le ha illustrate lo stesso Dino Becagli. «Da anni la nostra compagnia è impegnata in un proficuo lavoro di valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale della Basilicata in questo contesto si collocano alcuni recital tra i quali quelli su Albino Pierro, Leonardo Sinisgalli e Rocco Scotellaro. Questo lavoro coerentemente,

In alto a sinistra Dino Becagli. Sotto Lorenza Colicigno e Dino Becagli. In alto e in basso immagini successive alla tragedia ferroviaria di Balvano

vuole contribuire a far conoscere una pagina della nostra storia, benché triste e dai più ignorata. Dalle pagine del copione si legge: “Se dici 2001, pensi all'11 settembre, a New York. Ma se dici 1944, di luoghi in mente possono venirtene parecchi: Cassino, un bombarda-

mento ed un combattimento infiniti; ma anche l'attentato di via Rasella, a Roma e la feroce rappresaglia delle Fosse Ardeatine. Ecco, un luogo da visitare, con i brividi che ti assalgono in quelle grotte, fra quelle tombe. Lo sbarco in Normandia, il 6 giu-

gno, quella spiaggia enorme, quei rottami abbandonati nell'entroterra, quei cimiteri con tante croci bianche… Balvano e la galleria delle Armi, anch'essi fra i “luoghi simbolo” del 1944? Perché no! Simboli della morte che in guerra

miete vittime ovunque, anche fra chi alla guerra non partecipa, anche fra chi si illude di averla scampata solo perché la guerra si è allontanata”. Ci piacerebbe che almeno una targa ricordasse quel tragico evento». cultura@luedi.it

Avenoso tra i vincitori del “Penisola Sorrentina” I LUOGHI dell'anima incontrano i nostri sogni. Ma non sono soltanto luoghi apparentemente dialettici perché vivono un richiamo ideale. L'ultima opera poetica di Antonio Avenoso, è una singolare combinazione che attraverso la riflessione di luoghi suggerisce l'intensità di una esperienza che è in fondo la vibrazione metaforica tra struttura e tensione . Il giornalista Mario Esposito, ha scritto che «la scrittura di Antonio Avenoso unisce alla pregnanza dello stile una fervida capacità immaginifica che rende la poesia una specie di dipinto in versi dai colori a volte accesi e decisi, a volte sfumati». Scrive Avenoso: “ Una volta sola, mi disse, una volta sola sia l'alfabeto/ del mondo. Il pane della terra, la lingua nella bocca./ Lingua che lecca./ Giardino fiorito./ Briciole di pane,/ saliva/. Saliva nella bocca lo zucche-

ro / e il miele dei versi./ Esplodeva nel campo la luce./ Che una volta, una volta sola / sia dignitosa la dignità, / etica la morte / nel nome del Padre, del Figlio / e della eterna vita./” L'arte, la bellezza, possono aiutare a modificare il reale. La poesia di Antonio Avenoso è come se interpretasse l'integrazione dei linguaggi artistici. Come se fosse in grado di sublimare “ un tempo come stelle a sera che vive prodigo”… “ sa che la luce del mio cuore guarisce quando il mondo tuona”. Con “Penisola e sogni “, Antonio Avenoso si è aggiudicato il Premio Nazionale Penisola Sorrentina per la poesia. Al poeta lucano il premio è stato attribuito da una prestigiosa giuria presieduta da Edoardo Sanguineti e composta da Francesco D'Episcopo, Ninny Di Stefano Busà, Vittoriano Esposito, Renato Filippelli, Luigi Alfiero Medea, Alberto

Magdi Allam e Antonio Avenoso

Mario Moriconi. Tanti altri personaggi sono stati insigniti del prestigioso riconoscimento: Caterina Balivo (conduttrice dell'anno); il responsabile del Tg1 Rai mattina, Giancarlo Mingoli e la giornalista e conduttrice Paola Saluzzi; l'attore Renato Marotta (per la categoria giovani); l'ensemble di soprani Div4s, Federica Balucani, il compositore Roberto Bonaventura e il tour manager Edwin Tinoco per la musica.

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Cultura e Spettacoli 49

Giovedì 14 gennaio 2010


Giovedì 14 gennaio 2010

I fratelli Pecchia i produttori del film di Fusco. Nel cast Glover, Gallo, Garcia di LUCIO VITALE

Festival Duni

Tre lucani tra le star di Hollywood

FRANCAVILLA IN SINNI La produzione cinematografica di origine lucana sbarca a Hollywood. È di prossima produzione, infatti, un nuovo film che si chiamerà “Sicilian Defens”, con la regia di Carlo Fusco e la produzione della Two Brothers dei fratelli lucani Pecchia. I due fratelli, originari proprio di Francavilla In Sinni, sono figli del dottor Mario Pecchia, originario di San Giorgio Lucano. La loro casa cinematografica, la “Two Brothers” ha sede a Milano, ma possiede anche delle succursali a Senise e a Matera. La nuova produzione coinvolgerà alcune stelle del cinema di Hollywood con attori del calibro di Danny Glover, l'indimenticabile partner di Mel Gibson nella serie “Arma letale”, Angela Basset, Geraldine Chaplin, l'iraniana Golshifteh Farahani (candidata al premio Oscar) Vincent Gallo e la partecipazione straordinaria di Andy Garcìa. Due gli attori italiani Carlo Fusco con Danny Glover che prenderanno alle riprese del nuovo film: Ma- peranno alle riprese anche il ria Grazia Cucinotta e il lu- direttore della fotografia cano Aldo Fortunato, origi- Daniele Nannuzzi, (vincitonario proprio di Francavilla re del David di Donatello), lo in Sinni. Anche il cast tecni- scenografo Davide De Stefaco è di prima qualità: oltre al no e il produttore esecutivo regista Carlo Fusco, parteci- Saro Falzone. Il film, affron-

Oleg Marshev

terà una tematica molto attuale come il terrorismo internazionale, mettendo in risalto gli intrecci tra il mondo arabo e quello occidentale, entrambi visti dalla parte del mondo politico ed econo-

mico più che propriamente religioso. Le location del film saranno città importanti come Milano, Palermo, Roma e il Marocco, per il quale è stato contattato l'organizzatore generale Foad.

Il film è finanziato dai fratelli Pecchia della Two Brothers, che hanno ricevuto un sostegno finanziario dalla Regione Sicilia. La Two Brothers ha già prodotto alcuni film, come: “Pochi giorni per capire” e “Prigioniero di un segreto”, entrambi diretti dal regista lucano Carlo Fusco (originario di Potenza). Il primo film ha trattato un tema molto delicato come quello della pedofilia, ed è stato girato da attori italiani di tutto rispetto come Enrico Lo Verso, Luigi Maria Burruano (da L'onore e il rispetto), Tony Sperandeo, Luisa Insardà e il lucano Aldo Fortunato. Nel secondo, presentato anche al festival di Berlino, hanno recitato Franco Nero, Ciro Petrone (da Gomorra), Tony Sperandeo, Aldo Fortunato e Maria Giulia Goretti (una delle protagoniste di 3 metri sopra il cielo).

A RIONERO

Nanny porta in scena “Atti impuri” di LUCIA NARDIELLO RIONERO - “Atti impuri” in scena questa sera, alle ore 20.30, a Rionero. La piéce, tratta dal testo di Stefano Disegni “Dodici atti impuri per un teatro senza vergogna”e prodotta dall’associazione “Skenè”, è presentata dal Comune di Rionero nell’ambito del cartellone sulle festività natalizie. “Atti impuri” per chiudere la stagione delle festività rioneresi con un testo ironico e paradossale che accompagnerà gli spettatori del centro sociale Sacco. Un grande ritorno a casa per l’attore Nanny Schifino che ormai ha spiccato il volo verso la capitale. Un talento rionerese molto apprezzato per le sue interpretazioni, tra i tanti anche dal regista Ugo Chiti. Presenza importante quella di Nanny che si accompagna alle capacità attoriali degli altri interpreti presenti sulla scena: Lidia Trama, Elena Schifino e Mauro Corona con la partecipazione di Gianni Marino. La regia di “Atti impuri”è di Mauro Corona. “Con “Atti impuri” dicono da Skenè «impuri perché contaminato ne esce il teatro stesso, si vuole portare in scena una comicità demenziale che, giocando con i generi della letteratura e dello spettacolo e uti-

di MICHELE MARCHITELLI MONTESCAGLIOSO - Il nuovo anno 2010 è stato salutato dall'associazione artistico-culturale “Quelli che la…Musica”, in collaborazione con la Pro loco, l'Amministrazione comunale e la Parrocchia SS. Apostoli Pietro e Paolo di Montescaglioso con il quarto concerto augurale della sua storia, l'applaudito “2010…Note”. Teatro suggestivo ed emozionante dell'esibizione la Chiesa Madre Parrocchia SS. Apostoli Pietro e Paolo. Il concerto ha visto quale protagonista l'Orchestra di Fiati “I Filarmonici”, costituita all'interno della stessa associazione artistico - culturale “Quelli che la… Musica” presieduta da Giulio Danuz-

Nanny Schifino in scena

lizzando le tecniche della parodia e del rovesciamento, genera un delirante spiazzamento, situazioni in cui il paradosso tocca le vette dell’inverosimile, con qualche concessione all’avanspettacolo e alla battuta greve». Dei dodici atti, ne sono stati

scelti cinque, quelli che maggiormente si prestavano alla trasposizione teatrale. Si tratta di cinque microcommedie che «dissacrando in modo irriverente i comuni canoni morali ed estetici, per analogia, richiamano alla mente la straordi-

naria rivoluzione artistica di Dada, condotta nel segno della provocazione, della distruzione degli stereotipi visivi, liberati finalmente da qualunque sensualismo retinico, di un appello alla intelligenza della contemporaneità». “Atti impuri” era già stato presentato al pubblico del Vulture con rappresentazioni a Rionero e Melfi nel 2007 è ed stato riproposto dalla compagnia dopo un’accurata analisi e riflessione. “Che cosa potrebbe fare uno scarafaggio che un giorno si risveglia uomo in una rovesciata metamorfosi kafkiana? E un prete di fronte a una epidemia di statue miracolose? Come sarebbe il film Indovina chi viene a cena con una creatura particolare al posto di un uomo di colore? Che problemi potrebbe avere un drammaturgo dispettoso che manipola i suoi personaggi come un dio burlone in un dramma pirandelliano sconvolto nel suo regolare svolgimento e nel serrato dialogo da improvvise defaillances lessicali degli attori? Infine, che senso avrebbe il teatro stesso in un atto unico in due battute”?Questa è solo una parte che incuriosisce lo spettatore. Per sapere il resto la sala auditorium del centro sociale attende. Sipario alle ore 21.

Stregati dal piano di Oleg Marshev MATERA - Il nuovo anno per il Festival Duni si è aperto con un concerto di gran pregio artistico, grazie alla presenza del pianista russo Oleg Marshev, recensito dalla rivista musicale inglese Gramophone come uno dei più autorevoli e appassionati di tutte le esecuzioni romantiche finora disponibili su disco per la sua registrazione integrale delle opere originali per pianoforte di Prokofiev. Nel programma della serata il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra, in si bemolle minore op. 23, di Tchaikovsky, il più conosciuto e apprezzato dei tre composti tra il 1874 e il 1875. E poi ancora Chopin e Rachmaninov. Fino al gran finale con la la Sinfonia n. 8, in si minore, d. 759, di Franz Schubert, più comunemente nota come “Incompiuta”. Residente in Italia dal 1991, Oleg Marshev é stato premiato in diversi concorsi internazionali in Canada, Italia, Portogallo, Spagna, Stati Uniti. I suoi quattro primi premi hanno confermato la già conosciuta reputazione: quella di uno dei migliori talenti pianistici russi della sua generazione. Marshev è probabilmente l'unico al mondo ad aver registrato tutte le opere per pianoforte e orchestra dei più grandi compositori russi: Tchaikovsky, Rachmaninov, Prokofiev, Shostakovich. Una gran serata quella proposta dall'artista, ieri sera ai materani accompagnato dall'Orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Giuseppe Lanzetta.

A MONTESCAGLIOSO

“2010 ...Note” con l’orchestra I Filarmonici zo, fondata il 19 febbraio 2006 da illustri professionisti locali nel campo musicale e bandistico, in passato nella mitica Orchestra di Fiati “D'Ambrosio”. Dopo i saluti dello stesso Danuzzo e dell'arciprete don Vittorio Martinelli, la serata è stata introdotta da Lucia Zaccaro, la quale, dopo aver ringraziato il Comune di Montescaglioso, la Provincia di Matera, l'Apt Basilicata, la Parrocchia SS. Pietro e Paolo e la Pro loco, ha lasciato la parola alla vocalist Marinunzia Perrone, la quale ha saputo egregiamente sdoppiarsi nella veste di presentatrice e cantante, rivelando doti

canore ed interpretative di notevole impatto. I Filarmonici, diretti dal maestro Rocco Eletto, hanno eseguito dodici brani, validi esempi di musica classica e più recente, religiosa e leggera: i Motivi Natalizi di S. Mauro, “O Holy Night” di A. Adam, “The Prayer” di Andrea Bocelli e Celine Dion; “Ave Verum” di Wolfgang Amadeus Mozart; la Fantasia di celebri brani natalizi di autori vari, il Minuetto tratto dal quintetto op. n.26 di Boccherini; “Over the Rainbow” di E. Harlen, il Magnificat di Monsignor Marco Frisina trascritto dal giovanissimo clarinettista

Gregorio Maria Paone; “Inno alla Gioia”dalla IX sinfonia in Re min. di Ludwig Von Beethoven; “Happy Christmas” di John Lennon; “We are the World” di Michael Jackson e Lionel Ritchie, per concludere con “Oh Happy Day” di Hawkins, brano che è poi stato bissato al termine della riuscita esibizione. Al maestro Eletto e alla vocalist Marinunzia Perrone, da parte degli assessori comunali Michele Zaccaro e Fabio Disabato, sono stati consegnati fiori al termine dell'esibizione. Entrambi i rappresentanti dell'amministrazione comunale

montese hanno portato il saluto del sindaco Mario Venezia ed evidenziato l'interesse al sostegno alla musica a Montescaglioso, città che può vantare una tradizione ultra secolare in questo ambito. cultura@luedi.it

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50 Cultura e Spettacoli


CINEMA 1/ ROMA – 'Eclipse’, il terzo film della saga 'Twilight', tratta dalla serie di libri best-seller di Stephenie Meyer, uscirà in Italia in contemporanea con gli Usa il 30 giugno. Lo comunica ufficialmente la Eagle Pictures che «comprendendo l’esigenza per il mercato di un titolo forte nel periodo estivo, scioglie le riserve e conferma l’uscita di 'Eclipsè al 30 giugno per poter dare continuità all’esercizio cinematografico durante l’estate dei mondiali, periodo storicamente debole per gli incassi cinematografici». Il terzo episodio della saga «Twilight» ha un nuovo regista, David Slade, e anche il cast artistico sarà arricchito da alcuni volti nuovi, tra cui Bryce Dallas Howard nel ruolo di Victoria, Xavier Samuel in quello di Riley, Catalina Sandino Moreno sarà Maria, Jack Huston nel ruolo di Royce King, Julia Jones interpreterà Leah, BooBoo Stewart

CINEMA 2/

Altri volti per Twilight-Eclipse Il terzo episodio della saga uscirà a giugno con nuovi attori

Una scena di Twilight

sarà Seth e Jodelle Ferland sarà Bree. Torneranno ad interpretare i membri della famiglia Cullen Ashley Greene nel ruolo di Alice, Peter Facinelli in quello di Carlisle, Elizabeth Reaser in quello di Esme, Kellan Lutz nel ruolo di Emmett,

Nikki Reed in quello di Rosalie, e Jackson Rathbone in quello di Jasper. Inoltre, vedremo di nuovo Billy Burke nel ruolo di Charlie Swan. In «The Twilight saga: Eclipse» ritornano i lupi membri dei Quileute, i compagni di scuola di Bella ed

Edward e i terribili vampiri italiani Volturi, una venerabile setta di vampiri che stabiliscono e impongono le leggi all’interno del mondo dei vampiri. Nel terzo episodio della saga Bella si trova ancora una volta in pericolo, mentre Seattle viene colpita da una serie di misteriosi omicidi e una malvagia vampira continua, ostinata, a cercare vendetta. Come se ciò non bastasse, Bella è anche costretta a dover scegliere tra l’amore per Edward e l’amicizia con Jacob, conscia del fatto che la sua decisione potrebbe riaccendere l’eterna lotta tra vampiri e licantropi. Proprio ora che è a un passo dal diploma, la diafana ragazza dalla pelle di neve deve affrontare la decisione più importante di tutta la sua vita.

Depp- Jolie, sarà Henckel a dirigerli in The tourist ROMA - Sara' Florian Henckel von Donnersmarck, il regista di Le vite degli altri, a dirigere Johnny Depp e Angelina Jolie nel thriller The tourist che si comincera' a girare in aprile. Lo rende noto Variety. In unprimo tempoHenkel si era ritirato dal progetto per divergenze artistiche ed era stato sostituito da Alfonso Cuaron, ma adesso e' stato rimesso al suo posto. Nel film, remake di un thriller francese intitolato Anthony Zimmer, Depp interpreta un ignaro turista americano coinvolto in una rete di intrighi da una agente dell' Interpol (interpretata dalla Jolie) che sta cercando di rintracciare un criminale.

In uscita il musical ispirato alla versione teatrale di “Otto e mezzo”

di FRANCESCO GALLO

Nel cast la Cruz e la Loren

chic di quell'epoca». Penelope Cruz che in Nine è l’amante di (Mastroianni/Fellini) non nasconde come si si sia ispirata alla figura di Sandra Milo: “non ho mancato così di vedere più volte le interviste in cui Sandra Milo parla del suo rapporto con Fellini». Anche la Cotillard si è ispirata non a caso a Giulietta Masina, moglie di Fellini, ma non solo: «ho visto per prepararmi al Penelope Cruz alla presentazione di Nine ruolo un documentario sulla moglie di Francis Ford fare una madre ma, il ruolo di maCoppola che racconta di come vi- dre l’ho già fatto tante volte e non vesse nell’ombra di un uomo ge- mi spaventa certo». E dall’attrice anche il ricordo commosso di niale e inquieto». Mentre dalla Loren, brillante co- quando ha consegnato l'Oscar alla me sempre oggi in una conferenza carriera a Fellini nel 1993:“mi ristampa strapiena, la sua felicità di cordo soprattutto quando disse riaver fatto questo omaggio a un re- volto al pubblico e alla Masina in gista con cui non ha mai purtrop- sala, adesso vedrete che Giulietta po lavorato: «Quando mi ha chia- si mette a piangere». Sibillino, inmato Rob Marshall ero felice, era fine, la replica del regista sul flop un mio sogno fare un musical del suo film al box office Usa:“sono americano come quelli che vedevo un creativo e di certe cose non mi da bambina. Non sapevo di dover interesso troppo».

TITOLO BOX

LA CURIOSITÀ

Silvstedt, rifatta da rifare

Star Wars diventa sexy

VATTI a fidare del chirurgo: una supera le sue paure, affronta un intervento e sgonfia il portafogli per dare una gonfiatina al seno, e poi si trova con un décolleté terrificante. Un disastropiazzato propriosotto gli occhi di tutti, che si trasforma in una vera tragedia per quelle che sotto i riflettori ci stanno per mestiere e di scoprirsi non possono fare a meno.Foto recenti della valletta popputa Victoria Silvstedt hanno evidenziato strane protuberanze. Ma forse è solo il disperato tentativo del seno di restare attaccato al petto: di certo gli striminziti reggiseni della coniglietta svedese non danno un gran contributo alla causa.

suo prossimo film su cui non ha nè un’idea, nè tantomeno un abbozzo di sceneggiatura. Amletico personaggio, quello di Guido, pieno di figure femminili da gestire e con cui fare i conti. C'è appunto la fedele moglie (Marion Cotillard), la sua amante (Penelope Cruz), la sua musa ispiratrice (Nicole Kidman), la sua amica costumista (Judi Dench). Ma ci sono anche una procace giornalista americana (Kate Hudson) e, infine, c'è sua madre (Sophia Loren). Nel cast del film girato quasi tutto in Italia, oltre la Loren, tanti attori nostrani in ruoli minori come Valerio Mastandrea, Roberto Citran, Martina Stella ed Elio Germano. «Dopo Chicago volevo qualcosa di diverso –spiega il regista -, ma ci tengo sia chiaro che questo non è un remake di Otto e mezzo, ma casomai la rivisitazione del musical. L’opera di Fellini non si tocca». Per Marshall comunque nel suo film non ci sono stereotipi sull'Italia, ma il contrario. «Parlo di una bellissima epoca, di un’Italia affascinante. Il mio unico scopo era quello di cogliere la bellezza e lo

Victoria Silvstedt

Nel 2007 Henckel aveva vinto l'Oscar riservato ai film in lingua straniera per aver scritto e diretto Le vite degli altri, altra storia di spionaggio ambientata nella Germania dell'Est degli anni Ottanta.

TENDENZE

Oversize La rivincita delle forme in copertina

Nine, Fellini e le sue donne ROMA – Il rischio c'era ed era forte, quello che il personaggio di Fellini e dell’Italia precipitassero in tutta una serie di luoghi comuni che sono soliti affibbiarci con una certa disinvoltura gli americani. Ma, alla fine, 'Ninè il musical di Rob Marshall (Chicago) non fa troppi disastri e anzi meraviglia un pò e lusinga che la figura di un regista italiano, anche se famoso come Fellini, alla fine sia diventato un musical con tanto di megacast e tante canzoni che inneggiano all’italian-style. Intanto il film che uscirà in Italia il 22 gennaio distribuito da 01 in circa 250 copie, prodotto da Harvey Weinstein e candidato a cinque Golden Globe, è un musical ispirato alla versione teatrale omonima di Brodway del 1982 ispirata a sua volta alla trama di Otto e mezzo. Di scena la vita di Guido Contini (Daniel Day-Lewis), occhiali scuri e spider d’ordinanza (esattamente una mitica Giulietta) regista di fama mondiale, che vive ormai una profonda crisi creativa rispetto al

Angelina Jolie

DARTH Vader, R2-D2 e addirittura Jabba the Hut: i personaggi della saga spaziale rivivono in un'inedita forma sexy nello spettacolo 'Star Wars Burlesque'. Le immagini scattate in un locale di Los Angeles

Una delle modelle di V Magazine

LE grandi griffe sono da sempre associate alle piccole taglie. Ma in un mondo della moda dove la 44 praticamente non esiste, il fotografo Sølve Sundsbø ha voluto rompere gli schemi, scegliendo per un servizio le modelle grandi curve. S'intitola "The size issue", a pubblicarlo è V Magazine, la rivista di moda più d'avanguardia degli States. Per una volta tanto in copertina non ci sono taglie 40, ma un gruppo di bellissime plus size model. Niente palandrane e camiciotti: body tigrati, trikini, top, jeansattillati e nuditàin vista, per un totaledi 12 pagine di bellezza extra large. Non c'è motivo di nascondere seni e sederi abbondanti e rotolini di ciccia. Impossibile dire che queste ragazze non siano splendide. Splendidee vere.«Hoapprezzato l'opportunità di mostrare che si può essere belle e sexy al di fuori di canoni restrittivi imposti dalla nostra società», ha dichiarato Sundsbø. Tra le protagoniste del servizio c'è Crystal Renn, una delle top burrose più richiestedel momento, e anche la più pagata. Nata a Miami 23 anni fa, ha un passato da anoressica. Crystal ha sempre sognato le passerelle. A 16 anni viene notata da un'agenzia. "Hai un viso bellissimo - le dicono - ma devi perdere almeno 20 chili". Lei comincia a non mangiare più. Alta 175 cm, arrivaa pesare49chili,ma pergli agenti la magrezza non era mai abbastanza. La Renn, che ha raccontato la sua storia nel libro Hungry (Affamata), ora porta una taglia 46, ha curve da far girare la testa ed è ricercatissima dagli stilisti.

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Spettacoli e televisione 51

Giovedì 14 gennaio 2010


Giovedì 14 gennaio 2010

I PIU’ LETTI

Il club Bilderberg, libro inchiesta di Daniel Estulin

In Italia

I padroni del mondo

FABIO VOLO Il tempo che vorrei Mondadori 2) ERRI DE LUCA Il peso della farfalla Feltrinelli 3) DAN BROWN Il simbolo perduto Mondadori 4) BRUNO VESPA Donne di cuori Mondadori 5) ISABEL ALLENDE L’isola sotto il mare Allende Feltrinelli 6) NICCOLO’ AMMANITI Che la festa cominci Einaudi 7) BENEDETTA PARODI Cotto e mangiato Vallardi 8) ILDEFONSO FALCONES La mano di Fatima Longanesi 9) WALTER BONATTI Un mondo perduto Baldini - Castoldi - Dalai 10) PAOLO FOX L’oroscopo 2010 Cairo Publishing Falcones 1)

La vera storia del più potente e segreto organo decisionale del pianeta di MIRKO TASSONE

In Basilicata DAN BROWN Il simbolo perduto Mondadori 2) FABIO VOLO Il tempo che vorrei Mondadori 3) JEFFREY DEAVER La strada delle croci Rizzoli 4) BRUNO VESPA Donne di cuori Mondadori 5) ERRI DE LUCA Il peso della farfalla Feltrinelli 6) MICHAEL HEATLEY Vita di una leggenda Mondadori 7) ILDEFONSO FALCONES La mano di Fatima Longanesi 8) ALESSANDRO BARICCO Emmaus Feltrinelli 9) HERTA MULLER Nel paese delle prugne verdi Keller 10) NICCOLO’ AMMANITI Che la festa cominci Einaudi 1)

Deaver

Heatley

DATI FORNITI DALLE LIBRERIE La classifica dei libri più venduti in Calabria è stata stilata sulla base dei dati forniti dalle librerie Ubik di Cosenza, dalle librerie Mondadori di Crotone, Cosenza e Catanzaro, dalla Tavelli di Lamezia, dalle librerie Isola del Tesoro e Mauro di Catanzaro e dalla Nuova Ade di Reggio Calabria

«IMMAGINATE un club privato - composto da presidenti, Primi ministri, banchieri internazionali e loro collaboratori […] - all’interno del quale tutta questa gente discute di guerre, di mercati e dei destini dell’Europa». Si apre così il terzo capitolo di “Il Club Bilderberg - La storia segreta dei padroni del mondo”, il successo editoriale in cui il giornalista investigativo di origine russa, Daniel Estulin, descrive “il Bilderberg group, l’organizzazione più segreta al mondo”. Il best seller, tradotto in 50 lingue, diffuso in oltre 70 paesi, pubblicato in Italia dall’Arianna editrice, traccia la storia del più potente e misterioso organo decisionale del pianeta. Il volume, riccamente documentato, svela in chiave originale i retroscena di alcuni dei maggiori misteri della storia internazionale; dal Piano Marshall, all’omicidio Moro, passando per lo scandalo Watergate. Una storia di intrecci, di spie e di segreti dalla quale emerge la fisionomia dei “padroni del vapore”. Un gruppo ristretto, nato su impulso del principe olandese Bernhard e di David Rockefeller, riunitosi per la prima volta, il 29 maggio 1954, all’hotel Bilderberg, di Oosterbeek, in Olanda. Da allora, il sodalizio, annualmente ricongiunge le maggiori personalità del panorama politi-

co, economico, industriale e militare, con lo scopo segreto di dettare le linee guida della globalizzazione. Il gruppo includerebbe i dirigenti delle istituzioni, delle aziende e delle più influenti organizzazioni del mondo. Un libro cult per gli amanti del complottismo e per quanti credono all’esistenza di un sinedrio internazionale in cui viene deciso il futuro, ma anche il presente, del mondo. Un’ampia e documentata ricerca legata da un filo conduttore a Tragedy and Hope, l’opera pubblicata nel 1966, da Carroll Quigly che interpreta la storia dell’occidente nel primo sessantennio del Novecento, come lo sviluppo di un opprimente capitalismo

anglo-americano destinato ad impadronirsi, attraverso segrete complicità politiche, economiche e finanziarie, di tutto il “mondo conosciuto”. A sostegno delle sua verità, Estulin pubblica le foto degli incontri, numerosi documenti, alcune lettere di invito e le liste dei partecipanti alle riunioni. L’autore traccia i confini ed i punti di congiunzione tra il Gruppo Bilderberg, gli eventi mondiali, i politici più importanti, i magnati dell'industria e gli altri due “mostri” segreti dell’elite dominante, il Cfr (Consiglio per le Relazioni Estere) e la Tc (Commissione Trilaterale). Ciò che il libro si propone di rendere di pubblico dominio è la volontà del Gruppo di sostituire la

La copertina del libro

sovranità degli stati-nazione con un governo mondiale al quale assoggettare le economie locali. Un club tanto segreto, quanto pericoloso, di cui Estulin dice: «Questo mondo parallelo rimane nascosto agli occhi di gran parte dell’umanità che combatte le proprie battaglie quotidiane, ma credetemi, esiste: una fogna di ambiguità, bugie, ricatti e corruzione. È un modo surreale di alleanze in continuo mutamento, di assassini professionali psicotici, di lavaggi del cervello, di mercenari la cui fonte principale di guadagno sono le più sporche e sovversive azioni di governo, tali da non poter mai essere svelate». Daniel Estulin Il club Bilderberg. La storia segreta dei padroni del mondo Arianna editrice pp. 375 - euro 18,50

Enrico Ferrando va alla ricerca di ricette tipiche del Veneto

Un tour gastronomico e sentimentale UN tour sentimentale, a cura di Enrico Ferrando dal titolo “Il viaggio gastronomico di un gentiluomo” (Mursia editore pp. 160, euro 16) alla scoperta di ricette, vini e prodotti tipici dell’Alto Adige e del Veneto. Bacalà à la trevigiana, polenta concia con Asiago, canederli agli spinaci, strudel di mele e prosecco di Valdobbiadene: un viaggio tra le specialità enogastronomiche dell’Alto Adige e del Veneto, al seguito di un distinto Gentiluomo. I sapori e gli odori di una terra ricca di cultura e tradizioni culinarie sono le tappe di un itinerario che attraversa il tempo fino a quell’epoca non lontana in cui cibi in scatola e surgelati non esistevano.

ROMANZO

La «buona tavola» è la grande passione dell’autore gentiluomo: favorisce giovialità, riflessioni, ricerche, letture, viaggi. È la tavolozza variopinta del mercato, la solennità di un albero di fico, la rete rossa dei pescatori, la bocca calda di un forno, la briosità di un vino frizzante bevuto in compagnia, il miracolo della fermentazione e la magia della lievitazione. Un percorso tra piatti squisiti e vini nobili, grandi formaggi e capolavori della natura. Enrico Ferrando Il viaggio gastronomico di un gentiluomo Mursia editore pp. 160 - euro 16,00

STORIA VERA

Un figlio e la guerra da esorcizzare Morire a Clipperton Sullo sfondo di Sarajevo, Venuto al mondo di Margaret Mazzantini di GIUSY CUCELI UN TUFFO nel passato per esorcizzare le atrocità della guerra e per recuperare una memoria recente e dolorosa della sua esistenza. È questo il motivo dominante che induce Gemma ad intraprendere un viaggio a ritroso fino a Sarajevo, città ponte tra Occidente e Oriente ancora destabilizzata da ferite profonde, conducendo con sé il figlio sedicenne Pietro, ragazzo dalle membra lunghe e ancora sgraziate dell’adolescente, con tutte le agitazioni dei giovani di oggi. Attraverso l’incontro con Gojko, poeta bosniaco quasi zingaro, amico fraterno ma da sempre innamorato di lei, Gemma ripercorre i tempi delle festose Olimpiadi invernali dell’84, in cui havissuto nellacittàimbattendosi in Diego, il fotografo dellepozzanghere, grande amore della sua vita. L’incontro è di quelli fatali,

La copertina del libro

che lasciano senza scampo e senza respiro: la storia è di quelle autentiche, che capitano molto raramente, intensa e troppo fugace per non essere rimpianta per l’intera esistenza. Ma è una storia che lascia tracce di una passione e di una maternità fortemente cercata, poi negata e risarcita attraverso il misterioso percor-

so di una nascita, quella di Pietro, simbolica di una rinascita, metafora di speranza per una guerra che distrugge e ricrea, acquattata nella placenta preistorica della storia del mondo. Unracconto intimoecorale insieme, quindi, che alterna luci e ombre, melodie e sparidicecchini, sogniedistruzione in un martellante rimando tra il ventre di Gemma e quello della città smembrata. Un racconto di pace e di guerra, di amore e di egoismi in cui ognuno può recuperare brandelli di vissuto personale in cui ritrovarsi, la quotidianità fatta di gente comune, non eroi che continuano a combattere la loro battaglia esistenziale contro destini avversi in agguato. E allora la guerra e l’assedio diventano paradigmi obbligati e lotta da ingaggiare ogni giorno per procedere lungo sentieri insidiosi. In questo coraggioso romanzo contemporaneo, di

Margaret Mazzantini, Venuto al mondo, vincitore del Premio Campiello 2009, si compendia tutta la forza di un universo femminile attuale, rappresentato dalla protagonista nel suo persistente cammino verso un figlio,che diventaviaggioe travaglio epico, culminando nel positivo miracolo di una favola moderna illuminante. Emblematico anche di una realtà che, anche quando è terribile e drammatica, capovolge le sue coordinate per fare erompere segmenti di speranza dai volti più inimmaginabili, dai multiformi aspetti e dai tanti risvolti. E che possono rinvenirsi a tratti negli slanci e nelle scontrosità, nelle incoerenze e nelle fragilità di un figlio del nostro tempo che può avere il nome di Pietro. Margaret Mazzantini Venuto al mondo Mondadori pp. 531 - euro 17,00

Una pagina tragica nelle vicende dei mari SPERDUTO scarabocchio di sabbia proteso sul Pacifico, Clipperton dista tre giorni di navigazione dalla terraferma. Ai primi del Novecento, il Messico decide di occupare stabilmente con un manipolo di soldati, accompagnati dalle famiglie, quest’inutile striscia di terra piatta, brulicante di granchi e devastata dai cicloni, per sfruttarne il guano, contendendolo alla Francia. Ha così inizio una delle pagine più tragiche della storia dei mari: con lo scoppio della guerra civile messicana, tutti si scordano di quell’avamposto di federali inviato a presidiare il più inutile dei territori. I «dimenticati di Clipperton» conoscono la disperazione e vengono decimati da fame e scorbuto finché resta vivo un solo uomo, che uccide e violenta donne e bambini. Una storia vera raccontata da un punto di vista inusuale: quello di

La copertina del libro

Alicia Rovira Arnaud, protagonista e superstite del dramma, che in una lettera inviata a Vittorio Emanuele III, arbitro del possesso di Clipperton tra Messico e Francia, narra la rovina umana del corpo d’occupazione beffato dalla spietatezza del potere e dalla barbarie della natura. Marco Ferrari Morire a Clipperton Mursia editore pp. 208 - euro 16,00

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52 Libri e letture


“Il paese delle prugne verdi”, del premio Nobel Herta Muller Novità

di ISABELLA MARCHIOLO CAPELLI custoditi nelle pieghe della carta come incolpevoli cospiratori organici, poi forbici per unghie, scarpe e raffreddori, banali riferimenti quotidiani che traducono oscure metafore della tensione. “Il paese delle prugne verdi” di Herta Muller è un’altilenante allegoria della memoria: psicanalitici giochi di bambina sono impigliati nelle foglie autunnali, mentre le calze nazionaliste in dotazione alle donne vegetano asfittiche dentro le valigie occultate sotto i letti dei cameroni. In attesa di una fuga, dell’evocato sortilegio di quel cancro letale per il dittatore, forse di un incantesimo da sciogliere verso un’estrema liberazione dalla paura. Non era davvero necessario aspettare l’effetto Nobel per enumerare la tedesco-rumena Herta Muller tra i grandi narratori del nostro tempo. Bastava già la meritoria iniziativa di Keller, casa editrice di Rovereto che – ormai è una leggenda nell’entourage letterario – in tempi non sospetti acquistò i diritti dell’allora sconosciuto romanzoper mille euro e oggi si ritrova in catalogo l’ultima testa coronata dell’accademia svedese. Nobel o meno alla scrittrice, “Il paese delle prugne verdi”è un libro importante. Muller, dedicandolo agli amici connazionali vittime del regime di Ceausescu, racconta la Romania degli anni Ottanta, blindata nel terrore, sottomessa, degradata dalla perdita della libertà. La trama è in apparenza lineare. Quattro studenti, turbati dal suicidio di un’altra giovane, pianificano una graduale opposizione alla dittatura. Ma non c’è azione, l’azione è negata, impossibile. I protagonisti del libro (come nella realtà è accaduto all’autrice, costretta ad espatriare insieme al marito), contrastano il regime con la forza della parola scritta, l’unico bastione che non può essere soggiogato dalla violenza. Divisi dall’odio delle persecuzioni e di interrogatori che hanno l’architettura di una sistematica umiliazione, i quattro amici preservano la purezza del legame nel quale sono saldati, oltre la vita e la morte. “Il paese delle prugne verdi”, nonostante l’esiguità delle sue pagine, è un libro emotivamente faticoso. Non si legge in fretta, non può né vuole “scorrere” come un romanzo d’evasione o un semplice esercizio di bella letteratura. Questo libro è un’utopia al contrario, fatta di sbalzi temporali e linguistici – dall’introspezione poetica alla rigorosa cronaca del regime - dove la speranza sembra sempre sul punto di spegnersi ma poi brilla invincibile, forte come lo è il cuore di ogni fragilità. Di Herta Muller (già ospite in Italia per le presentazioni di questo romanzo ma all’epoca largamente ignorata, tranne poche eccezioni, dalla nostra critica) Ilpost-Nobel ciha por-

Il Protocollo di Bolognesi e Lucarelli

La Romania ai tempi di Ceausescu

La dittatura una bestia nel cuore tato in dote una dettagliata e avventurosa biografia. Sappiamo della sua avversione al regime, dell’eredità morale ricevuta dalla madre, deportata in un lager sovietico, della sua esperienza personale con le intimidazioni del regime rumeno. Sappiamo, soprattutto,che quelloche raccontanei suoi romanzi è pragmaticamente autobiografico. Anche la poesia, anche la trasfigurazione onirica della realtà. Edotti così sulla scrittrice, leggendo questo romanzo è inevitabile sentirsi spiazzati. Mentre le parole smettono di evocare innocui sogni da cancellare all’alba e lentamente

distillano angoscia, vorremmo continuare a credere che è tutto soltanto finzione. La patriottica solidarietà di Lola, che cede il suo corpo all’istintivo piacere di lavoratori-automi nel crepuscolo incosciente e bestiale dei fine-turno. La materia esanime di capelli morti che viaggiano attraverso il paese, con il ruolo di messaggeri della parola libera. I battibecchi campanilistici tra i quattro protagonisti che, nel tentativo di ferirsi e separarsi, a vicenda si scagliano addosso le contaminazioni sveve della stirpe. La concretezza delle donne, abili nel commerciare furti e pro-

grammare la lucida esecuzione degli espatri. Quaderni che contengono pensieri ma si devono occultare in nascondigli segreti, imparandoli precauzionalmente a memoria, emuli degli indimenticabili libri parlanti di “Farhenheit 451”di Bradbury. Come capita spesso, l titolo italiano del romanzo è invitante nelle promesse di lettura, ma meno essenziale della traduzione originale “Herzier”, la “bestia nel cuore” che ristagna mortifera dentro i ricordi d’infanzia dell’io narrante. Dove ci sono le seducenti e letali prugne verdi, e c’è la pienezza della lingua schia-

vizzata dalla dittatura. «Quando pensavo a Lola da sola – scrive Herta Muller molte cose non mi tornavano in mente. Quando mi ascoltavano, le sapevo di nuovo. Avevo imparato a leggere nella mia testa davanti ai loro occhi immobili. Nelle crepe della testa trovavo ogni frase scomparsa del quaderno di Lola». Le parole della salvezza, tutte piene, che nutrono il vuoto di una nazione ridotta in agonia, mantenendola in vita fino alla sua resurrezione. Herta Muller Il paese delle prugne verdi Keller edizioni pp. 256 - euro 16,00

La vita di un grande viaggiatore del passato

yahgan, gli indiani delle canoe che abitavano le coste del Beagle Channel descrive con la capacità di un Balzac delle terre alla fine del mondo. Bridges però non smarrisce la sua empatia con il mondo in cui è nato, tanto da diventare amico, consigliere e anche portascritto un libro (uscito nel 1948 ed ora voce degli Ona, cacciatori nomadi che per la prima volta pubblicato in italia- vivevano all’interno dell’isola. Con no) in cui racconta, anche grazie ai tutti loro condivide lingua, leggende e diari del padre e della madre, lo sforzo costumi. E per sempre rimane uno di per portare un minimo di civiltà: ac- loro, anche quando sarà costretto per campamenti e fattorie, case di legno e problemi di salute ad abbandonare la sua attività di colono e a trasferirsi a lamiera smontabili pezzo per pezzo. Buenos Aires. I Bridges – una famiglia E lì finalmente scrive il di pioneri – traccia le prime libro della sua vita. Un testrade e alleva animali in sto che gli è stato richiesto un costante e strettissimo più volte da Tschiffley, rapporto con gli indigeni. scrittore e viaggiatore faIn quella terra si rovescia moso negli anni '30 per anche «la schiuma» della aver attraversato a cavallo società occidentale: uomila terra tra la capitale arni in fuga dall’Europa e gentina a Washington. dall’America latina, avvenE. Lucas Bridges turieri e ciarlatani. Un miscuglio di umanità Ultimo confine del mondo varia che Lucas Bridges – Einaudi editore fattosi uomo tra gli La copertina del libro pp. 590 - euro 24,00

Sulle orme di Bridges, l’indio blanco di MASSIMO LOMONACO FORSE senza il libro di Bridges, Bruce Chatwin non sarebbe mai arrivato in Patagonia. A riconoscerlo è lo stesso Chatwin che ha sempre ammesso di aver voluto seguire le orme di Bridges, figlio di una coppia di anglicani inglesi sbarcati nel 1871 “nell’ultimo confine del mondo”, la Terra del Fuoco, per portare il cristianesimo. Ed è proprio a Ushuaia, la missione tirata su in fretta all’arrivo, che nasce l’autore destinato a diventare il leggendario «indio blanco», re senza corona della Patagonia. Bridges, “l’ingles” più “fuegino” degli stessi abitanti della Terra del Fuoco, diventerà un mito per gli stessi indigeni. Legato a quelle lande desolate e dure – ad un passo dallo Stretto di Magellano – Bridges ha

La copertina del libro

PROTOCOLLO, di Carlo Lucarelli e Marco Bolognesi, è appena giunto in libreria per Einaudi edizioni. In un faldone, il “Protocollo” appunto, vengono ritrovati in un futuro non molto lontano una quantità di strani materiali - biglietti di viaggio, fatture, ricevute, biglietti. Una grande azienda produttrice di protesi oculari che rendono la vista più acuta e nitida, è al centro di una macchinazione che impedisce alle persone di trendersi conto come sia davvero la realtà: grottesca e orribile. A un uomo che deve farsi revisionare le protesi arrivano da una fantomatica Resistenza, messaggi che lo guidano fino alla sede della multinazionale. Qualcuno sta dominando il mondo attraverso il controllo dei sensi? E perché solo le donne sembrano in grado di resistere, diventando combattenti e guerrigliere? Sono forse la vera razza superiore?. Lara Croft e le arti marziali, i temi cari a Philip K. Dick, Matrix e Blade Runner fusi insieme in un romanzo che riunisce le caratteristiche della graphic novel, del fumetto, e della videoarte di Marco Bolognesi. Il libro fonde, in seno ad una storia fantascientifica a tinte gialle e noir, la scrittura di Carlo Lucarelli e l’arte visiva, in varie forme, di Marco Bolognesi, creando una sorta di graphic novel e offrendo un’opera preziosa, innovativa ed originale. Carlo Lucarelli Marco Bolognesi Protocollo Einaudi pp. 284 - euro 17,50

RELIGIONE FRA le cose più sorprendenti e meno note che riguardano la Chiesa cattolica romana vi è la pratica dell’esorcismo, che pure il cinema ha spesso frequentato. Matt Baglio, giornalista americano, nato a San Diego nel 1973 e da tempo residente a Roma, ha condotto sull’argomento uno studio approfondito, raccontando la storia di un sacerdote statunitense, che arriva per diventare esorcista: una testimonianza sul diavolo e sulle possessioni demoniache, che metterà a dura prova il lettore più scettico. Si intitola “Il Rito. Storia vera di un esorcista di oggi” (Sperling & Kupfer, pp. 312, euro 19,00). In particolare Matt Baglio parte dalla domanda capitale: il Diavolo esiste? Per il padre Gary Thomas, sacerdote in California, che il diavolo esistesse o no era una questione puramente teorica. Ma un giorno il suo vescovo gli chiese di trasferirsi a Roma per seguire un corso di esorcismo

Storia vera di un esorcismo Il rito di Matt Baglio, studio approfondito sull’argomento all’Ateneo pontificio Regina Apostolorum. Durante tale apprendistato partecipa a ottanta esorcismi, al fianco di un celebre esorcista italiano, padre Carmine, imparando, fra le altre cose, a distinguere fra una autentica possessione demoniaca e una malattia mentale. L’autore ha seguito passo per passo il cammino di formazione di padre Gary, e da quel mondo ha riportato descrizioni della vita degli esorcisti e delle vittime di possessione. Fino a raccontarci l’agghiacciante confronto diretto di padre Gary con il demonio. L’approccio è investigativo e oggettivo. L’autore indaga sia la posizione della

Chiesa sia il modo in cui la scienza tenta di dare una spiegazione a questi fenomeni. Dopo aver demolito a uno a uno i fraintendimenti generati nel pubblico dalle trasposizioni cinematografiche, questo libro dimostra che la verità riguardo alla possessione demoniaca supera la fiction. Il libro, spiega l’autore, «è il risultato di tre anni di ricerche seguendo il vero padre Thomas nel suo cammino per diventare esorcista a tutti gli effetti». A Roma, una Roma che sembra immobile nel tempo, durante l’apprendistato si spalancherà di fronte al padre Thomas un mondo di grandissima sofferenza, che lo cambie-

ranno profondamente. Quelle esperienze, dice Matt Baglio, gli forniranno la prova che i demoni esistono e, contemporaneamente gli insegneranno quanto sia indispensabile un’estrema cautela prima di procedere ad un esorcismo. Alla fine padre Gary tornerà in California a praticare egli stesso gli esorcismi; e là, nell’esercizio concreto del suo ministero , toccherà con mano quanto possano essere potenti le preghiere del “Rituale”. «Per quanto mi riguarda - scrive ancora l’autore - l’esperienza di scriverlo è stata estremamente edificante nel senso letterale del termine: posso dire di aver imparato tante cose che non sapevo della mia religione. E a dispetto dell’argomento dark, questa è in fondo una storia luminosa, positiva, di un sacerdote che si ricongiunge alle radici della propria fede e al potere terapeutico della preghiera».

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Libri e letture 53

Giovedì 14 gennaio 2010


Giovedì 14 gennaio 2010

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Sfruttate meglio le vostre capacità intellettuali dedicandovi a nuovi progetti di lavoro. Clima affettivo quasi perfetto

TORO 21/4 - 20/5

All'improvviso nella professione le incertezze vanno dissolvendosi e potrete procedere più spediti. In amore siete ad un bivio.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Non sarà semplice trovare collaboratori che siano in sintonia con voi: armatevi di pazienza e diplomazia. In amore non tutto è perduto.

CANCRO 22/6 - 22/7

La stima di una persona influente potrebbe aiutarvi parecchio a fare carriera. Prima di fare una scelta in amore vi conviene fare esperienza.

LEONE 23/7 - 23/8

Nel lavoro se volete fare passi avanti non potete procedere improvvisando. State facendo breccia nel cuore di chi vi piace

VERGINE 24/8 - 22/9

Il lavoro è in evoluzione e dovete essere in grado di affrontare in maniera elastica i cambiamenti. Momenti intensi in amore.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Problematici i rapporti con i collaboratori soprattutto per colpa del vostro spirito polemico. Serenità in amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Un vostro atteggiamento arrogante nella professione potrebbe danneggiarvi: frenatevi in tempo. Una persona non fa per voi.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Giornata estremamente movimentata e ricca di buone occasioni nel lavoro: non fatevele sfuggire. In amore state sbagliando tattica.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

L'obiettivo professionale è a portata di mano: raggiungerlo dipenderà solo dalla vostra abilità. Una persona vi stupirà...

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Cercate di dominare l'impazienza di raggiungere il successo negli affari: rischiate passi falsi. Non avete motivo di dubitare del partner.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

Tè S; T ori; E dito = Testo riedito

Gli eventi vi costringeranno a cambiare le priorità nella professione: siate elastici. In amore vi fate troppe domande.

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54 Rubriche


VARIETÀ

PRIMA SERATA

12.00

21.05

ATTUALITÀ

23.05

VARIETÀ

23.10

ATTUALITÀ

19.35

SOAP

21.10

VARIETÀ

21.00

DOCUMENTI

La prova del cuoco

Annozero

Parla con me

Terra

06.00 -AttualitàEuronews 06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -Telefilm8 semplici regole 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 18.50 -Quiz L'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.25 -RubricaCapitani in mezzo al mare 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - Cartoni 08.00 -PUPAZZI ANIMATI L'albero Azzurro 08.25 -Cartoni 09.45 -RubricaRai Educational - Tracy & Polpetta 10.00 -TelegiornaleTg 2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.05 -TelegiornaleTG 2 Flash L.I.S. 18.10 -RubricaRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -VarietàSecondo Canale 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11

06.30 -AttualitàIl caffè di Corradino Mineo 06.45 -RubricaItalia, istruzioni per l'uso 07.30 -RubricaTGR 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa Storia siamo noi 09.15 -RubricaDieci minuti di... programmi dell'accesso 09.25 -RubricaFigu - Speciale Cominciamo Bene - Prima 10.10 -RubricaSpeciale Cominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 14.00 -TelegiornaleTg Regione - Tg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.55 -SportTim Cup Ottavi di Finale 16.45 -TelegiornaleTg3 GT ragazzi 18.00 -RubricaCose dell'altro Geo 18.05 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 20.00 -AttualitàBlob

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06.20 -TelevenditaMedia shopping 06.50 -Sit ComVita da strega 07.20 -TelefilmQuincy - Hunter - Bianca 10.30 -MiniserieUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg4 11:38 - NewsVie d'italia - Notizie sul traffico 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg4 13:58 - TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg Distretto 21 16.15 -Soap OperaSentieri 16.55 -FilmIl padre della sposa con Elizabeth Taylor, Spencer Tracy, Joan Bennett - regia di Vincente Minnelli (USA) - 1950 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComGenio sul divano 09.30 -TelefilmA- team - Supercar 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - NewsMeteo 13.00 -NewsStudio sport - Anticipazioni 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniBlue dragon 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.35 -TelefilmI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.55 -Sit ComI maghi di Waverly 16.55 -Sit ComCory alla casa bianca 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniKilari 18.10 -CartoniSpongebob 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - NewsMeteo 19.00 -NewsStudio sport 19:28 - SportSport mediaset web 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.30 -RubricaOmnibus 09.30 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIspettore Tibbs 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmLe inchieste di Padre Dowling 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -FilmDue sporche carogne con Alain Delon, Charles Bronson, Brigitte Fossey, Bernard Fresson regia di Jean Herman (Francia) 1968 16.05 -TelefilmStargate SG-1 17.05 -DocumentarioLa7 Doc - In the wild 18.00 -TelefilmRegina di spade - The District 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -Serie TvDon Matteo 6 23.15 -TelegiornaleTg 1 23.20 -Talk ShowPorta a Porta

20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto 20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Talk ShowAnnozero 23.20 -TelegiornaleTg2 23.35 -TeatroPalco e Retropalco

20.05 -TeleromanzoLe storie di Agrodolce 20.20 -Soap OperaUn posto al sole 21.00 -SportTim Cup Ottavi di Finale Calcio 21.45 -TelegiornaleTg3 23.05 -Talk ShowParla con me

20:31 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -FilmIo sono leggenda con Will Smith, Alice Braga, Charlie Tahan - regia di Francis Lawrence (USA) - 2007

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmChocolat con Juliette Binoche, Johnny Depp, Judi Dench - regia di Lasse Hallström (USA/Gran Bretagna) 2001

20.05 -TelefilmI Simpson 20.30 -GiocoPrendere o lasciare 21.10 -ShowI love my dog 23.45 -FilmTop model per caso con Freddie Prinze jr, Monica Potter, Shalom Harlow - regia di Mark Waters (USA) - 2001

20.30 -RubricaOtto e Mezzo 21.00 -RubricaImpero 23.30 -TelefilmL Word 00.25 -TelegiornaleTg La7 00.45 -RubricaMovie Flash 00.50 -RubricaOtto e Mezzo 01.30 -TelefilmFX

00.55 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.30 -GiocoEstrazioni del Lotto 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.40 -RubricaSottovoce 02.20 -RubricaFuoriclasse canale

01.10 -RubricaTg Parlamento 01.20 -TelefilmThe dead zone 02.05 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.10 -RubricaAppuntamento al cinema 02.15 -RubricaRainotte 02:16 - RubricaTg2 Costume e società

00.00 -TelegiornaleTg3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaRai Educational Magazzini Einstein 01.40 -RubricaLa musica di Raitre

23.10 -NewsTerra 00.10 -TelefilmTelefilm 01.30 -TelegiornaleTg5 notte 01:59 - NewsMeteo 5 02.00 -ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza

23.55 -ShowCinema festival 00.00 -FilmCuore sacro con Barbora Bobulova, Andrea Di Stefano, Lisa Gastoni - regia di Ferzan Özpetek (Italia) - 2005 02.15 -TelegiornaleTg4

01.30 -TelegiornaleStudio aperto - La giornata 01.45 -Telefilm24 02.35 -TelevenditaMedia shopping 02.50 -FilmNero Veneziano

03.30 -RubricaDue minuti un libro 03.35 -AttualitàCNN News

leTrame CANALE 5

ORE 21.10

RETE 4

ORE 16.55

IO SONO LEGGENDA

IL PADRE DELLA SPOSA

con Will Smith, Alice Braga, Charlie Tahan - regia di Francis Lawrence (USA) - 2007

con Elizabeth Taylor, Spencer Tracy, Joan Bennett - regia di Vincente Minnelli (USA) 1950

Un virus tremendo, nato originariamente dalla ricerca sul cancro e "sfuggito di mano" ai ricercatori, trasforma le persone in animali rabbiosi, mostri spietati e disumani, simili a vampiri. Nella città di New York, l'unico a non essere stato contagiato è Robert Neville, che insieme al suo cane Sam conduce la sua battaglia solitaria e disperata contro le bande di vampiri, nel tentativo di sopravvivere e di trovare una cura...

RETE 4

ORE 21.10

Momenti di panico per Stanley Banks, un tranquillo avvocato della media borghesia, che deve fronteggiare l'improvviso matrimonio della figlia. Mentre la ragazza progetta una fantastica cerimonia, il genitore è combattuto fra la gioia per l'avvenimento e la presa di coscienza dell'inarrestabile passare del tempo.

ITALIA 1

ORE 23.45

CHOCOLAT

TOP MODEL PER CASO

con Juliette Binoche, Johnny Depp, Judi Dench - regia di Lasse Hallström (USA/Gran Bretagna) - 2001

con Freddie Prinze jr, Monica Potter, Shalom Harlow - regia di Mark Waters (USA) 2001

In una provincia francese senza tempo arriva bel bella in un paesino la girovaga Vianne, con figlioletta a carico. Affitta un negozio, apre una "cioccolateria" e suscita scandalo: soprattutto presso il conte-sindaco che domina il villaggio, ma anche fra i paesani bigotti. Vianne è una maga (del cioccolato, e di tutto il resto): le sue praline risvegliano negli esseri umani desideri repressi, vitalismi nascosti, bisogni urgenti. Qualcuno la...

Una ragazza indaga... per amore. Amanda, restauratrice al Metropolitan, condivide uno spazioso appartamento nell'East Side di Manhattan con quattro modelle. Dopo l'incontro con Jim, anche le questioni di cuore paiono risolte: ma il dubbio che il suo nuovo boyfriend possa essere un assassino la spingerà a improvvisarsi detective...

Tempesta d’amore

I love My Dog

Impero

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Televisioni 55

Giovedì 14 gennaio 2010


BERLUSCONI FRENA SULLE TASSE

MOZIONE PD SULL’OCCUPAZIONE

Silvio non dorme «Impossibile ridurre ora,i conti dicono no» ma con Pd e Idv:«Una clamorosa marcia indietro» la giacca Sul quoziente familiare si vedrà. Irap? Resta russa

Il governo battuto, passano le misure Anche Luongo e Margiotta tra i firmatari Cnr: bandito un concorso: 50 posti in Basilicata

alle pagine 6, 7 e 14

Anno 9 n. 13€ 1.00

servizi in economia e a pagina 18

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Giovedì 14 gennaio 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466

Pareri istituzionali congelano le aspettative di riforma del voto

Tutti appesi al listino

A Matera l’Udc schiera Tosto. Viceconte perde il ministero?

alle pagine 8 e 9

Nucleare Question time alla Camera Margiotta «Risposte evasive dal governo Nessun impegno prima del voto»

L’inchiesta

«Verifichiamo quello che dice Caldararo sull’ex fidanzato di Marirosa» Due punti da sottoporre Dalla penna di uno scrittore la ricostruzione, atti alla mano, di una nuova pista che i magistrati possono accertare per sapere se ancora si può arrivare alla verità» Una nuova pagina tutta da leggere a pagina 10

Calciopoli potentina

Il governatore De Filippo

Indagati anche De Filippo e il rettore del Santuario di Viggiano

L’imputato spontaneamente dal pm Postiglione ricorre in Cassazione per gli arresti a pagina 15

Matera “Digerito” il rumore di Striscia la mensa di Piccianello pronta a ripartire: la solidarietà non passa NELLO SPORT

POTENZA

Santarsiero risponde a Capuano CICLISMO

Papaleo beffato ai Nazionali

a pagina 16

Uil Fpl Oggi a Picerno congresso regionale «Rilegittimiamo gli statali» a pagina 18

di Andrea Di Consoli

Evangelisti:«L’esito delle partite si può prevedere,vi spiego come»

a pagina 30

Val d’Agri Il gip proroga le indagini sul presunto business degli appalti

a pagina 11

Luca Evangelisti

POTENZA UNIVERSITA’ Trasporti, alloggi, e altro De Filippo assume impegni “Sui generis”: perché non prima?

a pagina 15

POTENZA Chirurgia ricostruttiva al San Carlo Per la prima volta nel meridione sperimentata una nuova tecnica a pagina 19

a pagina 17

L’ORIGINALITÀ DEL PIANO STRUTTURALE METROPOLITANO di LUIGI DI LENA E IDEE con le sottostanti intuizioni progettuali costituiscono proprietà intellettuale indiscutibile, la quale non può essere misconosciuta o ignorata specialmente quando con sistemi differenti e diversi sono rese pubbliche. La pubblicazione di idee su riviste economiche e su quotidiani locali non consente ad alcuno il loro sfruttamento per la automatica inclusione, di fatto e di diritto, della tutela della proprietà intellettuale. segue a pagina 12

L

Potenza Aperta la bottega dei prodotti di stagione E si vende anche on line

a pagina 19

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Guido Viceconte

Metaponto Immigrati Blitz all’alba Controllate aziende e terreni 31 in nero


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