Brevi dal mondo
Yemen, ucciso capo di al Qaeda SANÀA . – Le forze di sicurezza yemenite hanno ucciso il capo della cellula di Al Qaeda nella provincia orientale di Shabwa, Abdullah Mehdar. Lo ha riferito il governatore della provincia, Ali Hassan alAhmadi. Le forze di sicurezza hanno circondato l’abitazione in cui si nascondeva. Ne è nato un conflitto a fuoco in cui sono rimasti uccisi due soldati governativi. Mehdar guidava una cella di Al Qaeda nella regione di alHouta, nella provincia di Shabwa, 600 chilometri a est della capitale Sanaa. Le forze si sicurezza sono alla caccia degli altri membri della cellula. Nell’operazione sono stati arrestati quattro militanti.
Studente uccide la segretaria PERPIGNAN – Uno studente cinese ha ucciso a coltellate una 49enne segretaria e a ferito altre tre persone all’università di Perpignan, nel sud della Francia. L’omicida, un 26enne studente di sociologia, ha usato un coltello da macellaio lungo tra i 20 e i 30 centimetri. Uno dei tre feriti è in gravi condizioni. Tutto lascerebbe pensare ad un gesto di improvvisa follia. Per questo la procura ha riferito che il giovane sarà sottoposto ad una perizia psichiatrica.
Gelo, la Francia entra in tilt PARIGI – E' ancora emergenza maltempo in Europa dove continuano i blocchi stradali e ritardi e blocchi dei trasporti per via di strade ghiacciate e piste aeroportuali innevate. Nel nord-est della Francia 27 dipartimenti sono stati in allerta per tutta la giornata di ieri. La neve e il ghiaccio hanno imposto lo stop alla circolazione dei Tir in otto dipartimenti attorno a Parigi. Il blocco ha obbligato gli autisti di più di 4mila automezzi a fermarsi a ovest della capitale e altri si sono parcheggiati lungo l’autostrada a est di Parigi. All’aeroporto Charles de Gaulle è prevista la cancellazione di quasi metà dei voli, anche a causa di uno sciopero dei controllori di voli che aggrava i disagi. Traffico aereo dimezzato anche nell’altro scalo parigino di Orly.
Il Papa incontra Susanna Maiolo L’ha perdonata CITTA' DEL VATICANO – Papa Benedetto XVI ha incontrato Susanna Maiolo, la donna che nella notte di Natale, a San Pietro, saltò le transenne facendolo cadere a terra. La ragazza, con problemi psichici, si è scusata per il suo gesto. Il Papa «le ha manifestato il suo perdono». Ma la giustizia vaticana – ha precisato il portavoce, padre Federico Lombardi - farà comunque il suo corso. Il primo faccia a faccia tra il pontefice e la ragazza dopo i fatti di quella sera è avvenuto ieri mattina, a margine dell’udienza generale del mercoledì.
Giovedì 14 gennaio 2010
È la prima volta che una compagnia straniera si contrappone ai voleri di Pechino
Google sfida la Cina: «Liberi o andiamo via» Obama e Clinton chiedono spiegazioni Le autorità cinesi presi di sprovvista
La presentazione del sito
PECHINO – La minaccia di Google –basta con la censura o ce ne andiamo – ha rafforzato gli attriti tra Stati Uniti e Cina, con Washington che ha chiesto a Pechino di fornire spiegazioni e ha confermato il proprio appoggio ad «un Internet libero». Denunciando una serie di attacchi di pirati informatici cinesi che hanno preso di mira i dissidenti cinesi e gli attivisti per i diritti umani, il motore di ricerca americano su Internet ha affermato che sta considerando la possibilità di chiudere il proprio sito in cinese Google.cn e tutti i suoi uffici in Cina, nei quali lavora-
no circa 700 persone. È la prima volta che una compagnia straniera si oppone in modo così esplicito alle autorità cinesi, che non accettanolimiti allaloropossibilità di controllare quali informazioni siano accessibili ai cittadini. Il segretario di stato americano Hillary Clinton ha detto «di aspettarsi una spiegazione» dal governo cinese. «La possibilità di operare con fiducia nel ciberspazio è di importanza cruciale in una società ed in un’economia moderne», ha aggiunto. Inoltre il portavoce del presidente Barack Obama, Robert Gibbs,ha indi-
cato che «il presidente e questa amministrazione sono convinti sostenitori della libertà per Internet». Gibbs ha ricordato che lo stesso Obama aveva affrontato il tema con le autorità cinesi durante il suo viaggioa Pechinol’anno scorso. Ilgoverno cinese nonha finora risposto chiaramente alla presa di posizione di Google. Un funzionario dell’ufficio informazioni governativo ha detto all’agenzia Nuova Cina che le autorità «stanno cercando di ottenere maggiori informazioni» sulle intenzioni della compagnia Usa. Beniamino Natale
Attesi per il 19 molti militanti socialisti e tre ministri (Frattini, Sacconi e Brunetta)
Craxi, Hammamet è pronta La Tunisia si prepara al 10° anniversario di “Monsieur le president” HAMMAMET – Gli addetti del Comune sono venuti ad imbiancare la tomba e, per l’occasione importante, anche gli altri sepolcri del piccolo cimitero cristiano hanno beneficiato di una rinfrescata. Il presidente Ben Alì, amico di Bettino Craxi, ha inviato la polizia per un sopralluogo perchè la cerimonia per i dieci anni dalla morte del leader socialista e la presenza di tre ministri italiani, è un evento nazionale. Ma, lontano dall’ufficialità di Hammamet, ricorderà a modo suo 'Monsieur le president' anche la famiglia di pescatori che offriva a Craxi del thè alla menta e l’acqua per lavarsi i piedi quando rientrava dal capanno sulla spiaggia, da lui costruito come rifugio segreto per scrivere e meditare. Arriveranno in più di 500, tra venerdì e sabato, ad Hammamet, alcuni sui voli charter organizzati, come ogni anno, dalla Fondazione, altri a titolo personale. Ci sarà la famiglia: la moglie Anna, che ora vive sola nella grande casa bianca dopo che anche sua madre è morta due anni fa e i figli Stefania e Bobo, ognuno a suo modo custodi della memoria del padre. Non mancheranno i craxiani della prima ora, i 'quarantenni del nuovo corso' ormai non più giovani, Paolo Pillitteri e Carlo Tognoli, i sindaci della 'Milano da bere', i fedelissimi negli anni di governo a Roma, come Gianni De Michelis. Ma anche i socialisti che la diaspora degli anni '90 ha portato sulle sponde della sinistra senza rinnegare il passato. Volti noti ma anche piccoli amministratori e tanti
militanti che già in questi giorni lasciano messaggi, sul librone al fianco della tomba, in cui si sprecano gli epiteti «statista» e «unico uomo di Stato che l’Italia abbia avuto». Il premier Silvio Berlusconi, di cui Craxi fu amico e testimone di nozze, non verrà anche se sarà martedì, il giorno dell’anniversario, al Senato per la celebrazione promossa dalla Fondazione. Il governo, però, sarà rappresentato come mai si era visto in passato con ben tre ministri (Franco Frattini, Maurizio Sacconi e Renato Brunetta). Tutti si piegheranno al rito della memoria, che se nel caso del leader socialista non è mai privo di rancore e amarezza per come finì una parabola politica e di vita. «L'e-
silio» è il titolo, già eloquente, del documentario inedito che la Fondazione di Stefania Craxi proietterà sabato sera. Poi domenica mattina la celebrazione si farà meno politica con una commemorazione davanti alla tomba nel piccolo cimitero cristiano di Hammamet. Ma c'è anche chi nei prossimi giorni ricorderà Craxi lontano dall’ufficialità e dalle parole. È la famiglia di pescatori di Salloum. «E' sempre stato gentile – racconta uno dei figli mostrando una fotografia con Craxi in mezzo alla famiglia andava al capanno a scrivere o a leggere, poi, prima di andarsene, passava da noi, si fermava per un thè e qualche chiacchiera». Cristina Ferrulli
Bobo Craxi davanti alla tomba del padre Bettino
Su Internet: non era nel programma nucleare e partecipò a manifestazioni antigovernative
Iran, il fisico ucciso era un oppositore TEHERAN – Mentre Teheran è tornata ad accusare ieri Israele e gli Usa per l’uccisione di martedi in un attentato del fisico Massud Ali-Mohammadi con il fine di ostacolare il programma nucleare del Paese, e i Basiji minacciano «vendetta» contro Washington, varie fonti dell’opposizione hanno affermato che lo stesso Ali-Mohammadi non lavorava nel settore nucleare ed era un attivo sostenitore della protesta antigovernativa. Da parte loro, l’ex presidente riformista Mohammad Khatami e pragmatico, Akbar Hashemi Rafsanjani, hanno condannato quello che hanno definito «un complotto contro l’Iran», ma non hanno chiarito da parte di chi e non hanno nominato Israele e gli Usa.
Il presidente del Parlamento, Ali Larijani, ha detto davanti all’assemblea che Ali-Mohammadi è stato ucciso in una congiura di Israele e della Cia, che vogliono, ha affermato, «eliminare fisicamente gli scienziati nucleari iraniani». «Bisogna vendicarsi sugli Stati Uniti – ha affermato da parte sua Mohammad Reza Naqdi, comandante dei miliziani islamici Basiji – e, a dio piacendo, ciò avverrà». Martedì gli Usa avevano definito «assurde» e Israele aveva giudicato indegne di una risposta le accuse analoghe lanciate dal ministero degli Esteri iraniano. Martedì la televisione di Stato aveva presentato Ali-Mohammadi, cinquantenne professore all’università di Teheran e già membro dei Pasda-
ran per 23 anni, come «un fervente sostenitore della rivoluzione», facendo intendere che si trattava di un fedelissimo del governo. E in una nota i miliziani islamici lo hanno definito «professore Basiji». Ma sui siti dell’opposizione si sono moltiplicate ieri le testimonianze di chi affermache Ali-Mohammadinonsolo nonlavorava in campo nucleare, ma aveva preso parte a manifestazioni di piazza contro la rielezione di Mahmud Ahmadinejad alla presidenza nelle elezioni del giugno scorso. «Non era uno scienziato nucleare» ha detto sul suo blog l'ex deputato riformista Ahmad Shirzad, amico e compagno di corso della vittima per il dottorato di ricerca in Fisica. Alberto Zanconato
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