Brevi dal mondo
Ucraina, si va al ballottaggio MOSCA – Il leader dell’opposizione filo-russa Viktor Janukovich e il premier, Julia Timoshenko andranno al ballottaggio delle presidenziali in Ucraina: questo secondo le indicazioni degli exit-poll diffusi subito dopo la chiusura delle urne. Janukovic e la Timoshenko sono stati i più votati tra i 18 candidati alla guida dello Stato, ma nessuno ha ottenuto la maggioranza assoluta necessaria per vincere al primo turno. Secondo i primi exit-poll, Viktor Janukovich ha ottenuto il 36,7%, Julia Timoschenko si è fermata al 26,4%, Sergej Tigipko al 12,5% e Viktor Juschenko, presidente uscente al 5,5%. Il secondo turno è fissato per il 7 febbraio prossimo.
Cile, Pinera potrebbe farcela SANTIAGO – Chiusi i seggi per il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Cile. L'imprenditore di centro-destra, Sebastian Pinera, è favorito, anche se di misura. La sua vittoria porrebbe fine a vent'anni di governo di centro-sinistra, il cui candidato è l’ex presidente Eduardo Frei.
Londra, Blair torna in campo LONDRA – Tony Blair potrebbe rientrare in campo per aiutare i laburisti nella loro difficile campagna elettorale contro i conservatori, proprio mentre il governo di Gordon Brown viene bocciato in quanto «privo di una strategia coerente» da un gruppo di funzionari ministeriali, intervistati nell’ambito di un rapporto di un’associazione non profit. Secondo il rapporto dell’associazione Institute for Government il governo soffrirebbe di una mancanza di coordinamento e di frammentazione.
Rosarno, i feriti stranieri saranno protetti MILANO - Gli immigrati vittime delle violenze a Rosarno avranno "lo status di protezione internazionale". Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Roberto Maroni, intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa. «Si tratta di una decina di feriti ha spiegato il responsabile del Viminale - a loro concederemo questo status». Maroni ha invece respinto l'ipotesi che gli immigrati siano stati "deportati". "Sono stati tutti portati volontariamente - ha spiegato - nei centri d'asilo per rifugiati in Calabria e in Puglia per l'identificazione.
Lunedì 18 gennaio 2010
L’avvocato della ragazza italiana uccisa a Loret del Mar lancia un appello
Madrid, rischia di uscire l’assassino di Federica “El Gordo” deve essere giudicato entro luglio altrimenti si apriranno le porte del carcere
Federica con il suo assassino
PADOVA – Una figlia di 21 anni violentata e uccisa in Spagna, e ora la beffa di poter assistere alla scarcerazione dell’assassino reo confesso, perchè dopo un anno e mezzo non è ancora iniziato il processo. Si sentono abbandonati, come dei «pesci piccoli che non guarda nessuno», i genitori di Federica Squarise, la ragazza padovana che trovò la morte durante la vacanza in Spagna, a Loret del Mar, il 30 giugno giugno 2008. Il giovane uruguaiano che ha confessato di averla violentata e uccisa, Victor Diaz Silva San-
tiago, detto 'El Gordo' (il ciccione), sta sperando nella lentezza della giustizia spagnola, che pare aver poco da invidiare a quella italiana. Per l’uomo a luglio potrebbero aprirsi le porte del carcere. Lo ha denunciato l'avvocato della famiglia Squarise, Agnese Usai. In assenza di una sentenza di condanna o di un provvedimento che proroghi la custodia cautelare, l’indagato dovrà essere liberato per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva. La perizia psichiatrica cui El Gordo era stato sottoposto nel giugno 2009 dal
Tribunale di Girona aveva stabilito la sua imputabilità, perchè al momento del delitto eracapacedi intendereevolere. Ma il processo non è iniziato, perchè in Spagna è in corso una diatriba giuridica. Il Tribunale Supremo – ha spiegato l'avv. Usai – deve stabilire se tale tipologia di reati (omicidio e violenza) debba essere giudicata da un un Collegio di giudici togati, quindi professionisti, o da uno di giudici onorari. «Il processo non è ancora cominciato e difficilmente potrà concludersi a luglio» dice Usai. Claudia Greco
Commenti entusiastici: «È importante per il dialogo». Saluto cordiale con Toaff
Benedetto XVI in Sinagoga Storica visita del Pontefice agli ebrei accolto al grido di «Viva il Papa» ROMA–Non c'è stato il bagno di folla come avvenne per Giovanni Paolo II, ma quanti erano davanti alla Sinagoga per la visita del Papa hanno espresso commenti entusiastici definendola «storica» ed «importante per il dialogo». Al suo arrivo hanno applaudito ed urlato: «Viva il Papa». Le imponenti e rigidissime misure di sicurezza hanno scoraggiato quanti, pur provandoci, hanno tentato di avvicinarsi alla Sinagoga per riuscire a vedere anche per una frazione di secondo papa Benedetto XVI. All’esterno del blindato quadrilatero che le forze dell’ordine aveva creato intorno al Tempio maggiore, c'erano i delusi, alcune centinaia di persone, tra le quali molti turisti spagnoli, che si sono assiepate dietro le transenne munite di macchine fotografiche ma sono riuscite soltanto a veder sfilare l’imponente corteo papale. Davanti alla Sinagoga c'erano i più fortunati che sono stati sottoposti a controlli che prevedevano l’apertura di borse, lo svuotamento delle tasche e l’ispezione con il metal detector. Molti erano appartenenti alla Comunità ebraica e tante persone della Comunità di Sant'Egidio, affiancati da decinedi uominie donnedelle forze dell’ordine in borghese mescolati tra il pubblico, che si sono detti «emo-
Il papa, il primo da sinistra, con il rabbino capo Riccardo di Segni e il rabbino capo di Haifa, Shearyashuv haKohen
zionati» e anche «sorpresi» dall’imponente apparato di sicurezza. Tra loro anche tre persone aderenti all’associazione ebraica “Gherush92 Committe for Human Rights” identificate dalla polizia e poi allontanate dallo spazio dietro le transenne davanti alla Sinagoga. Pochi minuti prima dell’arrivo del Papa sono state trovate con alcuni volantini in cui si contestava la visita di Benedetto XVI definendola «revisionistica».
L'intenzione dei tre, secondo gli investigatori, era di lanciare i volantini in concomitanza con l’arrivo di Benedetto XVI. Molte persone hanno tentato di by-passare la barriera di sicurezza attraversando l’isola Tiberina, ma con scarso successo. Soltanto un’anziana, pervicacemente, non si è voluta spostare ed ha chiesto, ed ottenuto, di poter rimanere lì a vedere l’arrivo del Papa. Prima ha sostenuto di appartenere alla comunità ebrai-
ca, e di non aver ricevuto l’invito, poi ha ammessodi voler vedereda vicino il Papa e quando si è resa conto che più di lì non sarebbe riuscita ad avanzare se ne è andata rassegnata e delusa. Praticamente militarizzato l’ospedale Fatebenefratelli, dove forze dell’ordine erano sul tetto e sui balconi di ogni piano. Per tutta la durata della visita squadre di polizia e carabinieri a cavallo hanno pattugliato il lungotevere, per una volta privo di auto, ed anche le banchine del Tevere, dove nessuno poteva avvicinarsi. Un silenzioirreale dominaval'intera zona che si è cominciata a rianimare soltanto quando Benedetto XVI ha lasciato il ghetto, accompagnato dal suono delle campane delle chiese del centro, così come quando era arrivato entrando da piazza Gerusalemme. Il Papa prima di entrare in Sinagoga ha avuto un incontro molto cordiale con l’ex rabbino capo di Roma Elio Toaff. L’incontro e il più che cordiale saluto – non previsto dal programma – è sicuramente stato uno dei momenti più toccanti della visita di papa Ratzinger al Tempio ebraico della capitale. I due si sono intrattenuti per un breve scambio di parole, visibilmente emozionati. Emanuela De Crescenzo
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2 In Italia e nel Mondo
LA CATASTROFE DI HAITI
Bande di criminali in strada. Migliaia senza acqua
Saccheggi a Port-au-Prince gli aiuti e i soccorsi nel caos PORT-AU-PRINCE - Dopo la distruzione e il caos creati dal terremoto, adesso c'è anche la paura per i saccheggi e le violenze a Port-au-Prince. La polizia ha avvertito che, nelle strade, circolano numerose bande di criminali. Gli agenti hanno anche aperto il fuoco su un gruppo di saccheggiatori, uccidendo almeno uno di loro: l’uomo, di una trentina d’anni circa, è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco alla testa, mentre una folla prendeva d’assalto un magazzino di prodotti a Marche Hyppolite. Gli spari non hanno disperso gli assalitori e gli scontri sono continuati; poi, con un gesto veloce, un altro saccheggiatore ha strappato lo zaino dalle spalle dell’uomo morto, mentre nella zona arrivavano altri agenti. Il sisma di martedì ha fatto fuggire dalle prigioni circa 3.000 detenuti, alcuni dei quali sono pericolosi criminali. Si ha notizia anche di due uomini, sorpresi a rubare, che sono stati legati e fucilati in Delmas Road a Port au Prince. Uno di loro era ancora vivo dopo essere stato colpito ma nè la polizia nè la gente ha cercato di salvarlo. E nel giorno in cui l’Italia sorride e si commuove di fronte ai tredici connazionali che sono stati rimpatriati lasciandosi alle spalle la devastata terra di Haiti, con il trascorrere dei giorni e delle ore diminuiscono le speranze di ritrovare vivi i tre italiani dispersi: Antonio Sperduto, sotto le macerie del Caribbean Market, Guido Galli e Cecilia Corneo, tra le rovine dell’Hotel Christopher. Ma nessuno rinuncia a scavare. Ieri mattina proprio da quel Supermarket erano stati tirati fuori in tre, un uomo, una donna e una bambina di sette anni: disidratati e sotto shock ma ce la faranno. Come la proprietaria dell’Hotel Montana recuperata la notte scorsa, come gli altri 70 sopravvissuti fatti riemergere vivi dall’incubo in questi lunghi giorni di paura, speranza, rabbia e sollievo. Per gli altri disperati, per le decine di migliaia accampati sotto il sole cocente senza acqua, senza cibo, senza medicine, le condizio-
nidiventano semprepiùinsostenibili. Lo denunciano le organizzazioni umanitarie internazionali, chiedendo che si faccia presto, che i soccorsi vengano finalmente incanalati in una catena di comando organizzata e strutturata. Per spingere in questa direzione, ieri nella capitale è arrivato anche il segretario generale dell’Onu Ban ki-Moon che, dopo una visita alla sede della Minustah sotto le cui macerie sono morti almeno 40 dipendenti mentre 330 sono ancora considerati dispersi, incontra Renè Preval, il presidente di un Paese che «sta affrontando –ha dichiarato –la più grave crisi umanitaria degli ultimi decenni». Devono essere individuate le priorità, deve essere messa in opera dal nulla una struttura di soccorso efficiente. Perchè sela macchinadegli aiuti continuerà a camminare al rallentatore, gli episodi di sciacal-
laggio e violenza che oggi hanno provocato i primi morti potranno solo estendersi a macchia d’olio, con conseguenze devastanti per una massa di infelici, impossibilitati a difendersi. Eppure, dopo che sabato sera un elicottero americano aveva rischiato di provocare un disastro gettando alla gente ammassata nello stadio Dalmas poche scatole di cartone piene di mono-razioni alimentari dell’esercito, ieri l’arrivo dalla portaerei Carl Visions di un velivolo carico di cibo e acqua è stato preceduto, a terra, dai soldati Usa dell’82ª divisione aviotrasportata. Hanno improvvisato un perimetro di sicurezza, armi in pugno hanno messo in fila centinaia di persone ansiose di ricevere i viveri agognati. È andato tutto bene, le razioni - ufficialmente 130.000 – sono state consegnate nella calma. Ma si è trattato di una goccia nel mare. Rossella Benevenia
In città il segretario Onu, Ban
Due saccheggiatori legati e fucilati a Port-au-Prince. Nella foto a sinistra, le strade affollate di disperati della capitale haitiana; in quella in basso, l’arrivo degli italiani a Ciampino
Estratta viva dalle macerie una bimba incastrata fra cadaveri e cibo caduto dagli scaffali
Rientrati 13 italiani, ad Haiti miracolo al market ROMA–Sono rientrati ieri in Italia da Haiti i primi connazionali sopravvissuti al forte sisma che ha devastato l’isola. È atterrato a Ciampino intorno a mezzogiorno il Falcon dell’Aeronautica militare con 13 italiani rimpatriati. Si tratta di quattro nuclei familiari, tre bambini e il gatto di uno dei bimbi. Sull'aereo hanno viaggiato anche una donna incintae unanziano di 87 anni. Ad attenderli Sulla pista dell’aeroporto i familiari e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. E intanto si scava a Port-au-Prince, ed in altre città di Haiti devastate dal terremoto: decine di dispersi sono riusciti a segnalare la propria presenza sotto i palazzi sbriciolati dal sisma, spesso con un sms, dando nuovo vigore alle operazioni di soccorso. Al Caribbean Market, dove stava lavorando anche l’irpino Antonio Sperduto, l’inter-
vento più miracoloso: tre persone sono state estratte vive dalle macerie dell’edificio di cinque piani, una bambina di sette anni ed un uomo, entrambi haitiani, ed una donna americana residente ad Haiti. La piccola, Ariel, ha detto ai soccorritori di essere rimasta in-
castrata tra i cadaveri e il cibo caduto dagli scaffali: è proprio questo che l’ha salvata. Incubo finito anche per la proprietaria del Montana, Nadine Cardoso, 62 anni, estratta viva ieri mattina: ha detto di aver sentito delle voci tra i detriti dell’albergo. Miracolo anche per Mia, una
bimba di due anni rimasta intrappolata nel crollo di un asilo per 72 ore e salvata da un gruppo di vigili del fuoco britannici, che hanno dovuto scavare un piccolo tunnel a mani nude
A messa nella chiesa intatta PORT AU PRINCE – Con addosso il vestiti della festa, tanti sopravvissuti di Port Au Prince si ritrovano alla prima messa domenicale dopo la tragedia cha ha sconvolto le loro vite. Pregano e piangono nella chiesa di Altagrace, una costruzione del secolo scorso che ha retto alle scosse, molto meglio delle case modernefattedisabbia. Èunadellepochea essere ancora agibile. Siamo nel quartiere di Delmas, uno dei più colpiti dal terremoto. A destra e a sinistra della Chiesa ci sono solo macerie. All’interno delle tre navate bianche e azzurre, qualche calcinaccio. Molti fedeli hanno ancora la mascherina, tanti altri sono andati a pregare con le braccia o le gambe fasciate. Tutti cantano du-
rante lafunzione, coni loro poveri rosari di plastica bianca nelle mani. A destra dell’altare, dove officiano quattro sacerdoti, una sorta di banda musicale con strumenti caraibici. Ci sono delle tastiere ma anche dei tamburi e qualche percussione. Si canta la speranza e la disperazione. Ma si canta ad alta voce, alla disperata ricerca di conforto nella fede. Ci avviciniamo a un sacerdote. Ha trentanove anni, ma ne dimostra molti di meno. Si chiama Brillere Aupont, la sua parrocchia è crollata: «Sei italiano - dice - sono felice di vederti qua, Hai visto che disastro?». Marcello Campo
per raggiungerla. La bimba, circondata dai corpi senza vita dei suoi compagni d’asilo, era talmente scioccata che si rifiutava persino di bere. Al Caribbean Market sono al lavoro squadre di soccorso statunitensi e turche. Il team South Florida Urban Research and Rescue che opera sul posto e i volontari turchi del Gea erano sul punto di abbandonare sabato le ricerche: poi però è arrivata la notizia che una persona, un cassiere del market, era riuscito a contattare la famiglia a Miami da sotto le macerie e hanno ripreso a scavare. Non è l’unico sms arrivato dal supermercato: il dominicano Adolpho Prato, 28 anni, è riuscito a contattare un amico, forse lo salveranno. Claudio Accogli
Ragazze nude leggono Sbagliano le previsioni Attacco a Google L’ultima tentazione Usa la Bbc licenzia i meteorologi per Berlino colpa di Explorer LUCI basse e ambiente intimo. Pochi tavoli intorno al piccolo palco, una ventina di persone come pubblico e un divano sistemato al centro della scena. Lì, morbidamente, siede una ragazza dai capelli mori e lunghi. In mano ha una copia del libro "Candido o l'ottimismo di Voltaire" e per gli spettatori legge alcuni passi. Ad alta voce. Completamente nuda. Si chiama Michelle l'Amour ed è la fondatrice delle Naked Girls Reading (http://nakedgirlsreading.com), letteralmente ragazze nude che leggono. Ed effettiva-
mente lo spettacolo evento che sta facendo parlare gli Stati Uniti, altro non è che un gruppo di ragazze nude, bellissime e spesso già note dal pubblico del burlesque, che leggono ad alta voce pagine tratte dai romanzi scelti in base al tema della serata.
NUBItempestose sul futuro dell’ufficio meteorologico britannico, che da quasi 90 anni fornisce le sue previsioni alla Bbc. Dopo aver previsto un’estate caldissima ed un inverno mite quando poi si è verificato l’esatto contrario, il Met Office, parte del ministero della Difesa, rischia di essere 'licenziato' dall’emittente che ora vorrebbe assegnare il contratto ad unarivale agenzianeozelandese. A screditare l’inossidabile reputazionedel Met Office, che da quasi un secolo riesce a elaborare previsioni accuratissime delle mutabili condizioni meteo del Regno Unito, è stata una serie di bollettini sbagliati,
l’ultimo dei quali proprio la scorsa settimana, quando non ha previsto l’abbondante nevicata abbattutasi sul sud-est dell’Inghilterra. La Bbc di conseguenza non ha avvertito i cittadini, che ignari del pericolo si sono trovati dinanzi a strade bloccate e treni fermi.
USARE Internet Explorer metterebbe a rischio la sicurezza del pc. È l'allarme lanciato dal governo tedesco che ha invitato gli utenti a utilizzare gli altri browser, finché il problema non sarà risolto. Secondo la Bbc, la Microsoft ha ammesso che è stata una falla nel suo browser il punto debole dei recenti attacchi a Google perpetrati da hacker in Cina ai danni di alcuni attivisti per i diritti umani, i cui account Google sono stati violati. Il gigante di Redmond si è affrettato a chiarire che, per evitare buchi nella sicurezza del pc durante la navigazione online, è sufficiente imposta-
re le opzioni di protezione del browser su «alto», nonostante le limitazioni nei siti accessibili. Ma le autorità tedesche hanno avvertito che neppure questo accorgimento renderebbe sicuro Explorer: certo, riduce i rischi, ma non mette del tutto al sicuro.
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In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
Verso le regionali Ultimatum di Casini: « A rischio il sostegno alla Polverini nel Lazio»
Tensione alta tra Udc e Pdl La Lega punta a isolare i centristi ma gli ex An e Fi si dividono. Mercoledì il verdetto sulle alleanze di TEODORO FULGIONE ROMA – Sale la tensione tra il Pdl e l’Udc sulle alleanze per il voto delle regionali. La critica alla politica dei “due forni” dei centristi accende il centrodestra: mentre la Lega punta ad isolare il partito di Casini, il Pdl si divide tra chi chiede la rottura centristi e chi, come Fabrizio Cicchitto, auspica che «le organizzazioni regionali siano libere di realizzare alleanze anche con l’Udc». Posizioni divergenti che si confronteranno nell’ufficio di presidenza del Pdl che si terrà mercoledì e nel corso del quale Silvio Berlusconi potrebbe indicare la strategia del partito per le regionali. Lo sa bene Pier Ferdinando Casini che in una intervista al Corriere della Sera gioca d’anticipo “avvisando” il centrodestra fino a mettere in discussione il sostegno dato alla candidatura di Renata Polverini nel Lazio: «se il Pdl prende una decisione inaccettabile e ridiscute gli accordi su scala nazionale». Casini chiede di placare «il furore dei falchi leghisti» e raffredda le voci sul possibile asse con Gianfranco Fini: «E' gossip, una baggianata», chiosa. Ma l’ex presidente della Camera avverte anche il Pd: per le primarie in Puglia «il massimo che possiamo fare è aspettare» e, se vince Nichi Vendola, «la possibilità che io confermi l’alleanza è zero, sottozero». Eppure, proprio il segretario del Pd Pier Luigi Bersani interviene in giornata da Caltagirone a sostegno all’Udc, rimarcando che «l'atteggiamento della destra mostra segnali di arroganza e condizionamento da parte della Lega». Chiaro il riferimento alle parole del leader leghista Umberto Bossi che l’altro ieri a proposito dell’Udc senza mezzi termini invitava a “lasciarlo al Pd’' perchè «di rompiballe ne abbiamo abbastanza». Il Lazio resta così uno dei nodi più a rischio per le alleanze. La minaccia dell’Udc sul sostegno alla Polverini non piace nel Pdl a Francesco Giro che parla di «una sorta di ricatto politico» e al portavoce nazionale Daniele Capezzone che invita Casini a non diventare «il nuovo Prodi cioè l'ombrello e il terminale di una coalizione dall’estrema sinistra a Di Pietro, costruita solo in funzione antiberlusconiana». «Sarebbe un grave errore - per Capezzone – se un simile pasticcio politico fosse sperimentato alle elezioni regionali per poi essere riproposto su scala nazionale. E c'è davvero da augurarsi (e da augurargli) che un politico accorto come il leader dell’Udc non si imbarchi in una simile avventura.E un altro errore sarebbe quello di continuare a citare Craxi impropriamente. Craxi era un grande leader chiaro e coraggioso, e usò la sua autonomia per modernizzare il Paese: sarebbe completamente diverso se qualcuno provasse a usare la propria autonomia in senso anti-modernizzatore, cioè per ri-
portare all’indietro le lancette della politica italiana, e riproporre maggioranze politiche costruite dopo il voto e alle spalle degli elettori». Stemperano i toni, invece, Fabrizio Cicchitto, il ministro Gianfranco Rotondi (“Lasciamo accordi e rotture così come stanno») e il finiano Italo Bocchino che spinge «per non rompere con l’Udc e per confermare le intese in itinere anche al fine di avviare un percorso che da qui alle politiche porti a un’alleanza definitiva». In Puglia, infatti, la situazione è complessa: in attesa che si sciolgano le riserve sul candidato del centrodestra, il centrosinistra si avvia alla scelta del candidato con le primarie con i centristi che attendono alla finestra. In Calabria i giochi sono ancora aperti. Il governatore, Agazio Loiero, spiega di non avere alcuna intenzione di mollare e avverte che
se il Pd cederà all’alleanza con Casini si candiderà da solo: «Se Bersani consegna la presidenza all’Udc - spiega – a polverizzarsi è il Pd». Contemporaneamente un gruppo di consiglieri regionali del Pdl ha scritto una lettera a Berlusconi e Fini, chiedendo «un’alleanza federale, locale, specifica con l’Udc per risollevare la Regione più disastrata d’Italia». Intanto, il deputato dell’Udc, Roberto Occhiuto, sottolinea di non aver firmato «alcun accordo nè con il Pdl, nè con il Pd’'. In Campania, c'è attesa per la decisione del candidato di centrosinistra che si opporrà a Stefano Caldoro, indicato dal Pdl. Anche in questo caso il sostegno dell’Udc potrebbe risultare determinante. Il finiano Amedeo Laboccetta invita l'Udc a «non dimenticare cosa sono stati gli ultimi quindici anni di degrado morale e politico» con le giunte di centrosinistra.
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LE PRIMARIE IN PUGLIA
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Partita la sfida Vendola-Boccia di ARMANDO DAMIANI BARI –E' partita formalmente ieri la campagna per le primarie in Puglia, che dovranno scegliere chi tra il governatore, Nichi Vendola (di Sinistra Ecologia e Libertà), e il deputato del Pd Francesco Boccia, dovrà guidare la coalizione di centrosinistra alle prossime regionali. Ma per capire che tipo di duello sarà tra i due, se sarà un confronto tra “gentiluomini”della politica o se saranno scintille, bisognerà aspettare i prossimi giorni. Il primo appuntamento ufficiale lo ha fissato il Pd con una iniziativa a Lecce questa sera, alla quale saranno presenti Massimo D’Alema, insieme al candidato del Pd e al segretario regionale del partito, Sergio Blasi. Proprio D’Alema è stato il grande sponsor di Boccia, il tessitore dell’alleanza con l’Udc in Puglia che già alle scorse amministrative ha dimostrato di funzionare alla Provincia di Brindisi, con l’elezione diMassimo Ferrareseallapresidenza. Sabato è stato D’Alema il maggiore artefice del compattamento ufficiale del partito attorno al nome di Boccia, dopo le lacerazioni che ne hanno fin qui contraddistinto il percorso. Ma da parte della minoranza di Area Democratica del Pd i mal di pancia non sono del tutto passati e qualcuno, a votazione avvenuta, avrebbe già detto che sosterrà Vendola. Per questo è probabile che in queste primarie D’Alema eserciterà tutto il suo peso. Vendola, al momento sembra sce-
Clima all’insegna del fair play tra il candidato del Pd e il presidente uscente della sinistra. In palio il destino dell’alleanza con l’Udc gliere un profilo defilato: «Non credochemi impegneròmolto»,hadetto nei giorni scorsi spiegando poi, nelle ultime ore, che la sua non sarà una campagna “megagalattica”. Il motivo è anche dovuto ad una serie di impegni istituzionali – ha spiegato – che già riempiono la sua agenda per la prossima settimana. Una partenza un pò in sordina, quindi, da parte dei due candidati, che stando almeno alle prime dichiarazioni paiono più propensi al confronto che allo scontro. Subito dopo l'investitura da parte dell’assemblea regionale del partito, Boccia, che pure qualche giorno fa non aveva risparmiato qualche frecciata velenosa all’indirizzo di Vendola, gli ha rivol-
to un invito esplicito: «lavoriamo insieme per la vittoria del centrosinistra qualunque sia l’esito delle primarie». Da parte del governatore la risposta non si è fatta attendere: «Io sono stato sempre a disposizione delle battaglie per la difesa della democrazia, per la difesa delle coalizioni che rappresentano gli interessi di progresso». Si vedrà nei prossimi giorni se questo clima iniziale sarà mantenuto dai due candidati. Già da domani sera, quando Boccia sarà a Lecce e Vendola a Bari, a un incontro organizzato dal Centro di iniziativa democratica. Lì entrambi metteranno presumibilmente in
LA PROPOSTA L’Api di Rutelli lancia una legislatura di emergenza per il Lazio ROMA - «Nei prossimi sei giorni esamineremo ogni opzione, inclusa la presentazione di una nostra candidatura. Dalle risposte che riceveremo dipenderanno le nostre scelte, collegate rigorosamente alla valutazione di Alleanza per l’Italia sulla qualità del pluralismo e la natura democratica delle coalizioni in campo». È l'ultimatum che il movimento guidato da Francesco Rutelli lancia in vista delle regionali per il Lazio che, sottolinea una nota, «ha seri e gravi problemi non risolti». «Alleanza per l’Italia – ricorda la nota – ha proposto una soluzione politica adeguata e coraggiosa: una legislatura di emergenza, per uscire dalla paralisi e condividere le decisioni necessarie. Questa proposta è stata respinta, da destra e da sinistra: si vogliono formare delle coalizioni per formare una maggioranza numerica, anzichè su programmi chiari e condivisi».
campo le loro ragioni più forti. Dalla parte di Boccia il fatto di incarnare un progetto «alternativo, ampio e inclusivo». I pugliesi –afferma - «devono sapere che da una parte c'è un progetto di coalizione più piccola che è la stessa del 2005 con qualche partito in meno ed è guidata da un esponente che non è del Pd; dall’altro c'è una coalizione grande guidata dal Partito Democratico e alla quale partecipano tutti i partiti dell’opposizione parlamentare».
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4 Primo piano
La commemorazione
Frattini: «Essere qui è dovere morale una ribellione contro certa giustizia»
Craxi, il Tricolore sulla tomba Tre ministri e centinaia di militanti da tutt’Italia a dieci anni dalla scomparsa | BILANCI | di CRISTINA FERRULLI
HAMMAMET – Sullo sfondo restano il mare, che guarda l’Italia, e le polemiche. Ma ieri mattina, sulla tomba di Bettino Craxi, nel piccolo cimitero cristiano di Hammamet, è sembrato di tornare indietro ai tempi della prima Repubblica se non fosse che in prima fila, accanto ai familiari, non c'erano i simboli di allora, Gianni De Michelis e Rino Formica, nascosti tra la folla, ma i ministri Franco Frattini, Maurizio Sacconi e Renato Brunetta, ai tempi poco più che dirigenti socialisti. Militanti in lacrime, reduci di Mani pulite, con lo sguardo di chi è sopravvissuto alla bufera giudiziaria, socialisti senza più una casa comune, in centinaia, hanno commemorato, a dieci anni dalla morte, il loro leader, rompendo il silenzio con qualche applauso. Bettino Craxi resterà ad Hammamet, il luogo che lui aveva scelto per stare «in esilio», convinto di essere come il suo eroe Garibaldi a Caprera. Per i familiari la tomba con la scritta «La libertà equivale alla mia vita» è un «monito» per chi, soprattutto a sinistra e nel Pd, deve fare i conti con il passato e con liquidazioni troppo frettolose. Ma per le centinaia di socialisti, arrivati da tutta Italia, il sepolcro è diventato ormai un simulacro, sul quale portare garofani e bandiere del Psi, spazzato via da Tangentopoli e da guerre fratricide. E soprattutto l’occasione per rivivere un passato di politica e allori. Sepolto con il leader. «Bettino, Bettino, sei il vero socialista», è il primo grido che rompe il silenzio di una commemorazione, così voluta dalla famiglia. I tre ministri tunisini e quelli italiani, arrivati a titolo privato e non a nome del governo «per evitare polemiche», come spiega Stefania Craxi, si uniscono all’applauso. Alla vedova Anna Craxi, sempre in disparte anche nel giorno del suo dolore, i militanti aprono un piccolo varco tra telecamere e militanti per avvicinar-
si al marito. L’assessore di Reggio Calabria Caldeloro Imbalsato non si tiene e urla: «C'è tutta l’Italia in onore di Bettino, tutta l’Italia», chiamando un altro applauso. Il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto, al fianco di Paolo Pillitteri, annuisce, i ministri tunisini non capiscono l’italiano ma sono fieri di aver adottato il leader socialista, come volle il presidente Ben Alì che ieri ha mandato, come ogni anno, un cuscino di rose rosse e bianche. La prima a sfilare via è la vedova, al fianco dell’imprenditore tv Tarak Ben Ammar. Sorride e ammette di essere contenta «ma un po’sfiancata dopo queste giornate». Ieri sera ha ospitato a cena Frattini, la sera prima Brunetta e Sacconi, da tempo non aveva così tanti ospiti illustri a farle visita. «Essere qui è un dovere morale, un gesto di ribellione contro certa giustizia ingiusta che ha privato Craxi della libertà che era la sua vita», dirà, dopo la cerimonia, il ministro degli Esteri, giovane collaboratore dell’ufficio legislativo ai tempi del governo socialista. Fuori dal cimitero, dopo la cerimonia, restano gli ex, con la faccia di chi adesso non sa bene dove andare. Gianni De Michelis va a bere un caffè «riconciliatore» con Bobo Craxi nella speranza di rimettere insieme i cocci socialisti dopo l'ultima rottura. Stefania già si prepara all’evento di martedì:la commemorazione al Senato con il premier Silvio Berlusconi. «I fedelissimi di mio padre non stanno nel centrodestra? Hanno anche una certa età. L’elettorato socialista sta nel centrodestra. Craxi e Berlusconi sono molti diversi ma i nemici di Berlusconi sono gli stessi di mio padre», aveva risposto ai giornalisti in una breve conferenza stampa davanti alla tomba. «Berlusconi non mi sembra meno vecchio», ribatte a distanza il fratello a riprova che non sono bastati dieci anni per unire, anche in famiglia, l’eredità politica di Craxi.
Cosa resta del Garofano Partiti, siti e pubblicazioni legati all’universo socialista Il ministro Brunetta e i familiari di Craxi alla cerimonia. A sinistra Craxi insieme a Berlinguer il 4 marzo 1976
DOPO gli anni della diaspora socialista, in cui simboli e sigle proliferavano a ritmi vertiginosi a quali era difficile tenere dietro, il destino degli eredi del garofano si è ormai stabilizzato. Questo il panorama dei partiti, delle pubblicazioni, dei siti e delle fondazioni legate all’universo socialista. PSI: il partito guidato ora da Riccardo Nencini. Ha ripreso il nome del partito so-
cialista, ma nel simbolo non c'è il garofano, bensì una rosa. Sul web, il sito partitosocialista.it SOCIALISTI UNITIP.S.I.: micro partito di Bobo Craxi e Saverio Zavettieri, presente soprattutto in Calabria. Autonomo da tutti, dialoga con i radicali. Nel simbolo ha il garofano, restato nella mani di Bobo. Ha un sito che si chiama isocialisti.eu
L'AVANTI: il vecchio quotidiano fondato nel 1896 continua a essere pubblicato, in aerea Pl, da un gruppo di ex socialisti vicini a Cicchitto. Poche copie, scarsa diffusione. L'AVANTI DELLA DOMENICA: è invece un settimanale che è stato pubblicato per qualche anno dai socialisti di Boselli e Nencini. Dopo una sospensione di due anni per mancanza di fondi tornerà a breve in edicola. MONDOPERAIO: la storica rivista, luogo di dibattito degli intellettuali socialisti esiste ancora , è diretta da Luigi Covatta ed è legata al Psi di Nencini. RAGIONI DEL SOCIALISMO: rivista diretta da Emanuele Macaluso. SOCIALIST.IT blog in rete di Bobo Craxi REL: Riformisti e Liberali, la fondazione del capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto che raccoglie gli ex socialisti confluiti nel centrodestra. FONDAZIONE CRAXI: la fondazione che porta il nome del leader socialista scomparso dieci anni fa è gestita in prima persona dalla figlia Stefania, mentre Bobo non ha voce in capitolo. FONDAZIONE SOCIALISMO: la fondazione diretta dall’ex ministro e luogotenente di Craxi, Gennaro Acquaviva.
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Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
Il partito verso il congresso. La sollecitazione: classe dirigente capace e istanze popolari
Idv, «Ripartire dalla nostra base» Ma alle dimissioni dei “dissidenti” nessun accenno: «Rinnovata unità» POTENZA - «E’ tempo di una classe dirigente capace, appassionata, che sia dell’Idv e non ci stia per convenienza». E’ di alcune settimane fa l’addio romano di alcuni parlamentari dipietristi che hanno invece scelto il nuovo movimento di Francesco Rutelli. Da Potenza, però, il senatore Felice Belisario lancia le linee guida che Idv dovrà seguire in vista del prossimo congresso nazionale (dopo l’assemblea materana, ieri sono stati eletti i delegati che partiranno alla volta di Roma dal Potentino). Ed è la «base» il tema ricorrente che si intreccia ai programmi da tenere saldi (l’ambiente, tra i punti fermi). Sembrano così lontane le fibrillazioni interne che avevano visto alcune contestazioni da parte degli “irriducibili” che, soprattutto ai vertici, contestavano un’assenza di chiarezza. Prima le dimissioni del circolo Giugno di Matera, poi l’addio ai dipietristi della potentina Anna Rivelli. Eppure, dal partito, segnalano un clima sereno che supera le difficoltà («sia chiaro - dicono in molti - la dialettica serve sempre)». E così Belisario ne approfitta per ricordare che «la nostra base ci chiede comportamenti chiari, senza mediazioni di comodo, partendo dalle esperienze del territorio e dalle istanze dei cittadini, specie di quelli che vivono una situazione difficile aggravata dalla crisi economica, sociale e morale che attraversa l’Italia», in una parola “rinnovamento”. Ecco la strada “utile” a superare la disaffezione della gente nei confronti della politica. A fargli eco anche l’assessore regionale alla Formazione Antonio Ausilio che richiama «il confronto a tutto campo nell’assemblea congressuale provinciale» con cui il partito riprende la sfida, anche in vista delle elezioni regionali. «In Basilicata vogliamo costruire una coalizione di centrosinistra più forte e coesa - aggiunge - più aperta alla società civile, capace di intercettare e di interpretare le aspettative di modernità che sono presenti tra le nostre comunità locali. La condizione principale perché ciò accada è quella di aprire una nuova stagione di protagoni-
ACCADE AD ABRIOLA
La Sinistra si allontana dalla maggioranza
Da sinistra, Belisario, Mastrosimone e il coordinatore regionale Michele Radice (f.M.)
smo civile nella quale si accresca la partecipazione alla politica attraverso la selezione della classe dirigente». Ecco il ritorno sulla “base”. Con dibattito incentrato sul Mezzogiorno da difendere, sul tema occupazionale, su un secco “no” alle centrali nucleari in Basilicata e sull’impegno a rivedere gli accordi sulle royalties con le compagnie petrolifere. Ma c’è anche altro. E’ stato l’assessore provinciale all’Ambiente della Provincia di Potenza, Massimo Macchia, a richiamare l’idea che oggi Italia dei valori è anche un partito di governo. Come a dire che essere “distruttivi” non può essere la strategia che funziona: piuttosto, lavorare per poter cambiare (in meglio) le cose, incidendo dall’interno della coalizione, della maggioranza, del governo. «Nessuna spaccatura» e del circolo Giugni, come delle dimissioni della
ACQUEDOTTO LUCANO S.P.A. “LAVORI DI COLLETTAMENTO REFLUI DEI COMUNI DI AVIGLIANO, PIETRAGALLA, ACERENZA, OPPIDO LUCANO, E REALIZZAZIONE DEL DEPURATORE CONSORTILE” COMUNI DI OPPIDO ED ACERENZA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO ESPROPRIATIVO Visto l’art. 8 della Legge 241/90; Visti gli artt. 11, comma 2, e 16, comma 5, del d.P.R. 327/01; Acquedotto Lucano S.p.A., con sede a Potenza in via Pasquale Grippo, quale Autorità Espropriante in relazione ai lavori in oggetto specificati (“soggetti Beneficiari” dell’espropriazione sono il Comune di OPPIDO LUCANO ed il Comune di ACERENZA – PZ), tenuto conto che il numero dei soggetti interessati alla realizzazione dell’opera è superiore a cinquanta, RENDE NOTO CHE - è stato avviato il procedimento finalizzato alla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera in epigrafe, secondo quanto disposto dagli artt. 12 e 16 del succitato d.P.R. 327/01; - responsabile del procedimento è il geom. Umberto MASI, Ufficio Espropriazioni, Direzione Acquisti, con telefono 0971 392329, fax 0971 392309, e-mail umberto.masi@acquedottolucano.it; - gli interessati, nel termine perentorio di 30 (trenta) giorni dalla pubblicazione del presente avviso, potranno formulare per iscritto osservazioni al suddetto responsabile del procedimento; - il progetto, con tutta la connessa documentazione, è consultabile presso l’Ufficio Espropriazioni di Acquedotto Lucano S.p.A. a Potenza in via della Pasquale Grippo, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.00 alle ore 13.00; - l’elenco completo delle ditte catastali interessate è pubblicato all’Albo Pretorio dei Comuni di OPPIDO LUCANO e di ACERENZA, sul sito internet della Regione Basilicata e nella sezione espropriazioni del sito internet www.acquedottolucano.it. - Che la presente comunicazione sostituisce, avendone titolo, a tutti gli effetti la comunicazione personale agli interessati poiché nella fattispecie è superiore a 50 il numero dei destinatari della procedura. Potenza, gennaio 2010 ll Presidente (Egidio N. Mitidieri)
Rivelli, nell’assemblea, «non si è parlato». Un piccolo bilancio lo traccia così anche la consigliera regionale Rosa Mastrosimone, figura di garanzia dell’assemblea di ieri. «Basta guardare ai numeri - prosegue - Sul territorio lucano Idv ha circa 3 mila aderenti, nel Giugni erano una ventina, e non si sono dimessi neanche tutti». Sulle polemiche che gli ormai ex colleghi di partito avevano sollevato richiamando una gestione non proprio partecipata e democratica del partito non torna. Meglio - si dice sicura - guardare al prossimo appuntamento congressuale (a cui presto faranno seguito i congressi locali): a Roma Idv manda da delegate tante donne, «ben oltre il 30 per cento di soglia stabilita dallo statuto». Ecco la sua replica «concreta» sulle scelte del partito. «E non è poco». s.l.
ABRIOLA - «La maggioranza di centrosinistra che sostiene la giunta guidata dal sindaco Pessolani va in frantumi». A non usare mezzi termini sulla frattura consumatasi in consiglio comunale è il gruppo consiliare di Sinistra ecologia e libertà, formato dai consiglieri Valentino Sarli e Vincenzo Videtta.Sono proprio i due consiglieria dettagliare quelle che ritengono le ragioni della frattura per cui decidono «di non continuare l’esperienza politica nata alle comunali del maggio 2007 - scrivono - non condividendo piu’ le scelte amministrative e i metodi adottati dal sindaco e dalla giunta da lui guidata». Spiegano che «sono state tradite le aspettative di partecipazione e di innovazione nelle scelte amministrative e nelle relazioni politiche poste a base del programma elettorale, unitamente all’incapacità di
elaborare una programmazione ponderata e condivisa di medio e lungo periodo». Si tratterebbe di «profonde differenze culturali e politiche che dividono la sinistra dalla maggioranza eletta al comune di Abriola diversi mesi fa», a partire dalla denuncia secondo cui il consenso elettorale ricevuto per governare sarebbe «utilizzato - aggiungono i due consiglieri comunali per costruirne altro senza pensare minimamente agli interessi generali e ai bisogni di una comunità». Al sindaco Pessolani contestano anche l’azione avviata subito dopo le elezioni di «emarginazione politica dei rappresentanti della Sinistra, troppo dialettici e a volte molto critici su alcune scelte che ci hanno catapultato indietro di trent’anni». Come può essre questa chiamata «trasparenza, partecipazione e discontinuità?».
SOTTOSEGRETARI «Perchè non sostenere Viceconte?» ROMA- «Conosco l’altruismo di noi lucani, ma non pensavo che arrivasse al punto da dirsi orgogliosi della nomina al sottosegretario di Daniela Santanchè». Saverio D’Amelio, ex senatore, replica alle congratulazioni che all’ex deputato milanese erano giunte da sostenitori lucani. «Non discuto la Santanchè, ma parlare di orgoglio della Lucania per la sua nomina è troppo. Perché noi lucani non ci attiviamo, invece, per sostenere la candidatura del senatore Guido Viceconte l’unico parlamentare lucano che, per anzianità istituzionale e qualità potrebbe aspirare all’incarico?».
Ieri un incontro con le istituzioni della Val d’Agri: chiamati a intervenire i 31 comuni
Sguardo sulla salute nelle terre del petrolio VILLA D’AGRi - L’obiettivo, spiega l’amministrazione regionale, vuol essere quello di «garantire serenità e sicurezza alle popolazioni residenti nelle aree interessate alle estrazioni petrolifere» e per questo, nell’incontro di ieri, con le istituzioni che faranno parte della programmazione, si è fatto il punto sul progetto sulla sperimentazione della rete assistenziale della Medicina generale: monitoraggio e screening delle popolazioni che vivono nelle aree in cui si estrae il petrolio. Il progetto è stato così presentato alla popolazione di Villa D’Agri e ai numerosi amministratori interessati: «Le finalità delprogetto sonoquelle di una descrizione costante e continua della frequenza dei problemi di salute nella popolazione - aveva anticipato il presidente della Regione Vito De Filippo - come l’identificazione delle principali vie di esposizione della popolazione a sostanze inquinanti». Nello stesso contesto, «il potenziamento del contribu-
to informativo dei medici di medicina generale al flusso informativo sanitario e l’attivazione della partecipazione “pro-attiva” con gli enti e le istituzioni locali». All’incontro erano presenti anche l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza, e alcuni medici di base della rete istituita. «La giunta regionale ha definito le azioni da mettere in campo per la sorveglianza sanitaria degli abitanti degli ambiti territoriali interessati dalle attività di estrazio-
ne petrolifera e produzioni correlate per prevenire e allontanare qualsiasi rischio. La Regione – ha sostenuto De Filippo - è fortemente interessata a monitorare lo stato di salute del territorio, per poter orientare le scelte di politica sanitaria, per evitare rischi di malattie per le quali si ha il sospetto che siano strettamente legate al contesto in cui si verificano (nel caso specifico, quello delle estrazioni petrolifere che interessano tutto il territorio della Val
D’Agri, ndr), e per rafforzare la prevenzione del singolo cittadino e dell’intera popolazione». Il ruolo principale del progetto sarà svolto dai 62 medici di famiglia dei 31 comuni della Val d’Agri. E’ Potenza a sottolineare «la sensibilità e l’impegno dimostrati dai medici di base, attraverso un esempio positivo di collaborazione. Il coinvolgimento degli operatori nelle scelte e nei programmi è la vera novità di questa nuova fase di programmazione sanitaria».
IL PROGETTO IL PROGETTO si propone di raccogliere informazioni cliniche e collegarle ai territori della filiera produttiva del petrolio, per conoscere in tempo quasi reale patologie, fattori di rischio e distribuzione territoriale, magari per generare statistiche, con la possibilità di ottenere il dato relativo ai soggetti presenti sul territorio colpiti da malattie eventualmente correlabili alle fonti di possibile rischio d’inquinamento ambientale. Il progetto sperimentale durerà cinque anni (con un co-
sto medio annuo di 500 mila euro) e prevede anche la formalizzazione del comitato scientifico e del gruppo dei medici di famiglia dell’area della filiera produttiva del petrolio, la condivisione del piano di ricerca e di comunicazione alle popolazioni e l’analisi dei dati utili. Prevista la collaborazione con importanti partner tecnico-scientifici come l’istituto “Mario Negri” sud. Sarà inoltre attivata una “centrale di ascolto” a servizio delle popolazioni.
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24 ore in Basilicata
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Lunedì 18 gennaio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Al via la raccolta di firme per chiedere il riutilizzo a favore della comunità della Caserma
Una casa dei cittadini Il problema è che la struttura è dello Stato e dovrebbe essere acquistata SOLO pochi mesi fa i comitati di quartiere avevano fatto partire una raccolta di firme per impedire la chiusura della caserma Lucania. A distanza di tempo, a chiusura avvenuta, parte una nuova petizione per scongiurare l'abbandono della struttura. L'iniziativa, questa volta, è di alcune associazioni potentine: Potenzattiva, Laboratorio sociale Reset e Rete Studenti. «Lo scopo - spiega Alfredo Maffei, di Potenzattiva - è sensibilizzare l'intera cittadinanza sul problema del riutilizzo di questo grande contenitore che è la caserma». Un contenitore polivalente per le attività sociali. È così che le associazioni vedono il futuro della caserma Lucania. «Luogo di incontro - continua Maffei - di tutte le attività legate alla socialità e all'assistenza ai cittadini. Per questo l'abbiamo definita come Casa dei diritti dei cittadini». Immaginate un unico grande spazio nel quale convivono tutte le associazioni operanti sul territorio, una «ambasciata del mondo dell'associazionismo. La caserma - riprende - ha lo spazio adatto ad accogliere mostre, concerti, proiezioni cinematografiche». E non solo. «Partendo dalla nostra esperienza, per esempio, noi abbiamo notato come la maggiore difficoltà nella distribuzione dei prodotti equosolidali sia la mancanza di locali adatti alla distribuzione e al deposito». E poi c'è la
Il banchetto allestito in piazza Don Bosco per la raccolta firme
(foto Andrea Mattiacci)
questione dello studentato. «La caserma - afferma un'altra rappresentante di Potenzattiva - ha una mensa molto grande che è stata appena ristrutturata e sarebbe un peccato se rimanesse inutilizzata». Che si tratti di una casa dello studente, di un museo o di una sede associazionistica, «l'importante è che lo spazio - affermano - venga restituito alla cittadinanza e che questa capisca come rappresenti una vera occasione di sviluppo, non solo culturale ma anche economico-
occupazionale». Il problema è che, allo stato attuale, la struttura è ancora di proprietà dello Stato. Perché tutte questa proposte si concretizzino è necessario che l'amministrazione comunale o qualsiasi altro ente locale, metta a disposizione delle risorse atte a questo scopo. Sono ormai note a tutti le condizioni finanziarie in cui versano le istituzioni locali. Consapevoli della situazione, le associazioni innanzitutto precisano come la
questione debba essere affrontata da chi di competenza a un tavolo tecnico. Proprio per questo ribadiscono lo scopo della petizione: «aprire un dibattito pubblico in cui iniziare a vagliare le varie possibilità e le diverse esigenze della cittadinanza. Il primo passo è quello di capire come questa risponda al problema, una volta sensibilizzata». Non a caso hanno deciso che l'iniziativa avrebbe avuto luogo il 17 gennaio nella piazza antistante la chiesa di
Don Bosco, dove è stato allestito nel mattino e nel pomeriggio un banchetto per la raccolta delle firme. «Giusto un anno fa - commenta Maffei - Potenzattiva ha promosso nel teatro Don Bosco “Una nuova città è possibile”, un incontro pubblico in cui dibattere con politica e istituzioni dei maggiori problemi della città». Per chiunque volesse partecipare alla petizione, può ancora farlo visitando il sito www. radioredazione.it. Anna Martino
A Bucaletto copertoni di gomme e cartoni abbandonati lungo la strada
Discarica a cielo aperto SPORCIZIA, gomme e cartoni. E' questo il quadro d'insieme, ovviamente poco edificante della strada complanare che da Bucaletto conduce al campetto di calcio a cinque. Uno spettacolo poco gradevole non c'è che dire, quello che l'autista osserva guidando sulla strada che affianca in pratica la Basentana. Siamo a Potenza e all'ingresso cittadino ma la presenza di pneumatici, cartoni e sporcizia non rende l'idea dell'assoluto stato di degrado che attanaglia la zona in questione. In realtà la presenza di pneumatici si nota anche nella zona adiacente al ponte di collegamento tra Bucaletto e contrada Riofreddo, nei pressi dell'incrocio che conduce in direzione degli uffici della Cotrab. Forse sarebbe il caso di intervenire prontamente evitando ulteriori grattacapi ai residenti, costretti ad osservare uno spettacolo poco edificante e al tempo stesso mortificante per il decoro urbano della zona. Nei pressi del campo di calcetto l'aspetto della strada non è affatto gradevole. La presenza di gomme di grosse dimensioni riduce sensibilmente la qualità dell'area in questione. A complicare ulteriormente le cose anche la presenza di detriti e cartoni lasciati incustoditi. Un quadro della situazione increscioso quello tuttora presente nella strada di col-
Due immagini che fotografano il degrado della zona
legamento che da Bucaletto conduce in direzione di San Luca Branca. Una piccola discarica a cielo aperto, con ovvie conseguenze per la qualità della vita e dell'ambiente. E pensare che i materiali sopra citati sono sistemati proprio sulle aree verdi, invero poche presenti nell'area in que-
stione. Sicuramente l'ambiente già reso difficile dalla presenza di fabbriche viene condizionato dalla perdurante situazione di disdoro che non consente di vivere in simbiosi con il verde. Ciò che preoccupa è l'assoluto stato di incuria della zona, dove soprattutto la presenza di pneu-
matici talvolta ammassati non permette di vivere in condizioni dignitose e consone al decoro quotidiano. Come dire chi ha orecchie per intendere intenda… Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
L’INIZIATIVA
Legambiente
Anche a Potenza vetrine antismog ANCHE alcuni negozi del capoluogo di regione aderiranno all’iniziativa “Vetrine antismog”di Legambiente. Smog, polveri e rumore assediano i centri urbani, con l'inquinamento alle stelle in tutta Italia: Napoli, Torino e Ancona guidano la classifica dei superamenti dei limiti di legge (35 giorni in un anno) per le concentrazioni di (polveri sottili), rispettivamente con 156, 151 e 129 giorni. Questo, in sintesi, il contenuto del dossier “Mal'Aria di citta”di Legambiente, realizzato in collaborazione con il sito “lamiaaria.it”, che annuncia anche la partenza delle “vetrine antismog” in varie città. Oltre che a Potenza le vetrine antismog verranno allestire anche a Palermo, Bologna, Milano, Roma, Genova, Torino, Taranto, Firenze e Civitanova. Alcune boutique attrezzeranno le vetrine con mascherine antismog e slogan contro l'inquinamento, che per Legambiente è «un'emergenza nazionale» per cui «servono urgenti provvedimenti strutturali». La situazione è «grave», dice Legambiente, anche a Milano con 108 giorni di superamento, a Roma con 67 e Venezia con 60. Mentre, rileva l'associazione, Lombardia ed Emilia-Romagna sono le regioni in cui si registrano valori critici per tutte le città monitorate, seguite da Piemonte (7 su 8) e Veneto (6 su 7). Secondo il dossier, «nulla di buono è stato fatto nemmeno sul fronte ozono che nei mesi estivi ha fatto registrare livelli record: dal primo gennaio 2010 è entrato in vigore il limite per la protezione della salute umana di 120 microgrammi/metro cubo da non superare per più di 25 giorni in un anno, ma oltre la metà delle città monitorate nel 2009 non rispettava questo limite (32 su 50)». La Pianura Padana si conferma come «area critica» anche in questo caso con 8 città tra le prime dieci per superamenti del valore di legge. A livello regionale la maglia nera va alla Lombardia, dove 9 città su 10 hanno superato di molto il limite di legge sull'ozono.
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Potenza
Lunedì 18 gennaio 2010
La Belle Epoque cantata dal trio delle sorelle Marinetti
IL prossimo 28 gennaio, alle 21, il sipario del teatro Stabile di Potenza si alzerà su “Non ce ne importa niente”, nuovo appuntamento con la stagione teatrale 2009/2010. Per la regia di Max Croci e con la presenza dell’orchestra diretta dal maestro Christian Schmitz, lo spettacolo ripropone brani da Belle Epoque musicale. Le Sorelle Marinetti, accattivante e impertinente trio musicale che strizza l’occhio agli sketch del varietà. Un viaggio temporale a ritroso verso gli anni ’30, anni di grandi inquietudini, ma anche anni di voglia di spensieratezza ...
IL 21 gennaio, al teatro Don Bosco, appuntamento con Comic festival: in scena, “Marco da legare”, spettacolo di Marco Buzzoni e con la partecipazione di di Alex De Santis. Il comico di Sassari, in arte Baz, uno dei personaggi cult di Colorado, si cimenterà ancora una volta nella sua ultima produzione. Baz ha ottenuto 10 premi in 8 Festival nazionali di Cabaret, fra cui il prestigioso premio Petrolini “Bravo Grazie 2006” e il premio Walter Chiari come rivelazione comica dell’anno. Nello spettacolo, il giovane comico si scontra con il personaggio Baz, un artista “tarocco” creato da ingegneri genetici e programmato solo per riprodurre cose già fatte da altri.
ARBERESHE
APPUNTAMENTI
Al “Comic festival” è di scena “Marco da legare”, in arte Baz
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1
Cartelloni bilingue per le minoranza
Faccia a faccia di genere
Avatar - Visione in 2D 17.30 - 20.30 Sala 2 La prima cosa bella 17 - 19.30- 22 Sala 3 Cado dalle nubi 17.30 - 19 - 21.30 Sala 4 Sherlock Holmes 16.30 - 19 - 21.30 Sala 5 Io, Loro e Lara 17.45 - 20 - 22.15 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Il mondo dei replicanti 17 - 19 - 21
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Avatar - Visione in 3D 17.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Io, Loro e Lara 19 - 21
Un momento delle celebrazioni
Le frasi semplici sono sempre quelle dette col cuore perché ogni piccola parola nasconde la grande gioia di comunicare il proprio affetto e spesso è proprio questo affetto che ci blocca, che ci impedisce di dire a gran voce le parole più intense…......... Semplicemente Tanti Auguri! Che sia davvero un bellissimo giorno e come questo anche gli altri a seguire. 70 volte Buon Compleanno! Ti vogliamo bene con tutta la sincerità e gioia di averti accanto! I tuo i figli Antonio e Pasquale.
Per i tuoi magnifici 70 anni, auguri! A Dicillo Vincenzo (per tutti Mattacchione), il tifoso numero 1 del Moliterno 1921. Con stima ed affetto da parte del gruppo dei Boys 1990 Moliterno e che tu possa affiancarci per altri 100 anni.
Anche se lontani ti pensiamo sempre con immenso affetto e stima. Auguroni per i tuoi 70 anni. Tiziana e Marco Vizzuso
«I pilastridella Provinciadel futurodevono essere ben saldi dentro la terra e la cultura di questa regione». Così, il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, ha concluso ieri mattina, nella sala consiliare di piazza Mario Pagano, l’evento “Vivaldi per Skanderbeg”, promosso dal comitato per le celebrazioni Basilicata Arbereshe. Nell’illustrare il progetto Cartellonistica bilingue nei centri Albanofoni della provincia, finanziato dal Dipartimento per gli affari regionali per 50 mila euro, promosso dalla Provincia e finalizzato all’installazione di cartelli stradali bilingue e di bacheche informative in ciascun comune arberesche (Barile, Ginestra, Maschito, San Costantino e San Paolo Albanese) e in prossimità delle scuole del capoluogo, Lacorazza ha richiamato il valore dell’integrazione «in un momento storico in cui la cultura delle differenze sprofonda sotto il macigno dell’invocazione della sicurezza. L’attuale processo di globalizzazione – ha affermato – tende a cancellare le differenze, unificando i modelli di consumo e favorendo l’affermarsi di processi produttivi che schiacciano i profili identitari. In tale contesto, ci sentiamo un po’ tutti minoranza, perché nel mare indistinto della globalizzazione, confluisce il fiume delle diverse culture. Siamo una regione che vive nel cuore del Mediterraneo in un contesto che offre enormi opportunità ed abbiamo, dunque, ancor di più il dovere di preservare minoranze e tradizioni, come un punto fisso all’orizzonte, oltre che come una preziosa opportunità di sviluppo, in grado di far crescere i piccoli numeri e di mettere in moto dinamiche turistiche».
Avatar JAKE Sully è un marine costretto su una sedia a rotelle che accetta di trasferirsi sul pianeta Pandora in sostituzione del fratello morto. Essendo l'atmosfera del pianeta tossica per gli umani sono stati creati degli esseri simili in tutto e per tutto ai nativi che possono essere ‘guidati' dall'umano che si trova al sicuro dentro la base.
La prima cosa bella ANNA nel ‘71 era una giovane e bellissima mamma proclamata Miss del più popolare stabilimento balneare di Livorno, ignara di suscitare le attenzioni maliziose della popolazione maschile, i sospetti rabbiosi del marito Mario e la vergogna del primogenito Bruno. Oggi, ricoverata alle cure palliative, Anna sbalordisce i medici con la sua irresistibile e contagiosa vitalità
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 18 GENNAIO 0971/444822
Brienza piazza Europa, 12
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel
115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111
Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata
800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393
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0971 668111 0971 417111 0971 415111
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
Ateneo
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
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8 Agenda
Rionero La storia di una donna di circa 30 anni che vaga per il paese tra l’indifferenza di tutti
Un dramma della solitudine Chiusa nella sua corazza di alcol e disperazione vive come una barbona RIONERO - Ogni tanto si vede per strada. A volte, più spesso di altre, è nuda con una birra in mano. Una donna bionda, una giovane donna sui trent’anni che a guardarla ti si stringe il cuore. E’ chiusa nella sua corazza di alcol e disperazione. Borbotta in un’altra lingua contro i passanti, con lo sguardo perso in un’altra dimensione. Non passa di certo inosservata eppure tutti fanno finta che non esista, tranne quando compie gesti estremi, allora si chiamano i vigili. I ragazzi ridono di lei, la prendono in giro, le vanno accanto per spingerla. E lei forse per protesta, forse per ribellione, forse chissà perché, si spoglia. Con la neve, con il freddo, il vento gelido, è vestita di stracci. E’ nota agli abitanti di Atella, Rionero, Melfi. Si muove, non si sa bene come,
dappertutto. Girovaga senza meta nel Vulture. Qualcuno la definirebbe una barbona. Di chi si tratti in realtà pochi lo sanno con certezza. Per lo più sul suo conto girano storie della cui fondatezza nessuno ci metterebbe la mano sul fuoco. E’ un insieme di: mi pare, forse, sentito dire. Si dice che sia tedesca o svizzera, che sia stata portata quì quando era una ragazzina da un uomo del posto. Un amore che non è durato a lungo e che l’ha lasciata legata a queste terre per sempre. Molte volte i servizi sociali e le forze di polizia hanno cercato di farsi carico del problema. Il risultato è lo stesso, sempre nullo. Si dice che addirittura, qualche tempo fa, l’abbiano riportata a casa. Ma dopo un po’ lei è riapparsa qui. Non si sa come viaggi, come viva, come prenda i soldi per comprasi da bere.
Il fatto è che ora qui, è malata, e finché starà tra noi non è una patata bollente da cercare di rifilare a qualcuno, ma una persona che ha estremamente bisogno di aiuto e cerca di mostrarlo in tutti i modi. E’ un problema che appartiene a tutta la comunità di Atella, di Rionero e di tutti i paesi in cui vive. E’ un problema di ogni cittadino, di ogni singola persona che non può passare oltre storcendo il naso. E’ un problema di ogni ente preposto alla tutela dei cittadini, di ogni associazione, ecclesiastica o no, che vuole fare del bene al prossimo. Venerdì ha fatto qualcosa di diverso dal mostrarsi e dal borbottare. Ha lanciato una bottiglia vuota di birra addosso ad una ragazzina che camminava sul marciapiede per andare a scuola. E’ successo ad Atella. Per fortuna, o per caso, la ragazzina ha avvertito lo spostamento d’ aria alle spalle è si è
scansata, così la bottiglia di vetro invece che sulla sua testa si è fracassata al suolo. Solo un grande spavento, per fortuna, ma il fatto è grave. Questa donna ha bisogno di essere curata, di prendere dei farmaci, di avere un punto di riferimento. Non si tratta di demonizzarla bollandola come pericolosa, rinchiudendola in qualche struttura. Chi ha le competenze per farlo dovrebbe prendere in carico questo caso. Se questa donna da anni va in giro in queste condizioni la colpa è della comunità intera. Ogni uomo o donna ha diritto ad essere trattato prima di tutto come persona. Una persona che un giorno di questa estate ha scritto un biglietto lasciandolo presso un gazebo allestito dalla Croce Rossa con su scritto in inglese “per me non esiste la felicità”. Lucia Nardiello
Muro Lucano L’offerta del sindaco al ministero
«Siamo pronti a ospitare cento orfani haitiani»
Laurenzana Le religiose richiamate dalla Madre superiore
Il caso delle suore sacramentine approda in consiglio comunale LAURENZANA - La questione delle suore sacramentine di Laurenzana è approdata in consiglio comunale. In seno all'ultima assemblea dell'assise municipale, tenutasi sabato scorso, si è data priorità alla discussione relativa alla vicenda delle suore sacramentine, costrette ad abbandonare la piccola comunità, dopo oltre settant'anni di intensa attività al servizio del paese. E' emerso che una delle cause fondamentali della chiusura dell'istituto sarebbe da attribuirsi, secondo il capogruppo dell'Italia dei Valori (lista di minoranza “Un'altra Laurenzana”), Gaetano Cantisani, «alla nuova istituzione delle suore sacramentine a Potenza. Questo fatto avrebbe contribuito non poco all'indebolimento dell'organico delle suore di Laurenzana, in quanto le religiose giovani al servizio della comunità, che avrebbero garantito la continuità delle attività scolastiche dell'asilo, sono andate via, qualche anno fa» per svolgere la missione educativa in altri istituti. In consiglio comunale, Gaetano Cantisani,
Una seduta del consiglio comunale di Laurenzana
usando il condizionale, ha posto anche l'accento su alcune situazioni e divergenze che si sarebbero venute a creare, in passato, all'interno dell'ambiente religioso e che avrebbero determinato la partenza delle suore giovani. Attualmente, nella comunità di Laurenzana sono rimaste soltanto tre suore anziane, il cui ricambio, secondo la Madre provinciale delle sacramentine, non può essere più assicurato. Pertanto, in consiglio comunale, all'unanimità, si è ritenuto opportuno inviare una missiva alla Madre generale dell'Ordine delle suore sa-
cramentine di Bergamo, al fine di trovare valide soluzioni, affinché le religiose assicurino la loro presenza nella comunità laurenzanese. Anche il comitato cittadino “per il mantenimento della scuola materna e delle suore sacramentine”, costituitosi recentemente, ha chiesto, a gran voce, di trovare una soluzione al problema. La venuta delle suore a Laurenzana è stata voluta dai fratelli Bonomo (Francesco, Michele e Riccardo) per esaudire un desiderio del papà, il quale voleva dotare il paese di un asilo infantile. I responsabili della vita pub-
blica del tempo sottoscrissero una convenzione con le suore sacramentine di Bergamo, affidando loro la gestione dell'asilo. Dieci anni dopo la sua inaugurazione (nel 1949), l'asilo infantile “Giuseppina Bonomo” di Laurenzana fu eretto ad ente morale per assicurare un funzionamento più autonomo. Dal 1939 a tutt'oggi, le suore si sono prodigate per l'educazione dei bambini ad esse affidate fin dalla scuola materna, seguendo con impegno la loro formazione religiosa anche succesivamente. La presenza delle suore a Laurenzana è un importante punto di riferimento per la vita religiosa che si svolge. Ritornando al consiglio comunale, l'assise municipale laurenzanese ha discusso anche di un altro tema di fondamentale importanza per la cittadinanza: l'adesione ai Piot (Pacchetti integrati di offerta turistica). Laurenzana rientrerà nel polo di attrazione turistica assieme ai Comuni di Potenza, Tito, Pignola, Sasso di Castalda, Abriola, Anzi e Calvello. Donato Pavese
L’INTERVENTO
La soddisfazione di “Progetto per Pignola” PIGNOLA - Il consiglio comunale del comune di Pignola nella seduta del 12 gennaio 2010 ha approvato all'unanimità la proposta presentata dal gruppo di minoranza “Progetto per Pignola”che va a modificare l'articolo 10 dello statuto comunale e l'articolo12 del regolamento del consiglio comunale di Pignola. Finalmente dopo mesi di protesta ha prevalso il buon senso e la responsabilità di chi amministra una comunità che deve dare voce anche a chi si trova in una posizione di minoranza nel rispetto delle regole democratiche di un paese. La modifica riguarda i commi 5,6 e 7 dell'articolo 10 dello statuto comunale che prevede il ricevimento della convocazione del consiglio comunale da parte dei consiglieri, non più di cinque giorni prima per le sedute ordinarie bensì di dieci giorni prima e per le sedute straordinarie non più di tre giorni prima bensì di sette giorni prima. Per quanto riguarda la consegna degli atti che
precedono il consiglio non più 24 ore prima bensì tre giorni prima, esclusi sabato, domenica e festivi. La convocazione d'urgenza non verrà fatta più 24 ore prima bensì due giorni prima. Altra modifica riguarda l'articolo 12 del regolamento del consiglio dove il presidente del consiglio dichiara deserta la seduta non più dopo un'ora da quella indicata dalla comunicazione ai consiglieri bensì dopo 15 minuti. Visti i risultati ottenuti, il gruppo consiliare “Progetto per Pignola” si ritiene molto soddisfatto poiché queste modifiche contribuiranno non poco a dare la possibilità alla minoranza di avere un margine di movimento più ampio nell'adempiere al proprio mandato elettorale, sempre se le regole stabilite verranno rispettate, diversamente si ritornerà in un clima di scontro ferrato. Il capo gruppo Giancarlo Spagnoletta
Alcuni bimbi haitiani tra le macerie
MURO LUCANO - L’amministrazione comunale si è dichiarata disponibile a ospitare 100 orfani haitiani. Il Comune di Muro Lucano si mobilita per gli orfani haitiani. Dinanzi alla più «grave crisi umanitaria degli ultimi decenni» il primo cittadino murese, Gerardo Mariani, ieri mattina ha dichiarato la sua disponibilità al ministero degli Esteri italiano ad accogliere da subito 100 bambini orfani, che stanno vivendo il dramma del sisma di Haiti, un vero e proprio disastro umanitario. «Muro Lucano ed i - ha detto Mariani - che all'epoca ero vicesindaco, non possiamo dimenticare la solidarietà che all'indomani del sisma del 1980 si mise in moto. Una solidarietà che oggi mi spinge a lanciare un appello a tutte le famiglie muresi e a tutte le associazioni in loco per predisporsi ad accogliere, fin da subito, gli orfani haitiani». Stando ai primi dati sembrerebbero almeno due milioni i bambini, molti dei quali feriti o rimasti orfani, colpiti direttamente dal sisma. «Haiti - ha aggiunto il primo cittadino - è
stata sconvolta da un terremoto che ha colpito oltre un terzo della popolazione totale del Paese che versa in condizioni gravissime: tra famiglie distrutte, un elevato rischio di epidemie tra dispersi e senzatetto. Ed allora dobbiamo tutti dare il nostro contributo per aiutare i bambini che sono rimasti soli. Hanno perso i loro genitori. Non hanno più una casa dove dormire. Probabilmente già nei prossimi giorni con i funzionari si definiranno le condizioni attraverso le quali, d'intesa con il ministero, le famiglie potranno ospitare i bambini orfani. Così oggi dopo aver dichiarato la nostra piena disponibilità ad affrontare l'emergenza dei più indifesi rimasti senza famiglia, rispondendo all'appello dei responsabili delle strutture di accoglienza per minori haitiane che hanno chiesto l'aiuto di tutta la Comunità internazionale, attendiamo che nelle prossime ore sia varato un piano straordinario per assicurare una famiglia a tutti i bambini delle zone colpite dalla calamità. Si spera che, nel più breve tempo possibile la solidarietà di tutti si tramuti in interventi concreti».
Il vescovo Ricchiuti torna in Africa ACERENZA - A due anni di distanza il vescovo della diocesi di Acerenza Giovanni Ricchiuti ritorna in Africa. Infatti da mercoledì 20 gennaio e fino a giovedì 28 gennaio si recherà insieme ad una ventina di persone per la seconda volta in Africa e precisamente in Guinea-Bissau, nella diocesi di Bafatà guidata dal vescovo Dom Pedro Zilli) per continuare il gemellaggio diocesano con quella chiesa. Con l'aiuto delle varie istituzione e della gente comune il vescovo porterà in terra africana sostentamenti economici per le finalità umanitarie quali il completamento della scuola nel villaggio di Bambadinca, la costruzione di un pozzo per acqua potabile nella missione e l'apertura della radio dicesana di Bafatà, ma anche generi di prima necessità. Il vescovo Giovanni Ricchiuti sottoli-
nea che "il primo viaggio in Africa avvenuto nel mese di febbraio del 2008 ha rappresentato e costituito dei giorni di condivisione con i nostri amici africani con momenti di preghiera, di dialogo e di festa, incontrando una chiesa cattolica di Africa che fa della sua fede in Gesù Cristo un racconto di una chiesa giovane, viva ed impegnata ad edificare comunità cristiane forse povere di mezzi e di strutture ma ricche di entusiasmo e gioia, una chiesa che mostra il volto della speranza, incontrando ed incrociando nei grandi occhi dei bambini e nel dignitoso portamento dei giovani e degli adulti della Guinea Bissau, una umanità che domanda giustizia e solidarietà in un contesto ambientale, sociale e politico difficili". Antonio Bevilacqua
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Potenza e provincia 9
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Fu al centro del caso giudiziario alla “Casa del divin fanciullo”. Oggi ci sarà l’autopsia
E’ morta la santona di La Martella Nicolina Taddonio è stata trovata nella sua camera con un fazzoletto in bocca E’ STATA trovata con un fazzoletto in bocca riversa sul letto della sua camera. E' morta così, la settantenne Nicolina Taddonio, conosciuta in città come la “santona di La Martella”. A fare la macabra scoperta è stata la badante, che viveva in casa con lei e che, alle 8.30 di ieri mattina, ha udito un urlo provenire dalla camera da letto. Immediatamente è accorso anche il convivente e, nonostante lo stato di choc, è subito partita la chiamata al 118. Sul posto sono arrivati i sanitari, che dopo il tentativo di rianimare l’anziana con le piastre, nulla hanno potuto che constatarne il decesso. Le vie respiratorie erano occluse e l'ispezione cadaverica non presentava segni particolari di violenza. Le indagini per risalire all'esatta dinamica dell'accaduto sono condotte dai carabinieri del comando provinciale di Matera e dal sostituto procuratore della Repubblica di Matera, Annunziata Cazzetta, che ha disposto per oggi l'esame autoptico, eseguito dal dottor De Donno, durante il quale non è esclusa la presenza di periti di parte. Le indagini ruotano a 360 gradi, ma la causa più ac-
Il borgo di La Martella, dove negli anni Novanta operava Nicolina Taddonio, poi conosciuta come “la santona”, visto il suo impegno presso la “Casa del divin fanciullo”, poi al centro di un caso giudiziario.
creditata sembra essere quella del suicidio, concretizzatosi con il soffocamento. La donna, oltre ad avere un quadro clinico di salute non ottimale, da qualche tempo pare soffrisse di problemi psichici legati alla vicenda giudiziaria che la vide coinvolta negli anni Novanta e già in passato aveva mostrato gravi segni di sofferenza. Nonostante nell'aprile del 2007 fosse stata assolta dall'accusa di plagio e di associazione per delinquere, finalizzata al sequestro di persona e circonvenzione di
incapace. Negli ultimi tempi la donna era prostrata sul piano fisico e morale per le ingiuste accuse. Le vicende giudiziarie risalgono agli anni 1994-1995 e vedono Nicolina Taddonio, impiegata di un ente publbico, accusata di aver plagiato gli ospiti della comunità religiosa “Cuore Immacolato di Maria - Casa del divin fanciullo” da lei fondata nel 1992 nella città dei Sassi e attiva fino al 1994 in contrada Guirro di La Martella. Inizialmente era ben vista dalla Chiesa locale, ma pare che Nicolina si fosse smarri-
ta strada facendo. Il vescovo di Matera stava per approvarla, ma giunsero prima le denunce dei genitori, che diedero inizio al procedimento giudiziario L'accusa, formulata nei confronti della donna, poi assolta, era di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la persona, come l'aver procurato lo stato di incapacità di intendere e volere, mediante suggestione e captazione psicologica, nei confronti di frequentatori della comunità religiosa. Michelangelo Ferrara
C’è confusione sulla tipologia dei cassonetti e l’ubicazione delle isole
Tanti dubbi sulla differenziata Punto informativo preso d’assalto dai cittadini in piazza SI è registrata una grande affluenza di cittadini, sabato mattina, presso lo stand informativo per la raccolta differenziata allestito in piazza Vittorio Veneto dall'associazione temporanea di imprese “Aimeri Ambiente e Asa”, che dallo scorso ottobre gestiscono per conto del Comune di Matera il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Anche ieri, tanti i materani di tutte le età, hanno letteralmente subissato di domande il personale per fugare i molti dubbi relativi a come differenziare i rifiuti. Solo da qualche giorno sono in distribuzione gli opuscoletti che spiegano dettagliatamente cosa inserire nei vari bidoni e nelle campane della raccolta differenziata. Per la verità senza l'ausilio della brochure, diventa difficile stabilire in quale contenitore vadano inserite le varie tipologie di rifiuti perché la casistica è vasta. In più le indicazioni riportate sui cassonetti spesso non elencano cosa si può inserire lasciando interdetto l'utente. Infatti, solo leggendo l'opuscolo si scopre che le lattine di alluminio vanno insieme alla plastica, mentre le icone e le spiegazioni riportate sui cassonetti non fanno alcun riferimento. Ma al Punto informazione, oltre alle domande sul nuovo servizio e sulle modalità di raccolta, che variano da zona a zona, sono arrivate anche molte lamentele sul posizionamento del tutto improvvisato e poco funzionale delle aree ecologiche: i bidoni, in moltissimi casi, sono stati messi sui marciapiedi e ostacolano il passaggio dei pedoni. «E' il Comune di Matera -sostiene Paolo Festa, uno dei rappresentanti di Aimeri-Asa - il principale responsabile di queste decisioni sull'ubicazione in
Il Punto informativo allestito in piazza Vittorio Veneto nello scorso weekend per spiegare ai cittadini come funziona il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. I maggiori dubbi si sono concentrati sulla nomenclatura dei cassonetti e sull’ubicazione delle isole ecologiche nelle strade.
città delle isole ecologiche. Noi ci limitiamo solo allo svuotamento dei cassonetti. Per gli altri problemi, come il non tempestivo svuotamento dei contenitori di vetro, plastica e carta, ci stiamo organizzando al meglio e tra poche settimane saremo in grado di sopperire a queste mancanze». Dunque, per la localizzazione delle 350 isole ecologiche dovrebbe essere il Comune a rivedere la situazione e a studiare posizioni più logiche per non creare barriere ai pedoni e per non esporli ai rischi del traffico quando conferiscono i rifiuti visto che tutte le bocche dei cassonetti danno sulla strada. Infine, tante lagnanze da parte dei cittadini avevano per oggetto il mancato spazzamento delle strade. Il problema è se-
La Federconsumatori per il credito consapevole IL ricorso dei consumatori a forme di strumenti creditizi e di accesso al credito al consumo, per far fronte all'aumento del costo della vita e alla perdita del potere d'acquisto di stipendi e pensioni, è aumentato in maniera preoccupante. Per affrontare il problema dell'indebitamento delle famiglie nei confronti delle società finanziare, e fornire ai consumatori tutte le giuste informazioni su come tutelare i propri risparmi e tutelarsi da un sistema economico che spesso non si conosce a fondo, la Federconsumatori di Basilicata, in collaborazione con la Cgil di Matera, ha tenuto un incontro, che si è svolto sabato, presso l'hotel San Domenico, sul tema “Sistema bancario e finanziario”. L'iniziativa, come ha spiegato Giuseppe Cotugno, presidente dellaFederconsumatori Matera, è in linea con il progetto nazionale “Informa”, a cui aderiscono Adoc, Adusbef, Codacons, Codici e Federconsumatori, e il cui principale obiettivo è appunto quello di diffondere una chiara e corretta informazione su tutte le normative che si riferiscono ai rapporti di vendita ed ai contratti relativi all'uso di strumenti creditizi, al fine di rendere maggiormente trasparente il mercato ed offrire più opportunità al cittadino consumatore. «Decine e decine di investitori di Matera e Potenza ha detto Cotugno- hanno scelto di farsi tutelare dalla Federconsumatori, che garantisce una protezione effettiva ai consumatori per i quali sussistano fondanti motivi di reclamo. Infatti, molti risparmiatori che pensavano di aver trovato la formula giusta per inve-
stire i propri risparmi, dopo poco tempo si sono accorti che non era affatto così. Per questo motivo, siamo stati scelti a livello nazionale per aiutare, consigliare e guidare il cittadino a fare le scelte giuste, anche con l'aiuto di un consulente legale». Durante l'incontro, l'avvocato Alessia Pignatelli ha parlato delle modalità utili al consumatore che decide di fare degli investimenti, evidenziando l'importanza dell'informazione, della correttezza e dell'adeguatezza, soprattutto nella stipula dei contratti. «Il risparmiatore -ha spiegato la Pignatelli- ha il diritto di ottenere una copia dei contratti relativi a tutte le operazioni di investimento ea ricevereinformazioni sull'intermediario finanziario e sui servizi». All'incontro è intervenuto anche Saverio Attico della Fisac Cgil Basilicata, che ha sottolineato come il miglior modo di tutelare il consumatore sia il risparmio. «E' importante -ha detto Attico-convincere ilconsumatore al cosiddetto risparmio consapevole, che consiste in una minore forma di investimento, cioè decidere di finanziare le aziende etiche, investendo in importanti attività sociali. Il risparmio consapevole, negli ultimi anni, si sta sviluppando in tutto il mondo occidentale. Per quanto riguarda, invece, il sindacato, esso ha sempre difeso e sostenuto i lavoratori e i dipendenti di banche, nei confronti dei quali spesso ricadono le responsabilità delle operazioni finanziarie». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Vicenda De Vito, il Pd solidale con il consigliere rio ed ha a che fare con l'immagine della città. La città è sporca, sostengono i cittadini, e molte strade anche di quartieri centrali non vengono pulite da mesi. La situazione riguarda anche i rioni Sassi e le periferie. Su questa questione le risposte del gestore del servizio restano vaghe e si spera si tratti soltanto di un regime transitorio verso una organizzazione ottimale dello spazzamento. Da mercoledì i gazebo informativi si sposteranno nei Sassi, mentre per chi avesse dubbi sulla differenziata o volesse segnalare situazioni anomale può contattare Aimeri-Asa al numero verde 800021717. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
IL gruppo consiliare e gli assessori provinciali del Partito democratico esprimono, in una nota diffusa nei giorni scorsi, «solidarietà politica e vicinanza umana al consigliere provinciale e sindaco Angelo De Vito», sindaco di Grottole, al centro di un caso di controversa interpretazione normativa, in base alla quale per una vecchia condanna penale, sarebbe incompatibile con qualsiasi carica pubblica, quindi sia con quella di consigliere provinciale, sia con quella di sindaco, che ricopre già per il secondo mandato nella piccola cittadina del Materano. «Il consigliere De Vito -si legge nella nota a firma del capogruppo Angelo Garbellano- svolge egregiamente il mandato di sindaco e generosamente profonde il suo impegno a favore dell'intero territorio provinciale. La vicenda che lo vede coinvolto è tanto paradossale quanto delicata, ed impone ad ognuno di noi sobrietà ed equilibrio nei comportamenti. Pertanto, il gruppo del Partito democratico alla Provincia di Matera ribadisce stima e fiducia al consigliere De Vito e respinge qualsiasi tentativo di strumentalizzazione che nulla ha a che vedere con il rispetto delle regole e delle persone». matera@luedi.it
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Matera
La Chiesa nell’era digitale
CONTINUA a riscuotere consensi “La nota storta”, programma nato dalla collaborazione tra i blogger materani Hyperbros (Donato Mola) e Materatown (anonimo per scelta “editoriale”) e l'azienda di produzioni televisive Videouno. Dopo il successo della puntata pilota del 28 dicembre scorso, la prima puntata, andata in onda lunedì 11 gennaio, ha fatto registrare un notevole incremento dei contatti. Stasera, alle ore 21, in diretta dagli studi di Videouno, con Hyperbros ci sarà Michele Casino, ex assessore all'Igiene e Ambiente: con lui si parlerà di come il centrodestra materano e lucano si sta preparando alle prossime scadenze elettorali.
“LA CHIESA nell'era della comunicazione digitale”: su questo tema si svolgerà la conferenza stampa, giovedì prossimo, alle ore 10 nel Salone degli Stemmi presso la sede arcivescovile. In vista della festa del patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales, che la Chiesa ricorda il 24 Gennaio, l'arcivescovo di Matera-Irsina Mons. Salvatore Ligorio ha il piacere di incontrare i rappresentanti della Stampa per fare il punto sugli strumenti di comunicazione della Chiesa diocesana e sulle prospettive che si dischiudono nell'era digitale. Ricorrendo il primo anno di vita del giornale diocesano Logos - Le ragioni della verità, sarà presentato un resoconto dell'attività svolta nel 2009 e le prospettive per il futuro.
APPUNTAMENTI
Stasera torna “La nota storta”
CELEBRAZIONI
CINEMA
Le reliquie di S. Teresina
Comunale Matera - 0835334116 Avatar ore 17,00, 21,00
Kennedy Matera - 0835334116
La storia trasloca in piazza V. Veneto
Il riccio ore 17,30-19,30-21,40
Duni Matera - 0835331812 Io Loro e Lara ore 17,50, 19,45, 21,40
Patron Antonio Matera La prima cosa bella ore 17,30- 19,30- 21,30
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 La principessa e il ranocchio ore 17,30 Cado dalle nubi 19,30-21,45 Della Valle Ferrandina - 0835755226 Sherlock Holmes ore 19-21,30 Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
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C’E’tempofino al25gennaio2010pervisitare nelmuseoRidola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
RICORRE quest'anno il 100° anniversario del miracolo di Gallipoli, dove la priora del monastero delle Carmelitane Scalze - madre Carmela del S. Cuore di Gesù - guarì da una malattia gravissima grazie all'intercessione di S. Teresa di Gesù Bambino, conosciuta anche come Teresa di Lisieux. Per ricordare anche a Matera il primo centenario del miracolo, le Reliquie di Santa Teresina saranno portate in “peregrinatio” nella città dei Sassi dal 20 al 22 gennaio prossimo. I festeggiamenti prevedono per mercoledi 20 gennaio ore 17 il raduno dei giovani nella Giornata della pace; alle ore 18 è prevista l'accoglienza in piazza Vittorio Veneto delle reliquie provenienti da Lecce. Quindi, è programmata la processione verso la Chiesa di San Francesco di Assisi; un Incontro di preghiera che sarà animato dai giovani. giovedì, 21 gennaio alle ore 9, verrà celebrata la Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Michele Scandiffio, Arcivescovo emerito di Acerenza. In mattinata si terrà l' incontro con le scolaresche e alle ore 19 S. Messa presieduta da S.E. Mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina e concelebrata dal Presbiterio diocesano. Venerdi 22 Gennaio alle ore 9 verrà celebrata la S. Messa seguita dalla partenza delle Reliquie per Abidonia (Cs).
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JAKE SULLY è un marine costretto su una sedia a rotelle che accetta di trasferirsi sul pianeta Pandora (distante 44 anni luce dalla Terra) in sostituzione del fratello morto. Costui era uno scienziato la cui missione era quella di esplorare il pianeta mediante un avatar. .
La prima cosa... UN AMARCORD in salsa livornese, con il caratteristico umorismo pungente di Paolo Virzì. Nella famiglia Michelucci, la presenza di una madre bella finirà per travolgere tutti, fino ad un'inaspettata riconciliazione.
Il Riccio RENÉE è la portinaia di un elegante palazzo parigino, popolato da ricchezza e vacuità.
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Matera 11
Agenda
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
Costa tra turismo e trivelle No Scorie: «Vige ancora un’altra mega concessione tra Policoro e Nova Siri» E’ ancora vigente una concessione per sondaggi e trivellazioni alla ricerca di gas su tutta la fascia jonica lucana, fino alla Calabria (Roseto Capo Spulico). A denunciarlo è il Movimento ambientalista “No Scoriein Trisaia”, alla luce delle recenti polemiche e proteste a Policoro. «Come una continua presa in giro ai danni delle popolazioni lucane -si legge in una nota di No Scorie- ma anche pugliesi e calabresi fioccano le domande di trivellazione nel mar Jonio. Nel 2008, in pieno novembre ci fu una mobilitazione tra associazioni e operatori turistici, coinvolgendo anche i sindaci del Metapontino affinché la “Consul Service”non trivellasse tra Nova siri e Metaponto. Allora la Valutazione d'impatto ambientale fu ritirata per carenza di documentazione, proprio quando stava per ultimare il periodo delle osservazioni da parte di enti e istituzioni. Nel 2009, ai primi dell'anno, sulla stessa concessione (Dr 148) scompare la Consul Service e al suo posto si fa avanti l'Appenine Energy. In piena estate ci fu una nuova mobilitazione, e questa volta accanto alle associazioni, agli operatori turistici ci sono anche i consorzi agricoli ed economici del Metapontino. La Regione, con l'assessore Santochirico, preoccupata dalle istanze dei cittadini che ormai non vedono di buon occhio le trivellazioni e le ricerche petrolifere inBasilicata, correai ripari e assicura (riscuotendo il plauso di alcune istituzioni) che il Ministero non permetterà all'Appenine Energy di trivellare nel nostro mare. Era palese che l'intervento fosse servito per calmare gli animi e per continuare indisturbati le trivellazioni sulla terraferma regionale, viste le successive trivellazioni concesse a Poli-
La mappa diffusa dall’associazione ambientalista “No Scorie in Trisaia” sui progetti di trivellazioni esplorative lungo la fascia jonica tra Basilicata e Calabria. Il Movimento ricorda l’esistenza di una precedente concessione, che ancora oggi risulta vigente tra Policoro e Nova Siri. D qui l’appello ai politici locali di puntare su nuove fonti di approvvigionamento energetico, scartando progressivamente quelle fossili, che oggi non rappresentano più alcuna convenienza
coro, vicino l'ospedale di Villa d'Agri, e altre richieste oggetto di valutazione nei pressi del bacino idropotabile del Pertusillo (le trivelle sono incompatibili con i bacini delle acque lucane) e nell'area dei calanchi. Infatti -prosegue No Scorie- ancora oggi osserviamo, nonostante il fermo imposto all'Appennine Energy, che la concessione Dr 148 non è stata ritirata dal Ministero dello sviluppo economico, né sparisce dal sito Unmig dello stesso ministero. Tanto è che, appena a due mesi dall'annuncio di Santochirico contro le
Incontro Provincia-Asm
Gli ospedali in commissione
trivelle nel mar Jonio, appare d'incanto una nuova richiesta al Ministero di perforazione nello Jonio lucano. La nuova area è spostata non di molto rispetto alla Dr 148, e ha un nuovo nome, D68, e nuova società richiedente. Anzi,sono due:La “Transunion Petroleum Italia” e la “Northern petroleum”, con richiesta D 75 (fonte sito Unmig). La nuova concessione in linea d'acqua parte da Scanzano Jonico e arriva a Roseto Capo Spulico, con le acque di Policoro, Rotondella e Nova Siri che costituiscono il cuore dell'a-
Montalbano J.
TRICARICO - La VI commissione consiliare provinciale ha discusso, nei giorni scorsi, con il team strategico dell'Asm su: “Il futuro degli ospedali comprensoriali di Stigliano, Tricarico e Tinchi”, nella più ampia accezione dell'appropriatezza, dell'efficienza e dell'efficacia nell'erogazione del servizio sanitario, con lo sguardo diretto alla salute ed albenessere ditutti icittadini del territorio della provincia di Matera. Il direttore generale, Vito Gaudiano, e l'intero team che lo ha accompagnato, nelle persone del dottor Montesano, dottor Ierone e l’avvocato Morea, hanno illustrato ai componenti della commissione, presieduta da Giovanna Vizziello del Partito democratico, presenti i capigruppo, presenti altresì gli assessori Rondinone e Montemurro, il presidente del Consiglio, Aldo Chietera, e il presidente della Provincia, Franco Stel-
la, gli obbiettivi che hanno inteso perseguire con le azioni messe in campo, che vanno solo e unicamente nella direzione di una organizzazione sanitaria che vede al centro l'individuo e la sua sicurezza. Gaudiano ha evidenziato anche i risultati tangibili già ascrivibili alle strategie attuate: «Notevole riduzione dell'esodo sanitario; interventi chirurgici di rilievo effettuati nell'ospedale “Madonna delle Grazie” e ottimizzazione delle strutture a disposizione». Il presidente Franco Stella è intervenuto per garantire il proprio apporto alla sanità locale,«conscio -ha detto- che le risorse finanziare siano un elemento di grande importanza per la tutela di un diritto fondamentale, diritto alla salute, oggi ritenuto “bene collettivo” in quanto interesse della comunità ad avere individui sani». provinciamt@luedi.it
In versi gli insegnamenti di don Tommaso Latronico
Comunali Bersaniani «Sì Primarie» Presentato il libro di Antonella Santulli
Un inno alla speranza
Pierluigi Bersani L’ospedale Madonna delle Grazie di Matera
rea interessata alle ricerche». Ma, secondo No Scorie, le richieste di concessione però non finirebbero qui, ma interessano tutta la costa calabra, oltre l'area tarantina, passando da Crotone, dove le trivelle poco distanti dalla battigia sono già attive, fino al golfo di Policastro trasformando il mare in tanti appezzamenti d'acqua da trivellare. «In Norvegia spiegano ancora da No Scorie- le piattaforme in mare non le realizzano sotto gli 80 Km dalla costa, dalle aree joniche oggetto di richiesta , non ci sembra proprio che siamo ne-
gli stessi parametri. La questione ormai non è solo locale, ma interessa tre regioni del sud (la Puglia è interessata anche sul lato adriatico), che vivono di agricoltura e turismo. Il governo e la politica prima di fare scelte scellerate nei confronti di un ambiente e di un territorio dovrebbero informare le popolazioni e condividere le eventuali scelte. Senza dimenticare che l'energia fossile non rappresenta più il futuro economico, ma il passato e che meglio sarebbe per governi regionali e nazionali, avviare una sana e vera politica energetica eco-compatibile, capace di rendere autonome le famiglie, le imprese e le aziende agricole dai costi, dalle pressioni e dagli inquinamenti del ciclo degli idrocarburi. Il cui ritorno in termini di royalty per le popolazioni locali si trasforma nel solito piatto di lenticchie (dal 4,7,10% circa sull'estratto). Sempre in Norvegia, al territorio viene lasciato l'80 per cento del valore dei barili estratti, tanto da poterlo definire “petrolio consortile e comunitario”. In Italia e in Basilicata, invece, i comportamenti degli amministratori, il silenzio dei parlamentari e delle forze politiche su questioni di vitale importanza per il futuro del territorio, non fanno altro che peggiorare il rapporto tra politica, istituzioni e cittadini. I quali continueranno a mobilitarsi per far rispettare i propri diritti. Proprio com'è accaduto ultimamente a Policoro, dove l'assessore Santochirico, non solo ha autorizzatonel pienodelle vacanze un pozzo di gas, ma ancora non ha dato risposte concrete ai cittadini che sono scesi in piazza e al consiglio comunale in merito al pozzo autorizzato». provinciamt@luedi.it
MONTALBANO JONICO Comunali e scelte nel Pd di Montalbano: arrivano le prime prese di posizione. In particolare, la posizione dell'area Bersani è dichiaratamente contraria alle scelte in campo, non essendosi ancora espressa su alcun nominativo, ma mantenendo una propria posizione in merito alle modalità seguite per individuare un candidato sindaco per l'area di centrosinistra. «Questa componente -si legge in una nota- non si appassiona sul singolo nominativo, ma è fortemente impegnata a far raggiungere un obiettivo per noi fondamentale che è l'unità del centrosinistra intorno ad un’unica candidatura a sindaco, da raggiungere con il mezzo oggi più democratico che abbiamo a disposizione, le Primarie». Una posizione netta, che non mancherà di costituire utile apporto al serrato dialogo interno in atto. provinciam@luedi.it
POLICORO - La speranza è un dono innato, oltre a essere una delle tre virtù teologali insieme alla fede e alla carità. Però, anche chi non la possiede, sfogliando l'ultimo capolavoro letterario della poetessa policorese Antonella Santulli, “In cima alla speranza”, può farsi un'idea di cosa sia la speranza. Narrata in ogni singola pagina del suo libro, presentato sabato presso il borgo “Casalini”, làdove neglianni '50 la speranza di un futuro migliore accompagnava i salariati che lavoravano nei campi durante e dopo la Riforma fondiaria. E grazie ai loro sacrifici, alimentati appunto dalla speranza, oggi Policoro è una delle più grandi realtà lucane. Dedicato a uno dei suoi maestri di vita, don Tommaso Latronico, Antonella Santulli parla della scrittura come valvola di sfogo nel bene e nel male, che caratterizza la sua esistenza, e di come lo scrivere, nelle sue varie forme, sia un modo per trasferire le emozioni: il vero motore della vita. Il fratello di Tommaso Latronico, Cosimo, senatore della Repubblica, ha parlato di grande missione educativa che Tommaso ha trasmesso ha tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, che vive tuttora in ciascun essere umano, e di quei rapporti che non finiscono mai, proprio perché legati da un filo immateriale che si chiama speranza: quella che serve a cambiare il mondo e narrati da Antonella Santulli nei suoi versi. I quali sono stati definiti dall'accademico
Antonella Santulli ai Casalini
Giorgio Tellam: «Una testimonianza viva che ci porta verso il trascendente, con il suo racconto di vita quotidiana, animato anche dalla sua esperienza di operatrice sociale, e dunque versi dalla forte carica spirituale che ci mostra come la speranza ci conduca dritti alla verità di Dio che ci ha chiamati a essere suoi collaboratori sulla terra manifestando: carità, fede, speranza e amore prima di entrare in una nuova vita». Il vescovo della Diocesi Tursi-Lagonegro, monsignor Francesco Nolè, ha parlato del libro della Santulli come di un'opera che per la sua semplicità è come il Vangelo, il libro della vita, e di come in tutte le poesie il filo conduttore è il Cristianesimo: speranza, amore, resurrezione di Cristo e fede che ci guida nel nostro agire quotidiano e che ci porta in alto…».
Nel parterre degli invitati anche il docente universitario, Antonio Valicenti, amico di sempre della Santulli, il quale ha evidenziato come la sua ultima fatica sia impregnata di valori cattolici trasmessi da don Tommaso Latronico, ilcui amore perla vita: «Ci ha insegnato a non avere paura di nulla perché Dio ci aiuta a superare ogni ostacolo accompagnandoci poi all'infinito, sfuggente ma pieno di gioia». Il vice sindaco di Policoro, Rocco Leone, anche assessore alla Cultura, nei suoi saluti iniziali ha osservato chequesti temi, tra cui quellodella speranza, raccontati dalla Santulli, sono un dono che bisogna trasmettere agli altri, proprio come ha fatto don Tommaso nel lasciare una traccia indelebile nella società. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
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12 Matera e provincia Due società sarebbero interessate a nuovi sondaggi su di una vasta area anche calabrese
I nostri consigli per i saldi CLIMA FREDDO E VENTOSO MA SENZA NEVE Oggi nubi sparse ma nessun fenomeno di rilievo, solo qualche piovasco al mattino. Parziale nuvolosità martedì e mercoledì, con spazi soleggiati. Freddo nella norma. Qualche pioggia giovedì con brevi nevicate oltre i 1000 m. Variabile nel weekend. NELL'EMISFERO boreale continua da settimane la più intensa ondata di gelo degli ultimi vent'anni. E proprio il freddo sembra svolgere un ruolo determinante nel favorire la ricchezza in alcune nazioni, aiutando gli agricoltori ad aumentare la produttività e a tenere sotto controllo molte malattie, come la malaria. Lo studio è di alcuni ricercatori della Purdue University. Fin dall'antichità si è sempre notata una grande differenza fra le popolazioni che vivono nelle zone tropicali e quelle che invece abitano le regioni temperate. Già nel 350 a.C. Aristotele sosteneva che “coloro che vivono in un clima freddo sono pieni di spirito”. I ricercatori hanno tentato senza successo per secoli di capire le ragioni di questa divisione, ora invece per la prima volta è stato possibile incorporare dettagliati dati biofisici nei modelli economici per tentare di capire come il clima e la geografia abbiano influenzato lo sviluppo. Si è così visto che uno dei fattori che discrimina le nazioni ricche da quelle povere è il grado di freddo e di gelo durante l'arco dell'anno. Il fatto che le regioni temperate abbiano sempre avuto meno problemi con le malattie e una migliore agricoltura può essere compreso considerando che il gelo invernale costringe gli insetti in uno stato dormiente, che rende più semplice controllarli. Non a caso in molte aree temperate la malaria è scomparsa. Il freddo, ritengono i ricercatori, permetterebbe inoltre l'accumulo di più materia organica nel suolo. Piogge da deboli a moderate hanno interessato la Basilicata soprattutto nella prima parte della scorsa settimana. In quei giorni le temperature sono scese di qualche grado, fino a portarsi sui valori tipici della seconda decade di gennaio (6.2°C a Potenza, 9.4°C a Matera). Il freddo però ha permesso nevicate consistenti in Appennino solo oltre i 1200 metri. Durante il weekend, poi, il maggiore soleggiamento e l'arrivo di aria più mite da Ovest ha di nuovo riportato in alto i valori, creando non pochi problemi alla tenuta ed alla consistenza della neve sulle piste da sci. La settimana che comincia oggi sarà fredda ma con scarse precipitazioni. L'Italia, infatti, si troverà ancora per diversi giorni lungo la linea di confluenza tra aria mite ed umida in arrivo da Ovest e correnti più fredde sospinte verso Est dal gelido anticiclone Russo-Siberiano. In assenza di un minimo depressionario ben organizzato, nonostante la frequente nuvolosità, i fenomeni saranno scarsi se non del tutto assenti. Solo tra giovedì e venerdì mattina un cavo d'onda più pronunciato potrà generare piogge sparse e deboli nevicate intorno ai 1000 metri. Nel fine settimana persisterà una certa variabilità, con nubi più intense da domenica pomeriggio. Lunedì: Cielo nuvoloso sulla Basilicata per gran parte della giorno, ma con fenomeni scarsi se non del tutto assenti. Qualche debole piovasco potrà interessare in mattinata e nel primo pomeriggio la fascia appenninica ed il Tirreno; si tratterà però di fenomeni locali e di breve durata. Generale miglioramento in serata. Temperature stazionarie, venti moderati settentrionali, mari molto mossi. Martedì: Cielo parzialmente nuvoloso sulla regione, con schiarite anche ampie sul Lagonegrese e lungo la costa tirrenica. Si avranno deboli e brevi precipitazioni tra la mattinata ed il primo pomeriggio sul Vulture-Melfese, Bradano e Metapontino. Possibili sporadici fiocchi di neve in Appennino oltre i 1000 metri. Temperature in lieve calo, venti da Nord/Nordest, mari molto mossi. Mercoledì: Ampi spazi soleggiati in mattinata su tutto il territorio. Dal pomeriggio, progressivo aumento della nuvolosità per nubi medio-alte a partire dal settore tirrenico e appenninico ma senza precipitazioni. Cielo invece poco nuvoloso fino a sera sul Metapontino e lungo la costa jonica. Temperature in temporaneo aumento, venti moderati di direzione variabile, mari sempre mossi. Giovedì: Nuvoloso o molto nuvoloso in mattinata su tutta la Basilicata con precipitazioni sparse anche se intermittenti. Deboli nevicate sui monti oltre gli 800-1000 metri. Dal pomeriggio, a partire dal settore tirrenico, si faranno strada parziali schiarite. Ultimi fenomeni in serata solo sull'area jonica. Temperature in ulteriore lieve calo, venti moderati da Nordest, mari sempre molto mossi. Venerdì: Ancora nuvoloso in mattinata su gran parte della regione. Deboli precipitazioni interesseranno il Vulture, il Materano e l'area appenninica. Cadrà qualche fiocco di neve sui monti intorno ai 1000 metri di quota. Dal pomeriggio si andrà verso un generale miglioramento, che si farà strada a partire dal Lagonegrese. Temperature stazionarie, venti di Grecale, mari sempre mossi. Sabato: Poche nubi sulla Basilicata per l'intera giornata. Al mattino le minime saranno piuttosto basse e quasi ovunque al di sotto dello zero. Con il trascorrere delle ore una parziale nuvolosità comparirà sul settore tirrenico ed appenninico ma senza produrre alcun fenomeno. Bello ovunque in serata. Temperature diurne in lieve aumento, venti da Est/Nordest in attenuazione, mari mossi. Domenica: Tempo discreto in mattinata su gran parte del territorio. Già dal pomeriggio, però, andrà aumentando la nuvolosità a partire dall'area Sud della regione, in estensione poi in serata al resto del territorio. Qualche debole pioggia potrà cadere nella notte. Temperature in temporaneo aumento sia nei valori minimi che in quelli massimi, venti moderati da Sud/Sudest, mari sempre mossi. Giuseppe Pomarico
Al via i saldi invernali! Seppur prevediamo un contrazione degli acquisti (dato il periodo di crisi che sta colpendo ormai da tempo le famiglie italiane) per molti sarà caccia all’affare. Ecco allora qualche consiglio utile per acquistare in modo consapevole e conveniente evitando di prendere il tradizionale “bidone”. – Non farsi prendere dalla frenesia dell’acquisto e dal volere comprare a tutti i costi; – È bene preferire i saldi di articoli venduti in pochissimi numeri e taglie, che sono quelli più seri e, generalmente, i più convenienti, trattandosi di merce residua di cui il negoziante ha interesse a disfarsi (per esempio, pochi numeri dello stesso tipo di scarpe); – diffidare di chi apre un saldo dopo una vendita promozionale; –per i capi di abbigliamento accertarsi che la composizione eventualmente dichiarata nel cartellino d’accompagnamento corrisponda a quella dell’etichetta vera e propria del prodotto; – non comprare capi d’abbigliamento che non hanno l’etichetta di composizione e preferire quelli che hanno anche l’etichetta di manutenzione, ovvero le istruzioni per il lavaggio o pulitura, che è un riscontro affidabile di quella di composizione; – preferire i prodotti di marca nota, che nel settore dell’abbigliamento danno più affidamento, ma fare attenzione alla veridicità del marchio esposto, perché vi sono marchi che imitano nelle fattezze o in qualche elemento quelli più noti; – controllare sempre le taglie quando si tratta di un capo d’abbigliamento a due pezzi, se è venduto a prezzi stracciati e se non è ammessa la prova di indossabilità, poiché po-
trebbero essere due taglie diverse. Inoltre, è utile sapere che i negozianti: – sono responsabili del difetto del prodotto ai sensi dell’articolo 132 del Codice del consumo (D. Lvo n. 206/2005), che sia in saldo o che non lo sia; – sono tenuti a sostituire il prodotto o rimborsare il prezzo ai sensi dell’articolo 130 dello stesso Codice, se c’è difetto grave e non riparabile; – possono modificare l’operazione di cassa anche nei giorni successivi, in quanto il registratore ha il tasto per evidenziare sullo scontrino “eventuali rimborsi per restituzione di vendite”, come ha previsto l’articolo 8 del decreto mini-
Prodotti difettosi Spesso arrivano lamentele da parte dei consumatori che riguardano per la maggior parte la sostituzione dei prodotti fallati o difettosi in periodo di saldi. Il fatto è che molti negozianti continuano a far finta di non sapere che sono responsabili del difetto del prodotto ai sensi degli articoli 128 e seguenti del codice del consumo (decreto legislativo n. 206/2005), che sia in saldo o che non lo sia e che sono tenuti ad eliminare il difetto, a sostituire il prodotto o rimborsare il prezzo qualora tali rimedi non siano possibili. Ed è pertanto illegittimo il rifiuto dei ne-
gozianti alla restituzione del denaro (nel caso in cui riparazione e sostituzione non siano possibili) e non è plausibile la scusa dell’impossibilità di annullare fiscalmente l’operazione di cassa anche nei giorni successivi all’acquisto. A smentire i negozianti è ancora una volta la legge, vale a dire l’articolo 8 del decreto ministeriale 30 marzo 1992 e una successiva circolare del ministero delle finanze del 5 giugno 1992. Infatti il registratore di cassa ha, proprio a questo scopo, il tasto per evidenziare sullo scontrino “eventuali rimborsi per restituzione di vendite”.
steriale 30 marzo 1992 e una successiva circolare del ministero delle Finanze del 5 giugno 1992. Contrariamente a quanto pensano molti consumatori, va invece precisato che i saldi non riguardano necessariamente tutta la merce del negozio, ma quella a saldo deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella di prezzo normale. In questo caso, oltre al prezzo di vendita va indicata la percentuale di sconto, sotto pena della sanzione di 1032 euro, ma nessuna norma prevede un minimo di sconto, che è completamente libero e può essere anche “sottocosto” senza osservare le relative regole.
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Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò
TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Scuola,domande per chi vuole lasciare Scaduto il termine anche per chi ha d eciso di rimanere da pensionato di SERGIO D’ONOFRIO Scadenza in vista per il personale della scuola che vuole lasciare il servizio dal 1° settembre 2010. Il 16 gennaio è stato l’ultimo giorno per presentare all'istituto di appartenenza la domanda per il collocamento a riposo con la pensione di anzianità o di vecchiaia. Come ogni anno, lo stesso termine vale anche per le richieste a restare nella scuola da pensionati con un rapporto part-time e per essere trattenuti in servizio oltre il 65° anno di età. USCITA ANTICIPATA Per garantire il regolare svolgimento dell'anno scolastico, gli insegnanti e il restante personale possono accedere alla pensione di anzianità con una sola finestra nel corso dell'anno. Nel 2010 l'uscita anticipata è subordinata al raggiungimento della quota 95, data dalla somma di 59 anni di età e 36 di contributi o in alternativa 60 anni di età e 35 di versamenti. Entrambi i requisiti sono soddisfatti se raggiunti entro il 31 dicembre 2010,conteggiando anche le frazioni di mese. Ecco un esempio: 59 anni, 10 mesi e 15 giorni di età + 35 anni, 1 mese e 15 giorni di servizio. La pensione di anzianità spetta a qualsiasi età se entro il 2010 si maturano 40 anni di contributi. PENSIONE E PART TIME Dopo la pensione si può lavorare anche senza lasciare definitivamente la scuola. La legge 662/96 consente infatti ai dipendenti di ruolo che hanno maturato il diritto alla pensione di anzianità di passare dal tempo pieno al part-time. Chi si av-
La data della pensione
Lavoratore dipendente, il 24 settembre 2010 compirò 59 anni d'età ed avrò raggiunto 36 anni e 4 mesi di contribuzione. Quando potrò andare in pensione? C. PISTONE - GROTTOLE Nel suo caso la finestra di uscita per la pensione di anzianità si aprirà il primo luglio 2011.
Lavoratrice straniera
Sono una lavoratrice straniera, regolarmente immigrata in Italia, Paese nel quale mi piace vivere. Ho 52 anni e ho anche 21 anni di contributi versati in Italia prima come colf e poi dipendente di un grosso bar. La mia domanda è: se io, per necessità, dovessi tornare nel mio paese di origine o, pur rimanendo in Italia, smettessi di lavorare oggi, avrei diritto, una volta raggiunta l'età pensionabile, ad una qualsiasi forma di pensione italiana? J. F. - MATERA Certamente. Avrà diritto alla pensione di vecchiaia all'età di 60 anni.
Retributivo e contributivo
Sono nato il 21-10-52 e sono stato assunto in un vicino Comune, in data 1-1-75. Con il servizio militare e la ricongiunzione di un anno e 7 me-
Social card, limite più alto Si adegua al costo della vita il tetto di reddito entro il quale i più bisognosi possono ottenere la carta acquisti. Lo ha stabilito l'Inps con una recente nota (messaggio 384/2010) in cui specifica che la rivalutazione dei livelli reddituali e dell'Isee è stata effettuata applicando ai valori precedenti le percentuali del 3,2% per il 2009 e dello 0,7% per l'anno in corso. A chi spetta - Possono beneficiare della carta acquisti gli anziani tra i 65 e i 69 anni che hanno redditi di pensione e di altra natura fino a 6.235 euro nel 2010. Dai 70 anni in sù la soglia di reddito sale a 8.313,80 euro l'anno. Sono interessate anche le famiglie in cui c'è un bambino sotto i tre anni e che hanno un reddito non superiore a 6.235 euro nel 2010. La situazione di disagio economico deve essere certificata con il modello Isee. Si potrà verificare così il tenore di vita effettivo del soggetto e della sua famiglia sulla base non solo del reddito ma anche del possesso di beni come case, terreni e titoli. Alla carta acquisiti non hanno diritto coloro che sono ricoverati in istituti di lunga degenza. Quanto si riceve - La carta acquisti ha un valore complessivo di 480 euro all'anno, messi a disposizione con ricariche bimestrali di 80 euro ciascuno. Le somme possono essere utilizzate di volta in volta per l'acquisto di generi di prima necessità e per il pagamento delle bollette di luce e gas con tariffe agevolate. L'Inps ha precisato che sia le domande che le carte già ottenute non hanno alcuna scadenza. È soggetta invece a scadenza la dichiarazione Isee. Le regole attuali prevedono infatti che ogni bimestre va presentato un certificato valido per almeno un giorno nell'ambito dello stesso bimestre. Per ricordare la scadenza l'Inps invierà un'apposita lettera a tutti i beneficiari. A regime gli interessati riceveranno la comunicazione entro il bimestre precedente alla scadenza della dichiarazione. vale di questa possibilità percepirà una parte di pensione e una di retribuzione commisurata alle ore lavorate. Al momento della cessazione dal servizio, l'Inpdap ricalcolerà il trattamento pensionistico, maggiorandolo per i contributi acquisiti durante il periodo di lavoro part time. L'indennità di buonuscita sarà invece liquidata una sola volta, al termine dell'attività lavorativa. USCITA PER VECCHIAIA Una sola finestra di uscita, dal 1° settembre di ogni anno, è prevista anche per la pensione di vecchiaia. Nel 2010, in seguito alle nuove regole introdotte dalla legge
si, maturerò, a marzo 2010, 38 anni ed 1 mese di contribuzione. Quando potrò andare in pensione?. Tra retributivo e contributivo quale calcolo mi è più conveniente? Grazie. G. MAGGI - SPINOSO Lei potrà accedere alla pensione di anzianità in due momenti diversi: o con la finestra del 1° luglio 2013, quando avrà raggiunto la “quota 96” , che prevede un'età minima di 60 anni, oppure con la più conveniente finestra del 1° luglio 2012, quando avrà raggiunto i 40 anni di contributi e l'età anagrafica, in tal caso, non avrà influenza. Andrà in pensione col calcolo retributivo, che è più redditizio del contributivo. A tal proposito, le rammento che, avendo superato i 18 anni di contributi alla data del 31-12-1995, non le è concessa la facoltà di scegliere il sistema contributivo.
Contributi in un unico ente
Ho scoperto da alcuni mesi questa utile rubrica del QUO-
102/2009, le donne possono mettersi in pensione se entro il 31 dicembre hanno compiuto almeno 61 anni di età. Il requisito contributivo minimo (20 anni) deve essere raggiunto invece prima del collocamento a riposo, vale a dire entro il 31 agosto 2010. Il ritiro dall'attività è comunque facoltativo, visto che come i colleghi maschi possono continuare a lavorare fino al compimento del 65° anno di età. Non è più lasciata invece alla libera scelta del dipendente la permanenza in servizio per altri due anni fino al 67° anno di età. In base alle regole stabilite dalla legge 133/2008 per il pubblico im-
TIDIANO e la seguo con assiduità. Ho anche un quesito da porre. Ho 43 anni e finora ho cambiato lavoro più volte. Ho, presso l'INPS. circa 12 anni da lavoratore dipendente più 3 anni da artigiano. Da 2 anni sono stato assunto a tempo indeterminato nella scuola, quale insegnante e quindi attualmente verso i contributi all'Inpdap. Come devo fare per mettere insieme, in un unico Ente, tutte queste contribuzioni? Spero di andare in pensione da dipendente pubblico. U. ANGIOLILLO - MATERA Deve fare la ricongiunzione onerosa (a suo carico). Presenti al più presto domanda alla scuola e all'INPS per conoscerne il costo. Poi deciderà se le sarà conveniente, sapendo che potrà pagare anche ratealmente. Tenga conto che potrebbe anche, senza pagare e a tempo debito, conseguire la pensione INPDAP e, contemporaneamente, la pensione supplementare INPS per i contributi giacenti presso quest'ultimo Ente.
piego, il trattenimento in servizio è rimesso alla decisione dell'amministrazione che potrà stabilire per esigenze di funzionalità il collocamento a riposo di coloro che hanno raggiunto il 65° anno di età. Sulla base delle stesse norme potrà essere mandato a casa anche chi ha maturato 40 anni di contributi. Una volta ricevute le domande le scuole controllano se gli interessati hanno i requisiti per mettersi in pensione dal 1° settembre. In caso negativo gli interessati riceveranno un'apposita comunicazione in base alla quale avranno 5 giorni di tempo per ritirare le dimissioni.
Riscattare il part time
Una mia cugina, 46 anni, si è laureata nel 1990. Nel periodo 1985-1989 oltre a frequentare l'università aveva un lavoro dipendente part-time presso uno studio commerciale, per cui le venivano regolarmente versati i contributi. Nel 1990, sin dal primo gennaio, ha cessato quell'attività per concludere, a novembre, gli studi. Potrebbe riscattare questo ultimo anno anche se, in realtà, è il primo anno fuoricorso? A. MANCUSI - SANT'ARCANGELO La risposta è negativa. Possono, infatti, essere riscattati solo gli anni di corso legale e solo se per quel periodo non sono già stati versati contributi previdenziali.
Pensionato Inpdap
Ho 68 anni e sono un pensionato INPDAP. Mentre ero ancora in servizio ho versato (all'INPS) contributi anche come
coltivatore diretto. Potrei chiederne oggi il rimborso? G. PIETRAFESA - POTENZA La risposta è negativa perchè la normativa in vigore non consente la doppia assicurazione. Infatti, chi svolgeva un'attività di lavoro dipendente non poteva iscriversi negli elenchi dei coltivatori diretti. Nel caso specifico, i contributi non possono essere né rimborsati né possono dar diritto ad una pensione supplementare.
Lavoratore precoce
Lettore del QUOTIDIANO, ho 57 anni, compiuti ad ottobre 2009 e 34 anni di contribuzione INPS (i primi 3 anni da commerciante, gli altri da dipendente di industria legnamifera). Vorrei sapere se potrò andare in pensione di anzianità un pò prima del previsto, beneficando della qualità di lavoratore precoce. F. RICCIUTI - POLICORO No, non le sarà possibile. Infatti, i benefici previsti in pas-
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686
In breve Cala il potere d’acquisto Il dato dell’Istat sul calo del potere d’acquisto delle famiglie è «già molto preoccupante, ma in realtà falsato». La denuncia è del Codacons secondo cui «nella migliore delle ipotesi, si tratta della media del pollo. I pensionati al minimo, così come le famiglie a rischio di povertà relativa», afferma l’associazione in una nota, «hanno un’inflazione da doppia a tripla rispetto alla media delle famiglie italiane. Per loro, quindi, il calo del potere d’acquisto è almeno doppio e, quindi, supera abbondantemente la soglia del 3%». Per questo, prosegue il comunicato, il Codacons, «chiede all’Istat e al Governo indici dei prezzi differenziati per fasce di reddito e per fasce sociali, per verificare come l'inflazione si spalma diversamente sulle varie categorie sociali. In particolare sarebbe necessario un indice dei prezzi ad hoc per i pensionati, sul quale calcolare l’adeguamento delle pensioni».
Cisal: la riforma aiuti ai pensionati Tra le qualità della riforma fiscale, annunciate da Tremonti, ci interessa maggiormente quella sociale che per essere una buona novità dovrà tenere conto delle categorie più deboli». Lo ha dichiarato Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal. «Perciò – aggiunge - si dovrà vedere con quali criteri verranno applicate le due aliquote Irpef previste e se gli eventuali strumenti di compensazione saranno ben calibrati per agevolare i redditi da lavoro, le pensioni e le famiglie». sato per i lavoratori precoci sono cessati a dicembre 2005. Inoltre, erano riservati ai lavoratori che raggiungevano i requisiti con i soli contributi da lavoro dipendente. Come può notare, non è il suo caso.
Assegno nucleo familiare
Mio figlio compirà 18 anni a maggio 2010: perciò perderò l'assegno al nucleo familiare per lui. Ho letto, però, che esiste la Tabella 21A che consente anche a chi non ha figli minori di continuare a percepire gli assegni in base al reddito familiare di cui fruisce. Io penso di rientrare calcolando 2 persone (io e mia moglie)ed escludendo il figlio studente, appena divenuto maggiorenne e che ha reddito zero. E' vero quanto ritengo? D.V. - OPPIDO LUCANO Sì è vero. L'assegno è correlato al numero dei componenti il nucleo (nel suo caso, 2) ed al reddito complessivo degli stessi, indipendentemente dalla presenza o meno di figli maggiorenni.
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14
15
Lunedì 18 gennaio 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Pisticci, gioia attesa 17 anni Prima Divisione
Minuti finali, minuti fatali Il Potenza perde punti oltre il 90’ e sprofonda all’ultimo posto da pagina 17 a pagina 23
Seconda Divisione
Il Melfi sfata il tabù esterno E tornano a ruggire i gemelli del gol: Chiaria e Arcamone da pagina 24 a pagina 31
Serie D
Matera, brutto ko e ora è crisi Francavilla impatta in casa col Sant’Antonio Abate da pagina 32 a 34
Basket A e B Dilettanti
Bawer Matera fermata dal Ruvo Sonoro capitombolo del Bernalda Anche la Corporelle ko in trasferta da pagina 44 a pagina 47
Volley
La Lore Lei ritrova il sorriso Per Medical Center e Materman servono cinque set per esultare a pagina 48
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Sport
Lunedì 18 gennaio 2010
Serie
A
Risultati e classifica Atalanta-Lazio
3-0
Bari-Inter
2-2
Cagliari-Livorno
3-0
Chievo-Juventus
1-0
Fiorentina-Bologna
1-2
Milan-Siena
4-0
5’ pt e 9’ pt Doni, 35’ pt Padoin 15’ st (rig.), 18’ st (rig.) Barreto 24’ st Pandev, 29’ st Milito (rig.) 3’ pt, 5’ st Larrivey, 19’ st Jeda 33’ pt Sardo
Marcatori INTER MILAN ROMA NAPOLI JUVENTUS PALERMO CAGLIARI FIORENTINA PARMA BARI CHIEVO GENOA SAMPDORIA LIVORNO UDINESE LAZIO BOLOGNA ATALANTA CATANIA SIENA
28’ pt Gimenez, 45’ pt Di Vaio, 6’ st Mutu
12’ pt Ronaldino su rigore; 28’ pt Borriello 27’ st e 44’ st Ronaldinho
Napoli-Palermo
0-0
Parma-Udinese
0-0
Roma-Genoa
3-0
Sampdoria-Catania
1-1
17’ pt Perrotta, 45’ pt Toni; 15’ st Toni 14’ pt Llama, 45’ Pazzini (rig.)
Prossimo turno
20ª giornata
21ª giornata 24/01/2010 ore 15
Bologna-Bari Catania-Parma (23/01 ore 18) Genoa-Atalanta Inter-Milan (ore 20,45) Juventus-Roma (23/01 ore 20,45) Lazio-Chievo Livorno-Napoli Palermo-Fiorentina Siena-Cagliari Udinese-Sampdoria
46 40 35 34 33 31 30 30 29 28 27 27 27 21 20 20 19 16 16 12
20 14 4
2 43 19 10 8
2
0 22 11 10 6
2
2 21 8 24 +6
19 12 4
3 35 19 10 7
1
2 21 12 9
5
3
1 14 7 16 +1
20 10 5
5 33 24 10 8
0
2 18 8 10 2
5
3 15 16 9
-5
20 9
7
4 29 24 10 6
4
0 15 7 10 3
3
4 14 17 5
-6
20 10 3
7 32 26 10 5
2
3 16 12 10 5
1
4 16 14 6
-7
20 8
7
5 24 21 10 6
4
0 14 7 10 2
3
5 10 14 3
-9
19 9
3
7 31 23 10 5
2
3 21 14 9
4
1
4 10 9
8
-9
19 9
3
7 26 19 10 6
1
3 14 8
3
2
4 12 11 7
-9
20 8
5
7 24 26 10 6
2
2 12 7 10 2
3
5 12 19 -2 -11
19 7
7
5 24 19 10 6
3
1 16 6
1
4
4
8 13 5 -11
20 8
3
9 21 21 10 4
2
4 12 11 10 4
1
5
9 10 0 -13
19 8
3
8 32 35 9
6
2
1 22 15 10 2
1
7 10 20 -3 -10
20 7
6
7 23 28 10 5
5
0 17 7 10 2
1
7
6 21 -5 -13
20 6
3 11 13 27 10 4
2
4
9 10 10 2
1
7
4 17 -14 -19
19 5
5
9 20 24 9
5
2
2 15 10 10 0
3
7
5 14 -4 -17
20 4
8
8 15 21 10 3
3
4 10 10 10 1
5
4
5 11 -6 -20
19 5
4 10 19 27 9
4
1
4 12 13 10 1
3
6
7 14 -8 -18
19 4
4 11 18 28 10 2
3
5 11 14 9
2
1
6
7 14 -10 -23
20 3
7 10 18 29 9
2
3
4
7 10 11 1
4
6 11 19 -11 -22
20 3
3 14 21 41 10 2
3
5
9 16 10 1
0
9 12 25 -20 -28
9 9
12 RETI: Milito (3 rig) (Inter); Di Natale (2 rig) (Udinese) 9 RETI: Matri (1 rig) (Cagliari); Gilardino (Fiorentina); Ronaldinho (4 rig) (Milan); Totti (3 rig) (Roma); Pazzini (1 rig) (Sampdoria) 8 RETI: Barreto (3 rig) (Bari); Etòo (2 rig) (Inter); Hamsik (1 rig) (Napoli); Maccarone (1 rig) (Siena) 7 RETI: Trezeguet (Juventus); Floccari (2 rig) (Lazio, 4 con il Genoa); Borriello, Pato (Milan); Quagliarella (Napoli) 6 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Nenè (1 rig) (Cagliari); Martinez (1 rig) (Catania); Cavani (1 rig), Miccoli (1 rig) (Palermo) 5 RETI: Adailton, Di Vaio (2 rig) (Bologna); Jeda (2 rig) (Cagliari); Mesto (Genoa); Balotelli (Inter); Amoruso (2 rig) (Parma); De Rossi (Roma); Mannini (Sampdoria); Floro Flores (Udinese) 4 RETI: Mascara (3 rig) (Catania); Marcolini (1 rig), Pellissier (Chievo); Mutu (Fiorentina); Crespo, Palladino (1 rig) (Genoa); Sneijder (Inter); Amauri (Juventus); Danilevicius (Livorno); Bojinov, Paloschi (Parma); Perrotta (Roma); Calaiò (Siena)
Ronaldinho-Toni-Doni: una domenica speciale MILAN SIENA
4 0
MILAN (4-2-1-3): Dida 6.5; Abate 6, Nesta 7 (10'st Favalli 6), T. Silva 6.5, Antonini 6.5; Gattuso 6, Flamini 6 (1'st Jankulovski 6); Pirlo 6.5; Beckham 6.5, Borriello 7 (33'st Inzaghi 6), Ronaldinho 9. In panchina: Abbiati, Kaladze, Bonera, Huntelaar. Allenatore: Leonardo 8. SIENA (4-3-3): Curci 4; Rosi 6, Terzi 6, Brandao 4, Del Grosso 5.5 (20'st Garofalo 6); Vergassola 6, Codrea 6, Ekdal 6.5; Rossi 5.5 (27'st Calaiò 6), Jajalo sv (11'pt Pegolo 5), Maccarone 6.5. In panchina: Ficagna, Filipe, Fini, Jarolim. Allenatore: Malesani 6. ARBITRO: Saccani di Man-
FIORENTINA BOLOGNA
1 2
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6; Comotto 6 (16'st De Silvestri 6), Gamberini 6 (19'st Natali 6), Felipe 6.5, Gobbi 6 (34'st Pasqual 6); Santana 6, Montolivo 6.5; Marchionni 6, Mutu 6.5, Vargas 6.5; Gilardino 6. In panchina: Avramov, Carraro, Jorgensen, Babacar. Allenatore: Prandelli 6 BOLOGNA (4-4-1-1): Viviano 7.5; Raggi 6 (11'st Buscè 6), Britos 6.5, Portanova 6, Lanna 6.5; Casarini 6, Mingazzini 6, Guana 6 (17'st Mudingayi 6), Valiani 6; Gimenez 6.5 (17'st Zalayeta 6); Di Vaio 6.5 In panchina: Colombo, Moras, Bombardini, Adailton. Allenatore: Colomba 6.5 ARBITRO: Banti di Livorno
tova 6.5. RETI: 12'pt Ronaldino su rigore; 28'pt Borriello, 27'st e 44'st Ronaldinho. NOTE: giornata grigia, terreno in buone condizioni, spettatori 45.000, angoli 3-2 per il Milan. Ammoniti: Rosi, Maccarone. Espulsi: all’11' pt Curci per fallo su Borriello lanciato a rete. Recupero: 1'-0'. MILANO – La tripletta di Ronaldinho e l’abbagliante poker del Milan, con un gol molto bello di Borriello, dice che i rossoneri adesso possono sfidare alla pari l’Inter. Certo, il grave errore del duo Brandao-Curci, l’espulsione del portiere senese e il rigore che ha sbloccato la partita dopo soli dieci minuti, hanno tagliato le gambe al Siena. 6 RETI: 28'pt Gimenez, 45'pt Di Vaio, 6'st Mutu NOTE: pomeriggio nuvoloso, terreno in buone condizioni. Spettatori: 18mila circa. Ammoniti: Buscè, Mudingayi. Angoli: 10-0. Recupero: 1'; 4'. FIRENZE – Il Bologna espugna il «Franchi» di Firenze e conquista il 118° derby dell’Appennino ai danni della Fiorentina. Gimenez e Di Vaio le firma del successo rossoblù, contro una squadra viola sciupona in attacco ma con il portiere del Bologna Viviano in gran forma. Al 28’ gol di Gimenez in rovesciata. Il raddoppio di Di Vaio al 45’ che a tu per tu con Frey infilava il portiere francese. A inizio ripresa l’inutile gol di Mutu.
PARMA UDINESE
CHIEVO JUVENTUS
1 0
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Sardo 7 (38' st Frey sv), Mandelli 6, Yepes 6.5, Mantovani 6; Luciano 6, Rigoni 7, Marcolini 6.5; Pinzi 6.5; Abbruscato 6 (41' st Ariatti sv), Granoche 6 (25' st De Paula 6). In panchina: Squizzi, Morero, Bentivoglio, Bogdani. Allenatore: Di Carlo 7 JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6; Grygera 6 (30' pt Zebina 5.5), Cannavaro 6, Chiellini 6, Grosso 5 (13' st Salihamidzic 5); Marchisio 5 (38' st Immobile sv), Felipe Melo 5, De Ceglie 5; Diego 5.5; Paolucci 5, Del Piero 5. In panchina: Manninger, Legrottaglie, Giandonato, Rossi. Allenatore: Ferrara 5
NAPOLI PALERMO
0 0
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 7.5; Grava 6.5, Cannavaro 6, Rinaudo 5.5; Maggio 6, Gargano 6.5, Pazienza 6 (40' st Cigarini sv), Aronica 6 (17' st Dossena 6); Hamsik 5.5, Quagliarella 5.5; Denis 6 (34' st Hoffer sv). In panchina: Iezzo, Contini, Zuniga, Bogliacino. Allenatore: Mazzarri 6 PALERMO (4-3-1-2): Sirigu 7; Cassani 6, Goian 5, Bovo 7, Balzaretti 6; Migliaccio 6, Nocerino 6, Bresciano 5.5; Simplicio 5.5; Cavani 6 (34' st Budan sv), Miccoli 5 (13' st Pastore 6). In panchina: Brichetto, Melinte, Bertolo, Blasi, Hernandez. Allenatore: Rossi 6 ARBITRO: Orsato di Schio
0 0
PARMA (5-3-2): Mirante 6.5; Zenoni 6, Paci 6, Zaccardo 5.5, Lucarelli 5.5, Castellini 5.5 (13' st Lunardini 6); Dzemaili 7 (49' st Antonelli sv), Morrone 6.5, Galloppa 5; Biabiany 6, Amoruso 5 (31' st Lanzafame sv). In panchina: Pavarini, Dellafiore, Pisanu, Bojinov. Allenatore: Guidolin 6. UDINESE (4-4-2): Handanovic 7.5; Basta 5.5, Zapata 5.5, Coda 6, Lukovic 6; Pepe 6.5 (22' st Floro Flores 6),
ARBITRO: Valeri di Roma 6 RETE: 33' pt Sardo NOTE: Pomeriggio freddo, terreno in pessime condizioni. Spettatori: 25.000 circa. Angoli: 6-1 per la Juventus. Ammoniti: Granoche, Yepes, Zebina, Felipe Melo, Ariatti. Recuperi: 4'; 5'. VERONA – La storica vittoria del Chievo coincide con il momento più basso di una stagione già disastrosa per la Juventus. Decide il gol di Sardo e adesso...altro che scudetto, il rischio concreto è anche quello di perdere il treno per l’Europa. Settimo ko, tra campionato e coppe, nelle ultime 10 partite, settima battuta d’arresto in serie A in 20 gare, numeri terrificanti. L’alibi c'è, i tantissimi infortuni, ma basterà per salvare Ferrara? 6 NOTE: Serata fredda, terreno pesante. Al 22' pt De Sanctis respinge un rigore calciato da Miccoli. Spettatori: 60.000 circa. Angoli: 3-3. Ammoniti: Rinaudo, De Sanctis, Nocerino, Cavani, Migliaccio, Bovo, Simplicio, Quagliarella. Recupero: 1'; 4'+1. NAPOLI – Niente reti al San Paolo. Ma per Mazzarri il 13esimo risultato utile vale il sorpasso alla Juve e il 4° posto in classifica. Finisce 0-0 Napoli-Palermo, posticipo della 1ª giornata di ritorno. Bel primo tempo, con De Sanctis decisivo nel respingere un rigore a Miccoli, tante occasioni, poi una ripresa a ritmi bassi e squadre che si accontentano del pari.
Isla 6.5, Sammarco 6 (35' st Corradi sv), Pasquale 5.5 (9' st D’Agostino 6); Sanchez 6.5, Di Natale 6.5. In panchina: Belardi, Ferronetti, Cuadrado, Lodi. Allenatore: De Biasi 6.5. ARBITRO: Baracani di Firenze 7. NOTE: giornata fredda, cielo coperto. Terreno di gioco in sufficienti condizioni. Al 25' pt Handanovic respinge un rigore calciato da Amoruso. Angoli: 4-3 per l’Udinese. Al 31' st espulso Galloppa per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Lucarelli, Zaccardo, Lanzafame, Zapata, Di Natale, Isla e Basta. Recupero: 3'; 5'.
ROMA GENOA
3 0
ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio 5.5; Cassetti 6.5, Burdisso 6, Juan 7, Riise 6.5; Brighi 6, Pizarro 7; Taddei 6.5, Perrotta 6.5, Vucinic 7 (45'st Menez sv); Toni 8 (45'st Baptista sv). In panchina: Lobont, Motta, Mexes, De Rossi, Cerci. Allenatore: Ranieri 7. GENOA (3-4-3): Amelia 6.5; Biava 6, Dainelli 5.5, Bocchetti 5; Rossi 6, Milanetto 5, Juric 5, Criscito 5.5; Mesto 5.5 (26'st Tomovic 5), Suazo 5 (19'st Crespo 5), Sculli sv (30'pt Fatic 5.5). In panchina: Scarpi, Moretti, Papastathopoulos, Zapater. Allenatore: Gasperini 5. ARBITRO: Romeo di Vero-
ATALANTA LAZIO
3 0
ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 6.5; Capelli 6 (31'st Peluso sv), Talamonti 6.5, Bianco 6.5, Bellini 6; Ferreira Pinto 6.5 (16'st Ceravolo 6), Guarente 7, De Ascentis 6.5, Padoin 7; Doni 8; Tiribocchi 6.5 (35'st Chevanton sv) In panchina: Consigli, Caserta, Valdes, Acquafresca. Allenatore: Mutti 7 LAZIO (3-4-3): Muslera 6; Siviglia 5, Stendardo 5.5, Radu 5; Lichtsteiner 6, Baronio 6, Firmani 5.5 (36'st Dabo 5.5), Del Nero 5 (1'st Mauri 6); Rocchi 5, Floccari 5 (27'st Inzaghi sv), Zarate 5 In panchina: Berni, Diakitè, Scaloni, Brocchi. Allenatore: Ballardini 5 ARBITRO: Trefoloni di Sie-
SAMPDORIA CATANIA
1 1
SAMPDORIA (4-4-2): Storari 6; Lucchini 5.5, Gastaldello 6, Rossi 6, Ziegler 6; Semioli 5 (11' st Padalino 6), Palombo 6, Poli 5.5, Guberti 5.5 (11' st Mannini 5); A. Cassano 5, Pazzini 6. In panchina: Guardalben, Accardi, Tissone, Bellucci, Pozzi. Allenatore: Del Neri 6. CATANIA (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 6, Silvestre 6, Spolli 6, Capuano 6; Izco 6, Biagianti 6, Llama 6.5 (37'
na 6.5. RETI: 17'pt Perrotta, 45'pt Toni; 15'st Toni. NOTE: pomeriggio coperto, terreno in buone condizioni, spettatori 50.000. Ammoniti: nessuno. Angoli: 62 per la Roma. Recupero: 3', 0'. ROMA- Con un perentorio 3-0, frutto della prodezze di Perrotta e della prima doppietta di Toni, la Roma liquida un Genoa invece in netta involuzione e ancora insufficiente lontano dal proprio pubblico. Giallorossi in gol al 17’ con Perrotta bravo a insaccare un pallone vagante. Al 45’ Toni realizza in scivolata su assist di Vucinic. L’ex Bayern si ripete al 15’ della ripresa realizzando di testa su cross di Vucinic. na 6 RETI: 5'pt e 9'pt Doni, 35'pt Padoin NOTE: pomeriggio freddo, terreno in buone condizioni. Angoli: 4-4. Ammoniti: Doni, Baronio, Bianco, Capelli, Guarente, Padoin, Floccari, Radu. Recupero: 4'; 3'. BERGAMO - Dura soltanto nove minuti Atalanta-Lazio: il tempo cioè che serve a Cristiano Doni per firmare i primi due gol della stagione (5' e 9') e a Bortolo Mutti per cominciare nel migliore dei modi il suo ritorno sulla panchina bergamasca. Poi la rete di Padoin (35') mette la classica ciliegina sulla torta e per i biancocelesti reduci dalla qualificazione ai quarti di Tim Cup contro il Palermo, è notte fonda.
st Plasmati sv); Mascara 5.5 (16' st Ledesma 6), Martinez 6, Ricchiuti 6. In panchina: Campagnolo, Potenza, Morimoto, Moretti, Augustyn 6. Allenatore: Mihajlovic (In panchina Marcolin) 6.5 ARBITRO: Morganti di Ascoli 6. RETI: 14' pt Llama, 45' Pazzini (rig.) NOTE: giornata fredda, terreno in pessime condizioni. Spettatori: 20 mila circa. Anogli: 6-3 per la Sampdoria. Ammoniti: Silvestre, Rossi, Padalino, Ricchiuti, Ledesma, Poli. Recupero: 1'; 4' st.
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16 Sport
Risultati e classifica Cavese-Verona
0-0
Cosenza-Giulianova
3-4
pt 16’ Porchia (C), 36’ Campagnacci (G), 45’ Del Grande (G); st 13’ Campagnacci (G), 20’ De Pascalis (C), 40’ Migliore (G), 44’ Fiore (C)
Foggia-Andria
0-2
pt 29’ Rizzi; st 47’ Sy
Pescara-V. Lanciano
0-0
Portogruaro-Pescina
0-0
R. Marcianise-Reggiana
1-3
Ravenna-Potenza
2-1
pt 24' Galizia (RM); st 29' Viapiana (Re), 39' Temelin (Re), 43' Nardini (Re)
20ª giornata Marcatori
VERONA
35
20 8 11 1 23 7
REGGIANA
35
RAVENNA
32
PESCARA
4
4
1 16 7 11 4
7
0
20 10 5
5 35 22 10 7
1
2 21 11 10 3
4
3 14 11 13 -5
20 9
6 25 17 10 6
3
1 19 9 10 3
2
5
6
31
20 7 10 3 21 15 11 6
4
1 12 5
1
6
2
9 10 6 -11
TERNANA
31
20 10 1
9 23 19 10 6
0
4 15 10 10 4
1
5
8
COSENZA
30
20 8
6
6 31 27 10 5
4
1 18 10 10 3
2
5 13 17 4 -10
5
9
9
7
0 16 -3
8
9
8
4
-8
-9
PORTOGRUARO
30
20 8
6
6 22 18 11 4
5
2
6
9
4
1
4 13 12 4 -12
pt 38' Gerbino Polo (R), st 18' Manno (PZ), 46' Scappini (R)
RIMINI
30
20 9
3
8 20 23 11 7
3
1 15 6
9
2
0
7
Rimini-Taranto
2-0
TARANTO
27
20 6
9
5 19 18 10 5
4
1
9
5 10 1
5
4 10 13 1 -13
Ternana-Spal
0-1
V. LANCIANO
26
20 5 11 4 19 24 9
2
3
4
8 17 11 3
8
0 11 7
ANDRIA
23
20 6
9 20 26 10 5
3
2 10 6 10 1
2
7 10 20 -6 -17
SPAL
22
20 4 10 6 18 19 10 1
5
4
9 10 3
5
2 12 10 -1 -18
CAVESE
22
20 4 10 6 13 16 10 3
5
2 10 10 10 1
5
4
GIULIANOVA
22
20 4 10 6 21 25 10 2
6
2
9 10 2
4
4 12 16 -4 -18
PESCINA
21
20 5
6
9 18 27 10 3
3
4 10 13 10 2
3
5
8 14 -9 -19
FOGGIA
21
20 5
7
8 17 26 10 2
4
4
8 10 10 3
3
4
9 16 -9 -18
R. MARCIANISE
20
20 5
5 10 22 27 10 2
3
5 12 15 10 3
2
5 10 12 -5 -20
POTENZA
19
20 5
4 11 19 30 9
2
3 10 11 11 1
2
8
pt 38' Longobardi; st 19' Longobardi st 34' Cipriani
Prossimo turno
21ª giornata 24/01/10 ore 14.30
Andria-Rimini Giulianova-R. Marcianise Pescina-Pescara Potenza-Ternana Reggiana-Portogruaro Spal-Cavese Taranto-Ravenna V. Lanciano-Foggia Verona-Cosenza
5
4
9
6
9
5 17 -3 -12
3
6
-5 -12
-3 -18
9 19 -11 -19
8 RETI: Piovaccari (Ravenna); Stefani (6) (Reggiana) 7 RETI: Biancolino (Cosenza); Altinier (Portogruaro); Rossi (1) (Reggiana); Corona (1) (Taranto) 6 RETI: Sy (Andria) 5 RETI: Danti (Cosenza); Salgado (2) (Foggia); Campagnacci (3) (Giulianova); Improta (3) (Lanciano); Nardini (Reggiana); Tulli (1) (Rimini); Noviello e Tozzi Borsoi (3) (Ternana); Ceccarelli e Selva (Verona) 4 RETI: Bernardo (Cavese); Fiore (1) (Cosenza); Mancino (Foggia); Olivi (Pescara); Catania (Potenza); Gerbino Polo e Scappini (Ravenna); Tedesco (R.Marcianise); Temelin (Reggiana); Longobardi (Rimini); Cipriani (Spal); Concas (Ternana) 3 RETI: Varriale (Cavese); Bernardi e Scotto (Cosenza); Melchiorri e Migliore (Giulianova); Sansone e Turchi (Lanciano); Artistico (1), Ganci (1) (Pescara); Choutos (1) e Rebecchi (Pescina); Bocalon e Cunico (Portogruaro); De Cesare (1) Lucenti e Polani (Potenza); Packer (Ravenna); Manco, Poziello e Romano (R.Marcianise); Alessi (Reggiana); Frara (Rimini); Bazzani e Schiavon (Spal); Correa (Taranto); Berrettoni e Colombo (Verona)
Brucato perde la panchina durante la partita, il patron D’Addario la pazienza
Esonerato prima della fine Nolè ispira il Rimini e Longobardi firma la doppietta che rilancia i romagnoli RIMINI TARANTO
2 0
RIMINI (4-4-1-1) : Pugliesi 6; Catacchini 6, Rinaldi 6,5, Lebran 7, Regonesi 6; Baccin 6,5, Cardinale 6,5, Marchi 6 (20' st Giacomini 6), Tulli 6,5; Nolé 7 (27' st Frara sv); Longobardi 7,5 (33' st Matteini sv). A disp.: Tornaghi, Ischia, Christensen, Kirilov. All.: Melotti 7. TARANTO (4-4-2): Bremec 5,5; Calori 5, Migliaccio 5,5, Viviano 6, Bolzan 5,5 (26' st Crovetto sv); Cuneaz 5,5 (1' st Di Roberto 6,5), Giorgino 5, Rajcic 5,5, Scarpa 6; Corona 5,5 (33' st Russo sv), Innocenti 5. A disp.: Barasso, Prosperi, Coppola, Imparato. All.: Brucato 5. ARBITRO : Paparazzo di Catanzaro 6. RETI : pt 38' Longobardi; st 19' Longobardi. NOTE : spettatori 2717 per un incasso di 28603 euro. Ammoniti: Lebran, Scarpa, Giorgino. Angoli 5-3 per il Rimini. Recupero: pt 1'; st 4'. RIMINI - È un 2-0 netto ed inequivocabile quello che il Rimini infligge al Taranto in una gara che era iniziata in maniera abbastanza equilibrata ma che col passare dei minuti ha visto gli ionici non saper rispondere alle belle iniziative e ai gol dei padroni di casa. Poca vivacità e poche idee nel Taranto. Pochi palloni giocabili per Corona e Innocenti ma anche grande difficoltà a contrastare le iniziative del Rimini sulle fasce e la vivacità di uomini come Tulli, Nolè e Longobardi, autore della doppietta che ha deciso tutto. La sorpresa però arriva nel dopo partita, anzi du-
Di Costanzo il favorito SI CONOSCERA’ tra stasera e domani il nome del nuovo tecnico del Taranto dopo il clamoroso esonero di Giuseppe Brucato. Il presidente D’Addario avrebbe individuato in Nello Di Costanzo il tecnico giusto per subentrare in corsa sulla panchina dei rossoblu, usciti rivoluzionati e rinforzati dall’avvio di questo mercato di gennaio. Di Costanzo venne accostato al Taranto già in estate, prima che la scelta della società allora presieduta da Gigi Blasi ricadesse su Braglia. Di Costanzo, ancora sotto contratto con l’Ascoli, non avrebbe problemi a liberarsi dalla società marchigiana per intraprendere l’avventura sullo Ionio. “Ho già un accordo con l’Ascoli per la rescissione - ha dichiarato il tecnico, ho avuto diverse proposte dalla serie B ma accetterei di allenare il Taranto perchè è una piazza che vale tranquillamente quelle di cadetteria”. D’Addario intanto ha provveduto a convocare per un colloquio anche Franco Dellisanti, attualmente alla guida della Berretti. L’ex tecnico del Potenza rappresenta la prima alternativa a Di Costanzo. Costa di meno, conosce l’ambiente e saprebbe come operare nonostante la sua ultima esperienza alla guida della prima squadra non sia stata delle più esaltanti. sport@luedi.it La sconfitta di Rimini costa la panchina a Brucato, allenatore del Taranto
rante, perché già prima che il quarto uomo alzasse il cartello coi minuti di recupero (quattro), si sapeva dell'esonero di Brucato. La partita. Nei biancorossi di casa è il mercato a fare la formazione, perché D'Antoni e Docente sono ufficialmente “disturbati” e “poco sereni” e così vanno in tribuna in vista delle trattative che nei prossimi giorni li porteranno con tutta probabilità lontani dai colori biancorossi. Al loro posto il giovane Marchi a centrocampo e Longobardi in avanti. L'inizio è di marca riminese: al 7’ Cardinale prova la botta da fuori e al 10' Baccin dà una bella palla filtrante a Longobardi con Bremec bravo a respingere coi piedi. Tra i più vivaci c’è un ottimo Nolè, diventato ormai titolare indispensabile per il tecnico Melotti. Il
Taranto sembra poter comunque controllare la partita dopo il quarto d'ora iniziale. Piace l’esterno Cuneaz, neo arrivato dal Mantova e subito tra i più vivaci nonostante il poco tempo che ha avuto per ambientarsi. Al 25' è Bolzan a spaventare Pugliesi con un gran bel sinistro da posizione centrale che sibila di un soffio sopra la traversa. È il momento migliore per Migliaccio e compagni, un momento non sfruttato con la necessaria cattiveria in zona gol ma che in ogni caso lascia credere ad una partita che si deciderà per questioni minime, calci di punizione, invenzioni e colpi di talento dei singoli giocatori. E infatti è proprio un calcio piazzato a sbloccare il risultato, ma a sfruttarlo è il Rimini: angolo di Regonesi dalla sinistra, palla
che arriva sul secondo palo e ad un metro da Bremec nessun difensore tarantino è capace di anticipare Longobardi, che di testa impatta bene per l'1-0 del 38' che fa esultare lo spicchio dello stadio riminese Romeo Neri occupato dai tifosi di casa (1564 paganti, 1008 sono tarantini). Un gol importante per l’ex attaccante del San Marino, corteggiato dal Lanciano ma che prova cosi’ a giocarsi le proprie chances di conferma in biancorosso. Momento di bambola per la difesa di Brucato che prosegue anche nel finale di tempo, con Tulli che spreca malamente il cross dopo una bella serpentina su una fascia sinistra d'attacco del Rimini che è stata per tutto il tempo terreno di conquista per lo stesso giocatore in combinazione con Nolè e Longobardi.
Di ritorno dagli spogliatoi Brucato decide che è tempo di buttare nella mischia Di Roberto (molto vivace) per uno spento Cuniaz, senza stravolgimenti particolari nel modulo di gioco. Nel primo quarto d'ora il Taranto ci prova, senza chissà quale impeto ma ci prova: al 3' Corona gira di poco a lato un bel destro, al 6' lo stesso attaccante manda alta la conclusione, al 12' Giorgino ruba palla a Marchi e spara verso Pugliesi un pallone che sarà deviato in calcio d'angolo. C'è aria di pareggio e invece una ripartenza del Rimini al 19' mette in grave crisi il Taranto e chiude di fatto la partita. Il duetto è tra Nolé e Longobardi, col primo che serve al secondo un bel pallone filtrante, Bremec va in uscita, tocco sotto della punta riminese ed ecco
che il 2-0 è confezionato. Al 25' Nolé avrebbe anche l'opportunità di triplicare ma dopo aver saltato Migliaccio in combinazione con Giacomini non riesce a prendere il tempo a Bremec. La reazione del Taranto? Una botta di Di Roberto al 36' e un colpo di testa debole di Calori due minuti dopo. Sconfitta netta ed inequivocabile per unasquadra che, nonostante la rivoluzione operata sulmercato, ancora non riesce ad assumere un’identità precisa e confacente alle ambizioni di vertice che la società continua a dichiarare. Poi il palcoscenico va all'esonero di Brucato, che porterà già nella giornata di oggi alla scelta del terzo tecnico stagionale per la società ionica. Loriano Zannoni sport@luedi.it
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Sport 17
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
1ª Divisione. Episodio decisivo nel primo tempo in occasione dell’espulsione di Di Bari
Cosenza, è un tonfo incredibile Gara spettacolare con sette gol e due pali: il Giulianova vince con merito COSENZA GIULIANOVA
3 4
PAGELLE COSENZA PETROCCO (6) - Rende il passivo meno amaro con alcuni interventi rocamboleschi. Usa molto i piedi e gioca d’istinto. Sicuramente il meno peggio del reparto arretrato.
COSENZA (3-4-1-2): Petrocco, Fanucci, Porchia, Di Bari, Bernardi, De Rose (36’ st Caccavallo), Roselli (15’ st De Pascalis), Maggiolini, Fiore, Danti, Scotto (1’ st Musca). In panchina: Gabrieli, Giardina, Virga, La Canna. Allenatore: Toscano GIULIANOVA (3-5-2): Gasparri, Sosi, Migliore, Vinetot, Donato (36’ st Carratta), Croce, Lieti, Censori, Melchiorri (36’ st Scnheider), Del Grande, Campagnacci. In panchina: Buono, Faragalli, Rinaldi, Vezzi, Di Matteo. Allenatore: Bitetto ARBITRO: Carbone di Napoli MARCATORI: 17’ pt Porchia; 37’ pt e 13’ st Campagnacci; 45’ pt Del Grande; 20’ st De Pascalis; 40’ st Migliore; 44’ st Fiore NOTE: Spettatori cinquemila circa dei quali 2800 paganti, oltre ai 2 mila abbonati per un incasso totale di 46 mila euro circa. Espulsi Di Bari e il dg del Cosenza Mirabelli. Angoli 2-2 Recupero 1 pt, 5 st
FANUCCI (5) - Nel grigiore del secondo tempo perde la bussola in occasione del suo spostamento a sinistra. PORCHIA (5) - Nel primo tempo tiene bene e segna, poi come gli altri compagni va in panne. Non riesce a tenere il reparto unito. DI BARI (4) - E’ il punto debole della difesa rossoblù. Non è la prima volta che commette errori grossolani che decidono negativamente i match (vedi Marcianise e Spal). Fallo ingenuo al di là del rosso rimediato in faccia. BERNARDI (6.5) - Nel grigio della squadra, Alessandro Bernardi si salva e lotta fino al novantesimo. DE ROSE (5.5) - Lotta, ma non è la sua migliore esibizione. Non trova l’equilibrio con i compagni di reparto. (Dal 36 st CACCAVALLO (SV) ROSELLI (5.5) - Come per De Rose, nella ripresa perde le misure della mediana e subisce la velocità del Giulianova. (dal 15 st DE PASCALIS (6.5) - Si fa notare per predisposizione al gol e velocità che mette in difficoltà gli avversari. Nota positiva nella Waterloo rossoblù). MAGGIOLINI (6) - Corre per cercare soluzioni offensive. Non brilla come al solito, ma almeno è uno dei più positivi.
di ALESSANDRO RUSSO La vana esultanza dopo il gol del vantaggio di Sandro Porchia sotto la curva Bergamini
COSENZA - Quattro ceffoni in pieno volto e potevano essere sicuramente di più. I Lupi perdono la prima partita in casa della stagione nella maniera più spettacolare e demenziale possibile, contro un avversario che espugna il San Vito meritatamente. La squadra di Bitetto, nella ripresa, ha messo spesso in ginocchio il Cosenza, colpendo due pali e fallendo altre tre palle gol a tu per tu con Petrocco. Cosenza che deve fare ammenda dei propri errori, come quello decisivo di Di Bari, non nuovo a queste topiche, che ha riportato il Giulianova in partita con una fallo grossolano quanto inutile sotto porta. Calcio di rigore, rosso diretto (l’interpretazione dell’arbitro non è stata ineccepibile) e pareggio concesso agli avversari. Da quel momento la gara che il Cosenza stava controllando senza brillare è diventato un altro match. Due partite perse in casa negli ultimi due tornei, contro Cassino e Giulianova, in ambedue i casi il direttore di gara era il signor Carbone di Napoli. Quanto basta per sperare, lato Cosenza, di rivederlo al San Vito il più tardi possibile... Il Cosenza comunque, ha perso una colossale occasione
per accorciare dalla vetta: l’esito della gara è un pugno (momentaneo) alle ambizioni rossoblù, attesi domenica dal big match di Verona. CRONACA - Solo cinquemila spettatori ad accogliere i Lupi dopo il successo col Pescìna Valle del Giovenco. Lo zoccolo duro della tifoseria non è mancato, stavolta con la curva sud che torna all’antico, rispolverando spettacolari stendardi in stile britannico, classici della tifoseria rossoblù sin dalla fine degli anni Ottanta. Dopo una fase di studio, i Lupi provano a muoversi verso l’area di rigore del Giulianova. Fiore prende a far girare la squadra alla ricerca del varco giusto. Che arriva in occasione di un calcio di punizione da venti metri, al minuto numero 17. Sul pallone si presenta Porchia che disegna una parabola perfetta: di sasso il portiere abruzzese. Festa grande sotto la curva sud e partita che sembra scivolare facile. Il Giulianova appare
sterile, anche se cerca alcune verticalizzazioni che i rossoblù fermano con il fuorigioco alto. Ancora Cosenza con Danti che entra in area e prova a rendersi pericoloso senza esito. Al 23’ rossoblù in avanti con Gigi Scotto (in campo nonostante i dubbi della vigilia) che calcia forte, ma Gasparri non si lascia sorprendere. Gara senza sussulti che il Giulianova riagguanta improvvisamente al 37’ quando, dopo un cross dalla sinistra, Di Bari atterra vistosamente e ingenuamente Melchiorri. Calcio di rigore netto, con l’aggravante che l’arbitro giudica Di Bari reo di cartellino rosso. Dal dischetto lo stesso attaccante giuliese fa secco Petrocco. La gara cambia orientamento e il Cosenza passa a quattro dietro. Succede che, allo scadere, dopo un azione insistita sulla destra, la palla arriva sui piedi di Del Grande che tira forte e porta in vantaggio il Giulianova. Incredibile e inaspettato finale di
Prima sconfitta stagionale al San Vito
tempo. Alla ripresa Toscano fa entrare Musca e lascia negli spogliatoi Scotto. Fanucci viene dirottato a sinistra. Pronti via e il Giulianova crea tre palle gol in un minuto. Due volte Petrocco si oppone d’istinto su Melchiorri e sulla ribattuta gli uomini di Bitetto colpiscono il palo. Inizio horror dei Lupi che provano a riorganizzarsi. Gli ospiti, giovani e guizzanti, mettono sovente alle corde i rossoblù che provano con Fanucci e De Rose. Bisognerebbe giocare sotto ritmo e invece il Cosenza presta il fianco. Gli ospiti così triplicano con Campagnaccio che al 20’ lascia sul posto Fanucci e fa secco un incerto Petrocco. San Vito gelato. Dopo qualche minuto, solo il palo salva il Cosenza su tiro di Del Grande. De Pascalis, subentrato a Roselli, accorcia di testa su assist di Maggiolini. Il San Vito ci crede e succede di tutto (compresa l’espulsione del dg Mirabelli che litiga con l’arbitro), ma gli ospiti segnano ancora con Migliore. Non è finita perchè Carbone assegna un penalty al Cosenza (fallo su Fanucci). Segna Fiore, ma nel recupero non succede più niente.
FIORE (6) - Non è al massimo delle sue esibizioni, ma prova a dare razionalità alla rimonta del Cosenza. Segna un penalty allo scadere. SCOTTO (5.5) - Non era al top e si è visto. Prova a rendersi pericoloso, ma senza esito. Lascia il posto a Musca dopo l’espulsione di Di Bari. (1 st MUSCA (5.5) - Rientra nel secondo tempo più nero della difesa rossoblù). DANTI (5.5) - Gioca una gara diversa da quelle alle quali aveva abituato. Nella ripresa sgomma, ma non è Dantinho. al. ru.
Max Mirabelli durante il battibecco con l’arbitro
Chianello: «Arbitro da ricusare»
L’arbitro Carbone di Napoli ieri pomeriggio al San Vito
COSENZA - Clima mesto negli spogliatoi a fine gara e stessa fotografia nella sala stampa dello stadio San Vito. Nessuno aveva messo in preventivo una sconfitta, tantomeno nella maniera in cui si è materializzata nell’allucinante pomeriggio del match col Giulianova. Doveva e poteva essere facilmente il match dell’accelerazione verso la prima piazza e invece è arrivato un pugno allo stomaco delle ambizioni dei Lupi. Per fortuna domenica il campionato concede una chance per rialzarsi subito, proprio contro la prima della classe nello stadio dell’Hellas. EPISODIO DECISIVO Troppo banale l’errore che ha fatto da detonatore al
pareggio del Giulianova, troppo negativo il secondo tempo con occasioni a raffica per gli ospiti, che hanno maramaldeggiato in un lungo e in largo mandando al tappeto una difesa quasi inguardabile. Neanche lo spettacolo di colori della curva Bergamini ha consentito di trovare lo smalto giusto alla vigilia della importante trasferta di Verona che poteva segnare l’assalto alla vetta. E’ il classico Cosenza che, nelle occasioni importanti, soprattutto contro le squadre di retroguardia, manda alle ortiche una vittoria. Disorientato il commento dell’attaccante Claudio De Pascalis, entrato in campo a gara quasi compromessa e comunque au-
tore di una buona interpretazione. «Sbagliamo sempre le occasioni importanti - esordisce De Pascalis davanti ai taccuini - bisogna invertire subito la rotta. Peccato, era un’occasione fondamentale per tornare a vincere e accorciare la distanza dalla vetta. Non si tratta di errori dei singoli, ma di tutto il collettivo». Il giocatore rossoblù rifugge i complimenti per il gol e si rammarica ancora. «Non era importante mandare in gol De Pascalis, ma centrare una vittoria pesantissima che ci avrebbe dato tanto entusiasmo per la prossima gara del Bentegodi di Verona. Ecco, dobbiamo azzerare tutto e ripartire di slancio in un match importantissimo
per il nostro campionato». L’arbitraggio non è piaciuto molto alla società rossoblù, se ne fa interprete l’ad Pino Chianello che stigmatizza il comportamento del signor Carbone di Napoli. «Con questo direttore di gara non ce ne va bene una - dice - lo avevamo avuto già in occasione del match contro il Cassino lo scorso anno, sarebbe da ricusare. Certo non è stato all’altezza di dirigere una gara facile e importante allo stesso tempo. Dunque, ci saremmo aspettati delle decisioni diverse, come in occasione dell’espulsione di Di Bari nel primo tempo. Ora dobbiamo ripartire subito a cominciare da Verona». al. ru.
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18 Sport
Al 46’ della ripresa vince il Ravenna e i rossoblù sono ultimi
Il Potenza sprofonda RAVENNA POTENZA
2 1
RAVENNA (4-4-2): Anania sv; Rizzo 6,5, Serafini 6,5, Anzalone 6, Biserni 6; Rossetti 6, Cavagna 6,5(21' st Toledo 6,5), Sciaccaluga 6, Packer 5,5 (38' st Fonjock sv); Gerbino Polo 6,5 (21' st Scappini 6,5), Piovaccari 5,5. A disp.: Rossi, Basso, Sabato, Squillace. All.: Esposito 6. POTENZA (3-5-2): Tesoniero 6; Porcaro 6, Taccola 5, Chiavaro 5,5; Frezza 6, Berardi 6, De Simone 6,5, Profeta 6 (17' st Manno 6,5), Lolaico 6 (17' st Iraci 6,5); Catania 6, Prisco 5 (25' st Giannusa 6). A disp.: Di Matteo, Barbato, Langella, Di Fatta. All.: Capuano 6. ARBITRO: Del Giovane di Albano Laziale 6. MARCATORI: pt 38' Gerbino Polo, st 18' Manno, 46' Scappini. NOTE: spettatori 2.004. Ammoniti: Profeta, Lolaico, Sciaccaluga, Tesoniero, Manno, Piovaccari. Angoli 3-1 per il Ravenna. Recupero: pt 1'; st 6'. RAVENNA. A questo punto la si può chiamare zona-Potenza. Dopo Taranto, Reggio Emilia e Portogruaro, la squadra di Capuano perde un’ennesima occasione di fare punti proprio nel momento in cui li pregustava. Questa volta, quando il cronometro segnava 46’ della ripresa è Scappini che manda in tilt i piani di Capuano. E in pieno recupero i lucani sprofondano all’ultimo posto della classifica, anche per un’incredibile quanto sfortunata coincidenza di risultati favorevoli alle avversarie. Il 2-1 maturato nel finale di partita consente ai romagnoli giallorossi di infilare il quarto risultato utile consecutivo e di annullare il pareggio segnato dall’argentino Manno pochi secondi dopo il suo ingresso in campo e nel giorno dell’esordio tra i professionisti italiani. Il Potenza si presenta a Ravenna con il 3-5-2, modulo che Eziolino Capuano sembra prediligere in questo momento. Gli interpreti
Non basta il gol lampo dell’argentino Manno dopo dieci secondi dal suo ingresso in campo Esordio per Prisco non sono gli stessi di domenica scorsa, ci sono due novità: l'attaccante Prisco, arrivato in settimana dall'Aversa Normanna e Chiavaro per Langella in difesa. Rispetto ad Andria quindi Nappello finisce in tribuna, ed in panchina al suo posto c'è Manno, l'argentino arrivato dall'Urbino nei giorni scorsi. L'allenatore scambia le posizioni a centrocampo di Profeta (sul centro-sinistra) e Berardi (sul centro-destra). I romagnoli, reduci dalla recupero di mercoledì con il Portogruaro (1-1), si presentano in campo con cinque novità, ma sempre con il 4-4-2. In difesa accanto ad Anzalone c'è il neo arrivato Serafini, che sostituisce Ferrario, partito per Lecce, e Fasano, out per un risentimento muscolare. Rizzo e Biserni sulle fasce, al posto di Sabato lasciato in panchina perché non al top. A centrocampo rientrano Sciaccaluga, Cavagna e Packer, mentre in attacco sono confermati Gerbino Polo e Piovaccari. Il Ravenna parte aggressivo soprattutto sulle palle inattive. Ma il primo pericolo arriva al 10' da uno scambio Gerbino Polo-Piovaccari che scatta in avanti, si porta in area e scarica il tiro che si stampa sul primo palo. Due minuti dopo lo stesso attaccante viene steso al limite dell'area. Sciaccaluga batte la punizione che esce di un soffio. Al 36' visto la poca vivacità della gara Esposito sposta al centro Rossetti,
Cavagna passa a sinistra e Packer a destra del centrocampo. E l'esperimento porta subito bene, infatti al 38' i giallorossi passano in vantaggio: Sciaccaluga serve Gerbino Polo in area, il quale stoppa la palla, si gira, complice Taccola che non interferisce, e di sinistro calcia in rete un tiro non fortissimo. La squadra di Esposito passa in vantaggio, mentre il Potenza fatica ad avvicinarsi dalle parti di Anania, al quale sopraggiungono solo cross e punizioni innocue dalla distanza. Al 42' Sciaccaluga batte una punizione per fallo su Cavagna, allontana Tesoniero, la palla arriva a Packer che calcia di prima, respinge un difensore lucano, recupera da fuori area Rizzo che tira centralmente senza preoccupare Tesoniero. La ripresa inizia con il solito andamento lento del Ravenna, che si riscalda al quaro d'ora quando Rossetti vince un contrasto sulla trequarti e appoggia per Gerbino Polo che avanza e calcia centralmente tra le braccia di Tesoriero. Al 62' Capuano fa entrare Manno e Iraci per Profeta e Lolaico, mossa che si rivela azzeccata, perché un minuto dopo il debuttante Manno di testa ribadisce in rete una respinta di Anania su un tiro-cross di Iraci. E' il pareggio dei lucani che suscita la veemenza del Ravenna, che sessanta secondi dopo si fa vedere con Packer il quale triangola con Rossetti e impegna Tesoniero, costretto a salvarsi in angolo. Al 71' Rossetti ci prova dalla distanza, ma Tesoniero risponde, poi sul cambio di fronte Catania non prende bene la mira. Prima della mezzora della ripresa Toledo crossa per Piovaccari che di testa deposita il pallone tra le mani di Tesoniero. Il Potenza va vicino al raddoppio con una punizione dal limite di De Simone, di un soffio alta. Nel finale Piovaccari scambia con Toledo che impegna Tesoniero alla respinta. Lo stesso brasiliano al 91' crossa da sinistra per Scappini che prende l'ascensore e di testa batte Tesoniero. Nessun discorso chiuso per il Potenza, ma la generale sensazione che è un periodo in cui nulla gira per il verso giusto alla banda di Capuano. Passerà? Al campo l’ardua sentenza. Francesca Angeli
Nella foto grande Prisco con le mani in testa. A sinistra un intervento di Taccola. In alto Catania. In basso Berardi e a sinistra un intervento aereo di Profeta
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Sport 19
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
Le pagelle Con Iraci cambia la partita. Taccola fermo sul gol dell’1-0
Manno, buon debutto Catania in ombra. De Simone detta i tempi. Impegno di Lolaico TESONIERO (6) - Il Ravenna nel primo tempo lo tiene indaffarato in maniera ordinaria. Gli attaccanti del Ravenna non lo tengono troppo sotto pressione, è comunque sempre attento quando gli attaccanti lo stuzzicano. Forse sul primo gol di Gerbino Polo non è impeccabile, perché la conclusione della punta giallorossa non è fortissima. PORCARO (6) - Sulla destra non soffre Packer, che parte bene, ma poi si spegne. Non corre grossi pericoli, però al 91' dalla sua parte nasce il cross del raddoppio giallorosso. TACCOLA (5) - Si addormenta sul gol di Gerbino Polo, gli permette di girarsi, così si fa beffeggiare dall'attaccante giallorosso che segna l'10. CHIAVARO (5,5) - Rossetti prima e Cavagna poi non lo tengono impegnatissimo, ma non sempre è brillantissimo. FREZZA (6) - Contiene e fraseggia in mezzo al campo con i suoi compagni, ma non va mai via, non si propone in avanti per i due attaccanti. BERARDI (6) - Volenteroso. In mezzo al campo smazzola palloni e cerca di imbrogliare la manovra giallorossa che fatica a decollare soprattutto nella ripresa. DE SIMONE (6,5) - Detta i tempi, suggerisce i compagni con carattere e buoni palloni. Nella ripresa rischia pure di segnare su punizione, se non fosse per i pochi centimetri che separano la palla dalla porta. In alto il gol di Manno (numero 17) che aveva illuso il Potenza. Qui sopra a sinistra una percussione di Prisco, al PROFETA (6) - Anche lui si dà da debutto, e a destra Berardi in azione fare, è collaborativo come i suoi
In alto a sinistra Taccola, un’uscita di Tesoniero con i pugni e la grinta di Ezio Capuano. In basso i numerosi tifosi del Potenza al seguito e una rissa in mezzo al campo
compagni di reparto. MANNO (6,5) - E' l'uomo che cambia la partita. Entra e dopo un minuto segna, mettendo in rete di testa la respinta corta di Anania impegnato dall'altro entrato Iraci. Non poteva esordire meglio l'attaccante argentino arrivato in settimana dall'Eccellenza. E’ chiaro che Capuano deve lavorarci su LOLAICO (6) - Il capitano ci mette anima e cuore, si impegna e prova a rallentare le sporadiche avanzate giallorosse. Non si spinge mai troppo in avanti IRACI (6,5) - Anche lui entra a partita in corsa e subito costringe Anania ad un recupero da cui poi scaturisce la rete dell'1-1. Veloce e dinamico ha subito un impatto forte sulla gara. CATANIA (5) - Fa molto poco, anzi poco è dire troppo. Nel primo tempo Anania non compie parate, solo nella ripresa per pochi millimetri non insacca la palla. E' anche vero che non gli arrivano mai palloni degni di giocate. PRISCO (5) - E' l'ultimo acquisto della società, è arrivato in settimana dall'Aversa Normanna con tante credenziali, che ieri francamente non si sono viste. Si muove, ma non gli arrivano palloni giocabili. E’ certamente un giovane da rivedere fin da domenica prossima GIANNUSA (SV) - non lascia il segno sulla gara).
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20 Sport
Nei finali di partita il Potenza non sa gestire i risultati e subisce reti
Cinque punti in meno E’ la quarta volta che accade in trasferta. Difesa assai perforabile Capuano: sembravamo noi il Ravenna RAVENNA. Il volto di Eziolino Capuano parla da solo. Non occorre fargli domande per capire quanto è amara la partita appena finita. "Se devo essere sincero sembravamo noi il Ravenna, per questo non posso che complimentarmi con i miei ragazzi". Capuano è profondamente amareggiato ma continua nell'analisi ed elogia i suoi giocatori. "Se guardo la prestazione della mia squadra è stata pressochè perfetta. Il risultato è decisamente immeritato. Al 90' palleggiavamo ancora con facilità con tutti gli uomini. Siamo venuti a Ravenna a giocare a viso aperto come abbiamo fatto domenica scorsa con l'Andria. Perdere in questo modo lascia l'amaro in bocca. Perdere al 91' ci sta se giochi male, ma non è il nostro caso". L'allenatore rossoblù continua a puntare il dito sulla differenza tra le due squadre in campo. "Sembrava che la classifica fosse inversa - sostiene Capuano -. Abbiamo chiuso gli spazi e il Ravenna giocava con lanci lunghi alla ricerca di Gerbino Polo. Il nostro errore è stato regalare metri ad un giocatore come Toledo nel recupero. Siamo una squadra che non molla mai, ma questo campionato sembra segnato. Oggi (ieri, ndr) non meritavamo di perdere e consentitemi di dire che in certi frangenti della gara abbiamo umiliato il Ravenna; ma purtroppo nel calcio vale solo il risultato".
TERNANA SPAL
I cambi sono stati l'arma vincente del Potenza fino al 91'. La doppia sostituzione al minuto 62' che ha visto l'ingresso di Iraci e Manno ha cambiato le sorti dell'incontro fino al recupero. "Dopo tanti anni so leggere le partite, sono diventato esperto - specifica -. Le mie squadre non giocano mai male, adesso siamo ultimi, ma quello che sta accadendo quest'anno personalmente in tutta la mia carriera non mi è mai capitato". Capuano non ha pozioni magiche e sa che l'unica soluzione per risalire la china è il lavoro. "Cosa si può fare? Viviamo una situazione difficile e strana per cercare di risolverla l'unico rimedio è il lavoro. Quando la squadra si esprime così però cosa si può fare? Non posso mica fare D'Artagnan". Ad illudere e riaccendere le speranze nei 100 circa tifosi di Potenza che si sono sobbarcati il lungo viaggio ci ha pensato Manno. L'attaccante argentino arrivato in settimana dall'Eccellenza marchigiana, esattamente da Urbino, non poteva debuttare meglio. "Sono felice di essere giunto a Potenza e di poter dare una mano al gruppo - dichiara l'argentino - ringrazio la società per avermi dato questa possibilità e il mio procuratore per avermi permesso di arrivare qui. Sono contento del gol, ma avrei preferito che portasse dei punti alla squadra". f.a.
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TERNANA (4-3-1-2): Visi 6,5; Bertoli 5,5, Borghetti 6 (1' st Di Dio 6), Tedeschi 5,5, Angelucci 5,5; Concas 6, Danucci 6 (18' st Di Deo 6), Confalone 5,5; Noviello 5,5 (23' st Lacheheb 5); Alessandro 5,5, Tozzi Borsoi 5. A disp.: Cunzi, Del Grosso, Costantini, Cori. All.: Domenicali 5,5. SPAL (4-4-2): Capecchi 6,5; Ghetti 6, Zamboni 6, Lorenzi 6, Cabeccia 6; Quintavalla 6,5, Schiavon 6, Migliorini 5,5 (20' st Bedin 6), Valtulina 6,5 (13' st Rossi 6); Bazzani 6,5 (38' st Bortel sv), Cipriani 6. A disp.: Ioime, Licata, Marongiu, Laurenti. All.: Notaristefano 6,5. ARBITRO: Giacomelli di Trieste 6,5. RETE: ST 34' Cipriani. NOTE: Spettatori 3500 circa. Ammoniti: Alessandro e Di Deo. Espulso Lacheheb (T) al 41' st per gioco falloso. Angoli 3-3. Recupero: pt 2'; st 4'. TERNI. Missione compiuta. La Spal vince a Terni e vendica la partita dell'andata, ottenendo 3 punti fondamentali per raddrizzare le sorti di un campionato finora ampiamente al di sotto delle aspettative. Prima vittoria per Notaristefano, al termine di una partita difficile e non bellissima. Il primo tempo della gara fra Ternana e Spal ha evidenziato tutte le lacune di entrambe le formazioni: da un lato la Spal, incapace di rendersi realmente pericolosa con continuità, dall'altro lato, una Ternana sterile e soggetta a grossolani errori in fase di appoggio. Il risultato? Una frazione di gioco sostanzialmente noiosa, povera di emozioni e di idee. I padroni di casa hanno impiegato minuti preziosi per prendere le misure ad una Spal inizialmente manovriera.
CINQUE punti lasciati per strada negli ultimi dieci minuti, quattro addirittura nel recupero. La classifica del Potenza sarebbe diversa se i rossoblu non avessero dilapidato un piccolo tesoro nelle battute finali di queste prime venti giornate. La rete di Scappini a tempo scaduto ha fatto svanire ieri un pari prezioso, copione simile rispetto a quello che sanci’ la sconfitta di Portogruaro. In Veneto alla 15a giornata fu Scozzarella (al 95’) a mandare nello sconforto la squadra di Capuano, convinta fino a quel momento di portare a casa un ottimo 0-0. A Taranto il guizzo di Correa al 91’ per il 22 finale fece strozzare in gola l’urlo di un’incredibile vittoria che si stava concretizzando al ritorno in panchina di Eziolino. Anche a Reggio Emilia - ma quandò segnò Anderson era appena l’84’- gli ultimi giri di lancette consentirono ai padroni di casa di completare la rimonta dopo il provvisorio vantaggio di Lucenti e il pari di Stefani dal dischetto. Quattro gol in extremis, costati cinque punti. Ma contando anche quelle ininfluenti per il risultato, sono ben dieci le reti incassate dalla difesa rossoblu dopo l’80’ minuto. Un segnale preoccupante di scarsa tenuta mentale. In ordine cronologico ricordiamo l’uno-due di Alessandro e Lacheheb che sigillo’ il 3-0 di Terni (88’ e 92’) e la parabola di Della Ventura per lo 02 del Marcianise al Viviani (82’, complice Gragnaniello). Era l’88’ quando Biancolino siglò lo 0-2 a favore del Cosenza nel posticipo televisivo della nona giornata, stesso minuto per il tris di Ousmane Sy ad Andria sette giorni fa. PEGGIOR DIFESA Terminata la
Capuano dà indicazioni a De Simone. IN basso l’argentino Manno in azione
rassegna degli orrori, resta un dato. Il Potenza ha la peggior difesa del girone con 30 gol subiti, al netto dell’alternanza dei portieri e dei tecnici. Soltanto in due occasioni - entrambe sotto la gestione Capuano bis - la porta di Tesoniero è rimasta inviolata: nella sorprendente vittoria di Cava e alla
sedicesima giornata, quando il Pescara venne fermato al Viviani sullo 0-0. E’ un trend negativo che fa rabbrividire Capuano, capace l’anno scorso di costruire la salvezza della sua Paganese proprio su una straordinaria capacità di non subire. Il tecnico è il primo a rammaricarsi: “sapete quanto curo i meccanismi difensivi, quest’anno molte volte sono stati gli episodi a ritorcersi contro di noi, spesso abbiamo preso gol sui quali ho davvero poco da rimproverare ai ragazzi. Su un campo difficile come quello del Ravenna al novantesimo riuscivamo ancora a tenere vivo il palleggio, siamo stati puniti senza essere mai in balia degli avversari”. Ma è innegabile un gap di esperienza nella gestione dei momenti caldi. “Non dimentichiamoci che scendiamo in campo con almeno quattro under - spiega Capuano - che nei finali di partita spesso diventano cinque”. E’ la coperta corta del Potenza di oggi. Che non molla, ma è destinato, gioco forza, a soffrire terribilmente. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
Il prossimo avversario del Potenza
La Ternana capitola in casa Cipriani fa felice la Spal
Il gol di Cipriani al Liberati di Terni
I ragazzi di mister Notaristefano, dal canto loro, non hanno saputo aprofittare dell'iniziale smarrimento degli avversari. Il gioco è stazionato soprattutto a ridosso del centrocampo, dove Quintavalla e Schiavon hanno preso il possesso della zona, per lunghi tratti. E se sulla sinistra Valtulina ha spinto
con continuità, superando inizialmente il confronto con Bertoli, il resto della squadra ha dato l'idea di non essere in grado di seguire l'evolversi del gioco. Un lampo c'è stato proprio in apertura, quando Quintavalla ha lasciato partire una conclusione rasoterra, con Cipriani che al momento della deviazione
sottomisura è stato fermato per fuorigioco. Cipriani ha avuto anche una seconda opportunità, al 15', quando ha deviato malamente un calcio di punizione di Valtulina. I padroni di casa hanno faticato non poco per organizzare la loro manovra ma, al 26', hanno costruito la migliore occasione da gol: Confalo-
ne, che si è trovato nella condizione di battere una sorta di rigore in movimento, ha incredibilmente messo fuori la sfera. Per un altro quarto d'ora non accade più nulla, poi la gara si infiamma nuovamente nel finale, quando Capecchi salva il risultato su colpo di testa di Tozzi Borsoi e quando, al 45', Cipriani spinge Visi al miracolo, deviando un bel colpo di testa. Il secondo tempo si è aprto con una Spal arrembante ed una Ternana incredula, colpita forse di sorpresa. Sta di fatto che i ragazzi di Notaristefano sfondano con continuità a destra, individuando nel giovane Angelucci l'anello più debole del reparto difensivo umbro. Nel giro di pochi minuti la Spal si porta le mani fra i capelli almeno tre volte, a causa di altrettante occasioni gettate al vento. La più grande delle quali proprio al 1', quando Quintavalla e Cipriani si vedono respingere tre conclusioni sulla linea di porta. La Spal spinge sulla destra, dove Quintavalla e Bazzani fanno impazzire Angelucci e Borghetti: dai loro piedi partono cross invitanti a centro area, ma le conclusioni non sono delle migliori. Come al 22', quando Lorenzi tenta la rovesciata spedendo la sfera fuori. I padroni di casa si fanno vivi al 26', grazie ad un rimpallo fortunato di Tozzi Borsoi, con la sfera che raggiunge Noviello al limite e con la conseguente conclusione alta di poco. I padroni di casa costruiscono la migliore occasione della ripresa al 31', quando Tozzi Borsoi, solo davanti a Capecchi, spara alto. Al 34', la svolta: Bazzani lavora divinamente, per l'ennesima volta, un pallone sulla destra guadagnando il fondo e penetrando in area per poi servire un assist d'oro a Cipriani che, ben appostato, spedisce in rete. La reazione della Ternana è tutta in un tiro di Alessandro e in tanto nervosismo (espulso Lacheheb). Matteo Lattanzi
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Sport 21
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
Sbaglia un gol nel finale e finisce 0-0. I campani avanzano
Colombo grazia Cava CAVESE VERONA
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CAVESE (3-5-2): F. Russo 7; Cipriani 6,5, Farina 7, D'Orsi 6,5; Bacchiocchi 6 (18' st Carbonaro 6), Maiorano 6,5 (7' st Bacchi 6,5), Spinelli 6, Favasuli 6,5, Radi 6; Bernardo 5,5 (46' st Tarantino sv), Turienzo 6. A disp.: Pane, Nocerino, Cruz, Varriale. All.: Stringara 6,5. VERONA (4-3-3): Rafael 6; Cangi 6,5, Ceccarelli 7, Anselmi 6,5, Pugliese 6,5; G. Russo 6, Esposito 6,5, Pensalfini 6 (35' st Garzon sv); Ciotola 6 (14' st Farias 6), Colombo 5, Berrettoni 6 (37' st Gomez sv). A disp.: Ingrassia, Comazzi, Campagna, Bertolucci. All.: Remondina 6,5. ARBITRO: Massa di Imperia 7. NOTE: spettatori 3374 (99 quelli provenienti da Verona) per un incasso di 23656 euro. Ammoniti: Spinelli, Bacchiocchi, Esposito. Angoli 6-3 per il Verona. Recupero: pt 3'; st 3'. CAVA DE' TIRRENI. Come un borghese che non si sente tale pur avendo connotati aristocratici. È così che il Verona difende coi denti il primato, raccoglie un pari che fortifica l'incredibile percorso da trasferta e sfiora
Il Verona in un’azione difensiva
una vittoria che avrebbe meritato per quanto prodotto dalla mezz'ora del primo tempo in poi. Annulla il classismo la truppa di Gianmarco Remondina, veste gli abiti di Stacanov, s'arrocca per oltre mezz'ora in un 4-5-1 (partecipazione totale degli esterni d'attacco alla fase difensiva) per chiudere tutti gli spazi e metabolizzare una Cavese che ha il sacro
furore dentro (pur priva del suo pupillo Schetter, squalificato) e che azzanna con intensità fin dai primi minuti alimentandosi della corsa feroce di Maiorano, della posizione speculare di Bacchiocchi (incollato a Berrettoni) e delle fiondate rapide di Favasuli e Bernardo. La capolista vive tutta dietro la linea del pallone, scopre gregari che gregari non sono
(Esposito e Russo diventano mediani autentici, Pensalfini verte sistematicamente a sinistra per coprire le spalle a Berrettoni), rende così sterile il forcing forte dei padroni di casa, che per mezz'ora hanno gamba svelta, padronanza di campo, ma non capacità di girare dietro quel quartetto di marmo (non a caso il più solido del girone). Ci prova Turienzo (17') coordinandosi col mancino su un taglio pulito di Favasuli (conclusione centrale), va vicinissmo al bersaglio Cipriani (28') sugli sviluppi di un angolo calciato da Favasuli e corretto di sponda da Spinelli: il colpo di testa ravvicinato viene bloccato d'istinto da Rafael. Fin qui la Cavese: bella, dinamica, convinta ed organizzata, tambureggiante con oltre mezz'ora di pressing alto. Poi Verona, nettamente Verona quando i polmoni avversari sono ingolfati d'affanno: Ciotola e Berrettoni si scambiano le fasce, Cangi e Pugliese si sganciano dai blocchi difensivi, Esposito e Pensalfini (un po' mollati dal francobollo Maiorano) acquistano un pizzico di libertà e la manovra scaligera si fa brillante, ariosa, produttiva. Berrettoni (40') fallisce una sorta di rigore in movimento alzando sopra la traver-
sa una sponda di Cangi, l'ex Russo - due minuti dopo - sfiora il bersaglio con una silurata di sinistro che mette i brividi all'estremo difensore biancoblù, determinante in apertura di ripresa prima su Ciotola, poi sulla bordata successiva di Berrettoni. Stringara avverte la pressione ed opera un cambio impopolare (fuori Maiorano, dentro Bacchi nel ruolo di mezz'ala), ma efficace perché porta corsa e profondità al centrocampo e permette alla Cavese di respirare un po', almeno per una decina di minuti prima che il Verona riprenda a macinare sulle corsie: al quarto d'ora una conclusione svirgolata di Pensalfini libera Russo davanti al suo omonimo, che s'immola col corpo e ci fa un figurone da campione quando sessanta secondi dopo neutralizza pure la botta violenta e ravvicinata di Cangi. La Cavese difende con cinque difensori di ruolo con l'ingressso di Carbonaro per sopportare la pressione, ma il primo alleato lo scopre in Colombo, che al 32' si divora un gol già fatto calciando alle stelle un servizio magnifico di Pugliese. Disperazione e poi distensione: da domenica ci sarà Di Gennaro. Filippo Zenna
Tanti punti fuori per il Lanciano che non ha mai perso
Il 17 portafortuna PESCARA LANCIANO
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PESCARA (4-2-3-1): Pinna 6; Zanon 6,5, Olivi 6, Mengoni 6, Petterini 6; Coletti 6, Zappacosta 6; Artistico 6,5 (28' st Gessa sv), Sansovini 6, Ganci 5 ( 43' st Carboni sv); Zizzari 6,5. A disp.: Bartoletti, Medda, Romito, Vitale, Dettori. All.: Di Francesco 5,5. LANCIANO (4-3-3): Chiodini 6; Colombaretti 6, Moi 6, Antonioli 6,5, Mammarella 6 (40' st Oshadogan sv); Amenta 6,5, Di Cecco 6, Sacilotto 6,5 ( 10' st Vastola); Improta 6 (32' st Sansone sv), Sinigaglia 6, Masini 6,5. A disp.: Aridità, Colussi, Coppini, Turchi. All.: Pagliari 5,5. ARBITRO: Ostinelli di Como 5,5. NOTE: spettatori 9mila circa. Ammoniti: Coletti, Zappacosta, Masini, Mengoni, Vastola. Angoli 7-3 per la Virtus Lanciano. Recupero: pt 1'; st 3'. PESCARA. Il Lanciano si conferma una potenza del girone B quando gioca lontano da casa (17 punti conquistati finora), il Pescara è ancora alle prese con la “ricostruzione” dopo la frana tecnica culminata lunedì scorso con la sconfitta casalinga con la Cavese con l'esonero di Cuccureddu. E' 0 a 0 il verdetto del derby. Di Francesco debutta ed è subito il grande ex della partita: l'anno scorso il Lanciano lo esonerò dopo venti giornate. In cinque giorni di lavoro, l'erede di Cuccureddu ridisegna l'assetto tattico nonostante alcune assenze pesanti (Bonanni, Tognozzi, e Gessa solo in panchina) e la mancata chiusura di alcune operazioni di mercato (in arrivo Pesoli, Cittadella, D'Antoni, Rimini, e Bondi, Perugia). E' un 4-2-3-1 quello dei biancazzurri, ma superoffensivo con i quattro attac-
canti insieme in campo dal 1'. Pagliari invece non cambia e ripropone il tridente come al Bentegodi nel turno precedente. I rossoneri giocano un primo tempo sornione, aspettano l'avversario nella propria metà campo senza scomporsi e rischiano poco, pur rinunciando a scardinare la difesa pescarese. Lo “sfogo” del nuovo Pescara produce in pochi minuti una palla gol clamorosa. Al 5' spunto di Ganci da sinistra e cross lungo su cui è perfetta l'esecuzione aerea di Sansovini: la palla si stampa sul palo, Chiodini è salvo. Gli adriatici hanno un atteggiamento diverso e cercano il fraseggio con insistenza, manovrando soprattutto a sinistra con il tandem Petterini-Ganci. L'ex barese è attivissimo, ma troppo innamorato del pallone. Il primo tentativo del Lanciano arriva dopo 24', ma Improta non aggancia l'assist vellutato di
FOGGIA ANDRIA
Amenta per vie centrali. L'ex mediano del Celano è uno dei migliori nel Lanciano: al 33' decide di provarci con il suo tiro micidiale, la palla sfiora all'incrocio. La voglia di gol degli ospiti non cambia l'atteggiamento. Il Pescara continua la sua ricerca del gioco e della felicità, con poca fortuna. Il lavoro biancazzurro non produce nulla se non le recriminazioni di Zizzari al 44' per un “abbraccio” sospetto di Antonioli in area. Dopo 2' della ripresa si riaccende la luce nella squadra di Pagliari. Improta approfitta della superficialità di Petterini in fase difensiva e arriva sul fondo per crossare verso il primo palo. Masini è un condor ma trova Olivi in recupero. I piani tattici di Pagliari cambiano dopo 10' perché Sacilotto si fa male in un ripiegamento difensivo e deve uscire. Entra Vastola, un difensore, che si piazza nello stesso ruolo del brasi-
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FOGGIA (4-2-3-1): Bindi 7; Carbone 5 (18’ st Caraccio 5), Burzigotti 5, Goretti 5, Micco 4,5; Velardi 5, D’Amico 5,5; Mancino 5, Mattioli 5 (15’ st Quadrini 6), Colomba 4,5 (1’ st Sgambato 5); Salgado 5,5. A disp.: Milan, Torta, Delli Carri, D’Agostino. All.: Pecchia-Porta 5. ANDRIA (4-4-2) Spadavecchia 6; Pierotti 6, Pomante 6,5, Sibilano 7, Nicolao 6,5 (30’ st Di Simone 6); Rizzi 7 (22’ st Ceppitelli 6), Iennaco 6,5, Paolucci 6,5, Doumbia 7; Anaclerio 6 (38’ st Lacarra sv), Sy 7. A disp.: Sansonna, Sangare, Ottobre, Dionigi. All.: Papagni 7. ARBITRO: Palazzino di Ciampino 6. RETI: pt 29’ Rizzi; st 47’ Sy. NOTE: paganti 353, abbonati1.815, incasso di 19.097 euro. Ammoniti: Micco, Pierotti, Iennaco, Goretti, Doumbia, Nicolao. Angoli 7-4 per l’Andria. Recupero: pt 1’; st 3’. FOGGIA-Vola l’Andria di Papagni, che tira fuori i suoi dai playout con un colpaccio che vale doppio. Cade rovinosamente il Foggia di Porta e Pecchia, tornati nella bufera e, soprattutto, nella zona che scotta della classifica. Il primo tempo è aperto da
liano, a metà campo. Passano i minuti e diminuisce la benzina nelle gambe per le due squadre. Paga più il Pescara, che non riesce più a fraseggiare come nei primi minuti, mentre il Lanciano continua a gestirsi e aspettare il momento buono per colpire. Senza fretta e con la personalità di chi, lontano da casa, vale la B (rossoneri secondi nella classifica delle gare esterne dietro al Verona). Lo dimostra Simone Masini al 30': entra in area e mette a sedere Mengoni, al momento di servire al centro per Sinigaglia viene contrastato da Zappacosta. Una delle ultime risposte pescaresi porta la firma di Zizzari (di testa) su assist da sinistra di Ganci al 38'. Tre minuti dopo su una ripartenza veloce, il sinistro di Sansovini sembra gol. Lo era quello di Zizzari prima del triplice fischio, annullato per fuorigioco. Orlando D'Angelo
Un tentativo di Zizzari del Pescara
L’Andria fa un colpaccio con le reti di Rizzi e Sy e inguaia il Foggia una clamorosa occasione non sfruttata da Sy, dopo appena 35” di gioco: il golden-boy fugge in contropiede e si presenta a tu per tu con Bindi, che gli devia il tiro a botta sicura. Risponde il Foggia all’8’ con Salgado, ma Spadavecchia si oppone bene. In avvio, è una gara piacevole all’insegna del botta e risposta. Sibilano non inquadra la porta (12’) di testa e, poco dopo (17’) Mancino chiama alla respinta l’estremo ospite con una botta centrale. Poi, cresce l’Andria e il Foggia si disunisce definitivamente. Rizzi impegna Bindi su punizione (19’), quindi (22’), Anaclerio trova un varco sulla sinistra e invita Sy, che manda a lato da pochi passi. Quindi, la svolta in 60 secondi: Salgado (28’), solo in area, perde l’attimo con un pallonetto; sul capovolgimento, l’imprendibile Doumbia crossa da sinistra, Bindi smanaccia debolmente e per Rizzi è un gioco da ragazzi infilare a porta vuota. Di più. Dopo neanche tre minuti, l’Andria ha la possibilità di chiudere i conti. Micco schiaffeggia incredibilmente un corner ospite e Sy si presenta sul dischetto per il raddoppio, tira così e così ma
Bindi si oppone da campione. Sussulto del Foggia e proteste: al 35’ Salgado se ne va e Pomante lo atterra da ultimo uomo, ma l’arbitro Palazzino lo grazia, interpretando Pomante in recupero. E l’Andria resta in undici. Anzi, sfiora il 2-0 al 45’ con una botta di Sy, deviata da Bindi. L’avvio di ripresa è tutto di marca andriese. Gli ospiti hanno il solo torto di non capitalizzare diverse sontuose opportunità per il raddoppio, al cospetto di un Foggia intontito e in piena confusione. Così, al 2’, Rizzi si esibisce in una punizione furba e insidiosa, col pallone che rimbalza sul prato viscido davanti a Bindi lesto a tuffarsi per mettere in angolo. Passa un solo minuto e ancora Rizzi mete in condizione Paolucci di battere a rete indisturbato dal limite, ma a lato. Al 5’ Doumbia fa partire un diagonale che finisce fuori di poco. Una punizione senza esito di Mattioli (7’) interrompe per un attimo il dominio ospite, infatti al 8’ Bindi esce alla disperata per intercettare Doumbia. Nel tourbillon di cambi e moduli, Pecchia passa al 4-4-2 e il Foggia migliora . Ma le uniche opportunità sono un tiro di Quadrini al 22’ e una ghiottissima chance divorata da Salgado, al 30’. L’Andria comprende il pericolo e ricomincia a partire in contropiede, finché Sy fa fuori Velardi e Goretti, infilando il 2-0 che affossa il Foggia.
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22 Sport
23 Viapiana, Temelin e Nardini agganciano il Verona. Ai casertani non basta galizia
La Reggiana balza in vetta Il Marcianise rovina tutto nell’ultimo quarto d’ora di gioco REAL MARCIANISE 1 REGGIANA 3 MARCIANISE (4-2-3-1): Fumagalli 5,5, Piscitelli 6, Porpora 6, Murolo 6, Tomi 6,5 (40' st Alvino sv), Di Napoli 6, D'Ambrosio 6, Romano 6, Manco 6 (35' st Tedesco sv), Galizia 6,5 (18' st Della Ventura 5,5), Poziello 4,5. A disp. Mezzacapo, Montanari, D'Apice, Filosa. All. Boccolini 5,5. REGGIANA (4-4-2): Tomasig 5,5, Girelli 6, Stefani 6, Zini 6,5, Mei 6, Nardini 6, Viapiana 6,5, Saverino sv (18' pt Romizi 6), Anderson 6,5 (11' st Temelin 6,5), Rossi 6 (43' st D'Alessandro sv), Alessi 6,5. A disp. Manfredini, Maschio, Ferrari, Morelli. All. Dominissini 6,5. ARBITRO: Di Francesco di Teramo 5,5 RETI: pt 24' Galizia (M); st 29' Viapiana (R), 39' Temelin (R), 43' Nardini (R). NOTE: spettatori 800 circa di cui 50 ospiti. Espulso al 27' st Poziello per doppia ammonizione. Ammoniti Murolo, Porpora, Poziello, Nardini. Angoli 4-2 per il Marcianise. Recupero: pt 5'; st 5'. MARCIANISE. Campania felix per la Reggiana. La formazione
Nardini esulta dopo aver battuto Fumagalli
di Dominissini vince a Marcianise mentre, a pochi chilometri di distanza, la Cavese blocca il Verona sullo 0-0. Questi due risultati concomitanti voglioni dire aggancio al vertice: Reggiana e Verona vantano entrambe 35
punti in graduatoria e la lotta per il primato del girone si preannuncia avvincente fino al termine. Ai gialloverdi non basta il gol di Galizia. La Reggiana, infatti, porta a casa una vittoria importantissima grazie alle reti
di Viapiana, Temelin e Nardini, complice anche l'espulsione di Poziello. Il ritmo è subito sostenuto, con i padroni di casa che provano a sfondare sulle fasce e gli emiliani pronti a replicare sfruttando gli inserimenti di Rossi. Tanti i capovolgimenti di fronte, con il Marcianise che fa le prove generali con Piscitelli, al 12', che spara alto un suggerimento di Galizia. Al 18', però, l'infortunio di Saverino, che ha la peggio in un contrasto con D'Ambrosio, spegne la luce a centrocampo. Gli emiliani, infatti, accusano il colpo, e rimangono in balia del Real, che tiene saldamente in mano il pallino del gioco fino al vantaggio messo a segno da Galizia al 24', su suggerimento di Poziello. I padroni di casa sfiorano, quindi, il colpo del ko ancora con Galizia (30'), che viene sbilanciato in area quando stava per schiacciare di testa. Al 16’ l'arbitro non vede un tocco di mano in area di Tomi. Si rivede il Marcianise, invece, al 20' con Poziello che, incuneatosi nell'area gialloverde, si intestardisce nei dribbling e si fa soffiare il pallone ad un passo dalla porta avversaria. Ma è proprio Poziello, fino ad allora faro della formazione di casa, a decretarne il fallimento, facendosi espellere, al 27', per
doppia ammonizione. In superiorità numerica, infatti, la pressione degli emiliani aumenta, e la squadra di Boccolini è costretta a capitolare. Stefani, infatti, con una botta da distanza ravvicinata costringe Fumagalli alla respinta coi pugni. La palla finisce sul palo opposto dove c'è Temelin che mette in mezzo per Viapiana che, sottoporta, non fallisce, riportando il risultato in parità. Trovato il pareggio la Reggiana spinge per il gol-vittoria, sfruttando le armi del contropiede e della rapidità degli attaccanti. Boccolini prova a tamponare, inserendo Tedesco al posto di Manco per mantenere alta la pressione sugli avversari ed evitare pericolosi ristagni nella propria metà campo, ma sono ancora gli emiliani a sfondare con Temelin che, sfruttando ancora una volta un'indecisione difensiva del Real, si incunea a destra e trafigge Fumagalli. Il Marcianise, quindi, carica a testa bassa alla caccia del pareggio, rischiando però sui contropiede della Reggiana. Nell'assalto finale, infatti, i gialloverdi scoprono il fianco all'involata di Alessi che supera Fumagalli in uscita e allarga per Nardini che, a porta vuota, non fallisce (43'). Enzo Restivo
Calori non vince in casa da quattro partite
Un pari buono per due Il Pescina riparte dal Veneto PORTOGRUARO 0 PESCINA 0 PORTOGRUARO : Rossi 6,5; D'Alterio 6, Siniscalchi 6, Madaschi 6,5, Gotti 6; Scozzarella 6, Vicente 5,5 (12' st Cardin 6), Mattielig 6; Cunico 5,5 (26' st Bocalon 6); Marchi 5,5, Altinier 6 (29' st Scapuzzi 6). A disp.: Marcato, Pondaco, Fusciello, Migliozzi. All. Calori. PESCINA (4-4-2) : Bifulco 6; N'Ze 7, Petitto 6, Molinari 6, Pomponi 6; Locatelli 6 (21' st Ferraresi 6), Bettega 5,5, De Angelis 6,5, Rebecchi 6; Cipolla 6,5 (26' st Berra 6), Bettini 6,5 (29' st Choutos 6). A disp.: Merletti, Di Berardino, Morgante, Giordano. All. Bonetti. ARBITRO : Di Stefano di Alghero 6,5 NOTE : Spettatori 700, dei quali 16 di rappresentanza ospite. Ammoniti: Vicente, Rebecchi e Ferraresi. Angoli 5-1 per il Portogruaro. Recupero: pt 0', st. 4'. PORTOGRUARO - Dopo la sconfitta di sette giorni fa, un pareggio che fa morale. I biancoverdi di Bonetti tornano da Portogruaro con un
prezioso punto, utile non tanto per la classifica quanto piuttosto per ridare animo all'intero gruppo abruzzese. Alla fine lo 0 a 0 rispecchia in toto l'andamento complessivo della sfida tra i granata di mister Calori - troppo spreconi sotto porta - e il Pescina Valle del Giovenco - bravo a difendersi e a non soffrire più del dovuto. Una gara che ancor prima di iniziare si preannuncia ostica per entrambe le compagini: il terreno di gioco dello stadio Mecchia, infatti, appare in condizioni disastrose, riempito di buche da un'area all'altra. Il gioco inevitabilmente ne risente e fin dalle battute iniziali i piedi più sopraffini (Cunico e Scozzarella da una parte e Cipolla e Rebecchi dall'altra) faticano a trovare soluzioni d'attacco con palla a terra. Così i granata, che arrivano all'appuntamento dopo una settimana di fuoco in cui hanno giocato prima contro il Marcianise e poi nel recupero infrasettimanale contro il Ravenna, si affidano ai cross lunghi e alle idee del duo d'attacco MarchiAltinier. Il Pescina tuttavia sembra non accusare il colpo, riesce a sistemarsi bene dietro e a ripartire con belle in-
cursioni di Locatelli e Cipolla. La prima parte della gara, dunque, prosegue senza troppi sussulti o patemi d'animo per i pochi supporters biancoverdi venuti in terra veneziana da Avezzano; in tribuna centrale, di contro, più di qualche mugugno rumoreggia per la scarsità delle azioni promosse dai locali. Da registrare sul finale di primo tempo qualche sporadica occasione in più capitata sui piedi dei granata, tuttavia sono tiri o incornate di testa che non preoccupano oltre il dovuto l'estremo difensore biancoverde, sempre attento in ogni frangente della gara. La ripresa si apre con il Pescina tutto rintanato nella propria area e con il Portogruaro che cerca la via del gol, che in casa manca da ben tre giornate. Mister Bonetti a metà della seconda frazione di gioco ridisegna la squadra mandando negli spogliatoi prima l'ex granata Luca Locatelli, vistosamente affaticato dopo aver lottato su ogni singolo pallone per oltre sessanta minuti, e poi Giovanni Cipolla, sostituito da un buon Berra che sulla fascia destra mette in difficoltà in più di un'occasione Gotti e Mattielig. I mi-
Un attacco del Pescina davanti alla porta di Rossi, estremo difensore del Portogruaro
nuti scorrono e il copione non cambia: il Portogruaro cerca il gol per dare un senso a un girone di ritorno iniziato con tre pareggi e una sola marcatura all'attivo, e il Pescina si difende con buone ripartenze in contropiede. L'occasione più ghiotta per i biancoverdi capita poco oltre la mezz'ora quando, proprio su contropiede, il neo entrato Choutos arriva al limite dell'area dopo una galoppata in solitaria di oltre trenta metri, si trova davanti Siniscalchi e Madaschi ma con un abile gioco di gambe riesce a liberarsene e a cal-
ciare una palla ad effetto insidiosa che si alza di poco sopra l'incrocio dei pali. Il gol mancato porta gli uomini di Bonetti a crederci e a cercare con maggior insistenza la rete che saprebbe di miracolo. Gli ultimi dieci minuti della partita, infatti, sono al cardiopalma: prima il Portogruaro si mangia letteralmente il gol del possibile vantaggio con il capitano Marco Cunico che di testa spedisce la sfera di poco alta sopra la traversa a portiere praticamente battuto, e poi - nell'occasione successiva - sono gli uomini di Bonetti
che non sanno sfruttare a dovere un abile contropiede “quattro contro tre” con Rebecchi che a tu per tu con Scozzarella si fa rubare palla malamente. La partita termina con il migliaio di tifosi portogruaresi che applaudono con sforzo i propri giocatori, certamente non entusiasmanti come nei primi periodi della stagione. Dall'altra parte il Pescina ritorna ad Avezzano più che soddisfatto, con un punto nel sacco e il morale un po più alto. Andrea Ruzza sport@luedi.it
I RISULTATI DELLA LEGA PRO 1^ DIVISIONE – GIRONE A – 20ª GIORNATA
2^ DIVISIONE – GIRONE A – 20ª GIORNATA
2^ DIVISIONE – GIRONE B – 20ª GIORNATA
Arezzo – Varese domani Benevento - Monza 3-0 Cremonese - Sorrento 0-0 Lumezzane - Lecco 1-0 Novara – Como 1-1 Paganese – Foligno 2-2 Pergocrema – Alessandria 1-2 Perugia - Pro Patria 2-1 Viareggio - Figline 1-0
Alghero - Carpenedolo 3-0 Canavese – Pro Vercelli 0-1 Legnano - Spezia 2-2 Pavia - Olbia 2-0 Pro Belvedere - Valenzana 0-0 Rodengo Croc. Noceto 1-0 Sambonifacese - Feralpisalò 1-5 Sudtirol – Pro Sesto 2-1 Villacidrese – Mezzocorona 1-0 CLASSIFICA: Sudtirol 36 punti; Spezia 34; Rodengo Saiano*, Pavia 33; Alghero*, Legnano* 32; Mezzocorona, Feralpi, Canavese 30; Pro Vercelli 29; Sambonifacese 27; Crociati Noceto 26; Carpenedolo 22; Villacidrese 21; Valenzana, Olbia 19; Pro Belvedere 14; Pro Sesto* 8. Canavese e Feralpisalò una gara in meno * Legnano, Pro Sesto, Alghero e Rodengo Saiano un punto di penalizzazione PROSSIMO TURNO – 4^ GIORNATA RITORNO – 24/01 – ORE 14.30 Carpenedolo - Pro Belvedere Croc. Noceto – Alghero Feralpisalò – Sudtirol Mezzocorona - Rodengo Olbia - Legnano Pro Sesto - Canavese Pro Vercelli – Pavia Spezia – Sambonifacese Valenzana - Villacidrese
Colligiana - Bassano 1-1 Fano - Carrarese 3-1 Giacomense - Itala San Marco 1-1 Lucchese - Bellaria Igea 4-1 Poggibonsi - Sacilese 1-1 Pro Vasto – Prato 2-0 San Marino - Gubbio 0-1 Sangiovannese – Nocerina 0-2 Sangiustese – Celano 2-1
CLASSIFICA: Novara 46 punti; Cremonese 41; Varese 37; Benevento 36; Arezzo 34; Perugia* 32; Lumezzane 31; Alessandria 29; Foligno 24; Figline*, Pro Patria, Monza 21; Viareggio, Como 20; Lecco, Sorrento 19; Pergocrema 17; Paganese 15. * Perugia e Figline 1 punto di penalizzazione PROSSIMO TURNO – 4^ GIORNATA RITORNO – 24/01 – ORE 14.30 Alessandria – Perugia Como - Viareggio Figline – Paganese Foligno – Lumezzane Lecco – Cremonese Monza – Novara Pro Patria - Benevento Sorrento - Arezzo Varese - Pergocrema
CLASSIFICA: Lucchese 45 punti; Fano 35; Prato 34; San Marino 33; Gubbio 31; Itala San Marco 28; Sangiovannese 26; Sacilese, Sangiustese 25; Nocerina, Celano, Bassano 24; Bellaria Igea, Pro Vasto 23; Carrarese 19; Giacomense, Poggibonsi 17; Colligiana* 16. * Colligiana un punto di penalizzazione PROSSIMO TURNO – 4^ GIORNATA RITORNO – 24/01 – ORE 14.30 Bassano – San Marino Bellaria Igea – Fano Carrarese – Pro Vasto Celano - Poggibonsi Gubbio - Sangiovannese Itala San Marco – Sangiustese Nocerina - Lucchese Prato – Colligiana Sacilese - Giacomense
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Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
Risultati e classifica Aversa-Melfi
0-2
Barletta-Juve Stabia
1-0
Brindisi-Igea V.
5-1
Cassino-Vico Eq.
1-2
pt 44' Chiaria; st 48' Arcamone st 36' Infantino
pt 4' Trinchera (B), 10' Moscelli (B), 30' Cucuzza (IV), 40' Pizzolla (B); st 19' Da Silva (B), 38' Maulella (B)
pt 42’ Napoli (VE); st 11’ Incoronato (VE), 28’ Jefferson (C)
Catanzaro-Manfredonia 2-1 pt 12’ Mosciaro (C); st 7’ Mosciaro (C), 23’ Luppi (M)
Cisco Roma-Noicattaro
4-0
Monopoli-Isola Liri
1-2
Scafatese-Gela
0-1
pt 4’ Franchini, 17’ e 27’ Lanteri; st 42’ Lanteri st 19' Federici (IL), 30' Simonetta (IL), 46' Balistreri (M) pt 17’ Vianello
Siracusa-Vibonese 8’ st Bigatti, 30 st Dal Rio
Prossimo turno
2-0
21ª giornata 24/01/10 ore 14.30
Gela-Aversa Igea V.-Catanzaro Isola Liri-Cisco Roma Juve Stabia-Siracusa Manfredonia-Barletta Melfi-Scafatese Noicattaro-Cassino Vibonese-Monopoli Vico Eq.-Brindisi
20ª giornata Marcatori
CATANZARO
44
20 15 2
3 41 17 11 11 0
0 26 6
4
2
3 15 11 24 +5
JUVE STABIA
41
20 12 5
3 38 18 10 7
3
0 21 5 10 5
2
3 17 13 20 +1
CISCO ROMA
39
20 11 6
3 29 11 10 9
1
0 19 1 10 2
5
3 10 10 18 -1
GELA
35
20 10 5
5 25 14 9
6
0
3 14 8 11 4
5
2 11 6 11 -3
SIRACUSA
34
20 10 4
6 24 15 10 7
2
1 15 3 10 3
2
5
BRINDISI
33
20 9
6
5 32 22 10 8
2
0 21 6 10 1
4
5 11 16 10 -7
BARLETTA
30
20 8
7
5 20 21 10 6
3
1 13 7 10 2
4
4
CASSINO
28
20 8
4
8 26 26 10 4
2
4 13 14 10 4
2
4 13 12 0 -12
MELFI
25
20 7
4
9 29 26 10 5
3
2 20 10 10 2
1
7
AVERSA
25
20 6
7
7 22 23 10 3
5
2 11 10 10 3
2
5 11 13 -1 -15
MONOPOLI
23
20 6
5
9 22 27 10 3
3
4 11 11 10 3
2
5 11 16 -5 -17
SCAFATESE
22
20 4 10 6 20 25 10 3
5
2 13 12 10 1
5
4
7 13 -5 -18
MANFREDONIA
22
20 5
7
8 17 23 10 4
3
3 13 12 10 1
4
5
4 11 -6 -18
ISOLA LIRI
22
20 6
4 10 17 31 10 4
3
3 11 12 10 2
1
7
6 19 -14 -18
VIBONESE
18
20 4
7
9 13 24 10 3
3
4
6
9 10 1
4
5
7 15 -11 -21
VICO EQ.
17
20 3
8
9 12 21 10 1
6
3
7
8 10 2
2
6
5 13 -9 -23
NOICATTARO
14
20 2
8 10 19 37 10 2
4
4 13 18 10 0
4
6
6 19 -18 -26
9
20 1
7 12 14 39 10 1
5
4
2
8
6 26 -25 -30
IGEA V.
9
8 13 10 0
9 12 9
-6
7 14 -1 -9
9 16 3 -15
12 Reti: Ciofani (4) (C.Roma) 11 Reti: Mosciaro (2) (Catanzaro) 10 Reti: Da Silva (Brindisi); Longoni (Catanzaro); Chiaria (Melfi) 9 Reti: Vicentin (J.Stabia) 8 Reti: Perna (1) (Aversa); Infantino (Barletta) 7 Reti: Franchini (C.Roma); De Angelis (J.Stabia); Arcamone (Melfi); Lacarra (Monopoli); Dal Rio (2) (Siracusa); Napoli (Vico E.) 6 Reti: Moscelli (Brindisi); Mezgour (Cassino); Caputo (1) (Catanzaro); Agostinelli (Igea V.); Capparella (2), Peluso (J.Stabia) 5 Reti: Prisco (Aversa); Fiore (Brindisi); Giannone (1) (Cassino); Montella (Catanzaro); Cammarota (2) (Gela); Arigò (Manfredonia); Balistreri (1) (Monopoli); Corsale, Pignatta (1) (Scafatese) 4 Reti: Arini (Aversa); Di Maio (Catanzaro); Lanteri (C.Roma); Cunzi (Gela); Federici (1), Raffaello (1) (Isola L.); Luppi (Manfredonia); Lo Iacono (Melfi); Giampaolo (Noicattaro); Sifonetti (3) (Scafatese) 3 Reti: Sarli (Aversa); Fanasca (Barletta); Bardeggia, Croce (Cassino); Criniti, Vianello (Gela); Angotti (Igea V.); Amore (J.Stabia); Nossa (Manfredonia); La Porta (Melfi); Lisi (Monopoli); Lorusso Be. (Noicattaro); Bigatti (1), Pagani (Siracusa); Di Mauro (1) (Vibonese)
Tra i biancorossi pugliesi ottimo il debutto dei nuovi arrivati Gambuzza e D’Allocco
La Juve Stabia cade nella trappola Il tolvese Infantino fa sognare il Barletta e toglie la vetta ai gialloblu BARLETTA JUVESTABIA
Il Vico fa l’impresa ed espugna Cassino
1 0
BARLETTA (4-4-2) : Di Masi 6; Cutrupi 6,5, Gambuzza 7, Sportillo 7,5, Legittimo 6,5 (22' st Manganaro 6,5); Simoncelli 5,5 (31' st Khoris sv), Muwana 6,5, Rescio 7, Carozza 7 (40' st Marchetti sv); Infantino 7, D'Allocco 6,5. A disp.: Vurchio, Lanotte, Bendjemia, Caggianelli. All. Sciannimanico 7 JUVE STABIA (4-4-2) : Soviero 5; Ametrano 5,5, Maury 6, Fabbro 6, Moretti 6; Capparella 5,5, Ruscio 6,5, Acoglanis 5,5 (39' st Amore sv), Peluso 5,5 (7' st Marano 5,5); Vicentin 5,5 (16' st Dall'Acqua 5,5), De Angelis 6. A disp.: Panico, Gritti, Mineo, Gomes. All.: Rastelli 6 RETI : st 36' Infantino ARBITRO : Liotta di Lucca 6 NOTE : spettatori 2000 circa (di cui 300 ospiti). Ammoniti: Di Masi, Soviero, Moretti, Maury. Angoli 8-4 per il Barletta. Recupero: pt 1'; st 4'. BARLETTA- Una Juve Stabia insolitamente abulica interrompe la striscia positiva di dodici risultati utili consecutivi e cinque vittorie di fila inciampando al "Cosimo Puttilli" di Barletta nella ventesima giornata del campionato di Lega Pro Seconda Divisione. Al cospetto di un Barletta atleticamente impeccabile, privo degli acciaccati Menicozzo e Fanasca, oltre al lungodegente Cavaliere, ma con gli ultimi arrivati Gambuzza e D'Allocco in campo dal 1', le "Vespe" incappano in una prestazione scialba che costerà la leadership della classifica in favore del Catanzaro. Che i biancorossi di Sciannimanico siano fortemente intenzionati a trarre un beffardo scherzetto alla capolista, lo si intuisce sin dalle prime battute: i padroni di casa
CASSINO 1 VICO EQUENSE 2
Saveriano Infantino è di Tolve e fa volare il Barletta
assumono da subito le redini dell'incontro, e dopo appena un giro di lancette Infantino scalda i guantoni di Soviero con una conclusione centrale e facile preda dell'estremo campano. La Juve Stabia esce dal guscio al 5' minuto: avvitamento di Maury sul corner di Moretti, la sfera sibila l'incrocio dei pali. Al 10' è invece Vicentin a mettere i brividi alla retroguardia di casa, ma l'ariete argentino a tu per tu con Di Masi si lascia ipnotizzare da quest'ultimo. Scampato il pericolo, il Barletta torna macinare gioco e produrre occasioni: clamorosa quella che capita al 24' sui piedi di Cavaliere, il quale raccoglie l'invitante servizio in profondità di Rescio ma sul suo destro Moretti si immola e neutralizza il tentativo avversario. Minuto numero 39, doppia opportunità per i biancoros-
si: dapprima Infantino ci prova da posizione defilata ma Soviero si oppone mettendoci la manona; sul prosieguo dell'azione lo stesso bomber barlettano prova la girata aerea, la mira, anche in questo caso, non è delle migliori e la prima frazione va così in archivio. Nella ripresa, il tecnico gialloblu Rastelli ridisegna il proprio scacchiere, richiamando in panchina Peluso e Vicentin, cui subentrano Marano e Dall'Acqua. Ciononostante, è sempre il Barletta a far la voce grossa, sfiorando il vantaggio con la schiacciata di testa di Sportillo sugli sviluppi di un calcio piazzato di Carozza, che Soviero spedisce in corner. I campani danno la seria impressione di non disdegnare un pari al "Puttilli", le emozioni scarseggiano rispetto ad un primo tempo decisamente più vibrante, e so-
lo al 28' arriva il primo tiro in porta ospite della ripresa: la firma è quella del neoentrato Dall'Acqua; la sua è poco più di una telefonataal sempre attento Di Masi. Mentre la gara sembra incanalarsi sul risultato con gli occhiali, al 36' Infantino sfugge ai centrali rossoblu sul perfetto suggerimento di Carozza: il diagonale del bomber barlettano non è irresistibile, Soviero ci mette del suo ed il Puttilli può esplodere per la rete del definitivo 10. La Juve Stabia incassa il colpo e non riesce a reagire. Gli ultimi assalti non sortiscono gli effetti sperati. La terza sconfitta stagionale delle vespe diventa amara realtà. Ora c'è la necessità di archiviare in fretta il ko in terra pugliese. La Juve Stabia è costretta ad inseguire nuovamente la vetta della classifica. Mario Borraccino
CASSINO (4-4-2): Amadio 6; Bica Badan 5,5 (15’ st Giannone 5,5), Goisis 6,5, Bianciardi 5,5, Sfanò 6; Conti 5,5, Kone 6,5, Suarino 6, Romanelli 4 (15’ st Frisenda 6,5); Bardeggia 5, Jefferson 6,5 (42’ st Croce sv). A disp.: Mataluna, Bonacquisti, Pettrone, Romeo. All.: Pellegrino (squalificato, in panchina Federici) 6. VICO EQUENSE (3-5-2): Munao 6; Chiariello 5,5, Scognamiglio 6, Gargiulo 6,5; Morfù 6,5 (19’ st Marciano 6,5), Burgos 6,5, Trapani 6,5, Donnarumma 6, De Rosa 7,5; Incoronato 6,5, Napoli 6 (30’ st Esposito sv). A disp.: Izzo, D’Esposito, Rapesta, Scozzese. All.: Ferraro 7. ARBITRO: Saia di Palermo 5. RETI: pt 42’ Napoli (VE); st 11’ Incoronato (VE), 28’ Jefferson (C). NOTE: spettatori circa 700, con rappresentanza ospite. Ammoniti: Conti, Incoronato. Angoli 10-4 per il Cassino. Recupero: pt 2’; st 4’. CASSINO – E’ una vittoria meritata quella conquistata dal Vico Equense. Ci si aspetta il Cassino, ma si vede subito che a fare la partita sono i vicani. Tre minuti prima dell’intervallo Donnarumma e compagni passano in vantaggio: uno svagato Romanelli perde palla a centro-
campo, De Rosa si lancia sulla fascia destra e confeziona un assist al bacio per Napoli che con la zucca deve solo spingerla dentro. Il Cassino accusa il colpo e si getta all’attacco: Bardeggia porta il caos nell’area piccola prima che Scognamiglio riesca a sventare la minaccia. Ne nasce un corner che vede protagonisti Conti e Jefferson: efficace la risposta della retroguardia di Ferraro (seppure con qualche affanno). La ripresa vede gli azzurri partire lancia in resta contro i sornioni campani: Jefferson ci riprova senza fortuna; mentre sugli sviluppi di un nuovo contropiede Incoronato è anticipato da Amadio. Prove generali dell’azione successiva: De Rosa (sempre lui!) fugge via lungo l’out di destra e mette al centro per Incoronato, che stavolta riesce a metterci lo zampino realizzando il gol del raddoppio, quello che congela la vittoria. Perché sotto di due gol il Cassino perde anche quel pizzico di ragionamento che aveva alimentato la reazione precedente. Azzurri ciociari annichiliti e Vico padrone del campo: Incornato (ex dal dente verosimilmente avvelenato) sfiora il tris centrando la traversa. Gli azzurri a testa bassa provano a macinare gioco: un cross dalla sinistra di Suarino trova la torsione del brasiliano Jefferson, che spiazza un incolpevole Munao. Il l Vico si difende bene senza soffrire oltre.
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24 Sport
Nell’anticipo del sabato lo show di Lanteri (tripletta)
Cisco Roma a valanga CISCO ROMA NOICATTARO
4 0
CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi 6; Balzano 6, Padella 6, Di Fiordo 6, Angeletti 6; Chiappara 6,5, Romondini 6 (25’ st Di Iorio 5,5), Mazzarani 7; Babù 5,5 (43’ pt Caputo 6), Lanteri 7,5, Franchini 6,5 (15’ st Di Vicino 6). A disp.: Previti, Doudou, Amadio, La Rosa. All.: Incocciati 6,5. NOICATTARO (4-4-2): Petruzzelli 5; Fumai 5,5, Lorusso 5 (1’ st Lanera 5,5), Sassarini 5, Loseto 5; Colluto 6, Fiorentino 5, Zotti 5,5, Aliperta 5 (23’ st Libera 5,5); Doria 5 (17’ st De Lorenzo 6), Ladogana 5,5. A disp. Musacco, Perrone, Guglielmi, Giampaolo. All.: Carella 5. ARBITRO: Merlino di Udine 6 RETI: pt’ 4’ Franchini, 17’ e 27’ Lanteri; st 42’ Lanteri. NOTE: spettatori 400 circa compresi una decina di tifosi ospiti. Ammoniti: Fiorentino, Lorusso, Colluto. Angoli 9-3 per la Cisco Roma. Recupero: pt 3’; st 4’. ROMA Una quaterna che fa male. Il Noicattaro sbatte contro la Cisco (9 vittorie e un pari in 10 gare casalinghe) dopo tre risultati utili di fila. Decisive le assenze, certo, ma anche l’errore del portiere Petruzzel-
Esultanza della Cisco e qui sopra il francese Lantieri
li sul tiro di Franchini che, dopo 4’, apre la goleada capitolina. Senza gli squalificati Coppola, Piano e Bartolo Lorusso, oltre a Salvati, il tecnico nojano Angelo Carella reinventa il centrocampo. Zotti in regia, Fiorentino al suo fianco con Aliperta a sinistra e Colluto a destra. In difesa, Sassarini al centro con Benny
Lorusso e Fumai e Loseto esterni. In attacco Doria e Ladogana. Dall’altra parte non c’è Ciofani (febbre) e Beppe Incocciati schiera il francese Lanteri al centro dell’attacco. Il neoacquisto Caputo (ex Catanzaro) comincia dalla panchina come Di Vicino (ex Bari). Gara subito in salita per un errore di Petruzzelli che, forse accecato dal so-
le, non controlla un tiro da fuori senza pretese di Franchini (4’). La palla s’impenna prima di ricadere: il portiere nojano prova a prendere il pallone con la mano destra, ma la blocca oltre la linea bianca: 1-0. Un’uscita alta di Ambrosi in anticipo su Doria (6’) è il preludio al raddoppio di Lanteri che, tutto solo in
area, schiaccia in rete di testa un cross di Babù da destra (toccato da Loseto). Il Noicattaro non reagisce. Così Babù (24’) impegna da fuori Petruzzelli. Una punizione-cross da destra di Zotti parata a terra da Ambrosi anticipa il 30. Mazzarani serve in area Franchini che stoppa e servire in profondità Lanteri. Quest’ultimo approfitta
di un malinteso fra Petruzzelli e Sassarini per depositare in gol con un tocco di sinistro: 3-0 al 27’. Un minuto dopo Benny Lorusso rischia il rosso. Perde palla a centrocampo favorendo Franchini. Lo stesso Lorusso lo atterra e se la cava con un’ammonizione. Prima dell’intervallo, diagonale senza pretese di Aliperta (38’), sinistro a lato di Sassarini (46’) e, dall’altra parte, parata di Petruzzelli su Franchini (43’) e infortunio a Babù, sostituito da Caputo, all’esordio con la Cisco. Nella ripresa, Lanteri, tutto solo, fallisce due volte il 4-0: al 19’ è bravo Petruzzelli a deviare in angolo, al 24’ è il francese a mandare fuori in diagonale. Al 28’ e al 35’ è il neo entrato Di Iorio a fallire la quarta rete dei padroni di casa (bravo Petruzzelli in entrambe le occasioni) al cospetto di un Noicattaro impotente. Nonostante Carella abbia cercato di scuoterlo con gli innesti di Lanera, De Lorenzo e Libera. Da ricordare, per i nojani, solo una rovesciata volante di De Lorenzo (38’), finita sul fondo. Al 42’, Lanteri firma il 4-0 e la tripletta personale (4 gol in due gare) sfruttando una respinta corta di Petruzzelli su cross di Di Vicino. Massimiliano Ancona
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Sport 25
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
I bomber Chiaria e Arcamone firmano un blitz prezioso in ottica salvezza
Melfi, sono tornati Ad Aversa sfatato il tabù esterno e la classifica fa meno paura AVERSA MELFI
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AVERSA (4-3-3): Pettinari 5,5; Balestrieri 6 (26' st Bertoncini 6,5), Parisi 6, Di Girolamo 6,5, Pistillo 6,5; Arini 6 (39' pt Zolfo 6), Massimo 6, Mariniello 6,5; Tovalieri 5,5 (8' st Chietti 6), De Cesare 5, Grieco 6. A disp: Cavaliere, Campanella, Rinaldi, Longo. All.: Sergio 6. MELFI (4-4-2): Careri 6; Marino 6,5, Agius 6,5, Vignati 6,5, Vanacore 6,5; Loiacono 6,5, El kamch 7, Mitra 5,5, Naglieri 6,5; Chiaria 7 (21' st Arcamone 7), Guazzo 6 (37' st Viola sv). A disp: Scarzanella, Rogato, Bulla, Pellecchia, D'Andria. All. Rodolfi 7. ARBITRO: De Meo di Foggia 6 RETI: pt 44' Chiaria (M); st 48' Arcamone (M) NOTE: Spettatori 1000, 80 circa provenienti da Melfi. Nessun ammonito. Angoli 90. Recupero: pt 2', st 3' AVERSA -Una rete per tempo ed il Melfi sbanca Aversa. Chiaria e Arcamone regalano il successo agli uomini di Rodolfi. La formazione lucana si presenta al “Bisceglia” in cerca dei tre punti per agguantare in classifica proprio la diretta avversaria a quota 25. Rodolfi presenta il 4-4-2 con Chiaria e Guazzo davanti e lascia fuori Arcamone. Sergio risponde con il classico 4-3-3 con il nuvo acquisto De Cesare subito in campo. Melfi subito pericoloso al 1' con Naglieri che crossa per Guazzo. L'attaccante lucano non è però attento e svetta tra le maglie della retroguardia aversana, facendo terminare out la sfera di testa. Al 7' è ancora la squadra lucana a mettere i brividi con il duo Guazzo - Chiaria. Il
Per Chiaria è stato il decimo gol stagionale. Arcamone, invece è arrivato a quota sette
primo, infatti, lancia il secondo che si trova a tu per tu con Pettinari che gli chiude lo specchio della porta e lo costringe a calciare fuori. La risposta dell'Aversa Normanna arriva al 10' pt con una punizione di Grieco da circa venti metri che termina, però, alta. Il Melfi sembra essere più caparbio e ragiona meglio della formazione di casa che ha le idee confuse e lascia il
gioco nelle mani dei lucani che, tuttavia, riescono con difficoltà ad arrivare nei pressi dell'area granata. Al 20' l'Aversa Normanna si fa rivedere dalle parti di Careri con Grieco che conclude un'incursione con un tiro che l'estremo difensore lucano para in due tempi. L'ultima azione è quella dell'ex giocatore del Napoli. La gara, infatti, torna nuovamente in equilibrio e
sale di tono con un po' di nervosismo da entrambe le parti che costringe il direttore di gara a fischiare con più frequenza a causa dei falli delle due compagini. Al 36' i padroni di casa danno nuovamente un cenno con Tovalieri che tira dalla distanza trovando una deviazione di un difensore avversario che spedisce la sfera in rete. Il Melfi ci crede di più e al 44' va in vantaggio.
Naglieri, infatti, prova un cross per Chiaria che a tu per tu con Pettinari colpisce di testa senza crederci molto. Il portiere aversano, però, non intercetta la sfera che gli scivola tra le gambe e s'infila in rete. Dopo 2' di recupero, si conclude con il Melfi in vantaggio il primo tempo. Nella ripresa le due formazioni si ripresentano con schieramenti invariati. Dopo 1' i pa-
droni di casa dimostrano di non starci e danno l'illusione del gol con una palombella di Grieco che termina di un soffio out. La formazione di Rodolfi accusa nei primi minuti di gara l'atteggiamento più spregiudicato dell'Aversa Normanna e attende nella propria metà campo le folate avversarie. Al 7', Guazzo ci riprova dalla distanza con un tiro che, però, termina abbondantemente a lato. 2' dopo è la volta di Zolfo il cui tiro dalla distanza termina anch'esso a lato. La gara continua a svolgersi verso una sola porta, quella del Melfi, dove, però, la formazione di Sergio arriva disordinatamente e non crea grossi problemi a Careri, come accade al 27' con Mariniello che prova un tiro che termina molto alto sulla traversa della porta difesa dall'estremo difensore lucano. I due tecnici, intanto, effettuano diverse sostituzioni e, mentre Ridolfi manda in campo il solo Arcamone in vece di Chiaria, Sergio alla mezz'ora completa i suoi cambi. Al 29', il neo entrato Bertoncini serve in mezzo all'area granata De Cesare che a porta sguarnita appoggia in rete. La sfera, però, prende una strana traiettoria, probabilmente tradita dal terreno, e termina fuori. Appena 2' dopo Careri è bravo su un angolo di Grieco che con i pugni allontana dalla propria porta. L'Aversa Normanna assedia l'area del Melfi che nei contropiede non riesce però ad arrivare al limite dell'area aversana. Al 41' il Melfi si vede dalle parti aversane con Naglieri che prova il raddoppio con un tiro che termina a lato. Allo scadere arriva il raddoppio del Melfi con Arcamone che in diagonale chiude la gara 2-0. Annamaria Iodice
LE PAGELLE: PER EL KAMCH UN’ALTRA PROVA DA INCORNICIARE CARERI (6) - Inoperoso nella prima frazione di gara, così come accada nella seconda metà del confronto. Gli attaccanti granata non gli danno molto da fare. Quando, però, viene chiamato in causa si fa trovare pronto senza grossi affanni. Bravo sulle uscite aeree. MARINO (6,5) - Bravo a disimpegnarsi in un ruolo che naturalmente non è il suo. Sulla fascia si trova a proprio agio così come ogni domenica fa al centro della retroguardia lucana, limitando le folate di un cliente non semplice come Grieco. AGIUS (6,5) - Il nazionale maltese conferma l'ottima prestazione vista nel giorno del suo esordio con la casacca del Melfi domenica scorsa. Ottimo connubio e grande intesa al centro con l'esperto Vignati. Il suo avversario diretto non passa dalle sue parti. VIGNATI (6,5) - Al suo ritorno in campo dopo l'infortunio patito prima della sosta natalizia, conferma di essere il leader assoluto della difesa lucana, riuscendo a non far passare una bocca di fuoco come De Cesare che è davvero un fantasma. VANACORE (6,5) - Il suo ruolo ha colmato un handicap che la formazione lucana aveva a sinistra. Con lui il Melfi ha acquistato grande esperienza e rigore tattico che sfodera tutte nella sua prestazione. LOIACONO (6,5) - Esterno scaltro e veloce. Conferma con la prestazione di Aversa il trend di tutte quelle ottenute fino ad ora. Gara per lui decisamente positiva. In alto Mitra in azione. Qui sopra a sinistra Mariniello contrasta Naglieri. A destra Vanacore protegge su Arini EL KAMCH ( 7) - Non è il migliore El Kamch, ma svolge bene il suo com-
pito con grande attenzione e concentrazione nel primo tempo. Nella ripresa sale di tono, recupera palloni e diventa una vera diga sulla mediana. MITRA (5,5) - Non è certamente il migliore dei suoi e non mostra di essere in una delle sue giornate migliori. Un faro spento. NAGLIERI (6,5) - Buono il suo gioco sulla fascia. Riesce con frequenza a portarsi in avanti e servire gli avanti lucani. Il suo è un contributo prezioso a centrocampo così in attacco dove supporta i due compagni. CHIARIA (7) - Dialoga bene Guazzo con cui scambia il ruolo. Una volta è assist-man, un'altra invece prova a concludere seppur con poca precisione. Al 44' pt, quando porta la squadra in vantaggio, ci crede ed è fortunato ad insaccare la sfera. ARCAMONE ( 7) - due occasioni nel finale. In una è cinico e raddoppia chiudendo il confronto. GUAZZO (6) - Buone le sue incursioni ed il duetto con Chiaria. Il suo peso in attacco si fa sentire, ma non è particolarmente incisivo. VIOLA ( SV) RODOLFI (7) - Si presenta ad Aversa con un prudente 4-4-2 e senza Arcamone che fa accomodare in panchina. Le sue scelte si rivelano decisive ed importanti nello svolgimento del gioco del Melfi che si esprime, sotto le direttive del proprio tecnico, davvero bene.
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26 Sport
Rodolfi elogia la prestazione dei suoi: «Punti fondamentali»
«Che concretezza» AVERSA. Il Melfi vince 2-0 in casa dell’Aversa Normanna e rende felice il proprio tecnico Rodolfi che nel dopogara si presenta visibilmente soddisfatto in sala stampa: «Oggi abbiamo ottenuto una vittoria importante – dichiara – ottenendo tre punti per noi fondamentali. Ci siamo comportati bene contro l’Aversa Normanna che è un’ottima squadra e ci ha messo in difficoltà. Detto questo sono molto soddisfatto della prestazione della squadra che ha risposto in maniera positiva alle mie richieste, dimostrandomi in campo grande concretezza». Il tecnico lucano si sofferma, poi, sui nuovi innesti, sul modulo di gioco e sull’abbondanza di attaccanti che ha: «Nell’organico abbiamo inserito un giocatore come Vanacore – prosegue Rodolfi – che ci sta dando una grande mano. Tutti i nuovi innesti sono dei giocatori per noi importanti e che portano esperienza e nuove forze. La squadra è cambiata negli elementi, ma ciò non significa che abbandonerò il modulo 4-4-2 con cui la squadra sta giocando dalla quinta giornata di campionato. Non si può cambiare così in corsa. Il nostro organico, inoltre, si è arricchito di attaccanti di valore. Si potrebbe dire che abbiamo una sovrabbondanza, ma per me questo non
SCAFATESE GELA
Qui in alto Guazzo insegue un avversario nella trasferta del Melfi ad Aversa. Tra le fila dei casertani ha debuttato l’ex del Potenza De Cesare, qui a destra
Arcamone: «Anche per 15’ metto in campo il massimo impegno» risulta assolutamente essere un problema. Per un allenatore, anzi, è importante vedere che tutti i suoi bomber rispondono bene, entrando e facendo gol come accaduto oggi con Ar-
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SCAFATESE (4-4-2): De Felice 5,5; Mastronicola 5, Pagano 6, Miale 6,5, De Girolamo 5,5 (41’ st Marco Pepe sv); Colella 5,5 (29’ st Poziello sv), Basile 6, Corsale 5,5, Sifonetti 5,5; Pignatta 5,5, Ramaglia 5 (14’ st Martone 5,5). A disp.: Sorriso, Del Sorbo, Avallone, Cerasuolo. All.: Esposito 5,5. GELA (4-3-3): Nordi 6; Scopellitti 6, Lucioni 6,5, Geraldi 7, Memè 6,5; Zaminga 6,5 (37’ st Carraro sv), Schiavon 6,5, Cammarota 6; Vianello 6,5 (26’ st Rosamilia sv), Agostinelli 6,5 (37’ st Rabbeni sv), La Porta 7. A disp.: Ferla, Ambrosecchia, Vigna, Criniti. All.: Di Mauro (Provenza squalificato) 7. ARBITRO: Di Bello di Brindisi 6. RETI: pt 17’ Vianello. NOTE: spettatori 200 circa. Ammoniti: Zaminga, Pagano, Miale, Mastronicola, Pignatta. Angoli 94 per il Gela. Recupero: pt 3’; st 6’. SCAFATI. Di nuovo corsaro. Il Gela torna alla vittoria esterna capitalizzando al massimo la rete di Vianello. Gara sempre in pugno, padroni del centrocampo e svelti negli ultimi metri. Per la Scafatese solo briciole, troppo fragile in difesa con un Mastronicola perso nella morsa del neo arrivato La Porta. Per la squadra di Esposito c’è lo spettro dei play-out. Nei primissimi minuti il Gela prende subito il largo, il gioco sviluppato per le vie centrali trova in Schiavon il metronomo efficace, in Zaminga l’addetto all’inserimento e in Cammarota il piede dedito al fioretto. Insomma, il solito 4-3-3 per Provenza che non è in panca per squalifica. Solito tridente: ci sono Vianello e La Porta a supporto di Agostinelli. In difesa non c’è più D’Aiello a presidiare la zona – i tifosi presenti non gradiscono e stigmatizzano in modo colorito il suo passaggio al Toro – ci sono però Lucioni e Geraldi, il primo se la vede con Ramaglia, il secondo prende in consegna Pi-
camone». Dopo la vittoria di Aversa, Rodolfi è proiettato sul prosieguo del campionato: «E’ naturale che ora bisogna pensare alle prossime partite con la consapevo-
lezza che ci aspettano partite difficili. Nella prima parte del campionato abbiamo perso punti soprattutto per inesperienza della squadra. Adesso, invece, abbiamo un giusto mix di gioca-
tori esperti e giovani e potremo certamente fare meglio il nostro dovere. E’ risaputo che il girone di ritorno è un campionato a sé. Molte squadre, infatti, si rinforzano, altre, invece,
Il prossimo avversario del Melfi
Scafatese gelata
Vianello del Gela festeggia dopo un gol. A destra Corsale della Scafatese
gnatta sia con le buone che con le cattive. A sinistra del pacchetto c’è Memè ed il suo apporto sulla corsia appare subito evidente. Dopo due minuti entra di prepotenza sulla trequarti avversaria, verti-
calizza per Agostinelli che dal centrosinistra dell’aria di rigore lascia partire un difficile conclusione a volo, sfera alta sulla traversa. Sarà solo la prima occasione di una lunga serie. La Scafate-
se infatti dimostra subito di soffrire pesantemente l’agilità sulle fasce dello scomodo aversario; La Porta scappa spesso e volentieri a Mastronicola, schierato a destra della difesa per lo scalo di Colella
per i bilanci sono costrette a privarsi di pezzi preziosi. Bisognerà essere sempre attenti e concentrati in vista dell’obiettivo salvezza da raggiungere». Per concludere, l’allenatore del Melfi si sofferma sui singoli: «Abbiamo una difesa che gode di grande equilibrio – dichiara – ma tutti i reparti mi soddisfano. Agius quest’oggi ha fatto una buona prestazione, così come El Kamch che nel secondo tempo ho spostato dietro le punte per far sì che il gioco passasse maggiormente dalle sue parti. Tutta la squadra mi ha convinto, dimostrandomi grande concretezza». Dopo Rodolfi, a prendere la parola è Arcamone. Il bomber entrato a partita in corso, realizzando il gol della tranquillità lucana, seppur allo scadere, così commenta: «Sono entrato e ho fatto gol – dichiara – e naturalmente sono contento. Ho giocato solo nei minuti finali del secondo tempo, non partendo dal primo minuto, ed è normale che a me, come a tutti, piace giocare dall’inizio. Le scelte sono affidate, però, al mister ed io, che ritengo di essere un professionista, accetto quelle che sono le decisioni del nostro tecnico. Per cui giocare quindici minuti, così come una gara intera, significa per me mettere in campo sempre il massimo impegno».
sulla linea del centrocampo. Qui non c’è infatti Matinella ed allora Corsale va per le vie centrali con Sifonetti che completa il reparto a sinistra. Sul fronte offensivo non c’è Martone, il tandem è composto da Pignatta e Ramaglia. A conti fatti l’assenza dello stesso Matinella provoca una falla in difesa. E proprio qui ci si infila La Porta con tutto il suo carico di guizzi e cambi di direzione. Mastronicola va in tilt e l’esterno prova anche il destro da fuori area che va di pochissimo a lato (3’). L’occasione giusta per il Gela è nell’aria. La prima arriva da calcio d’angolo, battuta di Schiavon, testa di Agostinelli sul secondo palo, petto di Miale che salva tutto sulla linea di porta. Il Gela va avanti ai punti, va avanti fattivamente pochi minuti dopo con Vianello: 17’, La Porta si accentra dalla sinistra, apertura da quell’altra parte per Zaminga che avanza, arriva sul fondo e pennella in mezzo con il destro, sul secondo palo Lo Porta chiude la triangolazione facendo sponda per Vianello, la correzione in rete è facile facile. La ripsosta della Scafatese? Sta tutta in un destro a giro fuori berasglio di Sifonetti che conclude in rete dalla lunetta dopo azione caparbia di Ramaglia. Non c’è la squadra di Esposito, la difesa traballa e concede tanto. De Felice e De Girolamo su una palla da proteggere in area non si capiscono e, per poco, non fanno la frittata. Otto angoli a zero alla fine del primo tempo. Il dato è eloquente, anche il risultato. Dopo il primo quarto d’ora della ripresa giunge il tempo di Martone per la Scafatese. Poco o nulla per larghi tratti, noia condivisa. Il Gela controlla bene e riparte facendo valere la logica del contropiede. Esposito decide di inserire il neo arrivato Poziello: centrocampo più folto in mezzo, con Sifonetti che va a piazzarsi dietro la coppia d’attacco. Ci prova Mastronicola di testa su calcio piazzato di Corsale, sfera di poco alto sulla traversa. Poco o nulla, come da volere “corsaro” del Gela. Andrea Buonaiuto
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Lunedì 18 gennaio 2010
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La cinquina proietta la squadra di Silva a un punto dai play off
Brindisi a valanga sull’Igea Doppio vantaggio già dopo dieci minuti. Siciliani sempre più giù Lega Pro Negli altri gironi
Simonelli buon esordio
Il professore Simonelli torna sulla panchina del Sorrento e pareggia a Cremona
di PAOLO COSTA Il Novara non vince ma neppure la Cremonese; in seconda divisione il Sudtirol resta solo in vetta, la Lucchese è a +10. Sono questi gli spunti salienti della terza giornata di ritorno negli altri gironi delei campionati di Lega Pro. Nel girone A di 1^ divisione il Novara probabilmente risente dell’impegno di Tim Cup a San Siro contro il Milan e con il Como non riesce a vincere. I lariani con il gol di Brevi provano anche il colpaccio che quest’anno non è ancora riuscito a nessuno, ma a ristabilire la parità ci pensa Ventola. Poteva essere una grossa occasione per la Cremonese, che poteva ridurre il gap di cinque punti dai piemontesi, ma allo «Zini» i grigiorossi non vanno oltre il pari a reti bianche contro il Sorrento. Davvero un ottimo inizio per Giovanni Simonelli, tornato sulla panchina dei campani. In attesa del big match di domani sera tra Arezzo e Varese, si inserisce tra le due squadre il Benevento, autore di un convincente 3-0 contro il Monza che in due giornate di campionato, più il recupero, ha preso 10 gol. Si rimette in carreggiata il Perugia del duo Buzzi-Zaffaroni che centra la prima vittoria del girone di ritorno contro la Pro Patria (2-1); un successo in rimonta con Menassi e Martini che replicano a Sarno. E archiviata la coppa Italia il Lumezzane torna a concentrarsi sulla corsa play-off e supera il Lecco per 1-0 grazie a un rigore trasformato da Emerson nel finale. Anche questa
volta al Pergocrema non basta il bomber Le Noci e l’Alessandria, con un gran finale, porta a casa i tre punti (2-1). Altra preziosa vittoria negli ultimi minuti per il Viareggio contro il Figline (1-0); gol di Marolda. Paganese e Foligno, invece, si dividono la posta (2-2). In seconda divisione nel girone A il Sudtirol si libera della compagnia dello Spezia e resta da solo in testa alla classifica. Come da pronostico arriva il successo nel testa coda con la Pro Sesto (2-1), non privo di qualche sofferenza. Lo Spezia va avanti di due reti nell’insidioso scontro diretto di Legnano, ma i padroni di casa nel finale ristabiliscono la parità. Rodengo Saiano e Pavia sfruttano il turno casalingo superando rispettivamente Crociati (10) e Olbia (2-0). Sconfitta invece la Canavese che con la Pro Vercelli si deve arrendere al 90' per un rigore trasformato da Chiaretti. Sconfitto anche il Mezzocorona che era ospite della Villacidrese (1-0). Netto 5-1 del FeralpiSalò a domicilio sul campo della Sambonifacese. Nel girone B la Lucchese non conosce ostacoli e strapazza il Bellaria (4-1). I punti di vantaggio dagli inseguitori diventano adesso ben dieci perchè il Prato, dopo la sconfitta nello scontro diretto col San Marino, perde anche sul campo della Pro Vasto (2-0). Al secondo posto balza il Fano che liquida la Carrarese con un secco 3-1. Bel colpo del Gubbio che passa prprio a San Marino (1-0). Colpo esterbo della Nocerina sul campo della Sangiovannese (20).
BRINDISI IGEAVIRTUS
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BRINDISI (4-3-3) : Pinzan 6; Idda 6,5, Trinchera 7, Taurino 6,5, Pasqualini 7; Pizzolla 7 (29' st Maulella 6,5), Minopoli 6,5 Battisti 7 (20' st Piccinni 6); Siclari 6,5 (25' Alessandrì 6,5), Da Silva 7, Moscelli 7; A disp.: Ferrante, Lenti, Albadoro, Galetti. All.: Silva 7. IGEA VIRTUS (4-5-1) : Deliperi 6,5; Stelitano 5,5, Mottola 5,5, Vicentini 5, Magnanensi 6,5; Benloukilia 5, Procopio 6, Cucuzza 6,5 (27' st Triolo 5,5), Genovese 5,5 (1' st Torre 5,5), Infimo 5,5 (35' st Casini sv); Angotti 5. A disp: Rocco, Stella, Calabrò. All.: Zampollini 5. ARBITRO : D'Iasio di Matera 6. RETI : pt 4' Trinchera, 10' Moscelli, 30' Cocuzza, 40' Pizzolla; st 19' Da Silva, 38' st Maulella. NOTE: spettatori 1400 circa. Ammonito Trinchera. Angoli 7-0 per il Brindisi. Recupero: pt 4'; st 0'. BRINDISI - Sconfitta sonora per l'Igea Virtus di mister Zampollini che perde con il punteggio di 5 a 1 sul campo del Brindisi. La squadra giallorossa si presenta a Brindisi con una squadra molto giovane, guidata da capitan Procopio, che mostra tutti i suoi limiti in una gara sempre nelle mani dei pugliesi. Zampollini si affida ad un solido 4-5-1 lasciando Stella in panchina portando con sé tra l'altro soli sei uomini pronti ad subentrare nel corso della gara. Il Brindisi invece conferma il 4-3-3 e, nonostante l'assenza dello squalificato Fiore ed il clima di tensione dopo la contestazione di Noicattaro, offre una prestazione importante sin dai primi minuti. Il primo pericolo subito dai siciliani arriva dopo soli 16 secondi con un tiro da fuori area di Minopoli che termina alto sopra la traversa. L'Igea è schiacciata nella propria metàcampo nel primo quarto d'ora e basteranno 4 minuti al Brindisi per passare in vantaggio: Moscelli, su calcio d'angolo, serve in area un buon pallone su cui si fionda Trinchera che batte così di testa l'incolpevole Deliperi. Al 7' Stelitano subisce un duro colpo nel cerchio di centrocampo ed il gioco si ferma per un paio di minuti. Momentaneamente in dieci, l'Igea subisce il raddoppio dei biancoazzurri che sull'affondo si Siclari dalla destra, e
Moscelli in azione
sul seguente cross, trovano grazie a Moscelli il 2 a 0 al 10'. Appena due minuti dopo è ancora Brindisi, questa volta con un tiro molto insidioso di Minopoli che termina però di poco alto sopra la traversa. Al 14' ci prova anche Da Silva, dopo una discesa di Moscelli, ma questa volta Deliperi si fa trovare pronto. La pressione del Brindisi diminuisce e l'Igea prova timidamente a superare la propria metàcampo. Dopo un nuovo pericolo firmato Da Silva, però la gara si riapre: al 30' Procopio, da metà campo, lancia il pallone in avanti e sul tiro di Angotti ribattuto dalla difesa, il tiro di Cocuzza è preciso e colpisce il palo interno gonfiando la rete per il 2 a 1. Il Brindisi paga questo inaspettato gol e due minuti più tardi i siciliani rischiano il pareggio. Da un pallone proveniente dalla sinistra, Battisti non ci arriva e concede lo spazio a Cocuzza per un tiro da fuori area che termina di poco a lato. I pugliesi riprendono così a spingere e al 40', dopo un incursione dalla sinistra di Da Silva in area, il brasiliano serve la corrente Pizzolla che, da fuori area,
si coordina bene per il destro del 3 a 1. Nell'intervallo esce Genovese per Torre ma la gara degli ospiti non cambia ed il ritmo della gara si abbassa notevolmente. Al 14' Deliperi si fa trovare ancora pronto sul tentativo di Da Silva ma cinque minuti più tardi il brasiliano riesce a trovare il decimo gol stagionale: Moscelli colpisce in pieno la traversa e sugli sviluppi della stessa azione, Da Silva si ritrova colpevolmente solo dal limite dall'area, giusto il tempo e lo spazio per trovare il destro che permette ai padroni di casa di portarsi sul 4 a 1. La gara è chiusa e nonostante gli ingressi di Triolo e Casini la musica non cambia. Dopo il tentativo di Moscelli al 28', sugli sviluppi di una punizione battuta da Alessandrì al 38', il neoentrato Maulella è pronto a gonfiare nuovamente la rete per il definitivo 5 a 1. L'Igea ha avuto la sfortuna di trovarsi sotto di due gol dopo appena dieci minuti, ma la differenza fra le due squadre era tanta ed il risultato ha punito senza appello i giallorossi. Cosimo Pica
I laziali espugnano Monopoli e si portano a un punto dalla tranquillità
L’Isola Liri vede la salvezza Succede tutto nella ripresa. Decidono Federici e Simonetta MONOPOLI ISOLALIRI
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MONOPOLI (4-4-1-1): Pellegrino 5; Colella 5, Ciminà 4,5 (35' st Corsi sv), Caccavale 5, Scrò 5,5; Di Miceli 6, Lanzillotta 5,5, Bonfardino 4,5 (9' st Cortesi 5,5), Lisi 5,5; Volpe 5 (19' st Loseto 5); Balistreri 5. A disp.: Corno, Lanzolla, Imburgia, Pollidori. All.: Chiricallo 5 ISOLA LIRI (4-4-1-1): Mangiapelo 7; Mallardi 6, Matrisciano 6, Paolacci 6, La Rocca 6; La Cava 6,5 (35' st Falco sv), Costanzo 6,5, Gennari 6,5, D'Alessandro 6,5; Carboni 5,5 (26' st Simonetta 6,5); Federici 6,5 (43' st Mastrantoni sv). A disp.: Fiorini, Sperati, Bassaoule, Gubinelli. All.: Grossi 7 ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata 6 RETI: st 19' Federici (IL), 30' Simonetta (IL), 46' Balistreri (M) NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Lanzillotta , Loseto , Mangiapelo, Matrisciano, Costanzo e Gennari. Angoli: 4-2 per il Monopoli. Recupero: pt 2'; st 5'. MONOPOLI - Importantissimo successo esterno per l'Isola Liri, che espugna il Veneziani di Monopoli con il
Ancora un’impresa per la squadra di Grossi
punteggio finale di 1-2. La squadra di mister Grossi conquista così la sua seconda vittoria esterna stagionale, portandosi ad un punto dalla zona salvezza. La cronaca del match: il primo tempo si gioca a ritmi molto bassi, con le squadre che cercano di superarsi con inutili lanci lunghi per le rispettive punte. Al 15' un tiro di Lanzillotta termina di poco al lato alla destra di un attento Mangiapelo, mentre al 20' l'Isola Liri si rende pericolosa con un contropiede dalla destra di Carboni, il cui assist per D'Alessandro viene però intercettato dal recupero della difesa monopo-
litana. Al 30' Volpe serve Balistreri in area di rigore da calcio piazzato, ma il colpo di testa dell'attaccante pugliese viene respinto in due tempi dall'estremo difensore laziale. Al 36' l'ultimo sussulto del primo tempo è ancora dei padroni di casa: su calcio d'angolo battuto dalla destra da Lanzillotta direttamente in porta, Mangiapelo devia la palla a pochi centimetri dalla linea, conservando così il risultato all'intervallo sullo 00. Nella ripresa l'Isola Liri si presenta in campo subito con una marcia in più. Al 3' è Costanzo a rendersi pericoloso con un gran tiro al volo dalla
distanza che termina però alto sulla traversa. All'undicesimo Volpe smarca Balistreri in area con un perfetto passaggio filtrante ma il tiro dell'attaccante termina di poco al lato. Al 14' D'Alessandro sfiora il gol con un diagonale su assist di La Cava. Al 19' l'Isola Liri passa in vantaggio: su una punizione dalla sinistra D'Alessandro pennella al centro un tiro cross che termina alle spalle di un immobile Pellegrino dopo una leggiera deviazione in mischia di Federici. La reazione del Monopoli sta tutta in un tiro dalla distanza di Lanzillotta, che al 20' viene neutralizzato da un gran volo plastico di Mangiapelo, mentre al 22' Federici fallisce un clamoroso gol a tu per tu con Pellegrino. Il colpo del KO è nell'aria e giunge puntuale al 30': La Cava serve un assist brillante dalla destra per il neo entrato Simonetta, che con grande freddezza supera il portiere monopolitano con un rasoterra. Il Monopoli si butta in avanti, ed al 46' trova il gol della bandiera con Balistreri che risolve una mischia in area di rigore. Dopo 5' di recupero, però, il triplice fischio dell'arbitro sancisce l'importantissima vittoria per l'Isola Liri. Antonello D'Alessandro
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Sport 29
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
2ª Divisione. Battuto il Manfredonia nel secondo incontro casalingo consecutivo
Catanzaro riconquista la vetta Longoni si carica la squadra sulle spalle e Mosciaro stende i dauni CATANZARO MANFREDONIA
2 1
CATANZARO (3 – 4 - 3): Vono; Gimmelli (46’ s.t. Capicotto), Di Maio, Ciano; Di Cuonzo, Bruno, Corapi, Benincasa; Montella (36’ s.t. De Franco), Mosciaro (15’ s.t. Orosz), Longoni. In panchina: Devona, Santaguida, Forgione, Ferrara. All. Auteri MANFREDONIA (4 – 3 - 3): Marruocco; Nossa, Carrieri, Parisi (42’ s.t. Moro Soldera), Sabatino; Vitiello (26’ s.t. Napolitano), Pirrone, Arcuri; Napoli (13’s.t. Luppi), Giglio, Arigò. In panchina: Fortunato, Granatiero, Di Toro, Stella. All. Bucaro ARBITRO: Borriello di Mantova (assistenti Roccasalvo e Messina di Catania) MARCATORI: 12’ p.t. e 7’ s.t. Mosciaro (Cz), 23’ s.t. Luppi (Ma) NOTE - Spettatori paganti 2661 con sparuta rappresentanza ospite. Incasso non comunicato. Giornata con temperatura rigida. Prima dell’inizio osservato un minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto di Haiti. Ammoniti: Napoli (Ma); Montella (Cz); Nossa (Ma); Sabatino (Ma). Angoli: 6 – 6 Recupero: p.t. 1’; s.t. 3’
PAGELLE CATANZARO VONO (6) - Praticamente inoperoso. Gli capitano solo un paio di mischie davanti alla porta tra cui quella del gol in cui non riesce a mettere il suo zampino GIMMELLI (6.5) - E’ spesso il più lesto ad arrivare sui pochi allunghi degli attaccanti ospiti ma è anche stranamente nervoso al punto da prendere parte ad un paio di mini-risse con gli avversari. Dal 46’ s.t. CAPICOTTO (s.v.) DI MAIO (6.5) - Puntualissimo nelle chiusure centrali e nel ribattere i palloni che gli arrivano frontalmente. Va in qualche difficoltà con i rifornimenti dai lati su uno dei quali arriva il gol pugliese CIANO (7) - Gagliardo come e più del solito. Anticipa puntualmente il suo avversario diretto e lo riduce all’impotenza
Lo striscione dei tifosi dedicato a Mauro Marchano Sotto: la gioia dei giallorossi e la delusione ospite (foto Chiefalo)
La ripresa si apre con la nuova magia di Longoni che attira su di sé l’intera difesa ospite e poi apre una autostrada per Benincasa che fatti pochi metri serve a Mosciaro il secondo elementare tapin di giornata. Al 9’ c’è invece un episodio particolarmente controverso con una mischia in area giallorossa a seguito della quale il pallone schizza verso la linea di porta di Vono da dove viene respinto da Di Cuonzo. Per i pugliesi però, sarebbe gol con l’arbitro Borriello che viene letteralmente accerchiato. Il direttore di gara però è irremovibile e così il risultato resta fissato sul doppio vantaggio che viene dimezzato solo al 23’ con Luppi che anticipa Di Maio e raccoglie un cross dalla destra di Vitiello girandolo alle spalle di Vono. Una ennesima mischia al 35’ fa correre qualche brivido sulla schiena dei giallorossi che però chiudono in attacco una partita a quel punto divenuta anche nervosa con continui battibecchi. Nel finale, mentre si accende la festa sotto la Curva Ovest che ha ricordato Massimo Capraro con una suggestiva coreografia, ancora qualche attimo di tensione, poi ricomposto, tra Auteri ed alcuni componenti della panchina dauna che non guasta le festa finale.
di ANTONIO CIAMPA CATANZARO – Riconquista una meritata e solitaria vetta della classifica il Catanzaro che al Ceravolo manda battuto un gagliardo Manfredonia con una prestazione convincente per tre quarti dell’incontro ed infine titubante nelle fase finale del match. Vincere due gare consecutive interne è da sempre una impresa ardua per qualsiasi squadra di qualsiasi categoria ma il Catanzaro di questa annata targata Auteri sembra fatto apposta per superare qualsiasi difficoltà. E così è stato anche in questa domenica in cui i timori dovuti alla partenza di Caputo sono quasi immediatamente stati fugati dalla prestazione di Longoni che si è praticamente caricato sulle spalle la squadra portandola al doppio vantaggio. Le diverse assenze di inizio match non variano l’impianto di gioco dei giallorossi che giocano, fin dall’inizio, con il piglio di chi vuole fare propria la gara possibilmente senza neanche troppo soffrire. Al posto di Caputo numericamente si pone Montella ma i compiti che furono del fantasista napoletano transitato alla Cisco se li assume l’argentino Longoni che viene continuamente cercato dai compagni e chiamato a creare la superiorità numerica. Dall’altra parte, Bucaro non abiura il 4-3-3 nominale ma pone Pirrone solo qualche metro davanti alla linea difensiva in maniera da impedire qualsiasi penetrazione centrale ed, in fase di non possesso, abbassa i due esterni offensivi. Le prime annotazioni sono di marca ospite con una punizione di Pirrone da destra sulla quale il terzino Nossa spedisce alto di testa e con un gol annullato al Manfredonia al 9’ a causa di un solare fuorigioco di Giglio sul cross dalla sinistra di Arcuri. Al primo allungo, però il Catanzaro (al minuto 12’) fa valere i diritti della sua classe con una serie di veroniche di Longoni sul lato sinistro del campo al termine delle quali, con la difesa ospite completamente disorientata, l’argentino serve Mosciaro che insacca da pochi passi. Longoni replica al 24’ con un tocco in profondità per Montella che davanti a Marruocco, spedisce però alto. Il solito Longoni si incarica di battere una punizione al 31’ che Marruocco blocca a terra mentre un minuto dopo su un cross dalla sinistra di Arcuri, Napoli manca di un soffio la deviazione che avrebbe potuto essere decisiva per il pareggio.
DI CUONZO (6.5) - Impressionante il modo in cui macina chilometri. Anche sul finire della gara, mentre tutti rifiatano, lui continua ad arare la fascia destra permettendo ai compagni di avere sempre un appoggio possibile BRUNO (7) - Gioca con una caviglia malandata ma non se ne accorge nessuno. Recupera la solita decina di palloni e li gioca con sapienza calcistica in favore degli attaccanti CORAPI (7.5) - Altra prestazione monstre da centrale di centrocampo. Sembra essersi completamente integrato in quel ruolo con giocate da manuale che spesso costringono gli avversari ad abbatterlo BENINCASA (6.5) - Decisamente positivo in fase di copertura. Con le sue diagonali sostiene al meglio la fase difensiva e stavolta, grazie ad una magia di Longoni, si produce anche in un assist decisivo per il secondo gol di Mosciaro MONTELLA (6) - Solite grandi partenze ma affannosi arrivi. Dei tre attaccanti è quello che si sacrifica di più. Ha una clamorosa palla-gol che sbaglia davanti a Marruocco. Dal 36’ s.t. DE FRANCO (s.v.) MOSCIARO (7.5) - I gol sono due semplicissimi tap-in. Ma per farli bisogna esserci. In più svaria come al solito su tutto il fronte offensivo offrendo sponde ai compagni. Dal 15’ s.t. OROSZ (5.5) - Mezz’ora con diverse titubanze. Sbaglia qualche appoggio di troppo. Va rivisto LONGONI (7.5) - I due gol portano firme diverse solo per il tabellino visto che si tratta di due sue invenzioni. A volte un po’ troppo innamorato del pallone ma quando vuole manda a spasso gli avversari.
Soddisfatto il tecnico dei giallorossi che elogia anche gli ospiti: «Hanno accettato il confronto»
Auteri: «Abbiamo fatto una grande partita» di FRANCESCO IULIANO CATANZARO – «Una partita davvero bella e giocata a ritmi alti grazie anche ad un Manfredonia che ha accettato il confronto a viso aperto». Il primo commento di Auteri in sala stampa è tutto per gli avversari. Una squadra, quella pugliese che, ad oggi, è stata l’unica a tenere testa a questo Catanzaro. «Anche nella partita di andata mi aveva fatto una buona impressione, confermata con la prestazione di oggi. Noi, però, abbiamo fatto una grande partita anche se dobbiamo segnare qualche leggerezza in difesa come quella commessa in occasione del gol degli ospiti e la non gestione, dal punto di vista psicologico, dei minuti finali». Giallorossi a “forza undici”. Undici come le vittorie conquistate in casa dall’inizio del campionato. Un trend di risultati che si traduce, ancora una volta, nel primato solitario in classifica. «Non è questo il momento in cui si possono determinare le posizioni di classifica – prosegue Auteri - . Queste vittorie sono solo dei piccoli tasselli che daranno,
tra qualche mese, il quadro finale. Ci sono altre squadre che possono ancora dire la loro. Per il momento dobbiamo solo continuare il nostro lavoro quotidiano e pensare di fare bene domenica dopo domenica». Due gol, uno per tempo, che la dicono tutta sull’organizzazione di gioco e sulle geometrie preparate dal tecnico nel lavoro settimanale. «Siamo stati bravi sul piano della qualità realizzando due gol di ottima fattura che non sono il frutto della casualità. Peccato per qualche piccolo acciacco che ci hanno costretti a finire in emergenza». Il pensiero va alle due sostituzioni operate su Mosciaro e Gimmelli fermati da problemi muscolari. Difficile individuare il migliore degli uomini di Auteri nonostante Mosciaro abbia messo a segno due gol. Bravo Longoni, come pure Montella, Benincasa, Di Cuonzo, Corapi. «Ciccio è stato strepitoso – ha confermato Auteri -. Ha recuperato, si è inserito, ha concluso a rete. Un esempio, però, seguito da tutti i suoi compagni di squadra. Cito tutti perché non voglio dimenticare nessuno e perché tutta la squa-
dra ha giocato un’ulteriore ottima partita e vincendo con merito». Due gol, quelli messi a segno da Manolo Mosciaro, a quota undici realizzazioni e capocannoniere della squadra, che devono tanto all’altruismo dell’argentino Longoni. Suoi, infatti i due assist che hanno messo Mosciaro davanti al portiere, anche se sul secondo gol c’è anche lo zampino di Benincasa. «Aver segnato mi fa piacere – ha detto Mosciaro – ma la cosa più importante è che il Catanzaro abbia fatto un passo in avanti verso un traguardo che ci tutti ci auguriamo e che mi auguro io personalmente». Non fa drammi, per la sconfitta, Bùcaro, tecnico dei pugliesi. «Sapevamo che non sarebbe stato facile portare via punti da Catanzaro, ma ci abbiamo provato. Dopo il gol del 2-1 abbiamo messo in difficoltà il Catanzaro e, forse, qualcosa in più l’avremmo meritata». Un finale di partita movimentato negli spogliatoi per un diverbio tra un dirigente dell’Fc ed un giornalista. Un brutto episodio che, comunque, ci si augura venga ricomposto nelle prossime ore.
Capitan Gimmelli in azione
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30 Sport
2ª Divisione. Il Siracusa vince una gara in cui i calabresi non hanno demeritato
Solo applausi per la Vibonese Nel secondo tempo Bigatti e Dal Rio regalano il successo ai siciliani SIRACUSA VIBONESE
2 0
SIRACUSA (4-4-2): Cecere 6; Nigro 7, De Pascale 6,5, Perricone 6,5, Capocchiano 6,5; Lewandowski 6,5, Giurdanella 6,5, Cardinale 7 (78’ Di Silvestro s.v.), Bigatti 6 (69’ Strigari 6); Dal Rio 6,5, De Angelis 6 (45’ Dalœ 7). In panchina: Siringo, Carrozza, Calabrese, Bufalino. All. Sonzogni VIBONESE (4-3-3): Mengoni 7; Scrugli 6, Conti 6, Bertini 5 (78’ Camilluzzi s.v.), Orefice 6,5; Gatto 6 (57’ Beccaria 6), Pirrone 6,5, Di Mauro 7; Ike 6, Omolade 6,5, Rugiero 6,5 (88’ Milanese s.v.). In panchina: Senatore, Sperandeo, Perna, Ficara. All.: Galfano 6,5 ARBITRO: Di Ciommo di Venosa MARCATORI: 8’ st Bigatti, 30 st Dal Rio NOTE: Poco più di 2000 spettatori. Osservato un minuto di raccoglimento per onorare i morti di Haiti. Ammoniti Mengoni, Scrugli, Conti, Gatto, Bigatti, Dalœ. Angoli 8-5 per il Siracusa. Recupero: pt. 3’ ; st. 4’. di FRANCO ANTONUCCIO SIRACUSA – La Vibonese ci ha provato ed è andata buca. Perché il Siracusa, al di lá dell’uscita anticipata di De Angelis per infortunio, è stato più concreto e, a strada lunga, è stato più capace ad adattarsi alle condizioni pessime del campo. Qui l’esempio lo ha dato Cardinale, il manovratore del centrocampo azzurro e sulla sua scia nel corso della ripresa è andato Marc Lewandowski. Fragile e anche poco esperta la Vibonese in fase difensiva, il merito dei calabri (ieri in tenuta bianca) è stato quello di giocarsi il confronto senza
condizionamenti di sorta. Si sono arresi soltanto sul 2-0. Non è stato assistito dalla fortuna il Siracusa che ha colpito la traversa con De Angelis al 16’ e, poi, il palo alla sinistra di Mengoni su rigore calciato da Dal Rio al 25’. Massima punizione arrivata per l’atterramento di Mengoni che in uscita travolgeva Dal Rio raggiunto da un lancio di Nigro dalla destra. E nel finale del primo tempo la squadra di casa ha sfiorato il gol per ben due volte. La gara nel primo tempo, comunque sia, l’ha fatta la Vibonese che ha fatto registrare una costante superioritá numerica in mezzo al campo. Più spigliata la formazione calabrese nella fase d’avvio, poi la difesa azzurra ha cominciato a prendere le misure ad Ike e Omolade e il prodigarsi di Rugiero non ha dato frutti. Omolade, nonostante la sua costante mobilitá è sempre stato chiuso nella morsa predisposta da De Pascale e Perricone, Ike ha trovato in Nigro uno
scoglio insormontabile. Comincia a cambiare passo il Siracusa nella ripresa ma c’è anche da registrare che al 7’ proprio Dal Rio sbrogliava di testa una pericolosa situazione nell’area azzurra. Ed il vantaggio del Siracusa maturava un minuto dopo quando su lancio di Cardinale s’involava Dalœ che appene messo piede in area centrava il palo della rete difesa da Mengoni, Bigatti che arrivava in corsa non aveva difficoltá a mettere in rete. Difesa calabra colta di sorpresa. Ancora Dalœ all’11’ creava lo scompiglio nell’area della Vibonese con assist per Dal Rio che scivolava mancando l’impatto col pallone. C’è una conclusione di Beccaria, appena entrato, fuori bersaglio al 13’. In corsa da sinistra, imbeccato da Di Mauro colpisce l’esterno della rete. Insiste ancora la Vibonese e al 22’ su cross di Pirrone Di Mauro calcia fuori. Il Siracusa capisce che è il mo-
mento di mettere al sicuro il risultato. Ci riesce al 30’ quando Dalœ fa il vuoto su lancio di Lewandowski e, poi, serve un comodo pallone per il 2-0 a Dal Rio che, stavolta, centra la porta calabra appena messo piede in area. Accusa il colpo la Vibonese, Galfano fa entrare anche Camilluzzi per dare più peso in attacco ma il Siracusa ogni volta che riparte trova autentiche praterie. Nel giro di due minuti due micidiali ripartenze di Dalœ mettono in crisi la difesa calabra che ne esce senza danni. Il Siracusa insiste per arrotondare il suo bottino senza riuscirci ma per quel che ha dato sul campo la Vibonese non meritava un passivo più severo. C’è spazio nel finale anche per Milanese che rileva un Rugiero stremato. La Vibonese dopo il raddoppio del Siracusa è calata notevolmente in mezzo al campo ma, alla fine, ha raccolto applausi assieme al Siracusa per quel che ha offerto.
Il tecnico dei calabresi: Qualche ammonizione non l’ho digerita»
Galfano contesta l’arbitraggio SIRACUSA - La sconfitta incassata a Siracusa non gli ha tolto, di certo, il buonumore. Le condizioni del fondo campo non erano ideali per elementi come Omolade e Ike che puntano sulla velocità e che, stavolta, non hanno avuto scampo contro una difesa attrezzata come quella del Siracusa.«Noi fino al gol di Bigatti –dice Angelo Galfano –la partita ce la siamo giocata a viso aperto. Sapevamo che il Siracusa è attrezzato ma non è mio costume stravolgere l’assetto della squadra per puntare tutto sulla difesa. Non siamo attrezzati per farlo. Nel primo tempo abbiamo avuto una costante superiorità numerica a centrocampo e, come si dice in gergo, abbiamo fatto la partita. E’ vero il Siracusa ha colpito la traversacon DeAngelis, poiil rigoredi DalRio è andato sul palo. Non mi è piaciuto l’arbitro, qual-
che ammonizione non l’ho digerita. Abbiamo tentato, senza riuscirci, di sorprendere la difesa azzurra nel corso del primo tempo restando anche più alti. Poi il gol del vantaggio del Siracusa ci ha messo il pomeriggio in salita. Troppo solo nell’occasione, tocco comodo dopo il palo di Dalì. Ci voleva più attenzione. Abbiamo avuto con Beccaria l’occasione per pareggiare. La sua conclusione è andata sull’esterno della rete. Ci abbiamo provato. Sul 2-0 partita ormai chiusa e la squadra ha accusato il colpo. Ma anche in questa occasione Dal Rio ha avuto troppa libertà dopo l’incursione di Dalì. Ma va messo in conto che questo Siracusa con qualche rinforzo ha tutte le carte in regola per giocarsi la promozione ai play off». Fr. Ant.
PAGELLE VIBONESE MENGONI (7) – Su due gol poteva farci davvero ben poco. Nell’occasione del rigore ha tentato di anticipare Dal Rio senza riuscirci. SCRUGLI (6) – Non è male ma si vede che è classe ’92. Quasi subito ammonito dal direttore di gara ha dovuto metterci grande attenzione per non calamitarsi un altro cartellino giallo. CONTI (6) – Ha fatto il suo ma sui palloni aerei qualche volta ha sofferto. Prestazione sufficiente ma quando è stato preso in velocitá ha vacillato arrangiandosi col mestiere. BERTINI (5) – Nel primo tempo ha dato di più. Ha perso De Angelis quando ha timbrato la traversa al 16’. Troppo libero d’intervenire Bigatti nell’occasione che ha portato il Siracusa in vantaggio. Dal 33’st. CAMILLUZZI (S.V.) . OREFICE (6,5) – E’ uno che c’è sempre e che difficilmente si arrende. Ha tenuto il campo in maniera più che dignitosa ma che lui, alla distanza, ha cominciato a mollare. PIRRONE (6,5) – Una barriera davanti alla difesa ed ha tenuto bene per tutto il primo tempo aiutando, assieme a Gatto, Di Mauro nel reparto nevralgico. Sul primo gol anche lui colto di sorpresa. GATTO (6) – Non gli si può rimproverare alcunché. Un ’89 che si è messo in mostra più per quantitá che per qualitá. Prestazione sufficiente. Dal 12’st. BECCARIA (6)- Ha avuto subito l’occasione per pareggiare e l’ha fallita. DI MAURO (7) – Come al solito il “signore” del centrocampo. Le ha tentate tutte per servire Omolade e imbeccare Ike. Difesa azzurra sempre attenta. Un paio di volta ha concluso ma fuori bersaglio. Ma resta un punto di forza. IKE (6) – Non è mai riuscito a liberarsi al tiro ma il suo contributo l’ha dato, specie nella prima parte di gara. OMOLADE (6,5) – Un cliente difficile per la difesa azzurra ma De Pascale e Perricone sono riusciti a domarlo. RUGGIERO (6,5) – Attendo, mobile, ordinato. Dal 43’st. MILANESE (s.v.)
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Sport 31
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
Risultati e classifica Casertana-Fasano
20ª giornata
1-2
Marcatori
24' pt Tateo (F), 6' st Olcese (C), 47' st Fiscina (F)
Francavilla Pz-S. Antonio 1-1 10’ pt Manzillo (F), 15’ st (a) Verdesca (SA)
Ischia-Pianura
1-2
Neapolis-Bitonto
2-0
Ostuni-Bacoli
2-1
9' pt Del Sorbo (P), 19' pt Monti (I), 15' st Manzo (P) 5' pt (r) e 19' pt Moxedano
27' st D’Elia (O), 31' st (r) Majella (B), 46' st Salomone (O)
Pisticci-Francavilla Br
1-0
Pomigliano-F. e C. Bn
1-0
Turris-Matera
3-1
17' st Di Maria
22’ pt Auricchio
4' pt D'Ambrosio (T); 10' st Carretta (M), 12' st Longobardi (T), 16' st (r) Russo (T)
V. Casarano-Angri
2-1
12' pt Crinò (C), 37'pt De Sena (A), 27' st Bonaffini (C)
Riposa: Grottaglie
Prossimo turno
21ª giornata 24/01/10 ore 14.30
Angri-Casertana Bacoli-Turris Bitonto-Francavilla Pz F. e C. Bn-Pisticci Fasano-Pomigliano Grottaglie-Neapolis Matera-V. Casarano Pianura-Ostuni S. Antonio-Ischia Riposa: Francavilla Br
NEAPOLIS
43
19 13 4
2 40 16 10 8
1
1 21 5
5
3
1 19 11 24 +4
PIANURA
40
19 12 4
3 37 20 9
6
1
2 21 10 10 6
3
1 16 10 17 +3
S. ANTONIO
38
19 11 5
3 30 19 9
7
2
0 15 7 10 4
3
3 15 12 11 +1
F. E C. BN
37
19 11 4
4 34 22 9
6
2
1 21 9 10 5
2
3 13 13 12 0
FRANCAVILLA PZ
35
19 10 5
4 29 16 10 5
3
2 15 7
9
5
2
2 14 9 13 -4
V. CASARANO
35
19 10 5
4 27 17 10 6
2
2 18 12 9
4
3
2
9
5 10 -4
CASERTANA
30
19 9
3
7 21 14 10 5
1
4 14 9
4
2
3
7
5
7
-9
ANGRI
28
19 7
7
5 26 24 9
3
5
1
6 10 4
2
4 18 18 2
-9
MATERA
27
19 7
6
6 29 30 9
2
4
3 14 17 10 5
2
3 15 13 -1 -10
POMIGLIANO
25
19 6
7
6 20 24 10 3
5
2 12 11 9
3
2
4
GROTTAGLIE
23
18 6
5
7 23 24 9
3
3
3 11 10 9
3
2
4 12 14 -1 -13
BITONTO
22
19 5
7
7 20 25 9
3
2
4 11 11 10 2
5
3
TURRIS
21
19 6
3 10 27 35 10 4
1
5 14 17 9
2
2
5 13 18 -8 -16
OSTUNI
20
19 5
5
4
3 13 15 9
2
1
6
ISCHIA
18
18 5
3 10 18 29 9
1
1
7
5 15 9
4
2
3 13 14 -11 -18
FRANCAVILLA BR
15
19 3
6 10 11 21 9
2
2
5
6 12 10 1
4
5
PISTICCI
13
19 3
4 12 16 28 10 1
2
7
5 12 9
2
2
5 11 16 -12 -26
BACOLI
13
18 3
4 11 12 26 9
2
2
5
7 13 9
1
2
6
5 13 -14 -23
8
19 1
5 13 11 32 9
0
3
6
5 15 10 1
2
7
6 17 -21 -29
FASANO
9 18 27 10 3
8
9
9
8 13 -4 -14 9 14 -5 -15 5 12 -9 -19 5
9 -10 -22
12 Reti: Russo (4) (Turris) 11 Reti: Del Prete (1) (Francavilla) 10 Reti: Albano (1) (Matera); Bonanno, Moxedano (1), Sergi (2) (Neapolis); Manzo (3) (Pianura) 9 reti: Olcese (Casertana) 7 Reti: Mallardo (Forza e C.); Fontanella (Neapolis); Maffucci (2) (S.A. Abate); Villa (2) (V.Casarano) 6 Reti: Tortora (Forza e C.); Del Sorbo, Sibilli (1) (Pianura); Temponi (S. A. Abate) 5 Reti: De Sena, Incoronato (1) (Angri); Chisena (Francavilla); D'Amblé (2), De Angelis (Grottaglie); Saurino G. (Ischia); Pastore (Neapolis); De Palma (1), Malagnino (1) (Ostuni); Auricchio (1) (Pomigliano); Siano (S. A. Abate); Longobardi (Turris); D'Anna (V.Casarano) 4 Reti: Galdi (Angri); Massaro (1), Salvati (Forza e C.); Manzillo (Francavilla); De Vecchis (Matera); Ausiello (Pianura); Ferrentino (Pisticci) 3 reti: Di Domenico (1), Solimene, Zinno (Bacoli); Armento, De Santis (1), Konte, Marsico (2) (Bitonto); Bencardino (Casertana); D'Onghia, Jalo (Fasano); Ferrari (1) (F.Fontana); De Falco (Forza e C.); Carretta, Genchi (Matera); Somma (Neapolis); Galdean, Mattera (Pianura); Lupacchio, Vallefuoco (Pisticci); Alizzi (Pomigliano); Tedesco (1) (S.A. Abate); Noviello, Serao (V.Casarano)
Pari di Carretta illusorio, perchè Longobardi e Russo riportano subito la Turris in paradiso
Matera, disfatta senza attenuanti Mazzoleni e D’Angelo “confezionano” il primo svantaggio dopo 4’ ed è già notte TURRIS MATERA
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TURRIS (4-4-2): Sorrentino 5,5; Melcarne 5,5, De Carlo 6,5, Noviello 6,5, Cuomo 6; D'Ambrosio 7, Coppola 6, Visciano 6 (33' st Teta sv), Vivona 6; Longobardi 6,5 (42' st Leccese sv), Russo 6,5 (dal 33' st Vitale sv). A disp.: Prete, Gagliardi, Savino, Celiento. All.: Mandragora 7. MATERA (4-4-2): D'Angelo G. 5; D'Angelo F. 5, Bartoli 5,5, Martinelli 5,5, Conte 5,5; Ostaku 5 (1' st Carretta 6), Campo 5,5, Mazzoleni 5 (36' st Leta sv), Martone 5,5; Albano 5, De Vecchis 5,5 (32' st Branda sv). A disp.: Falcone, Manzo, Scudieri, Selvaggi. All.: Giusto 5. ARBITRO: Battistino di Torino 6 RETI: pt 4' D'Ambrosio (T); st 10' Carretta (M), 12' Longobardi (T), 16' Russo (rg) (T). NOTE: spettatori 400 circa con una cinquantina di tifosi ospiti. Ammoniti: Martone, Bartoli, Russo, Martinelli. Angoli 4-3 per il Matera. Recupero: pt 1'; st 4'. TORRE DEL GRECO. Troppo brutto il Matera per recriminare. E non basta l'attenuante del primo gol regalato alla Turris, visto che i padroni di casa hanno ricambiato con analoga “prodezza” nella ripresa. Giusta la sconfitta patita al “Liguori”, una disfatta che quasi sicuramente ridimensiona i programmi fino al termine della stagione. Giusto effettua una sola modifica rispetto alla formazione schierata la scorsa settimana, con il rientro dal primo minuto dopo la squalifica di Martone, mentre al centro della difesa vengono
spediti Martinelli e Batoli, con Albano e De Vecchis in attacco. Dall'altra parte Mandragora rispetto alla Turris schierata nella gara persa la domenica precedente con l'Angri spedisce Teta inizialmente in panchina, dove si accomoda anche Vitale. In attacco spazio a Longobardi e Russo. L'inizio è subito in salita per i lucani: al 4' un alleggerimento all'indietro di Mazzoleni, forse eseguito in maniera troppo leggera, mette in grossissima difficoltà D'Angelo che pressato da D'Ambrosio prova a rinviare di piede. La palla però sbatte sul petto del centrocampista corallina che ha poi gioco facile a insaccare a porta vuota. Il Matera è scosso, i supporters giunti al suo seguito e sistemati nella curva Vesuvio (una cinquantina giunti con un pullman) sono gelati anche dalla condizioni climatiche. La reazione non si lascia attendere e al 9' c'è già l'occasione per pareggiare: De Vecchis su cross dalla destra stacca bene di testa ma non riesce a dare forza, e la palla finisce senza problemi tra le braccia di Sorrentino. Scampato il pericolo la Turris si rituffa in avanti per provare a chiudere già nel primo tempo la contesa. Al 16' ci prova il capocannoniere del girone, Russo, che controlla dal limite, elude la marcatura ma conclude debolmente: nessun problema per D'Angelo. Molto più pericolosa, due minuti dopo, la staffilata da fuori di Visciano che termina non distante dal palo alla destra dell'estremo difensore lucano. Poi Longobardi prova a sorprende la retroguardia materna con un colpo di tacco su traversone di Vivono, ma la conclusione non è precisa. Col passare dei mi-
Crisi aperta. Tutti in discussione, tecnico compreso
Progetto incrinato: ora serve una sterzata immediata e decisa
Mirko Carretta
nuti la pioggia si infittisce, anche se il terreno di gioco in erba sintetica - regge bene all'acquazzone. Il Matera fatica a costruire gioco e la Turris non ha difficoltà a impostare la manovra e a provare di colpire. Su calcio di punizione dai venticinque metri (27') Russo supera la barriera ma spedisce sopra la traversa. Nella ripresa Giusto prova a scuotere i suoi, mandando nella mischia Carretta al posto dello spento Ostaku. Ma dopo due minuti è ancora la Turris ad andare vicina al raddoppio: Russo serve dal lato opposto D'Ambrosio che conclude di poco a lato. Sembra un Matera in grossa difficoltà, che ha bisogno di una grossa mano per riagguantare il match. E la mano gli viene data dalla difesa della Turris, che riesce a fare peggio della retroguardia lucana. Passaggio di testa all'indietro di Melcarne, Sorrentino scivola e non riesce a bloccare la sfera. Interviene di gran carriera il neoentrato Carretta che realizza a por-
ta vuota. Nemmeno il tempo di esultare, che i lucani sono di nuovo sotto. D'Ambrosio recupera palla dalla trequarti defilato sulla destra, avanza e mette al centro per Longobardi che, inspiegabilmente lasciato libero, insacca senza problemi. È un colpo durissimo per il Matera, con Bartoli che si fa anche ammonire per proteste. Quattro minuti più tardi l'episodio che chiude il match: Longobardi si intrufola in area tra Campo e Francesco D'Angelo. Quest'ultimo lo sgambetta (forse non in area?). Rigore che si incarica di trasformare Russo con una botta sotto la traversa. Poi più nulla e chi si attendeva una reazione dal Matera non può che prendere atto di una squadra senz’anima che subisce anche la possibilità di una goleada, perchè è la Turris a sfiorare il quarto gol. Il Matera è un malato che non risponde e per i cinquanta tifosi da seguito (meritavano di più) è un ritorno mesto nella città dei Sassi. Aniello Sammarco
Brutta scoppola e parlare solo di crisi ora è davvero riduttivo. Vittoria coi baby dell’Ischia a parte, dopo la sconfitta nel derby col Francavilla si è rotto qualcosa e non è stato fatto nulla per risistemarlo. Un progetto incrinato. Che ora ha poche possibilità di essere ripreso se non ci sarà una rivoluzione. La squadra non esprime un gioco e se prima arrivavano dei risultati in trasferta a sistemare le cose, ora c’è da registrare due sconfitte contro avversarie abbordabili,dalle qualinon eracerto lecito attendersi solo un misero punticino. Squadra senza sangue, senza anima e identità tattica. Sarà solo una questione di rinforzi? Se vieni colpito e non reagisci qualcosa di oscuro c’è. Non può essere solo supremazia dell’avversario che, contro avversari discreti, non c’è stata. Mentalità inadeguata, poca grinta e così non si va lontani. A questo punto deve intervenire la società e capire se c’è feeling tracalciatorie tecnico,lacui posizione non può certo esserela stessadi prima.Anzi. Come avevamo anticipato già martedì scorso (nella rubrica Caro Pino..), Pino Giusto è ora il capro espiatorio di tutta la situazione assieme a chi ha fatto la squadra. Rivelatasi priva di gente con carisma e carattere (o meglio attributi). Schiaffi pesanti presi a Torre del Greco, dove è andata in scena l’ennesima prestazione senza attenuanti. Imbarazzante commentare una discesa verticale verso il basso, verso
l’anonimato in classifica per ora. Perchè l’emorragia in atto può portare solo ad una Waterloo con il Casarano in casa e dunque poi la fine. Se deve arrivare un direttore sportivo e dei rinforzi per un rilancio è il momento giusto, ma il primo compito sarà quello di accertare se la squadra è compatta con il tecnico Pino Giusto. Stando a quanto ha detto il campo ci potrebbero essere dei dubbi. Non si ci aiuta, reparti lunghi e troppe presunte primedonne. Basta carota. ZServe il bastone. E la piazza (ovvero quei pochi tifosi che ancora restano, dopo un effetto desertificazione figlio di risultati e prestazioni poco edificanti) giustamente rumoreggia contro l’operato del tecnico che senza dubbi ha delle colpe, ma non è certo l’unico colpevole. Certo, nel calcio tocca sempre all’allenatore pagare ma le sopravvalutazioni di alcuni elementi e tanta approssimazione in certe situazioni hanno fatto si che gli ingenti investimenti fatti dalla società siano diventati ora un peso insopportabile. A questo punto bisogna riportare nei binari un treno che sta deragliando. Non è una caccia al colpevole, ma solo la costatazione che a questo punto serve qualcosa che possa scuotere un malato incamminato verso un coma che per ora si chiama anonimato, ma che potrebbe trasformarsi in fallimento di un’altra stagione. Quindi muoversi in fretta e bene. Nel bene del Matera e di Matera. Renato Carpentieri
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32 Sport
Spogliatoio Matera Giusto: «Incapaci di gestire la gara dopo il pari di Carretta»
«Ora guardiamoci le spalle» Il capitano Martinelli: «Ha vinto la squadra che aveva più fame» TORRE DEL GRECO. Volto tirato e corrucciato. È questo Pino Giusto negli spogliatoi del “Liguori”. La sconfitta di Torre del Greco pesa nel morale del tecnico lucano, anche perché la sua squadra non è mai entrata in partita con la Turris: “Colpa anche del gol a freddo subito dopo pochi minuti” fa presente l'allenatore lucano. Una rete regalata dai suoi ai corallini ma che in qualche modo è stata ripagata con un errore simile nella ripresa dai padroni di casa: “E anche in questo caso - ribatte Giusto - non siamo stati capaci di tenerci stretto il risultato e ragionare. Pochi minuti ed eravamo nuovamente sotto. Resta qualche dubbio sulla posizione di Longobardi ma non cambia molto, non dobbiamo farci trovare così impreparati pochi istanti dopo aver riagguantato una partita nella quale stavamo decisamente giocando peggio. Ma nonostante questa il match è stato deciso da episodi, episodi che ci hanno condannato al di la dei nostri demeriti”. Inizia male il girone di ritorno per il Matera, che dal 2010 può chiedere tante cose: “Certo - afferma il tecnico lucano- dopoil kocon laTurris è decisamente difficile guardare alla classifica. Ma lo faremo con l'umiltà che ci contraddistingue”. In fondo a marzo c'è la semifinale di Coppa Italia, quello che ha datoanche il risultato di Torre del Greco potrebbe diventare il vero obiettivo del Matera: “Marzo è lontano - ammonisce Pino Giusto - e non possiamo focalizzare i nostri sforzi sono sulla Coppa. Sarebbe sbagliato, viste le tante insidie che ci sono in tornei difficili come la serie D. Ripartiamo a lavorare per il campionato ad iniziare da domani con la ripresa degli allenamenti. Qualcosa deve essere cambiata rispetto alle ultime uscite, anche se non mi sento di puntare l'indice contro qualche singolo. È la mentalità che deve cambiare altrimenti rischiamo davvero grosso per il futuro”. Categorico è invece il capitano del Matera, Pasquale Martinelli. La sua analisi è chiara e
A destra la formazione del Matera scesa in campo a Ostuni, ieri Giusto ha tolto Carretta e inserito Martinelli ma le cose non sono andate meglio per i colori biancazzurri
PAGELLE MATERA D'ANGELO GENNARO (5) - Il passaggio all'indietro in occasione del gol che sblocca la gara è alquanto azzardato, ma anche lui non sembra esente da colpe nel rinvio che centra in pieno D'Ambrosio, consentendo poi a quest'ultimo di realizzare a porta sguarnita. Anche sul 2-1 appare troppo fermo in mezzo ai pali. D'ANGELO FRANCESCO (5) - Soffre nella copertura e ha la responsabilità di provocare il penalty che chiude definitivamente il match. Spesso saltato dagli avversari. CONTE (5.5) - Non lesina sortite in avanti che però non pungono. E anche in difesa è in affanno sul mobile D'Ambrosio, che con una rete e un assist di fatto è uno dei protagonisti dell'incontro. A sinistra la tifoseria del Matera a seguito della squadra, sotto Marco Conte e a fianco il capitano Martinelli
MARTONE (5.5) - L'eccessiva foga agonistica nel primo tempo gli comporta anche un'ammonizione giusta, che ne limiterà le giocate dalla mezz'ora in poi. MARTINELLI (5,5) - Nel primo tempo tiene molto bene Longobardi, giocando sempre d'anticipo. E dando manforte anche sulla sinistra quando Conte si sgancia in avanti. Nella ripresa invece si smarrisce, specie in occasione del gol dell'attaccante. BARTOLI (5) - Ammonito in occasione della rete del 2-1 di Longobardi per proteste. È il momento in cui si fa notare di più. Per il resto è apparso spesso avulso dal gioco OSTAKU (5) - :Un primo tempo evanescente, dove non si vede praticamente mai in una mediana che subisce le sortite dei padroni di casa. Viene giustamente sostituito. CARRETTA (DAL 1' ST) (6) - Ha il merito di realizzare il gol del momentaneo pareggio, propiziato più da un regalo della Turris che da effettivo merito. Ma questo non basta alla squadra per evitare la sconfitta a Torre del Greco. MAZZOLENI (5) - La sua gara inizia male, con il retropassaggio che provoca la rete di D'Ambrosio. Si fa vedere molto, giocando tanti palloni e svariando da una parte all'altra del campo. Ma i tanti metri percorsi non cancellano un errore davvero grave. LETA (DAL 36' ST) (SV) - Timbra solo il cartellino. ALBANO (5) - Sono pochi i palloni giocabili che gli arrivano, ma anche lui cerca di fare poco per farsi notare dai compagni. Troppo statico e ben controllato da De Carlo e Noviello.
fuori dagli schemi classici del calcio: “Ha vinto la squadra che ha avuto più fame - ha detto al termine della gara - e la Turris in questo è stata encomiabile. I giocatori di Mandragora attaccavano ogni pallone anche sul 3-1, a dimostrazione che volevano ad ogni costo i tre punti”. E allora Martinelli chiede per se e i suoi compagni “un bel bagno di umiltà per rimetterci subito sulla carreggiata giusta. Solo così potremo uscire
da questo momento no. Non riusciamo più a giocare con la dovuta cattiveria e ovviamente i risultati sono negativi. Non riesco a giudicare gli episodi che hanno dato la svolta alla gara: sul gol di Longobardi e sul rigore concesso alla Turris mi affiderò alle immagini televisive. A direil vero,ritengo fosse più penaltyun altroepisodio sul 3-1 quando invece l'arbitro ha ammonito Russo per una presunta simulazione. Ma di certo se continuiamo
a giocare in questo modo faremo meglio a guardarci le spalle per non avere brutte sorprese a fine stagione”. Come dire che ora sono più vicino i play out che i play off a cui la società puntava dopo aver abdicato da tempo il discorso per la vittoria finale. Il Matera dovrà discutere sulla prestazione e su cosa vorrà fare da grande,nel senso che arrivare spenti alla semifinale di Coppa non sarà certo la ricetta giusta per salvare una stagione. an. sa.
CAMPO (5,5) - Si impegna come pochi. Spazia da una parte all'altra del rettangolo di gioco, cercando quando serve di dare una mano anche alla retroguardia. È ovvio che la lucidità in questi casi non sia delle migliori quando serve il tocco giusto. DE VECCHIS (5.5) - Pochi minuti dopo il vantaggio dei padroni di casa ha sulla testa una buona occasione che però non riesce a concretizzare, di fatto servendo un assist al portiere della Turris. Poi sono pochi i palloni giocati nel corso del prosieguo della gara. BRANDA (DAL 32' ST) (SV) - Entra quando tutto è compromesso
DAGLI ALTRI CAMPI CASARANO ANGRI
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V.CASARANO (4-3-3): Leopizzi 6.5; Fazio 6, Niccolini 6, Calabro 6.5, Palma 6; Caracciolo 6.5 (20'st Rocco 6.5), Bonaffini 7.5, Cenciarelli 6 (1'st Palazzo 6); Crinò 6, Contino 6 (37'st Aragao 5), D’Anna 7. In panc.: De Miglio, Rollo, Serao, Presicce. All: Bianchetti. ANGRI (4-4-2):Inserra 6; Formisano 5.5, Biancardi 7 (32'st Venditto 6.5), Cacace 6.5, Russo 6; Vitagliano 6.5, Galdi 6, Maruggi 6, Lambiase 7; Evacuo 5.5 (32'st Falcone 5), De Sena 6. In panchina: Sannino, Fabbricatore, Falanca, Alterio, Gallo. Allenatore: Criscuolo. ARBITRO: Ambrogio di Cosenza RETI: 12' pt Crinò (C), 37'pt De Sena (A), 27' st Bonaffini (C). NOTE: spettatori 1500 circa. Espulsi: al 45'pt Crinò (C) e al 46'st Formisano (A). Ammoniti: Palma (C), Maruggi (A). Angoli: 4-3 Casarano. Rec.: 4'st
CASERTANA FASANO
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CASERTANA (4-2-3-1): Schiavella 4.5; Guida 5.5, Raucci 5.5, Criscuolo 5.5, Stigliano 5.5; Morra 4.5 (9' st Mautone 5.5), Mastroianni 5; Monaco 4, Gilfone 5 (9' st Florindo 5), Guadagnuolo 5.5; Olcese 5.5. In panchina: Bernardo, Di Lauro, Moreno, D’Alterio, Simone. Allenatore: Feola FASANO (4-3-1-2): Dell’Anna 6; Crastolla 5.5, Fiscina 6, Colucci 6, Ciuffreda 6; Lentini 6.5, Galiano 6, Tateo 6; Langiotti 6.5 (25' st Seclì 6.5); Piovan 6, Sò Jalò 6.5 (28' st D’Onghia 6). In panchina: Latorre, Lomartire, Delorenzo, Pertosa, Salvi. Allenatore: Geretto ARBITRO: D’Adamo di Vasto RETI: 24' pt Tateo (F), 6' st Olcese (C), 47' st Fiscina (F). NOTE:Spettatori 700 circa. Espulso al 34' st Crastolla (F) i e al 47' st Tateo . Ammoniti: Fiscina (F), Florindo (C), Guadagnuolo (C), D’Onghia (F). Rec: 1' pt; 6' st. Angoli 9-5.
ISCHIA PIANURA
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ISCHIA ISOLAVERDE (4-1-4-1): Monteleone 5.5; Di Meglio 6.5, Impagliazzo 6, Monti 7, Accurso 6.5; Borrelli 6 (32' st Piro sv); Trofa 6, Fermo 6, Sogliuzzo 6, Schettino 6; Casciaro 6. In panchina: Aiace, Barone, Buono, Pezzullo, De Stefano, Fondicelli. Allenatore: Monti. PIANURA (4-4-2): Despucches 6.5; Carbonaro 6, Mattera 6.5, Allocca 6.5, Letizia 6; Manzi 5 (23' st Ianniello 6), Galdean 6.5, De Rosa 6, Ventre 6 (46' st Scognamiglio sv); Del Sorbo 5.5, Manzo 6 (33' st De Luca sv). In panchina: Lima, Russo, Alterio, Cafaro. Allenatore: Gargiulo. ARBITRO: Assisi di Vibo Valentia. RETI: 9' pt Del Sorbo (P), 19' pt Monti (I), 15' st Manzo (P). NOTE: spettatori 500 circa di cui 40 ospiti. Ammoniti: Fermo (I), Letizia (P). Angoli 4-3 per il Pianura. Rec.: 2' pt, 4' st.
NEAPOLIS BITONTO
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NEAPOLIS MUGNANO (4-4-2): Napoli 6.5; D’Ascia 6.5, Esposito 6, Daleno 6.5, Mannone 6.5; Bonanno 6.5, Barone 6, Somma 6.5, Moxedano 7 (45' st Platone sv); Pastore 6 (48' st Sergi sv), Foggia 6 (17' st Attanasio 6). In panchina: Errichiello, Bianchi, Fiore, Monticelli. Allenatore: Castellucci. BITONTO (4-4-2): Lattanzi 5.5; Dispoto 5.5, Colangione 6, Falanca 5.5, Cellammaro 5.5 (48' st Lopez sv); Armento 5.5 (43' st D’Ambrosio sv), Cantatore 6, De Santis 5.5, Modesto 5.5 (41' st Di Pierro sv); Gargiulo 5.5, Taurino 6. In panchina: D’Antonio, Carbonara, Bottalico, Persia. Allenatore: Pizzulli. ARBITRO: Lazzeri di Arezzo. RETI: 5' pt rig. e 19' pt Moxedano. NOTE: spettatori 200 circa. Ammoniti: Modesto (B), Mannone (N), D’Ascia (N). Angoli: 5-3 per il Bitonto. Recuperi: 1' pt e 4' st.
OSTUNI BACOLISIBILLA
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OSTUNI (4-4-2): Furone 6.5; Catalucci 5, Matera 6.5, Orlando 6.5, Ciaramitaro 6; Foschini 5.5, Pollaro 5.5, Borini 5 (17' st Miccoli Mat. 6.5), De Simone 5 (1' st D’Elia 6.5); Salzano 6 (41' st Scarongella sv), Salomone 6. In panchina: Semprevivo, Miccoli Man., Kreshpa, Romano. Allenatore: Lombardo. BACOLI (4-5-1): Iaccarino 6; Pozziello C. 6.5, Rainone 6, Pozziello G. 5.5, Punziano 6; Risi 5.5, Costagliola 5, Dinolfo 5, Castiglione 5.5 (38' st Ruggiero sv), Copierchio 5.5 (32' st Bavero sv); Majella 6. In pan: Polizzi, Andreozzi, Carannante, Esposito, Mariniello. All: Carannante. ARBITRO: Bucchino di Torino. RETI: 27' st D’Elia (O), 31' st Majella (B, rig.), 46' st Salomone (O). NOTE: spettatori 500. Espulso: al 35' st Pollaro (O). Ammoniti: D’Elia (O), Foschini (O) Iaccarino (B), Punziano(B), Risi (B) Rainone (B)
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Sport 33
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
Punti che valgono doppio nello scontro salvezza col Francavilla Fontana
Pisticci, urlo atteso 17 anni Primo gol di Di Maria in gialloble e il tabù-Michetti è sfatato PISTICCI FRANCAVILLAF
PAGELLE PISTICCI MARINO (6,5) - A tempo scaduto sventa con prontezza una conclusione a botta sicura che sarebbe valsa il pareggio. DE BIASI (6,5) - torna al suo vecchio ruolo di terzino destro. Compie due errori di posizionamento e due ottime chiusure su conclusioni pericolose. DI MARIA (7) - Finalmente il gol Di Maria, quello cercato da tre anni e trovato nel momento più importante. Una rete decisiva che vale i tre punti e riaccende la fiammella della speranza. Il giusto premio per un grande uomo, prim'ancora che un grande calciatore. MALAFRONTE (6,5) - Puntuale e disinvolto. Sicuramente in crescita. Sempre pronto a fare la cosa giusta e guidare la difesa con esperienza. POLICHETTI (6) - un po' in ombra e poco propenso ad offendere, nonostante le discese sulla fascia sinistra siano nel suo dna. CAZZARO' (6,5) - esordio con fascia da capitano per l'esperto mediano tarantino che è chiamato a guidare la squadra in campo. Si cala nella parte. Dispensa consigli e dosa esperienza, facendosi valere con il giusto mestiere nel reparto più nevralgico del campo. Fisicamente non è ancora al top.FARINOLA S.V. BENEGIAMO (6) - esordio assoluto. Commette qualche errore e dispensa qualche buon pallone. Da rivedere. GUARINO (6) - : dà il meglio di sè dopo il vantaggio del Pisticci, perché quando si tratta di correre, chiudere e raddoppiare lui è una garanzia come Gattuso. BASILE (6) - partita di abnegazione ed applicazione tattica. Collocato nel tridente avanzato può rivelarsi una mossa azzeccata.PALLADINO S.V. PARENTE (5,5) - Alla veneranda età di 39 anni non è facile ritrovare ritmo e condizione. Esce dopo un'ora, ma regge il campo anche meno. D'ANIELLO (6) - Ha i numeri giusti e riesce a far vedere qualcosa di un repertorio molto interessante. Una volta in forma potrebbe essere pedina inamovibile e decisiva. LUPACCHIO (6,5) - Torna, partecipa, recupera palloni e si danna. Dopo due mesi di stop, regge benissimo . Generoso.
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PISTICCI (4-3-3) Marino 6,5; De Biasi 6,5, Malafronte 6,5, Di Maria 7, Polichetti 6; Cazzarò 6,5 (46' s.t. Farinola s.v.), Benegiamo 6, Guarino 6; Basile 6 (38' s.t. Palladino s.v.), Lupacchio 6,5 Parente 5,5 (13' s.t. D'Aniello 6).A disp: Maida, Pietrafesa, De Nittis, Lavecchia All.: Arleo 6,5 FRANCAVILLA FONTANA (43-3) Di Punzio 6; Del Zotti 6, Paglialunga 6, Anglani 6, D'Ambra 5,5; D'Amario 6,5 (27' s.t. Nicoletti), Salvestoni 6, Ferrari 5,5 (38' s.t. Kouyo); Francioso 5,5 (27' s.t. Paciullo), Schirinzi 6, Malagnino 5,5A disp: Palmieri, Guzzetti, Novielli, Misuraca. All.: Francioso 6 ARBITRO: Opromolla di Salerno 5 RETI: 17' s.t. Di Maria NOTE: Ammoniti Benegiano, Parente, Schirinzi. Angoli 7-6 per il Francavilla Fontana. Recuperi 2' p.t. 5 s.t. Spettatori 700 circa, di cui circa cinquanta provenienti da Francavilla Fontana INIZIAcon il piede giusto il nuovo corso del Pisticci. Alla ripresa delle ostilità la squadra di Arleo vince per 1-0 l'importantissimo scontro diretto con il Francavilla Fontana e raggiunge il Bacoli a quota 13, riagguantando la zona play out e soprattutto riuscendo finalmente ad “espugnare” il suo “Michetti”.Decide un gol Di Maria in una giornata carica di risvolti cabalistici. Segna un difensore al suo primo gol in gialloble, una rete cercata da tre anni e trovata al momento più opportuno. Un gol che fa vincere al Pisticci la prima partita casalinga di stagione. Un successo trovato il 17 gennaio, al 17' minuto del secondo tempo e che consente al Pisticci di conquistare tre punti casalinghi in serie D dopo ben 17 anni. E per chi non crede alla scaramanzia si aggiunga anche il lauto spargimento di sale operato da un tifoso per tutto il campo nel pre partita e la scelta di Arleo di invertire le panchine. Insomma non si può negare che il Pisticci le stia provando davvero tutte per cercare la rimonta in classifica. Ma chiaramente il tentativo è supportato innanzitutto dagli sforzi della dirigenza che ha allestito nell'ultimo mese un organico nuovo rispetto a quello di inizio stagione. Sarà il tempo a dire se le scelte sono state azzeccate, ma nel frattempo è di fondamen-
Di Maria festeggiato dopo il gol
Cazzarò e sotto Parente (foto in pagina di gialloble.com)
tale importanza aver preso questi tre punti, che forse non arrivano per caso.In questa ottica il successo con il Francavilla, che consente di avere la meglio con il pugliesi
anche negli scontri diretti (e quindi una migliore classifica in caso di parità a fine anno), rappresenta motivo di fiducia per il nuovo gruppo allestito dalla dirigen-
Spogliatoio Francioso: «Pagata cara l’unica reale disattenzione di una partita ben giocata»
Arleo: «Questa vittoria ci darà tanta carica» Sfatare il tabù “Michetti”era condizione imprescindibile per tentare la rimonta salvezza. Il Pisticci finalmente lo ha fatto e mister Arleo può finalmente raccogliere la prima soddisfazione sulla panchina gialloble dopo tre sconfitte. “Siamo riusciti a violare il Michetti - spiega il tecnico potentino - e soprattutto a prendere tre punti con una diretta concorrente. Questa gara aveva un immenso valore per noi ed averla vinta ci darà una carica particolare per il prosieguo del campionato. Credo, tuttavia, che bisogna attendere tre o quattro settimane per capire dove può collocarsi questo Pisticci, ma sicuramente le indicazioni di questa gara sono positive. Adesso siamo una squadra e per di più ci sono ampi margini di miglioramento, perché diversi giocatori devono ancora trovare la forma migliore. Godiamoci questa vittoria quale premio per il lavoro che abbiamo svolto, consapevoli che questo gruppo può solo far meglio sotto il profilo dell'intesa e della condizione. Ciò che emerge sin da subito, però, è che adesso non siamo più carenti sotto il profilo dell'esperienza”.
Pasquale Arleo
Arleo è soddisfatto dei nuovi innesti: “Cazzarò, che è ancora al cinquanta per cento della sue possibilità, ha gestito alla grande il suo reparto e lì in mezzo rappresenta una pedina fondamentale. D'Aniello è ancora fuori forma, ma ha già mostrato di che pasta è fatto. Parente era fermo da novembre, ma si è mosso bene fino a quando è rimasto in campo. Lo stesso Lupacchio veniva da un
lungo infortunio e deve trovare la condizione. Per ora, comunque, va bene così”. Nonostante le tante novità, tuttavia, ha deciso la partita un “senatore” del Pisticci. Il difensore Di Maria veste per il terzo anno la maglia gialloble. “Sono particolarmente soddisfatto - dice Arleo per il gol di Vincenzo, perché glielo avevo predetto. E' tutta la settimana, infatti, che proviamo a sfruttare la sua buona tempistica negli inserimenti su calci piazzati. Gli ho detto che lui deve credere in questa dote e provare a sfruttarla soprattutto sui calci d'angolo. E' andata bene. Magari è il segno che qualcosa sta cambiando”. E' tutt'altro che soddisfatto mister Francioso al termine della gara con il Pisticci. La sua squadra, dopo aver dato segni di ripresa a ridosso della rivoluzione di dicembre, ha aperto il 2010 con un trend molto negativo, per aver perso due scontri diretti in altrettante gare. Il rammarico è per il modo in cui la sua squadraè rimastaa boccaasciutta. “Domenica scorsa a Pomigliano - dice Francioso - abbiamo lasciato i tre punti senza subire
nemmeno un tiro in porta. Con il Pisticci è accaduto qualcosa di simile. I nostri avversari hanno creato pochissimo. Sicuramente meno di noi, che nel primo tempo ci siamo costruiti qualche buona occasione.Saremmo dovutiessere più concreti ed invece non siamo riusciti a passare in vantaggio”. Nella ripresa, però, il Francavilla non si è fatto vedere lì davanti, pur avendo avuto l'occasione per il pareggio allo scadere. “A noi - spiega Francioso - sta mancando un uomo di riferimentolì davanti.Nonèun caso,infatti, che Malagnino abbia giocato da prima punta pur non avendone le caratteristiche. E' chiaro che alla lunga procurarsi delle occasioni diventa difficile. Poi il resto lo fanno gli episodi e quelli di oggi ci sono sfavorevoli. Avremmo potuto realizzare almeno un gol, forse ci stava un rigore per noi (molto discutibile ndr), ma invece è arrivata la rete del loro vantaggio che ci ha un po' tagliato le gambe. Sapevamo - che la lotta salvezza sarebbe stata dura e siamo consapevoli di dover lottare fino all'ultima giornata”. r.d.a.
za e dal tecnico Arleo. Molte le novità in campo. Il tecnico schiera un 4-3-3 con Marino fra i pali. De Biasi, Di Maria, Malafronte e Polichetti in difesa. Gli esordienti Cazzarò (subito capitano) e Benegiano in mezzo al campo. Guarino fra le linee. Basile, Lupacchio e l'altro esordiente Parente in avanti. Poi nella ripresa toccherà esordire anche a D'Aniello e Palladino. Le due squadre si affrontano badando soprattutto alla concretezza. La gara è carica di tensione, per la situazione di classifica delle due contendenti. Anche il Francavilla ha rivoluzionato l'organico e cerca la rimonta salvezza. Il Pisticci, invece, sa di dover vincere a tutti i costi questa partita. Dopo un velenoso tiro cross di D'Amario che impegna Marino in corner, bisogna attendere quasi mezz'ora per la prima vera occasione. Guarino se ne va da sinistra e prova a pescare Parente liberissimo a centro area, ma il cross è debole e viene intercettato dalla difesa. Al 31' Parente scodella una punizione in profondità sulla quale si avventa Lupacchio di testa: palla sul fondo.Al 32' occasione per il Francavilla Fontana: D'Amario mette al centro per Malagnino che calcia a rete con Marino fuori causa, ma la difesa intercetta. Al 36' bravo De Biasi a chiudere su Schirinzi che ha spazio per la conclusione. Allo scadere la punizione di Paglialunga si spegne sul fondo. Nel secondo tempo il Francavilla prova a sfruttare un errore a centrocampo di Benegiano: sul capovolgimento di fronte la palla arriva a Schirinzi, ma de Biasi interviene ancora in chiusura.Al 13' D'Aniello si procura subito un'occasione dal limite appena dopo aver fatto il suo ingresso in campo, il tiro però è debole. Al 17' Benegiano pesca Malafronte in area su calcio di punizione. Il difensore ribatte al centro, ma la palla viene deviata in corner. Sul tiro dalla bandierina Di Maria irrompe di testa sul primo palo con i tempi giusti e realizza il gol partita, il primo in tre anni con la maglia del Pisticci. Al 22' Anglani sfiora l'autogol, riuscendo a deviare di testa in angolo un traversone di Basile. Il Pisticci gestisce bene il vantaggio, senza soffrire troppo. La palla del pareggio, tuttavia, capita allo scadere sulla testa del neo entrato Nicoletti, che batte da due passi a colpo sicuro, ma trova Marino pronto a deviare in corner. Roberto D’Alessandro
Il Pomigliano continua a volare con Corino in panca Auricchio stende il F&C POMIGLIANO FORZA E CORAGGIO
1 0
POMIGLIANO ( 4-3-3 ): Sorrentino 6; De Santo 6,5, Iervolino 6, Rea 6,5, D’Arienzo 6,5; D’Imporzano 6,5, Mollo 6,5, Di Domenico 6; Guadagno 6 ( 64’ Giliberti 6 ), Villino 6 ( 77’Lomasto sv ), Auricchio 6,5 ( 50’ Lococo 6 ). A disposizione: Violante, Mauro, D’Avanzo, Alizzi. All.Corino FORZA E CORAGGIO ( 4-5-1 ): Di Matteo 6; Candrina 6, Clemente 5,5, Fiscariello 5,5 ( 52’Mallardo 5 ), Troisi 6; Cantile 6, De Falco 5,5 ( 80’ El Ouazni sv ), Caruso 5, Gasparini 5, Riccio 5,5 ( 69’Mandato 5,5 ); Tortora 5,5. A disposizione: Cimmino, Stroffolino, Amabile, Scippa. All. Mauro-Lepore. ARBITRO: Cocchiara di Piacenza RETI: 22’ Auricchio (P) NOTE: 800 spettatori, con sparuta rappresentanza ospite. Ammoniti: Lococo (P); Caruso, Cantile, Gasparini e Tortora (F e C)Calci d’angolo 5 a 3 per il Pomigliano. Recuperi 1’;4’. POMIGLIANO vince ancora con Corino in panchina. I giallorossi che capitolano al 22’: calcio d’angolo per i granata, con Mollo che di testa fa la sponda per Auricchio che di sinistro porta in vantaggio il Pomigliano. Settimo sigillo in campionato per l’attaccante granata, che non andava a segno dal pareggio interno contro il Neapolis Mugnano del 28 Ottobre.
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34 Sport
Il Sant’Antonio Abate sbaglia un calcio di rigore (molto dubbio) con l’attaccante Maruggi
Francavilla, è un punto buono Vantaggio di Manzillo vanificato da un tocco involontario di Verdesca FRANCAVILLA S.ANTONIO
1 1
FRANCAVILLA (4-4-2): Di Vincenzo 6 (16’st Masi 7); Fusco 6,5, Gioia 6,5, Marziale 6,5, Tarantino 6; Verdesca 5,5, Pioggia 6 (32’st Cocina 5,5), Manzillo 6,5, Di Senso 6,5 (19’ st Marsico 6); Chisena 6,5, Del Prete 6. A disp.: Bocconi, Lo Prete, Salomone, La Neve. All.: Lazic 6. SANT’ ANTONIO ABATE (4-4-2): Della Pietra 6,5; Nettuno 4,5, D’Aniello 6,5, Vitupiero 6, De Sio 5 (1’st Di Maio 6); Tedesco 6 (43’st Vitale sv), Temponi 6, Costantino 6, Della Femina 6; Maffucci 5,5 (36’st Solimene sv), Siano 5,5. A disp.: Donnici, Iovane, Conte, Ciriello. All.: Di Nola 6. ARBITRO: Lemma di Barletta 5. RETI: 10’pt Manzillo, 15’st aut. Verdesca. NOTE: spettatori 600 circa 50 circa del Sant’Antonio Abate. Al 40’pt Maffucci sbaglia un calcio di rigore. Ammoniti: De Sio, Cotantino, Tarantino, Gioia, Chisena, Nettuno, Marziale. Espulso: al 50’st Nettuno per doppia ammonizione. Angoli 5-4 per il Sant’Antonio Abate. Recuperi: pt 5+1’; st 5’. FRANCAVILLA - Termina con il risultato di 1-1 la sfida d’alta quota del “Fittipaldi” tra il Francavilla e il Sant’Antonio Abate. Un gara giocata a viso aperto dalle due squadre. Nelle fila del Sant’Antonio Abate, assenti per squalifica Sekum, Itri e Coccorullo. Tra i rossoblù assenti sempre per squalifica, De Santo e Di Giorgio. In campo sin dal primo minuto di gioco, il centrocampista Fabio Pioggia. Per lui esordio stagionale dopo un grave infortunio alla caviglia. Prima del fischio d’inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento in favore delle vittime del terremoto di Haiti. In avvio ospiti subito pericolosi ma Temponi, che non sfrutta a dovere un’indecisione del portiere Di Vincenzo. Il Francavilla a questo punto, si scuote e al 5’ il direttore di gara annulla, tra le proteste, un gol a Del Prete
L’esultanza di Manzillo, a fianco la squadra del Francavilla scesa in campo ieri (foto in pagina www.fcfrancavilla.it)
per un fallo su Della Pietra. Ma la palla aveva già oltrepassato la linea di porta quando il contatto tra i due è avvenuto. La rete e nell’aria. Al 10’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo calciato da Di Senso, il centrocampista Manzillo è abile ad anticipare tutti di testa e insaccare la palla del vantaggio, con il portiere Della Pietra incolpevole nell’occasione. Gli ospiti al 39’ sprecano il pareggio. Contatto in area tra Gioia e Della Femina, con l’arbitro che concede un calcio di rigore, ma Maffucci spreca mandando la palla a lato. Al 42’ il fantasista materano Antonio Chisena, prova dal vertice dell’area di rigore a beffare l’estremo difensore campano con un pallonetto, ma la palla termina alto di poco. Nel finale, ospiti pericolosi prima con Di Noia, con la palla a lato e poi con un calcio di punizione di Vituperio, con il portiere Di Vincenzo che non trattiene la sfera, ma il difensore Gioia ci mette una pezza. La prima frazione di gioco termina così con il vantaggio del Francavilla per 1-0. Nella ripresa all’8 st Sebastian Di Senso si libera bene al tiro, ma la sua conclusione risulta debole, con la facile preda del portiere ospite. Al 14’st Della Pietra si su-
pera nel chiudere lo specchio della porta sulla stoccata a botta sicura di Del Prete. Al 15’st gli ospiti pervengono al pareggio. Sul calcio d’angolo di Della Femina la palla carambola sulle gambe del centrocampista Verdesca per la più classica delle autoreti. Il pareggio carica gli ospiti che un minuto dopo, esattamente al 16’st vanno vicinissimi al raddoppio, ma il portiere Masi, appena subentrato all’infortunato Di Vincenzo, compie un vero e proprio miracolo su un colpo di testa di Temponi, con un colpo di reni nel deviare a lato la palla. Al 24’st in contropiede Chisena dal limite dell’area lascia partire un gran tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Allo scadere, Fusco servito da Chisena, è poco lucido davanti a Della Pietra che salva il risultato. Poteva essere la palla da tre punti, ma il giovane lucano non ha avuto la freddezza di centrare il bersaglio grosso. Prima di questa azione c’era stata la recriminazione da parte del Sant’Antonio Abate per un atterramento sospetto in area (forse più grave di quello in precedenza che aveva sbagliato Maruggi) ma Lemma di Barletta stavolta lascia giocare. Termina così con il risultato di 1-1 la gara. P Claudio Sole
PAGELLE FRANCAVILLA DI VINCENZO (6) - bravo e attento tra i pali, dimostrando ancora una volta la sua maturità. Deve lasciare il campo al 16’ del secondo tempo per infortunio. Al suo posto entra Masi. FUSCO (6) - insieme ai compagni di reparto riesce ad amministrare bene gli attaccanti avversari che giungono dalle fasce. Nel finale si ritrova sui piedi la palla del 2-1, ma è impreciso e spara addosso al portiere. GIOIA (6,5) - l’esperto difensore senisese risulta alla fine uno dei migliori in campo. Bravo ad arginare gli attacchi avversari. Nel finale il contatto con un’attaccante avversario induce il direttore di gara a concedere il penalty. MARZIALE (6,5) - in coppia con Gioia, regge il reparto difensivo, facendo giungere pochi pericoli alla propria porta. Bravo in fase di impostazione, cogliendo diverse volte i suoi compagni di gioco con dei precisi lanci.
dieci minuti di gioco, con un repentino colpo di testa in area ad anticipare tutti in area di rigore. DI SENSO (6,5) - corre si sacrifica sulla fascia sinistra, salta parecchie volte l’uomo, provando la conclusione in più di una circostanza, ma senza creare particolari pericoli alla difesa avversaria. CHISENA (6,5) - : il fantasista materano è pimpante in campo, facendo il bello e cattivo gioco nella difesa avversaria. Sua la palla in profondità per Fusco che nel finale spreca malamente. DEL PRETE (6) - il bomber napoletano, servito degnamente poche volte durante la partita, non riesce a rendersi pericoloso. L’unica occasione limpida gli capita ad inizio partita ma l’arbitro annulla la rete.
TARANTINO (6) - esegue il suo compito sulla fascia arginando bene gli attacchi avversari. Bravo in alcune occasioni a spingersi in avanti.
MASI (7) - appena subentrato al 16’st all’infortunato Di Vincenzo, compie un vero e proprio miracolo su un colpo di testa di Temponi, con un colpo di reni nel deviare a lato la palla. In altre occasioni si fa trovare sempre pronto.
PIOGGIA (6) - al suo esordio stagionale, il centrocampista gioca una buona gara, dimostrando di recuperare la forma migliore.
MARSICO (6) - entra nella ripresa al posto di Di Senso e fa il suo dovere in mezzo al campo.
VERDESCA (5,5) - chiude bene la zona centrale del campo. Scalognato nell’occasione della rete degli ospiti, con una sfortuna deviazione nella sua porta.
COCINA (5,5) - entra in campo al 32’ della ripresa al posto di Pioggia, ma senza rendersi determinante per la sua squadra.
MANZILLO (6,5) - sua la rete che permette ai sinnici di portarsi in vantaggio dopo soli
LAZIC (6) - l’allenatore serbo, mette in campo una squadra ordinata e determinata, contro una formazione per nulla arrendevole.
Spogliatoio Di Nola: «Credo che alla fine il pari sia il risultato giusto»
Lazic: «Un brutto secondo tempo»
Una fase di gara e sotto Marziale, uno dei migliori in campo
FRANCAVILLA – Pareggio con il risultato di 1-1 tra Francavilla e Sant’Antonio Abate, due squadre distanti in classifica di soli tre punti. Una gara che alla vigilia si annunciava molto combattuta e così è stata. Sinnici senza Di Giorgio e De Santo squalificati. «Nel primo tempo – dice l’allenatore del Francavilla Lazic – siamo stati bravi a passare in vantaggio, poi abbiamo perso l’occasione di fare la rete del due a zero, sbagliando spesso l’ultimo passaggio, sprecando delle ghiotte occasioni». Francavilla che era passato in vantaggio al 10’ del primo tempo, con il centrocampista Manzillo, bravo di testa ad anticipare tutti in area su calcio d’angolo battuto da Di Senso. Per gli ospiti la buona occasione per pareggiare arriva al 39’, quando il direttore di gara concede il calcio di rigore per un contatto in area tra Gioia e Della Femina. Dal dischetto però, Maffucci spedisce la palla alta sulla traversa. «Nel secondo tempo – continua il tecnico serbo – la mia squadra non ha disputato una buona
partita, e loro sono stati bravi a metterci in difficoltà, giocando delle palle alte, soprattutto dalle rimesse laterali, con Di Vincenzo che era infortunato e non riusciva a saltare per prendere la palla, e in una di queste occasioni abbiamo preso goal». Al 15’ della ripresa, i campani pervengono al pareggio. Sul calcio d’angolo di Della Femmina la palla carambola sulle gambe del centrocampista Verdesca per la più classica delle autoreti. Il pareggio carica gli ospiti che un minuto dopo, esattamente al 16’ vanno vicinissimi al raddoppio, ma il portiere Masi, appena subentrato all’infortunato Di Vincenzo, compie un vero e proprio miracolo su un colpo di testa di Temponi, con un colpo di reni nel deviare a lato la palla. «Mi dispiace molto – continua Lazic - non aver portato al termine la gara con i tre punti in tasca. La colpa è tutta nostra, che non siamo stati bravi ad approfittare delle buone occasioni avute, soprattutto al 93’ con Fusco, che si è ritrovato sui piedi la palla della vittoria, ma
ha malamente sprecato. Peccato, per una ragazzo che gioca la sua seconda partita e che con la rete avrebbe sicuramente avuto una grande fiducia nei propri mezzi. La gara è andata così – conclude – speriamo di rifarci domenica prossima». A fine match, commento anche da parte del tecnico del Sant’Antonio Abate Di Nola: «La mia squadra –dice –ha giocato una buona gara, su un terreno di gioco ostico, dove molte squadre hanno avuto difficoltà. I miei ragazzi, hanno creato delle buone trame di gioco rendendosi pericolosi in più di una occasione. E’ stata una gara giocata a viso aperto da tutte e due le squadre, che hanno cercato fino alla fine di vincere questa partita». Sant’Antonio Abate con tre assenze per squalifica; Sekkoum, Itri e Coccorullo, ma che ha avuto le sue buone occasioni per vincere la gara. «Alla fine – termina l’allenato abatese – credo che il pareggio sia stato il miglior risultato, per quello che si è visto in campo». Claudio Sole
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Sport 35
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
Risultati e classifica A. Cristofaro-Avigliano
18ª giornata Marcatori
2-1
pt 13’ Grieco (AC), 24’ Lorusso (Av); st 40’ D’Amico (AC)
GenzanoBanzi-Irsinese 10-0 11’ e 15’ pt Bozzi, 19’ pt Stolfa, 21’ pt, 44’ pt e 1’ st Vigliucci, 30’ pt e 20’ st Porfido; 15’ st Gorga, 25’ st Nacju
Murese-Az Picerno
2-0
pt 4’ Antohi; st 40’ Iacullo G.
Policoro-Atella M.
1-1
F. MURGIA
37
18 10 7
1 34 12 8
5
3
0 16 4 10 5
4
1 18 8 22 +3
A. CRISTOFARO
36
18 11 3
4 39 14 10 9
0
1 31 7
8
2
3
3
R. VALDIANO
35
18 11 2
5 30 13 9
7
2
0 13 3
9
4
0
5 17 10 17 -1
8
7 25 -2
VIGGIANO
34
18 9
7
2 35 15 10 5
5
0 20 6
8
4
2
2 15 9 20 -4
R. Valdiano-Borussia P.
0-0
RICIGLIANO
31
18 8
7
3 30 9 10 4
4
2 11 4
8
4
3
1 19 5 21 -7
Ricigliano-R. Tolve
0-0
MURESE
30
18 8
6
4 28 14 10 6
3
1 17 6
8
2
3
3 11 8 14 -8
VULTUR
28
18 8
4
6 34 18 9
7
1
1 28 5
9
1
3
5
6 13 16 -8
pt 25’ e 45’ Campisano (V), 30’ Loschiavo (F); st 30’ Capogrosso (F)
ATELLA M.
28
18 8
4
6 32 19 9
7
1
1 24 5
9
1
3
5
8 14 13 -8
Vultur-F. Murgia
BORUSSIA P.
25
18 7
4
7 24 18 8
4
0
4 11 9 10 3
4
3 13 9
GENZANOBANZI
24
18 6
6
6 28 27 9
4
3
2 20 9
2
3
4
R. TOLVE
23
18 6
5
7 24 20 8
1
3
4
9 10 5
POLICORO
21
18 5
6
7 23 21 10 5
3
2 19 8
AVIGLIANO
18
18 4
6
8 21 25 9
1
6
2
AZ PICERNO
16
18 4
4 10 24 28 8
2
FERRANDINA
5
18 1
3 14 10 73 9
1
IRSINESE
2
18 1
0 17 6 96 8
1
pt 24’ Sfarzetta (P); st 14’ (r) Valente (AM)
Viggiano-Ferrandina
2-2
1-1
pt 31’ Rapolla (V); st 2’ Castoro (FM)
Prossimo turno
19ª giornata 24/01/10 ore 14.30
Atella M.-Viggiano Avigliano-Policoro Az Picerno-A. Cristofaro Borussia P.-Vultur F. Murgia-Ricigliano Ferrandina-GenzanoBanzi Irsinese-R. Valdiano R. Tolve-Murese
4
9
6
-9
8 18 1 -12
2
3 20 11 4 -11
8
0
3
5
8 11 9
3
0
6 13 14 -4 -18
3
3 17 11 10 2
1
7
7 17 -4 -18
0
8
6 40 9
3
6
4 33 -63 -30
0
7
6 34 10 0
0
4 13 2 -17
0 10 0 62 -90 -31
16 Reti: Campisano (Viggiano) 10 Reti: Dutra (1) (Murese); Salamone (1) (Valdiano) 9 Reti: Vigliucci (2) (GenzanoBanzi) 8 Reti: Margiotta (F.Murgia) 7 Reti: D'Amico (A.C. Oppido); Antohi (Murese); Daniele (Ricigliano); Montenegro (R.Tolve); Petilli (Valdiano) 6 Reti: Rinaldi (Atella); Salbini (1) (Avigliano); Schettino (2) (Borussia P.); Frazzica (F.Murgia) 5 Reti: Valente (1) (Atella); Giordano (AZ Picerno); Petruzzella (F. Murgia); Cacace (1) (GenzanoBanzi); Gatti (Policoro); Veglio (Ricigliano); Mainenti (1) (Valdiano); Brescia, Di Francesco (Vultur) 4 Reti: Ciardiello, Grieco (1), Leone A., Leone G. (A.C. Oppido); D'Urso, Libutti (Atella); Lorusso (1) (Avigliano); Fringuello (AZ Picerno); Troiano (1) (Ferrandina); Impagliazzo (GenzanoBanzi); Savoia (Policoro); Avallone (Ricigliano); Damiano (1) (R.Tolve); Di Brizzi (Valdiano); Sanchirico (4) (Viggiano) 3 Reti: Colangelo (A.C. Oppido); Carriero (Atella); Castagno (AZ Picerno); Frabetti, Gialdino (Borussia P.); Capogrosso (Ferrandina); Castoro R. (F.Murgia); Nuzzi (Policoro); Bochicchio, Maienza (1) (Ricigliano); Chirichella, Piscopia (Viggiano); Barbaro, Giuliani (1), Messeri (Vultur)
Contro l’Avigliano Grieco apre le danze, Lorusso trova il pari, ma D’Amico firma il successo
L’Oppido intona la nona Sono tante le vittorie in campionato e valgono il secondo posto in classifica OPPIDO AVIGLIANO
Capitan Manniello: «Più convinzione nel secondo tempo»
2 1
A. CRISTOFARO: Brancale, Santopietro, Manniello D., Leone A., Santagata, Volturno, Leone G., Manniello F. (22'st Colangelo), Ronca, Grieco, D'Amico (44'st Smaldone); All. Manniello. AVIGLIANO: Castaldo, Muzzillo, Coviello, Sileo, Carlucci (44'st Scarano), De Mita, Sabato (17'st Costa); Porretti, Tornillo, Di Pietro (31'st Viggiano), Lorusso; All. Sabato V. (Filadelfia squalificato) ARBITRO: Di Noia da Potenza (Collacola - Lapadula) RETI: 13' pt Grieco, 24' pt Lorusso, 40' st D'Amico. NOTE: Temperatura vicina allo zero. Gara equilibrata. Ammoniti Santagata, Manniello F. e D'Amico nell'A.C. Oppido e Carlucci e Lorusso nell'Avigliano. Nessun espulso. Angoli quattro a zero per l'A.C. Oppido. Recupero 1' pt e 3' st. OPPIDO LUCANO - L'A.C. Oppido centra la nona vittoria consecutiva in campionato tra le mura amiche conquistando tre punti importantissimi che riportano i bianco verdi in seconda posizione ad una sola lunghezza dalla Fortis Murgia Irsina. La gara inizia nel segno dell'Avigliano che entra in campo motivata e con la voglia di portare a casa un risultato di prestigio. Dall'altro lato un A.C. Oppido sorniona e disattenta concede tanto agli avversari senza mai riuscire a trovare il bandolo della matassa. A sorpresa, però, sono proprio i padroni di casa che passano in vantaggio con Grieco che, lanciato in profondità da un rinvio di Santagata, elude la difesa ospite e gonfia la rete aviglianese per la felicità dei locali. L'Avigliano reagisce con maggior veemenza e al 24', dopo l'ennesimo disimpegno sbagliato della difesa oppidese, trova la rete del pareggio con Lorusso che beffa Brancale dai venticinque metri. Subìto il gol i padroni di casa sembrano svegliarsi e un minuto dopo Grie-
MISTER Sabato, che sostituisce lo squalificato mister Filadelfia, così a fine gara: “Oggi abbiamo giocato una gran bella gara - esordisce - ma purtroppo torniamo acasa conzero punti. È un periodo così, ci gira tutto storto. Oggi devo fare i complimenti ai ragazzi perché hanno davvero messo in campo tutto ”. Dall'altro lato capitan Manniello D.: “Siamo entrati in campo con poca determinazione e soprattutto nel primo tempo l'Avigliano ci ha messo molte volte in difficoltà. Abbiamo trovato di fronte una squadra in salute che chiudeva tutti gli spazi. Nel secondo tempo -continua Manniello - siamo entrati in campo con la voglia di portare a casa i tre punti e ci siamo riusciti”. Dellostessoavviso ancheilpresidente Lancellotti: “Come prima cosa faccio i complimenti all'Avigliano perché ha fatto davvero bene.Noi, invece,abbiamo subito le conseguenze degli assenti Giganti, i fratelli Provenzale, Vaccaro (Mariano) e anche un approccio alla gara non proprio dei migliori. Quello che conta, però, è aver trovato la vittoria”. r.d.r. Anselmo Grieco ieri in gol
co calcia su Castaldo da distanza ravvicinata. Scampato questo pericolo l'A.C. Oppido si riaddormenta favorendo il gioco molto aggressivo degli ospiti. L'ultimo sussulto della prima frazione di gioco porta la firma di Grieco che al 38' deposita la sfera nel sacco ma il Signor Di Noia annulla per fuorigioco. L'intervallo sembra aver rianimato i padroni di casa che iniziano a far circolare meglio la palla ma l'Avigliano è ben messo in campo e non concede niente all'A.C.Oppido. Al 12' Grieco lan-
cia D'Amico nello spazio che calcia di precisione ma Castaldo è bravissimo a metterci una mano evitando guai peggiori. Al 16' è Leone G. a provarci di testa ma la sfera termina alta. Al 25', l'azione più ghiotta per l'A.C. Oppido con Grieco che trova Colangelo libero a destra; il baby bianco verde serve il liberissimo Ronca in piena area di rigore ma il numero nove oppidese calcia incredibilmente alle stelle. L'A.C. Oppido non molla e l'Avigliano sembra non trovare più le energie per arginare le fola-
te oppidesi. Tuttavia, a 5' dal triplice fischio finale, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Leone G., D'Amico svetta più in alto di tutti e di testa spedisce la palla alle spalle di Castaldo. L'A.C. Oppido fatica ma trova tre punti fondamentali che portano i bradanici ad una sola lunghezza dalla vetta della classifica. Per l'Avigliano un solo punto nelle prime tre gare di questo 2010 che lascia i ragazzi di mister Filadelfia con diciotto punti all'attivo. Rocco De Rosa
A Villani non basta Campisano
Il Ferrandina blocca sul pari il Viggiano VIGGIANO FERRANDINA
2 2
VIGGIANO: Perna, Laneve, Sabia, Cicchelli V., Papaleo, Spera, Marchese, Cicchelli B., Chirichella, Sanchirico, Campisano. A disp. Nigro, Salera, Marsicovetere, Stefani, Gargano, De Gregorio, Laviano. All. Villani. FERRANDINA: D’Angelo, Battaglia, Milillo, Troiano, Saracino, Loschiavo, Salvemini, Orlino, Moramarco, Capogrosso, D’Amato. A disp. Conte, Scaraggi, Caputo, Cioce, Marziliano, Porcelluzzi. All. Savoni. ARBITRO: Benevento di Potenza (Pescuma-Lasala). RETI: pt 25’ e 45’ Campisano (V), 30’ Loschiavo (F); st 30’ Capogrosso (F). E’ TUTTO un altro Ferrandina. La squadra di mister Savoni continua a fare punti in questo inizio di 2010, e riesce anche nell’impresa di cogliere un punto sul campo del Viggiano. A fissare il 2-2 finale tra i biancazzurri di Villani e gli aragonesi è stato il gol alla mezz’ora della ripresa di Capogrosso, bravissimo a sfruttare un cross dalla fascia destra inserendosi nel cuore dell’area viggianese, e a battere con freddezza l’incolpevole Perna. Eppure il Ferrandina sembrava essere alle corde alla fine del primo tempo. Quando Campisano (già autore del primo vantaggio dei padroni di casa) aveva portato di nuovo avanti il Viggiano a pochi secondi dall’intervallo. Vanificando il pari di Loschiavo, che in precedenzasugli sviluppi di un calcio d’angolo aveva beffato D’Angelo, superato con un gran destro dal limite dell’area. Risultato alla fine giusto, anche se il Viggiano non può essere soddisfatto per l’occasione sprecata di avvicinare ancor più la vetta della classifica. sport@luedi.it
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36 Sport
La Vultur non ci sta e contesta pesantemente l’arbitraggio di Blasi
Fortis: pari e polemiche Castoro in pieno recupero risponde al vantaggio di Rapolla VULTUR FORTIS M.
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VULTUR : Paratore, Larotonda, Di Tolve, Chimenti, Lanciano, Rapolla, Giuliani, Zona, Messeri(40’st Marmora), Argenti, Di Francesco. A disp.: Zucale, Brescia, Filidoro, Lanotte, Callimo. All. Finamore F.MURGIA : D’Elia, Chessa(28’st Frazzica), D’Addario, Maurelli, Cannelli, Delle Foglie, Pastore, Sardella(5’st Martimucci), Margiotta, Andriotti(22’st Castoro), Petruzzella. A disp. Napolitano, Grassani F., Grassani D., Lorusso. All. Squicciarini ARBITRO : Blasi di Potenza (Esposito-Marchese) RETI : p.t. al 31’ Rapolla(V); s.t. al 47’ Castoro(FM) NOTE : pomeriggio rigido, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Zona, Lanciano, Messeri, Giuliani, Larotonda della Vultur e Chessa, D’Addario per la F.Murgia. Espulso: al 95’s.t. Pastore per doppia ammonizione. Angoli: 4 a 4. Recupero: p.t.+2’; s.t.+5’. RIONERO – La Fortis Murgia è riuscita a uscire indenne dal Pasquale Corona di Rionero, grazie alla scandalosa benevolenza del direttore di gara fortemente contestata per tutto l’arco dei novanta minuti dal
Grieco: «Un vero furto. Pronti a ritirarci» A fine gara tanta rabbia da parte rionerese per la direzione arbitrale. «In questa partita – ha detto l’arrabbiato tecnico vulturino - se c’era una squadra chedoveva vincere, questa era la Vultur. Ma non è questo che al momento mi interessa, voglio soltanto dire che mi vergogno di far parte di questo sistema con determinati arbitri, perché mi vergogno di far parte della Federazione lucana, mi vergogno, perché o si dà una svolta altrimenti non socosa succede,èunabarzelletta. E’tutta colpa della Lega». «E’ soltanto scandaloso – ha detto a sua volta l’adiratissimo presidente Grieco –eppure neabbiamo avuti di arbitraggi non all’altezza che si potevano imputare all’incapacità tecnica dell’arbitro. In questo caso io dico che è stato fatto un vero furto ai danni della Vultur. Allora se si vuole che il Fortis Murgia o qualcun altro vinca il campionato lo si dica chiaramente. Noi siamo disponibili a ritirarci dal torneo. Adesso basta.
L’abbiamo dominata questa partita da tutti i punti di vista. Ci sono state decine e decine di falli inesistenti chiamati a nostro carico e poi la beffa di accordare in una partita in cui di tempo se ne è perso pochissimo cinque minuti di recupero e proprio nel recupero loro hanno pareggiato. Un pareggio rubato». Non dello stesso avviso mister Squicciarini che ha detto: «La partita è stata interpretata bene dai miei, siamo subito partiti all’attacco e abbiamo sfiorato in due-tre occasioni il gol. Poi chiaramente su una punizione inesistente e su un infortunio del nostro portiere e poi è stata sicuramente una partita in salita e poi loro giocando in contropiede erano agevolati. Un pareggio meritatissimo, voluto da una squadra di carattere che ci ha creduto sino alla fine, chiaramente abbiamo rischiato anche qualche cosa. Penso che nonc’è nulla da eccepire, il risultato è giustissimo». m.r.
I tifosi della Vultur hanno contestato l’arbitro
numeroso pubblico presente, che sin dall’inizio, ignorando la continua provocazione degli ospiti, ha fischiato ed ammonito in una sola direzione, cioè contro i padroni di casa. In quasi tutti i contrasti o contatti tra due giocatori la punizione è quasi sempre stata assegnata agli ospiti. Tant’è che il pari dei materani è arrivato in pieno recupero su una contestata punizione assegnata per l’ennesima volta agli ospiti. I rioneresi hanno quindi dovuto subire una direzione di gara non all’altezza
per una partita così delicata e particolare. Sono stati in molti a chiedersi come mai non si è pensato a un fischietto interregionale per dirigere questo incontro. Il meritato vantaggio dei vulturini è pure arrivato su uno dei pochi calci piazzati concessi in loro favore con una magistrale punizione dal limite di Rapolla che ha messo la palla all’incrocio dei pali sorprendendo così barriera e portiere. In avvìo di gara a prendere le redini del gioco per circa dieci minuti sono stati gli ospiti che al 1’ hanno mancato una fa-
vorevole occasione da rete di Margiotta che solo davanti al portiere si è fatto respingere di piede il tiro ravvicinato. Al 9’ su un errato disimpegno di Chimenti i materani non ne hanno saputo approfittare, così come su un calcio piazzato di Sardella all’11’. Dopo questa iniziale sfuriata degli ospiti sono i rioneresi a comandare il gioco e al 15’ i locali non hanno saputo approfittare di una errata uscita di D’Elia con Messeri la cui rovesciata è finita poi tra le braccia del portiere ospite. Al 19’ è Giuliani a
mandare di poco sopra la traversa. Al 31’ la rete del vantaggio dei rioneresi con una delle poche punizioni loro assegnate ad opera di Rapolla, bravo a mettere la palla nel sette della porta dei materani. Al 37’ è bravo Paratore a mettere oltre la traversa il colpo di testa di Maurelli su assist da punizione. Nel ripresa al 1’ mancato raddoppio dei locali che si sono visto ribattere da D’Elia oltre la traversa il colpo di testa di Di Francesco, servito dalla destra da un cross di Zona. Al 33’ Di Francesco solo si at-
tarda e conclude malamente. Un minuto dopo è Messeri che tutto solo non riesce a superare il numero uno ospite che si è opposto con i piedi. Al 41’ pericoloso cross da destra di Marmora ma nessuno dei rioneresi è pronto ad approfittarne. Al 47’, in pieno recupero, la rete del pari ospite scaturita da una contestata punizione dal limite battuta da Martimucci per la testa di Castoro, che in gran mischia ha messo alle spalle di Paratore. Michele Rizzo sport@luedi.it
Gli ospiti falliscono un rigore Il portiere para anche un penalty e il Borussia strappa un punto
Ricigliano e Tolve litigano con il gol RICIGLIANO REAL TOLVE
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RICIGLIANO: Guerriero, Gaudioso, Bottigliero, Piegari R., Pignata, Corsaro,Piegari V., Bochicchio, Veglio (20’ st Carleo), Falivena, Daniele. All. Dente. REAL TOLVE: Perillo, De Nicola, Santarsiero, Astudillo, Mazzacane, Bochicchio, Vitoli, Damiano G., Damiano T., Di Cecca, SarneCaprioli so. All. Caprioli ARBITRO: Passanante di Potenza. RICIGLIANO - IL Comprensorio Tanagro guadagna un punto prezioso nel turno casalingo contro il Real Tolve. Nonostante il pareggio a reti inviolate non sono mancate le occasioni ai padroni di casa: la prima dopo appena cinque minuti dall’inizio della partita con un bel tentativo di Daniele il cui tiro viene deviato dal portiere ospite in angolo. Ci riprova ancora Daniele anche al 20’ che
a tu per tu con il portiere effettua un potente tiro che colpisce però la traversa. Al 30’ bel cross di Falivena che Bochicchio a distanza ravvicinata accoglie di tacco facendo schizzare il pallone sul fondo. Beffa al 40’ per la squadra di casa, dove il direttore di gara concede un rigore dubbio agli ospiti. Dal dischetto tenta Damiano il cui tiro si scontra con la parata di un attento Guerriero. Nella ripresa, Comprensorio Tanagro determinato a vincere, mentre il Real Tolve non si rende mai realmente pericoloso; ancora bell’occasione per il Ricigliano al 25’ con Carleo che di sinistro prende in pieno il portiere ospite. Nelle ultime frazioni di gioco, il Ricigliano cerca la rete, sprecando altre occasioni. La gara si conclude in parità. Prossimo impegno per il Ricigliano, la gara contro la prima in classifica, Fortis Murgia. Anna Santimone
Coretti ferma il Valdiano I padroni di casa dominano, ma peccano nelle conclusioni VALDIANO B. PLEIADE
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Il portiere Coretti ha giocato anche nel Pisticci
RUGGIERO VALDIANO (4-4-2) : Serra 6 ; Amoroso , Petilli A 6 ( Polito dal 35'st 6), Di Falco 6, Malito 7.5; Fiumarella 6, Spinelli 5 , Ferrante 8 , Canonico 6( dal 36'pt De Luca 6) ; Mainenti 6.5.A disp. Larocca , D'Alto, Celano, Bianco, Colombo. All. Masullo. BORUSSIA PLEIADE (4-4-2): Coretti 9; Robertazzo 8, Ripoli 7, Giannini 6.5, Pendinelli 7; Gialdino 7, Manollo 6.5 ( dal 45'st Simbone sv ) , Fraretti 7; Vito 6.5 ( dal 35'st Schettino 6), Moliterni 7; Cappiello 6.5( dal 46'st Buongiorno sv).A disp. Conte, Valicanti, Maegiotta, Puppio. All. Viola ARBITRO: Albano della sezione di Potenza Assistenti : De Luca della sezione di Moliterno e Bonavoglia della sezione di Potenza. NOTE: Ammoniti : Pascuzzo ( R V ) , Giannini e Cappiello (B P) Terreno di gioco in ottime condizioni. Al 10'st Spinelli si fa parare un calcio di rigore da Coretti. Spettatori : 300 circa. Recuperi : 1'pt e 3'st. CASALBUONO Per la Ruggiero Valdiano una partita stregata, arriva il secondo pareggio tra le mura amiche in una gara che bisognava vincere a tutti i costi, ma l'imprecisione in fase offensiva o la bravura degli avversari non hanno permesso ai ragazzi di Masullo di prendere l'intera posta in palio. Alla luce dei risultati odierni un'occasione irripetibile per poter cambiare le sorti di un campionato che livellato più che mai la squadra del presidente Viscido poteva passare a condurre nuovamente. Ma sulla strada del Ruggiero Valdiano oggi c'erano i ragazzi di Giuseppe Viola, una squadra quadrata in ogni reparto con un grande portiere trai pali. La gara nei primi quindici minuti si gioca prevalentemente a centrocampo e si notano alcune belle giocate di Ferrante mai sfruttate dagli avanti locali. Al 20' pt cross
dalla sinistra di Ferrante per la testa di Mainenti e bella risposta del portiere Coretti. Al 26' scambio Spinelli-Canonico palla in mezzo e Mainenti sfiora l'incrocio. Tiro al volo di Spinelli al 31' pt e grande parata di Coretti. Al 40' pt su cross di Ferrante l'attaccante Mainenti colpisce il palo. La prima frazione si conclude con il risultato di 0-0. La ripresa inizia con gli undici di Masullo che iniziano ad attaccare e prima Spinelli e poi Mainenti sfiorano la rete. Al 10' st fallo su Spinelli e l'arbitro Albano concede un calcio di rigore, tira lo stesso Spinelli e gran parata di Coretti sulla sua destra. L'angolo successivo di Ferrante diventa l'azione più significativa della gara, tiro di Spinelli che colpisce la traversa e sulla ribattuta Mainenti colpisce il palo. Il Borussia Pleiade era sempre attenda a ripartire in contropiede ma le azioni confezio-
nate da Moliterni e Fraretti per i rispettivi attaccanti erano sempre preda della difesa del Ruggiero Valdiano. In un'occasione la squadra del Borussia al 36' realizza una rete ma l'arbitro su segnalazione dell'assistente annulla. La partita si chiude come era iniziata sul risultato di parità, un risultato tutto sommato giusto che non permette agli uomini di Masullo di balzare in testa alla classifica. A fine gara mister Viola era soddisfatto del risultato e del gioco espresso, ha detto che sicuramente il Riuggiero Valdiano si giocherà fino alla fine la vittoria del campionato. Mister Masullo invece demoralizzato delle occasioni sprecate e del quarto rigore fallito in questo campionato, l'unica nota positiva è stato il gioco e la classifica che ancora li tiene in gioco. Buono l'arbitraggio del signor Albano e dei suoi collaboratori.
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Sport 37
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
Antohi e Iacullo piegano la resistenza del Picerno. Pronostico rispettato
Il derby alla Murese I “cattivi” Cella e Marchese finiscono la gara anzitempo Tre espulsioni a Nova Siri
Pari nervoso L’Atella rimonta POLICORO ATELLA
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POLICORO : Piarulli, Cirrottola (75' Zizzamia), Affuso, Saccente, Nuzzi, Digiorgio, Sfarzetta (65' De Palma), Carlomagno, Russo (51' Riccio), Savoia, Ripa. A disp: Casalnuovo, Marta, Degiorgio, Miraglia. All: Labriola. ATELLA VULTURE : Di Biase, Casella, Colangelo F., Grieco, Manfreda, Camelia, Larotonda, Lamorte, Valente (76' Strozza), Carriero, Leccese (88' Angelillo). A disp: Sicuro, Colangelo G., Rosiello, D'Urso D., Manzi. All: D'Urso. ARBITRO : Boggi di Salerno (Picerno - Sapienza). RETI : 24' Sfarzetta (P), 59' Valente rig. (AV). NOTE : ammoniti Cirrottola, Sfarzetta (P); Caselle, Lamorte (AV). Espulsi, al 26' Carlomagno (P) e Carriero (AV); al 39' Grieco. NOVA SIRI - Finisce con un pareggio la sfida tra Policoro 2000 e Atella Vulture, giocata al Comunale di Marina di Nova Siri a causa dell'indisponibilità del “Rocco Perriello”. Uno a uno il finale di una gara caratterizzata da tre espulsioni, con un Policoro ancora una volta incapace di finalizzare e arrivare a rete. La partita si apre con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del terremoto di Haiti. Subito dopo è l'Atella a cercare il gol con due tiri dalla distanza, troppo lunghi. Al 4' la prima azione per i padroni di casa: Affuso serve Savoia che si invola ma il suo lancio è bloccato da Di Biase. Tre minuti dopo e sono gli ospiti a sfiorare la rete: corner di Carriero, Grieco intercetta la palla e tira un buon centrale, ribattuto da Piarulli, palla ancora in gioco e la difesa jonica spazza via. Al 24' il momentaneo vantaggio del Policoro: punizione dalla sinistra di Savoia, Digiorgio raccoglie ma il suo tiro è rinviato da Di Biase, intercetta Sfarzetta che non sbaglia e, con una mezza rovesciata, segna per l'1 a 0. Due minuti dopo e Boggi espelle Carlomagno del Policoro e Carriero dell'Atella, prota-
Caselle espulso
gonisti di un'accesa discussione. A queste si somma, al 34', l'uscita prima tempo dal campo dell'atellano Grieco per somma di ammonizioni. Jonici in dieci, ospiti in nove e troppa severità da parte del direttore di gara. A tempo scaduto Russo cerca l'azione solitaria sulla fascia destra, tiro parato in due tempi. La seconda frazione di gioco si apre con gli ospiti in avanti, a caccia del pareggio. Che arriva al 59' su calcio di rigore: angolo per l'Atella e Cirrottola atterra con una trattenuta Larotonda; Boggi concede il penalty e dal dischetto Valente non si fa sfuggire la ghiotta occasione, mettendo la sfera alle spalle di Piarulli. Palla al centro, Atella in difesa e Policoro in pressing per cercare il vantaggio. Ma, come accade troppo spesso, nonostante gli sforzi, i biancocelesti non riescono a finalizzare e sprecano sottoporta. Al 22' è Savoia a lanciare il neo entrato De Palma che preferisce mettere al centro piuttosto che tirare, annullando un'occasione. Sette minuti dopo ed è ancora il 10 policorese a tentare il tiro dalla distanza, di poco a lato. Al 35' ci prova Zizzamia, lanciato da un cross di De Palma, un metro sulla traversa. Il pressing jonico continua ma i risultati non arrivano. L'ultima azione del match, al 39', è ancora per Savoia, tiro al centro bloccato da De Biase. Eleonora Cesareo
Labriola deluso Il tecnico di casa: «Gara mediocre» UN PUNTO solo per il Policoro 2000 che, per una buona mezz'ora, aveva accarezzato la vittoria. “E' stata una gara mediocre - ha commentato mister Rocco Labriola - abbiamo sbagliato diverse occasioni e ci siamo adeguati agli avversari, nonostante la loro inferiorità numerica. Non abbiamo fatto una grande partita però meritavamo la vittoria per le tante azioni costruite. Purtroppo la palla non vuole saperne di entrare e se non si fanno i gol i risultati non si portano a casa”. “Devo ringraziare i ragazzi per aver sopperito ad una clamorosa inferiorità numerica ha detto l'allenatore dell'Atella, Pasquale D'Urso - legata ad evidenti ed errate interpretazioni da parte dell'arbitro. E ci dispiace constatare che ciò sia accaduto al'interno di una partita che, tutto sommato, è stata improntata nei canoni della correttezza, con il giusto profilo agonistico. Abbiamo fatto quello che è stato possibile, certo se avessimo fatto la partita in undici il risultato sarebbe stato diverso. Siamo comunque soddisfatti”. e.c.
MURESE AZ PICERNO
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F.C. MURESE 2000 AURORA: Cocina; Calocero (al 53' Ruvo R.); Ferracane; Nardiello P.; Gerbasio; Farenga; Antohi (all'86' Zaccardo); Iacullo G.; Dutra (al 92' Cardillo R.); Cella; D'Arca; all. Lardo; A disp. Bezsmertnyy; Carlucci; Nardiello G.; e Ruvo G. AZ PICERNO: Lettieri; Marchese; Salvia; Mazza; Cozzolino; Cauzillo (all'84' Caggiano N.); Fringuello; Castagno; Pace (al 65' Caggiano M.); Santamaria; Laurino; all. Caivano; a disp. Mentari; Albano; Russo; Bernabei; e Tortoriello. ARBITRO: Rosato Daniele di Brindisi; Collaboratori: Galli Nicola Davide di Bernalda e Pallotta Carmine di Matera. RETI: al 4' Antohi; all'85' Iacullo G. NOTE: Ammoniti: al 27' Cozzolino per gioco falloso; al 48' Nardiello P. per gioco falloso; al 52' Marchese per gioco falloso; al 68' Farenga per gioco falloso. Espulso: al 44' Cella per fallo di reazione; e al 61' Marchesa per somma di ammonizioni. Recuperi: 2' e 3'. Spettatori: 250 circa. MURO LUCANO - È finito secondo i pronostici il sentitissimo derby del Marmo Melandro tra Picerno e Murese, in una gara avvincen-
Una formazione della Murese
te e ricca di emozioni condita anche da due espulsioni. Le due squadre hanno giocato a viso aperto senza badare a particolari tatticismi. Nel primo tempo la Murese ha trovato subito il vantaggio e ha tenuto bene il pallino del gioco sfiorando il raddoppio. Mentre nel secondo tempo gli ospiti forti della superiorità numerica hanno alzato il baricentro del gioco e creato diverse occasioni di reti e scoprendosi in difesa, soprattutto nei minuti finali, concedendo almeno un paio di ripartenze importanti alla Murese. La partita è stata subito vibrante. Al 2' punizione di Castagno dai 30 metri che indirizza la palla nel sette e Cocina vola e mette la palla in angolo. Al
4' la Murese passa in vantaggio. Dutra dai 20 metri in diagonale manda la palla di sinistro verso la porta e in scivolata Antohi ribadisce in rete da due passi. Da quel momento le due squadre continuano a studiarsi e la Murese più intraprendente sfiora il bis. Al 19' Cella dalla distanza di destra con un terra area indirizza bene la sfera nell'angolino basso alla destra del portiere e quest'ultimo in tuffo si rifugia in angolo. Al 23' Iacullo G. dopo un velo di un compagno ci prova dal limite e di destro manda la palla di poco al lato. Al 25' la Murese nuovamente vicina alla rete. Ferracane da sinistra effettua il traversone e Dutra di tuffo di testa impegna da due passi il
Per Caivano un risultato bugiardo A FINE GARA nei due spogliatoi tira un vento quasi elettrico, ma in virtù dei risultati delle altre squadre, si percepiscono i diversi stati d'animo, nello spogliatoio della Murese c'è la grande euforia per aver ottenuto tre importanti punti in chiave play off. A rompere il ghiaccio è l'analisi critica dell'allenatore della Murese, Mario Lardo. «Abbiamo iniziato alla grande trovando la rete del vantaggio e sfiorando il raddoppio, senza rischiare nulla. L'espulsione di Cella ci ha complicato un po' i piani tattici e nei quindici minuti finali abbiamo concesso qualche azione da rete agli avversari. Ma c'è da dire che le occasioni più importanti sono state comunque le nostre con delle ri-
partenze e in una di queste abbiamo trovato il raddoppio. Il risultato non fa una grinza. A loro il merito di averci creduto fino alla fine». Di umore sicuramente diverso è l'allenatore ospite, Lino Caivano, che è apparso molto amareggiato per il risultato: «Sicuramente questo è un risultato che non rispecchia minimamente l'andamento della gara. Abbiamo costruito numerose occasioni non ne abbiamo concretizzati nessuna, oltretutto subendo due reti su due nostre ingenuità. Nel calcio è fondamentale anche la componente fortuna, e in questo periodo non ci gira sicuramente per il verso giusto».
portiere che respinge. Al 34' Castagna dalla distanza su punizione impegna centralmente il portiere. Sul finire della prima frazione di gioco i padroni di casa rimangono in dieci uomini. È un episodio importante che vede gli ospiti più convinti al ritorno dagli spogliatoi. Al 50' Laurino di testa da sottomisura manda la palla tra le braccia del portiere. Al 51' Laurino è solo all'interno dell'aera e prima di calciare da ottima posizione, scivola vanificando il tutto. Al 54' punizione a spiovere sul secondo palo ben calciata da Castagno, e ancora Laurino di testa manda la palla verso l'angolo Cocina respinge al lato. Al 57' Fringuello si libera di un avversario e non trova lo specchio della porta da posizione vantaggiosissima. Al 73' Iacullo G. serve Dutra sulla corsa che si presenta solo con il portiere e quest'ultimo con il corpo fa da scudo e ribatte. Al 75' Santamaria da posizione decentrata calcia sull'esterno della rete alla destra del portiere. Al 77' Dutra serve Ruvo R. che di testa manda la palla di poco al lato. All'84' Fringuello ci riprova da posizione angolata e Cocina d'istinto neutralizza la sfera. All'85' la Murese chiude definitivamente la gara. Dutra serve in verticale Iacullo G. che con un tocco aggira il portiere e a porta sguarnita manda la palla in fondo al sacco. Carmine Pepe
La squadra di Natiello colpisce anche sei legni. Irsinese Juniores da applaudire
Genzano Banzi dieci volte in gol GENZANOBANZI IRSINESE
10 0
GENZANOBANZI : Tedesco, (69' La ginestra), Mele, Lucarelli, (46? Di Stasi) Cannito, Sansone, Ronzulli, Gorga, (dal 60' Neacju) Stolfa, Vigliucci, Porfido, Bozzi ADisp. La ginestra, Di Benedetto, Piazzola, Mincarone All.: Natiello IRSINESE: Lamaruglia, Ferrante, Nardiello, Carlucci, Picerno, Angiulli, Pellucciari, Mincuzzi, Pepe, Tranquillino. All.: Pepe ARBITRO: Santoro di Venosa (Sofia Alagia) MARCATORI: 10' 15' Bozzi (Rig.) 19' Stolfa 30' 65' Porfido 31' 44' 46' Vigliucci 60' Gorga 70' Neacju UNA STORIA già scritta alla vigilia. Non nel numero di gol, ma per la vittoria del GenzanoBanzi. E non poteva essere diversamente visto che i giovani Juniores della società irsinese stoicamente ogni domenica affrontano le gare in campionato come vittime designate. “Una partita senza storia - ha detto al termine della gara l'allenatore del GenzanoBanzi Natiello - ci dispiace per i
Innocenzo Natiello
giovani ragazzi dell'Irsinese, a loro va tutto il nostro plauso. Quanto a noi stiamo attraversando un buon momento, siamo nella condizione fisica, che nel gioco, grazie anche al lavoro
fatto da chi mi ha preceduto. Domenica a Ferrandina sarà un test impegnativo”. La cronaca della partita registra un monologo da parte dei locali, un continuo tiro al bersaglio con Vigliucci e Bozzi protagonisti, che al termine del mach colpiranno per ben sei volte i legni della porta di Lamaraglia. La cronaca: 11' apre le marcature Bozzi su rigore. Raddoppio al 15' : splendido lancio di Porfido ancora Bozzi che trafigge Lamaraglia in uscita. 19' Stolfa tutto solo per il terzo gol, 21' Vigliucci da pochi passi, 30' Porfido con un bolide dalla distanza, 44' Bozzi atterrato, rigore che Vigliucci trasforma. Si va al riposo sul 6-0. Ripresa pronti via e ancora Vigliucci su delizioso cross di Stolfa, realizza la sua nona rete stagionale. Al 60' gloria per Gorga ancora su traversone di Stolfa, al 65' doppietta per Porfido da pochi passi, al 70' chiude le marcature Neacju rumeno al suo esordio nel campionati dilettantistici italiani. Triplice fischio finale, l'applauso dello sportivissimo pubblico di Genzano va anche ai giovani dell'Irsinese, quando ai propri beniamini sotto sette i punti in tre gare, la cura Natiello produce buoni frutti. Giulio Carcuro
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38 Sport
Risultati e classifica A. Scanzano-Rotondella
0-0
Bella-Balvano
1-0
29’ pt Ricigliano Mau.
18ª giornata Marcatori
PIETRAGALLA
39
18 11 6
1 33 9
8
6
2
0 20 3 10 5
4
1 13 6 24 +5
38' pt e 22' st Genovese L. (M), 48' st (r) Zaccagnino (L)
MOLITERNO
38
17 11 5
1 30 13 7
5
2
0 15 7 10 6
3
1 15 6 17 +7
Pescopagano-Bln Pignola 1-1
MIGLIONICO
30
18 8
6
4 31 20 9
5
4
0 17 6
9
3
2
4 14 14 11 -6
SANTARCANG.
29
18 9
2
7 28 24 9
6
1
2 16 7
9
3
1
5 12 17 4
35’ pt Basile (RI), 36’ pt (r) e 7’ st Tataranni (M); 6’ st e 32’ st Papangelo N. (RI), 21’ st Fattore (M), 23’ st (r) Fiorino (RI)
L. MONTESCAG.
27
18 7
6
5 25 28 9
3
4
2 11 14 9
4
2
3 14 14 -3 -9
S. Lagonegro-Pietragalla 1-1
GROTTOLE
26
18 7
5
6 31 19 8
5
3
0 20 4 10 2
2
6 11 15 12 -8
BLN PIGNOLA
26
17 6
8
3 15 12 7
5
1
1
7
2
31' pt Aurelio (S), 9' st e 35' st Di Luca (S), 40' st Di Pede (G)
PESCOPAGANO
25
17 6
7
4 22 23 10 4
4
2 11 10 7
2
3
2 11 13 -1 -12
Varisius-L. Montescag.
S. LAGONEGRO
24
18 6
6
6 27 26 10 4
5
1 18 10 8
2
1
5
9 16 1 -14
VARISIUS
22
18 5
7
6 25 21 10 3
4
3 16 13 8
2
3
3
9
R. IRSINA
22
18 5
7
6 22 23 10 4
5
1 17 12 8
1
2
5
5 11 -1 -16
BELLA
21
18 5
6
7 22 28 9
5
2
2 14 9
9
0
4
5
8 19 -6 -15
ROTONDELLA
17
18 3
8
7 16 27 9
2
4
3 11 13 9
1
4
4
5 14 -11 -19
BALVANO
16
18 3
7
8 20 31 8
3
2
3 13 13 10 0
5
5
7 18 -11 -18
LAGOPESOLE
13
18 4
1 13 15 36 9
4
0
5 11 12 9
0
1
8
4 24 -21 -23
5
17 0
5 12 11 33 10 0
3
7
0
2
5
5 18 -22 -32
Lagopesole-Moliterno
1-2
35 st Brancato (BLN), 45' st (r) Lanza A .(P)
R. Irsina-Miglionico
4-3
5' st (r) Carlucci (P), 42' st D'Agostino (SL)
Santarcang.-Grottole
3-1
1-1
40' pt Armaiuoli (V), 9' st (r) Carriero (M)
Prossimo turno
19ª giornata 24/01/10 ore 14.30
Balvano-Pescopagano Bln Pignola-S. Lagonegro Grottole-Bella L. Montescag.-A. Scanzano Miglionico-Lagopesole Moliterno-Santarcang. Pietragalla-Varisius Rotondella-R. Irsina
A. SCANZANO
7
2 10 1
6 15 7
-7
8 10 3
8
-5
4 -16
14 Reti: Lambertini (Miglionico) 10 Reti: Ricigliano Mau. (Bella); Papangelo N. (R.Irsina) 8 Reti: Genovese L. (Moliterno); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro) 7 Reti: Buono (Grottole); Sabato (Lagopesole); Alfonso, Pietragalla L. (Pietragalla); Armaiuoli, Tragni (1) (Varisius) 6 Reti: Parisi (Bella); Tataranni (3) (Miglionico); Molletta (3), Petrocelli (Moliterno); Ripa (Rotondella); Petrillo (2) (Santarcangiolese); Martino (S.Lagonegro) 5 Reti: Cilibrizzi (Balvano); Brancato (BLN Pignola); Bitetti (1), Moramarco (Grottole); Venezia (1) (L.Montescaglioso); Cammarota (Pietragalla); Aurelio (Santarcangiolese); Volpe (Varisius) 4 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Falcone, Turturiello P. (Balvano); Armento (Grottole); Zaccagnino (1) (Lagopesole); Cifarelli S., Ditaranto (L.Montescaglioso); Andrulli (Miglionico); Savino (R.Irsina); Ielpo, (S.Lagonegro); Lemma (Santarcangiolese) 3 Reti: Olita (BLN Pignola); Scarfone (1) (Grottole); Mangia (L.Montescaglioso); Capasso, Nicastro (Pescopagano); Fiorino (3) (R.Irsina); Armentano (1), Verrone (Santarcangiolese)
Niente da fare per il Lagopesole che dimezza il passivo solo allo scadere con Zaccagnino
Genovese lancia il Moliterno I due guizzi del bomber regalano a Vignati il “teorico” primato in classifica LAGOPESOLE MOLITERNO
1 2
LAGOPESOLE: Mariano, Lorusso N. I, Coviello T., Pace G., Coviello C.; Lorusso N. II (25' s.t. Romaniello), Strammiello, Colangelo, Dragonetti (38' s.t. Lovallo); Zaccagnino, Sabato. MOLITERNO: Lanzolla, Petrocelli, La Salvia L., Mastrangelo, Cirigliano (32' Genovese A.); Zeverino; Molletta D., Albini, Fratantuono; Genovese L. (38' s.t. Lancellotti), Molletta G (42' s.t. Zito). ARBITRO: Burgi di Matera (Guida e Martone). RETI: 38' p.t. e 22' s.t. Genovese L., 48' s.t. Zaccagnino (rigore). AVIGLIANO - Due lampi nel grigio. Tanto basta al Moliterno per avviare, grazie al pareggio del Pietragalla a Lagonegro, l'operazione sorpasso. Un gol per tempo, sfruttando due ingenuità del Lagopesole, due momenti di distrazione nel contesto di una gara per il resto ben controllata dalla squadra di Alfano, nonostante un organico ridotto davvero ai minimi termini da squalifiche (Donato Colangelo, Salvatore Coviello) e infortuni (Mecca, Telesca). Fa del cinismo la sua arma vincente il Moliterno. Al quale il Lagopesole lascia, il compito di gestire la partita, togliendogli però tutti gli spazi di manovra e rendendogli problematico il compito di trovare conclusioni facili. Sterile la superiorità territoriale e il controllo di palla dei rossobleu, costretti ad affidarsi a conclusioni dalla distanza nelle quali tradiscono una giornata di luna storta, quanto a precisione. Piano tattico ben congegnato, e altrettanto ben realizzato, quello del Lagopesole. Almeno per 38 minuti. Fino a quando, cioè, sull'asse for-
Genovese del Moliterno e il portiere del Lagopesole, Mariano
mato dai due Genovese nasce l'azione che porta al gol: in tre vanno a cercare di chiudere sul lato corto di sinistra dell'area di rigore, dove Alessandro cerca il fondo; Luis resta solo soletto al-
l'altezza dell'area piccola, e quando riceve il pallone rasoterra, deve solo spingerlo in porta. Alza l'asse della manovra il Lagopesole dopo il riposo, e inevitabilmente apre più spazi alla azione di
rimessa del Moliterno. Luis Genovese ci prova dal vertice sinistro trovando Mariano pronto alla respinta in corner. Ma a dare una mano al Moliterno ci pensa ancora il Lagopesole, che perde palla sulla sua tre quarti d'attacco e permette a Daniele Molletta di innescare la fuga di Luis Genovese, che si presenta davanti a Mariano e fa doppietta. Il Lagopesole ci mette l'orgoglio, Colangelo dal limite costringe Lanzolla alla deviazione in tuffo, poi, all'ultimo minuto di recupero, il portiere rossobleu frana su Sabato in area, Zaccagnino trasforma l'inevitabile rigore, ma per il Lagopesole è troppo tardi, anche solo per sperare. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it
Miglionico recupera due volte, passa in vantaggio ma s’arrende a Papangelo
Real Irsina, pirotecnico successo REAL IRSINA MIGLIONICO
4 3
REAL IRSINA: Lolaico, Cataldi, Acito, Masiello (1’ st De Biasi), Gagliardi, Ventricelli, Cataldo, Pecoriello G. (39’ st Addamiano), Papangelo N, Fiorino (32’ st Scaraggi), Basile. A disp: Carlucci, Abruzzese, Carlucci R, Pecoriello A. All. Rizzi MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, D’Aria (39’ st Grande), Salluce, Gallitelli, Acito, Fattore (35’ st Cappiello), Venezia, De Ceglie G, Tataranni, Galeota. A disp: De Ceglie V, Scandiffio, Pellegrino, Nicolis. All. Motta ARBITRO: Pascaretta di Moliterno RETI: 35’ pt Basile, 36’ pt Tataranni (r), 6’st Papangelo N., 7’ st Tataranni, 21’ st Fattore, 23’ st Fiorino (r), 32’ st Papangelo N. PREZIOSA vittoria del Real Irsina contro il Miglionico. I ragazzi di mister Rizzi hanno superato il team di Motta per quattro a tre conquistando il ventiduesimo punto in classifica. Dopo una serie di azioni poco pericolose, i padroni di casa si portavano in
vantaggio al 32’ con Basile, ben servito in area da Papangelo, che con un pallonetto era lesto a scavalcare l’estremo difensore ospite, Capozzi. La gioia dei locali veniva subito ridimensionata quando al 36’ il Miglionico trovava il pareggio. Su un capovolgimento di fronte, infatti, Ventricelli tratteneva in area De Ceglie; l’arbitro decretava il rigore trasformato da Tataranni con un preciso tiro a cucchiaio. Nella ripresa, il Real si riportava subito in vantaggio con Papangelo che sorprendeva Capozzi con un tiro da fuori area. Sessanta secondi dopo, però, Tataranni riportava il Miglionico nuovamente in parità, e poi Fattore, al 21’, segnava il gol del tre a due. La gara non terminava qui, perchè due minuti più tardi il Real Irsina festeggiava il tre a tre con la rete di Fiorino, bravo a trasformare un penalty, mentre al 32’ arrivava il gol vittoria per i ragazzi di mister Rizzi che andavano a segno ancora una volta con il gladiatore, Nicola Papangelo, che sfruttava a dovere un ottimo assist di Cataldi. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Lagonegro, D’Agostino acciuffa il Pietragalla LAGONEGRO PIETRAGALLA
1 1
SOCCER LAGONEGRO 04: Vigorito, Rocco, Borreca (4' s.t. Messuti), Falabella, D'Agostino, Consoli ,Ielpo, Mastroianni, Martino, Cantisani (25' s.t. Verbena), Amiranda, A dispo: Fiore, Messuti G., Falabella, Orlanno. All. Oliva PIETRAGALLA: Ciriello, Summa, Di Bello, Carlucci, Pappalardo, Alfonso, Gorngia, Ditommaso, Cammarota, Palotta (17' s.t. Pietragalla M.), Piacenza. A dispo. Monetta, Pietragalla L., Potenza, D'amico, Vertone. All. Potenza ARBITRO: Cappiello di Matera (Grilli e Lagrotta) RETI: 35' s.t. Carlucci (rig), 42' s.t. D'Agostino NOTE: Ammoniti: Messuti e Martino 38' s.t. Espulso: al 42’ s.t. Consoli PAREGGIO con molte remore per la Soccer che subisce gli errori arbitrali ma allo stesso tempo ben figura al cospetto della capolista, della quale non dimostra di temere alcunché. Gli uomini di mister Oliva sono apparsi una squadra in salute che ha giocato ritmi di gioco alti, mettendo in difficoltà la prima in classifica. Da subito la partita è apparsa molto equilibrata con le due formazioni che hanno cercato di spingere verso le rispettive porte avversarie. C'è stato ritmo ma anche occasioni sotto rete che però non hanno sbloccato il risultato nel primo tempo, quando ci hanno provato Mastroanni e Cammarota per le rispettive formazioni. Un'occasione utile per la Soccer arriva con
Borreca che sfiora l'incrocio dei pali alla mezz'ora, ma comunque anche questa si mostra un occasione sterile ai fini del risultato. Anche nel secondo tempo il ritmo di gioco è molto alto: le due squadre si scambiano in un continuo duello che manda i rispettivi attaccanti in avanti alla ricerca della rete. Si fa spazio così per la Soccer Mastroianni che trova il gol del vantaggio, ma il direttore di gara ferma l'esultanza dei lagonegresi annullando la rete per un presunto fuorigioco, alquanto inesistente. Il gol avrebbe sicuramente cambiato l'andamento della partita della Soccer, che al di la del risultato finale comunque positivo, avrebbe meritato di vincere. Nonostante la gara più volte condizionata dalle decisioni arbitrali, i lagonegresi non si sono fatti intimorire. Eppure è successo tutto nel secondo tempo e ad andare per primi in vantaggio sono stati gli ospiti che hanno potuto beneficiare di un penalty, molto discutibile, trasformato poi da Carlucci. L'arbitro ha infatti concesso il rigore al Pietragalla, dopo una mischia creatasi in area tra i giocatori, in quel momento lontani dalla palla. A nulla le proteste locali servono a far cambiare la decisione arbitrale e così il vantaggio del Pietragalla si è concretizzato a dieci minuti dalla fine. La risposta dei lagonegresi non si è fatta attendere e sul finale a salire in cattedra per la Soccer è D'Agostino che aggancia in area un tiro di Messuti e mette a segno un pareggio che vale ai lagonegresi quanto una vittoria. Paola Vaiano
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Sport 39
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
Guizzo di Aurelio e doppietta per Di Luca. Anche Di Pede timbra il cartellino
Irrompe la Santarcangiolese L’affermazione sul Grottole vale l’ingresso in zona play off SANTARCANG. 3 GROTTOLE 1 SANTARCANGIOLESE: Annunziata A, Armentano V, Malaspina N (45' st La Canna V), Cavallo I (15' st Marra G), Gallo S, Totaro M, Aurelio M, Verrone F, Conte N, Di Luca A, Cavallo F (30 st Cifarelli M). A disp.: Fanelli R, Roseti C, Lo Zito G, De Salvo V. Allenatore. Mario Chiappetta GROTTOLE: Bellini, Carbone (30' st Granello), Trapanaro, Buono, Giove, Prisco, Di Pede, Paladino, Ciccarone, Armento, Carbone. A disp.: D'alessandro, Lanzolla, D'aria, Manicone, Guida. Allenatore Pinuccio D’Ascanio ARBITRO: Rubino, ass Rago-Chiego RETI: 31' pt Aurelio, 9' st Di Luca, 35' st Di Luca, 40' st Di Pede NOTE: Ammoniti: Armentano, Prisco, Verrone, Gallo, Carbone, Conte
Nicola Di Pede del Grottole
UNA VITTORIA che consolida il quarto posto della Santarcangiolese, distanziando le pari merito, e portando la squadra a 29 punti. Una tripletta che ha fatto esultare i tifosi e caricato la squadra per la pros-
sima partita con il Moliterno. Il match, avviatosi con 15 minuti di ritardo a causa di un infortunio del guarda linee, vede fin dalle prime battute il predominio dei padroni di casa. Rare sono le occasioni per il Grottole di tirare in porta e la Santarcangiolese non tarda ad affermarsi con una prima punizione pericolosa, respinta da Bellini. Siamo al 31 minuto quando i padroni di casa avanzano e Aurelio con un tiro da fuori area sigla l'uno a zero, bucando la rete. Diverse le azioni che si susseguono ma il risultato del primo tempo si attesta sull'1-0. Con la ripresa la musica non cambia, la Santarcangiolese domina il campo, nonostante il vantaggio continua ad attaccare in cerca di nuove reti, e i risultati si fanno vedere presto. Sono trascorsi appena 8 minuti il capitano Malaspina batte un calcio d'angolo perfetto
che Armentano riceve di testa ma Bellini salva miracolosamente la porta, seppure per poco tempo. La Santarcangiolese non si arrende e torna alla carica, conquista campo e con un tiro centrale da circa 25 metri, Di Luca sigla il 2 a 0. I padroni di casa non sembrano volersi fermare, forse vogliono riscattare la brutta sconfitta ricevuta nel girone di andata e siamo al 35 minuto quando su angolo di Malaspina, Armentano colpisce la traversa e Di Luca, in area di rigore, buca nuovamente la rete avversaria. Siamo sul 3 a 0, la partita sembra ormai chiusa ma la Santarcangiolese si distrae e il Grottole si avvicina alla porta con Di pede che superato Totaro, ultimo difensore in area, non spreca l'occasione per portare a casa l'unico goal della partita. Francesca Gresia sport@luedi.it
Il Varisius resta con l’amaro in bocca per alcune decisioni arbitrali
Carriero, è pari di rigore Il Montescaglioso impatta con un penalty nella ripresa VARISIUS MONTESCAGLIOSO
1 1
VARISIUS: Rondinone, Bongermino (30' st Di Lena), Persia, Giordano, Perrone, Cristallo, De Bellis, Festa, Campanaro (38' st Dragonetti), Bellomo, Armaiuoli. A disp: Stella, Tragni, Ricciulli, Cifarelli, Materamarcosano. All. Tucci MONTESCAGLIOSO: Cifarelli (11' st Tafuno A.), Ciracì Cl., Petruzzo (22' st Ciracì Cr.), Raddi (24' st Mossuti), Tafuno E., Franco, Di Taranto, Casalingo, Venezia, Mangia, Carriero. A disp: Martino, Santochirico, Simmarano, Mossuto. All. Menzano ARBITRO: Carretta di Venosa (Amati e Brancato) RETI: 40' pt Armaiuoli (V), 9' st rig. Carriero (M) NOTE: espulsi: Bellomo, e Parente del Varisius, Tafuno A. del Montescaglioso MATERA - Termina con tanto rammarico per il Varisius l'atteso derby. Gara
condizionata da alcune decisioni arbitrali molto discutibili soprattutto nella seconda frazione di gioco. Neroverdi più ordinati e con un buon possesso palla hanno cercato di scardinare il bunker ospite. Al 10' forse l'unica grande occasione per il Montescaglioso, punizione dalla fascia destra di Raddi sul secondo palo dove è appostato tutto solo Carriero che di testa manda incredibilmente fuori. Al 18' c'è la risposta materana, Campanaro scende sul fondo e mette la palla sul secondo palo dove è appostato Armaiuoli, ma la sua conclusione è debole ed il portiere riesce a deviare in angolo. Al 35' altra occasione per Persia che sugli sviluppi di un calcio d'angolo riesce a girare la palla destinata sotto la traversa, ma Cifarelli devia in angolo. Al 40' arriva il gol materano, Franco esce palla al piede dalla linea difensiva, ma si fa soffiare la palla da Bellomo che serve lo scattante Armaiuoli che tutto solo davanti al portiere lo supera con un tocco angolato. Allo scadere il Varisius potrebbe raddoppiare con la punizione velenosa di Festa
che con un tiro sul primo palo impegna il portiere che aiutato dal montante blocca la palla. La ripresa si apre al 7' con l'azione incriminata lungo lancio per Venezia che stoppa la palla in area e tira, Perrone in spaccata rimpalla il tiro, l'attaccante nello slancio cade sul difensore e il direttore di gara decreta il fallo: dagli undici metri trasforma Carriero. La gara a questo punto si innervosisce e Parente è mandato via dalla panchina, poi su una punizione a favore Bellomo è espulso per qualche parola fuori luogo. A questo punto dovrebbe uscire il Montescaglioso, ma paradossalmente gioca meglio il Varisius che prova a vincere la partita. Al 18' grande punizione di Giordano che con un tiro di esterno colpisce il palo con il portiere fuori causa. Il Montescaglioso resta anch'esso in dieci per l'espulsione di Tafuno A., ma i locali non riescono a rendersi pericolosi, e la gara scema senza altri sussulti. Pareggio che accontenta tanto gli ospiti e inguaia il Varisius risucchiato in piena bagarre salvezza. p.l.
Scanzano-Rotondella a reti bianche Annullata una marcatura ai locali SCANZANO ROTONDELLA
0 0
SCANZANO: Pinelli, Romano, Gammino, Frabetti, Leone, Lanzara, Nettis, Corleto, Laviola, Palermo (73' Valinoti), Montemurro (46' Salerno). A disp: Marzano, Lavegas, Castellucci, De Luca, Dattoli. All. Calone ROTONDELLA: Salerno, Toscano, Salerno, Fella (62' Omer), Colucci, Rubolino, Acciardi, (62' Visaggi), Ripa, Guida (88' Ricciardi), Manolio, Tarantino. A disp: Castronuovo, Scaiella, Manolio, Galati. All. Martino ARBITRO: D’Alessandro di Bernalda (Ferrara e Russo) NOTE: Espulso per proteste Nettis (S) al 60'. Ammoniti Manolio, Toscano e Rubolino (R), Salerno Pasquale, Palermo e Frabetti (S). SCANZANO JONICO - Continua ad essere un tabù la conquista dei tre punti per lo Scanzano. Anche ieri nono-
stante una gara vogliosa ed il piglio giusto, è mancato il gol necessario per vincere una gara decisamente alla portata dei padroni di casa. Manca il gol, il vero tallone d'Achille di quest'anno. Una difesa ormai registrata con i centrali difensivi Lanzara e Leone a dar sicurezza all'intero reparto. Veniamo alla gara. Anche ieri come le ultime gare casalinghe, lo Scanzano è partito all'attacco. Al 10' l'arbitro, contestato dal pubblico casalingo, ha annullato una rete a Laviola per presunte irregolarità. Al 30' dopo un'azione corale ben articolata, Frabetti va al tiro da fuori area con il sinistro sfiorando il palo alla destra del portiere avversario, Salerno. È comunque una gara a senso unico, lo Scanzano preme con veemenza, ma stavolta al 43' trova sulla sua strada il guardalinee che alza la bandiera contestando un discutibilissimo fuori gioco. Si va nella ripresa. Calone tenta la mossa Salerno
che entra dal primo minuto del secondo tempo al posto di un evanescente Montemurro. Sembra essere azzeccata. A centrocampo e sulla fascia destra c'è più dinamismo arriva qualche cross in più. Laviola arpiona un pallone su lancio di Gammino, ma tira di poco al lato. Era una buona occasione. Il Rotondella non tira mai in porta, seppur ha tentato pavidamente qualche sortita in avanti. Al 60' l'episodio che condiziona la gara: Salerno dello Scanzano fa fallo su un avversario e viene ammonito. Subito dopo Nettis viene espulso forse per proteste. Qualunque cosa possa aver detto, la sensazione è che si è trattato di una decisione troppo pesante, specialmente nel caso di un giocatore abituato a subirli i falli piuttosto che a commetterli. Così in inferiorità numerica lo zero a zero diventa il risultato che sta bene, si fa per dire, a tutti. Pierantonio Lutrelli sport@luedi.it
Ricigliano firma il gol che stende il Balvano
I sindaci mettono pace e il Bella vince di misura I primi cittadini “scendono in campo” BELLA BALVANO
1 0
BELLA: Tolve, Campanella, Gliubizzi, Maruggi (26’ pt Pacella), Remollino, Ricigliano Marco, Parisi G, Innocenti, Ricigliano Mauro, Troiano (17’ st Errichetti), Parisi A (29’ st Angrisani E). A disp: Murano, Doino, Angrisani G. All: Del Pino BALVANO: Villani, Galante, Cozzi (39’ st Turturiello C), Turturiello P, Limmatola, Simone, Matturro, Bovino C (35’ st Pacella), Bovino M, Galantucci, Iannone. A disp: Bovino L, Zarrillo, Pietrafesa, Corbisiero. All: Turturiello ARBITRO: Nappo di Moliterno (Macrì e Granieri) RETE: 29’ pt Ricigliano Mauro NOTE: Ammoniti: Ricigliano Mauro e Errichetti (Be), Turturiello P e Galante (Ba) BELLA - Il Bella vince meritatamente grazie ad una rete del solito Mauro Ricigliano. Il dato più confortante è rappresentato dall'assoluta correttezza sportiva, sia in campo che sugli spalti, a dimostrazione di un riappacificamento, dopo le incresciose vicende di Vietri, delle due comunità calcistiche. A sancire il definitivo sotterramento delle asce di guerra, sono stati Costantino Di Carlo, sindaco di Balvano e Salvatore Santorsa, Primo Cittadino di Bella. Passando alla cronaca della partita, il Bella si rende subito pericoloso nelle battute iniziali. Un tiro di Parisi A fa la barba al palo. Al 4', Mauro Ricigliano con un bolide tenta di portare la propria squadra in vantaggio, ma Villani respinge in corner. Passa qualche minuto e Mauro Ricigliano fa da sponda per l'inserimento di Parisi G, il quale impegna ancora il portierone Balvanese. Al 14',
il Balvano si affaccia nei pressi della porta difesa da Tolve. Approfittando di un errore difensivo, Bovino M si inserisce in area e cerca di sorprendere l'estremo difensore di casa. Il Bella non demorde ed è ancora Parisi G, che, lanciato sull'out di destra, mette un pallone apparentemente innocuo in area. Nell'occasione, i difensori balvanesi appaiono distratti e la sfera percorre la linea di porta indisturbata. Al 20', altra sortita del Balvano, ma Bovino M, secondo l'assistente dell'arbitro, al momento del passaggio si trovava in posizione irregolare. Al 29' si materializza il gol bellese. Parisi A trova un angolo propizio. Remollino si incarica della battuta. La palla tesa trova la testa di Ricigliano Mau., il quale prende l'ascensore e indisturbato buca l'ottimo Villani. Il Balvano timidamente si fa rivedere al 43', ma l'azione ben articolata da Bovino M e Galantucci, non trova il finalizzatore in Iannone. La sua incornata, flebile e scomposta, termina sul fondo del campo. Il secondo tempo non cambia l'andamento dell'incontro. E' il 54” quando Remollino, su calcio di punizione, testa i riflessi di Villani. Sempre Remollino al 59”, con un lancio dalla propria metà campo, mette in condizione Parisi G di raddoppiare. L'ala di casa mira l'angolo più lontano, ma la palla lambisce il palo. Al 61”, Mauro Ricigliano, approfittando di un rinvio maldestro della retroguardia balvanese, si inventa una sforbiciata balisticamente perfetta. Il terreno, oggettivamente ostico, non permette altre azioni degne di nota e dopo l'ennesimo tiro di Remollino e l'ultima incursione di Parisi G, il Bella appone il sigillo sui tre punti e allontana momentaneamente lo spettro dei play-out. Giovani Petilli
Azzerato il vantaggio siglato da Brancato nel primo tempo
Pescopagano, jolly di Lanza PESCOPAGANO1926 BLNPIGNOLA
1 1
PESCOPAGANO: Rosa, Angiolillo (34'st Montano), Tavarone (1' st Perillo), Cantone, Lanza V., Capasso (25' st De Mito), Lanza A., Tummillo, Lotano, Nicastro, Glorioso. A disp.: Bergamasco, Roselli, Laurenziello. All: Pantuosco. BLN PIGNOLA: Zaccagnino, Buonansegna, Palladino, Sabia, Tavassi, Santarsiero, Galluzzi, Brancato (40' st Chiarazzo), Ragone, Cilibrizzi (45' st Conte). A disp.: Olita, Romaniello, Sabia, Olita N.All. Tramutola. ARBITRO: Santoro di Potenza (Fantini e Armandi). RETI: 35 st Brancato, 45' st Lanza A .(rig). NOTE: Ammoniti: Lotano e Capasso; Sabia. PESCOPAGANO - Il nuovo anno sembra non voler portare gioie all'undici guidato da Pantuosco, che ancora una volta regala un tempo all'avversario per poi acciuffare il pari al fotofinish. Nonostante la leggera supremazia territoriale concessa a Ragone e soci il Pescopagano non correva grossissimi rischi, salvo incassare la rete dello svantaggio al 35' pt, siglata da Brancato, che sbucava alle spalle dei difensori di casa e mandava la sfera in rete sul perfetto assist da sinistra di Cilibrizzi. Sul finire di tempo ancora Brancato, dopo un contro-
piede di 50 metri, calciava in diagonale trovando la respinta di Rosa con i piedi. Locali raramente in proiezione offensiva se non con qualche velleitaria conclusione di Glorioso e Capasso. Nella ripresa cambiava il canovaccio e i locali scendevano in campo con una marcia in piu'. Al 15’ una violenta conclusione di Tummillo su calcio piazzato si stampava sulla barriera, la palla terminava sui piedi di Perillo, che di controbalzo sfiorava la porta di Zaccagnino. Al 22'il Pescopagano sfiorava incredibilmente il pareggio: bolide ancora di Tummillo da palla inattiva dal quale si accendeva una mischia in area, il pallone carambolava sui piedi di Cantone che da mezzo metro colpiva in pieno il palo a portiere battuto. Tummillo continuava a lanciare sassate sui calci piazzati come al 28' quando mandava la sfera a lambire il palo. Al 32' assist spaccadifesa di Glorioso per Nicastro il cui diagonale finiva a lato di un inezia. Dopo 5’ Tummillo chiamava all'interno prodigioso Zaccagnino, sulla ribattuta del portiere si fiondava Cantone, che veniva visibilmente strattonato in area, ma il direttore di gara fischiava incredibilmente fallo in attacco. All'ultimo affondo i locali trovavano l'insperato pari: cross da sinistra di Glorioso, uscita incerta del portiere che non bloccava la palla e concludeva l'opera franando sulle gambe di Montano. Rigore sacrosanto realizzato da Lanza A., che batteva il neo entrato Conte. Gabriele Lotano
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40 Sport
Risultati e classifica
16ª giornata
A. Potenza-Castelgrande 0-0 Barrata-Possidente
4-2
Castelpantano-Futura
3-1
A. POTENZA
35
16 10 5
1 31 9
9
6
3
0 20 5
7
4
2
1 11 4 22 +1
SAVOIA
34
15 10 4
1 33 15 8
6
2
0 17 6
7
4
2
1 16 9 18 +3
R. Montemilone-Vitalba
1-1
CANCELLARA
32
16 9
5
2 36 14 7
6
1
0 26 5
9
3
4
2 10 9 22 +2
Ruvo-Fst Rionero
2-2
ALBATROS
30
16 8
6
2 33 18 7
6
1
0 21 5
9
2
5
2 12 13 15 0
S. Angelo-Albatros
1-2
VITALBA
27
16 8
3
5 28 12 7
6
0
1 18 3
9
2
3
4 10 9 16 -3
R. MONTEMILONE
26
16 7
5
4 28 21 8
5
2
1 15 7
8
2
3
3 13 14 7
FST RIONERO
23
16 6
5
5 17 23 8
4
3
1
8
6
8
2
2
4
CASTELGRANDE
22
15 6
4
5 23 19 7
3
3
1
9
6
8
3
1
4 14 13 4
CASTELPANTANO
21
16 5
6
5 28 23 9
3
3
3 15 13 7
2
3
2 13 10 5 -13
ABRIOLA
19
16 5
4
7 23 22 8
4
3
1 18 9
8
1
1
6
5 13 1 -13
BARRATA
17
16 4
5
7 16 22 9
3
5
1 10 7
7
1
0
6
6 15 -6 -17
S. ANGELO
16
16 4
4
8 21 35 9
3
2
4 14 18 7
1
2
4
7 17 -14 -18
FUTURA
16
16 4
4
8 22 37 7
2
2
3 14 14 9
2
2
5
8 23 -15 -14
POSSIDENTE
10
16 2
4 10 18 46 7
1
1
5
5 19 9
1
3
5 13 27 -28 -20
RUVO
9
16 2
3 11 14 34 9
1
3
5 12 17 7
1
0
6
2 17 -20 -25
S. CHIRICO N.
8
16 1
5 10 14 35 8
1
2
5
0
3
5
6 20 -21 -24
S. Chirico N.-Cancellara Savoia-Abriola
Prossimo turno
0-1 3-1
17ª giornata 24/01/10 ore 14.30
Abriola-Ruvo Albatros-A. Potenza Cancellara-R. Montemilone Castelgrande-Castelpantano Fst Rionero-S. Chirico N. Futura-Barrata Possidente-Savoia Vitalba-S. Angelo
8 15 8
-6
9 17 -6 -9 -7
A Ok il Castelpantano
Passo falso del Futura CASTELPAN. FUTURAPZ
Risultati e classifica
3 1
16ª giornata Bernalda-S. Lauria
4-1
F. Moliterno-Roccanova
2-2
I. Burgentia-A. Tursi
0-1
Pomarico-I.F. Valsinni
0-2
BERNALDA
43
16 14 1
1 42 10 9
8
0
1 24 6
7
6
1
0 18 4 32 +9
I.F. VALSINNI
40
15 13 1
1 33 8
7
7
0
0 16 2
8
6
1
1 17 6 25 +11
CASTELPANTANO: Paggi, Gallo, Nolè, Rinaldi, Colonnese, Minici, Sileo Giuseppe (Gianfredi), Accetta, Carovigno, Coiro (Zaccagnino), Laurenzana (Sileo Giacomo). A disp: Mancusi, Molfese, Eufemia. All: Laurenzana S. FUTURA POTENZA: Zotta, Iula, Monaco (Vizzo), Luongo, Laurino, Centola, Carleo (Cavallo), Pappalardo, Russo, Musacchio, Marcogiuseppe. A disp: Rinaldi, Santarsiero. All: Bochicchio R. ARBITRO: Zaccara di Moliterno RETI: 36' Carovigno, 41' Coiro, 80' Gallo (CP), 66' Pappalardo (F). NOTE: Ammoniti: Coiro (CP). Angoli: 6 a 3 (CP). Spettatori: 30.
POMARICO
30
16 9
3
4 36 22 9
6
2
1 24 9
7
3
1
3 12 13 14 -4
A. TURSI
29
16 9
2
5 29 20 7
3
2
2 11 7
9
6
0
3 18 13 9
-1
R. Grumento-Grassano
0-0
SALANDRA
29
16 8
5
3 29 23 9
5
2
2 17 13 7
3
3
1 12 10 6
-5
Salandra-Metanauto
3-1
TRICARICO
28
16 8
4
4 25 13 8
5
1
2 20 8
8
3
3
2
5
SATRIANO
23
Tricarico-Satriano
1-1
16 6
5
5 19 16 7
6
1
0 13 3
9
0
4
5
6 13 3
ROCCANOVA
19
15 4
7
4 15 13 7
2
5
0
3
8
2
2
4
9 10 2 -10
V. d Agri-Latronico
1-0
V. D AGRI
18
16 5
3
8 16 22 9
5
2
2 12 9
7
0
1
6
4 13 -6 -16
I. BURGENTIA
15
16 5
0 11 16 26 8
5
0
3 12 7
8
0
0
8
4 19 -10 -17
R. GRUMENTO
14
16 3
5
8 16 25 9
2
3
4
8 13 7
1
2
4
8 12 -9 -20
F. MOLITERNO
14
15 3
5
7 17 27 8
3
3
2 14 13 7
0
2
5
3 14 -10 -17
LATRONICO
13
16 3
4
9
7 24 7
3
2
2
5
9
0
2
7
2 20 -17 -17
METANAUTO
12
14 4
0 10 12 31 6
3
0
3
9 12 8
1
0
7
3 19 -19 -14
PIGNOLA - Dopo il minuto di raccoglimento fatto osservare dal sig. Zaccara per i morti causati dal terremoto di Haiti, l'incontro tra i rosso-blue potentini, scesi in campo con un portiere di emergenza in sostituzione dell'infortunato Sacco e il CP oggi in tenuta azzurra, prende il via con due azioni per parte. Gli ospiti con Marcogiuseppe ottengono un calcio d'angolo. Dalla bandierina raccoglie Luongo, serve Russo, tira, ma trova Paggi piazzato. Il CastelPantano con Sileo Giuseppe, servito prima da Accetta, poi da Carovigno non inquadra lo specchio della porta. Dal 7' al 25' il Futura dà l'impressione di poter andare in vantaggio con tentativi di Luongo e Monaco, poi Marcogiuseppe e Russo, fermati da Colonnese che interrompe una veloce trama e Paggi vola sotto il sette deviando un micidiale tiro di Marcogiuseppe. Ancora una triangolazione Marcogiuseppe-Luongo-Russo con conclusione sopra la traversa infine Minici allontana su una incursione di Carleo. Si affaccia in area avversaria il Castel con Laurenzana, di testa impegna nella sua prima parata Zotta che si rifugia in angolo, ancora Sileo Giusep-
S. LAURIA
11
16 2
5
9 20 34 8
2
3
3 13 11 8
0
2
6
7 23 -14 -21
GRASSANO
11
15 3
2 10 18 36 7
3
0
4 11 15 8
0
2
6
7 21 -18 -18
pe su invito di Laurenzana sbaglia la mira. Dal 36' al 41' cinque minuti di distrazione costano cari agli ospiti. Accetta, uno dei migliori in campo mette lo zampino sui due goal del CP. Lancia a rete prima Laurenzana, il suo tiro respinto da Zotta è ripreso da Carovigno che ribadisce in rete. Dopo smarca Coiro che di precisione piazza la palla imparabilmente alla destra di Zotta. Si riprende con due tentativi a vuoto ancora di Sileo G. e Carovigno del CP. Il Futura con Pappalardo e Musacchio cerca di sorprendere Paggi con tiri da notevole distanza e al 66' accorciano le distanze proprio con Pappalardo che risolve una mischia in area. 77' Laurino del Futura, dopo uno slalom in mezzo ai difensori, calcia fuori da buona posizione. Non sbaglia Gallo, lanciato da Sileo Giacomo all'80' supera Zotta in uscita con un preciso pallonetto. Sul finale Centola e Vizzo cercano il goal, ma Paggi para i due tentativi. Leonardo Martino sport@luedi.it
6
4
5 12 -4 -7
Prossimo turno
17ª giornata 24/01/10 ore 14.30
A. Tursi-Tricarico Grassano-V. d Agri I.F. Valsinni-Bernalda Latronico-Salandra Metanauto-Pomarico Roccanova-I. Burgentia S. Lauria-F. Moliterno Satriano-R. Grumento
B Succede tutto nella ripresa: Tricarico in vantaggio e il Satriano impatta dopo 4 minuti
Lanzi risponde a Locuoco ed è pari TRICARICO SATRIANO
1 1
TRICARICO: Messina E., Lotito, Cortese L. (10'st Locuoco), Potenza, Salerno, Novellino, Cortese F. (40'st Vizzuso), De Biasi R., De Biasi G., Calabrese, Langone; Messina G:, Fois, Pisani, Cortese A.; All. Scotto D. SATRIANO: Pascale R., Cavallo (35' st Pascale Da.), Giuzio, Sanganeiti, Pascale S. Pascale C., Lanzi (48' st Palermo), Pascale Do., Adobbato, Perrone, Sileo (37' st Pascale V); Pascale A., Marino, Pascale G.; All. Angelucci G. ARBITRO: Caruso di Potenza RETI: 32' st Locuoco (T), 36'st Lanzi (S) NOTE: Recupero: 0' pt, 4' st Ammoniti: Potenza (T), Giuzio (S) Espulso: De Biasi R.
(doppia ammonizione) TERMINA con un pareggio sostanzialmente giusto e praticamente noioso l'incontro che ha visto contrapposte Tricarico e Satriano. E, a fine gara a gioire sono proprio gli ospiti. Il Tricarico ha sprecato un'ottima occasione per mantenersi ai vertici della classifica, perdendo due punti d'oro nell'economia del campionato. La prima azione la crea il Tricarico: interdizione di De Biasi R. il cui triangolo con De Biasi G. lo porta al cross da sinistra, sulla palla arriva Cortese F. che da buona posizione calcia alto. Al 20' De Biasi G. prende palla sulla destra e dal limite calcia di poco a lato. Al 21' scambio tra Cortese F. e Cortese L. la palla arriva a Langone che calcia leggermente alto.Al
24' angolo per il Satriano Perrone direttamente verso la porta, Messina è attento e para in due tempi. Al 33' su angolo di Langone, Pascale R. sbaglia l'uscita ma il tiro di Lotito lambisce la traversa. Nella ripresa il tema dell'incontro non cambia con il Tricarico che prova a rendersi pericoloso con la supremazia territoriale e il Satriano che si difende con ordine e cerca le ripartente in contropiede. Le due conclusioni di De Biasi G., quella di Cortese F. sono tutte troppo deboli e facile presa per Pascale R. Al 15'st si fa vedere il Satriano ma la coppia Pascale C. Lanzi è fermata dall'ottimo Novellino. Subito dopo la punizione di Lotito si stampa sulla traversa, così come, sul fronte ospite, succede a quel-
la di Giuzio. Al 32' st il Tricarico passa in vantaggio: Potenza calcia una punizione da 20 metri, la palla colpisce la base del palo e torna verso il campo dove a fondarsi intelligentemente per primo è Locuoco che tocca in rete. Sembra fatti per i padroni di casa ma al 36' st il Satraino pareggia: Giuzio calcia dalla trequarti, lo spiovente arriva sul secondo palo dove Lanzi si fa trovare pronto per il tiro al volo che si insacca alle spalle dell'incolpevole Messina. La reazione del Tricarico non è così veemente come dovrebbe essere e l'unico pericolo lo crea al 42' st quando sugli sviluppi di un calcio piazzato di Novellino Potenza allunga di testa per de Biasi G. il cui tocco al volo è deviato in angolo, con il viso, dal portiere ospite. Paolo Paradiso
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Sport 41
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
B Vincenti, Angelastro e Loponte protagonisti B Lauria affossato da quattro reti
Il Bernalda prosegue la sua marcia
Rimonta Salandra Metanauto al tappeto SALANDRA METANAUTO
3 1
SALANDRA: Fraccalvieri, D'Alessandro L, Imperatore, Agata, Noviello, Carbone, Giasi, Angelastro, Romanelli (26' st Castellano), Vincenti, D'Alessandro A. (22' st Lo ponte). A disp. Russo. All. Chetti METANAUTO: Salvia, Martino, Mitidieri, Quagliata, Capece R, Caivano (22' st Tripaldi), Casale, Curcio, Tancreda, Rossi, Romano. A disp. Capece D, Mura, Venetucci, Ottati. All. Ottati ARBITRO: Stefania Muscatiello di Venosa RETI: 8' pt Rossi, 32' pt Vincenti (rig), 13' st Angelastro, 36' st Loponte NOTE: ammoniti: Curcio, Imperatore, Agata, Lo ponte. VITTORIA in rimonta per il Salandra che festeggia nel migliore dei modi primi 40 anni del sodalizio. La partenza per l'undici di mister
Mauro Vincenti del Salandra
Chetti è davvero in salita. Dopo appena 8 minuti dal fischio di inizio, infatti, il Metanauto manda a bersaglio Rossi, abile a sfruttare al meglio un'incertezza di Carbone in difesa. Poche le azioni degne di nota, troppe le imprecisioni. Sotto di un gol
il Salandra fa fatica a giocare come sa, a prevalere è l'ansia di rimettere in sesto l'incontro. La prima occasione per riequilibrare il match arriva al 26' prima con un tentativo di rovesciata di D'Alessandro A e poi, sulla respinta del portiere, con Romanelli che spedisce fuori misura. Ancora D'Alessandro al 31' non capitalizza un millimetrico assist di Vincenti, sparando sul portiere. Ma il gol è nell'aria. Passa appena un minuto. Vincenti, superata una serie di avversari, entra palla al piede in area. È messo giù. L'ottima direttrice di gara non ha dubbi: è rigore. Si incarica del tiro dal dischetto lo stesso Vincenti che con freddezza “chirurgica” va a segno. La vera partita per il Salandra comincia adesso. I padroni di casa riprendono via via le redini dell'incontro e al 41' si rendono pericolosi con D'Alessandro. Il sorpasso nella ripresa. Dopo un tentativo a vuoto di Agata dalla
distanza, al 13' Vincenti scodella in area un pallone invitantissimo per Romanelli, anticipato dal portiere Salvia con un'uscita maldestra. Angelastro, ben appostato sulla sinistra, non si lascia sfuggire l'occasione: arpiona la palla e la indirizza in rete. Al 18' Agata sorprende Salvia fuori dai pali, serve per Romanelli che non prosegue e lascia sfumare una ghiotta occasione per mettere in cassaforte il risultato. A incrementare il bottino ci pensa al 36'il neoentrato Lo ponte che, dal centro dell'area, trova la deviazione vincente sul tiro cross di Angelastro. Per il Metanauto è l'addio definitivo alle residue velleità di riacciuffare il risultato. Il Salandra, dal canto suo, si limita ad amministrare il vantaggio e al 38' sfiora il poker con Agata che lambisce la traversa. Poi, più nulla fino alla fine. Il Salandra conquista il terzo successo consecutivo. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Il Villa d’Agri archivia la pratica Latronico
Votta vale tre punti VILLA D’AGRI LATRONICO
1 0
VILLA D’AGRI: Bocca, Albini, Lauletta, Iaquinta, Riso, Berardone, Grande (38’ st Varallo), Marinelli, Votta (16’ st Siniscalchi), Salera (40’ st Bonatesta), Magalotti. A disp.: Coiro, Bontempi. All.: Marinelli. LATRONICO: Marra, Infantino, Caricati, Propato, Scladaferi, Magliano, Matinata (25’ st Lorito); Grillo, Santoianni, Gaudioso, Alagia (16’ st Celano). A disp.: Sassone, Mitidieri, Reale, Protano, La Banca. All.: Matinata. ARBITRO: Amendolara di Moliterno. RETE: 14’ st Votta. NOTE: Ammoniti: Varallo (V); Lorito, Magliano (L). Angoli: 4-4. Recupero: pt 0’; st 3’. Spettatori: circa 30. VILLA D’AGRI – Un quinto successo stagionale, casalingo e di misura che vale il nono posto. Tre punti pesanti in chiave
salvezza per il Villa d’Agri grazie alla seconda rete in campionato dell’attaccante Votta (la prima interna) . Questa volta è stata la grinta e il giusto spirito agonistico a consegnare la vittoria in mano ad una formazione che non vinceva due partite di fila da molti mesi. Due le novità per Marinelli rispetto a domenica scorsa. Il rientro di Lauletta in difesa al posto dell’infortunato Azzato e il ritorno in squadra di Marinelli a centrocampo dopo due annial posto dello squalificato Lo Bosco. Il Latronico gioca una gara guardinga e di rimessa e al 6’ è pericoloso con Santoianni che di tacco sfiora il palo. Corrono altri due giri di lancetta sul cronometro ed il tiro del blaugrana Albini dalla destra viene neutralizzato da Marra con sicurezza. Le azioni di gioco per il resto scarseggiano fino al 26’, minuto in cui, Votta su una verticalizzazione di Grande gira di poco a lato. Il Villa d’Agri tiene alto il baricentro e al 38’ Marinelli incorna sul fondo sulla punizione di Grande. Il primo tempo termina con un colpo di te-
sta alto di Alagia su cross di Grillo. La seconda parte di gara si apre con il calcio piazzato di Grande parato dal numero uno termale (8’). Sei minuti dopo però l’estremo difensore sinnico deve arrendersi alla zampata vincente di Votta su corner battuto da Magalotti. Poi gli ospiti hanno quattro occasioni con Santoianni, Celano, Gaudioso e Magliano che non inquadrano completamente la porta (20’, 30’, 36’ e 43’). A un minuto dalla conclusione Marinelli potrebbe vibrare il colpo di grazia, ma Marra è appostato centralmente e fa sua la sfera. Una prima giornata di ritorno che arride al Villa d’Agri che riscatta la sconfitta dell’andata di ritorno e pronto a giocarsela in trasferta contro un rigenerato Grassano. Il Latronico sta attraversando una crisi di risultati (tre pareggi e altrettante sconfitte di fila, quest’ultime di fila) deve guardarsi alle spalle e riprendersi nella prossima gara interna contro il Salandra. Biagio Bianculli
B In dieci dalla mezz’ora, dopo l’infortunio del portiere, espugna Brienza
Tursi, una vittoria d’altri tempi I. BURGENTIA TURSI
0 1
I.BURGENTIA: Di Mare F., Lopardo C. (26' st Oliveto M.), Oliveto G., Avino, Lopardo G., Pepe, Grano (44' st Cavuoti), Colangelo (35' st Margherita), Ricci, Fortunato, Sabbatella C. All. Sabbatella A. TURSI: Ciccimarra, Luogo, Digno, Cucinella, Albano, Francolino, Crucinio, Adduci, Bavaro, Montemurro, Paladino All. Angelino ARBITRO: Defina di Moliterno RETE: 21' st Bavaro BRIENZA - Che freddo al comunale! Freddo per le nuvole e il vento che minacciano neve; freddo per il clima che si vive a fine partita nello spogliatoio burgentino come gelido si dimostra lo sguardo degli spettatori. Il Tursi vince di misura e spinge l'Invicta nel baratro. La formazione di casa è impoverita dagli infortuni. Gli ospiti arrivano come un'armata ormai battuta, sono in undici ed una panchina spoglia. Come
spesso succede l'apparenza inganna, l'armata di Tursi anche se misera e di numero meschino si dimostra organizzata e vince la partita in dieci uomini per l'infortunio al 29' pt dell'estremo difensore Ciccimarra: prende il suo posto Crucinio spogliandosi dalla sua vecchia posizione e vestendosi con i panni gravidi di importanza del portiere. La partita è da subito schioppettate: al 4', Ricci ci prova da fuori con un bolide ma la palla va poco al lato. Al 7' risponde il Tursi, errore di Pepe che favorisce Bavaro, il giocatore ospite si ritrova solo davanti al portiere, tira ma super Di Mare si supera e para. Passa un minuto ed è Burgentia, Ricci mette in area per Sabbatella C. che deve solo tirare nella rete sguarnita, purtroppo per lui il suo tiro ravvicinato va poco fuori. Al 13' Crucinio mette per Digno che tira da fuori in modo preciso, Di Mare vola e devia in angolo. Clamoroso al 28', un Colangelo impalpabile servito geometricamente da Grano spara alto. La prima parte della partita praticamente si conclude con l'infortunio di Ciccimarra
nel recuperare il pallone uscito fuori. La consapevolezza è che i burgentini devono fare la partita vista superiorità numerica, ma come detto l'apparenza inganna. La seconda parte del match dice altro. La superiorità numerica diventa un dettaglio. Un ottimo Lopardo G. protegge la porta di casa per quanto può, ma la squadra è una stonata orchestra di solisti dove ognuno suona quello che vuole. Al 17' Fortunato salta due avversari mette per Bavaro ma il uso tiro è disturbato da Lopardo G. che guadagna l'otto in pagella. Al 21' però, un errore di Oliveto G. favorisce Fortunato che mette una palla d'oro per il velocissimo Bavaro che sigla. Al 29' Sabbatella C. salta i suoi diretti avversari, mette in mezzo per Colangelo che sbaglia ancora clamorosamente. Al 38' e 39' c'è lo spazio per altri due tiri insidiosi di Bavaro finiti poco fuori. Il Tursi si dimostra all'altezza della sua posizione in classifica, i padroni di casa pur non demeritando del tutto si sono dimostrati troppo confusi nella manovra. a.f.
BERNALDA LAURIA
4 1
BERNALDA: Distefano, Torraco, Chiruzzi, Pizzolla, Gioia, Colombo (55' Panio), Calabrese, Santorsola (66' Fusco), Benedetto, Margarita (72' Viggiano), Alianelli. A disp. Caruso, Della Pioggia. All. Margoleo LAURIA: Di Lascio, Curzio, Ielpo, Rossino (85' Gugliotta), Zaccagnino, Baldini, Dulcetti, Lattuga, Olivieri A., Fraudatario (81' Lauria), Cozzi. A disp. Denicola, Rocco, Olivieri G., Rizzo, Dilascio. All. Pesce RETI: Pizzolla (11'), Cozzi (14'), Margarita (18'), Chiruzzi (56') Benedetto (83'). Pizzolla ieri a segno
IL LAURIA si inchina a sua maestà Bernalda. Apre le danze “Iron” Pizzolla, pareggia Cozzi, poi “Super” Diego Margarita, “The Giant” Chiruzzi e “l'Angelo Biondo” Benedetto confezionano l'ennesima vittoria della gestione Margoleo. Primo minuto di gioco e il Bernalda con Super Diego Margarita si rende subito pericoloso. Passano solo sessanta secondi e si vede in attacco il Lauria con il tiro di Fraudatario. All''11 Pizzolla fa 1 a 0 dopo colpo di testa di Chiruzzi deviato dal portiere ospite. Ma la gioia del vantaggio rossoblu dura solo tre minuti, infatti, dopo una mischia in aria bernaldese Cozzi si trova tra i piedi la palla del pari. Testa giù ed orgoglio bernaldese nell'azione che riporta gli uomini di mister Margoleo a condurre la gara; l'azione parte dai piedi di Chiruzzi che da centrocampo lancia per “l'Angelo Biondo”, Benedetto, che fa rimbalzare la palla per terra e poi, dopo aver dato un'occhiata in aria, confeziona un assist al bacio per la testa di Super Diego che di testa insacca portando i suoi sul 2 a 1. Al 36' Rossino, su calcio piazzato, impegna Distefano che con un volo plastico dice no al nuovo pareggio ospite. L'ultima azione del primo tempo è firmato ancora Bernalda, con Chiruzzi che si trova tra i piedi la palla del 3 a 1, ma il portiere intuisce la traiettoria della sfera e
devia in angolo. Al riposo Bernalda va con il risultato di 2 a 1 e con la convinzione di essere padrona del rettangolo di gioco nonostante le assenze. Nella ripresa c'è solo la squadra del presidente Nunzio Santorsola. Al 51' è ancora Super Diego Margarita show: il fantasista parte da solo da metà campo, si beve mezza difesa, compreso il portiere, e calcia a botta sicura a rete, ma in extremis Ielpo devia sulla linea di porta. Passa solo un minuto ed ancora Super Diego fa impazzire gli ospiti tanto da indurre Curzio al calcio da rigore. Sul dischetto si porta “The giant” Chiruzzi che mette palla a sinistra e portiere a destra. 3 a 1 e risultato in cassaforte. Da segnalare, tra le tante occasioni bernaldesi, l'occasione capitata al 70' al Lauria, ma nella mischia venutasi a creare in aria risolve tutto Disfefano abbrancando la palla. L'ultimo grido di questa ennesima domenica tinta di rossoblu è venuto “dall'angelo biondo”, Benedetto, che con un pallonetto da cineteca incanta pubblico e portiere fissando il risultato finale sul 4 a 1. Una gara bella con squadre che non si sono risparmiate su nessun pallone. Ora lo sguardo è alla partita di domenica che vedrà i bernaldesi affrontare fuori casa il Valsinni per la leadership della categoria. Fabio Sirago
Seconda Categoria Gara ravvivata da una ripresa più gagliarda
Lagrutta risponde a Falabella Parità tra Sarconi ed Episcopia SARCONI EPISCOPIA
1 1
SARCONI: Belisario, Lagrutta, Galante (M. Carlomagno) (Lauria), Pizzuto, F. Fortunato, A. Fortunato, Pricolo, Schepisi, Ielpo, D. Forastiero, Petrone (C. Carlomagno). A disposizione: R. Forastiero, Alberti. EPISCOPIA: Gallo, A. Gioia (Consoli), Callà, Propato (Pertosa), Corsaro, Chiacchio, Lemma, R. Gioia (Forastiere), Falabella, Viceconte, Iorio. A disposizione: Cafaro, Bianco, Vecchione, Angrisano. ARBITRO: Ponzio di Moliterno RETI: 31' Falabella, 57' Lagrutta. SARCONI - Posta divisa tra le due formazione alla prima di ritorno. Dopo il minuto di raccoglimento in ricordo delle vittime di Haiti, partenza alquanto lenta, con azioni racchiuse nelle dita di una sola mano. All'11' Belisario è bravo a respingere di pugno un'insidiosa punizione di Iorio. Poi solo azioni arruffate fino al 31', quando su rinvio della propria difesa Falabella, in sospetta posizione di fuori gioco, s'invola e batte di misura Belisario. La reazione del Sarconi è tutta in una pu-
nizione dal limite di Pricolo parata con difficoltà da Gallo (35') ed una di Pizzuto che sfiora non di molto il palo (40'). Altra musica nella ripresa, con la partita che sale d'intensità. Dopo che il solito Iorio impegna severamente Belisario da posizione defilata (48'), il Sarconi parte a testa bassa alla ricerca dl pari. Al 50' interessante iniziativa di C. Carlomagno a sinistra e gran tiro di poco alto. Al 51' è ancora Pizzuto a sfiorare il palo su tiro dal limite. Al 56' l'eurogol del pari. Lagrutta parte dalla sua metà campo e da trenta metri scaglia un bolide che s'infrange sotto la traversa di Gallo. A questo punto la gara diventa oltremodo nervosa, con l'arbitro spettatore impassibile. Azioni nevrotiche da ambo le parti, ma portieri inoperosi. Al 76' l'ultimo sussulto ospite. Viceconte dal limite indirizza all'incrocio, ma Belisario vola e smanaccia in angolo. I padroni di casa invece insistono ed al 90' palla buona per C. Carlomagno che non riesce a finalizzare la precisa apertura di Lauria. Un pari buono per gli ospiti che si mantengono a centro classifica, delusi i padroni che aspettavano i tre punti. Gerardo Tempone sport@luedi.it
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42 Sport
14ª giornata
Risultati e classifica F. Scalera-Garnet Bella
5-0
Foggiano-Rapolla
0-1
Lavello-S. Fele
8-0
RUOTI
27
13 8
3
2 28 8
5
4
1
0 15 2
8
4
2
2 13 6 20 +4
FOGGIANO
27
13 8
3
2 25 12 8
5
2
1 15 6
5
3
1
1 10 6 13 -2
S. Melfi-A. Genzano
3-1
LAVELLO
25
12 8
1
3 30 16 7
6
0
1 21 5
5
2
1
2
S. Nicola-Ruoti
1-1
GINESTRAC.
22
12 7
1
4 23 17 5
4
0
1 12 8
7
3
1
3 11 9
6
0
S. Vaglio-Palazzo
1-0
PALAZZO
20
13 6
2
5 29 20 5
4
0
1 14 6
8
2
2
4 15 14 9
-3
S. NICOLA
20
12 5
5
2 22 17 6
4
1
1 11 6
6
1
4
1 11 11 5
-4
F. SCALERA
18
12 5
3
4 22 15 8
3
3
2 17 9
4
2
0
2
GARNET BELLA
17
13 5
2
6 25 24 7
3
1
3 15 11 6
2
1
3 10 13 1 -10
RAPOLLA
17
13 5
2
6 17 19 5
3
1
1
9
5
8
2
1
5
8 14 -2 -6
S. VAGLIO
12
12 4
0
8 11 17 6
3
0
3
7
8
6
1
0
5
4
S. MELFI
12
13 3
3
7 25 41 8
3
3
2 19 21 5
0
0
5
6 20 -16 -17
A. GENZANO
12
13 4
0
9 21 39 7
4
0
3 16 17 6
0
0
6
5 22 -18 -15
4
13 1
1 11 12 45 5
1
1
3
0
0
8
7 35 -33 -19
Riposa: Ginestrac.
Prossimo turno
15ª giornata 24/01/10 ore 14.30
A. Genzano-F. Scalera Ginestrac.-S. Vaglio Palazzo-S. Nicola Rapolla-Lavello Ruoti-Foggiano S. Fele-S. Melfi Riposa: Garnet Bella
S. FELE
Accettura strapazzato
Il Vietri marchia il torneo VIETRI ACCETTURA
5
6
9
7 -10
-6 -12
14ª giornata
Risultati e classifica
A. Albano-Marsico
Rinv.
A. Balvano-Pietrapertosa 1-0
3 0
VIETRI: Ambrosio, Papa, Grande, Viggiano A. (73' Passannante M.), Verdecanna, Passannante C. (67' Cardinale), Tomasillo, Panariello, Calviello (80' Russo), Viggiano R., Giordano. All. Panariello ACCETTURA: Paradiso, Vespe A. (59' Rocco), Branda, Cerabona S., Fanuele, Sansone, Vespe F., Dimilita, De Rosa (73' Benedetto), Cerabona D., Pellegrino. All. De Rosa G. ARBITRO: De Nicola di Pz RETI: 23' e 36' Calviello, 68' Tomasillo (V) NOTE: Ammoniti: Viggiano A. e Tomasillo (V), Branda (A). Espulso all'81' Papa del Vietri per comportamento anti-sportivo. Recupero: 1' p.t. e 5' s.t. VIETRI DI POTENZA - Non ce n'è davvero per nessuno. Il Vietri si sbarazza anche dell'Accettura, con un secco tris meritato, e saluta tutti in classifica, volando a +6 proprio sull'Accettura. Mattatore del match Calviello, con due reti. Ma è stata splendida la prova di tutta la squadra, con uno splendido Passannante a centrocampo e il giovane Grande in difesa, una vera sicurezza, così come Verdecanna e i fratelli Viggiano. Vietri in gol al 23': rinvio del portiere ospite, a centrocampo stacco di testa di Passannante C., palla per Calviello, che evita il portiere ed insacca per l'uno a zero. Reazione ospite su calcio da fermo, ma il tiro di Cerabona S. è alto. Al 36' raddoppio del Vietri: punizione di mister Panariello, palla per Giordano che, caparbiamente, si porta sulla linea dell'angolo, palla in mezzo e ancora tap-in vincente di Calviello. Nel secondo tempo ci prova Passannante C. dalla distanza, ma c'è la parata in due tempi. Tris del Vietri al 68': errore difensivo, la palla è tra i piedi di Tomasillo che, prima evita due avversari, e insacca la palla all'angolino, per la gioia della squadra e i cori del pubblico vietrese, sempre numeroso. Claudio Buono sport@luedi.it
5 10 8
9 11 14 -1
VIETRI
34
13 11 1
1 31 6
7
6
1
0 16 2
6
5
0
1 15 4 25 +7
ACCETTURA GC
28
13 9
1
3 27 10 5
5
0
0 16 2
8
4
1
3 11 8 17 +5
A. BALVANO
27
13 9
0
4 25 14 7
7
0
0 19 4
6
2
0
4
P.S.CECILIA
25
13 8
1
4 21 11 5
3
1
1
8
5
0
3 15 9 10 +2
6
2
19
13 5
4
4 24 15 7
5
0
2 19 8
6
0
4
2
5
9
-8
ANZI
19
13 6
1
6 21 21 6
5
0
1 13 6
7
1
1
5
8 15 0
-6
LAURENZANA
19
12 6
1
5 15 20 6
4
1
1 11 9
6
2
0
4
4 11 -5 -5
A. ALBANO
16
12 4
4
4 19 17 7
4
2
1 15 7
5
0
2
3
4 10 2 -10
PROGETTO TITO
16
13 4
4
5 18 23 6
3
2
1
9
7
1
2
4
9 18 -5 -9
STIGLIANO
15
13 4
3
6 19 26 7
2
2
3
9 13 6
2
1
3 10 13 -7 -12
7
12 2
1
9 13 26 6
2
1
3
6
6
0
0
6
7 20 -13 -17
S. PICERNO
7
13 2
1 10 9 34 8
2
1
5
9 22 5
0
0
5
0 12 -25 -22
PIETRAPERTOSA
5
13 1
2 10 6 25 6
1
1
4
4 10 7
0
1
6
2 15 -19 -20
MARSICO
6
7
Risultati e classifica F.lli Cafaro-S. Francavilla 0-0
S.Chiaromonte-Maratea 5-1 S.M. d’Agri-Nemus
5-2
Sarconi-V.R. Episcopia
1-1
Prossimo turno
13ª giornata 24/01/10 ore 14.30
Castelsarac.-S. Chiaromonte Nemus-F.lli Cafaro O.L. Maratea-S.M. d Agri S. Francavilla-Sarconi Sanseverin.-Castelluccio V.R. Episcopia-Rotunda M.
S. Picerno-P.S.Cecilia
1-4
Stigliano-S. Angelo
1-1
Vietri-Accettura GC
3-0
Riposa: Laurenzana
Prossimo turno
15ª giornata 24/01/10 ore 14.30
Accettura GC-Stigliano Anzi-S. Picerno Marsico-Laurenzana P.S.Cecilia-A. Balvano Pietrapertosa-Vietri S. Angelo-A. Albano Riposa: Progetto Tito
12ª giornata
Castelluccio-Castelsarac. 0-2
Rotunda M.-Sanseverin. 1-0
3-1
6 10 11 0
S. ANGELO
5
Progetto Tito-Anzi
S. CHIAROMONTE
28
12 8
4
0 33 15 7
5
2
0 23 11 5
3
2
0 10 4 18 +2
S. FRANCAVILLA
26
12 7
5
0 24 8
6
3
3
0 14 5
6
4
2
0 10 3 16 +2
CASTELLUCCIO
23
12 7
2
3 30 19 7
5
1
1 22 10 5
2
1
2
F.LLI CAFARO
23
12 6
5
1 23 13 7
4
3
0 12 4
5
2
2
1 11 9 10 -3
CASTELSARAC.
15
12 4
3
5 19 20 5
2
1
2
9
8
7
2
2
3 10 12 -1 -7
V.R. EPISCOPIA
15
12 4
3
5 16 18 5
2
1
2
9
7
7
2
2
3
7 11 -2 -7
S.M. D AGRI
15
12 4
3
5 17 22 7
4
0
3 11 10 5
0
3
2
6 12 -5 -11
ROTUNDA M.
12
12 3
3
6 14 20 6
3
1
2 10 7
6
0
2
4
4 13 -6 -12
O.L. MARATEA
12
12 3
3
6 16 23 5
3
1
1 10 5
7
0
2
5
6 18 -7 -10
NEMUS
10
12 2
4
6 13 24 6
1
3
2
6
1
1
4
8 17 -11 -14
SARCONI
9
12 2
3
7 17 26 6
1
3
2 11 12 6
1
0
5
6 14 -9 -15
SANSEVERIN.
8
12 2
2
8 15 29 5
2
1
2
0
1
6
7 22 -14 -14
5
8
7
7
7
8
9 11 -3
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Sport 43
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
A Dilettanti Un Matera incostante fallisce il poker. Attacco appannato
Bawer, un passo indietro Fatali a Ruvo cinque minuti di black out nel secondo quarto RUVO BAWERMT
le PAGELLE
65 55 AMADORI (NE) -
ADRIATICA INDUSTRIALE RUVO: Del Brocco 10, Zambon 12, Bossini 4, Cazzolato 4, Palombita 2, Delli Carri 2, Zerini 15, Simeoli, Bonfiglio 5, Zampolli 11. All. Cadeo BAWER MATERA: Gilardi 10, Lovatti 12, Longobardi 13, Bonora 3, Candido 3, Amadori, Gergati, Provenzano 4, Hassan, Grappasonni 10. All. Ponticiello ARBITRI: Ceratto di Castellazzo Bormida (AL) e Rossi di Anghiari (AR) PARZIALI: 16-14, 41-28, 56-46, 65-55. NOTE: Tiri Liberi Ruvo 6/12; Matera 11/14. Tiri da due Ruvo 22/40; Matera 16/31. Tiri da tre Ruvo 5/19; Matera 4/23. UN BRUTTO Matera non riesce nel colpaccio esterno di vincere sul parquet del palaColombo ruvese, in una gara quasi mai messa in discussione. L’unico risultato positivo ottenuto dai ragazzi di Ponticiello è quello di non aver perso la differenza canestri che rimane la stessa ottenuta all’andata. Inizi a ritmi blandi per la Bawer Matera che dopo il momentaneo vantaggio iniziale, grazie al canestro di Gilardi, è costretto a subire il ritorno dei padroni di casa che, con un parziale di 12-2, mettono in crisi la difesa a uomo impostata da coach Ponticiello. I materani non si perdono d’animo e approfittando anche di qualche errore nel tiro del Ruvo e con una maggiore intensità sotto canestro, con una tripla di Gilardi a 60 secondi dalla prima sirena, ottengono il pari 14, rotto solo a pochi secondi dalla prima pausa, da un canestro di Del Brocco che porta i suoi sul +2 a fine primo quarto, 16-14. Al rientro in campo i canestri di Del Brocco e Lovatti sembrano rispecchiare l’equilibrio, ma una difesa a maglie larghe del Matera permettono al Ruvo di allungare, 25-17 dopo 4 minuti. Il coach materano chiama un time-out che sembra portare i suoi frutti grazie ad uno strepitoso Lovatti che, con 7 punti consecutivi, riporta il Matera ad una sola distanza dal Ruvo, 25-24 dopo 6’. Qui
GILARDI (5,5) - Tanta generosità nel primo quarto che consente ai materani di restare aggrappati agli avversari. Poi però cala alla distanza e non riesce a dar quel contributo in attacco necessario al Matera per riportarsi in partita dopo aver subito il break. GERGATI (S.V.) - Soffre molto la pressione dei ruvesi. Nessun tentativo a canestro. Una partita senza acuti.
In alto il capitano della Bawer, Francesco Longobardi autore di una prestazione sottotono a Ruvo con molti errori dalla lunga distanza a lato Lovatti ancora una volta il miglior tiratore del Matera
è la svolta della partita ed il break decisivo che Ruvo si porterà fino al termine. Ruvo piazza un parziale di 16-4 che scava il -13 per Matera a metà gara (41-28). Dopo il cambio di campo, per i primi 3 minuti non succede nulla con le due squadre che si aggrediscono senza far punti. A rompere questo equilibrio è Longobardi che realizza 4 punti, inframmezzati da un canestro di Zambon , con lo svantaggio materano che resta sempre in doppia cifra, 43-32 dopo 4’. Ruvo allunga con una tripla di Zerini per il +16 sul 48-32. A tenere a galla gli ospiti, nonostante tanti
errori al tiro e poca precisione nelle conclusioni, Longobardi che trova prima una tripla e poi il canestro del -10, 52-42 dopo 8’. Il Matera aumenta i ritmi in attacco e il Ruvo sembra soffrire le giocate del Matera che con quattro liberi consecutivi realizzati da Grappasonni, riesce a chiudere il tempo a -10, 56-46. L’ultimo quarto è sul filo della tattica, Matera realizza il primo canestro dopo sette minuti con Provenzano. Cinque punti di Gilardi danno il -8, 61-53. ma è solo l’ultima fiammata della gara. Matera cede a Ruvo ed ha molto da rammaricarsi per i tanti errori commessi.
Coach Ponticiello: «Una prova in controtendenza»
«Pagati gli acciacchi fisici di Candido e Grappasonni» Coach Ponticiello lo aveva previsto, non si doveva far giocare il Ruvo, e bisognava gestire i ritmi di gioco. Tutto questo non è stato fatto ed è arrivata la sconfitta per la Bawer. Una gara giocata male come ci conferma il tecnico del Matera. «E’arrivata una sconfitta un pò in controtendenza rispetto alle tre partite precendenti. Abbiamo pagato oltre misura le condizioni precarie di Candido non in perfette condizioni e Grappasonni fermo fino a giovedì per un’infiammazione, questo ci ha tolto delle importanti energie sotto canestro, ma fatale è stato il totale smarrimento alla fine del secondo quarto, dal -1 siamo passati al 13. Provare a recuperare alzando i ritmi avremmo fatto il loro gioco, dovevamo provare a non far correre la squadra avversaria, non a caso su questo campo hanno perso quelle che ritengo le prime due forze del campionato, il Ferentino ed il Barcellona». Molti errori al tiro e tante palle perse. «Siamo stati incapaci di giocare sotto controllo, lo testimoniano le palle perse. Ma soprattutto nel finale del secondo quarto e larga parte del terzo abbiamo fatto molta fatica a livello difensivo, quello che per noi è il marchio di fabbrica, lì abbiamo fatto dei passi indietro. Questo succede quando si viene da un grosso periodo di
dispendio di energie, nel passaggio dal 2009 al 2010, probabilmente un dazio bisognava pagarlo, meglio in trasferta che tra le mura amiche». Dagli esterni pochi punti, si salva il solo Lovatti come se lo spiega? «Siamo stati condizionati dal black out del secondo quarto. Il Ruvo è una squadra molto brava a togliere l’iniziativa all’attacco avversario e farla giocare in maniera forzata, in questi frangenti noi abbiamo provato a giocare solo con l’iniziativa individuale, aggiungiamo anche deglierrori banaliin avvicinamentoe sonola misura delle difficoltà fisiche del reparto interno, anche con questo mi spiego le percentuali basse. Una squadra se vuole tirare con buone percentuali da fuori, deve avere una certa pericolosità interna, se vuole essere pericolosa dentro i tre secondi, deve avere una buona pericolosità esterna. Ecco gli elementi principali che ci hanno penalizzato, le difficoltà fisiche e delle scelte poco oculate per aver insistito su iniziative individuali, il complesso del nostro gioco si è destabilizzato». In settimana si rivedranno gli errori cercando di riprendere la strada interrotta a Ruvo. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
PROVENZANO (5,5) - Sottotono, si sente la mancanza della sua vivacità soprattutto nella fase offensiva. Chiude con il 33% al tiro e con 4 punti a referto: troppo pochi per l’economia globale della squadra. Non è lo stesso giocatore fondamentale e a tratti anche decisivo che cambia le sorti della partita contro il Barcellona. A Ruvo non incide. LONGOBARDI (5) - Bandiera del basket materano, insiste dal perimetro senza grande fortuna (1/6). Sovrastato dalla coppia Zambon-Zerini a rimbalzo. Non è affatto nella sua giornata migliore, commette numerosi errori che Matera paga a caro prezzo in attacco. Decisamente in una giornata poco fortunata. LOVATTI (7) - Conferma la sua striscia positiva di stagione. Dopo aver affondato Barcellona, tiene vive le speranze materane, soprattutto nella fase centrale della partita. Gioca un’ottima seconda frazione con otto punti consecutivi. Poi perde di convinzione e sicurezza, alla distanza non prende dei tiri comodi che invece sono nelle sue corde e che sarebbero stati molto utili al Matera. BONORA (6) - Regia ordinata la sua, va in difficoltà sulla pressione biancoazzurra. Da un giocatore del suo calibro ci si aspetta naturalmente di più. HASSAN (S.V.) GRAPPASONNI (5,5) - Lotta con grande senso di appartenenza alla
Gilardi al tiro contro Ruvo
maglia nel duello a rimbalzo con i lunghi avversari. Fa quel che può mettendo a referto dieci punti e strappando 6 rimbalzi. Ma non è nella sua giornata migliore e soffre oltremisura i lunghi del Ruvo. CANDIDO (5,5) - Gara condizionata dall’influenza la sua, potrebbe lasciare il segno ma non ci riesce. Gioca fortemente debilitato e limitato anche da un punto di vista psicologico. Un altro giocatore rispetto a quello ammirato sette giorni prima contro Barcellona PONTICIELLO (5,5) - Stavolta non riesce a centrare il poker che serviva al Matera. In difesa la squadra, con qualche sbavatura di troppo e una grossa sofferenza a rimbalzo, riesce comunque a limitare i danni e gioca gli ultimi due quarti su ritmi adeguati a Matera e senza troppo soffrire. Peccato per il black out di fine secondo quarto che costa caro. Molte le cose da rivedere in attacco dove la squadra continua a soffrire oltremisura.
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44 Sport
A Dilettanti Bella prova del team di Ciocca, decisivi i falli e la sfortuna
Publisys, beffa a fil di sirena Potenza sconfitta dal canestro di Bonamente all’ultimo secondo PUBLISYS PERUGIA
65 66
D Ok le materane Pielle e Virtus
Salandra passa contro l’Invicta
PUBLISYS POTENZA: Fazio, Casella n.e. Rato 5, Labella 13, Antrops 16, Santamaria n.e. Maioli, De Bartolo 1, Carrichiello 17, Vetrone 13. All. Cesare Ciocca. LIOMATIC PERUGIA: Chiatti 2, Casuscelli, Caroldi 5, Pazzi 19, Grilli 2, Raschi 6, Defant, Poltronieri 18, Tessitori 3, Bonamente 11. All. Maurizio Buscaglia. ARBITRI: Gadda e Borgioni di Roma. PARZIALI 8-17, 28-25, 4742, 65-66. NOTE : Osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del sisma di Haiti. Usciti per cinque falli Carrichiello, Pazzi e Antrops. Fallo tecnico fischiato a Pazzi. Tiri liberi Potenza: 22/27, tiri da due 8/18, tiri da tre 9/33, tiri liberi Perugia 21/27, tiri da due 15/29, tiri da tre 5/20. UN CANESTRO a fil di sirena di Bonamente spegne le speranze di successo della Publisys Potenza. Ieri sera la squadra di Cesare Ciocca ha sfiorato il successo al Pala Pergola, sotto gli occhi di Albano Chiarastella contro il Perugia, vittorioso al termine di un match brutto stilisticamente per 66 a 65. Inizio positivo per gli umbri sospinti da un Pazzi in serata di grazia e autore dei primi sei punti della squadra biancorossa. Potenza registra pian piano la difesa e mette in crisi l’attacco di Buscaglia. Maioli commette immediatamente tre falli e viene sostituito da Ciocca. Perugia contiene il ritorno dei potentini che chiudono in svantaggio la prima frazione di gioco sul 17 a 8. Maioli è già gravato di quattro falli. Nel secondo quarto è la confusione a prevalere sulle geometrie di gioco. Potenza rosicchia terreno facendo della difesa asfissiante il suo punto di forza. I canestri di Vetrone e Carrichiello consentono alla Publisys di allungare il passo. Il Perugia perde concentrazione ma rimane in gara grazie a Bonamente e Poltronieri. Il secondo quarto si chiude con i lucani avanti di tre lunghezze sul 28 a 25. Nel terzo quarto i due coach fanno delle rotazioni il proprio punto di forza. I falli cominciano a diventare ago della bilancia di una sfida agonisticamente intensa ma tecnicamente orrenda. La Publisys Potenza segna con Carrichiello, Antrops e Vetrone i canestri del massimo vantaggio che consentono ai bianconeri di andare avanti sul + 6 sul 41 a 35. Gli umbri non si scompongono e nonostante tanti errori chiudono in partita il terzo quarto sul punteggio di 47 a 42 per la Publisys Potenza sostenuta dal pubblico. Nel quarto periodo si vede un basket leggermente migliore, finalmente gli attacchi prevalgono sulle difese. La Publisys Potenza conduce anche con cinque lunghezze di vantaggio, sfruttando il fallo tecnico di Pazzi che esce per raggiunto limite di penalità. Carrichiello segna quattro liberi su cinque e porta i bianconeri avanti sul 54 a 52. Antrops esce per falli dopo aver segnato una tripla. Poltroniei porta gli umbri a - 1 sul 63 a 62, Labella perde palla e Bonamente schiaccia operando il sorpasso. Labella segna i liberi del +1 ma Bonamente illude tutti segnando allo scadere. Francesco Menonna.
Fernando Labella e Gints Antrops in azione nel match contro il Perugia (foto Andrea Mattiacci)
le Pagelle FAZIO (6) - pochi minuti impalpabili, ma almeno non fa danni. DE BARTOLO (6) - quando porta lui la palla i bianconeri accelerano, ma quel tiro libero sbagliato nel finale pesa terribilmente. LABELLA (6,5) - compitino in regia, ai ritmi non certo da capogiro che gli appartengono. Ma è da sottolineare il 6/6 dalla lunetta, nei minuti in cui la palla scotta di più. Ci mette tutta l’esperienza possibile. CARRICHIELLO (7) - grinta e ardore, se non avesse qualche minuto di black out potrebbe vincerla da solo. Pericoloso da tre, preciso in lunetta. VETRONE (6,5) - subito dentro al posto di Maioli, risulta più temibile dal perimetro che nel pitturato con un ottimo 3/7 da tre. Nel finale perde delittuosamente un pallone che manda Perugia in contro-
piede. ANTROPS (6,5) - sul finale del primo quarto pare in confusione quando non supera in tempo la metà campo. Ma è una sua schiacciata a dare la scossa alla Publisys, nel momento peggiore. Si sveglia dal torpore e trascina i suoi rimettendoli in partita. Chiude collezionando anche nove rimbalzi. MAIOLI (4) - la gara è iniziata da poco più di tre minuti, lui ha già tre falli. Ciocca ha l’incoscienza di buttarlo nuovamente dentro, esponendolo ai giusti fischi del PalaPergola. Rientra nell’ultimo quarto e sbaglia tutto ciò che c’è da sbagliare. Un disastro. RATO (5,5) - una sua tripla, prima dell’intervallo, segna il primo sorpasso della Publisys dopo l’inizio shock. A 30’’ dalla fine, sul 63-60, commette un fallo ingenuo che manda tre volte in lunetta Poltroneri. Leggero in difesa. Pietro Scognamiglio
C2 E’ Iorio il giustiziere della Lucos
TUTTO COME previsto: la Pielle passa a Satriano e mantiene la vetta, mentre Salandra e Virtus si confermano le due più immediate inseguitrici. La squadra di Cotrufo, guidata per l’occasione da capitan Losito, passa, all’insolito orario domenicale delle 11, sul campo della Pall. Valdagri in una partita dalle difese poco attente(106-82), centra l’ottava vittoria consecutiva e chiude, imbattuta, il suo girone d’andata. Nelle due sfide del sabato, invece, che vedevano incrociarsi le quattro inseguitrici, regna il fattore campo. E se, da un lato, il confronto del Pala Montagnola è stato più equilibrato del previsto, ben più netta è stata la vittoria di una Virtus Co.Re. Ma desiderosa di riscatto dopo la sconfitta nel derby di sette giorni prima. A Salandra, la squadra di Daraio si è imposta(85-80), nonostante la rimonta finale, sulla Fingap Invicta Potenza, grazie anche a ben cinque uomini in doppia cifra. Molto positiva, tuttavia, la prestazione della squadra del presidente Salvia, che resta, così, a quota 10 in classifica, al pari della concittadina Ciumnera. I biancazzurri di Montemurro, infatti, sono stati sconfitti abbastanza nettamente(82-54) alla palestra Lanera dalla Virtus di Conterosito, in un incontro fin da subito controllato da Losco e compagni e mai davvero in discussione. Infine, canestri e spettacolo, specie nei primi due quarti (52-53 Melfi) nell’incontro della palestra Lepore di Potenza, dove solo nell’ultimo quarto i più esperti potentini hanno avuto la meglio (112-84) su una volenterosa Olimpia Melfi, forse uscita troppo punita dallo scarto finale per quanto visto per almeno trenta minuti di gioco. Ha riposato il Genzano. Donatello Viggiano sport@luedi.it
C2 Col San Michele non basta Galindez
Fatale l’ultimo quarto Ctr Senise, parte male al Montescaglioso la poule qualificazione sto in occasione del turno precedente dalla formazione della Pall. S. Michele Maddaloni, con il rientro in campo per una gara ufficiale LUCOS INGEST MONTESCA- a distanza di oltre un mese dall'ulGLIOSO: Tralli R. ne; Larocca 13, timo impegno agonistico. I primi Biacoli 7, Resta D. 11, Resta G. 9, minuti di gara hanno visto partire Prelevic 10, Pisanelli 5, Albanese meglio i campani, arrivati a con2, D'Elia 2, Catapano ne. All: Tor- durre sui montesi per 11 a 4; in seguito la Lucos Ingest ha poi ripreraco AREA 101 ARZANO: Canzonieri so il controllo della gara e ha chiuso la prima frazione n.e.; Ciampaglia 5, in vantaggio di uno Fedele, Izzo 13, Sor(14 -13). La seconda ge 9, Iorio 25, Gaeta frazione è stata 4, De Rosa ne, Menaperta da una dopnitti 6, Ambrosino pia tripla del monteAll: Esposito P. negrino Prelevic ARBITRI: Fiore di che ha lanciato la Angri e Pellegrino sua squadra a +12, di Pontecagnano vantaggio che è staFaiano. to quasi interamenPARZIALI: 14-13; te conservato all'in34.25; 46-39; 59-60. tervallo. La ripresa NOTE: Falli tecnici: ha visto la Lucos Inalla panchina della gest controllare la Lucos nel primo gara senza eccessiquarto; alla panchive difficoltà, situana dell’Arzano nel zione che le ha consecondo quarto. sentito di chiudere in vantaggio anche MONTESCAGLIOla terza frazione (46 SO - La Lucos Ingest, all'esordio casa- Il coach della Lucos, Torraco -39). La svolta della gara è avvenuta, colingo e stagionale nel Girone Qualificazione, perde me detto, nell'ultimo gioco: l'Area sul filo di lana una gara condotta 101, trascinata da Iorio nelle vesti avanti per almeno 25 minuti e che di uomo ovunque (alla fine autore pareva essere oramai nelle sue ma- di 25 punti) ha dapprima azzerato ni. Gli ospiti, dopo avere annullato lo svantaggio di 7 punti e si è poi lo svantaggio, hanno saputo piaz- portata anche in vantaggio di 4 zare al momento giusto la zampa- (51 - 55). La reazione montese è ta vincente, riscattando la sconfit- stata immediata ma illusoria: ad ta nel turno precedente, per 92 a 1'' dal termine il tiro libero segna70, in casa propria contro la Zeta to dal solito Iorio ha dato 2 punti System. Per i montesi si è trattato pesantissimi alla sua squadra. della prima gara del 2010 e della Michele Marchitelli seconda fase, visto il rinvio richiesport@luedi.it
LUCOS ARZANO
59 60
CTRLACASCINA S.MICHELE
64 77
CTR SENISE: Durante 2, Femminini 15, Galindez 17, Kreiber 13 , Genovese, Lerose ne, D'Aranno, Dimonte 2, Sassano 2. All. Maria POL. S. MICHELE: Della Peruta 14, Gnarra 4, Vinciguerra 3, Schiavone G. 6, Mozzillo 5 , Sasso 2, Guida 16, Scala 10, Vigliotta, Lettieri 17. All. Salanti ARBITRI: De Prisco di Nocera Inferiore e Santopietro di Battipaglia PARZIALI: 15-21, 33-39, 52-53, 6477 NOTE : Uscito per 5 falli: Gnarra SENISE - Gara da dimenticare questa del Ctr La Cascina Senise che piena di amnesie concede il tris alla compagine di Maddaloni. Gli ospiti infatti, avevano fatto man bassa nelle due gare di andata e ritorno del girone appena concluso. Ed hanno ripetuto la performance, grazie ad una palese dimostrazione di freschezza atletica anzitutto ma anche una ottima organizzazione di gioco. Merito del coach Salanti che riesce a dare stimoli ai suoi ed ad indovinare i tempi dei cambi. Il resto naturalmente la fanno i giocatori, con in testa Guida e Lettieri. Il Ctr, che improvvisamente recuperava Rocco Palazzo, butta in questo modo una gara che l'ha visto sempre in affanno ma che nell'ultimo quarto aveva recuperato, grazie proprio ad un baby, Rosario Sassano che entrato per pochissimi secondi, si procura due tiri liberi che insacca portando la squadra sul 52 al 51. Mancavano diciassette secondi alla fine del terzo tempo che non bastavano comunque a far chiudere la frazione in vantaggio ad un Ctr più che assente, colpevolmente sbadato. Pur se con l'handicap di non aver gio-
Femminini, l’ultimo ad arrendersi
cato con Durante carico di tre falli dopo meno di un minuto e dunque costretto a stare in panchina per non chiudere prima la gara. Una scusante che da sola però non poteva condizionare la gara di una squadra assente o comunque predisposta a fare regali su regali in quantità industriale. Molto probabilmente a condizionare lo stato di forma apparso abbastanza precario in molti degli atleti senisesi, c'è la forzata sosta durata più del previsto. Oltre a Femminini, erano in pohi quelli che riuscivano a tenere testa agli avversari e che purtroppo poi, pur avendo giocato punto su punto, per tre quarti dell'ultima frazione, si arrendevano perché esausti e privi di idee, così come non si vedevano da tempo. Regalando praticamente una gara che sembrava recuperata ed anche da vincere a quel punto ma che non è stato purtroppo così. Gianni Costantino
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Sport 45
Lunedì 18 gennaio 2010
LunedĂŹ 18 gennaio 2010
Nel basket trasferte amare, le tre lucane tornano a casa a mani vuote
Maratone al tie-break Medical e Livi vittoriose dopo cinque set. Pallavolo Matera nei play-off serie
A
serie
DILETTANTI
CLASSIFICA
B1
serie
B
DILETTANTI
CLASSIFICA
U O M I N I g i ro n e C
CLASSIFICA
B2
serie
CLASSIFICA
U O M I N I g i ro n e I
A2
HOCKEY
CLASSIFICA
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46 Sport
B Dilettanti Paternoster manca il tris ma i segnali di rilancio sono evidenti
Corporelle super, non basta Impresa mancata di un soffio malgrado uno stratosferico Serino CORATO 85 CORPORELLE 81 GRANORO CORATO: Stella 7, Graziani 18, Trionfo 6, Mariani 12, Lorenzetti 12, Pelliccione 4, Kavaric 2, Cozzoli 12, Grimaldi 12, Castro n.e.. Coach Meneguzzo. CORPORELLE POTENZA: Marino 9, Ginefra 7, Tombolini 16, Nocioni 4, Saccoccio 9, Marchese, Serino 30, Blardone, Di Pierro 6, Viggiano n.e.. All. Paternoster ARBITRI: Caroli di Milano e Leoni Oresenigo di Cantù (CO) PARZIALI: 24-24; 42-39; 60-56; 85-81. NOTE: Tiri Liberi Corato 21/29, Potenza 25/30. Tiri da due Corato 20/45, Potenza 16/33. Tiri da tre Corato 8/25, Potenza 8/20. NON riesce l'impresa alla Centre Corporelle Potenza del neo coach Michele Paternoster, subentrato a Marco Schiavi, che arriva al PalaLosito dopo due belle vittorie, in casa contro Catania e fuori dalle mura amiche, a Pozzuoli dopo ben 2 supplementari. PalaLosito ancora stregato per i lucani che devono fare a meno di capitan Giuseppe Corvo, fermo per la seconda domenica consecutiva, locali invece al completo. Paternoster schiera Di Pierro play, Tmobolini e Ginefra esterni, Serino e Nocioni sotto le plance, dall'altra parte Meneguzzo ri-
Viggiano recrimina sugli episodi ma è soddisfatto
«Una prova impeccabile Penalizzati dagli arbitri» Davide Serino mattatore di una sfortunata Corporelle
sponde con Stella in cabina di regia, Graziani e Trionfo sul perimetro, Mariani e Lorenzetti nell'area pitturata. Partita combattuta sin dalle prime battute di gioco, alle triple di Lorenzetti era Serino che teneva in scia Potenza. Alla fine del primo quarto, perfetta parità, 24-24 con 12 punti per il lungo ospite. Lorenzetti e Stella si gravavano di falli, Potenza provava ad approfittarne. Un ottimo Ginefra serviva assist ai compagni, ma Corato, spinta dal suo pubblico, accelerava con Cozzoli e Mariani che inchiodava la schiacciata del 36-30 al 15'. Gli ospiti in attacco non trovavano conclusioni facili, complice l'ottima difesa locale e per ben 4 minuti Potenza non riesce a realizzare. Corato non ne approfitta e trascinata da un
Serino formidabile rimane attaccata a Corato, 42-39. Dopo il riposo lungo le squadre viaggiano sulla parità, Paternoster schiera i suoi a zona e Corato perde lucidità. Serino continua il suo show sotto le plance, Saccoccio inizia a mitragliare dall'arco, 60-56 al 30'. Nell'ultima frazione Corato prova l'allungo decisivo con le triple di Grimaldi, Graziani e Cozzoli, 73-62 al 37', ma Potenza non molla la gara. Tombolini e Saccoccio realizzano da tre punti, Di Pierro recupera due palloni decisivi e Potenza si rifà nuovamente sotto a pochi giri di lancette, 80-78. Paternoster ricorre al fallo sistematico, ma l'errore di Tombolini e la precisione dei coratini dalla lunetta, consegnano la vittoria ai locali. Alberto Damato
NONOSTANTE uno stratosferico Serino, migliore realizzatore dell'incontro con 30 punti e una prova complessiva davvero buona, la Corporelle interrompe la serie positiva di risultati ma non quella di un rendimento nettamente cresciuto e che anche a Corato, contro una delle formazioni più forti del girone, ha permesso ai potentini di rimanere in partita fino al suono della sirena. Considerando il valore degli avversari, si puòsenzadubbio direchequelladi ierièstata forse la migliore prestazione in trasferta della stagione. A conferma che la squadra non si arrende mai e che ha assimilato una mentalità votata al sacrificio e alla lotta contro qualsiasi avversario. Quando a poco meno di 5 minuti dal termine il Corato si è portato sul più nove la squadra di Paternoster ha reagito alla grande e ha recuperato lo svantaggio. L'uscita per cinque falli di Di Pierro e la stanchezza hanno frenato la Corporelle che si è arresa con molto onore . E pensare che la Corporelle ha giocato priva del suo capitano Corvo alla prese con un fastidio muscolare . Grande soddisfazione daparte dei dirigen-
tiperquestastupenda partitaeperDinoViggiano aumenta la fiducia per i prossimi impegni: «devo fare i complimenti alla squadra per la grande prestazione offerta. Siamo stati sempre in partita e contro un roster di grande valore siamo stati davvero impeccabili. Purtroppo ci sarebbe pure da recriminare per un paio di decisioni arbitrali che ci hanno privato di 6 punti. Un tiro di Saccoccio che era entrato già in retina è stato tirato fuori da un giocatore del Corato e l'arbitro ha ritenuto l'azione valida. Successivamente lo stesso Saccoccio ha tirato da tre, ha segnato ed ha pure subitofallo. Magli arbitrihannopunito ilnostro giocatore con un fallo inesistente. E senza queste decisioni chissà come sarebbe potuta andare a finire. Ad ogni buon conto abbiamo avuto la conferma dei grandi progressi nel gioco e nella mentalità della squadra in cui tutti riescono a dare il loro contributo importante. Questo ci fa essere molto fiduciosi per il futuro. A cominciare dall'impegno con il Foggia che dobbiamo vincere ad ogni costo per insediarci al settimo posto. Credo che per come si sta esprimendo la squadra, ci potremo togliere grandi soddisfazioni». Rocco Sabatella
B Dilettanti Settima sconfitta esterna, Marinelli è il migliore in campo
Bernalda sommersa a Foggia Pioggia di punti dei pugliesi, la Bbc tiene per un tempo FOGGIA BERNALDA
106 82
LIBERTAS FOGGIA: Toppino 17, Magnani 20, Castoro 5, Russo, Padalino 7, Macchiarola 2, Desiato 11, Chirico 21, Bruno 4, Marmugi 19. All. Leonetti. BBC GROUP BERNALDA: Favia 4, Bonafede 5, Gaeta 9, Basili 1, Delli Carri 14, Benenati 1, Russo 17, Salvatore 12, Dolic 2, Marinelli 17. All. Vandoni ARBITRI: Sergio Petraccaro di Pellezzano (Salerno) e Nicola Faustoferri di Bojano (Campobasso). PARZIALI: 24-21, 53-45, 7563, 106-82 NOTE: Tiri da due: Foggia 20/37; Bernalda 21/45. Tiri da tre: Foggia 15/27; Bernalda 5/17. Tiri liberi: Foggia 21/23; Bernalda 25/28. FOGGIA- Niente da fare per la Bbc Group a Foggia, sul campo di una concorrente alla salvezza. In terra di Capitanata, la squadra allenata da Claudio Vandoni si ferma dopo il successo casalingo su Catanzaro. Il team lucano non trova continuità di risultati: rimanda l'appuntamento sia con la seconda vittoria di seguito, cosa che non gli è mai riuscita finora in questa stagione, che con il ritorno al successo esterno. Il settimo passaggio a vuoto fuori casa matura a partire dal secondo quarto, quando i padroni di casa cominciano a pigiare sull'acceleratore e a scavare i break. Bernalda regge bene il confronto nel primo periodo, poi perde progressivamente terreno, fino al pesante -31 (106-
75) con cui si apre l'ultimo minuto di gara. Coach Vandoni sceglie di cominciare la sfida con il quintetto composto da Salvatore in cabina di regia, Delli Carri e Russo esterni, Gaeta e Marinelli sotto canestro. Leonetti risponde schierando Desiato play, Magnani guardia, Chirico ala piccola, Marmugi ala grande e Bruno pivot. Il
primo periodo è il migliore per la Bbc Group, che tiene testa alla Libertas e in un paio di occasioni passa anche a guidare il punteggio (3-5, 12-14). Poi è quasi solo Libertas, che conferma le qualità del suo attacco, il secondo più prolifico del girone. I padroni di casa sono ispirati nel tiro dalla luna distanza (a referto col 56%), Vandoni ci prova sia
con la zona che con la difesa individuale ma senza risultati. Per la Bbc Group Marinelli il migliore con 17 punti, 8 rimbalzi. Con la sesta vittoria interna in otto partite, la Libertas mette l'ipoteca sulla permanenza in B dilettanti; Bernalda dovrà sudare ancora per raggiungere il traguardo. Angelo De Rosa
Marinelli in un’azione difensiva, ieri tra i migliori della Bbc
Hockey A2 Continua la marcia della capolista Prato
Sorpresa Sandrigo a Pordenone Raro, un punto col Follonica
Paradiso: «Incapaci di opporci Dopo Catanzaro un passo indietro» ANCORA una sonora sconfitta per la BBC, questa volta a Foggia in un match sul quale in realtà l'ambiente rossoblu aveva riposto più di qualche speranza, e che è letteralmente sfuggito dalle mani degli ionici nel secondo tempo. Il vice Paradiso sintetizza così l'andamento della gara: «Siamo stati in partita nei primi 20' facendo cose discrete in attacco ma mostrando subito una difesa non ottimale; poi nel terzo quarto sono riapparsi i problemi di sempre quando fuori casa, appena le cose cominciano ad andare male, tendiamo a giocare ognuno per proprio conto e paghiamo più del dovuto lo scarto tecnico e quello ambientale. Aggiungiamo a tutto ciò la prestazione esaltante dei foggiani che stasera sono diventati tutti dei fenomeni con percentuali incredibili al tiro e 15 bombe, cioè la bellezza di 45 punti; noi non siamo stati capaci di opporci a questo fisicamente e mentalmente, ed ecco spiegata la
sconfitta insieme al vistoso passivo. Lo stesso Vandoni si è fatto sentire molto coi ragazzi a fine partita ribadendo loro che non si gioca in questo modo, senza concentrazione, senza dignità e senza umiltà, ricordando che il campionato è ancora lungo e che non ci si può fermare alla pur bella vittoria col Catanzaro; se Bari, che sta vivendo un momento difficilissimo, riesce a vincere a Catania anche noi dobbiamo trovare la forza per farlo o quantomeno per provarci. Insomma stasera c'è stato un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, a me è sembrato di rivedere la squadra delle prime giornate, e mi auguro che i ragazzi trovino subito l'orgoglio del riscatto domenica prossima contro Siracusa; sarà una vera battaglia e ci vorrà una buona disposizione psicologica, prima ancora che tecnica, per battere i primi della classe”. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
IL PRATO conferma la leadership della serie A2 di hockey su pista. Il club toscano ha sconfitto, nella quattordicesima giornata, il Modena Hockey per quattro a due con le reti di Ramirez (doppietta), Giagnioni e Bertoldi. Con questa vittoria il Prato, dunque, mantiene la testa della classificacon trentottopunti avanti al duo composto dal Montebello e dal Thiene. Il Montebello ha vinto tre a due sulla pista dell'Amatori Vercelli con i gol di Meneghini (doppietta) e Marchesini. Per i padroni di casa è andato a rete il capo cannoniere del raggruppamento, Davide Costanzo, che fino ad ora ha messo a segno venticinque gol. La quattordicesima giornata ha fatto registrare anche la sconfitta, inattesa, del Pordenone che è stato superato in casa dal Sandrigo. La gara è terminata tre a due per i vicentini che hanno festeggiato una vittoria importantissima per la classifica. Il
Sandrigo è andato in rete due volte con Chemello e poi con Manfrin. Reti che hanno risposto ai primi due gol locali di Frizzo e Sperotto. Grazie a questa vittoria, il Sandrigo ha guadagnato il decimo posto. E' terminata cinque a cinque, invece, la gara tra il Roller 3000 Novara e lo Scandiano.Unpunto cheèservitopoco ad entrambe le squadre che hanno comunque messo in pista una buona gara. Con lo stesso risultato si è conclusa la gara tra la Pattinomania Matera eil Follonica.Una gara tutta in salita per i ragazzi allenati da Massari che, al tempo stesso, sono stati molto bravi a recuperare i quattro gol di svantaggio. Bravi i materani, ma bravo anche il Follonica che ha giocato una gara attenta, corretta e concreta. Per i biancazzurri di casa sono andati in rete Vivilecchia, due volte Nicoletti, poi Lezoche e Gaudiano. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
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Sport 47
Lunedì 18 gennaio 2010
Lunedì 18 gennaio 2010
B1 Donne Sconfitto il Trani in quattro set, guai fisici per la palleggiatrice Masino
L’Avis Lore Lei ritrova punti e sorriso TRANI LORELEI
1 3
25-16, 22-25, 19-25, 22-25
TRANI: Ricci, Annese, Di Corato, Ubertini, Presicce, Mazzulla, Del Rosso (L), Bisceglie, De Liso, D'Agostino, Monitillo, Valente. All.: Chieppa. PM LORE LEI AVIS POTENZA: Masino, Pierantoni, Rotondo, Pericolo, Franco, Composto, Ligrani (L), Pagano, Magherini, Carbonara, Draganova. All.: Gagliardi. ARBITRI: Cantelli e Supino.
COLPO esterno per la PM Lore Lei, ritorno alla vittoria dopo due sconfitte su un campo difficile come quello di Trani. le premesse della gara per le potentine non erano confortanti dopo che sabato nell’allenamento di rifinitura in vista della trasferta, s’infortunava la palleggiatrice Serena Masino. Coach Gagliardi è dovuto ricorrere alla giovane Claudia Pagano che si è ben comportata senza far rimpiangere la sua compagna. la Lore Lei aveva la necessità dei tre punti per rimanere agganciata aal parte alta della classifica, in
vista del prossimo scontro contro il Soverato. Le ragazze di Gagliardi sentivano addosso la pressione, ed entravano contratte nel primo set perdendolo. Nel secondo parziale la gara ha un inizio equilibrato fino alla sosta tecnica. poi le potentine imprimo un’accellerata gestendo il vantaggio fino alla conquista del set. si percepisce una certa fiducia tra le ragazze che cominciano a giocare bene con il loro gioco di squadra, esce dal guscio la Pierantoni in grande ripresa che porta le compagne alla conquista del set. Il
quarto set è più equilibrato, ma la squadra di coach Gagliardi ormai ha intrapreso la strada giusta che le porta al successo. E’ stata una bella gara, equilibrata, emozionante che alla fine ha visto prevalere il maggior tasso tecnico delle potentine che tornano alla vittoria. Un buon segnale che porta in casa Lore Lei fiducia per il prossimo incontro, in settimana si valuterà l’infortunio della Masino, sperando recuperarla in tempo per la sfida contro il Soverato. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Nuovo infortunio per la palleggiatrice Masino
B1 Uomini Vittoria al tie break con Gribov, Dal Molin e Durante sugli scudi
Medical, quanta fatica Servono cinque estenuanti set per avere la meglio dell’Ortona MEDICAL CENTER ORTONA
3 2
32-30, 21-25, 28-26, 26-28, 15-9
MEDICAL CENTER POTENZA: Zuccaro 1, Torsello 13, Alamprese n.e., Di Tommaso 5, Cavaccini 1 (L), Minenna 8, Gribov 20, Durante 19, Dal Molin 25, La Maida n.e., Orlando, Scalcione. All. Draganov. ORTONA : Leone 10, Di Meo 21, Costantini 13, Lanci 1, Orsini 22, Pasciuta 12, Vallescura (L). All. Lanci ARBITRI: Mario Riccardo Zingaro di Foggia e Angelo Pizzolato di Bari NOTE: 33' 25' 31' 28' 18' per una durata totale di 2 ore e 45 minuti.
Un’azione della gara di ieri al PalPergola
E' STATA una battaglia, ma alla fine la Medical Center è risucita ad accaparrarsi due punti, vincendo in casa al tie-break contro l'Ortona. Set interminabili della durata media di mezz'ora ciascuno e una partita equilibrata giocata sempre punto a punto. Una partita dalle battute sbagliate (ben 19 per i potentini, ndr) che i padroni di casa avrebbero potuto anche vincere per 3-1 se solo fossero riusciti a “mettere in campo” più grinta e determinazione. Il primo set si
apre con un ace del palleggiatore Di Tommaso e con gli attacchi vincenti di Minenna e Dal Molin (quest'ultimo top scorer della gara con 25 punti, ndr), a cui rispondono prontamente Di Meo ed Orsini, fino ad arrivare al primo time-out tecnico che si chiude per 8-7. Durante, Torsello e Gribov continuano a macinare gioco, ma Costantini e Orsini non danno tregua ai padroni di cas. La Medical Center segna e l'Ortona subito risponde, senza lasciare ulteriori
spazi. Si va avanti punto a punto, in una vera e propria lotta di nervi, finchè, sul punteggio di 30 pari Gribov e Dal Molin suggellano il definitivo 32-30. Nel secondo set partono meglio i potentini, ma i ragazzi allenati da mister Lanci non demordono mai (i due timeout tecnici si chiudono per 8-6 e 15-16). Sul punteggio di 16 pari, però, due attacchi vincenti di Di Meo e un ace di Leone stordiscono i padroni di casa. La situazione si ribalta sul punteggio di 17-20, quando due
schiacciate di Durante e un muro di Torsello riportano i potentini in partita. L'Ortona mostra, tuttavia, più lucità e sicurezza nei propri mezzi e chiude il set per 21-25. La terza frazione di gioco è durissima. Il primo time-out tecnico si chiude per 6-8, ma Di Tommaso prende per mano i suoi e guadagna punti preziosi. Sul punteggio di 19 pari Dal Molin inizia a macinare gioco e non dà tregua agli avversari che si arrendono, grazie ad un ace di Gribov, per 28-26. Nel quarto set la situazione si capovolge, il punteggio è lo stesso, solo che invertito. Troppi gli errori dei rossoblu, basti pensare che nel primo time-out tecnico, chiuso per 7-8, ben 4 degli 8 punti dell'Ortona sono frutto di altrettante battute sbagliate della Medical Center. I padroni di casa vanno in affanno, ma sul punteggio di 16-20 entra capitan Zuccaro per dare una “ventata” di freschezza. I ragazzi di Draganov collezionano 4 punti consecutivi e si riportano in partita, ma l'Ortona è brava a non perdere la calma e a chiudere il set. Nel tie-brek non c'è storia. Gribov, Durante e Dal Molin non sbagliano nulla e suggellano il definitivo 15-9. Anna Maria Calabrese
B2 Uomini Per il Lauria un passo falso che non compromette i piani salvezza
La Nicodemo cade nella tana del Paola PAOLA NICODEMO LAURIA
3 0
25-20, 25-19, 25-18
GEKI PAOLA: Camassa, Lamberti, Malluzzo, Mammone, Marano, Presta, Signorelli, Lorenzini (L), Giglio, Cimino, Sabatini, Veltri. All. D'Alessandro NICODEMO ARREDAMENTI LAURIA: Matroianni, Mandarino, Riccio, Gallucci, Shelepayuk, Terranova, Pesca, Cilento, Di Deco, Vicenconti, Salerno, Rija, Cantisani. All. Santomassimo ARBITRI: Sodano e Postorino PASSO falso del Lauria nella “tana” del Paola. Ulteriore impegno fuori casa, infatti, per la Nicodemo Arredamenti che arriva in casa del “quotato” Paola per mettere in difficoltà una delle squadre più forti del campionato. E’ la terza volta che le due formazioni si incontrano in questa stagione, dopo il primo turno di Coppa Italia, finito in parità. Conquistata ora una posizione tranquilla in campionato, la Nicode-
Shelepayuk del Lauria
mo nelle ultime gare ha guadagnato terreno soprattutto sul piano del morale ma ieri è scesa sul parquet del Paola con poca convinzione, già mentalmente pronta alla sconfitta. Poca storia c'è stata sia nel primo che nel secondo set da parte della formazione di Mister Santomassimo che è
stata poco attenta e precisa, lasciando agli avversari la passibilità di portarsi in avanti. Nel terzo set poi soltanto inizialmente i laurioti hanno cercato di ribaltare il gioco partendo bene, segnando un buon vantaggio (1-6) che poi però non sono riusciti a mantenere. “Si è allontanata così per noi ogni possibilità di rimonta”, ha commentato il presidente della Nicodemo, Francesco Chiarelli e così, come già il pronostico dettava, il Paola ha avuto la meglio e chiuso in poco più di un ora la partita. “Sapevamo che era difficile e non alla nostra portata- ha continuato il presidente lauriota- ma non sono queste le partite sulle quali dobbiamo puntare e vincere”. “Forse con più convinzione potevamo creare fastidio al Paola- continua Chiarelli - ed invece abbiamo perso facile”. Pensando ora già alla prossima, la più attesa del campionato quella contro i cugini del Lagonegro, il Presidente della Nicodemo, spera di rifarsi subito e riprendere a marcar punti in chiave salvezza. p.v.
B2 Donne Battuto Benevento
Riscatto Materman con super Benefico La Materman Nusco in azione ieri alla palestra Caizzo di Potenza
MATERMAN ACC. BENEVENTO
3 2
25-19, 27-29, 25-22, 23-25, 15-11
MATERMAN NUSCO LIVI POTENZA: Di Martile 5, Petrone 10, Golluscio 13, Alexandrova 13, Benefico 28, Barbaro 7, Restaino (L), Rasola, Stenta ne, Nobile ne, Cillis 1, Marchese ne, Blanca (L2). All.: Licciardi. ACCADEMIA VOLLEY BENEVENTO: Carbone 1, Stabile 18, Principe 19, Ferrone 6, Ricciardi 14, Lamparelli 3, Gaudio (L), Labianca ne, Gammarota 2, Basile ne, Guadagnino, Lestini, Parrella ne. All.: Ruscello. ARBITRI: Salvemini e Mancini. NOTE: Durata set: 21’, 34’, 27’, 29’, 16’ per un totale di 2 ore e 7 minuti. Batt.vinc.: Livi 12, Benevento 8; b.s. Livi 16, Benevento 5. RITORNA a vincere la Materman Nusco Potenza, ma che sofferenza. Ci sono voluti cinque lunghissimi set e oltre due ore di una partita tirata come poche, per Pamela Petrone e compagne, per riuscire a piegare la resistenza di un Benevento che alla Caizzo era evidentemente arrivato credendo all’impresa. Che in effetti sul 19-15 del terzo set a favore dell’Accademia, sul conto di un set pari, non sembrava poi così al di fuori delle possibilità delle sannite di coach Ruscello. Lì però veniva fuori tutta la grinta di una Livi in con-
dizioni tutt’altro che ottimali dal punto di vista fisico (ai problemi di Benefico, tornata però straordinaria in fase offensiva ieri, si è aggiunta la febbre di capitan Petrone), ma capace di sopperire con il carattere e una prova collettiva eccellente a una serata che pareva poterle dire male. Ripresa per i capelli quella terza frazione (grazie al decisivo turno in battuta di Di Martile e ai palloni messi giù da Golluscio e Benefico, che ribaltavano la situazione), le rossoblù potentine avrebbero pure avuto l’opportunità di chiudere in quattro parziali, e con l’intera posta in palio, una partita molto importante per il discorso salvezza. Ma nel finale di quarto set, dopo aver recuperato ancora una volta da una situazione complicata (19-21 e 20-22) ed essersi presentate avanti al rush finale (2322 con il muro di Alexandrova su Ricciardi), le ragazze di coach Licciardi dovevano alzare bandiera bianca. Visto che i tre punti in fila piazzati dalle beneventane rimandavano i giochi al tie-break. Il 5-0 con cui la Materman esordiva al quinto, e il successivo 8-1, consegnavano alle rossoblù il margine decisivo per fare loro la sfida, chiusa dall’ace (con la collaborazione del nastro) di Di Martile nonostante l’estremo tentativo di rientro delle ospiti. Luca Carlone sport@luedi.it
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48 Sport
POTENZA - La mostra «Paris au temps de Baudelaire », allestita presso la Biblioteca Nazionale di Potenza presenta uno spaccato della Parigi della seconda metà dell'ottocento. L'esposizione, proveniente dalla Bibliotèque de la Ville di Parigi, e proposta dall'Alliance Française di Potenza, si compone di quattro ritratti di Baudelaire ad opera di Nadar e Carjat e di nove foto di Parigi, realizzate da Charles Marville prima e durante la ristrutturazione della città voluta da Napoleone III e realizzata barone Haussman, prefetto di Parigi. La Parigi del 1850 si estendeva sulle rive della Senna, intorno alla cattedrale di Notre Dame: i ceti popolari vivevano assiepati in vicoli angusti e fangosi, in casupole senz'aria, tra i miasmi, in condizioni igieniche che favorivano le epidemie (spaventoso il colera del 1832). Napoleone III, approfittando di un periodo molto prospero per l'economia francese, vuole fare di Parigi la città più bella del mondo. Nell'affidare il compito al Prefetto Hausseman indica tre obiettivi da raggiungere: il risultato dovrà essere una Parigi bonificata, più estesa e più bella. Al fotografo Charles Marville viene affidato il compito di documentare con le sua arte la ristrutturazione della città. Marville scatta oltre 400 foto di cui 9 sono presentate in questa mostra.Per risanare la città oltre metà della vecchia Parigi fu abbattuta, al posto dei quartieri malsani furono costruiti ilnuovo Louvre,palazzi governativi,piazze,strade percorribili e facilmente raggiungibili dall'esercito in caso di moti popolari. Per rendere salubre l'aria vengono piantati milioni di alberi, risistemati il bois de Boulogne e Vincenne, il jardin de Louxembourg, impiantati nuovi parchi come il Montsouris e la Butte de Chaumant. La Parigi popolare che aveva fatto da sfondo a tante opere letterarie - basti pensare ai romanzi “Notre Dame de Paris”e“I Miserabili”di Victor Hugo, ai “Misteri di Parigi” di Eugene Sue o ad alcune poesie di Baudelaire era sparita per sempre e che oggi rivive soltanto nelle immagini di Marville. L'estensione di Parigi viene triplicata, migliaia di ettari di terreno sono espropriati: annessi alla città, con decreto governativo, sono i comuni limitrofi di Monmartre, Passy, Hauteil, la Chapelle. La città si trasforma in un cantiere immenso, vengono costruiti nuovi quartieri residenziali , l'Opera, il Theatre de la Ville, la gare de Lyon ,i grandi boulevards, fontane, chiese, giardini, palazzi governativi, grandi magazzini, alberghi lussuosissimi: nasce la Parigi moderna che ancora oggi ammiriamo. La trasformazione della città causò molto malcontento tra i ceti popolariche difattofurono espulsidalla città e tra gli artisti, fra cui Baudelaire, che rimpiangevano l'atmosfera bohémienne della vecchia Parigi. La mostra oltre alle foto-documento di Marville, propone quattro ritratti di Baudelaire realizzati dai fotogafi Nadar e Carjat . Il ritratto che colpisce maggiormente, è quello del 1855 realizzato da Nadar: Baudelaire ha lo sguardo penetrante, l'aria superba , come se lanciasse una sfida, nello stesso tempo, però, la rappresentazione realistica della decadenza fisica, del volto emaciato, degli occhi allucinati, ricordano la fragilità dell'uomo. Baudelaire fu molto scettico nei confronti della fotografia che non considerava una forma d'arte, giungendo a definire il fotografo come “artista mancato”, pittore fallito che non era riuscito ad avere successo nel suo campo. La tecnica di
Alliance Tra la vie di Parigi Francaise made ai tempi di Baudelaire in Potenza SCATTI DALLA MOSTRA
POTENZA - L'Alliance Française è un'associazione culturale che ha una lunga tradizione infatti fu fondata a Parigi nel 1883 con l'obiettivo di diffondere la linguae la cultura francese nel mondo. Attualmente è presente in 131 Paesi e conta oltre 1200 sedi, potenza dal 2008 è inserita in questo circuito internazionale diventando una di queste sede. L'Alliance Française di Potenza è nata per iniziativa del professor Carmine Vazza, che la presiede, e di un gruppo di insegnanti di francese. L'Associazione, senza fini di lucro, che ha per obiettivo la diffusione della lingua e cultura francese e francofona a Potenza nella Basilicata , è aperta a tutte le persone che desiderano contribuire allo sviluppo della conoscenza e dell'apprezzamento della lingua e del pensiero francese e, in modo più generale, di favorire una migliore reciproca conoscenza tra l'Italia e la Francia sviluppando gli scambi linguistici e culturali. E' estranea ad ogni tendenza politica o religiosa, così come ad ogni forma di discriminazione. La sua sede è Potenza presso il Liceo Scientifico ''Pier Paolo Pasolini '' . Le attività future previste: Cinquantenario della Nouvelle Vague: retrospettiva film; giornata di formazione insegnanti di francese; Mostra sull'energie alternative; Certificazioni europee; Apertura corsi di francese; Continuazione dell'insegnamento del francese ai bambini attraverso le favole presso la biblioteca dell'infanzia; corso sull'applicazione delle nuove tecnologie alla didattica; conferenze su autori francesi contemporanei. Nadar, vicina all'Impressionismo, il chiaro-scuro, la scala dei grigi e le ambientazioni, il contrasto tra luce naturale e luce artificiale, spoglia de-
gli inutili orpelli dell'ideale Neoclassico, ne fanno uno dei maggiori geni e precursori della fotografia artistica moderna. Arricchiscono la mo-
stra numerose pubblicazioni originali dell'epoca posseduti dalla Biblioteca Nazionale di Potenza che illustrano le innovazioni presenti nella
pittura, nella fotografia e nella letteratura francese della seconda metà dell'800. cultura@luedi.it
L’eterno ritorno del pensiero greco di GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA - Quanta filosofia dell'antica Grecia può esserci nel quotidiano? È la domanda con risvolti etico-sociali alla quale si è cercato di rispondere a Matera presso l'aula magna del Liceo Scientifico “Dante Alighieri”. “Attualità di problematiche etico-sociali nel pensiero classico greco” era il tema del convegno di studio organizzato dall'Associazione italiana di cultura classica e dalla Società filosofica italiana. Un tuffo nel pensiero greco classico che ha riportato in superficie tematiche sociali, molto care alla filosofia, su cui riflettere ancora e soprattutto oggi. La discussione si è alimentata grazie agli interventi di Luciano Veglia, Rocco Zagaria,
Carlo Fioroni, Raffaele Bruno ed ha trovato il suo punto finale nell'intervento di Nunzio Campagna, professore di filosofia, nonché autore del libro “Dell'essere e della politica- dialogo tra filosofi greci”. Il merito di portare il magico, il metafisico, su un piano razionale è stato riconosciuto alla filosofia che, sebbene sia oggi un aspetto della vita più accantonato che in passato, non può non essere presa in considerazione perché è figlia dell'uomo stesso e dei problemi che egli si pone di fronte ad ogni epoca storica. Questa è stato uno degli aspetti più interessanti emersi dal dibattito pomeridiano che si è snodato anche grazie ad alcuni interventi dalla platea. Il parallelismo tra il modo di pensare e filosare greco e quello odierno ha riportato
alla luce somiglianze e difformità che sono emblemi dei conflitti umani ancora irrisolti, soprattutto in merito all'etica e alla politica. Figli dei Greci, gli occidentali hanno, infatti, finito col tradire i loro insegnamenti, accantonando il nesso tra politica, etica e metafisica, tanto predicato, a tutto vantaggio di una macchiavelliana autonomia della politica dall'etica. Sarebbe dunque opportuno, oggi, ricercare un valore positivo della politica, strada già intrapresa dai greci attraverso la disciplina del calcolo e delle possibilità, occupandosi di politica con un certo sapere filosofico. Perchè guidare il comportamento dell'uomo necessita assolutamente di una sua conoscenza approfondita, in tutte le epoche storiche.
Un momento del convegno (foto Martemix)
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Cultura e Spettacoli 49
Lunedì 18 gennaio 2010
di GIACOMO SOLIS ROMA – Italiani agricoltori per hobby, ma in grado di produrre, in quanto proprietari di terreni mediamente di un ettaro, tanto olio e vino da etichettarlo e donarlo ad amici e parenti. Con un numero crescente di persone che decidono di spostarsi in campagna, dedicandosi anche ad attività tipiche di questi spazi rurali, l’agricoltura in primis. È quanto emerge dal primo rapporto Nomisma sugli hobby farmer in Italia, basato su quattromila interviste, che sarà presentato alla Fieragricola di Verona il 5 febbraio, in collaborazione con il periodico 'Vita in campagna'. La compagine degli hobby farmer è molto variegata: impiegati, liberi professionisti, lavoratori autonomi, dipendenti pubblici, operai, pensionati. Ai contadini per hobby non interessa ottenere reddito dal terreno; sono accomunati dalla passione di coltivare e praticare l’attività agricola, al fine di ottenere prodotti per l’autoconsumo familiare (61,9%), ma anche per stare all’aria aperta (61,0%) e avere la possibilità di risparmiare (24,9%). Le dimensioni medie dei terreni coltivati non sono marginali: si aggirano su circa 1,3 ettari, spesso comprendenti anche parti a bosco. L’agricoltore 'amatoriale', nell’identikit fornito dalla ricerca, si caratterizza per il possesso di un terreno agricolo coltivato nel tempo libero (39,4% ha ereditato l'appezzamento; 36% lo ha acquistato, mentre solo il 3,4% sono i casi di affidamento in gestione e l’1,4% le locazioni). Si distinguono dall’agricoltore 'non professionale' che, pur dedicando meno del 50% del suo tempo, viene periodicamente monitorato dall’Istat; e in Italia ben il 70% dei conduttori agricoli svolge l’attività
Lunedì 18 gennaio 2010
Nuove tendenze
Gli italiani? Un popolo di agricoltori
La meditazione profonda di un agricoltore per passione
agricola in maniera part-time. Questo interesse per le attività agricole da parte di non addetti ai lavori è riconosciuto in ambito internazionale come «tendenza in crescita»; a livello italiano, sottolineano i ricercatori, rappresenta «una realtà consolidata», ma mai quantificata perchè sfugge alla rilevazione censuaria. Sta poi oggi assumendo particolare rilevanza, con la crisi economica che porta molti a riscoprire le bontà e la convenienza dei prodotti del proprio orto e frutteto. Le coltivazioni più praticate riguardano ortaggi, frutta, vite e olivo. Molto spesso (72%) sono accompagnate da processi di trasformazione (confetture e marmellate, conserve, vino, olio, miele, formaggio) – ovviamente su piccola scala – e in qualche caso anche da piccoli allevamenti. Da un confronto con i censimenti agricoli nel 1990 e nel 2000, continua l’analisi Nomisma, si evidenzia un calo di 1,8 milioni di ettari contestualmente ad una diminuzione di circa 430mila aziende. «Non è pensabile – affermano i ricercatori - che questi milioni di ettari siano stati tutti destinati alla cementificazione. La superficie agricola non più rilevata dal Censimento Istat non è scomparsa: ha invece cambiato possessore, passando da un agricoltore ad un altro soggetto 'estraneo' al settore primario che si muove secondo logiche rivolte soprattutto al mantenimento ambientale e paesaggistico (69,8%). Con benefici sottostimati - alla luce della mancanza di rilevazioni statistiche – che però permettono, assieme al contributo preponderante dell’attività propriamente agricola, una conservazione degli spazi rurali (19,1%) e della biodiversità (36,5%) i cui vantaggi finiscono con il ricadere su tutti noi».
A Milano sfila la moda uomo. Di tendenza il gonnellino scozzese
Moda, fra voglia di kilt e gaucho della pampa di ROBERTA FILIPPINI MILANO – Il maschio, almeno quello che sfila a Milano Moda Uomo, fa il gaucho o mette il gonnellino. La moda scopre il kilt, da uomo, come è ovvio che sia, dato che il capo è nato per il vero maschio scozzese. Ma se lo stilista americano Marc Jacobs lo ha adottato già da un pò, senza peraltro destare troppo clamore nell’ambiente della moda rotto a tutte le esperienze, e se il divo Sean Connery lo indossa ultimamente assai spesso, per sottolineare il suo essere uno scozzese doc, non per questo tutti gli uomini, quelli normali e nostrani, possono pensare di mostrare le gambe pelose senza destare sconcerto.
Da Milano dunque è arrivato ieri un escamotage originale e giovanile: la voglia di kilt può essere soddisfatta indossandolo, in dimensioni da minigonna, sopra i pantaloni. La trovata è della griffe Frankie Morello che li ha fatti sfilare sopra i jeans. Ma in versione piccolissima, ridotto a un mezzo giro di stoffa plissè, il kilt è anche comparso da Roberto Cavalli, piazzato sul retro dei pantaloni come una estrosa cintura svolazzante sul sedere. A confermare la voglia di kilt, ieri Miuccia Prada (che un vago gonnellino maschile lo aveva fatto sfilare anche lei, qualche stagione fa, a mò di cinturone) si è presentata all’incontro con la stampa in gonna a pieghe regolarmente sfrangiata e di uno scozzese così scuro
da sembrare un nero unito: «regalo dei miei figli» ha spiegato la stilista. Altra tendenza, a Milano Moda Uomo, il gentiluomo della pampa, il gaucho elegante in stivali di cuoio, maglioni e poncho. Elegantissimo quello di Ferragamo, un cavallerizzo solitario e un pò gipsy in stivaloni da lavoro e lunghi capelli al vento: Massimiliano Giornetti lo ha immaginato molto romantico, colorato, con i maglioni sotto le giacche e le sciarpone sopra, grandi come scialli. Anche Tod’s ha messo ai piedi del nuovo macho gli stivali selleria in cuoio spazzolato e sfumato quasi dall’uso. Cavalli invece gli ha fornito giacconi doppiopetto in agnellino naturale, giacconi eskimo da prateria e anfibi coordinati.
TECNOLOGIA
Amos, il suo cervello interagisce con l’ambiente
Ecco Amos, il robot che cammina con il passo intelligente di ALESSANDRO BRUNO ROMA – È arrivato Amos, un nuovo robot che cammina in modo naturale come uomini e animali, adattando il ritmo e il tipo di passo all’ambiente in cui si trova, e servendosi per far questo di un circuito cerebrale molto simile a quello usato da noi per controllare i nostri passi. Lo ha messo a punto l’equipe di Marc Timme del Max Planck Institute for Dynamics and SelfOrganization insieme a colleghi dell’Università di Gottingen. Secondo quanto riferito da Timme all’Ansa, il 'cervello' usato per dotare di questa capacità di movimento senza precedenti il robottino, potrà essere usato in protesi di ultima generazione per aiutare i pazienti a camminare in maniera più naturale. Presentato sulla rivista Nature Physics, il robot si chiama AMOS-WD06, ovvero 'Advanced MObility Sensor driven-Walking Device 06' (congegno che cammina guidato da sensori avanzati di mobilità). «Amos per gli amici», scherza Timme. «Il suo nome - aggiunge – indica che il robot è autonomo nei movimenti e reagisce a segnali esterni, per esempio dell’ambiente circostante, che vengono captati dai suoi sensori». Finora il grande problema della locomozione dei robot era determinato dal fatto che per ogni tipo di passo il robot aveva biso-
gno di una 'centralina' di comando differente. Invece Amos è dotato di un’unica centralina che permette di decidere tra un passo e l’altro a seconda degli input che riceve, spiega lo scienziato. Il cervello dei suoi movimenti si comporta cioè come il 'generatore centrale di configurazioni', ovvero la rete neurale che invia segnali nervosi al midollo spinale per regolare la nostra locomozione. Il cervello di Amos quindi capisce l’ambiente intorno a lui, capta la presenza di ostacoli, rileva le pendenze e si adatta al paesaggio assumendo passi differenti. «Lungo dai 40 ai 60 centimetri a seconda di come posiziona le sue zampe e la sua coda, Amos si muove in modo caotico se il suo generatore centrale non riceve input – spiega Timme – ma se il sensore capta un input dall’esterno la dinamica caotica diviene periodica, regolare e induce un passo specifico nel robot. In questo modo i problemi di coordinazione sono drasticamente semplificati». Il robot sarà anche dotato di memoria per fare previsioni e pianificare i movimenti. «In futuro simili tecniche di controllo potrebbero essere usate per governare i movimenti di protesi che si muovono in modo autonomo guidate da sensori, e aiutare le persone a usare le proprie gambe artificiali in modo più efficiente e naturale», conclude lo scienziato.
LA MOSTRA
Rovigo ripropone Mattia Bortoloni In esposizione dal 30 gennaio i capolavori dell’assistente del Tiepolo ROMA–I titani del '700 veneto sono in mostra a Rovigo, negli spazi di Palazzo Roverella, dal 30 gennaio al 13 giugno. Accanto ai capolavori di Piazzetta e del Tiepolo, saranno allestite quelle di Mattia Bortoloni, la cui grandezza viene riproposta proprio da questo progetto espositivo. Curata da Alessia Vedova, l’importante rassegna intitolata Bortoloni Piazzetta Tiepolo: il '700 veneto ha lo scopo di illustrare gli ultimi vent'anni di studi su Bortoloni, noto soprattutto per l’affresco dell’enorme cupola ellittica (la più grande al mondo) del Santuario di Vicoforte, in Piemonte. Un’opera colossale, più o meno delle dimensioni di un intero campo da calcio, considerata il capolavoro del barocco piemontese, affre-
scata per celebrare la Beata Vergine e la gloria di Casa Savoia. Ma, come svela la mostra rovigiana, Bortoloni (Canda di Rovigo 1696-Bergamo 1750) è stato molto di più. Famoso e richiesto in vita, l’artista è ricordato come uno dei migliori aiuti di Giovan Battista Tiepolo, al punto che in non pochi capolavori del maestro veneto è ancora oggi difficile distinguere ciò che si deve al pennello dell’uno o dell’altro. Eppure Bortoloni fu artista tanto apprezzato da ottenere, a soli 20 anni, un incarico ambitissimo come quello di affrescare gli interni di Villa Cornaro, capolavoro del Palladio a Piombino Dese. Un’impresa in cui il pittore, giovanissimo, seppe anticipare il rococò che il suo futuro compagno di strada e di lavoro, Gian-
battista Tiepolo, seppe poi declinare in modo magnifico. Luci e ombre accompagnano la sua lunga carriera, durante la quale Bortoloni fu autore di imponenti cicli di affreschi, da quello per il Duomo di Monza ai capolavori per il Santuario della Consolata e per Palazzo Barolo a Torino, dai dipinti di Palazzo Clerici e Palazzo Dugnani a Milano ai decori di Villa Vendramin Calergi a Fiesso Umbertiano, Villa Albrizzi a Preganziol, Villa Raimondi a Birago di Lentate e Visconti-Citterio a Brignano d’Adda. Per non parlare delle Chiese veneziane dei Santi Giovanni e Paolo e di San Nicolò ai Tolentini, Cà Sceriman e Cà Rezzonico, sempre a Venezia, sino al Santuario di Vicoforte.
Due degli splendidi affreschi del Bortoloni in mostra a Rovigo
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50 Idee e società
20.30
SHOW
14.45
PRIMA SERATA
Affari tuoi
ATTUALITĂ€
23.10
SPORT
8.40
ATTUALITĂ€
11.40
TELEFILM Un detective in corsia
12.15
ATTUALITĂ€
21.10
Secondo voi
ATTUALITĂ€
Italia sul Due
Replay
Mattino cinque
L’infedele
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06.20 -TelevenditaMedia shopping 06.50 -Sit ComVita da strega 07.20 -TelefilmQuincy - Hunter - Bianca 10.30 -MiniserieUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg4 11:38 - NewsVie d'italia 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino - Detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg4 13:54 - NewsMeteo 13:58 - TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.15 -Soap OperaSentieri 16.40 -FilmQuesto pazzo sentimento con Bette Midler, Dennis Farina, Paula Marshall - regia di Carl Reiner (USA) - 1997 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -Telefilm Tempesta d'amore
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComGenio sul divano 09.30 -TelefilmA- team - Supercar - Supercar 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective Conan 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.35 -TelefilmI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.00 -Sit ComI maghi di Waverly 16.50 -Sit ComCory alla casa bianca 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniKilari 18.10 -CartoniSpongebob 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio sport 19:28 - SportSport mediaset web 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.30 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -News Punto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIspettore Tibbs 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmDue South 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -FilmAnni ruggenti con Nino Manfredi, Gino Cervi, Salvo Randone - regia di Luigi Zampa (Italia) - 1962 16.05 -TelefilmStargate SG-1 17.05 -DocumentarioLa 7 Doc - In the wild 18.00 -TelefilmRegina di spade 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Lo scandalo della Banca Romana 23.20 -TelegiornaleTg 1 23.25 -Talk ShowPorta a Porta
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 23.25 -News TG 2 23.30 -Rubrica Tg2 Punto di vista
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale TG3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto? 23.10 -RubricaReplay
20:31 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Show Grande fratello
20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Telefilm Il comandante Florent 23.25 -Telefilm Il Commissario Moulin
20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -FilmThe Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo con Matt Damon, Paddy Considine, Edgar Ramirez - regia di Paul Greengrass (USA) - 2007
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -AttualitĂ L'infedele
01.00 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.40 -RubricaSottovoce 03.15 -FilmL'ombrellone con E. Maria Salerno, S. Milo - regia di Dino Risi (Italia) - 1965
23.40 -RubricaLa Storia siamo noi 00.45 -RubricaMagazine sul 2 01.20 -RubricaTg Parlamento 01.30 -RubricaSorgenti di Vita 02.00 -RubricaAlmanacco 02.05 -Previsioni del tempoMeteo 2
00.00 -TelegiornaleTg3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaFuori orario. Cose mai viste 02.30 -RubricaRainotte
00.20 -ShowMai dire grande fratello 01.00 -TelegiornaleTg5 notte 01:29 - Previsioni del tempoMeteo 5 01.30 -ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 02:32 - TelevenditaMedia shopping
01.25 -TelegiornaleTg4 02.15 -RubricaPianeta mare 03.00 -Film7 volte 7 con Gastone Moschin, Lionel Stander, Raimondo Vianello - regia di Michele Lupo (Italia) - 1969
23.35 -FilmThe one con Jet Li, Carla Gugino, Delroy Lindo - regia di James Wong (USA) - 2001 01.25 -ShowPoker1mania 02.20 -TelegiornaleStudio aperto
00.35 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaMovie Flash 01.00 -RubricaOtto e mezzo 01.40 -TelefilmF/X 03.40 -RubricaDue minuti Un libro 03.45 -AttualitĂ CNN News
leTrame RETE 4
ORE 16.40
QUESTO PAZZO SENTIMENTO con Bette Midler, Dennis Farina, Paula Marshall - regia di Carl Reiner (USA) 1997 Lei è un'attrice, lui uno scrittore di successo. Il divorzio è arrivato dopo una relazione difficile, caratterizzata da liti quotidiane. La figlia, promessa sposa di un politico emergente, insiste per averli tutti e due al matrimonio, insieme ai loro nuovi compagni. I due fanno scintille, poi la storia prende una piega inaspettata.
ITALIA 1
ORE 23.35
ITALIA 1
ORE 21.10
THE BOURNE ULTIMATUM IL RITORNO DELLO SCIACALLO con Matt Damon, Paddy Considine, Edgar Ramirez - regia di Paul Greengrass (USA) 2007 Jason Bourne, dopo i fatti del secondo episodio, è in Russia, in fuga dalle autorità . Lasciata Mosca, l'agente scopre che un programma analogo a quello dove è stato addestrato è stato attivato in America e sarà finalmente l'occasione per affrontare il proprio passato. Il traggito per la verità è come al solito molto contorto: Parigi, Londra, Torino, Madrid, New York, Tangeri.
LA 7
ORE 14.05
THE ONE
ANNI RUGGENTI
con Jet Li, Carla Gugino, Delroy Lindo - regia di James Wong (USA) - 2001
con Nino Manfredi, Gino Cervi, Salvo Randone - regia di Luigi Zampa (Italia) - 1962
L'agente di polizia Yulaw è costretto a ingaggiare una lotta davvero senza quartiere contro un altro se stesso che vive in una dimensione parallela. Il poliziotto è determinato a eliminare il suo doppio per impadronirsi anche delle sue forze e diventare in questo modo l'essere assoluto. Infatti basta interrompere il flusso tra i vari doppi per assumere una forza sovrumana. Gli agenti Roedecker e Funsch tentano di impedire che ciò accada.
Omero, giovane assicuratore che crede nel fascismo, durante il suo "giro" professionale raggiunge una cittadina del meridione dove era atteso un gerarca per un'ispezione teoricamente segreta. Scambiato per l'ispettore, ha modo di conoscere, oltre che la "facciata" della realtĂ , anche i suoi aspetti nascosti: imbrogli, speculazioni e soprusi. E la sua fede politica vacilla.
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D VROL
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Televisioni 51
LunedĂŹ 18 gennaio 2010
ELEZIONI REGIONALI
CERIMONIA AD HAMMAMET
Tra Pdl e Udc sale la tensione La Lega punta a isolare Casini Critiche alla politica “dei due forni”
Lacrime, garofani e tanta folla per commemorare Bettino Craxi Presenti tre ministri e i fedelissimi
a pagina 4
Anno 9 n. 17€ 1.00
a pagina 5
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Lunedì 18 gennaio 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466
SPORT
PRIMA DIVISIONE
SECONDA DIVISIONE
Potenza ultimo Melfi ritrova dopo il ko i gemelli del gol oltre il ‘90 e sfata un tabù
Pisticci, festa dopo 17 anni Serie D
Serie D
Basket
Volley
Il Matera perde e va in crisi
Francavilla è un buon pareggio
La Bawer manca il poker
Virtus e Livi sorrisi al quinto set
MORTA LA SANTONA DI LA MARTELLA
L’Api sceglie il centrosinistra Decisione ufficiale ieri sera
Un fazzoletto le tappava la bocca Oggi l’autopsia
«L’API nazionale ha scelto per la Basilicata di sostenereil progetto del centrosinistra. La nostra decisione è presa in virtù dei progetti in campo». Sono le parole con cui nella tardissima serata di ieri Vilma Mazzocco ha annunciato al “Quotidiano” la soluzione ufficiale del bailamme politico degli ultimi giorni. Anche Alleanza per l’Italia va con il centrosinistra e con il presidente in carica De Filippo. L’Api non cede alla corte del Pdl, destinato a questo punto a correre da solo.
Potenza
Idv decide di ripartire dalla base
a pagina 10
Jonio tra trivelle e turismo a pagina 12
a pagina 6
A Potenza ponte attrezzato traffico dimezzato?
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In Serie D non vinceva da tanto tempo