Mercoledì 20 gennaio 2010
Brevi dal mondo
Il presidente esorta a fare piena luce sull’uccisione del giudice Borsellino
Ue, la Jeleva getta la spugna
Mafia, Napolitano: «C’è ancora tanto da fare»
STRASBURGO – Dopo essere finita sulla graticola per giorni, accusata di avere interessi economici poco trasparenti e di non essere sufficientemente competente a rappresentare l’Ue, la bulgara Rumiana Jeleva ha gettato la spugna. Prima di lei era stato Rocco Buttiglione, nel 2004, a dover rinunciare alla sua candidatura europea dopo la levata di scudi degli europarlamentari per le sue dichiarazioni sulla politica della famiglia e sui gay. Con una lettera al primo ministro di Sofia Boiko Borisov, la candidata al portafoglio della cooperazione alla Commissione Ue, fortemente sostenuta dal Ppe, ha annunciato la sua decisione di rinunciare a tutti i suoi incarichi, quello di ministro degli esteri e quello di candidata a Bruxelles.
ROMA – Fare «piena luce» sull'uccisione di Paolo Borsellino. Sostenere i magistrati e le forze dell’ordine impegnati contro la ndrangheta, l’organizzazione criminale «forse più pericolosa». Applicare «pienamente» la legge Rognoni-La Torre. Assicurare l’uso sociale dei beni confiscati, lasciarli deteriorare contraddirebbe questa «grande conquista» della lotta alla mafia. Coltivare la memoria delle vittime e incoraggiare l’impegno sociale, soprattutto fra i più giovani. Giorgio Napolitano ha fatto questi richiami, ricordando che tanta strada è stata fatta ma tanto c'è ancora da fare, alla vigilia della visita a Reggio Calabria dove giovedì in-
Micro comune con 5 abitanti
La Corte europea dei diritti dell’uomo: «Processo equo e giusto»
BERLINO – Con i suoi cinque abitanti, quattro donne ed un uomo, il micro villaggio di Wiedenborstel, nello Schleswig-Holstein, il land al confine con la Danimarca, è il più piccolo comune della Germania e probabilmente anche del mondo.
STRASBURGO – La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha respinto, dichiarandolo «non ricevibile», il ricorso presentato nel 2006 da Cesare Previti che, per la vicenda ImiSir, riteneva di non aver avuto un equo processo. «Niente prova l’esistenza di un preconcetto nei confronti del ricorrente» da parte dei magistrati, anche se sarebbe stato meglio che questi ultimiavessero usato«più discrezionenei loro commenti pubblici», sottolinea la Corte nelle sue motivazioni sull'inammissibilità del ricorso. La decisione, resa nota ieri a Strasburgo, è stata presa a maggioranza, come si legge all’inizio del testo di 85 pagine, al termine della riunione di una camera di sette giudici, presieduta dalla belga Francoise Tulkens. Nel lungo dossier, la Corte europea, prima di arrivare alle motivazioni della sua decisione, ripercorre tutta la complessa storia giudiziaria che vedeva opposti il gruppo chimico Sir della famiglia Rovelli e l’Istituto Mobiliare Italiano e come, in quella vicenda, i magistrati arrivarono ad accusare l’ex senatore di Forza Italia. Previti nel 1995 fu incolpato di aver «aggiustato» i procedimenti giudiziari a suon di bustarelle e, in particolare, di aver corrotto un giudice della Corte d’appello di Roma. Nel 2002 fu quindi condannato dal tribu-
Mosca-Kiev rapporti migliori MOSCA – Il presidente russo Dimitry Medvedev ha 'scongelato' l’incarico dato all’ambasciatore in Ucraina, Mikhail Zurabov, e ha nominato il diplomatico rappresentante speciale della presidenza per lo «sviluppo dei rapporti economici» tra i due paesi. Nell’incontro con Zurabov, avvenuto ieri a Mosca, Medvedev ha espresso la speranza che dopo le presidenziali a Kiev vi sia «un potere stabile e in grado di funzionare» con cui avere rapporti amichevoli».
contrerà giudici e investigatori e parteciperà ad una assemblea pubblica della consulta degli studenti promossa dal ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini. Il presidente ha preso la parola fuori programma al Quirinale davanti ai dirigenti della Fondazione Paolo Borsellino (fra loro il figlio Manfredi e i familiari della scorta) che, nel settantesimo anniversario della nascita del giudice (assassinato a Palermo il 19 luglio 1992 insieme agli agenti della scorta), gli hanno presentato in proiezione privata il film documentario «Io ricordo», che ricostruisce la storia di Borsellino e di Giovani Falcone intrecciandola con quella di tutte le vittime di
mafia. Napolitano si è commosso, e non lo ha nascosto, vedendo le immagini dei bambini che indossano magliette con impresso su ciascuna il nome di una di quelle vittime. «Sono vicende terribili, momenti tragici, ricordi tormentosi che non possiamo dimenticare. Mi auguro che questo filmato circoli molto, abbia fortuna, contribuisca ad educare le generazioni più giovani. È altamente meritorio trasmettere la memoria, questi insegnamenti, questo patrimonio di valori. Credo che dia importanti risultati. Dobbiamo esserne consapevoli, sapere che negli ultimi 15-20 anni la lotta alla mafia ha fatto un percorso significativo, e anche che ci sono battaglie ancora
Giorgio Napolitano e Manfredi Borsellino
non del tutto vinte». Fra gli avanzamenti, il capo dello Stato ha indicato l’impegno della Confindustria siciliana e del suo Presidente Ivan Lo Bello contro l’imposizione del 'pizzo'. Alberto Spampinato
L’ex senatore di Forza Italia condannato per aver corrotto un giudice
Previti, Strasburgo rigetta
Cesare Previti
nale di Milano a 11 anni di carcere, pena confermata in appello sebbene ridotta a sette anni ed infine, nel maggio 2006, limata a sei anni per decisione della Corte di Cassazione. Nel suo ricorso, sei mesi dopo il pronunciamento della Cassazione, Previti aveva puntato il dito, in particolare, contro la mancanza di imparzialità del Tribuna-
le di Milano. Inoltre, i giudici coinvolti sia nelle indagini che nel processo, a suo avviso, erano politicamente contro di lui (militanti di sinistra) ed avevano apertamente e pubblicamente criticato un disegno di legge che avrebbe avuto un effetto positivo sulla sua posizione nel caso Imi-Sir. Ma la Corte europea dei diritti
dell’uomo su queste tesi è arrivata a considerazioni opposte a quelle dell’ex ministro della Difesa. Le critiche avanzate sul disegno di legge da alcuni magistrati,rilevanoi giudicidiStrasburgo, «non è di per sè un fatto capace di influire negativamente sull'equità di un processo in cui, quanto previsto da quel disegno di legge, potrebbe applicarsi». Non ha convinto i giudici europei neppure il fatto che la condanna di Previti sia avvenuta in base ad una legge sulla corruzionedei giudici entrata in vigore nel 1992, e quindi secondo l’ex parlamentare dopo i fatti a lui ascritti. «I pagamenti al magistrato corrotto – sottolinea la Corte di Strasburgo –sono proseguiti fino al dicembre 1993» e dunque l'interpretazione dell’applicazione della normativa «non è da ritenere nè arbitraria nè irragionevole». Per la Corte di Strasburgo, infine, Previtinon hasubito unaviolazione del diritto alla privacy per l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche durante il processo. La violazione non sussiste in quanto, si puntualizza, l’interferenzaè statagiustificata dalfatto che «le intercettazioni hanno fornito la prova dell’esistenza e della frequenza dei contatti tra alcuni degli accusati. La loro acquisizione ha quindi permesso di stabilire fatti connessi». Florence Ciomei
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2 In Italia e nel Mondo
Khamenei chiama il popolo a raccolta
Massachusetts Obama con il fiato sospeso
da suprema. «Coloro che fanno parte del sistema – ha avvertito Khamenei - devono chiarire qual è la loro posizione, e se manterranno questa posizione di fronte al nemico oppure no». Da parte sua, però l’ex presidente riformista, Mohammad Khatami, ha difeso il diritto dell’opposizione a manifestare pacificamente, accusando esponenti del governo di «dire menzogne». Khatami, ha scrito ieri il suo sito, Baran, ha fatto queste affermazioni ricevendo alcuni oppositori arrestati nelle proteste dei mesi scorsi e poi rilasciati. Altre centinaia di manifestanti ed esponenti riformisti sono stati arrestati nei raduni di protesta del 27 dicembre e
WASHINGTON – La Casa Bianca e i Democratici aspettano con il fiato sospeso il risultato del voto, nello Stato del Massachusetts, per il seggio vacante lasciato libero con la morte di Ted Kennedy. Il risultato potrebbe essere cruciale perchè i Democratici conservino la maggioranza al Senato e il presidente Barack Obama veda approvata la riforma del sistema sanitario, un pilastro della sua politica. Gli ultimi sondaggi danno il repubblicano Scott Brown in vantaggio tra i 5 e i 10 punti percentuali sulla democratica Martha Coakley.
La Guida suprema dell’Iran: «L’11 febbraio tutti in piazza contro i nemici»
TEHERAN – La Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, ha chiesto ieri al «popolo» di partecipare «con tutta la sua forza e saggiamente» alle manifestazioni per l’anniversario della rivoluzione, l’11 febbraio, per sconfiggere i complotti del «nemico che cerca di creare instabilità». Un appello lanciato mentre tra l'opposizione circola l’ipotesi di tornare a scendere in piazza proprio in quella occasione, dopo le manifestazioni del 27 dicembre scorso. Khamenei, in un discorso citato dalla televisione di Stato, ha anche affermato che tutti i personaggi di primo piano della Repubblica islamica «devono prendere una posizione trasparente ed evitare le ambi-
guità, perchè di questo c'è bisogno nei momenti di sedizione». La Guida suprema non ha detto a chi si riferiva, ma ha sottolineato che il suo messaggio è rivolto in particolare alle «figure influenti» del regime. Potrebbe quindi trattarsi dell’ex presidente pragmatico Akbar Hashemi Rafsanjani, che negli ultimi mesi ha criticato la repressione delle proteste di piazza, ma evitando di prendere apertamente posizione per i leader dell’opposizione. Attualmente Rafsanjani è presidente del Consiglio per gli interessi dello Stato, un organo di arbitrato fra diverse istituzioni, e dell’Assemblea degli Esperti, che elegge, consiglia e, in casi estremi, può rimuovere la Gui-
Ali Khamenei, il grande ayatollah
nei giorni seguenti e cinque di loro sono comparsi lunedì davanti alla Corte rivoluzionaria di Teheran per rispondere dell’accusa di 'Moharebeh', cioè 'guerra contro Dio'. Un’imputazione che può portare alla condanna a morte. Alberto Zanconato
Berlusconi invia Bertolaso per il coordinamento dei soccorsi
Faida musulmani-cristiani
Nigeria scontri religiosi Paracadutati i viveri. A Leogane in 500 sotto una scuola oltre 150 vittime
Haiti, gli aiuti dal cielo
ROMA – Il presidente del Consiglio ha chiesto al sottosegretario Guido Bertolaso di recarsi ad Haiti per verificare con le autorità locali, i rappresentanti delle organizzazioni internazionali e degli altri Paesi coinvolti nella organizzazione dei soccorsi, tutte le iniziative che il governo italiano potrebbe adottare per fornire ulteriori contributi alla soluzione del dramma che ha colpito la popolazione dell’Isola e per garantire la necessaria efficacia alle diverse iniziative di assistenza da parte dell’Italia, coordinando l’azione di quanti intendono prestare soccorso alle popolazioni di Haiti. Ne ha dato notizia Palazzo Chigi. Intanto gli aiuti ad Haiti sono arrivati dal cielo: dopo aver temporeggiato nel timore di provocare un disastro tra le decine di migliaia di sfollati al limite della disperazione, il Pentagono ha deciso che, per far arrivare almeno una parte degli aiuti, non si poteva fare altro. Così un aereo partito dalla Carolina del Nord ha lanciato con i paracadute cibo e bottiglie d’acqua: 14.000 razioni alimentari e 15.000 litri d’acqua. Una goccia, nel mare del milione e mezzo di senzatetto che si accalcano nei campi e negli spazi liberi da macerie e corpi in decomposizione. Ma una goccia che per qualcuno potrebbe aver fatto la differenza tra la vita e la morte. Dal cielo però, ieri sono arrivati soprattutto i soldati americani, i marines e gli uomini della 82ma brigata aviotrasportata. I loro Black Hawk sono atterrati in diverse zone intorno alla capitale Port-au-Prince, vicino al palazzo presidenziale semicrollato, nei pressi di un golf club risparmiato dal sisma, in un’area a sud-ove-
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
I militari statunitensi fra le macerie di Port-au-Prince
st: le zone aperte sono state più o meno tutte individuate ed è lì che i militari Usa si stanno posizionando per cercare di cooordinarsi al meglio con gli inviati delle Nazioni Unite e organizzare, a una settimana dal devastante terremoto, le cucine da campo e le latrine per i sopravvissuti, gli ospedali per i feriti, le tendopoli per chi non ha più nulla. La tragedia è davvero immane come dimostra il crollo dela scuola Santa Rosa di Lima, a Leogane, Haiti, che era la più bella della città. Bianca color crema, con le palme tutto intorno e gli studenti che entravano e uscivano riempiendo di vita le vie del centro. Ieri quella scuola era una enorme
estrazione del 19 gennaio 2010
29 41 27 22 20 40 30 85 85 57 23
1 32 85 47 77 3 48 53 66 54 44
16 43 2 36 42 45 77 5 65 40 3
86 10 32 73 59 75 84 58 64 30 47
69 31 10 72 8 55 38 15 43 4 78
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
1 - 3 - 16 - 20 - 22 - 27 - 29 - 30 - 32 - 40 41 - 43 - 47 - 48 - 53 - 54 - 57 - 66 - 77 - 85
ilSuperEnalotto
Conc. n° 8
Montepremi 5.292.174,67 euro
jolly
5 - 18 - 55 - 59 - 65 - 74
53
punti 6jackpot 123.294.271,07 punti 4 328,70 17,63 punti 5+1 - punti 3 punti 5 39.691,31 Num. Superstar 20
tomba comune: secondo quanto riporta il Washington Post, sotto ciò che resta della Santa Rosa di Lima ci sarebbero almeno cinquecento persone. La gente di Leogane ha detto al Washington Post che una settimana fa, quando Haiti è stata colpita dal devastante sisma, gli studenti, gli insegnanti, ibidelli, lesuore ei preti che gestivano l’istituto erano come sempre dentro all’ edificio. Eranolecinque delpomeriggioe a quell'ora l'istituto era come sempre aperto e operativo. In pochi secondi si è trasformato in una tomba. Come già la Cnn lunedì, che aveva riferito la notizia di cento bambini rimasti sotto le macerie della scuola, così anche
il Washington Post ieri non è in grado di dire se sotto la scuola ci siano davvero cinquecento persone oppure no. Ma gli abitanti di Leogane che conoscevano la Santa Rosa di Lima non hanno dubbi: «c'è gente lì sotto. Tanta gente». Per sapere esattamente 'quanta' occorreranno settimane, forse di più, perchè a Leogane solo da lunedì sono cominciati ad arrivare i primi aiuti. Ma le squadre di soccorso (una giapponese e una argentina) non avevano i mezzi necessari per rimuovere le macerie, potevano solo fare interventi mirati là dove erano più alte le probabilità di trovare qualcuno in vita. Rossella Benevenia
ABUJA – Sta facendo decine di morti la faida tra cristiani e musulmani che si è riaccesa da domenica scorsa a Jos, capoluogo del Plateau, stato a maggioranza islamica nella zona centrale della Nigeria. Secondo diverse fonti della principale moschea della città i morti di parte musulmana sono oltre 150 ed i feriti circa 800. L’imam Balarabe Dawud ha detto alla Afp di aver «ricevuto 156 cadaveri nella mattina e 36 nel pomeriggio, per un totale di 192». Gli scontri sarebbero scoppiati domenica per una lite di confine tra un musulmano ed un cristiano. A scriverlo è stata la versione online del quotidiano nigeriano 'This Day', secondo il quale da allora è in vigore il coprifuoco e tutte le attività commerciali sono sospese. Nonostante il coprifuoco le violenze sarebbero però riprese ieri. Circa l’origine degli scontri il quotidiano locale riporta la versione di un proprietario musulmano, Kabiru Mohammed, che ha sostenuto di essere stato «attaccato da giovani cristiani» quando ha cominciato i lavori per ricostruire la sua casa, distrutta gli scontri che seminarono morte nel 2008. Gli scontri avevano indotto la polizia a dichiarare subito il coprifuoco, che però sarebbe poco più che virtuale stando a quanto affermato da un rappresentante del governo dello stato di Plateau intervistato da Bloomberg.com. «La situazione è brutta - ha detto Gregory Yenlong – Fino a questo momento il governo federale non ha ancora mandato truppe». Il vicepresidente federale Goodluck Jonathan, che ha l'interim in assenza del presidente Umaru Yar'Adua, ha invece affermato di aver inviato reparti militari di rinforzo alla polizia sostenendo che «il governo ha il controllo della situazione a Jos». Stando alla ricostruzione fatta da Yenlong, gli scontri si sono diffusi nei quartieri settentrionali di Dutse-Uku, Kongo Russia e Duala Bukur. Il quotidiano 'This Day' riporta che la polizia locale ha confermato l’arresto di 51 persone. La città di Jos ha oltre mezzo milione di abitanti ed è al centro di una regione che ai tempi della colonizzazione britannica era un importante centro minerario.
Mosca, per l’Epifania attesi Spuntano nuovi stati d’animo 65 mila tuffi nelle acque gelide la confusione fra i più diffusi LE temperature polari, dai meno 18 di Mosca agli oltre meno 30 di molte zone siberiane, non hanno impedito a migliaia di russi di tuffarsi nell’acqua gelida per celebrare l’Epifania, con cui la chiesa ortodossa ricorda il battesimo di Cristo nel fiume Giordano, secondo il calendario giuliano, in ritardo di 13 giorni rispetto a quello gregoriano. La novità di quest’anno sono i fonti battesimali allestiti a cielo aperto in piazza della Rivoluzione, a due passi dal Cremlino e dalla piazza Rossa: un modo per consentire ai passanti di compiere il rito nel cuore della capitale, sotto gli occhi di turisti attoniti. Nella sola Mosca, secondo il mini-
stero delle situazioni di emergenza, sono attesi circa 65 mila fedeli pronti ad immergersi per tre volte (nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo) nei numerosi luoghi predisposti, con la presenza di ambulanze, soccorritori e polizia per eventuali incidenti.
PER circa mezzo secolo, gli psicologi hanno concentrato i loro studi sulle emozioni dominanti del genere umano, quegli stati d'animo visibili dal volto che possono essere considerati universali. Il risultato di cotante ricerche si può riassumere nella formula delle "Big Six": le grandi sei Emozioni che, dalla Siberia alle Ande, fanno battere il cuore a tutti gli uomini. Della lista fanno parte gioia, tristezza, rabbia, paura, sorpresa e disgusto. Ora, però, questo elenco potrebbe essere destinato a crescere. Ne è convinta la rivista britannica New Scientist, che ha deciso di fare il punto sulle ricerche volte a trovare le nuove super emozioni del presente. Secondo la prestigiosa rivista
scientifica, infatti, ogni epoca ha i suoi stati d'animo. E se per la modernità questi potevano essere l'avarizia, l'imbarazzo, la noia, la depressione, la gelosia e l'amore, ecco che nella nostra epoca spuntano nuovi candidati, come l'ispirazione, la curiosità, la gratitudine, l'orgoglio ma, soprattutto, la confusione.
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In Italia e nel Mondo 3
Mercoledì 20 gennaio 2010
Mercoledì 20 gennaio 2010
Il fatto del giorno: Haiti, una settimana dopo il sisma si scava ancora sotto le macerie La gara (pericolosa) degli aiuti
Ma la crociera continua In spiaggia i turisti
«Dove sono i nostri bambini?»
dal commento di Guido Olimpo
dall’articolo di Enrico Franceschini
dall’articolo di Francesco Semprini
Gli americani l’hanno battezzata «Operazione risposta unita». Un bel nome in codice, lontano però dalla realtà. Perché l’unità ad Haiti è rimasta, per ora, negli intenti. Lo testimoniano le parole di René Préval, presidente di uno Stato che non esiste più: basta litigi sugli aiuti. Un appello necessario dopo risse campanilistiche tra quanti, con generosità, partecipano ai soccorsi. Francesi e brasiliani hanno protestato contro gli americani, accusati di rallentare l’afflusso del materiale. «Tutti vogliono che sia il loro aereo ad atterrare — ha detto ieri il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner —, ma quel che conta è solo il destino degli haitiani». [...].
In vacanza tra i cadaveri. Sulla spiaggia con i terremotati. In crociera con i morti di fame. C'è l'imbarazzo della scelta per descrivere la decisione di una della maggiori compagnie marittime del mondo di mandare una sua nave da crociera a fare scalo ad Haiti, come niente fosse, nonostante la tragedia. La "Independence of the Sea", fiore all'occhiello della Royal Caribbean Cruise, si è fermata domenica a Labadie Beach, un villaggio turistico di sua proprietà in una delle baie più belle di Haiti, a soli 100 chilometri da dove si scava per estrarre corpi e gli ultimi possibili superstiti dalle macerie del sisma. E così comitive di turisti sono sbarcati dalla nave, sono andati a fare il bagno nella acque cristalline davanti alla spiaggia [...].
Che fine hanno fatto i bimbi di Léogâne? Il drammatico interrogativo sorge all’alba di lunedì quando le squadre dei soccorsi iniziano a setacciare in cerca di sopravvissuti e bisognosi la città ad Ovest della capitale quasi completamente devastata. Il paesaggio è apocalittico con almeno l’80% degli edifici distrutti, tra questi la scuola elementare poco lontano dal centro, rasa al suolo dalla furia della natura. E i bambini che si trovavano dentro? Nessuno al momento è in grado di dire se siano morti o rimasti intrappolati sotto le macerie, al momento della scossa le lezioni stavano per finire e forse alcuni di loro avevano lasciato l’edificio poco prima, secondo alcuni testimoni dentro ne erano rimasti almeno un centinaio. [...].
La migliore di oggi
Nausea ai Caraibi
La tragedia «libera» il re dei criminali
dall’articolo di G. Ragozzino
dall’articolo di Paolo Foschini
Labadee è un paradiso turistico a 130 chilometri da Port-au-Prince. Il governo haitiano lo ha ceduto a una compagnia internazionale che ne ha fatto un resort ben difeso da guardie armate. La pubblicità precisa che si trova sulla costa nord di Hispaniola. Di Haiti meglio non parlare, risulterebbe sgradito alle famiglie in crociera. Venerdì, tre giorni dopo il terremoto, ha gettato le ancore il piroscafo Indipendence of the Seas. L'armatore ha assicurato che la nave caricava anche aiuti, ottenendo applausi dai passeggeri, divisi se prendere terra. Uno ha accusato nausea, ma forse aveva solo mal di mare. [...].
«Tra tanti morti è rimasto vivo l'unico sbagliato». A quelli che ormai da giorni si passano la voce negli slum fa paura persino dire chi: tanto lo sanno tutti. Si chiama Ti-Blanc. Il capo dei capi delle gang di Port-auPrince. Un esercito di criminali ai suoi ordini, un numero di morti ammazzati che persino lui aveva smesso di contare molto prima di compiere — in galera — i suoi attuali ventotto anni. Perché alla fine ci era finito, in galera. All'inizio del 2007. Nel posto più sicuro di Haiti, proprio qui nella capitale. Ma al terremoto non ha resistito neanche lei: prigionieri e mace-
Il tunnel e la luce
rie sono venuti giù insieme. Per un totale di poche decine di morti e centinaia di evasi: tra questi TiBlanc. Che adesso è tornato. Non è più un semplice timore. È vero. E naturalmente è tornato nello stesso quartiere da cui era partito, nel suo Pelé: una delle bidonville più tremende di Port-au-Prince. È da lì che Ti-Blanc, per anni, aveva scalato tutti i gradini della criminalità locale sino a conquistarsi la fama del «più cattivo». Con le rapine, gli omicidi per pochi spiccioli, ma soprattutto coi sequestri. La guerra con la gang del rivale storico Evans aveva fatto morti da entrambe le parti. Ti-Blanc aveva vinto. [...].
dal commento di G. Cianciulli
«Le violenze e i saccheggi aumentano con l’aumentare della disperazione; il compito davanti alle organizzazioni umanitarie è spaventoso», dice, sette giorni dopo, la Croce Rossa italiana ad Haiti. E le cronache raccontano di linciaggi di sciacalli colti a rubare, e massacrati dalla gente a bastonate, o bruciati. Quasi a insegnare che c’è qualcosa di peggiore perfino di un terribile terremoto: è la rabbia di una folla affamata, ferita, in cui attecchisce una ferocia nuova, di cui nessuno dei singoli componenti di quella massa sarebbe probabilmente capace. (Sciacalli, quei ragazzi giustiziati perché colti a frugare fra le rovine? Forse. Ma anche sulle macerie di Banda Aceh abbiamo visto ragazzini intenti a raspar fuori con le unghie dalle rovine dei negozi qualsiasi cosa che l’onda non avesse stritolato; e che disperata miseria avevano in faccia, quei poveri sciacalli di quindici anni). [...].
Avellino Haiti -Teora è un filo della memoria lungo un secolo. Ai primi del ’900 un centinaio di teoresi lasciò l’Irpinia per l’isola caraibica. Erano tutti attratti dalle piantagioni di caffè. Divennero imprenditori nel settore della torrefazione, aprirono esercizi commerciali, avviarono attività legate alle piantagioni di tabacco. Portarono l’intraprendenza irpina, trovarono disponibilità per investire. Molti dei discendenti di quelle prime famiglie hanno vissuto sulla loro pelle anche il terremoto d’Irpinia del 1980. Due tragedie e un solo nome. I Caprio, i Salimbene, gli Sperduto, i Vitiello, i Ric-
Taglio basso
Cara Tav, les Italiens si scusano del ritardo L'ultima volta che capitai a Modane, appena al di là del confine francese, era il giugno del 2007. Nei tunnel delle discenderie della Torino-Lione si macinava roccia ventiquattro ore al giorno. Un cunicolo largo undici metri e alto dieci. A breve l'avrebbero terminato, quel cantiere ferroviario. Doveva arrivare nella profondità della montagna, avviare i lavori della galleria Bruzolo-Valle di Susa e finire a Torino-Italia. Il sindaco Claude Vallet aveva fatto scrivere i messaggi dei suoi concittadini su un librone. Qualcuno era preoccupato, la maggioranza d'accordo con la grande opera che perforava la terra. «Très favorable» aveva scritto un Monsieur Thomas. Chissà, forse ora a Modane quel pozzo l'hanno già chiuso e aspettano noi, les Italiens. I francesi conoscevano bene i vantaggi di un'opera come la Torino-Lione. Lavoro, vie di comunicazione, logistica, uno dei tanti centri gravitazionali dell'Europa futura. In tutto il mondo si progettano treni efficienti e sicuri per
dal corsivo di M. L. Pijola
Niente miracoli, a Leogane. Non ne fanno né gli uomini, né Iddio, né il caso, nemmeno per i bimbi. Non per uno dei cento seppelliti sotto le macerie della loro scuola. Dicono che son tutti là sotto da una settimana, dicono che sono tutti morti, ormai, anche se nessuno ne ha certezza, anche se fino a oggi nessuno li ha cercati, anche se rimarranno in pochi a piangerli, perché sono rimasti in pochi a sopravvivere, nella città fantasma a ovest di Port-au-Prince. Una singola morte, o dieci, o cento, non fanno più numero, a Leogane: l’unità di misura del dolore è diventata immensa come il flagello della terra [...].
Giannelli sul Corriere
Il tragico filo che unisce Port-au-Prince e l’Irpinia
dall’editoriale di Marina Corradi
dall’articolo di Luca Benecchi
Pagano solo i deboli
viaggiare senza sosta. Basta salire su un Frecciarossa da Milano a Salerno o attraversare gli Appennini da Bologna a Firenze per capire cosa significa per la nostra vita quotidiana leggere, lavorare e volare su terra. Certo bisogna migliorare il servizio e non danneggiare il popolo vitale dei pendolari: ma la rete dei binari veloci è oro del XXI secolo, per le imprese, il turismo, i commerci, la cultura. Ma ancora in quell'estate del 2007 bastava attraversare il confine per ritrovarsi in una Valle ferita e contrapposta, dove i sindaci dovevano stare a attenti a ciò che dicevano per non ritrovarsi nei guai: ah, les Italiens! Certo, errori ce ne sono stati, i manganelli che sfollavano i manifestanti di Venaus hanno lasciato lividi anche sulle coscienze. Senza confronto sui territori, senza attenzione ai problemi locali (tracciato, amianto, come e dove fare i cantieri) non si va veloci. Ora questo percorso, grazie al lavoro dell'Osservatorio presieduto da Mario Virano, è concluso felicemente. [...]. da Il Sole 24 Ore
cardi e i Cappuccio sono finiti da anni nella genealogia dell’industria haitiana e nelle pagine dolorose del terremoto. Si spiega così, in queste ore concitate, il ricorrente nome del paesino in provincia di Avellino nella geografia del disastro di Haiti. Di origini irpine la prima vittima italiana del terremoto, Gigliola Vitiello, settantenne imprenditrice morta sotto le macerie di Port au Prince. Nel 2006 era stata anche rapita da una banda con il marito. Il coniuge fu ucciso dai rapitori, lei si salvò continuando la sua attività nell’isola dei Caraibi dov’era molto nota. E di Teora è anche Antonio Sperduto, finito sotto le macerie del supermercato crollato vicino al centro della ca-
pitale haitiana. Le speranze di ritrovarlo in vita si affievoliscono col passare delle ore, i flebili lamenti ascoltati dai soccorritori negli ultimi tre giorni sono anch’essi scomparsi sotto i pilastri frantumati, nel groviglio di corpi e di spezzoni di ferro che costituivano l’impalcatura del suo «Carribean market». «Il problema vero è che si sta scavando con le mani, non ci sono neppure i mezzi idonei a spostare le travi crollate», denuncia Antonietta Sperduto, cugina di Antonio, che vive a Teora. Sono invece vive una ventina di famiglie sempre di Teora, ritrovatesi poche ore dopo il terribile terremoto, in contattocostante congli amministratori irpini e i parenti in Italia. [...].
La fotografia Sud Africa, Maradona abbraccia un giovane atleta (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
L’ANALISI Il decennale della morte di Bettino Craxi e il gesto che non fece dall’editoriale di E. Scalfari
La lettera del Presidente della Repubblica alla signora Anna Craxi nella decennale ricorrenza della morte di quello che è stato il leader del Partito socialista e capo del Governo dal 1983 all'86, non è una missiva privata. È stata pubblicamente diffusa, come è giusto che fosse trattandosi non già di condoglianze per un lutto ma di un documento mirato - come il presidente Napolitano esplicitamente scrive - "a favorire una più serena e condivisa considerazione del difficile cammino della democrazia italiana nel primo cinquantennio repubblicano". In realtà la lettera si occupa del periodo di cui Craxi fu uno dei protagonisti, né poteva essere altrimenti. Quindi un pubblico documento che, oltre alla vedovadi BettinoCraxi, èdiretto all'opinione pubblica italiana, autorizzando pertanto una valutazione altrettanto pubblica del suo contenuto. La lettera è ampia e si può dividere in due parti: la prima si occupa della politica di
Bettino Craxi
Craxi nei tre anni di presidenza del Consiglio; la seconda, assai più sommaria, della fase che è stata battezzata "Tangentopoli". La diversa attenzione dedicata ai due argomenti è pienamente comprensibile: si voleva in questa lettera commemorare e privilegiare gli aspetti positivi e soltanto sfiorarne quelli negativi che però non potevano esser taciuti. Anche questo criterio adottato dal nostro Presidente è piena-
Tutti i processi del Berlusconi dall’inchiesta di C. Fusani
Quando il processo sta per diventare "breve" è bene avere memoria lunga. «Aggressione giudiziaria» la chiama da sempre il presidente del Consiglio sedicente “vittima” di un pericoloso manipolo di presunte “toghe rosse”. Unica arma di difesa diventano, allora, le cosiddette leggi ad personam, gli scudi giudiziari che via via, negli anni, il premier si è cucito addosso a proprio uso e consumo. Le cose non stanno esattamente così. «La verità è che se Berlusconi non fosse entrato in politica, se non avesse fondato Forza Italia, noi oggi saremmo sotto un ponte o in galera con l’accusa di mafia. Col cavolo che portavamo a casa il proscioglimento nel lodo Mondatori»: il virgolettato non è del solito “comunista” bensì di Fedele Confalonieri, il fido nostromo di capitan Silvio, mediatore di tutte le sue fortune dai tempi del liceo oltre
che presidente di Mediaset. La verità è anche che nel 1994, mentre le inchieste di Tangentopoli riscrivevano la classe politica italiana, prima che a palazzo Chigi arrivasse il re del mattone e delle tivù, del Milan e delle grande distribuzione con tutto quello che ci può stare nel mezzo, Francesco Saverio Borrelli, procuratore di Milano e capo del pool Mani Pulite, ebbe modo di avvisare chi si apprestava a candidarsi al Parlamento che l’elezione non l’avrebbe messo al riparo da inchieste e indagini: «Il voto non ci può fermare, la giustizia è un juke box, se il gettone è buono la canzone va suonata» disse il 12 febbraio. Non un giorno qualsiasi, visto che in agenda c’era la presentazione delle liste del Polo delle Libertà. La procura di Milano indagava da un pezzo sugli affari del Presidente, il juke box suonava senza interrompersi mai, tanti erano i gettoni da inserire. [...].
mente accettabile; fa parte di una "pietas" che non è soltanto una privata virtù ma un elemento costitutivo d'una democrazia dove convivono valutazioni diverse e talvolta non condivise né condivisibili, sulle quali la "pietas" soffonde una virtuosa tolleranza. Tolleranza ma non oblio, che è invece incompatibile se modifica e mistifica il passato rischiando d'inquinare il presente e di compromettere
il futuro. La ricostruzione dell'azione politica di Craxi come leader socialista e per tre anni capo del governo corrisponde alla realtà, né poteva essere altrimenti essendo stata scritta da uno dei testimoni ed attori di quei fatti: la politica estera di Craxi, mirata ad una piattaforma italiana nel Mediterraneo, alla comprensione dei bisogni e dei diritti della Palestina e del mondo arabo, accompagnata peraltro dalla difesa dello Stato d'Israele. Infine una riconfermata e leale adesione all'alleanza nord-atlantica non disgiunta da iniziative volte a dinamizzare lo sviluppo dell'Unioneeuropea. Tuttielementi positivi, sui quali peraltro è doveroso aggiungere che ciascuno di essi, prima di Craxi, aveva costituito l'essenza della politica estera italiana con Fanfani, con Gronchi, con Aldo Moro, con Cossiga. Nessuno di quegli elementi rappresentò dunque una novità o addirittura una discontinuità, ma semplicemente una prosecuzione. [...].
Cari bamboccioni impreparati dal commento di Luca Ricolfi
La maturità di un ceto politico, così come quella di un individuo, si misura anche dalla capacità di cogliere l’ironia, lo scherzo, l’umorismo, più in generale di capire in che registro avviene un discorso. La stessa frase, ad esempio «vorrei essere in Antartide con i pinguini», a seconda del tono, del contesto e di chi la pronuncia può significare che mi sto preparando a un viaggio avventuroso ma anche, più banalmente, che i miei commensali sono di una noia mortale. Purtroppo la capacità di riconoscere e usare i registri è fra le facoltà che stiamo perdendo, come giustamente ci ha ricordato Cesare Segre in un bell’articolo di pochi giorni fa sul «Corriere della Sera». Una conferma di tale perdita ci viene dalle reazioni alla proposta del ministro Brunetta di stabilire «per legge» che a 18 anni i giovani devono lasciare la famiglia.
Non è bastato che il ministro stesso, forse consapevole del livello di immaturità del circo mediatico, abbia specificato subito che lo diceva «un po’ scherzando». Nonostante l’evidente natura paradossale della proposta (una norma dirigista e illiberale proposta da un liberale come Brunetta!), si è immediatamente scatenato il putiferio del dibattito, delle accuse, delle messe a punto, delle prese di distanza. Giornalisti, ministri, parlamentari, dopo una settimana di cronache sul terremoto di Haiti, hanno immediatamente preso la palla al balzo per posizionarsi e criticare Brunetta, credendo o fingendo di credere che davvero il ministro avessein menteuna leggecapace di costringere i genitori a espellere di casa i figli al compimento del diciottesimo anno di età. E’ un peccato, perché la provocazione di Brunetta tocca un tema serissimo, su cui vale la pena farci qualche domanda vera. [...].
Il Papa e i grandi gesti dall’editoriale di L. Geninazzi
Il coraggio e l’umiltà non vanno spesso a braccetto ma domenica scorsa sono apparsi insieme allorché, per la seconda volta nella storia, un Pontefice ha fatto visita alla grande sinagoga di Roma. Un incontro carico di valenze simboliche, per la data che ricorda l’assalto al ghetto e per le soste ai luoghi di una dolorosa memoria che il Papa ha voluto significativamente compiere prima d’entrare nel Tempio Maggiore degli ebrei romani. Un incontro intenso, cordiale e affettuoso, punteggiato da frequenti applausi in un clima di palpabile commozione ma anche di grande schiettezza. «Un momento di grazia» Benedetto XVI l’ha definito Benedetto XVI che ha rilanciato il dialogo tra Chiesa ed ebraismo nonostante le differenze sostanziali, destinate a rimanere tali, e nonostante le polemiche riesplose recentemente su Pio XII il cui nome è risuonato in modo accusatorio nell’incontro alla sinagoga. Il Papa non è sceso su questo terreno e ha di nuovo teso la mano al popolo dell’Alleanza con la tenera forza che è il tratto distintivo di questo pontificato dove la mitezza s’accompagna al rigore dottrinale. Il gesto compiuto da Papa Ratzinger s’inscrive nel solco tracciato ventiquattro anni fa dal suo predecessore che, primo Pontefice in duemila anni, mise piede in una sinagoga. Un evento nel segno della continuità che però non significa pura e semplice ripetizione. La visita di Giovanni Paolo II abbatté il muro dell’ostilità e
dell’incomunicabilità che duravano da duemila anni. Ma dopo la caduta di antiche barriere occorre costruire nuovi ponti, ed è all’interno di questo lungo e laborioso lavoro di riconciliazione che assume grande importanza l’incontro di Benedetto XVI con la più antica comunità ebraica della diaspora occidentale. Il Papa tedesco ha ripetuto con toni accorati l’appello a «sanare per sempre le piaghe dell’anti-semitismo e dell’anti-giudaismo ». Ha sciolto il ghiaccio del sospetto e della diffidenza alzandosi in piedi, prima di tutti gli altri, per rendere omaggio ai sopravvissuti della Shoah. Ha confermato ancora una volta di nutrire sentimenti sinceri di stima ed amicizia per il popolo ebreo. E definendo «irrevocabile » la linea del dialogo tracciata dal Concilio ha rassicurato i suoi interlocutori, a cominciare dal rabbino capo Di Segni che aveva sollevato l’interrogativo nel suo discorso di saluto. Contro il rischio di rimanere prigionieri del passato Benedetto XVI, più che a guardare in avanti, invita ad alzare lo sguardo verso l’alto, «riconoscendo l’unico Signore». Il Papa-teologo ha richiamato cattolici ed ebrei a ritrovare nella Bibbia il fondamento più solido e perenne, ricordando, come aveva già fatto nel suo viaggio in Terra Santa, che il legame di solidarietà fra Chiesa e popolo ebraico non è un fattore estrinseco ma si colloca «a livello della loro stessa identità spirituale ». E ha indicato nel Decalogo il faro per tutta l’umanità. [...].
La Basilicata punta Spunti (di) versi “Mondo Basilicata”, la Lucania sull’autosufficienza energetica con Domenico Cipriano nel mondo da leggere da http://www.silviaraggi.it
da http://galloitalica.wordpress.com/
da http://lucaniart.wordpress.com/
Con l’approvazione del Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale la Regione Basilicata punta a realizzare 1.500 MW di impianti a fonti rinnovabili entro il 2020. Preclusa anche la possibilità di installare centrali e depositi nucleari in Basilicata. Il Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (Piear) della Basilicata, presentato ad aprile2009, è stato approvatodal Consiglio regionalelo scorso13 gennaio2010.In attesadell’emanazione delle linee guida applicative del DLgs 387/2003 (”Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”), la Regione Basilicata si avvarrà di questo strumento per favorire lo sviluppo e la crescita [...].
Oramai sono quasi otto anni di vita al di la’ delle Alpi e per la Regione Basilicata sono un lucano all’estero. Ed in quanto tale, ricevo, da un po’, la rivista edita dall’ufficio stampa della Regione Basilicata, “Mondo Basilicata – Rivista di Storia e Storie dell’Emigrazione Lucana”. I primi numeri che ricevetti non mi entusiasmarono tantissimo, ma gli ultimi due sono un piacevole invito alla lettura. La rivista descrive ed esplora diverse storie d’antica e contemporanea emigrazione evidenziandone dolori, ma anche successi. Ampio spazio e’ dedicato alle associazioni lucane sparse nel mondo. Nella parte centrale della rivista, vi e’ un ampio reportage su un settoreeconomico di rilevanza per la Basilicata raccontanto attraverso i protagonisti. [...].
Poesia: passione, libertà… Autonomia, coerenza, battito del mondo. I desideri di un poeta Riuscire a vivere intensamente e in sintonia con ciò che scrive, e vedere riconosciuto in vita il proprio impegno con la poesia. Una tua definizione di poesia La poesia è il bisbiglio chiuso nell’attimo raccolto nella foto scattata; rappresenta l’incredulo momento del risveglio dall’ipnotico, breve tragitto nel mondo. (tratta da un mio intervento dal titolo: Invito al viaggio) [...].
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Mercoledì 20 gennaio 2010 Il presidente della Camera, Gianfraco Fini, con il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini
I nodi della politica Il Cavaliere per siglare il patto vuole che i centristi abbassino i toni
L’Udc causa tensioni nel Pdl La linea dello strappo definitivo è in minoranza Oggi l’ufficio di presidenza con Berlusconi di YASMIN INANGIRAY
Condannata all’unanimità la politica dei due forni
Il Cavaliere, tuttavia, per siglare il patto pretende che i centristi abbassino i toni: non si può accettare di correre insieme o sostenere chi attacca continuamente il governo ed il premier, spiega un dirigente del Pdl interpretando gli umori del capo della coalizione. Un invito a “mollare” l’ex presidente della Camera arriva poi dai quotidiani vicini al centrodestra. Vittori Feltri dalle colonne del Giornale si rivolge direttamente al Cavaliere: «Se fossi in lui – scrive il direttore – direi al leader dell’Udc: grazie per l’offerta di collaborazione, ma preferisco farne a meno». Sullo sfondo dei rapporti tra Pdl e Udc resta aperta la grana della Puglia. I giochi sono ancora aperti, si affrettano a spiegare dalla maggioranza facendo intendere che le trattative vanno avanti ad oltranza. Quotazione in salita per Adriana Poli Bortone, leader del movimento “Io Sud”. Un nome però su cui Berlusconi deve trovare un’intesa innanzitutto all’interno del partito dove si fatica a trovare un accordo sul nome dell’ex esponente di Alleanza nazionale.
DOPO LI DIMISSIONI DI RUTELLI Massimo D’Alema verso la guida del Copasir MASSIMO D’Alema potrebbe essere eletto entro le prossime 48 ore presidente del Comitato Parlamentare per la sicurezza della Repubblica. La carica, infatti, spetta per prassi all’opposizione ed è divenuta vacante dopo la decisione di Francesco Rutelli di rimettere il mandato a causa della sua uscita dal Pd. Il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, ha inviato una lettera al presidente Gianfranco Fini, indicando nell’ex ministro degli Esteri il deputato che sostituirà nel Copasir Emanuele Fiano che la scorsa settimana ha dato il suo addio al Comitato. La decisione è stata ratificata dall’ufficio di presidenza del gruppo Pd di Montecitorio, dopo una riunione questa mattina tra il segretario Pd, Pierluigi Bersani, e i capigruppo di Camera e Senato, Franceschini e Finocchiaro. Sarà quindi il vicepresidente dell’organo di controllo politico dei servizi segreti, Giuseppe Esposito del Pdl a convocare, probabilmente entro questo giovedì, il Copasir per insediare il nuovo componente ed eleggere il nuovo presidente.
Si tenta di tamponare le carenze di organico nelle Procure
Giustizia, rivisto Dl sulle sedi disagiate ma per il Pd non risolverà i problemi di ALESSANDRA CHINI ROMA – Il governo rivede il decreto sulle sedi giudiziarie disagiate varato per cercare di mettere un tampone alla questione delle carenze di organico nelle procure causa delle proteste dell’Anm arrivata fino a minacciare lo sciopero. Ieri in commissione Giustizia alla Camera dall’esecutivo è arrivato un pacchetto di undici proposte di modifica tra cui quella che prevede che dal 2014 dopo i 18 mesi di tirocinio le giovani toghe svolgano un periodo di prova in una sede provvisoria
per due anni e mezzo e poi vengano assegnate alla loro sede definitiva. Nel periodo di prova potranno dunque essere assegnati anche una sede disagiata, superando, spiega il governo nellarelazione tecnica all’emendamento, la soluzione «provvisoria»del trasferimento d’ufficio. La norma non aggira, però, il divieto, introdotto nel 2007, di assegnazione dei giovani magistrati di prima nomina a funzioni requirenti o giudicanti monocratiche penali. Di qui le proteste del Pd, che sottolinea che le nuove misure presentate dal governo «non ri-
solvono», anzi, rischiano di condannare i giovani magistrati al «nomadismo giudiziario». «Si tratta di un intervento –attacca la capogruppo del Pd in commissione Giustizia alla Camera Donatella Ferranti – con cui il governo condanna al precariato e al nomadismo giudiziario i giovani magistrati che dovranno attendere ben 4 anni (18 mesi + 2 anni e mezzo) prima di vedersi assegnata la sede definitiva. Nonè certoin questo modo che si permetterà ai magistrati di prima nomina di poter colmare i posti vacanti nelle sedi disagiate, non c'è,
infatti, alcun intervento per eliminare il divieto di svolgere funzioni requirenti e monocratiche». Nel pacchetto di emendamenti presentati dal governo viene prevista anche la proroga a tutto il 2010 del mandato dei giudici di pace in scadenza e si apre alla possibilità di aste giudiziarie telematiche. Sembra destinata a far discutere, poi, la norma che prevede corsi di formazione obbligatori per tutti i magistrati giudicanti e requirenti che aspirano al conferimento di incarichi direttivi di primo e secondo grado.
In altre 3 potrebbe riaprire i giochi
Dario Franceschini: «In Calabria siamo alla perversione»
Opposizione all’attacco: «Provvedimento per salvare il premier»
Scudocrociato decisivo in cinque regioni
Nubi nere sulle primarie
Processo breve, è quasi fatta
La Procura di Bari smentisce che Vendola sia indagato
Esaminati gli emendamenti. Oggi voto finale al Senato
CON i suoi voti, l’Udc risulta aritmeticamente decisivo in 5 delle 13 regioni in cui si voterà a fine marzo; in altre tre è in grado di riaprire i giochi tra i due poli, mentre rimane ininfluente in cinque regioni. Questi dati si evincono dai risultati delle europee dello scorso giugno, e spiegano il pressing a cui è sottoposto il partito di Pier Ferdinando Casini. I calcoli elaborati sulla base dei risultati ufficiali del ministero dell’Interno delle europee, si basano sull'attuale assetto politico. Nel polo di centrodestra vengono considerati non solo i partiti oggi al governo (Pdl, Lega, Mpa, Dca), ma anche quelli di destra che però hanno dato la disponibilità ad allearsi con la coalizione di Silvio Berlusconi alle regionali (La Destra, Forza Nuova, Fiamma). Nel centrosinistra vengono conteggiati i voti di tutti i partiti dello schieramento che hanno governato in 11 delle 13 regioni in cui si voterà, escludendo quindi il Partito comunista dei lavoratori. L’Udc risulta determinante in Li-
La scelta è ininfluente in altre cinque sfide
guria, Marche, Lazio, Puglia e Calabria, regioni in cui i voti dei centristi hanno un peso specifico elevato perchè sono maggiori della differenza tra i consensi dei due poli. In Liguria, Marche e Calabria, dove il centrosinistra è in vantaggio, se i voti dell’Udc si spostassero sulla coalizione di centrodestra la porterebbero in vantaggio. Nel Lazio, la situazione è capovolta: lì è in vantaggio il centrodestra, e l’Udc, se non avesse già deciso di appoggiare la candidata del centrodestra Renata Polverini, potrebbe rovesciare i rapporti di forza. In Puglia il centrodestra ha più voti, ma la decisione dell’Udc di appoggiare il candidato del Pd Francesco Boccia riporta avanti il centrosinistra. Ci sono poi alcune regioni dove i voti dell’Udc, anche se non sono sufficienti a colmare il gap tra gli schieramenti potrebbero però aiutare la coalizione in svantaggio a recuperare posizioni e a riaprire la partita: è questo il caso del Piemonte e della Campania, dove l’Udc riavvicenerebbe il centrosinistra allo schieramento guidato dal Pdl, e in Umbria, dove, se non avesse già deciso di correre da sola, l’Udc potrebbe portarealla vittoriail centrodestra. I centristi dovrebbero essere invece ininfluenti in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana , e Basilicata
di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – Si addensano le nubi sulle primarie con cui il centrosinistra dovrà scegliere il proprio candidato in Puglia, mentre un passo avanti è stato fatto dal Pd per quanto riguarda l’Umbria, dopo la serie di incontri romani del segretario regionale Lamberto Bottini, che dovrebbe portare a un rasserenamento tra la maggioranza e la minoranza interna. La tempesta in Puglia è stata sfiorata con la fuga di notizie, poi smentite dalla procura di Bari, dell’iscrizione nel registro degli indagati di Nichi Vendola, il quale ha fatto capire di sospettare che la soffiata sia stata fatta da ambienti del Pd a lui ostili, per inquinare le primarie. La vicenda pugliese, che risale a sei mesifa, riguarda l'interessamento di Vendola per il rientro di uno dei «cervelliin fuga» dall’Italia, il professor Giancarlo Logroscino, che aveva deciso di lasciare la Harvard University di Boston, per tornare in Italia, dove però non ha trovato spazio nelle strutture sanitarie pugliesi. E di questo in una telefonata Vendola chiedeva conto all’assessore Alberto Tedesco, del Pd di area dalemiana. La procura ha smentito che Vendola sia indagato per concussione, ma il governatore ha attaccato duramente: «Non mi
sento scalfito da questi titoli dei giornali. È una specie di girandola di polvere mista a fanghiglia che va avanti da mesi. Credo che se questo è un tentativo di inquinare l’attuale momento politico questo tentativo è destinato a fallire». Visto che la procuraha smentitochelafuga dinotizie venisse dagli uffici giudiziarie, il sospetto è caduto subito sugli ambienti politici. «Vicenda sconcertante», ha commentato Franco Giordano di (SEL). Peraltro ad riaffermare fiducia nell’onesta di Vendola sono stati il suo contendente alle primarie, Francesco Boccia, e il suo maggior avversario politico, Massimo D’Alema, che ha però ribadito le sue critiche al governatore: «Vendola rischia di diventare il capo di un’alleanza che poi perde le elezioni», perchènon è in gradodi «garantire un’alleanza larga» con l'Udc. Buone notizie arrivano invece per l’Umbria al termine degli incontri del segretario regionale Lamberto Bottini a Roma: «anche questa vicenda si risolverà», ha detto ai cronisti il segretario del Pd Pierluigi Bersani. Il dato rilevante è la presa d’atto dell’uscita di scena dell’ipotesi di una ricandidatura della governatrice Rita Lorenzetti. La «zarina» non haavuto ivoti diArea democratica necessari per derogare il limite
dei due mandati, previsto dallo statuto regionale. Oggi la segreteria nazionale ha invitato Bottini a far sì che sia ritirato il nuovo ricorso contro lo statuto presentato da Claudia Travicelli, la “pasionaria” tra i fan della Lorenzetti. Col passo indietro definitivo della governatrice uscente,che èreferente dell’area D’Alema in Umbria, si apre lo spazio della mediazione. Di frontealla candidatura di Mauro Agostini alle primarie, a Bottini è stato chiesto di proporre all’Assemblea regionale un nome che vada bene sia alla maggioranza che alla minoranza. Nome che potrebbe essere quello di Marina Sereni, vicepresidente nazionale del Partito, ed esponente di Area Democratica. Un nome del genere potrebbe indurre lo stesso Agostini a un passo indietro, evitando così le primarie. Sereni, vicina a Piero Fassino, sarebbe più digeribile ai dalemiani di Agostini, vicino a Veltroni. Ancorainalto mareledecisionisulla candidatura in Calabria. Il Pd, riferisce Nico Oliverio, sta aspettando che l'Udc decida a sua volta con chi stare. Critico sull'atteggiamento remissivo della segreteria è Dario Franceschini, checommentando in Transatlantico con altri deputati la vicenda calabrese e la sudditanza all’Udc ha esclamato: «siamo alla perversione».
di ANNA LAURA BUSSA ROMA – L'Aula del Senato conclude l’esame degli emendamenti presentati al ddl sul processo breve. Oggi l'Assemblea di palazzo Madama tornerà a riunirsi per le dichiarazioni di voto, rigorosamente in diretta tv, e per il voto finale del provvedimento. L’opposizione protesta e ribadisce che si tratta di un provvedimento «per salvare il premier dai suoi processi». A fine seduta i senatori dell’Idv occupano persino l’Aula sedendosi ai banchi del governo. Alla prova del voto segreto però l’opposizione non regge e almeno 5 senatori del centrosinistra votano con la maggioranza. VOTO SEGRETO: Il Pd chiede 78 voti segreti. La presidenza del Senato gliene concede solo 15. Ma alle prime tre votazioni chieste dal senatore del Pd Giovanni Legnini, è l’opposizione che va 'sottò: ogni volta mancano almeno 5/6 voti. I senatori della maggioranza ridono e applaudono. Di voti segreti non se ne fanno più. NORMA TRANSITORIA: È il vero «cuore» del provvedimento, come
Idv occupa l’aula d’assemblea in segno di protesta
sottolinea Felice Casson (Pd) e passa con 144 si, 125 no e tre astensioni. L’opposizione insorge dicendo che si tratta di una norma «salva-premier». Si applicherà ai processi in corso che riguardano reati indultati o indultabili con pene fino a 10 anni. La prescrizione processuale scatterà se saranno trascorsi due anni (per i processi futuri il termine è di tre anni) da quando il Pm ha esercitato l’azione penale senza che si sia concluso il giudizio di primo grado. Si applica anche ai giudizi in corso davanti alla Corte dei Conti ma non a quelli in Appello (un emendamento del relatore Giuseppe Valentino (Pdl) di questa mattina lo ha escluso). Per Giampiero D’Alia è «un’amnistia mascherata che difficilmente la Lega potrà spiegare ai suoi elettori». IL MANTRA E IL TANTRA – In segno di protesta e anche perchè hanno concluso sostanzialmente i tempi di dibattito a loro disposizione, i senatori del Pd decidono di leggere tutti una stessa dichiarazione nella quale si ricorda tra l’altro che proprio oggi la Corte di Giustizia Ue ha respinto il ricorso di Cesare Previti (non citando mai il nome però). Il Pd ammette che sostanzialmente si tratta di un «mantra». Ma il senatore del Pdl Piero Longo nel protestare contro la «litania» si confonde e criti-
ca il “tantra”. Quindi recita un “contro-mantra”, quello degli Hare Krishna: «Hare hare krishna hare hare». L’EMENDAMENTO RESPINTO E I DERIVATI DI MILANO – La maggioranza non approva nessuna proposta di modifica dell’opposizione, neanche quella che di fatto aveva richiesto il sindaco di Milano Letizia Moratti per evitare di pagare centinaia di milioni per il processo sui 'derivatì. La senatrice del Pd Marilena Adano interviene più volte a sostegno dell’emendamento ma inutilmente. DUE ARTICOLI 4-BIS – Per il presidente del Senato Renato Schifani è solo una «svista formale» che andrà sistemata in sede di correzione del testo. Per l’opposizione, invece, è un errore che precluderebbe l’ammissibilità dell’altro emendamento del relatore e cioè della norma transitoria. Tant'è che il ddl stasera passa con due articoli 4-bis: uno che riguarda la norma transitoria e un l’applicabilità della norma anche alle imprese. IDV OCCUPA AULA: I senatori dell’Idv alla fine della seduta si siedono ai banchi del governo e occupano l’Aula. «Vogliamo essere un presidio democratico – afferma il capogruppo Felice Belisario – in un momento in cui si fa a pezzi la giustizia solo per salvare il premier».
IN SENATO
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Schifani: «Craxi pagò le colpe di un sistema» ROMA – Renato Schifani dell’epoca». Si infuria Di Pietro: «In conferisce a Bettino Craxi l’imprimatur dell’agnello questo momento non si sta sacrificale di una stagione - dando una lettura più sereTangentopoli – che colpì in na di quegli anni, ma più fallui le colpe di tutto il siste- sa e più distorta. Verso Crama, e lavalutazione fa salta- xi ci fu atteggiamento senza eguali? Certo, re i nervi nel senso che ci all’Idv. Seconfu un atteggiado giorno in mento senza cui la memoria eguali da parte del segretario del crimine del Psi domina che ha comil dibattito pomesso e che ha litico. Ieri lasciato comGiorgio Napomettere, e che litano ha scritnella prima to una lunga Repubblica lettera alla vemolte persone dova, Anna, commettevaoggi la seconno». da carica dello Controbatte Stato si spinge Daniele Capezpiù in là.Il Prezone, portavosidente del Sece del Pdl: nato rievoca la «Craxi fu un gifigura di Craxi Berlusconi saluta gante, e così sain una cerimo- Stefania Craxi rà ricordato, nia nella bibliomentre Di Pieteca della Catro è e resta uno mera Alta. Di gnomo». fronte a lui il Per il sottosePresidente del gretario alla Consiglio, Silpresidenza del vio Berlusconi, Consiglio, Paoi sottosegretari lo Bonaiuti: alla Presidenza «Craxi ha ladel Consiglio, sciato una Gianni Letta e grande eredità Paolo Bonaiupolitica, perchè ti, i ministri Franco Frattini, Maurizio era un innovatore. Ha pagaSacconi Ferruccio Fazio, to un prezzo altissimo, perSandro Bondi, Raffaele Fit- chè la sua vittoria, sanzioto e Renato Brunetta, i figli nata dal crollo del muro di Bobo e Stefania, i direttori di Berlino e dal crollo del coTg1 e Tg5 Augusto Minzoli- munismo, è stata ripagata con una sconfitta giudiziani e Clemente Mimun. La crisi degli anni di Tan- ria». «Non c'è bisogno di gesti gentopoli «vide offerta, da un ceto politico intimorito che dividono e lacerano, ma ed esausto, come vittima sa- c'è bisogno di una riflessiocrificale, la figura dello sta- ne serena, pacata, storica tista Craxi», spiega Schifa- sull'opera di Craxi, dirigenni, «Per Craxi non ci furono te politico e uomo di Goversconti. Ha pagato più di no», ha detto dal canto suo ogni altro colpe che erano di Filippo Penati, capo della un intero sistema politico segreteria politica del Pd.
«Vittima sacrificale di una politica esausta»
TRIBUNALE DI BRESCIA FALLIMENTO ATLANTE SRL n. 112/08 AVVISO DI VENDITA BENI MOBILI ED IMMOBILI Sono posti in vendita i sotto indicati beni, in proprietà del Fallimento ubicati nel Comune di San Ferdinando (RC) Seconda Zona Industriale (nei pressi del porto di Gioia Tauro) LOTTO 1: Fabbricati con area pertinenziale censiti nel Catasto Fabbricati come segue: Foglio 17- mapp. 581, Zona Industriale, piano T-1-S1, cat. D/1, R. Euro 111.792,00. I fabbricati sono edificati su area identificata nel Catasto Terreni come segue: Foglio 17 – mapp. 681 – ente urbano - sup. Ha 6.09.91 LOTTO 2: Terreno censito nel NCTR come segue: Foglio 17 - mapp. 669, Cl 2, Ha 0.72.18, Rd Euro. 31,69, Ra Euro. 27,960,26; LOTTO 3: Beni mobili (impianti, macchinari, attrezzature, mobili e materiali vari). Il tutto come meglio descritto nelle perizie di stima cui si rinvia. * La vendita dei beni, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, avviene con la presentazione in busta chiusa di offerte irrevocabili, da presentare presso l’A.N.P.E. Via Ugo La Malfa n.4, 25124 Brescia, entro le ore 13,00 del giorno 11 marzo 2010. Il prezzo offerto, non potrà essere inferiore a: Lotto 1 Euro 2.500.000,00 Lotto 2 Euro 60.000,00 Lotto 3 Euro 400.000,00 L’offerta dovrà contenere due assegni circolari intestati a “Fallimento Atlante Srl” di cui il primo per cauzione pari al 10% del prezzo offerto ed il secondo per fondo spese pari a: Lotto 1 Euro 30.000,00 Lotto 2 Euro 5.000,00 Lotto 3 Euro 5.000,00 l’esame delle offerte e l’eventuale gara avverranno a cura del Notaio Dott. Mario Mistretta presso il Tribunale di Brescia, alle ore 11.00 e seguenti del 12 marzo 2010. Entro 90 (novanta) giorni dalla aggiudicazione, si pagherà il prezzo, dedotta la cauzione. Per maggiori notizie e chiarimenti consultare i siti www.tribunale.brescia.it/ e www.bresciaonline.it/, o rivolgersi al Curatore Dott. Flavio De Pandis con studio in Brescia, Via Aldo Moro, 44 (tel 030.2426260; Fax 030. 2475937; e-mail flaviodepandis@profint.eu). Il Curatore
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ROMA – Alla vigilia dell’ufficio di presidenza del Pdl, che si terrà oggi a Roma, la partita sulle candidature alle elezioni regionali era tutt'altro che chiusa. Due le questioni ancora aperte: la scelta del candidato per la Puglia, ma soprattutto i rapporti con l’Udc. Un tema, quest’ultimo, su cui non è detto che si arrivi ad una decisione già oggi. È possibile infatti che l’alleanza con i centristi finisca sul tavolo dell’incontro tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, in agenda domani alla Camera. Un pranzo di lavoro, una sorta di «ufficio presidenza ristretto», tengono a sottolineare i finiani rimarcando il fatto che, insieme ai due co-fondatori, ci saranno i tre coordinatori, i capigruppo di Camera e Senato ed i loro vice. Ed è proprio il rapporto con Pier Ferdinando Casini a creare più di qualche problema all’interno del Popolo della libertà. Il premier Sil-
vio Berlusconi ripete da giorni di non volere un’intesa con chi si allea a seconda delle convenienze, ma nel partito la linea dello strappo definitivo con i centristi sembra minoritaria. Nel Lazio, ad esempio, pare non esserci nessun problema per l’accordo tra Renata Polverini (che ieri ha incontrato il presidente della Camera Gianfranco Fini e l'Udc). Nonostante nel Pdl si condanni all’unanimità la cosiddetta politica dei due forni adottata da Casini, non si chiude la porta alla possibilità di fare accordi locali. Soprattutto in quelle realtà dove con l’Udc l’alleanza è ormai consolidata da tempo. «Se non c'è una decisione diversa da parte del Pdl non ho motivo di mettere in discussione la Polverini, perchè è una persona seria», mette in chiaro l’ex presidente della Camera che però ci tiene a ribadire l'indipendenza del suo partito: «Sia il Pd che il Pdl vogliono arruolarci e io voglio dire agli italiani che noi non siamo arruolabili».
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Intervista a Vilma Mazzocco: «Io mi dedicherò solo all’Api»
Politica lucana
«Falotico non è stato scaricato Lui si candiderà alle regionali»
Sono ore frenetiche per le scelte definitive in vista delle prossime regionali
di PIERO QUARTO
Digilio chiude la porta ai Dec Il senatore dichiara, «non siamo un pullman» e detta le regole delle future alleanza del Pdl POTENZA - Ha fatto discutere. E farà ancora discutere la questione relativa all’alleanza del Pd (e quindi del centrosinistra) con il partito di Francesco Rutelli che in Basilicata è rappresentato da Vilma Mazzocco. E’lei che tiene le redini del movimento rutelliano in Basilicata. E nel patto con il centrosinistra lucano non c’è spazio per Roberto Falotico e i suoi Dec. Rimane invece, ben saldo all’interno di Api, come punta di diamante del Materano, l’ex presidente della Provincia Carmine Nigro. Questo è il punto di partenza. Mazzocco su “suggerimento” dell’ex sindaco di Roma ha chiuso con il Pd e non con il centrodestra. Troppe differenze ideologiche e non solo con il partito di Berlusconi. Ma così facendo ha dovuto
accettare in Basilicata il veto espresso dal tavolo del centrosinistra nei confronti del “trasformista” Falotico. E l’ex assessore all’Agricoltura che aveva sciolto i suoi Dec per entrare in Api si ritrova (dopo l’addio di una anno fa al Pd) di nuovo a essere in prima fila. Colpito da “bordate” da centrosinistra e centrodestra. Perchè è evidente che, per i fatti delle ultime ore, di Falotico si parla anche come “naturale” di nuovo alleato con il Pdl lucano. Ma, quasi a volerne frenare il “semplice” ritorno, è il senatore e coordinatore vicario regionale del Pdl, Egidio Digilio che esce allo scoperto. Digilio infatti in una nota ieri mattina ha immediatamente sottolineato: «La chiarezza per la costituzione di coerenti alleanze politico programmatiche in vista delle elezioni regionali di fine
marzo ha una stretta relazione con i comportamenti etici che, almeno per noi, non sono certamente un elemento secondario». E poi l’affondo diDigilio:«Il Pdl non è un autobus dal quale uscire onel qualeentrare asecondo della fermata che si preferisce. Atteggiamenti di trasformismo non possono essere tollerati soprattutto dall’elettorato di centrodestra che ha creduto nell’allargamento della coalizione in occasione delle precedenti consultazioni elettorali amministrative e che non ha condiviso, a distanza di qualche mese, repentini cambiamenti di schieramento, pur rispettandone la piena autonomia e senza alimentare polemiche che invece sarebbero state più che giustificate». E se ci fossero ancora dubbi, Digilio diventa ancora più
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esplicito: «Pertanto, adesso che si sta precisando la scelta di movimenti e partiti centristi e quindi si diradano le nebbie sulla condivisione del progetto del Popolo della libertà non saranno certo consentiti nuovi trasformismi più o meno mascherati. La “discriminante” dunque, almeno per quanto ci riguarda, non può che essere quella di valutare alleanze politico - programmatiche di partiti e movimenti intorno al nostro progetto e al nostro candidato presidente ma non di singoli esponenti che tra l’altro hanno assunto comportamenti di forte ambiguità». E’ indiscutibile che Digilio che in buona sostanza elenca una sorta di decalogo etico di regole per far parte del centrodestra lucano - parla ormai da naturale leader del Pdl lucano;da futurocandidatoalle
L’INTERVISTA
regionali. Perchè al di là dei tatticismi e delle voci romane che si fanno sempre più robuste sulla più che possibile candidatura a governatore lucano del senatore ex di An, è evidente che Digilio stia assumendo un ruolo sempre più centrale nel dibattito politico lucano. E in questa logica, importanti sono anche le indicazioni di Digilio in chiave liste elettorali: «Ciò anche per dare il legittimo riconoscimento ai consiglieri regionali in carica che hanno svolto il proprio mandato nel massimo dell’impegno e della condivisione del progetto del Pdl resistendo alle “sirene” vecchie e nuove del Pd e al richiamo del sottopotere». In ogni caso la partita non è ancora chiusa. Almeno per quanto riguarda quello che deciderà Falotico. Ieri infatti,
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L’orgoglio di aver contribuito a una vittoria di democrazia POTENZA - Adeltina Salierno è stata la prima a credere concretamente nella possibilità del consiglio regionalediabolireil listino.E’sua, infatti, laprima proposta dilegge (firmata anche da Vincenzo Folino) presentata nello scorso mese di marzo all’ufficio della massima assemblea legislativa di Basilicata. A una settimana dall’approvazione, Salierno risponde al Quotidiano. Listino cancellato. Cosa cambia? «Si eliminano le anomalie sul premio di maggioranza, la cui disciplina, oltre che complessa, era anche poco razionale poichè, a un aumento dei voti conseguiti dalla coalizione vincente, non corrispondeva necessariamente un aumento proporzionale dei seggi, e poi si è eliminata l’ ingiustizia di una posizione che consentiva a qualcuno di essere eletto senza prendere neppure un voto. Purtroppo nelle botteghe della politica si era confusa la natura del listino che nell'idea del legislatore avrebbe dovuto rappresentare la “squadra” del presidente. Nella prassi, però, i candidati sul listino, quasi sempre i segretari regionali, anziché transitare in blocco nella giunta regionale, hanno finito per essere solo un “sottotipo” di eletti, certo molto fortunati, ma non legittimati direttamente dal voto di pre-
ferenza. In pratica il “listino” era una sorta di camera di compensazione tra componenti di coalizione». E' soddisfatta? «Soddisfattissima. Un risultato che rivendico quale frutto della mia iniziativa di rappresentante del popolo. E' noto che nel 2005 non fui rieletta e sono tornata in consiglio quando erano passati già più di 3 anni dall'inizio della legislatura. Ciononostante, questo ritorno ha prodotto un risultato molto significativo: la riforma della legge più importante, quella che regola il meccanismodella rappresentanzademocratica nell’elezione regionale. Con ciò dimostrando quanto sia necessario per i partiti - e per gli elettori - scegliere bene i propri rappresentanti. Non credo, che sia poi trascurabile il fatto che la proposta sia venuta da una donna. Anche in politica vige una sorta di regola non scritta, le donne si occupano quasi esclusivamente di problemi direttamente collegati all'essere donna. Aver legato il mio nome alla legge elettorale, quindi a una riforma “strutturale” dell'istituzione, mi riempie di legittimo orgoglio e contribuisce a ridefinire il ruolo delle donne nelle istituzioni come nella società». Quando presentò la proposta si aspettava tutto questo iter? «Sicuramente a marzo 2008 mi
è stata giornata di confronto serrato e diriunioni fiume tra i Dec per comprendere il da farsi in attesa della conferenza pubblica che si svolgerà giovedì a Potenza. Ma intanto ci sono indiscrezioni secondo le quali Mazzocco avrebbe una soluzione anche per Falotico: i Dec fanno liste autonome al centro e l’Api con il centrosinistra. Poi tra sei mesi a clima politico più disteso si potrebbe immaginare un ingresso, magari dilazionato nel tempo, di Falotico e i suoi nell’Api e quindi di nuovo nel centrosinistra. Si vedrà. Intanto ci sono frizioni nel centrosinistra per l’allargamento considerato “troppo al centro” dai partiti della sinistra. Ma già da sabato (giorno in cui dovrebbe riunirsi il vertice di centrosinistra) la temperatura potrebbe scendere.
aspettavo che la proposta venisse presa subito in considerazione ed esaminata nella sua completezza, cioè con tutte le proposte innovative, dall'abolizione del listino alla doppia preferenza, alle norme per l'accesso paritario ai mezzi d’informazione e propaganda elettorale». Ma la sua proposta originale cosa prevedeva? «In sintesi quello che ho appena detto cioè che l'elettore potesse aggiungere una seconda preferenza di genere diverso dalla prima, pena la invalidazione della seconda preferenza; formazione delle liste provinciali con il rispetto della parità di genere, cioè tante donne tanti uomini, abolizione del listino e, altrettanto importante, l'abolizione del “voto disgiunto”, cioè l'imbroglio che un elettore possa votare un candidato presidente di una coalizione e candidati nella lista di un'altra coalizione, e in via transitoria , cioè per le tornate elettorali immediatamente successive alla legge, la presentazione delle candidature con precedenza alle donne nella composizione delle liste provinciali; rimborso elettorale forfetario straordinario per quei partiti che eleggono almeno il 40 per cento di donne candidate. In definitiva migliorare l'attuale sistema elettivo della Regione per lottare contro la sottorappresentanza delle
Adeltina Salierno, consigliera regionale del Partito democratico
donne nella politica e nelle istituzioni. Il problema della scarsa presenza delle donne nel cuore pulsante delle istituzioni è un problema reale; non solo una questione di “genere”. Fatto di per sé già rilevante e questione necessaria per rinvigorire il rapporto tra istituzioni e società». Ma in questa maniera la maggiore presenza di donne in consiglio comunque non viene garantita. C'è qualcosa che si può ancora fare in vista delle regionali? «Ci sono parti della mia proposta di legge che i partiti possono applicare, anche senza legge: mi riferisco alla formazione delle liste con un numerodidonnepari aquellodegliuomini; alla pur simbolica possibilità di far capeggiare alle donne le liste provinciali, ma soprattutto il dover anticipare già in campagna elettorale l'impegno a ricomprendere le donne anche nell'esecutivo regionale e nella costruzione di ruoli di primo piano, anche per rendere più
competitive, sin daora le candidature, senza dover ricorrere necessariamente ai tribunali per far valere i principi costituzionali di eguaglianza e parità». Alla fine cosa è successo tra accelerazioni e voto unanime in assemblea? «La questione è seria, i contributi anche delle altre forze politiche anche di opposizione tanti e validi. Si poteva certo fare prima e in un contesto di maggiore serenità e valutazione delle proposte. Ma comunque meglio aver recuperato una parte piuttosto che niente. Non se ne sarebbe fatto nulla senza il pressing del nostro segretario regionale che aveva nel corso dell'ultima assemblea Pd espressamente tracciato questa via, con il giudizio positivo e unitario dell'assemblea. A dimostrazione che l'unitarietà alla quale abbiamo sempre lavorato come mozione conta e i risultati si vedono». Salvatore Santoro
Di Lorenzo su Craxi «Desidero esprimere, come rappresentante della destra giovanile regionale degli anni ’80 e ’90 che avversò politicamente e duramente il Psi di Craxi quando era un uomo potente e quando cadde in rovina, il fatto che la sua figura, come ha detto il Capo dello Stato, non può venir sacrificata al solo discorso sulle responsabilità sanzionate per via giudiziaria». E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale del Popolo della libertà Pasquale Di Lorenzo. E sulla figura Storica di Bettino Craxi, Di Lorenzo aggiunge: «Oggi a distanza di 10 anni non ho alcuna difficoltà ad ammettere che anche noi del Msi e del Fronte della gioventù, probabilmente ci lasciammo prendere da una eccessiva e rovente polemica politica, utilizzando spesso toni e metodi sbagliati, soprattutto allorquando fu oggetto della persecuzione giudiziaria che lo portò ad abbandonare la sua nazione». Di Lorenzo continua: «Prima di tangentopoli per noi della destra rappresentò una novità nel panorama politico imperniato sulla dialettica tra Dc e Pci. Craxi fu il primo che cominciò a parlare di Repubblica presidenziale nel dibattito politico, così come Almirante, anche se poi la sua iniziativa riformatrice costituzionale si fermò presto. Fummo molto attratti, sempre nel periodo precedente a tangentopoli, da quello che molti politologi definirono il ‘socialismo tricolore’ di Craxi che mostrava non pochi punti di contatto e di condivisione con il patrimonio storico della destra sociale e nazionale italiana allora rappresentata dal Msi».
POTENZA - Il dado è tratto. La coalizione di centrosinistra per le prossime elezioni regionali sarà ben più corposa di quanto si poteva prevedere fino a qualche settimana fa. E’ stato allargato il perimetro. Così come era già stato anticipato dall’allora segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza nei mesi primaverili del 2009 ecosì comeaveva fattointendere il suo successore, Roberto Speranza. Ma la dilatazione del centrosinistra lucano all’Udc (manca però ancora l’ufficializzazione) e ora all’Alleanza per l’Italia di Rutelli e Mazzocco ha messo in fibrillazione alcuni componenti storici della coalizione che già vinse le regionali del 2005. Soprattutto perchè a quanto pare i nuovi alleati entrerebbero nell’alleanza senza alcun passaggio nel tavolo del centrosinistra. Il primo a chiedere chiarezza è stato il capogruppo dei senatori dell’Idv, il lucano Felice Belisario che in una nota lunedì scorso aveva ammonito ad aprire «il mercato delle vacche». E ieri è stata la volta del segretario regionale del Partito socialista, Donato Salvatore e di quello di Sinistra ecologia e libertà, Carlo Petrone chiedere spiegazioni urgenti. In particolare Salvatore ha dichiarato: «Si rende urgente la convocazione del tavolo del centrosinistra per esaminare natura e perimetro dell’alleanza, la cui definizione non può avvenire senza una collegialee condivisa definizione. Abbiamo già affermato che
Vilma Mazzocco alla guida di Alleanza per l’Italia annuncia di rimanere impegnata nel partito e di non candidarsi alle prossime elezioni regionali
«Sarei contenta di trovare le modalità per un percorso con i Dec»
«La mia scelta è personale La mia organizzazione è libera»
gli ultimi cinque anni: «c’è stato il tempo per delineare una serie di interessanti riforme delle quali sono state gettate le basi». La Mazzocco respinge anche qualsiasi riferimento alla Confcooperative e ad un più stretto rapporto con De Filippo: «io ho fatto una scelta e preso una decisione che è assolutamente personale. La mia è un’organizzazione libera e non schiacciata che è assolutamente al di fuori di qualsiasi dinamica». Poi ribadisce: «Noi vogliamo fare un’allenza vera con la realizzazione di un progetto, il nostro baricentro è il programma». Infine torniamo alla questione più spinosa cioè quella che riguarda Falotico. La Mazzocco ribadisce: «L' Api non ha scaricato Falotico. Stiamo dandoci il tempo per riflettere e ponderare con attenzione le scelte, Falotico ha convocato i DeC per giovedì. Di una cosa però sono certa Roberto Falotico è un uomo serio ed un politico che agisce con rigore,
costruendo partecipazione. Parlo della capacità vera di unire intorno alla soluzione dei problemi, di tenere insieme le persone, di avere una politica comune, di creare il tessuto che è necessario creare perché le soluzioni vere, e non apparenti, siano accettate e condivise. I DeC rappresentano un'esperienza significativa di azione e cultura politica regionale. ». Ma Falotico per rimanere con l’Api deve rinunciare alla candidatura: «no, io credo che Falotico si candiderà per queste elezioni regionali. Dobbiamo però fare una scelta ponderata, poi la strada dipenderà dalle riflessioni che ci saranno. Il confronto è aperto e io sarei contenta di trovare le modalità ed un percorso per continuare a lavorare insieme». Questa storia insomma non è chiusa. C’è ancora, almeno, un’altra pagina da scrivere. Domani alla riunione dei Dec ne capiremo qualcosa in più. p.quarto@luedi.it
Dilatazione centrosinistra, socialisti e sinistra chiedono chiarimenti al Pd e la convocazione del vertice
Donato Salvatore (Psi)
Carlo Petrone (Sel)
l’alleanza di centrosinistra prima ancora che di numeri ha bisogno di identità, e non può trasformarsi in una ammucchiata di liste che la ren-
derebbe debole politicamente come la recente storia ha insegnato». «Resto stupito - prosegue Donato Salvatore - dalladisinvoltura con cui
si tessono in questi giorni relazioni ed alleanze a geometria variabile e senza nessun rispetto per gli attuali partiti della coalizione. Ne va dell’autorevolezza del tavolo del centrosinistra che da subito deve riprendere la sua funzione di “governo” dei maggiori fatti che riguardano l’alleanza di centrosinistra». E per concludere Salvatore ammonisce: «Ogni ulteriore indugio sarà valutato negativamente dai Socialisti». Sulla stessa linea le parole di Petrone: «Le indiscrezioni che si susseguono sulle alleanze del centrosinistra per le regionali non possono trovare riscontri ufficiali perché il tavolo regionale del centrosinistra non ha ancora approfondito sia il tema dellealleanza,sia icontenutidelprogramma.Perché ilproblemarimane sempre quello di chi detiene la legittimità a concludere accordi. Le decisioni da assumere non possono essere affidate a rapporti preferenziali tra Pd e altre forze o singoli soggetti, ma devono rappresentare la responsabilità e la chiarezza strategica di tutto il centrosinistra». «Nonsi tratta–prosegue CarloPetrone - di un problema formale, ma fortemente politico. Siamo tutti coscienti che per battere Berlusconi oc-
correrà un’ampia aggregazione democratica che si consolidi su un lungimirante terreno strategico e politico. Un’aggregazione che potrà contenere anche altre forze moderate, ma soprattutto dovrà parlare all’Italia positiva, al mondo del lavoro, a quei settori economici e produttivi sani, al vasto mondo dei saperi, della ricerca, dell’innovazione. In campo, invece, e pericolosamente vi è un’altra ipotesi: creare un nuovo polo moderato cui aggregare in maniera ininfluente una sinistra residuale. Questo è stato tentato in Puglia, questo per fortuna è stato sconfitto in quella regione, restituendo la buona politica a un rapporto di fiducia con i cittadini. In Basilicata il Pd quale strada sceglie? Se l’orientamento è quello di un centrosinistra che discute anche del suo allargamento, ma soprattutto della sua qualità, allora si inizino subito questi approfondimenti. Se, invece, si volesse intraprendere la strada di collocazioni moderate molto estemporanee per tentare anche qui di costituire una nuova alleanza moderata, emarginando di fatto, non la sinistra, ma le prerogative del centrosinistra, allora saràpiù difficile proseguiresu un terreno unitario». «Sel – conclude Petrone - ha con chiarezza affermato che deciderà la propria collocazione valutando insieme tre elementi: la proposta del candidato presidente, la qualità dei programmi e la coerenza delle alleanze».
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di SALVATORE SANTORO
«L’API non ha scaricato Falotico, è in corso un confronto aperto e sarei contenta se si trovassero le modalità per lavorare insieme. Di certo domani (oggi per chi legge, ndr) saremo entrambi a Roma da Rutelli». Sono le parole di Vilma Mazzocco, leader di Alleanza per l’Italia che in un’intervista al “Quotidiano”chiarisce il percorso di questi ultimi giorni, la fiducia con De Filippo, dà un giudizio su questi cinque anni di Amministrazione ma soprattutto annuncia che non si candiderà alle prossime Regionali ma manterrà il suo ruolo di vertice del partito e poi chiarisce quello che, ancora oggi, è il caso Falotico. «Alleanza per l'Italia ha deciso in coerenza a quanto detto da Rutelli a Potenza e all'orientamento assunto in tutte le regioni di non procedere a coalizioni con il centrodestra. La politica non è fatta di protagonismi personali» spiega la Mazzocco. «In questi lunghi giorni non ho rilasciato dichiarazioni, altri invece si sono esercitati ad interpretazioni e scomposizioni dei fatti fragili e non sempre aderenti alla realtà. Non mi abbasso alle inconcludenti polemiche di queste ore, conosco la Basilicata e i suoi politici e sarei tentata di non risparmiarmi nell'analisi di storia e storie se questo servisse a dare risposte concrete ai problemi della gente». Poi le prime parole sui rapporti con il centrodestra lucano e la possibilità di un accordo che non c’è stato. «C’è stato un intenso dialogo, un confronto vero. Noi siamo un partito che si è da poco costituito ed era importante avere un confronto con tutti, poi però abbiamo scelto nel rispetto degli orientamenti nazionali». Ora però cosa decide, è orientata a non candidarsi? «Faccio questa scelta perchè negli ultimi tempi mi sono sentita molto esposta, è anche per questo che non ho mai fatto dichiarazioni. In questa fase è importante che il mio totale impegno sia per costruire il partito e per definire le liste che saranno competitive a Potenza come a Matera. Nigro? Sì, lui sarà uno dei nostri candidati a Matera. Io preferisco fare questo passo indietro e seguire il partito». Poi le parole di sostegno al presidente De Filippo: «Riconosco De Filippo come presidente e candidato alla presidenza della Basilicata per i prossimi 5 anni. De Filippo mi conosce. Sa che sono rigorosa e che a tutto antepongo l'interesse delle persone, avrà da me e da Alleanza per l'Italia una collaborazione responsabile e costruttiva per dare risposte concrete ai bisogni di lavoro e alla prospettive di sviluppo della nostra regione». Prudente il giudizio sul lavoro de-
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| Turismo in Lucania |
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l’intervento
Arrivi in Basilicata e subito te ne accorgi
Lo sviluppo tra presente e futuro
Il mito della montagna e l’epopea del sole di GAETANO FIERRO
Il turismo, con l'agricoltura e l'industria, è un settore strategico per lo sviluppo della Basilicata. Soprattutto il turismo di prossimità rappresenta uno snodo importante per richiamare turisticamente non solo l'attenzione delle regioni contermini ma quelle dell'intero Paese e del Mediterraneo. La “Basilicata oltre confine”rappresenta ancora la giusta politica per accattivarsi , sul mercato che conta, le attenzioni di chi intende fare un turismo di qualità rivolto alla cultura, all'ambiente, all'archeologia, al sole. In Basilicata queste cose esistono ma è necessario che vengano ripetute e rilanciate con dovizia dalle parti sociali che fanno tendenza.
di GAETANO CAPPELLI TE NE accorgi subito che sei arrivato in un posto particolare, appena leggi Basilicata sul cartello dell'autostrada ed è incredibile, proprio in quel momento, come se qualcuno avesse azionato un interruttore, il paesaggio plaf cambia di colpo. Diventa tutto verde - un verde, cupo, fitto, ombroso - di pini e abeti da foresta nordica che il viaggiatore non immaginerebbe a queste latitudini. Non per niente Lucania deriva dal latino lucus, bosco sacro. Anche il clima cambia di colpo, si fa più fresco e una volta lasciata la A3 per la statale che s'insinua tra le maestose montagne di Lagonegro - il paese dove nella bella chiesa di San Nicola, secondo un'antica leggenda riposerebbe la Monna Lisa di Leonardo - l'aria diviene balsamica, carica degli odori di lentisco, ginepro e mirto che il vento spinge dal mare e che, da queste vertiginose altezze, presto appare in lontananza. Del resto, già nell'Ottocento, la Basilicata sembrava offrire a Edward Lear, l'elegante scrittore e pittore inglese nonché famoso inventore dei limericks - quelle filastrocche apparentemente prive di senso - “il modello più perfetto di solitudine”, modello che rimane per lo più inalterato nella nostra epoca di turismo di massa in modo che questa nostra regione può essere ancora la meta ideale per chi coltivi il gusto romantico dei viaggiatori di una volta, e voglia avventurarsi per chilometri senza incontrare
Per questo si è convenuto di organizzare una tavola rotonda per sabato 23 gennaio presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi della Basilicata. Saranno presenti per dare il loro puntuale contributo il professore Mauro Fiorentino, Rettore dell'Università degli Studi della Basilicata, la scrittrice Lillina Zaza Padula, il Direttore dell'APT, Giampiero Perri, Raffaele Di Nardo, già presidente della Regione Basilicata, Gennaro Straziuso, assessore regionale alle Attività Produttive, Vincenzo Viti, assessore regionale all'Agricoltura, Pasquale Lamorte, presidente della Camera di Commercio, Prospero De Franchi , presidente del Consiglio regionale e Vito de Filippo, Presidente della Giunta regionale. Il tutto sarà coordinato dal direttore del Quotidiano di Basilicata Paride Leporace.
anima viva, per esempio nell' azzurra vastità dei monti del Pollino, con le sue cinque vette al di sopra dei 2000 metri e i suoi alberi imponenti tra cui l'antichissimo pino loricato; o tra i paesini delle Dolomiti lucane dove, invece che in mezzo ai monti trentini da cui queste più modeste pendici prendono il nome, mentre al mattino le case addossate alle guglie delle più bizzarre forme emergono dalle brume, si avrà piuttosto l'impressione di trovarsi in un racconto fantastico di ETA Hoffmann. Tutte queste suggestioni le conosce bene Gaetano Fierro, da anni impegnato nello studio e la valorizzazione della nostra terra che, con la sua “La Basilicata interna. Analisi degli itinerari di sviluppo nella programmazione economica regionale”, individua i modi e gli strumenti per fare della Lucania una delle mete più adatte proprio a coloro che agli itinerari battuti dal turismo di massa preferiscono il gusto dell'avventura o, almeno, della scoperta. E la prima cosa da fare in tal senso è l'identificazione del “Mito-Lucania”, ovvero di tutta quella serie di costruzioni simboliche che passando attraverso letteratura, cinema, leggende, storia e arte, hanno restituito della Basilicata un'immagine magari vaga, misteriosa, ma perciò stesso piena di fascino. E questa, come acutamente scrive l'autore, è l'unica possibilità per una terra piccola come la nostra di porsi come valida alternativa e polo d'attrazione rispetto all'offerta di regioni dotate di più grandi strutture ricettive e visibilità mediatica. Ciò detto Fierro indica ben nove comprensori in cui individua un adeguato numero di itinerari, ben diciassette per l'esattezza, che vanno, solo per dirne qualcuno, dalle “strade del grano e dell'olivo” all' “itinerario delle nevi”, dall'“itinerario dei laghi” alla nostra “via Francigena” ovvero i percorsi religiosi di Viggiano, Avigliano, Lauria, Calvello, ai “sentieri dei boschi e dei parchi” seguendo i quali piace immaginare all'autore, e a me con lui, che il viaggio in Basilicata possa trasformarsi, per una sorta di alchimia esperenziale, in una piccola indimenticabile avventura dello spirito.
Gaetano Fierro
l’analisi Contro la politica di MAURO ARMANDO TITA CARO PARIDE, Non è mia intenzione fare una lunga dissertazione sul momento negativo e sconfortante che stiamo vivendo in questi ultimi tempi. Dalla nascita del Partito dell'Amore va dimoda unabarzellettasul nostroPresidente del Consiglio... La Barzelletta è la seguente: "La Confindustria fa le sue rimostranze... Il Presidente dà ragione agli Imprenditori... I sindacati contestano le scelte di tanti Gruppi Industriali, pronti a chiudere.... Il Presidente dà ragione ai Sindacati... Il figlio del Presidente fa rilevare al Padre che c'è una contraddizione... Il Presidente dà ragione... pure al figlio. Oggi sembra che sia calato il sipario... abbiamo ragione tutti... nessuno escluso. Mentre il consigliere Regionale Tanino Fierro presenta la sua ultima fatica sull'evoluzione del turismo lucano vi è una massa di precari e di operai cinquantenni in mobilità che si copre il volto e non reagisce...E' stancae siè chiusain se stessa, quasi a voler far prevalere la rassegnazione e il fatalismo di sempre. Il buon Tanino riscopre il Turismo in chiave storico-sociale ed economica. E' severo contro le politiche regionali odierne e contro gli slogan delle quattro M (Melfi, Metaponto, Maratea e Matera). Il turismo vuole riforme ampie e condivise con il serio coinvolgimento
di tutto il territorio montano ... Il turismo vuole informazioni pluridisciplinari. ...Ritorna prepotentemente il suo "Futuro e la montagna". E' un rispetto dovuto al paesaggio "selvaggio" e alle popolazioni interne della Basilicata . Il professor Fierro conferma la sua lucida analisi sul negativo impatto del turismo calato dall'alto... Uno sviluppo così concepito comporta un indice di indesiderabilità. L'ambiente montano non deve apparire come un'area da colonizzare, ma, al contrario , deve sfruttare al massimo le potenzialità non solo del territorio ma, soprattutto, le potenzialità di " quel mondo culturale che non appare e che in modo tranquillo fa tendenza". Tendenza lucana che, ahimè, in questi ultimi tempi non fa più TENDENZA.Sembraun giocodiparole ma non lo è ... certamente A conferma di quanto sosteniamo sembra che i riflettori sulla Basilicata siano sempre più fiochi. I bei traguardi raggiunti nei mesi scorsi sono solo un caro ricordo. Un ritorno di pavidità e di scoramento ci assale sempre più. La foto mostrata dal Quotidiano della manifestazione deiprecari regionaline èla riprovapiù eclatante. Tutti i precari si sono coperti il volto con lo slogan 3+3 ad eccezione di soli "due" coraggiosi. Che pena?!?Sono davvero disgustato ... ripenso alle mie occupazioni da giovane 285... con volto scoperto e rabbia in corpo. I Politi-
delle quattro “m” ci poco seri ...li ho sempre sfidati senza alcuna paura e senza alcuna sudditanza. Ho pagato un fio amaro...non sono mai diventato dirigente...ma, sono orgoglioso della mia dignità passata e presente. E ' arrivato il giorno della Civetta di "sciasciana memoria" anche in Basilicata.Daoggiin poicisentiremo, più introversi e più esclusi. Forse riusciremo ariparlare solo diuna "lucanità sfusa"e senza attributi. IL RISCATTO delle giovani generazioni sarà sempre più una mera chimera. Trionferà la Generazione Q. La quiete e l'accondiscendenza saranno inostri nuovi Vangeli.Abbiamodi nuovovanificatoanni di lotta e di dignità per divenire piccoli strumenti nelle mani della politica politicante. Abbiamo lavorato tanto nelle amministrazioni locali per un'alternativa che oggi sembra del tutto evaporata. Forse quell'alternativa è stata una pia illusione dei soliti ingenui "sognatori". Da tanti anni noi uomini di buona volontà cerchiamodi dire "paroledi verità" che non sono mai state comprese del tutto. Siamo ancora fermi a truppe cammellate e a cori incomprensibili. IL coro è diventato il vero artefice dei nostri laboratori politici. Tutti in coro vogliamo la postazione privilegiata e diventare politici di rango e di "portafoglio". Tentiamo in tutti i modi di creare qualcosa di diverso e di innovativo ma, ricadiamo nell'oblìo e nella pavidità,
pure noi. Tutti siamo presi dalla stanchezza e subiamo torti e ingiustizie innaturali. Se ci sono giovani che preferiscono subire clientele e soprusi e denunciare ANONIMAMENTE la politica regionale non ci saranni speranze per un futuro migliore Se è aumentata a dismisura la sudditanza del ceto medio, già motore del cambiamento...oggi solo ruota di scorta. Se c'è un mondo operaio che è pronto a scioperare solo per un rinnovo di cassa integrazione. Se c'è un Consiglio sempre in fibrillazione pur avendo prodotto un lusinghiero risultato ...la fine del disgustoso listino.E' la fine delle tante "mosche cocchiere" della nostra politica Quanta fobia in questo assurdo comportamento. Quanti sogni mal riproposti Quante dimostrazioni di dissenso occulto e mai palese. Siamo stanchi di asssistere a queste performances, ormai desuete. Forse la colpa risiede tutta nel nostro egoismo e nella nostra cinica indifferenza di sempre. Speriamo ,almeno, noi cittadini terzisti e liberi, di non lasciare da soli i tanti cittadini attivi, i magistrati seri e coraggiosi, i preti di frontiera , i politici onesti e i veri cronisti fautori di una stampa democratica e non prezzolata . Sarà dura ...Noi lo faremo con il nostro buon esempio "Quotidiano". Continueremo a intravedere segnali di rinnovamento nella prassi civica.
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L’attraversamento interno della regione come un percorso dello spirito: Gaetano Fierro individua ben nove itinerari: dal grano, alla neve alla via Francigena: per chi ama scoprire un libro e, sabato prossimo, un dibattito
“BASILICATA tra presente e futuro” : una nuova pubblicazione sulle politiche del turismo in Basilicata. Un lavoro che analizza e presenta gli itinerari di sviluppo del terzo settore dell'economia locale nella futura programmazione regionale. Il saggio asserisce che il turismo, a differenza dell'agricoltura ed industria, è un settore atipico e proprio per essere tale ha bisogno di alcune spiegazioni a monte che ne giustifichino la diversità. Non ha bisogno per crescere di impostazioni esasperatamente dirigistiche e prescrittive, vive, invece, di umori e sentimenti che sono riconducibili allo stato di animo e alla condizione economica delle persone. Nella storia sociale di ogni paese, il turismo è stato visto come un'esigenza esistenziale di nicchia, che ha interessato una minoranza di persone; oggi, che la cultura e le condizioni economiche sono cambiate, è diventato un settore trainante che interessa tanto la politica come l'economia, al punto che queste due componenti dettano in modo invasivo il ritmo e le condizioni di come fare turismo, trascurando, cosa che non accadeva in passato, la componente culturale che rappresenta da sempre la chiave di volta del successo di ogni operazione avviata in questo campo. Va ricordato che il Grand Tour dell' '800 non è stato progettato dalla politica, è un'invenzione di un abate francese Jean Claude Richard di Saint-Non che, a tavolino, ideò una moda culturale che ha spinto, nel tempo, le generazioni europee a scoprire la Magna Grecia venendo nell'Italia meridionale, allora come oggi sconosciuta. Le vacanze in montagna sono state ideate, nella seconda metà del '500, dal teologo di Zurigo Josias Simler che studiò l'ambiente alpino riscattando questa realtà da una forma di pregiudizio che la relegava in una dimensione culturale secondaria. L'epopea del sole, come potremmo chiamarla, nacque con il mito dell'abbronzatura e la spiaggia assunse un ruolo centrale nel turismo balneare. Chi inventò questa moda, nel 1569, fu un medico inglese, William Turner, che per motivi terapeutici incoraggiò la borghesia a frequentare i centri balneari sul mare del Nord o sul mar Baltico; in Inghilterra ci si spostò verso un mare altrettanto freddo e su coste considerate igieniche. Anche nei territori tedeschi la creazione delle località balneari venne preceduta dalla diffusione dei dettami me-
dici sul ruolo dell'acqua fredda e dell'aria di mare per la cura di numerose malattie. Come gli inglesi erano stati i precursori delle vacanze al mare e delle terme, così gli americani furono gli inventori di un altro tipo di vacanza, quella dei parchi naturali. Il diffondersi di tale concezione romantica e pittoresca della natura fu alla base della valorizzazione della montagna e in generale stimolò la ricerca di mete alternative, così che territori impervi e inospitali divennero mete ambite e ricercate. Nel 1832 Georges Catlin, americano, propose al governo Federale di conservare la bellezza selvaggia di alcuni territori attraverso la istituzione dei parchi. Per quanto ci riguarda, a livello di meridione e di Basilicata, come già ricordato,chi scoprì il sole e valorizzò il Mediterraneo fu un prete con il suo Grand Tour, che rappresenta ancora il primo e unico movimento turistico serio che si sia realizzato in Italia caratterizzando una tendenza nella cultura del tempo libero e delle vacanze del tutto originale. Queste premesse per dire che cosa? Che è un errore evidente recintare le politiche del turismo nei circuiti istituzionali, quando invece esse vanno liberamente trasferite negli ambienti sociali culturalmente più inclini. Facciamo riferimento, come esempio, al grande contributo culturale che hanno offerto nel passato i viaggiatori, i pittori, gli scrittori, gli scultori, i medici, gli archeologi. Oggi, con l'avvento delle nuove professioni, alla bisogna potrebbero concorrere i sociologi, i fotografi, gli alimentaristi, gli operatori cinematografici, gli operatori della comunicazione e dello spettacolo, gli operatori turistici che, in riferimento alla loro competenza e sensibilità, potrebbero arricchire con nuove idee il settore del turismo, diventato burocratico e spesso coercitivo. Il turismo vuole informazioni “pluridisciplinari” aggiornate di un posto, non ha bisogno di ricette precostituite; diventi una materia dove la libera creatività personale possa esercitarsi in più direzioni con tutta la sua spontaneità. Più ci sono costrizioni, più ci sono mete obbligate, più le persone si adagiano, non seguono il loro istinto e penalizzano la libera iniziativa. Consigliamo, dunque, di rendere aperta una materia che interessa a molti e può coinvolgere tutti; e la politica, come l'economia, non può pretendere di creare tendenze e imporre comportamenti che, puntualmente, vengono messi in discussione dai dati statistici che si compilano a fine stagione. In Basilicata, dai dati ufficiosi che abbiamo in nostro possesso, rispetto alle previsioni del Dipartimento regionale al Turismo, orientato verso i quattro attrattori regionali (Melfi, Matera, Metapontino e Maratea), le uniche aree positivamente suscettibili di incremento turistico sono le aree interne della Basilicata, a riprova che il turismo è affetto da patologie sociali difficilmente riconducibili ad una politica imposta dall'alto. Per queste motivazioni si chiede alla politica una visione ampia e capace di ascoltare frequentemente non solo gli addetti ai lavori ma anche quel mondo culturale che non appare e che in modo tranquillo fa tendenza.
Mercoledì 20 gennaio 2010
I TRENI, SOLO CROCE NIENTE...
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di GIUSEPPE LAPOLLA
Gli astri non ti danno tregua, devi aspettare che giunga il tuo momento. Giove da oggi marcia alle tue spalle: la prudenza negli affari, non è mai troppa.
segue dalla prima li accettiamo supinamente. E ci siamo talmente abituati che ormai queste notizie non fanno più “notizia” al punto che la stampa non ne parla più o ne parla nelle pagine interne. Dell’ultimo ritardo, quello del giorno di capodanno, complici anche le festività, ne abbiamo avuto conoscenza con ritardo unitamente, però, al contenuto della “vibrata” lettera di protesta che l’assessore Regionale alle Infrastrutture della Regione Basilicata ha inviato al Ministro dei Trasporti ed all’Amministratore di Trenitalia con la quale “si chiede di intervenire urgentemente per migliorare la qualità dei servizi”. Ma, ci si chiede, può una lettera garbata dell’Assessore cambiare una situazione cronicizzata che ci colloca agli ultimi posti in Italia quanto a trasporti ed infrastrutture? Secondo Giovanni Floris, conduttore di Ballarò, “i collegamenti di Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna sono considerati i più arretrati del Paese” ( G. Floris – Separati in patria. Nord contro Sud: perché l’Italia è sempre più divisa. Pag. 113). Nel riconoscere “la bassa domanda (di trasporto) che connota la regione”, l’assessore auspica una maggiore e concreta attenzione alla quantità e qualità dei servizi offerti nel territorio della Regione Basilicata nel rispetto del principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini”. Ma tanto il Ministro che l’Amministratore di Trenitalia, e quanti reggono le sorti di questo Paese e dei suoi cittadini, dovrebbero saper che su quei treni che portano a Roma viaggiano non solo i lucani ma anche i pugliesi, i campani e forse anche i laziali. E questi utenti pagano le stesse tariffe che pagano i piemontesi, i lombardi ed i veneti che notoriamente hanno servizi migliori. A noi fa rabbia, per non usare termini forti, leggere su tutta la stampa italiana dei primi giorni di dicembre che dal tredici del mese appena trascorso sulle ferrovie italiane (ma non tutte) si corre a trecento chilometri all’ora e che da Milano a Roma si impiegano meno di tre ore. Noi per percorrere una distanza inferiore, da Metaponto a Roma, impieghiamo normalmente, quando ci va bene, non meno di sette ore con treni sporchi e ormai vecchi e da destinare alla demolizione. La domanda è bassa perché il servizio è pessimo. Perché allora una società automobilistica calabrese offre tre autobus che vanno giornalmente da Policoro a Roma, ed altrettanti nel senso contrario, che nei periodi di grande mobilità come Natale, Pasqua e ferie estive vengono quadruplicati? E’ il classico caso del cane che si morde la coda. In Basilicata è tutto il sistema delle infrastrutture e dei trasporti che fa acqua. Siamo carenti di strade, ferrovie ed aeroporti, e non solo, e non ci meravigliamo se i nostri paesi si spopolano e se i nostri giovani quando vanno via per gli studi non tornano più. Ed infine, un’ultima considerazione. E’ ancora tempo di scrivere cortesi lettere per “chiedere il rispetto dei principi costituzionali di uguaglianza a prescindere dalla residenza geografica e della dimensione demografica delle aree”? O non è forse il caso, non di minacciare l’uso delle armi come fanno i leghisti, ma di chiudere i rubinetti delle risorse strategiche che la Basilicata fornisce al Paese, come ha fatto un civilissimo Paese europeo, per ottenere il rispetto dei nostri sacrosanti diritti?
SOTTOPROLETARI IMMAGINAZIONE di ARMANDO LOSTAGLIO* “UN TRENTENNIO di trivialità televisiva ci ha iniettato goccia a goccia, giorno dopo giorno, nelle arterie cerebrali questi “valori”: essere belli, ricchi e famosi. L'ideologia da fitness e da casting del berlusconismo è alla base dell'atteggiamento politico e culturale di buona parte degli italiani. Ho sperato, tra la voglia di piangere e quella di vomitare, che la catastrofe economica spazzasse via tutto, o perlomeno schiarisse alquanto le menti. Che ingenua che sono: che cosa si può vendere a chi non può comprare niente? Desideri, desideri e sogni. Sottoproletari dell'immaginazione, eccovi uniti nel vostro grande partito immaginario.” Proprio mentre leggo questo pensiero terribilmente fervido di Patrizia Valduga (“D” Repubblica), dall'altra parte la televisione manda in onda lo spot che invita (qualcuno direbbe intima) a pagare il canone tv. Si sentono le note dal piano di Donna Rosa, suonate da un sempiterno Pippo Baudo (avrò avuto poco più di dieci anni quando la suonava a Settevoci): lui è ancora lì, a chiedere (come un'elemosina) di pagare il canone (e quindi anche lui), e continuare a strapagarlo (ma dove li metterà tanti soldi che in questo mezzo secolo ha lucrato?). Non conosce limiti né pudore, nonostante l'età. La scorsa domenica si erge pure a tribuno del popolo contro i calabresi rei di aver scacciato i lavoratori di colore. Ma tant'è. Con i lauti guadagni a stagione che sfiorano il milione e mezzo dei Baudo + Vespa + Ventura + Bonolis sanremese + Carrà +…potremmo pagare mezza Finanziaria. Mentre noi, “sottoproletari dell'immaginazione” sogniamo, sogniamo di mitizzarli di assomigliarli magari nel vestire, nei modi, ma non lo raggiungeremo mai. Né loro né gli epigoni belli-ricchi-efamosi. Sogniamo, ma ad occhi aperti, davanti a questa tv. Talvolta seduti come involontari Alex (mentre lo curano) di “Arancia meccanica”. *CineClub Vittorio De Sica - Cinit
TORO 21/4 - 20/5
Il bollettino astrale, è lieto di informarti che Giove da oggi, non ti ostacola più. Dall'XI campo spalanca le porte a nuove prospettive nel lavoro, in campo sociale.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Voci maligne sul tuo conto ti offendono, ti fanno perdere la pazienza. Non cedere all'ira. Nel lavoro non hai più il tempo che vuoi per concludere un progetto.
RIFORMA COSTITUZIONE METODO E MERITO di FRANCESCO BOCHICCHIO
CANCRO 22/6 - 22/7
La tua mente è un turbinio di pensieri. La Luna però ti aiuta a fare ordine dentro di te, nelle tue più intime emozioni, per operare le scelte più sagge.
LEONE 23/7 - 23/8
LA RIFORMA della Costituzione è richiesta da tutti nella seconda parte, quella relativa alla struttura di Governo da oltre trent'anni e risulta essenziale per assicurare la governabilità: la Costituzione è pacificamente carente in tale parte, non tanto per cattiva tecnica redazionale quanto piuttosto per precisa scelta politica di alto livello, con il Paese uscito dal fascismo e con il profilarsi della spaccatura dello stesso in due parti, con contrapposizione ideologica, la scelta fu nel senso di assicurare rappresentatività e strumenti e mezzi contro abusi e in particolare scongiurando il pericolo di concentrazione di poteri, trascurando del tutto il problema della governabilità. Su tale aspetto, la divisione è netta tra chi vuole colmare la lacuna e quindi assicurare la governabilità restando nell'ottica della scelta iniziale di approntare gli strumenti contro gli abusi e evitare la concentrazione di poteri e chi invece vuole un cambiamento radicale con concentrazione di poteri in capo all'esecutivo ed al suo “leader”, e con scarsa attenzione verso gli abusi e la loro repressione, rimessa piuttosto al vincolo fiduciario tra popolo e “leader”. Giusta la prima impostazione, sarebbe sufficiente una rigorosa legge maggioritaria (tra l'altro tale da non richiedere una modifica costituzionale), con modifiche costituzionali di aggiustamento, in modo da porre limiti a ribaltoni e da rafforzare la posizione dell'esecutivo quale responsabile effettivo dell'indirizzo politico, mentre in base alla seconda sarebbe necessaria l'elezione diretta del “premier”, con ridimensionamento drastico dei poteri degli altri organi e di controlli e contrappesi. La divisione è di straordinaria rilevanza, tra una governabilità all'interno di un sistema di democrazia costituzionale e di equilibrio tra poteri basata sul costituzionalismo ed uno di democrazia autoritaria, in cui i limiti costituzionali sono labili e apparenti. Adesso si sta tentando di effettuare un salto di qualità, investendo anche la prima parte della Costituzione, finora ritenuta indenne, prima parte in cui sono stabiliti i principi fondamentali di democrazia pluralista e sociale e gli assetti della Costituzione economica. Il Ministro Brunetta ha infatti evidenziato la necessità di una modifica dell'art. 1, che contiene il riferimento al lavoro quale fondamento della Repubblica democratica, per eliminare equivoci di ordine sociale e ribadire il valore fondamentale della libertà economica: anche se non esplicitato da Brunetta, tale modifica dovrebbe essere accompagnata dalla modifica delle norme proprie della Costituzione
economica -artt-41-47- e si dovrebbero eliminare i riferimenti all'utilità sociale quale limite ai diritti di libertà economica, con i conseguenti poteri pubblici di interventi incisivi anche a mezzo di programmazione economica. La battaglia contro la natura sociale della Costituzione è impostata da Brunetta in termini non impropri da un punto di vista intellettuale, in quanto non più basata sulla necessità di emendare la Costituzione di elementi sovietici, come tempo fa tentò di fare Berlusconi, seguito dai più accesi dei sui seguaci (tra cui anche Antonio Galizia su queste colonne), elementi sovietici sussistenti solo in seguito ad analisi fantasiosa, in quanto come visto la Costituzione si caratterizza per il suo garantismo e per la tutela incondizionata della democrazia pluralista e costituzionale e dei diritti di libertà, anche in materia economica dove si è creato un equilibrio tra diritti di libertà economica e istanze sociali, proprio per la natura dei diritti di libertà economica e per la loro idoneità ad incidere direttamente sulle facoltà soggettive di altri soggetti -basti pensare all'impresa quale fattore di aggregazioni di più fattori economici dell'offerta in funzione delle esigenze della domanda-. Brunetta, in termini tecnici più adeguati, fa riferimento alla necessità di eliminare elementi sociali in un'ottica di puro liberalismo. In tal modo, si vuole cancellare uno degli elementi contraddistintivi della nostra Costituzione, non solo la sintesi tra liberalismo, dottrina sociale cattolica e socialismo, ma anche una mediazione sociale di alto livello, per statuire il passaggio da una completa egemonia borghese ad uno Stato pluriclasse, in cui il predominio borghese fosse bilanciato da controlli, limiti e forme di redistribuzione. E' ben chiaro che di fronte a tale radicale proposta il centro-sinistra si sia opposto in maniera decisa, ma è anche chiaro perché financo nel centro-destra non solo la stessa non abbia suscitato entusiasmo ma sia stata di fatto accantonata. Un conflitto politico che impattasse anche sugli aspetti sociali, nel momento in cui non solo la crisi finanziaria immane sta mettendo a repentaglio le condizioni dei ceti più deboli ed addirittura del ceto medio, ma anche le dinamiche del libero mercato e dello sfrenato giuoco capitalistico non sono più popolari, si rivelerebbe in grado di mettere in forse il buon esito della modifica costituzionale, che interessa a Berlusconi soprattutto per la parte politica ed istituzionale. studiobochicchio@legalebochicchio.it 1. Continua
La parlantina non difetta, nel rigirare la frittata sei imbattibile. Ma forse più che cercare la vittoria in una disputa verbale, cerchi un compromesso.
VERGINE 24/8 - 22/9
Plutone rivela che il tuo pragmatismo è forte, i buoni rapporti con il tuo team di lavoro ti permettono di avviare progetti ambiziosi: ma restare con i piedi piantati a terra.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Puoi contare su uno stato d'animo positivo grazie alla benefica influenza della Luna. Giove da oggi ha cambiato segno, ora marcia nel VI campo dell'oroscopo.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Giornata sì. Le energie, la freschezza sono quelle di un maratoneta a inizio gara. La Luna ti regala idee fantastiche nel lavoro, in amore è deliziosa. Flirt al bacio.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
L'agenda fitta d'impegni non desta alcun timore, sul tuo percorso non trovi intoppi. Hai tempo per ogni cosa: per i viaggi di studio, di lavoro, i doveri quotidiani.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Scrollati di dosso la routine, le solite cose di ogni giorno. Giove da oggi marcia nel tuo III campo, di sicuro mette sulla tua strada nuove opportunità di successo.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Quando è chiamato in causa il coraggio risponde presente, mostra i muscoli. Il semaforo è verde per la carriera, dal fronte degli affari arrivano notizie gradite.
PESCI 20/2 - 20/3
Gli astri ti annunciano belle novità: la Luna nel segno ti dà la carica giusta; sei brillante, pieno di idee. Giove, il pianeta della fortuna, da oggi viaggia nel tuo se-
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CONGRESSO CGIL DEL 2010 di FRANCESCO LENA LA CRISI economica e sociale, che stiamo attraversando, ha portato nella società divisioni, disgregazioni, anche nelle organizzazioni sindacali, edha accentuatole disuguaglianze. Basti vedere le divisioni di Cgil Cisl Uil e tra lavoratori pubblici e privati, tra categorie diverse, prevale l'individualismo, l'egoismo, l'indifferenza. I valori dell'unità e della solidarietà, dei diritti, vengono un po' meno, ma così siamo tutti più deboli. Io proporrei alla Cgil in occasione del congresso, alcune cose da portare avanti e se possibile iniziare a da fare subito, per recuperare a pieno quei valori. 1) Fare il maggior numero possibile di assemblee, sui posti di lavoro e sul territorio, oltre che a essere un fatto democratico, servirebbe per ascoltare, suggerimenti, proposte, idee, problemi, bisogni, dei lavoratori, pensionati, disoccupati, cittadini. 2) Rivedere velocemente, nella dialettica naturalmente, il grande valore dell'unità, interna alla Cgil e all'unità con Cisl e Uil. Per contribuire a unire i lavoratori, di ogni settore, pensionati, unire anche attorno alsindacato tanticittadini bisognosi, ed unire il paese. 3) Elaborare un progetto politico sindacale, pieno di valori veri, di diritti e doveri uguale per tutti, da proporre alla classe dirigente del nostro paese. 4) I pilastri dello stato sociale, sanità, scuola, previdenza e assistenza, siano difesi, devono rimanere pubblici, semmai vanno elaborati progetti mirati per migliorarli. Sanità che il diritto alla salute sia garantito a tutti in eguale misura. Scuola, che il diritto allo studio, all'istruzione, alla formazione, sia garantito a tutti i cittadini, con l'obiettivo di portare ad una cultura sempre più alta per tutti. Previdenza, portare avanti un programma con l'obiettivo, di garantire una pensione dignitosa per tutti i pensionati. Assistenza, che sia finalmente estesa una rete di servizi su tutto il territorio nazionale, peranziani, diversamente abili, bambini. L'acqua deve rimanere pubblica, per garantire la qualità e il prezzo più basso, accessibile a tutti i cittadini. 5) Il grosso problema del lavoro precario, non se ne può veramente più, va risolto al più presto possibile, affinchè ci sia una garanzia di un posto sicuro per tutti, per giovani e meno giovani, con il lavoro precario, diventa tutto precario per loro,il loro progettodi vita, farsi un mutuo per la casa, costruirsi una pensione, farsi una famiglia. 6) Sicurezza sui posti dilavoro, altro tema estremamente urgente da risolvere nel nostro paese, bisogna portare avanti una strategia di prevenzione degli infortuni e della salute sui posti di lavoro, la vita deve essere messa al primo posto nella scala dei valori. 7) elaborare un progetto per combattere il lavoro nero e una lotta contro tutte le mafie, ogni forma di sfruttamento, bisogna portare avanti una cultura della legalità, del rispetto delle regole, con l'obiettivo di vedere la legalità come valore di alta civiltà. 8) Burocrazia, elaborare un progetto di semplificazione di tutte le pratiche e in ogni settore, per semplificare la vita ai cittadini. 9) Fisco, da tanto che se ne parla, ma poco si è fatto, non è più possibile tollerare un evasione ed elusione fiscale cosi elevata nel nostro paese. Bisogna mettere in atto una strategia efficace, spingere il governo, e tutte le classi dirigenti e tutte
L’IDV E LA SUA MISSIONE
DISOCCUPATI E SCORAGGIATI: LE CIFRE ....
di GIOVANNI ALFREDO CHIEPPA* SULLA stampa e nei dibattiti televisivi l'Italia dei valori viene raffigurato come un partito giustizialista e quasi estremista. Non vi è espressione più falsa ed ipocrita di questa. La verità è che stiamo crescendo un po' ovunque portando avanti una linea politica chiara, ossia opposizione a banda larga al governo Berlusconi ed i cittadini e i loro bisogni al centro dell'agire politico, secondo i principi contenuti nella carta costituzionale, pietra miliare ineludibile del nostro sistema democratico e repubblicano uscito dal secondo conflitto mondiale. Il mio è un partito che sta trovando sui territori una sua dimensione operativa più stabile ed omogenea rispetto al passato e che ha necessità per il futuro di reimpostare, a causa delle numerose adesioni, il proprio modello organizzativo interno per meglio servire gli interessi dei cittadini che debbono tornare ad essere protagonisti nei vari processi decisionali. Se giustizialista, pertanto, significa tutto questo ed in più far rispettare la legge, nonché esercitare la pubblica funzione in modo obiettivo e trasparente, allora credo che tutti dovrebbero sentirsi ben rappresentati da noi nelle pubbliche istituzioni, avendo la certezza che vi è qualcuno che tuttii giornia livellocentrale e periferico esegue “biopsie” al potere e lo indirizza sulla strada del rispetto della legge e della giustizia sostanziale uguale per tutti. Per tale ragione ritengo impropria e priva di logica l'espressione usata in senso dispregiativo nei nostri confronti. La gente vuole serietà di intenti e senso di responsabilità nella gestione delle pubbliche funzioni. Rappresentiamo una classe dirigente che ha questi requisiti ed è in grado di misurarsi sui problemi della nostra Lucania, nonchè di trovare soluzioni concrete ai bisogni più diversi. In Basilicata siamo il secondo partito nella coali-
zione di centrosinistra, un dato storico inconfutabile su cui molti alleati dovrebbero riflettere per non incorrere in false convinzioni di onnipotenza, a prescindere dal “movimentismo friabile” in atto in questi giorni nella geografia politica regionale che possiamo benissimo classificare fugaci raggi di luce che non illuminano alcun luogo. Va detto che il perimetro del centrosinistra lucano è ben definito e non abbiamo bisogno di “nuove” presunte energie in cerca di un posto al sole. Per stare alla metafora,il nostro lido è chiuso e non accetta nuovi eventuali visitatori abusivi pronti ad incassare solo briciole di potere o postazioni privilegiate in cambio di una momentanea adesione tra le file del centrosinistra. Proprio tale modo di fare va eliminato dall'agone politico, atteso che offende gli elettori e lede l'immagine della classe politica lucana, in particolare la sua serietà e credibilità, sia a destra che a sinistra. Resto convinto, tuttavia, che l'Italia dei valori in Basilicata crescerà in ogni città e dobbiamo soltanto essere bravi ad azzeccare le candidature nei vari territori con persone serie, responsabili e competenti. Io suggerisco nel Vulture Melfese una candidatura di tipo “comprensoriale” che abbracci più comuni, quelli maggiori, al fine di evitare inutili dispersioni di voti su diversi candidati, in modo tale da convogliare i consensi su uno solo, ossia su quello che potrebbe avere la possibilità concreta di essere eletto nell'eligendo consiglio regionale della Basilicata. La nostra zona ha bisogno di essere rappresentata in quell'assise istituzionale ove far confluire le istanze ed i bisogni dei cittadini dell'area al fine di recuperare uno squilibrio territoriale che in questi anni vi è stato rispetto ad altre zone della nostra regione. * consigliere comuanle Idv di Rionero
IMMIGRAZIONE, APPELLO A DE FILIPPO PREMESSO che lo scrivente, assieme ad altri due membri dell'Esecutivo della Commissione Immigrazione (in particolare Andrea Albanese di Matera ed Angelo Leone di Bella) è, da sempre notoriamente impegnato sui temi urgenti dell'Immigrazione sul territorio regionale, specialmente dopo i fatti emblematici di Rosarno protesta in quanto, da almeno un anno, il presidente (ad interim) della commissione “Immigrazione”, non convoca, né interpella né rende conto a chicchessìa , per quanto noto, delle proprie iniziative nel settore. Ed attraverso uno dei soliti “proclami”, ha convocato presso la sede della giunta regionale (Udite! Udite!) un incontro promosso dalla Commissione regionale dei Lucani all'estero per discutere dei nodi - mai risolti e reiterati - dell'accoglienza migranti nell'area di Palazzo San Gervasio. Di tanto, paradossalmente, nessuno della Commissione “ad hoc”sa nulla né tanto meno nell'ambito dell'Esecutivo. Egregio presidente dellaRegione, è possibile ancoraquesto stato dicosee by-passaregliorganidesignati,per legge,dallaRegione Basilicata per tali settori? Sono gli ultimi sprazzi di una persona che si ispira alla bibbia “laica”comunista o vetero-comunista, sicuramente irriguardosa, dispotica ed antidemocratica verso chi è stato eletto ufficialmente a svolgere “gratis”un complesso e delicato lavoro di accoglienza civile e socio-culturale in Basilicata. Donato Michele Mazzeo briandemon@tiscali.it le istituzioni, e forze addette ai controlli, a far pagare le tasse a tutti come prevede la legge, far rispettare le leggi. Se tutti le pagassero, ci sarebbe una riduzione del 30% con grande vantaggio per chi già paga onestamente, per i lavoratori dipendenti e pensionati. 10) Come organizzazione sindacale Cgil dobbiamo ascoltare di più i lavoratori, pensionati, la gente, cittadi-
ni bisognosi, farne tesoro dei loro suggerimenti, dobbiamo poi adoperare al massimo tutte le nostre forze, le nostre intelligenze, le nostre capacità, le nostre idee, per contribuire a costruire una società unita e piena di valori veri, di diritti uguali per tutti, solidale, una società di alta civiltà, per un futuro migliore e più giusto per nostri figli e per le future generazioni.
di NINO D’AGOSTINO Segue dalla prima che sono frutto di dati consolidati e periodicamente pubblicati, ha torto, quando si rifiuta di prendere in considerazione il segmento di coloro che, pur essendo potenzialmente utilizzabili dal mondo produttivo, ne restano fuori soltanto perché non intravedono alcuna possibilità di impiego. Si tratta pur sempre di gente in carne ed ossa che costituisce una risorsa che il sistema economico non riesce a mettere a frutto. Se per l'Italia il calcolo in esame desta grande preoccupazione, applicato alla Basilicata mostra una situazione ancora più drammatica che purtroppo finora non riceve la dovuta attenzione. Sommando i dati della disoccupazione ufficiale ( 23 mila persone, pari al 10, 4% della forza lavoro regionale, dati istat del novembre 2009) con quelli che pure l'Istat pubblica, sia pur non periodicamente, che riguardano, secondo una stima di larga massima, un altro 10% di persone che sarebbero disponibili a lavorare, ma che hanno perso fiducia nella ricerca di lavoro, si perviene ad una massa di disoccupati effettivi, valutabile in circa 50 mila unità, raddoppiando di fatto il tasso di disoccupazione. La donna alimenta in massima parte la categoria dei fuorusciti temporanei che possiamo definire come “disoccupazione nascosta”, un fenomeno che a ben vedere spiega il basso tasso di natalità che affligge la regione. L'alto tasso di disoccupazione “reale” incide, dunque, pesantemente sul mercato del lavoro regionale. Ad essa si contrappone il tasso di occupazione che, comprendendo sia gli occupati e sia coloro che attivamente o passivamente rappresentano i senza lavoro, sintetizza meglio la situazione occupazionale regionale, collocando la Basilicata poco sopra il sul 49% della corrispondente popolazione di riferimento, a fronte del 57,5 dell'Italia e del 45 del mezzogiorno. Anche questo dato va preso con le pinze: sopravvaluta il fenomeno occupazione perché comprende anche i circa 7 mila lucani (che incidono per circa tre punti percentuali) che lavorano, con contratti a termine, nel centro-Nord, quelli che la Svimez chiama i pendolari di lungo raggio che dif-
ficilmente torneranno in Basilicata, se riusciranno ad avere contratti di lavoro a tempo indeterminato, dove lavorano attualmente. Il basso tasso di occupazione regionale, che dovrebbe attestarsi al 70% entro il 2010 in base ai parametri fissati in sede europea e che purtroppo è sotto di oltre 20 punti percentuale,influisce negativamente sulla dinamica dei consumi: la perdita occupazionale, verificatasi nell'ultimo biennio, ha comportato un calo dei redditi a disposizione delle famiglie, redditi, complessivamente considerati, già inficiati, peraltro, dai bassi salari percepiti da una vasta area di lavoratori precari, assistiti o meno dagli ammortizzatori sociali: una combinazione micidiale aggravata dalle insicurezze che si profilano, allorché si è in presenza di crisi economiche generali e locali. Al dato strutturale del basso, quantitativamente e qualitativamente, livello dei consumi dovuto a bassi redditi ed al lavoro precario, si contrappone la spesa in consumi dei percettori di redditi medio-alti fuori regione in proporzione superiore a ciò che fanno al contrario i cittadini delle regioni limitrofe in Basilicata, dando luogo ad avvitamenti negativi che non consentono impulsi significativi già alle attività economiche tradizionali. Uscire da questo stato di cose è urgente, indilazionabile e la strada, almeno nel breve periodo, è una sola: creare le condizioni minime di resistenza per la piccola impresa locale. Impossibile pensare ai grandi eventi che hanno caratterizzato la regione negli anni '90, quando la grande industria “scoprì” la Basilicata, attivando una domanda di lavoro straordinaria che consenti nel breve volgere di 5 anni il raddoppio della occupazione industriale in senso stretto. Nei tempi di magra si difende e si rafforza quello che c'è: l'impresa che sta sul campo, incentivandola a diversificare le produzioni, facendo leva sulle seconde e terze generazioni degli imprenditori, semplificando la burocrazia, facendo onore ai debiti che la pubblica amministrazione ha contratto in passato con le imprese, realizzando opere pubbliche cantierabili in tempi brevissimi, completando peraltro quelle già avviate. Per il futuribile ci sarà sempre tempo dopo.
LA FEDE IN DIO DOPO LE TRAGEDIE di ALDO VIVIANO GENTILISSIMO signor direttore del QdB, sarei tentato di spegnere “la lampadina” accesa domenica 17 c.m. in prima pagina del Suo giornale, così illuminate: “Aiutati finchè hai fiato, chè ad Haiti neanche Dio ti ha aiutato”. Fa corpo con un concetto naturalistico del Creatore. La più profonda rivelazione di Dio non si trova nella natura, come talora l'uomo sembra ritenere. E' nella relazione con l'uomo, nell'incontro con la sua Parola, che si realizza l'immagine comunionale del Padre con il figlio. La sua rivelazione è nascosta nella storia, nella problematicità o caducità terrena, nella provvisorietà o relativa frammentarietà della storia, nei turbamenti del tempo e della natura dinanzi alle dimensioni dell'eterno. Le vicende creaturali partecipano della generale variabilità degli avvenimenti. In esse non ci sono punti fissi assoluti su cui fondare un'osservazione obiettiva. Soltanto nella relazione assoluta della fede, nella quale l'uomo assurge a persona davanti a Dio, la relatività dell'essere viene superata. Nella fede l'uomo si trova difronte non una realtà obiettiva assoluta, ma il soggetto assoluto, nonostante tutti gli ostacoli connessi alla transitorietà ed ai rivolgimenti della storia. Egli non perde la vita, pur nei colpi mortali causati dalla variabilità al suo corpo, bensì prende già parte alle cose future, in virtù della comunione con Dio che lo conduce alla libertà della vita eterna, riscattandolo dalla implosione tellu-
rica. Dio non può mai divenire oggetto di pensiero e d'indagine. La conoscenza filosofica può solo raggiungere l'ombre di Dio, solo i segni, le piste tracciati nella natura e nella storia. Dio è superiore alle idee che gli uomini se ne fanno. Ogni conoscenza obiettiva di Dio rasenta il mito anche quando le immagini simboliche si raffinano fino a diventare segni puramente formali o astratti. Mito nel senso delle parole di S. Paolo in I Corinzi XIII, 12: “Ora noi vediamo solo in modo indiretto, come in uno specchio, per immagini paraboliche ed enigmatiche, in linguaggio cifrato, frammentariamente, e non ancora in modo diretto, faccia a faccia “L'apostolo sa pure di un'altra conoscenza, quella vera:” conoscerò appieno Dio, come anche sono stato da Lui appieno conosciuto”. Vera conoscenza è quella della fede, che ha luogo là dove la realtà soprannaturale irrompe attraverso lo strato delle rappresentazioni oggettive e suscita l'incontro personale. Ne deriva il riconoscimento del fatto che, dietro la molteplicità delle cose, non agisce come causa ultima, una oscura e muta forza del destino, una formula metafisica del mondo, ma Dio che ha un cuore, è il Padre, il santo, l'amore che dona la vita e non la revoca nelle contingenze, siano pur esse traumatiche, delle stagioni. Pertanto, non sarà la piccola terra caraibica, né altra negatività delle ore, a togliere e sottrarre le creature a Dio, il cui aiuto non viene mai meno, anche quando si esaurisce il “fiato£ di ogni impresa individuale o sociale.
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Mercoledì 20 gennaio 2010
Italia / Mondo
Mercoledì 20 gennaio 2010
Ci saranno oltre quindicimila licenziamenti e un piano di ristrutturazione strutturale
Jal, anche i miti in bancarotta La compagnia aerea giapponese sommersa dai debiti: 26 miliardi di dollari di TARO YAMANE TOKYO – Japan Airlines fila dritto al tribunale fallimentare sotto il peso di debiti per 2.322 miliardi di yen (26 miliardi di dollari, più dei 16,5 attesi), preparandosi a un pesante piano di ristrutturazione di tre anni per tentare di riemergere dal più grande default non finanziario del Giappone dalla Seconda guerra mondiale. Il primo vettore asiatico per ricavi potrà beneficiare delle procedure di bancarotta protetta («abbiamo lavorato d’intesa con la corte distrettuale», ha detto il ministro dei Trasporti, Seiji Maehara, in merito a un possibile rigetto dell’istanza da parte del tribunale), e dovrà rinunciare a 15.661 dipendenti, un terzo della forza lavoro totale, entro marzo 2013. Tra le priorità, Jal dovrà modificare la flotta, eliminando i 37 Boeing 747 jumbo e 16 MD-90 in dotazione sostituendoli con 50 jet regionali per «migliorare l’efficienza dei consumi». Nel mirino, inoltre, il riordino dei collegamenti: 14 rotte internazionali e 17 nazionali (ma potrebbero essere di più), valutate antieconomiche, saranno cancellate. In questo caso tuttavia, se è certa la sforbiciata ai voli per Cina e Corea del Sud, il resto sarà valutato, secondo fonti vicine al dossier, in base all’alleanza che Jal andrà a stringere: in campo ci sono Delta Air Lines che, con SkyTeam (il network che include Air France-Klm e Alitalia), ha offerto poco più di un miliardo di dollari, e American Airlines e i partner di Oneworld che, pur di evitare la fuga del vettore giapponese, hanno rilanciato fino a 1,4 miliardi di dollari. «Il governo non
prende posizione – ha rilevato Maehara in merito alle indiscrezioni di un orientamento positivo per Delta, durante il suo incontro con la stampa estera -. Non dobbiamo forzare, sarà la compagnia a decidere». Il piano di rilancio della Enterprise Turnaround Initiative Corp (Etic), l’ente pubblico cui il governo ha dato il compito di lavorare alla ristrutturazione, vede il ritorno all’utile nell’esercizio fiscale 2011 (24,1 miliardi di yen) e investirà - dopo l’azzeramento del capitale – 300 miliardi di yen, cui si aggiungeranno prestiti combinati per 600 miliardi da parte della stessa Etic e della Development Bank of Japan (Dbj), istituto che fa capo all’esecutivo. Insomma, una potenza di fuoco da 10 miliardi di dollari, mentre ai creditori è stato chiesto il 'sacrificio' di richieste per 730 miliardi di yen. Secondo il ministro è tempo di valutare l’opportunità di riorganizzare il settore aereo. «Come All Nippon Airways (Ana, seconda compagnia giapponese, ndr), Jal è una impresa privata. Dobbiamo pensare se c'è bisogno o no di due grandi vettori, in base alla concorrenza a livello mondiale in questo settore». Il numero uno di Jal, Haruka Nishimatsu, ha rassegnato le dimissioni cedendo il testimone a Kazuo Inamori (78 anni il 30 gennaio), carismatico fondatore del colosso hi-tech Kyocera e di Kddi, secondo operatore di tlc, e dal 1997 monaco buddista. A lui il compito di presiedere la quarta ristrutturazione di Jal in 9 anni, che sarà «strutturale», ha assicurato Maehara. La compagnia è stata cancellata dal listino di Borsa.
Il timone al 78enne Kauzuo Inamori
Imponente servizio di sicurezza per i sondaggi per l’Alta velocità
Torino-Lione, i No-Tav bloccano l’A32 per la Francia, ma non le trivelle Riparte il lavoro dell’Osservatorio tecnico guidato da Mario Virano: «Abbiamo spiegato perché trivelliamo» dell’inviato Ansa RENATO BOTTO SUSA (TORINO) – Un’altra data storica sul librone della TorinoLione: ieri è stato fatto il primo 'buco' in Valle di Susa, a poche decine di metri dal presidio permanente allestito dal movimento No-Tav. I manifestanti hanno bloccato due volte la vicina autostrada per la Francia, la A32, al mattino e nel tardo pomeriggio, ma non sono riusciti a impedire che entrassero in azione le trivelle. Il macchinario per il settimo dei 91 sondaggi pre-
visti per il progetto preliminare della nuova ferrovia, è stato portato nel cuore della notte, scortato e protetto da un imponente schieramento di carabinieri, poliziotti e finanzieri, sui terreni della Sitaf, la società che gestisce l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia e il traforo del Frejus. E in serata la trivellazione fino a 30 metri di profondità, partita all’alba, è stata quasi completata. Ieri è anche ripartito il lavoro dell’Osservatorio tecnico, guidato dal commissario di governo Mario Virano, dopo le modifiche nella
rappresentanza degli enti locali. Proprio a Susa, infine, il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta e l’assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli hanno avviato la campagna di comunicazione tra la gente, con l'aiuto di geologi e comunicatori sociali giunti a bordo di un camper informativo itinerante. «E' stato il giorno del recupero della normalità. - sottolinea Virano – Nell’Osservatorio in sessione plenaria è stato fatto il quadro del lavoro complessivo di tre anni e i tecnici della Ltf (Lyon Turin Ferroviaire) e della Rfi forniranno nei prossimi due giorni tutti gli approfondimenti richiesti». «Con la prima tappa del camper a Susa – continua Virano - abbiamo potuto parlare liberamente tra la gente, spiegando a cosa servono i sondaggi». Al mercato di Susa, dove Saitta e Borioli si sono fermati per meno di un’ora, sono stati distribuiti opuscoli di informazioni sui sondaggi, lavori che nei giorni scorsi sono già stati compiuti a Torino e nella prima cintura. «Siamo qui per spiegare che queste indagini del suolo e sottosuolo –ha spiegato Borioli – servono per completare le conoscenze e per mettere in sicurezza il territorio». Saitta e Borioli hanno subito qualche timida contestazione dai 'No-Tav'. Alla fine della giornata Alberto Perino, leader del movimento degli oppositori, canta vittoria: «Per fare una trivellazione su un terreno di riporto hanno dovuto portare 1.500 agenti. Abbiamo già vinto».
Ha chiesto il versamento dell’euroritenuta
Eurogruppo, Tremonti contro Austria e Lussemburgo di Ugo Caltagirone BRUXELLES – «I want my money back, rivogliamo indietro i nostri soldi». Giulio Tremonti lo ha detto chiaramente al tavolo dell’Ecofin, puntando il dito contro Lussemburgo ed Austria che a suo avviso non versano all’Italia quanto dovuto per i risparmi e i capitali italiani detenuti nelle banche dei due Paesi. È la cosiddetta euroritenuta, applicata sui conti esteri negli Stati in cui vige il segreto bancario. Il ministro dell’Economia chiede alla Commissione Ue un rapporto sul funzionamento di questo meccanismo, minacciando il veto sulle questioni fiscali se non verrà fatta chiarezza. Intanto il titolare di via XX settembre si mostra più ottimista sulla crescita dell’economia italiana, confermando che nel Programma di stabilità che sarà inviato a Bruxelles a fine mese il Pil 2010 sarà indicato «intorno all’1%», contro lo0,7% precedentemente previsto dal governo. – MONITO SUL FISCO. Inutile estorcere al ministro anche una sola parola sulla sua mancata candidatura alla presidenza dell’Eurogruppo. E sulla scelta dei 16 di Eurolandia di riconfermare sulla poltrona di Mister Euro Jean-Claude Juncker, che pure è premier e ministro del Tesoro di un Paese che molti considerano ancora una sorta di paradiso fiscale nel cuore dell’Europa. Tremonti prima fa una battuta: «Escludo di essere candidato alla Bce». Poi una frecciata a Juncker: «Nel suo programma per l’Eurogruppo non mi risulta vi sia alcun impegno per un ritorno
del Lussemburgo sulla strada della trasparenza. Se così fosse è il benvenuto». Ma l’attacco al Granducato, così come all’Austria, è duro quando si tratta di parlare di euroritenuta. «Non mi risulta ci sia una convincente simmetria tra gli stock di capitale italiano all’estero e i dati sull'ammontare dell’euroritenuta versataci. Per esempio – ha spiegato il ministro –sulla basedeidatisull'euroritenuta non è credibile che in Austria capitali italiani non superino i 2-3 miliardi di euro. Oppure che in Lussemburgo non superino 1-2 miliardi». Per questo l’Italia nel corso dell’Ecofin ha chiesto esplicitamente a Bruxelles «un resoconto su quanto le spetta. Perchè non ci sembra che da alcuni Paesi ci sia stato riconosciuto quanto dovuto». E se tale richiesta non dovesse essere accolta, Tremonti ricorda come in sede Ue sulle questioni fiscali vige la regola dell’unanimità. Il messaggio è chiaro. –PIU' OTTIMISMO SU RIPRESA. Tremonti ricorda di non essere un «fanatico dei decimali» e di non amare particolarmente chi vive di stimee previsioni. Ma confermache comunicherà a Bruxelles una crescita dell’1%, «più o meno». «Ma – ha spiegato – potremmo anche mettere un altro numero. Purtroppo siamo costretti a dover prevedere come sarà la situazione al 31 dicembre 2010». Quindi ribadisce che «c'è chi alle previsioni ci crede e chi è obbligato a farle. Noi siamo obbligati». Il tuttoinunquadroeuropeo incui–ha spiegato il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli. «la ripresa resta fragile, con incognite dovute al perdurare della gravità della crisi».
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14 Economia
24 ore in Basilicata
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Nel Piot “montagna potentina” il campo da golf da 60 ettari a Pantano di Pignola: ecco come sarà
Ha inizio la sfida a 18 buche Ieri la firma della partnership. Un impianto come pochi in tutta Italia PANTANO DI PIGNOLA Non un semplice campo da golf. Quello che la zona del Pantano di Pignola si prepara a ospitare sarà un vero e proprio polo d’eccellenza dedicato allo sport più d’elite che si conosca, tanto da fare invidia a tutta Italia. Sono le caratteristiche climatiche della zona a rendere possibile la realizzazione di un progetto così ambizioso, che non solo regalerà la primo struttura di questo genere ai lucani, ma consegnerà alla Basilicata un polo attrattore per tutti gli appassionati del Mezzogiorno dello sport di Tiger Woods. O almeno questo c’è nelle intenzioni: un posto come pochi in Italia per chi è alla ricerca delle qualità esclusive di un campo realizzato secondo le caratteristiche scozzesi. La firma Il mega campo da golf che si estenderà su una superficie di 60 ettari, proprio vicino al lago Pantano di Pignola, era stato annunciato nei giorni scorsi dal sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, nell’ambito dei progetti che verranno sviluppati dal Piot “montagna potentina”. Ma solo ieri pomeriggio è arrivata la firma ufficiale che sancisce tutte le partnership dei programmi integrati di offerta turistica di quest’area. Il Piot - ossia quello strumento innovativo lanciato dalla giunta regionale di Basilicata, che prevede il potenziamento dell’offerta turistica locale attraverso la creazione di sinergie tra pubblico e privato - avvia così la sua fase attuativa. Oltre a questo specifico progetto, ce ne sono degli altri che vedono il coinvolgimento di altrettanti privati. Le caratteristiche E’ proprio l’originalità dell’idea del mega campo da golf, che farà da cerniera al turismo del capoluogo lucano e quello della montagna Potentina, ad attrarre in questo momento la curiosità dei più. A spiegarne i particolari è il coordinatore responsabile del progetto Gjonata Bronconi, di Polo sviluppo imprese srl di Firenze, società di consulenza già accreditata da “Il Sole 24 Ore”. Si tratta della società che procedere a definire il piano di intervento e, soprattutto, a curare la realizzazione dell'intero progetto, fino all’assegnazione della gestione delle singole attività di utilizzo dell'intero plesso. Solo in sede di presentazione del progetto esecutivo saranno indicati i principali soggetti coinvolti. La scelta dell’area sulla quale far sorgere la struttura è chiaramente dovuta alla capacità di approvvigionamento idrico. «La progettazione di un percorso di Golf - spiega Bronconi - deve porsi l'obbiettivo di ridurre quanto più possibile i consumi idrici e, parallelamente, quello di rendere autonoma la struttura golfistica ricorrendo alla creazione di bacini idrici naturali».
La firma della partnership, ieri, nella sede della società On line service di Potenza
Le caratteristiche principali del progetto sono riqualificazione dell’esistente, ecocompatibilità ed ecosostenibilità. «Il nostro obiettivo - spiega ancora il responsabile del progetto - è avvalersi delle strutture immobiliari già esistenti, intervenendo sul territorio armonizzando gli interventi artificiali, esaltando le caratteristiche originali del paesaggio, lasciando ampi spazi di vegetazione naturale privi di qualsiasi tipo di manutenzione, e riducendo le potenziali situazioni invasive nei confronti della flora e della fauna preesistenti. La fruibilità Come si diceva in precedenza sono le esclusive caratteristiche climatiche e del territorio a consentire la realizzazione di un campo da golf come pochi in Italia. La grande disponibilità della risorsa acqua e la temperatura fresca rendono possibile la realizzazione di un tappeto con caratteristiche scozzesi, e anche nella stagione estiva permetteranno il buon funzionamento della struttura. La fruibilità è garantita, infatti, per 12 mesi all’anno. Oltre all’utilizzo del campo da golf, le strutture accessorie previste consentiranno un uso ininterrotto della struttura per tutto l’anno. «Va detto - aggiunge il responsabile - che attualmente la Basilicata è l'unica regione a non avere strutture del genere e che, secondo i più accreditati studi di marketing turistico, il campo da golf ha generalmente una capacità attrattiva diretta sul territorio di competenza in un raggio di ca. 100-150 km dalla sua ubicazione. L’elevata altitudine e la mitezza del clima anche nei mesi estivi ne fanno una meta ideale per tutti i praticanti di questo sport ubicati nel centro-sud Italia». Strutture collaterali Oltre al campo, il progetto prevede la realizzazione di una Club house con la quale verranno garantiti servizi di elevata qualità. E’ prevista anche la realizza-
zione di un centro benessere. Ma la forza di questa idea sta dell’intenzione con cui nasce: integrarsi con gli altri progetti previsti dal Piot. «Il progetto non prevede la realizzazione di strutture invasive per l’ospitalità. Il flusso turistico previsto verrà principalmente destinato alle strutture turistico-ricettive della zona. Basandosi sull'esperienza di altre strutture analoghe a livello nazionale, l'ampliamento dell'offerta turisticoricettiva avviene generalmente dopo l'apertura dell'impianto, con un forte stimolo per la realizzazione di strutture a bassissimo impatto ambientale». Si tratta di un tipo di offerta rivolta soprattutto a turisti di fascia adulta. Costi e tempi Il costo complessivo è di 10 milioni di euro, di cui per metà coperti dall’investimento del privato e per la ri-
manente parte con contributi pubblici. «Si tratta di un progetto spiega ancora Bronconi - da gli elevati costi iniziali, che possono essere ammortizzati solo nel lungo periodo. I contributi pubblici di contenere i costi di accesso, avvicinando così a questo sport tutte le fasce di popolazione. In pratica si tratta di pagare quello che si spende per un abbonamento mensile di una qualsiasi palestra di buon livello». Una volta realizzato, l’impianto sarà una vera e propria fonte di reddito, un’impresa in grado di creare posti di lavoro (20-25 per un percorso di 18 buche di circa 55 ettari, oltre al personale impegnato nei servizi di ristorazione ed accessori che, generalmente, supera le 15 unità). Tempi previsti: tre anni dall’avvio del progetto. Non resta che fare buca. Mariateresa Labanca
Altri 3 progetti nel Materano
La Basilicata scopre lo sport di Tiger Woods Altri tre progetti per la realizzazione di campi da golf sarebbero in discussione nell’ambito dei Piot del Materano e del Metapontino. Il territorio presenta tutte le caratteristiche per ospitare tale tipo di impianto di cui ancora la Basilicata è completamente carente. E per evitare che dal poco si passi al troppo sembra sia in corso il tentativo di creare un circuito unico per tutte le strutture della provincia di Matera, che porti il turista a visitare tutti campi disponibile, favorendo così una permanenza di più lunga durata nella zona.
LA SCHEDA
Cosa sono i Piot I Pacchetti integrati di offerta turistica (Piot), varati dalla giunta regionale, sono strumenti di valorizzazione delle risorse del nostro territorio attraverso l'opportunità, data ai soggetti pubblici e privati, di diversificare l'offerta turistica per diventare più competitivi sul mercato. La dotazione finanziaria per questi pacchetti è di 80 milioni di euro che, a seconda della ricettività ed il dinamismo messo in campo dai soggetti operanti sul territorio, potrebbe anche aumentare. Un ruolo fondamentale sarà svolto l'Agenzia di Promozione Turistica di Basilicata (Apt), quale supporter tecnico nella creazione delle offerte turistiche che potranno spaziare in diverse forme di ospitalità, dall’albergo classico al borgo - albergo. Lo scopo che le istituzioni regionali si sono date è «valorizzare l’insieme delle risorse culturali e naturali, al fine di strutturare pacchetti integrati di offerta turistica in grado di diversificare le destinazioni turistiche regionali ed accrescere la loro competitività sui mercati nazionali ed esteri».
Più che un gioco, un viaggio per appassionati autentici IL GOLF, gioco di origine anglosassone, ha affascinato e continua ad affascinare quanti non vi vedono solo uno dei molti sport da praticare all'aperto ma coloro i quali lo associano a un vero e proprio viaggio, un itinerario, un cammino da compiere, in solitudine o in compagnia in una successione di tappe che sono sì prestabilite ma che non mancano di riservare sorprese, incognite, talvolta imprevisti. Il percorso canonico del golf comprende 18 buche e si snoda per 6 o 7 chilometri all'aperto in contesti naturali ricchi di verde, di alberi, di acque (laghi, laghetti, fiumiciattoli, ruscelli). Un percorso accidentato fatto non solo di buche ma di dislivelli del terreno; una avventura all'interno della quale i partecipanti, amici o rivali, hanno la stessa meta. Il golf, come pretesto per compiere un viaggio in campagna al mare o sui monti, muove in Europa un milione circa di turisti ogni anno che dai Paesi nordici scendono a sud verso i Paesi dell'area mediterranea in cerca di sole e di temperature miti o calde. Un ottimo mo-
do per prolungare la stagione estiva nei Paesi Mediterranei e per fare incoming anche in stagioni tradizionalmente non vocate al turismo, l'autunno, la primavera e spesso anche l'inverno. Il nostro Paese e le regioni più meridionali hanno tutte le carte in regola per sviluppare e contendere questo turismo sportivo agli altri Paesi del Mediterraneo che già da tempo hanno giocato la carta vincente del golf come, ad esempio, la Spagna, il Portogallo, la Grecia, la Tunisia, il Marocco, l'Egitto. Al 31 Dicembre 2008 i tesserati FIG risultano essere 95.430, un numero incredibile per i meno informati che valutano il Golf uno sport d'élite, stagionale e riservato agli over 50. Niente di più sbagliato: difatti le cifre che riguardano gli iscritti alla federazione dimostrano che il golf si gioca a tutte le età e in tutte le stagioni e non è obbligatoriamente dispendioso. Da un punto di vista sanitario il golf è consigliato come il miglior antidoto ai problemi fisici determinati da una vita troppo sedentaria.
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Mercoledì 20 gennaio 2010
Mercoledì 20 gennaio 2010
Pepe chiede un diretto intervento del presidente De Filippo contro la deriva comportamentale di Sigillito
«L’Arpab fa flop, la Regione tace» Napoli affonda: «L’agenzia non ha assolto ai compiti ad essa assegnati» POTENZA - Parla di «deriva comportamentale» del dirigente dell’Arpab di Basilicata, e chiede, per l’agenzia regionale di tutela dell’ambiente una posizione chiara al presidente De Filippo. Antonio Pepe, il segretario regionale della Cgil, il sindacto che insieme alla Uil ha denunciato i limiti della getione Sigillito, ha inviato ieri una lettera al governatore lucano con la quale ritorna sulla spinosa questione, invitando ad assumere «le necessarie misure per evitare che i diritti, la professionalità e la dignità dei lavoratori siano irreparabilmente lesi e sia impedito il libero esercizio dell’attività sindacale quale presidio fondamentale di democrazia». La guerra all’Arpab va avanti ormai da tempo ed è culminata con l’annuncio di Sigillito della citazione in giudizio nei confronti dei rappresentanti sindacali dei lavoratori di quella struttura e dei segretari generali del sindacato di categoria Fp Cgil ed Flp Uil. Per il segretario regionale della Cgil «far approdare la normale dialettica sindacale, anche se a volte con toni duri, ma sempre nel rispetto delle prerogative e funzioni di ogni soggetto, nelle aule giudiziarie è sintomo di ignoranza delle relazioni, che normalmente dovrebbero strutturarsi tra responsabili apicali di uffici o strutture complesse e le rappresentanze sindacali unitarie dei lavoratori, ancorché sancita dalle leggi e contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore. La tendenza di chi ricopre incarichi importanti a sentirsi autorizzato, con atteggiamenti intimidatori al limite della decenza istituzionale, a negare l'autonomia e l'esercizio di critica delle Rsu e del Sindacato, non può essere avallata
LA RETTIFICA
Una notizia sbagliata sull’avvocato Del Chierico PER CAUSE indipendenti della nostra volontà e per impossibilità di ulteriori verifiche il 27 gennaio del 2008 siamo incorsi nell'errore di diffondere una notizia non vera su una pagina del nostro giornale che ha offuscato il buon nome e la condotta trasparente dell'avvocato Gaetano Del Chierico. E' nostro dovere ribadire che l'avvo-
cato Del Chierico mai è stato coinvolto in episodi dubbi e che il suo percorso umano e professionale non ha mai subito interventi che possano incrinare la sua adamantina concezione della Legge e del Diritto. Tanto dovevamo all'avvocato Gaetano Del Chierico e ai nostri lettori. Il Quotidiano della Basilicata
VERTENZA MAHLE
L’azienda revoca il sito La sede dell’Arpab
dal massimo rappresentante dell'esecutivo regionale». E ieri quella di Pepe non è stata l’unica voce che si è levata sul caso dell’agenzia regionale. Anche il consigliere regionale Napoli ha sollevato la questione dichiarando che quella che doveva essere «la punta di diamante del sistema di monitoraggio ambientale per la tutela e la salvaguardia del territorio è in realtà un ente inefficiente. «Sono mancate - ha aggiunto - le risposte puntuali che i cittadini attendono rispetto al coordinamento delle risorse idriche, nonchè quelle relative agli impatti ambientali legati alle estrazioni petrolifere e all’utilizzo di impianti di smaltimento rifiuti. Il caos generato in questi giorni in ordine alla presenza di ‘inquinanti’ negli invasi lucani, che ha determinato lo scontro tra i diversi enti regionali sulla
accuratezza delle analisi e sulla reale interpretazione dei dati forniti, la dice lunga sullo stato di ‘confusione’ che regna all’interno dell’Arpab». E conclude: «La verità è che detta Agenzia ha fallito». «E’ stata ed è inadempiente rispetto ai suoi compiti istituzionali, pecca di presunzione e superficialità ed alimenta dubbi ed incertezze. La tutela dell’ambiente è lo specchio della gestione politica della nostra regione e riflette tutta la superficialità e incapacità di una classe dirigente che non è in grado di fornire ai cittadini risposte certe ed esaurienti». «Riteniamo, quindi, del tutto inaccettabile – conlude Napoli - sia la posizione dell’Arpab, sia quella di Santochirico, gravemente responsabile dell’assoluto immobilismo della Regione in merito a questioni così importanti e delicate1.
DOPO lo stato di agitazione proclamato dalla Fim Cisl, l’assessore Straziuso ha convocato per il prossimo 25 gennaio l’incontro per dare seguito alle procedure di reindustrializzazione della Mahle, l’azienda metalmeccanica di pistoni per auto che lo scorso anno ha annunciato la chiusura dello stabilimento. Ma ieri una lettera inviata da parte dal management torinese del gruppo tedesco ha annunciato la revoca definitiva dello stabilimento di Potenza, a partire dalla giornata di ieri. «La società - si legge nella lettera inviata a tutti i sindacati metalmeccanici - la società si vede costretta a una scelta di questo tipo». In più la Mahle aggiunge pure di volersi riservare la quantificazione di eventuali danni subiti in questi mesi sul capitale, sui macchinari , sulle attrezzature e sugliimpianti, nonchél’eventuale azione risarcitoria che ne dovesse derivare. L’azienda annuncia poi anche possibiliquerele neiconfrontidella stampa, dove ne emergessero gli estremi, per tutelare la propria immagini». Secondo la
Una protesta dei lavoratori ex Mahle
Mahle, infatti,non cisono più i margini per proseguire con la procedura di reindustrializzazione. L’azienda prima classificata al bando, la Revoind srl, della Regione è stata fermata dall’ordinanza del Tar, che ha bloccato il progetto dopo il ricorso della seconda classificata, la Tecnologie Galvaniche. L’azienda di Tito aveva giustificato il ricorso al tribunale amministrativo per la mancata convocazione delle parti durante la procedura di apertura delle buste. «Ora la priorità è rimettere in piedi il
negoziato con la Mahle per scongiurare il fallimento della reindustrializzazione». Lo ha detto il segretario regionale della Fim Cisl, Salvatore Troiano. «Siamo pronti a vagliare ogni possibile soluzione – ha detto ancora Troiano – per rimettere in moto il sito produttivo e salvare i posti di lavoro, ma è la Regione che deve fare quello che finora non ha fatto. In questa fase servono sangue freddo e una buona dose di perseveranza per chiudere in modo positivo la vertenza».
I contenuti saranno spiegati domani nel corso di una conferenza
Offerta scolastica, la giunta approva le linee di intervento POTENZA - La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Formazione, Antonio Autilio, nell’ambito del Programma “Linee di intervento triennale per la qualificazione, il rafforzamento e l’ampliamento dell’offerta formativa scolastica”, ha approvato quattro avvisi pubblici. I contenuti del complesso programma saranno illustrati in una conferenza stampa che si terrà domani, alle ore 10 nella sede del Dipartimento Formazione-Lavoro-Cultura, a Potenza. Si tratta di “Interventi per la scuola primaria”, finanziato con fondi regionali, per un importodi unmilione dieuro, che intende favorire il prolungamento del tempo scolastico delle scuole primarie attraverso l’impiego del personale precario, docente e Ata e - sottolinea l’assessore Autilio – «fronteggiare il disservizio che si è creato con la riforma del maestro unico e i tagli degli organici della scuola». Il secondo avviso “Consolidamento competenze di base, disabilità, stage, formazione permanente” finanziato con le risorse FSE per un importo
Programma Formazione, ecco il progetto Arco POTENZA - Per illustrare gli obiettivi del Programma Arco in Basilicata, predisposto dal ministero del Lavoro con la collaborazione tecnica di Italia Lavoro, oggi, presso il dipartimento Formazione a Potenza, con inizio alle 11 si svolgerà una conferenza stampa, con la presenza dell’assessore regionale alla Formazione, Autilio. «Il programma, che conta su un finanziamento di poco meno di un milione di euro, di cui 800.000 euro da destinare ad incentivi per assunzioni e 200.000 euro per servizi di complessivo di 11 milioni 680 mila euro prevede varie tipologie; il terzo avviso “Competenze per la lifelong learningCittadinanza Scolastica” , finanziato con le risorse del FSE per un importo di 5.865.600 euro, prevede un programma organico per la qualificazione della professionalità docente e azioni rivolte agli studenti del terzo, quarto e quinto anno delle scuole superiori, coinvolgendo oltre 900 docenti delle su-
assistenza tecnica, consulenza specialistica alle imprese, è finalizzato - afferma Autilio - a favorire lo sviluppo territoriale sostenibile e determinare un aumento dei livelli di occupabilità. L’iniziativa si rivolge a quattro distinte categorie di soggetti: associazioni di categoria e imprese; filiere e reti di imprese; lavoratori disoccupati, inoccupati, svantaggiati; sistemi locali per la creazione di reti territoriali multi-attore». All’incontro con i giornalisti saranno presenti anche rappresentanti di associazioni di categoria.
periori e circa 3 mila studenti. Infine, il quarto avviso “Invito alla manifestazione di interesse degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado per la partecipazione all’azione sperimentale “Alternanza scuola-lavoro” e riguarda l’azione sperimentale alternanza scuola-lavoro che – evidenzia l’assessore – «costituisce una innovazione formativa oggi inserita anche nei regolamenti di riforma». Per Autilio «i quattro avvisi
oltre a rappresentare la diretta attuazione delle linee di intervento regionale sul sistema scolastico, costituiscono per la Regione Basilicata il primo passo verso una politica di programmazione regionale i materia di istruzione nel quadro del riparto di competenze previsto dal Titolo V della Costituzione e per il quale sarà discussa in sede di Conferenza Unificatala bozzadi Accordo Stato-Regione-Enti Locali».
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16 24 Ore in Basilicata
Ente di bonifica I lavoratori riceveranno gli ultimi due stipendi. L’impegno della Regione
Consorzio, ok per gli arretrati L’operazione sarà possibile grazie al recupero di oltre un milione di euro di crediti POTENZA - I lavoratori del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto riceveranno, nei prossimi giorni, le spettanze dei mesi di dicembre e gennaio. E’ quanto stabilito in un incontro tenuto stamani negli Uffici del Dipartimento regionale agricoltura di Matera al quale hanno preso parte il dirigente generale del Dipartimento, Pietro Quinto, il presidente dell’Ente Consortile, Angelo Carriero, e i rappresentati sindacali dei dipendenti di Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil. L’operazione di pagamento sarà possibile a seguito del recupero di circa 1,3 milioni di crediti che Alsia e Aato dovevano al Consorzio, sbloccati a seguito dell’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti. In merito agli stanziamenti ordinari che il Consorzio (come gli altri Enti consortili) riceve per far fronte alla manutenzione delle opere e dei pagamenti ai fornitori di beni e servizi, Quinto ha comunicato che ieri, su proposta dell’assessore Viti, la Giunta regionale ha approvato una delibera che anticipa le somme. Nell’incontro le tre sigle sindacali hanno evidenziato la necessità di procedere ad un rilancio delle attività dell’Ente pur nella consapevolezza che esso avrebbe po-
L’assessore Viti e a destra il direttore generale Quinto
tuto migliorare i servizi resi con la nuova legge di riordino degli enti agricoli che l’assessore Viti ha più volte sollecitato affinché venga approvata nel corso dell’attuale legislatura. Sulla condizione di proroga degli attuali organi di gestione Quinto ha evidenziato la volontà, già esplicitata dall’assessore Viti, di non interferire nelle vicende democratiche di un ente amministrato e gestito dagli agricoltori per cui dopo l’approvazione della normativa di riordino degli Enti sarà possibile indire le elezioni
Piano d’azione della Cia
dei nuovi organi consortili. Il dirigente ha comunque fatto presente che, anche di Governance agricola, si discuterà sabato 30 gennaio a Metaponto nel corso del “Rapporto sull’agricoltura lucana”. Le organizzazioni sindacali hanno dato atto dell’attenzione posta dall’assessore Viti nei confronti del Consorzio di Bonifica ed hanno auspicato che si continui a supportare l’attività dell’Ente attraverso il finanziamento di interventi anche nell’ambito delle energie rinnovabili.
L’Enel chiede scusa al cliente che si era rivolto al Quotidiano
«Ci siamo fraintesi» E ora l’aumento di energia UNA serie di fraintendimenti ha ritardato l’aumento di potenza elettrica richiesta dal gentile cliente. Il signor Rotondano ha deciso, come moltissimi altri italiani, di aderire alle vantaggiose offerte del mercato libero proposte da Enel Energia. La prima richiesta di aumento di potenza però è stata erroneamente inviata a Enel Servizio Elettrico che è società diversa da Enel Energia. La legge impone che tra le due società non ci siano canali privilegiati al fine di favorire la libera concorrenza con eguale trattamento per tutti gli operatori del mercato libero dell'energia. Grazie alle sollecitazioni del cliente, gli uffici preposti sono riusciti ad instradare correttamente la richiesta e hanno fatto pervenire il preventivo che, una volta accettato, avrebbe finalmente determinato l'aumento di potenza richiesto. Tuttavia, l'accettazione del preventivo è avvenuta oltre i ter-
Oggi la conferenza stampa
Agricoltura, verso Shell, un progetto le nuove generazioni per i giovani POTENZA - Il progetto “Agricoltura, futuro giovane” che contiene un piano di azione organico per l’imprenditoria giovanile in agricoltura per sostenere il ricambio generazionale e la costituzione di nuove imprese e per favorire l’attrattività e la sostenibilità dell’azienda agricola, è stato presentato oggi a Potenza nell’Assemblea congressuale dell’Agia (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) della Cia. «In Basilicata - riferisce la Cia - le aziende agricole con giovani al di sotto dei 29 anni al 2008 sono 903 di cui 522 in provincia di Potenza e 381 nel Materano, che rappresentano una quota superiore al 25 per cento del complesso di imprese giovanili». «E’ la testimonianza – ha commentato la presidente regionale dell’Agia Matilde Iungano – della volontà dei giovani, nonostante la crisi fortemente penalizzante e i numerosi ostacoli, di resta-
re sulla terra e di scommettere il proprio futuro nel lavoro dei campi. Passione, Amore, Energia sono dunque per noi i fattori fondamentali per avviare una nuova stagione dell’agricoltura lucana. Lo scarso ricambio generazionale – ha aggiunto – è dovuto innanzitutto all’alto costo della terra». Per il presidente regionale della Cia di Basilicata Donato Distefano «i Bandi del Psr 2007-2013 sono un’opportunità per ridare fiducia e speranza ai giovani imprenditori agricoli sostenendoli nello sforzo per affrontare problemi quotidiani e di mercato. E’evidente che senza i giovani, specie nella nostra regione caratterizzata dal fenomeno di invecchiamento dei titolari di aziende agricole, non ci può essere futuro per il settore primario. Chiediamo pertanto un’attenzione maggiore da parte della politica e delle istituzioni alle specifiche problematiche dei giovani agricoltori».
Un’area di servizio Shell
SHELL Italia Esplorazione e Produzione incontra i giovani. Si terrà oggi la conferenza stampa di presentazione del programma “Shell InventaGiovani”, alle ore 10 presso la sede di Confindustria di Potenza. Nel pomeriggio, invece, si terrà l'incontro pubblico per la presentazione di "Shell InventaGiovani", a partire dalle ore alle ore 16. Si tratta di un programma di investimento sociale e sviluppo sostenibile patrocinato dalla Re-
gione Basilicata, da Confindustria Basilicata e dall’Università degli Studi della Basilicata. Alla conferenza stampa parteciperanno: Marco Brun, country manager e Ceo Upstream Shell Italia, Vito De Filippo, presidente della Regione Basilicata, Pasquale Carrano, presidente Confindustria Basilicata, Mauro Fiorentino, rettore Università degli studi della Basilicata. Testimonial: Gregor Mackintosh da Aberdeenshire, Scozia.
«Ecco la più grande rete di produttori Un esempio per l’Ue» POTENZA - «Stiamo realizzando la più grande rete di produttori di vendita diretta che il Paese ha mai avuto, un esempio anche per l’Europa, formata da 20 mila imprese e costituita da agriturismi, cooperative, aziende agricole e farmer’s market che sotto un’unica insegna e codice di comportamento stanno vendendo i prodotti della loro terra. È un grande progetto economico per creare più trasparenza, concorrenza e valore aggiunto per i produttori agricoli». Così Toni De Amicis, direttore generale della Fondazione di Campagna Amica, ha illustrato “un progetto per il Paese” ai produttori della Coldiretti Basilicata questa mattina a Potenza nella sede dell’Organizzazione di categoria. Un incontro per approfondire le tematiche relative alla vendita diretta con i “Mercati di Campagna Amica”, una realtà orami presente in tutte le città.
«Il progetto è stato avviato nell’ottobre del 2006 con lo scopo di valutare il ruolo dei fattori ambientali sui processi di biomineralizzazione che talvolta possono diventare patologici come nel caso della calcolosi», ha spiegato ieri il dottor Summa, ricercatore presso il Cnr . Circa 200 i campioni di calcoli renali, raccolti in un triennio, dai pazienti ricoverati presso i dipartimenti di nefrologia e litotrissia del S. Carlo. Informazioni che hanno consentito, assieme ad un’analisi delle caratteristiche caratteristiche geologico-ambientali dei territori lucani, di fornire uno quadro completo circa la diffusione della patologie ed i fattori che ne aumentano il rischio.
Annunciata la messa a punto di un sistema che consentirà la realizzazione della vdo (vendita diretta organizzata), che si contrapporrà a quello che è la strapotere della gdo. «Con questo sistema – ha continuato – si potranno acquistare i prodotti dei vari territori anche in altri luoghi, grazie a una piattaforma logistica. I consumatori potranno sempre usufruire del 30 per cento di sconto rispetto al prezzo rilevato dal servizio “Sms Consumatori”. Qualità, tracciabilità e salubrità dei prodotti sono i punti di forza di un sistema che ormai sta dando i suoi frutti».
Un momento dell’incontro di ieri
Calcolosi, Basilicata prima in Italia Carlo e i ricercatori dei laboratori di geologia medica ed ambientale dell’Imaa del Cnr che hanno dato vita al primo esempio di studio italiano, con osservazione a scala regionale, sulla calcolosi. I risultati del progetto Sana (acronimo che sta per studio avanzato sulla nefrolitiasi ed i fattori di rischio ambientale) sono stati presentati ieri nell’auditorium dell’ospedale potentino. Il tutto con il fine ultimo di supportare l’attività di prevenzione e personalizzazione delle cura medica tenendo conto del fatto che in Basilicata, dal 2005 al 2008, i ricoveri per la calcolosi renale hanno comportato un costo per la comunità pari a 3.529.500 euro.
mini previsti dalla legge e questo ha causato, a livello informatico, ulteriori ritardi. Nelle prossime ore Enel effettuerà l'aumento di potenza richiesto. Ci auguriamo che il Sig. Rotondano possa comprendere l'involontario disguido e accettare le nostre scuse con i nostri più cordiali saluti.
L’annuncio di Campagna amica
Presentato lo studio del Cnr e dell’azienda ospedaliera San Carlo
POTENZA - La Basilicata è la prima regione italiana a dotarsi di una mappatura regionale della calcolosi renale: lo studio, effettuato dall’ospedale San Carlo di Potenza in collaborazione con il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) su un campione di 150 casi in tre anni, ha permesso di analizzare anche i fattori ambientali e alimentari che causano la patologia, tra cui la durezza delle acque e il cambiamento del microclima. Lo studio è stato presentato a Potenza, nel corso del convegno «Le prospettive per la calcolosi renale in Basilicata». Un esempio di “Sana” contaminazione. E’ la collaborazione tra l’azienda regionale ospedaliera S.
Il servizio pubblicato dal Quotidiano
«I fattori che influenzano lo sviluppo dei calcoli sono legati all’utilizzo di cibi ricchi di proteine e il consumo di acque dure –ha spiegato la dottoressa Giannossi,assegnista di ricerca del laboratorio di geologia medica ed ambientale del Cnr – ma ad incidere sono anche l’altitudine, la radiazione solare e lo stile di vita. Sulla base delle informazioni raccolte abbiamo an-
che mappato la Basilicata evidenziando come siano gli abitanti dell’area Nord ovest della regione quelli più esposti al rischio di calcolosi». «Una collaborazione esemplareha definito il progetto l’assessore Gennaro Straziuso – che permette soprattutto di conoscere per meglio prevenire». Anna Musacchio
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24 Ore in Basilicata 17
Mercoledì 20 gennaio 2010
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Oggi la prima conferenza regionale che vede a confronto agronomi, geologi, ingegneri, architetti
Tecnici, la crisi che non si vede Oltre 8.000 i professionisti in Basilicata, la metà è senza lavoro. Atteso Matteoli POTENZA - Una protesta civile per denunciare un sistema distorto. E’ la crisi che non si vede. Ma c’è. E’ quella che si registra nel mondo delle professioni tecniche. Oggi pomeriggio, alle 15.30 gli ordini e i collegi delle professioni tecniche (agronomi, architetti, geologi, geometri ,ingegneri, periti agrari, periti industriali) hanno organizzato la prima conferenza regionale delle professioni tecniche per parlare delle problematicità del settore. Un evento importante che mette insieme le categorie e cerca, in un momento di crisi strutturale, di superare l’attuale fase negativa di congiuntura economica e di rilanciare la competitività delle professionalità facendo rete. Come mettersi in gioco accettando una sfida difficile. Un’occasione per dialogare con le istituzioni e far ascoltare la propria voce, cercando di essere parte attiva di un sistema sociale ed economico che invece sembra isolarli. Individuati i denominatori comuni per intraprendere la strada del rilancio. “Dalla crisi economica al rilancio delle professioni tecniche in Basilicata”: sarà questo il tema su cui si confronteranno i professionisti e le istituzioni locali e nazionali. Attesa anche la partecipazione del Ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, al cui ministero sono destinate buona parte delle proposte, ma soprattutto per coinvolgerlo nel ruolo di mediazione sui tavoli nazionali per il recepimento delle richieste. Durante l’incontro sarà presentato un documento che porrà in evidenza le criticità attraverso un’analisi per punti e saranno offerte delle proposte. Denunciati i ribassi eccessivi che spesso non riescono a coprire nemmeno i costi di produzione, il ricorso a contratti atipici, l’affidamento dei servizi di progettazione e di esecuzione delle opere nel settore pubblico secondo i criteri basati unicamente sul prezzo che non garantiscono la qualità della prestazione professionale. «Il prezzo – hanno denunciato gli organizzatori – non garantisce la qualità. Noi non veniamo neanche chiamati a partecipare sulle questioni di nostro interesse. Eppure, rappresentiamo una forza economica importante per la crescita della Regione». Sono 8 mila i professionisti in Basilicata, di cui circa la metà sono disoccupati. Allarmanti le statistiche. Si registra una riduzione del 20% tra cancellazioni e trasferimenti, oltre a redditi molto più bassi che in altre parti d’Italia, come è possibile rilevare dalle pubblicazioni delle varie casse previdenziali. «Attorno al mondo delle professioni – continuano gira tutto un indotto che dà lavoro anche ad altre persone, ma i servizi tecnici per la realizzazione delle opere pubbliche vengono sempre più frequentemente svolti all’interno delle pubbliche amministrazioni, spesso ricorrendo al sistema delle consulenze e/o convenzioni. Si tratta di evidenti situazioni penalizzanti per il mondo professionale e che
concorrono ad alimentare il fenomeno dell’emigrazione intellettuale che se non frenata con adeguate soluzioni, rischia di contribuire ad impoverire il tessuto produttivo della regione. Gli ordini hanno pensato anche ad una solidarietà intergenerazionale per far integrare i giovani nel mondo del lavoro. Infatti, in mancanza di provvedimenti legislativi, le categorie si sono già organizzate per sostenere il lavoro professionale rivolgendo attenzioni ai giovani e alle donne (come la riduzione dei contributi provvidenziali e assistenziali, la riduzione delle tasse per prima iscrizione, servizi gratuiti)». Per evitare di perdere la competitività, hanno optato per la formazione in house con corsi di aggiornamento e di informazione. Non chiedono assistenza, ma dignità e , soprattutto di poter lavorare evitando la posizione privilegiata di colleghi che operano in strutture pubbliche. Una concorrenza basata sulla qualità, il merito e il rispetto di regole condivise: sono queste le richieste dei professionisti dell’area tecnica a tutti i livelli istituzionali. Tra le misure che si potrebbero predisporre, l’estensione anche agli studi professionali dei benefici previsti per le piccole e medie imprese. In particolare, viene richiesto di esternalizzare i servizi tecnici, adottare una mirata politica di ampliamento degli sgravi fiscali, di accesso al credito, di modifica o di sospensione degli studi di settore.
GLI INTERVENTI
La politica riflette sull’iniziativa SULL’INIZIATIVA promossa dagli ordini professionali sono intervenuti anche esponenti politici. Il senatore Egidio Digilio con un detto che rende l’idea ha sintetizzato la questione relativa ai prezzi al ribasso con “chi spende meno, spende molto”. «E’ giusto pensare a una riforma - ha continuato - e di non prediligere solo il pubblico, ma fare una compensazione tra pubblico e privato. Bisogna modificare la legge e ripensare gli stessi albi professionali perché non si può pensare di tenere in un alveo le capacità tecniche. Non è pensabile il criterio del prezzo al ribasso perché è
un segnale indicativo che non è sinonimo di garanzia e di competitività». Sulla stessa linea d'intenti il senatore Cosimo Latronico. «E' un tema complesso e la questione è molto articolata. La verità è che ci sono spazi ristretti per alcuni, ma non per tutti. Vanno precisati i diversi livelli di responsabilità. Bisogna controllare come le stazioni pubbliche appaltanti affidano gli incarichi. In Regione, me ne occupai quando ero consigliere e scoprii che in 10 anni Acquedotto lucano concentrava gli incarichi solo su alcuni studi. Anche gli ordini, però, devono uscire da una condizione
Professioni tecniche
di omertà e rivendicare che gli appalti siano affidati secondo logiche di trasparenza e non secondo il comparaggio politico. Il mio invito è a denunciare le situazioni e le criticità del sistema. Penso a un albo regionale di tutte le professioni, dove si ridefiniscono tutti gli incarichi. Bisogna evitare caste di progettazione perchè questo non favorisce l'accesso dei giovani nel mercato del lavoro. Ci vorrebbe anche un autogoverno che liberalizzi il mercato, non in senso di anarchia, ma nel senso di trasparenza e di opportunità con criteri severi da parte delle pubbliche amministrazione e di autogoverno degli ordini». Apprezzo per l'iniziativa è stato espresso dal senatore Filippo Bubbico. «Credo che gli ordini e le organizzazioni professionali fanno bene a fare questi incontri. In modo particolare in Basilicata le classi professionali sono una componente essenziale per mettere in evidenza le migliori qualità e virtù. La crisi economica evidenzia situazioni di disagio che vivono i giovani che non hanno la possibilità di accesso. In una situazione di crisi, è complicato e controindicato applicare strumenti come il massimo ribasso perché significa rafforzare la parte forte e indebolire sempre di più quella debole. Si era pensato che il meccanismo del ribasso potesse introdurre servizi competitivi, ma in un'Italia diseguale è stato messo in evidenza che questo principio non funziona. Allora, bisogna ridiscutere e premiare la qualità dei servizi professionali. A livello nazionale bisogna pensare a una riforma delle professioni correggendo le criticità».
Non più rinviabile la riforma
Queste le proposte LA riforma delle professioni non è più rinviabile anche in relazione all’evoluzione dei mercati e della società. E’ in corso da troppo tempo un dibattito parlamentare su proposte di legge di cui non sono chiari gli esiti. Una riforma per essere efficace dovrebbe innanzitutto definirela nettadistinzione fra attività d'impresa e le attività delle professioni intellettuali e tecniche, le competenze tra le singole categorie spesso in conflitto tra loro, nonché chiarire il ruolo dei liberi professionisti in relazione a quello dei dipendenti pubblici nell'interesse del cittadino che è, in definitiva, il soggetto destinatario della prestazione professionale. Nella riforma si dovrebbe porre, inoltre, un'attenzione particolare alla formazione professionale continua, al nuovo ruolo e a funzioni più moderne degli Ordini e dei Collegi professiona-
li,che giàoggi,autonomamente esenza alcun costo per la comunità, si sono in parte ristrutturati per adeguarsi e dare risposte coerenti alle nuove esigenze. Si suggerisce perciò alle Stazioni Appaltanti, per l'affidamento delle prestazioni professionali tecniche, il ricorso al criterio dell'offerta economicamente vantaggiosa, la quale prende in considerazione oltre al prezzo anche la capacità tecnica del professionista, assicurando così una reale ed effettiva concorrenza basata anche sulla qualità, il merito e il rispetto di regole condivise. Si ritiene infine necessaria, insieme alla rivisitazione della legislazione sui Lavori Pubblici la definizione di linee guida per l'affidamento esterno alle PP. AA. dei servizi di ingegneria e architettura, condivise dagli Ordini Professionali, recepite e applicate da tutte le Stazioni Appaltanti. Gli ordini professionali
IL DOCUMENTO EFFETTO CRISI
L’ANALISI
RIBASSI SELVAGGI
I problemi del mercato del lavoro Le criticità
Questione di dignità
GLI effetti negativi dell'attuale fase economica sono stati amplificati e aggravati soprattutto per i professionisti che operano nel contesto di questa Regione dove si registra il più alto rapporto professionista tecnico per abitante e dove, per la cronica debolezza economica del committente privato, il mercato del lavoro è, da sempre, maggiormente legato alla committenza pubblica che, tendo presente l'attuale quadro normativo e il Codice degli Appalti (decreto legislativo 163/2006), ormai non “esternalizza” più gli incarichi e le prestazioni professionali
L'ALLARMANTE fenomeno dei ribassi “selvaggi” sta penalizzando in maniera drammatica soprattutto i giovani e i piccoli professionisti. Di qui la necessità di rivalutare e affermare la centralità della figura delle Professioni per dare risposte concrete ai problemi che assillano il comparto edilizio e non solo, investendo sulla formazione continua dei liberi professionisti, i quali potranno affrontare con maggiore professionalità le problematiche che attengono più specificatamente alla sicurezza degli edifici, al contenimento dei consumi energetici, all'utilizzo delle fonti rinnovabili, al consolidamento e alla gestione del territorio.
LE professioni non potendo contare su ammortizzatori sociali o misure di tutela straordinarie, attualmente si devono scontrare anche con “criticità” e problemi che sono strutturali e legati principalmente: alle procedure di affidamento dei servizi di progettazione ed esecuzione delle opere nel settore pubblico. Nelle procedure di affidamento di incarichi di progettazione, coordinamento della sicurezza, direzione dei lavori e collaudo, si sono riscontrati ribassi che hanno raggiunto punte di oltre il 70% con l'impossibilità da parte delle Stazioni Appaltanti di verificarne l'anomalia a causa dell'insufficienza di elementi oggettivi per il relativo riscontro. Gli elevati ribassi sono indice della mancanza di lavoro .
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24 Ore in Basilicata 19
Mercoledì 20 gennaio 2010
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Mercoledì 20 gennaio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Tutte le cifre degli ultimi contenziosi aperti diversi anni fa su suoli e occupazioni
Così finisce la vicenda espropri Con 2 milioni di euro di giudizi pendenti (da saldare) l’ente chiude la lunga storia DI ESPROPRI (spesso finiti male) in città si parla da tempo. Se non altro per quel debito accumulato a furia di danni da riparare nel tempo e per quella giurisprudenza ormai consolidatasi proprio presso il tribunale di Potenza, che su casi di espropriazioni finite con contenziosi e di occupazioni di terreni irregolari si è dovuto pronunciare spesso. Quasi sempre, è vero, con condanna dell’ente pubblico: ma la vicenda non è certo un “male” tutto potentino. Vuoi per la complessità e la confusione di una normativa che, finoa pochiannifa,si rifacevaa canoni ottocenteschi, vuoi perchè erano i tempi dell’emergenza del bisogno abitativo e del sisma, fatto sta che anche Potenza, come la metà delle città del Paese, si è trovata a fronteggiare (sempre con diversi anni di scarto rispetto all’avvio della vicenda) il pagamento di cifre ingenti a cittadini che avevano avanzato richiesta di risarcimento. Con gli ultimi conteziosi per cui il giudizio è ancora in corso il capoluogo potrà però finalmente chiudere il capitolo da debiti da esproprio che pesano da tempo sulle casse cittadine (da pagare tutti con le risorse della spesa corrente, destinata alla manutenzione ordinaria e che si traduce, oggi, in un mutuo annuale di circa 12 milioni di euro). Il totale della cifra (la maggiore prevista, salvo poi vedersi riconosciuto un danno minore) è pari a 1.552.404 euro. Di contenziosi ancora aperti ne sono rimasti 26. A questi vanno aggiunti i circa 2 milioni di euro che dovrebbero chiudere con transazione la vertenza Scan Case (la ditta che ha realizzato 143 prefabbricati di Bucaletto e che si è vista chiedere la restituzione della cifra pagata dalla Protezione civile dopo che il tribunale aveva indicato il comune come unico titolare della spesa - vedi box in fondo pagina). E un ultimo capitolo da aggiungere alla lista riguarda l’acquisizione delle ultime case di Ondina Valla a Macchia Romana (è ancora aperto un contenzioso per cui il comune depositando circa 900 mila euro, potrebbe diventare titolare dei suoli, secondo una procedura di acquisizione appropriativa, in attesa della sentenza e salvo transazione). Ora, accanto a quel milione e mezzo di euro (la stima massima ipotizzata come “debito rimasto”) ci sono anche cifre cheil comunecon tuttaprobabilità non dovrà pagare (quanto meno si dovrebbero ridurre fortemente). E’ per esempio il caso del contenzioso aperto con l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero (la vicenda espropriativa riguarda suoli in zona prefabbricati di Bucaletto) per cui erano stati chiesti danni al comune percirca 2milioni e300 mila euro. Già la Corte d’appello ha rigettato la domanda, pende un ricorso davanti alla Corte di cassazione. Stessa probabilità per parte dei suoli dei 354 alloggi di Malvaccaro per cui, a dispetto della richiesta risarcimento per alcuni milioni di euro tra tutti i citta-
ALCUNI CONTENZIOSI APERTI
Il comune di Potenza
dini interessati, secondo la sentenza della Corte d’appello l’ente dovrebbe recuperare circa 1.329.850 euro, ma è ancora aperto un ricorso presso la Cassazione. Ancora, quel milione e mezzo di euro richiesto da un privato con riferimento a una cooperativa, per cui la sentenza di primo grado ha rigettato la domanda di risarcimento per oltre 100 mila euro e il cittadino si è appellato. L’ente sembra fiducioso anche per altri casi per cui, anche
se la sentenza di chiusura del contenzioso dovesse intimare al comune il pagamento del danno, sempre secondo una stima plausibile della quantificazione massima, secondo la giurisprudenza consolidatasi, la cifre richieste dai privati dovrebbero abbattersi di un bel po’. Come per il contenzioso aperto con un cittadino relativamente ad alcuni suoli di Macchia Romana (la sentenza di primo grado è stata appellata dall’ente e la corte ha sospe-
so l’efficacia della sentenza). Stesso discorso potrebbe valere per un altro privato che si è visto riconoscere un risarcimento per degli espropri per una cifra superiore al milione di euro. Ma sulla sentenza di primo grado, l’ente ha fatto ricorso chiedendone la sospensiva. Per la risposta serve tempo, l’ultimo pezzo di un lungo corso storico sugli espropri della città. Sara Lorusso
Privato 102.490 euro (vicenda alloggi Macchia Romana. La sentenza di primo grado appellata dall’ente con sospensione d’efficacia) Istituto diocesano sostentamento clero 2.291.046 euro (Zona Bucaletto, la corte d’Appello ha rigettato la domanda della controparte che ha fatto ricorso in Cassazione) Privati 23.540 euro (per l’area di parcheggio in discesa San Gerardo, la sentenza di primo grado è stata impugnata dall’ente) Privato 103.291 euro (la sentenza di primo grado ha rigettato la domanda per alcuni suoli di una cooperativa. Pende giudizio d’appello) Privati 71.232 euro + 94.875 euro (zona via Vaccaro, con sentenza di primo grado appellata da entrambe le parti. Il giudizio è in corso) Privati 1.123.507 euro (si tratta di relitti da precedenti espropriazioni. La sentenza di primo grado è stata appellata dall’ente, ma la corte d’appello non si è ancora pronunciata sull’istanza di sospensione) privato 56.671 euro completamento rete stradale tra l’ospedale San Carlo e rione Betlemme. La sentenza di primo grado ha stabilito la condanna in solido con la ditta esecutrice dei lavori. Pronuncia appellata e giudizio pendente) Pivato 25.192 euro (zona via Mazzini. L’ente è ricorso in appello contro la sentenza di primo grado. La corte ha sospeso l’efficacia esecutiva della sentenza). Privato 15.731 euro (per la strada di collegamento tra via Vaccaro e l’arteria provinciale, il primo grado di giudizio ha rigettato la domanda. E’ in corso giudizio d’appello)
PREFABBRICATI DI BUCALETTO
Vicenda Scan Case, arriva la transazione
L’accordo che termina la lunga vertenza FINALMENTE sembra che per il contenzioso legato ai prefabbricati di Bucaletto (una lunga storia che aveva chiamato al confronto e al contenzioso giudiziario, il comune, la ditta ligure che ne aveva realizzati una parte nella Cittadella del post terremoto e il dipartimento di Protezione civile della Presidenza del consiglio dei ministri) si giunga a una conclusione “pacifica”, con accordo complessivo. Una transazione sembra sia stata accettata dalle parti: dovrebbe così terminare il travagliato iter durato trent’anni sulle spese necessarie, pagate e poi rivendicate dalla parte pubblica. UN FINALE VANTAGGIO Il comune di Potenza, riconosciuto unico titolare della quota richiesta dalla ditta per i lavori sui prefabbricati realizzati (anche se già versata a suo tempo dalla Protezione civile romana che si è rivalsa sull’imprenditore) potrà adesso rateizzare il pagamento senza incorrere, stando alla transazione che dovrebbe trovare ratifica, in ulteriori interessi, fermando la cifra a quella chiesta indietro dello Stato e senza dover affrontare un unico pagamento eccessivo per le casse comunale (la cifra è di circa 2 milioni di euro). TUTTO COMINCIA NELL’81 Il comune di Potenza aveva stipulato con la ditta Scan Case, nei mesi successivi al terremoto dell’80, il contratto per la realizzazione di 143 prefabbricati che avrebbero dovuto ospi-
tare i terremotati del capoluogo (ancora oggi, sono abitati, anche se degli ex terremotati non c’è quasi più nessuno. Ormai la Cittadella ospita soprattutto fasce di popolazione disagiata, tra gli sforzi dell’amministrazione a smantellare i prefabbricati sostituendoli con case e la consapevolezza che per portare a termine il processo servirà ancora qualche anno). Manon passamolto, cheil titolare della ditta chiede il riconoscimento di ulteriori somme rispetto a quelle stabilite,un po’ per una maggiorazione di lavori eseguiti, un po’a titolo di risarcimento danni per i ritardi che contesta alla pubblica amministrazione. IL PAGAMENTO DOVUTO E’ del novembre 1992 la sentenza del lodo arbitrale con cui il comune di Potenza e la Protezione civile vengono condannati, entrambi, in solido, al pagamento in favore della ditta di poco più di 2 miliardi di lire. All’epoca fu l’allora ministero a pagare la cifra, salvo poi vedersi riconosciuto quel pagamento come non dovuto: la Corte d’Appello, infatti, si pronuncia, sul lodo nel frattempo impugnato, spiegando che la decisione precedente andava parzialmente annullata: a pagare doveva essere solo il comune. IL PRECETTO DEI BENI Così, l’ente superiore chiede la restituzione alla ditta della somma versata (tempo e calcoli l’avevano, nel frattempo, portata a circa 2 milioni di euro). A nulla era valsa l’opposizione
del privato e del comune che si era proposto a garanzia. Contemporaneamente, l’imprenditore chiede al comune la cifra precettata dallo Stato sui suoi beni. VERSO L’ACCORDO Così, visti i giudizi che nel tempo avevano individuato nel comune di Potenza l’unico titolare al versamento della cifra, Palazzo di città chiede di risolvere con transazione la vicenda. Nei mesi appena trascorsi, diversi incontri, anche con l’Avvocatura di Stato (da parte del capo del dipartimento di Protezione civile è stata esplicitata, durante la scorsa estate, la volontà di chiudere il contezioso con un accordo e il pagamento da parte del comune di quei circa 2 milioni di euro). I VANTAGGI DEL CASO
Nel frattempo, stando alla transazione e all’accordo raggiunto, la Protezione civile avrebbe accettato di non richiedere gli interessi e la rateizzazione del pagamento in cinque annualità, bloccando la cifra al 2007. Da un lato il dipartimento recupera il proprio credito senza altre attese e strade legali, dall’altro il comune che pagherà anche le spese legali sostenute dalle parti, ma dallo Stato si vede abbuonati gli interessi sulla cifra da restituire (con una rata annuale di circa 400 mila euro, sopportabile dalle casse comunali e da versare entro i due mesi successivi all’approvazionedel bilanciodiprevisione apartire da quello 2010). In mezzo, il privato che potrà finalmente sottrarsi all’azione esecutiva. sa.lo.
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Potenza
La struttura doveva essere aperta al San Carlo. Coinvolti tra gli altri Cannizzaro e Becce
Parafarmacia, tutti assolti Gli imputati avevano scelto il rito abbreviato, respingendo ogni accusa C’ERA chi, ieri mattina, alle parole del pubblico ministero si era solo arrabbiato e chi invece era preoccupato. Poi, nel pomeriggio, hanno tirato tutti un sospiro di sollievo. Il giudice Luigi Spina ha letto il dispositivo poco prima delle cinque. E, citando il secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale, ha assolto gli imputati Nicola Becce, 48 anni, dipendente di una ditta agroalimentare con interessi nel settore dell’assistenza domestica e dei servizi postali, Michele Cannizzaro, ex direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza, Giuseppe Spera, responsabile dell’ufficio tecnico del San Carlo, Aldo Pergola, presidente della commissione di gara, e la commissaria Angela Pia Bellettieri. Il pm aveva chiesto un anno e quattro mesi di reclusione per Becce (difeso dagli avvocati Pasquale Ciola e Incoronata Bochicchio) e Cannizzaro (difeso dall’avvocato Angela Pignatari) e due anni per Pergola (difeso dall’avvocato Sebastiano Flora), Spera (difeso dall’avvocato Spera) e Bellettieri (difeso dagli avvocati Tuccino Pace e Dino Bellettieri). Secondo l’accusa, Becce, per vincere la gara d’appalto per una parafarmacia nel San Carlo, avrebbe sfruttato la parentela «con soggetti molto vicini alla presidenza della giunta regionale della Basilicata che ebbe a nominare Cannizzaro alla direzione generale dell'azienda ospedaliera». Un errore. Perché Becce è il cognato di Raffaele Rinaldi, ex Margherita. Cannizzaro, invece, è stato nominato direttore generale dell'ospedale San Carlo dalla giunta regionale guidata da Filippo Bubbico, ex Ds. Cannizzaro e i commissari di gara erano accusati di abuso d'ufficio. Secondo l'accusa, «intenzionalmente» avevano «violato» l'articolo di legge che «obbliga la pubblica amministrazione al rispetto dei principi di trasparenza, di adeguata pubblicità, di non di-
scriminazione e di parità di trattamento delle aziende». E avevano «abusato» delle loro «cariche» per «compiere un atto contrario ai doveri d'ufficio, consistito in particolare nell'espletamento della gara d'appalto per l'apertura, a far data dal novembre del 2006 e per la durata di 15 anni, di un punto vendita per sanitariortopedici internoalla struttura ospedaliera e nella conseguente adozione del relativo provvedimento di affidamento, avvenuto con gestione della gara d'appalto in maniera irregolare e in totale carenza dei requisiti d'urgenza che avrebbero astrattamente consentito l'indizione della gara nel periodo di ferragosto». Secondo i magistrati della procura di Potenza, «la società che ha vinto non godeva nemmeno dei requisiti richiesti dal disciplinare di gara». Così avevevano creato un «danno ai titolari di altre strutture sanitarie ortopediche escluse dal pubblico incanto attraverso l'adozione di questa irregolare procedura»: la Tecnomedical di Vito Vincenzo Basentini e la Medical center di Giovanni Modrone. Le due società sono stateindividuate come parti offese. Gli imputati hanno scelto il rito abbreviato, respingendo in pieno le accuse. Il secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale citato dal giudice Spina spiega che «il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l'imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile». Non si tratta quindi di una assoluzione per insufficienza di prove, cancellata con il nuovo codice che prevede in ogni caso l'assoluzione con la formula «perchè il fatto non sussiste». Gli avvocati sono comunque in attesa di leggere le motivazioni. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
NOVITA’
I rifiuti diventano tracciabili Il ministero ha messo a punto il Sistri Gli operatori avranno una chiavetta Usb IL MINISTERO dell'Ambiente ha messo a punto il “Sistri”, sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti. Andranno dunque in soffitta il registro di carico e scarico e il formulario, così come verrà eliminato il Mud (Modello unico di dichiarazione). A tutti gli operatori sarà consegnata una chiavetta
Usb contenente un programma di identificazione, carico e scarico, per la gestione dei rifiuti in tutte le fasi della filiera. Il nuovo Registro sarà tenuto dalla Camera di Commercio. L'intero sistema, collegato in rete, consentirà di monitorare in tempo reale il percorso dei rifiuti speciali. «Contrastare i trafficiillecitidei rifiutièormai una priorità non più procrastinabile dichiara il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte -. Occorrerà valutare con attenzione, tuttavia, anche le ripercussioni che questo decreto avrà a carico di produttori, trasportatori e smaltitori, in termini di aggravio di costi che potrebbe incidere sul prezzo finale. C'è anche da valutare se nei tempi indicati dal Ministero, le piccole imprese del nostro territorio saranno in grado di svolgere una formazione adeguata per attrezzarsi e far fronte correttamente ai nuovi obblighi». Il sistema di tracciabilità sarà operativo
dalla prossima estate. I soggetti obbligati sono stati divisi in due gruppi. Del primo, tenuto ad effettuare l'iscrizione entro il prossimo 28 febbraio, fanno parte i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, incluse le imprese che effettuano il trasporto dei propri rifiuti pericolosi, con oltre 50 dipendenti; le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da attività artigianali, industriali e di trattamento rifiuti con oltre 50 dipendenti; i commercianti e gli intermediari di rifiuti; i consorzi per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti; le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti speciali e quelle che effettuano il recupero o lo smaltimento dei rifiuti; i soggetti coinvolti nel trasporto intermodale dei rifiuti. Per questi operatori, l'operatività scatterà il 13 luglio. Successivamente all'adesione, saranno consegnati i dispositivi previsti: Usb ed eventuale “scatola nera”, black box, da installare sul veicolo. Le stesse modalità interesseranno il secondo gruppo, che dovrà iscriversi al Sistri dal 13 febbraio al 30 marzo. A questo appartengonoi produttoriinizialidi rifiuti pericolosi, compresi coloro che effettuanoil trasportodei propri rifiuti pericolosi, fino a 50 dipendenti; le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da attività artigianali, industriali e di trattamento rifiuti tra i 50 e gli 11 dipendenti. L'avvio del sistema è fissato per il 12 agosto.
Un impianto di smaltimento rifiuti
Chiuso il convegno allo Stabile ora si pensa al futuro
Il teatro come impresa: Potenza come laboratorio nazionale NON solo parole al secondo appuntamento del convegno nazionale sul teatro, organizzato da “Cose di teatro e musica” con il Comune di Potenza, la Regione Basilicata e l'associazione “Voglia di teatro”. «Finalmente - ha affermato Dino Quaratino, di “Cose di teatro e musica” - dopo 30 anni abbiamo una proposta di legge regionale che regolamenti il settore, da tempo richiesta da operatori professionisti e amatoriali». In linea con la nazionale, la nuova proposta di legge quadro dello spettacolo dal vivo - presentata al convegno - il regolamento regionale si prefissa come obiettivo primario quello di dettare le linee guida di un settore della comunicazione da sempre tanto ampio quanto specifico. «Il primo aspetto positivo - continua Quaratino - è che prima di tutto verranno date delle regole, anche sul nostro territorio». Organismi a vocazione professionale e associazioni amatoriali non verran-
no più messe sullo stesso livello. Non si tratta, come ha specificato il direttore del Centro europeo di drammaturgia Mariano Paturzo, di realizzare proposte culturali di serie A e proposte culturali di serie B. Significa specializzazione, sia dei modelli creativi che di quelli gestionali di impresa. Il teatro è anche una forma di impresa. «Non intesa - specifica Quaratino - come “fonte di spesa” dalle istituzioni, ma come fonte di investimento. Necessari, quindi, da un lato il riconoscimento dei ruoli, dall'altro la stabilizzazione di nuove forme di contribuzione». Anche per questo aspetto, però, è importante non fare confusione. «Nessuno - dice vuole una sovvenzione statale, un sorta di abbonamento a discapito della qualità». Si tratta di una attenta distribuzione delle risorse. Perché ciò sia possibile, diventa strategico intensificare il rapporto Stato Regione in proposito. «Da una attenta rappresentazione del-
A sinistra Dino Quaratino. Sopra Santarsiero, Campagnano (Mattiacci)
la distribuzione dei finanziamenti alle regioni - sostiene Paturzo - fanalino di coda resta alla Basilicata, con 120.000 euro». Nonostante questi limiti, diversi gli impegni degli enti locali presi negli ultimi anni. «Lo spettacolo della Grancia - afferma Quaratino - il Teatro per ragazzi, per esempio, fanno sì che la Basilicata venga vista sul panorama nazionale come un laboratorio. Già il fatto che si scelga di fare un convegno di questo tipo a Po-
tenza, è un segnale in tal senso. È segno, inoltre, di come si stia abbandonando la politica del coltivare il propri orticello a favore di una maggiore sinergia». Sinergia. Di questo ha bisogno il teatro locale per tornare a farsi spazio nel mondo dei nuovi mezzi di comunicazione. Sinergia tra operatori del settore, tra questi ed enti locali, tra enti locali e stato. Ma non basta. Servono anche spazi idonei. «Il limite della Basilicata - riprende
Quaratino - è che ha una valida offerta teatrale ma non ha spazi in grado d accogliere grande pubblico. L'unico vero e proprio teatro regionale è lo Stabile, di Potenza. Occorrerebbe una nuova struttura, adeguatamente attrezzata, con più di 1.000 posti. Un nuovo teatro che non accantoni il più storico teatro Stabile, ma anzi, contribuisca alla sua istituzionalizzazione». Anna Martino
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Potenza 21
Mercoledì 20 gennaio 2010
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Mercoledì 20 gennaio 2010
Musiche della “Belle Epoque” con le sorelle Marinetti
Allo Stabile “L’orda nera” di Fasanella e Grippo
Al “Comic festival” è di scena “Marco da legare”, in arte Baz
BRANI da Belle Epoque musicale, nome futurista e look cotonatissimo, rigorosamente “en travesti”: sono “Le sorelle Marinetti”, accattivante e impertinente trio musicale, che si esibiranno al teatro Stabile il prossimo 28 gennaio alle 21. Un viaggio temporale a ritroso verso gli anni ’30, anni di grandi inquietudini ma anche anni di voglia d’evasione e di spensieratezza che, grazie alla scuderia di autori, cantanti e direttori d’orchestra dell’Eiar (l’Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, da cui sarebbe poi nata la RAI) hanno prodotto un repertorio di canzoni che ancora oggi mettono di buon umore.
SARA’ presentato il prossimo 23 gennaio, alle 17.30, nel teatro “Francesco Stabile” di Potenza, il volume di Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, “L’orda nera”. L’iniziativa rientra nell’ambito della rassegna “Lettere d’autore - Incontro con gli scrittori”. Alla presentazione del libro, oltre agli autori, parteciperanno il sindaco del capoluogo di regione, Vito Santarsiero, Oreste Lo Pomo, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata e Rosario Priore, magistrato in Corte di Cassazione. Modererà il dibattito Mimmo Sammartino, segretario dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata.
DOMANI , al teatro Don Bosco, appuntamento con Comic festival: in scena, “Marco da legare”, spettacolo di Marco Buzzoni e con la partecipazione di di Alex De Santis. Il comico di Sassari, in arte Baz, uno dei personaggi cult di Colorado, si cimenterà ancora una volta nella sua ultima produzione. Baz ha ottenuto 10 premi in 8 Festival nazionali di Cabaret, fra cui il prestigioso premio Petrolini “Bravo Grazie 2006” e il premio Walter Chiari come rivelazione comica dell’anno. Nello spettacolo, il giovane comico si scontra con il personaggio Baz, un artista “tarocco” creato da ingegneri genetici e programmato solo per riprodurre cose già fatte da altri.
POGGIO TRE GALLI
“Molto rumore per nulla” in scena allo Stabile
NUOVO APPUNTAMENTO DOMENICA
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470
Uno “strano” cestino del centro storico
La sicurezza della Potenza-Melfi
Sala 1 Avatar - Visione in 2D 17.30 - 20.30 Sala 2 La prima cosa bella 17 - 19.30- 22 Sala 3 Cado dalle nubi 17.30 - 19 - 21.30 Sala 4 Sherlock Holmes 16.30 - 19 - 21.30 Sala 5 Io, Loro e Lara
il gruppo di allenamento che si è riunito la scorsa settimana
17.45 - 20 - 22.15 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7
(f.M.)
Il mondo dei replicanti 17 - 19 - 21
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Avatar - Visione in 3D
IN ATTESA DELL’EVENTO
Informazioni e notizie per gli ipovedenti SONO in particolare tre le iniziative che l’associazione Borgo Antico Portasalza ha organizzato per il prossimo 7 marzo e che animeranno il centro storico di Potenza. Accanto alla mezza maratone Memorial Gigi Chiriaco (tappa ufficiale del circuito di avvicinamento alla maratona di Roma e per cui sono attesi diversi atleti di caratura internazionale), altri due appuntamenti per corridori in “erba”. Il “miglio di Potenza” è la gara più breve organizzata all’interno dei giochi studenteschi (su un percorso di 1.609 metri) su
per l’attività di allenamenti, in vista della nuova stagione». C’è anche la possibilità di mettersi in contatto con l’associazione attraverso gli indirizzi di posta elettronica reperibili sul sito (www.bor-
cui gli studenti si confronteranno (l’evento è nato grazie alla collaborazione di diversi docenti di educazione fisica). Ci sarà poi, nel corso della giornata, una “maratonina” destinata agli amatori che coprirà un percorso di dieci chilometri. Sul sito dell’associazione sono disponibili informazioni e curiosità. E proprio perchè l’atletica è uno sport adatto a tutti, l’associazione ha pubblicato on line (basta collegarsi al sito) i video e le cartine del circuito, anche nella versione dedicate agli ipovedenti.
goanticoportasalza.com) a cui l’associazione chiede di inviare, per meglio organizzare gli “allenamenti” una sorta di prenotazione. Niente paura, davvero lo spazio
Per il primo compleanno del piccolo Nicola Bux. Sei la gioia di tutti noi. Auguri da zia Rosanna!
è per tutti. Con tanto di canotta colorata distribuita ai partecipanti: per fare gruppo, per non perdersi di vista, semplicemente, per stare insieme correndo un po’. Con o senza obiettivo mezza maratona.
Ancora una volta si torna a parlare della Potenza-Melfi, la strada che ormai - come aveva spiegato di recente, nella conferenza di inizio anno il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, è diventata tragicamente nota per il dolore di cui si è “macchiata”. Troppi gli incidenti, spesso mortali, lungo quel tratto. Così, oggi, il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero (che già più volte aveva discusso dell’argomento con altri colleghi dei comuni interessati e che aveva lanciato appelli sulla sicurezza dell’arteria) ha invitato, presso la sala dell’Arco di Palazzo di Città, i sindaci dei territori interessati all’asse stradale Potenza-MelfiCandela per una comune valutazione delle problematiche connesse alla strada. Oltre ai sindaci di Melfi, Avigliano, Atella, Pietragalla, Filiano, Rionero, Ripacandida, Barile, Rapolla e Candela, all’incontro sono stati invitati i parlamentari lucani, il presidente della Regione Basilicata e il presidente della Provincia di Potenza. «I tanti incidenti verificatisi anche negli ultimi giorni sulla strada a scorrimento veloce Potenza-Melfi – ha detto Santarsiero - ripropongono con forza la necessità di intervenire quanto prima possibile per realizzare il raddoppio di una arteria che si conferma di una pericolosità estrema e non più accettabile». Ecco perchè «le istituzioni tutte sono chiamate a porre sul tavolo degli interventi tale priorità». Il sindaco di Potenza già nei mesi scorsi aveva incontrato i colleghi di Melfi e Candela proprio per porre la questione. Senza contare che il raddoppio della Potenza-Melfi è anche tra i punti del programma amministrativo dell’attuale amministrazione.
17.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Io, Loro e Lara 21
Avatar JAKE Sully è un marine costretto su una sedia a rotelle che accetta di trasferirsi sul pianeta Pandora in sostituzione del fratello morto. Essendo l'atmosfera del pianeta tossica per gli umani sono stati creati degli esseri simili in tutto e per tutto ai nativi che possono essere ‘guidati' dall'umano che si trova al sicuro dentro la base.
La prima cosa bella ANNA nel ‘71 era una giovane e bellissima mamma proclamata Miss del più popolare stabilimento balneare di Livorno, ignara di suscitare le attenzioni maliziose della popolazione maschile, i sospetti rabbiosi del marito Mario e la vergogna del primogenito Bruno. Oggi, ricoverata alle cure palliative, Anna sbalordisce i medici con la sua irresistibile e contagiosa vitalità
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 20 GENNAIO 0971/25447
Savino via Petrarca, 5
Numeri utili Carabinieri
112
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113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111
Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata
800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393
Centro ascolto bullismo Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0971 1931646 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551
0971 668111 0971 417111 0971 415111
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
Ateneo
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
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LA vicenda è da giorni sulla bocca dei residenti nel rione che della possibilità di costruire alcuni box auto interrati a Poggio Tre Galli sembra siano venuti a conoscenza attraverso alcuni volantini affissi sui portoni del quartiere durante le festività natalizie. Se per l’opposizione, il coordinatore dei gruppi di minoranza, Giuseppe Molinari, ha sollevato la vicenda, in consiglio c’è già chi precedentemente aveva chiesto lumi. Il consigliere del Pd, Rocco Fiore, ha infatti presentato diversi giorni fa un’interrogazione. «In questi giorni - scrive - è stato effettuato un volantinaggio tra i residenti del quartiere Poggio Tre Galli finalizzato a raccogliere prenotazioni relative alla vendita di box auto interrati in piazzale Vilnius, piazzale Budapest, piazzale Zagabria e piazzale Sofia». Fiore, che si domanda come si possano già avviare eventuali offerte di prenotazioni sulle future realizzazioni, «chiede di conoscere se l’amministrazione comunale abbia rilasciato le autorizzazioni per la realizzazione dei box di cui alla promozione di vendita». Ma in attesa di sapere se esiste già un progetto (con relativa autorizzazione sul caso) «appare alquanto strana - aggiunge Fiore nell’interpellanza - l’iniziativa promossa con il volantinaggio se si considera che le aree sulle quali dovrebbero essere realizzati i box interrati sono attualmente in concessione novantanovennale alle cooperative di pertinenza e che le stesse aree, sulla base di quanto già deliberato dall’amministrazione comunale, dovrebbero rientrare nel programma di riordino territoriale già noto ai condomini delle cooperative ed attualmente oggetto di verifica ed approfondimento». Non resta che verificare la risposta ufficiale. ma nel frattempo, nel quartiere, il fronte del “no” cresce.
ANDRA’ il scena il prossimo 14 febbraio, con sipario alle 21, al teatro Stabile, “Molto rumore per nulla” della compagnia di Gabriele Lavia. Nella solare città di Messina il ricco Leonato accoglie nella sua magione il principe d’Aragona don Pedro, di ritorno dalla guerra insieme ai suoi più stretti compagni. L’atmosfera gaia e leggera dell’estate mediterranea fa da sfondo agli amori tra il giovane Claudio e la dolce Ero e tra i litigiosi Beatrice e Benedetto. Nell’imminenza delle nozze di Claudio ed Ero, don Juan fa di tutto per screditare Ero.
IL TAVOLO
In attesa del Memorial Chiriaco, l’iniziativa dedicata a tutti i cittadini «Ma c’è l’autorizzazione Verso la mezza maratona del capoluogo per realizzare Allenamenti anche per le “matricole” quei box auto?» LA mezza maratona della città di Potenza si avvicina, ma non è ancora troppo tardi per farci un pensierino. E per divertirsi in modo sano, basta seguire il gruppo “segnato” da una maglietta rossa che percorre a passo sostenuto le vie del centro storico ogni domenica mattina. L’associazione “Borgoantico Portasalza” che ha organizzato l’evento atteso per il prossimo 7 marzo a Potenza, dedicato all’ex assessore comunale allo Sport Gigi Chiriaco e inserito nel circuito di preparazione alla maratona di Roma, ha avviato anche una simpatica iniziativa dedicata a tutti ma proprio tutti - quei cittadini che vogliono avvicinarsi alla corsa, anche soltanto per dedicarsi del tempo. Ma sempre sotto lo sguardo vigile di corridori “senior”. Domenica prossima, infatti, per la terza volta (ma gli appuntamenti si replicheranno ogni domenica fino alla maratona potentina) chiunque potrà raccogliere l’invito di “Corri con noi”. Il raduno è alle ore 8.15 (puntuali, con partenza prevista 15 minuti dopo) nel piazzale antistante alla piscina comunale di Montereale. L’invito è rivolto a tutte le società del settore giovanile, agli amatori e agli appassionati di atletica della città di Potenza, come a chi di passi in corsa non ne ha mai mossi, ma vuole comunque provare. L’entusiasmo, a distanza di pochi giorni, non è poco. E sono soprattutto le donne quelle che hanno a sorpresa risposto all’invito tra i “non addetti ai lavori”. Tanto che in sole due settimane il gruppo dei maratoneti per piacere si è allargato parecchio. Così i cittadini che accoglieranno l’invito saranno divisi per gruppi (a seconda del percorso chilometrico da sopportare) e affiancati da atleti esperti. «Il settore tecnico sarà a disposizione con tutti gli “atleti”per un confronto sull’attività e per discutere eventuali nuove proposte
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Agenda
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APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
24 Donato Salvatore chiarisce: «La disponibilità iniziale ora è diventata una candidatura»
«Non mi posso tirare indietro» Ma i giochi non sono chiusi: «sono disposto a cercare una sintesi politica» AVIGLIANO – Candidato è candidato. DonatoSalvatore chiarisce: quella che era una sua “disponibilità iniziale”, ora è diventata “una candidatura”vera e propria. Poi irrobustisce la sua posizione con l'iniziativa pubblica che terrà domani (sala consiliare, ore 18), durante la quale parlerà di temi politici e programmatici. «A questo punto - dice - non mi posso più tirare indietro». Ma i giochi non sono chiusi e lo spazio per le intese, a parere di Salvatore, c'è: «Intanto va riconvocato subito il tavolo del centrosinistra, al quale alle ultime sedute non abbiamo partecipato per ragioni di natura metodologica. Non può essere un precetto la convocazione inoltrata per sms. A chi mi accusa di spaccare il centrosinistra, dico che non è vero perché a livello regionale sto lavorando esattamente per tenerlo unito». Poi il tema delle primarie: «Per me si possono fare pure in dieci giorni. Ma se queste vengono brandite come uno strumento contro la mia candidatura, allora non l'accetto. Ecco perché penso che le possibili intese tra le forze politiche debbano avere la stessa dignità delle primarie». E poi «Idv, Udc e Pdci hanno espresso già la loro
Donato Salvatore durante la conferenza di ieri
contrarietà a volerle fare». Il consigliere regionale e segretario del Partito socialista ha il mestiere del politico e lo dimostra. L'eloquenza è quella di un uomo navigato, che attinge nel passato per spiegare «le faide e i vecchi rancori» contro di lui. «Sono stato accusato di personalizzare la vicenda di Avigliano». Si riferisce, ma non lo dice, a certi ex compagni del Psi e del Pds che ora si troverebbero a fargli battaglia dall'altra parte proponendo la candidatura del Pd. «Mi riferisco - chiarisce - a un clima che in alcuni anni è
stato alimentato verso le mie scelte che hanno preso le distanze dalla gioiosa macchina da guerra di Occhetto. Allora pensavo che quel progetto, quel riformismo andasse in frantumi. Feci un'altra scelta e alcuni, da allora, mi hanno appiccicato il macchio di infamia. A questo poi ho risposto facendo l'Ulivo e standoci dentro, spaccando anche il Partito socialista nella vicenda con Pisani». Ecco che oggi il fantasma ritornerebbe e i “compagni” di una volta gli vorrebbero ricordare quel tradimento. Forse.
Di Vito Summa, il candidato del Partito democratico che oggi esce con un manifesto pubblico nel quale presenta la candidatura dell'ex assessore provinciale, dice che «èuna personabrillante. Penso sia una risorsa che possa dare un contributo importante a questa comunità». Circa la possibilità che intervenga il tavolo regionale nelle vicende politiche di Avigliano rassicura: «Avigliano la risolverà al suo interno la vicenda politica. È giusto però, al pari di Matera o di altri grandi comuni, che il livello regionale segua da vicino le vicende locali, perché il centrosinistra aviglianese esprime una grande dote a sostegno della coalizione». A una domanda sul centrodestra che potrebbe approfittare di una possibile lacerazione del centrosinitra risponde così: «Il centrodestra non è in grado di esprimere una forza di governo per guidare la comunità fuori dalle secche in cui si trova. Non credo abbia uomini e capacità, tuttavia questa possibilità può essere messa in campo da una sciagurata ipotesi di lacerazione del centrosinistra, che però a mio avviso non si verificherà». Gianni Sileo
Il centrosinistra alla ricerca dell’unità Una presa di posizione era stata annunciata all'indomani del tavolo del centrosinistra, disertato la scorsa settimana da Italia dei valori, Socialisti e Udc. La mancata unità al tavolo e l'uscita pubblica annunciata per domani dal candidato sindaco Donato Salvatore (Psi) hanno prodotto fibrillazioni nella coalizione. Pertanto le forze presenti alla riunione politica hanno prodotto la seguente nota. Venerdì 15 gennaio si è riunito il tavolo politico, riconvocato per stabilire il percorso di avvicinamento alle amministrative con l'obiettivo di definire le linee programmatiche generali della nuova amministrazione e le modalità attraverso cui individuare il candidato sindaco che dovrà guidare la coalizione di centro sinistra nella prossima tornata elettorale. All'incontro, nel corso del quale vi è stato il prosie-
guo della discussione sui punti programmatici su cui costruire l'alleanza del nuovo centro sinistra il Partito Democratico ha comunicato il nome del proprio candidato, hanno partecipato rappresentanti di SeL e del PDCI, mentre erano assenti il PSI, l'IDV e l'UDC Le forze presenti hanno convenuto sulla necessità di produrre ogni sforzo teso ad evitare il compiersi di scenari pericolosi, impegnando i presenti a lavorare per una ricomposizione in tempi brevi del tavolo, richiamando tutti ad una maggior senso di responsabilità, in modo da favorire la ripresa della discussione partendo dalla definizione di un quadro programmatico comune e dalla scelta di un candidato sindaco autorevole e rappresentativo, capace di interpretare una nuova stagione di cambiamento ed innovazione. Partito Democratico Partito dei Comunisti Italiani Sinistra e Libertà
Lagopesole: la struttura potenzierà la sua vocazione turistica
Le chiavi del castello consegnate alla Comunità montana AVIGLIANO - Dal Corpo Forestale dello Stato alla Comunità montana Alto Basento. Dal “fantasma” di Federico II alla rievocazione della figura dell’imperatore Svevo. Il castello di Lagopesole si avvia a potenziare la sua vocazione di attrattore turistico e culturale tra i più importanti della Basilicata. E al posto di quel che nel passato fu destinato al Cnr per attività di ricerche con un evidente esito fallimentare, a breve sorgerà un attrattore polimediale sulla figura e la vita di Federico II. E’ di questi giorni, infatti, la consegna delle chiavi per l’affidamento di una parte del castello alla Comunità montana Alto Basento: in tutto 740 metri quadrati di spazio da destinare alla rievocazione sto-
rica dello “Stupor Mundi”. Lo hanno siglato Angela Malaspina, per l’Ufficio territoriale per la Biodiversità di Potenza, e Gerardo Ferretti per la Comunità montana Alto Basento. I responsabili dei due enti si sono incontrati a Lagopesole, mettendo anche fine a una bagarre che negli anni scorsi non trovava un’intesa sul passaggio di consegne. Oggi, con l’intesa raggiunta tra i due enti, si chiude una vicenda vecchia e se ne apre una nuova che porterà nel castello di Lagopesole un progetto di intrattenimento e valorizzazione del castello finanziato con 2,2 milioni di euro. Ferretti e Malaspina fanno sapere che il passaggio di consegne è «il frutto della collaborazione inter-
La Soms di Avigliano onora San Sebastiano AVIGLIANO - Oggi con inizio alle 17.30 la Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Avigliano (Soms) rinnoverà l’ultracentenaria manifestazione religiosa e civile in onore di San Sebastiano, Protettore del Sodalizio aviglianese e Santo Patrono dei Vigili urbani d’Italia. Alla manifestazione parteciperanno le altre Soms lucane, delegazioni delle amministrazioni comunali e dei Vigili Urbani. Ospite d’onore la consorella Torquato Tasso di Sala Consilina per i consolidati vincoli di stima e amicizia che, da decenni, legano la Soms di Avigliano alla omologa campana. L’edizione 2010 – riferiscono
gli organizzatori - assume una valenza particolare in quanto, a seguito dell’approvazione della legge regionale sulla “Tutela del patrimonio e dei valori storici, sociali e culturali delle Società di Mutuo Soccorso”, l’evento servirà anche a programmare le comuni e future linee di intervento di queste Associazioni che, in passato, hanno svolto un ruolo essenziale, sopperendo alla mancanza di qualunque forma di Stato sociale e contribuendo alla crescita socio-culturale dell’Italia pre e post unitaria, e che oggi si candidano per raggiungere nuovi e importanti traguardi nel settore dell’assistenza integrativa.
istituzionale tra Amministrazioni dello Stato e realtà istituzionali, locali». L’intesa pertanto darà il via «a un progetto di valorizzazione storico-culturale del sito che vede interessate alcune tra le più prestigiose sale del maniero federiciano ritenute idonee allo scopo». Pace fatta, dunque. I tempi per la realizzazione del progetto multimediale sono ancorati al bando di concorso, che avrebbe attirato nomi importanti tra le imprese che producono e realizzano installazioni di livello elevatissimo. Nelle prossime settimane una commissione preposta dovrà scegliere il migliore e avviarne la realizzazione. Il progetto prevede la messa in opera di «un allestimento artistico
Angela Malaspina e Gerardo Ferretti nel cortile del castello di Lagopesole
che rappresenti e illustri la cultura e l’opera di Federico II, con lo scopo di suscitare forti emozioni, stupore e allo stesso tempo informazioni e conoscenze». All’interno del progetto, è previsto che una sala del castello sia predisposta per mostre temporanee, mentre uno spettacolo serale proporrà un viaggio nel tempo al visitatore che ne vorrà usufruire. «E’ un progetto - ha spiegato Gerardo Ferretti - che coinvolgerà
l’intero borgo di Lagopesole, a partire dalle associazioni che già operano lì da tempo. Sarà dunque un percorso che terrà dentro un’intera comunità». Nell’idea più generale - ha fatto sapere Ferretti - il progetto sul castello si legherà alla Grancia e alle riserve naturalistiche e antropologiche del Potentino, sulle quali grava l’intesa con il Corpo forestale dello Stato». gian. sil.
Venerdì prossimo il giornalista sarà nel Comune per parlare di “Diversi e divisi”
Nello Rega si presenta a Oppido OPPIDO LUCANO - Venerdì 22 gennaio, presso la sala consiliare del comune di Oppido Lucano si terrà la presentazione del libro “Diversi e divisi - Diario di una convivenza con l'islam”con la presenza del suo autore, il giornalista lucano Nello Rega. L'autore lucano, 43 anni, lavora nella redazione Esteri del Televideo Rai. Giornalista professionista ormai dal 1993, ha collaborato con quotidiani, periodici e network nazionali. È stato inviato in tanti Paesi diversi dalla Romania alla Grecia, dalla Jugoslavia all'Albania, dal Kosovo all'Afghanistan e altri ancora. Ha vinto premi nazionali e internazionali di giornalismo e comunicazione. Dal 2005 è presidente della Together Onlus e del progetto umanistico Li-
banItaly. Le vicende di cronache degli ultimi mesi che riguardano la figura di Nello Rega sono ormai note a tutti a partire dalla prima uscita del suddetto libro con minacce serie che hanno seriamente minato la libertà di uomo e di giornalista dell'autore lucano. Lettere minatorie ricevute da Rega negli ultimi mesi dopo la decisione di pubblicare il “libro” decidendo di raccontare, in un romanzo, la storia d'amore con una donna sciita. Un cammino che inizia nel Libano e arriva nella Roma cattolica. “Diversi e divisi” è una storia d'amore tra un uomo ed una donna “diversi”. Una storia di diversità che divide nella cultura, nella religione, nel modo di comunicare. Il rapporto tra Islam e Occidente raccontato come
una sorta di diario di vita vissuta da un giornalista con una donna sciita con la quale è rilevante l'impossibilità di dialogare davvero alla pari. Nel romanzo non mancano critiche all'Islam che regola ogni attimo della vita di un musulmano. “Diversi e divisi” non è un giudizio ma la conferma che il mondo musulmano non si adeguato a quello Occidentale. Nella sala consiliare del comune dell'Alto Bradano parteciperanno all'evento il sindaco di Oppido Lucano, Rocco Pappalardo, e Kadisch una signora marocchina di religione musulmana che darà la sua testimonianza in merito all'argomento. Moderatrice del dibattito sarà Franca Amendola. Rocco De Rosa
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A Balvano l’odg sull’attentato a Berlusconi divide in consiglio
Il sito completamente rinnovato
No simpatia, sì alla solidarietà E la maggioranza lascia l’aula
Il Comune di Muro Lucano ora è on line
BALVANO - Simpatia o solidarietà al premier Berlusconi, dopo l'aggressione di Milano? E' il pomo della discordia di un consiglio comunale in “controtendenza”. Solitamente è la minoranza a lasciare l'aula consiliare. Ma quello di ieri nel centro balvanese è stato davvero un “insolito” consiglio comunale. I quattro consiglieri di minoranza hanno inoltrato, lo scorso 15 dicembre, la richiesta di convocazione di un consiglio comunale il cui ordine del giorno è «attentato al presidente del consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, onorevole Silvio Berlusconi: atto di condanna. Solidarietà al presidente del consiglio dei ministri». Il sindaco, Costantino Di Carlo, ha raccolto l'invito del gruppo di minoranza, mettendo nel primo consiglio comunale utile, il punto all'ordine del giorno. Ma dinanzi alle argomentazioni, in seno all'assise comunale, di esprimere «viva e profonda simpatia e umanità per il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, per i fatti che lo hanno visto coinvolto durante la serata del 13 dicembre dell'anno 2009», la maggioranza non ci sta. Domenico Teta, vicesindaco in carica, ma anche segretario cittadino del Par-
Il Comune di Balvano
tito Democratico di Balvano, ha invitato il «relatore a modificare il documento e ad esprimere solidarietà istituzionale e condanna per il gesto. In tal modo il Consiglio avrebbe votato all'unanimità. Altrimenti avrebbe invitato il gruppo di maggioranza a non votare ed ad allontanarsi dal consiglio. Anche l'assessore Antonia Scarfiglieri ha voluto spen-
dersi insieme al resto della Giunta - si legge in una nota per far passare un documento che esprimesse la solidarietà istituzionale. Nulla da fare o simpatia o non si fa niente. Di fronte al bisogno forte di essere simpatici ad ogni costo, Domenico Teta ha chiesto al gruppo di allontanarsi - conclude la nota - e di non votare il documento». Così il numero legale
viene meno e l'assise comunale si scioglie. «Il Consiglio è organo di indirizzo e controllo politico, che esprime la propria competenza limitatamente ad alcuni atti fondamentali quali statuti dell'Ente - prosegue la nota piani finanziari, programmazione lavori pubblici, bilanci, organizzazione dei pubblici servizi, fin'anche l'acquisizione o alienazione degli immobili o alla materia dei tributi, ma non contempla fra le sue attribuzioni (art. 42) atti finalizzati ad esprimere simpatie. Ci si aspettava dal gruppo consiliare di minoranza, così come richiesto nell'ordine del giorno dagli stessi consiglieri, un documento di sensibilità istituzionale al presidente del Consiglio dei Ministri e di condanna per ciò che è accaduto all'alta carica istituzionale, invece il consiglio si è trovato di fronte una sorta di “Vota Antò!”. Il sindaco, la giunta comunale e i consiglieri di maggioranza Pd esprimono «fuor di simpatia, forte solidarietà al presidente del consiglio e di condanna per quanto accaduto, perché sia sempre garantito alle Istituzioni e a qualunque uomo la libertà di pensiero il rispetto della persona umana». Angela Scelzo
MURO LUCANO - E’ on line il sito ufficiale del Comune di Muro Lucano. Il nuovo portale www.murolucano.eu è un “salto generazionale”. Ricco di news e completamente rinnovato sia nella grafica sia nella presentazione. Per una comunicazione istituzionale trasparente, sempre più al servizio dei cittadini, da oggi il Comune ha attivato una nuova finestra sull'informazione. E' un portale “work in progress” sperimentale. Basta un click per scoprire la storia, il territorio, la gastronomia e la cultura popolare. In primo piano gli avvisi pubblici. Nella home page le informazioni legate al sindaco, alla Giunta, al Consiglio, alle Commissioni Consiliari, ai Regolamenti e agli Uffici Comunali. Attiva la sezione albo pretorio. Altre invece saranno attivate a breve. A renderlo noto è il primo cittadino, Gerardo Mariani. «Da oggi - spiega in una nota - è un'agorà virtuale a legare i muresi nel mondo. E' una vetrina di Muro Lucano nel mondo in un approccio anche mediati-
Il 27 gennaio si celebra il giorno del ricordo della shoah
Bambini ebrei in un campo di concentramento. Un’immagine forte, ma che dà il senso di quella terribile tragedia
Bella si prepara a vivere la “Settimana della memoria” BELLA - Vivere la “Settimana della Memoria” attraverso i grandi film. E' tutto pronto nel centro bellese per la nuova rassegna al Centro Pintus. L'assessore alla Cultura, Vito Leone, ieri ha reso noto alla stampa il carnet dell'iniziativa che si inserisce nel contesto nazionale delle manifestazioni per il “Giorno della memoria”. «Il 27 gennaio è il giorno dedicato al ricordo e alla consacrazione della shoah - si legge in una nota di Leone - lo sterminio etnico da ebrei e non ebrei negli
anni 40 del secolo scorso. La settimana vuol essere una rassegna che partendo dalla shoah non trascuri l'attualità dell'argomento, affinché ciò che è accaduto non possa ripetersi più. Ci sono infatti in questo periodo inquietanti esempi di tolleranza e razzismo, che ci portano alla memoria il clima la cui sono nate poi le spinte xenofobe arrivando a generare genocidi di massa». Film come “Il bambino con il pigiama a righe”, “L'isola in via degli uccelli”, “Dall'altra
parte del mare”, sono improntati sulla persecuzione degli ebrei in Europa, mentre il film “Hotel Ruanda” non è sul sangue che vuol portare il nostro sguardo. La masseria delle allodole ci racconta il genocidio del popolo armeno da parte dell'esercito turco, visto senza manicheismi anche dall'ottica di una famiglia tura educata si valori della tolleranza. Il 24 invece sarà presentato il libro “L'orda nera” di Fasanella e Grippo. Il 30 si terrà il convegno su “Antisemitismo, ge-
co - ha detto ancora il sindaco Gerardo Mariani - e per un principio di trasparenza amministrativa fornirà un panorama completo di tutti i servizi erogati dal Comune. Si punta alla semplificazione nonché all' accesso di alcune informazioni e servizi utili alla collettività. Ma sarà anche un filo diretto con gli amministratori locali e gli uffici comunali per un contatto personale al fine di alimentare uno scambio di opinioni con suggerimenti ed osservazioni che abbiano una finalità di pubblico interesse. E' uno strumento utile per i nostri concittadini e per quanti sono interessati alle attività, all'arte e alla cultura murese. Ma c'è di più. Ai “navigatori” offriamo la possibilità di assaporare la storia di Muro Lucano. Anzi il paese, che ha dato i natali a San Gerardo Maiella, entra così nelle case di tutti». Il sito www.murolucano.eu, con le sue varie sezioni, sarà completato a breve e si arricchirà di novità editoriali e di altri servizi per agevolare i cittadini muresi.
nocidio e razzismo” alla presenza del sindaco di Salvatore Santorsa, l'assessore alla Cultura, Antonio Autilio, l'assessore alle attività produttive, Gennaro Straziuso, il presidente della Provincia Piero Lacorazza, Manuela Geri dell'Unibas, Marco Pistoia dell'Unisa, Silvia Resta giornalista La7, Franco
Rina giornalista La7, Fulcio Weltz regista, Gian Lorenzo Maccali docente e Mario Coviello dirigente scolastico. Modererà i lavori, Isabella Romano. Dal 24 al 1 febbraio mostra fotografica della Shoah realizzata dalla alunni dell'Istituto Comprensivo di Bella. ang. scel.
LA BASILICATA PER HAITI
Bella, posto per 150 bambini BELLA - Primi passi per “Bella per Haiti”: il progetto di accoglienza per 150 bambini provenienti dall'isola caraibica promosso dal Comune di Bella. Una prima riunione operativa si è svolta l'altra sera nel Palazzo Municipale alla presenza del primo cittadino, Salvatore Santorsa, dell'assessore alle politiche sociali, Vito Leone, del parroco don Antonio Ciampa, del dirigente scolastico Mario Coviello con tutti i rappresentanti delle associazioni locali (Avis, Cri, Filemone, Only-Team, Dvd, Red Garnet, Voci Bellesi, Comitato S. Vincenzo). “Un incontro proficuo - ha commentato il sindaco Santorsa - che caratterizza ancora una volta Bella come paese dell'ospitalità e dell'accoglienza. Paese che non dimentica l'aiuto ricevuto durante il sisma del 1980 e che continua ad esprimere come ha fatto in precedenza con il progetto Basilicata for Cernobyl, tutta la propria solidarietà”.
In pratica si è dato vita ad un coordinamento tra tutte le associazioni presenti. “Innanzitutto vi sarà un avviso pubblico con il quale saranno individuate le famiglie disponibili all'affido temporaneo e contestualmente verrà organizzata una raccolta fondi con l'apertura da parte del Comune di un conto corrente dedicato all'iniziativa. Successivamente l'amministrazione comunale provvederà ad attrezzare tutte le strutture pubbliche idonee all'accoglienza dei piccoli provenienti da Haiti. In tale iniziativa - ha concluso la responsabile Melina Doino - saranno coinvolte tutte le famiglie che vivono sul territorio di Bella, compreso le frazioni di San Cataldo e Sant'Antonio Casalini”. La parola decisiva però spetta alla Farnesina. Così a Bella, in questi giorni, si aspettano news per dare il via definitivo al progetto “Bella per Haiti”. an. sc.
Domenica 24 giornata di raccolta delle offerte ACERENZA - In conseguenza del disastroso evento sismico che ha colpito recentemente Haiti il vescovo della diocesi di Acerenza Giovanni Ricchiuti interviene con una lettera rivolta a tutte le parrocchie della diocesi e ai presbiteri. Egli sottolinea che «le sconvolgenti e drammatiche immagini che giungono da Haiti hanno riempito i nostri occhi e commosso i nostri cuori. Dalle nostra labbra e dalle nostre assemblee ecclesiali salga al Signore l'invocazione di fiducia e di speranza perchè accolga nell'eternità i morti e dia ai superstiti di questo cataclisma forza e fiducia. La solidarietà e la carità, umane e cristiane, ci spingono ad intervenire per aiutare quelle popolazioni e quanti si adoperano per alleviare le sofferenze e portare segni e gesti per una futura ricostruzione. Invito dunque - continua il vescovo Ricchiuti - i parroci e gli operatori pastorali ad una grande sensibilizzazione delle comunità parrocchiali, delle associazione e dei movimenti per la raccolta delle offerte a favore dei terremotati di Haiti organizzata dalla Cei per domenica 24 gennaio. Inoltre si può versare un contributo tramite il bollettino postale intestato alla Curia Metropolitana di Acerenza e attraverso un bonifico banca-
rio intestato ad Arcidiocesi di Acerenza. Inoltre la Caritas Diocesana versa la somma di diecimila euro a cui si aggiungono poco meno di cinquemila euro di offerte pervenute già dalle parrocchie. Sono certo - conclude il vescovo - che anche in questa dolorosissima circostanza la generosità non verrà meno da parte di tutti i fedeli». Antonio Bevilacqua
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Venosa Hanno cominciato i ragazzi appendendo lucchetti come succede sul ponte Milvio
Quando l’amore è per sempre Molte coppie scelgono la cappella per celebrare le proprie nozze d’oro VENOSA - In principio era Federico Moccia. La moda di apporre sul ponte Milvio i famosi lucchetti reso celebre dal romanzo “Tre metri sopra il cielo”, ha contagiato diverse zone del Belpaese. In tutta Italia sono nati alcuni luoghi “degli innamorati” dove le giovani coppie giurano il loro amore. A Venosa ne è nato uno. Già dallo scorso anno la cappella della Madonna di Montalto è diventata meta di questo particolare pellegrinaggio. Il piccolo santuario rispetto a tutti gli altri “luoghi” dell'amore, nasconde una sua particolarità. Infatti i singolari pellegrini non sono solo i giovani, ma anche coppie “di lungo corso” che vi si recano per ringraziare il buon Dio e confermare il loro amore. E' il caso di Michele Gallo e Antonia Di Mantova che hanno scelto proprio Montalto per celebrare le loro nozze d'oro. Figli e nipoti, oltre a dedicargli una poesia (leggere a lato), li hanno festeggiati dopo la cerimonia religiosa. I coniugi Gallo non sono i primi a scegliere la cappella per celebrare le nozze d'oro. All'inizio dell'anno un'altra coppia - Rocco Berardi e Carla Di Fazio - hanno scelto questo particolare luogo non tanto per seguire la moda della “lucchettomania”, che sta prendendo pie-
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Sopra i coniugi Michele Gallo e Antonia Di Mantova il giorno del loro matrimonio. Sotto dopo la celebrazione nella cappella di Montalto
LA POESIA
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Cinquant'anni fa vi siete sposati Oggi a Montalto ci siam ritrovati Per ringraziare la Vergine Maria Che vi ha guidati sulla buona via Frutto dell' amore e dell'affetto È arrivato il primo figlioletto Ma non vi siete fermati Altri sei figli sono nati Quanto lavoro quanti sacrifici Per farci sentire sempre felici Il giorno delle nozze d'oro Vi ringraziamo tutti in coro i figli e i nipoti
de, ma per ringraziare la Vergine Maria della protezione loro accordata in tutti questi anni di vita vissuta insieme. Montalto,
dunque, come ponte Milvio anche se la cappella della città di Orazio cela un significato più profondo. Un luogo scelto recentemente da tantissimi giovani e meno giovani, non solo per lasciare un segno indelebile della promessa di amore eterno, attaccano un lucchetto sulla porta della cappella, ma anche per chiamare a testimone la Madonna, che dall'alto della collina vigila e protegge Venosa.
Lsu, presentata interrogazione di “Sinistra per Genzano” GENZANO DI LUCANIA - Nell'ambito del Consiglio Comunale tenutosi lunedì, il gruppo “Sinistra per Genzano” ha presentato una interrogazione riguardante i contributi per l'assunzione dei “socialmente utili”. In particolare, i firmatari Rocco Di Bono e Salvatore Ventricelli chiedono al sindaco Rocco Cancellara «se e per quanti lavoratori LSU in servizio presso il Comune di Genzano di Lucania è stata fatta richiesta alla Regione Basilicata per la erogazione dei contributi finalizzati all'assunzione degli stessi»; ed inoltre vorrebbero che si rendessero ufficialmente note «eventuali altre misure adottate dall'Amministrazione per l'assunzione e/o la stabilizzazione di LSU». Queste domande, precisano i due consiglieri di minoranza vengono poste in quanto «la legge n. 296/2006 (Finanziaria per il 2007) prevedeva la possibilità di assumere a tempo indeterminato il personale precario alle dipendenze di Enti Locali; necessità in seguito riconosciuta e anche dalla legge n. 244/2007». «Inoltre sottolinea l'avvocato Di Bono - in li-
nea con le suddette normative, la Regione Basilicata, con la legge n. 31/2008, promuoveva la “stabilizzazione” dei lavoratori impegnati, da almeno tre anni, in attività socialmente utili presso i comuni o altri enti pubblici utilizzatori, e per tale finalità prevedeva un contributo economico fino ad un tetto massimo di 9200 euro annui per ogni lavoratore assunto in pianta organica o a tempo determinato». Una ulteriore deliberazione di Giunta Regionale, risalente al 2009 - ci dicono - conferma quest'ultimo provvedimento. Cosicché i consiglieri sopraccitati, in sostanza, vogliono sapere se «i circa 10 lavoratori LSU utilizzati presso il Comune di Genzano hanno in qualche modo potuto usufruire di tale opportunità»; e, qualora questo non fosse accaduto, «quali sono i motivi che hanno impedito una evoluzione occupazionale di tale importanza, soprattutto tenendo presente che l'assunzione può essere sostenuta interamente usufruendo dei contributi regionali». Gianrocco Guerriero
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Dopo la discesa in campo di Di Ciommo e di Valvano, il partito di Casini scioglie la riserva
Regionali: l’Udc sceglie Pizza Il quadro a Melfi in vista delle elezioni è quasi delineato: manca solo il Pd MELFI - Anche l'Udc di Melfi scioglie la riserva. Il dottor Goffredo Pizza, già candidato alle scorse politiche sempre per conto del partito centrista, è il candidato prescelto per concorrere alle regionali. Il quadro politico melfitano, si va man mano completando. In attesa di conoscere il destino del sindaco Ernesto Navazio, soprattutto dopo l'ennesimo sfogo via lettera, destinato a far rumore e discutere come consuetudine, i partiti iniziano a svelare le proprie carte. Il primo a scendere in campo è stato l'avvocato Gerardo Di Ciommo con l'Italia dei valori. Poi è stato il turno dei socialisti che sabato mattina in un noto locale cittadino presenteranno in via ufficiale, il candidato Livio Valvano. Ora tocca a quelli dell' Udc che giovedì mattina incontreranno amici e stampa per presentare Goffredo Pizza. Mancano i crismi dell'ufficialità ma si può dare per scontata anche la candidatura sul proporzionale di Nicola Pagliuca per
VENOSA: DOPO GLI STRANI ODORI DEI GIORNI SCORSI
MELFI
BARILE
Rassicurazioni dal sansificio
Fondi per l’Ipias
I Piot nel prossimo consiglio
Il cattivo odore dei giorni scorsi che hanno avvertito le popolazioni di Lavello, Venosa e Melfi sta via via scemando. Dopo le prese di posizione sia a Melfi che a Lavello, puntuali sono arrivate le rassicurazioni dal responsabile del sansificio Inol pubblicate sul nostro giornale domenica scorsa. Il sansificio oltre a essere un traino per un’economia a vocazione olivistica, ha rassicurato le popolazioni sui propri metodi - all’avanguardia - per far fronte al problema. Nella filiera dell’oliva, infatti, non esiste solo la produzione dell’olio. Non esiste tradizione olivicola senza sansa. Tale prodotto, derivante dalla lavorazione dei frantoi, rappresenta una delle più importanti fonti di combustibile di biomassa vegetale da fonte rinnovabile. Tale combustibile, contrariamente al petrolio, carbone ed altri, non solo non inquina, ma rappresenta un'alternativa intelligente e sostenibile per sfruttare le risorse che la natura ha messo a nostra disposizione. Può accadere, per brevi periodi e soltanto negli ultimi giorni del ciclo di lavorazione stagionale della sansa, di avvertire l'odore caratteristico della sansa soggetta ad un incipiente processo di fermentazione. Tale odore - fanno sapere dal sansificio - non è la spia di una emissione nociva per la salute e non si protrae per più di 10 giorni l'anno.
MELFI - E’ stato sottoscritto nella giornata di ieri il contratto per i lavori di adeguamento sismico dell'Ipias di Melfi, per un importo pari a circa 2 milioni e 500 mila euro. Il progetto prevede di ricavare spazi aggiuntivi che consentiranno di offrire finalmente un'unica sede all'Istituto Alberghiero della città federiciana, attualmente dislocato in tre edifici distinti. Dopo l'inaugurazione del nuovo Gasparrini con la firma del contratto per i lavori sull'Ipias si aggiunge un altro significativo tassello verso la realizzazione della Cittadella del Sapere di Melfi.
BARILE - Torna a riunirsi il parlamentino barilese presso il Centro Socio-Culturale “Mons. D.Telesca” domani sera. Diversi sono i punti in discussione all'ordine del giorno (prot. 2010 del 15.1) del consiglio comunale : fra gli altri, la revoca deliberazione di C.C. n.51 del 26.11.2009 con cui si approvava una convenzione per la gestione, in forma associata , del servizio di segreteria municipale fra Barile capofila ed il Comune di San Fele. Successivamente si passerà all'approvazione di una nuova convenzione, per lo stesso servizio di segreteria , tra i Comuni di Laurenzana capofila, Barile e Brienza. Ancora al punto 4 dell'o.d.g. dibattito per l'approvazione di una convenzione tendente alla costituzione di una “Rete delle Biblioteche Arbereshe della Basilicata ” e per l'azione consorziata di “Sportelli Linguistici” di cui alla Legge 482/99. Segue una pronuncia relativa al Bilancio di previsione 2009 e nell'ambito del programma operativo FESR Basilicata 20072013 , la presentazione di pacchetti integrati di offerta turisticaa valere sull'obiettivo specifico IV.1 per diversificare le destinazioni turistiche regionali , accrescendone la competitività in Italia ed all'estero. d. m.
il popolo delle libertà. All'appello manca praticamente il Pd che così come nel caso delle provinciali, sarà l'ultimo partito a far conoscere le proprie intenzioni ed a svelare la propria strategia. Ritornando all'Udc melfitano, ricordiamo che la scelta di Pizza era stata da noi del Quotidiano, avanzata già in tempi non sospetti.
D'altronde sulla carta, proprio Pizza appariva l'unico candidato in grado di reggere una competizione simile e di non facile portata. Aldilà dell'aspetto legato ad una eventuale elezione, difficile ma non impossibile, sapendo anche di scontrarsi con l'inevitabile fatto che candidati di fuori Melfi, prenderanno comunque voti anche in relazione ad
alcune alleanze che si sono formate, per la sezione dell'Udc di Melfi, è importante riuscire a dimostrare di avere dei numeri rilevanti in funzione delle prossime comunali del 2011, un banco di prova in cui i seguaci di Casini vogliono giungere nelle migliori condizioni possibili. A Melfi l'Udc non ha ancora deciso da che parte stare, se a destra o a sini-
stra. Logico che per avere voce in capitolo e potere decisionale nel determinare le scelte, ha bisogno di dimostrare una forza di gruppo, che vada aldilà del singolo candidato, e che sia espressione di un voto legato all'Udc ed al suo pensiero. Questa è la vera sfida da parte dei centristi, chiamati a dimostrare che anche se orfani di alcuni componen-
ti, attualmente lontani dal direttivo, sono in grado di racimolare un bel numero di consensi e proporsi come partito capace di determinare l'eventuale successo, dell'uno o dell'altro schieramento. Se non sarà così i seguaci di Casini, saranno costretti a mantenere un ruolo di secondo piano nella cittadina federiciana. Emilio Fidanzio
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Diversi i nomi che circolano, ma la nomina è ancora lontana
Napoli gli dedica un convegno
Consiglio comunale di Lavello Presidenza ancora vacante
Gesualdo “sbarca” nella corte partenopea
LAVELLO - Dopo il consiglio comunale dello scorso7 gennaio con la defezione dei consiglieri del partito democratico che hanno abbandonato l'aula , nelle stanze del palazzo di città tutto tace. Niente di nuovo sotto il sole anche sull'argomento del momento ovvero la nomina del nuovo presidente del consiglio comunale. Seggio ormai vacante da oltre tre mesi a seguito delle dimissioni di Vincenzo Pettorruso che pare sia già in lizza , tra i socialisti, per le prossime elezioni regionali. Tra paventate scelte trasversali ma soprattutto tra dubbi e perplessità si fa strada la notizia, confortata anche dalla mancata riunione di giunta di qualche giorno fa, che nella maggioranza vi sia aria di tempesta. Qualche incomprensione , per alcuni, una vera e propria crisi per altri. Tante le perplessità, tanti i dubbi ma soprattutto non mancano mille congetture su presunte diatribe interne alla maggioranza intenta, a dire di molti , a dimenarsi tra promesse , delicati equilibri e grandi manovre in vista delle elezioni regionali 2010.
Il Municipio di Lavello
Continuano ad imperversare voci di corridoio e dicerie ma nulla di certo nel toto candidature che è immeditamente scattato all'indomani della decisione del neo eletto presidente. Nessuna indiscerzione trapela dalle segrete riunioni dell'ultimora sebbene , tra smentite e mai confermate indiscrezioni, continuoano
a circolare nomi di papabili candidati Tra i più gettonati il consigliere Luigi Salierno, eletto nella lista Per Lavello in occasione dell'ultima tornata elettorale. Sembra ritornato in gioco il consigliere Francesco Mangino con Donato Colonna cui fa da staffetta Angela Romano che pare, secondo
insistenti voci, abbia dato la propria disponibilità. Nulla di certo, solo voci di corridoio sebbene dietro il toto candidature si nascondano, a detta di tanti, non solo delicati e sempre più vacillanti equilibri politici ma anche malcelate speranze e velleità di ben più importanti incarichi all'esito del cosiddetto valzer di poltrone atteso dopo le prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale di Basilicata. I big di turno pare strizzino l'occhio, con un chiaro intento di fare proseliti ed allargare la maggioranza, a Enzo Lamanna, consigliere di minoranza della Primavera Lavellese. Bilanci politici e cosiddette cambiali politiche a parte, la giunta Annale ha chiuso il nuovo anno portando a casa numerose soddisfazioni soprattutto in materia di opere pubbliche e servizi alla popolazione ma su tutto incombe , a detta di tanti forse troppi, una spada di damocle che non lascia ben sperare. Le forze di opposizione dal canto loro hanno spento in fretta i riflettori attendendo che la maggioranza faccia le proprie scelte. Daniele Masiello
VENOSA- Si riaccendono i fari della ribalta per Carlo Gesualdo da Venosa, musico di fama mondiale, sicuramente il più grande tra gli autori di madrigali, vissuto in età Tardo Rinascimentale, tra Napoli, Ferrara, Venosa e Gesualdo. A prendere l'iniziativa è il mensile l'Espresso Napoletano, che giovedì 21 gennaio , alle ore 17.00, a Villa Doria d'Angri, sede dell'Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, organizza un incontro, dedicato, appunto, alla figura e al tempo del Principe di Venosa. Partecipano al confronto il Maestro Roberto De Simone, regista, compositore e musicologo, Gioacchino Lanza Tomasi, Ordinario di Storia della Musica e già Soprintendente del Teatro San Carlo, Nicola Rubertelli, Maestro scenografo, e il professore Gennaro Ferrara, Rettore dell'Università degli Studi di Napoli “Parthenope”. Introduce e coordina i lavori il professore Benedetto Gravagnuolo, Ordinario di Storia dell'Architettura Contemporanea dell'Università degli Studi di Napoli “Federico II”. I lavori della sera-
ta ruoteranno intorno al volume di Orsola Tarantino Fraternali e Kathy Toma “Gesualdo da Venosa-Fasti dimenticati di un principe del Rinascimento” (Luciano de Venezia Editore). Gli autori del volume presentano una inedita figura di Carlo Gesualdo, Principe di Venosa, tragica e controversa personalità di artista, alla quale si sono interessati musicisti, intellettuali, registi.Tantissimi, infatti, i documentari, i servizi televisivi, i film e pièces teatrali. “L'approfondita narrazione rappresenta il risultato di anni di ricerche e studi, e colma un vuoto nella conoscenza della vita e dell'epoca del grande artista italianoviene sottolineato in un comunicato stampa dell'associazione Gesualdo da Venosa- donando nuova luce, grazie a un'indagine approfondita sulla personalità e sul tempo vissuto, sui drammi di una tragica esistenza e gli splendori di un'arte sublime, sui personaggi, le donne, gli ambienti e i luoghi che conservano tuttora la propria indimenticabile impronta” Giuseppe Orlando
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Il documento è stato approvato a maggioranza nell’ultimo consiglio comunale
Lauria aderisce al “Manifesto per l’acqua” LAURIA - L'acqua è un bene comune e la gestione del servizio deve rimanere nel pubblico. Partendoda questoprincipio, il Consiglio comunale di Lauria, nel corso dell'ultima seduta, ha aderito al “Manifesto per l'acqua”del Forum italiano dei movimenti per l'acqua. L'ordine del giorno è stato presentato dalla consigliera Valeria Scavo, del Gruppo della Rifondazione Comunista ed è stato approvato con dodici sì, cinque no e un astenuto. «Partendo dal fatto che l'acqua non può essere considerato un servizio pubblico a rilevanza economica, perché l'acqua è un principio di vita e quindi un diritto inalienabile
e inviolabile - ha spiegato Scavo - con l'ordine del giorno si chiede al Consiglio di condividere questo principio e di condividerlo nello statuto comunale». Aderendo al manifesto “L'acqua bene comune”, l'amministrazione si è impegnata a riconoscere nel proprio statuto l'acqua e l'accesso all'acqua come diritto umano universale e inalienabile, a confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idricointegrato ea riconoscere che tutte le acque sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà. Il compito di modificare lo statuto adesso spetterà alla
prima commissione, ma negli impegni approvati c'è anche quello di avviare sul territorio una campagna di sensibilizzazione e informazione. Lo scopo è di incentivare il risparmio idrico, con l'utilizzo di riduttori di flusso e con incentivi e modulazione delle tariffe per chi riduce gli sprechi. «L'amministrazione si è impegnata anche a sostenere le iniziative del coordinamento nazionale Enti locali per l'Acqua bene comune, compatibilmente con le risorse a disposizione - ha spiegato la consigliera Valeria Scavo durante il Consiglio di venerdì scorso e ad avviare una campagna di contrasto all'uso indiscriminato dell'acqua minerale là
dove la nostra acqua, con apposita analisi, mostra di essere un'acqua di qualità». L'ordine è stato approvato dopo una sospensiva chiesta dal capogruppo del Pd Antonio Cosentino che ha portato alla cancellazione di un punto. Quello che chiedeva di prevedere una dose minima procapite giornaliere di 50 litri come quota gratuita e un aumento di un centesimo a metro cubo di acqua consumata Una seduta del consiglio comunale di Lauria da destinare alla costruzione di infrastrutture e interventi blico inalienabile, ma di non renza e del libero schieramendi riparazione. Di diversa ve- condividere assolutamente la to con le capacità e le attitudiduta è rimasto il consigliere gestione del bene nel pubbli- ne degli imprenditori privati Nicola Manfredelli (Pdl) che co. «Perché - ha detto Manfre- che sicuramente possono nel suo intervento ha dichia- delli - non vedo nel pubblico portare benefici diretti e indirato di condividere il princi- quella gestione che può bene- retti a tutti i cittadini». pio dell'acqua come bene pub- ficiarsi della libera concorFrancesco Zaccara
Val d’Agri Il commissario nei giorni scorsi aveva sostenuto che il caso era chiuso
Poretti smentisce Imperatrice Per la senatrice: «Il trasferimento dei cani in Calabria è un atto illegittimo» VAL D'AGRI - Per la senatrice Donatella Poretti (Radicali Pd), il trasferimento dei 420 cani dalla Basilicata alla Calabria da parte della Comunità Montana Alto Agri è un atto illegittimo. La parlamentare, dunque smentisce Imperatrice. E’ una vicenda conclusa quella relativa al trasferimento dei 420 cani? «Questa storia non è affatto conclusa. Sono noti a tutti, ormai, i profili di illegittimità per le violazioni delle leggi nazionali e di quella regionale; c'e' un chiarissimo parere negativo nei confronti del trasferimento da parte dei servizi veterinari potentini; una mobilitazione degli animalisti, acominciare dell'Ente Nazionale Protezione Animali, che ha inviato numerose diffide, anche ai sindaci dei comuni interessati. La vicenda di questi cani ha avuto largo spazio nei media nazionali, ed è arrivata persino a “Porta a Porta”. Il Ministero della Salute ha svolto un'azione importante. Non si può confondere il desiderio di chiudere la partita con la realtà dei fatti». Ma a che punto è la legislazione in materia di trasferimento dei cani fuori Regione?
Randagi
«La regione Basilicata si è data una normativa chiarissima, la legge n. 6 del 25 gennaio 1993: l'art. 12, infatti, dice testualmente “I cani sono tenuti in custodia temporanea nei canili sanitari per il termine massimo di giorni 30, dopodiché devono essere trasferiti nei rifugi per il ricovero permanente. Se non re-
clamati entro il termine di 60 giorni dalla cattura, i cani possono essere ceduti a privati che diano garanzie di buon trattamento o ad associazioni protezionistiche». Dunque, la destinazione ulteriore dal rifugio perla leggeregionale è la famiglia nel pieno spirito della legge nazionale 281/91, di cui la numero 6/93 è il rece-
LAURIA: INQUINAMENTO AMBIENTALE
CASTELLUCCIO I.
Una denuncia dal Noe
Studenti in Provincia
I CARABINIERI del Noe di Potenza hanno denunciato l'amministratore unico di una ditta operante nel settore della produzione di infissi per inquinamento ambientale. Nel quadro della ormai costante attenzione attribuita alla tutela dell'ambiente da parte del Comando Provinciale di Potenza, nei giorni scorsi i carabinieri del Nucleo operativo ecologico del capoluogo hanno denunciato alla Procura della repubblica di Lagonegro G. R. amministratore unico di una ditta operante nel settore della produzione di infissi sita in contrada Galdo di Lauria, in quanto hanno scoperto che lo stesso aveva realizzato e messo in esercizio l'impianto di verniciatura in assenza della prescritta autorizzazione alle emissioni in atmosfera e per non aver smaltito, nei limiti previsti dalla normativa di settore, i rifiuti speciali pericolosi, costituiti da sospensioni acquose contenenti solventi e vernici, prodotti dal citato impianto. Il Noe dei carabinieri continua quotidianamente a svolgere un'efficace azione di controllo del territorio volta a tutelare il diritto di ogni cittadino a vivere in un ambiente sano e non degradato, onde poter migliorare la qualità della vita dell'intera comunità. e.m.
OLTRE ottanta allievi dell'Istituto Comprensivo di Castelluccio Inferiore, accompagnati dai loro insegnanti, hanno infatti visitato, nella giornata di ieri, il palazzo provinciale, per entrare direttamente a contatto con l'Istituzione Provincia e comprendere i meccanismi che regolano il funzionamento della macchina amministrativa. Ad accoglierli nell'aula consiliare il capo di gabinetto della Provincia, Francesco Colucci, che ha illustrato alla giovane platea la storia dell'Ente e del suo palazzo. All'incontro erano presenti, oltre al dirigente scolastico dell'Istituto Angela Cortazzi e al sindaco di Castelluccio Superiore Egidio Salamone, gli assessori provinciali al Bilancio e alla Formazione, Vito Di Lascio e Vitantonio Rossi, e i consiglieri Biagio Costanzo e Luigi Viola.
pimento. Non è affatto contemplato il trasferimento ad un'altra struttura, magari per risparmiare un po' di soldi! La regione e gli organismi competenti non possono violare la loro stessa legge!» Prima del caso Basilicata, altre Regioni hanno trasferito cani fuori Regione come la Puglia, la Toscana,
senza nessun allarmismo….mentre per la Basilicata… « Facciamo chiarezza.I trasferimenti fuori regione debbono essere motivati da situazioni di emergenza, cioè dalla necessità di sottrarre i cani da situazioni di vita intollerabili: così di recente è stato per un trasferimento dalla regione Molise e dalla Puglia. Per i cani della Basilicata di cui parliamo questa necessità non sussiste affatto, anzi il trasferimento avrebbe pessime conseguenze sulle loro condizioni». Molti pensano che dietro tutto ciò ci sia il monopolio dei canili lucani. Non hanno partecipato alla gara solo per una questione di prezzo d'asta basso e attendere poi il rialzo. Cosa pensa di ciò? «Ma di cosa stiamo parlando, di patate, di rifiuti o piuttosto di esseri viventi, a cui le convenzioni internazionali, come quella di Strasburgo, e di una normativa vasta e tante sentenze della magistratura riconoscono il diritto alla vita e al benessere? Mi sembra che l'atteggiamento di chiusura ed il criterio puramente economicistico con cui la comunità montana Alto Agri, ma anche gli organismi regionali, hanno “gestito” la
questione sia più che eloquente: questi cani sono degli impacci di cui liberarsi. Adottare una gara al massimo ribasso e dunque spendere il meno possibile, è la filosofia degli amministratori: inaccettabile ed illegittima. La cifradi 1,60 euroal giorno per il mantenimento degli animali non può dare nessuna garanzia non solo sul loro benessere, ma neppure sulla loro salute, tenendo conto che in tale cifra rientrerebbero anche la cattura di altri cani sul territorio, il loro mantenimento, la rimozione dei corpi degli animali da reddito, eccetera eccetera! Quanti addetti e con quali profili professionali, con un prezzo così basso, possono occuparsi degli animali garantendo benessere fisico, giuste relazioni affettive, e per seguirli nei rapporti di socializzazione tra loro stessi negli spazi aperti? Le vorrei rivolgere ai politici della regione un interrogativo: nessuna preoccupazione per gli addetti che perderebbero il posto di lavoro in seguito alla deportazione degli animali? O questi lavoratori che da anni si occupano degli animali con buoni risultati, non hanno nessuna dignità?» Angela Pepe
Sarconi, ristrutturata la canonica SARCONI - Buone nuove per la comunità cristiana del centro valdagrino. Sono stati, difatti, consegnati alla parrocchia i locali della casa canonica non agibili dal 2007 a causa di lavori di ristrutturazione necessari ed ormai non più indifferibili. A seguito di un'analisi tecnica attenta e puntuale sull'immobile, infatti era emersa l'impellente necessità di eseguire urgenti lavori di ristrutturazione, oltre alla sostituzione degli impianti idrico ed elettrico ormai fatiscenti e non conformi alla vigente normativa in materia. Allo scopo sono stati eseguiti lavori di sistemazione del manto di copertura, l'impermeabilizzazione dello stesso mediante apposito materiale isolante e la manutenzione dell'orditura principale e secondaria. Sono stati completamente rifatti i pavimenti e si è proceduto ad una nuova distribuzione dei locali interni, allo scopo di renderli meglio fruibili. Stesso discorso per i servizi igienici, che sono stati completamente rifatti con la messa
in opera di un nuovo impianto idrico ed elettrico. Sostituiti, inoltre, tutti gli infissi, avendo cura, però, di conservarne il materiale, il colore e la tipologia originaria. L'intero immobile, infine, è stato opportunamente tinteggiato esternamente. L'intervento effettuato non era più rinviabile, considerato che la struttura seppur realizzata nei primi anni cinquanta, non è stata mai oggetto di manutenzione alcuna. Sorta con lo scopo di ospitare tutte le attività della parrocchia, ha sempre svolto anche funzioni di centro polifunzionale per assemblee, riunioni, conferenze, oltre ad ospitare sacerdoti, pellegrini e scout. Il trascorrere degli anni, però, l'hanno resa bisognevole d'interventi, soprattutto nella copertura particolarmente deteriorata a causa delle infiltrazioni di acqua piovana. Soddisfatto della fine dei lavori il parroco, don Vito Micucci, al pari della cittadinanza, visto che nel centro storico non vi è presenza di altri luoghi d'aggregazione. Gerardo Tempone
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Il segretario provinciale della Rosa Bianca invita il centrosinistra a trovare una soluzione efficace
«Comunali, no ai last minute» Michele Corazza: «Non un sindaco qualunque, ma un uomo di equilibrio» «NOI NON saremo disposti ad accettare un sindaco “last minute”». E’ la presa di posizione del segretario provinciale della Rosa Bianca Michele Corazza che ricorda le difficoltà del passato e invita ad una scelta efficace nelle prossime ore. «Abbiamo certamente voglia di offrire un contributo serio e costruttivo, ma che non sia il frutto di una spartizione che non ci appartiene, bensì orientato a sostenere una concreta opportunità per la nostra comunità. Ecco perché chiediamo e crediamo in un sindaco forte, che sia in grado di superare le divisioni, condividere il programma con la sua coalizione, definire priorità e tempi con atteggiamento di apertura e partecipazione, riappacificando la città, aprendosi alla società civile e promuovendo la selezione e la crescita di una rinnovata e fresca classe dirigente» scrive ancora Corazza. «La città di Matera non ha certamente bisogno di un sindaco qualunque; necessita di un primo cittadino che sia coraggioso, carismatico e proattivo. Un sindaco fuori dagli schemi del canonico equilibrismo politico, ma sicuramente un sindaco “di equilibrio”, che si assuma la responsabilità di far ripartire la Città con il contributo di tutti, attraverso forme innovative di coinvolgimento e di grande disponibilità». Corazza ricorda gli errori del passato, i motivi della caduta della giunta Buccico e la necessità di fare scelte che andassero in una direzione diversa, tutte queste tappe vengono rievocate dallo stesso segretario della Rosa Bianca. «La memoria non può esimerci dal riflettere su quanto accaduto, portandoci sicuramente alla vigilia delle elezioni del 2007, quando nel centrosinistra si ritenne di affidare, nonostante le polemiche pre e post elettorali, la scelta del candidato uscito vincitore dalle Primarie.
Già allora il centrosinistra metteva in luce una serie di difficoltà nel promuovere una classe dirigente in grado di rappresentare il futuro. Il verdetto di quelle primarie aprì nella Citta' dei Sassi una nuova stagione, fatta di divisioni, di trasversalità, di complessivo autolesionismo, a vantaggio di una compagine che alla fine raggiunse la vittoria non tanto dimostrando la propria forza quanto piuttosto poggiandosi sull'inadeguatezza dell'avversario. Le dimissioni del Sindaco Buccico, con l'indizione delle prossime elezioni, avrebbero dovuto rappresentare un viatico, dopo l'esperienza del 2007, affinché si scongiurasse l'ipotesi di perseverare nel solco della divisione personale tra i protagonisti che guidano i partiti a livello locale ed entrare in quello che dovrebbe essere, invece, il circolo virtuoso dell'unità di intenti e della concordia politica e di coalizione. Nulla di tutto ciò si vede oggi e nulla di nuovo sembra prospettarsi all'orizzonte. Questo scenario si continua a riscontrare nonostante siano anche scese in campo le associazioni datoriali e sindacali, che si vedono costrette ad abbaiare alla luna, affinché i partiti riprendano ad essere la cinghia di trasmissione tra cittadini e istituzioni, sollecitando queste ultime a dare risposte alle legittime istanze sociali». Oggi poi davanti ad una profonda crisi economica determinate necessità ed esigenze divengono ancora più necessarie ed importanti ed anche per questo che Corazza e la Rosa Bianca chiedono a gran voce, al Pd e centrosinistra in particolare. Una scelta veloce, efficace ed autorevole che avvenga in tempi adeguati e che permette di creare attorno ad un “candidato sindaco di equilibrio” un progetto politico che possa governare la città per i prossimi cinque anni.
Iniziativa di promozione
Tredici aziende materane a fiere e rassegne
I vertici lucani della Rosa Bianca nell’appuntamento materano di qualche mese fa con il leader Savino Pezzotta
Fortunato e Di Palma assolti davanti al Gup FILIPPO Fortunato, ex Segretario Generale della Provincia di Matera, e Angelo Di Palma, ex direttore Generale della Provincia sono stati assolti dal Gup presso il Tribunale di Matera Rosa BIa. Fortunato, difeso all’avvocato Emilio Nicola Buccico era stato chiamato a rispondere del reato di abuso di ufficio per alcune presunte violazioni di legge che erano state ravvisate in occasione dell' adozione di una delibera di Giunta Provinciale. Di Palma, invece, difeso dall’avvocato Giorgio Petrachi, era stato chiamato a rispondere dinnanzi al Gup del reato di omissione di atti ufficio per non aver concluso, nel rispetto di quanto previsto dalla legge, un procedimento amministrativo sorto a seguito di una richiesta
di annullamento, in via di autotutela, di alcuni provvedimenti adottati in precedenza dalla Giunta Provinciale di Matera. I due difensori Buccico e Petrachi, nel corso del giudizio, hanno evidenziato la correttezza dell'operato dei rispettivi assistiti avendo questi agito nel rispetto della normativa di settore ed hanno concluso nel senso della infondatezza dei reati contestati loro dall'accusa su segnalazione di un dipendente dell'Amministrazione Provinciale di Matera. Il Giudice dell'udienza preliminare, nell'assolvere gli imputati con ampia formula liberatoria “perchè il fatto non sussiste”, si è riservato di depositare le motivazioni della sentenza entro i prossimi sessanta giorni.
E’ il senso di un incontro organizzato dall’Associazione nazionale per i diritti del fanciullo
Contrasti tra coniugi penalizzano i più giovani “La tutela del benessere psico fisico e della serenità de fanciulli”, questo il titolo del convegno svoltosi ieri sera, nel cuore pulsante del Sasso Caveoso: il complesso delle Monacelle, a Matera. Di natura altrettanto toccante, il tema del dibattito, difficile, il contrario, davanti ad un argomentocome quellodell'età evolutiva.Abbiamo subito avvicinato, per immergerci nell'argomento, l'ing. Giuseppe Iuele, presidente dell' ADF (associazione nazionale per i diritti del fanciullo) , a cui, abbiamo chiesto, in buona sostanza, le finalità dell'incontro. «C'è un 95% di casi di falsi abusi, in Italia», dice Iuele, «un dato, questo, proveniente dal centro nazionale documentazioni falsi abusi. Casi di minori, all'interno di famiglie con patologie tra coniugi, vessati, perchè in balìa delle perizie di una e dell'altra parte. E' necessario, ad oggi, definire un collegio di giudicanti specializzati, in diritto minorile ed in psicologia. E' necessario che ci siano parti terze a giudicare dinanzi a situazioni del genere, in cui, a pagare, non devono essere i bambini». P«er spiegarci meglio, un esempio; è il caso di Lucrezia, tredici anni, strappata alla madre, di Pontremoli e affidata, dal 2008, a un istituto di suore della capitale - ci spiega Iule lei, separata, e risposatasi subito dopo, in seguito ad una denuncia dell'ex marito, arresta-
to per spaccio di sostanze stupefacenti, finisce per essere inquisita, per non aver fatto mai vedere la figlia al padre. Rimpallo tra i vari consulenti dell'ASL, assistenti sociali che forzano ogni tassello, a suon di perizie, senza contraddittorio, conclusione: affidamento all'istituto di suore». Discutibile, quindi, il meccanismo di delega del giudizio agli assistenti sociali; questo, un po', il senso delle parole di Giuseppe Iule, il quale, insieme all'associazione, che presiede si è preoccupato di organizzare questo dibattito, per sensibilizzare dinanzi a cronache di questo tipo. L'ADF opera senza fini di lucro, dal 12 febbraio 2007 ispirandosi alla Carta fondamentale dei Diritti del fanciullo e alla dichiarazione dei diritti del fanciullo, opera nel rispetto delle leggi, aborrendo violenza e ogni forma di protesta antidemocratica. Ospiti e relatori del convegno, a dare manforte agli obiettivi di nascita di un tribunale specializzato in diritto minorile: la Dr.ssa Anna Coppola presidente cooperativa sociale “Crisi”, il dr. Alberto Iannuzzi, consigliere della corte d'appello di Potenza, la dr.ssa Angela Campa, psicologa, psicoterapeuta e didatta di terapie familiari, il dr. Giuseppe Attimonelli presidente del tribunale di Matera ed il pubblico ministero Marco Ghezzi. Francesco Giusto matera@luedi.it
L’appuntamento dell’Adf alle Monacelle
SONO già 13 (10 alla fine del 2009 e tre nel 2010) le imprese della provincia di Matera che hanno partecipato a fiere e rassegne specializzate in Italia e all’estero, grazie a contributi, previsti dal Regolamento che la Camera di commercio ha approvato lo scorso anno per sostenere le attività promozionali di diversi settori produttivi. Si tratta di Tecnoblend di Matera, settore gelateria, che ha partecipato alla M.IG (Mostra internazionale del gelato artigianale) di Longarone (Belluno), Eco.Logica servizi di Bernalda, settore ambiente, al Matching di Milano, della Landscape Properties di Matera, servizi, al “Property Wildwide 2009 di Mosca (Russia), della So.Ge.Sa di Policoro, e della CO.PAR.M di Ferrandina, entrambe del settore ambientale, che hanno partecipato alla fiera Ecomondo di Rimini, Il Consorzio Mediterraneo di Matera ha portato l’offerta del Materano al T.T.G Incontri di Rimini, Lady Cucine, mobili per la casa, ha partecipato alla Fiera del Levante di Bari, l’ Alfatex (tessuti spalmati,pelli, fodere,accoppiati adesivi) alle rassegne “Abitare il Tempo 2009’’ di Verona e al “Mood 2009’’ di Bruxelles (Belgio), la Duecci di Matera, prodotti e servizi alle imprese, alla fiera “Oil non Oil’’ di Napoli. Per il 2010 sono stati concessi contributi alla Fratelli Laurieri di Matera, prodotti da forno, per la partecipazione alla “Winter Fancy Food’’ in programma a San Francisco (Stati Uniti) dal 17 al 19 gennaio, alla Dimoconf di Bernalda per la rassegna Baglioni Bimbo di Firenze, in programma dal 21 al 23 gennaio, e alla L.P Puglia di Matera, marketing e servizi web, per la fiera “ La dolce vita’’ di Londra (Inghilterra) che si terrà dall’ 11 al 14 marzo 2010. “ L’attuazione del Regolamento per sostenere la partecipazione di aziende locali è – ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelliuna delle iniziative messe in campo per favorire la ripresa e la promozione del sistema produttivo. C’è entusiasmo, a giudicare dalla richieste, e cercheremo di soddisfarle nel rispetto dei requisiti previsti dal Regolamento.La partecipazioni a fiere diverse, in Italia e all’Estero, contribuirà ad accrescere confronto e presenze sui mercati e ad attivare possibili collaborazioni con altri imprenditori, come ci apprestiamo a fare con il progetto S.I.A.F. T in programma a Matera dal 25 al 27 gennaio e che coinvolgerà gli enti camerali di Potenza, Foggia, Crotone e Reggio Calabria in attività di incoming nei settori turistico e agroalimentare con operatori proventienti da Stati Uniti, Russia, Polonia e Germania’’.
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Matera
E’ necessario ritrovare il punto di riferimento ideale a cui si ispira la distribuzione di diritti e doveri
«Riscoprire il senso delle regole» Incontro del Circolo Gino Giugni con l’ex magistrato Gherardo Colombo «LA giustizia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perché delle regole. Se non le comprendono, tendono a eludere le norme quando le vedono faticose, e a violarle, quando non rispondono alla loro volontà. Perché la giustizia funzioni è necessario che cambi questo rapporto». Su questo e su altro l’ex magistrato Gherardo Colombo ha tenuto ieri a Matera un interessante incontro sul tema “Rispetto delle regole e crescita economica”, durante il quale ha invitato a riflettere su un argomento di grande attualità e profondo coinvolgimento civile e morale. Ieri pomeriggio Colombo, interagendo attivamente con il pubblico, ha evidenziato come sia importante riscoprire il senso profondo delle regole, che stanno alla base della convivenza civile, ritrovare il punto di riferimento ideale, dei valori di base, a cui si ispira la distribuzione di diritti e doveri, opportunità e obblighi, libertà e limiti di ogni individuo. «Il rispetto dei valori della persona - ha detto Colombo - è la strada giusta da intraprendere, indicata anche dalla Costituzione italiana e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, che mostrano un modello di convivenza orientato al riconoscimento e alla valorizzazione dell’altro. E’ una società “orizzontale”, che prevede una distribuzione dei doveri e dei diritti, in particolare quelli fondamentali, vale a dire quelli che garantiscono la base per un’esistenza dignitosa e il presupposto per l’emancipazione dell’individuo. Questo modello si contrappone al modello “verticale”, basato sulla
Un uomo si impicca a Madonna delle Vergini
Gherardo Colombo al convegno del circolo Giugni in cui ha presentato il suo ultimo libro “Sulle regole”
gerarchia e la competizione, che privilegia poche persone a discapito di tutti gli altri cittadini. Se la società è davvero organizzata in modo orizzontale, - ha proseguito Colombo - le occasioni per violare le leggi sono minori e se i diritti principali sono tutelati, la devianza è meno diffusa; pertanto, il dialogo, il confronto e la responsabilità possono prosperare da ogni punto di vista: politico, professionale, civile e amministrativo. In questo modo ognuno di noi potrebbe partecipare più compiutamente al bene comune e raggiungere una propria realizzazione personale».
Il convegno, moderato dalla giornalista de “Il Quotidiano” Antonella Ciervo, è stato organizzato dal Circolo “Gino Giugni”, in collaborazione con l’associazione Slow Food di Matera. Durante l’incontro, al quale hanno preso parte la vice-presidente della Camera di Commercio Rosa Gentile, il presidente del circolo Gino Giugni Francesco Filippetti, il responsabile di Slow Food Giovanni Schiuma e Angelo Angelastro della classe IV B Igea dell’Itc “Loperfido”componente della consulta giovanile. Questa mattina gli studenti dell’Itc incontreranno Colombo
Il 25enne non si rassegnava alla fine della relazione
Continua a perseguitarla Stalker ai domiciliari «TU sei sempre mia, non devi uscire con nessun altro»: era più o meno questo il tenore dei messaggi che si ostinava ad inviare alla sua ex. Non era bastata l'ordinanza cautelare personaledi inibitoriainrelazionead attipersecutori (art. 612bis c.p. “stalking”) notificataal venticinquenne nello scorso ottobre dai carabinieri della Stazione di Matera. Nonostante il divieto assoluto di avvicinarsi o contattare in qualsiasi modo l'ex fidanzata e la sua famiglia (lo stesso per il luogo di residenza, il domicilio e la sede lavorativa), il ragazzo ha continuato a tentare di avvicinarla. Per la donna, l'incubo è finito lunedì pomeriggio quando i militari dell'Arma hanno eseguito nei confronti dello stalker la misura di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Matera - Ufficio del G.I.P. Lagiovane avevadecisodichiedere aiuto,rivolgendosi ai carabinieri a fine luglio dello scorso anno, stanca di convivere con l'ossessione di ricevere telefonate continue, di dover subire appostamenti sotto casa e nei pressi del posto di lavoro. Vessazioni che hanno causato uno stato costante di angoscia tanto da far temere per la propria incolumità. Alcune volte l'ex aveva anche alzato le mani (qualche episodio di violenza si è persino verificato sotto gli occhi dei familiari della ragazza). La donna era bersagliata da telefonate, minacciata, controllata nei movimenti, costretta a seguire il persecutore contro la propria volontà, anche abbandonando il luogo di lavoro. Situazioni che hanno inevitabilmente segnato psicologicamente la vittima costretta a modificare lo stile di vita pur di sfuggire alle attenzioni dell'uomo che non si era mai rassegnato alla fine della relazione sentimentale. Dopo l'attività di indagine dei carabinieri, andata avanti per due mesi, condotta in maniera puntuale ma discreta, in linea con la delicatezza della materia, è scaturito il provvedimento dello scorso ottobre, il primo del genere emesso dal Comando provinciale dei carabinieri. Nel corso di questi mesi, i militari della Stazione, oltre a fornire assistenza alla giovane donna, consapevoli della pericolosità dell'ex fidanzato, hanno continuato a monitorarne il comportamento e l'osservanza al primo provvedimento, di cui una singola violazione, come
Il capitano Paolo Sambataro
è accaduto, avrebbe comportato l'arresto. «L'applicazione della misura cautelare, che si spera possa agevolare la vittima nel lento percorso di ripristino della serenità nella vita privata, deve servire anche da incoraggiamento a tutte quelle donne che in situazioni analoghe, purtroppo molto diffuse, non denunciano per vergogna continuando a sopportare in silenzio le pesanti vessazioni», spiega il capitano Paolo Sambataro, comandante della Compagnia dei carabinieri di Matera. Da marzo 2008 è presente nel Comando Provinciale una squadra antistalkng affidata ad un'Ufficiale donna, il tenente Annalisa Pomidoro, che in virtù della sensibilità femminile è agevolata nell'instaurare un dialogo in grado di mettere a proprio agio le vittime vincendo ritrosie, timori o vergogna, in una cornice di comprensione, partecipazione emotiva e rispetto assoluto della privacy. La task force è a disposizione di tutte quelle donne che vivono situazioni di violenza e soprusi, dalla quale si può uscire se opportunamente affiancate e seguite dopo la denuncia. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
durante un’assemblea, che avrà luogo presso il cine-teatro “Duni”. Il magistrato, infatti, è solito incontrare i ragazzi. «In un anno - ha detto Colombo - ne incontro circa 50.000 ed è piacevole conversare con loro». Nel corso del convegno, svoltosi presso la Camera di Commercio, sono stati presentati anche i libri del magistrato: “Sulle regole” e “Sono stato io”. In serata Gherardo Colombo ha presentato i suoi libri presso l’hotel Hilton durante una cena con un menù degustazione, accompagnato dai vini offerti dalle tenute Iacovazzo. Mariangela Lisanti
E' STATO il proprietario di un appezzamento di terra in località Murgecchia a rendersi conto, ieri pomeriggio, che proprio davanti alla chiesa di Madonna delle Vergini c'era il cadavere di un anziano. Sotto shock, l'uomo si è precipitato nella caserma dei carabinieri. Secondo gli inquirenti, giunti sul posto, G. V. classe 1932, coniugato e padre di tre figli, si è tolto la vita impiccandosi. L’anziano ha utilizzato un gancio che fuoriesce dalla facciata della chiesetta per annodare la corda, dopo essere salito su una piccola panchina. Alla base dell'insano gesto potrebbe esserci un momento di forte difficoltà che stava attraversando il settantottenne materano. Nella sua macchina è stato ritrovato un bigliettino in cui, in sostanza, l’anziano evidenzia lo stato di disagio in cui si trovava e si limita a chiedere perdono alla famiglia per il gesto. Sul posto, nel pomeriggio di ieri, sono giunti i carabinieri e una squadra di vigili del fuoco. matera@luedi.it
TRIBUNALE CIVILE DI MATERA PROC. N. 104/92 REG. GEN. ES. G.E. DOTT. REMO LISCO ESTRATTO DI AVVISO DI VENDITA SENZA INCANTO ED EVENTUALE VENDITA CON INCANTO La sottoscritta Avv. Silvana Bianculli, Professionista delegato dal Giudice dell’esecuzione Dott. Remo LISCO, con ordinanza del 17.03.2009, AVVISA che il giorno 10.03.2010, alle ore 17,00, nel suo Studio in Matera, alla via Annunziatela n. 35, procederà alla vendita senza incanto e, nei casi di cui all’art. 569, co. 3 c.p.c., il giorno 12.05.2010, alle ore 17,00, procederà alla vendita con incanto, sempre presso il proprio Studio, dei seguenti immobili: LOTTO N. 1: Locale commerciale, ubicato nell’abitato di Policoro, allocato al piano terra del corpo di fabbrica prospiciente via E. Gianturco. E’ composto da: vano unico e bagno. La superficie complessiva utile dell’unità immobiliare è di mq. 82,43 con altezza netta di mt. 3,55. Il locale risulta normalmente rifinito, in normale stato di manutenzione ed è occupato. Risulta, inoltre, accorpato ad un locale contiguo. Al fine di restituire la sua originaria dimensione occorre ricostruire il muro divisionale. PREZZO BASE: € 97.610,35; Rilancio minimo: € 1.000,00. LOTTO N. 3 Appartamento per civile abitazione, ubicato nell’abitato di Policoro, con accesso dal piano pilotis di viale Salerno n. 28/20. E’ allocato al piano primo, interno 1, scala n. 4 e fa parte del fabbricato retrostante viale Salerno ed è composto da: ingresso-corridoio, cucina, salone, disimpegno, due vani letto, un bagno ed un lavatoio con una superficie complessiva utile di mq. 76,05, oltre a due balconi di complessivi mq. 9,21 ed una terrazza di mq. 32,36 con altezza netta di mt. 2,75. E’ dotato di impianto di riscaldamento autonomo. E’ ben rifinito, in buono stato di manutenzione ed è occupato. PREZZO BASE: € 78.243,22; Rilancio minimo: € 1.000,00. LOTTO N. 8 Appartamento per civile abitazione, ubicato nell’abitato di Policoro, con accesso da viale Salerno n. 56. E’ allocato al piano primo, interno 2, scala n. 2, del fabbricato prospiciente viale Salerno ed è composto da: ingresso-corridoio, salone, soggiorno, cucinino, disimpegno, tre vani letto, un bagno ed un ripostiglio-lavatoio con una superficie complessiva utile di mq. 112,88, oltre a un balcone di mq. 14,47 ed una terrazza di mq. 91,35 con altezza netta di mt. 2,74. E’ dotato di impianto di riscaldamento autonomo. E’ ben rifinito, in buono stato di manutenzione ed è occupato. PREZZO BASE: € 119.301,54; Rilancio minimo: € 1.000,00. LOTTO N. 9: Appartamento per civile abitazione, ubicato nell’abitato di Policoro, con accesso da viale Salerno n. 56. E’ allocato al piano secondo, interno 3, scala n. 2, del fabbricato prospiciente viale Salerno ed è composto da: ingresso, salone, cucina, disimpegno, due vani letto, un bagno ed un ripostiglio-lavatoio con una superficie complessiva utile di mq. 81,11, oltre a due balconi di complessivi mq. 13,80, con altezza netta di mt. 2,71. E’ dotato di impianto di riscaldamento autonomo. E’ ben rifinito, in normale stato di manutenzione ed è occupato. PREZZO BASE: € 73.853,34; Rilancio minimo: € 1.000,00. LOTTO N. 10: Appartamento per civile abitazione, ubicato nell’abitato di Policoro, con accesso da viale Salerno n. 72. E’ allocato al piano terzo, interno 5, scala n. 3 del fabbricato prospiciente viale Salerno ed è composto da: ingresso-corridoio, salone, cucina, disimpegno, due vani letto, un bagno ed un ripostiglio-lavatoio con una superficie complessiva utile di mq. 81,91, oltre a due balconi di complessivi mq. 14,05, con altezza netta di mt. 2,74. E’ dotato di impianto di riscaldamento autonomo. E’ ben rifinito, in buono stato di manutenzione ed è occupato. PREZZO BASE: € 74.628,02; Rilancio minimo: € 1.000,00. LOTTO N. 13: Locale adibito a deposito-garage, ubicato nell’abitato di Policoro, con accesso da rampa carrabile ubicata in via Granturco o tramite scala condominiale interna. Ha una superficie di mq. 32,90 ed un’altezza netta di mt. 3,20. L’aerazione è consentita da una finestra a bocca di lupo. E’ pavimentato, ben rifinito, in buono stato di manutenzione ed è occupato. PREZZO BASE: € 15.235,48; Rilancio minimo: € 100,00. LOTTO N. 14: Locale adibito a deposito-garage, ubicato nell’abitato di Policoro, con accesso da rampa carrabile ubicata in via Gianturco o tramite scala condominiale interna. Ha una superficie di mq. 31,97 ed un’altezza netta di mt. 3,20. L’aerazione è consentita da una finestra a bocca di lupo. E’ pavimentato, ben rifinito, in buono stato di manutenzione ed è occupato. PREZZO BASE: € 14.719,02; Rilancio minimo: € 100,00. LOTTO N. 15: Locale adibito a deposito-garage, ubicato nell’abitato di Policoro, con accesso da rampa carrabile ubicata in via Gianturco o tramite scala condominiale interna. Ha una superficie di mq. 27,74 ed un’altezza netta di mt. 3,20. L’aerazione è consentita da una finestra a bocca di lupo. E’ pavimentato, ben rifinito, in buono stato di manutenzione ed è occupato. PREZZO BASE: € 12.859,78; Rilancio minimo: € 100,00. LOTTO N. 17: Locale adibito a deposito-garage, ubicato nell’abitato di Policoro, con accesso da rampa carrabile ubicata in via Gianturco o tramite scala condominiale interna. Ha una superficie di mq. 14,16 ed un’altezza netta di mt. 3,25. In parte è soppalcato. L’areazione è consentita tramite apertura nella parte superiore del serramento di chiusura. E’ pavimentato, ben rifinito, in buono stato di manutenzione ed è occupato. PREZZO BASE: € 6.559,00; Rilancio minimo: € 100,00. Le domande per partecipare alla vendita dovranno essere corredate da bollo da € 14,62. VENDITA SENZA INCANTO: offerta da presentare entro le ore 12,00 del giorno 09.03.2010 presso lo Studio del Professionista delegato, Avv. Silvana Bianculli, in Matera, alla via Annunziatella, n. 35. VENDITA CON INCANTO: istanza da consegnare entro le ore 12,00 del giorno 11.05.2010, giorno precedente l’eventuale incanto, presso lo Studio del Professionista delegato, Avv. Silvana Bianculli, in Matera, alla via Annunziatella, n. 35. Per altre modalità e condizioni di vendita si rinvia alle avvertenze generali pubblicate a margine del presente estratto. Per informazioni più dettagliate, contattare il Professionista delegato alle operazioni di vendita, Avv. Silvana Bianculli, tel. 0835/332822 o il custode giudiziario, Geom. Buonaventura Catullo, tel. 0835/263624 o consultare il sito www.astegiudiziarie.it. Matera, 13 gennaio 2010. IL PROFESSIONISTA DELEGATO: AVV. SILVANA BIANCULLI
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Agenda
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Programma Siaft
Premio Ambiente 2010
Ex marinai del Sud a raccolta
Concerto del soprano Patanè
APPUNTAMENTI , finalità e aspetti organizzativi del programma “South Italy Agrofood and Tourism'' (S.I.A.F.T), in programma a Matera dal 25 al 27 gennaio 2010 saranno illustrati nel corso di una conferenza, che si terrà a Matera venerdì 22 gennaio alle 11 presso la sala giunta della Camera di commercio. Interverranno il presidente dell'Ente Angelo Tortorelli, componenti di giunta e dirigenti dell'Azienda speciale Cesp. Il progetto coinvolge, gli enti camerali di Potenza, Foggia, Crotone e di Reggio Calabria, in attività di incoming con importanti operatori economici e tour operators provenienti da Stati Uniti d'America, Russia, Polonia e Germania.
SI svolgerà sabato 23 gennaio alle ore 10, presso la sala Conferenze dell’Ente Parco della Murgia Materana, via Sette Dolori n°10, Matera, la cerimonia di premiazione del “Premio Ambiente 2010”. Il Consiglio Direttivo del Parco ha infatti assegnato, con Delibera numero 20 del 27/11/2009 l’importante riconoscimento al naturalista Giuseppe Gambetta. Gambetta, autore di numerosi volumi ha lavorato con entusiasmo alla scoperta e alla valorizzazione di piante, insetti, piccoli animali e a tutto quanto ha raccolto dalla cultura orale dei padri.
EX marinai del sud Italia a raccolta presso la sede materana dell'Anmi (Associazione nazionale marinai d'Italia), in Recinto XX Settembre. L'incontro tra il gruppo lucano, presieduto dal Grande Ufficiale Eustachio Andrisani (nella foto), e i presidenti dell'Anmi Puglia settentrionale, si terrà sabato prossimo alle ore 10, per discutere sull'andamento della vita associativa. All'incontro di sabato prossimo sarà presente anche il secondo vice presidente nazionale del sodalizio, il cavaliere ufficiale Gesumino Laghezza, e il delegato regionale, l'ammiraglio Giuseppe Ciulli.
Un programma lirico - sinfonico di grande spessore, interpretato dal soprano Francesca Patanè, insieme all'Orchestra Ico della Magna Grecia, diretta da Alessandro Sangiorgi, è in programma domenica 24 gennaio 2010, con inizio alle ore 21:00, nell'auditorium "R. Gervasio" di Matera. Il concerto rientra nel cartellone allestito dal Festival Duni e dall'Orchestra Ico della magna Grecia. Francesca Patanè proviene da un’illustre famiglia di musicisti italiani. Figlia del notissimo M. Giuseppe Patanè e altresì nipote dell'altrettanto stimato M. Franco Patanè è cresciuta tra Berlino e New York dove ha perfezionato la sua preparazione musicale presso la Manhattan School of Music di New York.
CELEBRAZIONI
ASSOCIAZIONE FALCO NAUMANNI
Oggi in città le reliquie di S. Teresina
NATURA, aria pulita, verde, alberi, ruscelli incontaminati ed animali selvatici creano un ambiente ideale per allenare il proprio fisico e mettere da parte la stressante realtà quotidiana. Il trekking è la disciplina ideale per realizzare momenti di contatto con noi stessi e l'ambiente. L'associazione materana di trekking “Falco Naumanni”, presieduta da Cosimo Buono, ha presentato il calendario delle escursioni 2010, in presenza di un numeroso pubblico, nella sala convegni della “Scaletta” di via Sette Dolori. «Vario è l'approccio al territorio e d'estate pratichiamo anche escursioni notturne. - interviene Buono - Ogni esperienza è occasione di scoperta e i ricordi sono tanti: durante la pausa pranzo sul Pollino, una cinciarella, posata sul Pino Loricato, si esibiva in un vero e proprio spettacolo teatrale; un cumulo di pietre di una vetta, invece, era colonizzato da coccinelle per svernare. Spesso siamo accompagnati da esperti di fama internazionale come il geologo Edward Guegen». La scala escursionistica evidenzia quattro gradi di difficoltà: turistico di facile percorrenza, escursionistico su sentieri difficili, escursionistico per esperti ed escursionistico per esperti attrezzati con corde, imbraco, discensore e moschettoni. L'equipaggiamento, inoltre, è la base per sostenere il trekking. Appassionato di escursioni anche Mario Tommaselli, romano (da oltre cinquant’anni vive nella città dei Sassi), socio fondatore de “La Scaletta”: «La prima volta ho esplorato e fotografato quest'incantevole regione dall'aereo. Ho pubblicato molti libri, ho ideato e diretto documentari televisivi. L'interesse è stato sempre rivolto al territorio: l'elemento preistorico, le chiese rupestri, i quartieri Sassi, i paesi della provincia, il parco Pollino, quello di Gallipoli-Cognato ed il melfese. Personalmente mi sono occupato prima delle chiesi rupestri e poi della struttura architettonica rurale delle masserie, masserie fortificate, iazzi, cisterne e fontane. Attualmente mi sto interessando della transumanza in Basilicata e, a riguardo, sto raccogliendo la documentazione per ricostruire quest'antica tradizione. L'archivio dei pastori di Altamura, risalente alla fine del 1500 fino ai primi del Novecento, e le carte topografiche sono ricchi d'informazioni sulla rete dei vecchi tratturi, regi tratturelli e carrarecce comunali». Nunzio Longo
AL LICEO PEDAGOGICO
CINEMA
Mappamondo dei diritti
Comunale Matera - 0835334116 Avatar ore 17,00, 21,00
Kennedy Matera - 0835334116
Antonio
Il riccio ore 17,30-19,30-21,40
Duni Matera - 0835331812 Io Loro e Lara ore 17,50, 19,45, 21,40
Patron Antonio Matera La prima cosa bella ore 17,30- 19,30- 21,30
Gli auguri di un buon compleanno dai tuoi amici della pallacanestro e dalla redazione del “Quotidiano”
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 La principessa e il ranocchio ore 17,30 Cado dalle nubi 19,30-21,45 Della Valle Ferrandina - 0835755226 Sherlock Holmes ore 19-21,30 Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
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Alcune immagini della presentazione del calendario di escursioni 2010 (foto Videouno)
C’E’tempofino al25gennaio2010pervisitare nelmuseoRidola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
OGGI alle 10 sarà installato, presso l'atrio dell'Istituto Magistrale Statale "T. Stigliani" Liceo Pedagogico Sociale di Matera (sede via Lanera n.61), il Mappamondo in cartapesta simbolo della Campagna “L'educazione fa crescere i diritti”, promossa dal Cisp (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli). La cooperativa sociale Il Sicomoro di Matera, insieme ad altre organizzazioni italiane, ha aderito alla Campagna e, a livello locale, ha coinvolto nel percorso formativo sui diritti il Liceo Pedagogico della città. La Campagna ha l'obiettivo di lanciare un messaggio all'opinione pubblica, ai giovani, ai loro genitori e alle Istituzioni sull'educazione come fattore chiave per la promozione dello sviluppo e del benessere, della pace e della riduzione della povertà. L'installazione del mappamondo avverrà nell'aula magna e saranno presenti i ragazzi coinvolti nel percorso formativo, i rappresentanti delle singole classi che si faranno portavoce dell'iniziativa tra i compagni, il dirigente scolastico dell'Istituto Eustachio Andrulli, la professoressa Patrizia Spedicato referente per la scuola, e i responsabili della cooperativa sociale “Il Sicomoro”. Il Mappamondo, pensato come una buca della posta, rimarrà nella scuola fino al 20 febbraio, raccoglierà i messaggi che i ragazzi vorranno lasciare sul tema dei diritti e che confluiranno nell'evento finale della campagna in programma per la prossima primavera. matera@luedi.it
JAKE SULLY è un marine costretto su una sedia a rotelle che accetta di trasferirsi sul pianeta Pandora (distante 44 anni luce dalla Terra) in sostituzione del fratello morto. Costui era uno scienziato la cui missione era quella di esplorare il pianeta mediante un avatar. .
La prima cosa... UN AMARCORD in salsa livornese, con il caratteristico umorismo pungente di Paolo Virzì. Nella famiglia Michelucci, la presenza di una madre bella finirà per travolgere tutti, fino ad un'inaspettata riconciliazione.
Il Riccio RENÉE è la portinaia di un elegante palazzo parigino, popolato da ricchezza e vacuità.
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Motta Silvia via Ridola 16 0835/333341
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
0835-344101 0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193
L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’
0835-582467 0835-411847 0835-581003 0835-581074
RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882
LE ROSE LIDO SABBIA D’ORO MERLIN BLEU NICOLAS VILLA MARY
0835-930040 0835- 953140 0835-954458 0835-952396 0835-952327
RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752
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RICORRE quest'anno il centesimo anniversario del miracolo di Gallipoli, dove la priora del monastero delle Carmelitane Scalze - madre Carmela del Sacro Cuore di Gesù - guarì da una malattia gravissima grazie all'intercessione di S. Teresa di Gesù Bambino, conosciuta anche come Teresa di Lisieux. Per ricordare anche a Matera il primo centenario del miracolo, le Reliquie di Santa Teresina saranno portate in “peregrinatio” nella città dei Sassi da oggi al 22 gennaio. I festeggiamenti prevedono per oggi alle 17 il Raduno dei giovani nella Giornata della Pace. Alle ore 18 è prevista l’Accoglienza in piazza Vittorio Veneto delle Reliquie provenienti da Lecce. Quindi è programmata la Processione verso la Chiesa di San Francesco di Assisi con un incontro di preghiera che sarà animato dai giovani. Domani alle ore 9 verrà celebrata la Santa Messa presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Michele Scandiffio, Arcivescovo emerito di Acerenza. In mattinata si terrà l’ incontro con le scolaresche e alle ore 19 Santa Messa presieduta da Sua Eccellenza monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina e concelebrata dal Presbiterio diocesano. Venerdi 22 Gennaio alle ore 9 verrà celebrata la Santa Messa seguita dalla partenza delle Reliquie per Abidonia (Cs). matera@luedi.it
Trekking per scoprire i segreti della natura
APPUNTAMENTI
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Agenda
Mercoledì 20 gennaio 2010
Dominio materano in serie D Virtus e Pielle vincono facilmente i rispettivi impegni con una pioggia di canestri QUI PIELLE
QUI COREMA VIRTUS
NELL'ULTIMA giornata del girone di andata del campionato regionale di serie D, i baby terribili della Pielle rispettano il pronostico e vincono facilmente contro il Val D'Agri con il punteggio finale di 106 a 82. Una gara che ha visto le qualità tecniche della formazione di coach Cotrufo emergere senza particolari difficoltà contro un avversario che ha provato a tener testa agli avversari ma non vi è certo riuscito. Partita mai in discussione per la netta superiorità fisica e tecnica da parte dei materani che controllano l'incontro per tutti i 40 minuti, guidati da uno strepitoso Luca Acito; il giovane play materano è molto preciso dalla linea dei 6,25 mettendo a segno 6 triple e al termine dell'incontro scrive a referto ben 38 punti. Un vero e proprio record. La partita non ha molto da raccontare, con i materani che si portano subito in vantaggio, chiudendo i primi dieci minuti sul 15-28, e con il passare dei minuti aumenta il vantaggio fino ad arrivare al più 30 a metà terzo quarto; nell'ultima frazione i materani sicuri del vantaggio e della vittoria allentano un po' la corda e permettono agli avversari di ridurre un po' lo svantaggio, chiudendo l'incontro sul 106 a 82. Buona prestazione di tutti i ragazzi (anche senza Troisi e Marcosano fermati dagli infortuni) che con questa vittoria chiudono il girone di andata senza sconfitte e con un più 4 in classifica ai danni delle dirette inseguitrici. Numeri che confermano l’ottimo stato di salute e la crescita costante della formazione materana di coach Cotrufo che è riuscita a far valere la propria superiorità ma anche, ovviamente, a mantenere quella forza non solo fisica ma anche mentale che
DERBY dimenticato in un istante. Si ritorna a vincere e convincere in un battibalenno. La Virtus torna a vincere ed a correre in una partita non facile contro il Ciumnera Potenza. Una sfida che dimostra la crescita graduale che la formazione di coach Conterosito riesce sempre a garantirsi e che gli consente di fare la differenza come non gli era riuscito nella prova del derby contro la Pielle dove il finale aveva visto prevalere la formazione avversaria. La Virtus Matera riscatta immediatamente la sconfitta nel derby,grazie ad una convincente vittoria ottenuta tra le mura amiche contro il Ciumnera Potenza.Partita in discussione solamente nei primi dieci minuti di gioco con il solo Losco bravo a guidare i suoi di squadra. Terminato il primo quarto Coach Conterosito ha strigliato i suoi i quali hanno letteralmente surglassato il Potenza con un parziale di 22 a 9,cosi si è andato a riposo sul 45 a 26. Una sfida sostanzialmente ipotecata già a metà gara con un vantaggio largo che la formazione materana ha dovuto esclusivamente gestire senza avere altre difficoltà poi nel resto della partita, portata a casa con un vantaggio molto largo che dimostra come la sfida non sia mai stata davvero in discussione. La Virtus l’ha dominata e l’ha controllata dal primo all’ultimo minuto assolutamente senza alcun problema. Il Ciumnera non è piu riuscito a rientrare in partita,anche perchè dal terzo quarto in poi è salito in cattedre il solito Merletto autore alla fine di 21(top scorrer),il quale con i suoi canestri ha trascinato letteralmente i virtusini.
Acito grande protagonista con la Val d’Agri
le consente di poter fare la differneza anche in prospettiva futura. Un banco di prova utile anche per i match successivi che la squadra materana dovrà affrontare nel torneo di serie D. “Risultato che all'inizio dell'anno non ci aspettavamo” commenta il capitano Losito “visto che altre squadre come Salandra e Virtus Matera si sono rinforzate rispetto all'anno scorso, cercando di fare il salto di qualità. Questo vuol dire che stiamo facendo un ottimo lavoro in palestra e i risultati lo stanno dimostrando; ora però non bisogna rilassarsi ma dobbiamo continuare a lavorare duramente in palestra e a seguire il coach non buttando al vento tutto il lavoro fatto fin'ora e sperando di ripetere l'ottimo girone di andata”.
Vittorio Losco
La partita è andata via verso il termine con il solito copione,Matera avanti e Potenza che in modo sterile cercava di inseguire i cugini senza però riuscire a colmare il gap,che al termine della gara è stato di ben 28 punti con il risultato fermo sul 82 a 54. La Virtus quindi si rilancia immediatamente in classifica dimostrando che la sconfitta di una settimana fà è solo un brutto ricordo dal quale ripartire in attesa del derby di ritorno e della partita con il salandra che sicuramente sarà ancora piu decisivo poichè stabilirà la griglia definitiva dei play-off L’obiettivo del play off rimane al momento ampiamente alla portata della squadra materana che insieme al Salandra rimane la prima avversaria per la Pielle capolista.
TORNEI GIOVANILI
Under 17 Regionale
La Pielle sorride con il Bernalda
Buona prova nel torneo under 14 e successo contro il Salandra
Virtus, stop con la capolista Tra gli under 15 si arrende contro il forte Manfredonia UNDER 15 E UNDER 14
Italo Massari
Gianpaolo Ambrico
Le buone notizie arrivano dal campionato under 17 maschile. Nuova vittoria per la formazione materana. Nel torneo regionale arriva unottima prova dei ragazzi allenati da Italo Massari, che vincono facile contro i pari età del Bernalda con il punteggio finale di 73-49. Una gara che dimostra il buon lavoro svolto in queste settimane ed il grande progresso continuo che la squadra di Massari fa in queste ultime giornate con risultati che sono di volta in volta migliori ed incoraggianti. Il risultato non è mai stato in discussione, con i materani che sono partiti aggressivi dal primo minuto di gioco, e chiuden-
do i primi 10 minuti in vantaggio 21-9. Subito si conferma la volontà di portare a casa il risultato e di scavare un solco che rischia ovviamente di risultare incolmabile per la formazione bernaldese che pure gioca con grande orgoglio. Nei restanti trenta minuti di gioco i piellini sono stati bravi a non abbassare la guardia, non dando la possibilità ai bernaldesi di avvicinarsi nel punteggio, e aumentando sempre più il vantaggio fino ad arrivare al +24 al termine dei 40 minuti di gioco. Tra i ragazzi di Massari ottima prestazione del giovane De Donato che con i suoi 22 punti trascina la sua squadra alla vittoria.
MANFREDONIA 72 RFGROUP 47
SALANDRA 28 RVM SERVICE 57
ANGELS MANFREDONIA : Triglione 12, Gramazi 6, Leone 27, Totaro 14, Tomaiuolo 13, Carmone, Scuro, Muscatiello, santone, Starace, Balsamo, Trotta. All. Ciociola. RF GROUP VIRTUS MATERA : Stano 9, Auletta 7, Latorre 17, Petralla 1, Gravela 8, Velletri 5, Bortone, Scorza, Miriello. All Conterosito PARZIALI : 19-15, 39-19, 5729, 72-47. ARBITRI : Mazzilli di Corato e Armandi di Bari
BASKET SALANDRA: Casiero,Agresta 4,D'Amelio,La Cava 6,Pennacchietti,Zambrella 6,Petruzzi,Di Prima 10 All:Danzi RVM VIRTUS MATERA: Sacco 2,Laterza 10,Raele 2,Santarsia 2,Miriello 15,Stano 24,Santochirico,Rondinone 2,Scalcione All:Conterosito ARBITRO: Burdo di Montescaglioso PARZIALI: 0-18,10-29,1843,28-57 La formazione under 15 della Virtus Matera
POCO DA recriminare per la formazione under 15 della Virtus Matera che è costretta a fermarsi e a non trovare il risultato pieno. Uno stop che comunque poteva essere prevedibile contro un avversario per nulla semplice per la formazione materana. Si arrende al cospetto della capolista Manfredonia la Virtus Matera che riesce a rimanere in partita per un solo quarto per poi cedere alla squadra di casa più concreta e decisa a portare a casa i due punti. Fatali per Matera i primi minuti del secondo quarto con Manfredonia che chiudeva le maglie in difesa ed era pronto e veloce a ripartire in contropiede, parziale di venti a quattro e si andava a riposo sul 39 a 19. Nelle ultime due frazioni l' Angels riusciva a controllare agevolmente la partita e chiudeva vincendo 72 a 47. Per la Virtus unica nota positiva la bella prova offerta dal play Claudio Latorre, ancora una volta in doppia cifra con 17 punti ed ultimo ad arren-
dersi al cospetto della capolista. I ragazzi dell’under 14 hanno disputato la loro seconda gara conquistando anche il secondo successo. Cominciano a punteggio pieno questo campionato i giovanissimi campioni in carica di coach Conterosito, detentori del campionato, anche quest’anno la partenza è di quelle da protagonisti. Il mister Conterosito riesce sempre ad amalgamare bene i suoi ragazzi, anche i nuovi si sono ben integrati nella formazione. Questo torneo viene disputato dalla società, perchè torna utile a far fare esperienza ai nuovi ragazzi che poi saranno utilizzati per la partecipazione ai tornei internazionali di Siena e Rimini. Nella prima giornata la Virtus ha sconfitto nel derby materano la Pielle, nella seconda giornata, la seconda vittoria arriva infliggendo la sconfitta al Salandra. Un buon inizio che fa ben sperare per una riconferma in questa categoria. Il campionato un-
der 17 eccellenza, riprende oggi con l’incontro che si disputa al Palazzetto di Lanera alle ore 19,15 contro il Francavilla Fontana. Si preannuncia una gara non certo facile, visto che i pugliesi inseguono i materani a soli quattro lunghezze di distacco. La Virtus seconda in classifica cercherà di far valere il suo tasso tecnico ed anche il fattore campo, la squadra avversaria è un buon complesso da non sottovalutare, i ragazzi sicuramente daranno il cento per cento per continuare a tener stretto il secondo posto in classifica che attualmente occupano, frutto di sette vittorie e solamente tre sconfitte, in vista anche del prossimo difficile impegno in terra pugliese in quel di Corato, campo difficile dove non è impossibile espugnarlo e fare un buon colpo in trasferta, il Corato è l’ altra formazione che dista dalla Virtus a meno quattro come il Francavilla Fontana. Vincenzo Bochicchio matera@luedi.it
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34 D Acito è il grande protagonista della settimana con 38 punti realizzati e sei triple
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Pisticci scalo Indagini dei carabinieri. La polizia ha recuperato refurtiva degli episodi passati
Legato, imbavagliato e derubato Raid notturno di due malviventi nell’abitazione di un inerme 79enne PISTICCI - Lo hanno legato e imbavagliato per immobilizzarlo e svaligiare la sua abitazione, poi si sono dileguati con la refurtiva. E’ avvenuto nel cuore della notte tra lunedì e martedì a Pisticci scalo, l’ennesimo furto in un appartamento ai danni dell’inerme pensionato 79enne S.N., liberato solo dopo alcune ore. Secondo il suo racconto, i malviventi, armati e incappucciati, lo hanno imbavagliato con del nastro adesivo e si sarebbero dileguati a bordo di un’auto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Pisticci, agli ordini del capitano Pietro Mennone, che hanno avviato indagini serrate seguendo anche le tracce dei precedenti episodi. Intanto, la Polizia di Stato, nei giorni scorsi, ha trovato buona parte di refurtiva di oggetti preziosi. In particolare, sono stati rinvenuti dieci oggetti in oro provento di furto in abitazioni di Marconia. La refurtiva, gran parte della quale è stata riconosciuta dai legittimi proprietari, su disposizione dell'Autorità giu-
Processo Medusa Le accuse di Ivan Quinto non sono utilizzabili
Dichiarazioni inattendibili
La refurtiva recuperata dalla polizia e provento di furti portati a segno in alcune abitazioni di Pisticci e Marconia
diziaria, verrà riconsegnata ai proprietari, mentre i presunti autori dei furti sono stati denunciati per ricettazione. La sera del 11 gennaio sono stati controllati due giovani pregiudicati del posto, S.M. e M.A. All'interno dell'auto di proprietà di S.M., sono stati rinvenuti alcuni oggetti atti
allo scasso, un bastone in legno, due paia di guanti e un martello frangi vetro. L'uomo è stato denunciato per i reati di possesso ingiustificato di strumenti attiad aprire e a forzare serrature nonché per porto ingiustificato di armi improprie. a.corrado@luedi.it
PISTICCI - Processo “Medusa” per traffico di droga nel Pisticcese: la testimonianza chiave di Ivan Quinto è inutilizzabile. Lo ha dichiarato il tribunale collegiale di Matera, presidente Giuseppe Attimonelli Petraglione, giudici a latere Angelo Onorati e Roberto Scillitani, che hanno accolto l’istanza dei difensori tra cui Pietro Damiano Mazzoccoli (legale di Mario Calderola, Lucia Losenno e altri), Amedeo e Nicola Cataldo e Michelangelo Bonelli. L’istanza è maturata all’indomani dell’udienza del 26 ottobre 2006, quando Quinto si è rifiutato di sottoporsi al controesame degli avvocati, dopo aver lanciato precise accuse nei confronti di diversi imputati, il 22 giugno 2009. Nelle controdeduzioni, la difesa ha evidenziato come fossero vaghe le motivazioni di presunte minacce a cui sarebbe stato sottopostoil testenelle carceridi Tarantoe Lecce,dominate a suo dire dal clan Scarcia, per non confermare le sue accuse. Quinto ha chiesto, dunque, di essere trasferito dalla sezione detenuti comuni a quella riservata ai collaboratori, o ex collaboratori di giustizia. Alla luce di questa istanza, il presidente del tribunale
Oggi assise particolare sui pacchetti turistici
Pomarico e Montescaglioso
Controlli antidroga Fermati e segnalati due assuntori
Il consiglio provinciale trasloca a Ferrandina FERRANDINA - Si svolgerà oggi, eccezionalmente a Ferrandina, il consiglio provinciale di Matera. Appuntamento fissato alle ore 9.30 presso il Palazzo del Municipio. Unico punto all'ordine del giorno : “L'adesione alla costituenda partnership di progetto per la presentazione di Pacchetti Integrati di Offerta turistica (Piot).” «I Piot -spiega l'assessore al ramo, Giuseppe Dalessandro- rappresentano un modello di governance turistico moderno, agile e collaborativo. Perché se da parte di tutti gli operatori della filiera turistica e di tutte le amministrazioni ed enti pubblici, c'è la condivisione reale e totale degli obiettivi e della mission del progetto, allora si realizza, di fatto, la tanto auspicata convergenza di visione sullo sviluppo del turismo locale. La nostra idea di evoluzione turistica del territorio troverà così una effi-
cace messa a sistema che, coinvolgendo tutti gli attori, genererà occasioni di protagonismo dell'intera provincia». Un protagonismo, quello del territorio provinciale, in cui il presidente della Giunta, Franco Stella, ha sempre creduto e voluto: «Portare la Provincia in provincia -sottolinea Stellaè il modo concreto di dare visibilità a tutte le comunità. Intendiamo, Giunta e consiglio provinciale insieme, promuovere un nuovo modus operandi della nostra attività amministrativa, un modo equo e trasparente che consenta ai 31 comuni di sentirsi parte attiva e propositiva dei percorsi decisionali». «Quello di domani -ricorda il presidente del Consiglio, Aldo Chieterasarà una seduta di particolare rilievo e interesse. Anche il comune di Ferrandina aderirà alla partenrship di
aveva segnalato la sua situazione alla direzione della Casa circondariale di Lecce, affinchè fosse garantita la sicurezza personale di Quinto, non sottoposto ad alcun programma di protezione, non rivestendo la qualità di collaboratore di giustizia. Non sentendosi garantito, Quinto, che ha dichiarato di essere statominacciatodi mortedall’imputato AgostinoDinnellae dallostessoMarioCalderola. Il tribunale, dunque, considerato il visibile stato di agitazione dimostrato in più occasioni da Quinto, nonchè i ripetuti trasferimenti di sezione all’interno delle carceri, ha sancito l’inutilizzabilità delle sue dichiarazioni rese al pm nel giugno scorso, acquisendo agli atti solo quelle iniziali del 23ottobre 1993 e il verbale dell’interrogatorio reso il 29 ottobre 1993. Il processo prenderà probabilmente un’altra piega. L’operazione Medusa, da cui 16 anni dopo è scaturito l’omonimo processo, sgominò una presunta associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione di droga, operante tra Pisticci e Matera negli anni 1992-93. Sul banco degli imputati 52 persone. Antonio Corrado
Il municipio di Ferrandina
progetto per il Piot “Matera e Collina”. Dunque, una messa in rete che va definendosi concretamente anche grazie alla dinamicità dell'attività del consiglio provinciale. Un'azione propositiva attenta a dare voce allo sviluppo economico del Materano». provinciamt@luedi.it
POMARICO - La notte scorsa, al termine di mirati servizi volti al contrasto dello spaccio e consumo di sostanze stupefacenti e controllo del territorio, i carabinieri della Stazione di Pomarico hanno segnalato alla Prefettura un giovane di 32 anni poiché trovato in possesso di grammi 3 (tre) di hashish detenuti per uso personale. Per analogo motivo, i militari del Nucleo operativo della Compagnia di Matera hanno segnalato un materano di 28 anni trovato in possesso di grammi 1,5 della stessa sostanza. Infine, i carabinieri della Stazione di Montescaglioso hanno deferito in stato di libertà un 19enne, residente a Pomarico, trovato in possesso di un coltello a serramanico di genere vietato, sottoposto a sequestro. provinciamt@luedi.it
La squadra, rivoluzionata dalla new entry mister Motta, ha lottato
Miglionico è scivolato a Irsina MIGLIONICO - E' stata una settimana di cambi, anche di umore, in seno al Miglionico calcio. La separazione da mister Paterino e l'arrivo in panchina del giovane mister Motta, ha messo in agitazione l'ambiente. Dopo l'unica seduta di allenamento, il nuovo mister, anche costretto da infortuni e qualche defezione, ha rivoluzionato la squadra impartendo nuovi ordini e assegnando nuove posizioni in campo. In campo, per la prima volta dal primo minuto D'Aria in difesa e Fattore in attacco con il promettente under Acito, utilizzato, oltre che a difendere, anche nella nuova veste di propositore. «Gli uomini in campo -esordisce un radioso, nonostante la sconfitta, Perrone- con la loro
prestazione, penso abbiano regalato agli spettatori di Irsina una gara spettacolare, giocata su ritmi altissimi. Un'altalena di emozioni e di gol e con un risultato sempre in bilico. Sul 3 a 2 per noi, realizzato da un Fattore scatenato e che oggi ha brillato, pensavo che ce l'avremmo fatta a portare a casa un risultato positivo. Alla fine, invece, anche grazie a un rigore, forse di compensazione per quello sacrosanto dato al Miglionico nel primo tempo, il sig. Pascaretta ha visto, solo lui suppongo, un fallo di mano di Menzella. Un fallo che non c'era assolutamente. Il nostro difensore è andato in scivolata sul fondo dell'area con la palla fra coscia e fondoschiena che ha terminato la sua corsa in
angolo. Dopo il pareggio non ci siamo chiusi. Abbiamo provato a vincerla la partita, anche se oggi abbiamo incontrato una squadra che ha lottato su ogni palla e che non merita l'attuale posizione di classifica. Nel quarto d'ora finale, serrato è stato il nostro attacco. Quel tiro di Galeota, da pochi metri e a portiere superato, ha trovato il loro difensore pronto a salvare sulla linea. Sarebbe stato il 4 a 4 come pure un colpo ditestadi Decegliechehasfiorato il palo. Al Real è andato tutto bene. Chi vede solo il risultato, ovviamente giudica negativa la prestazione ma cosi' oggi non e' stato. Il Miglionico ha lottato. Anchenel recuperocon grintail Miglionico ci ha provato. Lo slalom di Menzella con tiro finale
Mister Nicola Motta
poteva avere miglior sorte ed invece si e' perso sul fondo. Peccato». Con la seconda sconfitta di fila, la vetta per la squadra miglionichese, che domenica dovrebbe riabbracciare il proprio
pubblico al comunale di Miglionico, si allontana. Resta sempre in terza, ma le antagoniste si sono avvicinate pericolosamente. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it
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Tricarico Adeltina Salierno (Pd): «Approvato l’odg in consiglio regionale»
Centrale, il popolo sarà ascoltato TRICARICO - «L'approvazione in consiglio regionale, in concomitanza con il Piear, dell' ordine del giorno sul progetto di centrale a biomasse di Tricarico, dovrebbe rasserenare il clima di viva e legittima preoccupazione che si è determinato, da qualche mese, nella comunità tricaricese». E' quanto sostiene il consigliere regionale Adeltina Salierno (Pd), sottolineando che «il documento che è il risultato di un impegno unanime, richiede innanzitutto un sistema affidabile di controlli e mo-
nitoraggi gestito da autorità imparziali teso a tutelare la salute e l'incolumità dei cittadini. Ci sono, pertanto, le condizioni -a parere di Salierno- per guardare con maggiore fiducia al futuro modello di sviluppo eco-compatibile che intendiamo perseguire per Tricarico. Non a caso, abbiamo chiesto di procedere, prima dell'approvazione del relativo progetto esecutivo, alla costituzione di un Comitato di controllo rappresentativo degli enti coinvolti, delle associazioni dei cittadini, formato da
esperti che possa: verificare la legittimità degli atti amministrativi autorizzativi regionali; in caso di riscontrati elementi di difformità, sospendere in via immediata e di autotutela, le autorizzazioni rilasciate dalla Società Clean Energy srl; esprimere pareri e osservazioni a titolo consultivo degli atti progettuali esecutivi; affiancare gli enti pubblici preposti all'attività di controllo, in tutte le fasi delle procedure e delle attività. Le preoccupazioni della comunità tricaricese sull'impatto del progetto ri-
spetto alle attività produttive ed economiche esistenti e, più in generale, sull'ambiente e il territorio -conclude Saliernohanno trovato una prima risposta, affermando il principio della piena titolarità delle comunità locali a decidere il proprio futuro. Ma si tratterà di continuare a vigilare, tenendo unito il fronte istituzionipartiti-sindacati-associazioni ambientaliste-comitati popolari sull'evoluzione della situazione». E’ una prima buona notizia. provinciamt@luedi.it
Il comitato cittadino per il no alla centrale di Tricarico
Resta l’anomalia politica del governo comunale misto, animato da uomini di buona volontà
Il Pdl si riorganizza a Grassano Rielli nominato coordinatore in attesa dei congressi, Bochicchio capogruppo GRASSANO - E’ Giuseppe Rielli il primo coordinatore unico del Pdl di Grassano. E’ stato nominato dai vertici provinciali: il senatore, Cosimo Latronico, e l'avvocato Nuccio Labriola. Questa nomina è stata condivisa anche da iscritti e simpatizzanti della sezione di Grassano ed è transitoria, in attesa dei congressi che presumibilmente si svolgeranno dopo le prossime consultazioni regionali. Giuseppe Rielli, da diversi anni in politica, ha ricoperto sia ruoli amministrativi che politici per tre legislature è stato eletto consigliere comunale di opposizione ed è stato l'ultimo segretario cittadino di Alleanza Nazionale. «Mi auguro di non deludere la dirigenza provinciale e regionale del partito -ha commentato Rielli- li ringrazio per la fiducia accordatami e la stima dimostrata nei miei confronti. E' imminente una consultazione importante per la nostra regione; il mio auspicio è quello che l'lettorato dia una svolta con un consenso positivo per il nostro schieramento come alternativa credibile a questo governo di centrosinistra che è ormai radicato da anni al Palazzo di Governo, con ripercussioni negative per i cittadini lucani. Per quanto riguarda la sezione del Pdl di Grassano, il direttivo è così composto: Sergio Pascale (vice coordinatore), Nicola Sanseverino, Giovanni Bonelli e Gino Scavone e si sta già prodigando per affrontare la prossima campagna elettorale con un programma condiviso e realista. Ho iniziato in questi giorni ad avere alcuni contatti con i referenti delle sezioni dei paesi limitrofi Tricarico, Grottole, Irsina, per un discorso più ampio che investa una programmazione unica per i paesi della Collina materana fino ad individuare, se ci sono le possibilità, un candidato consigliere unico che rappresenti l'intera area. Per quanto riguarda il consiglio comunale di Grassano -ha concluso il neo coordinatore del Pdl- ho già provveduto, con una nota
Tricarico La denuncia di Crd
Troppe strade disastrate
Il municipio di Grassano e Giuseppe Rielli
inviata al sindaco, alla nomina di Nicola Bochicchio quale capogruppo consiliare». E se questo il futuro per le prossime Regionali è stato inevitabile far rilevare al neo coordinatore del Pdl l’anomalia amministrativa di Grassano, che vede una giunta mista con due assessori del centrodestra Nicola Bochicchio e Domenico Zacchei, (eletti nella lista di An in contrapposizione all'attuale sindaco), e assessori del Pd eletti nella lista di centrosinistra. Pronta la risposta di Giuseppe Rielli che non ha voluto sottrarsi a questo quesito commentando così: «Ho già più volte ribadito che il nostro appoggio all'Amministrazione è scaturito dall'appello lanciato dal sindaco, Vito Magnante, ai consiglieri comunali per risolvere i problemi della comunità. Durante la campagna elettorale, tutti i candidati sia di destra che di sinistra, abbiamo sempre detto di volere andare incontro alle esigenze dei cittadini e sulla nostra comunità si stava abbattendo un dissesto finanziario scaturito a debiti del comune con la famiglia Repullone. Il dissesto finanziario per Grassano avrebbe decretato momenti difficili per la nostra comunità già gravati da uno stato di crisi più generale. Non c'era tempo da perdere con grandi strategie politiche da mette-
re in atto, o peggio ancora con accordi personali, bisognava agire subito per poterne uscire, bene ha fatto il sindaco Magnante a rompere gli schemi degli schieramenti e pensare alla comunità. Nella giunta si vive un clima sereno e tranquillo, stanno arrivando i primi risultati dell'eccellente lavoro svolto in questi mesi, e si sta
pensando al futuro. Non è da escludere che per le prossime Amministrative non si possa ripetere questa esperienza, che stiamo facendo, vale a dire mettere insieme uomini che hanno la voglia della politica del fare e non quella solamente del dire e del criticare». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
Tricarico aderisce al Piot “Montagne di Emozioni” TRICARICO - Con un consiglio comunale in seduta straordinaria,ancheil comunediTricaricohaaderito aiPacchettiintegrati di offerta turistica. E lo ha fatto nella macroarea delle Dolomiti lucane-Potenza. In assenza del sindaco, Raffaello Marsilio, a presentare il progetto è stato il suo vice Gigi Benevento, il quale, ha, tra l'altro, seguito in prima persona tutte le fasi che hanno portato alla ratifica dell'adesione al Piot. Il vice sindaco, nonché assessore al Turismo Benevento ha illustrato gli obiettivi della macro area di riferimento il cui partneraiato, porta il nome di “Montagne di Emozioni” e che nella parte pubblica vede Vaglio come comune capofila. Oltre a Tricarico e Vaglio sono comuni partner Castelmezzano, Vietri, Trivigno, San Chirico Nuovo, Brindisi di montagna, Accettura, Pietrapertosa, Campomaggiore, Baragiano, Albano di Lucania. Nello specifico il comune di Tricarico proporrà tre progetti: uno riguardante il Carnevale, un altro che interesserà i beni mussali e il terzo il convento di Santa Chiara. L'adesione è stata votata all'unanimità dal consiglio comunale (11 i presenti tra cui tutti i componenti della maggioranza eccezion fatta per il sindaco; per la minoranza presente il solo Paolo Doti, Antonio Mangiamelehalasciato l'aulapocoprimadell'inizio deilavori,incominciati con circa trenta minuti di ritardo). Soddisfatti i consiglieri Peppe Miseo, Franco Lapata e Rocco Centola. pa.pa.
TRICARICO - “Tricarico all'abbandono più completo”, questo il titolo del volantino del gruppo Cristianamente Riprendiamo a Dialogare. In esso il movimento politico di Antonio Melfi parla delle diverse situazioni di degrado in cui verserebbe la cittadina tricaricese. «La mancata diffusione del rendiconto delle attività amministrativa e politica del 2009, rende manifesta l'inoperosità del sindaco e dei componenti della giunta comunale ad affrontare i problemi della comunità tricaricese. Tricarico è ridotta all'abbandono più totale». E si inizia dall'annosa questione dell'ospedale: «… quel poco che era rimasto dell'ospedale è stato chiuso con la pietosa e disgustosa scusa di “lavori in corso” per, le sale operatorie sono state dimesse e l'attività di chirurgia è finita». Poi il Crd passa alle strade, dalla richiesta di messa in sicurezza di via delle Matine, teatro, nel mese di dicembre di un incidente mortale, agli annunci mai messi in opera della realizzazione dei garage in via Piè del Prato. Il passaggio
successivo riguarda le frane: da quella in zona Frnte Pizzuto a quella tra Tricarico e Calle in via Valvanello fino a quella che si trova sulla Ss 1 in prossimità dell'incrocio del Cupole. Poi si passa al decoro urbano: dalla scomparsa dell'antica pulizia, ora rimpiazzata da cumuli di immondizia ed erba selvatica al caos presente in Piazza Garibaldi e Viale Regina Margherita durante l'arrivo e la ripartenza degli autobus scolastici. Infine, si passa al piano prettamente politico: «Il sindaco e gli amministratori sono riusciti a spegnere quell'entusiasmo e quella vivacità politica che era propria dei cittadini tricaricesi, hanno ucciso la politica e ridotto al silenzio tutti a suon di denunce”. Questo quanto detto da Crd di Tricarico che, ha ripreso pienamente la sua attività politica, soprattutto in vista delle elezioni amministrative del 2011. I problemi segnalati nel volantino sono presenti a tutti i residenti delle aree interessate. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it
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Bernalda Gli abitanti della frazione di Spineto denunciano tutto all’Adiconsum
Serra Marina all’epoca di Morse Da 2 mesi non c’è copertura per rete fissa, apparecchi cellulari, Internet e Adsl BERNALDA - «E' impensabile che nel 2010 ci siano ancora interi borghi con un disservizio telefonico da ben due mesi». Questo la denuncia degli abitanti di Serra Marina e Spineto, frazioni di Bernalda, che da oltre due mesi registrano l'assenza del servizio di copertura telefonica. La preoccupazione delle famiglie, su tale problema, è stato largamente discusso con gli esponenti dell'Adiconsum, infatti, nei giorni scorsi si è avuto un incontro con il segretario regionale dell'associazione a difesa dei consumatori, Angelo Festa e con il segretario di Bernalda, Otello Carrieri. Per l'occasione, dopo che i due esponenti dell'Adiconsum hanno recepito le preoccupazioni del caso, abbiamo parlato con Carrieri, il quale, ironicamente, ha detto che «questa gente è ritornata a comunicare con i segnali di fumo». «Dico questo - ha detto ancora il segretario cittadino dell'Adiconsum - in quanto nella zona in questione manca anche la copertura della rete mobile, quindi manca anche la copertura dei cellulari per non parlare di Internet e Adsl. Pertanto - ha continuato Carrieri - proviamo ad immedesimarci nella situazione di disagio che questa gente, circa una cinquantina di famiglie, è costretta a vivere. Praticamente, e non solo per alimentare o ingigantire il caso che già è inverosimile allo stato attuale e nell'era della tecnologia, questa gente fa il passaparola; quindi per far giungere notizie a persone a loro vicine sono costrette a dire e consegnare messaggi a chi di li passa e che si reca nella città bernaldese o nel metapontino. E per tale motivo che noi dell'Adiconsum abbiamo incontrato questi abitanti del borgo di Serra Marina. Lo abbiamo fatto portando sul territorio, oltre alla mia presenza anche quella del segretario regionale Angelo Festa. Ebbene, qui corali
Pali telefonici
erano le osservazioni di famiglie, genitori ed anziani i quali si sentono tagliati fuori dal mondo; da quel mondo che noi chiamiamo occidente industrializzato e tecnologico. In questa zona agricola di Bernalda, questa gente si sente ab-
bandonata a se stessa senza poter chiamare per telefono nessuno in caso di necessità di intervento. Angelo Festa ha detto che «è proprio in queste occasioni che deve essere interpellata l'Adiconsum per tutelare gli interessi dei consumatori
ignorati dalle grandi imprese. Personalmente, posso aggiungere che qui non si da voce ai cittadini solo per il rimborso della bolletta telefonica, ma per il ripristino della comunicazione. Ecco, il gestore della rete telefonica in questione deve risolvere il problema, ed allo stesso tempo deve monitorare la linea che eroga i suoi servizi per evitare tali disservizi. Anche, anzi soprattutto, per i borghi con piccoli aggregati di famiglie l'Adiconsum deve intervenire per dare forza e rappresentatività nei casi di maggiore debolezza del consumatore. Attenderemo i tempi tecnici necessari per il ripristino della situazione - ha concluso Carrieri - nella speranza di non dover chiedere l'intervento della sede nazionale dell'Adiconsum e di quelle trasmissioni televisive a livello nazionale che, per essere attente ai disservizi di queste grandi imprese, i gestori telefonici ed i cittadini ben conoscono e seguono». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Bernalda Durante il blitz non c’erano immigrati
Sgomberato e bonificato l’ex mattatoio comunale BERNALDA - Su ordinanza del commissario prefettizio di Bernalda, Maria Rita Iaculli, agenti della polizia di Stato e carabinieri hanno eseguito ieri mattina una ordinanza di sgombero di lavoratori immigrati irregolari all'interno dell'ex mattatoio comunale abbandonato, che è situato alla periferia del paese. Al momento dell'irruzione non sono stati trovati immigrati ma i loro effetti personali, che confermavano la presenza abituale di cinque persone. Al termine dell'operazione condotta dalle forze dell’ordine si è provveduto alla bonifica dei luoghi e a murare gli accessi. Il commissario prefettizio ha ribadito «la volontà di continuare a monitorare il fenomeno e di attivare tutte le misure per contrastarlo». provinciamt@luedi.it
Colobraro Un professionista poliedrico
Opere d’arte virtuali ideate da Latronico nel segno delle Fenice COLOBRARO - E’ un signore dalle mille virtù, Il professore Giovanni Latronico. Virtù che che lo portano a spaziare in molti campi, dalla cultura all'arte pittorica. Laureato in lingue e letterature straniere all'Università Bocconi di Milano, conosce e scrive sette lingue: italiano, tedesco, inglese, francese, spagnolo, portoghese e naturalmente ferrandinese, alla maniera di Albino Pierro per il tursitano. È stato docente di inglese, tedesco e spagnolo negli istituti magistrali, tecnici e commerciali lucani, ed è un grande artista. Dopo aver riempito la sua casa e molte gallerie d'arte con le proprie tele, si dedica ora all'arte virtuale: ogni sua nuova opera è frutto di intuito pittorico, talento artistico e poesia visiva. La sua attività non ha limiti: è scrittore, critico d'arte, oratore, conferenziere di eccezione, poeta sopraffino, ambito presidente di giurie, di ogni concorso che si rispetti, ed è autore di numerose pubblicazioni. Collabora con molte riviste, non solo del settore artistico. Da tempo ha deciso di occuparsi di Colobraro: infatti, sin dal 1995 è direttore artistico della rivista “La fenice”. Sin dal primo momento in cui è arrivato a Colobraro, ha ammirato il lussureggiante panorama, i colori dei prati in fiore e soprattutto quelli delle ginestre, da cui quel paese fatato prende uno dei suoi nomi, “Monte-
doro”, tanto da rimanerne incantato. Con le ginestre fiorite ha quasi del tutto sostituito i suoi amati girasoli; con oltre un centinaia di quadri ha organizzato la mostra “collettiva itinerante” promossa dalla rivista La fenice nell'aprile del 1996. Ha partecipato con 5 opere della mostra del girasole mentre la tappa finale, cioè a Matera, della mostra collettiva itinerante de “La fenice” è stata impreziosita dall'intera collezione de “Il girasole da Matera ad Arles”. In un’altra sua opera, “La Montagna Verde”, con i girasoli ha formato un lago fiorito ai piedi della montagna colobrarese, invitando amici e turisti a toccarne con mano il fascino segreto. Da allora in poi, con i suoi scritti e con le sue opere virtuali, nonché pittoriche, non manca di sfatare la nomea che negli ultimi cinquant'anni è stata ingiustamente affibbiata alla nostra amata cittadina, la sua bellissima poesia “Colobraro” ne è la prova più tangibile. Nel suo cuore troneggia la Fenice, simbolo della rivista omonima, prima cartacea ed ora solo su web, in abbinamento virtuale all'opera su tavola di Vittoria Salati, “La mia fenice”. L'ultima figura da lui realizzata si intitola proprio “La mia fenice”. Un nome che è tutto un programma: Latronico vuole infatti indicare quella virtù mitologica, che è la rinascita dell'Araba Fenice. Pietro G. Lucarelli provinciamt@luedi.it
Immigrati
Calcetto serie D Primo tempo rassicurante con il rientro di Tantone
“Aurora N. Russo” a tutta birra TURSI 14 CIRCOLOL'ALBA 2
pt; Carioscia ( A) al 22' del pt; Tantone (T) al 7', al 8', al 12' e al 27' del st; Stalfieri al 18' del st.
AURORA “NICOLA RUSSO TURSI: Pecora, De Marco, Corona, Fagnano, Vigliarolo, Padula, Stalfieri, Laita, Tantone, Sundas. CIRCOLO L'ALBA: Coscia Angelo, Imperiali, Carioscia, Armandi, Di Leo, Ricciardi, D'Alessandro, Rizzi Vito, Coscia Davide, Giardinetti, Campa, Rizzi Angelo. ARBITRO: Bloise di Bernalda. Recuperi: 1' nel pt. Note: Campo in erba sintetica e asciutto. RETI: Fagnano (T) al 3', al 14, al 24', al 25' del pt; Padula (T) al 15' del pt; Ricciardi (A) al 4' del st; Corona (T) al 15' e al 28' del
NELLA settima giornata del campionato di serie D di calcetto, l'Aurora Nicola Russo vince in casa contro la squadra di Pisticci Scalo. Si è giocato nel verde campo in erba sintetica al “Tonino Parziale”. La società sportiva del Circolo L'Alba è formata da giovanissimi e partecipa a questo campionato per fare esperienza e creare il vivaio per la loro prima squadra che milita in C2. Obiettivo dei dirigenti è conquistare la coppa disciplina. La squadra tursitana, invece, gioca da alcuni anni e con il rientro di Tantone, si è presentata compatta e affiatata. Prima
della partita è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del terremoto ad Haiti. Visto il grande vantaggio acquisto nel primo tempo, nella ripresa hanno giocato tutti. E' rientrato capitan Tantone, che ha messo la sua firma con quattro reti. Stalfieri nel secondo tempo ha segnato il suo primo gol con una azione personale. Il Tursi ha giocato sempre in avanti, con De Marco e Padula che controllavano gli avversari, intercettavano la palla e davano inizio alle ripartenze. Bravo è stato il portiere ospite, che ha parato tantissimi tiri, limitando i danni. La cronaca: La rete di Fagnano su passaggio di Padula, dopo che il portiere ospite aveva già parato due tiri,
L’Aurora Nicola Russo
ha sbloccato il risultato. Gli ospiti reagiscono e Pecora deve intervenire di piede per non far segnare. Fagnano si sente in forma e al 14' del pt realizza il secondo gol con una azione per-
sonale. Subito dopo Padula e Corona che segnano su un lancio di contropiede di De Marco. Nella ripresa sono entrare in campo le seconde linee. Salvatore Martire
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Montalbano verso le Comunali Il segretario del Pd, Rosano, ha le idee chiare
«No alle Primarie, si converga su Marrese» MONTALBANO JONICO - Dice no alle Primarie e ribadisce la ferrea volontà di candidare a sindaco della coalizione di centrosinistra, un esponente del suo partito, Piero Marrese. A spiegarlo al Quotidiano è il segretario del Pd montalbanese, Gianluca Rosano, che stigmatizza alcune voci minoritarie e contrastanti all'interno della sua sezione. «La sintesi oggi è stata trovata -ha detto Rosano- per evitare anche ritardi che potrebbero nuocere alla stessa coalizione e problemi nel trovare candidati all'ultimo momento, e la proposta di candidatura a sindaco del Pd da portare al tavolo del centrosinistra è Piero Marrese. Parlare ancora di mozioni, aree, diversità mi
sembra molto anacronistico in periodi non congressuali, ma di elezioni e bene avrebbero fatto gli esponenti di sedicenti diversità all'interno di “uno e uno solo” di Partito democratico a Montalbano a esporre nelle sedi opportune, o in maniera informale a me, le loro proposte e idee su un qualsivoglia aspetto da dare al partito, nell'ottica di un equilibrio in divenire. Alimentare oggi una polemica fine a se stessa, non è molto corretto nei confronti del partito, a qualsiasi livello, e delle persone che lavorano alacremente da ormai un po' di tempo per qualcosa che appartiene a tutti. E mi dispiace molto leggere sui giornali articoli di persone di cui io ho rispetto assoluto per quello che rappresentano all'in-
terno del partito oggi (iscritti e non), che hanno rappresentato all'interno dei partiti di appartenenza ieri e del ruolo istituzionale, che hanno ricoperto all'interno della massima assise comunale in tempi passati, ma non troppo. E dico questo -ha continuato- perché sanno molto bene quanto difficile sia trovare sintesi ed andare avanti a qualsiasi livello ci si confronti. Noi partiamo da Piero e andiamo avanti in un'ottica di coalizione, aperti al dialogo e al confronto, anche perchéal momento non siha notizia di altre proposte di candidature, particolare da non sottovalutare, e scenari futuri sono impensabili. Quanto a eventuali correttivi da fare sull'impostazione da dare alla lista,
Gianluca Rosano, segretario del Pd
civica, di partito, simbolo, nome o di qualsivoglia aspetto o natura non siamo ancora addivenuti a niente di certo. Nei giorni prossimi ci sarà un tavolo a cui siederanno tutti gli esponenti dei partiti del centrosinistra e in cui si cercherà di trovare la collegialità delle proposte e dove si andrà tutti per unire il centrosinistra con proposte valide e autorevoli
che possano mettere d'accordo tutti e dare un senso a tutto quello che facciamo, è l'intera cittadinanza che ce lo chiede.In tuttoquesto -haconcluso- inviterei tutti a uno sguardo sul futuro, perché quello che ci sarà lo vogliamo scrivere noi, insieme a tutti quelli che vogliono il bene del paese e del territorio tutto». Pierantonio Lutrelli
Policoro «Si rischia di compromettere l’equilibrio della falda acquifera nei pozzi di irrigazione»
«Trivelle contro l’agricoltura» Intervista all’imprenditrice Carmela Suriano sui sondaggi in corso POLICORO - Passati i venti di protesta sulle perforazioni nella fascia metapontina e, soprattutto, nel centro jonico, precisamente invia Adua, dove la “Gas plus” sta esplorando il sottosuolo per estrarre in un secondo momento gas metano, si lavora giorno e notte nel pozzo Masseria Morano, tant'è vero che nei giorni scorsi qualche abitate dei dintorni si è recato al cantiere a protestare chiedendo almeno la notte di poter riposare in santa pace. La zona del Bosco Soprano è circondata da case coloniche e aziende agricole a conduzione familiare i cui residenti/lavoratori temono per il loro futuro. Nei paraggi ci sono però anche due tra le più grosse realtà agricole non solo locali, ma di livello internazionale: L'Orogel e la Planitalia. Siamo andati così a trovare Carmela Suriano, amministratrice della seconda impresa, per sentire il suo autorevole parere sulle preoccupazioni sollevate dal comitato “Bosco Soprano notrivellazioni”. Quanto c'è di vero secondo lei sull'inquinamento atmosferico e del sottosuolo dopo e durante le trivellazioni del pozzo “Masseria Morano”? «Non ho conoscenze specifiche, ritengo tuttavia che le trivellazioni in un' area a forte vocazione agricola impon-
Carmela Suriano
gano una riflessione seria per le conseguenze che queste possono avere per le falde acquifere e per l'inquinamento atmosferico. L'acqua rappresenta un elemento fondamentale per la nostra agricoltura; preservare la purezza delle nostre acque e limitare il progressivo abbassamento della falda acquifera sono indispensabili per permettere il prosieguo delle attività agricole nella zona. Le attività di trivellazione contribuiscono a un abbassamento della falda, rendendo più oneroso per gli agricoltori il prelievo delle
acque dai pozzi di irrigazione; si innalza il livello di salinità delle acque; si rischia di contaminare le acque con sostanze utilizzate nelle attività di estrazione di cui noi non conosciamo la natura e la pericolosità. Per l'inquinamento atmosferico, è evidente che una trivella posta sopra un pescheto o un fragoleto non è proprio ideale, considerato che tutto ciò che esce dalle ciminiere ricade sottoforma di cenere o acqua sulla nostra frutta e verdura». E' più giusto comprare il gas, magari dalla Russia, e pagarlo ad un prezzo più alto oppure estrarlo dal nostro sottosuolo in economia visto che si tratta di una risorsa primaria? «Tutti conosciamo i danni ambientali provocati dalle vecchie politiche energetiche, in tutti i Paesi del mondo, e inparticolare in quelliin via di sviluppo. Noi dobbiamo puntare sulle fonti alternative e rinnovabili, che non mettono a repentaglio la nostra salute e ci permettono di continuare a produrre beni agricoli. La nostra ricchezza è l'acqua, di cui il nostro territorio è ricco, e l'ambiente. Non credo sia conveniente risparmiare sul gas e mettere in discussione la sopravvivenza della nostra agricoltura. Non possiamo permetterci di met-
tere in pericolo il nostro futuro. Non possiamo accettare decisioni calate dall'alto». Da più parti si parla di crisi irreversibile del mondo agricolo. Quando si tratta però di “espropriare” o semplicemente affittare un podere per questo genere di interventi, perforazioni, che con l'agricoltura non hanno nulla a che spartire, non ci si pensa su due volte da un lato; dall'altro, invece, si dice che il nostro è un territorio a vocazione agricola e dunque si danneggiano le nostre produzioni. Quanto c'è di vero nella prima parte della domanda (crisi irreversibile dell'agricoltura)e quanta strumentalizzazione nella seconda (danni alle produzioni)? «La crisi dell'agricoltura non è irreversibile. Oggi gli imprenditori agricoli si trovano ad affrontare da soli dei cambiamenti epocali. Siamo passati da un'agricoltura protetta a un'agricoltura globalizzata; siamo in una comunità europea che non ha regole comuni; siamo alla mercè di multinazionali che determinano i prezzi dei nostri prodotti. Nonostante ciò credo fermamente nella possibilità di un futuro per il settore primario». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Lasaponara: «Rispettate i Parcheggi Rosa» POLICORO - La sperimentazione dei “Parcheggi Rosa”, quelli espressamente riservati alle donne in dolce attesa e a quelle con bimbi appena nati (fino ai 12 mesi di età), è partita nel centro jonico a fine2008. Il progetto ha realizzato posti auto in prossimità di luoghi cosiddetti “ad alta frequentazione” delle neomamme come: ambulatori, ospedali, asili nido, consultori, farmacie, ufficio postale, supermercati facilmente riconoscibili grazie alle strisce interne del parcheggio colorate di rosa e ad un cartello con su scritto: “C'è una mamma in attesa, questo posto è per lei”. Non si tratta però di un vero obbligo, bensì di un gesto di cortesia. Il codice della strada non consente infatti di riservare parcheggi a favore delle donne in gravidanza, quindi l'iniziativa si rivolge al senso civico dei cittadini, che dovrebbero lasciare libero il posto auto perché donne in gravidanza e neomamme possano parcheggiare più facilmente in alcuni luoghi strategi-
ci del Comune di Policoro. A piùdiun annodall'avviodel progetto sperimentale, molto apprezzato dai cittadini, sono pervenute al Municipio delle lamentele da parte di donne che nel momento in cui devono parcheggiare vicino i servizi essenziali per l'utenza si ritrovano viceversa il posto occupato da altre autovetture le cui conducenti non rispondono alla ratio degli “Stalli Rosa”. «Pertanto -precisa l’assessore alle Pari opportunità Luisa Lasaponarachiedo a tutti i cittadini di rispettare le donne in stato interessante o con a bordo della macchina figli con meno di un anno e lasciare liberi i parcheggi destinati loro, e confido nel loro buon senso di tutti per evitare spiacevoli equivoci che potrebbero sorgere. I Parcheggi Rosa sono ormai una realtà ben collaudata in tante città italiane la cui sensibilità per le problematiche e le esigenze delle donne è ben nota, basata sullo slogan: “Diamo la precedenza a chi aspetta”». provinciamt@luedi.it
Policoro Concessa dal Comune in via Puglia. Ringraziamenti a sindaco e assessore
Nuova sede all’associazione Avis POLICORO - L'Amministrazione comunale di Policoro, con delibera di Giunta, ha concesso gratuitamente due locali, di cui uno all'Avis (Associazione italiana volontari sangue) in via Puglia nelle vicinanze della scuola media “Almo Moro”. Dopo diciassette anni, tra qualche settimana i circa 130 soci, presenti nel centro jonico dal 1993, avranno una sede tutta nuova, dopo l'allaccio delle utenze, abbandonando così quella storica di via Giustino Fortunato piccola e umida. Molto probabilmente l'inaugurazione avverrà a fine febbraio, quando nella sede del centro giovanile “Padre Minozzi”, il 27 con precisione alle 16.30, è
stata convocata l'assemblea generale per il rinnovo delle cariche sociali e gli adempimenti amministrativi del caso come l'approvazione del consuntivo di bilancio. L'ultima presidentessa, Anna D'Urso, insieme alla sua sostituta, Maria Rosaria Mancino, ringraziano l'Amministrazione comunale di Policoro, «nella persona del sindaco, Nicola Lopatriello, e del consigliere di maggioranza, Antonello Ripoli, per la sensibilità dimostrata e per la celerità con la quale si sino attivati per concederci una nuova sede. Infatti, in questa via di Fortunato, dove ancora oggi ci raduniamo, è impossibile lavorare sia perché gli spazi sono
ristretti e sia perché fa freddo ed è umida. Avevamo inoltrato la domanda a fine 2008 e in un anno circa siamo già quasi entrati in possesso del nuovo locale comunale nella speranza così che tante altre persone possano condividere la mission della nostra associazione che è quella: della solidarietà, gratuità, impegno civile e tutela della società. La “casa del sangue” è aperta a tutti perché esso è un prodotto naturale, non riproducibile artificialmente e indispensabile alla vita. Donare il sangue è un atto volontario e gratuito, un dovere civico, una manifestazione concreta di solidarietà verso gli altri perchè esalta il valo-
Un donatore di sangue all’opera
re della vita, abbatte le barriere di razza, religione o ideologia e rappresenta uno dei pochi momenti di vera medicina preventiva. E' un atto di estrema generosità che permette di salvare la vita di altre persone. Proprio il fatto che il san-
gue sia raro implica la necessità di metterlo a disposizione di altri individui che potrebbero trovarsi in situazione di bisogn». Il loro motto è: “Pensa di essere tu al loro posto”. provinciamt@luedi.it
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Serie A Il ct Lippi in visita a Milanello: «Ad Appiano non vado perché ci sono pochi italiani» Seedorf ha recuperato, Pandev dall’inizio
Milan senza Pato, rebus Inter Tra i rossoneri potrebbe rientrare Nesta. Mourinho ridisegna il centrocampo MILANO – Carattere vs tecnica: la sfida è questa, secondo il sito internet del Milan. Ed è inutile specificare chi sia il depositario della tecnica tra i rossoneri e l’Inter. A quattro giorni dal derby che può riaprire il campionato Leonardo deve solo attendere di sapere se avrà Nesta. Il difensore ha un edema al muscolo della coscia destra e domani ulteriori esami diranno se sarà della partita. Seedorf sembra invece recuperato, buone possibilità anche per Zambrotta. Come previsto, invece, Pato dovrà avere pazienza per recuperare dall’infortunio all’adduttore. Per lui niente sfida. Ma anche senza il brasiliano il Milan ha vinto e dato spettacolo nelle ultime settimane. Probabile la riproposizione della formazione con Beckham a destra a sostegno di Borriello e Ronaldinho. A centrocampo con Pirlo dovrebbero giocare Ambrosini,che ha scontato la squalifica, e Gattuso, ma non è escluso l’impiego di Seedorf per un Diavolo più offensivo. In difesa, se Nesta potrà fare coppia con Thiago Silva, ai lati dovrebbero esserci i giovani Abate ed Antonini. Zambrotta potrebbe invece essere scelto per l’esperienza, se sarà recuperato. Ieri la squadra rossonera e lo staff tecnico hanno ricevuto la visita di MarcelloLippi. IlctdellaNazionale sièfermato a pranzo nel centro sportivo di Milanello e ha incontrato i giocatori, l’allenatore Leonardo e il suo vice Mauro Tassotti, che compiva 50 anni. Curiosità per i colloqui di Lippi con i nazionali rossoneri e con i giocatori che potrebbero inserirsi nel gruppo mondiale. Tra questi ultimi Massimo Ambrosini e Nesta, che finora ha sempre confermato il suo addio all’azzurro. «Guardo tutti i giocatori, guardo le partite, poi deciderò», ha commentato laconico il ct. Lippi ha però elogiato il Milan per la sua striscia positiva in campionato che l’ha portato a 6 punti dall’Inter capolista. «Al di là dei risultati, è il piacere di stare in campo, il piacere di giocare che ha questa squadra,
Recuperi
Si scende in campo a Bologna e Genova
Pato e Ronaldinho: sarà derby solo per il secondo In alto: Goran Pandev e Clarence Seedorf
la qualità e l’entusiasmo del gruppo, questo è da sottolineare», ha detto. Il commissario tecnico non farà visita all’Inter: «Non vado ad Appiano perchè non ci sono molti italiani, solo per quello». Intanto, a cinque giorni dal derby della Madonnina in casa Inter è il tempo della concentrazione. Le polemiche accese nei giorni scorsi - in seguito ai cambi di calendario chiesti dal Milan e accettati dalla Lega Calcio sembrano ormai sotto traccia: alla Pinetina il pensiero fisso è solo la stracittadina di domenica sera da affrontare con un centrocampo in emergenza e una condizione fisica non ottimale. Elementi che mandano in archivio, almeno per il
momento, ogni disquisizione sul calendario - la “richiesta”di Mourinho di spostare il derby causa infortuni sembra avere chiuso la vicenda con un sorriso - e che costringono il mister nerazzuro a riflettere sulle alchimie più adatte per imbrigliare il gioco tutta fantasia dei cugini milanisti. In mezzo al campo Stankovic, Cambiasso, Muntari e Motta non sono al meglio della condizione ma - salvo sorprese dell’ultima ora - domenica incroceranno i dirimpettai rossoneri: anche ieri, nel giorno di riposo, i quattro si sono presentati al quartier generale interista per sottoporsi a sedute fisioterapiche e atletiche volte al miglioramento della condizione fisica.
D’altronde il derby arriva nel momento più caldo della stagione: una vittoria del Milan riaprirebbe ufficialmente ilcampionato anchese, dalcanto proprio, Moratti non sembra nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi di una sconfitta. Guardando alla possibile formazione anti-Milan, Mourinho pare orientato a confermarePandev, inattacco,insieme al“principe” Milito con Sneijder fra le linee mentrein difesadovrebberomuoversi Lucio e Samuel al centro, Maicon e Zanetti sulle fasce. A centrocampo - malgrado l’emergenza - Stankovic, Cambiasso e Motta sono i candidati principali, con Muntari pronto a entrare in ogni momento.
Il club inglese passa al duo Sullivan-Gold che conferma Gianfranco Zola
West Ham, Cellino resta a mani vuote LONDRA – Il West Ham ha una nuova proprietà ma Gianfranco Zola non rischia la panchina: nel loro primo giorno a Boleyn Ground David Sullivan e David Gold, nuovi padroni degli hammers, hanno confermato la «massima fiducia» al tecnico italiano. Dopo una settimana di trattative frenetiche, offerte passate al setaccio e campagne mediatiche, dunque, gli ex proprietari del Birmingham City l’hanno spuntata, vincendo la concorrenza della finanziaria Intermarket, di Tony Fernandes e del presidente del Cagliari Massimo Cellino che fino all’ultimo ha sperato di diventare il primo presidente italiano di un club di Premier League. Un sogno che si è infranto ieri, quando la CB Holding, la finanziaria islandese che
continuerà a controllare il ho ancora incontrato Zola 50% del pacchetto aziona- ma penso che sia una persorio, ha scelto la coppia Sulli- na perbene, molto compevan-Gold, imprenditori tente e professionale - le padell’industria pornografi- role di Sullivan -. Avrà a dica. I due hanno rilevato l’al- sposizione un budget per fatro 50% della società con un re qualche acquisto anche se opzione valida per i prossi- gennaio non è il momento mi quattro anni per acquisi- migliore». Ambiziosi i progetti della re la totalità delle azioni. Un’operazione da circa 55 nuova proprietà: la qualifimilioni di euro che ha portato alle immediate dimissioni del direttore generale Scott Duxbury: al suo posto è stata scelta Karren Brady, ex Birmingham City. Ancora da conoscere il futuro del direttore tecnico Gianluca Nani, mentre appare al sicuro - almeno per il momento quello di Zola. «Non Massimo Cellino
cazione in Champions League nel giro di sette anni, il trasferimento allo stadio Olimpico dopo i Giochi del 2012. «Questo club versa in condizioni pessime - ha ammesso Sullivan -. Se non fossimo stati tifosi del West Ham non lo avremmo mai acquistato. Non ha nessun senso commerciale come investimento. Ma resta comunque una soddisfazione quella di aver prevalso contro due offerte straniere. Il West Ham torna a due imprenditori britannici». Terz’ultimi, a pari punti con Wolves e Hull City, gli hammers sono ora attesi a Portsmouth, scontro diretto per la salvezza.
TIM CUP Via ai quarti C’è Fiorentina-Lazio FIRENZE – E’ in programma oggi il primo quarto di finale di Tim Cup, Fiorentina-Lazio, esordio di un tabellone spezzettato con lo slittamento delle gare d’andata. In campo al “Franchi” si ritroveranno due squadre reduci da sconfitte in campionato. La Lazio ha incassato il ko a Bergamo e vuole uscire in fretta dalla parte bassa della classifica (venti punti in venti giornate). I biancocelesti di Ballardini sono i detentori del trofeo e vogliono proseguire il cammino nel torneo nazionale. La Fiorentina, da parte sua, vuole voltare pagina dopo lo scivolone interno contro il Bologna. Cesare Prandelli ha manifestato l’intenzione di voler andare avanti in Coppa e la gara contro la Lazio si presenta con un traguardo da non fallire.
ROMA – Si giocano oggi due recuperi della 17ª giornata del campionato di serie A, non disputati a causa delle pessime condizioni meteo. Alle 18 il Bologna di Franco Colomba, reduce dalla brillante vittoria esterna sul campo della Fiorentina nel match di domenica scorsa, torna a giocare davanti al pubblico amico con avversaria l’Atalanta di Bortolo Mutti. Una partita che potrebbe confermare il buon momento della squadra rossoblù anche se l’Atalanta, rinfrancata dopo il tris di reti inflitto domenica alla Lazio, vuole invertire la rotta dopo l’arrivo del nuovo allenatore. Sempre alle 18 in campo anche Genoa e Bari per l’altro recupero. I rossoblù di GianPiero Gasperini vogliono dimenticare in fretta il pesante ko esterno di domenica scorsa (0-3 all’Olimpico contro la Roma). Il Bari è indubbiamente tra le rivelazioni del campionato di serie A. I biancorossi di Ventura hanno fermato l’Inter capolista nell’anticipo di sabato scorso. Il match di Genova non si presenta facile per Gillet e compagni e potrebbe venir fuori una gara sostanzialmente equilibrata.
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Sport
Mercoledì 20 gennaio 2010
Si accorciano i tempi: il processo entro un mese. Atti già depositati
La mano pesante di Palazzi Era previsto: il procuratore ha chiesto la radiazione del Potenza Mancati versamenti previdenziali
Deferite Marcianise, Perugia Foligno, Legnano e Pro Sesto NUOVI DEFERIMENTI del procuratore federale, in seguito alla segnalazione della Covisoc. Deferiti l’amministratore unico del Perugia Covarelli e il responsabile amministrativo de Megni, per il mancato pagamento delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali relativi agli emolumenti per le mensilità di maggio-giugno 2009. Sempre de Megni e il sindaco effettivo Castellani, per avere prodotto una dichiarazione non veritiera, in ordine all’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e contributi Enpals per le stesse mensilità. Deferito anche il Perugia. Deferito il presidente del Cda del Foligno Zampetti, per non aver consentito il regolare svolgimento dell’attività ispettiva della Covisoc; a titolo di responsabilità diretta deferito il Foligno. Deferiti Natoli, consigliere delegato del Legnano; Bizzarro, amministratore unico del Real Marcianise; Passirani, amministratore unico della Pro Sesto, tutti per mancato pagamento delle ritenute Irpef e contributi Enpals delle mensilità maggio-giugno 2009; a titolo di responsabilità diretta deferite anche la società.
Il giudice sportivo
Lucane senza squalificati QUESTI I provvedimenti del Giudice sportivo della Lega Pro. In I Divisione girone B sono stati squalificati per due gare Lacheheb (Ternana), per una Zappino (Como), Di Bari (Cosenza), Poziello (Real Marcianise), Rebecchi (Pescina V.), Sciaccaluga (Ravenna). Multa di 3500 euro alla Cavese per aver i suoi tifosi usato il raggio laser verde per disturbare gli avversari. In II Divisione tra i giocatori sono stati squalificati per una gara Sabatino e Vitiello (Manfredonia), Lanzillotta e Loseto (Monopoli), Lorusso (Noicattaro), Miale (Scafatese), Caponi (Valenzana), Pinna (Villacidrese). Per quanto concerne la partita ViboneseCisco Roma del 10 gennaio scorso il giudice sportivo della Lega Pro ha deliberato di respingere il reclamo presentato dalla società Cisco Roma risultando, dopo accertamenti, la regolare posizione del calciatore della Vibonese Alessandro Beccaria e confermando quindi il risultato della gara (2-1) conseguito sul campo.
Le news di calciomercato
Porta e Pecchia: Foggia addio Mezavilla all’Andria PRIMA DIVISIONE E' ufficiale. All'indomani della brutta sconfitta interna subita dai rossoneri nel derby-salvezza con l'Andria, il tecnico Antonio Porta ed il suo vice Fabio Pecchia hanno risolto consensualmente il contratto con il club dauno. I nomi che circolano sono essenzialmente quattro: Salvatore Vullo (ex tecnico di Reggiana, Avellino, Sambenedettese e Real Marcianise), Nello Di Costanzo (in passato alla guida di Benevento, Venezia e Messina), Guido Ugolotti (con esperienze alla Sambenedettese ed all´Arezzo) e Francesco Giorgini (ex di Giulianova e Ternana). Non solo Salgado. Sono molti i giocatori che il Foggia può mettere in vetrina ed uno di questi è Carlo Trezzi, 28enne centrocampista del Foggia. La sua duttilità tattica (regista basso, mezzala, esterno di centrocampo) ha mosso l'interesse di diverse squadre (Pro Patria, Varese, Monza e Lucchese). Con una nota apparsa sul sito ufficiale, l'Andria ha reso noto l'acquisto in prestito fino al termine della stagione del centrocampista brasiliano Adriano Sartorio Mezavilla (26). Il calciatore, di proprietà del Taranto, ha vestito in Italia anche le maglie di Lanciano, Catania, Perugia, Cesena e Pisa. Il Cosenza ha risolto la compartecipazione con il Lecce riguardo il cartellino del giocatore Giuseppe Caccavallo.
L'attaccante è stato a sua volta ceduto dal Lecce al Pescina Valle del Giovenco. SECONDA DIVISIONE Santo Matinella passa al Siracusa. Tra le fila della Scafatese, il centrocampista siciliano è il primo big a svestire la maglia canarina per indossare quella aretusea. La rescissione del contratto è avvenuta all’indomani della sconfitta con il Gela, club che era sulle sue tracce. L’ex centrocampista di Potenza, Juve Stabia e Savoia, il materano Fabio Andreulli, oggi al Viareggio, potrebbe presto lasciare il club toscano. Il mediano, classe ’84, sta valutando alcune richieste di club di Lega Pro. Mario Terracciano ha lasciato la Nocerina. La cessione del difensore era nell´aria ma ora è diventata ufficiale, il calciatore ha già trovato l´accordo col Monopoli, formazione di Seconda Divisione del girone C. Doppio acquisto in casa Manfredonia. Dal Vicenza, con la formula del prestito, è arrivato il centrocampista esterno Pasquale Maiorino (20), calciatore che nella prima parte di stagione ha vestito la maglia del Lecco. A titolo definitivo è invece stato acquistato dall'U.S. Lucera (eccellenza), l'attaccante italo-brasiliano Carminati de Oliveira Barros Raphael (24), autore nella prima parte di stagione di tredici reti. sport@luedi.it
LA NOTIZIA arriva da fonti romane, a sera inoltrata. Il procuratore federale Stefano Palazzi è andato giù duro, chiedendo la radiazione del Potenza nel suo tentativo di impugnare, attraverso una revocazione, la sentenza già passata in giudicato per i fatti di Potenza Salernitana del 20 aprile 2008. Praticamente un atto dovuto, che un po’ tutti si attendevano ma non in tempi cosi’ brevi. La scure dell’accusa si è abbattuta in fretta, lasciando però assai perplessi per la richiesta riguardante l’altra parte in causa. Palazzi ha proposto di punire la Salernitana con soli sei punti di penalizzazione. Una sproporzione ingiustificabile se si pensa che il compimento (a questo punto sicuro, nel teorema accusatorio) della compravendita di una partita si ha solo in presenza di un’acquirente certo. Non si capisce perchè chi avrebbe comprato dovrebbe pagare meno del presunto venditore. Seguendo un iter accelerato, Palazzi ha depositato le sue richieste alla Corte di Giustizia Federale contestualmente alla notifica del nuovo procedimento alle parti. Notifica che doveva avvenire (e cosi’è stato) entro lunedi 11 gennaio, scadenza del termine perentorio di trenta giorni per chiedere la revocazione da quando la giustizia sportiva ha ricevuto da quella ordinaria gli incartamenti da cui evincere i possibili “nuovi elementi”. Il tutto in attesa degli sviluppi penali. Secondo Palazzi, la chiave per riaccendere i riflettori della giustizia sportiva sulla gara incriminata è all’interno degli atti della Dda lucana, dove si legge di un corrispettivo di 150mila euro versato da un imprecisato rappresentante della Salernitana al Potenza per il tramite di Luca Evangelisti. Nell’estate del 2008, lo ricordiamo, la Disciplinare derubricò l’accusa di illecito sportivo formulata da Palazzi in slealtà sportiva, comminando al Potenza soltanto tre punti di penalizzazione. Nella sentenza, rimasta inappellata, si sanci’ la mancanza della prova del dolo da parte di Postiglione. Prova la cui esistenza - sostiene l’accusa -sarebbe ora inoppugnabile una volta emerso il passaggio dei famigerati 150mila euro. Il Potenza è accusato di illecito sportivo diretto, essendo stato messo in essere - a detta di Palazzi - dal legale rappresentante della società. L’accusa per la Salernitana è invece l’illecito presunto, non essendo stato materialmente identificato l’autore. Illecito che però si sarebbe consumato arrecando vantag-
Il procuratore federale Stefano Palazzi
gio alla società granata, fattore che ne dovrebbe appesantire la posizione. I tempi per il nuovo dibattimento si preannunciano brevi, la data ipotizzata è a cavallo tra fine febbraio e inizio marzo. Come accennato, questa volta si andrà direttamente alla Corte di Giustizia Federale. Dagli ambienti salernitani trapela addirittura un cauto ottimismo, la cui fondatezza è però da verificare: nel caso infatti la penalizzazione dovesse arrivare con il campionato attuale ancora in corso, la Salernitana (praticamente già retrocessa sul campo) non vedrebbe compromessa la sua prossima stagione. La carta del processo per revocazione, giocata da Palazzi, comporta però anche delle insidie per l’accusa, che può impantanarsi dal punto di vista procedurale. La tesi difensiva del Potenza, difeso dall’avvocato Edoardo Chiacchio, proverà infatti a dimostrare l’inammissibilità della revocazione basandosi sulla pregiudiziale dell’impossibilità di tornare su una sentenza passata in giudicato e di essere giudicati due volte per lo stesso capo di imputazione. E’ proprio per questa ragione che vanno addotti “elementi nuovi” rispetto al primo processo. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
CAPUANO «Capisco chi vuole andarsene, ma io resto» LA situazione è difficile, per utilizzare un eufemismo. Eziolino Capuano in conferenza stampa non le manda a dire: “ci sono giocatori attualmente in organico che stanno avendo serie difficoltà economiche, li capirei se manifestassero l’intenzione di andar via di fronte a proposte più interessanti, ma allo stesso modo spero vogliano combattere con me fino in fondo”. Tra i giocatori oggetto di attenzioni da parte di altre società ci sarebbe anche Agatino Chiavaro, in teoria un fedelissimo di Eziolino. la richiesta del tecnico sul mercato è in ogni caso perentoria: “ci servono un centrocampista di qualità e un attaccante, altrimenti cosi’ il Potenza retrocede, a volte siamo una squadra piatta che finisce per peccare di inesperienza nei momenti cruciali delle partite”. Intanto sono previste a breve le rescissioni di Gragnaniello, Langella e Giannusa. Il trasferimento del portiere al pescara si potrebbe concludere già oggi.
Seconda Maglione chiude la campagna acquisti e fissa l’obiettivo
«Il Melfi sta bene così» Ambiente sereno e compatto per raggiungere la salvezza VOLTI DISTESI E morale alto, in casa Melfi all'indomani del secondo successo stagionale ottenuto fuori casa in questo campionato. Per la seconda domenica consecutiva il Melfi, ha conquistato i tre punti in palio e soprattutto non ha subito reti al passivo e si gode una ritrovata impermeabilità difensiva, dovuta anche al fatto di aver inserito in organico due giocatori del calibro di Antonio Vanacore e Andrei Agius. I due hanno disputato due ottime partite, al pari di tutti i compagni di squadra, veramente su livelli molto apprezzabili. Segno evidente che ancora una volta, la società di via Attilio di Napoli, ha saputo ben operare in sede di mercato, rinforzando la squadra a dovere. " E' ancora presto per trarre questo tipo di considerazioni, rimarca il Presidente gialloverde Peppino Maglione. Abbiamo iniziato bene questo nuovo anno solare, ma abbiamo bisogno di continuità di risultati. Già domenica è una gara molto signi-
Il presidente Maglione con Rodolfi
ficativa sotto questo punto di vista". Al Valerio arriva la Scafatese, capace di dare un dispiacere all'andata, grazie al gol di Corsale che valse l'uno a zero campano. " Fu una gara giocata su di un campo pessimo che non ci consentì di sviluppare il nostro gioco, sottolinea Maglione. Abbiamo l'occasione di "rendere il favore" alla Scafatese e prenderci tre punti molto importanti che ci potrebbero consentire sulla zona play - out,
attualmente distante tre lunghezze. E' una partita in cui comunque non dobbiamo caricarci di eccessive responsabilità, stare calmi e concentrati e mettere in campo le nostre armi, che sono in grado di mettere in difficoltà la Scafatese". L'obiettivo finale resta sempre la salvezza. " Certamente rimarca il massimo dirigente federiciano. Dobbiamo salvarci, anche perché al momento non è possibile indivi-
duare altri obiettivi. In ogni caso assicurarsi la permanenza in quest'ambito professionistico, rappresenta già un traguardo notevole per un realtà come Melfi". In attesa di conoscere l'esito di Melfi - Scafatese, resta sempre il rammarico per i tanti punti gettati alle ortiche nel girone di andata, anche se inevitabilmente con più punti in classifica, la società non avrebbe provveduto ad irrobustire in maniera così rilevante, l'organico in questa sessione di calcio mercato. "Ora abbiamo una rosa completa e competitiva in ogni reparto ed in tutti i ruoli, sottolinea Maglione. Ripeto però proprio in relazione ad alcuni errori commessi nel recente passato, è bene restare umili e compatti e pensare domenica per domenica al nostro impegno, senza fare tabelle". In previsione della gara con la Scafatese si valuteranno le condizioni di Pietro Sicignano che potrebbe ritornare disponibile. Emilio Fidanzio
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40 Sport
Vivrà nella città dei Sassi. Oggi summit col tecnico per innesti e problemi
Matera, inizia l’era Dimitri Il nuovo diesse alla squadra: «Chi non se la sente scenda subito» E’ Dimitri la risposta della società alla crisi. Un curriculum maestoso quello di Luigi Dimitri che permette di chiarire un concetto di continuazione del progetto da parte della società. Il Matera non molla, ma rilancia con l'ingaggio del quarantaseienne diesse di Calimera che domenica vivrà da ex il match con il Casarano (7 anni con i rossoblu in C1) di domenica. Ieri pomeriggio conferenza stampa di presentazione per Luigi Dimitri che ha chiesto diazzeraretutto eripartireperuna nuova era, nuovo entusiasmo. Con Dimitri il Matera proverà a sfruttare la semifinale di Coppa Italia del 3 marzo contro il Boville Ernica per poter acquisire punti e agguantare i play off e riprovare a ritagliarsi una posizione tra le ripescabili con credenziali più corpose. Il campionato è andato. E dopo il pari ad Ostuni e la sconfitta di Torre del Greco tutto sembrava in caduta verticale per il Matera. Invece, è arrivato il rilancio. E di grande spessore. Colmando una lacuna di competenza calcistica che senza dubbi era finora il tallone d'Achille di una società ambiziosa e ricca di potenzialità che però da due anni sta investendo molto e ottenendo poco. Toccherà a Dimitri firmare la svolta. Gino Dimitri ha vinto tutto quello che c'era da vincere come responsa-
Sette stagioni a Casarano in C1 Dieci al settore giovanile del Lecce e l’anno scorso il capolavoro con il Gallipoli promosso in serie B Da sinistra il vice presidente Mimmo Cinnella, Gino Dimitri, Giuseppe Fragassso, Tommaso Perniola ed a destra Bruno Loperfido (foto Videouno)
bile del settore giovanile del Lecce nei dieci anni di permanenza in giallorosso, ha portato il Gallipoli in B l'anno scorso compiendo un vero e proprio miracolo sportivo. Ed ora riparte dalla città dei Sassi. Senza proclami. Uomo concreto, che va dritto al problema. Non è un mago e non ha bacchetta magica per cambiare tutto e subito ma ci metterà l’anima e pure le mani nei problemi della squadra di Giusto. «Non sono
venuto solo per questi quattro mesi. Ma il programma è molto più lungo e concreto. Mi piace mettermi in discussione e lo sto facendo con la certezza di aver trovato una società e una piazza calcistica che sta ancora tra i dilettanti solo per caso. Non lasceremo nulla di intentato. Da questo momento sarò a Matera e vivrò a contatto con squadra e tecnico. Arrivare bene alla semifinale di Coppa Italia è l'obiettivo e
per farlo bisognerà lavorare e crederci. Possiamo e dobbiamo farlo. Ho detto poche parole nello spogliatoio. Invitando chi non se la sente a mollare adesso. Chi resta, dovrà lottare e dare l'anima a cominciare da Casarano. La squadra non mi sembra malvagia. C'è una finestra di mercato piccola, ma cercheremo di sfruttarla al meglio. Non prenderemo giocatori solo per il gusto di farlo. A Gallipoli avevo solo sette
giocatori epoi tutti sanno comeè finita. Oggi ho in programma un incontro con il tecnico e inizierò a lavorarci insieme. Abbiamo già parlato, ma non ero ancora il diesse del Matera. Ora è tutto diverso. Ho visto il Matera a Sapri e ad Ostuni e nella gara in Puglia non mi ha entusiasmato, poi è arrivata la sconfitta a Torre del Greco che vedrò in dvd. Non posso dire nulla in questo momento sui problemi, ma è chiaro che ci devi vivere con la squadra per capirne i mali e lo farò. Perchè al telefono si fa poco, mentre stando insieme la situazione èmolto più facile da comprendere. Ho bisogno di tempo. Chiedo a tutte le componenti, media, tifosi e società, di esserci vicino e cercheremo di cambiare rotta già da domenica». Alla conferenza stampa presenti molti sostenitori, segnale che la passione per il Matera non è ancora spenta del tutto e che un rilancio del genere può ancora lasciare spazio ad una raddrizzata in campionato per giungere alla semifinale di Coppa Italia nella maniera migliore. Ma da oggi c’è la certezza che il Matera ha compiuto un passo importante verso un traguardo che potrebbe arrivare già a maggio con due innesti importanti e qualche under. Toccherà a Dimitri scovarli. Renato Carpentieri
Il difensore ha trovato l’accordo
Squalificato contro il Bitonto
Pisticci, anche Cocca alla corte di Arleo
Il Francavilla perde Chisena
Pure Roberto Cocca alla corte di Pasquale Arleo. Il difensore centrale l’anno scorso con la gestione-Corino aveva cominciato la stagione a Matera, dove era stato confermato nell’anno precedente. Non trovando spazio Roberto Cocca si trasferì al Morro D’Oro. Un po’ quello che è successo quest’anno e infatti il difensore alla fine ha accettato di restare a Pisticci. Forza dei risultati, perchè la vittoria di domenica sul Francavilla Fontana ha senza dubbi regalato tanto entusiasmo e c’è da scommettere che il Pisticci venderà cara la pellew fino alla fine e sarà tra le protagoniste per la salvezza. Magari raggiunta anche attraverso i play
out, ma non varrebbe certo di meno. Quindi rinnovato entusiasmo e nuovo innesto presente a Pisticci ghià da qualche giorno. Roberto Cocca è un giocatore che non disdegna il ruolo di primo difensore, nel senso che è lui a chiamare la difesa e potrebbe essere la spalla ideale per Di Maria. Il Pisticci domenica prossima andrà a far visita al Forza e Coraggio di Benevento e poi nel turno infrasettimanale riceverà il Fasano e poi trasferta ad Angri. Un trittico di gare dalle quali possono arrivare punti importanti ed ulteriori certezze per una squadra che ha ritrovato pubblico e motivazioni. r.carpentieri@luedi.it
Roberto Cocca
Eccellenza Nuova puntata della querelle tra Vultur Rionero e Fortis Murgia
Finamore risponde a Squicciarini La querelle tra Fortis Murgia e Vultur Rionero continua. Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota a firma di Emanuele Finamore, allenatore della Vultur Rionero. «Cari signori della Fortis Murgia e in particolare mister Squicciarini;le grandi squadre, le grandi società si distinguono anche nell'atteggiamento, nell'ammettere che in certi casi, e Rionero e' uno di quelli, la capolista è uscita indenne solo grazie alla dea bendata e all'atteggimanto dell'arbitro. Non e' dicendo falsita' tipo " delitto non recuperare", "numerose palle gol", che si crea interesse e simpatia intorno alla squadra, " clima intimidatorio" altra falsita', ma lasciamo perdere mi viene da ridere. Sono solo ridicole attenuanti davanti ad una prestazione non all'altezza della propria squadra.Inoltre, dico a Squicciarini che a Rionero e in tutta la Basilicata non prendiamo lezioni di calcio e modo di fare calcio da nessuno, tanto meno da voi. E lo abbiamo dimostrato in altre occasioni, oppure devo pensare che il modo di fare calcio e' quello della partita di andata? Noi e voi conosciamo cosa e' successo, ma non abbiamo divulgato il vostro atteggiamento sui giornali.Inoltre, bisogna essere sportivi e questo non e' successo, io al posto tuo Squicciarini sarei arrabbiato della prestazione, ma contento tu...» Emanuele Finamore
CONFERENZA STAMPA DEI BIANCONERI DI GRIECO RIONERO – Nel corso della conferenza stampa convocata nel primo pomeriggio di ieri dal C.S.Vultur all’indomani della gara Vultur-Fortis Murgia di domenica scorsa finita in parità 1-1, il presidente Michele Grieco, a seguito delle mendaci e tendenziose dichiarazioni del tecnico materano, ha detto quanto segue: «Agli organi federali preposti abbiamo soltanto riferitocon il sangue freddodel giorno dopo e con l’educazione che credo debba contraddistinguere tutti quelli che fanno calcio e calcio dilettantistico facendo semplicemente rilevare che non era il caso di designare un arbitro del genere, un arbitro non di Eccellenza, che ha prevalentemente diretto partite di Promozione. La sua inesperienza l’ha dimostrata in campo. Ci siamo chiesti e abbiamo chiesto agli organi competenti come mai per una partita così delicata come quella tra Vultur e Fortis Murgia, qualcuno si vada a vedere la classifica e gli altri risultati di domenica scorsa, quasi tutti pareggi, e ci dica cosa sarebbe successo con la vittoria della Vultur. E’ per questo che siamo rimasti rammaricati e devo dire anche arrabbiati. E’veroche tuttidevonoavereun contegno, tutti devono mantenere un certo self-control, però non tutti sono in grado di fare questo ed è chiaro che con una partita del genere domenica a qualcuno la pazienzaè scappata, ma tuttoè ri-
masto nei limiti della norma, anche grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine. Questonoi non lo neghiamo,ma come ricordava prima il nostro mister, io personalmente mi sono trovato nella partita di andata a dover chiamare i carabinieri con il mio telefonino e di tutto questo non ne abbiamo fatto una tragedia, tutto finito è il giorno dopo. Leggere poi questi articoli da parte del Fortis Murgia, permettetemi, fa semplicemente cadere le braccia. Vuol dire che dobbiamo stare zitti da qui sino alla fine del campionato e prenderci le cose come vengono. Voglio semplicemente ricordare, e questo se volete scrivetelo, che da quando è arrivato mister Finamore, da quando c’è la nuova dirigenza, cioè dal dicembre 2008, noi abbiamo solo ricevuto attestati di stima da parte delle squadre avversarie, non ultima il Valdiano con la quale all’andata sul nostro campo abbiamo perso una partita nettamente a nostro favore e ci sono stati fatti i complimenti per il nostro comportamento sportivo, non solo ma anche al ritorno ed anche da altre compagini sociali. Quindi se la Fortis Murgia non è in grado di capire queste cose non è colpa nostra ma un problema loro. Ragion per cui abbiamo solo riferito con chi di competenza con l’auspicio che in futuro si cerchi di evitare queste situazioni». Michele Rizzo
FRANCAVILLA – In casa Francavilla sedute di allenamento in vista della trasferta di Bitonto di domenica prossima. La squadra si è ritrovata ieri pomeriggio presso lo stadio “Gian Battista Rossi” della vicina Senise, per riprendere i consueti allenamenti settimanali. La delusione per il pareggio casalingo contro il Sant’Antonio Abate, brucia ancora. Il calcio però è questo e non si può pretendere di essere sempre al cento per cento. Può capitare di incappare in una giornata negativa. Ne va preso atto e bisogna guardare avanti senza perdere la concentrazione. Del resto il campionato che sta disputando il Francavilla resta sempre positivo, con la squadra che è in piena zona play off. Si sa, che in queste due ultime gare casalinghe, la squadra ha commesso errori ed ingenuità, ma è meglio non fare processi per non acuire lo stato d’animo dei ragazzi. «In questa settimana – dichiara Ranko Lazic – dobbiamo cercare di recuperare la condizione fisica e mentale, per ritrovare la via della vittoria». Il Francavilla per la seconda giornata di ritorno, dovrà affrontare una squadra che è reduce in queste due prime gare del nuovo anno,
da una vittoria per 0-2 nel derby a Grottaglie e dalla sconfitta di domenica scorsa sul campo della capolista Neapolis Mugnano per 2-0. «Con il Bitonto – continua – dobbiamo cercare di sfatare un tabù che dura da un po’ di tempo e che speriamo di farlo domenica». Il match dell’andata terminò con il risultato di 1-1, con la rete da parte dei sinnici messa a segno da Chisena. «Da quando sono io sulla panchina del Francavilla – dice – non siamo mai riusciti a vincere sul loro terreno di gioco. Speriamo – conclude Lazic – di farlo domenica, in modo da centrare anche la nostra prima vittoria contro di loro e in questo nuovo anno». Il calcio non perdona i rilassamenti. I sinnici, non possono permettersi pause quanto a concentrazione, attenzione e aggressività. Intanto, l’impegno di domenica prossima a Bitonto il Francavilla dovrà rinunciare al fantasista materano Antonio Chisena per squalifica. Al rientro invece, dopo un turno di squalifica i difensori De Santo e Di Giorgio. Un assenza importante quella di Chisena, che dovrà indurre Lazic ad affiancare al fianco di Del Prete un altro giocatore. Claudio Sole
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Sport 41
Mercoledì 20 gennaio 2010
Mercoledì 20 gennaio 2010
Il Ruvo rimonta il doppio svantaggio negli ultimi cinque minuti
Fst, un finale fatale Con il 2-2 la squadra di Grieco non è più ultima in classifica Al Pomarico non basta il cuore: passa il Valsinni POMARICO VALSINNI
0 2
POMARICO: Marino, Lospinuso, Laterza, Montano F., Dilucca (Perillo), Montano A., Montano C., Lupo, Rivecca (Lofrumento), Nasca, D'Adamo. A disp: Liccese, Musillo, Glionna. All. Dimotta. I.F VALSINNI: Manolio, Digiacomo (Todaro), D'Alessandro, Algeri, Natale, Mastrangelo (Montemurro), Grieco, Ferraiuolo G., Pennuzzi(Campea), Ferraiuolo C., D'Ambrosio. A disp.: Petrigliano. All.: Modarelli ARBITRO: Vicino di Moliterno. MARCATORI: 39' Grieco, 62' Pennuzzi. IL VALSINNI espugna il campo del Pomarico con il minimo sforzo e rimane sulla scia della capolista Bernalda con una partita da recuperare. Il Pomarico, falcidiato dalle numerose assenze, disputa una buona partita, ma viene punito da due errori. Gli uomini di mister Dimotta partono bene e già al terzo minuto è D'Adamo a provare la conclusione da fuori area che termina di poco fuori. Gli ospiti rispondono al 5', ma il tiro di Pennuzzi termina largo alla sinistra del palo della porta difesa da Marino. Il Valsinni cerca di mettere ordine al proprio centrocampo, la partita è da prendere con le molle e così mister Modarelli arretra di qualche passo il baricentro della sua squadra spostando così
la gara sul piano tattico. Il Pomarico ne prende atto e continua a mettere paura alla retroguardia ospite in ben due circostanze, la prima nasce da una punizione dalla sinistra calciata dal solito Carlo Montano, in area avversaria nascono una serie di batti e ribatti, alla fine Lospinuso calcia centrale tra le braccia di Manolio. La seconda è D'Adamo a cercare la via della rete, ma il suo colpo di testa, dopo un pefetto cross di Lupo, è radente al palo. Al 28' è ancora D'Adamo a farsi notare in area ospite, debole e fuori dallo specchio della porta il suo colpo di testa. Il Valsinni è squadra sorniona, sembra alle corde, ma al 39' approfitta di un errore a centrocampo del Pomarico e riparte con Pennuzzi abile a verticalizzare per Grieco che con un perfetto diagonale batte l'incolpevole Marino. La replica dei padroni di casa non si fa attendere, è il 40 quando Carlo Montano si destreggia bene in mezzo a ben quattro giocatori avversari, superato l'ultimo, libera il suo sinistro che però termina di un soffio alla destra del palo. Il finale di tempo è tutto di marca bianco-azzurra, al 42' è Fabio Montano a crossare dalla sinistra, D'Adamo però non imprime la forza giusta alla palla che arriva debole tra le braccia di Manolio. Nel primo dei due minuti concessi dal direttore di gara è ancora il Pomarico a cercare la via del pareggio: bella azione in velocità tra Nasca e Carlo Montano, il tiro di quest'ultimo sorvola di poco la traversa. Il secondo tempo si apre così come si
era concluso il primo, sempre con i padroni di casa in avanti alla ricerca della rete del pareggio, al 47' c'è una conclusione centrale di Carlo Montano bloccata da Manolio senza problemi, 30” più tardi è Nasca a tastare i riflessi del portiere avversario che si rifugia in corner. Il Pomarico preme, cross di Lupo dalla destra, nessuno in area del Valsinni interviene e così la palla si trasforma in una mina vagante che si stampa sul palo. Il gol del pareggio sembra essere nell'aria, ma è ancora una volta Manolio a compiere il miracolo su un colpo di testa ravvicinato del solito D'Adamo. Sul successivo corner, il Pomarico reclama il penalty per un netto atterramento di Angelo Montano in piena area avversaria. La squadra bianco-azzurra non si dà per vinta e continua ad attaccare. Ma dopo essersi difesi per quasi venti minuti il Valsinni viene fuori dalla propria metà campo: seconda palla persa dal centrocampo pomaricano e secondo contropiede innestato da Mastrangelo, assist perfetto per Pennuzzi che a porta vuota insacca il più facile dei gol. L'assist di Mastrangelo è stato magistrale, ma la sua esultanza irrisoria verso la panchina del Pomarico è stata a di poco insulsa e fuori luogo. Il secondo gol del Valsinni è un pugno in pieno viso per i padroni di casa che tentano una reazione flebile ben controllata dagli avversari. Il Pomarico ci ha messo cuore, ma non è bastato. Giuseppe Panio
RUVO - Il Ruvo non è più ultimo dopo il punto con la F.S.T. Rionero. Pronti via, F.S.T in vantaggio dopo appena 2' di gioco Simonetti; lancio dalla retrovie per l'attaccante vulturino che, a tu per tu con Rosamilia, non sbaglia il facile gol. Ruvo sotto di un gol fatica a trovare il bandolo della matassa ma gli ospiti non pungono accontentandosi del vantaggio. Nient'altro da segnalare nella prima frazione di gioco se non una conclu-
sione di Angelino al 41' che, mette solo paura a Fortuna, prima di spegnersi sul fondo. Si ritorna in campo e la musica sembra la stessa. Ruvo incapace di reagire e F.S.T che sembra poter controllare agevolmente la gara. Al 9' ci prova Masini che mette al centro per Santoro, anticipato prima di concludere a rete. Al 15' il Ruvo capitola: cross dalla sinistra dove, serie di lisci in area locale con la palla che termina sui piedi di Aloè che da due passi spara una sassata sotto la traversa imprendibile per Rosamilia. Ruvo nel pallone e gara che per la F.S.T. Rionero sembra già in cassaforte. Ma il Ruvo versione 2010 si ripropone negli ultimi 5' con Grieco che cambia marcia sulla sinistra, Giglio che servito al bacio dal compagno di squadra salta due uomini e pesca il jolly insaccando la sfera alle spalle di Fortuna per l'uno a due. Il Ruvo si getta in attacco ma si espone a pericoli contropiedi come al 44' quando Gaudiosi falcia Di Lucchio in area ma l'attaccante rionerese resta in piedi e il Signor Fornelli da Venosa non fischia. Sul capovolgimento di fronte Pepe, toccato da dietro, cade in area ed è rigore per il Ruvo; dal dischetto Masini non sbaglia ed è due a due. Rocco De Rosa
rimediato ha allontanato, quasi definitivamente, i sogni di gloria. Il guizzo di Bavaro ha fatto risorgere l'Aurora Tursi di Angelino sul campo dell'Invicta Burgentia. Ora i materani distano una lunghezza dalla zona-podio. Anche il Salandra non è stato da meno: nonostante lo svantaggio casalingo contro il Metanauto Picerno (in gol con Rossi), i ragazzi guidati da Chetti hanno ribaltato il risultato con le reti di Vincenti, Angelastro e Loponte. Al Tricarico non è bastato Locuoco per confermarsi la quarta forza del campionato. Il Satriano ha, infatti, impattato con Lanzi. Spettacolo di gol con pareggio conclusivo tra Fortitudo Moliterno eRoccanova (locali a segno con Abate e Latorraca). Il Villa d'Agri ha definitivamente abbandonato la bassa classifica, grazie alla vittoria di misura sul Latronico, targata-Votta. Buon pari esterno (è il secondo di fila)
per il Grassano sul campo del Real Grumento. I NUMERI Turno di campionato in cui hanno prevalso i segni “1”ed “X”. Quarantatre gol messi a segno (735 marcature in totale) in questa sedicesima giornata (24 nel girone A, 19 nel B), di cui 25 dalle formazioni che hanno giocato in casa (14 nel girone A, 11 nel B), 18, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (10 nel girone A, 8 nel B). Si sono registrati 6 successi interni (3 nel raggruppamento A, 3 nel B), 4 vittorie esterne (2 A, 2 B) e 6 pareggi (3 nel girone A, 3 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 385 reti, seguito dal B con 350. Il migliore attacco del campionato è quello del Bernalda (42 reti, girone B), il peggiore è quello del Latronico (7 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Fagnano Valsinni (8 reti subite, girone B), mentre è del Possidente (girone A) la retroguardia più perforata (46 reti subite). Donato Pavese
RUVO FSTRIONERO
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RUVO: Rosamilia, Pepe, Lorusso (25'st Giglio), Petullo, Angelillo (1'st Gaudiosi), Iannella, Grieco V., Tartaglia, Santoro (35'st Aromatico), Graziano, Masini; A disp. Grieco G., Tita, Colangelo, Tita; All. Grieco G.. FST RIONERO: Fortuna, Urciuoli, Romaniello, Parisi, Grieco D., Aloè, Carrieri (30'st Di Lucchio), Cardillo, Grieco M., Simonetti (35'st Telesca) Lomio; A disp. Saracino, Giammatteo, Catenacci, Guerrieri; All. Cassese (squalificato). ARBITRO: Fornelli da Venosa. RETI: 2'pt Simonetti [Ri], 15'st Aloé [Ri], 40'st Giglio [Ru], 45'st Masini (rig.) [Ru]
Il punto sul campionato Regna un grande equilibrio
Nuove emozioni in vetta DOPO IL giro di boa, il campionato di Prima Categoria ci ha riservato nuove emozioni sia nei piani alti che nella “zona rossa” della classifica. Nel raggruppamento A del terzo torneo lucano non sono mancate le sorprese. Ai vertici della graduatoria, il Castelgrande ha stoppato la forsennata corsa della capolista Atletico Potenza (gara senza reti). Il Savoia di mister Romano ha ringraziato ed ora dista una lunghezza dalla vetta (vanta, inoltre, unagarain meno).Sulfondo, invece, il Ruvo ha abbandonato l'ultimo posto, occupato attualmente dal San Chirico Nuovo. Nel girone B, il Bernalda
non ha avuto alcun problema ad affondare lo Sporting Lauria nel testa-coda di giornata, mentre il Fagnano Valsinni ha eliminato la concorrenza del Pomarico (terza forza del campionato). GIRONE ALa regina Atletico Potenza ha raccolto soltanto uno scialbo pari “ad occhiali”, sul campo amico, al cospetto del Castelgrande. Ci si aspettava sicuramente qualcosina in più dall'undici di Telesca. Così a sorridere, in questo turno di campionato, è stato soltanto il Savoia di Romano, che ha assaporato il gusto della vittoria, a spese dell'Abriola di Gino Ramaglia. I tre punti sono stati firmati dai guizzi di Gerardi (doppietta) e Lette-
relli. Ora la vice-leader del girone è ad un passo dal primato, con una gara da recuperare. Sempre sul podio, la marcatura di Moscatoha consentito al Cancellara di battere, in esterna, il San Chirico Nuovo e di rimanere nella scia delle grandi. Subito dietro, l'Albatros Oppido sta creando molti problemi alle avversarie che incontra sul suo cammino. Contro un Sant'Angelo in caduta libera (dopo un buon avvio di stagione), sono bastate le marcature dei due Mancuso. Senza vincitori e vinti si è chiusa la sfida tra il Real Montemilone ed il Vitalba. Grande prova d'orgoglio del Ruvo,
che si sta tirando fuori dai guai di inizio campionato. Sotto di due reti contro l'Fst Rionero (Simonetti ed Aloè), i ruvesihanno impattatolagara nel finale con Giglio e Masini. Il Castelpantano ha schiantato il Futura Potenza grazie a Carovigno, Coiro e Gallo. Poker salvezza del Barrata ai danni del Possidente: potentini in gol con Insabato, Di Pierri, Romano e Rinaldi; aviglianesi a segno con un doppio De Carlo. GIRONE B E' sempre più serrato il duello al vertice tra la capolista Bernalda ed il Fagnano Valsinni (una gara in meno). Gli ionici di mister Margoleo hanno mandato al tappeto il malcapitato Sporting Lauria, sommerso dalle reti di Pizzolla, Margarita, Chiruzzi e Benedetto (laurioti in gol soltanto con Cozzi). Il Fagnano Valsinni di Modarelli ha sbrigato la pratica Pomarico e ha confermato di avere la difesa più solida dell'intera Prima Categoria. Per la squadra di Dimotta, lo stop
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42 Sport
Seconda Categoria Il punto sui tre gironi lucani
EPISODIO DI VIOLENZA
Promozione Per un rigore non dato
Arbitro colpito da un giocatore a Lagonegro
DOMENICA, 17 gennaio 2010. Gara di Promozione Lagonegro-Pietragalla. E' l'89': il Pietragalla, da due minuti, è passato in vantaggio, su calcio di rigore. Il Lagonegro reclama la massima punizione per un atterramento, sul quale l'arbitro non ravvede azione fallosa. I calciatori del Lagonegro, in un attimo, circondano il direttore di gara, Cappiello di Matera, protestando vibratamente. L'arbitro stramazza a terra dolorante. E' stato appena colpito da un calcio sferrato da un giocatore del Lagonegro. La gara riprende con il Lagonegro che al 93' raggiunge il pareggio. Cosa rimarrà di questo grave episodio di violenza? La risposta nelle decisioni del giudice sportivo che saranno rese note nella giornata odierna. sport@luedi.it
Vietri in fuga, Ruoti aggancia Chiaromonte scappa UNA FUGA, un leggero allungo ed una rimonta. I tre gironi di Seconda Categoria viaggiano su binari diversi. Nel primo raggruppamento, il Ruoti si è appropriato del gradino più alto del podio, in coabitazione, in virtù dello scivolone casalingo del Foggiano Melfi. Nel B è fuga: il Vietri ha battuto l'Accettura nello scontro-diretto di giornata, portandosi a più sei in classifica. Nel girone C lo Sporting Chiaromonte si è liberato momentaneamente della presenza al vertice del Francavilla. GIRONE A Aggancio riuscito. Il Ruoti ha raggiunto al comando della graduatoria il Foggiano Melfi, crollato per la prima volta in casa sotto i colpi del Rapolla. La formazione ruotese ha, invece, impattato con il San Nicola. Le due maggiori accreditate per la vittoria finale non hanno certamente brillato nell'ultimo turno di campionato e si daranno “battaglia” nello scontro incrociato di domenica prossima. A seguire in classifica, il Lavello si è sbarazzato facilmente del San Fele, umiliato da Urana (tripletta), Glionna (doppietta), Pic-
cioni, Caprioli e Tudisco. Il Palazzo non riesce più a riprendersi. E' caduto anche sul campo dello Sporting Vaglio. La Fides Scalera ha tramortito il Garnet Red Bella con le marcature di Carlucci, Pascale, Nardozza, Romaniello e Montana. Prezioso successo in chiavepermanenza per lo Sport Melfi ai danni dell'Atletico Genzano (melfitani a segno con Lanotte -2 reti- e Zollo). Ha riposato il Ginestracandida. GIRONE B Il Vietri ha salutato tutti e si è dato alla fuga. La netta affermazione sull'Accettura (diretta antagonista per la promozione) ha proiettato i ragazzi di Panariello a più sei sulla piazza d'onore. La vittoria è stata timbrata da Calviello (doppietta) e Tomasillo. Settima gioia di fila, tra le mura domestiche, per l'Atletico Balvano, che si è sbarazzato con un gol di scarto della “cenerentola” Pietrapertosa. Il Potentia Santa Cecilia ha consolidato la quarta piazza della classifica, dando una dimostrazione di forza sul campo dello Sporting Picerno. Poker potentino messo a segno da Marino, Avallone, Zaccagnino e Marcodoppido (gol della bandiera
A Francavilla senza reti la sfida tra F.lli Cafaro e Sporting
La stracittadina finisce pari FLLICAFARO SP.FRANCAVILLA
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FRATELLI CAFARO: Sarubbi G., Cafaro, Marziale G., Sarubbi N., Marziale M., Fittipaldi, Ciminelli, Costanza, Natale (57' Vitale), Salvo, Stalfieri. A Disp.: Maurella, Capuano, Abitante, Fanelli, De Lorenzo. All.: Fanelli. SP. FRANCAVILLA: Durso, Bartolomeo, Accattato, Ponzio, Ciancia, Tuzio (46' Coringrato), Micele, Ricciardi (46' Chiurazzi), Ciancia G., Roseti (46' Franchino), L'Amico. A Disp.: Lista, Guaragnone. All.: Amatucci. ARBITRO: Iacovino V. SENISE - E' andato di scena allo stadio “G.B. Rossi” di Senise il derby francavillese di seconda categoria tra lo Sporting Francavilla e la Fratelli Cafaro. Una gara che ha visto tanto equilibrio in campo, con le due squadre molto accorte tatticamente e che si sono aggiudicati un tempo a testa. Molte assenze per la squadra di mister Amatucci, che ha dovuto rinunciare a ben sei titolari. La prima oc-
casione di nota è degli ospiti e capita al 15' sui piedi di Roseti che salta un giocatore avversario e calcia, impegnando il portiere Sarubbi. Al 31' ancora Sporting Francavilla che si rende pericoloso con Ciancia, che in area di rigore si libera di un avversario e calcia a rete, ma è tempestivo il salvataggio sulla linea di porta del capitano Marziale M., che devia in angolo. Sul corner, L'Amico anticipa tutti e sfiora il palo alla sinistra di Sarubbi. Nel finale di tempo qualche timido attacco dei padroni di casa, ma senza impensierire il portiere Durso. Nella seconda frazione di gioco, la Fratelli Cafaro scende in campo più decisa a fare risultato. Lo Sporting invece, deve ancora una volta fare i conti con la sfortuna, lasciando negli spogliatoi Roseti, Tuzio e Ricciardi per infortunio. Al 60' il direttore di gara assegna un calcio di punizione dal limite agli ospiti, alla battuta si porta Marziale G., che calcia un tiro potente, che esalta le qualità di Durso che devia la palla. Al 68' ancora la formazione di mister Fanelli pericolosa, nuovamente su calcio piazzato, questa volta con
Ciminelli dai trenta metri, che vede la deviazione in barriera di Ponzio. Al 72' Vitale prova dalla distanza, con la palla che sfiora l'incrocio dei pali. Al 84' Sporting vicinissimo alla rete, ma la conclusione di Ciancia, all'interno dell'area, si stampa sul palo. Arriva così il triplice fischio finale del direttore di gara, che manda negli spogliatoi la due formazioni, che si accontentano di un punto a testa. A fine gara ecco il commento del dirigente dello Sporting Francavilla Franco Ferraiuolo: «Il risultato di parità - dice - è positivo per noi, viste le numerose assenze in squadra. Mi dispiace che quest'anno il nostro allenatore è alle prese con numerosi infortuni, che stanno limitando le capacità di questi ragazzi». Soddisfazione poi per i risultati della squadra. «Bisogna dire che sono trentatre partite utili consecutive, tra questo campionato e quello passato, che non perdiamo una gara, a dimostrazione della solidità del gruppo. Vorrei ringraziare - conclude Ferraiuolo - le due squadre per la correttezza vista in campo in questo derby». Claudio Sole
picernese ad opera di Cerbasi). Il Progetto Tito si è “vendicato” del ko di dieci giorni fa contro l'Anzi, siglando un tris (doppio Giancola e Laurino A.). La squadra di Torchia ha risposto con il solo Telesca. Botta e risposta tra Stigliano e Sant'Angelo (Lattanzio ed Ostuni). E' stata rinviata la gara Atletico Albano-Marsico. Turno di riposo per il Laurenzana di mister Cafarelli. GIRONE C Dopo un lungo stop, è ripreso il campionato con una novità in vetta alla graduatoria. Si è, infatti, sfaldato il tandem di testa formato dai due Sporting. Il Chiaromonte ha preso leggermente il largo sul Francavilla, grazie alla cinquina rifilata all'Oratorio Lentini Maratea. Il bis di De Salvo e le reti di Pozzovivo, Fortunato e Tanese hanno regalato la vittoria stagionale numero otto al Chiaromonte. Il Francavilla è stato fermato nel derby dalla Fratelli Cafaro. Il 2010 è iniziato nel peggiore dei modi per il Castelluccio, trafitto in casa per mano del Castelsaraceno. Una punizione di Marta ha spianato la strada verso il successo al Rotunda Ma-
ris contro la Sanseverinese. Parità tra Sarconi ed Episcopia (botta e risposta tra Falabella ed il valdagrino Lagrutta). San Martino d'Agri a valanga sul Nemus. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Cinquantaquattro gol messi a segno (766 marcature in totale) in questa quattordicesima giornata (21 nel girone A, 15 nel B, 18 nel C), di cui 39 dalle formazioni che hanno giocato in casa (18 nel girone A, 9 nel B, 12 nel C), 15, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (3 nel girone A, 6 nel B, 6 nel C). Si sono registrati 10 successi interni (4 nel raggruppamento A, 3 nel B, 3 nel C), 3 vittorie esterne (1 A, 1 B, 1 C) e 4 pareggi (1 nel girone A, 1 nel B, 2 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 289 reti, seguito dal B con 240 e dal C con 237. Il migliore attacco del campionato lo detiene lo Sporting Chiaromonte (33 reti, girone C), il peggiore è quello del Pietrapertosa (6 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Vietri (6 reti subite, girone B), mentre la peggiore è quella del San Fele (45 reti subite, girone A). Donato Pavese
Al Vaglio basta il guizzo del centravanti Savino S.VAGLIO PALAZZO
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SPORTING VAGLIO Albano, Avigliano, Bubbico, Ciampo (31'st La Sala), Scarfiello, Pepe, Muotri, Rienzi, Savino (39' st Cammarota F.), Cammarota D. (29'st Bisaccia) Danzi. A disp. De Nicola, Santarsiero, Orlando. All. Sig.Pedota PALAZZO Patrono, Sabino, Palermo, Carucci, Tufarolo, Madon, Campanale (1'st Tufarolo) , Rigato, Galantino, Duatik, Lilaito. Adisp. Di Ninno, Dell'Agito A., Dell'Agito F., Cardilli. All. Sig.Di Paolo RETE: 43' pt Savino LO SPORTING Vaglio gioca la prima partita del 2010: contro il Palazzo va in scena al Comunale di Vaglio la prima giornata del girone di ritorno. Il Palazzo va alla ricerca di conferme, i padroni di casa invece davanti ad un folto numero di tifosi vogliono i 3 punti, importantissimi in chiave salvezza. Con queste premesse il match non può che essere giocato a ritmi sostenuti: i padroni di casa sono da subito padroni anche del campo, soprattutto
dell'area avversaria. E' l'8' quando Cammarota D.(SV) viene steso in area e il direttore di gara assegna il calcio di rigore; è lo stesso Cammarota a battere ma la conclusione è da bocciatura assoluta: debole e centrale. Nulla di fatto. L'episodio non condiziona la partita poiché sono sempre i vagliesi a confezionare azioni da gol (alcune a dir poco clamorose) muovendo da entrambe le fasce. Sul finire del primo tempo però arriva il gol dello Sporting: Avigliano da destra serve un pallone per il giovane Savino che in mezzo all'area è un rapace e senza esitazione la mette dentro. La ripresa vede scendere in campo la squadra di Palazzo con un po' più di coraggio ma le occasioni più nitide sono sempre vagliesi (in particolare sui piedi ancora di Savino e di Muotri). Il risultato non cambia sino alla fine. La vittoria dello Sporting e la relativa buona prestazione sono influenzate pesantemente dalla presenza di un centravanti di ruolo quale Savino (in passato spesso assente) e di un centrocampo tecnico (Ciampo) e grintoso con Muotri e Rienzi. Vincenzo Fedota
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Sport 43
Mercoledì 20 gennaio 2010
Mercoledì 20 gennaio 2010
B1 Donne Il dirigente Canio Mancuso: «E’ stata una reazione superba»
La Lore Lei piazza il tris Colta in casa del Trani la terza vittoria esterna stagionale DA TRANI la Lore Lei è tornata con la terza vittoria esterna del campionato, ma portandosi dietro pure i dubbi e le incertezze relative al futuro, prossimo e a più lungo termine, della sua stagione. Alla vigilia del match con la Primadonna, infatti, si è di nuovo bloccata Serena Masino: vittima di un altro problema al polpaccio - poco più sopra rispetto alla zona dell'infortunio accusato il 7 novembre scorso a Scafati, che l'aveva tenuta per oltre un mese lontana dai campi - occorsole, stavolta, nel corso dell'allenamento di rifinitura del sabato. Così al PalaAssi la palleggiatrice barese è stata ancora una volta costretta a fare da spettatrice, ben rimpiazzata comunque da una Pagano che ha consentito alla PM di tenere botta al cospetto di Ricci e socie. E di
B1
serie
strappare tre punti fondamentali per restare a contatto con le prime della classe. Ma alle viste (sabato al PalaPergola) c'è l'incrocio da brividi col Soverato, e in casa rossoblù al di là dell'impegnativa sfida con la capolista ci sarà da pensare al prosieguo del torneo. E a un girone di ritorno che per Pierantoni e compagne, dopo la pausa di fine mese, comincerà con la già impegnativa trasferta di Sabaudia. Molte delle possibilità della Lore Lei di continuare a lottare per un posto nei play-off dipenderanno dall'entità (ancora in via di accertamento) del guaio alla sua palleggiatrice. Che nella peggiore delle ipotesi (se sarà confermato lo strappo) dovrebbe star ferma per altri trenta giorni. Coach Gagliardi, al di là
Donne Girone D CLASSIFICA
del comprensibile scoramento per il nuovo stop di Masino, ha cercato di focalizzare l'attenzione su quello che di positivo è emerso dalla gara di domenica sera. «A Trani contavano solo i tre punti, e sono arrivati. Era necessario per noi muovere la classifica dopo un periodo davvero difficile ma ora dovremo rituffar-
ci in palestra e lavorare sulla continuità di gioco che in questo momento ci manca. Sabato sarà durissima e dovremo dare il centodieci per cento per contrastare un Soverato ad oggi devastante». Gli fa eco, nell'analisi del successo dell'ultimo turno, il dirigente rossoblù Canio Mancuso: «La reazione del-
le atlete è stata superba, su un campo ostico come quello di Trani, dove hanno dimostrato carattere e professionalità. Ora tutti ci aspettiamo un aiuto dalla dea bendata perché abbiamo accumulato, durante l'anno, un credito enorme». Luca Carlone sport@luedi.it
Canio Mancuso
B1 Donne Ora la Master Group Matera si prepara alla trasferta di Lamezia
Recuperano le acciaccate Romanò e Mauri hanno sfruttato il forfait del Priolo IL RITIRO del Priolo è coinciso proprio nel dodicesimo turno d'andata, quando le siciliane dovevano scontrasi contro la pattuglia biancoazzurra di coach D'Onghia. Il ritiro della compagine siciliana ha costretto la Master Group ad un turno forzato di riposo, le atlete materane sabato scorso hanno svolto una leggera seduta di allenamento per poi rompere le righe. Al rientro sul parquet del Pala Sassi, tutte abili e arruolate a partire da Maria Romanò reduce dalla contrattura ai gemelli della gamba sinistra, infortunio patito durante la gara di Scafati, rientra anche Monica Marulli dopo l'intervento al menisco del ginocchio sinistro. I risultati di domenica hanno rispettato i pronostici, le prime della classe hanno vinto tutte, a cominciare dal Soverato vincitrice in casa contro il Sabaudia, il Marsala sconfigge il Messina, vittorie in trasferta per la Lore Lei sul campo di Trani e dello Scafati che continua la striscia positiva in quel di Sambuceto. Perde un solo punto il Mercato San Severino contro il Valenzano. In attesa che la classifica venga aggiornata, la Master Group a 22 punti, scende al se-
Monica Marulli
sto posto, in caso di correzione togliendo i punti conquistati contro il Priolo, la Master balza avanti allo Scafati ed alla PM Lore Lei che ora sono a quota 24 punti retrocedendoa 21punti. Perora la Master risuta fuori dalla zona playoff , il girone di andata ancora non è finito ed è presto per fare dei consuntivi, la posizione occupata dalla Master è ot-
tima, questa settimana di sosta ha forse spezzato il ritmo gara alle ragazze, comunque in vista del prossimo incontro in terra calabra contro il Lamezia Terme edremo sicuramente una Biamonte più in palla con le compagne, se a Scafati si è presentata con 29 punti, immaginiamo già cosa potrà dare quando si sarà affinata l'intesa con lapallleggiatrice Picernoe tuttele altre compagne, Con l'ingresso della Marulli e Romanò, con una Donà che sta migliorando la sua condizione giorno per giorno pronta a scaricaretutta la tensione accumulata in questo lungo perido d'infortunio, anche per dimostrare ai tifosi ed alla società che credere in lei è stato un affare per entrambi. Per la trasferta di sabato 23 gennaio la master Group è pronta a menar le danze, il roster allenato dalla mister Giovanna Mazza non è di quelli competitivi per la categoria, destinata a sostituire il Priolo in questo campionato visti i soli tre punti in classifica conquistati appunto contro le siciliane, per il resto solo sconfitte. Vincenzo Bochicchio Sport@luedi.it
B2 Donne Un punto a Benevento in emergenza B2 Donne Adesso si pensa alla sfida di Molfetta
Giocoleria, stavolta metti da parte i rimpianti
Livi, due punti pesanti
Insomma, se alla vigilia qualcuno avesse proposto di firmare per portar via un punto da Benevento, forse tutti lo avrebbero fatto. Poi con il senno di poi tutto diventa più semplice, ma resta il risultato e resta la prestazione. Soprattutto quest’ultima va a fare il paio con quella della settimana precedente contro il Centro Ester e racconta di una Giocoleria che ha ritrovato un certo spirito e anche la capacità di comandare il gioco per lunghi tratti del match. Inutile nascondersi che il rischio concreto, prima delle due sfide appena disputate, era quello di ritrovarsi fermi a 18 punti con il baratro retrocessione. Einvece, tutto sommato, sono venuti fuori due punti che permettono alla squadra di Telesca di respirare un po’. Ora diventa necessario uno sforzo ulteriore per trovare una maggiore continuità, rpartendo da quanto di buono è stato fatto negli ultim due incontri e cercando di evitare quei passaggi a vuoto che possono costare cari alla resa dei conti. Tra l’altro Avena e compagne possono capitalizzare al massimo il prossimo impegno interno con l’Acquaviva, per poi approfittare della settimana di sosta e recuperare energie preziose e infortunate per lo sprint finale. Pietro Floris
OTTAVO POSTO confermato dopo le gare del sedicesimo turno, e con un margine salito a cinque punti sulla zona rossa (la quintultima piazza è ora occupata dal Taranto) per la Materman Nusco Potenza. Pamela Petrone e compagne col Benevento puntavano al bottino pieno per ricacciare indietro una diretta concorrente per la salvezza; ma in fin dei conti, alla luce di quello che si è visto domenica sera alla Caizzo - e di una prestazione condita da qualche alto e basso di troppo da parte loro -, possono ritenersi più che soddisfatte per il successo al tie-break sull'Accademia. Che in effetti avrebbe anche potuto mettere lo sgambetto a una Livi chiaramente frenata, nel suo rendimento, dalle precarie condizioni fisiche di diversi elementi. A cominciare da capitan Petrone, influenzata, e dai dubbi relativi al rendimento di Michela Benefico: la cui prova super (28 punti finali) ha però fatto intendere che il problema alla spalla da cui veniva può considerarsi archiviato. Un po' di rammarico per le ragazze di coach Licciardi, se c'è, può derivare dalle occasioni avute e non con-
POTREBBE apparire come l’ennesima occasione sprecata e a guardare i freddi numeri viene fuori proprio questo. La trasferta della Giocoleria a Benevento, chiusa con una sconfitta altie break,ha visto Avena e compagne non sfruttare un match point sul 24-23 del quarto set e capitolare al quinto set. Ma stavolta mettere l’accento sui rimpianti sarebbe ingeneroso per almeno due motivi. Il primo è che alla vigilia nessuno avrebbe osato immaginare un risultato positivo per l’Asci. La formazione potentina si presentava al cospetto dell’AS Benevento reduce da una serie di cinque sconfitte contro una squadra in serie positiva da altrettante partite e in ottime condizioni di forma. Inoltre Telesca ha dovuto fare a meno di Arras, Ghersetti e Santangelo in uncolpo solo,dovendo cercare nuovi equilibri inevitabilmente precari e soprattutto, con il senno di poi, non sufficientemente duraturi. Il secondo motivo è che recriminare sull’attacco sbagliato sul 24-23 significherebbe gettare la croce addosso a capitan Avena che si è sempre contraddistinta per essere giocatrice che non si tira indietro di fronte alle responsabilità. Qualità, quest’ultima, che non sono in molti a poter vantare, nella vita in generale e nello sport nello specifico.
Aurora Avena
B2
serie
Iannelli: «Questo successo ha un peso maggiore»
Il presidente Iannelli
Donne Girone G CLASSIFICA
cretizzate (quattro) per portarsi sul 2-0 nel conto dei set. Il finale thrilling della seconda frazione (vinta da Stabile e socie per 29-27), prologo di un tiratissimo prosieguo di partita, ha rischiato difatti di condizionare in negativo l'esito del match per le rossoblù di casa. Brave però, anche quando costrette a inseguire nel terzo parziale, a non disunirsi e a continuare a giocare di squadra. Con una gran prova corale e di carattere Golluscio e compagne sono tornate a galla, arrivando a un passo dalla conquista del bottino pieno prima che le sannite si aggrappassero al tie-break. «L'Accademia si è dimostrata un'ottima squadra, che non merita la sua attuale classifica - ha commentato a fine gara il patron della Livi, Nadir Iannelli -. E per questo i due punti ottenuti contro di loro, nelle condizioni in cui eravamo, assumono ancora maggior peso. L'augurio è di esserci messi alle spalle gli acciacchi dell'ultimo periodo, e di poterci preparare con serenità ai difficili impegni (nell'ordine Molfetta, Battipaglia e Sarno) delle prossime giornate». lu.ca.
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44 Sport
B1 Uomini Due successi al quinto set in questo inizio di nuovo anno
Zuccaro loda la Medical Il capitano dei potentini: «La squadra è in continua crescita» POTENZA - Ancora una vittoria al tie-break. Secondo successo consecutivo per la Medical Center Potenza che, dall'inizio del nuovo anno, ha “racimolato” 4 punti (in trasferta a Catania e in casa contro l'Ortona, ndr) e si è “fissata” al nono posto in classifica. Quella di domenica sera contro gli abruzzesi - la prima di ritorno - è stata una gara lunga, una vera e propria lotta di nervi, tra due squadre scese in campo per vincere. Troppi gli errori da parte di entrambe le formazioni (in cinque set la Medical Center ha sbagliato ben 19 battute, ndr), con, da un lato Dal Molin top scorer della gara con 25 punti e, dall'altro l'opposto Orsini che ha provato a mettere paura alla compagine potentina e ha collezionato altrettanti 22 punti. Set interminabili (basti vedere i parziali: 32-30, 2125, 28-26, 26-28, 15-9, ndr), della durata media di mezz'ora, giocati sempre punto a punto. «E' stata una gara dalle tante emozioni - commenta il capitano Luigi Zuccaro - e dalla doppia chiave di lettura: esaltante per l'imprevedibilità di ogni scambio e del risultato sempre in bilico, ma anche piena di errori e disattenzioni. Basti pensare che nel quarto set il primo time-out tecnico si è chiuso per 7-8 e ben 4 degli 8 punti dell'Ortona sono frutto di altrettante battute sbagliate da noi. Resta un po' di dispiacere per come abbiamo perso il terzo set: se ci avessimo messo un po' più di convinzione e determinazione avremmo vinto la gara per 3-1 e fatto “bottino pieno”. L'Ortona ha “gettato via” palle importanti e noi siamo stai comunque più bravi di loro in alcuni momenti topici della gara. Ma va bene così, comunque abbiamo preso 2 punti contro una squadra che sul nostro parquet forse ha disputato una delle sue migliori partite». «Abbiamo ripreso ad allenarci in un clima sereno continua Zuccaro - perché siamo consapevoli dei nostri mezzi e conosciamo il nostro valore. Nel girone di andata siamo stati capaci di mettere in
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B2 Uomini Tulliani: «Ora niente passi falsi»
La Pallavolo Matera irrompe in zona play off
UOMINI Girone C CLASSIFICA
Un muro di Gigi Zuccaro
difficoltà, non solo in casa ma anche in trasferta, molte squadre più forti di noi sulla carta. Abbiamo dimostrato che quando ci mettiamo cuore, grinta e determinazione non siamo secondi a nessuno. Siamo in continua crescita e, dopo una prima fase iniziale, adesso abbiamo trovato i giusti equilibri.
Ci crediamo tutti in questa squadra e in questo gruppo e siamo soddisfatti e orgogliosi del cammino fatto finora. Dobbiamo solo continuare su questa strada, con umiltà e impegno, anche perché sabato ci attende una gara complicata a Turi, terza in classifica». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
B2 Uomini Chiarelli: «Adesso aspettiamo il derby»
Lauria, voglia di riscatto “VORREMO rifarci al più presto e aspettiamo il derby per confermare il nostro potenziale”, così ha commentato la sconfitta di domenica scorsa il presidente della Nicodemo, Francesco Chiarelli, che in fretta ha voluto archiviare la partita contro il forte Paola. In questi giorni di ripresa degli allenamenti, cresce l'attesa per domenica sera quando ci sarà il derby lucano della serie B2 maschile, che ormai non si vedeva da anni, e che tutti aspettano con ansia. Quella di domenica tra Sidel e Nicodemo sarà una partita tra due squadre con lo stesso obiettivo, ma anche due formazioni che dovranno soprattutto disputare una partita su alti livelli in ogni fondamentale per riuscire a portarsi a casa tre punti importanti. Un esame di maturità soprattutto per
cercare di raggiungere al più presto possibile una stabilità di gioco, per cercare di mantenere alto il livello del gioco durante tutto il match, senza quegli alti e bassi visti alcune partite precedenti. Certo è che partita dopo partita, partendo ancora dalla Coppa Italia, il gioco dei laurioti è cresciuto in modo esponenziale e i 16 punti in classifica (4 in più rispetto alla Sidel) stanno lì a dimostrarlo. Gli ingredienti affinché quella di domenica sera sia una partita bella e combattuta ci sono tutti: due squadre che lottano per la salvezza, due squadre con ancora qualche margine di crescita, giocatori esperti da una parte e dall'altra e tanta fame di punti su ambedue i fronti per restare aveleggiare aldi làdella zona rossa. p.v.
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MATERA - Per la prima volta in assoluto, la Pallavolo Matera è entrata nella zona playoff del campionato maschile di serie B2. A Putignano (match vinto dalla Pallavolo Matera per tre a zero), sabato scorso, i materani hanno conquistato la sesta vittoria consecutiva, mettendo a segno il ventiseiesimo punto stagionale. Un'affermazione importante che, in virtù della vittoria dell'Ugento sulla Pallavolo Martina, ha portato i biancoblù al secondo posto a tre lunghezze dalla capolista Altamura. Bella e senza affanni è stata la gara giocata dai ragazzi allenati da coach Galtieri contro un Putignano che non ha impensierito più di tanto la Pallavolo Matera in tutti e tre i set. “La nostra squadra - ha affermato Antonio Tulliani - è entrata in campo decisa di portare a casa l'intera posta in palio. Il risultato di tre a zero, poi, ha rispecchiato una evidente superiorità di capitan Suglia e compagni che hanno condotto l'incontro con sicurezza e determinazione”. Nelle fila della Pallavolo Matera era assente Antonio Rinelli per via di una grave lussazione del mignolo della mano destra capitata durante l'allenamento di venerdì sera. Al suo posto, coach Galtieri ha fatto esordire il giovane materano, Damiano Andrulli, che non ha risparmiato energie pur di dare una mano alla propria squadra. “Andrulli è un prodotto del nostro vivaio. A Putignano non si è fatto tradire dall'emozione ed ha giocato una buona partita - ha continuato Tulliani. La sua prestazione mi ha reso felice perchè ciò vuol dire che il lavoro che stiamo facendo con il settore giovanile sta dando dei buoni risultati”. Finalmente la Pallavolo Matera è in zona play-off. Un suo commento sul secondo posto in classifica? “Ora siamo secondi a pari merito dell'Ugento ed a tre
L’infortunato Antonio Rinelli
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UOMINI Girone H CLASSIFICA
lunghezze dalla capolista Altamura. Non possiamo permetterci passi falsi come, purtroppo, è successo ad inizio di stagione. I punti persi nelle prime gare esterne pesano come macigni nella classifica. Ho chiesto ai ragazzi la massima concentrazione per la seconda parte del campionato e di continuare ad avere l'alto rendimento checi hacontraddistintonelle ultime sette gare”. Sulla gara contro il Putignano e sulla buona prestazione di Andrulli questo è
stato il commento del tecnico Tommaso Galtieri. “L'unico obiettivo che avevamo era la conquista dei tre punti. L'assenza di Rinelli poteva destare qualche preoccupazione, ma Andrulli lo ha rimpiazzato con in maniera egregia e con ottimi risultati. La squadra ha giocato una buona pallavolo. Ora ci godiamo questa seconda posizione in attesa della gara casalinga contro Squinzano”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
B2 Uomini, è una Sidel rigenerata dal tie break contro la capolista
UOMINI Girone I CLASSIFICA
SETTIMANA lunga per la Sidel. È ancora ben presente l'immagine della bella prestazione di sabato scorsa contro la capolista, ma intanto il campionato non ammette pause. Proprio ora non c'è tempo per soffermarsi a pensare per Lopis e compagni che dovranno sfruttare al massimo l'aver ritrovato terreno fertile sul piano del morale, visto che domenica sera ci saranno i cugini del Lauria ad aspettarli, in una delle partite da molti definita, la più importante della stagione. La Sidel è ritornata ieri sera ad allenarsi con la consapevolezza di essere ancora una squadra viva e in salute: i biancorossi hanno giocato bene, sono andati sotto dopo aver vinto i primi due set in maniera perfetta, con una grande prestazione di squadra in cui tutti hanno dato il loro importante contributo. Prestazione ancor più convincente visto che dall'altra parte della rete c'era l'imbattibile Palermo, capolista del girone che fin ora aveva al passivo una sola sconfitta contro le 12 giocate fin ora. La Sidel ha usato bene la ricezione, lasciando alzare i maniera precisa il palleggiatore Ferro, che è stato sempre efficace in regia. Gli uomini di Scaldaferri hanno così giocato su buonissimi livelli mentre il Palermo ha sofferto gli attacchi avversari esprimendo una prestazione in molte occasioni imbarazzante per una formazione di quella caratura. Ora i riflettori sono puntati su domenica sera, quella del derby, per una partita che si annuncia difficile e complicata.
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Sport 45
Mercoledì 20 gennaio 2010
Mercoledì 20 gennaio 2010
Voglia di rifarsi contro il Trapani CON LO SPIRITO di rivincita per l’inatteso stop contro il Ruvo la Bawer Matera ha ripreso ieri pomeriggio la preparazione agli ordini di coach Ponticiello. Una seduta di video per esaminare gli errori commessi nella partita di domenica scorsa e qualche altro richiamo atletico hanno contraddistinto il lavoro del martedì della truppa materana. «Vogliamo assolutamente riscattarci dopo il passo falso contro il Ruvo», spiega il direttore sportivo Giuseppe Pallotta, «noi soffriamo le squadre che hanno atletismo e fisicità come quella guidata da Cadeo. Comunque ora dobbiamo immediatamente riscattarci e cercare i due punti per riprendere la marcia verso il play off. Trapani può essere l’avversario giusto, ha caratteristiche adeguate alle nostre necessità anche se può avere giocatori come Evangelisti o Santarossa in grado di fare la differenza da soli». Pallotta guarda avanti e si augura che Matera ritorni a far canestro come in passato: «purtroppo a Ruvo abbiamo avuto le nostre difficoltà, siamo incappati in una giornata storta al tiro e in qualche giocatore importante, come Candido, in non perfette condizioni atletiche». p.quarto@luedi.it
Santamaria allunga la lista degli acciaccati LA PUBLISYS Potenza ha ripreso ad allenarsi in vista della trasferta di domenica a Palestrina. La squadra di Cesare Ciocca non ha ancora digerito la sconfitta patita con la Liomatic Perugia. Il bruciante finale di domenica è insomma rimasto sul groppone di Ernesto Carrichiello e compagni. Tra i tanti problemi in casa potentina ci si è messa anche la febbre che ha fermato ieri pomeriggio Francesco Santamaria. Dunque oltre agli acciaccati Ernesto Carrichiello, Vincenzo De Bartolo, Stefano Maioli e Massimo Ruggeri anche Santamaria va ad allungare la “lista d'attesa” in casa potentina. Le condizioni sanitarie aggravano ulteriormente una situazione fattasi di per se drammatica con le ultime sconfitte in campionato. Tutti confidano di recuperare i giocatori acciaccati per disputare al completo la partita di domenica in terra laziale. L'umore non è dei migliori ed è stato notevolmente fiaccato dal mortifero canestro di Bonamente che ha deciso il match di domenica scorsa al Pala Pergola contro la Liomatic Perugia. f.menonna@luedi.it
Fulvio Candido
Francesco Santamaria
Volley C Uomini Bene il Moliterno che fortifica la terza posizione
La Megacom resta in scia Vittoria sul campo del Nova Siri e il distacco dal Matera resta invariato POTENZA - Continua incessante la corsa in campionato della Volley Group Matera. Anche nell'ottava giornata di serie C i materani non si sono smentiti e, davanti al pubblico amico, hanno conquistato l'ennesima vittoria consecutiva, senza concedere agli avversari di turno, la Virtus Potenza, nemmeno un set. Per i potentini poteva essere l'occasione per riscattare la sconfitta nel derby contro la Megacom e non perdere le distanze dalla vetta della classifica. Invece non c'è stata storia: il Matera ha liquidato la pratica Virtus con un secco 3 a 0, bissando quanto fatto vedere nella gara d'andata. Primo e terzo set più combattuti (25/21 e 25/23 per i padroni di casa), secondo set dominato dalla Volley Group, finito con il parziale di 25/18. Come da pronostico l'esito dell'anticipo di sabato pomeriggio tra Csc Moliterno e Asd Laurenziana, terminato 3 a 0 per i potentini. Il sestetto cilentano deve rinviare ancora la vittoria di almeno un set in questo campionato di serie C. Al contrario il Moliterno incassa a Torre Orsaia una vittoria importante, con tre punti che permettono di
serie
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Volley C Donne Giochi riaperti in vetta Uomini CLASSIFICA
Edil Loperfido ad una sola lunghezza serie
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Donne CLASSIFICA
Gianluca Viviani del Nova Siri
confermare la terza piazza in classifica. Eppure la squadra salernitana non ha fatto una brutta gara, anzi in più occasioni ha tenuto testa agli avversari, mettendo in difficoltà la difesa della Csc soprattutto nella prima frazione di gioco. Alla fine la maggiore esperienza è stato l'elemento in più per gli ospiti, che hanno portato a casa la vittoria. Parziali del match 24/26, 25/16 e 25/22. Risultato scontato anche per la gara Masseria Batti-
farano Nova Siri - Megacom Amatori Potenza. Finisce infatti 0 a 3 il confronto tra la seconda forza del campionato e la penultima in classifica. I ragazzi di capitan Viviani non sono riusciti a bissare la prestazione vista nel derby contro il Policoro e hanno dovuto subire il gioco degli avversari, sicuramente meglio impostati in difesa e più incisivi in attacco. Senza storia i tre set e i parziali lo dimostrano: 12/25, 15/25 e 11/25 per i potentini. Infine, rinviato al prossi-
mo 30 gennaio, a causa dell'impraticabilità del campo ospite, il quarto incontro della giornata, tra l'Open Space Stigliano e l'Hermes Hotel Policoro. Dopo questa ottava giornata di campionato, primato indiscusso per il Matera con 24 punti; segue a ruota la Megacom Potenza con 21 punti. Chiudono la classifica il Nova Siri a quota 4 e l'Asd Laurenziana ancora a secco di vittoria e di set all'attivo. Eleonora Cesareo sport@luedi.it
Basket Under 15 Espugnata Torre del Greco grazie ad un super Pace autore di 24 punti
Colpo esterno per la Timberwolves TORREDELGRECO TIMBERWOLVES
Lavello sconfitto dal Sapri al tie-break
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CITTADELLA DELLO SPORT TORRE DEL GRECO: Irlando, Sapienza, Salerno, Massa 2, Mennella, Cacace, Speranza 21, Marino 4, Russo, Di Giorgio, Faccuto, Lombardo, Serpe 4. All. Scognamiglio. TIMBERWOLVES SMART P@PER PER I RAGAZZI POTENZA: Petrullo 5, Vaccaro 7, Cappiello, Ciardullo, Vertone, Pace 24, Arcieri 14, Romano, Luise 14, Olita. All. Vincenzo Bochicchio. ARBITRI: Bianco di Massalubrense e Catullo di San Sebastiano. PARZIALI: 13-18, 32-31, 43-48, 56-62. NOTE: Usciti per cinque falli Irlando, Massa e Petrullo. Spettatori cento circa. CONTINUA la marcia spedita della Timberwolves Smart P@per per i ragazzi Potenza nella seconda fase del campionato maschile under 15 d'eccellenza.
I ragazzi di Vincenzo Bochicchio si sono imposti domenica scorsa a Torre del Greco, superando la resistenza del Cittadella per 62 a 56. Partita combattuta, quella svoltasi in Campania tra due squadre chiamate a confermare i recenti risultati positivi. La Timberwolves ha avuto il merito di dare continuità al pro-
prio gioco, anche quando i corallini hanno fatto sentire la pressione sul quintetto lucano. I primi due quarti sono stati equilibrati, nel terzo, invece i lupacchiotti di Bochicchio hanno esercitato una maggiore pressione segnando canestri belli e spettacolari che hanno dato il là al primo consistente break. La compagine potentina ha chiuso meritatamente in testa la frazione di gioco, sul punteggio di 48 a 43. Nel parziale finale il gruppo di Bochicchio ha avuto il merito di contenere il ritorno dei campani, pericolosi con Speranza, autore di ventuno punti. La difesa attenta ha consentito al quintetto di Bochicchio di mettere la museruola ai vani tentativi dei padroni di casa che hanno cercato in tutte le maniere di venire a capo del match, vinto con merito da Pace e compagni, domenica attesi dal match interno, del terzo turno, in programma alla Palestra Vito Lepore di Potenza con inizio alle 11, contro il Vivi Progetto Napoli. f.menonna@luedi.it
TRICARICO - Il Sapri “ricambia ilfavore”al Lavelloce, dopo aver vinto all'andata in terra saprese per 3 - 2 viene sconfitto in casa con il medesimo risultato. La Giardini e Ambienti Lavello rimane in testa alla classifica con 24 punti mentre il Sapri continua ad inseguire a 22. La partita: padrone di casa avanti di due set (25 - 18, 25 - 22) ma incapaci di chiudere definitivamente l'incontro che viene riaperto, con parziali identici dalle indomite sapresi. Il tie - break vede le ospiti più determinate, anche grazie all'entusiasmo e alla spinta della rimonta. Alla fine Ascas batte Giardini e Ambienti per 15 - 11 e chiude il match sul 3 - 2 finale. Così, nonostante l'apporto del numeroso pubblico accorso, anche il Lavello perde l'imbattibilità in questo torneo. Al secondo posto si porta, solitaria con 23 punti, l'Edil Loperfido Matera che espugna il campo della Tua Assicurazioni che, rimane ferma a 15 e vede insidiarsi il quarto posto. Le materane la spuntano per 3 - 1 ( 13 -. 25, 15 - 25, 25 - 18, 16 - 25) non lasciando alle padrone di casa nemmeno la possibilità di muovere la classifica con un punto. La Tua Assicurazioni entra in campo poco concentra-
ta e nel giro di pochi minuti l'Edil Loperfido mette al sicuro il primo parziale. Identico copione anche nel secondo set con le materane inarrestabili. Nelterzo setla TuaAssicurazioni reagisce e, in rimonta riesce a riaprire la partita che viene immediatamente richiusa dall'Edil Loperfido nel quarto e ultimo set. Vittoria importante per la Nuova Spes Matera che approfitta del turno favorevole per riavvicinarsi alla zona play - off. Le materane espugnano il campo dello Zero Cinque Montalbano, che rimane fermo a 1, e si portano a 12 punti e a tre sole lunghezze dalla quarta. Il risultato finale è di 1 - 3 (20 - 25, 25 - 27, 25 - 23, 13 - 25) in una partita combattuta soprattutto nella fase centrale. Anche l'Olimpia Melfi torna alla vittoria e lo fa con un Tricarico poco combattivo. Le melfitane si portano a 9 punti in classifica, allontanandosi sempre più dalle ultime due della classe ma restando in un limbo che solo una vittoria nel prossimo turno, o molto più probabilmente fra due, potrebbe far diventare un paradiso di speranze. Paolo Paradiso sport@luedi.it
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46 Sport
Ciclismo Al Giro del Venezuela tracciato più agevole per lo scalatore lucano
Arrivano le montagne per Santoro COMINCIANO le montagne al Giro del Venezuela ed il ciclista potentino Antonio Santoro già vincitore della seconda Tappa al Giro Internazionale di Basilicata 2008, diventa protagonista. La quinta tappa della manifestazione che si corre in Sud America, che proponeva le prime montagne, ha visto il lucano protagonista della tappa che si è conclusa con la conquista di un ottimo quarto posto all'arrivo. Santoro, che difende i colori del Gruppo Sportivo
Mastromarco, unica Formazione Italiana partecipante alla gara, è un’atleta dilettante, mentre al giro l'ottanta percento dei partecipanti sono professionisti. Sentito telefonicamente ci ha riferito che nelle prime tappe pianeggianti ha avuto delle difficoltà dovute soprattutto al caldo, in questi giorni la temperatura si mantiene costantemente intorno ai 38 gradi, ma ci ha assicurato che nelle prossime otto tappe, che prevedono tante salite, cercherà la vittoria di una tap-
pa. Finalmente si incominciano a vedere i frutti di una manifestazione Internazionale come il Giro di Basilicata anche per i giovani atleti lucani che prima con Domenico Pozzovivo e adesso con Antonio Santoro si impongono all'attenzione del grande ciclismo al quale si erano presentati proprio grazie alle loro prestazioni nella gara lucana. Adesso la speranze è che Santoro faccia arrivare da oltre oceano notizie di un suo successo. sport@luedi.it
SOSTEGNO E SOLIDARIETA’ Il Panathlon Club vicino a Nello Rega IL GOVERNATORE dell'Ottavo Distretto Panathlon, Nicola Cerverizzo, il presidente del club di Potenza, Antonio Totato, e l'intero consiglio direttivo esprimono a nome di tutti i soci solidarietà al giornalista e socio del club Nello Rega autore del libro "Diversi e divisi - Diario di una convivenza con l'Islam", vittima di atti intimidatori da parte degli integralisti islamici. "La libertà di parola ed il diritto di cronaca sono due capisaldi fondamentali della democrazia che vanno tutelati e mai messi in discussione" ha ribadito il presidente del club a nome di tutti i soci.
Antonio Santoro
Calcio a 5 B girone D Cavalcante verso il recupero: a Pescara ci sarà
Rondinone suona la carica Il tecnico della Bng ricompatta l’ambiente dopo il ko con il Loreto MATERA - Rimedia la quinta sconfitta stagionale la BNG Ecobas Mathera. Di fronte al pubblico amico, i materani sono stati costretti a cedere l'intera posta in palio da un Loreto Aprutino in giornata di grazia, sicuramente una delle migliori squadre viste in questa stagione sulle mattonelle della tensostruttura di viale dei Sanniti. Assente, tra le file biancoazzurre, Alex Cavalcante, una mancanza che questa volta, a differenza di altre, si è fatta sentire. Difficile, a questo punto, stabilire il confine tra l'ottima prestazione degli ospiti marchigiani, e l'insufficiente performance della BNG, una gara carente non sul piano dell'impegno o del gioco, ma su quello della disciplina tattica e della disposizione in campo. Una fase difensiva troppo “allegra” ha di fatto dato il via libera a numerose azioni pericolose del Loreto, e buon per i padroni di casa se gli ospiti in diverse occasioni hanno cercato un passaggio di troppo sotto porta invece di andare al tiro. Al tirare delle somme, però, nulla di grave, certo resta l'amaro in bocca per la sconfitta, ma la BNG ha una gara da recuperare rispetto al gruppo che la precede, esclusa l'Olimpiade Bisceglie, e dunque avrà senz'altro la possibilità di riconquistare le posizioni perdute per guadagnare un posto
Calcio a 5 B girone D, Frascella Matera Un punto che ha un grande peso specifico
Il tecnico Eustachio Rondinone
valido per la fase dei play off. Sereno e sicuramente obiettivo il parere del tecnico Eustachi Rondinone: “Abbiamo perso contro una signora squadra. Probabilmente il Loreto è la formazione migliore che abbiamo incontrato, più forte anche del Pescara. Evidentemente gli ultimi innesti del mercato di riparazione le hanno permesso di fare un ulteriore salto di qualità. Noi abbiamo giocato bene nel primo tempo ma nella ripresa ab-
biamo abbassato troppo la guardia: è mancata la freddezza e la tranquillità. Non credo che l'assenza di Alex Cavalcante abbia influito più di tanto, pur riconoscendo l'estrema importanza del giocatore nell'economia del gioco. Adesso cerchiamo di ricompattare il gruppo e andiamo a Pescara con la squadra al completo per tornare a giocare ai nostri livelli e per cercare di riprenderci i punti persi”. Annibale Sacco sport@luedi.it
MATERA - Sicuramente una bella impresa quella del Frascella Team Matera. Priva del capitano Osvaldo Stigliano, fermo ai box per il solito problema al ginocchio, la squadra materana è rientrata dalla difficile trasferta di Molfetta con un punto in più in classifica. Un pareggio che chiunque avrebbe sottoscritto alla vigilia ma che, alla luce di quanto successo sul rettangolo di gioco pugliese, sta leggermente stretto ai ragazzi allenati dal duo Gasparetto - Pavone. Funziona, dunque, il mix di esperienza, quella dei senatori Rispoli, Gasparetto e Stigliano, seppure assente in questa gara, e di entusiasmo e freschezza atletica dei giovani Barbosa, Laccetti, Cuviello, Mancini, Di Lecce e Coelho. A tutto ciò occorre unire il contributo garantito da giocatori di provata affidabilità come Latorre, Volpe e Vincenzo Laviola. "Un punto pesantissimo che poteva essere qualcosa in più - ha detto subito dopo la gara un raggiante Michele Pavone - se sul 2-1 ad inizio ripresa, in situazione di superiorità numerica, fossimo stati più cattivi e bravi a chiudere la gara. Sono ovviamente soddi-
Pavone tecnico del Frascella
sfatto per come i ragazzi hanno interpretato la gara affrontando gli avversari con la giusta concentrazione. Dopo Pescara anche qui in casa del Molfetta abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari con chiunque. Bene tutti ma alcuni giovani crescono davvero giornata dopo giornata. Bisogna continuare a lavorare con la stessa intensità e penso che l'obbiettivo primario della salvezza sarà raggiunto con largo anticipo". Un punto comunque prezioso quello conquistato a Molfetta, un punto buono per portarsi ad un rassicurante
più dodici sulla zona play out e a meno uno da quella play off. A questo punto occorre veramente fare un piccolo sforzo e puntare con decisione alla zona alta della classifica. Sabato prossimo arriva la diretta concorrente Sporting Ortona, una vittoria rilancerebbe i materani in piena zona caldissima considerato che il calendario mette di fronte la capolista Pescara e i concittadini del Deportivo, mentre il Loreto Aprutino dovrà vedersela e l'Olimpiadi: due scontri al vertice che daranno origine sicuramente spazi invitanti. a.s.
Tiro con l’Arco Buona partecipazione alla manifestazione di Grassano
Scuccimarra vince la gara di arco nudo GRASSANO - Si è disputato domenica scorsa nel palazzetto dello sport “N. Caruso” di Grassano il Campionato Regionale Indoor 18 mt di Tiro con l'Arco. Ad occuparsi dell'organizzazione della manifestazione il gruppo dell' A.s.d. Arcieri dei tre Colli di Grassano. Questa disciplina sportiva nacque nel capoluogo di provincia, circa 20anni conlasocietà Materarco,poi l' A.s.d. Arcieri di Bernalda, che svolge la propria attività dal lontano 1982, a seguire l'anno scorso l'A.s.d. Arcieri dei tre Colli di Grassano e la neo costituita A.s.d. Gruppo Arcieri Policoro. “A Grassano contiamo circa 30 iscritti”, ha commentato Angelo Magnante presidente della locale sezione “di diverse fasce di età a partire dai sei anni fino ad arrivare agli oltre cinquanta. Abbiamo voluto costituire a Grassano questa società di tiro con l'arco per dare a tanti la possibilità di fare uno sport diverso e meno conosciuto rispetto a tanti altri. Sono soddisfatto del lavoro svolto sola-
mente in un anno di attività e soprattutto sono felice di avere avuto la possibilità di organizzare nel mio paese una gara di campionato”. “Spero che con la crescita delle Associazioni di Grassano e di Policoro”, ha commentato Luciano Spera Delegato Regionale FITARCO “e con l'esperienza di Bernalda, si possa incrementare il movimento Arcieristico nella provincia di Matera in un territorio che ha forti potenzialità sia umane che logistiche”. Ritornando dunque alla gara di domenica 70 gli arcieri provenienti dalle 8 associazioni sportive Lucane di tiro con l'arco che hanno dato vita ad una Competizione esaltante fino allo scoccare dell'ultima freccia. Nella divisione arco nudo, la finale è stata disputata da Antonio De Stefano ed Antonio Scuccimarra entrambi della A.s.d. Arcieri Lucani di Potenza, Scuccimarra dopo una prima sessione di tiro equilibrata si è dovuto arrendere a De Stefano che ha preso il largo totalizzando ben 107 punti contro i 74 dell'avversario. In
campo femminile è stata Annamaria Fornuto (A.s.d. Arcieri Lucani Potenza)ad imporsisulla VenosinaTeresa D'Adorante (A.s.d. Venosa 06) in una finale conclusa sul punteggio di 73 a 56, da segnalare che la Fornuto era alla gara di esordio. Nella divisione Compound il veterano Michele Travierso della A.s.d. AquariumTeamdi Potenza,hafatto valere la sua esperienza su Giuseppe Celano Della A.s.d. Gruppo Arcieri Policoro che comunque ha ottenuto un incoraggiante punteggio (114 a 110 il risultato finale). Nella Divisione “Regina” del Tiro con l'Arco, la divisione Olimpico, oro per il Potentino Massimo Salvato della A.s.d Arcieri Lucani Potenza e argento per il padrone di casa Angelo Magnate della A.s.d. Arcieri dei Tre Colli di Grassano per 95 a 85. Infine nel Femminile Olimpico la Venosina Teresa Altieri (A.s.d. Venosa 06), alla seconda freccia di spareggio, gestendo ottimamente l'aspetto tecnico e psicologico, ha sconfitto la giovane e più titolata Potenti-
Il gruppo degli arcieri “Tre Colli”
na Federica Romaniello (A.s.d Arcieri Lucani Potenza). Da segnalare le prove di Giovanni Votta e Mario Serpi degli Arcieri Le Tre Torri di Viggiano, di Claudio Delia, Andrea Coiro, Marcello Silletti e Marco Marsiglia degli Arcieri Bernalda e dei giovanissimi De Giacomo Vincenzo, Coretti Giuseppe, Ma-
gnante Angela e Magnante Maria Teresa degli Arcieri dei Tre Colli di Grassano. Prossimo appuntamento arcieristico in Regione il 14 marzo a Potenza con una gara indoor organizzata dalla A.s.d. Arcieri Lucani Potenza. Giovanni Spadafino sport@luedi.it
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Sport 47
Mercoledì 20 gennaio 2010
Mercoledì 20 gennaio 2010
di MICHELE RIZZO RIONERO – “Perché non va il maestro unico” è l’ultima pubblicazione del direttore didattico Matteo Alfredo Bocchetti, edito da Armando Editore, che, come scrive lo stesso autore, «vuole essere un invito a riflettere sui problemi che riguardano la scuola, l’unica istituzione che necessita ben orientare se si vuole il benessere della persona e della comunità. Altri motivi non esistono». In questo libro di 128 pagine, come si evince dal titolo, il direttore didattico Bocchetti, animato come sempre dalla passione dello studioso di temi pedagogici ed educativi, affronta un aspetto della Scuola primaria che tanto clamore ha suscitato dopo l’approvazione del decreto legge 137 del 2008 e che riguarda l’affidamento degli alunni della scuola primaria ad un unico insegnante con orario di 24 ore settimanali. E’ una delle tante note, apparentemente innovative che, insieme al voto in condotta, hanno tutta la pretesa di voler riformare la Scuola primaria e portare in essa qualche ventata di novità quando invece c’è tanto di déja vu. L’autore invece, in questo suo scritto, con un’analisi profonda sociologica e psico-pedagogica, dimostra l’inadeguatezza di questo provvedimento in un tempo e in una società che ormai si è evoluta, si è allargata geograficamente e dialoga con il mondo. Il tutto viene giustificato con i fatidici “tagli”, che è un problema importante ma che, dal punto di
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IL SAGGIO I limiti della riforma in 128 pagine
Nei segreti della “Forma e imago urbis”
Bocchetti boccia il maestro unico vista pedagogico ed educativo, non è l’elemento forte. Importa soprattutto la formazione dei giovani allievi che nel nuovo millennio non può essere affrontata e risolta con la cultura tradizionale. Il maestro unico e tuttologo non può reggere il compito e le sfide della nuova pedagogia cui la Scuola non può non ispirarsi. L’autore non si limita ad enunciare principi e proposte ma, con lo zelo e la passione che sempre hanno contraddistinto la sua condotta e il suo lavoro di direttore didattico, conduce una rigorosa analisi sulle ricerche socio-psico-pedagogiche, di cui ci offre, nel libro, una ricca documentazione e che dimostrano l’inadeguatezza del ruolo del maestro unico e la necessità invece che la Scuola si muova su queste linee più avanzate e si converta alla pluralità docente che non è nota, come giustamente stigmatizza l’autore per necessità occupazionali, ma per motivazioni educative. L’attenzione dell’autore si spazia a comprendere la realtà mutata della nostra società divenuta più complessa e più diversamente articolata. Dietro ogni alunno
non c’è più solo la famiglia, ma il mondo intero, con le tante culture, i tanti usi, le tante storie e i tanti bisogni di vita. La peculiarità docente risulta una delle condizioni necessarie per una diversa qualità dell’educazione e della formazione. Da educatore e soprattutto da valente operatore nella scuola, il direttore Bocchetti ci offre anche esempi di organizzazione oraria che sta a dimostrare come i risultati della ricerca socio-psico-pedagogica, se ben applicati offrono opportunità validissime nella risoluzione di problematiche educative sempre presenti nella globalizzazione del tempo presente. Sembra, appunto, voglia l’autore suggerirci che il mondo è divenuto globale, i problemi di un popolo riguardano tutti gli abitanti della terra e un solo nocchiero che possa navigare da solo in questo indicibile e grandioso mare d’incertezze non è più pensabile: non lo è per la politica, tanto meno per la scuola. Sono questi i temi salienti affrontati in “Perché non va il maestro unico”, che non ha nessuna altra pretesa se non quella di dare
un contributo al dibattito ancora vivo e presente. “Perché non va il maestro unico” sarà presentato giovedì 21 gennaio prossimo ad Atella alle ore 17,30 presso la biblioteca comunale dal locale Circolo di cultura “La Torre” con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza e del Comune della cittadina di Vitalba. Interverranno Roberto Telesca, sindaco di Atella; Giovanni Robertella, ispettore ufficio scolastico regionale di Basilicata; Anna Maria Calabrese, dirigente ufficio scolastico regionale di Basilicata; Lorenzo Lupo, direttore didattico e presidente onorario del Circolo “La Torre”; e l’autore Matteo Alfredo Bocchetti. cultura@luedi.it
Due secoli di informazione in Basilicata nello studio di Pantaleone Sergi
Viaggio nel giornalismo lucano UNO STUDIO inedito sul mondo dell'informazione lucana, documentato e ricco di particolari sconosciuti ai più. Un viaggio lungo più di duecento anni per guardare da vicino le storie, i protagonisti e le testate di una regione che solo in apparenza ha poco da dire nel variegato panorama dei mass media italiani. Il giornalismo lucano viene per la prima volta scandagliato da Pantaleone Sergi nel suo ultimo lavoro, "Storia del Giornalismo in Basilicata", edito da Laterza. Oltre 500 pagine, arricchite dalla prefazione del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, per raccontare due secoli di vicende legate alle tante testate che a partire dai primordi, agli inizi del 1800 al tempo dei Napoleonidi, sconfessano la teoria che la Basilicata abbia recitato un ruolo marginale nella storia dei media ita- In alto la copertina del libro e l’autore Pantaleone Sergi, in basso una rotativa liani. Sergi, docente di Storia del giornalismo all'Università della Calabria, tra i primi inviati speciali del quotidiano La Repubblica, ribalta infatti gli stereotipi e i luoghi comuni sull'informazione in Lucania e rivela un'inedita complessità di idee, valori, personaggi e sfumature storico-politiche intrinseche all'evoluzione giornalistica in questa regione. Si scopre così che nonostante un contesto gracile e difficile sul piano economico e sociale, la Basilicata abbia prodotto giornali di grande qualità come il “Corriere Lucano” di Saverio Favatà, pregevole esempio di modernizzazione del linguaggio e di indipendenza dal potere governativo, “La Basilicata”, il quotidiano di Giuseppe Chiummento che subì una feroce
persecuzione fascista, o ancora “Basilicata”, testata di spessore diretta da Leonardo Sacco. Personalità come Vincenzo Torelli, Ferdinando Petruccelli della Gattina e Alberto Jacoviello sono visti da Sergi non solo quali voci critiche autorevoli nel panorama lucano, ma anche come giornalisti di rilievo nella Storia del giornalismo italiano. Nel volume di Sergi troviamo anche i momenti di svolta della classe giornalistica della Basilicata legata alla fronda dei materani del 1981. Una ribellione mirata a porre un problema di autonomia dall'associazione interregionale della stampa di Bari, dove i giornalisti lucani erano fino a quel momento marginalizzati, e che culminerà col divorzio dall'ordine e dal sindacato pugliese. L'autore rivisita anche la stagione dei mutamenti degli anni Settanta con i giornali extraregionali, tra cui la “Gazzetta del Mezzogiorno” e il “Corriere Meridionale”; quella della nascita dell'etere libero negli anni Ottanta con le prime forme di emittenza privata e la nascita di Rai Basilicata e dell'Ansa, due “colossi” dell'informazione che portano la regione nel mondo, fino ad arrivare all'epoca dei quotidiani locali contrassegnati però - secondo Sergi - da un elemento di eterna precarietà. Infine, una panoramica sui quotidiani del nuovo millennio come “La Nuova Basilicata” e “Il Quotidiano della Basilicata”, che hanno arricchito di nuove voci il panorama dell’informazione locale in Lucania. cultura@luedi.it
GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA con la sua immagine urbana originale e complessa con la sua storia fatta di stratificazioni e di pietre è la protagonista del libro “Matera, forma et imago urbis” presentato lunedì sera a Palazzo Lanfranchi, dove un folto pubblico ha riempito la sala intitolata a Carlo Levi. Scritto dalla materana Rosalba Demetrio, il libro rappresenta un'autorevole guida a un complesso urbano-ambientale paradigmatico, che sedimenta i contenuti storici ed etici maturati nel tempo dagli uomini che l'hanno pensato come architettura spontanea ma anche un bene culturale di grande spessore, patrimonio dell'Umanità, per il quale si impone la necessità di comprenderne la genesi, ovvero l'originaria “forma urbis”. Con questo libro che indaga Matera in chiave originale tra architettura e territorio, l'autrice ha ricevuto ad ottobre il "Premio Basilicata 2009" nella sezione “Saggistica storica e Cultura lucana”. A presentare il volume c'era anche il professor Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei, che è stato protagonista di un'applaudito intervento a cui ha fatto seguito il saluto di Fabrizio Vona, Soprintendente per i beni Storici Artistici ed Etnoantropoligici della Basilicata. Il libro, evidenzia un'analisi approfondita e dettagliata dei molteplici aspetti di questa realtà locale da cui traspare a chiare lettere la stretta e feconda interazione fra tecnologie e ricerca storica: un nesso, questo, imprescindibile se si vuole restituire nella sua pienezza e autenticità l'immagine di un Bene culturale, quale è nella sua concrezione materiale. Operare su una città come Matera vuol dire operare non solo sul restauro del tessuto abitativo nelle sue emergenze civili e nelle sue testimonianze monumentali, ma tenere anche in considerazione la stessa programmazione urbanistica e degli assetti territoriali.
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Cultura&Spettacoli
A MELFI
Alla scoperta dei tesori nascosti delle chiese rupestri
Luigi De Filippo in una scena della commedia
di IRANNA DE MEO POTENZA - Una classica commedia, sempre attuale. Riproposta in chiave moderna e priva dell'introspezione malinconica che contraddistingueva i lavori di Eduardo De Filippo, il nipote Luigi, ha interpretato “La Fortuna con l'effe maiuscola” con effetti dal gusto piacevole. La commedia, messa in scena nel 1942 dai fratelli Eduardo e Peppino De Filippo con grande successo, si dimostra ancora fresca e vitale. Oltre due ore di spettacolo condite da una vena umoristica che ha fatto divertire il pubblico del teatro Don Bosco. Un umorismo che rappresenta la parte agra, la parte amara di una comicità tutta napoletana che fa divertire e sorridere, ma mette in risalto con spietata lucidità anche la fatica di vivere, “la puzza della povertà”. A Luigi De Filippo va infatti il merito di rappresentare un classico del teatro napoletano senza perdere di vista i tempi difficili in cui viviamo. Rileggendo il passato l'artista sottolinea l'amarezza di una città e, di
Al teatro Don Bosco
La fortuna di Luigi Diverte la rilettura in chiave moderna della commedia dello zio Eduardo un intero paese, che ha rinunciato alla sua matrice ironica e solare per naufragare nel deserto della leggerezza. Tutto ruota intorno al protagonista, Giovanni Ruoppolo che vive in miseria con sua moglie Cristina e il figlio adottivo Erricuccio in attesa che per loro cambi la sorte. Ma, purtroppo, è
perseguitato da un destino ostile e beffardo che trasforma quello che per lui potrebbe rappresentare il colpo di fortuna, legittimando un falso figlio per centomila lire, in una enorme disgrazia. Infatti, lo stesso giorno, gli viene comunicata la notizia di una grossa eredità che egli potrà riscuotere solo se non ha figli legittimi. Si ar-
riva così, dopo vari e divertenti colpi di scena, alla conclusione che, nella vita, la fortuna, prima o poi, presenti un conto al quale non ci si può sottrarre e che, quella con la effe maiuscola, si debba pagare con un grande “sacrificio” che il protagonista è sicuramente pronto a fare a beneficio di tutta la famiglia. Piacevole l'interpretazione di Paolo Pietrantonio, nei panni di Erricuccio, che privato dell'ingenuità e la dolcezza che definivano il personaggio eduardiano, si caratterizza più affine ad un furbo bambino moderno, un po' irruente che, invadendo di continuo con carica e grinta, ha regalato al pubblico svariati momenti di comicità. Filo conduttore della narrazione la miseria più nera di quei tempi che è evocata anche dalla scena scarna ed essenziale. Nonostante siano passati 70 anni dalla prima messa in scena, il pubblico ha apprezzato regalandosi una serata di relax e riflettendo sulle condizioni difficili che la vita ci riserva.
On line i vincitori dell’Elena d’Epiro
Estemporanea d’arte su internet LAGOPESOLE - Le opere vincitrici del VI Concorso di Pittura Estemporanea "Elena d'Epiro" svoltosi a Lagopesole sono finalmente online. Un’intera pagina con foto e elenco completo di partecipanti e premiati è stata allestita sul sito www.prolocolagopesole.it. Gli artisti si sono dovuti cimentare nell'interpretazione del tema "De Arte Venandi cum Avibus" inserendolo nel contesto storico, artistico, architettonico e ambientale di Lagopesole e del suo territorio. Primo classificato Giuseppe Matera, autore del quadro “Lagopesole nella luce, storia d'arte”, realizzato a tecnica mista. «Nelle fenomenologie espressive e cromatiche - ha motivato la giuria del Premio - l'opera rappresenta in sintesi i saperi oggettivi della teoria del campo. La ricchezza inoltre compositiva, anellata da trasparenze coloristiche, frutto di esperienza, sono evidenti in tutta la composizione. Non mancano riferimenti di simbologia aderenti al tema trattato. Secondo Domenico Ingino con “Falconeria in Lagopesole|”, anche questo a tecnica mista. Il tema trattato, secondo la giuria «è stato rappresentato con chiarezza di intenti, evidenziando padronanza tecnica e saperi compositivi. Predomina un realismo efficace atto a de-
il restauro degli affredi FRANCO CACCIATORE schi; più complesso l'iter MELFI - Nella Sala Giun- per Santa Margherita, ta del Palazzo di Città, dove le infiltrazioni di accordiale incontro del qua piovana proseguonuovo Soprintendente ai no, sia pur in maniera riBeni Artistici, Storici ed dotta, dopo i lavori eseetnoantropologici della guiti, mentre resta da riBasilicata, Fabio Vona solvere il problema illucon l'assessore alla Cul- minazione da sostituire tura, Pina Carbone, nel all'attuale con altro a fiquale è stata stabilita bre ottico. Da includere anche lo un'intesa sull'azione da studio di svolgere per qualche afil locale pafresco che va trimonio arscomparentistico e spedo a causa cificatamendella presente per le chieza di sali mise rupestri. nerali. A tal fine Nello prima della scambio di visita in Coidee e promune, da grammi con parte del Sol'assessore printendenCarbone si è te, studioso fatto il punattento e preto, come riparato del portato, in settore, particolare un'approsulle chiese fondita ricorupestri che gnizione delle chiese La cripta di Santa Lucia a detta del Soprintenrupestri di Santa Lucia e Santa Mar- dente Vona presentano gherita, con un attento una situazione preoccuesame dei lavori in corso pante ma non drammatida parte della Fondazio- ca, assicurando per enne Zetema, per la quale trambe lo svolgimento di erano presenti il presi- ulteriori opere e restaudente, Raffaello De Rug- ri. Da parte di De Ruggiegiero, il direttore scientifico, Michele D'Elia e l'ar- ro, D'Elia e Lomurno sochitetto, Sante Lomur- no state illustrate le varie fasi di lavoro effettuano. Specificatamente per te e da compiere, con la Santa Lucia, al quasi sollecitazione dell'eletcompletamento dei lavo- trificazione, già deliberi di ristrutturazione ed rata dal Comune, per la impermeabilizzazione e chiesa rupestre di Santa ricognizione della grotta Lucia. laterale, è da aggiungere cultura@luedi.it
A MOLITERNO
Ricordando Michele sulle note di Irio di GERARDO TEMPONE
L’opera di Marco Fusco
terminare spazi volumetrici e prospettiva aerea. Le coordinate analogiche del paesaggio sono state con chiarezza evidenziate e rispettate». Sul gradino più basso del podio “Neumando-Segnando” del giovaneMarco Fusco. Nell’opera dell’artista ferrandinese «spazio e simbologia si fondono in una magica atmosfera cromatica. Si evidenziano riferimenti ai codici miniati. Tuttavia nel contesto spaziale, la simbologia primeggia inneggiata in un volo aperto di falco». Il premio della Giuria popolare è andato all’ acrilico su tela di Giuseppe Pelosi, “L'impatto”.
MOLITERNO - Sarà un concerto del chitarrista brasiliano Irio De Paula a concludere, stasera, le manifestazioni volute dagli amici, dalla parrocchia e dall'amministrazione comunale nel decennale della prematura scomparsa di Michele Micucci, sindaco della cittadina dal maggio 1998 al gennaio del 2000. Nato a Rio de Janeiro nel 1939, dopo aver suonato con i migliori musicisti del suo paese, all'età di trent'anni Irio De Paula decide di fermarsi stabilmente in Italia, diventando presto un beniamino del nostro pubblico. Resta in Italia al termine di una lunga tournée europea che lo aveva visto accompagnare la cantante Elza Soares, sua connazionale. Prima, in Brasile, aveva suonato conmusicisti delcalibro diBaden Powell, Eumir Deodato e Paulo Moura. Aveva iniziato a suonare da giovanissimo, anche perché la sua era una famiglia di tutti musicisti. Ad appena sei anni, infatti, si era esibito alla radio di Rio con i suoi fratelli. A Roma, De Paula suona sia con i migliori jazzisti italiani, sia con gli americani di passaggio nel nostro paese. Musicisti del calibro di Gato Barbieri e Steve Grossman, Don Pullen e Phil Woods. Ama però esibirsi da solo, con la chitarra acustica, come molti altri maestri del suo strumento, primo fra tutti Baden Powell, ma è soprattutto il contagioso jazz - samba del suo gruppo a procurargli i consensi degliappassionati del genere.Partecipa inoltrea numerosiprogrammitelevisivi, masoprattuttoincide molti dischi, alcuni dei quali assai pregevoli, passando dal jazz puro in duo con il pianista Renato Sellani, al contagiosojazz-samba delsuogruppo, ma anche, seppur raramente, all'esibi-
zione in completa solitudine. La lunga permanenza in Italia ha forse un poco nuociuto alla fama internazionale di Irio De Paula. Questo appare più evidente se si confrontano le sue fortune con quelle di molti suoi connazionali, più celebri ma non sempre più bravi di lui. Eppure è un chitarrista straordinario, improvvisatore istintivo e di gusto squisitamente jazzistico. Il suo samba-jazz, sia che si esibisca da solo con lo strumento acustico, sia con il trio elettrico, non è mai scontato né banale: Difatti riesce a coinvolgere il pubblico senza ricorrere a trucchi che il me-
stiere potrebbe indurre ad usare. Il repertorio di De Paula è davvero vastissimo, spaziando dai classici del jazz a quelli della musica popolare brasiliana, samba e bossanova naturalmente. Ma l'artista sudamericano, che un critico ha definito “il più affascinante dei chitarristi brasiliani....un vero virtuoso dello strumento, capace di suonare sia acustico che elettrico con la medesima scioltezza...”, non disdegna di proporre, seppur con molta parsimonia, brani di sua composizione. Appuntamento alle ore 20:00 presso la Chiesa del Rosario.
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Cultura e Spettacoli 49
Mercoledì 20 gennaio 2010
Mercoledì 20 gennaio 2010
Tutto esaurito per il recital-denuncia dell’attore lucano in teatro a Roma fino al 24 gennaio «Un lavoro nato per sostenere Legambiente» Intorno alle discariche ruotano affari enormi Ulderico Pesce, l’attore e regista di Rivello, in un momento dello spettacolo sul traffico di rifiuti
L’asso di monnezza vince sempre Ulderico Pesce: «Il traffico illecito dei rifiuti è la vera ricchezza delle ecomafie» di ANNA MARIA CALABRESE ROMA - «Asso di Monnezza: i traffici illeciti di rifiuti in Italia». Stiamo parlando dello spettacolo di Ulderico Pesce, in scena dal 12 al 24 gennaio al Teatro dell'Orologio nel centro di Roma (biglietti sold-out, ndr) che racconta i traffici illeciti dei rifiuti urbani e soprattutto di quelli industriali, che attanagliano l'Italia tanto da far dire che «il vero asso nella manica non è più quello delle carte napoletane, ma è “quello di monnezza”, vale a dire che l'immondizia smaltita illegalmente offre una grande possibilità di arricchimento soprattutto alla malavita». Come nasce l'idea di questo spettacolo? «In fondo, si tratta di una sorta di lavoro “su commissione”. Nel 2004 i miei amici di Legambiente mi hanno chiesto di “portare in scena” uno spettacolo che sintetizzasse il rapporto sull'eco-mafia da loro pubblicato. Ho accettato con piacere questa sfida e mi sono recato personalmente “ai bordi” delle discariche. Lì ho colto i drammi di vita quotidiana che si formano attorno alla “monnezza”». Quale storia viene messa in scena?
«E' la storia di Marietta e della sua famiglia. Marietta è nata nella periferia di Napoli, a Pianura. Il balcone della sua casa si affaccia su una discarica di “monnezza” dove da 40 anni sono state versate tonnellate di rifiuti, tra i quali 1000 tonnellate di liquidi chimici pericolosissimi provenienti dall'Acna di Cencio. Nata in una famiglia poverissima il suo primo giocattolo l'ha trovato proprio in questa discarica: una bambolina spelacchiata che ancora conserva. Ma la discarica e i suoi fumi tossici le hanno portato via i genitori e una sorella stroncati da tumori. Rimasta sola Marietta si sposa con Nicola e va ad abitare in una masseria agricola a Giugliano, alle porte di Napoli, dove presto arriverà un'altra discarica. Dove arriva Marietta arrivano le discariche. Dopo un viaggio fatto a casa della sorella Marisa, nel quartiere Colli Aniene di Roma, dove si fa la raccolta differenziata porta a porta e dove i rifiuti vengono riciclati, Marietta decide di cambiare vita. Torna a Giugliano, che come sempre è sommersa dai rifiuti e cerca, invano, di convincere le autorità a praticare gli stessi metodi scoperti nel quartiere di Roma. Nulla potendo, comincia a praticare la raccolta
differenziata porta a porta in assoluta autonomia e grazie all'aiuto dei figli Antonio e Vincenzo. Se Marietta e i figli raccolgono l'immondizia il marito Nicola e l'altro figlio Cristian la “nascondono”, nel senso che sono due malavitosi che smaltiscono, in cambio di molti quattrini, rifiuti industriali pericolosissimi provenienti dal Nord che loro gettano nel mare, nei fiumi, in discariche o direttamente sulla terra agricola. Il conflitto tra Marietta e il marito Nicola diventa il conflitto tra due modi di concepire l'ambiente la legalità e la vita in genere». La chiacchierata con Ulderico Pesce si sposta, poi, al particolare momento che sta vivendo il teatro in Italia e, in particolare nella sua terra di origine, la Basilicata. Cosa manca nella nostra regione? «Abbiamo bisogno di fondi. Le strutture teatrali in Basilicata vanno potenziate. Dopo il fallimento dell'Abs (Associazione Basilicata spettacolo) è necessario far nascere un circuito teatrale che sia in grado di prelevare fondi nazionali per “portarli” in regione. Così come mi auguro che nasca un circuito distributivo con la collaborazione di tutti e non dei soliti pochi».
Pesce con l’Asso di monnezza
Elisabetta Gregoraci a Chi
Nuovo record per Tiziano
«Subito un altro figlio, anzi tre»
Su Sky cinema “Fellini90”
«Pronta a battermi per le staminali»
Alla mia età il disco più venduto del 2009
Micaela felice di essere mamma
Buon compleanno al genio di Federico
Elisabetta Gregoraci e Flavio Briatore
Tiziano Ferro
Micaela Ramazzotti
Federico Fellini
«Ho deciso che farò conservare, in una clinica in Germania, le cellule staminali estratte dal cordone ombelicale di mio figlio. Purtroppo non posso effettuare questa pratica in Italia perché non è prevista dal nostro sistema». Elisabetta Gregoraci, moglie di Flavio Braitore, racconta così la sua lotta a favore di tutte le mamme sul settimanale "Chi" «A marzo sarò testimonial, insieme alle due senatrici Dorina Bianchi e Maria Ida Germontani, per la presentazione del disegno legge volto a legalizzare la conservazione delle cellule anche nel nostro Paese».
«Alla mia età» di Tiziano Ferro è il disco più venduto del 2009. A stilare la graduatoria dei cd più venduti dell’anno è la Nielsen che assegna a «Domani 21.04.2009» degli Artisti Uniti per l’Abruzzo la palma per il brano più scaricato da Internet. Tra le compilation trionfa «SciallaAmici 2009», mentre Michael Jackson regna incontrastato tra i dvd con addirittura tre titoli. Tra i magnifici dieci dei cd più venduti, dopo Ferro troviamo Renato Zero ("Presente»), Eros Ramazzotti ("Alle radici»), Andrea Bocelli ("My Christmas").
«Non chiedo altro, non potrei avere di più! Ho un film,hol'amore eholamaternitàche dàunsenso a tutte le cose. Mi piace avere una famiglia tradizionale. La mia idea della felicità è una casa dove ci sono giocattoli, calzini di bambini, ciotole di cani e gatti». Lo ha dichiarato Micaela Ramazzotti a Tu Style. L'attrice 31 enne nelle sale in questi giorni con il film La prima cosa bella, è al nono mese di gravidanza (il suo compagno è il regista Paolo Virzì). «Quanti bambini vorrei? Io ne farei subito un altro, anche due, anche tre! I figli non si programmano, te li manda il destino».
Oggi, Federico Fellini, il regista italiano più acclamato e premiato, avrebbe compiuto 90 anni. Per ricordare questo protagonista della storia del grande schermo a livello mondiale, domani Sky Cinema Italia (canale 314) trasmette «Fellini 90», un ciclo con 3 tra i tanti capolavori da lui diretti, in onda a partire dalla prima serata. Apre il ciclo alle 21 «Ginger e Fred», pellicola del 1986 premiata con 4 Nastri d’argento e caratterizzata da atmosfere grottesche e da una critica pungente al consumismo, alla volgarità della tv e della pubblicità.
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50 Cultura e Spettacoli
PRIMA SERATA
11.00
21.05
ATTUALITĂ€
VARIETĂ€
23.05
VARIETĂ€
16.55
ATTUALITĂ€
10.30
TELEFILM
20.05
CARTONI
21.10
REALITY
Occhio alla spesa
Il piĂš grande
Parla con me
Pomeriggio cinque
06.10 -Telefilm8 semplici regole 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 - L.I.S. - Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'ereditĂ 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - CartoniInami 07.25 -CartoniGeronimo Stilton - Yakari - La casa di Topolino - La casa di Topolino - Tutto il contrario Miss Spider 09.45 -RubricaRai Educational 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 12.00 -Diretta dal SenatoDichiarazioni di voto 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -RubricaSecondo canale 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11
06.30 -Attualità Il caffè di Corradino Mineo 06.45 -RubricaItalia, istruzioni per l'uso 07.30 -RubricaTGR Buongiorno Regione 08.15 -RubricaCult book - Crash - Contatto impatto convivenza 09.15 -RubricaDieci minuti di... - Figu Album di persone notevoli 10.10 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 13.10 -Soap OperaLa scelta di Francisca 14.00 -TelegiornaleTg Regione - Tg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo - TGR Neapolis 15.00 -RubricaQuestion Time 15.40 -NewsTg Flash L.I.S. 15.45 -RubricaTrebisonda 16.00 -NewsTg3 GT Ragazzi 16.25 -Serie TvPipÏ, PupÚ e Rosmarina 16.35 -RubricaMelevisione 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 20.00 -Attualità Blob
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:58 - News Borse e monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09:57 - Reality ShowGrande fratello pillole 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14:07 - Reality Show Grande fratello pillole 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 19:44 - TelegiornaleTg5 - Anticipazione 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5
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06.30 -CartoniRascal il mio amico orsetto - Rupert bear - Pippi calzelunghe - Scooby Doo -Tom & Jerry -Le avventure di Piggley Winks 08.55 -Sit ComGenio sul divano 09.30 -TelefilmA- team - Supercar - Supercar 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective Conan - One piece tutti all'arrembaggio 14.35 -TelefilmI Simpson - Smallville 16.00 -Sit ComI maghi di Waverly - Cory alla casa bianca 17.25 -CartoniBen ten - Kilari - Spongebob 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio sport 19:28 - Sport Sport mediaset web 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.30 -RubricaOmnibus 09.30 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmL'ispettore Tibbs 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmDue South 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -FilmIshtar con Dustin Hoffman, Warren Beatty, Isabelle Adjani, Charles Grodin - regia di Elaine May (USA) - 1987 16.05 -TelefilmStargate SG-1 17.05 -DocumentarioLa 7 Doc - In the wild 18.00 -TelefilmRegina di spade 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Don Matteo 6 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -Talk ShowPorta a porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Show Il piĂš grande (Italiano di tutti i tempi) 23.20 -Telegiornale Tg 2
20.05 -Soap Opera Le storie di Agrodolce 20.25 -Soap Opera Un posto al sole 20.55 -SportTim Cup - Calcio 21.45 -TelegiornaleTg 3 23.05 -Talk ShowParla con me
20:31 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21:11 - MiniserieCaterina e le sue figlie 3 23.30 -FilmI segni del Male con Hilary Swank, David Morrissey, AnnaSophia Robb - regia di Stephen Hopkins (USA) - 2006
20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -FilmI due superpiedi quasi piatti con Terence Hill, Bud Spencer, Laura Gemser, David Huddleston - regia di E. B. Clucher (Enzo Barboni) (Italia) - 1977
20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Show Le Iene show
20.30 -AttualitĂ Otto e mezzo 21.10 -Real Tv S.O.S. Tata 22.05 -Real Tv S.O.S. Tata - Adolescenti istruzioni per l'uso
00.55 -TelegiornaleTg 1 01.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.30 -RubricaAppuntamento al cinema 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaRai Educational 03.00 -FilmWolf Creek
23.45 -FilmChi è Victoria Paige? con Erika Eleniak, Patricia Kalember, Ken Tremblett - regia di Michael Scott (Canada/USA) - 2004 01.10 -RubricaTg Parlamento 01.20 -TelefilmThe Dead Zone
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -RubricaFuori orario. Cose mai viste
01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 02:32 - TelevenditaMedia shopping 02.45 -Reality ShowGrande fratello 03.00 -Reality ShowAmici
23:27 - ShowI Bellissimi di R4 23.30 -FilmInnocenza infranta con Liv Tyler, Joaquin Phoenix, Billy Crudup, Jennifer Connelly regia di Pat O'Connor (USA) 1997
00.00 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.40 -TelegiornaleStudio aperto - La giornata 02.15 -Telefilm24 03.20 -FilmNatura contro
23.05 -Real TvS.O.S. Tata - Adolescenti istruzioni per l'uso 00.05 -TelefilmL World 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -AttualitĂ Otto e mezzo
Ultime dal cielo
I Simpson
S.O.S. Tata
leTrame CANALE 5
ORE 23.30
RETE 4
ORE 21.10
I SEGNI DEL MALE
I DUE SUPERPIEDI QUASI PIATTI
con Hilary Swank, David Morrissey, AnnaSophia Robb - regia di Stephen Hopkins (USA) - 2006
con Terence Hill, Bud Spencer, Laura Gemser, David Huddleston - regia di E. B. Clucher (Enzo Barboni) (Italia) - 1977
In una piccola cittadina della Louisiana, chiamata Haven, si verificano strani fatti che sembrano correlati alle dieci piaghe d'Egitto. Katherine Winter, esperta di fenomeni paranormali ed ex missionaria cattolica che ha perso la fede in seguito alla tragica morte dei familiari, viene inviata sul posto a indagare: ben presto si renderà conto che per l'accaduto non è possibile formulare una spiegazione scientifica...
Il furbo Matt (Hill) e il massiccio Wilbur (Spencer) sono due ladruncoli dal cuore buono in lotta perpetua con un feroce boss della droga. Per sfuggire alla cattura... si ritrovano arruolati nella polizia ma, a quel punto, decidono di fare sul serio e di dare effettiva battaglia alla malavita. Ci andrĂ di mezzo proprio il loro acerrimo nemico.
RETE 4
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Forno alogeno ventilato: mangia sano e risparmi! D VROL
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INNOCENZA INFRANTA
ISHTAR
con Liv Tyler, Joaquin Phoenix, Billy Crudup, Jennifer Connelly - regia di Pat O'Connor (USA) - 1997
con Dustin Hoffman, Warren Beatty, Isabelle Adjani, Charles Grodin - regia di Elaine May (USA) - 1987
1957. Nella piccola provincia di Haley vivono tre ragazze di buona famiglia e due ragazzi che, al contrario, devono faticare per tirare avanti. Ma, nonostante tutto e tutti, tra loro esiste una forte attrazione che li porterĂ a vivere insieme la rivoluzione culturale che sta raggiungendo anche la loro sperduta comunitĂ . Il rock di Elvis, le macchine sportive e il "sesso libero" segneranno profondamente la loro giovinezza.
Chuck e Lyle (Hoffman e Beatty) sono due scalcinati cantautori e cabarettisti americani. Ingaggiati per una tournĂŠe in Marocco, durante il viaggio finiscono per farsi incantare da una bella terrorista, Shira. Capitati quasi per caso nel tirannico emirato di Ishtar, si trovano coinvolti in una serie di guai e, fra l'altro, vengono scambiati per i liberatori annunciati da un'antica profezia e per questo osannati dalle ...
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Televisioni 51
MercoledĂŹ 20 gennaio 2010
POLITICA E GIUSTZIA
POTENZA, I DEBITI DA DEFINIRE
Processo breve,rush finale al Senato Il Pd dice no con un “mantra”:scempio
Oltre due milioni in giudizi pendenti E’ il contenzioso per tutti gli espropri
La Corte europea rigetta il ricorso di Previti
Accordo per la vertenza Scan Case a pagina 20
alle pagine 6 e 7
Anno 9 n. 19€ 1.00
Mercoledì 20 gennaio 2010
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466
Politica lucana Intervista a Vilma Mazzocco che smarca l’Api dalle decisioni
«Nessuno tocchi Falotico Roberto e i Dec candidati» TRENIINBASILICATA CROCESENZAFINE USIAMOL’ARMA DELBLOCCO DELLERISORSE
TURISMO E SVILUPPO
Campo da golf al Pantano: come sarà
di GIUSEPPE LAPOLLA Vilma Mazzocco
POTENZA - I Dec nodo del centrosinistra. Secondo Vilma Mazzocco nessuna conventio ad excludendum ma nessun impegno dell’Api. Per loro porte chiuse dal Pdl e dal centrodestra. alle pagine 8 e 9
Craxi ha lasciato un vuoto enorme... nelle casse dello Stato.
ncora una volta, l’ennesima, il treno Intercity Taranto-Roma si è fermato per strada ed ha raggiunto la sua destinazione con cinque ore di ritardo. Questo è lo stesso catorcio che fino a poco tempo fa veniva pomposamente chiamato Eurostar ma che di eurostar aveva solamente le tariffe. Per il resto erano, e sono ancora, treni lenti, vecchi, sporchi e da rottamare. In altre regioni non avrebbero il permesso di circolare! Succede da così tanto tempo che ormai ci siamo abituati e con la pazienza tipica dei contadini lucani segue a pagina 12
A
I dettagli del progetto Ieri prima firma dei partner del Piot Montagna potentina a pagina 15
VENOSA
ITINERARI INTERNI
Il convento si riempie di lucchetti d’amore E ora tutti decidono di andarsi a sposare lì
I percorsi lucani in un libro di Fierro Sabato la presentazione Prefazione di Gaetano Cappelli
a pagina 26
alle pagine 10 e 11
Potenza Udienza gip nell’inchiesta in cui l’ex manager dell’ospedale era indagato con Becce e altri tre
Parafarmacia al San Carlo,Cannizzaro assolto SPORT
POTENZA Palazzi chiede la radiazione del Potenza e 6 punti alla Salernitana MATERA Ingaggiato il ds Dimitri ex Gallipoli
Michele Cannizzaro
a pagina 21
Pisticci
Legato imbavagliato e derubato a pagina 35
di NINO D’AGOSTINO ei giorni scorsi, si è sviluppata una poleN mica tra Draghi, il Governatore della Banca d'Italia, e Sacconi, il ministro del welfare, in ordine al calcolo dei disoccupati presenti nel nostro Paese. Bankitalia ha stimato in due milioni e 600 mila le persone senza lavoro, comprendendo in tale dato anche “ gli scoraggiati”, ossia coloro che sarebbero disposti a lavorare, ma che, di fronte alle difficoltà nel trovare una occupazione, si chiamano fuori, sia pure momentaneamente, dal mercato del lavoro: Sacconi, di contro, ha contestato questo calcolo, facendo rilevare che gli “scoraggiati” sono esclusi dalle statistiche ufficiali dell'Istat. Si comprende bene che 600 mila persone in più disposte a lavorare rispetto ai dati tradizionali sono un numero enorme, facendo lievitare di circa tre punti percentuali il tasso di disoccupazione reale, attestando la disoccupazione nazionale oltre il 10%. E' appena il caso di rilevare come dietro a questa diatriba statistica sussistano dimensioni di prospettiva occupazionale e conseguenti problemi politici molto più complessi da affrontare, coinvolgendo, in prima battuta, il tema della riforma degli ammortizzatori sociali, anche alla luce della crisi epocale in atto. Sacconi ha ragione, quando rileva che occorre stare alle statistiche ufficiali, quelle,cioè, che servono per fare confronti segue a pagina 13
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E Digilio fa muro contro rientri nel centrodestra
ITALIA-BASILICATA DISOCCUPATI E SCORAGGIATI LE CIFRE DEL LAVORO