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Brevi dal mondo

Falso allarme blocca Monaco BERLINO – Potrebbe essere stato un falso allarme innescato da un computer portatile sospetto quello che ha mobilitato circa 1.200 poliziotti all’aeroporto di Monaco di Baviera, bloccando decine di voli e un intero terminale dello scalo: una versione ufficiale di come siano andate le cose non c'è ancora, ma secondo fonti della polizia il passeggero al centro dell’episodio sarebbe stato un uomo d’affari che si è allontanato in fretta dai controlli per non perdere l’aereo.

Messico, violenze e morti in carcere CITTÀ DEL MESSICO – Una guerra tra gang in un carcere messicano è degenerata in violenza e almeno 23 persone sono rimaste uccise. Gli incidenti si sono verificati in una prigione di Durango che ospita 1.800 detenuti, ben oltre le capacità della struttura. Nell’istituto sono stati inviati poliziotti e militari per fermare gli scontri tra i detenuti di due bande rivali di narcotrafficanti, la Gulf e la Sinaloa.

Riad, fitness vietato a donne RIAD – Fitness vietato alle donne in Arabia Saudita dove il governo ha chiuso senza mezzi termini una palestra aperta vicino a un ospedale di Gedda per aiutare le pazienti nel recupero fisico.

Vietnam, attivisti condannati CITTÀ HO CHI MINH – Un avvocato cattolico che si batte per i diritti umani e altri tre noti attivisti democratici sono stati condannati in Vietnam a pene tra i 5 e i 16 anni di carcere per aver tentato di rovesciare il regime comunista. Il tribunale li ha riconosciuti colpevoli di «attività finalizzate a sovvertire il governo popolare». La pena più dura, 16 anni, è stata inflitta al 43enne imprenditore informatico Tran Huynh Duy Thuc. Sette anni al blogger ventiseienne Tran Huynh Duy Thuc, cinque al quarantunenne avvocato cattolico Le Cong Dinh e all’informatico 42enne Le Thang Long.

Giovedì 21 gennaio 2010

Berlusconi lancia Emesse 86 ordinanze cautelari. Sequestrati beni per 60 milioni Brunetta sindaco di Venezia

Napoli, scacco alla camorra

ROMA – Il leader del Pdl e presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha chiesto a Renato Brunetta, attuale ministro della Funzione Pubblica, di candidarsi a sindaco di Venezia. «Renato Brunetta – si legge in una nota diffusa mentre è in corso l’ufficio di presidenza del Pdl – è una personalità politica di primo piano del Pdl. Per questa ragione, il presidente Berlusconi, a nome dell’intera coalizione, gli ha chiesto di accettare la candidatura a sindaco di Venezia».

NAPOLI – Ottantasei ordinanze cautelari emesse (solo cinque i latitanti), ma soprattutto un ingente sequestro di beni il cui valore è stato quantificato il 60 milioni di euro: 65 aziende, 210 immobili, 160 autovetture, 18 partecipazioni societarie, 590 conti correnti e libretti bancari. È il bilancio dell’operazione Pandora, svolta dallo Scico della Guardia di Finanza di Napoli e dai carabinieri del Ros, che ha avuto come obiettivo le attività dei clan Gallo, Limelli e Vangone, operanti nell’area vesuviana, in particolare nei territori di Boscotrecase, Boscoreale e Torre Annunziata. L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo e dai pm della Dda Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa, si è concentrata sul-

l'intero sistema criminale gestito dalle organizzazioni che riciclavano in attività lecite (ristorazione, edilizia, ecc) i proventi del traffico di droga e delle estorsioni. Un clan che importava droga (cocaina e hascisc in particolare) dalla Spagna –dove sono in carcere due esponenti – ed era in contatto con i cartelli colombiani. «Sostituire un camorrista che finisce in carcere non richiede molto tempo, sostituire un patrimonio sequestrato è molto più difficile...», ha commentato, nel corso della conferenza stampa, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso che ha sottolineato l’importanza dell’aggressione ai patrimoni dei clan. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il presidente dell’Unione industriali di Napoli

La conferenza stampa degli investigatori

Gianni Lettieri: la gestione giudiziaria delle imprese sotto sequestro, in base a un protocollo di intesa firmato con la Dda e la Dna, si avvarrà di consulenti segnalati dagli industriali anche per cercare di salvaguardare, per quanto possibile, i livelli occupazionali.

Gli studenti ironici: «A quando il filo spinato?» Ma c’è chi si affida agli hacker

School pass, stretta via hi-tech Parte da Roma l’esperimento per controllare le presenze a scuola ROMA – Palmari per registrare presenze e voti, lezioni in videoconferenza, 'tornelli virtuali' e, per tutti gli istituti, l’invio di sms ai genitori di chi marina la scuola. Arriva anche per gli studenti la stretta anti-fannulloni, stavolta in versione hi-tech. In prima fila per sperimentare la rivoluzione c'è il liceo romano Aristofane, dove già dal prossimo anno potrebbe sbarcare una sorta di 'school pass' che registra presenze e ritardi. Ad annunciare tempi duri per i 'furbetti' è stato ieri il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, il quale ha spiegato che «nelle prossime settimane si procederà con l’uso degli sms per comunicare ai cittadini gli adempimenti scolastici». Per alcuni presidi la lotta ai fannulloni tra i banchi passa anche per una rivoluzione tecnologica nelle scuole. Le novità dietro la cattedra sono i registri elettronici: piccoli computer palmari con la possibilità di registrare voti e assenze degli alunni, informando i genitori in tempo reale. Con l’arrivo del 'registro 2.0', in alcuni licei romani come il Newton, l’Aristofane e il De Sanctis, carta e penne resteranno definitivamente nel cassetto: l’appello in classe dura pochi secondi e i genitori vengono informati da un sms dopo qualche minuto oppure online. Secondo la Axios, una società di sviluppo software per le scuole da oltre 20 anni, da quest’anno in Italia sono già 500 le scuole che adottano stabilmente il sistema dei palmari e

si annuncia il boom dal prossimo anno. Roma è tra le citta più innovative in questo settore e in prima fila, tra le regioni, ci sono Lombardia e Toscana. «Sono servizi che offriamo ai genitori e che facilitano le procedure. Ora abbiamo anche la possibilità di fare videoconferenze con proiettori», spiega il preside del liceo classico De Sanctis, Elio Carra. Ma per qualcuno i palmari non bastano e si chiedono i tornelli virtuali. Sono diverse le scuole italiane che si informano sui nuovi rilevatori con identificazione a radiofrequenza (Rfid): lo studente viene rilevato con un’antenna capace di leggere un chip digitale inserito in una tessera o su un

qualsiasi oggetto che il ragazzo porta con sè. «Abbiamo intenzione di installarlo. Dipenderà dai costi. Decideremo nel collegio dei docenti a maggio», ha spiegato il preside del liceo Aristofane, Rosario Salone. Per ora gli studenti reagiscono con ironia. «Quando metteranno il filo spinato?», dice la studentessa Silvia Francia, presidente del comitato studentesco del liceo, dove gli alunni sono già dotati di un badge per registrare i ritardi. E adesso potrebbero aggiungersi i tornelli virtuali. Se prima agli studenti bastava una piccola bugia, oggi per marinare la scuola toccherà affidarsi agli hacker. Lorenzo Attianese

Il chip anti-assenze del liceo Aristofane di Roma

Da tempo nel mirino della mafia. Le rivelazioni del pentito Crocifisso Smorta

Sventato un agguato all’ex sindaco di Gela CALTANISSETTA–Cosanostra sipreparava a uccidere l’ex sindaco di Gela Rosario Crocetta, ora parlamentare europeo del Pd, e una cugina del gup di Caltanissetta, Giovanbattista Tona, scambiata dai boss per la sorella del magistrato. Il piano è stato sventato dalla squadra mobile di Caltanissetta e dal commissariato di Gela. Determinante per le indagini è stata la lettera di un detenuto che ha avvertito gli inquirenti del progetto. Cinque i mafiosi ai quali è stata notificata, in carcere, la misura della custodia cautelare. Mentre altri 4, sempre detenuti, sono stati denunciati. L'indagine si è avvalsa anche delle rivelazioni di un pentito, Crocifisso Smorta, che

apparteneva allo stesso clan mafioso che aveva emesso la sentenza di morte contro Crocetta e contro quella che credevano la sorella di Tona. Nella missiva inviata dal carcere il detenuto ha raccontato alla polizia che uno dei personaggi coinvolti, Emanuele Argenti, gli aveva detto di riferire a un altro esponente mafioso che «la cosa» poteva essere fatta a partire dal 20 gennaio 2010. L'ex sindaco di Gela, Rosario Crocetta, è da lungo tempo nel mirino della mafia, per il suo impegno contro racket e usura e per l’azione di trasparenza portata avanti negli appalti di opere pubbliche e nelle forniture comunali. Già nel 2003 la Stidda aveva deciso di ucciderlo, assoldando un killer litua-

no. Nel 2006, altra condanna a morte, stavolta di Cosa Nostra. Crocetta aveva licenziato la moglie del capomafia Daniele Emmanuello da dipendente del Comune e aveva respinto la domanda per le case popolari presentata dai genitori. Affronti, questi, cheil boss, ucciso poi durante uno scontro a fuoco con la polizia, non gli perdonò mai. Anche nel 2009 fu sventato un piano per uccidere Crocetta. Le armi erano state fatte arrivare da Busto Arsizio, dove vive una folta colonia di gelesi. La vendetta trasversale contro il giudice Giovanbattista Tona, invece, sarebbe stata decisa dalle cosche gelesi perchè il magistrato sta celebrando un processo contro il gruppo di fuoco del clan Emmanuello.

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2 In Italia e nel Mondo


Haiti trema ancora. Neonata estratta viva

Iran, la Siemens rompe l’embargo e stipula un accordo

HAITI – Ad Haiti la terra ha tremato di nuovo ed è tornata la paura: una scossa di terremoto di magnitudo 6,1 gradi Richter ha svegliato Portau-Prince alle 6:03 del mattino diffondendo il panico tra la popolazione, che si è riversata in strada per il timore di nuovi crolli. Non ci sono notizie di vittime ma ci sono stati diversi crolli. Si continua intanto a scavare e, ad otto giorni dal terremoto, sono state estratte vive dalle macerie sei persone, tra cui una neonata e due bambini. La Farnesina conferma che, dopo le due vittime già identificate, mancano ancora all’appello due italiani e per altri due si nutrono fondate preoccupazioni.

TEHERAN – La società tedesca Siemens ha stipulato un accordo da un miliardo di euro con l’Iran per fornirgli turbine da utilizzare nella sua rete di distribuzione del gas, secondo quanto scrive oggi l’agenzia iraniana Mehr. L’Iran è il secondo Paese al mondo dopo la Russia per riserve stimate di gas naturale, ma ormai da anni gli investimenti europei per lo sviluppo di questo settore sono bloccati a causa del braccio di ferro sul nucleare e delle conseguenti pressioni degli Usa su governi e aziende europei.

L’ultima stima parla di 200.000 morti. Drammatica la situazione degli sfollati

NUOVA SCOSSA: la nuova scossa è stata avvertita a Port-au-Prince alle 6:03 (le 12.03 in Italia). Di magnitudo 6,1 gradi Richter, ha avuto l’epicentro a 9,9 km di profondità vicino Petit Goave, una delle aree già devastate dal sisma del 12 gennaio, a circa 60 chilometri dalla capitale. – VITTIME: L’ultimo bilancio del governo haitiano stima in 200.000 i morti, 80.000 dei quali già sepolti. I feriti sono circa 250.000 e oltre due milioni i senzatetto. – SOPRAVVISSUTI: A otto giorni dal terremoto, dalle macerie sono state estratte vive sei persone nelle ultime 24 ore: ultimi in ordine di tempo tre bambini, tra cui una neo-

nata (non è chiaro se di 15 o 23 giorni), e una ragazza di 26 anni. In precedenza un uomo era stato salvato dalle macerie del 'Caribbean market' e una donna di 70 anni dalla cattedrale di Port-au-Prince. La neonata è sopravvissuta senza cibo nè acqua: i soccorritori l’hanno trovata nella culla della sua casa di Jacmel dove si trovava quando la terra ha tremato. La piccola Elisabeth Joassaint è stata consegnata dai soccorritori all’incredula mamma, una ragazza di 22 anni, anche lei scampata alla devastazione. – SFOLLATI: Drammatica la situazione degli sfollati: sono 370.000 le persone ospitate nei 300 accampamenti improvvisati a Port-

Un campo a Port-au-Prince

au-Prince, secondo l’Organizzazione per le migrazioni. – DIFFICOLTA' NEI SOCCORSI: Ancora di difficile gestione per l'elevato numero di cadaveri che mette il Paese a rischio epidemie. Mancano acqua, cibo e medicinali. Marco Brancaccia

Usa. Le elezioni in Massachusetts mettono in crisi i democratici

Ancora scontri a Jos

A Brown il seggio di Ted

Nigeria quasi 500 le vittime

Un oscuro repubblicano vince nonostante Obama NEW YORK – In Massachusetts un anti-Obama scrive una pagina di storia: Scott Brown, bianco e repubblicano ma altrettanto sconosciuto e carismatico e di bell'aspetto del presidente, ha espugnato il seggio per quasi sei decenni monopolio della famiglia Kennedy. La vittoria di Brown nel democraticissimo Massachusetts, dove nel 2008 Barack Obama staccò il rivale John McCain con ben 26 punti di vantaggio, ha provocato brividi di terrore nel partito della Casa Bianca. Stavolta però il vento del cambiamento soffia da destra. Obama ha chiamato Brown subito dopo la vittoria contro la sfidante democratica Martha Coakley, Attorney General statale, competente contro i criminali ma con scarso carisma: una conversazione cordiale. «Bella campagna, lavoreremo assieme per far fronte alle crisi economiche», si è congratulato con il vincitore il presidente, che forse ha rivisto nel repubblicano Brown una saga speculare alla sua: oscuro senatore statale dell’Illinois 'pescato' dai talent scout del partito democratico per correre per Capitol Hill e poi, una volta al Senato dopo il trascinante discorso della Convention di Boston del 2004, proiettato verso la Casa Bianca. Paradossalmente, proprio mentre Obama celebrava ieri in sordina il suo primo anno da presidente, tra i repubblicani c'e chi sostiene che il neo-eletto in Massachusetts abbia la stoffa per fargli le scarpe. «Un Kennedy repubblicano», si è detto dell’aitante neo-senatore che nelle suppletive per il seggio di Ted ha vinto con il 52%

Scott Brown, il repubblicano che ha conquistato il seggio senatoriale in Massachusetts

contro il 47% della Coakley. Brown non era ancora nato quando Jfk nel 1952 mise le mani sul seggio al Senato: aveva quattro anni quando Ted Kennedy venne eletto al suo posto. La vittoria di martedì rompe comunque già da oggi le uova nel paniere della Casa Bianca perchè fa del neoeletto repubblicano il 41° senatore dell’opposizione e il voto necessario a montare manovre ostruzionistiche in grado di sabotare l’agenda della Casa Bianca: in particolare la riforma sanitaria da mille miliardi di dollari, cavallo di battaglia di Kennedy da vivo e oggi del presidente: «Resta una priorità, siamo impegnati a farla passare comun-

que», ha detto ieri il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs. Per Obama è stata la terza elezione in due mesi in cui il suo impegno in extremis non ha avuto effetto, un fatto che non è sfuggito agli strateghi del partito: «Abbiamo avuto la Virginia e il New Jersey», ha detto la pollster della campagna della Coakley Celinda Lake, convinta che bisogna correre ai ripari prima che la marea negativa si trasformi in tsunami alle elezioni di metà mandato il 2 novembre. «Gli indipendenti del Massachusetts hanno parlato», ha detto Brown nel discorso della vittoria, mentre ieri, nella prima intervista alla Nbc, ha fatto del risultato «non solo

un un referendum contro Obama, ma il frutto della rabbia della gente». La batosta dei democratici in realtà ha avuto molti aspetti simbolici, al di là del fatto che ha praticamente coinciso con il primo anniversario del presidente alla Casa Bianca. Ted Kennedy, un paladino della riforma della sanità, era stato uno dei primi vip del partito ad appoggiare Obama contro Hillary Clinton nel 2008 e il suo caloroso endorsment, in coppia con la nipote Caroline, allora aveva fatto la differenza. Il Massachusetts si è rivelato in realtà meno progressista di quanto i Kennedy avevano lasciato credere. Alessandra Baldini

ABUJA–E' salito ieri a 464 morti il bilancio degli scontri fra cristiani e coloni musulmani che insanguinano da quattro giorni la città di Jos dove, nonostante il coprifuoco e le forze dell’ordine dispiegate in forze, la tensione resta alta, mentre decine di migliaia di persone sono in fuga. Il bilancio è riferito da fonti di una moschea locale, mentre l’organizzazione per la difesa dei diritti umani Human Rights Watch dà un primo resoconto di 65 cristiani che hanno perso la vita e riferisce di 151 corpi che sono stati portati nella moschea di Jos per ricevere sepoltura, dall’inizio dei disordini la scorsa domenica. La polizia locale segnala invece meno di 35 morti e una quarantina di feriti. E se la battaglia vera e propria che ha scosso negli scorsi giorni il capoluogo dello Stato di Plateau (Nigeria centrale) è apparentemente sedata, almeno nel centro della città, sembra pronta a riaccendersi la violenza tra bande armate di indigeni cristiani e coloni musulmani. Di natura religiosa secondo alcuni, con caratteristiche di scontro etnico, politico ed economico, secondo altri. Ieri l’arcivescovo di Jos, monsignor Ignatius Ayau Kaigama, ha sottolineato che sono da ricercarsi in contrasti etnici più che religiosi le ragioni che hanno portato alle violenze di questi giorni in Nigeria. «All’origine degli scontri, come quelli del novembre 2008, vi sono i contrasti tra gli hausa, di religione musulmana, e le popolazioni indigene, in gran parte cristiane, per il controllo politico della città», ha detto Kaigama. «Le versioni che sono state finora pubblicate sull'origine degli scontri in Nigeria non sono corrette. In particolare non è vero che sia stata attaccata e bruciata una chiesa», ha affermatoancora all’Agenzia cattolica Fides. «Un’altra versione riportata dalla stampa afferma che la scintilla che ha provocato gli scontri sarebbe stata l’assalto al cantiere di una casa in costruzione di un musulmano. Ma anche questo fatto va accertato». La violenza degli scontri -i n cui nessun italiano è rimasto coinvolto fa sapere oggi la Farnesina - oltre a provocare centinaia di morti, ha lasciato il segno sulla città di Jos dove scarseggiano cibo e acqua e gli sfollati sono oltre 50.000.

Linguaggio, aumentano i bimbi che parlano tardi

La nuova sfida di Jobs l’ultima mania è lo “slate”

A DICIOTTO mesi, un bambino inglese su quattro non è ancora in grado di pronunciare quelle 20 diverse parole che gli standard internazionali hanno individuato come "soglia minima" al di sotto della quale si può diagnosticare un ritardo nel linguaggio. E la percentuale sale a uno su quattro se si considerano soltanto i maschi, dei quali si conosce da sempre una maggiore precocità motoria e una "pigrizia" nell'esprimersi. La ricerca, realizzata da YouGov per BBC, non fa che rispecchiare un'ansia sempre più diffusa tra le mamme (e i papà), non sol-

HA ragione Jessica Mintz dell'Associated Press quando sottolinea che la Apple ha la straordinaria capacità di individuare problemi che non pensavamo di avere. Prima ci ha convinto che non potevamo vivere senza la musica in tasca, poi che i nostri telefoni non erano abbastanza evoluti, poi che avevamo bisogno di un numero spropositato di applicazioni da metterci dentro. Ora pensa che non possiamo fare a meno di un tablet pc. Cosa sarà tutti lo dicono ma nessuno lo sa davvero, nemmeno i dipendenti della Apple fuori dai confini americani, si sup-

La “femme fatale” 2010 tanto in Gran Bretagna. L'ansia delle mamme rimbalza sul web in Italia: "Il mio tesoro di 21 mesi dice soltanto 'baba' per indicare la pappa e 'gnogna' per chiamare mia madre, il pediatra dice che non è nulla ma sono tanto preoccupata...".

SI chiama Emmanuelle Chriqui, è un'attrice canadese figlia di immigrati ebrei provenienti dal Marocco. Dopo aver esordito, ancora ragazzina, con uno spot di McDonald's, si è lanciata nel mondo del cinema. Per lei, classe 1977, parti piùomeno importantiinal-

cune pellicole, senza però mai assaporare il gusto del successo. Eppure, secondo il portale maschile AskMen.com, visitato da 10 milioni di lettori ogni mese, è lei la donna più bella del 2010. La bella Emmanuelle è riuscita a fare breccia nel cuore di milioni di uomini.

pone che si tratti di un computer estremamente portatile, dotato di touch screen e privo di tastiera, più grande di un iPhone e più piccolo di un laptop, un "tablet" o "slate" a seconda di come lo vogliate chiamare, l'ultima mania del momento.

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In Italia e nel Mondo 3

Giovedì 21 gennaio 2010


Giovedì 21 gennaio 2010

Il fatto del giorno: Haiti sfinita, arrivano i parà Usa I soccorsi e la sovranità

Il paese rinascerà migliore

Quegli aiuti che arrivano dal cielo

dall’editoriale di Franco Venturini

dall’intervento di Ban Ki-Moon

dall’articolo di Angelo Aquaro

La tragedia di Haiti può diventare una buccia di banana per lo strapotere(benevolo egeneroso, inquestocaso) dell’America di Obama. Il presidente ha fatto quello che era inevitabile che facesse: per la mole degli aiuti stanziati, per il numero di soldati e dimezzi inviati,per l’immediatezzadellamobilitazione neiconfronti del cataclisma vicino, egli ha rivendicato agli Usa la leadership e il coordinamento di tutte le operazioni di soccorso. Proprio questa assunzione di ruolo-guida (appena temperata dai riferimenti alla partecipazione di Canada e Brasile, con l’Europa ignorata) ha prodotto le prime frustrazioni: Parigi e Pechino hanno fatto sapere che nel malridotto aeroporto di Port-auPrince sarebbero stati graditi permessi di atterraggio [...].

La tragedia di Haiti dimostra ancora una volta qualcosa che noi, come esseri umani, abbiamo sempre saputo: anche nella peggiore devastazione, c’è sempre speranza. L’ho visto di persona domenica scorsa a Port-au-Prince. Le Nazioni Unite hanno subito la più grande perdita della loro storia. Il nostro quartier generale nella capitale haitiana era un ammasso di cemento e di lamiere informi. Come si poteva sopravvivere, mi sono chiesto. Eppure poco dopo essere a malincuore ripartito, le squadre di salvataggio hanno estratto un sopravvissuto - vivo, dopo cinque giorni, seppellito, senza cibo né acqua. Ho pensato che fosse un miracolo, un segno di speranza. [...].

"Non lasciateci bere l'acqua dei nostri morti". La terra sotto Haiti si è spalancata una settimana fa ma l'ultimo incubo di Port-Au-Prince è quello che viene dall'alto. Quando la pioggia ieri ha bagnato la capitale, Suor Luisa ha subito alzato le mani al cielo supplicante: no, no, no. L'acqua è l'emergenza numero uno e l'acqua che Haiti raccoglie è da sempre quella piovana. Purificata? E da chi e da che cosa? La terra è piena di cadaveri e l'acqua contaminata è l'orrore che nessuno saprebbe affrontare. [...].

La migliore di oggi

L’ora del fai da te

Fosse comuni a due passi dal mare

dal commento di S. Liberti

dall’articolo di A. F. D'arcais

Una jeep con una batteria, un generatore, un microfono e un tavolo rotondo in mezzo alla strada. «Amici ascoltatori, benvenuti su Radio Caraibes, 94,5 Fm. Sempre con voi: la vita continua anche nella catastrofe». Joseph Yvenert afferra il microfono e legge le ultime news, direttamente da uno schermo collegato a internet sistemato in mezzo alla scrivania. Barba rada, camicia ben stirata, francese impeccabile, questo giornalista dallo sguardo intelligente sembra convinto di quello che fa: trasmettere tra le macerie, lanciareunsegnale chenontutto è perduto, continuare a dare informazioni. [...].

Il camion bianco ha finito di scaricare i cadaveri nella profonda buca di venti metri quadrati, la grande ruspa gialla li copre con il terreno fangoso. Prima di scomparire risucchiatinella terrasono ungroviglio informe di corpi decomposti, gambe che si intrecciano, i colori lividi della morte. Titanyen, quindici chilometri a nord di Port-au-Prince è l'ultima destinazione per le decine di migliaia di vittime del terremoto, il popolo dei diseredati, quelli senza identità e quelli che un nome lo hanno ma il funerale, con i fiori, i parenti e gli amici non lo avranno mai. Le grandi fosse comunisistendono suunacollinetta a duecento metri dal mare.

Intatta la città dei ricchi

Se guardi da un lato vedi l'acqua azzurra e limpida, di fronte una dozzina di isolotti verdi, una spiaggia, il tipico paradiso caraibico; se ti volti dall'altro vedi pile di cadaveri ammucchiati in attesa che la terra li copra per l'eternità, senti il terribile odore della morte, lo stesso che si respira in mezzo ai detriti di Port-auPrince. Un confronto che fa impressione. "Quanti? E chi lo può dire". La donna in tuta arancione che muove la ruspa è al suo secondo giorno di questo triste lavoro: "Ne arrivano a centinaia, ieri quarantacinquanta camion. Cerchiamo di fare tutto il più velocemente possibile, è una zona isolata, non abbiamo problemi, anche se i curiosi come vede non mancano". [...].

dal reportage di Alessandra D’Asaro

La fortuna ha sempre buona mira. Perché non è vero, alla fine, che il più tremendo terremoto della storia di Haiti l’ha distrutta tutta: un pezzettino della capitale Port-auPrince si è salvato. Al cento per cento. Come ci fosse un vetro antiurto in mezzo: fin qui macerie, morte e distruzione ovunque; poi giri un angolo, e da lì in poi niente. Non nel senso che non ci sono vittime: non è caduta una tegola. I bar stile coloniale sono aperti, i ristoranti pure, persino il sottilissimo campanile della chiesa di Saint Pierre è intatto fino alla cima. E i più fortunati tra i fortunati continuano ad aprire il cancello ai visitatori mandando avanti un gentile cameriere in divisa: né più né meno che prima di una settimana fa. [...].

«Povera Haiti, povera Haiti». Sdraiato, su un letto dell’ospedale di Santo Domingo, impedito in qualunque movimento, Padre Attilio ci racconta con commozione i suoi lucidi ricordi di quel minuto che il 12 gennaio 2010 ha messo in ginocchio l’isola. Nonostante la situazione in cui è costretto, ci accoglie con una grande forza, tipica dei preti di frontiera abituati a confrontarsi con la povertà, la violenza e l’ingiustizia sociale. Il suo pensiero corre ai circa 300 ragazzi di strada che si trovavano nella struttura scolastica dei salesiani, nel quartiere Salina di Port-au-Prince. Il numero è incer-

Taglio basso

Papà compra un pagina del Corriere per dire addio al figlio Ha acquistato una pagina intera a colori del Corriere della Sera per annunciare il funerale del figlio, morto a 44 anni in un incidente stradale. Una grande foto al centro e un messaggio: «Hola Davide. Il mio angelo per sempre, papà». Segue l'annuncio per gli amici: «Per l'ultimo saluto a Davide ci troviamo domani, 21 gennaio, a Milano, cimitero di Lambrate, Sala multifunzioni dalle ore 9 alle 10.15». La pagina è gioiosa, a colori, con tante foto della vita avventurosa di Davide: con il parapendio, sulla mountain bike, su una moto a tre ruote e persino su un veicolo a vela. Impossibile rimanere indifferenti davanti a una pagina come questa. L'iniziativa è del noto impresario e manager musicale Enrico Rovelli, fondatore di Radio Music (progenitrice di Radio DeeJay) e in seguito di celebri locali milanesi come il Rolling Stone, il City Square e l’Alcatraz.

dall’editoriale di Piero Gheddo

In questi giorni Avvenire ha riferito di numerosi missionari italiani presenti nell’isola, in passato 'la perla dei Caraibi' e oggi uno dei Paesi più poveri del mondo, al fondo degli elenchi dell’Onu per ricchezza, sicurezza e livello di vita. La situazione è peggiorata dopo l’apocalittico terremoto che ha quasi azzerato la capitale Port-au-Prince e Haiti è un Paese in cui è difficile persino sopravvivere. Eppure le voci dei missionari e delle suore dicono, quasi all’unisono, che là sono e là rimangono. È un fatto che colpisce e sul quale bisogna riflettere. Perché non se ne vanno, ora che ne avrebbero 'il diritto' e la possibilità? [...].

Giannelli sul Corriere

Nell’istituto salesiano trecento sepolti vivi

dall’articolo di Paolo Foschini

dall’articolo di Sara Regina

Quelli che restano

Enrico Rovelli ha organizzato in Italia concerti di Bruce Springsteen, Bob Dylan, Queen, Police, Clash e U2, ed è stato manager di artisti come Patty Pravo e Vasco Rossi (dal 1983 al 1997). Aveva già perso un altro figlio, Billy, nel 1997. Il figlio Davide, imprenditore, è morto sabato notte in un incidente stradale verificatosi nei pressi di Merone (Co). Davide aveva trascorso la serata in un locale vicino a Erba, il noto «American Road». Alla guida della sua macchina sportiva, una Dodge Viper, all'altezza di un incrocio è uscito di strada, andando a sbattere contro un palo della luce nell'aiuola spartitraffico. Ha riportato un gravissimo trauma toracico-addominale ed è morto durante il trasporto in ospedale. In rete già si moltiplicano i messaggi di solidarietà, per esempio sul sito di Rockol e su un sito dedicato ai necrologi. dal Corriere della Sera

to, perché il terremoto non fa eccezioni. Qui, i ragazzi avevano un riparo e la possibilità di sperare in un futuro migliore: allontanarsi dalle insidie della strada, studiare e imparare un mestiere, come avviene nelle scuole salesiane sparse per tutto il mondo. Oggi, nella Obrasde Pequenas Escuelas de P. Bohenen de Los Salesianos de Don Bosco, il silenzio è spettrale. I ragazzi e l’anziano sacerdote che con loro ha perso la vita, sono stati seppelliti in una fossa comune vicino alla scuola. Tra le rovine, pagine di quaderni alzate lievemente da un vento caldo. Sedie abbandonate, matite colorate, pagelle ancora pregne dell’amarezza o della gioia per i

risultati conseguiti, lasciate a terra dal terremoto tra la polvere e i sassi. Una scarpa piccola, troppo piccola per trovarsi abbandonata lì, nel campo di calcio, immancabile presenza nelle strutture ispirate agli insegnamenti di Don Bosco. Macerie su macerie, confusione di piani divelti, e altri bambini e ragazzi che, approfittando dei muri di recinzione crollati, entrano, come sciacalli, e prendono di tutto, la riserva dei bicchieri di carta, sedie rotte, stivali abbandonati e quei fogli di carta animati solo dal vento. Nella frenesia del ‘raccolto’i ragazzi passano su quelle che crediamo essere delle macchie d’acqua stagnanti. [...].

La fotografia Giappone, Strumenti per la raccolta dei dati sui pollini (Afp)

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage

L’ANALISI Immigrazione. Almas come Hina e le altre, giovani vite in bilico tra due culture e due mondi dal commento di M. L. Pijola

Almas come Hina e come tante, qui in Italia, un po’ marchigiana, un po’ pachistana e un po’ niente, divisa tra due identità che non si fondono, e addizionate diventano nessuna: non una somma ma una sottrazione, qualcosa che ti espropria di diritti, di sogni, di futuro. Almas seconda generazione di immigrati, quella del sacrificio e della mediazione, a vivere in bilico tra due culture, due lingue, due mondi, due di tutto, a doversi difendere da un padre che può picchiarti, ammazzarti, sequestrarti, che pretende di darti in sposa a un vecchio in cambio di denaro. Lui non sa di sbagliare, di circoscrivere attorno alla famiglia una franchigia dagli imperativi della legge, perché nel Paese dov’è nato la maggioranza fa così. Lui se ne infischia dei sogni o delle opinioni di sua figlia, perché nel Paese dov’è nato le donne di sogni e opinioni non ne hanno, son proprietà del maschi, obbediscono a quelli, e stanno zitte.

Un gruppo di immigrati

La giurisdizione dello Stato e quella famigliare, la civiltà occidentale e quella musulmana, la dignità della donna e il patriarcato arabo, e in mezzo una frattura. In mezzo i figli dei migranti, sospesi tra due sponde. In mezzo Almas, Hina e le altre come loro. D’altronde, se un uomo ritiene che una donna sia poco più che un animale da sesso, da riproduzione e da assistenza domestica, e tra le funzioni femminili

Silvio e Pier finiranno col dirsi addio dal commento di Marcello Sorgi

Strana storia, questa di Berlusconi e Casini. Erano partiti per rimettersi insieme, finiranno col separarsi definitivamente, senza volerlo, anzi volendo il contrario. Forse già oggi l’ufficio politico del Pdl chiuderà il tentativo di riconciliazione dichiarandolo fallito, cercherà in qualche modo di salvare l’«eccezione» del Lazio, dove l’Udc ha fatto un accordo «personale» con la Polverini, ma finirà con l’accantonare l’ipotesi di un rientro dell’Udc in buona parte delle coalizioni di centrodestra che punteranno a riprendersi le Regioni il 28 marzo. Eppure erano partiti così bene, Silvio e Pier. Prima una lunga e circospetta annusata, poi l’incontro di due mesi fa, senza promettersi, ma anche senza escludere niente. Per Casini l’obiettivo era di evitare l’uscita del suo partito dalle ricche amministrazioni di Lombardia e Ve-

neto. Certo, la pretesa di allearsi in metà del Nord (Piemonte e Liguria) con il centrosinistra e nell’altra metà con il centrodestra poteva risultare eccessiva. Nell’Udc dicono che le alleanze con Bersani (e con la Bresso e Burlando) si sono chiuse quando già era chiaro che Bossi non avrebbe consentito a Berlusconi nessuna apertura. Ma qualche sospetto sui tempi, dall’altra parte, rimane. Né è bastata a fugarlo la fretta con cui Pier ha chiuso l’accordo nel Lazio con la Polverini e vorrebbe fare altrettanto con Caldoro in Campania e con Scopelliti in Calabria. Nel primo e nel terzo di questi casi i candidati governatori provengono da An e in tutti e tre il centrodestra ha buone possibilità di vittoria anche senza l’Udc, mentre per Casini l’alleanza con il centrosinistra risulterebbe ostica, essendo l’elettorato di queste regioni più orientato verso il Popolo delle libertà. [...].

Gallitello, quel nodo da sciogliere

non riconosce l’uso del cuore e del cervello, e pensa che lei non abbia alcun diritto salvo quello di essere nutrita, spiega a sua figlia che Maometto sposò Aisha quando lei era una bimba, e chiude lì: non sposa bambina, solo sposa e basta. Non mercimoni, soltanto matrimoni combinati. Denaro, o qualche vacca, oppure una casa, o molto più: il tariffario è inversamente proporzionale all’età della sposa. Il numero

di suicidi delle bimbe direttamente proporzionale al numero dei matrimoni. In India e in Afghanistan, dove va in sposa una bimba su due, quasi una giovinetta al giorno si dà fuoco. Qualcuno la definisce pedofilia di massa. Sessantamila bambine tra gli 11 e i 13 anni date in pasto a uomini che hanno 20, 30, 40, 50, 60 anni più di loro. Schiave. Secondo le organizzazione internazionali che studiano il fenomeno senza riuscire ad arginarlo, tra una decina d’anni saranno centomila. In certe zone il progresso indietreggia, piuttosto che avanzare. Religione. O forse tradizioni culturali immobili e massicce come la Montagna Sacra. Oppure la miseria. Accade soprattutto tra le famiglie più povere dei 20 Paesi più poveri del mondo. Accade anche da noi. Italia e Francia sono i Paesi europei dove la pedofilia nuziale è più diffusa. Fenomeno sommerso, dice l’associazione matrimonialisti: avviene senza carte bollate, senza niente. [...].

Berlusconi, il processo e il sospetto dall’analisi di G. Zagrebelsky

C'è una gran voglia di voltare pagina e guardare avanti. Quello che è stato un Paese riconosciuto e rispettato per la sua politica, la sua cultura, la civiltà dei rapporti sociali, è ormai identificato con l'impasse in cui è caduto a causa di un conflitto di principio al quale, finora, non si è trovata soluzione. Sono quasi vent'anni che il nodo si stringe, dalla fine della cosiddetta prima repubblica a questa situazione, che rischia d'essere la fine della seconda. La terza che si preannuncia ha tratti tutt'altro che rassicuranti. Siamo probabilmente al punto di una sorta di redde rationem, il cui momento culminante si avvicina. Sarà subito dopo le prossime elezioni regionali. A meno che si trovi una soluzione condivisa, che si addivenga cioè a un compromesso. È possibile? E quale nesarebbe il prezzo?Se consideriamo i termini del conflitto - la politica contro la le-

galità; un uomo politico legittimato dal voto contro i giudici legittimati dal diritto - l'impresa è ardua, quasi come la quadratura del cerchio. Per progressivi cedimenti che ora hanno fatto massa anche nell'opinione pubblica, dividendo gli elettori in opposti schieramenti, i due fattori su cui si basa lo stato di diritto democratico, il voto e la legge, sono venuti a collisione. Questa è la rappresentazione oggettiva della situazione,che deliberatamente trascura le ragioni e i torti. Trascura cioè le reciproche e opposte accuse, che ciascuna parte ritiene fondate: che la magistratura sia mossa da accanimento preconcetto, da un lato; che l'uomo politico si sia fatto strada con mezzi d'ogni genere, inclusi quelli illeciti, dall'altro. Se si guarda la situazione con distacco, questo è ciò che appare come dato di fatto e le discussioni sui torti e le ragioni, come ormai l'esperienza dovrebbe avere insegnato, sono senza costrutto. [...].

Il Sud visto dal Sud Concorso fotografico

L’Italia e le rinnovabili dal commento di N. Cipolla

viato da parte della Siemens spagnola la costruDopo l’esito deludente zione a Barcellona di un dell’incontro di Copenha- impianto per la produziogen sul clima, l’Europa ne di grandi torri eoliche continua la sua battaglia. destinate ai primi dodici Nove paesi tra i più avan- impianti off shore, già auzati sul piano delle ener- torizzati, ognuno dei quagie alternative (Germa- li ha una potenza da 300 a nia, Gran Bretagna, 500 Mw. Per fare, al soliFrancia, Belgio, Dani- to, un paragone in Italia, marca, Irlanda, Olanda, specie nel sud, ci sono meSvezia, Lussemburgo e no di 4 mila Mw. In Italia, la questione Norvegia) hanno deciso di costituire una alleanza ambientale non esiste nel per sviluppare le energie dibattito in corso sia per rinnovabili (idroelettri- quanto riguarda le alche, eoliche, solari, bio- leanze sia per quanto rimasse e geotermiche) con guarda le eventuali riforme. Il gola costruverno Berzione ex nolusconi vo di reti di del resto distribuha avuto zione di un attegenergia giamento rinnovabiostile nel le che diffidibattito cilmente sulle propuò essere poste immessa dell’Unionelle reti ne da precostruite sentare a per traCopenhasmettere gen. Anagli utenti che nel solo l’enermessaggia prodotgio del ta da fonti Presidenfossili. te della ReTra que- Un parco eolico pubblica sti paesi c’è di fine anla Svezia, no ogni riche si è posta l’obbiettivo, entro il ferimento a Copenhagen 2030, del 100 per cento di e al pericolo che incombe energie rinnovabili o la sull’umanità è trascuraGermania che ha già su- to. La Puglia è al primo poperato i 25mila Mw di eolico (equivalenti a 15 milio- sto per le energie eoliche e ni di tep, un quinto del pe- solari, per la difesa del catrolio consumato dall’Ita- rattere pubblico dell’aclia in un anno) e che ha già qua ed è stata la prima reoltre 4mila Mwdi energia gione ad opporsi al nusolare, rispetto ai meno di cleare di Berlusconi. Alla mille dell’Italia malgrado presa di posizione della che lo stesso pannello fo- Puglia si sono associate finora molte altre regiotovoltaico montato a Berlino produca in un ni. Ultima, in ordine di anno 800 kw di energia tempo, la Campania di contro 1.400 se montato Antonio Bassolino che fu uno dei promotori del rein Sicilia. Nel Mediterraneo, la ferendum assieme a NiSpagna va raggiungen- chi Vendola in un modo sempre nuovi primati mento in cui la maggiocon effetti positivi impor- ranza della direzione del tanti sullo sviluppo indu- Pci era favorevole al nustriale e occupazionale. Il cleare. Ancora una volta l’Ita30 dicembre scorso, a causa della lia dei Valori ha preceduforza del vento, i 16mila to, come in occasione delMwdi potenza eolica in- la manifestazione del 5 distallati hanno prodotto il cembre, tutte le altre forze 54,1 per cento di tutta antinucleari presentanl’energia immessa in rete. do il quesito che è stato È la terza volta che ciò av- giù pubblicato sulla Gazviene in un anno. Si è av- zetta ufficiale [...].

Parchi, le proposte per il piano del Sud

da vivi-potenza.ilcannocchiale.it/

da http://www.fondazioneperilsud.it

da http://www.notiziedaiparchi.it

Ci siamo occupati spesso dei lavori per la realizzazione del mega-svincolo denominato “Nodo complesso del Gallitello”. Giungono nuove proteste e segnalazioni al nostro indirizzo di posta e torniamo ad occuparcene ponendo alcune domande agli Amministratori Comunali. La prima domanda non per sapere quando termineranno i lavori, ce lo hanno già detto, tutte le opere verranno consegnate ai potentini entro aprile 2001, ma siccome nessuno ci crede facciamo un’altra domanda: quando riprendono i lavori? Già, il problema è che da due mesi tutta l’area dei cantieri è desolatamente vuota [...].

Il Mezzogiorno e la sua gente. Giunta alla terza edizione,l’iniziativa fotografica promossa dalla Fondazione per il Sud per raccontare un Meridione non scontato e positivo, quest’anno pone l’attenzione sul valore del fare insieme, del gruppo e della solidarietà. Il Sud Italia espresso dalle sue “energie migliori”, nella realtà dei fatti e con la quotidianitàdeigesti.Scoprire, attraversounafoto,labellezza del “fare le cose insieme”: in famiglia, a scuola, al lavoro, nello sport, nelle piazze, nel volontariato, nelle nostre comunità. Le tradizioni e le feste in famiglia, il lavoro di gruppo, i riti e gli eventi di piazza e, in generale, tutti i momenti in cui è stato bello partecipare e fare qualcosa insieme ad altri per creare un valore comune [...].

Il Ministero dello Sviluppo Economico sta definendo il “Piano per il Sud”già oggetto di un primo esame da partedel Consiglio deiMinistri e che dovrebbe essere definito a breve Si tratta, nelle intenzioni del Governo, di un Piano di Sviluppo di importanza strategica per l’avvenire del Paese; si tratta di un piano di sviluppodi importanzastrategicaancheai finidellepolitiche ambientali. Il Ministero dell’Ambiente, nel quadro del “Documento di Indirizzo” predisposto dal Mi.S.E. è stato chiamato a formulare proposte in merito, sia con strumenti di politica ordinaria che attraverso strumenti della programmazione regionale unitaria 2007/2013 L’Ente Parco, d’intesa con lo stesso Ministero dell’Ambiente [...].

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Gli avvocati consigliano a Berlusconi di disertare

Politica e giustizia

«Non andrò in aula, ho contro veri plotoni d’esecuzione»

Stop sicuro per le vicende Mediaset e Mills in cui è imputato il premier

Processo breve sì del Senato Approvato il Ddl che riduce i tempi dei procedimenti Opposizione all’attacco. Ora tocca alla Camera DI CHIARA SPAGNOLO

Altrettanto dura è stata la reazione dell'opposizione al colpo di mano della maggioranza. Plateale la protesta di Idv, i cui senatori hanno alzato cartelli che, certificando la “morte della giustizia”, invitavano Berlusconi a farsi processare. Dal Pdl reazione concitato, con il lancio di un fascicolo dai banchi del Pdl. Tirato da Domenico Gramazio ha colpito in pieno Elio Lannutti, scatenando la reazione del presidente Renato Schifani, che ha imposto il ritiro dei cartelli. Poco prima era stata la democratica Anna inocchiaro a tuonare contro la maggioranza: «Con il processo breve decretate la fine di migliaia di processi penali e quindi ci sarà una denegata giustizia per migliaia di cittadini. Approvate così una norma che non esiste in nessuna parte del mondo». Dello stesso tenore le parole del segretario Pierluigi Bersani: «Hanno fatto la cosa peggiore che si potesse fare: distruggere migliaia di processi, lasciare senza giustizia migliaia di vittime per salvare uno solo», mentre per il leader dell'Idv Antonio Di Pietro «questa maggioranza parlamentare ha dimostrato di essere un'associazione mafiosa che, con intimidazione e prevaricazione, ha ucciso la giustizia». Voci dissonanti anche all'interno del centrodestra, dove il senatore Enrico Musso ha deciso di astenersi, indissenso dal suo gruppo. «La maggioranza ha commesso un grave errore, quello di non dire apertamente, pur avendo la forza necessaria per farlo e anche buone ragioni, che c'erano due obiettivi: quello della durata ragionevole delprocesso equello dellatuteladelpotere esecutivodalleincursioni di certa magistratura, seppur di una piccola parte».

Calerà il sipario anche sui dibattimenti “Parmalat” e “Antonveneta”

Fine certa per i casi Thyssen e Cirio A MILANO, i diritti tv di Mediaset e Mills, in cui è indagato anche Silvio Berlusconi, la scalata ad Antonveneta; a Roma, il crac della Cirio; a Parma quello della Parmalat di Calisto Tanzi; a Torino la strage della Thyssen. Sono alcuni dei procedimenti di maggior rilievo sui quali il processo breve, una volta diventato legge, potrebbe far calare il sipario decretandone la fine anticipata. La norma transitoria prevede l’estinzione del processo in due anni dalla richiesta di rinvio a giudizio anche per i processi in corso se relativi a reati indultati o indultabili, commessi quindi prima del maggio 2006 e se prevedono pene inferiori a 10 anni. MEDIASET –L'ultima contestazione di frode fiscale risale all’ottobre del 2004, il reato è punito con una pena inferiore ai dieci anni e la richiesta di rinvio a giudizio è del 22 aprile 2005, quindi di quasi cinque anni fa. MILLS – Per la presunta corruzione di David Mills, la richiesta di

rinvio a giudizio è del 10 marzo 2006 e anche la corruzione in atti giudiziari è punibile con una pena inferiore ai dieci anni (dai tre agli otto), mentre il momento consumativo del reato è collocato nel febbraio del 2000. L’estinzione del processo, nell’ipotesi di una approvazione definitiva, è quindi considerata certa in ambienti giudiziari milanesi. ANTONVENETA – Nel procedimento sono imputati l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio e altri per aggiotaggio per il tentativo di scalata ad Antonveneta (richiesta,maggio 2008). PARMALAT – Il processo non dovrebbe avere problemi. Altro discorso, invece, potrebbe essere fatto per le singole posizioni a giudizio. Nel processo Parmalat la riforma non toccherebbe le figure ritenute responsabili principali del crac del 2003, ma imputati di secondo piano per reati e le relative pene. CIRIO–Il processo in corso a Ro-

ma riguarda la truffa che la procura ha quantificato in 1.125 milioni di euro attraverso l’ emissione di nove bond dal 30 maggio 2000 al 31 maggio 2002. Una quarantina gli imputati: nomi eccellenti della finanza e del mondo bancario ai quali si contestano reati che, a seconda delle posizioni, vanno dalla bancarotta per distrazione, documentale, preferenziale e patrimoniale alla truffa. Oltre al patron della società Sergio Cragnotti,sono coinvolti Cesare Geronzi, Gianpiero Fiorani e Rainer Masera. THYSSEN – Le nuove norme non dovrebbero toccare il processo, hanno detto in tempi recenti i magistrati di Torino. Oggi,però, nessuno vuole commentare finchè non sarà disponibile il testo del provvedimento: eventuali ritocchi potrebbero avere modificato il quadro. Anche il processo, cominciato il 13 gennaio 2009, viene celebrato a ritmi serrati ma, nonostante le 45 udienze, è appena a metà strada.

La protesta di Idv ieri al Senato dopo l’approvazione del Ddl

L’UNIONE DELLE CAMERE PENALI RESTA CAUTA «Ora serve la riforma organica di tutto il sistema» «LE NOSTRE proteste e contestualmente le proposte sul processo breve non sono rimaste inascoltate, tuttavia senza una riforma organica della giustizia il ddl resta un frutto avvelenato dello scontro tra politica e magistratura»: così l’Unione delle Camere Penali Italiane commenta il primo sì del Senato al processo breve. «Il testo riformulato ed emendato per iniziativa del relatore Valentino - sostiene l’Ucpi – risponde ad alcune obiezioni da noi sollevate: il termine prescrizionale di fase è ora opportunamente differenziato in tre anni per il primo grado, due per l’appello e un anno e sei mesi per la Cassazione. Il testo introduce un ulteriore termine di un anno per l'eventualità di giudizi di rinvio della Cassazione e viene eliminato l’elenco dei reati esclusi. Introduce inoltre criteri di maggiore elasticità parametrati alla complessità del processo ed una norma che prevede la decorrenza del termine prescrizionale, trascorsi 3 mesi dal termine delle indagini, anche di fronte all’inerzia del pm che tardi ad esercitare l'azione penale». Tuttavia, «le norme – proseguono i penalisti – non considerano ancora la fase delle indagini preliminari, caratterizzata da rituali richieste di proroghe ed automatiche concessioni da parte di un giudice che, soprattutto in ragione dell’inattuata riforma della separazione delle carriere, omette il controllo giurisdizionale sull'accusa».

Per la prima volta i giudici hanno una sola voce

No unitario dai magistrati «Distruggerà la giustizia» Alfano conferma «Le carriere saranno divise» CERTO che il 2010 «passerà alla storia come l’anno della compiuta riforma ordinaria e costituzionale della giustizia», il Guardasigilli Angelino Alfano legge a palazzo Madama l’annuale relazione sull'amministrazione della giustizia. Si parte, dal consueto bilancio di giustizia in crisi, che per la sua «insopportabile lentezza» costa 8 miliardi di euro l’anno, vale a dire 30 milioni di euro algiorno. Èunarafficadi datisuciò che non funziona (170mila processi penali prescritti ogni anno per un totale do 80milioni di euro bruciati) e di bilanci su quello che il governo ha realizzato sino ad oggi. Ma è all’ultimo, quando affronta punto per punto gli obiettivi che intende realizzare per il 2010, che Alfano scopre le carte sul «processo breve» e, ancor di più, su ciò che i magistrati maggiormente temono, vale a dire la separazione delle carriere di giudici e pm e sulla riforma del Csm. Benchè il ddl che Alfano definisce «sulla ragionevole durata del processo penale» sia di iniziativa parla-

mentare, merita il placet del governo che «sostiene» il provvedimento: in questo modo - spiega il ministro – ci saranno «ulteriori risparmi di spesa conseguenti all’azzeramento del rischio della legge Pinto» che in questi ultimi anni ha consentito a migliaia di cittadini di chiedere milioni di euro di risarcimento (con un trend di aumento del 40%) per irragionevole durata del processo. Via dunque anche alla separazione di giudici e pm e alla modifica del Csm, nell’ambito di leggi di riforma costituzionale in materia di giustizia che Alfano preannuncia come imminenti. «Ferma l'autonomia e l’indipendenza della magistratura» – dice - il governo intendere attribuire al giudice «il ruolo centrale nell’esercizio della giurisdizione» e allo stesso tempo garantire «a un separato ordine dell’accusa» una «piena autonomia nell’esercizio dell’azione penale nonchè nello svolgimento delle indagini sulle notizie di reato che ad esso pervengano».

AVRÀ «conseguenze devastanti» perchè «distruggerà il funzionamento della giustizia civile, penale, amministrativa e contabile in Italia», il ddl sul processo breve. Provvedimento che farà finire al macero «centinaia di migliaia di processi, con un costo sociale e un danno erariale altissimi». È corale e compatta la protesta dei giudici italiani che, perla primavolta, hanno approvato un documento unitario per ribadire le loro «fortissime preoccupazioni». Tutti schierati dalla stessa parte: stavolta magistrati ordinari, amministrativi, contabili e avvocati dello Stato hanno parlato con una voce sola, quella del Comitato Intermagistrature che li rappresenta tutti. PROCESSO PENALE SARA' FARSA, VITTIME REATI SENZA TUTELA «Non possiamo assistere in silenzio a riforme che sacrificano del tutto le esigenze di tutela delle vittime dei reati, pongono nel nulla l’impegno delle forze dell’ordine e comportano vistose violazioni del principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge – hanno messo nero su bianco in un documento. - Il disegno di legge cancellerà ogni speranza di giustizia per le vittime di reati di particolare gravità, trasformando il processo penale in una tragica farsa».

Toghe in un’aula di udienza

FINE IMMEDIATA PER CRACK CIRIO E PARMALAT E MORTI THYSSEN Tra le «centinaia di migliaia di processi» che «verranno posti nel nulla», la fine sarà istantanea – spiegano i giudici - oltre che per le due bancarotte, anche per le scalate alle banche Antonveneta e Bnl, per la corruzione nella vicenda Eni-Power, per le morti bianche» alla Thyssen, per le morti da amianto. DA TRUFFA A OMICIDI PER COLPA MEDICA, SARA' COLPO DI SPUGNA Le magistrature ritengono che il ddl sul processo breve sarà “una amnistia di fatto per i delitti commessi prima del 2

maggio 2006», grazie alla norma transitoria che riguarda i procedimenti in corso e un «vero e proprio colpo di spugna, che assicurerà una completa impunità per i tipici reati della criminalità dei colletti bianchi, ma anche per molte insidiose forme di delinquenza diffusa in danno di persone deboli». Tra i delitti di cui «si renderà, di fatto, impossibile l'accertamento» ci sono gli omicidi colposi realizzati nell’ambito dell’attività medica, le lesioni personali, le truffe, gli abusi d’ufficio, la corruzione semplice e in atti giudiziari, le frodi comunitarie, le frodi fiscali, i falsi in bilancio, la bancarotta preferenziale, le intercettazioni illecite;ireati informatici,laricettazione, il traffico di rifiuti, lo sfruttamento della prostituzione, la violenza privata, la falsificazione di documentipubblici, lacalunnia,la falsa testimonianza, l’incendio, l’aborto clandestino». PIU' ARDUO COLPIRE CATTIVA AMMINISTRAZIONE «Il processo contabile diverrà un’arma spuntata – avverte ancora il Comitato - e sarà sempre più difficile reprimere fenomeni di malamministrazione. Sarà così impossibile, in moltissimi casi, conseguire il risarcimento deldanno erariale,con laconseguente perdita di ingenti risorse finanziarie pubbliche».

«Ma i tempi sono ancora troppo lunghi»

Incarico negato

Si indaga sullo stop a Marino LA PROCURA di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti, per il reato di abuso d’ufficio dopo aver ricevuto parte degli atti di un’indagine calabrese (era relativa ad altri temi rispetto all’oggetto dell’inchiesta bolognese) in cui emergerebbe, da alcune intercettazioni telefoniche, che il senatore del Pd Ignazio Marino sarebbe stato ostacolato nell’ottenere un incarico come chirurgo al Policlinico Sant'Orsola Malpighi di Bologna, quando decise di candidarsi alle scorse primarie del Pd contro Pierluigi Bersani e Dario Franceschini. Secondo una conversazione telefonica, pubblicata dal Corriere della Sera, tra un commercialista di Crotone e un chirurgo del Sant'Orsola, Marino non avrebbe ottenuto l’ormai quasi certo incarico presso il Policlinico bolognese dopo la sua contrapposizione a Bersani nelle primarie per la segreteria nazionale del partito. Il Pm Luca Tampieri, dopo aver sentito le intercettazioni telefoniche, ha così aperto alcuni mesi fà un’indagine contro ignoti. Lo stesso Ignazio Marino è stato ascoltato dal pm prima del Natale scorso. Al momento non sarebbero state sentite altre persone oltre al senatore del Pd, nè sarebbero stati acquisiti documenti presso il Policlinico Sant'Orsola di Bologna.

Modificato il dl del Governo

Giovani pm per sedi disagiate IL GOVERNO modifica il decreto sulle sedi giudiziarie disagiate, contro il quale l’Anm era arrivata a minacciare lo sciopero. La soluzione trovata durante l’esame in commissione a Montecitorio mette tutti d’accordo e disinnesca la protesta del sindacato delle toghe, che dà il suo placet alle modifiche votate in commissione: spariscono i trasferimenti d’ufficio dei magistrati nelle sedi scoperte, contro cui si era sollevata l’Anm, mentre si prevede una deroga alla norma che vieta ai giovani magistrati di poter svolgere funzioni di pm e giudice monocratico: in questo modo le giovani toghe potranno essere utilizzate per colmare i buchi negli uffici giudiziari. Le modifiche votate erano contenute in un pacchetto di undici emendamenti presentato dal governo per sbloccare il cammino del provvedimento. Con la soluzione trovata il governa pensa di poter colmare i buchi nelle dotazioni organiche di sedi giudiziarie come Crotone, Ragusa, Locri, Termini Imerese e molte altre: l’obbiettivo è di coprire 100 posti in 80 sedi.

Oltre alla questione delle sedi disagiate, nel pacchetto di emendamenti del governo approvati viene prevista anche la proroga a tutto il 2010 del mandato dei giudici di pace in scadenza e si apre alla possibilità di aste giudiziarie telematiche. Sembra destinata a far discutere, invece, la norma che prevede corsi di formazione obbligatori per tutti i magistrati giudicanti e requirenti che aspirano al conferimento di incarichi direttivi di primo e secondo grado. Chi partecipa ai corsi di formazione avrà una valutazione che verrà comunicata al Csm che ne dovrà tener conto per il conferimento dell’incarico direttivo. Chi ricopre un ruolo di magistrato capo di un ufficio giudiziario, inoltre, secondo lo stesso emendamento del governo, è tenuto a comunicare al ministro della Giustizia ogni tre mesi dati che consentano di monitorare la produttività dei servizi. Nel pacchetto di emendamenti del governo non figurano invece, forse per questioni di estraneità di materia, le misure annunciate sull'emergenza carceri.

L’obiettivo è coprire 100 posti in 80 sedi

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MASCHERATO sotto il nome di ddl sulla “tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi”, il “processo breve”, la legge che - calata nella realtà giudiziaria italiana - tutelerà soltanto i responsabili dei reati, taglia un primo importante traguardo. Il Senato, ieri mattina, ha approvato il disegno di legge 1880 con 163 voti favorevoli, 120 contrari e due astenuti: Enrico Musso del Pdl, e Alberto Maritati del Pd. L'esito della votazione era prevedibile, dal momento che il provvedimento - emendato dal senatore calabrese Giuseppe Valentino con qualche aggiustamento che non ne ha modificato troppo la sostanza - è fortemente voluto dal premier in persona, che lo considera strumento indispensabile per sottrarsi alla mannaia dei processi a suo carico (Mediset e Mills) in attesa del varo delle tanto sospirate riforme costituzionali. La strada del dialogo con l'opposizione, infatti, è irta di ostacoli ed anche i rapporti con l'Udc ultimamente non sono dei migliori, per cui la possibilità di mettere concretamente mano alla Costituzione potrebbe presentarsi solo tra molti mesi. Nel frattempo, però, a Silvio Berlusconi serve un solido paracadute. E la legge sul processo breve lo è senz'altro. A dimostrare l'urgenza della sua approvazione la velocità dell'iter parlamentaredicui èstatoprotagonista. Il ddl, che ha avuto la regia del fedelissimo avvocato Nicolò Ghedini e la prima firma del presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, è stato presentato il 12 novembre, il 24 dello stesso mese (appena 12 giorni dopo) è approdato in Com-

missione giustizia. Il 17 dicembre il testo modificatoè statopresentato a Palazzo Madama e ne è stato calendarizzato l'avvio di discussione per il 12 gennaio. Due sedute appena e l'assemblea ha dato il suo parere positivo a quel provvedimento che salverà senz'altro il Cavaliere dai suoi guai giudiziari ma chiuderà la porta in faccia a molti cittadini che aspettano giustizia da anni. Non a caso mentre la maggioranza esulta, e Berlusconi addirittura insinua che con queste misure «i processi sono ancora troppo lunghi», la magistratura intera insorge. Mettendo da parte per qualche ora distinzioni di correnti e di ruoli, la parola viene affidata al Il Comitato Intermagistrature - che riunisce l'ordinaria, amministrativa e contabile e l'Avvocatura dello Stato - che lancia accuse durissime ad una legge che «distruggerà la giustizia». Il provvedimento, del resto, è chiaro per tutti gli addetti ai lavori. Impone limiti temporali che, seppur modificati dagli emendamenti dell'ex sottosegretario Valentino, non sono conciliabili con le croniche carenze delle macchina giudiziaria italiana. L'obiettivo di dare ai cittadini risposte più rapide dovrebbe andare di pari passo con altri provvedimenti, finalizzati ad incrementare gli organici della magistratura e a colmare tutte le lacune nel funzionamento di una macchina complessa. Nella sua splendida solitudine, invece, il ddl 1880 è solo un restringimento dei tempi in cui devono svolgersi i diversi gradi di giudizio, con la mannaia dell'estinzione del processo in caso di mancato rispetto dei termini. Molti procedimenti si trasformeranno in farsa, come hanno sottolineato i magistrati da tutt'Italia.

IL DISEGNO di legge sul cosiddetto pro- ti (Mills e Mediaset, entrambi a Milano) che cesso breve va nella giusta direzione e non Berlusconi ritiene «totalmente infondati» corre il rischio di essere incostituzionale, e che rientrano in quella che ormai è una ma non risolve il problema visto che i tem- vera «aggressione giudiziaria». Ma il prepi sono ancora «eccessivi». Quanto ai pro- mier va oltre e a chi gli chiede se intenda cessi che lo vedono coinvolto il giudizio è presentarsi in aula replica: «I miei avvocatanto netto quanto duro: sono dei «plotoni ti me lo sconsigliano perchè se andassi dicono che mi troverei di fronte non delle di esecuzione». È ancora la giustizia il tarlo che non la- corti giudicanti, ma a dei plotoni di esecuscia tranquillo Silvio Berlusconi. E i toni, zione». Chiuso nella blindata, ferma nel nonostante esca da un incontro con il car- parcheggio dell’edificio che ospita gli uffidinal Camillo Ruini - al quale, come d’abi- ci dell’ex presidente della Cei, Berlusconi tudine quando c'è di mezzo il Vaticano, si mostra disponibile con i giornalisti. partecipa anche il sottosegretario Gianni Rompe persino il silenzio su Bettino Craxi: «Era un amico che credo sia Letta – restano alti. da annoverare tra i protagoIl Cavaliere, innanzitutto, nisti della storia repubblicanon ritiene che il ddl varato na», dice, aggiungendo di ieri dal Senato possa conteaver «molto apprezzato» le nere profili incostituzionali: parole di Giorgio Napolita«Non credo: è l’Europa che ci no sull'ex leader socialista. chiede tempi certi ed è la Non ha invece commenti stessa Costituzione che ci disulla decisione dei giudici di ce che i processi devono avetrasferire Massimo Tartare tempi ragionevoli». Certo, glia, l’uomo che lo aggredì aggiunge con un occhio al in piazza Duomo, dal carcere Quirinale (al quale spetta la all’ospedale psichiatrico: decisione di interpellare la «Non ho elementi per espriConsulta in caso di dubbia mere opinioni», taglia corcostituzionalità), «non spetto. ta a me dare un giudizio su Altro capitolo che gli sta a questo; dico semplicemente cuore è quello dell’alleanza che questa legge ha il vancon l’Udc in vista delle regiotaggio di tempi certi». Un nali. La scelta di stringere provvedimento giusto, dunintese locali con i centristi, è que, ma che non risolve il la sua premessa, spetta uniproblema. Berlusconi infat- Silvio Berlusconi camente agli organi prepoti ha un parere «negativò sul sti del Pdl. Ciò non toglie, agtesto, nonostante sia stato giunge, che non abbia opielaborato dalla sua stessa nioni al riguardo. E la sua maggioranza. I tempi introposizione è chiara: il bipoladotti, spiega, «sono ancora rismo non si tocca perchè eccessivi». Per lui “10 o più non si può “tornare alla Reanni» sono troppi. Ecco perpubblica dei partiti» che fonchè, insiste, il ddl non si medava le alleanze sulla base di rita l’appellativo di 'processo «scelte opportunistiche». E brevè, ma semmai quello di «processo lungo». Un modo per difendere ciò significa mani libere in campagna eletil provvedimento dagli attacchi «intellet- torale: se il partito dovesse decidere di cortualmente disonesti» del centrosinistra, rere con l’Udc in alcune regioni, spiega incerto. Ma anche una posizione che sembra fatti, lui si riterrebbe comunque libero di preannunciare un altro intervento nor- «criticare» i centristi, visto che hanno delmativo: forse quella norma sulla «inappel- le posizioni politiche che non «condivide». labilità» delle sentenze di assoluzione in C'è tempo per una precisazione sui motivi primo grado annunciata dallo stesso pre- dell’incontro con Ruini. È stata una «visita mier. Durissima, poi, la posizione sui pro- personale» spiega, in cui la politica «non cessi che lo vedono coinvolto. Procedimen- c'entra nulla».


8 Primo piano

Giovedì 21 gennaio 2010

Lopatriello polemico contro l’eventuale candidatura a governatore del senatore

Politica lucana

Su Digilio, è caos tra sindaci

Al termine dell’Ufficio nazionale del partito l’indiscrezione: «Si sta ragionando su Magdi Allam»

Di Lorenzo, Venezia, Leone e Carbone sono invece d’accordo di PIERANTONIO LUTRELLI

Pdl: un egiziano per la Basilicata POTENZA - Magdi Cristiano Allam. E’ lui il probabile candidato del Pdl alle prossime elezioni regionali per la Basilicata. No Viceconte. No Digilio. No Navazio. Ma il giornalista egiziano (nato a Il Cairo il 22 aprile del 1952) naturalizzato italiano, e già giornalista di varie testate nazionali oltre che vice direttore de Il Corriere della sera. Potrebbe essere lui quindi lo sfidante alle elezioni per il rinnovo della guida della Regione Basilicata di Vito De Filippo che guiderà la coalizione di centrosinistra. Un lampo a ciel sereno. Magdi Allam - che Il 22 marzo 2008 durante la vegliapasquale, haricevutoil Battesimo, la Cresima e l’Eucaristia in San Pietro da papa Benedetto XVI abbandonando la fede islamica - ovviamente sarebbe una scelta tutta nazionale frutto di Silvio Berlusconi e il suo staff. Non certo una scelta dei pidiellini locali. La notizia è rimbalzata, infatti, da Roma subito dopo la conclusione dell’Ufficio nazionale del Pdl che si è svolta nella capitale in piazza Plebiscito. Non è ancora stato chiuso nulla però. Ma il nome di Cristiano Magdi Allam è stato diffuso dalle agenzie nazionali. La cronaca dei fatti. Alle 21 esatte è stata diffusa dall’Ansa la nota ufficiale del Pdl na-

zionale secondo cui «Dopo il rinvio della decisione per la presidenza della regione Puglia, l’ufficio di presidenza del Pdl ha deciso di dare mandato ai coordinatori di presentare per la prossima settimana anche i nomi di candidati per altre quattro regioni: la Basilicata, l'Umbria, le Marche e la Toscana». Dunque fumata grigia per il nome del candidato governatore del Pdl in Basilicata. Ma passano solo tre minuti e la stessa agenzia Ansa batte “l’indiscrezione”: «Il Pdl starebbe ragionando sul nome di Magdi Allam, ex giornalista di origine egiziana, come possibile candidato per la presidenza della Basilicata. E' quanto si apprende dall’ufficio politicodel partitoin corso a via del Plebiscito». Stessa notizia battuta dall’agenzia Agi alle 21 e 07: «Nel Pdl sistarebbe ragionando sul nome di Magdi Allam in fuoriuscita dall’Udc per la candidatura alla Regione Basilicata. È quanto rivelano fonti parlamentari del partito di Via dell’Umiltà». Quindi seguendo l’ordine degli eventi nell’Ufficio politico nazionale del Popolo della libertà non è stata trovata nessuna quadratura. Su un lucano almeno. Ma dalle indiscrezioni si parla quindi di un candidato esterno alla Basilicata. E quello del giornalista egiziano è il nome che è stato fatto durante la riunione. Una ipo-

BELISARIO (IDV) CONTRO ALFANO «La legge ammazza processi una delle più brutte della storia repubblicana» «CI vuole un bel coraggio, o meglio, tanta faccia tosta per venire a illustrare in Senato il Regno di Bengodi proprio nel giorno in cui qui a Palazzo Madama la maggioranza ha approvato la legge ammazzaprocessi, una delle più brutte leggi della storia repubblicana». E' quanto detto dal Presidente del gruppo Idvi al Senato, Felice Belisario, al ministro Alfano durante l'intervento in aula seguito alla esposizione del Guardasigilli sullo stato della giustizia in Italia. Belisario ribadisce che il provvedimento sul cosiddetto processo breve «per i suoi molteplici profili di irragionevolezza e palese incostituzionalità, se venisse approvato anche dalla Camera infliggerebbe un colpo catastrofico al sistema giustizia nel suo insieme e a quello giurisdizionale in particolare. Eppure l'efficienza del sistema giudiziario e l'accelerazione dei processi dovrebbero costituire la principale occupazione e preoccupazione del ministero della Giustizia». «Invece - continua Belisario - si assiste a scelte dal punto di vista delle politiche finanziarie, delle dotazioni infrastrutturali , del mancato potenziamento delle risorse umane e dello squilibrato quadro normativo che non vanno in quella direzione». Secondo Belisario si tenta, con spregiudicate operazioni di maquillage, di tingere di rosa una situazione drammatica che il governo ha contribuito ad aggravare. Come è accaduto, ad esempio, con la legge sulla prescrizione breve del 2005, che ha inciso pesantemente sui processi per corruzione. «Il tutto - conclude Belisario - mentre il premier Berlusconi, il presidente del Partito dell'amore, continua a lanciare invettive inqualificabili contro la magistratura».

tesi dietro alla quale (Magdi Allam è un europarlamentare dell’Udc) ci potrebbe anche essere la volontà di Silvio di Berlusconi di indebolire a livello nazionale il partito di Pierferdinando Casini. Di certo in Basilicata la notizia è stata appresa dai big del Pdl nella stessa maniera del cronista. In ogni caso in Lucania, sempre sponda Pdl, ieri non è stata una giornata serena. Ci sono state scintille intestine. Ha aperto le danze il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello che ha criticato la “possibile” candidatura di Digilio. Subito polemiche con Leone, Venezia e Di Lorenzo al fianco del senatore Digilio. E mentre quindi in Basilicata era guerra interna (sulle sole ipotesi giornalistiche di un Digilio in pole per il ruolo di sfidante di De Filippo) a Roma la partita che si stava giocando era senz’altro ad altri livelli. In ogni caso, secondo autorevoli indiscrezioni, il nome di Digilio rimane in pole qualora l’ipotesi di Magdi Allam perdesse consistenza. E rimanendo al senatore Digilio - che è l’unico dei big lucani del Pdl che in questi giorni ha un profilo pubblico con dichiarazioni giornaliere - anche ieri non ha mancato di dire la sua sulle prossime elezioni regionali: «I “pronostici” di Pagnoncelli dell'Ipsos sono più adatti ad una partita di calcio che risente del clima del ti-

fo che ad una competizione elettorale vera basata tra due idee diametralmente opposte di governo regionale. Per questo ritengo che il centrodestra in Basilicata può farcela non tanto se il Pdl riuscirà a ritessere alleanze con i centristi moderati - cattolici quanto piuttosto se i “liberi e forti” a cui si rivolgeva don Luigi Sturzo nel gennaio del 1919 faranno fino in fondo una scelta di campo». E quindi Egidio Digilio rivolge un “appello”agli “uomini liberi e forti” della Basilicata a «spezzare le catene del ricatto clientelare ed assistenziale” per rimettersi in gioco credendo in una prospettiva di cambiamento basata innanzitutto su valori etici. Anche i sondaggi, se ben interpretati dicono in realtà l'esatto contrario della tesi di politologi lontani mille miglia dalla realtà della gente e dicono che la maggioranza assoluta dei lucani non ne può più di una politica urlata e arroccata nel ridotto psicologico di fortini e trincee che sono solo nella testa di qualche leaderino di governo regionale che vede assottigliarsi il seguito di clientele consolidate anche perchè impossibilitato a dare risposte a tutte le clientele. Il problema di oggi, come continua a ripetere il Presidente Fini, è “che viviamo una fase in cui, accanto alle tradizionali contrapposizioni tra destra e sinistra, stanno emergendo, nella

quest'ultimo abbandoni la vice presidenza di Acquedotto lucano, carica per la quale anche noi avevamo avanzato la nostra candidatura come città di Policoro. In questa debacle generale - ha concluso - a sorridere saranno solo questi ultimi e non il Pdl». Secca e stizzita la replica del sindaco di Montescaglioso tirato in causa, Mario Venezia: «Innanzitutto esprimo solidarietà a Digilio, in secondo luogo, la preoccupazione di Lopatriello non sta né in cielo né in terra. La mia storia insegna che il sottoscritto fa politica al servizio della gente e non si serve della politica per farsi i fatti propri. Quello che faccio lo faccio per passione. Se dovesse accadere di essere chiamato a ricoprire altri incarichi, non esiterò un istante a dimettermi da Acquedotto lucano. La mia storia di coerenza nel partito - ha conclusodovrebbe insegnare qualcuno a tacere piuttosto che dire fesserie». Non si è fatto attendere anche un altro sindaco, stavolta di Pisticci, Michele Leone, estimatore di Di Gilio: «Ho già avuto modo di dire che la

| Si allargherà la strada per Melfi e De Filippo accetta la foto con Navazio allargando anche il Pd

percezione comune, nuove linee di faglia culturali e ideali: spirito pubblico vs particolarismo, laicità vs dogmatismo, universalismo vs provincialismo, coesione vs divisione, ricomposizione vs frammentazione, rinnovamento vs conservazione. La contrapposizione più forte, quella che le unifica tutte, è però tra fiducia e scetticismo o, se preferite, tra voglia di futuro e voglia di rassicurazione”». «È su queste linee - prosegue Digilio - che si giocheranno le partite decisive del domani come quella delle regio-

nali. Condizione discriminante perchè tutto ciò possa accadere è che ognuno degli “uomini liberi e forti” faccia un sacrificio, rinunci a qualcosa di acquisito per dare un contributo, secondo la propria volontà e quindi con le proprie possibilità, al successo del progetto del Pdl nella convinzione che non conta chi sia il candidato Presidente quanto invece la proposta di alternativa al centrosinistra. Anzi, va evidenziato che ciascuno dovrà dare il suo contributo al pari del candidato presidente»

L’INTERVISTA

figura più titolata, dopo il senatore Viceconte, corrisponde a quella del senatore Digilio, al quale attribuisco altrettante qualità politiche e che, tra l'altro, proprio di recente, si è assunto la responsabilità di esporre con chiarezza la sua visione politica ed i punti cardine di un progetto che mi sento di condividere a pieno nonchè di indicare la strada da percorrere in ordine alla linea che il partito deve tenere nei confronti di altre forze politiche di centro che sino ad ora non hanno mostrato una condotta politica ben definita, anzi confusionaria e fuorviante, in merito alle alleanze da perseguire. Nel confermare, pertanto, l'appoggio alla classe dirigente regionale del Pdl, - ha concluso - sottolineo la mia personale convinzione politica ed esprimo il mio apprezzamento nei confronti del senatore Digilio». A difesa del candidato governatore in pectore è intervenuto anche il consigliere provinciale di Matera del Pdl Franco Carbone: «Nonostante, ufficiosamente, il nome del candidato presidente alle elezioni regionali prossime non sia stato de-

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Flovilla su abolizione listino: «Ora il popolo torna sovrano» POTENZA - Antonio Flovilla evita le polemiche. Punta al valore morale dell’abolizione del listino regionale. E’ stato uno dei protagonisti della cancellazione spingendo già all’interno della Commissione consiliare (Affari istituzionali) di cui è il presidente. Lei ha seguito e sostenuto in Commissione tutto l'iter per eliminare il listino. E’soddisfatto? «Dal punto di vista istituzionale moltissimo. La Commissione ha lavorato bene e con il contributo di tutte le forze politiche. In maniera correttae trasparente,avendo unobiettivo. Eliminare un meccanismo elettorale contorto come quello del listino, senza elidere lo spirito maggioritario che sovraintende l'elezione del presidente della giunta regionale. Oggi è il popolo che torna sovrano nella piena composizione del consiglio regionale». E’stato complicato riuscire a far arrivare in consiglio la proposta che poi è stata approvata all'unanimità? «Assolutamente no. Nessuno poteva dire di no ad una norma che san-

cisce un principio così netto di democrazia sostanziale. Neppure chi immaginava di trarre un beneficio dal vecchio istituto legislativo. Certo, non sono mancati i mal di pancia, ma ufficialmente nessunpartito poteva dirsi contrario all'abolizione del listino. Devo dire che non capisco, in questo senso, la polemica postuma dei radicali. Non sono loro quelli che si sono sempre battuti per valori come la trasparenza, in favore di una democrazia più efficiente e moderna. Pensavo, sinceramente, che plaudissero a questa legge. Comunque, comprendo la necessità di cercare a tutti i costi un pizzico di visibilità». Ha sempre creduto nell'eliminazione o ci sono stati momenti in cui ha temuto imboscate? «In politica finché non si giunge ad un risultato bisogna stare con i piedi ben piantati per terra. Ho lavorato a convincere qualche collega dubbioso, a spiegare la fattibilità del procedimento. A superare qualche perplessità che però non è mai stata di ordine squisitamente politico. Qualcuno temeva che i partiti che

anelavano al listino si mettessero di traverso. Non è stato così. Anzi devo complimentarmi con tutti per l'alto senso di responsabilità». Ma la legge cosa prevede? «Semplicemente che l'eventuale premiodi maggioranzasiaattribuito attraverso lo scorrimento delle liste proporzionali. Non cambia praticamente nulla sul piano della governabilità». Timori d’incostituzionalità? «Mi sembrano eccessivi. Vi è stato un voto unanime, corredato da un parere tecnico fornito all'Ufficio di presidenza del consiglio da un consulente autorevole appositamente nominato. Non abbiamo tralasciato nulla. Anche gli uffici del consiglio hanno dimostrato la loro competenza e affidabilità». Si è parla di spese a carico della regione, di cosa si tratta? «Il Titolo V della Costituzione ha modificato in senso federalista l'impianto delle nostre istituzioni. La Presidenza della Giunta Regionale avrà qualche incombenza organizzativa in più. Lavorerà a più stretto contatto con ilministero degli inter-

Il presidente della Prima Commissione consiliare regionale Antonio Flovilla (Rosa bianca)

ni attraverso le prefetture di Potenza e Matera. Probabilmente avremo i risultati elettorali in minor tempo. I costi sono sempre a carico della Pubblica Amministrazione. Le istituzioni sono diverse, lo stato è uno». Poteva essere migliore la legge di abolizione o questa che è stata approvata è perfetta? «La perfezione è una concezione teologica che lasciamo ad autorità che non sono quelle terrene. Si tratta di una buona legge che merita l'attenzione dell'opinione pubblica perché elimina accordi sottobanco, non promuove “generali immeritevoli”e restituisce tutta la democrazia possibile al corpo elettorale. Non capisco neanche, a dire il vero, l'eccessi-

Segue dalla prima vivere, e devo dire che De Filippo, sul cui governo sono assai critico, soprattutto se ripenso alla grandiosa stagione di Filippo Bubbico, è stato molto bravo nel blindarsi, nel creare incastri miracolosi, nel difendersi la postazione. Con il governo De Filippo abbiamo fatto almeno un passo indietro, perché credo che la politica clientelare si sia molto consolidata in questi ultimi cinque anni (se verrò smentito ovviamente proverò a fornire qualche elemento in più di discussione). Un’altra cosa che mi sconcerta è il totale silenzio della politica lucana sul rapporto politica - magistratura, soprattutto adesso che molte inchieste di Woodcock e di De Magistris si sono sciolte come neve al sole. Neanche il Pdl lucano ha il coraggio di dire qualcosa su questo tema, sconfessando clamorosamente la linea nazionale del partito. Evidentemente in Lucania la vile prudenza porta a gioire delle sventure

va enfasi di alcuni colleghi. Non abbiamocambiatoil mondoeneanche, come dovevamo, approvato il nuovo Statuto regionale. Diciamo che è stato fatto il primo passo nella giusta direzione». E' la vittoria di chi? «E' la vittoria del buon senso. Di una politica fatta alla luce del sole e non nelle stanze buie di un potere che si nasconde. E' anche la vittoria di un consiglio regionale troppo spesso bistrattato. E' un' occasione per riavvicinare i cittadini alla massima istituzione regionale. Ma è solo una delle tante cose che servono per tornare definitivamente alla buona politica». Salvatore Santoro

NOMINE RAI

L’ANALISI di ANDREA DI CONSOLI

finitivamente sciolto, non ho alcun dubbio sulla figura politica del senatore Digilio. Pertanto sarei pienamente favorevole a una sua candidatura per la presidenza della Regione, e al contrario di quanto affermato dal sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, ritengo comunque che nell'area metapontina sono in tanti che la pensano come me». A Lopatriello replica anche il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo: «Nessuno può erigersi a censore o giudice o a dire questo mi piace o non mi piace. Non posso esimermi dal commentare negativamente le esternazioni del sindaco di Policoro nei riguardi del senatore Digilio e dell'onorevole Venezia a cui va la mia stima incondizionata per un vita spesa in un impegno politico sempre coerente anche quando la destra significa sofferenza ed emarginazione. Le personalissime seppur legittime preferenze di Lopatriello per essere minimamente convincenti abbisognano di garbo e di senso di senso di responsabilità in questo delicato momento decisionale».

Turiamoci il naso e votiamo il Pd altrui, ignorando che un eccessivo potere politico della magistratura colpisce indiscriminatamente ora l'uno ora l'altro. Mors tua vita mea dicono certi politici lucani, che evidentemente sono convinti di avere le spalle coperte. Il “De Filippo bis” nasce senza che nessuna discussione critica sia stata avviata su questi cinque anni di governo regionale. Nessuno ci ha spiegato il vero motivo delle dimissioni di Vincenzo Folino (in realtà lo sappiamo bene). Nessuno ci ha spiegato se nelle trattative petrolifere abbiamo fatto un passo indietro o avanti. Nessuno ci ha spiegato a che punto stia la politica sanitaria, la politica energetica, la politica infrastrutturale. Insomma, il “De Filippo bis” nasce blindato, senza un bilancio critico, e questo non è un bene.

Il governo regionale è una società chiusa di interessi precisi e di “gruppi famigliari” . Le esigenze dei cittadini vengono usate come una clava solo per discorsi astratti, perché la logica dell'anticamera ha fatto un clamoroso balzo in avanti. Eppure non credo che qualcosa possa cambiare dando il proprio voto al Pdl. Cosa potrebbe davvero innovare il Pdl non avendo una classe dirigente alternativa? Oltretutto il Pdl di Basilicata si è visto depotenziato dalla “sottrazione” effettiva di due intelligenze del partito, ovvero Perri e Navazio, “assimilati”dalla politica del governo. Quindi, secondo me, il voto al Pdl è un voto sprecato. Ma anche il voto a De Filippo è problematico, perché il modo di fare politica di De Filippo è vecchio, è “paesano”, è paternalistico, finalizzato al raf-

forzamento della sua persona e del suo gruppo. Sono finiti i tempi eroici in cui Bubbico macinava leggi e decisioni per tutti (senza guardare in faccia a nessuno) e Vincenzo Folino lo blindava politicamente. De Filippo, al contrario, governa con un occhio alle politiche generali e con l'altro al consenso. Questo è un male, anche tenuto conto che in Basilicata circolano tanti soldi, ma che la maggior parte dei lucani fa la fame. Volete la prova di questo ragionamento? Ecco, la prova è che Filippo Bubbico non ha voti personali, il Pd perde finanche nella sua Montescaglioso. Bubbico governava per tutti, per creare eguali opportunità per tutti i lucani. La sua debolezza però (non avere voti) è, a mio avviso, anche la sua forza (il voto libero di opinione). Cosa resta da fare, perciò? Secondo

me bisogna votare il governo del Pd ma lanciare un chiaro messaggio di discontinuità, un messaggio critico. Io, se votassi ancora in Basilicata, voterei Vincenzo Folino, e sapete perché? Perché Vincenzo Folino è un elemento di criticità all'interno del sistema di De Filippo. Perché è un virus benefico, che costringe alla guarigione. Perché il politico di Pietrapertosa rappresenta l'anima popolare dei paesi. Perché Folino non le manda a dire. E, infine, diciamocelo chiaramente, perché le magagne, se proprio deve farle, Folino le sa fare, perché è un politico di razza (corpo e linguaggio taurino e operatività politica da fine gioielliere). Di Folino e di Bubbico io mi fido (tutti sbagliano, ma è il modo di sbagliare che fa la differenza). A proposito di Bubbico: quando ca-

leremo la maschera delle ipocrisie politiciste e decideremo di onorare la città di Matera del suo prezioso impegno politico - amministrativo? Sarebbe un bell'asse di innovazione e di criticità costruttiva quello di Folino al consiglio regionale (in qualità di consigliere di minoranza della maggioranza) e Filippo Bubbico al comune di Matera. E' solo un sogno? Mi auguro di no. Una parola infine a titolo personalissimo sul De Filippo - filosofo. Immagino che il presidente di Sant'Arcangelo abbia studiato Platone, Aristotele, Arendt, Popper, ecc. Ecco, mi permetto sommessamente di dire: non ce ne siamo accorti. Da un presidente - filosofo ci saremmo aspettati qualcosa in più, un ben diverso tormento etico, una diversa lettura dei bisogni e dei sogni dei lucani. E, sia detto senza presunzione, una ben diversa politica culturale. Ma parlare di cultura in tempi di crisi può, lo so, risultare stucchevole. Ovviamente sarò ben lieto di cambiare opinione qualora emergessero letture diverse e convincenti dell'attuale situazione politica lucana.

Lopomo caporedattore in Basilicata e a Roma Rizzo Nervo polemizza per la scelta elettorale «E’ sicuramente legittimo, perchè è nei loro poteri, che il nuovo direttore della Testata giornalistica regionale e il direttore generale decidano di cambiare i responsabili di alcune redazioni regionali. È però sicuramente inopportuno, e a mia memoria senza precedenti, che un vasto giro di nomine nelle sedi regionali avvenga alla vigilia di un’importante consultazione elettorale perchè qualsiasi scelta, anche la più professionale, potrebbe apparire poco trasparente e non motivata da ragioni aziendali». Lo dice il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo del Pd. E il cambio riguarderebbe anche il caporedattore Rai di Potenza secondo Rizzo Nervo. No comment in ogni caso negli ambienti giornalistici lucani. Sembra comunque che la possibile nomina di un nuovo caporedattore alla sede regionale della Rai, dopo oltre dieci anni di guida nella redazione lucana di Renato Cantore, nascerebbe dal trasferimento di quest’ultimo a Bari come responsabile della redazione pugliese, dove si è liberato il posto lasciato da Giancarlo Spadoni, promosso a vice direttore della Tgr. Al posto di Cantore, sembrerebbe in pole Oreste Lo Pomo, presidente dell’Ordine dei giornalisti lucani e già vice caporedattore della sede Rai da oltre otto anni. Una scelta interna che, secondo fonti romane, sarebbe sganciata da polemiche sollevate da Nervo e che riguarderebbero altre realtà, come ad esempio, la redazione di Pescara dove ci potrebbe essere un cambio al vertice che, sempre secondo le stesse indiscrezioni, è contrastato al momento dal fatto che l’attuale caporedattore Logozzo regge la redazione da solo poco più di due anni. La voce di un cambio si fa insistente da settimane, ma i protagonisti preferiscono il silenzio trincerandosi dietro l’inesistenza, al momento, di notizie ufficialità. (Iranna De Meo)

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POLICORO - Al sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, componente del direttivo regionale del Pdl, l'eventuale e probabile candidatura del senatore Egidio Digilio alla presidenza della Regione per il centrodestra non va proprio giù, e lo dice senza mezzi termini: «Non sono disponibile ad appoggiare la candidatura di Digilio poiché la scelta non è stata avallata dal coordinamento regionale che si era espresso, viceversa, per una figura politicamente più spendibile che andasse ad allargare la coalizione, e uno di questi poteva essere il sindaco di Melfi Navazio. Invece si continua, come se le provinciali non avessero insegnato nulla, in questo stillicidio politico. Pertanto a questo gioco al massacro non ci sto. E sulla stessa lunghezza d'onda la pensano come me tanti sindaci, a partire proprio da Navazio. E dopo le regionali, se lo scenario dovesse essere quello da più parti previsto: Digilio consigliere di opposizione e Mario Venezia parlamentare, almeno mi auguro che

Digilio intanto prosegue nel suo viaggio e invita i “liberi e forti” a schierarsi contro il Pd di SALVATORE SANTORO

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Sirene delle auto spente, a caccia di trafficanti nei rioni popolari

Scacco alle regine

La lunga notte delle manette Il blitz momento per momento

Un anno di indagini della Mobile per smantellare la rete del traffico di droga

Capoclan in gonnella

Il blitz è scattato alle tre di ieri mattina. In tutto sono stati impiegati 220 poliziotti, 70 pattuglie con la collaborazione delle Squadre mobili di Isernia, Salerno, Napoli, Avellino, Taranto, Bari e Potenza.

Otto donne, una incinta, al vertice dell’organizzazione di Matera ramificata anche in Puglia e Campania di ROSSELLA MONTEMURRO

CRONACHE DI GIOVANI VITE Riccardo Danzi. Aggredito nel 2005 arrestato ieri fra i pusher il figlio dell’ex senatore GLI UOMINI della Mobile che gli hanno notificato gli arresti domiciliari, ieri notte, per l’accusa di concorso in spaccio continuato, conoscevano già Riccardo Danzi, 21 anni (ne compirà 22 il 7 febbraio prossimo). Il giovane, figlio del senatore Corrado, la mattina del 23 giugno 2005 era stato vittima di una feroce aggressione nei pressi del liceo classico di Matera. I fratelli Eustachio e Giuseppe Cristallo, infatti, lo avevano immobilizzato dopo averlo attirato con una scusa in un angolo del giardino, e lo avevano cosparso di benzina dandogli fuoco. Alla base dell’agguato, si disse, c’era la fine della storia d’amore fra Eustachio Cristallo e la sua fidanzata che aveva cominciato una relazione con Danzi. Pe punirlo i due fratelli lo avevano convocato per un chiarimento e per dargli una lezione. Le ustioni riportate da Riccardo Danzi si erano estese sul 45% del corpo e avevano richiesto lunghi mesi di interventi di ricostruzione per consentirgli di tornare alla normalità. Alcuni degli arnesi usati nel 2005 contro Danzi Le indagini della Squadra Mobile, all’epoca coordinate da Giancarlo Conticchio e dal sostituto procuratore della Repubblica, Valeria Farina Valaori, avevano condotto al processo che nell’aprile del 2006 aveva condannato Eustachio e Giuseppe Cristallo ad una pena rispettivamente di dieci anni e nove anni e sei mesi. I due ragazzi erano agli arresti domiciliari dal dicembre 2005. L’episodio aveva colpito la comunità materana per l’efferatezza del gesto dei due giovani e per le motivazioni alla base della vicenda. Il ragazzo, subito dopo essere stato aggredito era entrato nell’istituto vicino per chiedere aiuto. L’allarme era scattato immediatamente e aveva condotto sul luogo le forze dell’ordine. Il recupero del giovane Danzi aveva richiesto lunghi mesi di sofferenze per il ragazzo al quale le fiamme avevano devastato non solo il fisico. Il destino, invece, ieri ha deciso in modo diverso mettendo il giovane Danzi di fronte agli uomini che ne avevano tutelato i diritti meno di cinque anni fa. Ma questa volta il colpevole del reato era lui.

grammo al mese) mente il rifornimento di cocaina avveniva a Santeramo e non superava i cento grammi mensili. Bar e locali materani, invece, erano i centri dello spaccio, come ha affermato il responsabile della sezione Narcotici Michele Giampetruzzi. A stupire gli inquirenti il fatto che gli “ordinativi”di droga erano raccolti anche con messaggi inviati tramite posta elettronica o dagli stessi spacciatori, durante “giri” nei locali e nei luoghi frequentati dai tossicodipendenti. «Adesso - ha detto il questore Gugliotta - i consumatori di droga dovranno fare viaggi molto più lunghi». Il questore ha evidenziato inoltre la sinergia efficace con la Procura di Ma-

tera: «Hanno coordinato le indagini in maniera estremamente professionale. La Procura ha dato corpo all'informativa in poco tempo, la risposta è stata immediata. Il personale della sezione Narcotici ha aggiunto - ha operato con costanza e impegno. Non abbasseremo la guardia. - ha concluso il questore - Dobbiamo lavorare anche sulla domanda, continueremo a rivolgerci ai ragazzi con incontri nelle scuole». Al termine delle indagini della squadra mobile di Matera, la Polizia ha eseguito ordinanze emesse dal gip della città lucana, Rosa Bia, su richiesta del pm, Valeria Farina Valaori. r.montemurro@luedi.it

Vincenzo Angelastri

GLI ARRESTATI

Antonio Antezza

Zenovia Basangiu

Chiara Bilancia

Domenico Bitetti

Francesco Carlucci

Vito Carlucci

Fulvio Cellammare

Giovanni Centonze

Pasquale R. Cici

Ivan Cifarelli

Riccardo Danzi

Ludovico Galante

Bruna Gravina

Carmine Lascaro

Francesco Lippolis

Shkelzen Mana

Pietro Marinaro

Franca Monteverde

Eustachio Nicoletti

Pina Paolicelli

Luciano Rondinone

Antonio Stano

Sonia Zaccaro

Mario De Filippis

Samantha Fusiello

Emilio Intelligenza

Giovanni Monacelli

Caterina Paolicelli

Vito Rondinone

Cosimo D. Paolicelli

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Alcune fasi degli arresti (foto Videouno)

Le perquisizioni hanno dato esito negativo, l'uomo è stato accompagnato in questura. Stesso copione a Serra Rifusa e in alcune zone centrali della città dei Sassi. Nessuno degli arrestati ha opposto resistenza. Nessuno, sembra, sia rimasto particolarmente stupito alla vista

degli agenti nel cuore della notte. Intorno alle quattro e un quarto il cortile della questura è tornato ad animarsi. Dei quattordici arrestati gli uomini sono stati accompagnati nel carcere di Potenza, le donne in quello di Matera. r.montemurro@luedi.it

GLI ARRESTI Le quattro donne arrestate dalla Polizia e che ora si trovano in carcere nell'ambito dell'inchiesta denominata «scacco alle regine», su un'organizzazione specializzata nello spaccio di droga, sono: Zenovia Basangiu di 50 anni, di nazionalità romena, residente a Matera, Caterina Paolicelli (42)di Altamura (Bari), Francesca Monteverde (31) e Giuseppina Paolicelli (29) di Matera. Le altre quattro che si trovano agli arresti domiciliari sono Samantha Fusiello (29), Bruna Gravina (27), Chiara Bilancia (34) e Sonia Zaccaro (20) di Matera. Le altre persone per le quali è stata emessa l'ordinanza di custodia cautelare in carcere sono 14: Mana Shkelzen, di 33 anni di nazionalità albanese, residente ad Altamura (Bari), Vincenzo Angelastri (32) di Altamura, Domenico Bitetti (35) e Pasquale Rocco Cici (28) di Santeramo in Colle (Bari), Antonio Antezza (39), Francesco Carlucci (24), Vito Carlucci (27), Fulvio Cellammare (31), Ivan Cifarelli (30), Luciano Rondinone (35), Eustachio Nicoletti (33), Giovanni Monacelli (60), Cosimo Damiano Paolicelli (42) e Vito Rondinone (36), di Matera. Per questi ultimi tre il provvedimento è stato notificato in carcere a Matera, dove sono detenuti per altra causa. Altre dieci persone si trovano agli arresti domiciliari: sono Emilio Intelligenza (34 anni) di Aversa (Caserta), detenuto a Viterbo per altra causa, Giovanni Centonze (21), Riccardo Danzi (22), Mario De Filippis (46), Ludovico Galante (29), Carmine Lascaro (40), Francesco Lippolis (40), Pietro Marinaro (38), Antonio Stano (50) e Giuseppe Alessandro Vizziello (47) di Matera.

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MATERA - Il futuro è nelle mani delle donne. Anche per quanto riguarda le attività criminali. Ne è un esempio la tenacia di otto donne che avevano preso in mano la gestione dello spaccio dopo che i loro conviventi, mariti e fratelli erano finiti in carcere con l'operazione Reset condotta dalla polizia a dicembre di tre anni fa. Con “Scacco alle regine”, nella notte tra martedì e mercoledì, la Squadra Mobile della questura di Matera ha eseguito 32 ordinanze di custodia cautelare (18 in carcere, e 14 agli arresti domiciliari, tra questi una donna incinta) eliminando, come ha sottolineato il questore, Carmelo Gugliotta, tutti i fornitori di droga dalla piazza di Matera: si tratta, infatti, di un'operazione che ha fatto registrare il più alto numero di arresti effettuati dalla polizia della città dei Sassi negli ultimi venti anni. «Sono state concesse le misure così come erano state chieste alla Procura. - ha specificato ieri nel corso della conferenza stampa il procuratore capo Giuseppe Chieco - Sono stati contestati una serie di specifici e dettagliati episodi di spaccio: centoventi in tutto tradotti in centoventi capi di imputazione. Non riteniamo che si tratti di una struttura organizzata, ma di un numero discreto di spacciatori che, nella maggior parte dei casi erano anche tossicodipendenti». Il dirigente della Squadra Mobile Nicola Fucarino ha ripercorso la vicenda: «A febbraio 2008, dopo l'operazione Reset, le donne si rendono conto che ci sono pusher ancora in giro. L'organizzazione potrebbe così riprendere grazie a loro. Due o tre, sorelle o conviventi del gruppo Reset, decidono di ricreare il sodalizio e si riavvicinano a una quindicina di persone occupando all'interno dell'organizzazione la stessa posizione di mariti o fratelli finiti in carcere. Hanno quindi assunto la direzione degli stessi uomini, come accade in Sicilia». Donne senza scrupoli (che avrebbero, tra l’altro, avuto anche contatti con mariti e conviventi detenuti), visto che, come hanno ricordato gli inquirenti, in un'occasione, una di loro ha effettuato consegne di droga persino all'interno dell'ospedale di Matera dove si trovava per accudire il figlioletto rimasto ferito in un incidente stradale accaduto durante uno spostamento per effettuare una consegna di droga. Il bimbo peraltro era stato più volte utilizzato quale inconsapevole corriere della droga, nascosta all'interno dei pannolini. Le donne sono state accusate di esercitare una “pressione martellante”, con minacce anche forti, su chi pagava in ritardo la droga: la Polizia ha accertato il caso di una persona che ha venduto un immobile del valore di 30 mila euro. In Puglia i canali di approvvigionamento: in particolare l'eroina era acquistata ad Altamura, Andria e Bitonto (si raggiungeva anche un chilo-

MATERA - Le settanta macchine della polizia, tra Pantere e auto civetta, hanno iniziato ad uscire dal cortile della questura qualche minuto dopo le tre di ieri mattina, alla fine del briefing. Alla spicciolata, senza sirene spiegate, hanno raggiunto gli “obiettivi”. Suddivisi in gruppi di un paio di pattuglie, hanno fatto tappa in diverse zone di Matera. Nel silenzio, in una città freddissima, un lungo serpentone di auto ha invaso via Gattini, rischiarata dai lampeggianti. Alle tre e trenta a Serra Venerdì, area in cui erano presenti tre dei trentadue “obiettivi”, sono arrivate due auto civetta e una Pantera. Sul posto anche un'unità cinofila. Una delle abitazioni era stata tenuta sotto controllo poco prima, per evitare che il destinatario dell'ordinanza di custodia cautelare potesse allontanarsi. “Ci sono i bambini”. Ad aprire ai poliziotti è stata una donna con la voce flebile. “Non si preoccupi, è un controllo”, hanno risposto gli agenti. “Non è mai semplice in questi casi”, ha confidato un poliziotto rimasto in strada. Perché, aldilà della divisa che si indossa e del dovere da compiere, alla fine non è facile fare irruzione nelle case, nel cuore della notte. Per una quindicina di minuti gli agenti sono rimasti in casa, effettuando perquisizioni. Poi, è stata perquisita anche la macchina con l'ausilio dell'unità cinofila.


Giovedì 21 gennaio 2010

Pusher col bimbo in auto Nemmeno un incidente aveva fermato il traffico di droga MATERA - Fiori, rose bianche. Ma anche mozzarelle, baccalà e inviti a prendersi un caffè o a «farsi una tinta, o un tatuaggio». Malgrado la durezza delle donne del clan, la terminologia utilizzata era tipicamente femminile, come traspare dalle telefonate e dagli sms intercettati dagli agenti della Squadra Mobile nel corso delle indagini dell’operazione “Scacco alle regine”. Donne che ricoprivano a tutti gli effetti i ruoli lasciati (momentaneamente) vuoti dagli uomini e ne controllavano tutte le fasi, in barba ai luoghi comuni sull’inadeguatezza delle regole criminali rispetto alla tipica vita quotidiana femmile. Tra le “regine” c’era Pina Paolicelli, classe 1981, sorella di Cosimo Damiano Rosario che non esitava a fare da tramite per conto di Zenovia Basangiu e Giovanni Monacelli (i due sono conviventi) per recuperare da Mario De Filippis circa 25.000 euro. Un debito contratto da De Filippis per aver acquistato quotidianamente nell'arco di due mesi (marzo e aprile 2008) tra gli 8 e i 12 grammi di cocaina. Le minacce erano state così pressanti (se non avesse dato il denaro gli avrebbero bruciato l'appartamento o lo avrebbero accoltellato) da indurlo a vendere una casa di famiglia per recuperare il denaro. A luglio 2008 De Filippis riesce a consegnare 3.300 euro in contanti alla Paolicelli. Ma le donne del clan dimostrano anche scarso senso materno: Franca Monteverde utilizzava spesso il figlio come copertura, all’attività di spaccio. Il primo giugno 2008 nel tragitto tra Matera e Santeramo Ivan Cifarelli, convivente di Franca Monteverdi, esce di strada con l'auto e nell'incidente rimangono

La mafia devota delle donne

A destra dall’alto il questore Gugliotta e il dirigente Fucarino (foto Videouno)

feriti anche la donna e il figlioletto di soli tre anni. Nonostante l'incidente, Cifarelli non rinuncia al rifornimento di cocaina programmato: prima tenta di farsela consegnare da Domenico Bitetti poi, visto il diniego di questi che teme la presenza dei carabinieri intervenuti per l'incidente, la fa ritirare da Pietro Mari-

naro che appositamente fa arrivare da Matera e con il quale più tardi rientra nel capoluogo. Monteverde informa Bitetti che si trovano in ospedale a Santeramo. In maniera seria è rimasto ferito il figlio di circa tre anni. Bitetti e Cifarelli tornano a Matera mentre Monteverde e il figlio vengono

trasferiti nell'ospedale di Altamura. Ancora convalescente, Cifarelli continua l'attività di spaccio. Gli inquirenti hanno inoltre accertato che in alcuni casi ci sono state prestazioni sessuali in cambio di sostanza stupefacente e contanti. Rossella Montemurro

I NUMERI DELL’OPERAZIONE

Al lavoro 220 poliziotti, 70 pattuglie per controllare telefoni, incontri e contatti

Un piccolo esercito contro i trafficanti MATERA - Un’azione che ha impegnato 220 poliziotti, 70 pattuglie e ha avuto la collaborazione delle Squadre mobili di Isernia, Salerno, Napoli, Avellino, Taranto, Bari e Potenza. Per portare a termine l’operazione “Scacco alle regine”sono intervenuti anche un elicottero e unità cinofile. A coordinare l’attività è stato il Servizio Centrale Operativo. Nel corso dell’indagine sono state recuperate un'infinità di schede telefoniche utilizzate dagli arrestati. Alcuni degli arresti sono stati effettuati anche a Milano, Viterbo, Biella, Santeramo e Altamura. Tre persone sono state raggiunte in carcere dall’ordinanza in quanto già detenute. Gli agenti della sezione Narcotici durante le indagini hanno effettuato 127 intercettazioni telefoniche, 4 intercettazioni ambientali, registrato 27 tabulati telefonici e 152.000 contatti. Sono stati 1500 i nominativi diversi con cui sono venuti a contatto i trafficanti, 2176 cessioni di sostanze stupefacenti accertate, 6 le localizzazioni gps che sono state individuate, 800 ore di ascolto e 8000 trascrizioni. Nella nottata del blitz sono stati sequestrati cinquanta grammi di hashish e qualche grammo di eroina. r.m.

LA prima fu Pupetta Ma- un ritratto meno stereoresca, la moglie di “Pa- tipato della presenza scalone ‘e Nola”, poi sono femminile nell'universo venute le altre, carisma- mafioso. Secondo la maggior tiche forse poco, ma determinate come i compa- parte degli esperti e degli studiosi, la mafia è un'orgni. Le donne della mala ganizzazione "assolutanon sono più una novità. mente maschile" (interviE se vogliamo tralasciare sta a Falcone 1989), un casi più folkloristici che mondo chiuso il cui acdelittuosi come la nonna cesso è consentito solo a rollo lucana che comun- uomini di provata forza que il suo spaccio lo eser- virile. Le donne, per la loro citava e s'è beccata anche la sua condanna, nelle re- connaturata ed inquiegioni a forte densità cri- tante alterità sono inaffiminale sono ormai noti- dabili, non devono conoscere i fatti, i progetti del zia quotidiana. Ponte tra carcere e ma- crimine, perché questo lavita, spesso prestano- sarebbe pericoloso: posmi, agenti a tutto campo sono sapere solo ciò che è per mantenere alto il con- compatibile con ragioni trollo del territorio e ba- di sicurezza. Gli uomini di Cosa nodare alle finanze della famiglia nella fenomenolo- stra fanno grande attengia evoluta dei clan or- zione a ciò che dicono alle mai meno romantica dei mogli: "Le donne ragiotempi di Raffaele Cutolo nano in un certo modo, che da dietro le sbarre ri- tutte le donne, anche ceveva in aula vecchi e bi- quelle che hanno sposato sognosi e chiedeva alla dei mafiosi o che vengomoglie Immacolata di no da famiglie di mafia. Quando provvedere una donna a distribuiviene colpire aiuti. ta negli afPiù velofetti più cace nell'emeri non ranacipaziogiona più, ne al femnon c'è minile la caomertà che morra, più tenga", racletta quella conta il dell'estrepentito Calmità dello derone (ArStivale e lacchi della Sici1992, lia. p.165). Ma è notiE' con zia clamoquesta conrosa di quesapevolezsto mese za che il che la bommafioso ba al tribucerca di tenale di Regnere mogli, gi Calabria sorelle e sia opera di madri lonuna donna tane dalle riconosciuvicende di ta in sella a Cosa noun motoristra: "lo fa no dal tipo per protegdi scarpa e gerle, per dai capelli salvaguarlunghi. darle, per Se fosse salvarle, accertato perché se la sarebbe vedonna sa ramente qualcosa fiuna svolta nisce che o nell'antrola deve ampologia del- Pupetta Maresca mazzare la'ndranlui o la deve gheta. La droga è sicuramen- far ammazzare da qualte il market criminale do- cun altro" (Siebert 1996, ve le donne si distinguo- p.56). Ma è altresì vero che no di più, forse per la naturale propensione a ge- una ricerca fatta dallo stire bilanci e ad occulta- storico della'ndrangheta Enzo Ciconte sui procesre riserve. E' noto che alle donne è si per violenza sessuale preclusa la formale affi- dall'Ottocento in poi è liazione alla mafia, che è emerso un rispetto del diregolata da un rigido ri- ritto, da parte di uomini e tuale. Alle donne sono donne in verità, difficile consentiti però ruoli su- da immaginare. E' emerso cioè che, a balterni di supporto e di fronte dell'offesa subita, sostegno. Ciò che sembra essere difficilmente madri e paprofondamente cambia- dri hanno scelto la legge to, in questi anni, è la con- della ritorsione o del sicreta modalità di tale so- lenzio. Sono documentati molstegno, che si esplica, naturalmente, con i mezzi e tissimi casi in cui, rifiunelle forme proprie di tando il matrimonio riparatore, è stata scelta la una società moderna. Con l'aiuto dei molti strada della denuncia e racconti di vita quotidia- dunque del ricorso al dina fatti dai pentiti si è po- ritto. tuto peraltro delineare matera@luedi.it

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12 Primo Piano SCACCO ALLE REGINE Sms che parlavano di fiori, mozzarelle o inviti al bar per trasmettersi informazioni


Economia 13

Italia / Mondo

Diffusi dati elaborati dal centro studi dell’Associazione bancaria

Sacconi: «Ripartiti». Sindacati più cauti

ordini Banche, sofferenze in aumento Industria, in ripresa, l’auto risalgono anche i tassi sui mutui tira la volata: +14,9% di TITO GIABARRI

di BEPPE COLONNA

MILANO – Risalgono i tassi bancari sui mutui. A dicembre i prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, secondo le elaborazioni mensili del centro studi dell’Associazione bancaria italiana (Abi), hanno pagato in media interessi del 2,95%, dal 2,90% di novembre. Era da quasi un anno e mezzo che non si vedeva una ripresa dei tassi sui mutui. L’ufficio studi dell’Abi parla di un dato elaborato come composizione tra i tassi nei mutui a tasso fisso e variabile, da leggersi come in tenuta sostanziale. Resta il fatto che una crescita mancava dall’agosto del 2008, quando l’interesse era salito al 5,95% (dal 5,92% del luglio 2008). Sempre a dicembre 2009, poi, il tasso interbancario Euribor, parametro tipico di indicizzazione almeno per i mutui a tasso variabile, ha avuto un andamento opposto, con un calo allo 0,71% (0,72% a novembre). E mentre a dicembre riprendeva la crescita dei tassi sui mutui, l'Euribor ha proseguito la sua discesa, fino al 0,674% di oieri. Guardando più in generale all’attività delle banche italiane, nell’ultima parte del 2009 i finanziamenti bancari hanno ripreso quota. A novembre la crescita degli impieghi è stata dell’1,7% a 1.350,7 miliardi a novembre, dopo i minimi dello 0,5% di ottobre, e il dato tendenziale per dicembre è dell’1,6%. I finanziamenti alle imprese segnano però ancora il passo, con un calo dello 0,5% a novembre, dal valore minimo negativo dell’1,6% a ottobre. La situazione appare comunque nettamente migliore del resto dell’Area euro, dove gli impieghi vedono in media un calo dell’1,03%, con quelli verso le imprese in discesa del 2,6%. In Italia accelerano i finanziamenti alle famiglie. A novembre la crescita tendenziale è del 6%, di nuovo a valori dell’inizio del 2008 (+0,5% nell’area euro). Peggiora ancora, invece, la qualità del credito. A novembre le sofferenze lorde delle banche italiane sono risultate pari a 58 miliardi di euro, 1,4 miliardi in più rispetto ad ottobre 2009 e 18,4 miliardi in più rispetto

ROMA – Segni positivi per vendite e ordini dell’industria: a novembre – secondo i dati diffusi ieri dall’Istat – le vendite sono aumentate dell’1,5% rispetto a ottobre, mentre gli ordini sono cresciuti del 2,6% tornando ai livelli di un anno prima. I segnali di ripresa dalla crisi economica si leggono soprattutto nell’andamento del mercato degli autoveicoli, con gli ordini aumentati del 14,9% rispetto a novembre 2008 mentre l’andamento tendenziale del fatturato resta debole, con un -0,7%. Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha commentato con soddisfazione i dati come segno di «ripresa anche se moderata» mentre il numero uno della Uil, Luigi Angeletti, ha ricordato che non si esce dalla crisi fino a che non torna a crescere l'occupazione. I dati tendenziali restano negativi per il fatturato (-5,8% su novembre 2008 e -8,9% se si considerano gli effetti di calendario) mentre gli ordinativi sono rimasti invariati rispetto a un anno prima, migliorando comunque la performance degli ultimi mesi. Se infatti si considera la media dei primi 11 mesi dell’anno, si registrano perdite consistenti rispetto allo stesso periodo del 2008, con un -20,2% per il fatturato (-18,9% la componente nazionale e -23,2% quella estera) e un -24,7% per gli ordini (-23,7% le commesse nazionali e -26,5% gli ordini dall’estero). Le venditeall’estero hanno accusato più di quelle nazionali il colpo della crisi, ma segnano una ripresa più veloce (+2,7% rispetto aottobre contro il +0,9% del fatturato dell’industria nazionale). In

particolare hanno accelerato rispetto a ottobre i beni di consumo durevoli (+4%) e quelli strumentali (+3,6%) mentre le vendite dei beni di consumo non durevoli si sono limitate a un +0,4%. L’auto tira la ripresa almeno sul fronte degli ordini con un +14,9 tendenziale complessivo, il miglior risultato dal gennaio 2008 (+13,9% gli ordini nazionali, +16,9% quelli esteri) mentre il fatturato del settore su novembre 2008 arranca ancora (-0,7% le vendite complessive grazie al +0,8% sul mercato interno e il -2,6% su quello estero). Nei primi 11 mesi dell’anno i dati di vendita e di ordini restano profondamente negativi, con picchi nella metallurgia (35,2% il fatturato corretto per gli effetti di calendario, 35,3% gli ordini), nella fabbricazione di macchinari (24,9% le vendite, -29,1% gli ordini) ma anche nei mezzi di trasporto (-23,4% le vendite, 28,6% gli orinativi). «La ripresa c'è – ha detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi – anche se può essere moderata, discontinua e selettiva: sarebbe colpevole non vederla sia per incoraggiare le aspettative e i consumi sia per assecondarla, ad esempio con politiche di investimento nelle competenze delle persone». Secondo il numero uno della Uil, Luigi Angeletti «c'è una modesta ripresa, ma non ci dicono se questa ripresa sarà duratura. Forse tra un pò – precisa – potremo dire che siamo usciti dalla recessione ma non potremo dire che siamo fuori dalla crisi fino a quando non aumenterà l’occupazione». La Cgilsi dice invece preoccupata per la situazione che a consuntivo (nei primi 11 mesi) segna cali superiori al 20%.

Diffusi dall’Istat i dati di novembre

a novembre 2008. La variazione annua si è portata così a +46,5%. In rapporto agli impieghi, le sofferenze risultano pari al 3,25%, con questo indicatore passato dal 2,27% di novembre 2008 ad oltre il 3,3% di novembre scorso. Al netto delle svalutazioni, le sofferenze nel mese di novembre di 1,4 miliardi a 34,7, in crescita di 13 miliardi da fine 2008. Alla fine, il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è collocato a novembre all’1,97% (1,24% a dicembre 2008), mentre il rapporto sofferenze nette/patrimonio di vigilanza è risultato pari all’11,91% (7,84% a fine 2008). I dati mensili sull'attività delle banche italiane sono stati diffusi,

come di consueto, al termine del comitato esecutivo dell’Abi, che nell’incontro di ieri si è sostanzialmente concentrato sulle riforme previste da 'Basilea 2', come riferito dal presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli. «Assolutamente» non c'è stato un confronto sulla presidenza di Corrado Faissola in scadenza a luglio, ha poi spiegato Bazoli, «è prematuro». Secondo indiscrezioni di stampa, che danno anche per possibile un terzo mandato biennale di Faissola, già in questo incontro l'esecutivo dell’Abi avrebbe potuto designare il comitato di saggi per le consultazioni sui candidati alla successione.

Firmata una convenzione

Vodafone-Ps per la sicurezza ROMA – E' stata siglata ieri a Roma la convenzione tra il Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza e Vodafone Italia per la protezione dei sistemi informativi che gestiscono l’infrastruttura tecnologica di comunicazione. L’intesa è stata sottoscritta dal Capo della Polizia Antonio Manganelli e dall’Amministratore Delegato di Vodafone Italia Paolo Bertoluzzo. Con la firma del Protocollo, la Polizia di Stato, attraverso il «Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche – C.N.A.I.P.I.C.» del Servizio Polizia Postale e VodafoneItalia, siimpegnanoa sviluppare un piano di condivisione delle informazioni per prevenire e contrastare eventuali minacce alle infrastrutture informatiche critiche per le comunicazioni e la sicurezza del Paese e di gestione delle situazioni di crisi. Alla firma erano presenti: il Prefetto Oscar Fioriolli, Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Repar-

ti Speciali della Polizia di Stato, il Consigliere Ministeriale con delega alla sicurezza informatica Domenico Vulpiani e Antonio Apruzzese, Direttore del Servizio Polizia Postale delle Comunicazioni. La firma del Protocollo sottolinea e rafforza la collaborazione e il dialogo tra la Pubblica Sicurezza e Vodafone per garantire una sicurezza della rete adeguata alla rapida evoluzione dei sistemi e dei contenuti che su questa rete transitano ed alle nuove potenziali minacce informatiche. A questo scopo, il Protocollo prevede l’individuazione dei servizi telematici critici di Vodafone e i sistemi di trasferimento delle informazioni in modo rapido e sicuro. Per utilizzare al meglio il sistema di segnalazione delle minacce informatiche saranno realizzate attività formative congiunte tra la Polizia di Stato e Vodafone Italia. La convenzione valorizza il ruolo centrale della Polizia di Stato, ed in particolare della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Aerei e crisi

Bluexpress regina delle low cost MARSA ALAM (EGITTO) – Aumento del fatturato del 104% a 70 milioni di euro e 750mila passeggeri trasportati: è il risultato messo a segno nel 2009 da Bluexpress.com, la costola low cost di Blue Panorama, che conferma il successo delle compagnie aeree a basso costo su un mercato che sta pagando un alto prezzo per la crisi economica mondiale. E per il 2010 il presidente e unico proprietario del gruppo aereo, Franco Pecci, punta a imbarcare sulla compagnia che opera voli nazionali ed internazionali, un milione di passeggeri. Oltre un milione e mezzo sono stati, invece, i passeggeri trasportati l’anno scorso (1.250.000 nel 2008) da Blue Panorama - nata undici anni fa – anche se i ricavi sono stati in calo del 3-4% a 270 milioni di euro (a causa della diminuzione del prezzo del carburante e, di conseguenza, per prezzo dei biglietti). Risultati nel complesso soddisfacenti anche se in questo momento sopravviviamo, ha detto Pecci in un incontro con i giornalisti a Port Ghalib.

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Giovedì 21 gennaio 2010


Giovedì 21 gennaio 2010

PIOVRA REPLAY SI INTOMBA A CENTO PASSI DA PALAZZO MARINO

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di GIUSEPPE CATOZZELLA

Con il lavoro sapete esattamente dove volete arrivare. Non scherzate con l’amore perchè vi gioca dei brutti scherzi.

segue dalla prima Tre cuori possiede il polpo, uno per ognuna delle tre casacche criminali: quella di cosa nostra, quella camorrista e quella sempre più forte qui in Lombardia delle 'ndrine calabresi. Tre cuori e una capacità di mimesi che le fa prediligere le camiciea collodritto, benstirato, bianco,le cravattea nodoampio. Per fare alcuni nomi di chi si spartisce la torta lombarda: gli Emanuello ei Rinzivillo di Gela, i Santapaolae i Madonia di Catania. Alcuni camorristi dalla periferia nord di Napoli, attivi soprattutto nel traffico di droga e nello spaccio. La 'ndrangheta della Piana di Gioia Tauro, quella dei Valente e dei Piromalli. Il capocentro del Dipartimento Investigativo Antimafia di Milano, il colonnello Stefano Polo, di questo affare del riciclaggiodeirifiutinondiceniente: senesonooccupatiiCarabinieri del nucleo operativo Ecologico di Treviso, Varese, Monza, Milano eOrio al Serio. La DIA diMilano è impegnata al momento in varie indagini su appalti urbani, edilizia, forniture meccaniche, movimentazione terra, riciclaggio di denaro illecito e braccia ficcate nella grossa torta di ciò che si prepara per l'Expo, il vanto della sindachessa milanese che continua a dichiarare che “la mafia a Milano non c'è.”In Lombardia, infatti, non esiste. Niente. No, infatti. Secondo l'ultima relazione semestrale al Parlamentoeal ministrodell'InternodellaDIA, “in Lombardia, le proiezionidi cosanostra sisonoorientate versol'accaparramento di attività economiche e di appalti, anche sfruttando un'area grigia di concorso daparte di imprenditori disponibilia comportamenticollusivi.InLombardia le'ndrinecalabresi, continuano a essere molto attive nel traffico di stupefacenti. A Milano e in altre province della regione la 'ndrangheta, oltre alle attività illecite tipiche delle strutture criminali organizzate e consolidatenel territorio, confermate, peraltro, dalle risultanze delle indagini svolte dalla DIA, i sodalizi portano avanti un'azione di penetrazione nel tessuto socio-economico, attraverso la connivenza con settori inquinati dell'imprenditoria. I sempre più rilevanti interessi in gioco, segnatamente nei settori dell'edilizia in genere e nei subappalti per la realizzazione di opere pubbliche, hanno anche fatto saltare, in alcuni casi, equilibri, alleanze e spartizioni territorialiconsolidatidatempo, facendovenirmenol'apparente clima di pax criminale che, negli ultimi anni, aveva connotato l'area.”Ecco come sispiegano allora gliomicidi di RoccoCristello,CarmeloNovella eAloisioCataldo.Maforse Milano si stava rifacendo il ciuffo. Poi, il rapporto continua. “Il 10 luglio 2008, il GICO di Milano,nell'ambito dell'operazioneCerberus, haeseguito 8ordinanze dicustodia cautelare,emesse neiconfronti dialtrettantepersone responsabilidiassociazioneper delinqueredi stampo mafioso. L'organizzazione, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e ricorrendo altresì a ulteriori atti di intimidazione attraverso danneggiamenti e incendi all'interno di cantieri, imponeva un sovrapprezzo nei lavori di scavo, da destinare ad appartenenti a cosche della 'ndrangheta. Con tale sistema avevano acquisito il controllo dell'attività di movimento terra nella zona sudovest dell'hinterland milanese. “Il primo agosto 2008, l'Ufficio del GIP del Tribunale di Milano ha emesso sentenza di condanna, a seguito di rito abbreviato, nei confronti di 14 persone, a conclusione di un'inchiesta su un traffico di stupefacenti all'interno dell'ortomercato di Milano che ha visto coinvolta la cosca Morabito-PalamaraBruzzaniti. “A ottobre 2008, i Carabinieri di Bergamo, nell'ambito dell'operazioneAntliaavviatanel marzo2007ecoordinatadalla DDA di Brescia, hanno tratto in arresto otto persone appartenenti a una presunta associazione per delinquere finalizzataaltraffico distupefacenti,cheoperava traleprovince di Bergamo, Milano e Brescia. Gli arrestati, secondo l'accusa, si rifornivano di ingenti quantitativi di cocaina da un affiliato alla 'ndrangheta, operante nell'area milanese.” “La regione è un'importante area di snodo del traffico nazionale e internazionale di droga e continua a essere teatro di dinamiche di riciclaggio di capitali illeciti. A tale proposito si cita l'operazione Face off, svolta dalla Guardia di Finanza di Monza, chea settembre del 2008ha portato alsequestrato di beni per un valore di 96 milioni di euro.” Si potrebbe continuare a lungo. Così vanno a fuoco due automezzi di proprietà di una società che presta il nome a Salvatore Accarino, e la pm di Busto Arsizio Sabrina Ditaranto e i Carabinieri del comando Tutela Ambiente scoprono un'associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito dei rifiuti. Di nuovo. Di nuovo Salvatore Replay Accarino e lo stesso giochetto, compiacenti anche direttorie dipendentidi banchediVerbania, Varesee Milanoche si tappavano occhi nasi orecchie bocche sul fatto che fosse pluriprotestato. “La Valle”. Il tombamento. Fagnano Olona, Varese. Luogo adibito a ricovero di automezzi. Utilizzato dagli Accarino, per anni, per stoccare etrattare rifiuti speciali pericolosi. Intercettazioni telefoniche. Video riprese. Quelle che non si potranno più fare se passerà la legge. Camion che arrivano la sera. Camion che scaricano i rifiuti.Gli stessi rifiuti che vengono ricaricati su altri camion che ripartono la mattina. Portavano i rifiuti tossici alla “Valle”. Li sceglievano, con comodo, li separavano. Portavano quelli non tossici a due siti di smaltimento compiacenti, risparmiando loro la selezione. Intombavano quelli tossici, quelli provenienti dalla cartiera “Fornaci”di Fagnagno Olona, terre contaminate da idrocarburi e metallipesanti. Di questo eraspecialista Salvatore Accarino. I guadagni, poi, venivano riciclati con l'acquisto di mezzi e attrezzature da impiegare nelle società collegate, oppure per comprare, utilizzando alle aste pubbliche dei prestanome, unità immobiliari già pignorate alla famiglia che aveva fatto fallire la società immobiliare dal nome eloquente, in quanto a infiltrazione mimetica: “La Lombarda”. Coni sitidismaltimento diLegnano,nelmilanese, eBriona, nel novarese, gli Accarino gestivano e trafficavano abusivamente enormi quantitativi di rifiuti di gran parte delle aziende della zona. Questo faceva Salvatore Accarino in Lombardia. Questa è la Lombardia pulita e inamidata che ogni mattina si alza all'alba operosa, lasciando molti dei suoi giovani ficcati a pugni chiusi nei letti a chiedersi perché non si lavora.

TORO 21/4 - 20/5

Cercate appoggi, non disperdete le vostre forze. Voglia di esclusività in amore. Un viaggio interessante.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Tutto comincia a muoversi più velocemente, il cattivo umore passa, anche le persone che fino a ieri vi facevano la guerra sembrano in fase di arretramento.

CANCRO

LA RIFORMA DELLA PRIMA PARTE DELLA COSTITUZIONE

La disponibilità di una persona di potere vi sorprende, sfruttatela subito. Incontri stimolandi con una persona più giovane.

di FRANCESCO BOCHICCHIO

LEONE

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

IL PROBLEMA della modifica alla prima parte della Costituzione, sollevata da Brunetta e per il momento accantonata per motivi politici, resta sul piano dei principi: ritratta di accertare se una modifica costituzionale sia ammissibile incondizionatamente e senza limiti e quindi anche in relazione ai principi fondamentali della prima parte. Se una modifica in senso antidemocratico e di restrizione dei diritti fondamentali di libertà è certamente inammissibile, diverso è il discorso per quanto riguarda le caratteristiche dello Stato all'interno della struttura democratica: tali caratteristiche, di puro liberiamo o di estrema attenzione alle istanze liberali, pieno pluralismo ed equilibrio tra poteri o concentrazione di poteri senza oppressione dell'opposizione, non possono non essere rimesse alla valutazione del popolo sovrano. L'analisi, ineccepibile e equilibrata, di Alberto Virgilio su queste colonne, secondo cui una modifica dei principi fondamentali non potrebbe essere effettuata con le modalità delle altre modifiche quali previste dall'art. 138, vale a dire modifica con maggioranza rafforzata oppure con maggioranza semplice e poi con conferma a mezzo referendum, ma richiederebbe una modifica dell'art. 138 e poi l'instaurazione di un'Assemblea Costituente con il compito di approvare una Costituzione, nuova rispetto a quella attuale, è condivisibile, in quanto si basa sull'essenzialità della Costituzione quale strumento di salvaguardia della democrazia e della libertà e quindi sulle caratteristiche della Costituzione quali elementi contraddistinti dello Stato. Non è peraltro da nascondere non solo che l'individuazione delle caratteristiche fondamentali darebbe luogo ad una controversia giuridica senza fine, ma anche che in base alla stessa analisi di Virgilio non si può sfuggire alla conclusione che alla maggioranza non può essere sottratto il potere di modificare la Costituzione pure nelle sue caratteristiche fondamentali, purché all'interno di un quadro democratico, e che modalità più complesse alla fine si rivelano solo in grado di avvelenire ulteriormente lo scontro, senza modifiche essenziali. La problematica è quindi da impostare su piani diversi: la modifica della prima parte della Costituzione sarà accantonata da Ber-

lusconi per ragioni tattiche, ma la sua modifica della seconda parte, se attuata, trasformerà l'attuale democrazia costituzionale in una democrazia autoritaria e senza equilibrio di poteri; la modifica delle caratteristiche essenziali della Costituzionale sarà già realizzata, ed a un accentramento di poteri in materia istituzionale farà immediatamente dopo luogo anche l'eliminazione del pluralismo sociale anche con modficia della prima parte, secondo una strada già tracciata con leggi ordinarie e con altri provvedimenti che hanno eroso in termini abnormi le tutele normative e il potere d'acquisto dei lavoratori. Quindi la modifica costituzionale in cantiere, relativa alla sola seconda parte, è un passaggio fondamentale di attacco al pluralismo, ora solo politico e poi anche sociale. L'art. 138, prevedendo la necessità di referendum per modifiche a maggioranza semplice, fornisce all'opposizione uno strumento formidabile: niente inciucio e profonda mobilitazione per convincere il popolo a non approvare una tale abnorme modifica. Certamente, l'attivismo berlusconiano non sarà privo di influsso sul popolo nemmeno in tale occasione, e per questo è necessario l'abbandono sia di una politica trasformista, quale quella proposta da D'Alema e Violante, sia di qualsivoglia atteggiamento rinunziatario e difensivo. La Costituzione è il tassello fondamentale della nostra democrazia e va difeso, nei modi consentiti dalla legge, “senza se e senza ma”, e senza andar dietro a convenienze contingenti: occorre quindi proporre una modifica della seconda parte coerente ed organica, di promozione della governabilità senza incidere sull'equilibrio dei poteri, in modo che il popolo possa trovarsi a intervenire sulla scelta non tra una modifica e il non far nulla ma tra due modiche alternative ed organiche. Il centro-sinistra deve uscire dalla posizione difensiva e dall'angolo in cui si trova e riacquisire protagonismo politico: in tale ottica, la tutela del lavoro va realizzata e perseguita non solo sul piano, fondamentale sia ben chiaro, dei principi, ma anche della lotta politica di ogni giorno, combattendo la politica del Governo in maniera decisa ed univoca. studiobochicchio@legalebochicchio.it 2. Fine

Non aggrappatevi a situazioni e persone che ormai non hanno alcun senso nella vostra vita, andate verso qualcosa di nuovo.

VERGINE 24/8 - 22/9

I figli sono complicati, cercate di raccogliere le loro confidenze senza però dare l’impressione di impicciarvi.

BILANCIA 23/9 - 22/10

Quello che fino a ieri vi sembrava difficile oggi vi appare come un gioco.. Amicizie belle, stimolanti e amori imprevedibili.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Non giocate la carta della prepotenza, cercate piuttosto di essere accomodanti...pagherà di più.Una proposta professionale.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Ostacoli e ritardi, seccature e ipocrisie. Ma non dovete scoraggiarvi. Sarà proprio attraverso i vostri problemi che riuscirete a capire.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

E’ il momento di pensare al denaro, al lavoro alle realizzazione pratiche. Concentratevi sugli obiettivi che desiderate.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

I conflitti in famiglia devono essere evitati, siate leggeri non reagite alle provocazioni. Amore appassionato, con un ritorno di fiamma.

PESCI 20/2 - 20/3

Cercate di portare avanti le vostre idee senza entrare in conflitto con nessuno Questa è una settimana piena di sorprese, docezze e risate.

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UNA IDENTITA’ A CASACCIO

INDEBITAMENTO, CAUSE ED EFFETTI

di ANNA R. G. RIVELLI UN TEMPO erano meglio note come sciocchezze, balordaggini, castronerie, cazzate: oggi le chiamano provocazioni. “Carne, io ti battezzo pesce” disse una volta in un proverbiale aneddoto un sacerdote cui mancava la volontà di rispettare l'astinenza quaresimale: e pesce non fu, ma fu chiamato tale. Allo stesso modo le farneticazioni post sbornia, gli incubi da indigestione, le chiacchiere da mercato sfuggite ai nostri ministri, parlamentari e senatori vari, a distanza di giorni, di ore o a volte persino di minuti, vengono ribattezzate e lustrate da un dichiarato nobile scopo: voler suscitare il dibattito. L'ultimo a comparire, già noto al grande pubblico per altre esilaranti menatine, è stato il Brunetta, sicuramente aiutato nella sua verve comica da aspetto e movenze circensi che, c'è da giurarci, gli hanno fatto perdere quel Nobel per cui egli asserisce di essere stato un tempo candidato. A diciotto anni fuori casa per legge: questa la sua ultima battuta che già sembra aver sollevato un vespaio. Accidenti, questi politici!!! Sono ancora disposti a prendersi sul serio. Ma come si fa a discutere di una cosa del genere? E' come voler fare un trattato sulle barzellette di Pierino o cercare un insegnamento morale nei cinepanettoni di Natale! Eppure è un caso, pardon, una provocazione! Ma di provocazioni ormai si è tutti stufi. Quando si parla di giovani, del loro presente, del loro futuro, bisognerebbe piuttosto inginocchiarsi come davanti ad un'ara e pentirsi di quanto è stato fatto ed affrettarsi a sacrificare certi interessi pingui per impetrare quel fato che proprio a loro si continua a negare. Ai ragazzi di oggi, fingendo di dare, si sta togliendo tutto ed è impossibile che non si comprenda che per fare uscire i giovani di casa, per eliminare la piaga della dispersione scolastica, della droga, della violenza, dei suicidi non si può intervenire su questi che sono gli effetti, ma bisognerebbe eliminare le cause. Quali? Prima di tutto la perdita di identità che spinge gli adolescenti ad adottarne una, una qualunque. Un'identità a casaccio, disegnata dalle grandi incertezze e dalle madornali menzogne del presente, è quella che finiscono per indossare i nostri ragazzi; e la indossa-

di GAETANO DE FILIPPO

no con lo stesso sguardo scanzonato e acritico con cui si imbruttiscono in abiti ridondanti, sotto pettinature allucinanti, in atteggiamenti insensati che gridano ferocemente il loro bisogno di esistere. Un rigurgito preoccupante di razzismo, figlio di una vaga quanto subdola apologia nazi-fascista che serpeggia nelle scuole, è l'altro disperato urlo di chi ha paura di perdere definitivamente quell'ombra di sé che ancora resta ad aleggiare in un sistema scolastico ridotto allo stremo delle forze, in una organizzazione familiare piegata alle necessità materiali, in una religione spesso intransigente coi deboli e tollerante con i forti, in un quanto non mai indefinito confine di regole e valori. Un rigurgito preoccupante di razzismo che ha permesso, all'indomani del disastroso terremoto di Haiti, che le pagine di face book si riempissero di gruppi inneggianti alla salvifica strage di così numerosi “negri” e all' “adozione economicamente più vantaggiosa” di bambini haitiani morti. Invece di provocare, dunque, ci si allarmi; invece di scandalizzarsi si corra ai ripari; invece di blaterare degli effetti si intervenga sulle cause. Siamo in una guerra tra poveri e disperati: annullare l'altro significa salvare se stesso e questa ai più appare già una buona ragione per non domandarsi cosa c'è stato e c'è dietro una svastica o dentro un pugno chiuso, dietro il rosso o dietro il nero. Il teatro della politica ha una grande responsabilità anche nel giocare con la storia del passato e del presente, in quel rivisitarla a seconda dei punti di vista come se non esistesse la verità, come se questa fosse sempre e per forza relativa anche quando è acclarata ed è ormai stata congelata dal tempo. Questo grande senso di smarrimento non ha bisogno di provocazioni, né di giudizi, né di atti d'accusa che sottolineino ancor più il comune sentimento di inadeguatezza che appartiene ai giovani d'oggi. C'è bisogno di una politica seria che ridia a questi ragazzi il senso della sicurezza, la legittima aspettativa di un impegno, la fiducia per il domani, la voglia di vivere. Altro che sbatterli fuori di casa, signor Ministro! Bisognerebbe sbattere fuori voi tutti, e questa, naturalmente, è tutt'altro che una provocazione.

NON destano grande sorpresa i risultati dell'analisi condotta dalla Cgia di Mestre, relativiall'indebitamento dellefamiglieitaliane nei confronti del sistema creditizio, ma meritano qualche riflessione. Tale massa debitoria, che pure ha raggiunto i 524 miliardi di euro, incidendo per il 34,2 % sul prodotto interno lordo, resta la più bassa d'Europa ed una delle più modeste tra i Paesi più industrializzati, sia in termini assoluti che in ragione di incidenza sul Pil. Ciò a conferma di una tradizione virtuosa, che purtroppo si sta perdendo, relativa alla circostanza che gli Italiani hanno una forte propensione al risparmio ed una scarsa attitudine a contrarre debiti. Qualità queste che bilanciano il notevole indebitamento pubblico e consentono di tenere ancora in piedi il sistema economico nazionale. Dalla stessa analisi emerge che l'indebitamento medio delle famiglie italiane ascende a circa 15.000 euro, con un incremento dell'81 % dall'entrata in vigore dell'euro. Anchequesti dati,tra ipiù modestinell'ambito dei Paesi più ricchi, confermano la tradizione virtuosa delle famiglie italiane. La circostanza che il ricorso al debito è finalizzato prioritariamente all'acquisto della casa o di immobili in genere ed alla loro ristrutturazione, comprova che gli Italiani, anche in questo campo, sono molto avveduti e che si indebitano prevalentemente per finalità serie. Altri due aspetti dell'indagine mi inducono a fare qualche considerazione. Il primo è la circostanza che l'indebitamento medio è più significativo nelle aree più ricche del Paese. Il secondo è che la sua crescita in termini percentuali - sempre nell'arco di tempo considerato - è direttamente proporzionale all'entità del reddito prodotto dalle famiglie. Il primo elemento conferma quanto è contemplato dalla dottrina economica, ovvero che il ricorso al debito, nell'equilibrata quantità e destinato ad una corretta finalità, è utile ad incrementare il patrimonio e conseguentemente a generare nuove opportunità di reddito. Il processo inflattivo, infatti, la cui percentuale di crescita reale è sempre di gran lunga superiore ai tassi di interessi praticati sui prestiti, rende conveniente acquistare beni durevoli contraendo debiti. E' facile arguire che se si dovesse procedere a tale acquisto dopo aver accantonato le risorse finanziarie occorrenti il prezzo sarebbe salito ben oltre gli interessi che si è pagati. A ciò si aggiunga che l'esigenza di

a cura dell’avv. Vito Carella vitocarella@gmail.com

L'altro ieri mi è arrivata una multa per eccesso di velocità nel Comune di Salerno. Solo che il giorno della presunta infrazione io ero a Potenza, come tutti i giorni, per lavoro. Voglio impugnare il verbale. Mi è stato detto, però, che per contestare il contenuto dell'atto redatto dai vigili devo dimostrare che è falso, perché comunque quello è un atto di un pubblico ufficiale. E' vero? M. F. - Potenza La notizia che il lettore ha ricevuto è parzialmente erronea (e, dunque, parzialmente corretta). Quello che all'apparenza sembra un paradosso, in realtà non è tale. Mi affretto a spiegare il perché. Il verbale di contestazione di infrazioni stradali, in quanto atto di un pubblico ufficiale fa piena prova: - della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato; - dei fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua presenza o da lui compiuti; - delle dichiarazioni delle parti, ove ve ne siano. Detta rafforzata efficacia probatoria può essere demolita, secondo il codice civile, solo attraverso la proposizione della querela di falso, ossia attraverso uno strumento processuale volto a dimostrare che il documento, nella sua materialità estrinseca o nel contenuto in esso riportato, non corrisponda a veri-

onorare un debito induce ad un risparmio forzoso che va spesso ben oltre quello che si accantona in una situazione normale. Anche il secondo aspetto trova la sua giustificazione in una elementare norma riportata nella letteratura economica, ossia che la contrazione del debito deve trovare la sua fonte di rientro nel reddito prodotto dal contraente. Ne consegue che chi ha modesta capacità reddituale ha scarsa attitudine a chiedere prestiti e di contro il sistema creditizio è poco propenso a concederglieli. Se si considera che la provincia di Potenza, con il suo 39,37 % dall'avvento dell'euro ad oggi, è l'ultima in Italia per quanto riguarda l'incremento dell'indebitamento medio delle famiglie, allora è facile trarre le logiche conclusioni. E' la conferma di quella che è sempre stata una mia convinzione, non sempre supportata da elementi oggettivi, ossia che la nostra Provincia èuna delle più poveree la sua economia è una delle più depresse del Paese. Affermo ciò non per stimolare il piacere del piangersi addosso, né per sollecitare la commiserazione delle realtà più ricche, o per invocare provvedimenti agevolativi, ma unicamente per invitare tutti a rimboccarsi le maniche, al fine di risalire la china. Il primo passo da compiere risiede, a mio modesto avviso, nello stabilire la causa di questasituazionedi gravedifficoltà.Nonvi è dubbio che le ragioni sono molteplici ed hanno origini storiche, ma anche sociali e culturali. Tuttavia la causa prima va individuata nell'assenza di una classe imprenditoriale degna di questo nome. Di imprenditori ed anche bravi e capaci ce ne sono tanti, ma manca la cultura dell'intraprendere. Manca cioè l'attitudine ad essere imprenditori, quale risultante di un fatto sociale e culturale e che interessi trasversalmente tutti gli strati della società della nostra provincia. Costruire questa cultura è un passaggio essenziale, una conditio sine qua non, per dare una seria ed efficace svolta alla nostra realtà economica. A tal fine è indispensabile - non mi stancherò mai di ripeterlo - che ognuno, secondo le sue capacità e dal posto che occupa nella politica o nelle istituzioni, nella scuola o nell'informazione, nella socialità o nel mondo del lavoro, operi affinché si crei un humus in cui l'impresa possa nascere, affondarvi le radici e trarne nutrimentoper svilupparsiefficacemente e per riverberare i suoi effetti benefici su tutta la collettività.

RISPOSTE CIVILI

Le risposte dell’avvocato civilista alle domande e ai dubbi dei lettori

Una multa mai presa: come contestarla? tà (nel primo caso si parla di falsità materiale, che può concretarsi nella contraffazione o nell'alterazione dell'atto; nel secondo caso di falsità ideologica, in quanto il documento contiene enunciazioni non corrispondenti alla realtà dei fatti). Questo quadro normativo, peraltro, ha trovato un'importante precisazione in una recente sentenza della Suprema Corte. La Cassazione ha affermato che sussiste profonda differenza tra l'affermazione di chi, contestando il verbale, sostenga che i verbalizzanti hanno coscientemente contraffatto il documento o dichiarato il falso, e di colui che invece rilevi che, nel riportare i fatti avvenuti in propria presenza, i verbalizzanti siano caduti in errore. La nozione di falso, infatti, comporta necessariamente il dolo (il falso non può essere frutto di un errore, ma deve essere compiuto volontariamente e scientemente). Dunque, una querela di falso non è necessaria qualora si deduca semplicemente che l'infrazione contestata è frutto di un errore del verbalizzante (ad esempio, qualora si affermi che il vigile abbia sbagliato nel leggere la targa del veicolo e, quindi, abbia trascritto nel verbale un numero di targa anziché un altro).

La Cassazione, pertanto, ha sottolineato come, qualora l'opposizione al verbale non si basi su una critica ai meccanismi di rilevazione, ma "sull'errore netto del verbalizzante”, l'erroneità del documento possa essere dimostrata senza necessariamente dover passare attraverso la menzionata querela, essendo sufficiente fornire prove idonee a smentire il contenuto del verbale. Già da tempo, in verità, la Cassazione aveva chiarito che l'efficacia probatoria privilegiata del verbale redatto da pubblico ufficiale non è invocabile, quando le affermazioni abbiano a oggetto circostanze oggetto di percezione sensoriale, che, in quanto tali, sono evidentemente suscettibili di errore di fatto. Dunque, per rispondere al lettore, se egli vuole affermare che i verbalizzanti hanno scientemente dichiarato il falso, dovrà necessariamente proporre querela. Se, invece, vuole sostenere che i vigili hanno erroneamente letto il numero di targa dell'auto protagonista dell'infrazione, potrà farlo in sede di opposizione al verbale con gli ordinari mezzi di prova del processo civile, compresa la prova per testimoni.

Egregio avvocato, sono incorso in un problema che mi genera non poche preoccupazioni e avrei bisogno di un consiglio legale. Nell'inverno dello scorso anno ho emesso alcuni assegni postdatati. Successivamente, in primavera, la banca mi ha revocato l'autorizzazione a emettere assegni. Intanto gli assegni che avevo già consegnato ai creditori sono arrivati a scadenza e sono stati portati all'incasso. Ovviamente la banca non li ha pagati. Adesso mi è arrivata dalla Prefettura un'ordinanza ingiunzione per violazione della Legge 15 dicembre 1990, n. 386, articolo 1 (emissione di assegni senza l'autorizzazione del trattario) con una sanzione piuttosto pesante. Posso fare qualcosa? Lettera non firmata In caso di assegno postdatato, emesso allorché non è ancora intervenuta la revoca dell'autorizzazione ad emettere assegni e posto in pagamento successivamente alla revoca medesima, in astratto non si configura la fattispecie di emissione di assegni non autorizzata. E' dunque possibile per l'emittente fornire prova rigorosa del-

la vera data di emissione rispetto a quella apparente per potere evitare l'illecito amministrativo. Tuttavia, come ha affermato la Cassazione, l'emittente di un assegno postdatato è autore consapevole di una condotta vietata (la postdatazione) e non può pertanto, ove non fornisca detta prova, invocare l'assenza di colpa nel momento dell'emissione per giustificare la propria azione. Egli, infatti, ben può - anzi, deve - prevedere che, ove sopraggiunga la revoca dell'autorizzazione a emettere assegni, il titolo rilasciato con postdatazione potrà essere posto all'incasso dal prenditore prima che egli possa recuperarlo e, eventualmente, sostituirlo. In altri termini, secondo la Cassazione “viola il dovere di diligenza media, con conseguente impossibilità di invocare il fatto scusabile, l'emittente il quale non solo non si attenga al dovere di conformare l'andamento del proprio conto bancario al fine di assicurare che in ogni momento vi sia disponibilità del denaro necessario al pagamento degli assegni emessi nei termini, ma, oltre a far affidamento sulla tolleranza da parte della banca di una situazione di scoperto, assuma consapevolmente con la postdatazione degli assegni - significativa di per sé di scarsa liquidità il rischio della sopravvenienza di un difetto di provvista (ossia di liquidi sul conto: nda) al momento della loro presentazione”.

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Giovedì 21 gennaio 2010


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24 ore in Basilicata

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Processo Nibbio Il pm antimafia porta nuove prove in aula. Si aggrava la pozione di Martorano

Di Palma parla e indica il boss L’annuncio di Basentini: «Voglio ascoltarlo alla prossima udienza» POTENZA - Lui, nei pizzini del boss, è «Ma». Matteo Di Palma, 65 anni, detenuto con l'accusa di essere uno dei tre finanziatori occulti di Renato Martorano, indicato dagli investigatori come il massimo esponente della 'ndrangheta in Basilicata, nel corso di un interrogatorio ha confermato l'esistenza del giro di usura. «Ha reso dichiarazioni che coinvolgono Martorano», dice il sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini in aula. «E' un testimone indagato in procedimento connesso», dice. In gergo lo chiamano «teste assistito». E, secondo l'accusa, aggraverebbe la posizione del boss. Qualche tempo fa, però, aveva negato. «Non ho mai fatto prestiti di denaro a Carmine Guarino (l'imprenditore strozzato che accusa il boss ndr). Sia perché non ho la disponibilità economica per poter prestare denaro, sia perché è una cosa che odio». Con- Il boss Renato Martorano fermava già, però, di conoscere Martorano. «A volte lo incontravo nelle vicinanze del mio circolo». Non solo: conosceva anche Dorino Stefanutti: «Mi portava il caffè al circolo che gestisco a Bucaletto». E Pio Albano: «Per rapporti commerciali di vecchia data». Di Matteo Di Palma aveva parlato già anche Rosario Casillo: «Guarino aveva il terrore di Di Palma. Mi diceva che doveva restituire i soldi in quel posto a quell'ora, altrimenti succedeva l'ira di Dio». Di Palma era uno che, secondo Guarino,faceva pauraanchea Martorano.Un insospettabile che da Eboli, in provincia di Salerno, si era trasferito a Potenza e aveva preso casa a Bucaletto. Assieme al ricco ingegnere con la passione per la massoneria, Nicola Giordano, dava, secondo l'accusa, i soldi al boss. Sarebberoquelli del«terzolivello»:i collettibianchi. L'accusa: «Usura». L'aggravante: «Aver agito con metodo mafioso». La storia che gli investigatori hanno ricostruito in tre puntate partedal2000. Daquandol'ingegnerelavorava ancora all'Ente irrigazione e si sentiva quasi tutti i giorni con il boss. E che con lui condivideva almeno tre progetti: «la costituzione di un consorzio di trasporti a Melfi, la realizzazione di opere pubbliche e il condizionamento di appalti». Mancava l'usura. E' saltata fuori con l'arresto del boss, un anno fa. La seconda puntata: Renato Martorano aveva ridotto Guarinosul lastrico,tantodaportargli viaanche una villa e un'auto di lusso. E ora la terza puntata, con il colpo di scena: il boss era solo un intermediario. I soldi li mettevano altri. E gli altri, secondo i carabinieri del Ros, sono, oltre a camorristi e calabresi non identificati, l'ingegnere, e il gestore della sala giochi di Bucaletto. Le verità di Palma sono già raccolte in un verbale. Il 10 febbraio dovrà confermarle in aula, con Martorano in videoconferenza. f.amendolara@luedi.it

Cade l’accusa di associazione a delinquere. Il gup: «Non luogo a procedere»

Corona prosciolto a Potenza POTENZA - Per il pm Henry John Woodcock, il “padre” di Vallettopoli, Fabrizio Corona era un abile selezionatore. Selezionava con attenzione le vittime delle estorsioni e con altrettanta cura sceglieva le ragazze da avviare alla prostituzione con facoltosi imprenditori. Per trasferirle poi da Roma a Olbia con volo privato, ci pensavano Riccardo Schicchi, manager di pornostar, e Andrea Carboni, proprietario della villa sarda in cui le ragazze incontravano gli uomini facoltosi. Un'accusa che, secondo il giudice Luigi Barrella, non regge. E così, ieri pomeriggio, ha letto in aula il dispositivo con cui dispone il «non luogo a procedere» nei confonti del paparazzo dei vip e di altre sette persone. In totale le persone coinvolte, secondo l'ex pm di Potenza ora in servizio alla procura di Napoli, erano 14 di cui otto accusate di associazione a delinquere finalizzata all'estorsione e allo sfruttamento della prostituzione: il principale imputato Fabrizio Corona, il suo braccio destro Marco Bonato, i fotografi Fabrizio Pensa, Mauro Tarzariol e Luca Muci, l'avvocato del foro di Milano Marcello D'Onofrio (quale concorrente esterno), il mediatore Andrea Rigante, la collaboratrice dell'agenzia "Corona's", Sonia Mauri e altri sei imputati accusati di specifici episodi di riciclaggio di denaro,

Fabrizio Corona

favoreggiamento personale e sfruttamento della prostituzione: Riccardo Schicchi, Andrea Carboni, Francesco Chiesa Soprani, Massimiliano Fullin, Marcello Silvestri e Ettore Renzo Fanti. Per tutti loro Woodcock ha chiesto il rinvio a giudizio. Per loro gli atti sono stati trasferiti ad altre procure, competenti per territorio. Tanti i vip, gli sportivi e gli imprenditori finiti nella "rete" di Corona e tanti i personaggi pubblici tra le fonti di prova indicate dal pm a sostegno della sua accusa. Da Simona Ventura a Elena Santarelli, da Flavia Vento a Manuela Arcuri a Mi-

chelle Hunkizer; da Francesco Totti a Christin Vieri ad Alberto Gilardino. Tra i verbali indicati c'è anche quello della deposizione di Barbara Berlusconi, la figlia del presidente del Consiglio che ha negato pubblicamente di aver subito ricatti da Corona e di aver acquistato liberamente alcune foto che le erano state proposte. E ancora intercettazioni telefoniche e ambientali eseguite in alcuni alberghi, nelle sale d'attesa di uffici di polizia e perfino su un aereo Alitalia in volo tra Milano e Roma. Per Woodcock la situazione era chiara: Corona avrebbe promosso e capeggiato un'associazione a de-

Il giudice Di Maio convoca i fotografi dell’agenzia Masi

Ma a Milano riparte Vallettopoli MILANO - Parte la nuova inchiesta coordinata dal Pm di Milano Frank Di Maio, avviata su presunti foto-ricatti ai danni di vip. Di Maio ha ascoltato ieri, come testimone-imputato di procedimento connesso Fabrizio Corona e, oggi, è stato il turno di tre fotografi sentiti in veste di testimoni. Tra questi anche il ‘paparazzo' Max Scarfone, coinvolto nei casi Sircana e Marrazzo. Scarfone è entrato nell’ufficio del pm accompagnato dal suo legale Marco Eller. Dopo di lui, è stata sentita anche Carmen Masi. Entrambi lavorano per l’agenzia fotografica ‘Foto-Masi'. Il terzo iscritto nel registro degli indagati per estorsione è il fotografo Maurizio Sorge, che si occupa di servizi di gossip. ''Farà più rumore dell'altra'', ha detto Sorge uscendo dagli

uffici della procura, dove è stato interrogato dal pm per quasi tre ore. Il verbale dell'interrogatorio, però, è stato secretato. Ieri, Corona si è presentato al Pm spontaneamente accompagnato dal suo avvocato Lucibello, per raccontare al magistrato alcuni foto-ricatti effettuati da agenzie concorrenti alla sua nel mondo del gossip. Intanto, Il gup di Potenza, Luigi Barrella, ha disposto il non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste per Fabrizio Corona. Prosciolto quindi il ‘fotografo dei vip’ dalle accuse di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione e allo sfruttamento della prostituzione contestategli dalla procura. Per altri sei imputati è stato disposto il trasferimento del fascicolo ad altre sedi per incompetenza territoriale. il pm DiMaio

linquere finalizzata alle estorsioni. Nel corso dell'inchiesta, inoltre, l'accusa sarebbe individuato il percorso attraverso il quale circa 650 mila euro di Fabrizio Corona sarebbero stati riciclati grazie all'intervento di due collaboratori del fotografo, Silvestri e Fanti. L'inchiesta si allargò a macchia d'olio con l'intervento delle procure competenti per territorio. Dopo la prima parte dell'indagine, che portò all'arresto di Corona, infatti, le acquisizioni relative ai singoli episodi estorsivi sono state trasmesse alle varie autorità giudiziarie. A Potenza, in quanto luogo di prima iscrizione del reato, era rimasta la parte relativa all'associazione a delinquere e ad alcuni reati "satelliti": contestazioni sempre respinte da tutti gli indagati. Il giudice dell'udienza preliminare ha dato ragione a loro. f.amendolara@luedi.it

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Giovedì 21 gennaio 2010


Giovedì 21 gennaio 2010

La multinazionale del petrolio presenta il programma finalizzato a far decollare progetti di sviluppo

Shell crea giovani imprenditori Brun: «La Basilicata è importante». Patrocinio di Regione, Confindustria e Unibas POTENZA - Non più solo soldi e nemmeno più sola formazione. Il nuovo progetto di Shell in Basilicata ha aspirazioni più alte: fornire ai giovani interessati tutti gli strumenti necessari per valutare e realizzare un’idea imprenditoriale di successo. Si chiama “Inventa giovani” e nella giornata di ieri è stato presentato dal country manager della multinazionale del petrolio che ha interessi nei due importanti progetti di Val d’Agri e Tempa Rossa, prima ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede di Confindustria e nel pomeriggio nel corso di un pubblico convegno nella sede di rione Francioso dell’ateneo lucano. Il progetto nasce infatti con il patrocinio di Regione Basilicata, Unibas e associazione degli industriali lucani. A dare la benedizione ufficiale, ieri, il presidente, De Filippo, il rettore, Fiorentino, e il numero uno di Confindustria, Carrano. Tutti soddisfatti per un progetto parte del programma internazionale Shell Live Wire che coinvolge 25 Paesi in tutto il mondo - che sembra avere le carte vincenti per garantire una buona riuscita. In pratica la proposta è questa: attività di formazione specifiche indirizzate ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, non necessariamente lucani, ma che abbiano intenzione di realizzare il proprio business in Basilicata, che siano in possesso di diploma o di laurea. Mirate a promuovere e supportare l’imprenditorialità giovanile e ad aiutare i giovani a valutare se l’avvio di un’attività imprenditoriale possa rappresentare per

loro una carriera percorribile e realizzabile. I progetti possono riguardare qualsiasi tipo di settore, anche se si tenta di privilegiare la vocazione territoriale e le esigenze imprenditoriali e lavorative della popolazione giovane lucana. L’ufficio acuici sipotrà rivolgere sorgerà a Villa d’Agri, anche se il progetto riguarda tutto il territorio regionale. Qui ci sarà un tutor, o meglio una tutor: Enrica Laveglia, una giovane lucana per tale attività è stata selezionata attraverso un concorso internazionale. Superata la fase della valutazione del progetto, presso lo “sportello Shell”sarà possibile ricevera una vera e propria consulenza su business plan, accesso al credito, esplorazione di aree di business, e tutti gli step necessari alla realizzaizone di un progetto. In modalità completamente gratuita. Gli obiettivi sono: creare consapevolezza esupportare i giovani che decidono di intraprendere una carriera imprenditoriale; informare e fornire le competenze necessarie per gestire un’attività professionale; seguire e supportare le fasi iniziali, più critiche, successive all’avvio delle attività; inserire i giovani della Basilicata in una rete di connessione locale e internazionale con giovani imprenditori che attrevsro Live wiresi sonolanciati nelmondo del business. «Per Shell - ha dichiarato marco Brun - la Basilicata è una regione molto importante. Negli scorsi mesi abbiamo effettuato diverse indagini e valutazioni, dalle quali è emerso che è un territorio “fertile”per nuove ed interes-

3.500 laureati lucani all’anno 3.000 migranti Alla Lucania servono vere opportunità

santi idee imprenditoriali. Attraverso Inventa Giovani ed altre collaborazioni attive, tra cui quella con l’Unibas, la compagnia intende contribuire allo sviluppo della regione, supportando i giovani e costruendo un dialogo trasparente, collaborativo e fattivo con la popolazione lucana, le istituzioni, il mondo scolastico ed accademico». Soddisfatti si sono detti i rappresentanti istituzionali lucani. Il Presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Carrano, ha evidenziato che «queste iniziative vanno nella direzione di favorire un maggior coinvolgimento del territorio attraverso un messaggio di fiducia rivolto ai giovani». Il rettore dell’Ateneo lucano, Mauro Fiorentino, ha «auspicato una maggiore collaborazione con Shell e le altre compagnie, con l’obiettivo di rafforzare in Basilicata anche l’alta formazione». Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it

La conferenza stampa della Shell nella sede di Confindustria (foto Mattiacci)

LOTTA ALLA FUGA DEI CERVELLI

De Filippo: «Non soldi e incentivi ma possibilità concrete SECONDO le stime della Regione Basilicata sono 3.500 i laureati lucani (intesi complessivamente, non solo quelli provenienti dall’ateneo lucano). Dato ribadito ieri, nel corso della conferenza stampa della Shell, dal presidente De Filippo. Nella stessa occasione il presidente degli industriali lucani, Pasquale Carrano, ha ripreso gli ultimi dati Svimez, secondo i quali, nell’ultimo anno sono andate via dalla Basilicata, circa 3.000 persone. Numeri che meritano una profonda riflessione. Del resto la cosiddetta “fuga dei cervelli”non è certo una novitàper la Basilicata. Ilche, oltre a tutti i danni che il fenomeno comporta, determina anche un depauperamento culturale della regione. Ma se è vero

che molti giovani vanno via perché in Lucania non c’è lavoro,è anche vero che - come ha ricordato ieri il governatore lucano - «spesso ci sono strumenti finanziari non completamente utilizzati, e alcuni bandi non sono del tutto utilizzati». Il rettore Mauro Fiorentino rilancia: «I nostri laureati sono bravi. Forse quello che a volte mancaloro è la capacità di creare il lavoro». Questo significa che mancano idee imprenditoriali o, molto spesso, non si è in grado di utilizzare gli strumenti a disposizione. «Dal nostro studio effettuato sulle caratteristiche regionali - spiega Carla Giannitelli, project manager di Shell - è merso che spesso manca la capacità di attrarre fondi sul proprio progetto». Ecco per-

ché il presidenteDe Filippo si èdetto ancora più entusiasta per il progetto di Shell: «Un grande soggetto industriale come Shell non dà soldi o incentivi, bensì, attraverso le sue professionalità, mette a disposizione della creativa progettualità dei giovani lucani azioni di tutoraggio e soprattutto un importante confronto per sviluppare nuove idee imprenditoriali». Per il governatore «sarà uno strumento molto utile per i giovani lucani. Con questa iniziativa, invece, Shell mette in campo le sue competenze e si pone in sintonia con i progetti della Regione di valorizzare i nostri giovani e di concretizzare, in termini di sviluppo e occupazione, la presenza delle compagnie petrolifere sul territorio lucano». .

I professionisti tecnici lucani chiedono più attenzione ai propri problemi

«Non siamo voti ma categorie» Prima conferenza regionale: queste le proposte per il futuro POTENZA - «No chiediamo misure assistenziali, ma regole certe. Non siamo voti, ma categorie. Chiediamo ascolto»: sono queste, in sintesi, le richieste dei professionisti dell’area tecnica che si sono ritrovati al Park Hotel per parlare delle criticità, ma anche per avanzare proposte. Durante la prima “conferenza regionale delle professioni tecniche” i rappresentanti delle diverse categorie hanno esposto problemi e soluzioni alla presenza delle istituzioni regionali. «Operiamo in un mercato falsato - ha detto il presidente dell'ordine dei geometri di Potenza, Pasquale Salvatore - perché condizionato da soggetti che non operano in regime di libera concorrenza (dipendenti pubblici autorizzati e non) e di operatori (società di capitali, università, agenzia del territorio) che rispondono a logiche che consentono economie di scala o addirittura agevolazioni, improponibili per i liberi professionisti». Tra le richieste, il divieto per le università di assumere incarichi pubblici e

impedire all’agenzia del territorio di fornire servizi professionali e ai dipendenti pubblici di ottenere autorizzazione per incarichi professionali. Tra le difficoltà, segnalate l’applicazione degli studi di settore, ribassi ingiustificati, ritardati e mancati pagamenti. Nonostante siano 8 mila gli iscritti e che rappresentano una forza economica e sociale, oggi i liberi professionisti non sono riportati né nell’annuario statistico regionale, né alla camera di commercio. Per conseguire la ripresa delle attività, sono necessari interventi normativi come l'esternalizzazione dei servizi pubblici. Per i giovani, auspicato l'obbligo di affiancamento, evitando i contratti atipici e che svolgano, in contrasto con le norme, attività professionali con stipendi ridotti. Auspicato un protocollo d'intesa con il dipartimento regionale alla Formazione per sostenere la formazione degli iscritti agli ordini e evitare la verifica del fabbisogno formativo a enti terzi.

Presentato il documento di analisi e proposte agli iscritti e alle istituzioni. Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, in qualità di presidente dell'Anci Basilicata, ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa, come momento di un percorso di crescita. «Sono necessarie riforme che rafforzino gli ordini e la loro autonomia, ma anche di un cambiamento culturale poichè non si riconosce al professionista una sua dignità e che per lavorare deve gareggiare abbassando la parcella. Dalle vostre sollecitazioni, si può aprire un tavolo di confronto per contribuire a definire i processi di sviluppo». Michele Lapenna, presidente dell'ordine degli architetti di Potenza, si è occupato dell'analisi del mercato dei cosiddetti servizi di ingegneria e architettura nel nostro Paese e in Basilicata. Dai dati è emersa la marginalizzazione dei professionisti dal mercato della progettazione delle opere pubbliche, la presenza di ribassi eccessivi con punte anche dell'80% e, soprat-

tutto, la scarsità degli incarichi esterni alle pubbliche amministrazioni. Tra le proposte, alcune di carattere nazionale e altre locali, come la modifica delle procedure attualmente previste per conferire gli incarichi all'esterno, la volontà politica di favorire a livello locale il ricorso agli incarichi esterni, l'adozione di un regolamento o linee guida sulle procedure e i criteri di affidamento che uniformi le stesse su tutto il territorio nazionale e regionale, la reintroduzione dei minimi di tariffa e l'apertura di un tavolo di concertazione con la Regione. L'assessore regionale alle Infrastrutture, Rocco Vita e il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, hanno assunto l'impegno di proseguire il tavolo di concertazione già attivato sulle linee guida in materia di affidamento (esperienza che sarà mutuata nella conferenza Stato - Regione). De Filippo, inoltre, si è impegnato ad aprire tavoli di concertazioni su tutte le questioni che riguardano le professioni tecniche e la gestione del territorio.

Un momento della conferenza regionale al Park hotel

R.G. 1912/09 IL 11/02/2010 ALLE ORE 10,00 PRESSO I LOCALI UBICATI IN POTENZA VIA DELLA TECNICA N.18 AVRA’ LUOGO LA VENDITA AL PUBBLICO INCANTO DEI SEGUENTI IMMOBILI IN RUOTI, C.DA SERRA DI PEPE: 1° LOTTO Diritto : 1/1 proprietà Abitazione vani 6.5 piano T NCU Fg 2 P.lla 248 sub 1 cat A2 rendita € 386,05 PREZZO BASE EURO 145.926,90 2° LOTTO Diritto : 1/1 proprietà Locale mq 41 Piano T NCU Fg 2 P.lla 248 sub 2 cat C6 rendita € 63,52 PREZZO BASE EURO 24.010,56 SECONDO INCANTO 18/03/2010 TERZO INCANTO 22/04/2010

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18 24 Ore in Basilicata


BREVI

VERTENZA MAHLE

SUI GENERIS

PARCO URBANO DELLE CANTINE

Napoli: «Siamo al paradosso»

Colonna nel comitato regionale

Approvato in terza commissione

POTENZA - «Vertenza Mahle, siamo al paradosso»: questa la dichiarazione del consigliere regionale, Michele Napoli, dopo la notizia della revoca della disponbilità dello stabilimento di Potenza da parte della multinazionale tedesca.

POTENZA - Roberto Colonna, senatore accademico per la facoltà di Ingegneria dell'Università della Basilicata e componente della Federazione Sui-generis è stato è stato eletto nel “Comitato Regionale di Coordinamento”.

POTENZA La terza commissione regionale ha approvato l’istituzione del ‘Parco Urbano delle Cantine di interesse regionale’. «Così la regione - ha dichiarato il presidente Franco Mollica - si dota di un adeguato strumento normativo e finanziario»

Presentato il progetto Arco di Italia lavoro, finanziato dal ministero e dalla Regione Basilicata

Obiettivo lavoro: 152 nuovi posti Un milione di euro per le aziende del settore artigianato e turismo POTENZA - Centocinquantadue nuovi posti di lavoro nelle piccole e medie imprese operanti nel settore dell’artigianato e del commercio. Questo l’obiettivo del progetto Arco pensato per lo sviluppo del territorio e la crescita dell’occupazione, attuato da Italia Lavoro, e finanziato dal ministero del Lavoro e dalla Regione Basilicata. Circa un milione di euro l’importo complessivo del finanziamento; 800.000 la somma da destinare ad incentivi per assunzioni e 200.000 quella prevista per l’erogazione di servizi di assistenza tecnica e consulenza specialistica. A beneficiare dell’iniziativa saranno quelle imprese iscritte all'albo delle imprese artigiane e quelle operanti nel settore del turismo regolarmente iscritte alla camera di commercio e comunque rientranti nelle classificazioni “Ateco”. Imprese che dovranno necessariamente avere sede operativa in quei comuni che rientrano nelle tre macroaree individuate come beneficiare dell’intervento: Val D'Agri, Vulture e l'area della collina Materna e del Lagonegrese. «Agli imprenditori verrà riconosciuto un bonus occupazionale ha spiegato l’assessore regionale alla Formazione - cui si aggiungeranno dei voucher per la formazione e per la conciliazione incentivi, questi ultimi, riservati alle donne lavoratrici per usufruire di servizi assistenziali che abbiano la finalità di aiutarle a conciliare presenza sul lavoro e in famiglia. Non possiamo tuttavia neppure escludere l’eventualità che, qualora l’esito dell’iniziativa si dimostrasse positivo, si potrebbe riproporla in futuro ampliando le aree dei comuni beneficiari dell' intervento». L’importo riconosciuto alle imprese che assumono nuovi lavoratori sarà di 5.000 euro per le assunzioni a tempo indeterminato pieno, di 3.750 per assunzioni a

tempo indeterminato parziale, 3.000 per assunzioni che richiedono un impegno di 24 ore settimanali e 3.500 per assunzioni con contratto di apprendistato. Destinatari degli interventi saranno i soggetti disoccupati e inoccupati con difficoltà ad inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro. Gli importi erogabili per richieste di assistenza e consulenza, comunque cumulabili con altri aiuti statali, sarà pari invece al 75% del valore della consulenza richiesta fino ad un massimo di 5.000 euro. «La scommessa - ha continuato Autilio - è quella di candidarci per recuperare eventuali somme residue di danaro non spese per tempo dalle altre regioni. Le direttive ministeriali prevedono infatti che i fondi non immediatamente impiegati vadano ad essere rassegnati alle regioni più virtuose in un' ottica di positiva competizione». Le domande di accesso ai contributi, presentabili solo on line, saranno aperte dal prossimo primo febbraio sino al 31 agosto 2010. «La modulistica è reperibile sul nostro sito internet ha spiegato Enrico Sodano di Italia lavoro - e su quello del ministero. Importante è non lasciare decorrere i tempi previsti dalle disposizioni ministeriali». A svolgere un ruolo fondamentale nella promozione delle candidature saranno i centri per l'impiego provinciali. «I centri per l'impiego devono evitare che si vada oltre i termini per la presentazione delle domande - ha aggiunto ieri l'assessore al lavoro della provincia di Matera Salvatore Auletta - per questo noi per primi dobbiamo adoperarci per sollecitare tutti gli operatori». «Tutti gli attori presenti sul territorio saranno chiamati a lavorare in sinergia - ha aggiunto l'assessore Rossi della provincia di Potenza - è questo un momento per chiedere alla nostra istituzione di partecipare attivamente ad una sfida importante«. Anna Musacchio

Autilio: «Sfida per regioni virtuose»

Conferenza Regione-Università

DIGHE AVVELENATE?

«Solo un buco nell’acqua» Santochirico: «L’ateneo tranquillizza» Bolognetti: «Assessore non faccia l’indiano» POTENZA - Nuovo botta e risposta tra l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico e il segretario radicale, Maurizio Bolognetti sulla qualità dell’acqua delle dighe lucane. Scatenato da una dichiarazione dell’assessore che ieri ha annunciato di aver chiesto ai professori dell'Università della Basilicata Aurelia Sole e Salva-

tore Masi, una valutazione terza, «per dissipare ogni dubbio sulla qualità di una risorsa che è bene pubblico e che quindi riguarda tutti». Ebbene - sostiene l’assessore il responso, in riferimento ai dati Arpab di novembre 2009, è il seguente: i parametri di contaminazione da scarichi civili sono estremamente bassi. «Una considerazione a parte - aggiunge l’assessore - va fatta per la presenza di coliformi totali. Questi, a livello di qualche centinaio, vanno considerati più che normali in un ambiente biologicamente vivo quale è un lago. E’ chiaro, quindi, che si è trattato di un clamoroso “buco nell'acqua”». «Il fallimento del maldestro tentativo di allarmare gli abitanti della Basilicata sostenendo che l'acqua destinata ad uso potabile fosse inquinata, se non addirittura avvelenata, sta producendo improbabili prese di posizione che, per la loro evidente contradditorietà, non giovano alla credibilità di chi le mette in giro. Prima, infatti, si è

sostenuto che l'inquinamento fosse stato appurato dai dati ufficiali dell'Arpab; adesso che i fatti hanno smentito questa possibilità, viene detto, al contrario, che di analisi ne servono altre. A fronte dell'univoca, chiara e netta presa di posizione di tutti i soggetti istituzionalmente preposti a garantire la qualità dell'acqua, il consigliere Napoli vorrebbe ora che l'acqua degli invasi non fosse nemmeno potabilizzata (così come invece è normale che avvenga) prima di arrivare ai rubinetti di casa. Immediata la replica del segretario Bolognetti: «Sconcerta l’abilità manifestata dall’assessore Santochirico, che riesce puntualmente a indicare il dito quando gli si parla della luna. Per quanti sforzi faccia, la credibilità dell’Assessore Santochirico, soprattutto dopo i fatti relativi alla vicenda Fenice, non migliora. Ho sempre parlato di qualità delle acque, che in base a documenti ufficiali della Regione e alle stesse analisi Arpab certo non appare eccezionale. La presenza eccessiva di Coliformi fecali in alcuni invasi pone un serio punto di domanda sull’efficacia dei sistemi di depurazione. L’Assessore Santochirico non faccia l’indiano e inizi a ragionare con noi per cercare di capire. Le feci in acqua non dovrebbe proprio esserci. Nella prossima legislatura sarebbe opportuno che il Presidente della Giunta assuma la responsabilità diretta del settore ambientale».

Una diga lucana

L’iniziativa è stata voluta dalla Flc Cgil. «Così si firma la condanna a morte della formazione universitaria»

Sì al programma d’interventi di De Filippo

Ateneo, riforma e prospettive: idee a confronto

POTENZA - La Conferenza Regione-Università ha approvato ieri la proposta del governatore della Basilicata, Vito De Filippo, «di mettere a punto, nell’arco di una settimana, un programma di interventi da realizzare a breve per rafforzare i servizi agli studenti dell’ateneo lucano». Attraverso l’ufficio stampa della giunta, De Filippo ha sottolineato che «il tema del diritto allo studio è di grande interesse per le istituzioni lucane. La Regione Basilicata – ha aggiunto – è stata in questi anni fortemente impegnata ad assicurare le infrastrutture più importanti, a mantenere ed ampliare i corsi di laurea e a garantire l’esistenza della prestigiosa istituzione didattica nei due poli di Potenza e Matera». De Filippo ha anche evidenziando come «negli anni, nonostante i tagli del Governo sul diritto allo studio, la Regione abbia sempre confermato i suoi impegni economici, passati dai 2,2 milioni di euro del 2005 ai 2,3 milioni di euro dell’ultima finanziaria per il 2010». «Sul diritto allo studio - ha concluso il presidente della Regione nella nota stampa inviata a margine della conferenza – occorrerà lavorare in termini di sistema, in modo da assicurare un’ampia gamma di servizi agli studenti, e per attirarne nuovi da altre regioni».

POTENZA - Si è tenuto ieri mattina, presso l’aula magna della facoltà di lettere dell’Università degli Studi della Basilicata, in Via Nazario Sauro, a Potenza, il convegno “Università che si confrontano e si mobilitano: le trasformazioni degli atenei nel contesto nazionale e locale”. I lavori sono stati aperti da Antonio Pepe, segretario generale Cgil Basilicata, che ha introdotto i temi scottanti della questione università, e più in generale della formazione e della cultura nel nostro paese. L'Italia, nel panorama dei paesi Ocse occupa l'ultima posizione per la quantità di risorse dedicate alla ricerca ed alla formazione prefigurando una preoccupante prospettiva futura per la struttura organizzativa e didattica, in particolare per quanto riguarda il sistema universitario nazionale. La situazione è ancora più difficile se riportata alla realtà del mezzogiorno, in cui la nostra giovane e piccola università è collocata, caratterizzata dauno sviluppo economico, sociale e del sistema produttivo che evidenzia una scarsa interazione tra pubblico e privato. La prova di tale difficile situazione è data dal fatto che il Governo Regionale ha dovuto finanziare l'ateneo lucano per garantirne la sopravvivenza. È pericoloso fondare il metro per la premialità degli atenei su parametri direttamente collegati alla quantità dei finanziamenti privati ed al potenziale bacino di utenza. In que-

La conferenza della Flc Cgil

ACCORDO UNIBAS - APOF IL Laboratorio di cinematografia POTENZA Un protocollo di intesa tra la Facoltà di Lettere e l’Apof-Il ha definito gli accordi di collaborazione tra i due enti nell’ambito del laboratorio di cinematografia e critica cinematografica. L’accordo istituzionale sottolinea il comune interesse delle parti a promuovere e divulgare la cultura della Comunicazione Sociale, quale utile strumento professionale per sollecitare condizioni di benessere ed empowerment delle comunità locali attivando sul territorio una strategia di collaborazione fra i sistemi formativi di appartenenza

sto modo si firmerebbe la condanna a morte dell'alta formazione universitaria nella nostra regione, senza tenere in debita considerazione le difficoltà strutturali del tessuto economico e sociale del mezzogiorno. Questo modo di agire rappresenta con chiarezza l'obiettivo del Governo che vuole scrollarsi di dosso ogni responsabilità riportando nel mondo della libera impresa privata l'onere di "costruirsi" le figureprofessionali di domani. Riteniamo che questo modus operandi sia in profondo contrasto con i principi sanciti nella nostra carta costituzionale che parla esplicitamente di diritto all'istruzione (per ogni scuola di ordine e grado) da garantire a tutti. Non possiamo permettere che la cultura diventi appannaggio liberista dei privati, abbiamoil doverediassicurareai nostrigiovani la possibilità di costruirsi la cultura che preferiscono, che ritengono più confacente alle loro attitudini. Non si può avallare un sistema che ruoti squisitamente intorno agli interessi di chi finanziariamente dovrebbe foraggiare gli atenei. on si può accettare l'attacco incondizionato al sistema della cultura senza opporre azioni di mobilitazione decise ed unitarie che coinvolgano tutte le università del mezzogiorno, trovando un comune denominatore che unisca nella volontà di fare cultura e di farlo nel modo più coerente possibile con i principi sanciti nella nostra carta costituzionale.

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24 Ore in Basilicata 19

Giovedì 21 gennaio 2010


Giovedì 21 gennaio 2010

Depredavano tombe tra Puglia e Basilicata ed esportavano tra Francia, Spagna e Lussemburgo

Sgominata la banda dei tombaroli Operazione dei carabinieri. Tredici provvedimenti cautelari e 40 indagati MATERA - Un’associazione criminale dedita al traffico internazionale di reperti archeologici è stata smantellata, dai carabinieri per la tutela del patrimonio culturale nell’ambito dell’indagine denominata “Boucher”. Sono 13 i provvedimenti cautelari che i carabinieri stanno notificando su disposizione della magistratura barese: sette (della provincia di Bari) agli arresti domiciliari e quattro (tre della provincia di Bari e uno di Potenza) che impongono l’obbligo di dimora. Nell’indagine – che ha già portato al recupero di beni per alcuni milioni di euro – sono indagate complessivamente 40 persone. Negli anni scorsi, reperti archeologici apuli e lucani, provenienti da scavi compiuti nelle province di Bari e Matera, ed illecitamente esportati in Francia e in Spagna, furono recuperati dai carabinieri. A Parigi i reperti erano stati esposti in importanti gallerie d’arte, comprese alcune a Parigi, sulla Senna. Il nome dell’operazione prende spunto dall’attività di uno degli indagati, un macellaio della provincia di Bari che, nel corso delle intercettazioni telefoniche indicava la disponibilità dei reperti con frasi come: “..coloro che erano interessati agli involtini sono in procinto di arrivare..”, oppure “sei certo della bontà di quella carne”. Le tombe dalle quali venivano rubati i reperti, tra Puglia e Basilicata, dopo essere state depredate venivano opportunamente richiuse e ricoperte di vegetazione per evitare di destare sospetti. La particolare attività di monitoraggi omessa in atto, in particolare nella zona di Timmari, alle porte di Matera, ha consentito comunque di verificare i casi in cui si trovavano scavi clandestini. Dalle indagini è emersa l’attività da e verso la Francia di un cittadino che si spostava sia in aereo che in auto con il fratello di nazionalità italiana ma da anni residente a Digione con il quale teneva incontri con tombaroli della zona di Gravina e Poggiorsini. Quando i ricettatori erano pronti allo scambio dei reperti dall’Italia alla Francia è intervenuto l’Office centrale pour la lutte contro le trafic des biens culturels le cui indagini si sono incrociate con quelle di altri organismi d’Oltralpe dediti alla lotta alla delinquenza finanziaria nei cui archivi erano presenti le stesse persone. L’indagine francese era cominciata nel 2005 con la presentazione al Credit Municipal di Parigi di una dubbia collezione archeologica. Il traffico, in base alla indagini svolte d’intesa con la Procura della Repubblica di Bari, è uno dei principali filoni degli ultimi 15 anni il cui bottino spesso riforniva le principali gallerie antiquarie di Parigi che li rivendevano, a loro volta, ad appassionati del settore

AGRICOLTURA, GLI ANNUNCI DI VITI

12 milioni per i danni del 2003 Anticipi agli enti di bonifica POTENZA - Ci ha messo tempo ma alla fine la buona notizia per gli agricoltori lucani è arrivata: il dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata comunica che è stato posto in pagamento il risarcimento dei danni sofferti dall’agricoltura lucana nel 2003. L’assessore Viti, che aveva sollecitato l’immediato pagamento delle risorse agli agricoltori lucani, ha sottolineato che «l’operazione è stata adempiuta in tempi rapidi proprio per soccorrere la difficile situazione di difficoltà sofferta dall’agricoltura lucana. Si tratta di 10.788 beneficiari (per un importo complessivo di 12.112.430,79) che in questi giorni verranno raggiunti dai provvedimenti di pagamento». L’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata Vincenzo Viti ha informato il presidente del Consorzio di Bonifica Alta Val D’Agri, Petruzzi ed il presidente del Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano, Barbangelo di aver disposto, nell’ambito della stessa delibera varata dalla Giunta regionale, le anticipazioni previste nella legge finanziaria approvata a fi-

ne anno dal Consiglio regionale. Gli interventi si inquadrano in una strategia a sostegno agli Enti consortili, come contestualmente sta avvenendo con il Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto al fine di sostenerli nelle attività e nelle funzioni a servizio dell’agricoltura lucana. «Ovviamente - sostiene l’assessore Viti - gli interventi non si fermano solamente ai provvedimenti anticipatori delle risorse, ma verranno presto inquadrati dentro un complesso di provvedimenti che regoleranno sia la debitoria incombente sui Consorzi, sia il completamento degli schemi irrigui le cui determinazioni sono ancora pendenti nelle sedi governative nonostante le tante audizioni che le competenti Commissioni del Senato e della Camera hanno riservato alla questione». Si tratta in ogni caso di una materia che verrà organicamente affrontata con i Consorzi di Bonifica in un incontro che il Dipartimento sta organizzando all’indomani della presentazione del “Rapporto sull’Agricoltura”.

Le ricerche dei carabinieri a Timmari

con documentazione di provenienza risultata falsa. L’inchiesta si è ampliata anche alla Spagna, al Lussemburgo e alla Germania. Le operazioni hanno consentito di sequestrare fra Puglia, Basilicata, Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna 523 reperti archeologici, 445 monete, 32 frammenti; 3 casse contenenti fossili, 12 metal detector, 20 attrezzi utilizzati per lo scavo clandestino. In Francia sono stati sequestrati 39 reperti archeologici, 12 monete e 62 frammenti; in Spagna 121 reperti archeologici; 8 reperti e in Lussemburgo documentazione utile alle indagini. a.ciervo@luedi.it

Sequestrati 523 reperti archeologici, 445 monete

Vaccaro (Uil) chiede a Sigillito di ritirare la denuncia contro i sindacati

Arpab, la rsu scrive a Mollica «Presidente faccia qualcosa» POTENZA - La situazione all’Arpab di Basilicata ha ormairaggiunto illimite disopportabilità. Dopo la citazione in giudizio da parte del direttore generale, Vincenzo Sigillito, di buona parte della rsu aziendale, a cui il dirigente ha chiesto un risarcimento danni di 500.000 euro, per aver il danno derivante «dalla compromissione della vita di relazione dalla lesione dell'immagine sociale e professionale; danno non patrimoniale a causa della sofferenza e del disagio derivante dalla pubblicazione degli articoli gravemente diffamatori; danno esistenziale e per la probabilità di inficiare l'eventuale rinnovo dell'incarico». E, ieri, i rap-

presentanti sindacali unitari dell’Arpab hanno scritto al presidente della III commissione consiliare della Regione Basilicata, Franco Mollica, per chiedere un suo intervento. La citazione di Sigilito è stata provocata proprio dalle dichiarazioni della rsu in III commissione. «Durante la quale - scrivono - abbiamo sentito l’obbligo etico e morale di esporre tutta la nostra verità sulla reale situazione all’interno dell’Arpab, senza alcuna reticenza o calcolo opportunistico, ma con il convinto intento di supportare gli onorevoli componenti la III commissione nel tentativo di “correggere” la gestione monocratica di un indispen-

sabile e delicato Ente sub regionale. «La preghiamo - scrivono ancora le Rsu - di far sentire la sua voce assieme a quella di tutti gli spettabili consiglieri componenti la III Commissione, affinché venga sancita la libertà a non essere omertosi e l’agibilitàsindacale neglienti della nostra regione». Sulla vicenda, ieri, il segretario lucano della Uil lucana, Carmine Vaccaro, ha espresso solidarietà al segretario provinciale della Uil Fpl e ai dirigenti sindacali dell'Arpab, che definisce «vittime di un’azione giudiziaria da parte del Direttore dell'Arpab, nel tentativo di espletare la loro normale attività sindacale». «Non si puòconfondere - di-

chiara Vaccaro - l’aspra contrapposizione, che da tempo caratterizza i rapporti all'interno dell'Arpab, governata in modo monocratico, con comportamenti lesivi della dignità delle persone, poiché chi ricopre una responsabilità così importante ha il dovere di confrontarsi democraticamente con il sindacato che svolge la sua funzione di difendere i diritti dei lavoratori». Il sindacato chiede dunque alla direzione dell'Arpab di ritirare la denuncia e di ripristinare corrette relazioni sindacali tese a salvaguardare gli interessi di tutti i lavoratori e sollecita il presidente della Regione Basilicata ad intervenire.

Indetto dall’ufficio di presidenza della Regione. Esposizione fino al 28 gennaio. Cimmino vince la III edizione

A Bologna il premio internazionale di fotografia BOLOGNA - Il premio internazionale di fotografia, indetto dall’ufficio di presidenza del consiglio regionale di Basilicata, è di scena in questi giorni a Bologna. Nella sede della Regione Emilia-Romagna è stata allestita la relativa mostra permanente, che sarà visitabile fino al prossimo 28 gennaio. A presentare l’evento al pubblico è stata venerdì scorso la delegazione venuta dalla Basilicata, con il coordinatore Carlo Petrone, il segretario generale del consiglio regionale, Gerardo Calvello, ed il curatore della

mostra Francesco Radino. In serata, proveniente da Venezia, è arrivato anche il presidente del Consiglio Regionale Prospero De Franchi. La terza edizione del premio internazionale di fotografia è stata dedicata al dialogo interculturale, sul tema della “percezione dell’altro”. «Quello proposto quest’anno è un grande tema - ha spiegato Radino, fotografo di fama internazionale di particolare attualità, alla luce dei fatti di intolleranza accaduti in questi giorni in Calabria. Un lavoro fotografico deve servire a questo, a conservare memoria di quanto accade e a definire una scala di valori». Presente alla inaugurazione della mostra di Bologna Annalisa Cimmino, vincitrice della terza edizione. «Ho voluto rappresentare ragazzi lucani e ragazzi stranieri - ha precisato la fotografa di origine napoletana - proponendo i loro sguardi con lo stesso meccanismo di un obiettivo che si apre, mette a fuoco e si chiude». Folta la partecipazione del pubblico alla prima bolognese, con l'intervento di diversi rappresentanti istituzionali della regione emiliano-ro-

La vincitrice, Annalisa Cimmino

magnola. Nella preparazione dell'evento ha contribuito il Circolo dei Lucani di Bologna, presente alla mostra con il presidente Domenico Grasso ed il vice Angelo De Cunto. «Queste occasioni servonoa farconoscere lanostra Regioneal difuori dei propri confini - ha rimarcato il Dirigente Regionale Gerardo Calvello - ed anche per collaborare con le tante associazioni lucane presenti nel mondo». In serata il presidente Prospero De Franchi ha così incontrato nella nota “Drogheria delle Rose” del ristoratore lucano Emanuele Addone i rappresentanti lucani della società bolognese, protagonisti in città nei settori della sanità, della scuola, della finanza e delle libere professioni. «Il mio sogno è quello di far tornare in Lucania i tanti cervelli emigrati altrove - ha confessato il presidente del Consiglio Regionale - Per alcuni di loro, questo sarà già oggi possibile, soprattutto nella sanità». La mostra del premio di fotografia, che era già stata esposta a Torino, si sposterà successivamente da Bologna a Milano. Giuseppe Panzardi

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20 24 Ore in Basilicata


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Giovedì 21 gennaio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

I sindaci interessati si organizzano e chiedono al ministero un incontro urgente

Osservatorio sulla statale 658 Potenza-Melfi: «Serve l’ampliamento, non vogliamo contare altri morti» SENZA soldi - recitava un vecchio adagio - non si cantano messe. Stesso discorso vale per le strade: senza fondi, difficilmente si potrà pensare all’ammodernamento della Potenza-Melfi. Ma i sindaci dei comuni che questa importante arteria attraversa non hanno intenzione di aspettare in silenzio un’altra vittima della strada. Per questo, ieri mattina, chiamati a raccolta a Potenza da Vito Santarsiero, si sono confrontati su problemi e necessità. Senza mai perdere di vista una questione: la sicurezza, quella che su quella strada manca, quella che porta alla morte molti, troppi automobilisti. Gli ultimi tre nel dicembre scorso. Intorno allo stesso tavolo il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio, quello di Atella, Roberto Telesca, di Pietragalla, Rocco Iacovera, di Rapolla, Michele Sonnessa, di Rionero, Antonio Placido, di Ripacandida, Giuseppe Annunziata. Presenti anche Ivan Santoro per il Comune di Avigliano e Antonio Murano per il Comune di Barile. A loro si sono aggiunti il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo e quello della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza. La Potenza-Melfi non è un’arteria secondaria: il volume di traffico quotidiano come sottolinea Navazio - è simile a quello della Pedemontana (che collega la provincia di Varese con Bergamo). L’area del Vulture, strategica dal punto di vista industriale, viene raggiunta ogni giorno da centinaia di pendolari. A ciò si aggiungano i mezzi pesanti in continuo transito, che rallentano ulteriormente la circolazione. «Il primo nostro pensiero sottolinea Santarsiero - resta la sicurezza: non vogliamo contare altri morti. Ma c’è poi da considerare una questione più ampia, che è quella connessa ai processi di sviluppo di una regione. Lo sviluppo non può essere bloccato dalle infrastrutture carenti». Che fare, allora? In primo luogo va sollecitato il ministero competente. Servono soldi e anche tanti. Perché i sindaci sono contrari a «ipotesi di realizzazione per tratti di una terza corsia». I lavori di allargamento delle corsie vanno fatti su tutto il percorso. Su questo non si transige. Il problema De Filippo mette così le carte in tavola - è che soldi non ce ne sono. Per l’Anas il governo non ha previsto soldi da destinare alle infrastrutture del Sud. Tutto quanto c’era in cassa sarà indirizzato verso il Ponte di Messina. E con “zero in cassa” difficilmente si potrà mettere in cantiere l’allargamento della Potenza-Melfi. «La questione spiega il governatore - noi l’abbiamo affrontata concretamente nel 2008, spostando sull’arteria 20 milioni di euro di Fondi Fas. Di quei soldi il ministero era a conoscenza, tutto era ufficiale. Tanto è vero che ci furono, in seguito, diversi incontri con l’Anas. Il progetto era quello

LA PROVOCAZIONE

Un pedaggio per autofinanziarsi

Lacorazza, De Filippo, Santarsiero e Navazio. Sotto una scheda degli incidenti (Fonte Polizia stradale)

di intervenire su tutti i tratti non a viadotto (9 in tutto), trasformandoli a tre corsie. Costo dell’operazione: 45 milioni di euro, di cui 20 messi dalla Regione e 25 dall’Anas. Però tutto si è concluso con un nulla di fatto. Si sono persi tempo (l’Anas non ha compilato neppure il progetto) e soldi. Si è perso traccia anche di quei 25 milioni inizialmente previsti». Del resto ai sindaci quel progetto neppure piaceva. «Sì - replica De Filippo - ma rifare tutti i viadotti è troppo complicato, i tempi si allungherebbero eccessivamente». Per questo bisogna - secondo Santarsiero e Lacorazza - chiamare a raccolta tutti, al di là del colore politico. «Addirittura io mi auguro - dice il presidente della Provincia - che un lucano entri nel governo nazionale. Noi ce lo auguriamo un impegno bipartisan». Intanto dall’incontro di ieri un documento è venuto fuori: i sindaci - si legge chiedono «al ministro delle Infrastrutture l’immediata convocazione di un incontro con Regione Basilicata, Provincia di Potenza e Comuni interessati per una valutazione delle problematiche connesse alla Potenza - Melfi - Candela». Intanto, per dare un concreto segnale, è stato istituito un Osservatorio permanente - che sarà convocato bimestralmente - per monitorare continuamente la situazione. Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it

UN SINDACO di centrodestra - nonostante i proclami al superamento degli steccati ideologici - non può cancellare la sua identità liberista. Così Ernesto Navazio, primo cittadino di Melfi, provocatoriamente propone ai lucani di «diventare essi stessi imprenditori». Il discorso è semplice: i fondi per le infrastrutture del Sud non sono previsti, mentre la Basilicata ha bisogno di investire sulle strade e subito. Regione e Provincia - come già fatto anche in passato - faranno la loro parte. Il resto potrebbe arrivare da un pedaggio. «Un obolo - dice - per evitare nuove morti. La richiesta di “più Stato” è anche uno dei grandi mali del Sud. E’ chiaro che bisogna pungolare tutti i soggetti interessati, ma cerchiamo anche noi di essere imprenditori. In tal modo il percorso di ampliamento si velocizzerebbe». Insomma, considerata la situazione attuale, bisogna cercare altre strade, per non correre il rischio che la PotenzaMelfi si trasformi in una nuova A3: lavori eterni e

tanti disagi per i cittadini. Un’altra strada la propone Lacorazza: «indirizzare le royalties del petrolio sulle infrastrutture. Nell’accordo con Total, del resto, c’è una postilla che prevede esattamente questo. Noi siamo la Regione che più di tutte contribuisce alla ricchezza energetica del Paese, deve esserci una controparte in investimenti sulle strade. C’è scritto: sia dia semplicemente corso alle carte». Chiamare in causa, quindi, governo e Anas. Ma anche Ferrovie dello Stato. «Bisogna cominciare - propone Antonio Placido - a spostare parte del traffico della Potenza-Melfi sulla linea ferroviaria. Il trasporto su gomma (bisarche e pullman che trasportano i pendolari Fiat) va pian piano sostituito». Investimenti duplici, quindi, per permettere alla Basilicata «di uscire dall’isolamento in cui attualmente si trova». Il futuro, secondo Lacorazza deve vederci ben inseriti in un quadro nazionale di collegamenti, sia sul versante tirrenico sia su quello adriatico.

Assemblea con parlamentari e rappresentanti locali: gli scenari possibili

Le proposte della Fondazione Socialismo SU iniziativa della Fondazione Socialismo, nei giorni scorsi nella sala del consiglio provinciale di Potenza, si è discusso sulle possibilità di realizzazione della “Lauria-Melfi-Candela”. Presenti i presidenti della Regione, Vito De Filippo e della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, i senatori Filippo Bubbico e Vincenzo Taddei, il deputato Salvatore Margiotta e i sindaci di Melfi, Ernesto Navazio e di Lauria, Antonio Pisani. Ha partecipato all’iniziativa anche il responsabile lucano dell’Anas, Michele Franzese. Soldi non ce ne sono, hanno sottolineato i relatori. «Il Ponte di Messina si farà - ha detto Margiotta - ma non ci sono soldi nemmeno per priorità come il Brennero, quindi non resta che accontentarsi della 106 Jonica e della A3». «Senza aeroporto e senza strade ha commentato Giovanni Casaletto,

della Giovanile Pd - è dunque già una sconfitta nascere a Tramutola o Senise». Il sindaco di Lauria ha poi ricordato che la direttrice dovrebbe iniziare da «Castrocucco, con il completamento della bretella 585-Autosole Galdo, ferma da 25 anni, sebbene indispensabile per il progetto mare-monti-terme a sostegno dell’area Sud, avviata anch’essa allo spopolamento». Infine, il sindaco di Melfi ha proposto una riflessione sulla possibilità di attrarre capitali privati da ripagare con il pedaggio. Ipotesi questa che - dopo aver dettagliato gl’impegni della Regione e le gravi inadempienze governative circa quell’asse viario - De Filippo non ha escluso, sebbene «ancora mai sperimentata a Sud». Date le condizioni finanziarie dello Stato, dove dunque reperire i 5,5 mi-

liardi che servirebbero? «Due ipotesi sembrano possibili - è emerso nel corso dell’incontro - con quell’appoggio di Sicilia, Calabria e Puglia che, come già per l’inserimento nella Legge Obiettivo, la 443/200, si ottenne da Bubbico e Viceconte. Se il Ponte di Messina sarà finanziato, basterebbe “arrotondarne” il costo del 5,5 per mille. Indipendentemente dal Ponte, si potrebbe far ricorso allo stesso metodo per reperire i circa 5 mila miliardi che esso costerebbe, cioè al mercato. In quest’ultimo caso, l’itinerario Nord-Sud, che consentirebbe anche a Gioia Tauro di battere Amburgo, nascerebbe da una logica alternativa al finanziamento statale (che ora impossibile, nella gran parte dei casi, non ha pur fatto decollare il Mezzogiorno».

LA POLEMICA

«L’Anas a quell’incontro non ci ha mai invitato»

Uno degli incidenti sulla Potenza-Melfi

I SINDACI non hanno gradito la presa di posizione dell’Anas all’indomani del terribile incidente dello scorso dicembre in cui sono morte tre persone. «Con un atteggiamento davvero cinico sottolinea il primo cittadino di Rionero, Antonio Placido - l’Anas è intervenuta il giorno dopo l’incidente per dire che noi sindaci non ci siamo presentati alla conferenza di servizio da loro convocata agli inizi di dicembre.

Una riunione di noi noi non sapevamo assolutamente nulla». E Santarsiero, infatti, rilancia: «se l’Anas vuole incontrarci noi siamo disponibili subito, anche stanotte se ci chiamano. Ma raccontare che noi non ci siamo presentati a un incontro per sbloccare la situazione della Potenza-Melfi è assurdo. Noi a quella riunione non siamo stati invitati». Di cosa, del resto, si doveva parlare, visto che le casse sono vuote?

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Potenza


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Giovedì 21 gennaio 2010

Musiche della “Belle Epoque” con le sorelle Marinetti

Allo Stabile “L’orda nera” di Fasanella e Grippo

Al “Comic festival” è di scena “Marco da legare”, in arte Baz

BRANI da Belle Epoque musicale, nome futurista e look cotonatissimo, rigorosamente “en travesti”: sono “Le sorelle Marinetti”, accattivante e impertinente trio musicale, che si esibiranno al teatro Stabile il prossimo 28 gennaio alle 21. Un viaggio temporale a ritroso verso gli anni ’30, anni di grandi inquietudini ma anche anni di voglia d’evasione e di spensieratezza che, grazie alla scuderia di autori, cantanti e direttori d’orchestra dell’Eiar (l’Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, da cui sarebbe poi nata la RAI) hanno prodotto un repertorio di canzoni che ancora oggi mettono di buon umore.

SARA’ presentato il prossimo 23 gennaio, alle 17.30, nel teatro “Francesco Stabile” di Potenza, il volume di Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, “L’orda nera”. L’iniziativa rientra nell’ambito della rassegna “Lettere d’autore - Incontro con gli scrittori”. Alla presentazione del libro, oltre agli autori, parteciperanno il sindaco del capoluogo di regione, Vito Santarsiero, Oreste Lo Pomo, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata e Rosario Priore, magistrato in Corte di Cassazione. Modererà il dibattito Mimmo Sammartino, segretario dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata.

OGGI , al teatro Don Bosco, appuntamento con Comic festival: in scena, “Marco da legare”, spettacolo di Marco Buzzoni e con la partecipazione di di Alex De Santis. Il comico di Sassari, in arte Baz, uno dei personaggi cult di Colorado, si cimenterà ancora una volta nella sua ultima produzione. Baz ha ottenuto 10 premi in 8 Festival nazionali di Cabaret, fra cui il prestigioso premio Petrolini “Bravo Grazie 2006” e il premio Walter Chiari come rivelazione comica dell’anno. Nello spettacolo, il giovane comico si scontra con il personaggio Baz, un artista “tarocco” creato da ingegneri genetici e programmato solo per riprodurre cose già fatte da altri.

IL PROBLEMA È SEMPRE LA CARENZA DI PERSONALE

Macchia Romana Al via i lavori per la rotatoria

Polizia penitenziaria Sit in di protesta

ANDRA’ il scena il prossimo 14 febbraio, con sipario alle 21, al teatro Stabile, “Molto rumore per nulla” della compagnia di Gabriele Lavia. Nella solare città di Messina il ricco Leonato accoglie nella sua magione il principe d’Aragona don Pedro, di ritorno dalla guerra insieme ai suoi più stretti compagni. L’atmosfera gaia e leggera dell’estate mediterranea fa da sfondo agli amori tra il giovane Claudio e la dolce Ero e tra i litigiosi Beatrice e Benedetto. Nell’imminenza delle nozze di Claudio ed Ero, don Juan fa di tutto per screditare Ero.

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Muri usati come bacheche per messaggi

L’invito: «Usate i mezzi pubblici»

Sala 1 Avatar - Visione in 2D 17.30 - 20.30 Sala 2 La prima cosa bella 17 - 19.30- 22 Sala 3 Cado dalle nubi 17.30 - 19 - 21.30 Sala 4 Sherlock Holmes 16.30 - 19 - 21.30 Sala 5 Io, Loro e Lara

La protesta degli agenti penitenziari dello scorso mese di novembre

17.45 - 20 - 22.15 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Il mondo dei replicanti 17 - 19 - 21

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Avatar - Visione in 3D

“LA GIORNATA DELLA MEMORIA” Il prossimo 27 gennaio al Magistrale “I GIOVANI ricordano la shoah” con un lavoro multimediale, realizzato dagli alunni della quinta B. Così il prossimo 27 gennaio, nell’Istituto magistrale “Emanuele Gianturco” di Potenza si celebrerà “La giornata della memoria”, istituita il 20 luglio del 2000, per ricordare quello che accadde nei campi di sterminio creati dal regime nazista. Oltre alla presentazione del lavoro multimediale gli alunni della quinta E presenteranno una relazione incentrata sul romanzo di Giorgio Bassani “Il giardino dei Finzi-

Contini” e sulle leggi razziali emanate nel 1938. «L’iniziativa - ha spiegato il dirigente scolastico Antonio Signoretti - data l’importanza della ricorrenza vuole fare riflettere le nuove generazioni sul pericolo, purtroppo ancora attuale, dell’intolleranza nei confronti di persone di razza e nazionalità diversa». La data del 27 gennaio, come “Giorno della memoria” è stata scelta perché 75 anni fa l’Armata rossa liberò il campo di sterminio di Auschwitz, simbolo dell’efferatezza dei crimini commessi contro l’umanità.

....alla nostra cara GIUSY Un’altra candelina da spegnere Tanti desideri da realizzare Allora soffia forte.. Che questo compleanno ti porti tutto ciò che chiedi Alla torta, invece, ci pensiamo noi! Tantissimi auguri per un felice compleanno e un 2010

Raffaele Vaccaro per i suoi 87 anni. Buon compleanno dai figli Emilia, Donato e Ascanio e Giuseppe.

«UTILIZZATE i mezzi pubblici». Questo l’invito rivolto ai potentini dal sindaco Vito Santarsiero e dall’assessore alla Mobilità, Pietro Campagna. L'esortazione giunge a 5 giorni dall'apertura delle scale mobili “Santa Lucia” (centro ctoricovia Tammone) e dall'istituzione del servizio sperimentale di 2 navette (navetta 1 e navetta 2), con capolinea in via Tammone, che servono rispettivamente l'area del centro studi, rione Verderuolo (piazza Don Bosco, piazza Bologna) e l'area del Gallitello (Asl, uffici regionali) con una frequenza di 20 minuti. «Lasciare a casa le auto private, facendo magari qualche passo in più a piedi, oltre a giovare in termini di salute, consente a tutta la città di godere di livelli di inquinamento più bassi, incidendo complessivamente sulla qualità della vita nostra e delle generazioni future». «Lo sforzo dell'amministrazione - conclude Campagna - va in questa direzione, affinché sia produttivo, però, è necessaria la piena collaborazione con comportamenti virtuosi che, tra l'altro, consentono anche di risparmiare qualche euro ai bilanci familiari, non proprio un aspetto secondario di questi tempi». L’amministrazione comunale ha ricordato che la “Navetta 1”, passa ogni 20 minuti e copre la zona di Santa Maria. Le sue fermate coincidono con quelle già istituite ed utilizzate dal servizio urbano ordinario. La “navetta 2”, invece, copre la zona di via del Gallitello e di Poggio tre Galli. Passa ogni 20 minuti e le fermate coincidono con quelle già istituite ed utilizzate dal servizio urbano ordinario, con l'introduzione di tre nuove fermate: via del Gallitello (di fronte Asl); via del Gallitello (palazzo Laforgia) e di di fronte la sede della giunta regionale)

17.30 - 21

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Io, Loro e Lara 21

Avatar JAKE Sully è un marine costretto su una sedia a rotelle che accetta di trasferirsi sul pianeta Pandora in sostituzione del fratello morto. Essendo l'atmosfera del pianeta tossica per gli umani sono stati creati degli esseri simili in tutto e per tutto ai nativi che possono essere ‘guidati' dall'umano che si trova al sicuro dentro la base.

La prima cosa bella ANNA nel ‘71 era una giovane e bellissima mamma proclamata Miss del più popolare stabilimento balneare di Livorno, ignara di suscitare le attenzioni maliziose della popolazione maschile, i sospetti rabbiosi del marito Mario e la vergogna del primogenito Bruno. Oggi, ricoverata alle cure palliative, Anna sbalordisce i medici con la sua irresistibile e contagiosa vitalità

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 21 GENNAIO 0971/21179

Marchesiello corso Garibaldi, 92

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel

803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111

Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata

800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393

Centro ascolto bullismo Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0971 1931646 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

Ateneo

0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129

0971 305011

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IL CASERECCIO BARILE ANTONIETTA DELLE COLLINE LE TAVERNE MIRAMONTI

0976-72087 0976- 71409 0976- 2284 0976- 3464 0976- 2657

RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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HANNO avuto inizio i lavori di riqualificazione della rotatoria che da via Giovanni XXIII conduce in via delle Medaglie Olimpiche nel rione Macchia Romana. Gli interventi sono stati richiesti da qualche tempo e presentati al Comune di Potenza nel corso dell'incontro avvenuto a dicembre presso la Sala dell'Arco di Palazzo di Città, quando gli abitanti del rione, guidati dal presidente del comitato di quartiere Carmine Rocco Misuriello incontrarono il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero. I lavori si sono resi necessari in virtù di una serie di piccoli incidenti stradali che hanno enormemente turbato la popolazione residente. La realizzazione del manto stradale è stata compresa nei fondi comunali e ammonta a quarantamila euro. L'equipe tecnica, che ha consentito l'avvio della fase progettuale, è composta da Lucia Sofia, responsabile del procedimento, Michele Telesca, direttore dei lavori e progettista. Il progetto prevede anche l'illuminazione dell'arteria interessata. I cittadini di Macchia Romana hanno chiesto l'apertura dei lavori all'ufficio Viabilità del Comune di Potenza. Il completamento dei lavori è previsto nei prossimi due o tre mesi. Dunque un piccolo ma importante tratto stradale vedrà ben presto un nuovo look, grazie alla richiesta pressante dei residenti di Macchia Romana e alla sensibilità mostrata dagli addetti ai lavori del Comune di Potenza. Tutto questo per evitare pericoli e intralci alla circolazione in una zona ormai sottoposta ad un massiccio flusso di autovetture. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

“Molto rumore per nulla” in scena allo Stabile

VIABILITÀ

SICUREZZA

SIT-in di protesta sotto la casa circondariale di Potenza per gli agenti della Polizia penitenziaria.Gli agenti della Polizia penitenziaria, in servizio nel carcere di Potenza, sono in stato di agitazione dallo scorso novembre per le «precarie condizioni lavorative in cui si trovano ad operare». Precarie condizioni dovute al sovraffollamento della struttura di rione Betlemme. «La decisione - ha fatto sapere Vito Messina, segretario nazionale dell’Ugl penitenziaria - di trasferire le detenute della sezione femminile non è altro che un paliativo». Il trasferimento delle detenute «sarebbe dovuto avvenire già lo scorso 15 gennaio» ma a oggi nulla è stato ancora fatto.Ma i problemi non riguardano solo gli agenti penitenziari che si occupano della sezione femminile. Non se la passano meglio quelli della sezione maschile. «Non solo - ha ribadito Vito Messina - la popolazione carceraria è aumentata ma all’aumento dei detenuti non è corrisposto un aumento del personale». Personale che «è in malattia a causa dello stress psicofisico causato dagli enormi carichi di lavoro» e che a oggi non è «mai stato sostituto da un regolare turn over». A fronte di tutte queste situazioni di disagio l’Ugl della Polizia penitenziaria ha tenuto a sottolineare che «l’organico previsto dalla legge non rispecchia minimamente» le esigenze della casa circondariale di Potenza che è alle prese con problemi di carenza di personale. «Si ribadisce - ha concluso il vice segretario nazionale dell’Ugl, Vito Messina - la necessità di sitituire una nuova commissione ministeriale al fine di verificare le effettive esigenze organiche della casa circondariale di Potenza». Intanto oggi giornata di presidio, davanti ai cancelli dell’istituto carcerario di rione Betlemme, per manifestare «ancora una volta il disagio degli agenti di Polizia penitenziaria che dallo scorso novembre protestano per la carenza di personale senza che a oggi nulla di concreto sia stato ancora fatto».

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Agenda

Giovedì 21 gennaio 2010

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Giovedì 21 gennaio 2010

Una malattia e il decesso del padre. Poi la lettera: pratica per la domiciliazione del controllo archiviata

Malato, non invalido abbastanza Ma la norma prevede, per legalità, un iter di documentazione QUELLA diGiovanni èuna storiacome altre, di quelle che nel dolore - chi più chi meno - accomunano un po’ tutti. Una grave e veloce malattia, e l’assenza improvvisa, inaspettata, che lascia un grande senso di impotenza. E capita a volte che a quella solitudine improvvisa si aggiunga anche lo stupore di scoprire a posteriori che la richiesta di domiciliazione della visita per l’accertamento dell’invalidà non era stata accettata e che la pratica era stata archiviata. Le condizioni di “grave intrasportabilità documentata” non erano sufficienti. Eppure in questa storia, a sentire tutti (senza che si conoscano tra loro) non c’è nè torto, nè ragione. Forse solo la sensazione che qualcosa, storia, emozioni, norme, volti, regole, fiiniscano per incastrarsi e non trovare strade parallele. La racconta, spiega Michele, «solo perchè cosìmagari nonsiverificheràpiù». Maèdavvero così? Suo padre, Giovanni, aveva da poco compiutosessanta anni,professore delcapoluogo. Poi l’estate un improvviso malore che si trasforma in una strada senza uscita. Non se ne riesce a venire a capo. Troppo, davvero troppo in fretta. Come è possibile? E invece accade. E poi, più tardi, il tempo non basterà per capire. Ecco che inizia il calvario delle visite, degli accertamenti, in Basilicata e altrove, sempre cercando il conforto - che non arriverà - di una soluzione. In pochi mesi Giovanni, raccontano i familiari, non riesce più a camminare, inadatto,improvvisamente, aquei piccoligesti del quotidiano. Così i figli decidono (nel frattempo si era fatta eccessiva la lontananza dal lavoro) di avviare la pratica per il riconoscimento dell’invalidità. «Proprio non potevamo più trasportarlo, non si reggeva in piedi», raccontano. La visita viene fissata, come di rito, dalla commissione per l’invalidità dell’Asp nel capoluogo e neanche molti giorni dopo la richiesta. Il primo appuntamento, Giovanni non può essere presente, altrove per l’ennesimo ricovero. Ma non fa niente, l’Asp concede sempre un secondo appuntamento, fissato per il successivo 7 gennaio. Ma poche ore dopo il Capodanno, Giovanni ha un improvviso peggioramento e così viene trasportato in ospedale, dove viene ricoverato. E’ troppo vicina la data prevista per la visita fissata, Michele capisce che non potrà accompagnare suo padre e chiede la domiciliazione dell’incontro presso l’ospedale. Poche ore più tardi, meno di due giorni dopo, Giovanni muore. Ma quello per cui Michele vuole raccontare questa storia è la lettera che ha ricevuto l’indomani. L’Asp gli comunicava che la documentazione allegata alla richiesta di domiciliazione non era stata “sufficiente”. Si trattava, poi, già della seconda comunicazione e la pratica sarebbe stata archiviata. «Io non voglio niente - dice oggi Michele - Ma mi domando come sia possibile che un cittadino debba essere costretto a recarsi presso la struttura sanitaria anche in gravi condizioni, magari con ambulanze private o in situazioni di disagio. E poi davvero non è possibile andare a controllare di persona?». In realtà sa bene che «il rigore di inter amministrativi serve agli stessi cittadini. Il punto è che se per anni magari si è concesso troppo, oggi si stringono le maglie della valutazione, ma il rischio è di non conoscere la reale situazione dei “pazienti”». Perchè, chiede, il certificato di ricovero non basta a testimoniare l’impossibilità di recarsi agli uffici? Motivazione sufficiente, in realtà, potrebbe esserlo. Ma serve un dettaglio maggiore. Di visite presso gli ospedali o le case se ne fanno tante, ma non tuttepossono essere accolte. Ci sonocriteri-spiegano -precisierigorosi(tecnici) che devono essere dimostrati con documentazione. A chiedere conto all’Asp le porte non sono affatto chiuse. Prima la direzione generale, poi la stessa struttura delegata alle certificazione di invalidità sono pronte nel fornire le spiegazioni una volta contattati. Nessuno ha torto, nessuno ha ragione. Ma c’è una motivazione (al cittadino il dolore del non potersene fare umanamente una ragione) per quel diniego. Spiegano all’Asp che, innazitutto, “archiviazione” della pratica non vuol dire cancellazione eterna. E’sempre possibile, dal giorno dopo, aprirne una nuova. E persino dopo il decesso è possibile richiedere l’accertamento dell’invalidità. «Sì, ma io non voglio nulla adesso. Chiedo che altri non si trovino in questa situazione». Ma c’è una precisazione da fare: la procedura di riconoscimento dell’invalidità segue un percorso amministrativo, non clinico. Il rigore diventa strumento di legalità. «Ma mio padre non era certo poco grave». Paradossalemnte, non è detto che avrebbe ottenuto comunque quella domiciliazione. «Perchè non chiedere spiegazioni?». Dall’altro lato spiegano che spesso, pure, è accaduto. La vita di Govanni è terminata nel dolore. Una storia senza torto, nè ragione. Forse troppo comune. Sara Lorusso

INQUINAMENTO A TITO

Lapenna replica a Restaino NON c’è nessuna questione politica di mezzo ma solo la volontà di fare «chiarezza sull’inquinamento nell’area di Tito». Così Sergio Lapenna, presidente della quinta commissione consiliare permanente, replica alle accuse di strumentalizzazione mossegli da Erminio Restaino. «Lo stato di inquinamento dell'area di Tito - ha spiegato Lapenna - è un dato di fatto e la comunità locale patisce questa situazioneda tempo.Si trattadi unavecchia questione a cui la Regione non ha mai posto la dovuta attenzione, tant'è che i ritardi nella campagna di caratterizzazione e messa in sicurezza dell'area non si contano più. Di qui la necessità di approfondire in Commissione il tema, unitamente agli altri soggetti interessati, al fine di verificare le responsabilità ed evidenziare le inadempienze che si sono succedute». Insomma nessuna speculazione: «mi interessa, invece, far venire alla luce le inottemperanze politiche e salvaguardare la salute dei cittadini». Gli attacchi di Restaino altro non sarebbero che una sorta di ammissione del lassismo del «governo regionale che si è mostrato spesso indifferente di fronte ad alcune situazioni, come nello specifico dell'area di Tito, dove sussiste un serio pericolo di inquinamento, ma i rimedi attuati fino ad oggi si sono dimostrati del tutto insussistenti».

Pace (Dec) interviene sui Piot e il ruolo dell’ente

«La Provincia deve stare nei processi decisionali» «PERCHE’ la Provincia possa fare concretamente e correttamente la sua parte nello sviluppo dei Pacchetti integrati di offerta turistica (Piot), questa deve necessariamente stare nei processi decisionali, contribuendo per quelle che sono le proprie deleghe e la sua vocazione alla nascita di un polo turistico forte, longevo, produttivo». Aurelio Pace, coordinatore dei gruppi di opposizione in consiglio provinciale, ammette che questo polo «con i Piot registra un passo indietro rispetto al Piano regionale turistico nella misura in cui si attribuisce al di là di segni evidenti vocazione turistica a tutti i territori indiscriminatamente e si corre il serio rischio di disperdere finanze che dovrebbero essere concentrate». Pochi giorni fa proprio i Piot sono stati al centro della discussione in consiglio provinciale. In fondo, «siamo tutti turisti e tutti decidiamo le nostre mete sulla scorta

dei patrimoni culturali di cui vorremmo godere, ma soprattutto in funzione della presenza o meno dei servizi, predisposti a sentirci accolti - spiega - Sono convinto che l’implementazione e la futura gestione dei Piot non possano prescindere da tali premesse: estremamente semplici ma non per questo prive di stringente fondamento, come non possano bastare gli indirizzi generici contenuti nel bando a discapito di obiettivi già identificati su cui operare». Senza contare che i pacchetti «avranno compartecipazioni pubbliche e private ed è necessario che queste siano garantite da velocità ed efficienza della pubblica amministrazione i cui tempi non spesso non coincidono con quelli dell’imprenditoria». «Le nostre meraviglie – continua Pace - sono circondate da deserti infrastrutturali materiali e immateriali che ne impediscono la fruizione, la classe imprenditoriale di settore, cui va riconosciuta testarda caparbietà nel fare

«Attenzione a non disperdere risorse»

turismo nonostante le carenze, vuole formazione mirata, tempestiva, dall’alto valore concorrenziale, perché convinta di come non ci si possa improvvisare operatori». Ecco perchè, è l’appello, la «Provincia di Potenza, chiamata da diversi comuni al ruolo di partner pubblico, può e deve rispondere intervenendo su entrambi i fronti, appropriandosi definitivamente di deleghe piene, utilizzando le strutture di cui è dotata, penso nel contesto formativo all’Apof-il (l’agenzia provinciale di formazione, ndr) e facendo da collettore con le realtà custodi del know-how, l’Unibas ad esempio». Allora, è la conclusione, «serve - conclude Pace - un marchio unico di qualità turistica per la Basilicata. Un ombrello sotto il quale armonizzare ed esaltare tutti gli attori coinvolti, che possa darsi regole comuni, che possa promuovere servizi alle imprese. Che sia lo stemma di un riconosciuto posizionamento della regione nel variegato panorama turistico nazionale ed internazionale».

Aurelio Pace

Se gli alberi diventano un piccolo disagio quotidiano UNA QUESTIONE davvero curiosa, una problematica ancora irrisolta. Il riferimento va alla richiesta svolta da Pasquale Di Tolla, residente in via Leonardo Da Vinci, che ha chiesto a nome del condominio sito

nel numero civico 17 l’intervento del Comune di Potenza al fine di migliorare la vivibilità della zona. Il problema sollevato dal cittadino riguarda la presenza ingombrante di alberi che creerebbero non pochi problemi agli abitanti del plesso in quanto i rami e la grandezza delle piante pone i residenti nelle condizioni di dover accendere le luci delle rispettive abitazioni sin dalle prime ore della mattina, con ovvie ripercussioni sul piano economico e della qualità della vita. L’interessato si è rivolto al comune di Potenza nel mese di novembre sollevando la questione e chiedendo agli

amministratori di provvedere al taglio dei rami ingombranti, per risparmiare corrente elettrica ed evitare pericoli per la sicurezza 8proprio il epso dei rami, in passato, ne aveva causato la rottura. Fortunatamente con qualche danno solo per le automobili. Di Tolla è ancora in attesa di risposte: «Quegli alberi, dice, continuano a creare non pochi problemi a noi residenti. Non possiamo accendere le luci di casa per mancanza assoluta di illuminazione esterna». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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Avigliano La storia di Antonio Villa, abbandonato dalla madre 10 giorni dopo la nascita

«Cerco i miei genitori da ben 51 anni» AVIGLIANO - Lui si chiama Antonio Villa, ha 53 anni, e ha un unico grande sogno: «ritrovare i suoi veri genitori». Genitori che non ha mai visto e di cui non sa più niente dal 17 novembre del 1956 quando Antonio, nato appena dieci giorni prima, fu abbandonato dalla madre. Tutto questo è avvenuto a Ischia, l’isolotto campano dove l’uomo è nato. Da quel lontano 1956 per Antonio è cominciato il calvario. Fino al compimento dei 18 anni è passato da un istituto a un altro. Prima la “Real casa Annunziata”, poi l’orfanotrofio di Santa Maria di Portosalvo, quindi l’Istituto dei “Colli Aminei”

di Napoli e infine, siamo al 1977, all’hotel Flora di Ischia, proprio l’isola da dove tutto ha avuto inizio. Oggi Antonio è sposato con Anna e vive e lavora ad Avigliano. Ma nella sua vita manca qualcosa: i suoi genitori. Quei genitori a cui quest’uomo di 53 anni vorrebbe chiedere tante cose prima fra tutte il motivo dell’abbandono e il fatto che poi loro non abbiano mai sentito la necessità di cercarlo. Necessità che, invece, non ha mai abbandonato Antonio che, cresciuto tra un’orfanotrofio e un altro, ha dovuto anche fare i conti con alcuni problemi di salu-

te: ritardi nello sviluppo psicomotorio e un problema di dislessia. Fino all’età di sei anni Antonio è stato ospitato a Frosinone dalla famiglia Ianni che ancora oggi «è nel mio cuore». Poi ha dovuto fare ritorno in orfanotrofio. All’età di dieci anni entra nell’istituto dei “Colli Aminei” di Napoli dove incontra Salvatore Sileo di Avigliano che all’epoca era il direttore della struttura dove Antonio era ospitato. Con Salvatore Antonio instaura un rapporto particolare: nel 1975 il direttore dell’istituto dei “Colli Aminei” ospita, per la prima volta, nella sua casa di Aviglia-

no il diciannovenne Antonio. Il rapporto tra i due non si è mai interrotto. Da quella prima visita ne sono seguite altre. Proprio durante una nuova visita a Salvatore Sileo, Antonio conosce, durante una festa ad Avigliano, una ragazza di nome Maria che sarebbe di lì a poco diventata sua moglie. Oggi in un certo qual modo Antonio ha trovato una stabilità: ha un lavoro che gli da da vivere dignitosamente, con la sua campagna di vita è felice, ad Avigliano ha molti amici ed è benvoluto da tutti, ma nel suo cuore c’è qualcosa che manca: quei genitori che

non ha mai smesso di cercare neanche per un minuto. «Non ho mai perso la speranza - ammette - di poterli ritrovare». Ed è stata proprio la speranza, che da quel lontano 1956, ha mosso Antonio. Ha chiesto informazioni un po’ a tutti. Nella sua isola natale nessuno gli ha saputo - o voluto - dire nulla. Ma lui non ha mai mollato e con il passare degli anni ha intensificato le ricerche. Tra un informazione a un’altra Antonio si è convinto che i suoi genitori sono originari della Basilicata. Proprio la regione che lo ha definitivamente adottato. Ora Antonio Villa vorrebbe solo in-

Antonio Villa

contrarli per chiedere loro «il perché dell’abbandono e il perché nessuno dei due ha mai sentito il bisogno di cercarlo». al.g. a.giammaria@luedi.it

Avigliano Oggi Donato Salvatore ufficializzerà la sua candidatura alle prossime elezioni

Saranno due le liste a sinistra? Mentre il Pd non ha intenzione di fare dietro front sul nome di Vito Summa AVIGLIANO – Quella di ieri è stata la giornata dei manifesti. Due hanno tappezzato i muri della cittadina: uno del Pd, l'altro di Sinistra e libertà. A tratti hanno denunciato, anche duramente, la posizione di chi, una parte dei partiti del centrosinistra, ha disertato il tavolo politico. Poi un invito alla responsabilità e alla coesione per trovare una sintesi “per il bene della comunità”. Una corsa a mettere i paletti, denunciare le corse in avanti (il riferimento è stato a Donato Salvatore, candidato del Psi, che terrà oggi pomeriggio un incontro pubblico) e porre le condizioni per le alleanze future. Il Pd, in particolare, ha fatto sapere a tutti che Vito Summa è il candidato sindaco scelto dal partito. «Una candidatura autorevole – hanno scritto nel documento - competente e rappresentativa, messa in campo per la costruzione di un progetto di rilancio della comunità aviglianese e attraverso la quale aprire una fase nuova e di protagonismo per la città di Avigliano». Sinistra ecologica e libertà non ha fatto nomi. E quella che era una posizione uffi-

I duellanti: Vito Summa e Donato Salvatore

ciosa sulle primarie, con ieri è stata ufficializzata. Hanno fanno sapere dalla sinistra ecologica: «Non siamo tifosi delle primarie, una pratica decisa dal Pd per scegliere i propri dirigenti e candidati». Però «in presenza di autorevoli candidature e, con un programma condiviso, riteniamo che quello delle

primarie resti l’unica strada praticabile per tenere unito il centro sinistra ad Avigliano». Insomma, di fronte all'unità d'intendi, ognuno porti un suo candidato. Hanno spiegato meglio dal partito di Niki Vendola. L'ipotesi delle primarie condivise «vedrebbe la nostra partecipazione anche attraverso la

presentazione di un candidato di Sinistra Ecologia Libertà». Insomma SL, legittimamente, aggiungerebbe benzina al fuoco con un suo candidato qualora si dovesse giungere alle primarie. Ma dove si decideranno metodo e candidati? La sede “naturale”, secondo il Pd, resta il tavolo politico locale,

Piot, il consiglio comunale di Pietragalla dice «Sì» PIETRAGALLA - Tra i punti posti all'ordine del giorno e discussi dal consiglio comunale di Pietragalla svoltosi nella serata di martedì 19 gennaio è stato approvata l'adesione alla partneship dei Piot (Pacchetti integrati di offerta turistica) con la conseguente approvazione dello schema di atto costitutivo e l'autorizzazione alla sottoscrizione. Ha votato a favore per l'approvazione anche il consigliere di minoranza appartenente alla lista civica “Vivere Pietragalla”Valentino Pepe il quale ha sottolineato che «il Piano turistico regionale prevede che siano i privati a proporre progetti che possano essere finanziati attraverso la concertazione del partenariato. In tal senso alcuni imprenditori lucani hanno deciso di individuare una progettualità condivisa da operatori privati, associazioni ed enti per il rilancio del turismo in Basilicata». Questo «si può fare anche a Pietragalla - ha aggiunto - che ha tanto da

offrire nel settore del turismo come volano economico e culturale, sostenendo in tal senso progetti validi, concreti, solidi e permanenti di riqualificazione territoriale e turistica». Quindi «dovrebbe nascere - ha proseguito il consigliere Pepe - una filiera di borgo-albergo partendo dalla valorizzazione delle tradizioni locali, dei siti architettonico-urbanistici di pregio, impiegando i giovani del posto in un percorso formativo-lavorativo stabile, utilizzando anche la realizzazione di manifestazioni ed eventi culturali». Inoltre si dovrebbe dar vita ad una rete di strutture ricettive multiple per concorrere con efficacia alla valorizzazione del territorio. «Così - ha concluso l’esponente politico di minoranza - si potrà attirare l'attenzione dell'opinione pubblica, rafforzando l'identità locale, valorizzando il patrimonio culturale e potenziando la capacità comunicativa del territorio locale». Antonio Bevilacqua

Il sindaco Iacovera

«luogo nel quale tutte le forze politiche che intendono aderire al centro sinistra elaborino una comune condivisione sul programma e sul candidato sindaco». La pensano allo stesso modo Sinistra e libertà e Partito dei comunisti italiani, che in un comunicato stampa congiunto scritto insieme al Pd

e pubblicato l'altro ieri avevano richiamato i “dissidenti” alla responsabilità di stare uniti al tavolo. L'altro ieri Donato Salvatore, maggiore indiziato della rottura del tavolo dell'intesa, aveva rigettato le accuse che lo vedevano come il guastatore dell'alleanza, dicendosi disponibile a un accordo politico, senza escludere la possibilità delle primarie. «Metodo –aveva detto –che non deve essere brandito come un'arma contro di me». Insomma il confronto su programmi e candidati resta ancora tutto aperto. E l'ipotesi delle due liste del centrosinistra, per ora, prende il largo. Sul tavolo, dunque, sono due i candidati ufficiali (Salvatore e Summa), la cui scelta dovrà fare il paio, fa sapere Sinistra e libertà, con la definizione del perimetro dell'alleanza e i punti programmatici. Una curiosità nel manifesto di Sinistra e libertà: nel citare gli alleati del centrosinistra tra presenti e assenti all'ultima riunione, la sinistra omette di citare l'Udc. Dimenticanza o disconoscimento di un alleato? La polemica è servita. Gianni Sileo

Avis, domani si dona PIETRAGALLA - E' stato presentato il calendario delle donazioni organizzate dalla sezione comunale di Pietragalla dell'Associazione volontari italiani del sangue per tutto l'anno 2010. Nel renderlo pubblico il presidente dell’Avis locale Giuseppe Alfano, insieme a tutto il consiglio direttivo, che ha sottolineato come «donare significa regalare un sorriso a chi soffre, per cui facciamo della nostra vita un dono per altri». Il calendario annuale prevede praticamente donazione mensili con date che ricadono nel penultimo venerdì e nell'ultimo venerdì del me-

se con l'eccezione del mese di agosto dove vi sono due date, rispettivamente ad inizio e a fine mese. Si tratta quindi di appuntamenti e date importanti da ricordare per i soci pietragallesi che si aggirano all'incirca intorno a poco piu' di centocinquanta unità, un numero senza dubbio rilevante per un piccolo centro abitato quale è Pietragalla. Nell'immediato il primo appuntamento con la donazione del sangue è per il mese di gennaio ed è fissato per domani dalle 8.30 e fino alle 10.30 presso l'ambulatorio comunale ubicato in via San Demetrio. an.be.

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Giovedì 21 gennaio 2010


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27 Anzi Il sindaco Petruzzi si è detto disponibile ad ospitare i piccoli sopravvissuti al sisma

Gara di solidarietà per Haiti Intanto il Centro affidi di Potenza invita ad «affrontare l’emergenza con cautela» ANZI - Dopo la richiesta avanzata dal sindaco di Muro Lucano e da quello di Bella, anche il primo cittadino di Anzi, Giovanni Petruzzi, ha formalmente comunicato al ministero degli Esteri la disponibilità del suo «Comune ad ospitare bambini haitiani». I piccoli troverebbero alloggio sia nella «casa d’accoglienza “Santa maria Maddalena” di contrada San Donato, sia nella abitazioni di alcune famiglie anzesi». Cresce il numero delle amministrazioni comunali lucane, che sulla loro pelle hanno vissuto nel novembre del 1980 - cosa significhi un terremoto devastante - che hanno offerto la loro disponibilità a ospitare bambini provenienti da Haiti dove il terribile sisma ha finito con lo sconvolgere e con il devastare un già gracile tessuto economico e sociale. Per il sindaco Petruzzi «la proposta di ospitalità altro non è che una piccola forma concreta di aiuto per concorrere alla grande gara di solidarietà che si sta sviluppando anche in Basilicata per alleviare le sofferenze di un popolo martoriato e afflitto». Intanto il Coordinamento nazionale affido (Cnsa) e il Centro affidi della Provincia

Un bimbo salvato dalle macerie

di Potenza fanno sapere che è necessario «affrontare l’emergenza con cautela per evitare ulteriori traumi per i bambini haitiani». Questo l’appello che Angela Marsicovetere, responsabile della segreteria del Coordinamento nazionale Servizio Affido (Cnsa) e del Centro affidi della Provincia di Potenza, ha voluto rivolgere a tutte quelle comunità locali e alle famiglie lucane a seguito delle numerose sollecitazioni pervenute in questi giorni relative all’attiva-

zione di procedure di affido familiare per i bambini scampati alla tragedia del sisma che ha colpito Haiti. «In primo luogo – ha spiegato Angela Marsicovetere va precisato che in merito alla possibilità di prendere in affido un bambino haitiano vi è l’esigenza di sostenere iniziative volte ad attuare interventi di emergenza in loco». L Pertanto le azioni da mettere in campo «devono essere finalizzate a favorire, innanzitutto, il ricongiungi-

mento con i loro parenti e amici, adoperandosi per sostenere anche economicamente quelle persone e famiglie che, seppure nella drammaticità della situazione, si sono spontaneamente fatte carico di questi bambini e per promuovere adozioni e affidamenti da parte di famiglie locali per quei bambini rimasti soli». La procedura di affido familiare non va «confusa con i soggiorni a termine in discussione in questi giorni presso la Commissione per le adozioni internazionali (Cai)». Insomma «bisogna verificare, al di là dello slancio solidaristico, la reale disponibilità e attendere le direttive internazionali per l’attivazione delle procedure». «Per quel che riguarda – ha concluso Angela Marsicovetere - le lodevoli iniziative di solidarietà maturate in questi giorni da parte di famiglie lucane e di amministrazioni pubbliche al lavoro su progetti di accoglienza, va evidenziato che nell’eventualità dell’arrivo di questi minori è da privilegiare l’accoglienza nelle famiglie piuttosto che in strutture appositamente adibite, per evitare ulteriori disagi ai piccoli sopravvissuti».

Potenza Lo ha deciso a maggioranza il consiglio provinciale

Riduzione dei costi della politica Dimezzati i compensi dell’Apof-Il POTENZA - L’amministrazione provincialerisparmiafondi. E’stato approvato, infatti, ieri, in consiglio provinciale la riduzione dei compensi del presidente dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Apof-Il, l’agenzia che si occupa, per conto dell’ente, di formazione La riduzione dei compensi è stata approvata all’unanimità. «Si tratta - ha spiegato l'assessore al Bilancio e alla programmazione Vito Di Lascio che ha illustrato la proposta di deliberazione votata dal consiglio - dell'atto conclusivo della volontà, espressa fortemente dalla giunta Lacorazza e da questo consiglio, di ridurre i costi della politica di un ente sub provinciale, cui è affidata la gestione di una delega importante quale la formazione. Delega che l'Apof-il dovrà portare avanti negli anni, con compensi più in linea con la scelta di raziona-

lizzazione e riqualificazione dei costi compiuta da quest'amministrazione». Un plauso al provvedimento è venuto dal capogruppo dell'Idv Vittorio Prinzi e dal consigliere Giuseppe Morero del Pdl. Il primo ha sottolineato come «la ridefinizione delle indennità Apof-il, accolta positivamente nella commissione competente, ribadisca la volontà dell'amministrazione di contenere icosti della politica». La necessità di un'interfaccia migliore con Apof- il è stata invece messa in evidenza da Morero, «per evitare che corsi di formazione preziosi per i giovani lucani finiscano per diventare tempo e risorse perse». Il consiglio si è espresso favorevolmente e all'unanimità anche su altri due provvedimenti riguardantila provincializzazione della strada comunale “Turistica”

in agrodi San Chirico Nuovo,dalla statale 7 “Appia”alla provinciale 38 “di Fonti”, e la de-provincializzazione della strada di “Tito scalo”. «Per entrambe le arterie - ha spiegato Di Lascio - si tratta della conclusione di iter amministrativi, iniziati nella passata consiliatura e che oggi vengono portati a compimento. Per il resto il tema riguardante le provincializzazioni e le deprovincializzazioni sarà affrontato, così come richiesto dalle commissioni competenti, in un confronto unico». Durante la seduta è stata inoltre data comunicazione della pronuncia della Corte dei Conti nei confronti della Provincia di Potenza relativamente al rendiconto 2006 e della delibera di giunta provinciale del 15 dicembre del 2009 sul prelevamento dal fondo di riserva per l’esercizio finanziario del 2009.

Con “La banda” torna allo Stabile la rassegna “Altrocinemapossibile” POTENZA - Dopo il successo registrato lo scorso anno ritorna “Altrocinemapossibile”, la rassegna cinematografica figlia dell'impegno di sensibilizzazione al tema dei diritti umani dell'associazione di promozione sociale “Zer0971”. Nella consueta cornice del ridotto del teatro Stabile di Potenza, a partire dal prossimo 26 gennaio, per quattro martedì consecutivi, saranno proiettate pellicole premiate nei più importanti festival di cinema. L'obiettivo è trasmettereaglispettatori, ancheattraversoqueste “altre visioni”, un messaggio di tolleranza e pace. Si tratta di lungometraggi che rimangono spesso sconosciuti al pubblico soprattutto per le tematiche trattate o che, nella migliore delle ipotesi, vengono trasmesse dalla tv a pagamento. “L'orchestra di Piazza Vittorio” e “Persepo-

lis”, infatti, due dei quattro lavori selezionati da “Zer0971” l'anno scorso, solo dopo diversi mesi vennero inseriti nella programmazione di Sky. Esilio, integrazione e multiculturalità i temi principali di questa edizione. Martedi 26 gennaio sarà proiettato “La Banda”, un film di Eran Kolirin con Sasson Gabai, Ronit Elkabetz, Saleh Bakri, Khalifa Natour, Shlomi Avraham. ProduzioneIsraele, Francia 2007. In programma per i successivi tre martedi di febbraio, “L'anno in cui i miei genitori andarono in vacanza” di Cao Hamburger, “Tulpan, la ragazza che non c'era” di Sergei Dvortsevoy e il film di animazione di Michel Ocelot “Azur e Asmar”. Tutte le proiezioni si terranno nel ridotto del teatro Stabile di Potenza alle 21. L'ingresso è gratuito ma occorre prenotarsi inviando una mail a info@zer0971.org o un sms al 349 5186960. Simona Brancati

Vietri Un’associazione di sostegno alle famiglie

Diversamente abili Ora c’è “La bottega del fare”

VIETRI - Le famiglie dei disabili sanno ora di poter contare su qualcuno. Apre, infatti, a Vietri, “La bottega del fare”. L'associazione di volontariato Sirio di concerto con il Csv e l'Asp apre a Vietri il primo centro di integrazione sociale altamente qualificato per il comprensorio del Marmo-Melandro. «La bottega del fare significa - spiega il presidente di “Sirio” Giovanna Martoccia - mettere al primo posto le persone e le loro ansie da condividere, dare una risposta concreta a chi quotidianamente deve gestire l'handicap. Le numerose e pressanti richieste delle famiglie delle persone diversamente abili dimostrano che la politica oggi va in una direzione diversa rispetto al mondo della gente». Il progetto è nato dal basso, tra la gente lì dove “Sirio” è nata ed opera, e ha riacceso l'entusiasmo di tanti cittadini unitisi attorno alla proposta siriana con 800 firme. Il centro di aggregazione ed integrazione di persone diversamente abili e normodotate, gestito dai

soci volontari e con il coordinamento scientifico di personale altamente qualificato dell'Asp di Potenza, sarà strutturato in attività educative per l'autonomia e in laboratori manuali che consentiranno agli utenti di potenziare le proprie capacità ed attitudini. Lo start-up iniziale de “La bottega del fare” verrà finanziato dal Centro servizi per il volontariato di Basilicata, e sarà ubicata presso i locali del Poliambulatorio di Vietri di proprietà della stessa Azienda sanitaria provinciale di Potenza che, nelle persone del direttore generale Pasquale Amendola e del direttore sanitario Giuseppe Cugno, ha condiviso con particolare sensibilità e disponibilità l'iniziativa di Sirio, dando autorevolezza al progetto. I soci volontari di “Sirio” frequenteranno appositi corsi di formazione organizzati dal Csv Basilicata per acquisire conoscenze di base finalizzate ad una corretta gestione del rapporto con la disabilità. Le famiglie dei disabili sanno ora di poter contare su qualcuno.

Satriano, l’opposizione critica sulla palestra polifunzionale SATRIANO - Nuovo attacco da parte del consigliere di opposizione, Tonino Iallorenzi, all’amministrazione comunale. Nel mirino questa volta alcuni impianti che sono stati inaugurati ma non sarebbero utilizzabili. «In gran pompa magna l'amministrazione di Satriano di Lucania - ha fatto sapere l’esponente di “Insieme per Satriano - ha inaugurato l'avveneristica palestra polifunzionale destinata agli alunni della scuola primaria. Tanto la solennità, tutti presenti, tutti hanno voluto intervenire, il sindaco, il vice sindaco». Il fatto che la struttura sia «costata centinaia e centinaia di migliaia di euro» non «ha importanza visto che il servizio alla cittadinanza è altissimo e il servizio offerto all'istituto scolastico impagabile». Provocatoriamente Iallorenzi si chiede: «che importa se esisteva un progetto di miglioramento dei locali già adibiti in passato all'attività mo-

toria, con contestuale ampliamento, sfruttando gli spazi posteriori alla scuola. Che importa se lo spazio utilizzato è piccolo e la palestra, nuova di zecca, è simile ad un grosso garage. Come faranno ad entrare è ha fare attività i piccoli alunni della scuola primaria di Satriano?. Potranno classi sempre piu' affollate, non certo per un aumento demografico, ma a seguito del decreto Gelmini, poter, idoneamente, fare attività motoriain uno spazio così piccolo?». Ma per l’esponente di opposizione il problema è stato «facilmente risolto» perché «nonostante la cerimonia di inaugurazione a oggi i bambini non sono ancora entrati nella struttura». Struttura che «ad oggi non può ancora essere utilizzata dalla scuola». Ma «tanto che importa, l'importante era spendere i soldi e inaugurare la struttura».

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L’avvocato: «Tutte le sentenze ci danno ragione». Il sindaco: «Operiamo nell’interesse di tutti»

L’Arcobaleno vince su Navazio Per il giudice di pace «illegittime» le ordinanze di chiusura domenicale MELFI - Classificando il comune di Melfi quale città d'arte, il giudice di pace, Maria Lauletta ha sancito l'illegittimità delle ordinanze emesse dall'ente di piazza, Festa Campanile che aveva imposto la chiusura domenicale del centro commerciale Arcobaleno. Il decreto legislativo numero, 114 del 1998 e la legge regionale numero, 19 del 1999 prevedono la possibilità per gli esercenti, appunto delle città d'arte, di determinare liberamente gli orari di apertura e chiusura dei negozi. Il legale del centro commerciale di contrada, Bicocca intende ribadire che: «non è la prima sentenza emessa in tal senso - spiega l'avvocato, Rocco Cetrone che aveva invitato l'amministrazione comunale a ravvedersi sui provvedimenti adottati e che invece ha visto il comune costituirsi in un giudizio per essere condannato senza attenuanti al ritiro delle ordinanze». La sentenza del giudice di pace, che ha pure configurato l'eccesso di potere per l'ordinanza di chiusura del sindaco Ernesto Navazio, ora alimenta

PIOT AREA NORD

MELFI: FONDI PER L’ALBERGHIERO

Comune di Melfi e Confesercenti i capofila

Soddisfatto l’assessore Pietrantuono

MELFI - Riqualificazione e rilancio di Monticchio; potenziamento, ampliamento, riattivazione alberghiera e ospitalità diffusa; potenziamento dei servizi di filiera quali i servizi di trasporto alternativi e insediamento di attività turistico sportive all'aria aperta eco compatibili quali: escursionismo, ippovie, volo libero, arrampicata, softair, minigolf tematici, pesca sportiva. Sono solo alcuni dei progetti che il Piot area nord sta mettendo in campo. L’accordo è scaturito a seguito di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi nella Sala degli stemmi di Melfi a cui hanno partecipato i sindaci di: Melfi, Atella, Barile, Lavello, Forenza, Rapone, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte, Maschito, Montemilone, San Fele, Pescopagano, Venosa, Ginestra e i rappresentati legali della Confesercenti della Provincia di Potenza, del Forum delle Associazioni “Melfiplus”, del Consorzio Turistico Vulture - Melfese - Altobradano, di Pausania, del Comitato rappresentativo degli operatori agrituristici del Nord Basilicata, del Comitato degli operatori turistici di Monticchio, del Comitato degli operatori turistici di Venosa, dell'Associazione del Centro Storico di Melfi, del Comitato rappresentativo delle associazioni culturali ed enogastronomiche del Vulture.

MELFI - «Un altro importante passo avanti verso la “cittadella dei saperi”». E’ soddisfatto l’assessore provinciale Francesco Pietrantuono sul cospicuo investimento (circa 2 milioni e mezzo di euro), per le scuole della città di Federico. «Troverà così - spiega - una sede unica e definitiva l'Istituto Alberghiero. La crescita dei suoi studenti ha portato negli anni a un suo frazionamento fra diverse succursali, con non pochi disagi per studenti, insegnanti e personale. Dopo la ristrutturazione del Gasparrini, l'impegno delle risorse per l'allargamento e il potenziamento del Liceo Scientifico, a breve l'inizio dei lavori per il nuovo Istituto Alberghiero aggiunge un altro importante tassello nella direzione di un concreto investimento per la centralità della scuola nel futuro della nostra comunità». «Obiettivo prioritario della Provincia conclude - è quello di rendere più sicuri gli istituti scolastici e iniziare un percorso di ammodernamento nella direzione di una maggiore efficienza ed autosostenibilità energetica, mirando ad abbattere i costi energetici e investendo nella formazione e maggiore consapevolezza dei giovani verso i temi dell'ambiente e di un vero sviluppo sostenibile».

Il sindaco Navazio

nuove polemiche dal momento che: “quattro ricorsi al Tar, uno al consiglio di stato, quest'ultima sentenza - aggiunge l'avvocato di Arcobaleno Cetrone - hanno visto sempre dar ragione alla società del centro commerciale, tuttavia palesando ostruzionismo, limitatezza e scarso interesse per chi investe e crea posti di lavoro in periodi di crisi e licenziamenti di

massa. Un atteggiamento che porterà questi imprenditori a rivedere drasticamente i programmi di sviluppo che avrebbero messo in campo. Almeno dell'Arcobaleno resterà il viadotto donato alla città che ora possiede un accesso agile alle direttrici stradali principali”. I negozi di contrada, Bicocca potranno così rimanere aperti senza autorizzazione del sindaco

anche nei giorni festivi quando l'afflusso di acquirenti, molti arrivano da fuori regione, è davvero enorme. La vicenda tuttavia non sembra definitivamente conclusa perché: “sembrerebbe da voci ufficiose - conclude l'addetto stampa del centro commerciale - che il comune di Melfi vorrebbe ricorrere al Consiglio di Stato per annullare la sentenza. Sarebbe un

ulteriore sintomo di accanimento, mentre ci chiediamo chi pagherà le parcelle degli avvocati considerato che ad Arcobaleno sono già costate centomila euro”. Sembra proprio che in questa vicenda il primo cittadino di Melfi abbia finito per scontentare sia i commercianti del centro storico che lamentano un drastico calo di introiti, sia gli imprenditori dei centri

per la grossa distribuzione ormai realtà economica incontrastata della periferia. “Non abbiamo come interlocutore certamente la società, Arcobaleno - commenta il sindaco, Ernesto Navazio - ma la legge, le sue procedure ed ovviamente gli interessi generali delle varie categorie, commerciali e produttive, inclusi i consumatori”. Vittorio Laviano

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Ripacandida Buon riscontro di pubblico nel corso della fiera

Grande festa nella città di Orazio

Turismo religioso a Roma Successo per gli affreschi

Nonno Michele di Venosa spegne cento candeline

RIPACANDIDA - Nei giorni scorsi a Roma si è svolta una fiera sul Turismo Religioso organizzata dall' Opera Romana Pellegrinaggi. Una full immersion per capire quanto sia importante valorizzare i siti di arte sacra in Italia. Ogni Regione italiana ha presentato i propri siti religiosi, quali santuari, basiliche, percorsi della fede. Anche la Basilicata era presente con lo stand e materiale illustrativo su quello che riguarda il turismo religioso e sul resto del territorio. Durante questi due giorni della fiera, erano presenti molti operatori non solo italiani ma anche stranieri, europei e delle americhe. I siti religiosi della Basilicata pubblicizzati sono stati: il Santuario di San Donato di Ripacandida, piccolo gioiello di arte sacra e gemellato con la Basilica di S. Francesco di Assisi con affreschi che rappresentano episodi del Vecchio e Nuovo Testamento; la S.S. Trinità e Cattedrale di Venosa di epoca normanna, il Santuario della Madonna del Carmine di Pierno, il Santuario della Madonna Nera di Viggiano nella Val d'Agri, Santa Ma-

Gli affreschi di Ripacandida

ria di Anglona, nei pressi della Rabatana di Tursi, la Cattedrale romana-cluniacense di Acerenza, la Cattedrale di Irsina con la bellissima statua del Mantegna, l'Abbazia di San Michele a ridosso dei Laghi di Monticchio, le Chiese rupestri di Santa Margherita a Melfi e la Cripta del Peccato Originale di Matera. Questi sono solo alcuni esemplari di Arte Sacra in Basilicata, luoghi dello spirito, dove il viaggiatore attento è in cerca di nuove emozioni e la fiera di Roma è stata un ottimo trampolino di lancio per la Basilicata. E

Promosso un progetto di assistenza

Melfi, “Fine vita” Rotary in campo MELFI - “Solidarietà alla fine della vita” è il nome del progetto promosso dal Rotary international Distretto 2120 - Interclub Melfi, Potenza, Venosa, Potenza Ovest - che verrà presentato ufficialmente il 23 gennaio prossimo alle 18 nel teatro Ruggero II. L’iniziativa oltre all’impegno del Rotary, vede in prima persona il coinvolgimento dell’associazione “Remo Ghirotti”, della Croce Rossa e della Wale la fondazione che si ispira alla vita di Alessandra Bisceglia. A introdurre il convegno sarà il presidente del club di Melfi Antonio Miranda. Sono previsti poi i saluti di Fedele

Zaccara, Ettore Bitetti, Sergio De Franchi. La relazione è affidata al medico Gianvito Corona. Le conclusioni a Romano Vicario. Il clubcon il progetto “Solidarietà alla fine della vita” si prefigge, in un’ottica di sussidiarietà sia con le istituzioni sanitarie che amministrative, in collaborazione con la Gigi Ghirotti Basilicata, con la Croce Rossa Italiana e con altre associazioni specifiche del settore, di avere un ruolo proattivo sia attraverso azioni concrete come acquisti di presidi medici, sia attraverso azioni mirate a creare la cultura di un’assistenza domiciliare di qualità”.

proprio Ripacandida ha deciso di puntare molto di più sullo sviluppo del turismo culturale e religioso, e ormai nessuno più può toglierlo dalla testa. Di quella degli amministratori comunali e soprattutto della Pro Loco, che è stata la prima a divulgare fuori regione questa chiesa con i suoi splendidi affreschi. A Ripacandida si fa sul serio e le bellezze artistiche della Chiesa di S. Donato con i suoi stupendi e straordinari affreschi risalenti al '500, soprattutto dopo il gemellaggio di prestigio effettuato con la Basilica di San Francesco in Assisi, le si vogliono valorizzare fino in fondo. In questa chiesa, più volte definita «La Bibbia di Ripacandida”, in quanto vi sono trascritti fedelmente, in un articolato e complesso ciclo di affreschi, gli episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento, si può scorgere un convincente e avvincente percorso mistagogico, cioè di introduzione al mistero, che parte dalla Resurrezione di Gesù e rilegge la storia della salvezza nella Genesi, nel Vangelo e nella vita dei Santi». Dobbiamo riconoscere agli attuali

amministratori di Ripacandida il merito di aver concretizzato un ambizioso progetto, di aver realizzato un sogno ed essere riusciti a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del Comune di Assisi, in un giorno di grande suggestione per la Basilicata - il 4 ottobre 2009 - in cui i Sindaci e gli Amministratori della nostra Regione offrivano l'olio per la Lampada di San Francesco. Alle Pro Loco di Assisi e Ripacandida, presenti alla firma del documento, è stato riconosciuto il merito di aver avviato e sostenuto un profondo legame fra le due Comunità civili e religiose, grazie anche all'essenziale sostegno del Custode emerito del Sacro Convento, Padre Vincenzo Coli. Il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, nel ringraziare i promotori del sodalizio, ha ricordato il ruolo delle città con le parole di Giorgio La Pira: «Ognuna di queste città non è un museo ove si accolgono le reliquie, anche preziose, del passato; è una luce ed una bellezza destinata ad illuminare le strutture essenziali della storia e della civiltà dell'avvenire». Lorenzo Zolfo

VENOSA - La comunità venosina si è stretta intorno a nonno Michele per festeggiare il suo centesimo compleanno. A farsi interprete dei sentimenti di stima e affetto dei venosini nei confronti del loro concittadino l'Amministrazione comunale, che nella targa-ricordo consegnata all'arzillo nonnino descrive Michele Ferrara “uomo onesto e operoso, padre esemplare e generoso, vero riferimento della famiglia”. Nel corso del ricevimento al Ristorante “Il Baliaggio”, il Vice Sindaco, Piero Visaggio ha sottolineato che alla base della longevità ci sono tre fattori: costituzione genetica, comportamenti morigerati e amore della famiglia. A questo punto il cronista ha chiesto a nonno Michele di svelare il segreto del suo eccellente stato psico-fisico. “Non lo posso dire!ha risposto categorico il neo-centenario-Altrimenti che segreto è?”. Ma poi, a quattr'occhi ci ha confessato: “Ogni giorno bisogna bere qualche bicchiere di buon vino……ma sempre della stessa vigna!”. In un clima di festa al momento del taglio della torta si è brindato con

Il festeggiamento dei 100 anni

dell'ottimo spumante Ferrari, per l'occasione ribattezzato “Ferrara 100”. Tra i vari regali ricevuti spiccava anche una scintillante maglietta da calciatore, personalizzata con un “MICHELE 100”. Vinta l'emozione dei festeggiamenti, nonno Michele ha tirato fuori la sua tradizionale verve, dando prova di una frizzante carica di vitalità ed esibendosi in una carrellata del suo repertorio di canzoni napoletane con alcuni accordi del suo amato violino . Giuseppe Orlando

Genzano, musica protagonista con Shekinah e la banda Bellini GENZANO DI LUCANIA - Dopo il concerto del 3 gennaio, tenutosi nella chiesa “Maria SS. Delle Grazie”, il gruppo bandistico “V. Bellini”e la corale polifonica “Shekinah” continuano la loro attività. Così, mentre la banda diretta dal pluripremiato Maestro Fedele Zotta si è già esibita domenica scorsa (in occasione della festa dedicata a Sant'Antonio Abate, protettore del paese) riscuotendo un ennesimo meritato successo, per quanto riguarda la compagine canora guidata dal Vito Cilla, talentuoso e fin troppo umile direttore del numeroso “assortimento di voci”, è già arrivato un importante invito: farà parte, a pieno titolo, di una rassegna di apprezzate corali che si terrà prossimamente a Spinazzola, nella vicina Puglia. Ricordiamo che l'evento di inizio anno è stato il primo del suo genere in tutto il circondario, e che ha catalizzato l'attenzione di un pubblico numeroso

giunto anche da fuori. La chiesa era satura, ma il silenzio ha dominato sovrano, riempito soltanto dalle melodie di voci e suoni in perfetta armonia, emessi dai circa settanta elementi (in totale) esibitisi. Un repertorio che è scorso a partire da alcune famose marce sinfoniche (di Orsomando e Cancelli) e dall'intermezzo della Cavalleria Rusticana, fino ad alcuni classici d'ispirazione religiosa di Deflorian, Morricone, Monteverdi, Vangelis, Gospell, Orff, e Verdi. Una serata di ottima musica che ha lasciato un segno indelebile nella memoria degli spettatori. Ne vanno fieri i direttori Cilla e Zotta (quest'ultimo musicista di professione e Maestro da lungo tempo), i quali ci mettono l'anima nella cura dei loro gruppi; ma palesano la loro soddisfazione anche i singoli componenti, per i quali l'effetto della “magia” emergente dalla complessa interazione dei rispettivi suoni

vocali e strumentali ha sortito - a quanto ci dicono - un effetto estasiante soprattutto in loro stessi. Una data precisa per il prossimo sodalizio non è stata ancora stabilita. Un'impresa del genere richiede molto tempo per la preparazione, ed anche disponibilità contemporanea da parte di tante persone. Quindi non è affatto facile da realizzare, soprattutto al livello mostrato in questa prima esibizione. Ma l'evento si è subito imposto per la sua efficacia di fattore sensibilizzante verso una fruizione musicale d'alto livello, quindi è plausibile che al più trascorrerà ancora un anno, prima che si possa di nuovo assistere a questo “miracolo” musicale tutto genzanese. Un ringraziamento da parte di tutti va all'Amministrazione Comunale per l'apprezzamento palesato e per il contributo economico promesso. Gianrocco Guerriero

LA POLEMICA di MICHELE DUINO* LA PROLOCO Venusiana ancora al centro dell'attenzione per un sequestro mai avvenuto di vino imbottigliato in occasione del Natale 2009: qualche giorno fa il presidente dell'Associazione Michele Duino riceve una telefonata in cui gli vengono comunicate, da parte delle autorità competenti, presunte irregolarità sui vini distribuiti durante le vacanze natalizie. Le confezioni di bottiglie andata a finire nell'occhio del ciclone contenevano Vino Doc ed Igt che, con sottile sarcasmo, il presidente aveva denominato “L'invidia, l'anonimo e l'astuzia”

«L’invidia, l’anonimo e l’astuzia» parole che ben si addicono alla ProLoco Venusia ed ai suoi pseudo nemici che, forse “Invidiosi”, continuano imperterriti ad inveire da “Anonimi“ contro l'operato dell'associazione venosina che “Astutamente” coglie la palla al balzo per far parlare ancora di sé. Michele Duino, sicuro della assoluta regolarità dell'operazione, non fa altro che sorridere dell'accaduto e risponde invitando i curiosi a visitare la nuova sede della ProLoco in via Roma, più accogliente delle preceden-

ti e dotata come sempre di tutto ciò che serve al turista per visitare la città; con ironia il presidente pavoneggia mostrando le bottiglie di vino che, a meno che qualcuno non soffra di allucinazione visive, sono ancora lì in mostra a coloro che vogliono apprezzare la genuinità dei prodotti del territorio. Non sono ancora chiari i motivi che spingono “gli anonimi avventori della penna” ad accusare in maniera così sprovveduta un'associazione che ormai da anni lavora per la cresci-

ta della città oraziana a livello turistico: tante sono le manifestazioni promosse ed altrettanti i giudizi positivi riscontrati a livello regionale ed interregionale, tanto lavoro e sacrificio da parte dei soci che, soprattutto in occasione delle festività, profondono impegno per la buona riuscita degli eventi programmati. Ricordando la sempreverde festa patronale del 2009 con Renzo Arbore L'Orchestra italiana, il presidente comunica che, per l'anno in corso, gli artisti saranno

dello stesso calibro del cantante foggiano ed assicura che i contratti sono stati già firmati anche se, per ora, il riservo sui nomi è d'obbligo; il successo riscosso dalle manifestazioni venosine organizzate dalla proLoco è dovuto all'amore per il territorio che dimostrano i soci, alla caparbietà del presidente Duino ed alla stretta collaborazione con l'attuale amministrazione comunale, pronta a dare man forte alle iniziative socio-culturali dell'associazione venosina. Gli eventi organiz-

zati dalla ProLoco suscitano sicuramente invidia da parte di coloro che, da quando il presidente Michele Duino, cercano di “sputare veleno” su qualsiasi cosa si faccia, forse perché “il brigante”, come qualcuno lo definisce, ama far parlare di sé e di ciò che è capace di organizzare ma, ad onore del vero, i risultati sono tangibili ed il successo garantito. Allora? A molti non sarà simpatico per il suo modo di pavoneggiare ma, si sa, quando il pavone mostra le sue piume tutti ne rimangono stupiti e sorpresi. *Presidente ProLoco Venusia

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Lagonegro Prende il posto di Giancarlo Grippo

Anziani e indigenti i fruitori

Arriva il nuovo procuratore Oggi si insedia Vittorio Russo

Episcopia, al via il servizio pasti a domicilio

LAGONEGRO - E' previsto per questa mattina l'insediamento del nuovo Procuratore capo della Repubblica di Lagonegro. L'incarico è stato assegnato lo scorso 23 settembre dal Consiglio superiore della magistratura a Vittorio Russo, 60 anni, da trent'anni in magistratura, impegnato in prima fila contro terrorismo e camorra. Russo inizia la carriera presso la procura della Repubblica di Torino nel 1979, quanto l'Italia viveva il periodo buio del terrorismo e nella Torino industriale venivano addestrati i militanti armati di Lotta Continua e di Prima Linea. Erano anni duri, in cui i magistrati sono stati più volte nel mirino delle bande armate, ed hanno pagato con la propria vita su tutto il territorio nazionale,da Milano a Palermo a Roma, per mano delle Brigate Rosse, della mafia e di Prima Linea. Nel capoluogo piemontese Russo si è occupato sia di terrorismo sia di criminalità organizzata. Nel 1990 lascia Torino per Napoli, sempre in Procura, dove si occupa di delicate indagini su reati contro la pubblica amministrazione, inquinamento, patrimonio e abusivismo edilizio, nel corso delle quali vengono portate alla luce perversi meccanismi criminali collegati agli interessi

AVVOCATI

Elezioni all’Ordine

Il tribunale di Lagonegro

della camorra. Dal 1996 al 1998 è stato applicato alla procura di Nola per far fronte a un periodo di particolare inasprimento delle azioni criminali della malavita locale. Tra il 2004 e il 2006 è stato procuratore aggiunto alla procura di Torre Annunziata, altro importante incarico in un ufficio di frontiera nella lotta alla camorra. Ritornato alla procura di Napoli, Russo è entrato nel pool di magistrati che formano la particolare sezione denominata “fasce deboli”, costituita per occuparsi di

Obbligo di catene e percorsi alternativi

A3, allerta meteo per le prossime 36 ore sul tratto lucano LAGONEGRO - Allerta meteo per le prossime 36 ore sul tratto lucano della Salerno - Reggio. Attivato il cosidetto “codice zero” tra le località di Padula e Frascineto. A comunicarlo è l’Anas che invita gli automobilisti a munirsi di catene o pneumatici da neve. Secondo gli ultimi dati raccolti dalla Sala operativa compartimentale dell'A3 e l'ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile, si prevedono temporali dalle 10 alle 18 di oggi nel tratto compreso tra Lauria e Morano con possibili nevicate dalle 16 alle 24 nella zona di Campotene-

MOLITERNO - Lusinghiero afflusso di visitatori per il Museo Civico di Arte Sacra della cittadina valligiana. La struttura, situata in pieno centro storico all'interno di una cappella gentilizia già della famiglia Parisi ed oggi sconsacrata, è stata inaugurata lo scorso 20 dicembre alla presenza di S.E. Francesco Nolè, vescovo di Tursi - Lagonegro. Numerosi i visitatori che durante le festività natalizie vi si sono recati per ammirare i vari oggetti di grande valore artistico che vi sono custoditi. All'interno del Museo, poi, è possibile ammirare gran parte delle tecniche artistiche di età moderna

se. L’Anas ha attivato tutte le misure preventive con le squadre di pronto intervento e i mezzi spargisale e spazzaneve dislocati nei posti di manutenzione, predisponendo anche i percorsi alternativi per i mezzi pesanti. Per quelli di lunga percorrenza e diretti a nord sulla fascia tirrenica, Anas consiglia l'uscita allo svincolo di Falerna e il rientro in autostrada a Lagonegro nord attraverso la statale 18. Per quelli di lunga percorrenza diretti sul versante Jonico si consiglia l'uscita allo svincolo di Sibari.

reati contro le famiglie e gli abusi sessuali, e nata per far fronte, con professionalità specializzate, a situazioni esistenti in ambienti sociali degradati. Il procuratore capo Vittorio Russo prende il posto di Giancarlo Grippo che ha lasciato Lagonegro nel dicembre del 2008 dopo aver ottenuto il trasferimento per la procura di Vallo della Lucania. A riceverlo, stamani, ci sarà il sostituto procuratore Francesco Greco, giunto a Lagonegro da sette mesi. Francesco Zaccara

LAGONEGRO - Si sono svolte regolarmente le elezioni per il rinnovo del consiglio dell'Ordine degli avvocati. Presso la sala del Consiglio si sono svolte da parte degli iscritti all'albo degli avvocati di Lagonegro l'elezione dei componenti per il rinnovo del consiglio dell'Ordine relativo al biennio 20102011 e con molta probabilità potrebbe essere eletto presidente una donna. Dopo due bienni lascia la presidenza l'avvocato Gennaro Lavitola. Dai voti riportati dai singoli candidati i primi nove risultano Rosa Marino, Carlo Bonifacio, Gerardo Breglia, Pasquale Ciancio, Mariagrazia Collarino, Giovanni Leonasi, Mariano Orenga, Giuseppe Sabella e Daniele Stoppeli. Al termine del risultato di scrutino si attende ora la prima convocazione dell'assemblea generale per l'elezione della carica di presidente, segretario, tesoriere e dei sei consiglieri. e. m.

Episcopia

EPISCOPIA - E' partito il servizio pasti a domicilio agli anziani soli di Episcopia e deliberati i buoni per lo sport. Il comune di Episcopia, su proposta diretta del sindaco, Biagio Costanzo, e dopo deliberato di Giunta, ha avviato il servizio pasti a domicilio per gli anziani soli e gli indigenti del paese. La consegna dei pasti e la loro predisposizione sarà curata direttamente dal servizio mensa scolastica comunale, la fornitura del pasto completo avverrà tutti i giorni in orario di pranzo, contemporaneamente sull'intero territorio comunale e si servirà anche di personale comunale, all'uopo già istruito. Viva soddisfazione ha espresso il sindaco di Episcopia, Biagio Costanzo, per il risultato raggiunto“con soli fondi comu-

Sant’Arcangelo, il Comune punta sui pacchetti turistici SANT'ARCANGELO - Decisioni all'unanimità durante il primo Consiglio Comunale dell'anno nuovo, riunito lunedì 18 gennaio in seduta pubblica straordinaria ed urgente. Nell'ordine del giorno: l'approvazione dei processi verbali della seduta consiliare precedente, l'edesione al Piot del Polo turistico Val d'Agri Appennino Lucano Lagonegrese e l' approvazione del Piano di dimensionamento e direzione del nuovo Polo Scolastico, illustrato dal vice sindaco Nicola Molinaro. Interessante, in particolare, il secondo punto,cioè il Piot che è un elemento del Piano Strategico Turistico della Basilicata. Si tratta di progetti strategici in aggiunta al Piano (pacchetti integrati di offerta turistica), i pacchetti di offerte pubbliche. Infatti, il bisogno di creare una rete offrendo un pacchetto, ha messo in campo una nuova linea di finanziamento: i Piot, per lo più privato. Sì è creata una partnership

privata (con associazioni) e quella pubblica (amministrazioni) con ruolo di controllo. Il Piotsegna un investimento di circa 12/13 milioni di euro, di cui il 25 % sarà indirizzato ad investimenti infrastrutturali, il 60% all' investimento dei privati e il 15% alla promozione ed eventi. I progetti che si possono candi-

dare avranno un contributo del 50% per un massimo di 250.000 euro. Più specificamente, chiarisce il sindaco Domenico Esposito: «Si sono voluti immaginare presso la diga del Pertusillo giochi d'acqua e animazioni,attrattive anche nella zona industriale di Viaggiano, una cittadella in cui i ragazzi delle scuole esploreranno come nasce l'energia. Novità anche per il lago di Senise, ci sarà una rievocazione dello sbarco dei greci». Il primo cittadino annuncia, inoltre, che giovedì firmerà una convenzione che stanzia 1.8 milioni di euro per il Monastero di Orsoleo e 3 milioni di euro per gli scavi di Grumentum. La Regione investirà questa somma al fine della realizzazione presso il complesso di Santa Maria d'Orsoleo, di un museo multisensoriale sulla storia del monachesimo di Basilicata. Ne esiste solo un altro in Italia e si trova ad Ercolano. Valeria Gennaro

Moliterno Buona l’affluenza a un mese esatto dalla sua apertura

Museo civico meta di molti visitatori e medioevale. Su tutte la tela raffigurante Sant'Ignazio e la Crocifissione, e la tela raffigurante Ascanio Parisi Vescovo della Diocesi di Marsiconuovo. Vescovo che compare anche su uno dei due sarcofagi, di particolare pregio monumentale, ritrovati nel 2003 proprio all'interno della stessa cappella, conservati in origine nella Chiesa Madre e trasferiti durante i lavori di ampliamento della

nali: il nostro impegno sul miglioramento delle condizioni sociali dei nostri concittadini, si sta concretizzando sempre più con politiche fattive ed apprezzate, mi giunge voce, non solo a livello comunale, ma anche extrazonale”. Tra l'altro, proprio negli stessi giorni, sono stati banditi sette buoni sport di 200 euro cadauno, a carico della Regione Basilicata, per sponsorizzare le attività sportive dei minori delle famiglie numerose di Episcopia. Pertanto un duplice sforzo dell'Amministrazione episcopiota, nei confronti delle cosiddette fasce deboli della popolazione del centro sinnico, sia gli ultrasessantenni al minimo pensionistico, che i minori delle famiglie a reddito più basso. Emilia Manco

stessa. I lavori di restauro, inoltre, hanno portato alla luce degli affreschi che consentono di ripercorrere le diverse fasi costruttive e decorative deltempio. E'stato, infatti, rinvenuto un affresco, databile al XVI secolo, che rappresenta la Madonna del Carmine, ed un altro dello stesso periodo raffigurante la Madonna del Rito. Al 1599, invece, ne risale un altro rappresentante la Santa

Martire, mentre quello raffigurante la presentazione di Maria al Tempio è sicuramente attribuibile alla seconda metà del 500. Datata, infine, 1623 una raffigurazione di San Donato. Sotto l'intonaco di quest'ultimo affresco, inoltre, sono stati rinvenuti dipinti medioevali risalenti al XIII secolo, contemporanei a tracce di affreschi trovati anche in un'altra ala della chiesa e nell'abside.

Le altre opere custodite nel Museo, seppur di appartenenza alla famiglia Parisi, rappresentano opere di arte sacra che illustrano circa cinque secoli di storia dell'arte. Si va dagli affreschi medioevali allo Stendardo della Consacrazione della Congregazione del Santissimo Sacramento, risalente al 1883. Presente la campana della stessa chiesa, datata 1803, con un'iscrizione che ricor-

da l'appartenenza del tempio alla famiglia Parisi. Da ricordare una scultura in legno del busto di San Gerardo, i bracci rituali e la Croce dipinta su entrambi i lati. Tre statuine dell'Immacolata poste tra le statue di San Francesco e Sant'Antonio da Padova e ancora, tele e tavole dipinte, stampe artistiche come il messale e l'antifonario, ricami su tessuti e parati risalenti al 1773. Opere che sono state recuperate all'interno delle chiese di Moliterno, dalla Chiesa della Santissima Maria Assunta, alla chiesa del Rosario e da cappelle minori come quella dell'Angelo. Gerardo Tempone

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GiovedĂŹ 21 gennaio 2010 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

L’associazione invita a non desistere e ricorda che le prime udienze cominceranno a marzo

ÂŤNon pagate le multe di viale ItaliaÂť Il Comune rigetta le richieste di annullamento dei cittadini, l’Adiconsum protesta SONO ancora centinaia i verbali che in questi giorni stanno arrivando agli automobilisti materani per aver commesso infrazioni nel tratto di strada di Viale Italia. Verbali per violazioni ai limiti di velocitĂ anche di un solo chilometro in piĂš rispetto a quello previsto dal codice della strada. Nonostante i ricorsi messi in atto dalle associazioni a difesa dei consumatori, il Comune di Matera respinge le richieste di annullamento dei verbali. ÂŤI motivi di contestazione proposti dall'Adiconsum Cisl - ha affermato Marina Festa, Segretaria Provinciale dell'Associazione - sono chiariti dall'art. 2, comma 2, del Codice della strada che fornisce la definizione e la classificazione delle strade. La materia è inoltre regolata dall'art. 4 del DL 20.06.02, convertito, con modificazioni dalla L. 1/8/02 n. 168, il quale, richiamando il testo del codice della strada, indica chiaramente che l'ambito territoriale di utilizzo dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo per il rilevamento della velocitĂ , è circoscritto solo alle autostrade, alle strade extraurbane principali, alle strade extraurbane secondarie ed alle strade urbane di scorrimento. Dunque - aggiunge Marina Festa - sulle strade urbane di quartiere come in Viale Italia, e sulle strade locali, non è consentita l'installazione di sistemi di rilevamento a distanza. Dalla lettura dei verbali esaminati dall'Adiconsum risulta, poi, che il conducente piĂš veloce ha superato di 11 chilometri il limite minimo di velocitĂ che è di 50 km/h mentre molti altri hanno superato il precitato limiti di un solo km/h. Speravamo che il Comune di Matera - ha concluso Marina Festa, Segretaria Provinciale dell'Adiconsum - potesse procedere, riconoscendo di aver sbagliato, con l'annullamento in autotutela dei numerosi verbali, anche per non intasare con migliaia di ricorsi gli Uffici del Giudice di Pace. I casi sono stati studiati attentamente e questo ci porta a dire che il giudice di pace annullerĂ i verbali.

Sportello per l’assistenza

Caso Myair Federconsumatori tutela le vittime

Giuseppe Cotugno di Federconsumatori Due immagini eloquenti di viale Italia e dell’autovelox le cui multe sono state contestate da centinaia di cittadini che si sono rivolti all’Adiconsum per la tutela. Il Comune di Matera ha rigettato le richieste dei materani, ma l’associazione non si arrende

Mi spiace solo dover constatare che tra le associazioni di difesa dei consumatori e le amministrazioni dovrebbe esserci collaborazione e non forme di repressioni. In altre cittĂ prima di provvedimenti del genere, ci sono lunghi tempi di prevenzione da parte delle forze dell'ordine, prima di procedere alla repressioneÂť. L'Adiconsum ha presentato giĂ

mille ricorsi a fronte dei cinquemila che il comando dei vigili urbani avrebbe sanzionato con l'occhio indiscreto dell'autovelox installato in viale Italia e rimosso solo dall’agosto scorso. L'associazione di tutela dei consumatori non si perde d'animo e invita gli automobilisti che si sono rivolti all'Adiconsum per essere tutelati, a non pagare, poichÊ sono stati depositati i

ricorsi al Giudice di Pace e le prime udienze sono fissate per marzo prossimo. Sarà in quell’occasione che si comprenderà molto piÚ chiaramente come stanno le cose e che chiarirà molti dei dubbi espressi anche su Facebook dove il caso delle multe di viale Italia ha tenuto il dibattito aperto. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

UNO sportello ad hoc, destinato all’assistenza e alla tutela dei cittadini incappati nella vicenda di Myair che da maggio ad agosto ha procurato gravissimi danni a migliaia di persone. CosĂŹ Federconsumatori di Matera in una nota intende rassicurare tutti coloro che sono stati vittima di voli cancellati e problemi legati all’attivitĂ della compagnia aerea per la quale il tribunale fallimentare di Vicenza ha dicharato lo stato di insolvenza. In una nota il presidente dell’associazione di tutela dei consumatori, Giuseppe Cotugno, garantisce contatti con la cittadina veneta e si occupa della raccolta e dell’invio della documentazione per le domande di insinuazione complete di tutto il materiale necessario. Per informazioni lo sportello Federconsumatori è aperto nella sede di via Lucana 157 (ex scuola media A. Volta) dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 19. I responsabili dell’associazione sono anche disponibile per e mail al seguente indirizzo: federconsumatori.mt@alice.it, oppure ai telefoni: cell.: 329.1954667 oppure 320.3874832, fisso 0835.232464, fax 0835.335508

Saranno promosse le filiere turistiche tra la cittĂ dei Sassi e Maratea, Melfi e il Metapontino

Il Comune di Matera aderisce ai Piot IL Comune di Matera ha aderito alla partnership pubblico-privata, in qualità di ente capofila della componente pubblica, per la predisposizione della candidatura e attuazione dei P.I.O.T, della Regione Basilicata, che all'Obiettivo Specifico IV.1 prevede la valorizzazione dell'insieme delle risorse culturali e naturali, al fine di strutturare pacchetti integrati di offerta turistica per diversificare le destinazioni turistiche regionali ed accrescere la loro competitività sui mercati nazionali ed esteri. E' quanto deliberato dalla gestione commissariale, che ha approvato lo schema dell'atto costitutivo del partenariato di progetto. L'obiettivo prefissato è quello di valorizzare i beni e le attività culturali per aumentare l'attrattività territoriale, rafforzare la coesione sociale e migliorare la qualità della vita dei residenti, accrescendo la competitività dell'offerta turistica regionale. Saranno inoltre promosse e consolidate filiere e sistemi turistici, in modo da valorizzare gli specifici vantaggi competitivi locali e promuovere la diversificazione delledestinazioni turistiche regionalielaconseguente destagionalizzazionedeiflussituristici. La strategia di sviluppo turistico sarà imperniata sulla costituzione di sistemi turistici locali identificabili, sulla individuazione dei centri di Matera, Maratea, Melfi e Metapontino quali poli turistici in grado di strutturarsi in tempi brevi in proto-sistemi turistici locali e sulla creazione di reti e circuiti turistici tematico-tipologici. matera@luedi.it

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Agenda

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Incontro con mons. Ligorio

Premio Ambiente 2010

Ex marinai del Sud a raccolta

Concerto del soprano Patanè

SI TERRÀ oggi alle 10 nella sede della Curia arcivescovile, in piazza Duomo l’incontro del vescovo di Matera-Irsina, mons. Salvatore Ligorio con i rappresentanti della stampa in occasione delle celebrazione in onore di S. Francesco da Sales, patrono dei giornalisti. L’incontro consentirà di fare il punto sugli strumenti di comunicazione della Chiesa diocesana e sulle prospettive che si dischiudono nell'era digitale. Ricorrendo il primo anno di vita del giornale diocesano Logos - Le ragioni della verità, sarà presentato un resoconto dell'attività svolta nel 2009 e le prospettive per il futuro. Sarà, inoltre, presentato il programma di formazione della figura dell'Animatore della comunicazione e della cultura.

SI svolgerà sabato 23 gennaio alle ore 10, presso la sala Conferenze dell’Ente Parco della Murgia Materana, via Sette Dolori n°10, Matera, la cerimonia di premiazione del “Premio Ambiente 2010”. Il Consiglio Direttivo del Parco ha infatti assegnato, con Delibera numero 20 del 27/11/2009 l’importante riconoscimento al naturalista Giuseppe Gambetta. Gambetta, autore di numerosi volumi ha lavorato con entusiasmo alla scoperta e alla valorizzazione di piante, insetti, piccoli animali e a tutto quanto ha raccolto dalla cultura orale dei padri.

EX marinai del sud Italia a raccolta presso la sede materana dell'Anmi (Associazione nazionale marinai d'Italia), in Recinto XX Settembre. L'incontro tra il gruppo lucano, presieduto dal Grande Ufficiale Eustachio Andrisani (nella foto), e i presidenti dell'Anmi Puglia settentrionale, si terrà sabato prossimo alle ore 10, per discutere sull'andamento della vita associativa. All'incontro di sabato prossimo sarà presente anche il secondo vice presidente nazionale del sodalizio, il cavaliere ufficiale Gesumino Laghezza, e il delegato regionale, l'ammiraglio Giuseppe Ciulli.

Un programma lirico - sinfonico di grande spessore, interpretato dal soprano Francesca Patanè, insieme all'Orchestra Ico della Magna Grecia, diretta da Alessandro Sangiorgi, è in programma domenica 24 gennaio 2010, con inizio alle ore 21, nell'auditorium "R. Gervasio" di Matera. Il concerto rientra nel cartellone allestito dal Festival Duni e dall'Orchestra Ico della magna Grecia. Francesca Patanè proviene da un’illustre famiglia di musicisti italiani. Figlia del notissimo M. Giuseppe Patanè e altresì nipote dell'altrettanto stimato M. Franco Patanè è cresciuta tra Berlino e New York dove ha perfezionato la sua preparazione musicale presso la Manhattan School of Music di New York.

IL SEMINARIO

NASCE LA CONDOTTA DI MATERA

Slow food con l’autore L’arte della buona tavola

La gestione dei rifiuti in edilizia

IL battesimo del fuoco della condotta materana di Slow Food si può considerare riuscito. La cena che ha inaugurato la nascita ufficiale dell'associazione che si ispira ai principi del cibo sano, prodotto da eccellenze territoriali e gustato con calma, ha registrato una presenza folta riunita all'Hotel Hilton con ospite d'eccezione per la rassegna “A cena con l'autore”, Gherardo Colombo, l'ex magistrato che nel pomeriggio aveva preso parte ad un convegno su regole ed economia nella sala convegni della Camera di Commercio promossa dal circolo Gino Giugni. Agli oltre 100 ospiti-degustatori e neo soci, Slow Food ha offerto un menu che ha colto dalle migliori caratteristiche enogastronomiche dei territori lucani, pugliesi e delle regioni del Mezzogiorno, elaborate dallo chef Evasio Giuseppe Vitale. La zuppa di fagioli cannellini con pancotto (rigorosamente di Matera) e Peperone di Senise ha aperto la serie di degustazioni, seguita da foglie di ulivo di grano arso con pomodorino al forno e caciotta materana, paccheri (prodotti da un noto pastifico locale) in fricassea di agnello lucano e piccole verdure, tagliata in crosta croccante e patate al cipollotto di Tropea (omaggio ai sapori del sud) e infine, mousse di ricotta pralinata e salsa di cioccolato amaro. Un viaggio nel gusto accompagnato dai primitivi Igt Basilicata Primatem e Nettare Passito, dal sauvignon Bianco d'autore e dal passito sauvignon Lycos prodotti dalle Tenute Iacovazzo. «Cibo buono, pulito e giusto è il principio di Slow food - spiega il presidente Gianni Schiuma - che si unisce al nostro obiettivo: valorizzare i sapori tipici della nostra terra». Prossimo appuntamento il 4 febbraio con degustazioni di pizza e birra artigianali. Lo stretto rapporto fra i territori e la valorizzazione delle colture è all a base della logica di Slow food che, anche nel Materano, intende mettere a frutto l’esperienza e la conoscenza dei suoi componenti, unita al piacere di coniugare la lentezza della degustazione alla promozione di cibi e sapori. Al grido di “Come non farci mangiare dal cibo” i componenti di Slow food approfondiranno nei prossimi mesi quello stretto rapporto con gli alimenti che merita di essere recuperato all’insegna del mangiare sano. matera@luedi.it

CGIL SULLA MOSTRA

CINEMA

«Rispetto per le badanti»

Comunale Matera - 0835334116 Avatar ore 17,00, 21,00

Kennedy Matera - 0835334116

Assunta

riposo settimanale

Duni Matera - 0835331812 Io Loro e Lara ore 17,50, 19,45, 21,40

Patron Antonio Matera La prima cosa bella ore 17,30- 19,30- 21,30

Oggi per Te è un giorno speciale, gli altri 364 lo sono per noi che ti siamo vicini. AUGURI

Andrisani Montescaglioso - 0835208046 La principessa e il ranocchio ore 17,30 Cado dalle nubi 19,30-21,45 Della Valle Ferrandina - 0835755226 riposo settimanale

Nunzio, Giacinto e Rocco

Due momenti della “Cena con l’autore” promossa dalla condotta materana di Slow Food all’Hilton Garden Inn di Matera

Tanti cari auguri al nostro valido collaboratore Nunzio Longo. Oggi niente aspirine ma solo dolcetti...la Redazione

Giacinto sei la mia vita. Tanti tanti tanti tanti affettuosi auguri di buon compleanno!Ti amo tanto,Maria

In questo giorno così importante, voglio farti un regalo speciale: non ti lascerò mai!! Rocco tanti auguri di buon compleanno da Graziana. Ti Amo

«LA mostra fotografica dal titolo “Onora il padre e la madre. Badanti”, organizzata dalla Provincia di Matera e dall'Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Matera, suscita considerazioni che non possiamo sottacere». E’ il commento di Manuela Taratufolo, segretario della Cgil di Matera che esprime: «Tenerezza ed ammirazione per queste donne così forti e così tenaci nel loro spirito di abnegazione per lottare contro la fame, la miseria cui sono state condannate nei paesi di origine e nel cercare la via del riscatto in Italia, dove molte di loro arrivano accettando lavori semplici, non consoni alla loro elevata scolarizzazione pur di assicurare una casa ai propri figli, del cibo, dei vestiti, beni che, nella nostra società, si danno spesso per scontato». «Agli osservatori - prosegue Taratufolo - quelle foto suscitano un grande senso di colpa per il trattamento inadeguato riservato ai migranti che, spinti dalla necessità e dalla fame, cercano migliori condizioni di vita nel nostro Paese dove, invece, ricevono un'accoglienza fredda o addirittura diventano vittime di comportamenti intolleranti exenofobi. Parte consistentedei temi del congresso che la Cgil sta celebrando sono proprio dedicati alla tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici migranti, per la difesa dei quali, il sindacato è pronto anche a ricorrere alla Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia Europea. Il “pacchetto sicurezza”, recentemente varato dal Governo, ha introdotto il reato di clandestinità, che limita, per i migranti, l'esercizio di diritti fondamentali quali il diritto alla cura, all'istruzione, alla famiglia. La Cgil si batterà affinchè l'inclusione e l'integrazione sociale ritornino ad essere valori importanti e imprescindibili per la nostra nazione e perchè gli italiani recuperino la cultura dell'accoglienza. La Cgil di Matera - conclude- con le sue strutture e categorie, continuerà ad assicurare assistenza gratuita agli stranieri nella compilazione di pratiche di ricongiungimento familiare o di richiesta dei permessi di soggiorno, a rivendicarela tutela contrattuale percoloro che hanno regolare posizione lavorativa, nonché a promuovere tutela per quei migranti a cui si negano diritti sociali e contrattuali loro spettanti».

Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Avatar JAKE SULLY è un marine costretto su una sedia a rotelle che accetta di trasferirsi sul pianeta Pandora (distante 44 anni luce dalla Terra) in sostituzione del fratello morto. Costui era uno scienziato la cui missione era quella di esplorare il pianeta mediante un avatar. .

La prima cosa... UN AMARCORD in salsa livornese, con il caratteristico umorismo pungente di Paolo Virzì. Nella famiglia Michelucci, la presenza di una madre bella finirà per travolgere tutti, fino ad un'inaspettata riconciliazione.

Il Riccio RENÉE è la portinaia di un elegante palazzo parigino, popolato da ricchezza e vacuità.

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Motta Uva T. via Nazionale, 120 0835/385632

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi

803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173

Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum

800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538

Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune

0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio

118 0835253111 0835 253212 800216916

0835 253111

Asm

Universita’ di Basilicata Centralino

0835388370

Rettore

0971 202106

Direttore amm.

0971 202107

Sede di via San Rocco

0835 255017

Sede di via Nazario Sauro a Pz

0971 201111 800800040

Numero Verde Segreteria degli studenti

0835 255121

Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale

0835 330856

Archivio di Stato

0835 332832

Museo Ridola

0835 310058

Soprintendenza Beni Amb.

0835 330858

Soprintendenza Beni Art.

0835 310137

RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087

STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

0835-344101 0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193

L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’

0835-582467 0835-411847 0835-581003 0835-581074

RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882

LE ROSE LIDO SABBIA D’ORO MERLIN BLEU NICOLAS VILLA MARY

0835-930040 0835- 953140 0835-954458 0835-952396 0835-952327

RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752

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OPERATORI e professionisti del settore edile a lezione di corretta gestione dei rifiuti. Si terrà domani mattina, con inizio alle ore 9, presso la sede della Cassa Edile di Matera (via delle Nazioni Unite n. 43), il seminario tecnico “La Gestione dei Rifiuti in Edilizia”. L'incontro, organizzato dall'Ente Scuola Edili della Provincia di Matera, è rivolto agli imprenditori edili e ai professionisti ingegneri, architetti, geometri - e si propone quale momento di formazione e informazione sulla gestione dei rifiuti di cantiere e del loro corretto smaltimento, una materia delicata in virtù della rigidità normativa e delle relative sanzioni, anche di natura penale, riservata a chi commette infrazioni. «Questo incontro - ha commentato il presidente dell'Ente Scuola, l’architetto Elisabetta Filuppucci - è il primo di una serie di appuntamenti formativi che per tutto il 2010 saranno organizzati in favore delle imprese, delle maestranze e dei tecnici e professionisti del settore edile e che riguarderanno il risparmio energetico, le biotecnologie, il fotovoltaico, le innovazioni e i materiali nel restauro, la certificazione ambientale, la sicurezza sui luoghi di lavoro. L'obiettivo - ha continuato la presidente Filuppucci - è quello di fornire un maggiore sostegno di carattere formativo a tutti coloro che operano nel comparto dell'edilizia». «L'Ente Scuola Edili di Matera - ha aggiunto il vice presidente Ente Scuola, Margherita Dell'Otto - è l'unico ente del sud Italia ad aver organizzato i corsi per gli operai addetti alle macchine perforatrici. Infatti a partire dal 1 marzo 2010, per operare sulle trivelle, gli operai devono aver conseguito obbligatoriamente il patentino specifico che sarà rilasciato dal nostro Ente dopo che l'operaio avrà terminato il corso di formazione e avrà superato il relativo esame di idoneità». L' E.S.E.Ma, ente di formazione accreditato, operante nel settore edile della provincia di Matera, è lo strumento paritetico che le parti sociali hanno individuato per il perseguimento dei fini istituzionali previsti dallo Statuto e dai contratti ed accordi collettivi stipulati a livello nazionale e provinciale. E' costituito e gestito insieme da Confindustria Basilicata e da Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil. matera@luedi.it

APPUNTAMENTI

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Giovedì 21 gennaio 2010

A Matera il derby con la Virtus Il sestetto di Logallo conserva primato e punteggio pieno in classifica E' ANDATO alla Pallavolo Matera il derby dei capoluoghi. Questa volta sono stati i ragazzi della Virtus Potenza a cadere sotto i colpi del sestetto materano nel campionato maschile di serie C. I pallavolisti della città dei Sassi hanno superato con un netto tre a zero la formazione potentina dopo un match tirato ed intenso in tutti i set. Il primo parziale è stato chiuso dalla Pallavolo Matera con il punteggio di venticinque a ventuno, il secondo per venticinque a diciotto e il terzo venticinque a ventitrè. Con l'affermazione sulla Virtus Potenza salgono a otto le vittorie consecutive dei materani in altrettante gare disputate. Un rendimento esemplare per i giovani pallavolisti, ben allenati da coach Logallo, che hanno iniziato il girone di ritorno con la stessa marcia e grinta di quello d'andata. Primato in classifica, dunque, conservato ben gelosamente così come il record di non aver perso nessun set e di aver messo a segno ben seicentoquattro punti che confermano, quello della Pallavolo Matera, uno dei migliori attacchi del girone. «Con la Virtus è stata una gara difficile - ha spiegato Nicola Logallo - ma lo prevedevamo anche per-

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Ceduto un solo set alle avversarie

Edil Loperfido Aesse Progetti passa a un passo dalla vetta a Montalbano

Nicola Logallo

ché si trattava di un derby. I potentini sono venuti a Matera carichi e concentrati, alla ricerca del risultato positivo mettendoci in difficoltà in diverse fasi del match. E'stata una partita tosta e combattuta e per portare a casa i tre punti abbiamo dovuto mettere in campo tanta grinta e un pò di esperienza in più. Sono molto contento - ha concluso il tecnico Logallo - per l'affermazione e per aver mantenuto, in solitaria, il primo posto in classifica». Il prossimo incontro, per la seconda giornata del gi-

Volley Donne Giovanile

rone di ritorno, per la Pallavolo Matera prevede la trasferta sul parquet dell'Asd Laurenziana. La gara in terra campana si annuncia più che agevole per i biancoblu che incontreranno la matricola del girone, nonché l'ultima della classe ferma ancora a zero punti. Un match testa-coda tra il team materano, che continua a essere in gran forma, e la formazione salernitana che all'andata fu sconfitta dai ragazzi di Nicola Logallo con un secco tre a zero. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

MATERA - L'Edil Loperfido Volley Group rosicchia due punti alla capolista. La formazione di coach Marcello Capocelli ha ottenuto l'ennesima bella affermazione nel campionato regionale di serie C femminile. Le ragazze materane hanno sconfitto, in trasferta, la Tua Assicurazioni Potenza con il risultato finale di tre set ad uno. Passate in vantaggio per due a zero, con i parziali chiusi sul venticinque a tredici e a quindici, il sestetto di casa dimezzava lo svantaggio aggiudicandosi il terzo set (25-18). Il ko del terzo gioco, però, non intaccava il moraledelle biancoblù materane che nel quarto set trovavano la forza e la grinta giusta per chiudere il parziale (25-16) e la gara a proprio favore. Vittoria meritata contro il Potenza che ha regalato all'Edil Loperfido tre punti importanti anche in virtù della sconfitta casalinga, al tie-break, della capolista Lavello Volleycontro l'Ascas Sapri. Una gara che ha regalato al sestetto della città dei Sassi il secondo posto in solitaria e la possibilità di avvicinarsi alla prima della classe, il Lavello, che ora dista solamente un punto. Una distanza tranquillamente colmabile per le materane che incontreranno il Lavello in casa nel match di ritorno. Il prossimo appuntamento,invece, perCapocelliecompany èin programma per sabato 23 gennaio nel match interno contro l'Olimpia Melfi, terzultima in classifica con nove punti e reduce dalla vittoria intera contro il Tricarico per tre a zero. Il match si disputerà presso il Pala Lanera di Matera con fischio d'inizio alle ore 17. l.t.

MONTALBANO si inchina alla Aesse Progetti Matera, che cancella la delusione della sconfitta interna contro il Lavello, tornando al successo con un netto 3-1. Distinta la prestazione delle ragazze di Franco Lapolla che sono riuscite a sconfiggere un volitivo Montalbano. Nonostante sia il fanalino di coda del campionato, la giovanissima squadra ha combattuto fino all'ultimo punto, regalando momenti di vero fair play. Buona la prestazione di Pistone e della piccola Sarra, promettentematerana disoli quindici anni. Ottima anche la ricezione e la difesa. Si combatte punto su punto fin dal primo set, mala difesamaterana èin granforma esi mostra impeccabile nella gestione di palla, dando modoalle schiacciatricidi darespettacolo in campo e siglare una prova da manuale. Al primo set, le ragazze di Franco Lapolla sbagliano pochissimo e vincono con un parziale di 25- 20. Il secondo set è molto più combattuto; le montalbanesi approfittano di qualche errore di troppo delle ospiti e si portano sul 12 -10, ma subito dopo, la rimonta inarrestabile delle materane che si aggiudicano il set in diciotto minuti con un parziale di 27 25. Poi un calo di concentrazione e qualche erroredi troppoal serviziofaaggiudicare ilterzo set al Montalbano con il parziale di 25-23. Al quarto set, non c'è storia. A nulla sono valsi i cambi effettuati dal coach per alzare il muro. Capitan Stella e compagne in meno di venti minuti si aggiudicano anche il quarto con un parziale di 25-13. vi.bo

Bene anche l’Under 16 Donne matematicamente seconda

Duello interno Volley group, Under 16 da record per la Pamar Arriva ai play off imbattuta

INTENSA settimana per il settore giovanile della Pamar Time Volley Matera. Due giorni di allenamenti prima dell'incontro dell'under 18 sul campo del Tricarico Volley. Per le ragazze allenate da Antonio Delia e Brunella Cristallo si prospetta una vittoria in trasferta visto il buon momento delle materane, costretta a fare ameno ancora della centrale Martina Andrulli, infortunata alla caviglia. La squadra che dovrebbe scendere in campo è composta da Di Cuia, Paternoster, Guerricchio, Ambrosecchia, Pietromatera, Sarra, Di Bitonto, Montemurro, Santochirico, Marcangelo, Camassa. Il prossimo incontro della Pamar Time Volley under 18 è previsto per lunedì al PalaSassi, alle ore 18, contro la Zerocinque di Montalbano. L'intensa settimana pallavolistica della Time continua con gli incontri dell'Under 16. Venerdì 22 alle ore 18,15 nella palestra dell'Itis, derby cittadino con il Pianeta Volley. In campo la Time Volley schiererà con : Salinaro, Paternoster, Guerricchio, Morelli, Pietromatera, Sarra, Di Bitonto, Montemurro, Santochirico, Marcangel, Camassa. Potrebbe far parte della pattuglia anche Martina Andrulli, se pur con qualche dubbio sul suo completo recupero. La settimana non finisce con questi incontri. In programma anche il derby interno alla società che si disputa domenica 24. Alle ore 9,15 presso il palazzetto di Lanera, si affronteranno la squadra della Time Volley A contro la Time Volley B una partita in famiglia, sicuramente la squadra B vorrà dimostrare di non essere inferiore alla squadra A, una partita particolare dove per un giorno saranno avversarie e nemiche. Le due formazioni della Time Volley. Time Volley Guerricchio Framacia A: Sarra, Paternoster, Guerricchio, Morelli, Camassa, Santochirico, Pietromatera, Dibitonto, Andrulli, Montemurro, Marcangelo. All. Delia Time Volley Pamar B:Tocci, Rizzi, Sarra M.,D'ercole, Santagada, Delia, Pizzilli, Giancipoli Colla, Brunetti, Sileo, Frangine, Casamia, Iasiuolo. All. Cristallo. Vincenzo Bochicchio

TERMINATA la regular season a punteggio pieno, l'Edil Loperfido Volley Group Matera è pronta ad iniziare la seconda fase del campionato under 16 maschile pugliese. Grandioso è stato il cammino dei giovani ragazzi allenati dal bravo Nicola Logallo che hanno concluso la prima fase a punteggio pieno. In quattordici gare disputate hanno ottenuto altrettante vittorie, conquistando la bellezza di quarantadue punti, perdendo solamente due set nell'intero arco del campionato. Primo posto in assoluto per il team della città dei Sassi che si è distanziato dalla seconda posizione, occupata dal Gioia del Volley, addirittura di dieci punti. Conclusa la regular season, dunque, il sestetto biancoblù si accinge ad iniziare la seconda fase che vedrà impegnati i materani nel girone 2 composto da quattro squadre: l'Edil Loperfido, la Materdonimi Castellana, il Volley Città di Terlizzi e il New Time Putignano. Il primo appuntamento per la formazione materana è in programma per lunedì 25 gennaio contro il Terlizzi. La gara si giocherà al Pala Lanera alle ore 17.15. Nel campionato femminile pugliese under 16, invece, c'è da registrare l'ennesima vittoria dell'Edil Loperfido Volley Group Matera nella gara di domenica scorsa contro il Volley Santeramo per tre set a zero (25-22; 25-20; 25-21). Quando manca una giornata al termine della prima fase, la compagine del presidente Tulliani è matematicamente seconda, avendo un margine di vantaggio sulla terza (Santeramo) di sei punti e un gap dalla prima (Clemente Altamura) di sette lunghezze. Un risultato importante per le giovani pallavoliste della città dei Sassi che, per la prima volta, si sono cimentate in un campionato differente da quello lucano, sia per locazione geo-

La Volley Group Matera

grafica ma anche per quanto riguarda la difficoltà e la forza degli avversari. Il prossimo impegno per le materane, valido per la quattordicesima ed ultima giornata, sarà in trasferta contro l'Asem Volley Bari che nella gara di andata fu sconfitto dalle biancoblù per tre ad uno. Per quanto concerne l'under 16 femminile impegnata nel campionato lucano, c'è da registrare la vittoria nel derby cittadino contro la Master Group Time Volley B per tre set a zero. Un match tutto in discesa per l'Edil Loperfido che ha concesso davvero poco alle avversarie che hanno messo a segno solamente trentanove punti.

Il primo set è terminato con il punteggio di venticinque a sedici, il secondo è stato chiuso a tredici e il terzo a dieci. Una vittoria che ha regalato il sesto punto alle biancoblù, confermandole al secondo posto alle spalle del Tricarico che ne ha nove. La prossima gara, la quarta d'andata, si disputerà domani e vedrà impegnata l'Edil Loperfido in un altro derby cittadino contro la Master Group A che segue a ruota le ragazze del consorzio Volley Group, occupando il terzo posto. La gara si giocherà alle ore 19.15 presso la palestra dell'Itis di Matera. lor.to sport@luedi.it

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34 Volley C Maschile Prossimo impegno sul parquet del fanalino di coda Laurenziana


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Pisticci Blitz dei carabinieri. Interrogazione parlamentare per più forze dell’ordine

Rapina a un anziano, arrestati gli autori PISTICCI - E’ durata poche ore la “latitanza” dei due malviventiche nellanotte tralunedì e martedì scorsi, hanno selvaggiamente legato, imbavagliato e derubato un pensionato 79enne di Pisticci Scalo. Con un’operazione lampo, infatti, i carabinieri della Compagnia cittadina, agli ordini del capitano Pietro Mennone, hanno arrestato i presunti autori del grave episodio, 2 individui che hanno agito armari e a volto coperto da passamontagna. Dopo essere entrati nell'abitazione dell’anziano, lo hanno aggredito, picchiato, legato e sequestrato, tentando, poi, di rapinarlo. L'arresto è stato operato al termine di una serie di accertamenti e in-

dagini che, coordinate dalla Procura, hanno consentito ai militari di identificare e individuare gli autori. Gli arrestati sono entrambi originari di Taranto. Durante la fuga a bordo di un'autovettura, si erano disfatti di una delle armi utilizzate e dei passamontagna, poi recuperati dai carabinieri. Fondamentale, per l'arresto è risultata la costante attività di controllo del territorio e dei soggetti di interesse operativo, svolta quotidianamente sull'intero territorio provinciale dai militari dell'Arma, soprattutto per contrastare i reati contro il patrimonio e in danno delle persone. Intanto ieri, l’ondata di

furti che si sta registrando a Pisticci è stata oggetto di un’interrogazione parlamentare degli onorevoli Giovanni Burtone e Antonio Cuomo. «Furti e rapine -si legge nel testo dell’interpellanza al ministro dell’Interno- stanno destando seria preoccupazione nell'ambito della comunità locale; da ultimo la rapina ai danni di un pensionato ottantenne cardiopatico di Pisticci Scalo imbavagliato legato e minacciato; altri furti -prosegue l’interpellanzasi sono verificati ai danni di singoli e sedi di associazione di Pisticci, nonché anche ai danni della parrocchia di Pisticci Scalo; senza dimentica-

re la rapina all'ufficio postale di Marconia e le denunce di furti da parte di diversi imprenditori; una escalation mai verificatasi in un territorio abbastanzatranquillo; va dato atto -proseguono ancora i parlamentari- al grande impegno delle forze dell'ordine, della Compagnia dei carabinieri e del locale commissariato di Polizia, che pur in carenza di organico garantiscono il controllo del territorio; tuttavia è indispensabile potenziare gli organici delle forze dell'ordine e promuovere, d'intesa con le istituzioni locali e con le organizzazioni di categoria, un vero e proprio Tavolo per la sicurezza per Pisticci». Alla luce di

Pisticci Scalo, dove è avvenuta la rapina

ciò, i parlamentari chiedono di conoscere «se e quali iniziative il governo intenda nell'immediato porre in essere per rafforzare gli organici e le dotazioni di mezzi della Compagnia carabinieri e del Commissariato di Polizia di

Pisticci e se non intenda vigilare con attenzione su quanto sta accadendo nel comprensorio al fine di porre fini a questa ondata di furti e rapine garantendo la sicurezza dei cittadini». a.corrado@luedi.it

Pomarico Il Comune chiede altri soldi, ma la questione rischia di finire in tribunale

Suoli ancora contesi in Zona 167 Oltre 50 famiglie da trent’anni attendono di riscattare i lotti su cui hanno costruito POMARICO - A trent'anni di distanza dalle edificazioni, 51 famiglie pomaricane che vivono nel quartiere “Aldo Moro” ancora non sono del tutto proprietarie del suolo sul quale sorgono le loro abitazioni. Sembra un'assurdità. Invece le carte, mai quanto in questo caso, parlano. Tutto ciò accade ed è accaduto proprio nella fatidica Zona 167. E, per cattivo gioco del destino ma più esattamente per errori del passato nati dalla macchina amministrativa o per situazioni ancora non del tutto chiarite, per ottenere una certezza bollata le famiglie sono state chiamate dal sindaco Giuseppe Casolaro a pagare. Circa 800 euro, «per chiudere definitivamente la faccenda». La questione non è di facile gestione. Nel senso che, tanto per cominciare, recentemente per esempio il Comune di Pomarico ha dovuto sborsare circa 400mila euro agli eredi dei proprietari dei terreni, perché il contenzioso fra ente e privato è arrivato a fine tappe. Buona parte dell'esborso, va detto, è carico di interessi. Ai proprietari vincitori della causa sono andati infatti solamente circa 70mila euro. Della questione, nuovamente, si è discusso nel corso dell'ultima riunione della massima assise cittadina. Dove, per esempio, la minoranza Pd ha presentato un ordine del giorno per evitare che i cittadini mettessero mani al portafoglio. Ma la maggioranza, riprendendo il filo della cronaca e puntando il dito direttamente sul fatto che, appunto, si tratterebbe di una soluzione, non ha fatto marcia indietro. Qualcuno, a quanto pare, ha già cominciato a pa-

Dopo il veto della Corte dei conti

Un Consiglio sulle spese Una veduta di Pomarico

gare. Mentre altri non sembrano molto disposti a farlo di nuovo, e dopo tutto il correre dei decenni. Per chi non pagherà, la cosa “andrà a ruolo”. Come, d'altronde, a pagare è stata chiamata l'Ater, per una somma in questo caso di circa 21mila euro. In sostanza gli uffici hanno fatto i conti con i metri quadri di terra. Nuovamente, chi ha sbagliato non è stato direttamente messo in mezzo alla faccenda. Per il primo cittadino Casolaro, tanto per fare un esempio, potrebbe essere «la Corte dei Conti ha metterci il

naso». Insomma, per l'ennesima volta, la burocrazia fa ricadere sulla cittadinanza un aggravio. Buona cosa è, certamente, che si riesca a dare una volta per tutte prova cartacea di proprietà a tanti che i loro soldi li spesero già anni or sono. Però, si starà a vedere. In quanto, tanto per cominciare, nell'aria c'è la possibilità che alcuni pomaricani si facciano avanti con altri studi legali. Ma è il fatto di fondo in sé a non fare di già onore a nessuno. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Incontro all’Hotel degli Ulivi sul progetto regionale “Welfare to work”

A Ferrandina si discute di Stato sociale FERRANDINA - Si terrà domani, con inizio alle ore 9, presso la sala convegni dell'Hotel degli Ulivi, sulla Statale 407 Basentana, in territorio di Ferrandina, il seminario “Azione di sistema Welfare to work” organizzato dalla Regione Basilicata, Dipartimento Formazione, Cultura e Lavoro e da Italia Lavoro. Questo il programma dei lavori. Introduce e coordina Maria Teresa Lavieri, dirigente Generale Dipartimento Formazione Lavoro Cultura e Sport. Dopo i saluti di Cosimo Prisciano, responsabile Macroarea territoriale Sud Adriatica - Italia lavoro, sono previsti gli

interventi di: Claudia Trovato, dirigente Area degli AA.SS. Incentivi all'occupazione Ministero Lavoro; Angelo Irano, responsabile Nazionale Aera Welfare to Work IL; Francesco Parrella, dirigente Dipartimento Formazione Lavoro cultura e Sport; Angelo Colucci, coordinatore operativo Territoriale Azione di Sistema WtoW - Italia lavoro a altri. Le conlusioni saranno affidate a Natale Forlani, presidente e Amministratore delegato IL e Antonio Autilio, assessore Formazione Lavoro Cultura e Sport Regione Basilicata. provinciamt@luedi.it

PISTICCI - Il consiglio co- to con 13 voti favorevoli e 4 munale di Pisticci, riunitosi astenuti. In seguito l'assemblea ha ieri presso la Delegazione comunale di Marconia, ha votato all'unanimità il tradiscusso in apertura di se- sferimento di un'area di duta isu di una recente pro- proprietà comunale, pari a nuncia operata dalla sezio- 4mila metri quadrati, il lone regionale della Corte dei calità Lido 48, presso MariConti nei confronti del Co- na di Pisticci, alla parrocmune riguardo al supera- chia “Stella Maris” di Marmento delle spese per il per- conia, allo scopo di costruisonale assunto dall'ente re- re una chiesa che possa soddisfare le esigenze dei nulativamente al 2009. Il sindaco Leone ha spie- merosi credenti, presenti gato che gli uffici competen- soprattutto nel periodo estivo nei vari comti hanno già plessi ricettive provveduto a e residenziali fornire adedi marina di Piguati chiaristicci, zona che menti all'orgarisulta ancora no di controllo priva di un luoche, in precego di culto. denza, aveva Il Consiglio comunque ha rinnovato, chiesto di porpoi, il collegio tare la questiodei revisori dei ne all'attenzioConti per il ne della massitriennio ma assise co2009/2011. La munale. maggioranza Nel corso del ha nominato, a dibattito è stato tal proposito, il spiegato che lo dottor Pieransforamento Il municipio di Pisticci gelo Di Pisa e la nelle spese per il personale ha diverse cau- dottoressa Maria Valente. se, legate alla particolarità La minoranza ha concordadel territorio di Pisticci, che to sul nome della dottoressa ha due comunità di riferi- Maria Grazia Benedetto. mento, diverse frazioni ed Rinviato in attesa di ulterioun ambito rurale molto este- ri consultazioni il punto reso. Determinante anche la lativo alla costituzione e scelta, operata l'anno prece- funzionamento della pardente dall'Amministrazio- tnership istituzionale per ne, di stabilizzare sette l'attuazione del Pois: piano co.co.co. in forza al Comu- di offerta integrata di servine, operazione che ha fatto zi. In conclusione, il Consilievitare la spesa. Al termine del dibattito il glio ha votato all'unanimità Consiglio ha votato la presa il soggetto capofila per i d'atto della deliberazione Piot: pacchetti integrati di della Corte dei Conti, incari- offerta turistica, designancando il dirigente dei settori do a tal proposito la Comunifinanziari a vigilare sull'at- tà Montana Basso Sinni. Aptuazione di quanto richiesto provato contestualmente lo dall'organo di controllo così schema dell'atto costitutida evitare che l'esubero di vo/protocollo d'intesa del Partenariato di Progetto. spesa si ripeta per il 2010. Il provvedimento è passaprovinciamt@luedi.it

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Giovedì 21 gennaio 2010


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Interrogazione del consigliere Di Pierro: «Provvedimento adottato senza informarci»

Disoccupati senza più riferimenti La Provincia chiude gli sportelli informativi territoriali comunali del lavoro CHIUDONO gli Sportelli informativi territoriali comunali del Servizio Lavoro, vaste aree della Collina materana e del Metapontino, resteranno sguarnite di importanti presidi socio-assistenziali. Infatti, l'Amministrazione provinciale, con nota del 8 ottobre 2009, già preceduta dalla nota del 17 settembre 2009, ha comunicato ai sindaci dei Comuni di Accettura, Aliano, Cirigliano, Colobraro, Gorgoglione, Nova Siri, Rotondella, San Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Scanzano Jonico, Tursi, Bernalda, Craco, Garaguso, Miglionico, Montalbano Jonico, Pisticci ( fraz. di Marconia), Pomarico, Salandra, Grassano, Grottole e Irsina la chiusura, con decorrenza 30 novembre 2009, degli sportelli Informativi. Un provvedimentoscaturito dalla riorganizzazione degli uffici del lavoro e con la creazione dei Centri per l'impiego, tutti gli uffici comunali del lavoro (uffici di collocamento) sono stati soppressi, costringendo le popolazioni dei piccoli comuni a recarsi presso i Centri per l'Impiego ubicati nei Comuni più popo-

Un Centro per l’impiego e Vincenzo Di Pierro

losi. Questa situazione si è protratta per molti anni e nessuna istituzione pubblica si rese interprete dei disagi che quotidianamente subivano le popolazioni dei piccoli comuni posti in una perenne situazione di inferiorità e subalternità rispetto alle politiche di accesso al lavoro. L'Amministrazione provinciale di Ma-

tera, con delibere di Giunta del 2007, rendendosi portavoce e interprete delle problematiche sociali e delle istanze che provenivano dai piccoli centri posti ai margini dal mondo produttivo e imprenditoriale, mossa dalla consapevolezza di dover e voler offrire a tutti i cittadini pari opportunità di accesso al lavoro e pari dignità, dispose l'aper-

tura degli Sportelli Informativi, previa sottoscrizione di apposita convenzione. L'apertura, anche se per alcuni giorni della settimana, degli Sportelli informativi, dotati di arredi e moderni sistemi informatici tali da consentire loro di essere in rete, ha permesso a molte persone e soprattutto a giovani disoccupati, di adempiere alle for-

malità di legge ( iscrizione nelle liste dei disoccupati, presentare domanda di disoccupazione ecc.ecc.), rivolgendosi direttamente ai Centri dei propri Comuni con un notevole risparmio economico. «Sorprende molto -evidenzia in una interrogazione presentata al presidente della Provincia, Franco Stella, dal consigliere Vincenzo Di Pierro- il provvedimento di chiusura adottato dall'Amministrazione provinciale, privo di una giustificata e reale motivazione ed esso è ancora più iniquo, se si tiene conto del periodo da cui inizia ad avere efficacia (dicembre) periodo, in cui gli adempimenti che fanno capo ai disoccupati sono numerosi (iscrizione nelle liste dei disoccupati; presentazionedomanda inteseadottenere l'erogazione delle prestazioni di disoccupazione ecc.ecc.), proprio a causa della cessazione di molti rapporti di lavoro. Per adempiere a tali incombenze i già disoccupati, anziché rivolgersi ai centri ubicati nei propri comuni, dovranno raggiungere i Centri per l'impiego con un aggravio di costi non in-

differente». Da ultimo, Di Pierro evidenzia che «l'adozionedi untaleprovvedimento doveva esserepreceduta da concertazioni politiche, che avrebbero consentito ai consiglieri provinciali di esplicitare il proprio pensiero e suggerire soluzioni alternative meno dannose». Di Pierro chiede, quindi, a Stella di «conoscere quali gravosi ragioni abbiano indotto l'Amministrazione provinciale ad adottare il provvedimento di chiusura degli Sportelli, atteso che un provvedimento così importante non è stato portato a conoscenza dei consiglieri provinciali che sono i rappresentanti del territorio». Poi chiede di «conoscere se le politiche del lavoro e il potenziamento delle strutture di supporto per i lavoratori e i disoccupati sono ancora centrali nel programma della Giunta provinciale di centrosinistra e se la chiusura degli Sportelli sia stato il miglior modo per rappresentare i lavoratori e i disoccupati di questa provincia, in special modo dei Comuni più piccoli ed emarginati del territorio». a.corrado@luedi.it

Tricarico «Lavoriamo per le Regionali, ma soprattutto per le Comunali 2011»

Melfi torna sulla breccia L’ex sindaco rafforza il movimento di destra Crd Antonio Melfi

TRICARICO - Il movimento politico “Cristianamente Riprendiamo a Dialogare” di Tricarico, annuncia la ripresa dell'attività politica a pieni giri. Lo fa ripartendo dalla presenza a livello amministrativo del consigliere di minoranza Roberto Fanelli al quale l'esponente di spicco, nonché fondatore del gruppo, Antonio Melfi garantisce il massimo sostegno. A parlare delle prospettive future è stato lo stesso Melfi durante un incon-

tro nella sede del movimento; presenti numerosi sostenitori storici e non, vogliosi di dare all'ex sindaco di Tricarico il proprio contributo. «Ricordiamo che il nostro movimento è nato nel 1994, in occasione della raccolta firme per la mia candidatura al Senato. L'anno successivo, al termine di una campagna elettorale molto dura, sono riuscito a diventare sindaco del nostro paese, anche se per pocopiù di cento voti;nel 1999 siamo riusciti a confermarci e, dato il

lavoro svolto,la vittoria èstata molto più netta. Poi abbiamo affrontato l'avventura elettorale regionale per due legislazioni, e nel 2006 abbiamo riprovato a diventare maggioranza in consiglio comunale. Purtroppo, questo tentativo è stato segnato da un insuccesso che non ci ha scoraggiato, maci ha fattoriflettere. Riflessione che ci porta qui questa sera e l'affetto da voi mostratomi, ci rende consapevoli della bontà delle nostra azione». Fin qui la cronistoria del movimento e delle più recenti battaglie politiche di Antonio Melfi, il quale è poi passato all'attuale situazione politica del paese. «Ci troviamo in una situazione nella quale è difficile fare la parte della minoranza; vi sono pochi incontri consiliari e quelli che si fan-

no hanno all'ordine del giorno sempre pochi punti. Il paese non vive un bel momento: ci troviamo dinanzi a situazioni di incuria. Noi vogliamo ridare una spinta alla politica tricaricese e lo vogliamo fare in maniera pacata, senza urlare e senza cercare lo scontro frontale. Vogliamo essere propositivi. Purtroppo, molti degli esponenti eletti nella nostra lista ci hanno lasciato, passando ad altri gruppi in sede consigliare ma noi, grazie alla coerenza di Roberto Fanelli, abbiamo il rappresentante che ci permetterà di portare avanti la nostra battuta, in maniera pulita, proponendo, non solo dicendo “no”». E allora ecco il motivo dell'incontro: «Vogliamo riorganizzare il Crd. Lo vogliamo fare creando una nuova classe dirigente del movimento. Vo-

gliamo far tornare ai tricaricesi l'entusiasmo di fare politica e lo faremo incontrandoci almeno una volta al mese, proponendo delle discussioni tematiche mensili. Questa sera (martedì per chi legge ndr) sono felice di vedervi numerosi». Infine, Melfi è passato a parlare di futuro: «Guardiamo con attenzione alle Regionali, siamo unalista civicama didestra. E allora, se dovesse esserci la possibilità di candidare, non con il nostro simbolo e non me, qualcuno a noi vicino, saremmo contentissimi. Ma ciò che più ci preme sono le Comunali del 2011. Porteremo avanti questo impegno con serietà perché Tricarico non esiste più, né a Tricarico, né fuori. Noi vorremmo ridarle il lustro che si merita». Paolo Paradiso

Mister Nicola Salvatore ha preso un gruppo e ne ha fatto squadra

I grandi passi dell’Asd Grassano GRASSANO - Il mister Nicola Salvatore traccia il bilancio dell'Asd Grassano nel campionato di Prima categoria, a due mesi dal suo insediamento. «Sono molto contento di stare a Grassano -ha commentato Salvatore- ho rifiutato proposte di altresocietà arrivatemianchein questi giorni, ma mi sono affezionato a questo gruppo di ragazzi, che sono intelligenti molto educati e soprattutto hanno voglia di imparare. Quando ho preso la panchina, la squadra aveva solamente alcuni elementi con esperienza: il portiere Ferri, il capitano Abate, il difensore Dininno e Sarli in attacco; gli altri atleti più giovani, avevano militato nelle categorie dei piccoli, e pur dimostrando ottime capaci-

tà individuali, mancava l'idea del gruppo. Nelle scorse settimane, la squadra si è rafforzata con il rientro di bravissimi giocatori come i fratelli Daraio, Dileo, i fratelli Bolettieri, Calluso, Calciano e Distefano, che con la loro provata esperienza calcistica bene si sono inseriti nel squadra che ha retto fino ora con dignità il girone di andata. Il lavoro dell'allenamento di queste settimane, con un gioco fatto di palla a piede, non aereo ha già prodotto i primi risultati in effetti solamente la sfortuna ci ha fatto pareggiare con il Pomarico ed il Grumento. Inoltre, l'infortunio di Giacinto Matera attaccante ad inizio campionato, poi quello dell'attaccante, Vito Sarli, fino a quello del capitano Abate, han-

nopenalizzatola squadracheha visto l'assenza nelle gare disputate elementi validi e decisivi. Grinta, velocità e ritmo -ha concluso Salvatore- sono le parole chiave di un allenatore, che vuole fare risultato; io ne sono convito, come sono convito dei risultati positivi che avremo nel girone di ritorno, e che probabilmente anticiperemo già domenica prossima nello scontro diretto in casa contro il Villa D'Agri. Un ringraziamento personale anche a Loscalzo , Guarino, Sarli, Ditrinco, Rago , Viggiano, Siggillino, scusandomi se ho dimenticato qualcuno, ma tutti gli elementi sono indispensabili per il raggiungimento del risultato anche il gruppo dirigente e il presidente Giuseppe Abbatan-

L’Asd Grassano

gelo che stanno facendo enormi sacrifici per mantenere questa disciplina a Grassano». Due battute su cosa ne pensa uno dei più veterani della squadra, circa 15 anni di gioco con la maglia celeste, il capi-

tano, Piero Abate, dell'inserimento del nuovo mister. «Il mister si è dimostrato subito disponibile, ha le idee chiare e ci sta trasmettendo tutta la sua esperienza calcistica». Giovanni Spadafino

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Giovedì 21 gennaio 2010


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Tursi verso le Comunali Il centrodestra potrebbe interessare l’avvocato Nuccio Labriola

Il gruppo civico prende corpo Prime trattative per decidere schieramenti e candidature alle elezioni TURSI - Si iniziano a palesare, e cominciano a prendere forma, com'è inevitabile, le iniziative politiche nella Città di Pierro in vista delle imminenti elezioni comunali. In attesa che si definiscano gli schieramenti tradizionali, centrosinistra (in alto mare) e centrodestra (che potrebbe candidare la prestigiosa figura dell'avvocato Giuseppe “Nuccio” Labriola), prende seria consistenza l'idea di presentare, da parte di alcuni, una lista civica di alternativa per le elezioni di marzo. A Tursi c'è voglia di democrazia e, se vogliamo, anche di cantarsela di santa ragione, dopo il periodaccio del commissariamento ad intermittenza degli ultimi mesi, per via dei ricorsi e controricorsi in Consiglio di Stato ed al Tar dell'ex sindaco Antonio Guida, ora fuori dai giochi. Almeno per il momento. Così, tornando al movimento civico alternativo, per la seconda volta nel giro di una settimana, un gruppo di cittadini formato da persone vicine alle posizioni del centrodestra, centro e centrosinistra, (ne fanno parte Santino Calciano, consigliere d'amministrazione del Con-

Nuccio Labriola e il Municipio di Tursi

sorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto; Francesco Di Gregorio, architetto; Dino Romano, ingegnere; Roberto Trani, tecnico radiologo, e Luciano Virgallito, presidente della società calcistica Aurora Tursi, che milita nel campionato di Prima categoria), si è ritrovato liberamente e spontaneamente intorno a un tavolo per confrontarsi e riflet-

tere sulle scelte politiche da praticare a livello locale, tenendo ben distinto il discorso sul contestuale appuntamento elettorale delle regionali. L'eterogeneità dei partecipanti, stando a quello che apprendiamo, ha consentito lo svilupparsi di un'ampia valutazione sulla storia amministrativa degli ultimi anni, denunciata con

molte ombre e poche luci, anche sul ruolo non sempre eccelso degli esponenti dei partiti coinvolti nella discutibile gestione della cosa pubblica. Convinti della debolezza strutturale, nell'attuale fase di transizione, del sistema dei partiti tursitani, pure in piena crisi di idee e soggetti da sostenere credibilmente, il gruppo civico si propone con una progettualità programmatica caratterizzata da realismo, apertura e attenzione al sociale, per cinque anni di amministrazione trasparente. Con l'intento di esplorare possibilità di dialogo senza pregiudizi, neppure verso altre forme aggregative, all'unanimità, i componenti hanno deciso di costituire una delegazione ufficiale, con il mandato di rapportarsi con altri singoli e gruppi presenti nello scenario politico locale. Prossimo appuntamento lunedì 25 gennaio, quando si dovrebbe capire la solidità e l'articolazione della proposta e anche l'indicazione del candidato sindaco, mentre nel frattempo, si sta già elaborando un dettagliato programma. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Scanzano Jonico Blitz del Corpo forestale che invita a segnalare altri casi

Cavalli senza il microchip Titolare di un’azienda denunciato per detenzione illegale SCANZANO JONICO - Il Corpo forestale dello Stato, Comando stazione di Scanzano Jonico, durante le attività di controllo relative ad illeciti in materia di detenzione illegale di animali, ha accertato la presenza di cavalli privi di microchip di identificazione in un'azienda agricola di Scanzano. Durante l'accertamento, è stata riscontrata anche la mancanza del passaporto, che certifica la provenienza degli animali, del registro di carico e scarico degli equidi e la totale assenza di accertamenti medico-sanitari. Gli uomini del Corpo forestale di Scanzano, hanno posto sotto sequestro i cavalli, che sono stati sottoposti alle

visite del Servizio veterinario dell'Azienda Sanitaria di Matera, mentre il proprietario dei Cavalli è stato deferito all'autorità giudiziaria. Il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Matera invita tutti i cittadini a segnalare al numero verde gratuito 1515 qualsiasi tipologia di reato relativo al maltrattamento o alla detenzione illegale di animali. Non è inusuale trovare nelle aziende agricole lucane animali di dubbia provenienze perchè non facilmente rintracciabili attraverso gli strumenti che la recente normativa ha reso obbligatori. provinciamt@luedi.it

Le usanze del Natale a Tursi

Tanti balconi in festa TURSI - Le manifestazioni che si sono svolte durante le festività natalizie sono state organizzate dalla parrocchia e da alcune associazioni come la Pro Loco ed il Csap (Centro sociale anziani). Quest'anno, le luminarie erano soltanto nella piazza davanti al Municipio. A rendere l'idea delle feste ci hanno pensato i cittadini che hanno addobbato i balconi delle loro case con le lucine multicolori. Nella cattedrale è stato esposto un bellissimo presepe, realizzato da Angelo Cipolla con la collaborazione di Nicola Alfano, che rappresenta il golfo di Napoli, visto dall'isola di Capri. E' un presepe che l'autore ha dedicato alla moglie Virginia ed al padre Crescenzo scomparsi da alcuni mesi. In piazza Plebiscito era stato allestito da Teresa Cipolla, un presepe all'aperto, al lato della statua di Padre Pio, che si trova in una nicchia privata. Nelle scuole, prima delle vacanze, ci sono state le recite preparate dai bambini delle quattro scuole materne: Arcobaleno, Il Girasole, Carmela Ayr e quella delle suore. C'è stato il tradizionale concerto di Natale, offerto dagli alunni della scuola media ad indirizzo musicale, che si è svolto in cattedrale. C'è stata la messa dedicata alle coppie che avevano compiuto i 25 ed i 50 anni di matrimonio; il tradizionale incontro del vescovo con gli studenti universitari; nell'anno nuovo il concerto in cattedrale “Aspettando L'Epifania” organizzato dal coro “Regina Anglonensis” che ha

coinvolto quest'anno anche i “Cantori Materani”. C'è stata una gita a Lecce per visitare i presepi in cartapesta; la Caritas parrocchiale ha organizzato il pranzo per le persone sole. Al Centro sociale hanno organizzato il pranzo per festeggiare chi aveva compiuto i 60 - 70 ed 80 anni. Un grande evento è stato organizzato dalla Pro loco Tursi, in collaborazione con la parrocchia: la rappresentazione del Presepe Vivente in Rabatana. E' ormai una tradizione consolidata da parecchi anni. E' durato due giorni, il 27 e il 28 dicembre scorso, ed ha coinvolto più di cento figuranti. Durante le feste molti studenti universitari sono scesi per passare il Natale in famiglia e le strade si sono animate di gente, il traffico in via Roma è aumentato ed i bar posizionati nella strategica via Roma si sono riempiti di giovani. Durante i giorni di festa le isole pedonali, chiuse al traffico per l'occasione, si sono riempite di genitori, di bambini e ragazze che sfoggiavano i vestiti nuovi. Adesso che le scuole sono iniziate, si è tornati alla normalità. Si attenderà magari alle fine del mese, quando inizierà il periodo di Carnevale, sperando sempre che qualcuno lo organizzi. In attesa ci si consola con la ripresa delle attività sportive: campionato di calcio di prima categoria; serie D di calcetto maschile; campionati giovanili di basket e le attività di corsa campestre degli iscritti alla società di atletica amatoriale. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

Bernalda Grandi soddisfazioni per i ragazzi di Santorsola

I gladiatori vincono ancora BERNALDA - Ancora un grande Bernalda al “Michele Lorusso”. Felicità sui volti del presidente Nunzio Santorsola e gioia in campo tra il tecnico Margoleo e i giocatori. L'undici in campo li abbiamo definiti grandi eroi, gladiatori e ancora leoni etc; ecco, abbiamo esaurito gli elogi per questi ragazzi,che ognidomenica regalano forti emozioni. L'ultima “vittima” di questo campionato stratosferico è stato il Lauria, che dopo aver accarezzato il sogno del pari, ha dovuto togliersi il cappello al passaggio dell'armata rossoblu. Nella gara casalinga in gol sono andati “Iron”Pizzollaall'11', poiè giunto il pari di Cozzi al 14', a riportare il sereno sul Lorusso è stato “Super Diego Margarita che al

18' ha concluso una splendida azione. Nel secondo tempo in rete anche “Giant” Chiruzzi che fa 3 a 1 al 56', mentre a chiudere le marcature è stato “l'angelo biondo” Benedetto, che conferma il suo ottimo stato in questo 2010. Uomini che hanno portato altri tre puntinello scrignobernaldese. Naturalmente a loro si devono aggiungere gli altri membri della squadra e tutti gli assenti che sono pronti a ritornare per la gara di Valsinni. E proprio domenica i due titani del campionato si affronteranno per la leadership; un po come si verificherà nella massima serie dove ad affrontarsi saranno il Milan e l'Inter. Certo, gli interessi sono diversi ma sul fronte agonismo la partita tra il Valsinni e il Bernal-

da non è seconda a nessuna. Quello che si spera è di assistere ad una bella partita e poi, visto che stiamo parlando di sport, all'abbraccio finale tra i due team in quanto il cuore di queste due grandi città batte nella regione lucana. Quindi, vinca la migliore squadra. Per l'occasione abbiamo parlato con il presidente Nunzio Santorsola, il quale parla di grande match e di grandi società a confronto. «Non nascondo -ha detto il numero uno rossoblu- il sogno di vincere sul campo del Valsinni. Sappiamo -ha continuato Santorsola- che non sarà facile. Noistiamo lavorandotanto e bene e anche in questa settimana stiamo mettendo in campo il massimo sforzo per arrivare al 100% nella partita di domenica.

Mister Nunzio Santorsola

Entrambe le società stanno marciandoalla grandeese oggi,partita da recupera a parte per il Valsinni, siamo li in alto a contenderci la prima piazza significa che le due compagini sportive so-

no le migliori in questo momento. Noi siamo fiduciosi -ha concluso Santorsola- e poi il verdetto finale lo darà il campo domenica». Fabio Sirago

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Policoro L’impresa coraggiosa di tre ragazze e un provider

Montalbano verso le Comunali

Quando il lavoro non c’è i volenterosi lo inventano

Rosano (Pd) precisa «Quella di Marrese solo una proposta»

POLICORO - Per le donne trovare lavoro è sempre un'impresa. In un mercato ingessato con poca mobilità sociale, dove anche gli uomini hanno le loro difficoltà, soprattutto se laureati, a inserirsi stabilmente nel mercato del lavoro, figuriamoci le donne, che spesso sono anche mamme. E se sono proprio giovanissime non se ne parla nemmeno per la prospettiva maternità, che allarma i datori di lavoro maschi prima dell'assunzione. Così si vivacchia, tra nero e precariato, quando va bene. Ma c'è chi, invece, si è ingegnata mettendosi in proprio creando un'impresa rosa. Non con una ditta individuale, bensì addirittura con una Srl (Società a responsabilità limitata), dando così la possibilità ad altre amiche di cimentarsi con il mondo dell'imprenditoria. Per Maria Carmela Fusaro, Teresa Marsigliese e Miriam Fernandez Acien l'avventura con la società di capitali “Wi-Fast” inizia più o meno nel

Le fondatrici del provider Acien

mese di maggio 2009 per poi concretizzarsi durante l'anno. Perchè non creare un provider ex novo, si sono chieste le tre ragazze, di cui la Acien proveniente addirittura da Barcellona e in pianta stabile a Policoro per amore e ora anche per lavoro! Detto fatto. In via Gonzaga, dalle 9:00 alle 19, le tre ragazze hanno messo su un piccolo ufficio, da do-

ve monitorano i loro clienti di questo servizio di linea internet, che copre tre Comuni: Policoro, Scanzano e Marconia, ma prossimo ad allargarsi a tutto il Metapontino. La novità è la connessione senza fili a internet h24 e senza linea telefonica con assistenza diretta e immediata di un operatore di pronto intervento tecnolo-

gico. Una sorta di risolvi problemi per le tre ragazze, che tecniche non sono, ma ingegnose sì. E lo hanno dimostrando non standosene con le braccia conserte ad aspettare la solita promessa elettorale da marinaio (le Regionali sono alle porte!) e nemmeno un concorso, quando arriva, che ti può dare un posto da 1.000 euro al mese chissà dove. Ammesso che lo si vinca, vista la platea sempre più lunga di disoccupati in cerca dell'agognato posto fisso. Loro il posto se lo sono creato da sole, dove e con chi hanno voluto, e nemmeno senza grossi oneri per le rispettive famiglie. Infatti, essendo un'attività di servizi alle imprese e ai cittadini, con connettività anche mobile, non c'è stato nemmeno bisogno di un grande investimento economico e strumentale. L'idea è stata premiata proprio come il risultato vincente del basso costo per un servizio indispensabile. Provare per credere. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

Workshop in corso per giornalisti locali

Agenzia di news on line a Scanzano Jonico SCANZANO JONICO - Sono tutti professionisti di documentata esperienza, i docenti del workshop “Comunicazione, informazione e media”, iniziato lunedì scorso nella sede municipale di Scanzano Jonico e organizzato da Wccc Italia Onlus. Questo momento formativo, dedicato al giornalismo avrà una durata totale di due settimane e rientra nel progetto “Città della Pace per i Bambini in Basilicata”. Il corso, articolato in tre moduli di 20 ore ciascuno, si è aperto con l'intervento di Lucio Racano, caposervizio Esteri dell'Agenzia giornalistica Italia (Agi), e di Emanuele Giordana, direttore dell'agenzia “Lettera22”. Al loro contributo si aggiungerà, nei prossimi giorni, quello di Igor Uboldi, giornalista freelance, già

capo servizio Bbc a Londra e vice direttore di Cnbc Tv. Il Wccc Italia sta lavorando allo start up di un'agenzia di news online “News not in the news net” (Ntnn), che sarà in linea a fine marzo 2010 e avrà la redazione a Scanzano Jonico. Si occuperà di temi legati alle vicende dei Paesi in via di sviluppo e dei movimenti che promuovono il rispetto dei diritti umani e della dichiarazione universale dei Diritti dell'Infanzia. Il corso, frequentato da ventiquattro ragazzi lucani, prevede anche diverse esercitazioni durante le quali si approfondiscono non solo linguaggi, tempi e strumenti della comunicazione ma anche tecniche di scrittura o le competenze per costruire una scaletta di notizie televisive. Al termine del corso i partecipanti sosterranno una prova scritta, che servirà a indi-

Il corso a Scanzano Jonico

viduare i due più idonei per uno stage nella redazione della Ntnn a Scanzano Jonico. Giovanni Martemucci provinciamt@luedi.it

Gianluca Rosano

MONTALBANO JONICO «Nell'incontro avuto con i responsabili provinciali e di Montalbano al tavolo dei partiti di centrosinistra, tenutosi il 15 gennaio, il Pd ha portato il nome di Piero Marrese come proposta di candidatura, sottolineo proposta, su cui ha trovato convergenza l'organo di partito preposto a tale scelta». A precisarlo, in una nota, è il coordinatore cittadino del Pd Montalbano, Gianluca Rosano. «Siamo consapevoli -prosegue- che il candidato è della coalizione e non del singolo partito e coalizione; infatti siamo aperti a tutto, nell'ottica del buon governo, tant'è che niente viene escluso rispettosi e sensibili delle diversità di tutti». Nei giorni scorsi, Rosano aveva evidenziato che «parlare ancora di mozioni, aree, diversità sembra molto anacronistico in periodi non congressuali, ma di elezioni; bene avrebbero fatto gli esponenti di sedicenti diversità all'interno di “uno e uno solo”di Partito democratico a Montalbano -ha dichiarato Rosano- a esporre nelle sedi opportune, o in maniera informale a me, le loro proposte e idee su un qualsivoglia aspetto da dare al partito nell'ottica di un equilibrio in divenire. Alimentare, oggi, una polemica fine a se stessa non è molto corretto nei confronti del partito, a qualsiasi livello, e

delle persone che lavorano alacremente da ormai un po' di tempo per qualcosa che appartienea tutti.La sintesioggi è stata trovata -scriveva Rosano- per evitare anche ritardi che potrebbero nuocere alla stessa coalizione ed evitare problemi nel trovare candidati all'ultimo momento, e la proposta di candidatura a sindaco del Pd da portare al tavolo del centrosinistra è Piero Marrese. Noi partiamo da Piero e andiamo avanti in un'ottica di coalizione, aperti al dialogo e al confronto -aveva rimarcato- anche perché al momento non si ha notizia di altre proposte di candidature, particolare da non sottovalutare, e scenari futuri sono impensabili. Quanto a eventuali correttivi da fare sull'impostazione da dare alla lista, civica,di partito, simbolo, nome o di qualsivoglia aspetto o natura non siamo ancora addivenuti a niente di certo. Nei giorni prossimi ci sarà un tavolo a cui siederanno tutti gli esponenti dei partiti del centrosinistra e in cui si cercherà di trovare la collegialità delle proposte e dove si andrà tutti per unire il centrosinistra con proposte valide e autorevoli che possano mettere d'accordo tutti e dare un senso a tutto quello che facciamo, è l'intera cittadinanza che ce lo chiede. In tutto questo inviterei tutti alla ragionevolezza e ad uno sguardo al futuro». provinciamt@luedi.it

Policoro Il team di mister Viola ha tenuto testa alla forte Ruggiero Valdiano

Un punto pesante per il Borussia POLICORO - Dalla Campania arriva un punto pesante per il Borussia Pleiade. Nella terza giornata di ritorno del campionato d'Eccellenza, i ragazzi di mister Pino Viola hanno infatti inchiodato sullo 0 a 0 la corazzata Ruggiero Valdiano, squadra di tutto rispetto e soprattutto, fino a domenica scorsa, seconda forza del campionato. Una gara soddisfacente per gli jonici, che sono riusciti in diverse occasioni ad arginare la forza offensiva della padrona di casa, attaccando soprattutto in contropiede e realizzando, al 36', una rete annullata su segnalazione dell'assistente di gioco. A fine gara soddisfatto della prestazione

espressa dai suoi ragazzi mister Viola, per una squadra che ha saputo subito dimenticare la sconfitta subìta in casa contro la Murese 2000 e ha ricominciato a macinare buon gioco, così come fatto nelle precedenti giornate contro avversarie di rilievo quali l'Angelo Cristofaro e il Ricigliano. Grazie al punto conquistato a Casalbuono (costato alla Ruggiero Valdiano il secondo posto in classifica, visto che proprio l'Angelo Cristofaro, vittorioso contro l'Avigliano, ha effettuato il sorpasso ed è ora ad una sola lunghezza dalla capolista Fortis Murgia) il Borussia Pleiade è adesso a 25 punti e conserva una tran-

quilla posizione di metà classifica. Per raggiungere la salvezza e magari puntare a qualcosa in più bisognerà continuare a giocare con la stessa determinazione dimostrata nella trasferta campana e, tre domeniche fa, nell'insidioso campo di Ricigliano. Solo così i biancorossi potranno continuare a regalare soddisfazioni ai loro ultràs. Nella prossima giornata il Borussia ritornerà a giocare davanti al pubblico amico e affronterà un'altra avversaria di tutto rispetto, la Vultur, settima a 28 punti. Solo tre i punti che dividono in classifica la due compagini: entrambe le squadre cercheranno di raccogliere bottino pieno per

Il Borussia Pleiade Policoro

allontanare lo spettro dei play out e puntare, magari, a giocarsi il tutto per tutto per accedere al mini girone che decide il passaggio in serie D. Il Borussia è chiamato a fare bene,

per iniziare una nuova serie positiva e cancellare la sconfitta patita nel girone d'andata. Eleonora Cesareo provinciamt@luedi.it

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Giovedì 21 gennaio 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Coppa Italia Tim La squadra di Prandelli avanti con carattere poi i biancocelesti si illudono3 con Zarate Ora sotto con la vincente tra Inter e Juventus

Fiorentina prima semifinalista La doppietta di Mutu spiana la strada ai viola, fuori la Lazio detentrice FIORENTINA LAZIO

3 2

Serie A

Di Vaio non basta Finisce pari a Bologna

FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6.5; De Silvestri 6, Kroldrup 6, Natali 6, Pasqual 6.5 (7' st Gobbi 6); Donadel 6, Montolivo 5.5; Santana 6 (15' st Marchionni 5), Mutu 7.5 (29' st Carraro sv), Vargas 6; Gilardino 6.5. In panchina: Avramov, Felipe, Babacar, Comotto. Allenatore: Prandelli 6.5 LAZIO (3-4-1-2): Muslera 6; Diakitè 6, Stendardo 5.5 (1' st Foggia 6), Radu 5.5; Lichsteiner 5 (34' st Del Nero sv), Dabo 6, Kolarov 6.5, Brocchi 5; Mauri 5 (24' st Makinwa 5); Rocchi 6.5, Zarate 7. In panchina: Berni, Scaloni, Firmani, Siviglia. Allenatore: Ballardini 6 ARBITRO: Celi di Campobasso 5.5 RETI: 9' pt e 44' pt Mutu, 5' st Zarate, 14' st Kroldrup, 23' st Rocchi NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15.000 circa. Angoli: 9-2 per la Fiorentina. Ammoniti: Vargas, Dabo, Santana, Donadel, Zarate, Kolarov, Radu, Brocchi. Recuperi: 1'; 4' st. FIRENZE – La Fiorentina è la prima semifinalista della Coppa Italia, edizione 2009-2010. Esce di scena, invece, la Lazio detentrice del titolo che al Franchi perde 3-2 nel quarto di finale ad eliminazione diretta e dice addio al trofeo vinto nella scorsa stagione. Partita bella, con 5 gol, tante altre occasioni e anche tanti falli (ben 8 gli ammoniti) in un match avvincente fino al 94’. Tra la finale e la squadra di Prandelli la doppia sfida contro la vincente del confronto tra Inter e Juventus, in programma il 28 gennaio. Protagonista del match Adrian Mutu che nel primo tempo sigla una doppietta andando in gol al 9' e al 44', sempre su assist di Gilardino. Bella partita, parte bene la Lazio che con

BOLOGNA 2 ATALANTA 2

Mutu esulta: per lui splendida doppietta In alto: Mauro Zarate e Cesare Prandelli

Zarate e Rocchi impegna Frey bravo a salvarsi al 2' e al 9' sui due attaccanti biancocelesti. Non ha un buon impatto con la gara la Fiorentina, ma al 9', su una dormita della difesa laziale, Gilardino mette in mezzo per Mutu che, tutto solo, di destro batte Muslera all’altezza del dischetto del calcio di rigore. La reazione della Lazio è affidata al sinistro di Kolarov, sempre insidioso il serbo. Al 38' gran parata di Muslera sul colpo di testa ravvicinato di Santana, tre minuti più tardi è Frey a respingere in tuffo la punizione di Kolarov. Al 44' la Lazio trova il raddoppio ancora sull'asse Gilardino-Mutu, Muslera tocca ma non trattiene il destro del rumeno.

Nella ripresa Ballardini inserisce Foggia per Stendardo e, al 5', Zarate dimezza lo svantaggio dopo un’azione personale. Al 14', però, Kroldrup di testa firma il 3-1. La Lazio non ci sta e al 23' Rocchi di sinistro trova il gol del 3-2. I viola non perdono la testa, controllano e chiudono bene gli spazi, imbavagliando Zarate e Rocchi e limitando il raggio d’azione di Foggia. Ballardini prova a giocarsi anche le carte Makinwa e Del Nero, tutto inutile. Il risultato non cambia più, Fiorentina in semifinale, la Lazio saluta la Coppa Italia. I viola affronteranno la vincente del confronto tra Inter e Juventus in programma giovedì 28

gennaio a San Siro. «Tutte le partite sono difficili - ha affermato a fine gara Cesare Prandelli -. La Lazio è una buona squadra e noi con il doppio vantaggio non siamo riusciti a mantenere gli equilibri, e per questo la partita è rimasta aperta fino alla fine. Se temevo la rimonta completa? No, perchè stavamo bene ed eravamo ben messi in campo. E meritavamo la vittoria». Fondamentale ancora Adrian Mutu, doppietta per lui e sostituito nel finale «perchè era stanco, è la 5ª partita per lui come per Santana. Siamo un po’ in emergenza ma i giocatori di carattere riescono sempre a fare qualcosa».

Serie A. Bari in vantaggio con di Barreto, ma nel finale Gillet salva più volte i pugliesi

BOLOGNA

Milanetto salva il Genoa al “Ferraris”

Arriva Modesto in prestito dal Genoa

GENOA BARI

1 1

GENOA (3-4-3): Amelia sv; Papastathopoulos 6 (47’ pt Crespo 5), Dainelli 6 (17'st Biava 6), Bocchetti 6; Rossi 5.5, Milanetto 7, Juric 6.5, Criscito 6; Mesto 6.5, Suazo 6, Sculli 6 (29’ st Moretti sv) In panchina: Scarpi, Tomovic, Zapater, Ragusa Allenatore: Gasperini 6 BARI (4-4-2): Gillet 7; Belmonte 6.5, A. Masiello 6.5, Bonucci 6, Parisi sv (13’ pt S.Masiello 5.5); Alvarez 6.5 (16’ st Kamata 5), Gazzi 6, Almiron 6.5, Koman 5.5; Meggiorini 6 (27’ st Castillo 5.5), Barreto 6.5 In panchina: Padelli, Diamoutene, Allegretti, Donati Allenatore: Ventura 6.5 ARBITRO: Saccani di Mantova 5.5

MARCATORI: 4’ pt Barreto (B); 8’ st Milanetto (G) NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni. Angoli: 11-0 per il Genoa. Ammoniti: Gazzi, Sculli, Belmonte, Bonucci, Dainelli, Rossi, Barreto, Almiron, S. Masiello. Recupero: 3’; 3’

di Barreto, che devia (forse con un braccio) alle spalle di Amelia un tentativo di rinvio di Papastathopoulos dopo una punizione di Parisi. Lo stesso Parisi, qualche minuto dopo, è costretto a lasciare il campo per un infortunio al ginocchio che è sembrato da subito molto grave. Il Genoa pressa ma i gran-

GENOA - Si chiude sull’1-1 Genoa-Bari, uno dei recuperi della 17a giornata, rinviata a causa dell’ondata di freddo e gelo che colpì l’Italia prima della pausa per le festività natalizie: a segno Barreto in apertura, risponde Milanetto all’8' della ripresa. Al «Ferraris» pugliesi avanti al 4' con il fortunoso gol Meggiorini e Juric in un contrasto di gioco

di interventi di un Gillet sempre più in grande forma frenano Milanetto e Mesto e il Bari regge l’urto senza grossi problemi. Altra musica a inizio ripresa, con il Genoa che trova il pari all’8’ con una punizione di Milanetto, aiutato dalla deviazione in barriera di Almiron. Gillet battuto ma che si riscatta poco dopo compiendo tre parate nel giro di pochi secondi su Mesto (due volte) e Suazo, che gli spara addosso da mezzo metro. Al 25’ palo di Juric su punizione, il Bari si riorganizza e il Genoa non punge più: finisce 1-1, con i pugliesi che salgono a quota 29 e i liguri a inseguire a un punto.

BOLOGNA – Francesco Modesto passa dal Genoa al Bologna, in prestito fino a giugno. Lo ha annunciato, al termine della partita con l’Atalanta il direttore generale del Bologna Luca Baraldi, ufficializzando così il passaggio del mediano, finora poco utilizzato da Gasperini. Il trasferimento del centrocampista era nell’aria da giorni. Potrebbe già essere a disposizione di Colomba per l’impegno di domenica contro il Bari di mister Ventura. Il Bologna – come ha confermato Baraldi – sta cercando anche un attaccante e uno dei primi nomi sul taccuino è quello di Davide Succi del Palermo («è bolognese – ha detto Baraldi a Sky – e credo che certamente gli farebbe piacere venire a giocare da noi al “Dall’Ara”»).

BOLOGNA (4-4-2): Viviano 6; Raggi 6.5, Britos 6, Portanova 6, Lanna 6; Casarini 6, Guana 5.5, Mingazzini 6 (8' st Bombardini), Valiani 6 (21' st Moras); Zalayeta 6 (27' st Gimenez sv), Di Vaio 7. In panchina: Colombo, Zenoni, Adailton, Santos. Allenatore: Colomba 6.5. ATALANTA (4-4-11): Coppola 6; Garics 6, Manfredini 6.5, Talamonti 6, Bellini 6; Ferreira Pinto 6 (12' st Chevanton 6), Guarente 6, De Ascentis 6 (1' st Ceravolo 6), Padoin 6; Doni 6; Tiribocchi 6.5 (31' st Acquafresca sv). In panchina: Consigli, Caserta, Capelli, Bianco. Allenatore: Mutti 6. ARBITRO: De Marco di Chiavari 6. RETI: 19' pt, 35' pt Di Vaio, 37' pt Manfredini, 16' st Chevanton. BOLOGNA - Finisce 22 lo spareggio salvezza Bologna-Atalanta. Felsinei due volte in vantaggio con uno scatenato Di Vaio. I nerazzurri non si sono dati per vinti e hanno raddrizzato la situazione con Manfredini e il ritrovato Chevanton e hanno poi sfiorato il colpaccio nel finale.

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Sport


Giovedì 21 gennaio 2010

Il Potenza ritira oggi la documentazione a Roma: ha tre giorni per difendersi

Il teorema di Palazzi Punta al dolo e alla ripetizione dei reati nel corso di tre anni Mercato in evoluzione

Gragnaniello in prestito a Lecce Piace il baby Mazzetto E´ STATO DEFINITO ieri mattina il passaggio del portiere Raffaele Gragnaniello, 28anni, in prestito al Lecce in Serie B. Il tutto -- come si legge nella nota ufficiale - è avvenuto grazie all´impegno del procuratore del calciatore Mariano Grimaldi: l´operazione consente infatti un ulteriore passo avanti nella politica della riduzione dei costi e della valorizzazione dei giovani. Gragnaniello va in prestito al Lecce perchè ancora legato con un altro anno di contratto al Potenza. L’esigenza del club è comunque quella di dare a Capuano anche un centrocampista di qualità. E il nome che è spuntato è quello di Matteo Mazzetto, classe ‘88, cresciuto nel settore giovanile del Padova e nella passata stagione in prestito fino a dicembre al Lanciano e fino a fine stagione alla Val di Sangro: Attualmente gioca con la Primavera del Padova da fuoriquota per ristabilirsi da un grave infortunio, ma sembra che sia abile per giocare e dare il suo contributo al Potenza.

Le news di calciomercato

Ugolotti mister del Foggia Siracusa scatenato PRIMA DIVISIONE Guido Ugolotti è il nuovo allenatore del Foggia. L’ex trainer di Arezzo e Sambenedettese subentra al duo dimissionario Porta-Pecchia. Nella lunga lista di pretendenti all’attaccante del Cosenza Francesco Mortelliti c’è anche la Cavese di Paolo Stringara. Da Cosenza, infatti, giungono indiscrezioni a tal proposito. Insomma, si profila una vera asta per l’attaccante che piace anche a Gela e Juve Stabia. Maikol Negro (attaccante, classe´ 88) è ufficialmente un calciatore della Valle del Giovenco. Prelevato dal Celano, Negro ha firmato un contratto di 4 anni. Il giovane aveva vestito la casacca della formazione biancoblu nelle ultime tre stagioni, totalizzando il primo anno 26 presenze e 4 gol, il secondo 31 presenze e 10 gol, mentre quest´anno in 19 presenze ha totalizzato 6 reti. Già da domenica sarà a disposizione di mister Bonetti per il derby casalingo contro il Pescara. Dopo aver passato appena 13 giorni nelle file del Foggia (il suo ingaggio era stato infatti ufficializzato solo lo scorso 7 gennaio), il difensore Emanuele Troise (31) ha risolto consensualmen-

te il contratto con la società rossonera. Il giocatore era arrivato grazie alla sua amicizia con l´allenatore Fabio Pecchia (anni fa, infatti, avevano entrambi giocato nel Napoli), ma dopo che questi si è dimesso qualche giorno fa (insieme a Porta), anche l´avventura di Troise è giunta al termine. SECONDA DIVISIONE La Juve Stabia deve far fronte al caso Capparella e ovviare alla partenza di D’Ambrosio. Per il ruolo di terzino destro c’è stato un sondaggio con Ivano Trotta del Bellaria ed ex Napoli. A centrocampo il nome nuovo è quello di Ottobre dell’Andria ex Sorrento che potrebbe arrivare subito. Per l’attacco, invece, da Cosenza continuano a dare per certo il passaggio di Mortelliti a Castellammare. Altro colpo di mercato per il Siracusa, capitanato da mister Sonzogni. Infatti è stata da poco conclusa la trattativa che ha portato in terra siciliana Santo Matinella (33). Il giocatore aveva iniziato la stagione con la Scafatese (un gol in 13 apparizioni). Il Siracusa ha poi perfezionato l'acquisto dell'attaccante Matteo Di Piazza (22), che è stato prelevato dal Rimini in prestito con diritto di riscatto

INTER CLUB FRANCAVILLA A BARI

FOTO di gruppo e tanta emozione per gli aderenti all’Inter Club di Francavilla sul Sinni che sabato scorso hanno assistito a Bari alla grande prestazione della loro amata Inter con la sorprendente squadra pugliese

L’AVVOCATO Edoardo Chiacchio sarà a Roma in mattinata per ritirare, presso la sede della Commissione di Giustizia Federale gli atti del processo a cui, a breve, sarà sottoposto il Potenza. Si tratta di raccogliere tutta la documentazione presentata da Palazzi a corredo della sua richiesta di revocazione del processo su Potenza-Salernitana e che, presumibilmente, attiene ai fascicoli consegnatigli dalla Procura della Repubblica di Potenza, al termine dell’operazione Ultimate che ha portato in carcere, tra gli altri, Giuseppe Postiglione e Pasquale Giuzio. Entro tre giorni dal ritiro della documentazione il Potenza ha il diritto di presentare le proprie memorie difensive. Chiaramente l’avvocato della società potrà esprimersi con compiutezza solo dopo aver preso visione della documentazione in oggetto, ma appare evidente che la sua prima mossa sarà quella di chiedere l’inammissibilità del ricorso di Palazzi. La Corte di Giustizia (che, lo ricordiamo, è l’ultimo giudice endofederale, oltre il quale non si può andare, ossia non si può proporre ricorso alcuno se non al tribunale nazionale sportivo del Coni, che è però esterno alla Figc) dovrà pronunciarsi prima sull’ammissibilità del ricorso e, se dovesse decidere per il sì, potrà entrare nel merito delle accuse e giungere a una sentenza o al proscioglimento della società. Sentenza che può essere di qualsiasi specie afflittiva, ma che nella fattispecie richiamata da Palazzi (ossia una responsabilità diretta doppia - di Giuzio e Postiglione, appunto) richiede lasanzione minima della retrocessione. Nel caso specifico, e per usare termini giusti, Palazzi ha chiesto per il Potenza “l’esclusione dal campionato di competenza”, per cui il giudice, se dovesse dare seguito a tale richiesta dovrà decidere, dalla Serie D alla Terza Categoria, a quale campionato prossimo assegnare il Potenza. Detto che il processo si terrà al massimo tra un mese e mezzo, potrebbe accadere che l’afflittività della sentenza sia immediata, quindi con riferimento anche al campionato in corso. Ma anche questa è materia della decisione della Corte di Giustizia e fuoriesce da qualsiasi precedente, dal momento che mai è accaduta una cosa del genere. Questo ci spinge a credere che le argomentazioni di Palazzi debbano per forza di cose essere precise e circostanziate, tanto da fornire quei “famosi”elementi nuovi utili per chiedere la revocazione.

IN BREVE Potenza, doppia seduta IL POTENZA non molla e anche oggi Capuano ha fissato una doppia seduta. In mattinata allenamento tattico e visione del video di Ternana-Spal. Nel pomeriggio test al Viviani contro il genzano Banzi, formazione che milita nel campionato di Eccellenza

Rese note le dirette tv LA LEGA PRO ha ufficializzato il calendario delle gare che verranno trasmesse in diretta tv sul canale RaiSport Più (canale Sky 227). Rispetto al consueto programma, con le gare in posticipo al lunedì, ci saranno in programma alcune dirette anche alla domenica pomeriggio. Lunedì 25 gennaio, ore 20:45 Juve Stabia - Siracusa Lunedì 1 febbraio, ore 20:45 Ravenna - Foggia Lunedì 8 febbraio, ore 20:45 Alessandria-Novara Domenica 14 febbraio, ore 14:30 Prato - Carrarese Domenica 21 febbraio, ore 14:30 Cosenza - Reggiana Lunedì 1 marzo, ore 20:45 Perugia - Cremonese L’avvocato Edoardo Chiacchio

Dato per scontato che la posizione di Evangelisti, riconosciuto da due testimoni come colui il quale cedette i 150 mila euro a Postiglione, non può essere tirata in ballo in quanto assente nel primo processo (oltretutto il secondo interrogatorio - nel quale capa di bomba dovrebbe aver chiarito la sua posizione agli inquirenti - è avvenuto due giorni dopo il deposito del ricorso federale), Palazzi avrebbe incentrato la sua seconda accusa sul dolo posto in essere da Postiglione e Giuzio (rappresentanti direttamente il Potenza). Il riferimento è a tutte le prove raccolte dalla Procura ordinaria relativamente al capitolo del calcioscommesse e del tentato illecito per Potenza-Juve Stabia (l’sms inviato a Soviero per addomesticare il risultato finale di quel match - tentativo andato a vuoto, ma pur sempre attinente alla fattispecie dell’illecito sportivo), oltre alla sua attività istruttoria su Potenza-Marcianise di questa stagione (sono stati sentiti tanto Capuano quanto Langella), proprio per provare l’esistenza di una fattispecie non consona alle regole sportive. Tentativi di frode comuni e ripetuti in tre stagioni di seguito (quella di Potenza-Salernitana che Palazzi non ha saputo dimostrare compiutamente, tanto che il Potenza fu solo penalizzato di

tre punti, e le due successive, appunto). «Solo dopo aver letto la documentazione - dice Edorardo Chiacchio - potremo avere un quadro più chiaro della situazione. Confidiamo nella possibilità di dimostrare che il ricorso presentato da Palazzi sia inammissibile, ma se dovessimo entrare nel merito del giudizio, voglio evidenziare che si tratta di un caso assolutamente unico nella giurisprudenza sportiva, per cui non posso azzardare nessuna previsione». Dall’analisi attenta di Chiacchio si percepisce comunque che chi vuole bene al Potenza debba “fare il tifo” per un’inammissibilità del ricorso di Palazzi, in caso contrario, salvo miracoli giurisprudenziali a cui comunque Chiacchio è avvezzo, le possibilità di salvezza della società sembrano ridotte al lumicino. E in tutto questo bailamme non si può nemmeno tentare la “scappatoia” di dimostrare che il Potenza e Postiglione non sono più la stessa cosa, dal momento che ogni singola operazione di cessione societaria è ancorata al sequestro delle quote societarie operato dal tribunale e, vista l’incertezza in cui si naviga, francamente appare velleitario qualsiasi tentativo da parte di chiunque e in qualsiasi forma. Alfonso Pecoraro

Due gare senza gol al passivo con un pacchetto più compatto

Una diga per il Melfi Rodolfi potrebbe confermare tutti. Sirignano, recupero lento SOLITA DOPPIA seduta di allenamento per il Melfi. In mattinata la squadra si è ritrovata al Valerio per svolgere un lavoro prevalentemente fisico e di palestra, in cui comunque non sono mancate esercitazioni per la cura dell'aspetto difensivo. Rodolfi, sempre molto attento anche ai particolari, sta provando con successo, visto le due gare consecutive con zero gol al passivo, un modulo tattico che prevede l'utilizzo di quattro difensori e dei due centrali di centrocampo vicini a formare una diga davanti al pacchetto arretrato. Una soluzione tattica che ad Aversa ha dato ottimi frutti, bloccando con puntualità la manovra avversaria agli ultimi venti metri, prima che potesse essere nociva e pericolosa. Nel pomeriggio la squadra si è trasferita a san Nicola, presso il campo di proprietà Sata, nella stagione invernale struttura assai utile per il regolare svolgimento degli allenamenti.

Lo Iacono ieri assente perchè impegnato con la selezione dell’Under di Lega

Nuovi esercizi tattici con e senza palla. Assenti Naglieri e Lo Iacono aggregati alla nazionale di categoria. Una situazione non nuova ed inedita per il Melfi, che puntando con decisione sui giovani, spesso anche nel recente passato, si è trovato nelle condizioni di prestare giocatori alle varie rappresentative. In ogni caso un segnale importante, uno stimolo a proseguire su questa strada

ed un ulteriore motivo di soddisfazione per il club gialloverde. Pietro Sicignano ha corricchiato. Sta riprendendo ma in maniera ancora lenta. Impossibile un suo recupero per la gara con la Scafatese. Potrebbe tornare a disposizione in occasione del match con il Siracusa, prossima gara esterna che attenderà il Melfi. Oggi pomeriggio nell'ambito del consueto test infra-

settimanale, Rodolfi inizierà a pensare alla Scafatese avversario da non sottovalutare. Potrebbe profilarsi la riconferma dello stesso undici che ha ben figurato ad Aversa, imponendosi al termine di una gara largamente dominata. Questo Melfi appare in grado di far bene e proseguire nella striscia positiva, anche se resta fondamentale non perdere l'umiltà e la tranquillità. Due aspetti decisamente rilevanti che dovranno essere patrimonio del Melfi. Intanto domenica contro la Scafatese si potrebbe rivedere una curva di nuovo piena e colorata. Dopo la festosa invasione di Aversa i tifosi gialloverdi sono pronti a rientrare in curva e far sentire il loro supporto. Sarebbe la degna conclusione di una storia poco piacevole e che non ha più motivo di esistere, visto le ampie aperture al dialogo giunte dai responsabili dell'ordine pubblico. Emilio FIdanzio

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40 Sport


Eccellenza Silvano chiarisce le intenzioni, presenti e future, e prospetta la costruzione di una nuova struttura

Fortis Murgia: «Siamo e resteremo un team lucano» MATERA - «Noi siamo lucani». E' questo il messaggio che è stato lanciato forte e chiaro dalla conferenza stampa tenuta nel pomeriggio di ieri dalla società del Fortis Murgia Irsina, presso l’Hotel San Domenico. Alla presenza del presidente Giacomo Silvano, del tecnico Pasquale Squicciarini e di Gianni Patella, in rappresentanza della Styling, uno degli sponsor della società rosanero, è stata ribadita la lucanità della quadra. «Ci teniamo a ribadire tutto questo - spiega il numero uno della società, Giacomo Silvano - perché nell'ambiente calcistico si stanno alimentando inutili voci che ledono la nostra immagine e fanno crescere

un odio immotivato, etichettandoci come una società pugliese. Noi giochiamo e giocheremo in Basilicata perché è qui che è nato il nostro progetto e qui vogliamo svilupparlo. La nostra squadra nasce dall'Azzurra Tricarico e con un cambio di denominazione e di sede sociale, ratificata dalla Figc il 22 luglio 2009, è diventata Fortis Murgia Irsina. Per motivi logistici e di opportunità abbiamo deciso di giocare a Matera visto che ad Irsina c'erano già due squadre, una di Eccellenza e una di Promozione, che inoltre gestisce l’impianto. Abbiamo quindi scelto di giocare a Matera all’impianto Gaetano Scirea. Nel nostro futuro c’è sempre la Basilicata. Che sia Ma-

tera, Irsina o un’altra località, magari dove potremo costruire un nostri impianto, ma sempre in Basilicata. Infatti nel nostro progetto continua Silvano - potrebbe esserci anche la possibilità di costruire una nostra struttura visto che al nostro interno abbiamo degli imprenditori, pugliesi e lucani, che hanno interessi economici a Matera (il Gruppo Industriale Styling che ha sede a Iesce, la DG Impianti che è proprietaria di complessi alberghieri a Matera, la Edil Co, il nostro sponsor principale). Questo nostro progetto vuole far crescere il livello tecnico e anche dirigenziale del calcio e dello sport in Basilicata, dando anche degli strumenti concreti ai no-

stri giovani per crescere e lo dimostra anche la nostra formazione Juniores, composta da 27 ragazzi di Matera». Il tutto è stato necessario per chiarire “l’identità” della squadra a seguito di illazioni che hanno destabilizzato l’ambiente calcistico che ha anche creato una certa ostilità nei confronti di Delle Foglie e compagni. Dalla società parte quindi un messaggio di serenità, ma allo stesso tempo di chiarezza, per proseguire il campionato nel miglior modo possibile, ambendo a tutti i traguardi possibili. E alle porte, per la capolista del campionato di Eccellenza, c’è la fase nazionale della Coppa Italia. «Per quell’occasione abbiamo chiesto di

Il presidente Giacomo Silvano

giocare o a Venosa o al XXI Settembre - Franco Salerno di Matera, mentre per le restanti gare di campionato giocheremo sempre allo Scirea, anche se a porte chiuse». Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

Sarà curioso vedere il duello sportivo tra gli amici Bartoli e Genchi

Matera prove anti-Casarano Oggi dopo il test in famiglia probabili novità in termini di mercato Si è rivisto Logrieco, ma la testa è alla gara di domenica. La gara con il Casarano è un banco di prova per tutti. Questo il messaggio per tutto e tutti partito dal neo diesse del Matera, Gino Dimitri. Intanto oggi dovrebbero esserci delle novità nella partitella in famiglia che si disputerà al “XXI SettembreFranco Salerno”, perchè potrebbero esserci dei volti nuovi ma soprattutto il diesse potrà comprendere meglio le caratteristiche di tutto l’organico. Hanno lavorato a parte Antonio Branda e Mirko Carretta, ma non ci dovrebbero essere particolari problemi per entrambi visto che hanno solo un leggero affaticamento agli adduttori. Un lavoro diverso in vista di un trittico di gare in sette giorni. Perchè dopo Casarano in casa c’è il match al Pinto di Caserta e poi in casa contro il Pomigliano. Unico assente certo Martinelli fermato dal giudice per un turno per somma d’ammonizioni per un ingenuo cartellino giallo rimediato a Torre del Greco per un fallo a centro-

Il diesse del Matera Gino Dimitri

campo a piedi uniti. Potrebbe scattare l’ora di Luigi Manzo, arrivato dal Campobasso e pronto all’esordio in biancazzurro. Le alternative sarebbero quelle di Mazzoleni o Martone centrali, ma sembra meno probabile che il tecnico possa optare per un giocatore da adattare ad uno di ruolo. Quindi, fiducia

a Manzo che dovrebbe trovarsi di fronte uno tra Contino, Villa o Genchi. Sarà “curioso” vedere due amici contro. Perchè Renato Bartoli e Giuseppe Genchi sono una coppia scoppiata solo da poco. Insieme a Carpi e Chieti, ora divisi. In campo non dovrebbero esserci amicizia e altro, anche perchè i fari sa-

ranno tutti accesi proprio per questa gara nella gara. Tra le novità possibili c’è senza dubbi quella di Angelo Logrieco, giocatore di indubbie capacità tecniche che da due settimane è fuori causa per un attacco virale. Ieri Logrieco è sembrato totalmente recuperato ed ha mostrato pure uno stato di forma accettabile. Frecce per l’arco di Pino Giusto atteso anch’egli da un pubblico che crede nella svolta e che ha dimostrato di avere ancora attaccamento per la squadra il cui progetto è stato rilanciato dall’ingaggio di Gino Dimitri. Proprio il neo diesse è stato l’oggetto dei tanti curiosi accorsi all’allenamento. Dimitri è rimasto a bordo campo e osserva. Un ruolo non casuale ma scelto volutamente perchè sarebbe impensabile agire prima di conoscere la materia da trattare. Quindi, prima fase conoscitiva e poi resoconto per agire. Chi si attendeva rivoluzioni dovrà mordere ancora il freno, perchè Dimitri ha avuto l’umiltà di non fare proclami, di non creare illu-

sioni e di voler entrare nei “problemi” con garbo. Ma non ignorarli. Già ieri qualcosa in più in termini di impegno si è visto, ma è chiaro che sono i calciatori ad aiutare il tecnico Pino Giusto che avrà senza dubbi delle colpe ma al momento non ha ancora un terzino sinistro di ruolo e una punta per sostituire Genchi. Ci vorrà altro? Una domanda a cui sarà molto più facile rispondere al fischio finale della gara con il Casarano che sembra sempre più una prova generale per tutto e tutti. Dimitro ha chiesto l’aiuto di tutte le componenti ricevendo risposte concrete, ma è chiaro che si tratta di una fiducia a tempo perchè solo in caso di vittoria tutto si potrebbe riaggiustare. Il Casarano occupa il quinto posto in classifica e battendolo si accorcerebbe il gap tra il Matera e la zona play off, quindi bisognerà batterlo a tutti i costi. Dimitri ha chiesto grinta e motivazioni, la risposta tocca a chi finora ha deluso e svuotato lo stadio. Renato Carpentieri

Giudice, due turni di stop per Crinò Multe a società: 1.600,00 OSTUNI; 500,00 CASERTANA CALCIO Calciatori: DUE GARE A Crinò Filippo (Casarano) Per avere, al termine del primo tempo, mentre le squadre si accingevano a rientrare negli spogliatoi, colpito con una manata al volto un calciatore avversario senza tuttavia cagionare al medesimo danni fisici. Una gara: Formisano Pasquale (Angri Calcio 1927 ) Crastolla Leonardo (Calcio Fasano) Pollaro Gennaro (Ostuni Sport) Nettuno Luciano (S.Antonio Abate) Fiscariello Alessandro (Forza E Coraggio Bn) Gasparini Sebastian Horac (Forza E Coraggio Bn) Martinelli Pasquale (Matera) Costantino Stefano (S.Antonio Abate).

Il difensore del Pisticci: «Ho provato un’emozione da lacrime» Francavilla, per Chisena c’è diffida e non squalifica Di Maria, quando il 17 porta bene FRANCAVILLA – Voltare pagina. E in fretta. Il Francavilla deve assolutamente fare questo per evitare di allontanarsi pericolosamente dalla zona play off. Bisogna ricominciare a correre per guadagnare il terreno perso in queste due prime gare dell’anno nuovo, che stando ai risultati non’è cominciato nel migliore dei modi. La formazione di mister Ranko Lazic, si avvicina alla sfida di domenica pomeriggio contro il Bitonto, con una assenza importante. Si tratta del portiere Giovanni Di Vincenzo, che nella gara di domenica scorsa contro il Sant’Antonio Abate, ha dovuto abbandonare il campo ad inizio del secondo tempo, per infortunio. Da esami fatti, il problema riguarda una infiammazione al legamento del crociato anteriore. Per lui, dovrebbero esserci alcuni giorni di riposo e di conseguenza è improbabile un suo recupero per domenica a Bitonto. Invece per quanto riguarda il fantasista materano Antonio Chisena, è stato fatto un calcolo errato da parte dei dirigenti sinnici, con le ammonizioni ricevute, in quanto da comunicato ufficiale del Giudice sportivo, il numero dieci rossoblu è andato in diffida e quindi sarà a disposizione del tecnico Ranko Lazic. Insieme a lui, andrà in diffida anche il difensore centrale Giancarlo Gioia, per somma di ammonizioni. Al rientro i due difensori Di Giorgio e De Santo, che hanno dovuto saltare la sfida di domenica scorsa per squalifica. Per la gara di

domenica i sinnici dovranno prestare molta attenzione ai neroverdi pugliesi, visto che la formazione lucana non’è riuscita mai ad espugnare lo stadio “Città degli Ulivi”. Quindi, bisogna scendere in campo sin dai primi minuti di gioco, con molta attenzione e concentrazione, cercando di non commettere nessun tipo di errore, per evitare di pregiudicare la gara. Il Francavilla, deve riuscire a conquistare dei punti importanti, se poi dovesse raggiungere la vittoria, sarebbe ancora meglio, visto che in questo 2010, ancora non c’è riuscito. Staremo a vedere. Claudio Sole

Un gol con la maglia del Pisticci lo sognava da tempo, perché da quando è arrivato in gialloble, ben tre anni fa, Vincenzo Di Maria non era mai riuscito a coronare con una rete le tantissime prestazioni maiuscole fornite nella retroguardia pisticcese.Con la rete realizzata domenica scorsa, il difensore campano, che nella città jonica si è ambientato alla perfezione diventando un punto di riferimento per i tifosi, è riuscito a colmare questa lacuna. E lo ha fatto alla grande, siglando un gol decisivo, che è andato a risolvere in favore del Pisticci uno scontro diretto e soprattutto a restituire la speranza ad una squadra che non vinceva dallo scorso settembre e che era precipitata nei bassi fondi della classifica. Un gol destinato ad entrare negli annali della storia gialloble, perché consente al Pisticci di tornare al successo casalingo in Interregionale dopo ben 17 anni (anche se va detto che in questo lasso di tempo le apparizioni della compagine jonica in D sono state soltanto tre). Correva il 1993 ed il Pisticci della storica gestione Michetti colse il suo ultimo successo interno battendo il Canosa. Correva il 17' minuto del secondo tempo domenica scorsa quando su calcio d'angolo Di Maria andava a saltare sul pri-

mo palo trovando il guizzo giusto per anticipare tutti di testa e trovare con successo la porta avversaria. Un gol pesantissimo, dunque, che rilancia le chance salvezza del Pisticci dopo la prima di ritorno, anche se adesso toccherà cercare continuità di risultati nel tentativo di realizzare quello che ancora oggi rimane comunque un obiettivo difficile da raggiungere. “Sono felicissimo per questa vittoria dice Di Maria -. Erano quattro mesi che non riuscivamo a vincere ed abbiamo trovato il successo in una gara decisiva. Fare tre punti con il Francavilla Fontana è stato molto importante per noi, perché ci ha consentito di venire fuori da un lungo periodo in cui i risultati non sono venuti. Tra l'altro abbiamo giocato una buona gara e credo che questi tre punti possano veramente restituirci grande fiducia”.La gioia per essere l'autore materiale di questo successo è motivo di orgoglio per un ragazzo che ha sposato la causa gialloble nel campionato di Promozione di due anni fa. Quell'anno il Pisticci vinse il torneo. Poi bissò l'anno successivo in Eccellenza. Ed a guidare la difesa pisticcese c'erano ancora Di Maria, un calciatore amato da tutto il popolo gialloble per la sua correttezza e cordialità. La rete segna-

ta al Francavilla Fontana è il giusto premio per un ragazzo che fa della semplicità una delle sue armi vincenti e che unisce doti caratteriali apprezzate da tutti ad ottime capacità di gioco, per quanto messe a dura prova quest'anno, considerato che anche per lui l'Interregionale è arrivata come una sfida in cui cimentarsi, in una categoria che rappresenta l'apice della sua carriera. “Sono contento - commenta ancora Di Maria - sia per me che per la squadra. Ovviamente sono felicissimo per il gol. Erano tre anni che non segnavo. Con questa maglia non ci ero mai riuscito e ci tenevo veramente tanto”. Di Maria riconosce che nella circostanza del gol ha provato una forte emozione: “Si, ammetto che qualche lacrima è venuta fuori”, dice sorridendo. Poi la dedica: “alla mia famiglia, alla mia ragazza ed ai tifosi del Pisticci, che mi hanno sempre sostenuto in questi tre anni”. Ed infine anche un ringraziamento al tecnico Pasquale Arleo. “Il mister - conclude Di Maria - per l'intera settimana mi ha detto di insistere per sfruttare le mie doti d'inserimento e cercare il primo palo. Mi ha spronato anche a fine primo tempo e mi ha incoraggiato tantissimo”. Roberto D’Alessandro

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Sport 41

Giovedì 21 gennaio 2010


Giovedì 21 gennaio 2010

AVIGLIANO – Una vittoriosa sconfitta, come quella del Principe De Curtis di “Totò al Giro d'Italia”. Che non cambia la classifica, ma forse cambia qualcosa nel modo di guardare al futuro dell' Avigliano. Arrivato alla trasferta sul campo di quella che va sempre più accreditandosi come la più seria rivale del Fortis Murgia in condizioni più che difficili. Senza sette giocatori sette: due (Fiorino e Sabia) squalificati, altri cinque (Costa, Vito Sabato e tutti e tre gli elementi del settore avanzato: Salbini, Vaccaro e Lasco, inutilizzabili per problemi fisici di natura diversa). Vero che anche l'Oppido aveva i suoi assenti. Vero anche

S.PICERNO P.S.CECILIA

Eccellenza Dalla prossima gara con il Policoro passa il futuro granata

Avigliano, una sconfitta indolore che togliere sette persone, e tutto un intero reparto, ad una squadra il cui organico non è certo infinito, non può essere certamente indolore. E invece, a conti fatti, una sconfitta che si temeva potesse essere anche pesante nelle proporzioni, viene oggi vissuta come una sorta di beffa. Maturata a cinque minuti dalla fine, con il classico gol dell'ex, di quel D'Amico che in estate era stato sul punto di tornare ad Avigliano, dopo una gara giocata

con un piglio ed un'intensità che non possono non deporre in positivo per il futuro. Sorpresa, peraltro, relativa, se si riflette sulla strana storia di questa stagione, fatta di prestazioni, nelle partite giocate contro le squadre di alta classifica, tutte sempre, al di là dei risultati, positive. Non sempre replicate, invece, contro le formazioni con le quali la squadra aviglianese si gioca la salvezza, magari senza passare da quei playout

PICERNO - Seconda vittoria consecutiva per i gialloblu, entrambe in trasferta e ora sono cinque i successi in otto gare lontano da Macchia Giocoli. La prima occasione dell'incontro è dei padroni di casa, ma il calcio piazzato di Cerbasi è fuori. Gli ospiti ri-

Seconda

Il Santa Cecilia si conferma imbattibile in trasferta

Giancola trascina il Progetto con l’Anzi

Il Potentia Santa Cecilia

spondono con Ma. Avallone che centra in pieno la traversa. Al 19' Fausto Martino, ruba palla ai difensori e appena dentro l'area batte Matturro con un tiro sotto la traversa, firmando così il primo gol con i gialloblu e dopo la lunga squalifica. Passano alcuni minuti e sono ancora gli ospiti a sfiorare il raddoppio, diagonale da sinistra di Martino, ma Matturro è bravissimo a deviare in angolo ne-

gandogli la doppietta personale. Subito dopo è Marcodoppido a sfiorare il bis con un diagonale da destra ma colpisce il palo esterno. Al 29' Marcodoppido serve in area Ma. Avallone che piazza la palla rasoterra vicino al palo alla destra di Matturro firmando il primo gol in gialloblu per il meritato raddoppio degli ospiti. Sessanta secondi dopo i padroni di casa hanno la possibilità di riaprire la

Seconda Col San Fele 8 gol e finisce anche in anticipo

Per il Lavello una formalità LAVELLO SAN FELE

praticamente dimezzata, e scadrà il prossimo 10 febbraio. Nicola Salbini è uscito dall'ospedale, in cui era ricoverato dall'inizio dell'anno: sembra confermato l'uso eccessivo di anti-infiammatori, usati per superare i postumi di un vecchio infortunio, come causa del malore che lo ha colpito, difficile ovviamente pensare ad un rientro immediato, ma almeno sul medio periodo il recupero dovrebbe essere possibile. E torneran-

Seconda Quaterna a Picerno. Fuori casa già 5 successi

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SPORTING PICERNO: Matturro, F. Lettieri, Cataldo, Farenga, S. Lettieri, Faraone, Cerbasi (22' st Falabella), D'Andrea, Giuliano (15' st Rossi), Cangini, Lampariello (1' st Russillo). A disp.: Mancino, Romaniello POTENTIA SANTA CECILIA: Donadio, Alvino (23' st Milione), Coluzzi, Alfano, A. Morlino, Cuminiello, Salbini, Palese, Martino (18' st Zaccagnino), Marcodoppido, Ma. Avalone (1' st Di Canio). A disp.: C. Morlino, Mi. Avallone, Colucci. Allenatore: Macchia. ARBITRO: Antonio Maggio di Potenza. RETI: 19' pt Martino, 29' pt Ma. Avallone, 47' pt Cerbasi, 34' st Zaccagnino, 38' st Marcodoppido.

che, domenica dopo domenica, con la ripresa del Ferrandina sembrano sempre più vicini. Passerà molto dalla gara di domenica prossima contro il Policoro, il futuro dell'Avigliano. Una gara che i granata non possono permettersi in nessun modo di sbagliare. E che, nella fase di avvicinamento, qualche piccola buona notizia la porta. In tempo di saldi, è arrivato lo sconto di pena per Bartolo Filadelfia, la cui squalifica è stata

no disponibili Fiorino e Sabia, e probabilmente anche Costa (incerto ancora, invece il recupero di Vaccaro) a dare qualche certezza di più a Sabato, ancora domenica chiamato a sedersi in panchina al posto di Filadelfia. Infine, proiettandosi su un futuro più lontano (e che passa anche da tutta una serie di altri fattori e circostanze), nella foga di fine mandato del Tripaldi-bis è entrato anche il Comunale, nel quale hanno avuto inizio i lavori di ristrutturazione e riammodernamento. Con un anno e mezzo di ritardo rispetto al primo annuncio, ma, come si dice, meglio tardi che mai. Giancarlo Tedeschi

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LAVELLO Fierro (25'st. Marotta), Iacoviello, Piccioni, Tavarone (12' st. Foscolo), Volonnino, Carretta, D'Alfonso, Bruno, Urana (12' st. Tudisco), Glionna, Caprioli. A disp. Di Noia, Catapano, Pallottino. All. Bisceglia. SAN FELE Ferrara F., Sperduto, Carnevale, Pittaro, Del Monte A., Rossi, Del Monte E., Ferrara C., Del Monte G., Bencivenga, Storelli. All. Traficante. ARBITRO - Griesi di Venosa. RETI 7' pt., 40' 11' st. pt., Urana, 4' st. Glionna, 5' st. Piccioni, 18' st. D'Alfonso, 30' st. Caprioli, 35' st. Tudisco. NOTE Prima dell'inizio della gara è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto di Haiti. La partita è terminata al 39' del st. perché la squadra del San Fele è rimasta in campo con sette giocatori in seguito a squalifiche ed infortuni. Spettatori circa 100. Espulsi al 9' st. Del Monte A. per doppia ammonizione, al 19' st. viene espulso il guardialinee di parte del San fele e sostituito da un giocatore, al 27' st. e al 38' st. si infortunano due giocatori del San Fele e lasciano il campo. Angoli - 4 a 0 per il Lavello. Recupero - 3' pt. LAVELLO - I rossi del presidente Alberto Loparco si rifanno con gli

interessi alla prima gara di ritorno di campionato maramaldeggiando con il San Fele che li aveva battuti all'andata. La verve realizzativi di Urana e il sinistro pennellante ed ispiratore di Glionna hanno fatto la differenza insieme a tutti i giocatori locali. Al 2' Caprioli smista per Urana che trova pronto l'estremo Ferrara F. Al 4' Piccioni per i locali da sinistra scheggia di potenza la traversa. Al 7' i padroni di casa si portano in vantaggio con Urana che scavalca il portiere in uscita dopo un passaggio filtrante di Glionna. Al 15' Iacoviello da destra mette in mezzo per Caprioli che devia e Ferrara C. salva sulla linea. Il Lavello si presenta a raffica con occasioni da parte di Carretta, Urana, Iacoviello. Gli ospiti al 31' ci provano con Del Monte G. con un nulla di fatto. Al 40' Urana raddoppia su punizione a due. Al 4' Glionna sigla il 3 a 0 su punizione. Un minuto dopo Piccioni da sinistra porta a 4 le segnature del Lavello. All'11' Carretta da destra centra ed Urana sul secondo palo fa 5 a 0. Al 18' Foscolo per D'Alfonso che da destra in diagonale sigla il sesto gol per i padroni di casa. Al 30' Glionna da destra tira, coglie il primo palo, si avventa Caprioli e realizza con un tapin vincente. Al 35' Glionna serve Tudisco che si incunea in area e porta ad 8 i gol per il Lavello. Giuseppe Catarinella

gara con Cerbasi, su cross da sinistra, che tutto solo davanti alla porta mette, di testa, incredibilmente sopra la traversa. Al 34' S. Lettieri, si accanisce contro il gialloblu Maurizio Avallone che era stato ripetutamente insultato nei minuti precedenti, dallo stesso capitano picernese che lo colpisce con uno schiaffo, e il direttore di gara lo espelle giustamente. In seguito il S. Lettieri continua a cercare Ma. Avallone tentando di colpirlo con ripetuti calci mentre viene a stento trattenuto da compagni e avversari e quando arriva Cuminiello, dalla parte opposta del campo, colpisce anche lui e nella confusione generale il direttore di gara espelle anche il difensore ospite. Dopo sette minuti di stop e l'arrivo della forza pubblica la gara riprende. Mister Macchia sposta Ma. Avallone a destra e Salbini centrale difensivo. Al 47' Cerbasi accorcia le distanze con un diagonale rasoterra da destra dopo la respinta della barriera su un calcio piazzato. Nella ripresa i galletti si ripresentano in campo con Di Canio al posto di Ma. Avallone, con il nuovo entrato che va a posizionarsi

in difesa e Salbini può tornare nel suo ruolo di ala destra, che all'11’ su angolo da destra serve Martino che di testa mette fuori. I gialloblu soffrono un po’ e rischiano di subire il pareggio quando al 17' Cangini colpisce l'incrocio dei pali su punizione. Però al 23' mister Macchia inserisce un altro centrocampista centrale, Milione, e toglie un difensore centrale, Alvino, passando dal 3-4-2 al 4-32 arretrando gli esterni Salbini e Coluzzi in difesa con Di Canio e A. Morlino centrali, e la squadra riprende a giocare bene e a dominare e a sfiorare il terzo gol. Questo succede quando al 29' Zaccagnino, subentrato a Martino, supera i difensori entrando da solo in area e servendo Marcodoppido anche lui in area, da buona posizione colpisce il palo. Cinque minuti più tardi Zaccagnino entra in area e batte l’estremo difensore locale mettendo al sicuro il risultato. Al 38' arriva anche il poker di Marcodoppido. I ragazzi di mister Macchia, grazie a questo successo consolidano il quarto posto a tre punti dall'Accettura, secondo in classifica. Biagio Bianculli

Seconda: lo Sport Melfi aggancia il Genzano SPORTMELFI AT.GENZANO

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SPORT MELFI 1983: Montanarella, Mossucca, Laurenziello, Cirilli, Finelli, Marmo (Nezi), Morelli, Iodice, Zollo, Cilenti, Lanotte; A disp. Penza, D'Adamo, Forenza, Mairro; All. Venza. ATL. GENZANO: Loguercio, Diovisalvi, Grippo (Lionetti), Laginestra (Loquercio), Cardacino, Cilla., Pizzuti, Beccasio, Cilla R. (Milano), Ciota, Rotunno (Di Stasi); All. Linzalata. ARBITRO: Luciano di Venosa. RETI: 7'st e 48'st Lanotte, 22'st Zollo, 29'st Sciota. LEONESSA - Lo Sport Melfi 1983 grazie alla vittoria sull'Atletico Genzano rimediata domenica scorsa aggancia a dodici punti in classifica proprio i bradanici. Tre a uno il risultato finale grazie alle marcature, tutte nella ripresa, di Lanotte (2) e Zollo per il Melfi e di Sciota per l'Atl. Genzano. Gara che per i primi 45' di gioco regala poche emozioni sia da una parte che dall'altra con due formazioni che si studiano senza, però, affondare il colpo. Al 21' la prima palla gol del mach capita sulla testa di Lanotte che, sugli sviluppi di un calcio d'angolo mette paura a Loguercio. I minuti corrono e al 36' Zollo si presenta da solo davanti all'estremo

difensore ospite che riesce a neutralizzare l'attaccante giallo verde. Il secondo tempo inizia nel segno dei padroni di casa che cominciano a mettere pressione agli avversari e trovando la via del gol dopo appena 7' dal ritorno in campo. L'Atletico Genzano reagisce ma Beccasio prima e Sciota poi si divorato due ghiottissime opportunità per ristabilire l'equilibrio. Gli ospiti si sbilanciano pericolosamente in avanti e al 22' Zollo, in contropiede, elude il fuorigioco degli ospiti e batte per la seconda volta l'incolpevole Loguercio. L'Atl. Genzano non ci sta e reagisce e al 29' Sciota accorcia le distanze dopo una confusionaria azione in area locale. Il punteggio di due a uno non dà sicurezza ai padroni di casa che contengono le folate degli alto bradanici cercando di colpire in contropiede. Il risultato è incertissimo e gli ultimi minuti sono un assedio ma al 48', sull'ennesimo capovolgimento di fronte, Lanotte chiude la partita regalando tre punti importantissimi allo Sport Melfi 1983. Per l'Atletico Genzano è la sesta sconfitta esterna su sei gare disputate lontano da casa; per i bradanici solo tre punti nelle ultime otto apparizioni. Per lo Sport Melfi 1983 sono tre punti davvero importanti in ottica salvezza conquistati contro una diretta concorrente per la permanenza in categoria. Rocco De Rosa

P.TITO ANZI

3 1

PROGETTO TITO: Fiore, Pirrone, Faruolo, Salvia S., Salvia V., Spera, Santoro, Corallo (5' st Laurino A.), Cupolo (25' st Adebutu), Stigliano, Giancola (38' st Laurino P.). A disp.: nessuno. All.: Pagano. ANZI:Petruzzi R. ('89), Telesca, Petruzzi R. ('90), Petruzzi A. (15' st Rubolino), Sarli P., Fistetti, Romano A., Romano M. (23' st Colasurdo A.), Falce, Pecora, Cicchetti (1' st Giorgio A.). A disp.: Marino, Lauletta. All.: Torchia. ARBITRO: Faraone di Potenza. RETI:5' pt, 15' pt Giancola (PT), 42' st Laurino A. (PT), 47' st Telesca (A). TITO - A distanza di dieci giorni, Anzi e Progetto Tito si sono nuovamente affrontati in campionato. Nel giorno dell'Epifania era stata la formazione anzese ad imporsi nel fortino amico; questa volta, invece, è toccato al Progetto.. Gli infortuni dei baluardi della retroguardia ospite, Andrea Buchicchio ed Enzo Tito, e l'assenza del jolly Donato Cutro hanno indotto il trainer Gaetano Torchia a schierare una difesa “d'emergenza”. Infatti, in un primo momento, è stato retrocesso Antonio Romano sulla linea difensiva e, successivamente, Paolo Sarli (entrambi centrocampisti). Il film dell'incontro. Al 5' è Giancola a sbloccare il risultato, approfittando di una “papera” del portiere anzese. Lo stesso Giancola sigla la doppietta personale al 15'. In questo caso, dopo un lungo spiovente proveniente da metà campo, l'attaccante titese approfitta di una respinta di testa del difensore avversario Telesca ed insacca. E' scialba la reazione dell'Anzi, che non impensierisce quasi mai la porta avversaria. Per la cronaca, va segnalato il debutto in questo campionato di una vecchia ed intramontabile “gloria” del calcio anzese: il mitico condottiero Colasurdo che a cinquantatre anni suonati prova ancora piacere ed emozione nell'indossare maglietta, pantaloncini corti, calzettoni e scarpette da calcio. Quasi allo scadere della contesa, il Progetto Tito segna anche il terzo gol con Antonio Laurino in contropiede. Nei minuti di recupero, l'Anzi accorcia le distanze con Rocco Telesca. d.p.

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42 Sport


Giovanissimi Provinciali “B” - Il Montescaglioso trafitto otto volte

Inarrestabile RealCampagna Doppiette per i bravi Russo, Meric, Malvani e Musillo IL TABELLINO REAL P. CAMPAGNA 8 MONTESSCAGLIOSO 0 REAL P. CAMPAGNA: Romano, Emma, Danti, Laino, Cucci, Mic. Gallitelli, Malvani, Russo, Di Biase, Meric, Musillo. A disposizione: Cocchiararo, Quattromini, Clemente, Narciso, Petrocelli, C. Meric. Allenatore: Berardino Di Biase. MONTESCAGLIOSO: Giorgio, Leone, G. Martinelli, Rossetti, A. Martinelli, Galante, Castellaneta, C. Martinelli, Venezia, Natale, B. Martinelli. A disp.: G.C. Martinelli, Pierro. Allenatore: Sansone. MARCATORI: 10’ pt e 28’ st Russo, 20’ pt e 18’ st Meric, 31’ pt e 25’ st Malvani, 32’ pt e 13’ st Musillo.

BERNALDA - Il Real Peppino Campagna che partecipa al campionato provinciale Giovanissimi girone “B” è un vero e proprio rullo compressore se è vero che siamo alla quinta vittoria consecutiva a punteggio pieno con quindici punti con 43 reti fatte e soltanto 3 gol subiti. Sono questi i numeri dei giovanissimi del presidente Mario Narciso allenati con sapienza da mister Berardino Di Biase. Nella gara di questa quinta giornata a farne le spese è stato il volenteroso Libertas Montesaglioso che nulla ha potuto contro un Real Peppino Campagna al massimo della forza. La cronaca. Al 5’ apre le danze il panzer Russo bravo a farsi trovare pronto su assist di Musillo e, con un tiro di collo piede, mandare la sfera nella porta avversaria. Al 10’ parte dalla destra Malvani ed effettua un cross per Meric che da due passi non sbaglia. E’ il 2 - 0. Continua a macinare

Russo (Real Peppino Campagna)

Michele Gallitelli (Real Campagna)

gioco il Real Peppino Campagna mentre sull’altro fronte c’è il bravo Natale che si destreggia in belle giocate che però non impensieriscono la retroguardia bernaldese. Al 20’ ripartenza veloce dei padroni di casa e pallone a Malvani che defilato sulla destra si accentra, entra in area e di piatto porta a tre le marcatu-

re. Poco dopo occasionissima per Di Biase che servito da Musillo prova il tiro che finisce tra le braccia dell’attento Giorgio. Al 32’ si sblocca Luca Musillo che dopo una veloce serpentina dai venti metri batte l’incolpevole portiere ospite. Nella ripresa è ancora Musillo a salire agli onori della gloria andando a segno risolvendo

Musillo (Real Peppino Campagna)

Meric (Real Peppino Campagna)

una mischia in area avversaria. Con la vittoria oramai in tasca mister Di Biase manda in campo Quattromini che subito si fa notare perla sua agibilità e abilità di manovra. Al 18’ cu calcio d’angolo battuto da Musillo è pronto Meric a scodellare in rete la sesta marcatura dei locali. Rallentano la pressione i ragazzi di mister

Di Biase e concedono ampi spazi a Natale, Venezia e Martinelli che si avvicinano nei pressi di Romano finora inoperoso. Il Real Peppino Campagna riprende a marciare e al 25’ con Malvani e al 28’ con Russo chiude il conto portando ad otto il numero delle marcature di una partita senza storia.

Allievi Provinciali “A” - Si tratta del nono successo

Giovanissimi Provinciali - Piegato il Sant’Angelo

L’AS Melfi è travolgente

PokerdelJuniorLavello

Sono ben undici le reti rifilate al Pietragalla

In gol G. Lorusso, Zuccaro, De Carlo, V. Lorusso

IL TABELLINO MELFI PIETRAGALLA

11 0

MELFI: Asquino, Gresia, Bocchetti, Grasso, Brescia, Castaldi, Tomasulo, Orabona, Potito, Amoroso, Mecca. A disposizione: Bellino, Finelli, Lapenna, Silvestri. Allenatore: Schirò. PIETRAGALLA: De Bonis, Vertone, Monetta, D. De Bonis, Calogero, Girardi, Gruosso, Pepe, G. Cillis, M. Cillis, Perrulli. A disposizione: C. Calogero, Nolè, D. Cillis, Zotta, Montesano. Allenatore: Miranda. MARCATORI: 6’ pt e 10’ st Mecca, 9’ pt e 25’ pt Amoroso, 28’ pt, 31’ pt, 1’ st, 4’ st e 34’ st Potito, 23’ st Castaldi, 24’ st Grasso. RAPOLLA - I gialloverdi di mister Schirò non lasciano scampo al malcapitato

Pietragalla facendo propria una gara che da subito li ha visti salire in cattedra rifilando agli avversari 11 reti. Dopo la vittoria di misura sull’inseguitrice Barile, il Melfi si riscatta alle spese di un Pietragalla che già dopo 10 minuti si trova in svantaggio di due gol. La gara ha preso quindi presto un unico verso con l’undici di casa ad attaccare, costruire e annullare le poche ripartenze ospiti lasciando il portiere Asquino (sostituito da Bellino nel secondo tempo) a fare da spettatore nella propria porta imbattuta. Vanno a segno Mecca e Amoroso con una doppietta, Potito si supera e di gol ne realizza ben cinque, seguiti da Grasso e Castaldi. Il tecnico locale, soddisfatto per la buona prestazione dei suoi, e nonostante le nove vittorie consecutive, ci tiene a sottolineare che “bisogna restare concentrati e con i piedi a terra, pensare non tanto ai gol realizzati quanto a come si è giocato e a cosa si è costruito cercando di

IL TABELLINO JUNIOR LAVELLO SANT’ANGELO A.

Grasso (Melfi)

migliorare gara dopo gara. I miei ragazzi oltre a vincere devono convincere". Intanto siamo quasi arrivati al giro di boa infatti mancano due gare affinchè questo avvenga e cioè la trasferta a Rionero contro l’F.S.T. e l’ultima contro il Real Montemilone. Nel frattempo il Melfi allunga in classifica approfittando del passo falso del Barile fermato con un pareggio a Muro Lucano.

4 0

JUNIOR C. LAVELLO: Rinelli, Decorato, Buldo, Aliano, V. Lorusso, Tummillo, Farfariello, Ferrieri, Catarinella, G. Lorusso, Zuccaro. A disposizione: Cafagna, Scarcella, Napoli, Leuce, F. De Carlo. Allenatore: Miranda. SANT’ANGELO AVIGLIANO: P. Lucia, Colangelo, P. Sabia, M. De Carlo, Dandrea, Lovallo, Bochicchio, An. Romaniello, Coviello, Nardozza, Zaccagnino. A disposizione: Al. Romaniello, A. Sabia, V. Lucia, Sileo, D’Andrea. Allenatore: Lucia. ARBITRO: Cataldo di Venosa. MARCATORI: 12’ pt G. Lorusso, 19’ pt V. Lorusso, 29’ pt Zuccaro, 37’ st F. De Carlo.

Allievi Provinciali “A”- Continua la marcia positiva dei calcioatori giallo-verdi

L’As Melfi batte il Barile di mister Belluscio MELFI - Il nuovo anno si apre con la gara che vede contro le due prime della classe: il Melfi contro il Barile. E’ stata una partita molto sentita dalle due compagini sia perchè si parla di un derby "insolito" e sia perchè in palio c’è il primo posto del girone. Entrambe vogliono vincere ma soprattutto convincere. In campo, infatti, si vedono due bellissime squadre. Padroni di casa in tenuta arancio, ospiti in tenuta verde. Le condizioni del terreno di gioco non sono le migliori per via delle frequenti piogge settimanali ma nonostante questo la sfida sarà ricca di emozioni. Si parte al 10’ quando un pregevole taglio dell’attaccante Potito servito da Amoroso, elude il fuorigioco e con uno splendido colpo sotto trafigge la porta dei padroni di casa. Melfi 1

Barile 0. Passano solo otto minuti e su un lancio del centrocampista di casa Angelone, la difesa melfitana si fa scavalcare, l’attaccante Ruocco è rapido a girarsi e a siglare il pareggio. Il Melfi non ci sta e quindi ricomincia a spingere e a presentarsi dalle parti di Strozza per due volte sempre con Potito che prima si fa respingere il tiro e poi alla seconda occasione piazza con un preciso colpo il pallone a fil di palo alla sinistra dell’incolpevole ultimo difensore e la sua doppietta vale il nuovo vantaggio. La gara è sempre aperta il Melfi guadagna calci d’angolo e due calcio di punizione dal limite; su una di queste Orabona realizza con un bel destro a girare ma l´arbitro annulla per un motivo con non sappiamo ancora spiegarvi. Il Barile ci crede e con

un’azione simile alla prima, Ruocco si rende di nuovo protagonista, viene dimenticato dai due centrali federiciani e da buon attaccante qual´è, anche lui sigla la sua doppietta personale e pareggia di nuovo i conti. Melfi due volte in vantaggio e due volte raggiunto. Si va al riposo dopo 40 minuti intensi e divertenti per il numeroso pubblico accorso allo stadio “Cefola”. Nella ripresa il Melfi cambia qualcosa entrano Delprete al posto di Grasso, Silvestri al posto di Orabona, Castaldi al posto di Lapenna. Anche il Barile sostituisce Solazzo per Esposito. Nei secondi 40 minuti la partita si fa più nervosa e in alcuni tratti anche cattiva il taccuino dell’arbitro non tarda a riempirsi di ammonizioni che in totale sono otto, quattro per il Melfi e quattro per il Bari-

le alle quali si sommano le tre espulsioni, due per il Barile che resta in nove e una per il Melfi che comunque mantiene la superiorità numerica. Gli ospiti prendono in mano la partita e dalla metà del secondo tempo dominano a centrocampo e proprio da un’incursione del centrocampista Brescia che nasce il nuovo vantaggio; il numero 4 melfitano parte palla al piede salta tre giovani giocatori si presenta in area e di sinistro calcia un grandissimo tiro angolato dove Strozza non può nulla. 3-2 e il Melfi ritorna in vantaggio. Dopo quasi più niente solo due punizioni calciate malamente dal 10 di casa Angelone. I gialloverdi espugnano lo stadio "Cefola" e si portano in solitaria al comando del girone A sempre a punteggio pieno con 21 punti.

La Junior Lavello

LAVELLO - Pronostico rispettato anche in questa occasione dai ragazzi di mister Miranda che hanno battuto ben 4 reti a 0 un coraggioso S.Angelo Avigliano. Parte subito forte la squadra locale che per ben due volte va vicino al gol con due conclusioni da fuori area di Farfariello e Tummillo. Al 12’ puntualmente arriva il gol del solito G. Lorusso che con un preciso tiro dal limite dell’area insacca alla destra dell’incolpevole Lucia. Al 19’, su azione di calcio d’angolo, dopo un batti e ribatti la sfera vagheggia nella terra di nessuno appena dentro l’area e l’ottimo V. Lorusso è il più lesto ad approfittarne siglando con una mezza girata un bellissimo gol. Reagisce subito il S.Angelo Avigliano al 25’ con un lancio millimetrico di Nardozza che pesca Coviello sul filo del fuorigioco, il quale arrivato a tu per tu con il bravo Rinelli spara al-

to. Al 29’ Aliano con un perfetto lancio di 40 metri lancia Zuccaro in profondità il quale arriva a tu per tu con il portiere e con una freddezza da vero attaccante dribbla l’estremo ospite e deposita in rete a porta vuota. La prima frazione si chiude sul 3-0. Il ritmo cala nella ripresa, la Junior Calcio Lavello gestisce il match e i due allenatori iniziano a fare tutte le sostituzioni. Al 35’ ancora un lancio lungo di Nardozza trova disattenta la difesa locale che permette a Zaccagnino di arrivare in area indisturbato, ma l’attaccante ospite spreca calciando a lato. Infine gioia del gol anche per De Carlo che è lesto a ribadire in rete sottomisura un cross perfetto di Farfariello. La partita finisce tra gli applausi dei presenti e la gioia per i ragazzi di mister Miranda sempre più al comando del campionato Giovanissimi Provinciali.

Le pagine del CALCIO GIOVANILE sono a cura dell’Agenzia Nigro

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Sport 43

Giovedì 21 gennaio 2010


Giovedì 21 gennaio 2010

Fantalega Mt L’Inter batte il Siena e scavalca il Napoli ko con la Samp

Lotta tra Chievo e Viola Bari battuto dalla Fiorentina e distanziato di sette lunghezze MATERA - Si restringe la lotta al vertice del fantacampionato di serie A. Lo scontro diretto tra la Fiorentina e il Bari, infatti, ha visto prevalere la squadra viola che adesso dista ben sette punti dai concorrenti galletti di Puglia: una distanza tutto sommatonon impossibile da colmare tenendo conto che siamo appena al giro di boa del calendario, ma che, alla luce del passo infernale tenuto dalla Fiorentina, e anche dal Chievo, risulta un gap quasi impossibile da recuperare. A meno che il mercato in programma questa settimana non produca sconvolgimenti radicali ed imprevisti negli attuali equilibri e negli attuali valori di ciascuna compagine. Ad approfittare del passo falso dei baresi è stato il Milan che, superando piuttosto agevolmente la Juventus, si è portata a meno un punto dai biancorossi. Da rilevare anche l'aggancio dell'Inter nei confronti del Napoli, e dell'Udinese che invece ha a propria volta beneficiato dell'imprevisto stop del Cagliari. In coda, infine, torna mestamente ad indossare la maglia nera la Roma, superata dal Bologna. Otto a quattro il dettaglio della garatra laFiorentina eil Bari, con i viola che di fatto hanno archiviato la vittoria già alla fine del primo tempo, concluso con il rassicurante parziale di sei a zero per effetto delle doppiette di Daniele Duni ed Antonio Castaldi, della rete di Giovanni Di Pede e di una autorete. Nella ripresa cercavanola riscossaibiancorossi chesi portavano sul 6a 4 in virtù dei gol di Luca Liccese, Paolo Taratufolo e, due volte a segno, Fedele Manicone, ma sul finale erano ancora i toscani ad allungare con Castaldi e Di Pede. Veleggia tranquillo, invece, il Chievo. I gialloblu hanno infatti superato senza patemi d'animo la Roma con il risultato di sette a due. Tre le doppiette scaligere ad opera di Massimo Tataranni, Gianfranco Bellacicco e Nicola Festa, mente una volta a testa sono andati a segno Luca Carlucci e i giallorossi Antonello Caserta e Claudio Cristalli. Vince facile il Milan che affonda una modesta Juventus con il perentorio risultato di

Daniele Pizzolla, Giuseppe Biondino e a fianco Roberto Grieco

cinque a uno. Bella la tripletta di Maurizio Paradiso, cui si sono aggiunte le reti di Giovanni Ruggieri e dell'immancabile Angelo Andrulli; di Eustachio Rubino l'unico centro bianconero. Nessun problema anche per l'Inter che ha regolato il Siena con il risultato di quat-

tro a uno. Dopo un primo tempo abbastanza combattuto, e caratterizzato dalla rete di GiuseppeBiondino al17', ineroazzurri hanno costretto alla resa i bianconeri toscani nella ripresa grazie ai gol di Emanuele Di Cuia al 29', Biondino al 44' e Roberto Grieco al 49'. Per il siena la rete della bandie-

ra è stata di Paolo Adorisio a due minuti dalla fine del tempo regolamentare. Particolare stupore ha destato, invece, il tonfo del Napoli, superato dalla sempre insidiosa Sampdoria. Ben nove le marcature blucerchiate a firma di Perluigi Di Tommaso, tre centri, Angelo Di Lecce,

doppietta, Nicola Di Cuia, Gianluca Natrella, Danilo Passarelli e Cosimo Dell'Acqua; due, invece, le doppiette partenopee, per merito di Claudio Scarangella e Stefano Orsi, e, sul finire, la marcatura di Giuliano Rega. Malaugurata, invece, la sconfitta rimediata a tavolino dal Cagliari. I rossoblu guidati da Tommaso Di Simine, nella convinzione che il Bologna non si sarebbe presentato, è confluita negli impianti di via Gravina a propria volta a ranghi ridotti, una decisione improvvida che è costato loro i tre punti della gara. Non molla neanche un centimetro, al contrario, l'Udinese, che continua il proprio ottimo campionato superando un pur buona Lazio. Una vittoria preziosa per i bianconeri friulani che, con questi tre ulteriori punti, si portano al settimo posto di classifica a quota trentuno. Dopo il gol in apertura di Angelo Sacco, sono stati cinque i palloni messi in fondo alla rete da Bruno Barbafolta, e quindi il risutato è stato completato da Michelangelo Marcosano e Michele Fontana; per i capitolini, invece,i sigillipersonali diDamiano Domenichiello e Giovanni Darretta prima della tripletta

di Angelo Catoggio. Con ventotto punti in classifica si conferma anche il Palermo. Niente male il campionato dei rosanero che questa volta hanno superato, seppure con il minimo scarto, l'Atalanta. Al 51' minuto il gol vittoria di Rocco Martino, mentre in precedenza erano andati a segno due volte ognuno Giuseppe e Domenico Cuscianna, ed una Rocco Martino, mentre per i neroazzurri avevano timbrato due volte Luciano Di Cuia, ed una Giuseppe Scasciamacchia, Emanuele Eletti e Massimo Bollettieri. Di misura anche il Catania sul Genoa, Domenico Grassani, Vito Festa e Giseppe Di Pede per i grifoni, e Luciano Cappiello, Francesco Martulli, Vito Moramarco ed Emanuele Tragni per gli etnei, mentre finisce sul risultato di perfetta parità la gara tra il Livorno e il Parma. Poker di gol per il labronico Fabio Ramaglia, doppietta per l'emiliano Francesco Calia, e singole marcature per i toscani Manuel Carioscia, Massimo Ferrandina e Salvatore Panzanaro, e per i parmigiani Michele Di lecce, Luigi Picenna, Francesco Caiella e Giuseppe Schiuma. Annibale Sacco

Fantalega B Mt Cittadella e Reggina le “vittime” di turno delle due leader

Testa a testa Frosinone e Triestina MATERA - Continua il testa a testa tra il Frosinone e la Triestina. Entrambe le capofila, infatti, hanno rispettato il pronostico superando rispettivamente il Cittadella e la Reggina. Non molla, nel frattempo, la presa il Modena che, in attesa di un eventuale passo falso delle due battistrada, ha superato il Mantova. Leggermente più distaccato il Grosseto, vittorioso non senza qualche patema d'animo sul Piacenza, mentre perde terreno l'Empoli, a propria volta superato del sempre insidioso Vicenza, autentica forza inespressa del torneo cadetto. Qualche segno di risveglio anche in coda, con un imprevisto pareggio imposto dal Brescia all'Ancona.Tre gol di Rocco Montemurro spianano la strada alla Triestina. Sotto di due reti per effetto delle marcature dei reggini Marcello Grieco e Valerio Pavone al 6' e al 23' minuto del primo tempo, gli

CALCIO A 7 MATERA

alabardati hanno prontamente reagito nella ripresa sovvertendo il risultato per loro penalizzante. Gli altri gol della gara ad opera ancora di Pavone per la Reggina, e di Antonio Burgi e Massimo Martulli per la Triestina. Basta un quarto d'ora di gioco invece al Frosinone per regolare un Cittadella capace di controbattere soltanto nella ripresa. A segno, per i ciociari, Raffaele Argiolas al 4' e al 15', Danilo Bochicchio al 10', e Giovanni De Rosa al 14'; di Vincenzo Piscitelli al 38' e di Emanuele Manicone al 42' i gol del Cittadella. Sicuramente piùnetta ericca digol la vittoria del Modena.I canarini emiliani hanno superato infatti il Mantova con il risultato di 7 a 4 con tripletta di Paolo Di Lena e reti di Michelangelo Bianchi, Giovanni Panzetta, Francesco Maragno ed Eustachio Vitale. Per i lombardi a segno due volte Michele

serie A

Ti Tinco, ed una Marco Selvaggi e Gianvito Mantarano. Di misura invece il Grosseto che ha avuto comunque ragione del Piacenza, mentre cade per la quinta volta l'Empoli, uno a tre il risultato finale, per mano del Vicenza. Imprevisto il capitombolo del Sassuolo che, di fronte al Torino, subisce la sesta sconfitta stagionale con il perentorio risultato di due a cinque. Sicuramente da sottolineare la doppietta dei granata Giuseppe Capolupo. Nulla di fatto tra Lecce e Ascoli. Due a due il risultato finale per un punticino buono a muovere la classifica. Ottiene tre punti, invece, l'Albinoleffe che ha superato per quattro a due la Salernitana. Bella la doppietta del bergamasco Marco Dimita. Scoppiettante il sei a sei tra l'Ancona e il Brescia. Curioso il dato relativo alle marcature poiché sono stati ben undici i

CALCIO A 7 MATERA

Danilo Bochicchio

giocatori andati in gol dal momento che l'unica doppietta è stata messa a segno dal bresciano Giuseppe Schiuma. A tavolino, infine, la vittoria del adova sul Cesena. a.s.

serie B

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44 Sport


Calcio in città Pz La Fiorentina ha due gare da recuperare

Blucerchiati leader POTENZA - Dopo la lunga pausa natalizia, è ripresa l'attività agonistica nel “Calcio in Città” del capoluogo lucano. Presso l'impianto da gioco del Centro Sportivo Rossellino di Potenza, si è disputata interamente l'ottava giornata del torneo di calcio a sette. E c'è già una novità. In attesa di conoscere l'esito dell'incontro tra la Fiorentina ed il Cagliari (risultato non pervenuto all'organizzazione del torneo), la Sampdoria si è collocata sul gradino più alto del podio, in virtù della doppia affermazione conseguita ai danni del Napoli (5-2), nel precedente turno di campionato, e del Palermo (74), pochi giorni fa. La compagine doriana, quindi, ha cominciato a fare sul serio in questo scorcio di stagione, ma dovrà sperare in un passo falso della Fiorentina (possibilmente nella gara di recupero contro il Bologna che i viola avranno, a breve, in calendario). Insomma, una buona fetta dell'alta quota del torneo di calcio a sette si deciderà nelle prossime giornate di campionato. Se a condurre la classifica c'è la Sampdoria dall'alto dei suoi ventuno punti, ad inseguire ci sono ben tre formazioni, appaiate in piazza d'onore. Oltre alla Fiorentina (due gare in meno), troviamo anche il Catania ed il Napoli. “Etnei” e “partenopei” hanno scalato la classifica del “Calcio in Città” di Potenza nell'identica maniera, ovvero con sei affermazioni all'attivo e due ko subiti, nell'arco dell'intera stagione. Nell'ultimo turno di campionato, il Catania ha avuto ragione dell'Udinese con un gol di scarto (3-2). Sempre di misura, ma con un risultato diverso, è stato il successo del Napoli a spese del Bari (5-4). In quinta posizione, la Roma ha piegato il Bologna con un set tennistico (punteggio finale di 64). Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti

ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città” di Potenza non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Trentacinque gol messi a segno in questa ottava giornata (362 marcature in totale in campionato), di cui 16 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 19, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 1 successo interno, 3 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Napoli (52 reti), i peggiori sono quelli del Cagliari e dell'Udinese (22 reti). La migliore difesa è quella della Sampdoria (19 reti subite), mentre la peggiore è quella del Bari (57 reti subite). Donato Pavese

Bocce Ora tocca a Rionerese e Aurora Murese

Il Montereale ipoteca il passaggio del turno piegando Roccaforzata

Una fase di gioco

Over 35 Solo due i successi delle squadre di casa

Il fattore campo annullato POTENZA - Le uniche due sconfitte rimediate in campionato (qualche settimana fa) dagli Amici Ritrovati peseranno come un macigno nell'arco dell'intera stagione calcistica del torneo “Over 35” di Potenza. Infatti, le distanze dalla vetta non sono poche e potrebbero addirittura aumentare. Alla ripresa delle “ostilità”nel torneo potentino di calcio a sette riservato agli over 35, dopo una lunga sosta ai box, non sono minimamente mutate le gerarchie in vetta, nonostante la valanga di reti messe a segno da diverse squadre. A condurre le danze, in graduatoria, c'è sempre la Ceramica che, finora, ha sempre vinto (otto affermazioni in altrettante gare disputate). Nell'ultima settimana calcistica, però, la regina del torneo “Over 35” non ha giocato la sfida contro la diretta rivale, chiamata Studio Immagine. Il big-match per il primato è stato rinviato ad altradata. Ledue squadreprimatiste del campionato hanno, però, vinto i rispettivi incontri di recupero contro Azzurra Isomax (9-1), La Casa nel Bosco (8-2) e Bodisa 73 (11-2) (gli ultimi due confronti si riferiscono allo Studio Immagine). In zona-podio inseguono sempre gli Amici Ritrovati, che si sono liberati dello Sporting Lucana Service con un rotondo 9-5. E' in caduta libera, sul quarto gradino della classifica, la Casa nel Bosco. Sembra che sia stata smarrita la via del successo. Infatti, la Casa nel Bosco ha

CALCIO A 7 POTENZA

subito due pesanti tonfi: prima nel recupero contro lo Studio Immagine e poi, qualche giorno fa, al cospetto dell'Accademia Calcio Potenza (vittoriosa per 6-3). Bene l'Azzurra Isomax che non ha consentito di segnare nemmeno una marcatura al fanalino di coda, Polaris, trafitto con il punteggio di 9-0. Il Bodisa 2 Potenza ha, invece, avuto ragione del Benfica per 6-2. Scorrendo la graduatoria, gli All Blacks si sono imposti sull'Emilioenando (5-3), mentre il Bodisa 73 ha piegato la resistenza del Comune di Potenza (8-4). Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del torneo “Over 35” di Potenza, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Sessanta gol messi a segno (591 marcature in totale) in questa nona giornata, di cui 23 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 37, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 2 successi interni, 4 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello degli Amici Ritrovati (62 reti), il peggiore è quello del Polaris (23 reti). La migliore difesa è quella dello Studio Immagine (18 reti subite), mentre è del Polaris la retroguardia più perforata (68 reti subite). do.pa

serie A

RIPRENDE il cammino dei bocciofili lucani. Dopo la lunga pausa natalizia è ripresa appieno l'attività delle Associazioni, sia quella sportiva che quella amministrativa. Infatti, accanto alle prime gare del nuovo anno, valide per le fasi interregionali delle varie categorie, ha avuto luogo l'assemblea associativa per la programmazione della stagione 2010. Come detto, le squadre che si sono aggiudicate i campionati regionali sono impegnate ora nella più complicata fase interregionale. Nelle tre categorie (B, C e D), le squadre lucane impegnate sono quattro. Il Montereale ha già iniziato il suo percorso nella categoria B, dove ha già affrontato il match d'andata degli scontri diretti, con i quali si definiranno dalla fase Interregionale, le qualificate alla fase finale. Le altre qualificate sono l'Aurora Murese, che sarà impegnata nelcampionato dicategoriaC e D con due compagini e la Rionerese, che per quoziente interregionale zonale favorevole rispetto a tutte le altre quarte qualificate, si è aggiudicata la possibilità di giocarsi la fase Interregionale della categoria D. Il Montereale, che è già stato impegnato nella gara d'andata, è stata accoppiata per questa fase ad una compagine pugliese, la Roccaforzata di Taranto. Il primo match è stato giocato a Montereale nellanuova edaccogliete struttura dell'omonima squadra, dove i potentini hanno superato per 2-0 i tarantini, mettendo una buona ipoteca sul passaggio del turno,anche seètutto dagiocare l'incontro in Puglia, visti alcuni nei della formazione del direttore tecnico Antonello Perrini. Infatti, nell'incontro ildoppio vantaggioèarrivato solamente nel secondo tempo, dopo che la prima frazione di gioco era terminata in parità per via del doppio pareggio arrivato nella prima gara individuale e nella terna. Alberto Petracca, primo impiegato daPerrini èandato invantag-

CALCIO A 7

gio per 6-0 prima di subire la forte rimonta del tarantino, che ha sfruttato il nervosismo del lucano, reo di aver sbagliato il “colpo di grazia” nel momento topico dell'incontro. Poi vincendo il secondo set ha messo in parità l'incontro. Nella terna il Monterale, che schierava Donato Giorgio, Antonio Listae Felice Rosa è stato nuovamente bloccato perdendo di netto il primo set sullo 0-8 e recuperando grazie ad un 8-3 nel secondo. Quindi primo tempo, come detto in precedenza, terminato in parità sullo 0-0. Nel secondo tempo della gara a suonare la carica per la svolta ci pensa Felice Rosa nel secondo individuale, dove il bocciofilo potentino supera con un 80/8-1 il suo rivale del Roccaforzata, portando a casa il primo punto. Nel doppio finale Lista e Giorgio si rifanno alla perfezione per l'inizio in ombra e superano Giovanni Corazzini (giocatorecon unpassato recente nelle competizioni di serie A) e Oreste Minelli, chiudendo i due set con i punteggi di 8-2 e 8-5, chiudendo, anche con un po' di naturale fatica, il match sul 2-0 in favore del Montereale. La gara di ritorno è in programma per il 24 gennaio in terra pugliese. Intanto, nella categoria C, l'Aurora Murese sarà impegnata il 6 ed il 13 febbraio nelle gare ad eliminazione diretta per la stessa categoria contro una formazione del Molise, alla quale è stata accoppiata per la fase Interregionale. Per la categoria D, invece, la ripescata Rionerese sarà impegnata ancora contro una formazione pugliese tra il 30 gennaio ed il 13 febbraio. La vincete di questa gara andrà poi ad affrontare la seconda squadra dell'Aurora Murese di Muro Lucano, che sarà attenta al risultato del doppio incontro per sfruttare al meglio gli incontri, sempre ad eliminazione diretta che la vedranno impegnata il 20 ed il 27febbraio controlavincente di questo scontro. Francesco Calia

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torneo OVER

CLASSIFICA

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Sport 45

Giovedì 21 gennaio 2010


Giovedì 21 gennaio 2010

Gilardi a riposo precauzionale PROFICUO allenamento per la Bawer Matera, sotto la direzione di coach Ponticello con tutto il roster al completo ha diretto la consueta seduta di allenamento, grande impegno da parte dei giocatori, aggregati alla pattugli anche Candido e Grappasonni. Fulvio rientra - dichiara il dottor Vizziello - da tre giorni di influenza, ha recuperato e può essere della gara. Mentre per Grappasonni- continua Vizziello - la sua situazione è legata agli anni e l'usura del ginocchio, solo il martedì si allena in palestra con specificità. Una piccola preoccupazione è arrivata quando a circa venti minuti dalla fine della seduta di allenamento si è fermato Gilardi. Per quanto riguarda Gilardi - specifica il medico sociale Vizziello - il tutto era stato concordato con l'allenatore per un piccolo risentimento muscolare al flessore, a questo punto è convenuto fermarlo, ma non è preoccupante. Coach Ponticello ha fatto applicare molto i suoi ragazzi a schemi di gioco in attacco vista la sterilità patita nel precedente incontro con il Ruvo. Azioni e schemi di gioco d'attacco, anche a campo aperto. Contro il Trapani l'incontro avrà inizio alle ore 17, 00 gli arbitri dell'incontro saranno Vaccarini e Volpe di la Spezia. Vincenzo Bochicchio

Un test amichevole a Bisceglie TEST infrasettimanale per la Publisys Potenza nella giornata di ieri. La squadra di Cesare Ciocca si è infatti recata a Bisceglie per disputare l'amichevole contro l'Ambrosia del coach Lillino Ciracì. Lo staff tecnico bianconero ha deciso di modificare il programma di lavoro facendo svolgere ad Ernesto Carrichiello e compagni un test amichevole, per tenere sulla corda la formazione lucana. In casa potentina migliorano le condizioni di forma di Ernesto Carrichiello, Vincenzo De Bartolo e Francesco Santamaria, quest'ultimo sulla via della guarigione dopo l'influenza che lo ha colpito da domenica. La Publisys Potenza ha testato uomini e schemi in previsione della sfida di domenica a Palestrina. Il test di Bisceglie potrebbe rivelarsi utile medicina per una squadra in netta crisi di risultati e di gioco, scottata dalla sconfitta patita domenica al Pala Pergola contro la Liomatic Perugia. La rabbia in corpo per i ragazzi di Cesare Ciocca e Sandro Lo Sardo è ancora tanta da smaltire, i ragazzi bianconeri continuano a lavorare duramente in palestra per raggiungere il difficile obbiettivo salvezza. f.menonna@luedi.it

Gilardi della Bawer

Ciocca

Basket C2 Stasera in campo a Cercola per non perdere contatti con la vetta

Il Ctr prova a rialzarsi Squadra incerottata, ma Genovese dovrebbe essere in campo SENISE- Non c’è tempo per le recriminazioni, c’è invece il Cercola ad attendere questo Ctr ancora incerottato. L’appuntamento è per questa sera ,ore 20.00, presso il palazzetto dello sport di via dei Platani a Cercola. Arbitri Mauro Milone di Pellezzano e Paolo Carotenuto di Scafati in provincia di Salerno; segnapunti Annacarla Tredici di Napoli, ai ventiquattro secondi Maria Salzano di Volla, Napoli. I padroni di casa arrivano pure da una sconfitta esterna e dunque avranno le giuste motivazione per cercare il riscatto contro il Senise. La sconfitta in casa contro il Maddaloni però non complica i piani del Ctr La Cascina Senise che già aveva perso contro questa squadra nel turno preliminare ed in entrambe le gare di andata e ritorno pur se le attenuanti nei due confronti erano state davvero poche. Certo ,questa volta le cose sono andate in modo diverso ma soprattutto èperchè la squadra del presidente Mario Totaro, ha mostrato di non avere la giusta determinazione. Inoltre alcuni giocatori sembrano colpevolmente fuori dagli schemi e questo già da parecchio tempo. Non a caso lo sfogo durante la gara di Christian Femminini che certo è abituato ad

C2

Hockey A2 Materani caparbi

Raro, pareggio al fotofinish

Gir. Qualificazione UOMINI CLASSIFICA

Rocco Palazzo

altri roster di ben altro calibro e naturalmente a compagni di gioco che interpretano le indicazioni del coach alla lettera, sacrificando anche qualcosa allo spettacolo ed anche più. In verità,i Lucani avevano iniziato la gara ad handicap, per colpa di decisioni arbitrali assurde che mettevano Durante caricato di tre falli dopo due minuti, di sedersi in panchina e non giocare, onde

evitare la doccia fin dalla prima frazione. A questo c’è da aggiungere la precaria condizione fisica di Rocco Palazzo, davvero rischiato dal coach Maria, vista la indisponibilità pure del sostituto naturale Pernice che ne avrà per alcune settimane. A Cercola dunque si va con i cerotti e dunque con il rischio di Palazzo ancora ma anche di Galindez che pure ha rimediato una botta

domenica scorsa. Per fortuna si è ripreso Giovanni Genovese ed in via di guarigione c’è anche Filippo Ragazzo che pure è stato fuori per tantissmo tempo e che sembra sulla strada del recupero pieno in vista delle gare che conteranno. A cominciare da questa di Cercola che servirà a non perdere contatti con la testa della classifica. Gianni Costantino

Serie C Dopo la sconfitta con l’Arzano, la Lucos si interroga sugli errori commessi

Montescaglioso, voglia di ripartire MONTESCAGLIOSO. Dopo il rinvio della gara nel primo turno, che avrebbe dovuto disputarsi in casa della Pall. S. Michele Maddaloni, la Lucos Ingest Montescaglioso ha esordito al Palauditorium "Karol Wojtyla" e nel Girone Qualificazione della serie C perdendo negli ultimi secondi di gara contro l'Area 101 Arzano (Napoli). La squadra di Montescaglioso deve ripartire dagli errori commessi e ritrovare la giusta condizione fisica: c'è da dire che i montesi non disputavano una gara ufficiale da oltre un mese, ma bisogna anche riconoscere che negli ultimi giorni si è allenata con continuità e a ranghi pressoché completi. La sconfitta nell'ultima partita, per 60 a 59, è arrivata dopo che il roster di casa, allenato dal coach Vito Rocco Torraco, l'aveva condotta in vantaggio per i primi tre parziali. Nell'ultimo, rivelatosi quello decisivo, i cestisti di casa hanno denotato

Francesco Albanese

un notevole calo ed appannamento di idee, facendosi dapprima rimontare da un vantaggio di 7 punti, per poi ritrovarsi sotto di quattro (51 - 55).

La reazione montese non è bastata: ad un solo secondo dal termine il tiro libero messo a segno dall'arzanese Iorio, di gran lunga il migliore dei suoi, autore di 25 punti, ha dato una vittoria pesantissima e insperata alla sua squadra. Nelle file montesi è mancato il solito apporto in fase avanzata fornito da Francesco Albanese (soli due punti), nelle precedenti esibizioni autore di una ventina di punti di media e non sono stati sufficienti i 13 punti di Larocca o i 10 messi a segno dal montenegrino Ivan Prelevic. Il prossimo turno vedrà i montesi di scena sul campo della Ecofiusis Srl Marigliano (Napoli), domenica 24 gennaio alle ore 18.30; i campani, come i montesi, vengono da una sconfitta di misura, per 77 a 76, patita contro la Zeta System, squadra che aveva superato in precedenza anche l'Area 101 e guida la classifica con 4 punti. Michele Marchitelli

Vivilecchia della Raro

PAREGGIO in estremis. E' terminata cinque a cinque la gara tra la Pattinomania Matera e il Follonica. Un match avvincente, soprattutto nella fase finale, che ha regalato ai materani un punto alla vigilai forse non pronosticato. L'obiettivo deibiancazzurri era, infatti, di portare a casa l'intera posta in palio, ma di fronte hanno trovato un coriaceo Follonica che ha dimostrato di meritare a pieni voti la quinta posizione in classifica. Un pareggio che lascia l'amaro in bocca, dunque, perché dalla Pattinomania ci si aspettava di più. La nota positiva è stata rappresentata, ancora una volta, dalla capacità e caparbietà del gruppo allenato da Gianni Massari di non gettare mai la spugna, di crederci fino alla fine. Ciò ha permesso di pareggiare una gara che per i toscani, probabilmente, al quarto gol di vantaggio era stata già archiviata. Una mazzata per capitan Vivilecchia e soci non letale, anzi..il gruppo ha trovato la forza per rialzarsi e combattere, raggiungendo il pareggio. “E' stata una bella partita ha affermato Luca Nicoletti. Abbiamo subito molto nel primo tempo andando addirittura sotto di tre gol ma la nostra reazione, nella ripresa, è stata pronta ed efficace. Dopo essere andati sotto per

quattro a zero, infatti, abbiamo impostato in maniera più proficua il gioco cercando il gol e spingendo in avanti molto di più rispetto alla prima frazione”. Il giovane attaccante materano è stato uno dei protagonisti della gara contro il Follonica, contribuendo, con i tre gol segnati, in maniera decisa al pareggio. “Nel secondo tempo abbiamo fatto tutto noi, sono contento di aver messo a segno tre dei cinque gol totali realizzati dalla Pattinomania; purtroppo alla fine potevo segnare la rete che ci avrebbe fatto vincere, ma non ci sono riuscito. Tutto sommato la nostra reazione è stata buona ed il pareggio è il risultato più giusto”. Tutto quello che i biancazzurri hanno fatto di buono nel secondo tempo dovrà essere preso da esempio per affrontare in maniera vincente il prossimo impegno esterno sulla pista del Modena Hockey. Sicuramente la formazione modenese è di gran lunga più abbordabile di quella toscana, per questo motivo l'unico obiettivo che dovrà spingere i materani sarà quello della vittoria. Una vittoria che fino ad ora non è mai stata conquistata dalla Pattinomania lontano dalle mura amiche. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

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46 Sport


Pallanuoto B A Cagliari non sfruttate tante superiorità numeriche

Basilicata, attacco sterile Campese: «Il ko ci può stare, ma c’è stata una grande reazione» CLIMA disteso in casa Basilicata Nuoto 2000 Potenza. La sconfitta maturata sabato scorso a Cagliari contro la Promogest non ha scalfito il morale della truppa di Francesco Silipo. Il 10 a 7 incassato sabato dai biancoverdi contro una formazione accreditata al salto di categoria non sembra aver complicato più di tanto i programmi della società e della squadra lucana. A causare il ko con i sardi sarebbero stati gli errori in fase offensiva, visto e considerato che la Basilicata Nuoto non è stata capace di sfruttare le tante occasioni con l'uomo in più. Il 2/10 in superiorità numerica ha condizionato e non poco il cammino degli atleti lucani contro la Promogest. Il complesso biancoverde da lunedì pensa al prossimo avversario, quel Villani Caserta che non appare sulla carta autentico spauracchio per la squadra lucana. Comunque i giocatori di Silipo non dovranno abbassare la guardia e sottovalutare la formazione casertana. Silipo ha già fatto svolgere nella serata di martedì

Luca Campese della Basilciata Nuoto

presso la Piscina Felice Scandone di Napoli uno screemage contro lo Sporting Napoli di Marco Fusco che ha dato buoni esiti sul piano dell'amalgama e delle geometrie di gioco. Stasera, sempre nella struttura campana Alberto Da Torres e compagni affron-

teranno in amichevole la Canottieri Napoli o in alternativa la Rari Nantes Napoli. Migliorano intanto le condizioni di salute di Nicola Ferrone. L'atleta, fermo per un problema alla gamba nelle prime due partite sta recuperando la migliore forma e potrebbe ri-

tornare utile anche in tempi brevi alla causa della Basilicata Nuoto che sabato avrà in formazione Sergio D'Abundo. A parlare del ko di sabato scorso contro la Promogest Cagliari è stato Luca Campese che ha affermato: “Perdere contro i sardi ci può stare. La Promogest è davvero forte in tutti i reparti. Purtroppo non abbiamo saputo sfruttare le occasioni in attacco e il 2/10 ci ha penalizzato oltre misura”. Campese si è soffermato su altri aspetti: “Il nostro allenatore ha espresso, nonostante la sconfitta è rimasto soddisfatto. La squadra ha saputo reagire, siamo stati capaci di fare gruppo, questo indipendentemente il ko patito a Cagliari”. L'analisi del marcatore biancoverde si sposta alla prossima gara, quella con il Villani Caserta: “Affronteremo a mio avviso una squadra sulla carta. Non dobbiamo pensare però di aver vinto la partita prima di averla giocata. Caserta dispone di due elementi in grado di fare la differenza. Bisogna fare attenzione e puntare a vincere”. f.menonna@luedi.it

Pallanuoto Riposo per le ragazze di Ostuni

L’Invicta medita REDUCE dalla sconfitta patita domenica alla Piscina Cappuccini di Messina, la Libertas Invicta Potenza ha ripreso gli allenamenti in vista dei prossimi impegni di campionato. La squadra di Vincenzo Ostuni domenica prossima osserverà il turno di riposo, considerato il numero dispari di compagini partecipanti al torneo cadetto. Oltre al ko rimediato a Messina, Ostuni dovrà recuperare Pepe, alle prese con problemi agli adduttori che ne condizioneranno la preparazione. L'atleta però potrebbe avere l'opportunità di recuperare la forma migliore proprio in virtù della pausa di campionato. In questa settimana la Libertas Invicta Potenza non sarà impegnata in amichevoli, Ostuni, infatti ha programmato il suo lavoro in chiave atletica e sfrutterà il mini periodo sabbatico per dare linfa e sostanza alle istanze atletiche mediante richiami di preparazione. Il ko di Messina non

ha creato malumore all'interno della squadra e dello staff tecnico, visto e considerato che le siciliane sono tra le candidate alla promozione in serie A/2. Il team potentino in terra siciliana ha patito la maggiore organizzazione tecnica delle messinesi che hanno approfittato della giornata storta in fase offensiva del sette in rosa lucano. Ad ogni buon conto la compagine potentina ha dalla sua parte il riposo di domenica che consentirà a tutte le atlete di lavorare con maggiore serenità in ottica futura. Alla ripresa delle ostilità, infatti, Canosa e compagne affronteranno domenica 31 gennaio in trasferta contro il Cosenza. La squadra nel fine settimana sarà alla finestra, le antenne di tutto l'ambiente saranno dirette sugli altri campi dove, nel terzo turno si giocheranno gare importanti per il torneo di serie B femminile di pallanuoto. f.menonna@luedi.it

Atletica amatoriale La società di Potenza si prepara per le prossime gare

Le lunghe corse dei Podisti Allenamenti intensi per l’impegno della Mezza Maratona POTENZA- Domenica 17 Gennaio 2010, nella ricorrenza di S. Antonio Abate, alle ore 8,30, i podisti Potentini come di consuetudine, si sono ritrovati nella loro palestra all'aria aperta, presso il Parco di Montereale, per affrontare i chilometri nelle vie cittadine, mantenendo l'impegno agli allenamenti programmati. Al gruppo dove si evidenzia un'aggregazione sempre più numerosa del gentil sesso, incuranti delle temperature rigide di prima mattina, addobbati con guanti, cappelli e occhiali, indossata la maglia che le distingue nella corsa, partono decisi, divisi a gruppi, percorrono il percorso loro assegnato, inva-

dendo tutta la città per poi ritrovarsi nel luogo di partenza affaticati ma soddisfatti, quasi volessero riprendere la corsa appena conclusa. In casa Podisti, come da tradizione, la marcia del 1 Gennaio 2010 è caratterizzata con l'assegnazione dello scettro virtuale a chi taglia per primo il traguardo al ritorno nel Parco, mantenendo vivo l'agonismo all'interno del gruppo per tutto l'anno. Questo entusiasmo, è rafforzato dal continuo aggregarsi di nuovi elementi, inizialmente timorosi di accostarsi a questi anonimi campioni che con leggerezza, serietà e umiltà si stanno preparando all'

I Podisti potentini in gruppo e durante un allenamento

evento in programma nel capoluogo di Regione il 7 Marzo 2010. Stiamo parlando della “Mezza Maratona Città di Potenza”. Quin-

di il gioco diventa realtà. In quell'occasione i Podisti Potentini sapranno senz'altro distinguersi quando si confronteranno ad ar-

mi pari con concorrenti agguerriti di altre organizzazioni. In attesa e nella speranza che uno di loro si classifichi

tra i primi, continuano la preparazione con cipiglio e sicurezza. Leonardo Martino sport@luedi.it

Ciclismo Buoni piazzamenti per la Valnoce che presentava l’unica donna in gara

Papaleo in evidenza al “Gianfreda” POTENZA - Al “4° Memorial Cosimo Gianfreda - Challenge del Sud”a Sannicola (Le), domenica scorsa i bikers lucani si sono messi in evidenza soprattutto con Domenico Papaleo (Loco Bikers), cat. Under 23, ha vinto nella sua categoria e la quarta partenza riservata alle categorie Elite, Elmt, M1, M2, M3. Nella stessa partenza da segnalare la quarta posizione tra gli Elite di Domenico Chiarelli (Ciclo Team Valnoce) in una categoria che ha visto vincere Michele Salza (Team Co. Bo Pavoni). Tra gli ElMt la vittoria è andata a Marco di Leo (G.S. Tugliese), mentre tra gli M1 ha vinto Donato Spinelli (Scandone Ciclismo). Tra gli M2 si è imposto Ernesto Angeilini (Team Eurobike) mentre tra gli M3 ha vinto Alessandro Del Coco (Team San Pietro Vernotico). Nella prima partenza, riservata alla categoria Giovanissimi G5 e G6 ha vinto Mario Villanova (G.C. Salentino) mentre nella cat. G6 da segnalare la quinta piazza portata a casa da NicolaLaino(Ciclo TeamValnoce);nel-

la cat. G5 invece ha vinto Davide Petrosino (G.S. Ciclica) mentre i due alfieri lucani Rocco Andrea Braico e Riccardo Alianessi in forza al ReCycling Bernalda hanno conquistato rispettivamente la sesta e l'ottava posizione. Per l'unica ragazza in gara, Giulia Orlando (Ciclo Team Valnoce) è arrivata la vittoria tra le donne G6 e una sesta posizione assoluta della prima partenza. La seconda partenza(Allievi e gli Esordienti primoesecondo anno),siamaschileche femminile, ha visto la vittoria di Gianvito Di Niso (Pol. Cavallaro) che ha preceduto sulla linea del traguardo il suo compagno di squadra Domenico Mastrototaro e il lucano Michele Gallo (Loco Bikers) tutti e tre Allievi. Nella stessa categoria da segnalare anche la settima posizione di Lucio Invidiato (Ciclo Team Valnoce) e la tredicesima di Pietro Papaleo (Loco Bikers). Tra le Donne Allievi tripletta della Pol. Cavallaro con Bufi, Colangelo e Lopopolo sui tre gradini del podio mentre la lucana Silvia

Aquaro (Re-Cycling Bernalda) si è accontentata della quarta piazza. Tra le Esordienti Donne primo anno vittoriaperla lucanaMariaMarsicovetere (Loco Bikers) e terza piazza per Immacolata Megale (Ciclo Team Valnoce). Tra le Esordienti secondo anno la vittoria è invece andata a Lucrezia Di Benedetto (Pol. Cavallaro).Tra gli Esordienti primo hanno vittoria per Mattia Brindisino (Kalos Manfredi Pasca) mentre Alessandro Lauria, Simone Cimmino e Daniele Pitillo (Ciclo Team Valnoce) hanno portato a casa la quinta, l'ottava e la decima piazza. Tra gli Esordienti secondo anno, infine, Andrea Leogrande (Cycling Team Taranto) ha preceduto il lucano Daniele Gaudioso (Ciclo Team Valnoce) giunto in seconda posizione; Giuseppe Mazzone e Giovanni Iorio (Re-Cycling Bernalda) si sono piazzati in ottava e nona posizione. Nella terza partenza riservata alle categoria Donne Elite, Juniores,M4, M5,M6 edMW lavittoria assoluta è andata a Roberto Semera-

Domenico Papaleo della Bikers Lucana ok in Salento

ro (A. Narducci Habitat) davanti al compagno di squadra Biagio Palmisano e Mirko Prete (G.S. Tugliese). Quarta piazza generale e terzo tra gli Juniores è stato il lucano Antonio Lavieri (Loco Bikers). Semeraro è stato il primo Juniores al traguardo vincendo di conseguenza anche nella sua categoria mentre Luigi Giuseppe Savarese e Salvatore Caso (Loco Bikers) hanno centrato la sesta e settima posizione. Tra gli M4 alle spalle di Palmisano è giunto Pasquale Marino (Heraclea Bike) mentre Giusep-

pe Rago e Aldo Rocca (Ciclo Team Valnoce) hanno portato a casa la settima e l'ottava piazza. Tra gli M5 ha vinto il materano Francesco Rinaldi (G.S.C. Baser Matera) che ha preceduto sulla linea del traguardo Michele Partipilo (Gruppo Ciclistico Fausto Coppi) e Giuseppe Petrosino (G.S. Ciclica). Tra gli M6 ha invece portato a casa la vittoria Tommaso Barbaro (G.S.C. Baser Matera) mentre tra le W1 la vittoria è andata a Sabrina Manco (G.S. Tugliese). Rocco De Rosa

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Il presidente dei lucani d’America presenta il libro a San Pietro Caveoso

CARNET

Giuseppe il “brigante”

L’arte di Ligrani tra passato e presente

In “Piazza IV Novembre” le riflessioni di un emigrato di successo di BIAGIO TARASCO MATERA - Presidente della Federazione dei Lucani d'America, nonché professore presso il Queens College della City University di New York, Giuseppe Fortuna ama definirsi un “brigante”. Nato a Cirigliano e trasferitosi negli anni Sessanta a Manhattan in cerca di spazi più consoni alla sua originale vivacità intellettuale, Fortuna questa sera è a Matera, dove alle ore 17, presso la sala incontri della chiesa di San Pietro Caveoso, presenta il suo libro “Piazza IV Novembre” (Arduino Sacco editore). All'incontro interverranno Dorothy Zinn, Mario Serra, Annamaria Sodano ed il cantautore Antonio Labate. Della sua terra Fortuna ama ricordare gli ottimi pascoli, l'olio, il vino, il grano e i bellissimi gelsi sui quali, in un tempo passato e fino a tutto il Cinquecento, venivano allevati i bachi da seta. Giuseppe Fortuna è partito giovanissimo da Cirigliano per Torino, dove ha fatto il venditore di enciclopedie, poi il metalmeccanico. In seguito si è laureato in Scienze Politiche e si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha tenuto conferenze di sociologia e antropologia, prima di essere ingaggiato da osservatori delle università americane che hanno il compito di reclutare professori di prestigio. Dopo aver lavorato alla City University di New York, è approdato al Queens College per insegnare Sviluppo dei processi urbani. Negli anni Ottanta lui ed altri “briganti”

scrivono un annuncio sulla rivista “Il progresso italo-americano”: A.A.A. lucani cercasi. All'invito rispondono in tanti. Un nutrito gruppo di affezionati compagni di avventure fonda così la prima associazione “Lucani d'America”, che organizza feste, eventi sulla gastronomia italiana e conferenze. In diversi articoli scritti in italiano e in inglese Fortuna ha affrontato la discussione meridionalista vista alla luce della sua esperienza di emigrato. La sua ricerca è tesa a proporre metodi ed etica nuovi in un dibattito ormai vecchio, che parte dai centri minori, quali appunto Cirigliano, per raggiungere problemi sociologici di ampio respiro. “Piazza IV Novembre” non è solo il nome di una piazza, per Giuseppe Fortuna è molto di più. E' la storia di un mondo legato a un popolo, alla sua cultura, alle sue tradizioni e alla sua storia, le cui radici si fondano in una ragion d'essere. L'autore, nell'analizzare la riforma agraria, che avrebbe dovuto modificare radicalmente il mondo contadino, vuole dimostrare che le riforme servono solo a chi le fa e non a chi le riceve. L'analisi di Fortuna va oltre le statistiche, che sono la parte tecnica di un rinnovamento ma che tuttavia non tengono conto che gli individui non sono modificabili attraverso un emendamento legislativo. Con il suo libro Giuseppe Fortuna dimostra che serve a poco una riforma se essa non è radicata alla storia di chi, forse, la subisce più che usufruirne.

di GERARDO TEMPONE

Da sinistra la copertina del libro e l’autore Giuseppe Fortuna

Al Cineclub con Triage di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Il canonico appuntamento del “Cineclub del giovedì”, promosso dall'associazione di cultura cinematografica materana Cinergia, per questa settimana trasloca presso il Cinema Kennedy (via Cappuccini, 23), per cedere sala e spazio al film campione di incassi “Avatar”. Gli orari degli spettacoli saranno come al solito tre: 17.30, 19.35, 21.40. Costo del biglietto 3,50 euro. La pellicola proiettata sarà Triage. Il film del 2009 è diretto da Danis Tanovic ed interpretato da Colin Farrell. Il film è tratto dal libro omonimo di Scott Anderson. Il film è stato presentato in concorso al Festival internazionale del film di Ro-

ma 2009. Il lungometraggio racconta la storia di Mark Walsh (Colin Farrell), fotografo di guerra, tornato a casa dopo essere stato ferito in un conflitto in Kurdistan. In stato di shock, Mark permette che la sua esperienza abbia pesanti conseguenze sulla sua vita, creando una sorta di muro tra lui e le persone che ama. La prima persona a notare il suo cambiamento è la fidanzata Elena Morales (Paz Vega), allarmata anche dalla scomparsa del collega con cui Mark collaborava. Inaspettatamente Joaquìn Morales (Christopher Lee), nonno della ragazza, si rivelerà l'unico in grado di capire Mark: i due uomini svilupperanno una importante relazione, che cambierà la vita ad entrambi. cultura@luedi.it

MUSICA E SOLIDARIETÀ di NUNZIO LONGO MATERA - Antonio Di Marzio, violoncellista materano, ha chiuso “La musica al servizio del Cuore”, rassegna di quattro concerti dedicati alle missioni rogazioniste, presso la Sala Convegni “Sant’ Annibale” del Villaggio del Fanciullo di Matera. Ha eseguito il difficile concerto di Bach con grandi capacità tecnico-espressive, interpretando un'intera orchestra nella sonorità del suo virtuoso violoncello barocco. Da vero studioso, dà voce, sonorità ed ampiezza di suoni ad una musica sempre più accattivante e suadente. Interpreta le melodie barocche in modo impareggiabile, tanto da essere, nel nostro contesto, l'emblema di una sensibilità storica lontana nel tempo, ma vicina nell'arte e nella cultura contemporanea. Il programma si è snodato sulla “Suite n.1” per violoncello solo in sol maggiore, nei movimenti: “Preludio”, Allemanda”, “Corrente”, “Sarabanda”, “Minuetto I e II” e “Giga”; “Suite n.3” per violoncello solo in do maggiore, nei movimenti: “Preludio”, “Allemanda”, “Corrente”, “Sarabanda”, “Bourrè I e II” e “Giga; “Suite n.5” per violoncellosolo in do minore nei movimenti: “Preludio”,

Il violoncello di Di Marzio “al servizio del cuore”

Antonio Di Marzio

“Allemanda”, “Corrente”, “Sarabanda”, “Gavotta I e II” e “Giga. Antonio Di Marzio violoncellista e violista da gamba, si è diplomato in violoncello nel 1982 al Conservatorio di Milano sotto la guida di R. Filippini. ha seguito i corsi triennali di perfezionamento di Portogruaro con Meunier e con Janigro, Henkel, Geringas e master-class con Bjlsma e Yo Yo Ma. Numerosi sono stati i concerti tenuti in Italia ed all'estero. «Dei quattro concerti di beneficenza a favore delle missioni dei Rogazionisti, questo è l'ultimo afferma Di Marzio - Ho eseguito le Suite di Bach: prima, terza e quinta e quest'ultima con il violoncello“scordato”, prima corda intonata sol anziché la. L'accordatura tradizionale delle corde è la, re, sol e do. È un ritorno alla prassi esecutiva antica. Poiché suono il violoncello baroccoho scelto le musiche di Bach. Le sei Suite, ricche di riferimenti contrappuntistici, sono state riscoperte nel Novecento e sono il banco di prova dei violoncellisti interpreti del barocco. La tecnica di questi brani è molto impegnativa. La sesta Suite è scritta per violoncello a cinque corde». cultura@luedi.it

MOLITERNO - Sarà inaugurata oggi, giovedì 21 gennaio e resterà aperta fino a domenica sette febbraio, la mostra di creazioni plastiche “Nel passato la radice del presente, nel presente il seme del futuro” dell'artista Giuseppe Ligrani. L'artista, che rifugge da mercanti e gallerie, conserva intatto, a distanza di anni, il coraggio di proporsi direttamente, per tentare di emozionare quanti ammirano le sue opere scultoree. La mostra, curata e voluta dall'amministrazione comunale, è allestita nell'atrio della sede municipale di Palazzo Giliberti e sarà aperta alla presenza dell'artista e del Sindaco della cittadina Angela Latorraca. Interverranno, inoltre, alla presentazione il giornalista Mimmo Mastrangelo e il presidente dell'Unitre di Moliterno Antonio Coppola. Hanno collaborato alla realizzazione dell'iniziativa Maria Lagrutta del Comune di Moliterno. La fotografa Annalisa Mancini, per la grafica Cristian Sassano e per l'allestimento Raffaele Bochicchio e Gianluca Ligrani. Appuntamento alle ore 18:30.

La scuola in Occidente secondo Innes POTENZA - Domani, alle ore 18, presso il Carpe Diem in via XX Settembre a Potenza, la rivista Decanter e il Laboratorio sociale Reset presenteranno il libro "La scuola in Europa occidentale -Il nuovo ordine e i suoi avversari" di K.Jones, Ch. Cunchillos, R. Hatcher, N. Hirtt, R. Innes, S. Joshua, J. Klausenitzer (attivisti di movimenti sociali e sindacali in vari paesi europei). Interverranno Rosalind Innes, autrice del libro, docente di inglese all'Università degli studi di Basilicata, Tonino Califano direttore di Decanter e Annamaria Palermo, insegnante). E per concludere in bellezza, aperitivo e selezione musicale a cura di Radio Red*Azione. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


In scena per il lucano Bentivenga anche un convincente Mimmo Calopresti

L’Iliade di Prospero Il poema di Omero riletto in chiave pacifista di MIMMO MASTRANGELO IL FINALE è fortemente suasivo. Appena l'Andromaca di Carmen Luongo pronuncia “…Poiché chi è sano di mente evita di sua scelta la guerra”, le donne troiane, come avevano fatto in apertura, depositano un dono sulla tomba del loro eroe, Ettore, quindi un gioco di luci lascia sullo sfondo della scena l'ombra del mitico cavallo di Troia e il rogo che infiammerà la città. E' “l'Iliade” nella riuscita trasposizione curata dal regista lucano Prospero Bentivenga, insieme a Daniele Ventre, Renata Molinari e alla stessa Carmen Luongo. Presentata in prima nazionale lo scorso novembre nella Villa Campolieto di Ercolano, ora fotografie di scena e testo sono stati riportati in un elegante catalogo(edizioniZero deConduite)acui è allegato il dvd dello spettacolo. Dell'epico componimento omerico Prospero Bentivenga ha voluto focalizzare il suo interesse sull'episodio del conflitto fra troiani e achei per dare forma ad un pensiero drammaturgico contro il principio lesivo e inconciliabile delle guerre (che ieri come oggi scaturiscono sempre da ragioni economiche, nonché teatralizzare l'esplosione (e la lacerazione) dei sentimenti e delle passioni dentro il sovrapporsi degli orrori. Ne è venuta fuori una messa in scena di forte impatto civile il cui universalismo e classicità dell'Iliade sono solo un pretesto per scoperchiare la tragedia della contemporaneità. «Trovo che l'Iliade sia il primo testo pacifista scritto dall'uomo - riporta nella presentazione Prospero Bentivenga - In maniera sublime Omero ha descritto l'orrore della guerra tanto da far desiderare ed amare la pace». Ma den-

In alto il regista Prospero Bentivenga, sotto Mimmo Calopresti in scena

tro la sfida tra due popoli, tra Achille (che ha il volto di colore di Alassane Doulougou) ed Ettore, il registro di Bentivenga si sposta sul fronte di uno scontro verbale e collerico tutto al femminile. Sarà ancora la vedova di Ettore, Andromaca, a scuotere l'impeto delle altre donne, sarà lei a pronunciare “smettetela di litigare… non siete migliori dei re che mandano gli uomini in guerra a morire”. Nella contesa tutto sembra

sbrindellarsi e il conflitto tra achei e troiani si risolve in una sconfitta unanime da ambo le parti, su ciascun terreno si muore, nessuna gloria prevarrà, nessuna offesa o menzogna verrà risarcita, alcun sacrificio o sopruso sarà ripagato, e l'offertorio sulla tomba di Ettore vanifica in un misero ed addolorato canto del ricordo. E nulla di più. Insieme a Carmen Luogo e Alassane Doulougou sono in scena i convincenti Silvia Bi-

liotti (Elena), Eduardo Bentivenga (Astianatte), Alessandro Calabrò (Ettore), Alessandra D'Elia (Cassandra), Agnese Nano (Ecuba), Madhu Alosious (Atena/Afrodite) e Franco Siciliano (Aedo). Un plauso a parte merita il regista cinematografico Mimmo Calopresti, il quale per la prima volta nei panni di attore in una rappresentazione teatrale dà sfogo a tutta la corrosività dei suoi personaggi, i sovrani Agamennone e Pria-

mo. Il progetto scenico e le luci li ha curati Gabriele Anadori , i costumi Rossella Aprea, le musiche Draghi Rondanin. Ora c'è da auspicare che questa straordinaria produzione teatrale, voluta in primis dal direttore dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, Gerardo Marotta, e dal sindaco di Ercolano, Nino Daniele, trovi nei mesi prossimi una sua circuitazione. Sarebbe un peccato se non fosse così.

Al via la rassegna di cinema internazionale del Lovaglio

“Storie senza frontiere” da film

di GIUSEPPE ORLANDO VENOSA-Dopo il successo fatto registrare dalle proposte del periodo natalizio, il Cinema Lovaglio si rivolge al pubblico di tutta l'area del venosino con la rassegna cinematografica “Storie senza frontiere”. Un tema di estrema attualità in un periodo in cui l'attenzione sembra incapace di superare i propri campanili ed è concentrata sui localismi. «Il desiderio di

proporre un ampio ventaglio di emozioni mi ha suggerito di spaziare tra opere provenienti dai quattro angoli del mondo occidentale (Spagna, Gran Bretagna, Italia, Russia e lontana America), da qui il titolo “Storie senza frontiere”, e di offrire anche immagini che andassero dal vissuto ai problemi di attualità, dalla realtà alla immaginazione sfrenata - ci dice Lidia Lovaglio, responsabile della programmazione del

Cinema Lovaglio- D'altronde è sempre difficoltoso far conoscere responsabilmente e nel contempo fare apprezzare dei film soggetti al giudizio altrui: tante sono le preferenze del pubblico, vari i gusti, moltissime le aspettative di chi si accosta al cinema per trascorrere due ore soddisfacenti». Il programma comprende quattro film di autore che verranno proiettati con cadenza settimanale il giovedì e il venerdì, dal 21 gennaio al 12 febbraio. Si comincia oggi e domani con “Gli abbracci spezzati” di Pedro Almodovar, con Penelope Cruz e Luis Homar. Un uomo scrive, vive e ama nell'oscurità. Quattordici anni prima ha sofferto un terribile incidente di macchina nell'isola di Lanzarote. Nell'incidente ha perso non solo la vista, ma anche Lena, la donna della sua vita. Quest'uomo usa due nomi, Harry Caine, ludico pseudonimo con il quale firma i

suoi lavori letterari, i racconti e le sceneggiature, e Mateo Blanco, il suo vero nome di battesimo, con il quale vive e firma i film che dirige. Dopo l'incidente Mateo Blanco si riduce al suo pseudonimo, Harry Caine. Se non può più dirigere film si impone di sopravvivere con l'idea che Mateo Blanco è morto a Lanzarote accanto alla sua amata Lena. Nell'attualità, Harry Caine vive grazie alle sceneggiature che scrive e all'aiuto della sua fedele direttrice di produzione di un tempo, Judit Garcia, e di Diego, il figlio di lei, segretario, dattilografo e guida per ciechi. Dal momento in cui ha deciso di continuare a vivere e di raccontare storie. Giovedì 28 e venerdì 29 in proiezione “ Dorian Gray” di Oliver Parker, con Colin Firth e Ben Barnes, Emilia Fox. Dorian Gray è un giovane uomo che viene ritratto in un dipinto. Parallelamente all'intensificarsi della

condotta di vita dissoluta del giovane, il ritratto muta invecchiando e mostrando i segni dei suoi eccessi, mentre l'uomo resta giovane e bello. Quando il vero amore entra nella vita di Dorian, l'uomo si rende conto di dover tenere nascosti i suoi segreti. Il 4 e 5 febbraio “Brothers” di Jim Sheridan, con Jake Gyllenhaal, Natalie Portman e Tobey Maguire. Quando il marine pluridecorato, Capitano Sam Cahill, viene dato per disperso in Afghanistan, a casa, suo fratello minore Tommy, considerato da sempre la pecora nera della famiglia, inizia a occuparsi di sua moglie e delle sue due figlie. Sam e Tommy sono estremamente diversi: il primo è un affidabile padre di famiglia sposato con la fiamma del liceo, Grace, con cui ha avuto due bimbe, Tommy è invece uno sbandato appena uscito di prigione, che ha sempre puntato sul suo fascino e sulla sua carica di

simpatia. Inviato in Afghanistan, Sam viene considerato morto quando il suo elicottero Black ... Conclude la rassegna l'11 e il 12 febbraio “Dieci Inverni” di Valerio Mieli, con Isabella Ragonese, Sergei Zhigunov e Michele Riondino. Avventura sentimentale che, tra liti e riappacificazioni, segue la crescita dei due protagonisti, segnati dall'ingresso nell'età adulta e che si trovano ad essere nemici, amici, conoscenti, innamorati, vicini e distanti, mentre vivono altri rapporti di coppia, nel corso di quello che in realtà è soltanto il lungo prologo a una storia d'amore. In un continuo inseguirsi e sfuggirsi tra Venezia e Mosca, la loro storia di distanze e riavvicinamenti si dipana lungo dieci quadri invernali, appunto “I dieci inverni” del titolo, che li fotografano sempre più adulti, ma ugualmente disarmati di fronte a questo strano sentimento che li unisce.

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Cultura e Spettacoli 49

Giovedì 21 gennaio 2010


Giovedì 21 gennaio 2010

Il film italiano non fa parte dei nove titoli scelti in vista della serata decisiva di ANDREA CARUGATI ORMAI era nell’aria e neanche Giuseppe Tornatore aveva dato l’idea di crederci più di tanto in questa nomination per il suo “Baarìa”, un ritratto della sua Sicilia forse troppo intimo e complesso per i palati americani, e che oggi è stato ufficialmente escluso dalla corsa all’Oscar. Dal 2006, infatti, anno dell’ultima nomination italiana, quella della “Bestia nel Cuore” di Cristina Comencini, i sessantacinque pretendenti all’oscar per il miglior film in lingua straniera vengono sfoltiti a nove un paio di settimane prima della cerimonia di premiazione. E in questi nove non figura “Baarìa”. I NOVE TITOLI SELEZIONATI Nella “rosa dei papabili per la vittoria finale dell’oscar c'è invece “Il nastro bianco”, pellicola tedesca diretta da Michael Haneke e superfavorita per il successo finale, dopo anche la recente vittoria ai Golden Globe. Gli altri otto titoli che hanno superato la prima scrematura sono: “El Secreto de Sus Ojos” di Juan Jose Campanella, Argentina; “Samson & Delilah” di Warwick Thornton, Australia; “The World Is Big and Salvation Lurks around the Corner” di Stephan Komandarev, Bulgaria; “Un Prophète” di Jacques Audiard, Francia; “Ajami” di Scandar Copti e Yaron Shani, Israele; “Kelin” di Ermek Tursunov, Kazakhstan; “Winter in Wartime”, di Martin Koolhoven, Olanda e “The Milk of Sorrow” di Claudia Llosa, Perù. Uno di questi sarà il titolo che verrà pronunciato con enfasi la notte del 2 febbraio, la notte degli oscar, appunto, che si celebrerà al Teatro Kodak di Los Angeles. DELUSIONE TORNATORE Non è la prima volta che il regista siciliano è costretto a riporre le ambizioni da

Tornatore bocciato Baarìa fuori dagli Oscar

Oscar anzitempo, era accaduto infatti anche nel 2008, quando a rappresentare l’Italia agli Oscar era stato scelto il giallo “La Sconosciuta”. Anche in quel caso Tornatore non aveva potuto bissare il successo del 1990, con “Nuovo Cinema Paradiso”, che invece gli valse l’Oscar. Tornatore era tornato a concorrere per la statuetta dell’Academy anche nel 1996, con “L’uomo delle stelle” ed anche in questo caso non aveva avuto successo. Il regista siciliano è in buona compagnia a sorpresa infatti neppure Pedro Almodovar con il film che vede protagonista Penelope Cruz «Gli Abbracci spezzati» è riuscito ad arrivare fra i nove film

Il nastro bianco è favorito

preselezionati. «Era importante che il film arrivasse negli Stati Uniti e che avesse una lunga vita. Il pubblico lo ha accolto bene e se i premi verranno sarò felice, ma sarebbero qualcosa in più» aveva detto Tornatore dopo il successo della presentazione americana del film. Il regista è rientrato nella giornata di martedì da Los Angeles a Roma, dopo la ce-

rimonia di premiazione dei Golden Globe. GLI ANNI BUI PER L’ITALIA - Sembrano lontani, e da quel 1999 è passato più di un decennio, i tempi in cui Roberto Benigni trionfava agli Oscar con la sua indimenticabile passeggiata sugli schienali delle poltrone, l'abbraccio di Sofia Loren, e il lungo discorso che ne seguì. Era il tempo de “La vita è bella”che esaltò Benigni davanti alle platee americane. Quello però è stato l’ultimo successo del cinema italiano in America, dopo Benigni qualche timido tentativo con film, se non in un paio di casi, mai veramente in grado di vincere. Si tratta di una lunga lista di delusioni targate Italia, che va da “Fuori dal mondo” di Giuseppe Piccioni, a “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, “La stanza del figlio” di Nanni Moretti, “Pinocchio” di Roberto Benigni, “Io non ho paura”di Gabriele Salvatores alla regia, “Le chiavi di casa” di Gianni Amelio, “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini, “Nuovomondo” di Emanuele Crialese, “La sconosciuta” ancora con Giuseppe Tornatore, e, lo scorso anno, “Gomorra” di Matteo Garrone. Tutti sono stati sconfitti, e molti, come “Baaria”, ancora prima di partire. IL RAMMARICO DEL SOTTOSEGRETARIO «Certamente dispiace l’esclusione del film di Tornatore «Baaria» dalla selezione dei film stranieri all’Oscar. Nella storia degli Oscar la gioia si mescola talvolta alla delusione». È quanto dichiara il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro.

Undici anni di delusioni

Una scena de “Il nastro bianco”, in pole per la vittoria dell’Oscar per i film stranieri. Sopra: Tornatore e (a destra) una scena di Baarìa

MUSICA di Paolo Biamente LA nuova stagione discografica è stata aperta dalla cover di The book of love dei Magnetic Fields, già in rotazione, anticipa il nuovo album di Peter Gabriel che uscirà il 12 febbraio, il giorno prima del suo sessantesimo compleanno, a otto anni di distanza da Up. “Scratch My Back”è il primo capitolo di un progetto di “song swapping”, in cui Peter Gabriel reinterpreta alla sua maniera 12 canzoni, tra cui Heroes di David Bowie, Street Spirit dei Radiohead, Listening Wind dei Talking Heads, I Think It's Going to Rain Today di Randy Newman, Après Moi di Regina Spektor/Eartha Kitt, Waterloo Sunset dei Kinks. Sarà un 2010 ricco di uscite. Per esempio per l’estate dovrebbe arrivare il nuovo disco dei Radiohead, band di riferimento per il nuovo rock che dovrebbe percorrere territor musicali nuovi. I Massive Attack saranno nei negozi l’otto febbraio con Heligoland, un album che vede numerose collaborazioni, compreso Damon Albarn, leader dei Blur e mente dei Gorillaz. Sempre in estate è atteso il nuovo lavoro di Bryan Ferry che vedrà in veste di produttore Nile Rodgers e tra gli ospiti Flea dei Red Hot Chili Peppers e Jonny Greenwood dei Radiohead. In autunno nuovo è atteso il nuovo album dei Kasabian, mentre l'uscita di Go, il debutto da solista di Jon Thor Birgisson, ovvero Jonsi dei Sigur Ros, è stata fissata per il 22 marzo 2010. Novità anche dai due artisti una volta riu-

Da Peter Gabriel a Madonna e Venditti Sarà un 2010 denso di nuove uscite

Madonna e (a destra) Piero Pelù, tornato in simbiosi con i Litfiba

niti sotto la gloriosa sigla Dead Can Dance: mentre Lisa Gerrard sta per uscire con l’album solista che si intitola Black Opal, Brendan Perry ha in programma la pubblicazionediArkunasorta diconceptcheapreaitemi dell’identità, dell’alienazione e della politica.Dopo la pubblicazione, Perry sarà in tour mondiale con Peter Murphy. Ma la lista è lunghissima: dai Kfraftwerk a Joe Satriani che il 29 gennaio si presenta con Live in Paris: I just wanna rock!, un DVD e doppio CD, da Pat Metheny (Orchestrino) ai Magnetic Fields (Realism), da Charlotte Gain-

sbourg (Irm) a Rob Zombie (Hellbilly deluxe 2), fino al ritorno di Sade con Soldier of Love. Un buon mese è febbraio: il 12 esce K.D.Lang (Recollection) la settimana successiva David Byrne & Fatboy Slim (Here Lies Love) e Brad Mehldau (Highway Rider). Sempre a febbraio saranno pronte le uscite di Katherine Jenkins (Believe), John Mayer e Alexandra Burke. A marzo Madonna pubblica Sticky & Sweet live, gli One Republic Waking Up, gli Stereophonics Keep Calm and Carry On e Mary J Blige Stronger

with each tear. In primavera, arrivano Kylie Minogue, il DVD dei Blur, il nuovo Gorillaz, Goldfrapp, Chemical Brothers e Lcd Soundsystem. Poi una notizia: Yoko Ono sta per resuscitare la Plastic Ono Band dopo 40 anni con un clamoroso spettacolo in programma il 16 febbraio alla Brooklyn Academy Of Music di New York. E per farlo, pensa in grande chiamando Eric Clapton, Paul Simon, Thurston Moore e Kim Gordon dei Sonic Youth, Bette Midler e tanti altri, a cominciare da suo figlio Sean e i giapponesi Yuka Honda (Cibo Matto) Hauomi Hosono (Yellow Magic Orchestra) Sia Clapton che il bassista Klaus Voorman, anche lui della partita il 16 febbraio, fecero parte della Plastic Ono Band originale, il supergruppo di Yoko e John Lennon che incise l’album Live Peace in Toronto 1969 e il singolo Cold Turkey. Difficile non immaginare che venga pubblicato un album. Altrettanto difficile è non pensare che tornino in studio I Litifiba dopo la reunion di Piero Pelù e Ghigo Renzulli che hanno già fissato Quattro concerti in primavera. Venerdì esce il nuovo album delle Vibrazioni, attesi I nuovi lavori di Antonello Venditti, Baustelle e Mondo Marcio. Poi, come al solito, la valanga di Sanremo. Dunque: Arisa, Malika Ayane, Simone Cristicchi, Toto Cutugno, Nino D’Angelo, Irene Grandi, Moragn, Fabrizio Moro, Povia, Enrico Ruggeri, Sonhora, Marco Mengoni, la rivelazione di X Factor. Non mancherà la raccolta dei cantanti di Amici e dei vari ex dei talent show.

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50 Spettacoli e televisione


SERIETV

PRIMA SERATA

21.10

21.05

TALKSHOW

17.50

RUBRICA

21.10

FILM

21.10

FILM

21.10

SHOW

21.00

RUBRICA

Don Matteo 6

Michele Santoro

Geo&geo

06.00 -AttualitàEuronews 06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -Telefilm8 semplici regole 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -RubricaTg2 Costume e società replica 06.15 -DocumentarioDalla Borgogna alle campagne di Lione 06.30 -RubricaTg2 Sì Viaggiare 06.50 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaRai Educational - Tracy & Polpetta 10.00 -TelegiornaleTg 2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.10 -RubricaRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -VarietàSecondo Canale 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa Storia siamo noi 09.15 -RubricaDieci minuti di... 09.25 -RubricaFigu 09.30 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Chi è di scena 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaLa scelta di... 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaTrebisonda 16.00 -TelegiornaleTg3 GT ragazzi 16.10 -RubricaAnteprima Trebisonda 16.25 -Serie TvPipì, Pupù e Rosmarina 16.35 -RubricaMelevisione 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.15 -Soap OperaLe storie di... 20.35 -Soap OperaUn posto al sole

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Show Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

06.50 -Sit ComVita da strega 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -TelefilmBianca 10.30 -MiniserieUltime dal cielo 11.30 -Telegiornale Tg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.15 -Soap OperaSentieri 16.25 -Film Venere in visone con Elizabeth Taylor - regia di Daniel Mann (USA) - 1960 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComGenio sul divano 09.30 -TelefilmA- team 10.20 -TelefilmSupercar 11.20 -TelefilmSupercar 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13.00 -News Studio sport 13.40 -CartoniBlue dragon 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.35 -TelefilmI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.00 -Sit ComI maghi di Waverly 16.50 -Sit ComCory alla casa bianca 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniKilari 18.10 -CartoniSpongebob 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.30 -RubricaOmnibus 09.30 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIspettore Tibbs 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmDue South 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -FilmMinaccia da un miliardo di dollari con Dale Robinette, Ralph Bellamy, Keenan Wynn - regia di Barry Shear (USA) - 1979 16.05 -TelefilmStargate SG-1 17.05 -DocumentarioLa7 Doc - In the wild 18.00 -TelefilmRegina di spade 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -Serie Tv Don Matteo 6 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -Talk Show Porta a porta

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Talk Show Annozero 23.20 -Telegiornale Tg2 23.35 -Show Sim Sala Min

21.05 -Telegiornale Tg3 21.10 -FilmIl clientecon Susan Sarandon - regia di Joel Schumacher 23.10 -Rubrica Parla con me

20.30 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Film Invasion con N. Kidman - regia di Oliver Hirschbiegel (USA) - 2007 23.30 -NewsTerra

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Film Evelyn con S. Vavasseur - regia di Bruce Beresford (Ger/Irl/Usa/Ola/Gb) 2002 23.30 -FilmLettere da Iwo Jima

20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Show M&M - Matricole & Meteore

20.30 -Rubrica Otto e Mezzo 21.00 -Rubrica Impero 23.30 -Telefilm L Word

00.55 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaFuoriclasse canale Scuola-Lavoro 02.45 -CONTENITORE Rainotte 03.15 -FilmArrivano i bersaglieri

01.10 -RubricaTg Parlamento 01.20 -TelefilmThe Dead Zone 02.20 -RubricaRainotte 02.40 -TelefilmLa Piovra 5 03.10 -VideoframmentiCercando cercando

00.00 -TelegiornaleTg3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaRai Educational Magazzini Einstein 01.35 -RubricaLa musica di Raitre 02.10 -RubricaFuori orario

00.30 - TelefilmTelefilm 01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowGrande fratello 03.00 -Reality ShowAmici 03.30 -TelefilmCinque in famiglia

02.20 - TelegiornaleTg4 02.50 -FilmL'albero di Guernica con M. Melato - regia di Fernando Arrabal (Ita/Fra) - 1975 04.30 -ShowPeste e corna e gocce... 04.40 -ShowIeri e oggi in tv

23.55 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.40 -TelegiornaleStudio aperto 02.15 -Telefilm24 03.20 -FilmAssassinio al cimitero etrusco

01.20 -TelegiornaleTg La7 01.40 -RubricaMovie Flash 01.45 -RubricaOtto e Mezzo 02.25 -TelefilmFX 04.25 -RubricaDue minuti un libro 04.30 -AttualitàCNN News

Invasion

leTrame LA 7

ORE 14.05

RETE 4

MINACCIA DA UN MILIARDO DI DOLLARI con D. Robinette, R. Bellamy, K. Wynn, P. Macnee, R. Tessier - regia di Barry Shear (Usa) - 1979 Una navigata superspia ha un nuovo incarico: indagare in merito a un presunto avvistamento di ufo nel deserto dello Utah. Si ritroverà inaspettatamente a sventare i piani criminali di un cattivo che si propone di distruggere il pianeta se non gli verrà consegnato un miliardo di dollari entro 48 ore...

CANALE 5

ORE 21.10

ORE 16.25

VENERE IN VISONE con E. Taylor, L. Harvey, E. Fisher, B. Field - regia di Daniel Mann (Usa) - 1960 Gloria Wandrous è combattuta fra il desiderio di una vita onorata e le pulsioni verso sordide esperienze. Indignata dall'aver ricevuto del denaro da un occasionale compagno, si impadronisce della pelliccia della moglie di lui e la dimentica in casa di Steve Carpenter, un musicista a cui è legata da fraterno affetto...

RETE 4

ORE 23.30

INVASION

LETTERA DA IWO JIMA

con N. Kidman, D. Craig, J. Northam, V. Cartwright - regia di Oliver Hirschbiegel (Usa) - 2007

con K. Watanabe, K. Ninomiya, T. Ihara, R. Kase, S. Nakamura - regia di Clint Eastwood (Usa) - 2004

Un'astronave si schianta sulla superficie terrestre, e un misterioso virus ne fuoriesce, contagiando la popolazione umana. Il batterio innesca un processo di trasformazione negli individui contaminati, che la pschiatra Carol e il collega Ben scoprono attivarsi durante il sonno...

Seconda guerra mondiale: sulla sacra isola dalle spiagge nere, i soldati nipponici combattono strenuamente. L’ex fornaio Saigo, l’allievo poliziotto idealista Shimuzu, il barone Ishi - campione olimpico di equitazione - e tutti gli altri sono sotto il comando del generale Tadamichi Kuribayashi, uomo di grande cultura che ha vissuto a lungo negli Stati Uniti...

Evelyn

Nicola Savino

Valerio Massimo Manfredi

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Televisioni 51

Giovedì 21 gennaio 2010


Usa Bertolaso e niente verrà affidato

PROCESSO BREVE

VALLETTOPOLI

SVILUPPO LUCANO

Il Senato ha approvato Berlusconi contro i pm Toghe e Pd sugli scudi

Il gup ha assolto Corona Il fotografo dei vip fu arrestato dall’ex pm Woodcock

Shell aiuta futuri imprenditori E per l’artigianato e il turismo un milione dal progetto Arco

alle pagine 6 e 7

a pagina 17

Anno 9 n. 20€ 1.00

alle pagine 18 e 19

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Giovedì 21 gennaio 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466

MATERA Blitz della polizia:mariti in carcere,le donne a capo del traffico,32 ordinanze

Droga ordinata per sms Prese le signore del clan

LA POLITICA

Palazzo Grazioli gela i vertici lucani «Da voi candidiamo Magdi Allam» L’europarlamentare in fuga dall’Udc e il Pdl intanto litiga

Al capezzale del figlio ferito in un incidente

L’operazione

Il figlio dell’ex senatore Danzi Ai domiciliari perché ritenuto un pusher

Rizzo Nervo attacca i cambi Rai alla vigilia del voto:verso un nuovo capo in Lucania

La notte della retata Momento per momento gli arresti in diretta

La mafia devota delle regine: da Pupetta Maresca a lady ’ndrangheta alle pagine 10, 11 e 12

POTENZA Si aggrava la posizione di Martorano Uno dei suoi finanziatori lo accusa Il boss Martorano

a pagina 17

AVIGLIANO Ha 51 anni fu abbandonato quando aveva pochi giorni «Vorrei ritrovare mia madre» Antonio Villa

a pagina 25

MATERA Traffico di reperti archeologici Rivendevano in Europa con titoli falsi 14 misure

POTENZA «Le ultime ore di mio padre e l’accanimento della burocrazia Tutto lecito ma ingiusto» L’ospedale San Carlo

L’operazione dei carabinieri

a pagina 20

a pagina 24

PUNTI DI VISTA

TURIAMOCI IL NASO E VOTIAMO IL PD di ANDREA DI CONSOLI

pochi mesi dalle elezioni regionali vorrei esprimere A una valutazione politica a titolo personale, e spero che i lettori del “Quotidiano” riescano a trovare utili spunti di riflessione da questo mio ragionamento. La cosa che sconcerta di questa prima fase di alleanze, organigrammi e scelte dei leader è la totale incapacità del Pdl di offrire ai lucani un progetto alternativo di governo. Non se come a Roma sia valutata questa incapacità, ma se fossi nei panni di Verdin Bondi e La Russa, sicuramente avrei da tempo azzerato i vertici, e affidato il Pdl di Basilicata a persone più motivate, magari giovani. Si è parlato anche di un inserimento dell'onorevole Guido Viceconte nel governo Berlusconi, ma io mi chiedo: in base a quali meriti? Ha per caso l'onorevole Viceconte allargato la base del Pdl in Basilicata? La seconda cosa che mi sconcerta è il finto unanimismo che si è creato intorno al “De Filippo bis”. Un unanimismo che è stato dettato dal realistico bisogno di non creare bufere, strani esodi, faide, guerre dei voti. Tutti hanno ingoiato il rospo per quieto segue alle pagine 8 e 9

SPORT

I sindaci interessati si organizzano e chiedono al ministero un incontro urgente: pedaggio per finanziarsi

CALCIO

Potenza-Melfi:ampliamento per non contare più morti

Il teorema di Palazzi e la strategia difensiva del Potenza Calcio

Primo giorno di lavoro per il ds Dimitri a Matera

a pagina 21

Piovra replay SI INTOMBA A 100 PASSI DA PALAZZO MARINO di GIUSEPPE CATOZZELLA La piovra sta avvinghiata sulla testa ben acconciata del Paese. Quella fashion, quella cool, quella impegnata, quella con il giornale sottobraccio e la valigetta, quella del cuore di Milano. segue a pagina 14

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