Lunedì 25 gennaio 2010
Brevi dal mondo
Stavolta ipotizza sgravi e detrazioni di 500 euro per i giovani. Insorgono i sindacati
Afghanistan elezioni rinviate
Brunetta ci ritenta, ma il premier lo stoppa
KABUL – Le elezioni parlamentari afghane previste per il 22 maggio sono state rinviate al 18 settembre. Lo ha annunciato la commissione elettorale spiegando che lo slittamento è dovuto a mancanza di fondi e a problemi di sicurezza.
ROMA – Fornire ai giovani 500 euro al mese di «sgravi, detrazioni sugli affitti, prestiti, ecc» per aiutarli a metter su casa da soli, lontani da mamma e papà. Il ministro Renato Brunetta torna alla carica sul tema dei 'bamboccioni', ma questa volta incassa una secco stop da Palazzo Chigi: «è un’idea del tutto personale del ministro, mai concordata all’interno del Governo». A sette giorni dalla proposta di far uscire di casa «per legge» i diciottenni (poi definita «solo una lucida provocazione»), Brunetta ci ritenta con questa nuova idea. Le risorse per realizzarla? Da prendere «agendo sulle pensioni di anzianità, quelle che partono dai 55 anni – spiega il ministro
Google, Pechino nega gli attacchi PECHINO – Il governo cinese ha negato ogni coinvolgimento negli attacchi di pirati informatici a Google. Queste accuse sono «infondate», ha commentato Pechino dopo la richiesta di una indagine arrivata dal governo degli Stati Uniti. «Le accuse, esplicite o implicite, che il governo cinese abbia partecipato agli attacchi, sono infondate e mirano a diffamarci. Ci opponiamo fermamente a questo», ha detto un portavoce del ministero dell’industria e dell’informazione tecnologica.
Chavez chiude un’emittente tv CARACAS – Il governo venezuelano ha bloccato le trasmissioni della più antica emittente televisiva del Paese, Radio Caracas Television Internacional (RCTVI) per una violazione della legge. Il canale via cavo da sempre critico con l’amministrazione di Hugo Chavez non aveva trasmesso un discorso prununciato dal presidente in occasione di una manifestazione filo-governativa, mentre per legge le emittenti televisive sono obbligate a trasmettere i tanti interventi televisivi di Chavez. RCTVI, che per un analogo motivo nel 2007 era stata esclusa dalle trasmissioni in chiaro ed era rinata come canale internazionale con sede a Miami, è la più importante delle sei emittenti colpite dalla censura del presidente.
della Pubblica amministrazione – perchè si deve dare meno ai genitori e più ai figli». Insomma, meno soldi alle pensioni, più ai giovani. E immediata, oltre alla precisazione di Palazzo Chigi, arriva anche la polemica, con i partiti di opposizione e i sindacati che tuonano contro quella che considerano una ennesima provocazione. Brunetta aveva previsto che «una proposta delgenere avrebbescatenato le proteste dei sindacati, che sono quelli che difendono i genitori». «L'Italia –dice Brunetta –è piena di giovani per bene, che rischiano e che vogliono la libertà. La colpa, se hanno la libertà tarpata, è nostra, dei loro genitori». Nel corso della trasmissione
televisiva 'Domenica In' il ministro, oltre a lanciare l’idea, assicura che sulla proposta «è d’accordo anche il ministro Tremonti». Poi, in una nota successiva, il ministero chiarisce che «su questa e altre ipotesi a favore dei giovani il dibattito è aperto e il ministro Brunetta ne parlerà nei prossimi giorni con i competenti membri del Governo, a partire dai ministri Tremonti, Sacconi, Meloni e Gelmini». Brunetta assicura anche che le misure «non peseranno sul deficit» e si finanzieranno solo «intervenendo sulle anomalie e sulle distorsioni del sistema pensionistico e di welfare che, come noto, dà troppo ai padri e quasi nulla ai figli». Motivazioni che non convincono e, anzi, indignano
Renato Brunetta
chi vede nella proposta solo fumo negli occhi. A partire dalla Cgil, che invita a evitare «contrapposizioni di tipo generazionale». Anche per la Uil si tratta di una proposta che «toglie ai poveri per dare ai poveri». Luca Patrignani
Torino. Il minorenne è in carcere. L’uomo è in prognosi riservata alle Molinette
Accoltellato per la Playstation Un ragazzo di 16 anni litiga con il padre e tenta di ucciderlo TORINO – Stavano giocando insieme alla “PlayStation”, ma, dopo un banale litigio, il padre ha staccato i fili di alimentazione dell’apparecchio e il figlio lo ha sgozzato. È accaduto a Torino, in via Parma, nel quartiere Barriera di Milano. Il giovane accoltellatore, 16 anni, è stato arrestato dalle volanti della polizia, mentre il padre, Fabrizio R., 46 anni, magazziniere, è ricoverato in terapia intensiva nel reparto di rianimazione dell’ospedale Molinette, dove è stato dichiarato fuori pericolo. Resta inspiegabile che cosa possa avere scatenato tanta ira nel ragazzo, visto che si tratta di una famiglia normale e di un giovane che, finora, non aveva mai dato nessun problema ai suoi genitori. Intorno alle 13 padre e figlio stavano giocando insieme a un videogioco calcistico, Fifa 2009. Fabrizio R. ha cercato a più riprese di impartire indicazioni sul modo di giocare, che, forse a causa
La polizia davanti all’abitazione del ragazzo
dell’eccessiva insistenza e ripetitività del padre, a un certo punto gli ha risposto in malo modo. A quel punto, il genitore si è alterato, alzandosi di scatto dal divano e staccando la presa di alimentazione del sistema. La reazione del giovane, che studia in un istituto tecnico, è stata però ancor più imprevedibile: si è diretto verso la cucina, dove da sotto il lavandino ha preso un coltello da carne con una lama lunga 40 centimetri. Poi ha raggiunto il padre, che nel frat-
tempo si era seduto sul divano in salotto, e gli ha sferrato un fendente alla gola. Dopodichè è andato a lavare il coltello sporco, abbandonandolo sullo scolapiatti, e si è andato a chiudere nella sua camera. Fabrizio R. si è alzato sanguinante dal divano sul quale era seduto al momento dell’accoltellamento ed ha preso un panno per cercare di tamponare la ferita. Poi è stato soccorso dalla moglie Marina, 48 anni, disoccupata, che ha tentato di bloccare
la fuoriuscita di sangue con mezzi di fortuna e ha chiamato il 118, che a sua volta ha avvisato la polizia. Sul posto in breve sono giunte diverse volanti, che hanno arrestato il ragazzo, che non ha opposto alcuna resistenza, e lo hanno condotto in questura, dove è stato sottoposto a un’interrogatorio. Il padre ferito, invece, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Molinette, dove è arrivato cosciente prima di essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico, avendo riportato il taglio netto della laringe. Fortunatamente, l'operazione di ricostruzione del canale respitatorio ha dato i risultati sperati dallo staff medico del nosocomio e, benchè tuttora sia in prognosi riservata, Fabrizio R. è stato dichiarato fuori pericolo di vita. È stato poi sottoposto a tracheostomia (il posizionamento di una cannula nel collo) per consentirgli una migliore respirazione ed è stato sedato. A seguire il caso per la procura dei minori di Torino,
che ha mosso al giovane un’accusa di tentato omicidio che gli è valsa il trasporto al carcere minorile Ferrante Aporti, è il pubblico ministero Chiara Maina. La madre del ragazzo, invece, ha deciso di avvalersi della difesa d’ufficio da parte dell’avvocato Erika Vaccaro. «Questa reazione inconsulta si può spiegare con una forte dipendenza. Non si ha più il controllo di sè si vive una dimensione diversa dalla realtà che crea una forte tensione e un forte stato di rabbia con incapacità di tenerla a freno». A parlare è la psicoterapeuta e ordinario di psicologia dello sviluppo all’università di Roma La Sapienza, Anna Oliviero Ferraris, interpellata sul caso. «Sembra un motivo futile ma non sappiamo se ci sono altri fattori familiari. Ma come, si dice, per un gioco? E invece spiega Oliviero Ferraris – per alcuni soggetti questi videogame sono la vita vera e non possono più farne a meno». Letizia Bianco
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2 In Italia e nel Mondo
Medio Oriente Mitchell torna a mani vuote
«Tendono a confondere l’intervento militare con uno di emergenza»
Haiti, Bertolaso critica l’organizzazione Usa PORT-AU-PRINCE – Mette da parte il fioretto per impugnare la sciabola Guido Bertolaso, per dire tutto ciò che non gli è andato giù della macchina internazionale dei soccorsi ad Haiti da dove sta per ripartire, dopo una visita di due giorni. Una macchina dei soccorsi che definisce, sinteticamente, «patetica», dicendo a Lucia Annunziata, ad Haiti per una diretta della sua «In mezz'ora», di Raitre, che gli sforzi, pure imponenti e pure animati da sincero spirito di solidarietà, hanno praticamente fallito nella loro missione. Da Bertolaso, che ha accolto l’invito di Lucia Annunziata di spogliarsi di parlare non come capo del-
la Protezione civile, ma come se fosse «un giornalista», è venuta una analisi molto critica della situazione. Ed arriva anche ad una considerazione amara su ciò che dovrebbe animare i soccorritori e che spesso, invece, lascia il passo alla necessità di apparire, di mostrarsi, di migliorare la propria immagine, a quella che ha dipinto con una «fiera della vanità». Così, dice amaramente, c'è chi arriva sul posto di un disastro e, anzichè rimboccarsi le maniche e fare entrare in azione i cani per cercare eventuali sopravvissuti, incolla un manifesto con lo stemma della propria organizzazione e si mette in mostra davanti alle telecamere. Il capo della Protezione civile non lesi-
na critiche al gigantesco dispositivo di aiuti messo in campo dagli americani, una presenza «inevitabile e indispensabile» ma che appare «scollegata con la realtà, con il territorio». Gli americani, commenta, sono straordinari. Però, quando c'è da fronteggiare una situazione emergenziale, «tendono a confondere l’intervento militare con quello che deve essere un intervento di emergenza, che non può essere affidato alle forze armate. A loro manca una testa, una capacità di coordinamento che vada sopra quella che è l’organizzazione, la disciplina, le procedure militari». Insomma, spiega, alla macchina degli Stati Uniti manca un capo che sia un civi-
Guido Bertolaso e Maria Annunziata
le. E per chiudere questo ragionamento Bertolaso usa una definizione tranciante: «nell’intervento Usa si sono affidati troppo alle stellette», quando invece «avrebbero avuto bisogno di un 'Obama' dell’emergenza». Diego Minuti
GERUSALEMME – Mentre il capo di al Qaida, Osama Bin Laden, lancia un minaccioso messaggio al presidente Usa Barak Obama, l’inviato di quest’ultimo in Medio Oriente, George Mitchell, lascia sul tavolo dei suoi interlocutori, a Gerusalemme e a Ramallah, quelle che il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha definito «idee interessanti». Non c'è però nessuna svolta annunciata in direzione di una prossima ripresa dei negoziati di pace tra israeliani e palestinesi e il clima generale resta perciò di generale scetticismo.
Trasmesso da Al Jazeera, il superterrorista si è rivolto a Obama
Messaggio di Bin Laden «Colpiremo di nuovo gli Usa» NEW YORK – Osama Bin Laden, in un messaggio audio in cui si rivolge direttamente a Barack Obama, ha rivendicato ieri il fallito attentato sul volo Delta del giorno di Natale 2009 e ha minacciato gli Stati Uniti di nuovi attacchi su aerei, in risposta di rappresaglia alla mancata pace in Medio Oriente tra Israele e palestinesi di cui ritiene Washington responsabile. Bin Laden torna a parlare all’Occidente tre giorni prima del discorso al Congresso Usa di Barack Obama sullo stato dell’Unione, mentre l’allerta sicurezza fa proliferare i falsi allarme negli aeroporti di Europa e Stati Uniti, non si placa il dibattito sull'opportunità di utilizzare misure di controllo più severe come i body scanner e a pochi giorni dalle conferenze su Afghanistan e Yemen in programma mercoledì e giovedì prossimi a Londra dove il livello di allerta terrorismo è stato elevato da «importante» a «grave». «Da parte di Osama a Obama» – dice il leader di al Qaida nel messaggio audio trasmesso ieri dalla tv satellitare araba al Jazeera – Se i nostri messaggi potessero essere trasmessi con le parole non li avremmo trasmessi attraverso gli aerei». Subito la rivendicazione per il fallito attacco di un mese fa sul volo Delta da Amsterdam a Detroit: «Il messaggio che vi volevamo trasmettere attraverso l’aereo del militante Omar al Faruk conferma i precedenti messaggi che vi sono stati recapitati dagli eroi dell’11 settembre e cioè che gli Usa non potranno godere di una vita serena fin tanto che noi non la godremo in Palestina». È proprio il 'nodo' mediorientale il cuore di quest’ultimo intervento del leader di al Qaida. In particolare lo stallo nei negoziati di pace la cui responsabilità Bin Laden attribuisce agli Stati Uniti: «E' triste vedere che Lei vive in un posto sicuro, mentre i nostri fratelli soffrono a Gaza», dice rivolgendosi ancora al Presidente degli Stati Uniti. Alla fine l’esplicita minaccia di nuovi attacchi:
«I nostri attacchi contro di voi – conclude il messaggio – continueranno fino a quando continuerete ad appoggiare Israele». Alla vigilia del primo discorso sullo stato dell’Unione di Barack Obama, Osama bin Laden è uscito, dunque, allo scoperto costringendo il presidente americano a riscrivere il capitolo terrorismo. Gli Stati Uniti «restano all’offensiva» contro «il furfante assassino» di al Qaida, ha proclamato ieri la Casa Bianca dopo l’audio-messaggio in cui lo sceicco del terrore ha rivendicato il fallito attentato di Natale sul volo AmsterdamDetroit minacciando l’Occidente di altre stragi. Bin Laden è tornato a rivolgersi all’America tre giorni prima del discorso del presidente alla Nazione. «Non è altro che un codardo furfante assassino e un giorno qualcuno lo porterà davanti alla giustizia», ha detto il portavoce della Casa Bianca Gibbs alla
Fox precisando che «nessuno ha avuto ancora l’opportunità di autenticare il nastro». Altrettanto sprezzante è stato il consigliere della Casa Bianca David Axelrod secondo cui bin Laden è «un assassino» che «ha ucciso più musulmani di quanto non abbiano fatto persone di altre religioni»: «Quale che sia la fonte, l’audio messaggio contiene le stesse vacue giustificazioni del massacro di innocenti» e gli Stati Uniti «continueranno a restare all’offensiva contro di lui e contro al Qaida per proteggere il popolo americano», ha detto Axelrod alla Cnn dopo che Osama, che ha reso omaggio a «eroi» come il nigeriano del volo Delta-Northwest Umar Faruk Abdulmutallab e ai kamikaze dell’11 settembre, ha minacciato altri attentati con aerei tornando a puntare i riflettori sulla crisi mediorientale in cui la mediazione americana è finita di nuovo su un binario morto. Alessandra Baldini
I principali contendenti, Fonseka e Rajapaksa alla instancabile ricerca di voti
Presidenziali in Sri Lanka, si paventano brogli COLOMBO – L'ultimo colpo l’ha messo a segno l'exgenerale SarathFonseka chesi èguadagnato ieri in Sri Lanka, in piena pausa di riflessione prima del voto di martedì e quindi ben oltre la 'Zona Cesarini', l’appoggio di Chandrika Kumaratunga, ex capo di Stato e esponente di spicco dell’ Alleanza per la libertà del popolo unito (Upfa), guidata dal presidente Mahinda Rajapaksa. Nonostante le perentorie regole di sospensione di ogni proselitismo 48 ore prima dell’apertura dei seggi emanate dal Commissario elettorale Dayananda Dissanayake i due principali gruppi politici, fra i 22 che si disputano il voto popolare per la massima carica dello Stato, hanno continuato a macinare lavoro e a produrre eventi suscettibili di portare voti. Il cambio di campo da parte di Kumaratunga è
di quelli che pesano. Una sortita che solo in parte è stata compensata dalla risposta dei collaboratori di Rajapaksa: arresto di un monaco buddista che «nascondeva armi destinate a Fonseka», sequestro di un battello con materiale elettorale dell’ex generale e inaugurazione di un nuovo stadio e di un settore autostradale fra Puttalam e Mannar. Ciò che più spaventa gli analisti e i responsabili dell’ordine pubblico, comunque, è una possibile ripresa della violenza nelle strade nel caso la differenza di voti fra un candidato e l’altro risultasse troppo modesta. Nelle ultime due settimane, lo scontro fra opposte fazioni ha già causato quattro morti e centinaia di feriti. Fonseka, che è appoggiato da una variegata coalizione guidata dal Partito nazionale unito (Unp), sa di avere un Tallone d’Achille: il fatto
Giornalisti-cavie chiusi in una fattoria CINQUE giornalisti accettano di chiudersi in una fattoria per una settimana. Per fare il loro lavoro avendo come fonte solo Facebook e Twitter. Cosa ci fanno un canadese, un belga, uno svizzero e due francesi in una fattoria del Perigord? Provano a fare informazione utilizzando solamente Facebook e Twitter come fonti. L'esperimento vede coinvolti cinque giornalisti di altrettante emittenti radiofoniche francofone (Radio Canada, France Inter, France Info, la RTS et la RTBF) che hanno accettato di andare insieme in una fattoria francese: non per gode-
Osama bin Laden in un’immagine d’archivio
Avatar, troppe sigarette proteste negli Stati Uniti
Il “commissario” si rilassa re della tranquilla vita agrestre, ma per sperimentare quale informazione è possibile ricavare avendo come unica fonte i due social network. Dunque niente cellulari, niente navigazione in Rete, niente radio, televisione o giornali.
che il suo avversario controlla la macchina elettorale governativa e che, soprattutto in periferia, non sarà facile stoppare le irregolarità ai suoi danni. L’uomo che ha guidato l’esercito contro le Tigri Tamil, praticando la teoria che la miglior difesa sia l’attacco, ha accusato Rajapaksa di «meditare brogli e violenze» per restare alla guida del paese. I brogli, ha sottolineato, riguarderebbero anche la distribuzione di «un milione di carte d’identità false» in tutto il territorio nazionale. Le violenze sarebbero invece provocate nel nord e nell’est del paese per scoraggiare una consistente affluenza alle urne di elettori della minoranza Tamil, il cui principale partito Tna, considerato possibile ago della bilancia, è membro della coalizione che appoggia Fonseka. Maurizio Salvi
KASPAR Capparoni con Pilar Abella e il "commissario Rex" durante un momento di relax nell’addestramento del pastore tedesco protagonista della fortunata serie televisiva. Teresa Ann Miller è l’animal trainer che lo addestra. Le bastauno sguardoper co-
municare con chi non ha il dono della parola, una regia perfetta fatta di sussurri, minimi gesti, cenni del capo. Gli attori capiscono ed eseguono. Il risultato è davanti agli occhi di tutti, anche del pubblico televisivo italiano che segue le avventure del commissario Rex.
«DOVE ho messo quella maledetta sigaretta?», sbraita Sigourney Weaver nei panni della scienziata Grace Augustine. E in tante altre scene tridimensionali del film dell'anno, Avatar di James Cameron, si vede l'attrice con la sigarette tra le labbra. Solo una coincidenza? Serve forse come cerca di giustificarsi Cameron - a evidenziare l'aspetto meno attraente della protagonista? «No, è un modo infido per fare pubblicità al tabacco e promuovere il fumo tra i giovani», risponde la "Smoke free movies", un'associazione americana che, con pagine intere pubblicate su varie
riviste, a cominciare da Variety, denuncia Avatar e il suo celebre regista. Hollywood ha sempre avuto un debole per le sigarette. Ai tempi di Humphrey Bogart si vedeva l'eroe maschile con un pacchetto di Camel o di Lucky Strike nella tasca della giacca.
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In Italia e nel Mondo 3
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4 Primo piano
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Primo piano 5
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Berlusconi apre la campagna elettorale per le regioni
I nodi della politica
Il Pdl sceglie Palese
Primarie, lunghe code ai seggi in un clima di serenità
La matassa delle candidature comincia a sbrogliarsi dalla Puglia di FEDERICO GARIMBERTI
Puglia, Vendola verso la vittoria Scrutinio nella notte per la contesa del centrosinistra tra il governatore e l’antagonista Boccia di LUISA AMENDUNI e PAOLA LAFORGIA
Una delle schede per le primarie
ne discutono apertamente delle loro preferenze, dibattono sulla necessità di aprire l’alleanza di centrosinistra all’Udc o criticano le scelte dei vertici del partito giudicandola una imposizione e difendono l'autocandidatura di Nichi
Estenuanti trattative poi si supera l’ipotesi Poli Bortone
Vendola. Nel Salento, a Monteroni e a Trepuzzi, dove un cronista era riuscito a votare malgrado non fosse residente in alcuno dei due comuni, sono stati rimossi i presidenti dei seggi che gli avevano consentito la doppia preferenza. I seggi sono stati chiusi ieri sera alle 21 e da quel momento i risultati dello spoglio hanno cominciato a confluire nel centro di raccolta che èstato allestito nella sede del Pd regionale a Bari. Sarà lì che, quando gli esiti del confronto saranno chiari, i due candidati terranno una conferenza stampa nella quale, stando a quanto annunciato nei giorni scorsi, il perdente dichiarerà il proprio appoggio al vincitore per la contesa contro il candidato Pdl che, secondo quanto annunciato proprio nella serata di ieri, sarà Rocco Palese, già assessore nella giunta regionale guidata dall’attuale ministro Fitto.
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Folla attorno alle urne in una delle sezioni per le primarie in Puglia
DONNE CONTRO
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Lazio, la corsa “rosa” s’infiamma di MARIALUISA DI TULLIO e GABRIELE SANTORO ROMA – Nella corsa «rosa» alla poltrona di presidente della Regione Lazio le due candidate del centrosinistra e del centrodestra, Emma Bonino e Renata Polverini, insieme agli alleati che le sostengono, cominciano a mettere i puntini sulle ‘i’. Se la lady di ferro del sindacato, con il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, mette a tacere le polemiche sull'intesa tra Pdl e centristi parlando di «un riconoscimento reciproco di valori», l’esponente dei Radicali mette sul tavolo la questione dell’influenza della Chiesa precisando che «Il Lazio è una grande Regione d’Europa per vocazione, ce l’ha nel Dna. Non può essere fagocitata dal Vaticano, che certamente ha la sua importanza». E anche ieri in primo piano ci sono state le polemiche scaturite dal saluto romano fatto ieri da un piccolo gruppo di militanti de «La Destra» durante l’avvio della campagna del partito di Storace, che sostiene la Polverini. Chi fa il saluto romano «vuole far perdere la Polverini», taglia corto Casini durante l’inaugurazione della sede del partito in un quartiere romano. Pronta la difesa di Storace, secondo il quale la sinistra «inventa saluti romani, ma una foto non c'è. Curioso». Anche la candidata del Pdl, getta acqua sul fuoco: «Non si può esaltare un gesto nostalgico
Polemiche per il saluto romano alla Polverini. Bonino polemica con il Vaticano Intanto resta in bilico la terza candidata: i rutelliani puntano sulla Lanzillotta rispetto alle tante persone perbene che ieri hanno partecipato a quell'iniziativa». Entra nel merito anche Bonino per la quale «ognuno si porta dietro una parte della propria storia. Chi come me ne va orgogliosa. Gli altri facciano loro e vedano un pò come metterla». A due mesi dal voto, resta ancora aperta la questione Alleanza per l’Italia che non ha sciolto la riserva sulla possibile candidatura di Linda Lanzillotta. Il partito, tramite il suo leader Francesco Rutelli, rimanda la decisione alla prossima settimana. Tra le opzioni in campo, oltre a presentarsi con un proprio candidato,
c'è anche quella di appoggiare una delle due principali coalizioni o singoli candidati in lista, oppure astenersi. Ma la Bonino non chiude le porte e si dice interessata a un incontro perchè non ha «alcuna preclusione». Ieri l’esponente dei Radicali ha fatto un tuffo nella “romanità” facendo un giro in città. Una domenica “giocata in casa”: «Abito a Trastevere da tanti anni, e vengo qui da quando ero molto più giovane». Poi nel pomeriggio tour elettorale ai Castelli romani. Mattinata, all’insegna dei chiarimenti
LA CANDIDATA Per Emma tour tra la gente di Roma Mattinata in tram e a Porta Portese ALLA sua seconda uscita come candidato del centrosinistra alle regionali del Lazio, dopo l’esordio di sabato al mercato di Casal dè Pazzi, Emma Bonino, arriva a Porta Portese in taxi, fa un giro del mercato e poi prende il tram numero 8 per recarsi alla sezione del Pd di via dei Giubbonari, a un passo dal Ghetto di Roma. Fa il suo primo comizio nella sede di un partito, si reca a piazza Campo dè Fiori e poi se ne torna a piedi a casa sua, dall’altra parte del Tevere, a Trastevere. Una giornata in mezzo alla gente per la Bonino. Emblematica la battuta quando arriva, infreddolita, a Porta Portese intorno alle 10, saluta quelli dei banchi e i vigili urbani. Qualcuno, da dietro le spalle le grida: «Allora, l'aggiustiamo questa sinistra?». La Bonino si gira: «Chiameremo un meccanico».
politici per la Polverini che, con Casini, ha voluto abbassare i toni delle polemiche sull'accordo con l’Udc: «Io ho voluto questo accordo e questo accordo c'è e resiste». Poi ha strappato applausi alle circa duecento persone arrivate ieri mattina a via del Pianeta Venere, tra il quartiere Eur e il Torrino, per l’inaugurazione del nuovo circolo dell’Udc: «Meno tasse e più bambini è uno dei nostri slogan».
LA POLEMICA
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Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi
un mistero che molti, dentro il Pdl, temono il sorpasso di Umberto Bossi nel Nord. Lo conferma, pur se fra mille diplomazie, Fabrizio Cicchitto: quando «alcuni amici agitano» il rischio di una perdita di consenso a vantaggio della Lega e poi su immigrazione e sicurezza prendono posizioni lontane da quelle «tradizionali» del centrodestra, producono «fughe in avanti» che si pagano nelle urne. Anche per questo, pur criticando la politica centrista dei due forni, dalla convention del Pdl nessuno mette in dubbio che alla fine con Pier Ferdinando Casini gli accordi, seppure limitati e a livello locale, ci saranno, eccome. L’obiettivo, comunque, è vincere. Berlusconi su questo è stato categorico. Per farlo, secondo Ignazio La Russa, sarebbe bene ricorrere anche alle piazze. Perchè, dice il coordinatore del Pdl, una grande manifestazione per le elezioni è «un’ottima idea». Nelle intenzioni del Cavaliere, almeno stando alle indiscrezioni non smentite trapelate ieri, il pal-
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co servirà anche per siglare un patto fra i candidati presidenti e gli elettori per dare seguito alle decisioni del governo centrale. A cominciare da quel piano casa (che consente un aumento delle cubature fino al 35%) che, accusa Berlusconi, è rimasto lettera morta nelle regioni “rosse”. Un’idea per raccogliere consensi senza aprire i cordoni della borsa visto che, come ripete da settimane Giulio Tremonti, margini per tagliare le tasse non se ne vedono ancora. Ma anche un modo per spiazzare il centrosinistra: da un lato consentendo al Cavaliere di attaccare le amministrazioni del centrosinistra, dall’altro consentendogli di promettere l’applicazione di una misura che –è la scommessa – con la ripresa economica potrebbe allettare molti. «Una bomba politica», garantisce La Russa Altrettanto entusiastica l’accoglienza di Alemanno: «Bene ha fatto Berlusconi a rilanciare il Patto per l’Italia, il patto per la casa, che ci permette di sbloccare la situazione», commenta il sindaco.
LA CONVENTION PDL
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Gasparri e «lo sfigato» di Ballarò «Inaccettabili i due forni centristi» Frecciata dal palco contro l’inviato, poi il chiarimento ROMA – Si chiude con un abbraccio, ma anche con il corredo di critiche dall’opposizione, la parentesi polemica tra il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, e l’inviato di Ballarò alla convention del Pdl ad Arezzo, Alessandro Poggi. «C'è uno sfigato di Ballarò – esordisce Gasparri dal palco - che passa la vita a inseguirci ed è venuto anche qui. Solo che oggi non ci sono gossip o polemiche e non ha un cazzo da fare. Per questo facciamogli un applauso». «A Ballarò mai fatto gossip», replica seccamente Giovanni Floris, conduttore del programma che va in onda su Raitre. «Il Pdl è Maurizio Gasparri ad Arezzo allergico verso il giornalismo autonomo e la libertà sparri è scappata la friziodi stampa», attacca dal Pd ne di fronte ad una platea il responsabile comunica- compiacente». zione Stefano Di Traglia e L’ufficio stampa del Pdl il senatore Vincenzo Vita al Senato getta acqua sul aggiunge: «Colpisce ed fuoco: «Nessuna offesa a amareggia che ancora Ballarò, ma solo una batuna volta l’onorevole Ga- tuta goliardica ed un invisparri si sia esibito in un to all’applauso della plaattacco ad personam con- tea di Arezzo, scherzando tro chi lavora nell’infor- sul fatto che il simpatico mazione». cronista cercando, legittiSolidarietà al giornali- mamente, spunti di divista di Ballarò anche sione nel Pdl non ne avesdall’Idv - che sulla vicenda se trovati nell’armonia del di Arezzo si è espresso con convegno». Pancho Pardi - e da RoberA chiudere l’episodio ci to Rao, capogruppo Udc in pensa poi lo stesso Mauricommissione di Vigilan- zio Gasparri: sotto gli ocza: «E' evidente che a Ga- chi dei giornalisti, chiama direttamente Giovanni
Floris e, poco dopo, si scusa personalmente con l’inviato del programma di Raitre. «Lui era arrivato con la pagina del Giornale in cui campeggiava il titolo “Facciamo primarie tra escort e magistarti”», spiega il presidente dei senatori del Pdl. «Un modo per fare gossip e polemiche e io gli ho dato due buffetti sulle guance per dirgli di non cercare sempre polemiche». Poi, aggiunge, «dal palco sono tornato sull'argomento, ma era solo un modo per prenderlo in giro e poi, comunque, ho invitato il pubblico ad applaudire. Adesso chiamo Floris e glielo dico». Detto, fatto: al telefono con il conduttore, Maurizio Gasparri spiega: «Mica ho detto di cacciarlo via, anzi ho chiesto al pubblico di applaudire». E ancora: «Ma non era una battuta offensiva... vabbè mò lo chiamerò». Salutato Giovanni Floris («abbracci e baci»), poco dopo Gasparri incrocia e abbracciare l’inviato della Rai nel padiglione della fiera. «Incidente? ma quale incidente... nessun incidente. Faccio il mio lavoro, come tutti voi, e basta», si limita a commentare Poggi con un sorriso.
Bonaiuti: «Il nostro partito non è monarchia né duarchia» di DANIELA GRONDONA AREZZO – Il Pdl ragiona su se stesso, sulla forma partito, sul grado di fusione tra anime diverse, sulla crescita del dibattito interno e sui rapporti con l’alleato, la Lega. Dibattito quieto, ieri, ad Arezzo in chiusura della convention 'Generazione Pdl', tutto rivolto all’interno, solo qualche punzecchiatura a Udc, partito degli «inaccettabili» due forni, e al Pd, incapace di abbandonare Di Pietro e De Magistris con il loro antiberlusconismo. Il Pdl «non è una monarchia e neppure diarchia», sostiene il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e portavoce del Paolo Bonaiuti premier Paolo Bonaiuti alla platea (oltre 1500 iscritti al- ti con un riferimento ad una la convention) rispondendo espressione usata polemicaad una domanda del mode- mente da Gianfranco Fini in ratore, il giornalista Mauri- passato – come non avviene zio Belpietro, mentre Tre- all’interno di una caserma». Dal portavoce del premier monti, dallo stesso palco, aveva definito il Pdl «una viene poi un sollecito ad abmonarchia temperata da un bandonare del tutto la logica altissimo grado di anar- delle quote e completare la fusione già iniziata per pochia». «E' un movimento popola- ter così «aprire il partito ai re di massa – spiega Bonaiu- giovani talenti e a nuove fonti –dove tutto si decide per gli ti di consenso». Il Pdl, conelettori. Ma proprio perchè clude, è un «movimento in democratico e di popolo si cui non possiamo ragionare deve basare sul confronto in- secondo la logica miope del terno, come del resto sta già tanto ame, tantoa te».Ancoavvenendo, con le discussio- ra una risposta a Gianfranni e le decisioni degli organi. co Fini che ieri aveva ribadiCerto – ha aggiunto Bonaiu- to la necessità di un partito «plurale». Concorda il mini-
stro Altero Matteoli, (“qui non c'è un monarca, c'è un partito che dibatte. Non solo siamo contenti di aver fatto il Pdl ma a distanza di due anni siamo qui a ribadire che siamo entusiasti di averlo realizzato»), il quale però rivendica per l’ex leader di An il merito di aver «gettato un sasso nello stagno» che ha messo in moto il dibattito, anche se - precisa – i primi a non condividere nel merito su molte questioni sono stati proprio quelli che i giornali chiamano i suoi ex colonnelli. Matteoli chiede che il dibattito interno così avviato non si sospenda mentre un altro ex An, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, torna a puntualizzare le differenze tra Pdl e Lega, del cui sorpasso in alcune regioni del Nord c'è qualche timore. Il Pdl, dice Alemanno, è «garante dell’unità nazionale», e questo lo distingue dalla Lega di cui non sono condivisibili certe posizioni. «Per noi c'è l’Italia al primo posto – dice il sindaco di Roma -. e quindi la nostra centralità non può essere messa in discussione». Per il capogruppo del Pdlalla Camera Fabrizio Cicchitto la discussione interna è utile purchè non sia lacerante. «Discutiamo pure nel Pdl – ammonisce – maguai anoise fossimocosì cretini da dividerci mentre siamo al governo».
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BARI–File lunghe, attese pazienti anche di 50 minuti-un’ora, sfidando un freddo insolito per la Puglia: per votare alle primarie che il centrosinistra ha organizzato per scegliere il candidato presidente alle regionali di marzo i pugliesi scesi in campo sono tanti, più di 150.000 alle 18 secondo gli organizzatori, con una tendenza che in serata porterà a ridosso dei 200.000 . Dai primi dati usciti in serata Nichi Vendola, il 52enne presidente uscente della Regione Puglia, leader di Sinistra ecologia e libertà, è in netto vantaggio nelle schede scrutinate. Queste primarie sono importanti non solo in Puglia ma anche a livello nazionale perchè c'è il difficile tentativo del Pd, con il suo candidato, l’economista lettiano Francesco Boccia, di allargare la coalizione a Udc, che sul nome di Vendola ha posto il veto, e all’Idv. Vendola ha trascorso queste ultime ore della lunga giornata nella sua abitazione, a Terlizzi, probabilmente insieme alla madre, donna di ferro, alla quale il governatore è molto legato, e ai suoi fratelli e sorelle. Poi, intorno alle 20.30-21, andrà nel suo comitato elettorale, la “Fabbrica” in via De Rossi, a Bari. Boccia, che ha molta fiducia in una «maggioranza silenziosa», è invece andato nel quartiere generale del Pd, in via Re David, dove, quando si chiuderanno i seggi, si terrà lo spoglio delle schede. Lì ha ancora fatto qualche dichiarazione ai giornalisti sull'affluenza: «E' buona ed essendo noi esperti di primarie le proiezioni – ha detto – ci dicono che supereremo i 170.000 votanti, e andremo oltre il numero di quelli che hanno votato alle primarie del Pd il 25 ottobre scorso per il segretario nazionale». Ha anche parlato di «un buon clima di partecipazione democratica». Boccia e Vendola si confrontarono nelle primarie anche nel 2005: allora l’economista del Pd era sostenuto da tutti i partiti della Grande Alleanza Democratica (Gad), mentre dall’altra parte Vendola, appoggiato solo da Rifondazione ei Verdi, a sorpresa uscì vincente dal confronto con poco più di 1.600 voti di vantaggio. In quella consultazione, che fece da apripista per le altre primarie nel centrosinistra anche a livello nazionale, a votare in Puglia furono poco meno di 80.000 persone: si votò in 112 seggi in tutta la Puglia. In questa consultazione sono stati allestiti oltre 200 seggi, almeno uno in quasi tutti i comuni della regione. Girando tra i seggi pugliesi, il clima appare disteso e in molti casi la gente prende la scheda elettorale e mette la croce sul nome del candidato prescelto senza nemmeno cercare – laddove ci sono - una cabina dove potere votare riservatamente. Restando in coda, le perso-
AREZZO –Dopo estenuantitrattativeil Pdl trova la quadra in Puglia sul nome di Rocco Palese, per la candidatura a presidente della regione, e rimuove così lo scoglio più grande per chiudere definitavamente il cerchio della lista di candidati per il voto di marzo. Mancano ancora le candidature ufficiali in alcune regioni, ma i nomi ormai sembrano decisi: in Basilicata, ad esempio, ci sarebbe Nicola Pagliuca in pole position. In Puglia, il nome di Palese, consigliere regionale vicino al ministro Raffaele Fitto, piace agli esponenti del Pdl pugliese e consente di ricompattare il partito in vista di una sfida che appare difficile. Ma scontenta Adriana Poli Bortone, protagonista di un braccio di ferro che alla fine ha impedito la candidatura di Stefano Dambruoso. L’iniziale disponibilità della ex coordinatrice di An a sostenere il magistrato, almeno stando alle indiscrezioni di ambienti del Pdl, sarebbe stata solo di facciata. «Un modo per prendere tempo», spiega un parlamentare della maggioranza, nella speranza che Nichi Vendola si aggiudichile primarie del Pd.In questo modo, la leader del movimento 'Io Sud’ potrebbe ottenere il sostegno dell’Udc. Queste voci confermano come il braccio di ferro si sia consumato tra veleni e sospetti. Alla fine, comunque, per superare lo stallo, i vertici del Pdl – d’intesa con Silvio Berlusconi – hanno puntato su Palese. Ora il centrodestra può concentrarsi sulla campagna elettorale. Del resto il clima era quello, come dimostra la due giorni di convention ad Arezzo. Un’atmosfera in cui si colgono anche delle ruvidità nei confronti della Lega. Per ora solo da parte del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che sottolinea come le alleanze locali con l’Udc possono allentare «l'abbraccio un pò troppo stretto» del Carroccio. Ma non è
Lunedì 25 gennaio 2010
Oggi Berlusconi da Roma dovrebbe sciogliere definitivamente i nodi e incontrare Allam
Pdl: regna grande incertezza Le agenzie però a sorpresa lanciano il consigliere Pagliuca: «è in pole» POTENZA - Massima incertezza nel Pdl. Dovrebbe essere oggi il giorno buono per la scelta del candidato alla presidenza della giunta regionale di Basilicata del centrodestra. Ma tutte le attenzioni sono rivolte a Roma. La sensazione ormai tangibile anche dalle testimonianze di incertezza dei dirigenti locali del Pdl lucano è che tutto sia nella testa del premier Silvio Berlusconi. E da quanto ne sanno in Basilicata, il leader nazionale del Pdl farà sapere qualcosa di preciso solo oggi. I pidiellini lucani quindi sono in attesa. Ma ieri sera in ogni caso ci sono state delle accelerazioni. Anche il candidato governatore del centrodestra per la Puglia doveva essere deciso oggi. Almeno secondo le agenzie nazionali. Ma poi alle 21, a sorpresa, c’è stata l’ufficializzazione: è Rocco Palese, già capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Puglia. E’ quindi anche in Basilicata si è iniziato a pensare che a momenti potesse arrivare il nome da Roma. Tanto più che l’Ansa poco prima delle 22 ha cambiato le carte in tavola. Non sarebbe più Magdi Allam il favorito numero per la sfida a Vito De Filippo del Pd, ma Nicola Pagliuca. Capogruppo in consiglio regionale come il collega pugliese Rocco Palese. La nota dell’Ansa precisa: «Mancano ancora le candidature ufficiali in alcune regioni, ma i nomi ormai sembrano decisi: in Basilicata, ad esempio, ci sarebbe Nicola Pagliuca in pole position». Un nome quello di Nicola Pagliuca che è sempre stato sui taccuini presentati tra i papabili alla Direzione nazionale del Pdl ma che sembrava non aver suscitato gli entusiasmi iniziali. Evidentemente qualcosa potrebbe essere cambiato nelle scorse ore. Dalla Basilicata comunque, non ci sono conferme. Ma nemmeno smentite. Si continua a dire: «Siamo in attesa di sapere quali saranno le valutazioni del tavolo nazionale». Da quanto si è appreso oggi, Silvio Berlusconi - che incontrerà personalmente il giornalista ed eurodeputato Magdi Cristiano Allam - dovrebbe saperne di più proprio sull’idea di candidare in Basilicata l’ex direttore del
Magdi Cristiano Allam
LA LETTERA
Secondo i sondaggi vincerà Magdi
Nicola Pagliuca
Corriere della Sera di origine egiziana. Dalle indiscrezioni infatti, sembrerebbe il Premier avrebbe commissionato una sorta di sondaggio per comprendere sia tra i potenziali elettori del centrodestra e sia tra la classe dirigente locale il grado di simpatia riscontrata dalle voci di Allam possibile candidato governatore. Oggi si avrebbe il responso. E quindi rimangono in campo le ipotesi locali. Rimanendo alla logiche lucane le autorevoli indiscrezioni fanno sapere che anche in questo caso conteranno i calcoli nazionali e in particolare le divisioni di candidati tra gli ex di Alleanza nazionale e gli ex di
Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale Contrada Santa Loja, Zona Industriale 85050 - Tito Scalo (PZ) - Italia ESTRATTO DI BANDO DI GARA CIG 0419977FF7 Si informa che, in data 13/01/2010, è stato inviato per la pubblicazione sulla GUUE il bando di gara relativo all'appalto con procedura aperta per la fornitura di strumentazione scientifica per la ripresa aerea di immagini iperspettrali nella regione dello spettro elettromagnetico dell’infrarosso termico (lwir), costituita da: •Una unità di scansione di tipo pushbroom per la acquisizione di immagini iperspettrali nella regione del LWIR; •Un sistema hardware e software per la gestione dello strumento nelle operazioni di registrazione dei dati iperspettrali in volo. L'importo presunto è di Euro 626.000,00 (seicentoventiseimila/00) (IVA esclusa). Non sono ammesse offerte in aumento. Le domande di partecipazione dovranno pervenire, pena esclusione, entro e non oltre le ore 13.30 del giorno 12 marzo 2010, presso l’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del CNR. C.da S. Loja – Zona Industriale – 85050 Tito Scalo –Potenza - Italy- Ufficio di Guardiana, con qualunque mezzo. Il Bando in versione integrale è reperibile, unitamente al Disciplinare di gara e al Capitolato speciale d’appalto e alla restante documentazione, sul sito Internet e http:// www.bandi.imaa.cnr.it. Trasmesso alla G.U.U.E. il 13/01/2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale V serie Speciale il 18/10/2010 Il Responsabile del Procedimento (Dr. Pignatti Stefano)
Forza Italia. E quindi è il solito ragionamento che si ripete da parte degli stessi dirigenti pidiellini: «Se dovrà essere un ex forzista noi dirigenti ci metteremo a discutere e cercheremo la migliore soluzione tra i parlamentari e poi a scendere tra i vari livelli istituzionali». Lo stesso ovviamente vale anche per l’area del Pdl ex di An con Egidio Digilio avanti sugli altri. Anche se la chiusura dei giochi in Toscana a favore probabilmente di un candidato vicino a Gianfranco Fini dovrebbe spostare definitivamente la bilancia, qualora tramontasse Allam, a un uomo ex di FI. Salvatore Santoro
IL SONDAGGIO pro Magdi Cristiano Allam, dati alla mano vincerà le elezioni regionali E' l'argomento che monopolizza politici ed opinionisti lucani: Magdi Cristiano Allam. Un italiano nato in Egitto che potrebbe essere candidato alla presidenza della giunta regionale di Basilicata. Come capita sovente, quando un aspirante presidente inizia a concorrere, si affacciano i personaggi più strambi a pontificare su quanto sarebbe stato meglio che si fosse partiti vent'anni prima oppure che si pazientasse per qualche lustro, onde meglio comprendere e preparare l'inevitabile campagna elettorale vincente. L'establishment del Partito democratico e del Popolo della libertà, i due schieramenti che occupano attualmente gli scranni regionali con suffragio maggioritario, si è pronunciato pressoché all'unanimità: non è il caso. La posizione del Pd non stupisce, Magdi Cristiano Allam è persona di limpidezza cristallina e personalità molto forte. Proprio quella che 600 mila lucani stanchi e delusi dalla condizione di popolo poverissimo in una delle regioni più ricche d'Europa potrebbero preferire nella mai sopita idea di riscatto sociale che oggi li spinge (chi può) ad emigrare. Non è scusabile lo schieramento di centrosinistra dopo 15 anni di governo ininterrotto in cui tutti i parametri già critici dell'economia, dell'occupazione e della qualità della vita (si registra un aumento generalizzato delle malattie tumorali) sono ulteriormente precipitati ai minimi europei. Non stupisce, a dire il vero, nemmeno l'ostilità dello schieramento opposto, si fa per dire. Quel Pdl (già Forza Italia e An) che non ha mai espresso alcuna opposizione se si fa eccezione per qualche postazione da riservare alla stretta cerchia degli amici, pochi per la verità. Valga per tutto, l'esempio che coordinatore regionale, del Pdl, senatore Egidio Digilio che quando si trovò a presiedere la Commissione regionale d'inchiesta sullo sfruttamento dei giacimenti petroliferi lucani (i più ricchi d'Europa) è riuscito a svolgere l'intero mandato biennale senza “riunire vali-
damente la commissione” nemmeno una volta che si dica una. Milioni (di lire) spesi in segreterie, autisti, distacchi, gettoni, senza mai raggiungere il numero legale. Un record! Quindi non stupisce che i parlamentari Pdl, eletti senza ricevere un solo voto di preferenza grazie, siano ritrosi all'ipotesi di qualcuno che possa costringerli ad alzare le chiappe dalla poltrone parlamentari e tornare a parlare con la gente, ad avanzare proposte. In una, a fare politica, quella vera, quella per il bene comune. Sembra poi che la decisione ultima di schierare il Pdl fra le liste a sostegno di Magdi Cristiano Allam dipenda da un sondaggio che Berlusconi (Silvio) avrebbe commissionato alla bisogna. Se non è troppo tardi, caro Cavaliere, ci “consenta”di farle risparmiare qualche euro. Si sa che i sondaggi vengono effettuati intervistando un campione della “popolazione” di cui si indagano gli orientamenti e proiettando i risultati in modo prospettico. Ebbene, nel nostro caso è un lavoro inutile. Esiste infatti una rilevazione effettuata sulla totalità degli elettori lucani non più tardi di sette mesi fa. Elezioni del giugno 2009, provinciali per Matera e Potenza ed Europee. Ebbene, nello stesso giorno, nella medesima urna, con identica matita indelebile, gli elettori lucani hanno votato. Il Pdl in provincia di Matera ha raggiunto il 21,33 per cento alle provinciali e il 36,94 per cento alle europee, mentre a Potenza, rispettivamente, le percentuali sono state del 31,89 e del 18,53. In pochi secondi il consenso del Pdl è quasi dimezzato! C'è qualche sondaggista di grido (ma anchedi sussurro)che puòdubitare di quanto i lucani detestino i dirigenti locali del Pdl e, per altro verso, condividano gli ideali e le posizioni di quello schieramento per larga e diffusa opinione? Questa è la vera preoccupazione: Magdi Cristiano Allam in Basilicata vincerà le elezioni e più di qualcuno (a destra ed a manca) che da anni vive solo di politica dovrà cercarsi un lavoro, ammesso che ne abbia mai avuto uno. Lettera firmata
Nardiello detta le condizioni per farcela e avverte il centrosinistra e il Pd
«Attenzione all’avversario inedito» POTENZA - Tre condizioni sono necessarie al centrosinistra per vincere le regionali secondo il capogruppo alla Regione dei Comunisti italiani, Giacomo Nardiello. La prima: «All'interno dell'alleanza bisogna fare in modo che tutte le componenti storiche si sentano a casa propria». La seconda: «Eventuali nuovi alleati devono chiarire la propria posizione assumendo impegni altrettanto chiari, scongiurando innanzitutto cambi di casacca durante la nuova legislatura». La terza condizione: «Il Pd deve abbandonare il vecchio vizio dell'asso piglia - tutto». Giacomo Nardiello indica le priorità per il centrosinistra lucano: «Lo sforzo
da fare adesso, tutti insieme, è quello di rinnovare il patto di buon governo con l'elettorato lucano indicando i buoni motivi per continuare l'esperienza di De Filippo con una serie di adeguamenti programmatici e di organigramma nell'esecutivo. Ciò è possibile partendo dalle cose buone e da quelle “di sinistra” (ancora poche in verità) che l'attuale giunta regionale ha fatto. Per questo il nuovo programma non può non contenere un autentico piano anti crisi e al suo interno le misure per stoppare la fuga dei cervelli e lo spopolamento dei nostri paesi, azioni a sostegno dei lavoratori che hanno perso il posto e per il superamento del precariato, investi-
menti per realizzare progetti di eco-sviluppo». E sulla campagna elettorale che si annuncia e sul possibile avversario Magdi Allam, l’esponente regionale dei Comunisti italiani avverte: «Bisogna attrezzarsi per fronteggiare una campagna elettorale che nel caso della candidatura di Allam sarebbe del tutto inedita per la Basilicata, soprattutto senza cadere nel “trabocchetto” di dividere l'elettorato tra cattolici ortodossi e laici alleati ai cattolici progressisti. Una nuova guerra di religione è proprio quello di cui non c'è alcun bisogno in Medio Oriente, figuriamoci in Basilicata».
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24 ore in Basilicata
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La lettera L’intervento a favore dell’investitura dell’eurodeputato
«Grazie Silvio del regalo» «Il Pdl locale una scelta non ce l’ha perchè dilaniato» POTENZA - La notizia della candidatura a governatore della Basilicata di Magdi Cristiano Allam è giunta in piena notte come un fulmine nel cielo non proprio sereno di tutta la politica lucana. Un cielo intorpidito da fosche nubi che sanno di tutto fuorchè di politica e che preannunciano tempeste fatte di rivalse e prevaricazioni, di tutto tranne che di coerenza e spirito d'appartenenza. Le alleanze si stagliano su quest'orizzonte, ma puntualmente si frantumano e si dileguano perché nate per un mero calcolo nel quale non crede nessuno, neanche chi si accinge a farlo. La candidatura di Magdi Cristiano Allam è ancora soltanto un'ipotesi (anche se la più accreditata al momento), ma già ha sortito non pochi effetti. Il primo: risentimento diffuso nella classe dirigente del Popolo della libertà di Basilicata per essersi sentiti prevaricati in una scelta così importante. Una scelta non condivisa e non partecipata, si è detto e scritto, che ignora l'esistenza di un'intera classe dirigente che si è adoperata per anni per la nascita e la crescita del partito. Il secondo: dimissioni di qualche dirigente locale con le motivazioni di cui sopra. Il terzo: riflessioni ad ampio raggio sugli effetti mediatici di questa prestigiosa
La Direzione del Pdl di Basilicata
candidatura sulla nostra regione. La verità è un'altra, a mio avviso ed è che il Popolo della libertà lucano non ha mai creduto in se stesso perché questo non interessava a nessuno. Un grande partito fatto da donne e uomini coraggiosi, molto coraggiosi, per il sol fatto di remare contro un altro sistema politico consolidato e radicato da anni che non ha mai avuto la possibilità di farsi conoscere ed apprezzare da chi, oggi, con tutte le ragioni di questo mondo ritiene che solo una candidatura dal forte impatto possa ribaltare un risultato più che scontato. La verità è che una reale alternativa di proposta di go-
verno regionale, il Pdl lucano non ce l'aveva perché dilaniata sul nascere già al suo interno. Ed ecco che finanche solo una donna di sinistra poteva andar bene. La verità è che tutti coloro che hanno costruito questo partito in Basilicata (e sono tanti ma tanti) lo hanno fatto perché ci credevano davvero, non si sono fatti pregare, non hanno chiesto nulla in cambio, nessun contratto, nessun mercato di prestazioni e, pertanto, non hanno alcun valore aggiunto rispetto a chi, ai tempi correnti, dimostra di avere il suo pacchetto di voti, dalle migliaia alla manciata, non fa molta differenza. Purchè abbia contrattato.
Il mio parere è che, forse, bastava credere in qualche brava persona che già c’era perché ci credeva davvero e l'elettorato lucano avrebbe premiato tutto il Popolo della libertà, atteso che era pronto a farlo già a giugno dell'anno scorso. Ma, anche allora bisogna fare conti e calcoli con fantacalcolatrici, cercare altrove valori aggiunti che, evidentemente, non c'erano né nell'immediato né in un futuro vicino o lontano. Siamo, invece, a gennaio del nuovo anno dopo le nomination dei vari comitati, con una prospettiva sulle consultazioni regionali monca e claudicante? Forse, inesistente. Il mio premier Silvio Berlusconi mi ha regalato uno dei compleanni più belli della mia vita, mostrando finalmente interesse per la mia terra con un nome finalmente degno di una grande gente: quella lucana e, in particolare, quella del Pdl lucano. Una gente che lui non conosce perché non interessava a nessuno, una gente che, da ora e se la candidatura di Magdi Allam sarà confermata, ha la possibilità di farsi spazio e farsi apprezzare con una prospettiva forse reale di battaglia elettorale. Una candidatura, quella di Magdi Allam, che infrange ogni barriera mediatica sulla terra e sulla gente lucana. Lucia Pangaro
Latronico sfida il centrosinistra sulle risorse
Giuseppe Potenza (Dc) accoglie la candidatura
Il paradosso: «La spesa ha creato rendite di voti ma non sviluppo»
«Nella lista del presidente spazio per il volontariato e le componenti cattoliche»
Per Cosimo Latronico si POTENZA - Il senatore lucano del Popolo della libertà, rende necessaria «un’onesta Cosimo Latronico interrom- riflessione sullo stato delle pe il fiume di commenti sulla cose dovrebbe partire da candidatura a governatore questa constatazione, insieper il centrodestra ma spo- me all'accertamento delle sta l’attenzione su quelle, ragioni che rendono difficile che secondo il proprio pare- sostituire un sistema politire dovrebbero essere i temi co che si è trasformato in un da approfondire in vista del- blocco di potere con scarse le prossime elezioni regio- prospettive di sviluppo per le nostre comunità. Il declinali. Cosimo Latronico quindi no della Basilicata è la cifra del fallimento dichiara: «La della politica di questione cenquesti anni che trale del dibatmerita un’altertito politico in nativa fatta di Basilicata docontenuti provrebbe riguarprio sul versandare l'impiego te della autonodelle risorse e mia della sociela loro destinatà, delle persozione che nella ne e delle loro nostra regione intraprese». non hanno pro«Il centro sidotto ricadute nistra - concluproduttive. Il de il senatore paradosso sta Latronico - ha nel fatto che il accresciuto la ciclo della spedipendenza delsa ha costruito la società lucaapparati e renna sempre più dite elettorali, povera e dipenma ha desertifidente dalla ricato il panorasorse pubblima sociale e Cosimo Latronico che; una propoproduttivo delsta alternativa la regione che dopo quindici anni di gover- deve coagulare gli interessi no a guida di centro sinistra che vogliono costruire il risi mostra più fragile e deca- scatto della vitalità delle realtà creative pure presenti dente». Concetti che lo stesso se- in Basilicata che possono natore del Popolo della liber- guidare un percorso di reale tà Latronico ha esplicitato alternativa. Si tratta di una intervendo all’assemblea del sfida culturale e politica di Pdl che si è svolta sabato po- cui ha bisogno la regione per meriggio scorso nella sala non autocondannarsi ad un comunale di Scanzano Ioni- destino di marginalità e di sottosviluppo». co.
POTENZA - «Anche le prime idee di governo regionale anticipate, per ora sinteticamente, da Magdi Cristiano Allam specie a tutela della famiglia e per il sostegno alle piccole e medie imprese che sono i soggetti economici fondamentali per lo sviluppo produttivo ed occupazionale della Basilicata e infine per investimenti a favore di progetti credibili nel turismo ci convincono che l’europarlamentare è un’ottima scelta e un significativo simbolo di svolta». E’il primo commento ufficiale della Dc di Basilicata, retta da Giuseppe Potenza, sul caso candidature per il Pdl. Nel frattempo è lo stesso segretario a spiegare chesi è svolto un incontro di chiarimento con il segretario provinciale di Matera della Dc Domenico Martino il quale aveva espresso alcune perplessità. «Martino - rende noto il segretario regionale dello scudo crociato - si era limitato a valutazioni di metodo per l’individuazione del candidato presidente dello schieramento di centrodestra, ma nel merito ne ha riconosciuto lo spessore culturale e i forti valori cattolici che sono alla base dell’agire politico e quotidiano di Allam». «Dopo aver denunciato la campagna razzista che si è scatenata sui giornali e che ha visto il Secolo di Italia conquistare la palma di peggiore esempio di informazione democratica e pluralista - aggiunge Potenza rinnoviamo ad Allam i sentimenti di viva solidarietà per gli ignobili attacchi subiti ancora più gravi e gratuiti nel caso provengono da ambienti di ex An che non ha ancora “digerito” la novità del partito unico». In generale, «la Dc che è disponibile a sostenere Allam nella sua difficile battaglia contro l’armata del centrosinistra e lo mette in guardia nella scelta dei compagni di viaggio». Il segretario regionale Dc quindi spiega che «riteniamo positiva e uti-
Giuseppe Potenza
le la scelta di prevedere una lista del presidente, ma in essa dovrebbero essere rappresentate innanzitutto le componenti cattoliche, di volontariato, di impegno civile, del mondo della scuola e della cultura che in tanti anni hanno subito la discriminazione del centrosinistra sino al punto, per molti intellettuali e professionisti cattolici, di essere stati iscritti nel “libro dei nemici” da escludere da ogni possibilità di incarico di lavoro per non parlare di incarichi in enti e organismi pubblici. Il laicismo esasperato che è possibile riscontrare anche in ogni angolo della nostra regione ha prodotto tali guasti sul piano della convivenza tra opinioni diverse al punto che chi oggi intende sostenere i valori cristiani viene considerato “fuori dalla storia”». Per questa ragione «condividiamo il progetto politico di Allam che è parte integrante del patrimonio ideale storico della Dc».
BREVI NOSCORIE DENUNCIA
«Non ci sono regole» IL Comitato NoScorie Trisaia in un comunicato dichiara: «In questa regione mancano regole ben precise sulle trivellazioni, sulle autorizzazioni concernenti gli impianti petroliferi, e una conclamata superficialità con la quale si tratta il bene acqua». Per il Comitato «le trivellazioni vicino alle dighe sono molto pericolose a causa degli incidenti che possono accadere e per il pesante impatto ambientale delle lavorazioni petrolifere. Nel Piear molti consiglieri regionali avevano l'opportunità di stabilire delle prime regole sulla materia, ma non l'hanno fatto e proprio sulle distanze da obiettivi sensibili come possono essere le dighe, i fiumi, le falde acquifere e, peggio ancora, gli abitati. Stesso discorso per i prodotti “chemicals” che le società utilizzano per perforare la crosta terrestre e che non sempre sono resi noti perché coperti da segreto industriale».
“ACQUA PUBBLICA” INSISTE
«Presto il consiglio regionale» IL coordinamento regionale “Acqua pubblica” ha inviato una lettera al presidente e ai componenti del Consiglio regionale in cui ricorda l’invio di una richiesta datata novembre dello scorso anno per la convocazione di una sessione straordinaria allo scopo di discutere della nuova situazione determinata dalla legge nazionale che impone che la gestione dei servizi locali di rilevanza economica, fra cui quella delle risorse idriche, venga privatizzata dal primo gennaio 2012. Il comitato allegò una serie di richieste per difendere l’acqua, «bene comune» dai meccanismi del mercato privato. E quindi il Comitato non avendo però ottenuto risposte della Regione nonostante «il governatore De Filippo - si legge nella nota abbia manifestato con chiarezza un parere concorde al contenuto della presente, esprimendo il proprio dissenso rispetto a quanto accaduto a livello parlamentare» e nonostante «molti consiglieri si siano già espressi a favore di tutte quelle iniziative da intraprendere affinché l'acqua venga considerata “bene comune privo di rilevanza economica» chiede di voler convocare un Consiglio regionale per discutere il testo della mozione».
UIL SU MISSIONE SINDACATO
«Conflitto sì, antagonismo no» A un anno dalla firma sull’accordo quadro sulla riforma del modello contrattuale (tra Uil, Cisl e altre confederazioni con il governo e le Associazioni datoriali) la Uil di Basilicata esprime soddisfazione per i risultati già raggiunti. In particolare si legge nella nota Uil: «Sono stati firmati 5 contratti significativi (telecomunicazioni, metalmeccanici, alimentaristi, cartai, chimici) di cui 4 unitari, con i quali abbiamo contribuito a migliorare la vita e le condizioni lavorative di milioni di lavoratori, senza alcuno sciopero e rispettando le scadenze naturali. Auspichiamo che si prosegua lungo questa strada per la chiusura dell'intero ciclo dei prossimi rinnovi, e che, nel prossimo futuro, anche la Cgil contribuisca a definire contratti unitari». E quindi anticipando il proprio congresso regionale che si svolgerà venerdì 29, la Uil di Basilicata lancia il proprio proposito per il futuro: «Serve ai lavoratori e al Paese un sindacato tutto diverso, di più, un modello sociale differente da quello che abbiamo conosciuto. E per questo va battuto il conformismo che impera oggi nel e tra i sindacati. Dobbiamo scegliere con decisione la via di una democrazia superando la vecchia dicotomia tra il sindacato organizzazione e il sindacato movimento. Questo sindacato potrebbe superare la crisi che stiamo vivendo. Un sindacato che non rifiuta il conflitto, insito nel processo democratico, ma chiude l'idea dell'antagonismo ed è in grado di proporre in termini concreti l'idea di giustizia sociale che è propria del sindacalismo confederale».
APPUNTAMENTO CON DECANTER
“La Basilicata e la crisi” PREVISTO per mercoledì 27 gennaio il convegno promosso dalla rivista Decanter (laboratorio della sinistra lucana) dal titolo “La Basilicata e la Crisi. Quale sviluppo possibile per il futuro”. L’appuntamento è alle 18 presso la Sala A del consiglio regionale in via Anzio a Potenza. Previsti gli interventi di Piero Di Siena presidente dell’Associazione per il rinnovamento della Sinistra, di Giorgio Cremaschi della segreteria nazionale Fiom Cgil e dell’economista Nino D'Agostino. Coordinerà il dibattito, Antonio Califano direttore della rivista Decanter.
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Se uno scultore sardo arriva in città e “scopre” la «grande risorsa» del capoluogo
Un tesoro cittadino fatto di pietra «Un taglio unico». E la dote naturale diventa segno di identità all’esterno L’IDEA è sicuramente affascinante, ricca di prospettive per il territorio potentino. Valorizzare la pietra di Potenza, elemento simbolo dell’ambiente, potrebbe diventare ben presto realtà concreta. A questo sta pensando lo scultore sardo Gelsomino Casula, nato a Uta, in provincia di Cagliari il 26 dicembre 1956, ma da anni residente a Salerno. La pietra, vero patrimonio ambientale e naturalistico può diventare un viatico per la crescita del territorio potentino. Casula artista che da tempo si è impegnato in lavori di scultura cittadina, pittura, arredi interni ed esterni, arredi urbani, monumentali e restauro ha lanciato così l’idea. «Amo la pietra, per me è strumento unico e non ho mai pensato di bruciare l’ambiente naturale. Piuttosto, il mio impegno sta nel valorizzarne le risorse», lui che è profondamente amante di tutto ciò che è “verde”. «Sono appassionato di scultura naturale, ho già lavorato la pietra nel Salernitano a Battipaglia, Magliano e altri centri campani». Fino alla scoperta di quello che ritiene un patrimonio potentino da va-
Colpo d’occhio sulla pietra di Potenza che ha dato vita a numerose strutture storiche. nel riquadro lo scultore Gelsomino Casula
lorizzare. L’artista sardo ha già le idee chiare e intende lavorare in città per conoscere il grado di preparazione, lo stato attuale e la composizione della pietra. Casula ha già lavorato diverse strutture in pietra, tra onice, stalattite e stalagmite e proprio queste esperienze lo hanno indotto a prendere in considerazione l’idea di valorizzare nel tempo la pietra
tipica del territorio potentino. Lo scultore cagliaritano ammette che la città di Potenza ha «un fascino particolare» e proprio per questo punta a dare impulso alla valorizzazione della pietra: «Ho visitato il capoluogo lucano, la pietra di Potenza è unica anche nel taglio. Non credevo ai miei occhi quando ho visto la pietra potentina. Quando mi daranno la
possibilità di lavorare il materiale metterò tutto il mio impegno». Pronto a valorizzare la pietra, assegnandole un “tocco di immagine”, metterla nelle condizioni di essere splendida. Nel frattempo è a Salerno che prosegue i suoi studi per la creazione e il restyling di strutture in pietra. Il colpo d’occhio offerto dal “sasso” potentino ha affascinato l’esperto sardo che dichiara “colpo di fulmine” verso la pietra del capoluogo tanto da mettersi in contatto con le realtà istituzionali di Potenza per avviare discorsi seri e di valore culturale, storico e paesaggistico. Nella speranza di iniziare ben presto gli interventi di recupero con una riflessione particolare: «La natura è parte di un miracolo naturalistico legato all’ambiente che merita di essere preso in considerazione con amore e dignità umana». E se poi sono proprio le realtà “urbanizzate” a celare grandi tesori naturalistici, bene venga lo sforzo di riscoprirli. E magari farne intuire il valore agli stessi abitanti del posto. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
DUE FERITI
Incidente a Poggio Tre Galli FORTUNATAMENTE, per i due feriti dell’incidente che si è verificato ieri all’ingresso del rione Poggio Tre Galli, nessuna conseguenza grave. Eppure, la paura è stata tanta. Erano da poco passate le 21.30 quando due macchine (una monovolume Ford e una Minicooper) si sono scontrare all’incrocio che mette in collegamento viale delle Regioni con via Anzio. Una delle due vetture sembra abbia finito con il colpire l’altra, prendendone la fiancata. Sul posto sono intervenuti subito gli operatori del 118 che hanno trasportato i due feriti al San Carlo. Traffico bloccato all’ingresso del quartiere, mentre Polizia e Vigili del fuoco liberavano la strada.
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Potenza
Lauria In attesa del bando di gara, l’affidamento della raccolta con gestione consortile
Al via la conferenza sui rifiuti Domenico Mitidieri eletto presidente dell’organismo per il primo anno di attività LAURIA - Ieri mattina, nella sede della Comunità montana lagonegrese, si è insediata ufficialmente la Conferenza dei sindaci per la gestione associata del servizio raccolta rifiuti solidi urbani. Il progetto interessa otto comuni dell’area. Durante l’incontro, cui ha partecipato anche il governatore Vito De Filippo, è stato eletto presidente della Conferenza per il primo anno, il sindaco di Lagonegro, Domenico Mitidieri. La gestione consortile, ha spiegato il neo presidente, partirà dal primo febbraio. Poi si affiderà il servizio al gestore unico con il bando di gara ad evidenza pubblica. Intanto si cercherà di migliorare, comune per comune, la percentuale di differenziata. «Partiremo a breve con la gestione consortile affidando il servizio in proroga agli attuali gestori presenti in ciascun comune - ha detto Mitidieri successivamente andremo ad approvare il bando di gara per l’affidamento definitivo della gestione». L’insediamento della conferenza dei sindaci continuerà con un nuovo incontro per delineare gli aspetti di gestione immediati e quelli transitori. «Metteremo in attività operative le attrezzature ora in deposito presso la Comunità montana dal primo febbraio distribuendole tra i vari comuni».
Per il commissario della Comunità montana lagonegrese Domenico Carlomagno, il progetto pilota per la raccolta differenziata «è una delle opere strategiche in grado di mettere in moto sviluppo e occupazione». In cinque anni, per realizzare gli eco-punti di Lagonegro e Maratea, per acquistare le attrezzature e per gli studi e le autorizzazioni, sono stati spesi due milioni di euro. «In un territorio come il nostro debole per tante condizioni - ha detto Carlomagno - sono stati bravi i sindaci a condividere questo percorso nell’interesse dei cittadini. Una scelta che andrebbe premiata dalla Regione, in questo momento difficile per la crisi che si ripercuote anche sulle famiglie, con un aiuto sulla gestione o per l’acquisto di nuove attrezzature». Per il futuro, ha chiuso Carlomagno, l’intenzione è di allargare il protocollo d’intesa al territorio della nuova Comunità locale, che raggruppando le tre Comunità montane: Lagonegrese, Alto Sinni e Val Sarmento, interesserà circa 74 mila abitanti. Per il presidente De Filippo, quella dei rifiuti è una sfida complicata che si vince costruendo un metodo di gestione trasparente, puntuale e rigoroso. «Se si riesce a chiudere il ciclo virtuoso dei rifiuti - ha
Chiesto un aiuto alla Regione per le attrezzature
BREVI LAVORO E PROTESTA
Appello Ugl: «Impegni chiari della Fiat per il Sud» L’UGL di Basilicata non può «che esprimere solidarietà ai lavoratori che a Termini Imerese continuano la protesta, dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento dalla ditta Delivery Email». Giuseppe Giordano, della segreteria del sindacato, spiega che il sindacato «è vicino a quanti ancora una volta chiedono che la Fiat deve rimanere nel meridione». E’ da tempo che l’Ugl Basilicata Metalmeccanici sta «chiedendo alle compagini sindacali lucane di sedersi unitariamente ad un tavolo e obbligare le istituzioni Regionali e Fiat affinché si capisca il destino di Melfi. Noi siamo pronti, aspettiamo che altri interlocutori a partire da Fiat, che deve assumersi le proprie responsabilità nei confronti soprattutto verso tutti coloro che lavorando vogliono ancora dimostrare che nel Sud c’è gente che sta lottando per il proprio futuro e per quello delle generazioni avvenire». Il tavolo della conferenza e, a lato, Domenico Mitidieri
dichiarato - tariffe, impianti, isole ecologiche, utilizzo produttivo dei rifiuti, alla fine, non immediatamente, ma sul lungo costo, si avrà un impatto sicuramente positivo sulla comunità». L’accordo è stato firmato dai sindaci di Castelluccio Superiore, Episcopia, Lagonegro, Latronico, Maratea, Nemoli, Rivello e Trecchina. Sono rimasti fuori, per ora, Viggianello e Lauria che ha avviato la differenziata porta a porta per conto proprio dai primi giorni di gennaio. All’incontro, insieme agli amministratori comunali, hanno partecipato il consigliere regionale Marcello Pittella e i commissari delle comunità montane Alto Sinni, Nicola Trupa e Val Sarmento, Sandro Berardone. Francesco Zaccara
ELEZIONI E TERRITORIO PRECISAZIONE
La ragazza vive da tempo fuori regione MELFI - In riferimento all’articolo pubblicato a pagina 28, nell’edizione di ieri del Quotidiano della Basilicata (“Accoltellato, chiama il 113 al cellulare”), la donna e la sua famiglia, che erano stati precedenti vittime di minacce da parte di Daniele Monticelli, (il ventitreenne arrestato venerdì con l’accusa di tentato omicidio nei confronti del titolare di una bar di Melfi, senza che le due vicende abbiano però alcuna connessione) non hanno lasciato la città per raggiungere il capoluogo, così come scritto erroneamente nel testo. La ragazza e i suoi familiari sono residenti da tempo fuori regione. Ci scusiamo con i lettori.
Ginestra-Barile, la strada “di nessuno” verso la provincializzazione definitiva
L’attesa per il finanziamento La Provincia ha presentato il progetto, ora tocca a viale Verrastro GINESTRA - Incredibile, ma vero. Non si hanno notizie sul finanziamento della strada Ginestra-Barile, nonostante il progetto di miglioramento per questa strada, redatto dalla Provincia per un importo di 700 mila euro, sia stato presentata alla Regione Basilicata nei primi giorni del mese di dicembre. Per attivare questo finanziamento manca la determina, un atto monocratico, da parte dell’autorità competente sulla spesa dei fondi dell’Unione europea. Di questo atto formale non si hanno notizie. Eppure la storia di questa arteria, tra le proteste dei cittadini, gli impegni istituzionali, i tentativi di venire a capo del caso con una soluzione definitiva, si perdono nel tempo. Come mai, si ritarda il finanziamento per la strada BarileGinestra? Se lo chiedono non solo i cittadini dei due centri arbereshe, ma gli oltre mille utenti che quotidianamente attraversano questo tratto di strada, di poco più di cinque chilometri, indispensabile per raggiungere la superstrada Potenza-Melfi ed il Venosino. Questa strada è conosciuta soprattutto per i numerosi incidenti stradali, verificatisi lo scorso inverno e fino ad una
Si allaga spesso la strada quando piove
settimana fa, per la pericolosità del suo fondo stradale, in alcuni punti completamente deteriorato dal tempo. Questa strada ha urgente bisogno interventi i che riguarderanno la risagomatura del piano viabile a tratti saltuari, la segnaletica orizzontale, creazione e spurgo di cunette e ripristini manufatti e installazione di barriere di sicurezza Costruita negli anni ’70 dall’Ente di irrigazione, da al-
lora nessun ente si è fatto carico di questa strada. Tanto che sono note le polemiche sulla titolarità in caso di danni o manutenzioni tra i due comuni che ne hanno la “territorialità”. Solo nel settembre scorso, in comune accordo, la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza e i comuni di Barile e Ginestra in un incontro istituzionale svoltosi al dipartimento Viabilità e infrastrutture della
Regione, decisero di intervenire con i fatti su questa strada. Notizia accolta con favore visto lo scenario di soluzione definitiva che avrebbe aperto. Una volta che la Provincia avesse concluso l’iter di provincializzazione per questa strada (avvenuto alla fine dello scorso mese di dicembre) la Regione Basilicata, dietro presentazione di un progetto della Provincia (avvenuto nella prima decade di dicembre), avrebbe finanziato questo progetto. Siamo alla fine di gennaio, ma di questo finanziamento non c’è traccia. Una situazione che ha del paradossale. In molti, sul territorio, si domandano se c’è reale intenzione di mettere in sicurezza questa strada, o tutti gli incontri effettuati finora e le decisioni prese siano solo promesse. Intanto al comune di Ginestra nei giorni scorsi sono giunte tre richieste di risarcimento dei danni subiti dagli automobilisti nei mesi scorsi, il comune non ha nessuna competenza su questa strada e ha nominato un legale per difendersi. Il famoso detto, “oltre al danno, la beffa” sembra calzare bene proprio per questa piccola comunità. Lorenzo Zolfo
A Venosa un gruppo di lavoro sostiene Pittella VENOSA - Partire dai problemi della gente e dai programmi per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini. Questa la filosofia che ispira l’impegno di un gruppo di lavoro recentemente costituitosi nella cittadina oraziana che intende sostenere la candidatura di Marcello Pittella, alle prossime elezioni regionali. Viabilità, sanità, lavoro, la valorizzazione dell’importante patrimonio culturale dell’area del venosino sono alcuni dei capitoli già individuati. «Questo gruppo è costituito da militanti e simpatizzanti del Partito Democratico, nonché da alcuni amministratori comunali della città di Venosa. Abbiamo già avviato, nei giorni scorsi, un’attenta disamina dei problemi più urgenti che riguardano la nostra cittadina - ci dice Antonio Mantrisi, che coordina le attività del gruppo - L’iniziativa non è finalizzata solamente al momento contingente delle elezioni regionali, ma intende soprattutto creare un nuovo percorso politico, fondato sulla partecipazione e sull’attenzione per i problemi reali dei cittadini e del territorio del venosino». Ai lavori del primo incontro ha partecipato anche il consigliere regionale Marcello Pittella: «Mi impegno fin da ora a lavorare perché si esca finalmente dall’isolamento che vivono Venosa e l’Alto Bradano. Dobbiamo ridare speranza alle comunità interessate». «I problemi da risolvere - conclude Mantrisi - richiedono il coinvolgimento del maggior numero possibile di cittadini» (Giuseppe Orlando)
FIAMMA TRICOLORE
Alle regionali sarà di Melfi il candidato IL CORDINAMENTO zonale del Vulture Melfese della Fiamma Tricolore riunitosi nella sezione di Rapolla alla presenza del cordinatore nazionale Rocco Tauro, ha condiviso la candidatura di un esponente della città Federiciana per l’ormai imminente competizione regionale. «Candidatura intesa come premio ad un buon governo di centrodestra nella città di Melfi».
FESTIVAL DI GENERE
Donne strappate: invito a pensare APPUNTAMENTO alle 11, nella sala dell’Arco di Palazzo di città, a Potenza, per la presentazione dell’evento “Donne Strappate” promosso dalla commissione regionale per le Pari opportunità e in programma dal 27 al 31 gennaio. Una serie di eventi e iniziative che invitano l’intera comunità a una riflessione sulle donne e sulle diverse forme di violenza e discriminazione che subiscono.
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Agenda
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“Molto rumore per nulla” in scena allo Stabile
IL prossimo 14 febbraio, con sipario alle 21, al teatro Stabile andrà in scena “Molto rumore per nulla”. L'allestimento della celebre commedia shakespeariana è l’esito di un laboratorio che Gabriele Lavia ha tenuto con una ventina di giovani attori. Nella solare città di Messina il ricco Leonato accoglie nella sua magione il principe d’Aragona don Pedro, di ritorno dalla guerra insieme ai suoi più stretti compagni. L’atmosfera gaia e leggera dell’estate mediterranea fa da sfondo agli amori tra il giovane Claudio e la dolce Ero.
CON la proiezione del film “La banda” di Eran Kolirin riparte, il prossimo 26 gennaio, alle 21, al teatro Stabile, la rassegna “Altrocinemapossibile”. La banda musicale della polizia di Alessandria d'Egitto viene inviata in Israele per esibirsi durante l'inaugurazione di un centro per la cultura araba di una cittadina locale. Il problema è che nessuno si è ricordato di doverli andare a prendere all'aeroporto. Questo errore spinge i musicisti egiziani a trascorrere una parte del loro percorso con donne e uomini con israeliani. Anche se per poco, le vite di queste persone si intrecceranno
L’INIZIATIVA
APPUNTAMENTI
Con “La banda” riparte “Altricinemapossibile”
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470
Informazione larga ed europea
La notizia al centro della riflessione «Dobbiamo tutti essere impegnati nella ricerca acuta e attenta», ovvero, le notizie devono ripercorrere una storia, essere approfondite e testimonianza profonda «per poter portare alla luce tutto, non solo una parte». Così nell’omelia il vescovo di Potenza, Agostino Superbo, nella messa di mezzogiorno, ieri, nella chiesa di San Giovanni Bosco (l’organizzazione affidata all’Ucsi), ha celebrato la ricorrenza di San Francesco da Sales, patrono giornalisti.
Sala 1 Avatar - Visione in 2D 18 - 21 Sala 2 Nine 18 - 20.15 - 22.30 Sala 3 Tra le nuvole 17.30 - 19.45 - 22 Sala 4 Cuccioli 16.30 - 18.45 Sherlock Holmes 21.30 Sala 5 Io, Loro e Lara 17.45 - 20 - 22.15 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 La prima cosa bella 17 - 19.30 - 22
L’idea èquella di dare aigiovani, soprattutto a quelli che vivono in un contesto sociale e geografico meno “connesso”, le informazioni e gli strumenti per aprirsi alla conoscenzae almondo dellavoro.Si chioma“Info library”è ed è un progetto della comunità europea finanziato nell’ambito della misura 4.5 dell’Unione europea: Potenza è una delle due città che ne sono state protagoniste (una decina in tutta l’Europa i progetti finanziati). Con Euro-Net l’associazione potentina referente per la Basilicata per la realizzazione di progetti comunitari, anche il comune di Akriton, piccolo paese della Grecia, e Acro Ngo, associazione partner. Il progetto, partito nel febbraio 2009, terminerà tra un mese. Ieri, nella sala dell’Arco, una conferenza stampa per tirare un primo bilancio del percorso (erano presenti Antonino Imbesi per Euro-Net e i rappresentati di Acro Ngo). Tra seminari e siti web, ilprogetto èriuscito arealizzare, nelle due realtà, un “centro di consultazione”, in cui tutti i cittadini hanno avuto la possibilità, in modo gratuito, consultare riviste, giornali, strumenti di conoscenza del territorio, e sfruttare i mezzi tecnici, a partire daicomputer, perlaconnessione oqualsiasi tipo di attività di lavoro e studio. «Non bisogna usare Potenza come metro di paragone per comprendere la reale necessità di iniziative simili che la comunità europea decide di diffondere - spiega Imbesi - Ci sono zone d’Europa, nel caso specifico la cittadina greca,in cui lecomunità vivonoin modo isolato e le infrastrutture digitali sono rare». Adesso, però, il progetto non si ferma. A breve, proprio nella sede di Euro Net (nel centro storico), sarà allestita una mostra sull’intero percorso di incontri e esperienze fatte (tra i temi affrontati, la prevenzione contro la droga, il futuro post scolastico, l’ambiente da tutelare). A Potenza circa 100 giovani ognimese hanno potutoaccedere a questo tipo di iniziativa. Con sguardo europeo e necessità di connessione quotidiana.
Auguri al professor Ludovico Rossi, in occasione dei suoi primi quarant’anni. Come scrive il tuo amato Porchia: “Si vive con la speranza di arrivare a essere un ricordo”. Sei già da tempo sulla buona strada. Buona vita a te per molti anni felici, dal Quotidiano della Basilicata.
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Avatar - Visione in 3D 17.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Io, Loro e Lara 21
Nine ISPIRATO alla leggendaria figura del regista Federico Fellini, 'Nine' racconta la storia di Guido Contini, regista di fama mondiale che si sta preparando alle riprese del suo ultimo film, e delle donne che hanno fatto parte della sua vita: sua moglie, una produttrice, una diva del cinema e sua madre defunta.
Tra le nuvole RYAN è sempre stato soddisfatto della sua libertà, vissuta fra i vari aeroporti, alberghi e automobili in affitto d'America. Tutto ciò di cui ha bisogno entra comodamente in una valigia a rotelle: Ryan è un viaggiatore privilegiato, un membro esclusivo di tutti i programmi "mille miglia" di ogni compagnia aerea. E ora che sta per raggiungere l'ambito obiettivo di 10 milioni di miglia... si rende conto che nulla nella sua vita ha davvero senso.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 25 GENNAIO 0971/54517
Caiazza via Tirreno, 3/11
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646
Acu (Ass. cons. utenti)
097122308
Cif (Centro it. femminile)
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Telefono Amico
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Telefono Azzurro
0971 19696
Telefono Donna
0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
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Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria
Ateneo
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Entro sabato il nuovo coordinatore cittadino per completare l’assetto del partito
Pd, eletti i due vice segretari Passano Muscaridola e Labriola. Anna Ferrara: «Scelte sofferte ma sono fiduciosa» SEGRETARIO cittadino al massimo entro sabato e, sebbene a denti stretti, cammino deciso in avanti. Il prossimo passo del Partito democratico sarà quello di completare il percorso al quale ieri si è aggiunto il penultimo tassello con l’elezione dei due vicesegretari cittadini: Cosimo Muscaridola e Franco Labriola (rispettivamente espressione della mozione Adduce e di quella Speranza). Per le comunali, invece, la scelta potrebbe passare dalle primarie che vedrebbero giocarsi la postazione Salvatore Adduce, Vincenzo Viti e Angelo Cotugno. «In mancanza di un nome condiviso - spiega Anna Ferrara - per quanto mi riguarda, dobbiamo pensare alle primarie. La politica è anche capacità di trovarsi attorno a un tavolo. Se qualcuno vuol fare un braccio di ferro, allora è molto meglio lasciare che a decidere siano i cittadini». Quello dell’elezione dei due vice segretari è stato un passaggio non indolore per il segretario provinciale («Sono fiduciosa, anche queste scelte sofferte, posso-
Cosimo Muscaridola e Franco Labriola, nuovi vice segretari cittadini del Pd
no portare a passi avanti») che ieri aveva aperto i lavori con un forte richiamo a superare l’impasse, a individuare un percorso comune, ad aprire una nuova fase. «Il partito deve avere una sua linea, una sua visione - spiega la Ferrara - che non sia paralizzata dalle
correnti che, a questo punto, hanno un grande ruolo e devono assumere una veste diversa». L’assemblea del Pd non ha trascurato le realtà comunali. A Salandra viene confermato Geppino Soranno, a Montalbano le trattative sono in corso mentre ad Ir-
sina Italia dei Valori annuncia il cammino in solitaria e un proprio candidato. Nelle ultime ore il Pd porta a casa anche l’accordo con l’Udc che sarà ufficializzato oggi. A determinate condizioni, spiega Anna Ferrara: «Mi auguro che non sia un accordo solo regionale e provinciale ma che coinvolga anche i comuni in cui andiamo al voto». Prudente e di poche parole Salvatore Adduce che sulla candidatura per le comunali si limita a dire: «Siamo ancora ai preliminari». Il ricorso alle primarie soddisfa Angelo Cotugno: «Le vicende recenti ci impongono tempi molto stretti. Avevo proposto le primarie già il 10 ottobre scorso, perchè volevo che si avviasse una campagna elettorale che ci permettesse di scegliere un candidato, mettendo in campo una nuova classe dirigente. Se si dovesse scegliere questa ipotesi, vorrei che fosse un’occasione per lavorare davvero». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
L’area ex Barilla diventi cittadella della solidarietà E’ il momento di guardare avanti e pensare al futuro della città. Anna Ferrara lo fa lanciando una proposta che rischia di toccare più di una sensibilità: trasformare l’ex area Barilla in una Cittadella della solidarietà e dell’accoglienza in linea con lo spirito del quartiere in cui si trova, Piccianello e con l’opera di don Giovanni Mele. Il progetto consentirebbe di ospitare la mensa, uno spazio di accoglienza per gli extracomunitari, aree di formazione perchè i cittadini stranieri per il segretario provincale del Pd sono da considerare una risorsa. Il secondo progetto riguarda l’attuale sede del genio civile, in via Passarelli che la Ferrara propone divenga la Casa delle associazioni. Linee e idee per la città che da oggi aprono il dibattito. a.ciervo@luedi.it
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Matera
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Lunedì 25 gennaio 2010
Il Siaft apre i battenti
Concorso gastronomico
PRIMA giornata del Siaft, la rassegna turistica promossa dalla Camera di Commercio. Oggi alle 12.30, all' Istituto alberghiero “A. Turi'' è prevista una esibizione gastronomica sulla cucina tipica locale. Gli chef Giovanni Battista Guastamacchia con aiuto cuochi Vito Incarbona per Matera, Rocco e Vito Mecca per Potenza, Ercole Santarella e Lucia Favino per Foggia, Salvatore Murano e Antonio Bossio per Crotone, Cosimo e Rocco Panaia per Reggio Calabria si cimenteranno nella preparazione di pietanze dai sapori genuini, antipasto ideale per i 30 operatori stranieri e le 53 aziende presenti. La premiazione è prevista alle 15,30 nel corso della presentazione del progetto Siaft.
SI terrà domani nella sala ricevimenti Villa Schiuma alle 21 il tredicesimo concorso gastronomico interregionale “ la cucina calda nella ristorazione”. Un appuntamento di qualità con la cucina e i piatti tipici del territorio lucano. L’evento organizzato dall’Associazione cuochi materani prevede una partecipazione a squadre di concorrenti provenienti dalla Puglia, Basilicata, Campania e Calabria. Dieci le squadre che concorreranno anche con alcuni pezzi artistici che saranno premiati separatamente da una giuria composta da esperti della Fic e Amira.
ADELTINA SALIERNO
ATTIVISTE TRA LA FOLLA SABATO SERA
Animalisti in centro blitz anti-pellicce
Avvisi scuola risposta per i precari IL consigliere regionale del Pd Adeltina Salierno ha tenuto sabato un incontro a Matera con precari della scuola per esaminare i quattro avvisi per la scuola. Nell'incontro ha sostenuto che essi rappresentano la risposta che il personale precario della scuola, docente ed Ata, si attendeva già da tempo per superare la condizione di condanna allaprecarietà inflitta “senza attenuanti” dal Ministro alla P.I. Gelmini”. «In particolare - ha detto - aver garantito a circa 800 unità l'integrazione salariale all'indennità di disoccupazione, il ritorno in aula e il punteggio necessario per non restare indietro nelle graduatorie, è un traguardo importante e sino a qualche settimana fa per nulla scontato. Anche l'ampliamento della platea di precari, grazie all'erogazione di risorse proprie della Regione, in modo da consentire che nemmeno un precario resti a casa - ha continuato Salierno - costituisce un buon risultato di un laborioso lavoro sinergico tra commissioni competenti, consiglio e Dipartimento Formazione-Lavoro. La manovra varata dalla Regione, inoltre ha sostenutoSalierno -consente alpersonale precario delle istituzioni scolastiche di guardare con maggiore fiducia anche al nuovo anno scolastico 2010-2011 quando dovremmo adeguare il piano di riordino scolastico e saremo costretti ancora a fronteggiare i nuovi tagli del Miur di cattedre, plessi scolastici e servizi. Infatti questa sperimentazione attraverso un programma regionale che amplia l'offerta formativa nelle scuole lucane sarà riproposta e ci auguriamo entro giugno prossimo per trovarci in tempo agli adempimenti dell'inizio del nuovo anno scolastico. Ci preoccupa, comunque, il futuro della pubblica istruzione. Dopo la provocazione del ministro Brunetta di una legge che faccia uscire di casa i 'bamboccioni' a 18 anni la maggioranza di centrodestra fa sul serio e con un emendamento al disegno di legge Lavoro, collegato alla Finanziaria ha stabilito che l'apprendistato possa valere a tutti gli effetti come assolvimento dell'obbligo di istruzione. Se il provvedimento dovesse andare in porto gli studenti meno volenterosi potrebbero uscire dalle aule scolastiche un anno prima dell'attuale obbligo scolastico, fissato a 16 anni». matera@luedi.it
DICHIARANO battaglia ai mercanti di morte e ai loro complici. Sono gli attivisti di 100% animalisti che sabato sera, a distanza di poche settimane dal precedente blitz nella città dei Sassi, hanno percorso le strade del centro (tra cui anche piazza Vittorio Veneto, via del Corso e piazza S. Francesco) con cartelli che illustravano le sevizie inferte agli animali da pelliccia dai produttori. In tre, le attiviste si sono rivolte alle passanti in pelliccia, mostrando loro i poster sui quali erano scritte frasi eloquenti: “Indossare una pelliccia non cancella l’odore”, “Vittime della tua volgare vanità”, “Donna in pelliccia guarda queste foto e vergognati”. «Cori di scherno contro le impellicciate non hanno lasciato indifferenti i mariti, i quali - si legge sul sito on line dell’associazione animalista - visibilmente innervositi, hanno più volte offeso le nostre attiviste e minacciandole di prenderle a schiaffi. 100% Animalisti dichiara (senza troppi giri di parole) “battaglia” a chi continua ad indossare questi capi senza nessun rimorso di coscienza, i nostri militanti non esiteranno a seguitare le proprie azioni di protesta anche nelle prossime settimane». La protesta è legata alla scelta di sacrificare animali, spesso cuccioli, per la produzione di pellicce e accessori. Il gruppo Offensiva animalista, in particolare, si è occupato di documentare lo stato in cui venivano tenuti gli animali del circo Nock. Blitz dello stesso gruppo sono stati organizzati al Palio degli asini di Mendrisio e alla festa di Redde a Capriasca. Gli attivisti hanno inoltre promosso la campagna “Stop soppressioni” in cui denuciano la disgustosa pratica di disfarsi degli animali domestici non più graditi, tramite un'iniezione letale col benestare della legge Svizzera. A Matera le tre attiviste che hanno percorso le strade del centro hanno contestato alle passanti in pelliccia la disinformazione alla base della scelta di acquistare una pelliccia, usando i cartelli per descrivere le sevizie alle quali sono sottoposti gli animali necessari per realizzare questi capi d’abbigliamento. Restano, nel frattempo, alcuni interrogativi sulla decisione di alcuni produttori di utilizzare materiale sintetico e pellicce “ecologiche”. sembra infatti che anche in questo caso il materiale usato non sia del tutto artificiale. matera@luedi.it
Le attiviste di Animalisti 100% in via del Corso durante la manifestazione di protesta contro il commercio e l’uccisione di animali da pelliccia
CURIOSITA’
Gita a Matera. Gaffe delle agenzie UN programma che promette un viaggio nel tempo e nelle meraviglie di Matera, città dei Sassi. E’ quello proposto ai dipendenti di un noto istituto di credito italiano da un tour operator italiano, ma non lucano nè materano. Dopo la partenza da Milano, è previsto l’arrivo a Matera dove, si dice testualmente si possono visitare: «Il Duomo con forme romanico-pugliesi, il Castello cinquecentesco, S. Agostino e i famosissimi Sassi (caratteristici quartieri con le case scavate nella rupe calcarea). Il paradosso sta tutto nell’invito a visitare luoghi chiusi al pubblico come il Duomo (in fase di restauro) e il castello Tramontano (chiuso per lavori
esterni di riqualificazione). Nessun riferimento, inoltre a chiese rupestri come S. Lucia alle Malve segno che il lavoro dell’Apt e la partecipazione alle rassegne specializzate non porta, ancora, nessun valore aggiunto. Il recente ricorso a strumenti di promozione come i Piot deve, dunque, indicare meccanismi di promozione che non facciano di Matera una meta consuetudinaria con pacchetti “pericolosamente” uguali a se’ stessi e nei quali, a volte, si incappi in gaffe come quella di suggerire la visita di un luogo, come la Cattedrale di Matera, chiusa per lavori da molti anni. matera@luedi.it
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Romeo via P. Vena 3/bis 0835/333901
Numeri utili Carabinieri
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Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia
115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546
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Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
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Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria
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Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio Asm
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Irsina«Serve un sindaco di buona condotta affiancato da una nuova classe politica»
Idv va da sola e propone il suo candidato IRSINA - La fase di preparazione alla consultazione elettorale apre dibattiti e confronti all’interno e all’esterno dei partiti. Ne è la conferma la presa di posizione ufficiale dell’Italia dei Valori di Irsina che rompe gli argini, e mette le ali ad una terza lista per le elezioni amministrative, escludendo ipotesi di accordo con una delle due coalizioni che sono presenti al momento sulla scena politica locale. Alla base di tale decisione, sembra trasparire la non condivisione del metodo e delle idee adottate dalle due rispettive compagini di centrodestra e centrosinistra. Le parole spiegano mol-
to e sono affidate ad un comunicato ufficiale: «La segreteria di Italia dei Valori di Irsina pone all'attenzione dei cittadini una seria riflessione in vista delle elezioni amministrative del 28 marzo 2010. Gia' da alcune settimane - inizia la nota della segreteria del partito - non mancano i rituali incontri tra i vari partiti e coalizioni con i loro rappresentanti impegnati esclusivamente ad individuare il futuro candidato sindaco, il quale come ben si sa , dovra' inevitabilmente fare i conti con i numerosi problemi gia' presenti nella nostra citta. Se vogliamo - continua la nota - aggravati negli ulti-
mi mesi dalla crisi amministrativa dell'aprile scorso. Per questo ed altri motivi Italia dei Valori - fanno sapere dal partito - suggerisce non solo la ricerca di un candidato sindaco di “buona condotta” se questi non sara' affiancato poi da una nuova e motivata classe politica politica, capace seriamente di offrire nuove idee per progetti concreti a vantaggio della nostra comunità e risvegliarla da quel letargo assai palese a tutti i cittadini. L'IDV si presenta ad Irsina come già il nuovo, e sceglie pertanto di correre da sola per le prossime amministrative essendo in grado di poter esprimere an-
che un proprio candidato sindaco. Questa posizione - conclude la nota del partito decisa dalla segreteria di Idv non preclude tra l'altro l'ingresso di quanti, politici e non , vorranno condividere questo nuovo progetto politico». Pertanto con la nuova posizione assunta dal partito di Di Pietro, ancora una volta ad Irsina sembra profilarsi la realizzazione di una terza lista. Nei prossimi giorni toccherà ai cittadini indicare temi e progetti per i quali chiedere l’impegno dei partiti in lizza. Infatti sono in tanti a lamentare l'assenza di un amministrazione del pae-
L’ingresso di Irsina. In città si attendono le prossime elezioni
se, nonostante la buona parte svolta dal Commissario prefettizio Francesco D'Alessio, sempre presente sulle questioni e sui temi, dimostrando una buona sensibilità verso la comunità irsinese.
Nonostante ciò, a distanza di tempo, tuttavia la città inizia a manifestare, però, una certa intolleranza all'assenza vera e propria di un governo locale. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Pomarico Ha dovuto pagare 600 euro per energia mai usata. Adiconsum: «Pronti alle vie legali»
Energia, pensionato imbrogliato Il nuovo gestore chiede consumi errati. Per oltre un anno non sono arrivate bollette POMARICO - «Rivoglio i miei soldi». Passare per un periodo da “Enel Servizio Elettrico” a “Energia Pura Casa” è costato davvero tanto, ad un pensionato pomaricano, Vincenzo Costantino. La sua vicenda ha tutte le caratteristiche di quelle brutte storie all'italiana, dove l'azienda privata, in questo caso Energia Pura Casa, appunto, mette in grosse difficoltà un cliente-consumatore; e, tra l'altro, pare ma è tutto da verificare - non si tratti d'una questione isolata. Comunque, le parole stesse di Costantino presentano in maniera lucida e puntuale la sua situazione, confermata, d'altronde, da numerose bollette. «Fino al giugno 2008 mi sono servito del contratto per fornitura elettrica da Energia Servizio Elettrico comincia Vincenzo Costantino - per poi passare come altri a Energia Pura Casa». E dal quel momento in poi il rapporto non procede al meglio. «Per un anno - aggiunge infatti il pensionato - non mi sono arrivate bollette, e molto preoccupato io stesso ho chiesto, anche con vari solleciti, d'avere fatture da pagare.
Il centro storico di Pomarico
Chiedendo alla società di non mandare insieme le bollette arretrate, ovviamente». Come è finita? Solamente quando il cliente ha deciso di tornare a Enel Servizio Elettrico, già nel 2009, Energia Pura casa spedisce tutte insieme, e con scadenza a qualche giorno dall'arrivo dei pagamenti da effettuare, cinque bollette per un totale di circa 600 euro. Data la vicinanza della scadenza e il pericolo dell'interruzione della fornitura, con sacrifici Vincenzo Costantino provvede comunque al pagamento dell'intera somma.
Qui il problema più grande, la fregatura più imponente. I consumi dichiarati e messi a richiesta di pagamento, effettuato dal consumatore a Energia Pura Casa, sono risultati non rispondenti al reale consumo. «Sono stati fatti pagare spiega Vito Pantone, dell'Adiconsum, che tutela gli interessi di Vincenzo Costantino - consumi risultati fasulli». Ed è stato abbastanza semplice scoprirlo. Infatti, se due più due fa sempre quattro, anche cinque meno tre fa proprio due.
Nel senso che al momento del più recente ricevimento della successiva bolletta “Servizio Elettrico”, la telelettura ha segnalato il danno. Ovvero che i consumi per i quali “Pura Casa” aveva chiesto e ottenuto compenso non erano corrispondenti all'effettivo. Dunque, ovviamente, Vincenzo Costantino dall'ottobre del 2009 chiede la restituzione dei soldi eccedenti. Ma ottenere rimborso sembra molto più difficile che ottenere per esempio un contratto. «Un operatore - spiega infatti ancora Costantino - ha risposto che al momento il meccanismo dei rimborsi è fermo». Quindi non si sa bene se e quando la moneta tornerà al legittimo proprietario. «Il signor Vincenzo Costantino - afferma Pantone si è rivolto a noi nella speranza che Energia Pura Casa provveda immediatamente al rimborso, comprensivo d'interessi, e noi abbiamo già avanzato ulteriore richiesta in mancanza di risposta del gestore. Se non otterremo risultati a breve, ricorreremo alle vie legali». Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
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L’OPINIONE
«La storia purtroppo si ripete» SIAMO alle porte delle elezioni regionali e seguo molto sulla stampa gli accadimenti quotidiani della vita politica della nostra terra. Noto,con enorme rammarico, che la "Storia" si ripete; nessun cambio generazionale,nessuna apertura verso volti nuovi e possibilmente giovani, ma solo ed esclusivamente un balletto continuo e recidivo dei soliti noti che cercano accordi e stringono alleanze con un unico scopo, quello di risedersi in consiglio regionale per l'ennesima legislatura alla faccia di tutto e tutti. Mi chiedo spesso se ci si rende conto che questi signori si sprecano in un ripetitivo e snervante baratto per raggiungere l'obiettivo ;tutto questo ci sta ,ma fino ad un certo punto. Nel senso che il baratto deve avvenire con la propria merce : il voto del cittadino comune,la preferenza di esso è merce propria di questi signori?Merce di scambio e di contrattazione? A che titolo si sentono proprietari di essa?Quando è in che modo l'hanno acquistata e ne son diventati titolari? In un momento di crisi come quello attuale non si dovrebbe approfittare della disperazione edella mancanzadi lucidita'del disoccupato,del precario,del tempo determinato e dell'affamato. Il fatto di aver tanta disperazione intorno dovrebbe esser motivo di insonnia e non di sonni tranquilli e beati come continuamente accade. Ogni tanto (direi spesso e continuamente) mi chiedo perchè non si opta per un cambio di direzione secco,serio ed opportuno ? Son certo che questo non accadra' mai , mi guardo a destra e a sinistra ed è evidente la blindatura e allora si continuera' a perseverare, con l'aiuto del diavolo, in attesa del giudizio divino. Cosimo Pancaro presidente consiglio comunale Nova Siri
Montescaglioso Il Comune aderisce ai Piot e prepara il trasferimento della sede municipale
Turismo e vivibilità in consiglio comunale MONTESCAGLIOSO - L'inizio dei lavori del Consiglio Comunale, su richiesta dell'Assessore alla Cultura Zaccaro, è stato preceduto da un minuto di silenzio per il terremoto ad Haiti; in seguito il consigliere di minoranza Montanaro ha abbandonato i lavori contestando le ritardate modalità di accesso alla documentazione. L’assemblea haaderito allacostituenda partnership di progetto per la presentazione dei P.I.O.T (Pacchetti Integrati di Offerta Turistica) ed approvato lo schema di atto costitutivo del parteneriato di progetto. Il punto è stato illustrato dall'Assessore al Turismo Fabio Disabato, il qualeha affermatocheviè l'intenzionedi inserire nel progetto spazi abbaziali, nello specifico quelli relativi all'ex frantoio. Nel programma da attuare vi è la realizzazione di una “macchina del tempo”, ovvero di un percorso virtuale che parte dal Paleolitico sino al Buco Nero. Dopo alcune domande dai banchi della minoranza, il sindaco Mario Venezia ha evidenziato l'importanza di aderire per valorizzare, in questo modo, il movimento turistico.
Ha colto l'occasione per informare che nell'anno 2009 sono state registrate ufficialmente 10 mila presenze di turisti a Montescaglioso, invitando la presidente del Consiglio Comunale, Anna Martinelli, a prevedere un consiglio comunale aperto con la partecipazione degli esercenti commerciali, per delineare le linee programmatiche in ambito turistico. L'assise ha approvato, all'unanimità, il punto. I successivi due argomenti di discussione, illustrati dall'Assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Zito, erano incentrati su questioni legate alla lottizzazione: all'unanimità sono stati approvati l'accorpamento dei lotti dal n° 33 al n° 37 del Pianodi lottizzazione Pipin Contrada Capoiazzo e la variazione del lotto n° 47B dello stesso Piano mediante diversa distribuzione dei lotti assegnati. Zito ha poi fatto riferimento al piano di utilizzo delle somme assegnate con D.M. 13333 del 30 dicembre 2008 ed economie rinvenienti dai Piani di utilizzo precedenti (legge n° 32/92) in merito ai fondi per il terremoto del 23 novembre 1980. Ha fatto riferi-
mento al nuovo piano di riparto che ha consentito delle economie, stimate intorno ai 650 mila Euro, che potranno essere utilizzate per il completamento di opere già previste. Tra queste il Convento della SS. Concezione (Clarisse), che da giugno 2010 dovrebbe essere fruibile in toto, anche in vista di un suo utilizzo come casa comunale, mentre l'attuale sede diventerebbe un centro di riposo per anziani. Santarcangelo (minoranza) ha posto dubbi sull'opportunità del trasferimento, anche in considerazione dei pochi spazi auto presenti nell'area, mentre il sindaco ha evidenziato l'intento di avviare un cambiamento delle abitudini e, in futuro, arrivare a chiudere il Centro Storico dal traffico veicolare. Anche questo punto è stato approvato all'unanimità, come lo schema di convenzione per l'assegnazione definitiva in diritto di proprietà del Lotto di edilizia pubblica in Viale Magna Grecia e il riconoscimento di un debito fuori bilancio risalente a 25 anni fa. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
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Il centro storico di Montescaglioso
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Matera e provincia 13
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò
TELEFONO E FAX: 0965/621036 E-MAIL: toniconc@libero RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI’ DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965/ 818768 Contratti a tempo
Versamenti volontari
DA VENERDI' FREDDO E NEVE A BASSA QUOTA Oggi poche nubi e ampi spazi soleggiati. Addensamenti serali sul Metapontino. Pioggia martedì e mercoledì, intensa sullo Jonio. Neve solo oltre i 1200 metri. Discreto giovedì. Da venerdì a domenica piogge, rovesci e neve sopra i 3-400m. Nonostante le nevicate e il freddo pungente delle giornate attorno al Natale possano aver fatto credere il contrario, il 2009 è stato un anno decisamente caldo. Dall'Osservatorio geofisico dell'Università di Modena e Reggio Emilia esce infatti un quadro di sintesi che colloca per l'Italia l'anno 2009alquintopostofragli annipiùcaldi.Unadellecaratteristichesalienti è stata quella di numerosi e frequenti sbalzi termici, con un'alternanza di periodi abbastanza lunghi di temperature notevolmente sopra le media a brevi ondate fredde. Il 21 dicembre è stata la giornata più fredda e il 17 luglio quella più calda. La temperatura media annuale è stata di 15,6 gradi, il secondo valore più alto mai registrato dall'inizio delle misurazioni, valore identico a quello del 2008 e del 2000 e superato solo dal 2007, con 15,9 gradi. A livello globale situazione identica. Secondo i dati diffusi per l'Italia dal Cnr Isac di Bologna e a livello globale dal Noaa statunitense il 2009 è stato infatti il quinto anno più caldo da quanto esistono i rilievi strumentali. Lo scorso giovedì per la prima volta in questo inverno la neve è caduta abbondante in Basilicata anche a quote di alta collina. Per la verità, complice un minimo più meridionale del previsto, a beneficiare della precipitazione è stato soprattutto il Pollino ed il Senisese, con accumuli fino a 40 centimetri intorno ai 1000 metri. Venerdì invece un nucleo freddo in scivolamento lungo l'Adriatico ha portato una spolverata anche sul Vulture e l'Alto Bradano. Le temperature sono rimaste per tutto il periodo leggermente al di sotto delle medie, in particolare nei valori massimi. Nei prossimi giorni l'inverno farà finalmente la voce grossa anche sul territorio lucano. Oggi prevarranno le schiarite e gli spazi soleggiati, con nubi serali sul settore jonico ma senza fenomeni di rilievo. Martedì e ancor più mercoledì sulla Basilicata avremo piogge e rovesci diffusi, localmente anche intensi sul Metapontino e Materano. La temperatura sarà in temporaneo aumento per cui la neve cadrà abbondante solo oltre i 12001400 metri. Giovedì sarà una giornata discreta con una prevalenza di schiarite. Da venerdì aria fredda in arrivo dal Nord Europa raggiungerà anche la Basilicata, sospinta da forti venti da Ovest/Nordovest. Inizialmente il maltempo interesserà soprattutto il Lagonegrese e l'Appennino con quota neve in calo fino agli 800-1000 metri. Tra sabato e domenica il freddo coinvolgerà l'intero territorio. Sabato nevicherà in Appennino dai 500-600metri,più inbassosiavranno rovescidiffusieforte vento.Ladomenica sarà gelida per correnti tese in discesa da Nord/Nordest. La neve cadrà già dai 300-400 metri in su. Lunedì: Poche nubi in mattinata con parziali velature lungo il settore tirrenico. Molto freddo nelle primissime ore del giorno. A metà giornata sarà presente una nuvolosità parziale che lascerà ancora spazio ad ampie schiarite. Nubi in aumento in serata sul Lagonegrese e sull'area jonica con prime deboli pioviggini. Temperature lieve in aumento, venti moderati meridionali, mari perlopiù mossi. Martedì: Cielo nuvoloso o molto sulla regione con precipitazioni sparse anche a carattere di rovescio. I fenomeni saranno più probabili in mattinatasulMetapontino,trailpomeriggio eleserasulsettoretirrenico.Neve in Appenninooltre i 1300 metri. Nonmancheranno comunque parziali schiarite e, in mattinata, anche spazi soleggiati. Temperature in aumento per venti tesi di Scirocco. Mercoledì: Maltempo per l'intera giornata. Anche la Basilicata sarà avvolta in un'ampia zona di bassa pressione che porterà pioggia e neve su gran parte d'Italia. Fenomeni intensi sul Metapontino, Val Sarmento e settore jonico. La neve cadrà a quote superiori ai 1200-1300 metri. Temperature stazionarie, in lieve calo dalla sera; venti moderati da Sud/Sudest, mari mossi o molto mossi. Giovedì:Nuvoloso in mattinata su tutta la Basilicata con precipitazioni sparse anche se intermittenti. Deboli nevicate sui monti oltre gli 1000 metri. Dal pomeriggio, a partire dal settore tirrenico, si faranno strada parziali schiarite. Ultimi fenomeni in serata solo sull'area jonica. Temperature in leggera diminuzione, venti moderati da occidente, mari sempre molto mossi. Venerdì: Tempo discreto in mattinata su gran parte del territorio. Già dal pomeriggio, però, andrà aumentando la nuvolosità a partire dall'area tirrenica della regione, in estensione poi in serata alla Val d'Agri ed al Potentino. Primi rovesci cadranno tra la sera e la notte. Temperature stazionarie in giornata ma in deciso calo dalla sera, venti in rinforzo da Ovest/Nordovest, mari molto mossi. Sabato: Tempo perturbato su tutto il settore tirrenico ed appenninico della regione, con piogge e rovesci localmente anche intensi. Inizialmente la neve cadrà solo oltre i 1000 metri ma, dal pomeriggio-sera, i fiocchi cadranno a quote sempre più basse fino a raggiungere nella notte i 400500 metri. Fenomeni intermittenti con qualche schiarita sul Metapontino. Temperature in calo. Domenica: La neve cadrà su tutta la Basilicata oltre i 400 metri di altezza. Venti freddi ed intensi da Nord/Nordest porteranno sul nostro territorio aria molto fredda dal Nord Europa. I fenomeni saranno più intensi e persistenti sul settore tirrenico ed appenninico. Nella successiva notte la neve potrà cadere anche sulla bassa collina Materana. Crollo termico e mari molto mossi o agitati. Giuseppe Pomarico
I VERSAMENTI volontari ai quali si è stati autorizzati sono validamente effettuati anche allorquando, successivamente all'autorizzazione, si presta attività lavorativa con contratti a tempo o progetto? N. Lopardo, Brienza No. La prosecuzione volontaria non può essere attuata per periodi per i quali vi è una copertura da contribuzione obbligatoria.
Spettacolo
Come unire le quote SONO stato un lavoratore dello spettacolo per 7 anni e mi sono stati versati regolarmente i contributi all'ENPALS. Ritiratomi da quell'attività, ho trovato occupazione in un'azienda di un mio amico, dove ho fatto altri 29 anni di lavoro, assicurato con l'INPS. Vorrei sapere come unire le due quote ai fini della mia futura pensione di anzianità. E' vero che esiste una convenzione tra i due enti? F. Mancuso, Potenza La convenzione, di cui lei parla, consiste nella cosiddetta totalizzazione dei due periodi. Basta farlo presente in occasione della domanda di pensione.
Per richiedere informazioni e formulare quesiti telefonare ogni lunedì dalle 10 alle 12 al numero 0984.482105
IL MEDICO RISPONDE di Roberto Romano
La malattia di Graves-Basedow COME si manifesta la malattia di GravesBasedow ? A. N. Matera La malattia di Graves-Basedow è una sindrome caratterizzata da ipertiroidismo e gozzo, talora da oftalmopatia (orbitopatia) e raramente da dermopatia (mixedema pretibiale).La patologia rende conto del 6080% di tutti gli ipertiroidismi, con una frequenza nettamente superiore nel sesso femminile ed un picco di incidenza compreso tra i 40 e i 60 anni. La malattia di Graves è causata dalla presenza di autoanticorpi stimolanti il recettore del TSH (TsAb) che determinano un aumento della sintesi e della secrezione degli ormoni tiroidei e causano pertanto l'insorgenza del gozzo diffuso. Sono stati individuati e proposti diversi fattori che possono predisporre a sviluppare la malattia di Graves, come: 1) suscettibilità genetica, correlata al sistema HLA ; 2)infezioni, attraverso meccanismi di mimesi molecolare (es. Yersinia Enterocolitica); 3)stress: induce un effetto immunosoppressivo mediato dal cortisolo, che ha come “rebound” un'iperattività immune; 4)steroidi sessuali: la prevalenza è maggiore nelle donne per effetto degli estrogeni, che inducono maggiore reattività autoimmune; 5) gravidanza: la malattia di Graves non è comune in gravidanza, poiché l'ipertiroidismo è associato a riduzione della fertilità. Tuttavia, in corso di gravidanza, l'azione sia dei linfociti B che T è ridotta e questa condizione di immunosoppressione può determinare l'insorgenza di tireopatie autoimmuni nel post-partum; 6)fumo: è un fattore di rischio per la
malattia di Graves e aggrava l'oftalmopatia; 7)farmaci: l'assunzione di iodio e di amiodarone può favorire l'insorgenza della malattia di Graves. L'esordio della malattia di Graves è spesso insidioso: spesso i sintomi sono poco specifici e non è raro che la malattia evolva rapidamente dopo periodi di stress emotivo. La malattia è caratterizzata da alterazioni della tiroide, oculopalpebrali, cardiovascolari, neuropsichiatriche e muscolari,cutanee,osse,gasto-intestinali,metaboliche ed endocrine.Tiroide: la ghiandola è caratterizzata dal gozzo diffuso determinato dal processo iperplastico. Si presenta di consistenza parenchimatosa e uniforme alla palpazione. La cute sovrastante manifesta vasodilatazione da accentuata reattività vascolare. Alterazioni oculo-palpebrali: tipico è l'esoftalmo vero (protrusione dei globi oculari) (uno dei segni dell'oftalmopatia di Graves) determinato dall'aumento di volume dei tessuti retrobulbari e dall'incremento della tensione delle orbite dovuta all'azione collagenotropica di fattori umorali. La patogenesi dell'oftalmopatia non è ancora chiara. Il volume sia dei muscoli estrinseci dell'occhio che del tessuto connettivale e adiposo retrorbitario tende ad aumentare a causa dell'infiammazione e dell'accumulo di glicosaminoglicani (GAG), soprattutto di acido ialuronico. Fattori di rischio dell'oftalmopatia sono la suscettibilità genetica, il sesso femminile, il fumo e il tipo di trattamento della malattia di Graves. E' stato infatti dimostrato che la terapia radiometabolica può comportare un peggioramento dell'oftalmopatia rispetto ai farmaci tireostatici o alla tiroidectomia. L'esoftalmo si accompagna a turbe della motilità oculare. (1. continua)
Mutualità
Calcolo della pensione Mia moglie, contro il mio parere, si è voluta iscrivere alla Mutualità Pensioni gestita dall'INPS (quella per le casalinghe) presso la quale ha versato 18 anni di contributi. A luglio 2009 compirà 65 anni. Avrebbe diritto ad una pensione ed, in caso positivo, come sarà calcolata? S. V. Maratea Le persone iscritte alla Mutualità pensioni,al raggiungimento dei requisiti, hanno diritto alla pensione di vecchiaia (calcolata col sistema contributivo) oppure alla pensione di inabilità (ove sussistano le condizioni).Per la pensione di vecchiaia occorrono 57 anni di età e almeno 5 anni di contributi. Però, l'importo mensile che deriva dal calcolo dei contributi non deve essere inferiore all'assegno sociale, maggiorato del 20%. Altrimenti, la pensione viene erogata a 65 anni, qualunque sia l'importo che scaturisce dalla contribuzione.
57 anni
Metodo contributivo Mia sorella ha 57 anni di età. Ha lavorato per circa 12 anni quando era giovane e comunque fino al 1992. Poi si è dedicata alla cura dei nostri genitori, entrambi infermi e deceduti tra il 2007 ed il 2008. Tranne la casa di abitazione, non ha altri redditi e viene aiutata da noi fratel-
li. Potrebbe chiedere una pensione col metodo contributivo? G. Colucci, Melfi I contributi versati prima del 1° gennaio 1996 sono utilizzabili se la persona interessata decide di passare al sistema contributivo. Per questa opzione, però, sono necessari 15 anni di contributi, di cui almeno 5 versati a partire dal 1996. Sua sorella, quindi, dovrebbe versare almeno 5 anni di contributi volontari e poi chiedere la pensione contributiva (ove ricorrano le condizioni, anche prima dei 65 anni). In alternativa, potrebbe avere diritto, a 65 anni, all'assegno sociale, evitando, così, la spesa dei contributi volontari.
60 anni
Part time verticale Mia moglie compirà 60 anni a settembre 2010 e può vantare circa 26 anni
di anzianità contributiva. Da gennaio 2007, per motivi di salute, ha chiesto ed ottenuto di effettuare il part-time verticale (in pratica lavora nei giorni dispari di ogni settimana). Questa situazione conta ai fini contributivi sempre come un periodo di lavoro normale (52 settimane l'anno)? D. Violante, Senise Il part-time è una forma di lavoro che si va estendendo sempre più, in quanto consente maggiore libertà ai lavoratori. Nel part-time verticale vengono accreditati i contributi riferiti alle sole settimane effettivamente lavorate. Se sua moglie le ha lavorate tutte, il calcolo delle settimane (per il diritto) avviene come per coloro che svolgono lavoro intero. L'importo, invece, subirà, comprensibilmente, qualche contrazione.
Reddito
Assegno
sociale Se un cittadino, coniugato o non, richiede l'assegno sociale all'inizio dell'anno solare non sapendo ancora quale sarà il reddito personale o di coppia dello stesso anno, cosa avviene? Corre il rischio di dover restituire quanto incassato? L. Caldarola, Matera L'assegno sociale è concesso in modo provvisorio sulla base della dichiarazione rilasciata dal richiedente al momento della domanda ed è conguagliato, entro il mese di luglio dell'anno successivo, sulla base della dichiarazione dei redditi effettivamente percepiti. Alla loro formazione concorrono i redditi, al netto dell'imposizione fiscale e contributiva, di qualsiasi natura, compresi quelli esenti da imposte e quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva, nonché gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.
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14
15
LunedĂŹ 25 gennaio 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Arleo, Benevento porta bene Prima Divisione
Al Potenza non ne va bene una Anche la Ternana fa un punto e Capuano si infuria da pagina 17 a pagina 24
Seconda Divisione
Ancora una doppietta di Guazzo e un caparbio Melfi vince in rimonta sulla Scafatese da pagina 25 a pagina 31
Serie D
Francavilla espugna Bitonto Matera frenato dal Casarano Pisticci, pari col Forza e Coraggio da pagina 32 a pagina 35
Basket A e B dilettanti
Bawer piegata in casa dal Trapani Publisys, è sconfitta e ultimo posto Bernalda illude, poi esce il Siracusa da pagina 44 a pagina 46
Volley
Derby al Lauria di Santomassimo La Sidel combatte solo per un set Torna alla vittoria la Giocoleria a pagina 48
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Sport
Lunedì 25 gennaio 2010
Serie
A
Risultati e classifica Bologna - Bari
2-1
Catania - Parma
3-0
Genoa - Atalanta
2-0
Inter - Milan
2-0
Juventus - Roma
1-2
Lazio - Chievo
1-1
Livorno - Napoli
0-2
39’ pt Barreto, 9’ st e 27’ st Gimenez 15’ pt Mascara, 26’ st Martinez, 32’ st Morimoto 18’ pt Palacio, 42’ pt Crespo 10’ pt Milito, 20’ st Pandev 6’ st Del Piero, 23’ st Totti, 48’ st Riise 18’ pt Stendardo; 32’ st Pellissier 46’ pt Maggio; 46’ st Cigarini
Palermo - Fiorentina
3-0
Siena - Cagliari
1-1
28’ pt e 37’ pt Hernandez, 13’ st Budan 33’ st Calaiò, 35’ st Matri (rig.)
Udinese - Sampdoria
Marcatori INTER MILAN ROMA NAPOLI PALERMO JUVENTUS CAGLIARI FIORENTINA GENOA SAMPDORIA BARI PARMA CHIEVO BOLOGNA UDINESE LAZIO LIVORNO CATANIA ATALANTA SIENA
2-3
7’ pt Di Natale (rig.), 27’ pt Pazzini (rig.), 44’ pt Isla, 12’ st Pozzi, 21’ st Semioli
Prossimo turno
21ª giornata
22ª giornata 31/01/2010 ore 15
Bari-Palermo (30/01 ore 18) Cagliari-Fiorentina Catania-Udinese Chievo-Bologna Juventus-Lazio (ore 20,45) Milan-Livorno Napoli-Genoa (30/01 ore 20,45) Parma-Inter Roma-Siena Sampdoria-Atalanta
49 41 38 37 34 33 32 31 31 30 29 29 28 23 21 21 21 19 17 13
21 15 4
2 45 19 11 9
2
0 24 11 10 6
2
2 21 8 26 +6
21 12 5
4 35 21 10 7
1
2 21 12 11 5
4
2 14 9 14 0
21 11 5
5 35 25 10 8
0
2 18 8 11 3
5
3 17 17 10 -3
21 10 7
4 31 24 10 6
4
0 15 7 11 4
3
4 16 17 7
-4
21 9
7
5 27 21 11 7
4
0 17 7 10 2
3
5 10 14 6
-9
21 10 3
8 33 28 11 5
2
4 17 14 10 5
1
4 16 14 5 -10
21 9
5
7 32 24 10 5
2
3 21 14 11 4
3
4 11 10 8
21 9
4
8 26 22 11 6
2
3 14 8 10 3
2
5 12 14 4 -12
21 9
4
8 35 36 11 7
3
1 25 16 10 2
1
7 10 20 -1 -12
21 8
6
7 26 30 10 5
5
0 17 7 11 3
1
7
21 7
8
6 26 22 10 6
3
1 16 6 11 1
5
5 10 16 4 -12
21 8
5
8 24 29 10 6
2
2 12 7 11 2
3
6 12 22 -5 -12
21 8
4
9 22 22 10 4
2
4 12 11 11 4
2
5 10 11 0 -13
21 6
5 10 23 30 11 5
2
4 16 16 10 1
3
6
7 14 -7 -20
21 5
6 10 22 27 11 5
3
3 17 13 10 0
3
7
5 14 -5 -22
21 4
9
8 16 22 11 3
4
4 11 11 10 1
5
4
5 11 -6 -22
21 6
3 12 13 29 11 4
2
5
9 12 10 2
1
7
4 17 -16 -22
21 4
7 10 21 29 10 3
3
4 10 10 11 1
4
6 11 19 -8 -22
21 4
5 12 20 32 10 2
3
5 11 14 11 2
2
7
21 3
4 14 22 42 11 2
4
5 10 17 10 1
0
9 12 25 -20 -30
-9
9 23 -4 -11
9 18 -12 -24
13 RETI: Milito (3 rig) (Inter), Di Natale (3 rig) (Udinese) 10 RETI: Barreto (3 rig) (Bari); Matri (2 rig) (Cagliari); Totti (4 rig) (Roma); Pazzini (1 rig) (Sampdoria) 9 RETI: Gilardino (Fiorentina); Ronaldinho (4 rig) (Milan) 8 RETI: Etòo (2 rig) (Inter); Hamsik (1 rig) (Napoli); Maccarone (1 rig) (Siena) 7 RETI: Di Vaio (2 rig) (Bologna); Martinez (1 rig) (Catania); Trezeguet (Juventus); Floccari (2 rig) (Lazio, 4 con il Genoa); Borriello, Pato (Milan); Quagliarella (Napoli) 6 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Nenè (1 rig) (Cagliari); Cavani (1 rig), Miccoli (1 rig) (Palermo) 5 RETI: Adailton (Bologna); Jeda (2 rig) (Cagliari); Mascara (3 rig) (Catania); Pellissier (Chievo); Crespo, Mesto (Genoa); Balotelli (Inter); Amoruso (2 rig) (Parma); De Rossi (Roma); Mannini (Sampdoria); Calaiò (Siena); Floro Flores (Udinese) 4 RETI: Morimoto (Catania); Marcolini (1 rig) (Chievo); Mutu (Fiorentina); Palladino (1 rig) (Genoa); Sneijder (Inter); Amauri (Juventus); Danilevicius (Livorno); Maggio (Napoli); Budan (Palermo); Bojinov, Paloschi (Parma); Perrotta (Roma)
Colpo Samp a Udine, pari fra Lazio e Chievo INTER MILAN
2 0
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 7.5; Maicon 6.5, Lucio 6.5, Samuel 6.5, Santon 6; Zanetti 7.5, Cambiasso 6.5, Muntari 6.5 (42' st Cordoba sv); Sneijder 5.5; Milito 7.5 (36' st Balotelli sv), Pandev 7.5 (21' st Thiago Motta 6) In panchina: Toldo, Materazzi, Mancini, Arnautovic. Allenatore: Mourinho 7.5 MILAN (4-3-3): Dida 6; Abate 5, Thiago Silva 6.5, Favalli 5.5, Antonini 6 (32' st Jankulovski sv); Gattuso 6 (1' st Seedorf 6), Pirlo 6, Ambrosini 5.5 (35' st Huntelaar sv); Beckham 6, Borriello 6, Ronaldinho 5 In panchina: Abbiati, Kaladze, Inzaghi, Bonera. Allenatore: Leonardo 5.5
SIENA CAGLIARI
1 1
SIENA (4-3-3): Pegolo 6.5; Rosi 6, Cribari 5, Brandao 6, Del Grosso 6.5; Vergassola 6, Codrea 6 (23'st Fini 6), Ekdal 6 (42'st Larrondo sv); Jajalo 6.5 (42'st Jarolim sv), Calaiò 6, Maccarone 5.5. In panchina: Ivanov, Ficagna, Rossi, Terzi. Allenatore: Malesani 6. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 7; Canini 6, Astori 5.5, Lopez 6 (9'st Dessena 6), Agostini 6; Biondini 6, Parola 6.5, Lazzari 6.5; Cossu 7 (45'st Barone sv); Larrivey 5, Matri 6.5 (36'st Jeda 6). In panchina: Vigorito, Marzoratti, Ariaudo, Nenè. Allenatore: Allegri 6.5. ARBITRO: Tommasi di
ARBITRO: Rocchi di Firenze 5 RETI: 10’ pt Milito, 20’ st Pandev NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 80.000 circa. Angoli: 8-2 per il Milan. Espulso al 26' pt Sneijder per proteste e al 46' st Lucio per doppia ammonizione. Al 47' st Ronaldinho si fa respingere un calcio di rigore da Julio Cesar. Ammoniti: Beckham, Lucio, Favalli, Muntari, Pandev, Thiago Silva. Recupero: 2'; 5'. MILANO – L'Inter concede il bis e dopo il derby d’andata si aggiudica anche la stracittadina di ritorno. Dopo il 4-0 di fine agosto, il 2-0 di ieri grazie alle reti di Milito e Pandev. Ronaldinho nel finale ha sbagliato un rigore. Bassano del Grappa 5. MARCATORI: 33'st Calaiò, 35'st Matri su rigore. NOTE: giornata fredda, terreno in discrete condizioni, spettatori 8.000, angoli 7-6 per il Siena. Ammoniti: Dessena, Codrea, Brandao. Espulsi: al 16' st Larrivey per doppia ammonizione, al 34' st Cribari, rosso diretto. Recupero: 3', 4'. SIENA - A Calaiò risponde Matri (su rigore): è tutta qui Siena-Cagliari. Per quello che s’è visto in campo probabilmente il Siena avrebbe meritato qualcosina in più. Sugli scudi il portiere dei sardi, Marchetti, migliore in campo. Due espulsi: uno per parte. Larrivey per il Cagliari, Cribari per il Siena.
LAZIO CHIEVO
LIVORNO NAPOLI
0 2
LIVORNO (3-5-2): De Lucia 6; Perticone 5, Rivas 6.5, Esposito 6 (16'st Tavano 5); Raimondi 5.5, Pulzetti 6 (33'st Marchini sv), Mozart 5.5 (1'st Filippini 6.5), Moro 6, Bergvold 5.5; Lucarelli 4.5, Bellucci 5 In panchina: Benussi, Bernardini, Vitale, Danilevicius Allenatore: Cosmi 6 NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis 7; Campagnaro 6.5, Cannavaro 6.5, Grava 6.5; Maggio 7.5, Pazienza 6, Cigarini 7, Gargano 6.5, Aronica 6 (23'st Dossena 6); Hamsik 6 (36'st Zuniga sv); Denis 6.5 (49'st Insigne). In panchina: Iezzo, Contini, Rullo, Maiello, In-
BOLOGNA BARI
2 1
BOLOGNA (4-4-1-1): Colombo 6; Raggi 6, Portanova 6.5, Moras 6, Lanna 6; Valiani 5.5 (4'st Gimenez 7.5), Mudingayi 6.5, Guana 6, Modesto 6; Adailton 6.5 (34'st Mingazzini sv); Di Vaio 6. In panchina: Spitoni, Britos, Zenoni, Zalayeta, Savio. Allenatore: Colomba 7 BARI (4-4-2): Gillet 5.5; Belmonte 5.5, A.Masiello 5.5, Bonucci 6, S.Masiello 6; Alvarez 6, Donati 6, Almiron 6 (30'st Rivas sv), Koman 5.5 (30'st Gazzi sv); Meggiorini 5.5, Barreto 6.5 (14'st Greco 5.5). In panchina: Padelli, Stellini, Allegretti, Diamoutene. Allenatore: Ventura 6
1 1
LAZIO (4-3-1-2): Muslera 7; Diakhite 6.5, Stendardo 6.5, Siviglia 6, Kolarov 5.5; Firmani 6, Baronio 5.5, Dabo 6 (23'st Lichsteiner 6); Mauri 5; Cruz 5.5, Zarate 6. In panchina: Berni, Luciani, Inzaghi, Foggia, Makinwa, Rocchi. Allenatore: Ballardini 5.5. CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Sardo 6, Mandelli 6.5, Yepes 6, Mantovani 6; Luciano 6.5, Rigoni 5 (17'st Bentivoglio 6.5), Marcolini 6 (37'st Ariatti
signe. Allenatore: Mazzarri 6.5 ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 5.5 MARCATORI: 46'pt Maggio; 46'st Cigarini NOTE: pomeriggio freddo e nuvoloso, terreno in discrete condizioni. Al 10'st De Sanctis para un calcio di rigore a Lucarelli. Espulso al 44'st De Lucia per fallo di mano volontario fuori area. Angoli: 5-3 per il Livorno. Ammoniti: Raimondi, Esposito, Gargano, Mozart, Pazienza, De Sanctis, Filippini. Recupero: 2'; 4'. LIVORNO - Maggio (con un gol alla Van Basten) e Cigarini fanno volare il Napoli. Il Livorno cade e Cosmi si dimette. ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto 6 MARCATORI: 39'pt Barreto, 9'st Gimenez, 27'st Gimenez NOTE: pomeriggio nuvoloso, terreno in buone condizioni. Spettatori: 14mila circa. Ammoniti: Meggiorini, Modesto, Raggi, Lanna, Portanova. Angoli: 6-5. Recupero: 1'; 3'. BOLOGNA - Entra Gimenez e cambia il Bologna. Il giovanissimo Sudamericano, già artefice della vittoria dei felsinei a Firenze, anche ieri ha regalato tre punti alla squadra di Colomba. Il Bari, solito calcio champagne, era passato in vantaggio con un bel gol di Barreto. Poi Gimenez ha ribaltato la situazione con una doppietta.
sv); Pinzi 6; Granoche 5 (17'st Bogdani 6), Pellissier 7. In panchina: Squizzi, Morero, Frey, De Paula. Allenatore: Di Carlo 7. ARBITRO: Brighi di Cesena 6. MARCATORI: 18'pt Stendardo; 32'st Pellissier. NOTE: pomeriggio nuvoloso, terreno in buone condizioni, spettatori 30.000. Ammoniti: Mandelli, Firmani, Rigoni, Pinzi, Bogdani, Luciano. Angoli: 5-4 per il Chievo. Recupero: 1', 3'. Effettuato dalla Curva Nord uno sciopero del tifo durante i primi 15' per protestare contro la presidenza.
PALERMO FIORENTINA
3 0
PALERMO (4-3-1-2): Sirigu 6.5; Cassani 6.5, Kjaer 6.5, Bovo 6.5, Balzaretti 6.5; Nocerino 6.5, Liverani 7 (39' st Blasi sv), Migliaccio 6.5; Pastore 6.5; Miccoli 6.5 (34' st Bertolo sv), Hernandez 8 (8' st Budan 7). In panchina: Brichetto, Goian, Tedesco, Melinte. Allenatore: Rossi 7. FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6.5; De Silvestri 6.5, Gamberini 5.5, Felipe 5.5, Gobbi 5.5; Montolivo 5.5 (39' st Bolatti sv), Donadel 5.5; Santana 5 (1' st Marchionni), Mutu 6, Vargas 5.5; Gilardino 5.5 (16' st Jovetic 6). In panchina: Avramov, Natali, Pasqual,
GENOA ATALANTA
2 0
GENOA (3-4-3): Amelia 6; Biava 6, Dainelli 6, Moretti 6; Rossi 6, Milanetto 6.5 (25' st Juric 6), Zapater 6.5, Criscito 6.5; Mesto 7, Crespo 7 (25' st Suazo 6.5), Palacio 7 (32' st Sculli 6). In panchina: Scarpi, Fatic, Tomovic, Polenta Allenatore: Gasperini 7 ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 6.5; Capelli 5.5 (8' st Valdes 5.5), Manfredini 6.5, Talamonti 5, Bellini 5.5; Ferreira Pinto 5.5, Guarente 6, Zanetti 5 (8' st Chevanton 6.5), Padoin 5.5; Doni 5.5, Tiribocchi 5 (19' st Acquafresca 5.5). In panchina: Consigli, Garics, Ceravolo, Peluso. Allenatore: Mutti 6
UDINESE SAMPDORIA
2 3
UDINESE (4-4-2): Handanovic 5.5; Basta 6, Zapata 5.5, Coda 5.5, Lukovic 5 (43' st Corradi sv); Pepe 6 (14' st Floro Flores 5), Inler 6, Sammarco 5.5 (32' st Cuadrado sv), Isla 6; Sanchez 5.5, Di Natale 6.5. In panchina: Belardi, Pasquale, Charà, Lodi. Allenatore: De Biasi 5. SAMPDORIA (4-4-2): Storari 5.5; Cacciatore 5 (6' st Zauri 6), Gastaldello 5, Lucchini 5, Ziegler 5; Semio-
Carraro. Allenatore: Prandelli. ARBITRO: Damato di Barletta 6. MARCATORI: 28' pt. 37' pt Hernandez, 13' st Budan. NOTE: Giornata di sole, terreno in brutte condizioni. Spettatori: 21.585 per un incasso di 327.239,00 euro. Angoli: 9-3 per la Fiorentina. Ammoniti: Montolivo, Hernandez, Balzaretti. Recupero: 1'; 3'. PALERMO - Una Fiorentina irriconoscibile e un Palermo trascinato dal diciannovenne Hernandez. Questa, in estrema sintesi, la gara del “Barbera”. Prandelli deve rivedere qualcosa. ARBITRO: Giannoccaro di Lecce 6 MARCATORI: 18' pt Palacio, 42' pt Crespo NOTE: Pomeriggio freddo, terreno in cattive condizioni. Spettatori: 22.000 circa. Angoli: 5-1 per l’Atalanta. Ammoniti: Doni, Moretti, Chevanton, Guarente, Dainelli, Biava. Recupero: 0'; 4'. GENOVA - Il duo argentino Palacio-Crespo affonda l’Atalanta di Bortolo Mutti e regala tre punti che rilanciano il Genoa in zona Champions. Succede tutto nella prima frazione di gioco: prima Palacio con un bel pallonetto a scavalcare Coppola, poi Crespo con un colpo di testa alla sua maniera. Solo panchina per Suazo.
li 7 (46' st Rossi sv), Palombo 6.5, Poli 5.5 (10' st Tissone 6.5), Mannini 6; Pazzini 6.5, Pozzi 6. In panchina: Guardalben, Padalino, Guberti, Testardi. Allenatore: Del Neri 6.5. ARBITRO: Russo di Nola 6.5. MARCATORI: 7' pt Di Natale (rig.), 27' pt Pazzini (rig.), 44' pt Isla, 12' st Pozzi, 21' st Semioli. NOTE: pomeriggio freddo, terreno di gioco in cattive condizioni. Angoli: 4-1. Ammoniti: Coda, Sammarco, Sanchez, Mannini, Pozzi, Gastaldello, Lucchini e Semioli. Recupero: 2'; 4'.
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16 Sport
Risultati e classifica Andria-Rimini
21ª giornata Marcatori
1-0
pt 33’ Pomante
Giulianova-R. Marcianise 0-0
VERONA
38
21 9 11 1 25 8 10 5
4
1 18 8 11 4
7
0
REGGIANA
35
21 10 5
6 35 23 11 7
1
3 21 12 10 3
4
3 14 11 12 -8
pt 45’ Porcaro (PZ); st 26’ Tozzi Borsoi (T)
PESCARA
34
21 8 10 3 23 15 11 6
4
1 12 5 10 2
6
2 11 10 8
Reggiana-Portogruaro
PORTOGRUARO
33
21 9
6
6 23 18 11 4
5
2
6 10 5
1
4 14 12 5 -10
RAVENNA
32
21 9
5
7 25 18 10 6
3
1 19 9 11 3
2
6
6
7
-9
TERNANA
32
21 10 2
9 24 20 10 6
0
4 15 10 11 4
2
5
9 10 4
-9
1-0
COSENZA
30
21 8
6
7 32 29 10 5
4
1 18 10 11 3
2
6 14 19 3 -11
0-0
TARANTO
30
21 7
9
5 20 18 11 6
4
1 10 5 10 1
5
4 10 13 2 -13
RIMINI
30
21 9
3
9 20 24 11 7
3
1 15 6 10 2
0
8
V. LANCIANO
27
21 5 12 4 19 24 10 2
4
4
8 17 11 3
8
0 11 7
ANDRIA
26
21 7
9 21 26 11 6
3
2 11 6 10 1
2
7 10 20 -5 -17
SPAL
25
21 5 10 6 20 19 11 2
5
4
8
9 10 3
5
2 12 10 1 -18
GIULIANOVA
23
21 4 11 6 21 25 11 2
7
2
9
9 10 2
4
4 12 16 -4 -20
CAVESE
22
21 4 10 7 13 18 10 3
5
2 10 10 11 1
5
5
3
FOGGIA
22
21 5
8
8 17 26 10 2
4
4
8 10 11 3
4
4
9 16 -9 -18
R. MARCIANISE
21
21 5
6 10 22 27 10 2
3
5 12 15 11 3
3
5 10 12 -5 -20
PESCINA
21
21 5
6 10 18 29 11 3
3
5 10 15 10 2
3
5
8 14 -11 -22
POTENZA
20
21 5
5 11 20 31 10 4
3
3 11 12 11 1
2
8
9 19 -11 -21
Pescina-Pescara
0-2
st 29’ e 35’ Vitale
Potenza-Ternana
1-1 0-1
st 9’ Altinier
Spal-Cavese
2-0
pt 20' Bedin; st 46' Marongiu
Taranto-Ravenna pt 9' Bolzan
V. Lanciano-Foggia Verona-Cosenza
2-1
44' pt Virga (C), 10' st Anselmi (V), 39' st Di Gennaro (V)
Prossimo turno
22ª giornata 31/01/10 ore 14.30
Cavese-Reggiana Cosenza-Andria Pescara-Giulianova Portogruaro-V. Lanciano R. Marcianise-Potenza Ravenna-Foggia Rimini-Pescina Spal-Taranto Ternana-Verona
5
9
7
0 17 -3
9
-9
5 18 -4 -13
8
-5 -14
-5 -19
8 RETI: Altinier (Portogruaro); Piovaccari (Ravenna); Stefani (6) (Reggiana) 7 RETI: Biancolino (Cosenza); Rossi (1) (Reggiana); Corona (1) (Taranto) 6 RETI: Sy (Andria); Tozzi Borsoi (3) (Ternana) 5 RETI: Danti (Cosenza); Salgado (2) (Foggia); Campagnacci (3) (Giulianova); Improta (3) (Lanciano); Nardini (Reggiana); Tulli (1) (Rimini); Noviello (Ternana); Ceccarelli e Selva (Verona) 4 RETI: Bernardo (Cavese); Fiore (1) (Cosenza); Mancino (Foggia); Olivi (Pescara); Catania (Potenza); Gerbino Polo e Scappini (Ravenna); Tedesco (Real Marcianise); Temelin (Reggiana); Longobardi (Rimini); Cipriani (Spal); Concas (Ternana) 3 RETI: Varriale (Cavese); Bernardi e Scotto (Cosenza); Melchiorri e Migliore (Giulianova); Sansone e Turchi (Lanciano); Artistico (1), Ganci (1) (Pescara); Choutos (1) e Rebecchi (Pescina); Bocalon e Cunico (Portogruaro); De Cesare (1) Lucenti e Polani (Potenza); Packer (Ravenna); Manco, Poziello e Romano (Real Marcianise); Alessi (Reggiana); Frara (Rimini); Bazzani e Schiavon (Spal); Correa (Taranto); Berrettoni e Colombo (Verona)
La corsa dei romagnoli si arresta dopo cinque vittorie di seguito. E il Verona va in fuga
Altinier ferma la Reggiana Gara assai tesa: alla fine si contano tre espulsi. Nardini a partita finita REGGIANA PORTOGR.
0 1
A.C. REGGIANA (4-4-11): Tomasig 6; Girelli 5,5, Stefani 6, Zini 5,5, Mei 5,5 (3’ st Temelin 5,5); Nardini 5,5, Romizi 5 (37’ st D’Alessandro sv), Viapiana 5, Anderson 5,5; Alessi 6; Rossi 6. A disp.: Manfredini, Ferrando, Bovi, Ferrari, Morelli. All.: Dominissini 5,5. PORTIGRUARO (4-3-12): Rossi 6,5; D’Alterio 6, Madaschi 6, Siniscalchi 4,5, Gotti 6,5; Scozzarella 6,5 (36’ Vicente sv), Mattielig 6, Espinal 5,5; Cunico 6; Marchi 5,5 (25’ pt Gardella), Altinier 6,5 (29’ st Bocalon 6). A disp.: Marcato, Cardin, Migliozzi, Scapuzzi. All.:Calori 7. ARBITRO: Gambini di Roma 5. RETE: st 9’ Altinier. NOTE: spettatori: paganti 1501 di cui 39 ospiti, 1772 abbonati. Ammoniti: Rossi, Mattielig. Espulsi: Anderson, Nardini, Siniscalchi. Recupero: pt 2’; st 4’. REGGIO Pesante vittoria del Portogruaro che allo stadio Giglio di Reggio Emilia ha battuto la Reggiana, reduce da cinque vittorie consecutive,per uno a zero con gol decisivo di Altinier, sempre più capocannoniere. La vittoria assume ancor più valore,considerando che gli uomini di mister Calori hanno giocato dal 17esimo della prima frazione in inferiorità numerica, a causa della doppia ammonizione rimediata da Siniscalchi per due duri interventi da tergo ai danni della punta granata Rossi. Il Portogruaro si trova
ora a 33 punti,a 5 dal Verona primo,ma a soli 2 dalla stessa Reggiana che mantiene la seconda posizione. Nei minuti iniziali del primo tempo la partita stenta a decollare, tant’è che gli ospiti rimangono in dieci uomini prima ancora di aver creato vere e proprie occasioni da gol. È Altinier il primo a provarci,ma la sua rovesciata termina di molto a lato. Al 26esimo Mattelieg prova la soluzione dalla distanza,calciando alla grande circa trenta metri,ma Tomasig è attento e controlla la sfera. Alla mezzora Nardini trova Rossi che spalle alla porta si alza il pallone e si esibisce in una splendida rovesciata che l’omonimo portiere del Portogruaro para con sicurezza. Pochi minuti dopo è ancora Rossi,questa volta lanciato da Alessi,a cercare la via della rete con una bella conclusione incrociata,ma l’estremo difensore ospite salva la propria porta con un vero e proprio miracolo. Pochi minuti prima della fine del primo tempo Scozzarella ha una buona chance con una punizione dal limite:la traiettoria ad aggirare la barriera è buona, ma Tomasig è attento e controlla. La ripresa inizia con i fuochi d’artificio. Al 6’ una rocambolesca azione porta Rossi al tiro all’altezza del dischetto di rigore,ma il suo tiro è rimpallato da due avversari; Viapiana è il più lesto ad avventarsi sul pallone, ma la sua conclusione da circa tre metri di distanza termina incredibilmente alta. Un minuto dopo Nardini scende alla grande sulla destra e crossa al centro,dove Alessi tira di pri-
Il gol di Altinier che ha piegato la Reggiana
ma intenzione:la conclusione è respinta in angolo dalla difesa. Dal calcio d’angolo che ne deriva, ancora Alessi prova il tiro al volo, ma Rossi para prima che Zini potesse deviare la sfera. Ecco quindi che nel momento di maggior pressione dei padroni di casa, il Portogruaro esce alla grande. Su azione di contropiede Cunico apre sulla sinistra per Gotti,che crossa in mezzo dove Altinier anticipa Zini in spaccata e
segna il gol del vantaggio. La Reggiana carica quindi a testa bassa per trovare il gol del pareggio, senza però riuscire a creare reali occasioni da rete. Al 12esimo Alessi tenta il tiro dal limite,ma la conclusione si spegne sul fondo. Al 16esimo Scozzarella ha l’occasione per chiudere la partita, quando,dopo aver saltato due uomini,si presenta a dinanzi a Tomasig tutto solo,senza però trovare neanche lo specchio della porta.
Poco prima della mezzora Stefani prova con una punizione di potenza,ma Rossi risponde alla grande smanacciando in angolo. Dal corner seguente lo stesso Stefani colpisce di testa sfiorando il palo di un inezia. Al 40esimo il Portogruaro riparte in contropiede e Anderson entra duramente su Cunico per fermare l’azione: rosso diretto per il brasiliano, e parità numerica di nuovo ristabilita. Al 43esimo Bocalon,im-
beccato alla grande da Cunico potrebbe segnare il gol del raddoppio,ma il suo tiro termina a lato. La partita finisce poco dopo,ed il risultato è più che meritato per il Portogruaro che seppur in dieci uomini ha avuto più occasioni della stessa Reggiana in undici. Da segnalare l’espulsione di Nardini avvenuta a partita conclusa per aver spintonato un avversario. Cristiana Filippini sport@luedi.it
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Sport 17
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
1ª Divisione. La squadra di Toscano mette sotto i gialloblù. Infortuni a Petrocco e Danti
Beffato un gran bel Cosenza I Lupi, in vantaggio con Virga, sconfitti a Verona solo nel finale di gara VERONA COSENZA
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VERONA (4-3-1-2): Rafael, Cangi, Ceccarelli, Anselmi, Pugliese, Russo, Esposito, Garzon, Berrettoni (39’ st Farias), Di Gennaro (46’ st Campisi), Colombo (1’ st Ciotola). In panchina: Ingrassia, Comazzi, Campagna, Burato. Allenatore: Remondina COSENZA (3-4-1-2): Petrocco (26’ st Gabrieli), Ungaro, Fanucci, Musca, Bernardi, De Rose, Roselli, Maggiolini, Fiore, Scotto (39’ st Mortelliti), Danti (31’ pt Virga). In panchina: Amico, Giardina, Marsili, La Canna. Allenatore: Toscano ARBITRO: Cervillera di Taranto MARCATORI: 31’ pt Virga, 11’ st Anselmi, 40’ st Di Gennaro NOTE: Giornata fredda, terreno spelacchiato e irregolare. Spettatori 13 mila circa dei quali 400 provenienti da Cosenza. Ammoniti: De Rose, Pugliese, Ciotola, Virga. Angoli 10-5. Recupero 2 pt, 4st. Il pallone toccato da Virga si insacca: è l’1-0 per il Cosenza
di ALESSANDRO RUSSO VERONA - Match atteso e gara che conferma il can can della vigilia tra ansie e sogni di gloria. Vince il Verona, ma il risultato più equo sarebbe stato sicuramente il pareggio. Lupi che escono battuti con tanto rammarico per non aver saputo capitalizzare le tre nitide occasioni del primo tempo e per aver beccato il gol decisivo nell’unica azione manovrata del secondo tempo, con la griffe impetuosa di Di Gennaro. Il campionato prosegue con la convinzione che il Cosenza ha mezzi per tenere testa alle grandi e, anche attraverso gli spareggi, uscire a fine torneo con un grande risultato. Al Bentegodi la capolista è sembrata il Cosenza, che ha giocato sempre la palla, di prima e bene. Proprio per questo, per qualche ingenuità, il ko è colpo gobbo duro da digerire. L’opzione dei play off è dietro l’angolo se si continua a giocare con questo piglio e intensità, serve più concretezza e il rammarico resterà solo un
vecchio ricordo. Di questo Cosenza visto a Verona c’è da essere orgogliosi. Cosenza in emergenza per le defezioni degli squalificati Biancolino e Di Bari e gli infortunati De Pascalis e Porchia, rimasto a Cosenza con una febbre che ha privato i Lupi del loro capitano proprio nel match più delicato della stagione. Remondina schiera, sin dal primo minuto, Di Gennaro, bomber in arrivo dal Gallipoli per aumentare la propulsione offensiva; Toscano ha le scelte obbligate e deve rivoluzionare completamente la difesa, dove giocano Ungaro con Fanucci che rileva i compiti del capitano Porchia. Contesto da massima serie, con la spettacolare torcida veronese (diecimila abbonati e un tifo da Coppa), e la risposta cosentina con l’arrivo da ogni parte d’Italia e dal capoluogo bruzio di oltre quattrocento supporter festanti con tanto di stendardi a due aste. In questo stadio il Cosenza ha una certa tradizione favorevole contro l’Hel-
las, ma il finale sarà amaro. CRONACA. La gara comincia a ritmo blando e la prima palla gol è del Cosenza al minuto numero 8; dopo un fraseggio Scotto-Danti, la palla termina ancora al furetto che fallisce il tap in vincente. Ancora Cosenza al 12’ con giocata di prima, la palla giunge a Scotto che calcia alto sulla traversa. Il Verona gioca su lanci lunghi e sulla vena di Ganci che sulla destra fa la differenza. Al 23’ primo tiro in porta degli scaligeri con un tiro da fuori area di Russo respinto dai Lupi. Meglio il Cosenza del Verona e occasionissima al 25’, quando Danti fa il Dantinho, si invola per corsie centrali e serve un assist delizioso per Scotto che entra in area ma si fa ipnotizzare da Rafael che mette in angolo. Sul successivo corner di Fiore la palla spizzicata da Alessandro Bernardi arriva nell’area piccola per Scotto che colpisce di testa. Rafael si salva d’istinto. Danti si fa male e al suo po-
sto entra Virga. Il Verona si sveglia e infila una serie di corner che fanno ballare un po il Cosenza che regge. Una mischia innescata da Cangi sbrogliata e un intervento d’istinto di Petrocco al 33’ sono le occasioni migliori. Ma il Cosenza tiene palla a terra a mette spesso in difficoltà l’Hellas. Così, al 1’ di recupero, azione insistita sulla sinistra, palla data e ricevuta da Fiore che dall’area piccola calcia verso la porta, interviene Virga e la palla dopo una parabola velenosa termina in gol. Apoteosi per i 400 supporter rosoblù e gelo per Remondina subito contestato. Nella ripresa il Verona entra con Ciotola al posto di Colombo. La gara il Cosenza la tiene in pugno, nonostante la voglia degli scaligeri. Ci prova soprattutto Berrettoni che ha il piede caldo, ma non riesce a farsi pericoloso se non su un assist per Di Gennaro senza esito. Poi al minuto numero 11’ ancora Berrettoni guadagna il fondo e chiama Virga a un fallo ingenuo. Calcio di punizione, sul pallone va Esposito. E’ un corner corto, palla velenosa e Anselmi si alza più in alto di tutti. Pari e Bentegodi che diventa un catino infermale. I Lupi però tengono e anzi provano a giocare, sempre di prima e in scioltezza. Così al 22’Fiore innesta in maniera sublime Maggiolini che si incunea, entra in area e conclude forte sul secondo palo. La palla esce fuori di un niente. La gara sembra incanalata sui binari dell’equilibrio, ma il Cosenza perde anche Petrocco per in fortunio. Entra Gabrieli, al suo esordio stagionale e per lui, senza che possa fare alcunché, a cinque minuti dal termine, la capitolazione. Distrazione sulla corsia di destra dove un velenoso Farias guadagna il fondo e crossa con convinzione. La palla diventa un assist per Di Gennaro che mette il piede e manda la palla in gol. E’ l’azione che mette il timbro sulla beffarda sconfitta del Cosenza, che sembra la capolista ma torna a casa a mani vuote. Il campionato è lungo, il Cosenza ha dimostrato di essere grande e poter ambire alla B. Nonostante tutto.
PAGELLE COSENZA PETROCCO (6.5) - La sua caratteristica è quella di essere un portiere reattivo e ci mette una pezza su un intervento velenoso di Cangi. Esce per infortunio. Dal 26’ st GABRIELI (sv) MUSCA (6.5) - Torna titolare dopo diverse settimane e cerca di trovare subito il ritmo partita. Gioca un ottimo match, con la determinazione di tutta la squadra. Esemplare la sua interpretazione per lunghi tratti, Cangi, però, è un cliente scomodo. FANUCCI (6.5) - Spostato al centro della difesa per l'assenza forzata di capitan Porchia ci mette determinazione grinta. Gioca una gara quasi perfetta. UNGARO (6,5) - Si trova catapultato dal mercato in uscita alla formazione titolare nel match dell'anno. Interpreta al meglio la sua partita, avrebbe meritato un altro risultato assieme ai suoi compagni. BERNARDI (6.5) - Il “Tardelli del San Vito” sgomma al Bentegodi, nel primo tempo difende e attacca. Sempre pericoloso, soffre le pessime condizioni del terreno di gioco. DE ROSE (6,5) - Mediana con il cuore rossoblu. Super “polpaccio”. Innesta un super duello con Berrettoni e spesso e volentieri ha la meglio. ROSELLI (6,5) - Lavora sotto traccia per far quadrare i conti della centrocampo rossoblù. Si muove anche in avanti alla ricerca della giocata vincente. Propositivo. MAGGIOLINI (6) - Conferma la media delle sue prestazioni, intensità e folate nell’area avversaria. Sfiora il gol del 2-1, dalla sua zona incertezza per il gol decisivo. FIORE (7) - Trova finalmente un contesto pari alla sua grandezza tecnica. Il gol del vantaggio è l’emblema della sua classe. Nella ripresa, innesta giocate d'alta scuola e mette in difficoltà gli avversari. SCOTTO (6,5) - Torna in forma il motorino offensivo red and blue. Corre come un indemoniato lungo tutto l’attacco e fa pressing, sbaglia un gol facile e uno glielo nega Rafael. Dal 39’ st MORTELLITI (sv) DANTI (6) – Il re del mercato entra in campo contratto, sbaglia una buona occasione, ma si rifà con un assist da giocoliere per Scotto. Esce per infortunio. Dal 31’ pt VIRGA (6) - Segna il gol del vantaggio, commette una ingenuità in occasione del pareggio con un fallo evitabile. al. ru. L’esultanza di Virga e Fiore dopo il momentaneo vantaggio dei rossoblù
IL LUNGO VIAGGIO DEI TIFOSI ROSSOBLU’
Trasferta all’inglese contro offese e cori razzisti VERONA – La trasferta all’inglese contro una delle tifoserie più all’inglese dell’intero panorama calcistico italiano. I ragazzotti cosentini, quelli della vecchia guardia e delle nuove generazioni si sono dati un appuntamento virtuale allo stadio Bentegodi di Verona. Con il nuovo modo di fare tifo e con le nuove norme, tifare “alla cosentina” è diventata una risorsa, da tenere ben stretta e da utilizzare. Casual style, quasi irriconoscibili, nonostante i controlli. Purpette e sciarpe all’inglese d’ordinanza. I primi gruppetti si sono dati appuntamento alla stazione di Vaglio Lise. Poi a quella di Castiglione Cosentino. Il freddo pungente di queste ore ha fatto da corollario alla grinta passionale rossoblù. I ragazzi della nord e quelli della sud insieme verso il nord italia. Un cinquantina, forse più, cappelli come se fossero le periferie di una qualunque città, l’atteggiamento da guaglioni senza alcuna remora, il bambulè nell'aria, tutto griffato libertario. Questi cosentini in trasferta non si mai quanti sono, come par-
I 400 tifosi cosentini giunti al Bentegodi di Verona
tono, quando arrivano nella città dove giocano i Lupi. E anche stavolta è andata così visto che dalla città dei Bruzi si sono mossi in almeno trecentounità. Ma coni mezzi più diversi. Chi, quel gruppo dei cinquanta in treno intorno alle ore
22, chi quelli della vecchia guardia con i furgoni se ne sono contati almeno cinque, chi con le macchine fino a Bologna. Sì perché il nuovo modo fare tifo ha come legge, il modo libero di sfuggire all’omologazione del tifo. Siamo giovani, alle-
gri e ribelli, sembrano dire nella notte di gennaio. Una fede infinita come quella delle Brigate rossoblù, uno dei gruppi storici della curva bruzia, che hanno scelto il treno di mezzanotte. Una ventina di fan, invece, posizionati nello stile della “Catena”, si sono mossi in treno verso Ancona, per celebrare i trentanni di un ragazzo anconetano. Legami duraturi senza freni, più forti della differenza di categoria e più forti di una distanza chilometricaegeografica. AnconaeCosenza nessuna differenza. Da Roma è stato organizzato un bus e altre macchine, da Firenze, da Pisa e da Siena, con appuntamentoalla stazionedi Bolognache all’ora chiave è diventata una sorta di piazza Kenendy anni Ottanta. Sciarpe rossoblù, cori alti, freddo emiliano e il Cosenza nel cuore. Avanti tutta, Come on wolwes, tanti stendardi vecchia maniera e qualche migliaio di baresi dietro i galletti al Dall’Ara. I supporter dei Lupi si sono mossi in treno verso Verona. Polizia in assetto e nuovo rituale
di trasferta, fino al piazzale della nord. Bombe carta al loro arrivo e posto riservato in alto nel terzo anello dello stadio scaligero, dove hanno preso posto le migliori tifoserie italiane, migliaia ai fan di ogni colore. E’ lo stadio dell’Hellas e anche del Chievo, ma tra caosentini e scaligeri la simpatia è pari a zero. Di fronte stendardi da ogni centro della provincia di Cosenza e poi anche dei quartieri. “Benvenuti in Italia” si alza dalla tribuna. Rossoblù disegnato in mille modi. Ci sono quelli Roma e di Firenze, Andreotta e Amantea, Acri e Cosenza Vecchia, Roggiano e Villapiana, Diamante e Milano. Di fronte le croci dell’Hellas e i cori che hanno fatto scuola. Da Cosenza il grido di battaglia sialza possente e la squadra risponde presente. Spettacolare gara e risultato che poteva e doveva essere diverso, come i cori razzisti del Bentegodi, così straordinario nel sostegno all’Hellas, quanto demenziale nelle offese senza logica. Tempi moderni al. ru.
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18 Sport
Il Potenza fa tutto da solo: azzera la Ternana, va in vantaggio e commette un errore fatale
Prigioniero dei propri limiti Tozzi Borsoi agguanta il gol di Porcaro e il pari non serve a niente POTENZA TERNANA
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POTENZA (3-5-1-1): Tesoniero 6; Porcaro 6,5 Taccola 5,5 Langella 5,5; Frezza 7 Profeta 5,5 (33’ st Giannusa sv) De Simone 6,5 Berardi 6 Lolaico 6 (28’ st Iraci sv); Catania 5,5; Prisco 5,5 (20’ st Manno 5,5). A disp. Di Matteo, Barbato, Di Fatta, Chiavaro. All. Capuano TERNANA (4-4-2): Visi 6; De Bellis sv (3’ pt Di Dio 6) Tedeschi 5,5 Borghetti 6 Bertoli 5; Noviello 6, Di Deo 6 (32’ st Confalone sv), Danucci 5,5, Concas 6; Alessandro 5 (11’ st Piccioni 5,5), Tozzi Borsoi 6. A disp. Cunzi, Di Dio, Costantini, Agostini, Dormi. All. Domenicali ARBITRO: Bagalini di Fermo Guardalinee: Ridolfi-Cinque RETI: 45’pt Porcaro (P) 26’ st Tozzi Borsoi (T) NOTE: spettatori 1000 circa. Espulso Tedeschi (T) al 45’ st per fallo su Catania Ammoniti: Bertoli (T), Profeta (P), Lolaico (P), Noviello (T) Angoli 7-3. Recuperi 2’pt 4’ st FA QUASI tenerezza il Potenza. Si impegna, aggredisce, impreca, segna, sbaglia, non vince, resta ultimo. E’ vivo, però, almeno dal punto di vista strettamente sportivo e, se pure di fronte a una platea ridotta rispetto alle ultime uscite, dimostra la propria voglia di non arrendersi a quello che in tanti credono sia un destino già scritto. La domenica più gelida dell’anno, quindi, si riscalda con l’illusione di una partita di calcio e di una vittoria che possa azzerare in un colpo solo tutte le paure, di classifica ed extrasportive. Alla fine non sarà così, però, perchè la Ternana, anche approfittando dell’ennesimo erroraccio difensivo, pareggia senza nemmeno meritarlo, e il timore di retrocessione diretta resta (il Potenza è ultimo ancora) tale e quale a quello dei rischi della giustizia sportiva, per 90’ messi in un cassetto. E per tornare quindi al solo aspetto sportivo, al di là della tenerezza che ispira la squadra di un Capuano mai domo e che le tenta tutte pur di fare qualche risultato, restano una serie di limiti tecnici che, purtroppo, non porteranno da nessuna parte se LA PARTITA - Tatticamente Capuano mette dentro il solito 3-5-11, non snaturando una squdra che, nonostante le due sconfitte di seguito, non aveva fatto male dal punto di vista del gioco sia con
Primo tempo di grande sostanza con tante occasioni da gol e la traversa di Berardi
Nella ripresa Visi si oppone a Catania Frezza sbaglia il raddoppio e gli umbri non perdonano
Dal 90’ in 11 contro 10 per il rosso a Tedeschi ma l’attacco non riesce a pungere
La delusione di Capuano dopo un’occasione sciupata dal Potenza. In alto il gol di Porcaro
l’Andria che a Ravenna. La sensazione resta che Prisco sia troppo solo, ma la facilità con la quale si sfonda soprattutto a destra con un Frezza formato sprint, è un buon preludio. Piuttosto è sul versante opposto che Lolaico tarda a carburare, ma alla lunga la scelta di insistere su questo schieramento paga. Semmai i limiti sono di tenuta e di concentrazione, con l’errore fatale nel momento peggiore, ma di questo bisogna farsene una ragione, specie se il mercato dovesse continuare a restare in fase di stallo. Domenicali si affida al 4-4-2 schierando a sorpresa De Bellis a destra della difesa (dove non può disporre di Del Grosso, in partenza), con il duo Noviello-Concas a spingere sulle corsie laterali e a cercare di scodellare palloni giocabili per Tozzi Borsoi-Alessandro.
Ma la retroguardia di casa, che si affida a Langella e non a Chiavaro rispetto alle previsioni della vigilia, controlla senza nessun affanno. Questione di risultati anche sul fronte opposto, per questo Domenicali chiede ai suoi di fare la partita. L’approccio, però, è di marca lucana, con una squadra capace di premere subito sull’acceleratore, in barba alla crisi extrasportiva che la sta attanagliando. Comincia male la Ternana. Al primo intervento di testa, dopo appena 31 secondi, il giovane De Bellis, schierato da Domenicali sull’out destro di difesa cade male e si infortunia al gomito. Sostituzione inevitabile e assetto tattico arretrato cambiato: a destra va Tedeschi, mentre di Dio si affianca a Borghetti nel cuore del pacchetto. Variante che quasi sor-
prende la Ternana: Profeta si invola (4’) e crossa per Prisco, la cui girata al volo è lenta e finisce tra le braccia di Visi. E dodici minuti dopo Frezza si ripete per Catania, ma la girata è clamorosamente svirgolata. E’ proprio sul fronte destro che il Potenza dà maggiori fastidi, anche perché sul fronte opposto, l’impatto di Tedeschi con il nuovo ruolo assegnatogli è buono e Lolaico non ha grandi spazi per sfondare. Ancora al 24’ Frezza si accentra e calcia con violenza, ma Di Deo ribatte col corpo. E che l’approccio al match della Ternana sia molto al di sotto delle aspettative si capisce appena sessanta secondi dopo, quando una sassata di Berardi si stampa sulla trasversa della porta di Visi. Uno scossone per gli umbri, che
però continuano a giocare un calco assai compassato. Gioco che il Potenza non ha difficoltà a controllare. E sempre sul fronte destro d’attacco Catania scodella per Prisco che manca l’appuntamento con la sfera a pochi passi da Visi (32’). Domenicali inverte gli esterni di centrocampo per tenere maggiormente impeganto in fase difensiva Frezza, ma senza grandi sussulti, se non un colpo di testa di Tozzi Borsoi a fine tempo. L’assedio degli ultimi minuti potentini porta al vantaggio. Frezza in percussione a destra guadagna due angoli di seguito, Visi in mischia prima ci mette i pugni, poi la manona sul colpo di testa a colpo sicuro di Prisco, ma il tap in di Porcaro è vincente e il Potenza è in vantaggio. Sostanzialmente è il risultato giusto per una Ternana decisamente inguardabile e priva di ogni idea. Al rientro, in campo c’è solo il Potenza che sfiora immediatamente il raddoppio sull’asse Lolaico-Catania, il cui tiro è salvato con un gran balzo da Visi (5’). Ternana brutta e impacciata, tanto da far toccare il primo pallone della giornata a Tesoniero soltanto all’8’ della ripresa. Domenicali prova a scuotere i suoi inserendo Piccioni per l’opaco Alessandro (per qualche minuto impiegato da trequartista) e passando al 4-2-3-1. Una mischia in area potentina viene risolta in rete da Di Deo, ma a gioco fermo per fuorigioco (11’). Episodio contestato che scuote la Ternana che, francamente, poteva fare solo meglio di quanto prodotto fino a quel momento. Ma a sfiorare ancora il raddoppio è Frezza, che imbambola Bertoli ma spedisce il diagonale fuori di poco (20’). Tocca quindi al Potenza tenere in vita la Ternana con una dormita generale su un pallone vagante dalla trequarti: Tesoniero respinge sui piedi di Tozzi Borsoi che al primo pallone toccato fa 1-1 (26’). La gara scivola via senza nessun sussulto, se non per l’espulsione inevitabile di Tedeschi che falcia Catania. Ma è troppo tardi per sperare in un guizzo finale soprattutto da p’arte del Potenza, prigioniero dei suoi limiti soprattutto offensivi. Finisce con un punto a testa che, se da un lato consente agli umbri di agganciare il quarto posto, dall’altro non smuove la classifica del Potenza che resta ultimo della classe. Alfonso Pecoraro
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Sport 19
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
Le pagelle In sofferenza l’attacco. De Simone protegge una difesa distratta
Frezza come ai bei tempi L’esterno romano a destra è travolgente. Porcaro, grande personalità TESONIERO (6) - vede per la prima volta il pallone all’8’ del secondo tempo quando si accartoccia su un cross basso da destra. Pare sorpreso anche lui dalla controversa dinamica del pareggio.
ciato in contropiede. Intervento simbolo di una partita senza sbavature, in cui protegge la difesa in ogni modo ringhiando su chiunque passa dalle sue parti. Un vero frangiflutti.
PORCARO (6,5) - ancora a segno dopo Andria, dedica il gol ai genitori presenti in tribuna. Capuano continua a chiamarlo “il bambino”, lui potrà anche difettare di esperienza, ma non gli manca certo la personalità.
BERARDI (6) - il solito motorino, sfiora la gioia personale con quel gran tiro che in avvio fa tremare la traversa. Una cosa simile gli era riuscita a Ferrara. LOLAICO (6) - schierato a sinistra per attaccare il giovane De Bellis, finisce invece per trovarsi di fronte il bloccatissimo Tedeschi. Suo il cross per Prisco che genera l’azione del vantaggio. Era diffidato anche lui, salterà lo spareggio del Progreditur.
TACCOLA (5,5) - annulla Tozzi Borsoi nel primo tempo, inizia a subirlo nella ripresa. Non riesce a mettere una pezza nella dormita generale sul gol degli umbri. LANGELLA (6) - ancora una volta preferito a Chiavaro, tiene bene il fronte sinistro della difesa. Viene dato per partente ma ha riconquistato la fiducia di Capuano. Potrebbe tornare utile.
IRACI (SV) CATANIA (5,5) - in fase leggermente calante, dopo gli sfarzi di inizio stagione. Qualche buon cross, un tiro che esalta Visi, l’espulsione di Tedeschi causata da un suo dribbling a giochi ormai chiusi.
FREZZA (7) - : contro il disastroso Bertoli ha vita facilissima, affonda come una lama nel burro sfiorando anche il gol nel secondo tempo. Passa a sinistra con l’ingresso di Iraci. Essere riusciti a trattenerlo vale un grande acquisto.
PRISCO (5,5) - tanta voglia di fare, un po’ meno incisività. Tenta una rovesciata, ma il colpo gli rimane in canna. presente nell’azione del gol, il suo colpo di testa è però piuttosto centrale. Comunque in crescita rispetto a Ravenna.
PROFETA (5,5) - il siciliano prova spesso ad allargarsi sulla destra, riesce a mettere dentro anche un paio di cross. Ma soffre al cospetto di un regista sontuoso come Di Deo. L’interdizione gli costa un cartellino giallo importante, sarà squalificato per Marcianise. GIANNUSA (SV) DE SIMONE (6,5) - a pochi minuti Il Potenza schierato da Capuano. Qui sopra a sinistra un controllo aereo di Prisco. A destra l’esultanza di dall’intervallo salva provvidenzial- Porcaro dopo il gol del momentaneo vantaggio del Potenza mente sul velocissimo Concas lan-
MANNO (5,5) - un toro nei contrasti, ma piuttosto grezzo. Quando indovina lo stop a seguire viene fermato per un dubbio fuorigioco. Pietro Scognamiglio
Sopra Manno nella morsa difensiva ternana. In basso il momento dell’espulsione di Tedeschi con Frezza che assiste
Una rovesciata di Prisco. In alto a sinistra Lolaico e un tentativo aereo di Taccola nel primo tempo
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20 Sport
Spogliatoio «Non è possibile subire una rete come questa della Ternana»
La furia di Capuano E per Marcianise saranno squalificati Lolaico e Profeta PROMESSA MANTENUTA
Rocco Zafarone, a destra, ha mantenuto la promessa e ha restituito nelle mani di Donato Arcieri, (a sinistra nella foto), amministratore unico del Potenza, la tessera di tribuna sottoscritta in estate. Un gesto non solo simbolico (Zafarone pagherà regolarmente il biglietto ogni domenica) ma anche materiale, perchè l’imprenditore potentino ha dato anche un contributo al Potenza e ha invitato altri suoi “colleghi” a dare una mano a questa società
Domenicali soddisfatto LA SODDISFAZIONE di Domenicali per il punto è evidente. E l'analisi parte da un avvio in salita: “Sono molto dispiaciuto per l'infortunio grave (frattura algomito, ndr)di De Bellis. Avevo scelto lui perché è da tempo che si sta allenando bene ed è un giovane di grandi prospettive. Oltretutto mi avrebbe consentito di non stravolgere l'assetto della difesa. Invece è andata male e la nostra gara è iniziata in salita”. La soddisfazione, quindi, è soprattutto quella di aver superato l'ostacolo potentino avendo patite pene dell'inferno nel primo tempo: “Ma io lo avevo detto fin dalla vigilia che non mi fidavo dei problemi esterni al campo del Potenza. Avevo visto in dvd una squadra in salute e che sul campo ha dimostrato di avere un gioco e qualche individualità importante”. Ed allora la felicità è data dalle scelte, come l'ingresso di Piccioni e il cambio di modulo: “E' andata in campo una formazione che ci ha creduto fino alla fine e che nel secondo tempo ha dato tanto di più rispetto a un primo tempo nel quale credo che le nostre difficoltà siano state psicologiche. Il modulo? No, non è un caso che la Ternana abbia giocato meglio con un solo attaccante e tre trequartisti “. E il goleador di giornata, Tozzi Borsoi quasi sconfessa il suo allenatore: “4-2-3-1? Non me ne sono proprio accorto”. Una battuta a supportare il fatto che la Ternana della seconda parte di gioco è stata decisamente migliore: “A tutti - spiega il centravanti piacerebbe giocare al calcio bene, ma poi bisogna fare i conti anche con gli avversari che erano particolarmente agguerriti. Nella ripresa abbiamo provato a giocare molto la palla addosso al sottoscritto ed è andata meglio”. Sull'esito della gara hanno pesato anche un paio di episodi: “C'era un fallo da rigore su Tedeschi in mischia e il gol annullato a Di Deo mi sembrava regolare - afferma Domenicali - ma preferisco non pensarci molto perché da quando sono qui io ci sono stati annullati gol contro l'Andria, il Taranto e oggi. E' vero che non bisogna fissarsi su queste cose, però”. Il centravanti ammette: “In occasione del gol annullato a Di Deo io ero in fuorigioco, Guido non so”.
Domenicali, tecnico ternano
CERTO regalare alla Ternana la rete del pareggio in quella maniera ha fatto andare su tutte le furie Eziolino Captano che è arrivato in sala stampa con un diavolo per capello e fortemente arrabbiato per i due punti persi cosi inopinatamente. “Non è possibile, dopo avere dominato la partita, subire la rete degli avversari in maniera cosi balorda e senza che loro avessero tirato mai in porta. Mi rendo conto che noi abbiamo dei limiti ma non è possibile che dopo 90 minuti stratosferici dobbiamo accontentarci solo di un misero punto. Abbiamo preparato molto bene la gara ed in campo si è vista una sola squadra. Il Potenza ha sfondato come e quando ha voluto sulle corsie esterne dalle quali abbiamo fatto partire una serie di azioni pericolose . Abbiamo chiuso nella propria metà campo una squadra che si trova nei play off e che non riusciva, per nostro esclusivo merito, a costruire un'azione compiuta. Basti pensare che il nostro portiere non ha dovuto compiere una sola parata. Certo che sono arrabbiato per l'esito di una gara dominata in lungo e in largo dalla mia squadra. Ma resta il fatto che sul gol della Ternana abbiamo fatto errori imperdonabili che ci hanno penalizzato in maniera incredibile. E non è, purtroppo, la prima volta che ciò succede. Sia a Ravenna che ad Andria avevamo la partita in pugno e alla fine ci siamo ritrovati con un pugno di mosche in mano. Ma nonostante ciò, la nostra missione continua con grande impegno e determinazione, lavorando alacremente durante la settimana per cercare di essere sempre reattivi ed efficaci la domenica. Ma non ce ne va bene una: alla fine la Ternana , senza meritarlo si porta a casa un punto e devo dire che trovo scandaloso che questa squadra sia cosi in alto in classifica”. Si capisce e si giustifica anche l'arrabbiatura del tecnico del Potenza per l'occasione buttata al vento. Del resto la fotografia della partita fotografa esattamente l'analisi di Capuano. E, infatti, molti tra gli spettatori ed anche tra gli addetti ai lavori si sono chiesti come facesse la squadra um-
La delusione di Ezio Capuano
bra vista al Viviani stare in corsa per i play off. La sua fortuna, con ogni probabilità, è stata una partenza davvero lanciata ed anche condita da una serie di eventi a favore che l'hanno portata subito ai vertici. E sui risultati conseguiti quasi tutti nel girone di andata ha costruito la sua fortuna. Poi una serie di brutte prestazioni che hanno portato alle dimissioni di Baldassarri e all'arrivo di Domenicali sulla panchina umbra. E il mister ferrarese avrà sicuramente da lavorare molto per portare la sua squadra al rendimento della prima fase del campionato. Per il Potenza, invece, la consapevolezza che deve continuare su questa strada senza mai arrendersi e seguire alla lettera le disposizioni di un sempre motivatissimo Capuano che con il materiale che si trova fra le mano non può certamente fare di più. Anche perché sulle prestazioni, in casa e fuori, del Potenza non c'è molto da
recriminare per impegno, agonismo, determinazione. Certo se dal mercato i dirigenti che stanno gestendo la società riuscissero a fare il miracolo di fare arrivare un paio di elementi di qualità, un centrocampista ed un attaccante, le cose per Capuano potrebbero essere un tantino semplificato. Il campionato è ancora lungo, è il ragionamento di Capuano e la classifica ancora molto corta. Per cui ci sarebbe il tempo necessario per compiere il miracolo. Intanto domenica prossima c'è da affrontare in trasferta il Marcianise, uno scontro che più diretto non si può e che il Potenza affronterà con l'intenzione di farlo suo. Anche se Capuano per questa trasferta dovrà fare a meno di Lolaico e Profeta diffidati ed ammoniti ieri dovranno saltare per squalifica. Con la speranza che dal mercato arrivino notizie positive. Rocco Sabatella
L’esperto difensore: «Dovevamo stare sulla palla»
Porcaro: «Che peccato» Taccola: «Disattenti sul gol» UN PAREGGIO che, in casa Potenza, lascia l' amaro in bocca. L' uno ad uno con la Ternana, infatti, accresce il rammarico per una vittoria che, con maggior attenzione e raziocinio, poteva arricchire la scarna classifica dei rossoblù. Invece, venti punti in classifica, ultimo posto e domenica prossima match da far tremare i polsi sul campo del Marcianise. L'umore, dunque, non è dei migliori in sala stampa. Da un lato c'è mister Capuano che, a dir poco, si inalbera quando esamina i novanta minuti giocati contro la Ternana; dall' altro c'è la disamina di Porcaro e Taccola che, in tranquillità, snocciolano i temi salienti della contesa. Si comincia con Pasquale Porcaro (due gol tra Andria e ieri) che, seppur contento a livello personale, mostra il suo rammarico per un pareggio dal sapore di beffa. “ Da una parte - dice - sono felice per la mia seconda realizzazione stagionale; dall' altra c' è rammarico per un risultato che non rispecchia in fondo la buona prova fornita oggi dal Potenza contro la Ternana. Penso che la squadra oggi si sia espressa bene a partire dalle prime battute del match. Abbiamo raggiunto il vantaggio meritatamente. In più di qualche occasione abbiamo sfiorato il gol del raddoppio. Purtroppo ancora un errore difensivo ci punisce ecces-
sivamente. Credo, comunque, che la colpa sia anche nostra. Se si prendono gol fotocopia, c'è qualcosa che non va. Cosa fare? Continuare a lavorare senza pensare troppo all' attuale situazione. Bisogna concentrarsi sul presente cercando di far quanti più punti possibile. Le partite cominciano a diminuire. Quindi è giunto il tempo di svegliarsi”. In effetti, Porcaro parla di svegliarsi quanto prima. Siamo d' accordo. Sembra che il Potenza faccia di tutto pur di complicarsi la vita. Anche contro la Ternana, oggi ben poca cosa rispetto al complesso che nel girone d' andata strapazzò il Potenza per tre a zero, gli uomini di Capuano devono recitare il mea culpa. Ancora un gol preso partendo da una palla inattiva. Nessuno si è messo sulla palla in possesso della Ternana. Lancio lungo, distrazione e gol. Ed è così che Capuano, il gladiatore, diventa una belva difficilmente addomesticabile. Lo conferma anche l' esperto Taccola. “ Ha ragione il mister. Si provano e riprovano in settimana tutte le situazioni possibili. Si arriva in partita e puntualmente si commettono errori che poi paghiamo a caro prezzo. Anche con la Ternana, abbiamo disputato un buon match, ma alla fine raccogliamo un punto che, indubbiamente, ci lascia insoddisfatti. In quest' ulti-
A sinistra Porcaro, qui sopra Taccola
mo periodo, a mio avviso abbiamo disputato tre buone gare con Andria, Ravenna e Ternana. Al tirar delle somme solo un punto. Bisogna invertire la tendenza perché le speranze per riprenderci ci sono. Bisogna lavorare sodo e parlare poco. Auguriamoci che del Potenza si torni a parlare anche e so-
prattutto per i risultati sportivi. L' unica cosa che posso assicurare è che lo spogliatoio è compatto e si isola bene su situazioni di carattere extracalcistico”. Questo, aggiungiamo noi, è già un grande risultato visti i tempi che corrono. Lorenzo Corrado
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Sport 21
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
La squadra di Boccolini ottiene quello che cercava al Fadini
Marcianise, punto d’oro Il Giulianova si ferma dopo Cosenza: in casa non sa più vincere GIULIANOVA MARCIANISE
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GIULIANOVA (4-3-3): Gasparri 6; Sosi 6 Garaffoni 6, Vinetot 6, Migliore 6; Censori 6, Croce 5,5, Del Grande 5,5; Carbonaro 5,5 (23' st Schneider 5,5), Melchiorri 6 (35' st Carratta sv), Campagnacci 6 A disp.: Buono, Lieti, Donato, Dezi, Rinaldi. All.: Bitetto 6. MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli 6; Piscitelli 6, Murolo 6,5, Filosa 6, Tomi 6; Ciano 6,5 (3' st Malizia 6,5), Alfano 6, D'Ambrosio 7, Della Ventura 6,5; Tedesco 6, Manco 6,5. A disp.: Mezzacapo, Porpora, Montanari, Di Napoli, Alvino, Romano. All.: Boccolini 6. ARBITRO: Vivenzi di Brescia 6. NOTE: Spett. 1946. Incasso di 11.482,05 euro compreso la quota abbonati di 7.478,05 euro. Ammoniti: Murolo . Piscitelli , Croce , Della Ventura Angoli: 4-1 per il Real Marcianise. Recupero: pt 0' ; st 4'. GIULIANOVA. Il Giulianova non sa più vincere al Fadini. Dopo l'exploit di Cosenza ci si attendeva il ritorno al successo con il Rel Marcianise, successo che manca, tra le mura amiche dalla vittoria di misura sulla Reggiana. I giallo-
Tedesco anticipato da Vinetot del Giulianova
rossi, tornati al 4-3-3, preferito da Bitetto, sono stati bloccati da una squadra aggressiva e bene organizzata dall'esperto Boccolini. I campani hanno raccolto il punto che cercavano nello scontro diretto per la salvezza ed è andata bene ai giuliesi che non ci abbiano creduto più di tanto ad affondare al-
cune iniziative ben congegnate oppure che si siano accontenti, specie nella ripresa, del risultato di parità che si stava delineando senza grossi problemi. Il Giulianova è partito con vivacità ed al 4' avrebbe potuto segnare con Del Grande, che però ha calciato male da posizione frontale, dopo un'a-
zione Campagnacci-Melchiorri. Poco dopo è stato lo stesso Campagnacci ad arrivare con un attimo di ritardo alla deviazione in rete, con la difesa ospite che, nella circostanza, si era lasciata sorprendere. Ma è stato il classico fuoco di paglia, in quanto il Marcianise ha preso a fraseggiare meglio e si è reso pericoloso al 19', con Della Ventura che ha mandato il pallone alle stelle dopo una difettosa presa di Gasparri. Ancora ospiti pericolosi al 39', con una palombella a spiovere di Manco, fuori dello specchio della porta con Gasparri apparso fuori posizione, ed al 41', con una bordata ravvicinata di Tedesco sulla quale il portiere giuliese ha avuto la possibilità di riscattarsi. Insomma, pur attaccando di più e facendo esercitare una maggiore supremazia territoriale, gli ospiti non sono riusciti a creare palle gol pericolose, tranne appunto quella costruita con il centravanti. Partita più equilibrata nella ripresa, con il Giulianova che ci ha provato di più a fare suo il risultato pieno. I campani hanno perso dopo appena tre minuti dall'inizio della ripresa l'esterno Ciano, fermato da una distorsione alla caviglia e costretto ad uscire dal campo in barella, pronto ad essere sostituito da Galizia, ap-
parso meno pericoloso. A questo punto si è visto maggiormente il Giulianova, che ha sfiorato il gol al 5' con Campagnacci, il cui diagonale è sfilato a lato di pochissimo, ed al 21' con Carbonaro, che ha mancato la palla davanti alla porta, forse perchè pressato alle spalle, e con Censori che ha raccolto la palla ma l'ha sparacchiata alta. Nella circostanza, Carbonaro ha reclamato un calcio di rigore ma il direttore di gara ha lasciato proseguire così come aveva fatto in precedenza su una caduta in area di Croce, ammonito nella circostanza per simulazione di fallo. Molto buona la prova dei centrocampisti campani, in particolare del capitano D'Ambrosio, che aveva giocato con il tecnico giuliese Bitetto nel Manfredonia e che era stato espulso nella gara d'andata vinta dai giallorossi per 1-2. Costante la spinta sulle fasce da parte di Ciano e Manco, meno appariscente Tedesco ,chiuso nella morsa tra Vinetot e Garaffoni. Negli spogliatoi, Boccolini ha parlato di pareggio giusto, dichiarandosi soddisfatto del pareggio portato a casa. Da segnalare che, in uno scontro aereo, l'attaccante Melchiorri ha perso i sensi ma si è ripreso prima di essere trasportati in ambulanza all'ospedale.
Batte la Cavese e allontana la zona calda
La Spal si tira fuori SPAL CAVESE
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SPAL(4-4-2): Capecchi 6;5 ; Ghetti 7, Zamboni 6,5, Lorenzi 5,5 ( 44'pt Bortel 5,5), Cabeccia 6; Quintavalla 6, Schiavon 6, Bedin 7, Valtulina 6,5 ( 16' st Rossi 5,5); Bazzani 8 ( 44' st Marongiu 7), Cipriani 6,5. A disp.: Ioime, Licata, Migliorini, Laurenti. All. Notaristefano 6,5 CAVESE(3-5-2): Russo 5,5; Cipriani 5,5., D'Orsi 6, Farina 5,5; Bacchiocchi 6 ( 36' st Cruz sv), Maiorano 6, Favasuli 5,5, Spinelli 5,5 ( 20' st Scartozzi 6), Radi 7; Bernardo 5,5, Schetter sv ( 13' pt Turienzo 5,5). A disp.: Pane, Nocerino, Pozza, Pascucci. All. Stringara 6. RETI: pt 20' Bedin (S); st 46' Marongiu (S) ARBITRO: Sguizzato da Verona 6 NOTE: giornata fredda, 3000 spettatori circa di cui un centinaio di supporters campani. Ammoniti Valtulina, Bedin, Marongiu, Spinelli, Scartozzi. Angoli 5-5. Recupero: pt 3'; st 3' FERRARA. Al “Paolo Maz-
za” di Ferrara va in scena un interessantissimo SpalCavese. Gara che significa molto sotto diversi punti di vista, in primis per la classifica: la Spal arriva dal bel successo di Terni che ha interrotto un digiuno di quasi tre mesi dalla vittoria per i biancazzurri, la Cavese invece, dopo il successo di Pescara, è reduce dal pareggio casalingo importante con la capolista Verona. Squadre divise da un solo punto in classifica, e vogliose di distanziarsi il più possibile dalla zona rossa dei playout. Cavese con il 3-5-2 ipotizzato alla vigilia, nella Spal viene preferito Schiavon a Migliorini a centrocampo. Inizio subito fiammante della gara: al 5° bravissimo Bazzani a crossare dalla destra, Cipriani svetta a colpo sicuro e la palla esce di un nulla sul fondo dando l'illusione del gol. Un minuto dopo risponde la Cavese con Favasuli, che servito da Maiorano dopo un erroraccio di Lorenzi, impegna con un destro dal limite il portiere spallino Capecchi che risponde con una strepitosa parata. Fiammate iniziali di una gara giocata subito a
gran ritmo da entrambe le squadre. Al 13' Schetter è costretto ad uscire per infortunio e cede il posto a Turienzo. Al quarto d'ora ancora occasione per la Spal: Zamboni calcia dai 25 metri su punizione, bella risposta da parte di Russo che devia tuffandosi in corner. Al 20' vantaggio della Spal: ancora su punizione, questa volta Bedin, calcia con la palla che rasoterra infila un non impeccabile Russo. Vantaggio comunque meritato quello dei padroni di casa che sin dalle fasi iniziali della partita hanno tenuto costantemente in mano il pallino de l gioco. La Cavese prova a reagire, ma è soprattutto a centrocampo che gli uomini di Stringara faticano trovando una Spal tonica e molto battagliera con il duo tutto muscoli e polmoni composto da Schiavon e Bedin. Al 33' ancora Spal in avanti: Valtulina crossa dalla destra con una traiettoria velenosissima, Russo smanaccia in corner evitando pericoli. Al 35' ci prova Turienzo dal limite, ma la palla termina altissima sulla traversa, e così anche è la sorte della con-
clusione di Bacchiocchi quattro minuti più tardi. Al 41' strepitosa giocata di Cipriani, che parte palla al piede dal vertice basso dell'area della Cavese e saltando praticamente tutta la difesa dei campani, conclude di un soffio alto. Al 44', l'acciaccato Lorenzi lascia il posto a Bortel con Ghetti che passa a centro difesa e lo slovacco che si posiziona sul versante destro difensivo. L'ultimo brivido del primo tempo è rappresentato da un bel destro dal limite di Radi che trova un attento Capecchi. Ad inizio ripresa sembra non cambiare il tema della partita: Spal in attacco e padrona del campo, Cavese che si affida a difficili e sporadiche ripartenze. Su una di queste, l'occasione migliore della Cavese: Radi, dal limite, batte di contro balzo di sinistro all'8°, la palla colpisce, a Capecchi battuto, la traversa. L'occasione nitida rianima la Cavese: Turienzo e Bernardo non arrivano per questione di centimetri su un bel pallone di Favasuli. Al 20° la Spal si ripresenta in avanti con un bel colpo di testa di Bazzani che finisce
Il gol dell’1-0 su punizione di Bedin
fuori di poco. La partita scende di ritmo con le due squadre che si danno battaglia soprattutto in mezzo al campo: affiora un po' di nervosismo e fioccano i cartellini gialli da una parte e dall'altra. Al 41' Schiavon spara alto da buona posizione su assist dello straordinario Bazzani, migliore in campo. In pieno recupero Radi calcia a girare di sinistro dai 30 metri, la palla sfila a centro area sfiorando
il palo. Ed in pieno recupero, con la Cavese tutta in avanti per un corner, Russo incluso, raddoppia ripartendo con un contropiede impostato da Bedin e finalizzato dal neo entrato, il giovanissimo Marongiu, che mette in rete a porta vuota e regala alla Spal tre punti importantissimi. Il rammarico per la Cavese è di essere entrata in partita troppo tardi. Federico Pansini
I RISULTATI DELLA LEGA PRO 21ª GIORNATA Prima Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone B
Alessandria – Perugia 1-0 Como - Viareggio 1-1 Figline – Paganese 20 Foligno – Lumezzane 0-1 Lecco – Cremonese 2-2 Monza – Novara 11 Pro Patria - Benevento 3-4 Sorrento - Arezzo 3-2 Varese - Pergocrema 2-1 CLASSIFICA: Novara 47 punti; Cremonese 42; Varese 40; Benevento 39; Arezzo 37; Lumezzane 34; Perugia*, Alessandria 32; Figline*, Foligno 24; Sorrento, Monza 22; Pro Patria, Como, Viareggio 21; Lecco 20; Pergocrema 17; Paganese 15. * Perugia e Figline 1 punto di penalizzazione PROSSIMO TURNO (DOMENICA 31 GENNAIO) Benevento - Arezzo Cremonese - Foligno Figline - Alessandria Lecco - Pro Patria Lumezzane - Varese Novara – Pergocrema Paganese – Sorrento Perugia Como Viareggio - Monza
Carpenedolo-Pro Belvedere Vercelli 0-0 Crociati Noceto-Alghero 0-0 Feralpi Salò-Sud Tirol 2-1 Mezzocorona-Rodengo Saiano 2-3 OlbiaLegnano 0-0 Pro Sesto-Canavese 2-1 Pro Vercelli-Pavia 0-1 SpeziaSambonifacese 1-0 Valenzana-Villacidrese 0-0 CLASSIFICA: Spezia 37 punti; Sud Tirol e Pavia 36; Rodengo Saiano 34; Feralpi Salò, Alghero e Legnano 33; Canavese e Mezzocorona 30; Pro Vercelli 29; Crociati Noceto 28; Sambonifacese 27; Carpenedolo 23; Villacidrese 22; Olbia e Valenzana 20; Pro Belvedere Vercelli 15; Pro Sesto 11. Alghero, Legnano, Pro Sesto e Rodengo Saiano penalizzate di 1 punto. Recupero 4 febbraio: Canavese-Feralpi Salò. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 31 GENNAIO): Alghero-Pro Sesto Canavese-Spezia Legnano-Carpenedolo Pavia-Feralpi Salò Pro Belvedere Vercelli-Pro Vercelli Rodengo Saiano-Sambonifacese Sud Tirol-Olbia Valenzana-Mezzocorona Villacidrese-Crociati Noceto
Bassano-San Marino 0-1 Bellaria-Fano 1-2 Carrarese-Pro Vasto 21 Celano-Poggibonsi 1-1 Gubbio-Sangiovannese 2-0 Itala San Marco-Sangiustese 2-0 Nocerina-Lucchese 1-1 Prato-Colligiana 20 Sacilese-Giacomense 1-2 CLASSIFICA: Lucchese 46 punti; Fano 38; Prato 37; San Marino 36; Gubbio 34; Itala San Marco 31; Sangiovannese 26; Sangiustese, Celano, Sacilese e Nocerina 25; Bassano 24; Bellaria e Pro Vasto 23; Carrarese 22; Giacomense 20; Poggibonsi 18; Colligiana 16. Colligiana penalizzata di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 31 GENNAIO): Bassano-Prato Bellaria-Nocerina Colligiana-Gubbio Fano-Celano Lucchese-Itala San Marco Poggibonsi-Giacomense Pro Vasto-San Marino Sangiovannese-Sacilese Sangiustese-Carrarese
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22 Sport
L’esterno entra al 28’ della ripresa e in sette minuti segna due gol
Vitale fa suo il derby Il Pescina, senza diversi titolari, sprofonda in una crisi nera Negli altri gironi di Lega Pro
Benevento che rimonta
Esultanaza del Benevento
di PAOLO COSTA Novara e Cremonese pareggiano entrambe, mentre Varese e Benevento avanzano minacciose. In 2^ divisione Spezia nuova capolista, mentre non vince la Lucchese. Sono i temi salienti del 4^ turno di ritorno negli altri campionati di Lega Pro. Nel girone A di 1^ divisione distanze invariate tra le prime due della classe. Restano cinque i punti di vantaggio dell’imbattuta capolista Novara. A Monza arriva il secondo pareggio consecutivo per la formazione di Attilio Tesser; Bertani porta in vantaggio i piemontesi, poi Samb ristabilisce la parità. I brianzoli respirano dopo le recenti pesanti battute d’arresto contro Benevento (3-0) e Arezzo (6-1). La Cremonese torna con un 2-2 dal derby di Lecco. I grigiorossi di Venturato vanno sotto, ribaltano la situazione, ma poi si fanno raggiungere nel finale. Un risultato che rasserena l’ambiente lecchese dopo l’aggressione subita da Marco Mancinelli al rientro della squadra dalla trasferta di Lumezzane. Il Varese, riscatta lo stop nello scontro diretto con l’Arezzo e torna alla vittoria contro il Pergocrema (2-1); l’undicesimo successo su altrettante partite giocate davanti al proprio pubblico arriva in rimonta e nel finale di partita. Si interrompe invece dopo 3 vittorie la serie positiva dell’Arezzo di Nanu Galderisi che cade nell’insidiosa trasferta di Sorrento; 32 con doppietta per Paulinho. È invece arrivata la
quarta vittoria consecutiva per il Benevento che può quindi sorpassare l’Arezzo; la squadra di Camplone passa sul terreno della Pro Patria al termine di una bella partita ricca di reti (43) e decisa dalle doppiette di Clemente ed Evacuo. Vince in trasferta anche il Lumezzane che s'impone a Foligno (1-0) e ora è a tre punti dalla zona play-off con l’importante partita contro l’Arezzo da recuperare. Fa invece un passo indietro il Perugia, sconfitto 1-0 ad Alessandria; Mateos regala ai grigi un gol che vale l’aggancio agli umbri e rinnovate ambizioni. Nelle parti basse della graduatoria finisce 1-1 la sfida tra Como e Viareggio. Il Figline regola la Paganese ultima in classifica (20). In seconda divisione nel girone A ennesimo ribaltone della stagione con lo Spezia nuova capolista; i liguri superano 1-0 la Sambonifacese e sorpassano l’Alto Adige, sconfitto in trasferta dal FeralpiSalò (2-1). Bel colpo del Pavia che passa sul terreno della Pro Vercelli (1-0) e adesso è secondo. Pareggi a reti bianche per l’Alghero sul terreno del Crociati Noceto e per il Legnano a Olbia. Nel girone B la capolista Lucchese pareggia in trasferta contro la Nocerina (1-1) e il Fano, principale antagonista dei rossoneri, è adesso a -8 dopo il successo esterno sul campo del Bellaria (21). Pronto riscatto per Prato e San Marino contro Colligiana (2-0) e Bassano (01). Il Gubbio si aggiudica la sfida play-off con la Sangiovannese (2-0).
PESCINA VG PESCARA
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PESCINA (4-4-2): Bifulco 6; Di Berardino 5, Petitto 6, Molinari 6,5, Pomponi 5,5; Locatelli 5 (36' st Choutos sv), Bettega 5, De Angelis 6, Caccavallo 5,5 (24' st Berra 5); Negro 6 (28' st Laboragine 5), Bettini 6. A disp.: Merletti, Morgante, Giordano, Cipolla. All. Bonetti 5,5. PESCARA (4-2-3-1): Pinna 7; Zanon 6, Olivi 6,5, Mengoni 6, Petterini 6; Coletti 6,5, Dettori 6; Ganci 5,5 (13' st Carboni 6), Sansovini 6,5, Soddimo 6 (28' st Vitale 8); Zizzari 5,5 (13' st Artistico 5,5). A disp.: Prisco, Romito, Medda, Berardocco. All. Di Francesco 6,5. ARBITRO: Baratta di Salerno 7. RETI: st 29' e 35' Vitale NOTE: paganti 2586, abbonati 175, incasso 22740 euro. Ammoniti Zanon, Molinari. Angoli 1-4. Recupero: pt 2'; st 4' AVEZZANO Il Pescara raccoglie il massimo risultato con il minimo sforzo e porta via dallo stadio Dei Marsi di Avezzano tre punti pesantissimi per l'alta classifica. I biancazzurri devono ringraziare Simone Vitale, classe 1986, che appena entrato ha siglato una doppietta fantastica. Dario Bonetti deve fare a meno di tanti titolari. Fuori, in un colpo solo, i vari Cesar e Rebecchi (squalificati), oltre a Franciel, Birindelli, Suriano e N'Ze (infortunati). Non convocato per motivi disciplinari Blanchard. Anche Eusebio Di Francesco, però, ha di che lamentarsi. Ai box Gessa, Verratti, Bonanni, Tognozzi e Sembroni. Dopo un primo quarto d'ora di studio, è Soddimo al 18' a sfiorare la marcatura con un gran destro che termina non lontano dal palo alla sinistra di Bifulco. Il Pescina si schiera con un classico 4-4-2, che vede gli innesti degli ultimi acquisti Caccavallo e Negro; il Pescara risponde con un quadrato 42-3-1, in cui Soddimo, Sansovini e Ganci supportano l'unica punta Zizzari. I biancazzurri sembrano poter gestire il match, però i padroni di casa prendono fiducia con il passare
Un’azione di Pescina-Pescara
dei minuti e si rendono pericolosi con veloci ripartenze. Al 32' su cross di Bettini, Negro non arriva all'appuntamento. Ghiotta l'opportunità che capita sui piedi di Caccavallo al 35': ottimamente assistito da De Angelis, l'ala biancoverde calcia sull'esterno rete. Sul finire di frazione arrivano altre occasioni. Mengoni, sua angolo, impegna a terra Bifulco. Invece al 47' è Bettini a mancare clamorosamente lo specchio della porta di Pinna, a tu per tu con il portiere avversario, dopo una bellissima iniziativa in cui aveva saltato Coletti e Petterini. Proprio al termine del recupero, Sansovini prova da fuori il mancino: teso, ma centrale. Nella ripresa ancora marsicani pericolosissimi. Al 2', su calcio piazzato di Negro, Petitto anticipa tutti all'altezza del secondo palo, ma alza la mira di testa. E al 4' ancora biancoverdi vicinissimi al gol. Negro serve Caccavallo, che entra in area e impegna severamente Pinna. Sulla respinta dell'estremo
difensore pescarese si avventa Bettini, ma il suo tap-in viene respinto ancora dal bravissimo portiere. Il Pescara reagisce e con Sansovini, al 12', sfiora il vantaggio: destro a giro dal limite dell'area e palla a fil di palo. Serve una scossa e la dà Di Francesco dalla panchina: fuori Soddimo, dentro Vitale. L'esterno biancazzurro non ha nemmeno il tempo di entrare che mette nel sacco una punizione di Coletti: 1-0 Pescara. Il Pescina è frastornato, stenta nella reazione e capitola ancora al 35'. Ancora punizione di Coletti, la palla sbuca fuori area, Vitale si coordina e coglie il sette con un mancino magnifico. Il raddoppio chiude la contesa, perché ol Pescara si accontenta e il Pescina non riesce più a portare pericoli. Al termine tre punti di platino per il Pescara, che continua la sua rincorsa al Verona. Nulla da fare per il Pescina di Bonetti, ancora battuto e sempre più in crisi. Alessandro Cavasinni
Il Rimini perde una grande occasione per risalire in classifica
L’Andria cala il tris di vittorie Pomante scaccia gli incubi ANDRIA RIMINI
1 0
ANDRIA (4-4-2): Spadavecchia 7; Pierotti 6, Sibillano 6, Pomante 7, Di Simone 6; Rizzi 6,5 (26’ st Mezavilla 6), Iennaco 6,5, Paolucci 6,5, Doumbia 6,5 (18’ st Chiaretti 5,5); Anaclerio 6 (37’ st Ceppitelli sv), Sy 5,5. A disp.: Mennella, Nicolao, Lacarra, Dionigi. All.: Papagni 6. RIMINI (4-4-2): Pugliesi 6,5; Vitiello 5 (15’ st Frara 5,5), Rinaldi 5,5, Lebran 6, Regonesi 6; Catacchini 5,5, Cardinale 6, Baccin 5,5 (15’ st Kirilov 6), Tulli 5,5; Nolè 6, Longobardi 5,5. A disp.: Tornaghi, Ischia, D’Antoni, Giacomini, Marchi. All.: Melotti 5. ARBITRO: Irrati di Pistoia 5. RETI: pt 33’ Pomante. NOTE: spettatori 4500 circa. Ammonito: Lebran. Angoli 3-2 per l’Andria. Recupero: pt 0’; st 3’. ANDRIA.L’Andria non si ferma e supera un Rimini combattivo ma che riesce ad esser incisivo solo nel finale di gara. La formazione di casa, invece, vince la sua terza gara consecutiva e lascia la zona calda della classifica.
La squadra di Melotti perde una grande occasione per risalire in modo deciso verso la vetta e resta a quota 30. I romagnoli, infatti, dopo la vittoria convincente con il Taranto, hanno rilanciato le proprie quotazioni in vista dei play-off e le assenze di Matteini e Christensen non preoccupano più di tanto il tecnico riminese. Solo conferme, infatti, dopo il match di domenica scorsa e formazione scritta con un 4-4-2 prontissimo alle ripartenze con la tecnica sopraffina di Tulli sulla destra e la mobilità di Nolè in avanti accanto alla fisicità di Longobardi. Il tandem Cardinale-Baccin assicura tanta quantità ed esperienza nella zona nevralgica del campo. Nell’Andria di Papagni, invece, gli arrivi degli italo-brasiliani Mezavilla e Chiaretti danno un nuovo volto alla rosa a disposizione del tecnico pugliese, che tuttavia accorda massima fiducia al suo collettivo in grado di conquistare due vittorie consecutive. Anche per Aldo Papagni solo conferme ed il duo Anaclerio-Sy in attacco, guidano una squadra arrembante e speculare al Rimini come modulo. Fiducia per Iennaco e Rizzi a centrocampo e solo panchina per i neo arri-
vi. La gara è subito intensa ed interessante: il canovaccio prevede il Rimini alla ricerca del possesso palla e l’Andria alla ricerca della continua profondità con le ali spesso chiamate in causa. Il tecnico Melotti, tuttavia, non prevede un pressing arrembante della squadra di casa che rende molto complessa la circolazione di palla e gli scambi di prima, spesso fattore imprescindibile per le azioni offensive del Rimini. Al minuto 20 primo brivido per i tifosi di casa con Tulli che ha la palla buona: Catacchini apre il gioco da destra a sinistra con l’esterno destro abile nell’aggancio e nella conclusione defilata che Spadavecchia annulla. Ma è Rizzi il protagonista del primo tempo andriese ed è lui che salta due difensori al 22’ e calcia a rete da buona posizione ma la sfera è out. Al 29’ ancora Rizzi si accentra solitario e calcia a rete dal limite ma la palla è ancora alta. Il gol dell’Andria è nell’aria e giunge puntuale al 33’ quando il difensore Pomante diventa vero protagonista: prima si procura una tenace punizione dai 25 metri e poi raccoglie il perfetto duetto tra Rizzi e Sy che lo libera completamente solo da-
vanti a Pugliesi per il gol del vantaggio. La rete andriese sveglia dal torpore il Rimini che prova subito la reazione ed al 39’ Nolè s’inventa una rovesciata dal centro dell’area di rigore che termina a lato. La ripresa comincia con un sussulto per gli ospiti: un minuto e Doumbia fugge sulla destra e serve Anaclerio che calcia ma è murato da un difensore romagnolo. Al 8’ Rizzi crossa un morbido pallone per Anaclerio che al volo impegna severamente Pugliesi tra gli applausi. Il Rimini non perviene sino ad un quarto d’ora dal termine quando inizia il suo deciso forcing verso la porta di Spadavecchia: il primo sussulto è al 29’ quando Lebran si fa deviare in angolo dal portiere azzurro un perfetto cross di Nolè. Un giro di lancette e Longobardi solitario spara alto da pochi passi. Al 38’ è la volta di Nolè che sfiora il pareggio da ottima posizione con Spadavecchia ancora protagonista. Al 42’, ultima occasione per il Rimini che con Frara da due passi sfiora il gol del pareggio. A tempo scaduto è la volta dell’Andria che sfiora il doppio vantaggio con una bella azione Paolucci-Chiaretti fermata dall’intervento di Pugliesi.
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Sport 23
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
Foggia sornione. Un punto per la prima di Ugolotti
Un Lanciano sterile VIRTUS LANCIANO FOGGIA
0 0
VIRTUS LANCIANO (4-3-3) Chiodini 6; Colombaretti 6, Moi 6, Antonioli 6, Mammarella 6; Vastola 5, Di Cecco 6, Sacilotto 6; Improta 6 (30’ st Turchi 5,5), Sinigaglia 6,5, Masini 5,5 (18’ st Sansone 5,5).A disp.: Aridità,Coppini, Oshadogan, De Fabritiis, Marfisi. All.: Pagliari 6. FOGGIA (4-2-3-1): Bindi 6.5; Carbone 5,5, Burzigotti 6, Goretti 6, Micco 6; Velardi 6, Trezzi 6; Mancino 5, Mattioli 5 (16’ st Sgambato 5), Colomba 5,5 (22’ st Quadrini 5); Caraccio 6 (37’ st Torta sv). A disp.: Milan, Santamaria, D’Agostino, Cantisani, Monte Chiari. All.: Ugolotti 6. ARBITRO: Bergher di Rovigo 5,5. NOTE: spettatori: 1000 circa, biglietti in vendita per i soli residenti in Abruzzo per decisione del prefetto di Chieti. Ammoniti: Burzigotti, Di Cecco, Quadrini, Velardi. Angoli 4-2 per la Virtus Lanciano. Recupero: pt 2’; st 5’. LANCIANO. È la dura legge del gol. Per portare a casa i tre punti bisogna buttarla dentro e in questo fondamentale la Virtus Lanciano continua a stentare, vuoi per cattiva sorte, vuoi per errori marchiani. Ne approfitta sornione un Foggia in emergenza con in panchina il neo tecnico Ugolotti, arrivato pochi giorni fa al posto di Pecchia e privo del suo migliore giocatore, Salgado, ceduto al Torino in settimana. Ne viene fuori uno 0 a 0 comunque divertente per la mole di gioco sviluppata dalla Virtus Lanciano, capace di costruire nei primi venti minuti di gara tre nitide occasioni da gol: prima Sinigaglia liberato da un tocco di Sacilotto solo davanti a Bindi calcia sull’estremo difensore in uscita; poi Masini da
Improta del Lanciano. A destra mister Ugolotti
due metri raccoglie e manda sull’esterno della rete un corner di Mammarella; per finire Sacilotto ha il tempo di prendere la mira dal limite dell’area di rigore ma la palla finisce di un niente a lato. Del Foggia nessuna traccia. Ugolotti tenta di imbastire un 4-23-1 la cui scarsa efficacia è giustificata parzialmente dal poco tempo avuto a disposizione per oliare gli ingranaggi del modulo. Il nuovo tecnico chiamato a sostituire Pecchia in settimana capirà presto che per portare il pareggio a casa non bisognerà badare al sottile, tanto che il Foggia finirà la partita con sette-otto uomini a difendere.
Il 4-3-3 di Pagliari invece sembra funzionare, soprattutto perché lo interpreta bene Davide Sinigaglia, l’ultimo acquisto della famiglia Maio per rinforzare l’asfittico reparto avanzato rossonero: l’attaccante gioca bene spalle alla porta e apre spazi interessanti per Masini e il veloce Improta. I rossoneri di casa giocano senza risparmiarsi, cercano di dare sostanza agli ultimi due lusinghieri risultati esterni, i pareggi di Verona e Pescara. Ma se in trasferta la Virtus Lanciano è imbattuta e seconda solo al Verona quanto a punti raccolti, in casa sembra soffrire di una particolare allergia al gol: solo in due partite su 10 giocate al
Biondi, contro il Potenza e contro il Ravenna, la Virtus ha sbloccato il risultato portando a casa i 3 punti (entrambe per 1 a 0). Qualcosa vorrà dire ed è forse per questo che il ds Leone ha messo sul mercato Morante e Colussi: il primo non viene convocato da tre partite, il secondo è stato spedito in tribuna per scelta tecnica. Un chiaro segnale in tempi di mercato di riparazione. Il secondo tempo inizia sulla stessa riga del primo, con la Virtus Lanciano alla ricerca del gol del vantaggio, che pure meriterebbe. Improta ha la palla buona ma la cicca a pochi metri da Bindi che con l’aiuto di Micco salva il ri-
sultato. Un’altra occasione importante capita sul destro di Sinigaglia che chiude troppo l’angolo del tiro; ma è quando capitan Di Cecco calcia a botta sicura su Bindi che si capisce come andrà a finire questa partita. Lo scambio con Sinigaglia è ottimo, Bindi fa quel che può sul tiro della punta frentana e respinge sui piedi dell’accorrente Di Cecco che a tre metri dalla porta calcia sul portiere del Foggia. Manca ancora mezzora al termine ma lì la partita finisce. Dopo sono solo assalti confusi della Virtus Lanciano per una altrettanto confusa ma efficace difesa con sette uomini del Foggia. Pierpaolo Di Nenno
Bolzan regala i tre punti al tecnico debuttante
Dellisanti subito bene TARANTO RAVENNA
1 0
TARANTO (4-4-2) Bremec 6; Calori 6,5, Migliaccio 6,5, Prosperi 6,5, Bolzan 6,5; Scarpa 5,5, Coppola 6,5 (18' st Rajcic 6), Giorgino 6, Di Roberto 5,5 (31' st Crovetto sv); Corona 6, Innocenti 5,5 (34' st Russo sv). A disp.: Barasso, Panarelli, Viviani, Cortese. All.: Dellisanti 6,5 RAVENNA (4-4-2) Anania 6; Biserni 6, Serafini 6, Anzalone 6, Sabato 5,5 (1' st Fonjock 6); Packer 5 (10' st Scappini 5,5), Rossetti 5,5, Cavagna 5,5 (44' st Basso sv), Toledo 6; Piovaccari 5,5, Gerbino Polo 5,5. A disp.: Rossi, Squillace, Rizzo, Fabbri. All.: Esposito 5,5 ARBITRO: De Faveri di San Donà di Piave RETI: pt 9' Bolzan NOTE: Spettatori 5.000 circa. Angoli 6-3 per il Ravenna. Ammoniti: Rossetti (R), Fonjock (R). Recupero pt 0'; st 5'. TARANTO. Dellisanti marchia con un bel successo il suo terzo esordio in carriera sulla panchina del Taranto. Successo di misura ma ineccepibile degli ionici su un Ravenna troppo molle e poco incisivo in zona gol. La nuova gestione tecnica parte con tre novità. Dentro Prosperi, Coppola e Di Roberto; bocciati, rispetto al ko
Un calcio di punizione fa andare in estasi gli oltre cinquemila presenti allo Iacovone Ravenna troppo molle e poco incisivo in zona gol di Rimini Viviani, Rajcic e Cuneaz. Migliaccio, capitano rossoblù, taglia le 300 presenze tra i professionisti. Esposito, senza i mediani Giordano e Sciaccaluga, non rinuncia a due esterni offensivi come Packer e l'ex Toledo. Ravenna speculare al Taranto. I 4-4-2 allo specchio impreziosiscono un avvio brioso. Corona dopo cinque minuti viene liberato da un errato retropassaggio di Anzalone. L'attaccante, però, si allunga troppo il pallone. E' il preludio al gol che arriva su calcio di punizione. La parabola di Bolzan al 9' fila via verso l'area di rigore senza che trovi una deviazione. Il portiere Anania viene ingannato: 1-0. Il Taranto trae entusiasmo dal gol. Coppola e Giorgino prendono in mano il centrocampo. L'aggressività del primo sollecita gli applausi
dello Iacovone. I giallorossi reagiscono a fatica. Piovaccari chiama Bremec alla deviazione in angolo. E' il primo squillo dei romagnoli. La pressione rossoblù prosegue. Scarpa manca clamorosamente il raddoppio al 23', tirando debolmente sul portiere. Un minuto dopo Bolzan ci riprova su punizione, mettendo in ansia Anania che respinge in affanno. Il Ravenna ribatte con molta confusione. Le occasioni vengono create su iniziative personali: Piovaccari al 31' crossa per Gerbino Polo che sfiora la traversa. Corona, come al solito, cerca spazio alle spalle di Innocenti. Al 32' l'attaccante siciliano sibila un diagonale a lato. Il Taranto gioca meglio, il Ravenna pasticcia in fase difensiva. L'1-0 è più che meritato. Nella ripresa il Ravenna
presenta la novità Fonjock al posto di Sabato. Rossetti arretra in difesa sulla fascia destra. Il Taranto attende il momento giusto per affondare il colpo decisivo. Esposito non trae giovamento nemmeno dall'inversione degli esterni di centrocampo Packer e Toledo. Scarpa di testa sfiora il 2-0: Anania devia in tuffo. Esposito si gioca la terza punta Scappini. La mossa non sembra avere molto esito. Giorgino ci prova da lontano per i padroni di casa. Palla alta. L'iniziativa è dalla parte degli ionici che gestiscono in modo attento il vantaggio. Anche se con il passare dei minuti il baricentro rossoblù arretra leggermente, il Ravenna sembra non crederci molto. Le accelerazioni latitano e le punte non vengono azionate nel modo opportuno. Scarseggiano le idee: solo Toledo sembra avere un po' di brillantezza da spendere. Dellisanti inserisce Crovetto per dare più sostanza al centrocampo. Mentre il baby Russo rileva uno spento Innocenti. Al 90' Scappini manca una buona occasione da buona posizione. La partita non si schioda. Il Taranto sigilla l'1-0 e coglie tre punti utili per rincorrere la zona playoff. Per il Ravenna una battuta d'arresto che deve fare riflettere per come è maturata. Luigi Carrieri
L’esultanza di Bolzan dopo il gol dell’1-0
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24 Sport
Risultati e classifica Gela-Aversa
1-0
Igea V.-Catanzaro
1-1
Isola Liri-Cisco Roma
0-0
Juve Stabia-Siracusa
Post.
st 26' Vianello
st 18’ Corapi (C), 43’ Vicentini (IV)
Stasera, ore 20:45
21ª giornata Marcatori
CATANZARO
45
21 15 3
3 42 18 11 11 0
0 26 6 10 4
3
3 16 12 24 +5
JUVE STABIA
41
20 12 5
3 38 18 10 7
3
0 21 5 10 5
2
3 17 13 20 +1
CISCO ROMA
40
21 11 7
3 29 11 10 9
1
0 19 1 11 2
6
3 10 10 18 -1
Manfredonia-Barletta
2-0
GELA
38
21 11 5
5 26 14 10 7
0
3 15 8 11 4
5
2 11 6 12 -3
Melfi-Scafatese
3-2
BRINDISI
34
21 9
7
5 33 23 10 8
2
0 21 6 11 1
5
5 12 17 10 -7
SIRACUSA
34
20 10 4
6 24 15 10 7
2
1 15 3 10 3
2
5
CASSINO
31
21 9
4
8 27 26 10 4
2
4 13 14 11 5
2
4 14 12 1 -10
st 23' Carminati, 38' Arigò
pt 10’ (a) Vanacore (S), 12’ Guazzo (M), 28’ (r) Sifonetti (S); st 3’ st Guazzo (M), 5’ Chiaria (M)
9 12 9
-6
Noicattaro-Cassino
0-1
BARLETTA
30
21 8
7
6 20 23 10 6
3
1 13 7 11 2
4
5
7 16 -3 -10
Vibonese-Monopoli
0-1
MELFI
28
21 8
4
9 32 28 11 6
3
2 23 12 10 2
1
7
9 16 4 -15
Vico Eq.-Brindisi
1-1
MONOPOLI
26
21 7
5
9 23 27 10 3
3
4 11 11 11 4
2
5 12 16 -4 -15
AVERSA
25
21 6
7
8 22 24 10 3
5
2 11 10 11 3
2
6 11 14 -2 -16
MANFREDONIA
25
21 6
7
8 19 23 11 5
3
3 15 12 10 1
4
5
4 11 -4 -18
ISOLA LIRI
23
21 6
5 10 17 31 11 4
4
3 11 12 10 2
1
7
6 19 -14 -20
SCAFATESE
22
21 4 10 7 22 28 10 3
5
2 13 12 11 1
5
5
9 16 -6 -19
VICO EQ.
18
21 3
9
9 13 22 11 1
7
3
8
9 10 2
2
6
5 13 -9 -25
VIBONESE
18
21 4
7 10 13 25 11 3
3
5
6 10 10 1
4
5
7 15 -12 -24
NOICATTARO
14
21 2
8 11 19 38 11 2
4
5 13 19 10 0
4
6
6 19 -19 -29
IGEA V.
10
21 1
8 12 15 40 11 1
6
4
2
8
6 26 -25 -32
st 13' Jefferson st 33' Balistreri
st 1’ Esposito (V), 21’ Da Silva (B)
Prossimo turno
22ª giornata 31/01/10 ore 14.30
Barletta-Aversa Cassino-Isola Liri Catanzaro-Noicattaro Cisco Roma-Vico Eq. Manfredonia-Juve Stabia Monopoli-Gela Scafatese-Brindisi Siracusa-Melfi Vibonese-Igea V.xxx
Da Silva del Brindisi
9 14 10 0
A sinistra Auteri, tecnico della capolista Catanzaro. A destra Provenza allenatore del Gela
12 Reti: Ciofani (4) (C.Roma) 11 Reti: Da Silva (Brindisi); Mosciaro (2) (Catanzaro); Chiaria (Melfi) 10 Reti: Longoni (Catanzaro) 9 Reti: Vicentin (J.Stabia) 8 Reti: Perna (1) (Aversa); Infantino (Barletta) 7 Reti: Franchini (C.Roma); De Angelis (J.Stabia); Arcamone (Melfi); Lacarra (Monopoli); Dal Rio (2) (Siracusa); Napoli (Vico E.) 6 Reti: Moscelli (Brindisi); Mezgour (Cassino); Caputo (1) (Catanzaro); Agostinelli (Igea V.); Capparella (2), Peluso (J.Stabia); Arigò (Manfredonia); Balistreri (1) (Monopoli) 5 Reti: Prisco (Aversa); Fiore (Brindisi); Giannone (1) (Cassino); Montella (Catanzaro); Cammarota (2) (Gela); Corsale, Pignatta (1), Sifonetti (3) (Scafatese) 4 Reti: Arini (Aversa); Di Maio (Catanzaro); Lanteri (C.Roma); Cunzi, Vianello (Gela); Federici (1), Raffaello (1) (Isola L.); Luppi (Manfredonia); Guazzo, Lo Iacono (Melfi); Giampaolo (Noicattaro) 3 Reti: Sarli (Aversa); Fanasca (Barletta); Bardeggia, Croce (Cassino); Criniti (Gela); Angotti (Igea V.); Amore (J.Stabia); Nossa (Manfredonia); La Porta (Melfi); Lisi (Monopoli); Lorusso Be. (Noicattaro); Bigatti (1), Pagani (Siracusa); Di Mauro (1) (Vibonese)
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Sport 25
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
Il portiere gialloverde salva tre volte il risultato Spettacolare la spaccata di Chiaria che firma i tre punti Terzo successo del 2010. Cancellato lo sfortunato autogol iniziale di Vanacore
Il Melfi non si ferma più Due volte rimonta. Doppietta di Guazzo e un grande Careri: è trionfo MELFI SCAFATESE
3 2
MELFI (4-4-2) : Careri, Marino, Agius, Vignati, Vanacore, Lo Iacono, El kamch, Mitra, Naglieri, (dal 31 st Viola), Chiaria, (dal 44 st Pellecchia ), Guazzo (dal 24 st Arcamone). A disposizione: Scarzanella, Rogato, Bulla, D'Andria. Allenatore Rodolfi SCAFATESE (4-3-1-2) : De Felice, Colella, Mastronicola, Pagano (dal 6 st Del Sorbo), De Girolamo, Ammnirati (dal 1 st Nunziata), Basile Corsale, Sifonetti, Martone (dal 24 st Ramaglia), Pignatta. A disposizione: Sorriso, Avallone, Poziello, Cerasuolo. Allenatore Rossi ARBITRO : Adduci di Paola (Maruccia - Dioletta) RETI: 10’pt Vanacore (autogol), 12’ pt e 3’ st Guazzo, 28’ pt Sifonetti (r), 5’ st Chiaria. NOTE : Ammoniti: Careri, Vanacore, Agius, De Girolamo, Del Sorbo. Angoli: 8 a 4 per la Scafatese. Spettatori 1000 circa, recupero 0’pt, 5’st. CHE PARTITA! Melfi e Scafatese danno vita ad un match intenso, emozionante, ricco di gol e di pathos. Il carattere ed il cuore del Melfi, alla fine piegano la resistenza di una Scafatese mai doma, ma c'è stato da soffrire per superare la squadra di Rossi, tecnico subentrato all'esonerato Esposito. Da sottolinea-
Il primo gol di Guazzo. In alto il gol di Chiaria e l’esultanza di Guazzo (Foto Nino Valerio per melfilive.it)
re la grande forza offensiva del Melfi con Guazzo autore ancora di una doppietta (così come con il Barletta) e Chiaria, a segno con una girata spettacolare. Sono adesso 11 i sigilli stagionali del bomber lombardo, attaccante di razza e forse di categoria superiore. La Scafatese è subito intraprendente, ma dall'altra parte non si sta
certo a guardare. Al 7’ Guazzo parte da destra si accentra e lascia partire un sinistro che sibila i pali della porta di De Felice. Al 10’ la Scafatese passa sorprendentemente in vantaggio. Incomprensione tra Vanacore e Careri su innocuo lancio di Sifonetti. Un retropassaggio comodo dell’ex terzino del Potenza si trasforma in un tiro imparabile che coglie
di sorpresa l'estremo federiciano, superato dal colpo di testa. Autorete clamorosa e ospiti avanti. Passano solamente due minuti però ed il Melfi pareggia. Angolo di Mitra per la testa di Guazzo appostato sul secondo palo, De Felice è superato per la gioia gialloverde. 1 a 1 e tutto da rifare. La partita si gioca su ritmi accettabili e lo spettacolo ne guadagna. Minuto 26’, fuga sulla destra di Lo Iacono, cross in mezzo per il tuffo aereo di Guazzo con pallone che termina sul fondo di pochissimo. Applausi. Sull'altro fronte incursione centrale di Pignatta che coglie impreparata la difesa melfitana. Careri in uscita tocca l'attaccante campano. E' rigore e cartellino giallo per Careri. Dal dischetto Sifonetti non fallisce. Scafatese nuovamente in vantaggio. Il Melfi nonostante le difficoltà reagisce. Minuto 34’, punizione di Mitra, la sfera finisce su di Girolamo e poi sulla traversa a De Felice battuto. Sul rimpallo da buona posizione, Marino calcia alle stelle. Minuto 44’, ottima percussione di Guazzo che centra per Chiaria, pronta girata e risposta eccezionale di De Felice che devia in angolo in modo miracoloso. Si chiude il primo tempo con la Scafatese avanti per due reti ad una. Ad inizio ripresa è subito spettacolo. Al 3’ minuto della ripresa Mitra in verticale per Guazzo, il suo destro violento e preciso sbatte sul palo e finisce in fondo al sacco. Due a due e quarto gol giallo-
verde per Matteo Guazzo. Non è finita. Dopo 120 secondi Lo Iacono centra per Chiaria, stop di petto e tiro al volo che supera l'esterrefatto De Felice. Il Valerio è una bolgia e gode per questa fantastica rimonta del Melfi. La gara però è tutt'altra che chiusa, merito di una Scafatese battagliera. Al 18° Pignatta calcia da buona posizione sul fondo facendo venire i brividi al pubblico lucano. Ma prima Chiaria e poi Guazzo sono sempre pericolosi. Sul colpo di testa di quest'ultimo De Felice devia in angolo (20’). E' tempo di cambi. Fuori un esausto ma felice Guazzo, acclamatissimo, dentro Federico Arcamone. Sull'altro fronte dopo Nunziata e l'ex Del Sorbo, dentro anche Ramaglia, un'altra punta. Minuto 27’: punizione di Corsale, che all'andata decise il match sempre da calcio da fermo, deviazione della barriera e palla che tocca la parte alta della traversa. Ma è ancora niente rispetto all'arroventato finale. Lo Iacono in contropiede impegna De Felice, ma in pieno recupero Careri deve compiere tre miracoli per salvare la vittoria. Provvidenziale l'estremo gialloverde su Ramaglia, Nunziata e Pignatta in rapida successione ed in poco più di un minuto. Tre autentici miracoli che consentano di portare a casa tre punti d'oro, faticosamente conquistati, ma in grado di rilanciare in classifica il Melfi, al terzo successo consecutivo. Emilio Fidanzio
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26 Sport
Le pagelle Il mercato ha dato alla squadra la fisionomia voluta da Rodolfi
Guazzo, l’affare più riuscito L’attaccante il valore aggiunto. Mitra ottimo uomo assist CARERI (7,5) - tre autentiche prodezze nel finale di gara che negano il gol del pari alla Scafatese. Sull'autogol ha chiamato la palla a Vanacore, dunque è esente da colpe specifiche. La migliore prestazione da quando è a Melfi. MARINO (6) - Attento e disciplinato anche se poco propositivo in fase di spinta. VANACORE (5,5) - In cattiva giornata. Comincia con un autogol ed un’ incomprensione con Careri che saranno alla base di un successivo e continuo nervosismo. Prestazione non in linea con le sue qualità. EL KAMCH (6) - soffre nel primo tempo come tutto il Melfi, ma poi nella ripresa viene fuori. AGIUS (6) - meno autoritario e preciso rispetto ad Aversa, tiene comunque in piedi la baracca con grinta e determinazione.
stazione, concreta e produttiva con due gol, ma soprattutto duttile e tatticamente ineccepibile. L'intesa con Chiaria aumenta di domenica in domenica. ARCAMONE (SV) - venti minuti utili a far rifiatare Guazzo. PELLECCHIA (SV) VIOLA (SV) RODOLFI (7) - La gente si diverte moltissimo a vedere questo Melfi. Merito anche di un tecnico lavoratore e professionista che con gli innesti giusti ha ora una squadra completa e funzionale a disposizione. E i risultati arrivano. Emilio Fidanzio
VIGNATI (6,5) - non benissimo nel primo tempo, esce alla grande nella ripresa, specie nel caldo finale con chiusure e diagonali davvero tempestive. LO IACONO (6,5) - è' diventato più essenziale, meno appariscente, ma più efficace rispetto al recente passato. Un merito ed una testimonianza di una continua crescita. MITRA (6,5) - è' l'emblema del Melfi. In affanno nella prima frazione, trascinatore e lottatore nel secondo tempo. Ha il merito di regalare l'assist a Guazzo in occasione dei primi due gol. CHIARIA (7,5) - che attaccante. Segna un gol favoloso ed importante, tenendo in continua apprensione la difesa avversaria. Gran bell’acquisto. NAGLIERI (6) - si vede poco anche se tiene la posizione senza demeritare. GUAZZO (8) - uomo partita. Grande pre-
In alto un’azione pericolosa del Melfi. Qui sopra Mitre ed El Kamch, mentre a destra Marino (servizio fotografico di Nino Valerio)
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Sport 27
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
Rodolfi: «Ho tre grandi attaccanti, gioca chi è più in forma»
Beata abbondanza IL PRIMO a concedersi a taccuini e telecamere è Matteo Guazzo, autore di un ottima prova e soprattutto di due reti: "E'' un momento che gira bene - rimarca l'attaccante gialloverde - merito dei compagni che mi mettono nelle migliori condizioni per finalizzare e di una squadra che ama giocare a calcio palla a terra. Siamo stati bravi a reagire allo svantaggio e fare nostra questa partita. Siamo contenti anche se domenica ci attende una gara complicata contro un Siracusa che è davvero squadra temibile". Soddisfatto ovviamente anche mister Paolo Rodolfi, capace con il suo Melfi di centrare la terza affermazione in altrettanti incontri del 2010. Da quando è iniziato il nuovo anno solare, complici anche gli innesti di mercato, il Melfi è rinato. I risultati si vedono, ritornano a fioccare i gol. Ora sono otto in tre partite, segno evidente di una prolificità ritrovata. Con le tre reti segnate alla Scafatese quello del Melfi è il quarto attacco del torneo. Rodolfi però sottolinea un altro aspetto determinante: "Il carattere infinito di questi ragazzi. Siamo stati meno lucidi rispetto ad Aversa, ma abbiamo sopperito con il carattere specie nei 25 minuti finali. La Scafatese ha giocato ottimamente, non ci aspettavamo un avversario così. Complimenti". Elogi che poi il tecnico gialloverde estende e gira a Careri: " E' stato determinante con i suoi interventi". Rodolfi non cade poi nel tranello relativamente alla situazione attaccanti, ad Arcamone in particolare ed all'attuale gerarchia che vede l'argentino attualmente indietro rispetto a Guazzo e a Chiaria. "Disponiamo di tre grandi attaccanti. Domenica ha segnato Arcamone, oggi Guazzo, va bene così. Si alternano e continueranno a farlo a seconda da chi sta più in forma". Un piacevole problema di abbon-
A sinistra Chiaria in azione. Sopra Rodolfi assiste al match. In basso la tifoseria del Melfi e un’uscita di De Felice che anticipa gli attaccanti federiciani
danza ed un peso offensivo che anche il tecnico campano Rossi rimarca: "Il Melfi ha un reparto avanzato in grado di fare cose importanti. Non è facile contrastar-
li. Relativamente alla partita forse meritavamo quantomeno il pari. Abbiamo qualche rammarico. Forse sul rigore Careri meritava il rosso. Ma è inutile protestare. Il
Melfi è una squadra forte e non è semplice fare risultato su questo campo. Ringrazio comunque chi mi ha preceduto che ha svolto un buon lavoro vista la condizione fi-
sica della squadra in generale". Un tocco di cavalleria che non guasta mai. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
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28 Sport
Il posticipo Alle 20.45 (diretta tv) c’è il Siracusa. Ma tiene banco il caso Capparella
La Juve Stabia punta al vertice LO stop patito dal Catanzaro è un risultato che galvanizza l’ambiente in casa Juve Stabia, alla vigilia del posticipo di stasera contro il Siracusa (diretta Rai Sport +). Per la squadra di Rastelli si presenta l’occasione per portare il distacco dai gialloross calabresi ad una sola lunghezza. Un turno di campionato decisamente favorevole per le vespe di Rastelli visto che la Cisco Roma ha pareggiato nel derby con l’Isola Liri. E’ il posticipo odierno tra Juve Stabia e Siracusa si preannuncia interessante e che avrà come gustoso antipasto il gemellaggio tra le due tifoserie nel ricordo di Nicola De Simone. Per la Juve Stabia si tratta di una tappa decisiva,
l’ennesima della stagione per spazzare via anche le tensioni della settimana caratterizzata dal caso Capparella. Rastelli, in relazione all’assenza del capitano, ha diversi dubbi di formazione per la fascia destra. Due le soluzioni: Gomes dal primo minuto o l’inserimento di Amore a sinistra e lo spostamento di Peluso sulla corsia di destra. Ma a preoccupare il tecnico della Juve Stabia sono anche le condizioni di Moretti che si è fermato nell’allenamento di sabato. Il tecnico stabiese ha intanto commentato con parole dure il comportamento di Marco Capparella. Massimo Rastelli si sente ferito, deluso e tradito dal comportamento del
romano. Il calciatore più rappresentativo della Juve Stabia, al quale il tecnico ha affidato la fascia di capitano, ha puntato i piedi e vuole andare via e quello che ormai è noto come “caso Capparella” ha caratterizzato la marcia di avvicinamento al posticipo. “E’ stato un fulmine a ciel sereno - inizia Rastelli - Nelle settimane scorse c’erano state delle avvisaglie ma la situazione sembrava essere rientrata. Gli avevo parlato e, ancora una volta, gli avevo fatto capire quanto fosse importante per la squadra. Sono profondamente deluso perchè dopo la retrocessione ci siamo posti un obiettivo comune, la promozione io per primo come allenatore e i calciato-
ri, soprattutto quelli che sono rimasti dalla passata stagione. Dispiace che questo divorzio sia arrivato in un modo traumatico. Tra noi c’è sempre stato un buon rapporto ed è per questo motivo che sono rammaricato per la sua scelta”. In questi giorni Rastelli e Capparella non si sono sentiti e questo fa capire che il calciatore ha ormai rotto i ponti con la Juve Stabia. La formazione gialloblù perde molto a livello qualitativo ma non parlate di assenza insostituibile al tecnico. “Per me l’unico calciatore che era insostituibile si chiamava Maradona - ribatte Rastelli - Sapremo fare a meno di lui e la società si sta attivando per rimpiazzarlo”.
Capparella ha lasciato le vespe di Castellammare
Tra i campani è Pettinari a limitare i danni. De Cesare in ombra
Vianello rilancia il Gela L’ex potentino rimedia all’errore dal dischetto di Cammarota GELA AVERSA
1 0
GELA (4-3-3): Nordi 7; Ricca 6, Geraldi 6, Lucioni 6,5, Memè 6; Zaminga 6,5, Schiavon 6,5, Cammarota 5; Vianello 7 (34' st Criniti sv), Agostinelli 6,5, La Porta 7. A disp.: Ferla, Scopelliti, Lordi, Carraro, Rosamilia, Rabbeni. All.: Provenza 7. AVERSA (4-3-3): Pettinari 7; Ciminari 6, Campanella 6, Di Girolamo 5,5, Pistillo 6 (33' st Bertoncini sv); Arini 6,5, Massimo 7, Mariniello 6; Chietti 6, De Cesare 5 (15' st Tovalieri 6,5), Grieco 6,5. A disp.: Cavaliere, Ciminari, Balistrieri, Zolfo, Rinaldi, Longo. All.: Sergio 6,5. ARBITRO: Barbiero di Vicenza 7. RETI: st 26' Vianello. NOTE: Circa 1.500 spettatori, incasso 9142 euro. Osservato un minuto di silenzio per ricordare Salvatore Costarelli, giovane tifoso morto in un incidente stradale il 31 dicembre. Ammoniti Mariniello , Chietti , Campanella . Espulso l'allenatore in seconda dell'Aver-
Vianello ancora in gol con la maglia del Gela
sa Aquino. Recupero:pt 1', st 4'. GELA. Il Gela torna a conquistare tre punti sul terreno amico. Non è stato per
nulla facile superare una buona Aversa, che se l'è giocata a viso aperto, lottando fino all'ultimo istante. Provenza e Sergio si schierano con il classico 4-3-3. Il tecni-
co salernitano getta nella mischia tutti gli acquisti di gennaio. La prima conclusione è dell'Aversa, con una stoccata di Arini che Nordi deve respingere in angolo.
Al 13' ci prova Grieco con una girata insidiosa che trova ancora pronto il portiere di casa, che sventa la minaccia distendendosi. Per rivedere una azione degna di nota occorre attendere il 35' quando Pistillo trova il varco giusto in percussione personale, con una conclusione sporca anche perchè pressato da Lucioni. Break dei biancazzurri dopo 120 secondi. Memè lascia partire un cross teso dalla sinistra che trova la girata di Vianello centrale. La gara si accende nei minuti finali del tempo. La Porta ci prova due volte, sempre partendo dalla corsia sinistra. In entrambe le occasioni è bravo Pettinari a chiudere l'angolo, respingendo con i pugni.Secondo tempo. Aversa subito vicina al gol. Ci provano prima De Cesare poi Arini sotto porta, con Nordi che si salva d'istinto con un piede. Occasionissima per il Gela all'8'. Bello scambio sulla destra tra Zaminga e La Porta, il cui cross trova la testa di Agostinelli: Pettinari alza sulla traversa. Trova il corridoio giusto Vianello al 15', ma è troppo decentrato
Il brasiliano del Cassino reduce da un incidente alla vigilia
Il tecnico del Noicattaro Carella
Jefferson, gol dopo la paura NOICATTARO CASSINO
0 1
NOICATTARO (4-3-1-2): Musacco 6; Perrone 5,5, Fumai 6, Sassarini 6, Lanera 5; Piano 6, Coppola 6 (22' st Doria 6), Lorusso Bartolo 5,5 (35' st Fiorentino sv); Zotti 5,5; De Lorenzo 5, Ladogana 6. A disp.: Petruzzelli, Loseto, Aliperta, Libera, Colluto. All.: Carella 6. CASSINO (4-4-2): Amadio 6,5; Goisis 7, Merli Sala 5,5, Bianciardi 6,5, Martinelli 6,5; Lolli 6,5 (28' st Sfanò sv), Koné 7, Conti 6,5, Vigna 6,5; Mezgour 6,5, Jefferson 7 (37' st Suarino sv). A disp.: Paoletti, Bonacquisti, Romanelli, Romeo, Bardeggia. All.: Federici ARBITRO: Flamingo di Pisa 6. RETE: st 13' Jefferson. NOTE: spettatori 250 circa. Espulsi al 17' st Merli Sala e al 40' st Sassarini per doppia ammonizione. Ammoniti: Fumai, Merli Sala, Coppola, Martinelli, Ladogana, Sassarini, De Lorenzo, Conti. Angoli 6-5 per il Noicattaro. Recupero: pt 2'; st 5'. NOICATTARO. Al termine di una
partita intensa (8 ammoniti e 3 espulsi) il Cassino espugna il “Comunale” di Noicattaro. In campo nel Cassino i nuovi acquisti del ricco mercato di gennaio: Jefferson (uscito illeso in settimana da un incidente stradale, ndr), Lolli , Goisis e Vigna. Indisponibili Giannone e Scappaticci. Momentaneamente fuori rosa Indiveri. Nel Noicattaro assenti il difensore Benny Lorusso causa squalifica e l'attaccante Giampaolo ormai in procinto di lasciare la piazza nojana. La cronaca si apre al 4' con De Lorenzo che di sinistro da fuori area manda a lato. Al 17' angolo di Zotti, mischia furibonda in area ospite, sbroglia tutto Merli Sala. Si vede il Cassino al 21': punizione da posizione decentrata di Vigna, respinge Musacco. Capovolgimenti da una parte e dall'altra. Grossa occasione per i nojani al 29' quando dalla sinistra Ladogana mette al centro per Zotti ma sul tiro a botta sicura del fantasista barese ad immolarsi in scivolata è Martinelli. Cassino ancora una volta pericoloso su calcio piazzato. Al 37' è nuovamente Vigna a calciare, Musacco blocca a ter-
ra. La prima frazione si chiude con la bella combinazione Coppola-De Lorenzo ad imbeccare Ladogana il cui destro di prima intenzione termina alto. Ripresa più vibrante e ricca di emozioni. Parte forte il Noicattaro. Al 3' Piano da fuori area impensierisce Amadio. Il gol che si rivelerà decisivo per le sorti della gara arriva al 13'. Angolo battuto da Vigna, colpo di testa vincente del brasiliano Jefferson che anticipa il diretto marcatore. Palla al centro e sull'azione successiva, dopo trenta secondi, è il nojano Ladogana a trovarsi solo davanti ad Amadio ma il pallonetto dell'attaccante è intercettato dal portiere , ancora Ladogana rimette al centro ma non c'è nessun rossonero pronto al tap-in vincente. Al 17' seconda ammonizione per il laziale Merli Sala per perdita di tempo. Il Cassino resta dunque in 10. Da qui alla fine forcing del Noicattaro. Al 34' palla filtrante di Zotti per Doria, il destro dell' ex monopolitano è respinto in angolo dal numero uno laziale. Quattro minuti è ancora l'asse Zotti-Doria ad impensierire la difesa
e la conclusione è sull'esterno della rete. Calcio di rigore per il Gela al 18'. Di Girolamo spinge Agostinelli con una spallata ingenua ma dal dischetto Cammarota spiazza Pettinari ma manda sul palo. Lo choc dura sette minuti. Dalla punizione di Schiavon dalla tre quarti sbuca la testa di Vianello che anticipa tutti e beffa Pettinari.La reazione dell'Aversa Normanna è nel pallone sfiorato di testa da Chietti sul cross teso dalla sinistra. Brivido per Nordi al 42'. Sulla punizione di Grieco il portiere di casa deve distendersi sulla sua sinistra per evitare che la palla finisca in porta. L'Aversa si getta in avanti e i minuti finali sono una sofferenza per i tifosi del Gela. Al 90' Tovalieri, subentrato allo spento De Cesare, sull'ennesima mischia trova l'angolo giusto, ma Nordi è bravissimo e fortunato nell'opporsi di istinto con una mano. E nel quarto minuto di recupero Agostinelli non sfrutta un delizioso assist di Zaminga il pallone del match point facendo fare un figurone a Pettinari. Fabrizio Parisi
del cassino, il tiro di Doria è deviato in angolo da Goisis. Al 40' ristabilita la parità numerica in campo: secondo giallo anche per Sassarini, reo di aver fermato una ripartenza ospite con un fallo di mano. Al 43' alleggerisce la pressione il Cassino con Mezgour che in contropiede imbecca Vigna il cui destro è sbilenco. Nei minuti di recupero anche il portiere nojano Musacco in area in oc-
casione di alcuni angoli in serie. Al 47', su uno di questi , la palla arriva Fiorentino ma il sinistro del centrocampista è altissimo. Al 49' ancora una mischia in area laziale sugli sviluppi di un calcio dalla bandierina ma la difesa del Cassino si salva. Al triplice fischio scatta la contestazione dei tifosi locali all'indirizzo della propria squadra. Antonio Lattanzio
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Sport 29
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
2ª Divisione. Giallorossi in vantaggio non riescono a chiudere la gara e vengono raggiunti nel finale
Catanzaro, beffa colpevole Brutto primo tempo dei calabresi non all’altezza della fama e della classifica IGEA CATANZARO
1 1
IGEA VIRTUS (4-4-1-1): Deliperi 6,5; Stelitano 6 (42' st Cocimano sv), Pisciotta 6,5, Mottola 6, Vicentini 6,5; Nabil 6 (46' st Magnanensi sv), Nuccio 6, Procopio 5,5 (26' st Lo Verde 6), Cocuzza 6,5; Grillo 6; Angotti 6. A disp.: Rocco, Triolo, Infimo, Torre. All.: Zampollini 6,5. CATANZARO (3-4-3): Vono 6; De Franco 6, Di Maio 6, Ciano 6; Di Cuonzo 6,5, Bruno 6,5, Corapi 6,5, Benincasa 6 (16' st Lodi 6); Montella 6, Mosciaro 6,5, Longoni 6 (35' st Capicotto sv). A disp.: De Vona, Gigliotti, Orosz, Basile, Forgione. All.: Auteri 6. ARBITRO: Cafari Panico di Cassino 6 MARCATORI: st 18’ Corapi(C), 43’ Vicentini(I) NOTE - Ammoniti: Vicentini, Stelitano, Angotti. Gara a porte chiuse. Angoli 5-2 per l'Igea. Recupero: pt 2'; st 5'. di MAURIZIO LICORDARI BARCELLONA P.G. – Una beffa clamorosa, ma una beffa meritata, perchè partite come questa vanno chiuse molto prima. Lasciarle in bilico per una squadra che vuole vincere il campionato non è accettabile. Ecco perchè il pari di Barcellona sarà una lezione utile per il Catanzaro, brutto per 45', guardabile nei minuti successivi, ma non certo all'altezza della sua classifica nel giorno in cui affrontava il fanalino di coda Igea Virtus. Un'Igea rinfrancata dal cambio al vertice societario (da venerdi il nuovo presidente è il rallista Massimiliano Rendina) che riesce finalmente a ritrovare coraggio e
Ciccio Corapi, in gol nella trasferta siciliana
grinta. Anche senza Stella e Palma infortunati la squadra di Zampollini tiene testa e a tratti riesce anche a mettere paura alla capolista del grande ex Gaetano Auteri. Il Catanzaro, senza Gimmelli, soffre la corsa dell'Igea e forse pecca un po' di presunzione perchè nella prima parte di gara non gioca con la giusta determinazione. La conferma arriva dal fatto che la prima vera palla gol è dell'Igea ed è un gran brivido per Vono. Cocuzza recupera un pallone prezioso a centrocampo, si porta a spasso mezzo Catanzaro e dal limite trova una conclusione angolata e velenosa. Vono deve distendersi per deviare il tiro, sulla ribattuta Angotti è in fuorigioco. Il Catanzaro si spaventa ma non si scuote. Ci vogliono venti minuti per vederlo finalmente entrare nell'area di rigore dell'Igea. Al 31' Di
Cuonzo vince due rimpalli al limite, poi trova un tiro angolato ma impreciso. L'Igea capisce che non può scherzare, il Catanzaro scopre di poter osare di più. Al 36' Mosciaro si trasforma in uomo assist e disegna un pallone delizioso per Longoni che perde l'attimo giusto per tirare e quando riesce a farlo è già coperto. Il risultato è un tentativo fiacco e centrale, parato facilmente da Deliperi. Un minuto dopo le parti si invertono, è Longoni a servire Mosciaro che però tira male. Passano altri sessanta secondi ed è Di Cuonzo a provarci con una gran botta respinta dai pugni di Deliperi. Il Catanzaro sembra poter affondare i colpi, pian piano però perde vigore e l'Igea torna a controllare il match. Grillo al 40' prova un delizioso tiro da fuori, ma Vono è attento ed alza in corner. Subito
prima dell'intervallo, poi, entra in scena Cocuzza che in due occasioni provoca il panico nella linea a quattro del Catanzaro. La prima volta però sbaglia la mira mandando a lato un tentativo di pallonetto su Vono, mentre la seconda prova a servire Angotti in mezzo invece di calciare e trova la provvidenziale deviazione di un difensore del Catanzaro. Cocuzza è protagonista anche ad inizio ripresa. Al 3' ci prova dalla distanza ma manda a lato. Il Catanzaro risponde con una bella azione personale di Mosciaro, conclusa con un tiro che Deliperi non trattiene. L'intervento di Mottola evita guai peggiori, ma l'Igea capisce che con questo Catanzaro non si può scherzare. Nabil al 5' cerca un'azione personale ma tira malissimo, Cocuzza al 16' dopo una lunga corsa sulla sinistra serve in mezzo una palla perfetta per Procopio che però viene clamorosamente anticipato da Grillo che tira alto. La sensazione è che l'Igea sia pienamente in partita, ma la differenza tecnica in una partita così tirata prima o poi viene fuori. E infatti al 18' Bruno recupera un pallone sulla trequarti e con un colpo preciso serve Corapi clamorosamente lasciato solo al limite dell'area. Presentarsi davanti a Deliperi e batterlo è un gioco da ragazzi per lui. L'Igea accusa il colpo, nella tribuna solo ufficialmente chiusa al pubblico vola qualche parola di troppo, in campo la partita praticamente finisce. Grillo ci prova su punizione al 22', ma il suo tiro è alto. Il Catanzaro sceglie di giocare d'attesa. Sembra finita ed invece al 43' Grillo su corner trova la testa di Vicentini che indovina l'angolo giusto e segna l'1-1.
PAGELLE CATANZARO VONO (6) - Poteva essere un pomeriggio di relax, quello siciliano è diventato invece un giorno di lavoro per il numero uno del Catanzaro. Bravo in un paio di occasioni nel primo tempo, incolpevole sul gol di Vicentini. DE FRANCO (6) - Tiene bene in avvio di gara, pian piano accusa un po' di fatica contro gli esterni agili dell'Igea. A volte i difficoltà sui cambi di ritmo di Cocuzza, si arrangia come può ed alla fine riesce a cavarsela quasi sempre. DI MAIO (6) - Sembra avere sempre il controllo della situazione, ma soprattutto nei primi 45 minuti è costretto ad un superlavoro forse inatteso. Si arrangia ma non sempre è lucidissimo come sa. CIANO (6) - Come Di Maio ha qualche problema soprattutto perchè gli manca un punto di riferimento preciso. I giocatori offensivi dell'Igea partono da lontano e lo costringono ad un lavoro più duro del solito. E forse anche del previsto. DI CUONZO (6,5) - In fase di spinta è sempre pericoloso, due volte prova pure la conclusione ma trova sulla strada il bravo Deliperi. Meno presente in difesa, tanto che dalla sua corsia partono spesso occasioni per l'Igea. BRUNO (6,5) - Un assist delizioso per il gol di Corapi e qualche giocata interessante. Tocca un mare di palloni, qualche errore è inevitabile. CORAPI (6,5) - Un gol da attaccante puro che è un mix di fiuto e sangue freddo. Ma pure tanto lavoro in fase di interdizione e qualche idea degna di nota. BENINCASA (6) - Non brilla anche se di fronte non trova grande opposizione. Lo dimostra il fatto che quando scende mette sempre in apprensione la difesa dell'Igea. Dal 16'st LODI (6) - Qualche buona iniziativa ma poco peso nelle azioni importanti della squadra. MONTELLA (6) - Ha il guizzo di sempre, ma stavolta gli manca quel pizzico di fortuna che nel calcio non guasta. MOSCIARO (6,5) - Punta centrale atipica, arretra spesso a prendere palla e quando serve veste i panni dell'uomo assist. Non riesce a segnare e questo per un attaccante è un handicap. LONGONI (6) - Alterna giocate importante a qualche black-out. Però è sempre presente nelle azioni d'attacco e dalla sua corsia partono azioni importanti. Dal 35' st CAPICOTTO (sv).
PAGELLE VIBONESE
I rossoblù sbagliano due penalty e vengono puniti da Balestrieri
MENGONI (7) - Nel primo tempo spettatore non pagante. Nella ripresa si supera in due occasioni. Poi, però, Balestrieri lo beffa dai trenta metri con un potente tiro sotto l'incrocio. Successivamente altri due interventi miracolosi.
Vibonese, sconfitta di rigore
SCRUGLI (5,5) – Meno propositivo rispetto alle ultime apparizioni stagionali. Dal 12' st BECCARIA (5,5) - Dà vivacità all'attacco rossoblu. Ma risulta essere poco incisivo.
Di Mauro e Pirrone falliscono il tiro dagli undici metri
OREFICE (6) – Resta prevalentemente bloccato dietro. Ma in fase difensiva è sempre puntuale. Dal 32' st MILANESE (SV).
VIBONESE MONOPOLI
PIRRONE (5) - Tiene bene la posizione nel primo tempo. Nella ripresa le squadre si allungano e lui si smarrisce. Inoltre, fallisce goffamente un calcio di rigore. BERTINI (6,5) - Incalza costantemente Balestrieri. Così come, quindici giorni addietro, riuscì a fare con il capocannoniere Ciofani. Insomma, al cospetto di due tra i migliori centravanti del girone ha fatto la sua bella figura. CONTI (6) – Fatica molto sulle palle alte. Per il resto, sebbene soffra la vivacità di Lisi, è quasi impeccabile. IKE (5) - Buoni movimenti. Tanto sacrificio in fase di non possesso, ma incide poco lì davanti. Da censurare, poi, un pestone vistoso e volontario ai danni di Scrò, sotto gli occhi del collaboratore di linea. Ma l'arbitro - sbagliando - lo grazia da un'espulsione netta e giusta. LOPETRONE (6) - Nel primo tempo è il migliore in campo. Recupera palloni, si propone sulla trequarti e a tratti cerca di costruire anche l’azione. Cala vistosamente alla distanza. Dal 35' st FICARA (SV) - E' la mossa della disperazione. Che non paga per come vorrebbe Angelo Galfano. OMOLADE (6) - Finisce spesso in fuorigioco. Sbaglia diverse conclusioni a rete. Ma si batte con ardore contro due giganti quali Terracciano e Caccavalle. DI MAURO (5) - Si procura un rigore che, poi, assumendosi l'onere e onore di battere, sbaglia. Nel primo tempo la sua vivacità crea parecchi fastidi ai dirimpettai ospiti. Cala nella ripresa, quando perde lucidità. E con lui cala tutta la Vibonese. RUGIERO (6,5) – Vivace. Tiene bene la posizione e i suoi cross sempre insidiosi. Con l’ingresso di Beccaria, Galfano lo sposta dietro. E anche sulla linea di difesa fa la sua bella figura. ant. sch.
0 1
VIBONESE (4-2-3-1): Mengoni; Scrugli (12' st Beccaria) Conti Bertini Orefice (32' Milanese); Lopetrone (35' st Ficara) Pirrone; Rugiero Di Mauro Ike; Omolade. A disp.: Boragina, Saturno, Cammilluzzi, Perna. All.: Galfano MONOPOLI (4-4-2): Pellegrino 7; Colella 6 Caccavalle 6,5 (30' st Imburgia sv) Terracciano 6 (23' pt Lanzolla 6) Scrò 6; Di Miceli 6 (24' st Volpe 6) Pollidori 7 Cortesi 7 Corsi 6,5; Balistrieri 7 Lisi 6,5. A disp.: Corno, Bonfardino, Tranchina, Iannazzo. All.: Chiricallo. ARBITRO: Magno di Catania (Curapoli di Napoli e Surano di Nocera Inf.) MARCATORE: 33' st Balestrieri NOTE: spettatori 400 circa (una trentina ospiti). Al 23' pt Pellegrino (M) para un calcio rigore a Di Mauro (V). Al 18' st Pirrone (V) manda fuori un calcio di rigore. Ammoniti: Conti, Ike (V) e Cortesi, Di Miceli, Caccavalle, Pellegrino, Scrò (M). Angoli 5-5. Rec.1' st: 5' st di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA – Si può perdere una partita dopo aver avuto due rigori a favore e dopo aver costruito una decina di limpide palle gol? Sì, può succede. E’ successo ieri alla Vibonese, in una gara emozionante, al cardiopalma; in una gara in cui è successo di tutto e di più. Perde, dunque, la Vibonese. Che lascia al Monopoli i tre punti e fallisce -
per una questione di centimetri, sarebbe il caso di dire - una buona occasione per rilanciarsi in chiave salvezza. TATTICA. «Per scelta tecnica», spiegherà Galfano, Sperandeo non è tra i convocati. Così come Senatore, infortunato, che concede così la gioia della prima convocazione stagionale a Boragina. Per il resto, Galfano conferma la formazione annunciata. Camaleontico 4-4-2, invece, per il Monopoli. CRONACA. Di Miceli e Corsi presidiano le fasce e costringono Rugiero e Ike, che si limitano a mantenere la posizione, agli straordinari. Con le fasce bloccate, la Vibonese cerca di sfruttare subito la superiorità numerica in mezzo al campo dove Di Mauro, tra le linee, dà molto fastidio ai centrocampisti ospiti. E così la prima occasione per i padroni di casa arriva al quarto d’ora per via centrali: ma il tiro di Omolade viene bloccato a terra da Pellegrino. La possibilità di dare una svolta al match arriva una manciata di minuti dopo. Al 23' per l'esattezza. Azione manovrata della Vibonese. Rugiero mette in mezzo un pallone invitante. Sul cross si avventa Di Mauro, ben appostato sul secondo palo, ma Di Miceli lo atterra. E’ rigore: sulla palla va lo stesso Di Mauro ma Pellegrino si distende e respinge il tiro. L'ultimo sussulto del primo tempo arriva da un gesto censurabile di Ike, che colpisce con un pestone vistoso e volontario Scrò. Ma l'arbitro lo grazia. Nella ripresa parte subito forte la Vibonese: Rugiero lascia partire un improvviso tiro che, smorzato, si tra-
sforma in un assist per Pirrone che cincischia e sbaglia quello che è una sorta di rigore in movimento. Sul capovolgimento di fronte la Vibonese rischia di subire gol: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Scrugli perde di vista Lanzolla che solo e da buona posizione salta di testa ma manda fuori. Galfano ci crede e manda in campo un attaccante, Beccaria, per un difensore, Scrugli retrocedendo Rugiero sulla linea dei difensori. Ed è proprio Beccaria, sugli sviluppi di un contropiede a servire Ike, che viene atterrato in area. L’arbitro assegna un altro rigore. Siamo al 18'. Sulla palla va Pirrone, che prende la mira ma calcia clamorosamente fuori, per la disperazione del pubblico di casa. La partita a questo punto si infiamma. Le squadre si allungano e così il Monopoli sfiora il gol, ma sul colpo di testa di Pollidori Mengoni salva i suoi. Ci provano poi con scarsi risultati Beccaria e Conti, mentre dall’altra parte è Mengoni a salvare su Cortesi. L’estremo difensore rossoblu nulla può al 33’: Balestrieri viene servito da un compagno, stop di petto e tiro improvviso dai 30 metri sotto l’incrocio. E’ un capolavoro. E’ il gol che porta in vantaggio gli ospiti, che rischiano pure di pareggiare. Prima Mengoni salva su Balestrieri, poi Conti appostato sulla linea su Cortese. La palla del pareggio però capita al 48’ sui piedi di Di Mauro che si avventa sulla palla, entra in area di rigore, ma Pellegrino anticipa il capitano, salvando i suoi, e condannando alla sconfitta la Vibonese. Una sconfitta amara, beffarda. Difficile da digerire.
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30 Sport
Nel derby l’Isola Liri ferma sullo 0-0 la corazzata romana
La Cisco in frenata ISOLA LIRI CISCO ROMA
0 0
ISOLA LIRI (4-3-2-1): Mangiapelo 6,5; Mallardi 6,5, Mucciarelli 7, Paolacci 7, La Rocca 6; Falco 5,5 (43' st Bussi sv), Costanzo 6, D'Alessandro 6,5; La Cava 6 (22' st Gennari 6), Carboni 6 (15' st Simonetta 5); Federici 6,5. A disp.: Fiorini, Sperati, Matrisciano, Bianchini. All.: Grossi 6. CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi 6; Balzano 6, Doudou 6, Di Fiordo 6,5, Angeletti 6,5; Chiappara 6, Romondini 6, Mazzarani 6,5; Caputo 5 (38' st Di Vicino sv), Ciofani 5, Franchini 5,5 (21'st Lanterì sv). A disp.: Previti, Padella, Lo Piccolo, Amadio, La Rosa. All.: Incocciati 6. ARBITRO: Zonno di Bari 6. NOTE: spettatori 1400 circa. Ammoniti: Mucciarelli, Federici, Carboni, Romondini, Franchini. Angoli 4-4; Recupero: pt 2'; st 4'. ISOLA LIRI. L'Isola Liri frena la rincorsa alla vetta della Cisco Roma che non approfitta del passo falso del Catanzaro in Sicilia per accorciare le distanze dai calabresi. La partita si è sviluppata a centrocampo con le due squadre
I due allenatori Grossi (Isola Liri) e, a destra, Incocciati (Cisco)
che si sono date battaglia a lungo nella zona nevralgica non riuscendo a superarsi. L'Isola Liri parte subito forte. Pressing asfissiante per impedire di ragionare ai centrocampisti romani. Al 6' diagonale di Federici che sfiora il palo alla sinistra di Ambrosi. Il pericolo scampato fa sobbalzare la panchina della Ci-
sco Roma con Incocciati che chiede ai suoi giocatori di alzare il baricentro. Al 14' scende Balzano a destra, buono il cross per Ciofani che inzucca e manda la sfera non lontano dai pali di Mangiapelo. L'equilibrio regna sovrano anche perchè si corre a dismisura da ambo le parti. La tecnica della Cisco Roma contro la gioventù e
la sfrontatezza di una squadra che si vuole salvare. Il leitmotiv non cambia con Romondini, Mazzarani e Chiappara braccati ferocemente dai dirimpettai. Alla mezz'ora la Cisco Roma capisce che è difficile riuscire a sfondare sulle fasce ed allora ci prova centralmente con un tiro di Romondini ma la conclusione termina a lato. Ancora Romondi-
ni ci prova al 35' su punizione ma stavolta Mangiapelo vola e rintuzza il pericolo. In chiusura di tempo preme la Cisco Roma. Al 44' azione personale di Angeletti che entra in area da sinistra, serve Franchini che prima cerca di segnare con un colpo di tacco, poi viene affossato in area ma l'arbitro sorride e fa proseguire. Per l'attaccante, già ammonito, poteva profilarsi anche la seconda ammonizione e quindi il cartellino rosso per simulazione. Nella ripresa pronti via ed al 5' l'Isola Liri sfiora il gol con una sassata di Carboni dalla distanza che coglie la traversa piena ad Ambrosi battuto. Incocciati inserisce Lanteri, Grossi replica con un mediano incontrista, Gennari (ex di turno) in luogo di La Cava. Alla mezz'ora conclusione di Chiappara, palla sul palo, arriva Caputo che, di testa, sfiora il palo. Gli ospiti cercano i tre punti nel serrate finale. L'Isola Liri capisce le difficoltà e cerca di replicare ma manca la benzina nelle gambe. Così si arriva con facilità al 90' con le due porte inviolate e con un pareggio sostanzialmente giusto per quanto visto in campo. Leo Villa
Il Brindisi pareggia il vantaggio di Esposito VICOEQUENSE 1 BRINDISI 1 VICO EQUENSE (3-1-2-12): Munao 6, Gargiulo 6,5, Scognamiglio 5,5, Russo 5,5, Armellino 6,5, Burgos 5,5, Donnarumma 5,5, Trapani 5,5, Morfù 6,5, Esposito 6,5, De Rosa 5. A disposizione: Izzo, Lupico, Marciano, D’Esposito, Scozzese, Ferrara, Chiariello,. Allenatore: sig. Ferraro BRINDISI (4-4-2): Pinzan 5,5, Maulella 6, Taurino 6,5, Idda 6, Pasqualini 6,5, Fiore 6,5, Pizzolla 6,5 (36’st Piccinni), Minopoli 5,5, Battisti 6 (8’st Siclari 6.5), William Da Silva 6,5, Moscelli 5,5 (39’Galetti sv). A disposizione: Ferrante, Lamposeo, Alessandrì, Albadoro. Allenatore: sig. Silva ARBITRO: sig. Ros di Pordenone 6 RETI: 1’st Esposito (V), 21’st Da Silva (B) NOTE: spettatori 250 circa di cui 50 provenineti da Brindisi, ammoniti Da Silva, Burgos e Russo, angoli 5-6 per il Briindisi, recupero
Da Silva vale un punto pt.0’; st. 3’, SILVA deve rinunciare a capitan Trichera e rischia sin dal primo minuto Pasqualini esterno reduce dalle tre apparizioni con la maglia della nazionale under di categoria. In mediana si rivede dal primo minuto Fiore reduce dal turno di riposo imposto dal giudice sportivo. Un Brindisi prudente, forse anche troppo, quello che affronta il Vico. Silva opta per un coperto 4-4-2, ma senza esterni di ruolo sacrifica Battisti sulla corsia di sinistra limitandone le capacità. Dopo una prima fase di studio nella quale le due squadre sono corte e provano a ripartire in velocità, il Brindisi si fa vivo dalla parti di Munao con Taurino che di testa, su azione d'angolo, manda la palla a un metro dalla por-
ta difesa dal portiere Munao. Passano pochi minuti e Da Silva, fra i migliori, sfrutta un passaggio di Pizzolla, controlla la palla con il destro e va all'uno contro uno con Munao che gli sposta la palla. L'attaccante pugliese, però, cade reclamando il rigore, ma per il signor Ros di Pordenone è simulazione con annessa ammonizione per l'attaccante brasiliano. Dopo questa offesiva il Brindisi arrestra lasciando il campo alla compagine costiera. I padroni di casa provano ad aprire il match sfruttando le abilità di Esposito che su un cross di Trapani elude la marcatura di Idda, ma al volo calcia alto. Il Vico prova a sbloccare con due conclusioni dalla distanza. Prima Donnarumma dai diciotto metri calcia sul fondo in diagonale, poi è
De Rosa, dal vertice sinistro dell'area, a calciare verso Pinzan, ma la palla si perde nel fuori dallo specchio del portiere pugliese. In chiusura di tempo la più limpida palla gol della prima frazione. Schema su calcio d'angolo con la palla che giunge sui trenta metri per Donnarumma, il furetto di Castellammare centra per Russo che in avvitamento indirizza sul palo lungo, ma la girata è debole e permette a Pinza di bloccare a terra. Pronti via e il Brindisi va sotto. Palla recuperata a metà campo cross al centro di Morfù per Esposito che in avvitamento manda il pallone a spegnersi alla destra di un incerto Pinzan, vanamente proteso in tuffo. Ancora Vico, sempre con Esposito che ruba ancora una volta il tempo a Idda, ma Pinzan è attento e mette in
angolo. Silva cambia, dentro Siclari per Battisti e gara che per i padroni di casa diventa tutta in salita. Il neo entrato porta scompiglio, ma sulla destra iniziano i dolori per Gargiulo preso in mezzo fra Moscelli e Pasqualini, l'esterno sinistro centra, la difesa libera corto e Fiore calcia verso Munao, sulla traiettoria interviene Pizzolla che clamorosamente devia fra le braccia di Munao. Siclari si rende nuovamente protagonista di una buona incursione sulla destra, semina due avversari, ma calcia su Munao. Il Brindisi divenata padrone del campo e il Vico arretra troppo, prima Maulella non sfrutta un liscio di Munao calciando alto, poi sull'affondo successivo bomber Da Silva fa esplodere la gioia degli ultras pugliesi al seguito. Pasqualini va via
Il Barletta di Sciannimanico cade a Manfredonia e interrompe la marcia
La perplessità di Sciannimanico, tecnico del Barletta
Carminati-Arigò nella ripresa MANFREDONIA BARLETTA
2 0
MANFREDONIA (4-3-3): Marruocco 6; Nossa 6, Parisi 6, Carrieri 6, Dipasquale 6; Napolitano 6, Pirrone 6 (18' st Di Toro 6), Arcuri 6; Luppi 6, Carminati 7 (47' st Moro sv), Arigò 7 (40' st Maiorino sv). A disp. Groppioni, Granatiero, Stella, Giglio. All.: Bucaro 6,5. BARLETTA (4-3-1-2): Di Masi 6; Cutrupi 6, Gambuzza 6, Sportillo 5,5, Legittimo 6; Muwana 5,5, Menicozzo 6 (26' st Shiba sv), D'Allocco 6; Carozza 6; Simoncelli 6 (36' st Fanasca), Infantino 5,5. A disp.: Vurchio, Marchetti, Romeo, Rescio, Bendjemia. All.: Sciannimancio 5,5. ARBITRO: Di Paolo di Avezzano 6. RETI: st 23' Carminati, 38' Arigò. NOTE: spettatori 1059, per un incasso di 8464 euro. Ammoniti: Di-
pasquale, Carrieri, Parisi, Sportillo, Infantino. Angoli 3-2 per il Barletta. Recupero: pt 1'; st 4'. MANFREDONIA. Questa volta al Barletta non è riuscita l'impresa di otto giorni fa. Non c'era infatti la Juve Stabia - battuta col minimo scarto sul campo amico - ma il Manfredonia con una indescrivibile grinta e fame di punti. Sul sintetico del “Miramare”, infatti, gli uomini di Sciannimanico devono arrendersi ai gol del nuovo arrivato Carminati e del solito Arigò. Un primo tempo giocato alla pari ma senza particolari sussulti. Nella ripresa, invece, il Manfredonia entra in campo più determinato e riesce a far suo il derby. Partita vibrante, tesa, ma sostanzialmente corretta. La prima azione di gioco porta la firma di Infantino, il suo tiro però termina ampiamente alto sulla traversa. Al 4' Dipasquale sulla corsia mancina effettua il
cross ma Carminati non riesce a colpire di testa. Al quarto d'ora, angolo di Carozza e Infantino da buona posizione manda alle stelle. Al 30' ci prova Menicozzo dalla distanza ma il suo tiro è da dimenticare. Passa un minuto ed è il Manfredonia a rendersi pericoloso con Arigò su servizio di Carminati, ma il suo tiro non impensierisce Di Masi. Al 41' i padroni di casa invocano il penalty per un presunto fallo su Luppi in piena area, l'arbitro fa cenno all'attaccante di rialzarsi. Sul finire del primo tempo ancora il Manfredonia pericoloso con un tiro di Arcuri deviato prontamente dalla difesa bianco-rossa. La ripresa si apre con il Manfredonia in avanti. Al 1', infatti, Nossa colpisce di testa su calcio d'angolo, Pirrone manda alto. Passano una manciata di minuti e il Manfredonia si rende pericoloso prima con Luppi, tiro bloccato da Di Masi, poi con una punizione centrale di Car-
sulla sinistra e viene servito da Pizzola, si libera di uno stanco Morfù, aspetta l'uscita di Gargiulo e centra per l'ariete brasiliano che di testa mette la palla nell'angolo alto alla sinistra di Munao. Quando alla fine del match mancano quindici minuti Siclari coglie il palo di testa su un errore di valutazione di Munao. Ancora l'esterno pugliese chiama l'estremo difensore costiero al riscatto su due conclusioni ravvicinate durante i tre minuti di recupero decreatati dall'arbitro. Un pareggio dal retrogusto amaro per il Brindisi che mai come in questa circostanza ha recuperato un match che si era messo nel peggiore dei modi. Al termine dell'incontro pace fatta fra i giocatori e i propri tifosi con i diciotto atleti che hanno raccolto il meritato plauso dei pubblico amico. Un gesto significativo quello che la squadra e i circa cinquanta tifosi hanno avuto a fine gara. Il Brindisi esce dal Liguori di Torre del Greco con un pareggio che sa di beffa. Josè Astarita
minati bloccata senza problemi da Di Masi. E' il preludio al gol che arriva al 23' grazie a Carminati bravo a deviare in spaccata la conclusione di Luppi. Il Barletta prova a reagire, ma i tentativi di Sportillo e compagni non sportiscono gli effetti sperati. Al 29' ci prova Carozza su punizione, Marrucco blocca in presa plastica. Poi è di nuovo Manfredonia a rendersi pericoloso per due volte con Carminati. Poi al 38' arriva il secondo gol del
Manfredonia che di fatto chiude i giochi: Carminati serve in profondità Arigò che batte Di Masi in uscita con un perfetto rasoterra. Sciannimanico prova ad inserire Shiba e Fanasca per dare maggior concretezza alla prima linea ma il Barletta non riesce a creare particolari grattacapi a Pirrone e compagni, così dopo quattro minuti di gioco i sipontini possono far festa. Antonio Guerra
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Sport 31
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
Risultati e classifica Angri-Casertana
1-3
Bacoli-Turris
1-1
Bitonto-Francavilla Pz
2-3
F. e C. Bn-Pisticci
1-1
Fasano-Pomigliano
1-1
Grottaglie-Neapolis
0-1
21ª giornata Marcatori
9' pt Morra (C), 31' pt Monaco (C), 29' st Pinto (C), 48' st De Sena (A) 15´ pt Russo (T), 33´ pt (r) Majella (B)
30' pt Chisena (F), 14' st e 45' st Di Pierro (B), 33' st Di Sanza (F), 35' st Del Prete (F) 30' pt Troisi (F); 48' st D'Aniello (P)
13' pt (r) Auricchio (P), 47' pt (r) Piovan (F) 23' st Fontanella
NEAPOLIS
46
20 14 4
2 41 16 10 8
1
1 21 5 10 6
3
1 20 11 25 +6
PIANURA
43
20 13 4
3 41 20 10 7
1
2 25 10 10 6
3
1 16 10 21 +3
S. ANTONIO
41
20 12 5
3 33 19 10 8
2
0 18 7 10 4
3
3 15 12 14 +1
FRANCAVILLA PZ
38
20 11 5
4 32 18 10 5
3
2 15 7 10 6
2
2 17 11 14 -2
F. E C. BN
38
20 11 5
4 35 23 10 6
3
1 22 10 10 5
2
3 13 13 12 -2
V. CASARANO
36
20 10 6
4 29 19 10 6
2
2 18 12 10 4
4
2 11 7 10 -4
CASERTANA
33
20 10 3
7 24 15 10 5
1
4 14 9 10 5
2
3 10 6
ANGRI
28
20 7
7
6 27 27 10 3
5
2
9 10 4
2
4 18 18 0 -12
Matera-V. Casarano
2-2
Pianura-Ostuni
4-0
4' pt Del Sorbo, 24' st Manzi, 32' st Manzo, 41' st De Luca
MATERA
28
20 7
7
6 31 32 10 2
5
3 16 19 10 5
2
3 15 13 -1 -12
S. Antonio-Ischia
3-0
POMIGLIANO
26
20 6
8
6 21 25 10 3
5
2 12 11 10 3
3
4
GROTTAGLIE
23
19 6
5
8 23 25 10 3
3
4 11 11 9
3
2
4 12 14 -2 -16
BITONTO
22
20 5
7
8 22 28 10 3
2
5 13 14 10 2
5
3
TURRIS
22
20 6
4 10 28 36 10 4
1
5 14 17 10 2
3
5 14 19 -8 -16
OSTUNI
20
20 5
5 10 18 31 10 3
4
3 13 15 10 2
1
7
ISCHIA
18
19 5
3 11 18 32 9
1
1
7
5 15 10 4
2
4 13 17 -14 -19
FRANCAVILLA BR
15
19 3
6 10 11 21 9
2
2
5
6 12 10 1
4
5
PISTICCI
14
20 3
5 12 17 29 10 1
2
7
5 12 10 2
3
5 12 17 -12 -26
BACOLI
14
19 3
5 11 13 27 10 2
3
5
8 14 9
1
2
6
5 13 -14 -25
9
20 1
6 13 12 33 10 0
4
6
6 16 10 1
2
7
6 17 -21 -31
23' pt Albano (M); 19' st Bonaffini (C), 35' st Albano (M), 44' st Villa (C)
3' pt D’Aniello, 26' pt e 3' st Maffucci
Riposa: Francavilla Br
Prossimo turno
22ª giornata 27/01/10 ore 14.30
Casertana-Matera Francavilla Br-F. e C. Bn Francavilla Pz-Grottaglie Ischia-Bitonto Ostuni-S. Antonio Pisticci-Fasano Pomigliano-Angri Turris-Pianura V. Casarano-Bacoli Riposa: Neapolis
FASANO
9
9
-7
9 14 -4 -14 9 14 -6 -18 5 16 -13 -20 5
9 -10 -22
13 Reti: Russo (4) (Turris) 12 Reti: Del Prete (1) (Francavilla); Albano (1) (Matera) 11 Reti: Manzo (3) (Pianura) 10 Reti: Bonanno, Moxedano (1), Sergi (2) (Neapolis) 9 reti: Olcese (Casertana); Maffucci (2) (S.A. Abate) 8 Reti: Fontanella (Neapolis); Villa (2) (V.Casarano) 7 Reti: Mallardo (Forza e C.); Del Sorbo (Pianura) 6 Reti: De Sena (Angri); Tortora (Forza e C.); Chisena (Francavilla); Sibilli (1) (Pianura); Auricchio (2) (Pomigliano); Temponi (S. A. Abate) 5 Reti: Incoronato (1) (Angri); D'Amblé (2), De Angelis (Grottaglie); Saurino G. (Ischia); Pastore (Neapolis); De Palma (1), Malagnino (1) (Ostuni); Siano (S. A. Abate); Longobardi (Turris); D'Anna (V.Casarano) 4 Reti: Galdi (Angri); Massaro (1), Salvati (Forza e C.); Manzillo (Francavilla); De Vecchis (Matera); Ausiello (Pianura); Ferrentino (Pisticci) 3 reti: Di Domenico (1), Solimene, Zinno (Bacoli); Armento, De Santis (1), Konte, Marsico (2) (Bitonto); Bencardino (Casertana); D'Onghia, Jalo (Fasano); Ferrari (1) (F.Fontana); De Falco (Forza e C.); Carretta, Genchi (Matera); Somma (Neapolis); Galdean, Mattera (Pianura); Lupacchio, Vallefuoco (Pisticci); Alizzi (Pomigliano); Tedesco (1) (S.A. Abate); Noviello, Serao (V.Casarano)
Matera avanti due volte con Diegol, ma i salentini ci hanno creduto fino alla fine
Albano e l’ impegno non bastano Il Casarano riacciuffa il pari con Villa sui titoli di coda di una vittoria meritata MATERA CASARANO
2 2
MATERA (4-5-1): G. D'Angelo 5,5; F. D'Angelo 6, Bartoli 6, Manzo 6, Conte 6,5; Leta 6 (40' st Ostaku sv), Martone 6, Mazzoleni 5,5 (33’ st De Vecchis sv), Logrieco 6,5 (26' st Campo sv), Carretta 6; Albano 7,5. Adisp.: Falcone, Scudieri, Selvaggi, Cristofaro. All. Giusto 6 CASARANO (4-2-4) De Miglio 5,5; Fazio 6, Niccolini 5, Calabro 6,5, Palma 5; Caracciolo 5,5 (1' st Rocco 6), Rollo 5,5 (1' st Cenciarini 6); Bonaffini 6,5 Genchi 5,5, Contino 5,5 (1' st Villa 7), D'Anna 6. A disp.: Leopizzi, Salvadore, Serao, Presicce. All. Bianchetti 6 ARBITRO: Melidoni di Frattamaggiore RETI: 23' pt Albano (M); 19' st Bonaffini (C), 35' st Albano (M), 44' st Villa (C). NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 800. Trasferta proibita ai tifosi del Casarano dal prefetto di Matera. Ammmoniti: F. D'Angelo, Martone, Bartoli e Leta del Matera; Fazio, Palma e Niccolini del Casarano. Angoli 3-2 per il Matera. Recupero: 2' pt; 5' st. MATERA-Albano e tanto impegno non bastano al Matera. Villa sui titoli di coda evita la sconfitta al Casarano lasciando l’amaro in bocca a chi pregustava una vittoria che non avrebbe certo fatto gridare allo scandalo. Senza dubbi un punto guadagnato per il Casarano e due persi per il Matera. Perché è incappato nel miglior Matera della stagione a cui non basta l'impegno e la doppietta di Albano per uscire dalla crisi, anche se i segnali di inversione, chiesti dal neo diesse Gino
Albano festeggiato e a destra il primo gol (foto Videouno)
Dimitri, sono stati importanti e da non sottovalutare, anche se i problemi ci sono e vanno curati. In particolare nel gioco, dove c’è ancora da crescere. La crisi non è scacciata e mercoledì c’è la trasferta a Caserta che diventa un bivio importante contro una diretta concorrente. Fatali al Matera due palle inattive, ma è soprattutto il primo gol, a fare rabbia perchè Calabro andava guardato a vista e ben conosciuto nelle sue sortite in avanti sui calci piazzati e calci d’angolo. Un Casarano non eccellente nel primo tempo, vicino al gol con due piattoni di Bonaffini ma che dopo il vantaggio del Matera ha rischiato troppo regalando al Matera spazio e centrocampo. Coraggiosa e azzeccata la mossa di Bian-
chetti a inizio ripresa costretto a cambiare per l'infortunio alla caviglia di Caracciolo toccato duro da Leta a centrocampo a metà primo tempo. Cenciarini e Rocco in mediana che hanno avuto la meglio su di un Mazzoleni calato di colpo e un Leta con i crampi perché non giocava una gara intera da tempo. L'ingresso di Villa al posto di un Contino imbavagliato dai centrali del Matera, Manzo e Bartoli, ha consentito al Casarano di poter provare le palle inattive. Tre punizioni di cui una decisiva su cui D'Angelo non ha potuto nulla. Due palle inattive sfruttate al meglio da un Casarano nelle cui fila faceva l'esordio l'ex Genchi (ben controllato dai suoi ex compagni) con Contino dall'ini-
zio e Villa in panchina. Bianchetti senza Crinò squalificato e Giusto per la stessa ragione doveva fare a meno del capitano Martinelli, ben sostituito da Luigi Manzo (ex Campobasso) ieri all'esordio. Casarano costretto a cercare i tre punti per inseguire il primo posto lontano otto punti fino a ieri, sull'altra sponda un Matera desideroso di uscire da una crisi costruita dal pareggio ad Ostuni e la sconfitta a Torre del Greco. E' Villa a un minuto dal termine del tempo regolamentare a procurarsi e trasformare un calcio di punizione dal limite e toglier la gioia di una vittoria al Matera ed evitare una sconfitta che ai punti ci poteva anche stare. Ma nel calcio di D chi ha giocatori del calibro di Villa
può fare di tutto e il centravanti salentino è risultato determinante ai fini del pareggio. La gara. Solo scaramucce fino al vantaggio del Matera e poche emozioni se non due piattoni di Bonaffini che sfiorano la porta di D'Angelo. Arriva un tiro di Leta al 19' per il Matera. Preme il Casarano ma a passare è la squadra di casa. Al 23' è Logrieco a ubriacare in dribbling Palma sulla destra e dal fondo fa partire un traversone che Albano trasforma nel vantaggio con un sinistro a volo. Matera più volte vicino al raddoppio, ma è la traversa, a portiere battuto, a negare la gioia del raddoppio a Logrieco. A inizio ripresa tre cambi di Bianchetti e c'è il pari su palla inattiva. Angolo di Cenciarelli, con Cala-
bro che “spizza” per Bonaffini che insacca di testa. Il Matera non ci sta e con Martone al 30' divora il 2-1 entrando in area tutto solo e calciando incredibilmente a lato a porta spalancata. Vantaggio del Matera che arriva comunque. Grazie ad Albano, su pallone sporco messo al centro da Leta, lesto ad anticipare l'incerto (nell'occasione) Niccolini al centro dell'area con una zampata letale per l'incolpevole De Miglio. Il Casarano sembra all'angolo, ma c'è Villa a non arrendersi e arriva il pari che lascia l'amaro in bocca al Matera. Una prima pietra, sulla quale ripartire. Ameno è stata fermata l’emorragia che sembrava aver colpito il Matera da un mese. Renato Carpentieri
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32 Sport
Spogliatoio Matera Logrieco: «Con questo spirito sarà difficile batterci »
Giusto: una vittoria mancata Il diesse Dimitri «Ho fatto i complimenti ai ragazzi per l’impegno» MATERA - “Vittoria mancata”. Ha esordito così mister Giusto in sala stampa, dopo il pareggio ottenuto contro il Casarano per due a due. Una gara che non ha regalato ai materani la vittoria ma, sicuramente, una grossa dose d'ottimismo alla luce della buona prestazione sfoderata per gli interi novanta minuti. Da elogiare la prestazione dell'undici materano ma anche quella di Diego Albano (autore di una doppietta) e di Logrieco, sfortunato nell'occasione della traversa.“Il Matera ha giocato un match intenso - ha continuato Giusto. I ragazzi hanno dimostrato una gran voglia di vincere, di imporsi. Ottimo è stato l'impatto al match, sia sotto l'aspetto caratteriale che qualitativo, contro un grande Casarano. Meritavamo certamente di più diquanto abbiamoraccolto; siamo stati molto sfortunati nell'occasione della traversa colpita da Logrieco. Dopo la gara di Torre del Greco siamo più ottimisti, abbiamo qualche speranza in più di poter far bene. Il gioco messo in campo contro il Casarano dovrà essere il punto di partenza per il futuro a partire dalla garadi maercoledìprossimosul campo della Casertana”. La partita tra il Matera e il Casarano ha decretato anche l'esordio da direttore sportivo di Luigi Dimitri, ex di lusso avendo iniziato la sua carriera proprio nella cittadina salentina. “Il Matera meritava certamente di più perchè, a differenza del Casarano, ha costruito più palle gol. Al di là del risultato finale, quindi, vorrei fare i complimenti ai ragazzi per l'impegno messo in campo contro una formazione che, sulla carta, avrebbe dovuto stravincere il campionato. Ho deciso di sposare la causa del Matera perchè sono stato colpito dall'importante progetto della società biancazzurra. Se non siamo in zona play-off qualche problema, ovviamente, ci sarà. Noi speriamo di risolverlo anche con l'aiuto di tutti”. Che la gara contro il Casarano sia stata bella e sfortunata lo conferma anche Angelo Logrieco che ha commentato così: “Peccato aver colpito la traversa; probabilmente ho calciato troppo bene la palla e sono stato sfortunato. Abbiamo perso due punti, ma alla fine dobbiamo accettare il risultato, pensare al futuro e giocare come fatto contro questo
A destra il tiro di Logrieco terminato sulla traversa, mentre in basso il pareggio di Villa e a destra i soldi finti lanciati all’indirizzo di Genchi dai tifosi
PAGELLE MATERA G. D'ANGELO (5,5) - Incolpevole su primo gol e nega a Villa in precedenza il gol, ma sul 2-2 ha qualche responsabilità. F. D'ANGELO (6) - Non era facile controllare il pari età, ma nazionale, D’Anna. Tutto sommato se l’è cavata senza macchia anche quando dalle sue parti è arrivato Genchi. BARTOLI (6) - Nonostante la febbre è sceso comunque in campo ed ha giocato una buona gara. Peccato per il giallo che dovrebbe costargli la squalifica.
A sinistra una sciarpata dei gruppi organizzati ieri per la prima volta tutti insieme (foto in pagina di Videouno)
MANZO (6) - Tutto sommato è stato un esordio positivo e convincente. Sulle palle alte non concede nulla a Contino, non a caso Bianchetti lo toglie e inserisce Villa che tira via i centrali dall’area materana e li costringe al fallo dal limite. CONTE (6,5) - Non ha fatto vedere palla a Genchi tanto da costringere Bianchetti a spostarlo dall’altra parte. Una prestazione senza sbavature ed entra sempre più nel ruolo dimostrando una versatilità calcistica notevole. LETA (6) - Ha dimostrato di non meritare la panchina. Il Matera con un centrocampista in più non può che fare bene e si è visto. (40' st Ostaku sv). Esce per crampi, ma merita considerazione. MARTONE (6) - Il gol fallito gli costa qualcosa in termini di valutazione. Non sta al meglio ma è diventato fondamentale per il Matera ritagliandosi un ruolo da titolare. MAZZOLENI (5,5) - Primo tempo da 6,5 e ripresa da 4,5, in particolare quando nel finale ha servito involontariamente l’avversario rischiando di punire il Matera. (dal 33 st De Vecchis sv) LOGRIECO (6,5) - Da un mese senza gare fa la differenza e dopo un’ora cala, ma è senza dubbi il valore aggiunto di questa squadra. Qualità e non solo per il bitontino che ha creato i presupposti per il primo vantaggio e tanto altro. (26' ST CAMPO (SV) - Entra in un momento importante ed ha l’occasione su calcio di punizione per farsi notare ma calcia alto. E’ un giocatore da recuperare).
pomeriggio (ieri, ndr). Sono contento perchè abbiamo dimostrato di essere un gruppo affiatato, forte e unito. Con questo spirito dovremo affrontare tutte le partite e per qualsiasi avversario sarà sempre difficile batterci”.I tecnico del Casarano, Bianchetti, ha commentato la gara dei suoi ragazzi e il risultato ottenuto alla fine dei novanta minuti. Un pareggio che, stando a quanto affermato dal tecnico pugliese, sta un pò stretto ai rossoblu. “Abbiamo sbagliato alme-
no tre occasioni nel primo tempo - ha spiegato Bianchetti - poi c'è stato il gol del Matera. La reazione dei miei ragazzi non si è fatta attendere; il Casarano è riuscito a disputare un secondotempo rabbioso raggiungendo per due volte il pareggio. C'è da dire, inoltre, che la mia squadra ha giocato contro un Matera che è una buona squadra, composto da atleti di ottima qualità ma che, spesso, vivono di alti e bassi. Per questa ragione, forse, la formazione lucana non riesce a dare continuità ai
suoi risultati”. Come giudica l'esordio di Genchi, ex del Matera fino a pochi mesi fa? “Genchi sicuramente può fare di più - ha concluso Bianchetti. Probabilmente è stato condizionato nel gioco proprio perchè un ex del Matera.”. TIFOSERIA RIUNITA- Senza striscioni e i tre gruppi del tifo organizzato uniti nel chiedere in coro “meritiamo di più” ed è stato esposto uno striscione polemico: “chiacchiere e buffonate”. Lorenzo Tortorelli
CARRETTA (6) - Può e deve fare di più, ma resta un giovane interessante. Sulla destra manda un paio di volte a vuoto Palma e crea l’occasione per la traversa di Logrieco. Quando può dovrebbe calciare a rete perchè possiede anche delle doti di potenza notevoli. ALBANO (7,5) - Doppietta importante e di qualità. Sul primo gol arresta bene e insacca, ma sul secondo è molto bravo a comprendere che Niccolini non era in coordinazione giusta e lo anticipa. Poteva anche far male in un’altra occasione, ma calcia molto alto.
DAGLI ALTRI CAMPI BACOLI SIBILLA TURRIS
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BACOLI SIBILLA FLEGREA (44-2): Iaccarino 6; C. Poziello 6, Rainone 6.5, G. Poziello 6 (1´ st Esposito 6.5), Punziano 5.5; Risi 6, Dinolfo 6.5, Costagliola 6.5, Castiglione 6 (1´ st Carannante 5.5); Compierchio 6, Majella 6.5 (16´ st Mariniello 6.5). In panchina: Polizzi, Andreozzi, Bavero, Ruggiero. Allenatore: Carannante. TURRIS (4-4-2): Sorrentino 6; Melcarne 6.5 (29´ st Prisco sv), Noviello 6.5, De Carlo 6, Cuomo 5.5; D’Ambrosio 5.5, Coppola 6.5 (36´ Teta sv), Visciano 6, Vivona 6; Longobardi 6.5 (41´ st Vitale), Russo 7. In panchina: Prete, Gagliardi, Celiento, Leccese. Allenatore: Mandragora. RETI: 15´ pt Russo, 33´ pt Majella (rig.) NOTE: spettatori 400 circa. Espulso al 32´ st Dinolfo (BSF) Ammoniti: C. Poziello e Noviello.
FASANO POMIGLIANO
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FASANO (4-3-1-2): Dell’Anna 5.5; Pistoia 6, Fiscina 5.5, Colucci 5, Ciuffreda 4.5; Lentini 6.5, Galiano 5.5, Langiotti 6.5; Gaspodini 5 (21' st Seclì sv; 40'st D’Onghia sv); Piovan 6, Sò Jalò 6.5. In panchina: Latorre, Fortunato, De Lorenzo, Salvi, Schiavone. Allenatore: Geretto. POMIGLIANO (4-3-3) Sorrentino 6; De Santo 5.5, Rea 6, Lomasto 5, Iervolino 5; Mollo 6, D’Imporzano 5 (30'st Nicoletti sv), De Marco 5.5; Guadagno 6 (10'st Villino 6), Auricchio 6.5, Lo Coco 6.5. In panchina: Violante, Sito, Mauro, Alizzi, D’Avanzo. Allenatore: Corino. ARBITRO: Riccardi di Novara. RETI: 13'pt Auricchio (P, rig.), 47'pt Piovan (F, rig.). NOTE: spettatori 350 circa. Espulsi: al 26'st Colucci (F) e al 30'st Iervolino (P). Ammoniti: Pistoia (F), Ciuffreda (F), Galiano (F), Seclì (F), Lomasto (P), Mollo (P), Nicoletti (P).
GROTTAGLIE NEAPOLIS
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GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 5.5; De Giorgi 6, Cornacchia 6.5, Solidoro 6, D’Amanzo 6.5; D’Amblè 6, Marchi 5.5, Hurtado 6 (29' st Ancora sv), Pinto 5.5 (17' st De Riccardis 5); De Angelis 5, Giacco 5. In panchina: Marzo, Tucci, Greco, Pastano, Arcadio. Allenatore: Pizzonia (squalificato Maiuri). NEAPOLIS (4-4-2): Napoli 6; D’Ascia 6.5, Daleno 6.5, Esposito 6.5, Mannone 6.5; Bonanno 6.5, Somma 7, Barone 6, Moxedano 6.5 (44' st Platone sv); Pastore 5.5 (11' st Sergi 5.5), Fontanella 6.5. In panchina: Errichiello, Attanasio, Fiore, Bianchi, Monicelli. Allenatore: Castellucci. ARBITRO: Rocca di Vibo Valentia. RETE: 23' st Fontanella. NOTE: Ammoniti Mannone, Esposito, Barone, Fontanella, D’Amblè, De Giorgi, Pinto, Cornacchia. Angoli 1-2.
PIANURA OSTUNI
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PIANURA (4-4-2): Despucches 6.5; Carbonaro 6, Mattera 6.5, Allocca 7, Letizia 6.5; Ventre 6.5 (15'st Cafaro 6.5), Galdean 6.5, De Rosa 6, Manzi 7; Manzo 7.5 (32'st Sibilli sv), Del Sorbo 7 (32'st De Luca 6). In panchina: Lima, Russo, Ianniello, Scognamiglio. Allenatore: Gargiulo. OSTUNI (4-4-2): Furone 5; Matera 5 (1'st D’Elia 5), Melis 5, Orlando 4, Ciaramitaro 5.5; Borini sv (13' pt Miccoli 6), Foschini 6, Scarongella 5.5, Eliseo 5 (21'st Rega 5); Salzano 5, Salomone 6. In panchina: Semprevivo, Romano, Catalucci, De Simone. Allenatore: Lombardo. ARBITRO: Abisso di Palermo. RETI: 4' pt Del Sorbo, 24'st Manzi, 32' st Manzo, 41' st De Luca. NOTE: Espulso: al 38'st Orlando (Ostuni ) per somma d’ammonizioni
SANT'ANTONIO ISCHIA
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SANT'ANTONIO ABATE (4-3-3): Della Pietra 6.5 (38'st Donnici sv); Di Maio 6.5, Coccorullo 7, D’Aniello 6.5, Itri 6; Temponi 7.5, Sekkoum 6.5 (20'st Della Femina 6), Circiello 6.5; Tedesco 6, Maffucci 6, Vitale 6.5 (25'st Solimene sv). In panchina: Vituperio, Iovene, Conte, Siano. Allenatore: Di Nola. ISCHIA (4-5-1): Monteleone 5.5; Di Meglio 5.5, Impagliazzo 4.5, Monti 5 (6'st Buono sv), Accurso 5.5; Trofa 5.5 (26'st Pezzullo sv), Sogliuzzo 5 (1'st De Stefano 6.5), Borrelli 5.5, Fermo 5.5, Schettino 5; Casciaro 6. In panhcina: Aiace, Barone, Fondicelli, Calise. Allenatore: Monti. ARBITRO: Metelli di Chiari RETI: 3'pt D’Aniello, 26'pt e 3'st Maffucci. NOTE: Spettatori: 900 circa. Espulso: al 37'pt Impagliazzo (I). Ammonito: Sekkoum (S). Angoli 9-1 per il Sant'Antonio Abate. Rec.: 2' pt; 2' st.
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Sport 33
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
Bitonto rischia una pesante squalifica. Chisena, Del Prete e Di Sanza in gol
Francavilla ancora corsaro Oggetto contro il guardialinee: colpito e ricoverato in ospedale BITONTO FRANCAVILLA
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BITONTO (4-3-1-2): Lattanzi 5,5; Dispoto 6, Falanca 6,5, Colangione 6,5 Cellamaro 7; Cantatore 5, Martellotta 7, Modesto 5 (11' st Di Pierro 7); De Santis 5; Persia 6 (11' st Armento 6), Taurino 6,5 (40' st Bottalico sv). A disp.: D'Antonio, Toscano, Lopez, D'Ambrosio. All.: Pizzulli 7. FRANCAVILLA (4-4-2):Masi 7; De Santo 6, Gioia 5,5, Di Giorgio 5,5, Tarantino 6; Marsico 5 (17' st Di Senso 6), Verdesca 6 (5' st Di Sanza 6,5), Manzillo 6, Fusco 6 (20' st Bocconi 6); Chisena 6,5, Del Prete 6. A disp.: Bruno, Marziale, Cocina, Pioggia. All.: Lazic 6. ARBITRO: Sacchi di Macerata 5. RETI: pt 30' Chisena (F); st 14' e 45' Di Pierro (B), 33' Di Sanza (F), 35' Del Prete (F). NOTE: spettatori 800 circa di cui 30 ospiti. Espulso al 22' pt Cantatore per gioco falloso. Ammoniti: Modesto, Di Giorgio, Gioia, Armento, Di Pierro, Bocconi, Cellamaro. Angoli 5-0 per il Bitonto. Recupero: pt 2'; st 0'. BITONTO- Partita rocambolesca e drammatica tra Bitonto e Francavilla sul Sinni, dove succede di tutto. Persino, al 90', il lancio di un corpo contundente dalla tribunale laterale bitontina verso l'assistente Orsini di Casarano, che lo colpisce in faccia provocandogli una ferita lacerocontusa ed il trasporto in ospedale. La partita finisce regolarmente, perché l'arbitro fischia subito dopo, ma ci saranno di certo conseguenze disciplinari pesanti per il Bitonto. La squadra di casa aveva cominciato molto bene, schiacciando il Francavilla nella propria metà campo. L'espulsione di Cantatore al 22', però, cambiava il corso della gara, con il Francavilla che passava subito in vantaggio, subiva il pareggio bitontino al quarto d'ora della ripresa, rischiava di capitolare, ma con l'uomo in più aveva poi la forza di raddoppiare e triplicare, non riuscendo però a stare tranquilla sino al termine, visto che Di Pierro siglava la sua doppietta proprio al 90'. Partita molto emozionante, dunque, ma falsata da quell'espulsione, chiama-
L’esultanza di Chisena festeggiato, a fianco la squadra del Francavilla
ta proprio dall'assistente Orsini che aveva segnalato all'arbitro come il giocatore bitontino avesse dato un calcetto a Verdesca che era a terra dopo uno scontro molto duro con Martellotta. Sino a quel punto il Bitonto aveva dominato, dando l'impressione di poter passare da un momento all'altro, viste le palle gol già confezionate. Il Francavilla appariva appannato, quasi sorpreso dall'inizio dei padroni di casa, decisi a chiudere subito i conti. L'occasione più ghiotta capitava già al 3' a De Santis, che sfruttava un clamoroso buco tra difesa e centrocampo ospite e si presentava tutto solo davanti a Masi, angolando però troppo il diagonale che finiva a lato. Al 10' ancora De Santis si trovava la palla buona dal limite, ma la sprecava con un tiro telefonato che il portiere parava senza problemi. All'11' ci provava Falanca dal limite, senza fortuna, quindi al 13' Taurino rubava palla in area a Di Giorgio e tirava dalla destra, ma Masi si salvava di piedi. Il Francavilla si faceva notare soltanto al 17' con Del Prete che lavorava la palla in area e la cedeva a Manzillo che però sparava fuori. Il Bitonto riprendeva a macinare gioco e Persia incocciava alto di testa su punizione di De Santis al 19', quindi si faceva respingere il tiro da Masi due minuti dopo su assist di Taurino. Il Francavilla approfit-
tava però subito dell'uomo in più, e al 30' Chisena correggeva sottoporta il cross da sinistra di De Santo beffando i due centrali bitontini. La squadra di casa faticava a riprendersi, anche perché con l'uomo in più rimaneva bloccata nella rete costruita dagli ospiti, tanto da andare al tiro soltanto al 45' con un colpo di testa centrale di Colangione. Nella ripresa il Bitonto entrava in campo deciso a giocarsi tutte le sue carte, e con il doppio cambio di Pizzulli per poco non ci riusciva. Era infatti il giovanissimo Di Pierro a inventarsi per il primo gol in serie D, superando Gioia sul lungo lancio di Colangione e inventando in scivolata un diagonale perfido che si infilava proprio dietro il palo opposto. Il Bitonto ci credeva e al 30' andava vicinissimo al raddoppio, con una deviazione nell'area piccola di Colangione che Masi intercettava miracolosamente. Il Francavilla segnava subito dopo, sugli sviluppi di una punizione dalla tre quarti ed un'uscita difettosa di Lattanzi che trovava pronto al tap-in da fuori area il nuovo entrato Di Sanza. E due minuti dopo era Del Prete a trovare la correzione sottoporta per il 3-1. Non era finita, però, perché ancora Di Pierro segnava su cross di De Santis, un minuto prima del fattaccio finale. Raffaele Capaldi
PAGELLE FRANCAVILLA MASI (7) - evita al Francavilla una figuraccia con tre interventi. Prima chiude lo specchio della porta a De Santis, quindi si oppone alla battuta secca di Taurino, e nella ripresa, non si sa come, riesce a respingere il tocco da due metri di Colangione.
centrocampo. Esce per infortunio.
DE SANTO (6) - partita ordinaria, senza errori, ma col merito del cross per il primo gol di Chisena. Un buon rientro per lui dopo il turno di squalifica scontato domenica scorsa contro il Sant’Antonio Abate
MANZILLO (6) - si vede poco nei primi 20 minuti, poi prende confidenza con il centrocampo in superiorità numerica.
GIOIA (5,5) - soffre tremendamente gli spunti di Persia e Taurino nei primi 20 minuti, tanto da essere ammonito. La partita diventa facile con la superiorità numerica, ma Di Pierro, che non aveva mai segnato in serie D, riesce comunque a beffarlo nella ripresa per ben due volte. DI GIORGIO (5,5) - stesso destino del compagno di reparto, fatica a tenere gli avanti bitontini e conseguente ammonizione. TARANTINO (6) - non ha problemi a gestire Modesto, quasi sempre in ombra, ma non fa nulla di più. MARSICO (5) - ci tiene a dimostrare alla sua ex squadra che è ancora un giocatore di valore dopo essere stato messo in lista di svincolo a dicembre. Impatta però contro il muro bitontino e non incide, tanto da essere sostituito nella ripresa. (DAL 17' ST DI SENSO (6) - nell'arrembante finale del Francavilla dà il suo contributo). VERDESCA (6) - Cantatore e Martellotta sono brutti clienti e non può che raffazzonare il
(DAL 5' ST DI SANZA (6,5) - ha il merito principale di raddrizzare la partita con un bel pallonetto a volo da fuori area che rende inutile il disperato rientro in porta di Lattanzi).
FUSCO (6) - qualche discesa a sinistra, ma senza mai sfondare. Porta a casa comunque una importante sufficienza. (DAL 20' ST BOCCONI: (SV) - si fa subito ammonire e per il resto mantiene la posizione). CHISENA (6,5) - si dà un gran da fare, anche se è ben bloccato dai centrali neroverdi, e non ha la giusta sponda in attacco. Trova però il momento giusto per segnare e far girare la gara a favore della sua squadra. DEL PRETE (6) - entra poco nel gioco del Francavilla, anche lui però riesce a dare la zampata giusta per mettere al sicuro il risultato, prima procurandosi la punizione dalla quale scaturirà il 2-1, quindi siglando il 3-1. ALL. LAZIC (6) - :il Francavilla dei primi minuti è inguardabile, poi è bravo ad approfittare dei guai del Bitonto e a riprendersi la gara dopo il pareggio dei padroni di casa, anche grazie ai cambi effettuati nella ripresa.
Spogliatoio Il tecnico pugliese preoccupato per il gesto folle dei tifosi
«Piu della sconfitta temo la sanzione»
Di Sanza e sotto Del Prete, entrambi in gol ieri
BITONTO. Bocche cucite nel dopo partita per il Francavilla. La decisione è presa dalla società subito dopo il fischio finale. Così, negli spogliatoi parla soltanto il presidente Cupparo, centellinando le parole: “La società ha deciso di non rilasciare nessuna dichiarazione per i fatti successi ad un minuto dalla fine della gara. Mi dispiace soprattutto di ciò che è successo per la sportività che hasempre contraddistinto la società del Bitonto”. L'amarezza non è tanto da addebitare all'aggressione all'arbitro, quanto ad un litigio scoppiato subito dopo tra un giocatore del Bitonto, pare Modesto, ed il lucano Tarantino, con quest'ultimo colpito dal primo. I nomi il presidente non li vuole fare, ma si apprendono lo stesso, e se ne ha la conferma se si pensa appunto che con il guardalinee a terra, si era visto il giocatore del Francavilla inviperito, evidentemente perchè colpito da quello bitontino. Incassata la vittoria, però, la squadra lucana giustamente non intende dare adito a polemiche deleterie. Tecnico e
dirigenti si dicono sconvolti per quello che è successo e quindi preferiscono non profferire parola, nemmeno per commentare la partita. Parlano dunque soltanto i dirigenti del Bitonto e sono arrabbiatissimi. Non con il Francavilla, quanto con gli arbitri, “rei” di perseguitarli in queste giornate. “Il gesto del tifoso dalla tribuna è da censurare e condannare - dichiara il tecnico Massimo Pizzulli - ma noi non ne possiamo più di subire certi torti arbitrali. L'assistente Orsini era stato già protagonista nella nostra sconfitta interna contro la Forza e Coraggio Benevento, ed anche stavolta è stato autore di tante decisioni errate. Ha richiamato l'arbitro per far espellere Cantatore, dicendoci poi che aveva dato un calcetto a terra, quindi ha fischiato diversi fuorigioco che non c'erano, compreso l'ultimo a Falanca. Se ci mettiamo che dall'altra parte c'era un fuorigioco grande come una casa sul terzogoldel Francavillachehachiuso la partita, allora il quadro è completo. La mediocrità della terna arbi-
trale purtroppo ci ha condizionato, ma questo sta accadendo spesso. Eravamo partiti bene nei primi 20 minuti assediando il Francavilla, che è una squadra che punta ai play-off. Poi, con l'uomo in più sono venuti fuori loro, ma avevamo anche raddrizzato la partita. Il problema è che non puoi preparare in un certo modo la gara, e poi doverla stravolgere per un episodio molto dubbio. Già a Mugnano, l'altra domenica, ci avevano dato contro un rigore inesistente e annullato due gol. Siamo evidentemente nell'occhio del ciclone, ed ora andrà peggio. Non mi preoccupa la sconfitta, che ci può anche stare, quanto le conseguenze che questo gesto insano avrà sul nostro cammino”. COME A GENZANO- Probabilmente sarà squalificato il campo del Bitonto con esecuzione immediata, come succese a Genzano (un anno di squalifica) tre anni fa quando un tamburo colpì l’assistente Alessandro Cesareo di Cosenza in Genzano-Aversa. r.c.
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Vantaggio sannita di Troisi. Marino para un rigore a Mallardo all’87’prima dell’1-1
D’Aniello sui titoli di coda Il Pisticci conquista un punto d’oro col Forza e Coraggio al 94’ FORZACORAGGIO 1 PISTICCI 1
PAGELLE PISTICCI MARINO (7.5) - Gli manca solo il gol. Sembra un giudizio da attaccante ed invece il pipelet prima tiene a galla i suoi con il miracolo su rigore di Mallardo, poi lascia la porta e crea scompiglio in area sannita in occasione della rete di D'Aniello. DE BIASI (6) - Gara senza sbavature. Tiene la posizione ed è spesso impegnato dal marocchino El Ouazni. Ma raramente si lascia sorprendere. POLICHETTI (6) - Fortunato che non c'è Massaro, la migliore ala destra del girone. Lui ringrazia e spesso non disdegna la discesa in avanti. LOTTINO (6) - Un tempo di solo spessore. Ma anche tanta concretezza ad un centrocampo che non soffre mai. (DAL 1'ST D'ANIELLO (7,5) - - La zampata finale è il suggello a quarantacinque minuti di grande spessore. MALAFRONTE (6.5) - Arleo gli affida Tortora che ha qualche centimetro, si fa per dire, in più. Non abbassa mai la guardia (DAL 29'ST COCCA (6.5) - Esordio coi fiocchi. Comanda la difesa, la tiene alta e i rischi sono ridotti all'osso. Elemento molto utile per il futuro). DI MARIA (6.5) - Non ha compiti di marcatura diretta, ma quando c'è da raddoppiare non manca mai. PALLADINO (6.5) - In fase di contenimento soffre un po', ma in costruzione risulta elemento indispensabile nella manovra. BENEGIANO (6.5) - Crea superiorità, tiene basso Candrina ed è sgusciante sulla sinistra. LUPACCHIO (6.5) - Sgomita, fa a sportellate con i difensori, tiene alta la squadra. Ma anche tanta imprecisione in un paio di circostanze, che macchiano una gara di grande sacrificio. CAZZARO' (6.5) - - Prende le chiavi del centrocampo, gestisce i ritmi della gara a proprio piacimento. Quando gira lui, la squadra fa lo stesso. PARENTE ( 6) - Vivace durante le prime battute, si perde col passare dei minuti (DAL 24'ST GUARINO (6.5) - Rende briosa la fase offensiva con qualche movimento importante).
FORZA E CORAGGIO (4-3-3): Di Matteo 6,5; Candrina 6, Troisi 6,5, Salvati 6,5, Scippa 5,5; Clemente 5,5, Riccio 6,5, Caruso 6 (36' st Amablie sv); Mallardo 5, El Ouazni 6 (20' st De Falco 6), Tortora 5,5 (29' st Cantile sv). A disp.: Cimmino, Stroffolino, Valletta, Mandato. All.: Mauro - Lepore 5,5. PISTICCI (4-3-3): Marino 7,5; De Biasi 6, Di Maria 6,5, Malafronte 6,5 (29' st Cocca 6,5), Polichetti 6; Lottino 6 (1' st D'Aniello 7,5), Cazzarò 6,5, Palladino 6,5; Parente 6 (24' st Guarino 6,5), Lupacchio 6,5, Benegiano 6,5. A disp.: Maida, Pietrafesa, Truglio, Cappelletti. All.: Arleo 6,5. ARBITRO: Zappatore di Taranto 6. RETI: pt 30' Troisi (F); st 48' D'Aniello (P). NOTE: spettatori 200 circa di cui una trentina provenienti da Pisticci. Espulsi i tecnici della Forza e Coraggio Mauro e quello del Pisticci Arleo. Ammoniti Cazzarò, Amabile. Angoli 7-4 per la Forza e Coraggio. Recupero: pt 1'; st 6'. Al 42' st Marino para un rigore a Mallardo. BENEVENTO. La zampata di Gigi D'Aniello sui titoli di coda regala al Pisticci un pareggio insperato alla vigilia della sfida di Benevento contro la Forza e Coraggio. Il gol del fantasista napoletano potrebbe segnare lo spartiacque tra la prima fallimentare parte di stagione e l'inizio della svolta. Il turno di riposo per compattare l'ambiente e lavorare con continuità, il successo con il Francavilla per risalire la china e il pari di ieri sono più di un segnale tangibile per dare un senso al girone di ritorno. Gli ingredienti sembrano esserci tutti: i nuovi innesti, già decisivi e la conduzione tecnica di un mister navigato che ha subito fatto leva, come suo solito, sulla grinta e sul carattere. Non mollare mai era il motto, rispettato in pieno dai giocatori, che hanno trovato il pari all'ultimo respiro. E alla resa dei conti, gli ospiti non hanno rubato nulla, sfiorando già prima del pari la rete dell'1-1, con Marino che ha fatto il resto, tenendo viva la storia della gara dopo aver neutralizzato un calcio di rigore di Mallardo.
Il rigore parato da Marino
Il pareggio di D’Aniello e sotto Parente in azione
Ma andiamo con ordine. Squadre speculari al fischio d'inizio, con Arleo che schiera tre attaccanti (Parente a destra, Benegiano a sinistra e Lupacchio boa
centrale) e difesa a quattro. Stesso schema per la Forza e Coraggio che opta per il marocchino El Ouazni a supporto di Mallardo, più spostato sulla fascia, e la tor-
re Tortora. Ne vien fuori una gara ricca di occasioni da rete con portieri sempre protagonisti. Già dopo mezzo minuto di gioco, Salvati lancia Mallardo che da posizione defilata mette a lato un diagonale di destro. Risponde il Pisticci al 5' con un cross dalla sinistra di Benegiano per la testa di Lupacchio che mette a lato di poco. Il Pisticci contiene senza sbavature l'offensiva beneventana, tenendo sempre bassi i terzini grazie alla posizione molto alta dei due esterni d'attacco, preziosi in fase di non possesso. Al 13' Candrina mette al centro dalla destra, Tortora anticipa Malafronte ma mette alto. Al 24' Lupacchio mette paura alla difesa di casa ma manca la zampata vincente dopo essersi ben districato in area. Alla mezz'ora la Forza e Coraggio passa in vantaggio. Angolo dalla sinistra, girata volante di Salvati, sempre pericoloso in fase offensiva, e zampata a pochi metri dalla linea di porta da parte di Troisi. Il tempo si chiude con la reazione del Pisticci: taglio di Parente da destra su lancio di Cazzarò e diagonale deviato con i piedi dall'ottimo Di Matteo. Nella ripresa Arleo getta da subito nella mischia D'Aniello che risulterà poi decisivo nei minuti finali. Per la prima vera occasione c'è da attendere il 18': palla in profondità per Lupacchio che punta in solitudine la porta avversario ma si fa parare la conclusione da Di Matteo. Tortora vede annullate due sue marcature per fuorigioco ma nel complesso col passare dei minuti la Forza e Coraggio cala. Il Pisticci comincia a credere nel miracolo e D'Aniello alimenta le speranze sfiorando il pari da calcio piazzato (31', altro miracolo di Di Matteo), confermate poi da Marino che annulla al 42' il match-point beneventano, parando un calcio di rigore a Mallardo. Il Pisticci si carica e si getta con tutti gli effettivi all'attacco. In prima linea c'è anche Marino che dopo aver parato prova anche a colpire. C'è anche lui in occasione della rete del pari. E' il quarto di quattro minuti di recupero, su un calcio piazzato dalla tre quarti, D'Aniello trova la zampata giusta tra una selva di gambe e trova la rete che potrebbe cambiare radicalmente la stagione del Pisticci. Daniele Sauchelli
Spogliatoio Il tecnico «Questo risultato premia soprattutto il grande carattere dei ragazzi» Casertana corsara ad Angri
Benevento sorride ancora a mister Arleo BENEVENTO. Pasquale Arleo e Benevento sembrano avere un feeling particolare. Tre stagioni fa alla guida del Potenza conquistò un'insperata promozione in serie C1, riuscendo a pareggiare durante i tempi supplementari. Uno di quei trionfi inattesi, meritati, con il tecnico vero protagonista di quella grande cavalcata. Il paridi ieri halo stessovalore di quella partita. Certo, la sua missione è tutt'altro che compiuta: qui non si parla di promozione ma di salvezza, anche se il filo conduttore è che comunque si tratterebbe di una grande impresa. Contro i favori del pronostico il Pisticci ha racimolato un punto che ha il sapore della continuità dopo la vittoria con il Francavilla. E il volto raggiante di Arleo basterebbe per commentare il pari di Benevento: “Sono felice per il risultato che premia soprattutto il carattere dei ragazzi. Eravamo molto motivati e non abbiamo mai mollato. Alla resa dei conti credo che il pari sia stato il giusto risultato per una gara molto equilibrata, giocata bene da entrambe le squadre”. In poche settimane il tecnico
L’espulsione di Pasquale Arleo
sembra aver radicalmente cambiato il volto alla squadra. “E' sotto gli occhi di tutti - ha continuato Arleo - che qualcosa è cambiato. Abbiamo variato nove undicesimi nel giro di poche settimane e per un tecnico il lavoro diventa ancora più arduo perchè bisogna amalgamare il gruppo nel durante senza avere la possibilità di sperimentare. Di sicuro sono arrivati elementi di grande
spessore, ma nel complesso credo sia cambiata la mentalità dei ragazzi. Siamo più aggressivi, motivati, i calciatori che alleno rispecchiano il mio spirito. Sono un sanguigno, uno che non ama perdere e cerco di trasmettere ai miei ragazzi lo stesso credo. Siamo solo all'inizio, va detto, ma di sicuro siamo sulla buona strada. Il turno di riposo mi ha dato la possibilità di conoscere i ragazzi,
adesso è ilmomento di raccogliere i frutti del lavoro. Ritengo che siamo ancora un cantiere aperto, una squadra ancora alla ricerca della propria identità. Ma abbiamo incanalato la strada giusta e questi risultati ci torneranno assai utili alla resa dei conti”. Sull'episodio dell'espulsione, Arleo ci scherza su: “E' la prima volta in venticinque anni che mi capita di essere allontanato dal campo. C'è sempre una prima volta ed è capitato anche a me. Ho soltanto fatto notare una cosa al direttore di gara che evidentemente ha travisato le mie parole. Sono prima di tutto un educatore e ho sempre avuto rispetto per tutti, ma ho la coscienza a posto perchè, ripeto, non ho usato cattive parole ma ho solo provato a far notare una cosa all'arbitro”. Arleo si è gustato la prodezza del pari lontano dalla panchina, essendo stato espulso qualche minuto prima. Ma c'è da giurarci che la gioia è stata la stessa, e siamo certi che se ogni gioia dovesse coincidere con un'espulsione, Arleo firmerebbe per essere allontanato durante tutte le gare. d.s.
nonostante l’assenza d’Olcese messo fuori rosa ANGRI CASERTANA
1 3
ANGRI: Inserra, Alterio, Cascella, Lambiase, Cacace, Biancardi (Venditto 46'), Vitagliano, Maruggi (Amarante 55'), Evacuo (Ragosta 46'), Galdi, De Sena. A disp. Sannino, Fabbricatore, Gallo e Russo. All. Criscuolo CASERTANA:Capasso, Guida, Stigliano, Morra, Criscuolo, Raucci, Monaco (Gilfone 78'), Mastroianni, Mautone, Pinto (Simone 89'), Guadagnuolo (Di Lauro 88'). A disp. Schiavella, Errico, D'Alterio e Torrens. All. Feola ARBITRO: Ferrone de L'Aquila (Faraldi di Bernalda e Saccinto di Venosa) RETI: Morra (C) 9', Monaco (C) 31', Pinto (C) 74', De Sena (A) 92' NOTE: Ammoniti: Venditto, Cacace, Vitagliano (A); Mautone, Guadagnuolo (C) Espulso: Guida (C) 86' . MORRA, Monaco e Pinto: i primi due costantemente sul banco degli "imputati" nelle ultime grigie prestazioni della Casertana. Il successo di questa domenica rappresenta per loro una bella "rivincita", ma soprattutto è il necessario riscatto per la formazione di Enzo Feola. Vittoria giusta e meritata contro un Angri tutt'altro che una cattiva squadra: una prestazione senza sbavature da parte di tutti i protagonisti in rossoblù. Successo che fa passare in secondo piano la defezione di Olcese messo fuori rosa per ragioni disciplinari.
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Sport 35
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
Risultati e classifica Atella M.-Viggiano
19ª giornata Marcatori
2-0
9’ st Lamorte, 32’ st Rinaldi
Avigliano-Policoro
1-0
7' Carlucci
R. VALDIANO
38
19 12 2
5 38 13 9
7
2
0 13 3 10 5
0
5 25 10 25 +1
13' pt Grieco (AC); 34' st e 47' st Mastroberti (AZ), 38' st Giordano (AZ)
F. MURGIA
38
19 10 8
1 35 13 9
5
4
0 17 5 10 5
4
1 18 8 22 +1
Borussia P.-Vultur
A. CRISTOFARO
36
19 11 3
5 40 17 10 9
0
1 31 7
9
2
3
4
VIGGIANO
34
19 9
7
3 35 17 10 5
5
0 20 6
9
4
2
3 15 11 18 -5
RICIGLIANO
32
19 8
8
3 31 10 10 4
4
2 11 4
9
4
4
1 20 6 21 -7
ATELLA M.
31
19 9
4
6 34 19 10 8
1
1 26 5
9
1
3
5
MURESE
31
19 8
7
4 28 14 10 6
3
1 17 6
9
2
4
3 11 8 14 -8
VULTUR
28
19 8
4
7 34 20 9
7
1
1 28 5 10 1
3
6
BORUSSIA P.
28
19 8
4
7 26 18 9
5
0
4 13 9 10 3
4
3 13 9
R. TOLVE
24
19 6
6
7 24 20 9
1
4
4
9 10 5
2
3 20 11 4 -13
GENZANOBANZI
24
19 6
6
7 28 28 9
4
3
2 20 9 10 2
POLICORO
21
19 5
6
8 23 22 10 5
3
2 19 8
AVIGLIANO
21
19 5
6
8 22 25 10 2
6
2
AZ PICERNO
19
19 5
4 10 27 29 9
3
FERRANDINA
8
19 2
3 14 11 73 10 2
IRSINESE
2
19 1
0 18 6 104 9
Az Picerno-A. Cristofaro
3-1
2-0
21' st Cappiello, 46' st (r) Schettino
F. Murgia-Ricigliano
1-1
46’ pt Maurelli (FM), 45’ st Veglio (R)
Ferrandina-GenzanoB.
1-0
15' st Marziliano
Irsinese-R. Valdiano
0-8
3’ pt, 38’ pt e 3’ st Salamone, 29’ pt e 31’ pt Mainenti; 11’ st De Luca, 30’ st e 39’ st Petilli G.
R. Tolve-Murese
Prossimo turno
0-0
20ª giornata 31/01/10 ore 14.30
A. Cristofaro-Ferrandina GenzanoBanzi-Borussia P. Irsinese-F. Murgia Murese-Atella M. Policoro-Viggiano R. Valdiano-R. Tolve Ricigliano-Avigliano Vultur-Az Picerno
1
4
9 10 23 -3
8 14 15 -8
6 15 14 -9 8
-9
3
5
8 19 0 -13
9
0
3
6
4 14 1 -18
9 11 9
3
0
6 13 14 -3 -18
3
3 20 12 10 2
1
7
7 17 -2 -18
0
8
7 40 9
3
6
4 33 -62 -30
0
8
6 42 10 0
0
0 10 0 62 -98 -34
16 Reti: Campisano (Viggiano) 13 Reti: Salamone (1) (Valdiano) 10 Reti: Dutra (1) (Murese) 9 Reti: Vigliucci (2) (GenzanoBanzi); Petilli (Valdiano) 8 Reti: Margiotta (F.Murgia) 7 Reti: D'Amico (A.C. Oppido); Rinaldi (Atella); Schettino (3) (Borussia P.); Antohi (Murese); Daniele (Ricigliano); Montenegro (R.Tolve); Mainenti (1) (Valdiano) 6 Reti: Salbini (1) (Avigliano); Giordano (AZ Picerno); Frazzica (F.Murgia); Veglio (Ricigliano) 5 Reti: Grieco (1) (A.C. Oppido); Valente (1) (Atella); Petruzzella (F. Murgia); Troiano (1) (Ferrandina); Cacace (1) (GenzanoBanzi); Gatti (Policoro); Brescia, Di Francesco (Vultur) 4 Reti: Ciardiello, Leone A., Leone G. (A.C. Oppido); D'Urso, Libutti (Atella); Lorusso (1) (Avigliano); Fringuello, Mastroberti (AZ Picerno); Impagliazzo (GenzanoBanzi); Savoia (Policoro); Avallone (Ricigliano); Damiano (1) (R.Tolve); Di Brizzi (Valdiano); Sanchirico (4) (Viggiano) 3 Reti: Colangelo (A.C. Oppido); Carriero, Lamorte (Atella); Castagno (AZ Picerno); Frabetti, Gialdino (Borussia P.); Capogrosso (Ferrandina); Castoro R. (F.Murgia); Nuzzi (Policoro); Bochicchio, Maienza (1) (Ricigliano); Chirichella, Piscopia (Viggiano); Barbaro, Giuliani (1), Messeri (Vultur)
Alla Cristofaro non basta il vantaggio siglato da Grieco. Finale nervoso, espulso Vaccaro
L’Oppido si ferma a Picerno Mastroberti e Giordano ribaltano la gara negli ultimi tredici minuti PICERNO OPPIDO
3 1
Caivano: «Ci credevamo»
PICERNO: Lettieri,Passavanti,Salvia (55' Pezzullo),Cozzolino,Mazza,Santamaria (71' Pace),Fringuello,Castagno,Giordano,Mastroberti,Bernabei (53' Mentari Giu.). A disp:Mentari Gia.,Tortoriello,Santangelo,Caggiano. All. Caivano. OPPIDO: Brancale,Giganti (66' Manniello D.),Manniello,Leone A.,Santagata,Volturno,Leone G.,Vaccaro,Ronca (71' Santopietro),Grieco,Colangelo. A disp. Vaccaro,Manniello V.,Provenzale,Smaldone,Maglione. All. Mannello. ARBITRO: Manicone di Matera (La Sala-Mugnolo) RETI: 13' Grieco (O); 79' Mastroberti, 83' Giordano, 92' Mastroberti (P) NOTE: Ammoniti: 21' Fringuello, 52' Mastroberti, 84' Castagno (P); 19' Giganti, 31' Santagata, 37' Leone G., 67' Brancale, 79' Manniello, 89' Volturno (O). Espulso Vaccaro (O) 89' PICERNO - Dopo 48 giorni di astinenza il Picerno torna al successo e lo fa calando un tris ad un Oppido che, in virtù di questa sconfitta, manca l'occasione sorpasso ai danni del Fortis Murgia. La squadra di Caivano, sotto dopo tredici minuti di gioco, non ha mai smesso di credere nella rimonta e con un secondo tempo quasi perfetto per abnegazione e spirito di sacrificio piega meritatamente il team di Manniello. Tre punti importanti per la classifica dei rossoblu, ma ancor più per risollevare il morale di una squadra che, va ricordato per onor di cronaca, ha fatto i conti con un calendario non benevolo: nei primi quattro turni ha affrontato in successione Policoro, Viggiano, Murese e Oppido. Non proprio avversarie agevoli. L'avvio di gara è blando, le due squadre si limitano a studiarsi con l'Oppido che però col passare
A fine gara su di giri Lino Caivano che finalmente può sorridere dopo il difficile periodo attraversato dai suoi. Lo stesso non si può dire del suo collega Manniello che ha dribblato la sala stampa, probabilmente per motivi da attribuire alla direzione arbitrale, non particolarmente gradita agli ospiti. Non ha fatto lo stesso l'esperto difensore Santagata che fa autocritica: “abbiamo disputato un buon primo tempo. Nel secondo abbiamo pagato il calo di concentrazione che ci ha portato a commettere troppi errori individuali. In trasferta ci succede sempre, in casa siamo un'altra squadra. Il risultato credo sia giusto, ma più per demerito nostro che per merito degli avversari. Ora pensiamo a fare risultato e a crederci fino alla fine. Abbiamo un ottimo organico, in grado di vincere il campionato”. Caivano invece evidenzia: “ i segnali di ripresa li avevo avvertiti domenica scorsa a Muro Lucano. A dire il vero sono amareggiato per il solito goal preso su calcio piazzato, però sono contentissimo. Avevo detto ai ragazzi che potevamo giocarcela ed infatti il primo tempo è stato equilibrato. Nel secondo, abbiamo sfruttato bene le ripartenze, siamo stati bravi e veloci. Speriamo sia il viatico per un gran finale di campionato. Importanti sono stati anche gli innesti che hanno dato quantità al nostro centrocampo. Ne avevamo bisogno”. m.c. I due protagonisti della vittoria del Picerno, Mastroberti e Giordano
dei minuti prova ad impossessarsi del pallino del gioco. Al 13', il vantaggio ospite: Leone A. vince l'uno contro uno con Passavanti sull'out di sinistra, crossa sul secondo palo dove c'è Grieco che raccoglie l'invito respinto però da Lettieri. Sulla ribattuta è ancora la seconda punta di Barile a calciare ma Lettieri nulla può. Galvanizzato dall' 1 a 0 l'Oppido comincia a tessere gioco: buone trame palla a terra per il team di Manniello che però non si concretizza in azioni in grado di impensierire Lettieri. Al 27' è ancora Grieco che pro-
va ad insidiare la retroguardia rossoblu: dribbling su Cozzolino e palla che esce di poco alla destra di Lettieri. Al 37' il Picerno sfiora il pari con un colpo di testa di Mazza, abile a raccogliere l'invito di Mastroberti direttamente da calcio di punizione, con palla di poco sopra la traversa. Nella seconda frazione il Picerno fa capire agli avversari che non avranno vita facile. Al 3' grande assolo di Mastroberti ma il suo tiro viene deviato in angolo. Due minuti dopo, svarione di Salvia, ne approfitta Leone G. che serve in area Colangelo la cui
conclusione viene neutralizzata da Lettieri. Il Picerno le prova tutte, prestando il fianco all'avversario visto e considerato che non esistono più schemi: squadra allungata alla ricerca del pari. L'Oppido accusa il forcing picernese ed al 79' l'atteggiamento confusionale della retroguardia di Manniello provoca il pareggio firmato Mastroberti, bravo ad approfittare dell'ingenuità degli oppidani e a trafiggere Brancati. Trascorrono appena 4 minuti ed il Picerno punisce ancora: splendida azione di Mastroberti che conquista il fondo e serve su un
piatto d'argento l'assist a Giordano per il goal che vale il 2 a 1 rossoblu. Gli ospiti si innervosiscono e tentano una reazione frutto più dell'istinto che della ragione: è Santagata a sciupare da due passi la rete del pari su servizio del solito Grieco. Nel recupero però, l'atteggiamento iper offensivo della squadra di Manniello permette ai padroni di casa di arrotondare il risultato: cinquanta metri di progressione per Mastroberti sull'out di sinistra e diagonale che chiude definitivamente i giochi. Maurizio Cardone
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36 Sport
Maurelli trova il vantaggio ma non basta. Negato un evidente rigore alla capolista
Veglio gela il Fortis Murgia Al 90esimo il Ricigliano agguanta un pari quasi insperato FORTIS MURGIA 1 RICIGLIANO 1 FORTIS MURGIA: Napolitano (1’ st D’Elia), Chessa, Daddario, Maurelli, Cannillo, Delle Foglie, Castoro, Grassani D, Margiotta, Martimucci (1’ st Andriotti), Petruzzella (39’ st Frazzica). A disposizione: Grassani F., Piergiovanni, Vitale, Lorusso. Allenatore Squicciarini. RICIGLIANO: Guerriero, Giordano, Gaudosi (39’ st Bottigliero), Piegari R, Pignata, Corsaro, Piegari V, Carleo, Vaccaro, Falivena, Daniele (10’ st Veglio). A disposizione: Villano, Pascente, Gaudioso, Iuzzolino, Lepore. Allenatore Dente. ARBITRO: Minardi di Cosenza (Pallotta e Ferrara). RETI: 46’ pt Maurelli (FM), 45’ st Veglio (R). NOTE: Allontanato al 19’ pt Mancini dalla panchina del Fortis Murgia. Ammoniti: Delle Foglie, Maurelli. Grassani D. e Petruzzella del Fortis; Piegari V, Pignata e Falivena del Ricigliano. Fuorigioco: Fortis Murgia 7, Ricigliano 4. Calci d’angolo: Fortis Murgia 5, Ricigliano 9. Recuperi: 2’ pt e 3’ st. Temperatura gelida. Si è giocato sul sintetico dello “Scirea” a porte chiuse. MATERA - Doccia fredda, anzi freddissima per il Fortis Murgia. Quando ormai sembrava messa in cassaforte la sfida contro il Rici-
Squicciarini: «Una grossa ingenuità» MATERA - Al temine della gara Squicciarini è palesemente innervosito per il modo in cui ha subito il pareggio: «Non si può concepire che una squadra come la nostra subisca un contropiede al 90’, buttando così la possibilità di vittoria. E’ stata commessa un’enorme ingenuità. Il giocato del Ricigliano è stato lasciato libero di percorrere 80 metri palla al piede, per poi passare la palla al compagno che ha segnato. I nostri giocatori dovevano interrompere l’azione molto prima senza esporci a questo contropiede». Quando gli si chiede del rigore non concesso, Squicciarini preferisce non rispondere, annuendo, però, quando il cronista ribadisce che il rigore era netto. E poi conclude: «Ripeto. Abbiamo commesso una grossa ingenuità». Alla rabbia di Squicciarini fa eco la soddisfazio-
ne di Dente. «Alla fine va bene così, ma se proprio c’era una squadra che doveva vincere, questa era il Ricigliano. Abbiamo avuto tante palle gol, il loro portiere nella ripresa è stato bravo a neutralizzare le nostre conclusioni. Loro in pratica non hanno mai tirato in porta nella seconda frazione. Noi abbiamo interpretato la gara nel migliore dei modi, continuando a giocare come sappiano, anche perchè non è facile venire a giocare in casa della capolista. Poi alla fine ho creduto nel pari, perchè sono passato alla difesa a tre avanzando capitan Piegari e questa fiducia è stata ripagata dal gol del pareggio al termine di una bella ripartenza. Alla fine il pareggio ci sta tutto, anche se forse meritavamo qualcosa in più». a.mutasci@luedi.it
Salvatore Maurelli
gliano, è arrivato il tocco di Veglio che ha annullato il vantaggio che era stato realizzato da Maurelli in chiusura di primo tempo. E’ quindi 1-1. Un pareggio che grida vendetta da parte del Fortis Murgia, non tanto per quanto fatto vedere in campo dalle due formazioni, quanto per come è arrivato. Se poi si aggiunge che nella prima frazione di gioco alla capolista del campionato di Eccellenza non è stato concesso un evidentissimo calcio di rigore (nessun tiro dagli undici metri è stato decretato a favore della formazione rosanero dall’inizio del campionato),
si capisce quanto amaro risulta questo pareggio. E’ il quinto di fila per la squadra di Squicciarini, che conserva sì il primato ma che da questo momento deve dividere con la Ruggiero Valdiano, vista anche la battuta d’arresto dell’Angelo Cristofaro di Oppido. Tornando alla gara, va dato merito al Ricigliano di aver espresso un buon gioco, fatto di un attento fraseggio in velocità che è andato indigesto al Fortis Murgia. Alla squadra di Dente va anche dato il merito di averci creduto fino alla fine del match. Al Fortis Murgia, invece, va imputa-
ta l’incapacità di chiudere la sfida e la grossa ingenuità commessa sull’azione del gol della squadra campana. La cronaca della gara parte con un tiro di Petruzzella fuori dallo specchio. Al 2’ il Ricigliano va in gol in mischia, ma la bandierina dell’assistente Pallota è alzata e la rete non è convalidata. Al 9’ ci prova Martimucci ma la mira non è delle migliori. Al 15’ fallo su Daniele Grassani: rigore netto per tutti, ma non per l’arbitro che addirittura ammonisce per simulazione il materano, costretto alle cure mediche, scatenando le proteste dei padroni di casa. Al
18’ Vaccaro prova il pallonetto, ma la palla va di poco fuori. Al 20’ il colpo di testa di capitan Delle Foglie è parato da Guerriero. Al 24’ Daniele crossa, Vaccaro arriva in ritardo all’appuntamento con la palla e la sfera attraversa tutto lo specchio della porta. Al 41’ splendida combinazione tra Vaccaro e Carleo che mettono Falivena nelle condizioni di battere a rete, ma il tiro è di poco fuori. Al 42’ Margiotta chiede un altro calcio di rigore, ma questa volta non è evidente come il primo e l’arbitro dice che il fallo è commesso dall’attaccante murgiano. Ma la prima frazione non è
ancora terminata. Calcio d’angolo a favore del Fortis Murgia, la difesa del Ricigliano ribatte, ma al limite è appostato Maurelli che lascia partire un tiro che finisce la sua corsa attraversando una “selva” di gambe. L’1-0 manda tutti negli spogliatoi dopo la giusta ed energica esultanza di Maurelli e di tutto il Fortis Murgia. La difesa si apre con il doppio cambio del Fortis Murgia dovuto a dei problemi per il portiere under Napolitano. D’Elia, quindi, scalda subito i guanti dopo 8’ negando con una bella parata la gioia del gol a R. Piegari, che aveva calciato a botta sicura sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 27’ è ancora D’Elia a metterci una toppa intervenendo sull’insidiosa palla messa al centro da Vaccaro. Al 42’ un nuovo tentativo di R. Piegari chiama ancora all’intervento D’Elia. In tutta la ripresa il Fortis Murgia ha provato a chiudere la sfida segnando il 2-0, ma non è mai stato davvero incisivo. Tanto da poi subire il contropiede di Falivena che ha messo al centro per Veglio che ha decretato il pareggio come già raccontato. I tre minuti di recupero non bastano alla Fortis per organizzare una reazione degna di questo nome e la sfida termina così in parità. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Cappiello e Schettino: due reti pesanti Battuto di misura il Banzi. Commemorato l’ex patron Armento
Borussia, ossigeno Vultur ko e agganciata BORUSSIA P. VULTUR
2 0
BORUSSIA: Coretti, Robertazzo (61' Vito), Buongiorno, Giannini, Pendinelli, Galdino, Manolio, Frabetti, Cappiello (87' Schettino), Moliterni (82' Simeone), Margiotta. A disp: Conte, Ripoli, Puppio, Valicenti. All: Viola. VULTUR: Paratore, Larotonda, Di Tolve (71' Callimo), Chimenti, Lanciano, Rapolla, Carretta, Izzi (61' Marmora), Messeri, Argenti, Brescia. A disp: Zucale, Filidoro, La Morte, Tomasuolo. All: Finamore (in panchina il preparatore atletico Dilucchio). ARBITRO: Pascaretta di Moliterno (Lagrotta - Picerno) RETI: 66' Cappiello, 91' Schettino (rig.) (Bor). NOTE: Ammoniti: Buongiorno, Frabetti, Margiotta (Bor); Larotonda, Chimenti, Carretta (Vul). SCANZANO JONICO - Il Borussia archivia agevolmente la pratica Vultur, battendo gli ospiti per 2 a 0 e incamerando tre punti preziosi in vista della salvezza. Gara disputata al Comunale di Scanzano Jonico a causa della perdurante inagibilità del “Rocco Perriello”: sugli spalti i tifosi del Borussia e quelli della Vultur, che hanno affrontato la lunga trasferta per sostenere la squadra bianconera. Primo tempo avaro di emozioni, con gli ospiti meglio impostati in campo e gli jonici timorosi di attaccare. Al 7' la prima azione per i rioneresi, con Argenti in solitaria, bloccato dalla difesa biancorossa. Un minuto dopo e arriva l'occasione per il Borussia con un lungo tiro di Moliterni, alto. All'11 gli jonici vicinissimi al gol: punizione laterale, palla al centro per Cappiello che tira un
razzo centrale, ribattuto dal portiere. Al 35' pericolosa la Vultur su calcio d'angolo: corner calciato da Rapolla, Messeri raccoglie di testa, solo le mani di Coretti evitano il peggio. Ultima azione del primo tempo per il Borussia con Moliterni, lanciato da Cappiello, che tira e Paratore compie un miracolo, buttando in angolo. La seconda frazione di gioco si apre con i bianconeri in avanti: la giocata Brescia - Messeri è insidiosa ma Coretti è attento. Gli jonici non ci stanno a subire e iniziano ad assediare l'area avversaria, alla ricerca del gol. Che puntuale arriva al 66' su calcio piazzato: punizione da 25 metri con un Cappiello bravissimo a mettere direttamente la palla in rete, infilandola sotto l'incrocio dei pali. Tiro imprendibile e Borussia in vantaggio. Pochi minuti dopo e ci riprova Moliterni in affondo, palla troppo alta per impensierire l'estremo difensore rionerese. Il secondo tempo scorre via tra cambi e capovolgimenti di fronte; bisognerà aspettare l'85' per vedere la Vultur in avanti con Callimo, il cui potente tiro centrale è deviato in extremis da Coretti. Ma la gara è ormai tutta del Borussia che, a tempo scaduto, realizza la seconda rete, su calcio di rigore. Infatti al 91' il neo entrato Schettino, lanciato a rete, è atterrato da dietro da Carretta; Pascaretta concedere il penalty, dal dischetto lo stesso 14 jonico che non sbaglia e mette la palla a destra del portiere, completamente spiazzato. Grazie alla vittoria di ieri il Borussia raggiunge quota 28, affiancando in classifica proprio la Vultur e avvicinandosi sempre più all'obiettivo permanenza in Eccellenza. Eleonora Cesareo
Decide Marziliano Ferrandina risalita continua. D’Angelo para tutto FERRANDINA GENZANOBANZI
1 0
FERRANDINA: D'Angelo, Cioce, Melillo, Troiano, Russo, Saracino (20' st Moramarco), Capogrosso, Barbone, Natilla (20 st' Salvemini), Orlino, Marziliano. A disp. Conte, Scoraggi, Caputo, Savoni, Porcelluzzi. All. Savoni BANZI GENZANO: Tedesco, Mele, Lucarelli, Canitano, Sansone, Militello (37' st Ziliotto), Gorga (29' pt Rutigliano), Cacace, Vignucci, Porfido, Stolfa (31' st Neacsu). A disp. Laginestra, Di Stasi, Teto, Mincarone. All. Natiello ARBITRO: Capolupo di Matera (assistenti Paolillo e Sapienza) RETI: 15' st Marziliano. NOTE: ammoniti: Stolfa, Troiano, Melillo, Tedesco, Capogrosso, Ziliotto. POCHE PAROLE, occhi lucidi e tanta emozione. Con una cerimonia semplice, ma sentita il Ferrandina calcio ha voluto ricordare il suo ex presidente Antonio Armento, scomparso pochi giorni fa dopo una lunga malattia. Tra gli applausi degli sportivi la moglie Lucia e i figli Domenico, Piero, Cristian hanno ricevuto dalle mani dell'attuale presidente Capalbo una targa ricordo e un bouquet di rose rosse da Michele Russo, l'unico ferrandinese in squadra. Presenti anche gli assessori Zito, Montefinese e Mastrangelo, con il sindaco Ricchiuti che ha proposto di intitolare lo stadio ad Armento. Per l'occasione ha voluto esserci anche il presidente della Figc Piero Rinaldi, giunto a metà gara. Poi spazio al calcio giocato. In campo un Ferrandina diverso dal solito. I ragazzi di mister Savoni sentono il peso di dover fare risultato a tutti
La cerimonia di commemorazione del compianto presidente Armento
i costi e si concedono qualche imprecisione di troppo, specie a centrocampo, fornendo poche palle giocabili agli attaccanti. Ciononostante la prima vera occasione del match è di marca rossoblu. Al 7' Tedesco si salva in corner su un pallonetto insidioso di Capogrosso. Di un soffio fuori il colpo di testa di Troiano sugli sviluppi del tiro dal dischetto. Ancora pericolosi i padroni di casa al 10' su punizione di Troiano e al 13' direttamente dall'angolo con Saracino. Ad uscire fuori, poi, sono gli ospiti che costringono il Ferrandina ad arretrare il proprio baricentro. Ma l'azione del Banzi si limita in un maggiore di possesso di palla, insidie vere per la porta rossoblu nessuna, eccetto un furibondo batti e ribatti in area al
26', comunque infruttuoso. Nella ripresa il Ferrandina cambia marcia. E puntuale al 15', arriva la rete del vantaggio. Mancato il bersaglio un minuto prima, dalla stessa posizione Marziliano non fallisce la seconda volta, ribadendo in gol su angolo di Saracino. Poi a salvare i padroni di casa al 34' è D'Angelo che neutralizza Porfido da distanza ravvicinatissima. Risponde il Ferrandina al 40' ancora con Marziliano, ma Tedesco non si lascia sorprendere. In pieno recupero, un doppio miracolo di D'Angelo su Cacace evita la beffa finale al Ferrandina che può così brindare meritatamente al suo secondo successo stagionale. Margherita Agata m.agata@luedi.it
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Sport 37
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
Meglio la Murese, frenata da Perillo. Palo di Damiano su punizione
Tolve, la svolta non c’è Terzo 0-0 consecutivo e gioco che latita ancora per i giallorossi Valdiano di nuovo in vetta IRSINESE VALDIANO
0 8
IRSINESE: Lamuraglia, Ferrante, Nardiello, Carlucci, Picerno, Angiulli, Santovito, Loviglio, Pepe, Tranquillino, Parente. A disp. Albergo, Chiaradia, Pellicciari, De Rosa. RUGGIERO VALDIANO: Serra, Colombo, De Luca, Fiumarella, Di Falco (13’ st Petilli G.), Malito, Petilli A. (1’ st Celano), Spinelli, Salamone, Ferrante, Mainenti (30’ st Romano). A disp. Larocca, D’Alto, Polito, Bianco. All. Masullo. ARBITRO: Tomasulo di Venosa (Pecoraro-Brancato). RETI: pt 3’ Salamone, 29’ e 31’ Mainenti, 38’ Salamone; st 3’ Salamone, 11’ De Luca, 30’ e 39’ Petilli G.. GRAVINA DI PUGLIA - Riscatto della Ruggiero Valdiano dopo il pareggio casalingo ottenuto contro il Borussia Pleiade. Ottima la prestazione della squadra di mister Masullo contro un avversaria che non è mai entrata nel vivo della partita. Al 3'pt la Ruggiero Valdiano passa in vantaggio con un cross dalla destra di Petilli A per Salamone che di testa insacca la palla in rete realizzando il momentaneo vantaggio della squadra ospite. Ancora la Ruggiero Valdiano in avanti con una buona azione di Ferrante che serve Mainenti , il quale tira e la
palla finisce di poco fuori . Mainenti si riscatta poi al 29'pt e al 31'pt siglando due bellissime realizzazioni che gli permettono di arrivare a quota sette reti nella classifica cannonieri. Al 38'pt la Ruggiero Valdiano ribadisce la sua superiorità in campo siglando la quarta rete con Giuseppe Salamone su un cross dalla destra ancora con Petilli A. Il primo tempo finisce con il risultato di 0-4 per la Ruggiero Valdiano allenata da Mister Masullo.La seconda frazione di gara riparte sulla falsa riga della prima , una Ruggiero Valdiano ancora in avanti non da adito alle iniziative della squadra padrona di casa. Al 3'st ancora Giuseppe Salamone realizza la sua tripletta personale e la sua quattordicesima marcatura stagionale.Al 11'st ancora una buona iniziativa di Ferrante che serve il giovane De Luca che realizza la sua prima rete in campionato e la prima in assoluta con la Ruggiero Valdiano. La partita termina definitivamente con le reti di Petilli Giovanni ai minuti 30'st e 39'st. Il primo realizzato con un diagonale che si insacca direttamente nella rete della porta difesa da Lamuravia. Il secondo su un passaggio filtrante servitogli da Salamone . La compagine di Masullo con questa vittoria ritorna in vetta alla classifica nonostante tante sofferenze e tanti momenti negativi. Giuseppe Senatore
TOLVE MURESE
0 0
REAL TOLVE : Perillo, De Nicola, Sarubbo, Astudillo, Mazzacane, Bochicchio, Santarsiero, Caccavale, Damiano A. , De Cecca, Zitoli. A disp.: Tonello, Nicolosi, Renna, Ferrenti, Colaluce, Damiano G. , Montenegro . All. Caprioli (squalificato, al suo posto in panchina Sabatino) MURESE: Cocina, Gerbasio, Ferracane, Nardiello P. , Farenga, Zaccardo, Antohi, Iacullo, Dutra, Ruvo R. , D'Arca. A disp. : Bezsmertnyy, Calogero, Cardillo, Nardiello G. , Ponte, Ruvo G. , Carlucci. All. Lardo ARBITRO : Burgi di Matera NOTE: giornata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori circa 200 con larga rappresentanza ospite. Recupero: 1 min. p.t. ; 5 min. s.t. TOLVE - AAA : gol disperatamente cercasi. Il grido d'allarme per l'astinenza da gol è solo la punta dell'iceberg di un problema molto più grande. Il gioco latita ed è per questo che le occasioni da gol sono quasi inesistenti. Una squadra in cerca di una propria identità, e le colpe non sono da scaricare tutte sulle spalle di mister Caprioli . Uno spogliatoio che cela molti problemi che vanno affrontati di petto prima che sia troppo tardi . Voci di corridoio parlano di un Montenegro che si sia addirittura rifiutato di riscaldarsi e quindi di entrare in campo. Da segnalare che la punta bradanica era in panca per scelta tecnica. Ciò premesso c'è da dire che il pareggio è il risultato più giusto per quello che “non si è visto in campo”. Gli ospiti hanno fatto la loro onesta partita con il rammarico di un super Perillo sulla propria strada in qualche occasione. Al 5' è De Cecca a provare il pallonetto ma la palla finisce alta. Da calcio da fermo Astudillo cerca Bochicchio che spedisce fuori. Contropiede della Murese al 23' con Ruvo R. che conclude
Il tecnico del Tolve Caprioli
fuori. Alla mezz'ora è Dutra che si libera tra tre avversari e trova un Perillo reattivo pronto a respingere. La prima frazione di gioco che non offre altro si conclude qui. Nella ripresa il Tolve sembra essere più intraprendente con una guardinga Murese sempre pronta a ribattere in contropiede. Al 12' ci prova un abulico Da-
miano su punizione ma colpisce il palo, sulla respinta è Santarsiero a vedersi ribattere la conclusione. Tra il 14' ed il 16' per ben tre volte è Dutra a dare seri grattacapi alla retroguardia di casa. Prima con una progressione conclusa centralmente; poi trova pronto Perillo alla respinta e sugli sviluppi di una punizione, di testa impegna severamente il numero uno tolvese. Un attivo Nicolosi cerca di mettere un po’ di pepe alla gara e per poco al 25' non beffa Cocina con una conclusione beffarda. Espulso Ferracane per la Murese, proprio per un brutto fallo su Nicolosi. Si chiude la partita con una conclusione di Iacullo che termina abbondantemente fuori. Fischio finale di una partita che ha visto gli ospiti uscire con un ottimo risultato dal San Rocco che sempre meno soddisfazioni regala alla compagine tolvese. Per i padroni di casa una prova decisamente poco entusiasmante che ha scoraggiato anche il numeroso e paziente pubblico di fede giallo rossa. La situazione è in fibrillazione e non si escludono novità nella settimana che va a cominciare. Gianluigi Armiento
Caprioli: «Il lavoro l’unica medicina» Mister Lardo si presenta ai nostri taccuini ancora stremato dalle fatiche patite durante i novanta minuti. Punto guadagnato o perso? “ Accettiamo il verdetto del campo con un pizzico di rammarico. Se nel calcio la vittoria si assegnasse ai punti , come nella boxe, avremmo senz'altro vinto noi. Sono molto contento per la prestazione dei ragazzi perché venivamo da una settimana un pò tribolata. Sono un po' deluso , sotto l'aspetto comportamentale , da qualche mio ragazzo , ed ancora una volta paghiamo qualche nostra ingenuità
dovuta all'inesperienza.” Incontriamo uno spaesato mister Caprioli che non riesce a spiegarsi quello che accade. Ennesimo zero a zero e situazione che non si sblocca; ci faccia il punto sulla situazione attuale del Tolve. (seguono secondi di interminabile silenzio n.d.c.) “Dobbiamo credere nel lavoro continuando a lavorare. Oggi potevamo creare qualcosa di più concreto per cercare di vincere. Solo con il lavoro possiamo uscire fuori da questa situazione.” g.a.
Gran ripresa della D’Urso band. Caselle annulla Campisano Policoro battuto e ripreso in classifica
L’Atella ritorna al successo All’Avigliano bastano 7’ Lamorte-Rinaldi e Viggiano ko Carlucci vale i tre punti ATELLA M. VIGGIANO
2 0
ATELLAMONTICCHIO: Di Biase, Angelillo(21’st Leccese), Colangelo, Larotonda V., Manfreda, Caselle, Larotonda G., Lamorte, Valente(12’st Libutti), Camelia, Rinaldi(34’st Strozza). A disp.: Sicuro, D’Annucci, Telesca, Rosiello. All. D’Urso P. VIGGIANO: Perna, Laneve, Papaleo, Cicchelli B., Sabia, Cicchelli V.,Spera (26’st Mero), Stefani(21’st Chirichella), Campisano, Sanchirico(25’st Salera), Piscopia. A disp.: Nigro, De Gregorio, Marchese, Marsicovetere. All. Villani ARBITRO: Caprioli di Venosa (Cantiani-Chiechi) RETI: s.t. al 9’ Lamorte(A), 32’ Rinaldi(A) NOTE: buon pomeriggio con aria rigida, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Lamorte, Caselle, Manfreda per l’Atella e Laneve, Campisano per il Viggiano. Angoli: 5 a 1 per l’Atella. Recupero: p.t.+1’; s.t.+5’ ATELLA - Al comunale della cittadina della valle di Vitalba l’Atella Monticchio di mister Pasquale D’Urso ha chiuso la pratica Viggiano con una importante quanto meritata affermazione. Infatti l’undici atellano ha piegato la resistenza della pericolosa e temuta matricola viggianese con un secco 2 a 0 grazie alle reti di Lamorte e Rinaldi messe a segno nella seconda frazione di gioco. Nulla da fare per la squadra di Villani che ha trovato nella squadra atellana, priva degli squalificati Car-
AVIGLIANO POLICORO
Una formazione dell’Atella
riero e Grieco, un osso duro da superare. Così come per il capocannoniere del torneo Campisano che ha trovato nel centrale Caselle un ostacolo insuperabile. Infatti il forte difensore atellano per tutti i novanta minuti è riuscito a mettere il bavaglio al bomber ospite con una prestazione attenta, precisa, determinata, senza alcuna sbavatura. La partita vera si è vista nel secondo tempo dal momento che il primo è trascorso senza particolari emozioni. Nella ripresa le due squadre sono ritornate in campo con un diverso cipiglio dando vita ad una gara più vivace con veloci affondi da ambo le parti. Al 9’ l’Atella Monticchio è andato in vantaggio col forte centrocampista Lamorte, mai domo, a conclusione di una irresistibile ripartenza del numero otto atellano che dopo una sgroppata da metà campo ha prima operato uno scambio veloce con Camelia e poi ha trafitto l’ex portiere Perna in uscita per
arginare l’attacco di Lamorte. La reazione degli ospiti è stata annullata dall’attenta retroguardia locale, magistralmente diretta dall’esperto capitano Manfreda. Al 21’ gli atellani hanno sciupato una ghiotta occasione per raddoppiare con Libutti che dopo essersi liberato del diretto avversario ha messo di pochissimo lontano dalla base del palo alla destra di Perna. Raddoppio che però è arrivato al 32’ con il gol di Rinaldi pronto a ribattere in rete la corta respinta dell’estremo difensore viggianese su tiro di Libutti. La reazione degli ospiti al doppio passivo, se pur veemente, non ha mai impensierito il portiere Di Biase, che, nell’unico vero pericolo degli ospiti portato al 38’ sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite, ha messo in angolo con una straordinaria prontezza di riflessi una velenosa e ravvicinata conclusione trovata in mischia da Mero. Michele Rizzo
1 0
AVIGLIANO : Castaldo, Muzzillo, Carlucci, De Mita, Coviello; Fiorino, Sileo, Sabia, Lorusso (15' s.t. Vaccaro); Di Pietro (35' s.t. Porretti); Tornillo (48' s.t. Scarano). Non entrati Raimondi, Viggiano, Saar, Costa. All. Filadelfia (squalificato, in panchina Sabato). POLICORO : Piarulli, Cirrottola, Nuzzi, Saccente, De Giorgio; Sfarzetta (39' De Palma), Di Giorgio, Riccio, Miraglia (6' s.t. Faillace), Ripa; Russo. Non entrati Casalnuovo, Marta, Affuso, Panetta, Cecere. All. Labriola. ARBITRO : Conforti di Salerno (guardalinee De Luca e Martinese). RETE : 7' Carlucci. NOTE : pomeriggio soleggiato ma freddo, terreno di gioco in buone condizioni. Espulsi Lorusso (A) al 17' s.t. dalla panchina dopo esser stato sostituito, per comportamento irriguardoso; Ripa (P) al 45' s.t. per gioco scorretto. Ammoniti Sabia, Fiorino, Vaccaro (A) e Saccente (P). Calci d'angolo 5-1 per il Policoro. AVIGLIANO - Un colpo di testa, poi un altro e un altro ancora. Sequenza aerea per scardinare subito la resistenza del Policoro e mettere in atto l'operazione aggancio. Portata a termine dall'Avigliano senza grandi patemi, nonostante qualche brivido finale, dettato più dalla memoria del recente passato che dalla reale pericolosità del Policoro. Partita che non sarà certo ricordata negli annali come un concentrato di spettacolo, ma c'era una classifica da rimpinguare o da salvaguardare, e quando la prosa è così importante, la poesia può
passare in secondo piano. L'Avigliano la spunta capitalizzando al massimo quello che è stato capace di costruire e gestendo senza rischi particolari il gol realizzato dopo sette minuti di gioco. Il Policoro esce sconfitto per non aver saputo trovare il bandolo di una matassa offensiva, sempre troppo intricata, mai capace di snodarsi con semplicità e scorrevolezza. Labriola ha provato a cambiare le carte in tavola, ha avanzato la posizione dei due esterni di centrocampo per provare a costruire un tridente d'attacco, ha puntato su De Palma, partito in panchina, per aumentare la spinta offensiva, ma tutto si è rivelato inutile. Merito di un'accorta interpretazione della gara da parte della retroguardia di un Avigliano che, forse non a caso, deve ringraziare un difensore per questo successo. E particolarmente importante è il fatto che a decidere la sfida sia stato Walter Carlucci, fra i tanti giovani della squadra granata forse quello che, nel corso della stagione, ha mostrato i segni di crescita più consistenti. Sette minuti, si diceva, è durata la partita. Il tempo necessario all'Avigliano per fare le prove (lancio di Di Pitero per Tornillo che dal vertice sinistro un metro dentro l'area spedisce fuori), poi per passare: Di Pietro batte una punizione dalla tre quarti destra cercando il palo più lontano, di testa Lorusso indirizza verso l'altro palo, Sabia sempre di testa rimette al centro, Carlucci, di testa, e come puoi sbagliare, la mette dentro. Povera, la ripresa. Un brivido l'Avigliano lo prova su una punizione scodellata in mezzo dalla sinistra su cui Coviello tocca male, rischiando l'autogol. Giancarlo Tedeschi
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38 Sport
Risultati e classifica Balvano-Pescopagano
19ª giornata Marcatori
2-2
22' st Galantucci (B), 30' st (r) Lanza A. (P), 41' st Lanza V. (P), 45' st Iannone (B)
Bln Pignola-S. Lagonegro 2-0 41’ pt Romaniello, 22’ st (r) Ragone
Grottole-Bella
2-0
8’ pt (a) Innocenti, 28’ pt Di Pede
L. Montescag.-Scanzano 1-0 5' pt (r) I. Carriero
Miglionico-Lagopesole
2-0
9' pt Lambertini, 43' pt Salluce
Moliterno-Santarcang.
0-1
1 34 9
9
7
2
0 21 3 10 5
4
1 13 6 25 +5
18 11 5
2 30 14 8
5
2
1 15 8 10 6
3
1 15 6 16 +4
MIGLIONICO
33
19 9
4 33 20 10 6
4
0 19 6
3
2
4 14 14 13 -6
SANTARCANG.
32
19 10 2
7 29 24 9
6
1
2 16 7 10 4
1
5 13 17 5
L. MONTESCAG.
30
19 8
6
5 26 28 10 4
4
2 12 14 9
4
2
3 14 14 -2 -9
6
9
-5
29
19 8
5
6 33 19 9
6
3
0 22 4 10 2
2
6 11 15 14 -8
BLN PIGNOLA
29
18 7
8
3 17 12 8
6
1
1
7
2
1-2
PESCOPAGANO
26
18 6
8
4 24 25 10 4
4
2 11 10 8
2
4
2 13 15 -1 -12
R. IRSINA
25
19 6
7
6 24 24 10 4
5
1 17 12 9
2
2
5
7 12 0 -14
S. LAGONEGRO
24
19 6
6
7 27 28 10 4
5
1 18 10 9
2
1
6
9 18 -1 -15
VARISIUS
22
19 5
7
7 25 22 10 3
4
3 16 13 9
2
3
4
9
BELLA
21
19 5
6
8 22 30 9
5
2
2 14 9 10 0
4
6
8 21 -8 -16
BALVANO
17
19 3
8
8 22 33 9
3
3
3 15 15 10 0
5
5
7 18 -11 -20
ROTONDELLA
17
19 3
8
8 17 29 10 2
4
4 12 15 9
1
4
4
5 14 -12 -22
LAGOPESOLE
13
19 4
1 14 15 38 9
4
0
5 11 12 10 0
1
9
4 26 -23 -24
5
18 0
5 13 11 34 10 0
3
7
2
6
5 19 -23 -33
24’ st Ripa (Ro), 25’ st e 34’ st Fiorino (RI)
Prossimo turno
19 12 6
38
GROTTOLE
19' st Gorga
Rotondella-R. Irsina
42
MOLITERNO
1-0
35' pt Petrillo
Pietragalla-Varisius
PIETRAGALLA
20ª giornata 31/01/10 ore 14.30
A. Scanzano-R. Irsina Bella-Pietragalla Lagopesole-Grottole Moliterno-Balvano Pescopagano-L. Montescag. S. Lagonegro-Rotondella Santarcang.-Bln Pignola Varisius-Miglionico
A. SCANZANO
9
2 10 1
6 15 8
0
8 10 5
9
-5
3 -17
15 Reti: Lambertini (Miglionico) 10 Reti: Ricigliano Mau. (Bella); Papangelo N. (R.Irsina) 8 Reti: Genovese L. (Moliterno); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro) 7 Reti: Buono (Grottole); Sabato (Lagopesole); Alfonso, Pietragalla L. (Pietragalla); Ripa (Rotondella); Petrillo (2) (Santarcangiolese); Armaiuoli, Tragni (1) (Varisius) 6 Reti: Parisi (Bella); Tataranni (3) (Miglionico); Molletta (3), Petrocelli (Moliterno); Martino (S.Lagonegro) 5 Reti: Cilibrizzi (Balvano); Brancato (BLN Pignola); Bitetti (1), Moramarco (Grottole); Venezia (1) (L.Montescaglioso); Cammarota (Pietragalla); Fiorino (3) (R.Irsina); Aurelio (Santarcangiolese); Volpe (Varisius) 4 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Falcone, Turturiello P. (Balvano); Armento (Grottole); Zaccagnino (1) (Lagopesole); Cifarelli S., Ditaranto (L.Montescaglioso); Andrulli (Miglionico); Savino (R.Irsina); Ielpo, (S.Lagonegro); Lemma (Santarcangiolese) 3 Reti: Olita, Ragone (r) (BLN Pignola); Di Pede, Scarfone (1) (Grottole); Carriero I. (2), Mangia (L.Montescaglioso); Capasso, Nicastro (Pescopagano); Gorga (Pietragalla); Armentano (1), Verrone (Santarcangiolese)
Il nuovo impianto, tenuto a battesimo da Rinaldi, è stato inaugurato con i gol di Lambertini e Salluce
Il Miglionico vince a... Miglionico Dopo tre anni d’assenza torna a giocare sul suo campo e batte il Lagopesole MIGLIONICO LAGOPESOLE
2 0
MIGLIONICO: Deceglie V, Acito, D'Aria, Salluce, Menzella, Galeota, Fattore (6' st Andrulli), Venezia (23' st Corleto), Lambertini, Deceglie G, Cappiello (36' st Grande). A disp.: Capozzi, Lamacchia, Scandiffio, Nicois. All. Motta. LAGOPESOLE: Mariano, Lorusso, Coviello S, Mecca, Coviello ., Pace G., Telesca (1' st Zaccagnino), Dragonetti (36' st Lovallo), Sabato (6' st Strammiello), Colangelo, Coviello C. A disp. Canestrino, Bochicchio, Pace R. All. Alfano. ARBITRO: Vicino di Moliterno (Maffia-Verrastro). RETI: 9' pt Lambertini, 43' pt Salluce. NOTE: Espulso Mecca. Amm. Sabato (L) Acito, Andrulli (M). Rec: 1' pt, 4 'st. MIGLIONICO - Dopo tre anni il calcio giocato è tornato a Miglionico. Ospite sull'erba naturale e con una cornice di pubblico straordinaria è stato il Lagopesole che è tornato a casa con due gol sulle spalle e un espulsione per proteste. Miglionico all'inglese. Secco 2 a 0 senza troppo infierire, maturato nel primo tempo. Parte arrembante la squadra di mister Motta che al 1' va al tiro con Deceglie. Alto sulla traversa. Al 6' è ancora Deceglie che svetta in area e intercetta una punizione di Venezia dalla sinistra. Traversa. Dopo le prove, al 9' il “cobra” sigla il vantaggio con la quindicesima marcatura stagionale. Assist di Venezia e Lambertini pronto con un bolide a gonfiare la rete. Insiste il Miglionico che al 12' va vicino al raddoppio con Deceglie che da un metro esalta Mariano. Al 16' pri-
Luigi Lambertini
mo pericolo per il Miglionico. Una puntata in avanti degli ospiti porta al tiro in solitaria Coviello su cui Deceglie si distende e smanaccia in angolo. Ancora Miglionico pungente al
26'. Su calcio d'angolo di Galeota è Lambertini ad indirizzare sotto la traversa. Mariano c'è e devia in angolo. Al 43' arriva il raddoppio. Dopo un'azione ficcante di Cappiello sulla estrema destra, il portiere evita la rete all'under e rilancia in avanti. Intercetta un Salluce alla Gattuso che sibillinamente, con il portiere fuori dai pali, ci prova alla “Mascara”. Da oltre 30 metri la palla centra il sette. Gran gol e tripudio sugli spalti. La ripresa vede subito l'espulsione che lascia il Lagopesole in 10. Con un uomo in meno la gara scema. Miglionico rallenta e controlla. Ci provano Lambertini e in due occasioni Andrulli che sfiorano la rete. Pericoloso
il Lagopesole con Strammiello che al 8' impegna Deceglie. Ancora Lambertini al 25' manca di un nonnulla un tap-in su invito di Galeota e al 30' impegna Mariano in un'uscita sui piedi. Al 35' ci prova senza fortuna Grande. Al 40 occasionissima per gli ospiti con Zaccagnino che dal limite indirizza nel sette. Deceglie si stende e devia in angolo. Gran colpo di tacco al 45' di Andrulli che serve e libera Lambertini. Il suo bolide è violento ma accarezza la traversa. Tra gli applausi, buona la prima per il Miglionico. Per gli ospiti grinta e volontà e qualche protesta che guasta. Antonio Centonze sport@luedi.it
Sconfitto per due ad uno il Rotondella. Per i locali in gol Ripa
Real Irsina, Fiorino da tre punti ROTONDELLA REAL IRSINA
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ROTONDELLA: Castronuovo, Toscano, Salerno, Erdogmus (36’ st Ricciardi), Colucci (22’ st Scaiella), Rubolino, Santarcangelo, Guida (42’ st Fella), Ripa, Manolio, Tarantino. A disp: Mele, Acciardi, Visaggi. All. Martino REAIL IRSINA: Lolaico, De Biasi (2’ st Decollanz), Acito, Cataldi, Gagliardi, Addamiano (1’ st Pecoriello G), Cataldo (12’ st Scaraggi), Abbruzzese, Papangelo, Fiorino, Basile. A disp: Carlucci, Ventricelli, Pecoriello A, Carlucci R. All Rizzi ARBITRO: Amendolara di Moliterno (Granieri - Gioia) RETI: 24’ st Ripa, 25’ st Fiorino, 34’ st Fiorino NOTE: espulso il tecnico Martino per proteste OTTIMAvittoria esterna per il Real Irsina di mister Rizzi. Gli irsinesi hanno superato per due ad uno il Rotondella grazie ad una doppietta di Fiorino nel secondo tempo.
La prima frazione non è stata caratterizzata da molte azioni da rete per entrambe l formazioni, tranne le due traverse colpite dal Rotondella, prima con Carlucci e poi con Ripa. Nella ripresa, mister Rizzi doveva far subito a meno di De Biasi, infortunato, al suo posto entrava il bravo under Decollanz. Al 24’ i locali passavano in vantaggio: azione dalla sinistra di Tarantino, bravo a servire in area irsinese Ripa che, d’astuzia, metteva la sfera in rete. Dopo un solo minuto, al Real veniva assegnata una punizione dal limite dell’area. Calciava Fiorino che metteva nel sacco la rete del pareggio. Al 34’ per il Rotondella arriva la beffa con il secondo gol del Real ad opera ancora di Fiorino che batteva Castronuovo con un forte tiro dal limite dell’area di rigore. Bene gli irsinesi, che hanno messo in cassaforte il ventitreesimo punto, mentre grande è il rammarico per il Rotondella che ha perso una gara che poteva essere tranquillamente pareggiata. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Il Montescaglioso sorride dal dischetto MONTESCAGL. 1 A. SCANZANO 0 MONTESCAGLIOSO: Martino Mossuti Ciracì Cr., Ditaranto Tafuno E.; Franco Simmarano (29' s.t. Carriero) Casalingo Ciracì Cl. (45' s.t. Petruzzo) Mangia Carriero I. (43' s.t. Santochirico) A disp: Cifarelli G.; Raddi M.; Venezia Mossuto All: Menzano A. SCANZANO: Pinelli Castellucci Gammino Frabetti Leone (1' s.t. Valinoti) Lanzara Corleto Lavegas (29' s.t. Forcillo) Laviola Dipinto (38' s.t. Montemurro) Palermo A disp: Marzano Dattoli Rimoli All: Calone ARBITRO: Di Noia di Potenza (Armandi - Alagia) RETE: 5' I. Carriero (rigore) NOTE: Ammoniti: Mangia, Mossuti (M); Leone, Lavegas, Lanzara, Castellucci (S) MONTESCAGLIOSO - Con un calcio di rigore messo a segno dopo cinque minuti dall'inizio della partita, la Polisportiva Libertas Montescaglioso porta a casa tre punti che le consentono di salire quota 30 punti dopo 19 giornate. Lo Scanzano, andato molto vicino al pareggio in alcune occasioni, esce dal Comunale a testa alta e mostra di non meritare l'ultima piazza in classifica. Menzano inserisce Martino in porta e Claudio Ciracì di punta, mentre Venezia (acciaccato) rimane in panchina. Al 5' penalty per il Montescaglioso per tocco di mani su respinta della di-
fesa scanzanese: Ivan Carriero spiazza Pinelli e segna la sua terza rete stagionale (seconda consecutiva su rigore). La gara non offre emozioni sino al 22', quando un'incomprensione difensiva libera Corleto, il cui tiro è respinto davanti alla porta montese, mentre al 28' Martino esce male e Casalingo devia in corner il tiro di Frabetti. I montesi replicano con una combinazione Carriero - Ciracì Claudio, fuori di poco, mentre al 36' l'arbitro non punisce un blocco in area di Leone su Mangia. Prima dell'intervallo Cl. Ciracì respinge fuori un rinvio di Pinelli, con i montesi che al 47' reclamano un altro penalty per evidente fallo su Carriero. La ripresa vede lo Scanzano proiettarsi in avanti: al 15' Gammino conclude di poco fuori, mentre al 18' Palermo, di sinistro, coglie la traversa dai 20 metri. I montesi provano a metter al sicuro il risultato con Carriero (alto al 21') e con un colpo di testa, centrale, di Ditaranto (22'). Al 25' il neoentrato Valinoti impegna severamente Martino che devia, con la difesa montese che tarda a liberare l'area mandando in corner. Al 32' off side inesistente fischiato a Mangia lanciato verso la rete avversaria, mentre lo Scanzano, nella fase finale, cerca il pari senza impensierire Martino, sicuro anche nel bloccare una punizione dal vertice sinistro del neo entrato Forcillo (40'). Michele Marchitelli sport@luedi.it
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Sport 39
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
Gli uomini di Chiappetta fanno lo sgambetto a Vignati e sognano i play off
Colpo Santarcangiolese Sbancato il campo del Moliterno grazie alla rete di Petrillo MOLITERNO 0 SANTARCANG. 1 MOLITERNO: Lanzolla, Petrocelli, Genovese (dal 81' Zito), La Salvia L, Savone, Mastrangelo, Molletta D, Severino (dal 57' La Salvia A), Genovese L, Fratantuono (dal 46' Lancellotti), Molletta L. A disp: Rebecchi, Sico, Crisci, Cirigliano. All. Vignati. SANTARCANGIOLESE: Annunziata, Armentano, Malaspina (dal 46' Lacanna), Gallo, Marra, Totaro, Aurelio, Verrone, Petrillo, Di Luca, Cavallo (dal 79' Cifarelli). A disp: Bonavita, Lo Zito, Conte, De Salvo. All. Chiappetta. ARBITRO: Benevento di Potenza (Esposito-Pescuma) RETE: al 35' Petrillo
teva, comunque, aveva un'altra piega se al 3' Molletta Daniele non avesse sprecata un'occasione d'oro a tu per tu con il portiere mandando la palla oltre la traversa. Gli ospiti si sono avvicinati alla porta di Lanzolla intorno al 20': un cross a ridosso della bandiera di Di Luca giunge calibratissimo per un tiraccio a volto di Totaro che va a sfiorare di un soffio la traversa. Risponde il Moliterno pochi istanti dopo con Petrocelli (il migliore tra i suoi) che porta palla dalle retrovie e trova un corridoio per Molletta, il quale tocca bene e mette l'accorrente Genovese L in condizioni di chiudere con un tiro ben angolato, ma che viene respinto da Annunziata. Il gol della Santarcangiolese giunge come una doccia fredda intorno al 35' da una presunta azione di fuorigioco (non vista dall'arbitro) che mette in condizione il centravanti Petrillo di segnare a porta sguarnita dopo che c'era stato un salvataggio sulla linea di La Salvia. Reazione immediata del Moliterno che colpisce
prima un palo con Fratantuono e poi, prima della fine del tempo, una pericolosa conclusione di testa di Luis Genovese finisce senza danni tra le mani dell'estremo difensore. Nella ripresa il Moliterno prova di riportare il risultato in equilibro con tutte le forze, gioca la carta Lancellotti che entra al posto di Fratantuono, ma l'andazzo della partita non cambia. Anzi i rossoblu al 57' rischiano di subire il raddoppio da parte di Cavallo, il quale, da una madornale distrazione della difesa del Moliterno si ritrova tra i piedi una giocata che Lanzolla ferma deviando in angolo. Il Moliterno non si arrende, Vignati dalla panchina invita i suoi a tessere la tela di una manovra più mordente e determinata, ma la pesantezza del terreno fa la sua parte, e alla fine bisogna rassegnarsi a “mettere a libretto” una sconfitta che brucia. E che ai rossoblu tocca riscattare dopodomani al Venezia nel match di recupero con il Pescopagano. Mimmo Mastrangelo sport@luedi.it
Gorga vale il primato solitario
Armaiuoli sbaglia Il Pietragalla no PIETRAGALLA 1 VARISIUS 0
L’autorete di Innocenti spiana la strada a Di Pede e soci
PIETRAGALLA: Ciriello (15' st Monetta), Pietragalla M., Di Bello, Carlucci, Pappalardo, Alfonso (39'st Summa), Gorga, Pietragalla L., Cammarota, Pallotta, Potenza (15'st Piacenza); A disp. D'Amico, Di Tommaso, Vertone; All. Potenza. VARISIUS: Rondinone, Cifarelli, Pietracito (31'st Ricciulli), Fiore, Persia, Cristallo, Di Lena (36'st Materamarcosano), De Bellis (23'st Tragni P.), Armaiuoli, Festa, Tragni G.; A disp. Cambio, Campanella, Perrone, Campanaro; All. Tucci ARBITRO: Santoro da Venosa (Caivano - Marchese) RETE: 19'st Gorga NOTE: giornata fredda ma soleggiata. Rettangolo di gioco non in perfette condizioni. Ammoniti Potenza, Pietragalla M. e Carlucci per il Pietragalla e Cifarelli per il Varisius. Nessun espulso. Angoli sette a sei per il Pietragalla. Recupero 1'pt e 5'st.
prio sulla sua ribattuta Errichetti sbaglia clamorosamente ad un metro dalla linea di porta. Nella ripresa la partita è più equilibrata ma sono sempre i grottolesi a creare le azioni da rete più pericolose. Nei primi 15’ il Bella va vicina al gol più volte con Errichetti, Parisi e Remollino ma, solo cinque minuti dopo, Di Pede si conferma il migliore dei suoi procurandosi una punizione determinante per il prosieguo della gara: dopo un’azione in contropiede, infatti, il centrocampista materano viene atterrato da Doino che rimedia il secondo giallo e lascia il Bella in inferiorità numerica. Proprio per questa decisione del direttore di gara Innocenti protesta aspramente nei confronti dell’arbitro e viene espulso. Nell’ultima mezzora il Grottole controlla facilmente il risultato favorevole. Carlo Amodio
PIETRAGALLA - Basta un gol di Gorga al Pietragalla per portare a casa i tre punti e confermare la vetta della classifica. Gara ostica per i bradanici che hanno trovato un Varisius ordinato e compatto che ha concesso poco ai padroni di casa sbagliando anche un penalty sul finire del primo tempo per un fallo di mano di Carlucci in area di rigore. La gara: si inizia subito a mille con le due squadre che danno vita ad una partita vibrante ed equilibrata. Gli ospiti si rendono pericolosi già dopo 5' ma Ciriello si rifugia in angolo. Ancora pochi minuti e Ar-
MOLITERNO - Colpo gobbo dei giallorossi di mister Chiappetta. Incamerano tre punti in trasferta che hai fini della classifica possono contare il doppio. Il successo della Santarcangiolese non è stato così limpido fino in fondo, i locali meritavano il pareggio anche se in campo
Mario Chiappetta
sono venuti meno il ritmo e la vivacità delle altre volte. A centrocampo hanno pesato le prestazioni non eccellenti di Fratantuono e Molletta L e si è fortemente sentita tanto l'assenza dello squalificato Albini, quanto quella di Albano e Cirigliano (che è rimasto tra i panchinari per un infortuno non smaltito fino in fondo). La partita po-
Superato il Bella che resta impantanato nelle zone basse della classifica
Grottole, tre punti d’oro GROTTOLE BELLA
2 0
GROTTOLE: Bellini, Carbone P., Scarfone, Buono, Giove, Cocchiararo (30’st Trapanaro), Di Pede, Paladino, Carbone A., Armento (44’st Guida), Prisco (40’st Lanzolla). A disp: D’Alessandro, Manicone, Graniello, D’Aria. All. D’Ascanio. BELLA: Tolve, Campanella, Gliubizzi, Maruggi, Innocenti, Ricigliano (15’ pt Doino), Parisi, Angrisani, Errichetti, Remollino, Parisi (30’st Angrisani). A disp: Murano. All. Del Pino ARBITRO: Votta di Moliterno (GalliGuida) RETI: 18’ Innocenti (aut.), 28’ Di Pede. NOTE: Ammoniti: Parisi, Doino. Espulsi: 15’ st Doino e Innocenti. GROTTOLE – Ritorna alla vittoria il
Grottole che si impone per 2-0 su un discreto ma aggressivo Bella. I locali, partiti con una formazione inedita che vede Scarfone nel ruolo di centravanti a ricoprire le assenze di Bitetti e Moramarco, si impongono sin dalle prime battute. Dopo le azioni pericolose di Armento e Prisco, infatti, al 18’ il Grottole si porta in vantaggio con una clamorosa autorete di Innocenti che calibra male il retropassaggio verso Tolve. Passano solo 10’ che il Grottole raddoppia con Di Pede che, dopo essersi smarcato al limite dell’area, concretizza un assist di Scarfone piazzando la palla alla sinistra di Tolve. Il Bella inizialmente non reagisce ed i grottolesi continuano a creare azioni sino alla fine del primo tempo. Solo al 44’ gli ospiti si rendono pericolosi: Remollino, il migliore in campo dei suoi, salta due avversari e calcia da buona posizione ma bellini respinge; pro-
A segno Romaniello e Ragone per la festa del Bar La Notte Pignola BNLPIGNOLA LAGONEGRO
2 0
BLN PIGNOLA: Nortagiacomo, Buonasegna, Paladino, Sabia F (25’ st Chiorazzo), Tavassi, Santangelo (30’ st Lauria), Santarsiero, Galluzzi, Romaniello (36’ st Marra), Ragone, Cilibrizzi. A disp: Stolfi, Sabia R, Olita, Calvello. All: Tramutola LAGONEGRO: Armando, Messuti G, D’Agostino, Rocco, Farabella (27’ st Amiranda), Messuti Gia, Ielpo (11’ st Zaccara), Marangelo, Mastroianni, La Corte, Farabella N (1’ st Borreca). A disp: Vigorito, Fiore, Cantisani, Verbena. All: Oliva ARBITRO: Colangelo di Potenza (Lattanzio- Bonavoglia) RETI: 41’ pt Romaniello, 22’ st Ragone su rigore NOTE: Ammoniti: Galluzzi, Farabella, Nortagiacomo, Cilibrizzi, Buonansegna, Paladino, Ragone PICERNO - Una vittoria meri-
tata per il Bln Pignola, che con due reti dimostra di poter ancora ambire ai play off. La cronaca della partita racconta di un avvio all’insegna dell’estemporaneità. Al 14’ prima azione degna di nota. Mastroianni, approfittando di una disattenzione difensiva, prova a sorprendere Nortagiacomo, ma il portiere pignolese devia in angolo. Al 17’ il Bln Pignola si porta in vantaggio con Santarsiero. Ma, inspiegabilmente, nella circostanza l’assistente dell’arbitro segnala un fuorigioco, apparentemente inesistente. Il Pignola non ci sta e alza il baricentro del gioco, cercando il movimento degli uomini avanti e lanciando i propri tornanti. E’ il 33’ quando Cilibrizzi prova a scuotere gli animi con un bolide terminato fuori per un non nulla. Il goal è nell’aria e arriva al 41’. Tavassi, dalla propria metà campo, lancia lungo per Romaniello. Questa volta la posizione viene giudicata regolare e l’attaccante si trova a tu
per tu con il portiere. Romaniello osserva la posizione dell’estremo difensore avversario e manda la sfera in rete. Il Bln Pignola, approfittando del momento positivo, spinge ancora e Galluzzi mette in mezzo una palla deliziosa, sulla quale nessun compagno si precipita. Il secondo tempo inizia con l’ennesima incursione di Buonasegna che imbecca Galluzzi. Al 61’, Ragone inventa un pallonetto delizioso, sul quale si salva con la punta delle dita Armando, dopo un pasticcio difensivo. Ancora uno scambio al limite dell’aria tra La Corte e Mastroianni, crea qualche grattacapo alla difesa pignolese. Al 67’ si materializza il gol della sicurezza per il Bln. Romaniello cade nell’area lagonegrese. Per l’arbitro è rigore. Ragone dagli undici metri è un cecchino e non sbaglia. Dal secondo gol in avanti, il Pignola si chiude in difesa portando a casa il risultato dal neutro di Picerno . Giovanni Petilli
maiuoli mette ancora paura al Pietragalla ma ancora Ciriello dice no. Al 18' è capitan Pallotta a suonare la carica ai suoi direttamente da calcio piazzato ma Rondinone devia con i pugni. I minuti corrono veloci e al 32' Alfonso pesca Potenza in area, il giovane bianco blu stoppa e tira ma Rondinone blocca. Al 37' è Fiore che mette paura a Ciriello con una zuccata da distanza ravvicinata ma l'estremo difensore pietragallese si rifugia in corner. Al 39' Pietragalla L. pesca Gorga sulla sinistra che prova a beffare Rondinone in uscita ma il pallonetto non è preciso. Al 43' il Signor Santoro concede un giusto calcio di rigore in favore degli ospiti per un tocco di mano di Carlucci in area; dal dischetto va Armaiuoli ma Ciriello si distende alla sua destra e salva il risultato deviando la sfera sul fondo. È l'ultima emozione del primo tempo. Il secondo tempo inizia nel segno dei padroni di casa che al 4' ci provano con Potenza ma il suo tiro è fiacco. Al 16' Cammarota gira di testa verso la porta difesa da Rondinone che ci mette la mano e salva il risultato. Il gol arriva al 19' con Gorga che, approfittando di un assist di Alfonso, fulmina Rondinone con una sassata dal limite che fa esplodere il comunale. Il Varisius reagisce ma sbatte contro una vera e propria diga difensiva schierata da mister Potenza. Non succedere praticamente più niente e per il Pietragalla è primato solitario con quattro lunghezze di vantaggio sulla più immediata inseguitrice. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Il Balvano ha riacciuffato in extremis il Pescopagano e reclama
Pari di Iannone tra le proteste BALVANO PESCOPAGANO
2 2
BALVANO: Villani, Falcone, Iacullo V., Turturiello P., Limatola, Simone, Matturro, Picerno (25' Bovino (92' Cozzi), Galante, Petraglia (87' Iannone), Galantucci. All. Turturiello P. PESCOPAGANO: Rosa, Perillo, Lanza V., Tummillo, Cantone, Tavarone, Angiolillo (71' Loainni), Lanza A., Nicastro, Iacoviello (72' De Mito), Glorioso (85' Roselli). All. Pantuosco V. ARBITRO: Cappiello di Matera (Sofia-Autieri) RETI: 67' Galantucci (B), 75' Lanza A. (P)(rig.), 86' Lanza V. (P), 90' Iannone (B) NOTE: Espulsi al 61' Limatola (B) e al 91' Iacullo (B). Ammoniti: Iacoviello (P), Villani, Turturiello P., Simone (B). Recupero: 1' p.t. e 4' s.t. VIETRI - Protesta il Balvano, che nella partita con il Pescopagano pareggiata per 2-2, ha contestato pesantemente contro la direzione di Cappiello di Matera, che ha prima negato un rigore sacrosanto al Balvano (49', vistosamente strattonato e buttato a terra dal portiere ospite) e ha poi espulso prima Limatoma (61') durante un parapiglia (era forse uno dei pochi che non c'entrava niente) e poi Iacullo al 91' (su questa decisione c'è stato molto clamore, visto che il giocatore balvanese ha fatto l'assist del secondo gol del Balvano ed è stato poi espulso
senza aver commesso niente). E finisce ancora una volta tra le proteste, con il Balvano che urla all'ennesima ingiustizia. Siamo all'8’, Iacoviello per Nicastro e tiro di poco a lato. Dopo 7’, Tummillo libera Glorioso del Pescopagano, palla per Iacoviello e palla di poco alta. Al 30' un tiro di Galantucci (uno dei migliori) diventa un passaggio per Bovino che calcia fuori. Molto più bello, e nervoso, il secondo. Al 48, Angiolillo per Tummillo e tiro di poco alto. Protesta il Balvano al 49': in un disimpegno difensivo, Perillo perde palla, ne approfitta Petraglia che appena l’arpiona in area, viene vistosamente strattonato dal portiere e l'arbitro lascia proseguire tra le proteste. Un parapiglia tra i giocatori, dopo alcune contestate decisioni arbitrali, genera l'espulsione di Limatola (61'). Al 70' tiro di Petraglia, splendida parata, poi ancora Bovino ed ancora parata. In 10 uomini Balvano in vantaggio: cross di Petraglia (67') e tiro vincente di Galantucci. Al 75' pareggio ospite su un rigore molto dubbio: batte Lanza A. che spiazza Villani. Ospiti che vanno addirittura in vantaggio (86'): tunnel di Perillo su Simone, cross in area, respinta di Villani sul colpo di testa di Nicastro e tiro vincente di Lanza V. Ma il Balvano non molla, e in 10, trova la forza al 90' di pareggiare: Iacullo mette la palla in area e deviazione vincente del neo-entrato Iannone, per il 2-2 finale. Ma il Balvano ha tanto da recriminare. Claudio Buono
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40 Sport
Risultati e classifica Abriola-Ruvo
4-0
Albatros-A. Potenza
2-0
17ª
SAVOIA
37
16 11 4
1 36 15 8
6
2
0 17 6
8
5
2
1 19 9 21 +5
CANCELLARA
35
17 10 5
2 40 14 8
7
1
0 30 5
9
3
4
2 10 9 26 +2
Castelgrande-Castelpant. 2-1
A. POTENZA
35
17 10 5
2 31 11 9
6
3
0 20 5
8
4
2
2 11 6 20 0
Fst Rionero-S. Chirico N.
0-0
ALBATROS
33
17 9
6
2 35 18 8
7
1
0 23 5
9
2
5
2 12 13 17 0
Futura-Barrata
2-1
VITALBA
30
17 9
3
5 31 12 8
7
0
1 21 3
9
2
3
4 10 9 19 -3
R. MONTEMILONE
26
17 7
5
5 28 25 8
5
2
1 15 7
9
2
3
4 13 18 3
-7
CASTELGRANDE
25
16 7
4
5 25 20 8
4
3
1 11 7
8
3
1
4 14 13 5
-7
FST RIONERO
24
17 6
6
5 17 23 9
4
4
1
6
8
2
2
4
9 17 -6 -11
ABRIOLA
22
17 6
4
7 27 22 9
5
3
1 22 9
8
1
1
6
5 13 5 -13
CASTELPANTANO
21
17 5
6
6 29 25 9
3
3
3 15 13 8
2
3
3 14 12 4 -14
FUTURA
19
17 5
4
8 24 38 8
3
2
3 16 15 9
2
2
5
8 23 -14 -14
BARRATA
17
17 4
5
8 17 24 9
3
5
1 10 7
8
1
0
7
7 17 -7 -18
S. ANGELO
16
17 4
4
9 21 38 9
3
2
4 14 18 8
1
2
5
7 20 -17 -19
POSSIDENTE
10
17 2
4 11 18 49 8
1
1
6
5 22 9
1
3
5 13 27 -31 -23
S. CHIRICO N.
9
17 1
6 10 14 35 8
1
2
5
8 15 9
0
4
5
6 20 -21 -24
RUVO
9
17 2
3 12 14 38 9
1
3
5 12 17 8
1
0
7
2 21 -24 -26
Cancellara-Montemilone 4-0
Possidente-Savoia
0-3
Vitalba-S. Angelo
Prossimo turno
3-0
18ª giornata 31/01/10 ore 14.30
A. Potenza-Possidente Barrata-Fst Rionero Cancellara-Albatros Castelpantano-Abriola R. Montemilone-Castelgrande S. Angelo-Futura S. Chirico N.-Vitalba Savoia-Ruvo
8
giornata
A Montemilone ko
Il Cancellara realizza un poker CANCELLARA MONTEMILONE
Risultati e classifica
4 0
17ª giornata
BERNALDA
44
17 14 2
1 43 11 9
8
0
1 24 6
8
6
2
0 19 5 32 +9
I.F. VALSINNI
41
16 13 2
1 34 9
8
7
1
0 17 3
8
6
1
1 17 6 25 +9
CANCELLARA: Laurita, Toiano, D'Andria, Pappalardo, Racina, Sodo, Soldo, Erario, Moscato, Pietrafesa, Sabbatella. All. Cosentino REAL MONTEMILONE: Bergamasco, Vallario M. , Vallario A., Tarricone, Di Nanni, Piccola, Carretta, La Vista, Di Matteo, D'Amelio, Covelli. All. Tarricone ARBITRO: Salvatore di Potenza RETI: 25' pt Pietrafesa, 40' pt Racina, 10', 30' st Moscato.
A. TURSI
32
17 10 2
5 32 20 8
4
2
2 14 7
9
6
0
3 18 13 12 -1
SALANDRA
32
17 9
5
3 31 23 9
5
2
2 17 13 8
4
3
1 14 10 8
POMARICO
30
17 9
3
5 36 23 9
6
2
1 24 9
8
3
1
4 12 14 13 -5
TRICARICO
28
17 8
4
5 25 16 8
5
1
2 20 8
9
3
3
3
5
9
-5
SATRIANO
26
17 7
5
5 20 16 8
7
1
0 14 3
9
0
4
5
6 13 4
-7
ROCCANOVA
19
15 4
7
4 15 13 7
2
5
0
3
8
2
2
4
9 10 2 -10
V. D AGRI
18
17 5
3
9 16 23 9
5
2
2 12 9
8
0
1
7
4 14 -7 -17
I. BURGENTIA
15
16 5
0 11 16 26 8
5
0
3 12 7
8
0
0
8
4 19 -10 -17
CANCELLARA - Dopo la sconfitta dell'andata per 2-1, arriva la rivincita dell'US Cancellara che batte per 4-0 l’undici di mister Tarricone, raggiungendo così il secondo posto. Il Real Montemilone non riesce a mantenere il ritmo delle ultime gare e interrompe la serie di risultati positivi che lo avevano visto battere prima il San Chirico e poi l'Us Santangelo e infine un pari con il Vitalba. Non basta il freddo a gelare gli avversari, ci pensano Pietrafesa, Racina e una doppietta di Moscato. Gli undici di Mister Cosentino dimostrano sin dai primi minuti di gioco la voglia di vincere la gara. Con un 4-3-3 che vede in attacco Moscato, Soldo e Sabbatella i padroni di casa dopo soli 5 minuti di gara sfiorano il vantaggio con Moscato. Risponde il Montemilone con una punizione che il portiere devia in calcio d'angolo. Ma il Cancellara nella ripartenza impensierisce ancora l'estremo difensore, con Sodo che dalla fascia sinistra tenta la conclusione ma viene deviata in calcio d'angolo. Gli undici di Cosentino cercano il vantaggio e lo sfiorano con Erario dopo una triangolazione a centrocampo, ma la palla si infrange sulla traversa. Rispondono gli ospiti con una punizione dal limite che D'Amelio manda alta sulla traversa. Ancora Cancellara che sfiora il vantaggio prima con Soldo che manda la palla di poco fuori e poi con Racina che di testa
METANAUTO
15
15 5
0 10 13 31 7
4
0
3 10 12 8
1
0
7
3 19 -18 -14
R. GRUMENTO
14
17 3
5
9 16 26 9
2
3
4
8 13 8
1
2
5
8 13 -10 -21
F. MOLITERNO
14
16 3
5
8 17 28 8
3
3
2 14 13 8
0
2
6
3 15 -11 -18
S. LAURIA
14
17 3
5
9 21 34 9
3
3
3 14 11 8
0
2
6
7 23 -13 -21
GRASSANO
14
16 4
2 10 19 36 8
4
0
4 12 15 8
0
2
6
7 21 -17 -18
LATRONICO
13
17 3
4 10 7 26 8
3
2
3
0
2
7
2 20 -19 -20
non riesce a trovare la porta. Ma al 25' è Pietrafesa che non sbaglia e sigla la rete del vantaggio con un preciso diagonale.1-0 Gli ospiti tentano di pareggiare. Ancora D'Amelio a rendersi pericoloso con una punizione dal limite, ma salva tutto il capitano Pappalardo. Sullo scadere della prima frazione di gioco dopo gli sviluppi di un calcio d'angolo è il difensore centrale Racina ha siglare il raddoppio 2-0. Finisce così il primo tempo. Nella ripresa il Cancellara non perde la concentrazione e cerca di mettere al sicuro il risultato con Moscato al 10' con un sinistro preciso che si infila alla destra del portiere 3-0 e al 30' con una percussione di D'Andria sulla sinistra, assist centrale per Moscato che evitando il fuorigioco mette la palla alle spalle dell'estremo difensore Bergamasco. 40. Finisce così la seconda giornata di ritorno con il poker dei padroni di casa che nella prossima gara affronteranno l'Albatros. Carmen Paradiso sport@luedi.it
6
5
6
9
8
-3
A. Tursi-Tricarico
3-0
Grassano-V. d’Agri
1-0
I.F. Valsinni-Bernalda
1-1
Latronico-Salandra
0-2
Metanauto-Pomarico
1-0
Roccanova-I. Burgentia Sosp. S. Lauria-F. Moliterno
1-0
Satriano-R. Grumento
1-0
Prossimo turno
18ª giornata 31/01/10 ore 14.30
A. Tursi-Grassano Bernalda-F. Moliterno I. Burgentia-Satriano Pomarico-Roccanova R. Grumento-Metanauto Salandra-S. Lauria Tricarico-Latronico V. d Agri-I.F. Valsinni
A Le reti di Schettino e Romano si aggiungono alla doppietta di Petraglia
L’Abriola non lascia scampo al Ruvo ABRIOLA RUVO
4 0
ABRIOLA: Calzaretta, D'Elia, Romano G. (36' st Palmieri N. '91), Larocca Mi., Bonavoglia, Luongo, Larocca V. (46' st Larocca Ma.), Romano F., Petraglia, Schettino, Di Dio (12' st Palmieri N. '84). A disp.: nessuno. All.: Ramaglia. RUVO: Rosamilia, Pepe, Matteo, Petullo, Gaudiosi (27' st Colangelo), Iannella, Aromatico (1' st Tita), Tartaglia, Giglio, Graziano, Masini. A disp. Grieco, Russo. All. Grieco. ARBITRO: Cardone di Moliterno. RETI: 20' pt Schettino, 31' pt (rig.), 47' st Petraglia, 43' pt Romano G. NOTE: Campo ricoperto dalla neve su una corsia laterale.
Ammoniti: Luongo, Schettino, Palmieri N. ('84) (A), Tartaglia, Matteo (R). Spettatori: 30 circa. Angoli: 4-4. Recupero: 2' pt, 2' st. ABRIOLA - L'Abriola ci ha preso gusto. La compagine di Gino Ramaglia ha calato il suo secondo poker consecutivo nel fortino amico. Dopo aver annebbiato le idee all'Fst Rionero ad inizio anno, questa volta è toccato al Ruvo soccombere. Come allora non c'è stata storia nell'arco dei novanta minuti. Come allora, anche questa volta Petraglia e Gerardo Romano hanno recitato un ruolo da protagonista (con l'aggiunta di Schettino, autore del gol che ha sbloccato la partita). Insomma, tra le mura domestiche, l'Abriola non ha proprio rivali in questo scorcio di stagione e quando l'intero collettivo gioca pal-
la a terra son dolori per gli avversari. Ma veniamo alla gara. La squadra di Ramaglia si propone, fin da subito, in proiezione offensiva con Petraglia che manca il bersaglio al 10' e con la volèe di Schettino che trova l'opposizione di Rosamilia (11'). Al 20' l'estremo difensore ruvese la combina grossa, facendo recapitare la sfera a Schettino, che deposita comodamente in rete. La difesa a tre dell'Abriola, formata da Bonavoglia, Romano F. e D'Elia regge bene agli urti degli avversari, quasi mai pericolosi. Soltanto alla mezzora il Ruvo abbozza una timida reazione con Graziano, anticipato dalla tempestiva uscita di Calzaretta. Poca roba. Al 31' viene concesso un penalty ai padroni di casa per l'atterramento in area di Larocca Mi. Realizza con freddezza il bomber Petraglia. Rigore che
molto probabilmente non c'era, come hanno affermato sportivamente anche i tifosi abriolani. Al 43' è già ora del tris: Gerardo Romano “brucia” in velocità Gaudiosi al limite dell'area ospite e scaraventa un rasoterra alle spalle di Rosamilia. Nella ripresa ritmi blandi per l'Abriola e Ruvo che vien fuori alla distanza. Al 7', dalla destra, Masini imbecca Giglio, che viene contrastato al momento della battuta a rete. Al 20' Bonavoglia chiude in angolo sul tentativo offensivo di Graziano. Al 23' l'Abriola sfiora la quarta marcatura con un calcio piazzato di Palmieri N. detto “Kaka”. Prima dello scadere c'è il tempo per assistere ad una lite furibonda in mezzo al campo (30') ed al poker siglato nel recupero da Petraglia (doppietta personale). Donato Pavese
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Sport 41
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
B Illusorio il vantaggio del Bernalda che era passato con Gallitelli
Modarelli mette tutto a posto Il tecnico del Valsinni entra nella ripresa e realizza il gol del pari VALSINNI BERNALDA
1 1
VALSINNI: Manolio, Di Giacomo, D’Alessandro (20’ st Modarelli), Algeri, Natale, Mastrangelo, Montemurro, G. Ferraiuolo, Grieco, C. Ferraiuolo, D’Ambrosio. A disp.: Agresti, Giampietro, Arbia, Truncellito. Allenatore: Modarelli. BERNALDA: Di Stefano, Gioia, Sarubbi, Chiruzzi, Pizzolla, Calabrese (7’ st Colombo), Caruso (35’ st Torraco), Gallitelli, Benedetto (45’ st Viggiano), Margarita, Alianelli. A disp.: Panio. Allenatore: Margoleo. ARBITRO: Rubino di Moliterno. RETI: 38’ pt Gallitelli, 41’ st Modarelli. NOTE: Espulso: al 16’ st Sarubbi (B) per somma di ammonizioni. Ammoniti: Di Giacomo, D’Alessandro, C. Ferraiuolo, Algeri (V); Calabrese, Benedetto, Sarubbi, Caruso, Pizzolla, Gioia (B). Angoli: 6-2 per il Valsinni. Recupero: pt 0’; st 4’. Spettatori: circa 100.
Marto Modarelli
VALSINNI – Finisce in pareggio il big match della seconda giornata di ritorno. Valsinni e Bernalda si spartiscono la posta in palio in novanta minuti intensi e molto agonistici, in cui i padroni di casa hanno dovuto recuperare il gol nel primo tempo di Gallitelli. Ci sono riusciti con l’allenatore – giocatore Modarelli (alla sua prima marcatu-
ra stagionale), subentrato nella ripresa a D’Alessandro, capace di correggere in rete un tiro –cross di Carmelo Ferraiuolo quando mancavano quattro minuti alla fine della partita. Come dire che la classe non ha mai età. Fin dai primi minuti la partita è apparsa tesa e contratta, con il Valsinni che da subito l’impressione di poter gestire la gara e il Bernalda molto aggressivo a centrocampo e agile nelle ripartenze. La prima occasione è tuttavia degli ospiti che arrivano al tiro con Benedetto che al volo spedisce a lato (3’). La formazione di Margoleo tiene i ritmi alti e mette ancora paura quando Calabrese di testa colpisce di poco alto sopra la traversa (8’). Il Valsinni cerca di impensierire da lontano Di Stefano con D’Alessandro (fuori) e Montemurro (parato) senza risultati (20’ e 27’). I rossoblu ospiti sanno quando devono attaccare e su una sortita offensiva di Margarita è Manolio a metterci una pezza in angolo (37’). Sugli sviluppi del corner, dopo un minuto, battuto dallo stesso Margarita, interviene con un tiro a giro Gallitelli che gela l’estremo
difensore locale e il pubblico presente. Nel secondo tempo il leit –motiv è sostanzialmente lo stesso: il Valsinni attacca in modo sterile e il Bernalda punge nelle ripartenze. Al quarto d’ora C. Ferraiuolo per pochissimo non trova la porta su punizione alzando sulla traversa. Un minuto più tardi Sarubbi viene espulso per doppia ammonizione. Al 20’ entra Modarelli al posto di D’Alessandro e cambia praticamente la partita. Al 27’ doppio miracolo di Di Stefano sulle conclusioni di C. Ferraiuolo e Modarelli deviate in angolo. Al 36’ il portiere ospite riesce con una prodezza a sventare con l’aiuto della traversa il siluro di Modarelli. Ma cinque minuti dopo Di Stefano deve arrendersi sul colpo di testa dello stesso allenatore – giocatore valsinnese sul tiro – cross di C. Ferraiuolo. Dunque alla luce dei novanta minuti il pareggio probabilmente è stato il risultato più giusto. Bernalda 44, Valsinni 41: lo spettacolo continua. Mercoledì operazione aggancio per il Valsinni a Roccanova. Biagio Bianculli sport@luedi.it
B A decidere l’incontro è la doppietta realizzata da Castellano
Il Salandra non fa sconti Vittoria in trasferta in casa del Latronico per il team di Chetti LATRONICO SALANDRA
0 2
LATRONICO: Marra, Infantino, Propato, Caricati (Costanza), Scaldaferri, Lorito, Matinata (Reale), Grillo (Alagia), Martoro, Gaudioso, Santoianni. A disp.: Sassone, Cosentino, La Banca, Reale, Costanza, Protano, Alagia. All.:Matinanta SALANDRA: Fraccalvieri, D'Alessandro L., Tarquilio, Giasi, Noviello, Carbone, Pierfelice, Angelastro, Romanelli, Castellano, D'Alessandro A. A disp.: Russo, Imperatore. All.: Chetti ARBITRO: Capolupo di Matera RETI: 17', 46' Castellano (S); NOTE: Ammoniti: Marra, Infantino, Alagia (L), Fraccalvieri, Angelastro, Castellano, D'Alessandro A.(S). LATRONICO - Dopo due partite conse-
cutive fuori casa, il Latronico torna al Comunale dove ospita il Salandra. La partita si mostra subito vivace. Al 4' i padroni di casa hanno una buona occasione per passare in vantaggio. Gaudioso viene smarcato, si porta la palla sul destro e calcia verso la porta, ma Fraccalvieri non si fa sorprendere. Al 10' è il Salandra a spostarsi in avanti con D'Alessandro L. che scende sulla fascia e mette in mezzo; D'Alessandro A. tenta la girata. Marra controlla. Ma al 16' succede di tutto. Il Latronico va vicinissimo al gol con Martoro, che viene lanciato a rete da Grillo, tenta il dribbling nei confronti del portiere, ma viene atterrato in area. L'arbitro però assegna una punizione dal limite. A calciare è lo stesso Martoro. Fraccalvieri non si fa trovare però impreparato e ribatte. L'azione si ribalta e Castellano viene lanciato a rete, Marra esce e subisce il pallonetto. Arriva così il
vantaggio ospite. Per il resto del primo tempo il gioco viene impostato a centrocampo, con il Latronico che cerca qualche varco per poter acciuffare il pareggio. Gli ospiti però chiudono bene e si va a riposo sul punteggio di 0-1. Neanche inizia il secondo tempo che il Salandra raddoppia un'incomprensione della difesa favorisce l'inserimento di Castellano che piazza il pallone in rete senza difficoltà e firma la doppietta. Marra non può nulla. 0-2. A questo punto mister Matinata cerca di rientrare in partita e inserisce un attaccante, Costanza, per Caricati. Il Latronico spinge in avanti, ma non riesce in nessun modo a finalizzare, complice anche la sfortuna. Al 73' infatti Gaudioso sfiora il gol con un tiro dalla lunga distanza, ma la palla si stampa sulla traversa. Il Salandra, così, sale a 29 punti. Michele Lorito
B Contestate le decisioni arbitrali. Il Roccanova certo di vincere
B Annullato il Tricarico
Ecco tre squilli dell’Aurora Tursi TURSI TRICARICO
3 0
AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Pecora (Vita dal 36' st), Santamaria, Cucinella, Adduci, Albano, Policarpo, Di Pede (Francolino dal 13' st , Montemurro, Bavaro, Crucinio (Paladino dal 27' st). A disposizione: De Riso, Viceconte, Luongo, Fittipaldi. A.S.D. TRICARICO: Messina I. (dal 25' st Messina G), Lotto, Cortese L., Potenza, Salerno (Pisani dal 5' st), Cortese F., Locuoco, Di Riasi, Calabrese (Fois dal 9' st), Langone. A disp: Vizzuso, Lapata. Allenatore: Scotto. ARBITRO: Albano di Potenza. RETI: Policarpo al 24' pt; Crucinio al 26' pt; Bavaro al 32' st. NOTE: Angoli: 5 per Tursi e 2 per Tricarico. Recuperi: 1' nel pt e 3' nel st. TURSI - L'Aurora Nicola Russo ha vinto la partita casalinga contro il Tricarico. La squadra allenata da mister Angelino si è presentata al completo in campo. Il portiere Ciccimarra assente per infortunio è stato sostituito degnamente da Pecora. In campo erano rientrati i centrocampisti Di Pede e Policarpo, che hanno dato consistenza all'attacco, tanto che dopo pochi secondi da inizio partita, l'attaccante Bavaro tira in porta a portiere battuto, ma la palla colpina il palo interno ed usciva fuori. Dopo dieci minuti di gioco, con il Tursi in attacco, l'arbitro assegnava un calcio di rigore, per un fallo di mano di un difensore ospite. Bavaro dal dischetto, mandava la palla alta sopra la traversa. Ma Policarpo incoraggiava i compagni ad insistere ed ecco che a metà primo tempo Policarpo raccoglieva una palla da una
Bavaro del Tursi ieri in gol
rimessa laterale e con un tiro molto angolato segnava il primo gol ed il risultato così si sbloccava. Non era passato neanche un minuto che Crucinio, raccolgleva una palla da fuori area, e con un tiro insidioso raddoppiava. Il Tursi metteva così al sicuro il risultato. Si rientrava negli spogliatoi con il Tursi che vinceva per 2 a 0. Nella ripresa, i ragazzi del Tricarico, attaccavano, i tursitani accusavano un po' di stanchezza, forse paghi del risultato, ma sullo sviluppo di un contropiede, Montemurro, scendeva da centrocampo, saltava due avversari e dava la palla a Bavaro che finalmente segna il terzo gol. Su questo risultato il mister Angelino ha voluto premiare Vita, il secondo portiere, facendolo entrare in campo e lui si è mostrato all'altezza della situazione. Il Tricarico è una squadra giovane ed a detta del mister era priva di alcuni titolari. Grande correttezza in campo, grande fair play, a fine partita tra i giocatori e dirigenti. Buono l'arbitraggio. Salvatore Martire
A Paolucci e Mancuso annientano l’Atletico Potenza
Il Burgentia si ritira per protesta Albatros, marcia inarrestabile ROCCANOVA BURGENTIA SOSP. ROCCANOVA: Bellitto, Marrone, Lo Ponte, Malaspina L (De Mare A), De Risi, Bianculli, Malaspina M, Torresi, Esposito,Arleo, Malaspina V. INVICTA BURGENTIA: Sasso, Oliveto, Oliveto, Valestini, Lopardo, Pepe, Sabbatella, Grano, Ricci, Fortunato, Dicari. ARBITRO: Mastropietro di Moliterno RETI: 10’ st Pioggia, 15’ st Grano, 18’ st Malaspina (rig.) NOTE: gara sospesa per il ritiro del Burgentia DOPO i pareggi di Lauria e Moliterno il Roccanova torna a giocare in casa e a vincere contro l'Invicta Burgentia. La partita maschia e combattuta termina però con 10 minuti d'anticipo per decisione dell'allenatore ospite che ritira la squadra infuriato dalle varie decisioni arbitrali. La partenza dei burgentini sembra spe-
dita e infatti al 10’ Sabbatella fa la barba al palo e Fortunato qualche minuto dopo esegue un’azione bellissima ma la sua conclusione non è delle migliori. Il Roccanova sembra stanco e stenta a costruire ma col passare dei minuti è prima Esposito ad andare vicino al gol e poi Malaspina V con un tiro al volo che sorvola la traversa. Prima dell'intervallo ancora pericolosi gli ospiti con Pepe e Grano ma Bellitto è sempre pronto e attento. Al rientro in campo mister Infantino inserisce Pioggia al posto di Esposito e De Mare G al posto di Arleo. Proprio il nuovo entrato Pioggia dopo soli 3’ si esibisce in un dribbling delizioso che manda in bambola due difensori ospiti, il pallone colpisce la traversa e rimbalza su Torresi che sbaglia il tocco sottoporta. Il gol è nell'aria e arriva dopo 7’: Marrone crossa perfettamente per Torresi che al volo calcia, Sasso si supera nella parata ma sulla respinta è pronto Pioggia che insacca
con freddezza. La squadra ospite subito dopo il gol non si dà per vinta e attacca con insistenza fino ad arrivare al 15’ al pareggio. La difesa roccanovese non è impeccabile in questa occasione e dopo un'azione di Pepe, Grano deposita in rete tutto solo in area. Al 16’ ancora gli ospiti vicino al vantaggio ma il tiro di Ricci offre a Bellitto l'occasione di realizzare una prodezza che da sola vale il prezzo del biglietto. Il portiere devia il tiro con l'anulare sinistro e il pallone rimbalza sul palo e proprio sulla azione seguente Malspina V viene falciato in area da Oliveto e l'arbitro assegna il rigore. Capitan Malaspina con la freddezza di sempre realizza ed è da qui che le proteste degli ospiti continueranno fino al 33’quando all'ennesima decisione contestata l'allenatore decide di ritirare la squadra. Tra l'incredulità generale finisce una partita bella e maschia che da sicuramente morale al Roccanova. Vincenzo Nubile
ALBATROS ATL.POTENZA
2 0
ALBATROS: Caterini, De Luca, Lancellotti A., Lancellotti D., Monaco, Mancuso F., Balsamo, Calabrese, Mancuso A.M. (23' st Lancellotti C.), Paolucci, Pagano. All.: Leone. A. POTENZA: Uva, De Luca, Restaino, Postiglione, Forgerato, Smaldore (1' st Dapoto), Mancusi, Gaddi, Santangelo (1' st Riviezzi), Diana, Damiano (36' st Albanese). All. Telesca ARBITRO: Muscio da Potenza. RETI: 7' pt Paolucci, 35' st Mancuso F. NOTE: Ammoniti: Monaco e Mancuso F., Diana, Damiano, Postiglione, Forgerato. Espulsi nel finale prima Diana e poi Riviezzi. Corner 43 per l'Abatros. OPPIDO LUCANO - L'Albatros Oppido non si ferma più. Sabato scorso i ragazzi agli ordini di mister Leone hanno centrato una vittoria importantissima contro la ormai ex capolista Atletico Potenza. Tre punti che portano la firma di Paolucci al 7' pt e di Mancuso F. al 35' st. La gara: gli ospiti partono meglio e già al 5' prima Santangelo e poi Damiano non inquadrano la porta. Un minuto dopo è Gaddi che chiama Caterini ad un intervento plastico per evitare guai peggiori. Scampato il pericolo i padroni di casa passano in vantaggio grazie ad un Pagano straripante sulla sinistra che semi-
na prima tre avversari e poi serve Paolucci posizionato all'altezza del dischetto di rigore che, con il piattone destro, porta gli amaranto in vantaggio. Al 14' è ancora Caterini a dire 'no' a Diana, mettendo in angolo. Al 17' Pagano scatta sulla linea del fuorigioco e con un pallonetto delizioso scavalca Uva in uscita disperata ma, prima che la sfera oltrepassi la linea di porta un difensore ospite arriva ed evita il secondo gol. Il primo tempo continua con ritmi elevatissimi con l'Albatros brava a chiudere ogni spazio e ripartire in contropiede e con l'Atletico Potenza incapace a trovare la rete del pari. Al 44', tuttavia, è Mancuso A.M. a divorarsi il raddoppio per i padroni di casa sbagliando la conclusione a due passi da Uva. La seconda frazione di gioco inizia come si era conclusa la prima con gli ospiti che cercano la rete del pari ma l'Albatros cinica e attenta. Al 18' l'Atl. Potenza protesta per un presunto fallo di mano in area locale ma per il direttore di gara non ci sono gli estremi per concere il penalty. Al 29' è Mancuso F. che dai 35 metri centra una clamorosa traversa con una conclusione violenta che ha messo solo paura agli ospiti. La gioia del gol per il n. 6 amaranto arriva al 35' quando è bravissimo ad approfittare di una respinta corta di Uva su conclusione di Paolucci per gonfiare la rete mettendo al sicuro i tre punti. Nel finale di gara nervosismo in campo con Diana e Riviezzi espulsi per proteste. Rocco De Rosa
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42 Sport
15ª giornata
Risultati e classifica A. Genzano-F. Scalera
2-1
Ginestrac.-S. Vaglio
1-0
Palazzo-S. Nicola
2-1
FOGGIANO
30
14 9
3
2 27 13 8
5
2
1 15 6
6
4
1
1 12 7 14 0
LAVELLO
28
13 9
1
3 33 18 7
6
0
1 21 5
6
3
1
2 12 13 15 +1
Rapolla-Lavello
2-3
RUOTI
27
14 8
3
3 29 10 6
4
1
1 16 4
8
4
2
2 13 6 19 +1
Ruoti-Foggiano
1-2
GINESTRAC.
25
13 8
1
4 24 17 6
5
0
1 13 8
7
3
1
3 11 9
S. Fele-S. Melfi
1-1
PALAZZO
23
14 7
2
5 31 21 6
5
0
1 16 7
8
2
2
4 15 14 10 -3
S. NICOLA
20
13 5
5
3 23 19 6
4
1
1 11 6
7
1
4
2 12 13 4
F. SCALERA
18
13 5
3
5 23 17 8
3
3
2 17 9
5
2
0
3
GARNET BELLA
17
13 5
2
6 25 24 7
3
1
3 15 11 6
2
1
3 10 13 1 -10
RAPOLLA
17
14 5
2
7 19 22 6
3
1
2 11 8
8
2
1
5
8 14 -3 -9
A. GENZANO
15
14 5
0
9 23 40 8
5
0
3 18 18 6
0
0
6
5 22 -17 -15
S. MELFI
13
14 3
4
7 26 42 8
3
3
2 19 21 6
0
1
5
7 21 -16 -17
S. VAGLIO
12
13 4
0
9 11 18 6
3
0
3
7
7
1
0
6
4 10 -7 -13
5
14 1
2 11 13 46 6
1
2
3
6 11 8
0
0
8
7 35 -33 -21
Riposa: Garnet Bella
Prossimo turno
16ª giornata 31/01/10 ore 14.30
Foggiano-A. Genzano Ginestrac.-Ruoti Lavello-Garnet Bella S. Melfi-F. Scalera S. Nicola-S. Fele S. Vaglio-Rapolla Riposa: Palazzo
S. FELE
Carrazzone-Lombardi gol
Il Nemus si sbarazza della Cafaro NEMUS F.LLICAFARO
8
0
-5
6 -11
15ª giornata
Risultati e classifica
Accettura GC-Stigliano Rinv. Anzi-S. Picerno
2 1
NEMUS: Summa V, Imperio, Ielpo Gabriele, Lattuga, Summa L, Filardi D, Filardi F, Labanca D, Ielpo Piero, Lombardi. A disp. Lentini, Cresci, Cantisani V, Greco, Alagia, Labadia. All. Cantisani Rosario. F.LLI CAFARO: Sarubbi, Pangaro, Cafaro, Marziale, Fittipaldi, De Lorenzo, Ciminelli, Maurella, Stabile, Stalfieri, Salvo. A disp. Vitale, Fanelli, Abitante, Cangia, Mitidieri, Di Nubila. All. Marziale. ARBITRO: Ponzio di Moliterno. RETI: 20' Carrazzone, 30' Lombardi, 75' Salvo. NEMOLI - Dopo una serie di risultati negativi, il Nemus torna alla vittoria. Lo fa con una gara convincente anche se nella prima parte sono stati gli ospiti a rendersi pericolosi trascinati dal capitano Stalfieri che va vicino alla rete con un tiro da lontano, neutralizzato da Summa. I padroni di casa non stanno a guardare e sfruttando la velocità delle combinazioni tra Carrazzone, Lombardi e Labanca mettono in difficoltà gli avversari. Al '20 arriva il vantaggio su calcio piazzato. Dal limite Carrazzone di destro aggira la barriera e deposita il pallone nell'angolino. I F.lli Cafaro perdono il filo del gioco e il Nemus ne approfitta. La rete del raddoppio arriva su uno schema provato in allenamento con mister Cantisani. Punizione di Carrazzone per Ielpo che di prima mette al centro. Lombardi arriva in tuffo di testa e realizza. Chiude il primo tempo, una traversa di Stalfieri. Nella ripresa gli ospiti, anche se in dieci, non mollano e si rendono pericolosi più volte. Al 75' Pancaro mette al centro per Salvo che con un rasoterra accorcia le distanze. La gara si riaccende, ma anche grazie gli inserimenti di Greco, Cantisani e Cresci, il Nemus riesce a mantenere il vantaggio. Francesco Zaccara sport@luedi.it
8
6
7
VIETRI
34
13 11 1
1 31 6
7
6
1
0 16 2
6
5
0
1 15 4 25 +7
ACCETTURA GC
28
13 9
3 27 10 5
5
0
0 16 2
8
4
1
3 11 8 17 +5
1
A. BALVANO
27
13 9
0
4 25 14 7
7
0
0 19 4
6
2
0
4
P.S.CECILIA
25
13 8
1
4 21 11 5
3
1
1
2
8
5
0
3 15 9 10 +2
S. ANGELO
22
14 6
4
4 26 16 8
6
0
2 21 9
6
0
4
2
5
ANZI
22
14 7
1
6 26 21 7
6
0
1 18 6
7
1
1
5
8 15 5
LAURENZANA
19
13 6
1
6 16 23 6
4
1
1 11 9
7
2
0
5
5 14 -7 -6
A. ALBANO
16
13 4
4
5 20 19 7
4
2
1 15 7
6
0
2
4
5 12 1 -11
PROGETTO TITO
16
13 4
4
5 18 23 6
3
2
1
9
7
1
2
4
9 18 -5 -9
STIGLIANO
15
13 4
3
6 19 26 7
2
2
3
9 13 6
2
1
3 10 13 -7 -12
MARSICO
10
13 3
1
9 16 27 7
3
1
3
9
6
0
0
6
7 20 -11 -17
S. PICERNO
7
14 2
1 11 9 39 8
2
1
5
9 22 6
0
0
6
0 17 -30 -23
PIETRAPERTOSA
5
13 1
2 10 6 25 6
1
1
4
4 10 7
0
1
6
2 15 -19 -20
6
5
7
Marsico-Laurenzana
7 10 -8
S. Francavilla-Sarconi
Sanseverin.-Castelluccio 1-0 V.Episcopia-Rotunda M.
Prossimo turno
2-0
14ª giornata 31/01/10 ore 14.30
Castelluccio-Nemus Rotunda M.-O.L. Maratea S. Chiaromonte-S. Francavilla S.M. d Agri-F.lli Cafaro Sarconi-Sanseverin. V.R. Episcopia-Castelsarac.
Rinv.
S. Angelo-A. Albano
2-1
16ª giornata 31/01/10 ore 14.30
A. Balvano-S. Angelo Laurenzana-Anzi Progetto Tito-Pietrapertosa S. Picerno-Accettura GC Stigliano-A. Albano Vietri-Marsico Riposa: P.S.Cecilia
13ª giornata
S. FRANCAVILLA
29
13 8
5
0 26 9
7
4
3
0 16 6
6
4
2
0 10 3 17 +2
S. CHIAROMONTE
28
12 8
4
0 33 15 7
5
2
0 23 11 5
3
2
0 10 4 18 +2
CASTELLUCCIO
23
13 7
2
4 30 20 7
5
1
1 22 10 6
2
1
3
F.LLI CAFARO
23
13 6
5
2 24 15 7
4
3
0 12 4
6
2
2
2 12 11 9
-4
V.R. EPISCOPIA
18
13 5
3
5 18 18 6
3
1
2 11 7
7
2
2
3
-7
CASTELSARAC.
15
12 4
3
5 19 20 5
2
1
2
8
7
2
2
3 10 12 -1 -7
O.L. MARATEA
15
13 4
3
6 19 23 6
4
1
1 13 5
7
0
2
5
6 18 -4 -10
S.M. D AGRI
15
13 4
3
6 17 25 7
4
0
3 11 10 6
0
3
3
6 15 -8 -12
NEMUS
13
13 3
4
6 15 25 7
2
3
2
8
6
1
1
4
8 17 -10 -14
ROTUNDA M.
12
13 3
3
7 14 22 6
3
1
2 10 7
7
0
2
5
4 15 -8 -13
SANSEVERIN.
11
13 3
2
8 16 29 6
3
1
2
7
0
1
6
7 22 -13 -14
9
13 2
3
8 18 28 6
1
3
2 11 12 7
1
0
6
7 16 -10 -16
SARCONI
Pietrapertosa-Vietri
Prossimo turno
2-1
2-1
Rinv.
Riposa: Progetto Tito
-6
Castelsar.-Chiaromonte Rinv.
O.L. Maratea-S.M. d’Agri 3-0
3-1
P.S.Cecilia-A. Balvano
6 10 11 0
Risultati e classifica Nemus-F.lli Cafaro
5-0
9
7
9
7
8 10 10 -4
7 11 0
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Sport 43
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
A Dilettanti Evangelisti e Santarossa irrefrenabili, espugnato il PalaSassi
Bawer, play off lontano Matera lascia strada a Trapani. Attacco sterile ed improduttivo BAWER MT TRAPANI
le PAGELLE
57 69
BAWER MATERA: Amadori ne, Gilardi 11, Gergati 3, Provenzano 7, Longobardi 16, Lovatti 5, Bonora 6, Hassan, Grappasonni 3, Candido 6. All. Ponticiello TRAPANI: Corral 8, Di Capua 4, Canelo ne, Evangelisti 25, Tessitore 8, Santarossa 20, Gambino ne, Candela 2, Pellegrino ne, Soloperto 2. All. Benedetto ARBITRI: Vaccarini e Volpe di La Spezia PARZIALI: 18-22, 40-40, 51-58, 57-69 NOTE: Spettatori 1500 circa. Fallo tecnico a Provenzano a metà della terza frazione di gioco sul 46-46. Tiri liberi Matera 9/16 e Trapani 8/11 LA Bawer non si risolleva, anzi precipita lontana dal play off. E’ una sconfitta che fa male quella contro il Trapani che espugna il PalaSassi grazie alla qualità di giocatori importanti come Evangelisti e Santarossa. Matera perde perchè ripropone nei secondi due quarti la confusione in attacco che si è vista negli ultimi due quarti contro Ruvo. Molti errori banali, poco movimento e troppe esitazioni con qualche giocatore che commette ingenuità banali che alla fine compromettono il match. Coach Ponticiello si assume, nel dopogara, le responsabilità di una sconfitta che allontana di molto dall’obiettivo play off. La sensazione è che un interruttore in casa Bawer sotto il profilo mentale deve ancora scattare. Gli errori e le omissioni in attacco sono la testimonianza di un meccanismo che funziona male ed a corrente alternata. Il risultato è che alla fine Trapani la spunta perchè ha uomini di maggiore qualità e perchè Matera non pare in grado di limitare nè Evangelisti, nè Santarossa che fanno, da soli o quasi, la differenza l’intero arco della
AMADORI (NE) GILARDI (5) - Non è in giornata, va solo a sprazzi e non dà mai l’accelerata necessaria. Discutibili alcune scelte in attacco dove non trova la misura per andare a canestro con la giusta continuità. GERGATI (5) - Buon avvio di gara, poi nei momenti più difficili si perde e fa delle scelte che lasciano a desiderare. Quando la squadra perde lucidità e comincia ad andare in confusione lui ne risulta il termometro più evidente. Stefano Provenzano e a lato Francesco Longobardi contro Trapani
sfida. L’avvio di gara è favorevole al Matera che, con un canestro di Candido ben imbeccato da Bonora ed un’accelerata di Longobardi e Gilardi, vola prima 8-4 e poi 11-4, facendo pensare a ben altra partita. Invece tre triple impossibili sull’asse SantarossaEvangelisti rimettono le cose a posto. Trapani piazza un 9-0 di parziale e si rimette in testa (1115), cercando anche un break sul 13-18 che solo alcune iniziative di Provenzano e Longobardi evitano. La prima sirena è 18-22 con Matera ampiamente in partita. La parità arriva a quota 24 (12’) in apertura di seconda frazione con un vero e proprio testa a testa. Matera ha un accenno di fuga con 5 punti di Longobardi sul 31-27 ma Santarossa risponde subito e la parità torna sovrana. All’intervallo è ancora equilibrio sul 40-40. La partita poi cambia. Il canestro diventa più piccolo, le difese cominciano a prevalere e gli errori aumentano. Matera sbaglia tutto il possibile da sotto ma tiene testa a Trapani fino a metà frazione (46-46). Provenzano in penetrazione reclama un fallo con eccessiva veemenza, l’arbitro lo punisce e fischia un tecni-
co che Evangelisti nei liberi e Santarossa in uno contro uno ottimizzano (46-50). Qui la partita cambia. Trapani ne approfitta ed allunga. Arriva sul 49-58 al 29’ e poi controlla il vantaggio e gli errori in attacco di un Matera in confusione. A fine terzo quarto è 51-58. Dopo quattro minuti dell’ultimo quarto è 52-58 con gli attacchi che non segnano più. La Bawer appare incapace di impostare un qualsiasi accenno di reazione. Resiste fino al 54-60 del 36’ minuto e poi cede. Santarossa a un minuto e mezzo dal termine fissa la tripla del 54-65 che chiude nei fatti la sfida. Trapani espugna il PalaSassi, per la Bawer un ritorno sulla terra impietoso. Le difficoltà di inizio stagione tornano prepotentemente ad emergere e soprattutto in attacco manca un vero e proprio riferimento per le conclusioni nei momenti che contano, con gli esterni che non riescono a bucare le difese più arcigne. La squadra gira a corrente alternata e i risultati stentano, ora, ad arrivare. Il play off diventa decisamente più lontano. Questo è l’unico dato di fatto. Indiscutibile. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Amara analisi di Ponticiello: «Poco concentrati»
«Nessuno si è salvato Mi assumo tutte le colpe» UNA BRUTTA sconfitta per la Bawer quella subita in casa contro Trapani. Una gara condita dai tanti errori in attacco, con gli ultimi due quarti da dimenticare. Davvero amareggiato e con dure parole esordisce coach Ciccio Ponticiello. «Questo match purtroppo è figlio di una incapacità di restare ai livelli di attenzione e di concentrazione come nelle precedenti vittorie, è giusto che io come allenatore della squadra mi assuma la responsabilità di questa concentrazione assolutamente non hai livelli dei match giocati a cavallo di dicembre e gennaio. Non parlo dei singoli perchè non è giusto, ma credo che non si sia salvato nessuno dal grigiore. Manca energia e la capacità di reagire a quelle situazioni che si determinano nella partita. Sia in chiave di lettura delle situazioni e sia in chiave agonistica. Potevamo aprire una forbice nei primi due quarti e non l’abbiamo fatto, dovevamo stare attaccati nei secondi due quarti e non l’abbiamo fatto». Questa è una sconfitta che brucia ed è pesante.«Emotivamentebrucia tanto,dopotrevittorie sembra essere tornati indietro. Ora non bisogna guardare alla classifica ma guardare al quel meno due che avevamo prima di
Molfetta e che ora abbiamo ripreso». Da quello che si è visto il modo di giocare. «Questa era una squadra che giocava individualmente prima del mio arrivo, da dicembre ho cambiato per dare coralità, ma è evidente che prima bisogna cambiare la mentalità, non si gioca a fare il salvatore della patria». Dopo lo sfogo di Ponticiello si aggiunge il direttore sportivo Pallotta. Una Bawer come il gambero, un passo avanti e due indietro. «Sono due gare giocate male, non riusciamo a superare i 60 punti, troppi errori sotto canestro, non trovo giustificazioni, la squadra non è seconda a nessuno non riusciamo a trovare l’amalgama perfetto. Poi il calo di concentrazione ha fatto il resto». Umore diverso in casa del Trapani dove il mattatore è stato certo Marco Evangelisti. «Siamo in un momento decisamente positivo dopo il derby vinto anche quì siamo riusciti a prendere i due punti anche se siamo sempre meno in squadra. C’è il gruppo e la grande qualità, in questo modo possiamo fare bene, poi vincere a Matera non è facile, siamo stati bravi nella gestione del finale e portare a casa la vittoria». Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
PROVENZANO (4) - Avvio molto positivo in cui prende iniziative e sembra produttivo per la squadra. Continua però ad andare a sprazzi e perde decisamente il controllo a metà del terzo quarto quando si fa fischiare, ingenuamente, un fallo tecnico dall’arbitro. Non sappiamo se le sue proteste erano giustificate, resta il fatto che in quel frangente l’errore risulta decisivo per la vittoria della formazione siciliana. LONGOBARDI (5,5) - Lo score della partita lo porta ad avere numeri di tutto rispetto ma questi non possono assolutamente bastare in una prova complessiva sottotono. In particolare nei momenti più importanti della terza frazione si interstardisce in alcune iniziative forzate che non sono utili alla squadra. LOVATTI (5) - Forse i troppi complimenti delle ultime settimane hanno avuto un effetto pericoloso. E’ tornato il Lovatti di inizio stagione, non punge, non incide, non si vede. Speriamo sia solo un episodio. BONORA (5) - Da un giocatore come lui è lecito aspettarsi qualcosa di più. Sbaglia troppo da sotto anche se è sfortunato in qualche circostanza. Il salto di qualità che ci si attendeva per ora è rimandato. Segnali alterni di un’integrazione ancora in fase embrionale.
HASSAN (SV) - Gioca per pochi secondi, ingiudicabile. GRAPPASONNI (5,5) - Non è nella sua migliore serata. Prende un paio di iniziative comode in momenti importanti ma non incide. La legge dell’ex in questo caso non vale e non si applica. CANDIDO (5,5) - Per Matera è giocatore essenziale ma anche lui non gioca la sua migliore partita. Limita Soloperto in difesa ma non ne sfrutta i falli in attacco. PONTICIELLO (5) - Si assume la responsabilità della sconfitta. L’approccio alla gara della squadra sembra quello giusto, manca però la cattiveria e la capacità di reagire. In attacco poi c’è qualcosa che non funziona a dovere. Un messaggio che non arriva a destinazione o che arriva poco chiaro. E’ questo l’aspetto su cui deve lavorare di più. p.quarto@luedi.it
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44 Sport
A Dilettanti Equilibrio per tre quarti, poi scende il buio e Potenza trema
La Publisys sprofonda Perde anche a Palestrina e rimane sola all’ultimo posto in classifica PALESTRINA PUBLISYS
60 47
ETICA&SOLSONICA PALESTRINA: Alessandri 11 (4/9, 0/1), Bronzino (0/1), Laudoni 9 (1/4, 2/7), Gagliardo (0/2), Lagioia 10 (2/2, 2/3), Benini 13 (3/7, 2/4), Gironi 4 (2/3), Rischia 6 (1/2, 1/2), Barraco 2 (1/1), Plateo. Coach: Steffè PUBLISYS POTENZA:Fazio (0/2 da tre), Rato 5 (1/3, 1/3), Labella 2 (1/3, 0/2), Antrops 14 (2/7, 4/9), Santamaria ne, Maioli 13 (5/14, 1/3), De Bartolo 2 (0/2, 0/1), Carrichiello 6 (2/4, 0/3), Casella ne, Vetrone (0/3, 0/1). Coach: Ciocca ARBITRI: Paglialunga, Scrima PARZIALI: 12-16, 26-22, 4536, 60-47 NOTE: Tiri da due Pal 15/32, Pot 11/36; Tiri da tre Pal 8/22, Pot 6/24; Tiri liberi Pal 6/9, Pot 7/9. Usciti 5° fallo: Plateo (Palestrina) PALESTRINA- Potenza esce sconfitta dalla gara contro Palestrina e rimane ancora ultima a 4 punti, giocando ancora una volta la solita gara generosa ma con un finale pessimo. Il bianco e il nero non sono solamente i colori della canotta di Potenza, ma anche il riepilogo cromatico del periodo estremamente delicato che sta attraversando la formazione lucana. In nero sono scritti i numeri, che raccontano impietosi di una striscia di sconfitte arrivata che dura ininterrotta da ormai troppo tempo. Una via crucis dolorosissima, che relega la Publisys all'ultimo posto in classifica. Il bianco invece è quel tenue raggio di sole che, a volerlo vedere, potrebbe essere ravvisato nelle ultime prestazioni, certamente da non buttare, offerte dalla squadra. Un filotto complicatissimo da interrompere, soprattutto quando l'avversario di turno è un Palestrina. In casa e ferito dalla sciagurata sconfitta di sette giorni fa contro Sant'Antimo (81-66). Potenza comunque ci prova. Inizia bene con Maioli, autore dei primi due canestri della gara, portando i suoi sullo 0-4. Palestrina ci mette un attimo a riordinare le idee e trascinata da Benini ristabilisce immediatamente gli equilibri. La gara, fin dall'inizio e nonostante il divario di punti in classifica, è alla pari. Antrops trova la tripla del pareggio (10-10) e quando Plateo allunga Labella non lascia fuggire gli arancioverdi consentendo allo stesso Antrops di infilare la sua seconda bomba consecutiva. Primo quarto ottimo da parte dei lucani, che sull'asse Antrops-Labella-Maioli costruiscono un + 4 davvero incoraggiante (1216). Potenza regge anche nel secondo quarto, che chiude comunque sotto, ma che dimostra di saper e poter giocare anche alla pari con un'avversaria che tecnicamente le è superiore. Il punteggio che manda le squadre al riposo lungo è di 26-22. Si riprende con i lucani che mostrano un buon piglio. La tripla di Antrops, 14 punti per lui al 23esimo, risponde alla bomba di Plateo e vale il meno 4 (29-25). Rato imita il compagno dopo il canestro di Alessandri e siamo a meno 3 (3128). D'un tratto Palestrina si mette a segnare da lontano: Benini e Laudoni allargano la forbice e penalizzano gli sforzi di Potenza. Vince Palestrina, per Potenza l'ennesima gara in bianco e nero. Francesco D’Aniello
Ciocca: «Lotteremo fino alla fine»
«Sempre in corsa Poche rotazioni» In alto Maioli tra i migliori a Palestrina, a lato Vetrone che non ripete la prova con Perugia e gioca sottotono
le Pagelle ANTROPS (6,5) - E' l'anima della squadra. Non solo per i punti che riesce a mettere a segno ma anche per l'apporto che dà. All'ultimo posto in classifica serve qualcosa in più e lui ce l'ha. Ma evidentemente non basta. MAIOLI (6,5) - Il migliore con Antrops, protagonista assoluto del primo quarto e di un avvio folgorante che rischia di mettere in seria difficoltà Palestrina. CARRICHIELLO (5,5) - Lotta contro i prenestini finendo però per soccombere. RATO (5)-Davvero poco per uno come lui. Infila la tripla che vale il meno 3 ad un certo punto del match ma non va molto oltre. Peccato. LABELLA (5 ) - La sua regia, al contrario di altre volte, non illumina più di tanto Potenza. Questa volta non convince proprio.
VETRONE (5 ) - 23 minuti nei quali non riesce a sfiorare il canestro, rendendosi utile solamente con 7 rimbalzi. FAZIO (5,5) - Rimane poco in campo, e per quel che può tenta di dare una mano. Prova solo dalla lunga distanza, ma senza fortuna. DE BARTOLO (5,5 )-Come sopra. 10 minuti sono davvero pochi, in questa gara, per poter valutare la sua prestazione. CASELLA E SANTAMARIA (NE) CIOCCA (6 ) - Per la sua squadra ancora una prestazione negativa per il punteggio e non troppo pessima sotto il profilo del gioco e dell'impegno. I quattro punti in classifica e l'ultimo posto pesano come un macigno ma con gli effettivi e soprattutto le rotazioni a sua disposizione non si può certo sperare di far molto meglio.
C2 Vince in volata sul Baloncesto Napoli
L'AMAREZZA neldopo garadi ieri èdoppia. Lasconfitta patita al Pala Iaia di Palestrina e il successo del Molfetta ad Agrigento “condannano” la Publisys Potenza all'ultimo posto. Il ko di Palestrina giunto in condizioni davvero complicate, vista l'assenza di Massimo Ruggeri e la febbre alta che ha condizionato l'impiego di Ernesto Carrichiello hanno ingigantito i problemi della squadra. Per tre quarti di gara i lupacchiotti di Cesare Ciocca hanno giocato gomito a gomito contro la formazione di coach Furio Steffè evidenziando almeno tanta voglia di lottare e creare enormi problemi ai laziali. Il successo ottenuto ad Agrigento dal Molfetta ha reso plumbeo l'ambiente in casa potentina, la squadra pugliese, vincendo, ha relegato all'ultimo posto. La sfida persa ieri al Pala Iaia di Palestrina è stata raccontata dal coach Cesare Ciocca che ha espresso il suo punto di vista sul match: “In difesa siamo stati bravi a tenere Palestrina a quota sessanta. Purtroppo ci sono mancati Ruggeri e Carrichiello che ha giocato per onor di firma, visto che sabato il termometro del nostro atleta registrava 39 di febbre. Senza i punti di Ernesto e Massimo la squadra perde peso, ci sono mancati venticinque punti complessivi”. Ciocca parla del match facendo un discorso complessivo: “Nel primo quarto siamo stati avanti, poi i laziali hanno chiuso in testa la seconda frazione. Nella terza siamo stati sotto di sei-otto punti chiudendo comunque in partita la frazione. Nel quarto il gap tra le due formazioni è emerso negli ultimi tre minuti». Ultima considerazione di Ciocca quella riguardante il successo del Molfetta ad Agrigento: «Sappiamo di dover lottare tantissimo, lo faremo ancora, senza abbassare la guardia, pur avendo Ruggeri fuori ancora per alcuni giorni. Il campionato resta difficile”. Certo, adessolo èancora dipiù vistol'ultimo postoin solitario.E domenica al Pala Pergola c’è Barcellona..... Francesco Menonna
C2 Giovedì 28 recupero a Maddaloni
Un sorriso per il Ctr Lucos, sonora scoppola Super Femminini in casa del Marigliano ra fuori per infortunio, pur se si recuperavano gli altri, come Durante, Ragazzo, Genovese e Palazzo. Ma l’inizio era piuttosto incerto e ne apCTR: Durante 17,Galindez 21,Fem- profittavano gli ospiti che si portaminini 23,Palazzo 20, Genovese,Di vano al comando, fino a chiudere a Monte,Ragazzo,D’Aranno n.e,Gaz- più cinque la prima frazione. La musica però cambiava appena dopo zaneo n.e, Sassano 2. Coach Maria BALONCESTO: Del Duca,Esposito ed il Ctr prendeva le misure, chiuP.6,Telesco,Pascarelli, Puca 5,Sco- dendo con un più sette la seconda la 19,Esposito W. 28,Cusitore frazione. Ma ecco le amnesie di sempre con il terzo tem17,Capriello, Palma po a scoraggiare 2. Coach Maddaluno chiunque ed una rinARBITRI: Faiella corsa per agganciaPrisco di Nocera Inre il pari 62 con una feriore(Sa) e Antonio bomba da tre di RocMarra di Pontecaco Palazzo. Il quarto gnano Faiano (Sa) tempo era tutto una PARZIALI: 22 -27, suspance fino a due 50-43, 62-62, 83-77 minuti dalla fine, NOTE: Uscito per con una lotta punto cinque falli:Durante su punto, fino ad un colpo di coda dei raSENISE-Prima vittogazzi allenati dal ria per il Ctr La cascicoach Maria che sul na Senise che però pari 74, mettono il soffre più del dovuto turbo e si portano 80 contro una brillante a 74, lasciando poche ma non trascendensperanze agli ospiti, tale Baloncesto. I naoramai fuori gara poletani infatti hanperchè vistosamente no messo in campo stanchi. Sui lucani un agonismo perfet- Cristian Femminini pesava ma a questo to che li hanno portato ad assumere le iniziative per punto non troppo, l’abbandono di gran parte della gara. Bravo alla fi- Durante uscito per cinque falli,ma ne Walter Esposito che ha messo a c’erano in campo il gigantesco Femcanestro ben 28 punti ed anche Sco- minini,il coriaceo Galindez,il bravo la (19) e Cusitore (17), giocatori già Genovese,l’indomito Palazzo e nanoti a queste platee. Il suggello alla turalmente il cecchino Rosario Sasvittoria della squadra del presiden- sano che, dopo averci provato senza te Mario Totaro, lo ha messo il baby fortuna con un pallone da tre che Rosario Sassano, poco prima del fi- aveva ballato sul cerchio, come già schio di chiusura, portando la sua detto, infilava i due punti della sicusquadra alla sicurezza della vitto- rezza, con grande tranquillità. ria. Ma non sono mancate le amneGianni Costantino sie. Già si partiva con Kreiber ancosport@luedi.it
CTRLACASCINA BALONCESTONA
83 77
MARIGLIANO LUCOS
107 63
MARIGLIANO: Jonicas 18, Perrone 4, Catapano 18, Barrella 3, Napolitano 12, Marino 5, Perez 24, Manzo 1, Fasolino 8, Barba 14. All. Valentinetti LUCOS MONTESCAGLIOSO: Larocca 12, Biacoli, Resta D. 11, Resta G. 10, Prelevic 3, Tralli, Catapano, Albanese 15, Delia 4, Ottaviano 8. All. Torraco ARBITRI Cammuso e Palmieri di Caserta PARZIALI: 23-16; 42-34; 74-48; 107-63 NIENTE da fare per la Lucos Montescaglioso. La terza giornata del girone di qualificazione della serie C di basket ha visto i montesi superati in Campania dal Marigliano con il risultato finale di 107 a 63. Nulla hanno potuto i ragazzi allenati da coach Torraco che hanno incontrato sulla propria strada un roster concentrato e determinato a non sprecare l’occasione di giocare tra le mura amiche. Alla fine la maggiore convinzione dei locali ha prevalso sulla poca concentrazione della Lucos che non ha giocato come sa fare di solito. Aspetto rimarcato anche dal dirigente della formazione materana, Piero Oliva, che ha commentato così a fine gara. «I ragazzi sono rimasti fermi, sovrastati dal gioco del Marigliano che ha dimostrato di essere una squadra dal tasso tecnico maggiore rispetto a quello della Lucos». Come la gara è terminata con un divario di punti così elevato? Ha trovato qualche spiegazione?
Francesco Albanese
«Sinceramente no - ha continuato Oliva. Non riesco a capire come mai i nostri atleti abbiamo sbagliato anche le giocate più elementari. E’ una sconfitta pesante che, però, non non pregiudica niente». Intanto, giovedì 28 gennaio la Lucos sarà nuovamente di scena in Campania per giocare la gara di recupero contro il Maddaloni, valevole come prima d’andata. Un’occasione ghiotta per i ragazzi di Torraco che potranno riscattare il ko di ieri sera ed affrontare con maggiore ottimismo le prossime gare. «Anche se il Maddaloni è un roster insidioso come il Marigliano ha concluso Oliva - noi proveremo a riscattare la sconfitta di oggi (ieri, ndr), per mettere i primi tre punti in classifica». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
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Sport 45
Lunedì 25 gennaio 2010
LunedĂŹ 25 gennaio 2010
Derby al Lauria.Termina il girone d’andata del volley, si riprende il 6 febbraio
Pallavolo Matera seconda Prima volta fuori casa della Raro, nel basket ok solo la Corporelle serie
A
DILETTANTI
DILETTANTI
CLASSIFICA
B1
serie
U O M I N I g i ro n e C
CLASSIFICA
B2
serie
CLASSIFICA
U O M I N I g i ro n e I
A2
HOCKEY
CLASSIFICA
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46 Sport
B Dilettanti La Bbc domina Siracusa per due quarti, poi rallenta e cede
Bernalda, impresa a metà Non basta un + 13 all’intervallo, Giuffrida mattatore dei siciliani BERNALDA SIRACUSA
70 79
BERNALDA: Bonafede, Favia, Gaeta 12, Basili, Delli Carri 12, Benenati, Russo 22, Salvatore 6, Dolic 2, Marinelli 16. All. Vandoni SIRACUSA: Corvino 22, Ventura, Tredici 3, Giuffrida 28, Agosta 5, Iannuzzi 4, Nesti 4, Cornejo 3, Lombardo 10, Raffaele. All. Marletta ARBITRI: Bernardi (CB) e Stoppa (BA) PARZIALI: 21-10, 38-25, 49-51, 70-79 NOTE: Usciti per 5 falli Agosta e Cornejo LA BBC esce a testa alta dallo scontro con la prima della classe e cede con l'onore delle armi una partita che avrebbe potuto far sua tranquillamente se tante variabili a suo sfavore non fossero entrate in campo nel secondo tempo e se, come spesso le accade, non avesse subito la solita involuzione in quel maledetto terzo quarto che sta diventando ormai la Caporetto a puntate della squadra ionica. I due registi non sono al meglio della condizione, tant'è che Corvino salta completamente il primo quarto, mentre Salvatore è in campo stoicamente dall'inizio ma pagherà nei secondi 20' lo sforzo di chi fino al mattino ha dovuto stare a letto con le flebo per una inattesa influenza. La chiave tattica della sfida è soprattutto qui, perché il play siracusano, entrato nel secondo tempino, faticherà parecchio finché il giovane sardo lo marcherà come si deve, poi, quando Salvatore comincia a calare fisicamente e viene sostituito, diventerà il mattatore del match trascinan-
Vandoni analizza la chiave della sfida
«Il calo di Salvatore ha favorito Corvino» I 28 punti di Luca Giuffrida hanno condannato Bernalda al ko
do i suoi prima al recupero e poi alla vittoria. Parte bene la formazione di Vandoni che sembra padrona del parquet e chiude meritatamente i primi 10' con un +11 che fa ben sperare i sostenitori rossoblu. Nel secondo quarto, nonostante l'ingresso del fuoriclasse foggiano tra le fila bianco-verdi, Russo e compagni tengono bene e addirittura incrementano il vantaggio chiudendo sul +13. I guai per i lucani cominciano col terzo periodo quando gli isolani riescono a mettere in campo il loro miglior Corvino (al traino del quale comincia a girare bene anche Giuffrida) e cominciano a rosicchiare punti preziosi, così da portarsi al 27' sul -3 e chiudere addirittura in vantaggio (+2) sulla sirena del 30'. Al 34', con i rossoblu in tentativo di recupero (-5), uno strano episodio dà una grossa e involontaria mano alla compagine di coach Marletta: un attacco affannoso dei siracusani sta per morire sulla si-
rena dei 24'', ma due secondi prima che la stessa suoni il primo arbitro fischia senza motivo, ammette di aver sbagliato ma, come da regolamento, riconsegna il pallone ai viaggianti e fa ripartire da 24 l'apposito apparecchio col risultato che Siracusa, con tutto il tempo per l'attacco a propria disposizione, piazza la bomba del +8 che praticamente spezza le gambe ai locali. Da qui alla fine risultano inutili i tentativi di Russo e compagni di ricucire il punteggio: i siciliani, molto più esperti dei bernaldesi, sanno come gestire il vantaggio e lo fanno nel migliore dei modi, tra la delusione del pubblico che comunque applaude i suoi per la volitiva prestazione. La sconfitta va ad aggiungersi all'elenco di quelle che si potevano evitare, ma stasera, oltre agli errori, ci si è messa anche madama sfortuna sotto varie forme. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
PASSEGGIA nervosamente Vandoni davanti allo spogliatoio, e ne ha ragione dal momento che la vittoria contro una delle prime gli è sfuggita dalle mani con molti rimpianti. Coach, valutazione positiva sul rendimento dei ragazzi o negativa per la sconfitta? «Abbiamo giocato i primi due quarti con l'intensità voluta, poi non ci siamo più riusciti soprattutto perché abbiamo risentito del calo fisico del nostro play che comunque dobbiamo solo ringraziare perché fino a questa mattina (ieri, ndr) era a letto febbricitanteed havoluto comunquegiocare per attaccamento alla maglia. Senza di lui non siamo stati più in grado di sviluppare velocità e contropiede, e Corvino, fino ad allora non al meglio, ha potuto prendere in mano le redini dell'incontro. È difficile contenere personaggi di questo spessore cestistico quando li fai rientrare in partita, e uno come lui, che ha segnato contro tutte le difese, fa quello che vuole quando
di fronte non ha avversari in grado di contrastarlo efficacemente. Poi c'è stato il solito ricorrente difetto per cui finché restiamo calmi ce la giochiamo con tutti, ma appena andiamo un pò in fibrillazione perdiamo la testa. Peccato, contro questi squadroni vorrei giocarmela con tutti gli effettivi in buone condizioni, ma proprio non ci si riesce». Anche il presidente Troiano sembra seccato per il modo in cui è maturata la sconfitta: «Era una sfida che praticamente avevamo vinto, poi il solito blackout nel terzo quarto ed è svanita una vittoria che avremmo meritato; purtroppo nella parte finale abbiamo gestito male il pallone, senza lucidità, e qualche decisione arbitrale ci ha ulteriormente penalizzati. Niente drammi, tuttavia, il campionato è ancora lungo e ci aspettano ancora tante battaglie; e non sempre ci troveremo di fronte fuoriclasse come quelli che, per sua fortuna, ha il Siracusa». g.p.
B Dilettanti Trenta minuti in equilibrio, poi la metamorfosi che dà i due punti
Corporelle, aggancio play off Batte il Foggia e lo raggiunge all’ottavo posto in classifica CORPORELLE FOGGIA
63 54
CORPORELLE: Saccoccio 12, Marino ne, Tombolini 11, Di Pierro 7, Serino 6, Viggiano ne, Corvo 10, Ginefra 6, Blardone, Nocini 11. All. Paternoster LIBERTAS FOGGIA: Campagna ne, Magnani 2, Castoro, Toppino 10, Padalino 7, Macchiarola ne, De Siato 18, Chirico 7, Bruno, Marmugi 10. All. Leonetti ARBITRI: Rinaldi di Salerno e Giampietro di Chieti PARZIALI: 14-15, 32-31, 4143, 63-54 NOTE: Spett. 200 circa. Usciti per 5 falli: Di Pierro (Corporelle). Tiri da 3: Corporelle 11/29- Foggia 4/24 - Tiri liberi: Corporelle 6/10 - Foggia 8/13. MISSIONE compiuta. La Corporelle vince lo scontro diretto con il Foggia ed entra nella griglia dei play off forte del due a zero nei confronti dei dauni negli scontri diretti. Ma quanta sofferenza per gli uomini di Paternoster per domare la strenua resistenza degli ospiti. Ed è stato l'ultimo periodo quello decisivo per il successo di Corvo e compagni. Periodo nel quale la squadra spronata dal coach ha messo grinta velocità e precisione riducendo alla ragione la squadra allenata da Leonetti. I primi 30 minuti sono vissuti sul filo del perfetto equilibrio senza che nessuna delle due squadre riuscisse a prendere il sopravvento. Primi tre periodo costellati da una quantità industriale di errori in attacco da parte della
Corporelle che stava soffrendo maledettamente la buona difesa del Foggia. Che trascinato dal suo play Desiato, migliore marcatore della serata con 18 punti, e da Toppino e Marmugi alquanto ispirati non aveva difficoltà a mettere il bavaglio alle bocche di fuoco dei lucani apparsi nervosi e soprattutto incapaci di dare l'accelerata giusta al match. Nonostante i ripetuti cambi operati da coach Paternoster, la Corporelle non riusciva a velocizzare il gioco. A fotografare con esattezza lo sviluppo dei primi trenta minuti una sola cifra: solo 41 punti segnati dai potentini La metamorfosi nel quarto periodo. La Corporelle, spronata dal tecnico, inizia a spron battuto e grazie a due iniziative personali di Corvo e ad una bomba di un positivo ed ispirato Tombolini si porta sul massimo vantaggio di +6 punti . Si notano grande determinazione, velocità ed anche una precisione che erano mancate in precedenza. Ma la Libertas Foggia non demorde e con Chirico e Desiato rientra in partita. Ma è Saccoccio, dopo due tentativi sfortunati a punire i pugliesi con un' altra bomba fondamentale. La partita si fa anche più godibile dal punto di vista spettacolare e Corvo continua ad imperversare centrando la retina dalla distanza con punti decisivi per l'allungo della Corporelle. Il giocatore campano, ancora non al meglio dal punto di vista fisico, si riscatta con la prestazione super dell'ultimo periodo rispetto a quanto fatto nei primi tre periodi. Funziona molto bene il sistema difensivo che nei primi trenta
minuti impedisce ai pugliesi di prendere il largo. E l'attenzione ed aggressività in difesa si fanno più serrati nel finale per difendere il prezioso vantaggio prima che Ginefra, ottima la sua prestazione di sacrificio e concentrazione, metta il sigillo alla partita con una bomba dall'angolo che spegne definitivamente le velleità degli ospiti.
Partita in frigorifero e c'è ancora il tempo per un' altra bella giocata di Tombolini che chiude la sua buona serata con un'altra tripla. Vittoria importante per la classifica, ma anche per il morale della truppa di Paternoster al terzo successo in quattro gare del girone di ritorno. Rocco Sabatella sport@luedi.it
Tombolini tra i più importanti per il successo della Corporelle
Paternoster: «Prova di carattere» Saccoccio decisivo nel finale E' FESTA grande in casa Centre Corporelle Potenza dopo il successo ottenuto ieri pomeriggio contro la Libertas Russo Foggia. La squadra potentina ha sofferto solo nei primi tre quarti l'indomita resistenza dei foggiani, prima di avere la meglio, prendendo il largo con i canestri di Tombolini, Corvo, Nocioni e Ginefra nel parziale decisivo. Eppure la prova complessiva di alcuni uomini non è stata all'altezza, in primis Serino, apparso confuso in attacco. La vittoria è maturata nel terzo quarto quando la compagine di Paternoster è riuscita a produrre un gioco brillante e sobrio mettendo in crisi la compagine pugliese, apparsa stanca anche nei suoi uomini di punta. Due punti d'oro, in definitiva, quelli colti dai lucani che hanno avuto il merito di credere nella vittoria regalando alla società presente in grande
stile negli spogliatoi la gioia del successo. A parlare della vittoria di ieri pomeriggio è stato il coach Michele Paternoster che ha dichiarato: “La partita è stata impegnativa, molto atletica. Abbiamo affrontato una squadra capace di metterci in difficoltà per tre-quarti. Il mio gruppo è stato bravo a non disunirsi, tutti hanno lottato allo spasimo mettendosi in luce anche nei momenti decisivi”. L'allenatore biancoceleste ha proseguito nella sua analisi: “Nel quarto parziale è venuta fuori la voglia di vincere, siamo stati bravi a segnare nei momenti cruciali i canestri da tre. In attacco la squadra si è espressa bene. Un plauso merita la prova di Saccoccio, ma anche Pablo Nocioni, Tombolini e Corvo sono stati bravi”. In casa foggiana, invece l'umore è nero. La sconfitta lascia inevitabilmente il segno. A parlare nel dopo
Tripla d’oro per Saccoccio
match è il dirigente accompagnatore Marcello Ferraretti che ha evidenziato: “Siamo stati in partita per tre quarti di gara, poi Potenza ha messo il turbo ad inizio del parziale conclusivo. Le bombe da tre dei frombolieri lucani hanno fatto la differenza. L'arbitraggio è stato scadente da entrambe le parti. La Fip nazionale non ha inviato neppure i commissari di campo, ciò testimonia l'interesse verso il match degli organi federali”. f.menonna@luedi.it
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Sport 47
Lunedì 25 gennaio 2010
Lunedì 25 gennaio 2010
Basket B Donne Non bastano le prove di Crovatto e Petrazzuoli per centrare il blitz
Sicilia amara per la Basilia, ko a Messina MESSINA BASILIA
75 66
FONTALBA MESSINA: Marchese 5, Guerrera ne, Tagliabue 16, Minuto 2, Talarico ne, Malaja 14, De Benedictis 12, Zaccone 7, Aleo 12, Libro 7. All. Libro. BASILIA BASKET POTENZA: Aurigemma 9, Toscano ne, Imperiale, Petrazzuoli 16, Carluccio 11, De Luca 8, Crovatto 18, Stamegna 3, Fi-
lograsso, Marino ne. All. Scarano. ARBITRI: Sposato di Mendicino e Travia di Gioia Tauro. PARZIALI: 15-19, 40-29, 52-42, 75-66. NOTE: Uscita per cinque falli Petrazzuoli. MESSINA AMARA per la Basilia. Comincia con il piede sbagliato l’avventura nella poule promozione per le ragazze di Piero Scarano: le rossoblù sono state costrette
alla resa al PalaTracuzzi dalla Fontalba, che grazie a un secondo quarto da urlo (con 25 punti realizzati e soli 10 subiti) ha spezzato l’equilibrio che pure il resto della partita aveva fatto vedere tra i due quintetti. L’inizio del match aveva in effetti visto le peloritane partire meglio, ma sul -8 la Basilia recuperava via via fiducia e convinzione. Ribaltando il punteggio e presentandosi avanti al primo intervallo
corto. Poi la seconda frazione, che decideva in sostanza l’esito della sfida. Lì Malaja e socie piazzavano il break letale, e al ritorno dagli spogliatoi riuscivano ad amministrare con una certa autorità il margine acquisito: che le potentine, nonostante le ottime prove di Crovatto e Petrazzuoli, non ricucivano più. Luca Carlone sport@luedi.it
Petrazzuoli tra le migliori della Basilia a Messina
Volley B2 Santomassimo: «Gara in pugno», Scaldaferri: «Ci siamo arresi presto»
Il Lauria domina nel derby Equilibrio solo nel secondo set, poi gara a senso unico e Sidel ko NICODEMO LAURIA SIDEL LAGONEGRO
Volley B2 Tre punti d’oro
3 0
Giocoleria: hurrà dopo sette turni
25-20, 29-27, 25-16
NICODEMO ARREDAMENTI LAURIA: Matroianni,Mandarino, Riccio, Gallucci, Shelepayuk, Terranova, Pesca, Cilento, Di Deco, Vicenconti, Salerno, Rija, Cantisani. All. Santomassimo SIDEL LAGONEGRO: Cimino, Ferro , Ruggiero F., Ruggiero S, Crusco, Galante, Lopis, Luglio, Vaiana, Manzolillo, Riccio, Osnato. All. Scaldaferri CI SONO tutti gli ingredienti per il derby delle grandi occasioni al Polifunzionale D'Amico di Lauria, quando alle sei l'arbitro fischia l'inizio dell'ultima giornata di andata del campionato: tifoserie, applausi e cori da una parte e dall'altra, tensione e perché no, anche un po' di scaramanzia. Si scrutano i sei titolari, pensano a concentrarsi per la partita ma anche a dare spettacolo e non deludere i tanti presenti. L'inizio di partita è così equilibrato e l'ansia sale sia sopra gli spalti che in campo e i primi ad andare in vantaggio sono i lagonegresi che guadagnano terreno sul primo tempo tecnico. Poi la Nicodemo però non si fa trovare impreparata e migliora la sua prestazione fino ad andare a segno vincendo il primo set. Cambia il ritmo nel secondo set per la formazione della Sidel che è più efficace a muro e ingrana la marcia portandosi a 5 lunghezze di vantaggio che difficilmente i laurioti rie-
La centrale Barbara Arras protagonista con sei muri
Le squadre in campo e i tifosi, a lato la stretta di mano tra Santomassimo e Scaldaferri
scono ad accorciare, fino al 21 pari quando il set volge al meglio per i laurioti. Un finale al cardiopalma riscalda il polifunzionale e sul 24 pari si alternano le possibilità di vittoria per entrambe le formazioni. Ad avere la meglio sul finale sono gli uomini di Santomassimo che si aggiudicano così anche il secondo set. Non c'è più storia nel terzo e come altre volte, gli uomini della Sidel scendono in campo senza mordente lasciando ai laurioti di poter correre velocemente verso la vittoria finale. E così che il vantaggio aumenta e come il parziale dimostra non c'è storia per la Sidel. «Nei momenti di difficoltà, come al solito, le individualità non vengono fuoriha commentato a caldo il tecnico lagonegrese- siamo entrati nel terzo set con la
faccia sconfitta e ci siamo arresi prima ancora di poter giocare». Scorrendo le immagini della partita Scaldaferri analizza il primo set in cui «abbiamo subito tanto in ricezione, commettendo però tanti errori”. Pur avendo il break di vantaggio nel secondo set, quando le cose sembravano volgere al meglio per i lagonegresi “non abbiamo saputo approfittare delle loro difficoltà”ha commentato Mister Scaldaferri. “Sapevamo di avere di fronte una squadra che gioca benissimo in casa” ha concluso il tecnico ma la poco convinzione dei lagonegresi ha prevalso e modificato l'andamento della gara. Una partita che dall'altra parte della rete è stata “un successo- come ha commentato il tecnico lauriota, anche se sofferto”. “Siamo riusciti a
tenere saldamente in pugno la situazione nel primo e nel terzo set-continua Santomassimo- mentre nel secondo, il break di difficoltà che abbiamo subito, ritengo sia stata la chiave di volta della partita poiché siamo riusciti a rientrare e bene”. “Sono soddisfattoha concluso Santomassimo- perché al di là del risultato, abbiamo vinto uno scontro diretto,che ci ha dato tre punti importantissimi. Ci stacchiamo dalla zona rossa e chiudiamo la prima parte del campionato con 7 partite vinte”. Un bilancio dunque positivo per la Nicodemo, ma non altrettanto per la Sidel che avrà molto da lavorare, soprattutto sul piano morale, prima della ripresa prevista tra 15 giorni. Paola Vaiano sport@luedi.it
Hockey A2 La prima vittoria in trasferta coincide con le super prove di Nicoletti e Lezoche
Blitz e goleada per la Raro a Modena MODENA RARO MATERA
3 11
MODENA HOCKEY: Lucchi, Rescigno, Beato, Scutece, Manfredini, Torricelli, Bicego, Malagoli, Capalbo. All. Aguzzoli PATTINOMANIA MATERA: Picca, mele, Lezoche, Xiloyannis M, Matera, Vivilecchia, Nicoletti, Cellura. All. Massari ARBITRO: Ferrari RETI: 7'15'' pt Cellura, 21'36 e 22'04'' pt Lezoche, 23'04'' pt Malagoli, 6'03'' st Nicoletti, 8'35'' st Capalbo, 10'31'' st Vivilecchia, 12'07'' e 18'03'' st Nicoletti, 22'13'' st Lezoche, 24'02'' st Scutece, 24'22 st Nicoletti, 24'47'' st Lezoche, 24'57'' st Nicoletti. MODENA porta bene alla Pattinomania Matera. I biancazzurri, dopo la vittoria interna ottenuta nel girone di andata, hanno battuto i modenesi per ben
undici a tre. Un risultato altisonante se si considera che la formazione allenata da coach Massari non aveva mai vinto in questa stagione lontano dalle mura amiche. Una goleada che regala alla Pattinomania il diciottesimo punto, arrivando a tallonare il Roller 3000 Novara che ha solo una lunghezza in più. Per i biancazzurri, che hanno giocato a Modena con la novità Picca in porta, ha aperto le danze la rete di Cellura al minuto 7'15''. Dopo essere passata in svantaggio, la formazione locale non è riuscita a reagire permettendo ai materani di andare a rete altre due volte con Lezoche per il tre a zero. La prima frazione terminava con la rete di Malagoli. Le battute iniziali del secondo tempo erano caratterizzate da un grande equilibrio: la formazione della città dei Sassi andava a rete con Nicoletti, ma Capalbo accorciava ancora le distanze. Solo una parentesi perché, poco dopo,
iniziava la goleada biancazzurra. Apriva le danze la rete di capitan Vivilecchia; dopo di lui arrivavano altri due gol di Nicoletti e la rete di Lezoche. Per il Modena, un piccolo sussulto con il gol di Scutece, poi niente più e nuova goleada per la formazione di Massari che chiudeva il match con una nuova doppietta di Nicoletti e la marcatura di Lezoche. La quindicesima giornata ha fatto registrare anche la sconfitta della capolista Prato sulla pista del Montebello (4-3), e la vittoria del Thiene per due a cinque a Scandiano. Ancora un passo falso, invece, per il Roller 3000 Novara che è uscito sconfitto dal match contro il Sandrigo per quattro a tre. Infine, ottava vittoria per il Follonica che ha battuto a domicilio il Vercelli per sei a tre; bene anche il Pordenone che, lontano da casa, ha superato il La Mela per cinque a quattro. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
GIOCOLERIA V.2000ACQUAVIVA
3 0
25-14, 25-16, 25-18
GIOCOLERIA: Radkova 3, Nolè 11, Arras 9, Ghersetti 14, Avena 15, Taddei 7, Caramuta (L), Ridolfo n.e., Lancellotti n.e., Prete n.e., Di Lucchio n.e., Di Camillo n.e., Santangelo (L) n.e. All.: Telesca V. 200 ACQUAVIVA: Cosentino 3, Armenise 9, Ceo 4, D’Ambrosio 3, Salviola 8, Komarova 2, Caricato (L), Salamida 2, Ursini, Marzano n.e., Miale n.e. All.: Bruno ARBITRI: Brillante e Tropeano NOTE: Durata set: 20’, 22’, 24’. Battute vincenti: Giocoleria 7; Acquaviva 2; battute sbagliate: giocoleria 7; Acquaviva 4 FINALMENTE torna al successo pieno la Giocoleria che si sbarazza in poco più di un’ora dell’Acquaviva e mette quattro lunghezze tra sè e la zona retrocessione. La formazione di Telesca fa quanto necessario a incamerare l’intera posta in palio, menando le danze per l’intera partita a parte qualche passaggio a vuoto in avvio dei tre set. Avena e compagne, comunque, spezzano il sortilegio che da sei turni si era impossessato della squadra potentina e che aveva portato l’Asci a stretto contatto con la zona rossa. E proprio il capitano ha messo a terra punti pesanti, approfittando delle lacune dell’Acquaviva in fase difensiva. Buon contributo anche da parte di Ghersetti e importante presenza sotto rete
della rientrante Arras. E’ stato proprio un muro della ragazza di Lanusei sul 2117 del terzo set a spegnere definitivamente le velleità delle pugliesi che tentavano disperatamente di allungare il match. Successo fondamentale quello ottenuto dalla formazione potentina che ora può approfittare della sosta prevista per la prossima settimana per ricaricare le pile e prepararsi al meglio per la sfida di Taranto. L’Acquaviva, nonostante gli sforzi di Cosentino, si è mostrato poca cosa. Solo all’inizio dei tre parziali le pugliesi hanno saputo stare in scia delle padrone di casa. Avena e compagne entrano in campo con il piglio giusto e al primo stop sono sul 8-5. Il capitano della Giocoleria passa con regolarità, ben assistito da Ghersetti e al secondo stop il tabellone segna 16-8. Il punto numero 25 arriva grazie a un errore in battuta di Salviola. PArtenza sprint (4-0) anche nel secondo parziale per l’Asci. MA un calo di tensione regala coraggio alle ospiti che impattano e passano (7-8). Acquaviva ancora avanti (910), ma Nolè e Ghersetti ribaltano la situazione. Al secondo stop la Giocoleria ha allungato (16-12), Avena e Taddei picchiano forte e un muro di Arras chiude i conti. Nel terzo parziale l’Acquaviva ci prova (5-7), ma l’Asci riordina le idee e passa a condurre: al secondo stop il tabellone segna 16-12. Piccolo black out sul 21-14, ma quando le pugliesi hanno il contrattacco del -3 (sul 2117) Arras sbarra la strada e la partita si chiude lì. Pietro Floris
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48 Sport
Lunedì 25 gennaio 2010
Cinema
Musica
Piero Venery fotocopia del celebre Freddy Mercury Pubblico in delirio per i White Queen a Potenza di FRANCESCO MENONNA POTENZA - Un tributo ai mitici Queen, uno spettacolo fatto di musica, cabaret, trasformismo, teatralità e streap tease. E’ stato questo il canovaccio dello spettacolo prodotto dai White Queen al Cincillà restaurant di Parco Rossellino dall’associazione musicale Vivo di Musica, è stata un vero e proprio show, condito da gestualità forte, sensazioni intense e forte dinamismo. La band di Manduria, in provincia di Taranto, guidata da Piero Venery nelle vesti di Freddy Mercuri, Vito De Matteis alla chitarra, Angelo Cito alla batteria, Roberto De Amici alla chitarra, Paolo Pupillo alle tastiere ha prodotto musica dal vivo nel ricordo dei leggendari Queen che dallo stadio londinese di Wembley e da Budapest nel 1986 hanno scatenato la folla composta dai tanti appassionati del genere musicale in questione.
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Due ore di spettacolo, nelle quali Piero Venery, fotocopia del celebre Freddy Mercury ha divertito i tanti giovani presenti, indossando alla perfezione i panni del celebre artista londinese. Prima il significativo ricordo della battaglia contro l’Aids, poi il divertimento in pista, fatto di vestiti succinti, banane portate sul capo e consegnate ai presenti, microfoni presi a calci con grande trepidazione e passione, pantaloni bianchi e neri a scacchiera e streap tease. Davvero spiccata è la rassomiglianza di Piero Venery, al leader storico dei Queen che mastica musica, facendola passare per incanto, come felice sintesi di ricordi e profonde emozioni. La serata è stata un mix ritmico legato ad una presenza scenica davvero entusiasmante che ha di fatto divertito i presenti. Venery incarna Mercury, diverte quando sbuccia banane e le offre
al pubblico creando forti suggestioni e perfetta simbiosi. Un mix davvero intenso, fatto di situazioni tutte da gustare. Accompagnato dalla sua band che ringrazia a più riprese Venery travolge per gestualità, intensità e sentimenti musicali, profondi e sensibili, come nelle tradizioni dei mitici Queen. Un vero protagonista di una serata che ha divertito e fatto ridere a crepapelle il pubblico presente. Living on my own, Show Must go one e altri pezzi che hanno fatto la storia del gruppo musicale anglosassone sono stati i pezzi da novanta di una serata tutta da gustare. I White Queen hanno incantato il pubblico, messo i brividi ai tanti giovani presenti che hanno seguito con l’ineffabile interesse una serata davvero unica e intensa per ritmi e sensazioni tutte da provare. f.menonna@luedi.it
Rassegna sulla Shoah
A Bella “La settimana della Memoria” BELLA - E’ in corso a Bella “La settimana della Memoria”. Fino al primo febbraio, nel cineteatro comunale Periz si svolgeranno proiezioni di film, presentazioni di libri, convegni e mostre fotografiche. Questa sera alle 20,30 si proietterà “Hotel Ruanda”. «L’iniziativa si inserisce nel contesto nazionale de “Il giorno della Memoria ”, che affronta la tematica della shoah. - afferma l’assessore alla Cultura del Comune Vito Leone - La settimana vuol essere una rassegna che partendo dalla shoah non trascuri l’attualità dell’argomento affinché ciò che è accaduto non possa più ripetersi. I film come Il bambino con il pigiama a righe, L’isola in via degli uccelli, Dall’altra parte del mare, Gli occhiali d’oro, sono improntati sulla persecuzione degli ebrei in Europa, mentre il film La masseria delle allodole, ci racconta il genocidio del popolo armeno da parte dell’esercito turco».
Teatro
La commedia di Carlo Buccirosso ha registrato il tutto esaurito a Villa d’Agri
Esilaranti “Compromessi Sposi” di ANGELA PEPE VILLA D'AGRI - Un tripudio di applausi e tante risate venerdì sera al cine teatro Eden per la commedia esilarante di Carlo Buccirosso “I Compromessi Sposi”. Un successo, con il teatro esaurito in ogni ordine di posti, per il primo appuntamento della rassegna “le Valli del Teatro”, progetto culturale che prosegue il cammino avviato nelle scorse edizioni. Il pubblicohariso edapplauditodall'inizio alla fine lo spettacolo caratterizzato dalla comicità dei suoi esilaranti protagonisti. Spettacolo, ispirato dal noto romanzo Manzoniano, liberamente riscritto in chiave satirica e ambientato ai giorni nostri. Un gioco di comicità ad iniziare dal titolo “I Compromessi Sposi” e non “Promessi”. Un ripercorrere delle vicenda Manzoniana attraverso i suoi personaggi più «significativi e le motivazioni più rimarchevoli, dando la visione di una realtà riportata ad oggi, mantenendo immutate le atmosfere, gli ambiente e i costumi d'epoca, con i piacevoli intermezzi di melodie note e cantate dai protagonisti». Un'opera a metà tra il musical e la commedia dove il mattatore partenopeo Carlo Buccirosso si ritaglia il personaggio di Don Rodrigo, «usuraio originario di Acerra, decide di emigrare al Nord con i suoi due scagnozzi sulle rive del lago di Como, per tentare di rivitalizzare la propria attività finanziaria, ormai compressa dall' insopportabile concorrenza e dalla crescente inflazione di organizzazioni similari su tutto l'entroterra campano. Vittime predestinate delle sue lusinghe finanziarie saranno a turno Don Abbondio, Perpetua, Agnese, Renzo, e la stessa Lucia, oggetto di costanti lusinghe ed agevolazioni economiche riguardo ai tassi di interesse pra-
ticati dall'usuraio campano in terra lombarda». Grazie ai bravi attori della compagnia, e altri interpreti della vicenda, la manifestazione viene immersa nelle diverse regioni italiane con l'alternanza dei vari dialetti: si passa dal napoletano al siciliano e al veneziano, tutto unito ad un divertente gioco teatrale. E, non smentisce la capacità artistica di Buccirosso, dal cinema al teatro, chi non lo ricorda nelle varie commedie dei film di Salemme. Un grande interprete che nelle parti di Don Rodrigo, fin dalle sue prime battute ha catturato e trascinato il pubblico nelle oblio della grande risata di qualità. Ogni movimento, passo… una risata. Una performance di “vita”contornata da una serie di gag fulminanti e ironiche che hanno ricreato l'intera platea presente. Ebbene sì, “ricreare”. Stesso concetto che hanno evidenziato gli organizzatori della manifestazione sui carnet degli eventi: «in tal modo il teatro come scrive Brecht, può realizzare il suo compito, “ricreare la gente”». Ed in questo “ri - creare” la comunità si rigenera e si rinnova. Crescendo in umanità”. Ed allora “donarsi un abbonamento” vuol dire contribuire alla crescita della comunità e investire in cultura” . E la rassegna “le Valli del teatro” va proprio in questa direzione come ha sottolineato il presidente della Regione, Vito De Filippo, presente alla prima della rassegna valligiana insieme a diversi Sindaci dell'area e a rappresentanti di enti istituzionali. Quindi «un progetto culturale - come dicono gli organizzatori - che punta sull'emozione chel'arte provocaper riflettere sulla contemporaneità». Per quanto riguarda lo spettacolo di Moliterno in programma ieri è stato annullato a prossima data da definirsi.
Un momento dello spettacolo
FAME THE MUSICAL AL TEATRO DUNI DI MATERA MATERA - Oggi alle 9,15 al teatro Duni di Matera andrà in scena “Fame the Musical” di David De Silva e Jose Fernandez. Tra le nuove proposte in lingua originale di Palkettostage international theatre productions, quest'anno rientra lo spettacolo culto “Fame the Musical”, firmato da David de Silva e Jose Fernandez, su musiche di Jacques Levy e Steve Margoshes. In collaborazione con L. V. Spettacoli e su concessione di M.T.I. New York, Palkettostage presenta il musical in lingua inglese, con giovani artisti madrelingua, of-
frendo l'opportunità davvero unica e per la prima volta in Italia, di ascoltare in teatro le musiche e le canzoni originali della celebre opera. «”Fame” - afferma il regista De Silva - racconta dell'amore per l'arte vissuto da alcuni adolescenti e di quanto sia importante nella loro crescita e formazione umana. È sorprendente poter scoprire quale grande influenza positiva possa avere sulla crescita di un adolescente lo studio di una di queste discipline». cultura@luedi.it
Carnet PoliScenica con Massimo Ranieri
di BIAGIO TARASCO ALTAMURA - Un cartellone eterogeneo che spazia dalla musica leggera a quella sinfonica al jazz. Ma c'è anche spazio per il teatro ed il cabaret. E' la quarta edizione della stagione concertistica “PoliScenica Altamura 2010”, organizzata dall'Orchestra di Puglia e Basilicata e patrocinata dall'Amministrazione comunale di Altamura. La direzione artistica è affidata a Francesco Zingariello. La novità di quest'anno è rappresentata dal luogo in cui si tengono tutti gli spettacoli: il nuovo teatro Mangiatordi, che contiene circa 350 posti a sedere. I principali nomi in cartellone (nove appuntamenti in tutto) sono Massimo Ranieri, Ornella Muti e Katia Ricciarelli. Inoltre, un inedito binomio tra Gianni Ciardo e l'Orchestra di Puglia e Basilicata. Inaugurata lo scorso 11 gennaio con l'orchestra sinfonica bulgara di Plovdiv, composta da 50 elementi e diretta dal maestro Leonardo Qaudrini, la rassegna prosegue oggi con Massimo Ranieri in una serata fuori abbonamento. Il cantante proporrà, con inizio alle ore 21,15, il suo show “Canto perché non so nuotare… da 40 anni”. Due sono le opere liriche di grande repertorio in programma: “La Boheme” con la regia di Katia Ricciarelli (15 aprile) e “Il barbiere di Siviglia” (25 febbraio). E poi Ornella Muti in prosa con “L'ebreo” (22 marzo), uno spettacolo con i due comici di “Zelig” Rocco Barbaro e Alberto Patrucco (11 febbraio), uno spettacolo di teatro musicale sull'Eros nell'opera lirica (4 febbraio), un concerto jazz della Italian Big Band di Marco Renzi (4 marzo) e la favola musicale “Pierino e il Lupo” con un attore d'eccezione che è Gianni Ciardo (11 marzo). Info: 3495657880.
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Cultura&Spettacoli
SIAMO quasi giunti a destinazione; seduta sul sedile posteriore ripenso a quando giorni or sono, Silvio, mio marito, rientrando per il pranzo, con un largo sorriso mi disse: <Non prendere impegni per sabato 16 gennaio, andiamo a Muro Lucano per l'inaugurazione del 1° Anno Accademico della Unitre.> In macchina con Nando Napoletano e Teresa D'Elia non c'è possibilità di annoiarsi, la discussione è allegra ed il tempo passa velocemente. All'improvviso un paesaggio da favola appare ai nostri occhi e mentre ci inerpichiamo per una ripida salita per giungere al Salone delle Feste della Società Operaia in Piazza San Marco dove avverrà la cerimonia, guardo incantata gli arditi spuntoni di roccia tra cui fanno capolino alberi, case e rupi scoscese; sembrano voler difendere un paese che, non so perché, mi richiama alla mente scenari di presepi napoletani. Da sotto scorgiamo una montagna che sovrasta il centro abitato, è illuminata da fasci di luci che cambiano di tanto in tanto colore; vorrei tanto fermarmi a guardare, ma siamo attesi. Man mano che saliamo la prospettiva cambia velocemente: in breve ci avviciniamo, raggiungiamo la cima della montagna, la superiamo. Ora mi sembra di essere in aereo: tutto il paese è ai nostri piedi e da un belvedere è possibile spaziare su un grande orizzonte che abbraccia una vastissima vallata. Il salone è ampio, riscaldato, guardo le persone presenti, per un momento provo sgomento: mi sembra di conoscere solo Cosimo Ponte il Presidente della Unitre, ma sono in errore, i volti sorridenti di vari membri della famiglia Gu-
Lunedì 25 gennaio 2010 Lunedì 25 gennaio 2010
UNA SERATA INDIMENTICABILE
gliotta, l'affabile attenzione di Michele, la fitta conversazione con la Sig.ra Gerardina e lo scambio di esperienze con la bella Carmela mi mettono a mio agio. Cominciano i lavori e subito il modo molto spontaneo e informale del moderatore Prof. Baldassarre capta l'attenzione di tutti. Tocca al Presidente Cosimo Ponte porgere per primo i suoi saluti ai presenti e, per quanto molto emozionato, dalle sue parole capisco che crede davvero tanto che questa iniziativa sia capace di favorire il benessere collettivo. Anche le parole del
Sindaco, Dott. Gerardo Mariani, mi colpiscono molto perché egli sottolinea, dopo i saluti di rito, l'importanza della presenza in sala di tanti cittadini, perché essa indica che sono pronti a mettersi in discussione, sono desiderosi di migliorarsi. Il Dott. Silvio Aprea, Coordinatore Regionale delle Unitre di Basilicata, sottolinea che, in un tempo in cui i ritmi della vita sono cambiati, scopo della nostra Associazione è quello di favorire l'incontro e il dialogo tra tre generazioni: i giovanissimi (sino a qua-
rant'anni di età), i giovani (fino ai sessant'anni) e i meno giovani (over sessanta). In una società come la nostra in cui c'è il fenomeno dello spopolamento per l'emigrazione culturale e lavorativa dei giovani che lascia nella solitudine, nella depressione, nell'isolamento una larga fascia di popolazione, è importante favorire la comunicazione, l'impegno, la socializzazione, la solidarietà e migliorare la capacità di “ascolto” di tutti. Inoltre la nostra Università, continua il Presidente, svolge anche il ruolo importantissimo di una educazione permanente evitando a tanti l'emarginazione in una società in cui la tecnologia cambia in maniera esponenziale creando un nuovo tipo di analfabetismo. Ma soprattutto, coniugando la cultura e la socializzazione, si crea nella grande famiglia Unitre la gioia di riscoprire le proprie radici, ma per poter pensare con gioia ed ottimismo al proprio futuro. Mi accorgo che il fervore con cui mio marito esprime le sue considerazioni scuote la platea. Osservo i volti delle persone a me più vicine: gli sguardi timidi e schivi di tanti all'inizio della serata ora sono più diretti e sicuri e il sorriso appare su
tanti visi. Prende la parola il Vice Presidente del Consiglio Regionale Sig. Giacomo Nardiello che fa riferimento alla LR n° 26/98 riguardante le associazioni di promozione sociale ed assicura un concreto aiuto in questa fase iniziale, riscuotendo un caloroso applauso dai presenti.Sono contenta, la serata è tutto un crescendo. Molta ammirazione suscita l'intervento della giovane, bella e preparata Dott.ssa Emanuela Calabrese che con un linguaggio chiaro, semplice, specifico si sofferma sui caratteri della sociologia che consentono di identificare con concretezza il significato di comunità ed associazione comunitaria. Mentre tutti si congratulano con lei, una sua frase mi fa riflettere a lungo: oggi stranamente sono i giovani ad aver tanto tempo a disposizione, senza stimoli ed ideali, spesso impossibilitati ad inserirsi nel ciclo produttivo…Il Dott Enrico Mazzeo Cicchetti, Primario Ospedale S. Carlo di Potenza, nella sua relazione sui tumori al seno afferma, con le parole di Veronesi, che non bisogna ignorare il problema perché il male esiste, si diffonde e può colpirci. Bisogna abbattere le barriere della
paura, conoscere la malattia, parlarne per affrontarla meglio e sconfiggerla. La grande umanità, la simpatia del Dott. Mazzeo, la sua esposizione chiara e documentata, il suo accenno alla necessità di uno screening e del ricorso alla odierna medicina predittiva inducono tutti a pensare che davvero l'Unitre sia una grande occasione da non perdere, come egli afferma, anche per l'opera di prevenzione che consente di fare in campo sociale. L'omaggio di una medaglia ricordo consegnata dal Presidente Cosimo Ponte a tutti gli illustri ospiti convenuti che hanno animato la cerimonia mi fanno pensare che la serata sia finita, invece un'ottima cena nel noto ristorante “Le Colline” mi fanno approfondire conoscenze vecchie e nuove, mi fanno trascorrere ore di vera distensione ed allegria grazie alla Sig.ra Ponte, attenta padrona di casa, alle inseparabili amiche Rosa Graziadei, Claudette Accardo, ma soprattutto a Maria De Luca, donna di una comunicativa ed allegria eccezionali.Al rientro il freddo della notte non riesce a spegnere gli echi della bella serata. Dal “Diario di una corsista” di Lucia Spirito
La simbologia attraverso i secoli
Shopping, che passione! Il giardino e le sue funzioni SIN anticipo sui tempi previsti, dopo un Natale sotto tono, il 2 gennaio a Potenza ed in altre città d'Italia sono iniziati i saldi. Nonostante il vento della crisi e le fosche previsioni di economisti ed esperti, la gente affolla i negozi a caccia dell'affare ed il bilancio iniziale è, nel complesso, positivo. I saldi hanno cambiato le abitudini dei consumatori i quali spendono più a gennaio che a dicembre, risparmiando sui regali natalizi. Sono diventati un fenomeno di costume, un appuntamento fisso che, soprattutto nelle grandi città, mette in coda la gente davanti ai negozi più di qualsiasi altra iniziativa e scatena gli agguerritissimi, frenetici compratori ed i commercianti ansiosi di sistemare i conti di Dicembre. È difficile rinunciare all'inconfondibile richiamodei saldi e resistere alle tentazioni dello shopping. Trascorrere il pomeriggio per negozi èil desiderionascosto ditutte le donne. Dedicare alcune ore interamente ad entrare e uscire da grandi magazzini e boutique, provarsi tutto quello che piace e cercarel'affare è a dir poco, appagante. Fare shopping per molti è addirittura una terapia: quando si sta male o si è in crisi, comprare qualcosa che piace: un bel paio di scarpe, una borsa, un capo all'ultima moda, aiuta molto. Purtroppo, in alcuni casi, lo shopping può diventare compulsivo, patologico. La cronaca ci parla spesso di consumatori che non riescono a smettere di comprare; e lo fanno per il semplice piacere di fare acquisti, di soddisfare la loro maniacale voglia di sentirsi gratificati dal possesso di cose, anche se nonservono realmente. Le vetrine esercitano su di loro lo stesso richiamo delle sirene per Ulisse. Non
passa un giorno senza che questi malati di shopping non acquistino qualcosa, così, un po' alla volta, la situazione scappa loro di mano e non riescono più a fermarsi. Sempre di più hanno bisogno di circondarsi di oggetti materiali per sentirsi felici, ma spesso ottengono solo l'effetto opposto. Sono molte le personeche pensanodi colmareil sensodi solitudine ed il vuoto della propria vita con la dipendenza dall'oggetto, con lo shopping. In realtà si instaura in essi un meccanismo psicologico perverso: nel momento in cui comperano qualcosa esistono, sono visibili, ma questa sensazione dura solo per un attimo, poi scompare e allora comprano di nuovo. E l'euforia che provano ad ogni acquisto lascia sempre più spesso posto ad un malessereche liprende nonappena escono dal negozio. Questo fenomeno è diffuso soprattutto negli USA, dove, secondo dati recenti, i consumatori compulsivi, incapaci di gestire il proprio impulso sfrenato a fare acquisti e ad accumulare oggetti, anchese il conto in banca è ormai in rosso, sarebbero circa 15 milioni. E molti finiscono col diventare debitori incalliti. Per loro la salvezza viene spesso dai “Debitori anonimi”, circoli nati sul modello degli “Alcolisti anonimi” nei quali gli schiavi dello shopping, durante le sedute di gruppo, confessano le loro debolezze, promettono di tenersi alla larga dalle vetrine, si impegnano a non usare per un po' le carte di credito, ma soprattutto imparano a guardarsi dentro, a capire quali sono i loro valori e la loro ricchezza personale, a dare un senso alla propria esistenza. E per fare questo non servono oggetti materiali. Mariolina Iacobuzio
IL GIARDINO, simbolo della bellezza, affascina e ispira emozioni, è “memoria” perché rimanda ai giochi infantili, all'innocenza protetta che scopre un incantevole microcosmo; i giardini dell'infanzia restano ricordi di luce; è “nostalgia” in quanto simbolo dell'Eden, il Paradiso perduto da cui l'uomo è stato cacciato e a cui vorrebbe ritornare; è “amore”.Nell'immaginario mitologico diventa bosco sacro, luogo in cui si sprigiona la fantasia intrisa d'incanto, ambiente miracoloso che cura corpo e anima. Nell'orto delle Esperidi, ninfe greche figlie della notte, si colgono mele d'oro che donano l'eterna giovinezza e l'immortalità. Il giardinodi Alcinoo rappresenta per Ulisse un posto di quiete, il rientro nel mondo dopo il caos delle sue avventure. Nel Medioevo il giardino è un luogo senza tempo dove si confondono realtà e fantasia, e l'antico bosco sacro in chiave cristiana, simboleggia infatti la Vergine Maria e la stessa Chiesa ed ogni fiore o frutto assume un significato metaforico: la rosa è simbolo della Madonna e del sangue di Gesù, la viola della modestia, l'olivo della misericordia, la palma della giustizia. Accanto all'hortus conclusus(giardino chiuso) nascosto all'interno del chiostro che offre riparo e preserva dal male, c'è lì'hortus deliciarum (il giardino delle delizie) che è il giardino dei castelli e simboleggia l'amore cortese, motivo centrale del “Roman de la rose”, una delle opere più note del Medioevo. Dante, nella sua Divina Commedia, oppone alla selva oscura, simbolo del peccato, la
Rosa dei beati ; nella novellistica trecentesca il giardino è per il Boccaccio il locus amoenus (piacevole), dove s'incontrano i giovani sfuggiti alla peste di Firenze recuperando le relazioni sociali perdute. La concezione umanistica dell'uomo al centro dell'universo si estende al controllo che egli esercita sulla natura e il giardino offre le meraviglie del creato all'ammirazione dell'uomo per il piacere dell'uomo stesso. Da “Il giardino di Armida” del Tasso emergono i caratteri essenziali del giardino rinascimentale, un luogo incantato e un labirinto in cui si smarrisce la ragione e ci si abbandona all'impulso dei sensi : è la concezione della vita basata sul piacere individuale che cogliamo anche nei giardini incantati del Boiardo e nel giardino di Alcina di Ludovico Ariosto.Sculturericche dirichiamiallegorici, spettacolari fontane con giochi d'acqua, cascate e girandole evidenziano la teatralità dei giardini barocchi finalizzati a stupirci; eppure, nonostantele fantasticheriee il paradosso, questi grandi parchi nascondono uno spazio intimo segreto e magico. Nel '700 si diffonde in tutta Europa la moda del giardino francese e alla fine di questo secolo trionfa il giardino all'inglese. Si tratta di un giardino pittorescoemotivo che si presta alla meditazione e in cui si coglie la corrispondenza tra l'uomoe la natura. E'il giardino romantico che si afferma pienamente nell'800, quando diventa simbolo di un luogo lontano dal mondo in cui si può realizzare la ricerca del se stesso più autentico. Nel
“Faust”di Goethe il giardino appare come un Eden rovesciato, Faust, passeggiando per i giardini di Marta, istigato da Mefistofele, corrompe la purezza di Margherita che invoca i comandamenti divini. Dopo Goethe, altri giardini in letteratura sono luoghi in cui il tempo si ferma e vi si svolge una vita sempre identica a se stessa.Nel nostro Ottocento le pagine sui giardini sono poche, ricordiamo il giardino in Valsolda nel romanzo “Piccolo mondo antico” del Fogazzaro dove ogni fiore è in correlazione con il sentire del protagonista. Ritorna il simbolismo nel giardino del Novecento dove esso è ancora memoria d'infanzia, retrospezione della felicità. L'uomo moderno ha un'intima necessità del giardino non come spazio verde con funzione utilitaristica, ma come luogo dell'anima, spazio, per dirla con Rainer Maria Rilke, in cui l'interioritàsi famondo.Profumi ecolori del giardino, ombre e brezze allontanano dall'uomo l'anonimità del mondo attuale e lo inducono a riflettere sula vita e su se stesso. Dina Palese
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PRIMA SERATA
23.15
TALKSHOW
21.05
TELEFILM
21.10
RUBRICA
21.10
REALITYSHOW
14.05
RUBRICA
FILM
21.10
21.10
ATTUALITĂ&#x20AC;
Bruno Vespa
Cold Case Delitti irrisolti
Federica Sciarelli
Alessia Marcuzzi
06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'ereditĂ 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiCercando cercando 06.10 -RubricaTg2 Costume e societĂ 06.25 -DocumentarioCebu la perla delle Filippine 06.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -ShowI Fatti Vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -SportRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -RubricaSecondo canale 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11
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06.00 -TelegiornalePrima pagina 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -Telegiornale Tg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
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20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -TelefilmComandante Florent 23.30 -Film Il texano dagli occhi di ghiaccio con Clint Eastwood, Chief Dan George, Sondra Locke - regia di Clint Eastwood (USA) - 1975
20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Film The Departed - Il bene e il male con Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson - regia di Martin Scorsese (USA) - 2006
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -AttualitĂ L'infedele
01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaTeatro in corto 02.35 -CONTENITORE Rainotte 03.10 -FilmI due figli di TrinitĂ con F. Franchi, C. Ingrassia - regia di Richard Kean (Ita) - 1972
23.40 -RubricaLa Storia siamo noi 00.40 -RubricaMagazine sul 2 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaProtestantesimo 01.55 -RubricaAlmanacco 02.10 -RubricaRainotte
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Forum
The Departed Il bene e il male
Gad Lerner
leTrame LA 7
ORE 14.05
RETE 4
IL MIO AMICO JEKYLL con U. Tognazzi, R. Vianello, C. Croccolo, A. Lane - regia di Marino Girolami (Ita) 1960 Giacinto Flora, precettore in un collegio femminile, ogni notte viene rapito dal dottor Jekyll, che riesce a trasformarlo in un individuo sadico e vizioso. All'interno del collegio avvengono strani e inspiegabili fatti, fino a quando l'intervento di un detective cercherĂ di rimettere le cose a posto sciogliendo l'enigma...
ITALIA 1
ORE 21.10
ORE 16.55
TI AMERĂ&#x2019;...FINO AD AMMAZZARTI con K. Kline, T. Ullman, J. Plowright - regia di Lawrence Kasdan (Usa) - 1990 A parte numerose quanto sistematiche scappatelle, Joey Boca ama sua moglie Rosalie. Ignara di tutto, la donna pensa sempre che lui sia al lavoro in pizzeria. Poi un giorno scopre un suo flirt e decide di farlo assassinare. Assolda due killer temibili quanto... pasticcioni...
RETE 4
ORE 23.30
THE DEPARTED - IL BENE E IL MALE
IL TEXANO DAGLI OCCHI DI GHIACCIO
con L. DiCaprio, M. Damon, J. Nicholson, M. Wahlberg - regia di Martin Scorsese (Usa) - 2006
con C. Eastwood, C. D. George, S. Locke regia di Clint Eastwood (Usa) - 1975
Boston: la recluta Billy Costigan viene infiltrata nella gang guidata dal mafioso Frank Costello con lâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo di sgominarla dallâ&#x20AC;&#x2122;interno. Ma lo stesso Costello ha inserito, da tempo, un suo uomo nella polizia...
Josey Wales, ex contadino texano e soldato dellâ&#x20AC;&#x2122;esercito sudista, non si arrende ai vincitori yankee: specie se questi sono rappresentati da Terrill e la sua banda, giĂ massacratori di sua moglie e di suo figlio. Si dĂ alla macchia in compagnia di Jamie, un ragazzo suo compagno in guerra, sfugge a vari tipi di malintenzionati e guida un piccolo gruppo di outsider verso una nuova vita...
Panni stesi, asciutti, in un attimo! Stendino riscaldabile Â&#x2021; 3UDWLFR SLHJKH YROH H FRPRGR GD WUDVSRUWDUH Â&#x2021; $VFLX JDWXUD UDSLGD UDSLGD GHJOL DELWL DQFKH LQ LQYHUQR TXDQGR VL q FRVWUHWWL D VWHQGHUH LQ FDVD Â&#x2021; 3LHJKHYROH H FRPRGR GD VSRVWDUH Â&#x2021; )RUQLWR GL XQ VROLGR SLHGLVWDOOR GD SDUHWH FRQ XOWHULRUL EDUUH SHU VWHQGHUH L SDQQL Â&#x2021; &DYR H OXFH GL FRQWUROOR Â&#x2021; 3RWHQ]D DVVRUELWD : Â&#x2021; 6WUXWWXUD PHWDOOLFD Â&#x2021; EDUUH ULVFDOGDWH D VROL
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Televisioni 51
LunedĂŹ 25 gennaio 2010
PRIMARIE IN PUGLIA
Alta l’affluenza, lunghe code ai seggi L’atteso esito in nottata E il Pdl punta su Palese nella corsa alle pagine 4 e 5
Anno 9 n. 24€ 1.00
Messaggio di Osama ad Obama. Terrorismo dell'assonanza.
MESSAGGIO PER OBAMA
Nuove minacce di Bin Laden Al Qaeda rivendica l’attentato al Delta «I nostri attacchi continueranno» a pagina 3
Lunedì 25 gennaio 2010
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466
SPORT
SECONDA DIVISIONE
SERIE D
Melfi, e sono tre Urlo del Pisticci Ancora Guazzo per il punto e il solito Chiaria della speranza
Potenza, un momentaccio Volley
Basket A Dilettanti
Basket B Dilettanti
Serie D
Il derby incorona il Lauria
A Matera passa Trapani Publysis giù
Corporelle unico successo
Matera pari Francavilla corsaro
Regionali: Candidato Pdl nella massima incertezza
E risale il nome di Pagliuca PER oggi è previsto l’incontro tra il premier Silvio Berlusconi e l’ex vicedirettore del Corriere della Sera, Magdi Cristiano Allam. Eppure, proprio nel Partito della libertà, dopo le recenti reazio-
ni,anchepiuttosto dure,control’imposizione “verticistica”, sembra regnare grandeconfusione. Ierisera,tra inomi possibili si riaffaccia quello del consigliere regionale Nicola Pagliuca.
NEL MATERANO COMPLETA LA SEGRETERIA
Pd cittadino, per il sindaco verso le primarie a pagina 11
a pagina 6
A Matera
A Pomarico
Nuovo blitz animalista
Pensionato cambia gestore e riceve una bolletta esorbitante L’Adiconsum pronta a ricorrere alle vie legali
a pagina 12
a pagina 13
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Domina la Ternana ma non va oltre l’1-1