Brevi dal mondo
Martedì 26 gennaio 2010
L’ex capo del governo sostituirà il dimissionario Francesco Rutelli
Beirut, cade aereo, 90 morti
Copasir, oggi D’Alema sarà presidente
BEIRUT – Sono tutti morti i 90 tra passeggeri e membri dell’equipaggio che si trovavano a bordo dell’aereo delle linee aeree etiopiche precipitato in mare a largo delle coste libanesi subito dopo il decollo dall’aeroporto di Beirut. Secondo quanto affermato dall’Ethiopian Airlines, sul Boeing 737-800 non ci sono sopravvissuti. Nella lista degli 83 passeggeri non figurano italiani, mentre ci sono 58 libanesi (quattro dei quali titolari di passaporti britannico, russo e canadese), 22 etiopi, un iracheno, un siriano e una francese, Maria Sanchez Pietton, moglie dell’ambasciatore di Francia in Libano, Denis Pietton.
ROMA – Per Massimo D’Alema si aprono le porte della presidenza del Copasir. Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è stato convocato dal vicepresidente Giuseppe Esposito, del Pdl, oggi alle 13 a Palazzo San Macuto. All’ordine del giorno la nomina del successore di Francesco Rutelli alla presidenza dell’organismo di controllo sui servizi di intelligence. Entrato a farne parte la scorsa settimana al posto del componente Pd, Emanuele Fiano, D’Alema dovrebbe contare su un voto unanime del comitato. Una volta insediatosi l’ex presidente del Consiglio dovrà far fronte ad un’agenda fittissima di impegni
Impiccato Alì Strage a Bagdad BEIRUT/BAGHDAD – Alla fine, dopo quattro condanne a morte, l’ultima ora è giunta anche per il famigerato 'Ali il Chimico': ieri all’alba è stato impiccato. Poco prima che ne venisse dato l’annuncio ufficiale, tre autobomba esplodevano quasi simultaneamente nel centro di Bagdad, causando oltre 35 morti e almeno 70 feriti. Un triplice attentato che, a meno di un mese e mezzo dalle cruciali elezioni parlamentari, questa volta non aveva come obiettivo gli edifici governativi, bens gli alberghi più frequentati dagli stranieri.
Favara, il vescovo «No alla messa» AGRIGENTO – Ha mantenuto la promessa fatta all’indomani di un’altra tragedia annunciata: la frana che ha spazzato via Giampilieri. Allora Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, scrisse al responsabile della Protezione Civile descrivendogli il gravissimo stato di dissesto di tanti centri storici dell’agrigentino e assunse l’impegno che mai avrebbe celebrato i funerali delle vittime di nuovi disastri annunciati. E così ha fatto, affidando, a una nota diffusa nel pomeriggio di ieri, l’annuncio che oggi non sarà dietro l’altare della chiesa di Favara a dare l’ultimo saluto a Marianna e Chiara, le sorelline morte nel crollo della palazzina in cui vivevano con i genitori e il fratellino sopravvissuto.
tra cui spiccano l’esame della legge 124 sui segreti di Stato e la verifica della procedura di applicazione. Ma anche una serie di altri temi delicatissimi, in primo luogo la vicenda dei due italiani rapiti in Mauritania, lo scorso dicembre e per la liberazione dei quali sono in corso intense trattative. Nei giorni scorsi D’Alema, intervistato da Fabio Fazio su Rai Tre, aveva sottolineato l’esigenza di utilizzare il segreto di Stato «con parsimonia perchè qualche volta serve a tutelare dei valori e qualche volta serve a nascondere delle magagne. Il compito del Copasir – aveva spiegato – è quello di vigilare e distinguere». D’Alema raccoglierà il testimone
di Rutelli (che resta comunque membro dell’organismo) che la settimana scorsa aveva tracciato un bilancio della propria attività: in poco più di un anno e mezzo, 69 sedute, con 44 audizioni, 491 documenti acquisiti (per un totale di quasi 16 mila pagine), tre Relazioni al Parlamento. Dal rischio spionaggio dei telefonini tramite software in libera vendita su Internet, fino all’archivio del consulente delle procure Gioacchino Genchi; dalle foto a villa La Certosa, alla vicenda dell’ex direttore di Avvenire, Dino Boffo. Il Copasir è stato istituito dall’art. 30 della legge 3 agosto 2007 e ha sostituito il Comitato parlamentare di Controllo sui servizi segreti (Copa-
Massimo D’Alema
co). Ha il compito di verificare, in modo continuativo, che l’attività del sistema per l’informazione per la sicurezza si svolga nel rispetto della Costituzione e delle leggi. Del Comitato fanno parte cinque deputati e cinque senatori.
Il “processo breve” al Senato, ma se ne discuterà dopo le regionali
Giustizia, Fini:«Serve equilibrio» Iniziato alla Camera l’iter legislativo sul “legittimo impedimento” ROMA – Tra potere giudiziario e potere politico si deve raggiungere ad ogni costo un equilibrio. E questo per evitare che la politica attenti all’indipendenza della magistratura e che la magistratura invada in maniera eccessiva la sfera della politica. Trasformando giudici e Pm in «controllori di virtù» di leader e partiti. La posizione espressa dal presidente della Camera Gianfranco Fini, durante la presentazione del libro di Luciano Violante «I magistrati», sembra un pò la premessa per la nuova fase di riforme che tutte le forze politiche reclamano a gran voce, ma che, probabilmente, prenderà il via solo dopo le elezioni regionali. È chiaro, spiega Fini nel suo intervento, che non si può più pensare ad un magistrato che sia solo «bocca della legge» come diceva Montesquieu, ma allo stesso tempo, si deve anche porre un freno all’«esasperata giuridicizzazione della vita sociale». Le toghe, cioè, dovrebbero avere un margine di discrezionalità meno ampio. E si dovrebbe interrompere quella sorta di «protettorato» dei Pm che è cominciato in Italia con il dopo Tangentopoli. Fini lancia l’allarme sul fatto che ormai il diritto penale sia diventato «un modo normale di legiferare». Ma allo stesso tempo avverte tutte le forze politiche che «non si può condizionare in nessun caso l’indipendenza della magistratura con norme che mirino alla sua sottoposizione politica». Politica e toghe, insomma, è la sintesi del suo pensiero, devono cambiare,
riuscendo a trovare un equilibrio. E per arrivare all’equilibrio, non c'è che una strada: quella delle «riforme» da fare, possibilmente, tutti insieme. Sul tappeto però, almeno per ora, di leggi sulla giustizia che 'contano' ce ne sono sostanzialmente due: il ddl sul processo breve e il testo sul legittimo impedimento che ieri, come previsto, ha cominciato il suo iter in Aula, alla Camera. Due leggi che Pd e Idv continuano a definire «ad personam». Per il processo breve, trasmesso dal Senato alla commissione Giustizia di Montecitorio, il presidente Giulia Bongiorno ha già disposto un’indagine conoscitiva per approfondire «gli aspetti più impor-
tanti». Il che richiederà tempo: almeno fin dopo le regionali. Sul legittimo impedimento, invece, si attendono le proposte di modifica annunciate dal relatore che comunque avrà tempo di presentarle fino a 24 ore prima del voto previsto per la prossima settimana. Il provvedimento, allo stato, non convince il Pd che, con il capogruppo in commissione Donatella Ferranti, annuncia voto contrario. Mentre è considerato dall’Udc l’unica soluzione possibile per uscire dall’empasse in cui si trova il Parlamento per quella che viene definita la continua ricerca di un modo per risolvere i guai giudiziari del premier. Anna Laura Bussa
Gianfranco Fini
Il Cavaliere è tornato al San Raffaele ed è stato visitato dai periti della Procura di Milano
Perizia medica su Berlusconi per l’aggressione MILANO – Cinque medici attorno al voltodelpremier.È duratacircamezzorala visita a Silvio Berlusconi da parte dei due consulenti incaricati dalla Procura di Milano di accertare la prognosi e l’eventuale esistenza di danni permanenti dopo l’aggressionedel 13dicembre inpiazza Duomo. Visita a cui hanno partecipato anche il medico personale del presidente del Consiglio, un 'luminare' scelto dal premier e un altro nominato dagli avvocati di Massimo Tartaglia, il suo aggressore. Così ieri mattina il capo del governo è ritornato al San Raffaele, l’ospedale dove più di un mese fa venne ricoverato dopo quel colpoin faccia percui primaera stata formulata una prognosi di 25 giorni e
poi, su parere del suo medico di fiducia, il prof. Alberto Zangrillo, di 90. Berlusconi è stato visitato dai consulenti nominati una settimana fa dal procuratore aggiunto Armando Spataro, i professori Carlo Goy, dell’Istituto dimedicinalegale milanese, e Federico Biglioli, primario maxillo-facciale al San Paolo. E insieme aloro c'erano,oltreallegale delpremier, l’avv. Niccolò Ghedini, e Zangrillo, anche il professor Antonio Farneti, docente di medicina legale all’Università degli Studi di Milano, l’esperto individuato dagliavvocatidel presidentedelConsiglio, e il dott. Maurizio Dalla Pria, neurologo e psichiatra forense, scelto da Tartaglia. I due esperti della Procura, da quanto si è saputo, hanno anche raccolto tutta la do-
cumentazione clinica disponibile che ora dovranno esaminare per stendere la loro relazione. Relazione che dovranno depositare al pm entro 15 giorni e che riguarda le lesioni personali provocate al capo del governo. L’esito della consulenza medico-legale disposta dal procuratore Spataro, titolare delle indagini aull'aggressione, servirà per formulare l’esatta ipotesi di reato nei confronti di Tartaglia, ora accusato di lesioni pluriaggravate. Anche l’aggressore, affetto da disturbi mentali tali da determinare il suo trasferimentodal carcere di San Vittore al reparto di psichiatria del San Carlo, è stato sottoposto a visite e a colloqui da Dalla Pria. Letizia Bianco
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
2 In Italia e nel Mondo
Il cardinale presidente della Cei: «La religione non è un fatto privato»
Bagnasco: «Sogno nuovi politici cattolici» ROMA–Riformeurgenti in nome del bene comune, azioni anticrisi per le famiglie con prole, politiche a tutela della vita. E un «sogno ad occhi aperti»: quello di una nuova generazione di italiani cattolici disposti a battersi per tutto questo. Il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, giunge al primo appuntamento pubblico del 2010, il Consiglio permanente aperto ieri sera a Roma, con un lungo elenco di sfide politiche ed etiche da affrontare e qualche soluzione, ben deciso a respingere «le intimidazioni del secolarismo» volte a ridurre la religione ad un fatto privato. Bagnasco evoca la riconcilia-
Il presule: «L’immigrato è uno di noi, a Rosarno c’era una condizione non accettabile e non umana» zione auspicata la Papa per l’Africa, buona – dice il porporato – «anche per ogni altro popolo, anche per noi». Ricorda l’appello al disarmo in politica lanciato da Assisi nello scorso novembre. «Ha avuto una certa eco» – sottolinea – eppure «la situazione interna ha continuato a surriscaldarsi». «Maestri nuovi del sospetto e del risentimento» –complici, secondo il cardinale, i media - lanciano «parole violente, che , ripetute possono resuscitare mostri del passato». Basta con la «denigrazione re-
ciproca» che fa male al Paese, gli italiani siano fieri «del proprio buon nome» e guardino avanti. Per questo serve «una generazione nuova di italiani e di cattolici che «sentano la cosa pubblica come cosa importante e alta», che noncerchino «lavia menocostosa della convenienza di parte comunque argomentata, ma la via più vera». Un richiamo, forse, quest’ultimo,aicattolici cheinpoliticagià ci sono, richiamati «ad essere sempre coerenti con la fede». Sull’immigrazione parteda Ro-
sarno la riflessione di Bagnasco, un luogo dove gli immigrati erano sottoposti ad uno standard di vita«non accettabile»e «nonumano». Una situazione che, insieme alla crisi, anche altrove ha dato spazio ad una «strategia avvolgente della malavita», responsabile di «raccapriccianti interventi» e intimidazioni che «occorre saper respingere con inesorabile nettezza». Poi Bagnasco ricorda che «l'immigrato è uno di noi», come gli italiani di una volta, come Gesù. E condanna, ricordando la visita del papa in sinagoga, «i focolai riaffioranti di antisemitismo, come pure di xenofobia». Domitilla Conte
Angelo Bagnasco
Il capo della Protenzione civile “scaricato” pure da Frattini
Haiti, la Clinton sferzante con Bertolaso: «Chiacchiere» WASHINGTON – Hillary Clinton liquida come 'chiacchiere' le critiche del capo della Protezione civile italiana sulla gestione dell’emergenza Haiti. E anche Franco Frattini si dissocia da Guido Bertolaso. Ma tra i due, seppure a distanza, si apre una polemica. Con il ministro degli Esteri che giudica dettate dall’«emotività» le parole di Bertolaso. E il sottosegretario che replica: «Io emotivo? È noto che sono pagato per stare calmo». «Monday morning quarterback», è l’espressione usata dal segretario di Stato americano quando al Dipartimento di Stato - con a fianco il titolare della Farnesina – ha risposto a chi gli chiedeva del 'j'accuse' di Bertolaso. Una frase che in italiano ha il senso del 'no alle polemiche con il senno del poi' e richiama i nostrani dibattiti calcistici come il 'processo del lunedì'. Sulla stessa linea della Clinton, Frattini ha preso le distanze da Bertolaso – che comunque ieri ha corretto il tiro, chiarendo di non essersi riferito agli Usa ma alla mancanza di coordinamento da parte delle organizzazioni internazionali, Onu in testa – già prima di atterrare sul suolo americano. «Il governo italiano non si riconosce in quelle parole», spiegava Frattini in nottata durante il volo transatlantico. Il capo della diplomazia italiana – accolto a Washington da «amico, da grande alleato degli Usa» – ha parlato così di «dichiarazioni dettate dall’emotività», dal clima di «tragedia» respirato dal capo della Protezione civile ad Haiti. Che niente hanno a che vedere con la collaborazione ed il grande apprezzamento reciproco tra Italia e Stati Uniti, anche nella gestione della tragedia haitiana. Lettura però seccamente respinta in serata dallo stesso Bertolaso: «Respingo l’ipotesi che abbia parlato come reazione emotiva: è noto che sono pagato per stare calmo ma anche per fare le cose per bene», puntualizzerà infatti dall’Aquila il capo della Protezione civile. Nel corso della sua giornata america-
na, Frattini ha comunque rilanciato a più riprese il suo messaggio: «Non abbiamo dato e non desideriamo dare lezioni a nessuno. Ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo come abbiamo fatto e come faremo, insieme all’America e alle Nazioni Unite», ha detto, ribadendo il suo 'no' ai «processi del lunedì», alle polemiche delgiorno dopo. Iltitolare della Farnesina è tornato poi più volte ad esprimere apprezzamento per l’impegno degli Usa nella gestione dell’emergenza. Lo stesso apprezzamento arrivato anche dalla Clinton – «apprezziamo moltissimo il contributo dell’Italia ed i suoi consigli», ha detto il segretario di stato Usa – che però non ha lesinato qualche 'stoccatina', riferendosi indirettamente alle parole del capo della protezione civile. La logistica e le difficoltà presenti nell’isola sono sono ben diverse da «quelle dell’Aquila», ha detto rimarcando «la complicata situazione in cui si opera».
Girata pagina sulle polemiche, bisogna comunque ora guardare avanti. E cominciare a pensare non solo alle contingenze ma anche al futuro. Frattini, sottolineando che l’Italia è impegnata in prima linea per Haiti e che sta arrivando nell’isola anche la nave Cavour con elicotteri e un primo contingente di carabinieri (cui si aggiungeranno quelli previsti dalla missione Ue di gendarmeria) per assicurare anche l’ordine pubblico, ha poi rilanciato la necessità di una Conferenza Internazionale per Haiti. Un momento di confronto che vada al di là degli Amici di Haiti – cui partecipano solo i paesi tradizionalmente interessati all’area – per un piano di ricostruzione per il dopo-emergenza. Una fase 'due', ha spiegato Frattini, che una volta superata quella dei soccorsi immediati, faccia una ricognizione delle necessità e guardi a «medio termine». Marina Perna
Ma ad Haiti ora è il tempo di seppellire degnamente le vittime
L’ex candidato riformista ha ribadito, però, che i brogli elettorali ci sono stati
Iran, Karrubi riconosce l’autorità di Ahmadinejad TEHERAN – Mehdi Karrubi, uno dei leader dell’opposizione iraniana, ha fatto sapere di considerare Mahmud Ahmadinejad come «capo del governo di questo sistema», anche se è tornato a denunciare «brogli massicci» nelle elezioni del giugno scorso e non gli ha quindi concesso il riconoscimento di presidente eletto dal popolo. Non è chiaro se questa presa di posizione, che rimane alquanto ambigua, sia il segnale che Karrubi, già candidato riformista alle presidenziali, intende scendere ad un compromesso, dopo aver chiesto l’annullamento della consultazione insieme con il candidato moderato Mir Hossein Mussavi ed essere stato negli ultimi sette mesi tra i più convinti sostenitori delle proteste antigovernative. Soltanto domenica il partito di Karrubi, Ete-
mad Melli, è tornato a chiedere in un comunicato «elezioni libere», aggiungendo che l'ex candidato riformista «rimane fermo e a testa alta perchè ha le prove» di brogli. Ieri l’agenzia filogovernativa Fars ha scritto che Karrubi riconosce Ahmadinejad come legittimo presidente. Alla domanda se considerasse Ahmadinejad come «il presidente eletto e legale dell’Iran», ha riferito l’agenzia, Karrubi ha risposto: «Ho ancora i miei problemi, ma in risposta alla vostra domanda devo dire che sì, lo riconosco come presidente». Ma poco dopo il figlio di Mehdi Karrubi, Hossein, in una dichiarazione diffusa dal sito dell’ex candidato, Sahamnews, ha precisato che il padre rimane «pienamente convinto che ci sono stati massicci brogli nelle elezioni» e ha sottolineato che l'autorità di Ahmadinejad come capo
del governo deriva dall’investitura ricevuta dalla Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei. «Poichè la Guida – ha affermato Hossein Karrubi – gli ha trasmesso i poteri, mio padre considera Ahmadinejad il capo del governo di questo sistema». Decine di oppositori sono rimasti uccisi e migliaia sono stati arrestati nelle manifestazioni seguite alla proclamazione di Ahmadinejad come vincitore delle presidenziali di giugno. Uno dei giorni più sanguinosi è stato il 27 dicembre, ricorrenza sciita dell’Ashura, quando almeno otto persone sono morte nella repressione di nuovi raduni di piazza. Sui siti dell’opposizione circolano nelle ultime settimane appelli a tornare a manifestare l'11 febbraio, anniversario della rivoluzione del 1979. Alberto Zanconato
Oxford, lezione-spettacolo La Nasa cerca soldi Romantici preoccupati di Grillo: «L’Italia? Un virus» e mette in saldo le navicelle anche i cigni divorziano OXFORD – Più che rivoluzionari dei «conservatori» che vogliono usare il «buon senso». Questa, in poche parole, l’anima del movimento a Cinque Stelle fondato da Beppe Grillo. Che ieri è salito in cattedra a Oxford, nell’ambito di una serie d’incontri promossi dall’università sul tema della democrazia e dei media in Italia, e ha offerto una lezione-spettacolo su come Internet e i movimenti possono davvero cambiare la politica del Belpaese. Grillo, però, non risparmia ai britannici un avvertimento: «State attenti, l'Italia è un virus. E può arrivare anche qui».
«La strategia del puttaniere – ha tuonato il comico genovese dai legni dell’auditorium del Taylor Institute – sta arrivando anche all’estero». «Fra poco mi aspetto che la Merkel vada con uno di 18 anni o che Brown esca a cena con un mafioso».
SE siete alla ricerca di buone occasioni in tempi di saldi vale la pena di dare un'occhiata anche a quanto sta vendendo la Nasa: tute di astronauti in perfetto stato, modelli di navicelle spaziali, motori degli Shuttle, simulatori e un vero e proprio Space Shuttle, il Discovery. Ma quel che è interessante è il fatto che rispetto al prezzo iniziale di 42 milioni di dollari, valore che era stato proposto alcuni mesi or sono, la navetta spaziale viene ora venduta con un maxi-sconto che ha portato il prezzo a 28,8 milioni di dollari, più o meno 20 milioni di euro. A questo valore bisogna
aggiungere circa 2 milioni di dollari per il trasporto, che verrà realizzato dalla Nasa con il Boeing 747 appositamente attrezzato. Ma come per tutti i saldi, c'è anche una scadenza: questo prezzo vale per circa sei mesi, dopodiché il valore tornerà a quello iniziale.
L'ELEFANTE? Ha un'ottima memoria. Il gatto? Almeno sette vite. Il coniglio invece solo molta paura e i cigni, si sa, sono la specie più fedele del regno animale. I luoghi comuni della natura sono affascinanti da capire e difficili da sfatare almeno che, in piena crisi comunitaria della coppia persino i Brangelina hanno rotto - non arrivi dal Regno Unito una sorprendente notizia che allarma gli esperti e preoccupa i romantici. Una coppia di cigni di Bewick, noti anche come cigni minori, ha divorziato dopo solo due anni di convivenza nelle acque del parco Wildfowl and Westlands Trust
di Slimbridge. Sarindi, il maschio, è ritornato in Inghilterra dopo le migrazioni estive portando una nuova partner dalla Russia, Sarind; mentre Saruni, la femmina della coppia, è arrivata a Slimbridge per l'inverno accompagnata da un nuovo compagno, Surune.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
In Italia e nel Mondo 3
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
Il fatto del giorno: Primarie del Pd. Vendola stravince in Puglia L’esplosione del laboratorio
Sconfitta la linea del partito
Il poeta e il professorino
dal commento di Massimo Franco
dal commento di Federico Geremicca
dal commento di R. Pol.
È la nemesi di chi vede le primarie come la «vera» e unica fonte di legittimazione dei vertici del Pd; e insieme l’esplosione del «laboratorio pugliese» messo su da Massimo D’Alema e Pier Luigi Bersani per lanciare l’alleanza con l’Udc. In apparenza è tutto facile, perché ci sono vincitori e vinti. Ma nell’analisi di quanto è accadutoieri,fattori localienazionalisimescolano. Così,sipuò affermare che la vittoria netta del governatore uscente Nichi Vendola riapre i giochi congressuali; e che hanno prevalso le nomenklature locali sui diktat nazionali del segretario Bersani, affiancato e quasi sovrastato da D’Alema. Ma forse l’aspetto più eclatante delle elezioni primarie è che si siano svolte, abbiano mobilitato quasi 200 mila persone [...].
Secondo alcuni «si sapeva». Per altri «non solo si sapeva, ma se la sono cercata». Le due cose non sono in contraddizione. Ed è per questo che è praticamente certo che la direzione Pd che Bersani ha convocato per stamane dovrà trovare una risposta convincente alla seguente domanda: «Ma se si sapeva, perché diavolo ce la siamo cercata?». Tradotto: se si sapeva che Nichi Vendola avrebbe travolto non solo Francesco Boccia ma probabilmente chiunque si fosse presentato a sfidarlo accompagnato dal non fascinosissimo annuncio che bisognava liquidarlo per potersi alleare con Casini, Cesa (e Totò Cuffaro...), ecco, se tutto questo si sapeva davvero, perché il Pd se l’è cercata? [...].
Cronologicamente li dividono ”solo” dieci anni ma in realtà non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro. Niki Vendola è il più vecchio, è nato nel 58; Francesco Boccia due lustri dopo ma è la loro storia, la formazione, le esperienze politiche e anche lo stile di vita che ne fanno due opposti. Si sono sfidati per la seconda volta alle primarie del centro-sinistra in Puglia: due facce e due proposte per lo stesso schieramenti. Distanti come il giorno e la notte. Vendola, omosessuale dichiarato, fondatore dell’Arcigay e promotore della Lila, è il prodotto di una famiglia cattolica e comunista. Sul suo sito Internet racconta che a casa sua, a Terlizzi c’erano due grandi ritratti, uno accanto all’altro: Yuri Gagarin e Giovanni XXIII. [...].
La migliore di oggi
Il popolo di Nichi
E Vendola rifila uno schiaffone a Bersani
dal commento di C. Maltese
dal commento di Stefano Filippi
Il ciclone Vendola ha travolto tutti. Da oggi il laboratorio pugliese, che avrebbe dovuto lanciare il nuovo centrosinistra alleato con i centristi, si rovescia nel laboratorio della crisi del Pd. La festa e il dramma, evidenti da giorni, sono diventati reali alle 10 di sera, quando nel quartier generale di Vendola sono cominciati a piovere numeri come pietre sulle teste del gruppo dirigente democratico. Ottanta a venti per Vendola su Francesco Boccia a Bari centro, 75 a 25 nella periferia di Japigia, 80 a 20 in provincia. [...].
Lo schiaffone è arrivato, più sonoro del previsto. Incerto con l’Udc, in difficoltà a Bologna per i guai sentimental-giudiziari del sindaco Flavio Delbono, Pierluigi Bersani ha incassato ieri sera lo smacco più pesante: la sconfitta del suo candidato alle primarie del centrosinistra in Puglia. Ha vinto Nichi Vendola, ma a differenza di cinque anni fa - quando battè lo stesso avversario di ieri, Francesco Boccia, con il distacco risicato di 1600 voti - ha fatto il pienone: 73 per cento contro 27. Una valanga. Troppa disparità nella brevissima campagna elettorale, troppo divario tra il governatore in carica, por-
La debacle di Boccia dall’articolo di V. Del Giudice
tavoce nazionale di Sinistra ecologia libertà, e il giovane sfidante, l’economista amico di Enrico Letta, catapultato in extremis dal Partito democratico per tentare la strada nuova dell’accordo con l’Udc. Le urne delle primarie si sono chiuse ieri sera alle 21 (si erano aperte alle 8) e i risultati sono giunti con il contagocce. Ma l’esito non è mai stato in discussione, dalle località più piccole fino alle città capoluogo: per ogni voto andato a Boccia, Vendola ne ha presi tre. Barletta: 9.270 contro 3.789, Trani 1561 a 516, Fasano 1960 a 490, perfino nella rocca dalemiana di Gallipoli Vendola ha straripato con 684 voti contro 204, 77 per cento. [...].
La questione morale
Giannelli sul Corriere
D’Alema: hanno lavorato contro di me
dall’editoriale di Gennaro Malgieri
dall’articolo di Maria Teresa Meli
Se perfino Edmondo Berselli, uno che se ne intende, arriva a sostenere che le due Torri (quelle bolognesi naturalmente) sono crollate sotto i colpi della questione morale, non si possono nutrire piùdubbi. Lo scandalo originatodall’indagine giudiziaria sulla vita "allegra" del sindaco Flavio Delbono, a spese dei contribuenti come sostengono i magistrati, è una pietra tombale sulla presunta diversità della sinistra, anche di quella post-marxista, alle tagliatelle insomma. Bologna, di quella diversità, per decenni era stata l’epicentro morale e culturale ed aveva incarnato l’invenzione della "superiorità" comunista e post-comunista. Quando Guazzaloca sfatò il mito espugnando Palazzo d’Accursio, ci si rese conto che i Dozza, i Fanti, gli Zangheri e gli Imbeni erano stati dimenticati, riposti in soffitta per sempre. Gli eredi del Pci, ma anche i prodiani che nel capoluogo emiliano si sentivano invulnerabili [...].
«Già so quello che scriveranno ora i giornali, che ho perso io, ce n’erano alcuni soprattutto che non aspettavano altro, che hanno sferrato un’offensiva ostile nei miei confronti. Ma anche nella politica c’è chi ha lavorato contro di me». Sul calar della sera Massimo D’Alema è alle prese con un risultato che non gli fa male, ma malissimo. Uno strappo nella telache hatessuto perstringere deirapporti con l’Udc. Ma la popolarità di Vendola l’ha avuta vinta. Gli elettori del centrosinistra pugliese hanno ritenuto che questo governatore valesse più del progetto politico accarezzato da D’Alema. E
Taglio basso
E il supermercato scopre il “win for life” dall’analisi di Chiara Bussi
«Specchio, specchio delle mie brame, riuscirò mai a diventare il più ricco del reame?». In una favola in chiave moderna sarebbe questo il desiderio dei consumatori italiani che in tempo di crisi faticano ad arrivare alla fine del mese. La bacchetta magica si chiama oggi "Win for Life" o "Turista per sempre". Un biglietto o un gratta e vinci che consentono ai pochi fortunati di vivere di rendita "felici e contenti" per 20 anni. La formula ha conquistato il mondo del marketing e ha aperto una nuova frontiera: nei concorsi a premi utilizzati in chiave promozionale dalle aziende il lusso ha ceduto il passo a un bottino che facilita la vita e consente di non lottare con il portafoglio per un giorno, una settimana, un mese o un anno. Perché se è vero che la vita è un gioco, tanto vale lasciare decidere la dea bendata. Cartoline da imbucare o da "grattare", quiz online, telefonate, giochi. Gli strumenti utilizzati sono diversi, ma hanno un unico obiettivo: catturare nuovi clienti
Nichi Vendola è il candidato del Pd alle prossime elezioni regionali di marzo. Il Governatore uscente ha stravinto le primarie con Francesco Boccia, prendendosi il 73% dei voti dei quasi 195mila votanti. Sarà quindi Vendola a sfidare il candidato del Pdl Rocco Palese, ufficializzato nella tarda serata di ieri. Sostanzialmente, sono state rispettate le previsioni che volevano Vendola prevalere, e di molto, sull'avversario. Così il governatore uscente si prende quasi tutto l'elettorato del Pd, dopo che i vertici nazionali del partito, fatto l'accordo con l'Udc, avevano deciso di puntare su Boccia, candidato gradito a Pierferdinando Casini. [...].
e renderli fedeli alla marca. C'è chi, come Carlsberg Italia, fino allo scorso ottobre invitava a "berci sopra", regalando un anno di birra gratis a chi girava il video o scattava la foto più bella, con tanto di bottiglia al malto. O la radio Rds, che oggi paga la bolletta a chi lascia il messaggio più divertente della settimana. La catena di discount Dico punta dritto alle tasche dei consumatori e mette in palio un buono per fare la spesa gratis per un anno. Mentre Danone fa studiare i suoi clienti. Chi vuole aggiudicarsi un buono da 500 euro deve rispondere a tre domande legate agli effetti benefici di uno yogurt. Solo così potrà concorrere per il premio. Il ventaglio delle vincite non finisce qui e si allarga anche al bene più prezioso: la casa. L'ha offerta Amuchina sotto forma di un buono da 100mila euro. La posta in gioco cresce sempre di più, fino a osare l'impossibile e infrangere un tabù: anche il posto di lavoro si vince a sorte. [...]. da Il Sole 24 Ore
così è accaduto, come ha ammesso lo stesso ex premier, che un pezzo del Pd abbia votato per Nichi: «È come se una squadra tifasse per la squadra avversaria». Ma è successo. Eppure l’ex premier è convinto di aver fatto quello che andava fatto. Il che lo ha portato a buttarsi in questaavventura pugliesepursapendo che rischiava di perderci la faccia. Vendola lo ha accusato di far da «balia» a Boccia. E, naturalmente, D’Alema ha negato. Ma in quell’affermazione del governatore pugliese c’è un fondo innegabile di verità. Perché se D’Alema non fosse andato in Puglia il risultato del candidato del Pd sarebbe stato ben peggiore. Del resto, D’Alema aveva capito che le
primarie non si potevano non fare. Principalmente per due motivi. Primo, «perché una parte del nostro popolo le voleva e negargliele sarebbe stato come consentire a Vendola di avere una sfera di influenza su una fetta del nostro elettorato ». Secondo, «le primarie sono l’unico modo perché il Pd possa appoggiare Vendolaalle elezioniregionali, perchéè il candidato che èuscito vincente da una consultazione condivisa, in cui ognuno si è impegnato a sostenere il vincitore ». La Puglia, croce e delizia, dell’ex premier. Lì, in un ristorante di Gallipoli, tra un pescetto e l’altro, ha convinto Buttiglione a prender parte al ribaltone che fece cadere Berlusconi nel ’94. [...].
La fotografia India, Una nebbia senza precedenti ha colpito la parte settentrionale del Paese (Ap)
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
4
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Favara e il paradosso delle case divise tra due comuni dall’articolo di A. Arachi
Nemmeno Pirandello, forse, avrebbe osato tanto nel rappresentare con la sua ironia tagliente la vita della sua Girgenti. Ma, è noto: molto spesso la realtà supera anche le più fervide fantasie. Ed ecco quello che da oltre trent’anni sta davvero succedendo a Favara. Ma anche ad Agrigento. Meglio: sta accadendo sia a Favara sia ad Agrigento. Ovvero: in via Agrigento, e nelle sue stradine, traverse e limitrofe. Perché è proprio via Agrigento la strada che segna, appunto, la linea di confine fra i due comuni. Bene. Sono trent’anni che chi abita in via Agrigento e dintorni (tre mila famiglie, più o meno) vive una doppia vita. Una doppia vita vera, burocraticamente parlando. Fino ad un paio di anni fa c’è stato anche il paradosso dell’Ici. E gli abitanti dell’assurdo confine, al momento di pagare le tasse erano costretti a sdoppiarsi: metà della casa, lì dove c’è il bagno, la camera da letto, lo sgabuzzino, forse pure la
La palazzina crollata nel centro storico di Favara
stanza degli ospiti se lo andavano a pagare ad Agrigento. L’altra parte, quella con la cucina, la sala da pranzo e, magari, un terrazzino, correvano a versarlo nelle casse di Favara. Ma adesso che l’Ici è rimasta soltanto per le seconde case, agli apolidi di via Agrigento sono rimasti comunque integri tutti gli altri paradossi burocratici. Si rompe una fogna in via Agrigento? Chi la ripara? Il comune di Favara? O quello di
Agrigento? Immaginabile la risposta: la fogna rimane com’è. E se c’è da mettere un lampione nelle stradine laterali e traverse, troppo buie e quindi pericolose? Il dilemma è sempre quello. E come per l’asino di Buridano, regolarmente, le strade rimangono buie. Favara è il comune diventato tristemente noto in questi bruttissimi giorni. È nel cuore di Favara che sabato scorso il tetto di una casa di via del Carmine è
dall’inchiesta di F. Rampini
"Il nostro obiettivo è cambiare il mondo", è uno slogan di Eric Schmid, il chief executive di Google. Lo stesso Schmid che quattro anni fa, all'inaugurazione del motore di ricerca in mandarino, con l'indirizzo locale segnato dal suffisso ". cn", dichiarò: "Siamo qui in Cina per rimanerci sempre". Ora quelle due affermazioni - cambiare il mondo, rimanere in Cina sono diventate tra loro inconciliabili. Se Google non accetta le regole di Pechino, e la censura delle autorità locali, la sua avventura cinese dovrà chiudersi. Lo scontro epico che si è aperto fra la più
Perché il potere ha paura del web grande potenza di Internet e la più grande nazione del pianeta, è destinato a ridefinire nei prossimi anni l'architettura globale del web, i limiti geopolitici della libertà d'informazione, e il nuovo concetto di sovranità nello spazio online. Il precipitare degli eventi ha colto tutti di sorpresa, almeno in Occidente. Questo copione non è stato scritto né a Mountain
View, il quartier generale di Google nella Silicon Valley californiana, né tanto meno a Washington nelle sedi del potere politico. Negli scenari più pessimisti elaborati dal Pentagono, quando due anni fa l'Esercito Popolare di Liberazione centrò in pieno un proprio satellite in un test di guerre stellari, fu detto che la conquista dello spazio sarebbe stata la prossima sfi-
crollato sopra il pavimento, lasciando stritolate sotto le macerie le due sorelline, Chiara e Marianna; e distrutti da un dolore che non trova ragione i genitori Giuseppe e Rosalia Bellavia e pure il piccolo Giovanni, l’unico dei figli sopravvissuti. A Favara adesso si sono aperte due inchieste dopo questa tragedia, si vuole sapere perché quella casa è crollata come fosse un castello di carte. E perché in dieci anni il comune non è stato capace di fare un bando di gara per alloggi popolari che erano pronti all’uso ed ora sono devastati e inagibili. E forse, per capire, si potrebbe cominciare anche da qui: perché in trent’anni nessuno è stato in grado di prendere una matita e una gomma da cancellare e spostare quella linea di confine di quanto? Cento metri? Duecento? Centocinquanta? Sarebbe bastato un colpo di bianchetto. E l’Ici del bagno sarebbe diventata semplicemente uguale a quello della cucina. Pagato ad un solo comune. Perché non si è fatto? [...].
da tra l'America e la Cina. Nessuno aveva messo in conto quello che sta accadendo da due settimane: l'improvviso gelo tra i soci del G2 per il controllo del cyberspazio. Eppure quando Google lanciò la sua versione in mandarino nel 2006, la censura di Stato esisteva già. Come Microsoft, come Yahoo, come Rupert Murdoch, anche il colosso di Mountain View accettò il patto con il diavolo: collaborare con il regime facendo propri i suoi tabù, interiorizzarne i limiti alla libertà di espressione, autocensurarsi con dei filtri di software automatici approvati dalle autorità locali. Sembrava logico. [...].
Haiti. Bertolaso: «Soccorsi patetici» dall’articolo di Carlo Mercuri
Con gli americani Guido Bertolaso un po’ ce l’ha. E non da ora. Dall’uragano Katrina in poi, cioè dal 2005, il capo della Protezione civile non perde occasione per ricordare agli statunitensi di non atteggiarsi a professori di Ricerca e Soccorso. «Dagli americani non accettiamo lezioni sulla Protezione civile: guardino a ciò che hanno combinato con Katrina!», esclamò nel 2007, in piena emergenza Tsunami. E replicò pochi mesi fa, nel momento della consegna delle prime case ai terremotati dell’Aquila: «Siamo stati migliori degli Stati Uniti. Là dopo cinque anni stanno consegnando le prime case agli sfollati del ciclone Katrina. All’Aquila ne abbiamo costruite e consegnate il doppio in meno di 200 giorni». Perciò non sorprende che ieri, a conclusione del tour di 48 ore ad Haiti per rendersi conto dello stato delle cose, il capo della Protezione civile si sia lasciato andare all’ennesima intemerata contro gli americani. Lo ha fatto dall’isola caraibica davanti alle telecamere della trasmissione di Lucia Annunziata. Bertolaso ha definito la presenza americana «inevitabile e indispensabile, ma scollegata con la realtà, con il territorio». Gli americani - ha detto Bertolaso «tendono a confondere l’intervento militare con quello che deve essere un intervento di emergenza, che non può essere affidato alle Forze armate. A loro manca una testa, una capacità di coordinamento che vada sopra quella che è l’organizzazione, la disciplina, le procedure militari». Una critica verticale. E non è mica finita. Sentite qua: «Nell’intervento gli Usa si sono affidati troppo alle stellette», quan-
do invece «avrebbero avuto bisogno di un “Obama dell’emergenza”». Ce n’è per tutti, anche per l’ex presidente Bill Clinton il quale, piuttosto che farsi riprendere mentre sposta delle cassette d’acqua, «avrebbe dovuto mettersi nel quartier generale e gestire lui l’emergenza. Allora sì che ci sarebbe stata la svolta». Poi l’affondo: «Si è venuti qui come se fosse una catastrofe umanitaria, come se si trattasse della Cambogia, del Ruanda. Si è venuti qui con l’idea: portiamo un po’ da mangiare, un po’ d’acqua e il problema è risolto. E’ questa la grande contraddizione». Americani a parte, il Savonarola della Protezione civile ha lanciato strali anche contro la più generale macchina internazionale dei soccorsi, definendola «patetica» e giudicandola come una «fiera delle vanità», dove tutti fanno a gara a mettersi in mostra davanti alle telecamere. Richiesto dalla Annunziata se per caso ci volesse un Bertolaso per rimettere le cose a posto sull’isola, magari alla testa di una struttura dell’Onu, il nostro capo della Protezione civile ha risposto che «non se ne parla nemmeno. Io sono una persona abituata ad andare controcorrente - ha detto Invece, dentro le Nazioni Unite bisogna essere molto conformisti». Le Nazioni Unite sono le depositarie dello scettro del comando. Sono loro che gestiscono il coordinamento generale delle operazioni di ricerca e soccorso ad Haiti. Uno che ha un contatto diretto con le squadre dell’Onu e che esce e entra più volte al giorno dalla loro tenda è Luigi D’Angelo, potentino di 39 anni e team leader della Ue nell’emergenza haitiana. D’Angelo non condivide le parole di Bertolaso. [...].
Lo Sport: Fra le righe e Sopra le righe Il derby e quell’Inter che ha qualcosa in più
Rossoneri. Ripartire da un “inferiority complex”
Il timbro di Pandev
dal commento di Mario Sconcerti
dal commento di E. Currò
dal commento di V. Cerracchio
Il Milan cade in piedi, ma cade. Il distacco torna a essere importante e l’avversario troppo forte. In 2 derby l’Inter ha segnato 6 reti senza subirne una. Alla fine è questa differenza che conta. È stato un bel derby, molto intenso, con tre fasi distinte. Nei primi 20 minuti l’Inter ha aggredito e segnato. Molta velocità, buona profondità, Pandev e Milito quasi imprendibili e Sneijder ispiratissimo. Nella seconda parte del primo tempo non si è praticamente giocato, complice l’arbitro e il vittimismo conseguente delle squadre. È qui che il Milan ha perso la partita. Ha seguito l’Inter nella rissa, sul gioco di forza e non ha prodotto niente nonostante avesse un uomo in più. La terza fase è stata lunga quasi come tutto il secondo tempo ed è stata dominata dal Milan. Seedorf ha aggiunto altra fantasia, Ronaldinho è sempre stato in partita, Beckham ci è finalmente entrato. Questo ha portato molti palloni non banali in area dove Borriello ha costruito i suoi spazi. Per molti minuti l’Inter non è riuscita a uscire dalla propria trequarti ed è sembrata davvero sull’orlo della resa. Difficile capire quanto fosse l’inferiorità numerica a tenerla chiusa intorno a Julio Cesar o quanto non sapesse resistere alla nuova carica del Milan. Pagava anche le condizioni imperfette di Cambiasso e Muntari. Fatto sta che dal gol di Milito al 9’ del primo tempo, l’Inter è tornata seriamente a tirare in porta al 16’ del secondo (palo di Pandev). Un’azione che ha inciso molto sulla partita perché ha spaventato il Milan e ne ha interrotto per un po’ la furia. Il gol di Pandev 4 minuti dopo è stato bello quanto abbastanza estraneo all’andamento del gioco. Però c’è stato e ha chiuso la gara. È stato un derby molto bello, profondamente insolito. L’Inter che finisce in 9, un terzo di partita che scompare tra i falli e gli errori arbitrali. Poi il grande secondo tempo del Milan che sbatte contro il cuore straordinario di un’Inter sempre più spinta dall’energia di Mourinho. Ma anche la tensione di tutto lo stadio che finisce quasi in una commozione di massa, popoli opposti sfiniti dalla fatica di una notte di calcio in comune. [...].
In attesa della replica del Milan alle accuse di Mourinho sulla congiura arbitrale ai danni dell'Inter, incarnata a giudizio dell'allenatore portoghese dalla pasticciata direzione di Rocchi nella sfida di domenica sera a San Siro, il gap tra le due milanesi, rispetto al derby d'andata, parrebbe dimezzato: in agosto era di quattro gol, in gennaio è diventato di due. Ma in realtà, nello spogliatoio rossonero, la resa invernale ai cugini è stata accolta con lo stesso senso di sconforto di quella estiva. Anzi, considerati i pericoli corsi prima e dopo il vantaggio interista firmato da Milito e il fatto che in 10 contro 11 gli avversari privi di Eto'o e Stankovic siano comunque riusciti a segnare il 2-0, la sensazione di inferiorità si è addirittura accentuata. Se in estate la si poteva attribuire alla condizione di squadra in cantiere e al calendario perfido, che aveva collocato il duello in una data tanto precoce, oggi l'alibi non
Per favore non facciamoci del male. Il derby scudetto è stato bello così, vibrante e duro come il nostro calcio senza fronzoli, teso al risultato prima che allo spettacolo. Non facciamoci del male tirando in ballo Rocchi e l’espulsione di Sneijder, bruciando la passione per il pallone con i vaniloqui in favore dell’arbitro dileggiato dall’applauso ironico o del giocatore irriverente ma giustificato dalla tensione agonistica. Nessuno tocchi questa partita. Inter e Milan hanno giocato allo spasimo e ci hanno fatto divertire: questo conta e questo vale. Dal primo minuto, senza calcoli, senza attendismo. Onorando uno stadio stracolmo, l’Italia e un po’ di mondo incollati alla tv. Niente di scontato. Mai. E’ il marchio di fabbrica del nostro campionato, quello che attira i grandi strateghi e hai voglia a dire che è meglio la Spagna, che la Premier è un’altra cosa. Non quando da noi ci si gioca lo scudetto, non quando il ritmo è vertiginoso, non quando alla tecnica devi abbinare per forza la velocità. [...].
Un momento di esultanza dei giocatori dell’Inter
vale più. Nel frattempo il Milan si era convinto di avere trovato le contromisure tattiche per frenare l'Inter, consolidate dal modulo offensivistico e dall'autostima della rimonta in classifica fino al secondo posto. Invece ha scoperto di essere inferiore ai primi della classe soprattutto sul piano della potenza e della solidità fisica. Non ha retto l'impatto, esattamente come quattro mesi e mezzo fa: non c'è stata nemmeno la possibilità di tentare il palleggio di qualità, che è di sicuro la risorsa principale
del gioco milanista, perché il pressing, l'aggressività e la superiore presenza atletica dell'Inter - di velocità e di robustezza - hanno impedito la gestione del pallone, punto di partenza ineludibile delle strategie leonardiane. L'analisi tattica e tecnica del derby è allarmante in prospettiva europea: in Champions sarà facile incontare rivali simili all'Inter, sul piano fisico e del ritmo, mentre il campionato italiano aveva raramente prospettato a Leonardo difficoltà di questo genere. [...].
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
5
Martedì 26 gennaio 2010
6 Primo piano
Martedì 26 gennaio 2010
Primo piano 7
Martedì 26 gennaio 2010
Travolto dal “Cinzia-gate”
I nodi della politica
Delbono lascia Bologna orfana del sindaco
Bersani: «Abbiamo inventato le primarie, sosteniamo chi vince»
di MICHELA SUGLIA
Bersani difende la linea del Pd Il partito fa i conti con i “casi” di Boccia e Delbono Chiarimenti rinviati a dopo le elezioni di CRISTINA FERRULLI
|
DA BARI
|
L’Udc lancia la Poli Bortone per la presidenza della Regione
«Vinceremo anche le regionali» Parola di Nichi Vendola di LUISA AMENDUNI BARI -«Vinceremo anche alle regionali»: parola di Nichi Vendola. Lo dice nella lunga domenica delle primarie, quando arrivano i primi dati che già parlano di una sua vittoria schiacciante, lo assicura in un video-messaggio registrato nella notte nel suo comitato elettorale, quando sorrisi e lacrime di commozione sono già stati consumati e i fari delle tv si sono allontanati, e lo ribadisce oggi: a marzo riuscirà a stupire tutti ancora una
volta. La sua vittoria la notte scorsa è stata la vittoria della caparbietà: glielo riconoscono anche gli avversari. Ed è quindi già campagna elettorale per Nichi Vendola, leader di Sinistra ecologia e libertà, presidente uscente della Regione Puglia e vincitore delle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla presidenza della Regione per le elezioni targate 2010. La larga vittoria di Nichi Vendola sul deputato del Pd Francesco Boccia (67,19% è il dato conclusivo) è una vittoria travolgente, frutto di una mobilitazione considerevole. E ieri, inaspettatamente, la Puglia, che pensava di salutare questagiornatacon unsolocandidato, ne ha ben tre: Vendola dovrà battersinella campagnaelettorale per le regionali non solo con il candidato del Pdl, Rocco Palese (capogruppo negli ultimi cinque anni di Fi-Pdl alla Regione Puglia), indicato domenica sera a tarda ora, quando i primi dati sulle primarie affluivano nel comitato elettorale del presidente uscente, ma anche con il candidato dei centristi, la senatrice Adriana Poli Bortone: l'Udc non si alleerà in Puglia con nessuna delle due coalizioni maggiori; Casini – dicono – confida molto sulla fondatrice del movimento Io Sud, ex coordinatrice in Puglia di An. Inaspettata – per le proporzioni
– persino per il suo entourage, la vittoria di Vendola crea sbandamento nelPd locale enazionale. La sua popolarità ha oscurato la proposta che faceva il Pd di Bersani, caldamente sostenuta in Puglia da Massimo D’Alema: far avanzare un nuovo processo politico in grado di unire le forze oggi all’opposizione del governo Berlusconi per avvicinare una prospettiva di alternativa e per rafforzare una battaglia meridionalistica. E ieri Bersani e lo stesso D’Alema hanno assicurato che le primarie non sono nate da una ostilità verso Vendola ma dalla necessità di realizzare questo progetto, che rimane tutt'ora in campo. Da parte del Pd locale e nazionale una certezza: il Pd sosterrà lealmente Vendola perchè il nemico da sconfiggere è la destra. E Vendola, che la forza dei numeri ha reso particolarmente conciliante, oggi manda a D’Alema questo messaggio: «Siamo entrambi più forti. Abbiamo condiviso una esperienza straordinaria, e ora, insieme,con tuttigli attoridel centrosinistra, possiamo costruire qui in Puglia una grande vittoria contro il centrodestra». Dopo aver reso gli onori al merito a Francesco Boccia, che si è assunto la responsabilità di una sfida difficile, Vendola avvisa: il treno è in corsa, la prossima stazione da raggiungere è la vittoria alle regionali.
Stretta di mano tra Boccia e Vendola
Casini: «In Puglia corriamo da soli» Pdl: «Fai il gioco del centrosinistra» «SARETE tutti contenti visto che vi dati consegnati al presidente del piace tanto la politica dei due forni, Consiglio avrebbero infatti messo in che ora i forni diventano tre»: Pier evidenza che la Poli Bortone era Ferdinando Casini non risparmia il avanti rispetto agli tutti altri candisarcasmo nell’annunciare la mossa dati schierati dal Pdl. Ma la scelta aldell’Udc pronta ora ad andare sola, la fine di puntare su Rocco Palese candidando Adriana Poli Bortone (capogruppo del partito in Regione) per la presidenza della regione in Pu- è la dimostrazione, ribadiscono i feglia. Una mossa quella dell’ex presi- delissimi del Cavaliere, che Berludente della Camera che fa scattare sconi si è fatto da parte lasciando la scelta al partito. Certo, è più di un campanello la convinzione di molti, d’allarme all’interno se in Puglia la partita dodel Pdl che, dopo la vitvesse andar male bisotoria di Vendola alle prignerà che chi ha condotmarie del Pd, aveva conto la trattativa se ne astato sull'appoggio autosuma la responsabilità. matico dell’Udc al proLa scelta della Poli Borprio candidato. Ed il tone però, spiega più di primo a non nascondequalche parlamentare re la sua irritazione per pugliese, avrebbe avuto la decisione dei centricome conseguenza la sti pare sia stato lo stesfrantumazione stessa so Berlusconi. Il predel partito nella Regiomier, infatti, sarebbe ne. I dirigenti locali del tornato con più interloPdl infatti rimproveracutori a criticare la co- Adriana Poli Bortone no alla Poli Bortone si siddetta politica dei due forni messa in campo dall’Udc: anzi, essersi candidata alla provincia di la decisione di appoggiare Adriana Lecce contro il centrodestra, di aver Poli Bortone, verrebbe vista come il provato a siglare un’intesa, non più chiaro tentativo di Casini di mettere i di un mese fa, con il sindaco di Bari bastoni tra le ruote al Pdl favorendo, Michele Emiliano in vista delle Retra l’altro, la vittoria di Vendola. Non gionali. E, a livello nazionale, di aver è un mistero però che la candidata votato contro il processo breve la dell’Udc fosse stata fino a pochi gior- scorsa settimana al Senato. Anche ni fa uno dei nomi (assieme a Dam- alla luce di queste considerazioni bruoso) su cui il Cavaliere puntava sembra sfumare completamente nella corsa alla Regione. Gli ultimi ogni tipo di possibile intesa 'last misondaggi sulla popolarità dei candi- nutè tra Udc e Pdl e l’ipotesi che Pa-
lese possa fare un passo indietro a favore della Poli Bortone è escluso. Il Pdl, al contrario, sarebbe al massimo disposto a siglare un’intesa con l’ex esponente di An a cui potrebbe essere offerta, nel caso di vittoria, la presidenza del consiglio regionale. Ma, al momento, l’annuncio dei centristi, non sembra lasciare spiragli di trattativa. Da un lato, dunque, i giochi spintisi troppo avanti in casa Pd e la troppa fretta imputata al Pdl (come dice la candidata Poli Bortone) che ora in Puglia schiererà il leccese Rocco Palese, hanno determinato la scelta dell’Udc che, da giorni, aveva messo in chiaro l’indisponibilità a sostenere Vendola. Senza di noi si perde, è il messaggio che i centristi inviano al Pdl «convinto della propria autosufficienza». Ma i toni sono altrettanto perentori verso i 'colleghì dell’opposizione: «A quegli esponenti del Pd che mi rivolgono in queste ore ipocriti appelli – attacca Casini – dopo aver sostenuto nelle primarie una scelta contraria a quella del loro partito e all’alleanza con l’Udc vorrei chiedere di risparmiarsi e di riflettere». Anche se, ci tiene a sottolineare, l’Udc rispetterà le intese con il Pd già delineate in altre regioni.
Nei sondaggi la senatrice è favorita rispetto a tutti i candidati Pdl
«Sono stato leggero ma saprò difendermi»
Il segretario: «Per le regioni in cui si deve ancora scegliere il candidato si deciderà in sede locale»
In cinque casi lo Scudocrociato deve decidere ma è pronto a presentarsi da solo alle elezioni
E ora le primarie spaccano il partito
Diverse partite ancora aperte con l’Udc
LA LEZIONE della Puglia non è stata sufficiente a dirimere la querelle interna nel Pd sulle primarie, considerate dalle minoranze interne una opportunità, anzi un elemento costitutivo del Pd, e da buona parte della maggioranza un rischio da evitare ogni volta che si può: il segretario Pier Luigi Bersani, alla fine della Direzione del Partito, ha detto chiaramente che su esse si deciderà di volta in volta in sede locale: e così avverrà nelle tre regioni in cui deve essere ancora scelto il candidato Governatore, vale a dire Umbria, Campania e Calabria. Ad accendere la polemica sulle primarie in generale è stato l'intervento in Direzione di Caludio Zoggia, responsabile per gli Enti locali, il quale ha detto esplicitamente che laddove ci sono più contendenti per una carica istituzionale è meglio evitare le primarie, perchè divido-
no il partito. Tesi immediatamente contrastata da tutta Area democratica, con Giorgio Tonini, Marina Sereni, Paolo Gentiloni, Luigi Lusi, Giovanna Melandri, Federica Mogherini, nonchè da Ignazio Marino. «Le primarie – ha detto il veltroniano Tonini – non sono un optional, ma sono costitutive del Pd, ed anzi ad esse si deve ricorrere per evitare le scene da resa dei conti e da lunghi coltelli che deprimono il nostro popolo». Per questo ora le primarie vanno effettuate in Umbria, Campania e Calabria. «Vino nuovo in otri nuove» ha commentato Stefano Ceccanti citando il Vangelo: se il Pd vuole essere un partito nuovo deve saper reimpostare il rapporto tra società partiti e istituzioni, appunto adottando le primarie. «Abbiamo costruito un punto identitario – ha detto Debora Serracchiani – proprio nel rito delle
primarie, che ormai è nostro: quando sidecide di rinunciarvisenza un motivo valido accadono cose come quelle della Puglia». A dir la verità, quelli che in Puglia hanno cercato di evitare le primarie, Massimo D’Alema, Nicola Latorre o Enrico Letta, hanno taciuto. Bersani, nella relazione di apertura, dice che i militanti del centrosinistra in Puglia «non hanno capito il progetto del Pd’', lasciando così intendere senza dirlo che le primarie sono un rischio se si vuol far passare un progetto politico. Alla fine Bersani si attesta su un «ni»: «Non c'è una alternativa assoluta – ha spiegato – primarie sì, primarie no. La decisione viene presa dalle Assemblee regionali del Pd, che sono il luogo della decisione». Per Umbria, Campania e Calabria, quindi non ci sarà uno scontro aperto pro o contro primarie, ma
una guerra di logoramento. In Umbria domani è prevista l’assemblea regionale, dove il segretario Lamberto Bottini, bersaniano, punta a portare il nome di un candidato condiviso dalla minoranza; cercando quindi di evitare le primarie, visto che c'è già in campo la candidatura di Mauro Agostini, espressione di Area Democratica, che ha già detto di non voler rinunciare ai gazebo. Per la Campania oggi a Napoli ci sarà una mega-riunione del coordinatore della segreteria nazionale, Maurizio Migliavacca, con i dirigenti e i parlamentari. Visto che l’Udc sembra sulla via dell’accordo con il Pdl, si parla ora di primarie, o di coalizione o di partito, da tenere il 7 febbraio: ne hanno parlato il governatore uscente Antonio Bassolino e, durante la Direzione, Vincenzo De Luca, uno dei candidati più accreditati.
LE ULTIME novità dalla Puglia hanno sparigliato le carte nel Pd, ma hanno contribuito a chiarire il quadro delle candidature. Quadro, comunque, non ancora chiuso, che vede l’Udc svolgere un ruolo chiave e pronta in cinque casi alla corsa in solitaria. Ecco una mappa della situazione. PIEMONTE – Mercedes Bresso, governatore uscente, correrà per il centrosinistra con l’appoggio dell’Udc, indisponibile a sostenere il candidato leghista del centrodestra, Roberto Cota, capogruppo del Carroccio alla Camera. LOMBARDIA – Il centrodestra mette in campo Roberto Formigoni, ma senza Udc. Il partito di Casini vuole fare da sè, spendendo il nome di un big nazionale: Pezzotta o Buttiglione. Il Pd schiera Filippo Penati, ex presidente della Provincia: sostenuto da Idv e Sinistra e libertà, ha
detto no alla sinistra radicale. LIGURIA – Claudio Burlando sarà ricandidato dal Pd. Alle battute finaliletrattative conl’Udc: Casini ha chiesto di non inserire esponenti «comunisti» in giunta. Se la vedrà con Sandro Biasotti, già governatore tra il 2000 e il 2005. VENETO – Per il centrodestra correrà il leghista Luca Zaia, ministro delle Politiche agricole. Il Pd ha designato Giuseppe Bortolussi, assessore comunale a Venezia e segretario del centro studi Cgia di Mestre. Tramontata l’ipotesi di un’asse con l’Udc, che schiera Antonio De Poli, segretario veneto del partito. EMILIA ROMAGNA–Il Pd torna a scommettere su Vasco Errani, presidente uscente. Sfiderà Giancarlo Mazzuca, ex direttore del Carlino, anche se l’investitura ufficiale manca. Anche qui l’Udc andrà da sola, con il deputato Gianluca Galletti.
TOSCANA – Il centrosinistra ha scelto l’attuale assessore alla Sanità Enrico Rossi. Il Pdl deve decidere: il deputato Riccardo Migliori si è chiamato fuori, mentre crescono le quotazioni di Monica Faenzi, deputato Pdl. Attesa in settimana una decisione. L’Udc correrà da sola con Francesco Bosi. LAZIO – In Lazio si sfidano Renata Polverini ed Emma Bonino. La leader Ugl sarà sostenuta da centrodestra e Udc. L’esponente Radicale si è fatta avanti da sola e ha raccolto l’appoggio Pd; in costruzione una possibile alleanza con Idv e Prc. MARCHE – Gian Mario Spacca, presidente in carica, non è mai stato in forse come candidato Pd. Meno chiaro il quadro della possibile coalizione, ma il Pd sembra orientato a chiudere con l'Udc. Tutto rinviato alla prossima settimana per il Pdl. UMBRIA – Il Pdl sta valutando.
Quanto al Pd, Rita Lorenzetti, presidente uscente, punta a un terzo mandato che lo statuto del Pd umbro non prevede: la commissione di garanzia ha detto 'nò e lei ha fatto ricorso. In pista anche il senatore Mauro Agostini. Partita aperta per l’Udc. CAMPANIA – Il Pdl candiderà il deputato Stefano Caldoro, di estrazione socialista, e l’Udc dovrebbe appoggiarlo. Nomi ancora incerti e possibilità di primarie nel centrosinistra. PUGLIA – La vittoria di Nichi Vendola alle primarie ne fa il candidato del Pd. Immediata la reazione Udc, che candida autonomamente la senatrice Adriana Poli Bortone., mentre il Pdl punta su Rocco Palese, capogruppo Fi-Pdl in Regione. BASILICATA – Il centrosinistra candida Vito De Filippo attuale presidente. Gli avversari devono decidere: in pole ci sarebbe il consigliere
Pierferdinando Casini
regionale Nicola Pagliuca. Si è fatto avanti anche Magdi Cristiano Allam, europarlamentare eletto con l'Udc. CALABRIA – L'ipotesi primarie nel Pd, che sembrava sfumare, riprende corpo. Il sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, correrà per il Pdl, con i centristi al fianco, a quanto pare. L'Idv mette in campo l’imprenditore Pippo Callipo.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
ROMA – Non è il giorno né delle retromarce né della resa dei conti interna nel Pd, che, all’indomani della sonora sconfitta di Francesco Boccia alle primarie, si trova alle prese con le dimissioni del sindaco di Bologna Flavio Delbono e con lo spettro di un nuovo '99, l’anno della vittoria di Giorgio Guazzaloca. La minoranza attacca nella riunione della direzione ma decide di rinviare l’affondo a dopo le regionali e il vertice blinda scelte ed errori. «Siamo stati coerenti con la strategia di allargare l’alleanza ma in Puglia non siamo stati capiti», è l’unica ammissione che fa il segretario Pier Luigi Bersani e, a modo suo,anche MassimoD’Alema, convinti però che le elezioni dimostreranno che «non siamo una riserva indiana nè in ridotta». Alle 10 del mattino, i big del Pd si infilano veloci nella sede per la riunione di direzione. Massimo D’Alema, l’uomo che forse più di tutti ha creduto nella Puglia laboratorio per l'alleanza con l’Udc, si è fatto precedere da una nota, nella quale rivendica le scelte e sostiene che l’esigenza di «unire le forze all’opposizione rimane di fronte a noi». Poi in direzione resta in silenzio, ascolta la relazione di Bersani e poco dopo se ne va con la mente già rivolta all’elezione di oggi alla guida del Copasir. Tace anche il vicesegretario Enrico Letta, grande sponsor dello sconfitto Francesco Boccia, che alla direzione di ieri non si è fatto neanche vedere. A Bersani tocca l’onere di rivendicare le scelte fatte e la «coerenza» di un progetto che, se in Puglia segna una battuta d’arresto, resta valido. «Altro che schiaffi e sconfitta - reagisce infastidito – le primarie le abbiamo inventate noi e quindi sappiamo che si sostiene con convinzione chi vince. Siamo determinatissimi ad appoggiare Vendola ma la convergenza delle forze di opposizione non è un’illusione come si vede nelle scelte già fatte in dieci regioni». E, ragionano ai piani alti del Pd dopo l’annuncio di Casini di correre solo, se in Puglia non c'è stato il matrimonio con l’Udc, certo non c'è neanche rottura definitiva con i centristi. La “grana” Delbono scoppia a metà riunione, anche se nel Pd si sapeva come andava a finire. Bersani aveva lasciato al sindaco la decisione senza nascondere il «turbamento» e concordando con lui che la scelta di restare o lasciare doveva essere fatta nell’interesse della città. E nella direzione all’imbarazzo dei prodiani si aggiunge la richiesta di Livia Turco di nonfare diventare letteramorta il codice etico del Pd. Nelle scelte sulle regionali, l’unicache, nellamaggioranzadel partito,chiede unripensamento è Rosy Bindi che invita a tornare alla linea del congresso, cioè «allargare all’Udc ma non di sostituire l’Udc agli alleati tradizionali». D’altra parte, la minoranza, assenti Walter Veltroni e Piero Fassino, con una riunione volante prima della direzione, decide di rinviare lo scontro a dopo le elezioni regionali per dare «un contributo alla ditta», spiegherà l’ex segretario Dario
Franceschini ai suoi parafrasando uno slogan bersaniano. Nessuno punta apertamente il dito contro D’Alema esolo la puglieseCinzia Capano, schierata con Vendola come una buona fetta del Pd pugliese, attaccaNicolaLatorre egioisce«perla vittoria del vero laboratorio che è quello di Vendola». Le critiche però non mancano. «Più che allargare al centro, stiamo perdendo pezzi al centro», attacca Marina Sereni alludendo ai recenti addii di Enzo Carra e Renzo Lusetti. I veltroniani fanno gli alfieri delle primarie contro «le scelte decise a tavolino» mentre Pier Luigi Castagnetti, in un botta e risposta con Franco Marini schierato con Bersani, evidenzia che «la vittoria di Vendola 73 a 27 mostra la distanza dei dirigenti» dalla gente, contestando una mancata coerenza, visto che l’appoggio a Emma Bonino nel Lazio ha spinto i dirigenti fino al punto di «ignorare l’ammutinamento dei cattolici del Pd».
Massimo D’Alema lascia la sede del Pd dopo l’incontro della Direzione nazionale. A sinistra Pierluigi Bersani parla alla stampa
gnerò le dimissioni dalla mia carica», è stata la frase BOLOGNA – Se ne va dopo clou. Un dietrofront rispetsette mesi alla vigilia della to a sabato dettato anche discussione del suo primo dalla peculiarità di Bolobilancio sapendo di aver fat- gna: “La storia di questa citto una «leggerezza» «avvici- tà e la lunga tradizione di nare vita personale e ammi- amministrazione e impenistrativa»), ma con la con- gno civico fanno sì che a Bovinzione di essere innocen- logna ci sia una cultura dite e di star facendo «la cosa versa rispetto ad altre citgiusta, per quanto faticosa» tà», ha spiegato. Poi ha rasdato che «Bologna per me sicurato i cittadini: «Sceviene prima di tutto». Il crol- glierò modi e tempi che dolo di Flavio Delbono, da giu- vranno tener presente i tegno al timone della città che mi prioritari della città a fu di Cofferati e ora dimis- partire dal fatto che nei sionario perchè indagato prossimi giorni inizierà in per peculato, abuso di uffi- aula l’esame per la discuscio e truffa aggravata, è di- sione del bilancio 2010». Un’ora dopo ha affrontaventato realtà nel pomeriggio in consiglio comunale. to per la prima volta i giornalisti vis a vis, A farlo cadere accettando per l’inchiesta nata mezz'ora di ridalle accuse delspondere al fuola sua ex compaco incrociato di gna e segretaria domande. «PenCinzia Cracchi, so di aver fatto la anche lei indacosa giusta», ha gata per peculaesordito e a chi to e abuso d’uffigli chiedeva che cio. In aula Delcosa farà ora, bono ha parlato Delbono, che è ai bolognesi ufprofessore di ficializzando economia in conuna decisione gedo, ha detto: che era già «Sicuramente nell’aria nonotorno all’Universtante l’annunsità, poi vedrecio spavaldo di mo». In più salse sabato dopo l’inha ripetuto di terrogatorio in aver deciso «in procura: niente piena coscienza e dimissioni nemautonomia», inmeno se rinviato dipendentemena giudizio, sente dalle elezioni tenziò allora. Paregionali immirole ardite che Flavio Delbono nenti e di aver non sono piaciute al Pd. Non a caso a mezzo- maturato la decisione tra giorno è stato il leader na- sabato sera e domenica. zionale Pierluigi Bersani a Nessun contatto con la seintervenire nell’affaire bo- greteria nazionale del Pd lognese. «Delbono dice: Pri- («Mai sentito Bersani»), nè ma la città. E noi sottoscri- con Romano Prodi (un viamo», ha tagliato corto. eventuale pressing «non mi All’ora di pranzo, la confer- ha pesato perchè non c'è stama delle dimissioni è affida- to»), mentre ha ammesso di ta al capogruppo del Pd lo- aver parlato con il presidencale: il sindaco «ha già deci- te della Regione Vasco Erso di dimettersi», rivela Ser- rani: «Mi ha detto “In bocca gio Lo Giudice, uscendo dal al lupo”». In ogni caso ha negato di sentirsi vittima di suo ufficio. Alle 15 l’ora x. Aria tesa, un complotto politico o delbarba di un giorno e gessato la magistratura. Al contrablu, Delbono è uscito dalle rio sul piano personale sue stanze per salire sul l’amarezza è tanta ed eviring, seguito da un codazzo dente, soprattutto rispetto di fotografi e giornalisti che a Cinzia che con le sue diforse nemmeno Cofferati ha chiarazioni l’ha portato alla mai vantato. «Siccome i mo- resa: «Ho visto un accanidi e i tempi richiesti per di- mento e un livore che ha un fendermi eventualmente in pò sorpreso anche me». Ma sede giudiziaria, rischiano lei non si sente responsabidi avere ripercussioni ne- le: «Umanamente mi dispiagative sulla mia attività di ce ma non sono la causa delsindaco, ho già deciso in le dimissioni», ha detto canpiena coscienza che rasse- didamente.
8 Primo piano
Martedì 26 gennaio 2010
Primo piano 9
Martedì 26 gennaio 2010
L’EDITORIALE
Politica lucana
QUELLA BASILICATA POCO SIGNIFICATIVA
Pdl: l’eurodeputato non è più in lizza Roma deciderà a seconda degli equilibri nazionali
Segue dalla prima latente il concetto dell'inutilità della Basilicata. Possibile che i maitre à penser di questa sinistra da caviale non riescano a leggere e considerare l'unico lungo corso meridionale nato dall'unione tra comunisti e dorotei? E che ha creato l'unica Regione biancorossa che si affianca alla grande marca postcomunista dell'Italia centrale dal Po al Tevere. E non mi opponga che questa popolazione è grande quanto un quartiere di Napoli, perché vi sono zone partenopee che per i loro drammi (vedi Scampia) sono uno scandalo nazionale. In Basilicata esiste il più grande giacimento di petrolio di Europa, grandi risorse d'acqua e di gas, uno degli stabilimenti della Fiat che ha mutato le concezioni dell'industria italiana. La sinistra che ignora questo e anche i risultati e i problemi che si vivono nelle aree interne italiane ci dà il metro di un'Italia gossippara e metropolitana lontana anni luce dai suoi abitanti. Forse Maltese è poco informato, capita anche questo, ma una sua analisi più corretta e meno gaffeur doveva tener conto di un pro-
di SALVATORE SANTORO POTENZA - Manca solo l’ufficialità ma la candidatura a governatore per il centrodestra lucano di Magdi Cristiano Allam è tramontata. Il premier Silvio Berlusconi e il giornalista di origini egiziane ieri non si sono incontrati. Berlusconi ha trascorso la giornata a Milano e con l’ex direttore del Corriere della Sera non c’è stato nessun incontro. Questo almeno è quanto assicurano fonti attendibilissime. Ma pare che non ci fosse più bisogno di nessun confronto: il leader del Popolo della libertà, dopo aver esaminato una serie di report e aver ascoltato i propri dirigenti avrebbe preso la decisione di affidarsi a un dirigente locale per la corsa alla presidenza della giunta regionale di Basilicata. Con Magdi Allam probabilmente ci sarà stata solo una comunicazione telefonica. Non se ne fa nulla quindi. L’eventuale candidatura a governatore lucano dell’europarlamentare che tanto ha animato il dibattito politico in Basilicata in questi giorni (e che presumibilmente continuerà a tenere banco anche durante la prossima campagna elettorale e magari anche a risultati ottenuti) e che ha creato una spaccatura tra favorevoli e contrari rimarrà solo un ipotesi sfumata. Ed è difficile, che Magdi Allam, come viene suggerito da alcuni ambienti, possa guidare la corsa isolata di un ipotetico terzo polo. Una cosa è stata chiara dal principio: la sfida di Magdi Allam puntava alla vittoria. Eventualità che con una forza di centro sarebbe davvero complicata da realizzare. In ogni caso con l’uscita di scena
Grande attenzione dai lettori e gli analisti del Quotidiano è rivolta all’ipotesi di candidatura per Magdi Allam. Oggi gli interventi integrali possono essere lette sul nostro sito web.
IL PINOCCHIETTO D’EGITTO di NUNZIO FESTA Digilio
dell’ex direttore del Corsera, la partita per guidare la sfida al centrosinistra e a Vito De Filippo è tutta chiusa tra i big del Pdl lucano. Su tutti c’è Nicola Pagliuca. L’ipotesi che l’attuale capogruppo del Pdl in consiglio regionale possa di nuovo provare a diventare governatore (nel 2000 sfidò senza successo Filippo Bubbico) è senz’altro la più accreditata. Il suo nome è in cima agli appunti di Silvio Berlusconi. E da Roma il nome di Pagliuca viene dato come certo. Ma in serata si sono aperti nuovi scenari. Come ampiamente anticipato nelle scorse settimane la questione della candidatura a presidente della giunta regionale è legata anche alle divisioni matematiche tra i partiti fondatori del Pdl. In pratica, secondo i calcoli agli ex di Alleanza nazionale spettano tre candidature in altrettante regioni dove a marzo si vota per rinnovare le amministrazioni regionali. Al momento ad An sono destinate le candidature nel Lazio con Renata Pol-
verini e in Calabria con Giuseppe Scopelliti. Manca la terza. Tutto però sembrava giocare a favore di un candidato ex di Forza Italia in Basilicata perchè in Toscana il favorito era il finiano Riccardo Migliori. Ma in serata c’è stato i dietro front del deputato Pdl Migliori che mal era digerito dalla Lega. Al suo posto sarà candidata in Toscana Monica Faenzi che finiana non è. Per questo si apre di nuovo la caccia nel Meridione per il terzo di An. E quindi risalgono le quote di Egidio Digilio in prima battuta o del sindaco di Montescaglioso, Mario Venezia in seconda battuta. In ogni caso oggi ci dovrebbe essere la chiusura definitiva. I dirigenti del Pdl di Basilicata sono stati convocati a Roma. Dovrebbero entrare nella Direzione del partito nel pomeriggio e alla loro uscita il candidato del centrodestra per le prossime elezioni regionali non dovrebbe essere più solo un’ipotesi.
SCUSATE SIAMO LUCANI di FABIO LOTTINO
L’UNICA VIA ALLO SVILUPPO di ANTONIO GALIZIA
UNO STIMOLO PER LA CLASSE DIRIGENTE di LEONARDO GIORDANO www.ilquotidianodellabasilicata.it
L’economia verde, iniziamo ... resistere al ricatto soggettivo e oggettivo che viene esercitato su giovani e imprese dentro l'attuale circuito “assistenziale e compensativo”. Questione centrale, a patto che il profilo di una nuova domanda di libertà, il segno espansivo di un reale protagonismo civile, il contributo di una cultura che sappia guidare la fase costitutiva di un nuovo ciclo della vita regionale si combinino in un linguaggio e in una prospettiva capaci di guardare all'intera società lucana. - I tre assi strategici: connessione materiale e immateriale, società della conoscenza ed economia verde, hanno senso e prospettiva solo se si alimentano ad una
forte etica civile e se definiscono il profilo organico di una economia capace di “tornare” al territorio, rispettandone i vincoli e secondandone storia e natura. Cosa intendo dire? Niente di più di quello che circolerà nel rapporto sull'Agricoltura che la Regione proporrà il 30 di gennaio alla riflessione delle forze politiche e sociali nel segno di una più alta e raffinata regolazione del passaggio dall'agricoltura quale settore primario vissuto come vettore dell'accumulazione arcaica del valore economico e sociale, alla società rurale. Nessun riferimento naturalmente alla società de paysannes, come un ruralismo nostalgico
Il consigliere regionale Franco Mollica
di TOMMASO MARCANTONIO
L’INTERVENTO
occupare invece le articolazioni autonome della società con uno stile predatorio e con intenzioni strumentalmente selettive: soprattutto con una idea totalizzante delle relazioni fra potere e consenso che ne rivela alla fine fragilità e fatuità. - E' ben evidente che Speranza crede in una diversa regolazione e in un più trasparente arbitraggio nel rapporto fra interessi e valori da commettere alla politica: ciò che esige che essa recuperi un'altezza e un respiro che oggi appaiono gravemente deficitari. Tutto ciò esige che si definisca cos'è quel “modello di sviluppo più aperto, dinamico e competitivo” all'interno del quale sia possibile
Mollica: «Errore L’Mpa si spacca e il patto tra Pd e Udc» nasce “Noi Sud”
LO VOGLIAMO GOVERNATORE
segue dalla prima di media lunghezza che oggi (“liste forti e autorevoli”) capitalizzi e consolidi il consenso e che sappia così aprire le porte all'ingresso di una nuova generazione ricca di spirito pubblico, libera dai vincoli e dalle appartenenze dell'evo moderno, soprattutto espressa da un blocco sociale che non ripeta miserie e limiti di quello che oggi osserviamo. E' ben evidente che una operazione che voglia avere una qualche ambizione non possa non fare i conti con tre questioni che Speranza evoca e che vanno riprese. - La questione del rapporto fra società e politica è cruciale. Non solo per la ipertrofia degli apparati pubblici e per il ruolo perverso che vi gioca la burocrazia, ma per il ritrarsi della politica dai luoghi nei quali essa dovrebbe esercitare i suoi carismi e le sue virtù e per il suo
colo e maledetto. Ci vuole molto orgoglio. Lo stesso dei giorni di Scanzano quando il mondo applaudì una comunità che difendeva la sua autodeterminazione. Ci vogliono donne, giovani e uomini capaci di difendere identità territoriale e risorse che non mancano. Per stretto ambito professionale permetteteci di scrivere che iniziamo ad essere stanchi di quella che un tempo era la grande stampa italiana. Mandano gli inviati a bubboni esplosi per quasi sempre pontificare con qualche logoro luogo comune. Filtrano le gerarchia delle notize attraverso i loro usi e ricchi consumi. Perdono copie perché non hanno più contatto con il loro paese. Abbiamo ancora l'ardire di contrastare questa arroganza culturale. Siamo convinti che fortificando robuste e autorevoli esperienze di stampa locale la nostra opinione pubblica potrebbe diventare adulta senza essere zittita da caste antiche e nuove. Proprio per questo ad un maestro del giornalismo come Curzio Maltese a nome dei nostri lettori ci sentiamo di dire: “Poco significativo sarà Lei e il suo sermoncino a Bersani. Non si preoccupi dei lucani che alla Basilicata ci pensiamo da soli”
DINAMICHE CENTRISTE
il dibattito
Pagliuca
cesso politico come quello lucano che può unirsi al nuovo che avanza dalla vicina Puglia. La responsabilità è anche del centrosinistra locale, in quell'essere sempre supinamente lucani, nel mettersi sempre sotto l'ala protettrice di qualcuno. Pittella, Bubbico, Margiotta, De Filippo siano più fermi ad indicare i loro successi ai leader di un partito in frantumi. Altrimenti, parafrasando il principe di Metternich, la Basilicata sarà solo un'espressione geografica. La battuta fa il paio con la meteora di Magdi Allam, il candidato a quanto pare rimasto in pista poche ore. Un'apparizione in voce alla terza camera di “Porta a porta”e titoli di giornali hanno scatenato un dibattito senza precendenti tra i cittadini lucani. Militanti di destra delusi, uomini e donne che mordono il freno hanno visto nell'uomo venuto da lontano il deus ex machina di ogni problema. Addirittura movimenti che si richiamano alla Grande Lucania ne rivendicano primigenia di investitura mortificando la loro stessa ragione sociale di esistenza. Colpa di una destra pigra e poco coraggiosa. Ma i destini del nostro presente sono nelle nostre mani. Non si tratta di sventolare vessilli piagnoni del pic-
tende a disegnare. Mentre nella “ruralità”, come dimensione propria di una regione qual'è la nostra, sta invece gran parte del futuro possibile (e desiderabile). Proprio quando la politica comunitaria si avvia a cancellare il primo pilastro della Pac, quindi a superare le politiche di sostegno ai redditi e si afferma, con il secondo pilastro, una strategia che tende a finanziare gli investimenti nel segno della sostenibilità fra territorio, innovazione e ambiente, appare sempre più forte e vincente l'idea di un'agricoltura multifunzionale destinata a costituire il fattore di connessione e di coesione fra intere filiere produttive e soprattutto di
regolazione delle sue ragioni di scambio con l'industria e con il terziario. L' economia verde, oltre le enfatizzazioni ecologiste e al di là delle superstizioni di un naturalismo estetizzante e reazionario, è destinata a diventare il punto più avanzato di incontro fra innovazione, ricerca, produzioni di qualità in un mondo che reclamerà diete sempre più vigilate dalla sicurezza alimentare e qualificate dalla eccellenza delle produzioni. In questo mondo esigente e inquieto dovremo esserci anche noi, agganciando anche per questa strada il vagone della modernità, disegnando il profilo di regione equilibrata e civile, articolata nelle sue vocazioni produttive e impegnata in un grande sforzo di riconversione verso un modello che sappia davvero guardare al futuro. Vincenzo Viti
POTENZA - Mollica critica la politica del doppio forno dell’Udc e la strategia del Pd lucano ad allearsi con il partito di Casini. «La vittoria di Vendola alle primarie in Puglia, non è una questione territoriale legata sola a quella Regione». Dichiara il consigliere regionale della Federazione di centro – Movimento per le autonomie, Francesco Mollica che sottolinea: «E’ inequivocabile e chiaro il segnale della sconfitta di una linea politica portata avanti dai vertici del Pd in quanto non vi può essere un accordo tra la sinistra, a volte anche radicale, e il moderatismo ed il cattolicesimo dell’Udc. L’elettorato moderato nulla ha a che fare con i programmi messi in campo dai comunisti ed è innaturale una unione tra l’Udc ed un’aggregazione così variegata e multiforme come quella del centro-sinistra in Basilicata». «Se a questo – aggiunge Mollica - si aggiungono le dichiarazioni rilasciate dall’Idv contrarie al fatto che l’Udc possa ritrovarsi all’interno del governo, e quelli della sinistra che vedono il centro come un’entità non
identificata alla quale sono contrari, si capisce bene che non sarà una legislatura nella quale i problemi della gente saranno al centro dell’agenda politica, ma vi saranno perdite di tempo che riguarderanno solo questionidi posizionamentoedi ricerca del potere». «Non so con quali motivazioni, ma è certamente strano – continua Francesco Mollica – che l’Udc si allea in Basilicata con il centrosinistra, mentre in Campania, in Calabria e adesso anche in Puglia, va con il centrodestra». «Meglio sarebbe stato – conclude il consigliere regionale Mollica – per il partito di Casini, così come per altri partiti, ricercare le ragioni politico – programmatiche che li unisce in una corsa da terzo polo che pure era nell’aria ma che, invece, la vittoria del neo segretario del Partito democratico, Roberto Speranza, ha troncato sul nascere; questo perché i partiti di questa regione risentono della influenza esterna di chi governa i processi non solo nel proprio partito, ma anche in quello degli altri».
POTENZA - Si spacca il Movimento per le autonomie in Basilicata. Il partito di Raffaele Lombardo infatti perde pezzi. E di contrasto nasce un nuovo movimento politico meridionalista. Si tratta di “Noi Sud: autonomia e libertà”. Il neo movimento «si propone come forza politica autonomista, meridionalista, alleata con Pdl nel quale, però, non confluirà». Lo si legge nel comunicato a firma del coordinatore dello stesso movimento Gerardo Brusco. E lapalissiano che al di là delle questioni nazionali (la scorsa settimana Lombardo ha espulso Scotti e alcuni parlamentari dal proprio Movimento) in Basilicata la scissione sia conseguente all’adesione di Franco Mollica che ha dato vita a una Federazione insieme ad alcuni dirigenti dell’Mpa lucana.
In ogni caso tornando alla nota di Noi Sud, si leggono le motivazioni politiche alla base di questa nuova formazione politica: «Noi Sud rappresenterà un movimento trans - regionale che cercherà di aggregare tutte quelle realtà politiche e non, che mirano a difendere il territorio e gli interessi del Mezzogiorno». E quindi prosegue il documento: «Presenterà, tra le sue file, volti nuovi e non compromessi con il passato, e non sarà mai il salvacondotto per politici trasformisti». Ma non si cerca, almeno direttamente, la polemica con il Movimento per le autonomie di Lombardo dai quali la gran parte degli esponenti di Noi Sud proviene: «Siamo certi - si legge infatti nella nota - che gli altri amici di Mpa
Gerardo Brusco e Luciano Sardelli
vorranno aderire al nuovo movimento nato sugli ideali di autonomia e libertà». Pronta anche la presentazione ufficiale del nuovo Movimento meridionalista e autonomista. E’ già previsto infatti, per domenica mattina 30 gennaio a Potenza, una conferenza aperta al pubblico nella quale verranno presentati il programma, il logo. Curiosità c’è per capire chi farà parte del nuovo soggetto politico che ha già deciso in ogni caso di comporre liste elettorali a sostegno del
candidato governatore del centrodestra. Di certo sarannoa Potenza domenica mattina il presidente nazionale di Noi Sud e sottosegretario di Stato, Enzo Scotti. Ci saranno inoltre i deputati Antonio Milo, Arturo Iannaccone, Elio Belcastro e Luciano Sardelli. Lo stesso Sardelli che era stato nominato alcuni mesi fa Commissario regionale dell’Mpa in Basilicata per sostituire Brusco che fino ad allora è stato il coordinatore lucano del Mpa.
PETRONE (SEL) SU VENDOLA
ROSA SULLE SCELTE DEL PDL
«Vince la buona politica»
«Investire sugli iscritti»
POTENZA - «Un augurio sincero di Sinistra ecologia libertà della Basilicata a Nichi Vendola per la sua chiara vittoria nelle primarie pugliesi. Un risultato importante non solo nei numeri, ma soprattutto per il significato politico e strategico che rappresenta». Lo afferma Carlo Petrone, coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà: «Vince la buona politica, la capacità di governo che tanti vantaggi ha prodotto per il popolo pugliese, la coerenza tra annunci e realizzazioni. Si afferma la voglia di partecipazione e il rifiuto di pratiche dirigiste che, pur di raggiungere obiettivi tattici, sacrificano il vero obiettivo di tutto il centrosinistra: lavorare per una larga coalizione, alternativa alle destre. Un’aggregazione che dovrà saper parlare all’Italia positiva, al mondo del lavoro, a quei settori economici e produttivi sani, al vasto mondo dei saperi, della ricerca». E Carlo Petrone aggiunge auspicando: «Ora tutti al lavoro per vincere in Puglia le elezioni regionali; un risultato che interessa molto la Basilicata perché il centrosinistra Lucano e quello Pugliese potranno rappresentare un altro Sud, che punta al sostegno del lavoro e della sua qualità, all’innovazione, al protagonismo delle nuove generazioni, alla riforma della politica»
POTENZA - «In Basilicata il Pdl deve investire sulla risorsa più preziosa che ha: i suoi iscritti, che rappresentano il suo asse portante. Un protagonismo degli uomini e delle idee e dei valori di cui sono portatori, che si trasforma in un protagonismo del territorio». Lo afferma, Gianni Rosa, del Pdl che spiega: «Il Pdl attraverso una linea politica chiara e definita deve esprimere anche un forte protagonismo nelle alleanze, pur nel rispetto delle formazioni minori, ha il dovere di assumere la guida di tutte le forze antagoniste al centrosinistra. In Basilicata non si può più perdere tempo, bisogna immediatamente dare impulso ad un’iniziativa politica forte e capace di denunciare i malesseri creati dal centrosinistra lucano, dando al nostro popolo una chiara e certa prospettiva per il futuro. Anche Sergio Silvestris, europarlamentare pugliese ormai lucano di adozione, presente alla manifestazione ritiene che il Pdl può affrontare e vincere le sfide del futuro solo attraverso la forza e la sinergia dei territori, abbandonando miopi politiche localistiche»
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sfuma Allam In corsa Pagliuca o un ex di An
di PARIDE LEPORACE
Martedì 26 gennaio 2010
EnergiEconomiEcologiE
In ballo 4 impianti da costruire e un investimento da 30 miliardi
Chi punta sul nucleare Tre aziende lucane hanno partecipato all’incontro di Roma di Enel e Confindustria di ROCCO PEZZANO QUATTRO centrali da realizzare in Italia, trenta miliardi di euro d’investimento: dell’affare-nucleare, settore rilanciato dal governo, vogliono far parte anche alcune aziende lucane. Tre di queste hanno partecipato, la settimana scorsa, al Supply Chain Meeting di Roma, incontro organizzato da Enel e da Confindustria e dedicato alla filiera italiana dell’industria dell’atomo. “Filiera” è un termine che indica l’insieme dei passaggi di un ciclo produttivo. La filiera dell’abbigliamento parte dalla realizzazione e colorazione dei tessuti al confezionamento degli abiti fino alla vendita. La filiera del nucleare riguarda questioni di ingegneria, opere civili, produzione di componenti meccanici ed elettrici, montaggio di impianti di vario genere eccetera. L’incontro di Roma è stato il primo di una serie di appuntamenti ad hoc, nel corso dei quali Enel illustrerà alle aziende interessate il processo di coinvolgimento e di qualificazione dell’industria nel programma per la produzione di energia nucleare in Italia, che sarà realizzato da Enel in “joint venture” con la francese Edf. Le tre aziende che hanno preso parte all’iniziativa sono state la Impes Service Srl, la Someco e la Sudelettra. Sono tutte del Materano. Lorenzo Marsilio è l’amministratore della Sudelettra di Matera. Si occupa di progettazione, installazione e manutenzione di impianti elettrostrumentali, telefonici, quadri elettrici di potenza e comando, sistemi di automazione e controllo, trasmissione di energia, climatizzazione. Un’azienda dichiara Marsilio - da 300 dipendenti a tempo indeterminato, che lavora in tutta Italia e si sta aprendo all’estero. Ha realizzato anche impianti semisperimentali. Esiste da 36 anni. «E da 36 anni abbiamo lo stesso numero di partita Iva», aggiunge per spiegare quanto sia solida la sua azienda. «L’Enel - dice - si sta prodigando perché le aziende italiane siano qualificate per il montaggio e le forniture alle centrali nucleari. Io ero lì in rappresentanza dell’Umi, un’associazione nazionale di aziende che si occupano di montaggio impianti». Marsilio non nasconde l’interesse per il settore e per i nuovi scenari che si aprono. E considera i timori diffusi dei pregiudizi. Ma se aprissero una centrale nucleare accanto a casa sua? «Accoglierei la novità molto tranquillamente - assicura In fondo, quando c’è l’incidente, accanto o a mille chilometri i danni li fa comunque. Ma le paure diffuse mi sembrano strumentali. Vedo invece una buona possibilità di sviluppo, per le aziende di montaggio e manutenzione, per quindici o venti anni. Noi andiamo avanti su questa strada». Per la Impes c’era Claudia Calciano, responsabile del
marketing. La società in cui lavora, della Valbasento, è attiva nel campo degli impianti elettrici. Racconta Calciano: «Abbiamo letto su internet di questo incontro. Noi eravamo sicuramente qualificati per parteciparvi: siamo tra i fornitori di Enel, che è fra i nostri principali clienti». Calciano sottolinea più volte che si è trattato di un incontro di formazione: «Ci hanno fatto vedere - spiega come gli altri Paesi europei gestiscono il nucleare. Sono state proiettate slide su come venga messa su una centrale, argomento su cui abbiamo ascoltato tecnici e progettisti». Secondo Calciano, sul nucleare girano alcuni pregiudizi. «E la formazione - aggiunge - serve proprio a eliminarli». La Someco fa parte di Assomineraria, la sezione di Confindustria che si occupa di estrazioni dal sottosuolo. Emanuele Soldo è l’amministratore. «Noi siamo già qualificato con Enel - ricorda - per lavori in centrali termoelettriche». Quando nacque, nel 1974, si inserì nell’indotto industriale venuto fuori dalle aziende petrolchimiche della Valle del Basento. Ma il petrolchimico cominciò a dare segni di crisi e la Someco prese a espandere il proprio raggio d’azione. Oggi si occupa di molte attività: tra le altre, costruzione impianti di testa pozzo, rete di raccolta per centri olio e gas, realizzazione di oleodotti e gasdotti. «L’Enel - dice Soldo - vuole investire del rilancio del nucleare tutte le aziende italiane. C’è bisogno di qualificarle. Ed ecco perché è stato introdotto il percorso di prequalificazione». La Someco, come altre aziende italiane, è già pronta per lavorare alle “isole convenzionali” degli impianti nucleari, ossia alle costruzioni non legate alla produzione di energia. Ma per la parte più legata all’atomo ci vuole una formazione ad hoc. E sulle paure che accompagnano il nucleare cosa ha da dire Soldo? «Per me - afferma - l’energia atomica è l’unica alternativa al combustibile fossile. Peraltro, ci hanno spiegato che le centrali nucleari che l’Enel vuole realizzare (la prima nel 2020, ndr) sono di terza generazione, cioè sicure. E producono anche pochi rifiuti. Dopo dieci anni di attività, una centrale media generebbe scorie per l’equivalente di un container da sei piedi». E se la centrale sorgesse accanto a casa di Soldo? «A prescindere che in Basilicata - risponde - dato il Piano energetico appena approvato, una centrale nucleare non potrebbe sorgere, ma non ne sarei preoccupato. Se parlassimo di un deposito di scorie invece sì, che lo sarei. Comunque, per costruire una centrale ci vogliono mediamente sette anni. Poi, la vita media degli impianti è di sessant’anni. Penso che un ciclo del genere potrebbe portare sviluppo». r.pezzano@luedi.it
Centrale ad energia nucleare
|
AFFARI CON SADDAM HUSSEIN
|
Traffici Itrec-Somalia Novità per l’inchiesta del procuratore Pace
Dagli archivi mai visti della Cia la speranza di conoscere la verità di ALESSIA GIAMMARIA RISALE agli anni Novanta, con l'inchiesta avviata dall'allora Procuratore della Repubblica di Matera, Nicola Maria Pace - ascoltato mercoledì scorso in Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti - il dubbio che dall'impianto nucleare dell'Itrec di Trisaia, in Basilicata, sia stato sottratto materiale nucleare. Con la recente desecretazione di un documento della Cia, l'agenzia di intelligence statunitense, risulterebbe che nel '79 e nel '82 la Snia-Techint, attraverso il Cnen (Comitato nazionale per l'energia nucleare) effettuò tre vendite al regime di Saddam Hussein, che intendeva dotarsi di armamenti atomici. Nei decenni scorsi, l'ipotesi è sempre stata smentita da chiunque avesse responsabilità nella gestione dell'impianto, vanificando la lunga inchiesta del magistrato Nicola Maria Pace - oggi in servizio a Brescia- che si imbatti nel traffico nucleare mentre indagava su alcuni incidenti avvenuti, tra il 1993 e il 1994, nel Centro di Rotondella. Nel 1998 l'inchiesta si ferma e Pace passa alla Procura di Trieste. Due anni dopo siamo nel 2000 - le indagini ripartono. A occuparsene il Giuseppe Galante, allora Procuratore capo a Potenza, e il sostituto antimafia Felicia Genovese. A distanza di 16 anni da quella prima inchiesta, partita con l'intento di verificare come l'Enea gestiva l'Itrec e se c'erano pericoli per la popolazione, e proseguita poi in vari filoni, inclusa l'ipotesi che un carico nucleare sia stato addirittura fatto fuoriuscire dall'impianto e spedito in Iraq, che alcuni bidoni contenenti scorie nucleari siano stati spediti parte in Somalia e parte interrati in territorio lucano, tutto è ancora avvolto dal mistero. Oggi, un nuovo spiraglio potrebbe arrivare dal'America e dal suo “Freedom of information Act”. In base a questa legge, infatti, è stato desecretato e pubblicato un corposo rapporto della Cia . Per quanto riguarda il traffico nucleare con l'Iraq si legge che “nel giugno del 2004, un team congiunto dell'Agenzia internazionale dell'Energia atomica (Aiea, verificò le scorte di uranio dell'Iraq, scorte che comprendevano sia il materiale importato, sia quello prodotto in loco prima del 1991”. Trovare sul mercato dell'uranio non
Un contenitore dell’Itrec di Rotondella
è affatto semplice, deve essere estratto da materiali che lo contengono. “Durante gli anni Settanta e i primi anni Ottanta - continua il documento della Cia - l'Iraq acquistò uranio in varie forme dal mercato internazionale. Questi materiali includevano circa 34 chilogrammi di diossido d'uranio naturale, 1.800 di diossido d'uranio a basso livello d'arricchimento, e circa 6.000 di diossido di uranio impoverito da Portogallo, Italia, Nigeria e Brasile”. Che cosa è stato venduto dall'Italia all'Iraq? Secondo la Cia, il 12 dicembre del 1979, dal nostro Paese sono partiti tre carichi: uno di diossido d'uranio impoverito, e due di diossido d'uranio naturale, per complessivi 4.500 chili. Poi, il 18 maggio del 1982, è toccato ad altri 1.800 chili. Il rapporto della Cia dice che in tutti e quattro i casi l'Aiea sapeva e che l'azienda che s'è occupata di vendere la merce atomica era “la Snia-Techint, attraverso il Cnen”. Il Cnen nacque nel 1960, per promuovere lo sviluppo dell'energia nucleare per usi civili. Nel 1982, una legge lo trasformò in Ente Nazionale per l'Energia Atomica, mentre poi è diventato Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente: in breve Enea. Dal 15 settembre 2009 Enea significa “Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile”. Facendo un piccola ricerca su internet si scopre che nel 1978 l'Italia firma
un contratto commerciale da 50 milioni di dollari con l’allora tiranno dell’Iraq Saddam Hussein (progetto Osirak) per la fornitura di tutte le tecnologie necessarie al funzionamento di 4 laboratori nucleari costruiti dalla Snia Techint e dall'Ansaldo Meccanica Nucleare di Genova. Ai primi di agosto del 1980 esplodono a Roma due ordigni che devastano gli uffici della Snia Techint, mentre un altro scoppia sul pianerottolo dell'abitazione del direttore generale della società. Pochi mesi prima di questi attentati appare sul New York Times un articolo in cui si afferma che il governo americano è allarmato per la decisione italiana di fornire tecnologia nucleare avanzata e assistenza per la formazione del personale tecnico all'Iraq. Secondo le fonti Usa che ispirano il servizio giornalistico, nel giro di un anno i tecnici iracheni avrebbero potuto estrarre dagli impianti italiani il plutonio necessario per costruire un'arma nucleare. E sempre tramite internet si continua a constatare che, come scritto nell'artico apparso domenica scorsa, sul sito del ministero dell'Ambiente non è più reperibile la valutazione di impatto ambientale dell'impianto Itrec, redatta dalla Regione Basilicata. Valutazione “scomparsa” pochi giorni prima dell'audizione in commissione sul ciclo dei rifiuti del procuratore Nicola Maria Pace. a.giammaria@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
10 Primo piano
Dopo quattro anni di utili. Il 2010 si preannuncia buono. A Termini operai sui tetti
Fiat, bilancio chiuso in perdita La società in rosso per 800 milioni di euro, ma distribuirà il dividendo di AMALIA ANGOTTI TORINO – Il gruppo Fiat chiude il 2009 in rosso dopo quattro anni di utile, ma dà un segnale di fiducia agli azionisti ai quali annuncia il ritorno al dividendo, sia pure contenuto. In attesa del business plan 2010-2014 che sarà presentato a Torino il 21 aprile, prevede per quest’anno un utile netto fra 200 e 300 milioni di euro, ricavi in crescita fra il 3 e il 6%, un utile della gestione ordinaria di 1,5 miliardi, tutti target che presuppongono però la conferma degli ecoincentivi nei paesi europei. Il cda, presieduto da Luca Cordero di Montezemolo, approva i conti del 2009, definito «particolarmente difficile» e il titolo a piazza Affari perde smalto e annulla il rialzo di inizio giornata. La perdita netta è di 800 milioni di euro, mentre è migliore del target l’utile della gestione ordinaria, pari a 1,1 miliardi (3,4 miliardi nel 2008), con un forte contributo del business Automobili. I ricavi del gruppo, pari a 50,1 miliardi, sono calati del 16% rispetto ai livelli record del 2008 (59,6 miliardi), ma nel quarto trimestre sono aumentati del 3,6% sullo stesso periodo del 2008. Fiat Group Automobiles chiude con un utile della gestione ordinaria di 470 milioni di euro (691 milioni nel 2008), Cnh di 337 milioni (1.122 milioni) e Iveco di 105 milioni (838 milioni). Meglio delle previsioni l'indebitamento netto industriale, pari a 4,4 miliardi di euro a fronte dei 5,9 di fine 2008, con la liquidità in crescita a 12,4 miliardi (3,9 miliardi nel 2008). La decisione di tornare al dividendo, pari a 0,17 euro per le ordinarie e 0,325 euro per le risparmio per un ammontare complessivo di 237 milioni, «riflette la normalizzazione dei mercati dei capitali quale fonte di finanziamen-
to per il gruppo, nonchè la convinzione che il gruppo ha la capacità di continuare a generare utili». Per il 2010, «anno di transizione e stabilizzazione», la Fiat conta sul mantenimento degli ecoincentivi in Europa, esclusa la Germania dove non saranno rinnovati. Senza di questi i ricavi sarebbero inferiori di circa 2,5 miliardi di euro e l'utile della gestione ordinaria per l’Automobile e i Componenti calerebbe di 350-400 milioni, ci sarebbero riflessi sull'utile netto e l’indebitamento supererebbe i 5 miliardi. La Fiat assicura che comunque «sarebbe in grado di conseguire un utile della gestione ordinaria superiore a un miliardo di euro e avrebbe risorse finanziarie più che adeguate per una transizione a quello che ci si aspetta essere un contesto di mercato normalizzato nel 2011 e negli anni successivi». Intanto, dopo sei notti e sette giorni all’addiaccio, i 13 operai della Delivery Mail non hanno alcuna intenzione di scendere dal tetto dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, dove martedì scorso sono saliti dopo aver ricevuto dalla ditta una lettera di licenziamento a partire dal primo febbraio. Il forte vento e le basse temperature non scoraggiano gli operai, che in questi giorni hanno visto tre loro compagni star male e dover rinunciare alla protesta. La riunione che si è tenuta ieri in prefettura lascia inalterata la situazione: la ditta, che non avrà rinnovato il contratto di pulizia dei cassoni (passato sotto la gestione della Fiat) ha spiegato che è costretta a cessare l’attività e licenziare i 18 dipendenti. I sindacati e le rsu della Fiat, che hanno partecipato al tavolo insieme con il prefetto e i rappresentanti della Regione, hanno sottolineato che la vertenza di Termini Imerese è unica.
Scalzata dalla vetta la casa automobilistica giapponese
Volkswagen-Suzuki, l’alleanza supera Toyota e diventa prima Svolta nel settore. Il polo tedesco-nipponico chiude il 2009 con 8,6 milioni di auto vendute di TARO YAMANE TOKYO – L'ultima alleanza nata nell’industria dell’auto, tra Volkswagen e Suzuki, conquista la leadership mondiale e scalza Toyota dalla vetta dopo un solo anno di regno. Il 2009 si caratterizza come un nuovo punto di svolta nel settore delle quattro ruote:il polotedesco-nipponico ha appena chiuso l’anno con vendite aggregate globali per 8,6 milioni di pezzi, contro i 7,81 milioni massimi at-
tesi dal gruppo di Nagoya. Suzuki, in baseaidatidiffusi ingiornata,havendutonelcomplesso 2,31milionidiveicoli e, malgrado India e Cina abbiano fatto datraino alle attività,ha segnato una flessione annua del 2%, unica tra le otto case automobilistiche del Sol Levante a limitare le perdite e a chiudere quasi in pareggio. Volkswagen, che del partner ha comprato anche il 19,9% del capitale dando seguito agli accordi siglati lo scorso dicembre, ha avuto vendite per 6,29 milioni di veico-
li (+1,1%). Con gli arrotondamenti, l’asse tedesco-nipponico può contare sulla base di partenza di 8,6 milioni di vetture e lavorare a relazioni più strette «nel rispetto della reciproca indipendenza», ha ricordato di recente il numero uno della casa specializzata in compatte e microcar, Osamu Suzuki, ipotizzando lavoro congiunto su «produzione e sviluppo prodotti» ed escludendo legami nelle vendite («le due reti devono essere separate e, se possibile, in concorrenza tra loro»). Toyota, che nel 2008 aveva superato Gm dopo una supremazia di 76 anni, ha reso noto che i marchi del gruppo in Giappone (che includono Hino Motors e Daihatsu Motor) hanno toccato nel 2009 quota 1,99 milioni (-7,3%). Il dato globale, invece, come di consueto posticipato di poche settimane, potrà attestarsi sulla base delle stime degli analisti, a non più di 7,81 milioni di auto (-12,9% sul 2008), tenendo conto che a novembre, grazie all’effetto incentivi del governo nipponico per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, il colosso di Nagoya aveva toccato sorprendentemente quota 7 milioni di unità. In picchiata l’andamento delle attività in Usa ed Europa a causa della brusca correzione dei mercati sotto il peso della crisi. Per General Motors, che non ha ancora diffuso i risultati del 2009, le previsioni sono di una robusta flessione, ma della conquista del terzo posto a livello mondiale, a poco più di 6 milioni di auto. Nel 2010, la principale partita sarà giocata in Cina, primo mercato al mondo per vendite (+46% a 13,64 milioni di auto lo scorso anno) a spese, per la prima volta in assoluto, degli Usa: la capacità produttiva delle prime 10 società costruttrici cinesi (tra le quali Saic, China Faw e Chana) salirà dalle circa 12milioni diunità del2009a 21milioni totali del 2012, secondo stime di settore.
La proposta dei 500 euro a carico delle pensioni
“Bamboccioni”, Brunetta insiste: «Un Paese di ipocriti» di GIACOMO SOLIS ROMA – Divide ma sollecita anche proposte l'idea del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, di dare 500 euro al mese ai giovani, per facilitarne l'uscita da casa, intervenendo sulle pensioni di anzianità. Alle critiche di 'inutile provocazione' o possibile 'scontro generazionale', il ministro replica che «l'Italia è un Paese di ipocriti», in cui «si spende troppo per le pensioni e troppo poco per i giovani», «si parla di patto generazionale, soprattutto a sinistra» mentre occorre «una riflessione su noi stessi e sulla nostra organizzazione sociale». Un’idea su cui ragionare, dunque, sostiene il ministro Renato Brunetta, poichè i giovani fino a 30 anni e oltre «stanno a casa per l’egoismo dei padri»; «si spende troppo per i padri mandandoli in pensione a 52 o 55 anni, per le pensioni di invalidità e per il welfare spendaccione. Ai giovani, invece, non si da niente». Che sia necessario «ridistribuire con maggiore equità le risorse del welfare a favore dei giovani», nel governo «c'è condivisione», afferma il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, «convinta che una delle vie da percorrere sia ancora l'innalzamento dell’età pensionabile: una riforma che, compatibilmente con i conti dello Stato e le ristrettezze dovute alla crisi economica, potrebbe liberare risorse da destinare ai ragazzi e al difficile sistema che si trovano ad
affrontare». La Meloni auspica che si possa lavorare con i colleghi di governo «sul piano della concretezza perchè ogni soluzione possa essere valutata nella sua fattibilità prima di essere annunciata, per evitare di illudere una generazione che ha pagato sulla propria pelle le scelte sbagliate del passato». Per il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, i giovani sono vittime «di percorsi educativi insufficienti e fragili che hanno determinato una insufficiente occupabilità», condizione «non imputabile all’uso o meno di ammortizzatori sociali». Per Antonio Di Pietro (Idv), il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta «illude i cittadini sparandole sempre più grosse» mentre per Ffwebmagazine (giornale online della fondazione del presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini) Renato Brunetta «fa bene a sollevare un problema enorme: serve un patto generazionale». Soluzioni concrete e fattibili e non scontro generazionale è la strada indicata dal segretario generale della Uil-Fpl (Enti locali) Giovanni Torluccio mentre la proposta del ministro della Funzionje Pubblica, Brunetta è «irrealistica quanto dannosa» secondo Italia Futura – associazione promossa da Luca Cordero di Montezemolo – «perchè ripropone un’idea sbagliata di welfare che elargisce pensioni e salari sociali con logiche di assistenzialismo passivo».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Economia 11
Italia / Mondo
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
DI CONSOLI, IL POETA DEL PATHOS
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di GIANCARLO TRAMUTOLI
C'è ancora passione e potrete portare avanti i rapporti di lunga data solo attraverso un grande trasporto. Lasciatevi andare in tal senso!
segue dalla prima Antonio, al telefono/ mi dici che la mia poesia,/ con il passare degli anni/ ha ora trovato uno strato petroso,/ e che lo scavo facile è terminato/… Come non pensare al famoso manifesto di Frank O 'Hara, su quel movimento, “Il Personismo” da lui fondato e che (dice ironicamente), ha come unico seguace lui stesso, che teorizza una poesia fatta come si fa una telefonata. E cioè con quell'immediatezza, concreta, fresca, priva di orpelli retorici ma tutta centrata sulla realtà quotidiana della vita del poeta stesso. Ecco, da un poeta come Andrea Di Consoli, che ha tutt'altro tipo di modelli (Scotellaro, Sinisgalli, Caproni, Damiani) questo attacco mi ha davvero piacevolmente sorpreso. D'altra parte c'è una linea stilistica antiretorica che unisce certi italiani come Sandro Penna, Dario Bellezza, Patrizia Cavalli con certi americani come Frank O'Hara (per l'appunto), Ferlinghetti, il Ginsberg più intimo e privato (rispetto a quello un po' roboante profetico e salmodiante), e quello che è sicuramente uno dei loro maestri: William Carlos Williams. E' una linea antiaccademica dove prevale la scelta stilistica della naturalezza che contempla sia la limpida semplicità che una certa spontanea visceralità. Insomma tutte cose che formano il bagaglio dell'antilirica. Ecco, Di Consoli, appartiene senz'altro a questa scuola. Il suo specifico nei contenuti, però, è marcato fortemente dal pathos. Dalla presenza della cognizione del dolore e della morte. Questa è onnipresente, anche nelle belle, tenere poesie dedicate al figlio. C'è sempre questa proiezione tragica che però, per contrasto, dà più intensità e vitalità a quello che viene espresso nei suoi versi. Di Consoli si muove su questo difficile equilibrio sentimentale, dove il pathos rischia, a volte, qualche compiacimento, qualche fuga facile nel maledettismo. Se non pratica l'autoironia, Di Consoli però recupera una sincerità senza indulgenze verso se stesso. Questo arriva in modo forte e diretto al lettore. Questa crudezza confessionale, onesta, diaristica, dà forza al verso e lo sostiene anche quando si allunga diventando prosastico. In questo, Andrea Di Consoli mi ricorda molto il miglior Dario Bellezza. C'è una sola poesia che non mi convince della raccolta, (ben divisa in vari “reparti”). Quella che apre il reparto n.3 (Lucania che non ci sei più), sezione contrassegnata da una certa amarezza dell'esule che quando torna al paese natio non ci si ritrova. Vede solo rovine spirituali. (Il pensiero va al grande Esenin del “Ritorno al paese natio”). La poesia che mi pare debole è questa: “Sei nella mente mia/ Lucania che non ci sei./ Non ti cerco neanche più./ Ma sei solo mia/ Così bella in una fotografia./ E' evidente il tono da canzone sanremese. “Sei nella mente mia”, di Pace-Panzeri-Di Consoli. Dirige il maestro Vince Tempera! Verrebbe da annunciare con la giusta enfasi da presentatore in eurovisione. Questo per dire che qualche sbavatura c'è. E visto il corpus consistente del libro una scelta più selettiva, forse, era consigliabile. Detto questo, “Quaderno di legno” resta un bel libro di poesia che si legge con gusto e d'un fiato. C'è dentro un'energia, una drammatica vitalità che ti prende. E questo, nell'anemica, noiosa, mortale poesia contemporanea italiana, è davvero una cosa rara.
SPLENDIDA REALTA’ DEL SUD Gentile Direttore, dopo la degenza e le cure prestatemi presso il reparto di Cardiologia - Angiologia dell'ospedale “ Madonna delle Grazie “ di Matera, esprimo la più viva riconoscenza e gratitudine al Dott. Tommaso Scandiffio (Direttore del reparto di Cardiologia), al Dott. Antonio Cardinale (Responsabile del reparto di Angiologia), a tutti i medici, alla caposala e al personale infermieristico. Tali strutture, in cui ho riscontrato una professionalità e una dedizione davvero encomiabili, rappresentano una splendida realtà nel panorama sanitario regionale e del Sud, e con convinzione credo si possa parlare di reparti di assoluta eccellenza. Il mio pensiero, inoltre, è rafforzato dai giudizi lusinghieri espressi durante il ricovero anche da altri degenti; pertanto, non rappresentano solo una mia opinione personale ma un giusto riconoscimento dell'utenza a un team che merita il più sincero apprezzamento e ogni considerazione. Spero che la presente possa essere letta da un buon numero di lettori e da coloro che si rivolgono ai suddetti reparti, perché possano trovare attraverso la mia testimonianza un motivo di fiducia per la migliore risoluzione dei problemi di salute di ognuno. N. P. Matera
TORO 21/4 - 20/5
Riuscirete a comprendere che l'amore c'è nonostante qualche ostacolo con le Stelle non amiche dall'Acquario. Così sarà bene vivere il momento di trasporto.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Buoni i guadagni in questa giornata. Cogliete subito ciò che vi portano i contatti di oggi perché potrete portare avanti i progetti avendo anche dei buoni introiti.
CANCRO
LADRI DI STATO E LADRI DI POLLI di EMANUELE VERNAVA’ NON voglio offendere nessuno. Non mi si veda però come Don Abbondio davanti ai bravi. Il titolo, questo titolo, solo per sintetizzare. La carta stampata ha le sue esigenze. Questo tipo di carta stampata, il giornale. Sinteticità e immediatezza della comunicazione. I percorsi lunghi stancano, il lettore. Certo, il rispetto del lettore, richiede un po' di ornate dicere. Come quando si va in ufficio, bisogna vestire decorosamente per il rispetto degli altri. Soprattutto non ho alcuna intenzione di riparlare di ladri, nomi e cognomi, anche quelli dichiarati tali dalla Giustizia. Condannare il peccato, mai il peccatore. Vecchia e saggia filosofia. Per non fare i nomi delle persone tengo presente che Verdi collocò la sua protesta contro gli Austriaci al tempo di Nabuccodonosor, Manzoni la vicenda dei Promessi Sposi nel 1630. Divido i ladri della nostra cronaca in due tipologie. Quelli di Stato, colletto bianco e cravatta perfettamente abbinati, oratoria che non fa una grinza da tutti i punti di vista, majestas impostata tra la persona e il ruolo. E quelli di pollo, che poi comprende anche quella povera donna che qualche giorno fa rubò un giocattolo per il proprio bambino, non so se sotto le feste natalizie, e che giustamente anche il nostro Direttore commentò su questo giornale. Le carceri, circa sessanta mila carcerati, sono piene di questo tipo di ladri. Il trenta quaranta per cento, extracomunitari. Il ladro di Stato sconta la pena invece quasi sempre, se condannato, o agli arresti domiciliari o ai servizi sociali preceduti quasi sempre da un ricovero in casa di cura, perché il carcere potrebbe essergli fatale. I ladri di polli che si suicidano in carcere per il “sovraffollamento” sono la prova che non sempre il carcere è sopportabile anche da parte da chi è “rotto” ad una vita da “uomo da marciapiede”. Figuriamoci per un colletto bianco. Non è il nostro uno Stato etico, cui rischiosamente alludeva tempo fa Gianfranco Fini?. Oggi si parla di partito dell'amore. Più etico di così! Lo Stato, infatti, fa questo soprattutto con i colletti bianchi, per rieducarli. Il padre Beccaria, però, non poteva prevedere che il carcere non sarebbe diventato mai luogo di rieducazione. Sarebbe stato invece una scuola di perfezionamento al crimine, non proprio comi-
ca come quella di Totò di “I soliti ignoti”. Tornando ai colletti bianchi, la proiezione del film Lo scandalo della Banca Romana, domenica 17 e lunedì 18 uu.ss. Rai1, sicuramente ha creato qualche imbarazzo a Ciccitto e Bobo Craxi invitati a Porta a Porta, mi pare subito dopo la seconda parte del film, sul tema: “Craxi, latitante o esule?”, o più o meno così. Mi è sembrato, se i tempi sono questi, che Augusto Minzolini e Bruno Vespa siano stati involontariamente incauti, perché chiunque di noi ha fatto il confronto con la conclusione del Film, che “diceva”, che nella vicenda furono implicati tre Presidenti del Consiglio, Di Rudinì, Crispi e Giolitti, il Direttore della Banca Romana (la Banca d'Italia di oggi), e molte altre personalità di rilievo, finiti tutti assolti perché il documento che li inchiodava era sparito (qualcuno, oggi, dice come sparì il contenuto della cassaforte del generale Dalla Chiesa, subito dopo l'assassinio, come l'agenda “rossa” di Borsellino, ma anche la scomparsa dalle borse di Aldo Moro dei documenti più importanti). I Ladri di Stato nella nostra storia non hanno mai pagato. Io non credo che sia una “fissa” di molti di noi. E' probabile invece che sia una struttura etico - culturale del mondo latino. Nel mondo anglosassone, chi commette reati paga. Parlo dei colletti bianchi. Ha pagato duramente Nixon col suo entourage, ha pagato Kohl per i soldi ricevuti per il partito (non per lui), per restare nel nostro tempo. L'abbiamo detto altre volte, su questo giornale. Ma la tentazione del colletto bianco, che è poi anche il politico, di fuggire con la cassa o di farsi una “sicurezza economica” all'estero in caso di “pericolo” (oggi sta diventando più difficile), è antica quanto la nostra storia. Nella nostra cultura latina. Anche per questo, forse, dovremmo andare a rileggere Max Weber. Perché da noi questo succede da sempre. Da sempre. Addirittura da Demostene, che muore nel tempio pur di non cadere nella mani dei soldati, per aver rubato parte del tesoro di Arpalo. Ma anche Scipione l'Africano, il vincitore della battaglia di Zama contro Annibale, anche lui accusato dal Senato di non essere stato onesto nell'uso dei 500 talenti d'oro ricevuti dal re Antioco di Siria. evernava@msn.com
22/6 - 22/7
Una giornata da trascorrere con maggiore attenzione forse per quanto concerne la vostra possibile tensione, il risultato dei giorni appena trascorsi.
LEONE 23/7 - 23/8
Il coniuge richiede maggiore attenzione? Ora va così, non c'è niente da fare. D'altronde un possibile assestamento dopo gli ultimi anni difficili è più che normale.
VERGINE 24/8 - 22/9
I progetti vanno avanti se non prendete scorciatoie che possano sì togliere inizialmente l'ostacolo ma che possano aggiungere, veri e propri ostacoli.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Giornata da prendere con le pinze. Sarà bene dare maggiore attenzione al coniuge che si sente un po' trascurato per i tanti impegni.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Anche oggi è possibile un qualche malcontento nell'ambiente con le stelle in Acquario. Forse è necessario davvero deporre le armi velenose.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
L'amore vi avvolge e vi coinvolge davvero piacevolmente. Dovrete cogliere, se non lo avrete ancora fatto, il momento per dichiarare la vostra passione accesa.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Oggi sarà una giornata colma di vivacità passionale. Così sarete maggiormente bendisposti a vivervi l'amore intensamente.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Oggi è il giorno adatto per chiarire, o per scemare, alcune questioni in famiglia. Dovete accomunare il relax necessario con Marte sempre ostico.
PESCI 20/2 - 20/3
Organizzate un weekend fuori porta. Mercurio positivo vi porta a vivere nuovi contatti con ambienti del tutto innovativi. I contatti esterni vi porteranno davvero fortuna.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
12
13
Veleni di Tito Il Pd chiama a confronto Regione, Consorzio Asi, comune e parlamentari
Impegno unitario per la bonifica Risanamento, tutti pronti a fare la propria parte. Ma mancano i fondi statali LA VOCE CONTRO
TITO - La nuova e buona notizia è che c’è un impegno istituzionale trasversale, almeno al livello delle intenzioni, a portare finalmente a compimento la bonifica della zona industriale di Tito. Quella brutta, invece, rimane la solita: il risanamento ambientale, per l’entità del danno che si è consolidato negli anni sul territorio, è soprattutto una questione di soldi. E risorse, per il sito di interesse nazionale, non ce ne sono. O, perlomeno, non in quantità sufficiente ad affrontare in maniera definitiva e rapida il problema dell’inquinamento dell’area. Dall’incontro, di elevato spessore, che il Pd di Basilicata ha voluto domenica sera a Tito, è emersa la volontà di rimboccarsi finalmente le maniche e concorrere, ognuno per la propria parte, a una positiva soluzione della questione, che da anni penalizza il territorio e isuoi abitanti.Regione Basilicata, Consorzio Asi, comune di Tito, e parlamentari lucani (al tavolo ha partecipato il deputato del Pd Salvatore Margotta, mentre ieri ha annunciato interventi anche il senatore del Pdl, Cosimo Latronico) si dicono pronti a invertire la rotta rispetto a un argomento sul quale, fino a ora, è mancata soprattutto trasparenza. A ricordarlo a tutti è il segretario dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti, non invitato ma gradito ospite, in qualità del contributo offerto alla causa, essendo stato il primo, nei mesi passati, a riaccendere i riflettori sui veleni di Tito. Dal palazzo di via Anzio, rappresentato ieri dall’assessore all’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, arriva la garanzia di un contri-
L’intervento del segretario radicale: «Questa è omertà istituzionale» MANCANZA di trasparenza, o, per chi non avesse capito, Bolognetti lo dice ancora più chiaramente, definendo «omertà istituzionale», quella che fino ha impedito una corretta conoscenza dell’emergenza ambientale di Tito. «E’ vero - dice - la bonifica di Tito è una cosa seria, ma decisamente poco serio è stato l'operato di chi per anni ha consentito che i fanghi di Tito ed altre scorie avvelenassero un intero territorio, le falde acquifere, il torrente Tora e il fiume Basento». Sulla vicenda - ricorda - i Radicali hanno consegnato due esposti indirizzati alla Procura della Repubblica di Potenza. Alla Procura potentina «abbiamo consegnato documenti dai quali emergono numerose notizie di reato. Evidentemente, in Italia e a Potenza la sbandierata obbligatorietà dell'azione penale funziona a corrente alternata».
buto economico, che, come nel caso della Valbasento, «faccia fronte almeno in parte all’emergenza di cui il Governo non vuol farsi carico». Il Consorzio per lo sviluppo industriale di Potenza - ha ricordato il direttore generale, Mario Cerverizzo, ricostruendo i trent’anni di emergenza ambientale - nell'ultimo bilancio dell'ente ha destinato un 1.200.000 per la messa in sicurezza d'emergenza del bacino fosfogessi. L’ente ha programmato ulteriori interventi per gli anni successivi, confermail commissarioErnesto Navazio. Risorse comunque esigue rispetto ai fondi necessari stimati. La storia dei veleni di Tito ha origine decenni fa con il primo stadio di inquinamento provocato dalla ex Liquichimica. Ma i rifiuti più pe-
ricolosi presenti nella zona derivano dai fanghi industriali che si trovano a pochi metri dalla ex Liquichimica nella cosiddetta vasca fosfogessi, che potrebbero far pensare addirittura a un traffico illecito di rifiuti. Da ultimo, poi, la contaminazione da trielina provocata dalla Daramic, multinazionale americana che, dopo essersi autodenunciata per l'inquinamento provocato, l'anno scorso ha chiuso lo stabilimento di Tito, lasciando i lavoratori a casa.E' quello che il consigliere regionale del Pd Vincenzo Folino, indica come il paradosso di un territorio che si trova a subire, oltre al danno, la beffa, a causa di un'industrializzazione forzata e disarticolata. Il caso della Daramic ne è l'emblema: al disastro ambientale si è aggiun-
| Bolognetti chiede la testa del dirigente Navazio propone di svincolare le cariche dalle nomine regionali TITO - Se nella gestione dell’emergenza ambientale l'accusa è di mancata trasparenza, il punto più debole del sistema è l’agenzia regionale preposta al monitoraggio, cioè l'Arpab di Basilicata. Ne è convinto il segretario dei radicali lucani, Maurizio Bolognetti, che nel convegno sui veleni di Tito ha ricordato che, ad oggi, l’unico sito sul quale è possibile controllare i dati è quello dell’Asi di Potenza. Insomma, «il sistema di monitoraggio ambientale fa acqua da tutte le parti». «Non c’è solo il caso di Tito, ma anche quelli della Val d’Agri e del Vulture Melfese», ha denunciato l’esponente dei radicali che è tornato a chiedere la testa del dirigente dell’agenzia, Vincenzo Sigillito. E a criticare l’atteggiamento della Regione «che si ostina a lasciare il dirigente al suo posto senza prendere provvedimenti». Di criticità nel sistema di funzio-
namento dell’agenzia regionale, ha parlato anche il sindaco di Melfi e commissario Asi, Alfonso Ernesto Navazio, che ha ricordato quanto accaduto per il caso Fenice: l’Arpab ha informato il comune di Melfi dell’inquinamento provocato dal termodistruttore con un anno di ritardo. Navazio ha sottolineato come i comuni non siano dotati di uffici specifici per gestire il monitoraggio ambientale. Il che rende ancor più indispensabile il corretto funzionamento dell’Arpab. Quindi la proposta: svincolare i vertici dell'agenzia dalle nomine regionali.
to, nel giro di pochi anni, il dramma occupazionale. E’ stato il primo cittadino di Tito, Pasquale Scavone, a ricordare che l’amministrazione comunale si è dichiarata parte civile contro la multinazionale. Bonificare, ricorda il sindaco che nei mesi passati ha emanato un’ordinanza che vieta l'utilizzo delle acque del Tora, è un’esigenza non solo ambientale e di salute pubblica, ma anche di riqualificazione di un'area che ha bisogno di ritrovare attrattività per richiamare nuovi investimenti. Sui veleni di Tito, di recente, Scavone è stato ascoltato in V commissione. Ma a rappresentare le esigenze di una cittadinanza che ormai da anni convive con tutti i gravi problemi che una boma ecologica di questa portata comporta,
CASO ARPAB
c’era anche il segretario cittadino del Pd, Vincenzo Quaranta e il consigliere comunale Michele Iummati, da sempre in prima linea sulla questione inquinamento. Insieme, davanti a un tema così scottante, hanno chiesto un impegno unitario. «Perché hanno detto - i cittadini hanno bisogno di risposte vere». E’ il deputato del Pd, Salvatore Margiotta, a ricordare l’ostacolo maggiore al processo di bonifica. Ossia, il blocco da parte del governo nazionale dei fondi Fas destinati in Basilicata per il recupero dei siti di interesse nazionale di Tito e Ferrandina. Ribatte il consigliere regionale del Pdl, Sergio Lapenna, «la bonifica dell’area di Tito Scalo, rappresenta un problema con radici lontane e non esclusivamente
imputabile alle azioni del Governo Berlusconi». Il presidente della V commissione regionale preferisce ricordare invece «i fiumi di risorse trasferite e sperperate». Il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, ha fatto sapere ieri mattina di aver presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, per sollecitare l’avvio di «azioni urgenti per completaregli interventidi bonificae le azioni di messa in sicurezza del sito nazionale ex Liquichimica di Tito». Quella di domenica è stata comunque un’importante occasione di confronto. La prima, forse, a più voci, che ha squarciato il velo di silenzio istituzionale caduto sulla vicenda dei veleni di Tito. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
|
Dopo la lettera inviata da Cgil e Uil per chiedere provvedimenti contro Sigillito
La rsu Cisl prende le distanze dalle accuse POTENZA - La guerra all’Arpab continua, senza esclusioni di colpi. Ieri è stata la volta della rsu Cisl che non condivide l’attacco dei colleghi di Uil e Cgil al direttore generale dell’Agenzia, Vincenzo Sigillito. In una lettara inviata alla stampa scrivono così: con riferimento alla lettera del 19.01.2010 firmata dai Rsu dell'Arpab e precisamente da Andrea Genovese, Lucia Summa, Rocco Martoccia e Francesco D'Avino”, ci sia consentito fare, per l'ultima volta, una precisazione: “Si sappia che, dal punto di vista
sindacale, nell'Arpab vi è solo il rappresentante Sindacale, la parola unitaria non esiste più sin dalle dimissioni, non solo da Coordinatore Rsu ma anche da rappresentante sindacale Cgil, Mary Corona. Pertanto, riteniamo di prendere le distanze dalla “Lettera Aperta ecc.” sia perché non è Unitaria e poi perché tutti devono avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità; salvo poi a scomodare coloro che indubbiamente meritano rispetto istituzionale ma comunque non vivono in Arpab; specialmente quando attraverso la stampa e i mass-media si continua a denigrare ulteriormente una Agenzia che ha ormai superato, con grande coraggio, abilità, intelligenza, profuso impegno e pubbliche relazioni, quel periodo di oscurantismo (2001-2005). Basta ricordare una per tutte la differenza fra la Sede attuale di Matera (quantomeno dignitosa) rispetto alle precedenti, la mancata retribuzione della produttività per gli anni 2003, 2004, 2005 e 2006 elargita
nel 2007 e solo grazie all'impegno di pochissimi e della Direzione dell'Agenzia; il riconoscimento di due progressioni orizzontali la terza è in itinere; l'aumento dell'organico attraverso rapporto di “Co-Co-proTern” e di “Sommistrazione a Tempo determinato” per i quali auspichiamo una immediata risoluzione della condizione di precariato; ed infine, il riscatto del proprio ruolo, dell'immagine e della presenza su tutto il territorio regionale dell'Agenzia. Tutto questo viene definita, per fortuna da pochi, “gestione monocratica”. Ebbene, riteniamo che tutto ciò è possibile solo se colui il quale viene incaricato a traghettare l'Ente, nel pieno rispetto della L.R. 27/1997 in attuazione della referendaria Legge n° 61 del 21.01.1994 che gli attribuiscono i poteri, unitamente ai lavoratori di buona volontà, alla Regione e al Ministero in sinergia e all'unisono hanno a cuore le sorti dell'Agenzia: in alternativa esiste la continua e quotidiana denigrazione .
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
24 ore in Basilicata
Martedì 26 gennaio 2010
Incontro in Regione per la vertenza
Cassa da record: 2,5 milioni di ore in più nel 2009
La Mahle torna sui propri passi Ma chiede tempi veloci per la vendita del sito
POTENZA - E’ in aumento di quasi 37 punti percentuale il numero delle ore erogate di cassa integrazione in Basilicata nell’ultimo anno: si tratta di 2 milioni 400 mila ore di cassa integrazione (cigo, cigs e cigs in deroga) in più rispetto al 2008. Tra i vari settori, l’incremento maggiore si è registrato per la cigs e la cigs in deroga con il 69,3 per cento in più delle ore erogate ai lavoratori lucani. L'ammontare complessivo nell'anno appena concluso è di 8 milioni 876 mila 529 ore (contro 6 milioni 494 mila 769 ore del 2008). Sono i dati più significativi del dodicesimo rapporto della Uil sulla cassa integrazione che - commenta il segretario generale regionale Carmine Vaccaro chiude il “terribile 2009”, l’anno della crisi, del suo impatto sul sistema produttivo e, soprattutto, sulla quantità e sulla qualità del lavoro. L’anno nel quale lo strumento “base” tra gli ammortizzatori sociali, la cassa integrazione, è stata sottoposta, nelle sue varie articolazioni (cigo, cigs, cigs in deroga), ad una pressione straordinaria. Sempre secondo le stime del rapporto Uil, i lavoratori interessati in Basilicata nel 2009 sono stati 4.352 (di cui 2.465 ammessi alla cigo e 1.887 alla cigs e alla cigs in deroga); nel 2008 erano 3.184 (2.070 per la cigo e 1.114 per gli altri strumenti di ammortizzatori sociali). A livello territoriale è la provincia di Matera che fa registrare l'incremento percentuale più alto di ore concesse, con il 63,1% nel raffronto con il 2008, ri-
Martedì 26 gennaio 2010
UIL A CONGRESSO
Una protesta dei lavoratori della Mahle
Venerdì e sabato UN nuovo patto sociale per il lavoro, l’innovazione e lo sviluppo. Il sindacato riformista e il coraggio della responsabilità: sono i temi che verranno affrontati nel corso dell’ottavo congresso regionale della Uil di Basilicata, che si svolgerà il 29 e il 30 gennaio, al Park hotel di Potenza. Interverrà anche il leader nazionale del sindacato, Luigi Angeletti. «Dobbiamo scegliere con decisione - dice il segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro la via di una democrazia superando la vecchia dicotomia tra il sindacato organizzazione e il sindacato movimento. Con passaggi ben chiari, già attuati nella pubblica amministrazione, ma da estendere a tutto il mondo del lavoro. Deve valere il voto degli eletti, la democrazia delegata. Questo sindacato potrebbe superare la crisi che stiamo vivendo. Un sindacato che non rifiuta il conflitto, insito nel processo democratico, ma chiude l’idea dell’antagonismo ed è in grado di proporre in termini concreti l’idea di giustizia sociale che è propria del sindacalismo confederale. Ma il progetto riformista richiede un passaggio fondamentale e non più rinviabile: il sindacato deve liberarsi delle ideologie, essere più pragmatico, capire che i lavoratori ti danno la delega in base ai risultati che pensano di avere da te.
Il segretario Vaccaro
spetto al più 20,8% della provincia di Potenza. «L'andamento - aggiunge Vaccaro - è chiaramente evidenziato nel rapporto sia dal punto di vista generale, sia nelle specifiche analisi per settore merceologico, che territoriale (regionale e provinciale). Andamento che segnala che anche a dicembre la richiesta di ore di cassa è stata consistente, addirittura maggiore di novembre, di oltre l’80 pe cento, di cui il “picco massimo” è stato raggiunto per la cigs e la cigs in deroga (più
142,4%). Nel sottolineare che nel 2009, l’aumento del ricorso alla cassa integrazione, ha investito indiscriminatamente tutte le Regioni italiane con il picco più alto in Emilia Romagna dove la cassa integrazione è cresciuta, rispetto all’anno 2008, del 699,8%, seguita dalla Lombardia (più 491,6%) e dall'Abruzzo (più 452,9%), Vaccaro evidenzia la specificità della Basilicata: la Regione con l'aumento più basso (più 36,7%).
L’incremento maggiore nella provincia di Matera: + 63%
«Rimane comunque - conclude Vaccaro - un tema grandissimo: come tutelare tutte le persone che non hanno questo strumento e che vanno ad alimentare il bacino dei senza lavoro e sul quale si deve intervenire rapidamente. Per questo, la riforma degli ammortizzatori, e più in generale del sistema di tutele, dovrà però essere accompagnata da interventi che tendano a ridurre il bacino di precarietà e di lavoro atipico, favorendo la creazione di buona occupazione, definendo in maniera netta il confine tra lavoro subordinato ed autonomo ed eliminando tutte quelle forme spurie di lavoro non riconducibili alle tipologie “standard”».
POTENZA - La Mahle ritratta i termini di disponibilità del sito. Dopo la lettera con cui nei gironi scorsi ne aveva annunciato la revoca, ora il gruppo tedesca ritorna sui propri passi confermando la disponbilità del sito ma solo fino al 20 febbraio. Entro questo termine è infatti prevista la stipula del preliminare di vendita del sito tra Mahle e Revoind. Ma seppure si tratti di una buona notizia, il problema sembra solo rimandato. E’ quanto emerso dal tavolo che si è svolto ieri in Regione, con l’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, il presidente della Task force dell’occupazione, Giannino Romaniello, il rappresentante di Confindustria, Franco Dell’Acqua, l’ad della Mahle Altans e le segreterie di cgil, cisl, uil e fim, fiom ,uilm. Il procedimento di reindustrializzazione, era stato sospeso dall’ordinanza del Tar di Potenza, che, dopo il ricorso del secondo classificato in graduatoria, Tecnologie Galvaniche, aveva riscontrato irregolarità dell’apertura delle buste. Ora si at-
tende la senta definitiva del tribunale amministrativo. Dopo il lungo confronto di ieri tra le parti, la Mahle si è detta disponibile a rivedere la posizione espressa nella lettera, ma con la volontà di definire in tempi rapidi la vendita del sito. In proposito la Uilm ha chiesto alla Regione maggiore chiarezza su questa vertenza, attraverso il rispetto degli accordi sottoscritti, che per la Uil significa dare le risposte ai lavoratori in direzione della loro ricollocazione nel mondo del lavoro. La Uil ha chiesto a tutti i soggetti interessati di fare ognuno la propria parte nell'interesse dei lavoratori e dei cittadini della regione. Perplessità sono state espresse dalla Fiom Cgil, che ieri, prima dell’incontro, ha dichiarato: «Consideriamo inaccettabile che non ci siano provvedimenti legislativi utili a garantire il mantenimento dei posti di lavoro e delle produzioni al Sud e nella nostra Regione, anche quando si è in presenza di forti finanziamenti pubblici».
Pubblicata la rassegna stampa dell’opinionista del Quotidiano
Le 100 incursioni di Tita Tra malinconie e speranze si collocano le oltre 100 “incursioni”, tra il 2004 e il 2009, sul Quotidiano della Basilicata di Mauro Armando Tita, che il sociologo e opinionista di questo giornale ha raccolto in una rassegna stampa, pubblicata nello scorso mese di dicembre. Di seguito pubblichiamo l’introduzione a firma del direttore del Quotidiano della Basilicata, Paride Leporace: Da tempo esiste un confronto dialettico sull’opportunità di raccogliere in volume la miscellanea degli articoli pubblicati su un giornale in un determinato periodo. Pur non avendolo mai fatto personalmente sono tra i fautori di questa linea di pensiero. I giornali, come ricorda la battuta di una celebre commedia americana degli anni Trenta, a fine giornata servono solo per incartare il pesce. Solo i volenterosi (sempre meno anche nelle redazioni) archiviano le rassegne tematiche. Racchiudere in un libro la propria prestazione intellettuale è testimonianza preziosa
per la comunità e per l'opinione pubblica. Nelnostro casoavete trale mani uno scrigno di parole e concetti straordinariamente utili a meglio comprendereil nostrotempobizzarro. Mauro Armando Tita è un impegnato a tutto tondo. Uomo di straordinaria sensibilità. Viene dalla meglio gioventù meridionale che ha guardato con immensa partecipazione all'incontro con il Nord che ha costruito con testardaggine una nuova unità nazionale. Socialista autentico, si è sporcato le mani esemplarmente come sindaco della sua Ruvo del Monte nel tragico momento del dopo terremoto. Le radici contano molto per lui. Ruvo e la Basilicata sono per lui“Haimat”come dicono i tedeschi. Qualcosa in più della piccola patria. Mauro alla luce delle sue molteplici conoscenze (sociologo, funzionario della Regione, appassionato di letteratura e di mondi giovanili) commenta da diversi anni sul Quotidiano della Basilicata con cadenza precisa fatti e avvenimenti . Una
scrittura effervescente e visionaria. Gli articoli, che a volte hanno il difetto venale di volersi gonfiare a piccolo trattato, poggiano spesso su ottime competenze che tendono ad utile pedagogismo sociale. Altre volte la dissertazione assume i toni dell'indignazione “engagè”. L'economia viene spiegata con concetti semplici, la demografia è manifesto politico. La questione del Pantheon politico del nascente Pd “costringe” il quartier generale ad occuparsi anche di vicende nobili. L'umanizzazione della burocrazia, il ricambio generazionale con giovani vogliosi di futuro, la meritocrazia e l'innovazione sono sono alcuni lemmi del glossario autorevole di un columnist che non insegue le veline del pastone ma che entra nella carne e nel sangue dei nostri giorni. Tita nei suoi pezzi non mostra timori referenziali. Critica la Fiat e il sistema clientelare locale con caparbia convinta. Non scrive per ottenere prebende personali. E' coscienza pubblica la sua. Inoltre non declama nel deserto e non urla alla
La rassegna stampa di Mauro Armando Tita
luna. Propone riformismo forte. A volte preso dalla sconforto fa suo lo sberleffo comico . Ma anche questi aspetti fanno parte della vita degli intellettuali. Questo libro è l'ennesima occasione per meglio capire e comprendere. E' uno strumento utile. Buona lettura. All'autore il rin-
graziamento di avermi chiesto questo contributo ma soprattutto di far parte da protagonista della comunità intellettuale del Quotidiano che ogni giorno cerca di informare i cittadini lucanicon professionalitàe di formare con passione uno nuovo spirito pubblico in Basilicata.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
14 24 Ore in Basilicata Uil: 4.352 in cigo e cigs. Vaccaro : «Riforma ammortizzatori»
Verrà presentato sabato a Metaponto il rapporto sul settore lucano. Le anticipazioni dell’assessore Viti
Agricoltura protagonista Problemi, questioni e scenari futuri del comparto nella lente della politica METAPONTO - Verrà illustrato sabato prossimo, nella sede dell’azienda agricola sperimentale dimostrativa “Pantanello” di Metaponto il “rapporto sull’agricoltura lucana”. In attesa di questo importante appuntamento l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, fornisce alcune anticipazioni. «Sarà un incontro basilare per il settore primario della nostra regione. Esso rappresenterà, dopo la prima conferenza dell’Agricoltura del 1987 e la seconda del 1999 un momento fondamentale, un vero e proprio manifesto di programmazione agricola, dal quale ripartire e affrontare il futuro del settore primario». Si tratta di una giornata di studi e analisi nella quale tutte le componenti del mondo agricolo regionale, dagli enti pubblici, all’Università, al mondo della ricerca, a quello politico, professionale, tecnico e imprenditoriale si incontreranno per esaminare e discutere le questioni e gli scenari nazionali ed internazionali che si aprono davanti a noi. «Abbiamo stabilito di svolgere la manifestazione nel Metapontino - aggiunge Viti - in quanto area forte e altamente rappresentativa della nostra agricoltura, e al contempo, proprio per questo, area che più è sottoposta alle dinamiche di destabilizzazione che l’economia competitiva e globalizzata ci chiama a sostenere. In tale quadro la Regione, quale massimo ente territoriale, deve programmare e predisporre azioni tese ad affrontare quelle che sono le problematiche e le prospettive che si aprono nel mondo agricolo: dalla Green economy che lega tutte le produzioni coinvolgendo i vari comparti economici e i servizi, stringendo insieme tutto nel concetto di alta qualità; alla revisione della Politica agricola comunitaria (Pac) che si orienta sempre più all’unione tra produzioni alimentari e agricoltura sociale di mercato, spostando l’attenzionesul secondopilastro con un nuovo rapporto di riequilibrio che la ruralità (particolarmente importante nei nostriterritori dicollina edi montagna)deve sviluppare in una visione di agricoltura multifunzionale». Il fine è rimettere al centro degli interventi regionali il settore primario riconoscendogli l’importanza che merita nel nostro territorio e porre le basi per far entrare la politica in sintonia con quelle imprese legate al territorio che puntano all’innovazione, alla qualità, allo sviluppo ecosostenibile riconvertendo i comparti tradizionali che sono la frontiera avanzata del made in Lucania. «E’pertanto indispensabile stabilire sempre L’assessore Viti maggiormente elevati standards per i nostri prodotti nella qualità, nella ricerca, nelle innovazioni tecniche e tecnologiche, nel completamento delle filiere, nell’associazionismo tra i produttori, nella sicurezza alimentare per i consumatori e nei vincoli ambientali. In questo modo potremo battere la concorrenza di basso livello. Infatti, la qualità sarà sempre più vincente rispetto a chi gioca la carta del prezzo senza avere un reale valore aggiunto. In tale quadro si inserisce anche la legge di riordino della Governance agricola, che reputiamo essenziale, per la cui approvazione chiamo a condividerne l’urgenza il Consiglio regionale, la competente Commissione consiliare e gli amministratori regionali. E’questo il contesto nel quale il Gruppo di studio nominato dalla Regione Basilicata, di elevato livello tecnico-scientifico, ha sviluppato una dettagliata analisi sulle necessità dei vari comparti e ha anche stabilito in quali segmenti sarebbe necessario intervenire. Tra i temi previsti nella proposta di documento elaborato, che sarà illustrato il 30 gennaio, vi sono: il sistema agroalimentare nell’economia regionale e sua internazionalizzazione; il Credito in agricoltura; le innovazioni gestionali per lo sviluppo delle aziende agricole; le filiere, l’aggregazione e la concentrazione di prodotti del mercato tra qualità e sostenibilità; le agroenergie e la forestazione nello sviluppo rurale; l’innovazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico. Si vuole così tentare di individuare un modello lucano di agricoltura innovativa e competitiva, anche ridisegnando le funzioni dell’assessorato, che sappia fare fronte ai mercati, alla libera circolazione delle merci, alla massima interazione con i settori ambientale, delle energie e del turismo, tutte sfide alle quali ancora una volta, chi come noi crede nel futuro di una Basilicata propositiva e produttiva non si sottrarrà».
API E REGIONE
Più credito alle aziende In arrivo una convenzione che sblocca gli strumenti POTENZA - La stipula di una convenzione che sblocca una serie strumenti per favorire l’accesso al credito in agricoltura sarà eseguita oggi alle 13 e 30 nella sede del dipartimento regionale Agricoltura. La sottoscrizione sarà effettuata dal dirigentedel dipartimentoAgricoltura, Pietro Quinto, delegato dalla giunta regionale e dal presidente dell’Abi (associazione banche italiane) di Basilicata, Gianluca Jacobini, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Vincenzo Viti. L’accordo prevede alcune agevolazioni delle banche per le aziende agricole, facilitazioni nell’accesso ai crediti e consolidamento delle passività. «Le imprese agricole lucane - ha dichiarato l’assessore Viti - sono state colpite negli ultimi anni da molteplici calamità che ne hanno segnato i risultati economici, e reiterate crisi di mercato che hanno inciso in maniera significativa sui bilanci delle stesse. Con gli strumenti normativi, condivisi con le organizzazioni professionali agricole nell’ultimo Tavolo verde, la Regione intende dare una risposta alle esigenze del mondo agricolo anche in vista degli investimenti che le imprese dovranno realizzare in applicazione delle Misure contenute nei bandi del Piano di sviluppo rurale». Dopo la firma, l’accordo sarà illustrato agli organi di stampa. Agricoltura
Chiedono il rispetto degli impegni assunti a Roma
Contro la crisi le Regioni sollecitano il governo REINTEGRO dei fondi Fas gia’ destinati al settore agricolo per circa 850 milioni di euro, garantire adeguata copertura finanziaria al Piano assicurativo nazionale (Fsn) per le annualità 2008, 2009 e 2010. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome con riferimento allo stato di crisi del settore agricolo sollecita il Governo al rispetto degli impegni assunti nell’incontro che si è svolto a Palazzo Chigi lo scorso 16 novembre alla presenza del sottosegretario Letta, di emanare un piano straordinario di interventi per il comparto nel giro di dieci giorni. La conferenza in un documento che e’ stato approvato richiama, in particolare, l’attenzione sull’urgenza e l’improrogabilità dell’adozione da parte del Consiglio dei Ministri dell’annunciato Piano straordinario di interventi al fine di consentire «il
superamento della delicata situazione di crisi che interessa tutto il comparto agricolo nazionale oramai da lungo tempo e per porre le premesse e le condizioni per il rilancio del settore. Lo stato di crisi sta, infatti, diventando strutturale e non dipende più soltanto dal livello dei prezzi di mercato». Le Regioni e le Province autonome hanno da tempo indicato le priorità di intervento: garantire adeguata copertura finanziaria al Piano assicurativo nazionale (Fsn) per le annualità 2008, 2009 e 2010; attivare una sospensione/moratoria temporanea dei pagamenti contributivi (previdenziali) a carico delle aziende e delle procedure esecutive Inps in corso ; favorire l’accesso al credito con l’attivazione di opportuni strumenti ed anche attraverso l’attivazione di un provvedimento straordinario,
nell’ambito delle misure temporanee per la crisi autorizzate dall’Unione Europea (aiuto massimo di 15.000 euro ad azienda con provvedimenti da adottare entro il 2010) per il consolidamento del debito (finanziamenti da tre a cinque an- Il ministro ni) mediante l’abbattimento dei tassi Zaia da 1 a 2 punti al netto delle spese; reintegro dei fondi FAS gia’destinati al settore agricolo (circa 850 milioni di euro) da utilizzare per azioni non finanziabili con i psr e altri fondi strutturali; recupero IVA per interventi pubblici nei Psr.
E’ uno strumento necessario per alcune coltivazioni arboree come peschi e albicocchi
Ore di freddo, l’Alsia offre il servizio di calcolo DA alcuni anni l’Alsia, l’Agenzia lucana di Sviluppo e di innovazione in agricoltura, a partire dal primo novembre estrae dai dati rilevati dalle proprie stazioni agrometeorologiche il numero di ore giornaliere inferiori a 7°C, per aiutare gli agricoltori ad individuare il momento più opportuno per la copertura dei frutteti. Il soddisfacimento del fabbisogno in freddo delle coltivazioni arboree è infatti il punto di partenza per ottenere buoni
livelli produttivi. La pianta, dopo aver accumulato una certa quantità di freddo, può essere coperta con i teli, per interromperne la dormienza e anticiparne il risveglio vegetativo e, quindi, la maturazione. E’ questa “forzatura” che permette di avere sul mercato le primizie locali. E nel Metapontino numerose sono le cultivar (varietà) di albicocco e di pesco coltivate con questo metodo. Il calcolo delle ore di freddo viene effettuato con il metodo classico delle ore giornaliere inferiori a 7 °C e con il “metodo Utah”. Quest’ultimo, molto più complesso del precedente, consente di individuare meglio il momento più opportuno per la copertura del frutteto, poiché attribuisce un “peso” differente al livello termico raggiunto. La diffusione delle informazioni così
ottenute avviene in due modi: con cadenza settimanale, attraverso il bollettino agrometeorologico e/o fitosanitario, inviato agli utenti del servizio mediante posta elettronica e pubblicato sul portale dei Servizi di Sviluppo Agricolo (www.ssabasilicata.it); con cadenza giornaliera tramite sms, i brevi messaggi inviati direttamente sul telefono cellulare degli agricoltori iscritti al servizio. L’utenza attualmente è composta per gran parte dai frutticoltori del Metapontino. Il servizio è gratuito. Per chi volesse farne richiesta, potrà rivolgersi al responsabile, Emanale Scalcione, telefonando al numero 0835 244365, fax 0835 244275, oppure inviando una mail al seguente indirizzo di posta elettronica: emanuele.scalcione@alsia.it.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
24 Ore in Basilicata 15
Martedì 26 gennaio 2010
BREVI
Martedì 26 gennaio 2010
PROGETTO FAMIGLIA
ADSL A SINGHIOZZO
LISTE DI ATTESA
Domani la presentazione
Napoli: «Inaccettabile»
Fnp Cisl denuncia i troppi ritardi
DOMANI alle ore 12 verrà sottoscritto, presso la Regione Basilicata, il contratto con il quale si affida al Cisf un’indagine-studio sulle politiche per la famiglia in Basilicata. Il progetto verrà poi presentato alla stampa presso la sala inguscio del dipartimento Salute.
«CHE i cittadini della Basilicata non usufruiscono tutti e in egual modo del servizio Adsl, necessario allo sviluppo e alla diffusione delle nuove tecnologie fondamentali per la crescita del territorio, appare del tutto inaccettabile”. E’ quanto afferma il consigliere Napoli (An-Pdl).
“LISTE di attesa in Basilicata, siamo alle solite. Nonostante le periodiche sollecitazioni e gli annunci di riorganizzazione metodologica, la situazione resta gravemente lesiva del diritto dei pazienti, soprattutto gli anziani”. Ad evidenziarlo è la Federazione dei pensionati della Cisl.
Tanti gli enti della Pa che ne hanno richiesto l’attivazione. Ok della giunta all’elenco
Al via i tirocini, molte le adesioni Simonetti si spinge oltre: «Ora il piano dell’occupazione triennale» POTENZA - La giunta re- cato turn over e dei tagli di gionale ha approvato l’elen- bilancio - dice Simonetti - rico degli enti pubblici che sultano sotto organico in hanno richiesto i tirocini rapporto alle prestazioni formativi. E grande parte- che devono erogare alla citcipazione è stata riscontra- tadinanza. L’aspetto centa tra gli enti della pubblica trale della manovra, da noi amministrazione lucana immaginata e che abbiamo hanno aderito al bando rela- proposto a suo tempo con tivo al programma tirocini una mozione approvata formativi. Tutti i comuni all’unanimità dal Consiglio della Basilicata, hanno regionale, è quella di incroavanzato richiesta di parte- ciare il tema della formaziocipazione al programma, ne e l’uso corretto delle risoprattutto nella direzione sorse nella prospettiva di di alti profili professionali. Gran parte della Pubblica amministrazione statale, dalle scuole ai tribunali, hanno aderito all’iniziativa. A sottolinearlo è la presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti. I progetti prevedono anche attività formative per 182 ore per tirocinante. Questa misura darà lavoro a moltissimi formatori che saranno utilizzati dagli enti accreditati presso la Regione Basili- Emilia Simonetti cata. Per ciascun partecipante è prevista una dotare i giovani laureati e indennità oraria di euro diplomati delle necessarie aggiuntive 6,95 pari a circa 10 mila eu- competenze ro per l’intero anno. L’inter- dentro l’organizzazione del vento progettuale richiesto lavoro delle Pubblica ammie approvato, a suo tempo, nistrazione, in attesa della dal Consiglio regionale, da- messa a punto di un Piano rà la possibilità ai giovani di per il Lavoro negli enti pubmisurarsi con una espe- blici della Basilicata, fondarienza di formazione e lavo- ta sull’attuazione dei turn ro che dovrà, necessaria- over e dei concorsi selettivi mente, essere collegata ad soprattutto per affrontare un progetto di ristruttura- la questione del superazione degli organici della mento del precariato». «Negli enti pubblici di BaPubblica amministrazione. «La risposta degli enti silicata – aggiunge - e così pubblici per fronte ai tagli come si è visto nell’ente resugli organici, intervenuti gione, c’è lo spazio per creanegli anni scorsi per il man- re le condizioni capaci a rea-
Lacorazza: il rilancio del turismo della montagna «LA montagna, la neve e lo sport rappresentano per l’area sud della Basilicata una risorsa e un’opportunità, a cui bisogna restituire nuova linfa, per diversificare l’offerta turistica dell’intera regione e aumentare il numero dei visitatori. Il rilancio di tale risorsa e del turismo in genere passa anche per una nuova cultura della montagna, da diffondere tra gli stessi lucani, e per una programmazione più efficace dell’offerta, con un nuovo protagonismo dei soggetti pubblici e privati. Un processo, questo, già iniziato con i Piot (Piani integrati di offerta turistica), a cui la Provincia di Potenza ha aderito, candidandosi a giocare un ruolo di primo piano e riappropriandosi della propria funzione di coordinamento e
cooperazione, per ricondurre a sintesi esigenze e progetti espressi dai territori». Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza in occasione della visita alla stazione sciistica del Sirino. «Con un salto di qualità rispetto al passato –ha concluso Lacorazza – i Piot coniugano il consolidamento dei punti di attrazione turistica già affermati (le quattro M) con l'importante tema dei servizi, mettendo in moto risorse per circa 160 milioni di euro e favorendo il protagonismo dei privati, dell'associazionismo e delle partnership pubbliche, in un contesto che guarda ai sistemi locali di prossimità come strumento per stabilire importanti relazioni al di là dei confini regionali».
Piot, un salto di qualità rispetto al passato
lizzare un poderoso turn over, anche nella direzione di un ringiovanimento degli organici per rispondere alle nuove esigenze dell’erogazione dei servizi della Pubblica amministrazione. Il piano triennale per l’Occupazione approvato in bozza dalla Giunta e già trasmesso al Consiglio, non è stato discusso e contiene interessanti proposte che vanno allargate ma anche un preciso allarme sulla prospettiva del settore manifatturiero che non è stato ancora adeguatamente recepito dalle stesse parti sociali e dall’esecutivo». «Un piano per l’occupazione –sostiene Simonetti ha dignità e valore nella misura di una scansione temporale delle risorse finanziarie e delle unità lavorative da impiegare nei diversi comparti occupazionali, da quelli produttivi a quelli della Pubblica amministrazione, fino ai servizi. Un’elencazione sterile, di risorse finanziarie assegnate o disponibili, senza progetti specifici, non avrebbe alcun senso in una fase segnata da formidabili processi di ristrutturazione e da evidenti e forti punti di crisi. Ci sono, invece, le condizioni come dimostra la forte richiesta del bando sopra indicato, per innovare profondamente la forza lavoro e per dare risposte alle esigenze di occupazione e di sviluppo. La sfida è chiara: tutte le forze politiche sociali e culturali non possono sottrarsi».
SCACCO ALLE REGINE DELLA DROGA
Nuovi interrogatori di garanzia Operazione della mobile di Matera contro lo spaccio MATERA –Sono proseguiti ieri gli interrogatori di garanzia di quattro delle quattordici persone agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione “Scacco alle regine”. I materani Mario De Filippis e Ludovico Galante davanti al pm Valeria Farina Valaori si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Hanno risposto, invece, Samantha Fusiello, difesa dall’avvocato Giovanni Papapietro, e Riccardo Maria Danzi, difeso dagli avvocati Roberto Danzi e Bruno Oliva. Per Danzi, gli avvocati hanno inoltrato le richieste di revoca dei domiciliari e di poter
continuare a svolgere l’attività lavorativa. Nei giorni scorsi, invece, le persone colpite dalla misura di custodia cautelare in carcere (diciotto su trentadue) con l’accusa di concorso in spaccio continuato si sono avvalse della facoltà di non rispondere. L’operazione “Scacco alle regine” è stata condotta dalla Squadra mobile della questura di Matera. Le indagini della polizia hanno permesso di accertare che a febbraio 2008, dopo l’operazione Reset, mogli e sorelle di uomini tratti in arresto, decisero di prendere in mano la rete dello spaccio. r.montemurro@luedi.it
Piano Sud
Film commission
Contro la fuga dei cervelli, bonus e sgravi Mattia: «Due proposte estremamente significative»
Di Lorenzo «Basilicata in netto ritardo»
POTENZA - «I ‘bonus’ annunciati dal ministro Scajola e contenuti nel Piano Sud con l’obiettivo di far tornare i giovani talenti che abbandonano le regioni meridionali e gli sgravi fiscali per le imprese del Sud sono due delle proposte più rilevanti per dare una svolta alla storica ‘questione meridionale’ passando dallo studio socio-economico alle ‘ricette’ per risolvere i problemi». E’ il commento del consigliere regionale di Fi-Pdl, Franco Mattia, sottolineando che «Il Piano Sud è la testimonianza che il Sud è una priorità assoluta del Governo che ha insediato da mesi una task force ed ha lavorato alacremente alla definizione del documento programmatico che verrà presentato quanto prima. Tra gli elementi innovativi, c’è sicuramente la trasformazione dei Contratti di Programma, che non poche delusioni hanno prodotto in Basilicata, in Contratti di Sviluppo per garantire reali posti di lavoro specie nei distretti in cri-
Franco Mattia
si». «Il rilancio dell'impresa, del lavoro e dell'iniziativa dei cittadini meridionali e le azioni messe in campo, soprattutto, verso le centinaia di migliaia di giovani diplomati e laureati costretti ad un'emigrazione di necessità che fiacca senza speranza il Mezzogiorno – continua Mattia – sono, dunque, le strategie da perseguire per ridare speranzaalSud chepuòrinasceresolo all’interno della prospettiva euro-mediterranea. Serve una politica economica ed
estera di rilancio della nostra economia capacedi coglierele grandi occasioni di sviluppo offerte dall’uscita dalla crisi mondiale. Il Mezzogiorno – aggiunge il consigliere di FiPdl – è, dunque, un’occasione non solo per l’Italia, ma anche per tutta l’Europa. Bisogna coltivare nuove direttrici del commercio, nuovi canali di distribuzione e nuove relazioni politico-commerciali. E tra le priorità: la costruzione di un sistema logistico che, unificando la sponda nord a quella meridionale, sia grado di riportare il Mediterraneo al centro del mondo; investimenti in tecnologie ; la formazione di prim’ordine a livello scolastico ma, soprattutto, a livello universitario per rispondere al meglio, sia al declino demografico (italiano e in parte europeo) sia alla scarsità di risorse umane giovani e formate di alcune aree del Paese e in particolare dei Paesi che si affacciano sulle sponde meridionali e orientali del Mediterraneo».
POTENZA - «La Regione Basilicata ancora in ritardo rispetto alle altre Regioni che da tempo hanno compreso l‘importanza di puntare su cinema e fiction per creare nuove professionalità, posti di lavoro e soprattutto veicolare turisticamente i propri territori facendo contestualmente cultura attraverso la valorizzazione e la produzione di progetti cinematografici». E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo (An-Pdl). «Secondo uno studio condotto dalla fondazione Rosselli per il Corriere della Sera – aggiunge l’esponente politico - tra il 2006 e il 2008 son state 2766 le produzioni ospitate dalle Film Commission regionali con stanziamenti pari a 13,5 milioni di euro dal 2001 al 2009. «Ancora una volta dobbiamo registrare il ritardo con cui la politica regionale del governo non riesce a comprendere e cogliere per tempo opportunità e prospettive».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
16 24 Ore in Basilicata
Martedì 26 gennaio 2010
17
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Storica sentenza del Tribunale di Potenza per due donne paraguayane ma di origini italiane
Una cittadinanza oltre i confini Ora si aprono diverse possibilità per molte emigrate soprattutto in Sud America AIDA Paraguaya Mallorquin Dacunte e Maria Ynes Ramona Ynsfran hanno antenati in Basilicata. I loro avi partirono da Pignola più di un secolo fa per trasferirsi in Paraguay. Nonostanteglianni elalontananza, però, loro si sono sempre sentite cittadine italiane e ora, a sancire ufficialmente questa loro condizione è una sentenza del Tribunale di Potenza. «Il tribunale - spiega il presidente dellaCommissione regionale dei lucani all'estero, Pietro Simonetti - ha accolto la richiesta presentata dal legale, Marco Pepe, e ha ordinato all'Ufficiale dello stato civile del Comune competente di provvederealla relativaannotazione nei Registri di stato civile. Il Tribunale ha rilevato che in particolare, Marta Ynes Ramona Ynsfran, nata ad Assuncion, è figlia legittima di Oscar Facundo Ynsfran Doldan, cittadino paraguaiano, e di Aida Paraguaya Mallorquin Dacunte, che Aida Paraguaya Mollorquin Dacunte, nata ad Assuncion, è figlia legittima di Cesar Mallorquin
Un passaporto italiano
Volpe, cittadinoparaguaiano, e di Rosa Dacunte Lettieri, che Rosa Dacunte Lettieri, nata ad Assuncion, era figlia legittima di Roque Dacunte e di Conception Lettieri Giudichi, entrambi cittadini italiani per nascita, che gli ascendenti di
Aida Paraguaya Mallorquin Dacunte e Marta Ynes Ramona Ynsfran non hanno mai rinunciato né perduto per motivi di incompatibilità la cittadinanza italiana». Le parti, di conseguenza, hanno chiesto che venisse ri-
conosciuto loro lo status di cittadine italiane e che venisse ordinato all'ufficiale di stato civile del Comune di Pignola di procedere alle relative trascrizioni nei registri dello stato civile». La storia - come spiega il presidente della Commissione, Simonetti, inizia diversi anni fa: dopo la richiesta delle due donne, il 5 giugno 2002 il ministero dell'Interno si è costituito in giudizio, rigettando la domanda sul presupposto che «la dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’articolo 10 terzo comma della legge n. 555 del 1912, nella parte in cui prevedeva la perdita della cittadinanza italiana a seguito di matrimonio con il cittadino straniero che le avesse comunicato il suo “status civitatis”, effettuata dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 87 del 1975, e la dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge 555del 1912, nella parte in cui non prevedeva che fosse cittadino italiano per nascita anche il figlio di madre cittadina, effettuata dalla Corte Costituzionale nella senten-
za n.30 del 1983,non possono retroagire oltre la data di entrata in vigore della Costituzione (1 gennaio 1948)». «Si tratta di un'importante pronuncia - conclude Simonetti - che si muove anche sul piano della parità dei diritti uomo-donna e che riguarda migliaia di cittadine che vivono soprattutto in America latina, che avranno ora la possibilità di richiedere lo stesso trattamento. Tale tema riguarda anche l'attuale dibattito in corso in Italia sul rilascio della cittadinanza italiana per i migranti, ovviamente solo dal punto di vista dei contenuti culturali e non di efficacia normativa, tenuto conto che importanti disegni di legge sono stati presentati in Parlamento e sono in attesa di discussione. Le Associazioni lucane all'estero provvederanno ad informare le aventi diritto delle modalità della richiesta diriconoscimento della cittadinanza. Tocca ora al Comune di Pignola di provvedere alla definizione dei procedimenti amministrativi di riconoscimento».
LUCANIA RESINE Sventato un furto SONO stati sorpresi nella notte tra domenica e lunedì mentre caricavano tubi sulla loro auto. A fermarli i carabinieri della compagnia di Potenza, che stavano effettuando un normale controllo in via della Fisica. I due uomini, Olaru Ion, 36enne (rumeno, autotrasportatore) e Prodan Sergiu, 26enne (moldavo, muratore) avevano scavalcato la rete di recinzione della “Lucania resine s.r.l.” e quindi avevano iniziato a rubare i tubi. Alla vista dei carabinieri, i due hanno cercato immediatamente di darsi alla fuga a bordo dell'autovettura, ma i militari li hanno bloccati, rinvenendo a bordo del veicolo diverse matasse di tubi in gomma, utilizzati per l'irrigazione dei campi. Sono stati arrestati, con l’accusa di furto aggravato in concorso. Il materiale recuperato, del valore di 500 euro circa, è stato riconsegnato al legittimo proprietario.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Potenza
18
Martedì 26 gennaio 2010
Musiche della “Belle Epoque” con le sorelle Marinetti
Basilicata, quale sviluppo per uscire dalla crisi
Con “La banda” riparte “Altricinemapossibile”
BRANI da Belle Epoque musicale, nome futurista e look cotonatissimo, rigorosamente “en travesti”: sono “Le sorelle Marinetti”, accattivante e impertinente trio musicale, che si esibiranno al teatro Stabile il prossimo 28 gennaio alle 21. Un viaggio temporale a ritroso verso gli anni ’30, anni di grandi inquietudini ma anche anni di voglia d’evasione e di spensieratezza che, grazie alla scuderia di autori, cantanti e direttori d’orchestra dell’Eiar (l’Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, da cui sarebbe poi nata la RAI) hanno prodotto un repertorio di canzoni che ancora oggi mettono di buon umore.
“LABasilicata e la crisi. Quale sviluppo possibile per il futuro?”. Questo il tema del convegno, organizzato dalla rivista “Decanter”, in programma domani alle 18 nella Sala A del consiglio regionale di Basilicata. A interrogarsi, su quale potrebbe essere lo sviluppo possibile per la Basilicata di uscire dalla crisi, saranno Piero Di Siena, presidente dell’associazione per il “Rinnovamento della sinistra”, Giorgio Cremaschi, segreatrio nazionale della Fiom Cgil e l’economista Nino D’Agostino. A coordinare i lavori e i vari interventi sarà Tonino Califano, direttore della rivista “Decanter”.
CON la proiezione del film “La banda” di Eran Kolirin riparte, questa sera, alle 21, al teatro Stabile, la rassegna “Altrocinemapossibile”. La banda musicale della polizia di Alessandria d'Egitto viene inviata in Israele per esibirsi durante l'inaugurazione di un centro per la cultura araba di una cittadina locale. Il problema è che nessuno si è ricordato di doverli andare a prendere all'aeroporto. Questo errore spinge i musicisti egiziani a trascorrere una parte del loro percorso con donne e uomini con israeliani. Anche se per poco, le vite di queste persone si intrecceranno
LA PRECISAZIONE
“Molto rumore per nulla” in scena allo Stabile
Le donne lacerate in manifesti strappati
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Avatar - Visione in 2D 18 - 21 Sala 2 Nine 18 - 20.15 - 22.30 Sala 3 Tra le nuvole 17.30 - 19.45 - 22 Sala 4 Cuccioli 16.30 - 18.45 Sherlock Holmes 21.30 Sala 5 Io, Loro e Lara 17.45 - 20 - 22.15 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 La prima cosa bella 17 - 19.30 - 22
Una discarica fatta in casa
Leonardo Nella. In basso il fotografo con Antonietta Botta (foto Andrea Mattiacci)
SIMONE SALVIUOLO per i suoi 11 anni. Auguri da mamma e papà, dalla sorella Ilaria, dai nonni, dagli zii e dai cugini
I nonni Angela e Donato si congratulano con l’amata nipote ANGELA GUARINO per essersi laureata con 110 e lode
L'obiettivo futuro sarà quello di arricchire questa iniziativa e portarla in giro per tutto il territorio lucano». A sposare la proposta di Nella la stessa Antonietta Botta, presidente della commissione regionale pari opportunità. «E' importante che mostre che riapronoil discorsosulla lottaal-
la violenza possano attraversare tutto il nostro territorio - ha spiegato Botta - dal nostro canto, in commissione, stiamo lavorando affinché il problema possa essere trattato nella sua complessità con le giuste competenze e, soprattutto, con strutture e personale qualificato che operino al
servizio delle donne vittime di violenza. La mostra genera inoltre una riflessione sul mondo della comunicazione che si ostina ad utilizzare la donna come oggetto, è questo un altro importante messaggio che deve essere veicolato». Anna Musacchio
DONATELLA! 18 anni di carezze e amore. Continua per la tua strada Sarai per noi una stella sempre splendente. Papà Mimmo, mamma Lella, nonni, parenti
ANCORA occhi puntati su Avatar, anche in 2D. A riprova del fatto che la tecnologia e gli effetti speciali non sono tutto, almeno tra il pubblico potentino. Proviamo a capire perché uno spettatore scelga la proiezione tradizionale. Ascoltando alcuni spettatori in fila al botteghino nel multisala della città che ha in programma il film in entrambe le versioni, la motivazione principale riguarda l'utilizzo dello strumento necessario per il 3D: gli occhiali tridimensionali. Alcuni dicono che avvertono fastidio alla vista, una leggera nausea e mal di testa, non riuscendo a godersi a pieno la visione. Altri ancora hanno reticenze sulla igienicità degli occhiali che, pur se accompagnati da l'apposita pezzolina sigillata per la pulizia delle lenti, al termine dello spettacolo vengono restituiti. Saranno usa e getta? Se non lo sono, saranno sterilizzati? A chiederselo sono in molti. A porsi questi quesiti sono soprattutto gli spettatori più adulti che, pur di non perdersi il film più pubblicizzato dell'anno, scelgono di rinunciare alla novità. Nonostante sia proprio questa la motrice del film, gli spettatori tradizionalisti escono dalla salaugualmente entusiasti.Avatar, infondo, è un film sentimentale dalla narrazione piuttosto classica. C'è un pò di tutto: l'amore, l'amicizia, l'eroe, l'antieroe, la guerra, la pace, la diversità, il diverbio tra l'essere e l'apparire, il virtuale e il reale. In sostanza, tolta la maschera dell'artifizio, di originale non resta molto. Meglio, quindi, in 3D. Destinato a rimanere nelle sale potentine ancora per un bel pò, non c'è bisogno di affrettarsi per vederlo. Consigliabile, perciò, approfittare delle serate libere per le new entry di questo fine settimana: Tra le nuvole e Nine, commedia ironica il primo e musical sgargiante il secondo. Tra i due, assolutamente da non perdere Tra le nuvole. Perché? Perché appena si accendono le luci, dispiaciuto che il film sia finito, soddisfatto esclami: «Bello!». Vi pare forse poco? Anna Martino
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Avatar - Visione in 3D 17.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Io, Loro e Lara 21
Nine ISPIRATO alla leggendaria figura del regista Federico Fellini, 'Nine' racconta la storia di Guido Contini, regista di fama mondiale che si sta preparando alle riprese del suo ultimo film, e delle donne che hanno fatto parte della sua vita: sua moglie, una produttrice, una diva del cinema e sua madre defunta.
Tra le nuvole RYAN è sempre stato soddisfatto della sua libertà, vissuta fra i vari aeroporti, alberghi e automobili in affitto d'America. Tutto ciò di cui ha bisogno entra comodamente in una valigia a rotelle: Ryan è un viaggiatore privilegiato, un membro esclusivo di tutti i programmi "mille miglia" di ogni compagnia aerea. E ora che sta per raggiungere l'ambito obiettivo di 10 milioni di miglia... si rende conto che nulla nella sua vita ha davvero senso.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 26 GENNAIO 0971/21149
Dente via Pretoria, 25
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti
115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646
Acu (Ass. cons. utenti)
097122308
Cif (Centro it. femminile)
0971 69169
Telefono Amico
199 284 284
Telefono Azzurro
0971 19696
Telefono Donna
0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
0971 415111
Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria
Ateneo
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 AL DRAGO 0971-445470 TOURIST 0971-411396
LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219 HURRICANE 0971-486204
IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107 RISTORANTI MURO LUCANO
IL CASERECCIO BARILE ANTONIETTA DELLE COLLINE LE TAVERNE MIRAMONTI
0976-72087 0976- 71409 0976- 2284 0976- 3464 0976- 2657
RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
CON riferimento all'articolo “In via degli Oleandri traffico in tilt per due ore” pubblicato sul Quotidiano del 23 Gennaio 2010, ad onor del vero, tengo a precisare che: effettivamente, a causa della patina di ghiaccio presente sulla carreggiata, in via degli Oleandri il traffico è rimasto bloccato per poco meno di due ore e che c'è stato un tardivo intervento del mezzo spandisale dell'Acta. Prima dello spargimento del sale avvenuto intorno alle 19.20 si erano verificati alcuni incidenti, di cui uno con un ferito. Non risponde a verità, invece, che i telefoni dell'Acta squillavano a vuoto. Personalmente, intorno alle 18, ho contattato l'Acta attraverso il numero verde ed ho ricevuto risposta con la promessa di un rapido intervento. Dopo circa un quarto d'ora ho contattato il dirigente dell'Acta, Ascoli, il quale mi ha assicurato l'accelerazione dell'invio dei mezzi spandisale. Qualche decina di minuti dopo ho contattato il presidente dell'Acta, Iacobuzio, per sollecitare l'intervento in questione. Con lo stesso, nell'arco di circa 20 minuti, sono intercorse ben quattro telefonate sulla situazione dell'arteria e sull'arrivo del mezzo Acta in via degli Oleandri. Palmino Rago Presidente del comitato di quartiere Montereale-Murate Ci fa piacere apprendere che l’Acta su sua sollecitazione sia intervenuta e abbia provveduto a risolvere la situazione. Il fatto che lei sia riuscito a contattare l’azienda comunale per la tutela ambientale nulla toglie ad alti residenti che, invece, hanno contattato la nostra redazione per segnalare, invece, il fatto che le loro telefonate siano rimaste “mute”. Magari sarà stata solo una questione di fortuna
IMMAGINI e musica per stimolare la riflessione sul tema della violenza sulle donne. Centouno saranno gli scatti della mostra “ Donne strappate” che sarà ospitata dal 27 al 31 gennaio nei locali delle scale mobili di via Armellini. «Una casualità che la data dell'inaugurazione coincida con quella della giornata della Memoria - ha spiegato ieri nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento, presso la Sala dell'arco, Leonardo Nella, autore degli scatti in mostra - ma il fatto che nell'istallazione sia presente un' immagine scattata a Berlino proprio nel monumento in memoria dell' Olocausto, mi rende felice per il contributo alla riflessione». Eccezion fatta per l'immagine di Berlino e quella di Livorno, che campeggerà sul manifesto promozionale, quelle che saranno in mostra a Potenza sono state scattate tutte nel capoluogo. «Si tratta di foto che riprendono manifesti strappati nei quali si ritrova il tema della donna oggetto - ha continuato Nella - lo strappo e la lacerazione dei manifesti ripresi, opportunamente modificati in post- produzione, rappresentano metaforicamente quelle lacerazioni che si ritrovano nell'intimo di quelle donne che hanno subito violenze di ogni genere». Otto in totale le sezioni della mostra : slogan, politica, home, manifesti, Elisa, sex, pensieri ed extra. «Nella sezione Elisa ho riportato anche foto di Elisa Claps proprio a voler ricordare lo strappo subito dalla stessa e dalla sua realtà e dalla sua famiglia; è una sezione piccola ma simbolicamente forte», ha commentato Nella. Sarà compito dell'associazione Tumbao curare la scelta dei brani musicali che accompagneranno i visitatori della mostra in una sorta di percorso multimediale pensato per sensibilizzarli al tema della lotta alla violenza. «Abbiamo volutamente creato una sorta di percorso multimediale capace di combinare arte e musica allo scopo di stimolare la riflessione dei presenti.
IL prossimo 14 febbraio, con sipario alle 21, al teatro Stabile andrà in scena “Molto rumore per nulla”. L'allestimento della celebre commedia shakespeariana è l’esito di un laboratorio che Gabriele Lavia ha tenuto con una ventina di giovani attori. Nella solare città di Messina il ricco Leonato accoglie nella sua magione il principe d’Aragona don Pedro, di ritorno dalla guerra insieme ai suoi più stretti compagni. L’atmosfera gaia e leggera dell’estate mediterranea fa da sfondo agli amori tra il giovane Claudio e la dolce Ero.
AL CINEMA
CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA
Ghiaccio a Murate L’Acta a uno ha risposto
19
Agenda
Martedì 26 gennaio 2010
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Martedì 26 gennaio 2010
Passano il turno i due presidenti Per il ballottaggio si voterà il 6 febbraio. I commenti a caldo LO scrutinio delle schede è cominciato domenica sera ed è andato avanti fino alle tre di mattina. Poche ore dopo i risultatisono statiaffissidietro la porta a vetri degli uffici dell’Ordine degli avvocati, al quinto piano del Palazzo di giustizia, e la notizia è cominciata a circolare nei corridoi dei piani più bassi, tra sorrisi, auguri, e strette di mano, ma anche diversi malumori. Al primo turno delle votazioni per il rinnovo biennale del consiglio dell’Ordine degli avvocati sono stati eletti entrambi i capolista, gli avvocati Michele Valente, presidente uscente, ed Enzo Sarli, tesoriere uscente, che sono stati gli unici a superare la soglia del 50 per cento delle preferenze espresse, mentre il terzo arrivato si è fermato al 49,3 per cento. Buona l’affermazione del giovane Giovanni Rotondano candidato con Sarli (274 preferenze) e di Giuditta Lamorte candidata con Valente che, con 238 preferenze supera diversi consiglieri uscenti. Le votazioni si sono svolte sabato mattina e hanno registrato la partecipazione di 659 avvocati su 890 regolarmente iscritti nelle liste dell’Ordine, un 74 per cento di affluenza, rispetto al 73 per cento del 2008, che è un dato superiore alla media registrata nei distretti giudiziari simili per dimensioni a quello di Potenza. Al suo nono mandato da consigliere, Enzo Sarli si è confermato per l’ottava volta consecutiva recordman di preferenze, con il 63,2 per cento, infliggendo quasi sette punti di distacco al presidente uscente Michele Valente, 56,6 per cento, acaccia della seconda riconferma nell’ufficio di presidenza, che ricopre ininterrottamente dal 2006.Di segno opposto il risultato delle liste, dove avrebbe prevalso la continuità con la gestione attuale. Proiettando i risultati del primo turno, in un'ipotesi sulla composizione del consiglio, il presidente uscente godrebbe di una maggioranza di nove contro sei, ma non è escluso che al secondo turno il dato possa subire degli scossoni. Commentando i risultati Valente si è dichiarato soddisfatto del giudizio sull’operato suo personale, e dei com-
Lista Sarli
Lista Valente Michele Valente Eduardo Giuliani Giampaolo Brienza Ludovico Laviani Mancinelli Giuditta Lamorte Daniele De Angelis Nicola Roccanova Maurizio Napolitano Clemente Delli Colli Olga Dattilo Rocco Liccione Francesco Missanelli Luciano Petrullo Mariano Ferri Luigi Petrone
373 323 279 257 238 236 231 226 220 218 215 209 192 189 186
Enzo Sarli Giovanni Rotondano Francesco Bonito Oliva Giovanni Barone Francesco Andretta Antonio Santangelo Tiziana Capriglione Valeria D'Addezio Pantaleo Chiriaco Antonio Casulli Gerardo Bellettieri Angelo Mario Esposito Daniele Giuzio Maria Grazia Oliviero Rodolfo Brognieri
417 274 269 235 230 230 212 199 187 175 173 162 141 140 94
A sinistra l’avvocato Enzo Sarli a destra l’avvocato Michele Valente
ponenti della sua “squadra”, pur augurandosi «che al ballottaggio la classe tenga conto innanzitutto del fatto che si sta eleggendo il consiglio dell’Ordine, e non si può ridurre un dibattito sulle capacità di una persona a una questione di simpatia». Si è detto «spaventato» dall’inesperienza di tanti anche tra i più vota-
ti, che al secondo turno potrebbero riuscire a entrare in consiglio prendendo il posto di altri che hanno già dato un contributo importante al funzionamento dell’Ordine, oltre a maturare un patrimonio di esperienza, e si è augurato di portare i suoi dai nove delle previsioni attuali fino alla cifra ideale di undici o dodici su
un totale di quindici membri, per garantire un consiglio «forte» anche per «casi di crisi» come quelli attraversati negli ultimi anni in occasione degli arresti di “Iena due” (novembre 2004), e dell’inchiesta Toghe lucane (2007/2008). Dal canto suo Sarli ha incassato il successo personale, ma deve fare i conti con i numeri
|
LA PROTESTA
della lista, e ieri stesso non ha perso occasione per rilanciare sul tema della sua campagna, l’esigenza di un ricambio, «nonostante la stima per le persone», contro una «personalizzazione eccessiva rispetto al senso di una carica che ha un inizio e una fine proprio per non limitare la collegialità del processo decisionale per
mancanza di stimoli, inerzia, o addirittura timore reverenziale, anche a costo di perdere, almeno i primi tempi, la brillantezza e l’efficienza nell’azione di chi ha già padronanza degli strumenti». Il 6 febbraio è la data stabilita per il secondo turno. l. a. f. a.
|
Incrociano le braccia le toghe di Potenza, Rionero, Avigliano, Bella e Pescopagano
I giudici di pace scioperano «Nessuna tutela previdenziale ed assistenziale» POTENZA - E’ la protesta più lunga che abbiano proclamato: due settimane. Da ieri al 5 febbraio. Non ci saranno udienze. Alta l’adesione dei giudici di pace penali di Potenza e degli uffici di Rionero in Vulture, Bella, Avigliano e Pescopagano: oltre il 60 per cento. Alla base dello sciopero dei giudici di pace, secondo l’associazione che li riunisce, l’Unagipa, c’è «il mancato riconoscimento dei diritti fondamentali della tutela previdenziale e assistenziale, della continuità del servizio e delle garanzie di autonomia». Viene giudicato «inaccettabile» che con
un emendamento al decreto legge sui vuoti d’organico nelle procure il governo abbia previsto una proroga fino al 31 dicembre 2010 ai giudici di pace in scadenza. Secondo i vertici dell’associazione si tratta di soluzioni «parziali e di mera proroga», mentre i giudici di pace chiedono «l’approvazione di un provvedimento organico che riconosca alla categoria i diritti rivendicati e assicuri ai cittadini e alle imprese pari dignità e garanzie di efficienza, professionalità e imparzialità della funzione giurisdizionale da chiunque svolta». f. a.
L’ingresso degli uffici del Giudice di pace
Santarsiero: «Si alza un polverone per proteggere qualcuno?»
Pdl: «Epurazione marxista dei dipendenti comunali» L’OPPOSIZIONE accusa, Santarsiero risponde. Motivo di polemica, questa volta, la mobilità interna dei dipendenti comunali che, secondo il coordinamento cittadino di Forza Italia verso il PdL, «causerà disservizi e ritardi a carico dell’utenza». «Nemmeno le proteste delle organizzazioni sindacali - accusa l’opposizione - circa la legittimità dei provvedimenti, sembrano far recedere l’amministrazione comunale dal proposito di scomporre e ricomporre gli uffici, incurante dei conseguenti disservizi e senza alcuna strategia organizzativa. È singolare che una maggioranza di centro sinistra sia tanto insensibile ai bisogni dei lavoratori che dice di voler tutelare e tanto incurante per i disagi derivanti agli amministrati dai provvedimenti adottati». Non vorremmo - sostiene il coordinamento di FI che dietro il trasferimento di alcuni dipendenti da un ufficio ad un altro e/o la riduzione delle competenze svolte fino a qualche giorno fa dagli stessi, si celasse una sorta di “epurazione marxista” in danno a lavoratori ritenuti non fidelizzati alle idee del regime amministrativo potentino. Non è nemmeno da scartare l’ipotesi che vengano rimossi dipendenti scomodi perché probabilmente da intralcio alle attività che il coordinamento di FI ritiene tutt’altro che cristalline e che la maggioranza intende porre in essere. Abbiamo già invitato il capogruppo del PdL in Consiglio Comunale a presenta-
re interrogazione urgente sull’argomento al fine di conoscere le ragioni e gli obiettivi della mobilità avviata e la legittimità dei provvedimenti adottati». Poi l’annuncio che «nei prossimi giorni sarà avviata ogni iniziativa a tutela della dignità dei lavoratori comunali colpiti da provvedimenti illegittimi, e nel caso venisse riconosciuta attività assimilabili a mobbing a carico degli stessi, i rappresentanti del PdL chiederanno che il relativo risarcimento venga posto a carico di chi ha disposto i provvedimenti e non a carico della comunità potentina». Immediata la risposta del sindaco: «E’ grave scrive - che sia un partito politico a interessarsi della organizzazione del personale del Comune di Potenza. Ed è strano che succeda dopo che la definizione del nuovo modello organizzativo e la assegnazione dei dirigenti sia avvenuta senza alcuna reazione. E’ evidente che si tratta di una grave interferenza con obiettivi poco chiari. Ci siamo mossi nella sola logica di favorire il miglior assetto organizzativo dell’Ente anche attraverso una rotazione del personale. Il Pdl - aggiunge - deve avere il coraggio di dire quali sono i “dipendenti scomodi rimossi” e perché erano scomodi, quali sono i “lavoratori non fidelizzati” e chiarire quali sono i “provvedimenti illegittimi. Abbiamo la sensazione - conclude Santarsiero - che si voglia alzare il polverone per proteggere, tutelare, non toccare».
BREVI Oggi in Prefettura
L’Osservatorio sul credito OGGI alle 11, presso la Prefettura di Potenza, presieduta dal prefetto Luigi Riccio, si svolgerà la quarta riunione plenaria dello Speciale Osservatorio sull'andamento del credito, istituito con la legge n.2/2009 e regolamentato dalla direttiva congiunta del 31 marzo u.s. del ministro dell'Interno e del ministro dell'Economia e Finanza, per l'analisi aggiornata delle condizioni di finanziamento dell'economia locale e lo studio di proposte d'intervento volte al superamento di eventuali criticità emerse nel corso dell'incontro.
Consulta per la qualità urbana
Singetta in VI Commissione L'ASSESSORE ai Lavori Pubblici e alla Riqualificazione Urbana del Comune di Potenza Alessandro Singetta, insieme al geometra Pino Brindisi sono intervenuto nella VI commissione consiliare permanente. Obiettivo è il confronto sull’Agenzia per la qualità urbana. «Dai diversi interventi – spiega il presidente Losasso – è emerso che l’obiettivo imprescindibile è e resta quello di tendere a una piena partecipazione nelle decisioni, evitando sovrapposizioni». «Verificheremo - ha detto l’assessore quali siano le modalità più adeguate per utilizzare in maniera idonea questa voglia di partecipazione. Per il momento modificheremo il nome dell'Agenzia in Consulta per la qualità Urbana».
Consiglio provinciale
In discussione il Bilancio di previsione Il Consiglio provinciale di Potenza è convocato, in seduta ordinaria, alle 10,30 di domani, nell’aula consiliare di piazza Mario Pagano, per discutere sul bilancio di previsione esercizio finanziario 2010, la relazione previsionale e programmatica e il bilancio pluriennale 2010-2012.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
20 Potenza Elezioni forensi Eletti in prima convocazione gli avvocati Sarli e Valente
21 Avigliano Il Popolo delle libertà lancia strali in vista delle amministrative
Sinistra divisa, interviene il Pdl La competizione tra Summa e Salvatore è solo «l’ennesimo teatrino» AVIGLIANO - E nella polemica a sinistra, entrò a piedi giunti anche la destra. In attesa di far conoscere i nomi dei suoi candidati (ad oggi la sola cosa certa è la candidatura alle Regionali di Gianni Rosa, in una sorta di remake di quanto accaduto cinque anni fa in occasione della candidatura dello stesso Rosa alle Provinciali), il Pdl cerca di insinuarsi fra le discussioni e le contraddizioni del centrosinistra. «Un'assurda corsa alle postazioni per coltivare ambizioni personali e filiere elettorali a danno dei cittadini e della comunità», è l'accusa che il centrodestra, attraverso il suo vice coordinatore regionale, muove all'altra parte. «Avversarsi per la conquista del potere, ma allo stesso tempo compagni nella sua gestione e complici nella cattiva amministrazione e nell'opera di demolizione di quella che era una comunità fiorente, unita e avanzata socialmente. Agli occhi del comune cittadino, desideroso solo di aver un paese decoroso, servizi comunali degni di questo nome, ben amministrato può sembrare un caso clinico di schizofrenia politica, malattia non censita nei dizionari medici ma presente ovunque la sinistra ammi-
A BRIENZA
I Noe sequestrano il locale in uso all’amministrazione
Deposito abusivo del Comune Denunciato il sindaco BRIENZA - I carabinieri del nucleo operativo ecologico di Potenza hanno sequestrato a Brienza un’area adibita a deposito automezzi, di proprietà e in uso all’amministrazione comunale, dove, di fatto, era stato realizzato e gestito illecitamente un centro di raccolta e stoccaggio rifiuti speciali anche pericolosi. Il sindaco pro-tempore di Brienza è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti. nistra». Teatrino e nulla di più, la continua serie di interventi di questi giorni dei partiti del centrosinistra, a giudizio del Pdl: «Il solito vaudeville sinistrorso, con comparse e colpi di scena per poi riunirsi dietro le quinte, accordandosi alle spalle dei cittadini. Il Pd pretende le primarie per il suo candidato unico Vito Summa, già assessore provinciale al Bilancio, unici risultati consegui-
ti la mancata realizzazione della strada di Serra Ventaruli e un' altra strada - quella per San Nicola - franata appena dopo la fine dei lavori. I compagni della Sel e dei Comunisti Italiani invece, succubi del Pd per mantenere un posto al sole, iniziano la telenovela delle accuse ai diretti concorrenti elettorali e di postazioni assessorili». Italia dei valori, Partito socialista e Udc, «diventano paladini della politica con-
tro l'atteggiamento irresponsabile degli altri minori». I socialisti rivendicano il Sindaco e mettono in campo addirittura il loro leader maximo, che, «mentre afferma di voler parlare di politica e mettere a disposizione la sua esperienza per la coalizione, indice una pubblica assemblea, a metà tra l'adunata ed il talk show con unico partecipante: Donato Salvatore. Peccato che si ricordi solo adesso di voler dialogare con gli aviglianesi e di tenere a cuore le sorti della comunità, mentre per sette anni era irrintracciabile, di aviglianese aveva solo la residenza, ma era preso dai gravosi impegni regionali di assessore e consigliere, ossia artefice della peggiore amministrazione che la Basilicata ricordi. Oggi sembra che cambiando l'uomo tutto possa essere risolto. Ma il problema è ben più profondo e riguarda la mentalità di cui questi politicanti sono portatori. Occorre votare per il cambiamento, interrompere questo poco edificante spettacolo e mandare a casa tutti quelli che hanno governato fino ad oggi». Per sostituirli con qualcun altro, ovviamente: ma chi? Giancarlo Tedeschi
Avigliano Presenti allo spettacolo 300 bambini
Alla “Spaventa Filippi” in scena Magic man show AVIGLIANO - Una giornata in compagnia del prestigiatore e animatore Giuseppe Latronico, in arte Magic man show. Oltre trecento alunni della scuola dell'infanzia e primaria Silvio Spaventa Filippi di Avigliano hanno preso parte, ieri mattina, allo spettacolo di magia dell'animatore Magic man show, voluto da Luigi Insetti e Assunta Afflitto, del distretto scolastico numero 2. Una giornata di animazione che aveva tra gli obiettivi la conoscenza dei giochi di prestigio attraverso la partecipazione diretta degli alunni: «Giochi - spiegano gli organizzatori - che hanno lo scopo di sviluppare l'attenzione e la modalità creativa degli studenti». I colori, i libri, la musica sono stati gli strumenti di lavoro nella giornata di ieri. Tra la meraviglia per i giochi di prestigio e il coinvolgimento fisico nei balli di gruppo, hanno
permesso ai ragazzi una perfetta interazione senso-motoria con le attività promosse dall'animatore. «Un modo di avvicinare i ragazzi ad altre forme di apprendimento oltre a quelle tradizionali», ha spiegato la docente Gelsomina Salluzzi, referente del progetto per la scuola Spaventa Filippi. g.s.
Avigliano Incontro tra le Pro loco per il servizio civile
La tutela dei beni culturali affidata a una ventina di ragazzi AVIGLIANO - Una trentina di giovani al servizio delle Pro loco e in “difesa” dei monumenti e dei beni culturali del territorio. Con il nuovo anno, le Pro loco di tutta la provincia di Potenza hanno confermato il servizio civile ai giovani che vi hanno fatto domanda e avviato la formazione per gestire i progetti all'interno degli enti. Un primo incontro c'è stato ad Avigliano, dove si sono incontrati i presidenti di una quindicina di Pro loco con i nuovi ragazzi che hanno deciso di svolgere il servizio civile al loro interno. Ragazzi e ragazze provenienti da molti comuni della Basilicata hanno avuto l'occasione di esaminare il lavoro che li attende, capire
la funzione e conoscere il ruolo delle Pro loco. A introdurli nella giornata di formazione, il vicesindaco di Avigliano, Donato Marino, che di turismo se ne intende per ragioni professionali. L'amministratore ha ricordato loro che le Pro loco sono il motore dei territori. «Anche se spesso sono bistrattate, non finanziate adeguatamente - ha ricordato Marino, facendo riferimento ai tagli gravati sulle manifestazioni della scorsa estate - svolgeranno sempre più un ruolo fondamentale nell'accoglienza del turista, che oggi più che in passato dal territorio cerca emozioni e interazione». Nelle comunità c'è sempre un
prima e un dopo le Pro loco. «La comunità nella quale operano si riconosce da come si presenta», ha concluso il suo saluto Donato Marino. Poi la parola è passata ai formatori, Cosima D'Elia, Piano Gallo e Vito Sabia. Da loro i ragazzi hanno appreso le prime informazioni sul servizio civile che svolgeranno per 12 mesi e la rete di comunicazione per promuovere le iniziative che svilupperanno sul territorio. «Per noi - ha spiegato il presidente dell'Unione delle pro loco della Basilicata, Antonio D'Elicio questi ragazzi sono una risorsa importante. Nell'arco di un anno maturano un'esperienza di formazione importante per se stessi e
Alcuni dei giovani che hanno partecipato all’incontro
per noi, offrendoci un aiuto notevole nelle varie sedi». «Testimonianza del loro apporto - ha concluso D'Elicio - è la continuità delle collaborazioni anche dopo aver svolto il servizio civile». A parere di Nicola Summa, responsabile della Pro loco cittadina
che ha ospitato la prima giornata di formazione ad Avigliano, i volontari che prestano il loro servizio sono una risorsa utilissima a sostegno della attività di promozione culturale e tradizionale del territorio. Gianni Sileo
Nuovo segretario Potenza, un convegno I carabinieri denunciano 8 giovani del potentino per il Pd di Pietragalla sull’educazione PIETRAGALLA - Nuovo segretario del Partito democratico. Una importante riunione politica si è tenuta a Pietragalla nella giornata di domenica scorsa. Si è infatti riunito il direttivo del Partito democratico della Sezione comunale di Pietragalla presso la sede sezionale ubicata in via Vittorio Emanuele III°. L'incontro è stato organizzato dai dirigenti di partito per deliberare su un argomento importante quale l'elezione del nuovo segretario cittadino del partito guidato a livello nazionale
da PierLuigi Bersani. Il nuovo massimo responsabile politico del partito a Pietragalla è il quarantaseienne Vito Alfano che prende il posto dell'uscente Canio Romaniello il quale in seguito alle elezioni amministrative del scorso giugno è diventato assessore comunale di Pietragalla. Naturalmente il nuovo segretario cittadino si è messo subito al lavoro tenuto conto delle varie scadenze politiche tra le quali spiccano le prossime elezioni regionali. Antonio Bevilacqua
POTENZA - “Educazione: sfida e coraggio”. Questo il tema del convegno - in programma il prossimo 29 gennaio, alle 16, al Campus di Macchia Romana - organizzato dall’associazione culturale “L'Amaca dei miraggi”, costituita da un gruppo di docenti del liceo “Quinto Orazio Flacco” di Potenza. «Viviamo oggi un'emergenza educativa: nel nostro mondo globalizzato - spiega il presidente dell'associazione, Rosa Capoluongo - prevalgono il profitto e il consumo e la competizione sembra la regola fondamentale da trasmettere; evidente è il contrasto sostanziale tra i metodi e il fine della e-ducazione, che deve “e-ducere”,condurre fuori, la personalità e l'identità dell'educando, e i messaggi suadenti e deresponsabilizzanti delle numerosissime “lezioni” mediatiche del nostro tempo». All’incontro parteciperanno Michele De Beni, docente di Scienze della formazione dell'Università degli Studi di Verona e Giuseppe Spadafora, docente di Scienze della Formazione dell' Università degli Studi di Basilicata.
POTENZA - Si è concluso con otto denunce il servizio di controllo del territorio effettuato dai carabinieri della compagnia di Acerenza, coordinati dal tenente Francesco Moscato. Il servizio di controllo ha interessato i comuni di oppido lucano, Acerenza, Tolve e Vaglio di Basilicata. Sono stati eseguiti numerosi controlli a persone e mezzi. Nel corso dell'operazione sono state denunciate a vario titolo sei persone per guida in stato ebbrezza alcolica. Successivamente all'accertamento, i carabinie-
ri hanno ritirato le rispettive patenti di guida, trasmettendole alla competente autorità amministrativa. Altre duee persone, invece, sono state denunciate per porto d'armi e oggetti atti ad offendere, ubriachezza e rifiuto di accertamento dello stato di ebbrezza. Due ragazzi invece, fermati e sottoposti a controllo dai carabinieri, sono stati trovati in possesso di sostenze stupefacenti e segnalati all'ufficio territoriale del governo di Potenza quali assuntori.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 26 gennaio 2010
22 POTENZA - «Abbiamo fatto incontri, ci siamo confrontati con gli imprenditori, abbiamo fatto proposte concrete. L’opposizione cosa ha fatto? Solo a cose concluse si fa polemica, senza conoscere». Il sindaco di Potenza, Vito Santarsieroreplica duramente al capo dell’opposizione in consiglio comunale, Giuseppe Molinari, che aveva accusato l’amministrazione di «aver rinunciato a svolgere un ruolo da protagonista politico» e «aver accettato una posizione subalterna nell’aderire al Piot per la montagna potentina». «Abbiamo partecipato a due progetti di notevole portata», spiega Santarsiero. Il primo è quello del Piot “Monti della Basilicata -Sali al Sud” che interessa la montagna potentina, il secondo è “Montagne d'emozioni. Polo turistico Dolomiti lucane potentine”. «Si tratta di due progetti che - continua Santarsiero - grazie allo sforzo messo in campo dalle amministrazioni e alla qualità complessiva delle proposte pubbliche e private, riusciranno a rilanciare con grande forza l'offerta turistica in tutto il compren-
Pista ciclabile fino al Pantano e “Ciclo glider”: le proposte per il turismo
Piot: «Potenza grande protagonista» sorio del potentino dall'area di Pierfaone fino alle Dolomiti lucane. In particolare nel primo Piot sono previste infrastrutture destinate al completamento della rete di collegamento che congiunge la Città di Potenza con l'area di Pantano di Pignola e con i monti di Sellata - Pierfaone Maddalena, e quindi con gli impianti sciistici sia dal lato di Abriola che dal lato di Sasso di Castalda». In questo caso il Comune di Potenza prevede la realizzazione di una strada verde (pista ciclabile e pedonale) che collegherà il parco fluviale del Basento, di prossima realizzazione, con la pista ciclabile del Pantano di Pignola, dove è prevista la realizzazione di un campo da golf, utilizzando per buona parte il vecchio tracciato dimesso della ferrovia Calabro Lucana - Potenza Laurenzana. «Il progetto ipotizzato ha detto Santarsiero - indica un mo-
do di pensare diversamente alla città. Si pone in continuità con il sistema di rinaturalizzazione del territorio che consentirà alla città di Potenza di caratterizzarsi sempre più quale luogo di nuova integrazione tra ambiente naturale e ambiente antropizzato». Nel secondo Piot è invece previsto un attrattore turistico denominato “Panorama Ciclo Glider” lungo il Parco Fluviale di Potenza. L’intervento si integra completamente con la progettualità pubblica che prevede il completamento del Parco Fluviale del Basento e con il percorso ciclo pedonabile che collegherà Potenza con il Pantano. L'intervento è caratterizzato da una fune di acciaio fissa lungo la quale, sospesi in aria, sono agganciati “veicoli” composti da seggiolini con pedali tipo bicicletta chesi muovono mediante la pedalata su un tracciato aereo ad
anello chiuso. La velocità di percorrenza viene decisa dall'utente con le sue pedalate. Una sorta di “bicicletta” sospesa in aria e dunque un innovativo e divertente attrattore ricreativo.Prevista unastazione dipartenza per salire e scendere dai veicoli, immagazzinarli e mantenerli. L’impianto sarà fruibile tutto l’anno e quindi ingrado di fornireuna valida motivazione da inserire in proposte week end in ogni stagione. Sempre in tale Piot previsto, per la città di Potenza, un “Basilicata Tourist Center”proprio nell'area del Parco fluviale del Basento. Si tratta di un centro dedicato al turismo e all'intrattenimento turistico, un Hub per tutto il Potentino da Tricarico a Vietri. Il centro ospiterà uffici informazioni, tutti i servizi al turismo, dall'autonoleggio ai servizi di transfer a chiamata, attività e spazi per l'intrat-
tenimento, sarà possibile noleggiare biciclette per avviarsi lungo il percorsociclo pedonabileverso ilPantano, luogo di esposizioni, prenotazioni di tour ed escursioni, un Tourist center a servizio della Basilicata e della città di Potenza. Ma anche luogo di attrattività ed attrattori, da dove partirà il “Panorama Ciclo Glider”. Si tratta dunque di un originale sistema di intrattenimento all'aria aperta che si sviluppa centralmente nell'area del Piot del Potentino e che può far sì che Potenza, con le sue scale mobili e con il Panorama Glider possa diventare non solo Hub ma luogo dove passare un week end. «Sono convinto - ha detto il sindaco di Potenza - che entrambi coglieranno l'obiettivo della approvazione finale da parte della Regione Basilicata. Per il Comune di Potenza - ha continuato-la soddisfazionediessereriusciti ad essere parte di una proposta territoriale ampia e credibile che consentirà al capoluogo di regione di rafforzare la sua immagine di luogo di città dell'Appennino ubicata in un territorio dalla grande capacità attrattiva culturale e turistica».
Il sodalizio titese nell’albo nazionale dei volontari
Progetto “Infolibrary” a Potenza
“Aquile lucane” nell’elenco della Protezione civile
Scambi culturali per incontrare l’Europa
TITO - Non poteva cominciare meglio l'anno dell'Associazione Volontari Protezione Civile “Aquile Lucane”, di Tito che, il 30 dicembre scorso, ha ricevuto la tanto attesa iscrizione nell'elenco delle “Organizzazioni di Volontariato del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale”, come si legge dalla documentazione ricevuta dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, da Roma, ad inizio anno. L'associazione titese risulta ora nei più importanti registri di volontariato, al culmine di un operatività che dura ormai da circa tre anni. A dare la notizia dell'iscrizione all'albo nazionale, è stato il direttivo delle “Aquile Lucane”, composto tra l'altro dal presidente Salvatore Mastroberti, dal vice-presidente Gaetano Giordano e dalla Segretaria Cinzia Loisi. “Siamo orgogliosi di rendere noto questa bella notizia -ha ribadito il presidente Mastroberti- finalmente anche Tito ha un'associazione di Protezione Civile Nazionale”. La sede legale dell'Associazione Volontari Protezione Civile “Aquile Lucane” è sita in Via San Vito a Tito. E la stessa associazione rende noto
Due delle auto dell’associazione “Aquile lucane”
che chiunque voglia iscriversi potrà farlo contattando il numero 348 70 90 096. L'associazione “Aquile Lucane” opera in diversi e variegati settori: dalla Protezione Civile alla formazione, passando per la tutele e valorizzazione delle opere di in-
teresse artistico e storico, tutela e valorizzazione del territorio, della natura e dell'ambiente, e la tutela dei diritti civili. Diverse le finalità da perseguire, che vanno dall'apportare soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali, collaborare
Seconda edizione del raduno Quad, organizzato dal 4x4 Motion
Tra sport e solidarietà POTENZA - Centotrenta partecipanti, una giornata tutta da ricordare e che ha unito insieme sport e impegno nei confronti dei diversamente abili che vivono nel capoluogo. A Potenza nella giornata di domenica si è svolta la seconda edizione del raduno Quad organizzato dal 4 X 4 Motion Potenza in collaborazione con l'Associazione Briganti Potenza e dalla Dinamica One che si occupa dell'inserimento dei giovani disabili. Ed è stata proprio la partecipazione di tanti ragazzi che vivono in condizioni di estremo disagio l’elemento più importante della giornata. Il filo conduttore che ha unito gli organizzatori con in testa Vito Nolè presidente dell'Associazione 4 X 4 Motion Potenza e del suo segretario Antonio Colangelo è stato proprio l'inserimento dei disabili del capoluogo. I partecipanti sono giunti dalla Puglia, dalla Campania e dalla Calabria, spinti dall'entusiasmo che ha accomunato gli
amanti del Quad disciplina poco conosciuta che fa della valorizzazione ambientale mediante l'utilizzo di fuoristrada il suo punto di forza indispensabile. Ebbene domenica mattina dalle 8 fino alle 16 i partecipanti hanno svolto escursioni partendo dal piazzale del supermercato Md di Potenza fino a percorrere l'area esterna di Bucaletto, giungendo alla Sellata, dopo aver percorso i boschi di Abriola e Rifreddo, completamente innevati. Il tragitto si è concluso nel pomeriggio proprio al supermercato Md dove i partecipanti hanno abbandonato i mezzi meccanici per chiudere in bellezza con il pranzo. La manifestazione è stata patrocinata dalla Provincia di Potenza e dalla Regione Basilicata e ha visto proprio nella presenza dei disabili il punto di forza dell'evento grazie alla presenza dell'associazione Dinamic One presieduta da Lello Visone. f.menonna@luedi.it
con le competenti istituzioni alla gestione di situazioni di emergenza, coadiuvare le forze dell'ordine per i servizi di viabilità ed ordine pubblico, contribuire alla formazione di una cultura di prevenzione e formare i volontari di Protezione Civile. Le date più importanti dell'associazione “Aquile Lucane” sono tre: ad Aprile duemilasette è stata ufficialmente costituita l'associazione, l'otto agosto dello stesso anno c'è stata la registrazione all'albo nazionale ed infine, la data più importante, che ha portato tanta soddisfazione e voglia di crescere ancor di più, è quella del trenta dicembre duemilanove, con l'iscrizione nell'elenco nazionale di Protezione Civile. Attualmente, nell'associazione, sono iscritte ben settantadue soci volontari, con un'età che va dai 18 ai sessant'anni. Varie professionalità tra gli iscritti che servono per arricchire l'operato dell'Associazione titese. Ben quattro i mezzi a disposizione: i fuoristrada “Freelander”, un mezzo anti-incendio con la portabilità di cinque quintali d'acqua e due auto. Claudio Buono
POTENZA - Si è svolta nella sala dell'Arco del palazzo di Città, in piazza Matteotti a Potenza la conferenza stampa di presentazione dell'ultimo meeting internazionale del progetto Info library, svoltosi nel capoluogo dal 23 gennaio fino a domenica 24, e che ha visto la partecipazione di alcuni ospiti greci del Comune di Akriton, ente coordinatore del progetto. Il progetto è stato approvato dalla Commissione europea nell'ambito del programma “Gioventù in azione - azione 4.5 - attività di informazione per giovani e persone attive nel lavoro giovanile e organizzazioni giovanili”. Bene più lungo il percorso dei lavori che hanno avuto la durata di un anno, dallo scorso 2 febbraio e che si concluderanno il 26 febbraio 2010. All'iniziativa oltre ai partner greci, Comune di Akriton e Acro Ngo, ha preso Euro-net con il partenariato locale del Comune di Potenza. Le attività dell'iniziativa si sono concretizzate in seminari, incontri, nella creazione di un sito web, nell'attivazione di centri di consultazione informatica e nell'allestimen-
to di una mostra. Le finalità del sito internet sono state la possibilità per tutti gli utenti web di caricare notizie sui loro organismi e consentire ai giovani italiani e greci di comunicare, condividere e scambiare idee. «Info Library ha dato - evidenzia il responsabile del centro Europe Direct dell'associazione italiana, Antonino Imbesi - anche l'opportunità ai giovani di utilizzare quotidiani, riviste e altri magazine di informazione giornalieri, settimanali e mensili». Antonino Imbesi, nell'esprimere la soddisfazione sua e quella dei partner che hanno preso parte al progetto, una tra le poche attività approvate e finanziate direttamente da Bruxelles in tutta Europa nell'azione 4.5, ha sottolineato che «dalla cooperazione nata nel corso dello svolgimento di questo progetto si è sviluppata l'idea di promuovere uno scambio culturale che consentirà, a una decina di giovani italiani di incontrare altrettanti ragazzi provenienti da 4, 5 Paesi diversi e da realizzarsi nella prossima estate a Kastoria».
Tennis, a Bella Lente sulla salute c’è l’associazione delle donne BELLA – Nasce l'Associazione Tennis Bella. Per iniziativa di un gruppo di appassionati praticanti si è costituita la neo associazione sportiva. A renderlo noto è l’assessore alla cultura Vito Leone. La neonata società intende «promuovere e sviluppare la disciplina del tennis a Bella, venendo così incontro alle aspirazioni dei numerosi tennisti locali. Nei prossimi giorni, dopo la formalizzazione dell'atto costitutivo - si legge in una nota - si provvederà all'affiliazione dell'Associazione di Bella alla federazione nazionale». Il Consiglio di amministrazione prevede Peppe Chianelli alla presidenza, Antonio Ferro alla Vicepresidenza e Nicola Masiello come Segretario tesoriere. Angela Scelzo
POTENZA - Oggi alle 17:30 nella Sala dell’Arco del Comune di Potenza, per iniziativa dell’Ande (Associazione nazionale donne elettrici) e dell’ Aede (Associazione europea degli insegnanti) si terrà, con la collaborazione del Comune di Potenza, un incontro dal tema: “La salute delle donne e le nuove frontiere della Prevenzione”. All’iniziativa parteciperanno Vito Santarsiero, Maria Anna Fanelli e Maria Massa Cammarota. Verranno accolti i contributi di Enrico Mazzeo Cicchetti (direttore del dipartimento di Chirurgia dell’ospedale San Carlo di Potenza), di Giuseppe Citro (dirigente medico di Endocrinologia e Diabetologia dell’Asp di Potenza). Introdurranno e coordineranno il dibattito Maria Assunta Lamorgese (biologadirettrice del Laboratorio Ultramicro di Potenza) e Rosanna Arcieri (medico dell’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza). Le conclusioni saranno affidate a Pasquale Amendola, direttore generale dell’Asp di Potenza.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 26 gennaio 2010
23
Marsicovetere La società gestisce la raccolta differenziata
General service: stipendi non pagati MARSICOVETERE - Lavorano ma non vengono pagati dal mese di dicembre scorso, sono i dipendenti della “General Service” di Moliterno, impresa che gestisce la raccolta differenziata nel comune valligiano. Sette operatori ecologici distribuiti sul territorio del comune di Marsicovetere : 3 nelle frazione di Villa D'agri, 2 nella località di Barricelle e altri 3 nel centro storico del paese. Da fonti anonime, l'impresa moliternese non paga i poveri operai dal mese natalizio, anzi sembra che «la stesa ditta non ha mai pagato puntualmente (ad ogni mese) le spettanze, escludendo straordinari e tredicesima, mortificando i lavoratori». Una mancanza di puntualità e correttezza a discapito anche della corretta
gestione del servizio. Infatti a farne le spese è il servizio che negli ultimi tempi è a rilento. Infatti la raccolta avviene in tarda mattinata e non come stabilito nelle fasi di avvio, nelle prime luci del mattino. Causa legata, in questo caso, alla mancanza di mezzi adeguati e non funzionanti da parte delle stessa General Service. Ma sebbene le difficoltà per ora gli operai continuano a far funzionare il servizio anche perché la “paura” è che con una protesta da un giorno all'altro si potrebbe paralizzare la raccolta dei rifiuti, creando notevoli disagi ad iniziare da quelli di natura igienico-sanitaria. Raccolta che nel comune valdagrino, iniziata nel gennaio 2009, ha raggiunto un ottimo ri-
sultato ben oltre il 57 per cento rispetto ad altri comuni valligiani, i quali o non hanno ancora iniziato o hanno raggiunto un livello basso. Obiettivi prioritario del servizio, con il sistema della raccolta a domicilio, è: differenziare, dividere le bottiglie di vetro dai contenitori di plastica, dalla carta e dall'umido significa far arrivare solo una piccola parte dei rifiuti prodotti nella discarica e favorire la cultura del recupero per avere una percezione reale nel rapporto con l'ambiente. «Per un segno di civiltà e dei tempi», è stato lo slogan dei vari manifesti, tappezzati in tutto il territorio del comune marsicoveterese, da parte dell'amministrazione comunale. Angela Pepe
Macchia mediterranea in fumo a Pietramorta di Trecchina TRECCHINA - In fumo macchia mediterranea in contrada Pietramorta in agro del Comune di Trecchina. Molti automobilisti nel pomeriggio di ieri (testimoni dicono intorno alle 15) percorrendo la strada statale 585 Fondovalle del Nocehanno potuto notare vari tipi di vegetazione a seconda dell'altitudine andare letteralmente in fumo. Per isolare l'incendio è stato necessario l'intervento degli operatori della protezione civile della zona e dei vigili del fuoco. Le fiamme si sono propagate velocemente per la presenza di numerose sterpaglie presenti in quella zona proprio a ridosso delle abitazioni. Il pronto intervento degli operatori, ha scongiurato il peggio facendo rientrare il tutto nel tardo pomeriggio. Emilia Manco Un’immagine dell’incendio
Il Tar ribalta il provvedimento del Dipartimento nazionale della Protezione civile
Rimborsi Iva: accolto il ricorso Il Tribunale amministrativo regionale dà ragione al Comune di Lauria LAURIA - Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso del Comune di Lauria contro il provvedimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione civile, che bloccava il rimborso dell'Iva per la ricostruzione del sisma '98. Una buona notizia per cinquanta cittadini di Lauria che, complessivamente, aveva inoltrato domanda di rimborso per 900 mila euro. Lo ha reso noto il primo cittadino Antonio Pisani, il quale ha espresso »grande soddisfazione» ed ha evidenziato come la sentenza del Tar possa interessare anche altri Comuni della Regione che si trovano nella stessa situazione. Il provvedimento della Protezione Civile, per una questione burocratica di scadenze, aveva restituito al Comune la documentazione riguardante le richieste dei cinquanta cittadini, per un importo complessivo di 900 mila euro circa, sulle agevolazioni previste dall'articolo 12 della Legge 449/97. Articolo che tratta il rimborso dell'Iva per i lavori di ricostruzione e ristrutturazione edilizia post sisma. I cittadini dovevano presentare la domanda per il rimborso al Comune entro il 31 dicembre 2008. L'ente poi doveva istruire la pratica e inviarla al Ministero. Non avendo però il tempo per istruirle tutte, il Comune ha inviato l'elenco via fax e le pratiche complete alcuni mesi dopo. Il Ministero a febbraio 2009 ha reso noto che avrebbe esamina-
NOTA DELL’ASSESSORE AUTILIO
Il progetto avrà una durata di 12 mesi
Un distretto turistico culturale per la Val d’Agri I progetti finanziati con il programma operativo Val d’Agri «per la valorizzazione storica e culturale degli scavi archeologici di Grumentum, per nuove attività di promozione del castello di Grumento Nova e per la realizzazione di un museo nel monastero di Santa Maria d’Orsoleo di Sant'Arcangelo», nel Potentino, «rappresentano l’occasione per l’istituzione di un distretto turistico culturale». Lo ha detto, in un comunicato dell’ufficio stampa della giunta, l’assessore regionale alla cultura, Antonio Autilio, dopo aver evidenziato che «con i programmi finanziati dai proventi dello sfruttamento del petrolio e con i fondi destinati ai progetti dei Piani integrati di offerta turistica», vi sono le condizioni «per far diventare l’area compresa nel Parco nazionale Val d’Agri e Appennino lucano un prodotto innovativo e variegato di ospitalità turistica». L’assessore inoltre ha sostenuto che «è indispensabile un coordinamento più stretto tra i vari soggetti che si occupano di turismo», augurandosi che «nella prossima legislatura si possa realizzare la proposta di riorganizzare le deleghe assessorili per attribuire a unico dipartimento la programmazione e gestione del settore».
to solo le domande pervenute complete entro il 31 dicembre 2008. «Non si può dire ad un ente nel mese di febbraio 2009 che cosa avrebbe dovuto fare nel mese di dicembre 2008», ha sostenuto Pisani ad ottobre scorso, prima scrivendo e chiedendo un incontro al Dipartimento della Protezione Civile e poi con il ricorso al Tar. E il tribunale amministrativo ha ritenuto fondate le osservazioni formulate dal primo cittadino di Lauria ed ha sospeso l'efficacia del provvedimento. «A tale decisione, farà seguito da parte del Comune di Lauria, un atto di diffida diretto al Ministero al quale verranno, altresì, ritrasmesse le pratiche
di rimborso dell'Iva illegittimamente restituite, perché le stesse vengano esaminate positivamente dal Dipartimento competente - ha dichiarato Pisani Ritengo che la decisione del Tar possa interessare anche molti altri Comuni della Regione ai quali il Dipartimento della Protezione Civile aveva pure restituito le pratiche di rimborso dell'Iva, prodotte dai cittadini, perché ritenute fuori termine». «Dell'argomento - conclude Pisani - si era occupata anche l'Anci di Basilicata che aveva, purtroppo inutilmente, sollecitato il Dipartimento Protezione Civile, a revocare la decisione assunta». Francesco Zaccara
Sirino Lacorazza visita la stazione sciistica e rilancia il settore dello sport invernale
«Montagna: una risorsa e un’opportunità» SIRINO - «Una risorsa e una opportunità». Con queste parole il presidente della provincia di Potenza Piero Lacorazza ha commentato la sua visita alla stazione sciistica del Sirino. «Il rilancio di tale risorsa e del turismo in genere passa anche per una nuova cultura della montagna, da diffondere tra gli stessi lucani, e per una programmazione più efficace dell'offerta, con un nuovo protagonismo dei soggetti pubblici e privati. Un processo, questo, già iniziato con i Piot (Piani integrati di offerta turistica),a cuila Provinciadi Potenza ha aderito, candidandosi a giocare un ruolo di primo piano e riappropriandosi della propria funzione di coordinamento e cooperazione, per ricondurre a sintesi esigenze e progetti espressi
Lacorazza mentre “visita” la stazione sciistica
dai territori». Alla visita, alla quale erano presenti anche il Presidentedella RegioneVito De Filippo, gli assessori provinciali Vito Di Lascio e Vitantonio Rossi, il consigliere Domenico Carlomagno e i sinda-
ci dell'area,ha offertol'opportunità di toccare con mano le enormi potenzialità dell'offertaturistica delLagonegrese che si rivolge agli sportivi e agli amanti dello sci, ma anche alle scuole e agli appassio-
nati della natura. Circa 2.000 i turisti che nella penultima domenica di gennaio hanno affollato i 7 km di pista esistenti. L'impianto, che si compone di una seggiovia e quattro sciovie ed è aperto sempre nei fine settimana (e negli altri giorni in occasione delle settimane bianche), ha una gestione comprensoriale grazie ad un accordo raggiunto tra i comuni di Lagonegro e Lauria. Un punto di partenza importante che potrà essere ulteriormente potenziato nell'ambito del Piot Val d'Agri, Appennino Lucano, Lagonegrese, una proposta turistica di ampio respiro, in grado di tenere insieme e valorizzare una grande varietà di risorse e sistemi locali diversi a cui fa da cerniera il Parco nazionale dell'Appennino lucano.
Senise, inaugurato un laboratorio dedicato agli anziani SENISE – Inaugurato presso la sede del volontariato “Gioia e Speranza” in via Portone della Piazza, della cittadina in riva al Sinni, un laboratorio per anziani finanziato dal comune di Senise. Il progetto, della durata di dodici mesi, prevede una serie di attività che si svolgeranno due volte a settimana, il martedì e il giovedì dalle ore 16 alle 18. Gli anziani, saranno impegnati nella lettura di quotidiani, l’elaborazione di un diario dei ricordi più belli o quelli brutti L’inaugurazione che sono avvenuti nel corso della loro vita, lavori manuali; come il decoupage, e preparazione di cesti. Ci saranno delle attività manuali anche per le donne, come il ricamo, l’uncinetto ed altro ancora. Ai partecipanti verrà fatto compilare un modulo di iscrizione, specificando le loro preferenze. Alla serata di inaugurazione, sono intervenuti il sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo, i volontari e numerosi anziani accompagnati da parenti ed amici, che hanno seguito con interesse la serata e le varie attività che sono state illustrate. «L’iniziativa – ha spiegato il sindaco Giuseppe Ca-
stronuovo – ha lo scopo di unire giovani e anziani, per evitare di trascurare gente che ha bisogno di compagnia e affetto. Si è deciso di affidare il progetto all’associazione “Gioia e Speranza” – ha concluso il primo cittadino di Senise - perché essendo presente sul territorio dal 1988 è quella che ha più esperienza nel settore del sociale, in quanto ha già lavorato con le varie figure presenti sul territorio». Le attività che verranno svolte all’interno di questo laboratorio, hanno lo scopo di tornare alle vecchie tradizioni, con i vecchi mestieri e saranno utili ai giovani per imparare e scoprire le abitudini che venivano svolte negli anni passati. «Il progetto – hanno spiegato i volontari - è volto a favorire l’accrescimento dell'autostima, della fiducia in sé e nelle proprie capacità oltre a risvegliare le abilità e le potenzialità personali, facilitare la relazione con gli altri, migliorare la capacità di memoria, raggiungere una maggiore distensione corporea migliorando il proprio benessere psicofisico e la qualità della vita». Claudio Sole
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 26 gennaio 2010
24
Sancito un patto tra Partito socialista, Italia dei Valori, Alleanza per L’Italia e Udc
Comunali a Genzano, formata un’alleanza GENZANO DI LUCANIA Domenica sera è stata richiesta la nostra presenza ad una riunione di rappresentanti di partito propedeutica ad una “alleanza” «finalizzata - ci dicono - a presentare una lista forte e convicente per le prossime elezioni comunali di marzo». Quindi, nell'attuale fermento di forze politiche e civiche che cercano di creare una qualche forma di ordine destinato a sfociare in un programma condiviso da presentare alla cittadinanza, è emerso un primo dato certo. Il Partito Socialista, Italia dei Valori, Alleanza per l'Italia ed Udc affronteranno insieme la campagna
elettorale in vista delle comunale che è ormai alle porte. La proposta, avanzata dal Psi, nella cui sezione di c.so Umberto I si è tenuto l'incontro, ha trovato il favore delle restanti “forze” sopraccitate su pochi essenziali punti fermi: il desiderio di una politica riformista per Genzano, la volontà netta di non anteporre gli uomini ai partiti, infine la necessità di un rinnovamento che non sia solo di facciata. «La “crisi della politica” ha precisato Vito Quagliara, vice-segretario di sezione - non dipende dal fatto che la politica è in crisi, quanto piuttosto dall'incapacità di taluni politici di
rendere serio e credibile il proprio operato; e per questo il nostro progetto è semplice ed ispirato unicamente all'interesse, sempre palesato e dimostrato, per i cittadini e per il territorio: riportare a Genzano un modo di fare politica scevro da interessi trasversali e fondato su programmi unanimemente condivisi dagli alleati oculatamente scelti». Il segretario Alessandro Ciola, nella sua esaustiva prolusione, anche per rispondere ad alcune obiezioni sollevate, ha tenuto a far sapere che « “le porte” non sono ancora chiuse, e che quindi i prossimi giorni saranno dedicati al confronto con associazioni e “movi-
menti” che fossero interessati ad offrire il loro appoggio ed il loro contributo a questa alleanza ancora tutta “in fieri”, la quale - ha sottolineato - non mira al predominio dei “soggetti”, bensì unicamente ad una svolta decisa ed innovativa per il paese». «Attualmente ci troviamo in un “angolo” della politica provinciale e regionale - ha concluso, con enfasi, Ciola - e dobbiamo questo alla scarsa determinazione dei “rappresentanti” che si sono fino ad oggi succeduti; si rende a questo punto necessario reagire, e possiamo farlo soltanto epurando la Politica, anziché “ucciderla”, e prestando grande attenzione alle reali
Foto di gruppo per gli esponenti politici
esigente della gente “vera”, non ridotta a mero dato statistico. Per porre in essere tutto questo, dunque, cer-
chiamo ancora gente interessata a dialogare costruttivamente con noi». Gianrocco Guerriero
Il 13 febbraio la cerimonia a Roma. L’istituto ha vinto con il progetto “Dal bozzolo alla farfalla”
A Venosa “le chiavi di scuola” Il Secondo circolo didattico vince il prestigioso riconoscimento a livello nazionale VENOSA - Con il Progetto “Dal bozzolo alla farfalla” il Secondo Circolo Didattico di Venosa si è classificato al primo posto del Concorso nazionale “Le chiavi di scuola”. Il prestigioso riconoscimento verrà consegnato il 13 febbraio a Roma, presso la sede della Regione Lazio. Il progetto, che ha vinto anche il concorso bandito dall'Istituto dei Padri Trinitari di Venosa, è stato individuato come esempio di buone prassi per l'integrazione scolastica dalla Fish Onlus nazionale, Federazione Italiana per il superamento dell'handicap, che garantisce la non discriminazione, la eguaglianza delle opportunità e l'integrazione sociale in tutti gli ambiti della vita delle persone disabili. Alla base delle iniziative della Fish la nuova visione del modello «bio-psicosociale» della disabilità attraverso i princìpi di tutela dei diritti umani e civili. Nel caso specifico del Secondo Circolo di Venosa, le attività erano rivolte a una bambina straniera con gravi deficit uditivi, visivi e di deambulazione. Gli insegnanti hanno cercato di individuare i mezzi didattici per realizzare una prospettiva di educazione adeguata alle caratteristiche di sviluppo dell'alunna. Punto di arrivo della sperimentazione condotta, documentata da un Cd multimediale realizzato dalla docente Sonia Mollica, la
Alcune immagini della scuola
messa a punto di un percorso di integrazione multidimensionale, che coinvolge dirigente, docenti, operatori e istituzioni pubbliche e private. «L'integrazione dell'alunna è stata supportata organizzativamente e metodologi-
camente - ci dice Pasquale Covella, Dirigente scolastico del Secondo Circolo - Figure esperte della scuola e del territorio, per uno stesso scopo, si sono aperte alla collaborazione ed hanno attivato meccanismi operativi e di funzio-
namento, coerenti con la finalità dell'approccio integrato e del lavoro congiunto, sostenuto dall'etica della responsabilità». La presenza di alunni con handicap in situazione grave nel Secondo Circolo ha fatto da stimolo alla qua-
lificazione della professionalità docente tramite la ricerca di nuovi percorsi didattici e di soluzioni organizzative alternative. All'interno di questo scenario, l'equipe dei docenti ha garantito al bambino con severi problemi di apprendimento o di relazione o di deficit sensoriale, il diritto di essere riconosciuto per quello che è. L'intervento si è articolato in tre settori: impostazione del processo educativo, individuazione di obiettivi educativo-didattici e contributo dei compagni di sezione. «Sin dal primo approccio con la bambina, priva delle basilari autonomie, si è proceduto alla registrazione delle osservazioni immediate e dei pensieri emergenti, su un diario di bordo: questi “appunti” sono stati utili per l'articolazione del lavoro e la progettazione di obiettivi realisticamente possibili - evidenziano Michelina Bibbo e Sergio Laconca, coordinatori del progetto - Abbiamo stabilito subito una relazione di fiducia come base di intesa. Nella situazione di gravità il contatto corporeo è stato canale comunicativo privilegiato. La manipolazione delle diverse parti del corpo anche durante le pratiche rituali quotidiane, ha contribuito, infatti, a sviluppare una consapevolezza corporea, inizialmente assente». Giuseppe Orlando
FESTA PER ANTONIO CAPRIOLI
I 100 anni del barbiere di Lavello LAVELLO - Grande festa quest’oggi in casa Caprioli. Il capostipide Antonio spegnerà 100 candeline. Antonio Caprioli ha 5 figli (4 maschi ed una femmina) ( Gennaro, Peppino, Maria,Michele e Franco) 10 nipoti, (Tina, Paolo, Enzo, Antonio, Antonella, Mauro, Antonio, Rosanna, Stefania, e Antonio 3 pronipoti ( Jacopo, Elena e Antonio) gode ottima salute, siantiene lucidissimo ed in ottima forma fisica si reca puntualmente in Chiesa, accompagnato dal “giovane” settantacinquenne Napoli Lorenzo che tutte le domeniche va a prenderlo
e lo riaccompagna a casa dopo la S. Messa. Antonio Caprioli, ha svolto l'attività di barbiere per oltre 70 anni, si vanta di aver tagliato, in tanti anni, i capelli a tutti i cittadini di Lavello. Una vita dedicata al lavoro ed alla famiglia , ha condotto una vita semplice e genuina coniugata con la bonomia e la disponibilità verso gli altri. Il segreto della sua longevità, ci dice, è anche dovuta ad un'alimentazione sana, avendo gustato solo i piaceri di una cucina genuina. Suo piatto preferito è rappresentato dalle orecchiette
innaffiato da un buon bicchiere di vino “Aglianico”. Negli anni ha conservato sempre il buon umore che né i dolori ed i dispiaceri di una lunga vita hanno potuto scalfire. Nella memoria collettiva dei Lavellesi è ancora oggi vivo il ricordo delle sue lunghe passeggiate in compagnia di amici durante le quali attraversava in lungo tutto il paese. Il sindaco Antonio Annale, invitato alla cerimonia ha sottolineato l'orgoglio e l'onore di festeggiare un cittadino distintosi per operosità ed onestà ed augura a tutti gli altri novantenni di Lavel-
lo di raggiungere e superare i 100 anni. Antonio Caprioli ha affermato che non immaginava di poter raggiungere il traguardo dei 100 anni, augura anche ai giovani di poter raggiungere la sua età, raccomandando loro di avere una grande attenzione verso i valori religiosi, verso la bellezza della natura e verso il prossimo senza mettere in primo piano la propria persona. La Comunità parrocchiale del Sacro Cuore unitamente ai suoi familiari, ha preso l'iniziativa di organizzare i festeggiamenti presso
il Teatro Parrocchia Sacro Cuore. Alle ore 18 celebrerà la S. Messa il Parroco Don Gianni Fusco. Parteciperanno, tutte le autorità civili e militari, è stata invitata tutta la cittadinanza. E' stata approntata una grande torta da offrire ai numerosi cittadini che parteci-
peranno ai festeggiamenti. Il centenario Lavellese ha pattuito con gli organizzatori della festa che la torta dovrà essere tagliata solo ed esclusivamente da lui pezzo per pezzo per offrirla personalmente a tutti coloro che si presenteranno per formulargli i rallegramenti per gli anni trascorsi e gli auguri “di lunga vita”.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 26 gennaio 2010
25
Rionero Il sindaco: «I cittadini hanno ragione. Ma presto costruiremo la rotonda»
Zona C10, problemi alla circolazione RIONERO - Gli abitanti della zona C10, di nuova espansione, a Rionero sono in attesa di notizie sulla situazione viaria del quartiere. Si tratta di una zona molto popolata che ha il grande impedimento di avere un’unica via d’accesso sia per l’ entrata che per l’uscita di veicoli e pedoni. Una strada a dire il vero non molto larga che utilizzata, per forza di cose, a doppio senso crea notevoli disagi senza considerare il fatto che molte vetture vengono posteggiate sul limitare della strada rendendo ancora più difficile e pericoloso il transito. «I cittadini hanno ragione» afferma il sindaco Antonio Placido che spiega le problematiche alla base del disagio. «Appena inse-
diati avevamo promesso la costruzione di una rotonda per la viabilità di penetrazione nel quartiere con due ingressi differenti a senso unico» uno per l’entrata e uno per l’uscita. La rotonda dovrebbe essere costruita sulla strada che conduce a Monticchio, esattamente nel punto in cui ora è presente un manto terroso utilizzato come parcheggio per mezzi pesanti. In effetti prosegue il primo cittadino «abbiamo già contratto un mutuo per la realizzazione del progetto». Il problema sorge dalle verifiche fatte dall’autorità di bacino dell’Ofanto da cui dipende la zona del Vulture. L’area terrosa su cui dovrebbe essere posta la rotonda presenta numerosi avalla-
menti che secondo quanto previsto dall’autorità di bacino hanno bisogno di essere messi in sicurezza. «In passato queste cavità sono state tombate e l’acqua che scorreva all’interno intubata» spiega Placido. Una tecnica obsoleta che oggi non si pratica più prediligendo la conservazione degli alvi naturali. In oltre i tubi interrati sono di un diametro inferiore a quello necessario per la defluizione delle acque e quindi inadeguati. «Siamo in una situazione paradossale in cui abbiamo i soldi per migliorare la viabilità della zona C10 ma non possiamo procedere perché occorrono altre risorse per la messa in sicurezza dell’area». Una situazione che si potrebbe ri-
solvere nei prossimi venti giorni grazie all’intervento della regione Basilicata con i fondi stanziati per la risoluzione di queste problematiche nei comuni lucani. «Speriamo di riuscire a risolvere almeno il problema relativo alla prima parte della messa in sicurezza della zona, per poi procedere al interventi più vasti» dice il sindaco, un intervento per il quale sarebbero necessari altri quattrocento mila euro. «Dobbiamo riuscire a mettere il sicurezza l’area altrimenti dovremmo tracciare un percorso alternativo» conclude Placido. Per quanto riguarda invece la viabilità nella zona cosiddetta del cinema, a causa dei nomi delle strade intestate a registi famosi, la situazione
Uno scorcio di Rionero
è più rosea. La zona è adiacente alla C10, le due sono divise da un solco lungo e profondo che scende dal monte Vulture. La costruzione di un ponte tra le due è in fase di progettazione insieme all’autorità di bacino, invece per quanto riguarda il man-
to stradale della zona del cinema la sistemazione è imminente. «Abbiamo la disponibilità del progetto presso il comune» spiega il sindaco che aggiunge «a giorni sarà portato in approvazione al consiglio comunale». Lucia Nardiello
Il documento verrà diffuso ai lavoratori che continuano lo stato di agitazione
Scongiurata la cassa integrazione Presentato ieri in Regione il piano industriale della società Gaudianello VERTICE in Regione ieri pomeriggio per parlare di Gaudianello spa. L’ assessorato alle Attività Produttive ha ospitato i delegati del gruppo di acque minerali che hanno illustrato alle autorità e ai sindacati il nuovo piano industriale. La situazione non è delle più semplici, considerando anche lo sciopero di cinque giorni tra novembre e dicembre scorso. Il mercato è saturo e i concorrenti non mancano, soprattutto quelli più difficili da contrastare come i colossi multinazionali che si sono stabiliti nella zona. Per il momento il piano industriale prevede di stringere la cinghia in uno sforzo collettivo che, almeno per ora, non prevede il ricorso alla cassa integrazione ordinaria. La Gaudianello è l’azienda che imbottiglia le acque minerali naturali di origine vulcanica provenienti dal monte Vulture e da lavoro a 120 dipendenti tra operai e impiegati. Obiettivo primario dell’azienda è la riorganizzazione della rete di distribuzione insieme alla razionalizzazione delle risorse presenti. Una catena di distribuzione capillare e
LA SCHEDA
Le fasi della vertenza LA GAUDIANELLO detiene il 30 per cento del mercato nel Mezzogiorno. E' tra le prime dieci aziende in Italia, al quarto posto per le acque effervescentii. «Negli stabilimenti di Melfi - si spiega sul sito del gruppo - in Basilicata, che danno occupazione a 130 dipendenti, sono attive 4 linee di produzione (tre in Pet dedicate ai marchi “Gaudianello”ea“Leggera”, la quarta in vetro per entrambi i marchi). La capacità complessiva di imbottigliamento è di oltre 1,5 milioni di pezzi al giorno suddivisi in 3 linee di prodotto: Gaudianello effervescente naturale, Gaudianello frizzante e Ninfa Leggera oligominerale. Queste le tappe che hanno portato allo stato attuale e allo sciopero dei lavoratori. Tutto parte dalle lettere di licenziamento che l'azienda ha inviato a due quadri del settore 21- novembre: inizia lo stato di agitazione 24- novembre: I lavoratori decidono lo sciopero a oltranza. L'ad Alfieri: « «Ci sorprende e temiano nasconda l'interesse di indebolire il valore dell'azienda, in fase di cessione». 26- novembre: I licenziati: «Combattiamo per una giusta causa» 28 - novembre: l'azienda: «Se lo sciopero continua, possibili ripercussioni sull'occupazione». 2 - dicembre rientra lo sciopero La Gaudianello
solida è l’unico mezzo per garantire la sopravvivenza al marchio e all’azienda, così come centellinare le risorse attualmente presenti all’interno della fabbrica serve a contenere le perdite. Il piano
industriale prevede in questo modo una riduzione dei volumi nel primo semestre ed un recupero nel secondo. Da sottolineare una rinnovata relazione con il sindacato. La Gaudianello con il
piano presentato tenta di ridurre in “negativo” registrato anche lo scorso anno. «Seguiamo con attenzione e trepidazione questa vicenda industriale» afferma il sindaco di Rionero Anto-
Melfi L’iniziativa è promossa dalla diocesi in collaborazione con “La Parola” e “Radio Kolbe”
Comunicazione: un corso della chiesa locale MELFI - L'ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa, in collaborazione con il bimestrale “La parola” e l'emittente “Radio Kolbe” ha organizzato un corso di formazione per animatori della comunicazione che partirà entro la fine del mese di gennaio per concludersi a marzo prossimo. L'iniziativa formativa è rivolta a quanti operano nel settore delle comunicazioni sociali e coloro i quali sono impegnati in altri settori della pastorale parrocchiale e diocesana. Tra gli altri docenti, al corso sarà possibile seguire le lezioni dei giornalisti Rai, Edmondo Soave e Rocco Brancati, del direttore di Radio Kolbe, padre Giuseppe Cappello, dell'insegnante di comunicazioni sociali Issr di Potenza, don Mauro Gallo, del sacerdote e scrittore, don Gerardo Messina, il giornalista del quotidiano “Avveni-
re”, Vito Salinaro. La quota di partecipazione al corso è di soli venti euro mentre la direzione è affidata a Tonio Galotta e don Mauro Gallo che si avvarranno della segreteria organizzativa di don Donato Labriola e Marianna Piccolella. Gli incontri, della durata prevista di due ore, cominceranno oggi e si ripeteranno i prossimi due, sedici e ventitre febbraio; i giorni due, nove, sedici e ventitre marzo. Dopo la consueta introduzione, il corso partirà con l'analisi di dati statistici sull'orientamento della comunicazione di ieri e di oggi. Quindi si discuterà della peculiarità dell'informazione religiosa, delle tecniche di impaginazione di un giornale, l'approfondimento dei linguaggi della tivù. Con padre, Giuseppe Cappello si parlerà di un altro potente mezzo di comunicazione e sarà possibile vistare gli studi di Ra-
dio Kolbe. La chiesa ed il web, gli spazi dedicati alla comunicazione in diocesi ed in parrocchia, la visita alla redazione della redazione Rai di Basilicata e ad un quotidiano lucano, completeranno il percorso didattico. Per ogni incontro è stata prevista una parte sia teorica che pratica. Il corso si concluderà con un convegno che si terrà in prossimità della giornata mondiale delle comunicazioni sociali, prevista il prossimo sedici maggio, durante la quale si discuterà del ministero pastorale nel mondo digitale, dei novi media al servizio della parola. Per ogni informazione sul corso di formazione vi è a disposizione un indirizzo di posta elettronica: massmedia@melfi.chiesacattolica.it; oppure si potrà contattare la segreteria della parrocchia cattedrale dalle dieci alle dodici e trenta di ogni giorno feriale. Vittorio Laviano
nio Placido all’ uscita dell’incontro regionale «la situazione è difficile, la sola idea di una perdita di posti di lavoro è la cosa meno raccomandabile il questo periodo». Archiviata la presenta-
zione alla regione, ora il piano verrà presentato nei prossimi giorni all’assemblea dei lavoratori che, giova ricordarlo, è ancora in stato di agitazione. lu. na.
Regionali, la Fiamma punta sulla città di Melfi MELFI - Il nome è ancora top secret ma di sicuro sarà della città di Federico II. La Fiamma tricolore scende in campo in vista delle regionali partendo dal coordinamento zonale riunitosi nella sezione diRapolla, alla presenza del coordinatore nazionale Rocco Tauro, del presidente provinciale Defina Teresa e dei presidenti delle sezioni del Vulture-Melfese. «La candidatura di un esponente della città federiciana per la competizione regionale - si spiega in una nota - va intesa come premio al buon governo di centrodestra che ormai da oltre un decennio amministra la città di Melfi. Si guarda anche con grande interesse alle prossi-
me elezioni comunali, nelle quali si vuole essere di di supporto al prosieguo di un governo di centrodestra della città». Il presidente Bruno Di Tolve della sezione Fiamma Tricolore di Rapolla «guarda e sostiene con particolare interesse la crescita zonale del partito, convinto che questo potrà essere propulsore al cambiamento politico del governo della sua città». Il presidente Ferdinando Lagatta della sezione di Melfi, «con emozione e orgoglio accetta la candidatura di un esponente melfitano, per raggiungere obiettivi che porteranno sicuramente la politica nella giusta direzione».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
26
REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
«Magdi Allam grande occasione, ma noi con la Grande Lucania non abbiamo nulla a che spartire»
Rocco: «Ripartiamo da Buccico» Il neo segretario cittadino del Pdl: «Mi batterò perchè questo accada» «LA politica non è fatta di facili slogan o di frasi ad effetto». Il neo coordinatore cittadino del Pdl, Nicola Rocco, commenta i primi fuochi della campagna elettorale e analizza i passaggi necessari per giungere preparati alle regionali e alle comunali. L’allargamento della base del consenso è il primo passo da compiere in una fase delicata «Siamo ancora in una fase costituente, l’acronimo del Pdl (Partito della libertà), indica anime diverse come dimostra il mio caso con una matrice socialista-riformista che si ispira alla figura di Craxi». Evita le frasi fatte ma spiega: «I partiti devono tornare ad essere il punto di riferimento dei cittadini». Un meccanismo che da ex assessore, Rocco conosce bene e alla luce del quale non esclude la candidatura-bis dell’ex sindaco Emilio Nicola Buccico. «Mi batterò perchè questo accada - spiega Rocco - Dobbiamo ripartire da quello che di buono ha lasciato alla città». In caso di rinuncia del diretto interessato, l’impegno è quello di trovare «Una valida alternativa in grado di competere con le altre forze politiche». L’imbarazzo provocato nel Pdl per la candidatura di Magdi Cristiano Allam alla Regione e l’offerta della Grande Lucania che sarebbe all’origine della scelta del giornalista, sta nelle parole di Nicola
Rocco: «Avrebbe potuto essere un’operazione di grande spessore politico perchè il Pdl avrebbe accolto il popolo dei cattolici e avrebbe risposto a chi ci dipinge come un partito xenofobo, avviando così la politica mediterranea e meridionalista». Il problema, però, sta tutto nell’accezione territoriale di quella scelta. Una vera e propria gatta da pelare, per i lucani: «I vertici hanno vissuto questa candidatura dall’alto senza averla ancora metabolizzata. Il Pdl e la Grande Lucania, d’altronde, non hanno niente da spartire. Credo proprio che nessun componente del Pdlvogliacondividere percorsiconfore politiche di dubbia consistenza. Sono sicuro, comunque, che si riesca a trovare una sintesi ». La posizione dell’Udc che nelle ultime ore ha sciolto la riserva in Puglia e candidato Adriana Poli Bortone alla regionali e che in Basilicata sosterrà il centrosinistra presenta, secondo Rocco, incongruenze inaspettate. «Ho sempre stimato Casini e la politica dell’Udc, moderata, ispirata ai valori cristiani. Mi sembra che le scelte attuali siano un controsenso. Non comprendo la sua smania di trovare a tutti i costi un’alleanza per andare a governare». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Il coordinatore cittadino del Pdl Nicola Rocco e l’ex sindaco Nicola Buccico in pole position per una ricandidatura
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Matera
«Il mondo ci ride dietro perchè abbiamo un premier che critica i magistrati che applicano la legge»
L’interrogativo scomodo Pietro Ricca analizza l’informazione imbellettata e serva del potere UN famoso illuminista ha detto che se un uomo racconta in piazza la verità dei fatti è subito considerato un pericolo pubblico. La frase risale al secolo dei Lumi, quando la piazza, cioè il confronto diretto con le persone, o i costosissimi e pochi libri erano gli unici mezzi che convogliavano l'informazione. Oggi l'informazione dominante è quella che passa sulle televisioni, proposta da giornalisti superpagati e imbellettati, che spesso nascondono le notizie di maggiore interesse e gonfiano invece i loro notiziari con le ultime tendenze in fatto di diete e cani. Sono così in pochi a raccogliere la voce del giornalista Piero Ricca, il “pericolo pubblico” che, nelle piazze e per strada, intervista i potenti dell'Italia cialtrona e sfacciatamente tangentara di questi anni immobilizzati in un eterno show. Nelle sue inchieste, raccolte da una minitelecamera, Ricca inchioda con fatti inattaccabili l'intervistato che, messo alle strette dai suoi argomenti, spesso preferisce la via della fuga, delle risposte evasive o della protezione di una scorta improvvisata e servile, mentre l'implacabilità delle immagini rivela un viso che non riesce a mascherare l'imbarazzo. Pur se diffuse nella “piazza” della rete, le interviste di Ricca non possono nulla contro il “quinto potere” televisivo che arriva in tutte le case, plasmando coscienze, creando opinioni e fabbricando, in Italia, idoli di borgata. «Per raggiungere il numero dei soli telespettatori del Tg4 -ha detto venerdì Piero Ricca in una Mediateca affollatissima, ospite della lista Matera Cinquestelledovrei fare centinaia di migliaia di incontri come quello di stasera. L'attuale centro di potere politico-mediatico influisce in modo devastante sulla vita degli
Provincia affollata dagli scolari di via Lazazzera
La politica torna bambina Pietro Ricca in un incontro
italiani, attraverso un uso cinico e disinvolto del mezzo televisivo. L'80% degli italiani, fra cui vi è un'alta percentuale di analfabeti di ritorno che non vanno al di là della lettura di un titolo di giornale, si forma le proprie idee solo attraverso la televisione. La sinistra incompetente di D'Alema -ha aggiunto Riccanon affrontando l'evidente conflitto di interesse, sancito dalla Costituzione, ha avvantaggiato Berlusconi o ne è addirittura diventata complice. Il risultato è che adesso viviamo gli anni più bui della nostra democrazia. Per uscirne bisogna sospendere, in attesa di tempi migliori, categorie come sinistra e destra, cercando di recuperare la nostra dignità e farci un'opinione chiara di quello che sta succedendo. Nel resto del mondo ci ridono dietro per quest'Italia in cui il premier, forte del potere televisivo, diffama i magistrati solo perché applicano la legge. Oppure per i mafiosi considerati 'eroi' o per le carriere fulminanti di ex veline diventate parlamentari o ministro». Ha parlato di
morte in Italia della rappresentatività, Ricca, visto che sono i vertici dei partiti, sempre più autoreferenziali, a decidere, in base alla regola delle liste bloccate, i candidati ed anche chi, a seconda della posizione che occupa nella lista, dovrà essere eletto. «Oggi è rivoluzionario ha spiegato Ricca- non chi compie gesti estremi ma chi chiede che venga applicata la nostra Costituzione, dove all'articolo 3 è scritto che tutti i cittadini sono uguali o che la magistratura e il parlamento hanno poteri autonomi. L'Italia è di tutti noi e non di due uomini al governo che, ricorrendo spesso al voto di fiducia, impongono leggi per i propri interessi». Parole pericolose, che suonano blasfeme al “vangelo” televisivo e ai suoi invasati fedeli. All'inizio dell'articolo abbiamo rispolverato una frase risalente al secolo dei Lumi. Speriamo di fermarci lì in questa folle corsa verso il passato; prima di allora c'erano i roghi dell'Inquisizione. Biagio Tarasco matera@luedi.it
Politici e scolari in una foto ricordo con i vertici della Provincia
BAMBINI euforici e sorridenti in visita presso l'Ente di Via Ridola. Ad accogliere la VA e la VB della scuola primaria del plesso di via Lazzazzera (IV Circolo Didattico di Matera) c'erano il presidente della Giunta Franco Stella, il presidente del Consiglio Aldo Chietera, l'assessore Salvatore Auletta, l'assessore Antonio Montemurro e l'assessore Giovanni Rondinone. Spigliati e brillanti i piccoli studenti hanno emozionato l'autorevole platea con una lettera rivolta al presidente Stella, una “piccola”attestazione di stima che ha preceduto un serratissimo confronto con domande e quesiti sull'attività e sulla gestione della cosa pubblica. “È stato sorprendente ed entusiasmante scoprire quanta sete di conoscenza abbiano questi bambini - ha dichiarato il presidente del Consiglio Aldo Chietera -. Bambini maturi e intellettualmente vivaci a cui saremo lieti di concedere l'uso della Sala consiliare per svolgere le sedute del Consiglio
provinciale dei piccoli. Una occasione concreta che consentirà loro di rendersi protagonisti attivi e consapevoli della vita del territorio.” Quello di oggi è stato uno dei momenti più intensi e significativi della attività di una Amministrazione che intende, come ha più volte ribadito il presidente Franco Stella, “divenire punto di riferimento dell'attività politica, culturale e sociale della provincia. Non una sterile rappresentanza della burocrazia amministrativa, ma una istituzione che insieme ai suoi cittadini produce per le comunità e vigila sul territorio. La gioia di vivere, la grinta e la curiosità di questi giovanissimi - ha concluso il presidente Stella - hanno fatto brillare questo Palazzo, lo hanno reso il contenitore ideale di una nuova proposta difuturo. Quel futuro cheparte dal presente quando, fedeli al valore dell'ascolto, si accolgono le innovazioni che piccole grandi menti sanno suggerire con incredibile semplicità.”
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Matera 27
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
Zona 33, petizione di protesta Duecento firme per chiedere finalmente l’avvio delle opere di urbanizzazione Sono in fermento i residenti della Zona 33 che hanno consegnato una petizione al commissario prefettizio e al dirigente dei lavori pubblici del comune di Matera per sollecitare il servizio di urbanizzazione, illuminazione e pulizia. Duecento le firme dei residenti raccolte dall'Associazione “ zona 33 Matera ” costituita di recente che chiede il completamento delle opere di urbanizzazioni. Un problema non nuovo ai cittadini materani che si ritrovano dopo avere acquistato un appartamento a fare i conti con le urbanizzazioni. Una sollecitazione al commissario prefettizio per rendere percorribile via La Martella in modo pedonale e sicuro con la creazione di marciapiedi, banchine e strisce pedonali; l'attivazione del servizio di illuminazione in via la Martella e in via Aragonesi; un servizio regolare di pulizia stradale adeguato fornito da operatori ecologici del Comune per via La Martella e Via degli Aragonesi. Il braccio di ferro tra l'Amministrazione comunale e i residente ha inizio nel 2001 anno in cui alcuni tra i primi residenti, chiedevano l'attivazione del servizio di illuminazione in zona Via Aragonesi e Via La Martella. Iniziano i lavori ma riguardano solo alcune opere di urbanizzazioni, mentre poca attenzione è rivolta lungo uno dei principali ingressi alla città “ Patrimonio Unisco ” via La Martella. Il mancato completamento delle opere di urbanizzazione crea una quotidiana situazione di grave incolumità e insicurezza per i cittadini che attraversano la strada costretti a farlo in assenza di strisce pedonali e in presenza di automobilisti che “sfrecciano” ad velocità lungo via La Martella, dove a dire dei residenti un autovelox probabilmente sarebbe stato più adatto rispetto a Viale Italia. Uno spettacolo deplorevole invece e quello riservato a Via degli Aragonesi caratterizzata in alcuni punti da assenza di pubblica illuminazione che rende vie di accesso, marciapiedi e strade completamente buie e
Una veduta dall’alto ed uno dei punti di transito della zona 33 alla periferia Nord della città
quindi ricettacolo di azioni malavitose e delinquenziali di ogni genere. La conferma è data dal fatto che nelle ultime settimane si registra un aumento considerevole di furti d'auto e in appartamento.
Il degrado si registra anche dal punto di vista igienico sanitario dell'intera zona 33 che versa in precarie condizioni a causa dell'assenza di un servizio regolare degli operatori ecologici di pulizia delle strade tanto che frequentemente
si avvistano ratti. “ I disagi già lamentati afferma Domenico Bennardi dell'Associazione residenti zona33 Matera sono aumentati giacché la zona piena di abitazioni, rimane completamente al buio per l'assenza di pubblica illuminazio-
ne che crea preoccupazione per l'incolumità e la sicurezza dei cittadini “. Con la petizione presentata in comune i cittadini della zona 33 non vogliono più essere considerati cittadini di “serie B”, visto che pagano le tasse come tutti i
residenti e pretendono gli stessi diritti. Se anche questa volta non sarà data risposta con fatti e azioni concrete, l'associazione non esclude il ricorso ad una Class Action. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Si è svolto l’undicesimo congresso sulla chirurgia ambulatoriale
Congresso dell’Aoico sul day Surgery Otorinolaringoiatri a confronto L'XI CONGRESSO nazionale dell'associazione degliospedalieri otorinolaringoiatri (A.O.I.C.O) del gruppo centro-meridionale, presieduta da Gennaro Larotonda primario della Divisione O.R.L. dell'Ospedale “Madonna delle Grazie di Matera”, ha coinvolto duecento cinquanta specialisti sul tema:” La Chirurgia Ambulatoriale e la Day Surgery in otorinolaringoiatria”. Per razionalizzare le risorse economiche ed assistenziali in campo sanitario, si è introdotto il metodo ambulatoriale “Day Surgery” in alcuni interventi chirurgici otorinolaringoiatrici. Le finalità della chirurgia ambulatoriale, Day Surgery, prevedono un modello di organizzazione e di assistenza di pari efficacia rispetto all'ordinario, in modo tale da ridurre i costi e le liste d'attesa, e per impegnare, quin-
di maggiori risorse per le patologie più complesse. La selezione dei pazienti e soprattutto il percorso diagnostico-terapeutico più idoneo è frutto della professionalità e dell'esperienza in team. Il congresso Aoico si pone problematiche nuove per dare svolte diverse ad un metodo pienamente rispondente alle esigenze di tempestività ed economia, ma in grado di essere ottimizzato per un impiego più massiccio ed in tutti i casi d'intervento. «In seno al convegno annuale della società è stato proposto il nuovo modello diagnostico-terapeutico della chirurgia ambulatoriale, Day Surgery, nato nei Paesi anglosassoni, per limitare l'ospedalizzazione e ridurre i costi. - afferma Gennaro Larotonda L'esperienza maturata in questi otto anni c'induce ad un iter diagnosticoterapeutico del paziente più efficace e
rispondente a richieste in aumento. L'alta professionalità dell'infermiere, nel pre-intra-post operatorio, collegata a quella dello specialista garantisce la riuscita dell'operazione. La fase post operatoria si svolge a domicilio». «Abbiamo affrontato il tema dell'assistenza in Day Surgery in un'ottica di un'ottimale formazione infermieristica. - conclude Domenico Cifarelli otorinolaringoiatra dell'Ospedale “Madonna delle Grazie”di Matera L'applicazione di questo modello è stato voluto dall'Istituto Superiore della Sanità nel mese di giugno 1995 e prevede l'accurata selezione dei pazienti, ricoverati in ospedale nelle ore diurne. La selezione è suggerita dal grado delle patologie sistemiche ed in linea con quanto redatto dall'associazione anestesisti americani (ASA). I cinque livelli di classificazione contemplano la gravità delle patologie. I
Il congresso nazionale dell’Aoico
pazienti classificati nei primi due, senza problemi sistemici, possono affrontare interventi in Day Surgery. Al Day Surgery s'affianca il “One Day Surgery” con un solo pernottamento per osservazioni mediche più lunghe e complesse». Nunzio Longo
Nuova sede dei Popolari Uniti Angelino: «Il Pd scelga il sindaco Avviata la marcia verso le regionali Prenda una decisione, senza indugi» E' STATA inaugurata sabato sera la nuova sede provinciale del partito dei Popolari uniti in via Nazionale 22. Il Commissario provinciale, Mario Morea, alla presenza del segretario regionale Antonio Potenza, assessore alla sicurezza sociale e di Luigi Scaglione, consigliere regionale ha riunito numerosissimi rappresentanti di Matera e provincia ed ha presentato il team del coordinamento costituito in gran parte da giovani. «Il nostro progetto - ha affermato Mario Morea - è un progetto di giovani che, al di là delle imminenti competizioni elettorali, guarda al futuro non aspettando promesse, ma con la consapevolezza di battersi per cambiare, per crescere, per coltivare ed affrontare i possibili e sostenibili sviluppi della nostra realtà
territoriale». Anna Scarnato, del coordinamento di Bernalda, ha sottolineato l'importanza di una politica al servizio delle attese della comunità, leale,, competente, senza protagonismi e giochi di potere e, in particolare, chiusa ai tentativi di opportunismo o di ambiguità da parte di chi ha lasciato i Popolari uniti per cercare più ampi respiri, peraltro poco chiari in questo delicato momento di rinnovo amministrativo lucano alla vigilia della consultazione per le elezioni regionali. L'assessore Antonio Potenza ha riaffermato, insieme al consigliere Scaglione, l'attenzione della Regione alle politiche locali del materano ed ha ribadito la tradizionale vocazione sociale e cattolica dei Popolari uniti.
«MANCANO ormai pochi giorni alla presentazione delle candidature per il rinnovo del Consiglio comunale di Matera ed il centrosinistra è ancora profondamente indeciso su chi dovrà guidare la coalizione. Se dovesse passare ancora ulteriore tempo, il centrosinistra rischierà di lasciare nuovamente il campo aperto della competizione alle incursioni della destra e delle liste civiche che, con il governo di Buccico, hanno già dato ampia dimostrazione della loro incapacità di gestire il bene pubblico». E’ l’allarme lanciato in una nota dall’ex consigliere comunale, Giovanni Angelino. «Occorre, quindi, fare presto, e mi appello anche e soprattutto alle responsabilità del Partito Democratico, in quanto
principale partito del centrosinistra, perché sciolga quanto prima i nodi della candidatura a sindaco e ritrovi il senso dell'unità intorno ad un nome forte e capace, in grado di coagulare attorno a sé le diverse sensibilità che fanno parte della coalizione. Nei prossimi mesi la città dei Sassi dovrà affrontare delle sfide importanti per il suo sviluppo, a partire dalla gestione dei Pisus(33 milioni di euro) e dalla candidatura a capitale europea della cultura. Occorre, pertanto, un candidato che sappia coniugare una salda esperienza politica con una nuova visione del futuro. Il Partito Democratico, pertanto, convochi subito il tavolo del confronto in modo da decidere insieme il nome del candidato sindaco».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
28 Matera Pubblica illuminazione e pulizia rimangono le principali emergenze da risolvere
Fortis, sono troppi cinque pari Quinto segno “X” consecutivo che è costato l’aggancio in classifica del Valdiano MATERA - Il Fortis Murgia è vittima di una tremenda malattia: la “pareggite”. E’ questo un modo “goliardico” per commentare il quinto pareggio consecutivo della formazione del tecnico Pasquale Squicciarini. Il quinto pareggio, arrivato con il Ricigliano, è costato ai rosanero il primato solitario in classifica. Infatti il Fortis è stato agganciato dal Valdiano che adesso è appaiato a Delle Foglie e compagni a quota 38 in classifica e proprio il Valdiano sarà il prossimo avversario da affrontare tra le mura amiche, dopo la sfida con il fanalino di coda Irsinese. Tornando alla questione “pareggite”, il Fortis Murgia ha quindi dilapidato un discreto vantaggio e in più ha perso contemporaneamente delle grosse occasioni di allungare visto che alle sue spalle il cammino delle inseguitrici non è stato sempre regolare (vedi il ko dell’Oppido proprio nell’ultimo turno a Picerno). Questo ultimo pareggio ha delle attenuanti visto che il direttore di gara cosentino Minardi non ha concesso un evidente calcio di rigore sul risultato di 0-0, oltre al fatto che nella formazione base mancavano due titolari del calibro di Sardella e Digirolamo; a cui si deve aggiungere il doppio cambio obbligato tra il primo e il secondo tempo a cui ha dovuto ricorrere Squicciarini per via dell’infortunio al portiere under Napolitano. Fatta questa premessa non si può, però, non dare ragione al tecnico dei murgiani quando a fine gara è “incazzato”con i suoi giocatori per il modo in cui hanno subito il pa-
Il portiere Delia e accanoto Maurelli in azione (Videouno)
reggio: un gol in contropiede al 90esimo, quando la gara era praticamente finita. Una sorta di legge del contrappasso, visto che solo sette giorni prima il Fortis Murgia era pervenuto al pari in casa del Rionero proprio nei minuti di recupero. E contro il Ricigliano Margiotta e compagni sono stati “ripagati” con la stessa moneta. Anche se per assurdo togliendo questi due gol, oggi il Fortis Murgia potrebbe contare un punto in più in classifica generale. «Tra me e me ho pensato - confida Salvatore Maurelli, autore della rete del momentaneo vantaggio della Fortis sul Ricigliano - che
forse era meglio che non segnavo, se poi il risultato era una vittoria», dice sorridendo. Poi però, esortato anche dal cronista, spera ancora di andare a segno, anche perchè quello contro il Ricigliano è stato il primo gol con la maglia del Fortis Murgia. Poi l’infaticabile motorino di centrocampo analizza lucidamente la gara. «Una gara esperta come la nostra non si può permettere di prendere gol in contropiede a partita finita. Potevamo temporeggiare, perdere tempo vicino alla bandierina ed invece ci siamo fatti infilare. Questo non è da noi». Resta quindi un po’ di rammarico per un gol che non è
Calcio a 5 Pavone vince anticipo con lo Shaolin
Testa a testa Frascella-Bng domenica si gioca il derby do i padroni di casa dello ATTESISSIMO derby in Shaolin per 5-1; come vale vista nel campionato di lo stesso per l'under della calcio a cinque under 21. Bng Ecobas, che nell'ultiE' la settimana di pausa mo incontro, quello della del campionato ad aprire scorsa settimana contro le porte verso la stracittalo Sporting Modugno, terdina giovanile del calcio a minato 10-6. cinque materano, che si Considerando che, a terrà domenica 31 alla parte il Modugno C5 che Tensostruttura di via dei sembra essere di un altro Sanniti con inizio alle ore pianeta, con 10 vittorie in 10. Una gara che riscuote altrettante gare e senza l’interesse e l’attenzione mai un calo sino a questo degli appassionati e che le momento, si sfideranno due squadre stanno predue tra i migliori attacchi parando al meglio. e le migliori difese di queAnche se, durante la sto campionato, il divertiprevista pausa, il Frascelmento sembra essere assila Matera ha disputato curato. una gara d'anticipo, quelOttimo gioco e dei sinla contro lo Shaolin Soccer goli che possono fare la Potenza, relativa alla differenza in qualsiasi quattordicesima giornamomento, sono queste le ta di campionato. due squadre che si affronSeppur in formazione teranno nella prossima rimaneggiata, viste le digara di campionato, valeverse assenze, la formavole come 13esima giorzione di mister Michele nata e certamente come Pavone ha conquistato i trampolino di lancio per le tre punti che la rilanciano ambizioni di entrambe le in seconda posizione, due compagini verso il seconin più della Bng Ecobas do posto in classifica, che Mathera C5, che al mo- Il tecnico del Frascella Pavone sino a questo momento le mento paga dazio per la due squadre materane si gara pareggiata contro la Pellegrino Sport Altamura di qualche sono giocate quasi sempre appaiate. Lo spettacolo è assicurato per chiunque giornata fa. Sono 27, infatti, i punti in classifica per il vorrà seguire domenica questo match che Frascella, mentre i biancocelesti di mister si preannuncia esaltante ed emozionante. Damiano Andrisani inseguono a 25 punti, Infatti, dopo che l'andata si è conclusa a fain uno scontro che, certamente, si protrar- vore della Bng Mathera per 4-2 ci sarà tanrà sino al termine del campionato, ma per il ta voglia di riscatto in casa Frascella, ma d'altronde, i ragazzi di Pavone devono diquale lo scontro diretto potrà dire molto. Le due squadre, che si sono già sfidate al- fendere i due punti di vantaggio che attre due volte in questo campionato (una tualmente detengono in classifica, quindi volta in Coppa Italia U21 ed all'andata del un motivo in più per i ragazzi di Andrisani girone V del campionato di categoria), si per bissare il successo della gara d'andaconoscono molto bene e siamo certi che ta. C'è davvero tutto affinché questa gara non si risparmieranno quando sarà il mopossa scrivere un'altra bella pagina di calmento di scendere in campo e sfidarsi. Nell'ultima gara disputata come antici- cio a cinque giovanile della nostra città. po della 14esima giornata, il Frascella ha Francesco Calia tirato fuori una prova di carattere, battenmatera@luedi.it
riuscito a portare i tre punti. «Peccato. Mi ha fatto molto piacere segnare, perchè voglio dare il mio contributo alla squadra. Anche perchè questo per noi è un periodo un po’particolare. Stiamo segnando poco, ma l’importante è che siamo sempre lì in testa. Tutto poi si deciderà tra due domenica, quando affronteremo in casa il Valdiano. Quella partita sarà quella che deciderà il campionato, anche perchè con l’Oppido, che resta pur sempre una buona squadra, siamo in vantaggio avendo vinto all’andata in casa loro e pareggiato al ritorno. Col Valdiano, invece, è ancora tutto da giocare».
Salvatore Maurelli è un volto noto agli sportivi materani. Oltre ad aver calcato molti campi delle varie categorie (anche quelle professionistiche), ha un passato nella città dei Sassi. Ha infatti indossato la maglia dell’ultimo Matera di Ripoli, anche se quella stagione non fu fortunata perchè terminò con la retrocessione in Eccellenza. «Mi ha fatto molto piacere tornare in Basilicata e soprattutto a Matera. Ho trovato gente brava e competente. Non avevo mai giocato in Eccellenza lucana e devo smentire il luogo comune che etichetta questo campionato come scadenze. Anzi. E’ un buon campionato, di buon livello, dove ci sono squadra di buona levatura e anche altre dal tasso tecnico più basso, ma questo succede ovunque. Resta il fatto che anche questo è un campionato difficile e di buon livello». Ma per Maurelli che viene dalla vicina Puglia ci sarà occasione per confrontarsi con una squadra pugliese nella fase nazionale della Coppa Italia. Oltre ad una squadra campana, ci si scontrerà tra la vincente della finale tra Molfetta e Nardò. «Sono due squadre di grande levatura - dice Maurelli anche se io preferirei affrontare il Molfetta. Questa è una squadra di grande blasone e per me e per i miei compagni più difficili sono le sfide e maggiore è l’impegno e la voglia di affrontare l’avversario». Dichiarazione questa che lascia capire come il Fortis Murgia vorrà provare anche ad andare avanti nella fase nazionale della Coppa Italia. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
29 Calcio Eccellenza Maurelli fa “mea culpa”: «Una squadra esperta non può prendere gol così»
Martedì 26 gennaio 2010
30 Matera
Martedì 26 gennaio 2010
Matera 31
Agenda
Martedì 26 gennaio 2010
Medaglia d’onore del Prefetto
Concorso gastronomico
Giornata Nazionale della Vita
Libri del Parco della Murgia
SI svolgerà domani, 27 gennaio, alle 11 in Prefettura, in concomitanza con la Giornata della memoria, la consegna della medaglia d’onore ai cittadini della provincia di Matera e le onorificenze al merito della Repubblica conferite ai cittadini che hanno acquisito benemerenze nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte ai fini sociali, filantropici e umanitari nonchè per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari. Due lucani, Antonio Forleo di Matera e Antonio Trinx di Tricarico ricereveranno la medaglia d’onore nel corso della cerimonia che si terrà presso la presidenza della Repubblica, al Quirinale.
SI conclude stasera alle 21 a Villa Schiuma, il 13mo concorso gastronomico interregionale “La cucina calda nella ristorazione”. Un appuntamento di qualità con piatti tipici del territorio . L’evento organizzato dall’Associazione cuochi materani prevede una partecipazione a squadre di concorrenti provenienti dalla Puglia, Basilicata, Campania e Calabria. Dieci le squadre che concorreranno anche con alcuni pezzi artistici che saranno premiati separatamente da una giuria composto da esperti della Fic (Federazione italiana cuochi) e della Amira.
L’UFFICIO diocesano per la pastorale della Famiglia comunica organizza in occasione della XXXII Giornata Nazionale per la Vita, con la collaborazione e partecipazione di tutti i movimenti presenti nel territorio, un rosario itinerante dal titolo "La forza della vita una sfida nella povertà". Il rosario avrà luogo sabato 06 febbraio alle ore 20.00 con partenza da piazza S. Francesco d'Assisi. La processione attraverserà le strade del centro della città e si concluderà nella chiesa di S. Domenico dove ci sarà un momento di preghiera.
SI TERRÀ giovedì 28 gennaio alle 18 nella sede del Circolo La Scaletta la presentazione dei volumi della Collana Parco Murgia: “Guida agli insetti del Parco della Murgia materana” (di Eustachio Tarasco, Oreste Triggiano, Vito Santarcangelo, Angelica Cannone, Eustachio Vicenti e Giuseppe Palmisano) e “Gli insetti e altri piccoli animali nella tradizione popolare materana” di Giuseppe Gambetta. Nel corso dell’incontro sono previsti gli interventi di Franco Stella, presidente della Provincia di Matera, di Ferdinando Mirizzi , Vito Santarcangelo e Roberto Cifarelli. L’iniziativa rientra nell’ambito degli appuntamenti del Parco.
COMMEMORAZIONI
CUOCHI PER IL SIAFT
Cucina e turismo binomio per il successo
L’esempio del professor Di Franco
L'ISTITUTO alberghiero “A. Turi'' di Matera ha ospitato ieri mattina un appuntamento del progetto “South Italy Agrofood and Tourism'' (S.I.A.F.T), in corso di svolgimento in questi giorni. Nell'istituto materano si è svolta un'esibizione gastronomica sulla cucina tipica locale, con un confronto tra cuochi delle province di Matera, Potenza, Foggia, Crotone e Reggio Calabria. «Abbiamo dato volentieri la nostra disponibilità - ha detto il dirigente scolastico Carmela Sansone - ad ospitare questo evento, perché ritengo che sia un momento importante non solo per far conoscere le tipicità del nostro territorio, ma anche per far sì che i nostri ragazzi acquisiscano maggiori competenze». Vito Signati della Camera di Commercio di Matera ha evidenziato l'importanza del Siaft per far conoscere le produzioni tipiche del territorio. Infatti, sono ospiti a Matera 30 buyers, 4 opinion leader e 4 tour operator, provenienti da Stati Uniti d'America, Russia, Polonia e Germania per conoscere le produzioni agroalimentari di qualità del Mezzogiorno, che in questi giorni incontreranno 53 aziende dei territori Appulo/Lucano/Calabro “vocate all'export presso una location di grande pregio storico, artistico e architettonico”. Ieri mattina gli chef Giovanni Battista Guastamacchia con aiuto cuochi Vito Incarbona per Matera, Rocco e Vito Mecca per Potenza, Ercole Santarella e Lucia Favino per Foggia, Salvatore Murano e Antonio Bossio per Crotone, Cosimo e Rocco Panaia per Reggio Calabria si sono cimentati nella preparazione di pietanze dai sapori genuini. All'esibizione gastronomica hanno partecipato anche presidenti e dirigenti degli enti camerali che hanno dato vita al Siaft 2010. «Abbiamo voluto fortemente questa iniziativa ha detto Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio di Matera - per dare la possibilità a tutti questi ospiti di conoscere il nostro territorio». Una giuria, presieduta da Maristella De Martino, giornalista de “Il Mattino'' e critico culinario, e composta dal presidente della CCIAA di Firenze Vasco Galvani, dal presidente del Promofirenze Ranieri Pontello, dal direttore generale Promofirenze Luigi Boldrin, dal dirigente dell'Area Servizi finanziari, infrastrutture e internazionalizzazione di Unioncamere Sandro Pettinato e dal segretario generale della CCIAA di Firenze, Francesco Barbolla, ha segnalato i piatti migliori. La premiazione ha avuto luogo ieri pomeriggio, alla Camera di Commercio. Tutti i cuochi e gli chef hanno ricevuto un riconoscimento da parte delle giuria. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Spot anti violenza
Comunale Matera - 0835334116 Avatar ore 17,00-21,00
Kennedy Matera - 0835334116 Nine ore 17,00-19,15-21,40
25 anni fa avete coronato il vostro sogno d'amore, oggi, finalmente, avete raggiunto questo meraviglioso traguardo d'argento e siete esempio di unità, gioia, serenità e amore. Ora, siamo qui insieme a festeggiare tutto l'amore che vi ha unito e vi auguriamo di vivere altri mille anni pieni di rispetto reciproco e soprattutto di amore. Dai vostri figli Costantino e Nicola e dalla vostra grandissima famiglia
Francesco
Gli chef che hanno partecipato alla dimostrazione gastronomica promossa nell’ambito del Siaft e che ha coinvolto le cinque province di Matera, Potenza, Reggio Calabria, Crotone e Foggia
Cinque province finiscono nel piatto baccalà in cestello di pane tostato; baccalà fritto alla sidernese con cipolla rossa di Tropea, olive nere Geracesi su vellutata di fave ammaccò e broccoletto calabrese affogato. Lo chef Rocco Mecca e l'aiuto chef Vito Mecca di Potenza hanno preparato sformato di pecorino di Moliterno su ragout di funghi carboncelli e peperone croccante di Senise; sfogliata di capocollo di maiale con verdure di campo, funghi e provola affumicata sul letto di patate croccanti. Lo chef Ercole Santarella e l'aiuto chef Lucia Favino di Foggia hanno preparato laganelle di grano arso su bietoline selvatiche su letto di fave di carpino a puré, abbinato con merlot Puglia I.G.T. 2008; filetto di maialino dei monti Dauni in crosta con verdurine croccanti e patate di duchessa di Zapponata, abbinato con Gran Tiati Aglianico 2008 I.G.T ma.lis.
CINEMA
Zio Pietro e zia Pina
Grazia
SAPORI e colori di cinque provincie del sud, sulla tavola dell’istituto Alberghiero “Turi”. Così si è aperto il primo giorno del Siaft. E la parola è passata alle specialità: lO chef Giovanni Battista Guastamacchia e l'aiuto chef Vito Incarbona di Matera hanno lasagne verdi con ricotta “Podolica” e salsa di pomodori del pendolo con croccante di carciofi del Metapontino; baccalà con polvere di peperoni cruschi IGT di Senise con patate di Terranova del Pollino, schiacciate con olio extravergine di fasole di Grassano. Lo chef Salvatore Murano e l'aiuto chef Antonio Bossio di Crotone si sono deliziati con una vellutata di pomodoro, cavatelli, ricotta affumicata e pecorino crotonese in crosta; alzatina di uovo con bianchetto e pane aromatizzato all'origano. Lo chef Cosimo Panaia e l'aiuto chef Rocco Panaia di Reggio Calabria hanno preparato una struncatura calabrese in salsa di
PROGETTO TUNNEL
" ....ed eccolo qui, questo giorno tanto atteso è arrivato. Sei cresciuta, stai crescendo superando tutti gli ostacoli che ti si presentano sul cammino. Riesci sempre a guardare nel domani non dimenticando il giorrno passato. Non smettere mai di andare avanti! Cara Grazia, auguri per i tuoi favolosi 18 anni!! Mamma papà e Imma"
Tanti auguri al nostro principino che festeggia il suo compleanno e che si appresta a vivere i prossimi anni con serenità e gioia
Duni Matera - 0835331812 Io Loro e Lara ore 17,50, 19,45, 21,40 Il quarto tipo 20,00; 21,45 Patron Antonio Matera La prima cosa bella ore 17,30- 19,30- 21,30
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Avatar Io Loro e Lara programmazione al botteghino
Della Valle Ferrandina - 0835755226 La principessa e il ranocchio ore 18,00 Hachiko ore 21,30
La violenza si combatte via tv. Una idea, nata all'interno del progetto TU.NNE.L, che sarà presentataoggi alleore 16.00pressola Salaconsiliare del Palazzo di via Ridola. «La violenza sulle donne - ha dichiarato l'assessore alle Pari opportunità Antonio Montemurro, d’intesa con la consigliera provinciale di Parità, Tonia Giacoia - è un fenomeno molto diffuso, ma poco “avvertito”. Troppo spesso le vittime, segnate da percosse e ingiurie, vivono in silenzio la loro condizione di “ultime” e impediscono alla società di comprendere l'ampiezza e la gravità dei fatti. Una catena di sofferenza e di silenzio che possiamo contribuire a spezzare indignandociin prima personae amplificando questa indignazione attraverso il media della televisione. Proprio dalla consapevolezza che la violenza sulle donne necessita di un potente alleato per poteressere combattuta,nasce l'iniziativadel bando per la ideazione della sceneggiatura di uno spot che racconti la violenza sulle donne». Il bando si rivolgerà a tutti gli studenti degli istituti superiori che potranno scegliere di lavorare singolarmente o in gruppo. Lo spot vincitore sarà mandato in onda sulle emittenti locali e gli studenti, autori dello stesso, potranno collaborare direttamente alla sua realizzazione. «Coinvolgere gli studenti - ha proseguito l'assessore Montemurro - in una iniziativa come questa risponde all'esigenza di scardinare la convinzione che la violenza sulle donne riguardi altre persone, altri territori e altre famiglie. Un errore così diffuso e talmente insidioso, che non lascia spazio alle verità. Verità buie e scomode che, purtroppo, riguardano molte delle nostre comunità, più da vicino di quanto potremmo pensare. Ecco perché partire dai ragazzi, rendendoli più vigili e più attivi su questa piaga sociale, rendendoli fautori del No alla violenza può realmente sensibilizzare la nostra realtà provinciale su questo tema». «I giovani e le giovani ha concluso il presidente Franco Stella - diventeranno gli uomini e le donne di domani che oggi possono contrastare il fenomeno della violenza, e domani potranno contribuire alla costruzione di una società libera dal giogo del sopruso». matera@luedi.it
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Avatar JAKE SULLY è un marine costretto su una sedia a rotelle che accetta di trasferirsi sul pianeta Pandora (distante 44 anni luce dalla Terra) in sostituzione del fratello morto. Costui era uno scienziato la cui missione era quella di esplorare il pianeta mediante un avatar. .
La prima cosa... UN AMARCORD in salsa livornese, con il caratteristico umorismo pungente di Paolo Virzì. Nella famiglia Michelucci, la presenza di una madre bella finirà per travolgere tutti, fino ad un'inaspettata riconciliazione.
Il Riccio RENÉE è la portinaia di un elegante palazzo parigino, popolato da ricchezza e vacuità.
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Uva via Gravina 40 0835/264331
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
0835-344101 0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193
L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’
0835-582467 0835-411847 0835-581003 0835-581074
RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882
LE ROSE LIDO SABBIA D’ORO MERLIN BLEU NICOLAS VILLA MARY
0835-930040 0835- 953140 0835-954458 0835-952396 0835-952327
RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
IN occasione del secondo anniversario della morte del Prof. Giuseppe Di Franco, vorremmo ricordare alla cittadinanza la sua figura e l'impronta che ci ha lasciato, in una terra così aspra ed amara. Nel ricordo del “Prof” , il cui decesso avvenuto il 24 gennaio 2008 e che ci ha lasciati “orfani” e disorientati, opereremo una “rilettura” del suo operato e del suo spirito rivoluzionario che nessun altro ha saputo, né voluto, reinterpretare. In tanti avevano promesso che avrebbero operato seguendo i suoi dettami, i suoi insegnamenti, le sue idee e… verba volant. Nessuno ha più ricordato quello che diceva, quanto voleva si facesse, sia in ambito culturale che in ambito sociale. Coinvolgimento dei giovani nel sociale, “educazione” dei governanti al rispetto della dignità umana e dei giovani in modo da evitare l'emigrazione selvaggia ed indiscriminata verso aree “poco accoglienti” e la desertificazione del nostro territorio. Le università, le scuole tutte dovrebbero mirare, nei loro insegnamenti, a trattenere sul proprio territorio le leve giovanili che, piaccia o non piaccia, sono nate in una terra ospitale sia per i nativi che per gli immigrati di ogni nazionalità. Ma… quali sono le azioni messe in atto? Complice la crisi ci sono discriminazioni razziali, lotte tra fratelli, falsità ideologiche, soffocamento della crescita culturale e sociale delle nuove generazioni, aumento del divario tra le classi sociali e tante altre situazioni di disagio. Tutte riconducibili all'egoismo umano e politico delle classi benestanti e dei dirigenti che nulla fanno per attenuarlo, anzi… Nel nostro piccolo cerchiamo di fare tesoro degli insegnamenti del “Prof” continuando a ricordarlo, seguendo le sue orme, sperando in una conversione del genere umano verso la tolleranza e l'altruismo. Per la strada si percepisce l'assordante silenzio causato dall'assenza del “Prof”, del suo “Belliii..”, del suo raccontare una barzelletta, magari invecchiata ma sempre attuale, del suo essere sempre disponibile, anche nel periodo segnato dalla sua malattia: non aveva forza per sé… ma aveva sempre tantissima forza per gli altri. Tutti gli amici, che furono tali durante la sua vita terrena, sono invitati ad effettuare una rivisitazione del suo operato in occasione della ricorrenza del secondo anniversario della sua morte. Mimmo Caputo e Damiano Francione
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
32
PISTICCI centro ha risposto in modoadeguato allesollecitazioni del Comitato per la Difesa dell'ospedale di Tinchi, che aveva organizzato, per la mattinata di domenica, una nuova manifestazione di protesta nei pressi del nosocomio di Tinchi ed anche nelle piazze, attraverso una raccolta di 12mila firme inviate a tutte le autorità competenti per chiedere la salvaguardia ed un futuro certo per l'Ospedale di Tinchi che, invece, è in via di smantellamento. Ciò che il Comitato civico, riunito in piazza Umberto I, ha voluto sottolineare, ancoraunavolta, èlascarsadisponibilità delle forze politiche e dei vertici aziendali dell'Asm a incontrare la gente e discutere le prospettive di rilancio dell'ospedale, sulla base di quanto la gente chiede, che poi, sulla carta, non si discosta da quello che la politica locale ha deliberato in Consiglio, ovvero la richiesta di
Pisticci I cittadini tornano a protestare contro l’Asm per i tagli all’ospedale
Il grande spreco della piscina terapeutica avere per Tinchi un polo specialistico di eccellenza. Le ultime decisioni aziendali, sembrano andare nella direzione di un massiccio smantellamento, che passa per la chiusura dei reparti e il trasferimento delle strutture. Difficile condividere tali scelte soprattutto se, nel recente passato, l'allora Asl 5 di Montalbano Jonico, aveva investito cifre ingenti per riqualificare un piano della struttura ospedaliera e, nello stesso tempo, costruire una piscina terapeutica per la riabilitazione, mai andata in funzione, nonostante la doppia visita del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, che venne a Tinchi sia per apporre la prima pietra, a
inizio lavori, sia per inaugurare la struttura una volta terminata. Un comunicato Asl del dicembre 2008 è molto eloquente: «Esattamente un anno fa nell'ospedale di Tinchi, il presidente De Filippo pose la prima pietra del fabbricato da adibire a piscina terapeutica, completo di spogliatoi per il personale dipendente e per gli utenti. Esattamente un anno dopo, nel rispetto dunque dei tempi di consegna si inaugura la struttura. L'importo complessivo dell'appalto è stato di 401.677,62 euro (compreso gli oneri per la sicurezza). La nuova struttura andrà a potenziare ed a completare il servizio di Fisiatria diretto dal dottor Eustacchio
Pisciotta, che assicura anche le visite domiciliari nei casi in cui ricorrono le necessarie condizioni, realizzando una efficace integrazione tra struttura ospedaliera e servizi territoriali». Fatto è che quella piscina non è mai andata in funzione ed a chiedere lumi sullo spreco di denaro pubblico è arrivata addirittura Striscia la Notizia, che domenica mattina ha girato un servizio. «Il progetto degli amministratori lucani è sotto gli occhi di tutti, la lottizzazione non si ferma neppure di fronte ai diritti basilari come quello alla salute». Con queste parole che Giovanni Fontana, responsabile lucano di Casapound Italia, si scaglia contro
la chiusura dell'ospedale di Tinchi. «Quello che i politici sembrano ignorare –continua Fontana- è che alla perditadiposti dilavoro,problema che pensano di risolvere con la nascita della clinica di neuropsichiatria infantile, si aggiungerebbe il problemaper i cittadini del Distretto Pisticci-Bernalda-Montalbano di percorrere chilometri per raggiungere un ospedale. Situazione destinata a divenire drammatica nel periodo estivo, considerando i flussi turistici che giungono sulla costa ionica e il rientro nei paesi di origine di molti studenti. Tutto questo non fa che portare alla luce la pessima gestione del territorio che la Regione, da destra a sinistra, ha attua-
La posa della prima pietra alla piscina terapeutica di Tinchi
to in questi anni. Ai fiumi di parole spesi contro lo spopolamento dei piccoli centri sono seguite sempre politiche che hanno portato al risultato opposto». provinciamt@luedi.it
Pisticci Si estende su 4.000 metri quadri e sarà intestata alla parrocchia marconese “Stella Maris”
In arrivo la chiesa per i turisti Siglata l’intesa tra la Curia e il Comune per la cessione di un’area a Lido 48 PISTICCI - E' stato sottoscritto ieri mattina, presso la sede comunale di Palazzo Giannantonio a Pisticci, l'atto di cessione tra il Comune e la parrocchia “Stella Maris” di Marconia per il trasferimento di un'area di proprietà comunale situata a marina di Pisticci allo scopo di costruirvi una chiesa, che corrisponderà alla terza parrocchia di Marconia, ovvero la “Stella Maris”. La seconda parrocchia, invece, sarà realizzata a Marconia su altre aree che il Comune trasferirà a breve alla Curia, allo scopo di realizzare la chiesa intitolata a San Gerardo Maiella. L'area trasferita ieri, di 4.000 metri quadrati, è situata in marina di Pisticci, in località Lido 48. Alla sottoscrizione dell'atto, davanti al segretario comunale, Giuseppe Borgia, era presente monsignor Salvatore Ligorio (nella foto), arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, accolto dal sindaco, Michele Leone, dal suo vice, Domenico Lazazzera, dall'assessore Mario Di Taranto, dal dirigente dell'area Tecnica Rocco Di Leo ed accompagnato dai sacerdoti don Michele Leone, don Giuseppe Di Tolve e padre Bruno Rubechini. Quest'ultimo, in qualità di legale rappresentante della parrocchia Stella Maris, ha sottoscritto materialmente l'atto assieme al Giuseppina D'Aranno, in qualità di dirigente del settore Patrimonio del Comune di Pisticci. Nel corso dell'incontro tra le autorità comunali e quelle ecclesiastiche il sindaco di Pisticci, Leone, ha spiegato che «l'Amministrazione comunale ha voluto accogliere con profonda convinzione le richieste pervenute dalla parrocchia Stella Maris per la costruzione di una chiesa a Marina di Pisticci, centro in forte espansione che rappresenta il cuore dell'offerta turistica, ma risulta ancora privo di un luogo di culto che possa essere riferimento per i numerosi fedeli che popolano la località soprattutto nei mesi estivi. L'area in questione -ha spiegato il sindaco- è stata trasferita al Comune lo scorso 23 dicembre in seguito alla conclusione di un accordo con la società Ctc, che possedeva il lotto, finalizzato ad estinguere le pendenze relative agli oneri di urbanizzazione dovuti all'Ente comunale da oltre
vent'anni. Sulla base della trattativa con la Ctc si è stabilito, pertanto, che al Comune saranno pagati circa 258.000 euro oltre al trasferimento di un terreno di 13mila metri quadrati, parte del quale, adesso, è stato ceduto gratuitamente alla parrocchia Stella Maris per costruire la nuova chiesa. Per il resto la Ctc si è impegnata a versare altri 360mila euro circa ed a rinunciare al giudizio in alcune vertenze che
avrebbero potuto veder soccombere il Comune». Il sindaco ha attribuito grande importanza a questo trasferimento, così come a quello ormai prossimo per la costruzione della chiesa di San Gerardo Maiella a Marconia, in quanto ritiene che anche alla realizzazione dei plessi sacri sia legato lo sviluppo di importanti e strategici elementi di territorio come l'area turistica e l'abitato di Marconia. Monsignor Ligorio ha commentato con soddisfazione l'operazione completata questa mattina: «Esprimo -ha detto il vescovo- gratitudine e gioia per il lavoro svolto finora e ringrazio l'Amministrazione comunale che ha reso possibile la concretizzazione di questo trasferimento assieme a tutti quelli che hanno collaborato per il raggiungimento di questo traguardo. Ritengo, inoltre, che la costruzione di una chiesa a marina di Pisticci rappresenti un interesse comune e condiviso da tutti, allo scopo di andare incontro alle forti esigenze manifestate da numerosi fedeli. In tal senso si tratta di un'opera che va a favorire la crescita del territorio e ad soddisfare maggiormente anche la sua offerta turistica». provinciamt@luedi.it
Il progetto Geogastock torna in consiglio Pd favorevole, ma solo in cambio di una serie di vantaggi per il territorio FERRANDINA - Il progetto Geogastock approda oggi, dopo una serie di rinvii, nuovamente all'esame del consiglio comunale. E puntuale arriva la presa di posizione del Pd rispetto alla realizzazione del deposito di gas nel territorio di Ferrandina. Dopo una capillare consultazione tra gli iscritti, è emersa la disponibilità a dare l'assenso al progetto, ma a condizione che la delibera che si vuole sottoporre all'approvazione del Consiglio includa, oltre le compensazioni ambientali già previste nella bozza predisposta dall'Amministrazione, «la realizzazione, a carico della società proponente, di uno stabilimento industriale per la produzione di pannelli fotovoltaici sul territorio comunale, con significative ricadute occupazionali, da insediare entro la fine dei lavori; la realizzazione e allocazione, a carico della società proponente, su un'area da individuare nel territorio di Ferrandina, di un impianto fotovoltaico ad inseguimento solare da 1 MW per lo sfruttamento di energia pulita da fonti rinnovabili,
da installare entro la fine dei lavori; un contributo una tantum in termini di ristoro ambientale, a carico della società proponente, non inferiore al 2% dell'investimento previsto in progetto, entro la data di effettivo inizio lavori; la predisposizione ed approvazione di uno schema di convenzione con l'istituzione di un canone annuo di ristoro ambientale non inferiore a 500.000 euro, a carico della società titolare della concessione, per l'intera durata della stessa». Il Pd in ogni caso, aggiunge in una nota il segretario cittadino Carmine Lisanti, «è certo che il Dipartimento Ambiente della Regione seguirà con grande attenzione e rigore l'intera fase di esecuzione del progetto in questione, per scongiurare qualsiasi rischio ambientale, con la consapevolezzachela Basilicata,einparticolare il nostro territorio, ha bisogno di coniugare il tema dell'ambiente con lo sviluppo e la crescita». Sarà l'ultimo capitolo di un iter alquanto tormentato? Margherita Agata
Sanità, monito del consigliere Salierno (Pd) sulle scelte per Tinchi e la Collina
«Non si penalizzino i servizi base»
Adeltina Salierno
PISTICCI - «Gli impegni assunti pubblicamente dal direttore generale dell'Asm, Vito Gaudiano, perché l'ospedale di Tinchi diventi a breve sede del Distretto della Salute e delle attività della Fondazione Stella Maris, se sicuramente diradano le preoccupazioni delle comunità locali espresse con manifestazioni e iniziative popolari a Tinchi, necessitano di alcuni passaggi formali e sostanziali a livello di Asm e di Dipartimento Salute-Sicurezza Sociale della Regione». E' quanto sostiene il consigliere regionale Adeltina Salierno (Pd). «In particolare, l'annuncio di trasformare l'ospedale di Tinchi in Centro d'eccellenza per le attività della “Stella Maris” nel settore della neuropsichiatria infantile e della riabilitazione, come unico centro
del genere in tutto il Sud -dice Salierno- è una novità importante, tenuto conto che la Regione ha già investito su questa struttura proprio come Polo riabilitativo di carattere interregionale. E', quindi, una conferma delle scelte di politica sanitaria che abbiamo fatto in consiglio regionale e che dopo la convenzione con l'Istituto Don Gnocchi rischiavano di penalizzare l'ospedale di Tinchi ed al tempo stesso è una risposta positiva che si dà al Comitato di cittadini, mobilitati da tempo in difesa del loro ospedale attraverso la raccolta di oltre 10mila firme. Resta ancora aperta un'altra questione pergarantire ildiritto allasalute nell'area metapontina-materana: le linee dell'attività distrettuale sanitaria nel territorio dell'Asm prevede una proposta di pronto soc-
corso territoriale (Pts) che riguarderà oltre l'ospedale di Tinchi, quelli di Stigliano e di Tricarico. Di qui l'esigenza -ribadisce- di assicurare l'assistenza ospedaliera per l'emergenza 24 ore su 24 ore. E' pertanto prioritario riaffermare -continua il consigliere del Pd- che i servizi sanitari non diminuiscono sul territorio e, quindi, che non si torna all'ipotesi delPiano precedenteal riordinodelle Asl, che era improntato solo su tagli di reparti ospedalieri e posti-letto e di conseguenza personale. La strada imboccata di affidare a ciascun cosiddetto piccolo ospedale una sua “missione” da svolgere nella rete regionale non deve essere considerata in antitesi con l'assolvimento del ruolo di base dei servizi fondamentali per il diritto alla salute di comunità già penalizzate».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 26 gennaio 2010
33
Irsina verso le Comunali C’è un’intesa di massima tra i principali partiti del centrosinistra
Confronto aperto sulle Primarie La coalizione di centrosinistra discute sulla scelta del candidato sindaco IRSINA - Continua il nostro viaggio nel laboratorio della politica locale di Irsina, per conoscere da vicino le ultime novità, in vista delle prossime elezioni amministrative. Apriamo questo giro di interventi tra gli addetti ai lavori, con l’ausilio di alcune riflessioni da parte di alcuni esponenti politici della città; intanto, dagli incontri svolti all’interno della coalizione del centrosinistra, non emergono novità di rilievo: dai sette partiti che compongono la coalizione: Pd –Sl –Api –Udc–Rc-Pcdi e SI, ad eccezione di Idv, che al momento non sembra intravedere con nessuno dei due schieramenti un progetto convincente da poter sostenere. Nella coalizione del centrosinistra, la discussione sembra vertere indubbiamente sui criteri per la scelta del candidato sindaco. Mentre i partiti più piccoli sembra siano tutti d’accordo sulla scelta del candidato, attraverso le Primarie. Il partito maggiore, il Pd, non sembra al momento aver ancora trovato un’intesa omogenea al
Vito Altieri
suo interno su questo punto. Tutti i partiti della coalizione si sono dati appuntamento a oggi, perdare seguitoal confronto. Nel frattempo Italia dei lavori, come tutti ormaisanno, ha rotto gli argini ed è uscita allo scoperto, dichiarando di non comprendere il livello e la qualità della discussione, troppo ancorata ai fasti del
passato. Idv è un partito nuovo e vorrebbe lanciare un nuovo progetto. Vito Altieri, coordinatore Popolari Uniti Irsina (Api) ha detto: «Il nostro primo obiettivo resta quello di tenere fede agli impegni presi con l’elettorato di centrosinistra. Tra le priorità –continua Altieri– c’è in primis la ricerca di una coalizione che
sia capace di governare per l’intero mandato. Ci stiamo incontrando a più riprese, proprio per cercare raggiungere una consistenza tale che non ci induca un domani, in situazioni di crisi politica, con conseguente incapacità a poter governare, soprattutto nel caso in cui, come mi auguro che accada, tocchi a noi l’importante compito. Tra gli obiettivi politici –spiega Altieri– resta quello impellente di abbattere il vincolo paesaggistico, che gravita ancora intorno alla nostra città. Al momento una vera e propria emergenza da affrontare -conclude Vito Altieri– è quella di ricercare qualcosa di importante, che porti risorse e finanze nelle casse della nostra città, altrimenti la vedo davvero dura governare con le sole entrate contributive. Penso che bisognerebbe ripensare al tema da noi proposto un po’di tempo fa sulle energie alternative, e quelle ecologiche, un ideasecondonoi danoisottovalutare, anzi un vero e proprio viatico». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Grassano ha raccolto 1.300 euro
Il cuore grande per Haiti
Un’immagine del terribile terremoto di Haiti
L’azienda darà priorità ad aree con maggiori utenti e meno problemi tecnici
San Mauro resta senza Adsl Una comunicazione ufficiale di Telecom stronca le speranze SAN MAURO FORTE - Non sono rassicuranti le notizie che arrivano da Telecom Italia circa l'attivazione del servizio Adsl nel comune di San Mauro Forte. Con una lettera inviata da Roma in data 19 gennaio, dal responsabile dei rapporti con le istituzioni locali, Paolo Di Bartolomei, la Telecom Italia spiega al sindaco, Francesco Diluca, le ragioni del ritardo. “Con riferimento alla lettera nella quale lamenta la mancata copertura del comune da lei amministrato, si legge nella missiva, desidero informarla che i piani di copertura del servizio Adsl sono stati da Telecom Italia definiti dando priorità alle situazioni che permettevano di raccogliere il maggior numero di clienti e che nel contempo presentavano minori com-
plessità organizzative”. E' facile concludere, che un comune di pochi abitanti, come nel caso di San Mauro Forte, non rappresenta una priorità, neanche dopo numerosi solleciti. A supporto di ciò, la continuazione del testo in cui il responsabile Di Bartolomei conclude: “Con riferimento alla centrale di San Mauro Forte, attualmente si stanno cercando soluzioni tecniche in grado di superare le limitazioni tecnico-economiche che stanno finora ostacolando l'ulteriore diffusione del servizio. In tal caso valuteremo la possibilità di inserire questa località nei nostri programmi di sviluppo per il 2010”. Ricordiamo, per dovere di cronaca, che i lavori per la linea Adsl nel centro abitato, consistenti nelle dovute procedure di interramento dei cavi elet-
trici e telefonici, sono stati terminati nel mese di novembre 2009. Ad oggi, manca invece, il collegamento con la rete dei cavi a una cabina centrale e solo dopo tale operazione sarà finalmente possibile collegarsi ad internet e navigare ad alta velocità. Un gap piuttosto grave per una comunità che lotta contro lo spopolamento galoppante e perde ogni semestre i suoi giovani, in fuga per cercare lavoro e opportunità migliori, in barba alla buona qualità della vita che centri come San Mauro continuano a offrire. Se è vero che manca solo un collegamento alla centrale di smistamento del segnale, sembra paradossale ciò che scrive il dirigente della Telecom Italia. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
GRASSANO - La comunità grassanese ha dimostrato, ancora una volta, di essere sensibile al richiamo della solidarietà. Durante la raccolta fondi promossa alcuni giorni fa dal sindaco, Vito Magnante, in collaborazione con le associazioni di volontariato del paese è stata raggiunta la somma di euro 1.300. Una cifra record, se si pensa che la raccolta è durata soltanto 4 ore, la somma sarà devoluta per gli aiuti ai terremotati di Haiti. «Sono rimasto colpito ha commentato Rocco De Giacomo, assessore alle Politiche sociali del comune di Grassano- dell'entusiasmo con cui la nostra iniziativa è stata accolta. Ringrazio le associazioni che non si sono risparmiate nell'organizzazione e promozione dell'iniziativa che ha visto scen-
dere in campo tutti i cittadini. Forse quello che abbiamo fatto è poco per le popolazioni di Haiti, ma se ognuno facesse nel proprio piccolo ciò che può, sicuramente allevieremmo le sofferenze di questa gente e di tanti bambini. Nei prossimi giorni devolveremo i fondi raccolti scegliendo in comune accordo a quale ente istituzionale inviare la somma». Questa iniziativa non è stata la sola per Grassano; infatti domenica scorsa, durante le messe celebrate, nelle tre parrocchie cittadine i preti hanno raccolto le offerte dei fedeli, destinandole attraverso i canali ecclesiali a questa zona colpita dal temendo terremoto. Il grande cuore di Grassano batte ancora. Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
Stigliano In provincia la campagna informativa di Federconsumatori su credito e finanza
Una mano tesa ai risparmiatori STIGLIANO - Si chiama “Informa” il nuovo progetto di Federconsumatori per informare e formare i lavoratori. All’iniziativa nazionale aderiscono Adoc, Adusbef, Codacons, Codici e Federconsumatori, e si pone come obiettivo la diffusione di una corretta informazione sulle normative che regolano i rapporti di vendita e i contratti relativi all'uso di strumenti creditizi, al fine di rendere maggiormente trasparente il mercato e offrire più opportunità al cittadino consumatore. L'ultimo incontro in ordine di tempo si è tenuto nella sala ricevimenti “Ma-
riano” di Stigliano ed era finalizzato a «migliorare il mercato e utilizzare al meglio gli strumenti finanziari e creditizi». Una informazione utile in un settore come quello finanziario e creditizio che in particolare ha riguardato mutui, credito al consumo, carte di credito, polizze vita e risparmio. Giuseppe Cotugno, presidente di Federconsumatori Matera, ha dato consigli utili agli utenti per evitare di incorrere in pratiche commerciali scorrette che finiscono per danneggiare il singolo consumatore-cittadino. Un viaggio nella giungla della finanza e del cre-
dito, dove ci sono molti prodotti difficili da capire, non solo per i semplici risparmiatori, ma anche addirittura per gli stessi addetti ai lavori. Un modo per conoscere e affrontare il fenomeno dell'indebitamento delle famiglie nei confronti delle società finanziare, oltre a rendere consapevolezza nei consumatori su come tutelarsi nei risparmi. Sempre più ci troviamo di fronte risparmiatori, che investono i loro risparmi pensando nella formula giusta e invece cadono molto spesso in tranelli finanziari dove solo l'aiuto di un legale risolve le situazioni. Diventa sempre più im-
portante rendere consapevole il risparmiatore di tutte le normative in materia di rapporto di utenza, attraverso modalità comunicative che tengano conto della forte articolazione del target e sviluppare una capacità critica dei cittadini consumatori nei confronti dei prodotti e dei servizi che i professionisti del settore offrono. Un servizio quantomai utile e di vitale importanza, in un periodo storico particolarmente complesso sotto il profilo dell’esposizione finanziaria, soprattutto per le fasce sociali più deboli. Michelangelo Ferrara provinciamt@luedi.it
La Federconsumatori e altre associazioni della provincia di Matera è a fianco dei risparmiatori per evitare tranelli
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 26 gennaio 2010
34
Bernalda verso le Comunali «Hanno volutamente taciuto tutti gli investimenti fatti in 10 anni»
«Operazione verità a senso unico» Dura replica del Pdl all’incontro pubblico “monocorde” degli ex sindaci BERNALDA - Botta e risposta sull'operazione verità del Pd. Questa volta a far sentire la loro voce sono gli esponenti del Pdl di Bernalda che rilanciano con: “Operazione verità del Pd, ovvero: prendi 2 e paghi 1”. Quindi la risposta del Pdl non siè fattaattendere dopole accuse del Pd sugli uomini della sigla di centrodestra. «Il roboante incontro sul dissesto finanziario dichiarato dalla Giunta di sinistra circa 20 anni orsono -si legge nella notadel Pdl-è statooggetto didibattito democratico a senso unico, con la presenza di una sola delle forze politiche (il Pd), in quanto l'altra (il Pdl), giustamente, non è stata invitata, confermando lo stile bolscevico dei vecchi imbonitori comunisti che, purtroppo, è sempre attuale nel Pd dove, il nuovo, è rappresentato solo dal cambio del nome del partito. A sentire le relazioni degli amministratori di sinistra, piccoli protagonisti della poli-
tica tra gli anni ‘75-‘85, e alcuni commenti dei loro interessati seguaci, sembrerebbe che nel Pd -continua ancora la nota del partito di centrodestraa distanza di circa 20 anni siano iniziati i saldi di fine stagione: prendi due e paghi uno. Scenari catastrofici, pianti e lamenti greci sono stati, maldestramente, messiin attodagli uomini di sinistra per coprire e giustificare la loro incapacità amministrativa e gestionale, la loro incapacità progettuale, ma, soprattutto, per gettare fumo negli occhi ai cittadini di Bernalda-Metaponto, in questo periodo preelettorale, con lo scopo, di far dimenticare le nefaste amministrazioni di sinistra che si sono susseguite da circa 20 anni. Che i debiti ci sono sempre stati è una verità; però, visto che dall'alto della loro presunzione, gli amministratori di sinistra, si sono autonominati elargitori di verità, e ragionieri dell'ultima ora, diciamola fino in fondo la verità e ci di-
Il municipio di Bernalda
cano gli uomini del Pd: Quali sono state le origini del dissesto finanziario? Quali sono state le cause? Chi si è arricchito dai debiti fuori bilancio? Chi era l'assessore alle finanze di sinistra, dell'epoca 19751985, che impedì la ristrutturazione della pianta organica del Comune di Bernalda a spese dello Stato? Chi era l'assessore al bilancio, dell'epoca
1975-1985, che, invece, effettuò la miniristrutturazione della pianta organica del Comune di Bernalda a spese del bilancio comunale, aprendo inquestomodo, unafallairreparabile di circa 800 milioni delle vecchie lire all'anno? Chi è lo sprovveduto ragioniere dell'ultima ora che vuole dimostrare la presenza di una grande massa debitoria di-
La strumentazione calcola le ore di accumulo per la copertura stagionale
Freddo sotto controllo E’ attivo il servizio dell’Alsia per i frutteti metapontini METAPONTO - E’ già attivo da alcuni giorni il servizio predisposto dall’Alsia per l'utenza sul “Calcolo delle ore di freddo”,utileperprodurre leprimiziedifrutta. In questo periodo, infatti, si decide la produzione delle primizie di frutta; dunque, è cruciale è la conoscenza da parte dell'imprenditore agricolo del soddisfacimento del fabbisogno in freddo delle piante, che varia a seconda della specie e della varietà. Da alcuni anni l'Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, a partire dal primo novembre, estrae dai dati rilevati dalle proprie stazioni agrometeorologiche il numero di ore giornaliere inferiori a 7 °C, per aiutare gli agricoltori a individuare il momento più opportuno per la copertura dei frutteti. Il soddisfacimento del fabbisogno in freddo delle coltivazioni arboree è, infatti, il punto di partenza per ottenere buoni livelliproduttivi. Lapianta,dopo averaccumulato una certa quantità di freddo,
può essere coperta con i teli, per interromperne la dormienza e anticiparne il risveglio vegetativo e, quindi, la maturazione. E' questa “forzatura”che permette di avere sul mercato le primizie locali. E nel Metapontino numerose sono le cultivar (varietà) di albicocco e di pesco coltivate con questo metodo. Il calcolo delle ore di freddo viene effettuato con il metodo classico delle ore gior-
naliere inferiori a 7 °C e con il “metodo Utah”. Quest'ultimo, molto più complesso del precedente, consente di individuare meglio il momento più opportuno per la copertura del frutteto, poiché attribuisce un “peso” differente al livello termico raggiunto. La diffusione delle informazioni così ottenute, avviene in due modi: con cadenza settimanale, attraverso il bollettino agrometeorologico e/o fitosanitario, inviato agli utenti del servizio mediante posta elettronica e pubblicato sul portale dei Servizi di Sviluppo Agricolo (www.ssabasilicata.it); con cadenza giornaliera tramite sms, i brevi messaggi inviati direttamente sul telefono cellulare degli agricoltori iscritti al servizio. L'utenza attualmente è composta per gran parte dai frutticoltori del Metapontino. Il servizio è gratuito. Per chi volesse farne richiesta, potrà rivolgersi al responsabile, dottor Emanale Scalcione, telefonando al numero 0835 244365, fax 0835 244275, oppure su posta elettronica: emanuele.scalcione@alsia.it.
menticando, volutamente, di inserire nei conteggi il valore delle grandi opere realizzate nel quinquennio 1985-1990? Chi è lo sprovveduto politico, ora autoproclamatosi ragioniere dell'ultima ora, che dimentica, volutamente, di detrarre dalla massa debitoria, circa otto miliardi delle vecchie lire, anticipate dal Comune di Bernalda, per il pagamento delle indennità espropriative nella zona di 167 e mai rimborsate dai beneficiari al Comune di Bernalda, e che costituiscono crediti e non debiti? Chi era l'economista di sinistra che ebbe la brillante idea di rinegoziare i mutui? Abbiamo fattorichiesta dell'elenco della massa passiva inviato al Comunedal Ministero dell'Interno per fare la vera operazione verità, ma, guarda caso, sono trascorsi inutilmente oltre dieci giorni e, per il rispetto della privacy, il Commissario prefettizio non ci ha ancora consegnato le copie. L'amministrazione del quinquennio 1985-90, forte
della capacità progettuale politica dei suoi uomini, organizzò lasua azione peril rilancio del territorio di BernaldaMetaponto pensando e realizzando opere nei settori più importanti: La scuola, il turismo, l'artigianato, lo sport e l'agricoltura. In quegli anni di enorme impegno politico, si verificò una grande rivoluzione che portò Bernalda a paese pilota del Metapontino. Sono questi i motivi per cui, i cinque sindaci di sinistra, annichiliti da tanta capacità, colpevoli di inettidunine programmatica e gestionale, sono ricorsi al solito falso copione sul dissesto finanziario. I cittadini di Bernalda-Metaponto -conclude la nota delPdl- sannoche oggila politica ha bisogno di grandi manager capaci di risollevare il territorio dalla miseria e dal degrado nel quale, piccoli uomini politici, amministratori di sinistra privi di requisiti, l'hanno costretta in 20 anni circa di Amministrazione». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Rotondella Scade il 22 febbraio
Lotti zona Pip C’è il bando ROTONDELLA - Scade alle ore 12 del prossimo 22 febbraio, il nuovo bando per l’assegnazione dei lotti nell’area Pip di Rotondella. L’atto si è reso necessario alla luce dell’applicazione della clausola risolutiva per inadempienze contrattuali, consumate da precedenti assegnatari. Il Comune è, quindi, rientrato nella piena proprietà di alcuni lotti, in parte costituiti solo da aree e altri su cui insistono opere realizzate parzialmente, da poter riassegnare nello stato in cui si trovano. In particolare si tratta dei lotti: B/2 di complessivi mq 503,00; C11 di complessivi mq. 1.005; B7 di complessivi mq 503; B10 di complessivi mq 507; C/7 di complessivi mq 1.007. Poi ci sono lotti su cui insistono opere realizzate parzialmente: “Lotto Unico”, composto dai lotti B8-B9-B11 e B12 di complessivi mq 2.011, con le seguenti opere: fondazione in conglomerato cementizio armato; vespaio; struttura in acciaio a due piani; solaio e copertura in pannelli termoisolanti autoportanti; lotto A/4 di complessivi mq 952, con le seguenti opere: fondazione in conglomerato cementizio armato; vespaio; struttura in pannelli prefabbricati in c.c.a. a due piani; solaio e copertura in pannelli prefabbricati in c.c.a. ; “Lotto Unico”, composto dai lotti B5 e B6, di complessivi mq 1.008, con fondazione in conglomerato cementizio armato. Ulteriori dettagli sul sito web del comune di Rotondella.
Domenico Laterza protagonista di serie C in terra d’Abruzzo
Bernaldese allena la Teramum BERNALDA - Oggi più che mai assistiamo al “made in Italy” sempre più desiderato e richiesto nel mondo; e non parliamo solo della terra ricca di sapori e storia, delle sue bellezze architettoniche e mediterranea, ma anche dell'esperienza che gli uomini e le donne italiane sanno esportare nel mondo. Ebbene, proprio su questa scia positiva potremmo dire e parlare del “made in Bernalda”; infatti, molte sono le eccellenze che portano il nome della città tra le città italiane. E tra questi c'è un giovane bernaldese, Domenico Laterza, che in questi giorni, sta dettando la sua filosofia nel mondo dello sport. Laterza, dopo aver frequentato il corso di
scienze e tecniche dello sport 75S, presso Università de L’Aquila, ha conseguito la laurea in preparazione atletica che rientra nella specialistica in scienze motorie. E proprio sulla scia di quanto fatto e prodotto all'interno del mondo universitario, il giovane bernaldese ha da subito messo a frutto la sua esperienza nel mondo dello sport, diventando in poco tempo preparatore atletico della Teramum c5, squadra che milita nella serie C dell'Abruzzo e che in questi giorni è in odor di promozione. «Il 29 dicembre -ci ha detto il giovane bernaldese- abbiamo vinto la Coppa Italia regionale di C1 con il risultato di 5-4. La vittoria -continua Laterza- è
maturata dopo il passivo di 4-2 a 3 minuti dalla fine, poi in rimonta abbiamo portato la vittoria a casa dopo aver disputato i tempi supplementari a Chieti al Pala Santa Filomena contro il Paglieta. Ora, forti e felici di questa vittoria, ci accingiamo a disputare gli ottavi di finale della Coppa Italia Nazionale di C1; gara importante in quanto alla vincente sarà riservato un posto nella Serie B Nazionale. L'andata degli ottavi di finale, la disputeremo in casa nostra il 27 gennaio al Pala Sannicolò di Teramo, mentre il ritorno si terrà il giorno 2 Febbraio al PalaArgine di Napoli, contro la squadra campana del Wonder Line Flegrea C5 di Na-
Domenico Laterza
poli. Quindi sarà un confronto targato Abruzzo-Campania. Nell'eventualità di un passaggio del turno il quarto di finale si svolgerà contro la vincente del confronto Sardegna-Lazio. Nel
frattempo continua il campionato e -ha concluso Laterza- il sogno di essere promossi nella categoria professionistica». fa.si provinciamt@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 26 gennaio 2010
35
Policoro I vertici del movimento lavorano su altri fronti
Montalbano verso le Comunali
Il centrodestra Regionali, “Città Nuova” fermo su Devincenzis esclusa dalle trattative del Pdl aspetta solo l’Udc POLICORO - “Città Nuova”, un “partito” tutto policorese, non si sente coinvolta dal Pdl in vista delle Regionali e sta accettando altre proposte dalle tante “sirene”, che intasano la vita politica del momento. L'amministrazione comunale di centrodestra del Comune di Policoro, guidata dal sindaco Nicola Lopatriello, è sorretta da dodici consiglieri comunali: cinque del Pdl, sei delle liste civiche ed uno dell'Udc. Tra le civiche, infatti, spicca senza dubbio il movimento Città Nuova, un vero e proprio partito a livello comunale, strutturato e radicato nel tessuto socio-politico della comunità. Basti vedere che consta di quattro consiglieri comunali (Ripoli, Suriano, Galante e Spano) e due assessori: Nicola Trupo con delega alle Attività produttive e Cosimo Ierone, “assessorissimo” con deleghe pesanti ai Lavori pubblici ed all'Urbanistica. Quest'ultimo è stato, tra l'altro, l'ideatore nonché il promotore della lista che nel 2008fu capacediconquistar-
Cosimo Ierone
si tra le sei della coalizione, la maggioranza relativa. Ierone era capolista ed ottenne 370 voti, ma la cosa più sorprendente fu che Città Nuova ha ottenuto più seggi di Forza Italia e Alleanza nazionale, che insieme ora hanno formato il gruppo a cinque del Pdl, guidato da Domenico Bian-
co. Gruppo che sostiene tre assessori, il vice sindaco Rocco Leone (recordman di preferenze con quasi 600 voti) con delega alla Cultura e Servizi Sociali; Tommaso Siepe, al Turismo e Spettacolo e Luisa Lasaponara all'Ambiente. Tra l'altro, il Pdl esprime anche il presidente del consiglio comunale, nella figura di Otello Marsano. Ora ci sono le Regionali e Città Nuova auspicava di poter partecipare, invitata dal Pdl, a un «Tavolo allargato, per l'individuazione di un candidato del Pdl condivisoda tutti».Così nonè stato. Che succede adesso? Lo abbiamo chiesto ai vertici del movimento. «Succede che il non coinvolgimento e, quindi, l'esclusione da questo progetto, logicamentedemotiva tuttoilgruppo che per potersi esprimere a pieno ha bisogno di sentirsi protagonista. Non è da escludere -ci hanno spiegato i dirigenti- che Città Nuova possa portare avanti il proprio progetto politico in altri contesti, visto che, tra l'altro, non sono
mancate in altri ambiti proposte di coinvolgimento e di valorizzazione della nostra esperienza. Ribadiamo ed a scanso di equivoci -hanno concluso gli esponenti di spicco di Città Nuova- la nostra ferma appartenenza alla coalizione di centrodestra, ma siamo rammaricati perché il Pdl rispetto al quale avremmo voluto rappresentare un valore aggiunto e non un peso, pare che non voglia crescere». Appare strano che un serbatoio elettorale come quello di Ierone e i suoi oltre quattrocento tesserati resti nel cassetto inutilizzato dal Pdl, poiché nessun dirigente cerca l'approccio giusto. L'attore principale a livello locale, per il partito di Silvio Berlusconi, è senza dubbio il coordinatore locale, Rocco Leone, che a tutt'oggi non ha formalizzato all'amico e collega Ierone alcun invito al tavolo comunale perla individuazione di una candidato policorese che possa spendersi alle Regionali. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Nova Siri Gli amici di Virgallita in campo
Un bel Memorial per non dimenticare l’amico Massimo NOVA SIRI - A poco più di un mese dalla sua tragica morte, gli amici di Massimo Virgallita, il giovane di Nova Siri che perse la vita in un incidente stradale sulla Sp 104, in località San Megale, hanno voluto fortemente incontrarsi per ricordare il caro amico in un quadrangolare di calcio a 5. A organizzare egregiamente l'evento è stato l'instancabile Lino La Neve, che, insieme con tutti gli amici di Massimo, si è incontrato al campo da calcetto della zona 167 a Nova Siri Marina domenica pomeriggio. Durante le partite, un cartellone gigante è stato riempito di brevi frasi rivolte a ricordare la grande amicizia e l'amore che unisce questi ragazzi con il giovane prematuramente e tragicamente scomparso. Riempito di autografi è stato poi consegnato ai genitori, invitati dai ragazzi a premiare i vincitori del torneo. Con
«HO negli occhi ancora le immagini dei due bambini haitiani estratti vivi dalle macerie, ad otto giorni dal devastante terremoto, e il pensiero va alla “Città della Pace” che stiamo costruendo a Scanzano Jonico. Forse, è proprio la tragedia dei bambini di Haiti a ridare attualità al progetto, che ho sostenuto ed ho seguito passo per passo, nella precedente legislatura, con l’allora presidente Bubbico, dalla prima proposta, un “sogno di buone speranze e di buoni sentimenti,” sino alla posa della prima pietra, e che abbiamo tutti il dovere di accelerare». Ad affermarlo è il consigliere regionale Adeltina Salierno (Pd), ricordando che nel mese di novembre scorso alla presenza del premio Nobel, Betty Williams, e del presidente De Filippo, è stato compiuto
molta compostezza e visibilmente commossi hanno assistito alle partite e ai fuochi pirotecnici che sono stati accesi alla fine della gara. Tutti con il naso in su, quasi a cercare se tra le tante stelle un angelo li guardasse dal Paradiso. Tutti hanno tri- Un momento della premiazione con i genitori di Massimo butato un ringraziamento particolare a don Serafino La Sala, giovane sa- sportivo e a tutti gli sponsor che hanno cerdote in mezzo a tanti giovani, al pre- partecipato per la buona riuscita della sidente del Real Siris, Vincenzo Gior- serata, a tutti i ragazzi che ancora una gio che ha diretto il torneo, a Radio Ca- volta hanno dimostrato di avere un cuonale 94 per la disponibilità degli im- re grande per un amico che non c'è più, pianti voci e musica, a Enzo Favale per ma resterà sempre nei cuori di tutti. aver messo ha disposizione l'impianto provinciamt@luedi.it
Enzo Devincenzis
MONTALBANO JONICO Mentre nel centrosinistra a Montalbano Jonico, interessata al rinnovo del governo cittadino di primavera, tutto è ancora aperto e non si sintetizzano in una sola proposta le diverse anime, con una rosa di nomi ancora troppo vasta per portare a una coesione di intenti e programmi; molto più chiaro si delinea, invece, lo scenario nel centrodestra dove tutto, tranne ancora l'Udc dell'assessore, ancora in carica, Riccardo Fattorini, confluisce attorno alla candidatura, espressione del Pdl, di Vincenzo Devincenzis, attuale assessore all'Agricoltura e vicesindaco. Il centrodestra montalbanese, dunque, pare essere ormai pronto alla kermesse elettorale con un Pdl, che è affiancato dai movimenti e circoli politici a sostegno l'amministrazione Giordano: “Movimento per le autonomie” di Rocco Pontevolpe; il movimento “Indipendente” di Rino Vizziello e di nuova entrata, sino ad oggi negli scranni dell'opposizione; la Fiamma Tricolore di Rocco Tauro. Si attende ancora la definitiva scelta dell'Udc, che intanto ricopre ancora l'incarico in Giunta Giordano, quasi a dire, che non si palesano, al momento, scelte nuove o diverse che possano spingere a determinare, come prassi chiede, eventuali dimissioni. Contattato dal Quotidiano, il candi-
dato sindaco Devincenzis ha chiaramente espresso l'apertura del centrodestra a tutti i partiti e i movimenti che possano condividere i programmi e gli intenti dello schieramento, che si è delineato, Udc compreso. «Ciò che contraddistingue la coalizione di centrodestra ha dichiarato Devincenzis- è la coerenza politica e la coesione della coalizione; ciò che in sostanza va a favorire l'attuazione di un programma che, nel nostro caso, si pone in continuità con quanto sino ad oggi effettuato. Importanti sono tutti i progetti che l'attuale maggioranza di governo cittadino ha posto in essere e che devono trovare compimento con la nuova amministrazione che sarà eletta in primavera. Importante è anche la coesione e l'armonia con cui il centrodestra ha sostenuto la mia candidatura a sindaco». Alla domanda su come il centrodestra a livello regionale si sta organizzando, Devincenzis ha risposto: «Occorre indiscutibilmente un uomo di sintesi capace di aggregare al centro e se deve essere Magdi Cristiano Allam che ben venga». Non mancano, intanto, voci che vedono per Montalbano anche una candidatura alla Regione dell'attuale sindaco, Leonardo Giordano, ma sulla questione, da nessun dove, né conferme, né smentite. Anna Carone provinciamt@luedi.it
Scanzano Adeltina Salierno (Pd): «Se fosse già pronta sarebbe di grande aiuto»
La Città della pace per i bambini di Haiti un nuovo passo avanti con la presentazione del programma formativo di “Educazione alla Pace”, promosso dalla Onlus “World Centers of Compassion for Children Italia”. «La realizzazione oltre che a Scanzano Jonico anche a Sant’Arcangelo della Città della Pace per i bambini –continua- mira a offrire accoglienza e promozione dell’integrazione socioeconomica di bambini che provengono da zone in cui vi sono dei conflitti. Ovviamente, se le strutture fossero già pronte, nell’ambito della grande solidarietà internazionale che si sta sviluppando a favore del popolo di Haiti ed in parti-
colare dei bambini, saremmo nelle condizioni di poter garantire l’ospitalità ai piccoli scampati al terremoto, svolgendo una funzione educativo-formativa che poche strutture, non solo in Italia ma in tutto il mondo, sono in grado di offrire. Ha fatto bene –sottolinea Salierno– la responsabile della Segreteria Coordinamento Nazionale Servizio Affido (Cnsa) e del Centro Affidi della Provincia di Potenza, Angela Marsicovetere, a mettere in guardia sindaci, associazioni e anche famiglie lucane mobilitati in questi giorni nella gara di solidarietà per affrontare l’emergenza con
molta cautela per evitare ulteriori traumi per i bambini haitiani. Non sarebbe certamente utile sradicare i piccoli haitiani dal proprio Paese, magari ospitandoli per alcune settimane, senza un programma specifico e senza l’ausilio di una serie di operatori che possano occuparsi innanzittutto del benessere psicologico dei bambini aiutandoli a supeare il trauma peggiore per i sopravvisuti alla tragedia. Ed è proprio la “mission” che potrebbe svolgere la Città della Pace che stiamo realizzando a Scanzano Jonico attraverso il lavoro della Fondazione che, va ricordato, si propone di garantire assisten-
za, istruzione ed educazione a minori in condizione di disagio sociale o pericolo derivanti da disastri ambientali o conflitti armati, favorendo l’integrazione sociale dei minori stessi e dei loro nuclei familiari. In proposito, mi tornano in mente le parole di Betty Williams in occasione della ufficializzazione della Fondazione Città della Pace: “Finalmente possiamo fare qualcosa per alleviare le sofferenze. Abbiamo scongiurato la presenza di scorie nucleari in Basilicata e abbiamo dato la terra ai bambini. Con l’aiuto degli altri premi Nobel tra cui il Dalai Lama, Rigoberta Menchú e Mikhail Gorba-
Un bimbo haitiano
ciov da oggi comincerà il vero lavoro per costruire la Città della Pace per i Bambini’. E se, dunque, la più grande tragedia dell'epoca attuale è l'indifferenza, sono convinta che la politica possa dare un segnale concreto di solidarietà, diventando “buona politica”».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
36
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Serie A La denuncia della società di Massimo Moratti dopo i «segnali antipatici» avvertiti nel derby Albertini a Mourinho: «Se sa qualcosa lo dica»
L’Inter sente aria di complotto L’ad Paolillo: «Vogliono riaprire il campionato a danno della nostra squadra» MILANO – Moratti ha parlato di «vento contrario». Mourinho, lo ha detto più chiaramente: «non vogliono farci chiudere il campionato». Nessuno ancora ha usato la parola complotto, ma questo sembra lo spettro evocato dall’Inter che scuote il calcio italiano. Tre anni e mezzo dopo Calciopoli, il club nerazzurro indossa di nuovo i panni della vittima adombrando dubbi sull’intero sistema del pallone: Lega Calcio, arbitri e avversari. Non ci sono intercettazioni nè fatti eclatanti, ma «segnali antipatici», come li ha definiti Massimo Moratti. L’indomani il presidente sceglie il silenzio. Ma l’ad Ernesto Paolillo elenca quelli visti nel derby. La mancata ammonizione a Ronaldinho dopo pochi minuti («nessuna regola dice che al primo fallo l’arbitro debba chiudere gli occhi»), il primo cartellino giallo a Lucio per una dubbia simulazione (il secondo lascerà in 9 l’Inter nel finale), e il diverso metro di Rocchi davanti all’applauso ironico di Sneijder (espulso) e alle vivaci proteste di Borriello: «Ha assolutamente fatto finto di nulla - dice Paolillo -. È veramente ingiusto, assurdo, disomogeneo». Insomma, l’Inter recita da protagonista ma teme che dietro le quinte qualcuno trami cercando di modificare il copione. E non vuol restare a guardare. Dal campo, Zanetti non vede complotti: «Non penso ci sia nulla contro di noi però si devono tenere gli occhi aperti, soprattutto dopo quanto successo nelle ultime partite». La denuncia della società, invece, è chiara. «C’è qualcosa che non va: si vuole riaprire il campionato non riconoscendo la superiorità di una squadra, e lo si vuol fare in una maniera non troppo leale - attacca Paolillo - gli elementi che possono portare a riaprire un campionato non sul campo ci sono tutti: non credo ci sia una congiura. Ma che si crei un’aria psicologica che porti poi a credere tutti nella riapertura del campionato ci sta». Il tutto all’indomani della vittoria nel derby, uno dei più caldi degli ultimi anni. Calda, d’altronde, è stata anche la vigilia, con quel maquillage dei calendari deci-
so dalla Lega su istanza del Milan, andato di traverso a Moratti. Più della minaccia (presto rientrata) del presidente di schierare la Primavera contro la Juve nei quarti di coppa Italia hanno fatto rumore le parole di Mourinho, il portavoce più efficace della causa nerazzurra. Un pò sarcastico e molto schietto, il portoghese ha imbarazzato il presidente di Lega prima del derby («ho diversi infortunati, si può spostare?») e, dopo aver surclassato il Milan, ha adombrato apertamente di un piano per fermare la corsa della sua Inter. Le sue battute sull’arbitro Rocchi («sul 2-0 la partita era chiusa e lui l’ha riaperta»), su Ronaldinho («strano che abbia sbagliato il rigore, ne calcia uno a settimana») e in generale sugli «strani odori» che sente, hanno reso frizzante il suo dopo partita. Non sono esclusi provvedimenti e, nel frattempo, il portoghese incassa lo stop del vice presidente della Federcalcio, Demetrio Albertini. «Mi è dispiaciuto sentirlo dire “io sono straniero, me ne andrò e il problema rimarrà a voi” - ha spiegato l’ex vice di Guido Rossi, commissario anti-Calciopoli -. Eviti di parlare in modo generico: e se ha qualcosa da dire, lo faccia chiaramente. E quando Mourinho ci lascerà, come italiano non me ne resteranno di problemi di quel genere...». D’un tratto torna il clima di polemiche e dietrologie. Di certo, non c’è dietrologia nel messaggio mandato dall’Inter sul campo contro la più temibile concorrente. «Il campionato non è chiuso ma - riconosce capitan Zanetti - abbiamo dato un grande segnale». SIMONI. «Le lamentele dell’Inter sugli arbitraggi mi sembrano un’esagerazione». Gigi Simoni, ex tecnico nerazzurro, ha commentato così, le parole di Josè Mourino, Massimo Moratti e degli altri dirigenti interisti indignati per la direzione di Rocchi. «Non vedo interessi particolari nel far vincere un’altra squadra - ha affermato Simoni - Mi sembra un’esagerazione. Non mi sembra che l’Inter abbia avuto degli svantaggi così grandi in partite recenti».
Livorno
Oggi incontro tra Cosmi e Spinelli
L’ex tecnico Gigi Simoni «Esagerate le lamentele nerazzurre»
Josè Mourinho adirato durante il derby Sopra: l’arbitro Rocchi e la gioia dei nerazzurri
La Russa: «Caduta di stile di Materazzi» Il difensore: «Era solo una goliardata» ROMA –«Materazzi è un amico, ma secondo me net - e chi mi conosce bene lo sa, non sono mai la sua è stata una caduta di stile enorme». E’ il voluto entrare. Come sempre, quello che fa Mapensiero di Ignazio La Russa a proposito della terazzi fa discutere. Anche una maschera di maschera del Premier e presidente del Milan carnevale, di quelle che si vendono ovunque, Silvio Berlusconi indossata da Marco Materaz- che ho messo per festeggiare la vittoria di ieri zi al termine del derby vinto 2-0 dai nerazzurri. sera». Una goliardata quindi, «Nessuno lo avrebbe fatto «e proprio per questo socon la faccia di qualsiasi no sicuro che il cavalier altro presidente - afferma Berlusconi, in qualità di il ministro della Difesa -. presidente del Milan e soCi sono presidenti molto prattutto di persona con più invadenti, mentre grande senso di autoiroBerlusconi è un signore nia, perchè è così che l’ho dello sport. Credo che conosciuto, vedendomi “Matrix”, che è un camavrà sorriso. Voglio crepione a cui voglio bene, lo dere - continua Matrix abbia fatto perchè è un goche la gag gli sia piaciuta liarda. Ma se facesse una e non si sia offeso, perchè telefonata di scuse al prenon volevo prendere in gisidente sarebbe un bel ge- Materazzi con la maschera di Berlusconi ro proprio nessuno: sto». «Una goliardata da derby, niente di più - ha tant’è vero che sono andato solo verso la curva risposto da parte sua lo stesso Materazzi - nes- dei nostri tifosi, evitando di incrociare giocatosun intento polemico, nessuna volontà di of- ri e tifosi milanisti. Come si fa per festeggiare fendere, nessuna implicazione politica, ci underby vinto,appunto».Inogni casoilgiudimancherebbe. Anche perchè in politica - spiega ce sportivo è stato allertato. Materazzi rischia il difensore nerazzurro sul proprio sito inter- una giornata di squalifica.
LIVORNO – L’inerzia della giornata cambia sul far della sera. Dopo ore di intensi contatti va a buon fine la mediazione del direttore sportivo, Nelso Ricci, e il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, accetta di incontrare il tecnico dimissionario Serse Cosmi. L’appuntamento è fissato per oggi. Quel che è certo è che sarà l’ultimo round, durante il quale o la frattura tra i due si ricomporrà, oppure il patron amaranto volterà pagina scegliendo il sostituto di Cosmi da una rosa di nomi che comprende Zeman, Sonetti, Baldini, Camolese e Dan Petrescu; quest’ultimo ha con un passato di allenatore in Romania e Russia e di giocatore nel Genoa di Spinelli. Cosa ha fatto riavvicinare le parti? Difficile dirlo, anche perchè le diplomazie sono al lavoro in silenzio e Spinelli anche ieri ha ribadito le accuse di scarse professionalità rivolte a Cosmi già domanica in diretta Tv, su un’emittente locale. Non è escluso, però, che a far vacillare le convinzioni del patron siano state anche le nette prese di posizione dei tifosi, quasi tutti al fianco di Cosmi fin dal primo momento.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport
Seconda La prossima trasferta chiarirà il futuro. Intanto Rodolfi si coccola il super attacco
Melfi, le ambizioni transitano da Siracusa
Mitra e Vanacore in azione (foto Nino Valerio)
E SONO TRE. Così come nel mese di ottobre, quando vennero domate nell'ordine, Monopoli, Manfredonia ed Igea Virtus, il Melfi ottiene il terzo successo consecutivo, battendo a domicilio la Scafatese, dopoaver superatoBarletta edAversa.Tre puntidi notevole importanza che proiettano i gialloverdi al nono posto in graduatoria, esattamente a metà classifica. Domenica lo scontro in casa del Siracusa, fornirà un’utile indicazione, forse decisiva, su che tipo di campionato ci dovremo attendere d'ora in avanti. Un successo in casa dei siciliani, assumerebbe dimensioni assai rilevanti, con un Melfi, che al quarto successo di fila, battendo tra l'altro una concorrente diretta, non si potrebbe più nascondere dietro un dito e parlare di semplice salvezza. In caso contrario, specialmente davanti ad una sconfitta, il Melfi si dovrà preoccupare solo di raggiungere una rapida salvezza,obiettivo non semplicevisto anche come corrono le concorrenti che aspirano alla permanenza.
Ha ragione Rodolfi quando sostiene che da gennaio è partito un altro campionato. Ormai la Lega Pro assomiglia sempre più al campionato argentino, che si divide tra torneo di Apertura e quello di Clausura. Con il mercato invernale, le squadre si trasformano ed assumono un altro volto. C'è chi si rinforza e rinnova, la maggior parte dei team, c'è chi invece per problemi economici e costretto a fare cassa e dunque a vendere ed ad indebolirsi. La conseguenza è che i valori espressi fino alla sosta natalizia, vengono puntualmente rimessi in discussione con la ripresa del torneo. Il Melfi attuale è una squadra compatta, quadrata dalla grande forza offensiva. Ad Arcamone e Chiaria, già di per se due ottimi attaccanti, si è aggiunto Matteo Guazzo, preso grazie alle indubbie capacità dirigenziali, ormai più che provate, e proposto ad irrobustire un reparto tra i migliori e più completi del girone. Il Melfi ha il quarto attacco del campionato in quanto a gol realizzati, dopo Juve Stabia, Catanza-
ro e Brindisi, autentiche corazzate messe su a suon di soldoni. Contro la Scafatese, per la prima volta in stagione il Melfi ha saputo essere non El Kamch dipendente. Il marocchino non ha girato al meglio, eppure la manovra si è comunque sviluppata puntando su altri canali. Le occasioni sono arrivate ed i gol pure. Segno evidente che il Melfi sta assumendo un aspetto corale e di insieme sempre più notevole e che il gruppo è capace di sopperire alle eventuali mancanze dei singoli. Una nota di merito, che va a rimarcare il buon lavoro che sta svolgendo Rodolfi, tecnico capace e competente. Il Melfi gioca un buon calcio, cosa rimarcata da tutti, tecnici avversari compresi, e fa divertire il pubblico. Come detto ora siamo alla svolta. Se si potrà puntare a qualcosa in più, con la massima tranquillità e senza assilli particolari, c'è lo dirà la gara di Siracusa, un appuntamento in cui bisognerà giungere nelle migliori condizioni possibili. Emilio Fidanzio
Prima Si attendono rimedi dal mercato. Pronte le memorie difensive
Potenza, osare di più Giannusa in partenza. Rossoblù tentati da Magallanes CAPUANO furioso come sempre ha chiaramente lasciato intendere di “non avere attaccanti a disposizione”. Manno, Prisco, Delia e Nappello obiettivamente non rappresentano il massimo per la categoria e per l’ambizione del Potenza di avere peso in zona gol. Ma restiamo dell’avviso che conferendo maggiore qualità al centrocampo, facendo tornare Catania sulla linea dei mediani e affidandosi a due attaccanti di ruolo - precisiamo quelli di cui il Potenza dispone al momento, per scelte purtroppo per lui anche condivise da Capuano - la squadra potrebbe osare di più. E’ capitato spesso ultimamente che proprio con le due punte il Potenza ha prodotto molto: è successo a Ravenna (dove è venuto fuori il gol del momentaneo 1-1), è successo ad Andria (dove dopo l’ingresso di Smith il Potenza sfiorò in due occasioni il pareggio). Questo non vuole assolutamente significare che contro la Ternana lo schieramento iniziale, con i ripetuti sfondamenti sulle corsie laterali, a beneficio di Prisco, unico attaccante, sia dispiaciuto, ma è altrettanto sacrosanto ammettere che molto spesso l’unica punta (prima Prisco e poi Manno) ha giocato spalle alla porta cercando aiuti da Catania. E se il siciliano, come
A sinistra Giannusa in azione contro la Ternana. A destra il tecnico Capuano con un’espressione perplessa (Foto Mattiacci)
è avvenuto domenica, non è in giornata, il Potenza diventa guardabile fino alla trequarti. Restano comunque tutti i limiti di organico che non consentono effettivamente a Capuano di fare miracoli, ma se è vero il detto “aiutati che Dio ti aiuta”, non è scandaloso ipotizzare un Potenza più propositivo con un attaccante in più. Capuano ha tutte le ragioni per
lamentarsi dell’organico e per chiedere di dargli anche qualitativamente la possibilità di tentare la salvezza, ma è pur vero che la situazione è quella che è e che voli pindarici (ossia arrivare a calciatori dall’ottimo curriculum) non se ne possono fare. Questo però non può rappresentare un alibi per la società che deve centrare obbligatoriamente un
Mercato di Lega Pro Cosenza, c’è Scognamiglio
|
paio di colpi utili a dare a Capuano ulteriori possibilità di scelta. Uno di questi, anche in prospettiva Marcianise (dove, lo ricordiamo, mancheranno Lolaico e Profeta per squalifica), è l’arrivo di un centrocampista di qualità: manna dal cielo sarebbe l’argentino del Taranto Magallanes. Ma viste le contingenze societarie potrebbe trattarsi di un’ipotesi fantacalci-
stica. Certo è che Giannusa è in partenza e la risoluzione del suo contratto potrebbe essere fatta in giornata. Poi resta da capire verso chi il Potenza è orientato per il ruolo di attaccante. O, meglio, chi fra quelli graditi al tecnico (nel rispetto di parametri di sensibile abbattimento dei costi) potrebbe accettare una piazza al momento appesa a un filo. Non sarà facile, lo ribadiamo, per questa ragione optiamo per la tesi di un Potenza garibaldino come il suo tecnico e che non abbia nulla da perdere e temere in nessuna partita. Sul fronte giudiziario-sportivo, la sensazione è che gli elementi raccolti da Palazzi siano sufficienti a riaprire il processo su “Potenza-Salernitana”. L’avvocato Chiacchio, comunque, tenterà di smontare l’accusa e di non far ammettere il ricorso della Procura Federale. E se anche la Corte di Giustizia Federale deciderà di rientrare nel merito del processo, il professionista napoletano ha già pronta la sua linea. Atti difensivi che saranno depositati entro giovedì. a quel punto non è difficile immaginare che la Corte deciderà per una data abbastanza vicina per riunire le parti nuovamente nel processo. Alfonso Pecoraro
PRIMA CATEGORIA: LA POLEMICA
|
A Verona Dalla Bona
Grano: «Burgentia fuori dal campo L’attaccante Urbano vicino al Catanzaro per gli schiaffi presi a Roccanova»
IL COSENZA HA ingaggiato del difensore classe '87 Gennaro Scognamiglio, proveniente dal Crotone con la formula del prestito. Entro giovedì Sam Dalla Bona sarà un giocatore dell´Hellas Verona. L´ultima ciliegina sulla torta di un mercato “sontuoso” sta per essere messa dal ds Bonato. Con il giocatore l´accordo è stato già trovato. Con il Napoli non ci sono problemi. Resta solo da sciogliere l´ultimo nodo: liberare Dalla Bona dalla sua attuale società, l´Iraklis. Per questo oggi partirà la missione greca dei fratelli d´Amico, procuratori del centrocampista. Strappato il sì ai dirigenti dell´Italklis, dalla Bona avrà il via libera per firmare il nuovo contratto con l´Hellas. Il Foggia potrebbe riportare in rossonero il centrocampista Christian Agnelli. Il calciatore sotto contratto
con il Lecce non sta giocando ed è sul mercato. Agnelli, cresciuto proprio nel Foggia, l’anno scorso ha giocato col Sorrento ma si è fermato e ha concluso la stagione prima del previsto per un grave infortunio. Ma ad Ugolotti piacciono anche l´attaccante Colussi del Lanciano) e il centrocampista offensivo Correa del Taranto). Incerto il destino dell´attaccante Ferrari, reduce da una settimana in prova all´Odense in Danimarca. Il San Marino ha tesserato il centrocampista Alessandro Cazzamalli (30), proveniente dalla Spal. Nella sua carriera ha anche vestito per due stagioni la maglia del Carpenedolo in Seconda Divisione. Rimini e Perugia stanno trattando per uno scambio alla pari tra il centrocampista David D'Antoni (30) e l'attaccante Umberto Dal
Core (32). Il Pescina Valle del Giovenco sta cercando una punta e ha effettuato un sondaggio per Sergio Ercolano (27) del Perugia, che ha segnato 2 reti finora nei grifoni. Secondo colpo di mercato in entrata per la Juve Stabia. Dopo l'acquisto di Pasquale Ottobre, le vespe hanno tesserato l'attaccante Vincenzo Varriale prelevandolo a titolo definitivo dalla Cavese. E le Vespe starebbero puntando a Nazzareno Tarantino (31), esterno di centrocampo in forza alla Cavese. Il giocatore di Bevevento, tra l'altro, non appare incedibile allo stato attuale. Il Catanzaro è sulle tracce dell'attaccante argentino Matias Hector Urbano (29), che potrebbe lasciare la Pro Patria in questi ultimi giorni di mercato. Il calciatore ha finora raccolto 14 presenze e 1 gol.
UN’ALTRA domenica di calcio regionale in cui si parla pure di episodi di violenza. La denuncia arriva dal dirigente con delega a rappresentare l’Invicta Burgentia Rocco Grano, che ha chiesto di precisare alcuni passaggi della cronaca relativa alla gara di Prima categoria, girone B, tra i burgentini e il Roccanova, giocata in trasferta. Agli occhi di tutti, l’uscita anticipata dal campo da parte della squadra di Grano era ascrivibile a una forma di protesta nei confronti del direttore di gara Mastropietro di Moliterno, per una serie di interventi fallosi non sanzionati. Grano ha voluto precisare di essere “uscito dal campo non per protesta, ma per gli schiaffi che avevano ricevuto i miei ragazzi e perchè non sentivamo più tutelata la nostra incolumità”. La nota inviata da Grano si arricchisce anche di due particolari: il primo riguarda i certificati medici rilasciati dall’Ospedale di Villa d’Agri per due calciatori del Burgentia (tre giorni di guarigione) ai quali sono stati riscontrati un’echimosi alla mandibola e una contusione al setto nasale; il secondo attiene alla richiesta avanzata ieri sera al Comitato regionale della Figc di adire le vie legali contro i presunti responsabili dell’aggressione ai calciatori del
Burgentia. Grano dice: “scrivo queste poche righe per precisare alcuni passaggi che il vostro collaboratore di Roccanova ha sicuramente involontariamente tralasciato riguardo i fatti accaduti nell'incontro di calcio di domenica scorsa. Il commento della partita, fatto in modo veritiero, preciso e puntuale, non ha motivo di essere discusso, sono punti di vista personali che vanno rispettati, ma non posso non sottolineare che non è stata vista una rissa, la violenza che ci è stata usata contro, l'intervento dei carabinieri, gli schiaffi e gli spintoni riservati ai nostri ragazzi, tanto da richiedere le cure del pronto soccorso dell’Ospedale di Villa D'Agri. Siamo stati costretti a ritirare la squadra a garanzia dell'incolumità di tutti noi. Ora c'è un ricorso da parte nostra con richiesta di autorizzazione a poter procedere legalmente nei confronti di chi ha usato violenza contro i nostri ragazzi”. Non mancherà certamente la replica da parte della società del Roccanova e come al solito sarà di tenore diverso rispetto al racconto di Grano. Resta soltanto il rammarico di dover raccontare una partita di calcio non solo per il suo aspetto strettamente sportivo. sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 37
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
TOP 11
Modulo classico impreziosito anche da Altinier
E’ tornato Di Gennaro IL CICLONE DEL Bentegodi, il nuovo idolo di Verona: atteso da una vita e subito in grado di rubare la scena. È la top 11 di Francesco Di Gennaro, di quel concentrato di prepotenza fisica e tecnica raffinata, di quel bomber autentico, di quel gigante capace per davvero di risolvere da solo le partite. Esordio e gol per sbloccare un Hellas inviluppato, restituirgli il primato solitario, rilanciarlo in orbita dopo un periodo di vacche magre e pareggi striminziti. Remondina gode, il Verona risorge, sgorga rabbia erammarico il Cosenza autoritario,che sul campo piùprestigioso del girone,ci faun figurone ed accarezza sogni di gloria anche se rattoppato ed ulteriormente ridimensionato in corso d’opera dagli infortunidi Danti e Petrocco. È il destino atroce che spetta a chiunque si ritrovi di fronte il colosso napoletano, il monumento del gol che ha reso “principesco” il Gallipoli di Giannini prima d’abbattersi nell’arena del Bentegodi con la forza di un uragano, con la furia di chi vive solo ed escluvisamente per buttarla dentro: critica sedata, Remondina fortificato e nuovo allungo sulla concorrenza. Tutto in un gol, tutto grazie a Francesco Di Gennaro, al secolo mister miliardo (per la sola comproprietà il Verona ha versato 280mila euro nelle casse del Gallipoli). Ed al richiamo dei bomber è quasi impossibile resisterci. Avrà fiutato l’aria dell’uragano Di Gennaro l’elegante Altinier, che s’è inventato gregario, ha tenuto su il Portogruaro nonostante l’immediata inferiorità
numerica ed ha firmato il capolavoro che ha gli ha permesso di staccare la concorrenza e guadagnare il primo gradino del podio nella classifica cannonieri e consentito ai veneti di vince-
La squadra: il Pescina sprofonda AVEZZANO. Neanche il più depresso dei pessimisti avrebbe immaginato un incubo simile. Se qualcuno in estate avesse ipotizzato che il Pescina Valle del Giovenco, dopo ventuno giornate, avrebbe occupato il penultimo posto in classifica, probabilmente quel tale sarebbe stato esposto al pubblico ludibrio. E la stessa cosa sarebbe accaduta dopo il faraonico mercato invernale, peraltro non ancora concluso. Investimenti che non hanno fatto altro che peggiorare la situazione, diventata davvero critica dopo la sconfitta nel derby interno contro il Pescara. L'ultimo posto è lì, lontano solo un punto. La zona salvezza è due punti più in alto. Distanze siderali dalla zona promozione, ovvero dall'obiettivo di inizio stagione diventato di dominio pubblico dopo alcune operazioni onerose avallate dalla società. Che su questa squadra ha investito fior di milioni, perché gente come Birindelli, Cesar e Choutos (tanto per citare tre calciatori che fino a poco tempo fa giocavano in serie A…) non si ingaggiano con pane e salame. E non è un dettaglio irrilevanteche il club abruzzese sia riuscito a mettere sotto contratto anche Gionatha Spinesi, che il giorno dopo aver sottoscritto un sontuoso triennale ha stranamente deciso di smettere di giocare. Misteri del calcio, in un angolo d'Abruzzo abituato a stravincere. Il progetto Pescina nasce nel 2005 dalla fusione tra il Pescina e l'Aielli. Siamo in Ec-
cellenza abruzzese: quattro anni e tre promozioni dopo dopo, ecco la Prima Divisione con i colori sociali ed il pubblico di Avezzano, non il nome, a causa di un'infinita querelle con la Lega e la Figc. Nonostante dirigenti che nel calcio e non solo hanno vinto tanto (dal patron Vincenzo Angeloni, già nell'entourage della Roma di Viola, al presidente Sabatino Stornelli, amministratore delegato della Selex Service Management, società del Gruppo Finmeccanica), quest'anno il giocattolo si è rotto. Lo dimostra, tra le altre cose, il tourbillon di tecnici avvicendatisi sulla panchina della Valle del Giovenco. Ha iniziato Carlo Perrone, l'allenatore della promozione in Prima Divisione: due pareggi in altrettante gare, ed ecco pronta la lettera di licenziamento. Troppo forte la voglia di richiamare Roberto Cappellacci, l'allenatore del salto tra i professionisti liberato dal Siena dell'ex presidente Giovanni Lombardi Stronati. 10 punti in 10 partite per il secondo tecnico della stagione: esonerato. Avanti un altro: Dario Bonetti, fratello del ds Ivano. Eppure, a Pescina dovrebbero saperlo: cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia. 9 gare e 9 punti, con la solita media di un punto a partita. Oltre trenta tesserati, ed un mercato in fermento: ma l'esperienza dovrebbe insegnare che non sempre vince chi spende di più. Basteranno gli errori commessi per farsene una ragione?
re a ReggioEmilia, di frenare lamarcia terrificante della truppa di Dominissini e di recuperare crediti nella lotta al vertice. Il resto di una giornata strana - che ha nuovamente inflazio-
nato la corsa ai play-off con le vittorie pesanti di Pescara e Taranto, che ha lanciato in alta quota l’Andria di Papagni (terza vittoria consecutiva) e confuso ulteriormente i giochi di bassa classifica - è stato partorito dalla cintola in giù. Il caso più eclatante è quello del Pescara, inceppato nel derby di Avezzano, incapace di sfruttare l’enorme mole offensiva voluta da Di Francesco ed improvvisamente rianimato dall’ingresso di Simone Vitale, terzino di professione che tocca due palloni e firma due prodezze in sei minuti riscoprendosi goleador e salvatore della patria (il Delfino non vinceva dall’ultima giornata del girone d’andata). Un po’come Bolzan (stesso ruolo, identica propensione offensiva) che rende indimenticabile l’esordio-tris di Dellisanti sulla panchina del Taranto e catapulta i rossoblù ad appena due punti dalla zona play-off abbattendo il Ravenna con una punizione velenosa. L’esaltazione della difesa prende forma, poi, negli arrembaggi dei centrali Porcaro e Pomante: il primo illude il Potenza, poi rimontato da Tozzi Borsoi, il secondo stende il Rimini e manda in visibilio l’Andria. La linea difensiva viene completata da Ghetti, che rende di marmo la retroguardia della Spal ed annulla gli attacci della Cavese, messa sotto poi da un gol di Bedin ed affondata nel finale da Marongiu. C’è poco talento e modesta partecipazione degli attaccanti (pure per questo la top 11 è un 4-4-2). Fatta eccezione per Francesco Di Gennaro, il nuovo idolo di Verona.
Il personaggio: Simone Vitale (Pescara)
Quei sette minuti che cambiano un derby PESCARA. Sette minuti. E' bastato davvero poco a Simone Vitale per essere decisivo, e mettere la propria firma in calce sulla vittoria del Pescara nel derby di Avezzano contro la Valle del Giovenco. E' entrato al 27' del secondo tempo, sul risultato di 00; al 28' ed al 34', l'arbitro annotava sul proprio taccuino le reti di questo difensore riscopertosi bomber, lui che di gol ne ha sempre segnati pochi. Eppure, talvolta occorre fare di necessità virtù. Lo ha capito anche Eusebio Di Francesco, subentrato a Cuccureddu: quando gli attaccanti non segnano, devi inventarti qualcosa. E al “Dei Marsi” ci ha pensato Vitale, ennesimo prodotto di quel vivaio che sotto la supervisione di Cetteo Di Mascio ha sfornato tantissimi talenti. “Ho trovato due gol incredibili” sorride il difensore nativo di Balsorano, paese in provincia de L'Aquila, “importantissimi per il sottoscritto ma soprattutto per la squadra. Il mister mi ha mandato in campo dicendomi di fare l'esterno alto, anche se preferisco sempre partire dalla difesa, in una posizione in cui posso rendere di più” spiega Vitale, e le sue parole dopo una doppietta da esterno offensivo sembrano quasi paradossali. Segno che nel Pescara, con l'allontanamento di Cuccureddu, qualcosa è cambiato…: “Adesso giochiamo un calcio più offensivo” ammette questo ragazzo arrivato alla sua terza stagione consecutiva con la maglia del Pescara. Due anni vissuti da protagonista, da titolare inamovibile; quest'anno sta avendo meno spazio, e certamente non deve essere facile stare fuori se a 23 anni puoi già vantare quattro campionati da protagonista (i primi due con la Pro Vasto, in C2). La società del Pescara ha puntato su di lui: “Mi hanno
Simone Vitale segna il secondo gol del Pescara ad Avezzano
sempre voluto, rifiutando qualsiasi altra ipotesi” ammette Vitale, “una fiducia che mi ha gratificato e che spero di ricambiare ogni qual volta sono chiamato in causa. Quest'anno l'ambiente si aspetta tanto da questa squadra, costruita per fare bene”. Il problema principale del Pescara sembra proprio essere quello del gol, nonostante un parco attaccanti di primissimo livello: “Gente come Zizzari, Ganci, Sansovini e Artistico non si può discutere, loro rappresentano un lusso per la categoria. Speriamo che il nuovo modo di stare in campo possa aiutarli a sbloccarsi, perché il Pescara ha bisogno delle loro reti. Il sottoscritto, per quest'anno, in termini di fi-
nalizzazione ha già dato…” scherza Vitale, stesso cognome ed un anno in più di un altro Vitale, Luigi, che dall'Abruzzo ha spiccato il volo. Entrambi sembravano poter fare molta strada, ma almeno finora il palcoscenico più importante lo ha calcato soltanto il collega, stesso ruolo ma “la fortuna di aver trovato un tecnico, Reja, che a Napoli ha scommesso su di lui lanciandolo in serie A” dice Simone, che domenica, nella terra natia, si è regalato un sinistro da fuori area ed un colpo di testa per rinascere e dimostrare alla piazza pescarese che può sempre contare su di lui, nonostante un recente passato con qualche panchina di troppo… Marco Santopaolo
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
38 Sport
TOP 11
Ancora una presenza per Guazzo. Decisivo anche Careri
Un tridente esplosivo RITORNA IN AUGE il tridente. E in ordine di tre punte non si può lasciare da parte il discorso aperto da Provenza a Gela. Vianello segna ancora e la squadra colleziona la seconda vittoria di fila - non accadeva da inizio novembre - rimmettendosi in carreggiata in seno alla griglia play-off. Già, perché comunque il Brindisi, nonostante i quattro punti di ritardo, spinge per subentrare, e poi ci si sono Siracusa ed anche il Cassino, che domenica ha conquistato tre punti preziosi sul campo del Noicattaro (segna Jefferson, ottimi Goisis e Konè). Si conferma in salute anche l'Isola Liri di Grossi, ottimo zero a zero nel derby laziale contro la Cisco Roma. La squadra è ormai sola lontana parente della sua prima edizione di inizio campionato. Ha ormai cambiato marcia, dall'ultimo posto in classifica s'è ritrovata fuori dalla zona play-out ed ha trovato un certo equilibrio in difesa: domenica ancora una volta protagonista la coppia centrale Mucciarelli-Paolacci. Ed i vari Caputo, Ciofani e Lanteri? Solo briciole per loro. Di questi tempi con l'Isola Liri non si passa. In mediana non perde il posto (ed il vizio del gol) Corapi del Catanzaro. In avanti c'è Jefferson del Cassino insieme a Guazzo che ne rifila due ad uno sprovveduta Scafatese. Solo panchina per Balistreri del Monopoli, il suo guizzo vale comunque oro colato: tre punti importanti
21ª giornata allenatore PROVENZA gela
CARERI melfi
VICENTINI PAOLACCI igea virtus
MUCCIARELLI GOISIS
isola liri
KONE’
isola liri
cassino
cassino
CORAPI catanzaro
modulo
POLLIDORI
4-3-3
JEFFERSON
monopoli
cassino
GUAZZO melfi
VIANELLO gela
sul campo della Vibonese. Per la difesa dei pali è lotta a due. Pellegrino del Monopoli copre bene lo specchio non lasciando nulla al caso parando anche un rigore a Di Mauro, ma chi determina la
vittoria dei suoi è Careri del Melfi. La squadra di Rodolfi vince infatti in rimonta sulla Scafatese ma gli ultimi cinque minuti sono stati al cardiopalma: ed allora entra in scena lui, uno, due, tre interventi
prodigiosi che salvaguardano il successo ed orientano il campionato del Melfi verso una classifica che può farsi importante. In difesa il presidio è comandato dalla coppia centrale dell'Isola Liri. Mucciarelli e Paolacci compongono il tandem d'eccellenza mentre sulle corsie laterali spingono Goisis a destra e Vicentini dell'Igea sul lato opposto: quest'ultimo ha anche il merito di siglare un insperato pareggio sul campo del Catanzaro, dopo che l'ottimo Corapi aveva aperto le danze. Per il centrocampista si tratta del secondo centro in campionato. È lui l'addetto al ragionamento nel bel mezzo della mediana, al suo fianco si sistemano Pollidori del Monopoli e Konè del Cassino, entrambi protagonisti nelle rispettive vittorie sui campi di Vibo Valentia e Noicattaro. Sul fronte offensivo non si scappa dalla logica del tridente come da teorema di Provenza. Il suo referente nella top è Vianello che sbriga in beata solitudine la pratica Aversa. L'alfiere principale è però Guazzo del Melfi, giunto dal Como, che pianifica la rimonta della sua squadra sulla Scafatese. Segna anche Balistreri del Monopoli ma per lui non c'è posto, perché blindato dal talento brasiliano di Jefferson: seconda rete consecutiva per l'attaccante del Cassino. Andrea Buonaiuto sport@luedi.it
Il personaggio: Jefferson (Cassino)
Un fine settimana da ricordare E PENSARE CHE ha rischiato di non esserci, e di non poter firmare il suo secondogol consecutivo alla sua seconda gara col Cassino. Alla fine c'è stato eccome, e Maurizio Pellegrino ringrazia. L'allenatore dei laziali, in caso di risultato negativo, probabilmente avrebbe visto saltare la sua panchina, salvata dal gol di Andrade Siqueira Jefferson, attaccante brasiliano che a gennaio la Fiorentina ha girato in prestito. 22 anni ed una storia da raccontare, oltre ad un week-end di intense emozioni. La prima è di quelle che ti possono segnare: un incidente sulla strada che porta da Frosinone (città dove abita ed in cui ha giocato, in serie B, da settembre a dicembre) a Cassino, con
la sua Bmw che tampona un camion sull'A1, presso Pontecorvo. La diagnosi parlava di una leggera contusione, troppo poco per impedirgli di partire con i compagni con destinazione Noicattaro. Dove sarebbe arrivata la seconda emozione, stavolta bellissima. Domenica scorsa, infatti, Jefferson ha firmato un'altra prodezza, che stavolta ha fruttato tre punti. L'attaccante paulista ha sfruttato la sua stazza fisica per saltare più in alto di tutti, deviando così in rete un angolo battuto da Vigna. “Davvero un fine settimana che difficilmente dimenticherò” sorride Jefferson, “ho avuto molta paura ma posso dire che l'ho scampata bella”. Un colpo di sonno alla base del
fattaccio che ha visto protagonista questo brasiliano“atipico”. Alla discoteca e alla movida, lui preferisce la casa e la famiglia. Jefferson ègià sposato, edè padredi una bimba. Ha la testa sulle spalle, e si vede: “Desidero ringraziare il mister Pellegrino che mi ha mandato in campo un giorno dopo l'incidente: un altro allenatore avrebbe avuto paura di impiegare un calciatore scosso, invece lui ha avuto fiducia ed il sottoscritto è riuscito a ripagarlo” spiega l'attaccante, “feliceperun golmoltopiùimportante del primo, considerato che contro il Vico Equense è stato ininfluente ai fini del risultato”. Jefferson è arrivato in Italia nel 2008. L'occhio lungo di Pantaleo Corvi-
La squadra: esonerato il tecnico
Sergio paga il conto per l’Aversa AVERSA. Di nuovo nella polvere. E l'altare della gloria dov'è finito? Tutto smontato e rimpacchettato. L'Aversa Normanna ha consegnato nelle mani di Raffaele Sergio l'amaro calice dell'esonero. Tutto in una notte, quella che è seguita alla pesante sconfitta con il Gela. Sconfitta pesante? Beh,tutto sommato ci staa perdere sul campo del Gela. Ciò che non è andato giù al vertice societario è stato l'andazzo perseguito dalla squadra alla ripresa del campionato dopo la sostanatalizia: trepartite, unavittoria incasa del Vico e poi ancora due sconfitte. Proprio non ci siamo. La società aveva altro in mente all'albeggiare del nuovo anno e lo aveva anche dettoal tecnico.Irinforzi insededi mercatovalevano quasi un ultimatum: “ti prendiamo i giocatori giusti, che la squadra faccia il salto di qualità”. E con l'apertura del mercato sono arrivati nell'ordine Rinaldi, Grieco e Ciro De Cesare.Uomini importantiperla categoria,pedine di uno scacchiere,evidentemente mal gestito. Raffaele Sergio alla fine paga il mancato pragmatismo delle sue scelte. In due anni, dal suo insediamento sulla panchina datato ottobre 2008 quando subentrò a Cioffi, non è stato capace di creare la “chimica” giusta con l'ambiente. Si è invece sempre discusso sulle sue scelte - imposte alla dirigenza in sede di mercato - che hanno prodotto repentini e corposi cambi d'organico.Lo scorso anno, infatti,il tecnico
prese a muso duro diversi giocatori: un rapporto difficile, la successiva partenza di molti di loro per incomprensioni insanabili. Alla fine la salvezza arrivò, anche se per il rotto della cuffia. Inestate la decisione dicontinuare insieme nel tentativo di superare le frizioni e continuare con un lavoro congiunto. Ma i guai sono cominciati presto. Una vittoria e una sconfitta in mezzo a cinque pareggi nelle prime sette gare, la convinzione che l'Aversa si sarebbe dovuta accontentare ancora di un campionato mediocre. Subito dopo, l'amara certezza. Aversa sempre sconfitto lontano dalle mura amiche, gioco restio a decollare, qualche colpo in casa per mantenere una decorosa linea di galleggiamento. Ancora un po' ed il pensiero del vertice societario è diventato ultimatum: dopo le feste nessuno sconto, non più. E così a nulla è valsa la risicata vittoria con il Vico, due ko di fila e l'amaro calice è stato servito. La società non ha potuto far altro che propendere per l'esonero. Si pensa al futuro, al vaglio ci sono diverse proposte ma la socetà non vuole bruciarsi subito la card. Intanto ha mosso un primo passo: bocche cucite di tutti i tesserati fino a nuovo ordine. Il silenzio stampa indetto dal presidente Spezzafarri è così motivato: “Si è deciso così per alcune dichiarazioni alla stampa. Ora c'è bisogno della massima serenità e concentrazione in vista dei prossimi, decisivi, incontri”.
no lo ha scovato quando, a vent'anni, vestiva la maglia del Paranà, società brasiliana nella quale è cresciuto. In Brasile ne parlavano benissimo, tanto che il direttore sportivo della Fiorentina lo ha blindato fino al 2013. La dea bendata gli ha voltato le spalle in un momento importante: primo anno di Primavera, un infortunio lo tiene per alcuni mesi lontano dal campo. Stagione da dimenticare. Lo richiede il Frosinone di Moriero, 4 presenze senza incidere. Ecco un altrosalto all'indietro,ma utile per rimettersi in discussione. Finalmente sta avendo ragione lui. “A Cassino mi trovo bene, la categoria non è un problema” sorride Jefferson, il brasiliano “atipico”.
Il brasiliano del Cassino Jefferson
POSTICIPO: J. STABIA-SIRACUSA 1-0
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 39
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
Il punto girone H Grottaglie e Ischia ancora in crisi. Bacoli a punti dopo otto turni
Vincono le prime quattro, fermento in coda NON cambia nulla nella parte alta della classifica. Vincono le prime quattro e pareggiano la quinta e la sesta. In coda alla graduatoria solo qualche pari di “speranza” per le formazioni coinvolte nella zona rossa, ma le posizioni non cambiano. Sorride laCasertana,dopo trekodifila. Ancora crisi per Grottaglie e Ischia. Il Bacoli conquista un punto dopo otto sconfitte di seguito. Sant'Antonio Abate unica imbattuta tra le mura amiche. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della ventunesima giornata, seconda di ritorno, del girone H della serie D che ha fatto registrare cinque vittorie, tre in trasferta e quattro pareggi. I gol sono stati 27, di cui 15 messi a segno dalle squadre che hanno
giocato in casa e 12 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle188 partite sinora disputate (ne manca sempre una all'appello: Ischia-Bacoli) le vittorie sono state 138 (68 in trasferta). Nella seconda d'andata le vittorie furono quattro (due fuori casa) e i gol 24. Casertana, Neapolise Sant'AntonioAbate si sono aggiudicati entrambi gli scontri, rispettivamente, contro Angri, Grottaglie e Ischia. Domani si ritornerà nuovamente in campo con due interessanti scontri salvezza: Pisticci-Fasano e Ischia-Bitonto. La squadra più in forma del momento è senza dubbio il Pianura che ha infilato il quindicesimo risultato utile consecutivo (12 vittorie e 3 pareggi) con una media di 2,6
punti a partita. Una media che, se mantenuta sino al termine del torneo, porterebbe la compagine campana a quota85 punti.Nella passatastagione, il Brindisi ottenne la promozione con 69 punti, ma quest'anno le squadre giocheranno due partite in più. La capolista è rimasta il Neapolis, ma domani ci potrebbe esserel'aggancio dapartedel Pianura, visto che la formazione di Mugnano osserverà il turno di riposo. Prosegue la crisi del Grottaglie e dell'Ischia, entrambe sconfitte per la quarta volta di seguito, mentre prosegue il momento favorevole del Francavilla in Sinni che ha conquistato la terza vittoria consecutiva in trasferta. L'attacco più sterile del girone è sempre quello del Francavilla Fontana con
11 reti all'attivo, di cui sei messe a segno sul proprio campo. Tra le tre rappresentanti di Basilicata, il Pisticci ha conquistato un incoraggiante pareggio, con reti, sul difficile campo del Benevento ed ha mantenuto i contatti con la zona playout. Il Francavilla, una delle squadre rivelazioni del torneo, ha vinto per la sesta volta in trasferta, uguagliandoi primatidi Pianurae Neapolis. Il Matera, nella gara interna contro il Casarano non è riuscito a bissare il risultato dell'andata. La squadra materana, con 19 reti al passivo, ha la difesa più perforata tra le mura amiche. La difesa che ha subito meno reti in casa è quella del Neapolis, solo cinque. Adolfo Sarra
Il diesse Dimitri comincia dai 32 gol incassati. Manzo: «Potevamo vincere»
Matera, ingaggiato Savino Difensore con 100 gare in A, ex Lecce e ultime 2 stagioni col Gallipoli Caro Pino... ora ci serve continuità Caro Pino...ti scrivo che l’impegno c’è stato, ma ora servono gioco e continuità di risultati. Fermata un’emorragia, ma il malato resta ancora in terapia e non si può certo parlare di crisi alle spalle. Però, se il buongiorno si vede dal mattino si può sperare di raggiungere la semifinale coppa Italia com una definizione di squadra solo sulla carta. Caro Pino, i problemi ci sono ma contro il Casarano non ci sono stati i lanci lunghi per Albano che ormai da più di un mese indispettiscono i tifosi perchè sono in sostanza il “non gioco”. Quindi la strada intrapresa è quella giusta, ma bisogna continuare e migliorare a partire da domani. Era atteso un segnale di fiducia nei tuoi confronti, caro Pino, da parte del gruppo e c’è stato. Però Leta e Logrieco hanno dimostrato che non meritavano la panchina, fatta anche quando stavano bene e se Mazzoleni rifiata non è un delitto. r.carpentieri@luedi.it
Intorno alle 16 di ieri pomeriggio l’era Dimitri ha vissuto una nuova tappa. Mentre tutto il resto della squadra era intenta ad allenarsi, daltunnel dello spogliatoio è uscito Benvenuto Alberto Savino, trentaseienne difensore centrale ex Gallipoli, Lecce, Napoli, Brescia con più di cento presenze in serie A e una quindicina di stagioni tra B, C1 e C2. Come dire, la voglia di mettere un tappo alla falla esistente nel reparto arretrato come testimoniano i 32 gol incassati finora. Un primo tassello, perchè c’è da scommettere che nonsarà l’ultimo.La musicaè cambiata in casa biancazzurra e si opera il malato dove c’è più urgenza, ma senza dimenticare altre ferite aperte che esistono a centrocampo e in attacco. Compagno di squadra di Carretta nel Gallipoli promosso in serie B, Savino ha cominciato a girare insieme al preparatore atletico Pasquale Ambruosi e dovrebbe essere già in discrete condizioni, anche perchè era in forza al Gallipoli a inizio stagione. Oggi il giocatore sarà presentato ufficialmente alla stampa. Primo segnale di inversione. Mettere sotto il Casarano, comunque, non è roba da poco, visto che la squadra di Bianchetti è attrezzata per vincere il campionato e non è più quella di inizio stagione battuta in casa dal Matera all’andata. Perchè se il Casarano è cresciuto, il Mate-
GIUDICE SPORTIVO Bitonto in esilio a porte chiuse fino a maggio
Benvenuto Alberto Savino
ra è calato almeno del settanta per centro e l’ addio di Genchi non può certo giustificare tutto questo. Contro la Casertana domani non ci sarà lo squalificato Bartoli e potrebbe toccare ancora a Manzo scendere in campo a far coppia con Martinelli, anche se bisognerà valutare le condizioni di Savino. Proprio Luigi Manzo analizza il pareggio e la sua prima gara in maglia biancazzurra. «Sono felice per il mio esordio. Avevo visto giusto nel definire Matera la piazza giusta per ritrovarmi. Credo che sia andata bene dal punto di vista personale, ma non per il risul-
tato. Meritavamo i tre punti, perchè li abbiamo cercati e ci credavamo. E’ stata una vera beffa prendere gol quasi allo scadere, perchè il calcio di punizione su Villa non c’era. L’attaccante del Casarano si è lasciato cadere con tanto mestiere, ma l’arbitro, che fino a quel momento non aveva diretto male, ci è cascato». In effetti l’arbitraggio non è stato certo dei peggiori, ma alla fine qualche colpo a vuoto Melidoni di Frattamaggiore l’ha dato. Però resta la migliore prestazione del Matera tra le mura amiche della stagione. Renato Carpentieri
SQUALIFICA del campo di giuoco con decorrenza immediata fino al 16\05\2010 con gare da disputarsi in campo neutro ed a pore chiuse ed 5000,00 di ammenda bitonto Per avere propri sostenitori, durante l'intera durata del secondo tempo, fatto oggetto uno degli Assistenti Arbitrali del lancio di numerose pietre una delle quali, di grosse dimensioni, al 48° minuto lo attingeva al capo cagionandogli una ferita con abbondante fuoruscita di sangue e costringendo l'Ufficiale di gara ad abbandonare il terreno di gioco per essere condotto con ambulanza in ospedale ove i sanitari gli diagnosticavano ferita lacerocontusa regione occipitale con stato ansioso reattivo ed applicavano sulla ferita due punti di sutura con prognosi di 10gg s.c.. Sanzione cosi determinata ai sensi degli art. 14 comma 1 e 2 e 18, 1° comma, lett. d,f del CGS in considerazione della estrema gravita dell'episodio- oltre che sintomatico dell'indole violenta dei sostenitori, del tutto privi di quei principi di lealta e correttezza richiamati dall'art. 1 del CGS - concretamente ed oggettivamente idoneo, per la natura e le dimensioni dell'oggetto lanciato contro l'Ufficiale di gara, a porre in pericolo la vita del medesimo. UNA GARA da disputarsi a porte chiuse ed 1000,00 Bacoli Sibillaflegrea srl Per avere propri sostenitori, dal 30° minuto del primo tempo, e fino al termine dello stesso fatto oggetto uno degli Assistenti Arbitrali del lancio di numerosi sputi alcuni dei quali attingevano l'Ufficiale di gara al volto. Sanzione cosi' determinata anche in considerazione della recidiva specifica ALLENATORI: una gara a Pasquale Arleo (Pisticci) e a Lepore del Forza e Coraggio. TRE GARE a Francesco Cantatore (Bitonto): Avvicinatosi ad un calciatore avversario che giaceva a terra a seguito di un infortunio, lo colpiva alla schiena con un violento calcio cagionandogli intensa sensazione dolorifica. DUE GARE: Hurtado Jose Federico (Ars Et Labor Grottaglie) Sergi Michele (Neapolis Mugnano S.R.L.) UNA GARA: Gioia Giancarlo (Francavilla) Cacace Davide (Angri.) Vitagliano Giuseppe Salvati (Angri ) Lomasto Paolo ( Pomigliano) Guarino Antonio (Comprens. Sport Pisticci) Bartoli Renato (Matera) Mannone Antonino (Neapolis Mugnano S.R.L.) Sekkoum Nagib (S.Antonio Abate) Palma Eugenio (Virtus Casarano) Dinolfo Thomas (Bacoli) Colucci Donato (Fasano) Iervolino Riccardo (Calcio Pomigliano) Guida Raffaele (Casertana Impagliazzo Andrea (Ischia Isolaverde) Orlando Giuseppe (Ostuni Sport).
Sugli scudi il portiere Marino che ha parato un calcio di rigore a Mallardo poco prima del gol di D’Amico
Pisticci, arriva una nuova iniezione di fiducia Un buon calcio, forti emozioni e soprattutto un punto importantissimo, conquistato a tempo scaduto grazie al pareggio del neo acquisto D'Aniello e dopo che Marino, in versione superman, aveva parato un calcio di rigore. E' soddisfacente il risultato del Pisticci sul campo tutt'altro che facile del Forza e Coraggio Benevento, squadra di alta classifica a cui i gialloblesono riuscitiad imporrel'1-1 altermine di un match vibrante. Le due squadre, infatti, hanno costruito numerose palle gol e dato spettacolo. Arleo, che ha dovuto rinunciare a Farinola e Basile febbricitanti, decide di confermare il modulo con il quale domenica scorsa aveva avuto successo con il Francavilla Fontana, pur cambiando qualcosa. Palladino sostituisce Basile, ma va a ricoprire un ruolo diverso, nel centrocampo a tre assieme a Cazzarò ed all'altra novità Lottino, schierato a sorpresa al posto di Guarino. Dietro, difesa confermata in blocco con Marino tra i pali, De Biasi e Polichetti sugli
esterni, Malafronte e Di Maria in mezzo. Nel tridente d'attacco viene avanzato Benegianocheparteda destraasupportodi Lupacchio con Parente schierato in maniera speculare a sinistra. Ad andare invantaggio, tuttavia, sono i padroni dicasa che alla mezz'oradel primo tempo segnano con Troisi. Il Pisticci prova a reagire, costruisce qualche occasione e poi nella ripresa si gioca il tutto pertutto inserendo D'Aniello al posto di Lottino. A tenere in vita le speranze gialloble ci pensa Marino che al 42' para un rigore a Mallardo IlPisticci, a quel punto,si riversa in avanti a testa bassa, portiere compreso, ed al minuto 49' trova il pareggio con una zampata decisiva di D'Aniello che in mischia beffa Di Matteo sugli sviluppi di una punizione dalla tre quarti. Per il Pisticci arriva così un punto preziosissimo che dà continuità dopo la vittoria di domenica scorsa, consente agli jonici di salire a quota 14 senza perdere
Roberto Cocca
terreno dal Bacoli e soprattutto di guardare al turno infrasettimanale con il Fasano con ancora maggiore convinzione nei propri mezzi. La squadra di Arleo, pertanto, si appresta a giocare un'altra sfida decisiva con l'obiettivo di dare corpo alla rimonta salvezza. I gialloble avranno dalla loro parte fortissimi stimoli e la convinzione che con un successo tornerebbero realmente a competere nella lotta per non retrocedere. Roberto D’Alessandro
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
40 Sport
Quarto posto rafforzato dai pareggi di Benevento e Casarano
Francavilla vola alto Una vittoria scaccia crisi e tabù contro il Bitonto. Tre punti benefici che hanno ridato all’ambiente rossoblu una grossa iniezione di fiducia. Senza il portiere titolare Giovanni Di Vincenzo, costretto ai box per infortunio, al suo posto Masi, il Francavilla ha messo in campo tanta grinta e voglia di riconquistare la fiducia che era venuta a mancare in queste due prime gare del 2010. In campo nelle file del Francavilla dal primo minuto, l’ex di turno Marsico, che a Bitonto non ha lasciato certo buoni ricordi, vista la sua cessione nel mercato di riparazione.La vittoriaallo stadio “Degli Ulivi” è stata però macchiata da un brutto gesto nei minuti di recupero, con il lancio di un sasso dalle tribune, che ha colpito l’assistente del l’arbitro Sirsi, portato d’urgenza al pronto soccorso. Un episodio davvero brutto quello dei tifosi neroverdi, che è costata al Bitonto la squalifica del campo fino al termine della stagione. Chisena, Di Sanza e poi Del Prete, hanno sfruttatoal massimo le occasioni avute dalla formazione di Ranko Lazic, per intascare tre punti
Una formazione del Francavilla
importanti ai fini della classifica, che adesso vede il sodalizio del presidente Franco Cupparo occupare la quarta posizione in classifica con trentotto punti, in compagnia del
Forza e Coraggio, fermato sull’1-1 casalingo con il Pisticci. Zona play off quindi, sempre più saldamente tra le mani e che dovrà essere difesa a denti stretti da Del Prete e compagni.
Eccellenza Fortis e Valdiano restano regine
La vittoria, la prima di questo girone di ritorno, ha senz’altro messo in luce il carattere battagliero di questo gruppo, che non molla mai e che ha dato merito ai rossoblu di interpretare meglio la partita rispetto al Bitonto, e di saper sfruttare al meglio le occasioni goal, sfruttando l'uomo in più, vista l’espulsione al 24’ del secondo tempo del capitano neroverde Cantatore. Ma adesso non c’è tempo per festeggiare che subito bisogna pensare al prossimo turno di campionato. Infatti, domani pomeriggio turno infrasettimanale, con la ventiduesima giornata, la terza del girone di ritorno. Al “Fittipaldi” arriva il Grottaglie, formazione che è reduce dalla sconfitta interna per 0-1 con la capolista Neapolis Mugnano. I pugliesi, occupano l’undicesima posizione in classifica con ventitre punti e sono in piena lotta per non finire coinvolti nella zona play out. Di certo, i ragazzi di mister Enzo Maiuri, non arriveranno in riva al Sinni per fare una passeggiata, ma renderanno la vita non facile al Francavilla. Claudio Sole
Promozione Il Pietragalla viaggia ora a +5
In vetta è stata smarrita Moliterno, seconda frenata la strada dei tre punti nelle ultime tre gare: è crisi IL DICIANNOVESIMO turno di Eccellenza è stato segnato da una serie impressionante di risultati negativi nelle zone nobilissime della graduatoria. Possiamo tranquillamente parlare di una vera e propria “ecatombe” delle big della “serie A” lucana. L'unico team che ha sorriso, tra le prime cinque della classe, è stato il Ruggiero Valdiano, incoronatosi nuovo sovrano del torneo assieme al Fortis Murgia. Il sodalizio campano, come era nelle previsioni, ha asfaltato con otto reti la “cenerentola” Irsinese. Il Fortis Murgia, invece, continua a soffrire di “pareggite” acuta. Il quinto segno “X” consecutivo della pattuglia di Squicciarini, racimolato al cospetto del Ricigliano, ha favorito l'aggancio alla vetta della formazione valdianese. Ed ora lo spettacolo sul tetto della classifica è più che assicurato. Precedentemente abbiamo parlato di “ecatombe” e così effettivamente è stato. L'Angelo Cristofaro si è sempre dimostrato imbattibile tra le mura amiche, mentre in esterna ha perso più di qualche punticino. A Picerno, in rimonta, la doppietta di Mastroberti e la marcatura di Giordano hanno inflitto il quinto dispiacere stagionale all'undici di Oppido Lucano. E' andata decisamente male anche al Viggiano di Villani. La matricola terribile di Eccellenza è caduta sul campo dell'Atella Monticchio. L'ultimo ko dei valdagrini risaliva addirittura a novembre. Alla Murese non è riuscito l'aggancio alla zona play-off. Contro il Real Tolve è scaturito un pari “ad occhiali”. Ha collezionato, invece, un insuccesso la Vultur Rionero in riva allo Ionio. I bianconeri sono stati trafitti per ben due volte dal Borussia Pleiade (Cappiello e Schettino). Grazie a questi tre punti, la squadra policorese si è allontanata definitivamente dalla zona play-out. Una vittoria di fondamentale importanza per la classifica e per il morale l'ha ottenuta l'Avigliano nello scontro-diretto al cospetto del Policoro. Prosegue, infine, il mo-
i pareggi inflazionano LA “PAREGGITE” acuta sta diventando davvero una brutta “malattia” nel campionato di Eccellenza. Diverse squadre, infatti, soffrono di questo “malessere”, nel corso della stagione agonistica. In primis l'hanno “contratta”due big della massimacompetizione calcisticalucana,ovvero lacapolista Fortis Murgia ed il Ricigliano (quinta forza del torneo). Le formazioni agli ordini di Squicciarini e Dente hanno raggiunto addirittura quota otto segni “X”in diciannove incontri giocati. Si tratta del record stagionale in Eccellenza. Quali sono i “sintomi”di questa “malattia”? Innanzitutto, l'appagamento. Il Ricigliano, infatti, dopo un inizio di stagione straordinario e “condito” da numerosi successi, si è lasciato andare, sprofondando dal primo al quinto posto in graduatoria in poco tempo. Il Fortis Murgia, invece, dopo aver alzato al cielola CoppaItalia regionale,non hapiù vinto.I trepunti mancano addirittura da oltre un mese. La cura, naturalmente, è il successo. do. pa.
mento magico del Ferrandina (successo sul Genzano Banzi). I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Venti gol messi a segno in questa diciannovesima giornata (442 marcature in totale in campionato), di cui 10 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 10, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 5 successi interni, 1 vittoria esterna e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene l'Angelo Cristofaro Oppido (40 reti), il peggiore è quello dell'Irsinese (6 reti). La migliore difesa è quella del Ri-
cigliano (10 reti subite), mentre è dell'Irsinese (104 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 16 reti; Salamone (Ruggiero Valdiano, 1): 14 reti; Dutra (Murese, 1): 10 reti; Petilli (Ruggiero Valdiano), Vigliucci (Genzano Banzi, 2): 9 reti; Antohi (Murese), Schettino (Borussia Pleiade, 3), Margiotta (Fortis Murgia): 8 reti; D'Amico (Angelo Cristofaro Oppido), Rinaldi (Atella Monticchio), Montenegro (Real Tolve), Daniele (Ricigliano), Mainenti (Ruggiero Valdiano, 1): 7 reti. Donato Pavese
L'INIZIO DEL 2010 sta riservando soltanto dispiaceri al Moliterno. Persa la vetta della classifica di Promozione a vantaggio del Pietragalla, l'undici di Vignati è incappato nel secondo ko stagionale, nell'arco di tre partite disputate nell'anno nuovo. Non è certamente un ruolino di marcia esaltante quello intrapreso dalla squadra che ha dominato interamente il girone d'andata del torneo regionale cadetto. L'inatteso stop casalingo del Moliterno è arrivato per mano di una Santarcangiolese devastante in questo 2010: al contrario dei ragazzi allenati da Vignati, infatti, il sodalizio affidato alle cure di Chiappetta ha vinto tutti gli incontri in calendario nell'anno nuovo (quattro affermazioni di fila). L'avvicinamento alla vetta da parte del Moliterno, però, è ancora possibile. Infatti, domani pomeriggio, è in programma la gara di recupero contro il Pescopagano. Detto del momento in chiaroscuro del Moliterno, spostiamoci sul tetto della classifica di Promozione, dove il Pietragalla sembra essere inarrestabile. La truppa di Potenza ha annebbiato le idee al Varisius Matera, grazie al veterano Gorga. Dopo aver “peregrinato” per tre lunghi anni, il Miglionico ha ritrovato il campo amico ed il sorriso, che mancava dal 3 gennaio scorso. Il “cobra” Lambertini e Salluce si sono sbarazzati facilmente del Lagopesole, relegato sempre nella parte bassa della graduatoria. Il Montescaglioso viene da un momento molto positivo: è reduce da tre vittorie ed un pareggio. Il rigore di Carriero è stato decisivo per abbattere l'Atletico Scanzano. Ha portato a casa i tre punti anche il Grottole, vittorioso all'inglese a spese del Bella. In notturna, prova vincente e convincente del Bar La Notte Pignola che non ha lasciato scampo alla Soccer Lagonegro. Giovedì prossimo, l'undici pignolese di Tramutola potrebbe rivedere nuovamente i play-off, battendo l'Atletico Scanzano nel recupero infrasettima-
Santarcagiolese super E' LA SANTARCANGIOLESE di mister Chiappetta la squadra del momento e di questo scorcio iniziale del 2010. Dopo il tonfo di Lagonegro nell'ultima gara dell'anno vecchio (ko per 3-1), i giallorossi della Val d'Agri hanno totalizzato dodici punti in quattro confronti. Hanno fatto decisamente meglio anche dell'attuale capolista Pietragalla (ha collezionato dieci punti), del Moliterno (tre punti ma una gara da recuperare) e del Miglionico (sei punti). La Santarcangiolese si è spinta addirittura sino alla quarta piazza della classifica, in piena zona playoff. L'ottimo ruolino di marcia intrapreso, ad inizio gennaio, dai ragazzi di Chiappetta è cominciato con il successo esterno sul campo del Lagopesole (2-1), è proseguito, poi, con la doppia vittoria interna al cospetto del Bella (21) e del Grottole (3-1). Domenica scorsa è arrivato addirittura il colpaccio in casa del Moliterno, timbrato Petrillo. Cosa chiedere di più a questa formidabile squadra! do.pa. nale. Colpaccio del Real Irsina a Rotondella e pari tra Balvano e Pescopagano. In coda tutto è ancora in discussione. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Sedici gol messi a segno in questa diciannovesima giornata (389 marcature in totale in campionato), di cui 11 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 5, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 5 successi interni, 2 vittorie esterne e 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Pietragalla (34 reti), il peggiore è quello dell'Atleti-
co Scanzano (11 reti). La migliore difesa è quella del Pietragalla (9 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lagopesole (38 reti subite). Classifica marcatori: Lambertini (Miglionico): 15 reti; Ricigliano Mau. (Bella): 11 reti; Papangelo N. (Real Irsina): 9 reti; Petrillo (Santarcangiolese, 2), Alfonso (Pietragalla), Genovese L. (Moliterno), Mastroianni A. (Soccer Lagonegro, 1): 8 reti; Buono (Grottole), Pietragalla L. (Pietragalla), Armaiuoli (Varisius Matera), Tragni (Varisius Matera, 1), Ripa (Rotondella), Sabato (Lagopesole): 7 reti. do.pa.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 41
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
Le basse temperature spostano la kermesse da Ricciardulli
Giocagol sul sintetico POLICORO-Sipario sulla quarta giornata categoria pulcini calci (nati negli anni 1999/2000)del campionatodi calcio giovanile denominato Giocagol organizzato dal comitato provinciale US Acli di Matera in collaborazione con l'Associazione “Renato Gioia” e la Polisportiva Marconia “Holly e Benji”Valevole per il Sesto Memorial “Renato Gioia” la giornata si è svolta prevalentemente presso la struttura sportiva dell'agriturismo Ricciardulli in Via Montegrappa a Policoro. Un clima abbastanza fresco dopo le piogge dei giorni scorsi, ha accolto i 150 Pulcini di Giocagol sempre pronti a disputare le gare superando qualsiasi ostacolo dovesse presentarsi. “Per non rinviare alcune gare a data e luoghi da destinarsi poco adatti allo svolgimento della manifestazione ha spiegato Vincenzo Buongiorno Coordinatore provinciale US Acli di Materaabbiamo optato di giocare presso i campi di calcio con erba sintetica della struttura agrituristica Ricciardulli di Policoro evitando il disagio alle squadre interessate “ Gli impianti sportivi con erba sintetica nelle zone marine precisa Francesco Nola (consigliere Nazionale U:S: acli ) risolvono il problema del terreno di gioco reso impraticabile dalle piogge insistenti ed inoltre consentono un risparmio sulle spese della gestione ordinaria. Sarebbe auspicabile che i comuni della provincia di Matera, e non solo, si dotassero di tali impianti in tempi brevi, mettendoli a disposizione delle scuole calcio e degli enti che organizzano lo sport per il settore giovanile e scolastico. Da citare l'impegno dei direttori arbitrale ed in particolare di Vincenzo Galotto, Piero Epifania, Vincenzo e Cosimo Celano coordinati da Vincenzo Buongiorno. A fine manifestazione ci sono stati questi commenti. Antonio Giannini (allenatore ITA Salandra): «il nostro obiettivo è far giocare tutti i componenti della squadra tra i primi calci, pulcini ed Esordienti ho 85 allievi e cerchiamo di farli divertire tutti. Per questo siamo sempre lieti e pronti di partecipare con interesse a tutte le manifestazioni dell'US Acli come Giocagol ed altre. Ancora una volta grande attenzione ha destato Enrico Toscano il più piccolo calciatore della nostra squadra». Antonio Ricciardulli (Azienda Agrituristica Policoro): «ho realizzato impianti sportivi per chi soggiorna nella mia azienda agrituristica per dare un'opportunità in più alle società sportive ed agli enti che ne fanno richiesta per fare sport. La mia disponibilità a far utilizzare gli impianti non è soltanto verso gli adulti ma anche verso i giovanissimi come quelli organizzati dall'US acli di matera». Laura Angelastro (mamma di Enrico e Dylan Toscano Ita Salandra ): «Mando i miei figli a scuola Calcio Ita Salandra per socializzare, per toglierli dalla strada e distoglierli dalla TV e dai video giochi e perché lo sport aiuta a crescere sani. Hanno sempre avuto una grande passione per il calcio e siamo sempre ben lieti di accompagnarli nelle trasferte dando loro sicurezza e tranquillità nel gioco. Lo scopo è quello di partecipare e divertirsi magari vincendo». Giandomenico Biscotto (Allenatore Re leone Calcio policoro): «Le nostre due squadre abbiamo 23 giovani da portare avanti e quindi abbiamo deciso di fare due squadre per fargli giocare tutti . Hanno giocato bene anche se ancora devono migliorare tantissimo, il nostro obiettivo è sempre quello. Fra gli attaccanti si è distinto Antonio Cuccarese che con la sua zampata è riuscito a fare il gol con la gara giocata con il Real Ferrandina». Sandro Nardiello (allenatore ASD Scanzano): «Abbiamo vinto contro la Polisportiva Tursi perché l'abbiamo ampiamente meritato. Il merito è di tutti i ragazzi che hanno disputato una gara bene tatticamente ed agonisticamente. Abbiamo creato più di molte occasioni da gol sbagliando sotto porta. Continuerà il nostro impegno anche domenica 31 gennaio» Il prossimo appuntamento di Giocagol è per Venerdi 29 gennaio a Policoro, Scanzano e Bernalda la seconda giornata della categoria Primi calci (nati negli anni 2001/02/03). Domenica al campo di Marconia si svolgerà la quinta giornata della categoria pulcini (nati nel 1999/2000).
Cuccarese del Re Leone ed a destra Giovanni Di Pinto dello Scanzano, sotto Biscotto intervistato da Franco Nola e a destra il saluto dei bimbi
L’Arbitro Vincenzo Galotto
LO Scanzano, a destra in alto l’Ita Salandra in basso l’inizio della gara
RISULTATI E CLASSIFICHE
L’Ita Salandra e sotto il Real Tursi
Primi calci nati nel 2001/02/03 Girone A Risultati Padre Minozzi A Policoro -Fc Bernalda 5 -1 Scanzano -Polisportiva Tursi 2 - 1 Classifica: Padre Minozzi A Policoro punti 3 ASD Scanzano punti 3 Fc Bernalda Punti 0 Polisportiva Tursi Punti 0 Girone B Risultati Re Leone Calcio B Policoro -Real Ferrandina 1- 0 Polisp. Marconia -A PDIF Valsinni 2-0 Classifica: Pol Marconia punti 3 Re leone calcio A punti 3 Real Ferrandina punti 0 APDIF VAlsinni punti 0 Girone C Risultati ITA Salandra-Re Leone Calcio A Policoro 4-1 Padre Minozzi Policoro B - Real Nova siri 4 - 0 Classifica: Padre Minozzi A Policoro Punti 3 ITA Salandra punti 3 Real Nova Siri punti 0 Re leone calcio A punti 0
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
42 Sport
BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 16ª giorn.
LA CLASSIFICA
Monopoli - Andria Bat 1 - 0 Cosenza* 32 Siracusa 32 Gela - Brindisi 0 - 1 Potenza* 29 27 Vibonese - Catania 1 - 1 Catania Brindisi 26 Barletta - Catanzaro 2 - 0 Monopoli** 23 22 Cosenza - Noicattaro 1 - 0 Noicattaro* Andria Bat 21 Igea Virtus - Siracusa 1 - 1 Taranto 20 18 Potenza - Taranto 2 - 1 Barletta Catanzaro 18 Vibonese 17 Gela 8 Igea Virtus* 3 PROSSIMO TURNO: Taranto - Barletta; Andria Bat - Cosenza; Noicattaro - Gela; Catania - Igea Virtus; Brindisi - Monopoli; Siracusa - Potenza; Catanzaro - Vibonese *una partita in meno ** due partite in meno
GIOVANISSIMI nazionali gir.G
ALLIEVI nazionali girone G RISULTATI 15ª giorn.
LA CLASSIFICA
A. Normanna - Cassino 1 - 1 Frosinone 36 Napoli 30 Sorrento - Frosinone 1 - 2 Cavese 27 26 Paganese - Isola Liri 0 - 2 Benevento Sorrento 23 Cavese - Juve Stabia 4 - 1 Isola Liri 22 22 Vico Equense - Napoli 3 - 1 Salernitana Juve Stabia 21 Benevento - Nocerina 2 - 1 Vico Equense 21 19 Potenza - Salernitana 2 - 2 Nocerina Potenza 12 Aversa Normanna 10 Paganese 8 Cassino 8 PROSSIMO TURNO: Juve Stabia - Aversa Normanna; Salernitana - Benevento; Isola Liri - Cassino; Frosinone - Cavese; Paganese - Potenza; Napoli - Sorrento; Nocerina - Vico Equense
CAMPIONATO BERRETTI
RISULTATI 15ª giorn.
JUNIORES nazionale girone M
LA CLASSIFICA
RISULTATI 20ª giorn.
Gallipoli - Cavese
0 - 3 Reggina 33 33 Lecce - Palermo 1 - 1 Bari Cavese 29 Bari - Cosenza 0 - 0 Catania 28 24 Catania - Manfredonia 0 - 0 Lecce Palermo 22 Foggia - Potenza 1 - 2 Cosenza 19 19 Salernitana - Reggina 1 - 1 Salernitana Manfredonia 15 Ha riposato: Crotone Potenza 11 Crotone 9 Gallipoli 5 Foggia 3 PROSSIMO TURNO : Palermo - Bari; Cosenza - Catania; Gallipoli - Crotone; Manfredonia - Foggia; Cavese - Reggina, Potenza - Salernitana; Riposa: Lecce
GIR. “G”
LA CLASSIFICA
48 1 - 0 Matera Virtus Casarano 47 Francavilla-Castrovil. 3 - 0* Bitonto 42 32 Grottaglie-Hinterreggio 1 - 3 Francavilla Hinterreggio 32 Pisticci - Rosarno 5 - 1 Rossanese 30 Grottaglie 27 Ostuni - Sambiase 1-1 Calcio Fasano 25 24 C.Fasano - V. Lamezia 3 - 2 Vigor Lamezia Francavilla Calcio 23 Rossanese - Casarano 1 - 3 Pisticci 19 Sambiase 19 Ha riposato: Francavilla C. Ostuni 17 *a tavolino Rosarno 12 Castrovillari* 2 PROSSIMO TURNO: Francavilla Calcio - Grottaglie; Castrovillari - Calcio Fasano; Bitonto - Pisticci; Rosarno Francavilla; Virtus Casarano - Matera; Vigor Lamezia Ostuni; Hinterreggio - Rossanese; Riposa: Sambiase *Quattro punti di penalizzazione FC Matera - Bitonto
- Nappello e D’Elia ribaltano il risultato
Potenza, prova di forza Grande gara dell’undici di Volini che batte il Taranto IL TABELLINO POTENZA TARANTO
2 1
POTENZA: Tammone, Notari, Ardolino, Grillo, Lenzone, G. Cicia, Mirisola, Sacco, D’Elia, Nappello, D’Aguanno. A disposizione: Muro, Nicastro, Verde, S. Cicia, De Fina, Parisi. Allenatore: Volini. TARANTO: Strusi, Pisano, Santoro, Longo, Sanna, De Cesare, Lisi, Gori, Pisani, Masella, Possatore. A disposizione: Ricci, Ratto, Palestari, Mircoli, De Simone, Zazzaria, Maturno. Allenatore: Passatore. ARBITRO: Remollino di Lavello. MARCATORI: 15’ pt Pisani, 18’ pt Nappello, 21’ pt D’Elia.
TITO - E’ una vittoria di carattere quella che ottiene il Potenza contro il Taranto. Tre punti che Lenzone e compagni incamerano dopo novanta minuti nervosi che la squadra di mi-
ster Volini termina con nove giocatori. Al di là dei due espulsi c’è da rimarcare la bella prestazione di un gruppo che dopo un quarto d’ora di gioco si trova in svantaggio per effetto della rete di Pisani che di testa rac-
coglie un pallone proveniente dalla fascia destra ed effettuato da parte di Lisi e mette il pallone alle spalle di Tammone. La reazione del Potenza è rabbiosa e dopo soli tre minuti il punteggio cambia di nuovo. Il pareggio è
opera di Umberto Nappello che dopo un’azione personale supera il portiere Strusi con un bel diagonale. Il pari giova ai padroni di casa che centoottanta secondi dopo passano il vantaggio: Nappello si ripete nell’azione
Bene i Giovanissimi di Nolè LUCERA - I terribili ragazzi di mister Nolè assestano uno di quei colpi che fanno tanto morale e soprattutto migliorano la classifica. A Foggia il Potenza ha un avvio deciso tanto che dopo soli due minuti il risultato cambia. Su un pallonetto al portiere di Montano si avventa Antonio Caldararo che spinge dentro il pallone di un vantaggio che Lancellotti e compagni mantengono fino alla mezz’ora, minuto in cui su un traversone dalla destra di Mescia, Mascolo anticipa tutti e mette alle spalle del portiere Di Pasquale, il pallone dell’uno a uno. La ripresa è molto combattuta con la difesa del Potenza che regge agli attacchi del Foggia. A tre minuti dalla fine è un perfetto calcio di punizione dal limite di Giuseppe Cioffredi a cambiare definitivamente il volto dell’incontro; infatti, il pallone calciato dal numero 8 del Potenza termina la sua corsa all’incrocio dei pali decretando la vittoria della formazione cara al dirigente Polino che da noi intervistato ha dichiarato: “Encomiabile la prova dei ragazzi che hanno saputo sfruttare le occasioni favorevoli e centrare un successo che ci inorgoglisce”.
IL TABELLINO FOGGIA POTENZA
1 2
FOGGIA: Liuzzi, Villani, Rinaldi, Amoroso, D’Errigo, Calabrice, Mescia, Nescena, Augiello, Maffiola, Mascolo. A disposizione: Di Cataldo, Mazzilli, Cantentieri, Cotugno, Marino, Danio, Danzi. Allenatore: Divano. POTENZA: Di Pasquale, Marino, Costini, Patrone, Lucia, Iannetta, Varallo, Cioffredi, Caldararo, Lancellotti, Montano. A disposizione: Pasquariello, Di Cioccio, Pacella, Oliveto, Turturiello. Allenatore: Nolè. MARCATORI: 2’ pt Caldararo, 30’ pt Mascolo, 32’ st Cioffredi.
personale che questa volta conclude servendo un perfetto assist a Miko D’Elia che batte il portiere pugliese con un preciso pallonetto Cicia (Potenza) di piatto destro. All’ultimo minuto del primo tempo D’Elia sferra un gran tiro dal limite dell’area su cui è bravissimo Strusi. Nella ripresa la gara s’infiamma perché tra il 18’ e il 22’ il Potenza resta in nove. Anzitempo finiscono negli spogliatoi Grillo e Ardolino e per quelli che restano in campo c’è parecchio da faticare. Il Potenza rischia grosso su un calcio di punizione dai sedici metri battuto da Sanna e su un tiro, quando siamo al 28’, di Pisani salvato sulla linea da Notari. Al 90° la gioia è grande tra i locali per una vittoria che il dirigente Polino commenta così: “E’ stato premiato il carattere di questi ragazzi che hanno voluto fortemente uscire vincitori da questo incontro”.
Allievi - Gerardi segna una doppietta
Juniores gir. “M” - E’ un’autorete a regalare la vittoria nel big match con il forte Bitonto
Il Potenza rimonta
Matera, superato uno scoglio difficilissimo
IL TABELLINO POTENZA SALERNITANA
2 2
POTENZA: Muro, Russo, Cuozzo, Lira Ferreira, Urbano, Oliveto, Russillo, Nisivoccia, Cerqua, Gerardi, Lamberti. A disposizione: Dolce, Franco, Lauria, La Banca, Sabato, Doino, Giosa. Allenatore: Molfese. SALERNITANA: Napoli, Altobello, Quintieri, Maiuri, Criscuolo, D’Auria, Di Filippo, Lumiero, Barbarisi, Raino, Orlando. A disposizione: Volpe, Pirro, Anzalone, De Caris, Di Luccia, Bizzarri, Amendola. Allenatore: Gigante. ARBITRO: Berardone di Venosa. MARCATORI: 16’ pt (rig.) e 33’ pt Orlando, 22’ pt e 27’ st Gerardi. TITO - E’ un botta e risposta tra Orlando e Gerardi a decidere la sfida tra il Potenza di mister Molfese e la
Salernitana del tecnico Gigante. La cronaca inizia con il vantaggio ospite segnato al 16’ del primo tempo da Orlando che dagli undici metri batte Muro. Un calcio di rigore che i dirigenti potentini contestano rimproverando al direttore di gara di aver assegnato un penalty inesistente che costa anche l’espulsione ad Urbano. In dieci il Potenza si rimbocca le maniche e pareggia sei minuti dopo: dalla destra è bravo Alfredo Lamberti a servire a centro area Mariano Gerardi che di piatto mette il pallone nell’angolo dove il portiere non può arrivare. La Salernitana si riporta in vantaggio con Orlando, bravo nel liberarsi di due avversari e nello sferrare un perfetto tiro su cui non arriva il numero 1 potentino. Nella ripresa, al minuto 27, applausi a scena aperta per Mariano Gerardi che si esibisce, su cross di Nisivoccia, in una splendida sforbiciata che vale al Potenza un meritato pareggio. A fine gara il dirigente Polino tiene ad evidenziare “la grande pova d’orgoglio di tutto il gruppo”.
IL TABELLINO FC MATERA BITONTO
1 0
FC MATERA: A. Cifarelli, Greco, Pietracito, D’Aria, Smaldone, Diop, Chieco, Cerabona, L. Cifarelli, Martemucci, Rubino. A disposizione: D’Adamo, Galante, Paternoster, Volpe, Maragno, Leccese, Cristofaro. Allenatore: Danza. BITONTO: Vitucci, Saracino, Barile, Carbonara, Sciancalepore, D. Lopez, Muschitiello, Rutigliano, Uva, Bottalico, Carrassi. A disposizione: Lanzillotta, C. Lopez, Neviera, Terlizzi, Volpe, Daniello, Bonasia. Allenatore: Minenna. MARCATORE: 20’ st Sciancalepore (aut.).
MATERA - Un solo gol, per giusta un’autorete, permette al Matera di allungare le distanze dalla più diretta inseguitrice, il Bitonto, ora a sei lunghezze dalla squa-
dra di Franco Danza. La gara per i ragazzi di mister Danza è risultata alquanto difficile perché i pugliesi si sono dimostrati squadra tosta e ben messa in campo. I bitontini hanno avuto un maggior possesso palla nei primi venti minuti, senza però rendersi pericolosi in area materana, ben marcati dai difensori che non si sono fatti in alcuna maniera intimorire per l’eccessivo agonismo messo in campo dagli ospiti. Per i padroni di casa vi sono da registrare due limpide occasioni per portarsi in vantaggio, ma sia Martemucci che Luciano Cifarelli hanno mancato la porta di pochissimo. Il Bitonto avrebbe potuto andare in vantaggio al 35’ quando il direttore di gara ha concesso, molto benevolmente, un calcio di rigore non trasformato dal numero 11 Carrassi a cui si è opposto, con un ottimo intervento, l’estremo difensore Alessandro Cifarelli. Prima dello scadere dei primi quarantacinque minuti l’FC Matera manca una clamorosa occasione su calcio d’angolo battuto da Rubino in cui la difesa pugliese
Chieco (FC Matera)
manca il pallone che incredibilmente attraversa tutto lo specchio della porta e che non trova pronto alla deviazione in porta nessun giocatore materano. Il primo tempo si chiude in assoluta parità, zero a zero. La ripresa vede subito mister Danza mandare in campo Cristofaro per Chieco. Questo cambio porta maggiore dinamicità alla formazione di casa. Infatti, al primo minuto i materani avrebbero potuto andare in vantaggio se Greco, giunto in area avversaria solo davanti al
portiere, eccede in un eccesso di altruismo e anziché calciare in rete preferisce passare la palla a centro area dove i difensori bitontini riescono a spazzare via allontanando la minaccia. Un minuto dopo Cerabona con un gran tiro al volo sferrato dal limite manda di poco alto sulla traversa. Al 7’ è Diop che lascia il campo per il proprio compagno Volpe. Ancora al 15’ Pietracito viene sostituito da Paternoster. Queste sostituzioni danno maggior vigore a tutta la squadra materana che si porta in vantaggio al 20’ con un’autorete del numero 5 Sciancalepore che devia in porta un tiro cross effettuato da Cristofaro. Al 32’ è Martemucci a tirare prontamente in porta, il portiere respinge ma nessuno dei locali è pronto alla deviazione vincente. Il Bitonto non riesce a pareggiare e così il Matera può esultare per questi tre punti che gli danno maggiore forza per prepararsi per l’incontro esterno che li vedrà opposti alla seconda in classifica, il Casarano, nel prossimo fine settimana.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 43
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
Allievi Regionali
IL TABELLINO POLICORO 2000 FC FRANCAVILLA
0 5
POLICORO 2000: De Giorgio, Le Rose, Morisco, Castronuovo, Modarelli, Taranto, Guida, Rinaldi, Manolio, Santangelo, Agresti; A disposizione: Castelluccio, Barbaro. Allenatore: Lerose. FC FRANCAVILLA: Tralascio, Graziano I, Valicanti, Marra, Manfredi, Arleo, Marino, Graziano II, Gesualdi, Dora, Briamonte. A disposizione: Petruccelli, Panetta, Albertini ; All. Aldo Pitrelli. ARBITRO: Russo di Bernalda. MARCATORI: 20’ pt e 25’ pt Briamonte, 38’ pt e 15’ st Dora, 35’ st Marra.
NOVA SIRI - Il Francavilla passa anche in casa di un motivato Policoro 2000 che, dopo il successo nel derby contro il Padre Minozzi, voleva continuare la
La cinquina arriva con le doppiette di Briamonte e Dora, gol di Marra
Francavilla mai domo A Policoro ennesima vittoria del team di Aldo Pitrelli scia di successi, ma così non è stato. I sinnici, dopo alcuni minuti di pressione dei locali, cominciano a giocare bene ed a portare i primi pericoli verso la porta di Santangelo che già al 15’ si salva su tiro di Marino che colpisce il palo interno. Sono ancora gli ospiti a fare la partita con il Policoro 2000 attento a ripartire. Il Francavilla, però è più incisivo e la rete arriva al 20’ con Briamonte che prima anticipa il diretto avversario e poi l’estremo difensore, insaccando su assist di Gesualdi. Nei cinque minuti successivi è ancora Briamonte a siglare la personale doppietta con un bel diagonale che s’insacca alla sinistra del portiere locale. Allo scadere della prima frazione di gioco è Dora che porta a tre le marcature a favore dei rossoblù con un pallonetto di pregevole fattura. Il secondo tempo inizia con il Policoro 2000 impegnato a pressare e con il Francavilla a dettare i tempi di gioco. A questo proposito risultano determinanti le giocate di Marra e di Andrea Graziano. Al 15’ è ancora il Francavilla a
passare con Dora che di testa insacca su assist dalla sinistra di Valicenti. La reazione del Policoro 2000 si sintetizza in una bella punizione calciata da Manolio che colpisce la traversa, sulla ribattuta è lesto a prendere palla Taranto che calcia a botta sicura e la palla colpisce il palo interno, poi la sfera viene definitivamente allontanata dai difensori del Francavilla. C’è ancora il tempo per una traversa colpita dal bravo Gesualdi e da uno splendido gol siglato da Marra che al 38’ gonfia la rete con un tiro dai trenta metri. “Sono contento di questa vittoria ottenuta contro un’ottima squadra capace di vincere la stracittadina di Policoro, quindi ancora più importante se si considera che non abbiamo mai corso pericoli; a tratti abbiamo espresso un buon calcio giungendo alla conclusione in numerose occasioni. Ottima la prestazione corale della squadra e di Marra che si è ben inserito nell’ambiente”. Questa la dichiarazione nel dopo gara di Aldo Pitrelli, allenatore dei rossoblù francavillesi.
Parabita e Volpe piegano l’AssoPotenza
Contro il Lauria da segnalare pure una doppietta di Votta
Poker del Matera
Lavello, “6” troppo forte
A segno Giordano e Lozitiello
Giornata di grazia per Rescigno, che ne fa 4
MATERA - E’ senza storia la gara tra il Matera e l’Assopotenza. I padroni di casa hanno avuto la meglio nei confronti dei pur volenterosi potentini con un punteggio netto che i materani avrebbero potuto incrementare viste le occasioni create dall’undici guidato dal bravo Michele Fontana. La gara è risultata piacevole, fatta di ottime giocate, naturalmente quasi tutte messe su dalla compagine locale. Si è giocato prevalentemente in una sola metà campo, quella potentina;
poco è stato impegnato l’estremo difensore materano Moliterni, che ha fatto da spettatore. La cronaca. La prima rete arriva al quinto minuto di gioco, autore Parabita che si destreggia molto bene tra due difensori, liberandosi facilmente e battendo a rete a colpo sicuro. Passano appena quattro minuti e a portare a due le reti per i padroni di casa è Volpe che in serpentina si porta a tu per tu con il portiere, trafiggendolo con un perfetto diagonale. La terza rete è opera di Giordano che entrato in area si libera del proprio angelo custode è manda il pallone alle spalle dell’incolpevole Valeri che non può fare altro che raccogliere il pallone dal fondo della rete. Come accennato prima gli ospiti non hanno mai raggiunto l’area dei padroni di casa e quando le due squadre vanno al riposo il punteggio è di tre a zero per i materani. La ripresa vede subito Fiore e compagni spingersi in avanti e al terzo minuto il direttore di gara concede un calcio di rigore ai padroni di casa per fallo di mano in area. Concordemente tutta la squadra invita Lozitiello a battere questo penalty che il numero 7 materano non sbaglia, mettendo a segno la quarta rete e festeggiando nel migliore dei modi il suo compleanno. Poi mister Fontana manda in campo tutta la panchina dando spazio alle seconde linee che hanno ben figurato in una gara senza storia.
Auletta (Invicta Matera)
Nolè (Assopotenza)
IL TABELLINO INVICTA MATERA ASSOPOTENZA
4 0
I. MATERA: Moliterni, Ricciardi, Suglia, Fiore, Digilio, Perrone, Lozitiello, Giordano, Volpe, Cappiello, Parabita. A disposizione: Tataranni, Nicoletti, Auletta, Buono, Pavese, Fabiano. Allenatore: Fontana. ASSOPOTENZA: Valeri, Coluzzi, Santoro, Mancuso, Casale, Macellaro, Cocina, Nolè, Petraglia, Punella, Ignomirelli. MARCATORI: 5’ pt Parabita, 9’ pt Volpe, 13’ pt Giordano, 3’ st Lozitiello (rig.).
LAVELLO - Tanti gol e tanto spettacolo si registrano nella gara giocata al “F. Pisicchio” di Lavello tra la squadra del duo Alberti-Capuano e il Lauria di mister Pesce, che nulla ha potuto contro la formazione di casa brava a sfoderare una delle migliori gare in questo campionato. I ragazzi allenati cari al dirigente Miranda dimostrano di avere una marcia in più grazie ad una notevole organizzazione tattica ed una grande condizione fisica ed infatti a fine primo tempo i locali sono in vantaggio già di quattro gol. Le azioni che portano al gol sono sempre di pregevole fattura. I ragazzi della Junior Lavello giocano sempre in velocità alternando giocate in
JUNIOR C. LAVELLO AC LAURIA
6 2
JUNIOR CALCIO LAVELLO: Rosa, Silvestri, Finiguerra, Boccomino, Cardone, Di Cugno, Mannarelli, Tummillo, Rescigno, Votta, Pennacchio. A disposizione: Terrana, Damiano, Zoppi, Bozza, Iacoviello, Russo, Gravina. Allenatori: Alberti-Capuano. LAURIA: Manfredelli, Perciante, Brandi, Palladino, Papaleo, Perretti, Miraglia, Ciffone, Nicodemo, Mercuro, E. Ielpo. A disposizione: Carlomagno, A. Ielpo, Agrello, Limongi, Schettini, Miceli, Russo. Allenatore: Pesce. MARCATORI: 10’ pt, 15’ pt, 22’ pt e 30’ Rescigno, 5’ st e 20’ st Votta, 23’ st Mercuro, 35’ st Papaleo (rig.).
Salta la luce nell’intero quartiere dove è ubicato il campo di calcio
IL TABELLINO DEPORTIVO M. REAL P. CAMP.
Rescigno (Junior Lavello)
profondità ad un possesso palla ordinato e piacevole per gli spettatori presenti in tribuna. Vanno in rete Rescigno per ben quattro volte, Votta per due volte. Allo scadere va in gol an-
che il Lauria, prima con Mercuro e poi su rigore con Papaleo. Termina 6 a 2 per i padroni di casa che si proiettano verso la difficile gara contro il Francavilla. A fine gara questo è il commento di mister Alberti: “Sono contentissimo per la prestazione del gruppo, faccio i complimenti a tutti i ragazzi sia per le prestazioni individuali, sia per il gioco di squadra. Ora ci aspetta la gara contro il Francavilla che è senza dubbio, insieme all’Invicta, la migliore squadra di questo campionato. Purtroppo a causa di un viaggio scolastico, andremo a Francavilla senza la maggior parte dei nostri ragazzi, ciò non toglie che cercheremo di disputare una buona gara”.
IL TABELLINO
SOSP.
(Gara sospesa al 22’ del secondo tempo per un black out all’impianto di illuminazione) DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Brizio, Musillo, Stasi, Laforgia, Venezia, Dichio, Larocca, Ettorre, Cifarelli, Dimucci, Carriero. A disposizione: Mazzoccoli, Eletto, Rizzo, Gallitelli, Montesano, Palazzo. Allenatori: Mianulli-Santarcangelo. REAL P. CAMPAGNA: Sergio, Tuccini, Gallitelli, D’Amelio, Zaza, Russo, De Donato, Ferrante, Iannuzziello, Moro, Musillo. A disposizione: Fuina, Meric, Laviola. Allenatore: Di Biase. ARBITRO: Cazzato di Matera.
A Montescaglioso si spegne tutto MONTESCAGLIOSO Dura solo un’ora la gara tra il Deportivo e il Real Peppino Campagna, sospesa per un black-out sul risultato di 1 - 0 per i padroni di casa. Questa la cronaca del match giocato. I ragazzi di mister Mianulli iniziano bene la gara trovando la rete del vantaggio con Carriero che dalla trequarti sinistra prima conquista un calcio di punizione e poi s’incarica della battuta; ne viene fuori una parabola perfetta ed imprendibile per l’estremo difensore ospite che pur allungandosi non riesce ad arrivarci e così la sfera s’infila nell’angolino alto della porta del Real Peppino Campagna. Dopo aver sbloccato il risultato la compagine Montese deve fare i conti con la reazione degli ospiti che, seppur privi di diversi elementi di spicco(si nota la mancanza del bom-
ber Mario Gallitelli, costretto al turno di riposo per una squalifica rimediata nella scorsa settimana), iniziano a macinare gioco con una manovra fluida ed ordinata. La gara si gioca maggiormente a centrocampo dove le due squadre cercano di superarsi con scambi veloci e precisi per poi verticalizzare sulle punte che si muovono per aprire le linee di difesa. Le occasioni più importanti capitano sui piedi dei bernaldesi che vanno vicini alla segnatura prima con un calcio di punizione sventato da Brizio che toglie la sfera dall’incrocio dei pali strozzando in gola l’urlo di gioia degli ospiti che poi, in una successiva azione tutta in velocità di vedono negare la gioia del gol di nuovo da un provvidenziale intervento dell’ottimo Brizio. Si và a riposo con il vantaggio della
squadra di casa e si rientra in campo con le stesse formazioni così l’andamento della gara nel secondo tempo non cambia di molto tranne che in un paio di occasioni dove il solito Dichio se ne và caparbiamente sulla fascia ma sempre per la troppa fretta di fare bene spreca palloni che potrebbero divenire pericolosi. I padroni di casa ci provano con alcune punizioni dal limite di Carriero che la difesa bernaldese respinge con affanno. In un’azione d’attacco il Real Peppino Campagna conquista un corner che non sarà mai calciato perché poco prima della battuta avviene l’inevitabile, salta l’impianto elettrico del quartiere e così si spengono le luci dello stadio; a questo punto l’arbitro sospende la partita e manda tutti i giocatori sotto la doccia.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
44 Sport
Allievi Regionali
Inutile il vantaggio degli oraziani firmato dal bravo Tudisco
Il Venosanonèimbattibile Il team di Ferrenti sconfitto in casa dopo due anni
IL TABELLINO CALCIO VENOSA METANAUTO
1 2
CALCIO VENOSA: Lagala, Perillo, Fimmanò, Ferrenti, Orofino, Spagnuolo, Iurino, Tudisco, Elefante, Di Vietri, Del Cogliano. A disposizione: Teora, Pacilio, Inglese, Stojku, Garripoli. Allenatore: Ferrenti. METANAUTO: Palladino, Vaccaro, Pinto, Passavanti, Giosa, Lauria, Iannelli, Sabia, Santarsiero, Fortunato, Tripaldi. A disposizione: Marino, Miglionico, Gonzalo, Laurino, Pisciottani, Manicone, Martinelli. Allenatore: Catalano. MARCATORI: 17’ pt Tudisco, 11’ st Tripaldi, 15’ st Santarsiero. POTENZA - La neve e un sottile strato di ghiaccio depositatosi nella notte sul terreno di gioco non fermano la PGS che conquista la terza vittoria stagionale ai danni della forte compagine materana del Varisius. Le reti di Picciano e Mancusi, intervallate dal colpo di testa di Paterno, valgono il 2 a 1 finale, anche se lo scarto sarebbe potuto essere maggiore, ma le difficili condizioni del terreno di gioco e, come tengono a sottolineare i dirigenti della società potentina, qualche discutibile decisione arbitrale hanno impedito molte giocate. La cronaca. Parte fortissimo la PGS che dopo quarantacinque secondi centra l’incrocio dei pali con un tiro di Mancusi da fuori area. Lo scampato pericolo sveglia gli ospiti che si portano in avanti con una bella azione corale, ma Acquasanta trova sulla sua strada uno strepitoso Picerno che gli nega la gioia del goal. I padroni di casa riprendono le redini del gioco ed iniziano a mettere seriamente in difficoltà i ragazzi di Marchionna poco abituati a giocare in un
Catalano (Metanauto)
si trasformano in efficaci contropiede quasi sempre risolti dall’onnipresente Ferrenti. Nella ripresa prima dell’uno-due degli ospiti, una buona occasione per parte, poi cinque minuti fatali di follia e gli ospiti cinicamente ne approfittano, nell’ultima mezz’ora nonostante il possesso palla regna molta approssimazione per il Venosa, il Picerno controlla e cer-
ca di non rischiare. Da segnalare solo un paio di circostanze che potevano essere sfruttate meglio per giungere al pari da parte dei ragazzi di mister Ferrenti, nelle cui parole si racchiude il sunto piuttosto amaro dell’incontro: “Quando i ragazzi non sono disponibili ed umili ad imparare, nello sport non si va molto lontano. Peccato”. Questa la cronaca del match. Inizia il Venosa al 12’ con una punizione di Ferrenti da oltre 40 metri, Palladino in tuffo sulla sua sinistra tocca di quel poco per mandare in angolo. Al 17’ il vantaggio dei padroni di casa; Perillo calcia una punizione in area avversaria, un difensore rinvia in modo imperfetto, la palla carambola sui piedi di Tudisco che controlla e mette dentro indisturbato dal limite dell’area piccola. Al 26’ la Metanauto cerca di impensierire Lagala con Tripaldi ma la sua conclusione dopo una veloce triangolazione in
Passavanti (Metanauto)
area sulla sinistra sfiora l’esterno della rete alla destra del portiere venosino. Al 32’ gli ospiti ci riprovano e Santarsiero su traversone dalla destra di testa sfiora la traversa centralmente. Nella ripresa, al 3’, è Giosa ancora di testa a staccare più in alto, Lagala risponde in tuffo sulla sua sinistra. Al 7’ il Venosa ha l’occasione per raddoppiare: fugge sulla destra
Il Varisius cade sotto i colpi sferrati da Picciano e Mancusi
Don Bosco, vittoriaimportante Condelli: “E’ un successo che ci rende felici e orgogliosi” campo a dir poco acquitrinoso. Filadelfio si presenta due volte tutto solo di fronte a Galante ma le sue conclusioni sono entrambe deboli. Al 20’ ci pensa Picciano, quarto goal in campionato per lui, a portare in vantaggio la PGS: bella azione di Vaccaro a centrocampo, lancio per Filadelfio che elude l’intervento del diretto avversario e appoggia per Picciano, bravo a seguire l’azione, che deposita in rete di piatto sinistro. Dura però poco la gioia dei potentini. Dagli sviluppi di un corner corto arriva il pareggio di Paterno, bravo nell’usufruire di una deviazione che mette fuori causa Picerno. Il suo colpo di testa si deposita in rete per il goal del pareggio. Il primo tempo finisce in parità e con tre ammoniti
Pasos (PGS Don Bosco)
Pistiniuc (Varisius)
per parte. La seconda frazione di gioco è sempre vivace e a tratti spettacolare, nonostante le condizioni del campo che inizia ad allentarsi. Vaccaro e Pietrafesa fanno la differenza in mezzo al campo e servono numerosi palloni ai loro attaccanti. Proprio da uno di questi na-
sce la pregevole marcatura di Mancusi che da fermo pesca l’angolino alto alla sinistra dell’incolpevole Galante, disegnando una traiettoria imprendibile. Lo svantaggio fa innervosire gli ospiti e Miglionico ne fa le spese, guadagnandosi il secondo cartellino giallo e an-
dando anzitempo sotto la doccia. La PGS amministra il vantaggio e si rende pericolosa con Pasos, fermato prima da una pozzanghera e poi dall’arbitro che segnala un fuorigioco e annulla la sua rete. Negli ultimi minuti anche la PGS rimane in dieci per un’ingenua seconda ammonizione presa da Garramone. Non succede più nulla e il risultato finale è di 2 a 1 per i ragazzi del duo Ciriello-Giuzio che finalmente si piazzano in zona salvezza, mettendosi alle spalle Macchia Romana, Deportivo Montescaglioso e il già retrocesso Foggiano Melfi. A fine partita il dirigente della Don Bosco, Patriziano dichiara: “Siamo davvero felici per questa vittoria, che è anche la prima dell’anno e arriva contro
Gara di recupero - Gammino: “Un episodio che ha dell’incredbile”
IL TABELLINO METANAUTO PADRE MINOZZI
VENOSA - Dopo circa due anni il Venosa perde la propria imbattibilità tra le mura amiche, smarrendo quella determinazione, facilità di manovra e gioco di squadra che avevano accompagnato fino ad ora risultati sempre positivi. L’incontro ha visto prevalere la Metanauto di Tonio Catalano che in rimonta, nella ripresa, riesce ad impostare due giocate identiche e veloci sulla fascia destra che hanno sorpreso la difesa dei locali. Le cose erano iniziate molto bene per il Venosa che riesce anche a passare in vantaggio, nonostante comunque un primo tempo piuttosto equilibrato con continui capovolgimenti di fronte, anche se non sono molte le conclusioni nello specchio delle porte. Sicuramente più corale la manovra degli ospiti, mentre i locali si affidano spesso a soluzioni personali che non trovano alcuno sbocco pericoloso in avanti, anzi perdendo palla
1 2
(Gara sospesa al 37’ del primo tempo per un black-out all’impianto di illuminazione) METANAUTO: Palladino, Vaccaro, Pinto, Passavanti, Giosa, Martinelli, Iannielli, Lauria, Santarsiero Fortunato, Tripaldi. A disposizione: Marino, Miglionico, Merola, Laurino, Pisciottani, Sabia, Gonzalo. Allenatore: Catalano. PADRE MINOZZI POLICORO: Ripoli, Di Vincenzo, Fiorenza, Di Matteo, Cospito, A. Mele, Maiellaro, Oriolo, Franchino, Ragazzo, Filardi, Lo Franco. A disposizione: D’Oronzio, C. Mele, Durante. Allenatore: De Pietro. ARBITRO: Carangelo di Picerno. MARCATORI: 14’ pt Maiellaro, 20’ pt Giosa, 30’ pt Filardi.
A Picernosecondoblack-out Si gioca per trentasette minuti, poi sopraggiunge l’ oscurità PICERNO - L’ennesimo guasto tecnico all’impianto d’illuminazione del “Donato Curcio” di Picerno costringe l’arbitro dell’incontro Metanauto-Padre Minozzi, categoria Allievi, quando il cronometro segna il 37’ del primo tempo, a decretarne la fine e a mandare le due squadre negli spogliatoi quando erano i ragazzi di Michele Di Pietro a condurre l’incontro per 2 reti a 1 (gol di Maiellaro e Filardi per gli ospiti e di Giosa per i locali) contro un rinunciatario Picerno. Su questo episodio abbiamo ricevuto una nota della società di Policoro che riportiamo integralmente a firma di Giuseppe Gammino: “Ci vediamo costretti a scrivere questa dichiarazione perché è la seconda volta che a Picerno non si riesce a finire la gara contro la Metanauto e sempre per un guasto allo stesso palo dell’impianto di illuminazione.
Pinto (Metanauto)
Pisciottani (Metanauto)
Vorrei evidenziare che per questa trasferta i nostri ragazzi sono partiti alle 15:30 da Policoro per arrivare a Picerno e attendere invano l’arbitro designato. L’immediato intervento del presidente della società di Picerno, che ringraziamo pubblicamente, ha permesso di
far venire un altro arbitro che ha iniziato la gara alle 19:40 poi sospesa dopo quaranta minuti circa a cui è seguito un lungo tempo d’attesa nella speranza che si potesse ritornare a giocare. Purtroppo la gara non è stata più ripresa e la nostra squadra è giunta a Policoro
intorno alle ore 23:30. Un intero pomeriggio ed un’intera serata spesi inutilmente, così come i soldi per il pullman, gettati via visto che, forse, saremmo costretti a ritornare a Picerno in quanto la giustizia sportiva del settore giovanile prevede che una gara sospesa per questi motivi venga rigiocata. Purtroppo constatiamo che mentre in un campionato di Eccellenza in casi del genere vengono riconosciute le responsabilità alla squadra di casa, che può perdere anche l’incontro, nel settore giovanile questo non accade. Tengo a precisare che noi non abbiamo intenzione di spendere altri soldi per disputare questa trasferta né tantomeno chiedere ai nostri ragazzi di togliere altro tempo alla scuola per giocare una partita dove si corre il rischio, visto che è successo per due volte, che venga sospesa anche una
Spagnuolo, quasi dal fondo tiro-cross che attraversa tutta la linea della porta, invece di scegliere di effettuare un passaggio dietro per Di Vietri. All’11’ il pari ospite; triangolo sulla destra, passaggio filtrante per Tripaldi che appena in area supera Lagala in uscita. Dopo quattro minuti il raddoppio degli ospiti; palla persa banalmente a centrocampo dai locali, ancora triangolo sulla destra e servizio sull’inserimento di Santarsiero, il capocannoniere con un preciso diagonale trova l’angolo sul palo lontano. Al 20’ sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra, Tudisco conclude di potenza, Fimmanò leggermente in avanti sfiora di testa mettendo fuori causa il meglio appostato Ferrenti. Nei minuti di recupero ancora Ferrenti ha a disposizione l’ultima occasione su punizione, la sua conclusione però non è precisa e non si compie il “miracolo”.
IL TABELLINO PGS DON BOSCO VARISIUS
2 1
PGS DON BOSCO: Picerno, Cuccarese, Pace, Notargiacomo, Giannini, Filadelfio, Pietrafesa, Vaccaro, Picciano, Mancusi, Pasos. A disposizione: Barra, Baldassarre, Faruolo, Nobile, Mazzola, Garramone, Costa. Allenatori: Ciriello-Giuzio. VARISIUS: Galante, La Pacciana, Fiore, Chietera, Paterno, Locapo, Pistiniuc, Giasi, Acquasanta, Miglionico, Romano. A disposizione: La Manna, Di Cesare. Allenatore: Marchionna. MARCATORI: 20’ pt Picciano, 28’ pt Paterno, 15’ st Mancusi.
una squadra che è stanziata nelle zone alte della classifica. Ora sono fondamentali le prossime due partite, con Asso e Lauria, in cui dovremo fare di tutto per conquistare il bottino pieno”. terza volta. Il comitato regionale deve assumere una decisione che soddisfi le nostre richieste e anche le esigenze dei nostri ragazzi e le domande dei loro genitori visto che in questa stagione c’è già capitato di andare due volte a Montescaglioso dove la gara fu sospesa per nebbia, e dove sta capitando di andare due volte a Matera contro il Varisius dove la partita fu sospesa per un infortunio accorso al direttore di gara ad inizio secondo tempo”.
Le pagine di Calcio Giovanile sono curate dall’Agenzia Nigro
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 45
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
Acquasanta: “Continuniamo nel lavoro di valorizzazione dei ragazzi”
Matera, proseguire a vincere A Muro segnano Grittani, Ramundo (due) e Bedini IL TABELLINO MURESE 2000 I. MATERA
1 4
MURESE 2000: G. Pepe, Mangone, Galizia, D’Arca, Colucci, Troglia, Ceccia, Latorre, A. Pepe, De Martino, Bianchini. A disposizione: Remollino, Marolda, Gugliotta, Barile, Colonna, Triolo, Altamura. Allenatore: Ciarliero. I. MATERA: Robertone, Bedini, Manicone, Tancredi, Calderone, Tataranni, Palmirotta, Grittani, Nicoletti, Ramundo. A disposizione: Andrulli, Clemente, Melodia, Piccinni, Mastovito, Vulpis, Brunone. All.: Acquasanta. MARCATORI: 24’ pt Grittani, 28’ pt e 3’ st (rig.) Ramundo, 10’ st Bedini, 20’ st e 22’ st De Martino. MURO LUCANO - Il Matera di Savio Acquasanta passa a Muro Lucano segnando il doppio dei gol
realizzati dalla formazione di mister Ciarliero. La cronaca. Nel primo tempo la partita è principalmente giocata a centrocampo con la Murese che assolve bene il proprio compito riuscendo a contenere gli attacchi dei materani, almeno fino al 24’, minuto in cui Grittani, pescato sul filo del fuorigioco, trafigge l’incolpevole Pepe con un tiro sferrato da distanza ravvicinata. Dopo il vantaggio il Matera continua ad attaccare e dopo qualche minuto arriva il raddoppio di Ramundo. Si chiude così il primo tempo sul punteggio di 0-2 per la squadra di mister Acquasanta. Il secondo tempo si apre con la Murese in avanti con De Martino che spreca una buona occasione incespicando nel pallone dopo aver superato la difesa avversaria. Nella successiva azione portata avanti dagli ospiti l’arbitro concede il rigore che viene realizzato Ramundo che firma così la doppietta. Il quarto gol non si fa aspettare; l’autore è Bedini tutto solo in mezzo all’area non sbaglia. La Murese 2000 tenta di reagire e a meta del secondo
Nicoletti (Invicta Matera)
tempo si fa vedere dalle parti di Robertone. Subito dopo il rinvio Marolda, subentrato a Troglia, ruba palla ad un difensore, serve in area De Martino che non sbaglia e realizza il 4-1. Neanche il tempo di riprendere il gioco e la Murese fa il bis ancora con De Martino. A dieci minuti dalla fine la squadra di casa può riaprire la partita con A. Pepe che però sbaglia da pochi metri. Con questa occasione fallita si spengono le speranze di rimonta della Murese 2000 che esce a testa alta da questa sfida vinta con merito dai ragazzi di mister Savio Acquasanta.
A Scanzano sei gol e tante recriminazioni
Il team di Vito Leone vince la sfida salvezza di Montescaglioso
Foggiano,un pari che soddisfa molto
Al Policoro 2000 i tre punti per evitare la retrocessione
IL TABELLINO AS SCANZANO FOGGIANO MELFI
3 3
AS SCANZANO: Bastiano, Quintani, Ponzio, Castellucci, Ciaglia, Gerardi, Faillace, Camardi, Vittoria, Castellano. A disposizione: Ciancia, Bendaj, Florio, Lucarelli. Allenatore: Castellano. FOGGIANO MELFI: Corona, N. Mossucca, Grasso, Asquino, Simonetti, Tartaglia, Gallo, Urbano, V. Mossucca, Corbo, Guerrieri. A disposizione: Corsino, Capobianco, Verderosa, Patanella. Allenatore: Urbano. MARCATORI: 10’ pt Ponzio, 16’ pt e 8’ st Gallo, 22’ pt Faillace, 27’ pt V. Mossucca, 20’ st Camardi. SCANZANO - Ci vogliono sei gol per decretare il pareggio tra lo Scanzano e il Foggiano Melfi che rendono emozionante una gara che è
Camardi (As Scanzano)
stata divertente e ci tengono a sottolineare le due squadre, “diretta da un arbitro non all’altezza”. La cronaca. Al 10’ lo Scanzano passa in vantaggio; Camardi batte una punizione dal limite che coglie in pieno la traversa, il pallone ritorna in campo e Ponzio è il più veloce a scaraventarsi sul pallone e ad indirizzarlo in rete. Al 16’ è Gallo per il Foggiano in contropiede, lanciato da Corbo, a battere il portiere in uscita con un bel diagonale. Al 22’ Faillace riporta in vantaggio i locali: dopo essere stato lanciato dalle retrovie il numero 8 locale beffa il portiere con un preciso tiro sotto l’incrocio. La partita è emozionante e il Foggiano pareggia al 27’ con Vito Mossucca che sotto rete raccoglie un ribattuta del portiere gonfiando la porta dei locali. Nella ripresa è il Foggiano ad andare in vantaggio con Francesco Gallo che firma la sua personale doppietta girandosi molto bene in area e infilando il portiere locale con un bel tiro. Al 20’ arriva anche il terzo gol dello Scanzano con Camardi che infila il portiere in uscita con un preciso diagonale.
Capobianco (Foggiano Melfi)
MONTESCAGLIOSO - Il Policoro 2000 ottiene a Montescaglioso, contro il Deportivo, tre punti importantissimi per la salvezza. E’, infatti, uno scontro tra due squadre di bassa classifica quello che mette di fronte l’undici del duo Paolicelli-Braja al team del dinamico Vito Leone. Una gara che, proprio per l’importanza della posta in palio, viene giocata da tutti i contendenti con grande determinazione. I ragazzi di casa iniziano bene la partita con Mianulli che al 10’, lanciato da Motola, è anticipato dal portiere in uscita. Gli ospiti reagiscono con prontezza e al 18’ si portano in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Antonucci e grazie alla complicità di un difensore e del portiere locale. Il Policoro 2000 cerca il raddoppio ma in questa fase emergono per bravura Palazzo e Gallitelli, entrambi in forza al Deporti-
gnore, mi riferisco all’arbitro, è stato capace di espellere i due allenatori, un giocatore del Policoro 2000 il primo tempo per fallo, ammonire quattro giocatori per parte e soprattutto fischiare circa ottanta volte. Una vera e propria pazzia. Lo ripeto; è stata una partita correttissima da ambo le parti e questo va detto perchè so quanto ci tiene sia la nostra società che quella di Montescaglioso per la disciplina e la correttezza. Purtroppo non è dipeso da noi e spero che qualcuno prenda provvedimenti in merito. Comunque devo dare merito alle due squadre che nonostante tutto sono stati tranquille e hanno cercato solo di giocare a calcio, uscendo dal campo salutandosi fraternamente. Voglio fare un plauso a miei ragazzi per come hanno giocato, una vittoria salutare dopo la sconfitta immeritata nel derby. Bene la difesa portie-
DEPORTIVO M. POLICORO 2000
1 4
DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Disabato, Gallitelli, Patimisco, Martino, Eletto, Braj, Rizzo, Panarelli, Motola, Palazzo, Mianulli. A disposizione: Matera, Soranno, Ditaranto, Dinota, Martino, Bitondo, Affortunato. Allenatori: Paolicelli-Braj. POLICORO 2000: Barletta, Buongiorno, Federici, Spagnuolo, Fortunato, DeLuca, D’Alessandro, Le Rose, Antonucci, Sanchirico. A disposizione: Bruneo, Lucarelli, Fornaro. Allenatore: Leone. MARCATURE: 18’ pt Antonucci, 24’ pt Stigliano, 20’ st Fornaro, 25’ Sanchirico, 27’ st Palazzo. re compreso, e sono felice per Fornaro per il suo primo gol in campionato, un ragazzo che merita tutta la mia stima bravo a farsi trovare sempre pronto in ogni occasione”.
Padre Minozzi e Metanauto Lucana Picerno si dividono la posta
IL TABELLINO PADRE MINOZZI METANAUTO
vo. Il gol che l’undici di Vito Leone cerca arriva grazie a Stigliano e serve a dare maggiore convinzione alla compagine policorese che poi dilaga grazie alle reti di Fornaro e Sanchirico. Il gol della bandiera per l’undici di casa lo firma Palazzo a coronamento comunque di un’ottima prestazione personale in un match che è servito a rendere più emozionante la lotta per la salvezza in cui restano immischiate sia il Deportivo Montescaglioso che il Policoro 2000. Proprio il tecnico del Policoro 2000, Vito Leone, ci ha rilasciato questa dichiarazione che riportiamo integralmente: “Mi dispiace stare qui a parlare per l’ennesima volta dei direttori di gara e questo è anche il pensiero del mio collega del Montescaglioso, visto che concordiamo sul fatto che non si può rovinare una partita corretta con rispetto delle parti. Questo si-
IL TABELLINO
1 1
PADRE MINOZZI: Abatiello, Greco, Garofalo, Balducci, Morando, Amendolara, Pontandrolfi, Trupo, Prete, Silvestri, Di Matteo. A disposizione: Bianco, Pascale, Mitidieri. Allenatore: Silvestri. METANAUTO: Giubileo, Forastiero, V. Topazio, Scavone, Carriero, S. Topazio, Barnabei, Capece, Podano, Traficante, Miglionico. A disposizione: Cappiello, Zavate, Gigante, Faraone. Allenatore: Petrullo. ARBITRO: Grieco di Bernalda. MARCATORI: 25’ pt Podano, 31’ st (rig.) Abatiello
A Policoro termina in parità POLICORO - E’ con un pareggio che il Padre Minozzi di Salvatore Silvestri e la Metanuato Lucana di Nicola Petrullo archiviano la gara che li ha visti opposti in un freddo pomeriggio di gennaio. Alla squadra locale è di certo mancato qualcosa e il gioco ne ha risentito parecchio. Il commento del tecnico Silvestri a fine partita non lascia del resto dubbi: "Non mi è piaciuta molto la prestazione dei miei ragazzi. Sono, infatti, stati meno concreti delle altre volte e ritengo il pareggio un risultato sostanzialmente giusto". La Metanauto ha spinto di più sull’acceleratore e al 25’ è riuscita a passare in vantaggio con Podano che
Petrullo (Metanauto)
Abatiello (Padre Minozzi)
ribadisce in rete un tiro in precedenza respinto da Abatiello. Il gioco perlopiù svolto a centrocampo, seppur con occasioni non concretizzate dai vari Silvestri, Di Matteo e Prete, sciuponi sotto porta, lascia agli ospiti il
vantaggio quasi fino alla fine, poi, quando mancano solo quattro minuti al termine, il Padre Minozzi pareggia con Abatiello che trasforma in gol il calcio di rigore concesso per fallo su Silvestri.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
46 Sport
Gianpaolo D’Andrea è il mattatore del match con sei realizzazioni
L’Aviglianese a gonfie vele I ragazzi di Vincenzo D’Andrea segnano ben nove gol IL TABELLINO AVIGLIANESE GRASSANO
9 3
AVIGLIANESE: Santarsiero, Nardiello, Rinaldi, Telesca, Salvatore, L. Mecca, Romaniello, Ferrara, D’Andrea, Vaccaro, V. Mecca. A disposizione: Dellacroce, Manfredi, Esposito, Sileo, Martinelli, Claps, Colangelo. All.: D’Andrea. GRASSANO: Lafiosca, Montesano, Cetani, Annecca, Marcosano, Aversa, A. Abbatangelo, Lagonigro, Lijoi, Carbone, G. Abbatangelo. A disposizione: Porzia, Pantaleo, Becci, Pellegrino, Giacomobello. All.: Monte. MARCATORI: 3’ pt, 16’ pt, 7’ st, 15’ st, 32’ st e 34’ st D’Andrea, 10’ pt e 18’ st Abbatangelo, 22’ pt Aversa, 11’ st Nardiello, 24’ st V. Mecca, 28’ st Salvatore.
AVIGLIANO - Le premesse che tra l’Aviglianese ed il Grassano si sarebbe giocata una partita spettacolare c’erano tutte. Di fronte si sono trovate due squadre che hanno un gioco speculare, più votato all’attacco che alla difesa ed anche perchè i ragazzi di mister D’Andrea non avevo digerito la sconfitta patita all’andata. La cronaca. Passano appena tre minuti dal fischio d’inizio che l’Aviglianese passa in vantaggio con il solito Giampaolo D’Andrea che trafigge con un forte tiro dal limite dell’aria il portiere ospite. La gioia dei granata dura pochi minuti perchè il Grassano, al 10’ su calcio di punizione pareggia con Abbatangelo. I ragazzi dell’Aviglianese ritornano in vantaggio al 16’ ancora con Gianpaolo D’Andrea che da vero opportunista approfitta di una corta respinta del portiere per aumentare il proprio bottino personale. Il Grassano non demorde ed al 22’ acciuffa il momentaneo pareggio con
D’Andrea (Aviglianese)
Il Grassano
Aversa. L’Aviglianese ha l’opportunità allo scadere del primo tempo di ripassare in vantaggio ma V. Mecca si vede respinta la conclusione dal bravo LaFiosca. Il primo tempo termina in parità. La ripresa inizia con l’Aviglianese che alza subito il ritmo della gara e si riporta in vantaggio, il minuto è il 7’, con un’azione tutta di prima conclusa in rete
dal solito D’Andrea, abilissimo a raccogliere un preziosissimo assist del compagno Nardiello. Quando siamo all’11’ è proprio Nardiello con un tiro dai 25 metri a trafiggere per la quarta volta la porta del Grassano. Al 15’ l’Aviglianese si porta sul 5-2 grazie alla quarta rete di D’Andrea, indiscusso protagonista della giornata. Tre minuti do-
Telesca (Aviglianese)
po il punteggio cambia perché gli ospiti segnano il loro terzo gol con Abbatangelo. La gara sembra riaprirsi ma i ragazzi di mister Vincenzo D’Andrea decidono di chiuderlo e sul tabellino dei marcatori si aggiunge al 24’ V. Mecca che batte con estrema precisione l’incolpevole LaFiosca. Al 28’ settimo sigillo della squadra amaranto: su calcio
Mottola: “Il lavoro alla fine paga sempre”
Il Varisius di Miulli fa sua una partita molto vibrante
Melfi, cinquina in casa Dedalo
Fatali alla PGS Don Bosco gli ultimi cinque minuti
POTENZA - I gialloverdi di Antonio Mottola raccolgono altri tre punti preziosi fuori le mura amiche e si portano stabilmente nella zona alta della classifica. Il risultato di 5 a 1 rende merito ai giovanissimi melfitani capaci sin dai primi minuti, su un campo al limite dell’impraticabilità, a prendere le redini del gioco e a divenire presto i padroni del campo. La cronaca. Al 5’ i gialloverdi portano il loro primo affondo; sulla fascia sinistra Sportella è bravo a liberrasi per il cross effettuato con maestria per Fortuna che vede la propria conclusione respinta sulla linea di porta da
un difensore potentino. E’ il preludio al gol del vantaggio che giunge al 9’: ennesimo traversone di Sportella che viene raccolto dall’attaccante Ricchiuti che da pochi passi non sbaglia. Al 15’ ancora il generosissimo Sportella è protagonista del raddoppio realizzato da Fortuna che da pochi passi mette alle spalle di Basalone un ottimo assist del numero 8 ospite. Il 2 - 0 accompagna le due squadre all’intervallo e nella ripresa l’andamento del match non cambia. Al 7’ i ragazzi di mister Mottola realizzano la terza rete con Toglia che va a segno direttamente su calcio di punizione dalla lunga distanza. Al 20’ Ricchiuti viene atterrato all’interno dell’area di rigore locale; il direttore di gara assegna la massima punizione al Melfi della cui trasformazione se ne incarica il giovanissimo Lorenzo Libutti che realizza con grande personalità la quarta rete melfitana. Al 29’ non poteva mancare all’appuntamento con la goleada il centrocampista melfitano Errico che non è solito a segnare con un bolide da fuori area. Al 33’ la Dedalo sfrutta un calo di concentrazione della difesa melfitana e segna il goal della bandiera con Damato. Questo il commento di fine gara rilasciato da Antonio Mottola tecnico dell’As Melfi: “Niente di sorprendente per quanto stiamo facendo perché i risultati li meritiamo. I risultati che stiamo pazientemente ottenendo in questo ultimo tempo non sono altro che la dedizione costante in un progetto di lavoro e impegno dei ragazzi e dello staff del settore giovanile del Melfi.”
Mottola ( As Melfi)
Toglia ( As Melfi)
IL TABELLINO DEDALO AS MELFI
1 5
DEDALO: Basalone, Salvato, Santarsiero, Pace, Tammone, Franculli, Gilio,Rivela, Sabia, D’Amato, Lucia. A disposizione: Genovese, Lasala, Loruso, Lasala,Lorusso, Padula, Landi, Tortorelli. Allenatore: Porretti. AS MELFI: Motta, Libutti, Venezia, Lamorte, Toglia, Errico, Nigro, Sportella, Ricchiuti, Laccertosa, Fortuna. A disposizione: Caruso, Caccavo, Luciano, Onorati, Vodola, Tirico, Graziano. Allenatore: Mottola. MARCATORI: 9’ pt Ricchiuti, 17’ pt Fortuna, 7’ st Toglia, 20’ st Ributti, 29’ st Errico, 33’ st Damato.
MATERA - Il Varisius ritorna alla vittoria dopo il match decisivo di sette giorni fa perso contro l’Assopotenza. Contro la sorprendente PGS Don Bosco i ragazzi di mister Miulli giocano un buon primo tempo e chiuso giustamente in vantaggio con più azioni per il secondo gol. Poi, nella ripresa, appannamento e ospiti che trovano prima il pari e poi il vantaggio. Il finale di gara è acceso e combattuto soprattutto per colpa di qualche genitore troppo maleducato che ha proferito qualche parola di troppo. In programma c’è e deve restare sempre una partita di calcio di ragazzi. La cronaca. La prima azione pericolosa è degli ospiti con Acierno che sfiora con un tiro dalla distanza l’incrocio dei pali. Al 10’ c’è la risposta materana; Dimarzio dalla destra serve Leone in area che tira prontamente e incrocia fuori. Dopo un minuto, azione in fotocopia sempre con gli stessi protagonisti. Al 17’ arriva il meritato vantaggio locale; azione bella e veloce iniziata da Leone che serve sulla destra Dimarzio, che di pri-
IL TABELLINO ACCADEMIA CALCIO 0 ASSOPOTENZA 10 ACCADEMIA POTENZA: Foscolo, Geleorghita, Bochicchio, Sarni, Notarfrancesco, Ciorgiari, Pesacane, Santangelo, Vitale, Santopietro, Santimone. A disp.: Santomauro, Gerardi. Allenatore: Labanca. ASSOPOTENZA: Quagliano, Lorusso, Scelzo, Brindisi, Lotito, Pace, Palermo, Lapenna, Petruzzi, Laurino, Buccarello. A disposizione: Gaudiosi, Lo Prete, Di Lucchio, Di Nella, Lacidogna, Benedetto. Allenatore: Albano. MARCATORI: 5’ pt e 4’ st Lapenna, 9’ pt, 20’ pt, 10’ st e 20’ st Palermo, 14’ pt e 25’ pt Pace, 13’ st e 28’ st Gaudiosi.
Montemurro (Varisuis)
Acierno (Don Bosco)
ma serva l’accorrente Fontana che incrocia il tiro e segna. Al 19’ altra azione gol di Fontana, che in girata coglie la traversa in un’azione confusa. Allo scadere di tempo Vaccaro in area di rigore tira ma la conclusione è debole. La ripresa si apre con l’azione pericolosa di Fontana che di testa impegna la difesa avversaria. Al 16’ il Don Bosco trova il meritato pareggio; azione di Vaccaro, che serve lo sgusciante Mancusi che infila Mancino. Dopo il pareggio, gli ospiti spingono alla ricerca del vantaggio, raggiunto
al 22’ su rigore di Lo Giudice. Al 24’ sfortunata autorete sempre di Lo Giudice che permette al Varisius di agguantare il pari in un momento difficile. Al 30’ il Varisius ritorna a sorridere con un jolly di Montemurro che trova il gol della vittoria permettendo alla sua squadra di riprendere la corsa in classifica. Questa la dichiarazione di Antonello Condelli, tecnico della PGS Don Bosco: “E’ forte il rammarico per questa sconfitta maturata negli ultimi minuti. Stavamo amministrando alla grande il vantaggio ma il brutto
piazzato dai 30 metri è Salvatore a raccogliere l’abbraccio dei propri compagni di squadra. Nel finale, precisamente al 32’ e al 34’ Gianpaolo D’Andrea incrementa il suo bottino personale portando a 6 le sue marcature in una giornata vissuta da vero protagonista per la gioia dei suoi compagni e per quella dei dirigenti amaranto.
IL TABELLINO VARISIUS DON BOSCO
3 2
VARISIUS: Mancino, Andrisani, Marian, Stano, Schiuma, Perrone, Dimarzio, Montemurro, Fontana, Leone, Basile. A disposizione: Garipoli, Iacovone, Festa, Gallo, Ambrosecchia, Pavese. Allenatore: Miulli. DON BOSCO: Pietrafesa, Vomero, Licciardi, De Simone, Lo Giudice, Sibillano, Gramaccia, Acierno, Mancusi I, Ge.Vaccaro, Casale. A disposizione: Tortorelli, Zuddas, Sabia, Gio. Vaccaro, Ascenzo, Mancusi II. Allenatore: Sabia. ARBITRO: Cristallo di Matera. MARCATORI: 17’ pt Fontana, 16’ st Mancusi I, 22’ st Lo Giudice (rig.), 24’ st (aut.) Lo Giudice, 30’ st Montemurro. intervento di gioco ai danni del nostro portiere Pietrafesa, che ha riportato un brutto trauma al polso e un taglio sul labbro superiore, ci ha costretti a mandare in porta il centrocampista Giovanni Vaccaro. L’uscita in lacrime di Pietrafesa ha scombussolato l’intera difesa che nei cinque minuti di recupero si è fatta battere per ben due volte, consentendo così al Varisius di ribaltare il risultato”.
L’Accademia travolta dalle dieci reti realizzate dagli Albano-boys
Assopotenza,tutto come previsto POTENZA – Tra la prima della classe, l’Assopotenza di Leo Albano, e il fanalino di coda, l’Accademia di mister Labanca non ci sono solo dieci gol di differenza, ma soprattutto più di cinque unti di distacco. Un abisso che si è ben potuto vedere in questa diciottesima giornata di campionato dove la squadra prima in classifica ha concesso poco, anzi nulla, ai pari età dell’Accademia. Il punteggio è scontato così come l’andamento del match che è stato a senso unico. Troppo forte si sono dimostrati Lotito e compagni che hanno regolato gli avversari di
Pace (Assopotenza)
turno con cinque gol per tempo. Le doppiette di Lapenna, Pace e Gaudiosi, ma soprattutto la quaterna di Palermo hanno fatto lievitare il punteggio su un 10 – 0 che mister Leo Albano commenta con queste parole: “Il nostro dovere è quello di giocare bene e onorare il campionato. Lo abbiamo fatto anche in questa gara dove devo dire che nonostante il passivo i nostri avversari si sono impegnati molto. I miei ragazzi devono comunque restare molto concentrati e giocare tutte le partite con molta determinazione e umiltà”.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 47
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
serie
D Lucana CLASSIFICA
Davide Bonora: su di lui sono appoggiate le speranze della Bawer Matera
A Dilettanti Il coach di Matera amareggiato: «L’unica ricetta ora è il lavoro»
La Bawer è tornata all’antico Ponticiello: «Ho rivisto mollezza difensiva e anarchia in attacco» «Siamo tornati all’antico e questo non mi fa piacere. Siamo tornati ad esprimerci con mollezza difensiva nei primi due quarti ed in totale anarchia tattica da un punto di vista offensivo». Resta impietosa anche dopo ventiquattro ore di tempo l’analisi di Ciccio Ponticiello sulla sconfitta casalinga contro Trapani della Bawer Matera e il tecnico conferma: «siccome l’allenatore sono io ed allora è giusto che mi assuma le responsabilità di quanto successo. Io so che i giocatori sanno benissimo cosa il campo richiede di fare, ma evidentemente nell’ambito di un ciclo fisiologico la squadra ed il singolo sono tornati a fare quello che facevano in autunno, anche se a livello inconscio ma siamo tornati indietro dopo aver risposto per un mese all’emergenza». Ponticiello non cerca scuse anzi aggiunge rispetto al match contro Trapani: «noi dobbiamo giocare a ritmi alti come abbiamo fatto con profitto nei primi due quarti, abbiamo le attitudini per riuscire a farlo». Poi è chiaro che nel Matera è subentrata anche una componente mentale che ha finito per fare la differenza ed aiutare ulteriormente il cammino di Trapani: «ci sono stati degli elementi ansiogeni che hanno inciso sul risultato, noi drammatizzavamo ogni errore e la conseguenza è stata che ne seguiva immediatamente un alto». Ora la Bawer ha la necessità di guardare avanti e pensare a risalire la china anche se l’obiettivo play off sembra essersi allontanato. Ponticiello non si arrende ma spiega: «è chiaro che noi ci crediamo ancora, adesso però non dobbiamo guardare la classifica. Sei punti da recuperare possono sembrare tanti. Noi dovremo riuscire ad analizzare il -2 in media inglese in cui ci ritroviamo e provare a ritornare a zero al più presto possibile, partendo già dalla sfida di domenica prossima a Palestrina». Da questa mattina il tecnico materano riprenderà a
Grappasonni e accanto l’intera Bawer sconsolata per il ko
lavorare sul campo ma non ha intenzione di esasperare nulla nel bene come nel male. Nessuna ricetta partire contro questa crisi, nè il bastone e nè la carota. «Se si vuole l’unica ricetta che conosco in questo momento è il lavoro, non dobbiamo credere che tutto va male dopo
questa sconfitta come non andava tutto bene nelle settimane passte. L’unica vera risposta è il lavoro, ognuno deve sentirsi chiamato in causa in prima persona. E’ per questo che mi sono assunto le mie responsabilità, ora ognuno deve fare al meglio il proprio lavoro e la
GIUNTAal girodiboa,nello scorsofine settimana la D regionale ha osservato un turno di riposo. Alla fine del girone d'andata guida la Pielle Matera, a quota 16 e ancora imbattuta. I giovani materani hanno chiuso meritatamente in testa il girone d'andata ma, va detto, hanno avuto in casa tutti gli scontri diretti (+7 col Ciumnera, +10 nel derby contro la Virtus), senza aver giocato (partita vinta a tavolino) sul campo il match di Salandra, che avrebbe testato in maniera evidente le ambizioni e le capacità di D'Ercole e compagni. Alle spalle della capolista, staccate di quattro punti, ci sono proprio Salandra e Virtus Co.Re.Ma, con questi ultimiin vantaggionello scontro diretto giocato al PalaLanera (8172). La squadra della collina materanahapagato caralasconfittacasalinga a tavolino contro la Pielle e si è fatta sorprendere in casa della Virtus, dopo aver condotto di dieci lunghezze fino a cinque minuti dal termine, presentandosi a metà campionato verosimilmente con qualche punto in meno rispetto alle aspettative della vigilia,
propria parte. Dobbiamo guardare ai problemi e risolverli, non aspettando la sfida con il Palestrina ma già da domani (oggi per chi legge, ndr) alla ripresa degli allenamenti». La Bawer ha l’esigenza di ritornare a giocare e ad esprimersi con una certa
continuità, mostrando le qualità che l’avevano caratterizzata in passato. L’obiettivo play off a questo punto è lontanissimo ma Ponticiello ha chiarito che non esistono al momento ipotesi di resa ma che, anzi, già da domenica a Palestrina si dovrà lavorare per ri-
La Serie D al giro di boa La Pielle domina il torneo ma restando una delle più serie candidate alla promozione finale. Bene anche la Virtus di Conterosito, incappata più che nel derby nell'inaspettata sconfitta esterna (76-69) di metà girone in casa della Fingap Invicta, che priva Losco e compagni di quello che sarebbe stato un secondo posto in solitaria, che non macchia però il positivo cammino della squadra materana. La Virtus, inoltre, nel girone di ritorno avrà la possibilità di giocare il derby in casa ma dovrà far visita al Salandra al Pala Montagnola. Alle spalle di questo trio di favorite, si presenta la coppia di potentine formate da Ciumnera e Fingap Invicta, che hanno chiuso il girone d'andata a quota 10 ma che non potranno competere, da regolamento, per un posto nei playoff. Le squadre di Montemurro hanno un bilancio positivo (5-3), sconfitte solo
dalle tre di testa (ad eccezione dell'Invicta che ha battuto una Virtus incompleta ma perso il derby col Ciumnera) e, pur non avendo ambizioni di classifica, visto il giusto mix di esperienza e gioventù, renderanno sicuramente interessanti ed avvincenti le partite del girone di ritorno, togliendo magari anche qualche punto alle squadre che lotteranno per la vetta. In ripresa, con due vittorie nelle ultime tre partite, c'è anche la Renudo Vito Lepore(6 punti), altra squadra che non ha aderito al regolamento campano e che, tuttavia, accanto agli esperti di questo campionato sta favorendo la crescita dei giovani del suo settore giovanile, mentre la parte bassa della graduatoria è riservata a tre squadre della provincia potentina. L'Olimpia Melfi (4 punti) fa la “corsa” sul Genzano, ultimo, per garantirsi il
partire nella maniera migliore. Ricorrendo a quegli equilibri complessivi che la squadra sembra ritrovare solo a sprazzi e che soprattutto in attacco hanno bisogno di essere oliati molto meglio. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
quarto ed ultimo posto utile per accedere ai playoff e finora ha conquistato vittorie solo contro le matricole Valdagri e Genzano stesso, con i gialloverdi che, probabilmente, sfideranno la prima in classifica nella semifinale. Ricordiamo che solo le tre squadre di testa, aggiunte a Melfi e Genzano, hanno maturato il diritto a disputare i playoff a quattro squadre che decreteranno le due lucane ammesse agli spareggi-promozione con le due formazionicampane classificatesialterzo e quarto posto del proprio campionato. Nelle ultime due posizioni troviamo Valdagri e Genzano, matricole di questo campionato, con i primi che hanno ottenuto la loro unica vittoria proprio nello scontro diretto contro i giovani guidati da coach Grasso, che chiudono la graduatoria, ma va dato atto ad entrambe le squadre di favorire, con la loro partecipazione al massimo campionato regionale, la crescita del movimento lucano non solo nel capoluogomaanche incentrifinorapoco presenti nel panorama lucano. Donatello Viggiano
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
48 Sport
A Dilettanti Il presidente Petrullo: «Troppo pochi 47 punti segnati»
Molfetta inguaia la Publisys I pugliesi lasciano il Potenza all’ultimo posto in classifica IL CAMMINO della Publisys Potenza è sempre più complicato. A dirlo è impietosa la classifica che vede i bianconeri ultimi in classifica in solitario dopo l'exploit del Molfetta ad Agrigento. La squadra di Cesare Ciocca continua a far registrare solo delusioni per il pubblicoe lasocietàbianconera che attende un segnale di risveglio dalla compagine potentina. La brutta battuta d'arresto rimediata a Palestrina complica ulteriormente i programmi della società e del gruppo che in terra laziale ha confermato tutti i suoi limiti evidenti di questo periodo. In attacco la formazione di Ciocca continua a segnare con il contagocce, solo la difesa funziona ma quando la palla non va nella retina sono dolori per il quintetto potentino, che può accampare quale unica scusante l'assenzadi Ruggerie le condizioni non perfette di Carrichiello. La sconfitta di Palestrina segna il punto più basso dei tre anni di terza serie in seno al clan di via degli Oleandri. L'ultimo malinconico posto in classifica è un segnale davvero brutto per tutto l'ambiente, chiamato a dare una risposta immediata e non facile a partire dal confronto di domenica prossima contro la capolista del campionato, quel Sigma Barcellona che ha perso sabato sera a Perugia ed avrà grande voglia di riscattare il - 16 patito contro la compagine di Maurizio Buscaglia. Nessun movimento appare all'orizzonte, le nubi dense e plumbee che attanagliano l'intero ambiente sono come un macigno difficile da sopportare. La squadra non rende, il comportamento in campo dei giocatori lucani non è eccellente, in attacco il team di Ciocca stenta a trovare la via delcanestro,i 47puntisegnati a Palestrina dimostrano la sterilità offensiva di una squadra incapace di ammazzare le partite e di vincerle. Il quadro della situazione alla vigilia del duro scontro di domenica contro la capolista siciliana è davvero nero. Dopo Barcellona i bianconeri saranno ospiti del Ferentino. La stagione si è maledettamente complicato, per raggiungere il penultimo posto saranno necessarie combinazioni di risultati davvero incredibili.
Il presidente Francesco Petrullo (foto di Andrea Mattiacci)
Potenza dovrà assolutamente superare Molfetta in classifica, in caso di parità sarà necessario vincere con più di 18 punti di scarto. L'analisi del match perso a Palestrina è tutta nelle parole del presidente Francesco Petrullo che ha di-
chiarato: “La partita è stata brutta, noi abbiamo avuto paura di vincere e ciò appare comprensibile, Palestrina ha sfruttato meravigliosamente le occasioni propizie. Noi non abbiamo approfittato delle poche opportunità avute duran-
te i quaranta minuti di gara”. Petrullo va giù duro quando parla dei problemi in attacco: “I 47 punti segnati sono pochissimi. In attacco non riusciamo a dare continuità al nostro gioco. Ciocca? Ora ci tocca smaltire la sconfitta”. E'
ancora amaro il commento di Petrullo quando parla del colpo gobbo di Molfetta ad Agrigento: “La vittoria dei pugliesi ci mette ulteriormente il bastone tra le ruote, le cose si complicano, dobbiamo continuare a giocare le partite e
combattere”. L'animo del guerriero basterà alla Publisys Potenza per salvarsi? Se lo augurano tutti in casa bianconera, anche se l'impresa appare ardua e terrificante. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
B Donne Il dirigente Muliere trova le cause della sconfitta della Basilia
«E’ mancata concentrazione e lucidità» ESORDIO sfortunato per la Basilia Basket Potenza, nel risultato e per una prestazione complessivamente al di sotto delle attese della vigilia, nella poule promozione della B d'Eccellenza. Si sapeva che la trasferta di Messina poteva nascondere più di qualche insidia per Aurigemma e compagne: tanto più dopo la pausa del campionato, oltre che per il fatto di trovarsi di fronte una squadra capace, sul suo parquet, di tirar fuori sempre qualche risorsa in più. Ma dopo un approccio con la partita non proprio ideale (le rossoblù allenate dal tecnico Scarano erano andate sotto di otto già nella prima frazione di gioco), le potentine sembravano aver trovato la chiave per scardinare la difesa peloritana: tanto da chiudere il quarto
inaugurale sul 19-15, vantaggio che pareva il prologo per una seconda parte di partita in crescendo. Proprio i secondi dieci minuti però vedevano le padrone di casa cambiare passo, approfittando di qualche incertezza di troppo della Basilia e sprintando all'intervallo lungo su un +11 sostanzialmente decisivo (visto il 75-66 al 40') per l'assegnazione del successo. «Sì, loro hanno messo a segno un break pesante nel secondo quarto, ma obiettivamente una grossa mano gliel'abbiamo data noi sbagliando troppo in tutto l'arco della gara», il commento del general manager rossoblù, Roberto Muliere, al termine del confronto in terra siciliana. «Se solo pensiamo al 19 su 23 finale ai liberi, ecco che le nostre re-
criminazioni trovano una ragion d'essere. Sebbene la sconfitta non derivi solo da quello, ma più in generale da una prestazione sottotono e dalla mancanza della giusta concentrazione e lucidità in campo da parte delle ragazze». Un passo indietro dunque per la Basilia, che non è riuscita a rialzare la testa dopo la sconfitta casalinga con il Campobasso con cui aveva chiuso la prima fase di qualificazione. Alle porte c'è poi la già delicata sfida con il Minibasket Battipaglia (di scena sabato al PalaPergola), già fondamentale per Crovatto e socie per tenersi a contatto con la metà superiore della classifica. «Ora dobbiamo ributtarci nel lavoro e guardare avanti - ha esortato Muliere pensando ai prossimi
Roberto Muliere
impegni -, ragionando con calma su quello che non è andato per il verso giusto a Messina e cercando di ritrovare la quadratura del cerchio». Luca Carlone sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 49
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
Contro il Foggia ha funzionato l’asse Nocioni-Serino (foto Andrea Mattiacci)
B Dilettanti La squadra di Paternoster centra il terzo successo della nuova era
Corporelle, ora il Siracusa L’Invicta è pronta per affrontare la capolista di coach Marletta POTENZA - Ed ora sotto il Siracusa. La terza vittoria della gestione Paternoster, conseguita contro un coriaceo Foggia, mette la formazione potentina nella condizione di affrontare i siciliani nella migliore condizione psicologica possibile. Tra l'altro, in quest'ultimo periodo, il Siracusa sta accusando una certa stanchezza ed ha perso la brillantezza che aveva nel girone di andata. La prova nella sofferta vittoria di domenica scorsa sul campo del Bernalda dove la squadra di Marletta ha avuto ragione dei lucani solo alla fine e dopo aver chiuso il primo tempo sotto di 13 punti. Per cui la Corporelle di questo periodo è sicuramente in grado di presentarsi a Siracusa con ottime credenziali e con concrete possibilità di tentare il colpaccio. I due punti ottenuti, con grande sofferenza, con la Libertas Foggia hanno fatto aumentare l'euforia. In tutto l'ambiente e soprattutto fra i dirigenti è alta la soddisfazione per questo inizio di anno molto positivo per la loro squadra e aumenta la fiducia perché arrivino altre prestazioni eccellenti e la posizione di classifica migliori sensibilmente. E infatti il direttore generale Enrico Torlo non fa niente per nascondere un ritrovato entusiasmo anche tra i dirigenti, anche loro, molto rinfrancati e finalmente gratificati dai progressi continui e costanti della squadra. “Devo riconoscere che abbiamo fatto un'ottima partita contro il Foggia. E non deve ingannare il fatto che la partita sia stata molto incerta e combattuta e che noi siamo riusciti ad avere ragione dei pugliesi solo nell'ultimo quarto. La posta in palio era molto alta sia per noi che per loro in chiave play off e quindi gli errori di mira possono essere giustificati. E' innegabile che questo successo ci spalanca le porte per i play off. Ma questo non significa che li abbiamo già conquistati. Il campionato è ancora lungo e noi dobbiamo mantenere alta la concentrazione per evitare spiacevoli sorprese. Adesso la squadra gira, combatte, è
B Dilettanti Le paure della vigilia si sono materializzate
La Bbc Bernalda è stata punita dalla coppia Corvino-Giuffrida
Enrico Torlo
viva e secondo me adesso se la può giocare con qualsiasi avversario con ottime chances di vittoria. Il rammarico più grande è che per le qualità del roster non siamo nel gruppo delle migliori, alcune delle quali non ci sono affatto superiori. Comunque la gara con il Foggia rappresenta un altro crocevia importante per il prosieguo del torneo. Adesso ci aspetta la gara in trasferta con il Siracusa che è un po' la nostra bestia nera dopo la finale play off dello scorso anno e la sconfitta che abbiamo subito nella gara di andata al palaPergola. Ma sono sicuro, considerando i nostri progressi e il periodo non eccezionale che sta attraversando la squadra siciliana, che possiamo prenderci una rivincita contro corvino e compagni. La nostra squadra ha recuperato motivazioni molto importanti ed ha veramente sterzato nel rendimento e nei risultati rispetto allo scorso anno. Dobbiamo solo augurarci di avere tutti al meglio della condizione e quindi la nostra preoccupazione è quella di recuperare completamente Corvo e Marino che hanno avuto problemi fisici”. Rocco Sabatella sport@luedi.it
Marinelli e Gaeta, accanto Delli Cari (foto tratta da www.cestisticabernalda.it)
BERNALDA - L'avvertimento “Attenti a quei due” dei giorni che hanno preceduto la sfida col Siracusa non è servito a molto se si considera che “quei due” (ci riferiamo ovviamente alla coppia Corvino-Giuffrida) hanno realizzato complessivamente 50 punti, cioè il 64% del bottino totale dei siciliani. E non è solo un fatto numerico, perché con il foggiano assente nel quarto iniziale e poi ben marcato nel successivo da Russo e Salvatore, e con il siracusano messo in grado di non nuocere nei primi 20 minuti, il team isolano è apparso poca cosa nonostante la presenza di altri buoni giocatori, tant'è che in quel periodo la BBC ha giganteggiato chiudendo a + 11 e +13 le due frazioni e raggiungendo vantaggi anche di 16 lunghezze. I problemi per la formazione di coach Vandoni sono cominciati quando le bordate degli avversari dai 6,25 hanno cominciato a colpire l'obiettivo (saranno 11 le bombe dei siciliani contro le sole 2 dei lucani, ovvero il 39% contro il 13%, anche se alla fine i locali possono vantare un buon 59% nel tiro da due contro il 38% dei viaggianti), e
quando gli ospitanti hanno cominciato a trascurare il gioco d'assieme e a perdere troppi palloni. Inoltre la scarsa vena al tiro da fuori da parte del team ionico e la non felice serata in tal senso dei suoi bomber principali hanno creato problemi in attacco allorquando coach Marletta, nel secondo tempo, ha fatto ricorso in più di una occasione alla zona contro cui si sono infrante le iniziative pur volenterose dei bernaldesi. Che poi il comportamento complessivo della squadra di casa nell'arco dei 40 minuti sia stato comunque apprezzabile è altra cosa, ed è provato dal fatto che nella valutazione globale la Cestistica raggiunga quota 79 contro il 75 degli avversari. Una serata da dimenticare piangendoci luttuosamente sopra, dunque? Non proprio: intanto c'è da salvare e da conservare come memoria utile la squadra dei primi due quarti, e da valorizzare la prestazione di alcuni singoli come Russo, Gaeta e, soprattutto, Marinelli (ormai una certezza) che hanno dato risalto alla propria presenza sul parquet; poi c'è da fare un applauso particolare a Salvatore che
ha passato gli ultimi giorni della settimana a letto con febbre e relative flebo, che avrebbe dovuto fare solo presenza in panchina ed ha invece insistito per giocare finendo per convincere lo staff tecnico-sanitario, e che ha giocato perfino bene almeno finché la condizione fisica lo ha assistito, fornendo una bella dimostrazione di attaccamento alla maglia ed al gruppo. Il lato poco felice della vicenda, in fin dei conti, non è tanto la sconfitta in sé dal momento che si giocava contro una delle regine del campionato, che perdere col Siracusa ci può anche stare e che le dirette concorrenti alla salvezza sono rimaste lì (tranne Catanzaro che è salita di un gradino in classifica), quanto il fatto che con qualche errore in meno si poteva vincere e sarebbero stati punti doppi. Ora la BBC è attesa dalla quasi impossibile trasferta di Bisceglie e poi dall'impegno casalingo col Bari che potrebbe diventare la partita dell'anno ai fini della salvezza; insomma, è ancora lunga. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
50 Sport
C2 girone A Caputo e Macellaro sono i grandi protagonisti del match
Calcio a 5
Dieci perle dell’Avis Vietri Messo alle corde l’Orlando Urbano: i play off ora alla portata C2 girone A Il Venosa si sbarazza del Bancone grazie a Paulangelo, Scoca e Papa
Nuova affermazione del Sacro Cuore S.C.VENOSA BANCONE
5 2
SACRO CUORE VENOSA: Scatamacchia, Papa, Paulangelo, Checa, Scoca, D'Errico, Briscese, Pescuma, Martone, Mancusi, Di Nardo. All: Martone. BANCONE: Genoves, Milano, Barbato, Santarsiero, Sileo S., Romano, Gruosso, Bochicchio, Vaccaro, Sileo V, Sileo D., Summa. All: Santarsiero. ARBITRO: Maria Teresa Belgiovine di Matera. RETI: 1' e 15' Paulangelo; 9' e 46' Scoca; 37' Papa; 47' Romano; 55' Santarsiero. VENOSA - Il Sacro Cuore di mister Martone vince e si mantiene nelle posizioni alte di classifica, in zona play-off, anche se il gioco a volte latita. Partita ben diretta da una bella donna proveniente da Matera, Bel Giovine. La cronaca. Al 1' Papa va al tiro, il portiere mette in angolo. Corner battuto dallo stesso Papa, Paulangelo, davanti la porta, mette dentro. Al 2' Checa spreca davanti la porta un invito al tiro di Scoca. Al 3' si vede il Bancone, Barbato da sinistra, servito da un compagno, mette fuori. Al 4' Santarsiero per Romano, che da pochi passi spedisce a lato. Al 5' Scoca conclude centrale, Genovese si oppone di pugno. Al 9' raddoppiano i locali: Scoca ruba palla a centrocampo, scambia veloce con Checa e davanti non sbaglia. Al 15' Paulangelo porta a 3 le reti per il sacro Cuore, sugli sviluppi di una respinta del portiere, dalla distanza con un bel rasoterra realizza. Dal 20' per 3' sono gli ospiti a concludere, ma Scatamacchia si oppone ai tiri di Santarsiero e Romano. Si va al riposo. Al 34' Checa per Paulangelo che non aggancia da due passi dalla porta. Al 37' Papa con una serpentina si libera di Vaccaro e Barbato, conclude debolmente in porta ed il portiere si fa sorprendere
lo stesso. Non reagisce il Bancone. Al 40' Papa ricevuto palla da Scoca, invece di tirare subito davanti la porta avversaria, tentenna e perde palla. Al 40'su errore difensivo del Sacro Cuore, Romano è lesto a tirare, ma Scatamacchia ci mette una pezza, con la mano mette in angolo. Al 44' Papa spreca davanti la porta. Al 45' Romano al tiro, Scatamacchia si distende e mette in angolo. Al 46' Scoca al tiro, palla respinta, sulla ribattuta è di nuovo Scoca a concludere e segna. Al 47' giunge il gol per gli ospiti: al tiro Barbato, Scatamacchia non trattiene e Romano è veloce e ribattere in rete. Al 50' prodezza balistica di
Scoca, supera in velocità sulla fascia il portiere e di tacco manda di poco a lato. Al 55' secondo gol per gli ospiti: Romano subisce fallo, va al tiro Santarsiero che segna a Di Nardo, appena entrato in campo. Al 56' su angolo di Bochicchio, Pescuma falcia Romano,rigore tirato da Romano e Di Nardo in tuffo para, facendosi perdonare l'errore del gol precedente. Al 57' Martone, tutto solo, di testa conclude addosso al portiere. Al 58' Briscese, servito da Martone, tira addosso al portiere. Al 59' è ancora mister Martone, servito da Briscese, a sprecare davanti la porta. Lorenzo Zolfo
CALCIO A 5
L’arbitro con i due capitani
serie
C1
CLASSIFICA
AVIS VIETRI OR. URBANO
10 5
VIETRI: Pitta, Macellaro G., Macellaro R., Pantalena, Zirpoli, Calviello, Caputo, Magro, Papa. All. Zirpoli G. ORLANDO URBANO: Faruolo, Romano, Rondanini, De Bonis, Stabile L., Santarsiere, Pirrone, Santoro, Locatelli, Stabile V., Farina, Giuliano. Dir. Acc. Rondanini ARBITRO: Di Lucchio di Venosa RETI: 3' Pirrone, 28' e 31' Stabile L., 33' Stabile V., 48' Rondanini (O), 7' e 37' Macellaro G., 10' Pantalena, 32' e 59' Nappi, 36' Papa, 43' Magro, 39', 45' e 54' Caputo (V) NOTE: Nessun ammonito. Recupero: 1' p.t. e 1' s.t. VIETRI DI POTENZA - Dopo l'ultimo colpaccio esterno a Potenza contro Quelli del Johnny Match (5-4), altra splendida vittoria del Vietri che, al “Pala Santa Domenica”, con una bella prova di forza e carattere, ha battuto l'Orlando Urbano per dieci reti a cinque. Con questa vittoria, la squadra allenata da mister Zirpoli sale a trenta punti, quattro in meno delle seconde posizioni. Nella vittoria vietrese, spicca la tripletta di Caputo. La partita si è risolta nei primi dieci minuti del secondo tempo, quando il Vietri è andato sotto tre a due ed ha reagito perfettamente, riuscendo, già al 39', a portarsi sul sei a quattro. Al 3' sono gli ospiti a passare con Stabile L., che su assist di Santarsiere, batte Pitta con un rasoterra. Reazione del Vietri al 7', tiro di Macellaro R., e sulla respinta ribadisce Macellaro G. al 10', fallo da rigore di Pirrone su Magro: sul dischetto Pantalena del Vietri non sbaglia. Ma gli ospiti chiudono in parità la prima frazione, grazie al gol di Stabile L. dopo una punizione. Nel secondo tempo, ospiti subito in vantaggio, ancora con Stabile L., bravo con uno splendido pallonetto (2-3). Reazione del Vietri: splendido passaggio di Pantalena e Nappi con un bel rasoterra
Caputo e sotto Macellaro
non sbaglia (3-3). Al 33' Stabile V. riporta in vantaggio l'Orlando Urbano con un tiro deviato su assist di Locatelli. Ma sale in cattedra il Vietri, che al 36', con una gran botta su punizione di Papa, si porta sul pari quattro e poi al 37' “sorpassa” gli ospiti col bel gol all'incrocio di Macellaro G. Continua l'allungo del Vietri al 39' con Caputo che supera Pirrone e mette la palla all'angolino (6-4). Al 43' fortunato gol di Magro, che cerca di mettere la palla dentro che poi va in rete (7-4). Doppietta di Caputo con un altro rasoterra angolato, e poi quinto gol ospite (8-5) con Rondanini. Caputo realizza la sua tripletta al 54' su punizione (95) e la vittoria vietrese si conclude col bel gol di Nappi, che fa tutto da solo al 59' e gonfia per la decima volta la rete di Faruolo. Claudio Buono sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 51
Martedì 26 gennaio 2010
Martedì 26 gennaio 2010
Scherma Successo nel fioretto nella gara valida come seconda prova nazionale cadetti
La Palumbo vittoriosa a Bologna FRANCESCA Palumbo ha vinto a Sasso Marconi, in provincia di Bologna la prova di fioretto femminile del torneo Imtech Engineering, valida come seconda prova nazionale cadetti. L'evento organizzato dalla Virtus Scherma Bologna e ha visto in due giorni di gare cinquecentodieci atleti giunti in Emilia da tutte le regioni d'Italia. La fiorettista della Società Schermistica Lucana Potenza ha superato in finale Maria Priori del Club Scherma Roma per 15 a 2. Ai quarti la lucana ha superato la schermitrice Giulia Scac-
ciati per 15 a 3, in semifinale ha vinto contro Camilla Mancini per 15 a 14 dopo un appassionante duello. La vittoria in finale al cospetto della Priori è stata netta e mai in discussione. L'atleta potentina ha confermato le sue doti agonistiche e tecniche mettendo in evidenza tutta la sua classe nel corso della prova di Sasso Marconi. Palumbo ha preceduto nell'ordine Maria Ludovica Priori del Club Scherma Roma al terzo posto invece si è classificata Camilla Mancini della Scherma Frascati, quarta piazza invece per Martina
Sinigalia del Centro Sportivo Mestre Livio Di Rosa, sesto posto per Francesca Quinzi del Club Scherma Roma, al settimo Giulia Scacciati del Centro Sportivo Navacchio, all'ottavo Irene Spezzamonte del Centro Sportivo Mestre Livio De Rosa. La notizia più bella per la Palumbo riguarda la convocazione per la gara di coppa del mondo a Lione il prossimo 7 febbraio, con la nazionale under 20. Palumbo farà parte della spedizione tricolore composta da cinque atlete. Alla gara hanno preso parte anche Lucrezia Lauria giunta
trentaduesima e qualificata per i campionati italiani cadetti e alla seconda prova giovani, Giulia Tricarico, invece ha colto il diciottesimo posto, risultato di tutto prestigio considerato il suo ingresso tra i cadetti nella stagione in corso. Nonostante l'ottima posizione non è riuscita ad entrare tra le prime trentasei del ranking a qualificarsi per la fase successiva e dovrà lottare nella prossima gara. Nel fioretto maschile invece hanno preso parte alla prova Francesco D'Aquino giunto trentesimo. Lo schermidore non è riuscito
Francesca Palumbo
ad entrare nei primi sedici posti. D'Aquino ha comunque ottenuto il lasciapassare per i prossimi campionati italiani cadetti e prova giovani. Male invece è andato Montano, giunto al
centesimo posto. Anche per lui vale lo stesso discorso fatto per D'Aquino. Alla gara hanno preso parte centosessantacinque atleti. f.menonna@luedi.it
Calcio a 5 Nella finale di Policoro decidono le doppiette di Cacciano e Olita
Il Pignola alza la Coppa Il trofeo “Batta” va al Bar La Notte che supera lo Sporting Rivello BLN PIGNOLA SP.RIVELLO
4 1
BAR LA NOTTE PIGNOLA: Smaldone, Santangelo, Corleto, Laranga, Sole, Salvia, Pacilio, Lauria, Cacciano, Olita, Palermo, Romaniello. All: Dilascio. SPORTING RIVELLO: Guzzo, Labanca, Rocco, Alfani, Filizzola, Inchico, Ferrari, Pettinato, Gargaglione, Cascelli, Nocera. All: Dinubila. ARBITRO: Francesco Alagia di Bernalda. RETI: 3' Inchico (Riv), 16' e 39' Cacciano (Bln), 48' e 49' Olita (Bln). NOTE : ammonito Rocco (Riv); espulso, al 59' Pettinato (Riv). Un momento della gara e sotto la premiazione
POLICORO - E' il Bar La Notte Pignola ad aggiudicarsi la prima edizione della Coppa Italia regionale “Salvatore Batta”, riservata alle squadre di C/2 di calcio a cinque. Il team di Pignola ha dominato la finale contro il Rivello, svoltasi sabato sera a Policoro, nell'imponente cornice del Palaercole, e ha portato a casa il trofeo battendo gli avversari con un secco 4 a 1. La gara si apre però con un'altra musica, visto che lo Sporting passa subito in vantaggio: al 3' Inchico raccoglie un diagonale e di sinistro supera agevolmente Smaldone. Ma il Pignola non ci sta a fare da spettatore e inizia l'assedio alla porta biancoazzurra, arrivando al gol del pareggio al 16' con Cacciano che, raccolto un assist di Pacilio, mette la sfera
in rete. Bar la Notte più determinato, capace di costruire diverse azioni di gioco insidiose. Eppure il Rivello riesce a difendersi e a neutralizzare gli attacchi rossoblù, arrivando alla fine del primo tempo sul risultato dell'1 a 1. Nella seconda frazione di gioco lo scenario non cambia: Pignola in avanti e Sporting impegnato a difendere il pareggio. Protagonista in campo il 10 rossoblu, che crea diverse occasioni e arriva alla rete del vantaggio al 39': cross sulla sinistra di Corleto, Cacciano raccoglie e segna. Un minuto dopo reazione del Rivello con una punizione centrale di Inchico, parata agevolmente da Smaldone. Ancora i biancoazzurri, al 44', con un assist di Rocco per Pettinato, ma il tiro di quest'ultimo si stampa sul palo. Rapido capovolgimento di fronte e il Pignola dimostra la sua superiorità, realizzando la terza marcatura, al 48', con Olita, lanciato da Salvia. Un minuto dopo e l'undici rossoblu bissa con un gol fotocopia, identico a quello di poco prima. La gara si avvia al suo naturale epilogo e il Rivello, al 53', non riesce ad accorciare le distanze nemmeno con un tiro libero di Pettinato, parato da Smaldone. Il Bar la Notte può così festeggiare la conquista del trofeo “Salvatore Batta”, intitolato al professore policorese prematuramente scomparso nel 2009, anima del calcio a cinque a Policoro. Eleonora Cesareo sport@luedi.it
Bocce Va bene anche la sconfitta di misura col Roccaforzataper passare il turno
Montereale, missione compiuta MISSIONE compiuta per la Bocciofila Montereale Potenza nel primo turno del campionato nazionale di serie B di bocce. La squadra potentina, infatti, pur perdendo in trasferta a Roccaforzata, in provincia di Taranto per 1 a 0 hanno superato ugualmente il turno, forti del 2 a 0 rifilato ai pugliesi nella gara di due settimane fa. La sfida si è svolta sabato scorso. La prova di Roccaforzata è stata molto equilibrata, le due formazioni hanno lottato gomito a gomito durante i due tempi di gioco. Roccaforzata ha cercato in tutte le maniere di ribaltare il risultato dell'andata ma la Bocciofila Montereale ha dimostrato di poter competere e ha limitato i danni. Nel primo tempo i potentini hanno vinto un singolo e perso il secondo. Alberto Petracca si è imposto sull'avversario, mentre Felice Rosa è stato sconfitto.
Nella terna i tre atleti lucani Alberto Petracca, Felice Rosa e Antonello Lista hanno perso contro i pari grado tarantini sia nella prima che nella seconda gara. Nel secondo tempo la terna formata a Antonello Lista, Alberto Petracca e Davide Giorgio ha vinto la vinto la prima gara e perso la seconda. Nella seconda prova Davide Giorgio è stato sostituito da Rosario Lasaponara. Il risultato conseguito dai bocciofili lucani è di tutto rispetto, considerato il livello tecnico dei pugliesi. Sabato prossimo l'Associazione Bocciofila Montereale Potenza affronterà nel secondo turno il Brindisi. Il passaggio del turno è dunque un riconoscimento importante per i bocciofili lucani e ne premia l'impegno maturato nel corso delle settimane di allenamento. f.menonna@luedi.it
Calcio a 5 C2 girone B
Colpo esterno del Barricelle
Giampietro del Barricelle
LAMIRAGE BARRICELLE
3 5
LA MIRAGE: Gesualdi, Castellucci, Albanese '86, Forastieri, Filardi, Cosentino, Albanese '88, Papaleo. All. Cosentino BARRICELLE: Fratantuono '72, Ponzio, Marinelli C., Fratantuono '81, Giampietro, Lauria, Mitidieri R., Marsicano. All. Varalla RETI: 9' pt Cosentino, 14' pt e 26' st Giampietro, 18' pt Mitidieri R., 29' pt Castellucci, 6' st Fratantuono '81, 16' st Ponzio, 24' st Forastieri IL BARRICELLE porta via da Nemoli l'intera posta in palio. La Mirage, squadra di casa, riesce per un tempo a tenere in bilico il risultato, che nel finale volge ad appannaggio degli ospiti. Sotto un sole tiepido che non modificava il sentore dei 3° al di sotto dello zero, le due squadre giocano una gara non intensa ma divertente e ricca di episodi. Entrambe le compagini hanno voglia di strappare l'intera posta in palio ed il primo tempo è già ricco di episodi. Partiti meglio e con un convincete possesso palla dalla loro, i padroni di casa de La Mirage trovano il vantaggio con Cosentino, che all'8' risolve, mandando in rete, una mischia al limite dell'area. Mister Varalla corregge la formazione iniziale mandando
in campo Lauria al posto dello spento (dalle temperatura polare) Ponzio. La mossa si dimostra subito vincente e proprio sull'asse LauriaFratantuono (il più giovane dei due) arrivano gli assist vincenti per le reti di Giampietro e di Roberto Mitidieri, che ribaltano l'inerzia del match. I padroni di casa non drammatizzano il ribaltamento del risutlato e nel finale di tempo grazie alla caparbietà di Castellucci pervengono al pareggio. Il giocatore di Nemoli, nell'occasione, segna dopo aver vinto un contrasto a centrocampo. Il tè caldo rigenera gli ospiti e nella ripresa cambia la gara. Una triangolazione tra Mitidieri e Fratantuono '81 porta quest'ultimo alla conclusione vincente per il 2-3 al 6'. Più tardi, al 16', Ponzio con una conclusione dalla distanza permette al Barricelle di allungare portando i suoi sul doppio vantaggio. La risposta della squadra di casa arriva al 24', quando Forastieri trova la rete del 3-4, possibile spunto per riaprire il match, suggellato però, solamente due minuti più tardi, dalla seconda rete personale di Giampietro, che corona con una doppietta l'ottima partita disputata a Nemoli. Negli ultimi minuti il risutlato non cambia e con un 5-3 fuori casa il Barricelle archivia la pratica La Mirage. Francesco Calia sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
52 Sport
53
Martedì 26 gennaio 2010
Musica di CHIARA LOSTAGLIO POTENZA - “Io canto” condotto da Gerry Scotti (Canale 5 ogni sabato sera) continua ad avvalersi dei giovanissimi talenti italiani e fra questi del quindicenne potentino Roberto Tramutola. Dopo aver duettato con Francesco Renga e con Raf nelle precedenti puntate, oltre che con il gruppo dei giovanissimi cantanti dei Boy Band, Roberto conferma il suo talento vocale, ma anche la sua personale interpretazione di canzoni di una certa difficoltà. Nel contempo, Roberto è stato ospite, insieme ad un ristretto gruppo di giovani talenti, anche di “Verissimo” condotto su Canale 5 da Silvia Toffanin. La conduttrice ha rivolto al giovanissimo potentino domande specifiche sulla straordinaria esperienza canora del sabato sera.
News
Roberto conferma il suo talento
I diritti umani sul grande schermo
Sabato solista a “Io canto” La convincente avventura televisiva di Roberto Tramutola continuerà in questo programma di talent-show. Sarà solista nella gara in onda su Canale 5 anche sabato prossimo, in un contesto scenografico davvero mozzafiato. E’ quanto ci conferma al telefono, di ritorno da un’altra serata di grande spettacolo vissuta negli immensi studi di Cologno
Monzese, che suggella lo stupore di una esperienza davvero fuori dal comune. E’ importante, per il giovane Roberto, sperimentarsi su brani che hanno fatto la storia della musica leggera italiana, «canzoni bellissime la cui difficoltà – dice il quindicenne – ci appassiona e ci mette davvero a dura prova». Il gruppo dei giovanissimi di
“Io canto” dimostra di essere affiatatissimo, «c’è fra di noi uno spirito giocoso e di grande serenità». Intanto il popolo del web si sta sempre più incrementando, con amici sparsi in tutta Italia, che gli inviano apprezzamenti e conferme di quanto sta esibendo sull’immenso palco televisivo di Cologno Monzese. cultura@luedi.it
L’evento
Presentata la Fondazione intitolata ad Alessandra Bisceglia
Ale, «la forza del sorriso» di FRANCO CACCIATORE MELFI - Al teatro Ruggiero II, Lorena Bianchetti (nella foto) ha presentato la fondazione W Ale, intitolata ad Alessandra Bisceglia, l'autrice televisiva lucana, prematuramente scomparsa, a causa di una malformazione congenita. Il traguardo raggiunto dell'istituzione della fondazione, ancora a Melfi, dopo la presentazione dell'iniziativa a maggio dello scorso anno, da parte di Roberto Giacobbo, autore e conduttore di Voyager. Anche questa volta inserito in un convegno a cura del Rotary, sul tema “Solidarietà alla fine della vita e… oltre”. L'incontro promosso dal Club di Melfi, unitamente a quelli di Potenza, Potenza Ovest e Venosa, in collaborazione con la Gigi Ghirotti e la Croce Rossa ed il patrocinio del Comune di Melfi, ha visto con la Bianchetti, i presidenti dei vari Rotary ed il Governatore del Distretto, Romano Vicario. A relazionare, dopo i saluti dei Presidenti dei Club partecipanti, a partire da quello di Melfi, Antonio Miranda, e poi di Fedele Zaccaria, Ettore Bitetti e Sergio De Franchi, Gianvito Corona, Direttore Unità Oncologica Cure Palliative dell'ASP di Potenza,con un ampia panoramica sul tema della solidarietà al termine della vita e la necessità di cure palliative a soggetti per i quali il “non guarire” non deve equivalere ad essere destinati a morire. Un necessario iter per ridare dignità all'individuo in un programma di medicina condivisa, da connettere ad un sempre maggiore investimento. Con l'ausilio di un video l'espletamento di cure a domicilio, realizzate grazie all'ausilio della Gigi
Ghiotti, donatrice di autoambulanza. A chiudere un ricordo di Alessandra Bisceglia, assistita nella sua fase terminale, per la quale la vita, sia pur breve, è stata vissuta intensamente, grazie al valido ausilio della famiglia ed alla sua intelligenza e volontà di operare. Dolcissimo l'intervento di Lorena Bianchetti, legata da amicizia e rapporti di lavoro ad Alessandra Bisceglia, giornalista - autrice televisiva, originaria di Lavello. Per davvero in lei era presente “la forza del sorriso”. Un sorriso che con la Bianchetti ricordano, in un video, conduttori, direttori di rete, l'intero mondo televisivo, giornalisti della carta stampa e professori del Bambino Gesù, che hanno avuto in cura la Bisceglia.
Debutta “Cats” in versione italiana
L’approfondimento Il gradito ritorno di Lorena Bianchetti a Melfi erano dell'allora Scuola Media Berardi. A partire, la cripta di S. Margherita, dove un'alunna, e per la prima volta in televisione, parla della sensazionale recente scoperta dell'immagine di Federico II e la sua famiglia in abiti da falconiere, nell'affresco del “monito dei morti”. Poi man mano i vari monumenti. Dal castello, al sarcofago romano, la cattedrale, Porta Venosina e poi un salto in montagna per parlare dei castagneti e il prelibato “Marroncino di Melfi”. Lorena è felice e ricorda con nostalgia quella sua prima esperienza televisiva. Insieme percorriamo la sua “carriera” in Tv, sempre in crescendo. Da quel primo programma, alla “Corrida”, a fianco di Corrado.
Look senza veli per Lorella Cuccarini LORELLA Cuccarini con i suoi 44 anni ben portati si mostra nel suo new look senza veli. E così, anche per il festival di Sanremo annuncia che non ci saranno 'vestizioni' forzate: «Sarò alla serata finale e con un numero particolare, tratto dal musical Il pianeta proibito che debutta al teatro Sistina di Roma e poi sarò in tour». E a guardare le locandine del rock musical di Bob Carlton riletto da Luca Tommassini non ci sarebbe molto da aggiungere. «La scena del nudo dura sei minuti, sulle note di Fever», afferma.
Toccante il ricordo di Ale, nelle sue parole. Lei afflitta dalla sua malformazione vascolare invitava a porre al centro della comune attenzione la persona umana e la sua dignità. Oggi questo messaggio è raccolto dalla Fondazione con le “sue stanze”, ovvero il trovare la soluzione alle tante problematiche degli handicappati che, per dirla con la Bisceglia, «vivono infelici per non capire il DNA della loro anima». A concludere la Bianchetti ha lanciato l'appello al Rotary di fare proprio questo difficile cammino della Fondazione. E l'assenso è venuto nelle conclusioni del Governatore, Romano Vicario, con un impegno a 360 gradi del sodalizio.
MELFI - L'iniziativa promossa dal Rotary, ci dà l'occasione di incontrare di nuovo Lorena Bianchetti, che alla metà degli anni '90 era a Melfi per la conduzione di una delle puntate (la quarantunesima, per la precisione) della sua prima trasmissione televisiva, “Italia in bicicletta”, in onda su Rai 3, di cui era conduttrice. Aveva allora solo 18 anni! Il programma abbastanza valido, affidava in ogni tappa, la presentazione e la descrizione dei monumenti a ragazzi della scuola media del luogo, che attraversavano la città in bicicletta, insieme a Lorena, ovviamente anche lei in bici. La nostra puntata aveva per titolo “Dalla chiesa rupestre di S. Margherita a Melfi”. I ragazzi cui era demandato il compito di illustrare i monumenti
POTENZA - Ritorna Altrocinemapossibile, la rassegna cinematografica promossa dall'associazione di promozione sociale Zer0971 che apre uno squarcio sui diritti dell'uomo. A partire da oggi, per quattro martedì consecutivi, nella consueta cornice del Ridotto del teatro Stabile di Potenza saranno proiettate opere che seppur premiate nei più importanti festival di cinema sono rimaste pressappoco sconosciute al pubblico sia per una cattiva distribuzione sia – soprattutto - per le tematiche trattate. Esilio, integrazione e multiculturalità saranno i temi principali di questa edizione, sempre con l'obiettivo di trasmettere agli spettatori, anche attraverso queste “altre visioni”, un messaggio di tolleranza e pace. Questa sera la proiezione del film "La Banda".
A ricordarlo la Bianchetti quasi si commuove e poi aggiunge: «Un altro Corrado non ci sarà più». Ancora conduttrice, per lungo tempo, di “A sua immagine”, rubrica religiosa domenicale, sulla prima rete televisiva, a precedere la Santa Messa e l'Angelus del Papa. E poi collegamenti e speciali dal Vaticano in occasioni particolari. A seguire,e per tre anni, brillante conduttrice di “Domenica in…”. Oggi tanti suoi impegni televisivi, fra cui un qualcosa di particolare che andrà in onda sul finire dell'anno, il 25 novembre. Ma qui si ferma, aggiungendo: «Ne parliamo dopo, per il momento è prematuro». Non ci resta che salutare la brava Lorena, con un arrivederci a presto, sperando che non sia ancora fra… 15 anni. fr.ca.
VOCE cristallina, corpo flessuoso e tutta l'energia vitale della sua giovinezza: è Grisabella, interpretata da Giulia Ottonello, la gatta protagonista del musical 'Cats' che, da domani al 14 febbraio, debutterà in versione italiana per il pubblico milanese al Teatro Allianz ad Assago. Ed è anche la gatta preferita dal regista Saverio Marconi, perchè «un tempo era una gatta affascinante, mentre ora è una gatta rovinata dagli eccessi ed evitata da tutti, che alla fine però con coraggio si accetta per quello che è». Così il capo banda Deuteronomio decide che sarà proprio lei ad avere diritto a rinascere e l'accompagna alle porte del “Dolce Aldilà”.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Cultura&Spettacoli
Martedì 26 gennaio 2010
Domani anche in Basilicata il ricordo delle vittime della Shoah
Non si deve dimenticare UN genocidio nel cuore della civilissima Europa perpetrato, per la prima volta nella Storia, con scientificità e cinico metodo industriale. A quella barbarie, di cui furono vittime ebrei, zingari, omosessuali e dissidenti politici, si pose fine il 27 gennaio 1945, quando le truppe russe abbatterono i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz. Il massacro fu preceduto dalla promulgazione, dalla metà degli anni ‘30 in Germani e Italia, di leggi razziali cui seguirono la deportazione e la soppressione in campi di concentramento di milioni di esseri umani, in prevalenza ebrei. Per non dimenticare quella catastrofe (Shoah), molti Stati hanno istituito una “Giornata della memoria”, nella quale su tutto il territorio si tengono manifestazioni in ricordo delle vittime. In Italia la data ricorre il 27 gennaio, come stabilito dalla legge 211 del 20 luglio 2000. b.t.
A MELFI di EMILIO FIDANZIO
Un campo di concentramento. A destra Elisa Springer
A MATERA IN OCCASIONE della ricorrenza della Giornata della Memoria, la scuola secondaria di primo grado “Pascoli” di Matera organizza una serie di attività tese al ricordo delle persecuzioni e dello sterminio del popolo ebraico. Gli alunni della scuola media, guidati dagli insegnanti, presenteranno video, leggeranno passi scelti da testi, reciteranno versi, esporranno disegni ed immagini. Alla manifestazione, che si terrà presso il plessocentrale di via Parini a partiredalle 11 di domani, prenderanno parte Sua Eccellenza monsignor Ligorio, il presidente dell’AmministrazioneprovincialeFranco Stella,l’avvocato Emilio Nicola Buccico, il giudice Roberto Spagnolo, il capitano Paolo Sambataro comandante della Compagnia dei carabinieri, il vice questore aggiunto Brunella Olivieri, il commissario prefettizio Sandro Calvosa. Sempre domani, l’associazione Tolbà ha chiesto all'Amministrazione Provinciale di Matera di ospitare presso la Sala Consiliare alcune classi di scuole materane«Nel desiderio di non fare una sterile celebrazione abbiamo pensato di contestualizzare questa giornata sul tema degli “stermini”, antichi edattuali,parlandoanchedi romepalestinesi.-spieganodall’associazione - Dopo una parte introduttiva della presidente di Tolbà, Dorothy Zinn, saranno letti dagli studenti dell'Istituto Magistrale “T. Stigliani” e dalle studentesse di Scienze della Formazione Primaria e la loro tutor, la dottoressa Rita Montinaro alcuni brani tratti dai due libri “Silenzio di cicale”di Nino Ferrara e “Come papaveri rossi”di Nicoletta Torre. I due libri affrontano appunto il tema delle sopraffazioni e delle violenze perpetrate per motivi di appartenenza etnica. L'incontro si svolgerà dalle 10 alle 12. Inserata,alleore20 pressol'auditoriumRaffaeleGervasiodipiazza sedile il Conservatorio Duni rappresenta “Il Coraggio di Minscke”, fiaba musicale composta da Giuseppe Gigante (docente di composizione dell'istituzione musicale materana) in collaborazione con la sua classe. L'opera, composta di un atto unico in otto scene, è stata liberamente ispirata dal romanzo“Sopravvivere coi lupi” di Misha Defonseca, ed. Ponte alle Grazie e sarà interpretata da Rioko Oka (soprano), Francesco Paolo Morelli (narratore/baritono), realizzazione filmati Nico Girasole, foto di Pier Paolo Cito, costumi e scenografia Carla Vizziello, luci Piero Lisbona, coro femminile della classe di esercitazioni corali della professoressa Piera Staffieri, maestro sostituto Daniela Monteduro, mimi e Orchestra del Conservatorio Duni diretti da Daniele Belardinelli. Regiadi NanniCoppola. La rappresentazionesi avvaledel patrocinio della Prefettura di Matera ed il contributo dell'Amministrazione comunale della città dei Sassi.
SI INTITOLA "Il Soffio nel vento", una serie di riflessioni e proiezioni video concernenti un lavoro multimediale curato dagli studenti del Liceo Scientifico Federico II di Svevia di Melfi, coordinati dalla professoressa Gioiosa. Protagonisti dell'evento, “I giovani ricordano la Shoah”, che domani, a partire dalle ore 9.30, si celebrerà nell'Aula consiliare Nitti - Bovet del Comune di Melfi, saranno gli studenti stessi del Liceo Scientifico “Federico II di Svevia”, diretto dal professor Riccardo Rigante. La Shoah, rappresenta un punto di riferimento ineludibile per rafforzare la coscienza della nostra attuale identità, nella faticosa opera di costruzione di un' Europa di libertà e di pace, in un mondo che appare ancora carico di nubi. «Come educatori - rimarca la professoressa Domenica Gioiosa, docente di Lettere e coordinatrice del progetto - ci interroghiamo su come far conoscere la Shoah alle nuove generazioni affinché niente di simile abbia a ripetersi. Su come ricordarla e rappresentarla. In che modo ha investito il pensiero e la sensibilità contemporanea. Un passaggio obbligato per aiutarci a riflettere sugli usi e abusi del potere e sui ruoli della responsabilità degli individui, delle organizzazioni e delle nazioni,oltre a far capire il pericolo del silenzio, dell'oblio, dell'indifferenza di fronte all'oppressione altrui. Tener viva la memoria è compito degli storici ma anche dovere di noi educatori. E' questa la finalità del lavoro, “Il soffio del vento”». Nell'ambito della manifestazione che vedrà la partecipazione dell'assessore provinciale alla cultura Francesco Pietrantuono e dell'assessore allo stesso ramo del comune di Melfi Pina Carbone, sarà proiettato il video, prodotto dagli studenti, articolato in due parti. La prima parte documenta, attraverso immagini forti e toccanti, filmati, riflessioni e poesie, la “non” vita nei campi di concentramento e di sterminio, la seconda sui diritti ancora oggi violati nelle varie parti del mondo. Seguirà la lettura di alcuni passi delle opere di Primo Levi. Subito dopo, la relazione e la proiezione dei disegni dei deportati nei campi, dello storico e critico d'arte Katia Ricci che ha raccolto in un suo libro. Prevista la partecipazione di Don Ciro Guerra, cancelliere della Diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa. Tutta la celebrazione sarà accompagnata da intermezzi di musiche ebraiche, eseguite dai musicisti Stefano Lagatta al violino, Mario Telesca al pianoforte, Giovanni Catenacci al clarinetto e Carlo Luongo alla tromba.
Fondazione Springer, la polemica di BIAGIO TARASCO MATERA - Anche quest'anno la “Fondazione Elisa Springer A24020” porterà in Puglia, nel corso della Giornata della Memoria, la sua testimonianza di condanna della Shoah e dell'importanza di coltivare la memoria storica. A Matera, la città in cui la scrittrice Elisa Springer è morta nel 2004 e al cui Comune aveva donato un ricco archivio storico per allestirlo in un Museo della memoria, il progetto dell'esposizione è andato lentamente scomparendo. Così è la vicina Puglia che sempre più spesso invita i membri della Fondazione Springer a convegni e manifestazioni sul razzismo e l'Olocausto. A Manduria, la città in cui la scrittrice sopravissuta ai campi di sterminio nazisti si è sposatae haavutounfiglio, siterrà una settimana di avvenimenti legati alla Giornata della Memoria, durante i quali interverrà anche Francesca Lopane, presidente della Fondazione Springer. «Non è la prima volta - ha dichiarato la Lopane - che portiamo a Manduria, dove il Comune ha intitolato una via a Elisa Springer, il messaggio di pace e fratellanza della scrittrice, alla quale sono stata molto legata negli ultimi anni della sua vita. Lo facciamo attraverso testimonianze e filmati che ricordano e mostrano gli orrori della Shoah e che educano soprattutto i ragazzi, testimoni indiretti di quelle atrocità, a non ripeterle. Ed oggi, guardando quello che quotidianamente succede in Italia alle minoranze religiose e etniche, c'è sicuramente bisogno di parole come quelle della Springer, che nel 1938 ha vissuto i terribili momenti della non accoglienza dell'altro da parte dell'Europa. Invece sembra che alcune nazioni, in cui è tornato preponderante il razzismo più feroce, stiano imboccando la stessa strada che portò all'Olocausto. Tutto questo avviene nell'indifferenza generale, come se la storia non ci avesse insegnato nulla». La Fondazione Springer collabora spesso con la scuola “Anna Frank” di Manduria, dove agli studenti viene insegnato quanto sia fondamentale coltivare la memoria storica. Lo stesso avvie-
A BELLA di ANGELA SCELZO LA “Settimana della Memoria” attraverso i grandi film per non dimenticare gli orrori della Shoah. “Piombo fuso” di Stefano Savona. “La masseria delle allodole” di Paolo e Vittorio Taviani. “Il bambino con il pigiama a righe” di Mark Herman. “L'isola in via degli uccelli” di Soren Kragh Jacobsen”. Tutti grandi film improntati sulla persecuzione degli ebrei in Europa di scena al Cine Teatro Comunale “Periz” di Bella. Per l'assessore alla cultura Vito Leone «il 27 gennaio è il giorno dedicato al ricordo e alla consacrazione della shoah e dello sterminio etnico di ebrei e non ebrei negli anni ‘40 del secolo scorso. La settimana vuol essere una rassegna che partendo dalla Shoah non trascuri l'attualità dell'argomento, affinchè ciò che è accaduto non possa ripetersi più. Ci sono infatti in questo periodo inquietanti esempi di tolle-
ranza e razzismo, che ci portano alla memoria il clima la cui sono nate poi le spinte xenofobe arrivando a generare genocidi di massa». L'appuntamento è per questa sera alle ore 20.30 con la proiezione del film “La masseria delle Allodole”. Sabato prossimo si terrà, invece, il convegno su “Antisemitismo, genocidio e razzismo” alla presenza del sindaco di Salvatore Santorsa, l'assessore alla cultura, Antonio Autilio, l'assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, il presidente della Provincia Piero Lacorazza, Manuela Geri dell'Unibas, Marco Pistoia dell'Unisa, Silvia Resta giornalista La7, Franco Rina giornalista La7, Fulvio Weltz regista, Gian Lorenzo Maccali docente e Mario Coviello dirigente scolastico. Modererà i lavori, Isabella Romano. Molteplici le iniziative per il “Giorno della memoria” anche all'Istituto Comprensivo di Bella. Il professor Li-
vio Sossi, docente di letteratura dell'infanzia dell'Università di Udine, ebreo, racconterà le dolorose esperienze di persecuzione subite dalla sua famiglia agli alunni delle due classi terze. «La giornata della memoria è stata inserita tra le attività del Progetto Continuità e le docenti Esposito Teresa, Grieco Clementina di quinta elementare - ha detto il dirigente scolastico Mario Coviello- hanno lavorato con le docenti di terze e seconda media e il professor Enzo Izzi e presenteranno domani un evento nel salone della sede centrale della scuola, al quale parteciperanno tutti gli alunni della scuola. La ricorrenza serve anche per ricordare il ruolo di coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria incolumità hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Si parte però dalla considerazione che chi non conosce il passato è condannato a ripeterlo».
ne con le scuole di altre città pugliesi, come alcune di Altamura, dove Francesca Lopane è intervenuta durante la Giornata della memoria celebrata negli scorsi anni. «Quest'anno - ha aggiunto la presidente della Fondazione - il 27 gennaio sono stata invitata dall'Amministrazione comunale di Casamassima per portare la mia testimonianza in un convegno sulla Shoah. La Fondazione continua a lavorare senza però essere riuscita ancora ad avere, a distanza di sei anni e dopo tutte le promesse degli amministratori comunali di Matera, un contenitore in cui allestire un Museo della memoria in cui collocare l'archivio Springer. Il Museo sicuramente andrebbe ad aggiungere valore alla città dei Sassi e potrebbe essere meta in particolare di numerose scolaresche. Nel 2004 il sindaco Porcari ci aveva assicurato che i locali idonei sarebbero stati assegnati in poco tempo, ma così non è stato, nonostante i ripetuti incontri. Dal sindaco Buccico, che avevamo informato dei nostri progetti intrapresi con la precedente Amministrazione, addirittura non ci è pervenuto alcun segnale». Ultimamente tuttavia la Provincia è venuta incontro alla Fondazione Springer. L'Ente di via Ridola, infatti, sta sostenendo la Fondazione per l'organizzazione di un convegno e di unamostra fotografica,delladurata di due settimane, sulla presenza delle scuole militari polacche a Matera nel 1944. Il convegno, al quale interverranno studiosi di fama europea e reduci della Seconda guerra mondiale, si terrà il prossimo 24 aprile nei locali della Mediateca. «E' questo - ha concluso Lopane - un buon segnale da parte degli amministratori provinciali. Spero che sia l'inizio di una strada che porti alla creazione del Museo della memoria a Matera. Altrimenti il Museo nascerà in Puglia, visto che da questa regione ci arrivano già diverse richieste da parte di alcuni amministratori». Se così fosse, nella città dei Sassi del Museo della memoria resterebbe solo la “memoria”di tante promesse fatte anche, quando era invita, aElisa Springer,cittadina onoraria (e velocemente dimenticata) di Matera.
A ROCCANOVA
LA STRADA DI LEVI
SENSIBILIZZARE le giovani generazioni ed in particolare gli studenti a non dimenticare lo stermino e le persecuzioni del popolo ebreo e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. In sostanza non dimenticare l’olocausto per far sì che questo atroce sterminio non riaccada mai più. E’ quanto faranno gli alunni della scuola Media di Roccanova domani. Insieme ai docenti e con la collaborazione dell’Amministrazione comunale e del “Centro di Aggregazione Giovanile”, i giovani studenti attueranno una serie di iniziative tese a celebrare questa giornata . In programma la proiezione di un film, la recita di alcune poesie e la lettura di alcuni passi del famoso romanzo di Primo Levi “Se questo è un uomo”.
E' IN libreria “La strada di Levi”, un cofanetto con dvd e libro di Marco Belpoliti, Andrea Cortellessa, Davide Ferrario. Nel libro “La strada di Levi, Da Auschwitz al postcomunismo. Viaggio alla scoperta di un'Europa sconosciuta” (Chiare lettere) che accompagna il viaggio cinematografico di Marco Belpoliti e Davide Ferrario sono raccolte le voci dello scrittore torinese e del suo amico e scrittore Mario Rigoni Stern. Affianca le loro testimonianze, oltre ai contributi di Belpoliti e Cortellessa su Levi il racconto di Davide Ferrario.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
54 Cultura e Spettacoli
SHOW
PRIMA SERATA
12.00
20.55
SPORT
21.10
TALKSHOW
21.10
SHOW
21.10
FILM
20.30
GIOCO
14.05
FILM
La prova del cuoco
Luca Toni
Giovanni Floris
06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -RubricaTg2 costume e società 06.20 -DocumentarioIn Oman lungo la via dell'incenso 06.35 -RubricaTg2 Eat Parade 06.50 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.00 -RubricaStorie di Salute 09.45 -RubricaRai Educational - Crash files 10.00 -NewsTG 2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -RubricaSecondo canale 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto
07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaDieci minuti di... 09.25 -RubricaFigu 09.30 -RubricaSpeciale Cominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Punto Donna 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaLa scelta di... 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaTrebisonda 15.40 -RubricaMelevisione 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.15 -TelefilmIl principe e le fanciulle
06.00 -Telegiornale Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
06.50 -Sit ComVita da strega 07.20 -TelefilmNash Bridges 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -TelefilmBianca 10.30 -MiniserieUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg Distretto 21 16.15 -Soap OperaSentieri 16.55 -Film Stella di fuoco con Elvis Presley, Barbara Eden, Steve Forrest, Dolores Del Rio regia di Don Siegel (USA) - 1960 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComGenio sul divano 09.30 -TelefilmA- team 10.20 -TelefilmSupercar 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13.00 -News Studio sport 13.40 -CartoniBlue dragon 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.35 -TelefilmI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.00 -Sit ComI maghi di Waverly 16.50 -Sit ComCory alla casa bianca 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniKilari 18.10 -CartoniSpongebob 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -News Studio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.30 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIspettore Tibbs 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmDue South 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -Film Un branco di vigliacchi con Pascale Petit, Roger Moore, Aroldo Tieri - regia di Fabrizio Taglioni (Italia, Francia) - 1962 16.05 -TelefilmStargate SG-1 17.05 -DocumentarioLa 7 Doc 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -ShowAffari tuoi 21.10 -Miniserie Io e mio figlio - Nuove storie per il Commissario Vivaldi 23.15 -TelegiornaleTg 1 23.20 -Talk Show Porta a Porta
20.30 -NewsTG2 20.55 -SportRoma - Catania 23.05 -TelegiornaleTG 2 23.20 -FilmAgainst the Ropes con Meg Ryan, Omar Epps, Charles S. Dutton - regia di Charles S. Dutton (USA / Germania) -
20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Talk Show Ballarò 23.20 -Talk Show Parla con me
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Show Zelig 23.35 -News Matrix
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Film Il pianista con Adrien Brody, Thomas Kretschmann, Emilia Fox, Ed Stoppard - regia di Roman Polanski (Francia, GB) - 2002
20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Telefilm Dr House - Medical Division 22.10 -Telefilm The closer
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Film L'oro di Mackenna con Gregory Peck, Omar Shariff, Telly Savalas - regia di J. Lee Thompson (USA) - 1969
00.55 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaScrittori per un anno 02.35 -CONTENITORE Rainotte 03.10 -DocumentarioIl ritorno del capriolo
01.05 -RubricaTg Parlamento 01.15 -EVENTO Premio Tenco 2009 02.00 -RubricaAlmanacco 02.20 -RainotteOrrore mai più 02.20 -Film TvLo scomparso 02.20 - RubricaTg2 costume e società
00.00 -TelegiornaleTg3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaDiario di famiglia 01.40 -OPERA Prima della Prima 02.10 -RubricaFuori Orario 02.15 -RubricaRainotte
01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowGrande fratello 03.00 -Reality ShowAmici 03.30 -TelefilmCinque in famiglia 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica
23.55 -Film TvIl giorno della Shoah con G. Albertazzi - regia di Pasquale Squitieri (Ita) - 2010 01.25 -TelegiornaleTg4 01.50 -FilmAssassino a piede libero 03.25 -TelefilmLaw & Order
00.00 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.40 -TelegiornaleStudio aperto 02.15 -Telefilm24 03.20 -Film TvQuesta è la mia famiglia 04.50 -TelefilmLa famiglia Bradford
23.45 -Talk ShowCuork 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -RubricaOtto e mezzo 02.05 -TelefilmF/X 04.05 -RubricaDue minuti un libro
Vanessa Incontrada
leTrame LA 7
ORE 14.05
RETE 4
ORE 16.55
UN BRANCO DI VIGLIACCHI
STELLA DI FUOCO
con P. Petit, R. Moore, A. Tieri, S. Gabel regia di Fabrizio Taglioni (Ita/Fra) - 1962
con E. Presley, B. Eden, S. Forrest, D. Del Rio - regia di Don Siegel (Usa) - 1960
Quattro prigioneri inglesi fuggiti da un campo di concentramento l'8 settembre cercano e trovano rifugio nel cascinale di Giuditta, una bella ragazza che lavora sodo per mantenere il fratellino Marcello. Il loro nascondiglio viene scoperto, i quattro vengono uccisi e con loro anche il ragazzino accorso per avvisarli dell'imminente pericolo. A Giuditta, unitasi ad un gruppo di persone in fuga, non resta altro che tentare di raggiungere quella zona d'Italia occupata dagli...
Sam Burton, che ha sposato in seconde nozze un'indiana, non partecipa a una spedizione punitiva contro i pellerossa che hanno assalito una fattoria e gli altri coloni gli disperdono il bestiame. Mentre lo sta recuperando col suo primogenito Clint, la moglie e l'altro figlio si recano al villaggio indiano per mettere pace. Ma alla terribile catena di vendette incrociate sopravviverà il solo Clint...
RETE 4
ORE 21.10
RAI 2
ORE 23.20
IL PIANISTA
AGAINST THE ROPES
con A. Brody, T. Kretschmann, E. Fox, E. Stoppard - regia di Roman Polanski (Fra/G.B.) - 2002
con M. Ryan, O. Epps, C. S. Dutton, T. Shalhoub, T. Daly - regia di Charles S. Dutton (Usa/Ger) - 2004
Nel corso della Seconda guerra mondiale, Wladyslaw Szpilman - celebre pianista ebreo polacco - riesce a sfuggire alla deportazione. Si ritrova così nel ghetto di Varsavia, all'interno del quale condivide le sofferenze e le eroiche lotte degli abitanti. Un ufficiale nazista amante della sua musica decide di aiutarlo e gli permette di continuare a vivere...
Jackie Kellen vede combattere Luther Shaw - un ragazzo di colore cresciuto nel ghetto - e capisce che ha la stoffa del campione. Diventa così la sua agente e lo aiuta a raggiungere il successo, impresa per lei non facile nel mondo molto maschilista della boxe...
Il pianista
Enrico Papi
Un branco di vigliacchi
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 55
Martedì 26 gennaio 2010
VERTENZA GAUDIANELLO
BONIFICA DI TITO
MELFI
Per ora scongiurata la cigs Illustrato alla Regione il nuovo piano
Un impegno trasversale per risanare l’area industriale Ma mancano le risorse
Ale, la forza del sorriso Presentata la fondazione per Alessandra Bisceglia
a pagina 25
a pagina 13
Anno 9 n. 25€ 1.00
a pagina 53
Martedì 26 gennaio 2010
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466
NUCLEARE
Pdl in attesa delle decisioni. Si spacca Mpa su Mollica
Nessun incontro con Silvio L’ipotesi Magdi Allamcade BASILICATA POCO SIGNIFICATIVA di PARIDE LEPORACE Brucia e fa male leggere su Repubblica l'autorevole Curzio Maltese giudicare poco significativa la probabile e quasi scontata vittoria del centrosinistra in Basilicata. Un riflesso condizionato, quello del commentatore. Nato nell'editoriale di ieri dedicato al travolgente successo di Vendola in Puglia, che a suo scrivere è “l'unica carta vincente del centrosinistra nel Mezzogiorno, a parte la meno significativa Basilicata”. Non è polemica da strapaese la nostra. E'invito alla riflessione a cittadini e classe dirigente della nostra regione. Più volte abbiamo ragionato contestando i presunti complotti di Repubblica nei confronti della Lucania. Nell'inciso di Maltese troviamo la prova della nostra tesi. Repubblica e grande stampa non hanno nulla da complottare perché in loro vive segue a pagina 9 Reazioni a Magdi Allam su www.ilquotidianodellabasilicata.it
SPORT
CALCIO
Melfi si gode la svolta Giovanile
5 pagine sui tornei delle lucane
POTENZA - Nulla di definito per lo sfidante che deve affrontare il governatore Vito De Filippo alle prossime regionali di primavera. Da Roma e da Potenza le voci sono tutte al ribasso per l’europarlamentare che tante passioni ha suscitato con il suo annuncio.
In ballo quattro centrali da costruire e un investimento da 30 miliardi. Le società sono tutte del Materano
L’intervista
Matera, Rocco (Pdl) punta a ricandidare Buccico alle pagine 8, 9 e 26
In Puglia
A Bologna
Magdi Allam
L’ECONOMIA VERDE INIZIAMO AD AGGANCIARCI AL VAGONE DELLA MODERNITÀ
Primarie PD Puglia: sul ponte sVendola bandiera bianca.
Vendola stravince «Ora tutti più forti» Pd con lui, Udc sola
Delbono lascia Travolto dal sexgate il sindaco Pd se ne va
alle pagine 6 e 7
di VINCENZO VITI
L’INCHIESTA D
Traffico di uranio da Rotondella all’Iraq:i dettagli del rapporto Cia dopo la desecretazione degli atti a pagina 10
redo sia giusto riprendere alcune POTENZA delle considerazioni che Roberto C Speranza ha sviluppato sul Quotidiano, alcune delle quali sono la proiezione del ricco dibattito che sta prendendo corpo nel Pd, anche sulla base di un ritrovato spirito unitario. Speranza che è dotato di intelligenza razionale e di spiccata attitudine “dorotea” a smussare gli angoli e a leggere processualmente l'evolversi degli eventi, sta tessendo la tela di una compatta strategia che tende a coniugare progetto e governance per una stagione segue a pagina 8
La giornata della memoria
Avvocati alle urne Superano il quorum solo i due presidenti Tutte le preferenze delle toghe candidate a pagina 20
La Fondazione Springer delusa lascia Matera
In ricordo della Shoa, gli eventi programmati per domani in Basilicata a pagina 54
E’ passato un secolo, il ministero dice no, ma il giudice “si ricorda” di Pignola e decide per il sì
Antenati lucani, e due paraguaiane diventano italiane POTENZA- Il ministero aveva negato la cittadinanza italiane a due paraguaiane che hanno antenati ottocenteschi di Pignola. Ma il giudice ha deciso diversamente e ha ribaltato il provvedimento. a pagina 17
DI CONSOLI POETA DEL PATHOS di GIANCARLO TRAMUTOLI NELLA sua ultima raccolta di poesie, “Quaderno di legno” (Edilazio 2009), Andrea Di Consoli parte subito con un testo interessante. Perché interessante? Perché è una poesia dedicata ad Antonio Celano che ha questo incipit: Caro segue a pagina 12
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
QUELLA
Vertice romano Enel-Confindustria Tre aziende lucane provano a fare business