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Brevi dal mondo

Obama: «Avanti con le riforme» NEW YORK – Il presidente Barack Obama è pronto a spingere per le riforme anche a costo di perdere la Casa Bianca nel 2012. «Preferisco essere un buon presidente per un solo mandato che un mediocre presidente per due mandati», ha confessato lo stesso Obama in una intervista alla AbcNews in onda alla vigilia del suo primo discorso sullo Stato dell’Unione.

Perù, italiani bloccati ROMA – «Alcune decine» di turisti italiani sono bloccati nella cittadina di Machu Picchu a causa dell’alluvione che ha causato cinque morti e ingenti danni nella zona andina del Perù. Il ministero degli Esteri ha riferito che per gli italiani rimasti bloccati non ci sono situazioni di pericolo.

Stuprata e punita dagli anziani LONDRA – Otto mesi dopo lo stupro, una sedicenne di un villaggio in Bangladesh, ha ricevuto 101 frustate come «punizione» perchè rimasta incinta. Allo stupratore invece non è stato torto neanche un capello. La 'consulta' degli anziani del villaggio ha invece condannato il padre della ragazza a una multa, minacciandolo che sarà cacciato insieme alla famiglia se non pagherà.

Mercoledì 27 gennaio 2010

La commissione si è pronunciata all’unanimità

Copasir, eletto Massimo D’Alema Rutelli: «Ho fatto la cosa giusta in un Paese dove nessuno si dimette»

Massimo D’Alema

ROMA – Sarà uomo delle istituzioni, presidente super partes, ma senza rinunciare all’impegno politico di leader dell’opposizione. Massimo D’Alema è stato eletto all’unanimità presidente del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Il deputato e dirigente Pd era subentrato nei giorni scorsi come membro del Copasir a Emanuele Fiano. Sostituisce ora alla presidenza Francesco Rutelli («ho fatto la cosa giusta – ha detto – visto che le dimissioni in Italia non sono una

cosa molto frequente») che resta componente dell’organismo. «Intendo lavorare nello spirito che ha fin qui guidato il Comitato: collaborazione istituzionale e senso dello Stato». Si è presentato così ai cronisti Massimo D’Alema a Palazzo San Macuto, dopo la sua elezione. E ha argomentato: «Credo di poter lavorare nello spirito di servizio, mi sono occupato di questi problemi a più riprese, prima come premier e poi come ministro degli Esteri». Nicoletta Tamberlich

In arrivo neve, gelo e pioggia

Favara, celebrati i funerali delle sorelline

ROMA – Piogge, temporali, neve su buona parte delle regioni italiane: il maltempo è tornato a colpire il nostro paese e per i prossimi giorni gli esperti prevedono un ulteriore peggioramento con la prossima settimana che sarà tra le più fredde dell’inverno. Ieri la neve, accompagnata da un vento gelido, ha imbiancato Venezia e buona parte della riviera romagnola dove diversi sindaci, compresi quelli di Forlì e Cesena hanno disposto la chiusura delle scuole, anche in considerazione delle nevicate previste per le prossime ore.

FAVARA (AGRIGENTO) – Nel giorno dei funerali delle sorelline, l’intero paese di Favara si è fermato per il lutto cittadino. La gente, proveniente anche dai paesi limitrofi, ha invaso la chiesa madre, gremita dappertutto, con i carabinieri e la Protezione civile che hanno dovuto chiudere i cancelli e molti hanno seguito la cerimonia dagli altoparlanti e sotto una pioggia battente. Quella che doveva essere una cerimonia privata, per volere dei familiari, si è trasformata in un momento di dolore collettivo.

L’ambasciatore americano in Italia aveva protestato con la Farnesina

Berlusconi bacchetta Bertolaso L’ira americana placata solo dopo l’intervento del premier ROMA – Sarebbe stato «opportuno evitare dichiarazioni che possono involontariamente innescare polemiche». È stato necessario un intervento al più alto livello, quello del premier Silvio Berlusconi, per chiudere un’incomprensione – inusuale tra Italia e Stati Uniti – che era scivolata in un caso diplomatico. Un incidente tra Roma e Washington nato da una intervista di Guido Bertolaso nella quale il capo della Protezione civile aveva ruvidamente criticato l'amministrazione Obama per la gestione 'muscolare' dei soccorsi ad Haiti. «Sono profondamente ferita dalle critiche», ha detto ieri senza mezzi termini il segretario di Stato Hillary

Clinton pur non citando espressamente l’Italia. Poco dopo la precisazione del presidente del Consiglio: un intervento sofferto quello del premier, pesato in ogni parola ma ormai necessario con il quale, dopo aver lodato la «generosità» degli Stati Uniti, ha di fatto ribaltato l'analisi sugli errori commessi ad Haiti elaborata da Bertolaso, uno degli uomini a lui più vicini e che per palazzo Chigi ha gestito tutta la complessa fase dell’emergenza-terremoto all’Aquila. Ma troppo forte si è mostrata l’irritazione della Casa Bianca e il premier ha voluto chiudere una crepa che si stava pericolosamente allargando tra Roma e Washington, «al-

leati di ferro», come li ha definiti proprio la Clinton. L'amministrazione Obama, sospinta anche dall’onda lunga provocata dal risalto che i media americani hanno dato alle critiche sulla gestione dei soccorsi Usa (ed anche alle parole di Bertolaso), ha scelto di muovere la propria possente diplomazia per rintuzzare sul nascere le «critiche ingiuste» che si stavano levando nel mondo sull'intervento a stelle e strisce nell’isola caraibica. Hillary Clinton ha fatto sapere di avere inviato alle ambasciate Usa nei Paesi interessati le istruzioni per rispondere alle critiche: «dobbiamo essere pronti a ribattere ad accuse che con-

sideriamo ingiuste», ha spiegato. Istruzioni che sono state eseguite anche dall’ambasciata americana a Roma attraverso contatti con palazzo Chigi e Farnesina. Si chiedeva una precisazione al più alto livello. Non è bastato quindi l’intervento di ieri del ministro degli Esteri Franco Frattini che proprio da Washington aveva già 'isolato' Bertolaso. Berlusconi ha detto che «resto convinto che in questi casi sarebbe opportuno evitare dichiarazioni che possano involontariamente innescare polemiche, partendo dall’assunto che tutti sono impegnati in buona fede ad aiutare la popolazione di Haiti». Fabrizio Finzi

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2 In Italia e nel Mondo


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