Brevi dal mondo
Obama: «Avanti con le riforme» NEW YORK – Il presidente Barack Obama è pronto a spingere per le riforme anche a costo di perdere la Casa Bianca nel 2012. «Preferisco essere un buon presidente per un solo mandato che un mediocre presidente per due mandati», ha confessato lo stesso Obama in una intervista alla AbcNews in onda alla vigilia del suo primo discorso sullo Stato dell’Unione.
Perù, italiani bloccati ROMA – «Alcune decine» di turisti italiani sono bloccati nella cittadina di Machu Picchu a causa dell’alluvione che ha causato cinque morti e ingenti danni nella zona andina del Perù. Il ministero degli Esteri ha riferito che per gli italiani rimasti bloccati non ci sono situazioni di pericolo.
Stuprata e punita dagli anziani LONDRA – Otto mesi dopo lo stupro, una sedicenne di un villaggio in Bangladesh, ha ricevuto 101 frustate come «punizione» perchè rimasta incinta. Allo stupratore invece non è stato torto neanche un capello. La 'consulta' degli anziani del villaggio ha invece condannato il padre della ragazza a una multa, minacciandolo che sarà cacciato insieme alla famiglia se non pagherà.
Mercoledì 27 gennaio 2010
La commissione si è pronunciata all’unanimità
Copasir, eletto Massimo D’Alema Rutelli: «Ho fatto la cosa giusta in un Paese dove nessuno si dimette»
Massimo D’Alema
ROMA – Sarà uomo delle istituzioni, presidente super partes, ma senza rinunciare all’impegno politico di leader dell’opposizione. Massimo D’Alema è stato eletto all’unanimità presidente del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Il deputato e dirigente Pd era subentrato nei giorni scorsi come membro del Copasir a Emanuele Fiano. Sostituisce ora alla presidenza Francesco Rutelli («ho fatto la cosa giusta – ha detto – visto che le dimissioni in Italia non sono una
cosa molto frequente») che resta componente dell’organismo. «Intendo lavorare nello spirito che ha fin qui guidato il Comitato: collaborazione istituzionale e senso dello Stato». Si è presentato così ai cronisti Massimo D’Alema a Palazzo San Macuto, dopo la sua elezione. E ha argomentato: «Credo di poter lavorare nello spirito di servizio, mi sono occupato di questi problemi a più riprese, prima come premier e poi come ministro degli Esteri». Nicoletta Tamberlich
In arrivo neve, gelo e pioggia
Favara, celebrati i funerali delle sorelline
ROMA – Piogge, temporali, neve su buona parte delle regioni italiane: il maltempo è tornato a colpire il nostro paese e per i prossimi giorni gli esperti prevedono un ulteriore peggioramento con la prossima settimana che sarà tra le più fredde dell’inverno. Ieri la neve, accompagnata da un vento gelido, ha imbiancato Venezia e buona parte della riviera romagnola dove diversi sindaci, compresi quelli di Forlì e Cesena hanno disposto la chiusura delle scuole, anche in considerazione delle nevicate previste per le prossime ore.
FAVARA (AGRIGENTO) – Nel giorno dei funerali delle sorelline, l’intero paese di Favara si è fermato per il lutto cittadino. La gente, proveniente anche dai paesi limitrofi, ha invaso la chiesa madre, gremita dappertutto, con i carabinieri e la Protezione civile che hanno dovuto chiudere i cancelli e molti hanno seguito la cerimonia dagli altoparlanti e sotto una pioggia battente. Quella che doveva essere una cerimonia privata, per volere dei familiari, si è trasformata in un momento di dolore collettivo.
L’ambasciatore americano in Italia aveva protestato con la Farnesina
Berlusconi bacchetta Bertolaso L’ira americana placata solo dopo l’intervento del premier ROMA – Sarebbe stato «opportuno evitare dichiarazioni che possono involontariamente innescare polemiche». È stato necessario un intervento al più alto livello, quello del premier Silvio Berlusconi, per chiudere un’incomprensione – inusuale tra Italia e Stati Uniti – che era scivolata in un caso diplomatico. Un incidente tra Roma e Washington nato da una intervista di Guido Bertolaso nella quale il capo della Protezione civile aveva ruvidamente criticato l'amministrazione Obama per la gestione 'muscolare' dei soccorsi ad Haiti. «Sono profondamente ferita dalle critiche», ha detto ieri senza mezzi termini il segretario di Stato Hillary
Clinton pur non citando espressamente l’Italia. Poco dopo la precisazione del presidente del Consiglio: un intervento sofferto quello del premier, pesato in ogni parola ma ormai necessario con il quale, dopo aver lodato la «generosità» degli Stati Uniti, ha di fatto ribaltato l'analisi sugli errori commessi ad Haiti elaborata da Bertolaso, uno degli uomini a lui più vicini e che per palazzo Chigi ha gestito tutta la complessa fase dell’emergenza-terremoto all’Aquila. Ma troppo forte si è mostrata l’irritazione della Casa Bianca e il premier ha voluto chiudere una crepa che si stava pericolosamente allargando tra Roma e Washington, «al-
leati di ferro», come li ha definiti proprio la Clinton. L'amministrazione Obama, sospinta anche dall’onda lunga provocata dal risalto che i media americani hanno dato alle critiche sulla gestione dei soccorsi Usa (ed anche alle parole di Bertolaso), ha scelto di muovere la propria possente diplomazia per rintuzzare sul nascere le «critiche ingiuste» che si stavano levando nel mondo sull'intervento a stelle e strisce nell’isola caraibica. Hillary Clinton ha fatto sapere di avere inviato alle ambasciate Usa nei Paesi interessati le istruzioni per rispondere alle critiche: «dobbiamo essere pronti a ribattere ad accuse che con-
sideriamo ingiuste», ha spiegato. Istruzioni che sono state eseguite anche dall’ambasciata americana a Roma attraverso contatti con palazzo Chigi e Farnesina. Si chiedeva una precisazione al più alto livello. Non è bastato quindi l’intervento di ieri del ministro degli Esteri Franco Frattini che proprio da Washington aveva già 'isolato' Bertolaso. Berlusconi ha detto che «resto convinto che in questi casi sarebbe opportuno evitare dichiarazioni che possano involontariamente innescare polemiche, partendo dall’assunto che tutti sono impegnati in buona fede ad aiutare la popolazione di Haiti». Fabrizio Finzi
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2 In Italia e nel Mondo
Sri Lanka Fonseka non vota giallo alle urne
Sarkozy: «In gioco la dignità della persona e l’uguaglianza uomo-donna»
Burqa, la Francia va verso il divieto PARIGI – La Francia è ad un passo dal vietare il burqa negli uffici e nei trasporti pubblici. La commissione ad hoc istituita dal Parlamento per studiare il fenomeno ha consegnato ieri il suo atteso rapporto, raccomandando di vietare il velo islamico che copre interamente il volto delle donne, negli ospedali, nei trasporti, negli uffici statali e nei dintorni delle scuole. «La dignità della persona e l’uguaglianza assoluta tra l'uomo e la donna» sono valori essenziali della Francia, ha ricordato ieri il presidente Nicolas Sarkozy, da sempre favorevole al divieto. Ed invece il velo integrale, è scritto nel rapporto, «offende i valori della Repubblica», è
una pratica «inaccettabile» che minaccia «la dignità della donna». Per la commissione, che ha avanzato in tutto 18 proposte, bisognerebbe adottare una risoluzione (non giuridicamente vincolante) che «proclami che tutta la Francia dice no al velo integrale e chiede che questa pratica sia proibita sul territorio della Repubblica». Consiglia poi il varo di una «disposizione» che vieti di «dissimulare il viso nei luoghi pubblici». «Le persone – si legge – saranno non soltanto costrette a mostrare il volto all’ingresso degli uffici pubblici, ma anche durante la loro permanenza». Tra le proposte, anche una modifica alla legge sul diritto d’asilo degli stranieri che vieti il permesso
di soggiorno a quanti manifestano pratiche religiose estremiste. Il clima non era disteso ieri in Parlamento, dove la scelta dello strumento giuridico da usare non vede d’accordo la maggioranza e divide anche i socialisti. Alcuni deputati della destra hanno denunciato una «legge a metà». Ma un divieto totale potrebbe porre di fatto dei problemi giuridici: Parigi rischierebbe una censura del Consiglio costituzionale e una condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo. Il rapporto di 200 pagine comunque conclude sei mesi di lavori della commissione presieduta dal deputato comunista Andrè Gerin, ma non chiuderà gli accesi dibattiti e le
Donne col burqa
polemiche su un tema caldo in Francia, dove vivono circa sei milioni di musulmani. La legge non andrà probabilmente in discussione prima delle elezioni regionali di marzo e riguarderebbe solo una minoranza di persone. Luana De Micco
Il futuro del Paese nel reintegro nella società dei talebani
COLOMBO – La possibilità (poi smentita) cheil principale candidato dell’opposizione nelle elezioni presidenziali dello Sri Lanka, Sarath Fonseka, potesse essere escluso dalla corsa per non aver potuto votare, ha ravvivato ieri le polemiche politiche, pochi minuti prima della chiusura alle 16 (le 11,30 italiane) delle operazioni di voto. In effetti, il presidente uscente Mahinda Rajapaksa, accompagnato dalla moglie e da due figli, ha espresso il suo voto poco dopo l’apertura dei seggi, mentre l’ex comandante dell’esercito è stato atteso invano.
«Troppi poteri al ministro»
Giustizia nuova polemica Domani si apre a Londra la Conferenza internazionale con l’Esecutivo
Afghanistan, nuove strategie LONDRA – Lotta senza quartiere a terroristi ed estremisti, ma anche piani per un futuro che veda il reintegro dei talebani nella società afghana, il tutto con l'appoggio militare e politico-economico della comunità internazionale, con enfasi sui paesi della regione: domani Londra, ospita, tra imponenti misure di sicurezza per l’allarme terrorismo, la conferenza internazionale sull'Afghanistan che dovrebbe, nell’intenzione degli organizzatori britannici «indirizzare le risorse civili e militari dietro a una strategia politica guidata dall’Afghanistan». Tutti – si dirà nel comunicato finale – dovranno impegnarsi a sostenere questi obiettivi per i prossimi 18-24 mesi. Negli ultimi giorni, il 'doppio binario' militare e politico, tendente a rendere possibile un processo politico di pace e un disimpegno graduale delle truppe straniere, con conseguente assunzione di responsabilità sempre maggiore da parte di Kabul, si è andato sempre più delineando come quello che dovrebbe traghettare l’Afghanistan verso un futuro 'normale'. Ha iniziato il presidente afghano Hamid Karzai con il suo piano per il reinserimento dei guerriglieri islamici che abbandoneranno le armi nella società afghana: soldi, terra, formazione e lavoro, un piano che verrà formalmente presentato a Londra. Poi è intervenuto il comandante delle forze Isaf in Afghanistan, il generale Usa Stanley McChrystal, per il quale la strategia militare delle forze internazionali in Afghanistan va ormai oltre la sconfitta dei taleba-
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
Gordon Brown, a sinistra, con Hamid Karzai durante la recente visita del premier inglese a Kabul
ni: è tesa a costringere i leader della milizia islamica ad accettare una qualche forma di intesa con il governo di Kabul. Ha rilanciato il capo della missione delle Nazioni Unite a Kabul, il norvegese Kai Eide (che è tra i vicepresidenti della conferenza di Londra), per il quale le sanzioni Onu contro i leader talebani dovrebbero essere tolte, se si vogliono favorire negoziati di pace introducendo misure che creino fiducia. Anche il cancelliere tedesco Angela Merkel, che ieri ha annunciato l’invio di altri 500 militari in Afghanistan, ha parlato di nuova strategia della Germania basata su «diversi pilastri... la ricostru-
estrazione del 26 gennaio 2010
87 73 57 46 36 60 89 15 62 21 17
43 60 8 62 79 83 46 63 81 22 24
70 2 51 48 59 5 37 73 25 53 54
74 33 88 57 89 6 73 24 15 31 75
29 88 1 79 5 85 52 12 21 81 20
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
2 - 8 - 15 - 21 - 22 - 36 - 43 - 46 - 51 - 57 60 - 62 - 63 - 70 - 73 - 79 - 81 - 83 - 87 - 89
ilSuperEnalotto
Conc. n° 11
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jolly
6 - 15 - 18 - 23 - 53 - 62
80
punti 6 jackpot 128.407.152,22 punti 4 288,45 16,00 punti 5+1 - punti 3 punti 5 41.066,99 Num. Superstar 74
zione del Paese, il reinserimento dei talebani nella società, l’addestramento delle forze di sicurezza locali e l’impegno militare». Una strategia che è anche quella dell’intera Nato. E da Istanbul, i paesi della regione hanno detto di sostenere la strategia di riconciliazione su cui punta Karzai. La conferenza di Lancaster House è stata pensata ed è presieduta dal premier britannico Gordon Brown, dal presidente afghano Karzai e dal segretario generale dell’Onu Ban Kimoon. Co-presidenti sono il ministro degli Esteri britannico David Miliband, il collega afghano uscente Ranin Spanta, e
il rappresentante Onu in Afghanistan, Kai Eide. Tra gli invitati, i ministri degli Esteri dei Paesi che contribuiscono all’Isaf (43 nazioni in tutto), tra cui il Segretario di Stato Usa Hillary Clinton, rappresentanti dei Paesi della regione e di Ue, Nato e Banca Mondiale, tra gli altri. Tutti sperano che da qui venga lo slancio decisivo per iniziare a pensare alla fine della guerra e all’inizio della pace. Ma intanto oggi, a Kabul, un’autobomba diretta contro un convoglio Nato ha fatto nove feriti. La normalizzazione dell’Afghanistan non sembra proprio dietro l’angolo. Patrizio Nissirio
L’ultima di Scotland Yard contapassi per i “bobbie” L'IMMAGINEdel "bobbie", il poliziotto disarmato con il caratteristico elmetto oblungo in testa, che passeggia per le strade di un quartiere, vigilando, rassicurando, osservando, è un'icona della vita inglese. Ma funziona soltanto se, per l'appunto, il poliziotto in questione passeggia davvero. Se rimanesse fermo, magari appoggiato a un lampione o addirittura seduto su un muretto, ovviamente l'immagine sarebbe ben diversa: e, anziché tranquillizzarsi sul grado di sicurezza della zona, la gente avrebbe ogni buon diritto di allarmarsi. Anche per questo Scotland Yard ha preso l'iniziativa senza precedenti di distribuire un pedometro a decine dei suoi agenti che fanno
regolare servizio di pattuglia nelle strade. In questo modo la polizia di Londra potrà verificare quanto camminano effettivamente i suoi "bobbies" e usare i dati raccolti in due possibili modi: per migliorare il servizio di vigilanza oppure per chiedere un aumento del budget per risuolare le scarpe.
ROMA – Vengono ampliati troppo i poteri del ministro della Giustizia nel delicato campo delle nomine dei capi degli uffici giudiziari, da un insieme di norme contenute nella legge di conversione del disegno di legge sulle sedi disagiate. Con il rischio – che già singole disposizioni hanno reso concreto – di «pregiudicare le competenzeche l’articolo105della Costituzioneassegna al Csm». Ad avvertire del pericolo è la Sesta Commissione del Csm in un parere che sarà discusso giovedì prossimo dal plenum in una seduta straordinaria. Un allarme a cui replica con durezza dalgoverno il sottosegretarioalla Giustizia Giacomo Caliendo, che accusa il Csm di alzare «barricate in difesa di un improduttivo conservatorismo». Mentre il Pd, con la capogruppo in Commissione Giustizia alla Camera Donatella Ferranti, invita il ministro Alfano a stralciare dal provvedimento «norme incostituzionali, introdotte con «un emendamento del governo, approvato con un colpo di maggioranza». A preoccupare i consiglieri sono più innovazioni; come quella che obbliga le toghe che intendono concorrere per un incarico direttivo a frequentare corsi presso la Scuola della magistratura, che poi formulerà valutazioni sulla loro idoneità . Valutazioni che erano previste dalla riforma Castelli sull'ordinamento giudiziario, ma che vennero cancellate - ricorda la Commissione nel parere redatto dai consiglieri Giulio Romano, Mario Fresa e Ezia Maccora – dopo che l’allora capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi in un messaggio alle Camere segnalò che in questo modo i poteri del Csm sulle nominedei magistratisarebbero stati«sensibilmente ridimensionati, in palese contrasto con il dettato costituzionale». Una critica che i consiglieri ribadiscono: «La previsione di valutazioni di idoneità dei magistrati, rimesse a organi diversi dal Csm, non è conforme all’articolo 105 della Costituzione». Ad allarmare è anche la norma che aumenta il potere di concerto del ministro sulle nomine dei capi degli uffici giudiziari, prevedendo che il pareredel Guardasigilli –oggi un secco sì o no sui candidati indicati dalla Commissione Direttivi del Csm – sia «specificatamente motivato» sulle«capacità organizzative» dei prescelti. Daniela Navi
Ozono, il buco si chiude ma la Terra si riscalda IL buco dell'ozono si sta lentamente chiudendo. La notizia potrebbe essere il migliore esempio di come l'uomo, impegnandosi nei riguardi dell'ambiente, possa arrivare a soluzioni importanti per il nostro pianeta. Quando, negli anni Settanta, infatti, si capì che sopra l'Antartide lo strato di ozono che ci protegge dai raggi ultravioletti si stava riducendo in intensità e dimensioni, gli ambientalisti fecero una forte pressione sui governi di tutto il mondo i quali decisero, con il Protocollo di Montreal del 1987, di mettere fuori uso i CFC (Clorofluorocarburi) che utilizzati in più applicazioni tecnologiche distruggevano la molecola di 3
atomi di ossigeno che forma l'ozono. Purtroppo però, l'iniziativa sta avendo un risvolto inaspettato che è stato messo in luce da un nuovo rapporto scientifico pubblicato sull'autorevole rivista Geophysycal Research Letters: la chiusura del buco contribuisce al riscaldamento globale del pianeta.
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In Italia e nel Mondo 3
Mercoledì 27 gennaio 2010
Mercoledì 27 gennaio 2010
Il fatto del giorno: Delbono si dimette. Bologna resta senza sindaco Oligarchi di periferia
La città rossa ora teme lo tsunami
Sindaco cattolico solo a parole
dall’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia
dal commento di Jenner Meletti
dal commento di Marcello Sorgi
Dopo Marrazzo, Delbono: nel giro di pochi mesi è il secondo importante amministratore locale eletto sotto le bandiere del Pd costretto a lasciare il proprio incarico per questioni in cui sesso e soldi si mischiano confusamente. E a questo punto è fin troppo ovvio osservare come per la sinistra diventi sempre più difficile sostenere la pretesa di incarnare una sorta di superiorità morale rispetto alla destra, un Paese diverso e migliore, l’«altra» Italia come si diceva qualche tempo fa. Piaccia o meno, infatti, d'Italia ce n'è una sola. Ed è bene partire dall'assunto che in essa luci ed ombre sono più o meno equamente distribuite tra tutte le varie parti politiche [...].
Così percossa, attonita, Bologna al nunzio sta, muta... “preferisco non parlare... Sono in riunione... Non ho nulla da dire...”. Le dimissioni di un sindaco bolognese sono una primizia che nessuno avrebbe voluto assaggiare. La città sembra chiedere una pausa, dopo l’annuncio shock, per poter riflettere. Davvero sorpreso dalle dimissioni Francesco Guccini, che nel suo mulino di Pavana ancora non era stato informato. “Oddio, si è dimesso? Certo, lo conosco, l’ho anche incontrato una volta, in campagna elettorale. Mi sembrava una brava persona. Ho seguito le ultime vicende e penso che abbia fatto bene a dimettersi [...]”.
Sarà certamente solo una coincidenza che l’appello del cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, per una nuova generazione di politici cattolici, sia giunto nel giorno delle dimissioni del sindaco di Bologna Flavio Delbono. Di quei valori a cui Bagnasco s’è riferito come un decalogo necessario per riqualificare tutta la politica agli occhi dei cittadini, Delbono, che nel Pd rappresentava l’ala cattolico-moderata vicina a Prodi, non ne rispettava neppure uno. Gli erano estranei sia il rispetto della famiglia (delle due mogli mollate, una l’aveva lasciata mentre era incinta), sia quello della «cosa pubblica», da considerare «importante e alta in quanto capace di segnare il destino di tutti» [...].
La migliore di oggi
L’occasione del Pdl
Centrosinistra da far benedire
dall’editoriale di R. Arditti
dall’articolo di Fabrizio Rizzi
Prima di arrivare a fare le considerazioni che ci stanno a cuore sul Pdl, dobbiamo dire qualcosa sull’altra metà del cielo, non sia mai che qualcuno possa pensare che siamo in vena di sconti. Dice il vecchio proverbio che spesso piove sul bagnato: mai espressione più appropriata per i guai devastanti che si stanno accumulando sul vertice del Pd e sul povero segretario Bersani. Ieri infatti, come in un micidiale "uno-due" dal forte sapore pugilistico, sono arrivati i risultati definitivi del trionfo di Vendola alle primarie pugliesi, combinati con le clamorose dimissioni del sindaco di Bologna, travolto da un scandalo che fa più ridere [...].
«Da pensionato, posso guardare con oggettività ai fatti. E dico: bisogna andare avanti». Romano Prodi è amareggiato, dispiaciuto, colpito sul piano umano dalle improvvise dimissioni del sindaco. Con Flavio Delbono c’è sempre stata stima, intesa, fin da quando il Professore insegnava all’università. E Delbono era allievo di Stefano Zamagni. Ma c’è anche un’altra singolare convergenza di fatti: le dimissioni del primo cittadino di Bologna cadono a due anni esatti da quelle di Prodi, che, come capo del governo, si recò al Quirinale per l’ultimo colloquio con il presidente Napolitano. Dopo aver
Campagna in salita dal corsivo di Mario Ajello
guardato i tg, nell’abitazione di via Gerusalemme, l’ex premier ha esclamato: «Credo che questo centrosinistra abbia bisogno di una sana benedizione, democratica. Ma di una sana benedizione». Gli amici descrivono un Prodi sofferente, a disagio, perchè ha sempre creduto che Bologna avesse bisogno di un sindaco che fosse un simbolo, ma anche un buon amministratore. Tutte doti incarnate, sulla carta, da Delbono prima di essere travolto dal caso della segretaria. Quando lo scandalo ha fatto precipitare gli eventi, è stato Prodi, con Vasco Errani, presidente della Regione, a fare pressing su Del Bono perchè lasciasse. [...].
L’incubo della paralisi
Giannelli sul Corriere
Chi predica bene e razzola male
dal commento di Andrea Bonzi
dal commento di Michele Brambilla
L’incubo peggiore è quello di una paralisi lunga un anno e tre mesi. La realtà dei fatti è che, con le dimissioni di Flavio Delbono, il destino del Comune di Bologna è nelle mani del Ministero dell’Interno retto da Roberto Maroni. Sono diversi i nodi da sciogliere per il Centrosinistra bolognese ed emiliano-romagnolo prima di pensare a individuare un candidato che possa prendere il posto di Delbono. Il primo punto è tornare presto alle urne. Stando alla legislazione vigente, anche se per uno scarto di pochi giorni non è possibile accorpare la votazione alle prossime regionali, il 28-29 marzo. Si slitterebbe addirittura alla primavera del 2011, e solo un decreto potrebbe consentire di evitare questo commissariamento monstre : un anno e tre mesi che porterebbero alla paralisi i progetti messi in piedi per la città. Mai successo sotto le Due Torri. [...].
Qualche tempo fa a una trasmissione televisiva un esponente del centrodestra sbatté in faccia a un collega-rivale del centrosinistra il caso Marrazzo dicendo più o meno così: «Avete montato una campagna di stampa per le escort di Berlusconi, ma anche voi avete i vostri bravi sex-gate». «Sì - fu la risposta - ma la differenza è che Marrazzo si è dimesso, Berlusconi no». Ieri si è dimesso anche il sindaco di Bologna Flavio Delbono, pure lui di centrosinistra e pure lui travolto da una storia di alcova (è inutile che si dica che qua ci sono ipotesi di peculato eccetera: la vera storia che ha messo a
Taglio basso
Arrivano i negozi di avvocati Ecco i consigli legali «low cost» dall’articolo di Dario Di Vico
L'esperienza dei «negozi del diritto» conta in Italia ormai due anni di vita. Ne sono nati un po' dappertutto con i nomi più svariati. Dal più conosciuto Alt, «Assistenza legale per tutti» sviluppatosi con la tecnica del franchising, alla «Casa del diritto» fino al «Negozio giuridico» e a «Il Parere ». Si tratta quasi sempre di locali con ampie vetrine situati al piano terra, si entra direttamente dal marciapiede e rovesciano già dall'arredamento i canoni estetico-formali tipici degli studi legali. I mobili Ikea al posto di quelli classici in palissandro. Anche nei rapporti con la clientela il cliché viene sovvertito: la consulenza iniziale - quella che gli avvocati chiamano «pronto soccorso» - non si paga del tutto oppure è fatturata a prezzi minimi ed è possibile ottenere un preventivo delle spese che si dovranno sostenere per arrivare fino in fondo al contenzioso. L'avvocato milanese Cristiano Cominotto, uno dei fondatori di Alt, sostiene che la formula ha destato l'interesse non solo
Ribellioni di popolo contro le direttive del partito (in Puglia). Rivolte della periferia contro il centro (in Calabria). Eterna riproposizione delle guerre fra veltroniani e dalemiani (in Umbria). Perdita di pezzi nella giunta di Firenze. Per non dire - dopo il caso Marrazzo - della questione morale riesplosa stavolta a Bologna, e che segnala come il primato dell’etica considerato dalla sinistra come proprio monopolio non lo sia più e da tanto tempo. Dunque, ieri, a Montecitorio, impazzava il seguente quesito: «Sta messo peggio il Pd o la Juve?». Ma secondo i sondaggi, il gradimento personale per Bersani è alto. [...].
degli utenti ma anche di centinaia di avvocati, probabilmente in cerca di un posto di lavoro. All'Ordine degli avvocati di Brescia—competente in questo caso su Milano — l'iniziativa non è piaciuta neanche un po' e ha censurato, con una delibera, i promotori di Alt per «violazione del divieto di accaparramento della clientela», bocciando lo slogan «prima consulenza gratuita ». Dal canto suo l'Antitrust ha reagito versus Brescia aprendo un'istruttoria sull'ipotesi di «intesa restrittiva della concorrenza » e il verdetto è atteso per i prossimi mesi. Ma al di là dei giudizi delle autorità competenti la vicenda dimostra da una parte la vitalità del settore e dall'altra il travaglio per trovare una via condivisa che porti alla modernizzazione. Le lenzuolate dell'allora ministro Bersani avevano portato all' abolizione dei minimi tariffari ma in concreto ad usufruire della liberalizzazione sono stati i grandi clienti con alto potere negoziale (le banche, per esempio) e non i singoli cittadini. [...]. dal Corriere della Sera
soqquadro Bologna è innanzitutto una storia di amanti: prima del bancomat, anche qui, cherchez la femme). A sinistra potrebbero quindi aggiungere un tassello a sostegno della propria - se non superiorità morale - serietà. Non è nostra intenzione stabilire se una simile rivendicazione sarebbe fondata oppure no. Non vogliamo neppure entrare nel merito se dimettersi - quando si apre uno scandalo o peggio ancora un’inchiesta giudiziaria - sia giusto oppure no. Generalizzare sarebbe troppo superficiale. Quel che sorprende è piuttosto la scoperta di una nuova anomalia italiana. Cerchiamo di spiegarci. Da un po’di tempo, insieme con il bipolarismo,
abbiamo importato dagli Stati Uniti anche la consuetudine di mescolare il pubblico con il privato, la politica con quel che ciascuno fa a casa propria o in un motel. S’è detto e ridetto che è una svolta puritana in un Paese cattolico; il quale, da cattolico appunto, aveva sempre tenuto distinti i due piani: i vizi privati e le pubbliche virtù. Una sorta di «santa ipocrisia» aveva garantito una non belligeranza fra i politici: io non metto il naso fra le tue lenzuola, tu non lo metti fra le mie. E poi, mentre il puritanesimo protestante esige una continua lotta (quasi sovrumana) per non cadere in tentazione, il cattolicesimo è temperato dal sacramento della confessione. [...].
La fotografia Kashmir, Una famiglia musulmana osserva dalla finestra gli scontri con la polizia (Ansa)
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IL CASO Dal parlamento va ora in onda il tassa-show dal coommento di G. Gentili
Il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha proposto un dibattito parlamentare, da trasmettere in diretta tv, dedicato alla crisi e ai rimedi per farvi fronte, a partire dalle politiche fiscali e da quelle del lavoro. È una buona idea, per tre motivi. Primo. Si dice e si scrive, in molti casi a ragione, che il parlamento e i parlamentari (in particolare quando sono riuniti in assemblea) si occupano quasi esclusivamente dei decreti legge del governo che avanzano a colpi di fiducia. Il dibattito, si dice ancora, sarebbe avvizzito e ripetitivo. Se è così, un confronto straordinario sui temi della ripresa possibile, evidentemente da concentrare in tempi brevi, sarebbe l'occasione (condivisa, almeno nel metodo) per alzare la qualità della discussione in parlamento, ormai da molto tempo, e indipendentemente dal colore dei governi che si sono succeduti, assai bassa e per ciò stessa propagatrice
Pierluigi Bersani
presso l'opinione pubblica di una cattiva idea della politica. Secondo. In questo modo (grazie alle dirette tv Rai, concessionaria del servizio pubblico, e alle cronache radiofoniche di Radio radicale, che pure svolge compiti di servizio pubblico) si fornirebbe ai cittadinielettori un quadro esauriente delle posizioni in campo, delle divergenze e delle possibili o impossibili convergenze. Lo stesso mi-
Ultimo dispetto: Silvio processato pure in clinica dal commento di Stefano Zurlo
La Procura di Milano deve voler bene a Silvio Berlusconi e dev’essere in ansia per le sue condizioni di salute. Altrimenti, come spiegare quel che si è visto ieri? Una visita fiscale mascherata da perizia, anzi da consulenza come si dice in giuridichese. È vero: quando c’è di mezzo Silvio Berlusconi tutto può accadere, ma quello che è successo ieri ha ben pochi precedenti: il premier sottoposto a un accurato controllo medico da parte di due luminari nominati dalla Procura di Milano. Obiettivo del consulto: verificare l’entità delle ferite subite dal Cavaliere il 13 dicembre scorso, quando in piazza del Duomo fu colpito dal souvenir scagliato da Massimo Tartaglia. La prognosi, naturalmente, era già stata stilata dagli specialisti che avevano avuto in cura il presidente del Consiglio, ma la procura di Milano vuole estendere il controllo di lega-
lità anche alla faccia del premier. Forse non si fida, forse sì, ma vuole ripetere gli esami. Morale: ha convocato al San Raffaele Berlusconi e l’ha fatto visitare da Carlo Goy, dell’Istituto di medicina legale di Milano, e Federico Biglioli, primario maxillo-facciale al San Paolo. Per carità, i magistrati hanno tutto hanno tutto il diritto di condurre tutte le indagini del caso, anche controllare se davvero Berlusconi disponga ancora di 31 denti su 32 e pure di accertare, alla maniera caricaturale di un certo San Tommaso, se si tratti di un molare o di un canino, o, ipotesi più inquietante, di un incisivo. Tutto legittimo. Tutto in regola. Anzi, a regola d’arte. È che normalmente non si fa. Per la più banale delle ragioni: perché si prende per buono quel che dicono i medici. Il Cavaliere non è un dipendente dello Stato fannullone, un assenteista cronico o chissà che altro. [...].
Fotovoltaico In arrivo un protocollo
nistro dell'Economia Giulio Tremonti, ad esempio, ha chiesto sul tema della riforma fiscale un confronto nel paese molto ampio. Perché non farlo partire dal parlamento? Terzo. Un dibattito trasparente nel luogo dedicato alla discussione e alla produzione delle leggi (e delle tanto invocate riforme) imporrebbe a tutti i partiti un sforzo di coerenza e di proposizione ben diverso da
Haiti, Clinton replica quello mostrato, di volta in volta, con una dichiarazione spot-demagogica, un'intervista o una trovata brillante. A cominciare dalle due maggiori formazioni politiche d'opposizione e di governo, il Pd e il Pdl. Bersani sostiene che il governo «sposta i soldi come Mussolini faceva con in carri armati», che a guadagnare con lo scudo fiscale sono «sempre gli stessi, banche, grandi evasori e criminalità». Però il segretario della Cgil Epifani (che oggi prospetta lo sciopero generale sul fisco: che ne pensa il leader del Pd?) ha riconosciuto di recente la «straordinaria perizia finanziaria e l'abilità di fondo» di Tremonti nel gestire la crisi. E Giuseppe Bortolussi, leader degli artigiani di Mestre e neo-candidato del Pd alle regionali del Veneto, ha espresso parole di apprezzamento per la lotta all'evasione fiscale portata avanti dal governo Berlusconi. Insomma, il Pd ha una proposta chiara, e condivisa al suo interno, sui temi fiscali? [...].
La spocchia di Sarkò e le debolezze italiane dal commento di C. Martinetti
Nicolas Sarkozy compie un’altra delle «ruptures» al consolidato galateo diplomatico dei suoi predecessori secondo cui il presidente della République non dava giudizi sulle politiche interne degli altri governi, specie se amici. E invece, ieri sera in tv, Sarkò, forse con il pensiero ancora rivolto ai fatti di Rosarno, che molto hanno impressionato i media francesi, ha detto che la Francia non si troverà «disarmata di fronte a un fenomeno di sbarchi di migranti come ne ha conosciuti l’Italia». Se la Francia non sarà «disarmata» significa che l’Italia lo era. Ecco, la puntura avvelenata che ci arriva dal paese delle cinquanta banlieue considerati territori «perduti» alla legalità repubblicana e dove in ogni weekend si incendiano, per gioco e per rabbia, centinaia di automobili. Ma l’uscita di Sarkozy va contestualizzata
alla circostanza cui i francesi si sono trovati di fronte e alla quale non sono abituati. Su una spiaggia nel sud della Corsica, vicino a Bonifacio, sono sbarcati clandestinamente centoventitré curdi, 81 adulti, gli altri bambini e ragazzini, tra le donne alcune incinte. Tradotti in centri di «ritenzione» i profughi si sono visti subito recapitare un foglio di riaccompagnamento alla frontiera firmato dai prefetti. I giudici della libertà, però (non è solo in Italia che i poteri dello Stato si contraddicono) li hanno rimessi in libertà. Ora - ha garantito ieri sera Sarkozy - saranno curati e assistiti. Coloro che avranno diritto all’asilo, lo avranno; gli altri rispediti a casa. Il «fenomeno» che tanto ha colpito i francesi potrebbe essere frutto dei respingimenti in mare effettuati da qualche mese dalle autorità italiane e quindi una prova della loro efficacia. [...].
Politiche, a Picerno che tempo fa?
dall’articolo di Anna Guaita
Hillary Clinton e Franco Frattini sono sembrati d’accordo sulla necessità di non sprecare altro fiato sulle parole critiche del capo dellaProtezione civile Bertolaso a proposito dei soccorsi ad Haiti. Durante un incontro bilaterale a Washington, la signora Clinton ha semmai preferito sottolineare la vecchia amicizia ItaliaUsa, definendo il nostro Paese “un grande alleato”, ed esprimendo il ringraziamento per il nostro impegno verso gli haitiani: «La necessità di aiutare Haiti è condivisa ha fatto notare il segretario di Stato - e apprezziamo moltissimo il contributo dell’Italia e i suoi consigli». La signora ha tradito tuttavia una punta Hillary Clinton di irritazione quando ha fatto notare che Haiti non è l’Aquila e che le parole del capo della Protezione civile le ricordavano il «processo del lunedì», cioè sembravano dettate dal senno di poi. Ma che ci sia una gran voglia di superare il momento di disagio e guardare avanti è stato chiaro anche dal nuovo intervento di Bertolaso, che ha precisato che le sue parole non volevano essere una critica degli Stati Uniti, ma semmai delle organizzazioni internazionali: «Se uno arriva con 15 mila uomini e poi non sa dove andare e cosa fare, perché non c’è nessuno che glielo dice è chiaro che si creano i problemi che tutti abbiamo visto - ha affermato il capo dellaProtezione civile, che ha aggiunto: - Non c’è nessuno che comanda e dopo aver girato per tre giorni in città e nei sobborghi, ho constatato che migliaia di persone sono abbandonate a se stesse». Questo elemento cru-
ciale, l’assenza di un’autorità centrale, è di fatto uno dei problemi più gravi e riconosciuti anche dagli americani, che si trovano nella difficile situazione di essere la superpotenza della regione, obbligata moralmente a intervenire in modo massiccio, ma anche nella necessità politica di evitare le accuse di colonialismo. Infatti, dopo aver salutato “l’amico Franco”, la signora Clinton è partita per Montreal, dove si è tenuto un convegno internazionale sulla questione dei soccorsi, e appena arrivata ha insistito che il primo passo deve essere proprio quello di “ridare al governo di Haiti la possibilità di esercitare il suo ruolo”. Presente a Montreal era il primo ministro haitiano Jean Max Bellerive, il quale a sua volta ha spiegato: «Stiamo lavorando in condizioni precarie, ma intendiamo offrire la leadership che la gente si aspetta». Bellerive ha però aggiunto che l’aiuto internazionale nell’isola dovrebbe restare almeno cinque-dieci anni se si vuole «portare a compimento la ricostruzione». Dall’Onu giungono intanto aggiornamenti sulle dimensioni terrificanti della catastrofe. I morti seppelliti sono finora 150 mila, ma non si esclude che alla fine il numero possa superare 350 mila. Quasi 300 mila sono gli haitiani che hanno abbandonato l’isola, mentre 800 mila vivono in tendopoli di fortuna. L’Onu ha chiesto l’invio urgente di tende “familiari” (a otto posti), resistenti alle piogge, per trasferire questa popolazione di sventurati in aree organizzate e protette. [...]
Matera visibile in street view
da http://www.fotovoltaicoblog.it
da http://galloitalica.wordpress.com/
da www.clarita.it
Valorizzare le opportunità energetiche del territorio, razionalizzando i costi e i consumi energetici: sono questi gli obiettivi del Protocollo di Intesa firmato tra la Società Energetica Lucana e i Comuni di Trivigno, Anzi, Calvello e Abriola. Impegni importanti per attivare procedure di acquisto aggregato del gas e dell’energie elettrica al fine di ottenere dei vantaggi economici per il prezzo di acquisto. Oltre ciò il protocollo, che rientra nella campagna ”Energia Sostenibile per l’Europa - SEE”, daella Commissione Europea, si propone di: contribuire alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra; realizzare analisi energetiche tecnico-economiche degli edifici comunali, delle reti di servizi pubblici [...].
Mentre il centro-destra lucano è alla ricerca del suo condottiero per le elezioni regionali, il centro-sinistra da tempo ha trovato il suo elemento di apparente pace (perchè di guerre intestine irrisolte il centrosinistra lucano ne ha viste a bizzeffe) nel presidente De Filippo. Ed a Picerno come si vive questa fase? Il centro-destra mi sembra in buona salute. Il connubio tra Forza Italia, rappresentata dal sindaco Valeria Russillo, e An, rappresentata dal consigliere Regionale Antonio Tisci, sembra proseguire bene. Il caso Picerno è diventato anche un caso da seguire per il centro-destra. [...].
Apprendo da Donato che finalmente anche Matera è visibile in modalità street view su Google Map. Non appena l’ho letto, mi sono subito fiondata sul sito per vedere come si vede casa mia con lo street view. Ebbene, la Google Street Car, che ha passato in rassegna tutte le strade della mia città (quelle percorribili con la macchina, perchè nelle straduzze nei Sassi è un po’ difficile farlo), non è passato davanti a casa mia. Ho capito, si trova in ZTL (Zona a Traffico Limitato) ma ciò non vuol dire che la strada in cui abito non sia percorribile. E poi anche se è ZTL, visto che sono decine e decine gli abusivi che ogni giorno occupano impropriamente la strada (vigili, quando vi svegliate un pochino? [...].
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Le dimissioni del sindaco e lo spettro del commissario
I nodi della politica
Si punta a elezioni anticipate ma serve il decreto per Bologna
Guerra interna tra le correnti per sciogliere in “nodo” dell’Umbria
Bersani-Di Pietro torna l’alleanza Pd e Idv insieme in 11 regioni. Da sciogliere il nodo Calabria. In Campania primarie il 7 febbraio no necessario impostare un lavoro di programma per una coalizione aperta non solo ai due partiti ma a tutte le altre formazioni (laiche, cattoliche) interessate a battere la destra: «Questo – scandisce Di Pietro – è l’impegno che l’Idv prende nei confronti del Pd, per non lasciare questo paese nelle mani di chi toglie ai poveri per dare ai ricchi e che inganna continuamente i cittadini. Abbiamo il dovere –spiega Di Pietro –di costruire un’alternativa. Ed è per questo che noi dell’Idv vogliamo un’alleanza per l’oggi e per il domani, e per le regionali l’abbiamo sostanzialmente raggiunta.Quest’alleanza di programma e reciproca fiducia – sottolinea ancora Di Pietro – hanno indotto noi a fare un congresso (il 5-6-7 febbraio a Roma, ndr), per passare dalla fase di opposizione alla fase di alternativa. Saremo – promette –non più isolati oppositori ma parte di una coalizione». Pd e Idv correranno insieme in 11 regioni su 13 e poco importa se ancora non c’è l’accordo per la Campania, dove Di Pietro non vuole le primarie, e la Calabria, dove l’ex pm ha candidato Filippo Callipo. Ma, più che con gli alleati, i problemi del vertice del Pd sono dentro il partito, anche se la minoranza ha deciso di non sparare sul quartiere generale prima del voto di marzo. E, dopo la Puglia, il nuovo caso si chiama Umbria.Proprio perevitare forzature, Bersani ha prima convinto Rita Lorenzetti a farsi da parte e poi, nella riunione di ieri con i vertici locali, ha fatto capire che la maggioranza non arriverà alla rottura con Catiuscia Marini, candidata della Lorenzetti non gradita ai franceschiniani. Ma la questione, come sempre nel Pd, si complica perchè se
l’area, che fa capo a Dario Franceschini, è disposto ad evitare le primarie se si trova un candidato unitario, come il segretario umbro Lamberto Bottini o l’ex sindaco di Perugia Renato Locchi, i veltroniani sono sugli scudi per avere le primarie con il loro candidato Mauro Agostini. Walter Veltroni, a quanto si apprende, ritiene che, a maggior ragione dopola Puglia, nonsi possa rinunciare a dare la parola ai cittadini in Umbria. Ma se l’ex segretario, che ieri, come non avveniva da tempo, si è fermato a lungo in Transatlantico, ufficialmente non parla, i suoi non demordono. «Non è accettabile nessuna soluzione che sia frutto di improbabili caminetti», è l’altolà di Agostini mentre Giorgio Tonini, Giovanna Melandri e Walter Verini mettono in Umbria «la linea del Piave» delle primarie. Linea dalla quale si tiene ben lontano Massimo D’Alema dopo la battaglia pugliese. «Per oggi la mia comunicazione attiene solo al Copasir che però non è una carica che impedisce di occuparsi di politica», spiega il presidente di Italianieuropei ai giornalisti, facendo capire che il nuovo ruolo non gli impedirà di dire la sua nel Pd. Anche perchè la sua tempra piace a Bersani: «D’Alema è un vero combattente – lo loda il leader Pd – magari ce ne fossero altri». Se la soluzione umbra uscirà domani dalla direzione regionale, sembra definito il quadro in Campania. Il centrosinistra, Idv escluso, sceglierà il proprio candidato con le primarie il 7 febbraio. Primarie di coalizione dove però i nomi che girano sono tutti del Pd, da Vincenzo De Luca a Andrea Cozzolino con la new entry dell’ex assessore bassoliniano Riccardo Marrone.
La minoranza nel partito pronta a chiedere il conto dopo le regionali
Tregua armata dopo le primarie di PAOLA LAFORGIA BARI – La parola d’ordine è abbassare i toni, ricompattarsi sul candidato Vendola ed evitare la resa dei conti perché «ora bisogna pensare alla campagna elettorale e a vincere le elezioni». Ma dopo la clamorosa sconfitta alle primarie pugliesi del candidato del Pd Francesco Boccia, sotto traccia, la minoranza dei democratici, affila le armi per chiedere il conto alla segreteria e ridefinire gli equilibri interni, specie in vista della formazione delle liste dei candidati per le regionali. Il segretario, Sergio Blasi, rappresentante della linea di Bersani e di Massimo D’Alema (che in Puglia hanno sostenuto Boccia contro Vendola) sa di essere sotto accusa come i suoi referenti nazionali, ma non ci sta a fare da bersaglio in un «torneo medievale». La minoranza chiede «più democrazia interna» e la nomina degli organismi dirigenti che ancora non ci sono. Blasi si prepara a riunire nei prossimi
giorni gli organi dirigenti per discutere di quanto accaduto, ma avverte già che «la geografia del partito resta quella uscita dal congresso di tre mesi fa». Il messaggio è alla minoranza di Area democratica ma anche all’area che fa capo al sindaco di Bari, Michele Emiliano, alla quale Boccia si riferisce in termini poco lusinghieri in una intervista nella quale parla di «sciacalli che prima votano Vendola e poi saltano sul corpo del Pd». Emiliano, presidente del partito pugliese, getta acqua sul fuoco e riconduce l’attacco all’effetto psicologico della delusione dello sconfitto: «Credo che a Francesco bisognerà rispondere più sul piano personale guardandosi negli occhi che pubblicamente, altrimenti rischiamo solo di alimentare una spirale di contrasti del tutto inutile in questa fase». E, ancora una volta, rende onore al «coraggio e alla generosità» di Boccia che, sottolinea, accettando le primarie ha consentito al centrosinistra di non an-
dare diviso alle elezioni e di non spingere l’Udc (che candida Adriana Poli Bortone) verso un’alleanza con il Pdl. Da Roma il pugliese Nicola Latorre fa sapere che «la perdita di Boccia l’avevamo messa in conto». Concetto ripreso anche da Blasi che con toni più duri dice anche: «Io ho fatto un lavoro silenzioso di tessitura, essendo spesso oggetto di incomprensioni mentre altri sfilavano la tela e preferivano sventolare la bandierina». «Ma – avverte proseguendo nella metafora omerica –tutti sappiamo che Ulisse torna ad Itaca e sappiamo anche cosa succede ai Proci». «Io e Boccia eravamo consapevoli dei rischi che ci assumevamo –dice ancora Blasi –e Boccia, che già aveva vissuto l’esperienza della sconfitta nel 2005, poteva sfilarsi». «Ma i leader si formano in battaglie difficili e complicate» e poi «vorrei che nessuno dimenticasse che io il 22 novembre scorso avevo detto: Ricominciamo da Vendola».
Pierluigi Bersani e Antonio Di Pietro ieri a Roma
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NEL PDL
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Dubbi sulla Puglia ma l’Udc resta ferma di YASMIN INANGIRAY ROMA – Un rebus che sembra non avere soluzione. È così che la maggior parte dei parlamentari del Pdl descrive la situazione in Puglia dopo la discesa in campo con l’Udc di Adriana Poli Bortone. Un nome pesante, che desta più di qualche preoccupazione allo stato maggiore del partito, ma anche a Berlusconi. Non è mistero infatti che il premier avesse preferito candidare l’ex senatrice di An rispetto al resto dei nomi proposti dal partito, considerati mediaticamente molto più deboli. Un giudizio che non risparmia l’attuale candidato Rocco Palese, capogruppo del Pdl in regione e uomo vicino al ministro degli Affari Regionali Raffaele Fitto. Difficile capire che piega prenderà la vicenda. L’unica cosa certa è che fino all’ultimo si cercherà di mantenere aperto un canale di comunicazione con l’Udc. I centristi però appaiono irremovili così come la stessa Poli Bortone, indisponibile a mettersi da parte. Certo è che nemmeno il Pdl è disposto a cedere terreno. Sia l’Udc a fare un passo indietro ed appoggi Palese, è la richiesta della maggioranza. Una proposta che però, da via Due Macelli, si boccia senza appello. A sbrigliare la matassa dovranno essere i coordinatori nazionali. Berlusconi infatti avrebbe investito loro nella ricerca di una soluzione scegliendo di occuparsi in prima questione della vicenda solo e se verrà formultata un’ipotesi. Al momento però la situazione è nello stallo più totale. E nel Pdl più di qualcuno non fa mistero di una certa irritazione del Cavaliere per tutta la vicenda ma, soprattut-
to per l’atteggiamento tenuto dai centristi. Nel partito però più di qualcuno non esclude che il premier possa far leva sul rapporto di stima e di amicizia con la stessa Poli Bortone. Una sorta di 'pressing' per trovare una soluzione che eviti una spaccatura anche nell’elettorato del centrodestra. Appare difficile però che l’ex senatrice di An diventi la candidata del Pdl. Ad ostacolare la scelta infatti c'è tutto il vertice locale del partito, ed in particolare di chi proviene dalle file di An, contrario ad appoggiare l’ex sindaco di Lecce. Una soluzione potrebbe essere quella di convergere ( con un accordo tra Pdl e Udc) su un terzo nome. Palese e l’ex sindaco di Lecce farebbero un passo indietro a favore di un candidato che vada bene anche ai centristi. Tra i nomi che continuano a girare c'è quello di Stefano Dambruoso. L'dea infatti potrebbe essere quella di dare un segnale candidando un ex magistrato. Nei capanelli a Montecitorio c'è anche chi parla di un’offerta alla Poli Bortone di entrare nella squadra di governo. Berlusconi ne avrebbe parlato a più di qualche interlocutore e l’idea potrebbe essere quella di proporle un incarico come sottosegretario. Domani Berlusconi ne parlerà con i coordinatori ed i capigruppo anche perchè,Puglia a parte, per il Pdl restano ancora da definire una serie di candidature. Se in Toscana, infatti, dopo il passo indietro di Riccardo Migliori a correre per la maggioranza dovrebbe essere Monica Faenzi, i giochi sarebbero ancora aperti nelle Marche in Umbria, Basilicata (si parlerebbe anche di Guido Viceconte) ed Emilia Romagna.
Palese è ritenuto un candidato molto debole
DELBONO ALLA GIUNTA IGNARA DELLE DIMISSIONI «Sono innocente, chiedo scusa per non aver avvertito» DOPO l’interrogatorio in Procura di sabato e la gogna mediatica di ieri, Flavio Delbono ha dovuto subire il “processo” della sua ormai ex giunta. Alla squadra, spiazzata dalla decisione (il sindaco davanti alla bufera del Cinzia-Gate l’aveva rassicurata solo una settimana fa), ha chiesto scusa, ma ha voluto ribadire la propria innocenza. Poi il passaggio in giunta per spiegare per la prima volta la resa. Quasi tutti gli assessori, infatti, ieri avevano saputo delle sue dimissioni dalle agenzie di stampa: «Vi chiedo scusa, non sono riuscito a avvertirvi», si è giustificato. E al fuoco di fila di una squadra delusa «per aver perso la possibilità di lavorare per Bologna» ha ribadito: «Sono innocente, lascio per rispetto della città: la vicenda giudiziaria può incidere sulla mia capacità di governare». «A fianco della solidarietà per una vicenda umana difficile, abbiamo fatto presente in modo garbato che sarebbe stata apprezzata una modalità diversa di informazione», ha spiegato Luciano Sita, assessore alla città storica e ex presidente della Granarolo. Per Villiam Rossi, ex direttore dell’Agenzia delle entrate e uomo del bilancio, «quella di Delbono è una scelta che io non avrei fatto».
ne ci sono. Si sono pronunciati a favore di una strada che porti al voto anticipato evitando il commissariamento i ministri Maroni, Sacconi, il sen. Berselli, Bersani». Sarà dunque il governo Berlusconi a “salvare” Bologna?. «Il Pd – ha risposto Vitali – ha detto che era d’accordo per andare subito al voto e in questo senso si è espresso Bersani. Credo quindi che una parte del merito spetti anche a noi». Pure il senatore Filippo Berselli, presidente della commmissione Giustizia del Senato e coordinatore del Pdl dell’Emilia-Romagna, ha sottolineato che «è difficile ma non impossibile arrivare ad abbinare a Bologna elezioni comunali con quelle regionali di fine marzo. Mi sto adoperando con il governo per trovare una via d’uscita che eviti il commissariamento, cercando la strada di un decreto legge che sposti il termine del 21 gennaio (termine ultimo per votare il 28 marzo, ndr) più avanti. Ma Delbono deve dare le dimissioni, non solo annunciarle». Sul provvedimento, Berselli ha detto di avere interessato i ministri Maurizio Sacconi, Roberto Maroni, Ignazio La Russa e il presidente della Camera Gianfranco Fini. Sul problema è intervenuto anche il leader dell’Udc, il bolognese Pier Ferdinando Casini, che ha proposto ai parlamentari bolognesi di lavorare per un progetto di legge bipartisan per il voto anticipato. Ma, se verrà confermata la strada del decreto, questa soluzione sarebbe superata. Anche il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, ritiene utile non commissariare la città: ««Bologna viene da cinque anni di paralisi amministrativa con Cofferati e oggi non si può permettere un anno e mezzo di commissariamento. Si faccia una legge bipartisan: chiederò ai miei colleghi parlamentari bolognesi del Pd e del Pdl di fare assieme una proposta per evitare un commissariamento che danneggerebbe la città». «Si vada al più presto a nuove elezioni – ha aggiunto - questo è fondamentale per evitare un blocco programmatico sulla città. Si può votare in tempi utili, o prima dell’estate o non oltre ottobre». Poi, sulla vicenda Delbono, Casini ha concluso dicendo che «è una cosa triste, evitiamo le speculazioni: i fatti parlano da soli».
Bersani: «Il Pd vuole votare prima possibile»
Il segretario Pd conferma la fiducia agli “emiliani” L’ex segretaria decisa ad andare fino in fondo
Il leader replica a Prodi La Cracchi non molla «Critiche non condivise» «Ora rivoglio il lavoro» di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – La batosta delle dimissioni del sindaco Flavio Del Bono, che arriva dopo cinque anni di giunta Cofferati piena di conflittualità interna, richiede una rifondazione del centrosinistra, per evitare l’incubo di un bis della sconfitta del 1999 contro Guazzaloca. E a questa rifondazione ha lavorato Pierluigi Bersani per tutta la giornata di ieri, apertasi con l’amara sorpresa dell’attacco di Prodi dalle pagine di un quotidiano. Il primo atto di Bersani nel gestire il «dossier Bologna» è stato una rivendicazione di «orgoglio emiliano». «Delbono ha compiuto un gesto veramente apprezzabile, che testimonia di una persona e una città», ha detto il segretario del Pd. «Paese che vai e usanze che trovi–haaggiunto –ci sono posti dove esistono altre logiche, ma non lì, non a Bologna. Un amministratore che dice “prima la città” è qualcosa che ci invita a riflettere: prima di tutto la città, prima di tutto l'Italia, chi governa deve rispettare il Paese. Insomma non ci si venga a parlare di questione morale perchè quelle dimissioni sono una dimostrazione di attaccamento all’etica pubblica. Ela predica arrivi tanto meno dal centrodestra: chi vuole specularci rimarrà deluso. Noi combat-
Romano Prodi
teremo e respingeremo ogni speculazione». Bersani si è poi messo al telefono per consultare innanzi tutto gli esponenti delle minoranze interne, vale a dire Dario Franceschini e Ignazio Marino: il patto è una gestione non in solitaria delle scelte da compiere. E questo è il primo passo della «rifondazione», cioè l’unità interna del partito. Il secondo passaggio è stato l’ascolto dei dirigenti Emiliani del Pd, a partire da Vasco Errani, con cui Bersani ha avuto il lungo scambio di idee all’ora di pranzo. E poi il segretario regionale Stefano Bonaccini, e quello provinciale, Andrea De Maria. A tutti
Bersani ha voluto assicurare la piena «fiducia» verso il Pd bolognese ed emiliano, che è in grado di mettere in campo le energie migliori per rifondare il progetto. Tanto è vero che il segretario del Pd sarà a Bologna il 2 febbraio per partecipare ai lavori della direzione cittadina. Il problema è non solo trovare un nome, ma proporre alla città un progetto nuovo che riguardi il candidato, la coalizione e l’idea che si vuole avere della città. Un discorso a parte merita l’Udc, finora sempre schierato con il centrodestra. Su questo capitolo Berlusconi non esclude nulla, neppure un aggancio dei centristi. Quando avvengono le «rifondazioni» spesso si pensa ai padri nobili, e la mente corre a Prodi. Ma questi ha ieri detto, in un colloquio ad un quotidiano, di non essere interessato. Nel leggere quelle righe Bersani ha avuto anche l’amara sorpresa di alcune critiche sulla sua guida del Pd. Bersani secondo il suo stile non ha voluto contro-criticare: «Per Prodi ho affetto e rispetto inattaccabile, anche quando gli si attribuiscono cose su cui non sono d’accordo». Certo,chiha parlato con il segretario del Pd, fa notare che il nome di Delbono fu sponsorizzato proprio da Prodi e che certe critiche appaiono ingenerose.
ALLE SPALLE ha una storia d’amore di sette anni, un lavoro come segretaria politica e le dimissioni di un sindaco, suo ex compagno. Spalle forti quelle di Cinzia Cracchi, la bionda con gli occhi azzurri che ha fatto di Flavio Delbono il sindaco più breve della storia di Bologna, dimissionario dopo sette mesi e indagato per truffa aggravata, peculato e abuso d’ufficio. Questo il passato di Cinzia. Nel suo futuro invece c'è la voglia di fare scacco matto, cioè riprendersi il lavoro che proprio Delbono le avrebbe tolto quando era vice presidente della Regione Emilia-Romagna trasferendola da lì (dove lui l’aveva voluta nel suo staff) al centralinodelCup, ilCentrodiprenotazioni unificate di Bologna, non appena l’amore è sfiorito nel 2008. «Sì, ci proverò», ha detto con decisione, stufa di essere «manovrata» da un superiore che è stato a lungo anche il suo uomo. Il giorno dopo l’addio di Delbono alla città, la Cracchi (indagata a sua volta per peculato e abuso d’ufficio) guarda avanti e lo fa da donna in carriera ferita, amareggiata per le dimissioni ma con molta voglia di rivalsa. Stretta in un cappotto grigio, chioma boccoluta e stivali chiari, ha sfoderato la solita aria trasognata respingendo i cronisti che l'aspettavano davanti al-
Cinzia Cracchi
la sede del Cup, e un attimo dopo concedendosi allo sfogo. «Le cose che sono successe fino ad ora io le ho subite perché non ho deciso nulla – ha chiarito – se non di riprendermi il mio lavoro». È l'unico spiraglio che le fa sgranare gli occhi. «Ci sto pensando, i margini pare ci siano ...», si è sbilanciata. Perché tanto accanimento? «E' un lavoro che non è il mio – ha sintetizzato – Io ho fatto per 20 anni la segretaria politica e ora lavoro in un centro di prenotazioni. È un lavoro assolutamente dignitoso ma non è il mio, non è quello che mi sono conquistata». Carriera che per anni ha intrecciato con i sen-
timenti, nonostante i condizionamenti, secondo lei, subiti. «Per me fare previsioni è azzardato in questo momento perchè la mia vita è stata manovrata. Una storia quando è finita è finita», si è sfogata. E rivolgendosi a Delbono: «Tu non manovri comunque il mio lavoro, non firmi le mie ferie, i miei permessi, le mie cose. Se è finita è finita e io torno libera in tutti i sensi». Al contrario, ora si sente in gabbia, quasi in castigo. Per mesi l’ha ripetuto anche a Rosa Martino, rappresentante sindacale dei lavoratori del Cup per conto di Fenasalc Cisal. “Per lei il trasferimento al Cup è stato una punizione», ha raccontato uscendo dal lavoro. Per la Martino, che negli ultimi mesi ha raccolto le confidenze della Cracchi, Cinzia è «una donna distrutta» ma combattiva. Improvvisamente popolare, lady Cracchi è diventata anche un’icona su Facebook. Da ieri un avvocato bolognese ha aperto il 'Cinzia Cracchi fan club' (ma è nato in modo ironico, si è giustificato) e 24 ore dopo gli iscritti erano schizzati a 142. «Nulla di più pericoloso per un nuovo sindaco di una ex con il dente avvelenato...», si legge nella descrizione del profilo. Sulla bacheca i commenti sono tra i più vari. Compreso un fantascientifico “Cinzia sindaco subito”.
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DOPO il fallimento dell’esperimento pugliese, Pier Luigi Bersani tenta la stretta nelle regioni ancora senza candidato, come Umbria, Campania e Calabria, evitando forzature sia dentro il Pd sia tra gli alleati con un risaldato rapporto con Antonio Di Pietro. Ma se inCampania ieri si è trovata l’intesa per fare le primarie il 7 febbraio, l'Umbria resta un campo minato e per Walter Veltroni e i suoi la “nuova linea del Piave” delle primarie. E un aiuto a Bersani non arriva neanche dall’analisi di Romano Prodi sullo stato del partito. «Per lui provo affetto e rispetto inattaccabile anche quando non sono d’accordo», si difende il segretario, convinto che ci voglia tempo per radicare partito e progetto. Nello schema delle alleanze il Pd riparte dal leader Idv Antonio Di Pietro, con cui da dopo le elezioni i rapporti sono stati segnati più da competizione e prese di distanza che dacollaborazione. «Ripartiamodalle regionali» è l’impegno congiunto di Bersani e Di Pietro, che promette di non essere più «un oppositore isolato» e di rispettare le istituzioni di garanzia, presidente della Repubblica in primis. Bersani, durante la conferenza stampa di Roma, ci tiene subito a sottolinere due punti di condivisione: «L'esigenza –spiega –che si allestiscano alleanze larghe, democratiche, di progresso per allestire schieramenti competitivi nei confronti del centrodestra». E poi, sottolinea, «un’idea di fondo». «L'idea che l’appuntamento delle regionali diventi, sia sotto il profilo dei contenuti che degli schieramenti un passo avanti verso l’alternativa». Di Pietro raccoglie il testimone e dice subito che «l'Idv e il Pd ritengo-
DOPO l’annuncio di dimissioni da parte del sindaco di Bologna, Flavio Delbono, si è aperta una corsa contro il tempo per scongiurare un lungo commissariamento della città, con la ricerca di soluzioni per andare al più presto alle elezioni comunali. Le preoccupazioni sono bipartisan. Ieri il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha detto di essere «disponibile a un provvedimento d’urgenza», ma di volere «il consenso di tutte le parti politiche» oltre alle dimissioni di Delbono formalizzate e non solo annunciate. Dall’opposizione, Pier Luigi Bersani ha sottolineato che il Pd vuole «votare prima possibile», anche se «ci sono profili giuridici e costituzionali da garantire», come, ad esempio, i giorni che devono passare dalle dimissioni di un sindaco, la loro esecutività, lo scioglimento del consiglio comunale in rapporto alla scadenza elettorale. Al ministero dell’Interno stanno riflettendo sull'ipotesi di un decreto che sposti di alcuni giorni la scadenza entro cui i sindaci devono dimettersi (ad esempio, dal 21 al 30 gennaio). Il decreto potrebbe essere votato dal consiglio dei ministri di domani e, secondo questa ipotesi, il sindaco di Bologna Flavio Delbono potrebbe dimettersi dopo l’approvazione del bilancio comunale di venerdì, e la città potrebbe andare alle elezioni in concomitanza con le regionali del 28 marzo. «So che al ministero si sta riflettendo su questa ipotesi», ha spiegato Walter Vitali, senatore Pd e sindaco di Bologna dal 1993 al 1999. «L'unica possibilità di andare a votare il 28-29 marzo, come il Pd desidera e come ha sottolinato anche Pier Luigi Bersani (che per questo ha citato problemi tecnici) – ha detto Vitali – è che il governo approvi nel consiglio dei ministri di domanì un decreto che proroghi il termine fissato dalla L.165/2009 per le dimissioni del sindaco di alcuni giorni, ad esempio dal 21 gennaio al 30 gennaio o all’1 febbraio. Anche con questa proroga ci sarebbe tutto il tempo per votare il 28-29 e Delbono potrebbe dimettersi nei termini nuovi stabiliti dal decreto, dopo l’approvazione del bilancio del Comune. Dopo lo scioglimento del consiglio comunale, arriverebbe il commissario che reggerebbe il Comune fino alle elezioni». Secondo Vitali «le condizioni per arrivare a questa soluzio-
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Le liste prendono forma in entrambi gli schieramenti
Politica lucana
Il totocandidati
L’ex sindaco di Matera richiama la dirigenza Pdl, anche sull’idea Allam
Uscenti, operai, ex sindaci e sindacalisti di PIERANTONIO LUTRELLI
«Si candidi Viceconte» Nicola Buccico invita alla responsabilità: «Spetta al vertice assumere il momento difficile» di SARA LORUSSO
Buccico durante uno dei comizi da sindaco tenuti al Popolo materano
| VERSO L’UFFICIALIZZAZIONE | Nicola Pagliuca resta tra i “favoriti” Ma l’ipotesi Allam riprende quota «Finora non vi sono state ancora ufficializzazioni, ma la discussione nel partito è aperta e sto aspettando una chiamata che potrebbe arrivare da un momento all’altro». Così il capogruppo regionale del Pdl, Nicoal Pagliuca, prova a descrivere lo senario: serve aspettare perchè di definitivo non c’è nulla. La Basilicata, nel centrodestra, per la scelta del candidato presidente, resta ancora un nodo da sciogliere. Che il suo sia uno dei nomi in pole per la scelta definitiva sul candidato presidente del Pdl lo si sa da qualche ora. Me in campo restano altre ipotesi. Nè, stando alle conversazioni che pure ieri sera si sono rincorse, sembra proprio definitivamente tramontata l’ipotesi Magdi Allam. L’ex vicedirettore del Corsera potrebbe ancora essere una possibilità. E mentre gran parte della dirigenza lucana del partito sidivide traRoma e il telefono, anche Pagliuca resta in attesa. Fatto sta che alla fine toccherà al premier Berlusco-
a sinistra Pagliuca , a destra Magdi Allam
I Radicali contro la legge elettorale lucana: manca la modifica statutaria
siglio regionale che, spiega Bolognetti, va impugnata. «Noi, il partito della “Peste italiana”, non possiamo accettare che in Basilicata si vada a votare in una situazione di palese violazione delle più elementari regole che dovrebbero essere a fondamento di una democrazia. A pochi giorni dal deposito delle liste, quella stessa Regione, che ha modificato la legge elettorale il 14 gennaio e promulgato la stessa solo il 20 gennaio, non è in grado di fornire informazioni sull'ap-
plicazione della nuova legge e sulla modalità di raccolta firme». Come già segnalato dal presidente dell’associazione regionale degli ex-consiglieri, Renato Guarino, mancherebbe, per la regolarità, «la modifica dello statuto». Antecedentemente. Anche Rita Bernardini (Radicali) aveva espresso delle perplessità sul caso e ha presentato un’interrogazione a risposta scritta, rivolta alla presidenza del Consiglio dei ministri e al ministro degli Interni, Roberto Maroni.
Maurizio Bolognetti
«Quel che è certo, è che noi, il partito della difesa della legalità, della legalità costituzionale, non possiamo accettare - conclude Bolognetti - che una consultazione elettorale nasca con i presupposti di illegalità a cui ha dato corpo l’insana decisione presa dal consiglio regionale della Basilicata».
HANNO DETTO
«La competizione nasce viziata» QUELLA che per il deputato del Pd Margiotta (vedi box a lato) è una contraddizione, per il segretario regionale dei Radicali, Maurizio Bolognetti, ha chiare ragion d’essere. Anche se meno di due anni proprio nelle liste del Pd in Basilicata i Radicali hanno eletto un deputato, Elisabetta Zamparutti, oggi i Radicali correranno in autonomia, “contro” il governatore uscente De Filippo). E tra i punti di “scontro”, anche la nuova legge elettorale varata di recente dal con-
ni sbrogliare la matassa. L’ultima parola sulla Basilicata potrebbe arrivare oggi, perchè pare sia previsto un vertice del Pdl in tarda mattinata: a Roma il punto su regionali e le riforme. «A mio avviso ci vorrà poco, e ogni momento potrebbe essere quello buono - spiega Pagliuca che, come altri dirigenti regionali del partito si dice in attesa di comunicazione ufficiali - perchè i nostri parlamentari e i vertici del partito stanno per prendere una decisione definitiva, che riguarderà non solo la Basilicata ma anche altre Regioni». Ma tanto per chiarire che non ci sia ancora nulla di “chiuso”, Pagliuca, ieri sera, ancora spiegava che «oltre al mio, naturalmente, rimangono in ballo altri nomi». Tra quelli circolati nei giorni scorsi, Egidio Digilio, senatore di area An, oppure quello di Mario Venezia, sindaco di Montescaglioso, con analoga “provenienza”.
L’INTERVENTO
SE ROMA SI OCCUPA DI NOI E FA DANNI... Segue dalla prima e Fassino) o attraverso la presenza silente (Dario Franceschini) hanno preferito rinviare al post-elezioni regionali l’approfondimento di ragionamenti molto critici sulla conduzione per certi versi “tafazziana” di diverse vicende locali, prime fra tutte quella pugliese. Ho infatti inteso rimarcare che solo in Basilicata, tra le regioni del Mezzogiorno, il Pd ad oggi ha già deciso il candidato Presidente, Vito De Filippo, ha definito i contorni della coalizione, ed ha la “quasi” (un po’ di scaramanzia è necessaria) certezza di vincere le elezioni e di continuare a governare. Solo in Basilicata il rapporto con l’Udc è ormai chiaro, e impostato sul rispetto reciproco e sulla pari dignità: non come in Puglia, ove il Pd, sbagliando, ha accettato che l’Udc ponesse un veto su Vendola, con il risultato che oggi, dopo il risultato ampiamente scontato delle primarie, non è possibile costruire la coalizione; non come in Calabria, dove il Pd ha addirittura offerto la candidatura alla Presidenza all’Udc, e ciononostante il partito di Casini si alleerà con il Pdl; non come in Campania, ove sarà il dominus De Mita a decidere se le sorti del centro-sinistra saranno magnifiche e progressive o no. E, ho rivendicato, tutto questo è stato possibile sulla base di un cammino avviato dal “franceschiniano” Restaino lo
scorso anno e concluso dal “bersaniano” Speranza negli ultimi mesi: perché la saggezza politica non ha recinti correntizi. E, soprattutto, tutto è stato condotto senza ingerenze e condizionamenti esterni romani: se facciamo da soli, facciamo meglio, avendo trovato, al termine di un Congresso combattuto, un assetto stabile, e un metodo di gestione coinvolgente e condiviso. Quando il partito romano si occupa di noi, ho aggiunto, qualche volta fa danni: si pensi al paradosso per il quale i radicali presentano in Basilicata una lista contrapposta a De Filippo, dopo che due anni fa abbiamo eletto, con i voti dei democratici lucani, e per designazione nazionale, una loro deputata: e ciò mentre nel Lazio i voti del Pd compresi quelli dei cattolici - confluiranno su Emma Bonino! Ma questa è un’altra storia… Salvatore Margiotta (deputato e componente direzione nazionale Pd)
Giuseppe Cillis
Ignazio Tornetta
Roberto falotico
Rosa Mastrosimone
ni Rondinone, assessore provinciale ed ex assessore regionale all’Ambiente. I Socialisti puntano su Rocco Vita a Potenza e su Loguercio a Matera, lista nella quale è dato per candidato anche l’ex sindaco di Gorgoglione Ignazio Tornetta coinvolto nell’inchiesta Total. I Popolari Uniti candidano Scaglionea Potenza ed il commissario Morea a Matera “orfano” di Carmine Nigro passato con il suo gruppo in Alleanza per l’Italia con la quale potrebbe fare anche a meno di candidarsi. Tra i nomi il vice presidente della Provincia, Bonelli, e l’assessore di Scanzano, Pantano. Nel potentino, la leader Wilma Mazzocco, non sarà tra i candidati ed apre alla Rosa Bianca di Flovilla. Tra i nomi rispunta anche quello di Roberto Falotico, tutt’altro che fuori dai giochi, rispetto al quale ci sarebbe un veto
del Pd. Ebbene, la questione potrebbe sbloccarsi, poiché se ne sta ragionando a livello romano. Comunisti Italiani e Rifondazione daranno vita ad una lista federativa che potrebbe vedere tra i candidati a Potenza, il segretario generale della Fiom, Cillis e l’uscente Emilia Simonetti. A Matera invece oltre a Frammartino, spunta il nome di un operaio della Sata di Melfi, Vincenzo Rago, di Montalbano Jonico. Nel Pdl invece, a Potenza oltre agli uscenti Pagliuca, Tisci, Napoli e Mattia, si parla del segretario provinciale Mariano Pici e dell’ex consigliere provinciale Gianni Rosa. A Matera invece, oltre all’uscente Di Lorenzo, pare certa la candidatura del pisticcese D’Onofrio. Tra gli altri nomi si parla di Amoia, Sanseverino, Venezia, Giordano, Castelluccio, Sarra e Acito.
IO SUD, QUI COME IN PUGLIA «Serve alleanza autonomista e meridionalista» E’ dal coordinamento regionale lucano di Io Sud, il movimento fondato dall’ex senatrice di An Adriana Poli Bortone, che in Puglia, proprio con l’ex sindaco di Lecce, fornisce all’Udc e al centro moderato, il candidato per la corsa elettorale (quello che ironicamente Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, replicando alle polemiche ha indicato come il “terzo forno”), che arriva la precisazione. Anche in Basilicata, «in modo chiaro e definitivo, a scanso di ogni equivoco, c’è la necessità di creare, così come è avvenuto in Puglia, un’alleanza forte, meridionalista e autonomista, che faccia valere le ragioni di un territorio che vuole sognare». Così Gerardo Graziani, coordinatore regionale di “Io Sud”, aggiunge che «i lucani, e tutto il meridione in genere, hanno bisogno di un sogno da rincorrere che è quello di meritarsi strade veloci e trasporti ferroviari efficienti, un’università all’avanguardia che non serva solo ad alimentare il mercato dei favoritismi e sacche di clientelismo, un’agricoltura ben valorizzata nelle sue produzioni, una giusta tassazione anche in considerazione delle ricchezze petrolifere e di acqua che il territorio possiede e infine maggiori posti di lavoro con un utilizzo dei fondi comunitari fino ad ora gestiti e sperperati nella peggiore tradizione che tutti ben conosciamo. E’ un Sud che non chiede molto se non quello di autodeterminarsi lontano dalle vecchie logiche di partito che sempre più tolgono il respiro e l’anima alla nostra Regione».
La lettera di un consigliere
Morale e amministrazione
Dal direttivo regionale
«Basta beghe di partito» Tra appello e consiglio
Castelgrande (Pdci): «Riprendere codice etico»
Tancredi: «La famiglia «Come altrove, serve un candidato autoctono» sia intervento prioritario»
AI vertici del Pdl, Stefano Russo, consigliere comunale di Melfi, ha scritto una lettera. Tra le righe, richiama «la giusta dimensione collettiva che un progetto politico deve avere». L’appuntamento elettorale «è importante. Dopo secoli di governo di sinistra oggi è arrivato il momento di rinnovare». Ma «credo che l’errore che non dovremmo fare è quello di farci ingabbiare nelle beghe quotidiane e di partito, dove la scelta del candidato presidente scaturisce da un calcolo matematico, ma dobbiamo porci come obbiettivo quello di costruire una Basilicata migliore, con al centro l’individuo».
«LE dimissioni del sindaco di Bologna Delbono sono un gesto di grande coerenza e dignità e sarebbe opportuno che tutti coloro che si trovano nelle stesse condizioni facessero lo stesso». Il segretario provinciale del Pdci di Potenza, Francesco Castelgrande, richiama il caso per spiegare che «questa è la differenza fra il centrodestra e il centrosinistra. Oggi più che mai è opportuno riprendere il codice etico e morale in politica se non si vogliono ripercorrere strade già battute nel passato. Il Pdci auspica che i candidati del centrosinistra si presentino all’elettorato con tutte le carte in regola, per poter vincere la sfida con il centrodestra».
NICOLA Lopatriello, componente del direttivo regionale del Pdl ha inviato una lettera al coordinatore regionale del Pdl Guido Viceonte e al premier Berlusconi, con la quale chiede che «il candidato presidente per il centro-destra alle regionali sia un lucano». Ora, «nulla di personale contro Magdi Allam, persona di cultura per il quale nutro profondo rispetto. Però non capisco il motivo per il quale solo in Basilicata si sia adottato il criterio illogico del centralismo democratico delegittimando di fatto i quadri del partito lucano che si era espresso in maniera totalmente diversa per un candidato autoctono».
Disagio e programmi
«LA politica deve occuparsi della famiglia». Sono troppi i nuclei familiari che in Basilicata vivono una condizione di sofferenza e disagio. Così, il segretario generale regionale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi si dice «rammaricato per i dati sconcertanti che la nostra regione registra». Ecco perchè «è giunto il momento di uscire da questa gabbia che ha visto in Basilicata migliaia di posti di lavoro persi nell’anno 2009 per motivi legati alla sola crisi». Un consiglio alla classe politica lucana: «Si occupi fin da ora dello stato sociale in cui versa la regione e di dare risposte concrete ai bisognosi, alle famiglie, ai giovani, ai pensionati, agli emarginati».
Mpa e Federazione di centro
«Impegno nato per unire» Ma «non nel centrosinistra» DOPO la diffusione di una nota in cui si sanciva la nascita di “Noi Sud” a seguito di una frattura nell’Mpa lucano, il coordinatore cittadino dell’Mpa di Potenza, Nino Garramone, con altri dirigenti, spiega che il partito è «più che mai unito». In Basilicata «tutti in maniera compatta, condividono la linea politica nazionale del movimento» e «le alleanze non guardano assolutamente a sinistra». Fa eco il consigliere regionale della Fdc, Francesco Mollica: «L’intento da raggiungere attraverso la federazione delle due liste (Fdc e Mpa, ndr), è da sempre quello di aggregare e non di dividere».
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POTENZA - Ci sono momenti difficili, quanto meno complessi - è questo per il Pdl lucano è uno di questi - in cui la classe dirigente «deve assumersi delle responsabilità». E visto che il senatore Guido Viceconte di quella classe dirigente, nel Pdl lucano, è la “punta”, «sia lui a concentrare su di sé quella responsabilità e a candidarsi». Emilio Nicola Buccico, l’ex sindaco dimissionario di Matera, l’ex senatore di An, è proprio a quel vertice di partito che lancia un messaggio. Neanche tanto sottile. Oggi un vertice definitivo a Roma dovrebbe sbrogliare la matassa lucana, mentre le voci e i colloqui a distanza, ieri sera, ancora rilanciavano ipotesi. Da un lato la candidatura di Magdi Allam, l’ex vicedirettore del Corsera che improvvisamente sembrava riprendere quota, dall’altro il nome del capogruppo Pdl a viale Verrastro, Nicola Pagliuca, che restava tra i plausibili. Senza che altri nomi perdessero l’autorevolezza acquistata nei giorni scorsi. E c’era chi, pure sottovoce, ricordava che in un momento di difficoltà è al segretario di un partito che si chiede “il sacrificio”. Di quel partito Viceconte è coordinatore lucano. Ma Buccico, non è certo uomo dai toni bassi, abituato com’è a “dirle in faccia”. «Questo è il momento in cui la classe dirigente deve assumersi delle responsabilità, e il massimo livello locale è rappresentato da Guido Viceconte. E se lo farà troverà la classe politica più unita e compatta, pronta e disposta anche a combattere una battaglia che tutti conoscono come difficile in partenza». Lo sanno bene che la Basilicata non è certo roccaforte facile, e neanche tanto spendibile, se non altro per i numeri che porta. «Ma se la responsabilità se l’assume il vertice, di conseguenza, lo faranno tutti a seguire. Sarebbe, a quel punto, un dovere». Senza contare che il senatore «ne uscirebbe a testa alta e rinforzato». Allora c’è spazio anche per l’ipotesi Allam per cui «sia chiaro, non c’è nulla di personale». Buccico, avvocato, noto cultore di pagine su pagine, fine oratore, del giornalista di origini egiziane «ho letto diversi testi». Ma la candidatura è un’altra cosa, «una finzione, un gioco che va bene per la scrittura, ma che la politica non si può permettere». E poi, se è al «sogno» che si pensa, «tanto vale aprire un buon libro», magari di uno dei suoi autori preferiti, Luis Borges. «Meno male che i lucani sono diversi», meno male che hanno conosciuto e sono fatti di «fiumi di polvere».Cita il poeta Sinisgalliper ricordare che lungo quei corsi d’acqua «non c’è l’aridità, ma granelli di saggezza. C’è un senso in-
tuitivo che resiste nel nostro popolo, che ha conosciuto e prodotto “illuminati” (come non pensare a Federico Secondo?) e subito brutalizzazioni, tra Pirro, i romani e i piemontesi. Non credo che Allam lo conosca a fondo. Nè noi abbiamo bisogno di un salvatore». A lungo, nei ragionamenti più o meno espliciti di questi giorni, si spiegava che alla Basilicata sarebbe toccato un candidato in quota ex An, che poi di Buccico è l’area di provenienza. Non le farebbe piacere? «No, non sono d’accordo con questi giochi spartitori. E poi così un partito non si costruisce e non si combina nulla di nuovo». Tra l’altro, «se davvero questo fosse il principio, significherebbe che ancora una volta la Basilicata è terra di compensazione deficitaria». Come a dire, se An conquista candidati forti e potenzialmente vincenti nel Lazio e nella Calabria, rimane da spendersi in Basilicata che è regione perdente, perchè Forza Italia vinca altrove. «Sono logiche da ante-prima-repubblica». Ma a lei nessuno ci ha pensato? Di suggestioni pure me ne sono arrivate, ma non sono nella mia testa». Rimane convinto che «le aggregazioni sono processi che devono necessariamente partire dal basso. La democrazia pilotata non funziona. E’ questo il momento di un sussulto d’orgoglio. Altrimenti il rischio è che continuiamo a vivere vite parallele, qualche volta persino contrastanti, portando in noi il bacillo del divorzio». Tra ex An ed ex Fi, semplicemente tra ex. Questione di intuito, lo stesso che concede al popolo lucano. «Se la gestione del potere in questa terra consegna in caduta la popolarità del governatore uscente De Filippo, stando ai dati diffusi dall’ultimo monitoraggio del Sole 24 Ore, vuol dire che il malcontento c’è. Basta saperlo cogliere». Che si discutesse poco, anche nel partito, lo ha sempre detto. Mai percorsi amministrativi neanche facilitano. Il caso di Matera che lo ha visto primo cittadino dimissionario ne è l’esempio. «C’è una genesi infetta nel percorso amministrativo» che il suo caso ha reso “lampante”. «I cittadini ti rendono sindaco, ma poi il sistema elettorale lascia in balia delle coalizioni sorte sulle liste dei consiglieri. A Matera il civismo si è perso per strada». Allora, «serve serietà e dobbiamo ribellarci all’idea di un taxi momentaneo, che ci salgano sopra Allam o Vilma Mazzocco (leader lucana di Alleanza per l’Italia, il movimento di Rutelli, a lungo data come “candidabile” nel centrodestra, ndr). Serve piuttosto parlare alla società lucana che ha un cuore antico». Questo è un fatto concreto. La finzione, decisamente piacevole, resta un libro del suo scrittore preferito.
POTENZA - Impazza il toto candidato in vista delle prossime elezioni regionali. Molti partiti, seppur già in possesso di uno schema base, sono al lavoro per definire strategie e candidature. Alcuni hanno problemi di sovraffollamento, altri invece, i cosiddetti partiti minori, al contrario devono lavorare per presentare all’elettorato una lista competitiva che possa concorrere concretamente all’attribuzione dei seggi. Candidatura, è inutile nasconderlo, significa elezione. La corsa alla preferenza è pertanto spasmodica. Facendo un calcolo approssimativo, i candidati in cerca di uno scranno consiliare saranno all’incirca quattrocento a fronte di ventotto eletti, poiché i candidati alla carica di presidente vengono eletti con il listino maggioritario. Vediamo di capire chi potrebbe far parte della partita. Il Partito democratico schiera a Potenza gli uscenti, Restaino, Straziuso, Folino e Marcello Pittella, a questi si vanno ad aggiungere il defilippiano Robortella, il presidente del Consiglio, De Franchi e tra le donne spunta il nome di Liliana Guarino. Probabile anche l’impiego del sindaco di Pignola, Petrone. Nel materano oltre agli uscenti Di Sanza,SaliernoeSantochirico, si parla di Nunzia Antezza, sorella gemella della senatrice Maria, oppure di Luca Braia. Nell’area Bubbico la scelta è piuttosto difficile. Si parla comunque di due nomi. L’assessore provinciale Dalessandro è tra i più papabili, ma in corsa ci sono anche Bellitti ex sindaco di Pisticci e Renna ex sindaco di Bernalda. Certa appare la candidatura dell’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, che a dispetto dell’ordine alfabetico, dovrebbe essere capolista. Tra i papabili anche il bindiano pisticcese, Salvatore Russillo. Poi si fanno i nomi dell’imprenditore bernaldese, Nicola Benedetto, proprietario di “Palazzo Gattini” a Matera e dei materani Roberto Cifarelli, presidente del Parco della Murgia materana e di Maridemo Giammetta vicino al presidente della Provincia di Matera, Franco Stella. Non è da escludere anche la candidatura di Pasquina Bona, presidente del Pd regionale, esponente dell’area Franceschini. Italia dei Valori a Potenza ricandida certamente l’assessore uscente, Autilio, in forse la candidatura del segretario regionale, Radice. A Matera, certamente correrà la capogruppo regionale, Mastrosimone, mentre l’assessore provinciale Montemurro, che sarebbe un ottimo candidato, dovrà sciogliere la riserva dopo una pressante richiesta del partito. Sinistra Ecologia e Libertà candida quali uomini di punta Giannino Romaniello, già segretario regionale della Cgil nel potentino, mentre nel materano punterà principalmente su Gian-
Mercoledì 27 gennaio 2010
Operazione Mosaico
La denuncia delle vittime alla polizia
Racket, Mitidieri in cella Ha tentato di estorcere 20.000 euro a tre imprenditori di Policoro di ROSSELLA MONTEMURRO POLICORO - «Se non vuoi avere problemi devi pagare. Se non lo fai sarà un inferno». Per far continuare “senza problemi” l'attività in un cantiere edile, il quarantasettenne Vincenzo Mitidieri aveva chiesto 20.000 euro ad uno dei tre titolari di un'impresa di Policoro. Richiesta che, in un'occasione, era stata anche accompagnata dalle minacce con una pistola. Gli imprenditori, però, hanno avuto la forza e il coraggio di reagire denunciando il tentativo di estorsione al Commissariato di Scanzano della Polizia di Stato. I dettagli dell'operazione Mosaico, che hanno portato all'arresto di Mitidieri (scarcerato nel 2007) con l'accusa di tentata estorsione pluriaggravata e continuata, sono stati illustrati ieri a Matera dal Procuratore della Repubblica Giuseppe Chieco, dal questore Carmelo Gugliotta e dal dirigente della squadra mobile Nicola Fucarino. Un'operazione lampo, ha spiegato il dirigente Fucarino visto che sono trascorse solo 48 ore dall'atto formale dell'attività estorsiva fino al provvedimento del gip Rosa Bia, confermando come le intese tra procura e questura siano operativamente validissime. «L'operazione Mosaico - ha aggiunto il questore Gugliotta - è un esempio, anche, della collaborazione tra forze dell'ordine e cittadini». Cittadini che hanno preferito ribellarsi al racket. Alcuni giorni fa Mitidieri ha richiesto in un'unica tranche la somma di 20.000 euro ad un imprenditore che, in società con altre due persone, sta realizzando strutture abitative nella zona di Policoro. Alla richiesta del denaro, Mitidieri si sente rispondere che, se ha bisogno di un posto di lavoro, possono darglielo. «Non ho bisogno di elemosina. Il problema non è mio, è vostro. Se volete continuare datemi 20.000 euro», è la risposta secca del pregiudicato. A distanza di un giorno la richiesta diventa stringente, inoltrata con la minaccia di un'arma da fuoco. «Anche se ti rivolgi a polizia e carabinieri, ho centinaia di uomini fuori», ha detto Mitidieri. Gli imprenditori si rendono conto che l'unica via d'uscita è quella di chiedere aiuto alle forze dell'ordine. La polizia in 24 ore identifica l'estorsore, in altre 24 arriva il provvedimento del gip Rosa Bia su di-
IL FILM DELL’ARRESTO
L’irruzione degli agenti MITIDIERI non apre, i poliziotti scavalcano il cancello
La conferenza stampa (foto Videouno)
sposizione del pm Annunziata Cazzetta. Alle quattro di notte una ventina di agenti del Commissariato di Scanzano e della prima sezione Crminalità organizzata della Squadra Mobile di Matera giungono a casa di Mitidieri. Una villetta con giardino, “presidata” da tre rottweiler, recintata da un cancello che i poliziotti sono costretti a scavalcare poiché il padrone di casa non aveva nessuna intenzione di aprire. «E' una riprova dell'ottimo lavoro svolto qui a Matera dalle forze dell'ordine. - ha affermato il procuratore Chieco - Questo è il terzo incontro per illustrare operazioni di servizio effettuate con successo, l'ennesimo episodio di estorsione avvenuto nel Metapontino. A differenza di quanto avvenuto con l'arresto di Gerardo Schettino a Scanzano, c'è stata la collaborazione piena da parte delle vittime». Proprio come Schettino su Scanzano era il punto di riferimento della criminalità locale, Mitidieri era considerato il catalizzatore della criminalità policorese: per questo, proseguono le indagini della polizia per accertare eventuali legami trai due esponenti della criminalità specializzati in estorsioni. La questura, inoltre, continua ad invitare gli imprenditori della fascia jonica a denunciare fenomeni estorsivi. r.montemurro@luedi.it
Chieco: «Rivolgersi con fiducia alle forze dell’ordine» POLICORO - «L'arresto di Mitidieri grazie alla collaborazione delle vittime è il primo risultato di un appello lanciato a tutti coloro che si fossero trovati in questa situazione. Le vittime di episodidi estorsioni devono rivolgersi con fiducia alle forze dell'ordine: i risultati arrivano anche subito. La segnalazione della vittima è di pochi giorni fa ed il provvedimento è stato ottenuto dal gip in tempi brevissimi». Lo ha ribadito ieri il procuratore capo della Repubblica Giuseppe Chieco, aggiungendo che «se è vero che la provincia di Matera ha il minor tasso di criminalità in Italia, le ragioni sono facilmente comprensibili: gli episodi criminosi sono sanzionati in breve tempo». L’invito a denunciare, rivolto dal questore Gugliotta qualche mese, è stato quindi efficace. Infine, il procuratore Chieco ha colto l'occasione per per sottolineare la comunanza di intenti e la stima reciproca con il questore di Matera Carmelo Gugliotta: «Vorrei smentitre affermazioni fatte durante un'interrogazione parlamentare che riguardavano un presunto contrasto tra me e la questura per una misura chiesta ma non condivisa da me. Questa a cui stiamo assistendo è la migliore smentita». Si è congratulato con le forze dell’ordine per l’ottimo lavoro svolto anche il vicepresidente della Giunta regionale Vincenzo Santochirico.
Dall’interrogazione dei Radicali al tentativo di uccidere un capitano dei carabinieri POLICORO - Qualche anno fa i radicali interrogarono il ministro della Giustizia perché «Il signor Vincenzo Mitidieri» era rimasto in 41 bis nonostante fosse stato assolto dal Tribunale di Matera. Uscì dopo poco. E in breve tempo, si legge in un’informativa dei carabinieri di Policoro di qualche anno fa, con suo fratello Antonio ricreò il «clan» e grazie «ai periodi di carcerazione sofferta i rapporti con esponenti della criminalità delle regioni limitrofe si consolidarono». Sul suo conto, se s’interrogano gli archivi delle forze dell’ordine, oltre al fatto che stava organizzando l’omicidio del capitano dei carabi-
Il capitano dei carabinieri Pasquale Zacheo
nieri Pasquale Zacheo (trasferito da Policoro a Fermo dopo i clamori dell’inchiesta
Toghe lucane), risultano numerosi «precedenti penali e di polizia, tra i quali, con-
corso in omicidio, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, estorsione, rapina, evasione, traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere di stampo mafioso, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere e decreto di rinvio a giudizio nell’ambito del noto procedimento penale denominato basilischi e in quello denominato Magna Grecia». f. a.
L’ingresso in casa BLITZ di venti poliziotti in casa Mitidieri
La perquisizione I POLIZIOTTI iniziano a perquisire la casa di Mitidieri
L’arresto GLI AGENTI accompagnano Mitidieri in carcere
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10 Primo piano
Solidarietà
L’odissea di Antonietta e di suo padre per andare a vedere un film. La quotidianità nella casa Ater
Barriere in cinemascope La difficile vita di una ragazza disabile cui la società non consente autonomia di ANNA MARTINO ANTONIETTA Pantone è una diciannovenne come tante. Le piace studiare, uscire con le amiche, stare in compagnia. Ma per Antonietta, disabile dalla nascita, anche andare al cinema può diventare faticoso come scalare una montagna. Come quando, poco tempo fa, per un'attività scolastica si reca al cineteatro Don Bosco insieme ai compagni di classe per assistere a uno spettacolo. Ad accompagnarla è il padre perché Antonietta, sulla sedia a rotelle, ha bisogno di specifici mezzi di trasporto per spostarsi. Arrivata al cinema, trova la strada sbarrata. Ad ostacolare il passaggio, è la totale assenza di strutture previste per l'accesso ai disabili. Non esistono pedane o poltrone elettroniche. Le scale sono ovunque. L'unica possibilità di accesso, è l'entrata del campo di calcio del centro giovanile salesiano adiacente all'ingresso del cinema. Attraversato il campo, però, ci sono ancora scale. E così, il papà prende in braccio Antonietta con tutta la carrozzella. È solo una rampa di scale, ma percorrerla in quelle condizioni non è certo facile. Varcata la soglia dell'ingresso, Antonietta non può scegliere se stare in platea o in galleria, a differenza delle sue compagne. Le ulteriori scale per raggiungere la seconda, le impongono di rimanere in platea. A spettacolo finito, stesso percorso dell'andata. L'unica differenza è che il papà le scale, con Antonietta e la sedia a rotelle, dovrà farle a salire. Non è certo la prima volta che la ragazza si trova ad affrontare situazioni simili in città. Per questo motivo, stanca e allo stesso tempo indispettita, decide di sfogarsi con Il Quotidiano. La sua è una storia di “dipendenza”. Perché quello che preme sottolineare ad Antonietta, è proprio il bisogno di autonomia. «Se non c'è mio padre o qualcuno che possa accompagnarmi - racconta - io non posso fare nulla. Sono solo una ragazza di 20 anni che vuole vivere la sua vita, ma nel 2010 a Potenza ci sono ancora delle barriere architettoniche che non lo permettono».
I gradini, barriera insormontabile per Antonietta. Sopra, veduta dalla casa
Qui sopra la sorella di Antonietta, Sara, non vedente. A destra, il bagno della casa Ater in cui abita Antonietta: le dimensioni non ne consentono un utilizzo facile da parte della giovane (Foto Andrea Mattiacci)
La giornata di Antonietta è un percorso ad ostacoli. Per fare un bagno, è la mamma che l'aiuta ad entrare nella vasca. Antonietta vive con la sua famiglia in un appartamento di Macchia Romana concesso dall'Ater (Azienda territoriale per l'edilizia residenziale) e, in teoria, “a misura” di disabile. Eppure, il bagno è troppo stretto per poterci entrare con una carroz-
zella. La vasca è inaccessibile. La porta dell'antibagno si apre verso l'esterno, ostacolando il passaggio nel corridoio. Non ci sono corrimano, sebbene al momento dell'assegnazione l'azienda sapesse della presenza, in famiglia, di due disabili: Antonietta, sulla sedia a rotelle, e la sorella gemella Sara, cieca. «Diverse - riprende la mamma - sono state le domande inviate all'Ater
per l'adeguamento sia del bagno che del portone dello stabile, ma ci hanno risposto che non hanno finanze sufficienti». Da dentro a fuori l'appartamento, le difficoltà aumentano. In caso di mancato funzionamento dell'ascensore, non esiste servoscala a poltroncina o altro mezzo per raggiungere il portone. E poi c'è la questione dei pullman. «Quelli pubbli-
ci - dice Antonietta - con la pedana per disabili qui non li abbiamo proprio visti. Ma ci sono?». Per non parlare dei marciapiedi che non hanno ovunque l'apposita pedana. Ma le barriere da superare non sono solo quelle fisiche. Per le ragazze non esistono gite scolastiche o pizze con le amiche. «La verità - dicono - è che nessuno vuole prendersi responsabilità».
Programma d’intervento per l’inclusione sociale pensato per i detenuti
Dare una seconda chance Il reinserimento tramite formazione e lavoro di ANNA MUSACCHIO POTENZA - Formazione, istruzione e inserimento lavorativo per offrire una seconda opportunità ad adulti e minori detenuti negli istituti penitenziari della regione, al di là di ogni logica di assistenzialismo. Recepite in tempi record le direttive in materia emanate dal ministero della Giustizia e con tempi di attuazione che si prevedono ristretti , «dopo la campagna elettorale» secondo l'assessore regionale alla Formazione e Lavoro Antonio Autilio, partirà il “Programma di intervento per l'inclusione sociale e lavorativa di soggetti sottoposti a provvedimento dell'autorità giudiziaria”. Finanziato per 8 milioni e 840.000 euro dal fondo sociale europeo il programma, presentato ieri nel corso di una conferenza stampa, avrà durata triennale ed è la risultante di un'azione di sinergica cooperazione tra istituti ed organismi dell'amministrazione giudiziaria e la Regione stessa. L'efficacia dell' intervento sarà altresì determinata dai numeri poco elevati dei detenuti lucani, quasi 1000 gli adulti e i minori che si trovano nelle
carceri di Potenza, Melfi, Matera e nell'istituto penale minorile. «Il programma offre la possibilità di promuovere, in accordo con gli obiettivi europei, la questione dell' inclusione sociale - ha spiegato l'assessore Autilio - in una prospettiva di recupero e non di punizione per i soggetti sottoposti a provvedimento dell' autorità giudiziaria. La Basilicata si pone ancora una volta quale soggetto pilota in tali tipologie di programmazione ed offre importanti soluzioni a fronte della carenza di interventi finanziari dello Stato investendo fondi del programma operativo Fse 2007-2013, come già è accaduto per l'istruzione e le misure di cassa integrazione». Sostegno alla frequenza scolastica ed universitaria, corsi di formazione e tirocini, azioni di inserimento lavorativo in cooperative sociali - anche autonomamente costituite dai detenuti- o in imprese private; sono gli ambiti di intervento pensati nel programma. «Quanto progettato è il frutto di un'azione sinergica tra le istituzioni e chi opera nella realtà delle carceri - ha aggiunto Giuseppe Palo, dell'amministrazione penitenziaria - il fine ultimo è
quello di fare delle carceri non dei semplici contenitori, ma delle realtà che possano restituire dei servizi alle comunità locali». Cospicue le risorse impegnate che permetteranno di «operare oltre l'emergenza» come spiegato da Pietro Guastammachia del Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria della Basilicata. «Il programma centra un obiettivo importante - ha continuato Guastamacchia - quello secondo il quale solo con un lavoro è possibile restituire dignità e favorire l'inclusione di soggetti a rischio. Non bisogna neppure sottovalutare che azioni di tal tipo favoriscono anche la sicurezza sociale se finalizzati ad un effettivo recupero dei detenuti». Misure e azioni che coinvolgeranno anche i soggetti, 300 secondo le stime, detenuti negli istituti penali minorili presenti sul territorio». «La criminalità minorile in Basilicata è senz'altro contenuta - ha aggiunto Angelo Meli, direttore del Centro per la Giustizia Minorile per la Calabria e la Basilicata- indubbio è il valore del progetto e la qualità della stessa programmazione che va ben oltre quegli inter-
venti frammentati e poco incisivi che interessano le nostre strutture». A esprimere qualche dubbio sulla fattibilità del progetto il presidente del tribunale di sorveglianza, Gabriele Donatello. «Dovremo vederci fra qualche anno per verificare che davvero quanto programmato diventi realtà - ha commentato il presidente - Apprezzo molto quanto fatto ma non bisogna mai sottovalutare la diffidenza che spesso chi vive fuori dalle mura carcerarie, ha nei riguardi degli stessi detenuti».
La conferenza stampa di ieri, a destra l’assessore regionale alla Formazione e lavoro Antonio Autilio
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Primo piano 11
Mercoledì 27 gennaio 2010
Mercoledì 27 gennaio 2010
QUANDO IL CROCIFISSO DIVENTA UN GRANDE ELETTORE
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di ANNA R. G. RIVELLI LE POLEMICHE suscitate dalla sentenza della Corte Europea in merito al divieto di esporre il Crocifisso nelle aule scolastiche di certo un effetto lo ha sortito, quello, cioè, di indurre i più ad alzare gli occhi per controllare se nei luoghi di lavoro, che magari frequentano da anni, sia o no in bella vista la fatidica croce. Perché, diciamolo francamente, se qualcuno avesse interrogato a bruciapelo studenti, docenti e impiegati vari, forse nessuno avrebbe saputo rispondere con certezza riguardo alla presenza di quello che ora appare all'improvviso un oggetto troppo ingombrante. E questo povero Cristo finisce per non aver pace, tirato in ballo suo malgrado in una questione che sa assai poco di religione e molto più di politica, di quella politica che è avvezza ad intruppare gli elettori in categorie rispetto alle quali individuare strategie di marketing per vendere il proprio prodotto. Di Gesù Cristo appeso alla parete, insomma, nessuno si interesserebbe più di tanto se l'alzare la voce per difenderlo non servisse a recuperare i voti dei cattolici, se urlare per dargli contro non servisse a mostrarsi paladini diuna laicità dello Stato acui, in verità, l'unico che non ha mai dato noia è proprio quel Cristo pallido appeso a volte così tanto in alto da sfuggire del tutto alla vista. A voler essere coerenti, dunque , bisognerebbe poi far divieto anche di portare crocette e madonne appese al collo, a braccialetti ed orecchini, così come si fa divieto in alcuni Paesi di portare il velo islamico a scuola; il velo non sta appeso in classe, infatti, ma è bollato come simbolo religioso pur essendo un oggetto personale. La verità, dunque, è che la religione non c'entra, se religione è l'adesione intima e personale ad un credo che risponde prima di tutto a principi di umanità e giustizia, di amore universale, tolleranza e solidarietà. Se per religiosità, invece, si intende una sorta di cieca ed assoluta obbedienza ad un insieme di norme e precetti che tendono ad interferire con la vita dello Stato e a contrattarne benefici, ecco che il Crocifisso diventa un grande elettore, uno di quelli per cui sembra ovvio doversi giocare il tutto per tutto, anche una serie infinita di battaglie legali, una caterva di crociate mediatiche, una candidatura sconcertante, ma “cattolica”. Un oculato utilizzo bipartisan, permette, d'altronde, di servirsene anche al contrario, attribuendo all'eliminazione di questo innocuo simbolo il potere di debellare l'ingerenza della Chiesa dagli affari in cui troppo spesso ha interessi tutt'altro che spirituali. In tutto questo c'è da giurare che se il Cristo non si è schiodato da sé e se ne è bell'e andato con la croce sotto il braccio, è solo perché Egli è altrove e dai luoghi in cui alberga davvero non lo si può togliere né in quei luoghi lo si può ingannare. Questa furia iconoclasta non ha senso, come non ha senso una difesa ad oltranza. Dio c'è ( se c'è e per chi c'è) laddove meno appare, laddove non lo sospetteresti, laddove è l'uomo “che si fa tempio”. E meno male, altrimenti potrebbe costare cara a Brunetta la costatazione che anche Gesù è rimasto a casa fino a più di trent'anni.
ALTRO APPELLO A DE FILIPPO di DONATO MICHELE MAZZEO* NON è bastato un ennesimo appello al presidente De Filippo per portare alla correttezza comportamentale ed etica un presidente della Commissione regionale lucani all'estero, anche - molto part-time - responsabile dei migranti in Basilicata. Sono due anni che la Commissione regionale per l'Immigrazione (eletta all'unanimità dal consiglio Regionale nell'ottobre 2006) non viene convocata e vi sono qualificate rappresentanze dei sindacati, dell'Università della Basilicata, del mondo del volontariato laico e religioso, della Confindustria. Sì, proprio quella Confindustria e quel ceto imprenditoriale (uno per tutti Arcasensa) che ieri l'altro - in un lampo di genio o di furbizia fuori tempo massimo Simonetti chiamava a raccolta, per la grave situazione presente in agricoltura, edilizia, artigianato, servizi sociali. Se è da almeno un anno o giù di lì che ad una precisa richiesta di “dimissioni” per manifesta incoerenza ed incapacità gestionale - l'Esecutivo scrivente (vi fanno parte anche Andrea Albanese di Matera e Angelo Leone di Bella) non viene convocato né, tanto meno, messo al corrente - neanche a titolo informativo - di azioni e convegni in Italia ed all'estero. Signor presidente De Filippo prenda, la preghiamo ancora e caldamente, un'iniziativa di dignità e civiltà, sollevi dall'oneroso incarico chi, operando da sempre bypassando gli organismi legittimamente costituiti, si comporta irrispettosamente. * membro esecutivo Commissione Immigrazione Regione Basilicata
Potreste avere molta più fortuna di quello che crete, poiché potreste avere l’occasione di divertirvi un mondo anche laddove credevate che non fosse possibile.
TORO 21/4 - 20/5
Cominciate ad essere felici di buon mattino e questo sarà già un grande passo in avanti per tutto quello che vi attende, poiché al lavoro potreste avere delle grane.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Potreste avere qualcosa da nascondere alle persone che vi sono vicino. Fatto sta che, nella maggior parte dei casi non riuscirete a tenere la bocca chiusa.
DALLA POLITICA VORREMMO IDEE E NUOVI VALORI di GIANFRANCO MANFREDI*
CANCRO 22/6 - 22/7
Vi scoprirete amanti delle cose belle, del buon cibo e della bella vita. Per un giorno vorrete cambiare quella monotonia che avvertite.
LEONE 23/7 - 23/8
segue dalla prima La prima è che nessuna forza politica sembra interessata ad un progetto Basilicata. L'unico interesse in questo momento di grande confusione per alcuni e di grande sofferenza per molti è definire i posizionamenti di ognuno. I due maggiori schieramenti ignorano o fanno finta di ignorare cosa avviene intorno a loro quali sono le legittime richieste che la popolazione della Basilicata pone e a cui nessuno sembra interessato a dare risposta. Sarebbe banale fare l'elenco delle cose che nella nostra regione non funzionano o funzionano male. Ricordarle è un esercizio inutile perché maggioranza e opposizione ritengo che ne siano consapevoli, ma nulla fanno per invertire il trend negativo. Basterebbe leggersi le varie statistiche che posizionano la Basilicata sempre nelle ultime posizioni con arretramenti che di anno inanno ci portano agliultimi posti nelle graduatorie nazionali. Sintomatico il costante decremento demografico non compensato dai tanti immigrati che negli ultimi anni sono giunti nella nostra regione. Sono giorni convulsi, la nostra classe politica, chiusa al suo interno non sa fare di meglio che ipotizzare organigrammi che possano accontentare quanti più soggetti è possibile. Vorremmo sentire idee se non ideali, ma tutto si esaurisce negli interessi dei singoli. Questo avviene quando la politica da servizio diventa professione o meglio mestiere senza con questo offendere professionisti ed operai che sanno cosa vuoi dire la fatica dell'impegno quotidiano. Una regione come la nostra che ha dopo la Valle d'Aosta il più basso indice demografico dell'intero paese. Una regione ricca di risorse naturali si pensi solo all'acqua e a petrolio. Una regione dotata fino a qualche anno fa di una agricoltura dinamica che faceva paragonare alcuni nostri territori alla California. Una regione che era riuscita a darsi uno sviluppo industriale che sembrava poter riscattare in breve tempo secoli di miseria. Una regione che ha risorse turistiche eccezionali mari, monti, città d'arte. Bene tutto ciò non riesce a dare risposta alla comunità lucana. Una comunità paziente che havisto negliultimi annivanificaretutti isuoi sforzi, agricoltura in ginocchio, industria scomparsa, turismo balbettante. Di fronte a tutto ciò i lucani, i giovani lucani soprattutto quelli più acculturati scelgono la via dell'esilio, non dell'emigrazioni poiché ambirebbero restare nella loro terra ma sanno che le condizioni socio politiche non lo consentiranno. Da uno studio della Banca d'Italia risulta che la Basilicata insieme alla Calabria è la regione più interessata al fenomeno della fuga dei cervelli. Fenomeno che si già agli anni 60 quando
ci fù un ceto di braccia verso il nord Italia ed altripaesi europei.Paradossodi questasituazione, che all'epoca i nostri lavoratori inviavano allafamiglierimaste sulterritoriorimesseimportanti che servivano a tenere in piedi le economie locali. Oggi avviene il fenomeno opposto sono le famiglie rimaste sul territorio costrette ad inviare denaro ai figli lontani per consentirgli di sopravvivere, inattesa di tempi migliori. Come dice una mia amica un organismo non può sopravvivere con un emorragia di queste dimensioni. Di tutto questo in maniera molto più articolata del sottoscritto parlano: Albano, D'Agostino,Colangelo, D'Andrea,Tufano. Le loro analisi sono condivisibili, mi permetto di fare loro solo due osservazioni. Primo: chi è responsabile di quanto avvenuto nella nostra regione soprattutto nell'ultimo decennio. Seconda: Che fare? Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una difesa d'Ufficio del Presidente della regione De Filippo che ribatte alla tesi del declino della Basilicata contrapponendo dati che a suo dire ne farebbero una regione se non in crescita perlomeno in buona tenuta. Purtroppo non possiamo per onestà intellettuale e non per partito preso condividere tale tesi, quasi che mostrare la realtà dei fatti sia diventato unatto di lesamaestà. Gli ultimidati di Prometea per il 2009 danno la regione Basilicata all'ultimoposto tra leregioni italianecon un decremento del PIL del 7,5% e cosa ancora più preoccupante nella proiezione per il 2010 su venti regioni italiane, 18 avranno segno positivo, tranne 2 Calabria e Basilicata. Se questo significa reggere alla crisi vuol dire che anche i numerinonhannopiù valore.Sembrachenon si voglia prendere atto di una realtà che è sotto gli occhi di tutti. Nessuno pretende soluzioni miracolistiche ma gradiremmo che la popolazioni di Basilicata non sia narcotizzata da frasi ad effettoe dichiarazioni chenulla hannoa che fare con la realtà in cui siamo immersi. Una riflessione per ultimo vorrei fare e che questo dibattito scaturito dai lavori di Albano e D'Agostino ha visto interessati numerosi protagonisti della classe dirigente di Potenza, ma nessuno della provincia di Matera, ciò potrebbe far riflettere che nella provincia di Matera si è perso anche la volontà di dibattere rassegnati come siamo ad essere abitanti di una "Basilicata infelix". Non vorremmo che la nostra classe dirigente avesse perso anche la speranza per un futuro migliore. Vorremmo che la classe dirigente di Basilicata non solo politica, proponesse, dopo attenta analisi, un percorso che faccia intravvedere alla fine del tunnel un barlume di luce. Questo lo dobbiamo fare per noi stessi e soprattutto per le nuove generazioni. *ex presidente Camera di Commercio di Matera
Prendete più sul serio alcune vostre problematiche, poiché è vero che con una risata si possono risolvere molte cose, ma non sempre potete sperare nel fato.
VERGINE 24/8 - 22/9
Non sarete di certo voi a rifiutare qualche scherzo da parte di colleghi e per questo vi meritate tutto il rispetto e la profonda stima.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Se siete invasi dai sospetti, sarebbe bene fugarne qualcuno e cercare di pervenire alla verità nel modo più naturale possibile.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Potreste avere dei sogni da voler realizzare e probabilmente vi troverete a dover combattere con chi non ne vuole proprio sentir parlare!
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Troverete molto più interessante corteggiare qualcuno piuttosto che andare a lavoro e dovervi sorbire le facce dei vostri colleghi.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Avrete uno scontro con la realtà, ma questa non si presenterà in modo ostile anzi, cercherà di farvi adeguare prima di lanciare la bomba!
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Dal momento in cui vi alzerete avvertirete qualcosa di nuovo in voi e questo forse perché avete un buon umore.
PESCI 20/2 - 20/3
Qualcuno potrebbe non gradire molto il fatto che voi preferiate alcune persone al altre. Voi non siete cattivi ma è possibile che facciate avvertire le vostre preferenze.
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PROPOSTE ALLA STAMPA LOCALE di T. MARCANTONIO Gentile direttore, Il Quotidiano della Basilicata è il prezioso compagno di viaggio delle nostre giornate e, nonostante le stupide critiche di pressapochismo dei soliti boriosi che cercano di darsi arie di superiorità di pseudo intellettualità perché leggono Repubblica, Corsera, La Stampa e Il Giornale del farisaico Vittorio Feltri, il nostro Quotidiano ora diventa indispensabile per una serie di motivazioni. Nel leggere i dati relativi al dono della Befana o di Babbo Natale per il Quotidiano cisi senteentusiasti per l'incremento del numero dei lettori vuoi dei due capoluoghi che della relativa depauperataprovincia nellamisura del 20 per cento circa. Un risultato a due cifre in un periodo di crisi come quello di questi ultimi due - tre anni è segno della bravura del direttore e del comitato di redazione lucano. Naturalmente è encomiabile per questa speciale testata locale che pure ci riempie di pagine di politica ed eventi nazionali ed internazionali - la riserva di autonomia, di libertà e di indipendenza nel dare spazio a tutte le voci senza condizionamenti. E tutto questo nonostante qualche altro giornale locale recentemente sbeffeggiava Il Quotidiano paventando - per la negazione dei fondi alla stampa così previsto dalla Finanziaria di fine anno - quasi l'umiliazione della chiusura prevedendo l'esodo di bravi giornalisti per effetto della riduzione dei compensi in assenza degli ammortizzatori sociali previsti per legge per altre categorie di lavoratori. Ma lasciamo stare. Ancora una breve parentesi prima di esporre la “quaestio”diquesto intervento. Ogni lettore ha cercato di amare questa creatura - che fra poco compirà un primo decennio ed è evidente che ha dovuto fare opera di persuasione nel convincere l'amico, il parente o il conoscente di ampliare il proprio bagaglio del sapere rapportandosi a Il Quotidiano della Basilicata. I veri motivi di questo scritto. Ne avevamo parlato tempo fa verbalmente. Ma non se n'è fatto più niente. È possibile integrare le pagine dell'agenda con la indicazione delle Chiese presenti sul territorio cittadinoedei relativirecapititelefonici? Tra l'altro è necessario integrare, con l'orario delle Sante Messe delle varie parrocchie, la rubrica dei numeri utili. Non sarebbe di pregiudizio se tale pagina dell'Agenda fornissequindi anchel'orario di partenza delle Ferrovie e delle autolinee per le località di maggiore interesse dei capoluoghi delle regioni limitrofe. Sapere quindi l'orario della celebrazione delle Sante Messe sia per i giorni feriali che per quelli festivi metterebbe in condizione di programmare la propria partecipazione soprattutto per i meno giovani, le massaie - sempre indaffarate - e i turisti desiderosi di glorificare Iddio nel giorno domenicale. Perché, se è importante conoscere la turnazione delle farmacie per la propria salute fisica, se è piacevole sapere dei ristoranti del capoluogo e dei paesi più prossimi dell'hinterland per soddisfare il gusto del pranzo, non si vede ragione per non pubblicare gli orari della celebrazione Eucaristica per le più importanti esigenze dello spirito e dell'anima. Certamente è questione di buona volontà. Reperire tali informazioni è possibile attraverso la curia arcivescovile della diocesi di Potenza, che è sede del vicario generale della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) nella persona del presule Agostino Superbo e per questo delle altre diocesi lucane.
IL FILO DI ARIANNA
L’ECO DELLA RIVOLTA DEGLI IMMIGRATI
di ANNA MAGLIOCCHINO I LETTORI di “Radici”, il mio libro di poesie edito da Maremmi - Firenze nell'estate 2009, mi hanno inviato messaggi e note critiche, che in qualche caso sono autentiche “recensioni”. Queste ultime provengono per lo più da docenti di Scuola Media Superiore, come la Prof.ssa Isa Filardi, e di livello universitario, come il Prof. Antonio Sarubbi. Tutti i testi evidenziano chiavi di lettura molto diverse e personali, ma soprattutto fuori dagli schemi retorici della critica di professione. Quod erat in votis, quando dissi all'editore che non volevo alcuna presentazione nel testo, onde evitare che una supponente incursione critica potesse intimidire o comunque condizionare il lettore. Le libere espressioni dei lettori di “Radici”, differenti l'una dall'altra, mi fanno comprendere quanto sia difficile “recensire” libri di poesie, che solitamente sono considerate “semplici”, perché non a tutti è dato di approfondirne le implicazioni di carattere psicologico e linguistico. La recensione di un libro, infatti, è essenzialmente una valutazione critica del suo contenuto o dei giudizi espressi su di esso, che può essere negativa o positiva. I messaggi di gradimento dei lettori, però, al di là di ogni considerazione accademica, sono per ogni autore sempre gratificanti, anche quando sono espressi con poche parole, come quelle dell'Ing. Prospero D'Anzi di Accettura, che al telefono, riferendosi a “Radici”, mi disse: “L'ho letto tutto d'un fiato. L'ho praticamente divorato…” Oppure quelle di Giovanni Carboni di Riola Sardo (OR), che sintetizzò il suo pensiero dicendo: “…Vorrei tanto averlo scritto io…” La parola è solamente lo strumento, che il poeta usa per appropriarsi del reale esterno, coniugandolo con il reale che nasconde nella profondità del suo io, in modi e tempi imprevedibili. Ma la “parola” di per sé è materia bruta, come il pigmento per il pittore e l'argilla o la pietra per lo scultore. Al lettore “ingenuo” e poco avvezzo al linguaggio letterario, quando, anziché limitarsi a esprimere il suo coinvolgimento emotivo nella lettura di un testo, si avventura nella fatica di una “recensione”, le “parole” della poesia possono apparire semplici, comuni, di facile comprensione, “scontate” (Giammetta). Non è facile andare oltre la loro superficie, perché non sa che proprio in nella “normalità” della parola il poeta può raggiungere il traguardo massimo della liricità, quando la “scrittura” si fa poesia. Questo accade anche nei testi di filosofia e di divulgazione scientifica, quando i loro autori hanno idee chiare,
profondità di pensiero e padronanza linguistica. Il pensiero filosofico e/o scientifico ci si presenta con grande semplicità e la lettura scorre facile, fin dal primo incontro con le loro pagine, al punto da darci l'immediata illusione di avere capito tutto. Invece, sappiamo che così non è. La prova che si tratti di un'illusione è data dal fatto che, se siamo chiamati a rispondere su quanto abbiamo appena letto, incontriamo difficoltà a farlo compiutamente. Ora, se ciò si verifica nella trasmissione delpensiero razionale, a maggior ragione avviene nell'ambito di quello sovrarazionale, più libero, che presiede al fatto poetico e artistico. Illuminante, a tale proposito, è “… la siepe che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il guardo esclude…” dell'Infinito leopardiano. Quanta profondità di sentimenti e quanto pathos c'è oltre la semplicità di una parola di uso comune, come “siepe”…! È la magia della poesia, che nella sua “nudità”, si serve del piccolo per esprimere il grande, che si nasconde nelle profondità del pensiero. Sono questi i piccoli elementi dell'atto comunicativo, che la poesia trasforma e innalza ad altitudini spesso incomparabili con l'uso di allegorie e metafore. Se, poi, teniamo conto della complessità tematica che normalmente connota i libri di poesie, nei quali ciascuna composizione è una piccola monade, un compendio di vita interiore, vissuta in quell'attimo e mai più, è facile comprendere la fatica di chi si assume l'impegno di presentarli, se a farlo non è l'autore, ammesso che lo stesso sia sempre in grado di farlo. A queste considerazioni mi hanno portato i commenti dei lettori, ma anche la lettura dell'articolo di Anna Giammetta, intitolato “Le Radici di Anna” e pubblicato il 14 gennaio 2010 su Il Quotidiano, sorprendendomi piacevolmente. Con la discrezione di sempre, la brava corrispondente di San Mauro Forte, che già si è occupata delle mie opere pittoriche e non solo, dribblando nel percorso poetico dei miei appunti e disappunti, è riuscita ad aggirare non solo i trabocchetti di allegorie e metafore, ma anche le asperità di composizioni come “Parole” e “Outsider”, che chiude la silloge. Novella Arianna, la giornalista ha saputo srotolare il suo “filo”,con destrezza,e siè portata fuori dai labirinti delle mie “Radici”, con sobrietà ed eleganza”. Complimenti e un grazie di cuore, quindi, ad Anna Giammetta e al Dott. Paride Leporace, che ancora una volta ha voluto ospitare il mio nome sul quotidiano lucano di cui è direttore responsabile attento e sensibile. annamagliocchino@virgilio.it
di PATRIZIA BARRESE L’ETERNA guerra contro l'altro e l'esasperata debolezza hanno unito le forze, tanti hanno perso la maschera dei buoni per desiderio fratricida che non conosce tempo. Il ricordo della rivolta è blando come un caffè americano che regala momenti di durezza ...uomini contro uomini, bianchi e neri contro. Rosarno, cittadina calabrese considerata da alcuni una spezia, è stata dominata da uso ed abuso di potere a suon di armi e spranghe, pugni e calci, segnando ogni vita umana con nuove cicatrici sociali ed esistenziali. Paure e miserie dilagano da un capo all'altro dello stivale, problematiche aperte che minano alla tranquillità collettiva: lavoro e pane in pasto agli stranieri. Abbiamo assistito a tafferugli che sono grida di odio, di disperazione e con la constatazione fallimentare del proprio status, quello di occupare posizioni di demerito. Sotto mentite spoglie, coperte di cenci, ingegneri o chi con una zavorra culturale, sono ridotti al macero. Dimorano in una società che predica il valore della multicultura, della convivenza multi-etnica, ma che razzola tacitamente ammettendo che l'omogeneizzazione di culture mai sarà realizzabile, mostrando la solidarietà con finta sincerità e sincero inganno. I pregiudizi sono di normale amministrazione, ed è illusorio credere nella loro dipartita, faremmo l'ipocrisia dei buonisti. Welcome in Italy, italiani brava gente, l'Italia permissivista o Lamerica di Gianni Amelio, accoglie in seno chi scappa da rigide realtà legislative e tollera allo sfinimento. Sadismo e sdegno contro gli stranieri, come cancrena latente divorano corpi e coscienze, ma scagli la prima pietra chi, ad appannaggio dell'evento calabrese, senza termine proferire, non ha mai idealizzato di erigere barricate di separazione dall'altro e da fenomeni di violenza, urlando dalla propria muraglia “Vogliamo che gli immigrati vengano cacciati”. Dichiarare il falso meriterebbe di esser cinti di una corona di spine senza risurrezione in terra. Testimonianze di malcontenti nei confronti di popolazioni alloctone in ingresso, portano nomi illustri: il prof. Sartori, sul Corriere della Sera sostiene - integrare e italianizzare gli stranieri è illusorio e rischioso”, Enzo Biagi disse “Sono troppi, non sappiamo come sistemarli”, ad Annozero le vignette parlano: “...a Rosarno sono neri, sono poveri e sono troppi”. Dèjà vu? No, la presenza non temporanea di emigranti o profughi, pur rientrando nelle criticità del nostro paese ne favorisce la crescita demografica, ... scorgendo all'orizzonte dei mari, la zattera che conduce migliaia di passeggeri presso un porto sicuro, alla ricerca di un posto di lavoro e migliori prospettive di vita che gli italiani osservano attraverso il telescopio. Ma quale termine o sinonimo adottare se medici oltreconfine laureati in Italia non ottengono l'iscrizione all'Ordine e cori oltraggiosi a Verona hanno tifato contro Balotelli, italiano di colore? Contrastare discriminazioni fondate su orientamento sessuale, razza, origine etnica, religione, disabilità, e perchè no regionalismi è una inutile caccia alle streghe. Nel lontano 1911, forme xenofobe contro i connazionali meridionali scaturivano dal colorito ambrato della Sicilia, censito come razza differente. Tra italiani del sud e stranieri c'è chi sostiene l'inesistenza di differenze sostanziali, ad oggi permangono diversità socio-culturali entro la penisola ad opera di chi, inficiando dell'unità nazionale, ragiona con ideologie regionalistiche più che nazionali. Oltrepassando i cavalcavia in direzione
nord-est, cavallo di battaglia scritto a caratteri cubitali contro i meridionali è “Fora i terroni dal Veneto”. Decenni son trascorsi ma l'Italia meridionale, intesa come terra di emigranti e approdo di immigrati, racconta storie di ordinaria inquietudine. Leggo tra le righe di Oggi : “Vengo dal Sud, mi sento anch'io un immigrato. Nel quartiere di Milano, dove vivo, la convivenza con gli islamici è difficile, son loro i primi a non volersi integrare”. Ma il Mezzogiorno d'Italia, si sa, scende in piazza in tutte le salse, necessita di braccia e manodopera dalla pelle di cuoio. Prestazioni lavorative denigranti non competono all'italiano, ammettere di appartenere ad una èlite dalle mani di velluto, dalla professionalità da scrivania, richiede coraggio: mai braccianti agricoli, a costo di essere inghiottiti nella palude della situazione occupazionale che non dà vie di scampo. Per questo l'economia corre ai ripari volgendo al risparmio, non sempre per un rifiuto immediato al primo colloquio, quanto perchè il lavoro nero extracomunitario è alimentato dall'imprenditoria di nicchia che capitalizza sulle spalle degli immigrati, la manovalanza definita “a basso costo”. Ma è realmente possibile offrire loro un lavoro? Crediamo nel dialogo e nel confronto fra culture e differenti etnie? Sarebbe un confronto basato su linguaggi gestuali, verrebbe meno anche il dialogo a causa della scarsa padronanza lessicale dell'Italia con le lingue straniere. Il Governo, lungimirante, sulla base del costante ingresso di “nuovi connazionali” ha adottato provvedimenti a favore dello straniero, rimarcando il valore del rapporto genitori-figli; la Cassazione, sostiene “anche” gli immigrati irregolari con prole prolungandone il permesso di soggiorno per evitare turbe nei minori - sindrome di alienazione genitoriale - in assenza delle figure familiari. Tuttavia, incrociando le dita, c'è chi anela che “il vissuto di crisi”si possa superare e chi auspica nel rispetto reciproco fra diversi, privo di sdoppiamenti di persona alla dottor Frenkenstein, visto che il countdown sta avanzando. Prossimi alle elezioni regionali, un papabile si profila nella rosa dei candidati, l'ex vicedirettore del Corriere della Sera ora europarlamentare , l'egiziano Magdi Allam. Speranzosi della convivenza multietnica o per questioni di coscienza, vedremo tornare in auge slogan culinari: l'amore per la terra da solo buoni frutti. Coraggio, il meglio è passato!? La società cannibale, sta mostrando che il volto della degenerazione è rappresentato da differenze somatiche, ha palesato una disgregazione di valori e un imbarbarimento di opinioni nei confronti di civiltà talora definite primitive, che non risultano pettegolezzi: il rispetto dell'altro non è fingere di non temere e non credere di addomesticare quadrupedi da circo o scimmie antropomorfe come sostenne Calderoli: “Dare il voto agli extracomunitari, non mi sembra il caso, un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi”. Ma dove riecheggiavano per le strade proteste a squarciagola e le folle incitavano ai lavoratori di andare, a propagare discorsi di odio che ricordano la deportazione degli stranieri, risultano ministri e senatori dirimpettai delle Alpi. Parole difficili da digerire commemorano indegnamente il ricordo della Shoah: “Cosa facciamo degli immigrati che sono rimasti in strada dopo gli sgomberi? Purtroppo il forno crematorio del cimitero non è ancora pronto”. Meditate gente, meditate! pat.todo@libero.it
LA PAURA DI NUOVI ATTENTATI E LA SICUREZZA COMUNE A REPENTAGLIO UN CACIOCAVALLO scambiato per ordigno, un Giapponese che scavalca la sbarra di un check - in per salutare la propria fidanzata quasi arrestato per timore di assalto; un aereo costretto ad atterrare per dei filatteri, ovvero una striscia di pergamena contenente passi della Bibbia ebraica, fanno scattare l'allarme. Si tratta apparentemente di casi diversi e isolati, eppure hanno una componente comune. Celano la paura disseminata ormai in ogni parte del mondo di possibili attacchi.
E' percepibile la tensione negli animi di chi sente il peso che la responsabilità della sicurezza comune conferisce ai pubblici ufficiali; fino ad arrivare agli stati d'animo impauriti se non terrorizzati di chi vive il quotidiano. Ma dove si cela il mistero di questa umanità indifesa? E' l'efficienza dei media e dell'informazione che diffonde le notizie, ma in verità sono situazioni da sempre esistite? O si tratta di un effettivo cambiamento della realtà corrente? Per essere più espliciti: dobbiamo al-
larmarci consapevoli di poter incorrere in qualsiasi degenera mento o consolarci pensando che in fondo è sempre stato questo? Ci troviamo di fronte a due grandi incognite: sicurezza blanda o non sufficiente e società lasciva,sfrontata e spietata. Un passato combattuto ma educativo a fronte di un presente e di un futuro che anziché rassicurare e porre limiti alla paura, la fomenta in virtù dell'incerto. Non ci resta che cogliere gli attimi…e domani chissà! Francesca Mazzei
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Mercoledì 27 gennaio 2010
Italia / Mondo
Mercoledì 27 gennaio 2010
Cil e Uil non aderiranno: «Mai vista una cosa del genere durante la campagna elettorale»
Sciopero su fisco e immigrati Saranno i temi della mobilitazione proclamata dalla Cgil per il 12 marzo di TITO GIABARRI ROMA – Fisco, crisi economica, occupazione e tutela degli immigrati: saranno questi i temi al centro dello sciopero generale proclamato dalla Cgil per il 12 marzo. Primo obiettivo della protesta è la richiesta al governo di un programma complessivo di politica industriale «nel quale considerare le diverse aree di crisi, politiche di sostegno del reddito, e interventi a favore dei lavoratori precari che hanno perso il lavoro», ha sottolineato il segretario generale Guglielmo Epifani. Cisl e Uil confermano la loro non adesione all’iniziativa: se il numero uno della Uil Luigi Angeletti si dice contrario a «scioperi preventivi», il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni sottolinea che «non c'è responsabilità a proclamare uno sciopero in piena campagna elettorale. Non era mai successo –fa notare – nella storia del sindacato». Una divisione che segna due filosofie, dice il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi: «C'è un sindacato diviso: una parte è collocata nella modernità, una parte nella conservazione. Non c'è che da auspicare che si ricongiunga tutto nella modernità». Di diverso avviso l’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco. Premettendo che il messaggio della Cgil è «valido anche per il Pd», mette in evidenza che la Cgil con lo sciopero «vuole sottolineare l’aumento sistematico del peso fiscale sul lavoro dipendente, un punto che prima interessava anche gli altri sindacati. Ora invece si accontentano – dice l'ex mini-
stro riferendosi a Cisl e Uil – di quello che dice il governo, che spesso dice cose senza senso». Epifani ieri, nella sua relazione al direttivo della confederazione, ha soprattutto messo l’accento sulla grave crisi occupazionale che ancora interessa il Paese e che potrebbe prolungarsi anche il prossimo anno. «E' preoccupante – ha detto - il quadro determinato dalle diverse crisi industriali, dall’Alcoa alla Fiat nel Mezzogiorno, da Omega-Eutelia a Porto Marghera: quest’anno e anche il 2011 si segnalano come molto difficili per l’occupazione. Senza un piano complessivo di politica industriale, non solo per i diversi settori ma anche a livello territoriale, sarà molto difficile trovare una soluzione». Sulla questione fiscale Epifani chiede al governo di intervenire «subito, perchè il carico fiscale pesa in modo ormai intollerabile prevalentemente sul lavoro dipendente e sulle pensioni e, se non si cambia rotta, per effetto del drenaggio fiscale a fine legislatura il lavoro dipendente registrerà un aumento del prelievo di tre punti». Il segretario della Cisl, Bonanni in merito alla questione fiscale, ha sottolineato che «quando Epifani dice di volere il fiscal drug dice una sciocchezza, perchè funziona quando ci sono livelli di inflazione molto bassi. La Cisl, invece, chiama a raccolta tutti coloro che sono interessati a costruire ipotesi giuste. La riforma fiscale deve essere fatta da sindacati, imprenditori, Comuni, Regioni, partiti ed anche dall’opposizione perchè è la riforma per definizione in quanto va alla radice del rapporto tra cittadini e Stato».
Il nuovo gioiello presentato a San Francisco al Yerba Buena Center
Apple oggi lancia il suo “iTablet” gli editori temono la guerra fra formati Jobs cerca di tranquillizzare: «La democrazia si basa sulla stampa libera curata da giornalisti professionisti»
Bonanni «Il fiscal drug è una sciocchezza»
Secondo la stima del Fmi cresce di più anche l’Italia
Ripresa fragile, ma procede più spedita delle previsioni di MICHAEL SPROVIERO NEW YORK – L'economia mondiale procede più spedita del previsto: sulla ripresa, ancora fragile e a diverse velocità, restano comunque dei rischi. In primis il deterioramento dei conti pubblici in molti paesi, contro il quale è necessario intervenire al fine di evitare che l’elevato debito diventi una zavorra della ripresa. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) rivedendo al rialzo le stime di crescita 2010 e 2011 per l’economia mondiale, che quest’anno si espanderà del 3,9% e nel 2011 del 4,3%. Per l’Italia –come anticipato dall’Ansa mercoledì scorso – il Fondo stima un pil in progresso dell’1% nel 2010 e dell’1,3% l’anno seguente: le previsioni italiane sono state riviste al rialzo (+0,8 e +0,6 punti percentuali rispetto alle stime di ottobre) in seguito ai dati migliori del previsto del pil del terzo trimestre, alle attese di una crescita sostenuta anche negli ultimi tre mesi dell’anno e al miglioramento – ha spiegato il Fmi – della domanda esterna di prodotti italiani. Constatando una riduzione dei rischi sistemici, il Fmi avverte: la stabilitàfinanziaria restafragile. «Lapriorità è migliorare lo stato di salute del sistema bancario al fine dinormalizzare la circolazione del credito». In quest’ottica le banche devono continuare a rafforzarsi e ristrutturarsi al fine di assicurarsi margini di manovra sufficienti per affrontare eventuali futuri shock. A minare la già fragile stabilità finanziaria è il deterioramento dei conti pubblici che, nei paese
avanzati è motivo «di crescente preoccupazione»: le finanze pubbliche vanno risanate al fine di evitare che il debito pubblico diventi una zavorra della ripresa. Secondo l'agenzia internazionale di rating Fitch «per stabilizzare il debito» in Italia «sarà necessaria» una correzione del 6% attraverso una manovra sull'avanzo primario. Fitch prevede per l'Italia un pil in progresso dell’1% nel 2010 e dell’1,8% nel 2011: la crescita italiana sarà – per Fitch – più lenta e meno sostenuta rispetto a quella europea. Il rating e le prospettive italiane per il 2010 sono comunque stabili. «Ora però – spiega Chris Pryce, responsabile del settore del debito sovrano - bisogna tornare a una politica di controllo dei costi come quella avviata dal governo Prodi. È urgente che il governo Berlusconi mostri nei prossimi uno o due anni un chiaro impegno verso gli ambiziosi obiettivi di consolidamento fiscale perch‚ temiamo che non ci sia sufficiente sostegno politico». In base ai dati del Fmi, l’espansione dell’economia italiana sarà in linea con quella di Eurolandia, per la quale la stima è di un +1% nel 2009 e un +1,6% nel 2010. All’interno dell’area euro la Spagna continuerà a soccombere agli effetti della crisi, con l’economia in contrazione dello 0,6% quest’anno (+0,9% nel 2010). Gli Usa cresceranno quest’anno del 2,7%, la Gran Bretagna dell’1,3%, mentre la Cina avanzerà del 10%. «Le prospettive dell’economia mondiale sono decisamente migliorate anche se la ripresa resta ancora legata agli interventi pubblici» ha spiegato il capo economista del Fmi, Olivier Blanchard.
di EMANUELE RICCARDI NEW YORK–iTablet, ma non solo: gli editori guardano a tutte le piattaforme virtuali, a poche ore dall’atteso lancio, oggi, del nuovo oggetto 'cult' della Apple. Pur riconoscendo volentieri che Steve Jobs, il numero uno della casa di Cupertino, potrebbe salvarli come sono state salvate grazie all’iPod le case discografiche, gli editori di libri e di giornali temono una guerra tra i numerosi formati non compatibili tra di loro, mentre preoccupa il quasi monopolio di iTunes, il negozio virtuale della Apple. La pubblicità apparsa ieri a piena pagina sull'edizione Usa del Wall Street Journal (di Rupert Murdoch, il paladino del web a pagamento) è emblematica, a poche ore dall’evento della Apple al Yerba Buena Center di San Francisco. La Sony annuncia il suo nuovo Reader, definendolo perfetto per il Wsj, oltre ad essere più enciclopedico del Kindle della Amazon, proponendo un catalogo di libri molto più ampio. Allo stesso momento, Hp svelava con uno speciale filmato su YouTube lo Slate, il tablet annunciato all’inizio dell’anno a Las Vegas da Steve Ballmer della Microsoft. Sul display dello Slate appare una schermata del New York Times, uno dei quotidiani più attenti alle nuove tecnologie che proprio nei giorni scorsi ha deciso che farà pagare i contenuti web, sulla scorta del Wsj e del Financial Times. Il prestigioso quotidiano della Grande Mela, come tutti i grandi gruppi editoriali è in contatto con i responsabili di tutte le piattaforme: lo conferma l’annuncio della creazione di una nuova divisione, la 'reader applications' con una nuova responsabile per il settore, Yasmin Namini.
Uno dei problemi dell’editoria elettronica è proprio legato ai formati. Un esempio tra tutti: posso senza problemi prestare un libro cartaceo ad un amico, ma non posso trasferire un libro acquistato su Amazon sul Kindle di un amico. E lo stesso vale per i quotidiani. I collaboratori di Jobs, che ha confermato implicitamente il lancio del tablet, sostengono che il numero uno della Apple «crede nei media tradizionali e vuole che continuino a funzionare, convinto che la democrazia si basi su una stampa libera curata da giornalisti professionisti». La Apple ha contribuito a salvare dal baratro l’industria discografica diventando il distributore numero uno di musica, ma non tutti nel settore hanno apprezzato l’intervento di Jobs, giudicato da dittatore, soprattutto sui prezzi. Lo stesso rischia di verificarsi con il Tablet, rafforzando ancora di più il monopolio di fatto di iTunes, impossibile da aggirare per finire sul nuovo gioiello della casa di Cupertino. La musica ha trovato una via d’uscita, facendo pagare gli ormai inevitabili 'pirati' in altri modi: con le (carissime) suonerie destinate ai cellulari, e soprattutto aumentando in maniera esponenziale i prezzi dei concerti, ormai fonte principale di reddito per star come gli U2 e Bruce Springsteen. Il discorso per la stampa è più complicato. Far pagare l'accesso al web, storicamente gratuito, significa perdere lettori e indispensabili risorse pubblicitarie, già in calo. Una delle soluzioni, è la caccia sui territori conquistati da Google, diventato miliardario grazie alla pubblicità: cioè offrendo link a carattere commerciale sui siti web dei quotidiani. Sia Wall Street Journal sia New York Times hanno fatto i primi (timidi) passi creando il loro negozio di vini, ovviamente indipendenti dalle rispettive redazioni.
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14 Economia
24 ore in Basilicata
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Veleni di Tito Se è a rischio il Tora lo è anche il Basento. Ma il ministero non dà disposizioni
Le contraddizioni della bonifica Proposta del sindaco Scavone: «A Roma una delegazione di entrambe le coalizioni» TITO - Intorno alla bonifica dell’area industriale di Tito sembra si sia finalmente coagulato un interesse istituzionale trasversale e condiviso. Restano però in piedi le contraddizioni di un’operazione di risanamento che, oltre a scontrarsi con la gravità del danno provocato da trent’anni di industrializzazione selvaggia, deve fare i conti con un sistema evidentemente lacunoso. Come spiegare altrimenti quanto accaduto rispetto all’inquinamento del torrente Tora? Mentre, dopo due sollecitazioni del ministero dell’Ambiente, il sindaco di Tito, Pasquale Scavone ha emanato un’ordinanza che vieta l’utilizzo delle acque, lo stesso non è accaduto per il Basento. Eppure il torrente è il principale affluente del fiume che arriva fino a Metaponto. Se un allarme L’area della ex Liquichimica e il sindaco di Tito, Scavone esiste per il Tora lo stesso deve valere inevitabilmente anche per il più ampio respiro, che dall’alto in- problemi dell’area industriale di Basento, sul quale però il ministe- dirizzi gli enti nelle specifiche Tito all’attenzione del governo centrale. Per Scavone «la bonifica ro non ha espresso alcuna critici- competenze». «Non si tratta di creare inutili al- è una vera emergenza e non può tà. Non solo. Nonostante il primo cittadino di larmismi ma di prendere final- più attendere». «I dati relativi Tito abbia emesso l’ordinanza già mente consapevolezza di un’emer- all’inquinamento sono ancora da due mesi, solo tre giorni fa ha genza che non può più passare in molto lontani dall’obiettivo di risanamento, soprattutto per quelricevuto l’ennesima sollecitazione sordina». Ecco perché il primo cittadino lo che riguarda la falda, dove sada parte del ministero a prendere dice di aver apprezzato l’iniziativa ranno necessari ancora anni priprovvedimenti. «E’ evidente - dice Scavone (che, promossa dal locale circolo del Pd ma del ritorno a parametri normadi recente ascoltato in V commis- che, domenica scorsa, ha chiama- li». Per il sindaco, la situazione più sione sulla questione, ha parlato to a confronto sulla difficile quedi «un vero scempio scempio am- stione tutte le istituzioni interes- preoccupante è quella relativa bientale) - che manca tutt’ora un sate. Al margine del quale ha all’inquinamento relativo alla Dacoordinamento adeguato degli in- avanzato una proposta: la costitu- ramic. Seppure la multinazionale, terventi da adottare - E questo, fer- zione di una delegazione di en- dopo essersi autodenunciata per mo restando la mancanza di risor- trambi gli schieramenti, capeg- aver provocato una pesante contase, ha compromesso e continua giata dall’assessore regionale minazione da trielina di terra e accompromettere la capacità di in- all’Ambiente, Vincenzo Santochi- qua, abbia avviato la bonifica nestervento. Serve, dunque, un coor- rico, che veda coinvolti anche i suno garantisce che poi, dopo la dinamento, non dico locale, ma di parlamentari lucani, e che porti i chiusura dello stabilimento avve-
nuta l’anno scorso, tutti gli interventi verranno portati realmente a termine. «Il Comune di Tito è stato l’unico ente a costituirsi parte civile contro la Daramic. Alle istituzioni regionali rimproveriamo, invece, di non aver assunto una posizione più dura». Inadempienze si riscontrano anche da parte di altre aziende che operano sull’area. Tutte tenute secondo quanto disposto dal ministero - ad aderire al piano di caratterizzazione. Ma nella pratica, solo otto hanno già effettuato la caratterizzazione, quattro sono completamente inadempienti, mentre le altre 85 hanno solo presentato il piano di caratterizzazione. «Procedere subito alla bonifica dell’area industriale di Tito - spie-
ga ancora il primo cittadino - è anche un dovere nei confronti di quegli imprenditori dell’area che stanno lavorando bene sui mercati, anche internazionali, e che non possono permettersi un danno d’immagine di questo tipo, soprattutto in questo particolare momento di dramma occupazionale». Quella di Tito è una vera e propria bomba ecologica, sulla quale, anche grazie all’attività di informazione svolta dal segretario dei radicali, Maurizio Bolognetti, sembra essersi finalmente creata una nuova vera consapevolezza. Un’emergenza che va affrontata come tale e che va risolta subito prima che i danni diventino ancora più gravi. m.labanca@luedi.it
Critiche della Ola allo studio di impatto ambientale
Soddisfatta Legambiente
Grumento, «l’Eni sottovaluta il pericolo sismicità»
Agricoltura Ddl contro i pesticidi
te con sismicità indotte sul territorio e si è addirittura arrivati alla formulazione di capi di imputazione a carico del geologo responsabile della perforazione. Secondo la Ola appare pertanto necessario mettere in relazione il progetto dell’Eni con la mappa delle faglie sismicamente attive, e completare lo studio con una valutazione della pericolosità sismica dei singoli elementi sismo genetici presenti nell’area. «Non di secondaria importanza, infine - aggiunge - è l’alta vulnerabilità del bacino idrico in cui ricade il pozzo di reinezione che potrebbe subire contaminazioni a causa di sversamenti accidentali lungo il tracciato della linea di reinezione che collega il pozzo con il centro oli di Viggiano. Inoltre, nell’ambito del work over, non sono da escludersi problemi di cedimento della incamiciatura. Evento, quest’ultimo, tutt’altro che remoto dal momento che si sarebbe già verificato nel mese di settembre 1999 nel pozzo di reinezione Costa Molina 2, nel territorio
POTENZA - Legambiente Basilicata esprime soddisfazione per la presentazione del disegno di legge “delega al Governo per nuove norme per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari in Agricoltura” d’iniziativa del senatore Francesco Ferrante, che è anche responsabile agricoltura di Legambiente nazionale. Il ddl è stato presentato ieri mattina a Roma nel corso di una conferenza stampache havisto lapartecipazione di Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) e Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente. Tra i punti fondanti del Disegno di Legge una serie di misure di cui l'Italia dovrà dotarsi entro il 1° gennaio 2013, tra cui: disincentivare progressivamente l'uso della fitosanitaria in agricoltura e al contempo introdurre misure incentivanti pratiche agricole che facciano ricorso ad un uso minore di fitofarmaci, privilegiando i metodi non chimici, affinché gli utilizzatori professionali di fitofarmaci adottino le praticheo i prodotti che presentano il minor rischio, comunque tendente a zero.
GRUMENTO NOVA - la Ola, l’organizzazione lucana ambientalista, quello prodotto dall’Eni relativo al pozzo “Monte Alpi 9OR DEEP” di Grumento, e presentato in Regione in attesa di autorizzazione per il Via da parte della giunta regionale, sarebbe uno studio di impatto ambientale «lacunoso». Ci sarebbero secondo la Ola - «gravi problematiche connesse ad una non sufficiente valutazione dei fattori di rischio derivanti dalla sismicità indotta e/o incidenti e/o malfunzionamenti. Tutti elementi che sono stati evidenziati in una nota trasmessa agli uffici competenti regionali ed all'assessore regionale Ambiente, Vincenzo Santochirico. «Lacune - aggiunge l’organizzazione ambientalista lucana - che potrebbero determinare, se non valutate dalla Regione attraverso la richiesta di un supplemento di istruttoria, gravi rischi». Di particolare interesse e rilievo - seconda la denuncia della Ola - è la circostanza che, «nell’ambito delle
analisi relative agli impatti dello studio di impatto ambientale prodotto da Eni, non venga considerato e analizzato un aspetto che, per quanto controverso, appare di importanza strategica in termini di sicurezza della popolazione, e di garanzia per il territorio: ossia la possibilità che le attività di reiniezione di grandi quantità di acqua di perforazione, stimata in oltre 1 miliardo di litri di acqua nel pozzo Monte Alpi 9oR, possano avere una influenza sulla sismicità dell’area». Tale aspetto - per la Ola non viene minimamente accennato nello studio prodotto dall’Eni. «Quasi che l’area in esame non fosse sismicamente attiva nonché considerata a elevata pericolosità sismica». Vale la pena evidenziare scrive ancora l’organizzazione lucana ambientalista - che la possibilità di tale influenza è talmente poco controversa che, proprio recentemente, nella vicina Svizzera, per attività del tutto analoghe sono state confermate relazioni diret-
Le attività estrattive in Val d’Agri
comunale di Montemurro. Evento di cui purtroppo non si conoscono le dinamiche e le implicazioni sulle falde idriche». Altro incidente che ha riguardato pozzi petroliferi in Val d’Agri è quello relativo al “blow-out” del pozzo Monte Alpi 1 Est, poco distante, sempre nel territorio di Grumento Nova di cui non si conoscono ancora i report e le azioni di bonifica intraprese sulla superficie contaminata dallo sversamento del greggio e e le altri liquidi di perforazione che potrebbero essere fluiti nei corpi idrici. La Ola ri-
corda anche che nel protocollo d’intenti del ‘98, all’articolo 5 comma III, l’Eni avrebbe dovuto concordare un protocollo tecnico per la gestione di situazioni di emergenza con particolare riguardo ai problemi di perforazione e di reinezione di fluidi in unità geologiche profondo. «Impegno questo disatteso - conclude la Ola e ancora solo sulla carta, unitamente al completamento della rete di monitoraggio ambientale la cui assenza sottostima i rischi per il territorio, l’ambiente e la salute dei cittadini».
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Mercoledì 27 gennaio 2010
Mercoledì 27 gennaio 2010
Aderiscono 250 enti, 1.000 i tirocini per 15.300.00 di euro
Fiat, 2 settimane di cassa integrazione
Formazione, due bandi di Autilio Cisl «Si alimentano false speranze»
Senza ecoincentivi torna la cigo in Sata Sindacati preoccupati
POTENZA - Sono 250 le pubbliche amministrazioni della Basilicata che hanno presentato progetti, dichiarando la disponibilità di attivare 1.000 tirocini formativi, riservati adiplomati elaureati, tra 18 e i 40 anni di età, disoccupati o inoccupati, con una spesa complessiva di 15 milioni 300 mila euro. I profili professionali più richiesti sono tecnici (ingegneri, geometri, ecc.), amministrativi oltre a quelli “specifici” secondo le esigenze di enti e aziende sanitarie. I dati sono stati forniti dall’assessore alla Formazione Antonio Autilio, nel corso di un incontro con i giornalisti per la presentazione dei due avvisi pubblici approvati dalla Giunta Regionale: il primo è rivolto ai diplomati e laureati per la presentazione delle domande di tirocinio e il secondo è rivolto agli organismi di formazione. Ma per il segretario confederale della Cisl, Enrico Gambardella «il provvedimento regionale, dal costo di circa 16 milioni di euro, rappresenta una decisione sbagliata che alletta i giovani disoccupati lucani con il miraggio di una futura occupazione nella pubblica amministrazione e che finirà, al contrario, per allargare ulteriormente la già affollata platea del precariato». Per il dirigente della Cisl afferma «il governo regionale non ha dato ascoltoalle perplessitàe alle osservazioni fatte dal sindacato e dalle organizzazioni imprenditoriali per correggere il provvedimento e limarne almenole storturepiù evidenti». Secondo Gambardella «i tirocini formativi, così come sono configurati, non forniscono alcun significativo credito formativo o punteggio spendibile in futura occupazione,rischiano diesserefortemente diseducativi, accreditando la falsa aspettativa del posto pubblico e sottraendo al contempo la possibilità
Fiat Sata
Un momento della conferenza stampa
NAPOLI SULLA CRISI OCCUPAZIONALE
«Istituzioni impreparate» IN merito alla crisi occupazionale che attanaglia la Basilicata, il consigliere regionale Michele Napoli (AnPdl) ha detto in una nota: «Dalla crisi del comparto industriale che ha investito la nostra regione e che ha determinato non solo la perdita di posti di lavoro, ma anche la cassa integrazione per migliaia di lavoratori, è scaturito un danno rilevante per il nostro territorio difficilmente riparabile. Le istituzioni –ha continuato Napoli - sono risultate impreparate ad affrontare una crisi economica dalle proporzioni rilevanti e non hanno saputo mettere in campo iniziative valide per il sostegno all’occupazione. La cassa integrazione ha consentito di tamponare una situazione al limite dell’emergenza sociale».
di indire concorsi veri e propri per coprire i posti vacanti. Inoltre queste misure – prosegue Gambardella –non servono neanche a contrastare il crescente fenomeno della migrazione giovanile ed intellettuale perché non sono accompagnate da una concreta programmazione di misure di sostegno ad una eventuale successiva occupazione». «I tirocini formativi – avverte il segretario della Cisl – devono restare percorsi di apprendimento sul campo e
non trasformarsi, con la compiacenza di chi è chiamato a vigilare ma non vigila, in lavoro sottopagato, senza diritti e senza contributi». Le attività previste hanno durata di 12 mesi, per complessive 1.430 ore di cui: 70 ore di formazione pre-inserimento; 60 ore di formazione specialistica in itinere; 52 ore di assistenza tutoriale in itinere esterna; 1.248 ore da espletare presso le P.A. ospitanti. A ciascun tirocinante sarà erogata un’indennità di
partecipazione pari a 6,95 euro ad ora. Nella selezione degli organismi di formazione, gli stessi - che dovranno assicurare le attività previste - potranno presentare al massimo un progetto con un numero massimo di 25 tirocinanti. L’assessore ha sottolineato «i criteri oggettivi, asettici e quanto più trasparenti individuati per la selezione dei giovani, fondati su coefficienti derivanti dai voti di laurea o diploma e dalla età anagrafica» ed ha espresso «l’auspicio che il programma trovi pratica attuazione sull’intero territorio regionale». La finalità centrale –ha sottolineato l’assessore - è di favorire la transizione alla vita attiva e la crescita delle competenze professionali dei tirocinanti attraverso processi di apprendimento formale, vale a dire iniziale ed itinere, e non formale in situazione di lavoro, in alternanza presso le Pubbliche Amministrazioni. «Inoltre - continua - puntiamo a contribuire al rafforzamento dei servizi rivolti ai cittadini, alla collettività e alle imprese e alla qualificazione della azione pubblica locale e regionale».
MELFI - Due nuove settimana di cassa integrazione alla Fiat Sata di Melfi, come in tutti gli stabilimenti del gruppo. Lo ha annunciato il management aziendale nel primo pomeriggio di ieri alla Rsu: la produzione rimarrà ferma dal 22 febbraio al 7 marzo. Il gruppo torinese giustifica il ricorso alla cigo con la flessione che si è registrata nel mercato. A riferirlo è il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga, che si è detto molto preoccupato per il mancato rinnovo da parte del Governo degli incentivi per la rottamazione. «Ritardo che - dice - come era ampiamente prevedibile, sta deprimendo la domanda». Zenga si dice inoltre «preoccupato per le possibili ripercussioni negative che il calo del mercato ed il conseguente blocco della Sata potrebbero determinare sul sistema dell’indotto». La nuova cigo - per il segretario della Uilm di Potenza, Vincenzo Tortorelli desta forte allarme sia per il perdurare e sia per l’imprevedibilità della crisi nel nostro paese». «E’il segnale - continua - che il peggio non è ancora passato, e così come abbiamo sostenuto durante il dibattito sulla Finanziaria non è più rinviabile estendere gli incentivi per il settore dell’auto per tutto il 2010». Anche l’Ugl metalmeccanici di Basilicata, in un comunicato stampa, esprime preoccupazione e rammarico per l’annuncio da parte della dirigenza Fiat. L’Ugl ribadisce che «lo stabilimento lucano fa parte
dei siti meridionali a rischio». Al governo si chiede di incentivare e sbloccare sin da subito gli incentivi auto, di promuovere ordinativi e scongiurare la cigo. Non si comprende - secondo l'Ugl - qual è ad oggila politica chiarae trasparente che il Lingotto vuole adottare inSata: «se daun lato si sonda la disponibilità a siglare accordi per lavorare anche eventuali giorni in più, come il sabato, dall'altro arrivano segnali e conferme negative». L’Ugl nel chiedere «l’unitarieta sindacale con le altre forze, auspica «che non si arrivi ad un periodo lavorativo e sindacale per lo stabilimento più grande della Basilicata, molto freddo». Anche per il segretario della Fismic di Basilicata, Marco Roselli, La nuova cassa integrazione alla Fiat di Melfi “è un segnale preoccupante sull’andamento della crisi che è tutt’altro che finita, e conferma le difficoltà che i lavoratori stanno vivendo con salari sempre più ridotti”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Marco Roselli, la nuova cassa integrazione alla Fiat di Melfi «è un segnale preoccupante sull’andamento della crisi che è tutt’altro che finita, e conferma le difficoltà che i lavoratori stanno vivendo con salari sempre più ridotti. E’ necessario uncontinuo monitoraggio della situazione industriale ed occupazionale e servono interventi governativi mirati per il sostegno al reddito nonché la riduzione della pressione fiscale per far ripartire l’economia».
Association del femmes de l’Europe Meridionale
L’Anisap lo ha sottoposto all’attenzione del ministro della Salute, Fazio
Afem, Boccia presidente Vigilante nel cda
Nuovo piano per i laboratori di analisi
IL 23 gennaio la lauriota Teresa Boccia, docente universitaria di Urbanistica, nonché direttore del centro di ricerca «Urbanima» del Lupt dell’Università di Napoli «Federico II», presidente della commissione Pari opportunità di Basilicata dal 1998 al 2000, è stata confermata presidente dell’Afem (Association des Femmes de l’Europe Meridionale). La prestigiosa Federazione europea di associazioni femminili dell’Europa meridionale (Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia) è stata fondata nel 1995, in seguito alla Quartaconferenza mondialedelle donne di Pechino ed è, tra l’altro, membro della piattaforma delle Ong dell’Agen-
zia dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e membro della Commissione permanente delle Ong del Consiglio d’Europa. Nel corso della stessa assemblea, per l’Italia, sono state elette nel Cda dell’Afem, Gisella De Simone, docente di Diritto del lavoro all’UniversitàdiGenova elapotentina Elena Vigilante, dottore di ricerca in Storia dell’Europea moderna e contemporanea e membro fondatore dell’associazione Anna Lindh. La delegazione italiana elettasi dice soddisfatta per il prestigioso riconoscimento che consentirà certamente di contribuire con una rinnovata forza al consolidamento dei diritti delle donne nel nostro territorio.
ROMA - Un nuovo sistema di “governance clinica” basato sulla creazione di reti e di network di strutture, pubbliche e private, che siano in grado di dare risposte coerenti ai bisogni clinici dei cittadini, sia in regime di ricovero che ambulatoriale: è l'obiettivo principale del Piano di riordino dei laboratori di analisi pubblici e privati che è stato esaminato a Roma da una delegazione dell'Anisap - associazione nazionale istituzioni sanitarie ambulatoriali private, che è l'associazione di categoria maggiormente rappresentativa a livello nazionale e locale, oltre che accreditata presso il Ministero della Salute - in un incontro con il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. Nel confronto, sollecitato da tempo - riferisce l'Anisap Basilicata - sono stati approfonditi i temi relativi ai requisiti e all'organizzazione dei centri prelievo, dei laboratori e dei consorzi tra laboratori, sulla base di un documento che il ministro ha consegnato ai dirigenti delle federazioni nazionali di categoria che ha riflessi diretti sull’attività del sistema dei laboratori di analisi pubblici e privati anche in Basilicata. Nel ricordare che con la legge finanziaria dello Stato del
Laboratorio d’analisi
2007 è stato previsto l’obbligo per tutte le Regioni di presentare un piano di riorganizzazione della rete dei laboratori clinici, nell’incontro è stata sottolineata la duplice esigenza, prima ancora di aggiornare il tariffario, di «rimuovere gli esami obsoleti e inutili, per qualità di informazione, come pre-requisito per operare le scelte di riorganizzazione della diagnostica di laboratorio» e di «verificare da parte delle Regioni concretamente, sul campo, l'idoneità delle strutture pubbliche e private a svolgere con efficacia ed appropriatezza l'attività analiti-
ca». L’Anisap si è riservata di presentare eventuali osservazioni al documento del Ministero della Salutee rende noto che si prevede la conclusione della concertazione per il 9 febbraio prossimo con la definizione delle fasi applicative e dei contenuti procedurali del riordino dell'area di laboratorio che il Ministro provvederà ad ufficializzare, come linee guida, presso le singole Regioni. La revisione del sistema “nomenclatore-tariffario” - è la tesi condivisa tra Anisap e Ministro Fazio - è assoluta-
mente indispensabile nel contesto dei progetti di riorganizzazione dei laboratori clinici anche al fine di “legalizzare” l'erogazione di servizi ed esami innovativi che abbiano dimostrato efficienza ed efficacia clinica. Infine è condivisa l'indicazione del Ministero perché nella costruzione della “rete regionale di offerta di diagnostica e di laboratorio” siano previsti sistemi integrati di offerta di altre diagnostiche (ad esempio “di immagine”) che sono integrativi e complementari nei processi diagnostico-terapeutici del paziente.
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16 24 Ore in Basilicata
BREVI
AGRICOLTURA
TECNICI CONVENZIONATI ALLEVATORI
CFS, CARENZA DI ORGANICO
Arriva il prezziario regionale del settore
Interrogazione di Di Lorenzo
Taddei annuncia un’interrogazione
ANCHE l’agricoltura lucana per la prima volta potrà usufruire di un prezzario specifico del settore. Lo ha annunciato l’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti, il quale fa presente che nel prezzario regionale ci sarà un’apposita sezione per i lavori in agricoltura.
IL consigliere di Alleanza nazionale verso il Pdl, Pasquale Di Lorenzo, ha presentato un’interrogazione urgente a risposta orale in merito alla “tutela dei diritti dei tecnici convenzionati con le Associazioni provinciali allevatori di Matera e Potenza”.
SULLA carenza di organico nel Corpo forestale dello Stato, il deputato lucano Vincenzo Taddei ha annunciato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’agricoltura Luca Zaia. «Chiederò al ministro quali sono gli intendimenti del Governo per intervenire al più presto».
Picerno, consigliere d’amministrazione, denuncia: incontri mai ottenuti e trasferimenti lenti
Ardsu? «Gestione in sofferenza» «Dal ministero oltre un milione e mezzo di euro che non è ancora stato girato» POTENZA - «La prima richiesta di incontro risale al novembre 2006», ovvero, al periodo dell’insediamento del comitato paritetico di amministrazione dell’Ardsu di cui Fernando Picerno, consigliere comunale del capoluogo per il Pdl, è membro in quota opposizione. «Sì, ma qui non c’entra la parte politica» e spiega che le esternazioni sono solo l’estremo tentativo di riportare l’attenzione della giunta regionale - e in particolare è al presidente De Filippo che si rivolge - su un ente che, messo in condizione di funzionare, potrebbe davvero cambiare in meglio («e già oggi tra mille difficoltà di ci proviamo») la vita di molti studenti lucani. Fatto sta che «il consiglio d’amministrazione dell’Ardsu, in questi tre anni, non ha mai avuto il piacere, a dispetto delle anche recenti richieste, l’ultima delle quali a dicembre e sottoscritta da personale e organismo politico, di essere convocato dal presidente». Ci impiega un po’ a snocciolare tutti i compiti che la legge regionale numero 1 del 1997 assegna all’ente sub regionale. Dalle borse di studio, alle attività culturali, fino agli interventi per il trasporto dei disabili. Il problema principale? «Resta quello dei trasferimenti, a cui tutti gli altri sono collegati. Continuiamo a essere un ente di derivazione e dunque è la Regione che gira a noi risorse e finanziamenti provenienti anche dai livelli superiori o dall’università, ma quasi mai con celerità o in modo integrale». Lo scorso novembre, ad esempio, dopo diversi solleciti, l’Ardsu ha ricevuto solo il 25 per cento della somma che il bilancio regionale ha stanziato, ovvero 550 mila euro su
Una delle sedi dell’Ardsu nel capoluogo e, in alto, Fernando Picerno
2 milioni e 200 mila euro di contributo complessivo previsto. «Con questa cifra non siamo riusciti neanche a coprire le spese dei primi quattro mesi del 2009». Ma non è tutto. «Rispetto allo scorso anno sono un centinaio in meno gli studenti a cui l’Ardsu ha potuto riconoscere la borsa di studio. Ad oggi circa 1.000 studenti ne hanno diritto, ma restano in attesa». Negli anni precedenti, con tempistica diversa, e secondo un esplicito impegno dellostesso DeFilippo, l’Ardsu è riuscita ad erogare il totale delle borse di studio assegnate. «Per riuscirci anche quest’anno è necessa-
rio che la Regione trasferisca i soldi che, per questo scopo, sono stati investiti dal ministero dell’Istruzione, per un importo, sembra, pari a circa 1 milione e 700 mila euro». Picerno non lesina conti e paragoni, richiamando anche un “paradosso”. «Il numero degli studenti negli ultimi quattro anni è aumentato di circa il 30 per cento. Ma dopo vari anni il contributo regionale, che per un periodo ha persino subito una diminuzione, è più o meno pari a quello del 2005, con un aumento di soli 100 mila euro per la tassa regionale nel 2010». Ma l’Ardsu «non riceve mai direttamente i contri-
Mille borse ancora da erogare
buti, con conseguenti ritardi, contrazioni, difficoltà gestionali ormai al limite. E il peggio è che questa volta a dicembre avevamo ricevuto un quarto della cifra dovuta». Quella che descrive è una situazione “complicata” per cui l’ente è costretto a ridurre alcuni servizi: «Nel caso delle attività culturali, la posta prevista è di 10 mila euro a fronte di 41 mila del 2005. Va peggio per il contributo al trasporto degli studenti disabili che arriva a soli 4.500 euro rispetto ai 10 mila di quattro anni fa». Eppure, questa contrazione,«è obbligatoria.L’Ardsu si è trovata a dover coprire alcuni debiti fuori bilancio e a risolvere questioni urgenti coma quelle delle residenze universitarie. Stiamo riducendo il possibile, la gestione stretta
occupa solo il 22 per cento delle risorse, il resto è tutto destinato agli studenti. Salvo, quelle cifre, averle concretamente. Ci sono fornitori, che ringrazio, che continuano a lavorare per l’Ardsu a “credito”,attendendo pagamentida mesi. Quanto altro potranno aspettare?». Prosegue nell’elenco delle perplessistà su cui chiede risposta: «Ci sono spese che sono incrementate, durante il periodo di vacatio di direzione, emerse solo di recente, coperte o con gli avanzi di bilancio precedenti o attraverso l’eliminazione delle risorse di potenziamento dei servizi di struttura».
Tanto per aggiungere un ultimo “spunto di riflessione”, spiega che «il personale dell’Ardsu dipende da viale Verrastro e non c’entra, a dispetto delle ultime polemiche sollevate da alcune sigle sindacali, il direttore dell’ente. E’ la Regione che sposta o promuove il nostro personale, che ne accetta il trasferimento o non pensa a incentivarlo, tra l’altro senza mai aver concesso una riunione collettiva, a dispetto delle richieste. Perché, mi domando, negli ultimi mesi sono state tolte due posizioni organizzative, non sono stati sostituiti i dipendenti andati in pensione, né quelli rientrati a viale Verrastro? E chi resta, con buona volontà e senza incentivi, spesso è costretto ad accollarsi mansioni che non spettano». Di richieste, anche formali e dettagliate, per nuovo personale - giura Picerno - l’Ardsu ne ha fatte tante: quindici anni fa il personale era il doppio di quello oggi in servizio. La conclusione non è meno severa. Perché «lo scorso febbraio, con una delibera di giunta, è stata istituita una commissione di indagine amministrativa sull’ente che in tre mesi avrebbe dovuto relazionare in merito alle presunte irregolarità riscontrate nell’Ardsu. Ad oggi? Non ne conosciamo i risultati». Allora, «mi domando se davvero il presidente della Regione e la sua giunta, che spesso, negli appuntamenti pubblici, parlano di diritto allo studio e giovani, abbiano davvero idea delle potenzialità e delle competenze di questo organismo». sa.lo.
«Quali risultati in commissione di indagine?»
Il consiglio approva all’unanimità quattro proposte di legge Ok all’osservatorio scientifico intitolato a Banfield da realizzare a Chiaromonte IL consiglio regionale di Basilicata ha espresso un parere favorevole unitario alla proposta di legge sull’istituzione dell’osservatorio scientifico regionale ‘Edward C. Banfield’ per la salvaguardia del patrimonio etno – antropologico della Basilicata. L’ok deiconsiglieri èarrivato nella seduta che si è svolta ieri. Pienamente soddisfatto si è detto Gaetano Fierro, promotore della proposta di legge. L’Osservatorio, che avrà sede a Chiaromonte e sarà significativamente intitolato all’antropologo americano Edward C. Banfield, opererà in stretto raccordo con le istituzioni territoriali e scientifiche per il recupero ed il monitoraggio costante delle esperienze sociali ed antropologiche avviate dai numerosi studiosi stranieri che insieme a Banfield, operando in diverse comunità della Basilicata, hanno fatto conoscere al mondo intero l’identità di una regione importante non solo per il Mezzogiorno d’Italia. Nell’assise di ieri è arrivata l’appro-
vazione con l’unanimità anche ad altre tre proposte di legge. La prima, di iniziativa dei componenti dell’Ufficio di Presidenza, modifica la legge regionale n. 38/2002 (testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato e di assegno vitalizio spettanti ai consiglieri regionali della Regione Basilicata), ridefinendo in particolare il termine iniziale e finale della decorrenza dell’indennità di carica dei consiglieri. La seconda, di iniziativa dei consiglieri Mollica (misto - Fdc) e Loguercio (Psi), modifica la legge regionale n. 28/1994 (Individuazione, classificazione, istituzione, tutela e gestione delle aree protette in Basilicata), ed ha lo scopo di regolamentare alcune attività del Parco di Gallipoli - Cognato in attesa dell’approvazione definitiva del Piano del Parco”. La quarta, di cui è prima firmataria la consigliera Mastrosimone (Idv), sull’ “assistenza in rete integrata ospedale-territorio e delle patologie endocrino-
metaboliche”, istituisce un sistema regionale di prevenzione e cura del diabete mellito e delle malattie endocrino metaboliche che persegue le seguenti finalità: realizzazione di una rete di servizi che permetta il trattamento in forma integrata ospedale – territorio; prevenzione e diagnosi precoce della malattia, cura della stessa e prevenzione delle complicanze; completa integrazione dei diabetici nelle attività scolastiche, lavorative, ricreative e sportive, nonché reinserimento sociale dei cittadini colpiti da gravi complicanze postdiabetiche; promozione della cultura della prevenzione e dell’educazione sanitaria dei diabetici e delle loro famiglie; preparazione e aggiornamento professionale del personale sanitario. Rosa Mastrismone, prima firmataria della proposta di legge si è detta molto soddisfatta. L’Assemblea poi ha respinto la mozione dei consiglieri del centrodestra con cui si chiedeva che la quarta Commissione Consiliare Permanente si impegnasse a svolgere un’indagine conoscitiva per analizzare i ritardi nell’attuazione della riforma del Servizio Sanitario regionale. Il Consiglio ha,
La seduta di consiglio regionale di ieri
poi, approvato a maggioranza, con la sola astensione di Pagliuca (Fi-Pdl), un disegno di legge sulle nuove norme di indirizzo programmatico regionale per la razionalizzazione e l’ammodernamento della rete distributiva dei carburanti ed attuazione delle norme di liberalizzazione dell’accesso all’attività di distribuzione di carburanti in rete. Con il provvedimento si prevede il miglioramento della rete distributiva dei carburanti e la diffusione dei carburanti ecocompatibili che, è sottoli-
neato nella relazione, costituiscono una priorità per la politica regionale del settore. E’ stabilito che “per assicurare la tutela della concorrenza e il corretto funzionamento del mercato la localizzazione degli impianti non potrà essere subordinata a vincoli con finalità commerciali né a distanze minime tra impianti né al rispetto di superfici minime”. Per garantire l’effettuazione del servizio in tutto il territorio sono individuate le aree nelle quali possono essere installati anche gli impianti funzionanti h24.
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24 Ore in Basilicata 17
Mercoledì 27 gennaio 2010
Mercoledì 27 gennaio 2010
Sottoscritto l’accordo tra Abi e Regione: ora sarà più facile accedere ai programmi di Psr e Fep
Primario, più credito a imprese La misura riguarda le aziende dei settori agricoltura, pesca e acquacoltura POTENZA - Per gli imprenditori dei settori agricoltura, pesca e acquacoltura ci sono importanti novità che riguardano l’accesso al credito e agli interventi previsti dal Psr e dal programma operativo Fep 2007-2013. Il programma, sotto il profilo finanziario, rende disponibili per l’intero periodo di operatività risorse pubbliche pari a circa 648 milioni di euro a cui si prevede corrispondano circa 197 milioni di euro di concorso privato, per una spesa complessiva totale di circa 845 milioni per l’attuazione di iniziative agricole e per interventi nel settore agroalimentare, delle foreste, dello sviluppo rurale. «L’obiettivo prioritario dell’intesa – hanno spiegato Viti e il presidente della Commissione regionale Abi Gianluca Jacobini – è di attivare strumenti finanziari utili a facilitare l’accesso al credito, consolidare e favorire lo sviluppo del sistema delleimprese operantinel comparto primario lucano. Aiutare le imprese agricole e quelle del settore della pesca e dell’acquacoltura a crescere, anche attraverso processi di aggregazione – hanno sottolineato – è ritenuta una condizione necessaria affinchè le stesse possano migliorare la propria competitività e sfruttare le opportunità offerte dal Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 e dal Programma Fep». Il Protocollo d’intesa, firmato per la Regione dal dirigente generale del dipartimento Agricoltura Pietro Quinto e per l’Abi da Jacobini, si propone di promuovere: procedure snelle e semplificate per favorire l’accesso al credito delle imprese operanti nel comparto primario e nel settore della pesca e dell’acquacoltura aventi sede nella Regione Basilicata, in un’ottica di allocazione efficiente delle risorse previste nel Psr Basilicata 20072013 e nel Programma Fep; iniziative di informazione sui contenuti del protocollo, rivolte alle imprese bancarie e alle imprese beneficia-
rie destinatarie delle iniziative. Regione e Abi si impegnano, in particolare ad affrontare in modo organico e in via sistematica le tematiche connesseal miglioramento delle relazioni tra le imprese bancarie e le imprese agricole e le imprese del settore della pesca e dell’acquacoltura, individuando temi e soluzioni operative riguardanti aspetti attuali e prospettici di tali relazioni, nel rispetto dei principi comunitari e nazionali in materia di libera concorrenza; diffondere la conoscenza del protocollo d’Intesa, promuovendo l’operatività degli strumenti d’incentivazione e finanziari di accesso al credito, secondo le procedure descritte nella Convenzione – tipo, in particolare pressole impresebancarie operanti prevalentemente nella Regione; a promuovere la sottoscrizione, tra la Regione Basilicata e le imprese bancarie dello schema di Convenzione - tipo; monitorare le iniziative previste nel Protocollo d’Intesa, con frequenza periodica, a decorrere dalla data della stipula delle prime Convenzioni –tipo. Il 27 per cento delle risorse complessive sarà destinato ad accrescere la competitività del settore agricolo lucano e alla dotazione di infrastrutture, con azioni sinergiche sul capitale umano, sulle dotazioni strutturali delle aziende e sulla qualità dei prodotti. Circa la metà delle risorse sarà utilizzato per l'agro- ambiente,al finedi attenuare l'impatto dell'agricoltura e della silvicoltura sull'ambiente naturale. Il 10 per cento è destinato a migliorare la qualità di vita nelle zone rurali e a promuovere la diversificazione delle attività economiche nelle stesse aree; dette azioni saranno estese anche alle aree parco nazionali e regionali. Il budget restante andrà a sostenere azioni di sviluppo bottom - up, ancorate alle potenzialità territoriali, secondo la logica dell'approccio Leader (azioni di sviluppo integrate);
L’OSSERVATORIO
Quel sostegno che manca Le banche tirano i “cordoni della borsa” ai privati e aprono al pubblico POTENZA - Il grande problema della Basilicata sembra essere l’accesso al credito. L’economia rallenta, le piccole e medie imprese (così come le famiglie) non ce la fanno, ma invece di predisporre maggiori aiuti economici in questi ultimi mesi gli istituti di credito hanno tirato i “cordoni della bor-
La denuncia di Bruno, presidente di Federsolidarietà
Gli enti pubblici non pagano Cooperative sociali a rischio IL RITARDO nei pagamenti di Regioni e Comuni sta mettendo in crisi il sistema delle imprese cooperative sociali lucane. È l'allarme lanciato da Giuseppe Bruno presidente di Federsolidarietà/Confcooperative Basilicata che denuncia il momento di difficoltà in cui si trovano a operare le cooperative sociali. «Senza cooperazione sociale sostiene Bruno - il welfare rischia di diventare un’anatra zoppa. I ritardi dei pagamenti di Regione e Comuni sta mettendo a repentaglio un sistema che garantisce servizi di qualità a costi di gran lunga inferiori a quelli che verrebbero sostenuti se venissero erogati dal pubblico». Tutto ciò, è la denuncia, provoca l’impossibilità delle cooperative sociali, imprese ad altissimo impiego di personale, di essere in regola con l’erario, gli enti previdenziali, i fornitori e con gli stessi soci lavoratori». La conseguenza è che le imprese cooperative non possono attestare attraverso il Durc (documento unico di regolarità contributiva) la loro corretta posizione contributiva che causa l’ulteriore blocco dei pagamenti per attività già prestate. Il che avvia un circolo vizioso. «Ma al danno - continua Bruno - si aggiunge la beffa: il sistema pubblico da un lato non paga per i servizi che ha ricevuto e dall’altro pretende ciò che avrebbe dovuto pagare. Il ritar-
Il presidente di Federsolidarietà, Pino Bruno
do nei pagamenti della pubblica amministrazione interessa la quasi totalità delle cooperative sociali: nel caso di Federsolidarietà/Confcooperative sono oltre 2000 gli addetti in Basilicata, tra soci e dipendenti, che potrebbero trovarsi presto senza stipendio. L'impatto sociale sarebbe devastante anche in termini di costi per la collettività, conseguenti all'applicazione degli ammortizzatori sociali in deroga». I ritardi nei pagamenti in alcuni casi superano i 6 mesi mentre i contratti di affidamento dichiarano che i pagamenti devono avvenire entro i
60 giorni. «Forse le istituzioni non se ne sono accorte - conclude Bruno - ma stiamo vivendo un vero e proprio stato di emergenza. Si spera in una assunzione di responsabilità da parte degli enti locali e dell'ente Regionale in particolare che in caso contrario porrebbe le basi di una grave crisi del settore imputabile esclusivamente a questi ritardi e alla conseguente mancanza di liquidità che vede già sovraesposte le cooperative nei confronti degli istituti di credito nonostante le coop abbiano, finora, onorato i debiti nei confronti dei dipendenti e soci».
sa”. E’ questo il dato più significativo emerso nel corso della quarta riunione plenaria dell’Osservatorio regionale sull’andamento del credito, tenutosi ieri mattina alla Prefettura di Potenza. Tanti i partecipanti: il prefetto di Matera, Francesco Monteleone, il comandante regionale della Guardia di Finanza, il direttore territoriale dell’Economia e delle finanze, il direttore della Banca d’Italia, il segretario generale della Camera di Commercio e rappresentanti dell’Abi, di Confindustria e sindacati. «La crisi - ha evidenziato il prefetto di Potenza Luigi Riccio ha avuto conseguenze negative su piccole e medie imprese e sulle famiglie proprio per la difficoltà di accesso al credito. Nel terzo trimestre del 2009 si è registrato un ulteriore rallentamento dei prestiti bancari concessi ai residenti in Basilicata». Un dato ancora più significativo: prima della crisi le difficoltà di accesso al credito erano un problema so-
lo delle piccole e medie imprese. Negli ultimi mesi, invece, «la contrazionedei prestitihariguardato anche le imprese di più grandi dimensioni». E buone notizie, del resto, non si sono registrate neppure sul fronte dei risparmi. «Il tasso di crescita dei depositi bancari - ha detto il prefetto - delle famiglie consumatrici e delle imprese è diminuito al 4.2% dal 5.4% nel mese di giugno 2009». Poiunaltro elemento:sel’accesso al credito per l’imprenditoria è sempre più difficile, per le amministrazioni ci sono meno difficoltà, dal momento che il terzo trimestre del 2009 ha fatto registrare un aumento dei finanziamenti agli enti pubblici. Un segnale? Sicuramente sì. Lacrisi economica e il fallimentodi grandigruppi bancari in Americaha indirettamente fatto diventare più prudenti proprio gli istituti di credito. Il privato, anche se grande e importante nondàpiù sicurezzee,quindi,meglio aprirsi al pubblico che promette entrate sicure. Una strategia che sta soffocando i piccoli gruppi industriali e, indirettamente, le famiglie. Quando un’azienda chiude, infatti, sono anche i lavoratori a pagare. Qualche piccolo passo in avanti - ha evidenziato il prefetto di Matera - è stato fatto: grazie all’Osservatorio si è dato impulso all’accesso al credito nel settore del mobile e in quello agricolo. Ma molto ancora c’è da fare. ant. giac. a.giacummo@luedi.it
La riunione dell’Osservatorio in Prefettura a Potenza
Al South Italy Agrofood and Tourism
Il trionfo dei sapori autentici lucani OLIO, vino, liquori, formaggi, e insaccati, dolci, prodotti sott’olio e sotto aceto, da forno, pasta, conserve e i tanti sapori della buona tavola delle province di Matera, Potenza, Reggio Calabria, Crotone e Foggia hanno conquistato i palati e l’interesse dei buyers e degli opinion leaders statunitensi, tedeschi, russi e polacchi che hanno incontrato a Matera, a Palazzo Viceconte ( residenza storica ex Palazzo Marchesi di Venusio), rappresentanti e operatori di 53 aziende delle aree coinvolte nel progetto “South Italy Agrofood and Tourism’’ (Siaft). Tante trattative, impegni, che hanno evidenziato le grandi potenzialità della filiera dei prodotti tipici locali e dei territori di provenienza, dove la gastronomia è una componente importante dell’offerta turistica calabrese, pugliese e lucana. E il successo dell’evento, realizzato con l’apporto di Mondimpresa e azienda speciale della Camera di commercio di Matera Cesp, e la sponsorizzazione di Amaro Lucano ed Eurocert, sta nella sinergia messa in campo dai presidenti delle Camere di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, di Potenza Pasquale Lamorte, di Foggia Eliseo Zanasi, di Crotone Fortunato Roberto Salerno e di Reggio Calabria Lucio Dattola che hanno evidenziato l’importanza di fare sistema e di valorizzare peculiarità come l’enogastronomia e il turismo, in generale, in grado di portare valore aggiunto all’economia del Mez-
zogiorno. E riscontri positivi, con l’incoraggiamento ad andare avanti e a coinvolgere altre realtà camerali, sono venuti in occasione della inaugurazione degli incontri tra buyers e operatori economici, dal presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello. «Ho visto al Siaft - ha detto Dardanello - volontà e capacita' di fare bene e la buona tavola e' una opportunità per conquistare nuovi mercati». La sinergia tra gli enti camerali del Sud è stata evidenziata dal presidente della Camera di commercio di Matera e presidente di Unioncamere di Basilicata Angelo Tortorelli. «Siamo stati - ha detto - i pionieri di questa scommessa, che spero possano essere accolte da altri enti camerali. E ci riempie di soddisfazione sapere che questa esperienza servirà di esempio per altre realtà del Sud». Un impegno che vede le Camere di commercio di Basilicata unite per un progetto comune, finalizzato a rafforzare i processi di internazionalizzazione già avviati con alcuni mercati stranieri. «Per la Basilicata – ha detto il vicepresidente nazionale di Unioncamere e presidente della Camera di commercio di Potenza, Pasquale Lamorte - lavorare in sinergia con altre realtà camerali del Mezzogiorno è una grande opportunità di rafforzare i processi di internazionalizzazione avviati e di promuovere le nostre produzioni tipiche sui mercati stranieri»..
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Mercoledì 27 gennaio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
La proposta del comandante interregionale della brigata Ogaden in visita a Potenza
Caserma Lucania, ipotesi Arma «Risolverebbe i problemi logistici dei carabinieri». Il generale incontra De Filippo LE associazioni e i partiti della sinistra proponevano una casa della cultura, gli ex combattenti, invece, volevano che un presidio militare restasse. Stessa proposta veniva dai sindacati dell’esercito e dai comitati di quartiere. L’opposizione pretendeva che al posto del Battaglione Lucania s’insediasse un qualsiasi ente. E il sindaco Vito Santarsiero pensava alla Protezione civile. La sorpresa è arrivata ieri mattina, quando il comandante interregionale della brigata Ogaden dei carabinieri ha lanciato la nuova proposta: perché la Caserma Lucania non la date al comando regionale dei carabinieri? Così si concentrerebbero le forze in un unico posto e non si sprecherebbero uomini in sorveglianza e piantonamenti. Per il resto, ha detto il comandante, «La Basilicata è una regione poco contaminata» dalla criminalità organizzata, e i carabinieri «faranno di tutto per mantenere i presidi sul tettorio e una costante attività di vigilanza e di prevenzione dei fenomeni». Il generale di corpo d’armata Maurizio Scoppa ha incontrato i giornalisti nella sede dell’Arma di via Siracusa a Potenza. Quella di ieri è stata la prima visita in Basilicata di Scoppa, subentrato il 16 gennaio al precedente comandante, il generale di corpo d’armata Giuseppe Barraco: «Le mie prime tappe sono state il Molise e il territorio lucano, come segnale dell’attenzione primaria a tutte le regioni, in particolare quelle non inte-
Il comandante interregionale. A destra entra nella sede dei carabinieri di via Siracusa per la prima volta
ressate da particolari fenomeno criminali. Il mio impegno è di difendere ogni presidio, e le nuove risorse saranno destinate alle necessità delle stazioni locali». E’ stato rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla possibilità di utilizzare la Caserma Lucania di Potenza
come centro unico per i carabinieri che Scoppa ha spiegato di non conoscere «i dettagli di questa vicenda», ma «sarei favorevole - ha spiegato - per un indubbio vantaggio organizzativo». Gli uomini destinati alla vigilanza delle varie caserme sparse per Potenza, infatti, a quel punto verrebbero destinati ad altri incarichi
operativi. Il comandante interregionale si è trattenuto per tutta la giornata a Potenza, per le visite istituzionali. L’ufficio stampa della giunta regionale, in una nota, ha riferito che «il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha ricevuto il generale». Nell’incontro «è stato ri-
badito lo spirito di collaborazione e di fiducia che contraddistingue le relazioni fra le istituzioni e l’Arma dei Carabinieri». De Filippo ha ringraziato il generale «per l’incisiva azione delle Forze dell’Ordine diretta non solo alla repressione dei reati, ma soprattutto a difendere l’integrità della Basilicata da in-
La sentenza riportata con soddisfazione da Fiore (Pd)
Le passerelle di Poggio Tre Galli vanno abbattute dal Comune LE PASSERELLE di Poggio Tre Galli vanno abbattutee ilComune hala piena titollarità a farlo: lo dice una sentenza, lo fa sapere Rocco Fiore, consigliere comunale del Pd. Dice Fiore: «Apprendo con viva soddisfazione la notizia della sentenza, del Tribunale di Potenza,in merito alla ormai annosa questione delle passerelle del rione Poggio Tre Galli. Tali infrastrutture, ormai in condizioni di avanzato deterioramento, sono state oggetto, da parte della scorsa amministrazione comunale, di un importante progetto di riqualificazione mediante interventi di demolizione e si-
stemazione delle parti residuali. Dopo l'appalto dei lavori, gli stessi non hanno avuto inizio a causa di un ricorso, presentato da un cittadino del rione Poggio Tre Galli, secondo il quale le passerelle non potevano essere oggetto di lavori da parte dell'amministrazione comunale di Potenza in quanto di proprietà privata». «Il tribunale di Potenza - prosegue ha giustamente respinto il suddetto ricorso cui va la sola responsabilità di aver ritardato significativamente l'inizio di un intervento tanto atteso, condiviso e richiesto dai cittadini del rione Poggio Tre Galli e che risulterà
un opportuno complemento ai lavori di riqualificazione attuati dalla scorsa amministrazione e che hanno consegnato ai cittadini del rione e all'intera cittadinanza il meraviglioso parco dell'Europa Unita». L’appello è all'amministrazione comunale e agli uffici del Comune cui compete seguire l'intervento di riqualificazione in questione «a recuperare il tempo perduto- conclude avviando quanto prima i lavori previsti e divenuti ormai urgenti e necessari percontinuare nell'azionedi riqualificazione avviata nella scorsa consiliatura».
Il consigliere Fiore (Pd)
filtrazioni criminali attraverso una diffusa opera di prevenzione». «La comunità lucana – ha sottolineato De Filippo – si riconosce profondamente nei valori della legalità e nello Stato. Valori rinsaldati anche dal forte legame che il territorio vive con i Carabinieri». f. a.
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Mercoledì 27 gennaio 2010
Musiche della “Belle Epoque” con le sorelle Marinetti
Lo sviluppo del centro storico e le richieste dei cittadini
Alla scoperta delle tradizioni con Aldo Cacciatore D’Andrea
BRANI da Belle Epoque musicale, nome futurista e look cotonatissimo, rigorosamente “en travesti”: sono “Le sorelle Marinetti”, accattivante e impertinente trio musicale, che si esibiranno al teatro Stabile il prossimo 28 gennaio alle 21. Un viaggio temporale a ritroso verso gli anni ’30, anni di grandi inquietudini ma anche anni di voglia d’evasione e di spensieratezza che, grazie alla scuderia di autori, cantanti e direttori d’orchestra dell’Eiar (l’Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, da cui sarebbe poi nata la RAI) hanno prodotto un repertorio di canzoni che ancora oggi mettono di buon umore.
VENERDI prossimo alle 16, presso il Grande Albergo, si terrà il convegno “Sviluppo del centro storico e Sicurezza”organizzato dal circolo del Partito Democratico della Città di Potenza e dal Gruppo Consiliare del PD. Saranno presenti il sindaco della città di Potenza Vito Santarsiero, il coordinatore cittadina e capogruppo del PD di Potenza Gianpaolo Carretta, gli assessori, i consiglieri comunali, il comitato di quartiere, dirigenti politici, le rappresentanze sociali, i cittadini. La manifestazione si propone di interagire con gli abitanti per operare le scelte migliori di intervento sull'ambiente urbano, anche sotto il profilo della qualità della vita.
SARA’ presentato oggi alle 17.30, nel Ridotto del teatro Stabile, il libro “Epocando” di Aldo Cacciatore D’Andrea. Un viaggio che ci condurrà alla riscoperta delle nostre radici e tradizioni, organizzato dalla Fidapa, sezione di Potenza. L’associazione ha deciso di iniziare il nuovo anno, quindi, con un evento culturale che ben si inserisce nel programma di incontri finalizzati alla valorizzazione degli aspetti socio-culturali del nostro territorio. Nel libro si racconta la Basilicata degli anni Cinquanta e Sessanta, le sue tradizioni e i valori perduti come il vicinato, la fiducia e l’emozione per ogni nuova scoperta.
LA RIFLESSIONE
“Molto rumore per nulla” in scena allo Stabile
Testimoni di verità e di speranza
Un festival dedicato a Cecilia Salvia
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Avatar - Visione in 2D 18 - 21 Sala 2 Nine 18 - 20.15 - 22.30 Sala 3 Tra le nuvole 17.30 - 19.45 - 22 Sala 4 Cuccioli 16.30 - 18.45 Sherlock Holmes 21.30 Sala 5 Io, Loro e Lara 17.45 - 20 - 22.15 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 La prima cosa bella 17 - 19.30 - 22
Accanto il vescovo di Potenza, Agostino Superbo. Sotto alcuni dei giornalisti presenti (foto Andrea Mattiacci)
Ti auguriamo di andare incontro ad un futuro sempre migliore, con le esperienze e la maturità che la vita ti sta dando! Rallegrati della tua giovinezza. Auguri infiniti per i tuoi 20 anni dalla tua famiglia... e forza Francavilla!! Complimenti per il bel gol di domenica a Bitonto
diversi del popolo cui si rivolge, dalla Giudea a Nazareth, con comportamenti che vanno dall'entusiasmo alla diffidenza, Gesù prosegue nella sua missione di annuncio e testimonianza grazie alla forza che gli deriva dallo Spirito Santo. Anche noi - ha concluso Superbo - dobbiamo essere in grado e degni di portare la carità di Dio nel cuore dei nostri fratelli, un'azione possibile solo per chi vuole lasciarsi trasformare, rendendosi disponibile ad accogliere il coraggio che infonde la Parola
di Dio. Come al tempo del Gesù storico si sperimentavano nuove forme di comunicazione, anche una sorta di precursore del volantinaggio, con fogli infilati sotto le porte, anche voi giornalisti, oggi, siete chiamati ad appropriarvi delle nuove forme di trasmissione delle notizie, contribuendo a renderle strumenti di verità». Quella del vescovo è stata dunque sì una dottrina della Parola incarnata, ma anche un vademecum su come il giornalista in generale e quello cattolico in parti-
colare debba intendere la sua che, più che una professione, va vissuta come una vera e propria missione. In quest'ottica va evidenziato che l'acronimo dell'associazione riporta prima del termine “Stampa”, quello “Cattolica”, circostanza che sottolinea la volontà dei fondatori di riservare proprio a questa parola, in quello che è “il mestiere delle parole”, la rilevanza che le compete: l'universalità di un messaggio fondato sull'unica e vera Parola. Marco Fasulo
Augurissimi per i tuoi 19 anni!!! Victoria
Augurissimi caro Mario...come vedi la “stampa” anche se in ritardo si è ricordata di te...un anno in più..”si fatt’ banonno”!!!
In cirillico sono arrivati ieri gli auguri/inviati da una bionda e misteriosa donna/brindisi facciamo al nostro Ciccio Menonna
UN FESTIVAL per ricordare una donna di grande valore come Cecilia Salvia. Dal 28 al 31 gennaio, infatti, si terrà presso il Teatro Stabile di Potenza la manifestazione “Festival al femminile”, organizzata dalla presidenza della giunta regionale e dall’Autorità per i diritti e le pari opportunità. Il Festival è stato ideato in attuazione della recente Proposta di direttiva del Consiglio europeo in applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone. Si articola in quattro sezioni: La lezione delle pensatrici: Hanna Arendt, Simone Weil, Maria Zambrano; Partecipazione / Diritto, politica, lavoro; Una stanza tutta per sé; Per un lessico al femminile / Dialoghi. Il programma prevede nel corso dei quattro giorni seminari, tavole rotonde, installazioni di arte contemporanea e performance artistiche, tutte incentrate sull’educazione alla diversità. In contemporanea, la presidenza della giunta regionale ha promosso l'istituzione di un premio intitolato alla figura di Cecilia Salvia,dirigente dellaRegione Basilicata scomparsa nel 2009, con l’intento di ricordare e dare continuità al suo operato e di promuovere la parità di genere. Il premio selezionerà le idee progettuali e le proposte in materia di parità di genere, candidate all’Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità, entro il 23 febbraio 2010. Dirigente regionale per anni, responsabile del Dipartimento della Formazione Professionale, Cultura, apprezzata e stimata per le suo doti e spiccate capacità organizzative, Cecilia Salvia ha lasciato un grande vuoto tra quanti l’hanno conosciuta. Per le sue capacità e competenze era stata nominata Referente per le pari opportunità nella Programmazione regionale 2000 – 2006; a lei si deve la capacità di aver fatto comprendere a tutti gli attori del processo programmatorio regionale l'importanza e soprattutto il senso del rispetto della priorità trasversale “pari opportunità”.
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Avatar - Visione in 3D 17.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Io, Loro e Lara 21
Nine ISPIRATO alla leggendaria figura del regista Federico Fellini, 'Nine' racconta la storia di Guido Contini, regista di fama mondiale che si sta preparando alle riprese del suo ultimo film, e delle donne che hanno fatto parte della sua vita: sua moglie, una produttrice, una diva del cinema e sua madre defunta.
Tra le nuvole RYAN è sempre stato soddisfatto della sua libertà, vissuta fra i vari aeroporti, alberghi e automobili in affitto d'America. Tutto ciò di cui ha bisogno entra comodamente in una valigia a rotelle: Ryan è un viaggiatore privilegiato, un membro esclusivo di tutti i programmi "mille miglia" di ogni compagnia aerea. E ora che sta per raggiungere l'ambito obiettivo di 10 milioni di miglia... si rende conto che nulla nella sua vita ha davvero senso.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 26 GENNAIO 0971/21149
Dente via Pretoria, 25
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti
115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646
Acu (Ass. cons. utenti)
097122308
Cif (Centro it. femminile)
0971 69169
Telefono Amico
199 284 284
Telefono Azzurro
0971 19696
Telefono Donna
0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
0971 415111
Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria
Ateneo
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 AL DRAGO 0971-445470 TOURIST 0971-411396
LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
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«LA NEONATA agenzia per la qualità urbana, trasformata presto in consulta, non è di per sé una cattiva idea ma potrebbe nascondere i rischi di essere solo un mezzo di propaganda elettorale come già accaduto con altri organismi del genere». Il capogruppo del Pdl al consiglio comunale di Potenza, Fernando Picerno, fa questa riflessione dopo l’audizione in Commissione dell’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Singetta. «Attraverso l'Agenzia - ha detto l'assessore - si è cercato di favorire una maggiore partecipazione dei cittadini alle scelte che li riguardano. Non si tratta di costituire nuovi organismi pletorici o forme aggregative che si sovrappongano al Consiglio comunale ed alle Commissioni consiliari, ma solo di informare i cittadini preventivamente cercando di coinvolgerli nelle scelte». «L’idea espressa dall’assessore ai lavori pubblici e alla riqualificazione urbana Singetta di dare la possibilità al popolo di “partecipare” sulle decisioni che più lo interessano da vicino è un’ottima intenzione a cui non si può certo essere contrari - dice Picerno - il dubbio piuttosto, è che non ci si trovi di fronte alla solita dichiarazione di forma per fare soltanto propaganda elettorale. Un concetto bello a sentirsi, preparato ad hoc dal centrosinistra, ma in realtà mai davvero funzionante. Il pericolo è di creare un altro organismo svuotato di mezzi e considerazione politica come quello dei comitati di quartiere. Anche in quel caso la vox populi avrebbe dovuto aiutare l’amministrazione a risolvere le problematiche delle periferie e delle singole realtà cittadine ma poi nella realtà i comitati continuano a lamentare la mancanza di strumenti per una partecipazione reale ai processi decisionali, se pur consultiva, e la totale assenza, ancor più grave, di considerazione da parte di chi decide».
IL RUOLO di chi è chiamato a testimoniare con la propria vita il messaggio cristiano. E' questo il tema attorno al quale l'arcivescovo della diocesi di Potenza - Muro Lucano - Marsiconuovo ha richiamato l'attenzione di quanti con lui hanno celebrato l'eucarestia domenicale nella chiesa di San Giovanni Bosco a Potenza in occasione della messa in onore di San Francesco di Sales. La celebrazione, che ricordava il santo protettore dei giornalisti, è stata l'occasione per gli iscritti dell'Ucsi, (Unione cattolica stampa italiana) di ritrovarsi attorno alla sacra mensa e di interrogarsi sul delicato ruolo che sono chiamati a svolgere quotidianamente nelle redazioni lucane. Un'omelia, quella di monsignor Agostino Superbo che, partendo dai suggerimenti offerti dalle tre letture e dal salmo della liturgia della Parola, ha fornito preziosi spunti di riflessione, sia teologici sia pratico-pastorali all'assemblea composta per la maggior parte di fedeli potentini e che nei primi banchi annoverava giornalisti, reporter, fotografi, operatori di ripresa e altri professionisti dell'informazione. Un invito a essere testimoni nel senso più profondo e originario del termine, con una 'martyria' che interroga il cristiano spingendolo a tendere alla completa donazione di sé. «L'impegno dei testimoni - ha esordito l'arcivescovo metropolita-è quellodiimpegnarsicostantemente nella ricerca accurata, perseguendo l'obiettivo, in ogni circostanza, di riportare alla luce, fin dagli inizi, le singole vicende. Il comportamento, sulla scia diquellodi GesùCristo,deveconsistere nel fornire certezze, imitando la solidità degli insegnamenti del Salvatore». Il vicepresidente Cei, citando Neemia ha ricordato che «il “popolo di Dio”sa porsi in ascolto, un ascolto che permea, un ascolto grazie al quale prega e fa festa». Passando poi al Vangelo di Luca, ha avuto modo di evidenziare come «malgrado gli atteggiamenti
IL prossimo 14 febbraio, con sipario alle 21, al teatro Stabile andrà in scena “Molto rumore per nulla”. L'allestimento della celebre commedia shakespeariana è l’esito di un laboratorio che Gabriele Lavia ha tenuto con una ventina di giovani attori. Nella solare città di Messina il ricco Leonato accoglie nella sua magione il principe d’Aragona don Pedro, di ritorno dalla guerra insieme ai suoi più stretti compagni. L’atmosfera gaia e leggera dell’estate mediterranea fa da sfondo agli amori tra il giovane Claudio e la dolce Ero.
IL RICORDO
CELEBRAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES
Consulta per la qualità «Non sia solo propaganda»
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Agenda
Mercoledì 27 gennaio 2010
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Mercoledì 27 gennaio 2010
Previsto per oggi, in anticipo rispetto alle consuetudini, il “sì” al bilancio di previsione della Provincia
I consiglieri della tavola rotonda Restyling tecnologico dell’aula fra telecamere, schermi e voto elettronico QUESTA volta l'approvazione del bilancio di previsione (esercizio finanziario 2010), in Provincia di Potenza, potrebbe arrivare con largo anticipo rispetto alla tradizionale tempistica. La discussione, con annessa votazione, è attesa per oggi, durante la seduta di consiglio provinciale convocata nell'aula consiliare di piazza Prefettura. Più volte, nelle ultime settimane, il presidente della Provincia, Piero Lacorazza, e l'assessore al Bilancio, Vito Di Lascio, hanno affiancato proprio a questa novità uno dei punti cardine della programmazione dei primi sei mesi di amministrazione. L'approvazione del bilancio “in anticipo” potrebbe permettere l'affidamento immediato di molti appalti (cosa che, in genere, accade non prima dell'estate): «Con conseguente “guadagno” - hanno spiegato - per l'accelerazione dei lavori pubblici» e per le imprese che ne riceverebbero una boccata di ossigeno in tempi di crisi. La programmazione finanziaria dell'ente per il 2010 si inserisce in un contesto più ampio in cui l'ente ha cercato di indirizzare le scelte amministrative al risparmio sui costi della politica e al recupero di risorse utili per settori delicati, come quello del trasporto per gli studenti disabili. Ma proprio in quest'ottica, ha senso - hanno aggiunto spesso - l'idea che la maggiore organizzazione dello stesso patrimonio dell'ente (con abbattimento dei fitti passivi e la rivalutazione degli spazi esistenti) possa produrre utili risultati. Ma non è tutto. Perché questamanovra ratifica anche un impegno che l'ente aveva preso e avviato tempo fa. Mancherebbe poco al contratto per i lavori per il restyling dell'aula consiliare del Palazzo della Provincia che oggi ospita anche i lavori di Palazzo di città (in attesa che il consiglio comunale di
Potenza abbia la propria aula nel centro di mobilità di via Nazario Sauro). Il progetto insegue l'obiettivo di rendere più confortevole la sala: migliore divisione degli spazi, acustica, tecnologia e maggiore fruizione. I lavori sulla struttura prevedono la rimozione del controsoffitto esistente e lo spostamento della porta di accesso al secondo piano. Saranno inoltre smantellate le pedane e rimossa la moquette. Rispetto alla collocazione attuale, i posti a sedere per gli amministratori subiranno una variazione: al centro della sala, sotto il lucernario centrale, dovrebbero trovare spazio, in forma circolare, i banchi dei consiglieri (alle cui spalle troverebbe posto la stampa). Mentre la presidenza dell'aula, la giunta e il presidente dell'ente dovrebbero sedersi di fronte agli ingressi della sala.
Per il pubblico, invece, due aree riservate al piano superiore (il terzo del palazzo) con accesso autonomo. Anche il soffitto subirà una modifica: il progetto prevede che al centro (in una sorta di cupola in cui si trova il lucernaio) ci sia un rosone con lo stemma della Provincia di Potenza. Ma l'aula sarà rinnovata anche in fatto di tecnologia: nuovo sistema di illuminazione della sala, nuovi microfoni, installazione di uno schermo a motore per eventuali video-proiezioni. Grazie alle telecamere gli interventi dei consiglieri saranno proiettati sullo schermo e sui monitor della presidenza e della giunta, con possibilità prevista di trasmettere on line le sedute (fruibili così a distanza da tutti i cittadini). Quanto al voto dei consiglieri, diventerà meccanizzato attraverso una tastiera. s.l.
L’aula del consiglio provinciale
Un’inchiesta su quelli che ce l’hanno fatta: le strategie e i consigli ai giovani
Crisi, la voce degli imprenditori IL 2009 è stato l'anno della super-recessione. Uno dei più difficili dell'era moderna. E' stato l'anno della più grande depressione delle economie mondiali, che ha messo in ginocchio moltissimi santuari dell'economia finanziaria. E' stato l'anno delle crisi finanziarie che si sono poi riflesse sulle economie produttive. Il mondo del lavoro dipendente ha sofferto un disagio molto forte soprattutto sul piano dell'occupazione, ma anche della tutela del potere d'acquisto dei redditi. E' aumentata la povertà, l'emarginazione e molte famiglie di lavoratori e pensionati attualmente hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Tutto ciò non ha fatto nient'altro che alimentare un senso di profondo disagio, intriso di pessimismo. Come si può spezzare questo filo e prospettare
un 2010 diverso? Lo abbiamo chiesto ad alcuni imprenditori lucani. Dalla prossima settimana leggerete sulle pagine de «Il Quotidiano» delle interviste a chi, nonostante la crisi, si è «rimboccato le maniche» e ha trovato la strada per «risorgere». Ognuno ci racconterà la sua storia e «la ricetta» del successo. Chiederemo loro quali sono i nodi cruciali delle aziende oggi e se esiste davvero una strada per uscire dall'«impasse». Se la difficoltà di ricevere credito da parte delle banche alle imprese rimane un problema e se il mondo della finanza che ha visto numerosi crolli ha imparato la lezione. E ancora, quali sono i consigli da dare ad un giovane imprenditore che volesse aprire un'attività nel 2010, se ci sarà un passaggio generazionale al timone delle aziende in questo nuovo
anno o se è vero che esiste una generazione di trentenni «invisibile», tenuta ai margini. E poi proveremo a parlare anche con i «caduti», le aziende che non ce l´hanno fatta a superare la crisi. C´è chi era debole e ha ricevuto il colpo di grazia dal momento congiunturale deleterio. C´è chi forse, crisi o non crisi, sarebbe fallito lo stesso. Dietro a ciascun nome c'è anche un gruppo di dipendenti che è in cassa integrazione o in mobilità e cercheremo di capire con loro cosa non ha funzionato. Andremo a cercare gli imprenditori ma siamo disponibili ad accogliere proposte e idee che verranno da voi. Basterà scriverci all’indirizzo calabreseam@alice.it. Noi saremo pronti ad ascoltare anche le vostre critiche. Anna Maria Calabrese
L’inaugurazione è prevista per il prossimo 4 febbraio. Sarà allestito un “villaggio invernale”
Torna in piazza la pista di ghiaccio Tanti gli eventi previsti: dalla gara dei cuori alle esibizioni di grandi artisti LA PISTA di ghiaccio tornerà al centro di piazza Prefettura: il prossimo 4 febbraio alle 17, infatti, è prevista l’inaugurazione di quella pista che due anni fa tanto piacque ai potentini. Nei prossimi giorni verrà allestito il “villaggio invernale”. L'iniziativa è del Comune di Potenza, assessorato allo Sport e si protrarrà fino al 14 marzo. Il villaggio Ice Park “riflessi di ghiaccio” è strutturato sull'esempio delle città più importanti come Vienna, New York, Berlino e Parigi e presenterà un modo nuovo per divertirsi, coinvolgendo un target estremamente ampio e articolato di persone. Strutturato in perfetto stile dolomitico, il villaggio prevede una pista di ghiaccio all'aperto 20x30 metri, comodi arredi e servizio noleggio pattini. Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e l'assessore allo Sport del Comune di Potenza, Nino Sabatella hanno dichiarato: «L'iniziativa, vuole rappresentare un importante momento di aggregazione, originale e moderno dove i potentini potranno cimentarsi in una disciplina insolita ma di grande interesse. La pista viene allestita strategicamente in piaz-
Noleggio pattini e progetti per le scuole
BREVI
La pista di pattinaggio
za Prefettura dove - hanno aggiunto - grazie anche alla inaugurazione della nuova scala mobile di Santa Lucia, i potentini potranno giungere agevolmente da ogni parte della città». La pista sarà gestita dall'Associazione Ice Park che allestisce questo tipo d'impianti e sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 24. Il costo del noleggio pattini è di 6 euro per singolo ingresso. L'amministrazione comunale con tale iniziativa intende calcare l'onda
di gradimento registrata per questa meravigliosa disciplina sportiva e proporre le esibizioni della campionessa olimpionica Silvia Fontana e del campione olimpionico statunitense John Zimmermann. Saranno davvero tante le iniziative programmate dal Comune: dall’esibizione della campionessa olimpionica 2006 Silvia Fontana, a quella del campione olimpionico USA John Zimmerman. E poi: progetto scuola (possibilità di
usufruire del noleggio di pattini gratuito per gli studenti del territorio durante le ore di educazione fisica o durante le gite scolastiche); lezioni di avviamento al pattinaggio tenute da istruttori qualificati; 14 febbraio S. Valentino e la gara dei cuori; 15 febbraio S. Faustino con i suoi cuori solitari e la “messaggeria del cuore”; 16 febbraio Veglionissimo di “Carnevale on ice”, ma già a partire dal giovedì grasso spettacoli ed esibizioni con atleti di livello nazionale e internazionale e con la partecipazione delle maschere tipiche come Pulcinella, Arlecchino, Balanzone, Pierrot, Colombina e tanti altri. Ancora: l’8 marzo grande festa della donna e l'opzione del 2x1 (ingresso gratis per la donna e a pagamento per l'uomo); il 14 marzo grande festa di chiusura con spettacolo on ice, live music, animazioni con le mascotte Disney (Topolino, Titty, Tigro, Paperino, Minnie e Pluto); attività ludiche e painting e consegna attestati di partecipazione. C’è quindi anche il progetto scuola, ovvero la possibilità di usufruire del noleggio gratuito per gli studenti del territorio durante le ore di educazione fisica o durante le gite scolastiche, lezioni di avviamento al pattinaggio tenute da istruttori qualificati. Insomma, c’è solo da scegliere. f.menonna@luedi.it
PREVENZIONE
La salute delle donne LA SALUTE delle donne è il titolo dell’incontro organizzato ieri in serata per iniziativa dell’Ande (Associazione nazionale donne elettrici) e dell’ Aede (Associazione europea degli insegnanti), con la collaborazione del Comune di Potenza. Sono stati raccolti i contributi di medici e di esperti nella prevenzione.
INCIDENTE
Traffico bloccato in via Cavour PICCOLO incidente ieri in serata in via Cavour. Il tamponamento di diverse auto ha rallentato ancor più il traffico che, in quelle ore è particolarmente sostenuto. Fortunatamente gli occupanti delle auto non si sono feriti gravemente.
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22 Potenza
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Pietragalla Fino alle 12.30 di mattina e, nei giorni dispari, fino alle 18
Uffici comunali aperti più a lungo PIETRAGALLA - Per venire incontro alle esigenze dell'utenza, l'amministrazione municipale di Pietragalla ha inteso variare gli orari di apertura dell'ufficio protocollo. In tal senso vengono confermati gli orari di apertura del martedì pomeriggio e del giovedì pomeriggio dalle ore 17.00 alle ore 18.00. Mentre dal lunedì al venerdì l'orario mattutino di apertura risulta es-
sere dalle ore 8.30 e fino alle ore 12.30. E’ utile ricordare che prima scadeva alle ore 11.30. Insomma, una o addirittura, nei giorni pari, due ore in più al giorno per venire incontro alle esigenze della comunità. Tutto questo per consentire ai cittadini locali ma anche a tutte quelle persone provenienti da altri centri abitati di avere più tempo nel poter conse-
gnare la documentazione per qualsiasi tipo di scadenza burocratica e quant'altro del genere. Sin da questi primi giorni la risposta della gente è risultata positiva apprezzando la decisione assunta dagli amministratori comunali in quanto un'ora in più ogni giorno da certamente una possibilità maggiore per potersi organizzare. Antonio Bevilacqua
Veduta di Pietragalla
Avigliano Le due compagini avversarie si studiano in vista delle elezioni amministrative
Pdl-Pd, guerra di tatticismi Il centrodestra deciderà il proprio candidato sindaco dopo la scelta del centrosinistra AVIGLIANO – La composizione della lista a destra non trova ostacoli. Ci sono già alcune firme, disponibilità e intenzioni da parte di uomini e donne del centrodestra. Il nodo resta il candidato alla carica di sindaco, il cui nome si potrebbe conoscere solo all’indomani delle decisioni che il centrosinistra adopererà al suo interno. Una scelta travagliata, data la spaccatura sui due nomi in campo: Donato Salvatore (Psi) e Vito Summa (Pd). Il centrodestra studia la tattica e un nome definitivo da contrapporre non ce l’ha davvero, perché potrebbe variare a seconda della strategia. E ci potrebbero essere sorprese sulla figura che sceglierà il Pdl. Il bollettino cittadino del totosindaco che contempla i vari Vito Lorusso, Michele Gianturco e Gaetano Rizzitelli potrebbe essere presto smentito. Sì, perché la partita si fa interessante se il centrosinistra fa due liste: evento remoto, ma possibile. Mentre il centrosinistra discute, l’ultima riunione è di ieri sera, il centrodestra guarda alla finestra. E quell’elettorato che non spinge oltre il 25 percento dei consensi il partito di Fini e Berlusconi, un po’ ci spera di fare il passo più lungo della gamba. Sulla scelta del candidato a sindaco c’è un ritardo, ammettono nel centrodestra. Lo stesso Vito Lorusso, consigliere uscente che insieme a Tommaso Coviello ha riconfermato la candidatu-
Il Comune di Avigliano
Polemica pre-elettorale
Canile, promessa lunga 13 anni
ra in consiglio, non fa mistero su questo. «C’è un ritardo – spiega – ma c’è anche una discussione che nel partito dura da tempo». L’esponente di “punta” del centrodestra in consiglio comunale, che di fatto negli anni ha scalzato il ruolo di capogruppo a Rocco Arcasensa, già candidato sindaco alle scorse comunali, non fa mistero: «Certo che vogliamo capire come si risolve la diatriba nel centrosinistra. Gli apparentamenti futuri si potranno riflettere sulle nostre strategie!. Poi Lorusso si lascia scap-
pare un giudizio, caustico, sul centrosinistra: «La vicenda politica che vivono al loro interno in queste ore (la divisione sui due candidati Salvatore e Summa, ndr) è il frutto di cinque anni di attività amministrativa inesistente». Il nuovo coordinamento e la lista. Gaetano Rizzitelli e Salvatore Verrastro, il primo in quota Forza Italia e il secondo in quota An e molto vicino a Gianni Rosa, sono stati nominati rispettivamente coordinatore e vice coordinatore del Pdl di Avigliano. La nomina è avvenuta la scorsa settimana nella dire-
zione provinciale. Rizzitelli, a ridosso del suo nuovo incarico, aveva fatto sapere che una parte dei candidati sarà al femminile. Una notizia che trova conferma, anche se solo in parte, giacché una firma ufficiale delle possibili candidature ancora non c’è. Tra i consiglieri comunali uscenti della lista civica Insieme per Avigliano (forza di centrodestra), il partito ha dato l’ok alla ricandidatura di tutti e sei. Ma, come annunciato, in due hanno confermato. Resta da capire gli altri cosa vorranno fare. Gianni Sileo
Muro Lucano Una giornata organizzata in nome delle vittime della Shoah
Scuola e Municipio unite nella memoria L’AMMINISTRAZIONE comunale e le scuole, a Muro Lucano, unite nel segno della memoria “Scuola e Shoah”. In occasione delle celebrazioni del “Giorno della Memoria” e dell'iniziativa promossa dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e dall'Unione delle comunità ebraiche italiane, anche a Muro Lucano “I giovani ricordano la Shoah”. L'amministrazione comunale, l'Istituto Comprensivo “J. Stella”, il Liceo Scientifico “E. Fermi” e lo staff docenti, oggi a partire dalle 9, daranno spazio ad un percorso multimediale per ripercorrere la tragedia dello sterminio degli ebrei dal “Diario di Anna Frank” a “Se questo è un uomo”. Sia l’assessore alla Cultura, Antonio Mennonna che l’assessore al bilancio, Giuseppe Savastano, inter-
verranno all'incontro in programma nell'Aula Magna dell'Istituto Comprensivo, alla presenza del Dirigente scolastico Giuseppe Autunno e del Preside del Liceo Scientifico, Antonio Laguardia. «Si tratta di uno spazio di incontro per gli insegnanti e gli studenti che insieme studiano, riflettono, scrivono su quel male assoluto che è stata la Shoah. Lettura, comprensione, rielaborazione di testi antologici scelti opportunamente e riproposti in veste grafica, musicale, con l'ausilio di articoli, filmati, disegni e brani da ascoltare e da cantare». Previsto il documentario “Memorie dal buio”di Aharon Appelfeld prodotto dal Museo della Memoria e del'Accoglienza di Nardò (Lecce) e dall'Istituto Pugliese per la Storia dell'Anti-
fascismo e l'Italia Contemporanea. Si concluderà, nell'Aula Magna dell'Istituto Comprensivo e al Liceo, con la visione del film “Il bambino con il pigiama a righe” di Mark Herman. «Abbiamo l'obbligo morale di non dimenticare - ha detto il primo cittadino Gerardo Mariani - nonché il dovere di lavorare con consapevolezza per garantire i diritti di tutti e diffondere la cultura della memoria per non dimenticare gli orrori della Shoah». Per l'assessore alla cultura Antonio Mennonna «il ricordo delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo deve essere sempre attuale affinchè ciò che è accaduto possa non ripetersi più, anche se ancora ci sono esempi di intolleranza e di razzismo in molte parti della terra», ha concluso.
Randagi per le strade
LA QUESTIONE “randagi” è lo spunto per una riflessione sulle elezioni amministrative. «SIGMUND Freud scriveva: “I cani amano gli amici e mordono i nemici, a differenza degli esseri umani, che sono incapaci di amore puro e confondono l'amore con l'odio nelle loro relazioni”. Ad Avigliano, il 27 e 28 marzo, si vota per il rinnovo del consiglio comunale. Cari cittadini aviglianesi, speriamo di cavarcela! In questi giorni, si parla solamente del “Salvatore”della Patria o di Vito Summa. Si o no, questo è il dilemma! Nel mentre i partiti minori sono in attesa, pronti a scodinzolare al vincitore per una "poltroncina" di tutto riguardo e l'opposizione, ferma al palo, aspetta Godot, preoccupandosi più di cosa fanno gli altri. Come ho ribadito in un precedente articolo, tutti hanno la pozione magica per governare Avigliano. Ma di programmi per ricostruire la nostra città? Niente. A proposito di costruzione, voglio ricordare una struttura pubblica che, a dire dell'ingegnere capo dell'ufficio tecnico del comune, doveva essere operativa entro e non oltre novembre 2008. Parlodel canilecomunale. L'amministrazione tecnica e politica comunale hanno profuso, nel corso degli ultimi anni, numerosi sforzi per poter vedere non
realizzato il nuovo canile comunale e nessun consigliere comunale ha detto o fatto qualcosain meritoalperché di tanto ritardo. Il canile comunale doveva nascere con la finalità di dotare il nostro territorio di uno strumento efficiente per la salvaguardia dei cani, curati da personale esperto. Il tutto per mettere Avigliano in prima fila per la realizzazione di un servizio essenziale, non solo per gli animali ma anche per tutti i cittadini, contrastando e riducendo il fenomeno del randagismo. Uno strumento dell'amministrazione comunale in grado di offrire ai cani abbandonati un rifugio temporaneo, in attesa di adozione. Invece, a tutt'oggi, dall'inizio dei lavori sono passati abbondantemente 13 anni, e la struttura realizzata necessita già di ristrutturazione. I politici di carriera oggi analizzano persino il linguaggio e le sue leggi, nel tentativo di rendere più efficace la loro comunicazione con i cittadini. Risultato? Il fossato tra politica e il vivere quotidiano è diventato incolmabile. Oramai la politica dei fatti è distante anni luce dalla politica delle chiacchiere e propaganda. La nostra città è abbandonata a se stessa, una terra utile solo a raccattare voti durante la campagna elettorale». Enzo Claps Ex responsabile Mpa Avigliano
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Mercoledì 27 gennaio 2010
24 Vietri di Potenza A oltre tre mesi dalla caduta massi
Lettera aperta alle autorità
La Sp 12 resta chiusa Lunga storia di degrado
«Mio figlio disabile eliminato da una selezione poco chiara»
VIETRI DI POTENZA - A tre mesi esatti dalla caduta massi sulla strada “Sp 12 Vietrese”, che collega Vietri con Savoia di Lucania, Satriano, la zona industriale di Sant'Angelo le Fratte e anche la Val d'Agri, resta ancora chiusa questa importante arteria, nonostante i diversi sopralluoghi degli enti e tecnici preposti, si attende ancora l'inizio dei lavori. Oltre a ciò, si aggiunge anche una raccolta di oltre cinquecento firme del consigliere comunale Carmine Grande, e il conseguente incontro in Provincia che ha promesso, che entro il 29, sarà redatto uno studio a cura dei rocciatori. A tal proposito, è un libro dell'autore lucano Antonio Capano, presentato nel 1997, che ricorda passo passo tutta la storia per la costruzione di questa importante strada, e risale tra l'ultimo trentennio dell'ottocento ed inizio novecento. Il libro oggetto di tutto ciò, è il terzo volume che l'autore ha scritto per il comune di Vietri, “Vietri di Potenza e il suo territorio, età contemporanea (18611914)”, di oltre cinquecento pagine. Tutto l'iter per costruire questa strada iniziò, ufficialmente, nel fine ottocento, e si concluse nel 1904. Sindaco di allora era Vincenzo Leggio, coadiuvato dagli assessori Marasco e Negrone. La costruzione della Sp 12 Vietrese, allora chiamata strada n.212, era, e lo è ancora, una strada di grande importanza. Gli amministratori di allora e il consiglio provinciale capirono l'importanza dei collegamenti tra diversi paesi del Melandro con la Val D'Agri. La co-
C’E’ dolore ma anche dignità, nelle parole del padre che ha scritto la lettera pubblicata qui sotto, indirizzata alle autorità competenti. Nonostante la situazione penosa, non usa parole forti, non adotta un tono cattivo. Chiede solo che al figliosiaaccordato untrattamentoequo.E ricostruiscelasue versione di un esame a cui il ragazzo è stato sottoposto.
L’assessore Vita con il sindaco di Vietri Pitta nel corso di un sopralluogo sulla Sp 12
struzione di questa strada si rese necessaria per “migliorare la condizione stradale di Sant'Angelo le Fratte, collegare la comunicazione con Savoia di Lucania, che versava in stato di isolamento e rende molto più facile l'accesso al capoluogo Potenza per i comuni di Viggiano, Tramutola, Marsicovetere, Marsiconuovo, Sasso e Brienza”. Successivamente si capì l'importanza dell'arteria per il collegamento dei centri abitati del Melandro e di altre aree vicine allo scalo ferroviario Vietri. Ed era
proprio questa stazione il punto più importante. Tra i tanti motivi che portarono alla costruzione di questa arteria fu proprio lo scalo ferroviario, prima chiamata stazione di Vietri, ed oggi Romagnano-Vietri-Salvitelle. E proprio a proposito del nome, sembra ci sia dietro un'altra storia: sempre da quello che si evince nella storia su questi volumi, il comune allora pagò diverse lire, sembra sedicimila lire, per acquistare quel pezzo di terreno e chiamarla stazione di Vietri. Una vera
Satriano Attacco sulla “casa che non c’è”
e propria bagarre interessava il consiglio provinciale e i vari comuni interessati a questa strada, per quanto riguardava la questione degli espropri e di chi doveva mettere a disposizione fondi per la strada 212. Dopo oltre un secolo, la strada, di grande importanza, è chiusa da tre mesi e quello scalo ferroviario, che fu tra i tanti motivi per la costruzione della strada, versa in uno stato di degrado totale e non si chiama nemmeno più scalo di Vietri. Claudio Buono
Federconsumatori
«Che fine hanno fatto i soldi per la solidarietà?»
«Grave disservizio da Cancellara a Potenza»
ATTACCO del gruppo consiliare “Satriano Insieme” all’amministrazione comunale. In una nota, gli esponenti del gruppo dicono: «Il comune spendera' 1.300.000 euro solo per opere pubbliche» E spiegano: «La giunta comunale, Dovendo definire le Linee di Indirizzo relative alla premialità per il Piano operativo Val D'Agri, in sostanza decidere come spendere i soldi delle Royalties, ha deciso, al solito, di dare spazio solo ad opere pubbliche dalla scarsa ricaduta sul tessuto economico, sociale e senza nessuna risposta alle reali esigenze del paese. Arrivando a finanziare e sprecare soldi anche per cose che non esistono o inutili». «Tutte le voci di spesa proseguono dal gruppo - risultano non giustificate o poco chiare, in quanto non corrispondenti alla realtà delle cose, ma ne segnaliamo una che è paradossale: miglioramento tecnologico della casa della solidarietà 120.000 euro (non si capisce
ALLA Federconsumatori di Potenza - dichiara il presidente Rocco Ligrani in una nota stampa - è stato segnalato «un forte disservizio riguardante il trasporto degli studenti sulla linea Cancellara-Potenza affidato alle autolinee Grassani & Garofano Srl». «In una nota di un Comitato di genitori degli studenti che utilizzano tale linea prosegue Ligrani - si legge che oltre ad aver rilevato la vetustà del mezzo di trasposto si evidenziano forti carenze igienico sanitarie. Spesso accade che gli studenti sono costretti a trasbordare su altro mezzo per i continui guasti. L'Orario di partenza non sempre è rispettato. La linea interessa anche gli studenti di Vaglio di Basilicata. I genitori tutti lamentano un mancato riscontro alla nota in precedenza inviata alle competenti autorità». La Federconsumatorichiede quindi al presidente della Provincia di Potenza un incontro urgente.
Il Municipio di Satriano di Lucania
come si fa ad implementare o migliorare una struttura che di fatto ad oggi non esiste! In 5 anni di amministrazione la giunta non è riuscita a mettere su un solo mattone,sarebbe ridicola come vicenda se non interesserebbe le tasche della comunità).
Dov’è la casa della solidarietà? Chi l'ha vista? Soprattutto quanto avete speso per la fantomatica realizzazione di una cosa che non esiste? O meglio, che fine hanno fatto i soldi, se ad oggi la struttura non esiste?», concludono.
E’ CON accorato sconforto che affido a questo scritto alcune osservazioni di carattere puramente esortativo su ciò che, ai miei occhi, appare come una gravissima carenza di attenzione, da parte degli organi competenti, su un problema di estrema importanza. Sono il padre di un ragazzo, Sabia Nikolai nato a Rostov (Russia) il 12 maggio 1989, che ho avuto in adozione nell'anno 1996. Nikolai, purtroppo, affetto da seri problemi psichici è seguito in maniera lodevole dal Dipartimento di salute mentale di Potenza. Per cogliere un'opportunità di inserimento sociale il ragazzo aderiva al progetto di cui all'oggetto, il quale prevedeva la riserva di tre unità di giovani a rischio di esclusione sociale. Mio figlio non ha superato le prove selettive, nonostante l'idonea preparazione assistita dal suo educatore e pur avendo risposto correttamente ai quesiti a cui è stato sottoposto. Le mie doglianze tuttavia non riguardano l'esito negativo dell'esame, che essendo oggetto di valutazione da parte della commissione preposta, esula completamente dalle mie conoscenze e competenze. Ma se l'umiltà mi suggerisce di non interferire sull'apparato puramente didattico della commissione esaminatrice, l'esperienza non mi impedisce di notare, nella composizione di detta equipe, alcune anomalie, che francamente, insinuano dubbi sulla correttezza e moralità di chi ha svolto le prove selettive e di chi rappresenta le istituzioni. Dagli atti chiesti ed ottenuti dalla comunità montana, si rileva che la commissione esaminatrice doveva comporsi dal rag. Giovanni Guerriero, nel ruolo di presidente e responsabile del servizio, della dr. Caterina Cerbino e dalla dr. Maria Teresa Vuolo che, a sostegno della inopportunità della propria presenza in commissione, risulta presente nella lista elettorale capeggiata dal commissario e presentata per le consultazione amministrative del comune di Sant'Angelo le Fratte. Con nota del 19 ottobre 2009, onde effettuare la prova di selezione. Tutto bene, non fosse che la commissione in aula non è la stessa enunciata in precedenza. Essa è stata così rivoluzionata: il dr. Antonio Valisena, presidente, in sostituzione del rag. Giovanni Guerriero e la dr. Angela
Tucci in sostituzione della dr. Caterina Cerbino. Cosa è successo? Da informazioni e da un articolo di stampa pubblicato su quotidiano locale, apparso prima delle prove, si è appreso che in data 29 ottobre, la dr. Cerbino si dimetteva per motivi personali. Il 30 ottobre con proprio atto, il commissario revocava il presidente della commissione rag. Giovanni Guerriero rendendo inefficace la sua determina e ricostituisce la nuova commissione dichiarando responsabile del procedimento (ma non del servizio) il dr.Antonio Valisena e inserendo la dr.Angela Tucci in sostituzione del dipendende regionale. Il tutto anche in assenza del dr. Rocco Coronato, segretario della comunità montana, sostituito, per l'occasione, da un suo collega il dr.Bevilacqua. La sostituzione di una commissione, avvenuta nel modo descritto, credo si commenti da se. Il mio modesto parere esprime perplessità e rammarico per un comportamento grava da parte di un presidente eletto, gravissimo per un commissario, il cui ruolo dovrebbe personificare la liceità, la trasparenza e il rispetto delle regole. La selezione che a dispetto dei sviluppi descritti, non comporta una stabile occupazione né un'ipotesi di eccellente retribuzione (poco più di 400 euro mensili) riveste invece, a livello relazionale una buona opportunità per chi, come Nikolai, necessita di una possibilità per pareggiare, almeno in parte, i conti con un vissuto non certo generoso. Non oso pensare cosa sarebbe successo se anziché trattarsi di ipotesi di occupazione temporanea fosse stata una selezione per occupazione a tempo indeterminato e ben retribuita. Perciò, come padre e come cittadino, mi rivolgo a chi detiene le responsabilità istituzionali, giuridiche e morale e ad essi rimetto ogni altra considerazione e verifica di quanto ho scritto, affinché il buonsenso e l'umana partecipazione ai disagi altrui, possa finalmente determinare la costruzione di una pulita autostrada la cui corsia preferenziale sia destinata alle piccole “utilitarie” quelle che, in mancanza di potenti motori rischiano di rimanere sempre indietro o addirittura fatalmente fermarsi!». Vito Sabia Tito
«Chiedo che buonsenso e umana partecipazione ai disagi altrui possano finalmente costruire un’autostrada la cui corsia preferenziale sia destinata alle “utilitarie”»
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Mercoledì 27 gennaio 2010
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Rosa Marino è stata eletta presidente dell’Ordine degli avvocati
Nota di Antonio Pepe e Angelo Summa
Lagonegro, una donna alla guida del foro
Ospedale unico del Lagonegrese Cgil preoccupata per i ritardi
istruttoria disciplinare Rosa Marino, Carlo Bonifacio e Gerardo Breglia, istruttoria parcelle Mariano Orenga e Daniele Stoppelli, responsabile Mariagrazia Collarino, responsabili formazione ideazione e gestione convegni congressi e incontri Giuseppe Sabella, Mariagrazia Collarino e Mariano Orenga, referenti sedi giudiziarie dislocate sul territorio di competenza Giovanni Legnasi, Gerardo Breglia e Giuseppe Sabella, relazioni esterne Daniele Stoppelli e Pasquale Ciancia, servizio di conciliazione Rosa Marino. Emilia Manco
LAGONEGRO - Dov’è finito il progetto dell’ospedale unico del Lagonegrese? Se lo chiedono in una nota Antonio Pepe, segretario generale Cgil Basilicata, ed Angelo Summa, segretario regionale Cgil Basilicata, che in una nota esprimono forti preoccupazioni per il futuro del progetto stesso. « A distanza di mesi dall'approvazione del progetto definitivo per la realizzazione del polo sanitario - si legge nella nota - nulla si sa sullo stato di avanzamento dei lavori. Ci sono sconosciute le ragioni di tale ritardo e soprattutto sorge il legittimo sospetto che la giunta regionale non voglia più procedere alla realizzazione del progetto, il che risulterebbe molto grave. Per la Cgil Basilicata «il polo unico sanitario del lagonegrese rappresenta un pilastro fondamentale per il sistema sanitario regionale, e quindi per la reale esigibilita' del diritto alla salute sull'intero territorio regionale, oltre che una importante possibilita' per lo sviluppo economico e sociale dell'area sud della Basilicata». La Cgil Basilicata chiede un chiarimento immediato da parte della Giunta Regionale sulle sorti del progetto e sul perche' di tale inspiegabile ritardo.
LAGONEGRO - E' stato eletto il nuovo Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Lagonegro. Come era stato già anticipato è stato eletto presidente una donna, l'avvocato Rosa Marino. L'assemblea degli iscritti del Foro di Lagonegro ha eletto a componenti del Consiglio i seguenti avvocati: Giuseppe Sabella, Carlo Bonifacio, Giovanni Leonasi, Mariano Orenga, Rosa Marino, Pasquale Ciancia, Daniele Stoppelli, Gerardo Breglia e Mariagrazia Collarino. Nella prima riunione del 22 gennaio scorso il Consiglio ha eletto presidente
Il tribunale di Lagonegro
Rosa Marino, vicepresidente Giuseppe Sabella, Consigliere Segretario Giovanni Legnasi e Consi-
gliere Tesoriere Pasquale Ciancia. Inoltre ha deliberato una divisione dei ruoli:
I cittadini di Canicella contrari alla costruzione dell’eco punto. Le rassicurazioni del sindaco
Lauria, disagi nelle contrade Buche sulla strada, rami che ostruiscono il passaggio i problemi segnalati LAURIA - Interventi di manutenzione lungo la strada comunale e i cambiamenti che presto interesseranno le contrate per l'avvio della raccolta differenziata, preoccupano alcuni cittadini della frazione Canicella che si sono rivolti al Quotidiano perlanciare un appelloal sindaco Antonio Pisani. I cittadini chiedono l'intervento del Comune per riparare le buche presenti sulla strada e per tagliare i rami degli alberi, sempre a ridosso del ciglio stradale, che con la neve si piegano pericolosamente fino a spezzarsi. Quindi chiedono la riparazione di una pensilina utilizzata soprattuttolamattina dairagazziperattendere l'autobus, con due pareti in plexiglass rotte. Il progetto di raccolta differenziata “porta a porta” avviato nel centro e alla frazione Pecorone, interesserà anche il resto del territorio. I cassonetti tolti da tali aree saranno spostati nelle contrade che fino ad ora hanno portato la spazzatura fino a punti di raccolta, pagando una tariffa ridotta. Inoltre, proprio a Canicella, è prevista la realizzazione di un eco punto. Alcuni cittadini, però, non sono d'accordo. Sono contrari all'eco punto e non vogliono i cassonetti usati. «Vogliamo un servizio fatto bene - dicono - altrimenti preferiamo continuare a portare la spazzatura con l'auto fino ad Arena Bianca».
La zona “Arena bianca”
Il sindaco Pisani ha risposto all'appello rassicurando sia sulla strada, sia sulla differenziata. Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione, Pisani ha detto che l'amministrazione comunale si sta già muovendo per affidare i lavori ad una ditta e che quindi: «massimo entro il mese di marzo», saranno chiuse le buche e fatti tutti gli interventi necessari compresa la
riparazione della pensilina. «Siamo finalmente usciti da una situazione economica terribile. Per cui qualcosa adesso sul territorio la possiamo fare», dice Pisani che poi sulla preoccupazione dei cittadini per i cassonetti usati e l'eco punto aggiunge: «i cassonetti saranno in ottime condizioni. Dopo un sopralluogo effettuato dal vicesindaco e dall'assessore all'ambiente, è stato individuato l'area dove sorgerà il nuovo eco punto. Anche qui si stratta di aspettare solo qualche mese, perché i lavori partiranno a breve». Sono cambiamenti che miglioreranno il servizio e il territorio, spiega Pisani. Con il sistema delle schede magnetiche personalizzate con la raccolta punti da riscuote nelle attività commerciali che hanno aderito al progetto, sostiene ancora il primo cittadino di Lauria, si incentiverà il trasporto dei rifiuti ingombranti presso gli eco punti. Si toglieranno dalla strada vecchie lavatrici, televisori, materassi, frigoriferi, divani, che oggi si continuano a vedere vicino ai cassonetti. Così come accade presso il punto di raccolta di Arena Bianca. «E' un punto - conclude Pisani - dove persone e ditte dell'intera area e dei paesi vicini, vanno a buttare di tutto e di più. E' una discarica a cielo aperto che noi dobbiamo puntualmente ripulire. Una situazione posta all'attenzione dei vigili e dei carabinieri». Francesco Zaccara
Viggiano, il Comune dona un’autoambulanza all’ospedale
Cerimonia alla presenza del vescovo Nolè
Viggiano, Giuseppe Alberti e di numerose autorità istituzionali civili, militare e religiose. La scelta dell'ambulanza nasce proprio dalla volontà di dare risposte concrete alla numerose richieste provenienti dalle aree territoriale valdagine. Infatti il mezzo in questione verrà utilizzato per il trasporto ed il trasferimento dei pazienti presso le strutture ospedaliere limitrofe. Per l'amministrazione comunale viggianese si tratta di un importante obiettivo conseguito: l'ambulanza andrà a beneficio di un sempre più ottimale servizio nelle innumerevoli attività di pronto intervento. Un grande gesto di solidarietà destinato a scopi sociali e civili. Dopo la messa officiata dall'autorità religiosa presente, avverrà la benedizione e la consegna del mezzo nel piazzale antistante l'Ospedale del paese. an. pe.
LAURIA - Dopo oltre undici anni è stata restituita ai fedeli la Chiesa del Purgatorio. Con una piccola cerimonia alla presenza del Vescovo Francescoantonio Nolè e delle massime autorità è stata inaugurata, dopo il restauro, la Chiesa delPurgatorio ubicatain piazzadel Popoloa Lauria. Il terremoto verificatosi nel settembre 1998 aveva sottratto alla comunità di Lauria una delle Chiese più frequentate della cittadina dedicata a Santa Maria dei Suffragi e posta al centro del rione Inferiore. Lunedì scorso, dopo un restauro atteso da tanti anni, in particolare dai numerosi fedeli, il tempio è stato riaperto al culto, grazie ai lavori curati dalla Soprintendenza ai Beni artistici e architettonici della Basilicata ed il lavoro certosino dei suoi funzionari tra i quali Franco Fittipaldi e Pino Iannarella, che hanno prodotto uno straordinario restauro. Nella piccola Chiesa i cui lavori erano stati completati da tempo si attendeva solo la disponibilità del vescovo Francesco Nolè per procedere ad una cerimonia di inaugurazione. Così, nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, un emozionato don Franco Alagia ha dato il benvenuto al Vescovo Nolè, il quale ha inaugurato la Chiesa alla presenza di numerosi fedeli. e. m.
VILLA D'AGRI - L'amministrazione comunale di Viggiano dona un autoambulanza all'Azienda Sanitaria Locale di Villa d'Agri. Un segnale concreto sul territorio. Una dimostrazione della propria sensibilità e disponibilità ad intervenire per chi ha bisogno di aiuto. Così il comune di Viggiano preso atto delle necessità del territorio e dando risposta alle richieste della stessa Azienda, ha deciso di contribuire con un dono nuovo e prezioso di un ambulanza all'Asp di Villa d'Agri. Una donazione davvero importante, la cui cerimonia inaugurale è prevista per questa mattina, alle ore 11 e 30, presso il piazzale esterno del presidio ospedaliero di Marsicovetere, alla presenza del direttore generale dell'Asp di Potenza, Pasquale Francesco Amendola, del direttore sanitario del presidio ospedaliero di Villa d'Agri, Bruno Masino, del Sindaco del Comune di
Lauria, restaurata la chiesa del Purgatorio
Marsicovetere Parla Spina
Global service: «Stipendi pagati» MARSICOVETERE - «Ab- mila euro». Pagamenti che biamo pagato regolarmen- secondo quanto riferisce te tutti gli stipendi ai lavora- l'amministrazione comutori e per quello che riguar- nale «sono in regola tranne da il servizio a rilento della il mese di Dicembre, bloccadifferenziata è legato ai ri- to per una vertenza sindacatardi nell'apertura dei can- le». Mentre per quello che ricelli della discarica di San- guarda il ritardo nell'avvio del servizio? In questo caso t'Arcangelo». Roberto Spina, ammini- il responsabile della Genera stratore e responsabile della Service sottolinea che «il problema è General Serlegato alla vice, l'imprediscarica di sa che gestiSant'Arcansce la raccolgelo». «Si ta differenscarica in riziata nel cotardo - evimune vallidenzia - pergiano, smenché l'apertutisce fortera avviene in mente quello orari già tarche è stato didi, creando chiarato in un caos con merito al fatlunghe file to che «i lavodi automezzi ratori non vengono pa- Uno scorcio di Marsicovetere ad aspettare il turno. Il cagati dalmese so - aggiundi dicembre ge l'amminiscorso». Non solo, solleva anche il stratore delegato - è stato caso del ritardo nel servizio sollevato più volte agli amdella differenziata, chia- ministratori». Insomma una questione mando in causa «le lunghe file di camion della spazza- aperta quella della gestione tura davanti ai cancelli della della raccolta differenziata. discarica di Sant'Arcangelo Raccolta che nel comune per l'apertura in ritardo del valdagrino è iniziata nel gennaio 2009, ha raggiunsito». «Sono affermazioni non to un ottimo risultato ben olvere. Siamo a posto per i pa- tre il 57 per cento rispetto ad gamenti dei lavoratori - altri comuni valligiani, i spiega l'amministratore quali o non hanno ancora dell'impresa di pulizia di iniziato o hanno raggiunto Moliterno - Il mese di dicem- un livello basso. Obiettivi bre è stato pagato. Una stu- prioritario del servizio, con pidaggine - ribadisce - quel- il sistema della raccolta a dolo che è stato dichiarato. Ab- micilio, è: differenziare, dibiamo tutte le carte a posto». videre le bottiglie di vetro Ed in merito a pagamenti dai contenitori di plastica, entra in gioco un'altra que- dalla carta e dall'umido sistione che il responsabile gnifica far arrivare solo una solleva: ritardi di pagamen- piccola parte dei rifiuti proto del servizio proprio da dotti nella discarica e favoriparte del Comune di Marsi- re la cultura del recupero covetere. «Stiamo attenden- per avere una percezione do che il Comune ci paghi - reale nel rapporto con l'amafferma - e siamo arrivati biente. già ad una cifra di circa 40 Angela Pepe
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Venosa L’ingegner Enrico Spera: «Avrete una scuola a piena efficienza ecologica»
Liceo, entro marzo la consegna Ieri mattina incontro tra gli studenti e i tecnici della provincia di Potenza VENOSA - Finalmente si sa quando il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco”, un istituto che non ha mai avuto unasua sede, ma ubicatain locali di fortuna, sarà inaugurato. A fine marzo i circa 400 studenti, attualmente dislocati presso una struttura privata, potranno essere ospitati presso la nuova struttura di via Appia. A riferirlo è stato l'ingegner Enrico Spera, dirigente dell'edilizia scolastica della Provincia di Potenza, in un incontro tenutosi a Venosa con gli studenti ed insegnanti del Liceo Classico. L'Ing. Spera, accompagnato dal collega Domenico Tornincasa, ha detto: «i lavori della nuova scuola sono pressocchè ultimati, mancano alcune rifiniture nelle aule, come la chiusura degli impianti elettrici e delle cassette di derivazione. A metà febbraio la centrale termica entrerà in funzione. Alla fine di marzo la scuola può entrare in funzione nella parte didattica, quella riguardante i laboratori e la palestra qualche mese più tardi. Abbiamo sforato di alcuni mesi, rispetto alla scadenza naturale, in quanto durante i lavori abbiamo trovato nel sito uno strato vulcanico di materiali ed abbiamo dovuto eseguire lavoridi captazionedi questogas, in collaborazione con la Asl, perché non creasse dei problemi. Avrete
VENOSA Mostra di Franchi VENOSA - Nuova mostra presso la “Galleria 25” di Venosa. E’ stata inaugurata nei giorni scorsi la personale di Carlo Massimo Franchi, artista molto noto nell'ambito della pittura contemporanea non solo a livello nazionale, ma anche in campo internazionale, grazie ad esposizioni tenute negli anni passati in numerose città in giro per il mondo, da Dubai a New York, da Las Vegas a Montecarlo. L'esposizione raccoglie una selezione di opere tratte da uno dei filoni più rilevanti della trentennale carriera di Franchi: una serie di opere che vertono sul tema, molto caro all'artista, del dialogo tra le persone all'interno della società dei nostri giorni.
In alto il sopralluogo di ieri mattina tra il preside e l’ingegner Enrico Spera. A lato una panoramica del liceo classico
una scuola a piena efficienza ecologica. L'aula magna avrà un trattamento dell'aria adatta per ogni stagione. Su tutta la scuola è stata eseguita una copertura in alluminio con la predisposizione di pannelli fotovoltaici per 20 kw già finanziati
nell'ambito dei progetti europei POIS. I lavori, ultimamente, hanno subito un'accelerazione grazie allo staff dell'ufficio provinciale, per la grande professionalità dimostrata, in particolare il collega Tornincasa, fuori dal proprio ufficio ed anche al-
l'interessamento del consigliere provinciale Gammone». I due ingegneri a fine incontro insieme al dirigente scolastico del Liceo Classico, prof. Mario Lasala hanno effettuato un sopralluogo sulla nuova scuola. Finalmente una bella notizia per
Venosa Congresso del sindacato dei pensionati Spi Cgil
Dalla parte del lavoro VENOSA- Si è svolto nei locali della “Casa del Popolo” il congresso del Sindacato Pensionati Italiani-Cgil di Venosa. Nel corso dell'assemblea Antonio Pepe, Segretario generale della CGIL Basilicata, ha illustrato il documento “I diritti e il lavoro oltre la crisi”, primo firmatario Guglielmo Epifani, e Alessandro Fundone ha presentato il documento “La Cgil che vogliamo”, primo firmatario Domenico Moccia. Dopo un'ampia discussione, che ha registrato anche il contributo di Maria Lo Russo (segretaria generale dello Spi Basilicata) e di Angelo Pace (segretario Spi provinciale Potenza) sono state avviate le procedure di votazione. Dalle urne è uscito uno schiacciante successo del documento di Epifani, che, con le sue 10 proposte all'insegna della continuità, ha ottenuto 336 voti, rispetto a quello di Moccia, che, con le sue 7 proposte,
I relatori
che auspicano la discontinuità, ha ottenuto solo 4 voti. Ci sono state anche 2 schede bianche. Dal congresso è emersa la comune volontà di lottare per modificare le scelte del Governo nazionale e realizzare un modello di società capace di
garantire l'uguaglianza,i diritti,la libertà e la dignità di tutti i cittadini uomini e donne, giovani e anziani,precari e non autosufficienti, pensionati e lavoratori. Il segretario uscente dello SPI di Venosa, Antonio Boccomino nella sua re-
lazione introduttiva ha delineato la strada che lo SpiCgil intende percorrere, che passa attraverso l'impegno ad estendere la “quattordicesima” ottenuta con l'accordo di luglio 2007 anche a coloro che percepiscono più di 700 euro mensili fino a 1200; realizzare un nuovo meccanismo di adeguamento delle pensioni al costo della vita; Aumentare le detrazioni fiscali per tutte le pensioni e redditi da lavoro, sostenere gli “incapienti”; approvare la legge sulla non autosufficienza prevedendo un adeguato finanziamento, senza far sobbarcare l'intero costo di cura alle famiglie; Destinare più risorse a Comuni,Provincie e Regioni per agevolare la contrattazione o negoziazione sociale; Contrastare la privatizzazione della Sanità per fermare l'aumento dei costi sui Ticket,medicinali e prestazioni sanitarie. Giuseppe Orlando
Ancora cattivo odore nell’aria
Sansificio di Venosa, botta e risposta tra Pettorruso e il sindaco Tamburiello LAVELLO - Ultimo atto del botta e risposta tra il sindaco del comune di Venosa, Bruno Tamburriello e il consigliere di opposizione della primavera lavellese, Antonio Pettorruso sulla questione del sansificio della cittadina oraziana. Dopo la presa di posizione del proprietario dell'azienda e gli impegni assunti dallo stesso il sindaco Tamburriello tranquillizza Pettorruso «Sento - scrive Tamburriello - di tranquillizzarti sull'aspetto ambientale non essendoci diretti riflessi tanto sulla salute quanto sull'ambiente». «Non comprendo - risponde Pettorruso - perché sia stato tranquillizzato sui possibili danni ambientali poiché il sottoscritto non ha in alcun modo sollevato la questione». «Ciò che lamentavo - prosegue Antonio Pettorruso della Primavera Lavellese - è il tanfo nauseabondo che copre La-
Forenza, presentato il libro di Rega PRESENTATO a Forenza il libro di Nello Rega “Diversi e divisi”. Si è svolto presso l'Istituto Comprensivo di Forenza l'incontro con l'autore Nello Rega che ha presentato il suo ultimo libro “Diversi e divisi”- Diario di una convivenza con l'Islam. Sono intervenuti il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo, prof.ssa Lilia Allamprese e il Sindaco Franco Mastrandrea, genitori, alunni e docenti interessati agli argomenti trattati nel corso della serata. In particolare, il dirigente scolastico Allamprese ha sottolineato, presentando il libro, che es-
so racconta una storia d'amore tra un uomo e una donna sciita, storia di diversità che divide nella cultura, nella religione, nel modo di comunicare. Il rapporto tra Islam e Occidente emerge in tutte le sue contraddizioni ed emerge chiaramente che tra i due mondi ci sono fratture forse insanabili. Anche il Sindaco Mastrandrea, nel suo intervento, ha rilevato che il libro è una provocazione che invita a riflettere su un dato di fatto: siamo diversi e divisi e il cammino per il dialogo è ancora lungo e problematico. E' seguito un dibattito tra l'autore e gli
alunni che hanno formulato domande sulla condizione della donna islamica . In chiusura, l'autore Nello Rega ha sottolineato che il libro andrebbe inserito nella sezione “Dovere civico”poiché è un dovere civico presentarlo in Italia e con il ricavato dare un sorriso ad un oratorio salesiano a nord di Beirut. La serata si è conclusa con la lettura di alcuni passi significativi del libro e con alcuni canti dei ragazzi coordinati dai proff. Laconca e Golia, dell'Istituto Comprensivo di Forenza. l.z.
una scuola prestigiosa come quella del Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco”, conosciuta fuori dalla Basilicata per il suo Certamen Oratianum, una prova di latino giunta, quest'anno, alla XXIV edizione. Lorenzo Zolfo
Lello Rega
vello in alcune ore della giornata che non ha giustificazione alcuna. La risposta del titolare dell'oleificio è stata interpretata assolutamente evasiva». Intanto, botta e risposta a parte, il tanfo non sembra essere completamente svanito ed in alcune ore della giornata attanaglia l'intero paese costringendo i cittadini a ripararsi nelle abitazioni poiché in alcune zone , maggiormente esposte al vento, risulta particolarmente intenso. Rassicurazioni del titolare e prese di posizione di istituzioni a parte occorre ancora turarsi il naso per sopravvivere alla puzza che si deposita anche per giorni nell'atrio di palazzi, negozi e garage. Per i cittadini lavellesi non resta dunque che affidarsi alle rassicurazioni del titolare dell'azienda che sulla pagine del Quotidiano si è impegnato in tal senso. Daniele Masiello
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Il gip Riccio convalida l’arresto per Davide Monticelli
Melfi “Armonia di un percorso”
Melfi, resta in carcere il giovane accoltellatore
Nasce la fondazione dedicata al ricordo di Marina Sinigaglia
MELFI -Il magistrato del tribunale di Melfi, Antonio Riccio ha convalidato l’arresto di Daniele Monticelli. Il giovane del posto, di soli ventitre anni, la sera di venerdì ventidue gennaio scorso aveva aggredito con un coltello da cucina il proprietario di un circolo ricreativo cittadino, ferendolo al petto. In pieno centro storico si erano immediatamente portati gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza che coordinati dal commissario, Antonio Russo erano riusciti ad evitare guai peggiori. Colto in flagranza di reato, Monticelli era stato successivamente associato presso la casa circondariale di Melfi dove resterà, salvo diversa disposizione del giudice di sorveglianza, fino alla discussione del processo. Pare che la lite si sia generata quando al giovane arrestato, già ampiamente noto alle forze dell’ordine, era stato chiesto di non entrare nel locale perché ormai prossimo l’orario di chiusura. Al vaglio degli inquirenti, in ogni caso, vi sono anche altre ipotesi che possano essere legate a vecchi contrasti tra i due nemici. Il gestore
Il commissariato di Melfi. Nel riquadro il commissario Mario Russo
del circolo è già stato dimesso dall’ospedale San Giovanni Di Dio dove gli è stato riscontrato un taglio non grave al torace giudicato guaribile in pochi giorni. L’arma dell’aggressione non è stata ancora ritrovata dagli agenti di polizia che continuano a
perlustrare la zona adiacente la chiesa del Carmine, dove si è consumata la lite. Dal carcere Daniele Monticelli ha già ribadito che non intende collaborare al rinvenimento del coltello da cucina adoperato per l’aggressione. Considerata la pericolo-
sità dimostrata dal giovane, uscito dal carcere dopo dieci mesi di detenzione solo lo scorso diciotto dicembre, il giudice del tribunale d Melfi ha così deciso per la misura restrittiva della custodia cautelare in carcere. v. l.
MELFI - Armonia di un percorso è il nome della fondazione nata a Melfi per ricordare Marina Sinigaglia. Molto amata in città, la dirigente della ex Asl uno di Venosa è tragicamente scomparsa il 17 ottobre dello scorso anno dopo un incidente stradale. Marina era un punto di riferimento per il gruppo del movimento scout adulti, della Caritas ed anche impegnata politicamente. Durante le ultime elezioni per la poltrona di sindaco nella città federiciana la giovane donna aveva partecipato alle primarie del Pd. Lo stesso primo cittadino di Melfi oggi ha deciso di entrare nella fondazione che, come previsto per legge, ha nel marito di Marina Sinigaglia il suo presidente a vita. «Le volevo tanto bene –spiega il consorte, Nicola Serini – ed oggi la comunità di Melfi, che ci ha letteralmente adottati, rende meno dolorosa la sua assenza». Sono oltre 50 i soci della fondazione che nel simbolo di un albero con i colori della pace ricorda l’armonia raggiunta sia professionalmente che nel sociale da una persona davvero tanto educata. Dal prossimo 17 ottobre, ogni anno si terrà un convegno a tema deciso dal comi-
Il logo della fondazione
tato di studio già formatosi all’interno della fondazione. La prima borsa d studio sarà assegnata al miglior elaboratoche glistudenti dellequinte classi superiori di Melfi sapranno realizzare. «La grande partecipazione della gente –conclude il marito, Nicola Serini – è il segnale di quanto aveva saputo farsi voler bene Marina. Tutti insieme cercheremo di mantenere vivo il suo ricordo anche per aiutare nostro figlio Matteo. Auspico che ognuno possa raggiungere l’armonia che lei aveva saputo raggiungere con tutti». Vittorio Laviano
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Intervista all’imprenditore che ha incontrato quasi duecento persone lunedì all’Hilton
Tosto: «La città ha bisogno di me» «Parto dall’Udc, senza preclusioni. Si potrebbe ripetere la coalizione delle provinciali» Pensando alla possibile programma, gli uomini, i I POLITICI di professione non ma, ma per vicende che riricandidatura di Buccico, si tempi, la volontà giusta, sengli piacciono, ma per Matera guardano la mia azienda». Per Matera parole dure: può immaginare un duello za pregiudizi verso il centrosic’è bisogno di uno scatto di renistra o il centrodestra. Il cani, che scuota una città ormai «Questa città è alla frutta. Sul- elettorale con Tosto? «Sarebbe impari. E lo dico so- Matera non è politicizzabialla deriva. Angelo Tosto non la crisi del salotto, non ho senconferma ufficialmente la sua tito uno straccio di proposta, a con il massimo rispetto per le». E il caso Magdi Allam? candidatura alla carica di sin- parte la Camera di Commer- Buccico che conosco da quan«In linea generale non acdaco, ma l’intenzione di scen- cio, dalla Provincia, da qual- do ero ragazzino e sono un dere in politica. Lo conferma che effervescenza dalle asso- estimatore della sua intelli- cetto imposizioni dall’esterl’incontro che ha avuto lunedì sera all’Hotel Hilton, con amici e sostenitori, in totale 160 persone. Per la prima volta, in un’intervista esclusiva al Quotidiano, Tosto decide di dire la sua: «Qualcuno mi ha detto che non è più il momento di dare deleDomenico Savino in campo con la Cinzia Scarciolla candidata per Domenico Genchi candidato della ghe. C’è civica “Matera a cinque stelle” “Scarciolla sindaco” civica “Matera cambia” grande attesa, incittà; si aprono scenari, alcuni dei quali già vissuti, andando da soli in una posizione di centro. Il bipolarismo a Matera non ha funzionato, si può continuare con un percorso centrista, altrimenti si potrebbe pensare ad un accordo strategico e organico con il centrosinistra, non solo sul L’imprenditore Angelo Tosto in corsa con l’Udc Nicola Buccico potrebbe tornare in corsa col Pdl programma ma anche su chi deve gestirlo». L’accordo con l’Udc rappresenta, per Tosto, una delle ipotesi, ma non l’unica. Il partito di Casini, infatti, avrebbe in predicato la candidatura alla poltrona di primo cittadino, nel caso di accordo con il Pd. «CandidaSalvatore Adduce Vincenzo Viti Anna Ferrara to con l’Udc? Non solo, potrebbe essere anche la società civile che ciazioni di categoria o ripen- genza. Non comprendo per- no. L’annuncio di un candidanon vuole essere passiva spet- samenti dai sindacati. I partiti ciò, perchè, essendo riuscito to sindaco del Pd deciso da Popur con una maggioranza so- tenza è già avventato, figuriatatrice di una dèbacle a tutti i intanto sono tutti incartati». verchia a gestire una vicenda moci se un candidato alla ReE il Pd? livelli». «Il problemaè dellapolitica. semplice, voglia affrontare gione deve essere scelto da RoLa Lista Stella? ma e per giunta egiziano. I va«E’ una lista che prende il Molti, non avendo un lavoro una battaglia masochista.». A quali condizioni si potrà lori, la materanità hanno il lonome dal presidente. Dovrei devono pensare al loro futuro. fare una lista Tosto... E’ una Il politico di professione ha sciogliere il nodo della sua ro peso. Chiunque deciderà di base di partenza, ma non è suf- una logica conservatrice per candidatura? «Dipenderà guidare la città dovrà comunficiente». Si parla di incontri la propria personale posizio- dalla capacità di mettere insie- que riappacificare Matera, diromani, propedeutici alla ne. Nessuno finora ha fatto me soluzioni vere, chiare per visa finora fra clan e tribù che qualcosa per gli altri o per la superare l’impasse della città. si combattono tra loro». candidatura. Per farlo bisogna avere un «Niente di vero. Sono a Ro- città». Antonella Ciervo
Le Candidature sicure
I papabili di Udc e Pdl
La corsa interna al Partito Democratico
Genchi, Scarciolla e Savino pronti
Una poltrona per 6 C’è l’incognita Pd A CIRCA un mese dalla presentazione delle liste per le elezioni Comunali a Matera si comincia a profilare una lotta lunga e ad ostacoli. Molti gli outsider che sono già scesi in campo mentre manca ancora l’ufficialità di quelli che si annunciano come i cosiddetti “grossi calibri”, sostenuti cioè dai partiti che vanno per la maggiore. Cerchiamo di ricostruire schematicamente la situazione per capire a che punto sono le diverse e singole posizioni. LE SICUREZZE - Al momento sono tre e sono legate ai nomi di tre giovani rappresentanti delle liste civiche cioè Domenico Savino candidato per “Matera a Cinque Stelle” (lui sì che ha già vinto le primarie tra gli aderenti alla lista che fa riferimento al movimento di Beppe Grillo) e già impegnato in una sorta di full immersion per cercare di approfondire da sinistra le tematiche e i problemi che riguardano la città. Il secondo nome è quello di Cinzia Scaricolla che con la lista “Scarciolla sindaco”si è già messa in mostra in gran parte della città. Sono stati i suoi infatti i primi manifesti che campeggiano per gran parte della città e che fanno capire come la campagna elettorale per molti versi può già considerarsi iniziata. Infine è notizia di qualche giorno fa la discesa in campo di Domenico Genchi ex consigliere comunale eletto nelle fila della civica “Città Domani”ed oggi candidato sindaco di “Matera cambia” con il sostegno dei militanti di quello che è il Circolo Giugni. Militanti che avevano creduto ed aderito al progetto di Antonio Di Pietro e di Italia dei Valori sino al momento in cui non ne hanno più accettato le scelte politiche derivanti, in particolare, dall’adesione e dall’approdo nel partito del consigliere regionale Rosa Mastrosimone. Vero pomo della discordia per molti mesi ma a cui poi il Circolo Giugni ha lasciato sostanzialmente via libera in Idv, facendo una scelta diversa e decidendo
una discesa in campo con Genchi e con “Matera cambia”. I PAPABILI - In pole position e ad un passo dalla candidatura (come conferma anche nell’intervista a lato) è l’imprenditore Angelo Tosto che scenderà in campo sotto le insegne dell’Udc a cui ha aderito nei mesi passati. La candidatura di Tosto con l’Udc pare praticamente scontata anche se non è da escludere che si possa allargare all’intero centrosinistra. Ipotesi che si collega alle scelte ed alle difficoltà interne al Pd ma che potrebbe trovare delle sponde anche negli accordi nazionali che Pd e Udc stanno chiudendo per le regionali. In sostanza la candidatura di Tosto con l’Udc pare praticamente scontata e del resto la disponibilità dell’imprenditore non manca. Se poi questa stessa candidatura si allargherà anche al Pd ed al resto del centrosinistra èun’ipotesi aperta ma non ancora definita. L’ENIGMA DEL PD - Una scelta del Partito Democratico è attesaentro questa settimana. Una buona parte del partito sostiene l’ipotesi dell’ex senatore Salvatore Adduce che non trova però il pieno gradimento dell’ala antezziana del partito che, su Matera città in particolare, conta la maggioranza. L’alternativa possibile, malgrado le smentite ufficiali, resta quella dell’assessore regionale Vincenzo Viti su cui però dovrebbe convergere l’intero partitosenzaeccezioni. Questa sembra infatti la condizione perchè lo stesso Viti si renda disponibile. La terza ipotesi tiene in campo la segretaria provinciale Anna Ferrara ma non sembra trovare grosse adesioni. E il tempo per una decisione stringe e allontana l’ipotesi delle primarie. Se il Pd non dovesse arrivare ad una sintesi interna collegando queste scelte a quelle per la lista delle regionali ed allora l’alternativa porterà a sostenere un esterno al Pd. In questo senso prenderebbe corpo l’ipotesi di Angelo Tosto. Piero Quarto
Il Pdl punta a ricandidare Nicola Buccico Tre le novità per le civiche
Rimane ferma l’incognita Pd Adduce davanti a Viti e Ferrara Partito spaccato
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Matera
«A TEMERE l'oblio è il ricordo sbiadito, il ricordo annacquato dalla retorica e dalla fragilità della memoria umana. Ma in noi la Shoah è ancora presente, forte e devastante come solo la crudeltà umana può essere, perché non ci sono vie di fuga: noi dobbiamo ricordare. È nostra responsabilità, di uomini e di rappresentanti istituzionali, trasmettere il non senso dello sterminio e il valore di una umanità che non va persa, né strumentalizzata a sostegno di un folle disegno politico di grandezza. Perché le razze e le religioni non possono assolvere delitti, ma solo costruire vie di pace e di tolleranza». Un sussurro, forte e deciso, il ricordo che il presidente Franco Stella, a nome dell'intera Giunta, ha voluto dedicate alla Giornata della Me-
Provincia, sala consiliare intitolata alla Shoah Chietera e Olivieri sul valore della memoria moria. «Sarànostra cura-dichiara ilpresidente del Consiglio Aldo Chietera intitolare la Sala consigliare alla Shoah, come da sollecitazione anche delle scolaresche VA e VB della scuola primaria del plesso di via Lazazzera (IV Circolo Didattico di Matera) che ieri (25 gennaio) ci hanno fatto visita. Sarà oggetto di discussione del Consiglio tutto, - prosegue il presidente Chietera - perché il ricordo sia quotidiano e puntuale. È importante, in un momento di recrudescenza di episodi xenofobi e d'intolleranza, l'esempio di quanti hanno posto il
valore e il rispetto della vita umana al di sopra delle appartenenze razziali e delle fedi religiose. È senza dubbio una lezione da conoscere a fondo. Riflettere, ma non solo oggi». Un accento per riflettere su questa giornata e per mantenere alto il valore della memoria viene sottolineataanchedal vicecoordinatorematerano della Pdl Giuseppe Olivieri che scrive: «In occasione della “Giornata della memoria”, ritengo utile, nella complessità del quadro ideologico e politico contemporaneo, rimarcare la necessità di porre gli accenti della critica storica rispetto ad un nuovo, subdolo e latente antisemiti-
smo di ritorno. stiamo assistendo infatti al vergognoso e virulento spettacolo della riedizione di un inspiegabile odio, pretestuoso quasi preventivo, nei confronti di una comunità (quella Ebraica) da sempre sul proscenio della imputazione da parte della umanità. Sorprende a tal proposito l'incredibile e preoccupante “rovescio di trasversalità” che ultimamente accomuna una certa coscienza civile. Dopo la fine della Seconda Grande Guerra infatti, gli intellettuali, gli storici ed i partiti politici, si diedero un gran da fare per scongiurare a
propriocarico, l'infamantesospetto di appartenere a quelle categorie umane ricalcitranti nell'accettare gli Ebrei all'interno del contesto mondiale. Apartire daquel momento insomma ognuno, a proprio modo, tendeva a riconoscersi nelle ragioni dei poveri perseguitati. Oggi, come anticipato, sta accadendo qualcosa di assolutamente grave, che rischia di condurci i un ricorso storico che all'orizzonte ha come risvolto una nuova ipotesi di “Soluzione finale”. Oggi non si chiama più Antisemitismo», conclude Olivieri, «ma, in ossequio al politicamente corretto, “resistenza all'imperialismo di Israele”, gli slogan restano comunque sempre gli stessi, le bandiere date alle fiamme pure. Il protocollo internazionale sta producendo vecchi e nuovi razzisti»
Il Pacchetto integrato di offerta turistica ha riunito ben 39 soggetti con ruolo di capofila a Matera
Piot, la scommessa del futuro Api e Cna sottolineano i vantaggi della partnership tra pubblico e privato UN GRANDE, unico sistema turistico all'aperto per raccontare la storia millenaria dell'uomo e candidare Matera a capitale europea della cultura per il 2019. Questa è la sfida che il partenariato pubblico-privato del Piot di Matera e collina ha lanciato con un'operazione che crea un sodalizio che non ha precedenti sul territorio. Il primo vero successo del Pacchetto Integrato di Offerta Turistica di Matera e Collina, infatti, è stato quello di mettere insieme ben 39 soggetti, equamente suddivisi tra istituzioni pubbliche, associazioni imprenditoriali private e fondazioni e associazioni culturali. Tra i primi, il ruolo di capofila è stato assegnato al Comune di Matera, seguito da Provincia, Camera di Commercio, Agenzia Spaziale Italiana, Parco delle chiese rupestri, Gal Bradanica, e i Comuni di Montescaglioso, Pomarico, Miglionico, Grottole, Grassano, Irsina, Ferrandina. Capofila della parte privata è l'Api, insieme alla Cna, cui seguono le altre associazioni dell'industria, dell'artigianato, del commercio e della cooperazione tra cui spiccano Zetema, La Scaletta e Matera 2019. La presenza di queste ultime è stata fondamentale perché l'obiettivo di candidare Matera a capitale europea della cultura per il 2019 è il faro ispiratore della proposta di Piot. L'originalità della proposta, infatti, non sta solo nell'avere messo insieme un così grande numero di soggetti, ma anche e soprattutto nel ruolo principale dei Sassi di Matera, grande attrattore turistico, in collegamento organico con l'area della Collina rappresentata dal Gal Bradanica, per il tramite del Parco delle chiese rupestri». «La proposta del Piot di Matera e Collina - commentano Nicola Fontanarosa, vice presidente dell'Api e Antonio Braia, presidente Cna consiste nel rendere fruibile il rilevante patrimonio storico e naturalistico mediante il completamento del recupero di parti importanti dei Sassi ancora soggette a degrado per un riutilizzo con finalità turistico/ricettive, nonché il recupero di masserie fortificate e iazzi e il miglioramento e messa in sicurezza della sentieristica all'interno del Parco Storico delle Chiese Rupestri. Altro tassello importante per l'ampliamento dell'offerta turistica del territorio è rappresentato dalla valorizza-
Internet banking Hacker di nuovo in azione
zione dell'area compresa tra il Colle di Timmari e l'invaso artificiale di San Giuliano per farne un grande Parco naturalistico usufruibile dai turisti per la visita della flora e della fauna locali». «La componente naturalistica e culturale del Parco delle chiese rupestri è il trait d'union tra Matera e la sua Collina, dove comunque non
mancano altri attrattori culturali come l'Abbazia Benedettina di Montescaglioso e il Castello del Malconsiglio di Miglionico». «Nell'evidenziare l'apporto fondamentale di soggetti come la Camera di Commercio, il Gal, la Fondazione Zetema, e tanti altri - concludono il vice presidente dell'Api e il presidente Cna - è impor-
tante sottolineare che il nostro PIOT dovrà collegarsi con gli altri PIOT della regione e, in modo particolare, con quelli del Metapontino e della Montagna Materana, in perfetta sintonia con il Piano Turistico Regionale che individua in Matera la porta principale del turismo in Basilicata». matera@luedi.it
SOLO pochi giorni fa un ignaro cittadino ci ha rimesso quasi 15 mila euro. Il “furto di dati” è ormai un fenomeno sempre più frequente che sembra non risparmiare nessuno. Gli appelli lanciati più volte dalla Polizia Postale e dalle forze dell'ordine, non sono mai sufficienti, come confermano l'ispettore Squicciarini e l’assistente capo Antonella Conte che di denunce per sottrazione di dati ne ricevono quasi ogni giorno. Tra i casi più recenti anche quello che ha coinvolto una cliente della Banca Popolare di Bari a cui un messaggio di posta elettronica inviato dall'indirizzo: servizi@popolarebari.it chiedeva di re inviare i dati utilizzati per l'accesso all'internet banking. In pochi minuti la conferma di essere stata vittima di uno degli ennesimi casi di furto di dati quando è apparso il profilo del sig. Mario Rossi, titolare di un conto bancario su cui c'erano 215 mila euro. E' la stessa direzione della filiale di Matera della Banca Popolare di Bari a ribadire l'invito ad evitare ogni contatto via e mail che gli istituti di credito non utilizzano mai per qualsiasi comunicazione. L'uso di loghi che sembrano autentici (banche o Poste italiane) è uno dei mezzi di maggior facilità di approccio che fa cadere anche i più esperti. “Quando si comprende, comunque, di essere rimasti vittima di un caso del genere - spiega Giuseppe Lomurno, direttore della filiale di Matera della Banca Popolare di Bari - è necessario contattare subito la banca che provvederà, in tempo reale a bloccare ogni possibile accesso. Il fattore tempo è fondamentale, perché bastano anche solo pochi minuti di ritardo per compromettere ogni operazione di tutela». a.ciervo@luedi.it
Buyers e produttori di cinque province a confronto a Matera
Sapori lucani per il Siaft Prosegue la rassegna della Camera di commercio OLIO, vino, liquori, formaggi, e insaccati, dolci, prodotti sott'olio e sotto aceto, da forno, pasta , conserve e i tanti sapori della buona tavola delle province di Matera, Potenza, Reggio Calabria, Crotone e Foggia hanno conquistato i palati e l'interesse dei buyers e degli opinion leaders statunitensi, tedeschi, russi e polacchi che hanno incontrato a Matera, a Palazzo Viceconte, rappresentanti e operatori di 53 aziende delle aree coinvolte nel progetto “South Italy Agrofood and Tourism'' (S.I.A.F.T). Tante trattative, impegni, che hanno evidenziato le grandi potenzialità della filiera dei prodotti tipici locali e dei territori di provenienza, dove la gastronomia è una componente importante dell'offerta turistica calabrese, pugliese e lucana. E il successo dell'evento, realizzato con l'apporto di Mondimpresa e azienda speciale della Camera di commercio di Matera Cesp, e la sponsorizzazione di Amaro Lucano ed Eurocert, sta nella sinergia
messa in campo dai presidenti delle Camere di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, di Potenza Pasquale Lamorte, di Foggia Eliseo Zanasi, di Crotone Fortunato Roberto Salerno e di Reggio Calabria Lucio Dattola che hanno evidenziato l'importanza di fare sistema e di valorizzare peculiarità come l'enogastronomia e il turismo, in generale, in grado di portare valore aggiunto all'economia del Mezzogiorno. E riscontri positivi, con l' incoraggiamento ad andare avanti e a coinvolgere altre realtà camerali, sono venuti in occasione della inaugurazione degli incontri tra buyers e operatori economici, dal presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello. «Ho visto al Siaft -ha detto Dardanello- volontà e capacita' di fare bene e la buona tavola e' una opportunità per conquistare nuovi mercati. Lavorare con complementarieta', piu' che concorrenza, è un segno importante per far vincere il
made in Italy e l'economia del Mezzogiorno. Il Siaft ha evidenziato le capacita' del sistema camerale di fare sistema, con quattro Camere di commercio del Sud insieme per promuovere risorse importanti e di qualita', grazie al sistema di Mondoimprese, che ha sostenuto questo processo. Sono certo che questa esperienza si potrà estendere verso altre Camere di commercio. Cercheremo di valorizzare questa esperienza attraverso il sistema camerale e la ristorazione nel mondo grazie alle sinergie con Ice, Unioncamere, Ministero per il commercio estero''. La sinergia tra gli enti camerali del Sud è stata evidenziata dal presidente della Camera di commercio di Matera e presidente di Unioncamere di Basilicata Angelo Tortorelli. «Siamo stati -ha detto Tortorelli- i pionieri di questa scommessa, che spero possano essere accolte da altri enti camerali». «Per la Basilicata -ha detto il vice-
Gli imprenditori presenti ieri a Palazzo Viceconte
presidente nazionale di Unioncamere e presidente della Camera di commercio di Potenza, Pasquale Lamorte- lavorare in sinergia con altre realtà camerali del Mezzogiorno è una grande opportunità di rafforzare i processi di internazionalizzazione avviati e di promuovere le nostre produzioni tipiche sui mercati stranieri». matera@luedi.it
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Mercoledì 27 gennaio 2010
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Agenda
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Nuovo organo a canne
Giornata della Memoria
Giornata della Vita
Libri del Parco della Murgia
E’ previsto per sabato alle 19,30 nella chiesa di S. Maria Annunziata a Piccianello, il concerto di inaugurazione del nuovo organo a canne. All’organo ci sarà Francesco Altieri. Si esibirà il Coro della Polifonica materana “Pierluigi da Palestrina”. Il concerto sarà diretto dal mastro Carmine Antonio Catenazzo. L’organo è stato sistemato sulla navata destra della chiesa ed ha richiesto particolari misure per il montaggio dal momento che la struttura è molto delicata. L’operazione è stata effettuata dallo stesso maestro artigiano che ha realizzato l’organo.
SI terrà oggi alle 10 nella sala consiliare della Provincia di Matera, l’incontro con alcune classi di scuole materane per celebrare la Giornata della Memoria su iniziativa dell’Associazione Tolbà. L’incontro si inserisce nell’ambito delle manifestazioni previste in occasione delle celebrazioni. In tutta la città, oggi, si susseguiranno le iniziative pe ricordare le vittime della Shoah. Nel corso della giornata si svolgeranno, inoltre, concerti e celebrazioni per non dimenticare il sacrificio delle vittime della persecuzionenazista.
L’UFFICIO diocesano per la pastorale della Famiglia comunica organizza in occasione della XXXII Giornata Nazionale per la Vita, con la collaborazione e partecipazione di tutti i movimenti presenti nel territorio, un rosario itinerante dal titolo "La forza della vita una sfida nella povertà". Il rosario avrà luogo sabato 06 febbraio alle ore 20.00 con partenza da piazza S. Francesco d'Assisi. La processione attraverserà le strade del centro della città e si concluderà nella chiesa di S. Domenico dove ci sarà un momento di preghiera.
SI TERRÀ domani alle 18 nella sede del Circolo La Scaletta la presentazione dei volumi della Collana Parco Murgia: “Guida agli insetti del Parco della Murgia materana” (di Eustachio Tarasco, Oreste Triggiano, Vito Santarcangelo, Angelica Cannone, Eustachio Vicenti e Giuseppe Palmisano) e “Gli insetti e altri piccoli animali nella tradizione popolare materana” di Giuseppe Gambetta. Nel corso dell’incontro sono previsti gli interventi di Franco Stella, presidente della Provincia di Matera, di Ferdinando Mirizzi , Vito Santarcangelo e Roberto Cifarelli. L’iniziativa rientra nell’ambito degli appuntamenti del Parco.
AZIONE CATTOLICA
TREKKING FALCO NAUMANNI
Partecipazione e società convegno il 29
A spasso di notte nella magia della Murgia
L'AZIONE Cattolica della Diocesi di Matera-Irsina ha organizzato venerdì 29 gennaio alle 18,30 alla Mediateca provinciale il convegno sul tema "Partecipazione e consenso per costruire la città". Relatore dell’incontro sarà Mario Di Costanzo, ex assessore del Comune di Napoli ed attuale Direttore dell'Ufficio per il Laicato della Diocesi di Napoli. Concludera' i lavori l'arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, Mons. Salvatore Ligorio. L'iniziativa che si terrà a Matera venerdì 29 gennaio, apre un ciclo di numerosi incontri che l'Azione Cattolica diocesana sta organizzando per prepararsi alla 46° Settimana sociale dei cattolici, che si terrà a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre 2010 e si svilupperà intorno al tema "Cattolici nell'Italia di oggi. Un'agenda di speranza per il futuro del paese". Quest'anno la settimana è preceduta da un lungo cammino "di discernimento" che si svolgerà in tutta Italia, che ha lo scopo di concentrare l'attenzione su alcuni problemi cruciali, dalla soluzione o dalla mancata soluzione dei quali dipende la forma del Paese futuro. I problemi individuati dagli organizzatori dell’iniziativa sono 5 e sinteticamente possono essere così indicati. Lo stato della cittadinanza e della democrazia, la trasmissione tra le generazioni dei valori e della cultura, la capacità del Paese di produrre beni e servizi e la coscienza dei limiti della produzione, la coesione sociale misurata sulla capacità di riconoscere le fragilità e differenze di ciascuna persona umana, il riconoscimento pubblico del rispetto e della cura verso l'eccedenza della vita umana e verso le relazioni che la generano. I temi affrontati nell’ambito degli incontri che sono in programma saranno oggetto di riflessioni in incontri pubblici, alla luce dei problemi del nostro contesto territoriale. Per provare a rispondere alla domanda su quale sia la condizione reale della nostra cittadinanza, l'Azione Cattolica ha sollecitato l'intervento di Mario Di Costanzo, che affronterà il tema e rifletterà con i partecipanti alle differenti iniziative sulle dinamiche della partecipazione e della costruzione del consenso nel nostro territorio. Referente dell'iniziativa: Dott. Eustachio Di Simine. matera@luedi.it
Sabato prossimo 30 Gennaiol’associazione Trekking Falco Naumanni propone un'escursione in notturna presso il Parco della Murgia Materana (Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano ). Meta di questa escursione è la scoperta della Murgia Materana sotto un'altra luce, quella della luna, stimolando i cinque sensi nell'oscurità, quando la percezione del circostante muta così come lo stato d'animo: rumori e suoni, odori e profumi, la riscoperta di passi misurati e pronti sul sentiero appena visibile in un ambiente a toni sfocati sono alcuni obiettivi di questa “scoperta” che ogni trekker avrà modo di sperimentare nell'animo e nel fisico. Importante pertanto essere predisposti all'ascolto ed al silenzio dei luoghi attraversati possibilmente limitando al minimo l'uso di fonti luminose artificiali. Sono obbligatorie le scarpe da trekking ed un abbigliamento adeguato alla notte invernale (guanti, berretto di lana, giaccone ed eventualmente anche una copertina); consigliati: ghette, bastoncini telescopici e una torcia elettrica o meglio frontale (da impiegare solo in caso di necessità). Si raccomanda inoltre di portare dell'acqua e soprattutto bevande calde, come il tè o brodo. Le previsioni del tempo sono incerte, sicché è obbligatorio per i partecipanti essere presenti alla riunione di pre-escursione venerdi 29 gennaio nella sede dell’Associazione in via F. D'Alessio n.21 quando si darà conferma dell'escursione oppure la stessa sarà rinviata a causa delle condizioni meteo avverse. Non saranno ammessi coloro che non possiedono l'attrezzatura minima indispensabile o che non saranno ritenuti in grado di partecipare dagli organizzatori. I coordinatori dell'escursione possono modificare il percorso programmato o spostare o annullare l'escursione a causa di sopravvenute necessità. Le prenotazioni potranno essere effettuate entro venerdì 29 gennaio e fino alla concorrenza dei posti disponibili; per i non soci è previsto un contributo di 6 euro. Non saranno ammessi a partecipare all'escursione i non iscritti all'associazione che non si siano preventivamente iscritti e versato il relativo contributo. I non soci dovranno inoltre sottoscrivere entro venerdì 29 gennaio la liberatoria non essendo coperti da assicurazione. Ulteriori dettagli su www.falconaumanni.it. matera@luedi.it
Fabio
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
ENTE PARCO DELLA MURGIA
CINEMA
Gravina ancora inquinata
Comunale Matera - 0835334116 Avatar ore 17,00-21,00
Kennedy Matera - 0835334116
Gerardo Maria
Nine ore 17,00-19,15-21,40
Duni Matera - 0835331812 Io Loro e Lara ore 17,50, 19,45, 21,40 Il quarto tipo 20,00; 21,45 Patron Antonio Matera La prima cosa bella ore 17,30- 19,30- 21,30
Andrisani Montescaglioso - 0835208046
programmazione al botteghino
Della Valle Ferrandina - 0835755226 La principessa e il ranocchio ore 18,00 Hachiko ore 21,30
Sul calendario puoi leggere le date importanti,ma quelle da non dimenticare sono scolpite nel mio cuore. Per te Fabio, l'augurio che ogni piccola e grande cosa che il tuo cuore desidera,possa realizzarsi. Buon compleanno amore mio. Ti Amo. Dalla tua Raffaella
E’ nata un’altra luce di vita, che illumina da ieri papà Paride e mamma Lidia...Auguri da tutti gli amici a loro, ai nonni e agli zii.
Una delle passeggiate organizzate dall’associazione Trekking Falco Naumanni e in basso la conferenza stampa di presentazione delle escursioni
E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
A DISTANZA di oltre sei mesi dall’incontro in Regione per fare il punto della situazione sullo stato di inquinamento dei torrenti Jesce e Gravina, il Presidente del Parco della Murgia Materana, Roberto Cifarelli, invita la stampa, le associazioni ambientaliste e la cittadinanza attiva per sabato 30 gennaio ore 10 in Piazza San Pietro Caveoso ad una conferenza stampa pubblica per riproporre il tema della sensibilizzazione delle autorità sull’inquinamento dei due torrenti che attraversano il Parco della Murgia Materana. L’Ente Parco, nei prossimi giorni, promuoverà una serie di iniziative. Sabato 6 febbraio a contrada Pianelle (Montescaglioso) verrà inaugurato il Centro Visite e il Centro di Documentazione sulla Riforma Agraria, presso l’ex scuola rurale. Sarà l’occasione per organizzare, in collaborazione con il CEA di Montescaglioso e le scuole “La festa degli Alberi”. Nella stessa giornata sarà, infine, presentato il quaderno “Matera e Montescaglioso tra lotte contadine e riforma agraria”, curato da Luigi Verdone. La giornata di domenica 7 febbraio sarà dedicata a ’’una passeggiata nel Parco della Murgia materana’’. E’ in programma, infatti, un percorso a piedi e in bicicletta di andata e ritorno, nella pista campestre che da Parco dei Monaci conduce a Villaggio Pianelle attraverso il vecchio tracciato delle Ferrovie Calabro Lucane. L’iniziativa si svolge in collaborazione con il Centro di Educazione Ambientale di Montescaglioso. Il calendario delle manifestazioni dell’Ente Parco prevede anche giovedì 28 gennaio la presentazione dei due volumi della collana Parco Murgia: “Guida agli insetti del Parco della Murgia materana” e “Gli insetti e altri piccoli animali nella tradizione popolare materana”. matera@luedi.it
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Avatar JAKE SULLY è un marine costretto su una sedia a rotelle che accetta di trasferirsi sul pianeta Pandora (distante 44 anni luce dalla Terra) in sostituzione del fratello morto. Costui era uno scienziato la cui missione era quella di esplorare il pianeta mediante un avatar. .
La prima cosa... UN AMARCORD in salsa livornese, con il caratteristico umorismo pungente di Paolo Virzì. Nella famiglia Michelucci, la presenza di una madre bella finirà per travolgere tutti, fino ad un'inaspettata riconciliazione.
Il Riccio RENÉE è la portinaia di un elegante palazzo parigino, popolato da ricchezza e vacuità.
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Vezzoso via Lucana 289 0835/310004
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111
118 0835253111 0835 253212 800216916
800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
0835 253111
Asm
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087 STANO CUCINA CASARECCIA 0835-344101
TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847
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Avatar Io Loro e Lara
Mercoledì 27 gennaio 2010
La Pielle riparte dall’Invicta Impegno casalingo invece per la Corema che ospita la Vito Lepore Potenza UNA SQUADRA imbattuta ed un’altra che segue immediatamente in classifica. Sono giorni di preparazione e costruzione per le formazioni materane che partecipano al campionato di serie D e che hanno finora dominato per larghi tratti la scena ben sostenuta dal Salandra di coach Pierino Daraio pronto a fare da terzo incomodo e a costruire una squadra in grado di puntare molto in alto. La prima parte della stagione costituisce certamente un momento di bilanci per le formazioni in campo. La Pielle con otto vittorie in altrettante partite ha di certo più di un motivo per ritenersi sostanzialmente soddisfatta. Solo il caso fortunato del match di Salandra vinto solamente per problemi nell’utilizzo della struttura dei padroni di casa ha agevolato in qualche modo il cammino della formazione di coach Cotrufo che per il resto sta trovando la strada sostanzialmente spianata e priva di ostacoli importanti. Anche la vittoria nel derby cittadino costituisce un motivo ulteriore di soddisfazione e la concreta possibilità della società materana di riuscire a guardare al futuro con il massimo dell’ottimismo possibile. Il prossimo impegno sabato alla ripresa del campionato vedrà la formazione di Cotrufo in campo a Potenza contro il coriaceo e temibile Invicta Potenza.
Le due squadre di serie D della Virtus Corema e della Pielle
Numeri in positivi sono tutto sommato anche quelli su cui può contare la Corema Virtus Matera che con otto punti e sole due sconfitte è stata autrice di un avvio di stagione di assoluto rispetto. «Alla fine del girone di andata, bilancio più che positivo per la Co.Re.Ma., il secondo posto è quanto avevamo programmato ad inizio stagione», spiega al “Quotidiano” coach Conterosito, «tanti
buoni auspici per il bel gioco espresso, partita di Potenza a parte. Nelle ultime partite abbiamo dimostrato di essere competitivi e con il passare del tempo stiamo trovando il giusto amalgama tra giovani e meno giovani. Nell'ultima partita, abbiamo inserito un altro giovane di belle speranze, Renato Buono, che ha risposto in una partita non facile
con 7 punti e tanti assist per i compagni in quindici minuti di gioco». Sono proprio quelle che si riferiscono alla linea verde dei vari Merletto e Buono, le notizie più positivi in casa Corema a fronte di un gruppo sostanziamente costituito da molti giocatori di esperienza. «Ora al rientro un altro test importante con la Vito Lepore, squadra con la classifica bugiarda, che ha in squadra gente in grado di fa-
re la differenza, soprattutto sotto canestro, e quindi ci aspetta una partita non facile». Infine un ulteriore innesto per impreziosire il roster materano. Lo annuncia proprio coach Conterosito. «Notizia dell'ultima ora è il ritorno di Vito Magri, reduce dalla prima parte di campionato disputata con l'Olimpia Altamura, darà man forte a De Gioia e Grassani sotto le plance».
GIOVANILI
Under 17 e Under 15 Note positive dai due team Risultato facile nell’esordio con il Bernalda
Doppia e preziosa vittoria Largo successo nell’under 13 di Rvm e Rf Group Virtus la Pielle col piede giusto RVM SERV. FRANCAV.
78 56
RVM SERVICE VIRTUS MATERA: Buono 7, Auletta 1, Zielli 2, Carlucci 14, Merletto 42, Bortone n.e., Elettrico 2, Martino 6, Casamassima 4, Gravela n.e. All. Conterosito. SOAVEGEL FRANCAVILLA: De Leonardis 16, Tursi, Di Coste, Di Palmo, Urso 17, Solito 4, Scarafila n.e., Scialpi, Simeone 4, Intermite n.e., Maci 2, Puglia 13. All. Santoro. ARBITRI: Volgarino e Schena di Castellana PARZIALI: 13 - 16, 35 - 28, 57 -43, 78 - 56
RF GROUP SANTERAMO
74 47
RF GROUP VIRTUS MATERA: Stano 29, Latorre 18, Auletta 6, Petralla, Bortone 4, Scorza, Velletri 15, Gravela, Miriello 2, Santochirico n.e. All. Conterosito. MURGIA BASKET SANTERAMO : Cardetta 2, De Benedictis 2, Paradiso 7, Perniola 2, Tamborra 12, Forese 2, Dote, Loiudice 6, Picerno 8, Pepe, Di Fonzo C. 2, Di Fonzo E. 2. All. Di Toma. PARZIALI : 21-13, 34-23, 56-39. 74-47 ARBITRI : Spano di Sannicandro e Caldarola di Ruvo
Luciano Cotrufo
COMINCIA nel migliore dei modi il girone di ritorno della Virtus Matera nel campionato under 17: i ragazzi di Conterosito hanno superato il quotato Francavilla per 78 a 56 Prima frazione in salita per i ragazzi materani, in partita solo grazie alle bombe di Carlucci (4 su 5 per lui alla fine del match). Un avvio lento per i materani che restano costretti a rispondere punto su punto alle iniziative del Francavilla e che riescono a fare la differenza solamente a metà della seconda frazione di gioco. I sinnici sono più incisivi grazie alle penetrazioni di De Leonardis che realizza 9 punti di fila e favorisce il vantaggio ospite alla fine del primo quarto per 16 a 13. Nella seconda frazione Matera rientra in campo più determinata e con super-Merletto riesce a scardinare la difesa degli ospiti. Il break di 12 a 2 permet-
te alla Virtus di andare al riposo in vantaggio per 35 a 28. Nell terzo quarto la Virtus gestisce la partita e allunga in doppia cifra i punti di vantaggio: 57 a 43 è il risultato finale della terza frazione. Ultimo quarto con Matera che non concede spazio alla rimonta dei brindisini e grazie alla grande vena realizzativa di Merletto, 42 punti per lui, chiude la sfida con un convincente 78 a 56. Non è diverso l’andamento della sfida che vede la formazione materana prevalere decisamente sul Santeramo nel torneo under 15 eccellenza. Al termine di una sfida sostanzialmente dominata e che non è nei fatti mai stata in discussione vista la superiorità della formazione materana. Vittoria salutare per la Virtus contro il Murgia Basket Santeramo, 74 a 47 il punteggio finale. Partita non facile per i
materani nei primi due quarti con Santeramo che riesce a rientrare più volte in partita dopo i break materani e riportarsi a due punti di distacco a metà secondo quarto sul 28 a 26, prima del nuovo allungo dei padroni di casa sul 34 a 23, punteggio con il quale si andava a riposo. Nella terza frazione ancora Matera che si porta avnti di ben diciotto lunghezze, Murgia Basket che tenta nuovamente di riportare lo svantaggio a meno di dieci punti, ma negli ultimi due minuti del quarto si scatenano Latorre e Stano, per loro 29 e 18 punti alla fine del match, che portano le due suadre in panca con il vantaggio Virtus di 56 a 39. Ultimo periodo di gioco con i padroni di casa bravi a controllare il vantaggio e a portare a casa dopo due sconfitte consecutive una vittoria importantissima sia per i due punti che per il morale dei giovani atleti di coach Conterosito.
PIELLE BERNALDA
Giampaolo Ambrico
105 25
PIELLE MATERA: Grieco 4, Loperfido R. 8, Ferri 12, Cospito, Bizzaro 12, Loperfido G. 13, Donvito 8, Marchitelli 13, De Palo 8, Tornese 9, D'Ercole 18. All. Giovanni Papapietro PALL. BERNALDA: Di Biase 3, Troiano, Zaza, Prete, Pacciani 10, Santandrea 7, Castano L., Russo V.1, Russo N, Campagna 2, Bevilacqua, Castano P. All. Domenico Paradiso ARBITRO: Di Lecce di Matera PARZIALI: 31-0, 55-9, 899, 105-25 INIZIA nel migliore dei modi l'avventura della Pielle Matera “A” nel Campionato Regionale under 13. Un campionato nel quale la crescita della formazione di coach Papapietro ha dato frutti molto positivi.
I giovanissimi piellini allenati da Giovanni Papapietro si sbarazzano agevolmente dei pari età del Bernalda chiudendo il match con un sonoro +80; ma al di là del risultato è stata una partita giocata a viso aperto da tutte e 2 le squadre e molto combattuta, con i materani che si sono dimostrati superiori su entrambi i lati del campo. Il risultato più importante per la giovane formazione materana è quella che dimostra una certa crescita e il lavoro quotidiano che la Pielle sta facendo con i ragazzi più giovani. I ragazzini di Papapietro spingono subito sull'acceleratore e non danno la possibilità ai bernaldesi di giocare come sanno, e chiudono i primi 10 minuti sul 31 a 0, con una difesa aggressiva e sbagliando poco in attacco. Nei restanti 30 minuti i materani continuavano a
giocare con la stessa intensità ed aggressività lasciando poco spazio agli avversari, e chiudendo la partita con il punteggio di 105 a 25. Ottima prestazione di tutti i ragazzini materani, che hanno messo in campo gli insegnamenti dati dal loro coach durante questi mesi in palestra, tra cui spicca l'ottima prestazione del giovanissimo Lorenzo D'Ercole che mette a referto 18 punti e vari assist per i suoi compagni. Ciò che ha colpito di più, è stato l'atteggiamento dei ragazzi in campo, infatti nonostante il divario nel risultato, c'è stato massimo rispetto tra i ragazzi e gli allenatori; e questa è stata la vittoria più importante vista al Palazzetto di Lanera domenica mattina, dove non ha trionfato solo una squadra, ma la sport in generale! A quest’età è la cosa più importante di tutte.
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32 Basket Finito il periodo di pausa con le materane avanti, da sabato si torna in campo
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Il suo motto era: “Mai inchinarsi al potente di turno”
Assessore contro ex consigliere
L’ultimo saluto a Rocco Musillo storico partigiano di Pomarico
Nuovo campo e vecchie diatribe a Miglionico
POMARICO - Lo storico partigiano diPomarico, RoccoMusillo, non c’è più. “E se io muoio, da partigiano, tu mi devi seppellir”. Queste parole di “Bella ciao” avrebbe sicuramentevoluto avereRoccoMusillo, classe 1916, nel momento ultimo della sua scomparsa. E durante il rito funebre. A dire nuovamente, a testimoniare con la forza d'un insegnamento non imposto ma voluto da molti di noi, che chi ha vissuto dedicandosi “non al denaro, non all'amore né al cielo”, porta dentro una coerenza che l'umanità dovrebbe custodire, e di questa farne materia quotidiana. I funerali si sono svolti nei giorni scorsi. Rocco Musillo, il partigiano “Nunzio” (era questo il nome di battaglia che tante volte c'aveva ricordato) che combatté il Fascismo e fu una delle tante molecole del Comitato di Liberazione Nazionale, s'è ne andato domenica 24 gennaio; finito d'esistere per il corpo, mentre respirava le ultime gocce di vita all'ospedale di Matera. Per impa-
Rocco Musillo
starsi semplicemente con la terra che ha sempre amato e che per lui significava natura e memoria. Ricordiamo le parole, che anni fa, all'alba del suo novantesimo compleanno ci regalò per un'intervista. Rocco era ancora in buona salute, nonostante l'età. Fu felicissimo di raccontare almeno una parte delle sue tante esperienze dei tempi delle guerra.
Come di prima di questa. Di dopo le lotte. Prima di diventare partigiano, Rocco insieme a migliaia d'altri poveri figli dell'Italia presa a tradimento fu mandato su tanti fronti. Il momento più atroce, sicuramente, fu quello russo. Dove il freddo imbattibile era mitigato dagli incontri con donne che “erano uguali a quelle dei nostri paesi del Meridione”, donne pronte ad accogliere nonostante la divisa da invasore e con i tratti della povertà che assomigliavano a quelli tangibili nella Pomarico di quei stessi anni o in tanti altri angoli del vasto Sud. Rocco, una vita da comunista tutt'altro che asservita a fare da portatore d'incensi ai capi di partito, sempre pronto a spegnere la parte più macabra dell'ideologia, era e sarà per sempre l'esempio dell'uomo libero per eccellenza. Per eccellenza, ma alla maniera dell'umiltà che costantemente cercava di passare ai suoi compaesani e a quei viaggiatori che hanno avuto la fortuna di conoscerlo di persona. Fra le cose più belle del parti-
Ciccimarra alla guida del Pdl di Ferrandina FERRANDINA - Il circolo del Pdl di Ferrandina si rinnova. Staffetta alla guida del partito di Berlusconi. L’ex consigliere provinciale, attualmente membro della direzione provinciale, Saverio Ciccimarra, è stato nominato coordinatore unico, dopo la fase costituente del partito in cogestione con Giovanni Sinisi che assume il ruolo di vicario. Rinnovato anche l’intero direttivo cittadino: tesoriere è Giuseppe Montefinese, coordinatore del movimento giovanile è Gianni Montefinese. Gli altri componenti della direzione cittadina sono Antonella Lomartire, Giuseppe Trupo, Olimpia Morollo, Giovanni Parziale, Piero Lo Ponte, Antonio Siati, Tommaso Montefinese, Egidio Luongo e Nicola Cernusco. «Il Pdl - ricorda il coordinatore Ciccimarra - non ha al momento rappresentanti in consiglio comunale, ma questo non ci ha mai scoraggiati, poiché abbiamo sempre vigilato sull’operato della giunta Ricchiu-
ti non facendo mai mancare ai ferrandinesi, attraverso incontri, assemblee, volantini e comunicati stampa, la nostra voce critica su quanto non viene svolto e abbiamo proposto sempre, con metodo costruttivo, un’alternanza all’attuale modo di amministrare Ferrandina». Ma l’azione del Pdl è rivolta anche al sempre maggiore coinvolgimento dei concittadini alla vita pubblica. Il Partito della libertà, a tal proposito, è in questi giorni impegnato con il tesseramento, con l’obiettivo di avvicinare alla politica nuove energie pronte a spendersi per il bene della comunità. I militanti, invece, assicura Ciccimarra «con entusiasmo, si preparano alle prossime elezioni regionali con la consapevolezza che la Basilicata merita un governo più efficace che rilanci finalmente il territorio». Margherita Agata m.agata@luedi.it
giano Rocco Musillo, uno degli ultimi che ci stanno lasciando, in quanto mai sarà possibile sintetizzare in un breve scritto tutto il suo lascito, di sicuro possiamo -e in special modo in questi tempi giovani e antichi- prendere ora il messaggio più grande: non dobbiamo essere servi. «Quando ero bambino -ci disse in quell'intervista Roccopure a Pomarico uno dei tanti don imponeva, non sempre chiedendolo espressamente, ai contadini di questo mio paese di scappellarsi di fronte alla sua persona. Io questo non lo sopportavo. Tanti, compresa mia madre, erano e si sentivano costretti a regalare parte dei pochi beni che avevano a questa gente che contava». I signorotti purtroppo, come sapevi, caro Rocco, ci sono ancora. Per questo motivo, fino a quando ne ha avuto la forza, Rocco Musillo ha continuato a ripetere che mai più dovremmo inchinarci davanti ai potentiditurno. Ungiornosaremo veramente capaci tutt'insieme di non farlo? Nunzio Festa
Pisticci
Un furto sventato dai vigilanti PISTICCI - Nella tarda serata di lunedi, il servizio dell'istituto di Vigilanza de “La Rondine” di Marconia, ha sventato un furto all'interno di un sito di pannelli fotovoltaici, in contrada Puliceto. Grazie al servizio di video-sorveglianza, la Centrale Operativa dell'Istituto di Vigilanza ha contattato la pattuglia di zona in servizio, che si è recata sul posto nel giro di pochi minuti, sorprendendo un gruppo di individui che avevano già smontato e poggiato a terra cinque pannelli fotovoltaici. Sorpresi in flagranza di reato, i ladri si sono dileguati tra i boschi, facendo perdere le loro tracce, mentre la pattuglia del servizio di vigilanza ha chiesto l'intervento dei carabinieri.
MIGLIONICO - Botta e risposta tra l’assessore comunale al Bilancio di Miglionico, Domenico Guidotti, e l’ex consigliere con delega allo sport, Franco Perrino. L’oggetto è il nuiovo campo sportivo di Miglionico, inaugurato domenica scorsa. «In questi anni -sostiene Domenico Guidotti- se ne sono dette tante su questa struttura, ma è bene fare dei chiarimenti. Oggi tutti cercano di accreditarsi come i padrini del campo sportivo. Targhe fasulle vengono commissionate per esaltare eventi mai accaduti. Io credo che ci siano solo 2 categorie di persone a cui va reso il merito della realizzazione dell'impianto. I tanti volontari dell'associazione sportiva Miglionico Calcio, che da anni lavorano per promuovere lo sport a Miglionico. Dirigenti e membri dell'associazione dedicano il loro tempo e la loro passione per garantire la quotidiana manutenzione dell'impianto, per seguire le decine di ragazzi che praticano lo sport, per assicurare le risorse economiche necessarie ad iscrivere le squadre ai rispettivi campionati. L'altro doveroso ringraziamento va ai cittadini di Miglionico che stanno pagando i 330mila euro di mutuo necessari alla realizzazione dell'impianto. Con un sacrificio economico di circa 500 euro a famiglia la cittadinanza contribuisce a rendere possibile tutto questo». Tempo fa con una petizione popolare fu proprio l'associazione Miglionico Calcio a lanciare l'idea del nuovo campo sportivo. La società ha spinto affinché si programmasse l'intervento. «La vecchia amministrazione -conclude Guidotti- che avrebbe potuto in 5 anni, fare richiesta alla Regione Basilicata per ottenere dei fondi, ha scaricato sui miglionichesi l'intero costo dei lavori in un momento storico in cui il Comune era costretto a vendersi il patrimonio per non andare in dissesto. Per questo oggi rendiamo il giusto merito a coloro che, concretamente hanno reso possibile l'apertura dell'impianto sportivo». Caustica la risposta di Perrino: «Inizio da
quando l’assessore dice che fu il Miglionico Calcio a fare una petizione per chiedere, un impianto sportivo regolamentare, ma se i dirigenti del Miglionico sono onesti, sanno il perchè di quella petizione e chi consigliò loro di farla. Proprio l'assessore al Bilancio, allora consigliere di minoranza, appena appreso che nella volontà dell'amministrazione Borelli vi era l'idea di dare a Miglionico un impianto a norma, iniziò a fare ostruzionismo. L'assessore dimentica quando accusava il sottoscritto di far parte dell'associazione Miglionico Calcio e che era incompatibile la mia delega allo sport; diceva che l'unico mio obiettivo era quello di favorire la stessa associazione di cui io allora ne facevo parte, che dire adesso dell'assessore allo sport Piccinni, io direi che ben vengano uomini che fanno volontariato nello sport e che tutelano gli interessi dello sport facendo politica, tu invece assessore hai cambiato idea? Veniamo alla targa, che a dire dell'assessore è stata commissionata. Mi sembra un’offesa ai due tecnici, che in maniera trasparente e senza maliziare hanno fatto incidere una targa ricordo del tutto simbolica e senza voler accreditare padrini o altro. Per quinto riguarda la incapacità di fare politica della vecchia amministrazione, mi riferisco a quando Guidotti dice che avremmo potuto chiedere i fondi alla regione e non accendere un mutuo, dico: chiedili tu adesso i fondi e estingui il mutuo, sarà un operazione che i miglionichesi apprezzeranno e magari alle prossime elezioni ti voteranno a governatore della Basilicata; caro Guidotti, dire falsità è facile, infangare conbugiele personeèancora più facile. La verità sta nei cuori di chi conosce i fatti, che poi per momentaneo opportunismo non la dicono. A me interessa che a Miglionico ci sia un impianto sportivo a norma fatto con soldi pubblici che siano comunali o regionali sono soldi a mio avviso spesi benissimo». provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Complimenti all’avversario Scanzano
Un’altra vittoria con fair play MONTESCAGLIOSO - Con l' 10 inflitto a un coriaceo Atletico Scanzano (calcio di rigore trasformato al 5' del primo tempo da Ivan Carriero, seconda segnatura consecutiva dal dischetto e terza nella stagione), la Polisportiva Libertas ripete il risultato ottenuto in suo favore all'andata e porta a quattro le gare consecutive senza sconfitte (tre vittorie ed un pareggio). La squadra allenata da mister Nicola Menzano, dopo questo filotto positivo iniziato con il nuovo anno 2010, sale a quota 30 punti in classifica, che le consentono di mantenere la quinta posizione in classifica. La gara vedeva di fronte due squadre distanti 22 punti
in classifica e chi invitava a non prendere sottogamba la partita ha dimostrato di aver visto giusto: la squadra allenata da mister Calone, ha disputato una gara discreta e in alcuni momenti è andata molto vicina alla rete del pareggio, trovando l'opposizione del giovane portiere Lello Martino (all'esordio da titolare) su diagonale di Valinoti o la traversa, al 18' della ripresa, su conclusione di Palermo dalla distanza. Nel corso della gara, dal signor Di Noia di Potenza è stato accordato un calcio di rigore ai montesi, rivelatosi poi decisivo; ma avrebbero potuto esserne sanzionati altri tre, tutti nel primo tempo: due per i montesi per falli su Luigi Mangia e Ivan
Carriero e uno per gli ospiti ionici, per una trattenuta operata dal centrale montese Rocco Franco. Al termine della vittoriosa gara, la quarta casalinga su un totale di otto, il dirigente della Polisportiva Libertas Montescaglioso Enzo Natale, ha sottolineato il “grande carattere e il forte attaccamento alla maglia” dimostrato da tutta la squadra in una gara sicuramente non facile, nonostante ci fosse un ampio divario in classifica tra le due formazioni. Allo stesso tempo ha voluto complimentarsi con l'Atletico Scanzano per la gara disputata, evidenziando come gli ionici non meritino affatto l'ultima posizione in graduatoria e questo renda ancora più impor-
La Polisportiva Libertas Montescaglioso
tante l'affermazione della sua squadra. Il prossimo impegno vedrà i montesi, domenica 31 gennaio, alle 14.30, sul campo del Pescopagano (26 punti): all'andata la sfida giocata al Co-
munale terminò 2 - 2, lo stesso risultato con il quale è terminata la gara giocata a Balvano. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
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Grassano Iniziativa dell’associazione Amici del cuore rivolta agli studenti
Tra i banchi contro l’abuso di alcol GRASSANO - «Io non fumo: non mi fumo il cervello» questo lo slogan del progetto, contro l'uso e l'abuso di alcool e fumo tra i giovani, promosso dall'associazione Amici del Cuore di Grassano. Gli incontri nelle scuole sono partiti lunedi scorso nel Liceo Scientifico “D. Alighieri”di Matera e nell’Istituto Superiore “I. Morra”, poi si sono spostati presso l'Istituto tecnico Commerciale di Grassano nell'ambito del progetto scolastico “E’ bella la vita”. Il progetto si concluderà oggi con i ragazzi della la scuola media statale A. Ilvento di Grassano che seguiranno l'incontro in compagnia dei genitori, per favorire una sinergia d'azione tra famiglie (che resta il fulcro del progetto educativo), scuola, associazioni di volontariato, società scientifiche. Il messaggio che l'associazione amici del
cuore Grassano, insieme all'Heart Care Foundation e l'associazione Vivi la Strada,ha lanciatoèquellodi darevalore alla propria vita tutelandola da gesti inconsulti come il consumo di alcool e droga. «Non è semplice affrontare con i giovani queste tematiche - ha spiegato Lucia Bolettieri, presidente dell'associazione Amici del cuore di Grassano registriamo notevoli difficoltà. I giovani ascoltano, sembrano anche interessati ai postulati richiamati in alcuni spot ma poi è difficile mettere in atto i consigli pratici come divertirsi in sicurezza, non bere alcolici se ci si deve mettere alla guida e non fumare». «Non è semplice né scontato passare da una condivisione generica alla messa in atto di comportamenti salutari. ha continuato Bolettieri - Occorrerebbe
un'azione costante da parte di molti soggetti fra i primi le famiglie ed il mondo dell'informazione. Vi sono poi altri interessi anche legittimi quali quelli economici. Conciliare tutto non è semplice. Il nostro obbiettivo minimo è quello di fornire una corretta informazione, per dare ai ragazzi uno strumento di valutazione. Diciamo anche che la scelta di un comportamento salutare o dannoso è del singolo individuo, che non deve nascondersi poi dietro a motivazioni di comodo: il branco, gli altri e così di seguito». Ma cosa si chiede ai giovani? «Chiediamo ai giovani un'assunzione di responsabilità. Siamo ben consci di remare contro vento, questo non deve rappresentare una rinuncia, le difficoltà possono essere superate». Giovanni Spadafino
Gli Amici del cuore hanno promosso incontro contro l’abuso di alcol
Irsina La cooperativa “Avvenire” ha incontrato i cittadini durante una manifestazione pubblica
Differenziata, conto alla rovescia Entra in vigore il primo febbraio il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti IRSINA - Manifestazione pubblica da parte della cooperativa Avvenire di Irsina, per presentare alla cittadinanza il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, che diventerà operativo dal prossimo primo febbraio. Con l'ausilio di alcuni volontari dell'associazione culturale Terra di Sud, la cooperativa Avvenire ha iniziato nella mattinata di domenica, a distribuire l'opuscolo informativo, ed i contenitori che nei prossimi giorni andranno a sostituire definitivamente i vecchi cassonetti. Le informazioni alla comunità sul corretto funzionamento della raccolta è stato spiegato in un’assemblea pubblica nel municipio di Irsina, da parte della stessa cooperativa, e da parte di alcuni responsabili del Comune e con una distribuzione porta a porta dell'opuscolo. La raccolta differenziata dei rifiuti è diventato uno degli obiettivi prioritari per le amministrazioni comunali, alle difficoltà iniziali per riuscire ad organizzare la macchina operativa, rispondono i molteplici positivi aspetti, soprattutto in termini economici. Benefici che riescono ad abbattere i costi del 50% della spesa pubblica, fanno sapere gli addetti ai lavori: «Provvederemo noi stessi a distribuire i contenitori alla cittadinanza. - spiega Felice Garzone responsabile del cantiere di Irsina della cooperativa Avvenire Stiamo lavorando da tempo a questo progetto, che porterà importanti risultati alle casse dell'amministrazione comunale, e a tutta la comunità: toglieremo i cassoni grandi della spazzatura, penseremo a tutto noi nella raccolta e nella distribuzione dei cassonetti e dei sacchetti ecologici che non porteranno alcun aggravio di costi per i cittadini. Una città che raccoglie i rifiuti in modo differenziato - spiega Garzone - compie senz'altro un gran balzo in avanti, prima di tutto dal punto di vista sociale. E’ un nuovo modo di vivere che coinvolge obbligatoriamente tutta l la società. Educare i bambini all'importante compito della suddivisione dei materiali da scartare o da riciclare signi-
Tricarico Per i prossimi tre anni
Protezione civile Filomena Benevento riconfermata presidente Un momento dell’incontro con i cittadini
fica proiettare la società in avanti perché suddividere e riciclare i materiali vorrà dire insegnare a bambini di domani l'importanza della natura e principalmente partecipare in questo caso al suo rispetto. Attraverso l'opuscolo informativo che abbiamo di-
stribuito e con la nostra presenza - conclude Felice Garzone - siamo convinti di poter affrontare questa importante sfida che vedrà coinvolta tutta la città, a partire dal prossimo primo febbraio». Intanto se per gli organizzatori è tutto facile, per i cit-
tadini non è tutto così semplice. Tra le maggiori perplessità «il fatto di avere a che fare con molti sacchetti e avere orari ed appuntamenti da rispettare», come dicono i tanti presenti sotto il gazebo della cooperativa Avvenire. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
San Mauro Forte, “Buoni sport” dal Comune per le persone disagiate SAN MAURO FORTE - Il Comune di San Mauro Forte, assegnerà, a soggetti svantaggiati “Buoni Sport” per un importo complessivo di duemila ottocento euro. E' quanto rende noto un avviso pubblico a firma del capo dell'Area Amministrativa, dottor Egidio Lo Massaro, affisso nelle settimane scorse all'albo pretorio dell'ente, negli esercizi pubblici e sui muri del paese. La Regione Basilicata ha assegnato, infatti, al Comune di San Mauro Forte 14 “Buoni Sport” per un importo di 200 euro ciascuno. L'iniziativa fa riferimento al Programma regionale triennale per lo sviluppo dello sport valido per gli anni 2008/2010 e al Piano regionale annuale per lo sviluppo dello sport dell'anno 2009 in materia di «interventi per la promozione e il sostegno della pratica sportiva». I contributi potranno essere erogati a soggetti appartenenti a nuclei familiari che versano in condizione di disagio socio-economico. Scopo dell'iniziativa regionale è quello di avviare un processo di contrasto all'esclusione sociale di fasce di popolazione deboli del territorio lucano per questo i contributi dovranno servire esclusivamente al sostegno di coloro che siano impossibilitati
a provvedere in proprio a spese per l'esercizio della pratica motoria e sportiva. Prioritariamente, destinatari di questo intervento sono i minori, gli anziani e le persone diversamente abili. Gli interessati, residenti nel Comune di San Mauro Forte, potranno produrre istanza se aventi una situazione reddituale Isee relativa all'anno 2009 (periodo d'imposta 2008) e riferita all'intero nucleo familiare non superiore ad euro 11.305,72. Le domande, dovranno essere compilate su appositi modelli predisposti dal servizio sociale del comune e dovranno contenere, oltre al dato Isee, anche il certificato di iscrizione alle attività motorie e/o sportive, l'eventuale certificazione medica da cui si evince la disabilità o il disagio e la situazione familiare. Le domande dovranno pervenire, presso l'ufficio protocollo, entro il sette febbraio 2010 a pena di esclusione. Il Comune valuterà le domande secondo i criteri e le priorità stabiliti nel Piano regionale e predisporrà una graduatoria in base all'ordine di arrivo delle richieste. La graduatoria verrà trasmessa, entro il 15 marzo, alla Regione. Vito Bubbico
TRICARICO - «Dove c'è volontariato c'è spirito civico, fiducia negli altri, solidarietà. Dove cresceil volontariato, cresce il capitale sociale, cresce la correttezza e la ricchezza delle relazioni interpersonali, il rispetto di regole condivise». Filomena Benevento ha iniziato con le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella Giornata del Volontario la relazione di fine mandato, mandato immediatamente rinnovato dagli stessi soci a fine assemblea. E così per i prossimi tre anni il presidente della Protezione Civile diTricarico sarà nuovamente l'avvocato Filomena Benevento. Oltre al presidente sono stati eletti: Benny Centoducati - vice presidente e responsabile trasmissioni, Filomena Ditella segretaria, Franco Martinelli - economo, Tiberio Tassinari - responsabile automezzi, Catia Attanasi - responsabile scientifico, Luigi Tomacci - responsabile AIB (antincendio boschivo) e logistica, Antonietta Novellino - responsabile servizio civile e squadre di soccorso. Il tutto al termine dell'assemblea del direttivo tenutasi il 24 gennaio. Nella precedente assemblea dei soci Filomena Benevento aveva relazionato su quanto fatto dalla Protezione Civile sia a livello nazionale sia a livello locale. La relazione del presidente si è soffermata soprattutto sul primo aspetto. L'esperienza fatta in Abruzzo «è stata senzaretorica unforte momento di crescita personale, del gruppo locale che
ha mantenuto in piedi, in contemporanea, il sistema di base e quello emergenziale e del Gruppo Lucano a livello regionale, che ha potuto così rappresentare egregiamente la Basilicata a livello nazionale tanto da essereconsiderati puntadieccellenza per la capacità gestionale ed organizzativa dallo stesso Dipartimento Nazionale». Poi c'è stato il richiamo alla collaborazione con le forze dell'Ordine nella gestione delle manifestazioni che richiamano flusso di gente nel paese e la campagna di raccolta dei telefonini usati promossa dalla Magis Ong. Il passaggio su alcuni soci che hanno dato «la disponibilità a presenziare nella centrale operativa antincendio della Regione Basilicata e nel periodo estivo ci sono stati veramente pochi interventi di Antincendio Boschivo. Infine non abbiamo fatto mancare la nostra partecipazione ad eventi regionali di raduno e meeting internazionali». E infine «il canale comunicativo di Facebook, la sensibilizzazione e la promozione della cultura della protezione civile nel paese, e l'evento “Diamoci una scossa”, la partecipazione al Progetto di Perequazione Festival del bene comune che vede coinvolte tutte le associazioni del nostro paese ed alcune anche esterne oltre che professionalità specifiche; da qualche giorno ne abbiamo appreso il favorevole esito, e lo attueremo nel prossimo anno congrande responsabilità di gestione». Paolo Paradiso
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Bernalda La segretaria Russo: «Un punto di riferimento importante anche per le Comunali»
Regionali, il Pd spinge Renna Lettera della sezione di Bernalda ai vertici massimi e provinciali del partito BERNALDA - Francesco Renna candidato al consiglio regionale della Basilicata: questa la richiesta ufficiale del circolo cittadino del Pd di Bernalda. La notizia, che già era nell'aria, trova conferma in una lettera che il segretario del Pd di Bernalda, Nunziella Russo, ha prodotto agli organi di partito regionale e provinciale avente ad oggetto: “Riflessioni sulla prossima campagna elettorale marzo 2010”. La segretaria ricorda, nella sua nota, che nella città di Bernalda si vota a marzo e che è l'unica città della fascia jonica in cui ci sarà questa tornata elettorale. «In rappresentanza del Circolo di Bernalda e Metaponto -si legge nella lettera di Russo- mi permetto di sottoporre alla vostra valutazione alcune riflessioni e considerazioni emerse nel nostro Circolo e già comunicate alla Segretaria provinciale Anna Ferrara nella riu-
Corso Umberto I a Bernalda e Francesco Renna
nione del Direttivo del 4 dicembre 2009 in occasione di una sua visita alla Sezione di Bernalda. Riteniamo -continua il segretario del Pd - che sia necessario produrre il massimo sforzo, da parte di tutti, al fine di mantenere il Comune di Bernalda al centrosinistra! Abbiamo evi-
denziato il nostro iter al segretario provinciale, chiedendo al partito provinciale e regionale di dare una candidatura alle regionali di un candidato del nostro Circolo. Le motivazioni politiche che ci spingono a fare tale richiesta, con tutta la forza e la passione che si impone in
questi momenti, sono -in estrema sintesi- le seguenti: bisogna fare tutti gli sforzi per fronteggiare la campagna aggressiva del centrodestra per conquistare anche Bernalda; è da tanto tempo che Bernalda non ha rappresentanze nei consessi provinciali e regionali; negli
Montalbano verso le elezioni Si discute già sui componenti delle liste
Centrodestra avanti compatto Prime riunioni di coalizione per lavorare al programma MONTALBANO JONICO -. Dopo aver raggiunto un'intesa con Movimento per le autonomie, Fiamma Tricolore e alcuni consiglieri comunali civici sulla candidatura del pidiellino Enzo Devincenzis a sindaco di Montalbano Jonico per le prossime elezioni comunali, la coalizione di centrodestra si è già riunita nei giorni scorsi per definire i criteri di massima per la formazione dell'eventuale esecutivo. «L'intesa è stata raggiunta subito come si legge in una nota del partitosulla base della pari dignità di tutti i soggetti politici che formano la coalizione. Nella riunione delle delegazioni di venerdì scorso sono state nominate le due commissioni, che devono elaborare il programma e selezionare la rosa di candidati che comporranno la lista. Lunedì è stata già effettuata una prima riunione della commissione programma con una ricognizione delle cose per le quali l'attuale ammi-
nistrazione, guidata da Leonardo Giordano, ha rinvenuto i finanziamenti e le coperture finanziarie e per le quali si stanno elaborando i progetti esecutivi o svolgendo le gare d'appalto, base sostanziale di un programma cui si aggiungeranno nelle prossime riunioni altre indicazioni ed orientamenti per avviare la comunità di Francesco Lomonaco, dopo l'emergenza, verso il rilancio». L'elaborazione del programma e la costruzione della coalizione, si rende noto nel comunicato della coalizione, è aperta al contributo di tutti, associazioni e forze politiche che si ritrovano in un discorso coerente di alternativa al centro sinistra, Udc compresa. Sabato prossimo, 30 gennaio, si terrà un'assemblea di iscritti e simpatizzanti del Pdl per aprire la campagna tesseramento 2010 e fare il punto sulla situazione della costruzione della coalizione per le prossime elezioni. provinciamt@luedi.it
ultimi anni la nostra classe dirigente ha saputo crearsi quei consensi e quel rispetto diventando anche punto di riferimento per un territorio che va ben al di là degli stretti confini comunali. Non possiamo immaginare, se vogliamo guardare avanti con speranza, di buttare a mare la nostra classe dirigente che ci ha guidato alla non facile e scontata vittoria nella competizione elettorale delle Amministrative del 2004. Per arrivare al traguardo dell'unità politica della nostra sezione, dicevamo, si sono fatti passi in avanti. Anche perché c'è chi ha fatto passi indietro rimettendosi alla volontà e agli interessi del partito, lasciando le proprie certezze per aderire a un progetto più alto sì, ma anche più rischioso. Mettendosi in gioco anche “senza rete”! Infatti, non si è riproposta la candidatura a sindaco della città o alla provincia per dare il giusto spazio ad altri dirigenti all'al-
tezza di competere. Il progetto che la nostra sezione ha delineato, sin dal settembre 2008, è stato quello di puntare ad avere una rappresentanza e un ruolo istituzionale sovracomunale e catalizzare l'interesse politico di tutta la nostra città sul centrosinistra, utilizzando lo strumento delle Primarie per la scelta del candidato sindaco per il 2009. Il percorso che ci deve portare alla vittoria elettorale del 2010 noi lo abbiamo iniziato, ora è necessario completarlo per non inficiarlo! Per questo, a nome mio personale e per conto di tutta la sezione Pd di Bernalda e Metaponto chiedo -conclude Russo- ai massimi referenti politici e istituzionali del nostro partito di aderire alla nostra richiesta di avere una candidatura regionale nella persona del nostro ex sindaco Francesco Renna, attuale nostro riferimento sovracomunale». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Frammartino (Rc) sull’Olocausto
«L’antisemitismo è sempre grave» POLICORO - «Molti tendono istintivamente a rimuovere dalla propria mente e dalla propria coscienza gli atti e gli accadimenti piùspiacevoli conosciutinella propriavita, iricordi peggiori etraumatici, attraverso un processopsicologico di sostanziale auto difesa. Ecco perché molto spesso si tende a chiudere gli occhi di fronte al dramma, alla sofferenza dell'Olocausto , moto istintivo per proteggere noi stessi dalla violenza inaudita di una storia realmente accaduta, da un dramma di un recente passato, di dimensioni incredibili ed inaccettabili». E’il commento del segretario provinciale di Rifondazione, Ottavio Frammartino, nella Giornata della memoria. «Per questo -prosegue- è importante la Giornata della memoria per ricordare la Shoah che è stata un dramma non solo ebraica,ma universale;l'abiezionedell'odio edeldisprezzo pergli ebrei mostra l'infamia e l'imbecillità di odiare e disprezzare qualsiasi comunità umana. Una Shoah è sempre possibile, è sempredovunquein agguato,controchiunque;celebrando il 25 gennaio 2007 il Giorno della Memoria, il presidente Napolitano citava le parole di Primo Levi: "Pochi paesi possono essere garantiti da una futura marea di violenza generata da intolleranza, da libidine di potere, da ragioni economiche, da fanatismo religioso o politico, da attriti razziali". Ogni forma di antisemitismo è grave».
Calcio a 5 Serie D Grandi soddisfazioni per il giovane team
Scontro al vertice, l’Aurora trionfa TURSI CALCIANO
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AURORA “NICOLA RUSSO” TURSI: Pecora, De Marco, Corona, Fagnano, Vigliarolo, Padula, Stalfieri, Laita, Modarelli, Tantone, Sundas. POLISPORTIVA CALCIANO 2002: De Sopo, Greco, Atlante, D'Eufemia, Innella M., Novellino, Ietto, Scarcella, Innella N., Rossini, Pellicciaro. Allenatore: Vezzoso. Arbitro: Sisto di Bernalda. Note: Campo in erba sintetica e tempo freddo. Recupero: 1' nel pt e 2' nel st. Reti: De Marco (T) al 20' del pt; Fagnano (T) al 13', al 18' e al 20' del st; Padula (T) al 18' e al 19' del pt; Corona (T) al 6' del st; Tantone (T)
al 21' del st; Innella N. (C ) al 21' e al 28 del pt; Scarcella al 23' del st; autogol di Innella al 28' del pt e al al 16' del st. Nella ottava giornata del campionato di serie D di calcetto, l'Aurora Nicola Russo ha vinto in casa contro la squadra del Calciano. E' stato uno scontro al vertice, perché entrambe le squadre erano appaiate in classifica. Chi vinceva andava al primo posto. Si è giocato nel verde campo al “Tonino Parziale”. Presenti pochi spettatori, per via del grande freddo. La partita non è stata facile. Per quasi venti minuti, le due squadre si sono fronteggiate ad armi pari, come pure le occasioni da gol ci sono state per
entrambe le formazioni. I due portieri hanno faticato parecchio per contenere i tiri degli avversari. Poi i due gol di Padula hanno rotto il ghiaccio (anche perché la temperatura era molto rigida). Le giocate dei tursitani sono diventate più fluide, hanno acquistato maggiore sicurezza in campo, e si sono portati un bel vantaggio, quando l'arbitro Sisto ha fischiato la fine del primo tempo. C'è un buon controllo di palla da parte dei giocatori tursitani. Nella ripresa, sono entrati un po' tutti i giocatori del Tursi, gli ospiti hanno provato a reagire, ma ormai Corona e compagni si erano scatenati a suon di gol. E' stata una bella partita, giocata correttamente
L’Aurora Nicola Russo di Tursi
da ambo le parti, ed al fischio finale i giocatori ed i dirigenti si sono salutati con molta cordialità. Nelle fila della squadra di casa c'è stato il rientro di Modarelli, assente da un po' di tempo per
via di un infortunio muscolare. La squadra del veterano Stalfieri e compagni è molto affiatata e tutti loro contano di fare una bella figura in questo campionato. Salvatore Martire
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Nicola Genovese, 53 anni, era originario di Nova Siri. Oggi i funerali e la tumulazione in paese
Cade dalla finestra e muore Medico vittima di un tragico incidente in una struttura sanitaria dell’Inps a Lecce NOVASIRI- Doloreesconforto hanno colpito la comunità di Nova Siri, alla notizia della tragica morte di Nicola Genovese, lo stimato medico di 53 anni caduto lunedì da una finestra al primo piano del suo ufficio a Lecce. Per cause in via di accertamento, l’uomo, originario di Nova Siri, sposato e padre di un figlio, ha fatto un volo di sei o sette metri, schiantandosi violentemente contro il suolo. La situazione è apparsa subito particolarmente difficile ai sanitari, colleghi dello sfortunato, che la mattina, intorno alle 12, si sono immediatamente recati sotto il suo ufficio in via XXV Luglio, nel pieno centro di Lecce, a due passi da piazza Sant'Oronzo. E’ morto dopo poche ore. La dinamica di quanto accaduto ancora non è chiara, per ricostruirla con precisione sono ora al lavoro i carabinieri della stazione di Santa Rosa. Stando a quanto emerso finora, l'uomo era in servizio presso l'Inps, che si trova al primo piano del palazzo. Se si sia trattato di una caduta accidentale o altro saranno le indagini a stabilirlo; sta
Policoro Onlus GianFranco Lupo
L’ospedale civile “Vito Fazzi” di Lecce
Terremoto di Haiti Il cuore dei lucani si apre e dona aiuti
I coniugi Lupo sono i fondatori della Onlus
di fatto che il professionista è caduto giù da una finestra del suo ufficio, che si affaccia però su unastrada interna,via Maremonti, accanto alla chiesa di San Giuseppe. Si può solo immaginare la paurae il terrore, che devono aver provato i passanti quando hanno visto il volo del medico. I sanitari del 118, dopo aver constatato che il 53enne era ancora in vita, lo
hanno subito trasportato verso il “Vito Fazzi” di Lecce con codice rosso. Giunto all'ospedale, il personale medico gli ha prestato le prime cure, ha riportato fratture multiple su tutto il corpo. Poi il decesso. Nel suo paese d’origine, Nicola Genovese era molto stimato per l’appartenenza a una famiglia particolarmente nota. Amava il suo paese con tutta
l’anima, tanto da tornare tutte le volte che i suoi impegni lo consentivano. La salma è stata restituita alla famiglia, che oggi celebrerà i funerali nella città pugliese, ma Nicola sarà tumulato nel cimitero della sua Nova Siri e domani, alle ore 17.30 nella Chiesa Madre del centro storico, sarà celebrata una messa di ricordo. Antonio Corrado
Dai consiglieri Stigliano (Pdl) e Di Sanza (Pd)
Vigili del fuoco, sostegno alla petizione di Ferrara POLICORO - Condividendo l'iniziativa del consigliere comunale di centrodestra di Policoro, Giuseppe Ferrara, che sabato ha lanciato una petizione popolare in tredici comuni per chiedere il potenziamento del personale alla caserma dei vigili del fuoco nella città jonica, arrivano le prime note di sostegno dai politici locali. Il primo è del consigliere provinciale Pdl, Antonio Stigliano di Nova Siri: «Intervengo per sottolineare la necessità e l'urgenza di potenziare la capacità di intervento del Comando dei Vigili del Fuoco di Policoro, da realizzare mediante l'incremento del personale, che nella sua attuale dotazione risulta evidentemente sottodimensionato rispetto alle emergenze da gestire quotidianamente. E' del tutto superfluo -prosegue Stigliano- ricordare l'importanza e l'utilità degli uomini del Corpo dei Vigili del Fuoco e il primissimo ruolo sociale da essi svolto, chiamati a intervenire tempestivamente e in situazioni pericolose per salvare vite umane, per attenuare gli impatti negativi o evitare disastri ambientali sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Per garantire la sicurezza, l'incolumità delle persone e la salvaguardia dell'ambiente, maggiori impegni finanziari del bilancio statale, ma aggiungo regionale e provinciale, dovrebbero essere destinati prevalemente al Corpo dei Vigili del Fuoco. Ben venga, dunque, il potenziamento dell'organico del comando di Policoro, mediante l'innalzamento della categoria da D1 a D2 ed il raddoppio delle squadre di intervento da 5 a 9 unità per turno. Nell'analisi costi benefici, i vantaggi sociali saranno senza dubbio inestimabili». Dello stesso avviso anche il consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza di Policoro: «Ritengo -dichiara Di Sanza- che l'esigenza di ampliare la Caserma dei Vigili del Fuoco di Policoro sia una urgente necessità. Pertanto, mi è sembrato utile invitare, con una lettera, anche il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, a sostenere tale richiesta nei confronti del Ministero competente. Nel Comune di Policoro, infatti, è presente una Caserma dei Vi-
gili del Fuoco di categoria D1, con 5 operatori, che copre il carico di interventi di tutta la circoscrizione e spesso interviene anche fuori circoscrizione, a causa della posizione geografica che la colloca vicina ad altri territori. Gli interventi effettuati e registrati ogni anno sono più di 1.500. Rispetto a tale situazione -continua Di Sanza- appare evidente il necessario ampliamento delle capacità di intervento dei Vigili del Fuoco di Policoro. La mole di lavoro richiesta, infatti, dovrebbe essere svolta da una Caserma di categoria superiore, una D2 con 9 Vigili per turno. Con tale innalzamento di categoria da D1 a D2, e quindi da 5 a 9 Vigili per turno, potrebbero essere utilizzate due squadre per volta, sopperendo al carico di lavoro della circoscrizione dei 14 Comuni dei dintorni. Tra l'altro, la struttura di
Giuseppe Ferrara
Policoro può ospitare il personale che si richiede e il parco macchine esistente sarebbe già idoneo per le due squadre in partenza». provinciamt@luedi.it
POLICORO - Il terribile terremoto di Haiti il cui bilancio delle vittime è tristemente salito a 150 mila non ha lasciato indifferenti i lucani, popolo da sempre sensibile verso i più bisognosi anche perché un altro sisma nel novembre del 1980 colpì anche la Basilicata non numerosi morti e feriti. La macchina internazionale dei soccorsi si è subito messa in moto con aiuti umanitari che arrivano da tutte le parti del mondo. E tra le associazioni che hanno dato il loro contributo per gli haitiani c'è anche quella no profit Gian Franco Lupo “Un Sorriso alla vita” onlus, di Pomarico (MT), nata nel giugno 2005 con l'obiettivo primario di fornire un contributo ad ampio raggio, di tipo tecnicoscientifico di natura onco-ematologica nella nostra regione ma anche con la finalità nobile di tendere una mano ai più bisognosi, e dunque dal carattere umanitario e solidaristico: “Tutto è crollato: baraccopoli, ospedale, case portando le già povere popolazioni in una situazione che, dalle stesse crude immagini, appare disperata. Tra le persone adulte senza
case, feriti e mutilati, tocca il cuore l'immagine dei bambini dallo sguardo triste e spaurito. Sono quelli rimasti orfani. Il nostro cuore dice di aiutarli e di far presto perché ovunque l'infanzia deve essere protetta e ciascun bambino ha diritto alla gioia, spesso, indipendentemente dalle catastrofi naturali, negata a molti. Con spirito di solidarietà di fronte a questi eventi di estremo disagio umano, l'associazione si mobilita con un piccolo gesto, segno di amore per quei poveri figli dal cui volto trasuda sofferenza. È una piccola goccia nel mare della solidarietà che speriamo possa essere grande quanto l'oceano nei confronti di questi nostri fratelli meno fortunati di noi e ora ridotti allo stremo delle loro forze”, spiegano i soci della Onlus lucana di Pomarico, i quali aggiungono anche che la somma raccolta è di 10 mila euro e sarà consegnata direttamente alla Caritas della Diocesi di Tursi-Lagonegro nella persona di sua Eccellenza Monsignor Francesco Nolè. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Montalbano Studenti riuniti nella Giornata della Memoria
Per non dimenticare MONTALBANO - Ieri e oggi, due giorni dedicati dalle scuole di Montalbano Jonico alla Shoah, alla memoria di quanto avvenne sessantacinque anni fa, il 27 gennaio 1945, quando si aprirono i cancelli di Auschwitz rivelando all'intera umanità le immagini più tragiche dei più efferati delitti contro l'uomo. Oggi, ragazzi delle ultime classi delle scuole elementari e medie, raggiungeranno gli studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore “Pitagora” per portare in una sola assise tutti i lavori e le riflessioni realizzate in questi giorni durante le attività didattiche nelle proprie aule e con i propri insegnanti. E' un appuntamento che anche nelle scuole della città jonica si rinnova da dieci anni. Infatti, dieci anni sono passati da
quando fu chiesto all'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane di partecipare all'attuazione delle iniziative, promosse dalle istituzioni dello Stato italiano e in particolare dal Ministero dell'Istruzione, che avrebbero caratterizzato lo svolgimento di questa giornata. Oggi il Giorno della Memoria è diventato un'occasione fondamentale, per le scuole, di formare tanti giovani tramite una importante attività didattica e di ricerca. Attraverso la testimonianza trascritta dei superstiti al regime nazista, di quanti cioè hanno vissuto sulla propria pelle e hanno avuto la fortuna di sopravvivere lasciando alla memoria, ciò che mai nessuna tragedia, nessun totalitarismo avesse commesso contro l'uomo calpestando di questi carne e di-
L’ingres so di Ausch witz simbolo della Shoah
gnità. «Non si può pensare che tanto sia potuto realmente accadere- hanno dichiarato alcune ragazze di scuola media che nei giorni passati hanno approfondito l'esperienza della Shoahnon ci sono commenti se non la certezza che nessun popolo potrà mai più perdere di vista il valore
universale della fratellanza e dell'accoglienza anche delle diversità, etniche, religiose, ecc. dopo quanto accaduto nei giorni più bui che sono trascorsi in quei recinti dei campi di concentramento» Anna Carone provinciamt@luedi.it
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Calcio Continua ancora la crisi tecnica Anche Giovanni Trapattoni avrebbe molte remore ad accettare l’incarico
Juve senza certezze. Spunta Zac Inutile la corte a Benitez. Ferrara ancora in sella, ma delegittimato di TULLIO PARISI TORINO –Un conclave strano, quello bianconero: c'è una fumata bianca, in senso negativo, per Ciro Ferrara, nei confronti del quale i cardinali juventini hanno deciso la sfiducia. E ce n'è una nera per il successore, ancora misterioso, perchè anche si è registrato un nulla di fatto, nonostante la partita della giornata, giocata sulle scrivanie, abbia fatto registrare momenti vivaci. Si sono infatti susseguiti in modo febbrile i contatti con altri tecnici. Su tutti, Rafa Benitez, che la Juventus vorrebbe portare a Torino addirittura da subito, una missione praticamente impossibile, perchè lo spagnolo non è il tipo da dimettersi per lasciare all’improvviso i 'Reds' ancora impegnati in Premiership e Europa League. Ammesso che lo facesse, dovrebbe chiedere alla Juventus almeno lo stesso stipendio che gli spetta dal Liverpool per altri quattro anni, cioè 4,5 milioni. Non si vede inoltre quale sia, attualmente, il motivo che induca un tecnico di grande livello a scegliere Torino, visto che la squadra è declassata (rischia di non accedere alla Champions League neppure l’anno prossimo) e completamente da ricostruire, con risorse assai più limitate rispetto a quelle di grandi club concorrenti. La Juve, però ci sta provando: gli agenti di Benitez sono stati a lungo a colloquio con il presidente Jean- Claude Blanc, per verificare ogni possibile ipotesi. Ma anche gli altri contatti non si rivelano di semplice sviluppo. l’olandese Guus Hiddink, teoricamente, è libero (la Federazione russa ha già dato il proprio benestare per liberarlo), ma oltre alla cifra
(5 milioni), considerata esosa dalla Juventus, avrebbe anche chiesto pezzi pregiati sul mercato, che il club torinese non può garantirgli. Venire ad allenare Melo, Poulsen, Grosso, Grygera, Del Piero 35enne e Cannavaro 36enne, Giovinco, De Ceglie, i logori (sul piano fisico) Camoranesi, Trezeguet, Iaquinta, non consente in automatico di garantire risultati di livello, primo dei quali il raggiungimento della prossima Champions, oggi più che mai una chimera. Anche nel capitolo-traghettatori la dirigenza bianconera non ha vita facile: Giovanni Trapattoni, l’unico credibile, ha chiesto qualche giorno di riflessione, ma i suoi dubbi sono tanti. L’impressione è che Ferrara, pur delegittimato, resterà ancora abbastanza a lungo sulla panchina bianconera, per mancanza di alternative. Se il match di Coppa Italia giovedì sera a San Siro con l'Inter non è considerato indicativo (la sconfitta è uno dei risultati messi in preventivo e non aggiungerebbe nulla di drammatico alla situazione attuale), molto più importante diventa quello con la Lazio domenica sera e decisioni destabilizzanti in questi momenti si potrebbero rivelare un ennesimo boomerang. Lo stato d’animo di Ferrara è comprensibile: amarezza assoluta, anche perchè nessuno gli ha comunicato nulla di decisivo sul suo futuro. Oggi, intanto, infortunio numero 43 della stagione in casa Juve: si è bloccato Salihamidzic. Almeno, l’alibi di non aver mai avuto a disposizione la squadra titolare, a Ciro Ferrara spetta di diritto: sarebbe disonesto negarlo. In serata è spuntata l’ipotesi di Alberto Zaccheroni.
Livorno
Dietrofront Cosmi resta in panchina
Il tecnico dei Reds indeciso sulle proposte bianconere
Alberto Zaccheroni: nella serata di ieri si è parlato di lui alla Juventus
In palio la finale di Wembley per la Curling Cup. Tensione tra le due tifoserie
Derby United-City, Mancini è pronto di LORENZO AMUSO LONDRA – «Don't look back in anger», non voltarti arrabbiato: Roberto Mancini si affida ad una delle più note canzoni degli amati Oasis per invitare i protagonisti del prossimo derby di Manchester ad un confronto ispirato al fair play. Dopo l’andata della semifinale di Coppa di Lega, che ha visto i citizens vincere tra le polemiche per l’esultanza provocatoria di Carlos Tevez e la risposta stizzita di Gary Neville, anche la Federcalcio inglese si è fatta sentire per abbassare i toni. C'è grande attesa (e preoccupazione) per il ritorno di questa sera all’Old Trafford. Non solo per la posta in palio (la finale di Wembley contro l’Aston Villa) ma anche per la rivalità tra le due tifoserie che all’improvviso si è riaccesa. Alla vi-
gilia della partita di andata portavoce della federazione. erano state sequestrate bi- Un monito che Mancini ha glie di ferro ai tifosi del City e fatto suo nella conferenza in campo Patrice Evra era stampa della vigilia. «I derby stato colpito da un accendi- sono importanti, a Mancheno. Mentre la polizia aveva ster come a Londra o Milano. dovuto fermare 18 tifosi per Sono entusiasta di questa sfile violenze scoppiate nel do- da e come me lo sono i tifosi, po-gara. Il timore che la ten- ma dobbiamo tutti ricordarci sione per la stracittadina che resta una partita di calpossa degenerare in violenza cio». Grazie alla doppietta del è molto alta a Manchester, da qui l’avvertimento della Fa e il dispiegamento straordinario di forze dell’ordine per tenere lontane le due tifoserie. «Abbiamo parlato con entrambi i club e ricordato loro che chiunque ricopra un ruolo di responsabilità deve stare molto attento alle proprie azioni», ha dichiarato un Roberto Mancini, tecnico del City
suo attaccante argentino il City si è aggiudicato l’andata 2-1, ma il tecnico italiano promette una partita aperta. «Non possiamo pensare di andare in casa dello United per difenderci. Giocheremo con la convinzione di poter vincere anche in trasferta. Abbiamo una grande occasioneper conquistarelafinale e la vogliamo fortemente». Un appuntamento con la storia che rischia di coincidere con l'ultima di Robinho in maglia azzurra. Mancini, che pure lo ha convocato per la partita, ha confermato che il brasiliano è destinato ad un prestito di sei mesi al Santos. «La cosa più importante è che sia felice lui».
PARLA MOGGI «Diego un acquisto sbagliato» MILANO – «Ferrara non è un colpevole ma una vittima e anche Bettega lo diventerà». Parola di Luciano Moggi, ex dg bianconero, ospite di «Chiambretti Night» su Italia 1. «Bettega rischia di fare una brutta figura, non capisco perchè sia tornato alla Juventus – continua – E' uscito dalla porta ed è rientrato dalla finestra». Parlando del mercato bianconero, Moggi promuove l'acquisto di Melo ma non quello di Diego. Del primo dice che «è un buon giocatore ma nel suo ruolo, quello di mediano difensivo, non come regista. Nella Fiorentina e nel Brasile, infatti, giocava e gioca in questo ruolo. Diego? È un giocatorino che fa cose carine in un ruolo che in una grande squadra non è necessario, quello di trequartista – il pensiero di Moggi».
LIVORNO – Serse Cosmi resta sulla panchina del Livorno. Questo l’esito dell’incontro tra il tecnico e il presidente Aldo Spinelli, che hanno risanato la frattura che si era consumata la scorsa settimana, con Cosmi che aveva rassegnato le dimissioni dopo la partita persa contro il Napoli. «Direi che è stato un incontro molto, molto bello e chiarificatore - ha annunciato Spinelli - Abbiamo parlato dell’incidente di giovedì, ci siamo chiariti, del resto tutto era nato da quei due giorni e mezzo di “festa”, non contestavo il suo lavoro svolto, la sua professionalità o i risultati. Abbiamo fatto un comunicato stampa congiunto, il matrimonio continua». Tutto charito, dunque, su quei due giorni e mezzo di sosta che Cosmi aveva concesso ai suoi giocatori dopo la sconfitta contro il Cagliari e che Spinelli non aveva gradito. «Il mister sa che ai giocatori bisogna dare meno libertà possibile, sono giovani - continua ma ora bisogna pensare a questi quattro mesi e lavorare come abbiamo fatto adesso. Il programma di lavoro lo deciderà Cosmi purchè me lo comunichino e il lavoro continui a essere quello che è stato fatto fino ad ora».
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Sport
Mercoledì 27 gennaio 2010
Prima Divisione A Capuano piace Giglio. Squalificati Lolaico e Profeta
Potenza, ecco Evangelisti Il regista arriva dall’Olbia. In prova l’attaccante svizzero Murati IN un mare di problemi, anche il Potenza è entrato nell’ultima, decisiva, settimana di mercato. I pochi coraggiosi che ieri pomeriggio hanno sfidato il freddo per assistere alla ripresa degli allenamenti hanno intravisto nel gruppo un volto nuovo. E’ un attaccante classe ‘85, si chiama Almin Murati e proviene dal Tus Koblenz, formazione della Bundesliga 2 (serie B tedesca). Rimarrà in prova fino a giovedi’, Capuano dovrà valutarlo. Rovistando su internet scopriamo che sulle sue tracce c’era lo Swansea City, ma si è trovato a Potenza per la segnalazione di un amico del dg Galigani che vive in Svizzera. Murati è kossovaro di etnia albanese ma ha passaporto elvetico, avendo disputato più di qualche stagione con le maglie di Juventus Zurigo, Winthertur, Cham e le Chaux de Fonds. Tutte formazioni del non trascendentale campionato cadetto elvetico. Youtube propone anche un suo gol segnato al Lugano, per trovarlo basta inserire nome e cognome nel motore di ricerca. Ma Capuano, in realtà, ha in testa altre idee. Eziolino vorrebbe portare in rossoblu il centravanti dell’Olbia Giuseppe Giglio, 32 enne siciliano ex di Lucchese e Gallipoli. A complicare l’operazione c’è però un particolare non da poco: Giglio deve scontare ancora quattro giornate di squalifica delle sei che è stato capace di beccare per la rissa scatenata il 10 gennaio scorso nel derby sardo con l’Alghero. Su di lui pende addirittura una proposta di Daspo. Le doti tecniche del giocatore, in ogni caso, non si discuto-
Alessandro Evangelisti
Almin Murati con la maglia del Koblenz, squadra della serie B tedesca
no. Capuano probabilmente pensa possa tornare molto utile nel finale di stagione (magari pensando ai play-out), ma - vista l’emergenza - tesserare un atleta che dovrà rimanere parcheggiato per un mese potrebbe essere inopportuno. Ma passando dalle ipotesi alle (quasi) certezze, ieri sera è arrivato in città il centrocampista Alessandro Evangelisti, 29enne emiliano proveniente anche lui dall’Olbia. E’ il regi-
sta di qualità di cui c’era bisogno, l’accordo tra le parti già c’è ma la firma verrà posta solo oggi. Evangelisti vanta anche sporadiche apparizioni in A e B con la maglia del Livorno tra il 2004 e il 2005, prima di consolidarsi da titolare in C2 con Boca San Lazzaro, San Marino e Sangiovannese. In Sardegna deve aver lasciato un buon ricordo se sul sito ufficiale dell’Olbia (www.olbiacalcio.net) è stata addirittura pubblica-
ta una sorta di composizione poetica per salutarlo. Con tutta probabilità sarà in campo già domenica nello spareggio di Marcianise, vista la squalifica di Profeta. E’ stato appiedato dal giudice sportivo anche Lolaico, il cui sostituto naturale diventa Iraci. Domenica sera Galigani, subito dopo la partita, salirà su un volo Napoli - Milano che lo porterà direttamente nella sede del calciomercato. Le contrattazioni chiudono alle 19 di lunedi, termine ultimo anche per chiudere le fondamentali operazioni in uscita. Già c’è l’intesa con il procuratore di Giannusa - Umberto Calaiò, fratello dell’attaccante del Siena - per rescindere il prestito con la Salernitana e rispedire il giocatore in granata in vista di un nuovo trasferimento. Sicuramente andrà via Lucenti, mentre potrà rimanere uno soltanto tra Cardinale, Langella e Chiavaro. L’ultima parola spetta ovviamente a Capuano. PROCURA Ieri intanto il tecnico rossoblu, appena finito l’allenamento, è corso in macchina a Napoli per una convocazione della Procura Federale. L’interrogatorio, condotto da uno dei sostituti di Palazzi, ha riguardato le dichiarazioni rilasciate al termine di Andria - Potenza, quando lo stesso Capuano e Rosario Pellegrino contestarono esplicitamente l’arbitro in sala stampa, accusandolo di aver “promesso” nell’intervallo un rigore a favore della squadra di casa. La direzione di gara incriminata era quella del signor Di Paolo di Avezzano. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
LOLAICO
Premiato a Coverciano
IL capitano rossoblu (nella foto con la maglia della nazionale, ndr) è stato premiato a Coverciano dal presidente federale Giancarlo Abete per la medaglia d’argento ottenuta in estate alle Universiadi di Belgrado. In Cina nel 2011 Peppe conta di non esserci, perchè la laurea sarà già arrivata. Auguri.
Mercato Lega Pro
Morante a Rimini, Berretti a Cava DUE le operazioni principali che hanno segnato la giornata di ieri. Matteo Berretti ha lasciato il Taranto per trasferirsi in prestito secco alla Cavese. L’ex potentino ha altri due anni di contratto con la società ionica. Rinforzo anche per il Rimini, che aggiunge al suo parco attaccanti il 30enne Daniele Morante, che arriva in prestito con diritto di riscatto dal Lanciano. Il 24enne centrocampista Daniele Pedruzzi, ex San Marino, ha firmato fino a giugno con la Spal. In Seconda Divisione il Gela ha sostituito lo svincolato Manca con il 32enne centravanti argentino Estevez. Mattia Mastrolilli è il nuovo attaccante del Monopoli, che lascerà andare Pietro Balistreri alla Ternana. L’Igea Virtus ha prelevato dal Cassino, a titolo definitivo, il 22enne esterno Giuseppe Gemmiti.
GIUDICE LEGA PRO
Seconda Chiaria:«A Siracusa senza assilli»
Prima divisione
Melfi rigenerato
Per due turni fermati: Gambi Paganese), Anderson, Nardini (Reggiana), Tedeschi (Ternana). Una giornata: Derose (Cosenza), Bettini (Figline), Quadrini (Foggia), Croce (Giulianova), Ibekwe (Paganese), Siniscalchi (Portograro), Lolaico, Profeta (Potenza), Barbagli Longobardi, Melara (Pro Patria), Della Ventura, Murolo, Piscitelli (Real Marcianise), Rossi (Reggiana), Lebran (Rimini), Fialdini (Sorrento), Quintavalla (Spal). Tra le società ammende a Cavese, Cosenza, Pro Patria (1.000 euro), Andria, Verona (750 euro), Como (700 euro), Viareggio (500 euro), Alessandria (300 euro).
Seconda divisione PER due giornate fermati Aquino (Aversa Normanna), Lerda (Bellaria), Bitetto (Noicattaro), Prevete (Poggibonsi), Pimazzoli (Sambonifacese), Cazzamalli (San Marino), e per un turno Cau (Alghero), Chietti (Aversa Normanna), Brighi (Bellaria), Russo (Canavese), Merli (Cassino), Franchini (Cisco), Pietranera (Crociati Noceto), Cardi (Giacomense), Marconi (Gubbio), Bruno (Fano), Zaccanti (Legnano), Parisi (Manfredonia), Camorani, Giuliano, Iannini (Nocerina), Fumai, Sassarini (Noicattaro), Ferrini (Pavia), Panizzolo (Prato), Bonomi (Rodengo Saiano), Vitali (Sangiustese), Scavone (sudtirol), Caponi (Valenzana), Conti (Vibonese). Tra le società ammende a Olbia (1.500 euro), Igea Virtus (1.000 euro), Pro Vercelli (500 euro).
ra delicata e decisamente difClima tranquillo in casa Melfi ficile, che potrebbe segnare alla ripresa dell'attività lavouna svolta nel campionato rativa, dopo il successo contro gialloverde. " Noi dobbiamo la Scafatese. pensare a salvarci, sottolinea L'ambiente è sereno a magChiaria. Già in passato quangior ragione dopo che si è condo abbiamo pensato ad altro statato il rientro in gruppo di siamo caduti perdendo identiPietro Sicignano, ormai prostà e commettendo errori. Dobsimo a ritornare tra i disponibiamo restare sereni e tranbili. E' assai probabile che il diquilli e farsì che questi aspetti fensore gialloverde venga si trasformino in una dote a convocato per la gara con il Sifavore, una arma in più nel racusa. Dunque un elemento contesto della gara di Siracuin più per Paolo Rodolfi che si sa". In seno alla squadra da gode il buon momento della Rodolfi, alla società ai giocasua squadra. Tra le note liete tori, nessuno vuol sentir parindubbiamente Roberto Chialare di altri obiettivi che non ria, grande bomber federiciasiano il rapido raggiungino che con la spettacolare mento della permanenza in messa a segno domenica scorSeconda Divisione. " Oggettisa ha raggiunto la considerevamente ci sono squadre più vole quota di 11 gol in campio- Chiaria del Melfi attrezzate di noi, che puntano nato. Un bottino ragguardealla conquista dei play-off. vole, avvalorato dalla bellezza del gesto atletico, uno stop al volo con girata Certo noi siamo un buon gruppo, adesso andi destro che non ha lasciato scampo a De Fe- che rinforzato a dovere dagli acquisti di genlice. Ancora una volta, Chiaria, e non è la pri- naio. Ma ripeto la nostra forza deve essere il ma circostanza che capita, è finito tra i top 11 pensare giorno per giorno al nostro impedel torneo, segno evidente di un ottima sta- gno, senza tabelle e previsioni e raggiungegione a livello di rendimento, oltre che in re il prima possibile la salvezza. Poi si vedrà". quanto a reti realizzate. " E' importante che il Infine una nota curiosa. Contro la Scafatese Melfi abbia vinto, rimarca l'attaccante di Ce- Chiaria è andato in gol, nonostante si fosse sano Boscone. Sono ovviamente contento nuovamente tagliato i capelli. Questo a didei miei gol segnati ( senza l'ausilio di rigo- spetto di chi sostiene che fosse come Sansori), ma conta di più il fatto che la squadra ab- ne, che proprio nei capelli aveva il segreto bia ottenuto la terza vittoria consecutiva. della sua forza. " Abbiamo sfatato anche queStiamo attraversando un buon momento di sto tabù, sorride l'attaccante lombardo. Meforma. Siamo ritornati quelli di metà cam- glio così un pensiero in meno". pionato, anche se è fondamentali restare QUI SIRACUSA- Per Domenico Cecere del umili e compatti e pensare già al prossimo Siracusa è frattura al braccio e trenta giorni difficile impegno di campionato". Impegno di stop con l´arto ingessato. che si chiama Siracusa in trasferta. Una gaEmilio Fidanzio
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38 Sport
Presentato ieri mattina il trentaseienne difensore biancazzurro
Savino: motivazioni da vendere La prima pedina targata Dimitri. Ieri mattina, conferenza stampa di presentazione per il difensore ex Gallipoli, nato a Pompei (1-9-1976). Il diesse del Matera esordisce: «Tengo a precisare che quella in atto è unacampagna di completamento e rafforzamento, perchè non può essere definita diversamente. Non c’è un mercato aperto e bisogna muoversi solo con gli svincolati. Posso assicurare che di proposte ne arrivano a bizzeffe. Ma il criterio con il quale ci muoviamo è quello di trovare uomini importanti, curriculum a parte. Quanto valgono nel campo non sta a me dirlo e sarà appunto la partita a dirlo, ma l’aspetto caratteriale è fondamentale per costruire qualcosa di importante. Andando a tamponare le defezioni d’organico che esistono, per far crescere illivello tecnico e nonsolo. Savi-
no ha tutte le caratteristiche caratteriali e calcistiche che servono al Matera. E’ stato a Lecce con me e poi a Gallipoli l’anno scorso ed è un calciatore pronto, perchè è un professionista serio e non era inattivo». Palla che passa a Benvenuto Alberto Savino. «Ho motivazioni da vendere. Sono allenato. Ni manca il ritmo gara, ma è normale questo. Diciamo che sarò al top in una decina di giorni, ma se dovesse esserci l’esigenza sono pronto a giocare tutta la gara. Sono uno che non vuole perdere nemmeno in allenamento. Ho trovato un isola di professionismo tra i dilettanti e mi sono reso conto in poche ore che questa società non può restare in questa categoria.Mi riferiscoall’accoglienza ed alla sistemazione che spesso non ho trovato nemmeno in C1.Non sono un gioca-
tore alla vigilia del ritiro, sto bene ed ho intenzione di continuare. Quella con il Matera è stata una trattativa rapida e senza indugi da parte mia. Quando chiama Dimitri è così». Dall'anno 1999 al 2003 è stato uno dei calciatori più veloci della Serie A? «E’ vero. Giocavo da esterno ed ho ricoperto tutti i ruoli in difesa. Certo giocare a destra mi sarebbe più complicato essendo un mancino. Posso giocare con la difesa a tre o a quattro, ma ho giocato anche alto a sinistra oltre che basso. Sono il classico jolly di difesa, anche se negli ultimi anni sono stato utilizzato come centrale. Sono nato a Pompei, ma di Torre Annunziata dove vivo con la famiglia, la cosa più importante della mia vita che non si trasferirà a Matera per ragioni di studio dei miei tre figli». r.carpentieri@luedi.it
Il diesse Dimitri con Alberto Savino (foto Videouno)
Mazzoleni e il difensore D’Angelo ai box, dall’inizio sia Campo che Scudieri
Matera, serve continuità Al Pinto potrebbe essere assente il bomber Diegol febbricitante Albano tiene in ansia Giusto, Benvenuto Alberto Savino è convocato. Ieri mattina si respirava aria di un sabato in casa biancazzurra, perchè c’è stata la rifinitura che solitamente precede le gare visto che oggi il Matera scenderà in campo al Pinto di Caserta per il turno infrasettimanale per la seconda giornata di ritorno del girone H. Non si è allenato il bomber Diego Albano, ma le speranze di vederlo in campo sono alte visto che anche domenica scorsa è sceso in campo con 38 di febbre ed ha messo a segno due gol. Convocato anche Savino, mentre l’unico assente certo è lo squalificato Renato Bartoli. Il tecnico Pino Giusto ha schierato D’Angelo tra i pali, Scudieri a destra e Conte a sinistra. Martinelli, al rientro dopo la squalifica, in coppia con Manzo. Centrocampo con Leta e Martone. In avanti De Vecchis, con Campo Carretta e Logrieco a supporto. Un momento di pausa per Francesco D’Angelo e Achille Mazzoleni. Chiaro che trattandosi di una gara distante tro giorno dall’altra c’è da valutare anche un turnover per chi è sembrato più in affanno degli altri. Il diesse del Matera, Gino Dimitri, in merito alla gara è tornato sull’immediato dopo partita
col Casarano. «Ho visto delusione negli occhi dei ragazzi e mi sono complimentato con loro per l’impegno contro una squadra attrezzata per vincere. Il Casarano è costato dieci volte quato ho speso a Gallipoli per andare in serie B. Questo dato deve far riflettere tutti. Chiaro che ora serve continuità, ed è con questo spirito che bisognerà affrontare questa gara con la Casertana. Come dire un ostacolo per volta, senza pensare ad altro ma tenendo presente che c’è da lavorare sodo per continuare l’inversione di rotta iniziata». Fin qui Dimitri. Tornando alla gara di oggi, se Albano non dovesse farcela il tecnico potrebbe anche schierare Savino dal primo minuto a sinistra con Conte che inizialmente andrebbe in panchina, perchè toccherebbe a De Vecchis scendere in campo da titolare ed essendo un under libererebbe un posto ad un seniores e non muterebbe quasi nulla dal punto di vista tattico in merito a come ha preparato la gara mister Giusto. Tra oggi e domenica ci sono in palio sei punti importanti, ma è chiaro che bisogna tener presente che di fronte c’è una Casertana niente male seppur orfana dell’ex Emiliano Olcese. Renato Carpentieri
L’avversaria Bencardino e Florindo tornano disponibili
Casertana ancora senza Olcese Tante le energie fisiche e mentali spese nel vittorioso confronto esterno del "Novi": per calciatori di serie D non abituati al turno infrasettimanale il "turn-over" appare d'obbligo.Il tutto tenendo anche conto della squalifica di Guida (ufficializzata dal Giudice sportivo) e dal rientro dai rispettivi turni di stop disciplinare sia di Bencardino che di Florindo. Il punto interrogativo principale riguarda chi sarà schierato tra i pali: ottimo l'esordio di Capasso ad Angri, ma il tecnico Feola potrebbe dare nuovamente fiducia a Schiavella dopo il turno di riposo concessogli in occasione della trasferta di domenica scorsa al "Novi". Il suo impiego porterebbe all'esclusione di Morra a beneficio della coppia di mediana composta da Bencardino e Mastroianni. E in avanti? Considerando l'indisponibilità di Olcese (a meno che il "caso" non rientri in fretta e furia) scontata la conferma di Mautone con a supporto Pinto. Qualche punto interrogativo, invece, sulle corsie esterne: toccherà a Feola decidere. Rottura tra Casertana ed Olcese: da
una parte l'atteggiamento intransigente della società rossoblù, dall'altro un calciatore che parla di impegni assunti e non rispettati dal club di viale Medaglie d'Oro. L'impressione di fondo è che la "questione-Olcese" sia di difficilissima risoluzione e potrebbe portare all'addio del calciatore dalla maglia rossoblù. Ma voci di corridoio provano anche a dare una spiegazione all'atteggiamento del giocatore argentino: nei giorni scorsi sarebbe arrivata una nuova offerta allo stesso Olcese da parte di un sodalizio professionistico. Lo scorso mese di dicembre i club sembravano essere quelli di Cassino e Potenza, ma ora gli indizi sembrano "puntare" direttamente sul Real Marcianise che, a quanto pare, parrebbe interessato al calciatore sudamericano già in questa stagione. Il "contatto" ci sarebbe già stato, e la dirigenza gialloverde avrebbe chiesto ad Olcese (complice anche qualche "divergenza" economica con la Casertana) di "liberarsi" dell'impegno assunto fino al prossimo 30 giugno con la Casertana.
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Sport 39
Mercoledì 27 gennaio 2010
Mercoledì 27 gennaio 2010
Arriva un Grottaglie abbordabile e con assenze importanti
Francavilla d’assalto FRANCAVILLA – Impegno infrasettimanale di campionato, questo pomeriggio con fischio di inizio alle ore 14.30, per il Francavilla di mister Ranko Lazic. Allo stadio “Nunzio Fittipaldi” arriverà il Grottaglie, che farà visita ai sinnici per la ventiduesima giornata, la terza del girone di ritorno. Impegno difficoltoso quello dei rossoblu, che dovranno senz’altro guadagnare l’intera posta in palio, per questa terza gara casalinga del 2010. Ricordiamo che nei precedenti incontri al “Fittipaldi” la compagine sinnica, ha raccolto soltanto un punto, contro il Sant’Antonio Abate, grazie al pareggio per 11, con rete del fantasista materano Antonio Chisena. Per il match di oggi, il tecnico serbo Lazic recupera il portiere Giovanni Di Vincenzo, che a Bitonto ha dovuto lasciare il posto al suo vice Masi, per un problema al legamento anteriore del ginocchio. Un recupero importante quello del giovane portiere campano, che fino ad ora si sta rivelando una vera e propria sicurezza tra i pali. Recuperato un giocatore, se ne perde un altro. Infatti, Lazic non potrà contare sull’apporto del difensore centrale Giancarlo Gioia, che è stato fermato dal giudice sportivo per un turno di squalifica dopo l’ammonizione rimediata nel match di Bitonto. Al suo posto, salgono le quotazioni di impiego da parte di “picchio” Marziale, un ragazzo esperto sulla
Di Vincenzo e sotto Del Prete
quale si può fare ampiamente affidamento. Se non dovesse essere lui schierato al centro della difesa in coppia con l’esperto Di Giorgio, Lazic potrebbe optare con lo spostamento al centro di De Santo, con Tarantino dirottato a destra e Fusco a sinistra. Ma ovviamente, queste
sono tutte supposizioni che si fanno, visto che nella rifinitura di ieri mattina, Lazic ha in parte deciso l’undici iniziale da far scendere in campo. Nei precedenti scontri diretti, i rossoblu hanno sempre avuto la meglio nei confronti dei pugliesi, conquistando su sei gare, quattro
vittorie e due pareggi. Il match di andata, terminò con il risultato di 2-2, grazie alle reti di Del Prete e Manzillo. Ecco la probabile formazione che scenderà in campo questo pomeriggio: Di Vincenzo, De Santo, Di Giorgio, Marziale, Tarantino, Bocconi, Manzillo, Ver-
Sfida salvezza dal valore doppio oggi al Michetti
Pisticci, conta vincere Battere il Fasano è un imperativo categorico. Senza i tre punti con l'ultima in classifica si andrebbe a togliere senso anche al prezioso pareggio ottenuto domenica scorsa a Benevento. Il gap accumulato dal Pisticci nel girone di andata, infatti, è tale che adesso non è più consentito sbagliare, soprattutto quando si tratta di scontri diretti da disputare in casa. Per provare la rimonta salvezza serve che, in queste situazioni, il Pisticci trovi praticamente il cento per cento di successi. Mister Arleo lo sa bene e per questo ha tenuto a rapporto la squadra prima dell'allenamento di ieri. “Ho detto ai ragazzi - conferma il tecnico - che abbiamo bisogno a tutti i costi di battere il Fasano per non vanificare quello che siamo riusciti a fare nelle ultime due partite. Incontriamo, tra l'altro, una squadra che ha dato importanti segnali di ripresa nelle ultime partite e che a Pisticci verrà per giocarsi il tutto per tutto. Noi dovremo stare molto attenti, dare il massimo e non abbassare mai la guardia”. Anche i gialloble vengono da un periodo positivo grazie ai 4 punti conquistati nelle ultime due gare, risultati che hanno rinnovato l'entusiasmo nell'ambiente, soprattutto dopo il pareggio raggiunto in
extremis sul difficile campo del Forza e Coraggio. “Sarei rimasto male - continua Arleo - se domenica fossimo andati via da Benevento senza nemmeno un punto, perché su un campo così difficile siamo riusciti a costruire sei o sette palle gol ed a giocarci la partita ad armi pari. Poi l'epilogo ci è stato favorevoli ed aver raggiunto il pareggio in quel modo è particolare motivo di soddisfazione, perché dà prova di come la squadra non abbia mollato un attimo e sia riuscita a crederci fino all'ultimo momento. Questo è l'atteggiamento giusto, poi è chiaro che serve anche un po' di fortuna”. In vista della sfida di oggi Arleo dovrà fare tour over a causa degli impegni ravvicinati e della situazione di forma non ancora ottimale di alcuni giocatori. Mancherà Guarino per squalifica. Tornano disponibili Basile e Farinola. Non cambia il modulo, ma varieranno alcuni interpreti. In porta ci sarà Marino. In difesa Cocca dovrebbe far rifiatare Malafronte e giocare al fianco di Di Maria. Sugli esterni rimane confermato Polichetti a destra, mentre a sinistra Basile dovrebbe consentire a De Biasi di rifiatare. A centrocampo, con Cazzarò nel ruolo di regista, ci saranno gli under Benegiano e Palladino.
Con questa disposizione sarà possibile schierare una linea avanzata tutta over che punta su Lupacchio terminale d'attacco, con Parente e D'Aniello a supporto.
Probabile formazione: Marino; Basile, Di Maria, Cocca, Polichetti; Benegiano, Cazzarò, Palladino; D'Aniello, Lupacchio, Parente. Roberto D’Alessandro
desca, Di Senso, Chisena, Del Prete. A disp.: Masi, Fusco, Cocina, Pioggia, Marsico, Di Sanza, La Neve. All.: Lazic. Dirigerà l’incontro Genovese Dario di Salerno coadiuvato da Monetta Giuseppe di Salerno e Moscato Michele di Nocera Inferiore. Claudio Sole
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40 Sport
Eccellenza L’Avigliano torna a vincere fra le mure amiche
Arriva l’urlo liberatorio AVIGLIANO - Un anno esatto, per festeggiare una domenica con una vittoria in casa. Da quella dello scorso anno con il Rionero a quella contro il Policoro. Elementi in comune: il gol di testa, la porta nella quale è stato segnato, la partecipazione del giocatore con la maglia numero 2: quella volta Magliarella con il cross in corsa deviato in rete da Santopietro; stavolta Walter Carlucci, autore del terzo, ultimo e decisivo colpo di testa nella sequenza inaugurata da Lorusso e proseguita da Sabia. Premio per la crescita mostrata da uno dei più giovani della rosa granata, fra tutti forse quello che ha fatto segnare i progressi più importanti. E tutte le forti sensazioni di un gol di grande importanza si condensano nelle sue parole: “E' il mio secondo gol in questa stagione, ma sicuramente il più importante per quello che vale per la nostra classifica. E' stata una grande emozione, sento di essere maturato nel corso della stagione e oggi gioco con molta più sicurezza che a inizio anno”. Un gol che potrebbe cambiare tante cose, nella stagione di un Avigliano che aggancia il Policoro e vede la coppia Tolve-Banzi, cioè la salvezza senza passare per i playout, non più così lontana. E pazienza se la partita non è stata granché. Contava vincere, e la vittoria è arrivata. In fondo con merito, come riconosciuto anche dal tecnico del Policoro Labriola, amareggiatissimo per la prestazione della sua squadra: “Se l'Avigliano ha fatto uno e raccolto uno, noi abbiamo costruito zero e raccolto zero. Ci è mancata la cattiveria, è vero che avevamo delle assenze, ma non posso appigliarmi ad esse. Il nostro è un problema mentale: non eravamo pronti a trovarci in una situazione del genere, ora, se vogliamo salvarci, dobbiamo mettere in campo più carattere”. Quello che non è mancato all'Avigliano, come sottolinea il suo capitano Simone Muzzillo: “Abbiamo giocato con grinta e determinazione dall'inizio alla fine, il gol a freddo ci ha si-
Bartolo Filadelfia
curamente agevolati, forse abbiamo patito qualcosa nel finale, ricordando in quante occasioni gli ultimi minuti ci sono stati fatali. Credo che se continueremo come nelle ultime gare la salvezza riusciremo a conquistarla”. Approfondisce il discorso Vito Sabato, che continua a sostituire lo squalificato Filadelfia: “La difficoltà più grande, dopo l'ottima pre-
stazione di Oppido dove meritavamo qualcosa di più, era credere che tutto sarebbe stato facile. Dovevamo vincere in ogni modo, la squadra ha risposto bene, è vero che abbiamo costruito poco ma lo stesso si può dire del Policoro. Abbiamo forse avuto paura di subire nel finale l'ennesima beffa, importante è comunque aver conquistato un successo che ci serviva non solo per la classifica, ma anche a caricarci in vista della trasferta di Ricigliano”. Dove l'Avigliano si troverà di fronte una squadre che è stata capace di andare a fermare la marcia della capolista Fortis Murgia. Una gara senza dubbio difficile, ma dalla quale un Avigliano che ripetesse una prova come quella di Oppido potrebbe sicuramente portar via un risultato positivo. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it
Under, le nuove regole NELL'OTTICA della politica di valorizzazione dei giovani calciatori, il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti ha deliberato i nuovi obblighi di partecipazione ai campionati di Eccellenza e Promozione, in relazione all'età dei giocatori. Questi obblighi riguarderanno anche le gare valide per la fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti e per gli spareggi-promozione tra le seconde classificate nei campionati di Eccellenza. Partiamo dalla prossima stagione sportiva.Ecco cosaavverrà.Sia nelmassimotorneo regionaleche in quello di Promozione, ogni squadra dovrà schierare, in campo, almeno un atleta nato dal primo gennaio del 1991 ed un altro nato dal primo primo gennaio del 1992. Nella stagione 2011/2012, invece, sul rettangolo da gioco, per ogni formazione, ci dovranno essere un atleta nato dal primo gennaio del 1993 ed un altro nato dal primo primo gennaio del 1994.A seguire,nei campionatisuccessivi (2012/2013), spazioa dueatletinati dalprimo gennaiodel1994 (ilprimo) e dal primo primo gennaio del 1995 (il secondo). Le società calcistiche hanno l'obbligo di rispettare, sin dall'inizio e per l'intera durata delle gare e, quindi, anche nei casi di sostituzioni successive, la disposizione minima di impiego dei calciatori. Naturalmente, devono eccettuarsi i casi di espulsione dal campo e, qualora siano già state effettuate tutte le sostituzioni consentite, anche i casi di infortuni dei “baby”giocatori. I Comitati Regionali potranno, comunque, prevedere disposizioni aggiuntive a quelle previste dalla direttiva, sempre che non venga superato il contingente complessivo di quattro calciatori. Il Consiglio Direttivo Lnd ha anche deliberato il numero massimo di calciatori “fuori quota”, ammessi a partecipare ai campionati regionali e provinciali Juniores nelle prossime tre stagioni sportive: tre “fuori quota” per la Juniores regionale e quattro per il torneo provinciale. Donato Pavese
Fst Rionero e San Chirico vanno a punti ma i vulturini recriminano
Sconfitta nella festa del Miglionico tornato a casa
Al Lagopesole è toccato ingoiare ancora amaro AVIGLIANO - Ci voleva anche l'occasione del ritorno del Miglionico a Miglionico, dopo tre anni di assenza. Un motivo in più di carica per una squadra già forte di per sé, e la classifica a riguardo parla chiaro. Anche sotto questo punto di vista, non è stato certamente fortunato, il Lagopesole. Uscito sconfitto da una trasferta già in partenza considerata fra quelle, se non impossibili, quanto meno molto, molto difficili. Una di quelle partite che, negli stereotipati linguaggi del mondo del calcio, vengono archiviate con l'affermazione “non sono queste le partite alle quali chiedere punti”. Il che, in fondo, è vero. E dunque, una sconfitta di quelle che, tanto per continuare ad usare le frasi più classiche e ricorrenti, non lascia strascichi particolari. Anche se qualcosa, nella parte bassa della classifica, si è mosso, con la vittoria di Rotondella con cui l'Irsina ha rimediato alla sconfitta casalinga di sette giorni fa, aggravando tuttavia la posizione della squadra di Martino. Restano nove i punti che separano il Lagopesole dalla undicesima posizione, quella che assicura la salvezza diretta e che oggi è occupata dal Varisius, che gli uomini di Alfano dovranno andare ad affrontare in trasferta, dopo aver perso la gara casalinga del girone di andata. Se riuscire a raggiungere la sest'ultima posizione sarà impresa difficilissima (e però non impossibile, e sarebbe delittuoso nonprovarci), al Lagopesole spetta comunque il compito di cercare di recuperare posizioni, nella prospettiva dei playout. Intanto, Miglionico è sembrato un tuffo nel passato, nei primi mesi di questa stagione. Con la squadra giallobleu andata subito sotto (dopo appena nove minuti di gara di Lambertini) e che ha poi subito il raddoppio (la prodezza di Salluce
da oltre trenta metri dopo la gran parata di Mariano su Cappiello) sul finire del tempo. E al riposo sotto di due gol, la partita era praticamente chiusa. E comunque, il Lagopesole non è stato a guardare. Carmine Coviello non è riuscito a riportare la gara in parità a metà primo tempo solo perché sulla sua strada ha trovato un grande Deceglie, ripetutosi poi in avvio di ripresa su Strammiello, nell'occasione che poteva riaprire la gara. Un Lagopesole che ha confermato, cioè, quello che di buono aveva mostrato già in occasione del pareggio di Rotondella e della gara pur persa in
casa controil Moliterno.Nota negativa, l'espulsione di Mecca, rientrato nell'occasione dopo un periodo di assenza, e che sarà dunque costretto a saltare per squalifica la delicata partita casalinga di domenica prossima contro il Grottole. Un assenza pesante, perché già durante le giornate distop siè vistoquanto conti Mecca nell'economia del centrocampo federiciano. La gara contro il Grottole sarà uno snodo forse decisivo nella stagione del Lagopesole. Che sarà chiamato a una prova che possa rilanciarne le ambizioni in prospettiva salvezza. g.t.
Per il Castelpantano c’è solo il sorriso della rete di Coiro
E’ il gol il grande assente Decide la doppietta di Troiano FSTRIONERO SANCHIRICO
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FST RIONERO: Fortuna, Romaniello (30'st Guerrieri), Urciuoli, Parisi, Grieco, Aloè, Carrieri, Telesca (40'st Catenacci), Giammatteo (10'st Cardillo), Simonetti, Lomio; All. Cassese SAN CHIRICO: Moreschi, Russo, Lancellotti, Bonelli, Baldassarre, Vianni, Lamarra, Di Stasi, Tortorelli, Miucci, Padula; All. Moreschi. ARBITRO: Gaudiano da Matera. RIONERO - Finisce con un pareggio a reti bianche la sfida tra i vulturini della F.S.T. Rionero e il San Chirico di mister Moreschi. Pareggio che sta stretto ai padroni di casa visto la gran mole di gioco costruita nell'arco dei novanta minuti e le tante occasioni da gol non sfruttate dagli attaccanti agli ordini di mister Cassese. I padroni di casa si presentano in campo con tre giovanissimi, classe '93, chiamati a sostituire gli infortunati “senatori”del gruppo. Il San Chirico, invece, arriva a Rionero con la speranza di portare a casa qualche punto in ottica salvezza. La gara inizia subito nel segno dei padroni di casa che dopo appena 60” dal fischio d'inizio del mach vanno vicino al vantaggio con Simonetti che sbaglia la conclusione a due passi da More-
schi calciando la palla sul fondo. Al 5' ci prova Telesca ma la mira non è precisa. Gli ospiti si limitano a difendere cercando di arginare le folate dei vulturini ma non rendendosi mai pericolosi dalle parti di Fortuna. La F.S.T. continua a macinare gioco ma l'inesperienza e la mancanza di un vero attaccante di razza non facilita la realizzazione. Dall'altro lato un San Chirico sornione e attento comincia a prendere le misure al Rionero ma in fase offensiva è davvero troppo sterile. Il ritorno in campo è ancora più movimentato. Mister Cassese si affida a Cardillo prima e Guerrieri poi ma la rete non arriva. Al 25' incredibile palo interno per i padroni di casa che, invece di gridare al gol, si disperano vedendo la sfera 'ballare' sulla linea di porta avversaria e terminare sul fondo dall'altro lato della porta. Gli ultimi minuti diventano un vero assedio ma il mach non si sblocca e la partita termina con uno zero a zero che lascia un punto ciascuno alle due formazioni. Per i padroni di casa è il terzo pareggio consecutivo che porta i vulturini a quota 24 punti in classica e con un buon margine di vantaggio sulla zona rossa della classifica. Per il San Chirico arriva un pareggio insperato per come si è svolta la gara. Grazie a questo punto, gli uomini alla corte di mister Moreschi, agganciano il Ruvo a quota nove punti e si avvicinano al Possidente fermo a quota dieci. Rocco De Rosa
CASTELGRANDE CASTELPANTANO
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CASTELGRANDE: Traficate (10'st Pace), Tirico, Lepore, De Leonardis (35'st Petruzziello), Cerone V., Pisciottani F., Colucci, Troiano, Muro A., Federici, Pisciottani G. (21'st De Santis); A disp. Muro M., Cerone G., Bologna, Lisanti. All. Dereviziis CASTELPANTANO: Urbano, Rinaldi (43'st Zaccagnino A.), Nolè, Zaccagnino D., Colonnese Minici, Sileo Giu. (16'st Gianfredi), Sileo Gia. (16'st Eufemia), Carovigno, Coiro, Laurenzana; A disp. Paggi; All. Laurenzana. ARBITRO: Griesi da Venosa RETI: al 36'pt e al 6'st Troiano, al 23'pt Coiro. CASTELGRANDE - Vince il Castelgrande in rimonta grazie a Troiano che regala tre punti importantissimi ai padroni di casa. I ragazzi agli ordini di mister Dereviziis si portano a quota venticinque punti in classifica scavalcando i vulturini della F.S.T. Rionero. La gara parte con gli ospiti più spigliati e, nonostante un terreno di gioco ai limiti della praticabilità, il mach è vibrante e ricco di emozioni sin dal fischio d'inizio. Già al 3' Carovigno mette paura a Traficante ma la sfera non inquadra la porta. Al 7' Minici lancia ancora Carovigno nello spazio ma Pisciottani F. rie-
sce a recuperare e sventare il pericolo. Un minuto dopo per la prima volta il Castelgrande si fa vedere dalle parti di Urbano che devia in angolo una pericolosa conclusione di Colucci. La partita è viva e al 17' è ancora Urbano provvidenziale sul calcio di punizione di Federici. Al 23', tuttavia, arriva il vantaggio degli ospiti con Coiro che, direttamente da calcio piazzato, indovina l'angolo dove Traficante non può arrivare. I padroni di casa non ci stanno e al 26' ci provano in mischia ma gli ospiti reggono. Ancora due minuti e Traficante deve dare il meglio di se per evitare il raddoppio del Castelpantano rifugiandosi in angolo sulla conclusione di Carovigno. La partita è vibrante e al 36' i padroni di casa trovano la rete del pareggio con Troiano che, servito sul filo del fuorigioco, si invola solitario verso Urbano e lo fulmina con una rasoiata precisa. Il secondo tempo inizia nel segno del Castelgrande che al 6' trova la via del gol e del vantaggio decisivo ancora con Troiano bravo a farsi trovare pronto sulla respinta corta di Urbano. La gara corre veloce e i padroni di casa cercano di mantenere il piccolo vantaggio. Il Castelpantano ci prova con Coiro prima e Laurenzana poi ma la mira non è precisa e il risultato non cambia. Per la cronaca, da segnalare il brutto infortunio subito da De Leonardis a pochi spiccioli dalla fine. r.d.r.
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Sport 41
Mercoledì 27 gennaio 2010
Mercoledì 27 gennaio 2010
Il punto Il Savoia di mister Romano ritrova il successo e sorpassa l’Ateltico
Il Valsinni rimedia nel finale Agguantato il Bernalda ed evitata la fuga del team di Margoleo UN NULLA di fatto. La super-sfida al vertice del gruppo B di Prima Categoria non ha visto primeggiare nessun contendente. Bernalda e Fagnano Valsinni si sono annullati a vicenda (1-1), preservando rispettivamente la prima e la seconda piazza in graduatoria. I sinnici di Modarelli, però, dovranno recuperare una gara e potrebbero riagguantare il gradino più alto del podio in coabitazione. Alle spalle del tandem di testa si è formato il vuoto. Ad “anni luce” di distanza troviamo l'Aurora Tursi ed il Salandra, che hanno sopravanzato il Pomarico. Nel girone A il Savoia di Romano è intenzionato a chiudere i giochi, complice il pesante tonfo esterno dell'Atletico Potenza ad Oppido Lucano. Non sta certamente a guardare il Cancellara, pronto ad inserirsi nella bagarre al vertice per impossessarsi del comando. L'ultima giornata calcistica è stata magra di realizzazioni, soprattutto nel secondo raggruppamento. GIRONE A Il Savoia di Romano si è incamminato nuovamente sulla retta via, che conduce direttamente in Promozione. Il netto tris inflitto al Possidente, da Pirulli, Villani e Mastroberti, ha riportato il primato in campionato. E quest'oggi già si tenta l'allungo in graduatoria nel match di recupero contro il Castelgrande. Se a Savoia si brinda e si sorride,
nel capoluogo, sponda Atletico, non resta che “piangere”. Il ko subito in casa dell'Albatros Oppido ha bloccato sul più bello la rincorsa alla vetta della formazione di Telesca. Gli altobradanici di mister Leone si sono imposti grazie a Paolucci ed a Mancuso F. Sul secondo gradino del podio si è collocato anche il Cancellara, travolgente ai danni del Montemilone (doppio Moscato, Pietrafesa e Racina). Nei piani alti della classifica si è spinto il Vitalba, che ha regolato, con un tris di reti, un Sant'Angelo sempre più in caduta libera. Per la compagine filianese sono andati
a bersaglio Verrastro (due volte) e Mancusi. Nella “pancia” della classifica troviamo una marea di squadre. Tra queste il Castelgrande, reduce da otto risultati utili di fila (sei affermazioni e due pareggi). Il bis di Troiano A. ha schiantato la resistenza del Castelpantano. L'Fst Rionero, invece, è stata bloccata, a domicilio, dal fanalino di coda, San Chirico Nuovo. L'altra “cenerentola” del torneo, vale a dire il Ruvo, è crollata ai piedi della Sellata sotto i colpi dell'Abriola di Ramaglia. Il solito Petraglia (doppietta), Schettino e Romano G. non hanno avuto pietà
dell'undici guidato da Grieco. Ha ritrovato il sorriso il Futura che ha castigato il Barrata nel derby potentino. GIRONE B Ci è voluta tutta l'esperienza di mister Modarelli per riportare sui binari della parità il big-match di giornata tra il suo Fagnano Valsinni ed il Bernalda. Grazie alla sua rete nel finale di gara, i sinnici hanno impattato la contesa al cospetto della capolista Bernalda, passata in vantaggio con Gallitelli. Le distanze in classifica restano sempre tre tra le due rivali, ma quest'oggi già potrebbe esserci l'operazione aggancio da
La vittoria sul Barrata è firmata da Pappalardo e Marcogiuseppe
Futura, Maddalo dà sicurezza Il reparto arretrato è un bunker con il nuovo portiere FUTURA POTENZA BARRATA
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FUTURA POTENZA: Maddalo, Iula, Laurino, Luongo (3' st Carleo), Russillo, Centola, Pappalardo, Musacchio (33' st Lorpino), Russo, Basile, Marcogiuseppe. A disp.: Vizzo, R. Rinaldi, Santangelo, Cammarota. Allenatore: Bochicchio. BARRATA: Zoppi, Losasso (36' st De Vico), Divito, Langone, Zaccagnino, Margiotta, Insabato, Beneduce, V. Rinaldi (26' st Bochicchio), Di Pierri (21' st Sibillani), G. Romano. A disp.: Di Lillo, Brienza, M. Romano. Allenatore: D'Andrea. ARBITRO: Manolio di Bernalda. RETI: 17' pt Pappalardo, 29' pt Marcogiuseppe, 41' pt V. Rinaldi. NOTE: al 48' st Maddalo respinge un rigore calciato da Insabato. Giornata nuvolosa. Terreno di gioco in pessime condizioni. Ammoniti: Musacchio, Basile, Luongo, Maddalo, Carleo, Pappalardo, Russo (FP); Beneduce, Losasso, G. Romano (B). Angoli: 7-5 per il Barrata. Recupero: pt 1'; st 4'. Spettatori: circa 30. POTENZA - Un acquisto azzeccato. Che ci voleva proprio. Quello del portiere Gianluca Maddalo, arrivato giovedì scorso. Il Futura Potenza ha trovato in lui una vera sorpresa. Con un rigore parato al 93' (inventato dal direttore di gara) e altri numerosi interventi prodigiosi compiuti durante la gara hanno consegnato meritatamente i tre punti alla squadra allenata dal vulcanico Bochicchio. Davvero un bel rientro in Basilicata per Maddalo che non ci giocava dalla stagione 2006 - 07 con la maglia del Vietri in Prima Categoria girone B. E' stato importantissimo per il Futura Potenza vincere il derby contro il Barrata perché ha tamponato una serie di sei insuccessi di fila. Non vinceva dal 21 novembre contro il San
Il portiere Gianluca Maddalo
Chirico Nuovo (ultima della classe pensate un po') per 3-1. Era necessario dare uno scossone all'ambiente e grazie alla vittoria di sabato si ritorna a respirare ossigeno in classifica. I rossoblu ne avevano proprio bisogno di un portiere come Maddalo visto che detenevano il titolo di seconda peggior difesa del campionato. Discutibile l'arbitraggio di Manolio. Troppe dieci ammonizioni in una gara corretta e macroscopico l'errore di concedere il penalty al Barrata nel finale. Il contatto prima di tutto è iniziato fuori dall'area di rigore tra Laurino e De Vico e poi quest'ultimo entrato in area si è lasciato cadere platealmente. La parata di Maddalo su Insabato ha reso giustizia ad un risultato che poteva variare per un errore di valutazione da parte del direttore di gara. Futura Potenza pericoloso dopo sette minuti dall'inizio con Russo la cui conclusione da fuori
va di poco sul fondo. Il Barrata si fa vedere al 10' quando una conclusione di Di Pierri su passaggio di V. Rinaldi termina a lato. Due minuti dopo Di Pierri costringe su punizione Maddalo a distendersi per respingere la sfera. Il vantaggio del Futura Potenza arriva al 17' con Pappalardo che realizza una rete sotto misura su un calcio piazzato di Luongo. Quattro minuti più tardi Maddolo è straordinario su un tocco ravvicinato a due passi dalla porta di Divito. Al 26' Russo calcia con un diagonale sinistro e obbliga Zoppi al colpo di reni in angolo. Al 29' gol d'autore di Marcogiuseppe e raddoppio rossoblu: su assist perfetto di Russo, il numero undici locale s'inserisce in profondità e con un destro potente ed imparabile sul primo palo non lascia scampo all'estremo difensore ospite. Al 36' ancora Zoppi con un miracolo deve salvare la porta dalla punizione di Russo. Al 41' il Barrata accorcia le distanze: V. Rinaldi si ritrova tutto solo davanti a Maddalo e lo batte con un preciso diagonale. La ripresa si apre con un intervento spettacolare del portiere rossoblu al 2' sulla punizione di Di Pierri. Al 19' Di Pierri su un lancio di Beneduce non riesce a deviare sotto porta per un nulla di fatto. Al 27' Maddalo deve smanacciare con i pugni un micidiale calcio piazzato di Beneduce. Al 31' doppio salvataggio di Zoppi su Carleo prima e Marcogiuseppe poi. Il Barrata non vuol saperne di perdere e al 36' Insabato sgancia un destro velenosissimo su calcio da fermo che induce Maddalo a rifugiarsi in angolo. Al 48' l'incredibile rigore concesso da Manolio e come già descritto in precedenza parato da Maddalo a Insabato. Il Futura Potenza vince e scavalca lo stesso Barrata mettendo fine ad una crisi che andava avanti da due mesi. Biagio Bianculli sport@luedi.it
parte del Valsinni (si recupera a Roccanova). Ma la notizia del giorno è arrivata proprio da Roccanova, dove l'Invicta Burgentia, sotto di un gol (1-2), ha ritirato la squadra per alcuni atti di violenza contro i propri tesserati. Il Pomarico ha perso il podio. La sconfitta di misura in casa del Metanauto Picerno è stata fatale alla compagine di Dimotta. Sul terzo gradino sono, invece, saliti l'Aurora Tursi ed il Salandra. Il sodalizio tursitano ha inanellato il suo decimo successo stagionale, annichilendo il Tricarico con i guizzi di Policarpo, Crucinio e Bavaro. Il Salandra ha
espugnato Latronico con un doppio Castellano. Per i “termali” si è trattata della quarta disfatta di seguito. Lanzi ha regalato i tre punti al Satriano contro il Real Grumento. Sempre di misura, con gol di Olivieri, lo Sporting Lauria ha centrato una vittoria fondamentale per la permanenza al cospetto della Fortitudo Moliterno. Sono in risalita anche le quotazioni del Grassano, vittorioso sul Villa d'Agri. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentatre gol messi a segno (768 marcature in totale) in questa diciassettesima giornata (22 nel girone A, 11 nel B), di cui 25 dalle formazioni che hanno giocato in casa (17 nel girone A, 8 nel B), 8, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (5 nel girone A, 3 nel B). Si sono registrati 12 successi interni (6 nel raggruppamento A, 6 nel B), 2 vittorie esterne (1 A, 1 B) e 2 pareggi (1 nel girone A, 1 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 407 reti, seguito dal B con 361. Il migliore attacco del campionato è quello del Bernalda (43 reti, girone B), il peggiore è quello del Latronico (7 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Fagnano Valsinni (9 reti subite, girone B), mentre è del Possidente (girone A) la retroguardia più perforata (49 reti subite). Donato Pavese sport@luedi.it
La risposta del Roccanova
«Da parte nostra nessuna violenza» RICEVIAMO e pubblichiamo la risposta della società del Roccanova, a firma del suo dirigente Andrea Travascio, in merito alle vicende della gara di domenica scorsa di Prima Categoria tra il Roccanova e l’Invicta Burgentia. La Polisportiva Roccanova esprime meraviglia per le accuse di violenza che- secondo quanto scritto al Quotidiano dal dirigente Rocco Grano alcuni nostri calciatori avrebbero usato nei confronti di quelli della squadra del Burgentia nella gara di prima categoria di domenica scorsa. La Polisportiva Roccanova precisa che non vi è stata alcuna violenza, né rissa e che i carabinieri, che erano sugli spalti, sono arrivati a bordo campo per evitare che ci potessero essere dei contatti fra i calciatori, solo dopo che la squadra ospite era uscita dal terreno di gioco. Contatti che non ci sono stati neanche durante la gara se non per falli di gioco da una parte e dall'altra che l'arbitro ha visto e sanzionato. Il dirigente Grano ha scritto che i giocatori del Burgentia non “sentivano tutelata la loro incolumità e per questo sono usciti dal campo”. A noi pare che l'arbitro abbia tutelato tutti e sanzionato tutto; tant'è che nel corso della partita vi è stato un solo
ammonito: un giocatore del Burgentia. E poi per quale motivo una squadra in vantaggio, cioè il Roccanova, avrebbe dovuto usare violenza? Il dirigente Grano ha dimenticato di scrivere che dopo il rigore assegnato al Roccanova l'arbitro è stato oggetto di insulti e improperi continuati da parte di tutta la panchina del Burgentia che è letteralmente scattata in campo dirigendosi verso lo stesso direttore di gara che aveva assegnato un calcio di punizione a loro favore ma - secondo i dirigenti burgentini - non sanzionando a dovere chi lo avrebbe commesso. In quel momento si è creato un assembramento di giocatori e dirigenti attorno all'arbitro, ma non vi è stata alcun atto di violenza. E tutto questo siamo certi si potrà riscontrare nel rapporto arbitrale. A noi è sembrata una reazione molto esagerata quella dei dirigenti del Burgentia di ritirare la squadra e a nulla è valso l'intervento dei nostri dirigenti in panchina che si sono adoperati per un convincimento a non uscire dal campo. Ma non c'è stato verso, e di questo ci dispiace perché certamente non onora lo sport. Il dirigente delegato a rappresentare la società Andrea Travascio
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42 Sport
Prima Categoria Sussulto dell’undici di mister Nicolino Salvatore contro il Villa d’Agri
La rete di Daraio fa sorridere il Grassano A.S.D. GRASSANO 1 A.S.D. VILLA D'AGRI 0
Papaleo. Allenatore: Giuseppe D'Elia. RETE: 35’ st Daraio
GRASSANO: Ferri, Daraio F., Calciano, Guarino, Dartizio, Dileo, Bolettieri L. (Loscalzo), Calluso, Distefano (Matera), Bolettieri A., Daraio G. A disposizione: Siggillino, Rago, Abate. Allenatore: Nicola Salvatore A.S.D. VILLA D'AGRI: Bocca, Albini, Lavetta, Iaquinta, Riso, Berardone, Grande, Marinelli, Votta (Salera), Lobosco, Magalotti (Varallo). A disposizione: Coiro, Bontempi, Bonatesta, Sinischalchi,
GRASSANO - Il pronostico annunciato dal mister Nicola Salvatore giovedì scorso nell'articolo settimanale l'angolo dello sport si è trasformato in realtà. Vince il Grassano per 1 a 0 contro il Villa D'Agri nella partita di campionato di prima categoria disputata allo stadio comunale di via Tilea. L'A.S.D. Grassano si è dimostrato nettamente superiore rispetto agli avversari, che hanno solamente in qualche occasione cerca-
to di uscire dall'assedio dei padroni di casa. I tifosi hanno però dovuto aspettare al 35’ del secondo tempo per vedere il gol del vantaggio messo a segno dall'attaccante Giuseppe Daraio che lanciato da centro campo ha scavalcato la difesa e trovatosi solo davanti al portiere avversario con freddezza ha messo in rete. Ottima la prestazione dei giocatori del Grassano, solamente qualche defaiance a centro campo con qualche incertezza e che però non ha pregiudicato il risultato positivo. Bene la difesa a partire dal portiere Ferri fino ad arrivare a Dileo, a Daraio
Felice, a Calluso e Dartizio. “ Questa vittoria è meritata”, ha commentato il mister Nicola Salvatore a fine gara, “ abbiamo tenuto il possesso della palla per il 90% della gara, ed abbiamo prodotto tantissime azioni gol. Purtroppo l' infortunio di alcuni giocatori mi hanno portato a sacrificare di più il centro campo ed ho dovuto spostare Calluso in difesa. Bisogna ancora lavorare molto durante la settimana, ma sono convinto che con l'inserimento di giocatori con ottime capacità individuali come Bolettieri, Calciano, DIstefano appena troveranno le'equilibrio giu-
Daraio e Calluso
sto con il gruppo i gol si scarto che daremo agli avversari supereranno di gran lunga l'uno a zero”. Giovanni Spadafino sport@luedi.it
Il punto Nel raggruppamento B rinviate la metà delle gare in programma
Sorpasso dello Sporting Francavilla in testa in attesa del recupero per il Chiaromonte rifilato una cinquina allo DOPO IL crollo, l'immediata Sporting Picerno. Il Sant'Anrinascita. Il Foggiano Melfi è gelo si è imposto sull'Atletico passato da un eccesso all'altro Albano con le marcature di nell'arco di una settimana. La Lorenzino ed Adesso. Paurocapolista del girone A di Seso crollo a Marsico del Lauconda Categoria prima è carenzana, falcidiato, però, dalduta ai piedi del Rapolla le squalifiche (out quattro cal(squadra non trascendentaciatori). Turno di riposo per il le), tra le mura amiche, e poi Progetto Tito. ha battuto la rivale Ruoti nel GIRONE CNuovo cambio delsuo fortino. Negli altri due la guardia al comando. Il malraggruppamenti è cambiato tempo ha fermato il Chiarodavvero poco. Nel C lo Spormonte a Castelsaraceno (matting Francavilla ha effettuato ch rinviato), ma non ha stopil sorpasso in testa alla grapato la rincorsa alla vetta delduatoria perché il Chiarolo Sporting Francavilla. Con monte non ha avuto la possibiuna marcatura di scarto è arlità di scendere in campo a Carivato l'ottavo sorriso stagiostelsaraceno (gara rinviata). nale al cospetto dell'attuale faSono state bloccate dal malnalino di coda, Sarconi. La tempo le battistrada del gironuova regina del campionato ne B: Vietri, Accettura, Atletico Balvano e Potentia Santa Casciano presidente del Vietri è andata a segno con L'Amico e Ponzio; il Sarconi aveva moCecilia. mentaneamente pareggiato i GIRONE A Il Foggiano Melfi ha messo le cose in chiaro: è la squadra da conti con Calcagno dal dischetto. Castellucbattere. Non è servita neanche la resistenza cio ancora sconfitto: questa volta il tonfo è del Ruoti a scalfire il primato in classifica. giunto per mano della Sanseverinese. Anche Ora la rivale più accreditata del Foggiano la Fratelli Cafaro Francavilla non sta attrasembra essere il Lavello, che ha impresso un versando un buon momento. Il Nemus ha ottimo ruolino di marcia, “condito”da nume- ringraziato e si è affidato a Carrazzone e rose vittorie. I lavellesi sono stati corsari a Lombardi per intascare i tre punti. La valanRapolla, grazie alla doppietta di Urana ed al ga Oratorio Lentini Maratea si è abbattuta sigillo di Tudisco. Inoltre, quest'oggi, do- sul San Martino d'Agri, trafitto da Sacco, Di vranno recuperare la gara interna contro la Puglia e Ciancia. Bis dell'Episcopia a spese Fides Scalera e potrebbero salire al comando del Rotunda Maris. della graduatoria. Il gol di Petagine ha per- I NUMERI Turno di campionato in cui ha messo al Ginestracandida di superare l'osta- prevalso il segno “1”. Quarantuno gol messi colo Sporting Vaglio e di rimanere nella scia a segno (816 marcature in totale) in questa delle grandi. Dopo quattro ko in serie, il Pa- quindicesima giornata (17 nel girone A, 12 lazzo ha ritrovato i tre punti di fronte al San nel B, 12 nel C), di cui 29 dalle formazioni che Nicola (quest'ultimo in rete con Pietrafesa). hanno giocato in casa (9 nel girone A, 10 nel Fides Scalera a picco in casa dell'Atletico B, 10 nel C), 12, invece, da quelle che hanno Genzano, che si è risollevato in classifica, giocato in trasferta (8 nel girone A, 2 nel B, 2 grazie a Loquercio ed a Beccasio. Punticino nel C). Si sono registrati 11 successi interni della speranza per il San Fele al cospetto dello (3 nel raggruppamento A, 3 nel B, 5 nel C), 2 Sport Melfi. Ha riposato il Garnet Red Bella. vittorie esterne (2 A, 0 B, 0 C) e 1 pareggio (1 GIRONE BHa prevalso il maltempo. La metà nel girone A, 0 nel B, 0 nel C). Il girone più delle gare in calendario sono state rinviate a prolifico è il raggruppamento A con 307 reti, data da destinarsi. Non sono scese in campo seguito dal B con 260 e dal C con 249. I mile prime quattro della classe. Il Vietri non ha gliori attacchi del campionato li detengono il giocato a Pietrapertosa, l'Accettura è stata Lavello (33 reti, girone A) e lo Sporting Chiabloccata contro lo Stigliano, mentre nel ca- romonte (33 reti, girone C), il peggiore è poluogo di regione non si è disputato il mat- quello del Pietrapertosa (6 reti, girone B). La ch-clou per il podio, tra il Potentia Santa Ce- migliore difesa è quella del Vietri (6 reti subicilia e l'Atletico Balvano. Ha giocato e stra- te, girone B), mentre la peggiore è quella del vinto, invece, un super Anzi. Come nel con- San Fele (46 reti subite, girone A). fronto d'andata, la compagine di Torchia ha Donato Pavese
Colpo esterno del Foggiano a Ruoti RUOTI FOGGIANO
1 2
RUOTI: Santoro, Spadola, Paterna F, Luongo, Scavone, Margiotta (Mancino), Salinardi A, Salinardi R, Paterna L, Troiano, Romeo (a disp: Vaccaro, Santilesca, Maitilasso, Damiano) All. Paterna Giovanni FOGGIANO MELFI: Cavaliere, Lecaselle, Tomasiello, Martino, Simonetti, Lamorte, Gala, Quaranta, Bafunno (Pasquariello), Ismaili (Faraone), Destino (a disp: Matacchione, Rizzitiello, Brescia, Mossucca) All. Bisceglia squalificato, in panchina il suo vice Michele Ricciuti ARBITRO: De Nicola di Potenza RETI: 30" Lamorte (FM), 20' pt Paterna L, 32' pt Quaranta (FM) NOTE: spettatori oltre 400, espulsi al termine per una rissa che ha coinvolto entrambe le squadre, i giocatori Paterna L e Simonetti T. Intervento delle forze dell'ordine per evitare altri problemi. RUOTI - Scontro al vertice tra le due formazioni appaiate in vetta ma, nonostante qualche assenza e il giocare fuori casa, davanti ad un buon numero di spettatori, il Foggiano Melfi si impone con merito e si isola nuovamente al vertice del Girone A, in attesa del recupero tra Lavello e Scalera. Una gara bella e vibrante, come ci si attendeva, ma alla fine, complice una maggiore determinazione e la grinta che ha messo subito in discesa il match, a vincere è stato il Foggiano, grazie anche alle buone cose messe in campo da singoli e squadra, secondo
le direttive del tecnico ben supportato in panchina dal suo vice Ricciuti, che era al suo debutto stagionale. Si parte con grande attenzione, e con pubblico a spingere il Ruoti per cercare subito l'allungo verso il successo ma, dopo soli 30" di gioco, è invece il Foggiano ad andare in rete con Lamorte che devia in gol una azione d'angolo dei gialloverdi del presidente Vito Brescia. Gara messa subito bene che costringe i locali di Paterna a raddoppiare forze ed energie per raggiungere il pari, ma con la naturale conseguenza di esporsi alle ripartenze degli esterni melfitani, tra cui si mette in evidenza il veloce Gala ed il puntuale Ismaili, per innescare spesso Destino, in ottima forma e più volte alla conclusione. Di contro, il pubblico fa ancora di più per farsi sentire dai propri beniamini, che vanno al tiro pericoloso con Paterna Luigi e con Scavone, ma su di loro fa buona guardia la difesa che protegge l'estremo ospite Cavaliere. Il pari, però, si concretizza al 20' con un rimbalzo fasullo del pallone su Cavaliere, che viene superato da Paterna Luigi a cui non resta che appoggiare in porta per festeggiare l'1 a 1. Foggiano che però non si scompone, resta concentrano e torna a costruire azioni importanti, anche se deve attendere una punizione dal limite, al 32', che vede capitan Marco Quaranta sfruttare la finta di Destino per dare al pallone la traiettoria giusta che si insacca all'angolo basso sulla destra del portiere di casa. Nuovo vantaggio del Foggiano che resta tale fino al riposo, con qualche cambio
ed i consigli tecnici che lo vedono ancora prestare molta attenzione sul campo, contro un Ruoti comunque determinato a cercare fino in fondo almeno il pareggio. Ci provano in più occasioni ma difesa gialloverde attenta e pochi rischi corsi da Cavaliere, bravo spesso a rilanciare i suoi avanti per sfruttare il contropiede, come avvenuto a metà ripresa, con Pasquariello che controlla bene in area ma poi conclude con una battuta a rete alta, confermando le sue qualità di peso sottoporta, per dare continuità in attacco alle azioni della capolista. Nel finale un lungo recupero per l'assalto finale del Ruoti ma risultato che non cambia, e mentre in campo la capolista festeggia, il nervosismo porta ad una rissa tra le due compagini, con a farne le spese Paterna e Simonetti, a cui l'arbitro mostra il rosso diretto rientrando negli spogliatoi. Al termine grande gioia tra i meltfitani, con breve commento del presidente Vito Brescia che ha parlato di "ottima prova caratteriale della mia squadra, e vittoria meritata non solo per le difficoltà di questa sfida al vertice ma anche per il valore del Ruoti, che ci conferma come non dovremo abbassare la guardia per restare concentrati, fino alla fine, se davvero vogliamo inseguire il sogno della promozione". Intanto domenica il Foggiano ospiterà il Genzano che all'andata lo ha superato per 3 a 2, e sarà ancora il giovane e promettente tecnico Michele Ricciuti a guidare i gialloverdi per la seconda ed ultima giornata di squalifica inflitta a mister Bisceglia. sport@luedi.it
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Sport 43
Mercoledì 27 gennaio 2010
Mercoledì 27 gennaio 2010
B1 Donne Dopo la sosta la Polizia Municipale riprende da Sabaudia
Gagliardi trova il difetto Il tecnico della Lore Lei ammette: «E’ venuta meno la continuità» STAVOLTA le recriminazioni sono davvero poche. O almeno, se un piccolo cruccio è rimasto, sta solo in quel blackout di metà terzo parziale che ha tolto alla Lore Lei ogni possibilità di riuscire a strappare qualche punto alla corazzata Soverato. Impresa che per Ligrani e socie, dopo la conquista del secondo set e l'ottima partenza avuta appunto nel terzo, non sembrava poi così irrealizzabile. Ma non si poteva obiettivamente chiedere molto di più sabato sera alla PM, capace per un'ora e un quarto di restare agganciata, nel gioco e nel punteggio, a una Frigorcarni incisiva e determinata come poche rivali: soprattutto quando è stato il momento di chiudere, set o partita che fosse. Rispetto alla sfida col Mercato San Severino di quindici giorni prima - in cui almeno un punto, viste le otto occasioni avute per agganciare il tie-break, doveva
B1
serie
arrivare -, nell'ultimo impegno del suo girone di ritorno la Lore Lei non ha granché da rimproverarsi. E anzi va reso onore alla prova di un gruppo che per lunghi tratti, al cospetto della capolista, è stato capace di farpassare in secondo piano il problema (pure di un certo peso) che si portava dietro Serena Masino. «Già in condizioni normali sarebbe stato difficile fare match pari con il Soverato. Con la nostra palleggiatrice in condizioni sicuramente lontane da quelle ideali, poi, è stato ancora più complicato reggere il confronto», spiega Nino Gagliardi. «Quello che però abbiamo saputo fare per lunghi tratti, soprattutto grazie all'efficacia del servizio. Con cui abbiamo creato più di qualche grattacapo alle calabresi, in una prima parte di gara ci ha visti lottare e restare a contatto con buona autorità». «Poi, invece, ci è progressivamente venuta
Donne Girone D CLASSIFICA
meno la necessaria continuità», fa notare il tecnico barese. «Le nostre soluzioni offensive sono diventate più forzate, e quando difronte ti troviil muro più forte del campionato la conseguenza risulta piuttosto scontata. Il cambio palla è diventato difficile, e il Soverato si è inesorabilmente avvantaggiato nel punteggio». Raggiunto il giro di boa di me-
tà torneo, per la B1 è ora il momento della sosta. Si ritornerà in campo sabato 6 febbraio, quando le rossoblù saranno a Sabaudia per cercare di inaugurare al meglio la loro seconda parte di stagione. Potendo contare, si spera, sul pieno recupero di Masino e sulla ritrovata convinzione di tutto il gruppo. Luca Carlone
Le ragazze della Lore Lei Potenza
B1 Donne La Master Group è tornata da Lamezia con tre punti in cassaforte
«Penalizzati dagli infortuni» Il vice allenatore Moschetti spiega così il gap dal Soverato CON i tre punti conquistati in casa del Lamezia, si è concluso il girone d'andata per la Master Group Matera. Un girone che possiamo giudicare positivamente, un quarto posto ad una sola lunghezza dalla zona play off non sono da disprezzare per una matricola. La società materanasalita loscorsoanno, haattrezzato una squadra di tutto rispetto ad inizio campionato, poi ha migliorato e di molto l'organico, con gli innesti di giocatrici dal grande spessore tecnico come la Donà, e la mitica Biamonte. Questo roster a disposizione di coach D'Onghia, potràfarsognare latifoseriamaterana, dando anche una certa tranquillità al tecnico e a tutto il gruppo, per affrontare il girone di ritorno che comincia il 6 febbraio,conun certoottimismo.L'ultima gara vinta dalle materane è stata una pratica semplice, unico appunto da fare, il calo di concentrazione nel secondo set perso. Ne parliamo con l'allenatore in seconda Giovanni Moschetti. Una gara vinta ma un secondo set regalato, è stato solo un calo di concentrazione. «Quando si gioca con squadre di bassa classifica che non hanno nulla da perdere può capitare, infatti quelle sono le
Il vice allenatore Giovanni Moschetti
squadre che più temo, preferisco che si giochi sempre con grandi squadre, per tenere sempre alta la concentrazione, alla ripresa avremo contro il Sambuceto che ultimamente sta giocando bene e non è da sottovalutare». La Marulli mette a segno 13 punti, un ottimo rientro? «Monica ha fatto una buona gara, ma deve ancora riprendersi al cento per
cento, con il Lamezia è stata buona la sua prova, con la sosta non potrà che migliorare ancora la sua condizione». Di questo girone d’andata, cosa vi rimproverate. «Forse la prestazione di Scafati, senza nulla togliere alle vincitrici, teoricamente potevamo vincere, l’assenza della Marulli e l’infortunio della Romanò hanno complicato tutto, perchè in settimana si lavora con determinati elementi, poi se ti vengono a mancare in campo saltano determinati schemi e si deve improvvisare la squadra». In questo periodo di sosta avrete modo di modificare qualcosa. «In questa settimana completeremo il recupero delle acciaccate, proveremo tutte le titolari e stiamo cercando una squadra disponibile per organizzare almeno un’amichevole». Nel ritorno tenterete l’aggancio al Soverato. «Speriamo di si, noi giocheremo gara dopo gara, anche se in questo girone di andata siamo stati penalizzati dagli infortuni come il Potenza, ed il Soverato ha preso un buon vantaggio». Il Campionato riprende con la gara casalinga il 6 febbraio contro il Sambuceto. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B2 Donne Bottino pieno e ottimismo per l’Asci B2 Donne La trasferta a Molfetta temuta solo alla vigilia
La Giocoleria a forza tre con il Taranto nel mirino
Il punto sta stretto vista la prestazione
ri punto oltre a un numero elevato di palloni toccati e di buone difese. E più in generale è apparsa chiara una maggiore inclinazione al sacrificio da parte di tutte. Ecco, se le ragazze di Telesca sapranno lavorare in questa direzione, mettendo da parte tutti gli individualismi e limitando al minimo errori e sbavature, allora ci sarà da divertirsi nel resto del campionato. Tanto più che con gli ultimi cinque punti conquistati e grazie ai risultati concomitanti la Giocoleria non ha più l’assillo della classifica come tre settimane fa. Può e deve approfittare di questa congiuntura positiva l’Asci: maggiore tranquillità in classifica, gioco ed entusiasmo ritrovati, migliore equilibrio in ricezione e difesa grazie a qualche accorgimento tattico e un rinnovato spirito di sacrificio. Se ci si aggiungono le motivazioni date dal fatto che il prossimo avversario risponde al nome del Taranto il quadro è quasi completo. Le ioniche, infatti, all’andata giocarono un brutto scherzo ad Avena e compagne che in quella occasione misero in scena una delle peggiori esibizioni dell’anno. A questo proposito, la sosta arriva propizia per fare il pieno di energie e affilare le armi. Pietro Floris
PRIMA di partire per Molfetta la Materman Nusco avrebbe sicuramente messo la firma per rientrare con un punto dalla complicata trasferta barese. Alla luce però della prestazione alla pari con la quarta forza del girone, messa a più riprese sotto sul parquet del PalaPoli da Pamela Petrone e compagne e costretta al 16-14 (contestatissimo) del quinto set per avere ragione delle potentine, la Livi non si può ritenere completamente soddisfatta per il bottino portato via dalla Puglia. Anzi, matura un pizzico di rammarico per come è andata. Tanto più se a pesare, e parecchio, sull'esito finale dell'incontro sono arrivate due chiamate arbitrali sul 14 pari - solo le “perle” finali di una direzione di gara a dir poco imbarazzante, e che non a caso ha accomunato nelle proteste le due società - che hanno sostanzialmente regalato il tiebreak, e i due punti in ballo a quel punto, a un'Azzurra che era stata decisamente imbrigliata dalle rossoblù. Dopo un primo set lottato ma risolto da Marasco e socie sul 25-17, la Materman era stata brava a rimanere con la testa nel match e a tirare fuori il solito carattere
UN ENORME sospiro di sollievo, tre punti d’oro e una grande iniezione di ottimismo per il prosieguo del campionato. E’ il valore pieno della vittoria conquistata dalla Giocoleria domenica scorsa nella sfida all’Acquaviva. La squadra di Telesca ha confermato i segnali positivi messi in mostra nelle due precedenti esibizioni che, seppur concluse con sconfitte al tie break, avevano messo in mostra un’Asci in decisa crescita sul piano del gioco e della determinazione. La vittoria con l’Acquaviva, oltre a regalare tre punti preziosissimi in chiave salvezza, ha regalato un altro spunto importante che Avena e compagne dovranno cogliere e mettere a frutto nelle restanti partite. Per la prima volta si è vista una squadra nella quale ogni singola ha saputo mettersi a disposizione del collettivo per fare ciò che era più utile alla causa. Il primo esempio è lampante guardando lo score finale della partita che parla di una Avena nelle insolite vesti di top scorer e di una Nolè, abitualmente terminale offensivo principale, in doppia cifra, ma preceduta nel computo dei vincenti anche da Ghersetti. Si è vista una Arras che ha messo a terra solo due attacchi, ma che ha tirato giù ben sei mu-
Emanuela Caramuta
B2
serie
Materman recrimina
Garramone della Livi
Donne Girone G CLASSIFICA
battagliero. Insieme con un gioco che, grazie al recupero di una condizione fisica decisamente migliore, per Benefico e compagne, rispetto alle prime due uscite del 2010, tornava incisivo e brillante come ci si poteva attendere. Il 25-23 e il 25-22 con cui la Livi faceva suoi i due parziali successivi valevano la certezza di un punto, e dopo una quarta frazione che l'Azzurra strappava via di rabbia, i giochi per il successo erano rinviati al quinto. Inutile a questo punto ripensare a quello che poteva essere e non è stato nell'epilogo della partita di Molfetta. La sosta del campionato fermo nel prossimo weekend - appare l'occasione buona per superare del tutto gli acciacchi fisici dell'ultimo periodo, e preparare a puntino le sfide di inizio febbraio con Battipaglia (alla Caizzo) e Sarno (fuori). In seguito alle quali la Materman potrebbe trarre giovamento da un calendario un po' più abbordabile per avvicinare in modo ancor più deciso la quota salvezza. lu.ca. sport@luedi.it
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44 Sport
B1 Uomini Minenna: «Dobbiamo imparare a mettere un po’ di cattiveria in più»
Abbonamento al tie-break La Medical Center Potenza ha chiuso sette volte al quinto set POTENZA - E' la squadra del tie-break. Sette per essere precisi. Ormai la Medical Center sembra aver fatto l'abbonamento a partite lunghe, giocate punto a punto, fino al quinto set. Tie-break non sempre favorevoli - 5 vinti, gli ultimi due in trasferta a Catania e in casa con l'Ortona e 2 persi, l'ultimo in occasione della gara contro il Turi. «La trasferta in terra pugliese - commenta il centrale Alberto Minenna, trascinatore dei suoi a muro, con 14 punti individuali - è stata molto difficile. Una partita bella, accesa, spettacolare e piena di colpi di scena. Loro sono partiti subito bene e nel primo set ci hanno “infilato”un break di 7-0 che ci ha un pò storditi. Nella seconda e terza frazione di gioco, invece, abbiamo “cambiato volto” e abbiamo messo in campo tutta la nostra voglia e determinazione di vincere. Nel quarto set siamo andati subito a +4, ma il Turi ha avuto un “sussulto” di orgoglio e sul punteggio di 4-8 ha segnato 5 punti consecutivi grazie a Parisi e Galdi e complici anche 2 falli nostri. A quel punto siamo andati avanti punto a punto, ma i pugliesi hanno mostrato più lucidità e un ace e un muro di Bosco, insieme ad un attacco di Parisi, hanno suggellato il 25-20. Al tie-break per l'ennesima volta ci siamo portati avanti di +4, ma sul punteggio di 7-12, Ripa e capitan Bruno non hanno sbagliato più nulla, fino ad arrivare al 13 pari. Noi, invece, abbiamo commesso 2 errori in battuta e Lo Re ha firmato il definitivo 18-16. Abbiamo giocato comunque con una squadra quarta in classifica che vanta nel suo organico tanti giocatori di qualità ed esperienza». Una sconfitta, dunque, che lascia molto amaro in bocca, ma che ci ha «insegnato qualcosa - continua Minenna. Dobbiamo imparare a mettere un po' più di sana cattiveria agonistica nei momenti topici della gara. Siamo una buona squadra e finora siamo stati capaci di mettere in difficoltà,
B1
serie
B2 Uomini Galtieri loda la Pallavolo Matera
«Il gioco sta crescendo partita dopo partita»
UOMINI Girone C CLASSIFICA
Minenna della Medical Center
non solo in casa ma anche in trasferta, molte squadre più forti di noi sulla carta. Abbiamo dimostrato che quando ci mettiamo cuore, grinta e determinazione non siamo secondi a nessuno. Siamo in continua crescita e, dopo una prima fase iniziale di torneo, adesso abbiamo trovato i giusti equilibri. Ci crediamo tutti in questa squadra e in questo gruppo e siamo soddisfatti del cammino fatto finora».
«Abbiamo ripreso ad allenarci in un clima sereno conclude Minenna - perché siamo consapevoli dei nostri mezzi e conosciamo il nostro valore. Nonostante la settimana di riposo che ci attende, continueremo a lavorare regolarmente, per non perdere il ritmo e la concentrazione. Dobbiamo solo continuare su questa strada, con umiltà e impegno». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
B2 Uomini Girone di andata chiuso col terzo ko di fila
Sidel, un tris in negativo IL GIRONE d'andata della Sidel Lagonegro si chiude amaramente con la terza sconfitta consecutiva di questa prima metà di campionato. Il primo bilancio di metà stagione vede gli uomini di Scaldaferri in piena zona rossa, con troppe sconfitte all'attivo, della quali pesano sicuramentequelle controledirette avversarie per la salvezza, non ultima proprio contro la Nicodemo. Soltanto nel secondo set la Sidel, nella partita di domenica scorsa, è stata capace di portarsi in avanti e tenere a bada l'avversario, ma per il resto si è vista una squadra che soprattutto non è stata capace di giocare con il giusto agonismo, con la necessaria cattiveria una partita che si annunciava come una battaglia e, infatti, tale è stata. “Onore e merito ai lau-
rioti, - ha voluto sottolineare il ds Tortorella- perché la Nicodemo ha fatto esattamente la partita che doveva fare: ha battuto in modo tatticamente ineccepibile, ha tenuto un buonissimo ritmosu cambiopalla e, soprattutto, ha attaccato tanto”. È stata, quella di domenica scorsa, da una parte la classica serata nella quale nulla è andato per il verso giusto per i lagonegresi.Sicuramente ci sono tanti meriti dell'avversario inquesto risultato finale, ma i biancorossi hanno molto di che riflettere e sul quale lavorare soprattutto per quel che riguarda la tenuta mentale in mezzo alle difficoltà e nelle situazioni di grande pressione. Adesso che è terminato il girone d'andata il calendario subirà uno stop di una settimana. sport@luedi.it
B2
serie
GIRONE d'andata più che positivo per la Pallavolo Matera. La compagine allenata da coach Tommanso Galtieri ha concluso la prima parte del campionato con ben ventinove punti all'attivo e con il secondo posto, insieme all'Ugento, che vale i play-off promozione in serie B1. Dopo un inizio non certo esaltante, il sestetto biancoblù ha bruciato le tappe conquistando, giornata dopo giornata, posizioni utili in classifica fino ad arrivare a tre punti dalla vetta occupata attualmente dall'Altamura. Sabato scorso, al Pala Sassi di Matera, capitan Suglia e compagni hanno ottenuto una nuova vittoria battendo, senza eccessivi affanni, la Pallavolo Squinzano per tre set a zero. E' stato un match meno impegnativo rispetto all'ultimo giocato in casa (contro l'Ugento), ciò nonostante ha divertito ugualmente il buon numero di pubblico presente. “E' stata una partita ampiamente dominata dalla Pallavolo Matera - ha spiegato il tecnico, Tommaso Galtieri. Mi è piaciuto il gioco che sta crescendo partita dopo partita, sopratutto nelle intese tra alzatore e schiacciatori”. Tracciando un bilancio sul girone di andata, che giudizio si sente di dare sul rendimento della Pallavolo Matera? “Direi che è stato alquanto soddisfacente. Un girone chiuso con sette vittorie consecutive e un bel secondo posto. Adesso ci prendiamo una settimana di sosta per poi tornare in campo per la prima di ritorno contro Triggiano”. Il girone d'andata è terminato ed ora il campionato osserverà un turno di riposo per poi riprendere il 7 febbraio. La Pallavolo Matera do-
Il tecnico Tommaso Galtieri
B2
serie
UOMINI Girone H CLASSIFICA
vrà affrontare in trasferta il Trivianum Triggiano che nel match d'andata fu sconfitto dai biancoblù per tre ad uno. Anche questa, come quella con lo Squinzano, seppur non sia una partita difficile non dovrà essere sottovalutata dal sestetto materano che, ora, ha il dovere di continuare quanto di buono fatto e di raggiungere l'obiettivo di inizio stagione: la vittoria del campionato e l'approdo nella serie B1.
“Il Triggiano è una squadra ostica e da non sottovalutare assolutamente. La ricetta giusta per il nostro cammino è proprio quella di continuare a lavorare in palestra, senza abbassare mai la guardia, consapevoli che c'è ancora tanta strada da fare e che proprio ora comincia il bello del nostro campionato. Comunque mi reputo ottimista perché siamo sulla buona strada”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
B2 Uomini, il derby rilancia gli uomini di Santomassimo
UOMINI Girone I CLASSIFICA
SERVIVA solo vincere e stavolta gli uomini di Santomassimo ce l'hanno fatta, mettendo a segno una vittoria che conta il doppio, poiché è quella del derby contro il Lagonegro. Il 3-0 finale, arrivato al termine di un match esemplare, premia un gruppo che ieri sera è riuscito con una prova di gran cuore a portare a casa un risultato fondamentale in ottica salvezza, visto che ora i laurioti sono ben distaccati dalla zona retrocessione. “Sono soddisfatto- ha commentato Santomassimo- perché al di là del risultato, abbiamo vinto uno scontro diretto,che ci ha dato tre punti importantissimi. Ci stacchiamo dalla zona rossa e chiudiamo la prima parte del campionato con 7 partite vinte”.“Siamoriusciti atenere saldamentein pugnola situazione nel primo e nel terzo set-continua Santomassimo- mentre nel secondo, il break di difficoltà che abbiamo subito, ritengo sia stata la chiave di volta della partita poiché siamo riusciti a rientrare e bene”. Un bilancio dunque positivo per la Nicodemo che prima di riprendere il girone di ritorno è impegnata per la qualificazione agli ottavi della Coppa Italia, che si terrà il prossimo week-end 30 e 31 gennaio. I laurioti se la vedranno prima contro il Molino di Sicilia, e poi in caso di vincita dovranno affrontare o il Bari o la formazione del Gaeta. Dunque ripresi gli allenamenti ieri pomeriggio per ora si ferma il campionato della Nicodemo, che attende il turno di coppa. p.v.
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Sport 45
Mercoledì 27 gennaio 2010
Mercoledì 27 gennaio 2010
Volley C Uomini La Megacom effettua l’aggancio in testa alla classifica
Clamoroso forfait del Matera La capolista non si presenta in casa del Laurenziana e ha partita persa POTENZA - La nona giornata riserva una grossa sorpresa a quanti seguono il volley maschile di serie C: la capolista Volley Group Matera, finora imbattuta e vera dominatrice dell'intero campionato, deve registrare la prima sconfitta stagionale. Tutto ciò ad opera della Cenerentola di serie C, quella Asd Laurenziana che, fino a domenica scorsa, non aveva vinto nemmeno un set. Il risultato non è però maturato in campo: infatti i materani non si sono presentati sul parquet di Torre Orsaia e la vittoria è stata automaticamente assegnata al team cilentano. Grazie al successo a tavolino, il sestetto di Torre Orsaia conquista i suoi primi tre punti, mentre il Matera si fa raggiungere in vetta alla classifica dalla Megacom Amatori Potenza, vittoriosa in casa contro l'Open Space Stigliano. Compito facile per i potentini, che hanno superato gli ospiti con un secco 3 a 0, travolgendo gli avversari in attacco e chiudendo ogni varco in difesa. 25/15, 25/15 e 25/22 i parziali del match. Gara altalenante per l'Hermes Hotel Policoro, sconfitto per tre a zero dalla Csc Moliterno. Ancora una volta la partita ha mostrato i punti deboli degli jonici, incapaci di mantenere lo stesso ritmo di gioco dall'inizio alla fine. Ma indicazioni importanti sono arrivate soprattutto dal secondo set, che il Policoro ha condotto per lunga parte prima di essere battuto sul filo di lana dal Moliterno. Ai biancoaz-
serie
C
Volley C Donne Solo la Tua Assicurazioni regge il passo
Vittorie per le tre sul podio
Uomini CLASSIFICA
zurri il compito di partire da quanto fatto nella seconda frazione di gioco per puntare all'obiettivo quarto posto, ovvero partecipazione ai play - off. E il primo impegno è previsto sabato prossimo, con il recupero della gara contro lo Stigliano. Parziali 18/25, 24/26 e 18/25 per la Csc. Torna alla vittoria la Virtus Potenza, dopo un digiuno di tre gare. E lo fa passeggiando in casa contro una Masseria Battifarano Nova Siri nuovamente in difficoltà. Gli jonici non hanno minimamente impensierito il sestetto potentino che ha potuto agevolmente imporre il suo gioco, travolgendo la difesa novasirese e impedendo ogni minima reazione. Lo indicano chiaramen-
Basket U15 Super Pace non basta
te i risultati dei tre set, tutti a favore della Virtus: 25/12, 25/14, 25/16. Boccata d'ossigeno per la padrona di casa, nuova crisi per il Nova Siri, dopo le belle prestazioni contro la Laurenziana e il Policoro. Dopo la nona giornata di campionato cambia fisionomia la classifica: Matera e Megacom Potenza appaiate in vetta alla classifica a 24 punti; diretto inseguitore il Moliterno a 20 lunghezze. In coda la Laurenziana festeggia i suoi primi 3 punti e si avvicina al Nova Siri, penultimo ad una sola lunghezza dal sestetto di Torre Orsaia. Policoro e Stigliano divisi da un punto ma con una gara in meno. Eleonora Cesareo sport@luedi.it
LA DECIMA giornata assesta quasi definitivamente l'assetto del massimo campionato regionale femminile di volley. Le prime tre della classe (in ordine Giardini e Ambienti Lavello con 27 punti, Edil Loperfido Matera 26 e ASCAS Sapri 25) continuano a vincere, la Tua Assicurazioni (18 punti) ha battuto la Nuova Spes Matera (12) distanziandola di sei lunghezze, definendo quelle che sono le gerarchie e le ambizioni di tutte le compagini. Partiamo dalla capolista. Le gialloverdi di mister Valentino si sono affermate sul campo del fanalino di coda dello Zero Cinque Montalbano. 12 - 25, 14 - 25, 25 - 27 i parziali che mettono in evidenza l'ottimo stato di forma della capolista, ripresasi immediatamente dopo la bruciante sconfitta patita contro il Sapri. Vittoriosa anche l'Edil Loperfido Matera, affermatasi per 3 - 0 (25 - 18, 25 - 18, 25 - 20) sull'Olimpia Melfi (che si ferma a 9 punti). Le materane proseguono la corsa al primato, sempre a portata di mano ma non ancora raggiunto. Affermazione esterna per la terza forza del campinato, l'ASCAS Sapri.. Le campane hanno superato con un netto 3 - 0 il Tricarico Volley, con le padrone di casa che nulla hanno potuto dinanzi alle più forti (sotto tutti gli aspetti) avversarie. Schiacciante il ri-
serie
C
Donne CLASSIFICA
sultato del primo set ( 3 - 25) meno imbarazzanti i parziali degli altri due(10 - 25, 12- 25) con la significativa esultanza delle tricaricesi dinanzi al raggiungimento della doppia cifra negli ultimi due set. Infine lo scontro diretto per la quarta piazza. Le atlete della Tua Assicurazioni hanno battuto in trasferta le materane della Nuova Spes per 1 - 3 (20 - 25, 17 - 25, 25 - 21,18 - 25), risultato questo che ha permesso alle potentine di riscattare nel modo migliore la brutta prestazione contro la Edil. Loperfido di una setti-
mana fa e soprattutto di allungare sulla quinta in classifica. Dopo un primo set abbastanza equilibrato la Tua Assicurazioni si fa più incisiva nel secondo lasciando le padrone di casa ad inseguire con poche speranze. Nel terzo set spreca l'opportunità di chiudere il match a punteggio pieno e l'esultanza è rimandata alla fine del quarto. In classifica le potentine attualmente sono a quota 18 punti, quattro in più della Nuova Spes e restano pertanto in zona play.off. Paolo Paradiso
Ciclismo Primo trofeo di ciclocross “Aspettando il velodromo” Basket Giovanile A Matera e Potenza
Timberwolves Domenica c’è sconfitta in casa il Join the Game dal Vivi Napoli Braico e Alianelli nella top five a Monteroni Ecco la fase provinciale
Lucani in chiaroscuro
TIMBERWOLVES VIVIBASKETNAPOLI
52 60
TIMBERWOLVES SMART P@PER PER I RAGAZZI: Petrullo 6, Vaccaro 9, Cappiello, Ciardullo, Zaccagnino, Nolè, Vertone, Pace 29, Picerno, Vignola, Luise 4. All. D. Fiore. VIVI PROGETTO NAPOLI: Caiazzo, Cannavale 9, Montesano 11, Fiorillo, Esposito 3, Buongiovanni, De Falsi 4, Perpino, Finamore 6, Spera 13, Barone 10. All. Russo. ARBITRI: Loscalzo di Potenza e Saracino di Tito Scalo. SCONFITTA interna per la Timberwolves Smart P@per per i ragazzi Potenza nella terza giornata della seconda fase del campionato maschile under 15 eccellenza campano. I ragazzi di Donato Fiore sono usciti con le pive nel sacco dal match con il Vivi Progetto Napoli che ha vinto con merito la gara per 60 a 52 al termine del match disputatosi alla Palestra Vito Lepore di Potenza. Partenza sprint dei partenopei che volano sul 7 a 0 e bruciano la retina lucana con facilità. La reazione dei lupetti di Donato Fiore non si lascia attendere e dopo pochi istanti la Timberwolves Smart P@per per i ragazzi è subito in testa sul punteggio di 11 a 7. La partita si mantiene in costante equilibrio con i potentini che gestiscono le ostilità senza affanno alcuno. Pace fa ammattire i campani che dal canto loro hanno fatto del gioco corale il proprio punto di forza. La formazione di Russo segna canestri importanti e tiene il passo del Potenza. La partita è sempre equilibrata, le due realtà giovanili lottano gomito a gomito, i napoletani vanno a canestro con Spera, Montesano e Barone, mentre Pace tiene la squadra potentina in partita. Nel finale, però i lucani compiono alcune sbavature e perdono contatto con gli ospiti che allungano il passo vincendo la partita con merito. Domenica turno di riposo per la Timberwolves Smart P@per per i ragazzi Potenza, in concomitanza con lo svolgimento del Join the Game regionale. f.menonna@luedi.it
POTENZA - Lucani in chiaro scuro domenica scorsa al “Primo Trofeo Ciclocross Aspettando il velodromo” a Monteroni (Le). Nella vicina Puglia sono state quattro le partenza: la prima riservata alle categorie Giovanissimi G5 e G6, la seconda per le categorie Esordienti e Allievi, la terza per Le Donne Elite, gli Juniores e gli amatori M4, M5, M6 e MW, la quarta riservata agli Elite, Elmt, M1, M2, M3 e Under 23. Mario Villanova, unico G6 in gara ha vinto la prima partenza mentre i due piccoli lucani Rocco Andrea Braico e Riccardo Alianelli (ReCycling Bernalda) si sono piazzati rispettivamente in quarta e quinta posizione. Per Braico è arrivato il gradino più basso del podio nella cat. G5 alle spalle di Samuele Gaetani (Kalos Manfredi Pasca) e Gioele De Matteis (G.S. Salentino). La seconda partenza ha visto la vittoria assoluta dell'Allievo Domenico Mastrototaro (Pol. Cavallaro); tra le Donne Allievi doppietta per la Pol. Cavallaro con Marta Emanuela Bufi che ha preceduto la compagna di squadra Teresa Colangelo e la lucana Silvia Aquaro (ReCycling Bernalda) giunta terza; tra le Esordienti Donne ha vinto Lucrezia di Benedetto (Pol. Cavallaro); Mauro Piccolo (Pol. Cavallaro) si è invece imposto tra gli Esordienti dove Giovanni Iorio e Giuseppe Mazzone
(Re-Cycling Bernalda) hanno portato a casa la sesta e la settima posizione, mentre l'altro lucano Mattia Agresti (Heraclea Bike) si è piazzato ottavo. Nella terza partenza da segnalare la vittoria assoluta dello Juniores Mirko Prete (G.S. Tugliese). Primo dei lucani è stato Pasquale Marino (Heraclea Bike) quarto al traguardo ma vincitore tra gli M4. Bella prestazione anche per Tommaso Barbaro (G.S. C. Baser Matera) ottavo nella classifica generale ma vincitore tra gli M6. Tra gli M4 da segnalare l'ottava posizione conquistata da un altro lucano, Giuseppe Rago, in forza al Ciclo Team Valnoce. Tra le Donne Elite la vittoria è andata a
Jennifer Manco (G.S. Tugliese) mentre tra le MW ha vinto Sabino Manco (G.S. Tugliese). Nella quarta ed ultima partenza la vittoria è andata a Marco De Leo (G.S. Tugliese). Tra gli Elite doppietta per il G.S. Tugliese con Giovanni Battista Garzia che ha preceduto sulla linea del traguardo il compagno di squadra Carlo Saracino. Tra gli M1 ha vinto Simone Greco (A.S.D. Power). Tra gli M2 ha vinto invece Pietro Laghezza (Folgore Bike). Tra gli M3 si è imposto Luigi Cofano (A. Narducci Gm Habitat). Infine, tra gli Under 23 la vittoria è andata a Sabino Piccolo (Pol. Cavallaro). Rocco De Rosa sport@luedi.it
CRESCE l'attesa negli ambienti cestistici regionali per le fasi provinciali del “Join the game”, il torneo italiano giovanile di basket tre contro tre, organizzato dalla Fip nazionale. Le selezioni provinciali avranno luogo domenica prossima, la manifestazione è riservata alle categorie under 13 e under 14. In regione la kermesse agonistica si svolgerà a Potenza e Matera, presso le strutture del complesso sportivo di via Roma e al Palasassi di viale delle Nazioni Unite. I cestisti si raduneranno alle 8:30, mentre le partite avranno inizio alle 9. Le partite si svolgeranno nelle due metà campo, le formazioni saranno composte da nove atleti. Alla fase provinciale di Potenza sono iscritte nove formazioni che schiereranno quarantasei compagini per un totale di centoquarantasei giocatori. Alla fase provinciale di Matera prenderanno parte nove società che schiereranno quaranta squadre per un totale di centosessanta atleti. La fase regionale della manifestazione si terrà il 28 marzo a Montescaglioso, presso il Palasport Karol Woiytjla. Le società vincitrici per ogni categoria parteciperanno alla fase nazionale che avrà si terrà il 22 e 23 maggio. Le società che hanno aderito alla manifestazione sono le seguenti: Sporting Club Matera, Pink Basket Bernalda, Cestistica Bernalda, Pielle Matera, Cestistica Arcobaleno Montescaglioso, Cestistica Grassano, Virtus Matera, Basket Salandra 2005, Fides Tricarico, Acs Tursi, Basilia Basket Potenza, Euroclub Femminile Potenza, Olimpia Potenza, Timberwolves Potenza, Nuovo Basket Potenza, Virtus Rionero, Basket Potenza, Pallacanestro Avigliano, Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture e Invicta Potenza. Le prime formazioni a scendere in campo saranno le squadre under 14 maschile, seguite dall'under 13, successivamente alle 11 toccherà all'under 14 femminile e successivamente all'under 13 maschile, under 14 maschile e under 13 femminile. f.menonna@luedi.it
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46 Sport
Pallotta: «Obbligati a crederci» «SAPPIAMO che è molto difficile ma abbiamo il dovere di provarci a cominciare dal prossimo match contro il Palestrina». Sono queste le parole di Giuseppe Pallotta direttore sportivo della Bawer Matera per spiegare il momento non particolarmente brillante della formazione lucana dopo lo stop con Trapani. «Purtroppo alla distanza siamo calati ed abbiamo pagati vecchi errori che ci avevano caratterizzato anche in passato. Ora dobbiamo metterli a frutto e ripartire». Pallotta sembra convinto che domenica contro Palestrina si vedrà un Matera diverso anche perchè la rabbia e la voglia di riscattarsi è tanta nel tecnico e nel gruppo biancazzurro: «a Palestrina qualcosa succederà, credo che giocheremo una partita diversa. Sarà un Matera che dovrà giocare in maniera convinta per puntare al risultato pieno. Del resto abbiamo bisogno di un paio di vittorie fuori casa per invertire definitivamente il trend della nostra stagione» conclude Pallotta. Ieri mattina la squadra materana ha ripreso gli allenamenti e senza particolari inconvenienti. Oggi è prevista un’amichevole, probabilmente a Potenza con la Corporelle. p.quarto@luedi.it
Un giorno in più di riposo GIORNO di riposo per la Publisys Potenza. Lo staff tecnico bianconero, composto da Cesare Ciocca e Sandro Lo Sardo ha deciso di concedere 24 ore di relax ai giocatori. Il turno sabbatico è stato utile per recuperare l'infortunato Fernando Labella che va ad aggiungersi nella lista di giocatori alle prese con noie fisiche in questo periodo del campionato. L'ex Caserta e Pesaro, domenica scorsa si è infortunato alla gamba. L'atleta ha rimediato un grosso ematoma. Il play maker bianconero dovrebbe essere in campo nella sfida di domenica prossima al Pala Pergola contro la Sigma Barcellona Pozzo di Gotto, capolista del campionato. Migliorano, invece le condizioni di Ernesto Carrichiello, alle prese con un brutto virus influenzale. La squadra riprenderà ad allenarsi soltanto oggi, lo staff tecnico potentino ha infatti deciso di dare un giorno in più di riposo, visto il massacrante lavoro in palestra svolto in questo periodo. La Publisys Potenza deve riscattare l'opaca prestazione soprattutto offensiva fatta registrare nel corso della sfida di domenica scorsa a Palestrina dove i giocatori potentini hanno segnato la miseria di quarantasette punti. Bisogna in sostanza lavorare sull'attacco apparso sterile e senza nerbo contro i laziali nel confronto perso a Palestrina. f.menonna@luedi.it
Giuseppe Pallotta
Cesare Ciocca
Calcio a 5 B Pancrazio Russo è critico: «Sprecate troppe occasioni»
Frascella a piccoli passi Il pari interno con l’Ortona è valso il quinto posto in classifica MATERA - Sale al quinto posto di classifica il Frascella Matera. Una posizione che, pur in condominio con Sporting Modugno e Deportivo Matera, e per quanto di tutto rispetto, avrebbe sicuramente potuto essere migliore se durante il campionato si qui disputato non fossero stati compiuti errori davvero imperdonabili. Per carità, i ventisei punti all'attivo rappresentano un bel bottino e basterà aggiungerne soltanto sei per avere la matematica certezza della permanenza, ma resta sempre il rammarico che, con qualche distrazione di meno, oppure con qualche scelta tattica diversa, si sarebbe potuto fare di più. Ultimo esempio, in ordine di tempo, quello di sabato scorso contro lo Sporting Ortona, una gara pareggiata sull'unica disattenzione della difesa: una sola palla gol che gli avversari hanno sfruttato al meglio portando così a casa un prezioso punto. Al contrario i materani che, dopo il vantaggio, non hanno saputo capitalizzare diverse occasioni davvero clamorose per mettere in cassaforte la vittoria. “Troppe occasioni sprecate - è il parere del dirigente materano Pancrazio Russo forse per troppa fretta, o forse poca lucidità, o scarsa concentrazione. L'unica disattenzione difensiva ci è costata la vittoria. Nell'occasione ci siamo fatti trovare impreparati, forse perché avevano inserito il portiere di movimento. Soprattutto nel primo tempo abbiamo
Calcio a 5 B Ancora una debacle
Pure la fortuna non tifa Meco
La formazione della Meco Potenza scesa in campo sabato contro la Mecobil Pese e sotto il tecnico Roberto Napoli
dominato la gara e avremmo potuto, anzi dovuto, arrotondare il punteggio. Non lo abbiamo fatto e siamo stati puniti. Nel secondo tempo, poi, abbiamo avuto la grande chances di giocare contro una squadra che al quinto minuto era già gravata di cinque falli, ma un
po' per la bravura loro, un po' a causa degli arbitri, e un po' per demeriti nostri, non abbiamo saputo approfittare. Nulla di grave poiché siamo partiti per fare un campionato tranquillo, forse con qualche ricambio di qualità la nostra stagione sarebbe stata ancora miglio-
re. Ritengo tuttavia giusto utilizzare con accortezza e prudenza i ragazzi che siedono in panchina e che non sono ancora completamente maturi per questa categoria: è pur sempre una serie B”. Annibale Sacco sport@luedi.it
Calcio a 5 B La sconfitta della Bng Mathera non intacca la posizione in classifica
Taratufolo: «Regalato un tempo a loro» MATERA -Non èandata benela trasferta di Pescara per la BNG Ecobas Mathera, conclusasi con il secco passivo di tre reti a zero. Una sconfitta che, riferita alla classifica, non influisce più di sull'attuale stagione agonistica, ma che fa sicuramente male per la maniera con la quale è arrivata. “Abbiamo di fatto regalato il primo tempo - ci ha detto il presidente della società materana Nico Taratufolo - per poi giocare leggermente meglio nella ripresa. Nulla di eccezionale, sia ben chiaro, ma almeno abbiamo giocato. La delusione soprattuttoda parte deibrasiliani, che poi sono coloro che devono prendere la squadra per mano”. Non cerca attenuanti il massimo diri-
gente della BNG, come del resto nel suo stile: “L'unico giocatore che si è salvato è il portiere Giovanni Paolicelli, ed è grazie a lui se il passivo è rimasto contenuto nel tre a zero finale. Non un passaggio, non una copertura, loro, invece, saltavano l'uomo e calciavano. È stato questo il copione della gara. A prescindere dal valore del collettivo delle squadre, è anche sul piano personale, quello dei duelli singoli, che i giocatori del Pescara hanno sistematicamente vinto. La sconfitta ci può stare, in fondo era la prima della classe, ma perdere così non va proprio bene. Nulla di grave, sia ben chiaro, ma a me piace vedere giocare la squadra dal primo all'ultimo minuto. Mi auguro che non abbiamo imboccato lo stesso tunnel del gi-
rone di andata, allorquando subimmo ben quattro sconfitte consecutive, occorre restare tranquilli e guardare avanti. Sabato prossimo affrontiamo il Modugno, una squadra che non molla mai e che, in questo momento, è a pari punti con noi a quota ventisei. Come società abbiamo fatto tutto il possibile per farli giocare al meglio delle loro possibilità, adesso tocca a loro dimostrare quello che sanno fare, tocca a loro dimostrare se sono da play off oppure da play out”.Le brutte notizie, purtroppo per la BNG Ecobas, non si fermano al solo risultato poiché Alex Cavalcante è stato vittima di una distorsione alla caviglia la cui gravità sarà nota soltanto dopo un accurato esame. a.s.
LA SCONFITTA subìta in casa contro la Mecobil Pese di San Vitaliano non ha rispecchiato in pieno i valori in campo delle due squadre. Nulla togliendo alla bravura, e alla precisione degli uomini di Crescenzio Falcone - allenatore dei campani - il risultato finale poteva essere diverso se un po' di fortuna avesse assistito i padroni di casa, nei momenti cruciali dell'incontro. Gli uomini di Roberto Napoli, hanno giocato alla grande quest'incontro, preparato alla vigilia con meticolosità, non sbagliando quasi nulla, ma trovandosi scoperti - purtroppo - nelle azioni che hanno permesso agli ospiti di portarsi sempre in vantaggio, con la Meco a rincorrere per recuperare i gol subiti, dove alla fine delle ostilità un risultato di parità, sarebbe stato equo. Le squadre che la Meco ospita, scendono in campo sicuri di vincere, in quanto affrontano l'ultima in classifica. La Meco deve rovesciare questa convinzione, creatasi con continue sconfitte, puntando alla prima vittoria fuori casa, senza tener
conto chi sia l'avversario di turno. L'esempio è dimostrato proprio con la gara persa contro la Mecobil Pese, che ha portato a casa i tre punti, lasciando l'amaro in bocca ai padroni di casa per come si è svolta la gara, da aggiungere, la dose di fortuna che ha accompagnato la prestazione del portiere ospite Menzione. L'allenatore Napoli è fiducioso - c'è la metteremo tutta spronati soprattutto da questa prestazione superlativa - i ragazzi hanno dimostrato in questa gara combattuta senza esclusioni di colpi che possiamo affrontare i prossimi incontri, sfatando questa serie di risultati negativi. Sottolinea ringrazio la tifoseria sempre presente ad incitarci. Impavidi, schivano le micidiali bordate dei calciatori che finiscono sulla rete protettiva, “bucata”, dietro la porta della gradinata (ndr) - conclude cercheremo in tutti i modi di accontentare i nostri sostenitori nella speranza di centrare risultati positivi. Leonardo Martino sport@luedi.it
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Sport 47
Mercoledì 27 gennaio 2010
Mercoledì 27 gennaio 2010
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Selezionate le tele più significative di oltre trent’anni di carriera
CARNET
Seducenti “Aggregazioni”
A Venosa la “Figlia di Auschwitz”
Franchi alla Galleria 25 per l’inaugurazione dell’Antologica di GIUSEPPE ORLANDO VENOSA - Sta incontrando l'interesse dei cittadini la personale di Carlo Massimo Franchi allestita presso la “Galleria 25” di Venosa. I partecipanti al vernissage della mostra “Aggregazioni” (un centinaio circa) hanno avuto la possibilità di scambiare idee, considerazioni ed emozioni con il maestro Franchi, giunto a Venosa direttamente da Novara su invito della direttrice Barbara Martino. L'uditorio era formato da appassionati d'arte, curiosi, addetti ai lavori, tra i quali la redattrice della rivista di settore “In Arte”, Fiorella Fiore. Il maestro Massimo Franchi, che ha tenuto esposizioni in ogni parte del mondo, si è dichiarato felice della calda accoglienza riservatagli dalla cittadina oraziana. «Abbiamo esposto una selezione di opere tratte da uno dei filoni più rilevanti della trentennale carriera di Franchi, quello dedicato alle cosiddette “Aggregazioni”: una serie di opere che vertono sul tema, molto caro all'artista, del dialogo tra le persone all'interno della società dei nostri giorni- ci dice Barbara Martino, direttrice di “Galleria 25”Questo tema viene sviluppato nei dipinti di Franchi attraverso la rappresentazione di profili umani stilizzati che si guardano specularmente o che nascono l'uno dall'altro, a simboleggiare un atto metafisico di aggregazione e di unione fraterna, forte-
mente auspicato dall'autore». Dapprima allievo di Salvatore Fiume, per il quale ha lavorato negli anni '90 come scenografo, e in seguito apprezzato stilista e designer, Franchi ha deciso, da dodici anni a questa parte, di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Il design e la moda sono, tuttavia, rimasti il filo conduttore delle sue opere e ciò è evidente soprattutto nella ricerca di supporti sempre nuovi, che lo ha portato ad utilizzare tessuti preziosi quali damaschi, broccati, sete, che, oltre ad essere un omaggio al made in Italy, gli hanno permesso di rendere il suo stile facilmente riconoscibile e senza dubbio unico a livello mondiale. «Il titolo della mostra, “Le aggregazioni” sta ad indicare anche la natura antologica della personale, riassuntiva degli ultimi venti anni di carriera di Franchi- sottolinea Barbara MartinoUna carriera che ha attraversato molteplici momenti espressivi, come ad esempio il periodo delle “donne mediterranee” oppure il periodo “figurativo” o il più recente filone “informale”, tutti rappresentati all'interno dell'esposizione». Una mostra che evidenzia la particolare attenzione che Franchi ha riservato all'universo femminile. Le donne sono state, infatti, da sempre le muse ispiratrici della sua pittura. La mostra rimarrà aperta fino al 12 febbraio. cultura@luedi.it
L’artista Massimo Franchi con la direttrice di Galleria 25 Barbara Martino
LA MOSTRA
Sei opere in tufo del laboratorio Di Pede per rappresentare l’anima di Matera di BIAGIO TARASCO MATERA - Sei opere in tufo, che rappresentano la città di Matera, realizzate dai giovani artigiani del laboratorio ProgettoArte su disegno dell'artista Franco Di Pede. Le opere sono in esposizione fino a stasera presso l'Hotel San Domenico, nell'ambito di un convegno organizzato dalla Camera di Commercio. «Siamo convinti - hanno dichiarato gli artigiani che hanno un laboratorio in via D'Addozio, nel Sasso Barisano - che la nostra recente produzione, che riguarda i souvenir della città dei Sassi, in tutto sei esemplari raffiguranti Il libro di tufo (la storia di Matera scritta nel tufo), Il totem (simbolo delle ca-
ve di tufo del materano), La croce gigliata (simbolo delle chiese rupestri) e tre cartoline con gli stessi soggetti, su disegno di Franco Di Pede, avranno nel tempo il favore di tutti. Auspichiamo che questa nostra iniziativa hanno aggiunto - possa rappresentare il futuro dell'artigianato artistico materano espresso attraverso il “tufo” (calcarenite), una materia a noi congeniale, di cui il territorio materano è ricco e che riteniamo debba essere maggiormente conosciuto e valorizzato attraverso le espressioni artistiche e non, diventando così per Matera una delle principali attività dell'industria locale, come è stato per il passato».
SCULTURA di MIMMO MASTRANGELO MOLITERNO - Una delle tendenze della scultura moderna rimane ancora oggi la ricerca della sintonia tra l'opera e gli spazi esterni, nonché il voler una più insistente presenza di essa nei luoghi pubblici. Giulio Carlo Argan, che è stato il miglior sindaco di Roma negli ultimi cinquant'anni nonché un grande storico dell'arte, riconobbe l'importanza del collocare un'opera d'arte in un spazio all'aperto in quanto avrebbe dovuto far scaturire nella gente un atteggiamento più conciliante e meno discorde verso tutto ciò che è arte. Può essere questa una delle ragioni che ha spinto l'Amministrazione locale ad esporre, insieme ad altri lavori, una scultura in legno di grandi dimensioni dell'artista potentino Giuseppe Ligrani nell'atrio del Palazzo Municipale. L'allestimento “Nel passato la radice del presente”- corredato da un carro della vita lungo circa sei metri - sicuramente vorrebbe favorire un intreccio di linguaggi e di mondi e, naturalmente, una diversa immagine, una nuova percezione dell'Atrio del Palazzo Municipale. Le creazioni plastiche di tutto il percorso espositivo sono un chiaro invito ad avvicinarsi e conoscere l'arte di Giuseppe Ligrani il quale ci tiene a ricordare
Le plastiche suggestioni di Ligrani in esposizione a Moliterno
Una scultura di Ligrani
che ha avuto come maestri Antonello Leone e la moglie, la montemurrese Maria Padula. Le assottigliate sagome in legno di Ligrani possono assorbire tanto un trasparente richiamo al lavoro di artisti (si pensi Medardo Rosso, Brancusi, Giacometti) che hanno legato il loro nome al grande firmamento della scultura del secolo breve, quanto il riflesso di un'arte arcaica articolata su suggestioni simboliche e totemiche. Ma forse quello che andrebbe più risaltato, osservando le opere di Ligrani, è l' effetto generato dentro il luogo ospitante, cioè l'equilibrio,la nettadialettica traspazio e forma, tra ambiente e volumetria. Ci sarebbe da far notare anche la forte versatilità della materia (il legno) delle sculture e quanto essa si metta al servizio dell'immaginario e delle creazioni di Ligrani, Nel legno l'artista scava gli intagli e i moduli di una grammatica della plastica che sprigiona emozioni, ma spinge oltre i dovuti confini il gioco tra il situato e il “desituato”, tra la materia modellata e l'immagine segreta del pensiero. La scultura di Ligrani vive e respira di un proprio ritmo ed è alimentata della stessa energia risonante nel ciclo della terra e della natura. La mostra delle sculture di Giuseppe Ligrani è stata inaugurata il 21 gennaio e rimarrà visitabile fino al 7 febbraio.
VENOSA - Presso l'aula magna del “Battaglini”, l'Iss “Orazio Flacco” ricorda la giornata della memoria con uno spettacolo teatrale “Figlia di Auschwitz” a partire dalle ore 9 ed una conferenza sull'Antisemitismo a cura del professor Giampaolo D'Andrea. Lorenzo Zolfo cultura@luedi.it
Raccontando le donne della Shoah MOLITERNO - Doppio appuntamento nel centro valligiano in occasione della giornata del ricordo. In mattinata, presso il locale cine teatro Pino, per gli alunni della locale scuola elementare sarà proiettato il film di Roberto Benigni “La vita è bella”. Un film a volte in contrasto con la storia, ma checon ilsorrisoanche se carico di preoccupazione, narra di un mondo fatto di crudeltà e male. Un film fatto di scene drammatiche e commoventi, con un uomo che, seppur consapevole della propria sorte, lotta per convincere il proprio figlio che la vita è bella e che il suo principale ingrediente è l'allegria. Il film narra di un giovane, Guido, che alla fine degli anni trenta vuole aprire una libreria nel centro del paese dove trova anche l'amore di una maestrina, Dora, che riesce a sposare al termine di esilaranti peripezie. Qualche anno più tardi, Guido e Dora sono felici, sposati e con un figlio, Giosuè, di cinque anni. La guerra imperversa e, con essa, arrivano le leggi razziali contro gli ebrei. Dora e Guido tentano in tutti i modi di tenere Giosuè lontano dai dolori bellici. Un giorno, però, l'inevitabile arriva. Nel campo di concentramento, Guido persiste a raccontare al figlio la sua versione della vita, la favola. La vita al campo è spietata, ma Guido la racconta quasi fosse un gioco, che ha come premio un vero carro armato. Il bambino sopravvive, grazie al padre, ai suoi sforzi ed alla sua allegria. La guerra finisce, si è portata via Guido, ma almeno Dora può riabbracciare il figlio. Il gioco è finito. Alle ore 18, invece, presso lo stesso locale, per non dimenticare la Shoah, l'associazione Cronoscout presenta “Donne tra il fili spinato: Madri di luminosa Speranza”, racconti di madri internate nei campi di concentramento nazisti. Gerardo Tempone
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Cultura&Spettacoli
A Rapolla reduci e testimoni dello sterminio parlano ai giovani
Per non dimenticare la Shoah
Un campo di concentramento. A destra Elisa Springer
RAPOLLA- Un manifesto con le sempre eloquenti immagini di filo spinato a ricordare campi di concentramento e capannoniin cui venivano segregati in condizioni estreme milioni di uomini, donne e bambini, ed alla base un programma che prevede testimonianze di chi ha vissuto quei momenti drammatici per i bambini dellescuole, oltread immagini cheavranno benpoca necessità di esser commentate. Questo propone l'Amministrazione comunale di Rapollaper laGiornata dellamemoria, in stretta collaborazione con il Centro Anziani guidato da Pasquale Campagna e con l'Istituto Comprensivo “Monsignor Casella”, per non dimenticare, per ripercorrere tappe tanto drammatiche del nostro passato e soprattutto trasferire alle giovani generazioni quei momenti, quei fatti, per conoscerli e lottare tutti insieme per far si che non abbiano a ripetersi mai più. «Si tratta di una importante lezione che non possiamo non trasferire ai nostri giovani, ai ragazzi delle scuole per
A FILIANO “UNA CAREZZA PER LA MEMORIA” FILIANO - Una mattina di novembre del 1944 nella baracca numero 11 di Auschwitz, la “baracca dei bambini”, il dottor Mengele si presenta e dice: «Chi vuole rivedere la propria mamma faccia un passo in avanti». Cosìvengonoselezionati i20bambinidiBullenhuser Damm.Lascuola in cui sono stati impiccati dopo un calvario abominevole: usati come cavie, infettati, operati e straziati. Il peggior crimine della storia dell’umanità, disse il giudice davanti ai carnefici. Tra questi bambini ebrei uno eraitaliano,diNapoli,SergioDeSimone, diottoanni.Aluièdedicatala copertina del libro di Maria Pia Bernicchia, edito da Proedi Editore, che ha ispirato la mostra dal titolo “Chi vuol vedere la mamma faccia un passo in avanti. I 20 bambini di Bullenhuser Damm, una carezza per la memoria” in esposizione a Filiano fino al 9 febbraio. E' una mostra molto semplice, toccante. Parlano i pannelli, sono leggeri, hanno le ali. Raccontano la storia di bambini ai quali è stato strappato tutto, le piccole cose, i giochi, i baci della mamma, le carezze. Erano bambini, erano innocenti bambini ebrei. Ma il carnefice non poteva immaginare che anni dopo "dei certosini restauratori di pezzi di memoria" avrebbero dedicato la vita per tener vivo il ricordo. Ecco l'obiettivo di questa mostra. La mostra rientra nel calendario delle manifestazioni organizzate per celebrare la Giornata della memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico nei campi nazisti. L’iniziativa prevede un calendario fitto di eventi, quali proiezioni di film, allestimento di una mostra, esposizione di libri, letture e racconti, canzoni, incontri, rivolti agli alunni dell’Istituto Comprensivo di Filiano ed in parte, al pubblico. Le proiezioni iniziate ieri con il film “Il bambino con il pigiama a righe” che sarà proiettato anche domani alle 10, proseguiranno con “Ogni cosa è illuminata” previsto per oggi alle 18 e termineranno il 1 febbraio con il film “Jona che visse nella balena” (ore 9,30). Momento centrale delle iniziative è l’incontro “Shoah: l’infanzia rubata” che si terrà il 9 febbraio, alle ore 9. Dopo il saluto di Nicola Martinelli, presidente della Pro Loco di Filiano, seguiranno gli interventi dellavice-presidenteGiusi MacchiaediTania Lacriola,dirigentescolastico dell’Istituto Comprensivo di Filiano, che illustrerà il lavoro svolto dagli alunni in classe. La relazione sarà tenuta da Franco Sabia, direttore della BibliotecaNazionale di Potenza, mentrele conclusioni saranno affidate aFrancesco Mauceri, commissario straordinariodel Comune di Filiano. Sempre la mattina del9 febbraio, vi sarà un momento musicale conil cantautore Giuseppe Sileodi Satriano di Lucaniache canterà alcuni brani musicali aventi per tema la Shoah. Dal 25 gennaio al 9 febbraio, in contemporanea con la mostra vi sarà una esposizione di volumi che trattano il tema “La Shoah e i bambini”.
permettere loro di sapere e non dimenticare» - ha detto il presidente del Centro Anziani Campagna in questi giorni, illustrando l'iniziativa. E per farlo al meglio, hanno coinvolto appunto l'istituto comprensivo cittadino, riunendo, in due momenti vari ma collegati tra loro, le celebrazioni di Rapolla per la giornata della memoria. Il tutto, in un diretto confronto tra le testimonianze di coloro che hanno vissuto quei momenti, gli anziani, i tanti reduci e ex combattenti di Rapolla e della vicina Rionero, che hanno voluto a loro volta aderire all'iniziativa intervenendo col loro presidente Giuseppe Grieco e Michele Liberatore, Angelo Parisi e Giuseppe Giansanti, tutti prigionieri nei campi di concentramento, e i giovani. In mattinata, a scuola ecco il confronto coi ragazzi e premiazioni con apposite medaglie fornite dal gruppo di Rionero dei quattro temi più significativi realizzati dagli alunni dell'istituto di Rapolla, oltre alla proiezione di filmati di quei periodi terribili della storia universale, che tanta vergogna hanno creato a un mondo che si dice “civile”, mentre nel pomeriggio, con inizio alle 18 presso l'ex sede municipale di via Garibaldi, in centro a Rapolla, incontro per la cittadinanza, con l'iniziativa intitolata “La giornata della memoria, per non dimenticare”. Nel programma predisposto, si partirà con l'introduzione dell'assessore allaCultura Gennaro Palmieri, prima dell'intervento di Pasquale Campagna, presidente Centro Anziani che ricorderà quei momenti, sempre vivi sulla pelle e nella mente sua, di tantissimi anziani, degli ex combattenti e reduci di Rionero, di cui uno prigioniero in un campo tedesco che porteranno dirette testimonianze di allora. Insieme a loro, che non mancheranno di ritrovare lacrime, brividi, drammi familiari e di amici persi sotto i propri occhi ricordando quel passato impossibile da rimuovere, vi saranno interventi di anziani di Rapolla, Giovanni Gigante, Donato Ala (presidente Associazione locale Reduci e Combattenti), Vito Di Vietri, Pasquale Buonvicino, tutti ex prigionieri in vari campi di concentramenti o combattenti contro il fanatismo nazista, prima dell'intervento del dirigente del comprensivo Salvatore Doddis. A seguire premiazione di ragazzi che hanno meglio descritto, con loro temi, i drammi della Shoah e l'intervento di Saverio Caprioli, ricercatore di storia lucana oltre che docente di storia e filosofia presso il Classico Flacco di Lavello. Drammi, intensità, ricordi, filmati, una seriedi testimonianze a divenire quindi tutt'uno nella celebrazione, tra vecchi e giovani, della Giornata della Memoria a Rapolla, e conclusioni affidate al Parroco don Angelo Grieco ed al sindaco Michele Sonnessa.
A POLICORO COMMEMORAZIONE IN NOTE POLICORO- Domenica l'Amministrazione comunale di Policoro in collaborazione con l'associazione “Alessandro Vessella”, fondatrice da un anno del nuovo complesso bandistico della città di Policoro, organizza un concerto di musica classica nella sala consiliare del Palazzo di città del contro jonico alle 19:30 dal tema: “Giorno della Memoria 2010”. Questi i componimenti musicali previsti dal programma: Marcia, Vaga luna che inargenti; Andante in Do; Bachianas Brasileiras n.5; Pavane op. 50; Tristezza; Memorie d'Abruzzo; Intermezzo sinfonico; Three little pop turnes. Il direttore dell'orchestra sarà Rocco Lacanfora e il soprano M. Maddalena Notarstefano. «In questi giorni e in particolare il 27 gennaio si susseguono manifestazioni per ricordare le leggi razziali, la deportazione nei campi di concentramento, lo sterminio del popolo ebraico, una pagina orrenda della storia mondiale da non ripetersi mai più. Tuttavia, purtroppo, nel mon-
do interno non mancano ancora oggi nel terzo millennio discriminazioni di vario genere: religiose, di razza, di sesso che imbarbariscono la società esacerbandone i toni e i comportamenti. Pertanto manifestazioni come il concerto musicale organizzato dall'Amministrazione comunale non fa altro che tenere vivo il ricordo di tutti i perseguitati del mondo, passati e presenti, che sono stati privati del dono più bello per un essere umano che è la vita e la libertà, che va nella direzione di educare i cittadini alla pacifica convivenza e al rispetto reciproco indipendentemente da come la si pensi nella speranza che giornate significative come quelle di questi giorni non siano solo il ricordo di uno dei periodi più oscuri della storia della umanità, ma momento di partecipazione ed occasione di riflessione sui temi legati al rispetto per creare una società migliore e più giusta», osserva l'assessore alle Pari Opportunità e Promozione del territorio Luisa Lasaponara.
A MATERA
A POTENZA
Ascoltando “Il coraggio di Minscke”
Il prefetto conferisce 6 riconoscimenti
MATERA - Un concerto per non dimenticare. Stasera, alle ore 20, presso l’auditorium Gervasio, il Conservatorio Duni rappresenta “Il Coraggio di Minscke”, fiaba musicale composta da Giuseppe Gigante (docente di composizione dell’istituzione musicale materana) in collaborazione con la sua classe. L’opera, composta di un atto unico in otto scene, è stata liberamente ispirata dal romanzo “Sopravvivere coi lupi” di Misha Defonseca e sarà interpretata da Rioko Oka (soprano), Francesco Paolo Morelli (narratore/baritono). Realizzazione filmati Nico Girasole, foto di Pier Paolo Cito, costumi e scenografia Carla Vizziello, luci Piero Lisbona, coro femminile della classe di esercitazioni corali della professoressa Piera Staffieri, maestro sostituto Daniela Monteduro, mimi e Orchestra del Conservatorio Duni diretti da Daniele Belardinelli. La regia è di Nanni Coppola. Quella di Mischke è la storia di una bambina ebrea affidata dai genitori, in attesa della deportazione, ad un'altra famiglia non ebrea in cambio di un cospicuo compenso. Mischke subisce ogni sorta di sopruso da parte di questa famiglia e decide di fuggire per raggiungere ad est i suoi genitori. In questa fuga vive ai margini della società, ma assiste a tutti gli scempi della follia nazista. Si rifugia nei boschi e vive coi lupi. Conosce il ghetto di Varsavia, vive per un periodo con dei partigiani russi, senza mai smettere di cercare i propri genitori. Ma questi genitori non li troverà mai, troverà invece, alla fine della guerra una speranza di vita migliore assieme ai suoi simili. E' questa speranza a dare senso alla sua vita, nonostante tutto, ed è questo il messaggio più bello della storia: sopravvivere alla guerra e allo sterminio e grazie anche all'adozione che di lei fanno i lupi, ritrovare la speranza di vivere. Si tratta dunque di una favola per bambini di tutte le età.
STAMATTINA alle ore 11.00 presso il Teatro Comunale “Francesco Stabile” il prefetto Luigi Riccio parteciperà alle iniziative programmate, in collaborazione con il Presidente dell'Anci Basilicata, per celebrare il “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati italiani nei campi nazisti. In tale occasione, che commemora il 65° anniversario dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il prefetto, ricordando la legge istitutiva dell'importante ricorrenza, evidenzierà la necessità di mantenere viva la memoria dei tragici eventi della Shoah affinché mai più abbiano a verificarsi. Inoltre, in qualità di rappresentante dello Stato, sosterrà l'esigenza di favorire la coesione sociale e di garantire i diritti civili e sociali di tutti i cittadini, superando discriminazioni e intolleranze che, purtroppo, ancora talvolta riaffiorano nel nostro Paese. Nel corso della cerimonia, il Prefetto consegnerà, a sei insigniti la medaglia d'onore di cui alla legge 27 dicembre 2006, n.296. Tale riconoscimento, conferito dal Presidente della Repubblica su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è concesso ai cittadini italiani militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra ed ai familiari dei deceduti. Le persone insignite sono: i signori Salvatore Cicchetti, Tommaso Fontana e Domenico Santarsiero di Potenza, il signor Gaetano Montemurro di Gallicchio ed i signori Giuseppe Giansanti e Antonio Placido (alla memoria) di Rionero in Vulture.
A MATERA CON TOLBÀ TRA “LE PAROLE DEI LAGER” MATERA - In occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio nella sala consiliare dell'Amministrazione Provinciale, con inizio alle ore 10, l'incontro di alcune classi di scuole materane. L'iniziativa dell' associazione "Tolbà" per contestualizzare la giornata sul tema degli "stermini", antichi ed attuali, parlando anche di rom e palestinesi. Dopo una parte introduttiva della presidente di Tolbà, Dorothy Zinn, saranno letti dagli studenti dell'Istituto Magistrale "Stigliani" e dalle studentesse di Scienze della Formazione Primaria e la loro tutor Rita Montinaro alcuni brani tratti dai due libri "Silenzio di cicale" di Nino Ferrara e "Come papaveri rossi" di Nicoletta Torre. I due libri affrontano appunto il tema delle sopraffazioni e delle violenze per motivi di appartenenza etnica.
ESCE in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, per la collana Analisi di Castelvecchi “Le parole dei lager”del giornalista Leoncarlo Settimelli. La realtà della Shoah non è racchiusa in una sola storia, ma in mille storie. Dalla A di «antisemitismo» alla Z di «Zyklon B», “Le parole dei lager”raccoglie i concetti-chiave di un linguaggio - quello del terrore - che, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, fu parlato a livello europeo. Per questo, nel libro di Leoncarlo Settimelli, accanto alle parole che i deportati hanno pronunciatonei giorniterribilidella permanenza nei campi di concentramento, si fa largo una mappa
ragionata del collaborazionismo, e viene tracciato - per la prima volta - un panorama completo del sostegno dato alla Shoah dai vari fascismi nazionali (dalle Croci frecciate ungheresi agli ustascia croati) e dalle tante aziende pronte ad approfittare del «lavoro-schiavo» di milioni di prigionieri. Il risultato è racchiuso in un lavoro assolutamente prezioso. Uno strumento indispensabile per conoscere un passato che sarebbe criminale anche solo pensare di poter dimenticare. Il libro, articolato per brevi voci, è particolarmente adatto ai giovani. cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli 49
Mercoledì 27 gennaio 2010
Mercoledì 27 gennaio 2010
Muccino fantascientifico
Tina di nuovo in tour
Gabriele Muccino tornerà a lavorare negli Stati Uniti per dirigere “Passengers”. «Si tratta di un film di fantascienza con due protagonisti, uno è Keanu Reeves e l’altra è un’attrice poco nota. L’idea è di iniziare le riprese in estate – ha aggiunto – ma negli Stati Uniti non si può mai prevedere con esattezza. Uno che potrebbe funzionare moltissimo in un film americano è Pierfrancesco Favino ma non ho trovato il progetto giusto».
Per il Gf10 record d’ascolti
Non esclude un nuovo tour mondiale la settantenne regina del Rock, Tina Tuner. Seduta in prima fila alla sfilata di Giorgio Armani Privè, a Parigi, Tina Turner ha detto di preferire un look semplice per la vita di tutti i giorni; ma se tornerà sul palco, come sembra probabile, difficilmente rinuncerà alla gonna supermini, perfetta per scatenarsi nel ballo.
Record stagionale perl’ultima puntata del «Grande Fratello 10» che si è aggiudicata la serata con 7.508.000 telespettatori totali pari al 35.06% di share sul pubblico attivo. Il reality condotto da Alessia Marcuzzi ha raggiunto i seguenti picchi: 8.937.000 telespettatori totali e il 54.4% di share sul target commerciale. Nella stessa giornata le Reti Mediaset si sono aggiudicate la prima serata con 12.403.000 telespettatori totali.
Il rionerese Plastino tra gli autori della sceneggiatura dell’ultimo film di Verdone
Io, loro, Lara e ...Pasquale
Cine Cult
Avatar a Montescaglioso piace anche in 2D
di CHIARA LOSTAGLIO ORIGINARIO di Rionero, Pasquale Plastino è autore della sceneggiatura di “Io, loro e Lara” (nelle sale lucane in questi giorni) e delle sceneggiature degli ultimi film di Carlo Verdone, una decina. Ha avuto in questi anni collaborazioni di spicco in ambito cinematografico, con Bernardo Bertolucci e Laura Betti, e quindi con registi come Carlo Sigan per il film “La cura del gorilla” interpretato da Claudio Bisio. Pasquale Plastino ha frequentato il corso di regia della scuola del Piccolo Teatro di Milano. Ha lavorato in teatro come assistente alla regia con Antoine Vitez e Ariane Mnouchkine. L'ultimo film diretto ed interpretato da Carlo Verdone è un film corale che il comico romano ha scritto ancora una volta con Francesca Marciano e con Pasquale Plastino, appunto. Verdone propone sullo sfondo una tematica di spessore sociale: l'immigrazione mentre in primo piano vige anche l'attualità dei cinquantenni e il confronto con le nuove generazioni. Mentre da filo conduttore è il sacerdote missionario, Carlo, preda di una crisi spirituale. Di ritorno dopo dieci anni di Africa, il missionario Carlo trova in Italia crisi di valori, dalla famiglia alle nuove generazioni, una società sempre più multietnica. Verdone dirige un ottimo castchesa fronteggiarelesituazioni più diverse ed esilaranti: dal padre ringiovanito (Sergio Fiorentini) al fratello (Marco Giallini) che si fa di coca, alla sorella Anna Bonaiuto isterica psicologa fino alla straordinaria attrice comica Anna Finocchiaro. La giovanissima Laura Chiatti diventa il collante e il nucleo delle contraddizioni sociali e familiari. A trent'anni esatti dal suo primo film “Bianco rosso e verdone”, una prova di maturità per Verdone. Con Io, loro e Lara la sceneggiatura di Plastino, della Marciano e dello stesso Verdone mette in moto sentimenti e socialità, coniugando l'impegno per l'Africa e l'immigrazione di prima e seconda generazione. Di rilievo i rapporti a due tra la Chiatti e Verdone, nei quali s'insinua il nucleo del film. Il film di Carlo Verdone rinnova in qualche maniera il suo classico catalogo di visi ed espressioni. Di un certo stile resta tuttavia l'inquadratura del suo personaggio, ponderato nello sguardo di prete mentre guarda, in sospensione, la giovane Chiatti sul letto: bellissima immagine, sintesi quasi perfetta di una storia compiuta.
Carlo Verdone sul set di Io, loro e Lara
Burton presidente di giuria a Cannes PARIGI- Il regista statunitense Tim Burton sarà il presidente della giuria della 63esima edizione del Festival di Cannes, che si terrà dal 12 al 23 maggio prossimo. Burton succede a Isabelle Huppert, che che aveva guidato la giuria nel 2009, e Sean Penn (nel 2008). «E' la prima volta che un che viene dall’animazione presiede la giuria del festival di Cannes», ha fato osservare Gilles Jacob. Burton, pluripremiato per fantasie gotiche come «Edward, Mani di forbice» e «la Sposa Cadavere», ha detto che aspetta con ansia la maratona cinematografica. Il maestro statunitense arriverà a Cannes sull'eco dell’uscita mondiale, il 5 marzo, della sua ultima fatica, «Alice nel paese delle meraviglie». cultura@luedi.it
grande schermo da Jadi MICHELE MARCHITELLI mes Cameron, regista caMONTESCAGLIOSO - Il nadese che ha al suo attifilm di fantascienza Ava- vo, oltre alla saga di Tertar, scritto, diretto e pro- minator, il celebre Titadotto da James Cameron, nic del 1997 che vedeva che vede tra i protagoni- tra i protagonisti Leosti Sam Wortinghton, nardo Di Caprio. A Montescaglioso la Zoe Saldana, Sigourney Weaver e Giovanni Ribi- versione del film proietsi, uscito nel nostro Pae- tata è stata quella tradise il 15 gennaio scorso, zionale formato 2D e, grazie all'imcome già avpianto audio venuto con del cine teatro altre attesismontese (sisime pellicostema audio le, è stato dolby digital proiettato in surround contemporasubwoofer nea nazionaKCS stereo le dal Cine EX), non ha Teatro “Nicomancato di la Andrisani” suscitare fordi Montescati emozioni glioso. negli spettaPrecedenti tori, i quali contemporahanno potuto nee avevano assistere ad permesso a un film che faMontescaLa locandina del film rà epoca. glioso di veA confermare il positidere “Il Codice Da Vinci” diretto da Ron Howard, vo trend fatto registrare “The Passion of Jesus il gestore dello storico ciChrist” di Mel Gibson, la ne - teatro montese, Nuntrilogia de “Il Signore de- zio Nicola Disabato, il gli Anelli” di Peter Jac- quale, nella seconda settimana di proiezione, kson. Nel corso della prima propone, ad orari altersettimana di program- nati (18.30; 21.45), la pelmazione il film non ha licola diretta da Cameron tradito le attese ed ha vi- e “Io, loro e Lara”, ultima sto un ampio numero di fatica cinematografica spettatori al botteghino di Carlo Verdone, un aldel cinema montese per tro film che non sta traconoscere da vicino il dendo le attese dei cinefifantastico mondo magi- li. stralmente portato sul cultura@luedi.it
MUSICA di NUNZIO LONGO MATERA - Il soprano Francesca Patané si è esibita con l'Orchestra Magna Grecia diretta da Alessandro Sangiorgi all'Auditorium “Raffaele Gervasio” di Matera. La sua esibizione, di alto pathos artistico-interpretativo, è stata superiore alla fama della sua carriera. Ci si aspettava molto da lei, ma si è superata per una particolare capacità interpretativa e per la sinuosità ed ampiezza estensiva della sua voce. Proviene da una famiglia di illustri musicisti italiani da parte paterna. Ha interpretato alcuni brani insieme alla sua brava allieva Paola Grandicelli. «Ho studiato al Conservatorio di New Jork e Berlino e da diciassette anni canto - ha raccontato Francesca Patané -Sono diverse volte che mi esibisco in Puglia e la seconda a Matera, la prima diversi anni fa. I brani sono del mio repertorio come “La luce langue”tratto da “Macbeth”
Sorprendente Francesca La voce del soprano ha incantato il pubblico materano li in “Belle Nuit” tratto da “Les Contes d'Hoffman”, barcarola, di Offenbach, “Tu che mai preso il cor” da all’Auditorium “Il paese del sorriso” di Gervasio Lehar e West Side Story di Bernestein. Ho bisogno del calore del pubblico e scambiare energia». «Vengo da Roma ed i miei parenti sono pugliesi - afferma Grandicelli - Da tre anni mi sto perfezionando, come soprano lirico, con la signora Patané. Sono emozionata in questa prima kermesse materana. Ho cantato, come solista, “Tacea la notte placishwin, per rendere fruibile da”tratto dal “Il Trovatore”“ la serata ed aprire in alle- di Verdi e “Io son l'umile angria il nuovo anno. Sono so- cella” da “Adriana Lecouprano drammatico e la mia vreur” di Cilea. Canto per estesa voce mi ha permesso trasmettere emozioni al di esibirmi come mezzoso- pubblico». «Sono nato a Ferrara ed prano insiemealla miaallieva soprano Paola Grandicel- ho conseguito il diploma di Il soprano Francesca Patanè
di Verdi, “Voi lo sapete” dalla “Cavalleria Rusticana” di Mascagni e “La mamma morta” da “Andrea Chénier” di Giordano. Nella seconda parte abbiamo presentato un programma leggero: Bernstein e Ger-
pianoforte al Conservatorio “Verdi” di Milano - asserisce Sangiorgi - Dal 1993 dirigo l'orchestra del Teatro Municipal di San Paolo del Brasile. Questa è la mia prima direzione d'orchestra nella città di Sassi. Mi piacerebbe dirigere un'opera intera con Francesca Patané. Le prove sono andate bene e con artisti di questo calibro è un piacere lavorare. Per articolare la serata, ho inserito i brani sinfonici: l'Ouverture dal “Nabucco” di Verdi, l'intermezzo da “Manon Lescaut” di Puccini e l'intermezzo da “Cavalleria Rusticana” di Mascagni. Questi pezzi sono facili da ascoltare, ma difficili da suonare per una variegata dinamica. L'orchestra mi ha soddisfatto ed è nata un'immediata intesa. Questo programma è stato divertente. In tutto il mondo l'opera riscalda il cuore della gente. Purtroppo il nostro Paese, da alcuni anni, non sostiene, a mani piene, questo prodotto artistico nato nel Settecento in Italia».
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50 Cultura e Spettacoli
PRIMA SERATA
16.15
SHOW
21.05
SHOW
20.55
SPORT
21.10
FILM
21.10
FILM
SHOW
21.10
21.10
REALTV
Lamberto Sposini
Francesco Facchinetti
David Beckham
06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -EventoDiscorso del Premio Nobel per la Pace Eli Wielsen per la Giornata della memoria 12.50 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'ereditĂ 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiScanzonatissima 06.10 -RubricaTG2 Costume e SocietĂ 06.25 -DocumentarioLe grotte di Frasassi 06.50 -RubricaTg2 Medicina 33 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaRai Educational - Crash files 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 15.00 -RubricaQuestion Time 15.40 -TelefilmLa Signora del West 17.20 -RubricaArt Attack 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -RubricaSecondo canale 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11
06.45 -RubricaItalia, istruzioni per l'uso 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitĂ Rai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaDieci minuti di... 09.25 -RubricaFigu 09.30 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Agitre 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaLa scelta di... 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaTrebisonda 15.40 -RubricaMelevisione 16.00 -NewsTg3 GT Ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitĂ Blob 20.15 -TelefilmIl principe e la fanciulla
06.00 -Telegiornale Prima pagina 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
06.50 -Sit ComVita da strega 07.20 -TelefilmNash Bridges 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -TelefilmBianca 10.30 -MiniserieUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg Distretto 21 16.15 -Soap OperaSentieri 16.25 -Film Ritorno a Peyton Place con Carol Lynley, Jeff Chandler, Eleanor Parker - regia di Jose' Ferrer 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComGenio sul divano 09.30 -TelefilmA- team 10.20 -TelefilmSupercar 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13.00 -News Studio sport 13.40 -CartoniDetective Conan 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.35 -TelefilmI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.00 -Sit ComI maghi di Waverly 16.50 -Sit ComCory alla casa bianca 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniKilari 18.10 -CartoniSpongebob 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -News Studio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
07.30 -RubricaOmnibus 09.30 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmL'ispettore Tibbs 11.30 -TelefilmDue South 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.05 -FilmFuga da Sobibor con Alan Arkin, Joanna Pacula, Rutger Hauer - regia di Jack Gold (Gran Bretagna) - 1987 16.05 -TelefilmStargate SG-1 17.05 -DocumentarioLa 7 Doc - In the wild 18.00 -FilmTrain de vie - Un treno per vivere con Lionel Abelanski, Rufus, Clement Harari - regia di Radu Mihaileanu (Romania / Ungheria / Francia) - 1998 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Miniserie Mi ricordo di Anna Frank 23.05 -Telegiornale Tg 1 23.10 -Documentario50 Italiani
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -ShowIl piĂš grande (Italiano di tutti i tempi) 23.20 -NewsTG 2 23.35 -FilmNave fantasma con G. Byrne - regia di Steve Beck (USA / Australia) - 2002
20.30 -Soap Opera Un posto al sole 20.55 -Sport Milan - Udinese 21.50 -Telegiornale Tg 3 23.00 -Talk ShowParla con me
20.30 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Film Milano Palermo - Il ritorno con G. Giannini - regia di Claudio Fragasso (Ita) - 2007 23.30 -FilmRicordati di me
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmNon c'è due senza quattro con B. Spencer, T. Hill - regia di E. B. Clucher (Ita) - 1984 23.30 -FilmIl processo di Norimberga con A. Baldwin - regia di Yves Simoneau (USA) - 2000
20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Show Le iene show
20.30 -AttualitĂ Otto e mezzo 21.10 -Real TvS.O.S. Tata 22.05 -Real TvS.O.S. Tata - Adolescenti istruzioni per l'uso 23.05 -Real TvS.O.S. Tata - Adolescenti istruzioni per l'uso
00.30 -TelegiornaleTg 1 01.00 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.05 -RubricaSottovoce 01.25 -RubricaAppuntamento al cinema 01.35 -RubricaRai Educational 02.10 -CONTENITORE Rainotte
01.00 -RubricaTg Parlamento 01.10 -RubricaRaiSport Reparto Corse di motori 01.55 -RubricaRainotte 02.15 -TelefilmDiritto di difesa 03.10 -VideoframmentiVideocomic
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg regione 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -RubricaFuori orario 02.15 -RubricaRainotte 03.40 -RubricaRiflettendo con...
01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowGrande fratello 03.00 -Reality ShowAmici 03.30 -TelefilmCinque in famiglia 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica
02.10 -TelegiornaleTg4 02.35 -FilmLa casa di giada con J. Bisset- regia di Nadine Trintignant (Fra) - 1988 04.10 -TelefilmAlfred Hitchcock 04.35 -ShowPeste e corna e gocce...
00.00 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.40 -TelegiornaleStudio aperto 02.15 -Telefilm24 03.20 -FilmPanama sugar 05.00 -TelefilmLa famiglia Bradford
00.05 -TelefilmCittĂ Criminali 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.25 -AttualitĂ Otto e mezzo 02.05 -TelefilmFX 04.05 -RubricaDue minuti un libro 04.10 -AttualitĂ CNN News
Palermo Milano - Il ritorno
Non c’è due senza quattro
Ilary Blasi
Renata Scola
leTrame LA 7
ORE 14.05
RETE 4
ORE 16.25
FUGA DA SOBIBOR
RITORNO A PEYTON PLACE
con A. Arkin, J. Pacula, R. Hauer, H. Becker, J. Shepherd - regia di Jack Gold (G.B.) - 1987
con E. Parker, C. Lynley, J. Chandler, M. Astor - regia di JosĂŠ Ferrer (Usa) - 1961
Polonia, ottobre del 1943. Un gruppo di trecento deportati rinchiusi nel campo di concentramento di Sobibor riesce a fuggire facendosi beffe dei tremendi guardiani delle Ss...
CANALE 5
ORE 21.10
La pubblicazione di un romanzo di successo sconvolge la cittadina di Peyton. L'autrice, Allison, che lÏ è nata e cresciuta, ha messo a nudo il passato variamente doloroso e inconfessabile dei suoi abitanti, provocando lacerazioni, indignazione, vendette. Allison decide di tornare per contribuire a risolvere alcune situazioni critiche. Nel portare sullo schermo i torbidi retroscena della tranquilla (e soffocante) vita di una città di provincia, il film si avvale di...
RETE 4
ORE 23.30
MILANO ROMA - IL RITORNO
IL PROCESSO DI NORIMBERGA
con G. Giannini, R. Bova, R. Memphis, E. Lo Verso - regia di Claudio Fragasso (Ita) 2007
con A. Baldwin, J. Hennessy, C. Plummer regia di Yves Simoneau (Usa) - 2000
Il contabile della mafia Turi Arcangelo Leofonte ha scontato undici anni di carcere duro, dopo aver testimoniato contro il clan degli Scalia, quasi interamente debellato grazie alla decisione dell'uomo di collaborare con la giustizia. Ora Leofonte può finalmente rifarsi una vita lontano dal mondo del crimine, con una nuova identità ...
1945. Dopo la II^ guerra mondiale, gli Alleati decidono di concedere un giusto processo a 21 gerarchi nazisti, come esempio di giustizia, e allo stesso tempo intolleranza, nei confronti delle atrocità perpetrate durante il conflitto. Gli imputati sono accusati di crimini di contro l'umanità dal determinato avvocato americano Robert Jackson a guidare il pool d'accusa di Usa, Urss, Francia e Gran Bretagna in quello che passò alla storia come il processo di Norimberga...
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MercoledĂŹ 27 gennaio 2010