Brevi dal mondo
Forleo di nuovo davanti al Csm ROMA – L'ex gip di Milano Clementina Forleo tornerà venerdì prossimo davanti alla sezione disciplinare del Csm, che dovrà decidere se infliggerle o meno una sanzione per il caso del processo a Farida Bentiwaa, la donna accusata di favoreggiamento del terrorismo islamico. A chiedere il giudizio disciplinare per la Forleo è stata la Procura generale della Cassazione, secondo cui il magistrato è incorso in «grave e reiterata inosservanza delle norme sul servizio giudiziario», nonchè in un «reiterato, grave e ingiustificato ritardo nel compimento degli atti relativi all’esercizio delle funzioni».
Cinesi spioni di manager LONDRA – Vittime di furti e di intercettazioni, avvicinati da avvenenti signorine e poi ricattati, coperti di inviti 'interessati' e regali 'taroccati': secondo i servizi segreti interni di Sua Maestà, i manager delle aziende britanniche sono uno degli obiettivi più ambiti delle spie cinesi, che cercano in ogni modo di carpire i loro segreti industriali. Secondo un rapporto riservato dell’MI5 il cui contenuto è stato visionato dal Sunday Times, il governo cinese rappresenta «una delle minacce di spionaggio più serie per il Regno Unito». I cinesi impiegherebbero anche metodi di hacking.
Obama, taglia i fondi per la Luna WASHINGTON - Con la richiesta di budget per il 2011 che Barack Obama presenterà oggi spariranno completamente i piani della Nasa, costruiti sull'ambizione di George Bush di rilanciare l'esplorazione dello spazio, di un ritorno sulla Luna. I numeri della finanziaria da austerity che la Casa Bianca si accinge a presentare prevedono infatti il taglio del Constellation Program, teso a realizzare una nuova missione sulla Luna entro il 2020. La decisioneè un colpo mortale alla realizzazionedel razzoAres 1,successore dello Shuttle.
Lunedì 1 febbraio 2010
Molti gli appelli a scendere in campo, ma il professore resta indisponibile
Bologna, l’ultima tentazione di Prodi Appelli di Vendola e Bianco: «Sarebbe una straordinaria opportunità»
Prodi con la moglie Flavia
BOLOGNA – Si moltiplicano gli appelli per Prodi sindaco di Bologna. E da oggi non sono solo i bolognesi a chiedere al Professore di tornare, ma anche esponenti di spicco della sinistra, come Nichi Vendola, o cattolici storici di lungo corso come Enzo Bianco, del Pd. «Bologna – ha detto Vendola intervistato da Lucia Annunziata - è un simbolo della sinistra italiana, della sua storia più profonda e, oggi, della sua crisi: se scendesse in campo Romano Prodi sarebbe un grande segnale. C'è necessità di uno sforzo partico-
lare per restituire a Bologna il ruolo che merita». Da Bianco viene un vero e proprio appello. «Caro Romano – scrive tra l’altro l’esponente Pd, ex Margherita ed ex sindaco di Catania – l'impegno pubblico più bello, quello che coinvolge la mente, l’esperienza, l’animo e il cuore è certamente quello di sindaco. La tua candidatura rappresenterebbe uno dei momenti più felici, oggi, per la tua città e per i bolognesi. Tu potresti davvero rifare grande Bologna», conclude Bianco, sottolineando che questa candidatura sarebbe pure «uno dei momenti più fe-
licianche peril PartitoDemocratico». E a dire chiaramente che la candidatura a sindaco di Bologna di Prodi non solo sarebbe una straordinaria opportunità per la città, «ma ancor più sarebbe una splendida e possibile speranza di rilancio per questo pallido Pd», è il deputato del Pd Enrico Farinone, lombardo, cattolico, anche lui ex Margherita. Ma anche oggi è arrivata l’ennesima precisazione da parte della portavoce di Prodi, tornata a confermare l'indisponibilità dell’ex premier a fare il sindaco di Bologna. Luisa Gallignani
Insistenti voci di inserimenti nei “listini” di belle ragazze dello spettacolo
Pdl, torna la questione “veline” Il ministro Rotondi: «Berlusconi candida solo donne impegnate» ROMA – Superata l’impasse della scelta del candidato per la Puglia, questione che nelle ultime settimane aveva tenuto banco all’interno del Pdl mettendo a dura prova gli equilibri interni al partito, nella maggioranza ad alzare il livello della tensione restano sempre le Regionali. Da giorni infatti si rincorrono le voci, puntualmente smentite dal partito, che alle prossime elezioni (in particolare nei listini collegati direttamente alcandidato perla presidenza) alcuni posti sarebbero stati riservati a ragazze provenienti dal mondo dello spettacolo. I nomi di alcune showgirl non sono nuovi alla cronaca politica. Già alle elezioni europee infatti
nelle liste del Popolo della Libertà figuravano ragazze provenienti dal mondo dello spettacolo. Una rosa di candidate al seggio di Strasburgo che alla fine si ridusse ad un unica scelta: quella di Barbara Matera, ex annunciatrice che ottenne il record di preferenze nella circoscrizione Sud, seconda solo allo stesso premier. Ad incidere nel depennamento di moltecandidate 'prestate'alla politica dal mondo dello spettacolo fu l’intervento di Veronica Lario, moglie del premier Silvio Berlusconi che in una lettera all’Ansa definì «ciarpame senza pudore» la decisione di far correre showgirl per l’Europarlamento. Quanto alle liste per le prossime ele-
zioni regionali, nulla è ancora ufficiale ma le prime indiscrezioni sul ritorno in campo delle 'veline' protagoniste di un articolo apparso su Repubblica, hanno mandato il partito in confusione. «Le voci su candidature femminili all’interno del Pdl non hanno alcun fondamento nella realtà» precisa una nota dell’ufficio stampa del partito in merito all’articolo. Ma che in realtà qualcosa bolla in pentola lo fa intendere il ministro dell’Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi:«Berlusconi noncandida veline - precisa –ma donne giovani ed impegnate». Stando ai boatos infatti, a chiedere di riservare dei posti nei listini bloccati e collegati direttamente
al candidato in corsa per la guida della Regione sarebbe stato lo stesso premier. Certo è che nel Pdl trapelano i primi malumori. L’ipotesi poi di un ritorno delle veline non piace, ad esempio, alla 'finiana' Flavia Perina: «Non si potrà accettare che ci venga sbattuto in faccia questo basso profilo della concezione delle quote rosa. Lo dico e lo ripeto: quello delle veline è un modello finito». Parole che in linea con il collega di partito Giorgio Stracquadanio, citato in un articolo del Fatto quotidiano insieme alla direttrice del Secolo: «E' una questione che non deve riesplodere» è l’avvertimento che però lo stesso interessato. Yasmin Inangiray
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
2 In Italia e nel Mondo