Brevi dal mondo
Martedì 2 febbraio 2010
Regionali. Si irrobustisce il fronte del “no” al sindaco di Salerno
Haiti, seconda vittima italiana
Campania, De Luca: «Sono io il candidato»
NEW YORK – A tre settimane dal sisma che ha sconvolto Haiti, arriva la conferma della seconda vittima italiana tra i funzionari dell’Onu presenti nel paese più povero del continente americano. È Cecilia Corneo, piemontese, 39 anni, incaricata tra l’altro di disarmare le pericolose baby-gang haitiane: il suo corpo è stato ritrovato tra le macerie alla fine della scorsa settimana. La morte è stata confermata dalla missione dell’Onu nel Paese (Minustah) sul suo sito web, poche ore dopo che la famiglia (una sorella a Washington, i genitori in Italia) era stata avvertita. Salgono così ad almeno 92 i funzionari dell’Onu uccisi dal terremoto che ha distrutto Haiti il 12 gennaio.
NAPOLI – Il nome del candidato del centrosinistra, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, è ufficiale da sabato scorso, eppure appelli e polemiche trasversali non si fermano in Campania dove la partita non è affatto chiusa. Tuttavia, se si irrobustisce il fronte dei 'no', con la presa di posizione netta di Antonio Bassolino «sconcertato» dal mancato accordo su un nome unitario, De Luca non cede. «Sono e resto io il candidato», dice. Sottolineando di essere stato «designato da Pd, Verdi, e dal Movimento di Rutelli», De Luca chiarisce di non avere alcuna intenzione di tornare indietro: «Sono già in campagna elettorale, il mio primo appuntamento sarà la settimana prossima tra la
Somali uniti con al Qaida MOGADISCIO – Il fronte del terrorismo somalo si riunisce sotto le insegne di al Qaeda. I miliziani di al Shabaab e quelli di Kamboni, che hanno base a Chisimaio, hanno unito le forse e hanno deciso di rilanciare la «jihad internazionale di al Qaeda per liberare l’Africa Orientale e il Corno dall’oppressione della minoranza cristiana». «Ci siamo uniti - si legge in un comunicato - per consolidare la nostra forza militare, economica e politica e prevenire gli attacchi dei Cristiani che hanno invaso il nostro Paese». Il riferimento è all’esercito dell’Etiopia, che nel 2006 tolse alle Corti Islamiche il controllo della Somalia e poì si ritirò e ai contigenti di pace dell’Amisom inviati da Uganda e Burundi. E ieri c’è stata battaglia nelle strade di Mogadiscio.
gente di Scampia». E' con lui il leader dell’Api Francesco Rutelli, che ne ha lanciato la candidatura a Napoli venerdì scorso, prima che fallissero le primarie dopo il passo indietro del principale avversario, l’assessore regionale Riccardo Marone. Per il leader dell’Api, a questo punto, alternativa possibile al sindaco di Salerno sono, ancora una volta, solo le primarie. Non si placa, però, intanto, il fronte delle accuse dirette: Antonio Di Pietro mette in guardia dai «cacicchi»; Diliberto minaccia, «se resta De Luca», un polo alternativo per garantire «discontinuità» in Campania. E il Pdl punta il dito sui procedimenti giudiziari: lo fanno il sottosegreta-
rio Giovanardi e Maurizio Gasparri. Per Rutelli «Se ci fossero state candidature migliori, sarebbero emerse da mesi. Così non è stato, e non è». «Ma ancora più incomprensibile è la fuga dalle primarie –aggiunge-: proprio i paladini del ricorso all’indicazione popolare non hanno avanzato candidature, e hanno fatto saltare le primarie in Campania». Antonio Bassolino rilancia l’opzione del candidato estraneo ai partiti, e punta sul rettore della Federico II, Guido Trombetti: «E' davvero sconcertante e politicamente incomprensibile che non si sia ricercato con la determinazione necessaria un accordo su nomi esterni a singoli partiti ma capaci di unire la coalizione». Anche Di Pietro ribadi-
Vincenzo De Luca
sce la sua posizione in giornata: «Ci auguriamo che in Campania ci sia un atto di resipiscenza operosa da parte del Pd che, ormai isolato, si lascia condizionare da cacicchi locali e non dialoga con la coalizione». Rosanna Pugliese
Bersani nel capoluogo emiliano per decidere sul dilemma primarie
Prodi rinuncia a Bologna Secco rifiuto del professore a candidarsi come primo cittadino ROMA – Diviso tra l’amore per la sua città e la coerenza con sè stesso, Romano Prodi ha deciso: non sarà lui il candidato alla poltrona di sindaco di Bologna ed il salvatore del Pd dopo lo choc causato dalle dimissioni di Delbono. Il Professore spegne speranze e appelli di molti proprio nel giorno in cui il segretario del Pd Pier Luigi Bersani arriva sotto le Due Torri per cercare, in una direzione a porte chiuse, la via di uscita dalle secche. «Prodi sarebbe una candidatura fortissima e graditissima a tutti ma noi rispetteremo le sue decisioni», ammette il leader del Pd, ancora una volta davanti al rebus primarie sì o no. Non è arrivato a cuor leggero il rifiuto dell’ex premier alla
Romano Prodi, a destra, abbraccia Pierluigi Bersani
candidatura a sindaco di Bologna. Il pressing, quasi un coro negli ultimi giorni, ma soprattutto l’amore per la sua città avevano aperto, spiegano persone a lui vicino, una crepa nella sua decisione di aver chiuso per sempre, dopo Palazzo Chi-
gi, l’esperienza politica. «Il giudizio è complesso perchè bisogna capire razionalmente che cosa è meglio per sè, per la città, per la coerenza delle proprie azioni», confessa il Professore che ammette il «piacere» per i molti inviti ricevuti, pur
nella consapevolezza, da esperto di politica, che «queste cose finiscono in fretta e non bisogna mai illudersi». Prodi ha ascoltato molti e alla fine ha deciso da solo anche se, spiegano al Pd, negli ultimi giorni c'erano stati contatti con Bersani, con il quale c'è una sintonia antica e, come assicura la portavoce Sandra Zampa, nessuna tensione tale da spingere l’ex premier a rinunciare alla corsa per Palazzo D’Accursio. D’altra parte Bersani, che già da Prodi in passato aveva ricevuto il no all’offerta di fare il presidente del Pd, non si era fatto grandi illusioni sul fatto che l’ex premier rinunciasse alla sua scelta di uscire dalla politica attiva. Dal no di Prodi riparte, comunque, la direzione
che con Bersani individuerà se non il candidato il metodo per scegliere il successore di Delbono. Il segretario parlerà per ultimo e chiamerà dirigenti e militanti alla «riscossa», non nascondendo le difficoltà ma spiegando che nel comportamento del Pd «non ci sono state ombre». «L'amministrazione comunale ha fatto in modo che la città avesse il suo bilancio, un minuto dopo il sindaco si è dimesso», evidenzia Bersani, arrivato in città soprattutto per rassicurare una base sconcertata e in parte critica verso i suoi leader. La direzione deciderà se indicare il candidato o fare le primarie di coalizione, ipotesi privilegiata alla vigilia della riunione. Cristina Ferrulli
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2 In Italia e nel Mondo
Cina-Usa rapporti tesi per Taiwan
Le temperature destinate a scendere ancora. Vesuvio imbiancato
Italia sottozero, disagi alla circolazione ROMA – Gelo, freddo e neve stanno interessando l’Italia e le temperature sono destinate a scendere ancora dappertutto (è previsto un calo di oltre 10 gradi in Trentino, ieri sui mille metri la media è di -10, sui 2.000 si sono toccati i -20 gradi), ma mentre a nord il cielo è terso, sull'Adriatico e al sud sono previste ancora delle piogge. Il tempo sta insomma rispettando la tradizione che vuole gli ultimi tre giorni di gennaio, cosiddetti della merla, come i più gelidi dell’inverno. Sta lentamente tornando alla normalità la situazione nelle Marche, dopo i disagi di ieri sera che per tre ore circa hanno coinvolto 2.000 automobilisti lungo l’A14, fra Fano e Pesaro. Ieri mattina alle 8 lo scalo di
Ancona-Falconara è stato chiuso per ghiaccio ed è stato riaperto intorno alle 11; due i voli cancellati. Ieri mattina l’Anas segnalava rallentamenti per ghiaccio e neve in Calabria, Basilicata, Campania, Lazio,Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia. In Valle d’Aosta sono state registrate, nella notte, temperature 'artiche': -10 gradi ad Aosta, 13 a Saint-Christophe (aeroporto), 25 ai 3.450 metri di punta Hellbronner (Courmayeur) e ai 3.000 metri di Cime Bianche (Valtournenche). In Veneto ieri le temperature minime sono mediamente di nove gradi sotto la media: si distinguono il -28 della Piana di Marcesina (Vicenza), chiamata 'la Finlandia d’Italia', il -22
di Asiago (Vicenza) e i -18 di diverse località del feltrino e del Cadore, nel bellunese. Il grande freddo è arrivato in Liguria, dalla costa all’entroterra: a Santo Stefano d’Aveto, in provincia di Genova, il termometro ha raggiunto i -11 gradi, addirittura -16 a Cabanne, località in Comune di Rezzoaglio. Il Vesuvio è completamente imbiancato e il maltempo ha bloccato le regate di apertura della stagione velica nel Golfo di Napoli. I militari del soccorso alpino della Guardia di finanza di Nicolosi hanno invece salvato ieri mattina un uomo e una donna di Siracusa, di 38 e 37 anni, che hanno trascorso la notte nel loro fuoristrada bloccato dalla neve sull'Etna. Per
L’autostrada A14 in Romagna
raggiungerli i soccorritori hanno dovuto utilizzare gli sci perchè le strade nelle zone sommitali del vulcano sono inagibili per la neve caduta. Anche la Sila è completamente innevata e tutti gli impianti sciistici sono aperti. Claudia Greco
PECHINO – La tensione crescente tra Stati Uniti e Cina per la vendita di armi a Taiwan si riverberà anche sui rapporti commerciali. Pechino ha accusato senza mezzi termini l’amministrazione Obama di pratiche «protezionistiche» che stanno «gravemente danneggiando» i rapporti commerciali tra i due Paesi. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero del Commercio, Yao Jian, in risposta ai dazi anti-dumping imposti dagli Usa ad alcuni prodotti elettrici Made in China.
Colloqui di “riscaldamento” con Netanyahu
Berlusconi a Gerusalemme «Fermiamo insieme l’Iran» GERUSALEMME – L'Iran non è una preoccupazione tra le altre, è «la preccupazione» di Israele e per questo lo Stato ebraico chiede l’aiuto pieno di uno dei suoi più stretti partner, l’Italia. E lo chiede senza peli sulla lingua al suo più forte alleato, «il grande combattente» Silvio Berlusconi, per usare le parole con le quali il primo ministro Benjamin Netanyahu ha accolto il presidente del Consiglio a Gerusalemme. Fermare Teheran, quindi: questo è il messaggio che si ripeterà come un mantra durante l’intero vertice italoisraeliano che si è aperto ieri sera in un clima di eccezionale vicinanza politica. Rapporti così stretti che Israele ha chiesto all’Italia di adoperarsi in ambito europeo per far passare una proposta «shock». L’inserimento nella black list europea dei Guardiani della rivoluzione, i famigerati pasdaran che tanto peso stanno avendo nella durissima repressione avviata dagli ayatollah in Iran. Pasdaran come Hamas, quindi. Un ennesimo aiuto politico chiesto da Israele a quest’Italia che con Silvio Berlusconi al timone è diventato «il miglior alleato esistente» dello Stato ebraico. Una fiducia ed una facilità di relazioni che si è confermata sin dall’inizio di questo vertice che impegna a Gerusalemme mezzo Governo: i nostri amici possono stare tranquilli, ha detto Berlusconi al primo ministro Benjamin Netanyahu, «la Comunità internazionale non permetterà assolutamente» che chi vuole la distruzione dello Stato d’Israele, come l’Iran, possa averla vinta. Ed anche la proposta fatta dal vice-premier Silvan Shalom al ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi per inserire i guardiani della rivoluzione nella black list «sarà valutata e presa in considerazione». «Ritengo che qualcosa di concreto vada fatto», ha spiegato Ronchi, pre-
cisando che Israele «ha lanciato una proposta che l’Italia valuterà». Lasciata agli incontri di oggi la questione israelo-palestinese con la spinosa questione del congelamento degli insediamenti e la restituzione alla Siria delle alture del Golan, l’Iran ieri ha dominato questi colloqui di riscaldamento. Come ha confermato Avi Pazner, ex ambasciatore in Italia negli anni '90 e storico portavoce dei Governi dello Stato ebraico: «Quando si tratterà di prendere misure più pesanti sul nucleare iraniano, l’Italia farà la sua parte», ha assicurato. Il nodo iraniano è centrale per Israele e farà la «parte del leone» dei colloqui bilaterali, ha confermato d’altra parte all’Ansa una fonte israeliana. Quanto poi all’«accusa» che Israele rivolge all’Italia di fare troppi affari con Teheran, è lo stesso Pazner a fare un pronostico: «Ha visto che, il giorno dopo la visita in Germania di Neta-
nyhau, la Merkel ha tagliato le attività fedeltà Siemens in Iran? Immagino che succederà qualcosa del genere con l'Italia». Allo stesso modo, fonti giornalistiche israeliane prevedono che da Israele sarà comunque toccato un tasto delicato: all’interno della questione delle relazioni economiche fra Italia ed Iran, Israele chiederà spiegazioni sull'assistenza italiana al programma spaziale di Teheran. Che Israele stia scalpitando per le esitazioni della comunità internazionale nei confronti dell’Iran era già chiaro a Silvio Berlusconi ben prima della visita. E ieri lo ha confermato senza giri di parole Ehud Barak, ministro della Difesa: «Tutte le opzioni contro Israele devono restare sul tavolo», quindi anche quella militare, ha detto parlando di fronte a una platea di ufficiali di Tsahal (le forze armate d’Israele). Fabrizio Finzi
Una donna kamikaze si fa esplodere nel mezzo di una processione sciita
Iraq, torna il terrore: uccisi 41 pellegrini BEIRUT/BAGHDAD – Con una potente cintura esplosiva celata sotto il velo islamico nero, una attentatrice suicida ieri ha compiuto una strage nei pressi di Baghdad: oltre 40 morti e un centinaio di feriti è il bilancio, ancora «provvisorio». Ma questa volta, a poco più di un mese dalle cruciali elezioni legislative in programma per il 7 marzo, contrariamente alla 'tendenza' delle ultime settimane l’obiettivo non era un edificio governativo o un luogo simbolo della capitale, bensì una processione di pellegrini sciiti, diretti a piedi nella città santa di Kerbala, a circa 110 km a Sud di Baghdad, per le celebrazioni dell’Arbain. Un 'soft target', nel gergo delle forze di sicurezza. Dopo due anni di calo progressivo nel numero degli attentati, l'attacco di ieri sembra ri-
portare indietro l’orologio del terrore, ai tempi più bui dopo la caduta del regime di Saddam Hussein nel 2003. In particolare agli anni 2006 e 2007, in cui con il chiaro intento di alimentare l’odio interconfessionale, migliaia di pellegrini sciiti sono stati massacrati con attentati suicidi del tutto simili a quello di ieri. Con attentati in cui in molti casi i kamikaze erano donne, perchè per la sicurezza sono più difficili da individuare tra la folla. Ieri, la terrorista suicida è entrata in azione alle porte di Baghdad, a Bab al Sham. Si è fatta esplodere davanti o all’interno di una tenda di ristoro riservata alle donne, che abitualmente se ne servono assieme ai loro bambini. E infatti, nel bilancio della carneficina il numero dei bimbi uccisi è alto, così come quello delle donne, tra
Dall’India pomodori a “lunga conservazione” CONFEZIONATI o da infilare nel sacchetto e pesare, da insalata o per fare la salsa, presto potrebbero arrivare nel reparto ortofrutta del supermercato o negli stand dei mercati rionali i primi pomodori 'a lunga conservazione', che restano freschi e sodi come appena colti per molte settimane: sono i pomodori nati togliendo al Dna della pianta i geni dei due enzimi della maturazione di questo ortaggio. È l'ultima modifica genetica con una possibile ricaduta in campo agroalimentare e si deve a Asis Datta del National Institute of Plant Genome Research di Nuova Delhi. I ricerca-
Silvio Berlusconi rende omaggio alle vittime dell’Olocausto
Cambia la tavola il rimedio per gli obesi
Superenalotto per Haiti tori indiani hanno identificato i due enzimi principalmente responsabili della maturazione del pomodoro dopo il raccolto, un fenomeno da incubo per i produttori che perdono moltissima merce dopo il raccolto perchè matura troppoin fretta e diviene invendibile.
cui tre volontarie addette alle perquisizioni femminili, secondo quanto hanno riferito fonti ospedaliere. Già alcuni mesi fa le autorità militari irachene e americane a Baghdad avevano affermato che in vista delle elezioni era prevedibile una recrudescenza degli attentati. La cronaca non ha fatto che confermare. Solo per citare gli attacchi più recenti, l’8 dicembre oltre 110 persone sono state uccise in una serie di esplosioni a Baghdad. Il 25 gennaio, tre autobomba hanno causato la morte di almeno altre 36. Tuttavia, fonti governative ieri hanno lasciato trapelare che il bilancio totale delle vittime civili del terrore è calato a gennaio di oltre la metà rispetto a dicembre: 135 morti, rispetto a 306 del mese precedente. Stefano de Paolis
LA super-raccolta fondi televisiva in favore delle popolazioni terremotate di Haiti non è bastata a George Clooney, che ha deciso di continuare la sua crociata umanitaria per l’isola caraibica sfidando la fortuna al Superenalotto. Secondo l’agenzia specializzata
Agipronews, il jackpot milionario del gioco di casa Sisal ha spinto il divo hollywoodiano a comprare mille schedine sperando di centrare il gran colpo. Per non essere da meno, è scesa in campo anche Elisabetta Canalis, che ha acquistato altre 500 schedine.
LA tavola cambia forma: mini posate e bicchieri lunghi possono aiutare a combattere l’obesità e il sovrappeso che secondo gli ultimi dati dell’Oms compisce già un miliardo di persone in tutto il mondo. In un opuscolo online dal titolo Look Great, Feel Great, alcune riviste americane hanno offerto le sei regole per apparecchiare in modo antigrasso. Innanzitutto bisogna, come affermano gli studi della Cornell University, utilizzare piattini di piccole dimensioni (circa 15 cm). Addio quindi ai grandi piatti che da qualche anno sono comparsi sulle tavole. Invece di gran-
di teglie o piatti di portata meglio utilizzare piatti di misura normale, riducendo così la quantità complessiva di cibo che viene servito a tavola. Niente cucchiai da zuppa, sono troppo grandi, meglio usare i cucchiaini da te: ci vorrà più tempo, ma si mangia meno.
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In Italia e nel Mondo 3
Martedì 2 febbraio 2010
Martedì 2 febbraio 2010
Il fatto del giorno: Appello del Papa in difesa del lavoro Il “pressing” ispirato dal vescovo di Ivrea
Imbarazzo e prudenza al Lingotto
«Salvate i posti di Fiat e Alcoa»
dall’articolo di Giacomo Galeazzi
dall’articolo di Paolo Griseri
dall’articolo di Vladimiro Frulletti
C’è la preoccupazione dei vescovi per il lavoro dietro l’appello di Benedetto XVI. A conclusione della settimana che ha visto il Consiglio Cei discutere anche di crisi economica, il Papa indica la via del dialogo a governo, imprese e sindacati. La prolusione con cui il cardinale Angelo Bagnasco aveva aperto il «parlamentino» dell’episcopato conteneva già le linee portanti della posizione della Chiesa. La situazione di difficoltà dei «segmenti deboli della popolazione» richiama politica e banche ad «adoperarsi a favore di chi ha perso il lavoro». Poi, venerdì, durante la conferenza stampa sul Consiglio Cei, il segretario generale Mariano Crociata ha esplicitato le preoccupazioni [...].
Come si fa a rispondere al Papa? Non si può. Fin dal primo pomeriggio Torino lascia intendere che nessuno dei suoi vertici interverrà in giornata per replicare all’appello di Ratzinger. Perché quella replica non potrebbe che essere di segno negativo. Il Lingotto non ha intenzione di recedere dalla linea annunciata fin dal giugno scorso: Termini Imerese non è redditizio, la Fiat vuole abbandonare lo stabilimento perché non solo l’auto ma nessuno dei business del gruppo risulterebbe attivo in Sicilia. L’unico spiraglio per non rispondere negativamente al Papa, è nell’impegno, più volte sottolineato da Marchionne a «collaborare per trovare una soluzione industriale». [...].
Quelli dell’Alcoa se lo sono sentiti in diretta, in Piazza San Pietro sotto la pioggia, con l’elmetto da lavoro in testa e lo striscione “Alcoa Portovesme” srotolato sul sagrato. Allo stabilimento Fiat di Termini Imerese invece l’hanno saputo dai tg. Sono rimasti tutti colpiti. Non se l’aspettavano proprio di ritrovarsi a fianco nella loro lotta a difesa del posti di lavoro il Papa. All’Angelus Benedetto XVI ha usato parole inequivocabili invitando imprenditori e governo a fare «tutto il possibile per tutelare e far crescere l’occupazione, assicurando un lavoro dignitoso e adeguato al sostentamento delle famiglie». [...].
La migliore di oggi
Concordato buono
L’errore di finanziare gli sperperi
dall’intervista di G. M. B.
dall’editoriale di Carlo Lottieri
Un intervento eccezionale, straordinario, che da solo chiarisce la gravità della situazione del Paese. Ne abbiamo parlato con don Filippo Di Giacomo, commentatore per varie testate nazionali, nostro collaboratore. Il papa durante l’Angelus ha citato in modo specifico due vertenze sindacali. Esistono precedenti? «C’è stato, prima di Natale, un accenno del Papa alal vicenda dei lavoratori dell’Eutelia che avevano organizzato una specie di processione -manifestazione da Castel Sant’Angelo a piazza San Pietro [...]».
In occasione dell'Angelus domenicale, papa Benedetto XVI ha espresso preoccupazione per la situazione di tanti lavoratori. Il pontefice ha salutato con affetto i dipendenti della Fiat di Termini Imerese e dell’Alcoa di Portovesme (venuti a Roma per richiamare l’attenzione sul loro dramma) e ha invitato imprenditori, operai e sindacati ad agire con senso di responsabilità. Immediatamente è partita la raffica delle interpretazioni. Il segretario generale della Uil Luigi Angeletti, ad esempio, ha espresso apprezzamento per le parole pronunciate in Piazza San Pietro, aggiungendo che «se si vuole salva-
Quei disoccupati record
Il nero dell’Alcatel dall’articolo di A. Pollice
re il Paese, bisogna salvaguardare l'occupazione». In due parole, si è lasciato intendere che il papa si opporrebbe alla chiusura degli impianti, ma non è affatto detto che questo fosse il senso di tali parole e ancora meno che quella sia la scelta più giusta. Quando un’attività non produce utili, ma accumula perdite, in termini economici è semplicemente anti-sociale: non riscuote il consenso dei consumatori perché non ha saputo o potuto porsi al servizio della gente. Se all’apparire dei transistor avessimo tenuto in vita le aziende che producevano valvole, avremmo salvato qualche posto e aiutato alcune famiglie, certo, ma a danno di tutti. [...].
Giannelli sul Corriere
Epifani: «Serve subito una detrazione di 500 euro»
dall’articolo di Luca Iezzi
dall’intervista di Enrico Marro
Disoccupati e cassintegrati al Nord, scoraggiati e sommersi al Sud. L'onda montante della distruzione dei posti di lavoro ha colpito le regioni italiane in modo diverso aggravando le situazioni preesistenti, ma anche generando reazioni differenziate. Le regioni del Centro e del Nord hanno avuto l'aumento più marcato dei disoccupati: il Nord Ovest ha visto crescere il tasso di disoccupazione nel terzo trimestre 2009 al 5,5% dal 3,8% di un anno prima, il Nord Est dal 2,9% al 4,6%. Una tendenza confermata dai dati dell'Istat riferiti a dicembre: gran parte delle 392 mila persone che nel corso del 2009 hanno ingrossato le file dei disoccupati (ora a quota 2 milioni e 138 mila) vengono dalle regioni più industrializzate. Il tasso record di disoccupazione arrivato all'8,5% ha ancora "margine" per crescere preventivando che almeno una parte dei lavoratori al momento in cassa integrazione dovranno cercarsi un nuovo lavoro. [...].
«I dati sulle dichiarazioni dei redditi pubblicati ieri dal Corriere dimostrano che è urgente intervenire. Il carico fiscale è eccessivamente squilibrato, a danno di lavoratori dipendenti e pensionati. Non possiamo aspettare tre anni, come vorrebbe il ministro dell’EconomiaTremonti»,dice ilsegretariodella Cgil, Guglielmo Epifani. Quindi per ora conferma lo sciopero generale del 12 marzo? «Sì, uno sciopero per sollecitare la riforma del fisco e immediati sgravi a favore di lavoratori dipendenti e pensionati, per misure contro la disoccupazio-
Taglio basso
Sanremo, canzone ironica su Sarkò Carla Bruni dà forfait: niente festival dall’articolo di Matteo Buffolo
Meglio evitare (altri) guai. Carla Bruni avrebbe potuto essere una delle grandi attrazioni del prossimo Festival di Sanremo, quello condotto da Antonella Clerici. E invece da ieri si sa che l’ex top model, diventata poi cantante e dopo ancora Première dame, non sarà sul palco dell’Ariston, dove, secondo qualche indiscrezione, avrebbe dovuto affiancare Gino Paoli con il quale ha, pochi mesi fa, duettato nel Cielo in una stanza. Il motivo? Molto semplice: nella canzone di Simone Cristicchi, il riccioluto cantante che nel 2007 ha vinto il festival della cittadina dei fiori con Ti regalerò una rosa, nella sua Meno male, uno dei brani più attesi, ha inserito i versi «Meno male che c’è Carla Bruni / Siamo fatti così sarko-no sarko-sì / Che bella Carla Bruni / Se si parla di te il problema non c’è». Ad annunciare il forfait della Première dame è stato, nel pomeriggio di ieri, Massimo Giletti. Dietro la diatriba sanremese c’era qualche cosa di più serio,
Una baracca di 50 metri quadrati nella zona industriale di Battipaglia. Tetto in lamiera e muffa sulle pareti, una patina verde-marrone intorno alle strette finestrelle fuori norma e nei bagni. Un unico piccolo varco d'accesso e dentro dieci postazioni di lavoro, materiale altamente infiammabile vicino a stufette elettriche e cartoni, scatole di pasta e di tonno tra circuiti stampati e componenti elettroniche, aspiratori difettosi che diffondono nella stanza fumi di stagno. Non è un laboratorio clandestino fuori dai confini della «civile» Europa ma il luogo di lavoro per operai del salernitano o, meglio, per la parte più debole [...].
almeno potenzialmente: il rischio di uno spiacevole incidente sul piano diplomatico tra il nostro Paese e la Francia. Già negli anni scorsi ci sono state frizioni e il culmine si è raggiunto a giugno 2008 quando Carlà, che è nata a Torino, ha detto senza giri di parole: «Spesso sono molto felice di essere diventata francese». Un’uscita che lasciò molti senza parole. Fulminante la risposta di Francesco Cossiga: «Anche noi italiani siamo ben lieti che Carla Bruni non sia più italiana, anzi siamo addirittura felici». Poi il clima si è rasserenato e forse proprio per questo si vogliono evitare altri problemi. In ogni caso, il conduttore, parlando durante il programma Domenica in su Raiuno, ha infatti sostenuto che l'ironia della canzone di Cristicchi sulla coppia presidenziale d'Oltralpe avrebbe convinto l'Eliseo a spingere per la rinuncia della Bruni. Chissà. Certo, Carlà non è nuova a polemiche e, anche attraverso la musica, ha espresso posizioni qualche volta controverse. [...]. da Il Giornale
ne e per una politica dell’accoglienza verso gli immigrati ». Se ci fosse uno sgravio fiscale potreste fermare lo sciopero? «È evidente che se il governo aprisse un tavolo e prendesse l’impegno a restituire subito una parte del prelievo fiscale, ad aumentare il massimale della cassa integrazione e a confrontarsi sull’accoglienza, la Cgil ne trarrebbe le conseguenze e valuterebbe la possibilità di fare marcia indietro sullo sciopero». Ma perché volete scioperare per la riforma del fisco, se è stato proprio Tremonti a dire che il sistema lo vuole rivedere da cima a fondo? «Perché non bastano le parole. Nel
2009 dipendenti e pensionati hanno pagato un punto in più di tasse. Se passano altri tre anni senza che il governo faccia nulla, ne pagheranno altri tre. Se alla fine, nel 2013, ci dovessero dare qualche sgravio, forse non sarebbe neppure la restituzione di quanto nel frattempo abbiamo pagato in più. Va bene aprire la discussione sulla riforma di sistema, ma intanto bisogna fare qualcosa ora». La Cgil ha una proposta precisa? «Sì. Ci vuole una restituzione in busta paga e sulle pensioni che sia in media di 500 euro netti a testa, entro aprile, attraverso una detrazione aggiuntiva. Poi bisogna impostare una riforma che riequilibri il carico fiscale [...]».
La fotografia Gerusalemme, T-shirt con il premier in versione ebreo ultra-ortodosso e palestinese (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Immigrazione. Scarsa mobilità per andare in cerca di nuove chance dall’analisi di G. C. Blangiardo
Immigrati stranieri, poco "emigranti" in Italia. I dati più recenti sui trasferimenti di residenza della popolazione straniera indicano che circa un soggetto ogni venti ha modificato, nel corso di un anno, la propria dimora abituale. Pur aggregando il 15% del totale dei movimenti anagrafici interni al paese (come espressione di un collettivo che rappresenta circa il 7% del totale dei residenti), non si può certo parlare di ingenti masse che si muovono lungo la penisola – e ancor meno che la risalgono impetuosamente – alla ricerca di nuove e migliori opportunità di lavoro. Di fatto sono circa 230mila le cancellazioni e (in parallelo) le iscrizioni di cittadini stranieri dalle (e nelle) anagrafi di uno degli oltre 8mila comuni italiani. Se si pensa che nello stesso intervallo di tempo le iscrizioni direttamente provenienti dall'estero sono state poco meno di 500mila si ha la conferma di un modello di mobilità degli stranieri an-
Un gruppo di giovani immigrati
cora riconducibile più a esperienze di primo insediamento che a fenomeni di progressione verso nuovi ambiti territoriali. Tuttavia, seppur relativamente contenuti nella loro dimensione quantitativa, i percorsi di mobilità interna valgono a localizzare alcuni interessanti poli di attrazione e di espulsione e aiutano a comprendere la geografia della presenza e della crescita della popolazione straniera nel nostro paese.
In tal senso l'analisi dei dati provinciali offre spunti per cogliere, da un lato, la classica contrapposizione NordSud, dall'altro l'effetto espulsivo, o semplicemente redistributivo, che sembra attribuibile alle grandi aree metropolitane. In particolare, nell'ambito delle attuali 107 province circa due terzi mostrano un saldo positivo relativamente al movimento interno della popolazione straniera e tra di esse rientrano
dal commento di L. La Spina
E’ troppo pretendere di sottrarre i due episodi di violenza accaduti a Torino allo sfruttamento della campagna elettorale. Eppure, sarebbe davvero necessario evitare, almeno questa volta, il solito rimbalzo polemico di accuse, destinato alla consueta sorte: l’assoluta inutilità a prevenire queste tragedie. Non esiste, innanzi tutto, una specifica e particolare situazione di criminalità giovanile a Torino rispetto a quanto avviene in tutt’Italia e, in particolare, nelle grandi città. La coincidenza temporale di due agguati è suggestiva, ma le circostanze, le
Ragazzi e violenza La seconda generazione nazionalità degli aggressori e delle vittime, le cause, meglio sarebbe dire i pretesti, per lo scatenamento di una violenza così spropositata e sproporzionata sono tali da richiedere un’analisi distinta. Per non rischiare di aggiungere confusione intellettuale, giustificazionismi sociologici, generico moralismo di fronte al pericolo di un aggravamento del clima
di intolleranza che indubbiamente sta montando nella nostra società e, in particolare, tra i nostri ragazzi. L’accoltellamento del giovane romeno da parte di una banda di connazionali in un giardinetto della periferia torinese squarcia il muro di omertà, di sottovalutazione, di indifferenza sul problema della difficile integrazione dei figli di immigrati. La-
quasi tutte quelle situate al Centro Nord, con poche eccezioni – quand'anche di rilievo – per lo più in corrispondenza delle grandi province metropolitane (Torino, Milano, Firenze e Roma). Ben diversa è la situazione nel Mezzogiorno, dove i saldi migratori degli stranieri per spostamenti di residenza entro il territorio nazionale sono pressoché ovunque negativi, con modeste eccezioni in alcune realtà minori della Sardegna e nelle province di Brindisi e Matera. Se poi dai dati assoluti si passa ai relativi tassi – commisurando il saldo migratorio alla corrispondente consistenza numerica dei residenti – emerge con chiarezza anche la differenziazione tra aree metropolitane e non. Delle 24 province con un tasso positivo almeno nell'ordine del 10 per mille, sono solo quelle di Bergamo, Brescia e Genova a presentare una grande città come comune capoluogo. In tutti gli altri casi si tratta di realtà provinciali meno contraddistinte da un grande polo urbano. [...].
sciati soli, in quartieri ghetto, dove i genitori spariscono per tutto il giorno e magari per parte della notte, alla ricerca di lavori che consentano di avere più soldi possibili da inviare anche ai parenti rimasti nei paesi d’origine. Ragazzi divisi tra la voglia di omologarsi alle abitudini dei coetanei italiani e il rifugio nelle apparenti sicurezze della tracotanza bullistica dei connazionali. È facile, per chi non vive in certi quartieri di Torino, considerare il clima di intimidazione che si respira quotidianamente in alcune strade e in alcune piazze come l’inevitabile prezzo di una faticosa integrazione. [...].
La politica a misura di social network dall’intervista di M. Caprara
Per quanto emblematico, sarà pure un caso che l’iPad, il nuovo piccolo computer multifunzionale, sia stato presentato al pubblico dai suoi produttori, la settimana scorsa, alla vigilia del discorso di Barack Obama sullo Stato dell’Unione. Ma caso non è che il presidente degli Stati Uniti, quarantottenne, abbia deciso di ricorrere a YouTube per rispondere ad alcune delle domande su quel suo intervento davanti al Congresso che la Casa Bianca ha chiesto agli americani di porre (ieri sera di domande ne erano state raccolte oltre 11mila, le risposte di Obama si potranno vedere e ascoltare dalle 19.45 italiane su YouTube o sul sito della Casa Bianca). Internet e ciò che ruota intorno alla rete sono diventati pane quotidiano per la politica statunitense, e dato che anche negli Usa, come da noi per le regionali, il 2010 è un anno elettorale (in novembre si rinnovano Camera dei rappresentanti, un terzo del Senato e 36 governatori), può essere utile aver presente quali criteri di azione hanno seguito due tecnici diventati quasi dei veterani delle battaglie politiche sul web. Steven Geer, 35 anni, base a Washington, è stato per Obama il coordinatore della raccolta di fondi on-line, oltre 500 milioni di dollari. Josh Ross, 37, che abita a Palo Alto, ha diretto la strategia internautica del candidato democratico John Kerry nelle presidenziali del 2004 e ha lavorato per Hillary Clinton nelle primarie di due anni fa. Per questa intervista a due voci, il Corriere li ha incontrati a Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore americano David Thorne. Da uno a dieci, quanto ha contato Internet nella vit-
toria di Obama nelle elezioni per la Casa Bianca? Geer: «L’elemento importante per la vittoria è stato Obama. L’uso di Internet, da solo, non è stato nulla rispetto a Obama. Strategia politica, tv, volontari sono fattori che devono marciare insieme. E sono inseparabili per il successo di un candidato». Ross: «E’ così. C’è un grosso mito su Internet e la campagna elettorale. Ma l’audience che si raggiunge in rete è per lo più quella dei sostenitori. La novità è che il web ha permesso un dialogo diretto con questi, e Obama è stato bravo nel dialogare». Però quando il candidato repubblicano John McCain ha confessato di avere poca confidenza con le e-mail questo ha evidenziato un gap generazionale tra il reduce del Vietnam, pur dotato di un suo fascino, e l’elettorato giovane. Geer: «Sì. Tuttavia hanno contato anche altri fattori. La competizione delle primarie ha migliorato molto la qualità del nostro lavoro. Con votazioni in ogni Stato, ci hanno costretto a un esame a settimana». Lei, Geer, per le primarie quale compito aveva? Geer: «Ho cominciato a lavorare per Obama nel marzo 2007. Avevo due ruoli: coordinavo i messaggi via e-mail e la raccolta di fondi on-line». E lei, Ross, che ha rifatto il sito e la strategia internautica di Hillary Clinton, quale aspetto metterebbe in evidenza di quella stagione di esami? Ross: «Prima che fosse infilata nell’urna la prima scheda delle primarie abbiamo lavorato un anno, poi ci sono stati sei mesi di votazioni. Altri quattro mesi, dopo, per la campagna delle di presidenziali. Un percorso di due anni». [...].
Lo Sport: Fra le righe e Sopra le righe Se anche i campioni perdono l’immunità
I cornetti napoletani e la tarantella di Cassano
Schumacher provocatore
dal commento di Aldo Grasso
dal commento di Carlo Genta
dal commento di V. Borgomeo
Sono fanti, non santi. Sono giovani, ricchi, idolatrati. Se lo spirito con cui scendono in campo è forte, la carne continua a essere debole. Com’è noto, una storia di corna rischia di togliere a John Terry la fascia di capitano dell'Inghilterra. Non quella del Chelsea, di cui Terry è anche bandiera: venerdì è stato tra i migliori in campo e ha segnato il gol della vittoria. E finché segna, i tifosi sono pronti a garantirgli ogni immunità. Nel mondo dello sport, la morale è sempre stata regolata da una legge ferrea: in privato ognuno faccia cosa vuole, ma nel momento della gara bisogna dare il massimo, sputare sangue. Con una buona prestazione tutto è perdonato; persino le lune storte di Cassano. È probabile che anche in Inghilterra le cose stiano così. Il vero dramma si sta consumando in silenzio, tra Terry e sua moglie, da cui ha avuto due gemelli: la signora starebbe pensando al divorzio. La storia del calcio non è immune da fedifraghi. Ci sono stati allenatori cacciati perché si intrattenevano con la fidanzata del presidente, ci sono stati calciatori finiti fuori strada mentre andavano a trovare la moglie di un compagno, ci sono stati calciatori implicati in storiacce con vallette e veline: piùsesso per tutti. È probabile che anche in altri sport le cose stiano così. L’aspetto nuovo è un altro: mentre la nostra società, in nome della sicurezza e della comodità finisce per rinunciare alla sfera più intima (viviamo tranquillamente sotto gli occhi delle telecamere e nel frullatore di Internet); mentre, attraverso i social network, la nostraprivacy èdiventata semprepiù trasparente(la smaniadi apparire ci fa compiere ogni nefandezza), a paladini della morale si ergono entità insospettabili. I più scandalizzati delle avventure erotiche di Tiger Woods sono stati gli sponsor perché non hanno tollerato che l’immagine del loro testimonial venisse sporcata da tradimenti coniugali. Anche John Terry voleva mantenere segreta la notizia per non perdere i contratti milionari con gli sponsor (era stato eletto “papà dell’anno” da un noto produttore di salse). Così, alcuni giornali popolari vorrebbero che l’arbitro della vicenda boccaccesca fosse il ct della nazionale inglese, Fabio Capello. Ma a che titolo? [...].
Chi sale Zacchete – Mai vista una pezza elegante, nemmeno quelle che gli stilisti di grido appiccicano sui jeans che costano come utilitarie. La pezza serve a coprire uno strappo. E quello sul vestito della Signora è uno squarcio mai visto prima. Nove figuracce nelle ultime dodici esibizioni. Impossibile andare avanti con Ciro Ferrara che pure si era incatenato alla panchina come certi operai ai cancelli di Mirafiori in altri tempi. Diverse le modalità, non il senso: uno spogliatoio francamente troppo pesante ha tritato anche Ciro come aveva fatto con Ranieri, approfittando di una società debole e dai processi decisionali fragili quanto complicati. Insomma, un gran casino. Si trattava di trovare un allenatore cui ficcare in mano una granata da portare in cima alla collina, per poi levarsi di torno vivo o morto. Una specie di soldato Ryan. Il flop di Ferrara ha evidentemente prodotto anticorpi verso gente inesperta (Gentile). È circolato perfino il nome del Trap, ma sarebbe sta-
Qualcosa è successo. Qualcosa di brutto è sicuramente successo fra la Ferrari e Michael Schumacher. E già perché non possono essere casuali le continue provocazioni che Schumacher va ormai facendo ai danni della Ferrari. Prima annuncia che correrà con la Mercedes, spiegando che"èbello poterparlarenella propria lingua madre", poi gira uno spot al volante di una Mercedes SLS AMG tutta rossa e quindi oggi decide di correre con il casco della Ferrari, quello tutto rosso con le stelline dei suoi mondiali. I colori di Schumi sul casco da sempre sono infatti ben diversi: parte superiore blu (con le stelline dei mondiali vinti), quella inferiore bianca e quella centrale con la bandiera tedesca. Poi, durante l'ultima sua stagione in Ferrari, per dimostrare dedizione e fedeltà cambiò i colori del suo casco con i colori Ferrari. Colori che oggi sfoggia sulla bella Mercedes argentata... Ma non è tutto: perfino durante la famosa intervista al tabloid tedesco Bild, Schumi pur dichiarando che "una parte del mio cuore rimarrà sempre rossa" [...].
Antonio Cassano
to davvero troppo. Hiddink, cioè di gran lunga il più bravo tra quelli tirati in ballo, guida solo traghetti d'oro massiccio (Chelsea) e per quel lavoro è uno spreco assoluto. Allora ecco il vecchio Zac che nella sua curiosa carriera ha conosciuto panchine e pressioni delle grandi. Che è allenatore dalle idee tattiche non banali. E che di traghetti se ne intende. Nel 2003\2004 prese quello nerazzurro dopo sette disastrose partite dalle mani dell'Hombre Vertical, Hector Cuper, vinse sette delle prime otto partite e consegnò l'Inter qualificata alla
Champions League all'elegante commodoro Roberto Mancini. Identica missione gli chiede ora la Juventus. Il resto sono fumo, chiacchiere e macerie. Per paradosso un allenatore così a termine potrà fare ciò che a Ranieri e Ferrara era implicitamente proibito: decidere con la sua testa senza guardare in faccia a nessuno, senatori e brasiliani compresi. Core de Roma – Più che "core" in realtà, quell'altra parte del corpo meno nobile ma con lo stesso numero di lettere, che fa della Roma di Ranieri l'esatto opposto della Juventus di Ferrara. [...].
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Oggi le votazioni a Montecitorio
Mafia e giustizia
Legittimo impedimento senza la “fiducia” e l’astensione dell’Udc
Il boss dei boss si faceva chiamare Lo Verde e «aveva un lasciapassare»
di DANIELA NAVI
«A Milano 2 i soldi di papà» Massimo Ciancimino depone in Aula a Palermo e svela i rapporti di don Vito con Provenzano di LARA SIRIGNANO
PALERMO – Al tavolo della Scuderia, uno dei ristoranti più chic di Palermo, insieme al gotha dell’imprenditoria siciliana dell’epoca, Vito Ciancimino, ex sindaco mafioso della città, avrebbe deciso di investire parte del suo tesoro in una grossa operazione edilizia: Milano 2, il complesso residenziale realizzato da Silvio Berlusconi, negli anni '70, alla periferia del capoluogo Lombardo. In principio, quando i suoi commensali, Salvatore e Nino Buscemi e Franco Bonura, costruttori legati a doppio filo a Cosa nostra, gli descrissero l’affare, restò perplesso. A convincerlo definitivamente a spostare i soldi fuori dalla Sicilia sarebbero state, però, le inchieste a suo carico e le denunce sugli affari delle cosche fatte dalla commissione Antimafia. Il business lombardo di don Vito entra, inatteso, nel processo all’ex generale dei Niccolò Ghedini carabinieri Mario Mori, accusato di favoreggiamento alla che durante la latitanza. Perchè mafia. A raccontarne è il figlio Provenzano si muove liberamenMassimo, ieri al suo debutto in te, pur essendo ricercato. «Godeaula nelle vesti del grande accu- va di un’immunità territoriale – satore dei carabinieri del Ros, racconta il testimone – che gli veprotagonisti, secondo l’accusa, niva dall’accordo stipulato, nel della trattativa tra Stato e mafia '92, pure grazie al contributo di cominciata tra le stragi del '92. mio padre». Il boss è al corrente anche delle Ma il riferimento a Milano 2 provoca l’immediata reazione del le- frequentazioni dell’anziano poligale del premier, l’avvocato Nic- tico di Corleone con gli 007, in colò Ghedini, che definisce le di- particolare con un tale «Franco», chiarazioni del teste «prive di che Massimo descrive accurataogni fondamento fattuale e di mente, ma che non ha ancora ogni logica e smentibili docu- identificato. E della cosiddetta mentalmente in ogni momento», trattativa. Il capitolo trattativa compare quasi alla fine della lunannunciando azioni legali. «Negli anni Settanta – prose- ghissima deposizione (il teste gue Ciancimino jr, che per una proseguirà oggi, ndr). La storia dell’accordo tra Stato condanna per riciclaggio aggravato viene sentito come imputato e mafia comincia alla fine di magdi reato collegato – mio padre de- gio del 1992, dopo la strage in cui cise di investire in Canada». «Al- fu ucciso il giudice Giovanni Fal-
cone. Ciancimino incontra in aereo il numero due al Ros di Mori, Giuseppe De Donno, che gli chiede un incontro col padre, all’epoca ai domiciliari nella sua casa romana. Don Vito acconsente, ma solo dopo avere ricevuto l’ok di Provenzano e del signor Franco. Quest’ultimo, peraltro, rassicura l’ex sindaco, che non riteneva i due carabinieri interlocutori forti, sostenendo che dietro loro c'erano due pezzi da novanta della politica: Virginio Rognoni, all’epoca ministro della Difesa, e Nicola Mancino, a capo del Viminale. A due passi dalla scalinata di Trinità dei Monti il politico mafioso e i carabinieri si vedono più volte. Almeno tre, prima del 29 giugno. Una tra il 29 giugno e la strage di via d’Amelio, il 19 luglio del 1992. I militari chiedono alla mafia, tramite don Vito – sapevano benissimo dei suoi rapporti con Provenzano - la resa incondizionata dei latitanti. In cambio, sul tavolo della trattativa, avrebbero messo un trattamento di favore per le famiglie dei capimafia e un occhio di riguardo per i patrimoni illeciti. Totò Riina, all’epoca in pieno delirio stragista, risponde col «papello», l’elenco con le richieste della mafia allo Stato. «Il solito testa di minchia di Riina», commenta don Vito quando finisce di leggere le pretese irricevibili del boss. Il «papello» viene mostrato anche a Provenzano, che scuote la testa e invita il sindaco a non spezzare il filo del dialogo con i carabinieri. Un suggerimento che don Vito accoglie e traduce con una sua controproposta, più ragionevole, alle istituzioni, che consegna a Mori. Il racconto della trattativa si interrompe a questo punto. Massimo, molto provato dalla deposizione, preferisce interrompere. Oggi, il seguito.
Massimo Ciancimino durante la deposizione Nelle fotine a destra, in alto Italo Bocchino sotto Pierferdinando Casini
Dal Cairo l’ex imam esulta: «È una vittoria»
«Dichiarazioni prive di qualsiasi fondamento»
Abu Omar, per il giudice il Sismi «fu compiacente» di STEFANO ROTTIGNI
IL CASO
Il funzionario del Sismi vuole l’applicazione della stessa norma utilizzata nel processo Omar
L’Anm spiega la protesta
Dossier illegittimi Telecom, Mancini chiede il segreto
ROMA– Le ragioni della protesta deliberata dall’Anm e che si è svolta in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario, è stata spiegata nel corso di una conferenza stampa ai giornalisti delle testate straniere dal presidente del sindacato dei magistrati Luca Palamara e dal segretario Giuseppe Cascini. I rappresentanti dell’Anm, si legge in una nota, hanno risposto a numerose domande sulle cause del malfunzionamento della giustizia in Italia, sulle riforme necessarie per migliorare il sistema giudiziario, sulle ragioni del conflitto tra magistratura e politica. E ancora, sulle riforme in discussione su processo breve, immunità e legittimo impedimento. Erano presenti i giornalisti dei principali media stranieri (Agence France-Presse, El Mundo, I.R.I.B., La Nacion, Le Figaro, Le Monde, Financial Times, Radio Svizzera, Suddeutsche Zeitung, The Irish Times, ecc.). Il presidente e il segretario hanno spiegato ai giornalisti evidenziando la situazione di disagio della magistratura italiana per la mancanza di riforme vere che consentano alla giustizia di funzionare.
di LETIZIA BIANCO MILANO–Marco Mancini punta al bis. E così ieri, appellandosi a quel segreto di Stato che l’ha scagionato nella vicenda del sequestro di Abu Omar, ha chiesto il proscioglimento immediato per il caso dei dossier illegali. Caso da cui anche Telecom e Pirelli, con la loro istanza di patteggiamento depositata in Tribunale sabato scorso, vogliono uscire. Ieri mattina davanti al gup di Milano Mariolina Panasiti, il giudice che sta celebrando l’udienza preliminare con al centro l’attività di dossieraggio illegale, il funzionario del Sismi, tramite i suoi difensori, ha chiesto di dichiarare l'improcedibilità nei suoi confronti a causa del segreto di Stato e quindi di essere prosciolto immediatamente. Il 'segreto' era stato confermato con una lettera depositata in Tribunale lo scorso 23 dicem-
bre, dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Palazzo Chigi era stato chiamato in causa dal gup, dopo che l’ex capo del controspionaggio del servizio segreto, lo scorso novembre, interrogato in aula, aveva invocato il segreto di stato e senza dunque rispondere a quasi tutte le domande, compresa quella se mai avesse conosciuto o incontrato Marco Tronchetti Provera, allora maggior azionista di Telecom e attuale presidente di Pirelli mai indagato dalla Procura milanese a differenza delle due società. «Ribadisco di non aver mai intrattenuto rapporti con il signor Marco Mancini», è la replica che Tronchetti Provera ha messo nero su bianco in un documento prodotto ieri mattina e di cui è stata respinta l’acquisizione agli atti del procedimento. «Non sono in grado di escludere di averlo incontrato occasionalmente, – ha proseguito l’ex numero
uno di Telecom – sebbene di tale circostanza non serbi alcun ricordo». Intanto all’istanza formulata dai difensori diMancini, laProcura, comeovvio, siè opposta, e il giudice ha rinviato per la decisione tra qualche mese, al temine dell’udienza preliminare, quando si esprimerà sui tutti i patteggiamenti richiesti. Tra questi anche quello avanzato da Telecom e Pirelli (il cui deposito previsto per ieri mattina, è stato anticipato a tre giorni fa), imputate in qualità dientiinbase allaleggesullaresponsabilità amministrativa, in relazione al reato di corruzione contestato in particolare all’ex capo della security delle due aziende Giuliano Tavaroli: verseranno in totale 7 milioni di euro, di cui 1 milione e 250 mila suddivisi tra Presidenza del consiglio, ministeri dell’Interno, delle Finanze e della Giustizia, sanzione pecuniaria e confisca del profitto del reato.
MILANO – Gli agenti del Sismi imputati nel processo per il sequestro dell’ex imam di Milano Abu Omar, allora indagato per terrorismo internazionale, sapevano e forse furono compiacenti quando il religioso fu rapito il 13 febbraio del 2003. Il direttore del tempo del servizio segreto militare, Nicolò Pollari, partecipò «sicuramente» ad «attività di ostacolo e sviamento delle indagini», tanto che per lui «rimane un giudizio morale fortemente negativo», in quanto agì, tra l’altro, «in qualità di servitore dello Stato». Il giudice monocratico milanese Oscar Magi – nelle motivazioni della sentenza con cui nello scorso novembre condannò gli agenti Cia coinvolti nel rapimento e dispose il non luogo a procedere per gli ex 007 italiani per l’esistenza del segreto di Stato – spiega che l’esito è stato questo «perchè non è stato possibile approfondire le evenienze probatorie (pur esistenti) per la posizione/opposizione di segreto di Stato da parte delle Autorità gover- Abu Omar native italiane». Come in alcune ordinanze nel corso del processo, il giudice non lesina critiche nelle motivazioni alla sentenza della Corte costituzionale del 2009 con cui furono fissati i limiti del segreto nel processo e rileva un «paradosso logico e giuridico di portata assoluta e preoccupante». Quello dell’«ammettere che vi è segreto di Stato correttamente opponibile all’autorità giudiziaria» su «rapporti tra servizi segreti italiani e stranieri e assetti organizzativi e operativi del Sismi», anche se collegati al sequestro, e, contemporaneamente, affermare che non vi è segreto sul «fatto reato» per il quale «risultano indagati o imputati persone appartenenti a quei servizi stessi». C'è di più, per il giudice: consentire, sulla scorta del ragionamento della Consulta, che gli imputati «di una gravissima vicenda» possano sottrarsi a «una corretta valutazione delle loro responsabilità», significa –e qui Magi è tranchant –«in termini molto sempli-
ci, ammettere che gli stessi possano godere di un’immunità di tipo assoluto a livello processuale e sostanziale; immunità che non sembra essere consentita da nessuna legge di questa Repubblica». Con quella sentenza, insomma, «è stato tirato una sorta di 'sipario nero' su tutte le attività operate dagli agenti Sismi in relazione al fatto-reato 'sequestro di Abu Omar', impedendone in via assoluta la valutazione». Questo nonostante indagini «di assoluto spessore e di granitica valenza probatoria» a cui la Procura di Milano è giunta con gli accertamenti degli agenti della Digos. Per tutti gli agenti Cia (condannati a pene tra gli otto e i cinque anni, mentre per tre è scattata l’immunità diplomatica) quindi, esistono «gravi e univoci elementi di responsabilità penale». Gli ex 007 Pio Pompa e Luciano Seno, condannati a tre anni per favoreggiamento, «erano ben consapevoli della illegittimità del loro operato». Per gli altri funzionari dell’intelligence italiana, infine, non doversi procedere per esistenza del segreto. A questo, secondo Magi, si è giunti dopo un processo per il quale un’«anomalia legislativa» prevede «una composizione collegiale per reati come le piccole rapine di strada» e, invece, «obbliga alla composizione monocratica» per vicende come il sequestro di Abu Omar». Il procuratore aggiunto Armando Spataro e il pm Ferdinando Pomarici, si è saputo, stanno valutando il ricorso in appello. Intanto dal Cairo Abu Omar non ha dubbi: le parole della motivazione della sentenza del 4 novembre, firmata dal giudice monocratico Oscar Magi, e depositata ieri, possono riaprire il processo per accertare le responsabilità di chi fece il sequestro, del quale sono stati ritenuti responsabili ufficialmente soltanto agenti della Cia. «Queste parole sono una vittoria per me», ha detto all’Ansa Abu Omar, informato della circostanza che per il giudice Magi l’operazione della Cia si svolse sicuramente con la «conoscenza e forse la compiacenza» dei servizi segreti italiani.
HANNO DETTO Cicchitto: «La maggioranza sarà compatta» ROMA – «Non ci sono defezioni perchè la maggioranza è concorde su un provvedimento che deve consentire al presidente del Consiglio e ai ministri di potere svolgere i propri ruoli e compiti in modo che non vengano impediti». Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ai microfoni del Tg1, spiega che sul voto previsto da oggi in aula alla Camera sul legittimo impedimento nella maggioranza non ci sono dubbi. Quanto alle opposizioni, il capogruppo alla Camera dei deputati del Popolo della Libertà, Fabrizio Cicchitto afferma che il Partito democratico «è a rimorchio dell’Italia dei valori su posizioni giustizialiste e sulla demonizzazione dell’avversario politico», mentre dall’Udc si attende «che mantenga una linea garantista».
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cuni suoi amici di allora, Ciarrapico e Caltagirone e altri costruttori romani – spiega – gli dicono di investire dove sono in preparazione le Olimpiadi di Montreal». Movimenti e traffici, quelli realizzati con l’enorme disponibilità finanziaria accumulata negli anni del sacco edilizio di Palermo, di cui don Vito rende conto all’ingegnere Lo Verde. Così, per anni, Massimo ha chiamato il capomafia corleonese Bernardo Provenzano, il boss legato a suo padre da un’antica amicizia. Un rapporto il loro che è parte portante della deposizione. L’ex sindaco ha contatti continui col padrino, che incontra an-
ROMA – L'Udc è disponibile a votare a favore del provvedimento sul legittimo impedimento, a patto che riguardi solo il presidente del Consiglio. A chiarirlo è stato Pier Ferdinando Casini, rispondendo ai cronisti a Montecitorio. «Se il ddl riguarda il presidente del Consiglio e non ci sono altri vagoni, votiamo a favore», ha assicurato l’ex presidente della Camera sottolineando la necessità di «rasserenare il clima». «Se invece le cose cambiano, dobbiamo vedere», ha aggiunto. Per questo, ha spiegato, «sto andando a vedere gli emendamenti presentati». La maggioranza si appresta, dunque, a varare alla Camera il legittimo impedimento senza fiducia e con l'astensione dell’Udc. A preannunciarlo è stato il vicecapogruppo del Pdl a Montecitorio, Italo Bocchino, in un’intervista al Corriere della Sera. «E' vero che l’Udc avrebbe votato a favore se il provvedimento fosse rimasto a tutela solo per il premier», ha spiegato, «ma Casini mi ha anche detto che se la tutela sarà estesa ai titolari dei diversi dicasteri allora il suo partito si asterrà come ha già fatto in
commissione». Quanto all’ipotesi che si ponga la fiducia, Bocchino ha smentito. «Assolutamente no. Abbiamo numeri abbondanti», ha assicurato. Approvato il legittimo impedimento, la Camera sarà ancora impegnata sui temi della giustizia, senza fretta. «Il processo breve sarà oggetto di una serena riflessione», ha detto Bocchino. «Non cerchiamo scontri nè vogliamo operare forzature», ha aggiunto, «ma tutti sanno che in Italia la giustizia non funziona bene e che servono delle misure per riparare a questo serio problema». Intanto in Aula i dipietristi annunciano battaglia. Da oggi «sarà battaglia durissima in aula contro la legge spudoratamente incostituzionale del legittimo impedimento. L’Italia dei Valori ha presentato 73 emendamenti ed è pronta a fare ostruzionismo». Lo afferma in una nota Federico Palomba (Idv), vicepresidente della commissione Giustizia alla Camera. «Anche con il contingentamento dei tempi – spiega Palomba – il Pdl non riuscirà ad imbavagliare l’opposizione. L’Idv sfrutterà ogni secondo a sua disposizione per spiegare ancora una volta agli italiani che il Parlamento non può occuparsi dei problemi del paese perchè la maggioranza deve nuovamente calare le braghe di fronte agli interessi privati del premier».
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Viceconte e Restaino replicano con durezza alle critiche
Politica lucana
Le risposte di Pd e Pdl
Il candidato governatore promette: «La Basilicata diventerà Lucania»
L’europarlamentare suscita una reazione similare
di SALVATORE SANTORO POTENZA - «Se vinco cambierò il nome della Basilicata in Lucania». «Mi trasferirò in Basilicata» e «non penso alla sconfitta: sarò il vincitore e rimarrò da vincitore». Un esordio col botto quello del candidato candidato governatore indipendente appoggiato da La Grande Lucania di Leonardo Pinto, Nicola Manfredelli e Nicola Piccenna. La cronaca della mattinata. Il sole fa capolino. Le auto della scorta di Magdi Cristiano Allam, si fermano trasversalmente alle due carreggiate di via Mazzini. Il traffico è momentaneamente bloccato. Da una delle auto scende l’europarlamentare e giornalista. E’ cominciata così, a mezzogiorno di ieri, l’avventura politica lucanadiMagdi Allam.Conla conferenza nella sala dell’Assostampa di Basilicata a Potenza. Ad attendere l’ex vicedirettore del Corriere delle Sera, una cinquantina di persone. Tra dirigenti di La Grande Lucania, giornalisti, fotografi, agenti delle Forze dell’ordine. Un timido applauso di esordio da parte della folla, strette di mano, baci, abbracci e si comincia. E non smentisce le attese Magdi Allam al suo primo discorso ufficiale in terra di Basilicata. Legge dai fogli, il giornalista italiano di origini egiziane. Ma il piglio è quello dell’uomo che sa quello che vuole. Dell’uomo che sa come trasmettere messaggi e idee sul
perchè della propria candidatura a presidente della giunta regionale«assumendo lamissione di riscatto del popolo lucano da una profonda ingiustizia che lo costringe a vivere povero e umiliato in casa propria». E quindi «determinato a mettermi al servizio della vostra causa che ormai mi appartiene totalmente al punto da considerarla la mia causa, che diventa la nostra causa comune». Magdi Critiano Allam, passa poi a raccontare sua verità sulla vicenda che lo ha vistovicino a essere il candidato governatore del Pdl e poi “scaricato” a favore del lucanoNicola Pagliuca. E non sono mancate le stilettate. I fatti secondo la ricostruzione dell’ex vicedirettore del Corriere della Sera: «Proposi direttamente al presidente Berlusconi di sostenere la mia candidatura da indipendente. La proposta è stata fatta tramite l'amico Gianni Letta, persona di straordinaria correttezza e disponibilità sul piano personale. Letta mi ha richiamato nella tarda mattinata di mercoledì 20 gennaio annunciandomi che Berlusconi aveva accettato la mia proposta». La sera ci fu il primo lancio dell’Ansa che fu riportato il giorno dopo dalle testate locali.Ein tardaserataMagdiCri-
stiano Allam confermòtutto a Vespa durante la trasmissione Porta a Porta. Questoprima dellafrenata. Che per Allam sarebbe stata determinata da pressioni degli ambienti politici vicini a Fini. E in tal senso l’europarlamentare non ha lesinato critiche a Gianfranco Fini: «È veramente sconcertante che Fini, a cui si ispirano i miei più accesi critici lucani e il Secolo di Italia, vorrebbe accreditarsi come paladino dei diritti degli immigrati. Diciamo pure che Fini predica bene e razzola male. Io sono in Italiada 40anniemi sentopiù italiano di quanto non lo sia Fini e sono orgogliosissimo di esserlo». Ma attacchi sono stati mossi anche alla classe dirigente locale del Popolo della libertà con l’aupiscio di Magdi Cristiano Allam «che Nicola Pagliuca faccia un passo indietro e che faccia prevalere il buon senso, comprendendo che la sua candidatura è una pessima soluzione». Per l’europarlamentare che ha anche sottolineato la sconfitta elettorale di Pagliuca nel 2000 contro l’allora candidato del centrosinistra Filippo Bubbico per la corsa alla carica di governatore - il Pdl di Basilicata sarebbe stato «incapace di trovare una candida-
«Mi sento più italiano di Fini»
tura condivisa». E per questo Silvio Berlusconi sarebbe stato lieto di candidarlo «al di là del prestigio personale, perché di fatto si traduceva in un'ancora di salvataggio ad una situazione disperata». Per quanto riguarda le alleanze, Magdi Allam ha annunciato l’accordo con i Dec di Roberto Falotico. Tornando alla mancata candidatura da indipendente con il Pdl, il giornalista non se ne fa cruccio: «Evidentemente il Signore mi incoraggia ad andare avanti nella più assoluta chiarezza, senza che venga in alcun modo confuso né con la sinistra né con la destra, affinché la maggioranza dei lucanidi buonavolontàabbiano la certezza della mia indipendenza». Per concludere nel proprio messaggio elettorale, Magdi Allam ha annunciato un’iniziativa di autofinanziamento «come Obama» e ha ha rimarcato la convinzione di sentirsi «pienamente a casa mia». Siparietto finaletra ilcronista di questo giornale e il candidato Magdi Cristiano Allam. Alle critiche mosse dall’europarlamentare per «apologia di razzismo» per cui «ci sarebbero gli estremi per una querela» c’è stato il chiarimento diretto con chi scrive. Alla fine tutto si è concluso con scuse accettate, stretta di mano sincera, sorrisi. Con sugello dell’applauso dei presenti. Magdi Allam che ha definito lo stile di chi scrive «vivace come dicono di mio figlio quando fa una “marachella”».
SCONTENTI DALL’INTERNO
«Il Pdl non è proprietà privata» «Caro presidente De Filippo, hai veramente mille ragioni di essere tranquillo e rilassato nonostante è in corso una tua ricandidatura, dove sarai tranquillamente riconfermato nonostante le bagarre all’interno della tua coalizione che ti sosterrà». L’ironia e il sarcasmo fanno da sfondo ad alcune dichiarazioni di iscritti del Pdl arrivate dalla zona del Vulture Melfese, evidentemente scontenti della candidatura di Nicola Pagliuca per il Pdl. Non risparmiano critiche ai vertici del Pdl lucano perchè - spiegano in una nota hanno candidato alla carica di governatore «un personaggio che già in passato è stato fallimentare. Hanno voluto fargli una cortesia? Hanno voluto premiarlo, visto che è stato un grande sostenitore di questo governo di centro sinistra?». Recriminano anche su latro. «Poveri elettori e sostenitori del Popolo della libertà e del centro destra tutto. Fanno le battaglie contro questo scriteriato centro sinistra - proseguono nella lettera - mentre i
generali dello stesso partito tendono la mano a falsi nemici politici. Come mai in così tanti anni non è più cresciuto politicamente dall’interno del Pdl?». Così richiamano le cifre degli ultimi risultati elettorali rispetto alla sommatoria dei dati di Forza Italia e Alleanza nazionale. «Anzi, si sono persi moltissimi pezzi per strada, partendo dalla periferia che è il vero motore politico di ogni partito - aggiungono - Noi sostenitori e veri manovali del Pdl e del centro destra, come faremo ad aggregare e convincere gli indecisi o gli stessi elettori del Pdl a far votare il candidato governatore scelto dai vertici nazionali?». Non lesinano dubbi. E vistoche ilpartito «non è una proprietà privata» sarebbe stato il caso, dicono, prima di prendere decisioni, «secondo una logica di politica democratica, di sondare nelle varie arie della Basilicata, e non farsi ingannare dai falsi suggeritori che hanno un solo interesse personale: garantirsi la poltrona».
Segue dalla prima
La forza d’animo di Magdi a Roma nella primavera di due anni fa. Il battesimo cristiano, al quale ha approdato dopo provata ricerca a contatto con la realtà di un mondo che segna lo spartiacque tra civiltà in divergenti dialoghi ricorrenti, concorrenti, attraenti. Incontri in affanno di sperimentazione appena fuori dalle motivazioni formali propiziate da diplomazia o celebrazioni ufficiali. Non è estranea una leggera dose di ipocrisia che irretisce le parti in campo nella statistica sociale, riporta a transazioni manierate, mette in penombra l'ansia legittima di andare incontro al nuovo senza falsi irenismi e private rassegnazioni. In mezzo a siffatta
congerie di relazioni, il neo convertito ha dato prova di forza d'animo, di rinnovata coscienza in altri dormiente, consapevolezza sgombra di moduli o legami lesivi della libertà individuale. Il tormentato approdo lo porta non solo ad abbracciare il nuovo credo, ma a coniugare vita e politica, con la passione di chi appartiene al regno di Dio, in qualità di lievito di fermento, ricercatore del tesoro nascosto da ambigua gestione del bene pubblico, del servizio di comunità. Temperato da maturità umana, il cristiano vive nel mondo per testimoniare nell'ambito delle istituzioni l'avvento della dignità della persona da servire, as-
PARTE DE FILIPPO
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Manifesti in città
sistere, rispettare. Nell'etica sociale si possono discernere i principi di questo modo di intendere la responsabilità ed il ruolo di ciascun soggetto. Nelle strutture sociali, nonostante le defezioni o le stoltezze umane, deve trovare riconoscimento il prossimo, a cui bisogna servire. Chi si propone a rappresentare il popolo negli enti di governo trae a sé ed incorpora il servizio dei cittadini per garantire lavoro, libertà, soddisfazione dei bisogni primari. L'uomo creato da Dio e da lui chiamato è proprietà di Dio: la sua natura individuale e sociale comporta il carattere di persona. All'uomo sono state assegnate infatti possibilità di svi-
luppo e finalità da realizzare nella società. Il bene comune è valore organizzatore ed organizzante, che permette e facilita ai cittadini lo sviluppo delle attitudini, delle loro energie, indirizza le loro energie a finalità compensative dei valori. In primo luogo sono le condizioni economiche e sociali della famiglia: salario, assegni, abitazione, aiuto alla gioventù, borsa di studio, lavoro, tutela dei diritti, assistenza sanitaria proporzionata al bisogno. Si può anche non credere a chi parla questo linguaggio, ma ne va di mezzo il servizio effettivo e reale dei cittadini se i più bei programmi stilati nei manifesti restano lettera morta e gli uffici da occupare dovessero svolgere solo pratiche burocratiche senza anima, senza cuore, in stanze asettiche lontane dalla realtà quotidiana tessuta di bisogni e di attese non più protraibili. Aldo Viviano
Erminio Restaino (Pd)
del centrosinistra regionale che ha reso migliore la nostra regione in tutto il Mezzogiorno e la positiva resistenza con cui sta fronteggiando una delle crisi mondiali più dure dal dopoguerra. E scopra le virtù dei lucani, la loro laboriosità, la loro misura delle parole e delle cose, il loro giusto equilibrio, la loro cultura della solidarietà, la loro silenziosa, ma autentica appartenenza ai valori religiosi ed a quelli laici. Scopra tutto questo e saprà finalmente quante farneticazioni ed offese gratuite è riuscito a pronunciare nel suo giorno d’esordio pubblico». Dura anche la reazione del coordinatore regionale del Pdl, senatore Guido Viceconte che si è detto «sconcertato dalle affermazioni fatte da Magdi Allam». Guido Viceconte in particolare ha dichiarato: «Sono assolutamente perplesso quando qualcuno che non ha mai fatto parte e non fa parte di un gruppo politico rilascia dichiarazioni del genere. Magdi Allam parla come se fosse un uomo del Pdl che si arroga tanto più il diritto di criticare le scelte avvenute nelle sedi nazionali e pienamente condivise dai vertici regionali del partito e della sua stessa base. Le sue affermazioni, oltre che non ve-
ritiere, sono fuori luogo. Evidentemente Allam non conosce i meccanismi decisionali del Popolo della Libertà, le personeche hannocombattutole battagliepolitiche di questo partito e una storia di cambiamento per la Basilicata avviata oltre sedici anni fa. Il Coordinamento Nazionale ha scelto le candidature regionali in nome anche di questa storia, premiando e cercando di valorizzare la propria classe dirigente che è in trincea da tanto tempo. Scelte giuste senza veti da parte di alcuno. Ed è proprio per il rispetto di questo passato che Allam dovrebbe capire le decisioni del Pdl. Se volesse poi condividere il nostro percorso di cambiamento e di alternativa al centrosinistra per dare un futuro migliore alla Basilicata ci troverebbe disposti e aperti. Del resto la nostra battaglia è contro il sistema di potere delle sinistre che attanaglia i territori lucani frenandone lo sviluppo e spingendoli sempre più in un baratro di profonda crisi economica e sociale. In questo senso siamo disponibili ed accoglieremo chiunque voglia condividere con noi programmi e idee per rinnovare il governo regionale della Basilicata»
Penultima seduta di consiglio regionale
Listino, attesa del responso romano POTENZA - Il presidente della giunta regionale in carica e ricandidato con la coalizione di centrosinistra, Vito De Filippo ieri è partito con la propria campagna elettorale. Nelle vie della città capoluogo di regione, infatti, ieri sono apparsi dei manifesti 6 metri per tre con il volto del governatore che chiede fiducia ai lucani. Nella foto uno dei due esemplari di manifesti con il volto di De Filippo e lo slogan: «Voi al centro del futuro, Basilicata l’innovazione continua».
SEL E IL CENTROSINISTRA
L’INTERVENTO
alle prossime consultazioni popolari di fine marzo per la corsa alla guida politica della regione. Anch'io mi sono chiesto del perché di tale scelta in una terra a lui lontana fino a ieri, non solo geograficamente, ma forse pure culturalmente. La risposta sembra leggermente diversa da quelle improvvisate: l'avrei trovata in parte nella lettera che ha rivolto ai residenti. Egli “ama l'Italia”, la Lucania in modo particolare perché ha conservato intatte le coordinate di tradizione, umanità, ambiente, oltre a possedere beni naturali di recente riscoperta. Valide le ragioni, plausibili le opportunità, sincere le esternazioni. Però non bastevoli a fare la differenza con i competitori in lizza. In lui si può osservare un valore aggiunto estraibile dalla recente data della sua professione di fede in S. Pietro
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Guido Viceconte (Pdl)
La sinistra plurale nel nuovo centro sinistra SEMBRA chiara «la volontà di voler contribuire in prima persona all’affermazione di Sinistra e libertà e del centrosinistra nella prossima tornata elettorale regionale e amministrativa». Almeno secondo la partecipazione alla assemblea provinciale nel potentino di domenica scorsa. Il coordinatore provinciale di Sel, Giannino Romaniello, spiega che «la vittoria nelle primarie pugliesi del nostro portavoce nazionale, Nichi Vendola, per il significato politico e culturale che ha assunto, dimostra che la buona politica può vincere, se è capace di collegarsi ai sentimenti e alle esigenze concrete dei cittadini». In Basilicata «si tratta di costruire un nuovo e più qualificato centrosinistra in grado di affrontare con una qualità di governo ben superiore a quella esercitata in questi cinque anni, che può permettere a questa gracile regione di poter affrontare le sfide del futuro». Nel frattempo la sigla ha avviato il lavoro con gli altri partiti della coalizione: il programma che si sta elaborando «può consentire di proporre agli elettori lucani una prospettiva di progresso e innovazione, a partire dalla centralità del lavoro, per offrire risposte certe ai tanti lavoratori che rischiano il posto di lavoro e alle tante crisi aziendali aperte». A patto che «la politica delle alleanze non può ridursi, come avvenuto nel passato, ad una sommatoria di sigle che pur di rastrellare voti sottovaluta la necessità della coerenza. Per questo l’eventuale allargamento del centrosinistra lucano non può essere definito in un rapporto privilegiato del Pd», ma l’invito è a un tavolo comune. Vale anche per l’accordo con l’Udc. «La teoria delle alleanze variabili è vecchia politica che non agevola la costruzione di quella larga alleanza democratica che dobbiamo mettere in campo per battere Berlusconi».
POTENZA - Di listino, non si è parlato. E nonostante quella consumata ieri, fossa una delle ultime due sedute utili prima dello scioglimento del consiglio regionale, la riforma della legge elettorale non è stata al centro del dibattito. Sembra, infatti, che a viale Verrastro l’argomento sia stato rimandato in attesa che il prossimo consiglio dei ministri, previsto per giovedì, si pronunci sulla modifica alla legge elettorale varata all’unanimità dal consiglio lucano, per cui è stato abolito il listino (tranne che per il candidato presidente). In attesa che Roma si pronunci, con o meno un’impugnativa del provvedimento, i consiglieri continuano a ragionare se sia il caso di ripristinare il listino rinviando l’applicazione della riforma all’anno prossimo o se non meglio proseguire portando avanti una decisione varata all’unanimità. Nel frattempo, l’aula ha dato seguito a diversi provvedimenti. Il consiglio, tra i punti discussi, ha approvato all’unanimità il regolamento attuativo della legge regionale sull’agriturismo e turismo rurale. Il consiglioha poi approvatoa maggioranza una proposta di modifica della legge regionale sulle misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Su proposta della giunta regionale è stata rinviata in commissione, per ulteriori approfondimenti, una proposta di legge di iniziativa popolare sulla “Promozione della cultura architettonica e del paesaggio attraverso iniziative culturali e azioni di sensibilizzazione”, che era stata proposta dagli ordini professionali. Approvata all’unanimità una proposta di legge sull’istituzione del Parco urbano delle cantine di interesse re-
Una seduta di consiglio regionale
gionale. Il provvedimento, che nasce dalla combinazione della proposta presentata dal consiglio provinciale di Potenza e da quella avanzata dai consiglieri Nardiello (Pdci), Simonetti (Prc) e Mollica (Fdc) si pone come completamento ed aggiornamento della legge regionale del 2000 sulla disciplina della strada del vino, dell’olio e dei prodotti tipici agro-alimentari. Tra gli altri provvedimenti, l’assemblea ha, poi, approvato all’unanimità una delibera della giunta regionale con la quale si rinuncia alla prosecuzione dell’intervento di ristrutturazione edilizia dell’immobile di via Manhes, a Potenza, da destinare a residenze universitarie: l’adeguamento alle recenti norme di sicurezza risulterebbe eccessivamente oneroso. Con lo stesso provvedimento, però, alla giunta viene demandato l’impegno, d’intesa con l’Ardsu, di «individuare una soluzione alternativa, anche mediante l’acquisto di immobili in costruzione, da destinare a Casa dello studente», per sopperire alla carenza di alloggi per studenti nella città di Potenza.
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ANALISI E SCENARI
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Se il Pd implode, Panorama quota Pittella nel Nuovo partito socialista «DOBBIAMO decidere una volta per tutte chetipo dipartitovogliamo essere».Gianni Pittela risponde, vicepresidente del parlamento europeo, risponde a Giovanni Fasanella, giornalista lucano di Panorama, che affida a un reportage tra i big del Pd in “fibrillazione” il racconto del Pd a rischio “little big horn”, dopo che la linea della «rischiosa coerenza» non ha dato ragione al segretario Bersani e a Massimo D’Alema (sostenitore dell’allargamento all’Udc e del sostegno - contro il governatore uscente Nichi Vendola - all’economista Francesco Boccia), nelle primarie in Puglia. Gli umori e le critiche (tra quanti, bersaniani, come Pittella cheè statoil coordinatoredella campagna congressuale per il Sud) pur facendo autocritica, individuano la via, e quanti, della minoranza retta da Franceschini, segretario uscente, non risparmiano gli “lo avevamo detto”. Ma il viaggio tra i pensieri e le fibrillazioni del partito si affianca a uno scenario ipotetico da “big bang” nel Pd. All’eventuale resa dei conti, molti big sceglierebbero altri approdi. Gianni Pittella è dato, con D’alema, Bersani e Piero Fassino, nell’area di “Nuovo partito socialista”, mentre Prodi, Letta, Bindi e Franceschini potrebbero aderire al “Nuovo partito democratico”. Fin qui lo scenario. Nel frattempo, Pittella ammette «implacabile» e a Fasanella dice: «Abbiamo preso in mano il Pd dopo una lunga stagione in cui si era fiaccato il rapporto con i cittadini e si era affievolita la sua stessa autorevolezza. Si era affermata l’idea che il leader potesse sostituire la squadra, che le alleanza con altre forze non fossero necessarie per vincere, perchè si puntava all’autosufficienza. Abbiamo trovato una situazione a dir poco raccapricciante, in cui era stato demolito a picconate qualsiasi principio di autorità e delle responsabilità dei gruppi dirigenti. Soprattutto nelle periferie dove il Pd non era altro che la somma di potentati e nomenklature, senza alcuna struttura radicata nel territorio».
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Allam l’indipendente attacca tutti
POTENZA - Magdi Allam ha scontentato tutti. Almeno per quanto riguarda gli avversari del Pdl e delPd. La frase che ha scatenato la reazione è stata: «Nel caso della sinistra che ha imposto da un ventennio un potere egemonico, clientelare, corrotto e corruttore, succube dei poteri forti che hanno trasformato la Lucania in una colonia africana da saccheggiare e distruggere, indirettamente nel caso della destra che è connivente con la sinistra avendo anteposto l'interesse fazioso dei suoi dirigenti al perseguimento del bene comune e dell'interesse generale». E dopo poche ore non si è fatta attendere la reazione del capogruppo in consiglioregionaledel Pd,ErminioRestaino: «L’incursione violenta con cui Magdi Allam, perfino a dispetto del suo stesso nome Cristiano, lancia contro tutta la classe dirigente lucana, mostra i segni di un’intolleranza politica assolutamente distante dai valori di civile confronto democratico e di rispetto a cui la Basilicata è invece positivamente abituata. Sorprende che un credente dichiaratamente “incoraggiato dal Signore”, abbia così tanto livore verso persone, storie politiche, esperienze di governo, territori di cui non conosce nulla, se non il solito ritornello che qualche giornale nazionale, in tempi giustizialisti ormai smantellati dalle sentenze dei tribunali, ha falsamente rappresentano, indebolendo le ambizioni di sviluppo che questa bellissima ed onesta regione vuole ancora avere dentro la sua sfida al futuro». Secondo Erminio Restaino «Allam in maniera grossolana e pericolosa introduce nel confronto politico, indicazioni provvidenziali e missioni salvifiche di cui la Basilicata ed i lucani francamente non hanno proprio bisogno, perché sono millenariamente lontani da manifestazioni di manicheismo e di fanatismo. Così nel prossimo viaggio che Allam farà da turista, scopra con occhi diversi e soprattutto meno pregiudizio come è fatta veramente la Basilicata. Scopra il lavoro di riformismo e di buon governo
Politica
Martedì 2 febbraio 2010
Comunali 2010, c’è l’accordo interno nella notte con l’ok sofferto anche dell’area Antezza
Il Pd ha scelto Adduce L’ex senatore sarà il candidato sindaco a Matera, da proporre all’intera coalizione | LA DECISIONE DEL PDL | di PIERO QUARTO
DUE NOTTI di passione fino all’alba o quasi ma alla fine il Partito Democratico ha scelto il proprio candidato a sindaco di Matera, si tratta di Salvatore Adduce. Ex deputato e senatore, esponente di spicco negli ultimi dieci anni, Adduce dopo una lunga battaglia congressuale alla guida di quella parte della mozione Bersani che era sostenuta, tra gli altri, da Gianni Pittella e Vito De Filippo riparte per un’altra campagna elettorale che ha il compito di riportare, almeno nella volontà chiaramente espressa, il centrosinistra alla guida della città dei Sassi dopo i due anni di Amministrazione Buccico. La sfida di Adduce ha avuto ieri sera il primo momento ufficiale nel coordinamento cittadino del Pd che ha votato all’unanimità la proposta di candidare Adduce per il Pd alla carica di sindaco di Matera proposta che dovrà ora essere sottoposta al resto della coalizione. Le due notti di trattative hanno segnato nei fatti una nuova geografia interna al Partito Democratico, scombinato molte situazioni e consentito allo stesso Adduce di ottenere l’investitura ufficiale sia pur tra qualche distinguo. Ma in realtà la situazione e la partita si giocherà sul campo alle prossime Regionali e Comunali e sarà una partita che riguarderà non solo il risultato del partito Democratico e del centrosinistra nel suo complesso ma in maniera più specifica anche i rapporti interni al Pd materano. Adduce intanto si prepara alla battaglia elettorale che subirà i passaggi tecnici di questi giorni sottoponendo il suo nome all’intera coalizione. Poi potrà entrare nel vivo di una campagna elettorale che avrà tanti e grandi temi da dover affrontare. «I tempi della politica richiedono situazioni di questo tipo ma non ci sono state sofferenze particolari», si è limitato a dire lo stesso Adduce poco dopo l’investitura ufficiale. Con la candidatura di Adduce si va definendo il quadro dei partecipanti alla sfida elettorale. Manca l’ufficalizzazione del candidato del Pdl con una probabile riproposizione di Buccico e ci sono poi Savino, Genchi e Scarciolla con tre civiche. Da capire la scelta dell’Udc che pare intenzionata ad andare da sola con Angelo Tosto come candidato sindaco. Una candidatura che potrebbe recuperare voti a destra come a sinistra. Anche se Adduce potrebbe fare, nelle prossime ore, un tentativo per allargare anche su Matera all’Udc la maggioranza di centrosinistra dopo il patto a livello regionale. Un’operazione che rafforzerebbe ulteriore il quadro del centrosinistra. Ma un’operazione tutt’altro che facile. p.quarto@luedi.it
Il nodo sarà sciolto in una settimana
Buccico per il Comune «Sì, ma se non mi spara il fuoco amico»
Emilio Nicola Buccico. Il Pdl sostiene la sua candidatura
Salvatore Adduce candidato del Partito Democratico a sindaco di Matera
Il via libera ufficiale del coordinamento cittadino è arruvato all’unanimità
L’incognita Udc la prima sfida per l’ex Ds che vuol allargare il centrosinistra
La senatrice isolata “cede”, ma è pronta a rilanciare
La Bona alle primarie rompe l’asse Antezza-Chiurazzi E’ STATA LA CANDIDATURA di Pasquina Bona alle primarie, oggi scongiurate, del Pd a scombinare la situazione all’interno del partito, a sancire una rottura definitiva dell’asse Antezza-Chiurazzi. Una voce della quale si andava solamente parlottando nelle settimane passate tanto da lasciar pensare ad un patto di desistenza tra il senatore di Nova Siri e i vertici della mozione Bersani. Un patto che avrebbe dato il via libera alla candidatura Adduce ma solo in presenza di un consenso esplicito della senatrice materana a cui Chiurazzi non avrebbe posto alcun veto. La situazione invece è cambiata proprio nelle ultime ore, con l’approssimarsi delle primarie. Le proposte fatte dall’Antezza non hanno trovato il consenso del collega a Palazzo Madama, Chiurazzi ha prima svicolato su Viti e poi quando Antezza ha candidato la Ferrara, ha sfornato a “sorpresa” la candidatura Bona. Una mossa che mirava evidentemente a sparigliare il campo e che ha determinato, nei fatti, non solo la spaccatura della mozione Franceschini ma il definitivo isolamente della senatrice materana. Una sponda importante che ha finito per portare alla candidatura Adduce; le primarie infatti sarebbero risultate a quel punto una vera e propria conta interna al Partito Democratico con spaccature sia nella mozione Bersani e ancor di più nella mozione Franceschini, ma
soprattutto il rischio concreto di un candidato vincitore che sarebbe stato il frutto della volontà di una “minoranza” del partito. A quel punto domenica sera sarebbe stata la stessa senatrice Antezza a passare, in un colloquio a due con il segretario regionale Speranza, su una diversa posizione ed a sostenere la candidatura di Salvatore Adduce sulla quale c’era ormai tutto il resto del partito Democratico. Al momento non trovano conferma le voci che vogliono la stessa Antezza convinta ad avere, per i suoi, un ruolo di primo piano, magari con un vicesindaco e almeno un paio di assessori, in un’eventuale giunta Adduce. Di certo però la parola condivisione continua ad essere all’ordine del giorno all’interno del Partito Democratico e saranno poi i risultati delle prossime elezioni Regionali e Comunali a scandire le tappe future. Lì l’Antezza vorrà dimostrare, senza dubbi, il suo peso politico per ridefinire gli equilibri interni al Partito. A questo punto la posizione che rischia di essere maggiormente indebolita vista la rottura Antezza-Chiurazzi e la conta di voti interna che è attesa nelle Regionali è proprio quella che oggi all’interno della giunta regionale rappresenta il tandem appena “scisso”, cioè Vincenzo Viti. Sulla cui ricandidatura non sembrano esserci dubbi. Ma il resto diventa ora davvero del tutto in discussione. p.quarto@luedi.it
CI sono due strade da percorrere per giungere al sesto piano del palazzo di città: il Pdl può percorrere quella che porta al nome di Emilio Nicola Buccico, ex sindaco, dimissionario dall'ottobre scorso. Il comitato cittadino del partito, che si è riunito nel fine settimana, gli ha chiesto di ricandidarsi in nome di un'esperienza che non si deve definire conclusa e che ha ancora molto da offrire alla città. Il diretto interessato, dal canto suo, gigioneggia e spiega: «Non ho ancora parlato di candidature né ho dettato condizioni. Tengo solo ad un aspetto: stare in un partito in cui ci sia rispetto, e si evitino comportamenti già constatati nella vecchia amministrazione nella quale sono stato sparato dal fuoco amico». Ha la memoria lunga, l’avvocato Buccico, e i ricordi della fine della sua giunta sono ancora troppo freschi per non prevedere un richiamo, anche a distanza, a coloro che hanno contribuito a quella decisione. Il legame con la città era quello che, nei giorni successivi all'addio alla carica di sindaco, aveva temuto di perdere. Oggi, però, soddisfatto spiega: «La gente mi ferma e mi ringrazia. E' questo l'aspetto che mi soddisfa di più». Il tempo scorre ma Buccico non sente il fiato sul collo e alla richiesta sulla decisione da prendere, risponde di attendere la prossima convocazione del comitato cittadino, nel fine settimana. «Il suo è un nome condiviso, su cui si sono ritrovate le differenti anime del Pdl». Così, intanto, il senatore Cosimo Latronico, coordinatore provinciale, conferma la proposta di candidatura - Siamo ancora al lavoro anche se è interesse del partito poter contare ancora sull'esperienza di
Emilio Nicola Buccico». Il Pdl ci tiene a far sapere di non essere fermo, con le mani in mano, ma di lavorare per giungere al più presto ad una decisione da ufficializzare. E il nome deve emergere da una scelta complessiva, unitaria, che faccia da contraltare a chi deve ricorrere alle primarie per dimostrare il consenso, come lascia intendere Buccico tra un’udienza e un interrogatorio. «Il prossimo appuntamento è fissato ad horas prosegue Latronico - in quell'occasione dovrà essere sciolta la riserva su una offerta che, tengo a sottolinearlo, ha la totalità dei consensi, della sollecitazione. La ricandidatura di Emilio Nicola Buccico è una ipotesi che conferma quanto siamo convinti che la fiducia della città nei suoi confronti sia ancora intatta». La seconda ipotesi circola in città da giorni e riguarda Nicola Rocco, avvocato, ex assessore alle Attività produttive della giunta Buccico e delfino dell'ex sindaco nei confronti del quale ha pubblicamente sostenuto la sua ricandidatura, preferendola ad un'eventuale coinvolgimento personale. A chiunque gli chieda se sta pensando di proporsi come sindaco, risponde giudicandola una possibilità lontana dalla realtà. A rafforzare il suo ruolo di sponsor, c'è il sostegno del partito che riconosce nella persona di Buccico il candidato ideale. Un segnale che, però, necessita dell'elemento principale: il consenso del diretto interessato che, nel frattempo, continua trascorrere le sue giornate tra aule di tribunale e studio legale a pochi passi dal palazzo di città. Una distanza che, per il Pdl, non è difficile da colmare. Antonella Ciervo a.ciervo @luedi.it
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10 Primo piano
Istituzioni
Nel 1970 cambiò l’organizzazione dello Stato, oggi De Filippo chiede una discussione sul ruolo sociale
Quarant’anni di Regione Insediato il Comitato per celebrare l’anniversario della nascita dell’ente locale | IPSE DIXIT | POTENZA - QUARANT’ANNI fa il rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione cambiò: nacquero le Regioni, ente intermedio, nuovo interlocutore, inedito modo d’intendere lo Stato. l Comitato promotore per il 40/o anniversario della nascita della Regione Basilicata - che è composto da personalità politiche, istituzionali e dei diversi settori culturali ed economici Ieria Potenzasi èinsediato ilComitato promotore per celebrare l’anniversario della nascita della Regione Basilicata. L’organismo è composto da personalità politiche, istituzionali e dei diversi settori culturali ed economici Il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha detto al Comitato: «L’iniziativa è l’avvio di un’attività che non sarà soltanto celebrativa. Sarà importante stimolare una discussione sul ruolo che ha avuto la Regione per lo sviluppo della comunità». Il presidente del Consiglio regionale, Prospero DeFranchi ha evidenziato «il valore di un'iniziativa che è utilearipercorrere letappedisviluppo e la storia dell'ente», mentre il coordinatore del Comitato scientifico, Giampaolo D'Andrea, dopo aver ricordato che «le iniziative per la celebrazione del 40° anniversario della Basilicata si collegano a quelle per i 150 anni dell'unità d'Italia» ha spiegato che «si riunirà presto una segreteria scientifica che avrà il compito di accogliere le varie proposte degli organismi istituzionali, associativi e culturali, e di elaborare un programma da sottoporre al comitato nella sua composizione plenaria. Le manifestazioni - ha proseguito - dovranno avere inizio entro il 7 giugno, che è la data di elezione del primo Consiglio regionale». D'Andrea inoltre ha ricordato che la Regione Basilicata «ha iniziato ad esercitare le funzioni il primo aprile 1972». L'ex senatore Romualdo Coviello ha esortato i componenti del comitato «a stimolare una riflessione sul dibattito che si svolse sull'adeguatezza di un ente come la Regione in Basilicata», mentre il sindaco di Policoro, Antonio Lopatiello, ha invitato «a organizzare iniziative in diversi comuni della regione». Al dibattito sono intervenuti il direttoredel QuotidianodellaBasilicata, Paride Leporace, che ha sollecitato «il coinvolgimento degli studenti lucani» e l’assessore del Comune di Potenza, Massimo Mario Molinari, che ha assicurato che «l'amministrazione metterà a servizio delle scolaresche il proprio sito internet». Hanno partecipato alla discussione anche la reppresentante della Soprintendenza ai beni archeologici di Matera, Teresa Garaguso e il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli.
«La politica ha bisogno di grandi ideali»
Emilio Colombo mentre scherza con Romualdo Coviello. A fianco, il prefetto Luigi Riccio (Foto Mattiacci)
«Un’attività che non sarà soltanto celebrativa»
Segue dalla prima straordinaria regione del Sud è un'immensa risorsa avere una saggezza antica in un teatrino con pessimi figuranti. Fa bene la Basilicata a celebrare quattro decenni di regionalismo mettendo a capo del comitato un presidente onorario di tal fatta. Un valore aggiunto morale. La presenza storica di chi ha determinato la nascita delle regioni come deputato costituente, come capo del governo e guardasigilli ad interim che ne firmò l'attuazione. E come testimone del tempo. A chi come me è stato chia-
Colombo, icona pop della Basilicata mato a far parte del Comitato fa piacere sentire il presidente affermare che «La politica italiana ha bisogno di un po’ di grandi ideali per la sua ispirazione. Ideali per la persona e non per il potere, che deve essere al servizio della persona» è stato ricevere un toccasana in questi tempi un po’ grigi. Galli della Loggia sostiene che abbiamo nostalgia del passato perché lo rievochiamo migliore. Invece
Colombo propone l'autocritica. Sapendo che solo chi non fa non sbaglia. Ricette semplici di buon senso da parte di chi ha storicizzato il prima e dopo della nascita delle Regioni. Gli anni della Costituente con quel separatismo strisciante dove «il problema delle Regioni non fu facile da affrontare e si insediò fra due concetti. Il primo separatista, interpretato da un depu-
tato siciliano e trasformato in autonomia speciale dalla Democrazia Cristiana. L'altra corrente era unitaria e a favore del centralismo statale ed era sostenuta da Francesco Saverio Nitti, con il quale ebbi un confronto molto interessante». L'Italia liberale e quella sturziana identificata da quei due lucani illustri. E poi Colombo che legge l'atto con le sue firme e che riflette a voce alta: «I traguardi indica-
ti dallo Statuto non sono stati ancora raggiunti pienamente. Per riuscirci, per guardare al futuro della Basilicata, occorre entusiasmo giovanile». Una bella ricetta per un grande vecchio della politica. Il duetto umoristico e colto con il presidente De Filippo sul verbotediare chenon sovviene indicano il valore delle parole. E allora celebriamoli questi quarant'anni conla filoso-
«LA POLITICA italiana ha bisogno di un po’di grandi ideali per la sua ispirazione. Ideali per la persona e non per il potere, che deve essere al servizio della persona»: lo ha detto il senatore a vita Emilio Colombo ieri mattina, a Potenza, concludendo la riunionedi insediamento del comitato promotore e della segreteria scientifica per il 40° anniversario della nascita della Regione Basilicata. Colombo, presidente onorario del comitato, fu il Presidente del Consiglio che firmò- anchecome ministro di Grazia e giustizia ad interim - lo Statuto della Regione e altri atti necessari all'avvio della sua attività, all'inizio degli anni '70. Il senatore a vita, ricordando anche i pericoli di crisi politica attraversati proprio nella fase di avvio definitivo delle Regioni, ha parlato di «un prima e un dopo» nella vita delle Regioni stesse: ha ricordato che «all'Assemblea Costituente il problema delle Regioni non fu facile da affrontare e si insediò fra due concetti. Il primo separatista, interpretato da un deputato siciliano e trasformato inautonomia speciale dalla Democrazia Cristiana. L'altra corrente era unitaria e a favore del centralismo statale ed era sostenuta da Francesco Saverio Nitti, con il quale ebbi un confronto molto interessante». Per quanto riguarda il «dopo» l'avvio delle Regioni, Colombo ha parlato del «riconoscimento di ciò che si è compiuto» e della necessità di un «sano spirito di autocritica». Leggendo alcuni articoli dello Statuto della Regione Basilicata, Colombo ha evidenziato il valore del riconoscimento della persona umana: «I traguardi indicati dallo Statuto - ha aggiunto l'ex presidente del Consiglio - non sono stati ancora raggiunti pienamente. Per riuscirci, per guardare al futuro della Basilicata, occorre entusiasmo giovanile».
fia del patriarca. Che si ricorda della sorella di Oronzo Reale che abitava a Viggiano, che riconosce la giovane cronista da dentro l'auto. Un presidente del Consiglio che guarda con disincanto ai suoi errori. Paragonatelo a chi oggi esercita quel ruolo nel pretendere solo incanto per quello che fa. Emilio Colombo partito da Potenza per cambiare la sua terra e il suo Paese. Una fortuna averlo avuto, una fortuna che sia ancora con noiaindicarci lastrada.Un'icona pop da mettere sotto sale. Come le conserve per l'inverno. Come le cose buone che non vanno mai a male. Paride Leporace
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Primo piano 11
Martedì 2 febbraio 2010
Italia / Mondo
Martedì 2 febbraio 2010
Mese cruciale per le principali vertenze italiane con incontri, trattative e scioperi
Il lungo febbraio dei lavoratori In bilico migliaia di posti, i sindacati tentano di sciogliere i nodi ROMA – Si apre una settimana cruciale per alcune delle vertenze più calde, migliaia i lavoratori coinvolti. Il mese di febbraio inizia così con una serie di tavoli, presidi, scioperi, che vedranno scendere in capo sindacati,governo evertici aziendali. Si è cominciato già ieri con il tavolo su Eutelia e Omega e si finisce venerdì 5 con quello dedicato a Fiat. EUTELIA ieri alle 20.30 si è riaperto il tavolo: i sindacati tornano a chiedere il mantenimento delle commesse per il gruppo Omega (ex-EuteliaAgile) e il pagamento degli stipendi arretrati per tutti i lavoratori, che sono a secco di retribuzione da oltre 6 mesi. La tensione è alta, giusto la scorsa settimana i dipendenti a rischio hanno scioperato e manifestato in piazza a Roma. In bilico ci sono 3.100 posti. Una vicenda nata con la cessione del ramo di It, e del gruppo di lavoratori ex Olivetti e Bull, da Eutelia ad Agile, che si sta consumando ora nelle aule dei tribunali. Il Tribunale civile di Roma ha infatti disposto a fine dicembre il sequestro dei beni aziendale e nominato tre custodi giudiziari che stanno seguendo la gestione aziendale in attesa del prossimo pronunciamento, previsto per il 17 febbraio, che potrebbe decidere l’amministrazione straordinaria. Intanto, però, i sindacati ieri hanno chiesto nuovamente il mantenimento delle commesse, soprattutto quelle pubbliche, per il gruppo Omega, e il pagamento deglistipendi arretrati per tutti i lavoratori. ALCOA Dopo i fatti di venerdì scorso con l’occupazione dell’aeroporto di Cagliari-Elmas e gli scontri tra operai e forze dell’ordine, la riunione a Palazzo Chigi tra le parti e il governo è stata anticipata a oggi. Nel corso del tavolo i sin-
dacati e l’esecutivo insisteranno per convincere l'azienda a non lasciare l’Italia. Per ora il gruppo ha avviato le procedure per la messa in cassa integrazione dei lavoratori e ha annunciato lafermata temporanea degli impianti a partire dal 6 febbraio. A rischio ci sono 2 mila posti. Centinaia di operai dell’Alcoa oggi a Palazzo Chigi, tenteranno di scongiurare la chiusura degli impianti italiani della multinazionale dell’alluminio. Alla vigilia del confronto, ieri i vertici dell’azienda hanno risposto alla lettera-appello del premier Silvio Berlusconi, comunicando che un rinvio dello stop potrà esserci solo in presenza di garanzie scritte da parte della Commissione europea sia sulla soluzione («sicura e legale») indicata per l'abbattimento dei costi energetici che sui tempi della risposta («entro la fine di febbraio»). Il vicepresidente e commissario Ue designato per l’Industria, Antonio Tajani, fa sapere che il decreto legge verrà affrontato operativamente dopo il 9 febbraio, ovvero dopo il voto finale sulla nuova Commissione europea. Nel frattempo lavoratori, sindacati, istituzioni e forze politiche si preparano a una nuova seduta fiume notturna nella capitale. ERIDIANA-SADAM I sindacati hanno proclamato ieri lo sciopero generale dei lavoratori del gruppo saccarifero, accompagnato da un presidio sotto la sede dell’azienda a Bologna. Secondo quanto riferisce la Flai-Cgil, l'azienda sta «negando a circa 600 lavoratori la copertura salariale per il 2010». Al di là delle vertenze della settimana, lunedì 8 febbraio ci sarà un nuovo tavolo sull'Antonio Merloni, dove sono a rischio oltre 3 mila lavoratori.
All’attenzione del Governo anche Alcoa ed Eutelia
Gli operai tornano in fabbrica, rinfrancati anche dall’appello del Papa
Fiat, Termini Imerese riparte guardando alla riunione di venerdì Smentite le voci sui gruppi interessati allo stabilimento E il mercato auto vola, ma solo grazie agli incentivi TERMINI IMERESE (PALERMO) – Cresce l’attesa a Termini Imerese per la riunione del 5 febbraio al ministero dello Sviluppo Economico, da cui dovrebbero emergere i dettagli delle proposte presentate alla task-force del dicastero per l'acquisizione dello stabilimento Fiat, dopo che il Ligotto ha dato la propria disponibilità a cedere l’impianto siciliano. Ieri gli operai sono rientrati in fabbrica, dopo 3 giorni di sospensione dell’attività produttiva, in un clima mesto, quasi di rassegnazione di fronte alla volontà del gruppo di chiudere il sito dove al momentoviene assemblatala Lan-
cia Ypsilon. SI TORNA IN FABBRICA TRA DUBBI E SPERANZE L’appello di Papa Benedet-
to XVI, che domenica durante l’Angelus ha richiamato al senso di responsabilità governo, imprenditori e lavoratori sui temi dell’occupazione citando la Fiat di Termini Imerese e l’Alcoa di Portovesme, tuttavia sembra aver ridato un pò di speranza alle tute blu. «Il Pontefice ha fatto un gesto bellissimo – dice Roberto Mastrosimone, segretario della Fiom di Termini Imerese –Lesue parole hanno commosso molti lavoratori, che non si aspettavano il suo intervento». In fabbrica si sono svolte le assemblee con i segretari territoriali di Fim Fiom e Uilm che hanno riferito sui contenuti della riunione della scorsa settimana al ministero. I dipendenti della Fiat e delle aziende dell’indotto, in totale circa 2.000 persone, si sono fermati per quattro ore, afine turno. «Sarebbe stato troppo chiedere agli operai di scioperare otto ore, dopo tutta la cassa integrazione e la sospensione dell’attività fatte finora», dice il segretario della Uilm di Palermo, Vincenzo Comella. LE IPOTESI DI RILANCIO Nessuno al momento vuole commentare le indiscrezioni
sui gruppi interessati a rilevare lo stabilimento termitano: il fondo Cape di Simone Cimino, la Keplero del finanziere Domenico Reviglio, i cinesi della Hong Kong Tai He, il gruppo svedese Ikea, un’azienda lombarda di autobus elettrici, una cordata di imprenditori di Siracusa, mentre l'imprenditore Gian Mauro Rossignolo ha smentito di avere presentato una manifestazione d’interesse. IL MERCATO VOLA, MA SOLO CON GLI INCENTIVI Intanto, gli incentivi alla rottamazione, pur scaduti a dicembre 2009, continuano a far volare il mercato dell'auto in Italia anche nel primo mese del 2010. A gennaio le immatricolazioni, ovvero le consegne di nuove vetture, hanno registrato un'impennata del 30,22% rispetto a gennaio 2009, raggiungendo le 206.341 unità (contro le 158.457 dell'anno passato). L'incremento è legato alla grande quantità di ordini del 2009ancora inevasi. Secondo un primo scambio di informazioni fra Anfia (associazione di costruttori nazionali) e Unrae (costruttori esteri) i nuovi ordinativi si attestano a circa 125milaunità. Nel frattempo però gli ordini di autovetture hanno subito a gennaio una flessione del 10% rispetto allo stesso mese del 2009. E dalla Fiat arrivato l’allarme: senza gli incentivi gli ordini crollano. In numeri, 50% a gennaio rispetto agli ultimi mesi del 2009 e «il numero è destinato a scendere ancora». Dati alla mano, la Fiat dunque torna a lanciare il suo grido di dolore. I numeri confermano quanto già detto annunciando il ricorso alla cassa integrazione per 30.000 lavoratori. Ma il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, insiste: «Dare soldi senza salvare posti di lavoro sarebbe irragionevole e provocatorio».
Una protesta dei lavoratori Fiat
A Milano nuovo affondo del ministro
Conti in attivo
L’attacco di Tremonti alle banche: «Non fanno il loro mestiere»
Fisco, bene le entrate di gennaio
MILANO – Nuovo affondo di Tremonti contro le banche e i banchieri. Il ministro dell’Economia, tra i relatori di un incontro a Milano dal titolo 'Obama e l’Europa: vicini o lontani?' promosso da Aspenia e Ispi, dice poche frasi ma lapidarie: «L'impressione è che i banchieri sia in vacanza, sia al lavoro, sia locali, sia centrali facciano qualcosa che non è il loro mestiere, e che i governi non facciano qualcosa che è nel loro dovere». Il riferimento al recente vertice di Davos, che Tremonti definisce «la montagna incantata», e alla riforma su tre pilastri della finanza indicata dal Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, non è esplicito ma, comunque, palese. E, come avvenuto nel fine settimana, il ministro Giulio Tremonti ribadisce che «è difficile pensare che la prossima crisi si eviti con la tecnica». Sul tema della finanza interviene anche il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che, seduta
Giulio Tremonti
accanto a Tremonti, chiede «nuove regole» per la finanza e invita a una riflessione «sugli effetti della separazione delle attività di trading delle banche dalla loro attività» più istituzionali. Per Marcegaglia «bisogna farlo senza populismo e demagogia» e, in particolare, «nelle nuove regole per la finanza l’Europa deve fare un passo avanti, altrimenti – sostiene la numero uno di Confindustria – si rischiano regole favorevoli agli Stati Uniti e alle loro banche», non utili «alle banche europee».
ROMA –Nessun fabbisogno a gennaio. Anzi: un avanzo di cassa di 4,2 miliardi che dipende –spiega il Tesoro - principalmente dall’incremento del gettito tributario, da sempre un buon indicatore dell’andamento dell’economia. Il dato arriva proprio mentre l’Agenzia delle Entrate rende noto ufficialmente le prime elaborazioni sulle dichiarazioni 2009, che segnano come, anche nel 2008, il gettito è cresciuto grazie anche ad un aumento del 3,07% (+570 euro in media) dei redditi dichiarati dagli italiani: dai 18.540 euro del 2007 ai 19.110 euro del 2008. Questo anche se è ancora elevatissima la quota di connazionali (uno su due) che nelle dichiarazione indica di incassare sotto i 15.000 euro e si contano con il lumicino gli italiani che dicono al fisco di aver incassato oltre 100.000 euro (uno ogni 100). In ogni caso una promozione alla politica di bilancio “prudente” arriva da Arrigo Sadun, direttore esecutivo per l'Italia del Fmi secondo il quale l’Italia non è un Paese a rischio perchè ha gestito «bene» la crisi.
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12 Economia
VIVA LE PRIMARIE ABBASSO I NOMINATI
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di NICOLA LAPENTA
In questa giornata dovreste prendere qualche informazione in più a proposito dei vostri impegni futuri, poiché avreste potuto considerare male i tempi .
segue dalla prima Il primo apprezzamento va alla veste editoriale, molto fine. Il secondo alla sua perfezione che mi è servita a conoscere Tita. Il terzo alla generosa dedica che lo scrittore mi riserva. Anzi, un po' arrossendo ma molto più compiacendomi, la trascrivo: “Al sen. Lapenta, galantuomo da sempre, che ha condiviso il mio lavoro, il mio impegno e le mia passione. Con grande stima, Armando”. Mi chiedo, è arrivato il momento che Leporace, Tita e Lapenta si conoscano? Ma prima voglio chiarire un particolare. Non la sfiori, per carità, direttore, il sospetto di un'offerta di collaborazione. Sono vecchio due volte, come avvocato e come parlamentare. In panchina per fine corsa. Non so scrivere ma leggo con attenzione quello che scrivono gli altri. Non sono colto ma riconosco gli ignoranti. Temo i mediocri e li vedo in crescita. Perché un incontro? Perché ancora Tita me ne offre lo spunto. La sua ultima lettera scritta al suo direttore il 29.1.10 dal titolo: La mobilitazione delle religioni. Vuol essere lei, dott. Leporace, a dire a Tita (che non riesco a conoscere), che sottoscrivo il suo articolo, che lo faccio mio, che grido con lui, con le forze popolari: viva le primarie, viva l'elettore e abbasso i parlamentari dei nominati? Che condivido con lui: “Che ripensare all'intero sistema lucano delle protezioni, della rappresentanza e del merito non è più peregrino e non rappresenta più una utopia dopo il bel risultato delle primarie pugliesi oggi e lucane ieri”. Posso, infine, chiedere al mio segretario regionale del Pd: chi ha facoltà di autorizzare o proibire le primarie? Se una risposta verrà sarà la benvenuta. Altrimenti sarò costretto a pensare che al momento pare impossibile cambiare alcunché. E potrò solo dire che non mi piace. Siamo lieti di aver ricevuto in redazione e potuto interloquire con la sensibile cultura dell'avvocato Lapenta che ha dato lustro in passato ai parlamentari lucani. Visto che i mediocri sono in crescita a lui chiediamo di continuare a proporre sul nostro giornale le sue riflessioni. Per la risposta che attende dobbiamo confidare nel suo segretario Speranza. p. l.
SUL SUCCESSO DEL MADE IN ITALY di GIANNI ROSA* APPRENDIAMO dalla stampa che il marchio “made in Basilicata” sta riscuotendo un grande successo nella Grande Mela e negli Stati Uniti D'America. Secondo l'organo ufficiale della Regione Basilicata, circa 20 produttori e consorzi lucani partecipanti sul posto in rappresentanza di 36 aziende si sono recati a New York per incontrare importatori, buyer e ristoratori americani. Se questi contatti si concretizzeranno, certo sarebbe una buona notizia e per l'economia lucana, però qualcosa ci fa percepire altro. Innanzitutto la pomposità della notizia, che tira in ballo un certo “tavolo regionale di coordinamento delle politiche di marketing” nell'occasione sostenuto dalla Presidenza della Giunta e dal Dipartimento dell'Agricoltura. Lungi da noi il sottovalutare la professionalità dei dipendenti dell'ente, però di eccellenze e grandi capacità di implementare strategie di vendita internazionali non ne abbiamo mai viste né sentite parlare. Semmai l'abilità di inventare slogan, di vendere spot sull'inesistente o di camuffare la realtà ad uso e consumo questo si. Fa parte dell'illusionismo della nomenclatura di centrosinistra: vendere l'inesistente e falsificare la verità. Anzi a leggere le dichiarazioni dell'assessore Viti, quasi un Kotler del marketing lucano mentre l'agricoltura lucana è allo sbando, ci viene da sorridere: “Rappresenta la prima grande iniziativa di promozione integrata delle produzioni tipiche agroalimentari e del territorio lucano. il nostro impegno è quello di inserire ogni singola iniziativa su mercati interessanti in un contesto organico più ampio, uscendo dalla estemporaneità che caratterizza a volte le iniziative promozionali”. Ci sa tanto di provincialismo e di “bufala”, e non alludo al pregiato prodotto tipico, ovviamente. Già in passato la Regione si è fatto promotrice di “bufale americane”, purtroppo anche a spese di alcuni giovani. Mi riferisco ad un bando del 2007, 5 borse di studio per giovani laureati definiti “Sistema Basilicata nel New England”, la pomposità è sempre d'obbligo. Prevedeva 3 mesi di stage presso aziende o uffici pubblici del Massachusetts e Rhode Island, il costo della borsa studio, le spese di viaggio, vitto e alloggio da parte del Dipartimento Formazione. Partecipano 12 giovani e la Regione decide di premiarli tutti con l'esperienza formativa negli State. Una decisione da plauso, dare l'opportunità di un'esperienza internazionale a tutti? Invece no, arriva la “Bufala made Regione Basilicata”: oltre che non aver svolto - non certo per causa dei 12 lucani- quasi nessuna attività professionale specifica per la disorganizzazione e la superficialità degli organizzatori di tutti e due i continenti, per la Regione il dott. Rocco Messina e la dott.ssa Patrizia Minardi, i giovani disoccupati fino ad ora, cioè gennaio 2010, non hanno percepito nessuna borsa di studio e nessun rimborso. Tutte le spese sostenute, tranne l'alloggio sono rimaste a carico loro, ed al contempo gli uffici competenti fanno orecchie da mercanti. Altro che promozione della Lucania, altro che buongoverno della Basilicata, altro che gestione efficiente delle risorse. L'ennesima dimostrazione di superficialità, indifferenza e lontananza dai cittadini, aggravata anche dal prendere in giro e giocare sul disagio di giovani che hanno solamente il desiderio di formarsi una professionalità e di crearsi un'occupazione. Spero che l'assessore Autilio dia una risposta a quanto accaduto, invece di occuparsi semmai di tirocini formativi, long list in vista delle prossime scadenze elettorali. * Pdl Basilicata
TORO 21/4 - 20/5
In questa giornata potreste portare avanti una battaglia non perché ce ne sia bisogno, ma per principio e questo potrebbe portarvi qualche problema.
GEMELLI 21/5 - 21/6
In questa giornata potreste dover affrontare delle questioni che riguarderanno la vostra vita privata, ma senza avere molto tempo da dedicare ad essa!
ECONOMIA, TREMONTI UOMO DELL’ANNO di FRANCESCO BOCHICCHIO
CANCRO 22/6 - 22/7
La giornata potrebbe iniziare non proprio nel migliore dei modi, in quanto potreste sentirvi dire delle cose che proprio non vi piaceranno!
LEONE 23/7 - 23/8
IL “Sole 24 Ore” ha scelto Tremonti quale uomo dell'economia dell'anno passato, alla luce della sua capacità di gestire la crisi economica. La redazione del giornale si è dissociata dalla decisione, attribuendola alla direzione: l'autorevole giornale economico -il più diffuso giornale economico italiano- è come è noto di proprietà della Confindustria, di modo che, senza mettere in discussione l'autorevolezza e l'autonomia della Direzione, non è azzardato sostenere che, essendo contestata, dall'interno, sia ben chiaro, e non dall'esterno, la natura tecnica della decisione, la stessa si presenta in termini politici, quindi riconducibili anche alla Confindustria, più in particolare non alle inclinazioni personali dei vertici di questa ma alla sua linea politica. Chi scrive ha da tempo contestato la fondatezza della politica economica di Tremonti, che ha beneficiato del rigore dei controlli di Banca d'Italia, i più efficaci in Occidente, ma che nella parte di competenza si è mosso in maniera populista, demagogica e punitiva nei confronti delle banche -con controlli affidati addirittura ai prefetti, in una sorta di umorismo involontario irresistibile- e con tentativi di invadere l'autonomia della Banca d'Italia addirittura con il tentativo di tassare le riserve auree di questa, il che ha attirato l'ira addirittura delle autorità europee-, e senza una vera e propria politica economica per rimuovere i limiti del sistema delle piccole e medie imprese, e con salvataggi realizzati in violazione di criteri di economicità, della normativa sulla concorrenza e in presenza di situazioni di clamorosi conflitti di interessi (Alitalia): non occorre nemmeno dimenticare lo scudo fiscale, con il condono esteso a gravissimi reati relativi ai bilanci ed alla contabilità. Ma non solo: mentre in Occidente si sta pensando a limiti sociali al sistema imprenditoriale -limiti effettivi e non nominali e di pura facciata, quali quelli posti dai prefetti- ed a corpose redistribuzioni dei redditi, in Italia una politica sociale non attecchisce nonostante le dichiarazioni nominali di Tremonti, che pretenderebbe di andare oltre il “mercatismo” -nuova figura economica coniata dal Ministro che la definisce quale degenerazione del liberismo, in un ovvio equivoco lessico-concettuale, visto che è proprio l'iniziativa economica privata, senza congrui controlli sociali, che arriva alla degenerazione mediate ultra-speculazioni rovinose- mentre si stanno progettando, da parte di altri Mini-
steri dello stesso Governo, misure limitative del diritto di sciopero e dei diritti dei lavoratori, nonché, da parte dello stesso Ministro Tremonti, con l'avallo entusiastico del “premier”, riduzioni delle tasse a carico dei più ricchi. Non è un caso che il Ministro Brunetta abbia proposto di eliminare il riferimento al lavoro nell'art. 1 della Costituzione, attirandosi il dissenso della propria parte politica per ragioni solo tattiche, per evitare uno scontro radicale che pregiudichi la riforma sulla seconda parte della Costituzione, riforma che interessa al “premier”, e si è utilizzato il termine “interessa” nel senso più proprio, vale a dire di interesse personale. E' forte il sospetto che la Confindustria abbia voluto rendere riconoscimento all'artefice della politica economica governativa, proprio per i contenuti politici e non tecnici, contenuti politici penalizzanti di istanze sociali. In tal modo, il mondo imprenditoriale italiano dimostra di voler insistere in una posizione di privilegio ma antitetica alle esigenze del sistema economico, sistema economico di cui il mondo imprenditoriale, quale soggetto trainante, dovrebbe invece farsi responsabilmente carico: in definitiva, il mondo imprenditoriale sta portando il Paese a perdere un'occasione storica per lo sviluppo del sistema economico e per produrre una sintesi organica tra capitalismo e società civile. Si conferma che l'Italia è diventato così un paese ai margini dell'Occidente: vi è da stupirsi se Berlusconi è l'incontrastato protagonista della vita politica? Non è che Berlusconi, invece di rappresentare un anomalia nella vita politica italiana, come sostengono molti commentatori - tra cui, su queste colonne l'amico Vernavà ed anche chi scrive -, è proprio colui che impersona e realizza alla perfezione il canone dell'imprenditorialità italiana? Chi scrive non vuole rispondere, spaventato, anzi terrorizzato, dalla risposta. Se la risposta fosse nel senso non auspicato, sarebbe allegro lo scenario che ci attende: una classe imprenditoriale che punta al privilegio, una sinistra riformista che di riformista non ha nulla e che punta solo all'inciucio -per affermazione di uno dei suoi più autorevoli esponenti, D'Alema, che poi ha smentito tale dichiarazione, sia pur confermandola nella sostanza-, ed una sinistra radicale che corre dietro ai sogni. studiobochicchio@legalebochicchio.it
In questa giornata potrebbe non essere semplice trovare un punto di contatto con i vostri colleghi o con le persone che vi sono intorno, soprattutto a livello spirituale!
VERGINE 24/8 - 22/9
Se ultimamente siete stati soggetti a diversi cambiamenti, potreste dover fare il punto della situazione e forse al momento il bilancio non sarebbe dei più positivi.
BILANCIA 23/9 - 22/10
In questa giornata qualcuno che non vi conosce abbastanza bene, potrebbe essere tentato a chiedere in giro informazioni sul vostro conto!
SCORPIONE 23/10 - 22/11
In questa giornata, la vostra reputazione di persone molto pacifiche sarà un pochino offuscata da una vostra reazione alquanto sconsiderata.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
In questa giornata cercate di non dare importanza all'apparenza, poiché ci sono delle persone intorno a voi che potrebbero non rispettare i vostri canoni
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
La vostra saggezza in questa giornata dovrebbe concentrarsi più che altro su questioni professionali e non sentimentali. Dovete essere al passo con i tempi!
ACQUARIO 21/1 - 19/2
In questa giornata non importa dove siete e che cosa farete, ma l'importante sarà cercare di fare del proprio meglio per essere presenti!
PESCI 20/2 - 20/3
Se amate essere anticonformisti, cercate allora di esserlo davvero in questa giornata e di andare contro le imposizioni altrui, nessuno ha il vostro coraggio!
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Martedì 2 febbraio 2010
Martedì 2 febbraio 2010
Calcio connection Oggi la discussione sulle richieste d’arresto rigettate dal gip
Al Riesame l’appello del pm Il sostituto procuratore antimafia insiste sul consigliere Scaglione POTENZA - Potevano contare sullo «spessore criminale» del boss Antonio Cossidente e sul «supporto» di politici come Luigi Scaglione. Anche per questo, secondo il sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini, quella che ruotava attorno al Potenza Sport club e al suo presidente ragazzino Giuseppe Postiglione, «era un’associazione a delinquere di stampo mafioso». Il magistrato, che a novembre ha ottenuto l’arresto di Postiglione, del boss e di altre sette persone, ha chiesto al Tribunale del Riesame di aggravare le accuse e di accogliere alcune misure cautelari che il gip aveva rigettato. Tra queste c’è proprio la richiesta di arresto per il consigliere regionale Luigi Scaglione. Perché? Avrebbe offerto, secondo l’accusa, «il personale contributo politico e il sostegno del suo partito (l’Udeur ndr) alla realizzazione del nuovo stadio di Potenza che l’organizzazione criminale voleva costruire». Concorso esterno in associazione mafiosa, secondo l’accusa. Al materiale che aveva già valutato il gip il pm ha aggiunto un paio di verbali di testimoni e un’intercettazione telefonica. Spetterà ai giudici del Riesame stabilire quanto valgono. fab. ame.
Il Savoiagate lascia il tribunale di Potenza
Postiglione e qui sopra il palazzo di giustizia di Potenza
Cinque nuovi indagati: sono imprenditori dell’Ati Ferrara
Il Totalgate si allarga POTENZA - Si temeva una richiesta di rinvio a giudizio proprio nel mezzo dell'imminente campagna elettorale, con quanto può discendere sul capo delle persone coinvolte, che non è solo il dato di un'imputazione formale, ma un'ombra che si allunga sulla figura morale di costoro, e il punto di confine tra l'interesse pubblico da perseguire e l'ingombro di quello personale. Il tutto è stato rinviato a data ancora da destinarsi. Sono partite solo ieri le notifiche agli indagati del “Totalgate” di un nuovo avviso di chiusura dell'istruttoria per cui decorreranno altri venti giorni per presentare memorie difensive o domandare di essere ascoltati dai pm che hanno ereditato il fascicolo, Laura Triassi e Salvatore Colella. Non è improbabile che questo avvenga perché a sorpresa il numero delle persone coinvolte è aumentato da trentacinque a quaranta, allargandosi ad altri cinque imprenditori dell'associazione
temporanea di imprese capeggiata da Francesco Ferrara, che in concorso con il management di Total Italia, l'ex sindaco di Gorgoglione Ignazio Tornetta, l'ex presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro, e il deputato Salvatore Margiotta, avrebbero truccato la gara per l'affidamento dei lavori di preparazione del sito del centro oli “Tempa rossa” un'infrastruttura fondamentale per le estrazioni di petrolio dal giacimento della Valle del Sauro. Per l'accusa, i nove partecipanti a quel vittorioso cartello di imprese, avrebbero “soppresso” una precedente offerta economica perdente sottoscrivendone una nuova sostituita alla prima che riportava un importo diverso, con data, e firme falsificate. Restano le ipotesi di reato anche per il presidente della Regione Vito De Filippo e il suo ex collaboratore Giuseppe Capoluongo. l. a.
POTENZA - I giudici di Potenza hanno trasferito a Roma il processo a Vittorio Emanuele di Savoia, con una decisione che «spegne» i riflettori sul «Tribunale dei vip», accesi con l’arresto del principe, il 16 giugno 2006, che portò nel capoluogo lucano giornalisti da tutto il mondo fino al 23 giugno, quando all’erede di casa Savoia – che ora punta «alla completa innocenza» –furono concessi gli arresti domiciliari nella capitale. Nel corso dell’udienza che si è svolta ieri, a Potenza, l’avvocato di Vittorio Emanuele, Francesco Murgia, ha sollevato la questione della competenza territoriale, nell’ambito del processo che vede coinvolti il principe e altre cinque persone, accusate di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di funzionari dei Monopoli di Stato per ottenere i nullaosta per 400 videopoker. I giudici hanno accolto la richiesta al termine di una camera di consiglio durata poco più di un’ora. Ottanta minuti, più precisamente. Sufficienti per decidere di trasferire a Roma gli atti del processo, e per chiudere quella che fu la prima delle inchieste con le quali il pm Henry John Woodcock (ora in servizio a Napoli) accese «la luce dei riflettori mediatici» sulla Basilicata. Un’inchiesta cominciata il 16 giugno 2006 a Varenna (Lecco), dove alcuni agenti della Polizia arrestarono il principe su ordine del gip di Potenza, Alberto Iannuzzi, che aveva accolto una richiesta di Woodcock. Vittorio Emanuele entrò nel carcere del capoluogo lucano all’alba del giorno successivo, a bordo di una
Vittorio Emanuele
Punto grigia della Digos che aveva i finestrini «oscurati» da pagine di giornale (per evitare ifotografi), e ne uscì sette giorni dopo, su un fuoristrada (con i vetri scuri) che lo portò a Roma, agli arresti domiciliari (fino al 20 luglio). Le persone arrestate furono complessivamente 12, di cui sei in carcere e sei ai domiciliari, con accuse diverse (dalla concussione all’associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione). Nel corso delle indagini, buona parte degli atti è stata trasferita ad altre sedi, tra cui Como (dove è stata disposta l’archiviazione). A Potenza era rimasta solo l’accusa di associazione per delinquere, con il rinvio a giudizio disposto dal gup di Potenza lo scorso 23 settembre, solo pochi giorni dopo il trasferimento a Napoli di Woodcock. Anche questi atti verranno inviati a Roma, «sulla strada dell’accertamento della mia assoluta innocenza», ha detto Vittorio Emanuele di Savoia.
Undici aziende del Potentino partecipano a “Sapori d’Italia nel mondo IV”
A Roma per nuova opportunità di business NELL’AMBITO del progetto di sistema “Sapori d’Italia nel mondo IV”, la Camera di Commercio di Potenza, in collaborazione con l'azienda speciale Forim, organizza la partecipazione di una delegazione di aziende agroalimentari della provincia agli eventi previsti dal 2 al 5 febbraio 2010. Le 11 aziende ammesse per la provincia di Potenza parteciperanno all’incontro di oggi a Roma, al centro congressi di Palazzo Rospigliosi (in Via XXIV Maggio). Per l’occasione, verranno realizzati incontri Be-to-Be con operatori esteri provenienti
dai Paesi del Nord Europa. Dal 3 al 5 febbraio, poi, verranno realizzate specifiche visite aziendali guidate allo scopo di far conoscere da vicino la realtà territoriale e produttiva, con l’auspicio di chiudere favorevolmente accordi e contratti di partnership. «Si tratta di una delle molteplici azioni di supporto che la rete del sistema camerale mette in campo per sostenere le imprese locali operanti nel settore agroalimentare – spiega il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte - favorendo nuove opportunità di busi-
ness con Paesi esteri emergenti e fortemente interessati alle produzioni tipiche dell’agrofood italiano, come quelli scandinavi e delle Repubbliche Baltiche. Le eccellenze selezionate potranno godere di canali privilegiati per provare ad entrare su mercati vasti ed emergenti, in cui il made in Italy è sempre molto appetibile e i consumatori sono sempre più attenti alla qualità». Opportunità reali, dunque, per le aziende che avendo manifestato interesse partecipano al progetto: Cantina di Venosa, Carbone vini di Melfi, Ca-
sa Maschito, Terra dei Re di Rionero, Cantina Madonna delle Grazie di Venosa, Basilisco vini di Barile, Tenuta le Querce di Potenza (vino); Le Contrade Soc. Coop di Potenza (frutta e verdura fresche e trasformate), Italmiko di Senise (Conserve in olio e al naturale, Mousse e patè, salse e sughi), Clematis di Filiano (Sughi pronti e pesti, conserve), Consorzio Bontà Mediterranee di Lavello (prodotti agroalimentari vari, vino). Saranno ben 50 i buyer provenienti da Norvegia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Po-
Uno stand fieristico della Basilicata
lonia, Lettonia, Ungheria e Lituania. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con l'ICE (Istituto Commercio Estero),
Unioncamere e il coordinamento di Promofirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze.
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24 ore in Basilicata
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BREVI
INQUINAMENTO INVASI
ENTI LOCALI NELLA FINANZIARIA 2010
CAMERA DI COMMERCIO
Oggi conferenza stampa
Giornata di studio
Opportunità d’innovazione tecnologica
TESTO Il segretario dei radicali e candidato alla presidenza della Regione per la lista Pannella Bonino, Maurizio Bolognetti terrà oggi una conferenza stampa, alle ore 11 nella sede dell’Assostampa per presentare i dati emersi dalle analisi delle acque degli invasi.
POTENZA Il Dipartimento autonomie locali ha organizzato per oggi alle 9,00 nella Sala Inguscio della Regione Basilicata una giornata di studio sul tema “La Finanziaria 2010 per gli Enti locali: impostazione e gestione del nuovo bilancio”.
OGGI , alle 16, nella sede della Camera di commercio di Matera si terrà un incontro promosso da Unioncamere di Basilicata sulle opportunità di innovazione tecnologica e sviluppo della competitività applicata al sistema imprenditoriale locale.
Scossa di magnitudo 3.2 con epicentro a Picerno. Diversi gli eventi tellurici nel mese di gennaio
La terra lucana balla di notte Sei “repliche” fino a ieri mattina. Il professor Zollo: «Non c’è da allarmarsi» UNA LUNGA serie di scosse ha seguito quella della scorsa notte, 3.2 della scala Richter, avvertita nella zona di Tito e Picerno, che ha innescato in più di una persona il meccanismo del flashback. Sentire un terremoto, per buona parte dei lucani, è entrare nella macchina del tempo. Basta ballare un secondo e subito la mente va a quel 23 novembre del 1980, quando la terra si mosse come non accadeva da molto tempo. In realtà, la notte scorsa si è trattato di un evento breve che quasi tutti hanno avvertito nel proprio letto (erano le 2:42) e che qualcuno magari ha attribuito a un movimento del coniuge. Le testimonianze parlano di un rombo sordo ascoltato in sottofondo e che per molti ha rappresentato la firma inconfondibile del sisma. In effetti, il rumore viene confermato dalle schede compilate e inviate all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L'Ingv ha a disposizione sul territorio alcuni “corrispondenti” che riportano le proprie esperienze personali. E' un modo per non limitarsi alle analisi tecniche del sisma e allargarsi alla sensibilità dei cittadini. L'istituto stila addirittura una “mappa dell'effetto acustico” nella quale vengono illustrati i risultati delle schede inviate dalle sentinelle locali (nel Potentino ce ne sono 48). Il terremoto della notte fra il 30 gennaio e ieri non è stato l'unico evento tellurico di ieri, né degli ultimi tempi. Il giorno prima ce n'era stato uno ai confini con il Materano - ma legato sempre all'Appennino meridionale - di magnitudo 2.2. L’elenco è lungo, e s'impegnano a stilarlo i responsabili dell'Isnet, una rete di monitoraggio sismico dell'Appennino meridionale gestita dall'università “Federico II” di Napoli. I sismografi dell’Isnet - predisposti per una sensibilità molto alta - solo ieri, a partire dall'evento delle 02:42, hanno re-
Nel Materano un piccolo terremoto il giorno prima. Non risultano danni
La gente ha “sentito” in diversi comuni NELLE ultime quarantotto ore, in Basilicata, la terra ha tremato due volte in maniera avvertibile. La scossa più intensa di magnitudo 3.2 della scala Richter è stata registrata nel Potentino lunedì primo febbraio alle due e quarantadue del mattino ora italiana, con ipocentro (punto di rottura nel sottosuolo) a 9.4 chilometri di profondità. L'epicentro (punto superficiale
sulla verticale dell'ipocentro) è stato localizzato nell'area compresa tra i comuni di Picerno, Tito, Ruoti, Pignola. La scossa è stata avvertita distintamente anche a Potenza città. Un secondo evento sismico era stato invece registrato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia domenica 31 gennaio scorso alle nove e quarantasette del
mattino. La scossa, con ipocentro a 10.7 km, ha raggiunto i 2.5 gradi della scala Richter ed ha interessato l'area compresa tra i comuni di Aliano, Stigliano, Accettura. In entrambi i casi, dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni alle persone o alle cose. Giuseppe Pomarico
A sinistra, la cartina con cui l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha illustrato la scossa della scorsa notte (In alto a destra, le informazioni); qui a destra, la cartina della scossa nel Materano. Sotto, a sinistra, la “Mappa dell'effetto acustico” che descrive i rumori ascoltati dai “corrispondenti” dell’Ingv per la scossa di Picerno. Sotto a destra, invece, i tredici tracciati segnati dai sismografi della rete Isnet per l’evento tellurico della scorsa notte, alle 02:42
gistrato numerose scosse. Tutte di intensità bassa e perciò avvertibili solo dagli strumenti. Una premessa: esistono due scale di misura prese in considerazione dagli studiosi. Una si chiama “Ml”, ossia “magnitudo locale”, ed è quella che tutti conosciamo, espressa in gradi Richter e citata nei telegior-
nali. Poi c'è la “Mw”, ossia la “magnitudo momento”, che esprime il momento sismico, grandezza fisica che meglio di ogni altra esprime la reale intensità dell'evento tellurico. Oggi gli studiosi calcolano i terremoti in Mw, perché la scala Richter è considerata meno precisa. E' vero che le due grandezze
di solito coincidono, distanziate di uno o due decimali. Sotto la magnitudo 2.0, però, si possono avere distanze più significative. Il terremoto delle h 02:42 era di Ml 3.3 (e Mw quasi uguale, 3.1). Ma già la seconda scossa della scorsa notte, alle 03:02, epicentro a Picerno, variava fra 1.7 (Ml)
e 2.0 (Mw). Trentasette secondi dopo, una nuova scossa, fra 2.0 e 2.3. L'epicentro si sposta e viene avvertito a Montocchio, a metà strada fra Potenza e Avigliano, quasi ventuno chilometri sotto Montocchio. Passano due ore e mezza e, alle 05:39, l'ago del sismografo disegna una nuova li-
nea spezzata, calcolando la magnitudo fra 1.0 (Richter) e 1.5 (momento). La profondità - sempre a Montocchio è salita fino a 7 chilometri circa. Poco dopo, alle 06:05, Picerno è di nuovo epicentro. Intensità fra 1.6 e 2.0, profondità 8 chilometri e seicento metri. Mezz'ora esatta e, trentacinque minuti dopo le sei, altra scossa. Intensità intorno a 2.0, profondità poco oltre gli otto chilometri, epicentro Picerno. Infine alle 07:30 le vibrazioni tornano diciassettemila metri sotto a Montocchio, fra 1.5 e 2.0 di intensità. Queste sono solo le scosse della scorsa notte. Nel mese di gennaio di eventi sismici ce ne sono stati altri sei. E poco prima che finisse il 2009, il 30 dicembre una scossa di magnitudo 2.0 era stata avvertita a Pergola, vicino a Brienza. Stessa intensità, il 14 gennaio, a Castelgrande: due scosse fra le 01:53 e le 02:33 di notte. A Picerno c'è già stata un'altra scossa (magnitudo 1.6) alle 22:56 del 17 gennaio. A Rifreddo ne è stata registrata una alle 01:20 del 24 gennaio (intensità 2.5) e, un minuto dopo, un'altra più bassa. Infine, alle 07:20 del 27 gennaio a Villa d'Agri, con una magnitudo di poco superiore a 2.0. Poi, quella del Materano e quelle della scorsa notte. C'è da preoccuparsi per il piccolo sciame sismico di Picerno-Montocchio? «No - risponde il professor Aldo Zollo, docente di Sismologia alla Federico II e responsabile di Isnet - Non è strano che ci siano state diverse scosse. Ogni terremoto genera le “repliche”. Se l'evento è un po' più forte degli altri, come quello di Picerno, è normale che di repliche ce ne siano di più che per altri casi. Ad esempio, recentemente in Irpinia c'è stata una scossa di una certa entità. Le repliche sono state una ventina». Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it
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24 Ore in Basilicata 15
Martedì 2 febbraio 2010
Martedì 2 febbraio 2010
L’allarme lanciato dagli europarlamentari del Mezzogiorno nell’incontro voluto da Pittella
Ue, fondi strutturali a rischio Gli aiuti comunitari potrebbero essere disimpegnate a causa del mancato utilizzo BRUXELLES - Dagli eurodeputati del Mezzogiorno arriva l’allarme circa i fondi strutturali 2007-2013. Ne hanno discusso nei giorni scorso al Parlamento europeo di Bruxelles, in occasione di un incontro promosso da Gianni Pittella, e rivolto ai componenti italiani eletti nel Sud per discutere insieme a Michele Pasca Raymondo, direttore generale commissione europea per la politica regionale, dello stato di attuazione della programmazione dei fondi nelle regioni italiane. Ne è emerso che, se - ad eccezione della Sicilia che ha subito un disimpegno di 55 milioni di quota Fse - per il 2009 le regioni sono riuscite ad evitare il rischio di disimpegno automatico delle risorse comunitarie, in applicazione della regola N+2 (che prevede che i fondi vadano utilizzati entro il secondo anno successivo all'impegno), non paiono altrettanto rosee le previsioni per il 2010. Dalla riunione é emerso che la maggioranza dei programmi operativi non é ancora a regime anche a causa di un contesto socioeconomico peggiorato dalla crisi internazionale. Per tale ragione gli eurodeputati esprimono la loro preoccupazione, in particolare per le Regioni dell'Obiettivo Convergenza, e sollecitano tutti gli attori interessati, Commissione europea, governo nazionale, governi regionali e soggetti privati, ad un impegno comune affinché siano utilizzate le risorse comunitarie disponibili e raggiunte le soglie stabilite per evitare i rischi di disimpegno. «E' necessario - scrivono in una nota - responsabilizzare e mobilitare tutta la macchina politica ed amministrativa che interviene nell’attuazione dei programmi e velocizzare le procedure di selezione dei nuovi progetti, impegnando risorse per una quota rilevante entro la fine di febbraio, cioè prima della fine della legislatura per quelle regioni in cui si svolgeranno le elezioni regionali, verificando anche la possibilità di rivedere i vincoli del patto di stabilità
ERRANI CONTRO L’ESECUTIVO
Mancano vere politiche industriali ROMA - «E’ una fase difficilissima quella che stiamo attraversando. Non credo che dire che la crisi non è ancora superata e che abbiamo un grandissimo problema dal punto di vista sociale, che è il lavoro, sia fare del disfattismo». Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, intervistato stamane da Corradino Mineo su Rai News 24. «Dobbiamo prendere atto che occorre una riforma degli ammortizzatori sociali: ciò che abbiamo fatto, l'accordo Regioni-Governo, per gli ammortizzatori sociali in deroga, non é sufficiente. Ma la critica più seria che io rivolgo al Governo - ha puntualizzato Errani - è che non c'é una politica industriale, occorrono politiche industriali di innovazione e ricerca che siano in grado di dare una prospettiva nuova; su questo punto non ci siamo». L’europarlamentare lucano, Gianni Pittella
interno. Per quanto riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), per le Regioni dell'obiettivo Convergenza, il volume di spesa pubblica da certificare alla Commissione nel corso del 2010 é pari a circa 5 miliardi di euro. Gli eurodeputati che hanno espresso il loro sostegno a questa iniziativa sono: Pino Arlacchi, Raffaele Baldassarre, Rita Borsellino, Andrea Cozzolino, Rosario Crocetta, Paolo De Castro, Salvatore Iacolino, Vincenzo Iovine, Giovanni La Via, Clemente Mastella, Barbara Matera, Erminia Mazzoni, Aldo Patriciello Mario Pirillo, Gianni Pittella, Crescenzio Rivellini, Sergio Paolo Francesco Silvestris, Salvatore Tatarella, Giommaria Uggias, Ciriaco De Mita
«Gran parte dei Po non é a regime»
«Il governo taglia i soldi al servizio civile»
Pro loco lucane in difficoltà Interrogazione di Antezza ROMA - La senatrice lucana del Pd, Maria Antezza ha presentato al presidente del Consiglio un’interrogazione sulla luce della difficile situazione economica in cui versano le Pro Loco della Basilicata, più volte segnalata del presidente Unpli. L’interrogazione è stata firmata anche dalle senatrici del Pd Silvana Amati, Leana Pignedoli, Emanuela Baio e Franca Biondelli per chiedere «quali siano i motivi per i quali, ad oggi, non abbia ancora trovato attuazione l’ impegno di sostenere il Servizio civile assunto dal premier, il 16 ottobre a Coppito, nella manifestazione per l’avvio di 150 volontari sui progetti di Servizio Civi-
le per l’Abruzzo». E inoltre «se il ministro competente intenda stanziare maggiori risorse finanziarie da destinare al servizio civile nazionale». «Le Pro Loco di Basilicata, tramite l’unione nazionale delle Pro Loco d’Italia, beneficiano - sottolinea Antezza - dei volontari del Servizio Civile Nazionale che non gode però, da parte del Governo centrale, di quell’attenzione che pur meriterebbe, in considerazione del suo intrinseco valore etico e di solidarietà sociale. A causa degli scarsi finanziamenti devoluti al Servizio Civile da parte dello Stato, migliaia di giovani dai 18 ai 28 anni rischiano
di perdere un’importante esperienza di lavoro maturata in un anno e le Associazioni di volontariato corrono il pericolo di perdere preziose collaborazioni». Antezza fa presente che il sottosegretario Carlo Amedeo Giovanardi ha presentato un disegno di legge delega al Governo per la redazione di un Testo Unico in materia di servizio civile nazionale, con l’obiettivo di riorganizzare ed aggiornare l’attuale normativa in armonia con il chiarimento della Corte costituzionale che, nel 2004, ha individuato nel principio costituzionale di difesa della Patria anche le attività di impegno sociale non armato».
LUTTO
Mozione di Lapenna in cui chiede più impegno alla Regione nei trasferimenti
Al Quotidiano
Piani sociali di zona, «poche risorse»
La redazione tutta del Quotidiano della Basilicata si stringe intorno al dolore che ha colpito la nostra collaboratrice, Francesca Gresia, e la sua famiglia per la perdita della cara nonna.
POTENZA - Il consigliere del gruppo di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna, ha depositato una mozione con la quale si chiede l’impegno del Governo regionale a trasferire in maniera puntuale le risorse destinate ai Piani sociali di zona e rendere immediatamente fruibili anche i fondi previsti per l’annualità 2010 e ad incrementare le dotazioni finanziarie dei Piani, al fine di garantire una risposta adeguata ai nuovi bisogni dei territori. «I Piani attuativi di zona – afferma Lapenna costituiscono gli Sergio Lapenna
strumenti operativi del Piano socio assistenziale regionale e assicurano, nell’ambito territoriale di competenza, interventi di assistenza ad anziani, handicappati, minori, o assegnano contributi economici a famiglie di immigrati. Essi costituiscono uno strumento essenziale per gli interventi di natura sociale che i Comuni pongono in essere nell’ambito delle proprie comunità. La Regione assegna annualmente, ai quindici ambiti regionali, otto milioni di euro, pari solo allo 0,7 per cento della spesa sanitaria regionale. Ma la Regione, dal 2002, assegna sempre le medesime dotazioni economiche e, perciò, i fondi messi a disposizione, sono insufficienti rispetto alle accresciute esigenze ed emergenze dei territori. La Regione – a parere di Lapenna – proprio per-
ché i Piani costituiscono il principale strumento per realizzare il sistema integrato di interventi e di servizi sociali e socio – assistenziali in base alle richieste territoriali, dovrebbe assicurare un sistema di trasferimento dei fondi più rapido ed efficiente al fine di garantire la continuità e la qualità dei servizi erogati e tutelare i diritti degli utenti. Infatti, spesso i sevizi di assistenza ai disabili e il sostegno al nucleo familiare vengono interrotti o funzionano a singhiozzo proprio per la carenza di fondi». «Ma ciò non è accettabile – conclude Lapenna - in virtù del fatto che la disabilità non è un problema solo familiare ma, soprattutto, sociale e, quindi, bisogna intervenire in maniera puntuale per garantire la continuità assistenziale».
BREVI PARCO DEL POLLINO
Pappaterra a Mediterre ROTONDA L'Idea della sostenibilità come motore e non condizione dello sviluppo, quella che inverta le priorità economiche e apra il mondo alla terza rivoluzione industriale, s'ispira a ciò che Nichi Vendola, il presidente della Regione Puglia chiama “Futurologia”. Che guarda alla ricchezza intrinseca a ciò che è stato sempre ritenuto “rifiuto”, scarto. In questo senso i Parchi del Mediterraneo assumono una nuova dimensione, di cui si è dibattuto nei giorni scorsi con il governatore della Puglia a Mediterre, la rassegna dedicata all’ambiente e ai Parchi del Mediterraneo, organizzata dalla Regione Puglia e da Federparchi. alla quale è intervenuto pure il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra il giorno dell'inaugurazione con Vendola e il presidente di Federparchi, Giampietro Sammuri. Vendola ha snocciolato i risultati ottenuti dalla sua Regione nella lotta all'inquinamento atmosferico originato dalla mobilità e anche quelli ottenuti sul fronte rifiuti, grazie alla chiusura di tre discariche e alla realizzazione degli impianti per il completamento del ciclo dei rifiuti. Pappaterra, dal canto suo, nel presiedere, alla Cittadella della Cultura di Bari, il dibattito di apertura sul tema “Dopo Copenaghen: il clima cambia?” ha ricordato che «l’accordo di Copenaghen, rispetto alle attese, è davvero poca cosa. E' giunto dopo il il Protocollo di Kyoto con il quale, nel 1997, 37 Paesi industrializzati si impegnavano a tagliare del 5,2% rispetto al 1990 le emissioni di gas nocivi, sulla scia di un processo cominciato a Rio De Janeiro nel 1992, quando per la prima volta si parlò della necessità di controllare, su base volontaria, le emissioni di gas serra. Ma non ha prodotto granché, se non un ulteriore rinvio, perché questi vertici mondiali esprimono una gradualità fatta di rinvii, impegni assai limitati, ignorando gli interessi dei territori meno capaci di difendersi dagli effetti del degrado del pianeta. La filosofia che si afferma con queste posizioni è “le generazioni di oggi non intendono troppo sacrificarsi per le generazioni future”. Una brutta filosofia che va combattuta e soprattutto ribaltata. In questa direzione è stato molto importante capire cosa sta facendo il governo italiano e le stesse Regioni a cominciare dalla Puglia».
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16 24 Ore in Basilicata
Il governatore lombardo ci cita tra le regioni «che non funzionano»
Sanità, «Basilicata inadempiente» Formigoni attacca, De Filippo replica
Roberto Formigoni
POTENZA - C’è anche la Basilicata tra le regioni che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, definisce «inadempienti» per quello che riguarda la Sanità. Precisamente, il governatore lombardo, a margine di un incontro sul modello regionale di valutazione dell’efficacia ospedaliera ha dichiarato: «L’efficienza del sistema sanitario lombardo attira pazienti anche da altre Regioni. Attiriamo pazienti dal resto dell’Italia – ha spiegato – che venendo in Lombardia hanno una speranza di
essere curati migliore purtroppo che nelle loro Regioni di provenienza. Non è un caso se i cosiddetti “viaggi della speranza” vengono nella maggior parte dei casi proprio dalle Regioni inadempienti», come Puglia, Basilicata e Calabria. «Sono purtroppo Regioni che non funzionano – ha aggiunto – almeno dal versante sanità. Hanno finanziamenti a volte anche superiori ai nostri ma non sono state capaci di organizzare un servizio sanitario adeguato». E ancora: «Le Regioni
che in sanità hanno un bilancio in rosso stanno facendo pagare ai propri cittadini tasse in più, tra cui un’Irap assolutamente altissima». Ma per il governatore lucano, Vito De Filippo, nel lungo intervento di Formigoni, quello in questione è un «passaggio riportato in maniera superficiale, che non rispecchia la verità dei fatti». «La Basilicata - spiega - il presidente De Filippo - è l’unica regione del Sud a vantare una buona gestione della Sanità, con i bilanci a posto e un’addizionale
Irpef tra le più basse. E’ chiaro che realtà territoriali come quella della Lombardia possono contare su una infrastrutturazione ospedaliera storicamente migliore. Ma l’accusa di malgoverno non può reggere ed è assolutamente infondata». Anche perché - conclude il governatore lucano, contattato telefonicamente «dati alla mano, i rappresentanti della Lombardia alla conferenza Stato regioni hanno avuto modo di prendere atto della buona gestione della Sanità lucana».
Vito De Filippo
Ieri giornata di vertice in Regione. Oggi l’assemblea dei lavoratori in agitazione Intervento di Simonetti Un argine all’emorragia dei piccoli Il complicato passaggio alla Ati che subentrerà al gruppo Eutelia comuni
Agile, verso lo sciopero
POTENZA - Una lunga giornata di attese, tra speranze e disillusioni. Un presidio davanti il palazzo della Regione per chiedere garanzie lavorative. Per tutta la giornata, i lavoratori di Agile, la società del gruppo Eutelia che gestisce i servizi informatici dell’ente regionale, hanno atteso la “buona”notizia. Due gli incontri della giornata, uno nella mattina, l’altra nel pomeriggio, che alla fine non hanno portato al risultato sperato. L’incontro tra le pari è stato rinviato al prossimo lunedì, mentre nella serata di ieri i lavoratori hanno deciso lo stato di agitazione. Oggi si riuniranno in assemblea, al termine della quale potrebbe essere deciso lo stop del servizio a oltranza, «fino a quando non arriveranno segnali di apertura da parte dell’azienda» Dal 23 febbraio ad Agile, subentrerà il gruppo “Datacontac” e “Lucana sistemi”, l’Ati (l’associazione temporanea di imprese) che ha vinto il bando di gara per la gestione dei servizi informatici della Regione. Datacontact si occuperà del Cup (centro unico prenotazioni sanitarie) e del contact center, mentre Lucana sistemi del supporto ai dipartimenti e al portale di basilicatanet per quanto riguarda la parte informatica. Ma il problema è che, in vista dello scadere della proroga di Agile a 23 febbraio, non tutti i 101 lavoratori attualmente occupati potrebbero tornare subito al lavoro. La Regione Basilicata, infatti, ha proceduto ad espletare il bando distinguendo due tipologie di servizio: “linea 1” (già espletati da Agile) che si avvarrebbe di 80 unità e “linea 2” (aggiuntivi) che si servirebbe di altre 30 unità. Mentre per la linea 1 è automatico il passaggio da Agile alla Ati, alla scadenza del 23 febbraio, lo stesso non può dirsi per la linea 2. La concertazione tra le parti è indirizzata proprio a far coincidere entrambe le scadenza. Ma i motivi dello scontento hanno anche altre radici. Tra i lavoratori si teme un taglio dei posti occupazionali. Sarebbero 150 i lavoratori di Agile, compresi gli ex dipendenti dell’Eds, molti con contratto parttime e altri full-time. «Il bando di gara è stato fatto al ribasso – ha detto la signora Annamaria, una delle tante in prima linea per la difesa del posto di lavoro - L’azienda ha già comunicato che c’è un esubero di personale. La nostra preoccupazione è che venga cambiato il contratto, che vengano ridotti gli stipendi e che ci sia la frammentazione degli orari di lavoro, oltre all’esproprio della nostra professionalità maturata negli anni». Tra le richieste, l’assunzione senza soluzione di continuità che
rispetti i livelli contrattuali (rispetto dei diritti acquisiti, anzianità dei servizi e stipendio garantito). «Non vogliamo ritrovarci tra qualche anno nella stessa situazione di oggi – hanno detto - La situazione va definita chiaramente». Tra le lamentele, il mancato pagamento degli stupendi da dicembre. «Il Cup è un servizio pubblico regionale - hanno continuato – e noi chiediamo alla Regione di vigilare sulla corretta gestione del servizio e di rispettare un impegno politico assunto a monte a salvaguardia delle professionalità acquisite». Una lunga trattativa tra le parti, arenatasi a un certo punto dell’incontro a causa di posizioni ferme. Iranna De Meo
Il tavolo della vertenza Agile alla Regione Basilicata
BREVI LSU DEL POLLINO
INCLUSIONE SOCIALE
Solidarietà di Pittella
Il ruolo dell’Apof-Il
POLLINO Sostegno «alle giuste richieste delle 79 lavoratrici Lsu del Pollino, che in questi giorni si stanno mobilitando per la convocazione di un tavolo con i sindacati e le parti interessate volto ad individuare una soluzione per ampliare il sostegno al reddito così come già avvenuto in Calabria», viene espresso in una nota dal consigliere regionale Marcello Pittella (Pd), il quale aggiunge che «serve un segnale forte di attenzione per queste lavoratrici da parte della Regione Basilicata, che tanto sta già facendo per contrastare la disoccupazione ».
POLLINO «Il Programma di intervento per l’inclusione sociale e lavorativa di soggetti, adulti e minori, sottoposti a provvedimento dell’autorità’ giudiziaria nella regione Basilicata, presentato nei giorni scorsi dall’Assessore regionale alla Antonio Autilio e da funzionari dell’Amministrazione Giudiziaria, prevede l’affidamento di progetti ed interventi specifici all’Apof-Il riconoscendo all’Agenzia della Provincia di Potenza un ruolo importante nelle azioni contro il disagio sociale». E’il commento del presidente dell’Apof-Il Antonio Giansanti
POTENZA - E’ necessario rilanciare la questione “piccoli comuni’. Ne è convinta la presidente del gruppo di Rifondazione comunista in seno al consiglio regionale, Emilia Simonetti. Nei primi otto mesi del 2009 - ricorda il consigliere che cita i dati Istat - la Basilicata ha ‘perso’ 1.100 persone, scendendo complessivamente sotto i 590mila abitanti. E aggiunge: «Il programma legato al Fondo di Coesione, nonostante con la finanziaria regionale 2010 sia stato triplicato attingendo alle royalties del petrolio, dimostra la propria inadeguatezza a tamponare lo spopolamento demografico». Il decremento è più evidente nella provincia di Potenza (386.644 all’ 1 gennaio 2009, 385.866 al 31 agosto 2009) rispetto a quella di Matera (203739 all’ 1 gennaio 2009, 203633 al 31 agosto 2009)”. «Simonetti afferma che soprattutto nei centri minori la condizione di disagio delle famiglie è più grave. Basti pensare che a Teana si vive in media con meno di 400 euro al mese e che, in almeno una ventina di Comuni della provincia di Potenza il reddito procapite non supera i 600 euro al mese. E a tutto ciò si deve aggiungere la carenza sempre più accentuata di servizi primari, come testimonia il caso di Calvera, di cui si è occupato persino la stampa nazionale, che è l’unico comune d’Italia senza un negozio di generi alimentari». Ecco perché per Simonetti è «inspiegabile» la battuta di arresto del processo di trasformazione delle Comunità Montane in Comunità Locali».
Dopo l’incontro dell’associazione con il ministro gruppo lucano al lavoro
Laboratori analisi, proposte Anisap
Laboratorio di analisi
I MUTAMENTI demografici determinati dall’invecchiamento della popolazione, l’incremento di portatori di patologie croniche altamente inabilitanti, l’esigenza di diminuire il ricovero ospedaliero, favorendo la deospedalizzazione, determinano la necessità di migliorare l'assistenza a livello territoriale. In tale contesto l’erogazione dei servizi
di laboratorio - secondo l’Anisap (associazione nazionale istituzioni sanitarie ambulatoriali private di Basilicata - riveste un ruolo strategico, che andrà via aumentando per tipologia e complessità delle indagini diagnostiche. «La necessità di assicurare una continuità tra assistenza ospedaliera e territoriale andrà ad aumentare le esigenze di standardizzazione - ha dichiarato in una nota - di confrontabilità dei risultati, nonché di omogeneità dei livelli di riferimento e dei criteri interpretativi». Un gruppo di lavoro dell’Anisap Basilicata sta approfondendo questi problemi, ed evidenzia la necessità di un nuovo sistema basato sulla creazione di reti e di network di strutture, pubbliche e pri-
vate, che siano in grado di dare risposte coerenti ai bisogni clinici dei cittadini, sia in regime di ricovero che ambulatoriale. Il modello per il quale si sta lavorando al tavolo di lavoro insediato dal ministro Fazio e che sarà definito in un nuovo incontro al Ministero convocato per il 9 febbraio prossimo – si legge nella nota - dovrà rendere compatibile la rete per l’erogazione delle prestazioni specialistiche, l’esigenza di contenere e razionalizzare i costi ed armonizzare la spesa con le disponibilità assegnate all’espletamento della specifica funzione sanitaria. Nel ricordare che con la legge Finanziaria dello Stato del 2007 è stato previsto l’obbligo per tutte le Regioni di presen-
tare un piano di riorganizzazione della rete dei laboratori clinici, l’Anisap Basilicata ribadisce l’esigenza, prima ancora di aggiornare il tariffario, di «verificare da parte delle Regioni concretamente, sul campo, l’idoneità delle strutture pubbliche e private a svolgere con efficacia ed appropriatezza l’attività analitica». «La revisione del sistema “nomenclatore-tariffario” – è la tesi condivisa al Tavolo di Lavoro tra Anisap e Ministro Fazio – è assolutamente indispensabile nel contesto dei progetti di riorganizzazione dei laboratori clinici anche al fine di “legalizzare” l’erogazione di servizi ed esami innovativi che abbiano dimostrato efficienza ed efficacia clinica».
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Il più votato delle amministrative aderisce ai Popolari uniti e torna a casa dagli ex colleghi Udeur
Galante lascia Italia dei Valori La sigla dipietrista sparisce dal consiglio comunale: «Un partito gestito da solisti» L’ADDIO a Italia dei valori da parte di Roberto Galante non arriva all’improvviso, nè spezza l’attesa dei lavori dell’aula. In fondo, fin dall’apertura dell’assemblea, ieri, il consigliere, il più votato in assoluto della ultima tornata elettorale, sceglie i banchi che a lungo sono stati la sua «casa». Ai Popolari Uniti aderisce perchè, spiega, oggi «ci sono le condizioni per riprendere un percorso interrotto tempo fa. Non mi “trasformo” certo». All’epoca aveva scelto di restare nell’Udeur commissariato, senza aderire ai Popolari uniti, in cui gran parte degli ex mastelliani lucani, dopo la caduta del governo Prodi e leprecedenti dimissionidell’allora Guardasigilli, si erano riversati (fondando ex novo la sigla con alla segreteria sempre Antonio Potenza). Galante, dopo un periodo di riflessione, aveva scelto l’ingresso nell’Italia dei valori. La sigla dipietrista sparisce così dal consiglio comunale nel capoluogo (Che ne sarà della prevista e futura rappresentanza in giunta di Idv? Nel frattempo però i Pu passano a sei consiglieri rafforzando di riflesso anche la presenza in esecutivo che, con tre assessorati, a parti della stessa maggioranza era sembrata “eccessiva”). Il percorso parte, in qualche modo, da dove si erano lasciati. Anche dopo le polemiche recenti scoppiate per il “caso” nato a partire daalcune intercettazioni inserite negli atti dell’inchiesta sul Potenza calcio. Tra i brogliacci sembrava emergere un accanimento nei confronti di Galante da parte di esponenti del partito per quel suo rifiuto a lasciare l’Udeur ed entrare nei Pu. Ma, spiegano, la politica è altro. Così, in aula, il tempo è utilizzato per motivare la scelta che «non è maturata dopo leelezioni». La veritàè cheforse «covava nel mio animo da tempo». Magari a partire dall’episodio “emblematico” che richiama nel ripercorrere la riflessione. In piena campagna elettorale, durante il secondo turno, quando Idv aveva scelto (dopo aver corso in autonomia al primo turno elettorale) di sostenere il sindaco Santarsiero, «all’incontro organizzato con i cittadini, in sostegno del sindaco, a Sant’Antonio La Macchia, non c’era nessuno degli altri 39 componenti della lista dipietrista e, salvo il coordinatore regionale (Michele Radice, ndr), nessun rappresentate del partito, neanche il coordinatore cittadino». Spiega che persino quella scelta di non appoggiare Santarsiero alprimo turno, non gliera piaciuta: «E’che a volte stare in un partito significa pure ingoiare bocconi amari», ma forse di «decisioni prese da solisti» spiega di averne subite troppe nell’Idv. Il richiamo non è esplicito, ma è evidente che tra le righe c’è la presenza del senatore Felice Belisario (capogruppo dei senatori Idv, ndr). Lo sa bene che qualcuno potrebbe opporre che per il suo ingresso in consiglio, il candidatosindaco diIdv,Antonio Autilio,ha dovuto rassegnare le dimissioni: «Ma se così non fosse stato, visto che è anche assessore regionale, non avrei accettato di competere». Questione di opportunità. Senza contare che il mancato sostegno a Santarsiero al primo turno («scelta verticistica») ha prodotto «una geografia variabile di alleanze che non ha avuto e non ha alcun significato politico e che continua a produrre un sostanziale ostracismo verso il governo cittadino, proprio mentre si costruiscono le alleanza a livello regionale». E poi, a dirla tutta, quella da Idv «non è una vera e propria uscita» visto che - dice non ha mai registrato una «permanenza», non se il termine indica «la partecipazione attiva alla vita di un partito». Invece Idv, a Roma come a Potenza, «si regge su decisioni di singole persone, dispensatrici del pensiero unico». Con il risultato di sentire «impoverita, sottostimata e persino mortificta» la delega ricevuta «ampiamente (con otre 800 voti, ndr)» dalla comunità. Peccato - aggiunge - visto che «quel partito coniuga il termine “valori” in tutte le salse possibili, tranne che per quello della democrazia interna». Così, è l’addio. Sara Lorusso
RIORDINO SCOLASTICO
«Riprendere il vecchio piano»
In primo piano il consigliere comunale Roberto Galante
IL CASO NATO CON LE INTERCETTAZIONI
«Non c’è alcuna questione personale» LA verità è che «le questioni personali attengono ad altro», magistratura o uomini, a seconda del caso. Quel caso, quelle intercettazioni inserite negli atti dell’inchiesta sul Potenza calcio in cui gli investigatori avrebbero individuato un presunto complotto ai danni di Galante e di un suo familiare da parte di alcuni esponenti dei Popolari, tra cui il segretario cittadino Luigi Scaglione (perchè non aveva accettato di aderire ai Po-
polari e lasciare l’Udeur), restano «fuori dalla sfera politica». Non va oltre Galante. Quelle polemiche, oggi che sceglie di aderire ai Popolari, «non c’entrano» con i percorsi di un partito, di una sigla. E Scaglione spiega che «non c’è mai stata una questione personale. La pubblicazione di intercettazioni, del resto, non permette di interpretare i fatti, di cogliere sfumature, contesto, toni».
IL NUOVO riordino scolastico della città di Potenza, inserito in quello regionale che la commissione consiliare di viale Verrastro ha “bocciato”, resta al centro del dibattito. E’ stato il coordinatore delle opposizioni, Giuseppe Molinari, a chiederne notizia, ieri, in consiglio comunale. Viste le polemiche sorte, propone «di ripristinare il vecchio piano», quello varato dalla precedente amministrazione e che l’Ufficio scolastico regionale ha poi modificato. Il sindaco Vito Santarsiero ha spiegato «l’equivoco sorto in commissione regionale, legato ai “punti di erogazione” che nel piano cittadino sono 29, ma che, forse per un bisogno di maggiore precisazione nel testo, sembra siano stati percepiti come 31, con un aumento dei punti che avrebbe determinato una riduzione dei punti negli altri territori Giuseppe Molinari, della regione. Situazione che coordinatore dell’opposizione non è reale e che, dopo un chiarimento istituzionale già avvenuto, sono sicuro, tornerà nel giusto tragitto di discussione». Ma Molinari non demorde riprendendo anche le critiche «che persistono» sul nuovo assetto da parte del sindacato: meglio - spiega - riprendere la soluzione precedente. Sul tema interviene anche l’ex assessore alla Pubblica istruzione. Giuseppe Messina, che riprende la posizione espressa dalla Consulta cittadina sulla scuola: vista la Giuseppe Messina, ex sentenza della Corte costitu- assessore all’istruzione zionale, seguita a un ricorso di alcune regioni, Basilicata compresa, che attesta in capo agli enti locali la delega alla organizzazione, l’invito è a riprendere il piano scolastico approvato dalla Regione nel marzo scorso, prima che l’Usr ne «intaccasse» principi e struttura. s.l.
Box auto a Poggio Tre Galli: «semplice assenso preliminare»
«Disponibili al dialogo» Richiesta di una zona alternativa, rischi di una sospensione SU quei volantini che avevano «allarmato» i cittadini di Poggio Tre Galli, in cui un privato invitava a prenotare box auto che sarebbero stati realizzati nei “quadrati”(i cortili di alcuni palazzi della zona bassa del rione), di dubbi ne erano sorti un bel po’, anche a due consiglieri comunali (Rocco Fiore, Pd, e Giuseppe Molinari, coordinatore dell’opposizione) che ieri, in aula, hannodiscusso delleinterrogazioni presentate sull’argomento. Ma quanto è avanti, se esiste, l’iter autorizzativo per il progetto? E’ stato l’assessore alla Viabilità, Pietro Campagna, a spiegare che al momento si tratta di una semplice autorizzazione preliminare e che il progetto è in fase di valutazione. «Manullatoglieche delcasosicontinui discutere, anche incontrando cittadini e comitato di quartiere». I piazzali Vilnius, Budapest Zagabria e Sofia «sono gli unici spazi a verde presenti nei suddetti piazzali curati, da circa trenta anni, a cure e spese dei cittadini del rione che, auto-tassandosi, garantiscono la manutenzione di tali giardinetti utilizzati dai bambini per svago e gioco, dagli anziani e dai nu-
merosi abitanti del rione». L’intervento è inseritonell’iter di realizzazione previsto dalla normativa Tognoli (in cambio di suolo pubblico e alcuni oneri concessori, i privati possono realizzare boxauto). Fiore ha ripreso le «numerose preoccupazioni e i fraintendimenti nel popoloso rione» invitando a chiarire anche per «salvaguardare l’immagine del Comune di Potenza cui spetta, in maniera esclusiva e discrezionale, tutto l’iter autorizzativo». Ora, per quanto riguarda la locandine, «l’amministrazione non c’entra», precisa l’assessore (ipotizza che forse, così, il privato a provato a sondare il bisogno del rione). L’iter, ha ribadito, è infatti ancora «all’atto di assenso preliminare, ma l’iter istruttorioèancora incorso e nessunaautorizzazione finale, né permessi a costruire specifici sono mai stati rilasciati». Così, se da un lato Fiore ha ricordato che è indubbia la necessità di spazi da adibire a parcheggio nel popoloso rione, sa che «di zone idonee ce ne sarebbero altre, per progettare interventi analoghi preservando gli unici giardinetti esistenti a servizio delle cooperative e che meriterebbero, invece, una ri-
qualificazione». Quei piazzali erano stati dati in concessione per 99 anni alle cooperative chevi si affacciano. «Ma poi sono state dichiarate di nuovo area pubblica con una delibera di consiglio comunale dello scorso aprile, che ha dichiarato decaduta la concessione - ha spiegato Molinari - Il problema però resta ampio. Se una prima, per quanto preliminare, autorizzazione è stata concessa, a provare a bloccare l’iter il rischio è di vedersi opporre un ricorso dal privato». «Non si tratterebbe - assicura Campagna - di parcheggi multipiano, ma di un piano interrato, con l’obbligo, per il privato, di sistemare la superficie in modo attrezzato per la comunità». Quanto allo stato dei luoghi, non è proprio attualmente adeguato. E il problema dei parcheggi è reale, tanto che è stato impossibili ripristinare le vecchie fermate autobus perché i pullman urbani - e spiega di aver testato di persona con un sopralluogo con al navetta istituita per l’apertura delle scale mobili Santa Lucia - non possono accedere ai piazzali del rione perchè le automobili, parcheggiate sempre in modo disordinato, ne rendono possibile l’accesso».
Una veduta di Poggio Tre Galli
Sul tema interviene anche il presidente del comitato di quartiere di Poggio Tre Galli, Vincenzo Iacovino, che spiega di non condividere il progetto, nè la risposta fornita dall’amministrazione alle due interrogazioni. Il primo dubbio nasce proprio nella lettura della delibera di consiglio comunale richiamata: «L’area individuata per la realizzazione dei box auto da concedere con diritto di superfice, è identificata con dati catastali che molto probabilmente si riferiscono alla richiesta dei residenti di una cooperativa» al confine con rione Cocuzzo. L’invito di Iacovino è «a ricorrere al decreto interministeriale del 2 aprile 1968, tutt’ora valido e non certamente che le concessioni con diritto di superfice ai privati». s.l.
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Potenza
Grande partecipazione di potentini all’evento per la vicinanza del capoluogo campano
Mirjana: 6 pullman per Napoli Medjugorje: la donna oggi avrà il suo incontro mensile con la Madonna PREGARE. Per la famiglia, il lavoro, la comunità. Per quelli che credono, che crederanno o non crederanno mai. È con questo spirito che molti fedeli potentini si recheranno oggi a Napoli per incontrare una delle sei veggenti della Madonna di Medjugorje, Mirjana Dragicevic. È dal 2 agosto del 1978 che Maria le appare regolarmente il secondo giorno di ogni mese. E il 2 febbraio di ogni anno, raggiunge una parte del mondo per dare la possibilità anche a chi non è nelle condizioni di raggiungere il paesino croato-meta di numerosi pellegrinaggi- di assistere «a questo importante evento». Non parlano di miracoli, i fedeli potentini intervistati. «Non siamo una banda di scalmanati e di fanatici - dice uno di loro - il motivo principale della partenza è la preghiera». L'arrivo della Madonna a Napoli, località così facile da raggiungere, viene sentita come una «grazia». Tra le migliaia di “medjugoriani” previsti in arrivo a Napoli,ci sarebbe, quindi, anche un folto gruppo di lucani. Solo da Potenza, pare siano stati riempiti più di sei pullman. A dirlo sono i componenti di alcuni gruppi di preghiera da cui è partita l'iniziativa. I partecipanti sono soprattutto fedeli che in passato hanno già fatto visita alla Madonna di Medjugorie. C'è chi organizza pellegrinaggi da alcuni anni ormai, e chi proprio a Medjugorie ha riacquistato la fede. «E’ stata una chiamata - afferma uno dei testimoni perché una delle maggiori grazie concesse dalla Madonna è proprio IL DEPUTATO del Pdl, Vincenzo Taddei, ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia Alfano, sollecitando la risoluzione delle attuali problematiche degli agenti di polizia penitenziaria di Potenza, che lamentano le carenze della struttura nella quale operano. «Già in passato ha detto Taddei - il Pdl ha sollevato la problematica, esprimendo solidarietà agli agenti lucani ed impegnandosi per una rapida soluzione. Ebbene il Pdl ha mantenuto i suoi impegni. E’solo il primo atto perche il Pdl non lascerà soli gli agenti». «Il Pdl - commenta anche Gianni Rosa - è nato per es-
Mirjana Dragicevic, una delle sei veggenti della Madonna di Medjugorje
quella della vocazione. Quando mi sono recata lì per la prima volta racconta - non sapevo nemmeno di queste apparizioni ed è stato proprio in quella occasione che ho ricevuto la grazia della vocazione». È la fede, in sostanza, che spinge ad andare a Napoli oggi. «E’ la Madonna che chiama. È un'emozione che se non si vive in prima persona, non si può descrivere». Diversi quelli che hanno solo sentito parlare della “regina della pace”, come vene chiamata la Madonna di Medjugorje, e che approfittano della sua venuta, per farne diretta conoscenza. L'arrivo al Palavesuvio di Ponticelli, è previsto intorno alle 6 per la recita del rosario, in attesa della santa messa celebrata alle 7. Canti e adorazioni prepareranno i fedeli all'atteso momento di preghiera
insieme a questa “ambasciatrice mariana” che, in ginocchio, avvolta in un clima di silenzio e raccoglimento, ascolterà il messaggio della Santa Vergine. Tra i prossimi appuntamenti di questi gruppi di preghiera dediti all'approfondimento e all'adorazione della Vergine, c'è il Festival internazionale dei giovani, sempre a Medjugorje. «L'anno scorso - racconta la rappresentante di uno di questi gruppi - con me partirono più di 150 ragazzida Potenzaetanti altrigiovani, provenienti da tutta la Basilicata, incontrammo sul posto». Non è la prima volta che Mirjana, 44 anni, sposata, due figli, viene a Napoli, ma è la prima volta che sceglie questa città per il suo incontro con la «Regina della Pace». Anna Martino
Difesa della vita Due iniziative DUE iniziative sono state organizzate dal Movimento per la Vita Italiano e il Centro di aiuto alla Vita. Si tratta di due onlus che si occupano delle problematiche inerenti l'accoglienza e la difesa della vita a partire dal concepimento: il Movimento cura gli aspetti culturali e medico-scientifici mentre il Centro, parallelamente, offre sostegno alle madri in difficoltà. Come ogni anno, in collaborazione con l'Ufficio di pastorale familiare della Diocesi, si realizzeranno una serie di iniziative. Quest’anno le iniziative promosse sono: il 7 febbraio “Giornata per la Vita” Veglia di preghiera presso la Chiesa di S. Maria del Sepolcro Potenza ore 20. Il 12 febbraio alle 18 presso il Cineteatro dell'Istituto Principe di Piemonte Convegno di bioetica “L'embrione, uno di noi: la dignità della persona umana nel grembo materno” con la partecipazione di Giuseppe Noia, docente di Medicina prenatale e responsabile del Centro di diagnosi e terapia fetale dell'Università cattolica del S. Cuore di Roma - Policlinico Gemelli e Vito Aicale, medico ginecologo presso l'Ospedale S. Maria delle Grazie di Matera. Il 20 e il 27 febbraio, infine, è prevista la mostra sul tema della vita prenatale “Un grande sì alla vita”, allestita presso l'atrio del Palazzo di Città in Piazza Matteotti, con visite guidate dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.
La polizia penitenziaria lamenta gravi carenze
Carcere, interrogazione di Taddei al ministro Alfano sere il partito del fare, delle risposte concrete e grazie alla nostra praticità e capacità di essere vicini ai problemi reali del Paese, oggi siamo al governo nazionale e nella maggior parte delle regioni italiane. Manteniamo i nostri impegni e risolviamo i problemi dei cittadini, questo lo facciamo anche qui in Basilicata, pur
essendo ancora minoranza in consiglio regionale. Il 30 novembre 2009, la delegazione del Pdl-Basilicata si è recata alla manifestazione indetta dagli agenti di polizia penitenziaria, stato di agitazione indetto per denunciare le carenze della struttura costruita nel 1958 ed ormai obsoleta, e sull'organizzazione del la-
voro e dell'esiguità di risorse umane, specie nel settore femminile ove sono presenti le maggiori criticità. Inoltre la città di Potenza è anche sede di Corte di appello, e la casa circondariale di Potenza in Basilicata è l'unica struttura con la sezione femminile; ne conseguono, quindi, ulteriori aggravi sui carichi di lavoro degli
agenti in organico, dovuti allo spostamento ed alla relativa scorta e sorveglianza dei detenuti in giudizio, con evidente disparità di personale tra i due generi maschile e femminile con carenza di quello femminile. Dopo aver espresso la solidarietà agli agenti lucani, assieme alla promessa che il Pdl sarebbe intervenuto per trovare una soluzione ai problemi, la delegazione ha avuto un colloquio con Michele Ferrandina sulle cause che hanno portato allo stato di agitazione. Agli agenti di polizia penitenziaria e ai lavoratori della Casa Circondariale dico che il Pdl ha mantenuto l'impegno».
Tutto nel nome della deontologia L’esperienza unita all’entusiasmo fatto riferimento ai momenti di maggiore fibrillazione della storia giudiziaria degli ultimi anni come se solo i membri del consiglio in carica fossero in grado di affrontarli ove dovessero ripetersi in futuro. Ma perché? In maniera molto sommessa ritengo che anche la lista concorrente, capeggiata dall'avvocato Enzo Sarli, e io stesso che ne faccio parte saremmo ugualmente in condizione di affrontare tali eccezionali evenienze. Ma aldilà del rinnovamento in seno al consiglio dell'Ordine, che alla fine potrà verificarsi o meno, secondo quanto decideranno a breve gli stessi iscritti chiamati al voto, la prospettiva dovrebbe essere tutt'altra. Riguardo a quello che è stato, oltre al plauso unanime per l'intervento del Procuratore generale sua eccellenza Vincenzo Tufano durante la cerimonia per l'inaugurazione dell'anno giudiziario, ogni commento appare irrilevante. Resta l'augurio che ritorni la serenità ed episodi del genere non si verifichino mai più. Leo Chiriaco
“LA NECESSITÀ di una cultura della giurisdizione” per ripartire dopo l’esperienza di un’intera comunità additata per anni come esempio di “una giustizia addomesticata ad uso di comitati d’affari, di cabine di regia, di oscure consorterie di cupole ed altre fantasie del genere”. Perché il riferimento al discorso di sua eccellenza il Procuratore generale Vincenzo Tufano a cavallo delle votazioni per l’elezione del consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Potenza, se non per ricordare che tra gli esposti alla “colonna infame di una ostinata vis accusatoria” ci sono stati numerosi appartenenti all’ordine forense che, dopo grandi sacrifici, rinunce, e mortificazioni hanno visto spazzate via le infamie sollevate contro di loro. Quello che è trascorso è stato un periodo in cui in dispregio di qualsiasi norma costituzionale e procedurale moltissimi avvocati, ivi compreso il sottoscritto, sono stati sottoposti ad intercettazioni telefoniche mentre esercitavano il loro ministero difensivo. Tali soprusi e ingiustizie sono state superate grazie alla compat-
C’è una sede dell’anagrafe NEL rione di Macchia Romana (via Giovanni XXIII, 43) c’è una sezione dell'anagrafe comunale in cui è possibile eseguire le seguenti procedure nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì mattina dalle 9 alle 12, nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 16 alle 18. E’ possibile fare l’iscrizione anagrafica per provenienza da altro comune o per gli stranieri; cambio abitazione; autentiche di firma su deleghe e dichiarazioni sostitutive; autentiche di firma su vendita veicoli; modulistica per prestazioni sociali e autocertificazioni; rilascio del solo certificato: stato di famiglia uso assegni familiari.
ENTE FIERA
La terza edizione di BtoBe LA Scai Comunicazione di Potenza organizza, dal 21 al 23 maggio 2010, presso l’Ente Fiera di Basilicata a Tito la terza edizione di BtoBe, il Salone dedicato alle imprese che operano nel settore del business to business. La terza edizione coinvolgerà un numero maggiore di espositori locali e nazionali che saranno distribuiti all’interno della struttura per aree tematiche. Saranno organizzati, infatti, dei Saloni per ogni categoria rappresentata, in modo tale da permettere ai visitatori di seguire un percorso ben specifico e non troppo dispersivo.
PIANO SPORT
Domani consiglio provinciale
ORDINE DEGLI AVVOCATI
ABBANDONARE le vesti del “burocrate irreprensibile geloso dei suoi privilegi”, e diventare realmente un'istituzione a servizio degli iscritti e soprattutto dei più giovani, ma solo in quanto meno esperti e parte debole della categoria. Questo è l'orizzonte che dovrebbe assumere il nuovo consiglio dell'Ordine. Il nostro auspicio, mio e dei candidati della lista capeggiata dall'avvocato Enzo Sarli, più tutti quelli che hanno appoggiato il progetto esprimendo un voto di preferenza al primo turno delle elezioni, è che varcando la soglia dell'Ordine gli avvocati si sentano a casa propria in un luogo che li accolga e non li respinga, e che abbiano l'opportunità di discutere con chi li rappresenta, ma soprattutto sappia e abbia voglia di dispensare consigli utili per la professione, ma allo stesso tempo impartire regole, nel rispetto della nostra deontologia e della legge. Questa soltanto è l'idea di fondo che ci motiva. Il presidente uscente dell'Ordine, l'avvocato Michele Valente, ha
BREVI MACCHIA ROMANA
tezza della classe forense e alla riconosciuta esperienza di quei colleghi, componenti dei consigli dell’Ordine del distretto e degli altri organi istituzionali che hanno saputo guidare la protesta e mantenerla nei limiti della correttezza e della legalità. L’esperienza dei componenti del consiglio dell’Ordine, specialmente negli ultimi due o tre anni, ha consentito di continuare a mantenere un saldo rapporto di stima e collaborazione con la quasi totalità della magistratura e sicuramente consentirà, come auspicato sia da sua eccellenza il presidente della Corte d’Appello Ettore Ferrara e sia dal procuratore generale Vincenzo Tufano, che tali leali rapporti proseguano per il futuro. Ma per ottenere ciò sarà necessaria e indispensabile la pacata esperienza degli anziani consiglieri uscenti, e l’entusiasmo dei giovani componenti della lista capeggiata dal presidente Michele Valente. Non c’è nessuna volontà di restare ancorati al passato, ma la piena consapevolezza che per affrontare il futuro saranno necessarie entrambe. Nicola Roccanova
E’ CONVOCATO domani in seduta ordinaria, alle 10.30 nell’aula consiliare di piazza Mario Pagano, il consiglio provinciale di Potenza. In discussione il Piano provinciale per lo sport e il programma Elisaprogetto Scacco (Sistema cooperazione applicata catasto Comuni). Si esamineranno anche due ordini del giorno: uno presentato dai capigruppo Biagio Costanzo (Fdc) e Michele Destino (Pdl) sulla paventata chiusura dei tribunali di Melfi e Lagonegro; l’altro presentato da Destino e altri consiglieri sulla vertenza Tributi Italia Spa.
DIBATTITO
Don Merola discute di legalità E’ PREVISTO per venerdì prossimo l’incontro “Semi di legalità”. All’incontro - ore 18, teatro Stabile - parteciperà anche don Luigi Merola.
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Potenza 19
Martedì 2 febbraio 2010
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Martedì 2 febbraio 2010
Da giovedì la pista di ghiaccio a piazza Prefettura
Al teatro Stabile “L’anno in cui i miei genitori andarono in vacanza”
La consapevolezza per i giovani c’è sempre un luogo per migliorarsi
Al teatro Do Bosco di scena Raul Cremona
SARÀ inaugurata giovedì prossimo, 4 febbraio, alle 17, la pista di ghiaccio a piazza Prefettura. L’iniziativa è del Comune di Potenza, assessorato allo sport e si protrarrà fino al 14 marzo. Il villaggio Park Ice prevede una pista di ghiaccio all’aperto 20x30 metri, una piccola scenografia e il servizio noleggio pattini. La pista sarà gestita dalla associazione Ice Park che allestisce questo tipo di impianti e sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 24. Il costo del noleggio pattini è di 6 euro per singolo ingresso. Per le scolaresche la possibilità di usufruire del noleggio di pattini gratuito durante le ore di educazione fisica o durante le gite scolastiche.
NELL’ ambito della rassegna “Altricinemapossibile”sarà proiettato questa sera, alle 21, nel teatro Stabile “L'anno in cui i miei genitori andarono in vacanza” di Cao Hamburger. Una soria ambientata nel Brasile del 1970. Il mondo è in subbuglio per la guerra in Vietnam e la crescente ondata dittatoriale nei paesi del Sud America, ma per il dodicenne Mauro l'unica preoccupazione è la nazionale di calcio brasiliana che sta per affrontare la finale dei mondiali di calcio in Messico contro l'Italia che le varrebbe la terza stella sulla maglia. Improvvisamente i suoi genitori, militanti di sinistra, sono costretti a fuggire a causa delle loro idee politiche.
DOMANI l’Istituto tecnico commerciale e per programmatori “ Francesco Saverio Nitti”, alle 11, presso l’aula magna dell’istituto ha organizzato una giornata di dibattito “C’è sempre un luogo per migliorarsi”. Ad aprire i lavori la professoressa Vincenza Annunziata, poi il saluto della dirigente scolastica Caterina Perta. Si susseguiranno relazioni e interventi sull’esperienza messa in piedi dagli studenti. Cultura, artigianato, piccole realtà produttive: ecco gli spazi in cui i giovani possono trovare le ragioni e le opportunità di sbocco. Annalucia Coviello referente del progetto, chiuderà i lavori. Sono previsti interventi di rappresentanti istituzionali.
DOMANI sera, nell’abito della rassegna “Comic festival”, sul palco del teatro Don Bosco, con sipario alle 21, si esibirà Raul Cremona non il suo “Hocus molto pocus”. Magia, prestigiazione, gag, musica, macchiette, sono le dominanti di questo lavoro che vede accanto a Raul Cremona il pianista Lele Micò e l’attore comico Felipe. Protagonisti sulla scena sono i personaggi che ritornano dai ricordi di un’infanzia spesa fra una partita di calcio e una serata al cinema dell’oratorio, dove venivano proiettati quei film che hanno influenzato fortemente Raul Cremona. Da queste passioni infantili nascono Jacopo Ortis, ma anche Silvano il Mago di Milano
L’IDEA
AL CINEMA
PROGETTO DELL’ACTA RIVOLTO AI PROPRIETARI DEI CANI
Ora c’è davvero bisogno di “non lasciare traccia”
Canaletto I residenti spargono il sale
NON lasciare traccia del mio passaggio! E' questo il titolo della nuova campagna di sensibilizzazione portata avanti dall'Acta (Azienda comunale tutela ambientale ) di Potenza. La presentazione dell'iniziativa è avvenuta ieri mattina, durante una conferenza stampa presso la sede di via Lacava a Potenza. Presenti il presidente dell'Acta, Domenico Iacobuzio, il responsabile ufficio comunicazione e relazione esterna Enzo Fierro, il componente del consiglio d'amministrazione, Luciano Petrullo, l'assessore comunale all'Ambiente Nicola Lovallo e il neo direttore dell'organo comunale Marcello Tricarico. Si tratta in sostanza di una campagna di sensibilizzazione promossa da Acta Spa rivoltaai proprietaridi canidella città di Potenza. Con questa iniziativa l'Acta intende arginare il problema del frequente abbandono su suolo pubblico delle deiezioni canine che comporta un notevole peggioramento dell'ambiente e dell'habitat urbano. Con piccoli ma importanti gesti quotidiani, affidati alla sensibilità dei possessori di cani a cui si rivolge nello specifico l'iniziativa, si può contribuire adevitare taleincrescioso e incivile spettacolo con la semplice rimozione degli escrementi con attrezzature adatte a tale scopo. La campagna avviene mediante l'ausilio di personale preposto che distribuirà ai conduttori di cani nelle zone in cui si è riscontrata maggiore presenza di deiezioni canine, un volantino-invito contenente le modalità per adempiere alle regole e alle disposizioni in materia di rimozione dei feti fisiologici. Le zone interessate al progetto sono quelle del centro storico, via Mazzini, via del Popolo, Montereale, viale Dante e Poggio tre Galli. Il periodo di svolgimento dell'iniziativa è quello
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Baciami ancora 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Cuccioli 16.30 - 18.45 Io, loro e Lara 21 Sala 3 Tra le nuvole 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Alvin Superstar 2 17 - 19 - 21 Sala 5 Avatar - 2 D 18 - 21 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Nine 18 - 20.15 - 22.30
L’archivio segreto di Lapenna
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960
di febbraio-marzo. In sotanza nelle zone interessate i proprietari di cani dovranno acquistare i kit contenenti palette e mazze del costo di cinquanta centesimi, situati nei distributori automatici di kit igienici. Le strutture sono state istallate già a piazza Crispi, via due Torri, via di Giura, Corso Umberto, via Mazzini, via Torraca, piazza don Bosco e Parco Aurora. Di prossima istallazione presso piazza XVIII Agosto, corso XVIII Agosto, piazza Pisani, piazza Martiri Lucani, piazza Beato Bonaventura, via Mazzini, viale Dante e presso la piazza di Francioso. Comune e Acta si sono impegnate a garantire la pulizia delle strade mediante la presenza di un ispettore ambientale, figura simile a quella del vigileurbano chesegnaleràle
infrazioni a carico dei proprietari, avendo potere sanzionatorio sui medesimi. Previste zone di sgambettamento degli animali che potranno cammiare in aree appositamente messe a disposizione dall'Acta. Anche nelle zone in questione è prevista la presenza dell'ispettore ambientale che avrà potere sanzionatorio sui padroni. Iacobuzio e Lovallo hanno evidenziato congiuntamente: «Abbiamo preso a cuore i problemi legati alle deiezioni canine. Serve un maggiore senso di responsabilità da parte dei proprietari. Siamo convinti di poter ottenere risultati importanti. L'ambiente merita rispetto». I proprietari di cani sono avvertiti, niente scherzi. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Cane con padrone. A sinistra un momento della presentazione del progetto. In basso il kit per i proprietari dei cani (foto Andrea Mattiacci)
Clara Marinaccio per i suoi 7 anni. Ha festeggiato con i compagni della scuola primaria. Nella foto ripresa con Paola, una delle compagne preferite.
al piccolo NICOLÒ i genitori, i nonni, gli zii augurano di rimanere sempre vivace, pieno di vita, vispo come un grillo
Questo bellissimo angioletto si chiama Emanuela ed è venuta giù dal cielo per la gioia di mamma Ana e papà Teo. Un augurio di cuore da Marianna e Gianluca
La famosa trasmissione cinematografica Rai, Cinematografo, ha congedato i suoi telespettatori con un interrogativo questo sabato: era necessario o no il sequel di Muccino “Baciami ancora”? Girata la domanda ad alcuni spettatori potentini, i pareri si dividono. Da un lato ci sono i cinefili che, non avendo gradito nemmeno “L'ultimo bacio”, lesinano apprezzamenti anche su “Baciami ancora”, forse di più. Perché se la prima opera poteva considerarsi innovativa per i linguaggi usati all'epoca a livello nazionale, riprendendo un po' le “serie americane” nel montaggio e nella narrazione, quelli stessi linguaggi, a dieci anni di distanza, appaiono obsoleti e noiosi, da fiction nazional popolare. Poi ci sono i nostalgici, affezionati ai personaggi e alle loro evoluzioni, rimasti delusi dalla sostituzione della Mezzogiorno con la Puccini. Inguaribili romantici, non sono andati oltre l'atmosfera da melò. Infine, ci sono i cultori dell'ultimo Muccino, quello di “Alla ricerca della felicità” e “Sette anime”, rimasti interdetti da un film considerato troppo lontano dalla realtà per voler raccontare le storie d'amore di un gruppo di quarantenni. Tuttavia, nel complesso, il film è piaciuto tanto da piazzarsi ai primi posti di una classifica rimasta tutto sommato invariata rispetto alla scorsa settimana. Avatar continua a incrementare il box office potentino, come nel resto d'Italia. A fronte di una offerta cinematografica piuttosto scarna, il pubblico attende con trepidazione le prossime uscite. Pur promettendo bene Amabili resti, le maggiori richieste arrivano al centralino dei nostri cinema per informazioni sull'horror che ha seminato terrore negli Stati Uniti, Paranormal Activiti.I
Avatar - Visione in 3D 17.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Baciami ancora 21
Baciami ancora DIECI anni dopo “L’ultimo bacio” ecco di nuovo Carlo alle prese con il divorzio da Giulia e i ricordi struggenti di un amore intenso e tormentato. Marco in crisi coniugale, Paolo sempre più fragile e prigioniero di sentimenti furiosi e sensi di colpa verso il padre morto. Adriano che ritorna a Roma e Alberto eterno insoddisfatto
Tra le nuvole RYAN è sempre stato soddisfatto della sua libertà, vissuta fra i vari aeroporti, alberghi e automobili in affitto d'America. Tutto ciò di cui ha bisogno entra comodamente in una valigia a rotelle: Ryan è un viaggiatore privilegiato, un membro esclusivo di tutti i programmi "mille miglia" di ogni compagnia aerea. E ora che sta per raggiungere l'ambito obiettivo di 10 milioni di miglia... si rende conto che nulla ha davvero senso.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 2 febbraio 0971/441991
Malvaccaro via Danzi, 29
Numeri utili Carabinieri
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ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel
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PER scongiurare problemi causati dalla presenza di ghiaccio i residenti di contrada Canaletto si sono rimboccati le maniche e hanno provveduto a spargere sale lungo le strade della contrada potentina. A rivelarlo è stato Rocco Summa, consigliere comunale dei DeC. «Negli anni scorsi - ha fatto sapere l’esponente politico dei Dec - le aree rurali del Potentino hanno subito non pochi disagi dovuti alle prime nevicate e ai primi freddi». Quest'anno i cittadini hanno voluto «operare sul fronte della prevenzione, rendendoci protagonisti attivi di una piccola grande azione». E così il consigliere Rocco Summa ha fatto richiesta all'Acta di una fornitura di sale, ricevendo l'immediata disponibilità dell'azienda comunale per la tutela ambientale. Unavoltaottenuto ilsalegli abitanti di contrada Canaletto, dopo essersi divisi in squadre, «si sono preoccupati di operare con un'azione di primo intervento, spargendo il sale sui punti più critici delle strade, laddove neve - ma soprattutto ghiaccio - potevano creare pericoli per automobilisti e pedoni». L’operazione spargimento sale «è perfettamente riuscita - ha spiegato il consigliere comunale - e non ci sono stati incidenti, né problemi. Questo significa che quando c'è la collaborazione tra gli enti pubblici e la popolazione, ma anche una buona dose di buona volontà da parte dei cittadini, si può operare in modo positivo e propositivo, abbandonando le lamentazioni per dedicarsi ai fatti concreti». Quanto fatto a contrada Canaletto «è una bella testimonianza da parte di una comunità che dà sempre testimonianza di coesione e di aggregazione, non solo in occasione di eventi ludici e festivi, ma anche per azioni di utilità sociale».
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Agenda
Martedì 2 febbraio 2010
APPUNTAMENTI
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Avigliano: in via Guido Rossa l’impianto rimesso a nuovo
Dopo la denuncia del Quotidiano
La tensostruttura torna a disposizione dello sport
Zaccagnino: «Inefficienza polizia provinciale»
AVIGLIANO - Quattro mesi dopo riecco la Tensostruttura. Rinnovata, migliorata nelle strutture e nei servizi, l'impianto di via Guido Rossa torna a disposizione delle società sportive e dei privati Maquillage necessario, dopo tanti anni di utilizzo di quella che, a tutt'oggi, resta l'unica struttura coperta utilizzabile per la pratica sportiva ad Avigliano, e che restituisce alla collettività un impianto rimodernato, con un fondo tutto nuovo, bagni finalmente adeguati e utilizzabili anche dai portatori di handicap, quegli spogliatoi che fino ad oggi erano stati oggetto dei desideri degli utilizzatori del tendone, e l'eliminazione del pericoloso basamento in cemento. «E' il primo tassello - sottolinea il vice sindaco di Avigliano Donato Marino - di una serie di strutture che vanno a potenziare la dotazione a disposizione della nostra comunità e che si arricchirà nelle prossime settimane con l'inaugurazione della biblio-mediateca e del Centro Polivalente. L'amministrazione continua a puntare sullo sport come elemento di socializzazione, ma anche come ingrediente fondamentale per il control-
L’interno della tensostruttura
lo, di cui tanto bisogno c'è nella nostra comunità, dei fenomeni di devianza». Un traguardo importante per l'amministrazione comunale - aggiunge l'assessore allo Sport Antonio Pace - convinta che lo sport abbia una grande rilevanza sociale e un ruolo determinante nel forgiare l'identità degli individui. Promuovere il valore dell'autodisciplina, della stima di sé e dello sforzo che lo sport alimenta, aiuta i
giovani a riconoscere le proprie capacità e i propri limiti, li allena a superare le difficoltà alle quali sono chiamati e li motiva al raggiungimento dei propri obiettivi. Attraverso i valori della solidarietà e del rispetto degli altri, lo sport contribuisce a educare i giovani alla socializzazione e alla coesione sociale, e li prepara a un'attiva partecipazione alla vita pubblica». Primi a saggiare il nuovo fondo della Tenso-
struttura i tennisti. E le loro impressioni vanno in direzioni diverse. «La struttura è senz'altro idonea alla pratica di diverse discipline - sostiene Francesco Giordano - la superficie è particolare e provoca un rimbalzo della palla un po' diverso, cui bisognerà abituarsi». «Non è una struttura propriamente adatta per il tennis - dice al contrario Walter Nardozza - ma nel complesso il fondo sembra discretamente buono, e con il tempo dovrebbe assestarsi». Ma c'è, nel momento della festa, una nota polemica. La solleva Mario Romaniello, dirigente del Tennis Garden, società che gestirà l'impianto: «Dobbiamo ringraziare - afferma - l'amministrazione comunale per l'impegno nella messa a nuovo della struttura e l'Ufficio Tecnico aver realizzato nel più breve tempo possibile i lavori. Dobbiamo però sottolineare la superficialità dell'assessore di competenza nel gestire i meccanismi di coinvolgimento delle associazioni sportive presenti sul territorio e per il totale disinteresse mostrato durante tutto il periodo antecedente ai lavori». Giancarlo Tedeschi
Prevista un’escursione nell’area per l’osservazione della fauna
Oggi all’Oasi del Pantano la “Giornata delle zone umide” PIGNOLA - “La diversità culturale e biologica delle zone umide”. Questo il tema della “Giornata Mondiale delle Zone Umide”, fissata per oggi in tutte le aree Ramsar. Le zone umide regolano e mitigano gli impatti dei cambiamenti climatici, immagazzinando il 35% del carbonio terrestre globale e per questo vanno difese e tutelate con tutti gli strumenti a disposizione. In tale occasione l'Oasi Wwf del Lago Pantano di Pignola (una delle poche aree Ramsar del Sud Italia), si è impegnato a intraprendere, come di consueto, una iniziativa tesa a sottolineare i benefici derivanti dalla corretta gestione delle zone umide, con particolare riguardo alla protezione
e alla valorizzazione della biodiversità. La giornata prevede una escursione all'interno dell'oasi per vedere e "vivere" una zona umida in inverno, camminando nella nebbia apprezzando i profumi della terra e soprattutto ammirando la notevole varietà di animali migratori svernanti presenti in questa splendida riserva naturale. Come sempre si potrà usufruire di attrezzature specifiche (cannocchiali, binocoli..) e della presenza delle guide della riserva e del Cras della Provincia di Potenza. La Convenzione internazionale relativa alle Zone Umide di importanza internazionale, soprattutto come ha-
bitat degli uccelli acquatici, meglio nota come Convenzione di Ramsar, fu firmata appunto Ramsar in Iran il 2 febbraio 1971 da un gruppo di Paesi, istituzioni scientifiche e organizzazioni internazionali partecipanti alla Conferenza internazionale sulle zone umide e gli uccelli acquatici. La Convenzione rappresenta il primo vero trattato intergovernativo con scopo globale, nella sua accezione più moderna, riguardante la conservazione e la gestione degli ecosistemi naturali. Presso il Centro visite documentari e filmati lasciandosi avvolgere dal calore del camino e sorseggiando tisane e cioccolate calde.
Rifiuti lungo le strade
AVIGLIANO - Rifiuti lungo le strade. Cumuli di materiale speciale e pericoloso: vernici, pneumatici, lubrificanti per auto. Spesso si trova di tutto in alcune aree di periferia, dove sorgono cassonetti dell’immondizia invasi da materiale di risulta e ingombranti. Una denuncia dei giorni scorsi che documentava lo stato di degrado di alcune aree tra Avigliano, Ruoti e Potenza è stata raccolta da Renato Zaccagnino, esponente del circolo Nuova Italia, intervenuto con una nota nella quale prende posizioni circa le discariche di “prossimità” e accusando il disimpegno al riguardo della Polizia provinciale. «I siti denunciati dall’articolo nei giorni scorsi - ha fatto sapere Zaccagnino si trovano tutti sul limite di confine tra più comuni. Questo fatto deve far riflettere sulla inefficienza della Polizia provinciale, organo preposto al controllo soprattutto dove il confine è definito da una strada di competenza Provinciale». A parere dell’esponente di Nuova Italia, «un altro aspetto, simile alla proposta che in passato avevamo fatto all’amministrazione comunale di Avigliano, ha attirato la nostra attenzione: cioè quello di emettere un’ordinanza in cui si ob-
bligava i privati cittadini proprietari di terreni, giardini, aree in disuso di provvedere alla bonifica contemporaneamente al periodo in cui l’amministrazione Comunale iniziava a bonificare le aree di sua proprietà». Una proposta, questa, che «riteniamo debba essere adottato dalla Provincia nel rivolgersi ai comuni, obbligando loro di equipararsi ai municipi limitrofi che con grandi sforzi economici cercano di trasmettere ai cittadini la cultura della tutele dell’ambiente e il raggiungimento del 50% nella raccolta differenziata, potendo così in futuro far pagare meno la tassa sui rifiuti ai cittadini». g. sil.
L’INTERVENTO UN “Polo fieristico” moderno ed efficiente rappresenta uno strumento indispensabile per promuovere il territorio e rilanciare l'economia di una regione che vuole uscire dall'anonimato e, grazie al protagonismo dei privati investitori, si candida ad essere “laboratorio”e “modello” di sviluppo per l'intero Meridione. L'Efab ha iniziato ormai da oltre un decennio la sua attività e oggi vede finalmente concretizzarsi una straordinaria opportunità, un obiettivo da raggiungere in piena sintonia non solo con il mondo imprenditoriale ma soprattutto con le istituzioni. All'epoca nessuno avrebbe scommesso sul successo dell'iniziativa a causa delle condizioni poco favorevoli per le aziende, per l'assenza
Il sindaco di Tito, Pasquale Scavone, candida la cittadina come “laboratorio”
Un Polo fieristico per rilanciare l’economia di punti di riferimento nel settore, laddove le stesse istituzioni non intravedevano nessuna prospettiva di sviluppo. Anche una proposta di consorzio pubbicoprivato, per limitare queste carenze strutturali non sono bastate per far emergere in tal senso l'iniziativa e così, in questi anni, l'EFAB e le imprese che hanno puntato sulla fiera hanno cercato autonomamente di adeguarsi e mettersi al passo con i tempi, senza l'indispensabile supporto di chi, istituzionalmente, dovrebbe assecondare questi per-
corsi. Da qualche anno a questa parte, però, stiamo assistendo ad un'inversione di tendenza. La globalizzazione, il rischio di scomparsa delle tipicità del territorio e, soprattutto, la grave crisi economica, hanno determinato un cambiamento di mentalità e di strategia per superare l'emergenza. L'occasione propizia per potenziare e rilanciare l'idea del sistema fieristico, oggi, viene dal bando della regione Basilicata dei Piot che prevede il potenziamento dell'offerta turistica locale attraverso la creazione di si-
nergie tra pubblico e privato. La proposta di utilizzare una struttura fieristica efficiente ed adeguata ad erogare servizi coerenti alla crescita economica del comprensori è stata valutata positivamente da più parti,sia tra gli imprenditori che da istituzioni pubbliche. L'amministrazione comunale di Tito, protagonista con altri comuni e partner istituzionali, del Piot “ Monti della Basilicata -Sali al Sud”, ritiene la scelta strategica e funzionale, anche nell'ottica di sviluppo del piano strutturale metropolitano.
Una vera rivoluzione che vede tutti in prima fila e rappresenta una sfida per quanti hanno qualcosa da dire e da fare, ognuno con pari dignità, contribuendo a ridisegnare un futuro meno incerto e più a misura d'uomo. Si è consapevoli che la realizzazione del polo fieristico avrà un'ampia portata che investirà dal punto di vista socio-economico l'intera regione, ad iniziare dal capoluogo e i comuni del suo hinterland. Il “sistema fiera” potrà garantire lo sviluppo delle attività ricettive, turistiche -
alberghiere e dei servizi complementari quali il commercio, l'artigianato artistico, l'agro alimentare e le tante” eccellenze” lucane. Oltre il comune di Tito, a sostenere la proposta progettuale “ Monti della Basilicata -Sali al Sud”, nella quale è inserito il polo fieristico e in cui si lanciano le basi per la realizzazione di un centro di turismo termale di eccellenza, sono coinvolti il comune di Potenza, comuni limitrofi, enti e istituzioni. Un'autentica sfida per l'hinterland potentino che, superando ogni vecchia logica di campanile, punta sul protagonismo delle forze imprenditoriali locali in sintonia con la pianificazione del territorio. Pasquale Scavone sindaco di Tito
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Martedì 2 febbraio 2010
23 Potenza Grazie ai fondi Pois venti Comuni realizzeranno interventi per soggetti svantaggiati
Nuovi centri per l’assistenza E la Provincia si occuperà delle misure per il risparmio energetico POTENZA - Oltre dieci milioni di euro per ristrutturare e creare nuovi centri per la cura, l'assistenza e l'integrazione degli anziani, dei giovani, delle famiglie e degli immigrati. Case di riposo, laboratori nelle scuole, centri socio-ricreativi, asili nido, strutture per il servizio di emergenza 118 sono solo alcuni dei contenitori sui quali si poserà l'intervento finanziario contenuto nel Pois, acronimo che sta per Piano operativo integrato dei servizi in campo socio assistenziale. Venti Comuni da ieri sono “in rete”, come si usa dire in casi di partnership, pronti a realizzare interventi su strutture da destinare a soggetti svantaggiati e alle famiglie. Insieme alla comunità montana Alto Basento, alla Provincia di Potenza e all'azienda sanitariaprovinciale, gli amministratori degli enti locali ieri hanno firmato il Pois, un programma di interventi che nel breve tempo permetterà a ogni comune, alla Provincia e all'Asp di tirare anuovo oammodernare strutture di propria competenza da desinare al settore socio assistenziale. In un comprensorio che va
La mensa di una casa di riposo
da Filiano a Laurenzana, attraversando un vasto territorio che coinvolge i comuni dell'alto Basento e del Camastra, passando per quelli lambiti dal Bradano, sorgeranno laboratori scolastici, palestre, centri di emergenza urgenza e altre strutture che insieme formeranno una rete di servizi integrati a sostegno di una popolazione consistente. «La ricognizione delle strutture e dei fabbisogni dei comuni - ha spiegato il commissario della Comunità
montana Alto Basento, Gerardo Ferretti - aveva individuato interventi per circa 28 milioni di euro, a fronte dei dieci disponibili dai fondi europei. Tuttavia con la misura a nostra disposizione siamo in grado di intervenire sul fabbisogno di tutti gli enti che ci hanno proposto le loro esigenze». Alla base del Pois vi è l'obiettivo di creare strutture multiservizio, non duplicate in più comuni, che siano da sostegno alla prevenzione e alla cura delle persone, inter-
cettando le esigenze non solo delle persone non autosufficienti, ma anche di coloro che conservano ancora buoni livelli di autonomia. Per questosi èpensato allacreazione di centri socio - ricreativi. Lavalorizzazione deglianziani, per esempio, è stata pensata favorendo esperienze di volontariato a carattere intergenerazionale, dove l'anziano, invece che essere considerato un'emergenza potenziale, risulta essere una risorsa per il territorio. Altro tema contenuto nel Pois è quello della sostenibilità economica finanziaria «attraverso investimenti a carattere energetico». In questo senso si inserisce il ruolo della Provincia di Potenza, che ha previsto per le scuole interventi nel campo del risparmio energetico. «Con l'entrata nel tunnel del federalismo fiscale e con la riduzione progressiva dei fondi comunitari - ha commentato Piero Lacorazza, presidente della Provincia - l'impegno a favore dell'energia alternativa permetterà una riduzione dei costi di gestione che si tramuterà in fondi da restituire alle stesse scuole per sostenerle nelle politiche di educazione e formazione». Gianni Sileo
Cancellara Domani la festa in onore del patrono
Fervono i preparativi in onore di San Biagio CANCELLARA - Domani festa patronale in onore di San Biagio. La popolazione è particolarmente legata a questa festività, sia dal punto di vista religioso che gastronomico visto che si tiene anche la “Sagra della salsiccia”. La manifestazione ricorre nel periodo centrale del Carnevale, che costituisce il momento più propizio per divertirsi e gustare la famosa salsiccia preparata per l'occasione. Infatti, nella stessa giornata, si festeggia anche la “Sagra della Salsiccia”, prodotto tipico di questo incantevole borgo alle porte del capoluogo di regione. Il programma della festa è molto variegato e rappresenta un connubio perfetto tra spirito e palato. Nella mattinata è previsto il giro della banda musicale che attraverserà ogni angolo del paese per rallegrare gli
La locandina della festa patronale
animi e richiamare i fedeli alla Santa Messa delle 11 celebrata dal arcivescovo Giovanni Ricchiuti. Successivamente si snoderà, dalla chiesa madre, la solenne processione presenziata dal commissario straordi-
nario Gerardo Quaranta. Nel pomeriggio, come di consuetudine, si celebrerà nuovamente la santa messa, caratterizzata dalla rituale benedizione della gola e dalla distribuzione del pane benedetto. Al termine della suddetta celebrazione sarà possibile visitare una mostra di foto e documenti rievocativa della figura carismatica di don Peppino Libutti, tragicamente scomparso 35 anni fa, allestita presso la sede dell'Unitre. In serata si svolgerà, in piazza Sedile, un intrattenimento musicale che allieterà i presenti; inoltre, sempre in piazza, saranno allestiti degli stand gastronomici presso i quali sarà possibile deliziarsi con la salsiccia locale ed altri prodotti tipici. Al termine della manifestazione, si potrà ammirare uno spettacolo di fuochi pirotecnici, sullo sfondo suggestivo del castello medioevale.
Cancellara, il Pd guarda alle elezioni CANCELLARA - Dopo le dimissioni dei sette consiglieri e la nomina del commissario prefttizio, il Pd di Cancellara ha aperto un'ampia riflessione su quello che da qui e qualche mese l'intera comunità cancellarese dovrà affrontare: le elezioni anticipate. «Chi ha voluto che l'elettorato di Cancellara andasse alle urne prima della scadenza naturale del mandato - si legge in una nota del segretario Carmen Paradiso ha agito non per il bene della comunità cancellarese, ed ha compiuto un gesto sul quale il direttivo di Cancella-
ra ha già espresso ampia condanna». A seguito di un incontro il direttivo del Pd di Cancellara «si è espresso, all'unanimità, sulla volontà di dare continuità all'azione amministrativa fino ad oggi messa in campo e interrotta per cause innaturali, a seguito del gesto irresponsabile di chi, il 12 gennaio scorso, ha rassegnato le dimissioni». Continuità, «sia per completare il lavoro già programmato ed ora bruscamente interrotto» e «sia per riaffermare il progetto politico e sociale condiviso dai cittadini di Cancellara nel 2006».
Una veduta di Cancellara
Il Partito democratico di Cancellara, «con grande senso di responsabilità quale forza plurale e democratica, sarà impegnato - ha proseguito Paradiso - da oggi fino alla data di presentazione delle liste, per la costruzione di un nuovo centro sinistra». Un Partito democratico
«che guarda a tutte le forze politiche del centro sinistra che non si riconoscono nell'antipolitica e che hanno tra i principi fondamentali il progresso, lo sviluppo economico e sociale e la gestione politico-amministrativa della cosa pubblica caratterizzata dalla trasparenza, dalla legalità e dalla correttezza».
Raccolta rifiuti a Satriano Iallorenzi contro sindaco
Cassonetti pieni e rifiuti nel bosco a Satriano
SATRIANO - Il consigliere dell’opposzione, Tonino Iallorenzi, non li lascia scappare un occasione per attaccare l’amministrazione comunale. Amministrazione comunale che, a suoi dire, «continua a presentare una realtà che non esiste». Nello specifico «continua la bufala di dati sulla spazzatura». La raccolta porta a porta praticata a Satriano «è esibita, da alcuni, come esemplare, quando i risultati sotto gli occhi dei cittadini sono quasi fallimentari». La raccolta differenziata «oltre che necessaria ha precisato Iallorenzi - è una risorsa, non solo per l'ambiente, ma anche in termini economici, se tutto segue regole di buon senso e modelli virtuosi utilizzati in contesti dove tale processo è all'avanguardia». Il modello adottato, invece a Satriano «è un guazzabuglio di contraddizioni, improvvisazione e falsi plateali». Contraddizioni, improvvisazioni e falsi che il consigliere comunale di opposizione riassume ponendo alcuni interrogativi. Innanzitutto «come è possibile parlare di raccolta differenziata integrata, se la provincia competente nello smaltimento dei rifiuti differenziati non ha in pratica ancora adottato un piano in tal senso?». Poi «non è prevista la premialità per chi differenzia, in attuazione del decreto Ronchi, ma sono previste sanzioni per i non virtuosi?». Non a caso il costo per l'utenza, «dal 2003 è, o non è aumentato in alcuni casi anche del 500 per cento?». Come se questo non bastasse «dal 2004 la raccolta a Satriano costa alla collettività piu' del 100 per cento rispetto a quanto si pagava prima». E a suffragare la sua affermazione Iallorenzi afferma che per lo smaltimento dei rifiuti l’ammi-
nistrazione comunale ha pagato «224.738 euro per il 2006, 232.730 per il 2007 e 204.745 euro per il 2008». Il bilancio di previsione per il 2009 parla di «209.000 euro così ripartiti: 57.329 per il personale; 146.744 per prestazioni di servizio e 5.300 euro per interessi e imposte». E così «abbiamo sconfessato l'amministrazione comunale che aveva presentato ben altri dati». Per il consigliere Tonino Iallorenzi, insomma, a oggi «non ci sarebbe stata nessuna informazione, poca chiarezza nelle modalità, tanta confusione e disagio nella cittadinanza». Numerosi, infatti, sarebbero «anche i casi plateali di protesta». L’amministrazione comunale di Satriano, insomma, «bleffa ancora una volta sui numeri» visto che il sindaco si «è vantato di aver raggiunto il 30 per cento di rifiuto differenziato». Poi «si parla di differenziata integrata mentre il Comune non si occupa dell'itera filiera; on vi sono siti di compostaggio e dell'isola ecologica non c’è nessuna traccia».
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Martedì 2 febbraio 2010
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Lauria Dopo il via del “porta a porta” in settimana aprirà l’isola ecologica in località Carroso
Rifiuti, come cambia la gestione Il sindaco: «Pronti a sganciarci dal progetto pilota della Comunità montana» LAURIA - Da circa un mese l'amministrazione comunale di Lauria ha avviato in via sperimentale la raccolta differenziata “porta a porta” nel centro, al rione inferiore e superiore, e a Pecorone. In settima aprirà l'isola ecologica in località Carroso per i rifiuti ingombranti e appena l'Enel fornirà l'energia elettrica, si procederà con le prove preliminari dei macchinari del nuovo sistema per il trattamento dei rifiuti realizzato a Carpineto. Dei cambiamenti che tutto questo porterà per i cittadini e delle caratteristiche del nuovo impianto, si è discusso nei giorni scorsi in un incontro voluto dalle associazioni culturali: Circolo Erasmo, La grande Lucania, Terra antica, Auser, Upel e Su la Testa. I lavori principali del nuovo impianto, realizzazione capannone e nuova vasca, ha spiegato il dirigente comunale Pasquale Alberti, sono terminati il 15 ottobre scorso. Poi la ditta ha avuto altri due mesi per le opere complementari: il collegamento del nuovo impianto al depuratore esistente, la recinzione, gli scarichi delle acque, l'illuminazione e l'asfalto del piazzale che sono gli ultimi tasselli ancora mancanti. L'impianto che comprende anche la vecchia discarica, sarà in grado di
NAPOLI SU PIANO OPERATIVO VAL D’AGRI «Salvaguardare l’ambiente» VAL D’AGRI - «Nulla si fa per avviare un sistema di monitoraggio per salvaguardare la salubrità dell’ambiente». E’ quanto sostiene in una nota il consigliere regionale del gruppo di Alleanza nazionale verso il Pdl, Michele Napoli intervendo in merito al Programma operativo Val D’Agri e allo stanziamento di sei milioni di euro per l’attuazione di progetti miranti al rafforzamento delle produzioni tipiche del settore agro-alimentare, prime fra tutte il canestrato. «A sproposito – dichiara Napoli - si continua a parlare di vocazioni di un territorio, strettamente legate all’ambiente. Questo induce a ritenere che – continua Napoli - la vocazione a ‘terra di petrolio’ è in contraddizione con quella agro-alimentare e turistica dell’area, proprio per i ritardi, nella vigilanza ambientale del territorio da parte degli organi preposti. Va da sé che la tutela dei prodotti tipici, e la loro valorizzazione, non deve prescindere dall’assoluta certezza della salubrità delle aree di produzione e questo deve essere per le istituzioni un punto fondamentale per la crescita della produzione. L’auspicio – conclude Napoli - è che questi piani vadano inseriti nel contesto più ampio della valorizzazione del Parco della Val D’Agri, massimo organo istituzionale e di salvaguardia dell’intero territorio».
La discarica di Carpineto di Lauria
trattare, in un turno di sei ore, 50 tonnellate di rifiuti al giorno, mentre la nuova vasca potrà contenere 50mila metri cubi di rifiuti. L'impianto può ricevere il “talquale”(i rifiuti indifferenziati), separa con un elettromagnete le parti in ferro e al-
luminio, e separa l'umido che sarà trattato prima in bio-tunnel, poi su cippame ligneo, infine trasportato nella nuova vasca. I rifiuti solidi saranno invece compattati in eco-balle da avviare presso i termodistruttori. L'impianto sarà anche dotato
di un motore in grado di aspirare il metano del biogas prodotto dai rifiuti e tramite un generatore di produrre corrente: le stime parlano di 200mila euro di energia elettrica in sette anni. L'impianto sarà gestito dalla ditta Biosistema di Lauria che
I segreti del monte Pollino in un concorso per le scuole SENISE - L'associazione culturale ArtePollino continua la sua attività di promozione e divulgazione del progetto omonimo, attraverso iniziative ludico didattiche rivolte alle scuole dei comuni lucani del Parco Nazionale del Pollino. La nuova ed interessante iniziativa, è un progetto che mira a mettere in mostra e premiare le foto più significative scattate dai partecipanti. Il Concorso Fotografico "I segreti del Pollino", è rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado del Parco Nazionale del Pollino. L'obiettivo è la conoscenza del territorio attraverso la fotografia, che forse più di ogni atro strumento permette di tradurre in immagini le sensazioni evocate dai luoghi e di coglierne i particolari. «Il tema del concorso - dichiara il presidente dell'associazione Gaetano Lofrano - si sviluppa attraverso MOLITERNO - L'Alsia ed il Comune di Moliterno attivano la Filiera del Canestrato. E' stato promosso dall'Alsia, dal Comune di Moliterno e dal Consorzio di Tutela del Canestarto il primo incontro territoriale presso l'Azienda Bosco Galdo di Villa d'Agri per attivare la partenariato di progetto per la filiera Agroalimentare legata al prestigioso formaggio pecorino ad Indicazione Geografica Protetta che entro Marzo otterrà il riconoscimento Europeo e rappresenterà l'unico prodotto lattiero caseario italiano ad Igp. La giunta Regionale di Basilicata ha emanato il 31 dicembre scorso i bandi relativi a sei filiere
Un’immagine del Pollino
una narrazione costruita con le immagini, che però non vuole essere un susseguirsi di colorate cartoline, ma un modo diverso per raccontare e far conoscere il territorio, per svelare i suoi segreti». I n continuità con i semi-
nari formativi per gli insegnanti, ai laboratori creativi organizzati per gli studenti ed al progetto “Arte e Riciclo”, l'associazione si fa promotrice di questo concorso, pensato proprio in relazione alle opere che sono state installate nell'am-
bito del progetto ArtePollino e per la diffusione dei temi legati all'Arte e alla Natura e al senso del progetto. «Raccontare i segreti di un luogo - prosegue Lofrano vuol dire anche coglierne gli aspetti meno noti, meno evidenti e perciò più interessanti. I ragazzi sono invitati ad osservare attentamente il territorio del Parco ed a percorrere gli itinerari che saranno realizzati intorno alle opere d'arte, per catturare in uno scatto fotografico la sua veste creativa, la magia di una natura incontaminata, la forza delle sue tradizioni, i valori culturali, i segni della storia ed ogni singolo aspetto che rende unico il Pollino. «Speriamo - conclude - di trarre da questo concorso degli aspetti positivi, per poterci lavorare poi in futuro». Per ulteriori info collegarsi al sito www.artepollino.it». Claudio Sole
ha lavorato per circa dieci anni alla vecchia discarica. La spesa prevista è di 1milione di euro all'anno. Mentre una buona raccolta differenziata e un trattamento ottimizzato, ha chiuso Alberti, garantiranno al sistema una durata di oltre 15 anni. Il sindaco Antonio Pisani, ha ripercorso le tappe che hanno portato l'amministrazione all'avvio della differenziata in via sperimentale e temporanea. Il Comune, per ora, è uscito dal progetto pilota della Comunità montana, ha ribadito, non perché non si condivideva l'idea della raccolta consortile, ma in seguito ai ritardi. «Se a marzo la Comunità montana non avrà dato segnali concreti ha chiuso Pisani - l'amministrazione con il consenso del Consiglio comunale deciderà di sganciarsi definitivamente dal progetto pilota e di partire per il prossimo anno con la gara di tipo europea». L'assessore all'ambiente Giovanni Labanca, infine, si è soffermato sui cambiamenti per le contrade dove saranno utilizzati i cassonetti tolti del centro, rimessi a nuovo, separatamente per l'umido e per il secco, insieme alle campane per il vetro, la plastica e a contenitori per la cenere. Francesco Zaccara
Senise Terza edizione per l’iniziativa
Premio “La Siritide” Stasera i vincitori della kermesse sportiva FRANCAVILLA - Tutto pronto per laterza edizione del premio “La Siritide” la cui cerimonia è prevista per questa mattina. La manifestazione, dedicata allo sport del Senisese-Pollino, è promossa dalla Provincia di Potenza, organizzata dall'associazione culturale Agoraut e dalla testata giornalistica online lasiritide.it e gode del patrocinio, tra gli altri, dell'Unione stampa sportiva italiana, dell'Ente parco nazionale del Polllino, dell'assessorato allo Sport della Regione Basilicata e del Dipartimento pari opportunità. Per la Provincia è prevista la presenza del presidente Piero Lacorazza e l’assessore allo Sport, Nicola Figliuolo. Al premio saranno presenti importanti esponenti del nuoto internazionale, come il russo Dimitri Komornikov el'ex arbitro internazionale Stefano Farina, in Basilicata
Moliterno, filiera per il canestrato agroalimentari Regionali e dodidici territoriali. Lo scopo è quello di mettere in rete delle realtà produttive che coinvolgano il mondo della produzione, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti della Regione Basilicata, con la partecipazione degli Enti territoriali, delle Associazioni di Produttori, del sistema creditizio, e della piccola, media e grande distribuzione. L'avviso pubblico prevede una prima fase
di concertazione ed animazione territoriale che attivi un processo di comunicazione ed aggregazione di manifestazioni di Interesse da parte dei vari segmenti produttivi delle filiere per poi individuare un soggetto capofila che coordini e funga da interlocutore istituzionale e di progetto. Per questo l'Alsia, il comune di Moliterno ed il Consorzio di Tutela del Canestrato hanno promosso un primo incontro territoriale
presso l'Azienda Bosco Galdo di Villa d'Agri al quale hanno partecipato gli aderenti del Consorzio di Tutela ed anche la Comunità Montana Alto Agri. Durante l'incontro il responsabile dell'azienda dell'Alsia, Antonio Imperatrice, ha introdotto le «finalità del bando pubblico regionale attivabile conrisorse del PSR 2007/2013, facendo riferimento a tutte le procedure necessarieper ambireal finanziamento di questa filie-
ra territoriale che tra l'altro prevede una priorità regionale trattandosi di una produzione ad IGP certificata e ricadente anche nell' area del Parco Nazionale della Val d'Agri-lagonegrese». Ha soprattutto rimarcato «l'importanza della attivazione delle procedure di finanziamento in quanto per la stessa è stato approvato anche un finanziamento aggiuntivo dal Programma Operativo Val d'Agri da parte della Presi-
nell'ambito del'Adn Swim Project, l'ambizioso progetto dedicato ai nuotatori professionisti. «E' necessario - ha sottolineato il presidente Lacorazza - che le istituzioni sostengano la pratica sportiva e si impegnino per migliorare gli spazi dedicati allo sport, perchè quest'ultimo rappresenta una palestra di vita e un luogo di avanzata socializzazione per la costruzione di valori forti. In tale ottica la Provincia di Potenza, dopo averne pubblicato uno nel 2009, pubblicherà un altro bando da 240 mila euro per finanziare progetti finalizzati ad incentivare la pratica dello sport. Due milioni e 350 mila euro sono inoltre già stati destinati al finanziamento di 84 progetti per la costruzione, l'ampliamento e la ristrutturazione di impianti sportivi e di spazi di aggregazione giovanile in altrettanti comuni».
denza della Giunta Regionale che consentirà la realizzazione della logistica e della piattaforma commerciale dell'intera filiera agroalimentare, oltre ad interventi infrastrutturali rurali che consentano di recuperare eventuali gap organizzativi e logistici per le aziende agricole e commerciali interessate». Il Sindaco di Moliterno, Angela Latorraca, ha espresso, invece, viva soddisfazione per il compimento di un percorso di valorizzazione del Canestrato di Molitrerno realizzato insieme all'Alsia ed al Consorzio di Tutela che si concretizzerà nel riconoscimento Europeo della Igp. Angela Pepe
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Martedì 2 febbraio 2010
25 Navazio: «Restiamo in attesa dei provvedimenti che prenderà il ministero dell’economia»
Destino appeso a un filo Sono sette a Melfi gli ex dipendenti della Tributi Italia che hanno perso il lavoro MELFI - Resta appeso ad un filo il destino dei dipendenti di Melfi della società Tributi Italia Spa che aveva in carico l’incasso delle imposte comunali in gran parte delle amministrazioni comunali del Paese. Il fallimento del progetto societario ha messo in crisi migliaia di dipendenti oggi rimasti senza lavoro. Presso il municipio di piazza, Pasquale Festa Campanile erano sette i dipendenti assunti. Nei giorni scorsi il primo cittadino aveva confermato l’intenzione di voler adoperarsi per trovare una soluzione della vicenda. «Restiamo in attesa dei provvedimenti che si prenderanno presso il ministero dell’economia nei prossimi giorni – spiega il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio – confidando nella possibilità di convertire una parte della normativa in materia di finanza locale in modo tale da avere gli strumenti necessari per pensare di poter assorbire nell’organico dei dipendenti comunali questi sette ragazzi. Come loro, in tutta Italia
Il municipio di Melfi al cui interno vi era l’ufficio della Tributi Italia
altre centinaia di giovani stanno purtroppo subendo lo stesso destino. Ecco perché confido che a Roma si possa intervenie concretamente per risolvere l’emergenza». Nella capitale l’Associazione nazionale dei comuni italiani incontrerà il sottosegretario, Vegas per un tavolo tecnico cui prenderà parte, in rappresentanza della regione Basilicata, il
sindaco di Ferrandina, Ricchiuti. Proprio l’amministrazione comunale in provincia di Matera risulta essere la più esposta all’emergenza occupazionale per il gran numero di dipendenti ex Tributi Italia oggi rimasi senza lavoro. In mancanza di un intervento concreto ministeriale la situazione si farà davvero critica.
«Sono te i punti in discussione che caratterizzeranno il tavolo romano con Anci – conclude il primo cittadino di Melfi, Navazio - ad iniziare dal necessario trasferimento della banca dati di Tributi Italia ai comuni, quindi la garanzia del credito, infine la salvaguardia dell’occupazione per la deroga alle norme in materia di assunzioni per l’assorbimento dei singoli soggetti. Senza questo fondamentale adeguamento normativo sarà davvero difficile poter fare qualcosa di concreto, sia per i nostri sette giovani, sia per le altre centinaia di ragazzi che si trovano nelle stesse condizioni in tutto il Paese. Intanto a Melfi, con gli uffici chiusi della società nell’occhio del ciclone, è sempre possibile pagare le dovute imposte presso gli uffici comunali. In città la sede ex Gestor, poi associata alla società San Giorgio ed assorbite infine entrambe da Tributi Italia rischia di essere ricordata come l’ennesima occasione mancata per l’occupazione giovanile. Vittorio Laviano
Cittadini di Melfi divisi sul futuro del centro storico MELFI - Centro storico di Melfi, abbandonato a se stesso, oppure rivitalizzato dagli interventi compiuti e da compiere dall'amministrazione? Un dibattito che appassiona e che deve necessariamente partire da alcune certezze e precisazioni. La prima, indubbia ed indiscutibile. Il centro storico di Melfi non è più affollato come in passato e nel corso degli anni ha perso la sua centralità oltre che la capacità di essere centro e motivo di aggregazione. Per qualcuno colpa dell'evolversi del tempo e della mancanza di una certa iniziativa privata imprenditoriale, dall'altra causa di un volere preciso nello spostare altrove gli interessi ed il centro di confluenza cittadino. Come consuetudine, verità disseminate nell'una e nell'altra teoria. Perché è vero che c'è stato un evidente immobilismo nell'intraprendere, ma è altrettanto vero che non si è stati messi in condizione di favorire lo sviluppo e la crescita dello stesso borgo antico melfitano. Ora, lo scorso 21 gennaio è stato presentato ufficial-
mente il Piot ( pacchetti di interventi dell'offerta turistica), in cui è stata siglata una sorta di partenariato tra comune di Melfi, parte pubblica e commercianti, associati all' Associazione di via del centro storico, per la parte privata. Un connubio teso a garantire quella collaborazione necessaria per il rilancio del centro storico federiciano, che abbia lo scopo di farlo ritornare ad essere salotto buono della città. L'amministrazione ha previsto investimenti. Innanzitutto 7 milioni di euro complessivi per la riqualificazione urbana di due aree, quella di San Teodoro e quella di san Lorenzo. Nel primo caso si tratta di un intervento immediato, che prevede l'abbattimento di una costruzione attigua alla chiesa, con poca storicità, e conseguente rimodernamento urbano, compresa piazza. Nel secondo caso, San Lorenzo, il progetto è più ampio e costoso, parte da via Bagno snodandosi per alcune vie del borgo antico, ed è effettuato con fondi regionali. Anche in questo caso, riqualificazione urbana.
Resta però sempre il problema parcheggio ed accessibilità al centro. In previsione la costruzione di parcheggi in zona Contrada Valchiria, sotto la villa, con possibili collegamenti mobili sulla strada dello shopping. In questo caso il progetto è a medio e lungo termine e non previsto per la fine di questo mandato elettorale. Dunque non di immediata attuazione e risoluzione, con buona pace di chi sostiene invece che si tratta di una priorità non più procrastinabile per lo stesso centro storico. Nel frattempo prevista una novità. L'apertura di uno sportello bancario, da sabato prossimo, che potrebbe agevolare un maggiore flusso di gente. Vedremo. Intanto slitta l'entrata in vigore delle telecamere a circuito chiuso per le zone a traffico limitato di Via Carmine e Piazza Duomo. Per ora siamo ancora alla fase sperimentale, occorre ancora del tempo per l'autorizzazione a questo nuovo sistema di controllo del traffico. Se ne riparlerà fra un mese. Emilio Fidanzio
La direzione regionale risponde a Flovilla
Rionero, il presidio dei forestali per il momento non chiuderà RIONERO - Almeno per il momento il presidio del corpo forestale dello Stato resterà a Rionero. E’ questa la notizia pervenuta, dopo tre mesi, al presidente della I commissione consiliare del consiglio regionale della Basilicata Antonio Flovilla. Flovilla, infatti, rionerese e consigliere comunale di opposizione, nel mese di ottobre dello scorso anno aveva inviato una lettera al comando regionale del corpo forestale dello Stato. La motivazione alla base della missiva riguardava le voci insistenti e ricorrenti sull’imminente chiusura della struttura di Rionero. Un’ipotesi di soppressione, nell’ambito di una ristrutturazione sull’intero territorio regionale per ridistribuire la presenza del corpo forestale dello Stato, che proprio non andava giù alla cittadinanza. “Negli ultimissimi anni si è avuto modo di apprezzarecome il corpo forestale dello Stato abbia intensificato e si sia distinto sull’intero territorio nazionale per accezioni e implicazioni, nonché della salute pubblica e della pubblica incolumità” scriveva nella lettera in consigliere Flovilla “viene da porsi una forte perplessità allorquando si apprende che, pur nell’ambito di un apprezzabile riordino amministrativo, conseguente all’azione di ammodernamento dell’amministrazione forestale, che ha visto istituire gli uffici dirigenziali in sede regionale e provinciale, si voglia sopprimere l’unico ufficio di coordinamento dell’azione operativa del c.f.s. decentrato nell’area nord della regione che anche se così esposta all’azione antropica costituisce uno scrigno di bellezze e valori naturalistici inestimabili”. Un area, quella del Vulture, che ha molteplici patrimoni naturali e ambientali unici meritevoli di una tutela ed un controllo fermo e costante per evitare anche l’infiltrazione della criminalità organizzata nel campo dell’agro alimentare dalla vicina Puglia, come
Flovilla
sollevato dal presidente della I commissione. Oltre le conseguenze legate alla mancanza dell’azione di vigilanza e tutela svolte dal corpo forestale dello Stato la preoccupazione è legata anche alle sorti del personale che lavora all’interno del presidio di Rionero. A queste perplessità e preoccupazioni il comandante regionale del corpo forestale dello Stato Sergio Costa risponde sottolineando “la massima attenzione e consapevolezza dell’ importante ruolo che i nostri presidi, dislocati in maniera così capillare sul territorio regionale, svolgono nell’interesse della Basilicata”. Sulla fondatezza dell’ipotesi di soppressione prosegue dicendo “nessuna concreta ipotesi di soppressione di uffici forestali è stata formalizzata dallo scrivente, pur non escludendo che in una futura rivisitazione del modello organizzativo territoriale del c.f.s. improntata ai criteri di efficienza e di economicità propri della pubblica amministrazione si possa addivenire ad un riordino delle competenze e delle presenze di alcuni uffici territoriali, che comunque, certamente non comporterà la revoca della presenza di un ufficio a Rionero anche in considerazione del fatto che il presidio esistente opera in locali di proprietà dell’amministrazione forestale”. Lucia Nardiello
«Vogliamo dare il nostro contributo»
San Fele Durante la manifestazione c’è stato il concerto della corale “De Jacobis”
Rionero, il partito socialista chiede più peso in giunta
Inaugurato l’ottocentesco organo a canne
Nei giorni scorsi si è tenuta l'ennesima riunione tra i partiti politicidella maggioranza di centro sinistra che sostiene l'attuale giunta comunale di Rionero in Vulture. Ormai da alcuni mesi si discute sulla necessità di un riassestamento della giunta comunaleguidata daAntonio Placido, al fine di creare nuove condizioni in grado di dare uno slancio positivo per addivenire alla realizzazione del programma elettoralenell'ultima fase del mandato. «Prioritario - si spiega in una nota - risulta, a questo punto della consiliatura, verificare lo stato di attuazione del
programma e individuare punti di attenzione in grado di caratterizzare l'azione amministrativa al fine di portare a termine nel migliore dei modi il mandato elettorale». Diverse sono le proposte avanzate dalle singole forze politiche che, però, non hanno trovato risposte soddisfacenti. «Il partito socialista, - conclude la nota - ancora una volta ha chiesto di poter dare il proprio contributo in termini di idee e di capacità amministrativa anche attraverso il riconoscimento di una presenza in giunta più volte rivendicata, sempre riconosciuta e mai attuata».
SAN FELE - Nei giorni scorsi nella Chiesa “S. Maria della Quercia”in San Fele, dopo la celebrazione della Santa Messa, si è tenuto l'ormai tradizionale concerto in onore di San Sebastiano, patrono del paese. La manifestazione, con i relativi festeggiamenti, è stata fortemente voluta dal Coro “S. Giustino De Jacobis” in collaborazione con l'amministrazione. Sono ormai diversi anni che la corale, formata da persone di età diversa ma accomunate dall'amore per il canto liturgico, opera in parrocchia senz'altra pretesa se non quella di innalzare ovunque le lodi a Dio, animando le funzioni domenicali. Dopo un'attività di quasi vent'anni, da quando ha iniziato a percorrere i suoi primi passi sotto l'impegno assiduo e costante di Sr. MichelinaDiCriscio,il corosiècostituito associazione allo scopo di promuovere e
diffondere la musica sacra e profana. Il coro ospitante, diretto dal M° Rosella Ferrara, ha eseguito tre brani liturgici riscuotendo grande apprezzamento insieme al Piccolo Coro “San Giustino De Jacobis”, che, formato dagli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado, ha interpretato briosamente un brano natalizio. Piacevolissima e molto gradita è stata l'esecuzione di brani tratti dal repertorio classico del Coro “Vox Populi” diretto magistralmente dal Mº Paola Guarino, con la partecipazione della solista coreana Eun Kyoung Soh. L'esecuzione di Andrea Graziano alla chitarra classica ha contribuito a dare un ulteriore tocco di raffinata vivacità alla serata. L'evento che ha reso speciale il concerto è stata l'inaugurazione dell'organo a canne ottocentesco, recentemente re-
staurato dalMº Mario Tronnoloneche ha fatto risuonare nuovamente le note dell'antico strumento, eseguendo brani tratti dal repertorio organistico. Il restauro dell'organo è stato reso possibile grazie al contributo del Consiglio della Provincia di Potenza, rappresentato dal suo Presidente dott. Palmiro Sacco, presente per l'occasione insieme al Vicepresidente Donato Sperduto. I brani proposti dai due cori sono stati sapientemente accompagnati all'organo dal Mº Fabio Silvestro, artista che, nonostante lasua giovaneetà, sista affermando sulla scena musicale nazionale e internazionale. La serata, che si è conclusa con la consueta benedizione e accensione del falò a ricordo della liberazione dalla peste. Silvana Ciampa
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Martedì 2 febbraio 2010
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Venosa Quinta assemblea elettiva comunale della Confederazione italiana agricoltori
«Agricoltura: più impegno delle istituzioni» VENOSA - Gli agricoltori protagonisti delle politiche di intervento in uno dei settori portanti dell'economia locale. Questo il filo rosso che ha unito i vari interventi e ha caratterizzato la 5° Assemblea Elettiva comunale della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) di Basilicata, svoltasi a Venosa nei locali della Casa del Popolo. «Questo congressoèdiverso daiprecedenti-ha sottolineato Michele Santoliquido, presidente Cia Venosa, in apertura dei lavori - La nostra organizzazione vuole che l'agricoltore faccia parte integrante della Cia. Non vogliamo delegare ai funzionari regionali la soluzione delle problematiche agricole: volgiamo risolverle insieme a loro! Troppo spesso nell'ultimo de-
cennio la nostra associazione invece di occuparsi dei problemi agricoli si è preoccupata di risolvere questioni di carattere d'ufficio». Un congresso, quindi, che si celebra nel bel mezzo di un processo di autoriforma della Cia, che, fondamentalmente separa i livelli di rappresentanza sindacale da quelli gestionali e professionali;assegna unruolocentrale al socio e all'impresa nel sistema confederale; riconosce il ruolo di protagonista agli agricoltori nell'azione sindacale. Si profila, quindi, una nuova stagione nelle relazioni all'interno Cia, che si sostanzia anche in un nuovo equilibrio nella composizione degli organi collegiali, articolata nel 70%di agricoltori( dicui il 10% donne e giovani) 20%
pensionati, e 10% tecnici e dirigenti. Dal Congresso è emerso a chiare lettere anche il ruoloche laCia intendesvolgere in qualità di sindacato agricolo di protesta e di proposta per dare dignità economica, politica e programmatica al comparto agricolo regionale. Suquesti temila Ciasta sviluppando un confronto a tutto campo sul territorio regionale in preparazione del congressoregionale chesi terràil 19 febbraio, e del successivo congresso nazionale. I lavori dell'incontro hanno contribuito anche a fare una radiografia a un comparto il cui stato di salute ha ricadute su tutta la comunità locale. «Voglio fare un appello alle istituzioni politiche, perché si impegnino di più nel settore agricolo-
ha sostenuto con forza il Presidente Santoliquido- Sollecitiamo le Istituzioni a fare dei progetti utilizzando i finanziamenti europei, per pubblicizzare di più i nostri siti turistici. Ma soprattutto non debbono tagliare i fondi destinati all'agricoltura». Tra i vari problemi posti all'attenzione della Regione e dell'Anas quello della viabilità. In particolare è stata denunciata la scarsa sensibilità nei confronti del completamento della Bradanica, i cui lavori sono sospesi da anni tra l'indifferenza degli organi competenti. «Con questa arteria - ha evidenziato Santoliquido - si creerebbe un collegamento Venosa-Matera che porterebbe nella cittadina oraziana flussi turistici provenienti
I relatori dell’incontro
dalla Città dei Sassi». La disponibilità dell'Amministrazione comunale a collaborare con le associazioni degli agricoltori e a recepire le proposte della Cia è stata dichiarata dall'Assessore comunale all'agricoltura,Luisa D'Urso:«Sono convinta peresperienza di-
retta che quello dell'agricoltura è il settore trainante della nostra economia. Il Comune è già impegnata nel ricercare soluzioni ai problemi del settore, privilegiando il coinvolgimento delle associazioni di categoria». Giuseppe Orlando
Intanto la Sinistra Ecologica e Libertà ha individuato nel giovane Ivano Scotti il suo candidato
Regionali, clima teso a Lavello Pettorruso, il presidente del consiglio dimissionario, potrebbe schierarsi LAVELLO - Mentre a livello centrale si tirano i dadi per chi sarà il successore del presidente De Filippo, nella cittadina dauna non mancano i fermenti del toto candidature che, contrariamente, alle precedenti tornate elettorali , non tiene poi così tanto banco nelle cronache locali. Quasi in sordina sembrano farsi largo i nomi di alcuni candidati al seggio di consigliere regionale. In alcuni casi solo chiacchiere da marcipiede, in altri manca poco all'ufficializzazione . Nella cittadiana dauna si arriva alle candidature per le regionali in un clima piuttosto teso con la maggioranza impegnata, a dire di tanti forse troppi, in continue lotte intestine per il cosiddetto valzer delle poltrone. Ancora vacante la carica di Lavello presidente del consiglio comunale dopo le dimissioni del consigliere socialista Vincenzo Pettorruso che non smentisce la sua possibile candidatura alle regionali tra i socialisti. Ha ufficilizzato anche la candidatura per Sel Sinistra, Ecologia e Libertà, il giovane sociologo lavellese, Ivano Scotti , da tempo attivamente impegnato in seno alla sinistra con esperienze anche a livello provinciale e non solo. Stretto riserbo ancora in casa del Partito Democratico e del
Popolo della Libertà. C'è chi si avventura in facili pronostici ipotizzando anche la candidature dell'ex presidente della provincia di Potenza, Sabino Altobello. Ancora tutto da programmare . In ossequio alle legge dei grandi numere ed al famoso princio del do ut des sembra che stia affilando le armi per una probabile candidatura anche l'assessore della giunta Annale, Antonello Catarinella. Per l'Udc sembra farsi strada la candidatura del dottor Vincenzo Bruno , volto noto alla politica locale in seno al partito di Casini. Voci di corridoio ma niente di più sulle decisioni degli altri partiti che attendono ancora di formalizzare alcuni importanti passaggi prima di ufficilizzare le proprie candidature . In tanti attendono invece ancora l'imprimatur dei big per poter ,come si suol dire, metterci la faccia. Come di solito accande a livello locale i nodi da sciogliere , in alcuini casi, sembrano ancora tanti nel rispetto di delicati equilibri ancora poco noti agli elettori e non solo . Ancora tutto in ballo per quello che sarà un totocandidature da giocarsi in zona cesarini con riunioni dell'ultimora e decisioni da prendersi in ventiquattrore. Daniele Masiello
Ruvo del Monte, gli studenti ricordano le vittime dell’Olocausto degli ebrei RUVO DEL MONTE - Nell'ultimo weekend, l'Istituto comprensivo scolastico di San Fele ha celebrato il giorno di memoria, con due manifestazioni, tenutesi presso la sede centrale di San Fele (la prima) e nella sezione staccata di Ruvo del Monte (sabato scorso). Non è mancata la partecipazione degli alunni delle quinte classi della scuola Primaria e delle tre classi della scuola Secondaria sia di San Fele che di Ruvo del Monte. Presenti anche gli insegnanti, il capo d'istituto, prof.ssa Patrizia Granata, il vice sindaco di San Fele, Michele Pierri, l'assessore alla Cultura, Mauro Cerone, e il primo cittadino di Ruvo del Monte, Donato Romano. Le due manifestazioni si sono aperte con un minuto di silenzio, in un atrio pieno, dove lungo le pareti campeggiavano cartelloni che ricostruivano i momenti tristi di ciò che è stato l'Olocausto. Dopo il saluto del dirigente scolastico, vi sono state alcune riflessioni sull'argomento da parte delle autorità cittadine. «La difesa della libertà, la conoscenza ed il rafforzamento di valori essenziali, la vita, l'etica è questo che noi, come istituzioni, dobbiamo trasmettere ai ragazzi - ha sostenuto il sindaco di Ruvo del Monte, Donato Romano -. Perciò dobbiamo dire con forza no ai regimi totalitari, a chi con arroganza esercita il potere per fini personali. Celebrare la me-
moria - ha proseguito Romano - significa assumere un impegno molto semplice di cui tutti dobbiamo farci carico: adulti, giovani, casa, famiglia, istituzioni. Bisogna rispettare l'uomo». Successivamente, sotto l'abile regia del bravissimo prof. Izzo, si sono avvicendate, da parte degli alunni, letture di poesie (“Se questo è un uomo” di Primo Levi, “Scarpette rosse” di J. Lossu), di lettere dai campi di concentramento, di canti, supportate da brani musicali eseguiti dallo stesso prof. Izzo e da immagini di quei tragici avvenimenti che scorrevano sullo schermo e che le rendevano più pregnanti e significative. Il significato di questa celebrazione è stato, ancora una volta, tenere viva la memoria di quel terribile crimine che fu la Shoah, per costruire un mondo migliore senza discriminazione, torture e ogni forma di schiavitù. «Un mondo in cui, fin da piccoli, bambine e bambini imparino a vedere in ogni persona innanzitutto l'essere umano, portatore di una dignità innata e titolare dei diritti universali”, come ha sottolineato Christine Weise, presidente della Sezione italiana di “Amnesty International”. Oggi ricordare significa ammonire, avvisare il mondo, noi tutti e le generazioni future, che ciò che è accaduto può sempre ripetersi». Donato Pavese
Palazzo e Lavello L’associazione “Michele Mancino” incontra le amministrazioni comunali
Immigrati, continua la sensibilizzazione L’OBIETTIVO è sensibilizzare del fenomeno immigrazione le amministrazioni locali “sensibili” verso questo problema. Per questo l'associazione “Centro di Documentazione Michele Mancino” ha incontrato, in questo ultimi giorni, i sindaci rispettivamente di Palazzo San Gervasio e di Lavello. «In questi giorni, - spiega il presidente Gervasio Ungolodalla riunione del 20 c.m. tenutasi in Regione Basilicata, di cui ne hanno dato ampio spazio i mezzi di informazione ci è parso, finalmente, un cambio di rotta, almeno nell'intento, da parte degli organi competenti. Molte le novità: la presenta-
zione di un progetto da parte del Comune di Palazzo San Gervasio (unico Comune presente assieme a quello di Bella. Non siamo a conoscenza se anche altri sono stati invitati), per una accoglienza diffusa utilizzando le case sfitte; l'utilizzo della futura struttura della Protezione Civile in caso di emergenza e cioè se le presenze di braccianti dovrebbe superare le circa 200 unità, numero possibile di ospiti per non mandare in tilt la macchina dell'accoglienza; l'istituzione di un Punto di Prenotazione presso il Centro per l'Impiego di Lavello alla quale i migranti dovranno far riferimento per cercare lavoro o cercarlo attraverso un Nu-
mero Verde messo a disposizione dalla Regione, non si capisce se serve solo ai migranti o anche ai datori di lavoro e alle organizzazioni professionali tipo le OP; l'organizzazione di un sistema di trasporto per soddisfare le esigenze dei lavoratori e colpire il caporalato». «Molte - continua - ci paiono le perplessità di questo progetto ma con spirito costruttivo contribuiremo affinché questo si realizzi sempre che i circa 3000 braccianti presenti nell'area vengono spalmati dentro questa tra i comuni interessati sia della Basilicata ma anche della Puglia. Quindi se i comuni interessati sono 10, allora ognuno di questi do-
vrebbe attrezzarsi ad ospitare dai 200 ai 300 migranti. Ed è proprio in questa direzione che l'Associazione sta muovendosi contattando le amministrazioni interessate per questo siamo stati ricevuti dal Sindaco del Comune di Lavello, assicurandoci che loro conoscono bene il problema e cha ormai da anni lo affrontano. Spesso gli agricoltori si rivolgono alla sua persona per chiedere ospitalità per i braccianti che lui puntualmente soddisfa». «Non ci è sembrato corretto - ha concluso - chiedere dove e in quali alloggi ma quello che ci ha stupiti è la tempestività con cui il giorno 20 c.m. e quindi lo stesso gior-
Il campo di accoglienza di Palazzo
no che si celebrava la riunione in regione lui con una missiva chiedeva l'incontro per dare luogo al suo progetto di accoglienza presso le case del vecchio zuccherificio a San Nicola di Melfi. Il progetto riguarda la ristrut-
turazione di 24 alloggi per circa un centinaio di posti letto al costo di 650 mila euro. Forse qualcosa si sta muovendo. A breve saremo a colloquio con il Sindaco di Canosa di Puglia e quindi di Melfi».
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Tempi biblici dell’Asm anche per una visita urologica, al Cup non c’era il calendario
Nove mesi per una colonscopia La paradossale prenotazione a un paziente reduce da un delicato intervento SI smantellano gli ospedali di provincia per ottimizzare il servizio sanitario di prossimità, nonostante ingenti fondi pubblici già spesi; si fondono le aziende sanitarie per “sublimare” la spesa, concentrandola sulle reali necessità di servizi alla gente; ci si fregia, infine, nei vari incontri pubblici, di aver ridotto la migrazione sanitaria, mentre per una risonanza magnetica nei tempi compatibili con l'accertamento di disturbi gravi, e potenzialmente mortali, si deve “fuggire” nella vicina Puglia. Non è il solito sensazionalismo giornalistico, così ben dipinto dai direttori generali delle Aziende sanitarie, che si vantano di non rispondere a “certa stampa”, ma la dura realtà di tutti i giorni, quella con cui si scontrano i cittadini di tutta la provincia di Matera, così lontani dalle stanze dei bottoni. Come Antonio Bonamassa, dirigente scolastico dell'Itis di Matera, rimasto vittima di un imbarazzante, quanto paradossale caso di ritardo nella prestazione di un servizio essenziale. Questi i fatti raccontati da Bonamassa: il 9 gennaio scorso si è recato presso l'ufficio Centro unico di prenotazione della Asm per un accertamento sanitario (colonscopia), una visita di controllo a seguito di delicato intervento chirurgico. Bene (si fa per dire), la visita è stata fissata per il 29 settembre
La sede della Asl in via Montescaglioso
2010, ovvero tra ben 260 giorni. Uno scandalo! Ma, nonostante tutto, Bonamassa ci ha riprovato e il 26 gennaio ha cercato di prenotare una visita urologica di controllo, «questa volta -racconta il preside- mi è stato riferito dall'operatore Cup, che le date sono bloccate e che non è possibile pre-
notare alcuna visita». Al danno la beffa. Allora lo sfortunato paziente si è recato presso il Tribunale per i Diritti del Malato, dove ha fatto presente l'assurdità di quanto capitato, chiedendo un intervento per la tutela degli assistiti della Asm, ritenendo pura follia che un paziente che ne-
cessiti di accertamenti per la salvaguardia e la cura della propria salute, su richiesta di altra struttura sanitaria e/o della stessa e del medico curante, si senta dire: “Non è possibile prenotare e, ancora peggio, venga fra otto mesi”. «Il direttore sanitario dell'Asm racconta ancora Bonamassa- interpellato dalla responsabile della sezione del Tribunale per i Diritti del Malato, che faceva rilevare le mie giuste e sacrosante proteste, ha cercato di giustificare, secondo il suo punto di vista, le cause del ritardo e del mancato avvio delle prenotazioni, con riferimento a motivi di organizzazione interna e di pianta organica. Ha anche avviato un maldestro tentativo di “venire incontro” alle mie esigenze, a titolo di favore, non tenendo presente che la denuncia presentata tendeva ad evidenziare i tempi “biblici” proposti per una visita di controllo e la mancanza di cure sanitarie per l'impossibilità di prenotare». Secondo il dirigente scolastico, come dargli torto, è una situazione «degna “forse”, del Terzo o Quarto mondo, nell'Africa, ma non di uno Stato civile e di diritto, nell'Italia del XXI secolo, a meno di non considerare la Basilicata e Matera candidata città mondiale della cultura, facente parte dell'Africa sia pure mediterranea». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
A tempo indeterminato
Assunti in 7 al centro di geodesia SETTE lavoratori interinali, impegnati in progetti presso il Centro di geodesia spaziale “Giuseppe Colombo» di Matera, sono stati assunti a tempo indeterminato. Si tratta di esperti informatici nella trattazione dei dati da satellite, che hanno operato presso la struttura negli ultimi tre anni. Nel novembre scorso Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Regione Basilicata avevano firmato un protocollo di intesa per realizzare, nel Centro di geodesia spaziale, il Centro di interpretazione dati di osservazione della Terra (Cidot) ad alta risoluzione. L’intesa prevede un investimento complessivodi 24milionidi euro,otto dei quali a carico della Regione Basilicata, e una occupazione in cinque anni di circa cento persone. Presso il Centro opera la società E-Geos (compartecipata AsiTelespazio) nello svolgimento di attività di sviluppo, produzione e commercializzazione di servizi, prodotti ed applicazioni nel settore dell’Osservazione della Terra.
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Matera
Martedì 2 febbraio 2010
In coda tra la folla allo sportello Disagi alla filiale delle Poste di via Nazionale. Molte e operazioni a rilento UFFICI affollati, sistema telematico spesso in tilt, sportelli aperti solo in numero ridotto per le esigenze del pubblico. Numerose le segnalazioni negative giunte sull'efficienza della filiale di via Nazionale di Poste Italiane. L'alta concentrazione di clienti richiederebbe un aumento di impegno e non, al contrario, la disponibilità di un solo impiegato per le operazioni quotidiane rivolte ad una utenza particolarmente numerosa. Accade, così, che il lunedì mattina (giornata tradizionalmente affollata) chiunque si rechi nella sede di Poste italiane che si trova a pochi passi da scuole, banche e aree commerciali, debba affrontare attese bibliche, non regolate da alcun “eliminacode” e impiegati che ignorano completamente il principio della privacy e chiedono ad alta voce dati relativi ai conti postali o cifre economiche. Alla richiesta di spiegazione da parte dei clienti, la risposta è nella maggior parte dei casi infastidita, piccata. Ai cittadini, per la maggior parte anziani, non resta altro che rivolgersi agli organi di informazione, impossibilitati come sono ad individuare alcun referente credibile all'interno degli uffici, pena sentirsi rispondere con maleducazione dal personale in servizio. Esistono norme, come sa bene Poste Italiane, che impongono un codice di regolamentazione da parte dei dipendenti e dei clienti e che, in caso di violazione, prevedono provvedimenti ad
Ieri l’autopsia. Due mesi per l’esito ufficiale
Nessun indagato per la morte di Carolina
La filiale delle Poste di via Nazionale
hoc, spesso invocati dalle associazioni di tutela dei cittadini e applicate nel nome di un corretto rapporto al quale tutte le società pubbliche e private si attengono. Sulla vicenda segnalata interviene Giuseppe Cotugno, presidente di Federconsumatori che non sembra meravigliato, pur chiarendo alcuni aspetti che riguardano la tutela degli utenti: «Non possiamo intervenire sotto il profilo educativo, ma il rispetto
della privacy è fondamentale. La nostra associazione è da sempre attenta a questi aspetti che sono fondamentali nel rapporto fra società e cliente». Pur comprendendo le necessità imposte dall’esiguità degli spazi di alcune sedi, tra cui quella di via Nazionale, regole di buon senso e rispetto o, più semplicemente, di buona educazione sarebbero necessarie per rendere maggiormente proficuo il rapporto con la comunità.
«NON ci sono iscritti nel registro de- cessari per ottenere l’esito ufficiale gli indagati e nessun presupposto dell'autopsia. La situazione è molto certo affinché possa essere iscritto delicata in quanto bisognerà ottenequalcuno». Risponde così Valeria re il quadro anatomo-patologico geFarina Valaori Sostituto Procurato- nerale, che si è presentato molto re della Repubblica di Matera che sta complicato e richiede tempi di attesa coordinandole indaginisullamorte lunghi per i primi esiti ufficiali. Dopo l'autopsia il magidi Carolina Scavone, la strato ha rilasciato il donna di 36 anni decenulla osta per lo svolgiduta nella sua abitaziomento del funerale che ne sabato. Bisognerà si è tenuto nella chiesa attendere sessanta Santa Famiglia. A celegiorni, infatti, prima brare le esequie Il pardiconoscere l'esitodelroco Cosimo Roberti l'esame autoptico efche nella sua omelia ha fettuato ieri nell'obitocitato un passo del rio del cimitero dal meVangelo Giovanni in dico legale prof. Francui Gesù chiede di non cesco Vinci dell'Unirimanere turbati per la versità di Bari alla presua assenza; «Io vado senza del legale di pardal Padre mio poi torte Antonino Trumfio nerò e vi prenderò con di Reggio Calabria e me. La casa del Signodell'avvocato del medire è molto grande e ci codi famiglia.L’esame accoglierà tutti». La è durato circa due ore e Carolina Scavone salma nel primo pomesi è presentato come un caso non facile e molto complesso. riggio dall'obitorio era stata trasfeAd attendere all’esterno della sala rita direttamente in chiesa. Il corteo c’erano i parenti della donna, di- funebre si è poi diretto verso il cimistrutti da un dramma che li ha colti tero di contrada Pantano dove la salma è stata tumulata. all'improvviso. Tempi tecnici dettati dal lavoro dei Michelangelo Ferrara laboratori scientifici, saranno nematera@luedi.it
Incontro alla chiesa della Santa Famiglia
Comunità e parrocchie per la crescita sociale IL CONCETTO di educazione è strettamente legato al tempo ed al tipo di società. Ogni situazione socio-ambientale richiede applicazioni diverse di principi psico-educativi, senza voler rendere privi di valore storico la complessità di valori che attiene al concetto di educazione. Il grido dei genitori e degli addetti all'educazione è reale ed allarmante, perciò la sinergia tra le varie componenti della società è indispensabile in momenti così delicati. “Emergenza educativa: strategie condivise per la prevenzione di disagi esistenziali” è l'argomento dell’incontro che si è svolto nella sala Convegni della parrocchia “Santa Famiglia di Nazareth”. Sono intervenuti Emanuele Paolicelli psicologo del Centro “Dottor Palé”, Enzo Duni dirigente scolastico I.T.C. “Loperfido” di Matera, don Davide Mannarella vicario parrocchiale, Maria Bruna Olivieri vice questore aggiunto della Polizia di Stato di Matera e Paolo Ettorre moderatore. «La nostra parrocchia è costituita da oltre seimila parrocchiani - ha detto il parroco, don Cosimo Roberti - L'oratorio, nato quest'anno per richiesta d'aiuto, è guidato da due sacerdoti e tre padri di famiglia per seguire 150 adolescenti. La presenza costante del sacerdote e le attività programmate come passeggiate, gioco e musica, mirano ad una sana interazione tra giovani». «Sono responsabile dell'oratorio di questa parrocchia con lo scopo di aiutare i giovani a crescere e divertirsi - afferma Don Davide Mannarella - Sorvegliamo attentamente il nostro territorio per evitare l'infiltrazione di qualche elemento negativo. Quest'anno abbiamo avviato, nell'ambito dell'oratorio, il doposcuola e le attività ludiche: discoteca, teatro e cineforum. Per l'accesso alla discoteca, richiediamo un'iscrizione gratuita con il consenso dei genitori». «Nella relazione genitori-figli - spiega Paolicelli - questo rapporto rende insicuri i genitori perché hanno una percezione poco chiara delle metodologie da adottare. È necessaria la partecipazione emotiva, fonte di soddisfazione e di problemi ansiogeni. Il fallimento può dare stimolo a cambiare strategia. L'educatore deve cercare di conferire e trasmettere un'etica responsabile
Il tavolo dei relatori
per un'autodeterminazione all'interno della famiglia». «Il senso del mio intervento trova la sua giustificazione in un più stretto rapporto scuola-famiglia - riporta Duni - Il disagio giovanile, manifestato a scuola, è lo specchio di quello sociale. La nostra proposta educativa è finalizzata a contenere il malessere. Il nostro messaggio, in tal senso, è costituita dalla sinergia di parole e testimonianza». «Il mio contribuito esprime la testimonianza nell'ambito repressivo e preventivo delle devianze minorili - conclude Olivieri Oltre all'attività ordinaria, siamo presenti nelle scuole per incontrare i giovani. Sul territorio materano non registriamo un'emergenza vera e propria, ma deboli segnali da non trascurare. La nostra attenzione si orienta verso potenziale attività a delinquere, come atti di bullismo di arroganza, uso di sostanze stupefacenti: cannabinoidi, ecstasy e di alcool. L'alcolismo lo rileviamo durante i controlli riguardanti la guida d'auto. I nostri operatori registrano un alto consumo di alcool». Nunzio Longo matera@luedi.it
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28 Matera Diritto alla privacy ignorato e informazioni ripetute ad alta voce. Federconsumatori vigila
Fortis, ora dimostra il tuo valore Dopo la goleada con l’Irsina c’è la sfida con il Valdiano che vale la stagione MATERA - Undici gol sono un gran bel aperitivo in vista della partitissima di domenica prossima contro il Valdiano. La gara di Gravina con l’Irsinese, si sapeva, era una sfida facile, tanto che il tecnico Pasquale Squicciarini ha dato spazio ha chi ha giocato un po’ meno in questa prima parte di campionato. Un turn-over oculato che ha dato la possibilità ai tanti giovani a disposizione del tecnico della formazione rosanero di mettersi in evidenza e per far capire di poter essere utili alla causa all’occorrenza. Il turno con l’Irsinese è servito anche a far scontare la squalifica a Petruzzella e Delle Foglie che in pratica hanno giocato il jolly senza far pesare la loro assenza alla squadra. La gara di Irsina ha permesso, tra le altre cose, a Margiotta di fare un considerevole passo in avanti nella speciale classifica dei marcatori grazie alle cinque realizzazioni effettuate. Infatti adesso Margiotta è a quota 13. Bene anche l’under Roberto Andriotti che con la sua doppietta raggiunge a quota tre gli altri under terribili del Fortis Murgia: Castoro e Lorusso (anche lui a segno contro i rossoneri irsinesi). Gloria anche per Martimucci, Chessa e Maurelli, che così sigla la sua secon-
UNDER 21 CALCIO A 5
Barbosa regala il derby al Frascella nella partita più bella dell’anno FRASCELLA BNGMATHERA
Martimucci è andato a segno nella sfida contro l’Irsinese
da rete consecutiva con la maglia della formazione del presidente Giacomo Silvano. Adesso c’è da pensare alla gara di domenica. Una di quelle sfide che vale una stagione. La formazione di Masullo ha, dopo essere stata staccata dal Fortis Murgia, recuperato terreno su Cannillo e compagni sfuttando la serie di cinque pareggi consecutivi che ha rallentato la marcia. I campani contano 41 punti come il Fortis Murgia, pari è anche il numero delle reti subite (13), ma sul numero di quelle fatte il Fortis è in
vantaggio (46 contro 42). Diverso è però il numero di vittorie conquistate con 11 dei materani e 13 dei campani, ciò che cambia è anche il numero delle sconfitte: Digirolamo e compagni hanno perso solo una volta, mentre il Valdiano è stato fermato per ben 5 volte. Tutti numeri, questi, che portano ad una sfida che si presenta avvincente e che terrà tutte le luci della ribalta per sè. Una settimana per preparare al meglio questa sfida, sperando di svuotare definitivamente l’infermeria. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
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FRASCELLA MATERA: Camassa, Tortorelli, Mancini, Laccetti, Galtieri, Coelho, Carlucci, Barbosa, Cuviello. All. Michele Pavone BNG ECOBAS MATHERA: Tarasco, Fabiano, Vitullo, Contini, Santagada, Cirrottola, Fasano, Martino, Spagnuolo, Vivilecchia, Gammariello, Picerno. All. Damiano Andrisani ARBITRO: Fornelli di Molfetta (Cronometrista: Alagia di Bernalda RETI: 13'10" pt e 17'30" st Mancini, 2'15" st Vivilecchia, 8'10" st Spagnuolo, 11'15" st e 19'55 st Barbosa NOTE: ammoniti Coelho per il Frascella, Contini e Gammariello per la Bng Ecobas. DALLA più bella gara di calcio a cinque vista quest'anno alla Tensostruttura esce vittorioso il Frascella Matera. Una lezione di tecnica, tenacia e correttezza messa in campo da entrambe le formazioni, che si sono date battaglia realizzando sei reti e colpendo una numerosissima serie di pali e traverse. Una gara sempre aperta e che ha rispecchiato ancora una volta il grande valore delle due compagini giovanili del calcio a cinque materano. All'andata era finita con lo stesso risultato in favore della Bng Ecobas, che questa volta ha dovuto cedere il passo alle doppiette di Mancini e Barbosa. Una gara che ha appassionato e divertito il pubbli-
co presente che certamente non ha avuto un attimo di tregua. Trovare a questa gara un migliore in campo è stato difficile, anche se Tarasco per il Mathera e Mancini per il Frascella hanno, a ragione, ottenuto una valutazione maggiore rispetto agli altri atleti in campo. Iniziale fase di studio, con il Frascella più pressante ed una Bng Ecobas disposta in maniera impaccabile sul terreno di gioco da mister Damiano Andrisani. Non si passa, le squadre cercano di superarsi in tutti i modi, ma le porte restano inviolate. Al 13'10” un lampo porta in vantaggio i padroni di casa, il Frascella per l'occasione. Ottima azione corale finalizzata dal tocco vincente di Manuel Mancini, che supera per la prima volta Tarasco. La prima frazione si esaurisce così con le squadre al riposo sul 1-0. Nella ripresa la Bng Ecobas Matehra si scuote e grazia al ritrovato bomber Domenico Vivilecchia, trova la rete del pareggio. Imparabile il suo calcio di punizione al 2'15”. Ancora le due formazioni che si scontrano a viso aperto e Alessandro Spagnuolo, giovane dell'under 18 come molti dei suoi compagni oggi impegnati, regala il vantaggio agli ospiti, a conclusione di un'ottima azione corale. I legni non permettono al Frascella di trovare il pari prima che salga in cattedra Barbosa, che al 11'15” pareggia. Saltano gli schemi e la squadra di Pavone ne approfitta per portare a casa l'incontro grazie ad un'azione personale di Mancini, che va in rete al 17'30”, e poi grazie ad una prodezza del brasiliano Barbosa. Francesco Calia
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29 Calcio Eccellenza Domenica ci sarà la partitissima tra le due prime della classe
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Agenda
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Piot Metapontino
Impresa e innovazione
Tra Costituzione e Federalismo
Come piante tra i sassi
IL 4 febbraio alle ore 17.30 nell'Hotel Heraclea di Policoro, si terrà l’incontro per la presentazione del Pacchetto integrato di offerta turistica Metapontino Basso Sinni. Per la presentazione del Pacchetto integrato di offerta turistica interverranno a Policoro : Francesco Garofalo (presidente Associazione Lucania Turismo Doc), Giovanni Matarazzo (vice presidente Associazione Lucania Turismo Doc), Nicola Castronuovo (Project Manager Piot), Nicola Lapenna (direttore commerciale Aeroporti di Puglia), Vincenzo Ruggero (presidente Comunità Montana Basso Sinni – Tursi).
LE opportunità di innovazione tecnologica e sviluppo della competitività applicata al sistema imprenditoriale locale saranno illustrate nel corso di un incontro che si terrà oggi, alle 16 presso la Camera di commercio. L'iniziativa, promossa da Unioncamere di Basilicata, rientra nell'ambito della programmazione 2010 di “Enterprise Europe Network- Consorzio Bridgconomies”. Interverranno dirigenti ed esperti di Regione, Centri di ricerca, Università della Basilicata, Enea, imprese e associazioni. Unioncamere di Basilicata offre questa opportunità per sviluppare nuove sinergie tra le parti e per individuare, condividendoli, gli strumenti concreti affinchè le imprese facciano sistema.
VENERDÌ 5 febbraio alle 17,30 nel Centro Carlo Levi si svolgerà la conferenza “Il Mezzogiorno tra Costitituzione e Federalismo”. Relazionerà il professor Pasquale Ciriello. «La recente approvazione della legge in materia di federalismo fiscale - si legge in una nota del Centro Carlo Levi - segna un punto di svolta di particolare delicatezza per il Mezzogiorno: dalla sua concreta applicazione, infatti, il Mezzogiorno stesso potrà trarre lo spunto per realizzare quel riequilibrio economico-sociale da tempo atteso o, al contrario, ricevere un'ulteriore penalizzazione per le sue politiche di rilancio».
SI svolgerà oggi alle ore 18.30, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera si terrà la presentazione del libro di Mariolina Venezia, "Come piante tra i sassi" (Einaudi Edizioni). L'evento è organizzato dall'associazione culturale Women's Fiction Festival in collaborazione con l'Amministrazione Provinciale di Matera e la Libreria dell'Arco. In serata a Palazzo Lanfranchi saranno presenti, oltre all'autrice, il Presidente della Provincia, Franco Stella, la cofondatrice del Women's Fiction Festival, Mariateresa Cascino e la giornalista del Quotidiano della Basilicata, Rossella Montemurro.
TROMBETTA REPLICA
INIZIATIVA PROROGATA FINO A MAGGIO
«Eravamo contrari alle alienazioni»
Matera 100% per scoprire il Patrimonio Unesco
«DI fronte alle richieste che giungono dal mondo associativo credo che la vera risposta debba essere indirizzata alla città». Sono le parole di Nicola Trombetta, ex consigliere comunale Pd che aggiunge: «A seguito del mio intervento, fatto in difesa deltessuto associativo cittadino, sedimentatosi sulla pratica quotidiana come risposta alle esigenze della comunità, ho voluto aprire uno spazio di riflessione in merito a provvedimenti espressione della passata amministrazione, e che oggi, a seguito del naturale corso normativo, stanno trovando esecuzione. Ilmondo associativo sitrova obbligatoa dover riconsegnare locali comunali, per lunghi anni concessi dalle varie amministrazioni di centrosinistra; tutto ciò è avvenuto a seguito della approvazione, da parte della Giunta Buccico, del Piano triennaledelle Opere pubbliche, in cui è previsto che parte delle somme da investire per il finanziamento delle opere pubbliche venga ricavato dalla vendita degli immobili di proprietà comunale, affidati alle associazioni della città di Matera; in seguito, il 30 marzo scorso, in Consiglio comunale, durante la discussione degli emendamenti al Bilancio di Previsione, di cui è parte integrante il Piano triennale delle Opere pubbliche, avendo il centrosinistra appreso della irrevocabile volontà dell'allora maggioranza di governo cittadino di non recedere dall'intento di alienare gli immobili di proprietà comunale, i consiglieri Fiore e Lapolla proposero un emendamento, approvato con voto quasi unanime,con il quale si intendeva non condividere le decisioni assunte dal centrodestra, ma anzi limitare il processo di alienazione degli immobili, individuando alcuni criteri che permettessero, da una parte, la conservazione della proprietà per il Comune degli immobili di maggior pregio, situati nel centro storico cittadino, e, dall'altra, di procedere, a scaglioni, e soltanto fino al raggiungimento delle somme necessarie indicate nel suddetto Piano triennale, dei restanti immobili in uso alle associazioni. L'azione dei consiglieri Fiore e Lapolla, che io stesso condivisi, fu quindi tesa a preservare gli strumenti materiali delle compagini associative, nella fondamentale contrarietà al provvedimento di alienazione; difatti il Bilancio di previsione, con il quale si dava attuazione al suddetto provvedimentodi alienazionedegliimmobili, venneapprovato con il solo voto favorevole dei consiglieri di maggioranza, e con il voto contrario di tutti i consiglieri del centrosinistra, compreso il sottoscritto. Esprimo quindi una volta ancorail miosostegno perqualunque azione,reale, che intenda affrontare e risolvere le numerose emergenze a cui le realtà associative materane devono far fronte, da ultimo quella relativa alla venuta meno dei locali».
L'ORIGINALE campagna di promozione dal titolo "Matera 100%", avviata il 23 settembre 2009 e durata per 100 giorni fino al 31 dicembre scorso, ha raggiunto degli ottimi risultati; l'obiettivo principale è stato centrato: trasformare i residenti, gli stessi materani, in testimoni e custodi del patrimonio storico, artistico e culturale della Città dei Sassi. Complici il periodo di fine anno e, soprattutto, i fine settimana, tantissimi hanno approfittato per accompagnare i loro ospiti, parenti e amici, a scoprire e riscoprire la città Patrimonio dell'Unesco. Non è mancata l'uscita domenicale della famiglia materana che ha scelto di rimanere nella sua città piuttosto che visitare altre località. Per migliorare il risultato già lusinghiero determinato dalla risposta positiva dei cittadini, si è deciso di prorogare Matera 100% per altri 100 giorni, fino a domenica 9 maggio 2010. L'iniziativa si riferisce, nello specifico, alla fruizione dei due siti culturali gestiti dalla Cooperativa Artezeta: il Musma - Museo della Scultura Contemporanea di Matera - e la Cripta del Peccato Originale. I due presidi rientrano nel progetto "Il Distretto Culturale dell'Habitat Rupestre" realizzato dalla Fondazione Zétema insieme a numerosi partner - tra cui la stessa cooperativa - e cofinanziato dalla Fondazione per il Sud. Presentando una delle cartoline fotografiche distribuite in tutta Matera o semplicemente scaricando il coupon online sul sito www.egghia.it/materacentopercento, è possibile usufruire di uno sconto particolare sul biglietto d'ingresso ai due presidi. La campagna promozionale è stata realizzata grazie anche alla preziosa collaborazione dei partner: "Egghia!" ormai consolidata realtà virtuale - ideatrice della campagna di comunicazione, che ha contribuito a diffondere contenuti e finalità ai numerosissimi visitatori del suo sito; Creativega per le realizzazioni grafiche e web; Rvm Broadcast che ha realizzato i video diffusi sia in rete, sia sul canale televisivo Trm; il "Gruppo Folk Matera" che ha curato la colonna sonora dei video in vernacolo materano; la famiglia Genovese che ha messo a disposizione le foto utilizzate nella campagna promozionale, selezionandole dal repertorio di Rosario Genovese, compianto reporter e fotografo materano di grandissima esperienza e qualità.
SUL SITO DEL COMUNE
On line mappa raccolta rifiuti
APPUNTAMENTI
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Agenda
CINEMA Comunale Matera - 0835334116 Avatar ore 17,00-21,00
Barbara
Kennedy Matera - 0835334116
Francesco
Alvin Superstar ore 17,30-19,30-21,40
Duni Matera - 0835331812 Baciami ancora ore 19,00 - 21,30
Patron Antonio Matera La prima cosa bella ore 17,30- 19,30- 21,30 Il quarto tipo
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Baciami ancora ore 19,00-21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Io loro e Lara 19,00 - 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
E’ una foto un po’ datata...ma eri più giovane...Auguri da Antonella e mamma
Buon compleanno dagli amici di Videouno e del Quotidiano
La Cripta del Peccato Originale
Cea, inaugurazione del Centro Visite SABATO prossimo a contrada Pianelle (Montescaglioso) verrà inaugurato il Centro Visite e il Centro di Documentazione sulla Riforma Agraria, presso l’ex scuola rurale. Sarà l’occasione per organizzare, in collaborazione con il Cea di Montescaglioso e le scuole “La festa degli Alberi”. Nella stessa giornata sarà, infine, presentato il quaderno “Matera e Montescaglioso tra lotte contadine e riforma agraria”, curato da Luigi Verdone. La giornata di domenica 7 febbraio sarà dedicata a “una passeggiata nel Parco della Murgia materana’’. E’in programma, infatti, un percorso a piedi e in bicicletta di andata e ritorno, nella pista campestre che da Parco dei Monaci conduce a Villaggio Pianelle attraverso il vecchio tracciato delle Ferrovie Calabro Lucane. L’iniziativa si svolge in collaborazione con il Centro di Educazione Ambientale di Montescaglioso.
Inaugurazione del Centro Visite sabato a Montescaglioso
E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
Baciami ancora SUL sito internet del Comune di Matera www.comune.mt.it è disponibile una dettagliata mappa relativa al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, affidato alla Ati, composta dalle società Aimeri di Milano e Asa di Venezia, e avviato qualche settimana fa. Per accedere alle informazioni, è possibile consultare il link relativo al servizio presente sul sito, dove si possono conoscere le modalità con cui si svolge la raccolta differenziata nelle tre aree interessate (rioni Sassi, centro abitato e area sperimentale). All'interno dello spazio è presente anche una planimetria generale dello stradario, nonché una presentazione dettagliata del servizio di raccolta dei rifiuti. Nel centro storico e nei rioni Sassi viene attuato il sistema del porta a porta, con l'eliminazione dei cassonetti e il ritiro della frazione umida a frequenza giornaliera. La raccolta di carta e cartone, plastica, lattine e vetro avviene invece con cadenza settimanale. Nel centro abitato e nella zona sperimentale sono collocate trecento piazzole ecologiche composte da due cassonetti per la raccolta rispettivamente di carta e cartone e plastica e lattine, e da un contenitore a campana per la raccolta del vetro. L'obiettivo è quello di raggiungere il 65 per cento di raccolta differenziata entro la fine del 2010, che rappresenterebbe un risultato importante per una migliore gestione e smaltimento dei rifiuti, anche al fine di favorire la riduzione del rifiuto urbano indifferenziato. matera@luedi.it
A dieci anni di distanza ritorna al cinema l’amore di Carlo e Giulia, che ci avevano lasciato tra lacrime ed entusiasmi. Colonna sonora affidata a Jovanotti.
La prima cosa... UN AMARCORD in salsa livornese, con il caratteristico umorismo pungente di Paolo Virzì. Nella famiglia Michelucci, la presenza di una madre bella finirà per travolgere tutti, fino ad un'inaspettata riconciliazione.
Io loro e... PADRE Carlo Mascolo è un missionario che vive in un villaggio nel cuore dell'Africa. Da qualche tempo avverte i sintomi di una crisi spirituale e decide di tornare a Roma
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Dinnella via Cappuccini 72 0835/314308
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
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Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111
118 0835253111 0835 253212 800216916
800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
0835 253111
Asm
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA
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ore 21,40
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Pisticci Ha continuato a molestare telefonicamente la 33enne di cui si era invaghito
Stalker recidivo ai domiciliari E’ un artigiano 53enne, la prima persona arrestata nel Materano per il nuovo reato PISTICCI - E' stata la prima persona arrestata per stalking nel Materano, a dicembre dello scorso anno. Già destinatario di una ordinanza di inibitoria ad avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima, nonché sottoposto all'obbligo di presentarsi quotidianamente alle forze di polizia (gli erano stati revocati da poco i domiciliari) ha violato il divieto tornando a torturare la vittima con telefonate e messaggi sul cellulare. Lo scorso 30 gennaio, i carabinieri della Stazione di Marconia, su esecuzione di ordine di carcerazione emesso dall'Autorità giudiziaria di Matera, hanno notificato di nuovo i domiciliari all'intemperante cinquantantatreenne pisticcese. L'artigiano ha letteralmente perso la testa per una trentatreenne conosciuta per motivi di lavoro alcuni mesi fa, diventata in poco tempo oggetto di veri e propri atteggiamenti persecutori. Tra le persone coinvolte, entrambe coniugate non c'è nessuna relazione di parentela o legame. L'uomo ha cominciato a “perseguitarla” utilizzando in particolare il telefono cellulare, con messaggi (sono
state raggiunte punte di 400 sms) e squilli, pronunciando frasi di vario genere e minacce. La ragazza, stanca di subire il comportamento dell'uomo, si è quindi rivolta ai carabinieri che, sotto il coordinamento della Procura, hanno iniziato le indagini insieme al tenente Annalisa Pomidoro della squadra antistalking del Comando provinciale di Matera. Il cinquantatreenne si era invaghito della donna diventando particolar-
mente insistente e inopportuno con le sue avances: era arrivato a farle fino a cento squilli al giorno sul telefonino, le ha inviato sms osceni, l'ha rintracciata nel centro abitato mettendola in difficoltà di fronte ad altra gente. Un atteggiamento che aveva generato nella donna un forte stato di ansia e paura, anche per l'incolumità dei familiari, al punto da rendere necessario modificare le abitudini di vita. Prima dei domiciliari, per far desistere il cinquantatreenne, era già stata emessa una misura di inibizione da parte dell'Auotorità Giudiziaria. Ma non era bastata. Lo stalker si era calmato solo momentaneamente, per poi riprendere a “tormentare” la vittima con le sue “attenzioni” fuori luogo. Sabato scorso i carabinieri lo hanno fermato e accompagnato a casa, dove rimarrà, sottoposto per la seconda volta al regime degli arresti domiciliari. Non è il primo caso di stalking nel Materano, dall’istituzione del reato. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Ferrandina Soddisfazione per l’importante incarico di un lucano
De Grandis confermato Il sindacalista resta nella segreteria nazionale Confsal FERRANDINA - E' stato riconfermato alla segreteria nazionale della Confsal, il lucano Domenico De Grandis. Il sindacalista è anche segretario nazionale generale della Fenal (Federazione nazionale autonomie locali) e coordinatore generale del “Dipartimento camere di commercio-polizia municipale-autonomie locali”. La rielezione del ferrandinese De Grandis, a conclusione dell'VIII congresso nazionale, la maggiore confederazione dei sindacati autonomi e la quarta confederazione sindacale, dopo Cgil, Cisl e Uil. I lavori sono stati avviati dinanzi a circa mille delegati, in rappresentanza di circa un milione di iscritti, dalla relazione del segretario generale Marco Paolo Nigi.
Domenico De Grandis
Sono intervenuti il ministro del lavoro Maurizio Sacconi, ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, Raffaele
Bonanni segretario generale Cislm, Luigi Angeletti segretario generale Uil, Michele Gentile, Cgil nazionale, Hulmet Mullers, segretario generale Cesi- confederazione europea dei sindacati indipendenti di cui la Confsal ha la vicepresidenza. I principi ispiratori della Confsal? De Grandis li sintetizza così: «Autonomia del sindacato dai partiti e dalle ideologie il riformismo in materia economica, sociale e di finanza pubblica; riconoscimento del merito; introduzione del reato penale per combattere il lavoro sommerso; necessità di una legge per la trasparenza degli iscritti e la certificazione della rappresentanza e della rappresentatività sindacali anche nel settore lavorativo privato (già
vigente nel pubblico); introduzione della banca del tempo tra le misure, che apportano “nuova flessibilità intelligente” a favore dell' occupazione, soprattutto femminile, e a sostegno della cura dei figli nei primi anni di vita e degli anziano non autosufficienti». Dal Congresso sono partite all'indirizzo del Governo e delle altre parti sociali le richieste della Confsal. «Tra queste -ricorda De Grandisuna riforma in senso universalistico degli ammortizzatori sociali; un fisco giusto (bene una riforma con aliquota del 23% fino a 100 mila euro) con misure più eque per il lavoratori dipendenti, i pensionati e le famiglie». mar.aga. provinciamt@luedi.it
Ferrandina Il Pdl bacchetta il consiglio
«Il voto favorevole a Geogastock frettoloso Un’occasione mancata» FERRANDINA- Troppo frettoloso il via libera a Geogastock. A sostenerlo il coordinamento cittadino del Pdl che, in una nota, ha espresso perplessità per le modalità con cui il progetto ha ottenuto il voto favorevole del Consiglio comunale, fatta eccezione per Dubla (contrario) ed Eustazione (astenuto) e i consiglieri di minoranza Imperatore, Pallotta e Stigliano assenti (non capiamo perché rileva il Pdl assenti al momento del voto). Per il Pdl: «l’esigenza che il Consiglio ha avuto di esprimere in fretta il parere favorevole al progetto della Geogastok senza tentare di andare oltre le cosiddette “ricadute” proposte e promesse dalla società realizzatrice lascia perplessi e sospettosi. Perplessi perché non comprendiamo come mai l'Amministrazione comunale si sia limitata a rappresentare, tramite il sindaco Ricchiuti, alla conferenza di servizio la necessità di riavviare un ragionamento concreto sul rilancio della Valbasento e non abbia, invece, colto l'occasione perché un tavolo nazionale di concertazione potesse essere attivato prima di esprimere parere positivo allo stoccaggio del gas nei pozzi». Risultato: «Si è persa sostiene il Pdl - un'altra storica occasione perché il Comune di Ferrandina potesse far valere il potere contrattuale che gli derivava, in quanto soggetto determinante nell'iter autorizzativo del progetto
stesso, per svolgere un ruolo da protagonista per la ripresa produttiva dell'area basentana evitando, così, di essere mero e ininfluente destinatario di iniziative (vedi anche Ecoil e Iea) quantomeno discutibili sul piano del rispetto dell'ambiente, delle compagini societarie e delle reali possibilità di sviluppo produttivo e occupazionale». E «sospettosi perché rileva il Pdl- di fronte alle innumerevoli iniziative anche di movimenti e associazioni di cittadini che chiedevano maggiori approfondimenti delle proposte, la testardaggine con cui l'Amministrazione ha voluto procedere, nonostante tutto, ci farebbe pensare che altre convenienze, che nulla avrebbero a che fare con i cittadini e il territorio, hanno fatto pendere la bilancia verso un atteggiamento più remissivo e frettoloso». Un giudizio duro e tranciante quello del coordinamento cittadino del Pdl che «pur consapevole che il parere favorevole del Consiglio Comunale ha fortemente indebolito la nostra proposta di chiedere l'apertura di un confronto con il Governo, le Istituzioni locali e le forze sociali, continuerà con determinazione a rivendicare uno sviluppo diverso della Valbasento in grado di offrire maggiori e reali opportunità di rilancio produttivo, sociale, economico e occupazionale senza favorire interessi speculativi generatori di danni alla salute e al territorio». m.agata@luedi.it
Il bel match contro il Varisius ha fatto dimenticare le amarezze
Un Miglionico pirotecnico MIGLIONICO pirotecnico. «Questo il termine esatto per descrivere il Miglionico di queste ultime tre giornate. -specifica un radioso dirigente Perrone- Lasciamostare che4a3, subìtodue domeniche fa a Irsina, non abbia portato punti. Poi è venuto il secco 2 a 0 sul Lagopesole e adesso un 4 a 3 a Matera che poteva anche esser piu' rotondo. Quella di Irsina, nonostante la sconfitta, è stata una partita da annoverare fra le più belle in assoluto fra le tante da me viste sui campi lucani. Una miriadedi azioni ficcanti e spettacolo continuo. Anche a Matera è stato un Miglionico ficcante. La distanza dalla vetta resta notevole. Un gap di 8 punti dalle prime della classe, Moliterno e Pietragalla, se queste non
rallentano, diventa difficile da recuperare. Noi, comunque, ci crediamo, visto che entrambe devono passare dal Comunale di Miglionico e spero, pagare pegno! Contro il Varisius, abbiamo iniziato in sordina, dando l'impressione al Varisius di poter osare. Il loro gol di apertura ha accesoil nostroorgoglio peruna pronta rimonta. Alla mezz'ora con un micidiale uno-due di Lambertini e Andrulli abbiamo ribaltato il risultato, dando prova di forza e andando vicino al gol in altre occasioni. Di produzione di gioco ne abbiamo fatto e qualche altro gol per stare tranquilli lo si poteva anche fare». Una partita zemaniana, quella della squadra di mister Motta, giocata a tutto campo contro un Varisius
cui la vittoria necessitava come l'aria per respirare. Grande plauso a tutti gli uomini in campo per l'impegno profuso nei 90 minuti anche se abbiamo rischiato nel finale. Se Tragni, visibilmente appesantito (e meno male) avesse segnato su quell'ultima palla nei minuti di recupero mi sarebbe venuto un infarto. Sui gol subìti qualche cosa non ha funzionato a dovere. In difesa ci siamo cullati un po troppo. In attacco invece intesa a meraviglia con un Andrulli strepitoso anche in versione assist-man. Grandiosa la battuta della punizione con lo schema “G” sperimentato in allenamento da mister Motta e messo a frutto da Venezia, Andrulli e dal grandioso stacco di testa di Lambertini in
Il Miglionico calcio
area. Giocate di classe che spero continuino. Altri schemi restano da provare in partita! Un Lambertini in gran spolvero nel derby materano. Una tripletta da passare agli annali del calcio
che lo puntella in testa con 18 reti. Un +8 marcature sul secondo. Il titolo di capocannoniere con un Miglionico così quadrato è gia assegnato. Antonio Centonze
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Martedì 2 febbraio 2010
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Grassano Rimangono gravissime le condizioni del cinquantatrenne Maurizio Mafaro
Si cerca il movente della rissa In manette Francesco Paolo Daraio , Salvador Daraio, Nicola Abate e Pietro Disogra GRASSANO - Non è stata la reazione ad una provocazione, né legittima difesa a provocare la rissa scoppiata a mezzanotte e mezza tra sabato e domenica, nei pressi del bar in vico IV Meridionale a Grassano. Tra gli inquirenti c'è stretto riserbo sui motivi che hanno portato il trentenne Francesco Paolo Daraio, il ventottenne Salvador Daraio (noto come “il francese”, cognato di Francesco Paolo), il quarantaduenne Nicola Abate e il ventinovenne Pietro Disogra, tutti vecchie conoscenze delle forze dell'ordine, a ridurre in fin di vita Maurizio Mafaro. Di certo c'è che Mafaro, pregiudicato agli arresti domiciliari, un paio di anni fa con Salvador Daraio era stato protagonista di uno squallido episodio di estorsione e rapina in concorso, ai danni di un anziano che avevano legato e malmenato per portar via un bottino di circa 400 euro. Ieri, durante la conferenza stampa, il capitano Giuseppe Prudente, comandante della Compagnia di Tricarico, ha definito “efferata” l'aggressione di Mafaro, ricoverato in gravissime condizioni (oltre quindici ferite - di queste due alla gola - da armi da taglio, la frattura di alcune vertebre e del setto nasale e varie lesioni da aggressione) nel reparto di Rianimazione dell'ospedale San Carlo di Potenza. Per il cinquantatreenne è stato tempestivo l'intervento del 118 e dei carabinieri della Stazione di Grassano, allertati dalla telefonata di una donna che ha segnalato la presenza di un corpo esanime in un vicolo. «In casi simili è necessario individuare subito gli aggressori, sono cruciali i primissimi momenti», ha sottolineato il capitano Prudente. I militari della Stazione di Grassano, comandati dal maresciallo Giacomo Bello, e i colleghi della Compagnia di Tricarico intervenuti con una decina di pattuglie, hanno immediatamente avviato le indagini che ha portato all'arresto dei quattro. La scena dell'aggressione era statica, con evidenti tracce di sangue sull'asfal-
Dall’alto in senso orario Salvador Daraio, Francesco Paolo Daraio, Nicola Abate e Pietro Disogra; a destra uno dei coltelli a serramanico utilizzato durante la rissa; in alto la conferenza stampa (foto Videouno); a sinistra il luogo dove si è consumata l’aggressione
to, e i primi elementi raccolti hanno permesso di arrivare a Francesco Paolo e Salvador Daraio. Durante le perquisizioni effettuate nelle abitazioni dei due, i carabinieri scoprono che Francesco Paolo Daraio ha tentato di mettere gli indumenti in lavatrice per togliere le tracce ematiche. Nella casa di Salvador Daraio, invece, il più freddo, quello che secondo i carabinieri ha avuto il ruolo
più attivo nella rissa e che solo venerdì scorso era stato rimesso agli arresti domiciliari, è stato trovato un coltello a serramanico aperto con due lame. Abate è stato fermato in possesso di 7.000 euro in contanti, somma che sarebbe servita per lasciare Grassano e depistare le indagini. Solo per rintracciare uno dei quattro, è stato necessario l'utilizzo delle celle di aggancio del cellulare. In poco più di dodici ore
per gli inquirenti il quadro si è chiarito. I carabinieri hanno trovato 3 coltelli a serramanico (uno di questi era in un cassonetto di rifiuti) e un bastone usato dai pastori per il bestiame, armi impiegate nell'aggressione e intrise del sangue di Mafaro. Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, Salvador Daraio, con il telefonino di Francesco Paolo Daraio, nella notte tra sabato e domenica chiama
Mafaro, dandogli appuntamento in un bar. Nonostante la condizione di detenuto domiciliare, Mafaro accetta l'invito. Oltre ai Daraio, trova ad attenderlo anche Abate e Disogra. Inizia il diverbio, dalle parole si passa ai fatti, prima a colpi di bastone poi con i coltelli. Mafaro prova a difendersi (anche lui aveva con sé un coltello), invano. Adesso i quattro, che presentavano ferite da taglio e
SPUNTI GRASSANO - Alcune considerazioni vanno fatte in riferimento all'articolo pubblicato sul Quotidiano nei giorni scorsi, con il quale, i consiglieri comunali Giovanni Bonelli, Pietro Abbatangelo e Angelo Pisano fanno riferimento ad una presunta incoerenza politica degli assessori del Pdl di Grassano in prospettiva delle prossime elezioni regionali. Non solo respingiamo ai mittenti le sterili e strumentali affermazioni, ma ricordo a chi è aduso ai cambiamenti e trasformismi (vedi il nuovo allestimento di vetrina di sezione del partito), che il coinvolgimento di alcuni esponenti del Pdl nell'attuale Giunta comunale è scaturita da fatti “eccezionali e contingenti”, quali il
Grassano Decisa replica del Pdl alle accuse di trasformismo dell’opposizione
Da che pulpito viene la predica grave indebitamento dell'Ente, che rischiava il dissesto finanziario e lo stato di stallo amministrativo, che per mesi attraversava l'intero consiglio comunale. Certo, ai cittadini di Grassano non è sfuggita la caponaggine e la tracotanza dei suddetti consiglieri di opposizione, con cui tenevano da mesi, in “ostaggio” il sindaco e il consiglio comunale, nonostante l'evidente conflitto che si era venuto a creare nella gestione dei lavori pubblici. Altresì, si vuole ri-
cordare al consigliere, Giovanni Bonelli, che il Pdl nella recente competizione provinciale è stato sottoposto al giudizio del popolo risultante con oltre il 30% il primo partito della comunità. Infine, gli elettori di Grassano ricordano perfettamente quando il signor Bonelli, consigliere di opposizione in uno schieramento di centrodestra (sindaco Nicola Bonelli 2002-2007), nel 2004 partecipava alla competizione elettorale provinciale in cui veniva eletto in
una maggioranza di centrosinistra, un piede in due scarpe! Non si interrogava, allora, il consigliere Bonelli dove fosse la coerenza politica? Per quanto riguarda le nostre critiche costruttive a questo governo regionale, sono tutte confermate e non mancheremo di esplicitarle nella prossima campagna elettorale senza infingimenti e coerentemente con la nostra appartenenza al Pdl. La Sezione del Pdl Grassano
sfregamento, sono in regime di isolamento nel carcere di Matera. Rispondono di tentato omicidio aggravato in concorso, possesso ingiustificato di armi e rissa aggravata in concorso. A Mafaro, invece, è stata contestata l'evasione dai domiciliari e la partecipazione attiva alla rissa. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Valeria Farina Valaori. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
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Martedì 2 febbraio 2010
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BERNALDA - «Non è questo il modo di fare politica costruttiva per la città e per il popolo». E’ la dura accusa dell'associazione bernaldese “Oltre la Collina”, che attraverso il suo presidente, Domenico Andriuzzi, richiama i rappresentanti politici a non fare propaganda di insulti e accuse, bensì di stilare i programmi del futuro per la città, per il popolo e per i giovani che ogni giorno lasciano la loro Bernalda. «Complimenti signori rappresentanti di partiti, liste varie e -dice Domenico Andriuzzi- soprattutto, rappresentanti di Bernalda di destra, sinistra o chissà dove. La campagna elettorale è cominciata -continua il presidente di Oltre la Collina- e lo si può notare dalle diciture delle locandine esposte ogni giorno davanti alle edicole, dai titoli degli articoli sui giornali e dalle bellissime parole accusatrici rivolte ai rivali di turno e divulgate sotto forma di volantini:
Bernalda verso le Comunali L’appello di Andriuzzi per la campagna elettorale
«Basta con la politica delle accuse» “Operazione verità”, “Operazione verità: la verità”, “La verità degli ultimi 20 anni”, “Operazione falsità”, etc. La verità, signori, è che non avete capito che il popolo si è stancato di sentire accuse rivolte al passato. Si continua a fare una campagna politica non costruttiva, ma denigratoria nei confronti di un paese che si ritrova per l'ennesima volta a dover sperare in un futuro migliore pur consapevole che reali programmi per un futuro nemmeno sono in cantiere, almeno di programmi per il bene comune, altrimenti sui giornali si parlerebbe di progetti, di prospettive, di impegni reali e concreti per una ricostruzione e non di
“chi ha fatto cosa”. La gente chiede che vengano messi su dei dibattiti in cui i temi siano: la città e la viabilità; il lavoro per i giovani che ogni giorno abbandonano la loro Bernalda; il recupero di tutte quelle opere che muoiono lentamente a cielo aperto; del degrado che esiste in molti angoli della città e tanti altri argomenti che non siano il passato e che non trattino delle accuse personali o di partito. Ecco, la gente chiede che sul banco dei progetti ci siano loro e il futuro della loro città. Invece, puntualmente, a ogni rinnovo di amministrazione ci si impegna esclusivamente ad accusare chi c'era prima, mentre dall'altra parte arrivano le smentite e le con-
troaccuse. Questa forma di politica la vediamo nelle piazze e per le vie (purtroppo credo sia una cattiva abitudine nazionale, non solo locale) ormai da sempre e non solo da vent'anni, e da sempre la gente, incluso ed a partire da me, aspetta quel fatidico cambiamento che sembra non arrivare mai, e pian piano siamo arrivati col “cuculo” per terra. Signori rappresentanti, lasciate le indagini di ogni caso alle forze competenti e voi, e noi, popolo e rappresentanti di popolo -conclude Andriuzzi- facciamo la politica: quella costruttiva e non distruttiva». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Domenico Andriuzzi
Valsinni Presentato il lavoro multimediale sulla Shoah che ha ricevuto la menzione del ministero
Ragazzi registi della storia Giornata speciale con gli alunni della Media e i nipoti di Elisa Springer VALSINNI - “I giovani ricordano la Shoah”, è il titolo della manifestazione presentata dagli alunni della seconda media dell'Istituto Comprensivo “Isabella Morra” avente per tema: “La vita, la morte, la rinascita attraverso … la storia di Elisa Springer”, che si è svolto nell'aula consiliare. Il lavoro multimediale, preparato dai ragazzi, ha avuto una menzione speciale dal ministero della Pubblica istruzione. Un mix di immagini, filmati, canzoni e riflessioni personali sulla vita, la morte, realizzato con l'aiuto dei docenti Maria Carmela Stigliano e Maddalena De Gemmis, che hanno letto e commentato il libro della Springer: “Il silenzio dei vivi”. Nelle immagini proiettate insala, c'era ancheil filmato del campo di concentramento di Auschwitz visitato dalla scrittrice ebrea, dove racconta che gli internati non erano esseri umani ma pezzi, il tutto commentato da musiche struggenti, come quelle della colonna sonora del film:“La vita èbella”. Erano presenti anche i nipoti della Springer. Dopo la visione del filmato c'è stato il convegno sulla Shoah. Relatori: la preside Giovanna Modarelli, il sindaco di Valsinni, Gennaro Oliviero, il vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro, Francesco Nolé; i senatori Cosimo Latronico e Filippo Bubbico; il consigliere regionale Vincenzo Ruggero; l'ispettore scolastico Francesco Fasolino e la presidente regionale Aimc (Associazione italiana maestri cattolici) Anna Maria Bianchi. Ha coordinato i lavori Maria Carmela Stigliano, mentre la De Gemmis eseguiva i canti con il piccolo coro degli alunni del Comprensivo. L'aula consiliare era troppo piccola per contenere tutta le gente accorsa numerosa per assistere all'evento. All'inizio il coro aveva cantato “Auschwitz”, la canzone scritta da Francesco Guccini. La preside Modarelli, dopo aversalutatogli ospiti,harelazionato sulla Shoah ed ha ricordato l'incontro con la Springer avvenuto nella chiesa di Montalbano. Ha sottolineato come «il ruolo della scuola sia quello di in-
Colobraro La vicenda di Padre Kolbe ad Auschwitz
Gli eroi e i tanti testimoni di un dramma dell’umanità
In alto il nipote di Elisa Springer con i ragazzi e la professoressa Stigliano, in basso il coro degli alunni di Valsinni
trodurre i ragazzi nella società civile». Per il sindaco Olivieri, l’evento ha dato visibilità maggiore al lavoro svolto dagli alunni. Per il dottor Fasolino, «nel 1900, il cosiddetto secolo breve, è mancato il principio della solidarietà. Oggi molto spesso la storia (che è maestra di vita) non ha alunni». Ha suggerito di istituire “La giornata regionale della memoria”. Per la dottoressa Bianchi «è senza futuro un mondo, che non ha memoria» ed ha citato Anna Arend e la “Banalità del male”. Ha citato, inoltre, il film “La masseria delle allodole”, che parla del genocidio armeno, la guerra in Bosnia e la guerra in Ruanda. Ci sono state, poi, le riflessioni dei
due senatori presenti e del dottor Ruggiero, che ha sottolineato come l'Olocausto sia stato generato dal “sonno della ragione”. I familiari della Springerhanno donato un quadro come ricordo e la conclusione è stata affidata al vescovo Nolé, che parlando di Massimiliano Kolbe ha detto: «Solo la persona che ha fede riesce a perdonare». Tra i presenti, il parroco, don Peppino La Banca; il sindaco di Rotondella e i vice sindaci di Colobraro e San Giorgio. Onore al merito alla Protezione civile di Valsinni, ai vigili intercomunali ed ai tecnici multimediali che hanno collaborato. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
COLOBRARO - Quel giorno, nel campo di concentramento di Auschwitz, le guardie avevano selezionato dieci detenuti. Dovevano essere rinchiusi nel cosiddetto “bunker della morte”, senza acqua e cibo, dove sarebbero morti di fame in pochi giorni. Qualche giorno prima un prigioniero del campo aveva tentato di evadere. E le guardie, per evitare altri simili tentativi, avevano deciso di ammonire i prigionieri con una punizione dura ed esemplare. Francesco Gajowniczek, uno dei dieci prescelti per il bunker, cominciò a piangere e a urlare a squarciagola. Implorava di essere salvato per pietà della famiglia che lo attendeva a casa. All'improvviso, dalla folla dei detenuti, si alzò una mano. Era un uomo poco più che quarantenne, uno dei tanti prigionieri, numero di matricola 16.670. Fece una proposta che a tutti sembrò impensabile: sarebbe entrato lui nel bunker, al posto di quel padre di famiglia. Le guardie accettarono, la vita di Gajowniczek fu salva. Quindici giorni dopo, in quel bunker senza acqua e cibo, l'uomo era ancora vivo. Fu ucciso insieme ad altri prigionieri con un'iniezione di acido fenico. Era il 14 agosto 1941. Quell'uomo si chiamava Massimiliano Kolbe, sacerdote polacco. Nel 1981 sarebbe diventato san Massimiliano Kolbe, canonizzato dal suo connazionale Giovanni Paolo II, che lo definì quel giorno “martire della carità”. Alla cerimonia era presente anche Gajowniczek, l'uomo salvato dal suo sacrificio e poi scomparso nel 1995. Se non avesse compiuto quel gesto, forse, oggi sarebbe ricordato come uno dei tanti numeri di matricola scomparsi in quel campo.
E invece la sua vita, pur nella normalità dei gesti quotidiani, era già tutta piena di quella energia e di quella passione per l'uomo che lo avrebbero reso capace di un dono così grande. Padre Kolbe era un uomo vivo, ardentemente appassionato e intimamente legato ai rapporti umani. Amava intensamente i compagni del suo ordine religioso, era socievole e gioioso. E, soprattutto, sapeva perdonare. Sempre serio, ma mai pieno di livore verso chi si mostrava incapace di rispettare le regole del collegio. “Bisogna pregare per i peccatori”, diceva sempre. Di queste e altre testimonianze sulla sua vita si è fatto portavoce monsignor Francesco Nolè, vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro, nell'ambito di un incontro organizzato presso i locali scolastici di Colobraro, sezione staccata dell'Istituto Comprensivo “Isabella Morra” di Valsinni, in occasione della Giornata della Memoria. A chiamarlo in causa è stata la professoressa Giovanna Tarantino, insegnante di storiadella scuola secondaria di primo grado. Felice la scelta del vescovo,
che nella sua interessante relazione ha voluto soffermarsi, in rapporto all'uditorio di studenti, sull'esperienza giovanile del santo. Prima della relazione del vescovo erano intervenuti, per un saluto introduttivo, il dirigente scolastico Giovanna Modarelli e il sindaco di Colobraro Andrea Bernardo. La chiusura dell'evento è stata affidata agli alunni della scuola, che hanno messo in scena una danza, rappresentazione simbolica della sofferenza degli ebrei. La seratasi è conclusacon la lettura, sempre da parte dei ragazzi, delle testimonianze dei detenuti del Block 14, quello in cui era rinchiuso Massimiliano Kolbe. E' stato un modo nuovo, bello e sorprendente di richiamare una memoria storica, spesso ridotta, anche nelle scuole, a formale e disinteressata ritualità celebrativa. Alle orecchie dei ragazzi è arrivata una notizia: anche nel luogo più atroce, simbolo del male e della bestialità dell'uomo, è stato possibile un atto così grande e bello. Senza una cosa bella da raccontare, del resto, che “Memoria”sarebbe? Pino Suriano
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Un trasporto paradossale, nonostante la vicinanza del qualificato ospedale di Policoro
Vittima di un ricovero assurdo Anziana si sente male a San Giorgio L., ma il 118 la porta a Lagonegro POLICORO - La storia che stiamo per raccontare, apparentemente, è una di quelle normali come tante ce ne sono in Basilicata. Terra di popolazione sempre più anziana e sempre più emarginata. Fuori dal mondo. Quel maledetto mondo che una volta “espulso” dal tessuto produttivo sembra averti detto addio! I giovani vanno via e la terza età o muore di solitudine o di malasanità. E i casi di entrambi i decessi, purtroppo, si moltiplicanoa dismisurain unaregione che proprio da un anno ha ridotto le Asl tradizionali dalle vecchie cinquea due, tra i pogrom dei cittadini di varie comunità, che si sono visti ridimensionati gli ospedali sotto casa. L'esempio del nosocomio di Tinchi è uno di questi. Secondo molti addetti ai lavori c'è stato un accentramento verso Matera e Potenza delle “eccellenze” sanitarie lasciando la periferia abbandonata a se stessa, come se ci fosse una sanità buona per i signori e una cattiva per le persone sole ed indifese. Com'era Maria G. Digilio, un’anziana
L’ospedale di Lagonegro
originaria di Policoro, che per essere inclusa socialmente, veniva assistita in una Casa di riposo di San Giorgio Lucano, dove insieme ad altri coetanei vuole passare gli ultimi anni della sua vita sereni e senza troppi guai. Fino a quando, però, i guai, ed è la cosa che darebbe più fastidio, glieli pro-
curano gli altri. Dopo essersi sentita poco bene, i responsabili della Casa riposo per anziani chiamano il 118 e l'intervento degli operatori di Basilicata Soccorso è puntuale. Tutti siaspettano, però,un ricovero presso il nosocomio “Papa Giovanni Paolo II” di Policoro, per il semplice moti-
vo che è il più vicino al piccolo Comune del Basso Sinni. Invece, per non si sa quale motivo, i sanitari sosterrebbero di essere arrivati da Lagonegro e, pertanto, la loro competenza territoriale sarebbe il nosocomio dell'ospedale potentino, molto più distante da San Giorgio di quello jonico. E proprio per il più lungo tragitto, quasi tre volte, con un sistema viario che lascia parecchio a desiderate, la donna sarebbe spirata all'arrivo a Lagonegro. Ed ecco che, ancora una volta, la sanità regionale è nell'occhio del ciclone. E, di conseguenza, gli interrogativi sono sempre gli stessi. Quelli che da anni accompagnano altre morti del genere: Perché Lagonegro sì e Policoro no? L'ospedale del centro jonico è stato sempre definito, prima della riforma, il terzo polo sanitario lucano. E allora perché non ricoverare l'anziana in una struttura più idonea? Due punti interrogativi a cui si spera qualcuno dia una risposta. Vera. Gabriele Elia
La Finanza sequestra bottiglie e fabbrica
Vini di Formula Uno ma a marchio fasullo POLICORO - Guerra aperta ai marchi illegali, soprattutto per le sostanze alimentari. Quelli appena trascorsi sono stati mesi di intensa attività da parte delle Fiamme gialle materane, per la tutela della proprietà industriale e intellettuale e della sicurezza dei prodotti. Il periodo natalizio, si sa, è quello più propizio a inondare il mercato di ogni genere di mercanzia, dagli addobbi ai giocattoli, anche perché, in genere, il consumatore, preso dall'euforia delle festività, è meno attento nel controllo del prodotto che acquista. Nelle scorse settimane, i Baschi verdi della Tenenza di Policoro hanno sequestrato oltre 20.000 articoli con marchi e loghi contraffatti e/o privi della prescritta marcatura “Ce”e hanno denunciato n.x., 43 anni di nazionalità cinese e m.p. di 43 anni. Nei
giorni scorsi, durante un servizio per il controllo del territorio, la curiosità dei finanzieri è stata attratta da alcune bottiglie di vino decorate con etichette raffiguranti scudetti di alcune squadre di calcio e scuderie di Formula 1. I marchi e i loghi, generalmente, sono registrati e godono della tutela concessa alla proprietà industriale. La registrazione di un marchio o di un logo fornisce al titolare il diritto di esclusiva sull'utilizzo dello stesso. In questo caso, però, i finanzieri di Policoro hanno scoperto che la produzione avveniva in una cantina in provincia di Taranto il cui titolare, privo di qualsiasi autorizzazione per realizzare le particolari etichette, scaricava i loghi tramite internet. A t.d. di anni 49, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Matera, sono state sequestrate oltre
I Baschi Verdi di Matera con il materiale falso sequestrato
200 bottiglie di vino già pronte per essere distribuite, 600 etichette e tutta l'attrezzatura per la stampa, costituita da due pc ed una stampante a colori. Un autentico emporio del falso, insomma, scoperto e smantellato dalle forze dell’ordine. provinciamt@luedi.it
Conferenza dei capigruppo
Vigili del fuoco il caso dal prefetto POLICORO - Si allarga anche alle altre comunità limitrofe la petizione popolare partita da dieci giorni circa per iniziativa dell'Amministrazione comunale, nella persona del consigliere comunale Giuseppe Ferrara (Casa dei moderati), di potenziare il locale Distaccamento dei Vigili del fuoco di via Lazio in Policoro. Infatti, il 26 gennaio presso il Palazzo di città si sono riuniti i gruppi consiliari per approvare un documento con il quale si sottolinea il: “Grave disagio causato dal sottodimensionamento dell'organico del personale della caserma di Policoro, che appare distonico in rapporto ai 1.500 interventi l'anno che i vigili del fuoco devono effettuare su un territorio ad alto rischio incendi, sinistrosità stradale, propensione alluvionale, la cui circoscrizione comprende anche Comuni della Calabria jonica”. Pertanto, davanti a tali esigenze e numerose emergenze, i gruppi consiliari di Policoro chiedono con un documento firmato e inviato anche alle altre municipalità, che l'organico della caserma di Policoro, oggi sottostimato e che allo stato dei fatti non sia più tollerabile una situazione di questo genere, mettendo a serio rischio la sicurezza dei cittadini, garantita finora grazie allo sacrificio del personale, per il futuro necessiti di un potenziamento. Tale esigenza nasce sia dalla strategicità della città di Policoro nel circondario jonico, sia dall'utenza che abbraccia, la quale aumenta a dismisura durante la stagione estiva con l'arrivo di turisti nelle località del Metapontino con turni estenuanti e una moltiplicazione delle chiamate ed operazioni al 115. Da qui
l'urgenza, secondo i sottoscrittori del documento, di chiedere al comando provicnale dei Vigili del fuoco di Matera di incrementare il personale dalle attuali 4-5 unità ad almeno 9 aumentando così di livello la caserma di Policoro da D/1 a D/2 con due squadre di intervento per turno. Oltretutto, la caserma jonica sarebbe anche idonea alla “promozione” avendo 8 adeguati mezzi antincendio attrezzati. La richiesta è stata anche inoltrata al ministro dell'Interno, Prefetto di Matera, presidente della Giunta regionale e 18 municipalità servite per perorarne la causa. Nei giorni scorsi sullo stesso problema e sulla stessa necessità sono intervenuti anche in maniera bipartisan: i Senatori Cosimo Latronico e Maria Antezza, il consigliere regionale Antonio Di Sanza. Intanto, il segretario generale regionale dell'Ugl di Basilicata, Giovanni Tancredi, ha chiesto al prefetto di Matera un incontro urgente “per esternare e rappresentare -si legge in una nota del sindacato- le istanze e problematiche relative alla situazione di precarietà e le condizioni lavorative che a tutt'oggi il personale dei Vigili del Fuoco di Policoro affronta». L'Ugl di Basilicata ritiene «opportuno precisare di aver già aderito con tutti gli iscritti a sostegno della petizione popolare del consigliere comunale di Policoro, Giuseppe Ferrara, per incrementare il personale della locale caserma. Attualmente -dice Tancredi - risulta che il Distaccamento di Policoro è tra i primi come numero di interventi, ma stranamente rimane il più basso come numero di personale tra le caserme regionali». provinciamt@luedi.it
Policoro 2000 Squadra timorosa in campo con il forte Viggiano
Fregati dal complesso di inferiorità POLICORO- Solounpunto peril Policoro 2000 in questa quinta giornata di ritorno del campionato d'Eccellenza. Si è, infatti, conclusa sullo zero a zero la gara tra gli jonici e il Viggiano, svoltasi ancora una volta al Comunale di Marina di Nova Siri, per la perdurante indisponibilità del manto erboso del “Rocco Perriello”. E' vero che alla vigilia il match era da considerare “a rischio”per i ragazzi di mister Labriola, poichè il Viggiano è la quarta forza del campionato, distanziato di poco della vetta. Ma è anche vero che, dopo laprestazione degliavversari vista in campo domenica (Viggiano in campo senza cinque titolari, tra cui il capocannoniere Campitelli, assente per squalifi-
ca), il Policoro avrebbe potuto realmente puntare alla vittoria, centrando, così,tre puntipesantissimi in chiave salvezza. Invece, gli jonici non sono riusciti a sfruttare l'occasione: troppo chiusa in difesa la squadra, mentre il reparto offensivo, nonostante il nuovo innesto Lops, in quattro-cinque occasioni, non è riuscito a finalizzare e a mettere in rete la palla di un fondamentale vantaggio. Una partita tutto sommata scialba: se il Policoro avesse premuto di più sull'acceleratore, avrebbe potuto avvicinarsi alla salvezza, soprattutto sfruttando le concomitanti sconfitte dei diretti avversari Picerno, Avigliano, Banzi e Real Tolve. «Siamo entrati in campo troppo contratti, timorosi -ha
commentato a fine gara l'allenatore biancoazzurro Rocco Labriola- con la paura di sbagliare. Abbiamo regalato la prima mezz'ora di gioco agli avversari; solo negli ultimi quindici minuti del primo tempo siamo stati più reattivi. Nella ripresa siamo ricaduti negli stessi problemi che abbiamo dall'inizio del campionato, più mentali che tattici. Non abbiamo giocato male, ancora una volta le due-tre situazioni che abbiamo creato non siamo riuscite a trasformarle in gol e questo purtroppo di penalizza». Archiviata la gara contro il Viggiano, ilPolicoro deveora lavorare per affrontare al meglio i due prossimi impegni, le insidiose trasferte contro il Ferrandina e l'Angelo Cristofaro. Non
Il Policoro in campo
si può più sbagliare se si vuole ottenere la permanenza in Eccellenza senza passare dal limbo dei play -out. Disicuro nonsaranno impegni facili. Domenica prossima ci sarà il Ferrandina, non
più l'avversario “cuscinetto” visto nel girone d'andata la squadra basentana è stata completamente rivoluzionata e punta a lasciare un segno. Eleonora Cesareo
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Calcio Fallisce la trattativa per Ledesma La Lazio prende Biava e un tedesco La Roma cede Okaka al Fulham
L’Inter vince anche al mercato Per Mourinho arriva Mariga dal Parma dopo il bomber Pandev ROMA – Ultime convulse battute di mercato, e a vincere è ancora l’Inter. Dopo Pandev, affare più indovinato di tutta la 'finestrà di gennaio e non solo in chiave nerazzurra, arriva alla corte di Mourinho il keniano del Parma McDonald Mariga, un centrocampista per il quale il Manchester, su consiglio di Roberto Mancini, sembrava deciso a fare un investimento. Ma alla fine i 'Citizens' hanno deciso di puntare sulla 'speranzà inglese Adam Johnson, 22enne del Middlesbrough, così Mariga è finito a Milano, dove colmerà il vuoto lasciato da Patrick Vieira, passato proprio al Man City. In realtà l’Inter, davvero insaziabile, avrebbe preferito Ledesma, ma Lotito non ha voluto cedere il suo 'dissidentè argentino. Lo avrebbe dato a Moratti solo per diecimilioni dieuroincontanti, malarisposta è stata negativa e i campioni d’Italia hanno scelto un’altra soluzione, che comunque garantisce loro quantità ed anche qualità e non cambia il prodotto finale (leggi scudetto). Ma l’Inter ha operato anche in uscita, senza bisogno di fare lo scambio con Jankulovski, si è materializzato il trasferimento di Amantino Mancini al Milan. E' un giocatore che può far comodo a Leonardo, se ritorna quello di Roma, la paura degli interisti è che si riveli l’ennesimo affare tutto a vantaggio dei cugini, com'è già successo con Pirlo e Seedorf (ma non con Ronaldo). L’altro colpo del mercato di gennaio dovrebbe averlo fatto la Roma con Luca Toni, infortuni permettendo. Il d.s. Daniele Pradè, ottimista per natura, si dice soddisfatto da questo mercato invernale ma non è riuscito a trovare acquirenti seri che avrebbero permesso alla Roma di liberarsi di ingaggi pesantissimi come quelli di Cicinho e Julio Baptista. Nessuna offerta seria ancheper JeremyMenez, chela Roma a suo tempo ha pagato dieci milioni e mezzo di euro e quindi non vuole svendere. Rimane quindi a Trigoria, così come Alessio Cerci, mentre Stefano Okaka, nonostante il gol di tacco di domenica, è volato a Londra in casa Fulham. Al suo posto, come possibile riserva del reparto avanzato, Pradè ha preso lo sconosciuto 'punterò dello Sri Lanka Panushanth
QUI BIANCONERI
Zaccheroni in campo per scuotere la Juve verso il Livorno
Mariga con la maglia del Parma: ora è dell’Internazionale
Kulenthiran, un carneade alla Zamblera. Più conosciuto è sicuramente Keirrison, brasiliano su cui la Fiorentina punta per sostituire il sospeso Adrian Mutu. Questo ragazzino che in patria veniva paragonato a Pippo Inzaghi nel Coritiba e nel Palmeiras ha fatto sfracelli, poi però si è improvvisamente fermato. Guardiola, che pure crede nei giovani, non lo ha ritenuto prontoper ilBarcellona, eil prestito al Benfica si è rivelato un fallimento. Corvino, che questo giocatore lo ha seguito a lungo in alternativa a Nilmar (poi finito al Villarreal) continua comunque a crederci. La Juve dopo Paolucci e Candre-
va non ha fatto altre operazioni e pensa più al futuro allenatore, mentre la Lazio è il club che più si è dato da fare, freneticamente, in questo ultimo giorno. Lotito, che non ha più dato Baronio al Bologna e che anche ha provato a cedere Ledesma al Genoa (l'argentino gli ha ribadito il suo rifiuto), ha rinforzato il centrocampo con il nazionale tedesco Hitzlsperger e ha preso Biava per la difesa e tre extracomunitari in un colpo solo: Eguren, il ragazzino israeliano Golasa e il difensore brasiliano AndrèDias. Comefarà atesserarli tutti, visto che non è riuscito a cedere Makinwa all’estero, rimane un mistero.
Dai cugini nerorazzurri un brasiliano per risalire la china
Mancini passa al Milan MILANO – Il rinforzo del Milan arriva dall’ Inter. È Amantino Mancini, e in via Turati già si augurano che il brasiliano possa rivelarsi un affare come Andrea Pirlo e Clarence Seedorf, scaricati troppo in fretta dai nerazzur-
ri e altrettanto rapidamente diventati determinanti per i successi rossonero degli ultimi anni. I piedi del brasiliano, 30 anni ad agosto, hanno illuminato e dettato i ritmi della Roma di Luciano Spalletti. Roberto Mancini e la dirigenza interista lo avevano scelto e nell’estate 2008 Josè Mourinho se lo è praticamente trovato già impacchettato ad Appiano. Ma, tramontata l’ipotesi di giocare con le tre punte, l’attaccante esterno ha trovato poco spazio nei piani del portoghese e quest’anno ha collezionato solo sette presenze fra campionato e Champions League. In panchina senza sorriso anche nell’ultimo derby, ora Manciniha l’occasione di imporsi come alternativa di Ronaldinho sulla sinistra (o
a destra, all’occorrenza) del fronte offensivo di Leonardo. Il Milan lo ha preso non con uno scambio con Jankulovski (che ha declinato), ma con la formula del prestito fino al 30 giugno, quando potrà riscattare la metà del cartellino investendo una cifra attorno ai 3,5 milioni di euro. L’ex ro- Mancini passa al Milan manista diventa quindi il quinto membro del- tere in carreggiata una squala colonia brasiliana rosso- dra che in sette giorni ha nera a disposizione di Leo- smentito tutti i buoni segnali nardo che potrà utilizzarlo mostrati a cavallo fra dicemda subito in campionato per bre e gennaio ed è passata da dare fiato a Ronaldinho e essere a un passo dall’Inter a tamponare l’assenza di Pato. doversi guardare le spalle A parte inserire Mancini, dalla rincorsa di Roma e Nal'allenatore brasiliano deve poli. Brucia l’occasione spreanche preoccuparsi di rimet- cata contro il Livorno.
matica a mettere i brividi, di TULLIO PARISI ma anche la condizione TORINO –I punti dalla Ro- generale della squadra: ma sono sette, quelli dal non si è vista neppure una Napoli restano quattro, minima idea di calcio, ma si è persa una grande troppi uomini sono fuori occasione per ridurre il di- forma e in precaria condistacco, visto il pareggio zione atletica, mentre la interno degli azzurri. Ep- dimensione psicologica è pure, Alberto Zaccheroni esattamente quella decontinua a credere che la scritta da Chiellini. Niente Juventus centrerà la zo- campioni che guidano la na-Champions. Anche se riscossa (Diego molto fula sua prima è stata una mo e basta, Del Piero inesistecca, l’ennesima, con un stente fino al rigore invenavversario abbordabile. tato, Amauri fantasma di Ovviamente il tecnico è del se stesso), niente leader tutto incolpevole, ma for- carismatici, niente deterse non si è reso conto di minazione, solo tanta quali siano davvero le con- paura nelle gambe. E sullo sfondo lo scedizioni della nario destabisua nuova lizzante della squadra. «A caccia a Rafa Livorno camBenitez, che bierò «,proha registrato mette. E c'è da un episodio credergli. Aninquietante: che perchè lo un dirigente deve fare per del Liverpool forza, costretha dichiarato to da una sia «News of the tuazione kafworld’' che, se kiana: la squaaccerterà dra pratical’esistenza di mente non ha Zaccheroni della Juve contatti con centrocampo, perchè Camoranesi, Mar- l’allenatore spagnolo, dechisio, Salihamidzic e nuncerà il fatto all’Uefa, Poulsen sono infortunati perchè la prassi sarebbe e Sissoko è squalificato. E scorretta, in quanto il tecpoi, c'è il fattore psicologi- nico è un tesserato del club co, a preoccupare non po- inglese. Lippi, dal canto co: il tecnico ha “accusato» suo, fa il misterioso e dice i suoi di eccessiva frenesia che il suo futuro non è ane Chiellini, ha ammesso cora deciso, ma chiama in che quando la squadra va causa la Juve: “Sono state in vantaggio, le viene la dette troppe bugie. Magatremarella. Certo, non è ri sarà la stessa Juve un stato facile giocare davan- giorno a dire come stanno ti a due curve che per tutta le cose». Zaccheroni intanla gara hanno contestato to taglia i tempi della conoduramente la dirigenza e scenza reciproca e ieri ha hanno accolto con fred- voluto la squadra in camdezza, anzi, con fischi, lo po. Ha capito che il lavoro stesso Zaccheroni, 'colpe- che aspetta lui e il preparavolè solo di avere allenato tore atletico sarà molto inInter, Milan (esattamente tenso. E soprattutto sta come Trapattoni) e Tori- toccando con mano una no. L’impresa Champions realtà bianconera di queappare davvero un mirag- st’anno: le date dei rientri gio, perchè sono sempre da infortunio non sono meno le giornate a dispo- mai certe. Quindi, la lista sizione per rosicchiare dei malati non si assottipunti a Roma e Milan, ma glierà per Livorno, una anche il Napoli, soltanto a tappa che definire delicata quattro, dovrà essere af- è un eufemismo. Il calenfrontato al San Paolo e in- dario offre un’ultima tanto si avvicinano Paler- chance ai bianconeri per mo (a pari punti), Sampdo- svegliarsi: Livorno, Geria, Cagliari e, potenzial- noa,Bologna, Palermosomente, anche la Fiorenti- no le chiamate definitive e na (una partita da recupe- senza appello per l'Europa rare). Non è solo la mate- che conta.
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Sport
Il capitano del Potenza va al Pergocrema. In attacco anche Murati
Via Lolaico, c’è Magliocco In mezzo arriva Mazzetto. Il processo sportivo a Roma il 9 I colpi di mercato in Lega Pro
Ferraro va a Taranto Felci e Correa a Ravenna Verona, c’è Dalla Bona Di Bella al Pescina
Fabio Mangiacasale, neo acquisto del Melfi
IL TARANTO strappa alla concorrenza del Sorrento Emanuele Ferraro. Quando l'accordo con i rossoneri sembrava virtualmente raggiunto, il club ionico ha operato un deciso inserimento aggiudicandosi il cannoniere della Salernitana, che ha firmato un triennale. proprio da taranto vanno invece a Ravenna l’esterno Simone Felci e il 26enne regista Lucas Correa. Dopo nemmeno un anno di lontananza, Roberto Goretti (34 anni) ritorna al Como dopo l’inizio di stagione incolore al Foggia. La Fiorentina ha comunicato di aver ceduto a titolo temporaneo al Giulianova l'attaccante 20enne Piergiuseppe Maritato, di rientro dal prestito al Gallipoli. La Pro Vasto si assicura l'esterno offensivo argentino Cristian Pablo Berra (28 anni) ed il difensore Stefano Di Berardino (23). Entrambi arrivano dalla Valle del Giovenco. L’Andria si rinforza lcon il giovane Dario Polverini, centrale difensivo proveniente dalla Pro Patria. L'Empoli ha acquistato a titolo definitivo dal Foggia il 30enne centrocampista centrale Tony D'Amico. Ma alle partenze la società rossonera ha risposto con un colpo: alla corte di Ugolotti arriva l'esterno sinistro offensivo Francesco Millesi, acquistato a titolo definitivo dalla Salernitana. Il Pescara ha tesserato l’ esperto difensore Salvatore D'Alterio, proveniente dal Portogruaro. La Cavese ha raggiunto l'accordo con il Napoli per il prestito del giovane talento della Primavera Lorenzo Insigne. E´ finalmente ufficiale il passaggio di Samuele Dalla Bona al Verona. Il 28enne centrocampista, in prestito ai greci dell´Iraklis via Napoli, ha firmato con gli scaligeri. La Ternana mette sotto contratto i difensori Giuseppe Imburgia (29) e Stefano Procida, classe '90. Il primo arriva dal Monopoli a titolo definitivo, il secondo dalla Primavera del Torino in comproprietà. Nell'ambito dell'operazione Imburgia, il Mono-
poli ha prelevato in prestito dagli umbri i difensori Tonino Bizzarri e Manuel Angelucci, entrambi 22enni. La Ternana chiude con la Sampdoria l'ingaggio dell'attaccante Gabriel Enzo Ferrari (21). Vanno via invece il difensore Palmiro Di Dio (24) e l'attaccante Sasha Cori (20): il primo al Foggia a titolo definitivo, il secondo alla Sangiovannese in prestito. Il Vico Equense prende dalla Juve Stabia il centrocampista Fabrizio Mineo. Percorso inverso per il centrocampista Raffaele D'Esposito, centrocampista classe '88. Juve Stabia che ufficializza anche l’arrivo dell’esterno Tarantino dalla Cavese per sostituire Capparella che passa al Pescina, dove il Livorno gira in prestito l’ex potentino Fabrizio Di Bella. Il difensore Gianluca Nocentini (32) passa dal Taranto al Cittadella in Serie B. Il giocatore vanta nel suo curriculum una lunga militanza tra le file della Sangiovannese e l´esordio in Serie B con la maglia del Frosinone. Quest´anno a Taranto è, invece, sceso in campo solo in 5 occasioni. L'Arezzo ha reso noto di aver ceduto, in prestito fino al termine della stagione, il centrocampista Mattia Donati (22) al Catanzaro. L´Igea Virtus puntella il proprio reparto di centrocampo con l´arrivo del giovane Joao Paulo Fernando Marangon. Mario D'Urso, che era in prestito al Lecco, torna al Napoli e viene girato in prestito all'Aversa Normanna. Il Gela comunica il ritorno in maglia biancazzurra dell'attaccante brasiliano Rodrigo Franciel (27). E dal Pescina arriva anche il difensore esterno Simone Piva classe '84. Giuseppe Toscano, ex capitano della Primavera della Reggina, passa dalla Lucchese all'Igea Virtus. Il centrocampista camerunense David Toukam (20), ex Primavera della Juventus, dopo aver rescisso nel mese di novembre il contratto che lo legava al Novara, si accasa ora alla Cisco Roma. sport@luedi.it
IERI il mercato ha chiuso alle 19, ma la cronaca della giornata deve partire qualche ora prima. Nei saloni milanesi dell’Ata Quark infatti la notizia circola a prim’ora: già martedi prossimo, 9 febbraio, si discuterà di fronte alla Corte di Giustizia Federale il ricorso per revocazione di Palazzi su Potenza - Salernitana. I tempi per la sentenza saranno assai rapidi. I rossoblu, su cui pende la proposta di esclusione dal campionato, conosceranno il loro destino molto prima di quando si potesse immaginare. Inevitabili i riflessi di tutto ciò sull’ultimo giro di contrattazioni. “A Potenza non vuole venire nessuno”, spiega il dg Galigani. Nel frattempo è partito Lolaico, destinazione Pergocrema dove lo attende un ricco triennale. “L’ho fatto per il Potenza - ha dichiarato l’ormai ex capitano - la società già da qualche settimana mi ha prospettato la cessione per alleggerire il monte ingaggi e non ho potuto rifiutare, rinunciando a malincuore alla scelta di vita che avevo fatto in estate stabilendomi nella mia città anche per ragioni di studio”. Il saluto è un arrivederci: “se ne va via un pezzo di cuore, un giorno ritornerò”. Capitolo chiuso. Capuano non ha gradito, non tanto la cessione ma la mancanza di un sostituto. Il Potenza è andato a Milano per prendere un esterno (Imparato, rimasto al Taranto), non lo ha preso e ha anche perso il miglior esterno che aveva. Galigani delinea il rimedio: “attingeremo al mercato degli svincolati”. Dove non si pescano certo prime scelte. Ma passiamo agli acquisti: arriva il centrocampista classe ‘88 Matteo Mazzetto, dal Padova, nulla più che un ragazzo di belle speranze. Stesso discorso per lo svizzero-kossovaro Murati, che si allena con la truppa da qualche giorno. L’attaccante tanto desiderato arriva con un’operazione low-coast: è Roberto Magliocco, 32enne siciliano nelle ultime due stagioni in D tra Nocerina, Matera e Messina. Sbarca grazie ai buoni rappor-
Dopo Marcianise
Oggi la ripresa
Peppe Lolaico
ti con Capuano che l’ha allenato due anni fa alla Juve Stabia. Hanno rifiutato le proposte rossoblu i vari Ceccarelli, Giglio, Turienzo, Matrone (Scafatese), Ercolano, Russo, Marolda, Pippa (esterno della Salernitana). Non va via nessuno degli ipotetici partenti: Cardinale, Lucenti, Giannusa, Chiavaro e Langella oggi saranno regolarmente al Viviani. Sui primi due c’è il rischio che monti un caso: Galigani sembra irremovibile nel mantenerli fuori rosa, il tecnico vuole a tutti i costi recuperarli alla causa nonostante la Procura Federale stia indagando sulla storia della scrittura privata che i due atleti hanno depositato reclamando pagamenti non corrisposti. Con un pizzico di delusione inizia una settimana da brivido. Se qualcuno non l’avesse capito, è un gran casino. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
LA BATOSTA è di quelle che non si smaltiscono agevolmente. Il Potenza tornato da Marcianise è una squadra depressa e oppressa dall’incubo della retrocessione sul campo. Fallire sul piano tecnico - per quanto ci sarebbero mille attenuanti - significherebbe compromettere quanto si sta cercando di fare per limitare i danni dal punto di vista finanziario e giudiziario. Capuano lo sa bene, ci ha messo la faccia e va apprezzato e sostenuto per i suoi continui appelli a non mollare. Oggi pomeriggio al Viviani si riprende il lavoro settimanale in vista della Spal. La formazione di Notaristefano vive un buon momento di forma, una piccola serie di quattro risultati utili (due vittorie e due pari) l’ha sollevata dalle secche di una zona play-out che non appartiene ai biancazzurri vista la qualità dell’organico. Il Potenza non avrà altro risultato disponibile se non la vittoria, ma bisognerà porre anche rimedio, in qualche modo, alla fragilità difensiva che ha reso quello rossoblu - nelle statistiche - di gran lunga il reparto arretrato peggiore del girone con ben 34 reti al passivo. Il rientro dalla squalifica di Lolaico e Profeta offrirà a Capuano valide variabili tattiche in mediana, con la possibilità di inserire meglio nei meccanismi tattici Alessandro Evangelisti e l’ultimo arrivato Mazzetto. Anche il terzetto a protezione di Tesoniero potrebbe subire qualche modifica, viste le incertezze letali mostrate nelle ultime due uscite. Da valutare le condizioni di Murati, mentre si attende l’arrivo in città di Magliocco per valutarne lo stato di forma.
Risolti i problemi sulle corsie laterali con l’ex Pro Vasto e il ritorno del barese
Mangiacasale e Tursi per il Melfi DUE acquisti e due cessioni. Si chiude il mercato del Melfi che l'ultimo giorno perfeziona quattro operazioni. Iniziamo con lo scambio quasi alla pari con la Pro Vasto. In Abruzzo il difensore Arvia, ormai sempre più chiuso e con poche possibilità di giocare. In Basilicata approda Fabio Mangicasale, classe 87, centrocampista esterno, prevalentemente destro, ma in grado anche di giocare a sinistra. Mangiacasale impressionò i dirigenti gialloverdi, quando con la maglia del Catanzaro, l'anno scorso, disputò al Valerio una grande partita, facendo ammattire i difensori federiciani. Quest'anno poche presenze con la Pro Vasto, ma comunque un giocatore under, di prospettiva, in grado di fornire una alternativa in più a Rodolfi. L'allenatore parmense non aveva nessuno in rosa come vice Lo Iacono, mentre a sinistra può sempre contare su Pellecchia, oltre al titolareNaglieri edeventualmente a Vanacore, che già con la Marcianise, ha disputato ottime partite in qualità di laterale alto. Per Mangiacasale, accordo biennale con il club gialloverde, scadenza giugno 2011 e piccolo conguaglio alla Pro Vasto. Come terzino sinistro invece il Melfi aveva pensato al giovane Masciarelli della Nocerina. Accordo praticamente fatto con il giocatore, ma alla fine affare saltato a causa delle bizze della Nocerina, proprietaria del cartellino dell'atleta. Il Melfi aveva anche cercato di inserire Bulla in una ipotesi scambio, ma alla fine nulla di fatto, a causa dell'intransigenza del club molos-
so. Allora virata immediata e Melfi che decide di prendere Domenico Tursi. Praticamente un ritorno, visto che il terzino di scuola Bari, ha disputato due stagioni in gialloverde, restando a Melfi fino a tre anni fa. Tursi aveva rescisso con il Celano ed attualmente era senza squadra. Per lui una grande opportunità fino a giugno, con la possibilità di potersi esprimere al meglio in un ambiente a lui familiare che conosce a me-
nadito. Per il Melfi Tursi va a colmare la partenza di Arvia, anche se oggettivamente serviva più un sinistro. Oltre ad Arvia lascia i gialloverdi anche il portiere Scarzanella ceduto all'Olbia. Con l'arrivo di Manis,praticamente nulle le possibilità di avere spazio in organico. Scelta obbligata. Resta invece a Melfi Federico Arcamone, nonostante assai tentato dal Gela, che poi ha deciso di prendere Franciel, uno che conosce bene. L'ar-
gentino resta alla corte di Rodolfi. Ora con la chiusura del mercato, avrà la mente sgombra e la voglia di riconquistare il posto da titolare, mettendo a disposizione del Melfi le sue indubbie doti. Il Melfi avrebbe potuto cedere il giocatore, solamente davanti ad un offerta consistente, che alla fine non è arrivata. Meglio così, Arcamone potrà tornare molto utile in questo finale del campionato. Emilio Fidanzio
Dal campo fuori a testa alta IL MELFI ESCE a testa alta dal " De Simone" di Siracusa, ma ancora una volta battuto in campo esterno. Adesso ammontano ad otto le sconfitte lontano dal Valerio. Un numero non minimo che evidenzia una certa carenza a livello caratteriale e di personalità dell'undici gialloverde. Per carità il Siracusa è squadra di spessore, capace in casa di rendersi ancor più temibile, ma di certo non ha impressionato più di tanto, con il Melfi che per larghi tratti del match ha tenuto molto bene il campo, mettendo in difficoltà i siculi. Proprio per questa ragione la sconfitta subita lascia l'amaro in bocca, perchè il Melfi la sua figura l'ha fatta, giocando alla pari con il forte e quotato avversario. Non certo una novità per la squadra di Rodolfi, che gioca sempre al calcio, cercando in ogni campo e contro ogni avversario di impostare a prescindere la propria manovra. Però è un dato di fatto che questa squadra ogni qualvolta deve effettuare il famigerato salto di qualità, allargando i propri orizzonti, subisce uno stop che né tarpa le ambizioni. Una costante del passato che si è materializzata anche in questo 2010, con la prima sconfitta del nuovo anno solare. Un peccato perché fondamentalmente il Melfi non è inferiore a chi sta attualmente lottando per un posto al sole, ma deve adesso fare i conti con una classifica che recita, ad-
dio sogni di gloria con i play-off lontani nove lunghezze, ed occhio alla zona play - out, anche se il margine di vantaggio resta di sei punti. Intendiamoci, il Melfi aveva ed ha come obiettivo principale raggiungere rapidamente la salvezza. Oggettivamente un traguardo alla portata visto che mancano 12 o 13 punti al taglio del traguardo, ma un po' di dispiacere resta per una squadra che è venuta meno al momento di alzare l'asticella. Da considerare poi l'ennesima direzione arbitrale poco convincente. Eppure in questo caso parliamo di un figlio d'arte Trentalange, ma obiettivamente pesano sull'esito del match le due decisioni assunte a sfavore del Melfi. Il mancato rigore non concesso a Guazzo sul punteggio di zero a zero ed il gol non accordato sempre a Guazzo sull'uno a zero per il Siracusa. Anche dalle immagini televisive sembra evidente che la palla sia entrata, varcando al linea prima della ribattuta del difensore siciliano. Aspettarsi che uno dei due assistenti, guarda caso siciliani, ( un tantino leggera questa designazione), segnalasse il gol, era forse pretendere troppo ? In attesa di una risposta che non arriverà mai, registriamo un'altra domenica nera, per una categoria che in Lega Pro lascia un tantino a desiderare, così come alcune scelte relative a designazioni alquanto sospette. e.f.
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Sport 37
Martedì 2 febbraio 2010
Martedì 2 febbraio 2010
TOP 11
Marchi e Tedesco gli unici due attaccanti in gol
Un modulo coperto INDIETRO NEL TEMPO, avanti in classifica per tirar fuori la Cavese dalla zona play-out e dalle tensioni di una settimana rivoluzionaria. Indietro nel tempo per cancellare la zona e la schematizzazione delle linee, per ripristinare vecchie e solide marcaturead uomo, per sterilizzare così il miglior attacco del campionato, quello della Reggiana. L’uomo della settimana è Paolo Stringara, deus ex machina di una Cavese che s’è abbattuta con vigore su una Reggiana fin troppo impaurita dalle assenze, fin troppo corta nella panchina per poter mantenere il ritmo di nuovo indiavolato della corazzata Verona. Il 3-1-4-2 non è una follia, ma l’idea di modulo che più si avvicina al sistema adottato da Stringara per speculare sulla Reggiana, per toglierle fiato, geometrie e certezze: Cipriani aggrappato a Temelin, Santarelli inchiodato su Viapiana ed il jolly Bacchiocchi, con la sua corsa esplosiva, incollato su Alessi più della sua stessa ombra. Indietro nel tempo, sulle orme di Orrico, avanti in classifica ed anche nel gioco che, inferocito dal pressing, ha reso molto più agevole il lavoro delle punte e delle mezz’ali. Chapeau Stringara, impopolare nelle scelte, ma sempre (o quasi) vincente (sette punti conquistati contro Pescara, Verona e Reggiana, le prime tre della classe), pronto a stravolgere e sradicare calciatori dai ruoli naturali pur di inseguire e centrare il suo obiettivo. Ne ha seguito le orme il giovane Di Francesco, che ha ereditato la panchina bol-
lente di Cuccureddu e che ha dato al Pescara nuova linfa, liberando tra le linee Ganci, avanzando Vitale sulla linea dei centrocampisti ed insistendo tanto sulla fase difensiva fino a ri-
La squadra: il Lanciano fuori non perde mai LANCIANO. Anche una squadra decima in classifica, equidistante da play-off e play-out, può vantare un record positivo. Insieme al Verona (che però è primo in graduatoria…), il Lanciano è l'unica squadra del girone B di Prima Divisione anon aver mai persoin trasferta. Tre vittorie e nove pareggi lo score dei ragazzi di Dino Pagliari lontano dal “Guido Biondi”. Una marcia che, se fosse accompagnata da risultati almeno discreti fra le mura amiche, consentirebbe ai frentani di centrare ad occhi chiusi l'obiettivo stagionale degli spareggi per la promozione. Invece, davanti al pubblico amico il Lanciano è un autentico disastro: due vittorie, quattro pareggi e quattro sconfitte. La media interna è di un punto a partita, mentre in esterna si viaggia al ritmo di un punto e mezzo a gara. Pagliari prova a spiegare i motivi di questo rendimento: “Il nostro segreto è quello di giocarci la partita a viso aperto in qualsiasi campo ed in qualsiasi situazione, senza mai alzare le barricate” dice l'allenatore della Virtus, che non dimentica un altro elemento importante, ovvero la componente psicologica: “Lontano da Lanciano siamo più liberi mentalmente, ed affrontiamo le partite con la testa sgombra da pensieri e responsabilità. I risultati si vedono” prosegue Pagliari, più volte contestato dalla tifoseria nonostante nella stagione passata sia stato il principale artefice di una diffi-
cile salvezza, ottenuta ai play-out contro la Juve Stabia. Nel mirino della critica anche la società e la squadra, ed allora c'è da credere alle parole del tecnico di Macerata. Il Lanciano è la squadra che ha pareggiato di più (tredici volte). Nelle ultime dieci gare, ha perso una sola volta (1-5 con la Reggiana) vincendo in tre circostanze. “Negli ultimi tempi, la squadra mi sta piacendo per quello che riesce ad esprimere e per come si rapporta all'avversario. Fisicamente stiamo bene, lo dimostra il pareggio ottenuto a Portogruaro su un campo pesantissimo”. Per fare cambiare umore a Dino Pagliari, basta parlargli dell'attacco…: “In effetti dobbiamo aggiustare al più presto la mira, perché sottoporta sbagliamo tanto e facciamo tanta fatica a concretizzare la mole di gioco creata dalla squadra” ammette il tecnico degli abruzzesi. Ancheseèin buonacompagnia,ilLancianoha il quarto peggior attacco del campionato, il peggiore nella classifica delle gare interne. Squadra solida, difficile da battere ma poco “cattiva”: di qui i tanti pareggi inanellati. Tuttavia, alcuni di questi fanno classifica e morale: “Quando giochiamo partite come quelle di domenica scorsa, non posso davvero rimproverare nulla ai ragazzi” spiega Pagliari, “anche se, evidentemente, in settimanadobbiamo lavorare di più sulla finalizzazione, uno dei principali limiti del Lanciano”.
IL POSTICIPO RAVENNA-FOGGIA RINVIATO PER NEVE
prendersi la seconda posizione in tre giornate superando con autorità i tre derby consecutivi (Lanciano, Pescina e Giulianova) con sette punti all’attivo e nemmeno un gol incassato.
Indietro nel tempo, come un girone fa quando si ragionava d’equilibri, quando si viveva d’episodi, quando si restava aggrappati alla solidità delle difese. Scompare nuovamente lo spettacolo, quello puro, quello offerto per oltre un mese dalla Reggiana, quello che a sprazzi ha illuminato Portogruaro; scompaiono di conseguenza i gol dei bomber (gli unici attaccanti di ruolo che hanno centrato il bersaglio sono stati Marchi e Tedesco), tornano ad essere decisivi difensori e centrocampisti d’inserimento in una giornata che regista quasi il minimo storico di reti realizzate (appena tredici in sette incontri). Il Verona del meraviglioso equilibrio espugna Terni coi guzzi del mediano Russo e del difensore goleador Ceccarelli, il Pescara supera il tosto Giulianova col sigillo di Ganci, esterno all’occorrenza fantasista, il Marcianise travolgeil Potenza conl’asse mancino Tomi-Galizia, Cosenza ed Andria si equivalgono(invantaggioi lupicollateraleVirga, pari pugliese dell’esordiente Chiaretti, ventiduenne tornante brasiliano), Portogruaro e Lanciano pure (botta e risposta targato Marchi-Sansone), Spal e Taranto s’annullano con difese coriacee. E la Cavese delle strette marcature ad uomo, del camaleontico Stringara si tira fuori dalla bagarre con una punizione del terzino sinistro Radi ed una fiondata del mediano Maiorano. Indietro nel tempo, ad equilibri che per un paio di mesi sembravano saltati. Filippo Zenna
Il personaggio: Ceccarelli (Verona)
Quando la difesa difende e sa pure segnare VERONA. Nessuna squadra al mondo ha una difesa più forte di quella del Verona, che in trasferta non subisce gol da ben quattordici giornate. In questo campionato, la serie è di dodici gare esterne con la porta inviolata, ma c'è da tener conto di altre due partite che risalgono al campionato passato. L'ultima formazione che è riuscita a bucare la porta dell'Hellas davanti al proprio pubblico è stata il Novara. Era l'11 aprile del 2009: da quel momento, la difesa veneta ha eretto un muro che, in campo avverso, ha resistito a qualsiasi attaccante. Il leader di questa retroguardia ha un nome ed un cognome. Si chiama Luca Ceccarelli, ma qualcuno comincia a dubitare che la sua carta d'identità sia autentica. Sotto la voce “professione”c'è scritto difensore, ma con il gol di Terni è arrivato a quota sei. Tanti anche per lui, che in carriera non ha mai segnato con facilità. “In effetti non avevo mai segnato così tanto” conferma il 26enne difensore nativo di Massa, esordiente in A appena maggiorenne con la maglia della Fiorentina ed una carriera spesa fra B e C1 con le maglie di Fermana, Spezia, Pro Patria, Catanzaro, Lucchese e, da un anno e mezzo, Verona. Gol pesanti, come quelli che hanno evitato le sconfitte interne contro Cavese e Lanciano, o quello che è valso il successo a Ravenna in pieno recupero. Altrettanto importanti quelli che hanno contribuito alle vittorie contro Valle del Giovenco, Marcianise e Ternana, l'ultimo avversario caduto sotto i colpi della corazzata di Remondina: “Eravamo scesi in campo per vincere nonostante rispettassimo l'avversario” dice Ceccarelli a proposito dell'ultimo exploit, che ha consentito al Verona di isolarsi in cima alla classifica
Luca Ceccarelli
(+ 4 sul Pescara e + 6 sulla Reggiana). “Vincere gli scontri diretti è importante, e lo è stato anche conquistare i tre punti fuori casa, dove ultimamente avevamo vinto poco”. E' altrettanto vero che il Verona, lontano dal Bentegodi, non ha mai perso, come attesta l'incredibile impermeabilità difensiva che ha assicurato il prezioso punticino in sette circostanze, quando l'attacco è rimasto all'asciutto. E adesso, dopo due vittorie consecutive, si torna davanti al pubblico amico, dove arriveranno in rapida successione Ravenna e Potenza. “Anche se i numeri dicono che in trasferta rendiamo di più, non potrà mai essere un problema giocare a Verona” spiega
Ceccarelli. “A mio avviso, se in casa talvolta andiamo in difficoltà, è soltanto perché i nostri avversari moltiplicano gli sforzi per ben figurare davanti a più di diecimila spettatori. Vogliono mettersi in mostra e giocano la partita della vita, perché è difficile trovare un pubblico così” osserva il difensore dei veneti, che invita i suoi compagni a non abbassare la guardia: “Abbiamo vinto l'ultima gara interna con il Cosenza e l'ultima esterna con la Ternana: adesso dobbiamo dare seguito a questi risultati” chiosa il calciatore toscano, leader della difesa ma anche bomber dell'attacco e miglior realizzatore di un Verona meraviglioso.
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38 Sport
TOP 11
Quattro siciliani tra i migliori. Bene anche Mastrolilli al debutto
Siracusa pigliatutto ALL'ATTACCO DEL Gela. In ballo c'è l'ultima piazza disponibile per poter ambire ai play-off. Attenzione Gela ed ai tuoi capitomboli, alle tue spalle c'è un tandem terribile che può tirarti la volata. Può volare il Brindisi di Silva, che domenica nello stagno “Comunale” di Scafati ha pescato tre punti preziosissimi. Benedetto sia l'ingresso in campo di Siclari che veicola la vittoria, benedetta anche la capocciata di Trinchera che anestetizza un' improbabile riscossa di una Scafatese ormai affossata dai problemi societari. Può spiccare anche il volo il Siracusa di Sonzogni che continua a non perdere colpi in casa grazie ad una linea di centrocampo micidiale da calcio piazzato. Se solo fosse “corsara”. Corsara non sa più esserla la Juve Stabia, dello scialbo zero a zero consumatosi sul campo della Manfredonia, ne approfitta la capolista Catanzaro che ritrova Montella ed i suoi gol allargando il suo vantaggio a tre lunghezze. Preziosissimo è il sigillo di Mastrolilli che lancia il Monopoli a sette punti dalla zona play-off, nel giorno del suo debutto con la maglia biancoverde. In zona salvezza, poi, si riconferma la nuova edizione dell'Isola Liri di Grossi che sbanca il difficile campo di Cassino autorizzando l'esonero di Pellegrino. Protgagonista assoluto del derby laziale è il por-
tiere Mangiapelo. Diversi interventi decisivi ed anche il guizzo istintivo nel neutralizzare il rigore dello specialista Giannone. L'Isola Liri, nelle ultime tredici gare di campionato, ha
marciato secondo un cammino da promozione. Siracusa e Brindisi si dividono la candidatura dell'anti Gela. Intanto piazzano tre mastini nel pacchetto arretrato di giorna-
ta. Trinchera del Brindisi anche a Scafati s'è confermato ultimo baluardo del fortino: la sua prestazione è stata impreziosita anche dalla rete del due a zero che ha chiuso le speranze per i padroni di casa. Il terzetto, che ha velleità di play-off, è completato da De Pascale e Perricone del Siracusa: gara autoritaria al cospetto di avversari del calibro di Guazzo e Chiaria. Tanto Siracusa anche sulla linea del centrocampo. Per le vie centrali c'è l'esperto Antonio Cardinale a dirigere le operazioni del centrocampo. Lucidità di pensiero, preziose geometrie ed anche freddezza sul dischetto quando chiude le speranze del Melfi ad una manciata di minuti dal triplice fischio. Le danze le aveva invece aperte Lewandowsky col suo magico sinistro: solita parabola maligna da calcio piazzato, la grande specialità della casa. Per le vie centrali si rivede anche El Kamch. Il Melfi ha perso la gara, il centrocampista ha vinto la sua battaglia personale nel bel mezzo della mediana. Completa il reparto Siclari del Brindisi. L'esterno è entrato in campo dopo un'ora di gioco, subentrando al neo arrivato Mortelliti. Morale della favola? Testa calda sul primo angolo di Moscelli, il prologo alla vittoria finale. In avanti c'è spazio solo per due maglie. La prima la indossa Montella del Catanzaro che timbra due volte il cartellino. La seconda la rispolvera l'esperto Mastrolilli del Monopoli. Andrea Buonaiuto
Il personaggio: Grossi (Isola Liri)
La speciale vendetta di un allenatore ISOLA DEL LIRI. Era la sua partita, il suo derby. Lo ha vinto, è stato un trionfo. Cassino-Isola Liri non era solo il confronto fra una squadra che insegue i play-off ed una che rincorre la salvezza. Era il Sandro Grossi-day, il giorno di un allenatore di Cassino ed ex Cassino che al “Salveti” ha consumato la sua vendetta. E' tornato da ex in quello stadio che lo ha visto protagonista di stagioni esaltanti, con due promozioni consecutive dall'Eccellenza alla C2 ed una salvezza senza affanni. Poi, l'anno scorso l'idillio si è rotto con la squadra terza in classifica. Un esonero deleterio, perché con Patania al timone il Cassino è precipitato al sesto posto. Nel frattem-
po, ecco arrivare la chiamata della vicina Isola Liri. L'inizio difficile, poi la grande rimonta: dall'ultimo all'undicesimo posto, nonostante sette sconfitte nelle prime otto giornate. Il + 4 sulla quintultima è arrivato nel Grossi-day, amaro per la proprietà del Cassino che ha esonerato un altro allenatore, Maurizio Pellegrino, al quale erano stati chiesti sei punti fra Noicattaro ed Isola Liri. Missione fallita e panchina saltata, con la firma in calce di Sandro Grossi. La contestazione non ha risparmiato neanche Pellegrino, mentre per Grossi solo ovazioni. “E' stata un'emozione indescrivibile”commenta l'allenatore dell'Isola Liri con un pizzico di commo-
zione, “non ci sono parole per descrivere la sensazione provata sia all'inizio che alla fine della partita, quando il pubblicomi ha riservato un lunghissimo applauso”. Nei novanta minuti è prevalsa la concentrazione: “Durante la partita ho pensato soltanto a vincere, perché si trattava di un incontro troppo importante. Abbiamo conquistato i tre punti con merito, nonostante il rigore dubbio concesso al Cassino in pieno recupero ma neutralizzato dal nostro portiere” osserva Grossi, che negli spogliatoi ha ricevuto i complimenti dei fratelli Murolo, gli stessi che lo esonerarono: “I rapporti sono buoni, soprattutto con Vittorio che non mi avrebbe mai
La squadra: il Brindisi
I pugliesi iniziano a marciare anche fuori BRINDISI. Ha ritrovato il gusto di essere corsaro. Quella voglia matta tenuta dentro per troppo tempo, ha trovato libero sfogo solo domenica sul campo della Scafatese. Un campo che era un pantano a causa delle abbondanti precipitazioni degli ultimi giorni. Poco importa, la voglia di tre punti di Mortelliti e soci non poteva certo ammettere lamentele di natura climatica. Ed allora sì, che scenda in campo il vecchio, vecchissimo, spirito corsarodel Brindisiaffinchèlamarcia finoamaggio piazzi soddisfazioni importanti. Perché, diciamocela tutta, se vuoi aspirare ad un campionato importante non puoi tirarti indietro quando te la giochi fuori casa. ERBA DI CASA MIA. L'Erba del vicino (o lontano che fosse) non è mai troppo verde per il “casalingo” Brindisi. A conti fatti non baratterebbe il suo terreno di gioco neanche al cospetto degli illibati prati inglesi. E come dargliene torto. Brindisi mai sconfitto in casa, con un ruolino di marcia che mantiene un passo inarrestabile: otto vittorie e due pari. Solo Catanzaro (ma con due partite in più a disposizione) e Cisco Roma (una gara in più in casa) hanno fatto registrare un risultato migliore. Ed allora? Perché tanto timore in trasferta? Quella di Scafati è stata infatti la seconda vittoria fuori, la precedente risaliva al 15 novembre (3-1 sul campo della Vibone-
se). Insomma, due mesi e mezzo a rincorrere il vestito da corsaro per ambire alle piazze alte del girone. VITTORIA SALUTARE. E non solo perché il Gela continua a perdere colpi favorendo le ambizioni di squadra. Brindisi punti 37, proprio come il Siracusa, ad un passo dalla squadra di Provenza. Delle tre, una rimarrà fuori dalla griglia dei play-off. La volata è appena iniziatai. Silva approva la domenica di riposo: “Credo che la sosta giunga nel momento adatto. Ora possiamo rifiatare per poi concentrarci per il rush finale. Sono fiducioso, ancordipiùdopo questavittoriachepuòfarci capire tante cose sulle nostre reali possibilità”. Obiettivo play-off per il Brindisi? Il tecnico ci pensa su, forse è meglio non scomporsi troppo ma la smorfia tradisce una fiducia incondizionata verso la squadra: “Beh, il primissimo posto è ormai lontano, peccato. Noi, tuttavia, dobbiamo tentare con tutte le nostre forze la scalata alla classifica. Il nostro obiettivo è centrare i play-off, vogliamo navigare in quelle acque per poi attraccarci al porto più sicuro, quello che ci garantirà migliori chances per poterla spuntare”. E se i problemi finanziari sono prmai alle spalle, si apre davvero un nuovo capitolo per l'ambiente brindisino. Un porto di marinai che vogliono tornare corsari.
mandato via. La decisione fu del presidente Clodomiro, che riceveva pressioni ed era poco esperto”. Facile pensare che, tornasse indietro, Murolo non caccerebbe Grossi, possibilista circa un eventuale nuovo matrimonio: “Cassino è la mia città ed io faccio l'allenatore, per cui mai dire mai”. Non si pone limiti e fa bene: “Sono umile e ambizioso, spero che in futuro avrò la chance di allenare in Prima Divisione”. Nel frattempo si gode la sua Isola: “La stagione è ancora lunga, ma la squadra sta bene ed esprime un gran calcio: se faremo nostri i prossimi scontri diretti, metteremo una seria ipoteca su una salvezza che avrebbe il sapore di un miracolo”.
Sandro Grossi
DOMENICA SI RIPOSA. IN CAMPO IL 14 FEBBRAIO
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Sport 39
Martedì 2 febbraio 2010
Martedì 2 febbraio 2010
Il punto del girone H Nella zona rossa tutte le squadre riescono a fare punti pesanti
Il Neapolis può veleggiare da solo in vetta IL Francavilla in Sinni interrompe le serie di partite senza subire gol del Neapolis, che durava da sette turni, ma non riesce a frenare la corsa della capolista. Il Sant'Antonio Abate perde anche l'imbattibilità interna e dice addio alle speranze di ritorno in vetta alla graduatoria. Ancora un rinvio: sono tre. “Rivolta” nella zona rossa della classifica: perde soltanto il Bacoli. Torna a sorridere l'Ischia, a secco di vittorie da otto giornate. Quinta sconfitta interna consecutiva del Grottaglie. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della ventitreesima giornata, quarta di ritorno, del girone H della serie D che ha fatto registrare quattro vittorie, tre in trasferta, quattro pareggi e
un'altra gara rinviata. I gol sono stati 14, di cui soltanto 6 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 8 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 204 partite sinora disputate (ne mancano tre all'appello: Ischia-Bacoli, Pisticci-Fasano e Pianura-Casarano) le vittorie sono state 148 (73 in trasferta, pari al 49,3%). Nella quarta d'andata le vittorie furono sei (due fuori casa) e i gol 28. La Casertana e la Turris si sono aggiudicate entrambe le sfide, rispettivamente, contro Bacoli e Sant'Antonio Abate. Il Neapolis è ritornato solitario in vetta alla classifica, ma il Pianura non ha disputato l'incontro casalingo con il Casarano, per cui è ancora tutto da decidere per l'appel-
lativo di squadra leader del torneo. Per il Sant'Antonio Abate, ora soltanto terza forza del campionato, è stata una settimana di “passione”. L'Ostuni, mercoledì e la Turris, domenicahanno letteralmente ridotte al minimo le possibilità del Sant'Antonio di ritornare in vetta alla graduatoria. In quarta posizione incalza la Casertana, che dopo tre sconfitte consecutive, ha conquistato tre vittorie di fila, scavalcando Benevento, Francavilla in Sinni e Casarano. Tra le compagini attestate nella parte bassa della classifica, ha perso soltanto il Bacoli che, tra l'altro, non vince da quattordici giornate (soltanto tre pareggi). Salutari le vittorie dell'Ischia, dopo otto turni di astinenza e della Tur-
ris,che incampo esternonon perde da quattro turni (3 vittorie e 1 pareggio). Un punticino di speranza per Fasano, Pisticci, Francavilla Fontana, Ostuni e Bitonto. Per quanto riguarda le tre rappresentanti di Basilicata, il Francavilla ha interrotto a Mugnano la serie di vittorie esterne che durava da tre turni, ma è rimasto agganciato al quinto posto insieme al Benevento che invece ha riposato. Pareggi per Matera e Pisticci che domenica prossima saranno a confronto al “Gaetano Michetti”. Per i materani si è trattato del sesto pari interno, secondo di seguito, mentre per i pisticcesi del secondo pareggio esterno consecutivo e terzo risultato utile di fila. Adolfo Sarra
Il neoallenatore sarà presentato in mattinata alla stampa
Matera, uno zonista puro Roberto Rizzo, ex Lecce, il sostituto dell’esonerato Giusto IL DOPO-Giusto è Roberto Rizzo. Ora è ufficiale,Sul taccuino del diesse Gino Dimitri c’erano annotate decine di candidature, ma è chiaro che la scelta non era semplice. La scuderia del diesse di Calimera era vasta, ma al primo posto c’era il quarantanovenne tecnico di San Cesario. Un zonista puro. Roba che manca da Matera dai tempi di Carlo Florimbi e anche questo nome è circolato ieri dalle onde del cosiddetto Radio Tifo. Oltre a Roberto Rizzo c’era un altro Roberto (Miggiano) sul taccuino di Dimitri, insieme a tante altre opzioni. Il quarantanovenne tecnico di San Cesario, ex Lecce dove ha conseguito prestigiosi traguardi a livello Primavera ed ha fuidato la prima squadra in A per 17 gare (4 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte dopo aver sostituito a gennaio 2006 Gregucci). Dopo Lecce parentesi a Monopoli in C2, poi Martina Franca in C1 e nel 2008 breve parentesi a Casarano in Eccellenza dove si è dimesso il 24 gennaio 2008 e due giorni dopo sono state rigettate da De Masi. Il 5 febbraio del 2008 dopo il pari interno Rizzo va via definitivamente da Casarano. Da questa mattina Rizzo siederà sulla panchina del Matera. La decisione finale è stata presa nella tarda serata di ieri. Roberto Rizzo oltre a esse-
Caro Pino... Vanno in onda i grazie e saluti
Roberto Rizzo con la maglia del Lecce
re amico del diesse Dimitri, ha condiviso molte esperienze e successi con il settore giovanile del Lecce. Era difficile ipotizzare un tuffo nel buio da parte dell’esperto e competente diesse del Matera. Anche perchè domenica ci sarà il derby di ritorno al Michetti dove la squadra avrà l’opportunità di riscattare il tre a zero dell’andata che aprì una falla tra tifoseria e squadra, ma soprattutto tecnico. La parentesi Pino Giusto si è chiusa perché la piazza in contesatazione esigeva un intervento drastico e nel calcio a pagare è sempre
il tecnico. «Una decisione sofferta e presa a malincuore, legata ai risultati- recita il comunicato della societànon soddisfacenti conseguiti dalla squadra nell'ultimo periodo. Al tecnico va il ringraziamento per il lavoro svolto e un augurio per una proficua carriera». Tre punti nelle ultime cinque gare di cui due in casa con Casarano e Pomigliano e uno ad Ostuni (sconfitte a Torre del Greco e Caserta), ma le colpe della crisi del Matera non sono solo di Giusto, ma anche di alcune valutazioni in termini di possibile rendimento di
alcuni atleti che con il loro compèortamento al disotto delle aspettative non hanno certo aiutato l'allenatore barese. L'esonero di Pino Giusto comporta anche l'addio del secondo Carlo Di Bari e del preparatore atletico Pasquale Ambruosi. Come dire un colpo di spugna netto, quindi arriveranno i sostituti e insieme a Roberto Rizzo ci saranno il secondo e il preparatore atletico. Ma dalla tifoseria sono attesi anche i colpi dell’ultima ora di mercato, perchè c’è sempre ottimismo in questa svolta annunciata con l’ingaggio di
Gino Dimitri. Ma il mercato è chiuso e Dimitri lo ha sottolineato più volte, perchè non è facile poter trovare quello che serve al Matera tra gli svincolati. Bisognerà accontentarsi di quello che c’è in organico e non è certo poco, visto che Alassani ha fatto vedere cose egregie e può essere considerato l’acquisto più importante del momento trattandosi di un esterno. Merce che a Rizzo farà brillare gli occhi, perchè nella zona un esterno di queste potenzialità può fare molto male agli avversari. Renato Carpentieri
Torneo di Viareggio Prima giornata coppa Carnevale
Quattro punti nelle ultime cinque gare per i sinnici di Lazic
La Rappresentativa di serie D esordisce con una vittoria
Francavilla, serve reagire
RAPPRESENTATIVASERIED APIALEICHHARDTTIGERS
3 0
RAPPRESENTATIVA D - Forte (Vigor Lamezia), Candolini (Savona), Ricciardi (Rosarno), Alletto (Trapani), Benci (Hinterreggio), Caciagli (Pontedera, cap.), Tirelli (Latina) dal 34'st Cantile (Forza e Coraggio), D'Angelo (Casale) dal 29'st Failla (Nissa), D'Anna (Casarano) dal 20'st Bonanno (Neapolis), Chimenti (Tritium), Forte D. (Real Montecchio); a disp. Adornato (Forcoli), Borotto (Montebelluna), Brotto (Belluno), Altobello (Messina), Sartoretto (Union Quinto), Verdesca (FC Francavilla); All. Polverelli. APIA LEICHHARDT TIGERS (AUSTRALIA) - Rutherford (cap.), Lobb, Dascal, Millgate, Vitucci, Hardwick (dal 20' Fsadni), McConaghy, Sanderson (dal 31'st Casali), Borg, Torino, Zammit; a disp. Sebben, Madden, Osgen, Casali M., Schiavello, Mellino, Raciti; All. Williams. ARBITRO: Manganiello di Pinerolo RETI: 1' Alletto (Trapani), 18' D'Angelo (Casale - rig.), 31'st Chimenti (Tritium - rig.) NOTE: al 3' espulso Dascal per fallo da ultimo uomo su D'Anna. Ammoniti McConaghy (T).
FRANCAVILLA – Sconfitta in casa della capolista per i ragazzi di mister Ranko Lazic, che si sono dovuti arrendere al Neapolis Mugnano per 2-1. Una gara però che ha prodotto non poche polemiche, per una rete annullata per fuorigioco al difensore Giancarlo Gioia nella ripresa, dall’arbitro Battistino. Ma altrettanto si può dire per la rete del vantaggio al 23’ di Fontanella, che ha detta dei dirigenti sinnici, era in netto fuorigioco. Insomma, alcune decisioni arbitrali alquanto dubbie, che hanno permesso alla capolista di allungare il distacco in classifica sulle dirette concorrenti, e di restare da sola in vetta, visto il rinvio della gara del Pianura e la sconfitta del Sant’Antonio Abate. La rete del Francavilla è arrivata nel finale, al 37’ del secondo tempo con Marsico. Una gara che ha visto i ragazzi di mister Ranko Lazic, belli a metà. Un primo tempo decisamente da archiviare, con una squadra molto contratta e priva di mordente. Nella ripresa invece, si è visto un
Francavilla più deciso e intenzionato a rimettere in sesto la partita, ma un po’l’imprecisione e poi la forza dell’avversario non gli ha permesso di fare il colpaccio. La rete di Marsico nel finale, ha reso il risultato meno pesante, su un campo decisamente ostico. Continua quindi, il momento no dei sinnici che hanno collezionato la sesta sconfitta in questo campionato, la seconda di fila, dopo quella subita nel turno infrasettimanale al “Fittipaldi” con il Grottaglie per una rete a zero. Bottino magro quello di Del Prete e compagni, che hanno collezionato soltanto quattro punti, nelle ultime cinque partitedisputate.Un ruolinodimarciadavvero negativo, per una squadra che occupa adesso, la quinta posizione in classifica con trentotto punti, in zonaplay off. Ma è pur vero, che in queste gare i rossoblu hanno incontrato le formazioni di alta classifica (Pianura, Sant’Antonio Abate e Neapolis Mugnano). Frattanto, la squadra questo pomeriggio riprenderà le se-
CARO Pino...ti scrivo perchè volevo ringraziarti della disponibilità avuta nei confronti dei media nella tua esperienza a Matera. Lo avevamo quasi annunciato che il conto lo avrebbero presentato a te come è solitonel mondodelcalcio. Inutile essere ipocriti, perchè nella vita non paga comportarsi in tale maniera. Qualcosa andava fatta, perchè la solfa era diventata sempre la stessa e in certi frangenti non si intravedeva più la voglia con la quale l’avventura era cominciata con più di cento persone nella palestra del “XXI Settembre-Franco Salerno”a inizio giugno. A tempo giusto per preparare una squadra competitiva, ma sono stati commessi degli errori ed il campo li ha sottolineati. La partenza di Genchi ha chiuso il cerchio, ma quando non è arrivato il sostituto c’era da denunciare la cosa e invece sei stato complice e tutto si è rivelato un boomerang per il tuo futuro. Un grazie all’uomo e “Caro Pino...”chiude qui. r.carpentieri@luedi.it
Ranko Lazic
dute di allenamento, presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”, per poi partecipare in serata al cineteatro Columbia della cittadina francavillese, alpremio “La Siritide” rivolto alle società sportive dell’area Senisese-Pollino, organizzato dall’associazione Agoraut. Ricordiamo che domenica prossima il Francavilla, effettuerà il turno di riposo in campionato, che sarà utile a recuperare le energie sia fisiche che mentali per il prosieguo del torneo. Claudio Sole
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40 Sport
Punto che fa morale e classifica. Domani recupero col Fasano
Pisticci, musica nuova IL PAREGGIO ottenuto sul campo tutt'altro che semplice di Angri conferma le impressioni avute sin dall'inizio del girone di ritorno: il Pisticci adesso è un'altra squadra, che dispone di elementi tali da potersela giocare anche con avversari più forti, stando alle indicazioni della classifica.Nel primo tempo la squadra di Arleo ha avuto addirittura diverse occasioni per segnare ed andare al riposo quantomeno in doppio vantaggio. Poi, nella ripresa, c'è stato il prevedibile ritorno del'Angri che, dopo il pareggio, ha fatto la sua parte legittimando nel complesso il risultato.Certo è che tornare con due punti da due trasferte (le ultime due) difficili in Campania è motivo validissimo per aumentare l'autostima del gruppo e continuare a credere che una rimonta sia possibile, perché le qualità ci sono così come le armi giuste per cercare la via del successo, anche in quelle gare in cui i gialloble partono sfavoriti. Fin qui la parte mezza piena del bicchiere. L'altra metà, invece, resta vuota a causa della classifica in
D’Aniello del Pisticci in gol ad Angri
cui il Pisticci ancora si ritrova, perché nonostante i passi in avanti la squadra di Arleo è ancora penultima con 15 punti così come il Bacoli (anche se dovrà recuperare la sfida
decisiva con il Fasano). Un altro dato, inoltre, non viene in soccorso agli jonici. Al cambio di passo del Pisticci, infatti, è corrisposto quello di altre squadre invischiate nella zona
salvezza/play out. Diverse formazioni hanno mostrato negli ultimi turni una vivacità, ed una capacità di fare risultato, inusuale rispetto alle medie ottenute finora in stagione. La vittoria dell'Ischia a Grottaglie, ad esempio, non ci voleva proprio. Quella della Turris in casa del Sant'Antonio Abate aggiusta la classifica di una squadra che ultimamente era andata in affanno. I pareggi tra Bitonto ed Ostuni e Fasano e Francavilla Fontana sono interlocutori, considerando che anche altri epiloghi di queste gare non sarebbero statinecessariamente favorevoli al Pisticci. Nel turno precedente è stata molto negativa, in ottica Pisticci, la vittoria dell'Ostuni con il Sant'Antonio Abate, che pare abbia frenato decisamente rispetto allo scoppiettante inizio di stagione. Sorprendente, invece, il pareggio del Bacoli in casa del Casarano.Per il momento, dunque, il trend positivo dei lucani serve più per continuare a non perdere il passo che per una vera e propria rimonta. E' per questo motivo che le prossime
due sfide casalinghe si caricano di una importanza estrema per la storia del Pisticci in questo campionato. Si inizia domani con il recupero della gara con il Fasano, si prosegue domenica con il derby contro il Matera. Poi, la domenica successiva, toccherà affrontare l'altrettanto decisiva trasferta di Bacoli. Tre incontri in cui i gialloble dovranno provare ad ottenere il massimo. L'obiettivo da non fallire è quello di riuscire, dopo questo trittico, a trovarsi in una posizione di classifica migliore dell'attuale. Solo così sarà possibile continuare ad alimentare le speranze salvezza di una squadra che adesso è molto più forte rispetto a quella di inizio campionato, ma sul cui destino pesa ogni domenica la spada di Damocle degli errori (e quindi dei punti persi) in precedenza, che condannano il Pisticci a non subire battute d'arresto e soprattutto a dimenticare in fretta i risultati positivi ottenuti finora, in quanto ne servono ancora tanti per dare concretezza alle speranze di rimonta. Roberto D’Alessandro
Promozione L’Angelo Cristofaro non molla Promozione Pietragalla frenato in casa dal Bella
Il Fortis Murgia e il Valdiano Petrocelli pesca un jolly corrono insieme ad alti ritmi e il Moliterno torna in alto LA LOTTA per il primato in Eccellenza si è ridotta soltanto a tre contendenti, dopo la ventesima giornata di campionato. Il pari del Viggiano sul campo del Policoro ha favorito la fuga di Fortis Murgia, Ruggiero Valdiano ed Angelo Cristofaro Oppido. Sono state tutte vittoriose le tre battistrada della “serie A” lucana. Il Fortis Murgia di Squicciarini, come era nelle previsioni, ha dilagato contro la giovane formazione dell'Irsinese. Le undici marcature finali hanno riportato finalmente il sereno in casa Fortis, dopo un'impressionante serie di segni “X”. Sul primo gradino del podio, in coabitazione, troviamo stabilmente anche il Ruggiero Valdiano, che ha giocato a poker a spese del Real Tolve, travolto da Mainenti (bis), Malito e De Luca. All'inseguimento del tandem di testa si è proiettato l'Angelo Cristofaro Oppido di mister Manniello. Di misura gli altobradanici hanno inferto il ko al Ferrandina, regalandosi il decimo successo consecutivo nel fortino amico. Fuori dal podio e distante sei lunghezze dalla vetta, il Ricigliano ha agguantato il Viggiano in graduatoria. È bastato Carleo per abbattere l'Avigliano e ritrovare i piani alti della classifica. Il Viggiano, invece, sta vivendo una fase calante e gli ultimi risultati lo dimostrano appieno (scialbo 0-0 contro il Policoro). Murese ed Atella Monticchio si sono annullate a vicenda in un confronto diretto che ha allontanato entrambe dalla zona play-off. Per la conquista degli spareggi-promozione bisognerà sudare nelle restanti gare della stagione. La Vultur Rionero si è confermata, ancora una volta, “cannibale” tra le mura domestiche. I bianconeri guidati da Finamore hanno centrato l'ottava gioia interna ai danni del Picerno, inguaiandolo tremendamente nella bagarresalvezza. Colpaccio esterno del Borussia Pleiade in casa del Genzano Banzi. Il solito Schettino ha tracciato un solco tra le squadre che potranno ambire ai play-off e
Classifica spaccata a metà DOPO L'ULTIMA domenica calcistica di Eccellenza, la classifica si è frammentata in tre tronconi. Il primo è composto dalle tre squadre che ambiscono allo scettro di regina del massimo campionato regionale. Al momento è avvantaggiato il duodi testa formato dal Fortis Murgiae dal Ruggiero Valdiano, che vanta due lunghezze di vantaggio sulla rivale Angelo Cristofaro Oppido. Nel secondo troncone troviamo ben sei squadre raccolte in appena quattro punti, che aspirano alla conquista di due piazzamenti utili in zona play-off. Ricigliano e Viggiano sono avvantaggiati, però, su Atella Monticchio, Murese, Vultur Rionero e Borussia Pleiade. A chiudere, ci sono le formazioni che tenteranno, in tutti i modi, di non far parte della bagarre play-out. Attualmente, in graduatoria, Real Tolve e Genzano Banzi hanno qualche chance in più di evitare gli spareggi-salvezza rispetto a Policoro, Avigliano e Picerno. Sul fondo della classifica sembra definitivamente spacciata la “baby”Irsinese. do.pa.
quelle che, invece, dovranno sudare parecchio per conquistarsi la permanenza. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventuno gol messi a segno in questa ventesima giornata (463 marcature in totale in campionato), di cui 8 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 13, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 2 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Fortis Murgia (46 reti), il peggiore è quello dell'Irsinese (6 reti). La migliore difesa è
quella del Ricigliano (10 reti subite), mentre è dell'Irsinese (115 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 16 reti; Salamone (Ruggiero Valdiano, 1): 14 reti; Margiotta (Fortis Murgia): 13 reti; Dutra (Murese, 1): 10 reti; Schettino (Borussia Pleiade, 3), Mainenti (Ruggiero Valdiano, 1), Petilli (Ruggiero Valdiano), Vigliucci (Genzano Banzi, 2): 9 reti; Antohi (Murese): 8 reti; D'Amico (Angelo Cristofaro Oppido), Rinaldi (Atella Monticchio), Montenegro (Real Tolve), Daniele (Ricigliano): 7 reti. Donato Pavese
DOPO UN mese lontano dal primato, il Moliterno ha ritrovato la vetta solitaria della classifica di Promozione. Il “jolly” pescato da Petrocelli a tempo scaduto, non solo ha dato un dispiacere al Balvano, ma soprattutto ha permesso al Moliterno di scavalcare il Pietragalla in cima alla graduatoria del torneo cadetto. Ora i valdagrini conducono il campionato con una lunghezza di vantaggio sulla formazione altobradanica che, scherzo del destino, è stata bloccata in casa del Bella, squadra che ha inflitto il primo ko stagionale proprio al Moliterno. Bella protagonista nella buona e nella cattiva sorte. L'undici di Del Pino ha imposto il pari “ad occhiali” all'ex leader Pietragalla. Rocambolesca e pirotecnica è stata l'affermazione del Miglionico sul campo del Varisius Matera. La terza forza del campionato è stata trascinata dall'hattrick del bomber Lambertini per abbattere la compagine materana. La Santarcangiolese sta davvero vivendo un momento magico in questa prima parte del 2010. L'undici di Chiappetta ha conosciuto soltanto successi nel mese di gennaio. L'ultimo, cronologicamente parlando, è arrivato a spese del Bar La Notte Pignola, diretta concorrente per la conquista dei play-off. Sul quinto scalino della classifica, oltre al team pignolese, si è collocato con prepotenza anche il Grottole di D'Ascanio, superlativo contro il Lagopesole. Pescopagano e Montescaglioso hanno perso l'occasione di agganciare i piani alti della graduatoria, impattando la sfida nello scontro incrociato. Nei bassifondi della “serie B” lucana, l'Atletico Scanzano ha cancellato lo zero dalla casella delle vittorie stagionali. Contro il Real Irsina, l'undici di Calone ha addirittura calato il poker della speranza. Il distacco dalla penultima piazza è davvero minimo: ci sono cinque punti di differenza tra il Lagopesole (penultimo) e gli ionici. Infine, sta facendo decisamente male il Rotondella, caduto all'inglese ai
Scanzano, prima gioia L'ATLETICO SCANZANO di mister Calone ha messo a segno il poker della speranza. Contro il Real Irsina, in riva allo Ionio, è arrivato finalmente il primo sorriso stagionale, dopo una serie impressionante di sconfitte (quattordici) e di pareggi (cinque). Era ora. La classifica, comunque, resta impietosa per l'Atletico Scanzano, che si attesta sempre sull'ultimo gradino del torneo regionale cadetto, con appena otto punti all'attivo. Fortunatamente, però, la squadra che precede lo Scanzano in graduatoria (vale a dire il Lagopesole) sta attraversando un periodo nerissimo di risultati. La pattuglia aviglianese viene da quattro sconfitte ed un pari negli ultimi cinque confronti disputati. Inoltre, allo stato attuale, le distanze tra il Lagopesole e l'Atletico Scanzano si sono dimezzate. Sono soltanto cinque i punti di differenza tra queste due compagini. E fra tre domeniche è in calendario lo scontro diretto in casa dello Scanzano. In palio c'è la salvezza. d.p. piedi della Soccer Lagonegro. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventuno gol messi a segno in questa ventesima giornata (417 marcature in totale in campionato), di cui 12 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 9, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 2 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello del Miglionico (37 reti), il peggiore è quello del Lagopesole (15 reti). La migliore difesa è quella del Pietragalla (9 reti subite), mentre la peggiore è
quella del Lagopesole (40 reti subite). Classifica marcatori: Lambertini (Miglionico, 2): 18 reti; Ricigliano Mau. (Bella): 11 reti; Tragni (Varisius Matera, 1), Genovese L. (Moliterno), Papangelo N. (Real Irsina): 9 reti; Buono (Grottole), Petrillo (Santarcangiolese, 2), Alfonso (Pietragalla), Mastroianni A. (Soccer Lagonegro, 1): 8 reti; Pietragalla L. (Pietragalla), Armaiuoli (Varisius Matera), Ripa (Rotondella), Sabato (Lagopesole), Petrocelli (Moliterno), Molletta (Moliterno, 3), Martino (Soccer Lagonegro): 7 reti. do.pa.
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Sport 41
Martedì 2 febbraio 2010
Martedì 2 febbraio 2010
Allievi Regionali
A Potenza i ragazzi di Ferrenti non vanno oltre l’1 - 1 con la Dedalo
Il Venosa prende un punto Gli oraziani vanno a segno per primi con Tudisco
IL TABELLINO DEDALO CALCIO VENOSA
1 1
DEDALO: Sangregorio, Romano, Cardone, Gerardi, Maiorino, Ciuffreda, Santarsiero, Telesca, P. Gerardi, Caivano, Avallone. A disposizione: Filadelfia, Forliano, Genovese, Rovato, Picciuolo, Scarano, Zahari. Allenatore: Porretti. CALCIO VENOSA: Lagala, Perillo, Fimmanò, Ferrenti, Orofino, Lavorano, Carriero, Inglese, Tudisco, Di Vietri, Del Cogliano. A disposizione: Teora, Spagnuolo , Iurino, Stojku, Garripoli. Allenatore: Ferrenti. ARBITRO: Sabatiello di Potenza. MARCATORI: 25’ pt Tudisco, 30’ pt Caivano. POTENZA - Sotto una pioggia battente e su un campo piuttosto pesante si sono affrontate due squadre che hanno cercato, nei
limiti delle possibilità offerte dalle condizioni oggettive di tempo e campo, di superarsi a vicenda. Le cose migliori si registrano quasi tutte nel primo tempo, in cui i valori e le occasioni sono risultati tutto sommato in equilibrio, con i padroni di casa più corali che sfruttano soprattutto la corsia di sinistra e gli ospiti che si affidano quasi esclusivamente alle giocate personali. Molti gli errori tecnici per via del campo piuttosto viscido e proprio da due interventi difensivi mancati nascono le due trasformazioni. Si porta in vantaggio il Venosa con Tudisco che riceve da Carriero dopo la svirgolata di un difensore potentino, supera in dribbling il portiere e deposita d’interno in rete. Gli ospiti come domenica scorsa non sanno amministrare il vantaggio e dopo soli cinque minuti “regalano” il pari ai padroni di casa: palla bassa in profondità, Perillo manca completamente il rinvio, Caivano “ringrazia” inserendosi alle spalle dei difensori e con un diagonale da sinistra a destra mette dentro con il portiere veno-
sino immobile. Nella ripresa, invece, la supremazia territoriale e di gioco e un maggiore dinamismo passano decisamente nelle mani dei padroni di casa, anche se non ci sono pericolose conclusioni nello specchio della porta del Venosa, solo mischie in occasioni di calci da fermo. Gli ospiti in affanno soprattutto a centrocampo si affidano ad isolati contropiedi. Nel finale poi succede un po’ di tutto: Ferrenti per il Venosa sfiora il palo alla sinistra di Sangregorio, ormai superato, su punizione dal limite; il portiere Lagala viene giustamente espulso, l’attaccante Di Vietri per gli ospiti subentrato tra i pali al suo posto alza sopra la traversa un tiro forte ed insidioso; Stojku per i venosini dalla linea fondo tira in porta da posizione impossibile invece di servire due compagni a centro area; proprio allo scadere il Venosa reclama un rigore piuttosto evidente per una entrata sulle gambe di Teora. L’arbitro non è dello stesso avviso e molto frettolosamente chiude la gara senza recupero.
La stracittadina decisa dal bravo Petraglia
La squadra di Policoro batte la capolista e si avvicina alla vetta
Il derby all’Asso
Il Minozzi resta in corsa
La Don Bosco esce a testa alta De Pietro: “Sono felice della prova dei ragazzi” IL TABELLINO ASSOPOTENZA PGS DON BOSCO
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ASSOPOTENZA: Valeri, Coluzzi, Santoro, Lapenna, Scelzo, Macellaro, Ignomirelli, Palazzo, Petraglia, Nolè, Pace. A disposizione: Scieuzo, Scutaro, Mancuso, Mastroberti, Punella, Casale, Di Nella. Allenatore: Minici. PGS DON BOSCO: Pecerno, Cuccarese, Giannini, Pasos, Pace, Notargiacomo, Picciano, Pietrafesa, Vaccaro, Mancusi, Filadelfio. A disposizione: Barra, Gramaccia, Baldasssare, Papangelo, Faruolo, Nobile, Telesca. Allenatore: CirielloGiuzio. ARBITRO: Volini di Potenza. MARCATORE: 15’ pt Petraglia
Petraglia (Assopotenza)
POTENZA - Basta una rete di Petraglia realizzata nella prima frazione di gioco all’Assopotenza per aggiudicarsi il derby cittadino nell’inedita sfida salvezza. La vittoria dopo ottanta minuti arride ai ragazzi di mister Minici cha alla fine
hanno capitalizzato la rete dell’attaccante bravo a segnare con un gran tiro da fuori area dopo un pregevole stop aereo, ma gli ospiti escono sicuramente dal campo con la consapevolezza di aver disputato una gara gagliarda ed aver prodotto anche buone occasioni da rete sempre vanificate dagli ottimi interventi del portiere Valeri. I padroni di casa, anch’essi pericolosi con i suoi attaccanti, possono recriminare per un rigore calciato fuori dal pur bravo Nolè quando però il risultato era ancora inchiodato sullo 0 a 0. Buono l’arbitraggio del signor Volini che su un campo allentato per la pioggia caduta è stato comunque aiutato dall’estrema correttezza degli atleti scesi in campo.
Pace (Assopotenza)
Palazzo (Assopotenza)
POLICORO - Continua la scia positiva del Padre Minozzi che dopo aver fatto suoi i due recuperi di Picerno, contro la Metanauto Lucana, e di Matera, contro il Varisius, batte sul terreno di Nova Siri l’Invicta Matera con due goal capolavoro di Giuseppe Ragazzo e Alessio Mele. I ragazzi di mister De Pietro aspettavano questa partita per prendersi la rivincita dell’andata che li aveva visti battuti sul campo dei materani, come tengono a precisare i dirigenti ionici, “in modo ingiusto”. Il primo tempo pur vedendo prevalere il Padre Minozzi scorre via senza grossi sussulti di gioco: la partita è molto giocata a centrocampo, con entrambe le squadre che si avvicinano poco ai portieri avversari. Nel secondo tempo i ragazzi di Policoro entrano in campo molto più determinati: per i primi quindici minuti si gioca praticamente ad una porta con i ragazzi del Padre Minozzi che attac-
PADRE MINOZZI INVICTA MATERA
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PADRE MINOZZI: Lo Franco, Durante, Fiorenza, Di Matteo, Cospito, Mele, Maiellaro, Oriolo, Franchino, Ragazzo, Corizzo. A disposizione: Ripoli, Simonetti, D’Oronzio, C. Mele, Filardi Frammartino. Allenatore: De Pietro. INVICTA MATERA: Moliterni, Ricciardi, Suglia, Giordano, Di Gilio, Lomonaco, Lozitiello, Visaggi, Bruno, Cappiello, Parabita. A disposizione: Tataranni, Nicoletti, Fiore, Perrone, Pavese, Fabiano. Allenatore: Fontana. ARBITRO: Santochirico di Bernalda. MARCATORI: 16’ st Ragazzo, 24’ st Cappiello, 35’ st Mele. corcia notevolmente: siamo a 3 punti dall’Invicta ed a 1 punto dal Francavilla. Noi il nostro campionato lo giocheremo con grande impegno e serietà fino alla fine. Voglio anche fare i complimenti all’arbitro che ha diretto la gara in modo eccezionale”.
A Matera l’undici di Massimo Le Rose impatta con il Varisius
IL TABELLINO VARISIUS POLICORO 2000
Digilio (Invicta Matera)
cano ed i materani che pensano solo a difendersi. Il goal è nell’aria ed arriva al 16’ con Oriolo che, dopo aver intercettato palla a centrocampo, serve Corizzo che lancia in verticale capitan Ragazzo che in velocità supera un paio di ragazzi dell’Invicta e trafigge in diagonale, subito dopo esser entrato in area di rigore, il portiere ospite. La pressione del Padre Minozzi non si attenua e su calcio di punizione di Mele c’è una deviazione al
volo di Franchino che fa gridare al goal, ma Moliterni toglie letteralmente la palla dall’incrocio dei pali. Goal mancato, goal subito: da una punizione, a ridosso della linea laterale, calciata da Cappiello viene fuori una traiettoria imprendibile che si va ad infilare sotto l’incrocio dei pali dell’incolpevole Lo Franco. Il goal del pareggio galvanizza gli ospiti che colpiscono per ben due volte il palo. Ma il Padre Minozzi continua a cercare il goal della vittoria che arriva a cinque minuti dalla fine: serpentina di Ragazzo che viene atterrato al limite dell’area di rigore. S’incarica della punizione Mele che tira un siluro che il portiere avversario neppure vede partire. E’ il goal del 2 a 1 che fa letteralmente impazzire di gioia tutti. Michele De Pietro, allenatore del Padre Minozzi, a fine partita dichiara: “Sono veramente felice per la prestazione ed il grande cuore dei miei ragazzi. Adesso la classifica si ac-
IL TABELLINO
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VARISIUS: Galante, Cappiello, Fiore, Chietera, Paterno, Locapo, Materamarcosano, Giasi, Acquasanta, Miglionico, Picerno. A disposizione: Maino, Lapacciana, Pistinciuc, Lamanna, Romano, Bianchini. Allenatore: Marchionna. POLICORO 2000: Labriola, Lerose, De Giorgio, Cuccarese, Morisco, Castronuovo, Agresti, Taranto, Rinaldi, Manolio, Modarelli. A disposizione: Castellucci, Tarantino, Santangelo, Demarco, Barbaro. Allenatore: Lerose. MARCATORI: 40’ pt Acquasanta, 3’ st De Giorgio.
Buon pari per il Policoro 2000 MATERA - Il Varisius non sa più vincere. Così sintetizza la gara della diciannovesima giornata Piero Loschiavo, dirigente della società materana. La gara contro la formaizone di Massimo lerose offre un primo tempo bello e ben giocato dai materani, che però fanno fatica a segnare, poi nella ripresa il Policoro 2000 trova il gol del pari fortunoso, ma poi legittimato da una buona prestazione. La cronaca. Il Varisius parte bene con buone giocate con palla a terra; al 2’ Chietera serve Miglionico che riesce a saltare il portiere, ma la palla esce fuori. Al 4’ ci prova Acquasanta con
un tiro che sfiora lo specchio della porta. Al 9’ primo campanello d’allarme per i locali: su calcio di punizione Modarelli colpisce la traversa. Al 23’ ancora Policoro in avanti con Modarelli che tutto solo davanti al portiere si fa respingere la conclusione. Allo scadere di tempo il Varisius trova il gol con Acquasanta che finalizza una bella azione corale; il numero 9 di mister Marchionna si gira dal limite e tira in porta sorprendendo il portiere. Nella ripresa il Policoro 2000 gioca meglio ed al 3’ trova il gol del pari con un tiro, forse fortunoso, di De Giorgio che scavalca il portiere Ga-
lante. Trovato il pari gli ospiti non mollano ed a più riprese mettono in difficoltà la retroguardia materana. Bianchini allenta la morsa con una conclusione ravvicinata ma Labriola è bravo a parare. Al 15’ grande occasione per il Policoro 2000 con una doppia conclusione ravvicinata prima di Agresti e poi di Modarelli, ben sventata da Galante. Al 20’ è Miglionico a cercare la rete ma il suo tiro al volo è alto. Il resto della gara non offre molto e le due squadre si accaparrano un punto a testa che serve per muovere una classifica che per entrambe è molto dignitosa.
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42 Sport
Allievi Regionali
Alberti: “E’ stata una sfida dai contenuti tecnici di gran livello”
Francavilla,vittoriastorica Pitrelli: “Il pari sarebbe stato il risultato più giusto”
IL TABELLINO FC FRANCAVILLA JUNIOR LAVELLO
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FC FRANCAVILLA: Travascio, Appella, Valicenti, Marra, Manfredi, Arleo, Foligno, And. Graziano, Novelli, Dora, Briamonte; A disposizione: Petruccelli, Panetta, Hilal, Ant. Graziano, Ielpo. Allenatore: Pitrelli. JUNIOR LAVELLO: Rosa, Bozza, Finiguerra, Boccomino, Zoppi, Dicugno, Mannarelli, Tummillo, Rescigno, Votta, Damiano; A disposizione: Pennacchio, Cardone, Silvestri, Terrana, Mustaqui, Gravina. Allenatore: Alberti. ARBITRO: Ponzio di Moliterno. MARCATORI: 20’ pt Novelli, 14’ st Rescigno, 25’ st Dora.
ROCCANOVA - Il Francavilla conquista i tre punti contro un Lavello che gioca un bel calcio e che fino alla fine lotta alla pari con i rossoblu. Le squadre si contendono la posta il palio giocando su un campo reso pesante dalla incessante pioggia. Le emozioni non si fanno attendere e dopo il fischio d’inizio al primo minuto è Novelli che colpisce la base del palo. Di seguito le squadre si confrontano a centrocampo senza prevalere l’una sull’altra fino al 20’, quando il Francavilla sigla il vantaggio con lo stesso Novelli che ribadisce in rete una palla respinta a fatica dalla difesa ospite. Il Francavilla dopo il vantaggio continua a giocare bene con trame che, tuttavia, non impensieriscono il numero 1 ospite Rosa, mentre il Junior Lavello è impegnato a difendersi e ripartire con giocate lunghe sugli avanti. La prima frazione di gioco si chiude con il Francavilla in vantaggio. Il secondo tempo vede protagonista principale sempre la copio-
sa pioggia. Già dalle prime battute, però, s’intravede un Junior Lavello più motivato e voglioso di recuperare lo svantaggio. Gli ospiti centrano l’obiettivo al 14’ con Rescigno che, ricevuta palla sulla trequarti, scarica un destro micidiale che sorprende l’estremo difensore Travascio. Il Francavilla soffre i lanci lunghi degli avversari che continuano a cercare di sfruttare questa tattica. E’ il Francavilla, invece, a ribaltare di nuovo la situazione con una bella realizzazione di testa da parte di Dora al 25’, su un calcio di punizione ben calciato da Arleo. C’è il tempo per il Junior Lavello di recriminare su un fallo ritenuto da rigore, ma che l’arbitro non decreta. La partita termina con la vittoria del Francavilla che adesso si prepara alla delicata partita contro il Matera di sabato prossimo. Ecco le dichiarazioni di fine gara dei due allenatori; Mister Aldo Pitrelli ci ha detto: “Era importante fare risultato contro questo Lavello che ci
Tummillo (Junior Lavello)
aveva messo in difficoltà già all’andata. Anche in questa gara ha dimostrato di essere una squadra organizzata che gioca al calcio senza buttare via la palla e per questo sono contento di questa importante vittoria, anche se devo ammettere che un pari sarebbe stato il risultato giusto. Siamo già proiettati verso la partita di Matera che affronteremo al meglio delle nostre possibilità”. Questa invece la dichiarazione
di Giuseppe Alberti, allenatore della Junior Calcio Lavello: “Abbiamo assistito ad una gara bellissima, dai contenuti tecnici ed agonistici di gran livello. Sotto una pioggia battente e su di un campo in condizioni al limite della praticabilità, i ventidue ragazzi hanno dimostrato di saper proporre un calcio ordinato ed organizzato; la mia squadra ha perso per due a uno però mi sento di esprimere con grandissima amarezza tutta la mia delusione per il comportamento, tenuto nei confronti dei miei ragazzi, dall’arbitro; sono ormai molti anni che svolgo con molta passione il ruolo di allenatore giovanile e sono consapevole che spesso i nostri arbitri sono giovani ed inesperti; occorre allora avere tolleranza e comprensione nei loro confronti, però l’arbitro di quest’oggi, non era né inesperto né incapace, ma è stato semplicemente determinante per la vittoria del Francavilla. Dopo il nostro pareggio, ho visto cose incredibili da parte sua, finaliz-
zate ad ostacolare il gol della vittoria per i miei ragazzi, per la prima volta da quando alleno, avrei tanto voluto lasciare il campo, ma non l’ho fatto perché i miei ragazzi, hanno dato a tutti i presenti, “me” ed il signor arbitro compreso, un grande esempio di rispetto, civiltà ed educazione; nonostante gli innumerevoli episodi a sfavore, gestiti ad arte dal signor arbitro, non hanno mai smesso di lottare e di giocare a calcio evitando proteste e quant’altro nei confronti di arbitro ed avversari. Al triplice fischio, i miei ragazzi hanno stretto la mano agli avversari dimostrando educazione, civiltà e spirito sportivo. Concludo facendo un sincero in bocca a lupo al Francavilla e dico che oggi la mia squadra ha comunque “vinto”, ha vinto molto di più di una semplice gara di calcio, mentre chi ha perso, di tutto e di più, è solo ed esclusivamente il signor arbitro…..che si faccia un profondo esame di coscienza”.
I Bernaldesi inchiodati sul due pari
Il match winner è Mercuro che segna quattro volte
IL TABELLINO
Il Realsiferma
Cinquina dell’Ac Lauria
AC LAURIA DEPORTIVO M.
Ottimo il Macchia Romana
Pesce: “Mi è piaciuta la correttezza di tutti”
IL TABELLINO REAL P. CAMPAGNA 2 MACCHIA ROMANA 2 REAL P. CAMPAGNA: Fuina, Buccino, Mich. Gallitelli, D’Amelio, Zaza, Russo, Laviola, Ferrante, Iannuzziello, Moro, Musillo. A disposizione: Sergio, Malvani, Meric, Emma. Allenatore: Di Biase. MACCHIA ROMANA: Claps, Santarsiero, Magnocavallo, Armentano, Casella, Lorusso, Tullio, Montagnola, Nardozza, Claps II, Carbuzzi. A disposizione: Coviello, Pietrafesa, Giacummo, Brancato. Allenatore: Pirozzi. ARBITRO: Pavone di Bernalda. MARCATORI: 26’ pt Musillo, 35’ pt Carbutti, 6’ st Montagnola, 8’ st (rig.) Ferrante. BERNALDA - E’ incredibile quello che il Real Peppino Campagna è riuscito a fare al cospetto della cenerentola del campionato. La squadra di Salvatore Di Baise è infatti partita spedita all’attacco ma senza inquadrare quasi mai lo specchio della porta avversaria. Infatti già al 1’ Moro, ben lanciato da Ferrante, si aggiusta la sfera e calcia dal limite con potenza colpendo in pieno la traversa. Dopo un minuto Musillo a tu per tu con il portiere calcia fuori clamorosamente. L’assedio dei locali è continuo con Ferrante, Laviola, Moro, Musillo e Iannuzziello nei primi venticinque minuti a fare a gara a chi sbagliava di più. Poi, però, al 26’ si registra la prima azione degna di nota iniziata da Russo per Moro che lancia di precisione Musillo il quale finalmente dopo tanti sbagli questa volta fa centro. Al 27’ Ferrante su punizione dal limite colpisce la parte alta della traversa. Ci prova ancora Ferrante che in contropiede supera tutta la difesa e solo a pochi passi da Claps invece di poggiare la sfera all’angolo libero spara addosso al portiere. Al 35’ risale il primo approccio di ripartenza degli ospiti aiutati dalla difesa di casa che appoggia il pallone sui piedi di Carbutti il quale ringrazia e di pun-
Zaza (Real P. Campagna)
ta colpisce la sfera che finisce alle spalle di Fuina. Tutto da rifare per D’Amelio e compagni che negli ultimi cinque minuti prima del riposo riescono ancora a sbagliare gol già fatti. Nella ripresa non passa un minuto ed ecco che Moro penetra in area avversaria e solo davanti a Claps non si sa come ma riesce a sbagliare ancora. Al 2’ Musillo tira a colpo sicuro ma in questa occasione l’estremo difensore ospite si supera. Al 4’ Laviola, uno dei più fattivi dell’undici di Di Biase, scodella in area un buon pallone a Musillo che maldestramente tira fuori invece di fare la cosa più ovvia. A questo punto i ragazzi di mister Pirozzi tentano qualche sortita portando con Tullio e Nardozza la sfera nei pressi dell’inoperoso Fuina che si fa sfuggire il pallone dalle mani presto depositato in rete dall’attento Montagnolo. Immensa la gioia dei ragazzi del Macchia Romana ai quali probabilmente non par vero di poter assaporare un risultato tanto inatteso di fronte ai padroni di casa arrabbiati per tutto quello che non hanno saputo fare. Solo con il calcio di rigore trasformato da Ferrante all’8’ il risultato ritorna in parità. C’è ancora mezz’ora da giocare e ci sono tutte le condizioni per portare a casa i tre punti ma mentre gli ospiti si difendono come possono consapevoli delle proprie forze ma senza smettere di sperare, i locali fino alla fine continueranno la sagra delle occasioni mancate. Al triplice fischio il Macchia Romana si porta a casa una bella soddisfazione mentre al Real Peppino Campagna non rimane che sperare che le cose possano cambiare domenica prossima quando rientreranno elementi infortunati e squalificati.
LAURIA - Il Lauria di Ambrogio Pesce in soli sessanta minuti, fa sua la partita contro il Deportivo Montescaglioso, regalando ai propri sostenitori, cinque gol e tanto spettacolo. Era una gara importante per la permanenza nella categoria messa subito sui binari giusti dai padroni di casa concentrati e determinati già dai primi minuti. Al 5’ su punizione dal limite Perciante colpisce in pieno l’incrocio dei pali, pallone che rimane in campo finendo sui piedi di Nicodemo il quale non angola bene e il portiere devia in angolo. Al 10’ sull’ennesimo attacco lauriota il direttore di gara decreta un calcio di rigore; su tiro di Nicodemo un difensore si oppone con le braccia larghe e penalty che viene realizzato da Mercuro. Al 13’ il raddoppio: su lancio di Giffone, N. Russo anticipa con destrezza il diretto avversario ed il portiere in uscita depositando la palla in rete. La reazione degli ospiti c’è; i ragazzi di Nicola Martino tentano di accorciare il risultato portandosi dalle parti di Manfredelli il quale risulta essere lesto ed attento nel chiudere
glia” la difesa ed in diagonale sul secondo palo mette in rete il quarto gol personale. Pochi minuti dopo la realizzazione della quinta rete il Lauria scompare completamente dal gioco e, come dirà poi mister Pesce nell’analisi del dopo partita, “si vede una squadra deconcentrata, probabilmente anche per le sette sostituzioni effettuate, mentre gli ospiti reagiscono con orgoglio”. Al 30’ Musillo portatosi in area di rigore su un calcio di punizione approfitta di una corta respinta di Perciante e mette la sfera in rete. Al 33’ ancora su calcio di punizione dalla fascia sinistra dell’area lauriota pallone calciato da Dimucci in mischia Miraglia realizza la più classica delle autoreti; tentando di allontanare la sfera la indirizza nella propria porta spiazzando il portiere. Al 37’ ancora un calcio di punizione calciato da Dimucci, difesa locale ormai in crisi lascia colpire di testa l’indisturbato Venezia che realizza la terza rete del Deportivo. I minuti finali sono caratterizzati dal tentativo degli ospiti di realizzare l’impresa della giornata recupe-
AC LAURIA: Manfredelli, Perciante, E. Ielpo, Palladino, E. Russo, Papaleo, N. Russo, Giffone, Nicodemo, Mercuro, Brandi. A disposizione: Carlomagno I, Limongi, A. Ielpo, Perretti, Miralgia, Carlomagno II, Agrello. Allenatore: Pesce. DEPORTIVO M.: Brizio, Musillo, Stasi, La Forgia, Venezia, Dichio, Larocca, Ettorre, Cifarelli, Dimucci, Carriero. A disposizione: Mazzzoccoli, Eletto, Gallitelli, Motola, Montesano. Allenatore: Martino. MARCATORI: 10’ pt (rig.), 25’ pt, 1’ st e 9’ st Mercuro, 13’ pt N. Russo, 30’ st Musillo, 33’ st (aut.) Miraglia, 37’ st Venezia. rando un risultato pesante, mentre il Lauria cerca di sfruttare gli ampi spazi a disposizione con Ielpo e Limongi, anche se l’occasione più nitida capita ad Agrello il quale a pochi metri dalla linea di porta si fa anticipare da un difensore in recupero. Mister Pesce negli spogliatoi dice: “E’ stata una gara dunque piacevole considerata la posta in palio. Da sottolineare la sportività e correttezza dei ragazzi in campo”.
Juniores Nazionale - Ferrara: “Nulla da rimproverare ai nostri”
IL TABELLINO ROSARNO FRANCAVILLA
lo specchio della porta a Carriero sfuggito alla marcatura del proprio avversario. Al 20’ occasione per i padroni di casa; Palladino sfiora la rete con un gran tiro dalla distanza. Al 25’ arriva la terza rete e a realizzarla è di nuovo Mercuro il quale conclude una bella azione corale iniziata dalle retrovie con scambi veloci e triangolazioni dell’intero reparto di sinistra composto da E. Ielpo, Brandi, Giffone e Nicodemo. I ragazzi di Ambrogio Pesce cercano di sfruttare il momento favorevole, ma l’occasione più ghiotta è una traversa piena su tiro a colpo sicuro sempre di Nicodemo. Il primo tempo è tutto qui. La seconda frazione di gioco si riapre sulla falsa riga del primo tempo. Dopo solo un minuto il pallone è gia in rete; è ancora Mercuro, incuneatosi tra la difesa avversaria, a rubar palla e a sferrare dal limite dell’area un preciso tiro in diagonale su cui il portiere del Deportivo non può arrivare. Al 9’ si registra una nuova bella azione corale della squadra di casa: assist di Giffone per Mercuro il quale con un buon movimento “ta-
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ROSARNO: Volturo, Mazalone, De Bartolo, Pronesti, Ferraro, Galati, Siclari, Muscatello, Berlingieri, Galati, Curigliano. A disposizione: Marchesano, Bono, Iemma, Principato, Mangeri, Marafioti. FRANCAVILLA: D’Affuso, Stabile, Salamone, A. Bellusci, Iorio, Capalbo, G. Taccogna, Agrello, Tricarico, Gesualdi, Castronuovo. A disposizione: R. Taccogna, Appella, Bellizio, Albertini, Pesce, Marino. Allenatore: Borneo. ARBITRO: Mauro di Lamezia Terme. MARCATORE: 15’ st Muscatello.
Inatteso stop per il Francavilla ROSARNO - Il Rosarno ottiene tre punti che le fanno comodo contro un ottimo Francavilla che per l’intera durata della gara non ha mai abbassato la guardia. Il primo tempo del resto si è chiuso a reti inviolate nonostante le tante azioni create per quasi l’intera durata del tempo dai ragazzi di Massimo Borneo che non hanno però finalizzato a rete contrastati dai ben messi ragazzi del Rosarno che hanno saputo contenere le azioni degli avversari. Il Francavilla ha infatti sfiorato il vantaggio con Castronuovo, Taccogna e Gesualdi mentre per i padroni di casa a mancare il gol sono stati Berlingieri e Muscatello. Nel secondo tempo è ancora la squadra ospite a sferrare l’attacco iniziale partendo a spron battuto e mancando di un soffio la rete al 5’ con Gesualdi.
La squadra di casa risponde al 10’ con Galati fermato da D’Affuso. Al 15’ passa il Rosarno con Muscatello che sfrutta al meglio uno sfortunato rimpallo in area e insacca alle spalle di D’Affuso. Il colpo non intimorisce gli ospiti che giocano in modo brillante il restante tempo e sfiorando ancora il gol che invece non arriva anche per la bravura di Volturo che in tre occasioni salva il risultato. In evidenza anche il numero 1 ospite che mantenendo alta la concentrazione ha ben neutralizzato i pochi tiri in porta dei rosarnesi. A fine gara abbiamo ascoltato il commento del responsabile della Juniores Giovanni Ferrara: “Non possiamo rimproverare niente ai ragazzi che hanno giocato una partita esemplare. Peccato solo che il loro bel gioco non sia stato coronato da nessuna rete”.
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Sport 43
Martedì 2 febbraio 2010
Martedì 2 febbraio 2010
Giovanissimi Regionali
Il team del duo Condelli-Sabia conquista l’ennesima vittoria casalinga
La Don Bosco piglia tutto La Murese 2000 battuta da un gol del bravo Licciardi
IL TABELLINO PGS DON BOSCO MURESE 2000
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PGS DON BOSCO: Genovese, Vomero, Zuddas, De Simone, Lo Giudice, Sibillano, Gramaccia, Acierno, D. Mancusi II, Ger. Vaccaro, Tortorelli. A disposizione: Gio. Vaccaro, Licciardi, Martinelli, Sabia, Romaniello, D. Mancusi I. Allenatori: Condelli-Sabia MURESE 2000: Remollino, Mangone, Galizia, D’arca, Colucci, Rendina, Ceccio, La Torre, A. Pepe, De Martino, Bianchini. A disposizione: G. Pepe, Altamura, Colonna, F. Gugliotta, S. Gugliotta, Barile, Triolo. Allenatore: D’Arca. MARCATORE: 19’ st Licciardi. POTENZA - E’ stata senza dubbio una partita molto combattuta e condizionata dal terreno di gioco, reso mol-
to pesante per le precipitazioni di acqua mista a neve cadute sul capoluogo lucano. La vittoria è andata alla PGS che ha regolato i coriacei avversari della Murese, grazie ad una prestazione tutta cuore e grinta. La cronaca. L’ inizio di match è scoppiettante con le due squadre che si affrontano a viso aperto senza però impensierire i due estremi difensori. Il duo d’attacco potentino è poco reattivo e viene controllato egregiamente dalla coppia difensiva della Murese. Le occasioni più ghiotte capitano sui piedi di Acierno, ma il centrocampista potentino è troppo precipitoso e manca l’appuntamento con il gol. Dall’altro lato le folate offensive sono a loro volta ben controllate dall’esordiente portiere locale Genovese che sostituiva il numero 1 Pietrafesa, ancora alle prese con i postumi dell’infortunio patito nella gara persa a Matera la settimana scorsa. Nella ripresa il campo si appesantisce maggiormente e rende ancor più dura la vita ai giocatori delle due squadre che a fine partita risulteranno stremati. La Murese 2000 sembra avere più birra in corpo a dispetto di una PGS, abituata a gio-
Condelli (Pgs Don Bosco)
care in velocità, che soffre maggiormente la pesantezza del terreno di gioco. Al 20’ ci pensa però il neo entrato Licciardi con un tiro-cross dalla destra che beffa Remollino e cambia l’inerzia del match. La Murese si sbilancia alla ricerca del pareggio lasciando spazio ai contropiedi pigiessini, ma i vari Acierno, Licciardi e Gramaccia non riescono a trovare la rete della sicurezza. Finale di gara combattuto con la Murese 2000 che le prova tutte per cercare il pari, senza però riuscire ad impensierire seriamente Genovese che mantiene la propria porta inviolata per un 1 a 0 che vale tre importanti punti per la PGS.
Doppietta per il bomber DiCesare
La formazione di Leo Albano supera senza fatica l’Aviglianese
Il Varisius vince con il Policoro
L’Assopotenza si conferma regina di questa categoria
IL TABELLINO POLICORO 2000 VARISIUS
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POLICORO 2000: Barletta, Buongiorno, Federici, D’Alessandro, De Luca, Spagnolo, Fornaro, Stigliano, Crocco, Antonucci, Sanchirico. A disposizione: Calavoia. Allenatore: Leone. VARISIUS: Mancino, Andrisani, Sergio, Stano, Schiuma, Perrone, Di Marzio, Montemurro, Fontana, DiCesare, Basile. A disposizione: Garipali, Festa, Leone, Rondinone, Andrulli, Ambrosecchia, Iacone. MARCATORE: 30’ pt e 28’ st DiCesare.
POLICORO - A questa diciannovesima giornata di campionato il Policoro 2000 si presenta con molte assenze; in panchina insieme a mister Vito Leone c’è solo Calavoia, mancano, infatti, capitan Fortunato, Lucarelli, Le Rose, Bruneo e Magno. Nonostante queste assenze, la squadra ionica gioca un gran primo tempo al cospetto di un Varisius che sornione aspetta gli ultimi cinque minuti dei due tempi per sferrare i colpi del ko. Andiamo con ordine ed ecco la cronaca del match. Parte bene la squadra di casa che nei primi tre minuti si vede fermata dal direttore di gara che fischia a Crocco e a Stigliano due posizioni di offside. Al 10’ il Policoro 2000 invoca un calcio di rigore per un presunto fallo in area da parte di un difensore ospite su Crocco, anche in questo caso la decisione del direttore di gara è di-
versa da quella che avrebbe voluto mister Leone. Il Varisius allenta la morsa intorno al 13’ con un tiro che termina fuori di poco dalla porta difesa da Barletta. Al 15’ bella azione dei locali; scambio veloce tra Antonucci, Sanchirico e Crocco con quest’ultimo che con un tiro da fuori area sfiora il palo. Al 18’ Antonucci batte un calcio di punizione da posizione decentrata; siamo intorno ai venti metri e il pallone calciato dal numero 10 locale colpisce in pieno la traversa. La pressione del Policoro 2000 è costante ma il gol non arriva, anzi alla mezz’ora sono gli ospiti a far festa con DiCesare che approfitta di un errore difensivo per battere Barletta dopo un assist di Stano. Nella ripresa i padroni di casa cercano di pareggiare ma la porta di mancino resta inviolata nonostante gli ionici vadano vicini al gol e poi con Stigliano che dopo alcuni tentativi finiti di poco fuori colpisce in pieno la traversa con una bella acrobazia. Molto meglio fanno gli ospiti che raddoppiano al 28’ grazie al solito DiCesare, bomber implacabile che chiude anzitempo una partita che mister leone commenta così: “E’ stata una giornata in cui ci è andato tutto storto. Abbiamo colpito due traverse e tante palle gol non concretizzate un po’ per sfortuna e un po’ per colpa dell’arbitro che ha fermato diverse azioni fischiandoci contro fuorigioco inesistenti e non dandoci almeno due calci di rigore netti. Nonostante questo faccio un plauso ai ragazzi che hanno giocato una gran partita tatticamente perfetta. Bene al portiere e bravi a tutti quanti gli altri continuiamo così e in futuro vinceremo tante partite se la sfortuna ci lascia stare”.
POTENZA - L’Assopotenza prova ad allungare. Continua senza problemi la marcia inarrestabile della capolista che si sbarazza a domicilio di una buona Aviglianese. Troppo forte per i granata di Vincenzo D’Andrea l’avversario di turno che ha vinto meritatamente alla fine una gara ben giocata da entrambe le squadre. La cronaca. Su un campo molto allentato per la pioggia battente caduta prima e durante l’intero match, i ventidue giovani giocatori in campo non si sono affatto risparmiati ed hanno giocato una partita estremamente corretta come dimostra il taccuino dell’arbitro che non è dovuto ricorrere ad alcuna ammonizione. L’Assopotenza contro una delle due squadre che fino a questo momento erano riuscite a non uscire sconfitte dal campo (l’altra è il Varisius di Matera) ha dato fondo a tutte le sue energie (senza però
ASSOPOTENZA AVIGLIANESE
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ASSOPOTENZA: Quagliano, Lorusso, Scelzo, Di Lucchio, Lotito, Pace, Palermo, La Penna, Petruzzi, Laurino, Di Nella. A disposizione: Crisci, Gaudiosi, Buccarello, Lo Prete, Brindisi, Benedetto, Lacidogna. Allenatore: Albano. AVIGLIANESE: Della Croce, Nardiello, Rinaldi, Telesca, Salvatore, L. Mecca, Claps, Ferrara, D’Andrea, Vaccaro, V. Mecca. A disposizione: Manfredi, Esposito, Romaniello, Martinelli, Santoro, Summa. Allenatore: D’Andrea. ARBITRO: Paterno di Potenza. MARCATORI: 5’ pt e 19’ pt Palermo, 12’ pt e 30’ st D’Andrea, 2’ st Di Nella, 4’st Laurino, 10’ st Lapenna. c’è ancora gloria per D’Andrea che coglie la difesa potentina un po’ impreparata e riesce a calciare nel set alto dove il portiere non può arrivare.
I padroni di casa si fanno rimontare a pochi minuti dalla fine
IL TABELLINO FOGGIANO MELFI DEDALO
Palermo (Assopotenza)
mai soffrire) per domare una compagine di certo inferiore tecnicamente ma dotata di alcuni giocatori con spiccate doti tecniche. L’avvio è subito vibrante con tre reti nei primi venti minuti. Sono i padroni di casa a passare in vantaggio con Palermo, ma il vantaggio dura poco poiché Gianpaolo D’Andrea (sicuramente il migliore dei suoi) riesce a pareg-
giare con un abile colpo di testa. La reazione della capolista non si fa attendere ed ancora Palermo riporta la sua squadra in vantaggio sugli sviluppi di un’azione prepotente del bravo Di Nella che calcia e colpisce il palo prima che il compagno ribatta in rete. Ma la gara si risolve nei minuti iniziali della ripresa con i ragazzi di mister Albano che con un micidiale tris chiudono virtualmente la contesa. Prima l’ottimo Di Nella (strepitosa la sua azione che lo vede abile prima a dribblare due avversari e poi a resistere al ritorno del suo marcatore e collocare la sfera in rete sull’uscita del portiere), poi Laurino che infila la porta con una punizione da posizione molto decentrata, ed infine Lapenna, bravo a farsi trovare pronto sulla respinta del portiere, sono i marcatori di un Asso che dimostra così tutto il suo valore. Nei minuti finale
IL TABELLINO
4 4
FOGGIANO MELFI: Corona, N. Mossucca, Grasso, Asquino, Simonetti, Tartaglia, Gallo, Urbano, V. Mossucca, Corbo, Guerrieri. A disposizione: Irenze, Capobianco, Brescia, Verderosa, Patanella, Lomio. Allenatore: Urbano. DEDALO: Basatone, LoRusso, Santarsiero, Tortorelli, Tammone, Franculli, Salvato, Rivela, Sabia, Padula, D’Amato. A disposizione: Genovese, Lasala, Smaldore, Gilio, Coviello, Lucia, Cinefra. Allenatore: Poretti. MARCATORI: 17’ pt, 10’ st e 25’ st V. Mossucca, 24’ pt Padula, 30’ pt Corbo, 19’ st Sabia, 30’ st Cinefra, 34’ st D’Amato.
Otto gol tra Foggiano e Dedalo MELFI - E’ stata senza dubbio una bella ed emozionante partita quella tra il Foggiano e la Dedalo. La cronaca regala ben otto gol. Al 17’ Corbo per il Foggiano lancia Gallo sulla destra il quale entra in area e fa partire un bel pallonetto che scavalca il portiere ma la palla lenta viene battuta a rete da Vito Mossucca che è il più veloce di tutti ad arrivare sul pallone per il vantaggio locale. Al 24’ la Dedalo rendendo più bella una partita che al 30’ registra il gol capolavoro di Vincenzo Corbo del Foggiano che dopo aver scambiato con un compagno fa partire un gran tiro dai 30 metri con il pallone che si insacca sotto la traversa per il 2 a 1. Nella ripresa al 10’ è il Foggiano a segnare; Corbo lancia Vito
Corona (Foggiano Melfi)
Capobianco (Foggiano Melfi)
Mossucca che con un pregevole pallonetto beffa il portiere in uscita. Al 19’ arriva il secondo goal della Dedalo e la gara s’infiamma. Al 25’ Vito Mossucca, dopo una bella azione di Gallo, trafigge il portiere
con un bel diagonale. Sul 4 2 i padroni di casa pensano di aver già vinto, ma la Dedalo prima accorcia le distanze con Cinefra e poi segna la rete che fissa il punteggio finale sul quattro a quattro.
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44 Sport
Giovanissimi Regionali
Tra le fila dei padroni di casa spiccano i goleador Grittani e Bedini
Passo falso dell’I. Matera I materani bloccati sul pari dal ritrovato Minozzi
IL TABELLINO INVICTA MATERA PADRE MINOZZI
2 2
I. MATERA: Robertone, Calderone, Manicone, Tancredi, Tataranni, Grittani, Palmirotta, Minei, Mastrovito, Nicoletti, Ramundo. A disposizione: Andrulli, Clemente, Melodia, Piccinni, Bedini, Vulpis, Brunone. Allenatore: Acquasanta. PADRE MINOZZI: Abatiello, Garofalo, Pontrandolfi, Trupo, Morando, Amendolara, Greco, Balducci, Prete, Silvestri, Dimatteo I. A disposizione: Bianco, Dimatteo II, Pascale, Palmieri. Allenatore: Silvestri. MARCATORI: 20’ pt Grittani, 10’ st e 15’ st Silvestri, 20’ st Bedini.
MATERA - Le formazioni del Matera e del Padre Minozzi si dividono la posta in palio, in una partita in cui le due contendenti si sono affrontate a viso aperto, non risparmiandosi nulla. Il risultato di parità rispecchia fedelmente quello che i ventidue hanno dato in campo; perciò risultato più che giusto alla fine dei settanta minuti di gioco. La gara, pur se sentita dalla due contendenti, è rimasta sempre nei limiti della correttezza, segno questo che tra le due società, c’è sempre massimo rispetto. I primi minuti di gioco sono di studio. Le due formazioni si eguagliano in un gioco principalmente svolto a centrocampo, impegnando poco o niente i relativi portieri. La prima segnatura arriva al 20’, quando il numero 6 locale Gritttani, dopo aver superato un paio di avversari si trova a tu per tu con il portiere Abatiello e con un preciso diagonale lo infila. E’ la rete dell’uno a zero. Gli ionici non
Grittani (Invicta Matera)
Nicoletti (Invicta Matera)
Prete (Padre Minozzi)
Ramundo (Invicta Matera)
si abbattono e in un paio di occasioni, vanno vicino al pareggio con Silvestri e Dimatteo. Il primo tempo termina con il Matera in vantaggio per una rete a zero. La ripresa vede subito in avanti gli ospiti alla ricerca del gol del pareggio, ma i difensori locali offrono pochissimi spazi agli avanti policoresi che non riescono ad affacciarsi in area materana. Il Padre Minozzi, al 10’ trova la rete del
pareggio, su malinteso dei difensori locali che non riescono a sbrigliare una situazione di gioco a loro favore dando la possibilità al numero 10 Silvestri di infilarsi tra i due difensori e rubata palla, di presentarsi solo davanti all’estremo difensore Robertone che viene superato da un preciso rasoterra. Ancora non domi i ragazzi del Padre Minozzi approfittando di questo periodo di sbandamento dei
locali trovano il gol del vantaggio dopo cinque minuti sempre ad opera di Silvestri che in azione di contropiede infila per la seconda volta l’incolpevole Robertone. Mister Acquasanta ricorre ai ripari e manda in campo Bedini. Da questo momento i locali pressano nella loro metà campo i policoresi che con affanno cercano di contrastare in tutti i modi le varie folate offensive portate dagli attac-
canti locali. In una di queste, su preciso cross di capitan Palmirotta, è pronta la testa di Bedini che manda il pallone alle spalle dell’incolpevole Abatiello. E’ il gol del due a due. Gli ultimi minuti di gioco non offrono spunti degni di nota; pertanto la gara termina con la contentezza del Padre Minozzi e un parziale sconforto per i materani, per non aver portato a casa l’intera posta.
I pontentini non scendono in campo
Simone Topazio segna l’unica rete per i Petrullo-boys
Melfi, tutto fermo con l’Accademia
A Picerno lo Scanzano vince una gara molto importante
IL TABELLINO AS MELFI ACCADEMIA P.
N.D.
AS MELFI: Caporale, Caruso, Libutti, Lamorte, Toglia, Onorati, Tirico, Sportella, Ricchiuti, Laccertosa, Fortuna. A disposizione: Nigro, Caccavo, Luciano, Errico, Vodola, Graziano. Allenatore: Mottola. ACCADEMIA POTENZA: Foscolo, Bochicchio, Gheorghita, Notarfracesco, Vitale, Santangelo, Santopietro, Santomauro, Gerardi. Allenatore: Labanca. RAPOLLA - Non ha avuto luogo la gara tra l’As melfi di Antonio Mottola e l’Accademia Potenza. Sulla mancata disputata di questa gara abbiamo avuto un commento del tecnico melfitano che riportiamo integralmente. Domenica a Rapolla si doveva tenere l’incontro di calcio Melfi con l’accademia Calcio Potenza ma prima di loro si stava giocando la partita degli allievi provinciali, MelfiMontemilone come da calendario programmato della federazione di Potenza. Tutto come da protocollo; il direttore di gara dei Giovanissimi ritira le due distinte e come da regolamento provvede al riconoscimen-
Mottola (As Melfi)
to delle due formazioni ma al momento del fischio d’inizio del match la squadra ospite come d’incanto sparisce lasciando di stucco l’intera formazione locale e i sui dirigenti, la loro motivazione è stata l’impazienza di aspettare altri dieci minuti per la fine della partita degli Allievi. Personalmente a noi del settore giovanile del Melfi e lo diciamo da diverso tempo i punti o la classifica ci interessano relativamente ma quello che noi marchiamo è soprattutto la crescita sportiva e umana dei ragazzi. La partita onestamente avrei preferito giocarla invece di vincerla a tavolino. I ragazzi hanno bisogno di giocare e confrontarsi con più realtà sportive. Personalmente, senza polemizzare con nessuno, non condivido la scelta degli ospiti di non far giocare i ragazzi perché questi sono esempi brutti che trasmettiamo a loro dove è più importante le dispute dei dirigenti o il risultato invece di partecipare. Pertanto mi dissocio da tale comportamento rinunciando ai punti accreditati. La prossima Domenica il Melfi giocherà in trasferta sul campo di Nova Siri alle 9:30, per raggiungere tale destinazione ci vorranno all’incirca due ore di viaggio il Melfi partirà alle ore 6:30 per onorare il calendario e la società ospite”.
Graziano (As Melfi)
PICERNO - Per lo Scanzano è stata una giornata molto positiva perché con il minimo sforzo la squadra del dinamico mister Castellano ottiene tre punti molto preziosi. Per la cronaca va detto che i gol arrivano tutti nel secondo tempo e ad aprire le marcature è la squadra di casa; scambio a centrocampo e inserimento centrale di S. Topazio che è bravo nel controllo e nel tiro su cui nulla può il portiere ospite. Lo Scanzano replica con il solito Camardi che, prima pareggia con un improvviso tiro sferrato dal limite dell’area che finisce per sorprendere il portiere locale, e poi si porta in vantaggio sempre con il solito Camardi che segna il suo secondo gol personale questa volta su calcio di punizione battuto magistralmente con il pallone che fi-
Camardi (Scanzano)
nisce vicino all’incrocio dei pali e che strappa l’applauso dei presenti. La Metanauto recrimina per due gol annullati per presunto fuorigioco, un rigore non concesso e un gol non siglato per imprecisione da Forastiero che solo con la
porta spalancata calcia incredibilmente fuori. Il tecnico della Metanauto Nicola Petrullo analizza la gara, soffermandosi sulla buona prestazione dei suoi ragazzi, soddisfatto per come “abbiamo sempre cercato il gioco collettivo con buone
METANAUTO SCANZANO
1 2
METANAUTO: Giubileo, Forastiero, V. Topazio, Forte, Carriero, S. Topazio, Bernabei, Capece, Podano, Traficante, Miglionico. A disposizione: Cappiello, Caggiano, Gigante, Faraone, Castronuovo, Marino, Scavone. Allenatore: Petrullo. SCANZANO: Bastiano, Quintani, Dattoli, Castellano, Malvasi, Ciaglia, Faillace, Florio, Camardi, Castellucci, Valluzzi. A disposizione: Ciancia, Bendaj. Allenatore: Castellano MARCATORI: 11’ st S. Topazio, 18’ st e 26’ st Camardi.
trame senza riuscire a realizzare, per arrivare al risultato dobbiamo eliminare gli errore individuali”.
Juniores Nazionale- Con la Virtus Casarano finisce in parità
IL TABELLINO V. CASARANO FC MATERA
Petrullo (Metanauto)
IL TABELLINO
2 2
CASARANO: Coi, Paladini, Costantini, Miccoli, Clemente, Greco, Pallara, Caputo, Mingiano, Carrozzo, Adamo. A disposizione: Lozoi, Cortese, Negro, Gianfreda, Mattiacci, Vantaggiato, Ponzo. Allenatore: Carrozzo. FC MATERA: A. Cifarelli, Greco, Paternoster, D’Aria, Galante, Sabatiello, Chieco, Cerabona, L. Cifarelli, Cristofaro, Manieri. A disposizione: D’Adamo, Smaldone, Martemucci, Costantino, Diop, Leccese, Rubino. Allenatore: Danza. MARCATORI: 36’ pt Adamo, 2’ st Mingiano, 25’ st Martemucci, 42’ st Crtistofaro. CASARANO - Per cercare di battere il Matera e quindi far suo il big match di questa giornata, il Casarano si presenta a questa sfida con ben tre fuori quota; in cam-
Il Matera mantiene il primato po a dare man forte a Miccoli e compagni ci sono Carrozzo, classe 1989, Mingiano e Adamo, entrambi nati nel 1990. L’idea della società pugliese è quella di distanziare ulteriormente il gruppo allenato da Franco danza che, invece, vende cara la pelle e ottiene alla fine un meritato pareggio. La cronaca. Il primo tempo risulta equilibrato con il Casarano che riesce a trovare il gol su calcio d’angolo ad opera del numero 11 Adamo che ribatte in rete una corta respinta della difesa; questo quando il cronometro segna il 36’. Un minuto dopo il Matera sostituisce Cerabona, infortunatosi al ginocchio sinistro, con Costantino. Fino alla fine del primo tempo non succede nulla di rilevante. La ripresa vede subito mister Danza mandare in campo Martemucci al posto di Manieri. Al secondo minuto però il Casarano raddoppia con il numero 9 Mingiano. Al 5’ è
Rubino, per il Matera, che prende il posto di Chieco. Il Matera non si scoraggia e per niente intimorito si riversa nella metà campo dei padroni di casa mettendoli in seria difficoltà con Cristofaro e Luciano Cifarelli. Prima Martemucci, al 10’ e poi Luciano Cifarelli, al 15’, non concretizzano due occasioni importanti per accorciare le distanze. Al 25’ il direttore di gara fischia un calcio di punizione a favore del Matera; della battuta s’incarica Martemucci che con perfetta esecuzione manda il pallone in rete sotto la traversa, nulla può l’incredulo portiere Coi. La partita si riapre, i materani continuano a martellare la difesa pugliese alla ricerca del gol del pareggio. Al 30’ però è il portiere Alessandro Cifarelli a negare la gioia del gol a Pallara, che su azione di contropiede si vede mandare in angolo una sua conclusione. I giochi sembrano fatti per il Ca-
sarano, ma a tre minuti dal fischio finale, ancora Martemucci su punizione, come in precedenza, manda il pallone sotto la traversa, ma questa volta il portiere Coi smanaccia mandando il pallone nei pressi di Cristofaro che ben apostato ribatte in rete il gol del pareggio. Il Casarano, a corto di ossigeno per buona parte di tutto il secondo tempo, rischia grosso quando Luciano Cifarelli, a pochi secondi dal fischio finale, non riesce a concretizzare una favorevolissima occasione, che avrebbe potuto regalare a questo ottimo Matera una vittoria che sarebbe stata, però, una punizione troppo dura per il Casarano. Il dirigente materano Rocco Cerabona a fine gara ci dichiara: “Il merito che hanno i ragazzi di mister Danza è stato quello di crederci fino alla fine, non mollando mai, raccogliendo alla fine il giusto premio”.
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Sport 45
Martedì 2 febbraio 2010
Martedì 2 febbraio 2010
BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 17ª giorn.
LA CLASSIFICA
Taranto - Barletta
2 - 1 Siracusa 35 Cosenza* 33 Andria Bat - Cosenza 0 - 0 Potenza 32 30 Noicattaro - Gela 1 - 1 Catania Brindisi 26 Catania - Igea Virtus 2 - 0 Monopoli** 26 23 Brindisi - Monopoli 0 - 1 Noicattaro* Taranto 23 Siracusa - Potenza 2 - 1 Andria Bat 22 21 Catanzaro - Vibonese 4 - 1 Catanzaro Barletta 18 Vibonese 17 Gela 9 Igea Virtus 3 PROSSIMO TURNO: Catanzaro - Andria Bat; Potenza - Brindisi; Monopoli - Catania; Gela - Igea Virtus; Barletta - Noicattaro; Cosenza - Siracusa; Vibonese - Taranto
GIOVANISSIMI nazionale gir. G
ALLIEVI nazionali girone G RISULTATI 16ª giorn.
LA CLASSIFICA
Juve S. - A. Normanna
1 - 4 Frosinone 37 Napoli 33 Salernitana-Benevento 0 - 2 Benevento 29 28 Isola Liri - Cassino 2 - 1 Cavese Isola Liri 25 Frosinone - Cavese 2 - 2 Vico Equense 24 23 Paganese - Potenza 3 - 0 Sorrento Salernitana 22 Napoli - Sorrento 1 - 0 Juve Stabia 21 19 Nocerina - V. Equense 0 - 1 Nocerina Aversa Normanna 13 Potenza 12 Paganese 11 Cassino 8 PROSSIMO TURNO: Aversa Normanna - Frosinone; Potenza - Isola Liri; Cassino - Juve Stabia; Cavese - Napoli; Sorrento - Nocerina; Benevento - Paganese; Vico Equense - Salernitana
RISULTATI 16ª giorn.
LA CLASSIFICA
Palermo - Bari
0 - 2 Bari 36 34 Cosenza - Catania 2 - 1 Reggina Cavese 30 Gallipoli - Crotone 0 - 2 Catania 28 24 Manfredonia - Foggia 4 - 0 Lecce Palermo 22 Cavese - Reggina 1 - 1 Cosenza 22 22 Potenza - Salernitana 0 - 3 Salernitana Manfredonia 18 Ha riposato: Lecce Potenza 11 Crotone 12 Gallipoli 5 Foggia 3 PROSSIMO TURNO : Crotone - Cavese; Catania - Palermo; Foggia - Cosenza; Lacce - Gallipoli; Salernitana - Manfredonia; Reggina - Potenza; Riposa: Bari
*una partita in meno ** due partite in meno
Calcio Nazionale
JUNIORES nazionale girone M RISULTATI 21ª giorn.
LA CLASSIFICA
49 Francav. C. - Grottaglie 0 - 0 Matera Virtus Casarano 48 Castr. - C. Fasano 0 - 3 (Tav.) Bitonto 42 35 Bitonto - Pisticci 3 - 1 Hinterreggio Francavilla 32 Rosarno - Francavilla 1 - 0 Rossanese 30 28 V. Casarano - Matera 2 - 2 Grottaglie Calcio Fasano 28 27 Vigor Lamezia - Ostuni 2 - 1 Vigor Lamezia Francavilla Calcio 24 Hinterreg. - Rossanese 4 - 1 Pisticci 22 Sambiase 19 Ha riposato: Sambiase Ostuni 17 Rosarno 15 Castrovillari* 2 PROSSIMO TURNO: Francavilla - Bitonto; Ostuni Castrovillari; Rossanese - Francavilla Calcio; Matera - Hinterreggio; Calcio Fasano - Rosarno; Sambiase - Vigor Lamezia; Pisticci - Virtus Casarano; Riposa: Grottaglie - *Quattro punti di penalizzazione
CAMPIONATO BERRETTI
GIR. “G”
- La gara decisa nei minuti di recupero
Il Potenza cade a Siracusa Gli aretusei fanno proprio il big-match della giornata
IL TABELLINO SIRACUSA POTENZA
2 1
SIRACUSA: Scordino, Gobbi, Mancarella, Martines, Petta, Liga, Pasqualicchio, Provenzano, Garofalo, Rosella, Saraceno. A disposizione: Amato, Felice, Amore, Ulturale, Marchetti, Finocchiaro, Di Bari. Allenatore: Pizzo. POTENZA: Tammone, Notari, Ardolino, Profeta, Lenzone, G. Cicia, Grillo, Mirasola, Sacco, D’Aguanno, Parisi. A disposizione: Muro, Verde, De Fina, S. Cicia, Penta. Allenatore: Volini. ARBITRO: Iapichino di Siracusa. (Assistenti: Liistro e Sabbio). MARCATORI: 12’ pt Martines, 12’ st Lenzone, 48’ st Gobbi. SIRACUSA - Vince e convince con un risultato che sa tanto d’impresa il Siracusa di Marco Pizzo. Se sulla carta la gara contro il Potenza sembrava impossibile, i ragazzi di mister Pizzo hanno dimostrato tutt’altro. Il Potenza è un’ottima squadra tant’è che prima di questa gara non aveva mai perso in campionato collezionando solamente risultati positivi. In una partita equilibrata ma sofferta, la vittoria è arrivata al 48’ della ripresa con Federico Gobbi. Il Siracusa in vantaggio già al
Allievi Nazionali - Vittoria della Paganese
IL TABELLINO PAGANESE POTENZA
Ardolino (Potenza)
12’ del primo tempo, con un grandissimo goal del capitano Martines, è stato poi raggiunto nella ripresa dal Potenza con rete di Lenzone. La gara ha poi subito una fase di stasi, ed il Potenza in campo non si è poi dimostrata la “bestia nera” di cui tanto si parlava, vuoi per il lungo viaggio, vuoi per bravura della formazione aretusea. Tantissime le occasioni avute dagli aretusei, ma alla fine dei 90’, soltanto una, quella decisiva, è andata in rete. Procediamo con ordine. Il vento e la temperatura bassa non hanno bloccato a casa i tifosi azzurri che non perdono occasione di seguire le gare del settore giovanile. Un volto noto, per i tifosi del Siracusa, tra le file del Potenza, si tratta dell’ex Profeta. Al fischio dell’arbitro le due squadre partono subito forti. È difficile, per ambedue le formazioni oltrepassare la linea del centrocampo, il Siracusa per passare in vantag-
gio infatti non ha fatto neppure questo, perché dai 35mt Giuseppe Martines ha fatto partire un bolide che, complice il vento, si è insaccato alle spalle di Tammone. Gli atleti in campo e i tifosi negli spalti urlano di gioia per il goal del momentaneo vantaggio. Il Siracusa con Pasqualicchio prova a replicare al 24’ ma questa volta la palla finisce fuori. Gli ospiti al 33’ si propongono in avanti con D’Aguanno, ma Scordino para facile. Ancora Scordino protagonista al 35’, questa volta l’estremo difensore azzurro ha parato sul Profeta, direttamente su calcio di punizione. Vicinissimo al raddoppio il Siracusa al 37’ con Garofalo che sbaglia clamorosamente. Nella ripresa Lenzone, al 12’, con un colpo di testa, su punizione di D’Aguanno, pareggia i conti per il Potenza. La gara per i locali si mette in salita nonostante le occasioni da goal. Rosella spreca tanto, ma è costretto ad un lavoro di sacrificio. Le occasioni più clamorose per l’attaccante di Mazara del Vallo sono state al 17’ quando colpisce la traversa e al 30’ quando la palla finisce di un soffio fuori. Petta al 22’ potrebbe raddoppiare, ma il suo colpo di testa lambisce il palo, così al 48’ Gobbi, su perfetto corner calciato da Rosella, va in rete. E’ l’ultima azione di una partita dalle grandi emozioni. Per gli azzurri la gioia per la vittoria è immensa perché con questi tre punti l’undici di Marco Pizzo torna solitario in vetta alla classifica con 35 punti.
3 0
PAGANESE: Buk, Palladino, La Mattina, Zaccaro, Esposito, Valisena, P. Allegretta, Dede, Albarella, Marrone, G. Allegretta. A disposizione: Nappi, Catalano, Cuomo, Perna, Vitagliano, Maio, Montella. Allenatore: Ruggiero. POTENZA: Dolce, Russo, Duino, Lira Ferreira, Penta, Sabato, Russillo, Nisivoccia, Cerqua, Gerardi, Lamberti. A disposizione: Cuozzo, Lauria, La Banca, Giosa, Messina. Allenatore: Molfese. MARCATORI: 20’ pt Albarella, 9’ st G. Allegretta, 30’ st P. Allegretta.
Crollo del Potenza TRAMONTI - Sull’erbetta sintetica dello stadio di Tramonti, il Potenza non gioca una buona gara. E’ stato senza dubbio, vuoi anche per il tempo inclemente (grandinava e faceva molto freddo) vuoi per il valore dell’avversario, un match facile per i ragazzi di Bonaventura Molfese che perdono senza molte attenuanti. I gol di Albarella e dei due Allegretta piegano le resistenze di un Potenza che crea qualche pericolo alla squadra locale solo con un paio di calci piazzati di Mariano Gerardi e, nel corso del primo tempo, con un tiro dai trenta metri di Nisivoccia che termina non lontano dai pali della porta difesa da un inoperoso Buk. Una sconfitta questa con la Paganese, da archiviare in fretta, in modo da guardare con più otti-
Penta (Potenza)
mismo ai prossimi impegni in cui sabato e compagni sono chiamati a fare di più proprio per cancellare questo match con la Paganese che proprio non è stato esaltante.
Gara di recupero Berretti “G” - Battuta l’Igea Virtus
Potenza,trepuntid’oro In gol Giuseppe Cicia e De Fina su rigore IL TABELLINO POTENZA IGEA VIRTUS
Mirisola (Potenza)
Nicastro (Potenza)
POTENZA - La vittoria ottenuta dal Potenza contro l’Igea Virtus ha posizionato la squadra allenata dal tecnico Volini, sebbene per poco tempo, in vetta alla classifica in compagnia del Cosenza e del Siracusa. Entrambe infatti con 32 punti hanno condiviso il podio più alto in un equilibrio del tutto momentaneo dal momento che l’incontro successivo vedeva i ragazzi di mister Volini affrontare proprio l’ostico Siracusa. La gara di recupero contro l’I-
gea Virtus non si è conclusa con nessuna sorpresa dal momento che il giusto risultato è giunto affrontando un avversario poco consistente. La partita è stata infatti facile sebbene disputata su un campo al limite della praticabilità e sotto una costante pioggia. Le avverse condizioni atmosferiche non hanno però impedito a Ardolino e compagni di mettere al sicuro il risultato già nel primo tempo con gol di Giuseppe Cicia che con un tiro dal limite ha
POTENZA: Tammone, Notari, Ardolino, Profeta, Lenzone, G. Cicia, Verde, Parisi, S. Cicia, Nicastro, De Fina. A disposizione: Muro, Mirisola, Sacco, Urbano, Doino, Lira Ferreira, Oliveto. Allenatore: Volini. IGEA VIRTUS: Di Bartolo, Sturiale, F. Calabrò, Milone, Collura, Torre, Lando, Serraino, Aveni, La Rosa, Casini. A disposizione: Livoti, Bayrami, Alesci, Caarcoraci, A. Calabrò. Allenatore: Pappalardo. ARBITRO: Robilotta di Moliterno. MARCATORI: 17’ pt G. Cicia, 27’ pt (rig.) De Fina. sorpreso il portiere ospite al 17’ e con De Fina che ha saputo ben trasformare un calcio di rigore decretato per atterramento di Cicia.
Giovanissimi Nazionali - Salernitana ok
IL TABELLINO POTENZA SALERNITANA
2 0
0 3
POTENZA: Di Pasquale, Foscolo, Pacella, Patrone, Lucia, Iannetta, Varallo, Cioffredi, Montano, Lancellotti, Caldararo. A disposizione: Pasquariello, Di Cioccio, Costini, Oliveto, Turturiello, Marino. Allenatore: Nolè. SALERNITANA: Mosca, Palumbo, Russo, De Matteis, Amendola, Jovine, Carillo, Di Gregorio, Farriciello, Cretella, Onnembo. A disposizione: Nasta, Pappalardo, Valente, Pisani, Pezzoni, Criscuolo, Auletta. Allenatore: Jovine. MARCATORI: 5’ pt Jovine, 35’ pt Di Gregorio, 33’ st Onnembo.
Il Potenzanonregge POTENZA - Se è indubbio che la Salernitana ha meritato di vincere, non si può neanche non dire che il Potenza ha giocato con un grosso handicap dal momento che in seguito a due seri infortuni accorsi a Foscolo e Petrone ha perso due dei suoi migliori giocatori. Il divario quindi tra le due compagini c’è stato e nonostante il gol del vantaggio ospite con un tiro da trenta metro di Jovine a cinque minuti dall’inizio i padroni di casa non si sono certo demoralizzati. La Salernitana però non ha mollato e certa di poter acquisire un risultato utile ha chiuso il primo tempo raddoppiando le proprie marcature con Di Gregorio.
Varallo (Potenza)
Nella seconda frazione di gioco non è mancato il bel gioco ma sono ancora gli ospiti ad andare a segno con Onnembo che chiude di fatto la partita.
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46 Sport
Fulvio Candido è stato tra i migliori della Bawer a Palestrina (foto Videouno)
A Dilettanti Provenzano: «Bene a Palestrina, peccato per il ko col Trapani»
Bawer in corsa play off Traguardo alla portata, molto si deciderà nelle prossime tre gare «UNA BELLA vittoria a Palestrina giocando di squadra, peccato però per quella sconfitta in casa con Trapani oggi è ancora più amara». Stefano Provenzano commenta così il momento della Bawer Matera che ha festeggiato il secondo successo esterno della sua stagione ed è ritornato in corsa per un posto nel play off. Al tempo stesso però oggi, più di ieri, pesa la sconfitta casalinga contro Trapani anche se la Bawer ha l’obbligo di guardare avanti a tre sfide consecutive che diranno molto sul futuro di questo campionato. La vicecapolista Ostuni al PalaSassi domenica (a proposito la società aspetta una forte risposta di pubblico ed ha proclamato per domenica la giornata biancazzurra per cui non saranno validi abbonamenti e tessere di favore) e poi due scontri diretti fondamentali contro Perugia e Siena. Tre partite che diranno molto sulle speranze play off della Bawer. «A Palestrina abbiamo difeso molto bene, siamo riusciti a far canestro nei momenti decisivi e a metterli in forte difficoltà» spiega Provenzano che poi distribuisce con i compagni i meriti di un successo in cui ha avuto un ruolo di primo piano, «abbiamo preso molti tiri liberi perchè abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra. Io ho fatto alcuni canestri ma i miei compagni mi hanno cercato e trovato e comunque alla fine sono arrivati i punti che servivano per riuscire a portare a casa il risultato. Siamo stati bravi a seminarli quei tiri mentre loro non segnavano quasi più, noi trovavamo sempre il giocatore libero per tirare». Insomma un Matera che ha trovato un equilibrio e che ha la necessità di insistere sulla strada intrapresa perchè le rimonte, come quella che la Bawer deve tentare, impongono di limitare al minimo il numero degli errori. «Noi siamo in piena corsa anche se abbiamo un calen-
Grappasonni e accanto Provenzano (foto Vieouno)
dario sfavorevole con una partita difficilissima in casa e due importanti fuori. Ora abbiamo la necessità», continua Provenzano, «di non rilassarci, vogliamo arrivare ai play off e non dobbiamo accontentarci. E’ quanto ci ha detto anche il mister Ponticiello
dopo la sconfitta casalinga contro il Trapani. Ostuni? Sarà una partita molto dura ma dipende da noi, da come scenderemo in campo e da come imposteremo il gioco». Matera dovrà soprattutto cercare risposte e progressi in attacco anche se a
Palestrina la strategia tattica preparata da Ponticiello ha funzionato alla perfezione. Matera infatti aveva, volutamente, rallentato il gioco in modo da creare difficoltà alla formazione avversaria. Contro Ostuni però la musica sarà diversa: «noi in attacco finora ab-
biamo fatto fatica ad affrontare le novità e i cambi difensivi degli avversari, lì ci siamo fermati, innervositi e tutto è diventato più complicato. Anche perchè se i movimenti arrivano in ritardo diventa tutto più difficile». Da oggi la Bawer dovrà
lavorare proprio per arrivare al meglio all’appuntamento con Ostuni. Uno spartiacque fondamentale in una stagione il cui finale resta da scrivere. Per Matera oggi è questa la notizia migliore in assoluto. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
B Donne La prestazione convincente col Battipaglia cancella gli ultimi ko
La Basilia torna a fare la... Basilia LA BASILIA è tornata. Le due sconfitte rimediate dalle potentine tra la chiusura del girone di qualificazione e l'inizio della poule promozione (in casa con il Campobasso e a Messina) avevano un po' ridimensionato le loro ambizioni di puntare, nella seconda fase del torneo, a qualcosa di più di una tranquilla qualificazione ai play-off. L'ottava posizione, la prima utile per gli spareggi promozione, resta sempre l'obiettivo primario per Aurigemma e compagne. Che però, alla luce della gran bella prestazione offerta sabato sera al PalaPergola contro il Minibasket Battipaglia, possono venire un po' più allo scoperto. Forti della consapevolezza di potersela giocare alla pari con le più quotate avversarie del girone D, e della conferma di una quarta piazza (ancora in condominio col Brindisi) che hanno l'occasione di
consolidare grazie all'abbordabile trasferta di Portici nel prossimo turno. Il 51-46 con cui la Basilia ha rispedito a casa la Ciplast racconta di un match molto tirato ed equilibrato, e in cui le difese (soprattutto quella delle lucane) l'hanno fatta da padrone. «Le ragazze hanno giocato una partita sostanzialmente perfetta conferma Piero Scarano -, tenendo sotto i cinquanta punti una corazzata del calibro del Battipaglia. Non è semplice imbrigliare un attacco come quello delle salernitane, e ancor meno tenere Guida, che veniva dai 24 punti segnati col Latina, a quota due fino alla fine». «Sono soddisfattissimo - aggiunge il tecnico rossoblù - per quello che il gruppo mi ha fatto vedere, e per una prova corale di assoluto livello, in cui mi sento di sottolineare il con-
tributo decisivo di Petrazzuoli e Stamegna». Molto importanti in effetti - al di là dei 21 punti della solita Crovatto e dell'ottimo impatto di una Filograsso sempre più inserita nei meccanismi della squadra - per tenere a bada anche dal punto di vista fisico lo squadrone campano. Tenuto a galla dai 14 punti del colosso Innocente, davvero difficile da contrastare sotto i tabelloni. «Abbiamo fatto bene dal primo all'ultimo secondo - fa ancora notare coach Scarano -, reggendo il confronto punto a punto e creando loro più di qualche grattacapo con la difesa, zone press o box and one che fosse. E il successo è stato il giusto premio per come abbiamo tenuto il campo». Luca Carlone sport@luedi.it
Il tecnico Piero Scarano
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Martedì 2 febbraio 2010
Martedì 2 febbraio 2010
A Dilettanti Un raggio di sole nell’oscuro cielo di una crisi di risultati
«Ho rivisto l’orgoglio» Lamorte loda lo spirito messo in campo dai giocatori della Publisys SENONfossestato perlaqualitàdell'avversaria la Publisys Potenza avrebbe forse meritato maggior fortuna. E' questa la sensazione del dopo-Barcellona in casa bianconera nel lunedì dopo la sfida persa dai lupacchiotti di Cesare Ciocca contro la Sigma Barcellona Pozzo di Gotto. I ventidue punti di scarto forse sono eccessivi per una squadra che almeno sul piano dell'impegno e della determinazione ha lottato generosamente contro il quintetto di Franco Gramenzi. L'ennesima capitolazione casalinga complica il cammino dei bianconeri, attesi domenica dal Ferentino, compagine chiamata a vendicare il ko patito all'andata al Pala Pergola. Quella partita, lo ricordiamo costò la panchina al coach Antonio Paternoster, sostituito poco dopoil match da CesareCiocca. Una sfida, quella disputata al Pala Pergola che ha visto i potentini in balia dell'avversario, superiore per cifra tecnica, qualità e impeto ma coraggiosamente legati ai giocatori di punta del roster bianconero, vale a dire Antrops, Maioli e Carrichiello. Tanti sono stati gli ottantaquattro punti subiti, anche se la squadra ha dato l'impressione almeno in attacco di far meglio rispetto alle ultime partite. In tribuna non sono mancati gli incitamenti verso la formazione di Ciocca, la presenza di Francesco Binetti ha davvero incuriosito gli addetti ai lavori potentini. La società almeno momentaneamente intendeconfermarela fiduciaaCesareCiocca. Non sembrano esserci all'orizzonte mutamenti in chiave tecnica, anche se tutto può ancora succedere. Il comportamento in campo della squadra è sembrato migliore rispetto alle ultime partite, in campo, fatti salvi alcuni errori di gestione dei possessi la Publisys Potenza non è dispiaciuta affatto, questo nonostante il divario tecnico consistente tra i due complessi. Una sconfitta pesante, alla vigilia del trittico chiaveche attendeGintsAntrops ecompagni, opposti domenica a Ferentino e successivamente al Pala Pergola contro Sant'Antimo e Molfetta. A parlare della sfida contro il Barcellona è il segretario della Publisys Potenza, Giovanni Lamorte che ha dichiarato: “La sconfitta non pregiudica affatto il nostro cammino. Non era con il Barcellona che dovevamo fare risultato. Siamo comunque tranquilli, la squadra ha giocato meglio rispetto alle ultime partite”. L'analisi del dirigente di via degli Olean-
Giovanni Lamorte
dri va oltre: “I giocatori si sono espressi con orgoglio, determinazione e impegno, eravamo reduci da otto sconfitte consecutive, i ragazzi sono stati dignitosi. Il roster dei siciliani è di altra categoria, il Barcellona potrebbe disputare benissimo il campionato di Lega Due”. Lamorte parla del futuro: “Ci attendono sfide difficili, dobbiamo cercare di vincere le partite in casa e ilconfronto direttocon ilMolfetta, bisognaessere preparati a tutto e farsi trovare pronti ad ogni evenienza”. Circa la presenza di Binetti il dirigente bianconero afferma: “Francesco è venuto a vedere il match a scopo personale, è un addetto ai lavori che segue le gare di basket, ci fa piacere ospitare allenatori preparati alle nostre gare”. Fa piacere anche a Binetti, ma il futuro resta davvero incerto…. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
serie
D Lucana
D Venerdì il recupero tra Virtus Matera e Vito Lepore
CLASSIFICA
Irraggiungibile Pielle Nono successo di fila e +4 sul Salandra POTENZA - La prima giornata di ritorno della D regionale non ha riservato sorprese, con la Pielle che ha vinto senza particolari problemi l’unico incontro prevedibilmente un po’ più equilibrato della giornata, a causa anche del rinvio al 5 febbraio del match tra Virtus Co.Re. Ma Matera e Renudo Vito Lepore Potenza. Impegnata alla Palestra Lepore di Potenza, “casa” della Fingap Invicta, la capolista guidata da coach Cotrufo segna ben 39 punti nel primo quarto, chiudendo già dopo dieci minuti la pratica (1+17) e limitandosi a gestire il resto dell’incontro, controllando i tentativi di rimonta dei padroni di casa. Top scorer tra gli ospiti Gaudiano (27), primo di quattro uomini in doppia cifra, mentre sul fronte opposto non bastano Di Capua (23) e Caterino (16). I materani mantengono quattro punti di vantaggio sul Salandra, in attesa dello scontro diretto di sabato sera del PalaSassi. La squadra di Daraio supera senza problemi l’Olimpia Melfi, guidata dal solito Castellano (29), ma anche dal positivo esordio del pivot Scandroli (21), aspettando un incontro che dirà già parecchio sull’assegnazione del primo posto alla fine della stagione regolare. Vince la sua prima partita del 2010 il Ciumnera, che batte a domicilio la cenerentola Genzano. Tutto facile, come nelle previsioni, per la squadra
Sopra la Pielle Matera, sotto la Virtus Matera
Il Salandra ha sfondato il muro dei 100 SALANDRA 102 MELFI 55
di Montemurro, con il tandem Auria-Urciuoli che mette a segno quasi la metà dei punti dell’intero collettivo, comunque andato interamente a referto, comprendendo anche l’esordio del giovane Virgallita (classe 93) mentre per gli ospiti si segnala la comunque positiva prestazione di Ciola (29).
Rinviata, come detto, su richiesta degli ospiti la gara tra Matera e Vito Lepore, ha riposato la Pall. Valdagri. Si ritorna in campo nel prossimo fine settimana, con gli occhi ovviamente tutti puntati sul big-match al vertice tra Pielle e Salandra. Donatello Viggiano sport@luedi.it
SALANDRA: Scandroli 21, Visceglia 11, Castellano 29, Lauria 16, De Angelis 6, Lepenne 5, Tosti 8, De Marinis 2, Angelastro 1. All. Daraio OLIMPIA MELFI: Archetti 10, Cosarelli, Cosarelli 4, Gliaschera, Ventra 8, Martino 15, Mollica 14, Pugliese 6. ARBITRI: Racanelli e Ruggieri di Matera
E’ Auria il mattatore del Ciumnera CIUMNERA GENZANO
93 50
CIUMNERA POTENZA: Paggi V. 5, Urciuoli 23, Sabina 17, Guglielmi 2, Auria 22, Virgallita 3, Di Virgilio 4, Montemurro 1, Cilumbriello 8, Villano 8. GENZANO: Grasso 2, Maniello 4, Marcoppido, Di Stasi 1, Linzalata, Ciola 29, Beccasio 10, Zotti 2, Romanelli, Caputo 2. ARBITRI: Maruggi di Melfi e Mancino di Potenza.
All’Invicta non è bastato Di Capua INVICTA PIELLE
88 98
FINGAP INVICTA: Tricarico 4, Caterino 16, Di Capua 23, Fanelli 15, De Felice n.e., Palazzo 9, Missanelli 7, Cerverizzo V. 11, Cerverizzo E. n.e., Pergola 3. All. Luongo PIELLE MATERA: D’Ercole 19, Acito 10, Losito 6, Gaudiano 27, Vignola 17, Troisi 9, Coretti 7, Losignore 1, Racanelli 2, Vignola. All. Cotrufo ARBITRI: Saracino di Tito e Larocca di Potenza
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48 Sport
Vincenzo Di Pierro in doppia cifra a Siracusa (foto Andrea Mattiacci)
B Dilettanti Partenoster: «Ora i play off passano dai successi in casa»
Blackout della Corporelle In partita solo per un quarto, poi il Siracusa ha preso il largo POTENZA - Una sconfitta sul campo del Siracusa poteva essere sicuramente prevista, ma certamente fa rabbia il modo con il quale la Corporelle è uscita con le ossa rotte da questa trasferta. In partita solo nel primo quarto, il quintetto di coach Paternoster ha subito successivamente il predominio assoluto dei siciliani che hanno affondato la lama nel burro senza che i lucani riuscissero a mettere in campo una qualsiasi resistenza. Corvino e compagni hanno dominato in attacco e in difesa e alla fine, si può dire, che non hanno dovuto impegnarsi molto di fronte alla passività della Corporelle. Che è stata disastrosa in difesa e in piena confusione nelle manovre offensive. Nessuno dei giocatori che è sceso in campo può meritare la sufficienza per cui alla fine si può parlare di una giornata storta da parte di tutti. E la cosa desta meraviglia e stupore perché arrivata dopo quattro domeniche del girone di ritorno nelle quali la formazione del presidente Colangelo aveva offerto ottime prestazioni e sembrava aver abbandonato la discontinuità di rendimento che si era verificata nel corso del girone di andata. La sconfitta con una delle capolista del girone ha avuto effetti pesanti anche nella classifica visto che la Libertas Foggia e il Catania, le due formazioni in lotta con i potentini per i play off, hanno entrambe ottenuto la vittoria a spese, rispettivamente, del Patti e del Catania. Adesso la Corporelle occupa il nono posto che è l'ultimo disponibile per essere nella griglia dei play off e deve guardarsi dalle insidie del Martinafranca. “Per andare nei play off afferma coach Paternoster - è necessario vincere tutte le partite in casa e in questo modo riusciremmo ad ottenere l'ottavo posto. Se riuscissimo anche ad aggiungere un successo in trasferta, allora potremo gua-
B Dilettanti Vandoni esce a testa alta dalla doppia sfida con le big
Bbc, quanto rammarico Il Bernalda va vicino ad una vittoria clamorosa a Bisceglie
Michele Paternoster
dagnare un'ulteriore posizione. Adesso dobbiamo guardare un impegno alla volta e già domenica al PalaPergola ci attende un avversario molto ostico e insidioso come la Viola Reggio Calabria. Noi non ci possiamo permettere di sbagliare questi appuntamenti e da oggi dobbiamo darci dentro per arrivare a domenica con il massimo della concentrazione. Riguardo alla gara con il Siracusa c'è da dire che la squadra siciliana ha giocato davvero alla grande ed ha tirato con una percentuale molto alta da tutte le posizioni. Da parte nostra l'impegno c'è stato ma non abbiamo potuto opporre una grossa resistenza anche per l'assenza di Corvo che resta un giocatore fondamentale per il nostro gioco. E quando il divario si è fatto consistente e la rimonta è diventata impossibile, ho preferito fare giocare gli under per fare acquisire loro esperienza. Tutto sommato una sconfitta che lascia intatte le nostre possibilità di play off. Ma da domenica prossima è vietato sbagliare”. Rocco Sabatella sport@luedi.it
Russo nella gara di andata col Bisceglie e accanto Bonafede (cestisticabernalda.it)
BERNALDA - Peccato! Anzi, peccato bis! Sì, perché in queste due ultime domeniche la BBC ha rischiato due risultati clamorosi proprio contro due capolista del girone, ma alla fine in ambedue i casi nelle mani dei rossoblu non è rimasto niente a causa delle amnesie e delle ingenuità dei minuti conclusivi. Eppure la prestazione dignitosa contro Siracusa e Bisceglie sarebbe ugualmente motivo di soddisfazione per il futuro se Pozzuoli non avesse vinto in casa con Corato (risultato non prevedibile alla luce della classifica) lasciando gli ionici solitari penultimi e, soprattutto, Bari non fosse riuscito nell'impresa di battere al PalaCus nientemeno che la corazzata reggina portandosi a soli 2 punti dai lucani e trasformando la sfida di domenica prossima al PalaCampagna in un autentico spareggio per la salvezza. Ma torniamo per ora al match del PalaDolmen: chiunque nell'entourage rossoblu avrebbe preventivamente messo la firma per uscire a testa alta dal palazzetto pugliese e non sepolti dai canestri della forte formazione di coach Ciracì; dopo la sirena finale, in-
vece, l'essere usciti a testa alta e tra i complimenti degli stessi avversari ha quasi lasciato l'amaro in bocca a Vandoni ed ai suoi ragazzi. Certo i nerazzurri hanno sempre condotto la gara ed hanno confermato, se ce ne fosse bisogno, di essere complesso superiore a quello bernaldese per tasso tecnico e per esperienza, ma i distacchi sono sempre stati contenuti, Russo e compagni sono riusciti sempre a ricucire i tentativi di strappo degli avversari, e proprio quando ci si avvicinava alla fase cruciale, lì dove la squadra che ha sempre inseguito tenta di piazzare la zampata decisiva (come spesso accade nel basket), ecco le ingenuità che non ti aspetti sotto forma di pallone buttato via, di fallo tecnico, ecc., e che diventano determinanti ai fini della sconfitta. Insomma non può che essere una resa nervosa più che tecnica il fatto di trovarsi a -1 nel momento più delicato del match e proprio allora sbagliare ciò che non si è sbagliato fino a quel momento. A questo va aggiunto che per l'occasione, di fronte ad un team che può
mandare in campo senza problemi ben otto dei suoi iscritti a referto, sono venute meno le cosiddette seconde linee, tranne Benenati che è risultato alla fine il migliore nella valutazione (15) alle spalle dell'ever green Delli Carri (24), quest'ultimo miglior realizzatore insieme al pugliese Mainoldi con 23 punti. Così come non è stato alla solita altezza la prestazione di alcuni punti di forza della squadra come Russo e Gaeta (quest'ultimo tuttavia autore di ben 15 rimbalzi), e forse è proprio sui più esperti del gruppo che bisognerà lavorare maggiormente in settimana per ricreare (come sosteneva giustamente il vice Paradiso a fine partita) condizioni accettabili di morale e di entusiasmo prima di scendere sul parquet contro i cussini baresi. Come trasformare la comprensibile delusione per sconfitte evitabili nella molla del riscatto che nasce dalla convinzione di potersela giocare con chiunque: è soprattutto questo il duro lavoro dello staff tecnico in settimana. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
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Sport 49
Martedì 2 febbraio 2010
Calcio a 5
Martedì 2 febbraio 2010
C1 Contro i potentini Santarsiero è il mattatore con cinque realizzazioni
Lo Scanzano fa il vuoto La vittoria sul Rossellino porta a +13 il vantaggio sull’Amica Coppa Italia Servono due reti di scarto per proseguire l’avventura
Aurora, Sammichele da battere VINCERE con due gol di scarto per continuare nel positivo cammino nella manifestazione tricolore. E' questo l'imperativo d'obbligo in casa Aurora Futsal Potenza, nella gara di questo pomeriggio (ore 15) presso il campo di Macchia Giocoli di Potenza contro il Sammichele Bari. I potentini, vittoriosi nel raggruppamento lucano cercano l'impresa per continuare a sognare e far felice la società del presidente Giovanni Imbrogno. Il quintetto potentino, ospita nella terza gara di Coppa Italia i baresi che hanno battuto il Venafro, a sua volta vittorioso sui lucani. La squadra del mister Filippo Capitolo ha dalla sua il vantaggio del fattore campo, da sfruttare a pieno, onde evitare pericolosi contraccolpi in chiave futura. La sfida si presenta difficile, la compagine barese non rimarrà con le mani in mano. La fase delicata del triangolare Puglia-MoliseBasilicata è giunta in soldoni all'atto che deciderà le sorti della Futsal Aurora Potenza chiamata all'impresa. Per Ragnolini e compagni si tratta di una partita da vincere con due gol di scarto per dare linfa e vigore alle istanze societarie e tecniche. L'ambiente in casa potentina è in pieno fermento per una partita decisiva e attesa dall'intero entourage caro al presidente Giovanni Imbrogno. Capitolo dovrà fare a meno di Paletto, squalificato. La compagine lucana ha preparato il match con vigore e intensità, l'ambiente potentino sogna il passaggio del turno ma dovrà fare i conti con la forte e ben disposta in campo avversaria pugliese. La partita si presenta ostica e durissima, ma i ragazzi di Capitolo sono concentrati e disposti a lottare fino al termine pur di superare lo scoglio barese. f.menonna@luedi.it
Il tecnico Filippo Capitolo e il presidente Giovanni Imbrogno
CALCIO A 5
SCANZANO ROSSELLINO
10 2
SCANZANO: Schirone, Masella, Prezioso M, Ricchiuti, La macchia, Cospito, Dartizio, Santarsiero, Celano, Amendolara, Vampo. All. Marchitelli. ROSSELLINO: Sinsi, Villani, Ferraro, Giglio, Preite, Montano, Calabrone, D'Angola. All. Di Lorenzo ARBITRI: Tucci di Bernalda e Papapietro di Matera NOTE: spettatori 200 RETI: 5 Santarsiero, 3 Masella, Dartizio, Cospitao, Ferraro Preite E' STATO un dominio totale, lo Scanzano di mister Marchitelli ha travolto il Rossellino infliggendo agli avversari 10 reti. Una partita terminata dopo soli venti minuti sul punteggio di 5 a 1 per gli ioni-
serie
C1
CLASSIFICA
Santarsiero autore di cinque reti
ci, dimostratisi tecnicamente e tatticamente superiori ai potentini. Non passano che solamente due minuti ed arriva il vantaggio per i padroni di casa, è Cospito a sbloccare il risultato grazie ad un imbucata di Santarsiero. Subito si denota che la gara è in mano ai padroni di casa, che si fanno acciuffare grazie ad una distrazione su azione di fallo laterale, i potentini sono lesti a battere smarcando Ferraro che insacca il momentaneo pareggio. La squadra dello Scanzano da questo momento in poi non lascia tregua agli ospiti, spronati dal pareggio attaccanoa testa bassa e nel giro di 15 minuti infilano un poker di reti ai malcapitati avversari. E' Masella che inizia le danze siglando il raddoppio, lo stesso giocatore si ripete per altre due volte portando il punteggio sul 4 a 1 per lo Scanzano. Non finisce qui per gli ionici vanno ancora a segno prima Dartizio su passaggio laterale di Masella, lascia partire un diagonale che trafigge Calabrone, palo interno e rete. Manca ancora del tempo per andare al riposo, Santarsiero comincia il suo show che prosegue nella ripresa, finalizzando un'azione corale. Il tempo termina con il risultato di 6 a 1 con le squadre che rientranon negli spogliatoi. La ripresa ci mostra lo stesso copione del primo tempo, Santarsiero e soci sono scatenati, l'orchestra è diretta dai padroni di casa che vanno
in gol per altre quattro volte con il bomber Santarsiero. Il bravo attaccante è il terminale delle azioni d'attacco dello Scanzano, bravo a finalizzare tutte le azioni pericolose create, dagli uomini di mister Marchitelli. Sul risultato di 9 a 1, c'è gloria anche per Preite che sigla un bel gol dai 10 metri dopo aver evitato un avversario il suo tiro termina in rete. Lo Scanzano continua con i suoi attacchi, ed in una azione d'attacco, Santarsiero evita il portiere che lo stende, l'arbitro non può far altro che decretare il calcio di rigore. Alla battuta Santarsiero che si fa ipnotizzare da Sinsi (che ha sostituito in porta Calabrone), che gli para il rigore. Il bomber ionico si fa perdonare piu avanti segnando la sua quinta rete personale, portando il bottino dello Scanzano a 10 reti. Con il vantaggio conseguito, lo Scanzano molla la morsa, dando più spazio al Rossellino, per diventare pericoloso, senza fare i conti con il guardiano della porta ionica Vampo, che svanta tutte le occasioni del Rossellino. La gara termina sul punteggio di 10 a 2, da segnalare la buona prestazione di tutta la squadra ma in particolare di Masella e Ricchiuti nella ripresa. La corsa dello Scanzano, il vantaggio aumenta, dopo la concomitante sconfitta della Pleiade Policoro terza in classifica, ed il turno di riposo che ha rispettato l'Amica. Vincenzo Bochicchio
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50 Sport
C2 girone A I locali contestano l’arbitro per aver interrotto l’azione del probabile pari
Calcio a 5
Il Mene espugna Venosa I potentini s’impongono di misura sul campo del Sacro Cuore S.C. VENOSA 5 MENE POTENZA 6 SACRO CUORE VENOSA: Teora, Briscese, Papa, Checa, Paulangelo, D'Errico, Scoca, Martone, Mancusi, Pescuma. A disp: Scatamacchia. All: Martone. MENE FUTSAL POTENZA: De Bonis, Aiello, Telesca P., Masi, Rocca, Mauro, Lorusso P. A disp: Telesca A., Lorusso S. All: Lorusso St. ARBITRO: Acito di Matera. RETI: 9' Scoca; 13' e 15' Mancusi; 21',45' e 55' Lorusso P.; 33' e 37' Aiello; 35' Paulangelo; 49' Martone, 59' autogol Papa. VENOSA - La sfida tra le due seconde va a favore degli ospiti che ad un minuto dalla fine trovano un insperato gol. Eppure il Sacro Cuore, soprattutto, nella prima frazione di gioco ha dominato, in vantaggio di tre gol, ha sbagliato un rigore con Scoca ed aveva a difendere la porta avversaria per 45 minuti un gioca-
tore, improvvisatosi portiere, apparso alla fine determinante in alcuni interventi. La cronaca. Inizio di studio, la posta in palio era importante. Al 4' al tiro Aiello, palla deviata in angolo da teora. Al 5' Aiello perde palla, Scoca per Paulangelo, il tiro viene deviato in angolo da De Bonis. Al 6' è Rocca a deviare in angolo un forte tiro di Scoca. Al 9' in vantaggio il S.Cuore: Mancusi per Scoca, che dalla distanza con un preciso rasoterra segna, palla in mezzo ad una selva di gambe. Risponde il Potenza con Masi al 13', la conclusione è deviata da Teora. Al 15' raddoppia il S.Cuore con una bella azione corale dove tutti i giocatori in campo toccano il pallone: Paulangelo per Papa che passa a Scoca, che vede Mancusi davanti la porta e gli passa una palla che vuole essere solo depositata in rete. Al 16' Scoca con un bel pallonetto pesca Paulangelo che entrato in ara viene fermato fallosamente dal portiere, che viene giustamente espulso (inspiegabilmente lo stesso portiere
Il Sacro Cuore Venosa
espulso, nel secondo tempo sta in panchina ed ad un certo punto soccorre anche un compagno che si è fatto male), a difendere la porta avversaria va un giocatore, Rocca. Il rigore tirato da Scoca, senza la giusta forza, viene parato dall'improvvisato portiere, che alla fine risulterà il migliore in cam-
po per alcuni interventi provvidenziali. Al 17' Rocca si mette già in evidenza, para due conclusioni ravvicinate di Papa e Scoca, al 20' devia in angolo una conclusione decentrata di Paulangelo. Al 21' teora si oppone di pugno ad una conclusione di Lorusso P., sulla ribattuta lo stesso giocatore se-
gna. Al 25' Mauro per Masi, che dalla destra colpisce la traversa. Al 27' Papa anticipa tutti, diretto in porta tutto solo spreca mandando la lato. Teora si oppone a due tiri di Lorusso P. Al 31' al tiro Aiello, Teora non trattiene e Mauro, pur strattonato da Paulangelo, conclude incredibilmente fuori. Gli ospiti reclamano il rigore. Al 33' Mauro serve Aiello ad una conclusione angolata e vincente. Al 34' Teora in una convulsa mischia si ritrova tra le mani il pallone. Al 35' Checa per Scoca che “pesca” Paulangelo davanti la porta e segna. Ma al 37' il doppio vantaggio dei locali viene ridotto col gol di Aiello, che servito da Lorusso P. centra il sette alla destra del portiere. Attacca il S. Cuore, Mancusi al tiro, palla in angolo, Checa supera l'avversario, ma viene anticipato in angolo dal portiere. Al 45' in gol gli ospiti: Lorusso P. dalla distanza colpisce il palo e la palla carambola in rete. Al 47' in recupero Aiello devia verso la propria porta, palla di poco a lato. Rocca para un forte tiro di
Scoca. Entra mister Martone, Scoca gli serve un pallone che deposita in rete. In vantaggio di due gol sembra fatta per i ragazzi di mister Martone. Al 51' Mauro sulla linea salva su Scoca, servito da Martone. Al 52' Telesca P. colpisce il palo. Al 53' Rocca si avventa sui piedi di Scoca e salva ed al 54' gli para un forte tiro. Al 55' Lorusso P. sugli sviluppi di una difettosa respinta ospite, realizza. Pareggio. Al 56' in contropiede Aiello butta alle ortiche il vantaggio. Al 58' grande parata di Teora su Telesca P. Al 59' palo di Aiello. Subito dopo su una conclusione di Aiello, Papa, si trova sulla traiettoria e devia nella proria porta, vantaggio insperato per gli ospiti. Ultima azione: in attacco,su rimessa laterale di Papa, palla giunge a Paulangelo tutto solo davanti la porta, l'arbitro fischia la fine della partita. Inutili le proteste dei locali che contestano l'arbitro per non aver fatto concludere l'azione. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
C2 girone A Piegata la resistenza dei Silenziosi C2 girone A Sconfitto l’Avis Vietri di Zirpoli
Il Tricarico ritrova il successo Il Real Corona Rionero e continua a sognare i play off esulta all’ultimo minuto R. C. RIONERO AVIS VIETRI
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REAL CORONA RIONERO: Lapenna Andrea, Montedoro, Faretta, Lapenna Ant., Brienza, Rosiello, Ramunno, Capobianco, D'Urso G., Mazzucca, Di Lucchio. All. D'Urso A.-Brienza C. A.C.AVIS VIETRI: Pitta, Pantalena, Calviello, Nappi, Magro, Macellaro R., Zirpoli, Macellaro G., Caputo. Dirig. accompagn. Zirpoli Genn. ARBITRO: Pescuma di Venosa RETI: p.t. 25' e 27' Magro, 28' Rosiello; s.t. 15', 23' e 32' D'Urso Gianni, 30' Macellaro R.
I Silenziosi Potentini e accanto Diego Gagliardi del Tricarico
TRICARICO SILENZIOSI
4 2
CSI S. ANTONIO TRICARICO: Passarella, Dionisio D., Gagliardi, Castelmezzano, Dionisio M., Gaetano, Evangelista, Dema M., Novellino, Paradiso, Dema A., Lacovara; All. Evangelista T. SILENZIOSI POTENTINI: Abriola, Lotito, Rizzi, Faggiano, Magrino, Mirabile, Tancredi, Luongo, Lazzarone, Marsico RETI: Gagliardi (CSI), Dionisio M. (2) (CSI), Novellino (CSI), Faggiano (SP), Luongo (SP) TRICARICO - Dopo due sconfitte e un pareggio il CSI torna alla vittoria. Al termine di una partita agonisticamente molto combattuta e corretta (un solo episodio, seppur fortuito da segnalare che ha causato una brutta botta al capitano…) il CSI conquista tre punti che permettono ai tricaricesi di continuare a credere nei play - off dopo un gennaio tutto da dimenticare. Eppure nelle primissime battute sono stati gli ospiti i più pericolosi e che, solo
per merito di un ritrovato Passarella non sono riusciti a passare in vantaggio. Minuto dopo minuto i rossoblu hanno preso maggiore consapevolezza dei propri mezzi e sono andati più volte vicini al gol vantaggio. Vantaggio trovato dai tricaricesi grazie ad una conclusione di Gagliardi che, dal limite dall'area, colpendo al volo, ha messo in rete una palla calciata da Novellino, deviata da un potentino e alzatasi sopra la testa di tutti. Dopo aver sbloccato il risultato i tricaricesi sono apparsi ancora più motivati e decisi a portare a casa il successo e così dopo poco è Dionisio M. a raddoppiare: Castelmezzano lancia lo stesso Dionisio M. in profondità e gol in girata bassa. Il CSI diventa padrone assoluto del campo e i Silenziosi non possono far altro che difendere e provare qualche sortita in contropiede. Ma puntuale arriva il terzo gol del CSI con Novellino: Paradiso imbecca Evangelista sulla destra da dove mette al centro per Novellino il quale di piatto destro incrocia sul palo lungo e porta i suoi sul 3 a 0. Il CSI potrebbe chiudere definitivamente l'in-
contro ma l'imprecisione non gli permette di allungare. La ripresa inizia come la prima frazione ma questa volta i Silenziosi riescono ad andare in rete. A farlo è Faggiano, dimenticato dai tricaricesi sulla corsia di destra e lesto ad infilare Passarella nel disperato tentativo di uscita. I Silenziosi salgono di tono e il CSI cala. Il gol del 3 - 2 è nell'aria e puntuale arriva con Luongo. Il fantasma di un ennesimo rallentamento in classifica sveglia i padroni che iniziano nuovamente a macinare e a cercare la via del gol. A siglare il 4 - 2 è ancora Dionisio M. che raccoglie al centro un passaggio di Dionisio D. si gira e mette in rete. Nell'occasione si fa male il capitano che riporta un vistoso colpo allo zigomo, gli ospiti reclamano la volontarietà che né il direttore di gara né altri ravvisano. La tensione sale, l'agonismo pure ma non i falli antisportivi. Le occasioni migliori capitano ancora al CSI che non le sfrutta e soffre fino alla fine dell'incontro. Paolo Paradiso sport@luedi.it
RIONERO - Per il Real Corona Rionero dei mister Antonio D'Urso e Carmine Brienza importante vittoria in zona Cesarini. Infatti il successo in rimonta per i rioneresi è stato siglato negli ultimi secondi di recupero a spese del forte Avis Vietri, mai domo sino alla fine. I rioneresi sono così ritornati al successo dopo aver lasciato sul campo del Macchia Giocoli due punti importanti una settimana addietro alla Silenziosi Potenza riportando un risultato di parità (3 a 3) con due gol subiti allo scadere della gara. Con la vittoria per 4 a 3 a spese dell'Avis Vietri il Real Corona Rionero conserva saldamente la terza posizione in classifica. Con una tripletta personale mach winner dell'incontro, disputatosi sul campetto della struttura Zandolino in contrada San Francesco, è stato il giovane Gianni D'Urso, classe 1987, figlio di mister Antonio D'Urso, ed ex C.S.Vultur ed Atella Monticchio. Partita agonisticamente valida dai toni molto alti tra due formazioni alla ricerca della vittoria che hanno registrato pure diverse ammonizioni. Nella prima metà del primo tempo sono stati i rioneresi ad avere in mano il pallino del gioco e pur giocando bene, operando scambi veloci e di buona fattura con D'Urso-Rosiello-Capobianco, non sono però riusciti ad andare a segno per la bravura del portiere ospite Pitta, un'autentica saracinesca, che ha parato pure l'impossibile. Nella seconda parte della prima frazione di gioco a sorpresa sono stati invece gli ospiti a portarsi in vantaggio mettendo a segno una doppietta con Magro al 25' e al 27'. I padroni di casa al 28' hanno accorciato le distanze con un delizioso pallonetto di Rosiello. Nel secondo tempo è tutta un'altra musica allorché sale in cattedra il bomber locale Gianni D'Urso che a conclusione di due irresistibili e veloci azioni dei locali porta in vantaggio la propria squadra mettendo alle spalle del pur bravo numero uno ospite. Veemente è la reazione del Vietri che in al-
Gennaro Zirpoli tecnico e allenatore
Giuseppe Macellaro del Vietri
meno due favorevoli occasioni va vicinissimo al gol. Infatti in un paio di occasioni è stato il palo a salvare la porta rionerese. Il pareggio per gli ospiti è nell'aria e arriva con il sesto fallo dei vulturini a seguito del quale il Vietri usufruisce di un tiro libero battuto da Macellaro Rocco che batte il portiere locale e porta la propria squadra sul 3 a 3. La rete della vittoria rionerese arriva agli ultimi secondi di recupero (32') ad opera di Gianni D'Urso che a conclusione di una irresistibile discesa fa fuori tutta la retroguardia ospite e dal limite dell'area con un potente sinistro batte l'estremo difensore del Vietri portando così a quattro le reti per il Real Corona Rionero e a tre quelle personali. La rete della vittoria dei rioneresi è stata saluta da un assordante boato del pubblico presente, circa una cinquantina di spettatori, e dai componenti della panchina locale corsi in campo a festeggiare con i compagni. Michele Rizzo sport@luedi.it
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Sport 51
Martedì 2 febbraio 2010
Martedì 2 febbraio 2010
Basket I suoi 23 punti non bastano all’Italia ad evitare il ko con la Francia
C’è subito la firma di Landi VENTITRE' punti, 3/7 da due, 4/9 da tre. Sono state queste le percentuali di Aristide Landi nella prima sfida del torneo Turk Telekom in corso di svolgimento a Konya in Turchia. Il giovanotto lucano si conferma il migliore nella nazionale under 16 allenata da Gaetano Gebbia, sconfitta dopo due tempi supplementari dalla Francia con il punteggio di 96 a 90. La prestazione del giocatore potentino conferma la classe cristallina e le doti balistiche di un atleta che farà ancora parlare di se. La prestazione di Landi, oltre alle performance al tiro è stata arricchita dalla doppia doppia, ovvero il talento in forza alla Virtus Bologna è stato bravo a catturare undici rimbalzi. La Francia allena-
ta da Tahar Assed ha vinto solo nel finale convulso e al termine di una prova combattuta e senza dubbio di ottimo spessore agonistico. Aristide Landi continua a stupire, il suo talento potrebbe consentire alla nazionale di Gaetano Gebbia di ottenere risultati importanti in futuro. La prossima gara della nazionale under 16 maschile è in programma questa mattina contro la Grecia alle ore 12:15 locali. Domani invece gli azzurri affronteranno la Slovenia alle 14:30. Aristide Landi comincia con il botto, del resto chi ben inizia è a metà dell'opera. I suoi canestri e le prodezze sono attese dagli addetti ai lavori e dai tifosi azzurri. f.menonna@luedi.it
Aristide Landi
Atletica, i ragazzi del Marathon Club portano Grassano sul tetto regionale DOPO il titolo provinciale di domenica scorsa a Policoro, il Marathon Club Grassano si aggiudica il campionato regionale esordienti 2010 a Palazzo San Gervasio. Con un freddo pungente e sotto pioggia battente i tre alfieri del Marathon Club Grassano, Salvatore Dinisi, Davide Elettrico e Luca Potenza si laureano campioni regionali di cross piazzandosi rispettivamente al secondo, quarto e sesto posto in classifica generale. Buono il secondo posto di Viviana Dinisi nella categoria ragazze. Discreto il comportamento del team master che difficilmente riuscirà a bissare il titolo dello scorso anno. L’appuntamento è per la finale regionale di latronico il 14 febbraio. Giovanni Spadafino
I piccoli grassanesi che hanno vinto il campionato di cross
Nuoto E’ in Basilicata per ricevere a Francavilla il premio della Siritide
Komornokov a Moliterno Il campione russo si allenerà oggi e domani nel centro lucano MOLITERNO - Ospiti d'eccezione oggi e domani presso la piscina comunale di contrada Pioggerelle. Si allenerà in vasca il russo Dimitri Komornokov, primatista mondiale record nei 200 rana a Barcellona nel 2003 con il tempo di 2'09”52 in occasione del raduno internazionale “Mare Nostrum”. Rivale di Domenico Fioravanti, nel 2000 aveva lasciato all'italiano solo il secondo posto negli Europei di nuoto in Finlandia. Il russo sarà a Moliterno il pomeriggio di oggi e la mattina di domani per non interrompere gli allenamenti, in occasione della sua partecipazione al Premio “La Siritide” in programma a Francavilla sul Sinni. L'atleta russo fa parte del team ADN Swim Project. E' questo il primo progetto in Italia rivolto a nuotatori di livello internazionale, nato nel settembre del 2005 da un'idea del tecnico italiano Andrea Di Nino, che la importa dalla sua esperienza professionale negli Stati Uniti. Qui, oltre a lavorare due anni in Florida con Michael Lohberg, partecipa come tecnico alle Olimpiadi di Atene 2004 e si confronta ogni giorno in piscina con nuotatori professionisti provenienti da ogni parte del mondo. Rientrato in Italia, si è stabilito a San Marino dove allena atleti di sei nazioni diverse. Il team manager della società, invece, è Giuseppe Di Giulio. La società ha adottato un apposito programma volto a fornire tutti i servizi indispensabili agli atleti per poter competere ad alto livello. Dal supporto tecnico a quello manageriale l'atleta è seguito da un pool di specialisti costantemente impegnati ad esaltare il potenziale prestativo - commerciale del proprio nuotatore. Tra i suoi tesserati il team annovera atleti del calibro di Cavic, Nadja Higl e, appunto Komornikov. La presenza dell'atleta russo a Moliterno è stata resa possibile grazie alla collaborazione che già da tempo è in atto tra il team sportivo e Giuseppe Acerenza, giovane presidente della cooperativa lucana Delfy, che dallo scorso dicembre ha assunta la gestione della struttura sportiva moliternese. Un appuntamento da non perdere per gli appassionati che, se non potranno condividere la vasca con l'atleta russo, potranno sperare in qualche autografo. Gerardo Tempone sport@luedi.it
Il sovietico è stato il grande rivale dell’azzurro Domenico Fioravanti
BREVI Schermistica Lucana
Bottino pieno a Foggia OTTIMI risultati sono giunti da Foggia per gli atleti della Società Schermistica Lucana nel corso della seconda prova interregionale under 14 gran premio giovanissimi, valida per qualificazione al Gran Premio Giovani di Rimini. Alla gara disputata nel capoluogo pugliese hanno preso parte cinque atleti del sodalizio presieduto da Rocchina Esposito. Si tratta di Umberto Rotundo, Giandomenico Marolda, Francesca Mecca, Alessandra Sarli e Antonio Albano. Nella categoria prime lame Umberto Rotundo è giunto al quinto posto su tredici partecipanti, nella categoria maschietti di fioretto Giandomenico Marolda ha ottenuto l'ottavo posto. Il risultato del giovane atleta guidato dai maestri Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo è davvero ottimo, considerato che si è trattato della prima esperienza. Nella categoria bambine di fioretto seconda piazza per Francesca Mecca, terzo posto per Alessandra Sarli. Le due atlete hanno confermato di essere in crescita e puntano a ripetersi in futuro. Il risultato migliore è stato quello di Antonio Albano nella categoria allievi. Lo schermidore lucano si è infatti classificato al primo posto. Il presidente della Società Schermistica Lucana, Rocchina Esposito ha affermato: “Siamo contenti per i risultati colti a Foggia dai nostri atleti. La prestazione della pattuglia è stata ottima”. f.menonna@luedi.it
Bocce, campionato nazionale assoluti
Successo della Montereale NUOVA affermazione interna per la Bocciofila Montereale nel secondo turno del campionato nazionale categoria assoluti. La squadra potentina si è imposta nella gara d'andata in casa alla formazione del San Lorenzo Brindisi con il punteggio di 2 a 0. Ottima davvero la performance balistica degli atleti potentini che hanno dato filo da torcere ai salentini, mettendo in evidenza grinta, precisione e carattere. La formazione potentina è stata composta da Alberto Petracca, Felice Rosa, Donato Giorgio, Rosario Lasaponara e Antonio Lista. Nel primo tempo e nella gara “a terna” la compagine potentina composta da Antonio Lista, Davide Giorgio e Felice Rosa ha superato i pugliesi per 8 a 0 e 8 a 7. Netta l'affermazione nella prima partita, più combattuto il secondo match. Nel singolo, invece Alberto Petracca ha pareggiato contro il suo rivale brindisino perdendo per 8 a 6 la prima sfida e vincendo 8 a 2 la seconda. Nel secondo tempo la coppia formata da Alberto Petracca e Donato Giorgio hanno superato 8 a 5 e 8 a 1 i rivali salentini. Davvero entusiasmante la prova dei due tiratori potentini sempre bravi a dare smalto e vigore alla propria prestazione. Nella seconda sfida, e nel singolo che ha chiuso le ostilità Donato Giorgio ha pareggiato la sfida perdendo 8 a 2 la prima partita e vincendo il secondo incontro per 8 a 5. Un risultato positivo per la squadra potentina chiamata a mantenere il vantaggio acquisito nella prima sfida durante il retourn match in programma a Brindisi il 13 febbraio. f.menonna@luedi.it
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Martedì 2 febbraio 2010
La trama un pretesto per tornare a parlare della sua Basilicata
CARNET
Un giallo tra i... Sassi
L’altro cinema di Zer0971 allo Stabile
Mariolina Venezia parla del romanzo a Potenza e Matera di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - Odiosa forse. Scomoda, spudorata, sorprendente. Come la verità, certe volte. È Imma Tataranni, sostituto procuratore a Matera. Anni 43, alta un metro e uno sputo, capelli crespi e gusti improbabili: dorato, serpentato. E tacco 12. E' la protagonista del romanzo “Come piante tra i sassi”di Mariolina Venezia, presentato dalla scrittrice al teatro Stabile e staseranellasua Matera.Sele signore bene e sua suocera la guardano a muso stretto, lei non si dà pensiero. Ma se qualcosa nonva, lavuole “raddrizzare”. Scarsa in fantasia e in colpi di genio, punta sulla memoria, facendo tremare i potenti e perseguitando i furbi e i cretini. In una Basilicata arcaica sotto la sua patina di modernità, il caso di un ragazzo morto accoltellato si allarga per Imma e il bell'appuntato Calogiuri - come la smagliatura di una calza, riportando alla luce un passato sepolto che scombussola le carte del presente. Caustica e determinata, ironica e inguaribilmente ottimista, Imma è decisa a fare luce sull'omicidio di un ragazzo morto accoltellato. Sullo sfondo di una regione dai mille problemi, descritta con dissacrante ironia e ostinato attaccamento, Imma indaga attorniata da una folla di personaggi. E destreggiandosi tra Calogiuri, l'odiatissima impiegata assenteista Maria Moliterni, l'ottuso maresciallo La Macchia, l'incontenibile sovrintendente Montemurro, suocera, marito, figlia e un traffico di rare tavolette votive dell'epoca della Magna Grecia, Imma riuscirà a portare a galla laverità. Perché la gente della Basilicata è sem-
pre stata così, «quando si mettevano non mollavano, come certe piante abituate a crescere in terreni impervi. Come lei». Dopo il successo ottenuto con il suo primo romanzo “Mille anni che sto qui” - best seller vincitore del Premio Campiello 2007 - Mariolina Venezia torna nella sua Basilicata con un giallo sui generis, originale e divertente, pungente ritratto dell'Italia di oggi. L'eroina che s' inventa in questo romanzo, tra buste della spesa e conti da pagare, tra le ansie di una figlia adolescente e di un marito che come lei non ha fantasia ma che l'ama, si aggira tra le pieghe di una terra che nasconde, anche nella realtà non romanzata, una storia cupa e mai del tutto raccontata. Un giallo? E' un pretesto. La Venezia lo adotta per scrivere un romanzo fosco ma affettuoso, ambientato nella sua terra. Mariolina Venezia la conosce e la capisce. Così come conosce bene i tipi che vi abitano e li scolpisce con mano ferma a tutto tondo, come quegli scultori che non hanno bisogno di disegni preparatori per i propri soggetti. E scrive così. Come uno scalpellino dalla mano sensibile, che rispetta la materia che plasma. La parola. Una parola implacabile,ma chediverte, emoziona e non offende. Una parola che diventa il racconto di una voce fuori campo, benevola nelle sue espressioni e cadenze vernacolari. E' un romanzo attuale, per le tematiche di una città a misura d'uomo che fa i conti col progresso, ma che rimane di provincia. E poi ci sono le tensioni emotive di una donna, non particolarmente dotata, se non per una quinta di reggiseno, e dei suoi carichi di pensieri quotidiani.
Mariolina Venezia a Potenza (foto Mattiacci)
L’attore e regista Colella svela il segreto del recital-tributo
«Siamo un po’ tutti Eduardo» di FRANCO CACCIATORE MELFI - E’ stato un successo “Io, Eduardo De Filippo”, lo spettacolo che ha fatto rivivere la Napoli del grande commediografo, la sua vita, tutto il mondo teatrale che gli ruotava intorno. In scena attori diprimissimo piano: Sebastiano Somma e Tosca D'Aquino e gli altrettanto braviGea Martire,Marco Tornese,Nicola Vorelli. L'opera è un omaggio al grande Eduardo, attraverso un roteare fra le sue opere, con flash, spaccati, immagini che fanno rivivere, sia pur per un istante, opere immortali, da “Filumena Marturano”a“Natale in casa Cuppiello”, e ritornare alla mente battute come “Te piace 'o Preseppio” o la proverbiale, “Adda passà 'a nuttata” ed ancora grandi incontri, come con Pirandello, del quale De Filippo, porterà alcune opere
tradotte in napoletano.Al termine dello spettacolo incontriamo il suo “inventore”, Bruno Colella, che sembra essere ancora nei panni di Eduardo. Come è nata l'idea dello spettacolo? Ci dice: «Ho pensato di realizzare uno spettacolo che potesse sdoganare De Filippo, superando paure, quel senso di rispetto, un po' fuori della sua drammaturgia, quasi in una scatola magica. Ricreare quel suo tempo. Di qui l'idea dei tre schermi bianchi di forma scalena, sul quale proiettare non solo Napoli e l'immagine di Eduardo ma anche quella pittura futurista dell'epoca alla Marinetti». A Colella esponiamo la nostra impressione che po' tutti sulla scena siano stati Eduardo. E lui: «E' vero, il nostro è un De Filippo corale. Ognuno di noi ne ha interpretato uno spaccato delle sue commedie, delle sue poesie, di un mondo reale o inventato, ma sempre alla sua maniera».
POESIA di CARMINE PEPE MONTALBANO - Persona limpida e originale dalla poetica profonda e raffinata. Dedita alla scrittura, si può dire da sempre e dotata di una forte predisposizione al “rigore” per valori morali e spirituali, riporta nella scrittura le stesse regole che la contraddistinguono nella vita. Restia a qualsivoglia forma di presentazione pubblica, decide solo nel 2004 di partecipare a concorsi letterari nazionali ed internazionali. Stiamo parlando di Edvige Cuccarese ingegnere di Montabano Jonico, poetessaa per passione, e forse anche per vocazione. Le lodi, sempre più crescenti e forse, una maggiore consapevolezza di sè hanno spinto la scrittrice lucana a raggruppare i componimenti già editi in Antologie letterarie nazionali ed internazionali, in una raccolta. Nasce così “La voce dell'anima” nel 2006. Prima ed apprezzatissima raccolta, in seconda edizione nel 2008, dove spiccano le liriche dedicate ad Isabella Morra e la poesia spiritualmente elevata “Dolcezza del mio angelo”. Declamate in molteplici occasioni, le sue opere sono sempre più richieste nei settori preposti e i suoi lettori sempre attenti alle sue ultime novità editoriali. Ora è la volta di
Il “Mistico incanto” dei versi di Edvige Cuccarese
Edvige Cuccarese
“Mistico Incanto”, la nuova raccolta di poesie, pubblicata ufficialmente in questi giorni, tutte inedite ad eccezione di quella dedicata a san Gerardo Maiella, santo patrono della Basilicata di Muro Lucano, che è stata presentata in due occasioni. Questa sua nuova raccolta di poesie è piena di messaggi ermetici che regalano eleganza e mistero; nelle ultime pagine riemerge il particolare senso religioso. È un libretto accompagnato dalla prefazione del brillante avvocato Tommaso Calculli, stimatissimo autore di quindici importantissimi libri e dalla vita intrisa di storia. I suoi libri di poesia sono eleganti volumetti da collezione, curati anche nella grafica per esaltare la bellezza dei contenuti, pregiata la qualità della materia prima, la carta. Ispirata la scelta della copertina da parte dell'autrice stessa, come ispirate sono le sue opere e ancora, non a caso vi è l'ordine delle liriche; chi si appresta alla lettura dei suoi libri poetici infatti, si appresta ad intraprendere un viaggio immaginario. Di grande impatto emotivo anche le presentazioni dei libri dell'ingegnere Edvige Cuccarese che lasciano indubbiamente il segno, il segno altresì di un pensiero di notevole significato che conduce alla meditazione.
POTENZA - Nuovo appuntamento stasera, alle 21, al Teatro Stabile con il cartellone della rassegna cinematografica promossa dall'associazione di promozione socialeZer0971 cheapre uno squarcio sui diritti dell'uomo. In programma per quattro martedì consecutivi, la proiezione di pellicole che seppur premiate nei più importanti festival di cinema sono rimastepressappoco sconosciute al pubblico sia per una cattiva distribuzione e, soprattutto, per le tematiche trattate. Il film in programmazione è "L'anno in cui i miei genitori andarono in vacanza" di Cao Hamburger. Con: Michel Joelsas, Germano Haiut, Paulo Autran, Daniela Piepszyk, Simone Spoladore. Genere: drammatico. Durata 104 minuti, Produzione: Brasile 2006. Siamo in Brasile, nel 1970. Il mondo è in subbuglio per la guerra in Vietnam e la crescente ondata dittatoriale nei paesi del Sud America, ma per il dodicenne Mauro l'unica preoccupazione è la nazionale di calcio brasiliana. Improvvisamente i suoi genitori, militanti di sinistra, sono costretti a fuggire a causa delle loro idee politiche e a lasciarlo dal nonno a San Paolo del Brasile. Quando Mauro bussa alla porta del nonno, Shlomo, un ebreo scorbutico e solitario, gli comunica che l'uomo è appena morto. Fortunatamente Mauro pocoper voltainizia avoler bene anche a Shlomo, che spinto dalla compassione inizia ad indagare sulla scomparsa dei genitori del piccolo.
Con i grandi registi in Biblioteca POTENZA - Riprende "Lezioni di Cinema in Biblioteca" con un nuovo grandi maestri del cinema europeo. Il primo appuntamento è in programma domani pomeriggio, alle ore 18, con la proiezione del film Amadeus di Milos Forman. Il programma completo dei film che saranno proiettati presso la Biblioteca Provinciale di Potenza (inizio ore 18) prevede altri otto appuntamenti in cartellone. Il prossimo mercoledì 10 febbraio con Papà è in viaggio di affari di Emir Kusturica. Le proiezioni andranno avanti per tutto il mese di febbraio e marzo, per concludersi il 7 aprile con Ingmar Bergman.
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Cultura&Spettacoli
Martedì 2 febbraio 2010
Continua l’avventura del giovane lucano a “Io canto” la sfida canora per under 15 in onda su Canale 5
Roberto: «Una grande emozione duettare con Ron» di CHIARA LOSTAGLIO «E' STATO emozionante cantare insieme a Ron, che rappresenta la storia della musica leggera italiana. Ho cantato con lui una sua canzone molto bella, particolarmente sentita. E poi ho visto con quanto affetto ci seguiva, si vedeva che Ron aveva la nostra stessa emozione, forse ancora di più». E' quanto esprime Roberto Tramutola, di ritorno dalla sua quarta puntata a “Io canto”, la kermesse canora per ragazzi fra i 7 e i 15 anni condotta il sabato sera da Gerry Scotti. Roberto esprime tantissimo entusiasmo per queste serate, al cospetto di grandi nomi della canzone italiana. «Ron in particolare si è complimentato con noi - continua Roberto per come affrontiamo le canzoni e soprattutto ha evidenziato la tranquillità con la quale affronto l'impatto scenico di questo enorme palco. di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Corsa al voto per Iunema. Il cantautore materano Iunema, Emanuele Cristallo all’anagrafe, è tra i 5 finalisti che concorrono alla vittoria finale dell' Emergent Music Contest, il concorso nazionale on line, che premia la migliore musica emergente. Da ieri fino alle ore 23.59 di domani è possibile votare on line all'indirizzo: http://www.mondoreality.com/emergent-musiccontest-2010-vota-la-canzone-che-deve-vincere/. Il brano "Nononline", infatti, dopo aver superato la prima fase del concorso che, grazie ai voti del pubblico, ha portato i brani in gara da 120 a 12, è stato sottoposto al giudizio della giuria di qualità, composta da importanti nomi della musica e della radiofonia italiana. Stefano Pozzovivo - speaker di Radio Subasio, conduttore e doppiatore, Marco Liorni - conduttore e autore televisivo e radiofonico (attualmente in onda su Rds), Rosaria Renna - conduttrice televisiva e radiofonica, speaker di Rds, Sergio Sironi - conduttore radiofonico, speaker di R101, Giulia Salvi - conduttrice radiofonica, speaker di Virgin Radio e Eddy Anselmi - conduttore radiofonico, storico e ricercatore, autore di Festival di Sanremo, il primo Almanacco Illustrato della Canzone Italiana. Ricordiamo che Cristallo, dopo un passato canoro diviso tra band e studi da autodidatta nel 2008, grazie all' impeto musicale, sceglie d'intraprendere la carriera da solista. Con la collaborazione del compositore e chitarrista Sebastiano Conte, scrive e
Anche Johnny Dorelli, un grande della canzone italiana, con il quale abbiamo cantato in gruppo la sua “Aggiungi un posto a tavola”, ha avuto parole di elogio nei nostri confronti, si è addirittura emozionato fino alle lacrime, da vicino si vedeva benissimo che era commosso. Ha detto di essere ritornato ragazzo, gli abbiamo dato tanto entusiasmo». Del bellissimo collage delle canzoni di Lucio Battisti, eseguito con tutto il gruppo, Roberto dice che quella che maggiormente l'ha colpita è “Mi ritorni in mente”, che ha avuto sui ragazzi una forza coinvolgente. Roberto conferma, infine, che fra tutti i suoi giovani colleghi si è creato un clima di grande amicizia, lungi dall'esasperata competizione, atteggiamento che probabilmente coinvolge piuttosto gli adulti. Sabato prossimo nuovo appuntamento negli immensi studi di Cologno Monzese, ed una nuova esperienza per Roberto, da viversi con la giusta spensieratezza e vivacità.
Tramutola insieme a Ron
Il cantautore materano tra i 5 finalisti del concorso canoro online
Iunema in corsa per Emergent contest
Scintille sul set tra Michelle e John Travolta
Michelle Hunziker aggiunge ai successi cinematografici e televisivi un trofeo invidiabile: ha recitato infatti in coppia con John Travolta nel nuovo spot Telecom, le cui riprese si sono da poco concluse a Ocala, in Florida, sotto la direzione di Alessandro D’Alatri. «John è speciale. All’apparenza è normale, buono come il pane. Con due occhi magnetici». Ma anche Michelle ha colpito profondamente John Travolta, tanto che l'intesa sul set è poi culminata in un bacio non previsto.
Beyonce trionfatrice dei Grammy
REALITY
Francesco dà il primo bacio di “Dame e Cavalieri”
Iunema
realizza in studio “Nononline”, cd di inediti che racchiude la continua e crescente voglia di comunicare i propri stati d'animo. L'estate 2009 ha rappresentato per lui una vera conferma. Infatti dopo un intenso tour, ha ottenuto l'inserimento del brano "Dimmi che ci credi" su Rock 4 Life, compilation internazionale americana. E' una compilation prodotta dalla socie-
tà di produzione discografica indipendente "Quickstar Production", che ha sede a Baltimora nel Maryland (Usa). Iunema vanta inoltre partecipazioni a show e rassegne musicali, che gli permettono di diffondere e sviluppare il suo progetto musicale e di esibirsi al fianco di artisti del calibro di Davide De Marinis, Oro e Dennis Fantina. cultura@luedi.it
CONTINUANO le avventure amorose del pensionato di Montescaglioso Francesco Picciarelli a Uomini e Donne. Appena approdato alla “corte”di Maria, l’intraprendente Francesco si è subito fatto notare. Suo il primo bacio della serie “Dame e cavalieri”. Uscito in esterna con Francesca, ci è scappato il bacio. «Che è successo Francesca?», chiede Maria. «Lui ha detto: "Io sono molto timido" - risponde lei - A un certo punto mi ha preso, io ho detto: "Uè", e lui mi ha baciata». «Maria, ho fatto bene?», interviene Francesco. Maria: «Ma non s'è rifiutata». Francesca precisa:«Ma nons'è visto che mi ha preso così?», e mima l'impeto con cui lui le ha dato un bacio "a stampo". Rosetta di’ qualcosa: «Gli ho dato anche io due baci. L'ho baciato anche io, ne'. Lo deve baciare solo lei? E no, eh». Alla fine Francesca non si è tirata indietro e non si capisce se se la sta tirando un po' op-
Francesco bacia Francesca
pure anche lei è interessata. Francesco non è certo l'unico ad avere messo gli occhi su di lei. Anche Fernando le propone un'esterna, e lei accetta. Gli altri protagonisti sono Miresa e Carlo Alberto. Annalisa lo vorrebbe liberare dalle grinfie della rivale, ma non fa in tempo a dirlo che i due entrano in studio. A Carlo Alberto però non interessa Miresa, e le dona la rosa bianca dell'amicizia.
Una festa della musica doveva essere e una festa della musica è stata. E davvero per una volta non hanno avuto molta importanza i premi, i sei grammy a Beyonce, i quattro alla principessa del country Taylor Swift, i due a Lady Gaga o quello a sorpresa , per migliore disco, alla band Kings of Leon con Use Somebody. La notte della 52° edizione degli oscar della musica è stata la notte la notte dei duetti impossibili, del tributo a Michael Jackson, della beneficenza per Haitii.
L’isola dei Famosi approda in Nicaragua
IL CONCERTO
L’Orchestra di fiati dal Conservatorio a Montalbano MONTALBANO - L'Orchestra di fiati del Conservatorio Duni di Matera composta da 50 allievi farà tappa a Montalbano Jonico con un concerto che si terrà stasera, alle ore 20, presso l'Istituto Comprensivo “N. Fiorentino”. Il concerto sarà realizzato anche grazie al contributo dell'Amministrazione comunale di Montalbano Jonico. Ingresso Libero. Il direttore dell'Orchestra di Fiati Maurizio Colasanti, docente di musica d'insieme per fiati nell'Istituzione di Alta Formazione Musicale materana, dirigerà musiche di Curnow, Shore, Reed, De Haan, Zimmer, Van der Roost; solista al sax contralto l'allievo Roberto Laganaro. Anche con questo concerto il Conservatorio ma-
terano continua l'opera di diffusione musicale nei comuni della provincia materana dopo Craco e Montalbano si esibirà prossimamente a Grassano, Montescaglioso, Ferrandina, Stigliano, Policoro, Nova Siri, Miglionico, Pisticci, Metaponto, Tricarico, Grottole, Accettura, Tursi, non escludendo concerti anche nella vicina Puglia (Turi, Gravina, Santeramo, Altamura e Ginosa) per concludere in coincidenza con la chiusura dell'anno accademico con un concerto finale a Matera nell'auditorium. Il Conservatorio Duni di Matera, diretto artisticamente da Saverio Vizziello composto da 100 docenti conta più di 900 allievi tra iscritti ai corsi tradizionali e superiori (corsi
accademici di I e II livello) corsi accuratamente progettati da un corpo docente ben presente sulla scena internazionale, pensando alla qualità di formazione attualmente richiesta in ambito europeo e con occhio attento alle nuove discipline. L'intensa attività di ricerca e produzione del Conservatorio contribuisce ad accrescere così la sua radicata presenza nel territorio grazie alle importanti realizzazioni musicali degli allievi che si cimentano giornalmente con l'Orchestra Sinfonica, la Big Band, l'Orchestra Giovanile, Ensemble da Camera, opere come le ultime realizzazioni dei “Carmina Burana” e “Il Coraggio di Minscke” realizzata per la Giornata della Memoria, Master-
class tenuteda musicisti dilivello internazionale e in ultimo proprio con l'Orchestra di Fiati che consolida in chiave moderna la tradizione della “Banda” che sul nostro territorio ha avuto ed ha ancora una grande funzione culturale e di aggregazione sociale. L'orchestra di Fiati del conservatorio è coordinata da Pasquale Di Pinto.
Si chiama Lime Island, si trova in Nicaragua nell’arcipelago delle Las Perlas (una ventina di isolette quasi tutte disabitate) tra la costa del Mar dei Caraibi e Corn Island. Lime Island sarà la location della prossima edizione, la settima, dell’"Isola dei famosi». Il reality partirà mercoledì 24 febbraio su Raidue. Il settimanale TV Sorrisi e Canzoni l’ha visitata e pubblica, nel numero in edicola oggi, un ampio reportage.
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54 Cultura e Spettacoli
PRIMA SERATA
11.00
ATTUALITĂ€
8.05
CARTONI
21.10
ATTUALITĂ€
21.10
VARIETĂ€
16.15
SOAP
20.30
GAME SHOW
17.05 DOCUMENTARIO
Enrico Papi
I giganti della Patagonia
Alessandro Di Pietro
L’albero Azzurro
Ballarò
Zeling
06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -Telefilm8 semplici regole 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -RubricaTg2 Costume e SocietĂ 06.20 -DocumentarioAlla scoperta della terra del fuoco 06.25 -RubricaTg2 Eat Parade 06.50 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.00 -RubricaStorie di Salute 09.45 -RubricaRai Educational - Crash files 10.00 -NewsTG 2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -RubricaSecondo canale 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 20.25 -GiocoIl lotto alle otto
06.30 -Attualità Il caffè di Mineo 06.45 -RubricaItalia, istruzioni per l'uso 08.00 -Attualità Rai News 24 - Morning 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaDieci minuti di... programmi dell'accesso 09.25 -RubricaFigu 09.30 -RubricaCominciamo Bene 10.10 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Punto Donna 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaLa scelta di Franci 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.15 -RubricaTrebisonda 15.40 -RubricaMelevisione 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 20.00 -Attualità Blob 20.15 -TelefilmIl principe e la fanciulla
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06.10 -TelefilmKitchen confidential 06.30 -CartoniRascal il mio amico 08.55 -Sit ComGenio sul divano 09.30 -TelefilmA- team 10.20 -TelefilmSupercar 11.20 -TelefilmSupercar 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio sport - Anticipazioni 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -Telefilm American Dad 14.05 -TelefilmI Griffin 14.35 -TelefilmI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.00 -Sit ComI maghi di Waverly 16.50 -MiniserieZoey 101 17.25 -CartoniBen ten: forza aliena 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio sport 19:28 - RubricaSport Mediaset web 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
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20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Miniserie Io e mio figlio - Nuove storie per il Commissario Vivaldi 23.15 -TelegiornaleTg 1 23.20 -Talk ShowPorta a Porta
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20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -Telefilm Dr house - Medical division 22.10 -TelefilmThe closer 23.50 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno
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Sentieri
leTrame LA 7
ORE 14.05
RETE 4
ORE 16.30
84 CHARING CROSS ROAD
TORNA “EL GRINTA�
con Anne Bancroft, Anthony Hopkins, Judi Dench, Jean De Baer - regia di David Jones (Gran Bretagna) - 1986
con John Wayne, Katharine Hepburn, Richard Jordan, John McIntire - regia di Stuart Millar (Usa) - 1975
Nel 1949, una scrittrice newyorkese, Helene Hanff, entra in corrispondenza con Frank Doel, libraio londinese specializzato in libri classici di seconda mano. Per lettera tra i due cresce un'amicizia profonda. Lui è sposato e Helene diventa amica della famiglia senza mai conoscerne i componenti. Soltanto nel 1969 va a Londra, dopo che Frank è morto.......
El Grinta è un anziano commissario distrettuale che il giudice Parker vorrebbe mandare in pensione per i suoi metodi troppo sbrigativi. L'ultima missione consiste nel recuperare un carro carico di esplosivo rubato da una banda di criminali. Con El Grinta ci sono Eula, figlia di un predicatore, e un giovane indiano, Billy. Anche questa volta.......
RAI 2
ORE 21.05
RETE 4
ORE 21.10
SAHARA
OLIVER TWIST
con Matthew McConaughey, Penelope Cruz, Steve Zahn, Lambert Wilson, Delroy Lindo, William H. Macy - regia di Breck Eisner (Usa/Spagna) - 2004
con Barney Clark, Ben Kingsley, Leanne Rowe, Mark Strong, Jamie Foreman - regia di Roman Polanski (Francia) - 2005
L'esploratore Dick Pitt e il suo compagno d'avventura Al Giordino si trovano in Africa, sulle tracce della "Nave della morte". Nel continente nero, i due incontrano la dottoressa Eva Rojas, che sta indagando su una pericolosa epidemia...
Londra, XIX secolo: sfuggito alle grinfie della famiglia a cui è stato affidato, il piccolo Oliver Twist incontra un ladruncolo di strada che fa capo al vecchio Fagin, sempre pronto ad assoldare nuove reclute. Alla sua prima "impresa", Oliver viene arrestato, mentre gli altri ragazzi riescono a farla franca......
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E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 55
MartedĂŹ 2 febbraio 2010
BOLOGNA
UE, FONDI A RISCHIO
Prodi resiste al pressing per candidarsi a sindaco Bersani: «Rispetto la scelta»
L:3.9996cm A:1.2035cm
a pagina 2
Cercate lavoro? Chiedete udienza al Santo Padre.
Anno 9 n. 32€ 1.00
SCRITTORI LUCANI
L’allarme per il Sud lanciato Mariolina Venezia presenta “Come piante tra i sassi” dagli europarlamentari in un incontro con Pittella a Potenza e a Matera a pagina 16
a pagina 53
Martedì 2 febbraio 2010
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466
Prima uscita di Magdi che vuole cambiare il nome alla Basilicata come Mussolini
TERREMOTO
Allam accende la campagna
Piccola scossa notturna con epicentro tra Tito e Picerno Sull’appennino lucano dall’inizio di gennaio ce ne sono state 13
Duri attacchi a destra e a sinistra che replicano allo “straniero” A Matera
E ABBASSO I NOMINATI
Salvatore Adduce candidato Pd Buccico resta in pole position per il centrodestra
di NICOLA LAPENTA
gregio direttore, non ho avuto occasione di E conoscerla personalmente , ma questo non mi ha impedito di seguirla nel suo lavoro, nei suo scritti, nella fortuna di avere collaboratori capaci. E proprio uno di questi che mi induce a scriverla. Mauro Armando Tita (che non conosco!) mi ha fatto dono di una “Rassegna stampa” dei suoi articoli 2004-2009, pubblicati sul “Quotidiano della Basilicata”. segue a pagina 13
LA FORZA D’ANIMO DI MAGDI di don ALDO VIVIANO
inceramente stride la ridda di opinioni veicolate in fretta sul candidato egiziano in Basilicata. Lo si è chiamato “principe”, profeta, con chiare allusioni ironiche sulla persona. Senza dubbio fa notizia la presentazione del giornalista nordafricano segue a pagina 8
S
La foto dal blog di Magdi Allam
alle pagine 8 e 9
POTENZA: in consiglio nessun dipietrista
Galante lascia l’Idv e torna a casa Porte aperte dai Popolari Uniti a pagina 18
40 ANNI DI BASILICATA
Da Verrastro a De Filippo La Regione diventa adulta Celebrazioni con Colombo a pagina 11
Ieri sera la conferma dell’assemblea cittadina L’ex sindaco scioglierà le riserve nel week end
a pagina 15
POLICORO
Avverte un malore e da San Giorgio la ricoverano a Lagonegro Muore durante il viaggio Asm:nove mesi per una colonscopia alle pagine 27 e 35
SPORT
POTENZA Salvatore Adduce
a pagina 10
COLOMBO ICONA POP DELLA BASILICATA di PARIDE LEPORACE he straordinaria icona pop delC la politica del XXI secolo il presidente Emilio Colombo. In questi tempi grami per una piccola segue a pagina 11
Via Lolaico c’èMagliocco Melfi due nuovi MATERA
Il leccese Rizzo il sostituto di Pino Giusto
Potenza calcio La procura insiste sull’associazione mafiosa e sul coinvolgimento di Scaglione
Postiglione:oggi Appello per riproporre il 416 bis POTENZA - Inchiesta Potenza calcio: oggi udienza d’appello (in sede di Riesame) per decidere sull’applicabilità dell’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso sollecitata dal pm e respinta dal gip. Il pubblico ministero insiste sulla richiesta anche per Scaglione. a pagina 14
SAVOIAGATE
«Tribunale incompetente» Il processo al re trasferito a Roma a pagina 14
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VIVA LE PRIMARIE