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Mercoledì 3 febbraio 2010

Brevi dal mondo

Il fratello della giovane rapita nel 1983 ha incontrato l’attentatore del Papa

Haiti, 200.000 vittime ufficiali

Agca: «Emanuela Orlandi sarà presto libera»

PORT-AU-PRINCE – Il governo di Haiti ha fissato il bilancio provvisorio del sisma del 12 gennaio a oltre 200.000 vittime: il premier, Jean Max Bellerive, ha fornito l’ultimo conteggio delle vittime, che non tiene conto dei cadaveri che ancora rimangono sotto le macerie nè delle vittime a cui hanno dato sepoltura i famigliari, nel corso di una seduta del Senato, in cui il governo ha nuovamente riconosciuto le sue difficoltà.

ANKARA – «Emanuela è viva e tornerà presto a casa». Mehmet Alì Agca, l’attentatore di Papa Wojtyla, lo aveva detto due settimane fa quando era uscito definitivamente di prigione. Venerdì scorso lo ha ribadito a Pietro Orlandi, fratello della ragazza vaticana scomparsa nel giugno 1983, che è volato da Roma a Istanbul per incontrarlo. Del faccia a faccia ha parlato il quotidiano Sabah con un articolo della giornalista Yasemin Taskin, corrispondente da Roma, che ha assistito al faccia a faccia. «Emanuela è viva, te lo posso garantire –ha detto Agca -. Può trovarsi in Francia o in Svizzera dove abita in una villa lussuosa. La troveremo

“No” al divorzio per interesse RIAD – Una bimba saudita 12enne, costretta dal padre a sposare un uomo di 80 anni in cambio di una cospicua dote, ha ritirato la domanda di divorzio, alla vigilia dell’udienza convocata per annullare le nozze. Nonostante l'appoggio ricevuto dalle organizzazioni a tutela dei diritti umani e a protezione dell’infanzia, l’adolescente e sua madre, che inizialmente avevano presentato richiesta di divorzio, si sono presentate lunedì nel tribunale di Buraidah, nella provincia di al-Qassim, per ritirare le carte.

Mussavi: «Fallita la rivoluzione» TEHERAN – La rivoluzione iraniana «non ha raggiunto i suoi obiettivi»: lo ha affermato ieri il capo dell’opposizione, Mir Hossein Mussavi, che è arrivato a paragonare il presidente Mahmud Ahmadinejad al deposto Scià Mohammad Reza Pahlevi e ad avvertire che «un dispotismo in nome della religione è il peggiore dei dispotismi». Quelle che sono forse le più dure dichiarazioni di Mir Hossein Mussavi dall’inizio delle proteste contro la rielezione alla presidenza di Mahmud Ahmadinejad, il 12 giugno 2009, sono state pubblicate ieri dal suo sito, Kaleme, mentre si avvicina l’anniversario della rivoluzione, l’11 febbraio. I leader dell’opposizione hanno invitato i propri sostenitori a tornare in piazza in quella data, per la prima volta dopo le manifestazioni del 27 dicembre scorso, ricorrenza sciita dell’Ashura, represse con un bilancio di almeno otto morti. Per ora il regime non ha risposto.

insieme. Ho prove precise in mano. L’hanno rapita per ottenere la mia liberazione, ma non sono responsabile del rapimento. Posso mettermi in contatto con i rapitori. Ti darò documenti così importanti che saranno costretti a liberarla. Spero che lei tornerà a casa proprio prima del prossimo mese di giugno». Era stato proprio Pietro Orlandi a chiedere un incontro, dopo le esternazioni dell’ex Lupo Grigio all’uscita dal carcere di massima sicurezza Sincan, vicino ad Ankara, dove ha scontato quasi 10 anni per l’uccisione di un giornalista. L’ok di Agca non si è fatto attendere. «Mi ha detto che questa storia si risolverà entro quest’anno – ha rac-

contato il fratello di Emanuela -. L’ho guardato negli occhi: mi ha dato l’idea di parlare con sincerità, non ho pensato nemmeno per un attimo che stesse mentendo. Agca crede nelle cose che dice. Non farnetica, c'è un filo logico che lega le sue affermazioni. Ho trovato una persona molto diversa dallo spaccone che appare in tv». La prima parte del colloquio si è svolta in una casa, davanti ad altre persone. È stato lo stesso Agca a volere un confronto a quattr'occhi. Sui contenuti del colloquio privato, Pietro glissa ma ribadisce di aver detto all’ex terrorista: «Dammi delle prove, anche mia madre si aspetta notizie concrete, dopo i tuoi annunci all’uscita dal carcere». «Te

Ali Agca

le darò – mi ha risposto – ho certezze inconfutabili. Ha detto che Emanuela è probabilmente in un paese europeo. Ha parlato di una villa, ma lo ha fatto per fare un esempio, per dire che non è reclusa». Yussuf Khalel

Maxivertice con Netanyahu con oltre duecento persone

Berlusconi trionfa in Israele Relazioni al top. Firmate otto intese fra i ministri italiani e israeliani GERUSALEMME – Una visita trionfale, quella del premier Silvio Berlusconi in Israele: tra attestati di amicizia personale del premier Benyamin Netanyahu, firma di accordi bilaterali e convergenze sui temi internazionali, i colloqui di Gerusalemme hanno riaffermato che le relazioni con Israele sono l'asse preferenziale della politica e dell’economia, ma anche del sociale italiano in Medio Oriente. Una maxi delegazione per un maxi vertice senza precedenti nella storia dei rapporti tra i due Paesi, che assomiglia a una riunione di governo allargata: oltre 200 persone, compresi sette ministri. I colloqui bilaterali, culminati nel pomeriggio in un’inedita riunione plenaria, hanno sancito rapporti ottimi su tutta la linea e in particolare sul fronte economico-commerciale. Sono otto – e spaziano dalla collaborazione culturale ed economica fino alla cooperazione nell’assorbimento degli immigrati – gli accordi siglati ieri dai ministri degli Esteri, Franco Frattini; dei Lavori pubblici e Politiche sociali, Maurizio Sacconi; dello Sviluppo economico, Claudio Scajola; dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo; della Salute, Ferruccio Fazio, e dai rispettivi omologhi. Accordi che, ha sottolineato Berlusconi nella conferenza stampa finale con Netanyahu, daranno «grande impulso» ai rapporti industriali e commerciali dei due Paesi. Una conferma della scelta strategica dell’esecutivo di affiancare alla tradizionale diplomazia politica una

diplomazia economica che rende ancora più solide le basi dei rapporti bilaterali. E se la dichiarazione congiunta in materia di cooperazione economica, firmata da Scajola con gli omologhi Benyamin Ben Eliezer e Uzi Landau, apre le porte a intese davvero ampie, su alcuni dossier specifici gli accordi possono fare la differenza o rafforzare strade già tracciate. È il caso della Cooperazione su energie rinnovabili e gestione delle acque, firmato da Prestigiacomo e dal ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato, Benyamin Ben Eliezer. «Italia e Israele – è il commento del ministro dell’Ambiente collaborano sin dal 2003 sulle tematiche ambientali. Esiste

un collaudato rapporto su problemi quali la gestione delle risorse idriche, delle fonti energetiche alternative e rinnovabili, delle nanotecnologie, della lotta alla desertificazione, dei processi di desalinizzazione. Un rapporto fortemente positivo che verrà implementato con le due intese siglate». Dall’incontro tra il titolare della Farnesina Frattini e il collega Avigdor Lieberman, è uscito un Memorandum d’Intesa per la partecipazione di Israele a Expo Milano 2015, nel quale Israele dichiara la propria disponibilità, in linea di massima, a partecipare con uno stand israeliano all’Expo del capoluogo lombardo. Eloisa Gallinaro

Benjiamin Netanyahu (a sinistra) e Silvio Berlusconi

L’assassino è un armiere. La vittima voleva comprare la sua attività

Como, lite d’affari: gli spara e gli mozza la testa COMO – La testa mozzata è stata trovata nel forno di una pizzeria. Il corpo decapitato sul greto di un torrente in Piemonte. La pistola usata per l'omicidio è stata pulita, nettata del sangue e rimessa nella vetrina dell’armeria. Particolari macabri, da film dell’horror, nella centralissima Como, dove un armiere, Alberto Arrighi, 40 anni, incensurato, sposato, padre di due figlie, rampollo di una delle più note famiglie della zona, stimato professionista, da anni consulente balistico della procura, è stato arrestato per l'omicidio di un imprenditore, Giacomo Brambilla, con cui era in affari. Anche lui ricco e intraprendente, titolari di diversi distributori di benzina Shell

(sui siti ci sono le sue foto con la tuta bianca e l’inconfondibile marchio), biondo, un sorriso aperto, 43 anni e una vita piena di progetti. Sui motivi la squadra mobile si è limitata a due parole: movente economico. Pare che l’imprenditore stesse trattando per acquistare l'armeria di Arrighi. Aveva già versato 100.000 euro. Poi qualcosa è successo, una lite, forse un ripensamento. Brambilla è stato ucciso nell’armeria a colpi di pistola. Il suo corpo fatto a pezzi. La testa portata nella pizzeria del suocero di Arrighi. Probabilmente per essere bruciata nel forno. Anche il congiunto è stato ascoltato per ore dalla polizia, così come la moglie dell’armiere. Per il mo-

mento non sembra siano stati presi provvedimenti nei loro confronti. Arrighi e Brambilla lunedì pomeriggio alle 15.30 si erano dati appuntamento nell’armeria di via Garibaldi, centro storico di Como. I due erano in trattativa, perchè Brambilla intendeva acquistare l’armeria, e pare avesse già anticipato una somma, sui centomila euro. Ma qualcosa stava andando storto nella conclusione dell’affare. Forse Arrighi voleva di più, ma Brambilla di recente aveva avuto qualche guaio con la Shell ed era stato costretto a chiudere temporaneamente alcuni distributori. Nel retrobottega del locale chiuso scoppia una lite, poi i due vengono alle mani e l’armiere perde la testa.

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2 In Italia e nel Mondo


Per la stampa spagnola è stato «uno schiaffo» del presidente degli Stati Uniti a Zapatero

Salta il vertice con l’Ue: Obama è troppo impegnato MADRID – Madrid e Bruxelles hanno confermato ieri che il vertice Ue-Usa di Madrid del 24 maggio prossimo non si farà, minimizzando l’importanza del rinvio deciso per 'questioni di agenda' dal presidente Barack Obama, e precisando che si lavora già a data e luogo alternativi. La stampa spagnola parla però di uno «sgarbo» o di uno «schiaffo» alla 'nuova' Ue del dopo-Lisbona e soprattutto al presidente di turno Zapatero, che molto attendeva dal vertice con Obama, uno dei due che tradizionalmente si tengono ogni anno fra europei e americani (uno nella Ue, l’altro negli Usa). La decisio-

La Casa Bianca nel 2010 concentrata sulla crisi ma trapela anche lo sconcerto per i troppi presidenti ne di Obama di non spostarsi a Madrid ufficialmente è dovuta agli impegni del presidente americano, che nel 2010 intende concentrarsi sulla crisi economica interna degli Stati Uniti. «Ha una agenda enorme» ha spiegato il vicesegretario di stato per l’Europa, Phillip Gordon. Fonti del governo spagnolo e della Commissione Ue hanno detto ieri che si sta lavorando ad una nuova data. Non è escluso che il vertice Ue-Usa si svolga in autunno, forse a Bruxelles a ri-

dosso del summit Nato previsto in Portogallo. Ma secondo il Wall Street Journal Obama sarebbe anche sconcertato dalla «confusione» generata dalla profusione di presidenti europei, il cui numero è levitato con il trattato di Lisbona: oltre al presidente di turno Zapatero e a quello della Commissione Manuel Barroso, c'è ora anche il presidente permanente il belga Herman Van Rompuy. Una situazione non senza qualche scintilla, oggettivamente com-

plicata per i non addetti ai lavori: oggi anche il presidente della Mongolia Tsakhia Elbegdorj a Bruxelles ha confuso Barroso e Van Rompuy. Secondo il giornale Usa la Casa Bianca avrebbe sentito inoltre «competizione» fra i presidenti europei in vista dell’appuntamento di Madrid e della «foto» con l’inquilino della Casa Bianca. Per Zapatero la rinuncia di Obama appare imbarazzante. La presidenza spagnola aveva dato il vertice come sicuro, mentre secondo Phillip Gordon per la Casa Bianca il viaggio a Madrid non sarebbe mai stato veramente in agenda. Francesco Cerri

Il 16 febbraio il leader spirituale tibetano in visita a Washington

Zapatero (a sinistra) e Obama

Sul raccordo anulare

Travolta e uccisa da un pirata Pechino avverte:«Non dovete ricevere il Dalai Lama» della strada

Cina-Usa, nuove tensioni WASHINGTON – Botta e risposta tra Pechino e Washington mentre continua a salire la tensione tra i due paesi. Alla Cina che ammoniva il presidente Barack Obama che un incontro col Dalai Lama sarebbe dannoso per i rapporti tra le due nazioni, la Casa Bianca ha risposto immediatamente annunciando che Obama incontrerà il leader religioso in occasione del suo prossimo viaggio negli Stati Uniti. Il portavoce della Casa Bianca Bill Burton ha inoltre sottolineato che Obama aveva già espresso ai dirigenti cinesi, in occasione del suo viaggio di novembre in Cina, la sua intenzione di incontrare il leader religioso tibetano. Il Dalai Lama aveva visitato gli Stati Uniti poco prima del viaggio di novembre di Obama in Cina e il presidente Usa aveva ritenuto opportuno, per non irritare i dirigenti cinesi, non incontrare all’epoca il leader tibetano. L’episodio si inserisce in una situazione di tensione tra i due paesi per una serie di problemi: dalla censura a Google alla vendita di armi Usa a Taiwan. Zhu Weiqun, responsabile del Partito comunista cinese per le etnie e gli affari religiosi, aveva affermato in una conferenza stampa che il suo governo si opporrà con forza ad un eventuale incontro tra Obama e il Dalai Lama, che comincerà una visita negli Stati Uniti il 16 febbraio prossimo. Secondo il responsabile di Pechino «i rapporti tra il governo centrale e il Dalai Lama sono una questione interna alla Cina». «Ci opponiamo a qualsiasi tentativo di una forza straniera di interferire con le questioni interne cinesi usando come pretesto» il leader

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

Il Dalai Lama. Dopo il problema delle armi a Taiwan, è un altro pomo della discordia fra cinesi e americani

spirituale tibetano, ha aggiunto. «Il Dalai Lama è un leader culturale e religioso rispettato in tutto il mondo e il presidente Obama si incontrerà con lui in questa veste –ha detto il portavoce della Casa Bianca – Deve essere chiaro che noi consideriamo il Tibet parte della Cina. Abbiamo comunque preoccupazioni nel campo dei diritti umani sul trattamento riservato ai tibetani. Sollecitiamo il governo cinese a proteggere le tradizioni religiose e culturali del Tibet». «Riteniamo le nostre relazioni con la Cina mature abbastanza per cercare di lavorare insieme sulle questioni di interesse comune,

estrazione del 2 febbraio 2010

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I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

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ilSuperEnalotto

Conc. n° 14

Montepremi 5.410.697,17 euro

jolly

8 - 26 - 32 - 40 - 62 - 88

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punti 6jackpot 132.821.790,69 punti 4 324,77 17,69 punti 5+1 - punti 3 punti 5 38.647,84 Num. Superstar 18

come il clima, la economia globale, la non-proliferazione, affrontando nello stesso tempo in modo franco i problemi dove non siamo d’accordo – ha aggiunto il portavoce – il presidente Obama è impegnato a creare relazioni positive, globali e di cooperazione con la Cina». Il monito di Pechino era arrivato mentre i rapporti fra i due paesi sono già tesi per la controversia su Google e la vendita di armi americane a Taiwan. Ma Zhaoxu, portavoce del ministero degli esteri cinese, ha detto in una conferenza stampa che la vendita di armi americane alla «provincia ribelle» danneggia profondamente gli interessi fondamentali della Ci-

na. Le società coinvolte nella vendita delle armi affronteranno, ha detto Ma, «sanzioni corrispondenti». Fra le imprese che potrebbero essere colpite ci sono Sikorsky Aircraft, Lockheed Martin, Raytheon e McDonnell Douglas. Il 21 gennaio scorso il segretario di stato americano Hillary Clinton, parlando al «Newseum» di Washington, il Museo dedicato alla libertà di stampa, criticò duramente la Cina per la sua decisione di oscurare il motore di ricerca Google e accusò neanche troppo velatamente Pechino di essere responsabile di una serie di cyberattacchi. Michael Sproviero

I più sexy? Vigili del fuoco in testa a tutte le classifiche EROE , salvatore, uomo per tutte le occasioni, soprattutto se particolarmente complicate, e poi ben messo quanto a fisico, per necessità. Il vigile del fuoco batte tutti e si piazza in cima alla classifica dei mestieri più sexy conquistando un posto d'onore nell'immaginario erotico femminile. Al secondo posto c'è il medico (soprattutto se ricorda il Dr. House), seguito dall'insegnante, dal poliziotto e, al quinto, dall'istruttore di fitness, un classico. Questa la lista delle preferenze femminili secondo un'inchiesta realizzata dal sito britannico ForgetDinner. Che rivela un cambiamento di tendenza: le donne

non cedono più al fascino della macchina sportiva, del completo gessato e della ventiquattr'ore ma a quello dell'uomo disposto ad affrontare il pericolo per salvare la vittima di turno. Che si tratti di un gattino sull'albero o della signora bloccata in ascensore.

ROMA–E' caccia a Roma al pirata della strada che la notte di lunedì ha ucciso una donna di 40 anni riversa sull'asfalto dopo un incidente e che stava per essere soccorsa da alcuni automobilisti. La donna aveva chiuso il suo pub a Casalpalocco, in piazza Eschilo, quartiere residenziale della Capitale, poco prima e rientrava a casa dopo le 3 della notte, stanca e con la fretta di chi dopo più di dieci ore di lavoro vuole staccare la spina. Ma a casa sua, da sua figlia di 17 anni e da suo marito, nella zona della Pisana, la donna di 40 anni non è mai arrivata. La corsa in sella alla sua amata Honda 1000 è finitasul Grande raccordo anularedi Roma. Traditaprima dall’altavelocità, chele hafatto perdere il controllo della motosu un dosso tristemente noto in quel tratto del Gra, e poco dopotravolta daun’autocheforse nonl’ha vista. Ma che sicuramente ha sentito l’impatto del corpo della donna sotto le ruote della sua auto, se il suo casco integrale gli agenti della polstrada l’hanno raccolto semi schiacciato sul ciglio destro della carreggiata, ma è comunque fuggito. Dai primi rilievi fatti nel corso della notte, anche per la polizia stradale è difficile stabilire se ladonna era ancoraviva e potevaessere salvatadopo esserevolatadallamoto. Maèpossibile. Di certo c'è che i due automobilisti, che si erano immediatamente fermati per prestarle soccorso, non hanno potuto fare nulla. Se non assistere all’epilogo peggiore senza riuscire neanche, perchè sconvolti da quanto stava accadendo a pochi metri da loro, a fissare nella mente il modello di quell'auto pirata per dar modo agli investigatori di seguirne le tracce. Le ricerche sono ancora in corso. I due automobilisti sono rimasti lì, senza poter essere più di aiuto, ad attendere la polstrada che in pochi minuti è arrivata al chilometro 63+600, dove hanno trovato un corpo martoriato nel mezzo della carreggiata, la moto a circa 100 metri di distanzae ciò che restavadel casco integrale di una centaura appassionata. La notizia della morte di Betta, il diminutivo con la quale le molte giovanissime che si alternavano dietro il suo bancone per guadagnare qualche soldo la chiamavano,è arrivata all’alba. Diana A. Formaggio

Matrimonio, alle donne laureate va molto meglio ROVESCIANDOun antico luogo comune si potrebbe dire che laurearsi non mette le donne al riparo dai pericoli del matrimonio, almeno al di là dell’oceano. Uno studio ha dimostrato che mentre negli anni '50 le donne con un alto titolo di studio si sposavano molto meno, ora la probabilità è la stessa di quelle meno istruite, e non solo: le laureate sono molto più soddisfatte della vita nuziale rispetto alle colleghe. Almeno per la prima parte il ragionamento vale anche da noi, ma per le dottoresse di casa nostra sembrano esserci molti più problemi. La ricerca è stata effettuata da Betsey Stevenson e Adam Isen dell’università della Pennsylvania per l’associazione Coun-

cil on Contemporary Families, e ha preso in esame i dati sui matrimoni negli Usa dagli anni '50 ad oggi. «Anche oggi non è inusuale che le nonne consiglino alle nipoti di lasciar perdere l'università e trovarsi un uomo – spiega l’autrice – e volevo dimostrare che questo è solo un luogo comune».

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In Italia e nel Mondo 3

Mercoledì 3 febbraio 2010


Mercoledì 3 febbraio 2010

Il fatto del giorno: Berlusconi a Gerusalemme «Vorrei vedere Israele nella Ue» Il fardello dell’amicizia con Teheran

Tra Silvio e gli ebrei una relazione magica

Una fantasia senza speranza

dall’editoriale di Vittorio Emanuele Parsi

dal commento di R. A. Segre

dal commento di Andrea Bonanni

La geografia non fa sconti, e il Levante è davvero sulla soglia di casa dell'Italia. Quando il vicepremier israeliano definisce gli italiani «i migliori vicini di Israele» ci ricorda implicitamente che la nostra politica verso il Medio Oriente, diversamente da quella dell'Olanda o della Gran Bretagna, non può prescindere da questo dato. Una politica di vicinato non costringe a fare certe scelte a scapito di altre, ma impone un’attenta ponderazione di ogni singolo atto e di ogni singola dichiarazione. Questo è vero sempre. Lo è a maggior ragione per un'area come il Medio Oriente e per quel che riguarda il diritto di israeliani e palestinesi a vivere in pace e sicurezza. [...].

Ci sono vari modi di analizzare il significato del viaggio del presidente Berlusconi in Israele. Lo si può descrivere come viaggio senza precedenti se si considera il numero di ministri che il premier si è portato appresso ovviamente per tradurre la retorica e l’immagine in fatti concreti. Si può pensare che Berlusconi - cosciente dell’enorme cassa di risonanza rappresentata da Israele, dall’ebraismo e dal conflitto mediorientale - abbia compreso meglio di altri leader europei il valore delle ricadute politiche e psicologiche di un viaggio del genere. Si può credere che, sia a causa di considerazioni elettorali sia a causa dei cambiamenti di rapporti di forza internazionali, essere presenti e visibili su un teatro di crisi [...].

Non è certo la prima volta che Berlusconi auspica di vedere Israele entrare a far parte dell’Unione europea. Si tratta di una vecchia idea che il presidente del Consiglio ha già espresso in numerose occasioni negli anni passati. Un’idea che non ha alcuna attinenza con la realtà, tanto è vero che i governi israeliani non hanno mai manifestato intenzione per l’adesione all’Ue. Ma che risponde ad alcuni cardini della vulgata internazionale berlusconiana. Innanzitutto il leader della destra italiana non ha una visione identitaria dell’Europa. Per lui l’Ue è solo una grande area di libero scambio [...].

La migliore di oggi

Il tavolo del dialogo

Più amici con la scienza

dall’editoriale di Ennio Di Nolfo

dall’articolo di G. Rondinelli

Non vi è un collegamento obiettivo e nemmeno formale tra la visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma il 18 gennaio scorso, segnata dalle parole di dura condanna verso l’ “orrendo strazio” dell’Olocausto, e la missione che il primo ministro italiano Berlusconi ha iniziato ieri in Israele. Tuttavia i due venti, acquistano una valenza rilevante nel mostrare che forse mai prima d’ora Roma e Israele fossero così ispirati da valori e sentimenti comuni. Il viaggio di Berlusconi non è un episodio isolato della politica estera italiana. [...].

Un vertice su più fronti. Con numerosi dossier sul tavolo e con accordi importanti per i due Paesi. Ecco perché la riunione intergovernativa che si sta svolgendo in questi giorni in Israele, il primo vertice di questo tipo, è considerata «senza eguali». Se ieri, giorno di inizio della missione del governo italiano in terra israeliana, è stato il giorno della politica internazionale, con l'incontro tra Silvio Berlusconi e il premier Netanyahu, nel menù di oggi c'è invece un'ampia sessione dedicata alla collaborazione scientifica tra i due Paesi. Il tutto per aprire la strada al lancio del biennio scientifico e tecnologico

Dossier per l’amico Silvio

italo-israeliano 2010-2011. Sin dalla vigilia del vertice le aspettative dei due governi erano molto elevate. «Un incontro che si prospetta denso di risultati concreti», spiegava lo stesso Berlusconi qualche giorno fa. A cominciare dalle numerose intese che vi saranno finalizzate nel campo della Cooperazione economica, Sicurezza sociale, Sanità, Formazione professionale e Migrazioni. O gli accordi siglati sulla gestione delle acque e i programmi di collaborazione nel settore ambientale. Passando per le tante iniziative annunciate dal Ministero dell'Istruzione per la formazione di insegnanti e studenti sull'Olocausto. [...].

dall’articolo di Marco Zatterin

Il meno che si possa dire è che quello del Cavaliere è un «sogno» dimezzato. Voleva stupire, Silvio Berlusconi. Lo aveva fatto in passato evocando un «Piano Marshall» per la Palestina. Bella idea, ma irrealizzata. Ora, il premier bissa. «I have a dream», dice appena sbarcato in Eretz Israel. «Ho un sogno» - declama - che Israele possa entrare un giorno nell'Unione Europea. Punto. E basta. Quel «sogno», oltre che dimezzato, non è neanche originale. A parlarne, anni addietro, è il politico più immaginifico (in senso positivo) d'Israele: Shimon Peres. Peccato che i collaboratori del Cavaliere in kippà non gli abbiano consigliato la lettura di due bei libri scritti dall'attuale Capo dello Stato d'Israele e Premio Nobel per la Pace: «Una battaglia per la pace. Memorie» (Rizzoli); «Il Nuovo Medio Oriente» (Morano Editore). [...].

Tutto è cominciato proprio con Israele. E’ successo il 13 giugno 1980, quando i nove capi di Stato e governo dell’allora Comunità economica europea firmarono la Dichiarazione di Venezia, in buona sostanza il primo atto di ciò che in casa Ue oggi si chiama Pesc, politica estera e della sicurezza comune. Fu un passaggio storico e premonitore, perché a Gerusalemme il testo fu giudicato difficile da digerire, in particolare per la sottolineatura del diritto di tutti, palestinesi inclusi, di avere una Patria. Era l’inizio di una stagione di rapporti bilaterali mai semplice e se-

Taglio basso

Elementari, Italia a due velocità Al Sud s’impara meno Scuola elementare italiana. Un fiore all'occhiello del sistema d'istruzione. Ma non è proprio così. Nelle Regioni del Sud esiste una differenza abissale tra i diversi istituti scolastici. Anche nella stessa città. E nella media, il baratro rispetto al Centro e soprattutto al Nord sta assumendo i contorni della tragedia nazionale. Lo conferma lo studio dell'Istituto nazionale di valutazione del sistema scolastico nazionale che verrà presentato lunedì 8 febbraio all'università Milano-Bicocca. I numeri parlano dell'anno scolastico appena passato e per la prima volta danno un quadro chiaro della situazione. L'indagine riguarda i livelli di apprendimento in seconda e quinta elementare dell'italiano e della matematica. Ma soprattutto mette a confronto la capacità delle scuole di offrire pari opportunità a tutti gli studenti. "Un sistema scolastico equo dovrebbe dare a tutti i ragazzi le stesse chances di apprendimento - afferma Piero Cipollone presidente dell'Invalsi - invece non è così. Le fami-

dall’articolo di Giovanni Grasso

La proposta, il «sogno» , come l’ha chiamato Silvio Berlusconi, non è nuovo. E, anzi, Marco Pannella ne ha rivendicato immediatamente la primogenitura. Ma è la prima volta che il presidente del Consiglio la esplicita in un’occasione ufficiale – la visita di tre giorni in Israele e Territori palestinesi – davanti al suo collega premier Benjamin Netanyahu: «Il mio sogno più grandeè diannoverareIsraele tra i Paesi dell’Unione Europea» . Un lungo salto in avanti –politico, diplomatico, ma anche geografico –che però dà conto della grande considerazione in cui, da sempre, il Cavaliere tiene i rapporti con lo Stato ebraico. [...].

Giannelli sul Corriere

Lo Stato ebraico è ancora lontano dall’Europa

dall’articolo di U. De Giovannangeli

dall’articolo di Mario Reggio

Il sogno del premier

glie del Sud soffrono di una sorta di "segregazione sociale". Quelle acculturate scelgono le scuole elementari pubbliche migliori, alle altre toccano gli istituti pubblici che funzionano meno, dove la dispersione scolastica cresce anno dopo anno. I risultati si vedono poi alle medie inferiori ed alle superiori. Se non si mette mano subito a questo problema le differenze diventeranno nel futuro esplosive". Ma c'è un rimedio? "Una via d'uscita sarebbe quella di applicare la cura finlandese - afferma Benedetto Vertecchi, ordinario di Pedagogia Sperimentale a Roma Tre - in quel Paese, infatti, lo studente che frequenta una scuola nel profondo Nord oppure ad Helsinki è messo in condizionediaverele stessepossibilitàdiapprendere. Poi se non vuole studiare è un'altra storia, anche se viene preso lo stesso in cura. Ma vorrei ricordare che quindici anni fa la Finlandia era in condizioni peggiori delle nostre. Poi i governi hanno deciso che investire nel sistema scolastico era fondamentale per uscire dal tunnel. Da noi stiamo a caro amico". [...]. da La Repubblica

gnata da alti e bassi. Alti, quando gli israeliani sono stati associati all’Unione nel 2000 con una serie di intese di libero scambio. Bassi, quando nel gennaio scorso un ulteriore ampliamento delle relazioni è stato congelato per colpa dell’attacco a Gaza. Berlusconi rilancia il dibattito sull’adesione di Israele, argomento sfiorato in molte occasioni dagli esponenti dei governi succedutisi negli ultimi anni a Gerusalemme, nel momento in cui gli sforzi per la normalizzazione delle relazioni in Medio Oriente sono uno dei dossier principali europei. L’adesione «non è in agenda, anche perché da parte israeliana non è mai giunta una richie-

sta di entrare a fare parte della famiglia europea», dice Lutz Gullner, portavoce dell’Alto rappresentante della politica estera della Ue Catherine Ashton. «E’ una questione che va considerata anche se i tempi non potranno essere che lunghi», commenta una fonte della Commissione Ue. E’ il massimo che si può ottenere dai tecnici, in questa fase, oltre alla compilazione di una sorta di «Who’s Who» degli amici e dei nemici di Israele. Tedeschi e austriaci pronti a spalancare la porta per ragioni storiche. Cechi favorevoli, come gli olandesi. Francesi, belgi e spagnoli indecisi. Perplessi gli scandinavi. [...].

La fotografia Torino, Biglietti per George M., il 15enne ucciso per una sigaretta negata (Ansa)

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage

L’ANALISI La mappa dei poteri secondo Ciancimino junior dall’articolo di Saverio Lodato

Ma chi è? Da dove è saltato fuori? E perché dice tutto quello che dice? E tutte queste cose come le sa? E chi gli lo fa fare di dirle tutte insieme, una dietro l’altra, in un processo pubblico, concedendo perfino che le telecamere lo riprendano? E perché osa sfidare le ire del generale Mario Mori, petto stracolmo di medaglie pesanti, elargite da prima e seconda Repubblica, e imputato per favoreggiamento a Cosa Nostra, avendo, secondo l’accusa, fatto scappare Bernardo Provenzano, ma, comunque sia, uno fra gli uomini dei servizi segreti più potenti e informati d’Italia? È Massimo Ciancimino, 46 anni vissuti pericolosamente. Sembra ancora un giovanotto, è di piccola statura, con occhi neri vivacissimi, parlata lenta con parole affilate dal bisturi, in impeccabile grisaglia, persino il panciotto che ormai usano in pochi. E si porta dietro, al banco del pretorio, un bottiglione d’acqua minerale da

Massimo Ciancimino

due litri perché sa che l’udienza sarà lunga e solo la sete potrebbe tirargli brutti scherzi. Ciancimino è figlio di suo padre, “don” Vito, che lo prescelse, fra i suoi cinque figli, quattro maschi e una femmina, perché da grande ereditasse il bastone del comando. O che lo allevò sin da bambino, ipotesi subordinata, nell’insolita veste, a futura memoria, di testimone di fatti e persone, retroscena e fuori scena, porcherie di Sta-

Vendola & soci, basta col Sud piagnone dal commento di P. Del Debbio

Quando si parla di immigrazione la sinistra, quella alla Vendola, ci ricorda sempre che è un fatto ineluttabile, che la storia va in quella direzione e che affermare il contrario è da trogloditi. Quando si parla di energia nucleare,invece, troglodita è chi, come noi, sostiene che costruire centrali nucleari non è più neanche una scelta così eclatante, è portarsi al livello di altri paesi dove il nucleare c’è. Dove non provoca i disastri che a sinistra paventano e che, soprattutto, hanno delle bollette molto meno care delle nostre. Domenica, in televisione, in poche parole ha detto che se il governo vuole aprire anche un solo cantiere di centrali nucleari in Puglia deve far andare lì l'esercito, se no non se ne parla neanche. Come tono, per un pacifista, non c’è male. Interessante è poi la motivazione. Il presidente uscente della puglia e ricandidato del centrosinistra (nonostante

D'Alema) alla rielezione ha detto di essere a conoscenza di documenti dell’Enea nei quali si afferma che le nuove centrali nucleari si potrebbero fare solo in Puglia perché è zona a basso pericolo sismico e per la configurazione del territorio. La Puglia, ha concluso, va in un’altra direzione quindi fuori dai piedi con queste idee perché il governatore dello stato pugliese (evidentemente già autonomo dall'Italia, Bossi e le secessione gli fanno un baffo) queste cose non le vuole. Non sappiamo in che direzione vada la Puglia di Vendola. Sarebbe interessante sentire i pugliesi se questo corso della Puglia abbia influito sulle loro bollette facendoli spendere meno o no. Se questo nuovo corso sono idee del prolifico Nichi o se siano una realtà già operante, dove e come. Nel frattempo che Vendola va in un'altra direzione ci sono dei dati interessanti e che, forse a Vendola sono sfuggiti. [...].

Il ritorno di Allam

to e porcherie di mafia, delitti e stragi ideati da menti tanto più laide proprio in quanto insospettabili. Solo che, diventando grande, Massimo ha derazzato, si è cioè allontanato dalla via maestra indicatagli dal padre: non è diventato mafioso, forse anche perché i tempi sono cambiati, ma non per questo è diventato pentito, il che, in memoria di cotanto padre, è il minimo che poteva fare. E ieri Massimo Cian-

L’impunità assoluta cimino, in quell’aula bunker dell’Ucciardone gemella del primo maxi processo a Cosa Nostra, ha indossato i panni del geografo audace, controcorrente, che disegna le mappe di un mondo spaventoso, dove non splende mai il sole, eternamente buio popolato com’è da creature doppie e triple che governano in ossequio a patti sconosciuti e scellerati, individui sfuggenti che di nomi ne avevano almeno due, ma che tutti, di cognome, facevano: “Nessuno”. Ora basta con le ciance, sembra dire il figlio di “don” Vito, quando, a proposito degli affari canadesi del padre - che fu Giovanni Falcone a scoperchiare per primo - svela che furono i Caltagirone e i Ciarrapico, imprenditori di razza fina, di salotto buono, a suggerirglieli in vista delle Olimpiadi di Montreal. Basta con il si dice e il non si dice, sembra dire il figlio di “don” Vito quando racconta che il padre, anche se scettico, perché lo considerava “faraonico”, alla fine si fece convincere dai costruttori [...].

Pd, il rebus - data sulle macerie del partito dal commento di M. Sorgi

Naturalmente sono in molti a interrogarsi sulle ragioni del «no», ribadito ieri e ormai dato per scontato anche dal suo partito, di Romano Prodi alla candidatura a sindaco di Bologna. Nei giorni scorsi, malgrado le resistenze dell’interessato, l’ipotesi sembrava andare avanti, spinta dalla necessità e da diversi segnali in positivo: la crisi aperta all’improvviso con le dimissioni di Delbono, l’opportunità di un candidato di alto profilo, il modo spontaneo in cui da parte di molti ambienti e personalità della città, da Lucio Dalla, per dire, all’ambiente universitario, alla gente comune, c’era stata una sorta di gradimento preventivo all'idea del ritorno del Professore. Forse però prima di chiedersi il perché del suo rifiuto sarebbe meglio pensare a cosa sarebbe successo se Prodi avesse risposto di sì. Considerato che non c’è stata né

una sede né una riunione del centrosinistra in cui l’ipotesi sia stata discussa, approvata e incoraggiata magari con un semplice comunicato, un momento dopo la designazione ci sarebbe stato da aspettarsi che una componente anche minima del vecchio Ulivo avrebbe avuto sicuramente qualcosa da ridire sulla scelta del fondatore. Ma si doveva prima chiedere al Professore se esistesse una sua disponibilità, o domandare agli alleati del centrosinistra se fossero disponibili? O si doveva prima ancora e prima di tutto interrogare Casini sulla possibilità che l’Udc, avviando un nuovo esperimento a Bologna, sostenesse l'illustre candidato del Pd? O diversamente cercare di convincerlo in nome della «bolognesità» e della vecchia amicizia con il Professore? Domande come queste, ne siamo sicuri, si saranno affacciate varie volte all’interno del partito di Bersani. [...].

A Potenza frutta e verdura senza regole

di Giuseppe D’Avanzo

i ricordi, le accuse dei "collaboratori di giustizia" Senza alcun dibattito pub- debbano avere verifiche blico, le immunità per le "interne" ed "esterne", conoligarchie politiche e le ferme "intrinseche e burocrazie dello Stato, estrinseche", come si dice che si rendono obbedienti, nel gergo dei legulei. Si sa appaiono il canone che chenon sonosufficientile ispira le mosse del gover- dichiarazioni incrociate. no e la produzione legisla- Lo ha stabilito, e da tempo, tiva della maggioranza. la Corte suprema di CassaSi fa largo l'idea di "un pri- zione, chiarendo però che mato della politica" che se due "disertori" concorvuole rendere indiscutibi- dano con una ricostruziole, per chi ha il potere, una ne dei fatti, il lavoro del protezione assoluta nei giudice deve accertare "in confronti del controllo di modo scrupoloso e medilegalità. Ovunque si tato, l'autonomia di ogni guardi, si può afferrare la singola collaborazione. In caso di potendenza sitiva veridella politifica di atca a cotendibilistruire tà, dalla schermi, convermuri, privigenza dellegi, autoele dichiasenzioni. In razioni deuna sola vono trargiornata, si si tutte impossono coplicazioni gliere due del caso. Si segni della deve in pericolosa particolaasimmere dedurre tria che inl'efficacia cuba, nadi risconscosta, nel tro reciPalazzo. proco delle Un disegno dichiaradi legge, in Il premier Berlusconi zioni condiscussiovergenti e ne al Senato il consoli(relatore Piero Longo, avvocato di damento del quadro di acBerlusconi), prescrive ai cusa". (Corte Suprema di giudici come valutare le Cassazione, Sezione VI fonti di prova offerte dai Penale, Sentenza n. "disertori" delle mafie. Se 542/2008, sul cosiddetto il progetto diventasse leg- caso Contrada). Ora, è fin ge, le dichiarazioni rese troppo facile farsi venire dal coimputato (e da im- cattivi pensieri, in tempi putati di procedimento di leggi ad personam. E' connesso) avrebbero valo- fin troppo semplice intuire probatorio "solo in pre- re che la norma contro i tesenza di specifici riscontri stimoni di mafia nasca, esterni". Anche se il dibat- d'improvviso e segreta, timento riuscisse a racco- quando all'orizzonte del gliere "riscontri mera- processo contro Marcello mente parziali", quelle di- Dell'Utri appare Gaspare chiarazioni sarebbero Spatuzza, che non esita a "inutilizzabili". Sono nor- chiamare in causa anche me che possono disartico- il presidente del Consilare annientandole, dal glio. Con la nuova legge, punto di vista giudiziario, anche se Filippo e Giuseple dichiarazioni di quei te- pe Graviano avessero constimoni dei processi di fermato in aula il racconto mafia che impropriamen- del loro compare, l'intera te diciamo "pentiti". ricostruzione sarebbe staQuanti sarannoi processi ta inutilizzabile. Qui però che "moriranno" per in- preme rilevare altro, la vofarto legislativo? E che ne lontà del legislatore di sarà della lotta alle mafie, creare argini così ferrei glorificata appena qual- da impedire e restringere che giorno fa dall'intero i "naturali" margini di augoverno a Reggio Cala- tonomia interpretativa bria? Non è una novità che del giudice. [...].

Carnevale sul Pollino

da http://galloitalica.wordpress.com/

da http://vivi-potenza.ilcannocchiale.it/

da http://naturalmentepollino.com/

Sembrava che tutto fosse rientrato nei ranghi, ma ad Allam non sarà andato giù il tira e molla ed si è rifatto vivo, vivo, vegeto e candidato di un “terzo polo” come ci dice il Quotidiano della Basilicata. Ed adesso le cose si fanno ancora piu’ entusiasmanti: i locali De Filippo e Pagliuca, la novità Allam e qualcun’altro arrivera’, tipo il candidato dei Radicali. I Radicali, seppure hanno un deputato eletto in Basilicata con i voti del centro-sinistra, non hanno mai avuto molto seguito in terra lucana. La domanda che nasce spontanea e quella di difficile risposta invece e’: dove il candidato Presidente e fervente cattolico Allam andrà a pescare i suoi voti? La lotta si fa religiosa! [...].

A Potenza esistono strutture impropriamente denominate “mercati coperti” equamente distribuite nei rioni (Rione Lucania, Verderuolo, Rione Libertà in via Manzoni, Rione S. Maria) dove da sempre ci sono stati venditori di frutta e verdura, esistono poi numerosissime postazioni di ambulanti lungo le strade cittadine, ci sono anche molti ambulanti abusivi disseminati a macchia di leopardo, ci sono i “normali” fruttivendoli a postazione fissa e ci sono i reparti “frutta e verdura” nei vari supermercati cittadini. Ebbene, fa notare la nostra amica, in pochissimi casi la normativa in vigore circa la rintracciabilità dei prodotti viene applicata. [...].

La Sfilata di Carnuluvar (di Carnevare) di questo piccolo centro del Pollino, conserva ancora oggi antiche tradizioni, tradizioni del tutto particolari. Il Carnevale di Teana è caratteristico perchè nel suo svolgimento è possibile rivedere in chiave ironica e ridicola la passione di Gesù. I protagonisti sono U’ Pezzente, un mendicante che raccoglie in una sacca i denari; Carnevale, un contadino povero, che ozia e beve; e Quaremma, la moglie di Carnevale innamorata del marito nonostante trascuti i loro sette figli. Carnevale per la sua cattiva condotta viene arrestato dai carabinieri e trascinato con le corde. Insieme a lui anche un’altra figura è condotta dai carabinieri, l’Orso. [...].

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Giustizia e politica

Il segretario del Pd: «Il nostro percorso è più lungo» di CRISTINA FERRULLI

«Dell’Utri il referente» PALERMO – La svolta nella trattativa tra la mafia e lo Stato sarebbe arrivata con la cattura di Totò Riina. E' allora che sarebbero cambiati fini e referenti, mutate le alleanze e si sarebbero consumati i tradimenti. È allora che i vecchi garanti come don Vito Ciancimino, ex sindaco di Palermo che teneva aperto il dialogo con i carabinieri, sarebbero stati «posati» e sostituiti da un nuovo interlocutore: Marcello Dell’Utri, anche lui siciliano, braccio destro di Silvio Berlusconi in Publitalia. Siamo agli inizi del '93. Gli equilibri politici stanno mutando e la mafia, che non vuole disperdere il patrimonio elettorale della Democrazia Cristiana, si guarda intorno alla ricerca di nuove forze da appoggiare. Non parla mai espressamente di Forza Italia Massimo Ciancimino, al suo secondo giorno da testimone nel processo per favoreggiamento mafioso all’ex vicecomandante dei carabinieri del Ros Mario Mori. Non parla di Forza Italia, ma fa il nome di Marcello Dell’Utri. Dichiarazioni pesanti che il legale del parlamentare del Pdl liquida con una battuta: «Massimo Ciancimino prova a fare ciò che non è riuscito a fare suo padre: accreditarsi presso la Procura di Palermo, vendendo un prodotto che non ha, per potere preservare in modo concreto il patrimonio, sicuramente ingente, che detiene all’estero». Dell’Utri, dunque, secondo il figlio di don Vito, sarebbe entrato in scena nella seconda fase della trattativa. La prima si era conclusa con la cattura di Riina. Al boss latitante da 24 anni, il Ros di Mario Mori sarebbe arrivato grazie a don Vito e al capomafia Bernardo Provenzano. Il padrino stragista che aveva voluto gli eccidi di Capaci e via D’Amelio, l’autore dell’irricevibile papello, non aveva intenzione di fermarsi, voleva altri morti. Per questo l’ex sindaco e Provenzano, certi che la strategia del sangue avrebbe fatto danni irreparabili, lo «consegnarono». Il braccio destro di Mori, il capitano Giuseppe De Donno, fece avere le

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IL CASO

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di ANNA LAURA BUSSA ROMA – L'opposizione insorge, il ministro della Giustizia Angelino Alfano prende le distanze dal ddl presentato al Senato da Giuseppe Valentino (Pdl) che di fatto, secondo Pd, Idv e magistrati, «azzererebbe i processi di mafia». «Quella di Valentino – spiega il Guardasigilli a margine del voto alla Camera sul legittimo impedimento –è solo un’iniziativa personale» alla quale peraltro, precisa, «sono assolutamente contrario». «L'articolo 192 del codice di procedura penale – sottolinea – è fuori dal programma di governo che non ho nessun timore nel dire che va dritto con forza nel contrasto a Cosa Nostra». La presa di distanza tranquillizza il presidente della commissione Antimafia Giuseppe Pisanu (Pdl) che esprime «soddisfazione» per le parole di Alfano «che cancellano ogni dubbio sulla linea del governo in materia di gestione dei pentiti di mafia». Ma non placa gli animi nell’opposizione, nè tra i magistrati. «E' un ddl pericoloso», afferma il presidente dei senatori

del Pd Anna Finocchiaro che chiede una parola chiarificatrice anche dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, «che azzererebbe i processi di mafia e interromperebbe le dichiarazioni dei pentiti». «La mafia ringrazia», incalza il capogruppo dell’Idv in commissione giustizia del Senato Luigi Li Gotti. «E' la politica dei due forni – avverte il presidente dei senatori Udc Giampiero D’Alia – dicono a parole di voler combattere la mafia, ma poi vengono smentiti dai fatti». Nel Pdl si cerca di buttare acqua sul fuoco. Affermando, ad esempio, come fa il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che il tempo di esame del ddl potrebbe essere anche «lungo o infinito». «E' solo un polverone politico», taglia corto il presidente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama Filippo Berselli. «Non è certo un’iniziativa del governo», conferma il suo 'omologo' in commissione Affari Costituzionali Carlo Vizzini. La Lega per un pò tace, poi, spiega, con il capogruppo in commissione Giustizia Sandro Mazzatorta, che la modifica degli

articoli 192 e 195 del codice di procedura penale «non rientra certo tra le priorità indicate dal Guardasigilli per il 2010». «Di carne al fuoco già ce n'è tanta – avverte – finiamo il lavoro cominciato senza aggiungerne altro». E in effetti il testo che di fatto impedirebbe ai magistrati di considerare come prova la chiamata in correità o le dichiarazioni di imputati in procedimenti connessi, in assenza di riscontri esterni, viene presentato in un momento 'caldo' per la giustizia. La Camera sta votando in Aula il legittimo impedimento, in commissione Giustizia di Montecitorio si prosegue l’esame del processo breve. Mentre al Senato riprende il suo iter il ddl intercettazioni. Senza contare che la riforma del processo penale nel suo complesso già convince poco il centrosinistra. «E' impressionante – osserva il nuovo capogruppo Pd in commissione Giustizia Silvia Della Monica – se si osservano tutte insieme queste norme si capisce bene quale sia il vero obiettivo: smantellare l’ordinamento giudiziario e indebolire le sue difese contro la mafia».

E Filippo Penati, candidato del centrosinistra alla presidenza della regione Lombardia, smentisce che ci sia una conflitto tra l’ex premier Romano Prodi e il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Ospite di Omnibus su La7, l’esponente Democratico garantisce che per la corsa alla guida della città di Bologna, dopo le dimissioni del sindaco, Prodi sarebbe «il candidato naturale. Ma davvero si vuole dire che il Pd non offrirebbe a Prodi la possibilità di candidarsi nella sua citta? Figuriamoci, sarebbe una cosa naturale, sarebbe una cosa non solo

gradita, ma graditissima». Dunque, ribadisce Penati, «non c'è nessun contrasto politico tra il Pd e Prodi» che possa determinare «un impedimento della sua candidatura. Non esiste nessun conflitto tra Bersani e Prodi e non monterei una vicenda su questo». Ora, aggiunge, «mi sembra che l’orientamento a Bologna sia quello «di fare le primarie per la scelta del candidato di fronte alla indisponibilità di Prodi». Ma, innanzitutto, per Penati è necessario «che il governo decida cosa fare, dica se si vota a marzo oppurre no. Maroni dica cosa vuole fare, così si aprirà un dibattito vero e non surreale». Sul fronte delle alleanze si registra la presa di posizione dei socialisti. «In Calabria, Umbria e per il comune di Bologna –senza escludere pregiudizialmente la Campania – è urgente una riunione dell’intero centro-sinistra per definire le candidature a sindaco e alla presidenza delle regioni». E' quanto afferma Riccardo Nencini, segretario del Psi. «Non manifestiamo alcuna opposizione verso candidati del Pd - continua Nencini – ma è sempre più difficile restare in silenzio di fronte a pericolose fratture che minano la coalizione e le sue possibilità di vittoria elettorale. Prima ancora che alle primarie – vissute spesso come una resa dei conti -, il Pd dovrebbe pensare alla stabilità ed alla efficacia della compagine da mettere in campo contro la destra. E' questa – conclude il segretario del Psi – la priorità».

Bologna, regna la confusione a rischio le comunali a marzo di LEONARDO NESTI

Il generale dei carabinieri Mario Mori, accusato di favoreggiamento alla mafia, ieri nell'aula bunker dell'Ucciardone di Palermo. Sullo sfondo Massimo Ciancimino durante la deposizione

Fassino: «Reintrodotto il “Lodo Alfano” con un altro nome»

Mafia, Alfano contro il disegno di legge Valentino

da mesi chiedono la chiusura di ogni confronto con la maggioranza sui provvedimenti che riguardano la giustizia. E sono contrari a provvedimenti come l’immunità, che il vertice, invece, non considera un tabù se, però, affrontata dentro un quadro organico di riforme. «In aula è diventato ancora più evidente come le differenze con i centristi non sono episodiche, ma di sistema», osserva l’ex capogruppo Antonello Soro. E il capogruppo e leader di Area Democratica Dario Franceschini ribatte in aula a Casini. Il leader dell’Udc – dirà poi in Transatlantico – «ha la coda di paglia, ha dovuto fare due giri per ribattere a quello che gli ho detto, cioè che il legittimo impedimento non è un ponte sul futuro ma serve a bloccare i processi in corso». Questo lo stato dei rapporti dentro il Pd ma Bersani smentisce l’immagine di un partito «nel caos», in perenne discussione su primarie e candidati per le regionali. «Vedrete che alla fine, a bocce ferme, ci caveremo qualche gusto», assicura ai giornalisti. E se in Calabria e in Umbria «si deciderà in settimana», non si rimettono in discussione le scelte fatte. Prima di tutto in Campania dove il candidato resta il sindaco Vincenzo De Luca. «E' molto forte. Ed è indagato per aver difeso il posto di lavoro di 300 cassaintegrati», è la difesa di Bersani, infastidito per il fatto che esponenti, anche di spicco, prima «invocano le primarie e poi dicono che è il caos».

Legittimo impedimento, bagarre in Aula: Pd e Idv si scatenano di FRANCESCO BONGARRÀ ROMA – Pd e Idv scatenano in Aula alla Camera l'annunciata battaglia sul legittimo impedimento. Tuttavia, il centrosinistra non ricorre mai al voto segreto: tutte le votazioni, quasi cinquanta, che nella giornata si sono susseguite sugli emendamenti al testo per diverse ore sono state palesi. E quindi senza sorprese. Ieri l’opposizione non ha mai richiesto lo scrutinio segreto, che avrebbe potuto in qualche modo rappresentare un’insidia per il centrodestra; e dunque, la maggioranza non ha avuto difficoltà ad andare avanti. Anzi, al netto del sostegno dell’Udc (che sul legittimo impedimento ha votato in pochissime occasioni con il resto dell’opposizione), a Montecitorio ieri il governo poteva contare su una presenza dei propri deputati massiccia (e plasticamente visibile anche nel 'tutto esaurito' di ministri e sottosegretari ai banchi del governo): come non accadeva la scorsa settimana, quando il governo venne battuto in Aula su una votazione. Il centrosinistra attacca a testa bassa il provvedimento, che bolla come 'ad personam' ed incostituziona-

le. «Non nel nostro nome», apre il fuoco il vicesegretario del Pd Enrico Letta, mentre in Transatlantico Antonio Di Pietro considera che «solo in un regime fascista e piduista si può accettare che i ministri o il Capo del governo non debbano andare dal giudice se hanno commesso dei reati. In un Paese normale sarebbe più giusto dare la precedenza e non l’impedimento». EPiero Fassinodenuncia che con il legittimo impedimento «il governoreintroduce conuna legge ordinaria il lodo Alfano chiamandolo in un altro modo, sapendo che è incostituzionale». Durissimo Massimo D’Alema: «Questa leggina non aiuta un confronto serio, è un trucco per aggirare il problema», dice il presidente del Copasir, secondo cui questo testo sarà inefficace rispetto allo scopo di far evitare che Berlusconi sia processato. «Quando discutevamo del lodo Alfano – ragiona mentre qualcuno gli urla 'comunista' – avevo detto come le cose sarebbero andate. Oggi è una facile profezia dire che tra 18 mesi saremo di nuovo qui, visto che questa leggina non risolve nulla. Tra 18 mesi Berlusconi sarà chiamato nuovamente in tribunale a rispondere di corruzione. A meno che noi non approveremo un’altra leggina o

Piero Fassino

un altro imbroglio per aiutarlo». Fuori dal coro rispetto al resto dell’opposizione è l’Udc, «madre» del provvedimento alla Camera. «E' chiaro che anche per noi questo provvedimento è il male minore e ci assumiamo tutta la responsabilità per la nostra scelta di voler risolvere la questione» dei problemi tra politica e magistratura sostenendo il testo sul legittimo impedimento, sostiene Pier Ferdinando Casini fronteggiando le critiche che arrivano soprattutto dall’Idv. E Casini ribadisce che la proposta di legge sul legittimo impedimento consente di difendere il «senso dello Stato che viene prima di tutto, senz'altro prima degli interessi personali».

BOLOGNA–Nel Pdl cresce la consapevolezza che è impossibile lanciare la sfida al centrosinistra per le Comunali senza l’Udc. Nel Pd quella che sarà molto difficile evitare le primarie. In tutti che l’ipotesi di andare a votare il 28 e 29 marzo insieme alla Regionali non è più così certa come pareva qualche giorno fa. E a Bologna, alle prese con la successione del sindaco dimissionario Flavio Delbono cresce, inevitabilmente, la confusione. I due schieramenti hanno impiegato buona parte delle loro energie a rimpallarsi la responsabilità di non volere le elezioni. A parole tutti vogliono andare alle urne il 28 e 29 marzo, ma entrambi gli schieramenti sono in oggettiva difficoltà: il Pd non ha, di fatto, un candidato da proporre e una parte della base ha messo sotto processo i vertici locali, il Pdl sta rincorrendo l’Udc (non senza qualche malumore) perchè sa di non essere autosufficiente. Il leghista Manes Bernardini frena, dicendo che «il ministro emanerà il decreto se ci saranno le garanzie per tutti», definendo poco probabile il voto a marzo. E al ministero, secondo 'l'emissario' del Pd, il senatore ed ex sindaco Walter Vitali, c'è un «silenzio sospetto». Il coordinatore regionale Pdl Filippo Berselli si è detto certo di un accordo con l’Udc fin dal primo turno. Il partito di Casini ha detto però di non aver gradito il metodo di scelta del candidato, che è stato deciso a Roma. Il diretto interessato, l’ex direttore del 'Carlino' Giancarlo Mazzuca si è perfino detto disponibile a fare un passo indietro se il suo nome impedisse un accordo con l’Udc. «Un accordo si farà – ha assicurato Berselli –e mi auguro che si faccia sul nome di Mazzuca». Nel Pd stanno per partire le consultazioni a largo raggio, circa 300 persone fra dirigenti, presidenti di circolo, personalità: una convergenza unanime permetterebbe di evitare le primarie ma al momento pare piuttosto difficile. Rimangono in campo Maurizio Cevenini, presidente del Consiglio comunale che gode di ampia popolarità (ha incassato anche il sostegno di Gianni Morandi) e Duccio Campagnoli, assessore regionale alle Attività produttive, che ha dietro di sè l’imponente

Flavio Delbono. In alto, Pierluigi Bersani

macchina della Cgil di cui è stato segretario. Nessuno dei due è, però, il candidato 'ufficiale' del Pd e sembrano in calo le quotazioni di Luciano Sita, big del potente mondo della cooperazione, sul quale sembrava che si potessero concentrare le simpatie di un gruppo dirigente che per un breve periodo ha sperato che Prodi scendesse in campo e togliesse le castagne dal fuoco. Incassato il no del Professore, i vertici bolognesi del Pd sono adesso consapevoli che in caso di primarie per un candidato ufficiale sarebbe difficile mettersi contro la Cgil e la grandissima capacità di consenso personale che tutti riconoscono a Cevenini. E certo non sarebbe buona cosa ricevere una bocciatura come è successo in Puglia. Intanto la direzione provinciale del Pd, alla quale ha partecipato Bersani, ha, di fatto, 'commissariato' il segretario provinciale De Maria, mettendolo alla guida di un 'comitato politico' (del quale farà parte il segretario regionale) che gestirà il partito fino alle elezioni. Solo la parola definitiva del Governo sulla data del voto sbloccherà però una situazione

destinata a rimanere in stallo, almeno fino a giovedì. La giunta, intanto, con un prelievo dal fondo di riserva, ha stanziato i fondi, circa 1,6 milioni, necessari allo svolgimento delle elezioni a fine marzo. Sul fronte giudiziario, sono attesi a breve i nuovi interrogatori dell’ex sindaco di Bologna, Flavio Delbono e della sua ex compagnasegretaria Cinzia Cracchi, entrambi indagati dalla procura felsinea per il presunto uso improprio di soldi pubblici a fini privati. Il pm contitolare dell’inchiesta Morena Plazzi è in attesa dei tabulati delle telefonate scambiate nelle scorse settimane tra i due indagati. Documenti necessari per completare il filone relativo agli incontri e alle presunte pressioni esercitate da Delbono (indagato per tentata induzione a rilasciare falsa testimonianza ai magistrati oltre che, cone la Cracchi, per abuso di ufficio, peculato e truffa aggravata) sulla Cracchi a ridosso del primo interrogatorio della donna. La Cracchi potrebbe essere convocata sabato prossimo, poi toccherà all’ex sindaco. Da quanto si apprende non sarebbe previsto un confronto tra i due alla presenza dei magistrati. Gli inquirenti intendono chiudere il prima possibile la parte dell’inchiesta relativa alle presunte pressioni ed ai viaggi contestati a Delbono (sette missioni all’estero all’epoca in cui ricopriva la carica di vice presidente della Regione Emilia Romagna) compiuti insieme all’ex segretaria che risultava in ferie. Dopo l’incontro di lunedì tra il pm Plazzi ed il procuratore capo Roberto Alfonso il fascicolo di indagine rimane uno solo. Ma, in futuro, la parte relativa ai contratti assegnati senza gara d’appalto dal Cup 2000 (Centro unificato di prenotazione sanitaria) alla società di Mirko Divani, l’amico di Delbono intestatario del bancomat dato in uso alla Cracchi per 4 anni, potrebbe essere stralciata e diventare un fascicolo a parte. Su questo fronte sono previsti altri interrogatori, forse già durante la prossima settimana. Dopo la lunga audizione del direttore generale Mauro Moruzzi, verrà convocato il presidente di Cup 2000, Luciano Vandelli e probabilmente sarà sentito anche lo stesso Mirko Divani, l’uomo al centro di questa complicata vicenda.

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ROMA – Pier Luigi Bersani rinvia a dopo le regionali il tentativo di un confronto serio con la maggioranza su riforme e giustizia. E il Pd si sgancia dall’Udc nella battaglia contro il legittimo impedimento. «Siamo alla scorciatoia, non alla riforma», taglia corto il leader del Partito democratico che però non perde nè la speranza di riforme condivise nè la convinzione che con l’Udc si debba lavorare «per accorciare le distanze». Linea non condivisa dalla minoranza che proprio sul legittimo impedimento vede la prova della «differenza di sistema» con i centristi. Il bilancio dell’alleanza con l’Udc si farà dopo il voto ma anche in caso di sconfitta Bersani spiega che non si dimetterà perchè – dice - «ci siamo dati un percorso più lungo» per costruire l’alternativa a Berlusconi. Un percorso che ha come traguardo le elezioni politiche del 2013 alle quali il segretario non esclude di candidarsi come aspirante premier. Fino ad allora Bersani seguirà il suo «approccio pragmatico» con i centristi: «Alle scorse regionali, cinque anni fa l’Udc stava con la destra in tutte le regioni; quest’anno ci sta solo in alcune. Io sono troppo pragmatico per preferire il primo scenario al secondo». Certo, ammette il segretario del Pd, le distanze con l’Udc ci sono e oggi sono emerse in Aula nella discussione sul legittimo impedimento. Ma se per il leader sono superabili, storcono il naso i franceschiniani, che

Massimo Ciancimino al processo Mori fa il nome del senatore del Pdl: «Fu lui a sostituire mio padre» mappe catastali di Palermo all’ex sindaco. Lui le passò a Provenzano, al quale, per il suo intervento, fu assicurata l’impunità. Il padrino le restituì a Ciancimino con un cerchio giallo proprio sul covo di via Bernini, in cui il 13 gennaio venne catturato Riina. Le mappe vennero ridate al Ros che andò a colpo sicuro. In cambio, i carabinieri assicurarono un trattamento soft ai familiari di Riina, che tornarono a Corleone indisturbati, e che il covo non venisse perquisito. Ma una volta eliminato il capomafia stragista, don Vito non servì più, racconta il figlio. E i militari gli tesero una trappola convincendolo a chiedere un passaporto: gesto che venne interpretato come emblematico di una volontà di fuga dall’Italia dell’ex sindaco, che era ai domiciliari, e indusse la polizia ad arrestarlo. Un piano ordito per togliere di scena Ciancimino senior e discutere con altri. «Chi?», chiede il pm a Ciancimino. «Dell’Utri – risponde il teste - Mio padre me lo disse dopo anni che era lui il nuovo referente». Via l’ex sindaco del sacco edilizio di Palermo, dunque, «dentro» Dell’Utri, che avrebbe trattato direttamente con Bernardo Provenzano. «I due si conoscevano, si incontravano» racconta Massimo. Una certezza, la sua, secondo i pm, riscontrata dai «pizzini» che il boss scrisse al padre e che il testimone ha consegnato pochi mesi fa alla Procura. Sui bigliettini è in corso una perizia della Scientifica e la loro autenticità è tutta da dimostrare. In uno dei due messaggi il boss scrisse all’ex sindaco di avere parlato «al nostro amico senatore» del provvedimento di amnistia in cui Ciancimino sperava da tempo. «Mio padre –ha spiegato Massimo –disse che il senatore era Dell’Utri». In un secondo biglietto il boss tornò sul provvedimento di clemenza per i detenuti di mafia, sostenendo che se ne stavano interessando il sen. e il pres. (il presidente della regione Salvatore Cuffaro, spiega il teste, ndr). Ma Dell’Utri, all’epoca, ancora non sedeva sui banchi di Palazzo Madama. Nessuno l’obietta a Massimo che, giocando d’anticipo, specifica: «mio padre disse che Provenzano era solito chiamare tutti senatori in omaggio a quel senatore (Andreotti ndr)».

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Bersani: «Non andrò via»

Altra rivelazione shock del figlio di “don Vito” sugli incastri mafia-istituzioni

di CLAUDIA GRECO

SPINE


8 Primo piano

Mercoledì 3 febbraio 2010

Primo piano 9

Mercoledì 3 febbraio 2010

Oggi a Roma insieme agli altri aspiranti governatori del Pdl

Politica lucana

Pagliuca è blindato

De Filippo sta costruendo un dream team ma ci sono fibrillazioni tra promessi alleati

E Allam parla con Navazio e fa l’accordo con Falotico

Centrosinistra a rischio caos Troppi big in cerca di postazioni e se il listino torna pronto un posto per “Mille passi” POTENZA - Il centrosinistra rischia l’implosione. E’ quanto hanno “minacciato” ieri alcuni pezzi della coalizione che dovrà sostenere Vito De Filippo per la riconferma alla presidenza della giunta regionale. La questione è stata sollevata da esponenti lucani di Sinistra ecologia libertà, del Partito socialista, della Federazione comunista e dell’Italia dei valori che in una nota congiunta hanno senzamezzi termini chiesto «la rapida convocazione del tavolo regionale della maggioranza per evitare che il non governo unitario dei processipolitici incorsopossa determinare l’implosione del centrosinistra lucano». In calce le firme di Carlo Petrone, Donato Salvatore. Italo Di Sabato e Michele Radice che secondo la nota «si sono incontrati per fare il punto sulle relazioni politiche nel centrosinistra lucano». La questione in pratica è tutt’altro che un campanello d’allarme. Agli alleati storici della maggioranza di centrosinistra che governa la Regione non sarebbero piaciute alcune accelerazioni: l’alleanza che Vito De Filippo e Roberto Speranza hanno chiuso con l’Udc senza aver convocato prima il tavolo del centrosinistra storico e «la nomina unilaterale di Sabino Altobello a

Ercole Trerotola

commissario dell’Ato rifiuti regionale, senza consultare le altre forze del centrosinistra». Non sono piaciute anche agli stessi Petrone, Radice, Di Sabato e Salvatore le voci secondo cui il candidato governatore del Pd, De Filippo starebbe già lavorando alla definizione della prossima giunta. In tal senso anche l’alleanza con l’Api di Vilma Mazzocco e Francesco Rutelli con il neo rinforzo di Antonio Flovilla sarebbe stata chiusa fuori dal tavolo del centrosinistra. Ma i motivi di fibrillazione riguardano anche i Popolari uniti di Antonio Potenza e Luigi Scaglione che si sentirebbero poco coinvolti in questa fase. In tuttoquesto acomplicare il quadro c’è anche la questione relativa all’abolizione del listino regionale. La legge in

Segue dalla prima negli enti sub regionali, quando vengono conferiti dopo prestigiosi mandati elettivi, rappresentano soltanto un contentino, un palliativo, un “incentivo all'esodo”, una dolce e dorata eutanasia politica. Così dopo la fine anticipata del governo Prodi nel 2008, il senatore Adduce si è trovato a passare da Palazzo Madama, all'Agrobios di Metaponto con funzioni di presidente. Era da poco nato il Pd, e lui correndo per la mozione Bindi, nell'ottobre del 2007 non aveva ottenuto grande successo. Ma aveva corso in solitaria. In pratica, nel nascente Pd che si basa sul peso dei numeri e quindi della rappresentanza, Salvatore si era scavato la fossa da solo. Ed infatti alla presentazione delle liste bloccate per il Senato in Basilicata, questo fu l'ordine: capolista il dalemiano pugliese Latorre (poi dimessosi per optare all'elezione nel collegio della sua regione) ed a seguire Bubbico, Chiurazzi,

consiglio a via Anzio per l’eliminazione della lista maggioritaria regionale è passata all’unanimità. Masecondo autorevoli indiscrezioni si attenderebbero ancora notizie da Roma rispetto alle decisioni della Corte costituzione e del governo. Giovedì potrebbe essere la giornata della verità. Di sicuro se saranno confermati i timori che le prossime elezioni potrebbero essere svolte “sub iudice” è difficile che il listinononvenga rispolveratoimmediatamente. Ma secondo indiscrezioni in realtà si starebbe già lavorando all’identikit dei perfetti candidati per il listino. L’ipotesi che si sta accreditando maggiormente in questi giorni è quella legata ai big che alcune settimane fa hanno creato l’associazione politica dei Mille passi. In particolare potrebbe essere proprio il fondatore Ercole Trerotola a trovare posto nel listino come “personalità” slegata dalle logiche tradizionali dei partiti . Nessuna conferma da parte dello stesso Trerotola che però sulla possibilità di vederlo candidato alle prossime elezioni risponde: «Candidarsi significa vivere la politica, trasformare le istituzioni in luoghi di incontro, significa creare e rafforzare relazioni che diano idee da realizzare per la propria regione. Significa incontrare le differenze con cui questa regione si

cimenta. Questo mi è capitato farequando fuielettosindaco; dismisi gli abiti del privato cittadino per indossare quelli di un viaggiatore alla scoperta delle energie del mio paese. Quindi liberai tutta la mia curiosità per immaginare cosa avrei potuto fare peril mio territorio. Debbo dire, tutto sommato, che non mi riuscì male. Se mi candido lo decideranno, come sempre, le circostanze; i cosiddetti fattori di contrasto che, in politica, determinano clamorose vittorie e sonore sconfitte». Insomma ufficialmente nonè nèun sìe unno, masulla propria idea di politica Trerotale spiega: «La politica deve continuare nell'autocritica appena intrapresa dalle nuove generazioni. Se Lacorazza riconosce di essere caduto nella trappola del “consenso a tutti i costi”, ravvisa, evidentemente, la necessità di dover cambiare passo. Se Roberto Speranza ammette la necessità di dover uscire dall'assistenzialismo e dal clientelismo come forme di approvvigionamento elettorale, ciò significa che la generazione dei trentenni lucani ha compreso le nuove sfide della politica, ha una nuova concezione della politica di cui occorre favorirne la diffusione. Sviluppo culturale e politico non potranno che agevolare una crescita economica sin dalle fondamenta».

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IL COMMENTO

Bolognetti sulla questione della riforma elettorale

«Inaccettabile la mancata promulgazione della legge » POTENZA - Seduto alla sere composte le liste. L’atstessa postazione (nella se- tuale governatore De Filipde dell’Assostampa di Ba- po e il suo sfidante del Pdl Pagliuca, silicata) attuale cadalla quale, pogruppo solo il giordel Pdl in no prima, senso al Magdi Criconsiglio stiano Alregionale, lam ha prenon hansentato la no perso propria tempo, in“missione” vece, nel per il popolo tappezzalucano, il re i muri segretario della città dei Radicacon i proli, Maurizio Maurizio Bolognetti pri manifeBolognetti, sti elettocandidato alla presidenza della Re- rali. Sarebbe stato meglio gione Basilicata, per la li- se la stessa solerzia l’avessta Pannella Bonino, dice: sero avutaper questioni «Io non mi ritengo unto dal ben più importanti. Resta, Signore, ma qualcosa ho che quella legge non andada dirla comunque: è inam- va modificata a pochi mesi missibile che a poche setti- dalla elezioni. A loro diciamane dal voto non sia stata mo che vigileremo attentaancora promulgata la leg- mente sul rispetto delle ge regionale elettorale. norme che regolano la forNon sappiamo ancora con mazione delle liste». quali criteri dovranno esm.labanca@luedi.it

LA RESURREZIONE DELL'EX COMUNISTA Antezza, il calabrese Naccarato (tutt'oggi il primo dei non eletti), De Filippo e Folino. E Adduce? Fuori. Vicenda politica che avrebbe ucciso chiunque. Invece Salvatore Adduce a sorpresa convoca la stampa e mezzo mondo ed apre lui al cineteatro “Duni” la campagna elettorale del Pd per le Politiche. Chi l'avrebbe fatto? Solo Adduce. Un politico locale, un ferrandinese-materano. Uno figlio della gente, che ama stare tra la gente. Uno che non ha mai dovuto chinare la testa dinanzi all'opinione pubblica per guai con la giustizia. Ingredienti fondamentali per tentare la rimonta. La risalita. Presente a tutti gli incontri di partito e di area, possibilmente con interventi sempre calzanti, con la personalità che non gli è mai

mancata, senza passare mai inosservato. Poi la vicenda delle provinciali, un'altra occasione mancata, ma Adduce nel partito era ancora troppo debole per poter ottenere la candidatura a presidente. Bisognava ancora aspettare. L'occasione la danno le primarie del Pd dell'autunno scorso, nella corsa alla segreteria regionale dei “bianchi” per Restaino e Franceschini ed i “rossi” per Speranza e Bersani, spunta il terzopolista Adduce anch'egli per Bersani in un'area bianco-rossa. Con lui Luongo, De Filippo e Pittella. I veri vincitori del congresso. Infatti, nonostante Speranza si sia aggiudicato la segreteria, ai bianco-rossi non è andata affatto male: De Filippo (ri)candidato presidente della Regione e Adduce candida-

to sindaco di Matera. E' la vittoria di chi ha saputo soffrire in silenzio non sentendosi inferiore a nessuno. Adduce è risorto principalmente perché bravo e capace nel saper leggere la politica e coglierne gli attimi al volo. Risorto essenzialmente per la sua caparbietà nel non voler a poco più di cinquant'anni (in una Regione dove è dimostrato si è validi anche a settanta) gettare la spugna. Ad aiutarlo nell'impresa, senza ombra di dubbio il suo amico Antonio Luongo, lo stratega silenzioso, compagno di tante battaglie come quella indimenticabile del 2003 contro il deposito delle Scorie a Scanzano. Allora Luongo e Adduce erano deputati alla Camera, quando durante una seduta si alzano in piedi sulle rispettive

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LA SFIDA DEGLI SLOGAN

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Nicola raggiunge Vito

Il volto di Nicola Pagliuca campeggia sui muri di Potenza. E invita a votarlo presidente della Regione con tanti di slogan: “Orgogliosi di essere lucani”. Il giorno dopo l’affissione dei manifesti di Vito De Filippo e quindi il candidato governatore del Popolo della libertà, Pagliuca a proporre la propria immagine in un manifesto grande 6 metri per 3. La sfida è iniziata.

Segue dalla prima Ma questa è tattica. Per fortuna c'è chi pensa ai contenuti. Di primissimo piano risultano quelli elaborati dall'ex senatore Romualdo Coviello e dal cervello dello Svimez Luca Bianchi che hanno elaborato l'agile documento “Per una metamorfosi dell'economia della Basilicata. Idee e proposte”. Da tempo questa testata con ostinazione sta dedicando spazio e attenzione ai nodi cruciali dello sviluppo prossimo venturo. Politica, economia e addetti ai lavori hanno dato vita ad un confronto molto vivace su declinismo e numeri della crisi che stanno vivacizzando l'agenda elettorale. In queste ore Magdi Allam è intervenuto con le sue idee sulla Lucania coloniale, molto presto anche Pagliuca presenterà la sua idea di rinascita lucana o basilisca che dir si voglia. Per qualità e originalità riteniamo che il documento Coviello-Bianchi abbia tutti i titoli per diventare un ottimo timone del

Sera. Ieri infatti, Magdi Allam nella mattinata ha incontrato il sindaco di Melfi Ernesto Navazio al quale ha illustrato le proprie idee per il rilancio della Basilicata. I due si sarebbero trattenuti per diversi minuti. Alla fine, l’eurodeputato avrebbe invitato Navazio a far parte della propria squadra. Nessun tipo di impegno però è stato garantito da parte del sindaco della città federiciana che ha salutato Allam con l’impegno di pensarci sù e di far sapere nei prossimi giorni la propria decisione. In realtà da indiscrezioni autorevoli sembra davvero difficile che Navazio possa entrare nelle liste del giornalista italiano di origini egiziane. Tanto più che sembra sempre più vicino l’accordo invece tra Allam e il leader dei Dec, Roberto Falotico. L’incontro definitivo tra i due ci dovrebbe essere lunedì prossimo ma secondo le fonti Falotico (nonostante lo scarso entusiasmo di alcuni dei Dec ad allearsi con La Grande Lucania) con tutta probabilità dovrebbe essere la punta di diamante nel proporzionale per il candidato governatore Magdi Cristiano Allam. sal.san. s.santoro@luedi.it

Digilio (Pdl): «Responsabilità della Regione sui ritardi legati ai fondi comunitari» Pittela (Pd): «Appello strumentalizzato» POTENZA - «Tutta la partita per il nuovo governo della Regione Basilicata si gioca principalmente su come gestire le risorse comunitarie non solo “impegnandole” sulla carta o attraverso operazioni contabili, ma spendendole realmente e con risultati e benefici su due aspetti essenziali: l’occupazione e lo sviluppo locale». E’la replica con cui il senatore del Pdl, Egidio Digilio oppone all’appello firmato da numerosi europarlamentari, compreso il lucano Gianni Pittella (Pd) con cui si invitava a impegnare presto i fondi Fers nella programmazione, per evitare di perderli. «Mi convincono poco – ha aggiunto Digilio – le dichiarazioni delle settimane scorse da parte delle Autorità di gestione dei Programma operativo Fers e Fse secondo le quali avrebbero scongiurato, a dicembre 2009, il disimpegno di ingenti risorse finanziarie degli stessi programmi». Sicuro chequelle dichiarazioni sono «in contrasto

| poltrone sollevando a braccia alzate un cartello a testa con su scritto: “No scorie in Basilicata”. La loro altezza impedì ai commessi di Montecitorio di strapparglieli di mano prima che venissero filmati e fotografati e di conseguenza impressi nella mente dei ricordi di chi si è sentito rappresentato in un momento difficile. E Adduce ha ben rappresentato la sua terra nei sette anni di Parlamento, sempre disponibile e attento sulle questioni, è stato un ottimo partner istituzionale. Chiedere allo scanzanese Vittorio Condinanzi. Riconquistato un ruolo nel partito, ora è pronto per tentare di riprendersi un ruolo istituzionale. Adduce è la dimostrazione che i veri valori alla fine emergono sempre e che di lui si era fatto a meno troppo presto. Forse lo avevano sottovalutato perché erano conviti che mai e proprio mai un ex funzionario del Partito comunista sarebbe potuto risorgere. Pierantonio Lutrelli

Cosimo Latronico (all’Ansa alle 16 e 43) come una apertura proprio al rientro di Magdi Allam nel Pdl. In realtà Latronico, contattatto telefonicamente del cronista ha ribadito i concetti già espressi nella nota spiegando: «Invito Magdi Cristiano Allam a non rompere il fronte dell’opposizione contro il centrosinistra perchè altrimenti rischia in nome del cambiamento solo di aiutare il centrosinistra a riconfermarsi». Insomma Latronico poi taglia corta: «Il Pdl ha già fatto una scelta chiara e il nome del candidato è Pagliuca».Latronico nella nota, infatti aveva dichiarato in relazione alle critiche di Magdi Allam che se «questa critica, però, se scadesse nel qualunquismo, senza distinguere le responsabilità che indubbiamente ricadono sui governi di centrosinistra, oppure se divaricasse il fronte del cambiamento sarebbe inefficace e alla fine Allam e la sua iniziativa finirebbero per risultare un gratuito soccorso per il mantenimento dell’attuale assetto di potere». Con un Pdl lucano granitico intorno a Pagliuca prosegue però il percorso ad aggregare forze intorno a sè da parte dell’ex direttore del Corriere della

con i risultati del rapporto del ministero per lo Sviluppo economico che ha messo in guardia da tempo le Regioni sulla necessità di spendere i fondi comunitari e di procedere ad una corretta rendicontazione». Al richiamo agli amministratori, nella consapevolezza che è «elevato il rischio per la Basilicata» Digilio si sarebbe aspettato un commento «dall’europarlamentare Allam (candidato alla presidenza lucana, ndr) che invece al di là di gratuite offese al gruppo dirigente del Pdl non ha detto una sola parola sui programmi comunitari di spesa». Quanto ai motivi dei ritardi per la Regione Basilicata «è sin troppo facile ricercare le cause nell’incapacità di attivare le procedure adeguate in un apparato estremamente burocratizzato come quello dei dipartimenti della Regione». Non si fa attendere, però, la contro-replica di Pittella: «Digilio strumentalizza un campanello d’allarme che in

L‘EDITORIALE

Egidio Digilio

Gianni Pittella

modo corretto e costruttivo tutti gli eurodeputati meridionali, di centrodestra e di centrosinistra hanno lanciato, a scopo preventivo». Tanto per chiarire che «dal nostro allarme non si evince alcuna polemica o critica del tutto immotivata alla Regione Basilicata che ha fatto bene sinora e certamente farà bene nel futuro». Spiega che la giunta De Filippo «ha dovuto destreggiarsi per mantenere i livelli di servizi ai cittadini

nonostante i tagli operati dal governo per oltre 50 milioni destinati proprio ai programmi per il sostegno all’occupazione, alla salute e all’assistenza. Il tutto in un momento congiunturale particolarmente grave». Così, conclude, «Digilio farebbe bene a guardare alle responsabilità dei “palazzi romani” dominati dalla sua maggioranza di marca leghista, per ricercare colpevoli omissioni».

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METAMORFOSI DELL’ECONOMIA LE IDEE DI COVIELLO E BIANCHI programma elettorale del ricandidato Vito De Filippo. L'incipit in modo brusco ma autentico parte dallo smantellamento del sistema produttivo lucano provocato dall'allargamento dei mercati internazionali ai paesi emergenti, dalla delocalizzazione industriale e dalla lunga crisi finanziaria. Se per l'Italia si vede la ripresa, in Basilicata invece la primavera tarda ad arrivare. La fine del ciclo industriale in un lustro ha registrato la riduzione di 5000 tute blu, senza contare i cipputi lucani in cassa integrazione. La migrazione giovanile intellettuale fa segnare un saldo negativo che è inalterato dal 2000. Partono laureati e rientrano vecchi pensionati dalla Germania. Inoltre 7000 lucani lavorano al centro-nord senza aver cambiato residenza.

Secondo i due analisti “in tale scenario è difficile prevedere la ripresa di un corpo in declino, poggiato su un fragile settore privato, diventato fiacco ed impaurito al primo impatto delle difficoltà”. Una comunità “smarrita”, una società “poggiata sul quieto vivere” con giovani poco motivati alla creatività e all'innovazione, in una terra dove “fiacca è l'attenzione per la ricerca scientifica”. Il documento mi sembra serio perché non incensa e non insegue modelli logori ma propone “un nuovo inizio” affidato a “idee nuove”. Infatti il testo ha costruzioni di manifesto quando chiede agli economisti “un salto di qualità nelle analisi e nelle proposte” mentre reclama “lezioni di futuro” dalle istituzioni culturali e scientifiche. L'interlocuzione agli ambienti più sensibili della

Regione è di “spingere la Basilicata al cambiamento”. Il nuovo ciclo di sviluppo per evitare tale declinismo poggia su ambiente, energia e agroalimentare di qualità. Insomma quello che la Basilicata gia possiede può farla decollare nella sua visione postmoderna di sviluppo. Al documento non sfugge che il trattato di Lisbona impegna ad adoperarsi per una nuova società della conoscenza che annovera nel suo glossario parole come “ricerca, innovazione, cultura, formazione, comunicazione”. Il vicepresidente Gianni Pittella che guida il coordinamento dei progressisti europei del comitato “Lisbona” potrebbe dare linfa vitale su questo versante, mi permetto di aggiungere. L'importante è che parta la ricerca. Quella vera. Qui però apro una parentesi.

Da tempo il professor Larotonda sul nostro giornale con esperienze di vita ci racconta il pessimo e diffuso livello culturale degli studenti della locale università. Non si tratta solo dei problemi di una facoltà. Coviello che è professore universitario dovrebbe conoscere il problema strutturale che va affrontato con serietà e con il rigore della selezione. L'Unibas per essere coinvolta in questo progetto deve essere competitiva sul piano della qualità dei laureati. E' questo l'unico appunto che mi sento di fare a chi propone “una forte propensione sul territorio per infoltire le relazioni tra le imprese, gli enti di ricerca e di formazione a tutti i livelli”. Dobbiamo averli i talenti giovanili. Non possono essere pochi e figli della casta lucana se vogliamo “aggregare le Agenzie che stanno già dando vita a programmi capaci di affrontare i nuovi termini del problema”. Ovviamente il dibattito per quanto ci riguarda resta aperto. A tutti. Senza steccati di appartenenza o di ruolo. Paride Leporace

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di SALVATORE SANTORO

Vincenzo Folino e Vito De Filippo fianco a fianco in una recente riunione del Pd

POTENZA - Nicola Pagliuca oggi alle 18 e 30 entrerà nella stanza della Direzione nazionale del Pdl a Roma. Insieme a lui tutti gli altri candidati del centrodestra che concorreranno il 27 marzo prossimo per le presidenze delle varie giunte regionali dove si voterà. La convocazione è ufficiale. Non si torma più indietro. Perdono quindi di qualsiasi fondamento le ipotesi secondo cui in Basilicata si stava ancora lavorando per tentare una sintesi unitaria tra la candidatura di Magdi Allam e quella del capogruppo del Pdl in consiglio regionale, Nicola Pagliuca. Tanto più che da ieri, per le vie del capoluogo di regione i manifesti elettorali di Pagliuca candidato governatore con lo slogan “Orgogliosi di essere lucani”, hanno iniziato a fare bella mostra. Arriva quindi fuori tempo massimo l’autocandidatura del segretario regionale della Dc di Basilicata, Giuseppe Potenza «a svolgere un ruolo di “mediazione” tra Magdi Cristiano Allam e il gruppo dirigente lucano del Pdl per individuare una soluzione unitaria per la candidatura alla presidenza della Regione, alternativa al centrosinistra». In realtà Potenza ha interpretato la nota del senatore pidiellino,


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Le motivazioni della sentenza d’Appello

Giustizia lucana

Caso Panio, crolla definitivamente l’accusa

La procura avanza la richiesta per saltare l’udienza preliminare della Calcio connection

Il pm ci prova con l’immediato Il magistrato ritiene di avere in mano elementi validi per sostenere l’accusa in giudizio.Deciderà il gip zi, ma il giudicato cautelare non è definitivo. Alcuni indagati hanno impugnato il provvedimento e sono in attesa che la Cassazione fissi l’udienza. Se poi i gravi indizi di colpevolezza vengono meno prima che il giudice per le indagini preliminari decida sulla richiesta di giudizio immediato, il provvedimento cautelare va revocato o annullato e la richiesta di rito speciale rigettata. Il rigetto si impone, inoltre, ogniqualvolta il giudice ritenga l’instaurazione del giudizio pregiudizievole per l’indagine, in ragione, ad esempio, della sua incompletezza (ai fini del rinvio a giudizio). Pende ancora anche l’appello presentato dal pubblico ministero contro la derubricazione del reato di associazione di stampo mafioso in associazione a delinquere semplice. L’udienza doveva svolgersi ieri mattina, ma è stata rinviata al 13 marzo prossimo. fab. ame.

Grazie a queste valutazioni il pm ha potuto chiedere il rito speciale

I gravi indizi visti dal Riesame «Quella di Postiglione è un’associazione a delinquere» POTENZA - Quella capeggiata da Giuseppe Postiglione, il presidente ragazzino della Calcio connection, e dal boss Antonio Cossidente, «presenta tutti gli elementi costitutivi di una organizzazione stabile, definibile quale associazione a delinquere». Il giudice estensore Marco Del Vecchio liquidava così i ricorsi presentati dai difensori degli indagati arrestati dai carabinieri il 23 novembre. In 65 pagine di sentenza ha descritto l’associazione a delinquere che gestiva il Potenza Sport club e le sue attività. Scrive il giudice del Riesame: «E’ presente l’elemento interpersonale delle tre o più persone organizzate in associazione, sussistono ampi ed inequivoci elementi per ritenere la partecipazione al suddetto organismo associativo di Cossidente, Postiglione, Pasquale Giuzio, Aldo Fanizzi, Michele e Alessandro Scavone». E ancora: «E’ comprovata la sussistenza dell’elemento strutturale della stabile organizzazione, nella specie ampia e articolata, operando il modulo organizzatorio e sfruttando la presenza di diversi partecipi, alcuni, come Postiglione, presidente del Potenza, e Fanizzi, titolare di uno studio professionale, che nella ricostruzione dei fatti emersa hanno offerto contributi anche di carattere strutturale, e altri destinati, quali partecipi, a ruoli esecutivi. A ciò si aggiunge la permanenza del vincolo associativo, dimostrata dal carattere di stabilità dell’organizzazione criminosa, comprovata dalla peculiare struttura e dall’ampiezza del programma criminoso esteso per un lungo arco temporale nel quale si sono sistematicamente svolte le attività delinquenziali accertate, a cui si aggiunge l’entità e la ripetitività delle condotte nell’ampio lasso temporale considerato oltre che la pluralità e la diversa tipologia delle fattispecie delittuose, anche di valenza economica,

| PROCESSO BREVE | In videoconferenza con il professor Mantovani

Qui a fianco l’arresto di Postiglione Sotto, quello di Cossidente Nel riquadro in alto il pm antimafia Francesco Basentini

realizzate». E sulle esigenze cautelari: «va rilevata - scrive Del Vecchio - la sussistenza e la permanenza del grave pericolo di reiterazione criminosa a carico di tutti i ricorrenti, atteso l’allarmante quadro derivante dai fatti e la tipologia e gravità delle fattispecie delittuose, lo stabile in-

serimento di ciascuno dei ricorrenti nell’organismo associativo, caratterizzato da una penetrante organizzazione e forza operativa nel complesso sistema degli illeciti, i metodi fortemente intimidatori utilizzati, costituiscono elementi espressivi del grave pericolo di reiterazione».

POTENZA - La videoconferenza con il professore di diritto penale all’università di Firenze Ferrando Mantovani verte sul processo breve. Il professore è collegato via webcam con gli avvocati Ivan Russo e Luigi Cameriero, che esercita a Bruxelles ed è coordinatore scientifico della rivista “Il diritto per i concorsi”. Il professor Mantovani ha affermato che «il processo breve è in realtà un processo lunghissimo, tanto che uno statunitense ci riderebbe in faccia al cospetto di una ri-

forma, di cui si è parlato fin dagli anni Cinquanta, che si risolve nel far durare una causa penale mediamente dieci anni. E tutto ciò - prosegue il professore - è colpa non di una iattura superna e ignota, ma degli uomini che ci hanno governati». Mantovani ha concluso con una battuta: «Dal momento che il nostro Stato tende ad appaltare a enti esterni vari servizi pubblici, è bene fare un pensierino sulla possibilità di appaltare la giustizia a un Paese estero».

L’ex manager Giuseppe Panio

Il senatore Filippo Bubbico, all’epoca dei fatti presidente della Regione Basilicata

Il presidente della Regione Vito De Filippo, all’epoca dei fatti assessore alla Sanità

vedimenti contro il dottor Maratia e che, sarebbe stato fuorviato da Vito De Filippo durante un incontro riconciliatore». A fronte di queste ricostruzioni, secondo i giudici di secondo grado, «il pm ha omesso di indicare le specifiche ragioni per cui gli imputati debbano essere, a suo giudizio, riconosciuti responsabili del reato, con riferimento, peraltro, alle peculiari, diverse formule assolutorie adottate. Va inoltre chiarito che i rilievi mossi dal collegio sindacale dell’Asl di Venosa hanno riguardato il procedimento di nomina di Vainieri a direttore amministrativo e non quello della sua nomina a direttore generale e che i primi

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hanno determinato l’instaurazione di un separato procedimento penale, definito con l’archiviazione». E’ per questi motivi che «l’appello - si legge nella sentenza - va ritenuto privo di fondamento e, pertanto, respinto. La sentenza di primo grado va confermata anche nei confronti degli imputati che non hanno rinunciato alla prescrizione del reato in quanto la formula ampiamente liberatoria pronunciata dal Tribunale di primo grado deve prevalere sulla declaratoria di estinzione del reato, in presenza di una piattaforma accusatoria pressocché inconsistente». fab. ame.

OPERAZIONE MOSAICO

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Attesa per il ricorso di Mitidieri POTENZA - I difensori di Vincenzo Mitidieri, l’uomo di 47 anni, arrestato dalla Squadra mobile della polizia di Stato di Matera con l’accusa di tentata estorsione nei confronti di imprenditori della zona di Policoro, hanno discusso ieri mattina davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Potenza. Vincenzo Mitidieri è detenuto dalla settimana scorsa.

E’ stato arrestato dopo la denuncia degli imprenditori edili ai quali l’uomo avrebbe chiesto 20 mila euro in cambio di «protezione». Gli avvocati di Mitidieri hanno chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare. I giudici del Riesame si sono riservati. La decisione verrà comunicata ai difensori nei prossimi giorni.

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POTENZA - Il sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini ha depositato al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza Luigi Spina una richiesta di giudizio immediato nei confronti dei nove detenuti della Calcio connection: Giuseppe Postiglione, patron del Potenza Sport club (ieri presente in aula, visibilmente dimagrito), il boss Antonio Cossidente, Luca Evangelisti, Pasquale Giuzio, Aldo Fanizzi, Cesare Montesano, Alessandro Scavone, Michele Scavone ed Ettore Todaro. Il giudizio immediato è un rito speciale che prevede l’assenza dell’udienza preliminare. Può essere instaurato, come in questo caso, in seguito a una richiesta della procura, oppure in seguito a richiesta dell’imputato. L’imputato può rinunciare all’udienza preliminare con un’istanza vincolante per il gip, il quale è tenuto a disporre il giudizio. Perché il pubblico ministero possa chiedere il giudizio immediato, invece, occorre l’evidenza della prova e che la persona sottoposta alle indagini sia stata interrogata sui fatti dai quali emerge l’evidenza della prova. Oppure che la persona, pur avendo ricevuto l’invito a presentarsi, non si sia presentata. Si ritiene che l’interrogatorio effettuato in sede di convalida dell’arresto o del fermo o l’interrogatorio di garanzia del sottoposto a misura cautelare siano comunque idonei a consentire l’instaurazione del giudizio immediato. Con la richiesta viene trasmesso il fascicolo contenente la notizia di reato, la documentazione relativa alle indagini espletate e i verbali degli atti compiuti davanti al giudice per le indagini preliminari. E’ il giudice per le indagini preliminari che emette il decreto con il quale dispone il giudizio immediato, oppure rigetta la richiesta ordinando la trasmissione degli atti alla procura. Il decreto di giudizio immediato, che deve contenere l’avviso che l’imputato può chiedere il rito abbreviato o l’applicazione della pena su richiesta delle parti (il patteggiamento), viene comunicato al pm e notificato all’imputato e alla persona offesa almeno trenta giorni prima della data fissata per il giudizio. Il pm, lo prevede il codice, può richiedere il giudizio immediato anche quando l’indagato si trovi in stato di custodia cautelare in carcere, entro 180 giorni dall’esecuzione del provvedimento di custodia, purché sia definito il procedimento di Riesame, a condizione che ciò non pregiudichi gravemente le indagini. Sono proprio queste le valutazioni che ha fatto il pm Basentini. Il pm ritiene di avere abbastanza materiale investigativo per portare a giudizio gli indagati della Calcio connection. La norma del giudizio abbreviato prevede che all’imputato venga contestato il reato per il quale è detenuto. In questo caso si tratta di associazione a delinquere semplice, riconosciuta anche dai giudici del Tribunale in sede di Riesame. Infatti, sostiene l’avvocato Renzo Orlandi: «Prevede il potere-dovere del pubblico ministero, salva l’ipotesi di assoluta necessità di prosecuzione delle indagini, di esercitare l’azione penale mediante atto di citazione diretta a giudizio in relazione alle ipotesi di reato contestate con l’ordinanza applicativa di misura coercitiva». Il giudizio immediato ‘‘custodiale’’ va richiesto dopo che la valutazione dei gravi indizi di colpevolezza posti a fondamento della misura cautelare ha acquisito una certa stabilità: ovvero quando il Tribunale del Riesame ha confermato la misura oppure dopo che è inutilmente decorso il termine per impugnare il provvedimento. Nel caso della Calcio connection il Riesame ha confermato i gravi indi-

POTENZA - «La sentenza di assoluzione va confermata», l’appello presentato dalla procura «è un’operazione che appare logicamente, prima ancora che giuridicamente, non ortodossa». E alla base del fatto «non ci fu nessun ordito politico». Lo scrivono i giudici della Corte d’appello di Potenza nella sentenza del processo Panio. Hanno confermato l’assoluzione della giunta guidata dal governatore rosso, oggi senatore del Pd, Filippo Bubbico, dall’accusa di abuso d’ufficio. Già i giudici di primo grado avevano stabilito che la defenestrazione di Panio non aveva alcuno spessore di reato, né si erano palesate situazioni di vantaggio per qualcuno e di danno per Panio. Anzi, alcuni avvocati sostengono che, al contrario, qualche imputato è stato ridimensionato o sconfitto nella vita professionale e politica. «In realtà - sottolineano - quel processo, amplificato in certo modo dalla stampa, è stato una sorta di terreno di coltura di uno scontro politico locale». C’è chi dà questa lettura: il processo Panio sarebbe stato strumentalizzato a livello politico contro Bubbico e Vito De Filippo. E gli assessori dell’epoca, poi, non riconfermati: Sabino Altobello, Rocco Vita, Salvatore Blasi. Secondo i giudici di primo grado «non può sottacersi che la tesi dell’ordito politico collide con una ulteriore, inconfutabile, argomentazione di natura logica nel momento in cui si pone mente alla circostanza che Panio, pochi mesi prima dell’insorgere della vicenda oggetto del processo, era stato riconfermato dalla stessa giunta regionale direttore generale dell’Asl di Venosa, per giunta all’esito di una procedura in cui anche in capo a Vainieri era stata riconosciuta la sussistenza dei titoli per concorrere all’assegnazione del prestigioso incarico. E’ evidente allora che quella sarebbe stata un’occasione assolutamente propizia e decisamente meno eclatante per nominare Vainieri, anche in considerazione della natura completamente fiduciaria dell’atto di nomina». Secondo l’accusa Bubbico e la sua giunta aveva complottato per defenestrare il manager dell’Asl di Venosa Giuseppe Panio che non piaceva al governatore, per far spazio a Vainieri che, invece, era gradito. I giudici della Corte d’appello ribadiscono nella sentenza di secondo grado che non ci fu nessun ordito politico. Secondo i giudici d’Appello «il pm invece di ricercare gli elementi costitutivi del reato si è preoccupato essenzialmente di dimostrare la correttezza della condotta di Panio, per inferirne poi in maniera pressocché sillogistica l’irregolarità di quella degli imputati i quali avrebbero inteso sbarazzarsi di un dirigente scomodo proprio perché rispettoso della legge, così risolvendo il ragionamento probatorio in una sorta di equazione matematica, in forza della quale, dimostrato il primo fattore, ne risulta provato automaticamente un altro». E ancora: «E’ di tutta evidenza che l’intero appello risente di questo difetto metodologico ed è incentrato sull’esaltazione della legittimità della condotta di Panio il quale, secondo il pm, bene avrebbe fatto a emettere i prov-


Mercoledì 3 febbraio 2010

MARATEA, QUALE TURISMO?

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di FRANCESCO GARRAMONE MARATEA, a mio avviso, negli ultimi anni sta vivendo momenti difficili in termini di sviluppo e di immagine, solo in parte connessi alla crisieconomica e turistica del nostro Paese. E per fortuna si è conclusa positivamente, seppure con delle inevitabili ripercussioni, la vicenda della presunta “nave dei veleni”, che aveva gettato un'ombra sinistra sul nostro futuro. L'economia turistica della Città appare in affanno, anche in conseguenza della eccessiva brevità della stagione estiva. E l'obiettivo, timidamente perseguito, del prolungamento della stagione ha prodotto finora solo deboli effetti. Ritengo pertanto che sia piuttosto diffuso tra gli Operatori un certo senso di frustrazione. Penso che a livello imprenditoriale, ma anche a livello politicoe socialeci siinterroghi suquale debbaessere il futuro turistico di Maratea. Più precisamente ci si domanda se il cosiddetto turismo di “élite” o di “qualità”, a cui da sempre Maratea si è ispirata, abbia o meno prodotto i risultati attesi in termini di crescita e di benessere per la Città, oppure se non sia giunto il momento di adottare una nuova politica turistica, ricettiva e del territorio, tesa a massificare l'offerta e, conseguentemente ed in linea tendenziale, a massificare la domanda. Sono convinto che oggi proprio in virtù del momento di crisi che attraversa il settore e l'economia della Città, la “tentazione” di incamminarsi verso la costruzione di un modello di offerta ricettivaintensiva siamolto viva,alla ricercadel miraggiodel rapido e sicuro sviluppo, e ciò anche sotto la inevitabile spinta dei grandi appetiti speculativi che un territorio unico come quello di Maratea certamente stimola. Penso che orientarsi in tale direzione non sarebbe né saggio, né lungimirante per varie ragioni. In primo luogo perché Maratea, geograficamente, non può contenere le enormi masse di turisti che vi si riverserebbero in quanto il suo territorio è composto da piccole cale e spiaggette che non potrebbero, proprio fisicamente, accogliere numeri elevati di persone. In secondo luogo, per accogliere le masse occorre inevitabilmente cementificare il territorio facendo insediamenti ricettivi intensivi per aumentare l'offerta, producendo in tal modo la cancellazione della unicità delterritoriodiMaratea. Alcontrario,bisognaproseguire con coraggio lungo la strada, forse piu' in salita, della costruzione del “ modello Maratea” di sviluppo turistico. Sono convinto che tale strada porti verso il futuro. Maratea oggi rappresenta uno dei luoghi naturalisticamente megliopreservatie piùbellid'Italia.Vadato meritoaiCittadini di Maratea, alle Istituzioni locali, Regionali e Statali succedutesi nel tempo per aver preservato e reso unico il territorio di Maratea che oggi può essere visto e goduto da tutti. Ed al riguardo, penso anche che la costa di Maratea meriti di essere dichiarata “Patrimonio dell'Umanità” dall'Unesco. Il futuro turistico ed economico di Maratea risiede nella unicità della sua costa e del suo mare; ed in tempi in cui la devastazione ambientale del pianeta si fa sempre piu' feroce, la costa di Maratea, se così mantenuta, diverrà, nel tempo, sempre più bene raro e prezioso e costituirà quindi sicura potenzialità di crescita per la Città. Occorre saper intercettare e veicolare la domanda qualificata di turismo naturalistico-ambientale-culturale, amante della natura, del bello e rispettosa del territorio. Anche per prolungare la stagione va condivisa e sostenuta, l'idea che comincia ad affermarsi, di sviluppare il “turismo pedonale -naturalistico”, attraverso il recupero e l'arredo dei numerosi e stupendi sentieri, opportunamente attrezzati, sì da consentire la piena fruibilità del meraviglioso territorio ed il contatto diretto con la natura, destinando a ciò, con scelta coraggiosa ma lungimirante, anche la gran parte delle risorse pubbliche attualmente disponibili dei P.I.O.T (Programmi Integrati di Offerta Turistica) . In definitiva dobbiamo “vendere”, oltre al mare, i panorami incantevoli ed i tramonti struggenti che solo il territorio di Maratea sa offrire. Rivolgendosi a tale utenza potenziale si può gradatamente raggiungere l'obiettivo della de-stagionalizzazione del turismo e passare dal turismo strettamente balneare, metereologicamente breve ed instabile, al turismo climatico- ambientale che può essere praticato anche in periodi molto piu' lunghi dell'anno. In definitiva, la vera sfida non è tanto quella dell'abnorme aumento dell'offerta ricettiva, quanto quella del prolungamento della stagione e della diversificazione dell'offerta turistica. In tale ottica, va anche ripreso, valutato ed approfondito il discorso sulla istituzione del Parcomarino,chepuò rappresentareunulteriorevalore aggiunto all'offerta turistica di Maratea, che in tal modo verrebbe inserita in quel ristretto numero di località che si contraddistinguono per politiche e strategie di alta protezione ambientale; tale scelta consentirebbe di intercettare una ulteriore, più consistente e qualificata domanda turistica, oltre alla opportunità di sviluppare iniziative scientifiche collaterali. In proposito, pare che le uniche località che hanno incrementato le loro presenze turistiche siano state quelle in cui l'attenzione alla tutela ambientale è stata più alta. E' evidente che rivolgendosi ad una domanda turistica selezionata, occorrerà necessariamente elevare la qualità dell'accoglienza e dei servizi offerti sul territorio, attraverso iniziative di adeguata formazione e sensibilizzazione degli Operatori, a qualunque livello. Inoltre, al fine di sviluppare l'economia complessiva del territorio occorre realizzare un'area adeguatamente attrezzata che possa dare impulso ad attività artigianali, a sostegno dell'economia turistica e che da questa possano trarre occasioni di sviluppo e crescita. Naturalmente, in una visione più complessiva, occorre anche prestare la dovuta attenzione ai trasporti ed alle vie di comunicazione; valorizzare la ferrovia e non farla depotenziare come sembra voler fare la politica di Trenitalia; sperare nel rapido completamento dell'Autostrada SA/RC e nell'avvio, e magari nel potenziamento, almeno per il periodoestivo,dell'Aeroportodi Scalea.Infinel'interaArea del Lagonegrese dovrebbe operare per il rafforzamento turistico di Maratea, in quanto solo una Maratea “turisticamente forte” può consentire, realisticamente, con lo sviluppo di idonee sinergie, la diffusione su tutta l'area dei benefici dell'economia turistica. Quindi, un eventuale indebolimento turistico di Maratea non gioverebbe a nessuno e rappresenterebbe soltanto un sicuro impoverimento per tutta l'area sud della Basilicata.

La Luna nella casa dell'amore e della creatività accende la tua fantasia, induce a un intrigante abbandono nell'intimità e dà via libera alle emozioni più versatili.

TORO 21/4 - 20/5

Grazie a un sostanziale equilibrio del tuo organismo, la salute e la forma assicurano di mantenersi al meglio per parecchie settimane.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Non tentare di trovare il classico pelo nell'uovo, cerca invece di avere una visione più globale di ogni situazione. Il tuo cielo e' illuminato da una Luna capricciosa.

L’AVENTINO DEI MAGISTRATI di ANTONIO MONTANO

CANCRO 22/6 - 22/7

Il desiderio di una metamorfosi si fa intenso, al punto di fantasticare di abbandonare tutto e tutti per poterti rigenerare a contatto con la tua natura di segno di Fuoco.

LEONE 23/7 - 23/8

ASSOCIAZIONI segrete, proteste di gruppo e di popolo, rivoluzioni ci sono voluti per abbattere poteri assolutistici e affermare, volere, costruire la libertà individuale e dei popoli che si sono dato gli strumenti indispensabili rappresentati dalle Istituzioni: il Parlamento, dove si discutono, si dibattono e si fanno le leggi che regolano i rapporti sociali, i diritti e i doveri di ognuno. Ciò che sta succedendo in Italia è impensabile, iniquo e, addirittura, delinquenziale per chi ha deciso, come la nostra Magistratura ha deciso, di distruggere lo Stato moderno abusando e distruggendo i sacrosanti diritti della distinzione dei Poteri, teorizzati e affermati dal grande Montesqueau che certamente si starà rivoltando nella tomba. La grave decisione avanzata e attuata dall'Ordine Giudiziario, di disertare l'Aula dei Magistrati in essa assemblati nel momento (30|01|2010) in cui il Ministro di Grazia e Giustizia, On.le Angelino Alfano, ha preso la parola, in occasione, appunto, dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario. Tradotto in termini semplici, crudi, logici e letterali, essi avrebbero annunciato “di non essere disposti ad applicare le leggi dello Stato disconoscendo per disconoscimento del Parlamento quale Istituzione deputata a fare le leggi”. E' questa decisione tanto grave da costituire un inusitato attacco al cuore dello Stato di Diritto. E' un vero e devastante disegno politico che il corpo giudiziario ha inteso attuare attraverso l'esercizio della giurisdizione innescando un sovvertimento di una pericolosità sociale e giuridica che non ha precedenti nella Storia delle Nazioni. Piuttosto che fare le sceneggiate, essi dovrebbero, nel rispetto dell'art. 101 Cost. applicare sempre e sole le regole di diritto, per quello che esse, volenti o nolenti, obiettivamente pretendono, anzicchè con il porsi narcisisticamente al centro della scena, quella dettata dai propri personali sentimenti, dalle proprie simpatie, identificandosi, così con il giustiziere, con Robin Hood, con Zorro, con Johne Wayne di “arrivano i nostri”. I Magistrati, arbitrariamente escono dal

loro ambito con la spropositata e maldestra pretesa di dettare o modificare le leggi; di legiferare senza averne i poteri; innovare le leggi, senza averne il diritto; interpretare la norma e, quindi, disapplicarla, senza di dover pagare di tasca propria. I Magistrati sono aggregati nelle cosiddette organizzazioni di categoria (ANMMagistratura Democratica ecc.) che, più che corporazioni, si configurano come veri e propri gruppi o partiti politici che si sono dati programmi politici sorretti da una pregiudiziale visione del mondo, dei rapporti umani e sociali e del Diritto come metro da applicare nel corso della loro attività giurisdizionale che costituisce una ipoteca preliminare di carattere ideologico soprattutto da servire come base alla emanazione delle Sentenze. Ciò stante, già dall'inizio si sa quel è l'orientamento del Giudice per cui molti sono indotti di difendersi dal Processo, come, del resto, fa Berlusconi che, certamente, non essendo uno sprovveduto, fa bene a non farsi incollare sentenze già scritte. E' ora di finirla con questi balletti stupefacenti, con questi scomposti atteggiamenti, con le interferenze in campo di Agramente. Il CSM non invada il Potere Legislativo e intervenga decisamente nei confronti dei suoi associati che lanciano continui anatemi contro tutti e contro tutto ritenendosi depositari di verità assoluta. Nell'ambito dell'urgentissima riforma della Magistratura e del Processo, si inseriscano norme disponenti regole severe di comportamento dei Magistrati con precise assunzioni di responsabilità anche patrimoniale e adeguate punizioni per gli inadempienti fino alla perdita della funzione nei casi di infrazioni gravi. Per una Giustizia giusta che non sia sinistro veicolo di liberazione di avversari politici; che svolga la sua altissima funzione lontano dai palcoscenici mediatici e dal consenso popolare; una Giustizia purgata dagli eccessi degli ultimi quindici anni che tante vittime innocenti ha lasciato sul suo infausto cammino e che, infine, sta dimostrando di essere un serio pericolo.

Fai decollare tutte le iniziative che hai in mente, aggiorna un vecchio progetto curandone bene i dettagli. Le stelle sono disponibili a darti una mano.

VERGINE 24/8 - 22/9

Sovraccarichi di responsabilità o seccature da appianare nel campo del lavoro possono rendere la giornata più faticosa del solito.

BILANCIA 23/9 - 22/10

La Luna è propizia alle amicizie e alle gratifiche affettive. Apri il tuo cuore con disinvoltura e spontaneità: la fedeltà di chi ti ama va premiata.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

La Luna in dodicesima casa è sempre foriera di attimi di sana introspezione. Oggi potrebbe proprio suggerirti di lasciarti alle spalle quella fase di silenzio .

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

La Luna nel segno ti rende sensibile e creativo, ti protegge, ti consiglia di non fidarti di tracce superficiali, di non esporti con idee bizzarre.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Pondera attentamente ogni operazione finanziaria e diffida da chi predica bene e opera male in questo delicato settore.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Buone occasioni, lucide intuizioni e un pizzico di fortuna sono perfetti per far procedere a meraviglia lavoro, studio e vita sociale.

PESCI 20/2 - 20/3

Non farti condizionare dalle parole maligne che una persona a te vicina potrebbe dirti. Non scendere a compromessi e prendi le dovute distanze.

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IL VALORE AGGIUNTO DEL PRINCIPE di COSTANTINO DI CUNTO E COSI’ arrivò il tanto atteso giorno della discesa in campo in Lucania del “Principe d'Egitto”, chiosando l'articolo della scrittrice Anna R. G. Rivelli pubblicato sul Quotidiano il 31 scorso in prima pagina e a pag. 8. L'attenta e vulcanica intellettuale potentina ne traccia una necessità “non necessaria” per tanto scomodarsi, esistendo già in loco un guazzabuglio politico sufficiente e bastevole di per sé, pur riconoscendone un suo sacrosanto diritto di scelta con i validi motivi e le argomentazioni che hanno convinto l'europarlamentare Magdi Allam ad accettare l'invito dei suoi sostenitori lucani. “Un caso che finisca bene è Provvidenza, un caso che finisca male è destino. Per ora - termina l'autrice l'impegno di Magdi Cristiano Allam è solo il calcolo di un uomo politico che fa il suo mestiere”. Già, questo è il punto! Bisogna vedere come viene fatto questo mestiere. Finora hai sempre ritenuto, gentile Anna, che quel mestiere è stato da altri svolto male. Non si tratta adesso di mostrarsi pro o contro qualcuno ma piuttosto di capire quel tuo passaggio sui Libertadores. La citazione è pertinente, l'interpretazione un pò meno. Certo, i popoli si liberano da sé soprattutto se ne vien data occasione o àncora di salvezza. Mao non preferiva dare il pesce ai cinesi, ma l'amo per insegnargli a pescare. E i risultati sulla scena mondiale ormai solo ai ciechi sono invisibili. Lo slogan finora imperante “siamo tutti amerikani” sta per essere sostituito dal “siamo tutti cinesi”; anche dall'altra metà dell'Italia, Padania esclusa forse. Cosa ha detto di eccezionale l'eurodeputato Allam di ciò che non si sapeva o che non si dicesse? In sostanza nulla. “Siamo la regione più ricca d'Italia - dice Allamma i suoi abitanti sono col reddito pro-capite fra i più bassi; la densità di popolazione è bassa, i giovani emigrano e se non si cambierà tendenza la Basilicata è destinata al suicidio demografico. Bisogna far ritornare i giovani, e non farli emigrare”. Bene, siamo tutti d'accordo. Suppongo anche i politici dei due schieramenti, Pd e Pdl che hanno avuto e hanno responsabilità di governo a tutti i livelli. Essi però non sembra abbiano fatto qualcosa per far cambiare rotta alla regione; risultati in tal senso non se ne vedono. Altri non hanno possibilità, non avendo potere decisionale. Che venga quindi a ricordarcelo anche “un principe egiziano” non può che essere un valore aggiunto proprio perchè le sue parole riecheggeranno “oltre i confini dell'impero”. E se è vero, come lo è, che i popoli si liberano da sé, riprendendo il pensiero del Guevara, qualcuno deve pur issare la bandiera della libertà e farla sventolare. Per questo, Anna, piuttosto che “opinionare” è importante mettersi in discussione; la Basilicata oggi potrebbe aver bisogno di te e del tuo operare. Con chiunque tu ti candidi, sarebbe un bene. Riflettici.

ALLAM, SANTO O FALSO DIO?

LE POLITICHE AZIENDALI DELLE ISTITUZIONI

di LORENZO ITALIANO* CAPITA a volte di imbattersi in Santi e falsi Dei. Nella nostra Basilicata o Lucania per chi vorrebbe distinguersi però, al contraltare della grande mole di accese discussioni tra problemi, declinismo e meridionalismo, non penso si abbia bisogno di sermoni dell'ultima ora. Le elezioni regionali rappresenteranno ancora una volta, l'occasione per riposizionare la politica della nostra regione in una nuova fase che, anche se negli ultimi anni ha vissuto vicende travagliate, ha saputo trovare la forza, gli uomini, i pensieri e i metodi per affrontare ed aggredire le forze egocentriche che volevano una terra densa di qualunquismo e di “corrotti e corruttori”, come la definisce il Sermone. Spiace molto però, che un uomo volto all'impegno etico e morale si fiondi tra di noi ad annunciare “l'Avvento” a noi tutti che, in questi lunghi anni di militanza e di impegno civile abbiamo consolidato almeno un aspetto antropologico della nostra etica, credendo sempre in quel che facevamo e orgogliosamente faremo. Certo è che se, un autorevolissimo cristiano come Vito Mancuso e, a dirla tutta non per “convenienza pastorale”, snocciola un ragionamento laico sulla autenticità dell'uomo sulle scelte della vita allora, ci sarebbe da riflettere anche su Magdi Allam. E Mancuso dice . “La vita è paragonabile a una caccia al tesoro, e il tesoro che un uomo cerca è ciò che lo definisce, perché è in base a esso che egli interpreta e gerarchizza le persone che incontra e le esperienze che fa”. Se il tesoro che cerca è il potere quindi, farà tutto in funzione del potere, persino la fede religiosa potrà essere abbracciata o dismessa a seconda dell'evenienza, perché chi determina così la propria esistenza sa bene che Paris vaunt bien une messe, come ebbe a dire Enrico IV passando dal pro-

testantesimo al cattolicesimo per diventare re di Francia, e come prima e dopo di lui hanno ripetuto molti altri, divenuti cattolici, protestanti, ortodossi, musulmani, atei e via dicendo a seconda di come il potere avrebbe ricompensato. Ora, Allam dopo aver messo in discussione e, bene ha fatto il capogruppo PD Erminio Restaino a rispondergli, le qualità morali del popolo lucano e magari anche della loro autenticità, egli vorrà farci credere che appartenga ai Santi o falsi Dei?? La Basilicata non è certo terra di farisei che aspettavano invano la cacciata ma, terra di uomini operosi e volenterosi che, anche attraverso la questione meridionale hanno saputo trovare quella forza ed il coraggio di combattere e di adoperarsi nel complesso moto del colonialismo che Allam paragona a quello Africano. Ma, il colonialismo è quello voluto dai grandi imprenditori nordisti, anche della carta stampata che, egli è punta di diamante. Nel contempo spiace, ancor più, constatare che abbagliati di turno si siano adoperati nei confronti di un manifesto politico che nulla ha di programmatico e incisivo per la nostra terra. E tutto ciò, con buona pace di chi al contrario dei “contratti nei salotti della TV” da terza Camera, ha preferito confrontarsi sul territorio, conoscendone pregi e difetti ed ha conseguito il sentimento “cristiano” attraverso l'impegno etico, morale e civile del “Colombo pensiero” come autenticità umana, ma anche laico e vincolante dal dogma del nichilismo. Perché a detta di Aristotele, bisogna pur ammettere che certi uomini dappertutto sono schiavi, e che altri in nessuna parte lo sono. Speriamo che Magdi Allam non pensi che noi lucani apparteniamo alle ammissioni nefaste. * già amministratore Palazzo San Gervasio (PZ)

IL PAPA, recentemente, ha lanciato i suoi strali contro gli economisti nella loro pretesa di prevedere i futuri andamenti economici ed ha quindi evidenziato i limiti dell'economia quale scienza autonoma ed autosufficiente, limiti che -secondo l'impostazione del Papa- possono essere colmati solo con l'etica e con la verità teologica. Al Papa si è associato in modo entusiastico il Ministro Tremonti, che da tempo critica l'economia, non solo nel momento in cui gli economisti mostrano i limiti della sua politica economica, ma anche in generale, in quanto avrebbe fallito nel loro compito: Tremonti, anche qui, fa riferimento adesso alla socialità, adesso all'etica, per colmare i limiti dell'economia, ma è evidente che il solo riferimento veramente congeniale alla sua opinione è quello all'etica, etico giudaico-cristiana, insintonia totale con il Papa e con l'integralismo cattolico. Si tratta di polemica infondata e fondata su equivoci: l'economia ha fallito nel suo compito di fronte alla crisi finanziaria non per propri difetti intrinseci o per propri limiti, ma per la limitazione dell'oggetto fornita dagli scenari politici e storici. La vittoria del capitalismo e la superiorità del sistema hanno creato un cli-

di GAETANO DE FILIPPO LE RECENTI decisioni aziendali della Fiat, sia relative alla paventata dismissione dello stabilimento di Termini Imerese a partire del 2013 e sia in ordine alla chiusura per quindici giorni delle unità produttive in Italia, con il ricorso alla cassa integrazione, necessitano di qualche approfondimento. Tale approfondimento non si configura come un'inopportuna ingerenza nelle vicende interne di un'azienda, ma come un legittimo desiderio di voler capire come vengono utilizzati i soldi dei contribuenti. Infatti la Fiat, in passato ha attinto a piene mani dalle casse dello Stato per realizzare i suoi progetti e le sue strutture produttive e per finanziare la sua attività gestionale e continua a farlo. Pertanto, allorquando assume decisioni che hanno ripercussioni sulla sfera sociale o occupazionale,nonpossono prescinderedatale presupposto e sono soggette alle osservazioni di noi contribuenti. Un'impresa che opera in un libero mercato e nel pieno rispetto delle regole che esso richiede ed impone, ha anche la libertà di prendere in assoluta e piena autonomia le decisioni che ritiene più opportune per il conseguimento del suo oggetto sociale. Ma quando interventi agevolativi di qualsivoglia natura e portata hanno incrinato l'applicazione di tale regole, allora è opportuno che le decisioni strategiche che hanno rilevanza per l'intera comunità, vengano prese di concerto con tutte le parti sociali. Né è accettabile che la casa automobilistica che qualche tempo fa faceva intravedere un futuro apocalittico, minacciando il licenziamento di gran parte dei suoi dipendenti ed usando tale evenienza come arma di ricatto nei confronti dello Stato, dopo aver ottenuto il provvedimento relativo alla rottamazione e a meno di un mese dalla sua scadenza, torni a ricattare. Non è condivisibile nemmeno che, pur in presenza di una perdita d'esercizio, abbia destinato un dividendo ai suoi azionisti e compensi milionari al suo top management, continui a reclamare assistenza finanziaria sotto forma di ammortizzatori sociali per i propri dipendenti. Bisogna innanzitutto precisare che, tutto sommato, chi attua questa strategia - seppur discutibile sotto l'aspetto etico - interpreta bene il proprio ruolo ed è consapevole del proprio fine, volto a massimizzare i risultati economici dell'azienda che gestisce. Se chi ricatta è comunque colpevole, lo è molto di più chi si lascia ricattare, ossia chi destina ingenti mezzi finanziari pubblici - nel pur lodevole intento di non mandare sul lastrico migliaia di famiglie - senza chiedere in cambio nessuna contropartita e senza tutelare minimamente i lavoratori. Nel testo del provvedimento agevolativo, si poteva e doveva obbligare le aziende operanti sul territorio nazionale che ne avessero beneficiato, a non licenziare ed a non delocalizzare le proprie attività per un congruo lasso di tempo. Analoga clausola dovrebbe essere inserita nel regolamento della cassa integrazione guadagni (il cui testo andrebbe integralmente rivisto) per cui un'azienda che ne benefici per i suoi dipendenti, non possa più comportarsi in maniera irresponsabile. Se è vero che tale strumento serva a correlare la produzione aziendale alle richieste del mercato, è anche vero che un'azienda che si rispetti deve essere in grado di stabilire preventivamente quale sia la capacità del mercato di assorbire i suoi prodotti ed a programmare per tempo il suo ciclo produttivo, evitando che prima realizzi una superprodu-

zione e subito dopo avverta l'esigenza di bloccare l'azienda. Ma fino a quando lo Stato provvederà in maniera tanto semplicistica a coprire con gli ammortizzatori sociali le carenze programmatiche ed organizzative delle aziende e senza peraltro pretendere nulla in cambio, non vedo perché queste dovrebbero preoccuparsi di organizzarsi in maniera razionale. E' comprensibile che un'unità produttiva come quella di Termini Imerese, non sia economicamente valida. I costidel trasporto dal Nord dei componenti delle auto, spesso su gomma, che poi làvengono assemblati, sono talmente alti che trasformano in perdita il risultato economico della struttura. Un management ispirato e lungimirante avrebbe dovuto immaginare di far nascere in loco le aziende produttricidi tali componenti.In tal modo avrebbe conseguito anche un oggettivo beneficio sociale, sottraendo alla potenziale attrazione della criminalità migliaia di giovani. Ma è molto più semplice delocalizzare l'attività, spostandola laddove la manodopera costa pochissimo. Anche se questa è una politica di breve respiro, perché non so fino a quando tale costo sarà così modesto. D'altronde a nulla rinunciano, perché nulla hanno investito nell'impianto, che è stato realizzato con i contributi pubblici. E poi a loro poco importa se lasciano a casa circa 1.400 lavoratori, che potrebbero divenire facili prede delle lusinghe della malavita organizzata o che saranno costretti a migrare. Se queste sono le politiche, logiche e le strategie aziendali della casa torinese, è opportuno che gli amministratori lucani siano molto vigili ed attenti a non far chiudere neanche la più piccola azienda dell'indotto operante nel melfese. La crisi della Lasme - a mio modesto avviso un po' montata - potrebbe leggersi in questa logica. Fatti analoghi potrebbero rientrare in un disegno più ampio per il disimpegno completo nell'area, che si realizzerebbe attraverso la chiusura progressiva delle varie aziende dell'indotto, che giustificherebbepoicon l'antieconomicitàdellapresenza dell'azienda madre. Ci sono ancora altri aspetti da considerare, per cui il ricatto del licenziamento dovrebbe essere sempre attentamente valutato. Il personale dipendente, specialmente quello che ha acquisito un alto livello di specializzazione, è il bene più grande, la ricchezza più preziosa di cui un'azienda possa disporre. Non a caso la recente terminologia economica lo definisce “Capitale umano”. Un'azienda che veramente crede nella sua attività e nel suo futuro, anche perché è consapevole che formare uno specialista comporta notevoli investimenti in termini economici e temporali, si tiene ben stretto il suo personale, anche se a costo di grandi sacrifici. Esattamente ciò che hanno fatto, in questa fase congiunturale, tante piccole aziende che si sono dissanguate finanziariamente per continuare a corrispondere i salari ai propri dipendenti. Chi con molta leggerezza minaccia licenziamenti per ottenere agevolazioni dallo Stato o sta bluffando oppure non crede nella propria azienda. Se sta bluffando non ci si deve preoccupare più di tanto,se non crede nell'azienda il ricattolo riproporrà a breve,per cui forse non vale la pena di risolverne i problemi. In ogni caso, quando si concede qualcosa, bisogna sempre adottare le opportune cautele. E quando in gioco è il denaro dei contribuenti, questi vanno particolarmente ed adeguatamente tutelati.

ANCHE IL PAPA CONTRO GLI ECONOMISTI ma per cui gli economisti hanno circoscritto la loro analisi ad un compito esecutivo, in chiave matematica ed econometrica, senza investire i fondamenti dell'economia e quindi le grandi scelte con particolare riferimento agli assetti di mercato, alle scelte di investimento ed alla redistribuzione dei redditi. L'economia ha avuto non un ruolo eccessivo, ma uno troppo limitato: la critica dei tecnici dell'economia e delle loro previsioni sono prive di lungimiranza e di profondità di respiro. Il problema è sul piano politico e della storia. E' la storia che si è accontentata di celebrare il trionfo del capitalismo, senza evidenziare i limiti e lo spazio di superamento: è la politica che si è posta al servizio del capitalismo, nella sua versione più selvaggia e primordiale, rinunziando ad ogni ottica pluralista. Ovviamente l'economia, scienza dei mezzi e non dei fini, dell'efficienza e dell'economicità, una volta che ha appreso dalla storia che il capitalismo ha vinto senza appello e dalla

politica che il pluralismo va soggiogato al capitalismo selvaggio, ha visto ristretto il proprio campo di azione, limitato al calcolo matematico, senza mai investire il problema della produzione e dell'efficienza, senza mai verificare se fosse possibile un altro capitalismo, pianificato e socialdemocratico. Il Papa, criticando gli economisti, critica la possibilità di un approccio diverso alla produzione ed alla distribuzione, cercando la soluzione al di fuori, su un piano metafisico di verità assoluta, dove invece il problema non viene assolutamente nemmeno affrontato, e dove il capitalismo selvaggio e liberista è sempre stato indebitamente ed incredibilmente legittimato. Le previsioni confermano la crisi del capitalismo selvaggio: il Papa dovrebbe essere di ciò soddisfatto, in quanto viene così ribadita la necessità di un approccio sociale, secondo la dottrina sociale della Chiesa, ma è invece contrario, perché è spaventato di una approccio diverso che legitti-

mi un illuminismo vero, non più ristretto al campo teorico, ma tale da investire quello pratico. Tremonti comprende che i suoi approcci semantici vengono smentiti da un approccio economico serio, tecnico e antiliberista. Ma, di fronte a ciò, la sinistra riformista che fa? Corre dietro agli inciuci conD'Alema. Non è ilcaso finalmente di smetterla con tali opportunismi e trasformismi, non a caso elogiati dai “liberali realisti” de “Il Corriere della Sera”? Non è il caso di tornare a un riformismo serio e incisivo, di natura programmatoria e re distributrice? Siano sicuri, con Amin e i marxisti rivoluzionari intransigenti, che Marx non sia suscettibile di una lettura riformista intransigente enonsubalterna, ancheinconfronto con il miglior Weber? Non è il caso di affermare con veemenza, sinistra svegliati, non andare dietro ai dialoghi tra cattolicesimo intollerante e destra solo in apparenza sociale, per ritrovare la tua vocazione? Ah, chi scrive ha cinquantaquattro anni, fategli ritrovare una speranza, per favore! Mai la ragione ai forti, ma la forza alla ragione, mai la ragione dei forti, ma la forza della ragione. Francesco Bochicchio studiobochicchio@legalebochicchio.it

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Mercoledì 3 febbraio 2010


Italia / Mondo

Mercoledì 3 febbraio 2010

Ma il titolo vola in Borsa e la Consob avvia accertamenti

Sos dall’Unione petrolifera

Telecom-Telefonica, il Governo smentisce il coinvolgimento

Allarme raffinerie a rischio 7500 posti di lavoro

QUALCOSA sta per accadere intorno a Telecom. Ne è convinta la Borsa dove le voci sulla fusione tra Telecom e Telefonica, che fino a ieri non avevano fatto troppo rumore, lasciano il segno. Il titolo fa un balzo del 6% tra scambi quadruplicati rispetto alla media giornaliera dell’ultimomese e accendono i riflettori della politica costringendo Palazzo Chigi a una nota ufficiale con la quale smentisce di essere coinvolto. Per l’opposizione la sostanza non cambia e il Pd presenta un’interpellanza urgente nella quale chiede di chiarire la posizione del Governo. Intanto il gruppo guidato da Franco Bernabè conquista un’altro punto nella sua battaglia in Argentina. La guerra di carte bollate sembra vinta dagli italiani ora che i giudici di Buenos Aires hanno cancellato la risoluzione emessa ad agosto dalla segretaria al commercio interno argentino che obbligava Telecom Italia a cedere la propria partecipazione in Sofora, che a sua volta controlla Telecom Argentina. Tornando in Italia, la presidenza del Consiglio, anticipando la richiesta della Consob, ha di prima mattina smentito «nella maniera più totale: nessun incontro, nessun contatto, nessun paletto» l’ipotesi de La Repubblica di un via libera del governo alle nozze con Telefonica. Secondo il quotidiano il dossier è sul tavolo del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta che dovrebbero a giorni convocare i vertici di Telecom per spiegare la posizione del governo Scajola, in Israele per la bilaterale con il premier Silvio Berlusconi, ha confermato che incontrerà giovedì l'amministratore delegato Franco Bernabè. «Nessun parere favorevole del Governo, molte parole, molte chiacchiere. Troppe» commenta. Il viceministro alle Comunicazioni

Paolo Romani sottolinea nel frattempo il rischio che un’eventuale governance straniera, che abbia «la testa e il cuore fuori dell’Italia», possa mettere in discussione gli investimenti sulla rete. «Ho letto la smentita che non capisco fino a che punto smentisce la sostanza» reagisce il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e sulla vicenda dice il Pd «sarà in attesa vigile». 'Il governo continua in una linea di indifferenza sulle sorti di Telecom»,dichiara ilresponsabile comunicazioni del Partito Democratico, Paolo Gentiloni, che ha presentato in mattinata un’interpellanza urgente sulla vicenda. Di certo la Borsa, malgrado le smentite e i no comment dei soci, continua a dar credito agli scenari di un’offerta pubblica di scambio di Telefonica. La Consob, visto lo scatto del titolo in Borsa con uno strappo in rialzo dell’8% nella prima mezz'ora di scambi, ha avviato accertamenti a 360 gradi, monitorando l'operatività sul titolo.

Alcoa, il Governo non convince il gruppo vuole garanzie dall’Ue INCONTRO decisivo, ieri sera, per le sorti degli impianti italiani della multinazionale dell’alluminio Alcoa.Governo eparti sociali si sono incontrato a palazzo Chigi per cercare di trovare una soluzione che scongiuri la chiusura degli stabilimenti di Portovesme e Fusina e blocchi allo stesso tempo le procedure per la messa in cassa integrazione. A rischio ci sono circa 2.000 posti di lavoro, tra dipendenti diretti e dell’indotto, con la cig pronta a scattare dal 6 febbraio. A sostegno della vertenza e per protestare contro la multinazionale che vuole lasciare l’Italia, sono giunti a Roma, circa 500 operai dell’Alcoa di Portovesme (Carbonia Iglesias) ed altri 200 lavoratori di Fusina (Venezia). In Sardegna, intanto, il Sulcis ha manifestato la propria solidarietà ai lavoratori con una serrata dei commercianti, scuole chiuse e una fiaccolata. La proposta del governo,

contenuta nel decreto legge sull'abbattimento dei costi energetici per le grandi aziende energivore di Sardegna e Sicilia, tuttavia non convince i vertici di Alcoa. In unaletterainviataieri alpremierSilvioBerlusconi, il presidente e amministratore delegato della multinazionale, Klaus Kleinfeld, ha fatto sapere di apprezzare l’intervento del presidente del Consiglio, ma ha chiarito che per evitare la chiusura temporanea degli impianti sono necessarie garanzie scritte da parte della Commissione europea, così da escludere una nuova sanzione per concorrenza sleale. Ma, da Bruxelles, sembra difficile possano arrivare soluzioni a breve: il testo del dl energia, che contiene tra l’altro le agevolazioni per le industrie energivore tra cui Alcoa, è approdato sul tavolo della Commissione europea mentre il caso Alcoa è all’attenzione della Commissione dal 2003.

IN ITALIA ci sono quattro o cinque raffinerie di troppo, che sono quindi destinate a chiudere, con il rischio di una perdita 7.500 posti di lavoro. L’ennesimo allarme occupazione arriva da un settore, quello energetico, che sembrava immune dalla crisi e che invece è piegato da consumi in calo, export in flessione, concorrenza da parte dei Paesi del Medio Oriente e della Cina, norme ambientali severe. «Non siamo più la gallina dalle uova d’oro», ha avvertito il presidente dell’Unione petrolifera, Pasquale De Vita, presentando il Consuntivo 2009, da cui emergono non solo idati diun anno positivo sul fronte della bolletta energetica (calata a 41,4 miliardi, 18 in meno rispetto al 2008, ma destinati a salire a 47,5 nel 2010), ma anche il quadro di un settore che si avvia a una profonda ristrutturazione, per la quale le aziende chiedono la collaborazione del governo. La crisi economica, spiegano i petrolieri, ha avuto effetti pesanti sui consumi di energia, scesi nel 2009 del 4,9% rispetto all’anno precedente: la voce petrolio è calata del 6,6% e i carburanti hanno registrato una flessione del 2,8%, con la benzina che ha segnato il valore più basso degli ultimi 30 anni. A questo si accompagna una contrazione delleesportazioni dovuta, secondo l’Up, anche a una sorta di concorrenza sleale da parte delle raffinerie del Medio Oriente, che non hanno vincoli ambientali, e di quelle cinesi, che godono di particolari sovvenzioni. Un mix che, considerando anche le norme 20-20-20 (il taglio delle emissioni del 20% e l’aumento dell’efficienza energetica del 20% entro il 2020), non potrà che portare a una crisi senza ritorno per almeno un quarto

delle 16 raffinerie presenti in Italia, ognuna delle quali impiega, con l’indotto, 1.500 persone: «Negli ultimi 5 anni –ha dettoil presidente dell’Up – il sistema di raffinazione ha perso 15 milioni di tonnellate, da 85-90 circa: se saranno applicate le regole 20-20-20 perderemo un’altra decina di tonnellate, arrivando a poco più di 60 tonnellate». Il settore, insomma, «è già in crisi» e lo dimostra anche il fatto che il 2009 si chiuderà per le compagnie con perdite di oltre un miliardo di euro sul fronte del downstream, vale a dire raffinazione-distribuzione. I petrolieri chiedono dunque al governo «regole più semplici e un adeguamento delle stesse a quelle adottate negli altri Paesi», ma anche sostegno in caso di chiusura perchè, ha spiegato De Vita, «le bonifiche hanno costi altissimi: di questo dovremo parlare». La lettura dell’Unione petrolifera non convince però i sindacati: secondo Paolo Carcassi (Uil) «adesso è inutile fare allarmismi». È vero, prosegue, che «in questo momento c'è un problema di contrazione dei consumi ed è contingente, ma bisogna avere un occhio più lungo e guardare oltre la congiuntura. Abbiamo tecnologie migliori degli altri, situazioni produttive di maggiore rendimento degli impianti: le condizioni per andare avanti ci sono». L’annuncio è «inammissibile» senza un preventivo confronto con i sindacati, afferma Luigi Ulgiati (Ugl), secondo cui «l'allarme lanciato dalle aziende petrolifere potrebbeessere strumentaleper almeno una ragione: sono ancora in corso le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro, che evidentemente le imprese vorrebbero chiudere al ribasso spargendo il panico».

Consumi ed export in forte calo

Gli operai Fiat incrociano le braccia

Chiuse 2000 aziende

Sciopero di quattro ore contro la chiusura di Termini Imerese

Moda in ginocchio Gli italiani arrancano

OGGI le tute blu del gruppo Fiat, dalla Sicilia a Torino, incrocianole bracciaper direno alla chiusura di Termini Imerese e alpiano dell’azienda sugli stabilimenti automobilistici.Losciopero èstatoindetto da tutte le organizzazioni sindacali e sarà di quattro ore, con una manifestazione a Termini e presidi davanti ai cancelli delle fabbriche. Si fermeranno anche gli stabilimenti Ferrari e Maserati, mentre i lavoratori di Pomigliano, in cassa integrazione, protesteranno davanti alla Prefettura. «Con lo sciopero di domani –spiega il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini i lavoratori ribadiranno la loro contrarietà non solo alla chiusura dello stabilimento siciliano, ma anche alla scelta della Fiatdi ridurrela presenza nel nostro Paese». «Scioperiamo contro l’abbandono e il tradimento degli stabilimenti del centro-Sud – dice Giovanni Centrella, segretario nazionale Ugl Metalmeccanici – da parte dell’azienda che sta dimostrando ogni giorno di più totale indifferenza nei confronti dei propri lavoratori». A Torino i sindacati si sono di-

visi sulle modalità dello sciopero: dalle 9 alle 13 quello indetto dalla Fiom, dalle 10 alle 14 con uscita anticipata quello Fim, Uilm e Fismic, tutto il giornoquello Cobas.Allaprotesta aderiscono l’Italia dei Valori e la Federazione della Sinistra che con Gianni Pagliarini, responsabile Lavoro, chiede al governo «di uscire dalla letargia». «Saremo vicini ai lavoratori di Termini. La Fiat deve fare un passo indietroetornare nelsolcodella responsabilità», afferma Sergio D’Antoni, deputato Pd e vicepresidente della commissione Finanze della Camera. Dopo la protesta di oggi, venerdì riprenderà il confronto sul futuro della fabbrica siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico, dove sono al vaglio le proposte per dare continuità produttiva e occupazionale al sito. «Il tavolo – sottolinea il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi – è assolutamente aperto alla ricerca delle migliori situazioni che da un lato conservino l'occupazione, non solo diretta ma anche indotta, salvaguardando se possibile l’antica cultura industriale dell’auto».

UNA FRECCIA spuntata: è questa l'immagine della moda Made in Italy, che fatica a riprendersi dopo i duri colpi inferti dalla crisi. Il fiore all’occhiello del Paese, infatti, ha preso in pieno tutti gli effetti negativi della recessione. Negli ultimi due anni, tra il 2008 e il 2009, hanno chiuso i battenti quasi 2.000 imprese. Sofferenze che, secondo gli imprenditori del comparto, devono essere alleviate attraverso incentivi, aiuti che per il Sistema moda Italia (Smi) non possono essere inferiori agli 80 milioni di euro. Il rapporto finale sul forum “Meridiano moda”, organizzato da Unioncamere e Italian Textile Fashion, mette in risalto luci e ombre di un comparto che ha un peso economico, sempre secondo l'indagine, secondo solo a quello dell’industria meccanica. Sono svariate le ragioni che fanno del “Faschion Style” un settore strategico, basti pensare che la Penisola è al primo posto in Europa per valore della produzione e per occupati.

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Bolognetti rende noti i dati relativi alle acque invasate analizzate da un laboratorio di Vasto

«Bario oltre la soglia nelle dighe» E chiede indagini ad ampio spettro e chiarezza sulle inchieste della magistratura POTENZA - Il sospetto adombrato è che le attività di estrazione petrolifera sul territorio regionale abbiano una diretta incidenza sulla qualità delle acque delle dighe lucane. Si badi bene, quella di cui si parla è l'acqua invasata, non quella che esce dai nostri rubinetti, la cui qualità, invece, non è in discussione. Lo precisa, questa volta, il segretario dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti (candidato alla presidenza della Regione Basilicata per la lista Pannella Bonino) durante la conferenza stampa convocata ieri. Un incontro voluto per illustrare i dati emersi dalle analisi commissionate dallo stesso Bolognetti alla Biosan di Vasto, laboratorio certificato che svolge questo tipo di indagini. Dati che parlano chiaro, secondo il segretario dei Radicali: «I valori emersi dall’analisi di campioni prelevati nelle dighe del Pertusillo, di Montecotugno e della Camastra, relativi al bario sono superiori ai limiti fissati dal decreto legislativo 31 del 2001». «Il bario - ricorda Bolognetti - è una sostanza utilizzata dalle industrie di gas e petrolio per fare fango perforante e può avere effetti tossici sulla salute». Insomma, la presenza di questa sostanza nelle acque da invasare potrebbe

Il prelievo e i risultati IL 21 GENNAIO scorso, dopo la smentita da parte delle istituzioni regionali all’allarme da lui lanciato, Maurizio Bolognetti – «in compagnia di un agente della polizia provinciale di Potenza», come ha spiegato nel corso della conferenza stampa di ieri mattina nella sede dell’Assostampa di Potenza – ha prelevato alcuni campioni di acqua dalle dighe del Pertusillo, di Senise e della Camastra, che sono stati consegnati al laboratorio di analisi Biosan di Vasto (Chieti). La analisi sono state ultimate lo scorso 26 gennaio. Il segretario dei Radicali lucani ha annunciato di voler consegnare «i risultati delle analisti all’Arpab, alla Regione e alla Procura», chiedendo «alle istituzioni nuove indagini da far effettuare a un istituto terzo». Alla fine del rapporto di prova elaborato dal laboratorio si legge: “Il campione, in relazione ai parametri esaminati, non rientra nei limiti posti dal decreto legislativo 31/01 e successivi concernente la qualità delle acque destinate a consumo umano».

La diga del Pertusillo. Al lato, il segretario dei radicali, Maurizio Bolognetti

essere una conseguenza dall'inquinamento da petrolio. E' quanto il segretario dei Radicali lucani aveva già sostenuto nelle settimane passate. Le sue dichiarazioni erano state immediatamente smentite dall'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico. Anzi, Bolognetti dice addirittura di essere stato vittima di «un tentativo di linciaggio». Da qui la necessità - spiega - di rivolgersi a un centro di analisi accreditato, «che non sia l'Arpab - dice Bolognetti - perché fino a questo momento l'agenzia regionale di tutela ambientale, dal caso Fenice a quello dei veleni di Tito, non ha dato prova di buon

di PIO ABIUSI Le linee di difesa vengono coperte, in caso di attacco nemico, dal fuoco di sbarramento. Occorre, però, ben indirizzarlo altrimenti se il fuoco è impreciso si producono danni tra le forze amiche e di qui le vittimeda fuoco amico, che sono ricorrenti. Mi sembra di rivedere questa scena in quanto è accaduto nei giorni scorsi circa il livello di inquinamento delle acque di alcuni invasi lucani e dal dibattito che si è sviluppato sulla bontà delle stesse a fini potabili. Il segretario di un partito politico ha inteso evidenziare , leggendo dai dati Arpab, certi valori e tra questi è emersa la presenza di Bario , Boro e Coliformi fecali. Ha evidenziato, cioè, qualcosa che, volendo, era già pubblico. Siccome c’è la scadenza elettorale, dire il solito «è tutto a posto» questa volta è stato amplificato. Si è mosso l’assessorato all’Ambiente e l'Arpab per negare quello che era stato scritto da loro. Per la Regione vale la proprietà transitiva in merito all’Arpab. Il chiasso è stato tale e la credibilità degli interlocutori bassa che si è ingenerata nell’opinione pubblica un forte sospetto. Sono dovuti intervenire i “nostri”,

funzionamento». Per correttezza va detto che un solo valore al di sopra dei limiti fissati dalla legge (in questo caso il bario che nel caso della diga del Pertusillo è pari a tre milligrammi per litro, e nel caso degli invasi di Montecotugno e della Camastra è di poco inferiore a due, mentre, secondo il decreto legislativo questa sostanza non dovrebbe superare il valore di 1 milligrammo per litro) da solo non è sufficiente ad accertare un inquinamento delle acque. Rimane, però, che l'elevata presenza nelle acque - secondo le analisi del laboratorio di Vasto - pongono la necessità di effettuare ulteriori verifiche. «Quello che

chiediamo al dipartimento regionale ambiente - dice Bolognetti - è di procedere ad analisi ad ampio spettro, perché quelle effettuate in forma privatistica, a causa dell'elevato costo, non possono essere complete. Quel che è certo è che il bario dovrebbe essere del tutto assente dalle acque invasate e, invece, non è così. Quei valori indicano che qualcosa non va. E questo merita delle indagini più approfondite, magari da affidare a laboratori che non siano quelli dell'Arpab». Un'ipotesi, «quella dell'incidenza delle attività estrattive - secondo il segretario Bolognetti - che troverebbe conferma in alcune vicende che hanno

contrassegnato gli ultimi anni». A partire dal sequestro disposto della Procura della Repubblica di Potenza della sorgente Acqua dell'Abete, che si trova a valle del pozzo petrolifero Cerro Falcone 2 in agro Calvello, e che è tributaria dell'invaso della Camastra. O, ancora, la denuncia del Corpo forestale dello Stato, risalente al maggio del 2009, «relativa a un inquinamento in atto della diga di Montecotugno», che sarebbe stato provocato da uno sversamento di acque reflue provenienti dal depuratore consortile di Senise». «Indagini - dice Bolognetti - di cui puntualmente non si è saputo più nien-

L’intervento

L’esperienza della Val d’Agri non insegna in questo caso AL ( Acquedotto lucano) a dimostrare e certificare come l'acqua che arriva ai rubinetti delle nostre case è potabile e non vi sono rischi alcuni. Cosa che nessuno aveva, in realtà, mai messo in discussione. L'ente erogatore del servizio idrico è credibile, non fosse altro perché proviene dal più grosso ente di gestione delle acque europeo ed ha una consolidata tradizione atrattarle così da far scolorire la figura del fontaniere al quale, in alcuni comuni, si era abituati e che garantiva con una pacca sulla spalla. All'atto delle logiche puntualizzazioni, successive, siccome l’Arpab è notoriamente screditato si è ipotizzato la possibilità di ulteriori analisi ed allora si è andati a scomodare due volenterosi professori universitari che con ampolle ed alambicchi hanno svolto la figura del suddetto fontaniere. Siamo al pressapochismo più spinto. La certificazione di certe analisi deve avvenire e non può essere altri-

menti attraverso laboratori accreditati, cosa che l’Arpab non è questo è, purtroppo, risaputo. E’ noto , infatti, che alcune industrie tenute al rispetto della “Seveso 2” e che devono autocertificare si rivolgono all’Arpab per una questione di gentlemen's agreement ma non mancano di commissionare analisi ai laboratori privati accreditati. Era questo, se ho ben capito, l'oggetto del contendere: sciocco fuoco amico che ha colpito le nostre linee. Il problema reale è quel bario e quel boro ed in misura molto minore quei coliformi fecali. I coliformi fecali molto meno perché ci sono in quanto il nostro sistema di depurazione è “piuttosto” carente e questo per ammissione dello stesso direttore generale dell'Aato Basilicata resa in una intervista ad un quotidiano locale. Sono previsti, infatti, con i POR 2007/2013 interventi che speriamo siano risolutivi. Il problema maggiore è rappresentato invece dal bario e dal boro. Il primo non esiste in natura, è pe-

ricoloso e viene utilizzato diffusamente nei pozzi di petrolio per appesantire i fluidi di trivellazione. Il secondo non si trova libero in natura e riviene anche esso dall’attività di perforazionecome evidenziala relazione del comune di noto sull’impatto ambientale per trivellazioni Panther Eureka. In essa si riferisce come nel NW del Kazakistan le acque sotterranee nella zona degli sfruttamenti di petrolio e di gas mostrano valori di boro da 4 a 10 volte oltre il valore ammissibile. Vi è una sorgente “Acqua dell'Abete” che è tributaria della Camastra ed è stata sequestrata dalla Magistratura nel novembre del 2008, perché inquinataed èavalledel pozzodiCerro Falcone 2 in agro di Calvello. A onore di trasparenza, va detto che di tutto quanto non si è saputo più nulla. Ricordate di certo la nota vicenda di Chernobyl. Ora sono queste le risposte che la gente si aspetta. E non già i suggestivi alambicchi dei volenterosi professori universitari. Chinonricorda quelsimpaticofil-

te». Del resto, il sistema di depurazione lucano avrebbe vari problemi. Bolognetti cita in proposito il rapporto “Mare Monstrum”secondo cui solo «il 74 per cento del territorio regionale, lasciando la Basilicata al quartultimo posto nella classifica delle regioni italiane per capacità di servizi di depurazione e fognatura». Ora, il segretario radicale chiede anche conto alla magistratura lucana di tutte indagini avviate dal Noe, dal Corpo forestale dello Stato, dalla Polizia Provinciale sull’inquinamento di alcuni corpi idrici lucani. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it

mato realizzato, a suo tempo, da QuiMateraLibera in occasione del convegno organizzato dai Lions di Matera in materia di inceneritori ed affini e della intervista, a margine, al Prof. Lancia della Federico II di Napoli e promotore ufficiale dei termovalorizzatori? Nell’affollatissimo ed interessante incontro dibattito organizzato l’8 gennaio a Val d'Agri dal Wwf Basilicata è emerso, ma la cosa era nota, che la rete completa di monitoraggio a spese dell'Eni non è stata realizzata. La Regione Basilicata avrebbe dovuto gestire così ,come prevedeva l'accordo di programma vecchio ormai di 12 anni, la predetta ed inesistente rete. Anche la eventuale connessione tra l’aumento delle malattie respiratorie,circolatoriee tumoraliinValle ele attivitàconnessea quellepetrolifere, è del tutto sconosciuta Abbiamo avuto una esperienza negativa in Val D'Agri fatta di latitanza , adesso stiamo cercando di porre rimedio. Facciamo lo stesso errore nell'area Camastra - Alto Sauro? Siamo in questa ultima circostanza in situazione di maggior pericolo perché andiamo ad intaccare direttamente le falde acquifere. L'esperienza passata nonè servita a nulla?

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24 ore in Basilicata

Mercoledì 3 febbraio 2010


Mercoledì 3 febbraio 2010

Alla Sata e in tutto il gruppo la prima mobilitazione unitaria e generale a difesa dell’automotive italiano

Fiat, quattro ore di sciopero «Non sono accettabili tagli occupazionali e chiusure di stabilimenti» MELFI - Alla fine lo sciopero è stato deciso. Alla Sata di Melfi, come in tutti gli altri stabilimenti italiani del gruppo Fiat, oggi le tute blu incroceranno le braccia. Lo hanno deciso unitariamente le segreterie di Fiom Cgil, Uilm Uil e Fim Cisl e Fismic. Si tratta della prima mobilitazione concertata allo scopo di rilanciare il settore auto motive nel Paese. «I comparti in cui si muove il gruppoFiat (auto,veicoli industriali, macchine agricole e movimento terra, motori, componentistica, logistica e forniture) rappresentano la quota più rilevante dell’industria italiana - si legge in una nota inoltrata dalla rsu della Sata - sia in termini di occupazione che di investimenti e tecnologie e non vanno ridimensionati ma sviluppati. In tal senso non sono accettabili chiusure o ridimensionamenti di stabilimenti. Pertanto vanno urgentemente convocati dal Governo i tavoli di confronto già previsti sui settori, a partire da quello sull’auto. Il confronto dovrà dare risposte anche sul tema degli ammortizzatori sociali, che vanno adeguati ai tempi della crisi e migliorati nella tutela economica. Inoltre Fiat deve cambiare rotta nelle relazioni sindacali ormai sempre più improntate all’unilateralità e alla formale comunicazione. Le segreterie nazionali invitano le strutture sindacali territoriali e le Rsu al massimo impegno e coinvolgimento dei lavoratori per la riuscita di questa prima mobilitazione. In relazione all’avvio e all’andamento dei confronti sarà adeguato il grado di mobilitazione e le ulteriori iniziative di sostegno». Non sono bastati, dunque, i segnali di distensione giunti a

margine dell’ultimo confronto aRoma, trasindacati, Fiate governo. E quella di oggi potrebbe essere solo la prima giornata di mobilitazione generale di tutti gli stabilimenti italiani. Già dalla mattinata di ieri, lo sciopero di otto ore alla Sata era stato proclamato da Alternativa sindacale e sostenuto dalla Ugl metalmeccanici lucani. Mobilitazione proclamata anche dalla Flm Uniti Cub per «la salvaguardia di tutti i posti di lavoro in tutti gli stabilimenti; la riduzione dei ritmi e dei carichi di lavoro; l’aumento delle retribuzioni agli operai». «Per l’Ugl Basilicata metalmeccanici - scrive GiuseppeGiordano inunanota - è evidente che scioperare domani è ancora una volta un danno che va a discapito dei lavoratori, ma è l’unica arma per arrivare a Fiat e al Governo ».

Fiat Sata

ATO RIFIUTI BASILICATA

Altobello nominato commissario NEI giorni scorsi Sabino Altobello è stato nominato unico commissario liquidatore per le due Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale sui rifiuti (Ato Rifiuti) di Potenza e Matera. Queste saranno sostituite, nei prossimi mesi, da un’unica Autorità d’Ambito regionale (Ato Rifiuti Basilicata). E’ quanto comunica l'Ato rifiuti di Potenza. Oltre alle funzioni ordinarie, il neo commissario - si legge - avrà il compito di convocazione, entro 90 giorni dalla nomina, di tutti i comuni lucani aderenti al nuovo Ato, per la stipula

dell’atto costitutivo e per la nomina degli organi della stessa Autorità. “Nell’avvicendarmi con i presidenti dei cessanti Ato, Brancale per quella di Potenza, Giordano per Matera – dichiara Altobello - voglio innanzitutto esprimere il mio ringraziamento per quanto svolto in questi anni. Il futuro di un Ente così importante, come l’Ato Rifiuti Basilicata, che dovrà operare per realizzare ai più alti livelli il ciclo integrato dei rifiuti, passa anche attraverso il lavoro svolto fino a ieri, con attenzione e competenza, dai due presidenti”.

Energia, nelle aree industriali di Tito e Melfi

Agile

Blocco servizi a oltranza POTENZA - I lavoratori di Agile Potenza, centro servizi della Regione Basilicata, riunitisi in assemblea, ieri pomeriggio, hanno deciso, d’intesa con le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil e le sigle di categoria di bloccare a oltranza, a partire dalle 15 di ieri, i servizi del centro unico prenotazioni, contact center regionale e supporti dipartimentali, con presidio sotto il palazzo della giunta regionale. «Tale azione - dice un comunicato diffuso dagli stessi lavoratori - nostro malgrado, è stata ritenuta l’unica e inevitabile per richiamare laRegione Basilicata alle responsabilità che le competono, a garanzia dei livelli occupazionali, dei diritti e delle professionalità acquisite, nella getsione del passaggio dei servizi alla società vincitrice della gara relativa alla gestione del Csb. A questo si aggiunge continua la nota - anche il disagio vissuto dai lavoratori che da mesi non percepiscono le retribuzioni, avendo comunque garantito sino a oggi con responsabilità e senso di abnegazione i servizi all’utenza per conto della Regione Basilicata. I lavoratori, dispiaciuti e consapevoli del disagio provocato all’utenza, si scusano ed auspicano un’immediata e positiva della vicenda»

Piano migranti

Guerra all’Arpab

Dall’Asi lotti disponibili per chi punta sulle rinnovabili

Pubblicate tre macroazioni dal dipartimento regionale Salute

Cgil, Uil e rsu interrompono le trattative sindacali

visi. «In questo modo - spiega una nota stampa dell’ente l’Asi intende sì mettere a reddito aree fino a questo momento non utilizzate ma, al contempo, vuole agevolare la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in sintonia con lapolitica disalvaguardia ambientale confermata dall’ente attraverso le svariate azioni realizzate in questi ultimi anni. L’area di San Nicola, che si estende per circa 30mila mq, ricade all’interno dell’impianto di depurazione. L’Asi la mette a disposizione per un periodo di 29 anni in cambio di un importo annuo pari a 20mila euro. Oltre a ciò, la richiesta pervenuta prevede a favore del Consorzio relativamente all’area in questione: il servizio di videosorveglianza 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno; la pulizia e la manutenzione, anche delle areeverdi all’interno del lotto; la realizzazione dell’illuminazione; la parziale fruibilità, da parte del Consorzio, dell’area sottostante l’impianto per eventuali necessità di rimessaggio; la rimozione dell’impianto realizzato al termine della vita utile dello stesso. Per quanto riguarda invece l’area di Tito, questa è stata da tempo già destinata ad ospitare un impianto per la produzione di energia, e interessa una superficie di circa 28mila mq.

POTENZA - Prosegue la fase di realizzazione del Piano annuale 2009 a favore dei migranti con la pubblicazione, sul Bur umero 5 del 1 febbraio, di tre importanti macro-azioni programmate dall’ufficio gestione terzo settore del dipartimento Salute. Ad annunciarlo è l’assessore regionale, Antonio Potenza. La prima riguarda la concessione di contributi destinati alla realizzazione di progetti sperimentali a favore dei migranti in due diverse aree d’intervento: Areasociosanitaria: progetti di informazione ededucazione sociosanitaria, con particolare riferimento a quelli finalizzati all’educazione all’affettività e sessualità in un approccio multiculturale, che tengano conto anche di eventuali azioni finalizzate ad attività di prevenzione, assistenza e riabilitazione delle donne e delle bambine già sottoposte alle pratiche di mutilazioni genitali, inserite in una più ampia visione di promozione della salute delle popolazioni immigrate. Possono presentare domanda gli Ambiti Sociali di Zona in collaborazione con i consultori familiari dell’ambito di riferimento. Per ciascun progetto nella suddetta area la Regione assegnerà un contributo massimo pari a 20.000.00 per ogni progetto.

POTENZA - Il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Potenza mette a disposizione delle aree per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per un consumo di energia elettrica responsabile e compatibile con lo sviluppo sostenibile. L’ente per lapromozione in-

dustriale del potentino ha ricevuto istanza per la concessione del diritto di superficie relativamente a due aree industriali: SanNicola diMelfi e Tito. Da qui la decisione dell’ente di rendere disponibili tali lotti, condividendone la proposta pubblicamente. Il Consorzio ha quindi proceduto alla pubblicazione di due av-

POTENZA - All’Arpab si è consumata la rottura. E in relazione alla convocazione indetta dalla direzione dell’Agenzia per la giornata di ieri Cgil e Uil e i rappresentanti sindacali interni comunicano la propria indisponibilità a partecipare al tavolo di delegazione trattante. Secondo quanto denunciato dai sindacati, nalla discussione che doveva affrontare i temi relativi a importanti istituti contrattuali - alcuni dei quali oggetto di contrattazione sindacale, tra cui anche una bozza di parte pubblica di contratto integrativo - «non c’è stata alcuna considerazione della piattaforma sindacale unitaria già in discussione, le scriventi organizzazioni sindacali ed i rappresentanti sindacali unitari Cgil e Uil». «Nessuna trattativa sindacale - sostengono in una nota - potrà esserci d’ora innanzi con la Direzione dell’Arpab considerato che il libero esercizio delle funzioni sindacali è stato brutalmente interrotto dalla citazione in giudizio da parte del Direttore (richiesta di 500.000 euro) dei segretari territoriali della funzione pubblica Cgil e Uil ed dei Rsu Cgil e Uil, "rei" di aver manifestato critiche alla gestione dell'Ente ed all'applicazione di alcuni istituti contrattua-

li in sede di audizione presso la III Commissione Consiliare Regionale . A che pro partecipare ad un tavolo dove si discute di materie oggetto di concertazione e/o contrattazione se non si riconosce la pariteticità dei componenti, non vengono rispettati i tempi e gli accordi sottoscritti, non viene riconosciuto il ruolo del sindacato, non si rispetta la libertà di espressione? In sostanza da tali incontri, si può uscire "indenni" solo se concordi con la Direzione? A fondamento della totale mancanza da parte della Direzione del riconoscimento dei ruoli del sindacato e ancor più delle condizioni contrattuali vi è la rilevanza che nessuna delle questioni (molte delle quali già manifestate nel corso della audizione in Terza Commisione Regionale) sollevate dai rappresentati sindacali è stata sin ora presa in considerazione».

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16 24 Ore in Basilicata


L’azienda del Potentino cerca tre “Farmacisti collaboratori tecnici”. E’ intervenuto anche l’Ordine

Asp, quello strano concorso Figura professionale che, però, non è prevista dalla legislazione sanitaria POTENZA - L’Asp del capoluogo cerca - o meglio cercava, perché il bando è scaduto lo scorso primo febbraio - 3 farmacisti da assumere a tempo determinato. E per trovarli ha pubblicato sul Bur (Bollettino ufficiale della Regione) del 16 gennaio scorso un “Avviso pubblico, per titoli e colloqui”. Se così fosse non ci sarebbe nulla da eccepire. Peccato che l’assunzione dovrebbe riguardare, stando a quanto scritto sul Bur, “3 collaboratori tecnico professionali - farmacisti (categoria D) da destinare ai servizi farmaceutici territoriali delle sedi di Venosa, Potenza e Lagonegro”. Ed è su quel “collaboratore tecnico” che nasce l’inghippo. Stando, infatti, alle normative vigenti nel comparto sanitario non è prevista la figura del “Farmacista collaboratore tecnico professionale di categoria D”, ma semmai quella del “Farmacista dirigente di primo e secondo livello - Disciplina di farmaci ospedaliera o territoriale”. Come se non bastasse le norme vigenti in materia prevedono che all’interno delle Asl (attuale Asp a Potenza) e delle Aziende ospedaliere, tutte le attività che riguardano gli aspetti pratici, clinici, economici e amministrativi, legati alla gestione dei farmaci, dei presidi medico-chirurgici e dei dietetici, dovrebbe essere richiesto come requisito obbligatorio, per accedere a un concorso, il possesso di una specifica specializzazione: quella in “Farmacia ospedaliera”. Specializzazione a quanto pare, leggendo il bando, non richiesta, invece, dall’Asp di Potenza. Il bando, tra l’altro, non spiega in maniera chiara le attività che i 3 “Collaboratori tecnico professionali - farmacisti” dovrebbero svolge-

La sede dell’Asp di Potenza

re. Insomma i tre “Collaboratori tecnico professionali” potrebbero anche, ragionando per assurdo, essere impiegati in attività di pulizie. A che pro quindi essere

Maratea, De Filippo incontra Di Trani finanze e sicurezza portuale MARATEA - Il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha incontrato, ieri pomeriggio, nella sala Verrastro del Palazzo della Regione, il sindaco, Mario Di Trani, e la Giunta del Comune di Maratea. Tra i temi discussi nel corso della riunione, i problemi derivanti dal fatto che il Comune marateota ha superato i limiti di spesa derivanti dal patto di stabilità. «Nei prossimi giorni – ha assicurato il presidente De Filippo –costruiremo un percorso di collaborazione provando a risolvere insieme leprincipalicriticità riguardantiquestaparticolare situazione in modo tale da consentire alComunediMaratea dicontinuareafornire

Stagione venatoria e polemiche

Il contributo della Federcaccia di Potenza DOPO l’approvazione al Senato della legge comunitaria sulla proroga della chiusura della stagione venatoria, alcune associazioni di caccia lucane hanno commentato le novità introdotte. Sulla questione, ieri,è intervenutoanche Antonio Paradiso, presidente provinciale Federcaccia di Potenza, di cui di seguito pubblichiamo l’intervento Innanzitutto non esiste alcuna nuova legge: semplicemente l’Italia, con un ritardo di 31 anni, ha recepito la cosiddetta direttiva europea “uccelli” numero 79/409, che prevede la possibilità, per le regioni, di allungare i periodi di caccia per determinate specie a seconda delle varie esigenze di carattere ambientale, faunistico o economico – danni alle colture – e, in ogni caso, sempre previo il parere positivo dell’ Ispra - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Ciò vuol dire che non ci sarà alcuna deregolamentazione dell’attività venatoria, in Italia come del resto in nessun altro degli Stati membri dell’Ue, ma anzi si potrà finalmente uscire,

farmacisti? Un interrogativo che si è posto anche il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Potenza, Magda Cornacchione, che si è subito attivata per reperire il bando. No-

nostante, infatti, l’avviso di concorso sia rivolto a farmacisti nessuno ha pensato di comunicare nulla all’Ordine. Ordine a cui i candidati devono essere iscritti - si legge nell’avviso - per potere partecipare al concorso. Il presidente Cornacchione, non solo quel bando se lo è procurato, ma ha ancheprovveduto a «divulgarlo fra i miei iscritti affinché tutti ne venissero a conoscenza in modo che se interessati avrebbero potuto concorrere». Tutto questo perché «per me più colleghi trovano lavoro, più sono contenta, a patto che il tutto venga fatto nella massima trasparenza e correttezza e privilegiando la meritocrazia». Il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Potenza ha poi chiesto, per maggiore sicurezza, un parere legale alla Fofi (Federazione nazionale dell’ordine dei farmacisti) perché quella «figura di farmacista collaboratore tecnico desta non poche perplessità da un punto di vista legislativo in materia sanitaria». Alessia Giammaria a.giammaria@luedi.it

nei casi in cui la scienza lo consentirà, dai rigidi paletti della legge-quadro nazionale sulla caccia157/92, che inquadra tra settembre e gennaio il periodo cacciabile su tutto il territorio italiano. Eventuali deroghe a questo periodo, rese possibili qualora anche la Camera vorrà approvare il recepimento dell’articolo 9 della direttiva comunitaria “uccelli”, dovranno ovviamente tener conto e rispettare i periodi di nidificazione, riproduzione, dipendenza e > ripasso verso i siti di nidificazione. Pertanto, si tratta senza dubbio di un provvedimento doveroso per l’Italia e positivo per tutti i cacciatori, che vogliono la scienza al proprio fianco per svolgere al meglio la loro funzione di gestori dell’ambiente e della fauna selvatica. La quale, grazie a questo provvedimento, sarà di certo maggiormente tutelata, sempre a patto che l’articolo 9 passi anche alla Camera e che l’Ispra venga dotato dal Governo di adeguati mezzi tecnici e risorse umane per poter svolgere a pieno il compito demandatogli.

adeguati servizi al cittadino, a partire da quelli primari». All’ordine del giorno anche la messa insicurezza dell’infrastruttura portuale. De Filippo ha reso noto che c’è un progetto che la Regione Basilicata ha commissionato all’Autorità di Bacino e il cui piano stralcio è in corso di finanziamento per un investimento di circa 2 milioni di euro. In merito alla messa in sicurezza della Strada Statale 18, il presidente della Regione ha ricordato che quell’arteria è di competenza dell’Anas. “Tuttavia –ha aggiunto De Filippo –la Regione Basilicata verificherà se ci sono le condizioni finanziarie ».

Dimensionamento scolastico

Il consiglio dice no al piano. Autilio: «Atto irresponsabile» POTENZA - Il Consiglio regionale di Basilicata nella seduta dello scorso lunedì non ha proceduto all’approvazione del Piano di dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2010-2011 per mancanza del numero legale. «Un atteggiamento sottolinea l’assessore regionale alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, Antonio Autilio, che nei giorni scorsi era intervenuto denunciando «ritardi inspiegabili» nell’analisi del piano da parte della IV commissione regionale permanente – che dimostra una scarsa responsabilità istituzionale e che determina una grave situazione per tutto il sistema scolastico regionale e per il normale avvio delle attività delle scuole di ogni ordine e grado». «L’approvazione del Piano di dimensionamento – continua Autilio – costituisce un adempimento che rientra fra gli obblighi della Regione Basilicata previsti dalla legislazione vigente, non è possibile, pertanto, che rispetto ad adempimenti imposti da normative nazionali possano prevalere interessi particolari che, credo, risentano anche del clima pre-elettorale». Il consiglio regionale - ri-

corda però Autilio - ha approvato importanti interventi per la cultura e il diritto allo studio. Sono stati, infatti, approvati: il Piano per le attività educative e culturali 2009, che con un investimento complessivo di 1 Milione e 80 mila euro prevede interventi per la promozione educativa e culturale (680 mila euro) e nel settore dello spettacolo (400 mila euro); e il Piano di Pubblica Lettura, non approvato nello scorso anno, che con un impegno finanziario di 215.480 euro, prevede azioni di sostegno al sistema bibliotecario regionale ed iniziative di promozione del libro. «Finalmente si è concluso l’iter per l’approvazione delle linee di intervento sulla cultura – ha dichiarato l’assessore - per dare concreta risposta alle associazioni e agli operatori del settore, che hanno da tempo progettato e investito nelle attività relative». «Il Piano per il Diritto allo studio 2009-2010, unitamente al Piano di Dimensionamento scolastico 2010-2011, che mi auguro il Consiglio voglia approvare nella prossima seduta – sottolinea Autilio – rappresentano gli strumenti per garantire la funzionalità del sistema scolastico regionale

Giornata di studio per spiegare le direttive per impostare i bilanci

Carta delle autonomie e federalismo Gli enti locali nella Finanziaria 2010 POTENZA - Carta delle autonomie e federalismo fiscale. Sono questi i due grandi temi attorno a cui ruota la Finanziaria 2010 per gli enti locali. Le direttive da seguire per impostare e gestire il nuovo bilancio, sono state presentate ieri, in una giornata di studio nella sala Inguscio della Regione Basilicata dal titolo “La finanziaria 2010 per gli enti locali: impostazione e gestione del nuovo bilancio”. Il dirigente del ministero dell'Interno Francesco Zito, alla presenza dei maggiori rappresentanti istituzionali - il presidente dell'Upi Basilicata, Piero Lacorazza, dell'Uncem Michele Petruzzi e dell’Anci Vito Santrsiero, nonché il presidente della Regione, Vito De Filippo ha offerto alle amministrazioni locali una critica e attenta analisi delle norme della finanziaria riguardanti la costruzione del bilancio di previsione. Zito parte soprattutto da una considerazione: carta della autonomie e federalismo fiscale sono due temi connessi. «Bisogna -dice - mettere insieme autonomia efiscalità per ridisegnarele territorialità, individuando per ciascun ente un livello di competenze per aumentare l'efficacia del serio». Come definire le competenze? «Il punto - dice - è che il testo unico degli enti locali presenta un elenco delle competenze provinciali ma non di quelle comunali le quali, però, vengono lette dal bilancio». E qui entrerebbe in gioco il federalismo fiscale. «E’ necessario - dice - stabili-

Il tavolo del convegno

re un costo standard e il fabbisogno in base al quale assegnare le risorse». Fatta questa importante premessa, come costruire il bilancio? Tenendo conto del patto di stabilità interno, la politica del personale, le entrate proprie e i trasferimenti erariali. Per quanto riguarda il primo aspetto «il sistema non cambia rispetto al 2009, per cui per tutti gli enti la base di riferimento è data dal saldo finanziario 2007 in termini di competenza mista, cioè dati sia per la parte corrente che per i conti di cassa». Facendo riferimento al 2007 «tale scelta - spiega Zito - sarà positiva in termini di saldo, ma negativa a livello territoriale perché si potrebbe assistere all'azzeramento degli investimenti».

Arriviamo al personale. È prevista una riduzione della spesa, per la quale la Sezione autonomie ha deciso faccia riferimento quella dell'anno precedente. Per le assunzioni e le stabilizzazioni valgono, inoltre, i principi normativi approvati dalla finanziaria del 2008. Per cui, ci sono tre possibilità: concorsi con riserva di posti fino al 40 per cento (50 per i comuni che gestiscono i servizi in forma associata), concorsi pubblici che attribuiscono specifico punteggio per la valorizzazione delle professionalità, assunzione diretta. Per quanto riguarda gli ultimi due punti, invece, «la Finanziaria ha fatto chiarezza su alcune questioni: detrazione maggiori introiti Ici ex prefabbricati rurali, rimborso Ici prima casa, riduzione della spesa pubblica, trasferimenti erariali ai comuni montani». Restano tuttavia delle perplessità. Sulla riduzione dei consiglieri, per esempio, ma anche sul rispetto del patto di stabilità, su cui la finanziaria preserva una certa rigidità. Ancora, il futuro dei segretari comunali, la cui figura non è ancora contemplata nella finanziaria e la Riforma Brunetta. Ma le maggiori preoccupazioni riguarderebbero proprio l'annosa questione del federalismo fiscale «che - afferma De Filippo - si ridurrebbe a un non trasferimento delle competenze o a una riduzione di risorse agli enti locali, impedendo loro di agire». Anna Martino

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24 Ore in Basilicata 17

Mercoledì 3 febbraio 2010


Mercoledì 3 febbraio 2010

Tre giornate decisive per il vino lucano che si appresta a ricevere il prestigioso riconoscimento

Aglianico, docg sempre più vicina Il marchio sancirà l’ingresso nei piani alti della nobiltà del prodotto TRE giornate vulcaniche per l’Aglianico del Vulture. Un salto di qualità per il vino lucano. In programma, infatti, per la prossima settimana le ultime verifiche per il prezioso riconoscimento “docg” (denominazione origine controllata e garantita) che potrebbe far rientrare l’Aglianico tra i vini di prestigio, come il Barolo, il Brunello di Montalcino, il Chianti. Il giorno 8 è previsto il prelievo di alcuni campioni nelle aziende che sono state sorteggiate dal ministero delle politiche agricole, mentre il 10 è in programma la seduta di analisi e degustazione presso il palazzo Giustino Fortunato di Rionero da parte della commissione nominata dal ministero, formata da dieci esperti nazionali, tra cui membri dell’associazione enologi e enotecnici e dell’associazione nazionale assaggiatori di vino. Nel pomeriggio, è previsto un tour nelle cantine e delle visite turistiche alla scioperata dei paesaggi vulcanici. Il giorno successivo, invece, a Venosa, presso il castello Pirro del Balzo si svolgerà la pubblica audizione per l’approvazione del disciplinare di produzione della docg Aglianico del Vulture. Per la settima successiva, il 17 febbraio, è prevista a Roma una seduta del comitato nazionale che darà il parere definitivo e in cui verranno prese in esame e approvate sia l’istanza del riconoscimento del marchio di qualità sia l’istanza di modifica del disciplinare. Il disciplinare dovrà essere approvato dagli operatori vitivinicoli che sono oltre una cinquantina. Il lavoro per il riconoscimento della docg è stato svolto come capofila dal dipartimento agricoltura, dal Consorzio di tutela come promotore dell’iniziativa, dall’Alsia,

dalla Camera di commercio di Potenza e con la collaborazione dei comuni di Rionero e Venosa. «Attualmente il mercato dell’Aglianico vede sotto la stessa etichetta “Aglianico doc”–ha detto Filippo Corbo, funzionario del dipartimento – tipologie di vino con caratteristiche e prezzi molto differenti. Si tratta di un riconoscimento a livello nazionale di qualità». «La docg – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti - rappresenta il coronamento di un percorso nel quale il dipartimento ha investito impegno e risorse e che sancirà l’ingresso dell’Aglianico nei piani alti della nobiltà del vino in Italia e in Europa. Il riconoscimento –ha continuato – è obiettivamente un esplicito valore all’Aglianico i cui produttori dovranno

ora implementare modelli organizzativi e di commercializzazione che valorizzino il prodotto e gli conferiscano la posizione di mercato che ha conseguito. Si tratterà ora, sia attraverso l’enoteca regionale sia incrementando la capacità operativa dei consorzi e delle aziende vitivinicole, di fare in modo che una forte soggettualità pubblico-privata veda protagonisti gli operatori». Tanta attesa tra i produttori per un evento che potrebbe dare una svolta al mercato dell’Aglianico del Vulture. Aspettando di brindare, gli operatori stanno organizzando i preparativi per un evento che definiscono storico. Un traguardo prestigioso che permetterà all’Aglianico di veicolare ancora di più l’immagine della Basilicata enogastronomica a quella turistica.

DALLA REGIONE Un marchio per le produzioni lucane «Le produzioni lucane riceveranno un considerevole incremento nella valorizzazione e nella loro tutela grazie alla legge approvata dal Consiglio regionale»: lo ha detto, in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale, l’assessore all’agricoltura, Vincenzo Viti. «Il testo è il primo di questo genere in Basilicata – ha aggiunto Viti – e prevede l’istituzione di un marchio collettivo a garanzia dell’origine lucana dei prodotti e della loro qualità, oltre ad assumere la valenza di una certificazione di origine in quanto l’etichetta dovrà contenere la dicitura relativa all’indicazione del luogo di origine o di provenienza del prodotto». La Regione sarà titolare del marchio «che potrà concedere alle imprese».

Aglianico

Trentacinque aziende lucane alla 44esima edizione del salone mondiale

Basilicata al Vinitaly di Verona VERONA - Si avvicina l’appuntamento annuale con il Vinitaly di Verona, il salone mondiale più prestigiose del vino, alla quale la Basilicata parteciperà al con un ampio spazio istituzionale di oltre 470 metri quadrati che rappresenterà l’enologia di qualità del nostro territorio. Ad annunciarlo, l’assessore regionale all’Agricoltura Vincenzo Viti, a margine dell’incontro tenuto ieri nella sede del dipartimento Agricoltura con il presidente di Unioncamere di Basilicata, Angelo Tortorelli e gli imprenditori del settore. La riunione è stata convocata per concordare la partecipazione alla quarantaquattresima

edizione del Vinitaly, il salone mondiale dei vini, che si terrà a Verona dall’8 al 12 aprile prossimi. Sono circa 35 le aziende che hanno dato adesione all’esposizione e che rappresenteranno la Basilicata nella collettiva organizzata da Unioncamere di Basilicata e dipartimento Agricoltura in collaborazione con l’Azienda di promozione turistica. Saranno presentati i vini doc Aglianico del Vulture, doc Matera, doc Terre dell’Alta Val D’Agri, doc Grottino di Roccanova e Igt Basilicata. «I riconoscimenti ottenuti dai vini lucani, in particolare quello recente della Doc Grottino di Roccanova e le pratiche in

corso per l’ottenimento dell’agognata Docg per l’Aglianico del Vulture - ha aggiunto Viti - stanno dando un notevole incoraggiamento agli imprenditori vitivinicoli che vedono valorizzato il loro prodotto. A tal proposito mi preme sottolineare che la presenza organizzata dalla Basilicata al Vinitaly anche quest’anno sarà di tutto rispetto, ciò a testimonianza che i nostri produttori hanno accettato la sfida dell’internazionalizzazione che le Istituzioni non mancheranno di accompagnare con azioni promozionali considerando questo comparto altamente strategico per l’econo- Il salone mondiale dei vini a Verona mia regionale».

Soddisfatti Autilio e Mollica. Manfredelli: «Altri soldi alle sagre »

Parco urbano delle cantine Sì del consiglio, ma è polemica

POTENZA - Il Consiglio regionale ha approvato, nel corso della seduta dello scorso lunedì, la legge di istituzione del “Parco urbano delle cantine di interesse regionale”. Per il presidente della terza commissione consiliare regionale permanente, Franceso Mollica, si tratta di una scelta innovativa e competitiva per la Basilicata «che incentiva, con concretezza, la valorizzazione del nostro patrimonio rurale ed il settore del turismo enogastronomico locale». Con la Legge, la Basilicata si dota di «un adeguato strumento

normativo e finanziario per continuare a recuperare e valorizzare i siti esistenti in alcuni comuni caratterizzati da importanti risorse storiche, ambientali e paesaggistiche e che rivestono importanza strategica per il riequilibrio ecologico delle aree urbane». Il nuovo atto completa la Legge regionale n. 7 del 2000 sulla “disciplina della strada del vino, dell’olio e dei prodotti tipici agroalimentari”, in modo da dare continuità alle iniziative che si svolgono in molti comuni lucani, tra cui Rapolla, Barile, Roccanova, Pietragalla, Sant’Angelo Le Frat-

te e Tolve. «L’istituzione del Parco si pone quale strumento reale per accrescere il reddito dei nostri viticoltori e per creare una nuova imprenditoria aperta a nuovi mercati italiani ed esteri che faccia conoscere il valore dei nostri vini e, contemporaneamente, dei prodotto agricoli di qualità che hanno ottenuto il riconoscimento Doc, Dop Itg o che sono in fase di riconoscimento». Di tutt’altro avviso, invece, il segretario del movimento “La Grande Lucania”, Nicola Manfredelli. «Oltre alla criticabile decisione di dare corso ad un provvedimento di chiaro stampo pre-elettorale - dice - i partiti di centrosinistra e di centrodestra hanno, in sostanza, vanificato la possibilità di costruire un moderno sistema di parchi urbani di interesse regionale, trasformando il provvedimento in una sorta di finanziamento di sagre e manifestazioni locali che tradiscono l’impianto dato a suo tempo dalla Provincia alla proposta di legge». «Con le scelte compiute dalla Regione – dice Manfredelli - non c’era bisogno di una apposita legge per erogare qualche finanziamento in più alle manifestazioni che stanno a cuore ad alcuni consiglieri regionali, penalizzando altre realtà che pure presentano le caratteristiche giuste per con-

tribuire a creare un concreto circuito di luoghi di intereresse naturalistico, paesaggistico e culturale, sull’intero territorio lucano. La proposta originaria di istituzione dei Parchi urbani delle cantine e degli ipogei si configurava come un provvedimento non di semplice erogazione di finanziamenti, ma come una disciplina organicamente inserita nell’ambito delle normative nazionali ed in particolare della legge Quadro sulle Aree Naturali Protette. Ancora una volta – prosegue Manfredelli - ha prevalso la logica assistenzialistica e clientelare rispetto alla valorizzazione delle risorse locali, confermando, se ancora ve ne fosse bisogno, che soltanto con un nuovo assetto di Governo delle istituzioni pubbliche sarà possibile superare lo stato di marginalità e di povertà in cui è stata ridotta la società lucana». A chiudere le polemiche l’intervento dell’assessore Autilio: «La legge – continua Autilio – prevede, innanzitutto, la possibilità di attuare interventi di restauro delle vecchie cantine, molte delle quali hanno bisogno di lavori urgenti. Il passo successivo dovrà essere quello di mettere in rete le risorse dei territori interessati, al

fine di sviluppare un “itinerario turistico integrato”, nel quale trovino la giusta valorizzazione sia i prodotti eno-gastronomici che il paesaggio naturale e ambientale, in grado di attrarre nuovi flussi turistici per lo sviluppo dell’economia locale. Il programma di azioni da mettere in campo e da sostenere – evidenzia Autilio - è quello di un sistema integrato di offerta turistica che si snoda lungo un percorso attraverso il quale si collocano luoghi del vino visitabili (vigneti, aziende, cantine) e attività imprenditoriali collegate (ristoranti, alberghi, agriturismi, enoteche), ma anche beni culturali ed artistici (centri storici, musei, chiese, castelli)». E conclude: «Ho fortemente voluto e più volte sollecitato il completamento dell’iter legislativo – dichiara l’assessore – anche per dare una concreta risposta alle positive manifestazioni promosse e realizzate “nelle cantine” dalle Amministrazioni comunali e dalle Pro-loco, in particolare quelle di Sant’Angelo Le Fratte e di Barile, che hanno riscontrato grande successo di pubblico. È questa, dunque, la strada che seguire, che apre nuove opportunità di sviluppo per i comuni interessati nonché per tutti quei territori che entreranno a farne parte».

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Mercoledì 3 febbraio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Michele Lorusso, invalido al 100%, nei giorni scorsi ha ricevuto la fattura di Acquedotto lucano

Una bolletta da 2.800 euro Unico reddito disponibile: una pensione sociale di 265 euro al mese UNA BOLLETTA da 2.807 euro non fa piacere a nessuno. Ma se il tuo reddito mensile è di appena 265 euro, la questione si complica un po’. Michele Lorusso abita a Bucaletto, in una di quelle case volute - chissà da quale fantasioso architetto - a forma di rombo. Vive da solo in uno spazio ridotto, pochi metri quadri in cui sono concentrati i fornelli, il bagno e il letto. Non deve essere abituato ad aver visite: ha solo una sedia, quella che gli serve per sedersi ogni giorno, in compagnia soltanto del suo cagnolino. Michele Lorusso è invalido al 100%. Considerato inabile al lavoro, vive con la sola pensione sociale, quella di 265 euro. Un reddito nel quale dovrebbe far rientrare tutte le spese: bollette, spesa, medicine, affitto. «Ma io come faccio?», domanda allargando le braccia e mostrando la fattura di Acquedotto lucano. Una bolletta un po’troppo cara per Michele Lorusso che, infatti, in una lettera inviata all’ente ha sottolineato di non avere in casa «la fontana di Trevi o le cascate del Niagara». La fattura inviata da Acquedotto lucano, in effetti, prende in considerazione un periodo piuttosto vasto: va dal 25 settembre del 2003 al 22 aprile del 2009. Circa sei anni di consumo, calcolati effettivamente solo dall’aprile dello scorso anno, quando cioé Acquedotto lucano ha installato i contatori a Bucaletto e, quindi anche a casa di Michele Lorusso. Ma anche su questo bisogna essere pre-

LA RISPOSTA

«Pronti a dilazioni, ma le tariffe non le facciamo noi» «MI dispiace molto che il signor Lorusso non sia venuto direttamente a segnalare il problema. Noi abbiamo 270.000 utenti, ma siamo sempre a disposizione dei cittadini. Abbiamo concesso a tutti quelli che ne hanno fatto domanda una dilazione, ma precisiamo che le tariffe non le facciamo noi ma l’Ato. Noi le applichiamo soltanto». Queste le parole di Eduardo L’Episcopia, direttore commerciale di Acquedotto lucano. «Non c’è una tariffa particolare - continua - per chi vive in una condizione di disagio economico, però l’Ato ha concesso delle agevolazioni per accedere alle quali, però, bisogna presentare domanda ai Caf (centri di assistenza fiscale). A ciò si aggiunga che l’Acquedotto è a disposizione per la dilazione. Basta portare nei nostri uffici l’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente, ovvero lo strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie, ndr.) e si procederà alla rateizzazione». E per quanto riguarda i consumi? «Ritengo che la ricostruzione dei consumi sia esatta, ma anche in questo caso siamo disponibili a correggere eventuali errori. Ripeto: abbiamo 270.000 utenti, un errore può capitare e siamo pronti a risolvere ogni problema». ant. giac. Michele Lorusso. Nella foto piccola la bolletta dell’Acquedotto lucano

cisi,perché èveroche icontatori a Bucaletto ci sono dallo scorso anno, ma è anche vero che nessuno va a controllare quanto effettivamente i cittadini consumano. «Si calcola - spiega Angelo Quaratino, presidente del Comitato di quartiere, che ha preso a cuore il caso del signor Lorusso - il consumo presunto. Qui a Bucaletto ci sono tanti casi particolari di cittadini che non sanno che bisogna fare l’autolettura e

portarla ad Acquedotto. Ci sono anziani, persone che versano in una condizione di disagio. Chi ha fatto l’autolettura si è visto restituire i soldi indietro molte volte, ma quelli che non la fanno i soldi li perdono. E questa differenza l’Acquedotto se la mette in tasca? Insomma, possibile che in questa città l’acqua deve costare più del vino?». Nella casa di Lorusso ci sono pochi mobili. Sopra le medicine che l’uomo deve prendere.

Alcune le passa l’Asp, altre devono essere comprate. E i 265 euro devono bastare anche per quello. Un’impresa praticamente impossibile. «Io tante cose non riesco proprio a pagarle. Per esempio ho presentato la domanda per fare dei lavori nel mio bagno. Dal Comune mi hanno detto chene avevodiritto, ma sono passati tre anni e io non sono stato rimborsato. Ho anticipato 800 euro di tasca mia, chiedendo un prestito a

L’INIZIATIVA

tere 30/40 euro per pagare le bollette. E poi che faccio, vado a mangiare a casa sua?». Quello di Lorusso - precisa Quaratino - è solo uno dei tanti casi gravi che ogni giorno vengono segnalati al Comitato di quartiere, alla Caritas, alla parrocchia. «Ma gli amministratori - si chiede che fanno per queste persone?». Trent’anni di Bucaletto sono la risposta. Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it

TOPI DI APPARTAMENTO IN AZIONE

In 350 alla festa diocesana della pace ERANO circa 350 i ragazzi con i genitori, i giovani e gli adulti dell'Azione Cattolica dell'Arcidiocesi di Potenza Muro Lucano -Marsico Nuovo che nei giorni scorsi, pur sfidando le avverse condizioni atmosferiche hanno preferito animare con preghiera, canti, riflessioni e giochi la “Festa diocesana della Pace”. Nella mattinata, la preghiera guidata da don Mimmo Florio, assistente del settore adulti, i giochi per i ragazzi e la relazione di S.E. Mons Agostino Superbo, si sono incentrate sul tema della pace in Terra Santa e la

una finanziaria. Ma ora non riesco neppure a pagare le rate. Lo stesso per l’affitto, 300 euro l’anno». Una cosa è certa quindi: Michele Lorusso quella bolletta non può pagarla e ha chiesto aiuto. Prima ai servizi sociali, poi al presidente del Comitato di quartiere. «L’assistente sociale - racconta Lorusso - mi ha detto che loro non possono fare niente e che dovrei fare un libretto su cui ogni mese met-

spiegazione della raccolta fondi che l'Ac ha promosso per la ricostruzione dell'Auditorium di Betlemme, luogo preposto per alti fini educativi e utilizzato dall'Azione Cattolica di Betlemme (Catholic Action of Bethlehem). L'istituto non profit è nato nel 1952 come parte integrante delle attività della Custodia Francescana di Terra Santa. E' stato bello condividere da genitori ed educatori l'impegno che si assume nei confronti dei più giovani: Incontrato Gesù, che porta la pace vera, è necessario donare qualcosa attraverso progetti

Furto in via Vespucci

concreti. Dopo la celebrazione Eucaristica, e aver trascorso più di un'ora tra canti, bans, balli e consumazione del pranzo a sacco,i giovani e gli adulti si sono confrontati sul Messaggio del Papa per la Giornata della Pace: "Se vuoi coltivare la pace,custodisci il creato”, guidati da don Cesare Covino, assistente diocesano Settore Giovani. I ragazzi, attraverso i giochi, hanno

approfondito quali possono essere i modi per essere custodi del creato. «Attraverso piccoli gesti quotidiani e cambiando i propri stili di vita, - si è detto durante l'incontro - si può mantener fede alla missione che Dio ha affidato». La giornata si è conclusa con la preghiera guidata da don Carmine Lamonea, Assistente diocesano Acr.

TOPI di appartamento in azione nel tardo pomeriggio di ieri. Armati di un piede di porco hanno forzato la porta di un’abitazione in via Vespucci e hanno portato via tutto senza che nessuno dei vicini si accorgesse di nulla. I ladri hanno agito indisturbati e anche sicuri che nell’appartamento non vi fosse nessuno. Questo farebbe pensare che le abitudini dei proprietari fossero note. Lui, infatti, è un dipendente pubblico e il martedì ha il rientro mentre lei è proprietaria di un negozio.

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Potenza


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Mercoledì 3 febbraio 2010

Da giovedì la pista di ghiaccio a piazza Prefettura

Spettacolo di solidarietà a favore dei bimbi di Haiti

La consapevolezza per i giovani c’è sempre un luogo per migliorarsi

Al teatro Do Bosco di scena Raul Cremona

SARÀ inaugurata domani pomeriggio, alle 17, la pista di ghiaccio a piazza Prefettura. L’iniziativa è del Comune di Potenza, assessorato allo sport e si protrarrà fino al 14 marzo. Il villaggio Park Ice prevede una pista di ghiaccio all’aperto 20x30 metri, una piccola scenografia e il servizio noleggio pattini. La pista sarà gestita dalla associazione Ice Park che allestisce questo tipo di impianti e sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 24. Il costo del noleggio pattini è di 6 euro per singolo ingresso. Per le scolaresche la possibilità di usufruire del noleggio di pattini gratuito durante le ore di educazione fisica o durante le gite scolastiche.

IL comitato Unicef di Potenza, in collaborazione con lo Zonta Club e il contributo di vari artisti che interverranno a titolo gratuito, organizza uno spettacolo teatrale di solidarietà con i bambini di Haiti colpiti dal recente terremoto. La manifestazione si terrà domani alle 19 al teatro Stabile. Animeranno la manifestazione la compagnia teatrale "La Salesiana", Piero Cuscino e Mimmo Addamiano, Renato Cuzzano, Acoustic Jazz Trio. Lo spettacolo sarà condotto da Maria Carmela Berterame . L'iniziativa è realizzata con il patrocinio della Provincia e del Comune di Potenza. L'intero ricavato sarà devoluto all'Unicef per finanziare l'intervento umanitario ad Haiti.

OGGI l’Istituto tecnico commerciale e per programmatori “ Francesco Saverio Nitti”, alle 11, presso l’aula magna dell’istituto ha organizzato una giornata di dibattito “C’è sempre un luogo per migliorarsi”. Ad aprire i lavori la professoressa Vincenza Annunziata, poi il saluto della dirigente scolastica Caterina Perta. Si susseguiranno relazioni e interventi sull’esperienza messa in piedi dagli studenti. Cultura, artigianato, piccole realtà produttive: ecco gli spazi in cui i giovani possono trovare le ragioni e le opportunità di sbocco. Annalucia Coviello referente del progetto, chiuderà i lavori. Sono previsti interventi di rappresentanti istituzionali.

QUESTA sera, nell’abito della rassegna “Comic festival”, sul palco del teatro Don Bosco, con sipario alle 21, si esibirà Raul Cremona non il suo “Hocus molto pocus”. Magia, prestigiazione, gag, musica, macchiette, sono le dominanti di questo lavoro che vede accanto a Raul Cremona il pianista Lele Micò e l’attore comico Felipe. Protagonisti sulla scena sono i personaggi che ritornano dai ricordi di un’infanzia spesa fra una partita di calcio e una serata al cinema dell’oratorio, dove venivano proiettati quei film che hanno influenzato fortemente Raul Cremona. Da queste passioni infantili nascono Jacopo Ortis, ma anche Silvano il Mago di Milano

UN GRUPPO DI AMICHE SI RITROVA PER LAVORARE A MAGLIA

IN RASSEGNA

ACCADE IN CITTÀ

L’impegno sociale di “Via Appia”

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Avatar - Visione in 3D 17.30 - 21

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921

A sinistra l’insegnante Livia tra Carmela e Margherita. In alto Livia e Roberta con “i ferri del mestiere”. Al centro una foto di gruppo (si è aggiunta Rosangela) e in basso Antonella mentre finge di aver già terminato il suo lavoro

IL DOVERE...E IL PIACERE

Il lavoro della prima serata di corso: anche il vino e i tacos hanno fatto la loro parte

andare molto oltre (nonostante ci sia chi fa finta di aver realizzato un’intera coperta). Ma poco importa, perchè comunque un risultato è raggiunto: tutte han-

da Antonello e Beatrice

no portato a casa la serenità e l’allegria che le accompagnerà per tutta la settimana. Almeno fino alla prossima lezione. a.giacummo@luedi.it

Augurissimi CHeriiiii!!!!.....dai pellicci e pellice....ora aspettiamo i festeggiamenti!!

PRECISAZIONE

RITORNA l'iniziativa "Lezioni di cinema in biblioteca" con un nuovo ciclo dedicato ai grandi maestri del cinema europeo. Primo appuntamento questo pomeriggio, alle 18, nella Biblioteca provinciale, con la pellicola Amadeus di Milos Forman. Amadeus è un film che narra la biografia di Wolfgang Amadeus Mozart con un solo accenno alla sua infanzia di bambino prodigio e concentrandosi invece sugli ultimi dieci anni circa della sua breve vita. Tuttavia, la scelta precisa fatta a monte consiste nell’espediente narrativo di affidare il racconto al personaggio di Antonio Salieri. Ciò viene realizzato non attraverso la classica voce fuori campo narrante, ma attraverso una sorta di monologo che Salieri recita alla presenza essenzialmente passiva di un sacerdote, pretesto utile a raccogliere le sue confessioni che in realtà sono appunto delle narrazioni. La figura di Salieri ormai anziano e ricoverato in un manicomio viennese si snoda lungo tutto il film, frammentandolo con brevi ma frequenti sequenze. Non si tratta però di una scelta stilistica quanto piuttosto di una scelta concettuale, dato che l’intento è quello di dar voce al personaggio di Salieri e a tutta l’invidia che egli ha nutrito nei confronti di Mozart: per quanto questa interpretazione possa o meno essere verosimile nei confronti della realtà, è questa la lettura che viene fatta del rapporto tra Mozart e il musicista più anziano. È dunque attraverso gli occhi e la mente di Salieri che la biografia di Mozart viene ricostruita, pur venendo anche interpretata e romanzata.

PER un errore di stampa è saltata la firma di Anna Martino sotto la rubrica settimanale - apparsa sull’edizione di ieri - relativa ai film più visti al cinema. Ce ne scusiamo con l’interessata e con i nostri lettori

Baciami ancora 21

Baciami ancora DIECI anni dopo “L’ultimo bacio” ecco di nuovo Carlo alle prese con il divorzio da Giulia e i ricordi struggenti di un amore intenso e tormentato. Marco in crisi coniugale, Paolo sempre più fragile e prigioniero di sentimenti furiosi e sensi di colpa verso il padre morto. Adriano che ritorna a Roma e Alberto eterno insoddisfatto

Tra le nuvole RYAN è sempre stato soddisfatto della sua libertà, vissuta fra i vari aeroporti, alberghi e automobili in affitto d'America. Tutto ciò di cui ha bisogno entra comodamente in una valigia a rotelle: Ryan è un viaggiatore privilegiato, un membro esclusivo di tutti i programmi "mille miglia" di ogni compagnia aerea. E ora che sta per raggiungere l'ambito obiettivo di 10 milioni di miglia... si rende conto che nulla ha davvero senso.

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 3 febbraio 0971/444145

Blasone piazza Cagliari, 24

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel

803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111

Italgas Guasti

800 900999

Acta

0971 55616

Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo Acu (Ass. cons. utenti)

813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646 097122308

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Telefono Amico

199 284 284

Telefono Azzurro

0971 19696

Telefono Donna

0971 55551 097159331

Ass. Vola

Istituzioni Regione Basilicata

0971 668111

Provincia

0971 417111

Comune

0971 415111

Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Pronto soccorso Emergenza sanitaria

Ateneo

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129

0971 305011

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 AL DRAGO 0971-445470 TOURIST 0971-411396

LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219 HURRICANE 0971-486204

IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107 RISTORANTI MURO LUCANO

IL CASERECCIO BARILE ANTONIETTA DELLE COLLINE LE TAVERNE MIRAMONTI

0976-72087 0976- 71409 0976- 2284 0976- 3464 0976- 2657

RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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UNA nuova associazione socioculturale in cui la “quota rosa” è realtà. Con il presidente Paolo Lapenta, l’associazione “Via Appia” sarà diretta dalle due vice, Elena Selvaggi e Marianna Lovallo, e dalla segretaria Daniela Di Benedetto. I volontari, che presto attiveranno le procedure per l’iscrizione agli albi di competenza, vogliono “costruire” in città un nuovo spazio dedicato a tutti, soprattutto ai più bisognosi, o a chi, in generale, ha bisogno di sostegno. Ieri, al taglio del nastro dell’associazione che vuole avere scopo «ricreativo e di solidarietà, anche per la presenza di tante donne», erano presenti l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza, e il consigliere comunale del quartiere, Roberto Galante (Pu).

Sala 1 Baciami ancora 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Cuccioli 16.30 - 18.45 Io, loro e Lara 21 Sala 3 Tra le nuvole 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Alvin Superstar 2 17 - 19 - 21 Sala 5 Avatar - 2 D 18 - 21 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Nine 18 - 20.15 - 22.30

Amadeus in biblioteca

La locandina del film

nazione e poi anche tanto senso dell’umorismo. Perchè Livia, con dolcezza e tatto, sa anche dirti che è tutto da rifare. E così capita che a fine serata non si riesca ad

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Piccole Penelopi crescono LIVIA accoglie tutto il gruppo nella sua bella casa, tra poltrone e luci discrete. Sul tavolo c’è la pizza, i tacos, le patatine e il vino. Avrebbe voluto preparare una cena olandese, ma è stata trattenuta più del previsto sul lavoro. Alle presenti poco importa: ognuna di loro sa cosa vuol dire dover combattere con il lavoro che invade anche gli spazi liberi. Rosangela è un tecnico radiologo, Carmela una commessa in un grande negozio cittadino, Roberta e Antonella lavorano in un’agenzia di comunicazione, Margherita è una giovane artigiana. Nonostante la stanchezza della giornata si sono ritrovate tutte insieme, lunedì scorso, per la prima lezione del corso di maglia. Una nuova frontiera del femminismo? Ora che il lavoro è conquistato, le ragazze del 2000 hanno un’altro traguardo da raggiungere: ritrovare la voglia di fare quello che per le loro nonne era un obbligo. Un fenomeno che nelle grandi città sembra in grande crescita. Si lavora a maglia nei bar, nella pausa pranzo, sorseggiando una tisana con le amiche (o con gli amici, dal momento che anche gli uomini sembra siano stati contagiati dalla voglia di creare). Poteva il capoluogo essere da meno? Ed ecco, quindi, il corso di maglia del lunedì sera. Con i ferri e i gomitoli, guidate nei labirinti della tecnica dalla paziente AriannaLivia, le ragazze hanno imparato prima di tutto che ritrovarsi tutte insieme è davvero divertente. Tra un bicchiere di vino e una risata, tra una battuta e una patatina, la prima lezione è fuggita via veloce, nonostante le difficoltà. E sì, perchè imparare a “sferruzzare” non è cosa semplice: ci vuole pazienza e capacità di coordi-

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Agenda

Mercoledì 3 febbraio 2010

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Mercoledì 3 febbraio 2010

L’assessore regionale Autilio (Idv) commenta l’addio di Galante, oggi Pu

«E’ stata una scelta trasformista» La dura replica del partito dipietrista che perde la rappresentanza in aula «LA decisione del consigliere comunale di Potenza Roberto Galante di lasciare Italia dei valori mi amareggia profondamente perché dopo le mie dimissioni dal consiglio comunale per consentire il suo subentro priva ilpartito delsuo legittimorappresentante». Antonio Autilio, assessore regionale dell'Idv era il candidato sindaco dei dipietristi nella scorsa tornata elettorale, al primo turno, prima del sostegno del partito al ballottaggio del sindaco Santarsiero. Spiega con «amarezza» che «conservo ancora - dice Autilio - la lettera di ringraziamento di Galante per il mio atto definito “serio e sobrio”e contenente il riconoscimento a una “vera forza riformista del centrosinistra che non fa incetta di inca-

richi per i generali di turno”». Ma adesso, le dimissioni di Galante dal gruppo, con adesione ai Popolari uniti (in cui raggiunge i vecchi colleghi dell'Udeurda cuinon siera staccato dopo la caduta del governo Prodi per aderire alla sigla Pu), sono «senza giustificazione, tanto più che per tre sedute consecutive del consiglio comunale di Potenza Idv ha riproposto la sua candidatura a presidente del consiglio per tenere fede fino in fondo all'impegno assunto di sostegno a un suo ruolo istituzionale. Ma, come si ricorderà, per tre volte la maggioranza di centrosinistra - prosegue Autilio - quindi compresi i suoi nuovi ed ex compagni di partito, gli ha negato l'elezione». La scelta di Galante segna «una

ferita profonda», ma sulla presenza dell'Idv in città (oggi non più rappresentato in aula) Autilio spiega che «il partito continuerà comunque la sua attività nella città, secondo il risultato del consenso dei cittadini alla lista di partito, “intaccato” da un atteggiamento che non può non sembrare utilitaristicoe dipuro trasformismo». Ma le accuse non si limitano alla voce istituzionale. La scelta di Galante che segue l'addio all'Udc (altra sigla che perde rappresentanza a Palazzo di città) da parte di Emilio Libutti (entrato con l'assessore alle Opere pubbliche, Alessandro Singetta, nell'Api di Rutelli): è in rete che il dibattito si fa “frizzante” e senza filtri. E la critiche non mancano. C'è chi ricorda che pro-

prio i Popolari uniti, la scorsa estate, avevano avviato una campagna di discussione sul territorio per cui, sotto lo slogan “Nani, burattini e ballerine” si criticavano ampiamente i colleghi che dal partito aveva- Antonio Autilio no scelto altre vie. Sarà Gianluigi Laguardia (Udc) a ricordare assoluto nel capoluogo) replicherà sulle pagine del social network che anche alle regionali al performance «pur avendo contribuito a costruire elettorale. A chiudere, l'ex consie realizzare l'Udeur in Basilicata con gliere comunale Luciano Petrullo alcune delle persone citate posso di- (Pdl) che sempre on line dice: «In re con l'onestà che mi contraddistin- perfetta sintonia col campionato di gue, che Antonio Potenza (segreta- calcio, il mercato acquisti e cessioni rio regionale dei Pu, ndr) è l'unico continua anche nella nostra politica della vecchia guardia della Dc». Il da quattro soldi». La polemica è detempo, dice, «è galantuomo». Altri si stinata a proseguire. In rete e nei chiedono se Galante (il più votato in corridoi, più o meno istituzionali.

Il consiglio ratifica la somma fuori bilancio per l’acquisizione del suolo rimasto oggetto di contenzioso

Ondina Valla, debito approvato L’opposizione: «Non ereditiamo il passato». Il centrosinistra: «E’ scelta responsabile» IL debito fuori bilancio (l’ultimo consistente) di oltre 900 mila euro, legato alla procedura di acquisizione dei suoli su cui sono sorti parte degli alloggi di Ondina Valla, a Macchia Romana, è stato approvato, ieri, in consiglio comunale, con il voto favorevole dei presenti (astenuto solo Felice Scarano, Per la città). Il resto dell’opposizione aveva abbandonato l’aula alla fine di un dibattito che, inevitabilmente, aveva richiamato la storia di questa città, del suo dissesto, dei debiti ereditati per quelle procedure di esproprio, negli anni, finite con contenziosi persi. Quello approvato ieri è «un provvedimento importante perchè - spiega l'assessore al Bilancio, Federico Pace - dopo un lungo lavoro degli uffici Bilancio e Affari legali, permette di affrontare una questione sociale, conla futura venditadelle case agli aventi diritto». Ma chiude anche un capitolo aperto di storia cittadina, nato nel post terremoto. A tempi del dissesto del capoluogo, a metà anni ‘90, la commissione straordinaria di liquidazione, aveva deciso di vendere le case di Ondina Valla ai cittadini che ne avevano diritto. Diversi anni dopo, però, durante la scorsa legislatura, l’amministrazione scopre che la vendita non è possibile perchè i suoli su cui le palazzine sono state realizzate sono ancora di proprietà dei privati. Ne nasce un lungo contenzioso tra più attori e il comune (per un parte risolto con una transazione). Ma c’è un’area della zona, quella oggetto del debito dichiarato legittimo ieri, per cui non si è riusciti a raggiungere un accordo («faraonici gli importi chiesti dal privato»). Ecco allora il ricorso all'articolo 43 del testo unico sugli espropri che permetterà al comune di diventare proprietario dei suoli (potendo, così, di conse-

Una veduta di Macchia Romana

guenza, vendere le case ai cittadini), grazie al deposito della cifra (i 984 mila euro per cui adesso sarà aperto un mutuo presso la cassa depositi e prestiti) che è l’importo massimo - secondo una stima basata anche sul caso della transazione riuscita - che una qualunque sentenza,in basealla giurisprudenza ormai consolidata - ha spiegato più volte l’ente - potrebbe imporre all’amministrazione per “riscattare” quei suoli, dichiarati “illegittimamente occupati”. Ma l’approvazioneè importanteanche peraltro. Al di là del dibattito politico per cui le parti, maggioranza e opposizione, restano ferme sulle proprie posizioni, parte proprio da un consigliere di centrosinistra, Mario Cerverizzo (Pd), la richiesta di un’indagine interna da parte della segreteria generale dell’ente «per individuare eventuali errori di funzionari o dirigenti che nel passato avrebbero portato poi a

questo debito da ratificare». Questo caso, non è immune a valutazioni personali che si intrecciano alla storia potentina. Tra quanti sono presenti in aula c’è chi, come Angelo Laieta (Dec), sempre su Ondina Valla, ma per il caso della precedente transazione, è stato invitato dalla Corte dei conti a dimostrare la propria posizione in caso di eventuale danno erariale. E’ vero, la Corte dei conti valuta tutti gli atti legati ai debiti fuori bilancio che dai giudici contabili vengono inviati di diritto. Ma Laieta sceglie di allontanarsi: «Non rinnego la mia storia, nè l’aver fatto parte di amministrazioni di governo con la Dc» nel passato. «Il mio gesto non passi per irresponsabilità. All’epoca abbiamo risposto all’emergenza abitativa del post terremoto». Questo anche per rispondere al botta-e-risposta che aveva preso il via in aula. Da un lato parte dell’opposizione che, come per Rocco Coviel-

lo (presidente della commissione Bilancio) e Michele Napoli (Pdl), aveva rimarcato che non ci potesse essere giudizio positivo sul debito «che si aggiunge ad altri analoghi, sempre frutto della storia di gestione del capoluogo», per cui - aggiungerà Coviello sottolinenado il proprio percorso politico, lui che viene da An, replicando più tardi al sindaco Santarsiero - «non sono assolutamente figlio». «Nèsi puòimputare-farà ecoNapolia chi era giànel passato all’opposizione, l’onere del controllo, nonostante chi governaoggi sitrova adaffrontare vicende che non ha “innescato”». E se Roberto Mancino (Sb) farà notare che la sua storia, quella della sinistrasinistra, non lo rende “erede”di un sistema storico, ma lo pone oggi «davanti a una responsabilità», il capogruppo Pd, Gianpaolo Carretta, spiegherà che è «orgolioso di chi ha governato questa città, errori compresi, consegnando il capoluogo alla crescita e allo sviluppo. Ci assumiamo questa responsabilità senza dubbio, nè giudizio». Lui, invece, viene dalla Dc, come il sindaco e come il coordinatore dell’opposizione Giuseppe Molinari, farà notare più tardi Santarsiero, che interviene in fatto di “eredità”. «Non c’è nessuna responsabilità politica che ci porta a varare questo debito fuori bilancio - dice - Questo provvedimento è un atto amministrativo necessario alla città, per andare avanti». Poco importa se la genesi «è nel centrodestra o nel centrosinistra, l’unica valutazioneda fareè sesia più o meno utile». O, come diranno altri, in presenza di un contenzioso aperto e di una giurisprudenza “consolidata” che ha condannato spesso le casse pubbliche, più semplicemente, un atto dovuto, forse “il male minore”. Sara Lorusso

IN BREVE A TORTORA

Potentino lascia la comunità e torna in carcere ARRESTATO un giovane potentino in Calabria, a cui è stato revocato il beneficio presso la Comunità del centro di accoglienza l’Ulivo di Tortora. Nel primo pomeriggio di ieri i carabinieri della stazione di Praia a Mare coadiuvati dai colleghi della stazione di Potenza hanno rintracciato e tratto in arresto un giovane 39enne residente a Potenza, il quale precedentemente si era sottratto dall’esecuzione della misura di affidamento proprio presso la comunità, nel cosentino. Quindi al giovane gli è stato revocato il beneficio da parte dell’autorità giudiziaria, ed è stato riportato presso la casa circondariale di Potenza. Il giovane, G.D.A. non avrebbe osservato le prescrizioni impartire dall’autorità giudiziaria. A giorni sarà sottoposto ad interrogatorio da parte dell'autorità giudiziaria di Cosenza la quale ha tolto il beneficio al giovane. E milia Manco

REGOLAMENTO URBANISTICO NON è poi così vero che il regolamento urbanistico vive una fase di “stallo” nella sua applicazione. Piuttosto è il caso di ammettere che «è troppo presto per trarre un bilancio complessivo sulla fase esecutiva» a pochi mesi dalla sua approvazione in consiglio comunale, sul finire della scorsa consiliatura. Roberto Speranza, assessore all'Urbanistica, raccoglie l'invito lanciato dal coordinatore dell'opposizione, Giuseppe Molinari (alcuni giorni fa, in un acceso botta e risposta sul tema con il sindaco Santarsiero) e ai consiglieri della Terza assemblea permanente (presieduta da Beniamino Straziuso, Pd), impegna se stesso e l'amministrazione a essere presente in commissione ogni due mesi, per poter valutare con cadenza regolare lo stato “d'avanzamento” dell'attuazione del regolamento. Al di là dell'ipotesi organigram-

Audizione di Speranza in commissione sullo stato dell’attuazione

«Ci sia una verifica continua» matica che potrebbe vedere l'assessore lasciare il suo incarico nel prossimo rimpasto di giunta post elettorale (nel frattempo, infatti, Speranza è stato eletto segretario regionale del Pd), quell'impegno suggella comunque un dibattito istituzionale che si è fermato - in modo bipartisan, critiche comprese - sull'obiettivo «positivo (propositivo?)» del confronto, dell'analisi e dell'accoglimento, qualora le verifiche lo richiedessero, «in modo laico», eventuali modifiche. Il primo passo compiuto dagli uffici - spiega l'assessore in commissione - è stato inviare circa 2.500 lettere a tutti coloro che sono «poten-

zialmente interessati agli interventi del Ru perchè propietari di suoli, con gli uffici sempre pronti a un'interlocuzione per togliere dubbio dareindicazioni». Madall'invio di quelle lettere che ricordano come sonotregli annilasciatiaicittadini per organizzarsi in consorzio (solo al termine di questa tempistica il comune potrebbe decidere di sostituirsi all'iniziativa privata) sono passati troppi pochi mesi perchè si possa arrivare a un punto. «Ma che fine hanno fatto i dieci piani di iniziativa privata», il cui ritiro, prima che fossero inseriti nel piano operativo successivamente approvato, aveva creato tanto scalpore? Moli-

nari ne approfitta anche per ricordare che il prezzo delle case continua a essere «troppo alto». E' Laieta (Dec) a riprendere le perplessità che già in sede di discussione di Ru aveva sollevato: «Ci sono zone della città, come contrada Rossellino, in cui i proprietari di suoli si sono ritrovati all'improvviso con valori dimezzati eindici diedificazione sminuiti». Ecco l'invito a fare «una variante laddove si può ancora intervenire». Tra i presenti, ieri mattina (sono intervenuti in molti), c'era chi aveva partecipato alla stesura del provvedimento: Raffaele Rinaldi era il presidente della commissione che per mesi si è impegnata

sull'argomento: «Il Ru è stato vivisezionato e rispetto alle previsioni del vecchio Prg, mai attuato perchè sovrastimato, c'è stata una grande semplificazione, con comparti ristretti alla presenza di un numero minore di proprietari di suoli da mettere insieme». Anche Michele Napoli (Pdl) concorda nell'ammettere che è presto per una valutazione, ma ciò «non toglie che sia un strumento vigente e che la sua attuazione è in capo alla responsabilità politica». C'è poi anche un punto di vista formale da non sottovalutare: «va continuamente monitorata - dice - la compatibilità del regolamento con le altre normative, per evitare che disposizioni successive o di livello superiore non “annacquino” le previsioni». Il clima, però, sembra produttivo. s.l.

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22 Potenza


23 Potenza Prende il via oggi un viaggio alla scoperta dei giovani imprenditori che ce l’hanno fatta

Si chiama Hydros il «successo» Salvatore Russelli, 34 anni, racconta come è nata la sua azienda di Tito scalo POTENZA - Il 2009 è stato l'anno della super-recessione e dei crolli finanziari che si sono poi riflessi sulle economie produttive. E' stato l'anno in cui il mondo del lavoro ha sofferto un disagio molto forte, soprattutto sul piano dell'occupazione ma anche della tutela del potere d'acquisto dei redditi. Eppure c'è chi questa crisi pare non averla avvertita per niente e, proprio nell'«anno nero», si è ritrovato con il fatturato raddoppiato rispetto a 12 mesi prima. Stiamo parlando di Salvatore Russelli e della sua azienda di impianti e costruzioni meccaniche “Hydros”, con sede a Tito scalo. Abbiamo incontrato questo giovane imprenditore di appena 34 anni che ci ha raccontato la sua storia e la «ricetta» del suo successo. Come è nata “Hydros”? «Sono imprenditore di prima generazione. Prima di avviare questa attività (7 anni fa), lavoravo come disegnatore meccanico presso un'azienda sita nell'area industriale di Tito. Ero consulente di progettazione per imprese che operano in svariati settori, dalla meccanica all'alimentare. Man mano che proseguivo nella mia esperienza, mi sono reso conto che la problematica principale delle aziende industriali è quella di trovare dei partner in grado di seguire tutte le operazioni di automazione di processo. Nei nostri territori realtà di questo tipo non esistono: infatti il 90 per cento delle aziende insediate in Basilicata lavorano per conto terzi. Questo significa che si tratta di imprese vincolate ad avere pochi clienti e ad operare secondo le condizioni dettate dai “proprietari”. Imprese, dunque, dove non manca un valore aggiunto. La mia idea è stata quella di avviare un'attività dedicata principalmente alla realizzazione di macchine ed impianti (che richiedono da 6 a 12 mesi di progettazione) che non esistono sul mercato, ma che vengono progettate “a misura del cliente”. Facciamo uno studio di fattibilità, proponiamo un pro-

In senso orario Salvatore Russelli, alcuni dei macchinari e due immagini dell’interno dello stabilimento

(foto Andrea Mattiacci)

getto e realizziamo la macchina. Nel corso di un anno, su 100 commesse non ce ne sono 2 uguali. Abbiamo realizzato impianti di depurazione, di lavaggio, di bonifica, di discariche. Credo che la mia “arma vincente” è la continua innovazione. Nel 2009 ho raddoppiato il fatturato e per il 2010 ci sono già buoni presupposti per fare meglio». Dove hai trovato i fondi per avviare la tua attività? «Ho iniziato all'età di 27 anni grazie ai contributi di Sviluppo Italia, che allora finanziavano quasi il 96 per cento. Iniziativa che, con mio grande stupore , non è stata per niente apprezzata nei nostri territori. Presen-

POTENZA - Sarà l’Apofi-Il a gestire il progetto, presentato dall'assessore regionale alla Formazione professionale Antonio Autilio e da funzionari dell'amministrazione giudiziaria un progetto, sul “Programma di intervento per l'inclusione sociale e lavorativa di soggetti, adulti e minori, sottoposti a provvedimento dell'autorità' giudiziaria”. Il presidente dell'Apof-Il Antonio Giansanti ricordando che, nell'ambito delle attività 2008-2009, l'Agenzia ha svolto nel carcere di Potenza corsi di 200 ore per operatore informatico, sciampista e vivaista e nel carcere di Melfi corsi di 400 ore per addetti alla legatoria, alla lavorazione della pelle e vivaista e di 200 ore per informatica di base, ha spiegato che «si tratta di attività finalizzate al reinserimento lavorativo dei detenuti e all'utilizzo di base dei sistemi informatici di cui c'è un' assoluta necessità. Di qui il ri-

tai la pratica a novembre del 2000 ed era al protocollo la numero 2. Questo denota la scarsa attenzione dei giovani, la mancanza di “voglia di far qualcosa”. Ho avuto molti problemi con le banche e anche adesso utilizzo molto poco il credito bancario. Ho girato per mesi ma nessun aiuto e solo proposte assurde. Alla fine, Sviluppo Italia “ha messo” il 45 per cento a fondo perduto, io ho contratto un mutuo e circa un 10 per cento dell'investimento sono derivati da mezzi propri che mi sono “costruito” negli anni». A parte il reperimento dei fondi, che altre difficoltà hai incontrato all'inizio?

«Molta diffidenza. Non è facile per un ragazzo così giovane presentare progetti così importanti che vanno a supportare le linee produttive. Incontri molto scetticismo. Ma bisogna perseverare e non lasciarsi abbattere. Se vali e lavori bene, se ne accorgeranno e, piano piano, riuscirai a costruirti un'immagine credibile». Come è organizzata la tua azienda? «Il mio lavoro strategico è supportato da un commerciale per sviluppare una rete all'estero (stiamo prendendo contatti soprattutto con i paesi arabi), da un ingegnere che segue la produzione meccanica, dal capo officina che fa da intermediario, ov-

vero “trasforma” il progetto in istruzioni per l'officina e da un responsabile per il settore elettrico che si occupa della progettazione dei software per le macchine. Purtroppo intorno non abbiamo altre aziende che sono in grado di fornirci un supporto valido, quindi il “core business” è tutto concentrato all'interno dell'azienda. In officina, poi, lavorano 20 operai fissi. L'operaio più “anziano” ha 30 anni e ho sempre premiato quei ragazzi che si sono distinti per qualche merito. Tutti prendono stipendi superiori a quelli previsti dal contratto nazionale. Prima di essere imprenditore sono stato operaio sulle linee di produ-

Potenza Sarà l’Apof-Il a gestire il progetto presentato dall’assessore Autilio

Inclusione sociale per detenuti li, interregionali e locali del ministero di Grazia e Giustizia del lavoAntonio Giansanti ro svolto dall'Apof-Il e della positi-

conoscimento che è venuto dal Dipartimento Formazione della Regione e dagli organismi naziona-

va esperienza dei nostri operatori». Le nuove attività che saranno affidate all'Apof-Il rispondono all'obiettivo strategico «nell'area della istruzione-formazione professionale di potenziare i fattori soggettivi nella persona del detenuto o ex detenuto o comunque sottoposto a provvedimento dell'autorità giudiziaria che sono funzionali per agevolarne l'inclusione sociale e lavorativa, attraverso l'offerta degli strumenti conoscitivi, sperimentali e professionali necessari per contrastare

le condizioni di discriminazione nel mercato del lavoro e assicurare all'individuo una capacità competitiva, in condizioni di parità, nel sistema delle relazioni nella famiglia e nella società». Giansanti ha anche sottolineato che «il Servizio di orientamento nell'area del “Disagio sociale” dell'Apof-Il offre percorsi di opportunità di inclusione sociale e lavorativa a diversi target di popolazione che per motivi diversi vivono in condizioni di esclusione, emarginazione o disagio». Da circa 10 anni, tra l’altro, opera all'interno dell'Agenzia un “Laboratorio della comunicazione sociale” aperto agli utenti del servizio oltre che ai

zione e impiegato come disegnatore, quindi so quali sono le esigenze di ognuno e i diversi modi di pensare. Utilizziamo molto anche il lavoro occasionale in determinati periodi dell'anno, ad esempio in estate o durante le festività natalizie, in quanto gli impianti e i macchinari che produciamo si possono montare solo quando le aziende sono ferme con la produzione». Chi sono i suoi clienti? «Sono tutti privati di grandi dimensioni, multinazionali (gruppo Marcegaglia, Barilla, Ferrero, Italtractor) e lavoriamo anche fuori regione. Recentemente, infatti, abbiamo avuto commesse in Lazio, Toscana e Lombardia». Obiettivi di crescita? «Sicuramente continuare nel settore dell'automazione, ma “fortificarci” in quello ambientale, della depurazione delle acque dei siti industriali, delle discariche e dei rifiuti. Nel 2009 siamo riusciti ad ottenere delle ulteriori certificazioni che ci consentiranno di accedere a gare pubbliche a cui finora non abbiamo potuto partecipare. Ho intenzione, poi, di realizzare un altro piccolo capannone per ampliare i reparti della logistica e del commerciale». Che consigli ti senti di dare ad un giovane lucano che volesse aprire un'attività? «Consiglierei, innanzitutto, di stimolare la curiosità, “il cervello”. Aprire un'attività non è una cosa semplice. Devi avere una vocazione specifica per qualche cosa e un forte spirito di sacrificio. E' necessario un cambio radicale di mentalità. Non si può pensare di fare lo stretto indispensabile. Anche le scuole hanno una responsabilità in questo. I giovani che ho “provato” nel corso di questi anni mi sono apparsi tutti scoraggiati e molto demotivati, poco pronti al sacrificio e con poca voglia di imparare. Consiglio di investire in settori ad alto contenuto tecnologico, perché la Basilicata ha bisogno di questo tipo di aziende. E poi, non fermatevi alle prime difficoltà. Bisogna prima “sudare” per poi vedere i frutti che, spesso, arrivano solo dopo molti anni. Credeteci sempre e non scoraggiatevi». Anna Maria Calabrese (1.continua)

gruppi di volontariato sociale e alle scuole. «Le attività del servizio - ha precisato Gainsanti - sono supportate da una rete di partenariato con il ministero di Grazia e giustizia, con i Servizi sociali dei Comuni del territorio provinciale e con le associazioni di settore, e si articolano in: moduli formativi professionalizzanti; consulenza orientativa individuale e di gruppo; formazione orientativa personalizzata (bilancio di competenze, progettazione di itinerari formativi, reinserimento scolastico, inserimento lavorativo) ecantieri di formazione (attività formative esperite in gruppo finalizzate oltre all'acquisizione di competenze tecnicoprofessionali e trasversali, e all'attivazione di processi di rilettura critica dei propri vissuti di disagio attraverso opportunità formative dinamiche ed emotivamente coinvolgenti)».

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Lauria Il responsabile del punto vendita ha comunicato la decisione dopo il turno di lavoro

Licenziati dalla sera alla mattina Il caso di sette lavoratori della Expert che prestavano servizio nel centro commerciale LAURIA - Senza lavoro dal- degli altri». A Lauria, tuttala sera alla mattina. E' suc- via, come ci confermano i cesso a nove dipendenti del- dipendenti, le vendite «non la catena internazionale andavano male». Il centro, Expert di Lauria che presta- però, è stato chiuso lo stesso vano servizio nel punto ubi- come conseguenze di un cato al Centro commerciale problema generale. Il centro Expert di Galdo, infatti, di Galdo. Domenica scorsa, dopo dipende dalla sede di Salerno e là, spiega una giornata sempre uno di lavoro codei responsame tutte le albili di Lauria, tre, i dipensi era sentito denti sono parlare di cristati convosi più di una cati dall'avolta. zienda, in se“Nel giro di rata, per una pochi mesi riunione. poi la situaQui, senza zione è precinessun pitata”. preavviso, Così i nove hanno ricedipendenti livuto la noticenziati, alzia del licencuni dei quali ziamento. Al- Un negozio della Expert lavoravano al l'origine del centro dal provvedimento, è stato comunicato giorno dell'apertura, sette dall'azienda, ci sarebbero anni fa, da lunedì mattina si problemi che riguardano sono ritrovati senza lavoro. Ora si sono rivolti al sindal'intero gruppo. «Sapevamo di essere a ri- cato per vedere se ci sono le schio - dice un dipendente - condizioni per accedere poi domenica sera ci siamo agli ammortizzatori sociali. ritrovati senza lavoro». Nel loro futuro, comunLa crisi economica che negli ultimi anni ha inte- que, c'è una piccola speranressato tutti i mercati e tutti za. I responsabili del centro i settori produttivi, non ha commerciale di Galdo, inrisparmiato il centro fatti, hanno già preso conExpert di Lauria che, come tatti con un'azienda di un gli altri negozi della catena, altro marchio, operante è rivenditore specializzato nello stesso settore. Se l'ain elettronica, elettrodome- zienda dovesse essere intestici, telefonia, foto-ottica e ressate ad aprire una sede a informatica. «Un settore, Galdo, allora per i nove ci sadunque, non di prima ne- rebbe la possibilità di candicessità - spiega ancora un darsi. Con la speranza che responsabile del centro - e la nuova azienda, dicono: che per questo può risentire «ci tenga presente». della crisi economica prima Francesco Zaccara

IL CASO DI MARSICO NUOVO

La storia degli operai dell’impresa Ica, occupati nel cantiere per ristrutturare la cattedrale

Deve gli stipendi, ma l’azienda sparisce MARSICO NUOVO - La situazione paradossale del cantiere della cattedrale di Marsico Nuovo: lavori fermi, l'impresa (ICA) sparita e i lavoratori attendono il pagamento delle spettanze. Una matassa difficile da sbrogliare quella che è successo sui cantieri di un opera pubblica così imponente come la cattedrale marsicana. Andiamo con ordine. La faccenda si scatena nel Novembre scorso quando i lavoratori dell'Ica (l'impresa campana con sede a Padula, aggiudicatrice dei lavori di restauro del complesso monumentale), non vengono pagati. Tra stato di agitazione, scioperi, sembrava che la situazione si fosse risolta con la promessa dei pagamenti e relativi diritti. Invece no. Dopo alcuni incontri tra promesse e accordi sottoscritti, la situazione è tornato punto e daccapo, tanto da costringere gli stessi lavoratori a licenziarsi per giusta causa e ad aprire da parte del Sindacato una vertenza legale. Ad oggi gli operai (sette) avanzano spettanze non pagate, Tfr e Cassa Edile. «Da parte del Sindacato - ha spiegato il rappresentante della segreteria provinciale della Fillea - Cgil, Raffaele Rotondaro - abbiamo dato disposizione all'Ufficio Legale nella persona dell´'avvocato Massimo Oriolo di acquisire tutti i prospetti paga. I lavoratori da Aprile 2009 fino a Novembre 2009 non hanno percepito la Cassa Edile. Mi chiedo - ha commentato il sindacalista - il Durc (documento unico di regolarità contributiva, ) come sia stato fatto. Mi chiedo come mai

Sant’Arcangelo Concorso per bambini

I lavoratori in un incontro con i sindacati di categoria

siano stati dati gli stati di avanzamento alla ditta senza i dovuti controlli. Abbiamo pignorato i crediti che la ditta vantava dalla Sopraintendenza e quindi la procedura prevede che il giudice dia disposizione al terzo debitore di pagare, in questo caso la Sopraintendenza per i Beni Architettonici e per il paesaggio della Basilicata , di pagare le spettanze. In questo caso c'è stata la disponibilità dell'ente ad acquisire gli atti e farsi carico delle spettanze. Ci stiamo attivando per il Tfr e la Cassa Edile. Gli operai si sono anche recati presso lo studio che elabora i prospetti paga per conto di Ica, per chiedere almeno la fotocopia delle buste paghe, ma gli è stato negato. Faccio un appello, in questo caso, al consulente che deve capire che in termini di Legge sono inadempienti. «Una situazione paradossale - ha aggiunto Rotondaro - è che alcuni diri-

genti Ica hanno denunciato la stessa ditta, chiedendo a me e agli operai di testimoniare a loro favore. Ho fatto notare che il Sindacato ha denunciato anche loro che hanno sottoscritto un verbale e non lo hanno rispettato». A parere sempre del sindacalista la questione parte nel “momento dell'affidamento dei lavori, non ci sono stati i dovuti controlli, a partire dai responsabili dei Lavori a finire agli Organi di sicurezza». Ente appaltante dell'opera il Ministero per i Beni e le Attività culturali Sopraintendenza per dei Beni Architettonici e per il Paesaggio della Basilicata. Ammontare complessivo presunto dei lavori di 1 milione e 490 mila e 69,79 centesimi. Fondi provenienti dall'accordo di Programma Quadro, legge 208/98 (delibera Cipe 142/99). Angela Pepe

Viggianello

Operazione in tutta la valle dell’Agri

Cinema e arte per accrescere la pace nel mondo

In arrivo fondi per eliminare le barriere architettoniche

Controllo del territorio Nove denunce dei carabinieri di Viggiano

SANT'ARCANGELO - Parte la prima edizione del Concorso Nazionale “Per Fare la Pace” parallelamente alle iniziative della Città della Pace volta alla creazione della fondazione della Città della Pace dei Bambini in Basilicata. Infatti, la World Center for Compassion of Children ha voluto indire un concorso che permettesse agli stessi ragazzi di manifestare il loro pensiero, mediante le più svariate forme di espressione, e lo divulgasse negli ambienti più consoni. Una occasione per dare voce a chi spesso non ce l'ha. Il concorso è organizzato dalla Regione, dal Comune di Sant'Arcangelo, di Scanzano Jonico, dalla Cooperativa Sociale Iskra, dalla Fondazione Eni Enrico Mattei, da Arnoldo Mosca Mondadori e da Omeoart. Il bando prevede una sezione cinematografica e una grafica. La sezione di cinematografia è riservata a gruppi di ragazzi delle scuole medie di primo grado italiane e a centri di aggregazione per bambini (da 10 a 14 anni) a cui è richiesto di produrre un prodotto audiovisivo della durata massima di dieci minuti (fiction, animazione, documentari, spot) inerenti a messaggi di pace da inviare ai potenti della terra; promozione della cultura della pace e dialogo tra le culture. Invece, la seconda sezione è rivolta a gruppi di ragazzi delle scuole primarie a cui è richiesta la produzione di locandine o lavori grafici sugli stessi temi. La proiezioni dei cortometraggi selezionati avrà luogo in occasione della premiazione che si terrà a Sant'Arcangelo nelle giornate del 13 e 14 marzo. Mentre, tra le locandine, saranno individuati i migliori prodotti per allestire una mostra e pubblicarli pro-

VIGGIANELLO - Eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. Il Comune di Viggianello, in merito a quanto previsto dalla legge 13 del 1989 nonché da quella regionale del 1997, rende noto che, entro il prossimo 1 marzo, potranno essere presentate presso l'ufficio tecnico del Comune per il successivo inoltro all'ufficio della regione Basilicata, le richieste di contributo finalizzate all'eliminazione delle barriere architettoniche in edifici privati. Vanno sotto il nome barriere architettoniche tutti gli ostacoli che limitano o impediscono il libero accesso, la libera circolazione o comunque la libera utilizzazione di spazi, edifici e loro componenti come scale, porte strette o ascensori mancanti o troppo piccoli. E' altrettanto noto che spesso tali contributi non sono stati erogati o lo sono stati solo parzialmente a causa di una certa discontinuità nel finanziamento del relativo fondo. Le domande di contributo sono ammesse solo per interventi finalizzati all'eliminazione di barriere architettoniche. Emilia Manco

VAL D’AGRI - E’ di 9 denunciati l’esito del monitoraggio dei carabinieri della compagnia di Viggiano, operato nell’ultimo week end, per contrastare il fenomeno noto con il nome di “stragi del sabato”. Di seguito il dettaglio dell’operazione. P.S. trentenne di Marsicovetere, A.S. quarantaseienne di Brienza e M.R. ottantenne di Corleto sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza. Controllati dai carabinieri che avevano predisposto un posto di controllo, sottoposti all'esame alcolemico mediante etilometro, gli venivano riscontrati valori eccedenti rispetto ai limiti consentiti. C.F. e F.V. ventenni di Tramutola nonchè D.A. di Marsicovetere, sono stati denunciati per danneggiamento. Per futili motivi riconducibili verosimilmente a cattivi rapporti interpersonali, hanno danneggiato un'utilitaria di un loro coetaneo. R.A, trentenne di Marsico Nuovo è stato denunciato perchè in qualità di titolare di un esercizio pubblico, dava luogo ad intrattenimento musicale per svago e divertimento in assenza delle pre-

Il premio nobel Betty Williams che si sta dedicando alla costruzione della città della pace

muovendo la cultura della pace in diverse lingue, facendo raggiungere il prodotto ai potenti della terra. Il concorso prevede, inoltre, l'assegnazione del primo premio, corrispondente ad un viaggio al Parlamento Europeo della durata di tre giorni per chiedere l'approvazione di una nuova legge che stabilisca che l'1% del budget militare di ogni Stato membro, venga impiegato a sostegno di progetti di pace che innalzino la qualità della vita del nostro pianeta. La registrazione al concorso richiede la compilazione di una scheda di iscrizione da scaricare dal sito Perfarelapace.org o Wcccitalia.org. Il plico contenente il prodotto e la scheda di iscrizione dovrà pervenire non oltre il 25 febbraio all'indirizzo del Comune, all'attenzione dell'Ass. alle Politiche Sociali Rosaria Briamonte. Valeria Gennaro

Una pattuglia dei carabinieri

scritte autorizzazioni/prescrizioni, arrecando disturbo al riposo delle persone residenti nelle abitazioni circostanti. Infine L.R., di 35 anni di Guardia Perticara per possesso ingiustificato di un'arma da punta e taglio. Il coltello è stato successivamente sequestrato. Nel corso delle operazioni è stato segnalato, in via amministrativa alla prefettura di Potenza, quale assuntore di sostanze stupefacenti un giovane di 20 anni, poichè trovato in possesso di 5 involucri in plastica contenenti 2 grammi di marijuana.

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Avigliano Ennesimo nulla di fatto nel centrosinistra per la scelta del candidato a sindaco

Temperature roventi nel Pd Stasera altro vertice per decidere se puntare su Salvatore o su Summa AVIGLIANO - Liti a gogò. Se ci fosse statoun termometrodellatemperatura politica del centrosinistra, a tratti l'altra sera avrebbe toccato temperature da caldo africano: altro che i meno cinque gradi segnalati dal mercurio in piazza Gianturco. Proposte di intesa nel centrosinistra, criteri per scegliere i candidati, ma anche chiarimenti, prese di posizione e dialettica a volte aspra. Riunito il tavolo, ritrovati i litigi. È il centrosinistra che deve scegliere il suo candidato alla carica di sindaco. Non passi come un auspicio, ma è la coalizione chiamata ascegliere proprio il sindaco se tutti e sei i partiti starannouniti. Inpassato,insieme, hanno superato il 60per cento. Ora, il rischio che il bottino si divida è una possibilità. Donato Salvatore o Vito Summa? Stringono i tempi per definire una candidatura unitaria e si accorciano le ore che separano una Donato Salvatore riunione dall'altra. Dopo quella di lunedì stasera è in programma no i tempi (Pdci), chi raccoglie il suo un'altra. Dire decisiva è azzardato, «io l'avevo detto che saremmo arrineanche chi siede al tavolo delle vati a questo». C'è pure chi invoca ditrattative lo pensa. Se primarie sa- scontinuità con l'amministrazione ranno, si dovranno stabilire oggi. Tripaldi (Idv): Summa si identifica Se no, il tempo per organizzarle non con quella uscente, Salvatore no. ci saràpiù. Ilsindaco diAvigliano si Come se non appartenessero enfarà tra un braccio di ferro ad Avi- trambi a quella stessa filiera di cengliano e una capatina a Potenza per trosinistra che annovera assessori e sapere come posizionarsi. Intanto consiglieri, comunali e provinciali. non si capisce cosa se ne vuol fare del Regionale compreso. In tutto questo c'è la questione Pd, centro storico, delle politiche nelle frazioni, della viabilità (a parte an- litigiosoalsuointerno: staquilavenunci ventennali che invocano ra crisi del centrosinistra. Con due pomposi sbocchi sulla Potenza-Mel- gruppi che si annullano in guerre fi), della tenuta sociale in tempi di di- intestine (un regolamento di conti sagio giovanile. Per tutto questo c'è tra Summa e l'ex consigliere provinla campagna elettorale. Pd, Sel, Idv, ciale Sabia) e che se le mandano a diPsi, Udc e Pdci prendono tempo e si re, senza avere il coraggio di uscire aggiornano. Chi ancora crede nelle con un documento o una dichiaraprimarie (Pd), chi dice che non ci so- zione ufficiali, come pure qualche

Bella, nuove strategie per l’apprendimento

Vito Summa

alleato chiede di sapere, pretendendo da loro un gioco a carte scoperte. Poi ci sono i minori e i partiti satelliti. Pdci, Udc, Idv e Sel aspettano il da fare, per poi immaginare in un possibile accordo con Salvatore sindaco, tre-quattro assessori al Pd e i restanti a loro; con buona pace del Partito socialista che in questa ipotesi di indicazione del sindaco manderebbe a casa i vari Pace e i Claps (attuali assessori), togliendo ogni speranza achi siè fermatoai box:vedi il gruppo dell'ex consigliere Vito Bochicchio o le attese della nuova classe dirigente. Anche qui, la prospettiva si annuncia scoppiettante. Ma il centrosinistra va avanti e tenta la via dell'unità. Oggi una nuova riunione: dentro o fuori. Gianni Sileo

BELLA - Nuove strategie per l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita. In pratica non si finisce mai di imparare. Con questo spirito i docenti delle scuole in rete per la promozione della lettura di Avigliano, del liceo di Muro Lucano, di Castelgrande, Pescopagano, Baragiano, Tito, Ruoti, Filiano, Rionero,Stiglianoe dell'ItcNittidiPotenza si incontrano, a partire da oggi, per il terzo anno consecutivo per ben cinque giorni di formazione nell'Istituto comprensivo di Bella. Sarà Livio Sossi, docente di letteratura dell'infanzia dell'Università di Udine, a guidare i docenti in un laboratorio di scrittura e creazione. Obiettivo è quella di ideare libri illustrati per i giovani lettori da 0 a 16 anni. «I docenti portano al corso le storie e i disegni che gli alunni hanno prodotto nelle sezioni e nelle classi , raccontando il proprio vissuto - ha detto il dirigente scolastico Mario Coviello - le emozioni, le paure e i loro lavori dei quattro giorni precedenti. Molti spunti sono nati dalla lettura dei libri letti per partecipare alla prima fase del torneo di lettura che si è svolta nelle singole scuole da ottobre a dicembre 2009 e che ha coinvolto oltre 1.200 alunni. Nel corso dei due pomeriggi, con le indicazioni di Sossi, che cura per molte case editrici l'editing dei libri in uscita, suddivisi in gruppi, i

maestri e i professori impareranno comesivalutano leillustrazionein un testo, come si analizza il rapporto fra testo e immagine, come giudicare in un libro l'impaginazione e l'uso dei caratteri. E subito dopo passeranno dalla teoria alla pratica cominciando a preparare illustrazioni per le storie già inventate nella prima fase della formazione». Il laboratorio rinforzerà «l'amore per la lettura nei docenti e, di conseguenza, negli alunni perché leggere fa bene. Aiuta a capire meglio noi stessi e gli altri, mette in moto la mente e se essa cammina anche la nostra esistenza ne risente, riusciamo a fare le scelte migliori, impariamo a scorgere particolari utilissimi nella nostra vita quotidiana e cosa forse più bella, sviluppiamo quella capacità di ritagliare solo per noi momenti buoni per rilassarci, per goderci una storia, per vivere una nuova breve vita in nuovi e sempre infiniti mondi». No «c'è autorità se non ci sono affetto - ha concluso Coviello - rigore intellettuale e attenzione reale verso i ragazzi. La lettura è un potente mezzo per conoscere l'universo affettivo ed emozionale degli alunni. E' anche per questo che un gruppo di oltre 50 docenti della provincia di Potenza si incontrano e lavorano nel laboratorio». Angela Scelzo

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Mercoledì 3 febbraio 2010


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Dalla “bocciatura” del primo progetto alle richieste di pagamento al Comune per gli incidenti

Tutti i misteri della Ginestra - Barile GINESTRA - Di questa strada, la Ginestra-Barile, conosciuta anche da chi non l'ha mai attraversata, perché della sua storia sono a conoscenza tutti i lettori della Basilicata.La sua pericolosità è stata riconosciuta in un consiglio comunale aperto nel marzo del 2009 alla presenza di amministratori comunali, provinciali e regionali, nel quale di decise di intervenire per migliorare questa strada. Nel settembre del 2009, alla Regione Basilicata dipartimento viabilità ed infrastrutture, si pose la prima pietra con provvedimenti scritti, la Provincia entro fine anno concludeva l'iter di provincializzazione della Ginestra-Barile (atto deliberato) in seguito inter-

veniva per migliorare completamente l'intero tratto di poco più di 5 km con fondi regionali (atto non ancora concretizzato, nonostante la Provincia abbia presentato un progetto alla Regione nella prima decade di dicembre). Inoltre nell'incontro del settembre scorso si decise di attribuire inizialmente, dietro presentazione di un progetto, ai Comuni interessati per questa strada (Barile e Ginestra) una somma di circa 100 mila euro per interventi immediati, in previsione dell'arrivo dell'inverno. Ebbene questo progetto, presentato lo scorso 3 novembre, è stato rispedito al mittente perchè presentava alcuni errori tecnici. Solamente la settimana

scorsa, precisamente il 25 gennaio, è stato ripresentato un progetto di 104 mila euro, firmato dai tecnici dei due Comuni con le relative delibere di giunta di approvazione del progetto ed inviato alla Regione Basilicata. Si prevedono interventi di regimentazione delle acque superficiali con la realizzazione di cunette, fresature di pavimentazione in conglomerato bituminoso. Non è tanto, ma la mancanza di questi primi finanziamenti è da attribuire ai due Comuni che non hanno lavorato in… sinergia. Il Sindaco di Ginestra Caputo ha più volte sostenuto di chiudere la strada al transito, anche perché al Comune arbereshe stanno arrivando ri-

chieste di risarcimento dei numerosi incidenti per i danni subiti dagli automobilisti nei mesi scorsi e nel passato, il Comune, che non ha nessuna competenza su questa strada, ha nominato un legale per difendersi. Il famoso detto: oltre al danno…la beffa, calza proprio a pennello per questa piccola comunità. Sembra che per attivare il finanziamento chiesto dalla Provincia ( qualcosa come 700 mila euro) manca la determina, un atto monocratico, da parte dell'autorità competente sulla spesa dei fondi dell'Unione Europea. Di questo atto formale dalla Regione Basilicata pur non avendo ancora suo atti ufficiali si hanno notizie che presto si por-

La Ginestra-Barile

rà fine al ritardo di questi finanziamenti. Sembra che stiano identificando il capitolo di spesa specifico per attingere i fondi e far fronte a questa emergenza. E' un passaggio tecnico e burocratico che ha…il suo tempo. Può darsi anche che l'as-

sessore regionali alle Infrastrutture ne parli nella seduta di giunta di oggi, 2 febbraio. Tutti se lo augurano, vale a dire gli oltre mille utenti di questa strada, che quotidianamente l'attraversano. Lorenzo Zolfo

Potrebbero essere addirittura cinque le liste che si contenderanno l’amministrazione

Fermento politico a Genzano Solo una coalizione ha ufficializzato nei giorni scorsi la propria candidatura GENZANO DI LUCANIA - Manca meno di un mese alla presentazione delle liste per le Amministrative, ed a Genzano c'è fermento. Niente di consolidato e definitivo, ancora. Ma, come accade in tutti i processi di formazione, che siano propri della natura o emergenti dalla complessità delle interazioni sociali, “identità” instabili prendono ad affacciarsi all'esistenza e a scomparire in attesa che una qualche “forza aggregante” più intensa delle altre ne decreti, ad un certo punto, una stabilità duratura. L'unica coalizione (politica) finora ufficializzata - e ne abbiamo scritto la scorsa settimana - è quella costruita dal Partito Socialista Italiano con l'Udc, l'Api ed Italia dei Valori. Ma riguardo ai “nomi” da presentare, anche qui c'è ancora riserbo, senza contare che, come è stato esplicitamente dichiarato, «le porte non sono ancora chiuse». Per il resto, è possibile speculare unicamente attingendo alle turbolenti fonti del “si dice”, laddove le schiume possono ingannare sulla profondità delle acque ed ogni valutazione, per quanto possa rivelarsi a breve tempo azzeccata, va colta col gusto dell'istante effimero che si riserva ai raggi di luce emergenti dalle nuvole fluttuanti. Ebbene, fatta l'indispensabile premessa sulla natura dei dati raccolti, di alcune delle voci più ricorrenti il nostro giornale può, a que-

Una panoramica di Genzano

sto punto, farsi eco non troppo adulterata da riverberi fuorvianti. Dunque, pare stia andando in porto una coalizione civica “trasversale”, così come prospettata il mese scorso a mezzo di un manifesto tenuto esposto per lungo tempo in Corso Vittorio Emanuele, presso la sede di Rifondazione Comunista. Si tratta di «un gruppo di uomini - ci viene riferito in manie-

Il sindaco Cancellara

ra ufficiosa - i quali, indipendentemente dalle proprie convinzioni ideologiche (ammesso che ancora si possa parlare di “ideologie”) intendono suggellare la propria alleanza attorno ad un programma semplice, fattibile ed innovativo, finalizzato unicamente a dare una svolta alle sorti di questo paese». Altre voci riguardano invece il “Popolo delle Libertà”, i cui rappre-

sentanti pare non intendano rinunciare alla propria caratterizzazione politica e quindi, presumibilmente, andranno avanti da soli sotto il loro simbolo. La situazione non è perfettamente delineata neanche per quanto riguarda il Pd, ovvero il partito che attualmente amministra Genzano. C'è stato, si dice, un tentativo di

captazione della sinistra rappresentata dal Prc che non pare aver prodotto risultati. E non sembrano esserci, all'orizzonte, altre possibilità di intesa. L'ultima volta che abbiamo avuto modo di sentire il sindaco Rocco Cancellara, egli ci ha confidato l'intenzione di ricandidarsi, poiché, per lo sviluppo del paese, ha detto, «la nostra è stata l'Amministrazione che è riuscita a far arrivare tanti soldi, più d'ogni altra che l'ha preceduta, e per poter completare il lavoro iniziato, portandone a maturazione i frutti, ci è necessario un secondo quinquennio». Ma neanche su quest'ultima notizia brilla ancora l'aura della certezza, ed alcune recenti voci la smentiscono. Si parlava, infine, fino a circa una settimana fa di un ulteriore lista civica in lizza, ma le ultime notizie carpite dal vento sottile del chiacchiericcio la danno per naufragata. Riassumendo, dunque, gli schieramenti per le Amministrative del prossimo marzo saranno non meno di tre ed, in casi estremi, potrebbero arrivare finanche a cinque. Ma, lo ripetiamo, tutto è ancora magma non ancora raffreddatosi, ed ogni cosa potrebbe scivolare, da un momento all'altro, lungo biforcazioni imprevedibili. Gianrocco Guerriero

Riscuote consensi l’esperienza tutta “venosina” dell’orchestra di fiati “Amadeus”

Venosa, quando la musica è passione VENOSA - Dal 2004 diffonde la cultura musicale , dando l'opportunità ad adulti e bambini di avvicinarsi alla musica e di apprezzarla. E' l' Associazione Culturale Orchestra Musicale di Fiati “Amadeus”, presieduta da Lorenzo Cicenia e composta da 34 elementi, di età compresa dai 12 ai 75 anni. Sono tutti venosini, che, animati dalla passione e dall'interesse verso questa musa, due volte la settimana si riuniscono per le estenuantiprove musicali.«Lamusica è sempre stato un elemento fondamentale per la socializzazione che, per la sua universalità, riesce a unire persone diverse per età, cultura e razza - ci dice il presidente Cicenia- La musica assume

spesso un posto importante nella vita quotidiana della gente, essendo anche un mezzo di svago per il tempo libero” . In pochi anni l'Orchestra si è saputa ritagliare uno spazio proprio, imponendosi all'attenzione della comunità locale ed esibendosi in apprezzatissimi concerti. Ad animare, catalizzare gli interessi e formare i membri dell' Orchestra è il maestro Michele Natale, allievo del M° Giuseppe Albergo, di cui continua la tradizione. Natale ha frequentato il corso triennale di Orientamento Musicale e ha sostenuto periodicamente esami nel Conservatorio Tito Schipa di Lecce. Nel 1986 si è diplomato in Tromba in Sib e successivamente si

è perfezionato in strumentazione per banda e tecniche formative sia didattiche che musicali. La sua carriera direzionale è iniziata nel 1997 per volontà del M° Albergo che, per raggiunti limiti di età, gli aveva affidato la direzione artistica ed organizzativa del complesso bandistico “Città di Venosa”, costituito nel 1958. Dopo sei anni di intensa attività, per incompatibilità di carattere, idee musicali, e organizzative, lascia l'incarico, dopo aver portato la banda cittadina ad un alto livello artistico al di sopra del normale repertorio bandistico. Nel 2004 la decisione, presa insieme ad altri amanti dell'arte musicale, di fondare l' Orchestra Musicale di Fiati

“Amadeus”. “La musica è l'unica lingua che parla un linguaggio universale: non c'è mezzo di comunicazione migliore per andare avanti in maniera pulita e divertentesottolinea il maestro NataleE tutto questo grazie anche ai componenti dell'Orchestra che si impegnano ogni volta a dare il meglio di se stessi”. L'Orchestra è tutta protesa a tagliare traguardi sempre più ambiziosi ed è impegnata a perfezionarsi in continuazione. “Abbiamo fiducia in una forte mobilitazione da parte dell' Amministrazione Comunale, affinchè ci valorizzi dandoci la possibilità di avere un locale più consono alle nostre esigenze artistiche-musicali dove poter svol-

Sopra un concerto dell’orchestra, nel riquadro il maestro Michele Natale

gere le nostre prove.- evidenzia il maestro Natale- Con la nostra attività contribuiamo a promuovere l'immagine di Venosa e a creare un elemento di attrazione verso la nostra città”. Tra gli obiettivi dell' Associazione anche quello di far conoscere alle nuove generazioni non soltanto pagine indimenticabili

di musica classica, ma anche le migliori composizioni di musica leggera. Una dimostrazione pubblica dell'alto livello artistico raggiunto dalla Orchestra è stata data recentemente con il Concerto di Natale, un appuntamento annuale entrato nel calendario degli eventi venosini. Giuseppe Orlando

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Palazzo San Gervasio Oltre al noto pregiudicato, sono stati denunciati la moglie e il figlio

Usura: sequestrati beni a Sciarra Operazione della squadra mobile di Potenza. Il valore ammonta a 2 milioni di euro MELFI - Al termine di un’inchiesta per reati contro l’usura, condottadalla squadra mobile di Potenza, sono stati sequestrati nella giornata di ieri beni mobili ed immobili per un valore di circa due milioni di euro appartenenti al noto pregiudicato di Palazzo San Gervasio, Antonio Sciarra. Si tratta della prima operazione condotta in Basilicata dagli inquirenti da quando è entrata in vigore la nuova legge sull’usura. Sebbene Antonio Sciarra non sia stato tratto in arresto, si è reso comunque possibile confiscare beni a lui appartenenti e che le forze dell’ordine hanno ragionevoli motivi per pensare frutto di attività illecita. Oltre al noto pregiudicato sono stati denunciati la moglie e il figlio. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati durante la mattinata di martedì due febbraio a Melfi, presso il commissariato di pubblica sicurezza in via Alfonso Passannante alla presenza del questore di Potenza, Romolo Panico, del dirigente della squadra mobile, Barbara Strappato ed agenti del locale presidio di polizia. Il sequestro dei beni, ricadenti nei comuni di Palazzo San Gervasio e Venosa, è il risultato di un provvedimento di esecuzione della Procura della Repubblica presso il tribunale di Melfi. L’inchiesta, che non si è ancora conclusa, potrebbe far registrare nuovi sviluppi anche nei prossimi giorni a seguito delle delicate indagini che la squadra mobile del capoluogo di regione conti-

L’INTERVENTO DI LIBERA BASILICATA

Il “coraggio” di fare i nomi A Palazzo San Gervasio c'è ancora chi non ha il coraggio di fare il nome di Antonio Sciarra pubblicamente; c'è chi pensa che tutto sommato si sia esagerati sul suo conto; e c'è chi fa finta di non sapere che almeno tre immobili erano i suoi prima ancora che venissero confiscati perché risultati frutto della sua attività usuraia. O forse qualcuno lo sa: forse lo sanno quelle mani ignote che da un po' di tempo si stanno rendendo protagoniste di atti vandalici all'interno di una di quelle strutture, quella che oggi è gestita dall'associazione Amica e che è diventato un importante punto di riferimento a Palazzo. Ed invece stando all'autorità giudiziaria da oggi di questo signore sap-

piamo una cosa in più: che il patrimonio ricavato in modo illecito sulla pelle di tanta gente è molto più vasto di quei soli tre immobili di Palazzo San Gervasio. L'operazione di sequestro realizzata dallo Sco di Potenza su provvedimento della Procura di Melfi, getta luce su una ricchezza nascosta che è pari ad almeno 2.000.000 di euro che Sciarra aveva intestato a suoi familiari tra Venosa e Genzano di Lucania oltre che a Palazzo San Gervasio. Ci si chiede: dietro quei tanti zeri quante lacrime sono state versate? Quanta gente ha subito in silenzio? Su quante sofferenze è stato accumulato quel tesoro? E quanta gente ancora non ha detto tutto di quella violenza

subita? Ma ci chiediamo anche: quanti altri tesori nascosti ci sono in Basilicata? Quanti, anche insospettabili, hanno costruito la propria fortuna sulla vita usurata di tanta gente? E quanti, i cui nomi invece conosciamo benissimo, sono convinti di continuare a girare con le loro Ferrari impunemente solo perché le proprie ricchezze macchiate di sangue le hanno intestate ad altri? L'ennesimo sequestro al tesoro sporco di Sciarra tolga il sonno ai signori dell'usura, turbi la tranquillità agli insospettabili e apra gli occhi a chi è rimasto ancorato all'immagine folkloristica dello strozzino di paese. Coordinamento Libera Basilicata

Il presidente di Libera, don Marcello Cozzi

A sinistra Palazzo San Gervasio, a destra il capo della procura di Melfi, Domenico De Facendis durante la conferenza stampa di ieri

nua a condurre. Sull’attività degli inquirenti vige il più assoluto riserbo. Non è la prima volta che ad Antonio Sciarra vengono confiscati beni mobili ed immobili.

Negli anni scorsi, infatti, l’imprenditore agricolo già condannato per il reato di usura subì il sequestro di terreni e costruzioni sempre realizzate nel comune lucano dell’Alto Bradano. Il frutto di quella ulteriore

azione di polizia è poi stato messo a disposizione della collettività. Così, un edificio oggi ospita la sede della protezione civile palazzese, una seconda costruzione è stata presa in consegna da un’associazio-

Melfi Centro storico, intervento del consigliere comunale della città di Federico II

Valvano: «Puntare sulla residenzialità» MELFI - Come era lecito prevedere il problema riguardante il centro storico di Melfi ha scatenato reazioni dibattiti ed approfondimenti. Una questione che resta di assoluta rilevanza nel panorama cittadino e che suscita notevole interesse tra la gente. In questi anni vi sono state diverse proposte e diverse tesi riguardanti il come rilanciare un centro oggettivamente sempre più abbandonato a se stesso e lontano anni luce da quello che rappresentava nel recente passato. Sull'argomento abbiamo ascoltato l'opinione del consigliere di opposizione e capogruppo socialista Livio Valvano, fautore di diverse e proposte nel corso degli ultimi anni: «Va innanzitutto chiarito, una volta per tutte, - rimarca Valvano - che la dinamica riguardante il centro storico di Melfi è la conseguenza diretta della politica urbanistica decisa e attuata dal centrodestra melfitano. Giuste o sbagliate che siano,

le scelte urbanistiche hanno determinato quella che è oggi la realtà del centro storico. Questo lo dico e l'ho già detto durante il consiglio comunale aperto sul centro storico per segnalare che fino a quando l'amministrazione non vorrà qualificare come critica la condizione del centro storico, in realtà, non vi sarà una politica convinta di recupero complessivo. Lo confermano le idee e le proposte piùrilevanti chein questianni sono state avanzate, provenienti per lo più dalle associazioni e dalle forze politiche estranee alla maggioranza che ha governato la città. Il gruppo socialista a Melfi ha ripetutamente discusso della problematica, sulla quale mantiene una particolare attenzione e sensibilità». In merito il consigliere socialista conferma le proposte che hanno come obiettivo proprio quello di valorizzare il centro storico e di rilanciarlo. «L'elemento centrale di una nuova politica per il centro

storico è quello della residenzialità, cioè il rendere attraente per i cittadini la scelta di stabilirvi la propria residenza. In questa direzione va la nostra proposta di approfondire la creazione di una STU, cioè una Agenzia per il centro storico, più snella ed economica rispetto all'ormai inutile Azienda Speciale, che potrebbe davvero consentire di recuperare la residenzialità, coinvolgendo singoli cittadini e le imprese del settore, partendo dalla realizzazione di parcheggi e collegamenti viari oggi carenti. Diversamente, prosegue Valvano, se non si pensa a questo vuol dire che si ha una visione alternativa del centro storico, non più come tessuto urbano vivo, ma come contenitore-teatro di eventi. Se è questo che il centrodestra ha in mente sarebbe opportuno che lo esplicitasse per consentire ai cittadini di valutarne la bontà della scelta politica». Emilio Fidanzio

ne per disabili. Infine un terreno in periferia, pure sequestrato ad Antonio Sciarra, è quello oggi adibito ad ospitare i lavoratori extracomunitari, soprattutto durante le campagne estive di raccolta degli ortaggi.

Questa operazione, brillantemente condotta dalla squadra mobile di Potenza, è la conferma di come anche in Basilicata la piaga dell’usura è ormai una triste realtà con cui bisogna fare i conti. Vittorio Laviano

Adiconsum A Melfi un incontro

Melfi, oggi concerto di Giosy Cento

MELFI - E’ previsto per questo pomeriggio con inizio alle 16,30, presso la Scuola Elementare di Foggiano, frazione di Melfi un incontro tra il Segretario Regionale Adiconsum, Angelo Festa, accompagnato da Vincenzo Lamorte, Segretario Comunale Cisl di Melfi, da Giovanni Natale, Segretario Zonale del Vulture-Melfese, e da Giovanni Lamorte, Consigliere del Comune di Melfi, con i cittadini delle frazioni di Foggiano - Foggianello e San Giorgio. Si dibatterà sull’interruzione telefonica del mese scorso.

MELFI - Il “cantore di Dio” alias Giosy Cento questa mattina terrà un incontro- concerto a Melfi in occasione della settimana di preparazione per i festeggiamenti del Santo Patrono S. Alessandro. Il sacerdote famoso in tutto il mondo per la sua musica, si esibirà nella Cattedrale rivolgendosi come spesso accade nei suoi concerti ai giovani e più in generale alle gente comune. L’evento è stato organizzato da Don Calogero, Riccardo Rigante, dirigente scolastico del Liceo Scientifico Federico II di Melfi, e dallo psicologo Nicolino Valente.

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Il sindaco: «L’assenza di riabilitazione una mera omissione». Garbellano: «Ho diritto all’incoerenza»

Provincia, il Pd salva De Vito In consiglio provinciale respinto il provvedimento di decadenza per ineleggibilità «RIVENDICO il mio diritto di essere incoerente. Il Pd voterà no alla decadenza del consigliere De Vito e io da capogruppo espongo la faccia e il petto alle vostre frecce. Questa scelta non è scelta di parte ma solo determinata dalla mia coscienza». Con queste parole il capogruppo del Partito Democratico in consiglio provinciale Angelo Garbellano ha annunciato la posizione del Pd che ha, di fatto, scongiurato, ieri, la decadenza del consigliere provinciale e sindaco di Grottole. Solo due infatti i voti favorevoli alla decadenza espressi dai consiglieri Paterino e Santochirico mentre la minoranza ha votato contro la decadenza in “coerenza” con quanto fatto all’inizio della legislatura per il caso Casulli. Il voto su espressa richiesta del Pdl e con l’adesione del Pd è stato palese e non segreto come invece previsto. Il tutto è avvenuto al termine di un’aspra seduta di Consiglio in cui non sono mancati anche momenti di dibattito acceso e vivace e di forti schermaglie tra le parti con i consigliere Labriola per il Pdl e Di Trani per il Pd come i più impegnati a difendere le rispettive posizioni. «Già nel consiglio comunale di Grottole sono emerse» ha spiegato ancora Angelo De Vito nel corso del suo intervento, «le prime avvisaglie di un probabile avversamento politico nei miei confronti, non solo, come sarebbe stato logico che accadesse della parte consiliare avversa ma anche nel mio interno, cioè in quella che è la famiglia politica che ha partorito la mia candidatura al secondo mandato di sindaco. Ritengo questo un fatto grave e non solo dal punto di vista personale quanto dal punto di vista politico». Poi De Vito è entrato nel merito della vicenda ed ha sostenuto: «da parte mia vi è un dato inconfutabile: in nessuna maniera e in nessun modo in questi anni, ho utilizzato la mia funzione pubblica a vantaggio di miei scopi personali. Chiedo dunque: cos’è più importante la forma (cioè l’eventuale atto mancante da parte mia) o la condotta ineccepibile di trent’anni di attività?». Quindi ancora: «sottolineo che da parte mia l’assenza della riabilitazione qualora sarebbe stata necessaria non è dovuta a nessun occulto interesse ma sarebbe soltanto frutto di una mera quanto non voluta omissione». All’intervento del consigliere Pd e sindaco di Grottole ha fatto seguito quello del capogruppo del Pdl Labriola: «tutto il Pdl e il centrodestra è favorevole perchè De Vito resti in consiglio provinciale, ha la nostra solidarietà ma io credo che qui si arriverà alla decadenza dal Consiglio. Noi comunque intendiamo mantenere una coerenza di fondo in linea con le posizioni prese nel caso Casulli». Labriola ha poi avanzato la possibilità che altri casi di incandidabilità si celino all’interno del Consiglio tanto che lo stesso presidente Stella ha invitato la presidenza del Consiglio provinciale a fare le necessarie verifiche. Molte le schermaglie e i rimpalli di responsa-

«Primarie, inutile conta interna»

Speranza: «E’ Adduce la scelta di tutti»

Il Partito Democratico vota contro la decadenza di De Vito (nel riquadro)

bilità anche in riferimento al caso Casulli con l’appello più volte espresso alla coerenza da parte del centrodestra che proprio in virtù di questo principio ha tenuto la stessa posizione con Casulli e De Vito. Alla fine dopo varie schermaglie il voto contrario annunciato da Paterino e Santochirico, l’astensione di Perniola e Mastrosimone si è arrivati alle pa-

role di Garbellano che alla fine ha spiegato al “Quotidiano”: «non ho paura di essere accusato di doppio pesismo ma questa accusa non sta in piedi perchè i due casi di Casulli e De Vito sono sostanzialmente diversi e per questo che rivendico il diritto a rispondere alla mia coscienza». Una posizione che è stata compattamente e senza diser-

zioni presa dall’intero Partito Democratico. De Vito è rimasto consigliere provinciale in virtù non di un parere di merito su una vicenda, da più parti definita giustamente paradossale ma esclusivamente di una scelta politica che, forse, fa giustizia. Ma che certo toglie credibilità alla politica. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Di Lorenzo sollecita subito un intervento Trasferimento deciso dal Csm

Salotti e il caso Nicoletti Il giudice Nettis La Regione la smetta di fare da Bari a Matera orecchie da mercante in via cautelare LA profonda crisi produttiva e le gravissime conseguenze che si riflettono sui lavoratori e sulle famiglie lucane purtroppo sono sotto gli occhi di tutti. Ormai non è più una novità, ogni giorno assistiamo a licenziamenti, lavoratori in mobilità, disperazione diffusa: sono gli effetti di una crisi strutturale senza precedenti nella nostra storia recente. «In questo scenario assai poco idilliaco, vi sono comparti che risentono ancor più di altri gli effetti devastanti della crisi in atto -sostiene il Consigliere regionale Di Lorenzo - penso ad esempio al comparto del mobile imbottito del Materano, che è stato investito e letteralmente travolto dalla crisi». Per far fronte alla situazione emergenziale della ex Nicoletti (oggi Pimi) si è fatto ricorso alla Cigs per circa 400 dipendenti. Terminato il periodo di Cigs, l'unico strumento possibile è la proroga. A tal fine, le organizzazioni sindacali, unitariamente, hanno a più riprese richiesto alla Regione Basilicata un Tavolo tecnico per discutere la delicata questione e procedere, se vi fossero tutti i presupposti alla proroga della Cigs. «A tutt'oggi nessuna convocazione è stata indetta dalla Regione, che continua a fare orecchie da mercante su una situazione che richiede, invece, il massimo dell'impegno possibile per assicurare ai tanti lavoratori coinvolti la massima tutela occupazionale possibile - continua Di Lorenzo. «Chiediamo che la Regione si prodighi nella stessa misura con la quale le organizzazioni sindacali si sono finora mosse, incontrando con immediatezza il curatore fallimentare della ex Nicoletti, per verificare la sussistenza dei presupposti sui quali sostanziare la richiesta di proroga della Cigs. La Regione si occupi senza ulteriori indugi della vicenda, consentendo di garantire ai dipendenti quel sostegno che finora le ha lesinato e ha fatto loro mancare». matera@luedi.it

LA sezione disciplinare del Csm ha trasferito in via cautelare ad altra sede il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Bari Rosa Angela Nettis. La Terza Commissione di Palazzo dei marescialli ha proposto al plenum di assegnare il magistrato al tribunale di Matera. Il trasferimento è stato disposto – su richiesta del procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito – prima che il processo penale per tentativo di estorsione si concludesse con la sua assoluzione. Dopo l’assoluzione il difensore del giudice ha chiesto alla sezione disciplinare di revocare il provvedimento cautelare, che è stato invece confermato. L’accusa mossa in sede disciplinare a Nettis è di aver avuto rapporti di frequentazione con un commerciante di materiale edile che aveva avuto problemi con la giustizia, e del quale il giudice si era occupato quando era in servizio alla sezione per le misure di prevenzione del tribunale di Bari. Il magistrato ha sempre negato di aver avuto rapporti con il commerciante, ma contro di lei ci sono le dichiarazioni di un imprenditore al quale Nettis e suo marito, un ufficiale dei carabinieri in servizio in Puglia, avevano dato l’incarico di svolgere lavori di ristrutturazione nella loro abitazione, indicando –a quanto si èsaputo –di prendereparte del materiale edile dal commerciante, sottoposto a misure di prevenzione. La vicenda è emersa quando l’imprenditore ha denunciato di essere stato minacciato – a suo dire dal commerciante – dopo che i committenti gli avevano contestato ritardi nell’esecuzione dei lavori. matera@luedi.it

«E’ STATA trovata una soluzione unitaria che supera le difficoltà e apre una fase positiva e di piena sintonia che risponde alla domanda di governo della città di Matera». Sono queste le parole con le quali Roberto Speranza, segretario regionale del Partito Democratico ha commentato la scelta di Salvatore Adduce come candidato del Pd a sindaco di Matera anche se, lo stesso Speranza, ha tenuto a specificare: «Adduce è il candidato che il Pd, rispondendo ad una richiesta pervenuta dalla coalizione, sottoporrà all’attenzione del resto del centrosinistra. Noi non intendiamo imporre alcuna candidatura ma avviare un percorso che possa essere condiviso il più possibile, partendo proprio dalla costituzione classica del centrosinistra». Speranza sottolinea poi come non ci siano ancora discorsi aperti per un allargamento della coalizione all’Udc ma l’ipotesi non può essere assolutamente scartata: «con l’Udc ci incontreremo per mettere a punto gli accordi regionali che sono stati presi. Al momento di Matera non si parlerà ma certo se ci saranno le possibilità di una convergenza su Adduce noi siamo favorevoli ad un allargamento della coalizione ed il discorso potrebbe certo venir fuori in occasioni future». Una porta che rimane aperta dunque e che costituisce a questo punto il vero e proprio banco di prova sul quale il Partito Democratico e Adduce dovranno confrontarsi nelle prossime settimane per dare un’accelerata ulteriore alla coalizione. Infine con Speranza facciamo cadere il discorso sugli ultimi convulsi giorni di trattative interne al Partito e sul ricorso quasi ineluttabile alle primarie che veniva prefigurato domenica mattina. Una scelta quella delle primarie che avrebbe costituito una conta interna al Pd che si è voluto fortemente evitare. Interpretazione che Speranza condivide: «tutti hanno contribuito in modo responsabile ad arrivare ad una sintesi unitaria con un candidato che fosse espressione comune. Non emergeva in realtà una vera e propria richiesta di primarie e non aveva senso procedere ad una conta interna che il Pd aveva già verificato nell’ultimo congresso. Non serviva a nulla rifarla». E’ per questo che poi le ore successiva hanno portato, con mugugni e sacrifici, alla scelta comune di Adduce. p.quarto@luedi.it

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Matera


Mercoledì 3 febbraio 2010

I dipendenti di Matera domani manifestano davanti alla Regione a Potenza

«La riforma abbatte i Consorzi industriali» «IL Consiglio Regionale della Basilicata, nella seduta convocata per domani si accinge ad approvare il disegno di legge di riforma dei Consorzi Industriali regionali. I dipendenti del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera - si legge in una nota - sono preoccupati perché la riforma, così come disegnata, disperde il patrimonio consortile, costruito in cinquanta anni di attività, assegnandolo a numerosi enti di recente costituzione e metten-

do così a rischio anche il proprio posto di lavoro. Si vanifica l'impegno profuso in tanti anni di attività per realizzare un Ente non solo economicamente autosufficiente ma anche in grado di soddisfare in maniera rapida ed efficace le richieste degli imprenditori che si insediano nelle aree industriali gestite. Il Nuovo Consorzio industriale che si prefigura con l'approvazione del disegno di legge in discussione, invece, sarà un ente espropriato del

patrimonio, con compiti ridotti e svolti previa delega da parte dei Comuni. I dipendenti del Csi della Provincia di Matera - conlude la nota - insieme alle organizzazioni sindacali saranno presenti davanti ai cancelli del Consiglio Regionale ed invitano i Consiglieri ed i rappresentanti dei Soci del Consorzio ad appassionarsi allaquestione eda farsicarico del problema». L’ipotesi legislativa contestata da più parti, infatti, sembra voler giungere ad un an-

nullamento dei soggetti intermedi con un successivo trasferimento di competenze nelle mani dell’assessore competente che può nominare organismi direttivi deliberanti o, ad esempio, l’annullamento dell’assemblea dei soci. Una sorta di contraddizione in termini dal momento che il Consorzio è autonomo e non riceve fondi regionali. Il disegno di legge prevede, inoltre, lo spostamento di proprietà e competenze del consorzio in materia energetica e di distri-

buzione d’acqua ad altri soggetti. Un progetto che avrebbe dovuto passare attraverso una fase di concertazione necessaria ad evitare depauperamenti di professionalità e competenze proprie della struttura che opera a Matera. Sullavicendasi èespressoil consigliere regionale del Pdl Pasquale DiLorenzo: «Garantirò ogni impegno in Consiglio Regionale affinché la legge sia ritirata ed una vera riforma dei Consorzi sia varata tenendo conto della forte opposizione espressa dal mondo dell'impresa all'attuale D.L. e coinvolgendo quei soggetti politici ed istituzionali che sono i veri protagonisti delle politiche industriali». matera@luedi.it

Paolicelli (Uil): «La legge sul riordino rischia di diventare un tappo per la gestione democratica»

Arrivano gli stipendi di gennaio L’assessore Viti incontra i sindacati del Consorzio di Bradano e Metaponto «IN settimana verranno corrisposti gli stipendi di gennaio nell'attesa dell'accredito di circa 2 milioni di euro a favore del Consorzio di Bonifica di cui parte derivanti da un recupero crediti di 400 mila euro per le operazioni realizzate con l'Alsia e 870 mila euro per quelle dell'Aato». E’ cominciato con un annuncio che fa ben sperare il vertice materano fra Regione e rappresentanti del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto. Ha esordito così, infatti, l'assessore regionale all'agricoltura Vincenzo Viti durante l'incontro che si è svolto ieri mattina nella sede materana della Regione Basilicata. Al confronto hanno partecipato il dirigente generale del Dipartimento, Pietro Quinto, il presidente dell'Ente Consortile, Angelo Carriero, e i rappresentati sindacali dei dipendenti di Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil al fine di comprendere come si sta procedendo per la risoluzione dei problemi che da tempo gravano sul Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto e che in più occasioni sono stati sollevati dai rappresentanti dei sindacati di categoria. «Per la prima volta siamo riusciti a consolidare una manovra finanziaria molto importante che ci permette di dar vita ad un'operazione che agisce sul costo dell'acqua d'irrigazione che rischiava di gravare interamente sul consorzio - continua Viti - Entro febbraio, inoltre, sarà portata avanti un'altra operazione sull'Iva che consentirà ad alcuni enti di sgravarsi da questo obbligo e saranno portate avanti importanti opere pubbliche tra le quali l' ampliamento delle aree di irrigazione e l'avvio di un piano d'investimenti fermo da anni e che permetterà di dare respiro all'agricoltura». Elementi che hanno contribuito a riaprire un canale di confronto che sembrava giunto ad un punto di non ritorno e che con questi strumenti da mettere in atto, invece, riprende un cammino importante. L'impegno dell'assessorato regionale all'agricoltura sull'attività dei

Cavallo (Fai-Cisl) «Moderata soddisfazione»

L’assessore Viti nell’incontro sul consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto

consorzi, dunque, mira innanzitutto a dare un forte segnale di attenzione che parta dal governo centrale ma anche a soccorrere un comparto agricolo sofferente sia con l'applicazione della legge sul riordino dei consorzi che dovrebbe garantire un taglio delle spese di gestione pari ad un milione di euro annui, ma anche con la mediazione del sistema bancario che garantirà l' accesso ad ulteriori risorse da parte degli agricoltori con l'attivazione di mutui a tasso agevolato. «Appena si riaprirà l'attività legislativa - ha aggiunto l’assessore Viti - procederemo all'approvazione di un nuova governance dei consorzi, la mia priorità è che siate tutti sereni». Ma nonostante le rassicurazioni e le manovre concrete portate avanti dall'assessorato regionale nei confronti dei lavoratori del Consorzio di Bonifica, il clima di confronto rischia di comunque di rimanere teso poiché i rappresentanti sindacali hanno po-

sto all'attenzione dell'assessore Viti altre problematiche importanti ancora poco valutate e che invece devono essere affrontate . «A nostro parere la legge sul riordino dei consorzi non risponde a nessuna esigenza concreta ma la sua applicazione finisce per diventare un tappo che impedisce la gestione democratica del consorzio - ha dichiarato il segretario regionale dei consorzi Uil, Paolicelli -Inoltre è necessaria una rivisitazione dei rapporti tra consorzi e consorziati poiché le tariffe circa l'utilizzo dell'acqua per irrigazione sono rimaste invariate dal 1995». Alla fine dell'incontro i rappresentanti sindacali presenti alla riunione hanno espresso favore per le azioni messe in atto dalla Regione Basilicata ma c'è ancora attesa per una manovra forte che possa rilanciare senza indugi il settore dell'agricoltura». Milena Scalcione matera@luedi.it

Una nota dell’Api ricorda i disagi sopportati dagli imprenditori

A seguito dell’incontro tenutosi ieri mattina presso la sede della Regione Basilicata di Matera, in merito alla vertenza del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, nella quale hanno partecipato l’assessore regionale, Vincenzo Viti, il direttore generale del Dipartimento, Piero Quinto, il presidente dell’ente consortile, AngeloCarriero elerappresentanze sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, interviene Vincenzo Cavallo, segretario provinciale della Fai Cisl di Matera, anch’egli presente al tavolo. «Esprimo moderata soddisfazione – spiega l’esponente sindacale – pur apprezzando le garanzie offerteci dall’assessore Viti, che ci ha preannunciato che entro pochi giorni farà pervenire al sindacato una scheda esplicativa con le risorse che la Regione Basilicata può mettere in campo per il Consorzio di Bonifica, che andrebbero a sommarsi a quelle già messe a disposizione dal direttore Quinto – nelle scorse settimane per provvedere a questioni contingenti inderogabili, ossia al pagamento degli stipendi dei lavoratori in affanno. Apprezzo anche – ha continuato Cavallo –la disponibilità dell’assessore a rivedere eventualmente anche la legge di governance sui consorzi di bonifica, cosiddetta legge di riordino, ancora priva di approvazione, così come la richiesta al presi-

Vincenzo Cavallo

dente Carriero di comunicare entro pochi giorni alla Regione se vi sono all’interno dell’ente consortile professionalità non espresse a pieno che possano essere valorizzate senza necessità di ricorrere all’esterno. Sono conscio del fatto – conclude il segretario della Fai Cisl di Matera – che i problemi posti da noi sul tappeto sono tanti ed è logico che non possiamo pretendere che essi trovino una rapida soluzione e che quindi si risolva tutto ora che siamo a fine legislatura. Comunque sono stati messi dei paletti che di certo danno un’impostazione positiva che sarà ripresa poi dal prossimo governo regionale». matera@luedi.it

Nuovo direttore alla Direzione provinciale del Lavoro

Metano a Jesce e a La Martella Campanelli subentra alla Tosches «FINALMENTE arriva il metano a Jesce e a La Martella. L'Api, in una nota, esprime soddisfazione per l'imminente conclusione dei lavori di realizzazione della rete del gas metano nelle due aree industriali di Matera di competenza del Consorzio per lo Sviluppo Industriale». Nel comunicato si fa riferimento ai disagi cui finora sono stati costretti gli imprenditori. «Dopo anni di attesa, passati a sollecitare invano il compimento dell'opera, le imprese di Jesce e La Martella potranno adesso risparmiare sulla bolletta energetica, finora gravata dal ricorso al Gpl, molto più costoso del metano. La Martella è più indietro rispetto a Jesce, ma al Consorzio assicurano di poter recuperare in fretta. L'Api sottolinea che le aziende locali subiscono una forte penalizzazione, anche

dal lato dei costi energetici, rispetto ai nuovi competitors incontrati sul mercato globale, per cui lo sforzo compiuto dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale è molto apprezzato nell'ottica di un riposizionamento competitivo. Restano tuttavia - a giudizio dell'Associazione delle Piccole e Medie Industrie - i dubbi sui tempi per l'erogazione effettiva del gas metano, dovendo essere sciolti i nodi della gestione della rete metanifera e soprattutto degli allacciamenti delle singole imprese. Sul punto l'Api, si legge ancora a conclusione della nota diffusa dall’associazione, invita l'ente consortile a semplificare al massimo le procedure per l'allaccio, sburocratizzando l'iter e instaurando canali di comunicazione con gli utenti, direttamente o anche con l'ausilio delle Associazioni». matera@luedi.it

La Direzione Provinciale del Lavoro di Matera informa che da lunedì si è insediato il nuovo Direttore, Michele Campanelli, che subentra a Ester Maria Tosches, direttore ad interim. Il passaggio delle consegne è avvenuto alla presenza del Direttore, ing. Nicola Sabatino. In tale occasione è stato formulato dal Direttore Regionale un cordiale benvenuto e augurio di proficuo lavoro al dott. Campanelli che , in forza anche dell’esperienza negli enti locali della provincia , saprà sviluppare ogni efficace forma di collaborazione interna ed esterna per realizzare servizi di qualità al servizio del cittadino. materaluedi.it

Il neo direttore Michele Campanelli (a sinistra)

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La Pielle va ancora sul velluto Battuto anche l’Invicta Potenza nella prima di ritorno, imbattibilità confermata QUI PIELLE LA GIOVANE formazione materana inizia il girone di ritorno del campionato regionale di serie D così come aveva concluso tutto il girone di andata, e cioè con un'altra vittoria; la nona su altrettante partite disputate dai ragazzi di Luciano Cotrufo. Questa volta a farne le spese è l'Invicta Potenza, che non riesce nell'impresa di fermare la corsa della capolista e lascia la Pielle continuare la propria corsa di testa senza trovare sostanzialmente alcun vero e temibile ostacolo da poter formulare. Alla vigilia la partita non si presentava tra le più semplici per i ragazzi materani, visto che i potentini hanno battuto in casa l'altra squadra materana (Virtus Matera), e hanno perso solo di 5 lunghezze, cedendo solo nel finale, sul difficile campo del Salandra. Ma i piellini, guidati da un super Gaudiano con 27 punti, sono stati bravi a mettere in pratica tutti i suggerimenti e gli accorgimenti dati dal loro allenatore durante la settimana. Luciano Cotrufo decide di partire con un quintetto “piccolo”, cioè senza centri di ruolo.

QUI COREMA VIRTUS Ed è la scelta giusta, visto che i ragazzi schierati in campo aggrediscono gli avversari e con molti contropiedi, ma soprattutto con un'altissima percentuale dai 3 punti (5 triple nel primo quarto) mettono a segno ben 39 punti, chiudendo la prima frazione avanti di 17 lunghezze. Nel secondo periodo i materani non riescono a mettere in campo la stessa intensità dei primi 10 minuti, e non riescono a trovare la via del canestro con la stessa facilità, ma riescono lo stesso a mantenere il vantaggio andando al riposo sul 58-44. Nella seconda metà di gioco Gaudiano e compagni ricominciano a giocare come i primi 10 minuti e riescono ad arrivare anche a 25 lunghezze di vantaggio; nell'ultimo quarto i ragazzi di Cotrufo calano d'intensità e permettono ai potentini di avvicinarsi nel punteggio, ma senza dar loro la possibilità di metter mai in discussione il risultato, e così il match si chiude con un più dieci (98 a 88) in favore dei giovani materani. Al termine del match, Luciano Cotrufo è molto soddisfatto dalla prova of-

Dani Gaudiano cannoniere dell’imbattuta Pielle

ferta dai suoi ragazzi visto che si è vista giocare una squadra, e non delle individualità, con ognuno dei ragazzi che ha dato il suo contributo, dove vanno sottolineate oltre alla prestazione di Gaudiano, anche quelle di D'Ercole 19 e Vignola I. con 17 punti che testimoniano il gioco di squadra messo in campo dalla giovane compagine materana.. Dopo questa importante vittoria, la testa è già proiettata al big-match di sabato prossimo al Pala-

sassi, dove i piellini ospiteranno il Salandra, formazione che punta a vincere il campionato e che vorrà sicuramente ribaltare il 20 a 0 a tavolino dell'andata in favore dei materani; che invece dalla loro vorranno continuare la striscia positiva che hanno dall'inizio del campionato e che vorranno dimostare tutte le loro capacità contro i più quotati ed esperti avversari.L' appuntamento è per Sabato 6 febbraio al Palasassi alle 20.30, dove ci sarà da divertirsi!

SI PREPARA al match infrasettimanale alla ricerca di un risultato pieno. La Corema Virtus Matera lavora per mantenere il passo delle squadre di vertice e malgrado lo stop inatteso e il rinvio del match con la Vito Lepore Potenza che non si è giocato sabato scorso. La CO.RE.MA. infatti ha accettato la richiesta della Vito Lepore Potenza e giocherà il recupero della prima giornata di campionato venerdi 5 febbraio alle ore 21 presso il palazzetto dello sport di via Lanera. Impegno non facile per i ragazzi materani che dovranno fare a meno di Innocenzo Grassani infortunato, ma ritrovano il pivot Magri' rientrato in settimana dal prestito all'Olimpia Altamura e che dovrà fare il suo esordio in questo match contro una delle più insidiose e coriacee formazioni potentine che partecipano al torneo. Il turno infrasettimanale poi potrebbe non favorire particolarmente il lavoro della squadra di Conterosito e creare dunque più di una difficoltà. L'avversario merita rispetto ed attenzioni per il grande blasone e per la pre-

Antonio Conterosito

senza in campo di gente in grado di fare la differenza e che in questi anni ha disputato sempre campionati di vertice. La Corema Virtus però appare decisa a continuare il proprio cammino e tenere il passo di vertice della Pielle in testa e del Salandra che è al momento l’immediato inseguitore dell’altra formazione materana. La squadra di Conterosito proverà ancora a fare da terzo incomodo in questa lotta.

TORNEI GIOVANILI

Manca d’un soffio il successo

Molte soddisfazioni dai tornei regionali con tre vittorie indiscutibili

Sporting bello ma sconfitto

Materani agganciati al terzo posto ma in piena corsa play off

SPORT. CLUB 55 BASILIA 66

UNDER 17 REGIONALE E UNDER 13 LUCANIASER NUOVOBASK.

MATERA: Petralla 19, Liccese 14, Loperfido 5, Coretti 7,Iacovone, Capocelli 4, Francione 4, Cristallo F. POTENZA: Berterame 10, Ricapito 4, Trande, Blasi 15, Di Camillo 4, Sarli 2, Pasquariello 9, Ingaldi, Alberti 1, Pandolfo, Lauciello 7, Chiriaco 2. BELLISSIMA prestazione per le ragazze materane che non corrisponde ad una vittoria! Stavolta le ragazze convincono ma non vincono! Sfiorando però il risultato più importante che tanto avrebbe risgnificato per il lavoro di queste settimane. Una bellissima partita giocata con lucidità e calma dal team materano penalizzato dalla formazione a numero ridotto e dalla mancanza della grinta giusta e decisiva nei momenti cruciali dell' incontro. Bel gioco di squadra e una difesa finalmente collettiva convincono la coach Vizziello che vede la sua formazione crescere di partita in partita e recepire velocemente tutte le linee guida da lei proposte. Continuano a crescere le prestazioni di tutte le giocatrici ma ancora una volta c'è da segnalare la bellissima partita di Adele Petralla, autrice di 19

Lucania Service ko a Corato 69 46

LUCANIA SERVICE VIRTUS MATERA:Latorre C. 26, Velletri 27, Gravela 3, Scorza 3, Bortone 8, Petralla 2, Martulli. All. Conterosito NUOVO BASKET POTENZA : Larocca 9, Peratti, Cingolani, de Palma 7, Pirozzi 5, Romaniello 2, Lo Sardo 2, Luongo 6, Spera 2, Salvia 12. All. Pierri. ARBITRI : Di Lecce e Ruggieri di Matera. PARZIALI : 10 - 10, 38 - 21, 53 - 35, 69 - 46

VIRTUS MT TRICARICO

VIRTUS MATERA: Taccardi 18, Fiore 8, Rizzi 11, Miriello 2, Pandolfi 4, Ambrosecchia , Capriotti 2, Lamacchia 3. All. Conterosito FIDES TRICARICO: Sansone 15, Albanese 2, Albanese G. 10, Tomacci 4, Maragno 2, Caputo, Bamaglia 2, Vizzuso 7. All. Ruggieri ARBITRI: Di Lecce di Matera PARZIALI: 12-12, 29-22, 47-33, 62-42

Claudia Liccese

punti e di un bel gioco offensivo e di Claudia Liccese, autrice di 14 punti e di una regia che comincia ad essere ragionata, paziente ma incisiva quando serve. Buona prestazione, comunque, per tutte le altre ragazze. È mancata soltanto la “cattiveria” giusta per portare a casa il referto rosa della vittoria! Da segnalare purtroppo, negli ultimi 4 minuti, l' infortunio del capitano Miriam Loperfido che ha inciso negativamente nel morale e nella concentrazione di tutta la squadra proprio nelle fasi finali dell' incontro. Ovviamente nello spogliatoio dello Sporting Club tutti sperano che Loperfido recuperi quanto prima.

62 42

La formazione under 13 della Virtus Matera

SCONFITTA la RVM SERVICE sul difficile campo di Corato, e pugliesi che raggiungono i materani al terzo posto in classifica nel campionato under 17 eccellenza . Una sconfitta che non pregiudica nulla in casa materana ma che rende merito alle qualità della formazione pugliese che riesce a far valere le proprie prerogative e imporsi alla distanza anche con un punteggio sufficientemente ampio. Il finale infatti è di 60 a 43 per i padroni di casa, che hanno condotto per tutta la durata del match ed hanno ampiamente meritato una preziosissima vittoria in chiave play off. La Virtus ha pagato una giornata nera al tiro dalla distanza, percentuali molto basse hanno permesso al Corato di allungare e mantenere il vantaggio sempre sopra i 10 punti. Controllando la gara e non rischiando quasi mai di perderne le redini. Alla fine della partita il miglior marcatore è stato il solito Merletto con 27 punti.

Per la Virtus oggi un altro banco di prova molto importante in casa contro l'Aurora Brindisi, squadra che segue l' Rvm in classifica a 12 punti, battuta all'andata dai materani per 58 a 55. Notizie ben diverse e molto più positive per la formazione materana arrivano invece dall’identico torneo regionale che è arrivato al giro di boa per la squadra lucana. Inizia nel migliore dei modi il girone di ritorno nel campionato Under 17 Regionale della Virtus Matera, vittoria per 69 a 46 sul Nuovo Basket Potenza. Partita equilibrata solo nel primo quarto poi i ragazzi di coach Conterosito nel secondo quarto prendono il largo e con un parziale di 28 a 11 vanno negli spogliatoi in vantaggio per 38 a 21. Ipotecando nei fatti il risultati che non verrà più messo in discussione grazie al controllo della situazione che la Lucania Service riuscirà a regalarsi. Stesso copione nella terza e quarta

frazione con Matera che gioca una pallacanestro attenta e ragionata, non consentendo agli ospiti di ritornare in gara, alla fine i padroni di casa portano via due punti meritati e tanti complimenti per una vittoria netta ed importante. Notizie e risultati importanti per la società materana arrivano anche dai tornei dei più piccoli con soddisfazioni sia nell’under 14 sia nell’under 13. Nel primo caso una llarga vittoria della formazione materana nel derby con la Pielle con un punteggio molto elevato, la bellezza di 130 punti realizzati e la soddisfazione di 67 punti per il solo Stano. Comincia bene anche il torneo under 13 nel quale la squadra di Conterosito è riuscita ad avere la meglio con il punteggio di 62-42 sulla Fides Tricarico al termine di una sfida equilibrata solo per quel che riguarda la prima parte della gara. In particolare è la terza frazione di gioco quella che propizia l’allungo decisivo dei giovani ssimi della Virtus.

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31 D Rinviato a venerdì alle 21 a Lanera il match della Corema Virtus contro la Vito Lepore

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Matera 33

Agenda

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Piot Metapontino

Rotaract per l’Abruzzo

Tra Costituzione e Federalismo

Inaugurazione Centro visite

DOMANI alle ore 17.30 nell'Hotel Heraclea di Policoro, si terrà l’incontro per la presentazione del Pacchetto integrato di offerta turistica Metapontino Basso Sinni. Per la presentazione del Pacchetto integrato di offerta turistica interverranno a Policoro : Francesco Garofalo (presidente Associazione Lucania Turismo Doc), Giovanni Matarazzo (vice presidente Associazione Lucania Turismo Doc), Nicola Castronuovo (Project Manager Piot), Nicola Lapenna (direttore commerciale Aeroporti di Puglia), Vincenzo Ruggero (presidente Comunità Montana Basso Sinni – Tursi).

SI terrà il 7 febbraio alle 19,30 all’Auditorium di piazza Sedile si svolgerà uno spettacolo di musica e tango argentino dal titolo “Il ritmo delle forme”. La rappresentazione verrà eseguita ed interpretata dal gruppo “Tango sonos” composto da Antonio Ippolito al bandoneon, Maurizio Schiuma al violino, Giovanni Rinaldi al contrabbasso, Nicola Ippolito al pianoforte e dai ballerini Francesco Aiello e Elda Cosenza, campioni italiano 2007/20008. Il costo del biglietto d’ingresso è di 10 euro e l’intero ricavato sarà devoluto al service nazionale Rotaract per l’Abruzzo in collaborazione con il comitato Rotary per l’Università de L’Aquila -onlus per la ricostruzione di alcune aule della facoltà di ingegneria civile.

VENERDÌ 5 febbraio alle 17,30 nel Centro Carlo Levi si svolgerà la conferenza “Il Mezzogiorno tra Costituzione e Federalismo”. Relazionerà il professor Pasquale Ciriello. «La recente approvazione della legge in materia di federalismo fiscale - si legge in una nota del Centro Carlo Levi - segna un punto di svolta di particolare delicatezza per il Mezzogiorno: dalla sua concreta applicazione, infatti, il Mezzogiorno stesso potrà trarre lo spunto per realizzare quel riequilibrio economico-sociale da tempo atteso o, al contrario, ricevere un'ulteriore penalizzazione per le sue politiche di rilancio».

SABATO 6 febbraio alle ore 9.30, a contrada Pianelle (Montescaglioso) verrà inaugurato il Centro Visite e il Centro di Documentazione sulla Riforma Agraria, presso l'ex scuola rurale. Sarà l'occasione per organizzare, in collaborazione con il Cea di Montescaglioso e le scuole “La festa degli Alberi”. Nella stessa giornata sarà, infine, presentato il quaderno “Matera e Montescaglioso tra lotte contadine e riforma agraria”, curato da Luigi Verdone. Domenica 7 febbraio, sarà dedicata a ''una passeggiata nel Parco della Murgia materana'' con un percorso a piedi e in bicicletta di andata e ritorno, nella pista campestre che da Parco dei Monaci conduce a Villaggio Pianelle.

CGIL FUNZIONE PUBBLICA

PROGETTO SULLA COMPETIZIONE

L’accordo Asm asseconda Brunetta

Europa più vicina per le imprese locali

«ABBIAMO appreso dalla stampa che anche l'Azienda Sanitaria del Materano è tra le 17 aziende sanitarie e ospedaliere di diverse regioni che hanno sottoscritto il protocollo di intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Funzione Pubblica, Formez, AgeNaS e Fiaso, al fine di sperimentare l'adozione di una serie di procedure e di strumenti previsti dalla legge 15/2009, la cosiddetta " controriforma Brunetta”. Si apre così la nota di Vito Maragno, segretario generale della Funzione pubblica di Cgil. «La Fp-Cgil di Matera non può che stigmatizzare nel merito e nel metodo l'accordo sottoscritto, poiché esso, a nostro avviso, non porterà né all'ottimizzazione delle prestazioni e né tantomeno al miglioramento della qualità dei servizi sanitari. Ma solo ad ulteriore burocratizzazione delle procedure. Al di là dei grandi proclami, in realtà ciò che caratterizza la controriforma Brunetta è la scarsa considerazione per il fattore etico e per la centralità della persona sia esso utente o lavoratore. Infatti, nonostante si affermi che tale protocollo sia ispirato da un'attenta analisi della controriforma e dell'impatto che questa ha sul Sistema Sanitario Nazionale, in realtà esso contiene una sostanziale condivisione di alcuni principi ispiratori della legge 15 (a partire dall'esclusione del confronto democratico con le organizzazioni sindacali), predisponendo persino una scheda di valutazione individuale del personale del comparto e della dirigenza, identica per tutte le aziende, che verrà introdotta con una fase sperimentale. Appare chiaro come oltre a continuare a colpire il sindacato, la dignità ed il ruolo del lavoro pubblico, si sprecheranno risorse per cercare di mostrare quanto importante sia l'apporto individuale ed il merito, senza per questo valorizzarlo, attraverso meccanismi discrezionali e non condivisi che nulla hanno a che fare con il lavoro di equipe, e che tra l'altro risultano incoerenti con gli obbiettivi previsti dal piano sanitario regionale. Per questi motivi - conclude Maragno - ci sorprende il comportamento della Asm che, nonostante la positiva attività del sindacato, svolta a partire dal ruolo fondamentale delle Rsu, con cui ha sottoscritto numerosi accordi decentrati per valorizzare realmente il personale ed il merito e dare servizi più efficienti alla collettività, abbia preferito aderire ad un protocollo spacciandolo come un tentativo di depotenziare il cosiddetto "effetto Brunetta" quando in realtà lo si asseconda. matera@luedi.it

IMPRENDITORI a scuola di innovazione per aprire nuove frontiere di business. È l'iniziativa, promossa ieri da Unioncamere di Basilicata nell'ambito della programmazione 2010 di “Enterprise Europe Network- Consorzio Bridgeconomies''. Il progetto dell'Unione europea è stato illustrato ieri ad oltre 20 imprenditori locali. L'iniziativa mira ad accrescere il potenziale innovativo e competitivo delle piccole e medie imprese. Varata nel febbraio 2008, questa nuova iniziativa della Commissione europea offre agli imprenditori uno sportello unico cui possono rivolgersi per avere consigli e usufruire di un'ampia gamma di servizi di sostegno di facile accesso. Le piccole imprese, in particolare nelle fasi iniziali dell'attività, spesso non possiedono le risorse per monitorare da vicino i vari tipi di assistenza che possono fornire i programmi dell'Unione europea. Inoltre, non sempre sono in grado di valutare pienamente il potenziale commerciale e innovatore dei loro prodotti o di esplorare nuove opportunità commerciali, in particolare al di fuori della propria zona di riferimento. La rete Enterprise Europe colma questa lacuna. Con oltre 500 punti di contatto e 4.000 esperti, è la principale rete europea per quanto riguarda la fornitura di competenze e servizi alle imprese. La rete aiuta le imprese a sviluppare attività imprenditoriali o orientare nella cooperazione tecnologica, fornire consulenze sul sostegno previsto per le aziende innovatrici e su come accedere al finanziamento di capitale di rischio. Inoltre, può illustrare le opportunità disponibili nell'ambito dei programmi e dei finanziamenti Ue. Tutti i servizi sono messi a disposizione da ciascun partner della rete, in qualità di sportello unico per le aziende. Essi sono per lo più destinati alle nuove imprese e alle Pmi già esistenti, ma possono anche essere utilizzati dalle aziende più grandi, dagli istituti di ricerca, dalle università, dai centri tecnologici e dalle agenzie di sviluppo per le imprese e l'innovazione. La rete offre la gamma più ampia di servizi per aiutare, assistere e consigliare le Pmi. I partner della rete forniscono informazioni sull'accesso alle politiche europee, ai programmi e alle opportunità di finanziamento. Uno dei partner locali della rete può fornire assistenza a livello linguistico e disporre la traduzione accurata di documenti, nonché un servizio di interpretazione, se necessario. Ogni annoè prevista la realizzazione di 50.000 audit tecnologici, la documentazione di 1.000 audit tecnologici e l'organizzazione di 4.000 eventi e seminari locali su questioni connesse alle Pmi. Giovanni Martemucci matera@luedi.it

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Comunale Matera - 0835334116 Avatar ore 17,00-21,00

Kennedy Matera - 0835334116

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Alvin Superstar ore 17,30-19,30-21,40

Duni Matera - 0835331812 Baciami ancora ore 19,00 - 21,30

Patron Antonio Matera La prima cosa bella ore 17,30- 19,30- 21,30 Il quarto tipo

Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Baciami ancora ore 19,00-21,45

Della Valle Ferrandina - 0835755226 Io loro e Lara 19,00 - 21,30

Il presidente di UnionCamere Basilicata, Angelo Tortorelli in due momenti dell’incontro di ieri sera presso la Camera di Commercio

E’PROROGATA finoall’11 aprileprossimoal museoRidola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.

SEMBRA essersi fermata l'operazione relativa al rifacimento delle strisce pedonali iniziata qualche mese fa. Sembrava che la sicurezza legata alla segnaletica orizzontale stesse migliorando dopo i due incidenti che avevano tolto la vita a due anziani, entrambi investiti mentre attraversavano sulle strisce sbiadite. Nei mesi scorsi, infatti, alcuni operai che si occupano della segnaletica stradale erano al lavoro in diverse zone della città per rifare le strisce pedonali che ovunque sono consumate e dunque invisibili. Ma l'illusione che qualcosa si stesse muovendo è durata solo poche settimane e i lavori si sono arrestati. Infatti sono stati rifatti solo pochi attraversamenti, e non si capisce il perché di questo stop. I materani sperano che si continui con questa opera che riveste importanza fondamentale per la sicurezza stradale e che dovrebbe interessare a tappeto tutte le vie della città afflitte dal medesimo problema. Interventi “tampone” sono stati effettuati davanti le principali scuole, ma non basta. L'assenza di segnaletica nei pressi del mercato e per la chiesa di Piccianello continua a procurare rischi di incidenti, soprattutto per le persone anziane che attraversano. La sera la situazione peggiora perché si creano coni d'ombra. E' peggiorata anche la situazione dei parcheggi irregolari davanti al mercato, che crea intralcio ai bus che entrano ed escono in città di vigili nemmeno l'ombra. Incidenti anche in recinto Marconi dove lo specchio rotto per andare al parcheggio del mercato accresce le brusche frenate e i tamponamenti. A ciò si aggiunge il problema dell'assenza di manutenzione: la maggior parte delle strade cittadine rimane in forte degrado. gio.mar. matera@luedi.it

Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Baciami ancora A dieci anni di distanza ritorna al cinema l’amore di Carlo e Giulia, che ci avevano lasciato tra lacrime ed entusiasmi. Colonna sonora affidata a Jovanotti.

La prima cosa... UN AMARCORD in salsa livornese, con il caratteristico umorismo pungente di Paolo Virzì. Nella famiglia Michelucci, la presenza di una madre bella finirà per travolgere tutti, fino ad un'inaspettata riconciliazione.

Io loro e... PADRE Carlo Mascolo è un missionario che vive in un villaggio nel cuore dell'Africa. Da qualche tempo avverte i sintomi di una crisi spirituale e decide di tornare a Roma

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Direnzo via Persio 48 0835/333911

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi

803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173

Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum

800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538

Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune

0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411

Universita’ di Basilicata Centralino

0835388370

Rettore

0971 202106

Direttore amm.

0971 202107

Sede di via San Rocco

0835 255017

Sede di via Nazario Sauro a Pz

0971 201111

118 0835253111 0835 253212 800216916

800800040

Numero Verde Segreteria degli studenti

0835 255121

Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio

0835 253111

Asm

0835 330856

Archivio di Stato

0835 332832

Museo Ridola

0835 310058

Soprintendenza Beni Amb.

0835 330858

Soprintendenza Beni Art.

0835 310137

RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA

0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101

TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847

RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’

0835-581003 0835-581074

RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882 LE ROSE 0835-930040 LIDO SABBIA D’ORO 0835- 953140 MERLIN BLEU 0835-954458

NICOLAS VILLA MARY

0835-952396 0835-952327

RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752 RISTORANTI TURSI PALAZZO DEI POETI

0835-532631

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ore 21,40


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Canoni di depurazione L’Adiconsum scrive ad Al per un’ingiusta esclusione

Anche Pomarico deve essere risarcita POMARICO - Un’altra battaglia aperta per il riconoscimento dei diritti dei cittadini. Nei giorni scorsi, infatti, l'Adiconsum di Pomarico, su delega di tutti i cittadini pomaricani, tramite richiesta ufficiale consegnata alla sede materana di Acquedotto lucano Spa, e per conoscenza anche al sindaco del Comune di Pomarico, Giuseppe Casolaro, ha lamentato il mancato rimborso del canone di depurazione degli anni scorsi, così come stabilito da una recente sentenza della Corte costituzionale. Nella missiva, infatti, si ricorda che «con sentenza 335/2008 la Suprema Corte

aveva dichiarato l'incostituzionalità delle norme di legge che prevedevano l'obbligo degli utenti del servizio idrico di pagare i canoni di depurazione, anche in assenza del servizio di depurazione delle acque o di impianti inattivi e ha stabilito che i canoni di depurazione debbano essere pagati dagli utenti solo come corrispettivo dell'effettiva esistenza del servizio di depurazione». L'Adiconsum contesta all'Acquedotto lucano la decisione di estromettere il comune di Pomarico dall'elenco dei centri lucani, che hanno diritto al rimborso; infatti in un comunicato stampa ufficiale dei mesi scorsi, Ac-

quedotto lucano aveva diramato l'elenco dei paesi della Basilicata dove gli impianti di depurazione non sono esistenti e i paesi dove i medesimi impianti sono parzialmente attivi e quindi hanno diritto al rimborso, in questi 2 elenchi proprio Pomarico non era stato inserito. L'Adiconsum, prendendo atto che una propria richiesta di informazioni sul funzionamento dei depuratori a Pomarico presentata agli uffici di Acquedotto lucano nell'aprile scorso è risultata inevasa, chiede che con la massima sollecitudine venga rimborsata la quota di canone di depurazione, relativa al periodo 1 gennaio 2003

al 31 marzo 2005; che tutti i cittadini di Pomarico hanno regolarmente pagato in quanto in questo periodo gli impianti di depurazione delle acque, in territorio di Pomarico, erano esistenti ma non funzionanti. Una battaglia sacrosanta per evitare una sorta di doppiopesismo piuttosto strano, anche perchè aveve un depuratore che non funziona, equivale a non averlo, visto che la Suprema corte ha sentenziato chiaramente che solo a un servizio effettivamente erogato può e deve corrispondere il pagamento di un canone. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Un depuratore di fanghi urbani

Sbranati circa cento capi in zona “Piscone 1” e non arrivano neppure gli indennizzi della Regione

«Qui i lupi sono padroni» La denuncia di un allevatore pisticcese disperato: «Mi hanno decimato il gregge» PISTICCI - Questa è una storia di lupi, agnelli e burocrazia. Il pisticcese Michele Mastrogiulio è proprietario di un'azienda cerealicola e zootecnica nella campagna di Ferrandina, in una zona affascinante e selvaggia situata ai all'incrocio dei confini con i territori di Stigliano, Craco, San Mauro e Salandra, in una località indicata sulle carte come “Piscone 1”. La sua famiglia vive di agricoltura e pastorizia. Le sue pecore, un gregge di circa 350 capi, pascolano nei 400 ettari dell'azienda, condotta nel pieno rispetto della natura e dei luoghi, perché una buona parte di essa è stata volutamente conservata nel suo aspetto selvaggio. Il proprietario ha rinunciatoa dissodare la terra e coltiva solo laddove esisteva già una predisposizione naturale. Il resto è rimasto a macchie e calanchi. Da qualche anno a disturbare la serenità del suo lavoro è arrivato un branco di lupi che, favorito dalla geografia del posto, fa sistematicamente incetta di agnelli. Sulla presenza dei lupi in quella zona non ci sono riscontri univoci, anche se sotto il profilo empirico diverse

I segni evidenti dell’attacco di un branco di lupi a due caprette

tracce sono state rilevate. Ma Michele Mastrogiulio i lupi li sente spesso di notte, quando ululano e spaventano il sonno degli uomini e del bestiame. E poi li ha visti, in un branco costituito da sette esemplari. Come li hanno visti altri pastori della zona. E se ancora non bastasse, ci sono le tracce sulle numerose

pecore uccise, che a volte vengono lasciate sul posto, sgozzate, quando i lupi vengono messi in fuga dai pastori, che si ravvedono degli attacchi. I referti dei veterinari riconducono le razzie a grossi canidi, ma per difendersi dai branchi di randagi i numerosi cani da guardia che seguono il gregge sarebbero più

Telecare, un aiuto concreto agli anziani PISTICCI - Nei giorni scorsi, presso l'associazione culturale “Centro Studi Gymnasium”, in via Garibaldi, alla presenza di numerosi discenti e docenti, il presidente dell’Unitre pisticcese, Michele Sisto, ha animato un convegno sul tema: “Telecare Anziani, un servizio di teleassistenza per sconfiggere le solitudini della nuova età”. Relatori il professor Mario Cifarelli, presidente dell'associazione “La Nuova Età onlus”di Matera e don Domenico Spinazzola, parroco della chiesa di San Giovanni di Matera e direttore dell'Ufficio Diocesano per il ministero degli anziani. Nel suo intervento don Domenico ha evidenziato l'aumento della popolazione della terza età, l'importante ruolo nella società e anche i livelli di disabilità, le esigenze di ascolto, di dialogo e di aiuto. Cifarelli ha illustrato le peculiarità e le finalità del Telecare, come funziona. Un servizio di rilevante importanza, di collegamento tra le reti delle risorse territoriali e di sostegno attivo verso la persona anziana, affinché non sia più sola a casa. Operatori della Centrale operati-

va, direttamente o attivando risorse opportune, realizzano in favore degli anziani servizi di teleascolto, teleassistenza, teleaiuto monitorando l'anziano a domicilio e prevenendo situazioni critiche. Inoltre, teleformazione rivolta a persone beneficiarie del servizio, alle assistenti, ai volontari, ai familiari. Gli operatori della Centrale dedicano tempo, compagnia e attenzione instaurando rapporto amichevole, migliorando la qualità della vita, attivando per ogni bisogno servizi sociali, sanitari e di volontariato. Dal punto di vista tecnologico, la società lucana Doom (Data Over Ontological Models) ha realizzato un dispositivo che consente d'interagire avvalendosi del proprio televisore e di un telecomando. Il servizio Telecar da tempo è attivo in Europa, ne usufruiscono tre paesi della provincia di Matera, potranno usufruirne anche 40 anziani fra Pisticci e Marconia. Per ulteriori informazioni , ci si può rivolgere alla segreteria dell’associazione “La Nuova Età onlus” di Matera. Maria Pia Famiglietti

che sufficienti. Di fronte al lupo, invece, il cane si fa più mite di un agnello e diventa inefficace,quasi ariconoscere il primato di quella specie in una forma di rispetto gerarchico istintiva ed ancestrale. «Negli ultimi due anni spiega Mastrogiulio al Quotidiano- ho perso circa cento

capi, per trenta dei quali fanno fede i rapporti veterinari. Negli altri casi non è stato possibile recuperare le matricole degli animali uccisi e quindi mancano i riscontri», ma restano le prove sul campo. Fatto è che i lupi tengono ormai in scacco il gregge di Mastrogiulio, che per alcuni periodi non può mandare al pascolo i suoi animali. Perché gli attacchi avvengono sempre nei campi e non nell'ovile. Il lupo, infatti, è animale furbo e diffidente, che sa dove, quando e come attaccare. In casi di questo genere è stabilito dalla legge che la Regionerimborsii capidibestiame uccisi, non per forza da un lupo, ma anche dai canidi. Il problema, però, è che la Regione non ha mai trasferito un centesimo al signor Mastrogiulio. «Chiedo -dice Michele- che mi venga dato ciò che mi spetta, ovvero i rimborsi per i trenta capi denunciati regolarmente». Ma recuperare i circa 5mila euro (sarebbero molti di più in presenza di quei riscontri che mancano sugli altri 70 capi uccisi), dovuti per questi attacchi non è l'unica preoccupazione dell'allevatore. «Una volta -seguita a

raccontare Mastrogiuliomio fratello Pasquale, mentre era al pascolo, si è trovato dinnanzi due lupi e posso assicurare che non ha provato buone sensazioni. Per fortuna non è accaduto nulla, ma vorremmo evitare che situazioni del genere si verifichino di nuovo. Noi non siamo autorizzati a intervenire in proprio per proteggerci in questi casi, però siamo esposti a rischi personali e patrimoniali ed avremmo bisogno che le autorità competenti prendano provvedimenti in questo senso. Non c'è bisogno di dirlo a me che questa specie è protetta, perché lavoro nel pieno rispetto della natura, ma la presenza dei lupi rappresenta motivo di danno e di pericolo ed è necessario che qualcuno intervenga. Per il resto sarebbe giusto che, come previsto dalla legge, il dipartimento Ambiente della Regione eroghi i rimborsi dovuti». Bisognerebbe far presto perché, andando avanti di questo passo, un intero gregge rischia di scomparire. Non solo per gli attacchi dei lupi, ma anche per le consequenziali scelte obbligate che Mastrogiulio potrebbe essere costretto a prendere. Roberto D’Alessandro

Politex di Pisticci amica dell’ambiente VALBASENTO - Biogas per fornire energia elettrica a 1.680 famiglie, tessuti prodotti con il riciclo delle bottiglie, packaging industriale ottenuto dalla macerazione della carta e abitazioni realizzate con alti criteri di risparmio energetico. Sono questi i 4 progetti vincitori del Premio all'Innovazione Amica dell'Ambiente per il Sud, il riconoscimento promosso da Legambiente, Comitato Mezzogiorno di Confindustria, Regione Puglia, Federparchi e Fondazione Symbola per premiare le esperienze aziendali più avanzate e innovative nelle regioni del Sud Italia. A consegnare il premio, nei giorni scorsi presso la manifestazione “Mediterre, Ambiente e Parchi del Mediterraneo” a Bari, erano presenti, tra gli altri, Sebastiano Venneri, vicepresidente di Legambiente, Cristiana Coppola, Vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno e Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia, Nicola De Bartolomeo, Presidente di Confindustria Puglia. L'iniziativa, alla sua prima edizione nel Sud Italia, ha coinvolto le im-

prese in Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia con l'obiettivo di incentivare le tecnologie, i processi, i prodotti, i servizi e ai sistemi gestionali innovativi che producono significativi miglioramenti ambientali nel Mezzogiorno. A salire sul podio, tra gli altri, anche la Freudemberg di Pisticci Scalo, che fa esperienze di Green Economy ed ha testimoniato la capacità di saper coniugare innovazione tecnologica e rispetto dell'ambiente nella prospettiva di un futuro migliore per il Sud. In particolare, la Politex sas di Freudemberg realizza un Tessuto Non Tessuto per numerose applicazioni con materia prima ottenuta da bottiglie in Pet postconsumo. I prodotti, realizzati totalmente in Pet riciclati sono ottenuti attraverso un processo di riciclo di bottiglie in Pet postconsumo provenienti dai Centri di Selezione Co.re.pla, riselezionate, lavate e ridotte in scaglie ed infine inviate al processo di filatura per l'ottenimento del tessuto non tessuto. provinciamt@luedi.it

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Mercoledì 3 febbraio 2010


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Tricarico Trovati in possesso di eroina, cocaina , marijuana e strumenti per il taglio

Spacciatori con le mani nel sacco Due giovani 23enni arrestati mentre confezionavano droga in un garage TRICARICO - Li hanno “pizzicati” mentre erano intenti a confezionare dosi di droga, da destinare presumibilmente allo spaccio sul mercato cittadino, in un garage del centro storico di Tricarico. Una brillante operazione dei carabinieri della locale Compagnia ha consentito di arrestare con le mani nel sacco due giovani spacciatori del posto, uno già noto per precedenti specifici, l’altro addirittura incensurato. Proseguono, dunque, incessanti, i controlli dei carabinieri per contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di droga sia nello stesso comune di Tricarico, che nell'ambito dell'intero territorio di competenza. Da tempo, infatti, era stata segnalata una accresciuta presenza di droga nel comune di Tricarico e, da subito, i carabinieri avevano avviato una serie di controlli,mirati a contrastare il fenomeno stesso e ad identificare gli autori, i canali di approvigionamento e i luoghi dello spaccio. L’operazione è maturata proprio nel corso di uno di questi servizi i militari dell'Arma, a suggello

Tricarico Il Pd chiede chiarimenti

Differenziata «E il progetto?»

I carabinieri di Tricarico e gli strumenti per il taglio

dell'intenso lavoro svolto. Gli arrestati sono entrambi di 23 anni; per tutti e due l'accusa è di detenzione ai fini di spaccio in concorso disostanza stupefacente del tipo marijuana, cocaina e la temibile eroina, che si riaffaccia nuovamente sui mercati illegali. Il blitz è scattato la notte tra lunedì e martedì, a seguito dell'ennesimo servizio di appiattamento, os-

servazione e controllo, svolto dai militari di Tricarico. Sono stato osservati movimenti sospetti nei pressi e all'interno di un garage, a quel punto è scattata l'irruzione che ha permesso agli uomini delle Benemerita di trovare, letteralmente con le “mani nel sacco”, i giovani poiarrestati, mentre erano intenti a confezionare le dosi da spacciare di cocaina,

eroina e marijuana. Complessivamente, sono stati sequestrati circa 22 grammi di sostanza stupefacente, 15 di cocaina ed eroina e i restanti di marijuana, oltre a materiale utilizzato per il taglio e il confezionamento, nonché un bilancino di precisione e 52 semi di canapa indiana. I due arrestati sono stati accompagnati in carcere a Matera.

San Mauro Ottenuti altri 153mila euro per il restauro della torre feudale

Diluca bussa al governo Incontro proficuo del sindaco con il sottosegretario Letta SAN MAURO FORTE - Non finisce mai per un sindaco la ricerca di sempre maggiori risorse, con cui affrontare al meglio le problematiche della comunità amministrata. Ovviamente, oltre alle istituzioni locali (Provincia e Regione), la porta dietro cui vale la pena andare a bussare per battere cassa è sicuramente quella della “casa grande” del Governo nazionale. Ed è proprio con il governo nazionale che sin dal 2002 (anno della sua elezione allo scranno di primo cittadino, poi riconfermato ancora con più ampio consenso nel 2007) che il sindaco, Francesco Diluca, ha cercato di aprire un canale di dialogo nel tempo. Un impegno che ha consentito alla sua amministrazione di assicurare discrete risorse aggiuntive a questa comunità, specie durante i governi di centrodestra affini elettoralmente alla compagine amministrativa. Azione svolta con il supporto dei parlamentari lucani del Pdl. E' da un pò di tempo, però, che questo filo il sindaco prova a intrattenerlo con il deus ex macchina del governo Berlusconi, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del consiglio dei ministri Gianni Letta. A lui, in un recente viaggio romano, è stato posto il tema di una eventuale ripresa dell'intervento sul sito della “incompiuta” Casa Mandamentale, visto che il governo intende investire in questo settore, giusto come da piano carceri recentemente varato. Una vicenda, in verità, un pò ostica da sbrogliare, sebbene l'autorevolezza e l'influenza dell'interlocutore siano notevoli. All'attenzione di Letta sono state poste dal primo cittadino anche altre problematiche come il completamento del recupero della torre, la realizzazione di una Casa per anziani, la valorizzazione del Campanaccio. Al momento, di certo, c'è che il Comune di San Mauro Forte è riuscito a “intrufolarsi”, sebbene per un importo non particolarmente significativo, nel riparto della quota statale del 4x mille dell'Irpef, di cui alle dichiara-

zioni dei redditi del 2009. Infatti, nell'elenco degli interventi finanziati con gli oltre 43 milioni di euro disponibili, allegato al relativo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, registrato alla Corte dei Conti il 31 dicembre 2009 e in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, figurano 153mila euro destinati al restauro conservativo della Torre feudale. L'antico immobile che campeggia nella piazza centrale del paese e su cui, al momento, è in corso un primo intervento di 600mila euro corrisposti dalla Regione Basilicata. «Per quest'anno non è stato possibile ottenere di più, perché il governo aveva altre priorità -ci dice il sindacoma c'è l'impegno personale di Letta a inserire una somma più corposa nel riparto 2010 degli stessi fondi». Pensate, c'è solo un altro comune lucano (quello di Valsinni con oltre 617mila euro per opere di consolidamento dell'abitato), che beneficierà di questi soldi in questa tornata. Per cui è evidente che, sebbene trattasi di un contributo sicuramente di modesta entità, esso costituisce un indubbio segno di attenzione per gli amministratori di questa comunità. Soprattutto se si considera che nell'assegnazione di questi fondi, che per norma sono destinati agli interventi straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e conservazione dei beni culturali, quest'anno sono stati privilegiati i progetti relativi alle aree danneggiate dal sisma dell'aprile 2009 in Abbruzzo e a quelle delle province di Parma, Reggio Emilia e Modena colpite dal terremoto del 23 dicembre 2008. E' ad essi, infatti, che è andata la quasi totalità delle risorse disponibili. Dulcis in fundo, sempre il sindaco, a suggello di questo autorevole feeling, rende noto che il sottosegretario Letta ha accolto l'invito a essere ospite a San Mauro Forte durante la prossima edizione del Campanaccio. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it

Il sindaco di San Mauro, Francesco Diluca con il sottosegretario di Stato Gianni Letta

TRICARICO - Durante l'incontro tenutosi venerdì scorso, presso il Circolo Pd di Tricarico, tra il coordinamento, gli iscritti e simpatizzanti, si è ampiamente discusso della mancata realizzazione ed effettuazione della raccolta differenziata nella cittadina arabo-normanna. La questione è emersa a seguito della verifica che in altri paesi delle province sia di Matera e Potenza il servizio della raccolta differenziata è attivo e pienamente funzionante. Il coordinamento del Pd ha ricordato che il Comune di Tricarico, insieme ad altri dodici della provincia, era parte di un progetto regionale riguardante la stessa raccolta differenziata, annunciato dall'assessore all'Ambiente Santochirico nel febbraio 2008. L'adesione al progetto ha portato anche alla pubblicazione di una brochure, realizzata a spese dei comuni aderenti e del Parco di Gallipoli Cognato, nonché la sensibilizzazione iniziale in alcune scuole. Il progetto vedeva Cirigliano comune capofila che, in quanto tale, aveva raccolto una serie di dati tecnici presso gli uffici competenti dei comuni in questione. Al termine dell'iter, il progetto veniva ritenuto non idoneo dallo stesso ente proponente. Il progetto sarebbe passato, così, nelle mani della Provincia di Matera che a marzo 2009 ha richiesto a tutti i comuni gli stessi dati precedentemente consegnati al comune capofila. Il progetto è stato preso in considerazione anche dall'attuale giunta provincia-

Cassonetti dei rifiuti a Tricarico

le la quale, tramite gli uffici competenti, a ottobre 2009 si impegnava alla realizzazione della raccolta differenziata nei tredici comuni. Essendo trascorsi tre mesi da questa data, il Pd di Tricarico si chiede, e chiede, cosa sarà del progetto annunciato ormai due anni fa. Ma chiede anche ulteriori specificazioni e dettagli in merito al progetto stesso, «dato che ciò -si legge in una nota- ha impedito al nostro Comune di far partire, autonomamente, il servizio di raccolta differenziata, con la richiesta di fondi ad hoc alla Regione». Il Pd tricaricese ritiene una priorità improrogabile l'attivazione del servizio di raccolta differenzia dei rifiuti e chiede al presidente Stella e alla giunta provinciale di dare un chiarimento sullo stato dell'arte. provinciamt@luedi.it

SPUNTI

I pesanti silenzi sul Regolamento urbanistico GRASSANO - E’ancora da approvare, dopo sette anni, il Regolamento Edilizio e Urbanistico e strana “blindatura” sul lavoro della conferenza di pianificazione e della Giunta Comunale PdPdl. Nonostante siano trascorsi oltre sette anni dal conferimento dell'incarico al gruppo di professionisti guidato dall'architetto Lorenzo Rota, per la redazione del Regolamento Edilizio e Urbanistico, ad oggi uno strano silenzio regna sugli ultimi atti conclusivi necessari per l'approvazione definitiva. Noi, dopo aver espresso in varie occasioni e sedi il nostro disappunto per l'inspiegabile e strana “blindatura” sul lavoro svolto nella conferenza di pianificazione nonché sul ritardo per l'approvazione definitiva del regolamento Urbanistico, ci domandiamo se spetta anche a noi essere informati, o se è prerogativa di pochi. Infatti, in qualità di componenti di minoranza dell'organo comunale deputato all'approvazione definitiva dello strumento in questione, da circa due anni, e precisamente dopo l'esame e

l'approvazione delle osservazioni avvenuta il 20 dicembre 2007, con Delibera di Consiglio, non abbiamo adeguata conoscenza su quanto discusso ed elaborato nelle sedute della Conferenza di Pianificazione perché mai convocati, quanto la stessa si è riunita, e ne successivamente adeguatamente informati sui lavori prodotti. L'approvazione dello strumento urbanistico, atteso da cittadini e imprese, quest'ultime ferme e sofferenti anche per la crisi economica in atto, potrebbe contribuire a far ripartire le attività edilizie e dare occupazione a molte persone oggi in cerca di lavoro nonché liberare risorse nell'unico settore produttivo rimasto a Grassano oltre alla poca agricoltura tradizionale. La preoccupazione dei consiglieri comunali di minoranza, è dovuta anche l'esistenza di alcune attività e procedimenti legali avviate da qualche cittadino. I capigruppo e consiglieri di minoranza Angelo Pisano, Giovanni Bonelli e Giacomo Mazzarella e Pietro Abbatangelo

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Mercoledì 3 febbraio 2010


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Colobraro Liquami strani e percolato nel fosso a valle dell’impianto. Scatta la denuncia

La discarica torna a inquinare COLOBRARO - Dallo scorso 25 gennaio la discarica comprensoriale di Colobraro, (progettata dalla Comunità Montana “Basso Sinni”), situata in contrada “Finata”, località “Monticello” di Colobraro è stata riaperta. Così i comuni di Tursi, Nova Siri, Rotondella, Valsinni, San Giorgio, Colobraro, Policoro, Scanzano Jonico e Montalbano Jonico, hanno potuto riprendere a conferirvi i rifiuti solidi urbani. Il sito era stato chiuso il 14 gennaio del 2009 a seguito di una frana di rifiuti causata dalle forti piogge. Intanto, dopo soltanto una settimana dalla riapertura, il comitato antidiscarica, costi-

tuito spontaneamente nel 2005 dai confinanti dediti all'attività agricola, è tornato a far sentire la propria voce sollevando al Quotidiano alcune questioni di merito, attraverso il proprio portavoce, Nicola Marino: «A seguito degli eventi dello scorso anno, la discarica è stata chiusa. E' riaperta lo scoro 25 gennaio -ha spiegato quest'ultimo- noi ci rivolgemmo alla magistratura che ha nominato un Ctu il quale fatte le dovute perizie, ha formalizzato alcune prescrizioni vincolanti al fine di far tornare agibile la discarica. Circa tre mesi fa -ha continuato Marino- ricevemmo attraverso il

nostro legale, Giampaolo Sechi di Bari, copia delle determinazioni che la Comunità montana avrebbe dovuto adottare. Ora mi chiedo se c'è stato o meno il tempo materiale per eseguire tutti i lavori di messa a norma. Stadifatto cheèriapertalo scorso lunedì 25 gennaio. In seguito lo scorso 1 febbraio, nella notte, dopo una normale pioggia di 50-60 millimetri,almassimo, sièverificata la tracimazione di un consistente quantitativo di percolato accumulatosi nella vascadideposito deirifiutisolidi urbani. Percolato che è finito nel fosso “Confine”che si trova a valle della discarica e

che segna il confine tra i comuni di Tursi e Colobraro, torrente che sfocia nel fiume Sinni e quindi verso il mare. Noi residenti abbiamo notato, inoltre, nella mattinata del 1 febbraio, della schiuma e del colore marrone anomalo sempre nello stesso corso d'acqua. Abbiamo informato subito la Asm, il Corpo forestale dello Stato, i carabinieri e il sindaco di Colobraro, Andrea Bernardo. In nostra presenza hanno subito effettuato un sopralluogo sia l'Asm che il Corpo Forestale, mentre l'Arpab ha effettuato il sopralluogo ed i prelievi da analizzare stamattina (ieri per chi legge, ndr). Intanto,

Il prelievo nell’acqua del torrentello visibilmente marrone a valle della discarica comprensoriale di Colobraro

noi come comitato ci siamo premurati di far effettuare a spese nostre dei prelievi, e conseguenti analisi, adun laboratorio privato accreditato. Inqualità diportavoce -ha concluso Marino- vorrei che,

chi di dovere, riconoscesse di aver partorito un mostro e provvedesse alla dismissione del sito con bonifica dell'area. Cos'altro ci dobbiamo aspettare da questa discarica?». Pierantonio Lutrelli

Da domani controlli straordinari nel Metapontino. Si indaga sull’incendio al Kammel

Giro di vite sulla criminalità A Bernalda il vertice del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica BERNALDA - «A chi pensa di infrangere la legge, consiglio di trovarsi altro da fare». Questa la frase che il prefetto di Matera, Francesco Monteleone, ha voluto lanciare prima di iniziare la riunione del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica (nella foto)direttamente nel territorio di Bernalda. Il tema è la sicurezza nel Metapontino. Un incontro che fa seguito ad altri già registrati sul territorio e che di fatto vanno ad infondere sicurezza tra i cittadini che, oltre a quelli bernaldesi, in questi mesi hanno ospitato il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Ieri mattina, all'interno della casa comunale erano presenti tutte le forze dell'ordine; quelle stesse uniformi che durante le giornate, da quelle invernali a quelle estive, ci accompagnano e ci proteggono in quella strada che chiamiamo sicurezza. E proprio di sicurezza si è parlato nel lungo faccia a faccia tra i massimi esponenti delle varie compagnie presenti sul territorio metapontino e materano. Da aggiungere anche la curiosità dei cittadini nel vedere i tanti uomini in uniforme, un interesse che poi, dopo aver appreso il motivo dell'incontro, faceva spazio

al consenso e alla gioia di sapere di non essere soli. E queste parole, ovvero di non sentirsi soli, le abbiamo anche registrato nel discorso del Prefetto, il quale ha sottolineato la forte volontà di contrastare il male con tutti i mezzi e di non far mai sentire soli i cittadini. Alla conferenza hanno partecipato il prefetto di Matera, Francesco Monteleone, il commissario prefettizio di Bernalda, Maria Rita Iaculli; il vicepresidente della Provincia, Nicola Bonelli; i comandanti provinciali della Guardia di Finanza, Salvatore Luongo, del Corpo Fore-

stale dello Stato, Gualberto Mancini; il comandante della Compagnia di Pisticci dei carabinieri, Pietro Mennone; il comandante provinciale dell’Arma, Domenico Punzi, e il dirigente del Commissariato di Pisticci della Polizia, Domenico Cirielli. Oltre a loro, erano presenti anche svariati militari dei vari Corpi, tra cui gli uomini della stazione carabinieri di Bernalda e Metaponto. Il Comitato provinciale ha disposto da domani controlli coordinati nell'area metapontina e, in particolare, nel comprensorio di Bernalda e Metaponto. Tale decisione segue anche a un episodio verificatosi domenica scorsa al camping “Kammel”di proprietà del presidente vicario di Confiondustria Matera, Giovanni Moramarco, al lido di Metaponto. Su questo episodio a tutt'ora sono in corso indagini per capire le cause, visto che si esclude il corto circuito (la corrente era staccata) e non sono stati trovati segni di dolo. «I nostri incontri -ha detto Monteleone - sono un segnale di presenza dello Stato che vogliamodare alla popolazione. Mentre dall'altra vogliamo dire a tutti coloro che hanno in mente azioni delittuose di cambiare

mestiere. Noi non resteremo a guardare, anzi li incalzeremo sempre e a 360°. A chi lavora onestamente diciamo di stare tranquillo, perché lo Stato è qui ed è presente con tutti i suoi uomini. Tutti i Corpi si impegnano per la sicurezza e questo lo si può evincere dalle operazioni che vengonoportate aterminecon ottimirisultati. Il coordinamento si riunisce ogni settimana per fare il punto della situazione e per mettere in atto piani che contrastino sempre più le azioni delittuose; e posso dire che tutte le forze dell'ordine operano in stretta sintonia. Organizziamo incontri su tutto il territorio, per ascoltare i sindaci e le loro richieste. In questi giorni intensificheremo ancor di più la presenza degli uomini e, in vista dell'estate, pianificheremo tutte quelle operazioni che diano ed infondano sicurezza e tranquillità ai cittadini e ai tanti turisti che giungono sulla fascia metapontina». Quindi un evento che di fatto avvicina e tranquillizza i cittadini, soprattutto nell'apprendere, dalla voce del prefetto Monteleone, che ci sono operazioni di contrasto e indagine che nel giro di poco tempo portano agli arresti. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Tursi Il tenente Pomidoro incontra i ragazzi della Media

Lezione di legalità con l’Arma TURSI - Lezione di legalità alla scuola media “Sant'Andrea Avellino”. Docente Annalisa Pomidoro, sottotenente dei carabinieri della Compagnia di Policoro. Nel corridoio della scuola, si sono radunati gli alunni, è stato allestito il computer per proiettare le immagini sullo schermo, le slide con le quali l’ufficiale ha illustrato ai ragazzi, il concetto dei reati minorili più frequenti: furto, danneggiamento come i murales, minacce, spaccio di sostanze stupefacenti, alcune forme di bullismo. Gli alluni hanno seguito in silenzio e con molta attenzione la lectio che è durata meno di un ora. Dopo ci sono state le tantissime domande degli allievi. A due a due, si sono avvicinate al tavolo, hanno preso il microfono e vincendo la timidezza hanno chiesto spiegazioni su argomenti come: “Mi

hanno rubato il telefonino e poi l'ho ritrovato. E' un reato? Se c'è un comportamento sbagliato che noi denunciamo, che succede? Sono stato fermato dai carabinieri, mentre camminavo con un mio amico, perché? Se sono una mamma e mia figlia mi dice che si droga, che faccio? Se i genitori maltrattano i figli, è reato? Poi: se il giudice sbaglia; se uno viene condannato ed è innocente; se uno accusa ingiustamente un altro, oppure se fa falsa testimonianza; se di un agente si scopre che è corrotto; se uno commette un reato all'estero; se un poliziotto spaccia droga; se un carabiniere spara; se si è in carcere e si viene maltrattati, che succede? E altre ancora: cosa succede se un ex marito molesta la ex moglie; se si viene aggrediti in casa; se un ragazzo spaccia droga e accusa un altro; se un pro-

fessore maltratta un alunno? . La lezione che aveva per tema: “Rispetto della legalità da parte dei minori. I reati che più frequentemente interessano le fasce giovanili, loro prevenzione e repressione”. L'obiettivo della dirigente scolastica Carmela Liuzzi è quello di educare le nuove generazioni al rispetto per l'altro, perché «un domani le vostre ragazzate saranno considerati dei reati». E' vero che essendo minori, non sono punibili dalla legge, ma per quelli che hanno un' età che va dai 14 ai 18 anni, sarà il giudice a stabilire se abbia commesso un reato oppure no. A un minore particolarmente pericoloso, viene applicata una misura di sicurezza che può essere il Riformatorio. Rompere una sedia a scuola è danneggiamento, come le lesioni personali. Prevenzione significa educare, informare e vigi-

Il tenente Pomidoro (a sinistra) con i ragazzi della Media

lare. «Fidatevi delle forze dell'ordine. Il nostro lavoro di carabinieri è vigilare per tutelare i vostri diritti. La caratteristica dei carabinieri è che sanno tutto di tutti. Infatti noi andiamo ad individuare le vostre frequentazioni, perché dobbiamo conoscere qualsiasi individuo. La nostra azione è prevenire e reprimere», ha det-

to la dottoressa Pomidoro. Una lezione piaciuta ai ragazzi ed ai docenti presenti. La preside Liuzzi ha anche annunciato che ci sarà un concorso indetto dalla Questura di rivolto alle scuole proprio sulla legalità, che scade il 31 marzo di quest'anno. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

Rotondella

S. Antonio E’ morto Zi Pupetto ROTONDELLA –Se n’è andato nel mese di gennaio. Lo stesso in cui era nato, 94 anni fa. Sulla data precisa c’era qualche dubbio, ma a lui, sin da bambino, avevano detto che era nato nel giorno di Sant’Antonio Abate. Una data speciale, che avrebbe scanditola suaesistenza negli anni a venire. Per Filippo era un giorno sempre atteso, quello di Sant’Antonio del “Fuoco”. Sin dall’età di nove anni, quel giovanotto di paese attendeva il falò con un’ansia speciale. Per più di ottant’anni lo avrebbe acceso quasi sempre lui, per una consuetudine consolidata e riconosciuta da tutti. E anche quest’anno Zio "Pupetto" (così lo chiamavano tutti) non è voluto mancare. Stremato, bisognoso di accompagnamento, ma felice di esserci ancora. Qualcuno racconta di un suo sguardo particolarmente commosso alle fiamme, quasi presentisse che si trattava del suo “ultimo fuoco”. Se n’è andato dopo meno di quindici giorni. La sua è una storia particolare, ma non unica. Una vasta letteratura, in ambito sociologicoe antropologico, ha osservato simili consuetudini:in molti piccoli centri alcuni eventi religiosi e folkloristici sono legati al protagonismo di singoli personaggi, non emergenti sul piano sociale, politico o economico, ma da tutti riconosciuti nel loro ruolo, la cui continuità e accettata e quasi protetta dalla comunità stessa. Filippo era proprio così, un uomo semplice ma benvoluto. L’idea di delegare a un parente, per i prossimi anni, potrebbe essere un bel segno di continuità. Pino Suriano

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Policoro Anche il Pdl ha scelto l’uomo su cui puntare

Stella e Lopatriello per la petizione

Castelluccio e Di Sanza in sfida aperta alla Regione

Vigili del fuoco Il potenziamento è una priorità

POLICORO – Paolo Castelluccio contro Antonio Di Sanza. Sostanzialmente sarà questo il leitmotiv che animerà a Policoro l’imminente campagna elettorale per le Regionali di fine marzo. Il primo è candidato nella lista del Pdl, il secondo in quella del Pd. Così il partito più importante del centrodestra ha scelto l’ex leader di Forza Italia per affrontare la competizione a sostegno del candidato presidente Nicola Pagliuca, che sfiderà la coalizione di centrosinistra guidata dal governatore uscente Vito De Filippo. Era certo, così come più volte raccontato dal Quotidiano nelle scorse settimane, che la sezione del Pdl policorese non poteva non offrire un candidato alla lista della Circoscrizione di Matera, in quanto nella cittadina jonica il centrodestra è al governo del Municipio. Così, da un mese a questa parte, seppur senza mai andare in escandescenza c’è stato un dibattito acceso

POLICORO - La petizione popolare per il potenziamento della caserma dei Vigili del fuoco di Policoro, partita sabato 23 gennaio, ha trovato unanimi trasversalmente tutti i maggiori attori politici eletti a Policoro. Il consigliere comunale di maggioranza, Giuseppe Ferrara (nella foto), ha dato la stura con la sua proposta appoggiata anche dal consigliere provinciale del Pdl, Antonio Stigliano e dal consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza. A tal proposito, il primo cittadino Nicola Lopatriello interviene sulla vicenda: «Già in passato abbiamo approvato delibere di Giunta e ordini del giorno sull'allargamento della sede di via Lazio, caserma strategica nella fascia jonica, servente almeno 14 Comuni. Durante, poi, la stagione estiva gli interventi aumentano a dismisura poiché la Basilicata è una terra di boschi e numerosi sono gli incendi che si verificano nelle aree dell'entroterra, per non parlare delle chiamate al 115 che arrivano dagli operatori turistici le cui strutture registrano il tutto esaurito con i pompieri che moltiplicano le operazioni per alleggerire il disagio legato alle loro competenze. Dunque, ora più che mai ci sono tutte le condizioni per poter potenziare la caserma di Policoro anche perché già dalla prossima estate con l'apertura della cittadella sull'acqua “Marinagri” l'utenza sarà ancora più numerosa e pertanto il territorio necessita di un'attività di prevenzione molto superiore rispetto al passato se non vogliamo farci trovare impreparati sul versante antincendio e servizi annessi. Oltretutto, nei mesi, scorsi dopo la

Paolo Castelluccio

all’interno del circolo locale del partito, al fine di individuare una candidatura. La scelta è stata subito a due, visto oltre a Castelluccio era trapelata anche l’ipotesi Rocco Leone. Quest’ultimo, di professione pediatra, è il vice sindaco di Policoro, nonché il coordinatore cittadino e il suo partito di provenienza è Alleanza nazionale. Risulta

Montalbano Onore allo storico vescovo

Dedicato a Delle Nocche il nuovo piazzale di rione Montesano MONTALBANO JONICO - La Giunta comunale di Montalbano Jonico ha approvato nei giorni scorsi una deliberazione con la quale intitola il piazzale realizzato in via San Maurizio (Rione "Montesano") a monsignor Raffaello Delle Nocche. Le ragioni di questa intitolazione risiedono nel fatto che Delle Nocche è stato l'ultimo vescovo di Tricarico a occuparsi anche delle parrocchie di Montalbano che, sino al 1950, facevano parte della Diocesi del paese di Scotellaro. Ancora oggi parecchi fedeli anziani ricordano di essere stati cresimati dal vescovo Delle Nocche. «Questa intitolazione -si legge in una nota del municipio- serve anche a ricordare l'indimeticato legame tra la comunità cattolica di Montalbano Jonico e l'operato dei tanti vescovi di Tricarico cesi sono occupati della città di Francesco Lomonaco e, in modo particolare della Chiesa di S. Mariadell'Episcopio,nellaquel sonoseppellitibentrevescovi di quella diocesi. Nel 1630 fu un vescovo di Tricarico Pier Luigi Carafa Senior a portare il culto di S. Maurizio martire facendone il nuovo Santo Patrono di Montalbano. Il rione “Montesano” è proprio il rione in cui, secondo la leggenda, fu ritrovata da contadini montalbanesi, sotto un imponente quercia, la statua contenente le reliquie del Santo. Delle Nocche si è distinto per aver fatto costruire l'ospedale di Tricarico e aver fondato istituti scolastici promuovendo l'istruzione dei poveri». provinciamt@luedi.it

al Quotidiano che Castelluccio non ha mai voluto recedere dall’intento, anche in virtù del fatto che è in cerca di una rivincita dopo la non elezione tra i banchi del consiglio provinciale alle Amministrative dello scorso anno. Leone non se l’è sentita di forzare la mano, conscio del suo ruolo istituzionale e del fatto che da coordinatore cittadino non era il caso di spaccare il partito. Adesso non resta che vedere come reagirà il mondo delle Civiche, che sostengono il centrodestra amministrandoci insieme, “Insieme per Policoro” del leader capogruppo consiliare, Mario Vigorito, “Casa dei Moderati”, movimento fondato dall’assessore, Vincenzo Di Cosola, e soprattutto “Città nuova” copioso movimento fondato e guidato dal leader, Cosimo Ierone, assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica. Resta ora da capire se Castelluccio, nell’intento di ottenere la massima performance in fatto di preferenze nella sua città, riu-

scirà a far sintesi tra le diverse anime che compongono la coalizione di centrodestra, che due anni fa ha vinto le elezioni comunali con a capo l’attuale sindaco Nicola Lopatriello, dal quale il candidato Pdl alle regionali si aspetta molto. Ricordiamo, infatti, che l’allora detentore della leadership di Forza Italia è stato tra i più fermi sostenitori della candidatura a sindaco dell’attuale primo cittadino. Intanto, il consigliere regionale Di Sanza ha già iniziato una sorta di pre campagna elettorale, presentando in diversi comuni del Materano un dvd rientrante in un’iniziativa itinerante intitolata “Cinque anni con Antonio Di Sanza”. Domenica prossima ci sarà la tappa policorese. Lo scontro tra Di Sanza e Castelluccio nel microcosmo cittadino rappresenta una sfida avvincente che di certo esalterà i sostenitori dei rispettivi gruppi. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Scanzano Si è dimessa Loffreno

Consiglio di nuovo senza presidente SCANZANO JONICO – Arianna Loffreno (indipendente), ha formalizzato, nei giorni scorsi, le dimissioni dall’incarico di presidente del consiglio comunale del Comune di Scanzano Jonico. Le dimissioni esulano da un fattore politico, ma sono da ricondurre a questioni personali. La maggioranza di centrosinistra, che amministra la città dal maggio 2006, guidata dal sindaco, Salvatore Iacobellis, dovrà per la terza volta (il primo presidente è stato Angelo Lunati, passato poi tra i banchi della giunta con delega al Bilancio ed alla Pubblica Istruzione), in tre anni e mezzo di legislatura, eleggere il consigliere che guiderà l’assise municipale. La scelta non sarà facile, poiché la maggioranza deve decidere se assegnare l’incarico istituzionale a un suo componente, oppure se compiere un gesto di galanteria politica a qualche consigliere di opposizione. Ricordiamo che all’indomani della vittoria elettorale, tutti i sedici consiglieri più il sindaco, a causa dell’assenza di altre liste erano stati eletti nella compagine di centrosinistra, poi per motivi differenti a Iacobellis sono venuti meno alcuni numeri, ma mai da inficiare in alcun modo la tenuta politica dell’amministrazione. pie.lu. provinciamt@luedi.it

chiusura della caserma di Metaponto, la fascia jonica è ancora più scoperta di prima, anche se c'è stato lo spostamento a Pisticci della caserma, ma il potenziamento del presidio sul mare come quello di Policoro, la cui caserma è proprio nelle vicinanze, è quantomai necessaria e urgente per tutti i Comuni dell'alto jonio comprendenti anche quelli della vicina Calabria e della Puglia. Inoltre, non capisco il motivo per il quale ci sono alcune caserme che servono circoscrizioni più piccole, eppure sono sovradimensionate rispetto a quella di Policoro». Tutelare il territorio e garantire la sicurezza dei suoi abitanti è la priorità di tutte le amministrazioni. A sostenerlo, in una nota diffusa ieri, è il presidente della Provincia, Franco Stella: «Nel rispetto di questo importante e delicato compito istituzionale ha dichiarato Stella- la Provincia di Matera sostiene la richiesta dei Gruppi consiliari del Comune di Policoro di potenziare l'organico del distaccamento dei Vigili del fuoco. L'esigenza di incrementare le unità operative attualmente in attività presso la Caserma -ha proseguito il presidente- è ulteriormente giustificata dai flussi turistici estivi che oltre a triplicare il lavoro dei vigili ne ampliano l'area di intervento, fino a oltrepassare persino la circoscrizione regionale. Dati oggettivi legittimano una richiesta che sarebbe auspicabile soddisfare adesso, nella fase organizzativa e preparatoria della stagione estiva. Un modo efficiente e rapido per sanare un deficit che graverebbe sulla sicurezza della popolazione locale e sull'immagine dell'intero territorio». provinciamt@luedi.it

SPUNTI di RAFFAELLO RIPOLI*

Controreplica di Ripoli (Pdl) al sindaco Iacobellis: «A rischio anche gli stipendi»

SCANZANO JONICO - Intende replicare alle affermazioni del sindaco, Salvatore Iacobellis, contenute nell'articolo apparso in data 30 gennaio (sulla presunta situazione debitoria del bilancio comunale ndr), poiché mistificano la realtà. E' la solita solfa e dopo ben quattro anni di amministrazione di centrosinistra il sindaco tenta, invano, di addossare le colpe, che sono sue e soltanto sue, alla precedente amministrazione di centrodestra. E' ora di finirla e di assumersi le proprie responsabilità. Se vero fosse, come afferma il sindaco, che l'amministrazione precedente aveva lasciato debiti, ci deve spiegare come mai, parte dei de-

Confermo che il Comune è al dissesto biti fuori bilancio, riconosciuti dall'attuale amministrazione, sono stati pagati con fondi di bilancio rivenienti dall'avanzo di amministrazione precedente (lo afferma la Corte dei Conti). Se c'è un avanzo di bilancio (pari precisamente a 223.000 euro) è evidente come non ci siano debiti. Il sindaco, inoltre, ci dovrebbe spiegare come mai alla stessa ditta (Tradeco) sono stati riconosciuti ulteriori debiti fuori bilancio recentemente. Anche questi ultimi sono imputabili all'amministrazione precedente? Quanto

ai “cantieri aperti”, frutto di questa amministrazione e non di regalie dei loro amici di regione (le scuole), che si adoperano in tutti i modi per “salvargli la faccia”, ne abbiamo rinvenuto uno soltanto, quello di piazza Aldo Moro, aperto, invero, da troppo tempo e la cui inspiegabile lentezza è fonte di notevole disagio per i cittadini e le attività commerciali ivi allocate. Si muovessero. Confermo che la situazione economica del Comune è disastrosa, tanto da porre a rischio, e non è la prima volta, il pagamen-

to degli stipendi ai dipendenti, che hanno addirittura preannunciato uno sciopero. Con riguardo, poi, alle espressioni colorite e ineducate che il sindaco “stizzito” mi rivolge, personalmente non possono che inorgoglirmi poiché dimostrano palesemente come lo stesso si senta “punto nel vivo” e in merito, pur non essendo mio costume, tengo a precisare che io, svolgendo la professione di avvocato, posso permettermi di essere ignorante in materia economica-finanziaria tant'è che, umilmente, mi so-

no limitato a riportare il contenuto della deliberazione/ordinanza (si chiama così poiché non contiene dei “consigli” - come erroneamente sostiene l'architetto Iacobellis, ignorante in materia, definendola “mera comunicazione” bensì impartisce degli ordini) della Corte dei Conti. Chi non può certamente permettersi di ignorare la materia, come ha peraltro pacificamente ammesso il sindaco, è il dirigente comunale, responsabile dell'area finanziaria e chi lo ha messo a dirigere l'ufficio, per ragioni evidentemente diverse da quelle meritocratiche, ha dimostrato di essere, amministrativamente, ancor più ignorante dello stesso dirigente. *Coordinatore cittadino del Pdl Scanzano Jonico

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Coppa Italia Semifinale con la Fiorentina e il tecnico dei nerazzurri si sbilancia «Se passiamo è meglio dell’anno scorso»

La speranza di Josè Mourinho Prandelli: «Parola d’ordine è provarci. Non è un risultato scontato» di MAURO CORTESI APPIANO GENTILE – Inter fotocopia della scorsa stagione, almeno nei risultati. Ma questa squadra - lo sottolinea Mourinho – gioca meglio. Alla vigilia della semifinale di coppa Italia contro la Fiorentina i nerazzurri si trovano nella stessa situazione dello scorso anno.Primi con distaccoin campionato (49 punti in 21 gare, 55 in 22 l’anno scorso), in attesa degli ottavi di Champions League e, appunto, in semifinale di coppa Italia dove l’anno scorso furono stoppati dalla Sampdoria. Insomma, la logica dice che ci sono tutti i presupposti per fare ancora meglio. Mourinho, al quale il travolgente campionato all’esordio in Italia non è bastato per vincere la panchina d’oro che è invece andata al suo avversario di domenica prossima Massimiliano Allegri, non si dice sorpreso per la scelta dei suoi colleghi allenatori. «Se non mi hanno votato i miei colleghi non è un problema. Ho avuto sette voti e questa per me è la sorpresa positiva». «In questo momento non sappiamo se avremo più successo dell’anno scorso, perchè non abbiamo vinto assolutamente niente, zero in assoluto, però la realtà è che la squadra ora gioca un calcio migliore di quello che giocava l’anno scorso». Superare la Fiorentina e arrivare in finale sarebbe quindi già il primo miglioramento concreto. Unica certezza di oggi è che giocherà l’Inter migliore, con tutti i giocatori disponibili compreso Mariga. «E' un giocatore che fa piacere avere – commenta Mourinho che dice di non avere rimpianti per Ledesma e Simplicio». Per domani Mourinho annuncia la conferma di Toldo nonostante la'paperà controla Juventus. «Non è stata colpa sua ma di Silvino (l'allenatore dei portieri, ndr)»,

scherza il tecnico. E poi dentro anche Sneijder e Lucio, squalificati in campionato, oltre a Diego Milito. Con Santon e Maicon costretti a giocare sempre, ci saranno anche Materazzi, Zanetti, Muntari, Cambiasso e Balotelli. Mariga dovrebbe partire dalla panchina così come anche Pandev. FIORENTINA - Contro l’Inter la Fiorentina disputerà la seconda semifinale della gestione Prandelli-Della Valle: la prima fu nel 2007-8 in Coppa Uefa. Stavolta la semifinale è di Coppa Italia e mai Prandelli con i suoi ragazzi era arrivato così in alto in questa competizione. Un torneo che la Fiorentina ha messo in cima fra gli obiettivi della stagione anche se l’Inter non è certo l'avversario più facile: «Sappiamo di affrontare la squadra più forte –sospira il tecnico viola – ma a chi pensa ad un esito scontato io rispondo dicendo che in tanti anni di calcio non ho ne ho mai visti». «Per noi il momento è delicato specie dal punto di vista psicologico. Anche per questo abbiamo bisogno di fare una grande prestazione che potrebbe darci la svolta e aiutarci a ritrovare fiducia ed entusiasmo». Prandelli stima Mourinho ma spera di fargli uno sgambetto: «Non abbiamo nulla da perdere, ai ragazzihodetto digiocaresenzatimori». La parola d’ordine insomma è provarci anche se San Siro è stadio da tempo tabù per i viola. Capitolo formazione: Gilardino pur spremuto guiderà l’attacco sostenuto da Jovetic tornato al gol domenica. Novità a centrocampo: l’argentino Bolatti partirà per la prima volta da titolare accanto a Montolivo per l’assenza di Zanetti e la squalifica di Donadel. Il tecnico che ha recuperato Felipe ma non potrà contare su Kroldrup e sul neo attaccante viola Keirrison ancora senza transfer.

La polemica

Allegri è felice e non risponde

Mou: «Il nostro è un calcio migliore rispetto al passato»

La grinta di Josè Mourinho. In alto Prandelli e Allegri

Serie A. Il brasiliano, neoacquisto del Milan, si toglie qualche sassolino dalla scarpa

GIUDICE SERIE A

Mancini: «In nerazzurro sei mesi sprecati»

Multa al Napoli per il laser

CARNAGO - La felicità la si può leggere sul suo viso, la speranza nello sguardo di un ragazzo di quasi 30 anni che hatanta vogliadi normalitàe, soprattutto, di giocare. Stiamo parlando di Amantino Mancini, nuovo acquisto del Milan di Leonardo: un altro brasiliano nella colonia verdeoro di Milanello, un giocatore che ha fatto la differenza negli ultimi anni qui in Italia. Non le ultime due stagioni in nerazzurro, un vero e proprio incubo: «Voglio dimenticare l’ultimo anno –ammette il brasiliano -. Adesso volto pagina, voglio ritrovare la serenità persa due anni fa». Da ieri Amantino penserà solo al Milan, anche se non dimentica il passato e chi gli ha permesso di rimettersi in gioco: «Mi fa molto piacere indossare la maglia rossonera. Appena sono entrato a Milanello,

ho percepito un’atmosfera gue, essendo andato a referto particolare, oggi mi sento un contro il Rubin Kazan, ma la ragazzino che inizia a giocare osa non lo ha condizionato a pallone. Ringrazio il presi- nella scelta. Piuttosto la nutridente Moratti che ha capito la ta colonia brasiliana ha notemia situazione, ringrazio an- volmente influito sullasua ulche il Milan per la fiducia: vo- tima destinazione. «E' bellissiglio tornare Amantino Man- mo trovare tanti brasiliani, qui posso ritrovare il mio calcini». Parole chiare e motivazioni cio, e perchè no, anche la Selea mille per il brasiliano che cao. A giugno ci sono i Monnon perde l’occasioneper togliersiqualche sassolino dalla scarpa: «Rimanendo all’Inter quest’anno ho buttato via sei mesi: Mourihno a inizio stagione mi aveva detto che avrebbe puntato su di me, così non è stato ma ora penso solo al Milan». Mancini non potrà aiutare il Milan in Champions Lea- Mancini e Mourinho: l’idillio è finito

diali, non escludo nulla nella vita». Ambizioso quanto basta Mancini, da sempre nel mirino del Milan anche nel recente passato ancelottiano. Ad ammetterlo è lo stesso Adriano Galliani: «Ci piaceva da sempre, ma con il modulo ad alberello non faceva il caso nostro. Ora con il modulo di Leonardo, Mancini va a colmare una lacuna in attacco». L’ennesimo operazione di mercato tra Milan e Inter sa tanto di tregua dopo la bufera del derby: «Ho sentito Moratti e abbiamo chiuso l’affare. Con il rifiuto di Jankulovski temevo che l’affare saltasse, poi tutto è andato per il meglio. I rapporti tra noi e l’Inter sono sempre stati buoni».

ROMA – Ventimila euro di multa per l’utilizzo dei laser da parte dei tifosi sono stati inflitti al Napoli dal giudice sportivo, che ha anche squalificato 16 giocatori per un turno: Andrea Cossu (Cagliari), Fabio Liverani (Palermo), Marco Padalino (Sampdoria), Sergio Almiron (Bari), Salvatore Aronica (Napoli), Cesare Bovo (Palermo), Nicolas Burdisso (Roma), Domenico Criscito (Genoa), Felipe (Fiorentina), Zdenek Grygera (Juventus), Tiberio Guarente (Atalanta), Nelson Rivas (Livorno), Aleandro Rosi (Siena), Alexis Sanchez (Udinese), Mohamed Sissoko (Juventus) e Cristian Zapata (Udinese). Un turno di squalifica con multa di 5mila euro per il tecnico del Catania, Sinisa Mihajlovic, entrato «indebitamente al termine della gara nello spogliatoio arbitrale, assumendo un atteggiamento provocatorio».

CAGLIARI – E' tornato a Cagliari, dopo la trasferta nella sua Toscana, con un premio prestigioso che probabilmente non pensava di vincere così presto, all’età di 42 anni, battendo addirittura lo Special One vincitore dello scudetto con l’Inter. Massimiliano Allegri, fresco di Panchina d’oro. «E' un premio che fa piacere – afferma Allegri –anche in considerazione del fatto che alleno in Serie A solo da un anno e mezzo. Il merito è di questa squadra, che sta facendo ottime cose». Mourinho ha dichiarato che «la vera sorpresa sono stati i 6,7 voti presi dai colleghi». Allegri non abbocca: «Forse lui che allena l’Inter ed è sempre sotto i riflettori è tenuto a commentare tutto, io invece preferisco non parlare degli altri». Magari il tecnico portoghese voleva innervosire l’allenatore del Cagliari, in vista della sfida di domenica prossima. «Ma allora per farmi innervosire - risponde Allegri con un sorriso –di battute ne deve fare un bel pò, perchè per farmi perdere la pazienza ce ne vuole...». A proposito del match con i nerazzurri, Allegri osserva che «sulla carta è un impegno proibitivo, ma dovremo cercare di fare quel che facciamo tutte le domeniche».

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Sport


Termini abbreviati per non falsare ulteriormente il campionato

Processo e sentenza il 9 Chiacchio: «Potenza, sarà una giornata imprevedibile» LAMETAFORA usatadall’avvocato difensore del Potenza, Edoardo Chiacchio, è assolutamente esplicita: «All’andata (riferendosi alla richiesta, unica nel suo genere, di revocazione del processo, ndr) abbiamo perso 10-0, per il ritorno (il giorno del processo, ndr) contiamo di fare 1-0 per noi». Un esempio assolutamente tangibile per far comprendere in giro che qualsiasi cosa verrà fuori rispetto alle richieste del procuratore federale Stefano Palazzi (esclusione dal campionato di competenza) sarà un successo. Ma quello che più fa “rumore” è che la data per la celebrazione del processo fissata dalla Corte di Giustizia Federale, ossia il prossimo 9 febbraio, rappresenterà il giorno più lungo per la storia calcistica di Potenza. «Sentenza in giornata», annuncia Chiacchio che specifica come questo supremo organo di giustizia sportiva ha nei suoi precedenti la celerità delle decisioni. Ma si tratta però, come specifica il principe del fofo napoletano, “di una fattispecie assolutamente imprevedibile, perchè mai si è verificato prima che un processo passato in giudicato fosse riaperto”. E allora eccola la strategia difensiva dei rossoblù: «Speriamo che vengano accolte alcune eccezioni della difesa», spiega Chiacchio riferendo-

L’avvocato Francesco Di Ciommo con Edoardo Chiacchio. A destra Palazzi, procuratore federale

si in particolar modo alla tempistica di produzione del ricorso del procuratore Palazzi, rispetto alla scadenza dei termini. In buona sostanza si inizierà a discutere di presa di conoscenza della notizia di reato e di presa visione degli atti inviati dal tribunale di Potenza che, ovviamente, farebbero slittare i tempi. Questo perchè Palazzi è stato a Potenza il 27 novembre, ma

sembra abbia depositato la sua richiesta il 9 gennaio. Ma non sarebbe questo l’unico appiglio del Potenza che conta quindi di non far proprio aprire il processo e di non entrare nel merito del giudizio. Evidentemente, però, il pool degli avvocati, tra i quali c’è anche Francesco Di Ciommo, è pronto anche a questa seconda possibilità, ossia che la

Corte entri nel merito. Ed in questo caso la metafora usata da Chiacchio sul risultato della partita è calzante a pennello: «Siamo di fronte a un caso di responsabilità diretta doppia, di due dirigenti che avevano potere di firma e che quindi rappresentano il Potenza. In questo caso, se dovessero essere accertate responsabilità ulteriori, “nuove”, la sanzione minima è la retrocessio-

ne». Certo è che la sentenza, come da pronostico di Chiacchio, avverrà nella stessa giornata di martedì prossimo anche per evitare di falsare ulteriormente il campionato di Prima Divisione. Infatti, se il Potenza fosse escluso dal torneo, sarebbe data la vittoria a tavolino a tutte le avversarie successive alla data della pronuncia. Resterebbero quindi i punti acquisiti sul campo (ad oggi, quindi avrebbero uno svantaggio Giulianova e Ternana che non sono riusciti a battere il Potenza) e tolti ad altre concorrenti. E la sentenza sarebbe quindi immediatamente esecutiva pur se con la possibilità di appello all’Alta Corte di Giustizia Sportiva del Coni. In tal senso, però, Chiacchio è poco fiducioso: «Dal momento che la Corte, accogliendo le richieste dell’accusa, dovrà anche decidere a quale campionato dirottare il Potenza, ci si potrebbe appellare nel caso in cui si decidesse per una categoria di molto inferiore alla Serie D. Ma l’esclusione dal campionato di competenza sarebbe nella sostanza fuori discussione». Insomma la partita è già aperta, come il conto che Palazzi sembra avere con il Potenza e, soprattutto, con Postiglione. La certezza è che si chiudergà definitivamente il 9 a sera. Alfonso Pecoraro

Aneddoti paradossali dalla sede milanese

Un mercato impossibile “SE CI STRINGIAMO tutti intorno al Potenza, qualcosa di buono possiamo tirarla fuori”. Vittorio Galigani è innegabilmente tornato depresso dal mercato milanese, ma prova ad infondere fiducia all’ambiente in vista del processo di martedi’. La partita più importante. “Saranno almeno dieci giorni che io e l’amministratore unico Arcieri siamo in contatto costante con i nostri legali – spiega il dg – la strategia difensiva ha individuato una serie di eccezioni da opporre al ricorso presentato da Palazzi”. L’obiettivo, si intende, è quello di provare ad ottenere l’inammissibilità della revocazione. Altrimenti si andrà al dibattimento, dove si può sperare al massimo di limitare i danni. Se il Potenza pagherà non sarà certo per la gestione attuale. Ma Galigani e Arcieri, tanto

per non lasciare nulla di intentato, stanno curando ogni dettaglio finalizzato a far capire che l’attuale vertice societario non ha nulla a che vedere con la proprietà. “Abbiamo persino cambiato banca – racconta Arcieri – io da quando ho assunto questo ruolo sto trascurando del tutto la mia attività di libero professionista, se non credessimo in quello che stiamo facendo non saremmo qui a perdere il tempo”. L’estrema pericolosità del momento, in ogni caso, è fuori discussione. Al punto che nei saloni milanesi dell’Ata Quark gli emissari del Potenza sono stati trattati come appestati. Galigani ci scherza su: “se anche un tale Pippa non è voluto venire…”. Si parla di un esterno sinistro di proprietà della Salernitana, ex Lamezia, rap-

presentato dall’agente Pasquale Gallo che pare si sia scandalizzato al solo sentire accostato il suo (non) talentuoso assistito ai colori rossoblu. Per capire come siamo ridotti. Altri aneddoti: “il Ravenna aveva dato l’ok per mandarci Riberto (esterno 28enne ex Cittadella, ndr), il giocatore appena ha sentito la soluzione che gli era stata prospettata è fuggito a gambe levate”. Non è stato possibile nemmeno riportare a Potenza Cibocchi, quello sfortunato terzino dell’era Calluori – Giacomini che si infortunava pure alzandosi dal letto la mattina. La Colligiana ha rifiutato lo scambio con Chiavaro. Nemmeno il volo Napoli – Milano di domenica sera è stato propizio: “avevo come vicino di posto il ds del Benevento Massimo Mariotto – svela Galigani – ho provato a

chiedergli Carcione ma venendo a sapere che guadagna 100mila euro all’anno ho desistito per non fare brutte figure”. Tanto per essere chiari. Ma dall’alto della sua esperienza, il dirigente marchigiano prova ad analizzare dinamiche a più ampio raggio: “eravamo andati li’ per liberarci di Giannusa, Lucenti, Cardinale e uno tra Chiavaro e Langella, non ci è riuscito nulla di tutto ciò perché in giro ci sono talmente pochi soldi che le società – salvo alcune eccezioni di prestigio – a malapena pagano gli stipendi dei giocatori già in organico, se non si dà spazio ai giovani la Prima Divisione è una categoria destinata ad implodere”. Bella e decadente, la vecchia C1. Magari però riuscire a tenersela stretta. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Vittorio Galigani, dg del Potenza

In clima “battagliero” Capuano: «Ci salviamo ai play out con un gol al 90’»

«Potenza è come la striscia di Gaza»

Ezio Capuano

CALCISTICAMENTE parlando, è tempo di guerra. Eziolino Capuano inquadra la similitudine forte, senza voler mancare di rispetto a chi ha problemi più gravi. Infondo è un gioco, ci può stare - a commento di un calciomercato anoressico - sostenere che Potenza in questo momento “è come la Striscia di Gaza”. Un posto dove nessuno vuole metter più piede, per intenderci. “Ed è assurdo - si sfoga il tecnico - se penso a quanto si vive bene in questa città. a quanto è bella, alle soddisfazioni che meriterebbe per la passione che c’è intorno alla squadra”. Una squadra viva, nonostante tutto, nonostante la domenica di follia vissuta a Marcianise. Ma guardando il televideo Eziolino si fa coraggio: “non è una classifica drammatica, sono tutte ad un passo”. Le altre squadre non hanno però

la spada di Damocle pendente di un processo decisivo di fronte alla Corte di Giustizia Federale. “Ma io non ci voglio pensare - attacca Eziolino - finchè saremo vivi lotteremo senza mollare nemmeno di un centimetro, voglio salvarmi ai play-out con un gol al novantesimo”. Al netto di tutto, oggi gli spareggi per non retrocedere rappresentano un sogno. Significherebbe rimanere attaccati al futuro anche dopo martedi’. “Certo - ammette il tecnico - già se dovessimo prendere una decina di punti di penalizzazione cambierebbe il mondo”. Meglio non pensarci, se domenica si vuole riservare un briciolo di attenzione residua alla Spal: “ma adesso l’avversario che avremo di fronte ogni settimana sarà per noi indifferente, sono tutte finali, dobbiamo sfruttare il calendario favorevole vi-

sto che giocheremo sette volte in casa e cinque fuori”. L’impasse sul mercato però può avere un suo risvolto positivo: “i miei rinforzi in questo momento - si lancia Capuano - sarebbero Cardinale e Lucenti, se avessero giocato nelle ultime partite avremmo raccolto sicuramente qualche punto in più. Io avevo appoggiato la strategia societaria che prevedeva una loro cessione, ma visto che stanno ancora qui non impiegarli è una scelta da manicomio”. In tarda serata i due hanno incontrato Galigani per provare a ricucire il rapporto. Sul campo, intanto, non si sono allenati più a parte ma con il resto del gruppo. Da quel che trapela servirà ancora qualche giorno per limare alcuni dettagli contrattuali, ma il lieto fine non è da escludere. p.s.

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Sport 39

Mercoledì 3 febbraio 2010


Mercoledì 3 febbraio 2010

Seconda I gialloverdi di Rodolfi hanno un’alternativa in ogni reparto

Melfi ora sei più forte Castaldi: «Un bene anche mantenere El Kamch e Arcamone» GIUDICE SPORTIVO LEGA PRO Prima B, due turni a Chiavaro (Potenza) PER DUE giornate è stato fermato CHIAVARO (POTENZA) e per una Scognamiglio (Cosenza), Lieti (Giulianova), Sansone, Vastola (Lanciano), Dececco (Virtus Lanciano).

Seconda C, fermato Mitra (Melfi) PER UNA giornata sono stati fermati: Stelitano (Igea Virtus), Carboni, Matrisciano (Isola Liri), Ottobre, Soviero (Juve Stabia), MITRA (MELFI) Colella (Scafatese) Cardinale (Siracusa)

Lagopesole, tre gare per rialzarsi

IN ATTESA DI riprendere gli allenamenti, cosa che avverrà solamente questo pomeriggio (nel frattempo si registra la squalifica per un turno del capitano gialloverde Mitra), per il giorno supplementare di riposo concesso da Rodolfi, anche in previsione che domenica prossima non ci saranno impegni agonistici, il Melfi valuta positivamente la chiusura della sessione invernale di calcio mercato. "Ci siamo adeguatamente rinforzati ed abbiamo preso i giocatori che ci servivano per completare l'organico asserisce il direttore area tecnica Pierpaolo Castaldi - Abbiamo concluso positivamente delle buone operazioni, mantenendo in rosa anche atleti molto richiesti, come El kamch ed Arcamone. Segno evidente che nutriamo la massima stima e fiducia in questo gruppo, salvaguardando gli ingenti sforzi economici importanti compiuti quest'estate e che la società è sempre motivata nell'investire e nel cercare di migliorarsi in qualsiasi momento". Non fanno una piega le argomentazioni del dirigente Castaldi. Il Melfi a 28 punti, a meno dodici dal raggiungimento dell'obiettivo permanenza, avrebbe potuto tranquillamente cedere alle lusinghe di altri club, monetizzando, cedendo pezzi pregiati del proprio organico. Invece ancora una volta non si è smantellato, anzi gli arrivi di Mangiacasale e Tursi, vanno ad arricchire una rosa ora davvero consistente per qualità e quantità. A gennaio sono arrivati Agius, Vanacore, Guazzo, Manis, più appunto Tursi e Mangiacasale che hanno fatto fronte alle partenze precedenti di Gabrieli, Dentamaro, Bizzarri, Di Maio, La Porta, Gilfone, Torre, Rogato ed ora Scarzanella ed Arvia. La fretta di costruire in extremis a luglio scorso, una squadra competitiva, ha prodotto alcuni errori di valutazione, prontamente riveduti e corretti da una società attenta e competente che anche in passato ha dato ampie dimostrazioni di saperci

Luis Arcamone è rimasto a Melfi e ora dovrà riguadagnarsi la fiducia di Rodolfi

fare, intervenendo in prima persona. Praticamente ora il Melfi può contare su due giocatori e valide alternative per ogni ruolo. Come portieri ci sono Careri e Manis. Sei difensori, Tursi, Vanacore, Sicignano, Marino, Agius, Vignati, a cui si può aggiungere Naglieri che attualmente agisce a centrocampo. In questo settore oltre all'ex materano vi sono, Lo Iacono, Mitra, El Kamch, Viola, Pellecchia, Bulla, D'Andria e Mangiacasale, più le tre punte Chiaria, Guazzo ed Arcamone. In totale venti giocatori senza dimenticare il giovane Dal Fonso, prodotto del vivaio locale e l'infortunato Nino Falanga, ragazzo di interessante prospettiva. Un numero sufficiente per affrontare un solo impegno settimanale, con il giusto mix tra giovani ed esper-

Venti atleti e under in campo per fare soldi

AVIGLIANO – Speranze finite? Troppo presto per dirlo. Troppo presto, soprattutto, per tirare i remi in barca. Anche se la sconfitta con il Grottole è stata un secchio di acqua gelata sulle speranze del Lagopesole. Anche se i risultati delle squadre impelagate nella parte bassa della classifica non hanno del tutto spento le speranze di poter agganciare, se non la salvezza diretta, quanto meno una migliore posizione di classifica, che renda meno pericolosi i sempre pericolosi playout. Piuttosto, da ieri c'è un rischio in più. Si chiama Atletico Scanzano. Che, dai e dai, è riuscito ad ottenere la sua prima vittoria stagionale. E allora, il Lagopesole deve davvero cominciare, oltre a far la corsa su chi lo precede, a guardarsi le spalle. Perché il vantaggio sulla formazione ionica si è adesso ridotto a soli cinque punti, un bottino troppo piccolo per poter far dormire sonno tranquilli. E' stata una sorta di condensato della stagione, la gara che i federiciani hanno perso contro il Grottole. Il vantaggio consegnato su un piatto d'argento alla formazione di D'Ascanio dopo appena tre minuti di gioco, con Buono lasciato incredibilmente solo a centro area a battere a rete indisturbato. E poi la difficoltà a trovare spazi in cui poter cercare la reazione. Il Grottole ha giocato sul velluto, ha tenuto la difesa alta impedendo al Lagopesole di poter sviluppare la sua manovra, e ogni volta che si è spinto in avanti ha saputo rendersi pericoloso, e solo un Mariano davvero strepitoso ha

evitato che il passivo diventasse più pesante. Problema anche psicologico, quello del Lagopesole. Colpito a freddo in una partita in cui si giocava tanto del suo futuro, ha subito il colpo e stentato a riprendersi. E quando poi lo ha fatto, dopo l'intervallo, pur crescendo sul piano della manovra, ha trovato difficoltà nella fase di finalizzazione dell'azione offensiva maggiori di quanto non gli fosse accaduto in altre circostanze. La rete del raddoppio di Di Pede, in fondo, è solo una parentesi nella storia della partita. Che a quel punto, è vero, si è chiusa definitivamente. Ma che, questa è l'impressione, ben difficilmente avrebbe potuto cambiare la sua storia anche se a quel momento mancavano ancora 8 minuti e tutto il recupero da giocare. Una brutta botta, per i ragazzi di Alfano. Che tuttavia, adesso, devono esser bravi a trovare dentro di loro la forza per reagire. La situazione, anche se difficilissima, non è del tutto compromessa. Le prossime partite saranno determinanti. A cominciare dalla trasferta di Irsina di domenica prossima, una gara difficile, ma non impossibile, ritrovando lo spirito della gara di andata, una delle migliori giocate dai giallobleu in questa stagione. Poi, ci sarà la gara interna con il Balvano, ad introdurre quello che rischia di tramutarsi in un vero e proprio spareggio, ossia la trasferta di Scanzano. Tre partite in cui il Lagopesole si gioca gran parte del suo futuro. Giancarlo Tedeschi

ti. La metà infatti dei giocatori in organico è under, in ossequio al discorso valorizzazione che il Melfi segue spesso con molta attenzione. Domenicalmente in media non sono meno di quattro i giocatori nati dopo l'86 schierati dal primo minuto da Rodolfi, un tecnico estremamente aziendalista che oltre a ben adattarsi alla politica societaria, ben si conforma al progetto giovani, dimostrando di saperci lavorare insieme. Ora non resta che disputare un finale di campionato di livello, raggiungere il prima possibile l'obiettivo prefissato ed iniziare a programmare con lungimiranza e tempo la prossima stagione. Considerando che molti giocatori sono legati al club gialloverde da un contratto biennale, l'impostazione dovrebbe risultare più semplice, anche se non sarà facile resistere alle tentazioni e proposte avanzate da altre società, ingolosite da alcuni giocatori federiciani. Emilio Fidanzio

Seconda, Ginestracandida Seconda, senza freni Il Lavello ne fa sei un guizzo da vertice GINESTRAC. RUOTI

1 0

GINESTRACANDIDA: Castelgrande, Messere, Annunziata, Rizzo, Lettieri, Dileo, Pipolo M., Cicchiello, Latorraca, Petagine (al 85' Petrelli), Muccilli (al 90' Volonnino). A disp:Pinto, Pipolo L.,Zotta, Archetti, Leggieri. All: Lettieri. RUOTI: Santoro,Spadola, Paterna Fe., Damiano (al 63' Gentilesca), Scavone,Maitilasso(al 71' Pizzuti), Salinardi A.,Mancino, Paterna Fr.(al 46' Inchico), Troiano,Romeo. A disp:Luongo,Margiotta, Salinardi.All: Paterna V. ARBITRO: Nardelli di Locorotondo (Ba),iscritto alla sezione di Venosa. MARCATORE: 32' Latorraca RIPACANDIDA - Vittoria meritata per il Ginestracandida che batte,su un campo al limite della praticabilità, una diretta concorrente per la promozione, il Ruoti dei tanti giovani, che hanno sofferto il campo pesante, subendo la supremazia di gioco dei padroni di casa. Con questa vittoria il Ginestracandida scavalca proprio il Ruoti fermo a 27 punti, e piazzandosi al terzo posto con 28 punti. La cronaca. Parte in attacco il Ginestracandida ed al 7' Cicchiello passa a Latorraca che libe-

ra Petagine, sulla sinistra, ad un tiro finito di poco a lato. Al 9' Messere per Petagine, la conclusione del fantasista di Ginestra, viene bloccata. Il Ruoti sembra frastornato, non riesce ad imbastire nessuna azione degna di nota. Al 18' è la sagoma di un giocatore a fermare un forte tiro di Petagine, diretto in porta. Nonostante si vede a sprazzi pioggia mista a neve si continua a giocare. Al 32' va in gol il ginestra candida: su lungo lancio di Lettieri, Spadola non aggancia e Latorraca con un bel tiro angolato gonfia la rete. Al 35' Petagine, ricevuto palla da Messere, va al tiro, il portiere si oppone di pugno. Al 37' Lettieri, figlio del mister, chiude bene su una incursione a rete di Salinardi e mette in fallo laterale. Nel secodo tempo è sempre il ginestra candida a fare la partita. Al 46' Messere manda lungo, Maitilasso non aggancia, Cicchiello da buona posizione manda incredibilmente fuori. Al 50' Lettieri scende indisturbato, ma conclude a lato. Al 51' Latorraca per Cicchiello ( mai impreciso come oggi) che manda a lato, poteva servire Muccilli sulla sinistra tutto solo. Al 55' l'unica azione insidiosa degli ospiti: Inchino servito con un pallonetto da Triano, appena entrato in area, sferra un bel tiro che Castelgrande para. Lorenzo Zolfo

LAVELLO 6 GARNET BELLA 1 LAVELLO Di Noia, Carretta, Natale (7' st. Foscolo), Volonnino, Glionna, De Leonardis, D'Alfonso, Bruno, Urana (18' st. Caprioli), Colonna (23' st. Iacoviello), Tudisco. A disp. Fierro, Marotta, Catapano. All. Bisceglia. GARNET BELLA Ferrone, Zampino, Giuseffi, Scaringi, Alessio, Asmodeo, Sansone D., Naturale, Piciullo, Calo. All. Sansone G. ARBITRO Cannone di Venosa. RETI 16' pt. Colonna (L), 23' pt., 32' pt. Urana (L), 31' st. Iacoviello (L), 32' st., 41' st.. Caprioli, 40' st. Giuseffi (B). NOTE spettatori 100 circa. Ammonizioni - Natale, Carretta per il Lavello e Giuseffi per il Bella. Angoli - 8 a 2 per il Lavello. Recuperi - 0' pt. e 1' st. LAVELLO - I locali da subito fanno la partita e con D'Alfonso ed Urana stringono gli avversari in difesa. Al 16' Colonna sblocca il risultato in mischia. Un minuto dopo prima De Leonardis e poi Carretta ci provano senza successo. Ma al 23' un passaggio filtrante di Colonna consente ad Urana di raddoppiare. La risposta degli ospiti è con Piciullo assi-

stito da Asmodeo ma Di Noia fa buona guardia. Al 32' Urana sotto misura fa tre per i locali. Colonna, De Leonardis e Bruno a turno provano a rimpinguare il bottino, ma la prima frazione si chiude sul 3 a 0 per i padroni di casa. Nella ripresa il Bella si fa vedere più volte con Asmodeo ma imprecisione e bravura di Di Noia gli negano la gioia del gol al 4', al 6', 10', al 21', al 27'. Per i rossi del presidente Loparco invece al 7' Colonna colpisce un palo e al 9' spara sull'esterno della rete. Al 17' sempre per i locali ci provano De Leonardis e Tudisco con un nulla di fatto. Al 22' Caprioli trova reattivo Ferrone. Al 30' Tudisco coglie la base del palo su assist di Glionna e al 31' una punizione di Glionna serve Iacoviello che avanza e segna in diagonale. Un minuto dopo Foscolo per Caprioli che si aggiusta il pallone e porta a 5 il bottino di reti per il Lavello. Al 35' Alessio per gli ospiti direttamente su angolo impegna Di Noia. Al 40' Giuseffi segna per il Bella su calcio di punizione. Un minuto dopo De Leonardis centra da destra trova il colpo di testa vincente di Caprioli per il 6 a 1. L'ultimo sussulto lo fornisce Glionna su punizione che sfila di poco al lato sinistro del portiere ospite. Giuseppe Catarinella

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40 Sport


Con lui il secondo Walter Monaco e il preparatore atletico Gianluca La Mazza

Matera, partita l’era Rizzo Il neo trainer biancazzurro: «Lavorerò molto sull’autostima» Francavilla sente il peso del 2010 FRANCAVILLA – Continuano le sedute di allenamento della formazione rossoblu, per recuperare le energie utili a poter recuperare i punti persi in questo inizio di 2010. Al rientro in campionato, i ragazzi di mister Lazic, dovrannovedersela allostadio “Fittipaldi “con l’Ischia Isolaverde. Gli isolani occupano la sedicesima posizione in classifica con 22 punti . Il giorno di San Valentino quindi, Del Prete e compagni cercheranno di regalarsi tre punti importanti per la propria classifica. Nonostante i due ko di fila, i sinnici continuano ad alimentare la speranza di restare nella griglia dei play-off, cercando di tornare ad essere una delle squadre rivelazione di questo girone H del campionato di Serie D. Bisogna credere in se stesso,in questo Francavilla cisono delle individualità importanti, che il tecnico serbo sa di poterci puntare ciecamente. Ad inizio stagione, nessuno avrebbe puntato un centesimo, sull’attuale posizione in classifica dei rossoblu, che hanno sempre sostenuto di puntare ad una salvezza tranquilla ed anticipata. Lazic, ha un gruppo solido, che sta dimostrando di valere. Si va avanti così, con la fiducia di questi mesi, dove il campo ha dato ragione airagazzi. Adesso, bisogna lavorare con concentrazione e senza pensare ai risultati ottenuti nelle ultime due gare, la vogliadei ragazzi di ripartiredalle buone prestazioni di qualche giornata fa è tanta. I tantisacrifici fattifinoadora, nonpossoessere gettati al vento in un colpo solo. Perdere sul terreno di gioco della capolista può starci, meno invece tra le mura amiche con il Grottaglie, ma ormai è acqua passata e bisogna pensare al futuro. Un futuro che deve essere pieno di fiducia e speranza. Il programma degli allenamenti nel frattempo, prevede per oggi una seduta di allenamenti, dove Lazic dovrà lavorare molto sotto l’aspetto psicologico del gruppo. Claudio Sole

Lo scontro diretto con il Fasano arriva con una settimana di ritardo. La partita, infatti, si sarebbe dovuta giocare mercoledì scorso, ma poi è stata rinviata per la pioggia che aveva reso impraticabile il terreno di gioco del Michetti. Si recupera oggi a partire dalle 14.30. Lo scenario, negli ultimi sette giorni, non è cambiato tanto. Sia il Pisticci che il Fasano hanno pareggiato nel turno domenicale e continuano a ricoprire gli ultimi due posti della classifica, con i gialloble a 15 punti ed i pugliesi a quota 10. Identiche, dunque, le aspettative delle due squadre rispetto a questo match delicato. I padroni di casa devono cercare a tutti i costi i tre punti, unico risultato utile contro l'ultima della classe per continuare ad alimentare le speranze di salvezza. Nel frattempo è arrivato il prezioso punto conquistato sul campo dell'Angri, un 1-1 tutto sommato giusto al termine di una gara nella quale i lucani hanno fatto vedere le cose migliori nel primo tempo per poi subire il ritorno ed il pareggio dei padroni di casa. Di buono c'è la prestazione di una squadra che ha dimostrato di essere viva e di crederci. Il quinto punto consecutivo ha consentito di gettare le basi per quella continuità che sarà importantissimo mantenere allo scopo di risalire la classifica e che bisognerà confermare cercando sempre i tre punti quantomeno fra le mura amiche. A tal proposito la squadra di Arleo dovrà provare a sfruttare la doppia opportunità casalinga, cercando il successo nella gara di oggi e poi quello, più prestigioso, nel derby di domenica prossima con il Matera.Il Fasano ha concluso a reti bianche la gara interna con il Francavilla Fontana. Per recuperare da quella posizione sarebbe stata utile una vitto-

Presentazione ufficiale e primo allenamento. L’era Roberto Rizzo è cominciata ieri mattina, o meglio nella tarda serata di lunedì quando è stato stipulato l’accordo con la società. Il tecnico di San Cesario avrà come secondo Walter Monaco (11-07-1970) ex Nardò e Lecce e il preparatore atletico Gianluca La Mazza, con Rizzo da sempre anche se di origini siciliane. A presentare Roberto Rizzo è Luigi Dimitri (insieme hanno vinto tutto quello che c’era da vincere con il Lecce Primavera) che dedica a Pino Giusto le prime parole.«Quando si manda via un allenatore vuol dire che si è sbagliato qualcosa e che ci sono problemi e questo sembra la fotografia del Matera attuale. Un esonero non è mai bello, lo dice chi in 25 anni non ha mai mandato via un allenatore. A Giusto vanno i ringraziamenti e non tutte le colpe erano le sue. Abbiamo deciso in società e ho sottoposto una serie di nomi alla società. Rizzo lo conosco come tecnico e uomo e avendo una squadra fatta principalmente di giovani aveva le caratteristiche adatte al nostro campionato. C’era bisogno di uno scossone ed è toccato a Giusto pagare come accade solitamente nel calcio». Il tecnico Roberto Rizzo si presenta. «Ho subito compreso di essere al cospetto di una società importante ed una piazza con grandi tradizioni ed abituata ad un certo tipo di calcio. Insomma, gente dal palato fine. Sono un zonista convinto, è vero. Ma ho sposato il progetto e ho tante motivazioni per farlo crescere non perdendo di vista gli obiettivi. Mi riferisco alla Coppa Italia, alla quale non si può certo giungere senza fare prima bene in campionato. Le due cose sono legate e lavorerò sulla squadra per migliorare l’autostima». Rizzo ha visto il

ALTRO RECUPERO Debutta Carotenuto Ischia – Bacoli Sibilla (arbitro Marco Ferrone de L'Aquila). L'Ischia Isolaverde ha formalizzato il tesseramento del portiere Pasquale Carotenuto classe 91' proveniente in prestito dal Sorrento Calcio. Sono due i calciatori su cui l’Ischia avrebbe puntato l’attenzione. Entrambi sudamericani, precisamente argentini, con doppio passaporto e dunque tesserabili senza procedure contorte. Il primo ha esperienze nei campionati professionistici italiani, è una prima punta ma ci sarebbe più di una società alle sue calcagna. Il secondo è un trequartista che può fungere da seconda punta, che nella scorsa stagione ha militato in una squadra (non campana) del girone H, mettendosi in evidenza nei primi due mesi di campionato, per poi pagare le conseguenze di natura economica.

Roberto Rizzo, al centro il presidente Tommaso Perniola ed a destra il diesse Dimitri, nel fotino il prof La Mazza e il vice all. Monaco

Matera a Casarano la seconda giornata e ad Ostuni. Due squadre diverse? «Devo ammetere di sì. C’è qualche problema, ma il fatto stesso che io sia qui lo conferma. Però c’è gente importante nel Matera e li conosco un po’ tutti. Mi riferisco agli over, dai quali c’è da attendere disponibilità verso i più giovani». Una carriera da calciatore vissuta con le maglie di Lecce Roberto Rizzo arriva a Matera quando alle porte c’è il derby a Pisticci, squadra con la quale ha iniziato la carriera Gino De Canio, materano e attuale allenatore del Lecce. La carriera da calciatore ha visto Rizzo vestire le maglie di Cosenza, Perugia, Salernitana, Lecce e Perugia; quella da allenatore loha vistocominciato adallenare nel settore giovanile del Lecce,

conseguendo risultati prestigiosi con la formazione Primavera (2 scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppa italiana), affermandosi, così, come uno degli allenatori emergenti del calcio italiano. A gennaio 2006 gli viene assegnata la guida tecnica del Lecce in A, chiamato a risollevarsi dopo un girone di andata disastroso e gli esoneri di Angelo Gregucci e Silvio Baldini (17 partite in panchina, 4 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte). Nel 2007 Rizzo è ingaggiato dal Martina Franca, squadra della Serie C1 salvatasi ai play out. Nella stagione seguente diviene il nuovo allenatore della Virtus Casarano, in Eccellenza dove si dimette a fine gennaio. «Per un leccese lavorare a Casarano non è facile. Mi sono dimesso e con me tutto il consiglio direttivo. Poi sono tornato per sette

giorni e dopo un pareggio con una gara da recuperare e primo in classifica ho preferito troncare la mia esperienza a Casarano. Anche all’epoca era febbraio, più o meno come adesso. Ma questa è senza dubbi un’altra storia perchè lavorare con Dimitri è un’altra cosa».Si èaccennato anchead una possibile amichevole col Napoli, grazie ai buoni rapporti tra Dimitri e Bigon, ma il Matera ha da pensare al campionato ed a risolvere i problemi. NOTIZIARIO- Ieri nessun allenamento per Diego Albano, mentre Pasquale Martinelli ha lavorato a parte. Per oggi è prevista una doppia seduta, ma il tecnico Roberto Rizzo dovrebbe essere presente a Pisticci (o chi per esso) per vedere il pèrossimo avversario del Matera. Renato Carpentieri

Contro il Fasano scontro salvezza prima del derby

Pisticci, vale doppio ria, maè arrivato unpunto comunque buono quantomeno come segnale per una squadra giovane che lotta per non dover essere costretta a rassegnarsi alla retrocessione senza nemmeno arrivare a primavera.In questa ottica anche per il Fasano la gara di Pisticci assume un valore particolare. Ci sarà da attendersi che gli ospiti giochino la partita della vita e mettano in campo tutte le energie a loro disposizione nel tentativo di piazzare un colpaccio che ridurrebbe al minimo le distanze dalla zona play out. Il resto, anche in tal caso, sarebbe poi da affidare alla continuità.In casa Pisticci tornano disponibili sia il tecnico Arleo, che ha scontato il turno di squalifica, che Guarino. Il ritorno del mediano di Marconia darà qualche grattacapo all'allenatore che a centrocampo è nelle condizioni di scegliere. Ma i problemi di abbondanza sono sicuramente graditi, soprattutto in una fase decisiva del campionato come questa.Diversi i nodi da sciogliere i formazione. Arleo potrebbe confermare il 3-4-3 schierato ad Angri o provare a riproporre il 4-2-3-1 con cui era intenzionato a giocare la partita contro il Fasano mercoledì scorso.Marino andrà in porta. Dubbio Malafronte nella retroguardia. Il difensore avverte ancora qualche problema muscolare, domenica ha stretto i denti, ma potrebbe toccargli un turno di riposo cautelare.Alsuo postoèpronto Cocca che dovrebbe far re-

parto assieme a Di Maria. Sugli esterni didifesa ci saranno Polichetti ed uno tra De Biasi e Basile (dipende anche dal modulo e dalle regole per gli under). A centrocampo il dubbio. Cazzarò è confermato ed al suo fianco potrebbe esserci Guarino. Ma in tal caso non sarebbe semplice far quadrare i

conti in fatto di under, salvo alleggerire troppo il reparto offensivo. L'intenzione di Arleo, almeno mercoledì scorso, era invece quella di liberare tutto il potenziale d'accatto gialloble. Per questo è probabile che ad essere in vantaggio per un posto da titolare sia Palladino. I tre dietro alla punta

centrale Lupacchio, in tal caso, sarebbero Benegiano, D'Aniello e Parente, con l'argentinoCappelletti prontoasubentrare. Probabile formazione: Marino; Basile, Cocca, Di Maria, Polichetti; Guarino, Palladino; Benegiano, D'Aniello, Parente; Lupacchio. Roberto D’Alessandro

Pasquale Arleo

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Sport 41

Mercoledì 3 febbraio 2010


Mercoledì 3 febbraio 2010

Il punto Il recupero tra Fortitudo Moliterno e Metanauto si gioca oggi a Sarconi

Savoia e Bernalda le regine Conservano entrambe il primo posto isolato nei rispettivi gironi NON E' CAMBIATO il copione al vertice dei due raggruppamenti di Prima Categoria. Savoia (girone A) e Bernalda (B) hanno nuovamente impresso il ritmo forsennato di inizio stagione, dandosi alla fuga, dopo la diciottesima giornata di campionato. Nel primo girone, le distanze tra la battistrada e le due inseguitrici (Cancellara ed Atletico Potenza) sono rimaste immutate: sono cinque i punti che separano la “prima classe” dalla “seconda”. Nel raggruppamento B, il Bernalda si è messo a giocare a tennis contro la Fortitudo Moliterno, mentre il Fagnano Valsinni ha perso contatto con la vetta, impattando a Villa d'Agri. Per l'alta quota sarà decisivo il recupero che i sinnici di Modarelli giocheranno a Roccanova. Sul fondo, cinque squadre occupano l'ultima posizione. GIRONE A A suon di sestine, il Savoia di Romano ha allungato sulle dirette antagoniste. Dopo aver vinto il “set” contro il Castelgrande nel recupero infrasettimanale, la regina del campionato ha rifilato un altro 6-0 al fanalino di coda, Ruvo. Già al termine della prima frazione di gioco, la gara era compromessa per la truppa di mister Grieco: il Savoia conduceva con cinque reti di vantaggio (doppio Villano, doppio Gerardi ed autorete di Iannella). Nella ripresa ha

completato l'opera Giosa. A suon di reti si è imposto anche l'Atletico Potenza sul Possidente. La formazione potentina vice leader del torneo si è affidata a Starna (tris), Santangelo (due volte a segno), Dapoto e Gaddi per abbattere la debole resistenza della squadra di mister Possidente. Il Cancellara ha fatto suo il derby dell'Alto Bradano al cospetto dell'Albatros Oppido. Fanuele e Basile hanno regalato i tre punti al sodalizio di Cosentino (ospiti in gol nel finale con Paolucci). Terzo exploit stagionale per il Vitalba in casa del San Chiri-

co Nuovo. Per le ultime tre della classe, in questo turno di campionato, non c'è stata praticamente storia al cospetto di altrettante “big”. Il Castelgrande ha agguantato un buon punto sul difficile campo di Montemilone: nel 2-2 finale sigilli per Pisciottani G. e Federici F. Il Barrata “intravede” la salvezza dopo lo 0-0 con l'Fst Rionero. In parità si è chiuso il derby tra il Castelpantano e l'Abriola (botta e risposta tra Laurenzana e Romano G.). Colpaccio del Futura Potenza a Sant'Angelo timbrato Marcogiuseppe (doppietta).

GIRONE B Il Bernalda ha allungato sul Fagnano Valsinni sul tetto della graduatoria. Il pari della truppa di Modarelli a Villa d'Agri ha permesso agli ionici di proiettarsi a più cinque sulla piazza d'onore. La squadra allenata da Margoleo ha abbattuto con una sestina la Fortitudo Moliterno, travolta sotto i colpi di Benedetto (doppietta), Margarita, Chiruzzi, Calabrese e Torraco. Come detto, invece, il Valsinni ha impattato in quel di Villa d'Agri (reti di Riso per i potentini e di D'Ambrosio per i materani). A seguire in classifica, l'Aurora Tursi

ha dovuto un pochino sudare per avere la meglio sul Grassano. Sono stati risolutivi i guizzi di Bavaro (bis) e Montemurro (reti ospiti di Matera e Rago). In zona-podio c'è anche il Salandra, vittorioso all'inglese sullo Sporting Lauria, grazie a Loponte e D'Alessandro. Ha ritrovato la strada del successo il Pomarico, che si è imposto di misura sul Roccanova con Montano. L'ha smarrita, invece, il Tricarico, ancora a digiuno dei tre punti al cospetto del fanalino di coda, Latronico. A Potenza ha risposto Mortoro. E' crisi nera per il

Satriano lontano dalle mura amiche. L'Invicta Burgentia ha ringraziato ed ha calato la quaterna nel derby: gioie per Colangelo (doppietta), Oliveto e Sabbatella. Non riesce proprio a giocare il Metanauto Picerno, all'ennesimo rinvio stagionale in quel di Grumento. Quest'oggi, però, il sodalizio picernese recupererà con la Fortitudo Moliterno e la gara è in programma a Sarconi. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Quarantotto gol messi a segno (825 marcature in totale) in questa diciottesima giornata (26 nel girone A, 22 nel B), di cui 36 dalle formazioni che hanno giocato in casa (18 nel girone A, 18 nel B), 12, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (8 nel girone A, 4 nel B). Si sono registrati 8 successi interni (3 nel raggruppamento A, 5 nel B), 2 vittorie esterne (2 A, 0 B) e 5 pareggi (3 nel girone A, 2 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 439 reti, seguito dal B con 386. Il migliore attacco del campionato è quello del Bernalda (49 reti, girone B), il peggiore è quello del Latronico (8 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Fagnano Valsinni (10 reti subite, girone B), mentre è del Possidente (girone A) la retroguardia più perforata (56 reti subite). Donato Pavese

Il guizzo del biancazzurro stende il Roccanova

Doppiette di Villano e Gerardi

Pomarico, Montano gol

Ruvo, frenata con la capolista

POMARICO ROCCANOVA

1 0

POMARICO: Marino, Glionna, Laterza, Montano F., Lupo(Rivecca), Dilucca(Lofrumento), Montano C., Carioscia, Dimotta V., Nasca, D'Adamo. A disp: Liccese, Cambio. All. Dimotta Mario ROCCANOVA: Bellitto, Disario(Demario), Loponte, Marrone, Derisi, Bianculli, Malaspina V., Mobilio(Arleo), Pioggia, Malaspina M., Torresi. All. Infantino ARBITRO: Saporito di Potenza MARCATORE: 83' Montano Carlo NOTE: Giornata fredda a tratti soleggiata, campo pesante a causa delle abbondanti piogge. Ammoniti Disario, Bianculli, Malaspina V e Arleo per il Roccanova, Dimotta per il Pomarico. Espulso Bianculli per doppia ammonizione. IL GENNAIO nero del Pomarico è alle spalle, dopo un pareggio e due sconfitte consecutive, l'undici allenato da mister Dimotta torna alla vittoria a spese di un Roccanova ben disposto in campo, ma incapace di recare pericoli dalle parti di un Marino, risultato al termine della gara, spettatore non pagante. Il Pomarico è deciso ad ottenere una vittoria che mancava dallo scorso 3 gennaio e scende in campo determinato a prendersi l'intera posta in palio. A centrocampo disattiva le fonti di gioco degli ospiti e le ripartenze veloci sono spesso condizionate dal terreno reso pesante dall'abbondante pioggia dei giorni scorsi abbattutasi sul terreno del comunale la “Manferrara”. Dopo sei minuti è il “veterano” Dilucca a tentare la via della rete, ma il suo tiro termina largo alla sinistra del palo. Il Roccanova si asserraglia nella

Carletto Montano

propria metà campo mantenendo ben otto uomini dietro la linea della palla e per i padroni di casa risulta abbastanza difficile creare seri problemi con concrete azioni da gol alla porta avversaria. Le azioni più pericolose arrivano con conclusioni da fuori e con qualche colpo di testa debole di D'Adamo che termina debole tra le braccia di Bellitto. I sussulti di maggior rilievo nella prima frazione sono entrambi di Carlo Montano: al 44' ci prova da fuori area, ma la sfera termina fuori a fil di palo. Poi, nell'unico minuto di recupero concesso, l'ex giocatore del Matera tenta l'azione personale: entra in area dalla sinistra, tira deciso verso la porta avversaria, sfortunatamente il suo rasoterra fa la barba al palo destro. Il secondo tempo è un autentico do-

minio dei padroni casa, gli ospiti si difendono alla meno peggio e una buona dose di sfortuna inchiodano il risultato sullo 0-0. Le azioni del Pomarico diventano tambureggianti: al 60' potrebbero passare in vantaggio con un bel colpo di testa del solito D'Adamo, ma è il palo a salvare il Roccanova dalla capitolazione. L'assedio continua imperterrito non si sa come, ma il fortino costruito dagli uomini di mister Infantino regge: al 65' è ancora un legno, questa volta la traversa, a fermare una perfetta esecuzione di un calcio di punizione battuto dal limite dell'area da Carioscia. I bianco-azzurri pomaricani ci provano in tutti i modi, botta di Dimotta dalla distanza con palla che rasenta la porta difesa dall'ultimo baluardo, Bellitto. A dieci minuti dal triplice fischio il Roccanova rimane in inferiorità numerica per l'espulsione per doppia ammonizione di Bianculli, fallo peraltro veniale da parte del centrocampista ospite, ma il direttore di gara non ha voluto sentire ragioni mandando il giocatore roccanovese sotto la doccia. Un arbitraggio, a dire la verità, apparso piuttosto incerto che ha rischiato di compromettere la condotta della gara. Con l'uomo in più il Pomarico ha intensificato i suoi attacchi e al minuto 83 finalmente riesce a passare in vantaggio: l'azione parte dai piedi di Carioscia che innesta Carlo Montano, dribbling di quest'ultimo ai danni di un difensore avversario e tiro finale che non lascia scampo a Bellitto. Al fischio finale il Pomarico dà un calcio alla sfortuna patita nelle ultime esibizioni facendo così ripartire la caccia al terzo posto sfuggitogli di mano in un gennaio avaro di soddisfazioni. sport@luedi.it

SAVOIA RUVO

6 0

SAVOIA: Uva, Spera, Parrella, Gigliello, Palo A., Mastroberti, Letterelli, Ricciardi, Villano, Palo G., Gerardi; A disp. Montone, Covucci, Marino D., Tolve, Caggianese, Giosa, Marino G.; All. Romano. RUVO: Pepe, Iannella, Mira, Petullo, Gaudiosi, Lorusso, Grieco V., Giglio, Santoro, Graziano, Manisi; A disp. Tita, Greieco G., Tita, Colangelo; All. Grieco. ARBITRO: Abbate da Potenza. RETI: 5'pt Iannella (aut.), 20'pt e 35'pt Villano, 28'pt e 37'pt Gerardi, 40'st Giosa. SAVOIA - Come da pronostico tutto facile per la capolista Savoia contro il Ruvo di mister Grieco. La differenza tra le due squadre in campo è stata la netta fotocopia di quello che oggi la classifica dice con i padroni di casa in testa e il Ruvo in coda. La gara inizia subito con il Savoia in avanti e al 5' i padroni di casa sono già in vantaggio. Calcio di punizione dal limite, cross in area dove Iannella anticipa tutti e gonfia la propria rete tra la disperazione dei compagni di squadra. Gli ospiti, però, non perdono la concentrazione e cercano di farsi vedere dalla parti di Uva prima con Graziano e poi con Santoro ma l'estremo difensore ospite non è chiamato in causa. Al 20' arriva il raddoppio frutto del se-

condo errore giornaliero della difesa ospite: cross debole dalla destra, i difensori lasciano al portiere, il portiere lascia ai difensori ma arriva Villano e fa due a zero. Ancora 3' e il Savoia fa tris con Gerardi che si invola solitario verso Pepe e con un pallonetto delizioso viola per la terza volta la porta ruvese. Il Ruvo molla e al 35' Mastroberti ci prova dalla distanza, Pepe respinge, ma Villano è attentissimo e non sbaglia il facile tap-in per il quattro a zero. Due minuti dopo Gerardi si inventa il quinto gol molto simile alla terza realizzazione. Partita chiusa dopo 45' di gioco. Il ritorno in campo vede i padroni di casa non infierire ulteriormente sugli avversari e il risultato sembra cristallizzarsi sul punteggio di cinque a zero. Tuttavia a 5' dallo scadere l'ennesimo svarione difensivo del Ruvo consente a Giosa di involarsi solitario verso Pepe battendolo di precisione. Finisce con un punteggio tennistico (6-0) la sfida tra le prima e l'ultima della classe. Il Savoia ha messo in evidenza tutta la sua forza dimostrando ancora una volta perché è così in alto in classifica. Per il Ruvo arriva una sconfitta tutto sommata già messo in preventivo. Ora mister Grieco deve caricare a dovere la squadra in vista della prossima gara interna contro il San Chirico e che sembra, già da ora, uno spareggio per la permanenza in categoria. Rocco De Rosa

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42 Sport


Seconda Categoria Picerno, sette ko consecutivi

Le conferme arrivano in vetta da Lavello, Vietri e Francavilla LO SPORTING Chiaromonte ha fallitol'operazione-sorpasso in classifica a spese del Francavilla. Riflettori puntati sul match-clou del girone C di Seconda Categoria nell'ultimo turno di campionato. Le due primatiste del terzo raggruppamento si sono suddiviselaposta inpalio,mantenendo immutate le gerarchie in vetta. E' ritornato al successo il Castelluccio contro il Nemus. Nel girone A, il Lavello ha scavalcato tutti e si è lanciato in testa alla graduatoria. La neo capolista del torneo ha schiantato con sei reti il Garnet Red Bella. Sulle sue tracce c'è sempre il Foggiano Melfi. Il Vietri continua ad essere un caterpillar nel secondo raggruppamento. Addirittura con otto marcature si è sbarazzato di un fragilissimo Marsico 2002. Insegue, a distanza, l'Accettura. GIRONE A E' il Lavello la nuova regina del campionato. Grazie agli ultimi preziosissimi successi, la compagine lavellese si è collocata sulla cima della classifica a scapito del Foggiano Melfi. Domenica scorsa ha centrato l'ottavo sorriso stagionale interno, affossando il Garnet Red Bella.

Ad una lunghezza, il Foggiano Melfi tallona la prima piazza. L'ex capolista si è imposta sull'Atletico Genzano con un netto tris. Ma il match-clou di giornata era in programma sul campo del Ginestracandida, dove è bastato il guizzo di Latorraca per abbattere il Ruoti (secondo stop di fila). Ha ritrovato il sorriso il San Nicola al cospetto della “cenerentola” San Fele (marcature di Pace A., Manfreda e De Bonis). Exploit esterno della Fides Scalera sul campo dello Sport Melfi, firmato Carlucci (doppietta) e Gamma. Lo Sporting Vaglio si è allontanato dalla “zona rossa” abbattendo il Rapolla. Ha riposato il Palazzo. GIRONE BLadoppietta di Tomasillo ed i gol di Russo, Calviello, Verdecanna, Viggiano, Grande e Iorio hanno regalato il tredicesimo risultato utile consecutivo alla capolista Vietri. Contro il malcapitato Marsico non c'è stata praticamente storia: l'undici vietrese ha sorriso per la dodicesima volta nel corso di questa stagione. Sta diventando un vero e proprio “calvario” il campionatodello SportingPicerno, sconfitto per la settima volta consecutiva. A ringra-

ziare è stata l'Accettura, seconda forza del campionato andata a bersaglio con Cerabona S., Dimilta e Branda. Nonha giocatoperimpraticabilità di campo l'Atletico Balvano contro il Sant'Angelo. Nel pantano di Laurenzana, l'Anzi ha riacciuffato il derby “della Val Camastra” con Fistetti, dopo il vantaggio di Marone per gli uomini di Cafarelli. Incredibile a Tito: il Pietrapertosa era andato sul doppio vantaggio dopo dieci minuti, prima di essere raggiunto da Cupolo e Spera. In parità è terminata la contesa StiglianoAtletico Albano. Turno di riposo per il Potentia Santa Cecilia. GIRONE C Non sono bastate le due “sberle” iniziali rifilate dallo Sporting Chiaromonte al Francavilla per vincere lo scontro incrociato d'alta quota. Infatti, alla doppietta di De Salvo hanno risposto prima Marino e poi Ciancia. Per il sorpasso in classifica bisognerà attendere tempi migliori. Castelluccio finalmente vittorioso contro il Nemus. La Fratelli Cafaro Francavilla è caduta, invece, a San Martino d'Agri sotto i colpi di Lammoglia (bis), Golisciano, Robor-

Ielpo e Lauria in gol Il Sarconi in serie magica SARCONI SANSEVERINESE

2 0

SARCONI: Belisario, Lagrutta (R. Forastiero), Mastrangelo, Galante (Sanseverino), Albano, Pizzuto, Lauria, Ielpo, Pricolo, Petrone (Schepisi), D. Forastiero. A disp.: Labanca SANSEVERINESE: Milione, Costanza (M. Propato), Oliveto, G. Mitidieri (C. Ciancio), D. Ciancio, Barletta, Gargaglione, Bonacci, F. Propato, Provenzano, De Valerio. A disp.: Simonetti, A. Mitidieri, Pangaro. RETI: 16’ Ielpo, 75’ Lauria. ARBITRO: Mariangela Di Novi di Moliterno SARCONI Terzo risultato consecutivo utile casalingo per il Sarconi che, in un colpo solo, supera la

Nella goleada anche Grande VIETRI MARSICO

8 0

VIETRI: Ambrosio (46' Fabio), Passannante M., Verdecanna, Passannante C. (48' Gorga), Cardilane, Grande, Tomasillo (47' Iuorio), Panariello, Russo, Viggiano R., Calviello. All. Panariello MARSICO: Romeo, Logiurato D., D'Anella, Logiuraso S., Votta, Lavecchia, Casaletto (52' Cirigliano), Larocca, Di Taranto, Romano, Rita. All. Ramagnano ARBITRO: Altilia di Potenza RETI: 11' Russo, 19' e 41' Tomasillo, 30' Calviello, 32' Verdecanna, 37' Viggiano R., 56' Grande, 80' Iuorio (V) VIETRI Un Vietri incontenibile si sbarazza con otto reti del Marsico e tiene sempre più salda la prima piazza del campionato. Un campionato da record quello del Vietri fino ad oggi (solo sei i gol subiti, non prende gol da 450 minuti, imbattibilità casalinga e 12 vittorie più un pareggio e una sconfitta). Davvero una grande prestazione quella dei vietresi. Mister Panariello ha dovuto inventare la difesa per le assenze di Viggiano A. e Papa e ha dovuto fare a meno del

bomber Giordano febbricitante in panchina. In difesa proprio mister Panariello con Passannante M., centrocampo affidato a Passannante C. e in attacco fiducia al giovane Russo, che ha subito ripagato con la prima rete del match. Infatti, già dopo 11', c'è il vantaggio: Grande recupera palla, libera Tomasillo, cross in area e testa di Russo per la prima rete. In precedenza, ben quattro le occasioni di super Mario Verdecanna, che ha creato scompiglio tra le maglie ospiti. Tomasillo sbaglia a porta libera al 17', ma si rifà dopo due minuti, grazie alla splendida apertura di Passannante C. Dalla fascia tirocross di Tomasillo che gonfia la rete. Al 30' la difesa lancia Pippo Calviello, evita il portiere e sigla la terza rete. Il 4-0 arriva al 32' con Tomasillo che libera Verdecanna, che evita il portiere, si ferma, e calcia a rete. Ancora Tomasillo, uomo-assist, sulla fascia, cross in mezzo, arriva Viggiano R. che deposita in rete. Il primo tempo si chiude con la sesta rete del Vietri, ancora con Tomasillo, che su assist di Cardinale segna con uno splendido diagonale. Nel secondo tempo è ancora e solo Vietri. Dall'angolo (56') Calviello, palla ri-

Vito Grande

battuta ed ancora cross di Calviello, arriva Grande che di testa sigla la settima rete. Il Vietri si diverte e gioca sul velluto. Splendide azioni e tante conclusioni a rete. Come Ambrosio nel primo tempo, la porta del Vietri con Fabio non corre pericoli nemmeno nella seconda frazione. Il sigillo sulla partita arriva all'80' col neo entrato Iuorio che, su assist di mister Panariello, sotto porta deposita in rete. Brilla il Vietri, con un ottimo mister Panariello in un ruolo non suo (difensore centrale nel primo tempo), una difesa ben organizzata e davvero insuperabile, e con l'ottima prestazione di tutta la squadra, dei due veterani Passannante Carmine e Michele e con l'ottimo gioco espresso da tutti i giovani. Arriva così la dodicesima vittoria per il Vietri. Claudio Buono

Sanseverinese ed aggancia il Rotunda Maris al penultimo posto lasciando la mortificante ultima posizione. In un pomeriggio gelido le due squadre hanno combattuto su di un terreno più da sci d'acqua che da gioco del calcio. Pallino sempre in mano ai padroni di casa ed ospiti a giocare di rimessa, con contropiedi spesso lanciati in posizione di fuori gioco. Buona la direzione di gara, mai intimorita da qualche protesta fuori luogo, solo in qualche occasione sorpresa dalla velocità delle azioni. Prima iniziativa del Sarconi al 5°. D. Forastiero entra in area e crossa basso, Milione è superato ma nessuno è pronto al tap in. Sul capovolgimento di fronte un errore di Belisario crea apprensione tra i suoi. Dal batti e ribatti nelle pozzanghere al 16° il vantaggio dei locali. Ielpo, servito bene al limite, s'incunea dribblando in area e batte Milione di giustezza. Il Sarconi continua a spingere ed al 21° Petrone, sfugge alla morsa dei difensori, ma tira dritto sul portiere. Al 26° F. Propato, partito in netta posizione di fuori gioco non rilevato, tira alto da due passi. Al 28° un'azione da manuale mette ancora Petrone davanti al portiere che blocca bene a terra. La prima frazione si chiude con un gran colpo di testa di Mastrangelo parato con l'aiuto del palo (41). La ripresa vede il Sarconi partire deciso alla ricerca del raddoppio. Ma Pizzuto fallisce di un soffio la conclusione (46°). A questo punto la gara ristagna nelle pozzanghere del terreno di gioco, per riprendere vigore alla mezz'ora. Dapprima è Ielpo a non finalizzare di un soffio un bel contropiede (74°). Mentre un minuto dopo, su azione fotocopia, Lauria trafigge ancora Milione di precisione. All'84° Milione ferma alla grande una spettacolare volè in area del solito Ielpo. Sulla ribattuta sfortunati gli ospiti. Bonacci è solo in area, Belisario respinge il primo tiro e la traversa il secondo prima che la difesa allontani definitivamente. All'89° azione insistita di Schepisi, palla a Lauria che conclude a fil di palo. All'ultimo assalto occasionissima ospite per accorciare. Un difensore cicca clamorosamente in area ma Ciancio mette incredibilmente a lato. Classifica ancora deficitaria per entrambe le formazioni, ma nulla è perduto. Gerardo Tempone

tella V. e Robortella G. Poker esterno dell'Oratorio Lentini Maratea sul Rotunda Maris. La prima gioia in trasferta dei tirrenici è arrivata per merito di Ciancia (doppietta), Di Puglia e Limongi. Sul fondo, il Sarconi ha sopravanzato la Sanseverinese grazie a Ielpo e Lauria. Pari “ad occhiali” tra Episcopia e Castelsaraceno. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. 64 gol messi a segno (889 marcature in totale) in questa sedicesima giornata (21 A, 21B, 22 C), dicui 42 dalle formazioni che hanno giocato in casa (16 A, 14 B, 12 C), 22, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (5 A, 7 B, 10 C). Si sono registrati 9 successi interni (5 nel raggruppamento A, 1 nel B, 3 nel C), 3 vittorie esterne (1 A, 1 B, 1 C) e 5 pareggi (0 A, 3 B, 2 C). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 337 reti, seguito dal B con 281 e dal C con 271. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Lavello (42 reti), il peggiore è del Pietrapertosa (8). La migliore difesa èquella del Vietri(6 reti subite), mentre la peggiore è del San Fele (49). Donato Pavese

Un pareggio scoppiettante SP.CHIAROMONTE SP.FRANCAVILLA

2 2

SPORTING CHIAROMONTE: Santamaria, Sannino, Piesco, Titolo, Fortunato, Gugliotta , De Salvo, Pozzovivo (50' Palermo), Tanese, De Santo (70' Donato), Villa. A disp.: Bernardo, Di Salvo, Lista, Viscione, Piesco. All.: Pozzovivo. SPORTING FRANCAVILLA: Durso, Bartolomeo, Ciancio L., Accattato (50' Franchino), Ponzio, Marcelli, Ricciardi, Strazza, Marino (48' L'Amico), Micele, Ciancia G. A disp.: Chiurazzi, Guaragnone, Roseti, Lista. All.: Amatucci. RETI: 2' De Salvo, 9' De Santo, 30' Marino, 37' Ciancia. CHIAROMONTE - E' andato di scena il derby del Sinni a Chiaromonte, tra i padroni di casa e lo Sporting Francavilla. Sfida di alta classifica, con i padroni di casa che partono subito forte, passando in vantaggio al 2' con De Salvo che approfitta di uno svarione difensivo di Marcelli che scivolando lascia strada libera alla rete. Al 9' i padroni di casa spingono sull'acceleratore e sono abili a procurarsi un calcio di punizione, alla battuta, il capitano Pozzovivo calcia al centro, con la difesa avversaria ferma e Di Salvo abile a trafiggere Durso. I padroni di casa si portano sul 2-0 e sembrano poter controllare l'incontro. Ma i ragazzi di Amatucci, cominciano a riordinare le idee, rendendosi pericolosi prima con un tiro di Ciancia, al 28' ben parato da Santamaria e poi con la rete al 30' di Marino, che è abile a beffare il portiere con un pallonetto dal limite dell'area di rigore. I francavillesi ci credono e al 37' arriva il pareggio di Ciancia, che da limite dell'aria calcia bene non lasciando scampo all'incolpevole Santamaria. La prima frazione di gioco termina con il risultati di 2-2. Il secondo tempo vede le due squadre impegnate su un campo al limite della praticabilità per la pioggia insistente. Al 60' il Chiaromonte ci prova da calcio di punizione dai trenta metri con Gugliotta, ma Durso si supera deviando la sfera. Lo Sporting Francavilla spinge e cerca di portarsi in vantaggio, e all'80' ci va vicinissimo con Ricciardi che a portiere battuto centra in pieno il palo, dando l'illusione del goal. Al 84' il Chiaromonte ci prova con Di Salvo, ma la sua conclusione è preda di Durso. L'ultima occasione della gara è per i locali che in mischia ci provano con Palermo, ma la palla va di poco a lato. A fine partita soddisfazione da entrambe le parti anche se tutte e due sono state vicino al gol vittoria. «La gara - dice il mister del Chiaromonte Gianluigi Pozzovivo - ha visto due squadre molto combattive in campo. Il terreno di gioco molto pesante ha visto i nostri avversari più intraprendenti, vista la loro prestanza fisica rispetto a noi. Ma tutto sommato termina - il pareggio è giusto». Un pareggio, che ha lasciato immutato il distacco di un solo punto tra le due squadre in classifica. «Per la prima volta - dice il dirigente Arrigosi - andato sotto di due reti ho visto nei miei ragazzi tanta voglia di dimostrare che non aver perso una partita in due campionati non è casualità». Claudio Sole

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Sport 43

Mercoledì 3 febbraio 2010


Mercoledì 3 febbraio 2010

Le policoresi Padre Minozzi e Re Leone protagoniste in vetrina

Giocagol, due derby POLICORO-Anche la scorsa settimana non si è fermata l'ondata di maltempo che ha invaso quasi tutta l'Italia e tanto meno i comuni della provincia di Matera in cui dovevano disputarsi le gare della Seconda giornata categoria Primi calci e la quinta giornata categoria Pulcini del campionato di calcio giovanile denominato Giocagol organizzato dal comitato provinciale US Acli di Matera in collaborazione con l'Associazione “Renato Gioia”e la Polisportiva Marconia “Holly e Benji” Valevole per il Sesto Memorial “Renato Gioia”. Con laregia calcistica diVincenzo Di Sanzo ha consentito di giocare le partite in calendario con pieno utilizzo di impianti con erba sintetica come il campo di Padre Minozzi dove si è disputato l'attesoderbyconilRe Leonecalcioediimpianti al coperto come il palazzetto di Montalbano Jonico e la Tendostruttutra di Marconia e nonché l'ampio campo sportivo di Marconia Corretto l'arbitraggio dei direttori di gara Galotto Vincenzo, Celano Vincenzo, calano Cosimo, Epifania Piero, Cordinati dal Sig Gianfranco Laviola di Pisticci. “Anche se a tutt'oggi nessun ricorso è pervenuto alla commissione disciplinare, - scrive in una nota Francesco Nola (Consigliere Nazionale US acli) abbiamo voluto sottolineare il rispetto del regolamento da parte di tutti invitando a consegnare sempre e puntualmente distinte e documenti all'arbitro per il rituale riconoscimento prima dell'inizio di ogni gara. Dare esempio di correttezza e serietà è un obiettivo prioritario di Giocagol” Da citare lo svolgimento di due stracittadine di Policoro, che ha regalato delle belle emozioni ai partecipanti, sia nella categoria dei primi calci che nei pulcini. Abbiamo ascoltato alcuni protagonisto partecipanti alla categoria Pulcini Nunzio Santorsola (Presidente FCD Bernalda): “In Basilicata noto con piacere che l'organizzazione dell'US Acli di tornei come giocagol si è avuto un risveglio nella pratica del calcio giovanile e mi compiaccio per questo, perché rappresenta l'avvenire del calcio lucano. Ad avvallare questo discorso c'è anche il sostegno dei genitori i quali partecipano a questi tornei collaborando e contribuendo alla crescita sociale e sportiva della nostra comunità. Giuliano Gallitelli (allenatore FCD Bernalda Pulcini ): “C'è stata una bella partita, una buona prestazione dei ragazzi al di là del risultato sette a zero con la Pol. Tursiposso dire onestamente che i ragazzi sono cresciuti in tutti i sensi. Stanno facendo un buon lavoro con tutte le categorie questo grazie anche all'altro collaboratore Angelo Panio. Agnata Bruno ( Presidente e allenatore Pol. Marconia “ Holly e Benji”): “I ragazzi hanno giocato bene. Si sono divertiti. Mi dispiace per qualche episodio agonistico ai limite del regolamento che comunque si è concluso con una calorosa stretta di mano. Anelo Panio (allenatore FCD Bernalda Primi calci): “Abbiamo affrontato tutte le squadre con grande attenzione e concentrazione , ottenendo il massimo trevittorie sutre garedisputate. La mia squadra sta bene in salute ed oggi lo ha dimostrato. Comunque auguro a tutti i partecipanti un buon divertimento con Giocagol organizzato magnificamente dalla Sede provinciale dell'US Acli di Matera” Biscotto Giandomenico (allenatore Asd Re Leone Calcio Policoro): “i bambini hanno giocato molto bene e quello che importa è che hanno avuto dei grossi miglioramenti”. Santoro Antonio (allenatore Padre Minozzi Policoro - categoria primi calci). “Come prima cosa è importante che i bambini si siano divertiti. Hanno giocato abbastanza bene, avrebbero potuto fare meglio. Molti non erano in giornata e mi mancavano tre calciatori. Comunque Re Leone Calcio ha giocato meglio meritando onestamente la vittoria.” Guarino Renato (nonno di Renato dello Russo -squadra Padre Minozzi Policoro-categoria primi calci) : “Anch'io ho praticato il calcio da giovane e sono contento che i miei nipoti Renato e Vincenzo hanno seguito le mie orme meritando attenzione da parte dei dirigenti e del pubblico sugli spalti.”

L’esultanza del Padre Minozzi a fianco mister Santoro e sotto a sinistra Gialdino e a fianco il promettente Marino

L’arbitro Epifania ad inizio gara

RISULTATI E CLASSIFICHE GIRONE A Padre Minozzi A Policoro- Scanzano 8 -0; Fc Bernalda -Polisportiva Tursi 6 - 0 Padre Minozzi A Policoro- Pol.va Tursi 3 -0; Fc Bernalda -Scanzano 2 - 0 Classifica Padre Minozzi A Policoro Punti 9 Fc Bernalda Punti 6 ASD Scanzano Punti 3 Polisportiva Tursi Punti 0 Girone B Risultati Polisp. Marconia -Re Leone Calcio B Policoro 53; Real Ferrandina -A PDIF Valsinni 8 - 1; Polisp. Marconia-Real Ferrandina 1- 1 ; Re Leone Calcio B Policoro - A PDIF Valsinni 4 -0 Classifica Pol Marconia Punti 7 Re Leone calcio A Punti 6 Real Ferrandina Punti 4 APDIF VALSINNI Punti 0 Girone C Risultati: Padre Minozzi Policoro B-Re Leone Calcio A Policoro 2-0; ITA Salandra - Real Nova siri 4 - 0; Padre Minozzi Policoro B- ITA Salandra 4 - 3; Re Leone Calcio A Policoro -Real Nova siri 4 - 0. Classifica : Padre Minozzi B Policoro Punti 9 ITA SALANDRA Punti 6 Re leone Calcio A Punti 3 Il Re Leone Policoro

RISULTATI E CLASSIFICHE PRIMI CALCI NATI NEL 2001/02/03

Derby dei Pulcini del Padre Minozzi, sotto le due squadre schierate

ITA Salandra-Real Ferrandina 0 - 10 FcD Bernalda- Polisp. Marconia 2 - 0 Real Ferrandina- Polisp. Marconia 1 - 1 ITA Salandra - Polisp. Marconia 0 - 2 ITA Salandra- FcD Bernalda 0 - 5 Real Ferrandina -FcD Bernalda 4 - 5 Classifica FcD Bernalda Punti 18; Real Ferrandina 10 , Polisp. Marconia Holly eBenji Punti7 ITA Salandra Punti 0 Girone B ASD Re Leone Policoro- Padre Minozzi Policoro 4 - 2; Rinviate le altre partite del girone a data destinarsi Classifica ASD Re Leone Calcio Policoro Punti 12 , Padre Minozzi Policoro Punti 6 , Polisportiva Tursi Punti 3 APDIF Valsinni Punti 0 Girone C Montalbano - B.Policoro 4 - 0 Montalbano - Scanzano 2 - 1 Montalbano - Real Nova siri 1 - 1 Real Nova siri - Scanzano 3 - 1 Real Nova siri - B.Policoro 4 - 1 Scanzano - B.Policoro 6 - 2 Classifica Real Nova siri P 16, Montalbano 2009 10, AS Scanzano Punti 9,Borussia Pleiade Policoro 0 Prossimo appuntamento Sabato 13 febbraio 2010 per la terza giornata a Marconia a Nova siri e Policoro -

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44 Sport


Calcio a 5 B Rondinone deve trovare nuovi stimoli in vista del derby

Bng, un tris in negativo Contro il Modugno è arrivata la terza sconfitta consecutiva MATERA - Cade per la terza volta consecutiva la BNG Ecobas Mathera. Di fronte ad un Modugno oltremodo determinato, i ragazzi di Rondinone hanno mollato proprio nel punto topico della gara, quando cioè, dopo il gol del vantaggio di Panarella al quarto d'ora del secondo tempo, avrebbero dovuto continuare ad imporre il proprio gioco anziché subire gli avversari. Al 16' e 53” la rete del pareggio del barese Marra ha avuto l'effetto di minare alla base le convinzioni dei ragazzi in casacca azzurra e, infatti, inesorabilmente a soli sette secondi dalla fine è arrivata la doccia fredda della rete del match di Marengo, un giocatore peraltro di proprietà del Mathera e ceduto in prestito al Modugno. Ad onore di tutti i giocatori in campo occorre dire che la gara è stata veramente bella, giocata a viso aperto tra due collettivi molto bel dotati

Eustachio Rondinone, tecnico della Bng Mathera

sotto il profilo tecnico e sotto quello atletico. Tra due squadre così è stato subito chiaro che il risultato sarebbe stato in bilico sino alla fine e che probabilmente la gara sarebbe andata alla coloro che avrebbero com-

messo meno errori. Panarella, ad esempio, prima di siglare il gol dell'ultimo vantaggio, ha avuto sul piede altri due palloni che avrebbero meritato sicuramente una sorte migliore, e questo senza nulla togliere

al carioca che ha giocato davvero bene ed ha messo a segno tre delle cinque reti materane. Si tratta, a questo punto, di non imboccare il tunnel del girone di andata, allorquando il Mathera inciampò in ben quattro sconfitte consecutive prima di tornare a vedere la luce grazie alla vittoria sul Manfredonia. A differenza dell'andata la serie negativa è cominciata con una giornata d'anticipo, e questa volta a Manfredonia i biancoazzurri troveranno una squadra rinnovata, per cui è urgente invertire subito la parabola discendente e tornare a muovere la classifica in chiave salvezza. L'occasione sarà sabato tredici febbraio proprio contro i concittadini del Frascella, una eventuale vittoria varrebbe molto di più dei semplici tre punti in palio. Annibale Sacco sport@luedi.it

Calcio a 5 B Da Fasano a testa alta

Meco, è amaro il sapore della beffa

Una formazione della Meco Potenza

Calcio a 5 B Il Frascella ha dovuto fare i conti con un’infermeria affollata

«Un passivo eccessivo» Gasparetto non manda giù la sconfitta di Venafro MATERA - Una sconfitta forse preventivata ma che, con il senno di poi, avrebbe potuto essere tranquillamente evitata. Assenti Laviola, Stigliano, Gasparetto, Cancelliere e, seduti in panchina soltanto per fare numero, Laccetti e Volpe, un autentico bollettino di guerra, il Frascella Matera torna dalla trasferta di Venafro con una sconfitta in più in classifica ma, cosa più grave, con un altro rimpianto che si va ad aggiungere a quelli purtroppo numerosi di questa stagione. Nel secondo tempo, infatti, sul risultato di sette a cinque per i padroni di casa dello Scarabeo, peraltro caricati di cinque falli di squadra, i materani hanno avuto due ghiotte occasioni per riaprire la gara prima con Rispoli, il cui tiro libero è stato ribattuto per ben due volte dall'ottimo portiere Di Paolo, e poi con Latorre che, con la porta ormai indifesa, ha tirato sul palo. La voglia, e la necessità, di acciuffare il pareggio ha poi fatto il resto, così che i molisani, nel finale,hanno potuto approfittare degli ampi spazi concessi loro per arrotondare il risultato: un finale già vi-

sto. Sereno il commento, a fine gara, del tecnico Anderson Gasparetto: "Il risultato finale mi sembra eccessivo per la prestazione offerta dalla nostra squadra oggi sul campo. Purtroppo abbiamo pagato le molte assenze e sicuramente qualche errore di troppo commesso anche a causa dell'emozione di alcuni dei nostri giovani oggi impiegati a tempo pieno. Nessun problema però, anzi sono queste le gare che ci fanno crescere, naturalmente occorrerà fare tesoro degli errori compiuti". Nulla di compromesso, dunque, per il Frascella che adesso approfitterà della pausa di campionato prevista per questa settimana per recuperare tutti gli infortunati, una sospensione quanto mai opportuna dunque, e per preparare al meglio la stracittadina prevista per sabato 13febbraiocontro ilDeportivo.Mancano ancora sei punti all'appello per potersi dichiarare sul terreno sicuro della salvezza, e con sei giornate ancora a disposizione non dovrebbe essere troppo difficile centrare l'obiettivo. an.sac.

Il brasiliano Gasparetto

Nuoto Ai regionali invernali categoria esordienti

Brilla il Magna Grecia Matera DOMENICA dedicata al nuoto quella appena trascorsa, visto lo svolgimento dei campionati regionali invernali di nuoto categoria esordienti, disputatisi a Potenza e Matera. A Potenza la manifestazione ha visto il successo della Nuoto Magna Grecia Matera per la categoria esordienti B e dell'Invicta Nuoto Potenza nella categoria esordienti A. Buoni riscontri cronometrici per gli atleti più piccoli, da segnalare, infatti le prestazioni di Alessandro Forese del Team Athletic Amatori Matera nei 100 dorso e nei 100 stile libero, di Gregorio D'Egidio della Savigi Satriano di Lucania nei 100 rana, Alessandro Telesca dell'Invicta Nuoto nei 200 rana, Jacopo Cammarota della Basilicata Nuoto 2000 Potenza nei 100 dorso. Il clou della giornata è stata la kermesse conclusiva dei campionati regionali di categoria dove gli atleti hanno cercato il tempo di ammissione

per i campionati nazionali di Riccione. Nelle classifiche finali di società si sono registrate le vittorie dell'Invicta Potenza nella categoria ragazzi, dell'Atleti Amatori Matera nella categoria juniores, della Savigi Satriano di Lucania nella categoria cadetti, dell'Agenzia dello Sport Matera nella categoria seniores. Nelle tre giornate dei campionati da

segnalare le prestazioni di Marta e Ivano Pizzolla dell'Atleti Amatori Matera, Giorgia Schettini e Leonardo Marchetta dell'Invicta Potenza, Mattia Sangiacomo e Vincenzo D'Egidio della Savigi Satriano di Lucania. Il responsabile regionale della Fin di Basilicata, Vincenzo Ostuni ha dichiarato: “Sono risultati molto incoraggianti quelli ottenuti dagli atleti, disporre più di dieci nuotatori che si stanno giocando la qualificazione per i campionati nazionali ed un atleta Ivano Pizzolla in lotta per la qualificazione ai campionati europei è per noi motivo di vanto e testimonia l'ottimo lavoro svolto dai tecnici di società”. Le prossime gare sono in programma il 14/21/28 febbraio in occasione dei campionati regionali assoluti dove gli allenatori lucani confidano di ottenere nuovi successi con i propri nuotatori. sport@luedi.it

POTENZA - La gara contro il Biancazzurro Fasano, non rende giustizia alla Meco confinata all'ultimo posto in classifica, che non merita certamente l'attuale posizione, visto l'andamento dell'incontro conclusosi con la vittoria dei primi della classe, lanciati almeno fino a questo momento, per vincere il girone. Il Fasano ha incontrato una squadra indomabile, atleticamente e tecnicamente in forma, che ha dato prova del suo valore, mai sottovalutata dai Pugliesi fino al fischio finale che sarcasticamente si ritrovano a sorridere per essere riusciti ad incamerare tre punti insperati. La delusione dei lucani sta nell'essersi visti sfuggire il pareggio all'ultimo istante, rimanendo amareggiati per la sconfitta - in quanto, perdere negli ultimi secondi una gara condotta con determinazione, sicurezza e padronanza - non si accetta. Si volta pagina dimenticando la beffa subita in terra pugliese prendendo esempio da questa esperienza, non abbassando la guardia fino al triplice fischio. Non deve abbattersi la Meco in questo parti-

colare momento. La fortuna sembra aver girato le spalle allasquadra Potentina;dopo aver visto le ultime prestazioni, specialmente contro il Biancazzurro Fasano, questa saprà reagire come sua consuetudine cercando di sconfiggere anche la dea bendata, che in questo particolare momento sembra averla abbandonata. Si ricomincia senza tentennamenti con il recupero in programma il 9 Febbraio contro lo Scafati S. Maria. La trasferta in terra campana appare ostica per i ragazzi di Roberto Napoli, ma non impossibile ai fini di un risultato positivo. Perché non crederci, cercando la prima vittoria fuori casa? I sudamericani acquistati, integratisi perfettamente nella rosa, con tutti i compagni, stanno dimostrando con eccellenti prestazioni, che possono portare la squadra in posizioni tranquille, visto anche, che nelle ultime gare, sono andati a rete. Allora, si riparte a testa bassa con l'intento di modificare quel 5 in classifica fermo ormai dalla quindicesima giornata. Leonardo Martino sport@luedi.it

Karate, la rappresentativa femminile vince i campionati italiani a Colleferro UN VERO e proprio trionfo, un grande risultato che conferma la bontà del lavoro svolto finora dagli atleti lucani in gara nello scorso fine settimana. Le ragazze lucane del karate hanno ottenuto storiche affermazioni nei campionati italiani per le rappresentative regionali, svoltesi a Colleferro, in provincia di Roma il 31 gennaio. La manifestazione è stata organizzata dalla Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali. Le giovani atlete lucane sono salite sul gradino più alto del podio, meritatamente, dimostrando di essere la rappresentativa regionale femminile più forte del momento nel panorama nazionale nella specialità del katà. Le atlete Sara Antonacchio, Gabriella Lomurno, Alessandra Petragallo e Morena Vulpis hanno sbaragliato il campo in una prova encomiabile le agguerrite ragazze della Toscana fra le quali militano due campionesse europee. Il podio si è completato con i terzi posti di Campania e Lazio. Non meno importante è stato il terzo posto del team maschile composto da Fabio Di Lecce, Onofrio Marino e Alessandro Siano sconfitto in semifinale dalla Campania, confermatasi poi campione d'Italia, anche se un sorteggio avverso avrebbe po-

tuto far conseguire una posizione migliore per gli atleti della Basilicata, i quali stando alle indicazioni emerse dalla gara avrebbero meritato ben altra sorte. L'oro della squadra femminile ed il bronzo di quella maschile hanno portato il centro tecnico regionale della Basilicata al primo posto nella classifica finale di specialità a pari merito con la Campania. Il presidente regionale Fijlkam Pino Attico ha parlato “di risultato storico, comunque atteso e nell'aria, tutti aspettavamo una prestazione eccellente visto il lavoro e gli estenuanti allenamenti cui gli atleti si sono sottoposti. I nostri sono considerati sport minori eppure il valore immenso che hanno tali risultati per una piccola regione come la nostra alle prese con regioni che hanno un maggior numero di praticanti rispetto alle altre danno un valore aggiunto alla performance e al risultato”. Claudio Di Stefano, vice presidente regionale Fijlkam ha dichiarato: “Un plauso va oltre che agli atleti anche e soprattutto ai maestri Annamaria Zaccaro e Salvatore Zaccaro che hanno con amore e competenza preparato la competizione in ogni dettaglio”. I responsabili auspicano risultati migliori in futuro. f.menonna@luedi.it

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Sport 45

Mercoledì 3 febbraio 2010


Mercoledì 3 febbraio 2010

Calcio a 5 C Non bastano le realizzazioni di Palese, Martino e Ragnolini

L’Aurora saluta la Coppa Il Sammichele Bari espugna Potenza e spegne le speranze di Capitolo AURORAPZ SAMMICHELE

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AURORA FUTSAL POTENZA: Laurino, Ricci, Barbarino, Lotito, Ragnolini, Palese, Paletta, Dapoto, Martino, Bolcina. All. Filippo Capitolo. SAMMICHELE BARI: Tozzo, Sportelli, Satalino, Jurino, D'Aprile, De Bellis, Mastelloni, De Fuertis Favalli, Romanazzi, Andrisani, Loconte. All. Mastrocesare. ARBITRI: Marzioni di Salerno e Raimondi di Avellino. RETI: 10' pt De Fuertis Favalli, 19' pt Palese, 22' pt Satalino, 24' pt D'Aprile, 10' st Martino 23' st Romanazzi, 25' st Ragnolini, 33' st D'Aprile. NOTE: Spettatori una cinquantina. Ammoniti Lotito e Martino. ESCE a testa alta dalla Coppa Italia di serie C la Futsal Aurora Potenza. Il quintetto del tecnico Filippo Capitolo ha perso ieri pomeriggio nella struttura di calcio a

cinque di Macchia Giocoli contro il Sammichele Bari per 5 a 3. Due gol di scarto per i baresi, quelle necessarie ai lucani per superare il turno sono costate dunque l'eliminazione al complesso potentino. La gara è stata combattuta anche se i baresi hanno meritato il successo facendo dell'organizzazione

di gioco il proprio punto di forza. La partita è stata tirata, vibrante, anche se la differente cifra tecnica tra le due formazioni è stata evidente. Capitolo schiera la migliore formazione, ma ciò non basta a colmare il gap con i baresi che partono forte e segnano al decimo con De

Fuertis Favalli il gol del primo vantaggio. La replica dei padroni di casa non si fa attendere e Palese insacca nove minuti dopo, i baresi fanno vedere di che pasta sono fatti e con Satalino passano in vantaggio, D'Aprile fa tris al termine della prima frazione di gioco. I baresi pigiano sull'acceleratore e se-

gnano il quarto gol con Romanazzi che infila la retroguardia lucana. Ragnolini si supera e segna un gol da cineteca che fa esplodere la torcida lucana ma la doccia fredda arriva nel recupero quando D'Aprile insacca, lasciando di sasso il complesso potentino. f.menonna@luedi.it

Calcio a 5 C Donne Buono il cammino della matricola del tecnico Consoli

La bella favola del Papandrea Episcopia EPISCOPIA - Matricola terribile della serie C di calcio a 5 femminile. Anche in unpiccolopaese comeEpiscopia,possono realizzarsi belle storie sportive. La “Papandrea Episcopia” matricola della serie C del campionato di calcio a 5 femminile lucano, dopo un inizio stentato, dovuto anche alla inesperienza ed alla durezza del girone lucano che vede ai nastri di partenza squadre cittadine quali Potenza e Matera, ha iniziato ad inanellare belle prestazioni, soprattutto davanti al pubblico amico del campo comunale di Episcopia, inaugurato proprio

quest'anno in occasione del campionato. Dopo un rotondo 12 a 2 rifilato al Vaglio di Basilicata, le ragazze di Episcopia si sono ripetute con un sonoro 7 ad 1 sul malcapitato Cavaliere Matera, tra le big del torneo. Sotto una pioggia battente che hareso il sintetico diEpiscopia un vero pantano, ma davanti comunque a numerosi spettatori entusiasti, con una doppietta di Caserta ed una cinquina di Donadio, le matricole terribili hanno letteralmente surclassato le pur quotate avversarie,giunte adEpiscopiaesclusivamente per fare bottino pieno. Davvero

un plauso sentito allo staff tecnico, in primis all'allenatore Consoli, ed alla giovane dirigenza locale che, a partire dal presidente Irianni, e con l'ausilio dei dirigenti Tricarico e Ciminelli, con entusiasmo e competenza sta portando avanti molto bene la difficile avventura del campionato di serie C regionale, suscitando sempre più l'entusiasmo sia in paese che nei centri limitrofi, i cui tifosi sono incuriositi dalle performances della ragazze episcopiote. Emilia Manco sport@luedi.it

SCHERMA OGGI alle ore 17, nei locali della Mediateca Provinciale di Matera, presso il Palazzo dell’Annunziata in Piazza Vittorio Veneto, si terrà la conferenza stampa di presentazione della seconda prova di qualificazione Zona Sud, “Trofeo Città dei Sassi”, che si terrà nel weekend di San Valentino, il 13 e il 14 febbraio al Pala Sassi. Il tutto sarà organizzato dal Circolo Schermistico Matera del presidente Mariano Agesti. Tale manifestazione assume particolare rilievo non solo sportivo, ma anche per la promozione turistica e culturale a livello locale, interregionale e nazionale, atteso che tutti gli schermitori categoria assoluti, tesserati per le società schermistiche del Sud Italia devono necessariamente parteciparvi. Nei due giorni di gara è possibile ipotizzare la partecipazione di circa 300 atleti impegnati nelle armi di Fioretto e Sciabola Individuale, nonché Spada a Squadre Serie C, Maschile e Femminile.

Atletica A punti anche Cicchelli, Gaudiano, Guerriero e Denucci

Applausi per la Correrepollino Sarubbi e Figundio hanno guidato la spedizione a Palazzo CHIAROMONTE - C'è stata domenica 31 gennaio 2010 la seconda uscita ufficiale dell'anno per l'ASD Atletica CorrerePollino. Gli Atleti del Team con sede a Chiaromonte, hanno affrontato la seconda prova del Campionato Regionale di Cross. Le gare si sono svolte presso l'Ippodromo di Palazzo San Gervasio ed erano valide come prima prova del Campionato di Squadra delle categorie TM e Master e come Fase Regionale del Campionato di Squadra delle categorie Esordienti, Ragazzi e Cadetti. A competere sulla distanza dei sei chilometri sono stati, tra gli altri, Antonio Figundio e Stefano Sarubbi (già pronti per la Maratona del Salento, che si correrà il 7 febbraio prossimo). Ad aggiudicarsi i dieci punti validi ai fini della classifica del Basilicata in Corsa anche Vincenzo Cicchelli, Francesco Guadagno, Salvatore Guerriero e Rocco Denucci. Tra i

più piccoli hanno gareggiato Nicola Figundio (Campione Provinciale di Cross) e Marco Bruno (che aspira alla convocazione della Fidal Basilicata per prendere parte al Campionato Italiano Individuale per Regioni cat. Cadetti). Mancava alla gara Francesco Lufrano (vincitore del Trofeo CorriPollino 2009 e che martedì riceverà il premio La Siritide presso il Columbia CineTeatro di Francavilla Sul Sinni, ore 20.00). Il Basilicata in Corsa, è un circuito di manifestazioni di corsa su strada riservato al settore TM/Master indetto dal C.R. Fidal Basilicata. L'organizzazione delle singole prove viene affidata alle Società che ne fanno richiesta. Per l'anno 2010 sono previste un totale di 20 prove, inserite nel calendario Regionale. Tornando alla gara, che si è disputata in condizioni meteo clementi, gli atleti dell'Asd CorrerePollino a causa dei

Cicchelli e Figundio e accanto le giovani promesse della Correre Pollino in azione a Palazzo San Gervasio

tanti infortunati ha costretto il presidente Figundio a schierare cinque Master contati, ma sono bastati per portare il bottino pieno a casa. Hanno esordito con i colori del Team Francesco Guadagno e Antonio Pennella. Oltre Figundio stesso e i due Novelli, hanno contribuito ad accumulare

gli importanti punti per la classifica del Campionato Regionale di Cross per Società categoria Master i senisesi Vincenzo Cicchelli e Salvatore Guerriero. La seconda prova del Campionato è in programma domenica 14 febbraio, a Latronico dove si assegnerà il Titolo alla Squadra Campione di

Cross Master Basilicata 2010. Rimaneggiata invece la formazione CorrerePollino TM, con Francesco Lufrano e Pasquale Larocca assenti, prende parte alla gara Stefano Sarubbi (che da solo non accumula punti per la società, ma si aggiudica i primi dieci punti a livello individuale del Dispo-

sitivo Basilicata In Corsa 2010). Nel settore giovanile terzo posto in ambito Regionale per Nicola Figundio che nella fase Provinciale aveva primeggiato su tutti. Buona gara per Marco Bruno nella categoria dei Cadetti. Lucio Vitale sport@luedi.it

Atletica Distefano, Volani e Tarasco tra i migliori della truppa ferrandinese

Podistica, nuovi innesti sugli scudi APPUNTAMENTO con il Cross per l'Asd Podistica Ferrandina. Nell'ultima, fredda domenica di gennaio, il team aragonese ha visto l'impegno di ben 17 dei suoi atleti sulle alture del Vulture, nella prova sullo sterrato di Palazzo San Gervasio. Il sodalizio ferrandinese ha schierato così una folta rappresentanza alla prima delle due prove previste per il campionato regionale di Cross, inaugurato proprio dalla gara in provincia di Potenza. La stessa gara, alla quale hanno preso parte un centinaio circa di atleti, è stata valida per l'assegnazione del punteggio per il circuito “Basilicata in Corsa 2010”, anch'esso al via proprio da questa gara. Ad accogliere i temerari podisti, che si sono avventurati in questa gara al freddo di

Palazzo San Gervasio c'è stato un leggero nevischio, che ha obbligato tutti i partecipanti ad effettuare un lungo e pesante riscaldamento pre-gara, per evitare spiacevoli soprese e dolori muscolari nel corso della gara. Il centinaio di corridori si è quindi ritrovato allo striscione di partenza, dal quale partiva un percorso sterrato da percorrere sette volte, per un totale di 6 chilometri. Considerata come un'ottima prova di allenamento, da svolgere nei mesi più freddi dell'anno per preparare il motore in vista delle gare primaverili su strada, le più appropriate per i podisti aragonesi, le gare di Cross rappresentano un'importante intermezzo per allenare e fortificare la muscolatura e migliorare le prestazioni fisiche de-

gli atleti. Nella gara di Palazzo San Gervasio, sulle alture del Vulture, i podisti del team ferrandinese si sono ben disimpegnati. Hanno fatto la differenza maggiore i nuovi innesti della stagione 2010 Distefano, Volani e Tarasco, che si sono messi in mostra per dimostrare le proprie capacità con la divisa della nuova società per la quale sono tesserati. Intanto, proprio a conferma del valore di importante allenamento che le corse di Cross assumono in questa fase iniziale della stagione, domanica prossima ci sarà un nuovo appuntamento con i percorsi sterrati a Gravina di Puglia, nella decima edizione del “Giro del Falco”, che vedrà impegnati alcuni atleti dell'Asd Podistica Ferrandina; ma gli occhi della società ferrandinese saran-

L’intera formazione della Podistica Ferrandina a Palazzo San Gervasio

no tutti puntati sulla Maratona di Parabita, in provincia di Lecce, dove saranno impegnati Laselva, Saponara e Ierinò, che effettueranno in Salento un importante test sulla distanza dei 42 chilo-

metri, in vista del fondamentale traguardo della Maratona di Roma 2010 alla quale hanno intenzione di prendere parte. Francesco Calia sport@luedi.it

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Riposo precauzionale per tre giocatori MATERA - Ripresa degli allenamenti per la Bawer Matera dopo lavittoriosa trasfertain quel diPalestrina, cheha rilanciato la squadra di Ponticiello nella corsa ai play off. Ieri assenti al PalaSassi in via precauzionale tre atleti. Bonora e Amadori hanno dovuti fare i conti con qualche linea di febbre, mentre provenzano risente di un piccolo problema alla schiena. Ma se Matera fa i conti con l’infermeria, l’Ostuni, prossimo avversario dei biancazzurri, ricorre al mercato. Infatti la società pugliese ha tesserato Luigi Camera, ruolo centro, di 203 cm. Luigi Camera è nato a Vico Equense nel 1984 e ha giocato nel Potenza come under l’anno della promozione in B d’Eccellenza dei cugini lucani. Dopo Ragusa, quest’anno Camera giocava col Palmieri Pianopoli in C Dilettanti girone H, realizzando 187 punti con una media di 15,6 punti a partita. Intanto la società si prepara per la partitissima di domenica al PalaSassi. L’Olimpia ha infatti deciso di indire la “giornata biancazzurra” per questa occasione. Infatti non saranno validi per l’ingresso alla gara ne gli abbonamenti ne le tessere di favore. Inoltre è stato fissato un biglietto unico di ingresso al prezzo di 10euro per gliadulti e 5per ilridotto, riducendo cosìi prezzi.La societàraccomandadi acquistareibiglietti inprevendita, presso il Bar del PalaSassi o la sede in Viale Italia n. 58. a.mutasci@luedi.it

L’Ostuni ha tesserato l’ex potentino Luigi Camera

Oggi amichevole a Bernalda LA PUBLISYS Potenza ha ripreso gli allenamenti al Pala Pergola dopo il ko di domenica scorsa contro la Sigma Barcellona Pozzo di Gotto. Il quintetto potentino ha lavorato agli ordini di Cesare Ciocca. Continua il lento ma inesorabile recupero fisico di Massimo Ruggeri che pur allenandosi a parte potrebbe rientrare in gruppo per la sfida di domenica 14 febbraio contro il Sant'Antimo. Il quintetto di Cesare Ciocca ha lavorato al completo, nessun problema fisico ha infatti complicato le cose al team bianconero. La ripresa degli allenamenti ha visto Vincenzo De Bartolo e compagni lavorare sugli aspetti fisici e mentali. Ciocca ha cominciato la preparazione atletica e tecnica verso la delicata trasferta di domenica prossima a Ferentino. Una partita da giocare con intensità, quella con i laziali che potrebbe dare una fisionomia differente al torneo dei lupacchiotti bianconeri. Oggi la squadra potentina dovrebbe affrontare il Bernalda al Pala Campagna in un test amichevole che servirà allo staff tecnico formato da Cesare Ciocca e Sandro Lo Sardo per valutare la piena efficienza del gruppo. f.menonna@luedi.it

Vincenzo De Bartolo

L’appuntamento che si insegue sono i campionati italiani del 2011

Montecotugno candidato Il lago di Senise ambisce ad essere campo di gara di canottaggio SENISE – Il lago di Montecotugno è stato candidato a delle gare di canottaggio a livello Nazionale nel 2011. Questo è quello che si è discusso in un incontro presso il “Parco dello Sport e tempo libero” sulle rive del lago. Alla presenza del presidente della Federazione di Canottaggio Enrico Gandola, il presidente del Circolo Canottieri Lucani Domenico Totaro, nonché commissario del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese, il vice presidente del Parco Nazionale del Pollino Franco Fiore, il presidente dell’Apt Giampiero Perri, il sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo e dei responsabili dell’Agenzia dello Sport, che attualmente ha in gestione gli impianti sportivi del centro, si è parlato di questo importante evento. L’incontro operativo è servito per discutere degli aspetti tecnici e strutturali del lago, per accogliere delle gare nazionali di canottaggio. Una opportunità, che se esaminata nei minimi particolari, potrà essere utile non soltanto a livello sportivo, ma anche a scopi turistici, visto che con la disputa di una gara nazionale, potrà esserci un richiamo di migliaia di atleti e organizzatori nel territorio del Seni-

Castronuovo, Gandola e Todaro

sese-Pollino. «Una occasione – dichiara il sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo – da non farsi sfuggire, vista la sua notevole importanza, che ricopre nel panorama nazionale la disciplina. Questa opportunità, potrebbe essere interessante per gli operatori turistici dell’area che avrebbero per alcuni giorni il piacere di ricevere atleti e amanti della disciplina, da tutta Europa». Ricordiamo che l’ultima gara nazionale disputata sul lago, avvenne nel lontano 1995, riscuo-

tendo enormi successi e partecipazioni di atleti sia italiani che europei. Pertanto, a distanza di sedici anni, la possibilità di riportare sulle acque lucane i più importanti interpreti del panorama remiero nazionale, non è poca cosa. Il caso vuole, che in occasione dell’ultima gara nazionale, l’attuale sindaco Giuseppe Castronuovo, era vice presidente della Comunità Montana Alto Sinni e si adoperò a far sì che l’iniziativa approdasse sul lago di Senise. «Forse è una coinci-

denza – dichiara il primo cittadino di Senise – ma oggi mi ritrovo sindaco e con la stessa determinazione di allora, mi impegnerò affinché questo evento si svolga nel nostro territorio. Naturalmente – termina Castronuovo - confidiamo molto nell’apporto della Regione, Provincia ed Ente Parco, per la realizzazione di questo evento». Della stessa idea è il presidente del Circolo Canottieri Lucani, Domenico Totaro. «Il nostro impegno – dice – sarà massimo per poter avere un evento del genere sul nostro lago, che dispone di tutte le caratteristiche per poter ospitare delle gare nazionali». Ricordiamo che il tracciato utile, deve essere di almeno 2000 metri lineari e di disporre di tutte le caratteristiche necessarie, della quale il bacino sinnico dispone. «Aspettiamo quindi l’uscita dei calendari nazionali – dice Totaro – per sapere se avremo queste gare sul nostro lago. Inoltre – conclude Domenico Totaro – confidiamo molto anche nell’impegno del nostro delegato di Puglia e Basilicata Pasquale Triggiani». Allora, non resta che incrociare le dita e sperare in questa importante candidatura. Claudio Sole sport@luedi.it

Basket Il migliore dell’Italia

Landi contribuisce a battere la Grecia SEMPRE il migliore in campo, sempre il numero uno. Aristide Landi ha sbalordito gli addetti ai lavori nel corso della sfida vinta dalla nazionale azzurra under 16 impegnata contro la Grecia nella mattinata di ieri, nell'ambito del trofeo Turk Telekom in corso di svolgimento a Konya. L'atleta potentino, selezionato da Gaetano Gebbia ha segnato ventuno punti con percentuali da urlo, visto il 4/4 da due e il 4/7 da tre. Landi ha catturato cinque rimbalzi servendo un assist. Una prestazione, quella del giovane atleta potentino in forza alla Virtus Bologna che ha permesso alla nazionale azzurra under 16 di superare nettamente la Grecia per 93 a 74. La partita non ha avuto storia, troppo netta

è stata infatti la differenza in campo tra i quintetti di Gaetano Gebbia e Giannis Giannopoulos. La performance di Landi conferma lo straripante stato di forma del giocatore potentino, sempre continuo nel corso delle gare. Il rendimento del giocatore lucano è sempre elevato. A nulla sono valsi tra gli ellenici i 29 punti di Maragkos. La nazionale azzurra ha ottenuto i primi tre punti del torneo, dopo la sconfitta patita dopo due tempi supplementari contro la Francia nel primo incontro. Oggi il quintetto guidato da Aristide Landi affronterà alle 14:30 la Slovenia nell'ultimo incontro del torneo turco, relativamente al girone B. f.menonna@luedi.it

Basket giovanile Pielle e Virtus si dividono i successi nei diversi gironi della provincia di Matera

Join the game, un successo per i più piccoli GRANDE appuntamento per il Minibasket materano con la fase provinciale del “Join the Game”. Il campionato italiano di “3 contro3”organizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Pallacanestro parte, come sempre, dalle fasi provinciali. Per la provincia di Matera ad organizzare l'evento ci ha pensato la Fip, presieduta da Luciano Cotrufo. Grande presenza da parte di diverse società del materano al PalaSassi di via delle Nazioni Unite, con ben 10 differenti società che hanno schieratoben40 squadretralecategorie “Under 13” ed “Under 14”, sia maschili che femminili. Le squadre erano divise per fasce d'età e per sesso, anche se per le squadre femminili si è organizzato un girone unico con l'unica squadra “Under 14” che ha disputato le proprie gare accanto alle 5 squadre “Under 13”. Le 34 squadre maschili, invece, annoveravano 20 compagini per il torneo

“Under 13” e le restanti 14 per il torneo “Under 14”. Come detto, erano davvero diverse le società che hanno preso parte alla kermesse organizzata dalla Fip, tre di queste erano società di basket femminile: lo Sporting Club Matera, che ha partecipato con tre squadre, la Pink Basket Bernalda e la Fides Tricarico, che hanno gareggiato rispettivamente con due ed una squadra. Le società maschili, in tutto otto, che hanno presoparte al“Jointhe Game”2010 sono state: la Cestistica Bernalda con 4 squadre, la Piello Matera con 12 squadre, la Cestistica Arcobaleno Montescaglioso con una squadra, la Cestistica Grassano con due squadra, la Virtus Matera con 9 squadre, il Basket Salandra 2005 con due squadre, la Fides Tricarico con una suadra e l'Acs Tursi con due squadre. Le società maggiormente rappresentate sono state lo Sporting Club Matera nel settore femmi-

nile e la Pielle Matera per il maschile. Il torneo, che prevede squadre composte da un massimo di quattro giocatori, di cui tre in campo ed una riserva, ha vissuto una mattinata magnifica di gare, tutte molto combattute e divertenti, che hanno attirato l'attenzione di diversi curiosi. La manifestazione si è disputata con la formula del girone all'italiana, con l'assegnazione di 3 punti alle squadrevincitrici, 1 puntoa testa in caso di pareggio e zero punti per la sconfitta. Si è giocato sulla distanza dei 5' senza interruzioni, con la possibilitàdi cambivoltanti perle squadre e per favorire la contemporaneità sui due campi. Infatti, il “3 contro 3” si gioca su una metà campo con un unico canestro, e per attaccare bisogna uscire dalla linea dei tre metri e palleggiare o effettuare un passaggio, con molte altre regole che rendono la gara entusiasmante. Il divertente “Join the ga-

me” si è concluso con i seguenti verdetti, in campo femminile si sono qualificate: Pink Bernalda Sporting Club Matera e Fides Tricarico; nel maschile “Under 13”: Pielle Matera "Grappasonni", Virtus Matera "Matera Virtus" e Pielle Matera "Bonora"; mentre nel maschile “Under 14”: Pielle Matera "Bargnani", Pielle Matera "Belinelli" e Virtus Matera "Azzurra"; questo il verdetto con le squadre delle stesse società che hanno deciso di affidare la propria differenziazione ai nomi degli idoli del basket mondiale come Bargnani e Belinelli e del basket locale come quelli dei giocatori della Bawer Matera, Grappasonni e Bonora, oppure ai colori, come la Virtus Matera “Azzurra”. Queste squadre, più eventuali ripescate, parteciperanno alle finali regionali del “Join the Game” previste per il prossimo mese di marzo a Montescaglioso, organizzate dalla Polisportiva Arcobale-

no degli istruttori Liborio Panico e Domenico Fortunato. Chi supererà anche la faseregionale potrà provare a raggiungere lo storico traguardo che proprio l'attuale presidente provinciale Luciano Cotrufo raggiunse qualche anno fa con i ragazzi nati nel 1989: Michele Castori, Giuseppe Paolicelli, Angelo Barnabà e Costantino Cutolo, che raggiunsero la finalissima nazionale per il titolo italiano, uscendo sconfitti solamente contro Varese, in un'annata magica. Francesco Calia sport@luedi.it

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Mercoledì 3 febbraio 2010


Mercoledì 3 febbraio 2010

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La raccolta frutto dell’incontro tra talenti lucani è da poco uscita in libreria

CARNET

L’uomo nel vento di Ertico

Al via la Sagra della salsiccia per San Biagio

Ventitre poesie accompagnate dalle tavole del maestro Masini di ENZA SALUZZI DA POCHE settimane è presente in tutte le librerie “L'Uomo nel vento” di Aniello Ertico, edito da Osanna Edizioni. Ventitre poesie con un preludio in prosa, introdotto dalla penna di Mario Ciola, compaesano e pittore di Ertico, dal titolo “Salomè sulle creste dei rovi”. L'immagine descritta è quella di una donna e di tante donne. Donna come lo è la vita stessa, che Ertico descrive con l'aiuto delle tavole del maestro Masini che accompagnano i versi in divenire. L'uomo nel vento ha le forme di un essere fluttuante nel tempo e nello spazio, l'uomo che viaggia nella vita attraversandone controversie e avversità. Questo è l'uomo dell'artista scultore e pittore di fama Antonio Masini che oggi si trova a Montreal in Canada. “L'uomo nel vento” di Aniello Ertico invece, è una raccolta di componimenti poetici di alto niveau e spessore che ha in copertina una donna. Un profilo di donna con una inconsueta fisicità che ricalca la divinità greca di Artemide Efesia. Una poesia florida, come florida è la rappresentazione della dea con tante mammelle, e che il maestro Masini interpreta come se fossero grappoli. Una poesia di cultura, è esattamente così che la descrive lo stesso scultore nativo di Calvello di fama internazionale. Quando il maestro parla della poesia di Ertico, giovane poeta lucano, la descrive in questi termini: «La poesia di Ertico è una poesia colta» e poi continua in una lettura distensiva, assaporandone i versi con una interpretazione semplice e

singolare in cui è possibile cogliere ogni aspetto più recondito del poetare di Ertico. Così è facile incontrare la penna e il pennello nel covo potentino del maestro, in cui ogni piccolo angolo assume un significato, dove tutto segue un principio. Così come accade nella sintonia del disegno, dello schizzo associato alla parola. Come nel caso del Minotauro in cui si mette in evidenza l'enigma dell'uomo, il lato bestiale di un uomo imprigionato nel labirinto della vita. Una figura in cui è intriso tutto il senso dell'uomo in quanto animale sociale che vive, come un coriandolo, una sorta di esistenza doppia, un doppio vivere a tratti animalesco. Così l'arte figurativa si mescola all'arte poetica facendo nascere “l'uomo nel vento” che come afferma l'autore Aniello Ertico, non è che l'essere in evoluzione, in mutamento, in alterazione. Una alterazione che lo stesso Ertico ha dovuto subire, restando due mesi in isolamento per gettare nero su bianco e comporre, come afferma lo stesso Masini «una poesia che è sensazione nobile, una poesia che colpisce i sensi e diventa una melodia». Per Ertico “L'uomo nel vento” è l'uomo della terra, forgiato dal grano, da madre natura, è l'uomo “coriandolo nel vento/ Poi / mosso al pianto dal saluto di un passante/ mi son voltato da quello sguardo mai incontrato /che, incurante, come fosse a me incollato/ senza voce, in un istante, ha sentenziato: / del siero in vita sàppiti stupire/ che delle more son pieni apposta i rovi/ Aituoi martirinon dare troppa voce/ che il Giocoliere è già una volta morto in croce/.

di GERARDO TEMPONE VIGGIANO - Indetto dall'assessorato alla cultura dell'amministrazione comunale la quindicesima edizione del Concorso Internazionale di poesia e narrativa inedite “Pactumeia”. Una manifestazione, questa, che rappresenta un momento importante nelle iniziative culturali proposte dalla civica amministrazione, nella certezza che la cultura deve rappresentare un momento fondamentale per lo sviluppo del territorio, determinandone la crescita civile oltre ad elevarne la qualità della vita. Il concorso, come per gli anni precedenti, si articola in due sezioni in lingua italiana. Una sezione è riservata alla “Poesia” e l'altra alla “Narrativa”, a loro volta suddivise in quattro distinte categorie. La prima categoria è riservata agli alunni della scuola primaria, la seconda agli alunni della scuola secondaria inferiore, la terza agli alunni della scuola secondaria superiore, la quarta agli adulti di età superiore ai diciotto anni. La sezione riservata alla Poesia, per ogni categoria, oltre ad un tema libero prevede un tema predefinito scelto dalla Commissione. Il tema scelto quest'anno è

di EMILIA MANCO

Da sinistra la copertina del libro di Ertico e il maestro Masini nel suo laboratorio di Potenza

Due artisti allo specchio ERTICO e Masini, entrambi lucani. Due percorsi completamente diversi prima del proficuo incontro per “L’uomo nel vento”. Aniello Ertico, 36 anni, risiede a Genzano ed attualmente lavora a Potenza dove esercita la professione di direttore di Banca. Colleziona crocifissi d'epoca ed all'innata passione filantropa associa quella per la scrittura e per la musica. Espertod'arte sacra, è conoscitore dei più suggestivi luoghi lucani intrisi di pietà popolare. I riconoscimenti della critica hanno inoltresottolineato la valenza in ambito artistico quale autore di quadri fotografici. “Emissione massiva” è la sua prima opera letteraria uscita nell'anno 2003. Antonio Masini, invece, nasce a Calvello nel 1933. Compie gli studi classici e subito dopo frequenta lo studio di Domenico Spinosa dell'Accademia di Napoli. Nel 1960 si laurea in giurisprudenza. Nello stesso an-

no partecipa alla mostra nazionale di pittura"1ºCentenario dellaRivoluzioneLucana" e gli viene assegnato il primo premio. Dopo le prime esperienze meridionalistiche, aderisce di fatto alla Nuova Figurazione con una ricerca tesa verso l'analisi della realtà sociale che esplodedrammaticamente nella contestazionedel'68.Le telesiriempionodi forme zoomorfe in chiave sostitutiva della “bete humaine”. Dario Micacchi scrive che«Masini è pittore della realtà di rara forza visionaria. Una realtà di violenza che già mostra evidente la propria decadenza, il dissolvimento degli oggetti tecnologici. Il presente è già archeologia». Dalla metà degli annisessanta ad oggi ha tenuto rassegne personali in tutte le principali città italiane, in Francia, Usa, Svizzera, Belgio, Australia e Germania, Malta.

Aperto il bando del concorso di poesia e narrativa Pactumeia

Una precedente edizione del concorso Pactumeia

“Lotta alla povertà ed alla esclusione sociale”. Le poesie, inoltre, non possono superare i quaranta versi. Per la sezione Narrativa, invece, i concorrenti hanno la possibilità di presentare racconti su di un tema a scelta, e che comunque non deve superare le dieci cartelle con settanta battute per trenta righe a cartella. E' consentita la partecipazione a più sezioni, con un solo lavoro per ciascuna sezione e per ciascun tema. Ogni concorrente dovrà inviare all'ufficio cultura del Comune dieci copie dattiloscritte del proprio lavoro. Di queste, nove dovranno essere completamente anonime, non firmate e prive di qualsivoglia segno che le possa rendere riconoscibili. Alla decima copia, invece, dovrà essere allegato un foglio con le indicazioni delle generalità del concorrente, oltre ad una dichiarazione dalla quale risulti che trattasi di opera inedita di cui si è autori unici. Gli elaborati saranno esaminati da un'apposita Commissione che provvederà a formulare la relativa graduatoria di merito, indicando i primi tre per ciascuna sezione e categoria. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 15 marzo 2010. cultura@luedi.it

CANCELLARA - San Biagio e sagra della salsiccia. Il 3 febbraio si celebra a Cancellara la festa patronale di San Biagio, Vescovo e Martire. La popolazione è particolarmente legata a questa festività, sia dal punto di vista religioso che gastronomico. La manifestazione ricorre nel periodo centrale del Carnevale, che costituisce il momento più propizio per divertirsi e gustare la famosa salsiccia preparata per l'occasione. Nella stessa giornata, infatti, si festeggia anche la “Sagra della Salsiccia”, prodotto tipico di questo incantevole borgo. Il programma della festa è molto variegato e rappresenta un connubio perfetto tra spirito e palato. Nella mattinata è previsto il giro della banda musicale che attraverserà ogni angolo del paese per rallegrare gli animi e richiamare i fedeli alla Santa Messa che sarà celebrata alle ore 11, presieduta da Sua Eccellenza Monsignore Giovanni Ricchiuti. Successivamente si snoderà, dalla Chiesa Madre, la solenne processione presenziata dal Commissario Straordinario, Gerardo Quaranta. Nel pomeriggio, come di consuetudine, si celebrerà nuovamente la Santa Messa, caratterizzata dalla rituale benedizione della gola e dalla distribuzione del pane benedetto. Al termine della suddetta celebrazione sarà possibile visitare una mostra di foto e documenti rievocativa della figura carismatica di Don Peppino Libutti, tragicamente scomparso 35 anni fa, opportunamente allestita presso la sede dell'Unitre. In serata si svolgerà, in piazza Sedile, un intrattenimento musicale che allieterà i presenti e sempre nella stessa piazza, saranno allestiti degli stands gastronomici presso i quali sarà possibile deliziarsi con la salsiccia locale ed altri prodotti tipici. Al termine della manifestazione, si potrà ammirare lo spettacolo di fuochi pirotecnici, sullo sfondo suggestivo del castello medioevale. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


MUSICA

In un cd il fascino della semplice vita del materano Dean di MICHELANGELO

di MARIA ANNA FLUMERO POTENZA - “Io e mia moglie ci teniamo sempre per mano. Se la lascio andare comincia a spendere...” Ecco una delle battute del maschilista Omen, Raul Cremona, che spopolano dopo le numerose perfomance televisive, un pensiero comune a molti uomini in questo periodo di crisi. Cremona, milanese, classe '56 è un attore, comico e cabarettista italiano. L' artista sarà oggi al Don Bosco di Potenza e domaniail Duni di Matera, nell'ambito della “Stagione Teatrale Voglia di Teatro 2009-10 Comic Festival” organizzata da “Cose di teatro e musica” con il supporto delle relative amministrazioni. “Hocus molto pocus” di e con Raul Cremona, regia Raffaele De Ritis. Magia, prestigitazione, gag, musica, macchiette, sono gli ingredienti di questo lavoro che vede accanto a Raul Cremona il pianista Lele Micò e l'attore comico Felipe. Uno spettacolo imperdibile. Protagonisti sulla scena sono i personaggi che ritor-

In scena a Potenza e Matera

Raul Cremona un maschilista per gioco «Omen è un uomo mediocre ispirato a personaggi da bar» nano dai ricordi di un'infanzia spesa fra una partita di calcio e una serata al cinema dell'oratorio, dove venivano proiettati quei film che hanno influenzato fortemente Raul Cremona. Per i nostri lettori l'abbiamo intervistato in anteprima. Prima volta in Basilicata? «Probabile, o forse ci sono stato anni fa».

Cosa significa “Hocus molto pocus” ? «Sono le parole emblema del mio essere mago, visto che oggi c'è molta poca magia. Nel medioevo, erano termini, strafalcioni, che durante la “festa dell'asino” lo stupido del momento pronunciava nei panni del prete, del vescovo, distorcendo il latino. Insomma era il gio-

co dell'inversione dei ruoli, le uniche tracce oggi le troviamo nel carnevale». A quale dei suoi personaggi è più legato? «A mago Oronzo, perché mi ha aperto le porte della televisione. Sembra volgare ma non lo è, infatti è amato dai bambini e dagli adulti». Com'è nato il maschilista Omen? «Osservando da piccolino un personaggio da bar della mia Milano. In realtà un codardo che osservava e criticava le donne. Omen incarna quindi un uomo mediocre». Da colonna portante di Zelig, ha constatato la grande fedeltà degli italiani ai suoi personaggi. Secondo lei quanto bisogno c'è di ridere? «E' una condizione naturale, da non perdere, e il comico deve ricordarlo, sempre. Ridere è importante, è anche evadere». Cosa si aspetta dal 2010? «Che tutto cambi in meglio, meno C02, più passione per le cose vere e che i giovani si appassionino alla prestigi azione. Mi aspetto tutto ciò che si augura un padre di famiglia».

Stamattina il concerto a Melfi

di tranquillità ed equilibrio interiore”. Una musica definita dal suo pubFERRARA MATERA - Gerardo For- blico terapeudica in un nataro in arte Dino è ma- album che raccoglie braterano di adozione e sin ni che per l'autore si ispida piccolo ha coltivato la rano al senso della vita, passione per la musica. al rispetto dell'ambiente Le prime note musicale e alle guerre da evitare.Il emergevano da un flau- primo brano “ Melody in the cato fatto di nyon” è canna suoispirato alnato nel l'inquinatempo libemento del ro nelle torrente escursioni Gravina lungo il torche negli rente Graultimi anni vina. ha ragCon il giunto lipassare del velli elevati tempo e e per l'artisempre atsta vuol estento alle sere un sentematiche sibilizzare dell'aml'opinione biente e delpubblica e la vita, ha le coscienze voluto incial rispetto dere un la- Il cantante Dean della natuvoro musicale tutto suo. “The gla- ra, mentre il terzo brano mour of my simple life-Il “ Oth Horizon - Alti orizfascino della mia sem- zonti” è stato composto plice vita”. Cinquecento nella speranza di nuovi le copie sul mercato che orizzonti di pace che per Dean (questo è il nome l'artista si stanno affied'arte) ha lanciato per il volendo con il passare degli anni. Uno dei brani suo primo lavoro. Autodidatta è autore e “ Need of Nature- Bisocompositore emergente gno di natura” per Dean del suo genere musicale è il più incisivo, bello, che ha riscosso molto dolce e melodico che desuccesso tra il pubblico. finisce l'importanza imMusica elettronica che mensa di un ambinete viene fuori da un crerar- più sano. Il genere musire sensibile di musica cale è quello dell'elettroche esce dal profondo. “ nica di vari generi musiLa mia musica è fatta per cali che vanno dal pop alpassione e non per pro- la new wave nel quale fessione ha detto Gerar- Dean si è dedicato con do Fornataro capace di una carica passionale creare un grande senso che lo ha travolto.

LIVE A POLICORO

Giosy Cento canta per Sant’Alessandro A tutto jazz con Walter Vitale 4et MELFI - In occasione della settimana di preparazione per i festeggiamenti del santo patrono melfitano San Alessandro e anche per la ricorrenza della consacrazione di monsignor Todisco quale vescovo della diocesi di Melfi-RapollaVenosa, il Liceo scientifico di Melfi, nella persona del dirigente Rigante, il vincenziano don Calogero e un loro collaboratore Nicolino Valente, psicologo melfitano hanno voluto invitare il cantautore don Giosy Cento a Melfi. Il concerto è previsto per stamattina, alle ore 10, presso la chiesa madre della città federiciana. L'iniziativa, che coinvolge oltre agli studenti del liceo scientifico “Federico II di Svevia”, una rappresentanza degli altri Istituti delle scuole superiori, le autorità, è rivolta alla popolazione tutta. Il professor Rigante, nell'occasione della visita di don Giosy presso il carcere di Melfi , nel mese di ottobre, aveva espresso la volontà di reinvitare il cantautore per i suoi studenti. Grazie all'interessamento dello psicologo la cosa si è concretizzata.

Essendo l'evento di grosso spessore, si è pensato di celebrare l'iniziativa in un contesto più ampio. Grazie alla disponibilità del parroco don Donato il concerto si terrà presso la cattedrale, in modo da dare anche alla popolazione la possibilità di partecipare. Don Giosy con i suoi tremila concerti e con un patrimonio di 800 canzoni merita una “piazza” più estesa. Ma non solo. E' il suo messaggio che deve essere maggiormente apprezzato. Perché parla alla gente con modi non convenzionali. Sa attirare soprattutto i giovani ai valori della fede. Infonde speranza e coraggio a quanti si sentono persi nei meandri delle difficoltà della vita. Rivolge i suoi messaggi alle famiglie, per il difficile compito educativo che devono assolvere. Infatti proprio su un progetto “La scuola per genitori” che don Giosy sta realizzando nella sua terra è nata la collaborazione e l'amicizia con lo psicologo Nicolino Valente, esperto in psicoterapia familiare. cultura@luedi.it

dI GABRIELE ELIA POLICORO - Grande evento di musica live domani, alle 22. Presso l’“Absolute Caffè” è previsto il concerto di: “Walter Vitale 4et”, in tour per l'Italia e dunque anche nella città jonica che vedrà l'esibizione di: Gaetano Partipilo (alto sax); Roberto Tarenzi (pianoforte); Marco Panascia (contrabbasso); Walter Vitale (batteria). Tutti artisti di fama internazionale che insieme daranno vita ad una musica altamente spettacolare in un'ambiente ideale per concerti live qual è il locale notturno del centro jonico: l'Absolute Cafè di Policoro. Lo spettacolo musicale però non è solo rivolto agli amanti del jazz ma ad una programmazione più ampia di performance musicali tale da randere il concerto raffinato e godibile per tutti gli amanti di musica in generale. Gaetano Partipilo ha pubblicato due album a suo nome per la ormai storica "Soul Note". Il primo, intitolato appunto "Urban Society", vede la partecipazione di due ospiti di caratura internazionale: il batterista di New York Nasheet Waitsedil giapponeseAz'shi(Atsushi) Osada. Il secondo album, dal titolo "Basic", annovera la partecipazione di Massimo Greco e Gianluca Petrella. Il 14 settembre 2007 esce il suo terzo album da leader "The Right Place" per la Emarcy/Universal registrato aNew York. Al suo fianco ci sono Mike Moreno, Roberto Tarenzi, Matt Brewer e Nasheet Waits. Ha inoltre collaborato con Fabrizio Bosso, Stefano Bollani, Tullio Depiscopo, Roberto Tarenzi e tanti altri famosi artisti internazionali. Roberto Tarenzi entra a far parte subito dopo gli studi della Big Band diretta da Enrico Intra con cui incide quattro CD: "Italian Club Graffiti" per la Erga-Peer Music, "Night Creature", "New

Perspectives" e "New Italian Jazz Graffiti" per la Soul Note e accompagna, tra gli altri: Dave Liebman, Max Roach, Bobby Watson, Bob Brookmeyer, David Murray, Eddie Daniels, David Raksin, Franco Cerri, Enrico Rava, Franco Ambrosetti, Giovanni Tommaso. Nel 2000, ispirandosi alla musica del pianista Ahmad Jamal, fonda CUES Trio assieme a Lucio Terzano e Tony Arco, con cui incide nel 2001 "Introducing CUES trio" per la DDQ-SoulNote e nel 2002 "Cues trio meets David Liebman - FEEL" per la Abeat records. Attualmente collabora, in diverse formazioni, con: Alice Ricciardi, Gaetano Partipilo, Gianni Cazzola, Roberto Rossi, Marco Micheli, Jean Charles Richard, Tony Arco, Marco Vaggi, Nicola Muresu, Nat Su, Attilio Zanchi. Marco Panascìa è contrabbassista, bassista elettrico, compositore e didat-

ta di origini catanesi che vive negli Stati Uniti (New York). Panascia e' noto a livello internazionale per avere fatto parte del trio guidato dal giovane pianista prodigio Eldar, con cui ha suonato in tre continenti e ha registrato due CD per l'etichetta Sony BMG Masterworks ("Live at the Blue Note", e "re-imagination", che ha ricevuto una Grammy nomination nel 2008 come migliore album di jazz contemporaneo). Nel corso degli anni, Panascia ha costruito un curriculum di primissimo livello, suonando con la Boston Civic Symphony Orchestra, ed esibendosi, nella veste di orchestrale, bassista elettrico o contrabbassista jazz, con artistidi fama internazionale, quali Herbie Hancock, Lee Konitz, Joe Lovano, Quincy Jones, Bobby McFerrin, Andy Bey, Dave Liebman, Roy Hargrove, Chris Botti, Gary Burton, Seamus Blake e Peter Erskine

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Cultura e Spettacoli 49

Mercoledì 3 febbraio 2010


Mercoledì 3 febbraio 2010

IL PERSONAGGIO NELLA battaglia per gli Oscar si parla anche calabrese. Candidato agli Oscar, infatti, anche Mauro Fiore, come direttore della fotografia di Avatar. Fiore è originario di Marzi, in provincia di Cosenza e al momento è impegnato nelle riprese del film di Joe Carnahan The A-Team, che sarà distribuito l'estate prossima dalla Twentieth Century Fox. In precedenza, ha curato la fotografia di The Kingdom di Peter Berg, dell'epopea di fantascienza The Island di Michael Bay e della commedia noir Smokin' Aces di Joe Carnahan. Ha anche collaborato con il regista Antoine Fuqua su due progetti cinematografici: il thriller vincitore di un Oscar Training Day (per il quale Denzel Washington ha vinto un premio come miglior attore) e il film drammatico di guerra ambientato in Africa L'ultima alba con Bruce Willis. Originario della Calabria, Fiore è emigrato negli Stati Uniti da bambino con la famiglia, stabilendosi nella periferia di Chicago. Ha imparato la sua professione frequentando il rinomato

Un calabrese in corsa per le statuette Mauro Fiore, originario di Marzi, è il direttore della fotografia di Avatar Columbia College di Chicago, dove ha conosciuto un altro direttore della fotografia in erba, il futuro vincitore di un Oscar Janusz Kaminski. I due diventano molto amici durante il college e in seguito si ritrovano in California, dove Kaminski si è trasferito per frequentare l'American Film Institute. Quando viene chiamato a lavorare come caposquadra elettricisti per il guru dei film a basso costo Roger Corman, Kaminski telefona a Fiore che si trova in Europa chiedendogli di raggiungerlo a Hollywood per lavorare come caposquadra macchinisti nelle produzioni di Corman. Quando poi Kaminski inizia la sua collaborazione con Steven Spielberg, Fiore lo segue per aiutarlo come caposquadra elettricisti e operatore della seconda unità in Schindler's List (per il quale Kaminski vince il suo pri-

Mauro Fiore

L’Academy ha comunicato le nomination per le statuette

Oscar, sfida in famiglia e tre italiani in lizza di CRISTIANO DEL RICCIO WASHINGTON - Scontro in famiglia agli Oscar: la battaglia tra il gigante 'Avatar' e il thriller di guerra 'The Hurt Locker', che hanno ricevuto entrambi nove candidature ieri dalla Academy, sarà anche una battaglia coniugale perchè i due registi, James Cameron e Kathryn Bigelow, sono stati sposati in passato anche se poi si sono lasciati. I due ex-coniugi hanno duellato per tutta la stagione con i premi per il miglior regista e per il miglior film, con risultati alterni, ma adesso sul campo di battaglia degli Oscar tutto è pronto per lo scontro finale tra due film che non potrebbero essere più diversi: mentre Avatar ha battuto tutti i primati di incasso, superando i due miliardi di dollari, il thriller sui disinnescatori Usa di ordigni in Iraq ha incassato appena 13 milioni di dollari. Dopo la eliminazione fin dalla pre-selezione del film di Giuseppe Tornatore 'Baarià (il candidato ufficiale dell’Italia) le speranze degli italiani sono affidate al direttore della fotografia Mauro Fiore (Avatar), allo sceneggiatore Alessandro Camon (The Messenger), ai truccatori Aldo Signoretti e Vittorio Sodano (Il Divo). La decisione della Academy di estendere a dieci pellicole la rosa dei candidati al miglior film ha ampliato notevolmente la varietà degli aspiranti alla statuetta con la inclusione non solo di film favoriti come Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino (otto candidature) eTra lenuvole (Upin theAir) con George Clooney (sei candidature) ma anche con l’inserimento del film di fantascienza District 9 e del cartone animato Up (seconda volta nella storia degli Oscar dopo 'La Bella e la Bestià) nonchè alcuni dei film favoriti dei critici come 'The BlindSidè, 'AnEducation', 'A Serious Man' e 'Precious'. La speranza della Academy è di aumentare l’interesse del pubblico e la presenza di stelle per mettere fine al costante declino nel numero dei telespettatori Usa della diretta TV della cerimonia degli Oscar. Per quanto riguarda gli attori in campo maschile il super favorito Jeff Bridges (Crazy Heart) dovrà vedersela con altri due colleghi che come lui sonoalla quinta candidatura: George Clooney (Up in the Air) e Morgan Freeman (Jeremy

Renner). Il campo è completato da Colin Firth (A Single Man) e Jeremy Renner (The Hurt Locker). L’oscar per la miglior attrice vede in lizza veterane come Meryl Streep (giunta alla sedicesima candidatura, un record) e attrici come Sandra Bullock (The Blind Side) che è invece alla sua prima nomination. Sono le due favorite. Il quadro è completato da Helen Mirren (The Last Station), Carey Mulligan (An Education) e Gabourey Sidibe (Precious). Il premio per il miglior regista ripropone lo scontro in famiglia tra la Bigelow (quarta donna a vincere la candidatura dopo Lina Wertmuller, Jane Campion e Sofia Coppola) e Ca-

meron (che ha già vinto la statuetta in questa categoria nel 1997 con Titanic). Gli altri tre registi in lizza sono Quentin Tarantino, l'afroamericano Lee Daniels e Jason Reitman. Nella assegnazione degli Oscar per gli attori non protagonisti in campo maschile il grande favorito è Christoph Waltz (il loquace nazista di 'Inglorious Basterds') che dovrà vedersela con Matt Damon, Woody Harrelson, Christopher Plummer e Stanley Tucci. In campo femminile hanno sorpreso le scelte di Penelope Cruz (per Nine) e Maggie Gyllenhaal (Crazy Heart). La favorita appare essere Vera Farmiga (Tra le nuvole).

Una scena di Avatar

Presentato il cast del reality di Rai Due

Dalla montagna si prepara lo sbarco sull’Isola dei famosi AOSTA – Dalle Alpi al Nicaragua, dalla neve delle montagne al caldo torrido dei Caraibi. È la parabola che attende i dieci concorrenti della nuova edizione dell’Isola dei Famosi, il reality show di Raidue che andrà in onda dal 24 febbraio e che – secondo il patron della casa di produzione Magnolia, Giorgio Gori – «sarà un altro successo». Da ieri il cast della trasmissione – seguito dai tecnici, dalla produzione e dalla presentatrice Simona Ventura – è in Valle d’Aosta per un raduno preparatorio. «Sarà interessante per i concorrenti – commenta la Ventura - questo cambio di scenario, dal freddo delle Alpi al caldo del Sud America». Si era parlato di un duro 'ritirò sullo stile delle squadre di calcio, con allenamenti per temprarsi e imparare le regole di sopravvivenza. Niente di più sbagliato, come confessa Loredana Lecciso: «Ci stanno coccolando e ci stiamo rilassando prima dell’avventura». L’ex moglie di Al Bano ammette «di non aver nulla da perdere. Non sono preoccupata – spiega – anche perchè sono un’incosciente. Questa trasmissione è un’in-

cognita, non so come potranno andare le cose in Nicaragua. Ma vivrò giorno per giorno». Con la Lecciso sono stati arruolati anche lo scrittore Aldo Busi, lo chef Simone Rugiati, il nazionale di rugby Denis Dallan, l’ex tronista Federico Mastrostefano, la modella serba Nina Senicar e quella paraguaiana Claudia Galanti, l’attrice

Clarissa Burt, l’attore-doppiatore Luca Ward e l’attrice Sandra Milo, che dall’alto dei suoi 77 anni dice con orgoglio: «So che non sarà facile la vita sull'isola, ma credo sia importante dimostrare che le persone della mia età hanno ancora molto da dire e da dare». Ieri i naufraghi dell’etere hanno trascorso la giornata alle 'blindatè terme di Prè-Saint-Didier, alle pendici del Monte Bianco, tra trattamenti depuranti e bagni nelle vasche all’aperto, immersi nell’acqua calda, circondati dal bianco della neve scesa in abbondanza quassù. Qualche corsa per sciogliere le gambe, ma niente di più. Domani, invece, la visita al Parco Avventura Mont-Blanc potrebbe rivelarsi meno riposante e riservare qualche insidia per la 'magnifica decinà, attesa da percorsi su piattaforme sospese collegate da ponti nepalesi e tirolesi, scale flottanti, tronchi instabili, liane e reti. Anche questa sarà comunque una gita mirata soprattutto a 'fare gruppò e a girare alcune immagini. Poi ci sarà il 'rompete le righè, in attesa della partenza per il Nicaragua, fissata per il 20 febbraio.

mo Academy Award), Amistad e Il mondo perduto: Jurassic Park. Il primo incarico di Fiore come direttore della fotografia coincide con il debutto di Kaminski alla regia con La profezia . A questo seguono Driven e The Center of the World. La sua filmografia per il grande schermo comprende anche La vendetta di Carter, Highway, Love From Ground Zero, Una maledetta occasione, Lasciarsi, Soldier Boyz e Dominion. Fiore ha anche diretto la fotografia della seconda unità in The Rock e Armageddon (entrambi del regista Michael Bay e con John Schwartzman come direttore della fotografia) e ha lavorato in vari ruoli in Le avventure di Huck Finn, Vida Loca e Qualcuno sta per morire. Fiore è particolarmente attivo nel mondo della pubblicità dove ha collaborato con il regista Antoine Fuqua nello spot delle gomme Pirelli The Call, con Naomi Campbell e John Malkovich, e in un famoso spot della BMW, Ticker, con Clive Owen. r. c.

IL CASO

Morgan «Fumo coca» E’ polemica ROMA - Tv, X Factor, la depressione legata al suicidio del padre e il suo singolare rapporto con le droghe compresa l'affermazione esplicita di fare uso regolarmente di "crack" contro la depressione. Sono questi gli argomenti che Morgan ha affrontato in modo molto "duro" in un'intervista rilasciata a Max - in edicola il 4 febbraio. Le reazioni non si sono fatte attendere compreso il rischio di vedere sfumare la sua partecipazione al Festival di Sanremo. Ma il cantante, dopo la bufera scatenata nel pomeriggio, smentisce categoricamente: "Sono molto sconcertato ed amareggiato, anzi profondamente addolorato, per non dire disperato, per le frasi che mi sono state attribuite. L'intervista mi è stata sostanzialmente carpita, io penso esattamente il contrario: la droga fa male, la considero pericolosa e inutile, mi riferivo all'uso che ne facevo in passato come terapia verso la depressione. Forse mi è stata tesa una trappola e ci sono caduto ingenuamente. Non ho mai nascosto certe mie debolezze in quanto persona autentica e sensibile, quindi tutti sanno di certi errori commessi in passato dicui hoanche parlatocon delicatezza nelle mie canzoni e non certo nel modo strumentale e errato dell'articolo". A far esplodere le polemiche e a mettere a rischio la partecipazione di Morgan a Sanremo le dichiarazioni dell'artista: "La droga apre i sensi a chi li ha già sviluppati, e li chiude agli altri. Io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. Lo uso come antidepressivo. Gli psichiatri mi hanno sempre prescritto medicine potenti, che mi facevano star male. Avercene invece di antidepressivi come la cocaina. Fa bene. E Freud la prescriveva. Io la fumo in basi (modalità di assunzione nota come crack, ndr) Ne faccio un uso quotidiano e regolare". A queste frasi Gianmarco Mazzi, direttore artistico del 60/mo Festival di Sanremo, al quale Morgan partecipa con il brano 'La sera', ha reagito: "Di fronte a quanto dichiarato da Morgan resto senza parole".

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50 Spettacoli e televisione


PRIMA SERATA

10.00

RUBRICA

11.00

SHOW

10.10

RUBRICA

19.45

QUIZ

14.05

RUBRICA

19.30

SIT COM

TELEFILM

16.05

Verdetto finale

I Fatti vostri

Cominciamo bene

Chi vuole essere milionario

Sessione pomeridiana: Forum

06.00 -AttualitàEuronews 06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -Telefilm8 semplici regole 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 - L.I.S. - TG Parlamento - Tg 1 - Tg1 Focus - Tg 1 - TG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.15 -RubricaTg2 Costume e società 06.35 -DocumentarioSiria, lungo la via della seta 06.50 -RubricaTg2 Medicina 33 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - CartoniInami - Geronimo Stilton Yakari - Phineas and Ferb - Squadra Antincendio - I magici piedini di Franny - Miss Spider - Pucca 09.45 -RubricaRai Educational - Crash - files 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno - Tg2 Costume e società - Tg2 Medicina 33 - Il fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 15.00 -RubricaQuestion Time 15.40 -TelefilmLa Signora del West 17.20 -RubricaArt Attack 18.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -RubricaSecondo canale 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11

08.25 -RubricaCrash - Contatto impatto convivenza 09.15 -RubricaDieci minuti di... programmi dell'accesso 09.25 -RubricaFigu - Album di persone notevoli 09.30 -RubricaCominciamo Bene - Prima 10.10 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 - Tg3 Agitre 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 14.00 -TelegiornaleTg Regione - Tg 3 TGR Leonardo - TGR Neapolis TG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.40 -RubricaMelevisione 16.00 -NewsTg3 GT Ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -Diretta dalla Camera dei Deputati Dichiarazioni di voto sul legittimo impedimento 18.00 -RubricaCose dell'altro Geo 18.05 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 - Tg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.15 -TelefilmIl principe e la fanciulla

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - NewsBorse e monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09:57 - Reality Show Grande fratello pillole 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14:07 - Reality ShowGrande fratello pillole 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -AttualitàPomeriggio cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 19:44 - TelegiornaleTg5 - Anticipazione 19.45 -QuizChi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5 20.30 -Previsioni del tempoMeteo 5

07.30 -TelefilmNash bridges 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -TELENOVELA Bianca 10.30 -MiniserieUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg4 11:38 - NewsVie d'Italia - Notizie sul traffico 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino - Detective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.15 -Soap OperaSentieri 16.25 -FilmAppuntamento tra le nuvole con Dolores Hart, Hugh O'Brian, Pamela Tiffin - regia di Henry Levin (USA) - 1963 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:19 - NewsMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.30 -CartoniRascal il mio amico orsetto - Rupert bear - Scooby doo - Heidi - Tom & Jerry - Le avventure di Piggley Winks 08.55 -Sit ComGenio sul divano 09.30 -TelefilmA- team - Supercar - Supercar 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -TelefilmAmerican Dad 14.05 -TelefilmI Griffin - I Simpson Smallville 16.00 -Sit ComI maghi di Waverly 16.50 -MiniserieZoey 101 17.25 -CartoniBen ten: forza aliena - Kilari - Blue dragon 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio sport 19:28 - RubricaSport Mediaset web 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.30 -RubricaOmnibus 09.30 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -Rubrica Due minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlok 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -Telefilm Jag: Avvocati in divisa 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -FilmAlle donne piace ladro con James Coburn, Camilla Sparv, Aldo Ray - regia di Bernard Girard (USA) - 1967 16.05 -Telefilm Mac Gyver 17.05 -DocumentarioLa 7 Doc 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -Telefilm Murder call 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -Sport Tim Cup - Calcio 23.00 -Telegiornale Tg 1 23.05 -Talk Show Porta a porta

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -ShowIl più grande 23.20 -NewsTG 2 23.35 -FilmLa scala a chiocciola con Nicolette Sheridan, Judd Nelson, Alex McArthur - regia di James Head (USA, canada) - 2000

20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Miniserie Medicina generale 2 23.00 -Talk ShowParla con me

20:31 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21:11 - MiniserieCaterina e le sue figlie 3 23.30 -FilmDiario di uno scandalo con Judi Dench, Cate Blanchett, Tom Georgeson - regia di Richard Eyre (GB) - 2006

20.30 -Telefilm Walker texas ranger 21.10 -Film Io sto con gli ippopotami con Terence Hill, Bud Spencer, Joe Bugner - regia di Italo Zingarelli (Italia) - 1979

20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -Show Le iene show

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Show Tetris 23.40 -Rubrica Città criminali

00.40 -TelegiornaleTg 1 01.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.15 -RubricaAppuntamento al cinema 01.20 -RubricaSottovoce 01.50 -RubricaRai Educational 02.25 -CONTENITORE Rainotte

01.10 -RubricaTg Parlamento 01.20 -RubricaRaiSport Reparto Corse 01.50 -RubricaAlmanacco 01.55 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.00 -RubricaAppuntamento al cinema 02.05 -RubricaTG2 Costume e Società

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -RubricaFuori orario. Cose mai viste

01.30 -TelegiornaleTg5 notte 01:59 - Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 02:32 - TelevenditaMedia shopping 02.45 -Reality ShowGrande fratello

23.40 -FilmIl figlio della pantera rosa con Roberto Benigni, Claudia Cardinale, Herbert Lom - regia di Blake Edwards (USA) - 1993 01.30 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa

00.00 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.40 -TelegiornaleStudio aperto - La giornata 01.55 -TelevenditaMedia shopping 02.15 -Telefilm24

00.35 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaMovie Flash 01.00 -AttualitàOtto e mezzo 01.40 -TelefilmStargate SG-1 03.40 -RubricaDue minuti un libro 03.45 -AttualitàCNN News

leTrame RAI 2

ORE 23.35

CANALE 5

ORE 23.30

LA SCALA A CHIOCCIOLA

DIARIO DI UNO SCANDALO

con Nicolette Sheridan, Judd Nelson, Alex McArthur - regia di James Head (USA, canada) - 2000

con Judi Dench, Cate Blanchett, Tom Georgeson - regia di Richard Eyre (GB) 2006

In città sono state uccise alcune donne; tutte avevano qualche difetto fisico. Il killer potrebbe essere un giovane professore che vive con la matrigna inferma e un fratello minore. La matrigna è assistita da una ragazza muta, mentre l'uomo ha al proprio servizio una giovane segretaria. La matrigna ha dei sospetti e decide di licenziare la sua dama di compagnia.

Sheba Hart è la nuova professoressa di arte nella scuola di St. George, in un quartiere popolare di Londra. Stringe amicizia con Barbara Covett, una collega più anziana, ormai prossima alla pensione. A lei confida anche i suoi segreti più nascosti, come la relazione con Steven, uno studente minorenne. Con il passare del tempo, quella che credeva un'amica si trasforma nella sua peggiore nemica...

RETE 4

ORE 21.10

LA 7

ORE 14.05

IO STO CON GLI IPPOPOTAMI

ALLE DONNE PIACE LADRO

con Terence Hill, Bud Spencer, Joe Bugner - regia di Italo Zingarelli (Italia) - 1979

con James Coburn, Camilla Sparv, Aldo Ray - regia di Bernard Girard (USA) - 1967

Tom, un gigantesco omaccione dal cuore d'oro, vive da molto tempo in Africa dove si guadagna da vivere organizzando piccole truffe ai danni dei turisti in cerca di esotismo. Al suo fianco c'è il cugino Slim, che ha fatto società con lui. Ma un avventuriero bianco si è installato nella stessa zona e inizia a fare razzia di animali per inviarli a ricchi collezionisti. Tom e Slim vengono ingiustamente accusati di furto e imprigionati, ma si liberano e a suon di ...

Eli Kotch è un ladro rubacuori. È in prigione, ma seduce la psicologa del carcere e si conquista la libertà condizionata. Utilizzando le proprie abilità con accenti e travestimenti, seduce numerose donne al fine di recuperare le informazioni necessarie per rapinare la banca dell'aeroporto di Los Angeles. Quindi sposa la bella Inger solo per avere una base sicura alle operazioni...

La vita secondo Jim

Mac Gyver

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Televisioni 51

Mercoledì 3 febbraio 2010


ALFANO: NON SONO D’ACCORDO

OSCAR

Nuovo blitz della maggioranza Ecco la legge antipentiti per Dell’Utri

Nomination:testa a testa tra ex coniugi per “Avatar”e “The Hurt Locker”

Ingroia: «Sarebbe pietra tombale sui processi»

Italia a bocca asciutta: solo il trucco del “Divo”

alle pagine 6 e 7

Anno 9 n. 34€ 1.00

a pagina 50

Mercoledì 3 febbraio 2010

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466

LA POLITICA LUCANA

Regionali Navazio-Allam prove di feeling Trerotola pronto se il listino torna

alle pagine 8 e 9

PALAZZO SAN GERVASIO

POTENZA-VENOSA

Un tesoro con l’usura Sequestrati beni a Sciarra Operazione della Squadra mobile Bloccato un patrimonio di circa due milioni. Denunciati anche la moglie e il figlio Don Cozzi: «In questo paese c’è ancora chi non ha il coraggio di fare il nome del boss» a pagina 28

Il procuratore di Melfi Domenico De Facendis

Caso Panio:motivazioni dell’assoluzione bis E’ il processo madre da cui scaturì Toghe lucane. I giudici di secondo grado sottolineano che non ci fu nessun ordito politico dietro la defenestrazione dell’ex direttore dell’Asl di Venosa Fu coinvolta la giunta Bubbico a pagina 11

di PARIDE LEPORACE ra colpi di fioretto e tiri di sciabole è già iniziata una campagna elettorale decisiT va per il futuro della Basilicata. La contesa è solo all'inizio con qualche allungo troppo azzardato. Come quello di diffondere organigrammi di governo a partita apertissima. segue a pagina 9

Il voto a Matera LA RESURREZIONE DELL’EX COMUNISTA di PIERANTONIO LUTRELLI L’ex governatore della Regione Filippo Bubbico

Nel bando (scaduto) non è richiesta specializzazione: si attiva il presidente dell’Ordine

Farmacisti: quello strano concorso dell’Asp POTENZA - Alcuni farmacisti, a partire dal presidente dell’Ordine, si stanno attivando per avere chiarimenti su un bando dell’Asp (già scaduto) finalizzato al reclutamento di tre farmacisti del Potentino. Il bando presenta, a loro giudizio, alcune anomalie. a pagina 17

TRICARICO

Eroina,cocaina e marijuana Due giovani arrestati a pagina 35

METAMORFOSI DELL’ECONOMIA LE IDEE DI COVIELLO E BIANCHI

o sempre nutrito dubbi sul fatto che un ex comunista potesse resuscitare, H anche se solo sul piano politico. Ho sempre ritenuto che questa pratica fosse un privilegio dei soli cattolici. Invece sono stato smentito dai fatti: con la candidatura a sindaco di Matera per il centrosinistra, Salvatore Adduce è risorto. Ma non per mano divina, ma perché ha voluto dimostrare a sé stesso di potercela fare. Di solito gli incarichi segue a pagina 8

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Allam ha deciso che siamo il suo popolo. Mi pare un po’… faraonico.


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