Brevi dal mondo
Lunedì 8 febbraio 2010
Disagi sulla costa atlantica e in California piogge torrenziali e frane
Usa, esplode una centrale elettrica
Usa, gravi danni per la “nevicata del secolo”
NEW YORK – Una potente esplosione in una centrale elettrica a energia pulita nella cittadina di Middletown, in Connecticut, ha provocato morti e feriti. Si scava febbrilmente tra le macerie. Al momento del disastro si trovavano al lavoro decine di operai, ha detto il capo dei pompieri Al Santostefano. A Middletown, mezz'ora di macchina da Hartford, abita una folta comunità di origine italiana.
NEW YORK – A Washington ha smesso di nevicare ma per la costa atlantica degli Stati Uniti i disagi non sono finiti: gli abitanti degli stati centrali della costa si sono svegliati ieri sotto una coltre di neve alta in alcuni casi quasi un metro. E intanto in California frane causate da piogge torrenziali hanno distrutto case sulle colline di Los Angeles. Non sono stati registrati morti o gravi feriti ma un muro di fango ha preso di sorpresa di abitanti della comunità di La Canada-Flintridge, una zona già devastata dagli incendi dei mesi scorsi: «E' stato come se un aeroplano fosse atterrato sulla nostra casa. Non c'era via di uscita», ha detto una donna che non ha dato
Costarica, Laura verso la vittoria SAN JOSE' – Laura Chinchilla può essere eletta prima presidente donna nella storia del Costa Rica e seconda esponente dell’altra metà del cielo a governare un Paese dell’America Centrale, dopo Violeta Chamorro in Nicaragua (1990-97). Gli ultimi sondaggi la danno in netto vantaggio nelle elezioni presidenziali in corso ieri nel paese che potrebbero decidere al primo turno chi sarà il successore del premio Nobel per la Pace, Oscar Arias, alla guida del paese più stabile della regione.
Lisbona, l’Eta pronta all’attacco MADRID – Una quantità enorme di esplosivi è stata trovata nella nuova base portoghese dell’Eta smantellata la settimana scorsa a nord di Lisbona.
il nome alla affiliata locale della rete tv Cbs. Sulla costa est dalla Pennsylvania al New Jersey alla Virginia centinaia di migliaia di persone – 230 mila soltanto nell’aera della capitale, 90 mila in New Jersey – sono rimaste senza elettricità al freddo e con il rischio di non avere un modo di seguire ieri l’avvenimento sportivo più atteso dell’ anno: la finalissima del Super Bowl tra le squadre di football dei Santos di New Orleans e i Colts di Indianapolis. Washington, dove ieri hanno riaperto gli aeroporti, ha assunto un’area surreale quando si è svegliata dalla nevicata, una delle peggiori nella storia della città: la coltre
bianca di oltre 80 centimetri misurata all’aeroporto Dulles era da Guinness dei primati. Qualche residente ha preso gli sci è approfittato per fare il fondo lungo il Mall. In Virginia due persone hanno perso la vita investite da un camion dopo essersi fermate ad aiutare un automobilista in difficoltà. Il maltempo ha rallentato le attività della politica: i commenti dei "guru" della Cnn al discorso di Sarah Palin ai Tea Party di Nashville sono arrivati in rudimentali collegamenti via Skype. Al Vietnam Memorial i nomi dei caduti sono stati parzialmente obliterati dalla neve. Le corone davanti al Memoriale alla Seconda Guerra mondiale sembravano gigantesche ciambelle
Pennsylvania avenue coperta di neve
ricoperte di zucchero, mentre la maggior attrazione del Monumento a Lincoln non è la statua dell’ex presidente ma un uomo di neve con gli occhi fatti di monetine di rame con l'effige dello stesso Lincoln. Michael Sproviero
Decine anche i feriti. Intanto si prepara la legge per chi scia fuori pista
Maltempo assassino: 6 morti Weekend da incubo sulle montagne italiane, complice l’imprudenza ROMA – Sei morti, una decina di feriti di cui almeno due in gravissime condizioni, un disperso, centinaia di soccorritori impegnati nelle ricerche sotto la neve: dal Piemonte al Veneto, è stato un week end nero sulle montagne italiane, complice anche l’imprudenza di sciatori ed escursionisti che ancora una volta non hanno rispettato le indicazioni provenienti dai bollettini meteo. E proprio per evitare il ripetersi di tragedie spesso evitabili con comportamenti più attenti, il governo – su proposta del Dipartimento della Protezio-
ne Civile – ha presentato un emendamento al decreto legge sulle emergenze in discussione al Senato: è previsto il carcere per chi, provocando una valanga, si rende responsabile della morte di altre persone e cinquemila euro di ammenda per chi scia fuori pista o compieescursioni inmontagna quando i bollettini nivometeorologici indicano una situazione di reale pericolo. Il provvedimento ha già ricevuto ricevuto il via libera dalla commissione Ambiente e sarà ora l’Aula del Senato a decidere se approvarlo o me-
no. Intanto, si contano i morti. Sei in totale, la metà in Veneto. Due li hanno trovati tra sabato e ieri sul Monte Baldo nel veronese. Si tratta di due ragazzi di 20 e 17 anni travolti da una valanga con un fronte di 30-40 metri e una lunghezza di 250 che, in fuoripista, cercavano di raggiungere il tratto intermedio della funivia, in località Prati Superiore. Il diciassettenne è stato trovato ieri mattina, mentre ilcorpo di Matteo Barzoi era stato ritrovato nella serata di sabato. Sempre in Veneto è morto Riccardo Qua-
roni, 50 anni appassionato di scialpinismo, travolto ieri mattina da una valanga con un fronte di 80 metri a Cimon di Palantina inAlpago nel bellunese: il suo corpo è stato ritrovato grazie ad uno sci, rimasto semisepolto nella neve in un canalone di una zona molto frequentata dagli appassionati. Due vittime anche in Piemonte e anche in questo caso dovute all’imprudenza. Gottardo Piana e Anna Maria Passello, di 56 e 62 anni, sono stati travolti da un lastrone di ghiaccio staccatosi a Salec-
chio, in Val d’Ossola, che si è abbattuto sul sentiero che i due stavano percorrendo. Ed è mortoanche AntonioMariani, il titolare del rifugio Buzzoni, in località Piani di Bobbio in Valsassina (Lecco), scomparso sabato pomeriggio e travolto da una slavina. Non c'è invece ancora nessuna notizia di un scialpinista disperso in Val Comenico, in provincia di Belluno. L’allarme è stato dato dalla moglie secondo la quale l’uomo era uscito per un’escursione a diretto in Val Visdende. Letizia Bianco
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2 In Italia e nel Mondo
Alfano: «Un decreto per i processi a rischio»
Roma, pirata investe un’intera famiglia
Cassazione, la quale ha riconosciuto la competenza della Corte d’assise per quel reato, dal momento che con la legge ex Cirielli, del 2005,la pena edittale massima è stata fissata in 24 anni di reclusione. «Il governo interverrà per rimediare all’altrui errore», sottolinea Alfano, ricordando che i giudici, dopo il 2005 avrebbero dovuto applicare la legge inviando i processi per associazione per delinquere aggravata in Corte d’assise. «Saranno evitate scarcerazioni – assicura – e sarà garantita stabilità al sistema». Rispondendo indirettamente alla presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, che tra immunità parlamentare e lodo Alfano costituziona-
ROMA – Un diciassettenne romeno, senza patente, che guidava a forte velocità un furgone ha distrutto una famiglia ai Castelli Romani, ad una trentina di chilometri dalla capitale, uccidendo Roberto Palma, un muratore di 41 anni, e ferendo gravemente la moglie Laura, di 42, e il figlio di 12, che era a bordo di un’auto contro la quale si è schiantato rimanendo illeso. Il ragazzo, che dopo l’incidente è fuggito senza prestare soccorso, è stato arrestato qualche ora dopo alla stazione Termini a Roma dai carabinieri.
Il Guardasigilli annuncia i provvedimenti per rimediare «agli altrui errori»
ROMA – Un decreto in arrivo per riaffermare la competenza del tribunale per i reati di associazione mafiosa aggravata; sì al doppio scudo del 'lodo Alfano bis' e dell’immunità parlamentare, ma senza che diventino privilegi di casta e senza sottrarre alcuno al giusto processo: il ministro della giustizia Angelino Alfano pone un punto fermo alle polemiche di questi giorni sul rischio di nullità di molti processi di mafia ed esplicita la sua opinione sul tema dell’immunità. Ed aggiunge: il legittimo impedimento non è una legge ad personam pensata per il premier che non vuole in alcun modo sottrarsi alla giustizia; il processo breve non è su un binario morto come sostiene Fini, an-
che se non c'è urgenza di approvarlo; i pentiti sono utili ma vanno maneggiati con cura perchè spesso sono dei criminali. Alla trasmissione di Rai Tre, “In mezz'ora”, rispondendo alle domande di Lucia Annunziata, il Guardasigilli rivendica l’impegno con il quale il governo sta lavorando per la riforma del sistema giudiziario, mantenendo fermo l’impegno per la lotta alla mafia. Mercoledì –annuncia –il consiglio dei ministri approverà un decreto per mantenere ai tribunali la competenza per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, comunque aggravato, e risolverà il problema legato alla sentenza della Corte di
Angelino Alfano ieri su Rai Tre
le dice di preferire la prima, «in forma rigorosa», il Guardasigilli ha annunciato, infine, che il governo sta valutando se non sia il caso di approvarli entrambi. L'obiettivo – premette – è quello «di non sottrarre nessuno alla giustizia e giusto processo». Daniela Navi
Se il risultato verrà confermato sarà la fine della “rivoluzione arancione”
«Arricchiremo al 20%»
Nucleare Ahmadinejad rilancia Seggi chiusi e probabile sconfitta di Iulia Timoshenko
Kiev, exit poll a Ianukovich KIEV–Un epitaffio per la rivoluzione arancione: se anche lo scrutinio, come sembra dai primi dati, confermerà la sentenza unanime dei cinque exit poll a favore del leader filorusso Viktor Ianukovich, le elezioni presidenziali ucraine segnano il 'de profundis' di una rivolta di piazza che a fine 2004 aveva acceso i sogni di democrazia, benessere e integrazione europea. E consacrerà la rivincita di Ianukovich, che cinque anni fa, sull'onda della protesta popolare, si vide annullare per brogli la sua prima elezione alla 'Bankova', la sede della presidenza. Per ora l’ex apparatcik Ianukovich, 59 anni, resta il vincitore degli exit poll, con un margine di vantaggio che varia dal 3,2% al 6%, inferiore alle aspettative del suo staff. A riprova della capacità di rimonta della premier filo occidentale Iulia Timoshenko, 49 anni, che partiva da uno svantaggio del 10% (35,32% a 25,05% al primo turno) e non aveva ricevuto alcun appoggio dagli altri 14 candidati dopo il primo turno. Secondo l’exit poll nazionale, ritenuto il più indipendente e quindi il più attendibile, Ianukovich avrebbe vinto con il 48,7%, contro il 45,5% di 'Iulia', confermando la spaccatura del Paese, diviso tra l’est e il sud russofono e il centro e l'ovest nazionalista e filo occidentale. La distanza (3,2%) lascia ancora sperare la premier. «E' solo sociologia e la differenza che ci separa è nei limiti dell’errore sociologico», ha dichiarato scura in volto commentando nel suo quartier generale l’esito degli exit poll (il margine di errore di quello nazionale è del
Viktor Ianukovich, visibilmente soddisfatto dopo aver appreso che gli exit poll lo danno vincente
2,5%) e annunciando battaglia legale. «Dobbiamo lottare per ogni voto» perchè, ha ammonito, «ogni voto è il destino dell’Ucraina». La premier ha anche invitato a non celebrare la vittoria prima di conoscere il risultato ufficiale: «chi lo fa è un provocatore». «Il Paese siricorda di esempi in cui si è proclamato il presidente, ci si è congratulati con lui ma alla fine il suo destino si è rivelato completamente diverso», ha ironizzato evocando lo scenario del 2004. Insomma, è presto per cantar vittoria, come ha ribadito anche il suo staff. Ma dal quartier generale di Ianukovich, dove i sorrisi si sprecano, l’hanno già invitata a rico-
noscere la sconfitta, dimostrando così di essere una «politica europea». Per ora non sembra proprio questa la linea di 'Iulia', che alla vigilia del voto aveva minacciato anche una seconda rivoluzione arancione in caso di brogli di massa. Ma, a parte alcuni episodi isolati, e la singolare protesta in topless di un gruppo di femministe nel seggio di Ianukovich, il voto sembra essersi svolto tranquillamente e regolarmente, con un’affluenza del 69,16% (66,5% al primo turno). Probabilmente 'Iulia' combatterà la sua battaglia sino in fondo, in particolare nei tribunali e nella commissione elettorale, che deve proclamare il vincitore en-
tro dieci giorni: tra un mese invece è previsto l'insediamento del nuovo Capo dello Stato. Intanto però è il suo rivale a promettere manifestazioni di massa, portando oggi 50 mila militanti a Kiev, in particolare per presidiare gli edifici statali più importanti, a partire dalla commissione elettorale, già presidiata da decine delle sue tende blu «per garantire elezioni trasparenti». E ieri sera, due ore dopo la chiusura dei seggi, parlava già da presidente dell’Ucraina in pectore, con toni ecumenici e l’entusiasmo per l'apertura di «una nuova pagina nella storia del Paese». Claudio Salvalaggio
TEHERAN – Mentre crescono le pressioni internazionali sull'Iran, con l’ipotesi di dure sanzioni, il presidente Mahmud Ahmadinejad ha lanciato ieri una nuova sfida, ordinando ai suoi tecnici di avviare la produzione di uranio arricchito al 20%. Allo stesso tempo, però, Ahmadinejad, in un discorso trasmesso in diretta dalla televisione, non ha voluto sbattere la porta in faccia alla comunità internazionale, lasciandointendere cheTeheran non esclude a priori un accordo sullo scambio di combustibile nucleare, in base al quale consegnerebbe una parte del suo uranio arricchito a bassi livelli per ottenere in cambio uranio arricchito al 20% per alimentare un suo reattore con finalità mediche. «Se vogliono parlare –ha detto - siamo pronti, ma intanto l’arricchimento da parte nostra al 20% deve cominciare». Ma gli Usa, i Paesi europei e la Russia sembrano sempre più intenzionati ad adottare nuove sanzioni nei confronti della Repubblica islamica, mentre continua ad opporre resistenze la Cina, il cui interscambio commerciale con l’Iran è cresciuto negli ultimi anni in misura esponenziale. Dell’argomento ha parlato ieri il segretario alla Difesa statunitense, Robert Gates, che ha incontrato a Roma il ministro della Difesa italiano Ignazio La Russa. «Se la Comunità internazionale resta unita nei confronti dell’Iran, siamo ancora in tempo affinchè le pressioni e le sanzioni internazionali abbiano l’effetto desiderato, ma dobbiamo veramente lavorare tutti insieme», ha affermato Gates. Da parte sua, La Russa ha assicurato che un intervento militare in Iran da parte della Comunità internazionale «non è stato minimamente preso in considerazione». «Abbiamo concordato la necessità – ha aggiunto il ministro della Difesa italiano – di usare ogni mezzo lecito per frenare l’escalation di aggressività di quella nazione». Solo martedì scorso Ahmadinejad aveva detto che l’Iran era pronto ad arrivare ad un accordo sullo scambio di uranio, e venerdì il ministro degli Esteri Manuchehr Mottaki aveva affermato di essere convinto che un’intesa fosse vicina. Non è chiaro, dunque, se le dichiarazioni di ieri del presidente rappresentino una vera chiusura o una mossa tattica Alberto Zanconato
Di Caprio a Pompei Sanremo, Morgan Diagnosi con il wireless ha paura dei paparazzi non ci sarà: è ufficiale la nuova frontiera medica È ARRIVATO all'ingresso degli scavi di Pompei poco prima di mezzogiorno come un turista americano qualsiasi, jeans, felpa, giubbotto scuro e capellino con visiera calata sulle lenti da sole, a nascondere gli inconfondibili occhi azzurri. Un lungo giro con la guida dedicando particolare attenzione al Lupanare e ai suoi graffiti erotici, salendo poi alla Casina dell'Aquila. Con lui una decina di amici, la splendida fidanzata russa Anne e la mamma Irmalin: Leonardo Di Caprio, 36 anni, la star di Hollywood che ha origini campane, è anche un grande appassionato di Pompei. Affascinato sin da
ragazzo dalla storia della città sepolta dall'eruzione, Di Caprio non ha voluto perdere l'occasione di tornare nel sito archeologico, dove era già stato qualche anno fa, prima di presentare, domani a Roma, il suo ultimo film 'Shutter Island', regia di Martin Scorsese.
MORGAN , al secolo Marco Castoldi, non gareggerà a Sanremo e non sarà neanche sostituito. Lo ha confermato Gian Marco Mazzi, direttore artistico del Festival, intervenendo a L'Arena di Domenica In su RaiUno, sulla vicenda del cantante che in un'intervista al mensile Max aveva ammesso di fare uso di cocaina, più esattamente di crack contro la depressione, salvo poi smentire. "Preferiamo - ha detto Mazzi - che non venga sostituito, ci sembrerebbe un gesto non bello. E' una forma di rispetto artistico e usiamo questo termine coscientemente, sia verso di lui, che ha fatto un bel lavoro con
grande impegno e proponendo una bellissima canzone, sia e soprattutto verso il nostro lavoro. E su questo pensoche ancheMorgansarebbe d'accordo, perché lo portiamo avanti in modo serio e completo, chiudendolo il 18 dicembre e sarebbe poco serio riaprire ora i giochi".
"NEL duemila, noi non mangeremo più né bistecche, né spaghetti col ragù, prenderemo quattro pillole e con gran semplicità..." cantava Bruno Martino nel '59. Il Duemila è arrivato e le case farmaceutiche sono proiettate al futuro, spendono in ricerca e guardano avanti. O direttamente dentro il corpo umano. Per farlo il nuovo orizzonte è la tecnologia wireless. Lo stesso meccanismo utilizzato da internet e cellulari potrebbe a breve essere applicato a medicine e pillole. Lo scopo degli scienziati è sviluppare dispositivi in grado di monitorare lo
stato di salute del paziente, di trasmettergli dati costantemente, di inviarli al medico curante o a qualsiasi altro membro della famiglia. Per farlo bisognerà solo ingoiare una pillola con dentro un microchip sottile come un capello.
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4 Primo piano
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Ma Bersani crede ancora nell’alleanza con l’Udc
Verso le regionali
Casini insoddisfatto «Sono una zavorra»
Finito il congresso, Idv si prepara a creare l’alternativa per il 2013
di CRISTINA FERRULLI
Di Pietro: «forza di governo» L’ex pm confermato alla presidenza del partito dopo la svolta moderata e l’abbandono della piazza di ALESSANDRA CHINI ROMA – Antonio Di Pietro viene confermato alla guida dell’Idv, e nel primo congresso del suo partito suggella la “svolta” moderata. Per battere Berlusconi, da soli non bastiamo, dobbiamo unire le forze e abbandonare la “sterile protesta”, ora è il momento delle “responsabilità”, e di scegliere, con “umilta” e senza steccati, dei “compagni di viaggio”. L’obiettivo è costruire una alternativa di governo per il quale –ha avvisato Di Pietro – “siamo pronti”. Dopo la sua rielezione, con i delegati tutti in piedi ad applaudire e a mostrare la delega confermandolo, di fatto, per acclamazione, Di Pietro prende la parola, per segnare ancora una volta la nuova prospettiva verso la quale vuole guidare il partito. Una prospettiva lunga che guarda al 2013, anche perchè, spiega, non ci sono alle viste “scosse” per il governo Berlusconi. «A differenza di altri – è il ragionamento – sono convinto che Berlusconi e diversi amici suoi sono lì per motivi giudiziari e avendo raggiunto quello che hanno raggiunto e con una maggioranza asservita che fa le leggi a loro uso e consumo, mi sembra difficile vogliano tornare normali cittadini e sottoporsi alla giustizia. Dunque devo tenere conto che devo remare fino al 2013». In questo tempo, (dopo il quale, ribadisce, «anch’io ho voglia di tornare alla mia masseria») va costruita una alternativa di governo e per questo la lotta non basta più, bisogna costruire il governo. «E' finito – scandisce l’ex pm - il tempo della sterile protesta, comincia il tempo della grande responsabilità». «Abbiamo fatto resistenza, resistenza, resistenza, che ci voleva a un regime piduista ma ora siamo alla svolta: siamo pronti al governo», ha detto Di Pietro, rivendicando l’alternativa come obiettivo dell’Idv che «non è più un «partitino» ma si candida a essere «seconda gamba importante su cui mettere in piedi la coalizione». Per fare questo serve collaborazione con le altre forze di centrosinistra e dunque «non rincorriamo più il voto alleato, ci alleiamo». E questo «senza steccati», guardando all’opposizione nel suo complesso, anche a quella moderata, e costruendo programmi alternativi insieme. «Abbiamo un programma – sottolinea – e oggi stabiliamo anche chi sono i nostri compagni di viaggio. Sappiamo che da soli non bastiamo». Tema, questo delle alleanze, che non lascia indifferente lo “sfidante-ombra” di Di Pietro, Luigi De Magistris che avverte: «piuttosto che le armate Brancaleone per buttare a mare Berlusconi, meglio restare un altro pò all’opposizione». Il leader dell’Idv, che annuncia per l’ex pm campano un «incarico di primo piano nel partito» ha, però, una risposta anche su questo. Bisogna «fare tesoro del passa-
to». Leggi, dell’esperienza dell’Unione e capire che «con la litigiosità che c'era non si va da nessuna parte»; e dunque, ancora una volta bisogna «avere senso di responsabilità». Di Pietro vince così il suo congresso, che ha avuto dei colpi di scena, come l’arrivo del candidato del Pd in Campania Vincenzo De Luca, fino alla “svolta” impressa dall’ex pm. E non ne esce per nulla scalfito nonostante alcuni malumori che percorrevano il partito dalla base prima del suo avvio. Gradisce il Pd che si ritrova più unito al nuovo Idv “di governo”, critica Casini che avverte: «L'Idv è un macigno su qualsiasi alternativa credibile al governo Berlusconi». E il Pdl ne approfitta per invitare l’Udc a mollare un Pd da oggi troppo vicino a Di Pietro. E Leoluca Orlando, portavoce nazionale dell’Italia dei Valori, al
«Quel partito è un ostacolo a ogni seria alternativa a Berlusconi»
termine del primo Congresso del partito dice: «Resistenza e governo, governo e resistenza: con questo congresso, l’Italia dei Valori porta finalmente a compimento la sua svolta da partito movimentista, di lotta e di piazza, a partito di vera alternativa a questa maggioranza. Alternativa che certamente non possiamo rappresentare da soli, ma attraverso alleanze, in primo luogo con il Partito democratico, coerenti, chiare, credibili. E che mai tradiscano, ma al contrario evidenzino con maggiore forza, i nostri valori». «La svolta dell’Idv, che non costituisce un abbandono, ma un completamento, della inevitabile funzione di resistenza all’attacco alla democrazia e alla legalità di questo governo, è garantita dalla storia e dalla autorevolezza di Antonio Di Pietro, e da squadre unite e coerenti a tutti i livelli di responsabilità».
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IL RETROSCENA
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De Magistris rimane nell’ombra di TEODORO FULGIONE ROMA –Era indicato come lo sfidante di Antonio Di Pietro al congresso dell’Idv, ma Luigi De Magistris ha preferito rimanere nell’ombra. Nessunasfidadiretta all’ex pm di “Mani pulite”, ma continue precisazioni e “distinguo” su alleanze, organizzazione del partito e strategie per il futuro. E in ultimo,prima di lasciare il congresso, la conferma che non lascerà il partito perchè «la via d’uscita a volte non è una buona medicina», e l'annuncio di un imminente «incarico» di partito ma senza indicare quale. Mistero che Di Pietro, dopo aver appreso delle sue esternazioni, svela con rapidità: «Un ruolo di primo piano per le aree dipartimentali, organizzative e politiche a tutto tondo» perchè «il collega De Magistris rappresenta una risorsa». Sulla carta uno sfidante di Di Pietro al congresso c'era già: Francesco Barbato. Il deputato campano che, candidatosi per rappresentare chi contestava la «attuale gestione dittatoriale del partito», si è rivelato invece il più fedele alleato di Di Pietro e il più fermo avversario di De Magistris. Barbato con un autentico colpo di teatro è intervenuto prima di Di Pietro annunciando a sorpresa il ritiro della candidatura per appoggiare quella del leader. È lo stesso Di Pietro, poco dopo, a rivolgersi a lui dal palco: «Ringrazio Franco perchè ci ha messo la faccia. Lo dico pensando anche alla Campania perchè è facile dire “troviamo qualcuno”. Bisogna metterci la faccia». E in tanti in platea hanno letto un riferimento al ca-
Il presidente annuncia un incarico per l’ex pm di Catanzaro dopo aver ricevuto un rimbrotto: «È come il Napoli di Maradona, senza Careca....» so De Magistris-De Luca. Il sindaco di Salerno è stato un altro fattore di contrasto tra i due, con De Magistris che non ha sottoscritto la decisione di appoggiare il candidato Pd in Campania. Forte di quel «mezzo milione divoti presoalle Europee»,l'ex pm di Catanzaro, però non ha attaccato Di Pietro e ha negato tensioni: «Io e Di Pietro non siamo nè divisi, nè fatti con lo stampone – ha detto l’ex magistrato napoletano - Nel partito c'è chi è più a sinistra; chi va più d’accordo con Vendola e chi con Bersani. Io vado più d’accordo con Vendola, ma questo è noto». E proprio sulle alleanze le opinioni tra i due divergono palesemente: per Di Pietro «bisogna assumere la responsabilità di
non creare steccati altrimenti l’obiettivo del cambio di governo diventa più difficile»; ma per De Magistris «la questione non è di steccati ideologici, ma di coerenza»: «Se uno vuole fare l'armata Brancaleone solo per buttare giù Berlusconi non sono d’accordo», ha preso le distanze l’europarlamentare. Di Pietro per parte sua ha voluto esorcizzare il problema: «Come potete pensare che ci siano delfini e delfinati?... Siamo una squadra, non esistono secondi, siamo tutti uguali». Intanto De Magistris ha fatto sapere che si iscriverà presto al partito ma sembra essersi tolto un altro sassolino dalla
IL CASO Il Pd stoppa Tonino che vuole un referendum sul nucleare IL Pd apprezza la posizione di Antonio Di Pietro sul nucleare, ma non condivide l’iniziativa di promuovere un referendum. «Sul nucleare ribadiamo che è necessario evitare improvvisazioni», si legge in una nota congiunta dei senatori Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. «Il referendum non è lo strumento adatto e può al contrario rivelarsi controproducente alla necessaria e condivisa battaglia contro la realizzazione», hanno spiegato. «Sappiamo che il presidente dell’Idv è un uomo d’azione, ma lo ricordiamo anche difensore del Ponte sullo Stretto e contrario all’eolico», hanno sottolineato, «dunque sui temi ambientali farebbe bene ad ascoltare chi, come molti nel Pd, nella sinistra e nelle associazioni ambientaliste, ha una lunga esperienza ecologista».
scarpa quando in chiusura delle assise ha messo in guardia da personalismi, invitando a fare squadra. «I personalismi come quello di Berlusconi sono un errore». L’Idv sta dimostrando di essere in grado di fare una grande squadra di cui Di Pietro è l'allenatore e il leader. Come il Napoli di Maradona, che se non avesse avuto una serie di giocatori fondamentali come Careca o Bagni non avrebbe mai potuto aprire un ciclo di scudetti».
| LA MAPPA | Sfide pronte in tutte le regioni resta da sciogliere il nodo Calabria SI VA componendo il quadro dei candidati per le elezioni regionali previste per il 28 e 29 marzo in 13 regioni. Le candidature vanno presentate entro il 28 febbraio. Ecco una mappa delle sfide già pronte, anche se il Pd ha scelto i propri candidati con le primarie ieri in Umbria e domenica prossima lo farà in Calabria. PIEMONTE – Mercedes Bresso, governatore uscente, correrà per il centrosinistra con l’appoggio dell’Udc, indisponibile a sostenere il candidato leghista del centrodestra, Roberto Cota, capogruppo del Carroccio alla Camera. LOMBARDIA – Il centrodestra mette in campo Roberto Formigoni, ma senza Udc. Il Pd schiera Filippo Penati, ex presidente della Provincia. L’Udc presenta Savino Pezzotta. Marco Cappato sarà il candidato della lista Bonino-Pannella, mentre la Sinistra candida Vittorio Agnoletto. La lista 'cinque stellè di Grillo propone Vito Claudio Crimi. LIGURIA – Claudio Burlando sarà ricandidato dal Pd, con l'appoggio dell’Udc. Se la vedrà con Sandro Biasotti. VENETO – Per il centrodestra il leghista Luca Zaia. Il Pd ha designato Giuseppe Bortolussi, assessore comunale a Venezia e segretario del centro studi Cgia di Mestre. L’Udc schiera Antonio De Poli, segretario veneto del partito. EMILIA ROMAGNA – Il Pd ripresenta Vasco Errani, presiden-
te uscente. Sfiderà Anna Maria Bernini, deputata del Pdl. L’Udc il deputato Gianluca Galletti. TOSCANA – Il centrosinistra ha scelto l’attuale assessore alla Sanità Enrico Rossi. Il Pdl presenta Monica Faenzi, deputato Pdl. L’Udc correrà da sola con Francesco Bosi. LAZIO – In Lazio si sfidano Renata Polverini per il centrodestra, con il sostegno dell’Udc, ed Emma Bonino per il centrosinistra. MARCHE – Gian Mario Spacca, presidente in carica, èil candidato Pd, con il sostegno dell’Udc. Per il Pdl correrà il vicesindaco di Civitanova Marche Emilio Marinelli. UMBRIA – Il Pdl schiera Fiammetta Modena, capogruppo consiliare a Palazzo Cesaroni. Per il Pd primarie tra Giampiero Bocci e Catiuscia Marini. CAMPANIA –Il Pdl candida Stefano Caldoro. Il Pd presenta Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno. PUGLIA – Rocco Palese candidato per il Pdl, Nichi Vendola per il Pd, e Adriana Poli Bortone per l’Udc. BASILICATA – Il centrosinistra candida Vito De Filippo attuale presidente, con l’accordo con l’Udc. Per il Pdl in corsa il consigliere regionale Nicola Pagliuca. CALABRIA – Il sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, correrà per il Pdl, mentre per il Pd sceglieranno le primarie fissate per domenica prossima.
Le candidature entro il 28 febbraio
Pierferdinando Casini
Bersani crede nell’alleanza con l’Udc tanto quanto in quella con l’Idv. Ancora ieri, davanti alle critiche all’alleanza con i centristi da parte di Ignazio Marino, il segretario democratico ha ricordato che con chi arriva a evocare una sorta di Cln contro Berlusconi, preoccupato per i rischi per la democrazia, «non solo mi ci confronto ma lo vado a cercare». D’altra parte il leader Pd è cosciente che la strada è lunga e non mancheranno incidenti di percorso. Ma, evidenzia il responsabile Giustizia Andrea Orlando, «chi come noi e l’Udc, è preoccupato per la deriva populista che caratterizza attualmente la maggioranza e per gli effetti della sua azione sulle istituzioni dovrebbe adoperarsi di più per mettere in evidenza gli elementi che progressivamente avvicinano le opposizioni da quelli che ancora le dividono».
Cicchitto: «Quell’abbraccio dimostra la loro linea»
La rinnovata alleanza con il Pd delude il Pdl che va all’attacco di FEDERICO GARIMBERTI ROMA – Il Pdl prende atto che i reiterati appelli a Pier Luigi Bersani affinché rompa con Antonio Di Pietro sono caduti nel vuoto. L’alleanza del segretario del Pd con il leader dell’Italia dei Valori, resa plasticamente più solida con l’abbraccio sul palco del congresso di Roma, delude non poco il partito di Silvio Berlusconi, che attacca a testa bassa la scelta dei Democratici. Il capo del governo non commenta pubblicamente il consolidamento dell’alleanza fra l’ex pm e il partito di Bersani e Massimo D’Alema. E il suo portavoce, Paolo Bonaiuti, si è affidato ad un laconico commento: «Bersani? lo lasciamo ai suoi abbracci con Di Pietro». Ma il Cavaliere, stando al suo entourage, in privato non ha nascosto la sua delusione per i continui attacchi provenienti dall’opposizione. Non a caso, in collegamento con la cerimonia per l’apertura dei cantieri della Pedemontana, aveva parlato di «avversari sempre arrabbiati» che «scaricano la loro rabbia buttando addosso di tutto e di più» al capo del governo. A farsi interprete del pensiero del premier i dirigenti del Pdl che hanno sparato ad alzo zero sulle scelte del Pd. «Proporsi come alternativa nel momento stesso in cui stanno emergendo particolari inquietanti del passato e probabilmente della vera storia di Di Pietro e del suo partito è quanto meno ridicolo», ha attaccato il capogruppo in Senato Maurizio Gasparri, che si è rammaricato della
Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto
decisione di Bersani: «Spiace che con un abbraccio rivelatore abbiano scelto di appiattirsi alla linea Di Pietro-Genchi». Deluso Fabrizio Cicchitto: «Vedendo l’abbraccio di Bersani con Di Pietro ci appare chiaramente quale sia la linea del Pd», ha scritto sconsolato il capogruppo alla Camera in una nota. Drastico il commento di Daniele Capezzone: la sinistra italiana, ha sostenuto il portavoce del Pdl, è «politicamente succube dell’egemonia 'dipietristà». Dello stesso tenore il giudizio di Sandro Bondi per il quale “l'alleanza organica tra il Pd e il movimento di Di Pietro segna la definitiva metamorfosi dell’identità politica della sinistra italia-
na». Il coordinatore nazionale del Pdl hacercato però disfruttare la situazione, tentando almeno di allontanare Pier Ferdinando Casini dal Pd. Anche al leader dell’Udc, infatti, l’abbraccio fra Bersani e Di Pietro non è piaciuto affatto: l’Idv, ha attaccato infatti l’ex presidente della Camera, rappresenta un «macigno» che rende impossibile qualsiasi alternativa credibile a Silvio Berlusconi. E così da Bondi il tentativo di convincere i centristi ad abbandonare i Democratici: «Mi auguro che Casini rifletta seriamente sulla previsione di una evoluzione riformista della sinistra italiana e la conseguente possibilità di un accordo fra l’Udc e il Pd’'.
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ROMA – La svolta democratica di Antonio Di Pietro non convince Pier Ferdinando Casini e divide i centristi dal Pd. «L'Idv è un macigno su qualsiasi alternativa credibile a Berlusconi», attacca il leader Udc che all’abbraccio tra Bersani e Di Pietro preferisce la stretta con Enzo Carra, vittima dell’eccesso giustizialista di Tangentopoli e ora deputato democratico migrato nelle fila dei centristi. Ma il Pd, come dimostrano le alleanze per le regionali, non rinuncia al cantiere di un’alternativa che vada dall’Idv all’Udc e evidenzia come l’addio alla piazza di Di Pietro sia «un passo avanti» verso intese future. Nessuno nell’opposizione crede, e forse neanche spera, che il governo finisca prima del 2013. Ed è proprio su quel traguardo temporale che Bersani lavora per «accorciare le distanze» tra le opposizioni. E se la nuova linea di Di Pietro dà fiducia al Pd, Casini non si illude che l’ex pm possa cambiare pelle. «L'Idv è una zavorra - sostiene il leader centrista – un ostacolo a una seria alternativa: noi, tutti i giorni, sediamo accanto a loro in Parlamento e vediamo il livello di demagogia che hanno raggiunto e posso assicurarvi che quel partito è un macigno su qualsiasi alternativa credibile a Berlusconi». E il leader centrista non è meno duro anche con Bersani, il segretario democratico che è riuscito a chiudere l'accordo con i centristi in 4 regioni: «Ognuno abbraccia chi ritiene più opportuno, se Bersani abbraccia Di Pietro, io preferisco abbracciare Carra che il giustizialismo l’ha vissuto sulla sua pelle». Critiche che, in ambienti Pd, vengono letti più in chiave-voto, visto l’elettorato moderato dell’Udc, che come un vero stop a future alleanze. Anche perchè, si ricorda dentro il Pd, è stato Casini il primo, mesi fa, ad ipotizzare, in caso di caduta di governo, un fronte comune di tutte le opposizioni, Idv compresa.
Lunedì 8 febbraio 2010
Saverio Acito smentisce offerte: «Non esiste alcuna disponibilità nè decisione da parte mia»
Il giallo del “ni” di Buccico Consegna del silenzio negli ambienti del Pdl sulla scelte dell’ex sindaco EVIDENTEMENTE la conse- quello di Emilio Nicola Buccigna del silenzio che Emilio co, in mancanza della cui diNicola Buccico vuole si ri- sponibilità non vuol dire però spetti in attesa dello sciogli- che non ci siano alternatimento della sua riserva, è di- ve..». Il fattore tempo, dunque, ventata legge. Lo conferma l’impossibili- rimane l’elemento principale tà di rintracciare esponenti di con cui il Pdl sta facendo i convertice del Pdl, nel corso del ti. Lancette ancora ferme, pepomeriggio di ieri, dopo una rò, fino a che mattinata in Buccico non cui gli espoufficializzerà nenti del parla sua posiziotito si erano ne. I contorni incontrati. del “giallo” soMentre trano ancora più scorrono le sfocati se si ore e la ridda pensa che, a di voci sulle quanto pare, candidature nel corso del alternative a vertice domequella dell’ex nicale l’ex sinsindaco, si aldaco avrebbe ternano fra quasi confergossip e mato la sua scherzi di carscelta di non nevale, il di- Emilio Nicola Buccico partecipare alretto interesla tornata eletsato prende tempo utilizzando un mecca- torale. C’è, dunque, da pensare nismo che, con il passare dei giorni,sembra semprepiùsi- che il Pdl in queste ore sia alla mile ad una vera e propria ricerca di un candidato altrettanto credibile e, soprattutto strategia dell’attesa. Nè chiarisce i termini la ri- condiviso, per poter affrontasposta di Francesco Saverio re una tornata elettorale che Acito, già vice di Buccico nel- si preannuncia particolarla precedente amministra- mente articolata e nella quale zione, il cui nome è stato tira- le parole di qualche giorno fa to in ballo nelle scorse ore co- del senatore Cosimo Latronime possibile carta da giocare co non possono cadere nel in mancanza delsì dell’ex sin- vuoto: «La fine dell’esperienza al Comune non si è chiusa daco. «Grazie a Dio finora godo traumaticamente. Siamo convinti che la fidudei diritti politici attivi e passivi, ma in questo momento cia della città nei confronti di non esistealcuna disponibili- Buccico è ancora intatta». tà né decisione da parte mia. Antonella Ciervo L'unico nome è ancora a.ciervo@luedi.it
BREVI
CASO UDC: PARLA DIGILIO
«Ripartiamo insieme» NON USA mezzi termini il senatore Egidio Digilio. Parla di «ricatti» e di «abbraccio mortale con la sinistra», in merito alla “divisione” tra Udc e Pd nella corsa alle comunali. Digilio di augura che questo la situazione «scuota la coscienza e la dignità del gruppo dirigente dell'Udc» e che si possa «riprendere, in piena coerenza, con il Pdl la strada avviata con l'opposizione alla Giunta De Filippo in questa legislatura che diventa adesso unica e vera proposta di alternativa di Governo della Regione». «Spetta ai dirigenti dell'Udc dunque - continua Digilio - decidere se accettare l' “aut aut”: soste-
nere il candidato sindaco del centrosinistra Adduce o abbandonare il tavolo della nuova maggioranza regionale intorno a De Filippo, dove magari può ottenere in premio un buon posto nel ripristinato listino, tanto più che “il futuro al centro” indicato dall'attuale Governatore non è una scelta obbligata. Noi confidiamo in quelle motivazioni originarie che ci hanno visti insieme condurre tante battaglie contro la politica del clientelismo e del favoritismo, per affermare pari opportunità tra i lucani, in difesa della famiglia, dello stato sociale e dei più deboli».
NOTA DI ANTONIO PEPE DELLA CGIL
Questa sera al “2 Torri” alle 18
Le scelte del centro riformista SCELTE programmatiche, alleanze, posizionamento nell'arena politica lucana. Sono gli argomenti che si discuteranno questa sera al 2 Torri a partire dalle 18 in un incontro organizzato dal “Centro moderato e riformista”. «Un manifesto - si legge in una nota - che, nomi alla mano, non vuole essere bandiera d'isolamento, bensì naturale riconferma di un'identità e di una coerenza robuste e “sole” coordinate dell'azione politica. Le conclusioni verranno affidate a Roberto Falotico.
Mercoledì a Corleto
Csail: assemblea con Allam SI TERRA’ meercoledì prossimo a Corleto Perticara, un’assemblea popolare alla presenza dell’europarlamentare Magdi Cristiano Allam. Al centro del dibattito i temi del petrolio e Centro Oli Tempa Rossa e della strada Saurina. «L’onorevole Allam - ha spegato il presidente Csail Filippo Massaro - ha voluto raccogliere l'invito che qualche giorno fa il Csail gli aveva rivolto per venire nel comprensorio petrolifero del Sauro, quella più problematica dal punto di vista sociale a causa della forte ripresa dell'emigrazione, e verificare direttamente la situazione».
Fiat
«Occupazione: situazione difficile»
Reintegrato Auria
SUL FRONTE occupazione in Basilicata permane una situazione difficile. E’ quanto sostiene il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe. «Abbiamo perso - spiega - circa 6.000 posti di lavoro, in tutti i settori di attività, con particolare riferimento ai lavoratori dell'industria, dei servizi e dell'agricoltura. In particolar modo per i giovani e le donne si può parlare di vera e propria emergenza occupazionale», «la disoccupazione giovanile raggiunge il valore del 26%». Pepe parla di uso massiccio della cassa integrazione che fa balzare «balzare la Basilicata ai primi posti in questa preoccupante classifica nazionale». Il segretario propone «attivare urgenti politiche formative rivolte a tutti i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo, e realizzare attività da svolgere su progetti mirati, con l'ausilio degli enti locali».
DONATANTONIO Auria può tornare a lavorare in Fiat. Il giudice di Melfi, infatti, conclusa la causa di merito ha convalidato il reintegro dell'operaio della Sata licenziato insieme a Michele Passannante e all'operaio della terziarizzata Fiat, la Ceva Logistics, Vincenzo Miranda. Tutti e tre erano stati licenziati per aver ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito di un'inchiesta per attività e propaganda a fini terroristici. Per tutti e tre era sopravvenuta poi, a marzo 2008, un provvedimento di archiviazione perché completamente estranei ai fatti.
IL COMMENTO di ANNA RIVELLI TEMPO di elezioni: poco ancora si sente parlare di politica. Le pagine dei giornali locali sono piene di volti e nomi, traboccano di annunci, grondano di alleanze in cui uno sconcerto infinito si alimenta. La sensazione della beffa aumenta man mano che si va avanti e si acquista certezza del fatto che più o meno, comunque si faccia, l'ormai famigerata libertà di voto ci farà approdare, dopo lunga e perigliosa navigazione, sulle coste che non abbiamo scelto e che non avremmo scelto mai. D'altronde l'alfabeto comincia a diventare insufficiente a rendere la varietà di acronimi da cui usciremo ( se usciremo!) naufraghi e senza memoria, incapaci di distinguere l'Mpa dall'Npa, Io Sud da Noi Sud, l' Addc dall'Udc e via dicendo, tanto più che alcuni di essi acronimi, in apparenza moribondi, risorgono dopo tre giorni o si attaccano e si staccano tra loro come una costola di Adamo ancora in cerca di un buon ortopedico che contrasti i disegni di Dio! Dall'Api, ad esempio, che peraltro ha gestito la politica delle sue alleanze più come la gentil farfalletta della vispa Teresa che come il laborioso insetto
La vispa Teresa, Cassandra e il popolo sovrano dell'alveare, dopo aver spergiurato sulla ferrea unità del gruppo, si dipartono i Dec, sacrificati sul trono di sir Vito, vittorioso nella fatal tenzone per ottenere la mano della dolce Wilma dichiaratasi pronta ad unirsi con il più prode e dotante cavaliere. Adesso, appurato il fatto che l'Api-Dec non è un carburante decaffeinato, il dilemma non cessa, perché i patti non sono ancora tutti stretti. I Dec sceglieranno il Pdl o l'IalL (Io amo la Lucania!)? E la lista di Navazio si chiamerà IaN (Io amo Navazio) o Iams ( Io amo me stesso)? Comunque, a non voler essere disfattisti, la soluzione c'è: utilizzare gli ideogrammi, ad esempio, ci aiuterebbe a capire almeno dov'è finito Francesco Mollica. E già, perché quello dei nomi è alla fine il problema minore; sono in realtà le persone che, come su un tram chiamato desiderio, salgono e scendono confondendoci le idee al punto tale che le coalizioni odierne sarebbe meglio definirle “circolare destra” e “circolare sinistra”. La Rai non ci aiuta, non di certo per cattiva volontà, ma solo perché le immagini di re-
centissimo repertorio fanno fatica a star dietro all'evoluzione della specie politica. Cosi, proprio quando si è riusciti a metabolizzare il cambio di casacca della Mastrosimone, capita di vederla annuire compunta alle parole di Roberto Falotico, quando finalmente è pronto il geotag dei consiglieri comunali, ci si perde per strada l'Udc. E la colpa di chi è? E' chiaro. La colpa è di chi, non sapendo fare politica alla stessa maniera di chi, invece, si vanta di saperla fare bene, aveva già previsto che Roberto Galante sarebbe tornato alla casa del padre (in senso metaforico, ovviamente) lasciando l'IdV con una mano avanti e l'altra dietro dopo averla vista a lungo con entrambe le mani tese. Eppure, sebbene Cassandra fosse stata maledetta da Apollo, sebbene i troiani per questo non fossero in condizione di darle ascolto, c'è da giurare che se il cavallo di Troia avesse mormorato per l'intera guerra di essere un inganno, nemmeno il più deficiente dei soldati gli avrebbe aperto le porte. Mettendo da parte lo scherzo e la metafora ( che nel di-
scorso ci stanno, ma alla fine a stento si addicono alla gravità dell'argomento), bisognerebbe riflettere molto sul disprezzo dimostrato nei confronti della volontà dell'elettore il quale, se è vero che, almeno quando la legge lo consente, opta per la persona a cui destinare la propria preferenza, di solito non sceglie mai il soggetto-uomo disgiungendolo del tutto dal soggetto- politico in cui egli milita, cosicché una stessa persona eletta in una coalizione, in un'altra non sarebbe stata ugualmente votata, cosa che è stata più volte confermata dai risultati elettorali. Oggi, ad esempio, tanto per citare un caso assai noto, chi alle scorse amministrative ha attribuito il proprio voto al candidato sindaco IdV Antonio Autilio si è trovato beffato tre volte: la prima perché dall'orgogliosa corsa solitaria si è passati senza indugio al sostegno al Pd in fase di ballottaggio; la seconda, perché il vero eletto - Autilio, appunto- si è dimesso per far largo alle pretese del neofita ex Udeur; la terza perché quest'ultimo, insoddisfatto del trattamento ricevuto, ha de-
ciso, incurante del verdetto popolare, di tornare più o meno da dove era venuto, biasimando, peraltro, quella mancanza di democrazia interna che pure tanto gli aveva fatto comodo allorquando era stato candidato. Il rispetto per l'elettorato, dunque, appare nullo e la volontà popolare è diventata un mito a cui appellarsi ogni volta che si ha la necessità di giustificare l'assurda e incancrenita permanenza di certuni negli scranni del potere, dovunque sia, costi quel che costi. Sarebbe una bella cosa, pertanto che, in vista delle prossime elezioni, qualcuno si impegnasse (magari con qualche precauzione in più rispetto a quelle prese per l'abortita abolizione del listino) a stabilire una qualche norma che impedisse agli eletti di cambiare acronimo o ideogramma,scegliendo tra gli esistenti o inventandone di nuovi, senza essere costretto a rinunciare contestualmente anche alla poltrona occupata grazie a un passaggio su quel tram desiderio. Sarebbe una bella cosa, sì! Il popolo sovrano riacquisterebbe un po' di credibilità e la politica, che è stata definita la seconda più antica professione del mondo, smetterebbe finalmente di somigliare così tanto alla prima.
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24 ore in Basilicata
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SPOPOLAMENTO
I PIGS ROVINANO I MERCATI
E GIOVANI IN FUGA di NICOLA LOMBARDI
di TOMMASO MARCANTONIO SI fa sempre più insistente l'appello, che da più parti viene rivolto, ai giovani lucani a non abbandonare la propria terra. Un "grido d'allarme" da tutti urlato, da pochi ascoltato. Improvvisamente abbiamo tutti - così sembra preso coscienza del rischio, a cui va incontro la nostra regione se non si arresta l'inesorabile processo di "svuotamento" in atto ormai da qualche lustro. Pur avendone costantemente fatto ricorso, per necessità professionali, non sono tuttavia un accanito amante delle statistiche. Le ritengo a volte fuorvianti, non sempre specchio fedele delle realtà che si vuole rappresentare attraverso di esse. Ciò nondimeno, sono senz'altro utili a fotografare un trend, una tendenza o un fenomeno in atto in determinate realtà e contesti. Nel nostro caso il contesto è la Basilicata, il fenomeno è il lento, ma inarrestabile, spopolamento. Nel volgere di meno di un ventennio siamo scesi dai circa 650.000 abitanti residenti agli attuali circa 580.000. Numeri molto significativi in rapporto alle ridotte dimensioni della nostra regione. Ma proviamo ad azzardare una pur grossolana analisi di quanto sta accadendo. Anzitutto va osservato che da circa 15 anni si registra una marcata inversione di tendenza, tra le regioni del Sud e quelle del Nord, nel saldo tra natalità e mortalitàdella popolazione:si registrano,cioè,più decessiche nascite al Sud mentre al Nord si hanno più nascite che decessi. A voler spiegare, almeno in parte, questo apparente inspiegabile dato statistico occorre dire che in molte regioni delNord, pereffetto di unforte bisognodi manodopera di molti settori industriali della piccola/media impresa molte famiglie di immigrati hanno regolarizzato la loro residenza. Contribuendo così all'incremento demografico del Nord ed a parziale decremento del Sud. Venendo allo specifico della Basilicata, non è azzardato affermare che il suo spopolamento è frutto, oltre che di quanto appena detto, in massima parte di una politica regionale dellavoro a dirpoco scellerata, moltopoco attenta alle esigenze e alle aspettative delle nuove generazioni. In tutti questi anni si è assistito e si assiste con sempre maggiore sconforto ad una vàcua propaganda, fatta di promesse elettorali, di progetti spesso irrealizzati, di finanziamenti sconsiderati e poco, assai poco è stato fatto concretamente per la creazione di nuovi posti di lavoro. E, quindi, se da un lato è corretto, ed anche opportuno, implorare i giovani a non abbandonare la Basilicata, dall'altrocosa offriamoloro perconvincerlia nonemigrare ? Quali prospettive concrete possono convincerli a non partire ? E' , peraltro, quantomeno singolare che questo "accorato" appello ai giovani a non partire, oltre che dal mondodella cultura,dell'economiaedai comunicittadini, giustamente preoccupati dell'inesorabile disfacimento generale, non di rado viene rivolto da esponenti politici, di spicco e con responsabilità di governo regionale non secondarie e non certo di fresca nomina. Ma, si sa la politica deve pronunciare i suoi slogan, deve applicare il collaudato mestiere di "incantatore di serpenti", pena la sua sopravvivenza deve seguire la logica, perversa e deprecabile finchè si vuole, della promessa e dell'assoggettamento. Straordinari strumenti a propria disposizione per produrre ed accrescere consenso e potere. Consenso e potere spesso funzionale ad una lunga ed infinita carriera politica, non di rado consegnata in eredità a componenti della famiglia o, in taluni casi, utile a favorire l'ingresso del parente, sì da comporre l'uno più uno vincente. Mi chiedo spesso, e come me tanti onesti cittadini : «Quanto, in che misura, i nostri rappresentanti politici sono consapevoli del continuo depauperamento di ricchezza intelletiva derivante dalla fuga dei tanti giovani»? e, se ne sono benchè minimamente consapevoli, quali sonole realiiniziative, leconcrete assunzionidi responsabilità verso le future generazioni di questa straordinaria regione ? Sono essi cosapevoli del fatto che a scappar via sono spesso i soggetti meno inclini al ricorso del "favore" come fastidioso e antipatico assoggettamento personale e perciò stesso, forse, più dotati di coloro che accettano la scorciatoia per realizzare le proprie aspirazioni ? Si domandano come mai, molto spesso, i nostri corregionali costretti ad emigrare si affermano e mostrano capacità anche superiori alla media ? Non è forse motivo di ulteriore impoverimento anche l'esercito dei circa 6.000 lucani che conservano la propria residenza in Basilicata e lavorano come pendolari nel resto d'Italia? Per questi e per tutti coloro che, dopo aver completato gli studi, per scelta o perchè privi di un "santo in paradiso", decidono di cercar lavoro e affermarsi nelle regioni del Nord oppure all' estero, le loro famiglie (indirettamente quindi l'economia regionale) hanno investito buona partedel lororeddito performarli, dopodichètutto il bagaglio di sapere e conoscenze, unitamente all'elevato potenziale di gran parte dei nostri giovani, viene messo a disposizione di realtà industriali, quindi regionali, ben più ricche della Basilicata. Nell'esercizio della mia professione in giro per l'Italia mi è capitato piuttosto spesso di conoscere giovani lucani, brillanti e affermati professionisti al servizio di importanti gruppi industriali che hanno colto l'occasione per manifestare nostalgia per la loro terra d'origine e rabbia per averla dovuta abbandonare. I più importanti e significativi indicatori relegano costantemente la Basilicata in posizioni di retroguardia. Da sconfortare i più ostinati ottimisti. Tranne molti dei nostri rappresentanti politici regionali.Assistiamo infatti,infrequentioccasioni pubbliche,a stravaganti ed entusiastici annunci di "indici in crescita" su questo o quel settore della nostra economia. Quasi che il comune cittadino lucano non abbia proprie capacità cognitive sul reale miglioramento (o peggioramento) della vita. Ma tutte queste cose la politica le sa, dovrebbe saperle, ma trova spesso comodo adoperale per la propria propaganda, verso gli elettori o contro i propri avversari di turno. Fa tutto parte di un copione, un rito che giornalmente deve perpetrare in funzione dei suoi obiettivi più immediati. Perchè non conosce altre forme di esercizio. Oppure si? le conosce e non riesce a liberare la sua parte migliore per applicarle...? Lasciamo in sospeso questo interrogativo, magari qualche attento lettore, quanto noi in apprensione per le sorti della nostra amata regione, ha per noi risposte convincenti.
OBAMA SFERRA L’ATTACCO CONTRO LE BANCHE di FRANCESCO BOCHICCHIO OBAMA ha sferrato un attacco micidiale contro le banche: prima, di fronte alle banche che non hanno modificato la prassi dei “super-bonus” all'alto vertice ha preannunziato un aumento notevole della tassazione, giustificato dalla circostanza che i “super-bonus” confermano la floridità delle banche, che quindi ben possono destinare le risorse a favore dell'erario pubblico; poi, preso atto del mancato cambiamento della banche con investimenti speculativi alle stelle, ha preannunziato modifiche radicali, basate da un lato sulla separazione tra attività bancaria ordinaria ed operazioni altamente speculative con impossibilità di svolgimento di entrambe le attività da parte della stessa banca e dall'altro sulla limitazione delle dimensioni delle banche per impedire loro di diventare troppo grandi visto che proprio la loro grandezza impedisce il fallimento e richiede necessariamente l'intervento assistenziale dello Stato (“too big to fail”). Il primo intervento ha scatenato l'entusiasmo di Tremonti, che vede una conferma della propria posizione punitiva nei confronti delle grandi banche, mentre Francesco Giavazzi con la consueta lucidità trova la problematica molto meno rilevante di quel che sembra, in quanto una volta acquisiti utili eccessivi il modo per destinarli all'interno delle banche viene prima o poi trovato, di modo che solo la seconda problematica sarebbe rilevante. Entrambe le posizioni non si rivelano fondate: la meritocrazia è un elemento fondamentale di sviluppo dell'economia e i “manager” che portano valore aggiunto alla propria impresa non solo devono essere incentivati a restare e a non andare alla concorrenza ma devono vedere riconosciuto il loro apporto, fondamentale per gli utili aziendali; l'approccio ai “super-bonus” va quindi impostato non in termini moralisti, incongrui rispetto alle regole di funzionamento del sistema capitalistico, ma secondo razionalità. Il problema non è dell'entità dei “super-bonus”, pienamente funzionali rispetto ad un sistema capitalistico efficiente, ma del loro meccanismo, che non li veda legati solo ad un'ottica a breve ma li inserisca armonicamente in una valutazione a medio termine dei “manager”, per impedire che rischi abnormi siano acquisiti per perseguire “super-profitti” e quindi “super-bonus”, contando sulla discrasia temporale tra l'acquisizione dei “super-profitti” e il manifestarsi delle conseguenze dei rischi. Nessun approccio moralistico e punitivo nei confronti delle banche è ammissibile e quindi Tremonti non può vedere alcuna conferma del proprio atteggiamento demagogico, mentre la problematica dei “super-bonus” è, contrariamente a quel che ritiene Gavazzi, vitale per il governo delle banche, e quindi Obama ha dimostrato una grande sensibilità politica, pure se ancora generale e priva di orientamento sui meccanismi dei “super-bonus”. La seconda problematica è non meno rilevante: certamente, dopo i primi tempi, si è tornati alla finanza allegra ed ultra-speculativa, con ricorso abnorme ai derivati, e il mondo finanziario si sta opponendo in modo radicale, soprattutto in America, ad interventi regolativi rigorosi soprattutto sulle modalità e sui meccanismi di esecuzione e compensazione (e non è senza significato che su “Il Sole 24 Ore” si sia guardato con grande favore a tali opposizioni, a dimostrazione che anche in Italia il mondo
imprenditoriale non è affatto favorevole a regole stringenti). Di qui la reazione di Obama, del tutto meritoria, anche se le misure prospettate sono di dubbia efficacia: la separazione tra attività speculativa e attività bancaria ordinaria, se limitata alla singola banca senza estendersi all'intero gruppo, si rivela più che altro formale, vista l'unitarietà di politiche di gruppo, mentre, se investe tutto il gruppo, viene a rivelarsi tale da circoscrivere artificiosamente l'ambito dell'attività bancaria che invece naturalmente è tale da spaziare su tutto il settore finanziario, per sinergie, di conoscenze e di esperienze preziose: la separazione inoltre, se estesa all'intero gruppo, trascina inevitabilmente gli intermediari che gestiscono le attività più rischiosi in gruppi non finanziari, con possibilità di abusi ancora maggiori. Lo stesso discorso vale per la separazione tra attività bancaria ed attività relativa ai servizi di investimento su titoli e strumenti finanziari, ovvero tra attività bancaria e fondi comuni, spesso proposta, sia in America, sia in Europa. D'altro canto, l'introduzione di limiti alla dimensione delle banche si rivela velleitaria, in quanto in materia finanziaria sono necessari capitali ingenti e la tendenza al gigantismo industriale è tipica del capitalismo, con i limiti che si sono rivelati spuntati. Pertanto, da un lato, la tendenza alle operazioni speculative è inevitabile e la speculazione è un fattore di dinamicità sui mercati: sono necessari controlli di merito estremamente rigorosi, da un punto di vista quantitativo, per non impedire situazioni abnormi, e soprattutto di tipo qualitativo per non provocare innaturali e abusivi trasferimenti di rischi indebiti sul mercato. Dall'altro, la tendenza verso i gigantismi industriali e la capacità delle grande imprese e delle grandi banche di controllare l'economia e condizionare il potere pubblico sono elementi tipici del capitalismo secondo l'insuperata analisi marxiana, sul punto non confutata, e possono essere contrastati non con misure draconiane ed approcci moralistici, tali da trascurare l'essenza economia dei fenomeni, ma con limiti esterni alla logica del sistema e tali da correggerne le dinamiche e quindi con una rigorosa programmazione economica, secondo schemi che non sono in linea con la politica americana, in cui il pragmatismo ha sempre reso difficile un'impostazione di revisione dei meccanismi del capitalismo ed in cui prevale una forte diffidenza nei confronti dell'interventismo pubblico. Il primo passo in direzione di una forte redistribuzione dei redditi compiuto con la riforma sanitaria dimostra che Obama è disposto a superare i limiti della classica impostazione “liberal” americana, ma sono ovvie le incertezze in tale superamento, e ciò spiega i dubbi delle misure proposte. La sinistra europea, con la tradizione socialdemocratica e riformista, potrebbe essere in grado di fornirgli supporto, ma la stessa è preda a sua volta di indecisioni che la paralizzano. Brilla in tale contesto l'Italia, dove la sinistra italiana, invece di riprendere la strada, che le è propria, della socialdemocrazia, della programmazione economica e della redistribuzione dei redditi, fornendo supporto propositivo a Obama, pensa all'inciucio con Berlusconi. studiobochicchio@legalebochicchio.it
LE borse affondano per i problemi economici dei paesi più trasgressivi nella gestione della finanza pubblica e sono tornate a spaventare creando ulteriore allarme tra i risparmiatori. Così per indicare gli stati dal ventre molle di Eurolandia- queglistati chehanno i conti pubblici disastrati - gli anglosassoni in questa circostanza si sono inventati il Club dei Pigs - brutto appellativo che significa “maiali”. In tale club ci sarebbero Portogallo, I (doppia per indicare Irlanda e Italia), Grecia e Spagna.Sarebbero glieconomisti anglosassoni americani ad averconiato l'acronimooffensivo - si intende Pigs maiali per indicare che tali paesi sarebbero sull'orlo della bancarotta. Così in una news letter tale John Mauldin “If Piigs could fly”tradotto “se i maiali potessero volare” è disprezzata La volatilità e l'insicurezza del debito sovrano dei paesi latini meridionali, appunto Portogallo (che non è riuscito a collocare sul mercato 500 milioni di titoli di Stato), Spagna, Grecia e Italia. Cioè a dimostrazione che i titoli di Stato - bond o bot - sarebbero, essendo delle cambiali - probabilmente impagabili, irrimborsabili. E poi valla a raccontare ai risparmiatori analfabeti e allitterati che se gli Stati non onorano i propri debiti il rimborso si rivela futile, volatile e impossibile. Molti dimenticano il caso Argentina del secolo scorso. Il disprezzo anglosassone, che si è dilatato includendo la Uk, Dubai e la Turchia, ha visto il conio di altre sigle ch'è meglio trascurare. Il Financial Times con l'economista Daniel Gros nel continuare a parlare di Pigs e quindi di porcile ha escluso l'Italia. Quello che è veramente deplorevole è che i signori economisti anglosassoni da strapazzo (s)parlano a ruota libera hanno davvero messo le fette di salame sugli occhi. In malafede. Perché dalla Grande Crisi del 2008 / primo trimestre 2009, scientemente, con le obbligazioni salsiccia rifilate dagli USA ad ogni istituto bancario o compagnia di assicurazioni del più sperduto angolo del mondo - dimenticano o fanno finta di dimenticare, che tutto è partito proprio dal loro fetido porcile. L'Inghilterra poi era sull'orlo de baratro con la Northon Bank e ora si permette di disprezzare Eurolandia. Anche perché se la Gran Bretagna fa parte della Unione Europea non ha aderito alla moneta unica e la sterlina è una divisa non più ambita. Quello che i famosi proverbi, motti o detti popolari con “da che pulpito viene la predica” oppure “ il bue chiama cornuto l'asino” sono sempre attuali. Se tale analisi vale per il debito pubblico, per l'economia e per i mercati, quanto alla corruzione politica, alla immoralità e alla avidità dei governanti il Daily Telegraph informa che un deputato su due gonfia le spese ed emette fatture false. In Inghilterra. Detto questo, bisogna dedurre che l'Italia non può accettare lezioni da nessuno anche se ha esportato mafia e altro da secoli. Tra l'altro, proprio l'affinità di vedute e di operatività tra Obama e Mario Draghi, ci permette di rigettare al mittente le porcate. E i risparmiatori, dopo le tante crisi di questi ultimi trent'anni, non siano così stupidi dal cercare l'investimento redditizio e con avidità avvicinarsi al mercato azionario quando i costi sono pressoché elevati.
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Lunedì 8 febbraio 2010
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Lunedì 8 febbraio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il secondo turno delle elezioni per il Consiglio dell’ordine degli avvocati riserva qualche sorpresa
Giochi aperti per il presidente Michele Valente ed Enzo Sarli portano a casa, rispettivamente, 7 e 6 eletti ALLA fine è arrivato il tanto atteso scossone. Con lo scrutinio delle ultime schede si è chiusa sabato sera la partita per l'elezione dei membri del consiglio dell'Ordine degli avvocati di Potenza. Le proiezioni sul risultato del primo turno sono state in parte smentite dai fatti, e a sorpresa per la carica di presidente i giochi resterebbero ancora aperti. La maggioranza di nove consiglieri che era stata prevista a favore del presidente uscente l'avvocato Michele Valente, contro i sei della lista capeggiata dallo sfidante Enzo Sarli, si è assottigliata a un solo voto di differenza, e non si può più escludere che di qui al momento in cui verrà convocato il consiglio per la proclamazione degli eletti, e l'indicazione delle cariche, gli equilibri non subiscano un ulteriore cambiamento. Si tratterebbe di un vero e proprio ribaltone, ma ci sarebbero già diverse indicazioni in questo senso. La conta è andata avanti fino all'ultimo voto, con momenti di tensione soprattutto tra gli esponenti della lista del presidente uscente, a cui sarebbe stato assegnato anche l'ultimo dei seggi disponibile, con un ex aequo a 220 preferenze tra due consiglieri a caccia di riconfer-
QUELLI CHE SONO PASSATI Lista Michele Valente Giampaolo Brienza Olga Dattilo Daniele De Angelis Eduardo Giuliani Ludovico Laviani Rocco Liccione Nicola Roccanova
E alla fine dello scrutinio sarebbero anche volate parole grosse tra esponenti delle due liste Enzo Sarli, Aldo Morlino e Michele Valente
ma, che ha lasciato l'amaro in bocca al più giovane, l'avvocato Clemente Delli Colli, che ha dovuto cedere per anzianità al collega Nicola Roccanova. Ad appena quattro voti di distanza è ar-
rivato il primo degli esclusi l'avvocato Antonio Santangelo, della lista capeggiata da Enzo Sarli, che al primo turno aveva messo assieme 230 preferenze, quanto sarebbe bastato per sovvertire
il risultato finale. Tanti i delusi dal voto che ha visto un'affluenza superiore al primo turno, attorno al 75 per cento degli aventi diritto, circa 670 avvocati su 890 regolarmente iscritti nelle
liste dell'Ordine, un dato superiore alla media dei distretti giudiziari di dimensioni simili a quello potentino. Valente aveva chiesto espressamente una maggioranza di dodici-tredici
Lista Enzo Sarli Francesco Andretta Giovanni Barone Francesco Bonito Oliva Pantaleo Chiriaco Valeria D'Addezio Giovanni Rotondano
consiglieri su un totale di quindici, sul livello di quella che l'ha sostenuto nella passata consiliatura, per garantire una voce forte alla rappresentanza ufficiale della categoria anche se dovessero ripetersi “casi di crisi” come quelli attraversati negli ultimi anni in occasione delle inchieste che hanno sconvolto il Palazzo di giustizia del capoluogo. Sarli dal canto suo aveva fatto appello a un'esigenza di ricambio contro il rischio di un'eccessiva personalizzazione delle cariche. A margine dello scrutinio sembra che tra un paio di esponenti delle due liste rivali sarebbero volate parole forti. La prima seduta del consiglio rinnovato verrà convocata entro la fine di questa settimana, oppure al massimo gli inizi della prossima. Leo Amato
Alla Pinacoteca provinciale inaugurate “Le patamacchine”
Vecchi oggetti riprendono vita grazie alla “Luna al guinzaglio” MAI sentito parlare del Catalogatore dei sogni o del Guarisci pensiero? E del Pacificaphone, il Viaggificatore materico, il Millesguardi e il Potenziatore di autostima? Potrebbero sembrare nomi di personaggi tratti da una più moderna Alice nel paese delle meraviglie. E invece, si tratta di macchine. Non di automi qualunque, ma di “patamacchine”. Phon, caschi per i capelli, telefoni, computer, tubi delle aspirapolvere, vecchi proiettori, specchi. Materiale di scarto e rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche scovate nelle piattaforme ecologiche della regione o donate da associazioni e singoli privati, assemblati nelle mani delle responsabili dell'associazione culturale “La luna al guinzaglio” e in mostra presso laPinacoteca provinciale diPotenza fino al primo week end di marzo. Realizzate nel “Salone dei rifiutati”- spazio gestito e voluto dall'associazione - le patamacchine sono della macchine umanizzate. In esse vecchi oggetti riprendono vita diventando del tutto nuovi o riacquistando la vecchia funzione. «Sono famiglie - ha affermato la responsabile della Luna al guinzaglioRossana Cafarellidurantel'inaugurazione, ieri - perché recuperati in ambienti domestici e perché ci piace pensare che nel 2050, forse, potremmo ritrovarli nelle nostre case>>. Il principio alla base dellepatamacchine èproprio questo “futuro retrò”, un futuro nel quale i problemi verranno risolti grazie a strumenti che vengono da lontano. Affondano le loro radici nella così detta “patafisica”, scienza delle soluzioni immaginarie <<cioè quella scienza-ha spiegato il patafisico napoletano presente all'inaugurazione -che dà risposte in diversi modi a problemi che non esistono, è la soluzione
Alcuni degli oggetti in mostra (foto Andrea Mattiacci)
Come ti “riciclo” il casco del parrucchiere
immaginaria della scienza>>. E allora ecco quella macchina che permette di parlare con sé stessi o di ascoltare filastrocche tramite asciugacapelli. Quella che mette in contatto due persone che hanno litigato perfarle farepace attraversodei telefoni e quella che permette di alleggerire i propri pensieri con una spruzzatina di talco. Perché quello che realmente fanno, le patamacchine, è lanciare un messaggio. <<Ironizzano-continua Rossana Caferelli- sul mondo altamente tecnologico in cui viviamo a discapito delle relazioni personali, dei contatti>>. Ma non solo. Il futuro del nostro ambiente è legato al modo in cui lo viviamoe alla dimensione eco-
logica che riusciremo a costruire. È questo ilmessaggio di cui sifanno ambasciatrici. Attraverso le patamacchine, potremmo scoprire che ogni nuova tecnologia racchiude in sé una storia, antica e lontana, che non va dimenticata. Ogni installazione, infatti, è accompagnata da due pannelli. Uno descrive il funzionamento dell'apparecchio, l'altro il suo valore antropologico, fantastico, letterario. Il visitatore, inoltre, è invitato a provare ognuno di essi. A toccarli, interagire, comunicare. Ai più piccoli si presta la stanza dell'”intrattieni”, dove cimentarsi in un insolito gioco dell'oca. Anna Martino
Tribunale di Lagonegro - Esec. Imm. n. 105/95 - G.E. Dr.ssa Paola Boemio In Castelsaraceno (PZ) loc. Frusci, piena proprietà di: Lotto A: complesso aziendale costituito da terreni e due fabbricati, uno composto da p. seminterrato di mq 297 ca, da p. terra di mq 750 ca e da sottotetto di mq 115 ca e l’altro da p. seminterrato di mq 175 ca e da p. 1° di mq 130 ca. Lotto B: terreni con sovrastanti edificio composto da p. terra di mq 138 ca, da p. 1° di mq 39 ca, da locale adibito ad autorimessa di mq 45 ca e modesto corpo di fabbrica adibito a stalla di mq 40 ca, e terreno di mq 30 ca. Come da perizia l’area di sedime di mq 30 è tenuta in possesso da terzi. Vendita con incanto 1.4.2010 ore 12 sala delle pubbliche udienze Tribunale di Lagonegro. Prezzo base: Lotto A Euro 178.400,00; Lotto B Euro 42.400,00; rilanci minimi in caso di incanto: Lotto A Euro 17.900,00 - Lotto B Euro 4.300,00. Presentare offerte entro h. 12 giorno precedente vendita in Cancelleria. Maggiori informazioni in Cancelleria e sito www.asteannunci.it.
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Potenza
La teoria dei giochi nel volume di Argoneto
IL 10 febbraio si celebra il giorno del ricordo in onore delle vittime delle foibe. Perché quel tragico episodio della nostra storia non passi inosservato, mercoledì prossimo alle 11.30 nella sala conferenze del Mediafor il dirigente scolastico dell’Istituto magistrale, Antonio Signoretti, ha organizzato una mattinata di dibattito a cui parteciperanno di docenti Maria Pennacchia, Anna Bonomo, Enrico Scapati e Vincenzo Telesca. Parteciperà al dibattito anche Luigi Bottiglieri, docente molto documentato sulla vicenda. Prima degli interventi verranno proiettati filamti relativi alle foibe e all’esodo giliano-dalmata.
“I RADIOHEAD , l’arcobaleno e il piede sinistro di Dio. Saggio sulla teoria dei giochi e le sue applicazioni”. Questo il titolo del volume, scritto da Pierluigi Argoneto, che verrà presentato il prossimo 12 febbraio, alle 17, nella biblioteca nazionale di Potenza. A introdurre i lavori Franco Sabia, direttore della biblioteca, e Gerardo Ferretti, presidente della Comunità montana Alto Basento. Oltre all’autore sono previsti gli interventi di Ettore Bove, docente dell’Università degli studi della Basilicata e Giuseppe Romaniello, presidente dell’Aif Basilicata. le conclusioni saranno affidate ad Anna R.G. Rivelli, docente del Galilei” di Potenza.
La rassegna
APPUNTAMENTI
Il giorno del ricordo per le vittime delle foibe
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Baciami ancora 16.30 - 19.15 - 22 Sala 2 Cuccioli 16 Bangkok dangerous 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 Alvin Superstar 2 17 - 19 - 21 Sala 4 Avatar - 2D 18 - 21.15 Sala 5 Paranormal activity 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Tra le nuvole 17.45 - 20 - 22.15
In viaggio con Kusturica
Blasi perplesso dall’alleanza
SARA’ proiettato mercoledì 10 febbraio “Papà è in viaggio d’affari”, di Emir Kusturica (1985). Il film rientra nella rassegna “Visioni d’Europa. Lezioni e proiezioni di cinema europeo”, che si terrà nella Biblioteca Provinciale, in via Maestri del Lavoro, 13. Orario di inizio previsto alle 18. Il film è ambientato a Sarajevo nel 1949, dopo la scomunica del Cominform e il distacco da Mosca della repubblica titina: lo stalinismo degli antistalinisti dilaga, e ne fa le spese anche Mesa (Manojlovic), brav'uomo e indefesso puttaniere, rinchiuso senza processo in un campo di lavoro da dove esce nel 1952. In una certa misura la storia è raccontata attraverso gli occhi innocenti di Malik (M. de Bertolli), piccolo sonnambulo e figlio di Mesa. E lui il nucleo poetico di una commedia agrodolce, tenera e crudele, scritta da Abdulah Sidran, bosniaco musulmano. Tira una fresca brezza di neorealismo italiano in questo film che propone una ricca galleria di personaggi simpatici o odiosi e, insieme con la sua grazia umoristica, alcuni momenti di forte suggestione emotiva. Questi gli altri appuntamenti in programma Mercoledì 17 febbraio IL VIAGGIO DI ULISSE di Theo Anghelopoulos (1995) Mercoledì 24 febbraio IL PIANISTA di Roman Polanski (2002) Mercoledì 10 marzo SCHIAVA D'AMORE di Nikita Michalkov (1974) Mercoledì 17 marzo IL DIVO di Paolo Sorrentino (2008) Mercoledì 24 marzo EVITA di Alan Parker (1996) Mercoledì 31 marzo ARRIVEDERCI RAGAZZI di Louis Malle (1987) Mercoledì 7 aprile FANNY E ALEXANDER di Ingmar Bergman (1982)
SANDRO che oggi compie 3 anni. Tre anni che hanno riempito di gioia mamma Francesca, papà Pietro, i nonni e gli zii! Un bacio speciale dalla sorella Alessandra
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Avatar - Visione in 3D 17.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Baciami ancora 21
Paranormal activity KATIE e Micah sono una giovane coppia, da poco trasferitasi in un appartamento suburbano, che inzia ad essere disturbata da qualcosa nel bel mezzo della notte. Qualcosa che potrebbe essere paranormale. Un esperto del settore viene consultato, e gli rivela che quello che li tormenta non è un semplice fantasma, ma un demone
Bangkok dangeraus UNO spietato killer arriva in Tailandia per compiere una serie di omicidi su commissione: qui in seguito ad una serie di avvenimenti, la sua vita cambierà radicalmente. Joe (Nicolas Cage) è un killer senza rimorsi, si trova a Bangkok per assassinare quattro nemici di uno spietato boss . A questo scopo recluta Kong un ladruncolo di strada, il cui compito sarà quello di svolgere alcune commissioni per conto suo.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 8 FEBBRAIO 0971/54517
Peluso via Vaccaro, 326
Numeri utili Carabinieri Polizia Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel
112 113 115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111
Italgas Guasti
800 900999
Acta
0971 55616
Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo Acu (Ass. cons. utenti)
813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646 097122308
Cif (Centro it. femminile)
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Telefono Amico
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Telefono Azzurro
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Ass. Vola
Istituzioni Regione Basilicata
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Provincia
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Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria
Ateneo
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
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Agenda
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
Regionali: Lavello si prepara Le voci si rincorrono sui possibili candidati residenti nel paese dauno LAVELLO - Fervono i preparativi per quello che sembra essere diventata l'ennesima babele politica prima della elezioni regionali dlla prossima primavera. Mentre tra i big le somme pare siano state già tirate, la cittadina dauna è sempre tra leultime a scioglierele riserve. Tra voci di corridoio e chiacchiere da marciapiede di fanno largo i primi nomi che sanno poco di ufficialità ma contribuiscono ad alimentare il dibattito politico già incandenscente a livello locale. Con l'amministrazione Annale con una maggioranza, a detta di tanti forse troppi, vacillante, Lavello si avvia allo scontro elettorare ancora conle ideepoco chiare.Si arriva alle candidature per le regionali in un clima piuttosto teso con la maggioranza impegnata in continue lotte intestine per il cosiddetto valzerdelle poltrone.Ancoravacante la carica di presidente del consiglio comunale dopo le dimissioni del consigliere socialista Vincenzo Pettorruso che non smentisce la sua possibile candidatura alle regionali tra i socialisti. Ha ufficilizzato anche la candidatura per SEL Sinistra, Ecologia e Libertà, il giovane sociologo lavellese, Ivano Scotti , da tempo attivamente impegnato in seno alla sinistra con esperienze anche a livello provinciale e non solo. Antonello Catarinella, per il Popolo della Libertà, non sembra aver sciolto ancora la
SAN CHIRICO RAPARO Il fiume distrugge parte dell’arteria: chiuso un tratto della Fondovalle Racanello San Chirico Raparo: Ordinanza di chiusura per il tratto della Fondovalle del Racanello dove l'impresa Eredi Pepe sta eseguendo i lavori di allargamento della strada. Secondo quanto raccontato dal vicesindaco di San Chirico Raparo, Vincenzo Aloisio, ieri mattina alcuni passanti di Castelsaraceno si sono accorti che la piena del fiume aveva distrutto una parte dell'arteria che l'impresa stava realizzando. Avvertiti gli enti competenti, sono stati effettuati i sopralluoghi per verificare l'entità del fenomeno e si è deciso per la chiusura della strada fino a quando non si potrà risolvere definitivamente il problema. A quanto pare la maggiore difficoltà si lega ad un innalzamento del letto del fiume, l'impresa avrebbe già richiesto una perizia di variante non ancora autorizzata. Come dichiarato dal vicesindaco Aloisio: «Essendo un'area di cantiere, era prevedibile che ci potessero essere delle difficoltà, ma stiamo cercando di risolvere il problema in maniera definitiva, abbiamo già chiesto un incontro all'Autorità di Bacino e speriamo di discutere della cosa il prima possibile». Le maggiori difficoltà si legano però alla comunità di Castelsaraceno. I cittadini, in particolare i pendolari, si ritrovano costretti a ripercorrere la vecchia strada per raggiungere la SS598, con un aggravio di chilometri. Il primo cittadino Domenico Muscolino ha commentato: «In questo momento vogliamo comprendere le cause che hanno determinato lo scalzamento dell'opera da parte del fiume, e di conseguenza organizzare le adeguate misure di messa in sicurezza nei tempi più celeri possibili». I primi problemi si sono avuti sabato quando uno smottamento aveva invaso l'arteria nel tratto non interessato dai lavori. Grazie all'interessamento di alcuni volontari e all'impiego congiunto di due pale dei comuni San Chirico Raparo e Castelsaraceno, le carreggiate sono state liberate, evitando la chiusura della strada, seppure per poche ore. Francesca Gresia
riserva e ufficilizzato la propria candidatura. Per Italia dei Valori fonti ben informate riferiscono che sembra che non tiri buona aria per l'avvocato Mauro Torciano già candidato alle provinciali. Tra i socilisti sembra farsi largo il nome di Vincenzo Pettorruso, ex presidente del consiglio comunale mentre c'è chi ha messo ufficiosamente in giro anche il nome di Donato Sanua, noto esponente locale del PSI già più volte consigliere comunale e assessore. Per il partito democratico sembra profilarsiuna can-
didatura di esperienza tra Sabino Altobello, presidente uscente della Provincia di Potenza, Raffaele Carretta, ex consigliere provinciale e ex segretario del PD locale, o Antonietta Botta, ex sindaco di Lavello. Qualora si dovesse decidere di puntare sulle cosiddette new entry del PD e sui tanto richiesti volti nuovi , sembra farsi largo il nome di Emanuela Di Palma, consigliere comunale . Per l'UDC sembra farsi strada la candidatura del dottor Vincenzo Bruno , volto noto alla politica locale in seno al partito
di Casini. Voci di corridoio ma niente di più sulle decisioni degli altri partiti che attendono ancora di formalizzare alcuni importanti passaggi prima di ufficilizzare le proprie candidature . In tanti attendono invece ancora l'imprimatur dei big per poter ,come si suol dire, metterci la faccia. Come di solito accande a livello locale i nodi da sciogliere , in alcuini casi, sembrano ancora tanti nel rispetto di delicati equilibri ancora poco noti agli elettori e non solo . Daniele Masiello
L’iniziativa è promossa dalla pro loco guidata da Michele Duino
Ginestra, novità sull’imposta Ici GINESTRA - Importante provvedimento per la comunità arbereshe è stato preso nel Consiglio Comunale dello scorso 5 febbraio. Sono stati modificati due articoli dell'attuale regolamento per l'applicazione dell'Imposta Comunale (ICI) sugli immobili. Da sempre il Comune di Ginestra incamera i soldi ICI per i terreni agricoli, nonostante il Comune ha fatto parte da sempre della Comunità Montana e sia considerato dal vigente regolamento un Comune parzialmente montano. Una ingiustizia, in quanto altri Comuni, come Venosa, Melfi e Lavello, meno montani di Ginestra, considerati integralmente Comuni montani, sono esenti dal pagamento Ici per i terreni agricoli. Un errore che non è mai stato corretto dal Ministero per le politiche agricole e dalle organizzazioni di categoria. Pertanto la proposta fatta dal sindaco, Fabrizio Caputo di mantenere il regolamento attuale apportando alcune integrazioni, è stata accolta favorevolmente da tutti i consiglieri comunali presenti. Prima dell'approvazione, il Sindaco ha detto: «Con delle integrazioni al vigente regolamento possiamo eliminare una tassa che in nostri cittadini pagano ingiustamente». Il Comune incamera circa tremila euro di Ici dai terreni agricoli. Lorenzo Zolfo
L’obiettivo: creare una partnership
Filiere agroalimentari Partono gli incontri Dopo Arbore ad agosto un altro importante appuntamento promossi dall’Alsia
Gigi D’Alessio a Venosa
VENOSA - Inizia sotto i migliori auspici il nuovo anno per la Pro Loco Venusia. Nuovi locali, nuovo programma….stesso Presidente. La nuova sede consente alla Pro Loco di potenziare le attività e allargare la gamma di servizi. Alle normali attività di presidio turistico locale, che fornisce informazioni, distribuisce depliants ai visitatori, assicura un Info Point e un Internet Point, la Pro Loco Venusia aggiunge la possibilità di realizzare nella propria sede incontri, convegni, corsi di formazione, presentazione di libri. Le novità non si fermano alla struttura ma riguardano anche il programma e le strategie per realizzare le iniziative. A sette mesi dall'appuntamento, sta già prendendo corpo il calendario delle manifestazioni della Festa Patronale di S.Rocco. «In sintonia con l'Amministrazione comunale stiamo predisponendo un programma di alto profilo. Nonostante la probabile riduzione di contributi da parte del Comune, continuiamo a pensare alla grande, per dare continuità alla tradizione e alla fama, che ci siamo conquistati in questi anni e che ci viene invidiata dai cittadini dei Comuni limitrofi - ci anticipa Michele Duino, Presidente della pro Loco Venusia - Stiamo già in fase di avanzata organizzazione della festa di S.Rocco. Sono quasi in dirittura d'arrivo le trattative con artisti di fama internazionale. Posso già assicurare che il 18 agosto, la stessa piazza che ha accolto Enzo Arbore accoglierà Gigi D'Alessio, che si esibirà nel suomega concerto che porta in tour per tutto il mondo. Sto aspettando conferme da parte di artisti graditissimi dal pubblico. Abbiamo dovuto sottoscrivere impegni precisi fin da adesso per assicurarci artisti richiestissi-
mi. Gigi D'Alessio ha un pubblico vastissimo che va dai quindicenni agli ottantenni». In occasione delle feste Patronali verrannorealizzate anche la Festa del Nonno e la Festa dell'Emigrante. «Quest'anno cercheremo di dare maggiore spazio e di valorizzare anche artisti e personaggi locali-sottolinea Duino - Fin da adesso e in attesa di costituire il Comitato, invitiamo quanti hanno idee e vogliono dare il proprio contributo a contattarci per organizzare una Festa patronale all'altezza della tradizione». Il presidente della Pro Loco non fa alcun accenno a quello che è stato il suo cavallo di battaglia in questi anni: la Notte Bianca. E, allora, siamo noi a chiedergli qualche anticipazione. A questo punto Duino si anima e inveisce contro i denigratori. «Come avevo già preannunciato, nutro grosse perplessità sulla possibilità di organizzarla anche quest'anno - ci confida Duino - alla luce delle forti e feroci critiche piovutemi infondatamente da parte di detrattori che pregiudizialmente hanno sparato a zero contro la manifestazione». Più volte abbiamo sperimentato come la polemica non fiacca Duino, ma lo esalta. Lo conferma anche la sicurezza con cui ostenta sulla scrivania la sua ultima creazione: tre bottiglie di Aglianco denominate “L'invidia”; “L'Anonimo”; “L'Astuzia”. Rappresentano visivamente la filosofia di Duino: all'invidia degli anonimi denigratori, risponde con l'astuzia. Anche questa volta, fatta la sfuriata,lascia aperta una possibilità per la “Notte Bianca”: «Lavorerò per creare un clima nuovo di collaborazione con associazioni e cittadini. Mi riservo, quindi, di valutare il da farsi strada facendo». Giuseppe Orlando
Il presidente della proloco “Venusia”, Michele Duino
VAL D’AGRI - Sono stati promossi dall'Alsia, dai Comuni interessati e dai Consorzi di Tutela della doc “Terre dell'Alta Val d'Agri” e della “Mela Val d'Agri”i primi incontri territoriali presso l'Azienda Bosco Galdo di Villa d'Agri. Obiettivo: attivare i partenariati di progetto per le filiere Territoriali legate al vino dell'area, seconda Doc lucana ed alla produzione frutticola più radicata in questa Valle. La giunta Regionale ha emanato il 31 dicembre scorso i bandi relativi a sei filiere agroalimentari Regionali e dodici territoriali. L'avviso pubblico prevede una prima fase di concertazione ed animazione territoriale che attivi un processo di comunicazione ed aggregazione di manifestazioni di Interesse da parte dei vari segmenti pro-
duttivi delle filiere per poi individuare un soggetto capofila che coordini e funga da interlocutore istituzionale e di progetto. Per questo l'Alsia, i Consorzi di Tutela, la Comunità Montana Alto Agri ed i Comuni interessati hanno promosso i primi incontri territoriali presso l'Azienda Bosco Galdo diVilla d'Agri ai quali hanno partecipato gli imprenditori agricoli interessati all'iniziativa. «Un primo avvio - come ha sottolineto Antonio Imperatrice - che ha visto gli imprenditori confrontarsi sulle priorità strutturali da realizzare presso le proprie aziende agricole ma soprattutto sulla necessità di attivarsi per organizzare azioni di promozione e commercializzazione dei prodotti a marchio». Angela Pepe
Venosa, al via la stagione teatrale VENOSA - Prende il via domani 10 febbraio, la Stagione Teatrale “Teatri in rete-Voglia di Teatro 2010. L'iniziativa che parte dal Teatro Lovaglio di Venosa e si ripete il giorno successivo al teatro Obadiah di Oppido Lucano, è il frutto delle intese raggiunte tra i Comuni di Venosa e Oppido Lucano e da Cose di Teatro e Musica in collaborazione con la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l'Associazione Nazionale Voglia di Teatro. Ed è un programma ricco e variegato quello messo a punto per il 2010. Cinque i titoli in cartellone. Si parte,come dicevamoall'iniziomartedì 10e mercoledì 11 con La Repubblica di Salotto della compagnia I Virtuosi di San Martino, uno spettacolo di satira politica e sociale che si muove al confine tra cabaret, commedia dell'arte e musica. Si prosegue con due commedie divertenti e brillanti Una Volta nella vita (23 e 24 Marzo) e Chat a due Piazze (3 e 4 Marzo)
con Raffaele Pisu e Lorenza Mario, una commedia esilarante con che sta riscuotendo un grandissimo successo di pubblico. Il 10 marzo a Oppido andrà in scena Un mondo perfetto che affronta i problemi di una coppia alle prese con le difficoltà legate all'adozione di un bambino straniero, mentre il 17 marzo a Venosa andrà in scena la favola di Amore e Psiche uno spettacolo delicato ed emozionante, nell'interpretazione di Terry Paternoster. La Stagione si chiude il 27 e 28 marzo con lo pièce teatrale Oddio Mamma! Un improbabile carteggio, nella toccante e intensa interpretazione della grandissima Franca Valeri. La Repubblicadi Salotto,che vainn scenadomani e dopodomani, propone una ricognizione comica, ironica e sprezzante dell'Italia di oggi, divisa tra nuovi autoritarismiedesaltazione ottimisticadimodelli televisivi, fondati sul consumo e sull'arricchimento facile. Giuseppe Orlando
La locandina dell’iniziativa
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10 Potenza e provincia L’unico certo è Ivano Scotto di Sinistra ecologica e libertà. Torciano e Catarinella gli altri nomi
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Lunedì 8 febbraio 2010 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
I servizi della Camera di commercio hanno conquistato quasi 750 imprenditori
L’azienda che si porta in tasca Successo tra le imprese della Business key e della Carta Nazionale dei servizi INNOVAZIONE, efficienza, risparmio sui costi e sui tempi sono i fattori di successo della Business Key e della Carta nazionale dei servizi(Cns) che in provincia di Matera sono apprezzate da un numero crescente di aziende e professionisti. Lo scorso anno la Camera di commercio di Matera ne ha rilasciate 638 tra “Cns ” e “Business key'', e 90 già a gennaio 2010. La Business Key è l'evoluzione della Carta nazionale dei servizi Cns, una evoluta chiave Usb che permette di avere sempre con sè la propria azienda. Non necessita di installazione, è sempre pronta per accedere ad internet, per firmare documenti informatici con lo stesso valore legale di una firma autografa su carta, collegarsi al Registro Imprese e scaricare i documenti aggiornati di propria pertinenza e per l'autenticazione sicura ai siti e-government. La Carta nazionale dei servizi (Cns), che si acquista in tutti gli enti camerali è un documento rilasciato su supporto informatico per consentire l'accesso per via telematica ai servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni. I servizi che le Camere di commercio rendono gratuitamente ai titolari della Carta dei servizi sono l'estrazione di documenti del Registro Imprese, relativi all'impresa del titolare (visure ordinarie, visure storiche, atti depositati, situazione del diritto annuale). Nel sito http://web.telemaco.infocamere.it è stata infatti realizzata un' area definita "servizi Cns" che permette ad ogni titolare di Carta di accedere in tempo reale al vasto patrimonio informativo delle Camere di Commercio.
Nel 2009 sono stati 60 i contratti " Telemaco Pay" stipulati e 10 a gennaio 2010. Un altro dato interessante viene dal rilascio delle carte tachigrafiche che lo scorso anno sono state 374 e 34 a gennaio 2010. La carta tachigrafica, utilizzata sui mezzi di trasporto, è il dispositivo che permette l'utilizzo del tachigrafo digitale e la identificazione del soggetto che interagisce con esso. «La possibilità di fruire di servizi innovativi -ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- è un vantaggio sul piano dei tempi e dei costi per favorire le diverse attività delle imprese. Firma digitale e telemaco pay sono servizi che l' Ente ha attivato e potenziato nel tempo nell'ottica di offrire alle imprese, al sistema produttivo locale strumenti che possano favorirne la competitività, incidendo sul piano dell' efficienza e della riduzione dei costi. Il sistema camerale, infatti, è stato tra i primi nella Pubblica Amministrazione, che ha attivato l' utilizzo della firma digitale per gli adempimenti amministrativi. E questo rappresenta un segno concreto nell' aver attivato per tempo percorsi innovativi. La provincia di Matera, con l'adesione delle imprese alle diverse forme procedure telematiche, ha dimostrato di volere incrementare questo tipo di investimento». Per ulteriori informazioni su questi strumenti innovativi ci si può collegare al sito web dell' ente camerale all'indirizzo www.mt.camcom.it. o contattare la sede della Camera di commercio in via Lucana o telefonicamente al numero 0835/338463. matera@luedi.it
NUOVO CONSIGLIO DELL’ORDINE AVVOCATI SI sono svolte ieri al tribunale di Matera le operazioni di voto per il rinnovo del consiglio dell’Ordine degli Avvocati. Ecco i risultati emersi al termine delle operazioni alle quali hanno partecipato 502 avvocati iscritti che, in questa tornata hanno scelto cinque nuovi componenti rispetto ai precedenti che facevano parte dell’esecutivo che si era chiamati a rinnovare: Berardengo: 411; Oliva 383;Imperio 376;Lonigro 362;Mercolella 341;Tedesco 339; Lupo 338; Barberio 336; Sarra 321; Colucci 319; Padula 314; Di Taranto 311; Maffei 300; Stigliano 296; Mele 267. Primi dei non eletti sono risultati gli avvocati: 154; Cifarelli 138; D'Orsi 116; Morelli 108 che si erano presentati con un’altra lista. Nei prossimi giorni i candidati eletti nel corso delle votazioni che si sono svolte ieri, si riuniranno per nominare il presidente, il segretario e il tesoriere cui seguirà l’ufficializzazione della composizione dell’intero consiglio. La Camera di Commercio di Matera investe in innovazione
Un convegno sull’omeopatia per chiarire luoghi comuni e false leggende
Medicina per il corpo e lo spirito SI è parlato di medicina non convenzionale nell’incontro che si è tenuto nella sala consiliare della provincia di Matera. A relazionare sull'argomento nell’ambito dei lavori dell’incontro su: “Medicina convenzionale e non: un’integrazione possibile” sono stati il dott. Vincenzo Mazzuca Mari, medico chirurgo ed il dott. Gerardo Paggi, medico chirurgo convenzionato omeopata. Organizzatori del convegno: l'associazione “Onda del benessere”, il centro attività motoria “Eyra club”, in collaborazione con l'accademia internazionale di nutrizione clinica A.I.N.U.C. Quando si parla di medicina non convenzionale, si parla, prevalentemente, di omeo-
patia, alla base della cui filosofia c'è una visione olistica del paziente: la diagnosi e la relativa cura non può prescindere da un integrazione tra la malattia e l'individualità del paziente. A parità di patologia, una cura può essere efficace per un paziente, ma sterile per un altro. Sono stati illustrati, inoltre, i due principi alla base della scienza omeopatica: il principio di similitudine ed il principio infinitesimale. «L'omeopatia - specifica Maria Mazzuca - dev'essere sempre consigliata da un medico che, dopo gli studi, si sia specializzato nella materia, perchè, ribadiamo, non siamo un'alternativa ma un integrazione alle metodologie classiche». Altro step fon-
damentale della medicina non convenzionale è l'alimentazione. «Diceva Ippocrate: lascia che il cibo sia la prima tua medicina; noi - ha aggiunto - sposiamo appieno questa teoria e consigliamo la nostra dieta mediterranea, ribattezzata MEMO (acronimo di Mediterranea Moderna), a basso stimolo insulinico, come migliore stile di vita. Il presidente dell'ordine dei medici, Tarantino, ha reso noto che, finalmente, nel 2008, sono state redatte le linee guida per la qualità della formazione dei medici che esercitano in questo campo, sperando sia spunto per il legislatore sulla materia. Francesco Giusto matera@luedi.it
SPUNTI di EUSTACHIO ROBERTI UNA nuova campagna elettorale sta per prendere il via, in una fase della vita della città particolare e delicata, per le emergenze non risolte sotto gli occhi di tutti e per un clima di sfiducia che preoccupa. Sarà sicuramente una campagna intensa, che ci si augura possa essere gestita dai protagonisti con correttezza e nel rispetto delle persone, di tutte le persone, in primis i cittadini che chiedono, attendono, ascoltano ed ai quali va data una prospettiva concreta e non solo parole. Sta partendo un movimento corposo che punta sulle idee, il contributo e la voglia di rinnovamento e di fare di molti. Un gruppo animato da passione civica e da ferma determinazione, che merita di esprimersi e di farsi valere, rigettando le accuse di inesperienza ed improvvisazione che mal si conciliano con la possibilità di governare una città. I giovani ne vogliono e ne devono fare parte. Giovani dotati di grande entusiasmo, vera passio-
Un patto per il cambiamento ne e profondo amore per la nostra città; giovani che hanno una impaziente voglia di mettersi a servizio della squadra dando ad essa il proprio contributo in termini di pensiero, di tempo, di operatività, di progettualità per il futuro, mettendo a frutto le proprie qualità - spesso di notevole spessore a servizio di un futuro migliore, più partecipato e condiviso. Ovviamente queste potenzialità potranno dispiegare la propria energia e la propria efficacia se saranno ben motivate, coordinate e guidate da un candidato forte che con la propria competenza, esperienza e concretezza, sappia condurre questo equipaggio verso mari più tranquilli, al riparo delle tempeste della politica clientelare, al riparo dai venti contrari del dirigismo potentino, lontano dalle nebbie insidiose dei gruppi
di potere. Un vento nuovo e fresco serve per attraccare in porti diversi da quelli ultimi, che sospinga con la sua forza alimentata dalla voglia di trasparenza, serio impegno civico e forte partecipazione democratica. Il patto programmatico per una nuova stagione della città per definizione deve essere aperto e di ampio respiro, capace di aprirsi a tutti coloro che si riconoscono nelle prospettive e negli obiettivi, ma anche nelle regole che occorrono per perseguirli, arricchendosi di tutto ciò che è quotidianità. Aprirsi ad un nuovo modo di tessere la relazione con i cittadini, rinsaldando un legame, sapendo ascoltare i bisogni, le speranze e le attese, traducendole in proposte ed in azioni. La vera sfida sta nella capacità di costruire un percorso senza
ostacoli, senza personalismi, senza esclusioni, per la costruzione di una comunità che sappia consentire così alla città di ritrovare la speranza, l'amore e l'interesse per la politica. Una speranza, un amore ed un interesse che oggi sono venuti meno perché traditi più volte, perché mortificati nei tentativi già profusi, perché infrantisi di fronte a promesse mal riposte. Oggi il rischio maggiore è quello della indifferenza, da contrastare e combattere. Allentatosi il vincolo delle ideologie, la politica oggi deve guadagnare nuova credibilità, riferita sia alla politica nel suo insieme ma anche a tutti coloro che singolarmente - fanno politica. Occorre credere in quello che si dice e credere in quello che si fa o si cerca di fare. Una politica nuova e credibile che rischia e che sa
assumersi dichiarandole le proprie responsabilità. La politica non è pagata per raccontare ai cittadini gli ostacoli che incontra ogni giorno, ma è pagata per superarli con competenza ed efficacia o per sapersi fare indietro, all'occorrenza, lasciando ad altri la possibilità di provarci in caso di fallimento. E' questo ciò che si attende oggi. Cambiamento, rinnovamento, inversione di rotta per ribaltare uno scenario cristallizzato, cercando di profondere ogni sforzo per ridare credibilità alla politica e rendere più partecipe e protagonista la cittadinanza. Un sogno, un 'utopia? Forse… ma sognare è importante e lasciarsi guidare dai sogni può portare a grandi risultati se ci si lascia ispirare da questi e li si accompagna con la forza e la determinazione di un serio impegno. Occorre crederci ed occorre provarci, dando prova di determinazione, di tenacia e di concretezza nel realizzare il progetto di un domani migliore per la Matera che amiamo ed in cui crediamo.
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Matera
Agenda
Lunedì 8 febbraio 2010
Infopoint sulla Conciliazione
SI TERRÀ domani alle 10 nella sede dell’Onyx Jazz club in via Cavalieri di Vittorio Veneto, la conferenza stampa di presentazione del concerto di Carl Palmer che si terrà il 20 febbraio all’Auditorium di piazza Sedile. Batterista del celebre trio, Emerson Lake & Palmer con cui nell’arco di tempo che va dal 1970 al 1982 si aggiudica sette nomination come miglior percussionista del mondo. Finita l’avventura col trio, Palmer mette in piedi un altro gruppo, i Pm, che però hanno vita breve perché nel 1981 il batterista entra negli Asia, gruppo in cui sono confluiti grandi musicisti provenienti da altre formazioni. Nel corso dell’incontro Gigi Esposito illustrerà anche novità della stagione 2010-2011.
PRENDE il via oggi alle 9,30 nella sede al I piano del Palazzo di Giustizia, l’Infopoint sullo strumento della Conciliazione, frutto della collaborazione tra Camera di commercio, Tribunale e Ordine provinciale degli avvocati e procuratori. Il punto informativo, allestito dall’Ente camerale, sarà gestito per sei mesi - come da protocollo di intesa tra le parti- da personale della Camera di commercio. Materiale informativo, procedure e consigli per attivare lo strumento della conciliazione saranno forniti, inizialmente, per due giorni alla settimana. L’iniziativa tende a valorizzare da un lato il ruolo della Camera di Conciliazione ed arbitrato e, dall’altro, a valorizzare la cultura della composizione dei conflitti.
APPUNTAMENTI
Carl Palmer in concerto
SCUOLE APERTE
CINEMA
Open days alla “Festa”
Comunale Matera - 0835334116 Avatar ore 17,00-21,00
Kennedy Matera - 0835334116
Tv spazzatura
Paranormal Activity 17,30 -19,30 - 21,40
Duni Matera - 0835331812 Baciami ancora ore 19,00 - 21,30
Patron Antonio Matera La principessa e il ranocchio ore 17 - 18,35 Soul Kitchen ore 20,15 -22
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Baciami ancora
E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA
0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101
TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
La Scuola Media “Nicola Festa” di Matera, con l'“Open Day”, si apre alla vita, alla società ed all'interesse dei futuri alunni. È un'attività di lodevole valore socio-ambientale che Pancrazio Toscano, preside della Scuola media “Nicola Festa”, caldeggia da anni, convinto della fondata validità dell'iniziativa. «Da alcuni anni, accanto all'offerta formativa tradizionale, proponiamo il tempo pieno di quaranta ore. - afferma Pancrazio Toscano - Per carenza di riferimenti, questo modello organizzativo va migliorato, con la riduzione del numero di venti ragazzi per classe ed il prolungamento delle attività didattiche a quaranta ore. Attualmente ogni classe è composta da una trentina di alunni ed il tempo pieno è facoltativo. A prescindere dai tagli sulla spesa pubblica, il finanziamento dell'istruzione scolastica deve essere prioritario nel nostro Paese che investe ancora poco in formazione. Non possiamo contrarre il numero di alunni per classi perché, in tal senso, ci sono indicazioni oggettive, mentre possiamo diversificare le attività nell'ambito del tempo pieno con l'impegno degli stessi insegnanti curriculari. Per rendere il percorso formativo più incisivo, miriamo ad estendere il tempo pieno a tutta la scolaresca con il coinvolgimento dei genitori. La mensa scolastica, autorizzata dagli organi competenti dell'ASM, prepara pasti personalizzati per sette classi. Questa scuola, ad indirizzo musicale, ha, da molti anni, un'orchestra formata da alunni. Ha istituito il laboratorio per sviluppare il pensiero divergente-creativo, come quello coreutico-musicale con discipline fisiche ed espressive, ed il laboratorio per potenziare il pensiero convergente, come l'apprendimento dell'italiano, della storia, della geografia e delle scienze. Tromba, flauto traverso, chitarra e pianoforte son gli strumenti studiati nel triennio. “Fare ed ascoltare musica”, classe di strumenti ad ancia come clarinetto e sassofono, e lezioni di lingua straniera con insegnante di madre lingua inglese sono compresi nel pacchetto pomeridiano. Nell'ambito dell'attività di orienteering abbiamo partecipato a fasi nazionali, come tornei di pallavolo e gare di matematica». Nunzio Longo
0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847
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Holmes
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Tra le nuvole 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Baciami ancora Dieci anni di distanza ritorna al cinema l’amore di Carlo e Giulia, che ci avevano lasciato tra lacrime ed entusiasmi. Colonna sonora affidata a Jovanotti.
Avatar ENTRIAMO in questo mondo alieno attraverso gli occhi di Jake un ex Marine costretto a vivere sulla sedia a rotelle. Nonostante il suo corpo martoriato, Jake nel profondo è ancora un combattente.
Paranormal Activity KATIE e Micah sono una giovane coppia, da poco trasferitasi in un appartamento suburbano, che inzia ad essere disturbata da qualcosa nel bel mezzo della notte. Qualcosa che potrebbe essere paranormale.
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0835-532631
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12 Matera
Policoro Un solo bandito lo ha colpito alle spalle e ha rubato 4200 euro
Aggredito nel bar con un bastone POLICORO – Si alza il livello di rischio nelle aree della provincia materana. Aveva appena aperto il suo locale, una caffetteria, che funge anche da paninoteca e piccolo ristorante, “Caffè lo spuntino da Elio”, situata in via Salerno a Policoro, non distante dal locale nosocomio “Giovanni Paolo II”, quando un uomo con il viso coperto da passamontagna si è introdotto all’interno dell’esercizio commerciale. Il malvivente aveva con se’ un bastone di legno, con il quale ha colpito il titolare dell’attività, Elio Oriolo, sottraendogli una somma di danaro pari a 4200 euro, pro-
vento dell’incasso del fine settimana. Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsa intorno alle ore tre e trenta minuti. Dopo aver effettuato il colpo il malvivente si è allontanato facendo perdere le proprie tracce. Oriolo si è subito rivolto ai carabinieri della locale Compagnia, agli ordini del capitano Fernando Carbone, i quali hanno immediatamente avviato le indagini affinchè l’autore del gesto criminoso venga assicurato al più presto alla giustizia. Al momento, al vaglio de-
gli uomini, nessuna pista viene trascurata. Sottoposto alle cure mediche, Elio Orioli, che ha riportato ferite ed ecchimosi alla schiena, è stato giudicato guaribile in venti giorni. Negli ultimi due anni è la prima rapina avvenuta con simili modalità. D’altronde, e questa è una pista sulla quale molto probabilmente stanno lavorando gli inquirenti, il fatto che il rapinatore sia entrato all’interno del locale a volto coperto, lascerebbe presupporre che possa trattarsi, il condizionale è d’obbligo, di una persona che temeva di poter essere
riconosciuta, poiché del posto. Tutte queste supposizioni sono comunque oggetto di stretta valutazione da parte dei militari dell’Arma. Sta di fatto che quanto accaduto aggiunge un elemento che, in particolare su questo territorio, va tenuto in debita considerazione. L’uomo aveva aperto il suo locale molto presto perché avrebbe dovuto preparare in tempo utile cornetti ed altre prelibatezze da poter offrire agli avventori per la colazione mattutina. La vicinanza all’ospedale,
infatti, fa di questo caffè uno dei luoghi maggiormente frequentati da chi si reca a trovare i propri familiari. Il gesto che è stato commesso in assenza di testi-
moni, vista l’ora, una volta divenuto di dominio pubblico ha gettato nello sconforto anche altri commercianti abituati ad aprire le saracinesche così presto. provinciamt@luedi.it
Montalbano verso le comunali Carlo Bertilaccio: «Trattative aperte dall’inizio con tutti»
La parola d’ordine è sintesi Centrosinistra al lavoro in vista delle elezioni per il rinnovo del governo cittadino MONTALBANO - Mancano ormai pochi giorni perché si possa arrivare pronti alla calda fase della campagna elettorale in cui si dovrà scegliere il nuovo governo cittadino di Montalbano Jonico. Ma in realtà i tavoli sono ancora tutti aperti per quanto riguarda il quadro delle alleanze, tanto nello schieramento di centrosinistra, quanto in quello di centrodestra, sebbene, nomi di chi è chiamato alla guida dei gruppi se ne siano ampiamente fatti. Nel centrosinistra nota è la questione, in discussione proprio in questi giorni, che vorrebbe, almeno per Sinistra e Libertà di Giuseppe Di Sanzo, un ricorso alle primarie per la definizione del candidato sindaco, chiedendo così al Partito Democratico e alle liste del gruppo: Verdi, Socialisti e “Lista Stella” di fare un passo indietro e rimettere in discussione la candidatura di Piero Marrese. Contattato dal Quotidiano, il componente del direttivo del Partito Democratico montalbanese, Carlo Bertilaccio, ha così chiarito la posizione e la logica delle azioni: «Non siamo dell'idea di aver commesso passi falsi o di aver precorso i tempi nella definizione del candidato, in quanto le trattative sono state aperte sin dall'inizio con tutti i partiti politici, compresi Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Popolari Uniti e Alleanza per l'Italia. La verità è che sin da principio sono emerse delle difficoltà, già quando il tavolo delle trattative è stato abbandonato proprio da Sinistra e Libertà in quanto allo stesso era stato invitato l'Udc che, come è noto in Basilicata, scende in campo alle regionali con il
Nova Siri «Risultati pessimi dall’insediamento»
Giunta Santarcangelo bocciata senza appello dall’opposizione
Tempi sempre più stretti per i partiti in vista delle elezioni
centrosinistra. Circa le primarie - ha spiegato ancora Carlo Bertilaccio- per la scelta del candidato sindaco, noi, già da tempo avevamo espresso la disponibilità a farle, l'unica cosa che abbiamo chiesto era di trovare una sintesi per evitare una primaria allargata. Sintesi non c'è stata in quanto sono emerse, dall'altra parte, delle problematiche relative ad un maggiore numero di candidature. Oggi, nel rimarcare che il nostro intento è quello di far sì che tutto il Centrosinistra, a Montalbano, arrivi coeso alle elezioni, riteniamo anche
che per le primarie non ci sia più tempo, inoltre, non tutti i partiti sono d'accordo, a questo punto, acchè si facciano, fra questi, anche i Popolari Uniti. La sintesi verrà sicuramente dai tavoli provinciali e, con umiltà e senza pregiudizi bisognerà mettersi a lavoro non senza dimenticare che le battaglie vanno affrontate contro il Centrodestra e non fra alleati, perché tutti insieme possiamo garantire una alternativa nuova al governo della nostra città». Anna Carone provinciamt@luedi.it
Policoro Inaugurata l’attività dell’anno accademico dell’Università della Terza età
Conoscenza e cultura senza tempo POLICORO - Inaugurazione in grande stile dell'anno accademico 2009/2010 della sezione locale dell'Unitre (Università delle tre età) . Questa volta è stata l'occasione per presentare nella città jonica il libro del prof. Dino D'Angella: “Terra Terra”. In apertura dei lavori la direttrice della biblioteca cittadina, Angela Delia, ha parlato dell'Unitre come di una grande famiglia il cui scopo, per tutti gli iscritti di tutte le età, è quello educativo grazie alla sua presenza in tutta Europa e partire da Francia e Belgio, nazioni dove è nata per prima l'associazione internazionale. Le lezioni si tengono in via Puglia, nella sede della scuola primaria “Lorenzo Milani”, dal 2003, annoin cui è sortaa Policoro in virtù dell'impegno
di uno dei fondatori, Nicola Maiellaro il quale, nel suo intervento, ha sottolineato l'importanzadella crescitaculturale nella città di Policoro «L'Unitre è un progetto di vita in cui l'umanità dei frequentanti e la cultura dei docenti si sposano alla perfezione in quella voglia di svegliare interessi sopiti e stimolare la creatività che c'è in ciascuno di noi, in un percorso di promozione sociale e culturale». Nella Labianca, docente di filosofia insieme al marito, ha scomodato Epicuro nello spiegare la mission della sua materia: «Nessuno si può ritenere al di fuori della filosofia, perché la filosofia dà quella serenità d'animo per affrontare meglio la vita di tutti i giorni», ovviamente insieme a tutte le altre materie più
classiche che si studiano, senza interrogazioni e pagelle e che sono poi quelle di tutte le scuole ministeriali: lingua, italiano, storia, e quant'altro aggiungendo anche i laboratori e lo studio del territorio. Quella terra ben descritta nel libro di D'Angella alla cui presentazione c'era anche lo scrittore Raffaele Pinto. Entrambi hanno tracciato un excursus delle lotte per la rivendicazione della terra, problema centrale sin dalla nascita del mondo e ancora oggi centrale nella vita dell'uomo. Quella terra di Lucania nel libro del professore pisticcese narrata dall'antica Grecia fino ai giorni nostri in un excursus che non ha tralasciato nessun periodo storico e che non avrebbe finora dato grandi soddisfazioni ai luca-
ni. Nemmeno lo spezzettamento dei latifondi in quote da 5 ettari ciascuno del dopoguerra, conosciuta come la Riforma Fondiaria, come ha affermato Pinto, è stata solo un' illusione momentanea di crescita e sviluppo ma poi il suo decollo ha visto tarpate le ali dalla grande industrializzazione del nord del boom economico degli anni '60 che ha portato oltre regione moltissimi lucani. Ma oltre alla Riforma agraria, la terra ha conosciuto il suo massimo splendore, sempre secondo le relazioni degli ospiti, nel periodo della colonizzazione greca, nell'anno 1000 in virtù dell'apporto dato dai monaci brasiliani e a fine '800 nel regno di Napoli e di G. Murat. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
NOVA SIRI - “Otto mesi di oblìo e false promesse”. E'questo in sintesi il giudizio a cui sono addivenuti il gruppo consiliare ed il circolo del Partito democratico di Nova Siri. Opposizione dura ed a 360 gradi, quindi, nei confronti dell'Amministrazione comunale di centrodestra, guidata dal sindaco, Pino Santarcangelo, al suo secondo mandato dal giugno scorso. «Sono passati otto mesi dall'insediamento della maggioranza di centro-destra spiegano gli esponenti democratici - e i risultati sono pessimi. Per onestà intellettuale spendiamo parole positive e apprezzamenti vari al solo assessore-vice sindaco, Michele Laddomata, per i continui sforzi, seppur limitati nella loro azione dal “burocratizzato” V Settore-Polizia municipale, che costantemente mette al servizio della cittadinanza. Il resto dell'attività amministrativa - lamenta il Pd è nulla o quasi». Poi un'elencazione di cose che secondo l'opposizione non funzionano, che vanno dalla tutela dell'ambiente, alle scuole, all'urbanistica, al cimitero e alla questione della raccolta rifiuti solidi urbani e relativa tassazione. «Registriamo il disinteresse totale - stigmatizza il Pd - dell'assessore all'Ambiente (Mitidieri, ndr) sull'emergenza ambientale nel nostro Comune. Vi sono disseminati, in tutto il territorio, grandi quantitativi di eternit, abbandonati in prossimità di cassonetti per i rifiuti e cigli di strade rurali. Nonostante tutto l'assessore continua ad assumere un atteggiamento passivo e menefreghista”. E poi: “Ancora oggi non vi è traccia di alcuna pubblicazione del bando sulla raccolta dei rifiuti, si va avanti con proroghe alla
stessa azienda con il solo risultato di un servizio insufficiente, eppure l'aumento della Tarsu (già ampiamente denunciato come atto illegittimo) era stato giustificato con la promessa di un nuovo appalto». Poi il cimitero: «I lavori sono stati ’misteriosamente’ sospesi e resta sgomento che non vi siano loculi per tumulare i nostri defunti. Si implora e si cerca l'umana disponibilità dei privati con l'uso delle loro cappelle gentilizie». Poi l'ufficio tecnico. «Tutto è fermo continua l'opposizione - e poche sono le risposte riguardo l'urbanistica. Vogliamo sapere dall'assessore al ramo cosa sta succedendo e quali sono le difficoltà reali per cui , a Nova Siri, non si può iniziare a costruire nelle zone più importanti del suo territorio: una su tutte, Viale della Libertà. Non si hanno notizie dell'architetto Domenico Suanno che doveva prendere il posto dell'onesto e disponibile ingegner Alberto Guglielmotti, andato via “sbattendo la porta” come da lui riferito. Diverse campagne sono irraggiungibili a causa delle strade dissestate. Infine le scuole in particolare quelle di Nova Siri centro, sono danneggiate sotto l'azione degli eventi atmosferici e nessuno si ripiega all'interessamento. Chiediamo pertanto - concludono gruppo e circolo cittadino del Pd novasirese - all'Amministrazione risposte chiare ed un'inversione rotta che dia ordine alla macchina amministrativa gestita in maniera goffa e impacciata. Così come ebbe a dire, la sera del 9 gennaio scorso il senatore Cosimo Latronico, loro padre spirituale, bacchettandoli sonoramente». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
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Matera e provincia 13
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010 Lunedì 8 febbraio 2010
Bando all'incredulità, allo scetticismo, all'errata convinzione che a Potenza la raccolta differenziata non funziona! Non è affatto vero. La realtà è un'altra: è quanto abbiamo potuto apprendere dall'incontro con il Presidente dell'ACTA Domenico Iacobuzio, avvenuto il giorno 18 Gennaio presso la Sede Unitre e voluto dal Coordinamento EDA, che si occupa dell'Educazione degli Anziani su vari temi di interesse generale. Il Presidente Iacobuzio, già Assessore all'Ambiente e da pochi mesi insignito di questo nuovo incarico, ci è apparsa una persona seria e competente, dalle idee chiare e innovative. Egli, ricevuto dal Presidente dell'Unitre Dott. Silvio Aprea e da un pubblico attento, ha illustrato per mezzo di diapositive in che cosa consiste il ciclo dei rifiuti e come funziona la loro gestione. L'Era del consumismo e della tecnologia ha portato a un vertiginoso aumento dei rifiuti pertanto, per favorire la salvaguardia dell'ambiente nel quale viviamo,è necessario recuperare tutto ciò che può essere riciclato e riutilizzato. Perché ciò avvenga, bisogna partire dalla raccolta differenziata. Questa può essere fatta in due modi: o utilizzando i cassonetti di colore diverso per la selezione dei rifiuti solidi urbani, o porta a porta come già avviene in altre città d'Italia. A Potenza l'ACTA ha messo a disposizione della cittadinanza 445 cassonetti blu per la raccolta di materiale recuperabile (carta, cartone, plastica, alluminio, acciaio, tessile, abbigliamento, legno ecc.); 220 campane verdi per la raccolta del vetro e 1600 cassonetti grigi per l'indifferenziato,vale a dire per tutto ciò che non va messo negli altri cassonetti. Per
DICIAMO STOP ALLA DISINFORMAZIONE Campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata
ora siamo ancora al 20% del recupero rispetto all'obiettivo del 60% ma, perché la raccolta differenziata possa dare migliori risultati , è necessario farla bene con la collaborazione di tutta la popolazione. La raccolta funziona se siamo convinti di farla funzionare, se ci impegniamo a collaborare seguendo determinate regole: 1) la separazione corretta dei rifiuti ,2) il rispetto dell'orario, 3) la sistemazione dei sacchetti negli appositi cassonetti e non vicino a questi o, peggio ancora, dispersi nell'ambiente. Il Presidente D. Iacobuzio
conta molto sulla sensibilità dei cittadini, in maniera che in un futuro non lontano si possa fare anche a Potenza la raccolta porta a porta. Intanto è già in programma la sistemazione di un altro cassonetto per la raccolta dei rifiuti umidi ( derivati da alimenti, residui di piante e di giardini) da cui, mediante trattamenti biologici, si potrà ricavare il Compost, che è terriccio fertilizzato utile per le piante. Per risolvere poi il problema delle strade imbrattate dagli escrementi dei cani, a breve sarà distribuito ai proprietari di questi animali un kit di strumenti
utili per ripulire la strada e mantenere pulito l'ambiente, con conseguente multa per chi non rispetta le regole. Dopo questo interessante incontro, il Presidente D.Iacobuzio ha invitato i corsisti,per il giorno 23, a prendere visione dei centri di raccolta dove avviene lo smistamento dei rifiuti, mettendo a disposizione un pulmino e facendo loro da guida. Con l'entusiasmo di chi non vuole invecchiare, bensì è sempre disposto ad apprendere cose nuove, gli studenti dell'Unitre, insieme al loro Presidente, sono andati in via
SEMEL IN ANNO I nostri cari antenati latini, non solo ci hanno tramandato una cultura assolutamente unica nella storia dell'umanità, guardiamo ad esempio al Diritto Romano o all'arte, ma ci hanno anche regalato un patrimonio di saggezza popolare certamente ancora oggi valido ed attuale. Tra i tanti detti arrivati da quella civiltà non si può, in prossimità del carnevale, non ricordare il celebre proverbio che recita: “Semel in anno licet insanire”, ovvero , letteralmente, “Una volta all'anno è consentito impazzire”. Già allora quindi la vita della gente, alle prese con non facili problemi sociali e personali, imponeva situazioni frequenti di appesantimento mentale così da suggerire questo intervallo liberatorio, questa sosta maieutica per permettere a chiunque di abbandonare per una volta le proprie maschere pubbliche ed indossarne altre più ruspanti, più semplici e popolari al solo scopo di recuperare energie nervose e psicologiche. In un ben definito periodo di ogni anno tutti, quindi, erano autorizzati a non rispettare le convenzioni sociali, a comportarsi quasi come se fossero altre persone Quell'insanire, quella pazzia consentita, rispecchiava esattamente l'esigenza del popolo. Lasciarsi andare ad ogni forma lecita di trasgressione, ad ogni forma di contravvenzione del comune agire quotidiano era una sorta di catarsi singola e collettiva, un modo per liberarsi per un giorno delle catene del formalismo e del socialmente corretto. Il nostro Carnevale, incarna in pieno, questo spirito e questa funzione. Si ab-
bandonano per un breve periodo i crucci quotidiani, si accantonano i comportamenti soliti e ci si lascia andare a canti, balli, travestimenti, si lanciano coriandoli, si inneggia insomma a quel “semel in anno” suggerito dai latini. Le origini della festa sono religiose, infatti il Carnevale è collegato direttamente alla Pasqua, che cade sempre la domenica dopo il primo plenilunio di primavera. Dalla Pasqua si sottraggono 6 settimane (di cui 5 sono di Quaresima) e la settimana precedente ad esse è quella in cui si festeggia il Carnevale. Questa parola deriva forse dal latino medievale "carnem levare", cioè "togliere la carne" dalla dieta, in osservanza al divieto cattolico di mangiare carne durante la Quaresima.
Carnevale è da sempre la festa dei bambini, ma coinvolge anche gli adulti. Anzi si potrebbe dire che è un modo per i grandi di ritornare bambini, allegri e spensierati, approfittando di questi giorni per mettere da parte le proprie maschere sociali e giustificare l'allegria e le stramberie a fatica represse in altre occasioni. Protagoniste del Carnevale da sempre sono le Maschere classiche più conosciute. Pare che la più antica fra queste sia Arlecchino, originario di Bergamo. Nel secolo XVI da Venezia venne la maschera di Pantalone e da Napoli Pulcinella, seguiti dal Dottor Balanzone di Bologna. Gli altri famosi personaggi del Carnevale italiano vengono da Torino (Gianduia), da Firenze (Stenterello), da Bergamo ancora (Brighella) e da Venezia il personaggio femminile più famoso che è Colombina. In Italia il Carnevale rappresenta anche una occasione turistico-economica per molte città. Famoso nel mondo, per l'eleganza delle maschere e per il favoloso contesto ambientale, è il carnevale di Venezia, quasi sullo stesso piano ma per i suoi famosi “carri”è il carnevale di Viareggio, molto conosciuto risulta anche il carnevale di Putignano in Puglia e tanti altri in centri grandi e piccoli della penisola. Come non ricordare infine il Carnevale di Rio in Brasile, la più grande, colorata e musicalmente importante manifestazione del genere nel mondo. Ed allora riprendendo un celebre verso dei Canti Carnascialeschi di Lorenzo de' Medici diciamo tutti “chi vuol esser lieto, sia - del doman non v'è certezza” Sebastiano Zirpoli
del Gallitello a visitare il Centro Ecologico di raccolta e di smistamento dei rifiuti ingombranti, precisamente quelli che non vanno messi nei cassonetti o vicino a questi. Il cittadino educato, rispettoso dell'ambiente, può disfarsene portandoli con la propria auto in questo luogo, senza creare danni all'ambiente. Qui appositi contenitori sono predisposti a raccogliere separatamente oggetti di vario genere: pneumatici, televisori, computer, metalli, pile, medicinali, lastre di vetro, specchi, tubi al neon, ecc. Se poi bisogna disfarsi di oggetti ancora più ingombranti (mobili, frigoriferi, lavatrici, divani, ecc.), basta telefonare al seguente numero 0971/485858 e l'azienda provvederà a ritirarli direttamente a casa, gratis per chi ha superato i 65 anni o per chi è portatore di handicap, altrimenti con la modesta spesa di 13 Euro. Dopo aver ricevuto esaurienti spiegazioni e chiarimenti da parte del Presidente dell'ACTA, siamo andati a visitare, nella zona industriale di Tito, l'AGEGO, che è il Centro
in cui sono portati i rifiuti della raccolta differenziata (quelli del cassonetto blu) per la separazione, la riduzione in balle, lo smistamento per il riciclaggio. Arrivati in questo luogo siamo stati accolti dal gent.mo Amministratore Giovanni Agoglia, che si è messo a nostra disposizione per spiegarci come funzionano i moderni impianti di selezione. Dopo essere stati rifocillati da un gradito spuntino,abbiamo fatto un'ultima tappa a C/da Rossellino per vedere un grazioso Parco Giochi realizzato in materiale di plastica riciclata. Questa è la dimostrazione che il rifiuto può veramente essere trasformato da problema in risorsa. L'esperienza di questa piacevole giornata ci ha dato la certezza che ognuno di noi, con un po' d'impegno in più, può contribuire alla salvaguardia dell'ambiente in cui vive. Baden Powell diceva: <Nel grande gioco della vita scegli di essere protagonista e non spettatore, contribuirai così a lasciare il mondo un po' migliore di come lo hai trovato>. Antonia Ligrani
Riflessioni sulla figura di Sant'Agostino La fiction televisiva ha evidenziato le opere di questo Santo Ultimamente la televisioneci ci ha proposto una fiction su S.Agostino il quale, prima di esseresanto, è stato un peccatore e, mediante un travaglio interiore, ha indicato a tutti la via della santità. S.Agostino, il più celebre Padre della Chiesa latina, nacque a Tagaste, in Africa, da padre pagano e madre cristiana. La sua giovinezza è stata particolarmente traviata della quale però, in seguito, si è fortemente pentito. Compì i suoi studi a Cartagine conducendo una vita intensa di emozioni e divertimenti legandosi, inoltre, ad una fanciulla dalla quale ebbe un figlio, Adeodato. Si sentì attratto dal manicheismo ma Cicerone lo convinse della bellezza della filosofia. Pensava, nel manicheismo, di trovare una soluzione al problema del male che lo tormentò tutta la vita. Deluso, si dedi-
cò all'insegnamento. Si trasferì a Milano dove si compì la sua evoluzione spirituale avvicinadosi al Cristianesimo. Egli si fece battezzare da S.Ambrogio la notte del Sabato Santo, nel 387. A Tagaste donò i suoi averi ai poveri e, stabilitosi a Ippona, fu ordinato sacerdote e poi vescovo. Morì nella sua città episcopale mentre questa era assediata dai Vandali. Tutto il pensiero di S.Agostino si svolge intorno a due problemi essenziali: Dio e il destino dell'uomo perduto nel peccato e salvato dalla Grazia. Tra i suoi scritti filosofoco-teologici sono da ricordare “Le Confessioni” e “La città di Dio” opera in difesa del Cristianesimo contro gli attacchi dei pagani. Come filosofo sviluppò il tema dell'interiorità affermando che nell'intimità delle coscienza si ritrova la certezza che ci fa superare il dubbio scoprendo la presenza di Dio. Giuseppina Epifanio.
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Lunedì 8 febbraio 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Lo sport in lutto Faceva da navigatore: la sua auto si è schiantata contro un muro a più di 100 km/h. Inutili i soccorsi
Il ciclismo piange Ballerini Il ct azzurro perde la vita in un incidente di rally: aveva 45 anni LARCIANO (PISTOIA) – Tragedia detto l’oro olimpico di Atene. «Balnel mondo del ciclismo azzurro. Il lerini ha rischiato la vita mille volct Franco Ballerini è morto in un te in corsa. Correva la Roubaix senincidente durante il rally Ronde di za casco, si buttava in discesa sulle Larciano. Aveva 45 anni.Era il na- strade delle Dolomiti e non ha mai vigatore del pilota Alessandro avuto problemi. Il destino lo ha Ciardi, in coma all’ospedale del preso ora in un momento di diverCeppo di Pistoia. La loro auto, una timento in cui coltivava la sua pasRenault Clio R3, si è schiantata sione per i motori. Se c'era una cosa contro il muro di una villa. Secon- a cui Franco teneva era la sicurezdo una prima ricostruzione, pare za. Mai un azzardo». Ballerini lache all’uscita da una curva, l’auto scia la moglie Sabrina e due figli. Cordoglio per la morte del ct è sia finita con le ruote sull' erba del bordo strada, le gomme avrebbero stato espresso dal presidente del perso aderenza mettendo in diffi- Coni Gianni Petrucci che ha apprecoltà il pilota chenon è più riuscito so la notizia mentre era in partena controllare il posteriore dell’auto za per Vancouver, in vista delle che ha finito per schiantarsi con- olimpiadi invernali. «Sono sgotro ilmuro ad unavelocità presun- mento – ha detto Petrucci – Franco ta tra i 100 e i 120 km orari. L’auto era una persona straordinaria sotto tutti gli aspetti: non ha sbattuto proprio sul era solo un grande ct, lato destro, quello di era anche un grande Ballerini. amico. E questo non Il ct è stato soccorso sempre succede tra dida una equipe del 118. rigenti e tecnici. Non Le condizioni sono apsolo il mondo del cicliparse subito gravissismo, ma tutto lo sport me: è iniziata la rianipiange ora una grande mazione, ma è stata persona. Di lui ho tanti una manovra disperaricordi, ma un’immata. Ballerini è morto pogine adesso mi torna co dopo, durante il traincessantemente agli sporto in ospedale. occhi: io che alle OlimL’incidente è avvenuto Franco Ballerini piadi di Atene vengo poco prima delle 9, durante l’unica prova speciale della lanciato in aria da Ballerini dopo la gara, un sali-scendi di circa 10 km vittoria di Bettini». Da selezionatore è arrivato su una strada collinare in località. La coppia era in gara con il numero ovunque. Ha vinto quattro titoli 10 ed era tra i favoriti. La competi- mondiali a Zolder (2002) con Mario Cipollini, a Salisburgo e Stoczione è stata sospesa. Ballerini, da alcuni anni coltiva- carda (2006 e 2007) con l'amico va la passione per i rally in cui ave- Paolo Bettini, e a Varese (2008) la va trascinato anche Paolo Bettini, tripletta d’orocon AlessandroBalil campione livornese che sotto la lan (argento per Damiano Cunesua guida ha vinto due titoli mon- go). Con Bettini ha conquistato andiali e una olimpiade. Insieme ave- che il tetto olimpico, grazie all’oro va gareggiato già sei volte. di Atene nel 2004. E ai Giochi di PeAll’ospedale di Pistoia si è già con- chino aveva fatto festa ancora con centrata una folla di amici e appas- l'argento di Davide Rebellin, mesionati delle due ruote. Tra i primi daglia poi revocata perchè l'azzurad arrivare l’ ex ct Alfredo Martini ro fu trovato positivo al doping. Ma e Paolo Bettini. «Ho perso una si è 'consolato, con il bronzo in rosa grande amico, anzi un fratello», ha di Tatiana Guderzo.
L’auto sulla quale viaggiava Ballerini Sotto la commozione di Cipollini con la mamma del ct azzurro deceduto e la moglie di Ballerini insieme a Paolo Bettini Sopra nell’auto da rally e insieme a Marco Pantani
Derby, doppietta di Logrieco e il Matera restituisce al Pisticci la sconfitta dell’andata Lega Pro
Basket
Potenza fermato in casa dalla Spal Magliocco in gol, Capuano espulso
Bocconi amari per Bawer e Publisys Il Bernalda torna a brillare e vincere
da pagina 18 a 29
a pagina 42, 43 e 45
Serie D
Volley
Esordio con un’ importante vittoria per Rizzo sulla panchina biancazzurra
Medical, Gela piegato e sorpassato Nicolemo Lauria intravede la salvezza
alle pagine 30,31, 32 e 33
a pagina 46
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Sport
Lunedì 8 febbraio 2010
Serie
A
Risultati e classifica Atalanta-Bari
1-0
Bologna-Milan
0-0
Fiorentina-Roma
0-1
37’ st Tiribocchi
37’ st Vucinic
Genoa-Chievo
1-0
Inter-Cagliari
3-0
Lazio-Catania
0-1
Livorno-Juventus
1-1
Palermo-Parma
2-1
18’ st Rossi
6’ pt Pandev, 20’ pt Samuel, 2’ st Milito 18’ st Maxi Lopez
26’ pt Filippini, 42’ pt Legrottaglie 17’ st Cavani, 29’ st Biabiany 42’ st Simplicio
Siena-Sampdoria
1-2
3’ pt Gastaldello, 32’ st Pozzi 37’ st Maccarone
Udinese-Napoli
7’ pt Di Natale, 21’ pt Maggio 46’ st Di Natale, 48’ st Di Natale
Prossimo turno
3-1
24ª giornata 14/02/2010 ore 15
Cagliari-Bari Catania-Atalanta Chievo-Siena Juventus-Genoa Livorno-Bologna Milan-Udinese (12/02 ore 20,45) Napoli-Inter (20,45) Parma-Lazio Roma-Palermo (13/02 ore 18) Sampd.-Fiorentina (13/02 ore 20,45)
23ª giornata Marcatori
INTER ROMA MILAN NAPOLI PALERMO SAMPDORIA JUVENTUS GENOA CAGLIARI BARI FIORENTINA CHIEVO PARMA BOLOGNA UDINESE CATANIA LIVORNO LAZIO ATALANTA SIENA
52 44 42 38 37 36 35 35 32 32 31 29 29 25 24 23 23 22 20 13
22 16 4
2 48 19 12 10 2
0 27 11 10 6
2
2 21 8 29 +6
23 13 5
5 38 26 11 9
0
2 20 9 12 4
5
3 18 17 12 -1
22 12 6
4 36 22 11 7
2
2 22 13 11 5
4
2 14 9 14 -2
23 10 8
5 32 27 11 6
5
0 15 7 12 4
3
5 17 20 5
23 10 7
6 31 26 12 8
4
0 19 8 11 2
3
6 12 18 5 -10
23 10 6
7 30 31 11 6
5
0 19 7 12 4
1
7 11 24 -1 -9
23 10 5
8 35 30 12 5
3
4 18 15 11 5
2
4 17 15 5 -12
23 10 5
8 36 36 12 8
3
1 26 16 11 2
2
7 10 20 0 -12
22 9
5
8 34 29 11 5
3
3 23 16 11 4
2
5 11 13 5 -12
23 8
8
7 30 25 11 7
3
1 20 8 12 1
5
6 10 17 5 -13
22 9
4
9 28 25 11 6
1
4 14 9 11 3
3
5 14 16 3 -15
23 8
5 10 23 24 11 4
3
4 13 12 12 4
2
6 10 12 -1 -16
22 8
5
9 25 31 10 6
2
2 12 7 12 2
3
7 13 24 -6 -13
23 6
7 10 24 31 12 5
3
4 16 16 11 1
4
6
8 15 -7 -22
22 6
6 10 26 29 11 6
2
3 20 14 11 0
4
7
6 15 -3 -22
23 5
8 10 23 30 11 3
4
4 11 11 12 2
4
6 12 19 -7 -22
23 6
-7
5 12 15 31 12 4
3
5 10 13 11 2
2
7
5 18 -16 -24
23 4 10 9 17 24 12 3
4
5 11 12 11 1
6
4
6 12 -7 -25
23 5
5 13 21 34 11 3
3
5 12 14 12 2
2
8
9 20 -13 -25
23 3
4 16 24 46 12 2
4
6 11 19 11 1
0 10 13 27 -22 -34
16 RETI: Di Natale (3 rig) (Udinese) 14 RETI: Milito (3 rig) (Inter) 11 RETI: Barreto (4 rig) (Bari); Pazzini (1 rig) (Sampdoria) 10 RETI: Matri (2 rig) (Cagliari); Totti (4 rig) (Roma) 9 RETI: Gilardino (Fiorentina); Ronaldinho (4 rig) (Milan); Maccarone (1 rig) (Siena) 8 RETI: Di Vaio (2 rig) (Bologna); Etòo (2 rig) (Inter); Hamsik (1 rig) (Napoli); Cavani (1 rig) (Palermo) 7 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Martinez (1 rig) (Catania); Trezeguet (Juventus); Floccari (2 rig) (Lazio, 4 con il Genoa); Borriello, Pato (Milan); Quagliarella (Napoli) 6 RETI: Nenè (1 rig) (Cagliari); Pellissier (Chievo); Miccoli (1 rig) (Palermo); Floro Flores (Udinese) 5 RETI:Adailton (Bologna); Jeda (2 rig) (Cagliari); Mascara (3 rig) (Catania); Crespo, Mesto (Genoa); Balotelli (Inter); Maggio (Napoli); Amoruso (2 rig) (Parma); De Rossi (Roma); Mannini (Sampdoria); Calaiò (Siena) 4 RETI: Morimoto (Catania); Marcolini (1 rig) (Chievo); Jovetic (1 rig), Marchionni, Mutu (Fiorentina); Palladino (1 rig) (Genoa); Sneijder (Inter); Amauri (Juventus); Danilevicius, C.Lucarelli (Livorno); Budan (Palermo); Bojinov, Paloschi (Parma); Perrotta, Vucinic (Roma)
Di Natale core ’ngrato: tripletta al “suo” Napoli INTER CAGLIARI
3 0
INTER (4-3-1-2): J.Cesar 7; Maicon 7, Cordoba 6, Samuel 6.5, Santon 6.5; Zanetti 7, Cambiasso 6, T.Motta 6 (30'st Mariga 6); Pandev 7; Milito 7 (38'st Balotelli 6), Etòo 6 (15'st Muntari 6). In panchina: Toldo, Materazzi, Krhin, Quaresma. Allenatore: Mourinho 8. CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi 6; Dessena 6.5, Canini 5, Astori 5, Agostini 5; Biondini 6 (11'st Barone 6), Conti 6.5, Lazzari 6.5; Jeda 5.5 (39'st Naingollan sv); Nenè 6 (15'st Larrivey 6), Matri 6. In panchina: Vigorito, Ariaudo, Marzoratti, Parola. Allenatore: Allegri 6.5. ARBITRO: Gervasoni di
ATALANTA BARI
1 0
ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6; Garics 6, Talamonti 6.5, Manfredini 6.5, Bellini 5.5; Ferreira Pinto 5.5 (22'st Ceravolo 5.5), Caserta 6 (28'st Chevanton 6), Padoin 6, Valdes 7; Doni 6.5; Amoruso 6.5 (28'st Tiribocchi 7). In panchina: Coppola, Capelli, Peluso, Volpi. Allenatore: Mutti 6.5. BARI (4-4-2): Gillet 7; A. Masiello 6, Diamoutene 6, Bonucci 5.5, L. Masiello 6; Alvarez 6 (23'st Sestu 6), Donati 6, Gazzi 5, Koman 5.5 (28'st Kamata 6); Barreto 5.5 (21'st Castillo 5.5), Meggiorini 6. In panchina: Padelli, Stellini, Belmonte, Allegretti. Allenatore: Ventura 5.5. ARBITRO: Banti di Livorno
Mantova 5. RETI: 6'pt Pandev, 20'pt Samuel, 2'st Milito. NOTE: giornata fredda ma soleggiata, terreno in discrete condizioni, spettatori 45.000, angoli 3-2 per il Cagliari. Ammoniti: T.Motta, Milito. Recupero: 2', 4'. MILANO – Con una delle sue migliori prestazioni stagionali e tre gol in poco più di 45 minuti, l'Inter travolge il Cagliari a San Siro. I rossoblù cadono sotto i colpi di Pandev, Samuel e Milito (al suo 14esimo gol in campionato) e rimediano la prima sconfitta del girone di ritorno. Gli uomini di Allegri recriminano per un gol regolare annullato a Matri sul 2-0 per i nerazzurri, ma la vittoria della capolista è più che meritata. 5.5. RETE: 37’ st Tiribocchi NOTE: pomeriggio sereno, terreno in discrete condizioni, spettatori 15.000. Ammoniti: Manfredini, Doni, Barreto, Padoin. Angoli: 6-4 per l’Atalanta. Recupero: 1', 4'. BERGAMO – Tre punti d’oro in chiave salvezza per l'Atalanta, che batte in casa la rivelazione Bari con la rete decisiva, a otto minuti dalla fine, di Tiribocchi, subentrato nel finale proprio per cambiare il volto di un match che, nonostante la supremazia territoriale dei padroni di casa, sembrava destinato allo 0-0. Il gol al 37': Doni costruisce, Chevanton legge il taglio del suo compagno e lo serve di prima, permettendo a Tiribocchi di siglare il suo settimo centro stagionale.
SIENA SAMPDORIA
BOLOGNA MILAN
0 0
BOLOGNA (4-4-1-1): Colombo 7; Raggi 6.5, Portanova 6.5, Moras 6, Lanna 6; Buscè 6, Mudingayi 6.5, Guana 6.5, Modesto 6 (34' st Britos sv); Gimenez 5 (1' st Adailton 6); Di Vaio 6 (45' st Succi sv). In panchina: Spitoni, Zenoni, Casarini, Nsereko. Allenatore: Colomba 6.5 MILAN (4-2-1-3): Dida 6; Abate 6, Bonera 6.5, Thiago Silva 6, Antonini 6; Pirlo 6, Ambrosini 6.5; Seedorf 6 (16' st Huntelaar 6); Mancini 5.5, Borriello 5.5, Ronaldinho 5.5 (34' st Beckham sv) In panchina: Abbiati, Favalli, Gattuso, Flamini, Inzaghi. Allenatore: Leonardo
GENOA CHIEVO
1 0
GENOA (3-4-3): Amelia 6.5; Papastathopoulos 6, Dainelli 6, Moretti 6; Rossi 6.5, Juric 6 (15' st Fatic 6), Milanetto 6.5, Mesto 6.5; Palacio 5.5 (22' st Bocchetti 6), Acquafresca 6, Sculli 6 (30' st Palladino sv). In panchina: Scarpi, Tomovic, Zapater, Suazo. Allenatore: Gasperini 6.5. CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Sardo 6, Mandelli 6, Yepes 6, Mantovani 6; Luciano 6.5, Rigoni 6 (26' st Bentivoglio sv), Marcolini 6 (33' st Ariatti sv); Pinzi 6; Bogdani 5.5 (23' st Abbruscato 5.5), Pellissier 6. In panchina: Squizzi, Morero, Frey, De Paula. Allenatore: Di Carlo 6. ARBITRO: Ciampi di Roma
1 2
SIENA (4-1-4-1): Curci 5; Malagò 5.5, Cribari 6, Pratali 5 (35' st Del Grosso sv), Rossi 6; Codrea 5; Reginaldo 7, Vergassola 6, Tziolis 5.5 (1' st Ghezzal 6.5), Jajalo 4.5 (41' pt Calaiò 5.5); Maccarone 7. In panchina: Pegolo, Ficagna, Fini, Jarolim. Allenatore: Malesani 6.5. SAMPDORIA (4-4-2): Storari 6.5; Zauri 5.5, Gastaldello 6.5, Lucchini 6 (41' pt Rossi 5.5), Ziegler 5.5; Se-
5.5 ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6 NOTE: Pomeriggio freddo, terreno in buone condizioni. Spettatori: 32.000 circa. Angoli: 10-1 per il Milan. Ammoniti: nessuno. Recupero: 1'; 4'. BOLOGNA – Il Milan non riesce a ripartire. Ci prova, insegue i tre punti per 95 minuti, ma sbatte sul muro difensivo del Bologna e quando non è Colombo a negare il gol ci pensano i legni. Due traverse: quella di Ronaldinho al 57' e quella di Ambrosini al 92'. Finisce 0-0 e i felsinei fanno festa, mentre il Diavolo continua a rallentare quella che era una marcia inarrestabile fino ad un paio di settimane fa. 6.5 RETI: 18' st Rossi. NOTE: Giornata calda, terreno in brutte condizioni. Spettatori: Angoli: 5-4 per il Genoa. Ammoniti: Luciano, Marcolini, Palacio, Sorrentino, Moretti. Recupero: 2'; 5'. GENOVA– Il Genoa supera a «Marassi» il Chievo e rilancia le proprie quotazioni in zona Europa. Decide un gol di capitan Marco Rossi che consegna ai rossoblu tre punti comunque meritati. Non è stato facile per l’undici di Gasperini avere ragione di un Chievo ben messo in campo e sempre pronto a ripartire pericolosamente in contropiede. Tuttavia il Genoa non si è mai arreso, ha saputo aspettare con pazienza l’occasione giusta e poi ha chiuso il match in crescendo.
mioli 5.5, Palombo 6, Tissone 5, Mannini 5.5 (40' st Cacciatore sv); Pazzini 5 (12' st Guberti 5.5), Pozzi 6. In panchina: Guardalben, Franceschini, Poli, Scepovic. Allenatore: Del Neri 6. ARBITRO: Candussio di Cervignano del Friuli 6.5. RETI: 3' pt Gastaldello, 32' st Pozzi, 37' st Maccarone. NOTE: giornata di sole, terreno di gioco in buone condizioni. Angoli: 11-3. Ammoniti: Rossi, Ghezzal, Maccarone, Zauri e Rossi. Recupero: 3'; 4'.
UDINESE NAPOLI
FIORENTINA ROMA
0 1
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6; De Silvestri 6 (40' st Santana sv), Kroldrup 6, Gamberini 6, Pasqual 6 (39' st Keirrison sv); Montolivo 7.5, Bolatti 6 (13' st Donadel 6); Marchionni 6.5, Jovetic 6, Vargas 7; Gilardino 5. In panchina: Avramov, Natali, Ljajic, Comotto. Allenatore: Prandelli 6 ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio 7; Motta 6, Juan 6.5, Mexes 6.5, Riise 6; De Rossi 6.5, Pizarro 6; Taddei 6 (37' st Menez sv), Perrotta 6, Vucinic 6.5 (45' st Andreolli sv); Totti 5 (1' st Baptista 6.5) In panchina: Doni, Cerci, Brighi, Cassetti. Al-
LAZIO CATANIA
0 1
LAZIO (4-3-1-2): Muslera 6; Biava 6, Dias 5.5, Radu 5.5, Kolarov 6; Firmani 5.5 (26'st Diakitè 5.5), Baronio 6, Hitzlsperger 5 (20'st Rocchi 5.5); Mauri 6.5 (32'st Cruz 5.5); Floccari 5.5, Zarate 6. In panchina: Berni, Scaloni, Stendardo, Dabo. Allenatore: Ballardini 6 CATANIA (4-1-4-1): Andujar 6.5; Alvarez 6, Silvestre 6, Spolli 6, Capuano 6; Carboni 6 (1'st Ricchiuti 6.5); Mascara 6.5 (40'st Morimoto sv), Izco 6, Biagianti 6, Llama 6; Maxi Lopez 6 (34'st Terlizzi sv). In panchina: Campagnolo, Potenza, Augustyn, Delvecchio. Allenatore: Mar-
3 1
UDINESE (4-3-3): Handanovic 6.5; Isla 6, Coda 6, Lukovic 5.5, Pasquale 6.5; Inler 6.5, D’Agostino 6 (21'st Sammarco 5.5), Asamoah 7 (37'st Lodi sv); Pepe 5.5 (30'st Geijo 6), Floro Flores 5.5, Di Natale 7.5 In panchina: Belardi, Cuadrado, Zimling, Siqueira Allenatore: De Biasi 6 NAPOLI (3-4-3): De Sanctis 7.5; Campagnaro 5.5, Cannavaro 6, Grava 6.5; Maggio 6, Gargano 7, Pazienza 6.5,
lenatore: Ranieri 6 ARBITRO: Rizzoli di Bologna 6 RETE: 37’ st Vucinic NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 35.000 circa. Angoli: 10-4 per la Fiorentina. Ammoniti: Perrotta, Marchionni, De Silvestri. Recupero: 1’; 5’. FIRENZE – Un gol di Vucinic lancia la Roma che stacca il Milan ed è sola al secondo posto. I giallorossi soffrono contro un’ottima Fiorentina, ma vincono al Franchi grazie alla rete del montenegrino al 37’ della ripresa. Avrebbero meritato di più i viola, ma alla fine è la squadra di Ranieri a festeggiare il 19° risultato utile consecutivo. colin 6.5 (Mihajlovic squalificato) ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto 6 RETE: 18'st Maxi Lopez NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 16mila circa. Ammoniti: Llama, Radu. Angoli: 7-1. Recupero: 0'; 4'. ROMA – Il Catania espugna l’Olimpico con l’1-0 ai danni della Lazio. Decide la rete di Maxi Lopez (primo gol alla seconda presenza in campionato) che affonda ancora di più la situazione del club capitolino. Al 18' Catania in vantaggio: caparbia incursione di Ricchiuti e palla al centro per Maxi Lopez che anticipava Dias e firmava l’1-0 per gli ospiti.
Dossena 6; Hamsik 6.5 (36'st Cigarini sv), Denis 6 (26'st Bogliacino 6), Quagliarella 6.5 In panchina: Iezzo, Rinaudo, Rullo, Zuniga, Maiello. Allenatore: Mazzarri 7 ARBITRO: Damato di Barletta 5 RETI: 7'pt Di Natale, 21'pt Maggio; 46'st Di Natale, 48'st Di Natale NOTE: pomeriggio freddo, terreno in discrete condizioni. Al 7'pt De Sanctis para un rigore a Di Natale. Angoli: 5-3 per l’Udinese. Espulso al 45'pt Maggio per doppia ammonizione. Ammoniti: Cannavaro, Lukovic, Pasquale, Pazienza, Inler. Recupero: 1'; 5'.
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16 Sport
Serie A «Abbiamo battuto un Cagliari di qualità, Pandev ha giocato al meglio delle possibilità»
Inter spicca il volo, Mou alle stelle Il tecnico portoghese guarda alla Champions: «Con il Chelsea saremo alla pari» MILANO - «E' una vittoria senza discussioni, importante per il modo in cui la squadra ha interpretato la partita, fin dai primi minuti, e perchè abbiamo aumentato il vantaggio sul Milan a 10 punti». Josè Mourinho non può che essere soddisfatto dopo il 3-0 con cui l'Inter ha battuto ieri il Cagliari a San Siro e ha rafforzato ulteriormente il suo primo posto. «Dopo un ottimo mese di gennaio – sottolinea Mou -, nel quale abbiamo ottenuto vittorie importanti, la squadra ha grande autostima, fiducia, sta bene. Il Cagliari non è facile da affrontare, non è venuto qui a difendersi, ma a giocare la sua partita, ci ha creato difficoltà anche sul 2-0 e sul 30, ma l’Inter è sempre stata molto solida, molto compatta». Per Mourinho «Pandev ha fatto una partita spettacolare, dietro di lui c'era una struttura organizzata bene e grande tranquillità. E per il movimento che fanno, Etòo e Milito sono difficili da affrontare. Ho chiesto a Pandev di giocare in attacco ma di guardare anche Conti in copertura, e anche Etòo e Milito hanno fatto un buon lavoro difensivo. La nostra è una vittoria senza discussioni, contro un Cagliari di qualità». «Siamo una squadra che attacca sulle fasce, ma an-
Pandev in azione nella partita di ieri contro il Cagliari
che per vie centrali – sottolinea Mourinho -. Ho dei giocatori che hanno questa capacità. Così se i terzini avversari chiudono al centro troviamo spazio sugli esterni. È difficile chiudere tutto». Lo Special One può scegliere tra quattro attaccanti di grande livello (Milito, Etòo, Pandev, Balotelli), «e questi sono problemi che mi piacciono – spiega Mou-
Vucinic illumina i giallorossi
Roma show a Firenze e a -8 dall’Inter FIRENZE – Ha deciso Vucinic proprio quando la Fiorentina sembrava delusa per aver padroneggiato una partita senza segnare e la Roma, che aveva punto poco, sembrava accontentarsi del pareggio. La Fiorentina ha dominato nel primo tempo, quando le è stato annullato un gol di Vargas per offside e J. Sergio le ha negato il vantaggio con le sue parate. Poi nella ripresa Gilardino si è mangiato un gol fatto, ma la Roma (Totti, in difficoltà, è stato sostituito) è cresciuta, raggiungendo il traguardo della vittoria. La Fiorentina di male in peggio, per quanto riguarda i risultati: quattro le partite senza vittorie, ma questa sconfitta peserà molto. La Roma è in piena serie positiva (i giallorossi non perdono da oltre tre mesi) e hanno inanellato una serie di cinque successi. I viola, che devono recuperare la partita col Milan, possono sperare sempre meno di entrare in zona Champions, mentre i giallorossi hanno superato i rossoneri e sono soli al secondo posto. Ora la squadra di Ranieri è sopra di due punti. «Abbiamo fatto un grandissimo gioco di squadra, una gara difficile. La Fiorentina ha giocato bene ma questa vittoria ci voleva. Ogni settimana dobbiamo cercare di salire sempre più in classifica». Così a fine gara Julio Sergio, portiere brasiliano della Roma, tra i migliori in campo nella vittoria esterna del club giallorosso sul campo dei viola di Prandelli. L’estremo difensore sudamericano ha aggiunto: «Prima del match abbiamo visto i risultati delle altre squadre, sapevamo che vincere sarebbe stato importante per la classifica. Siamo contenti, abbiamo fatto un grandissimo gioco di squadra. Non abbiamo mai mollato, complimenti a tutti». La Roma con questa vittoria balza al secondo posto solitario, alle spalle dell’Inter capolista. «Guardiamo avanti? Dobbiamo continuare a fare bene, sappiamo che l’Inter è davanti molti punti. Ho sempre creduto in me stesso, sono rimasto a Roma tre anni senza giocare. Oggi sono contento, mio figlio è nato a Roma, è un bel momento per me», ha concluso Julio Sergio.
rinho -, per me è bellissimo il problema della scelta tra questi 4 giocatori. Con una partita ogni tre giorni è un privilegio avere questi giocatori di qualità. Oggi Pandev era un pò più forte fisicamente di Milito, perchè l’argentino ha fatto 90 minuti contro la Fiorentina in Coppa Italia. Magari con il Parma Etòo e Balotelli saranno un pò più avanti. Deciderò in base
INGHILTERRA
all’avversario e alle caratteristiche della partita». Dopo avere chiarito che i rapporti tra Inter e Milan sono buoni («non c'è nessun problema, non ne abbiamo mai avuti e mai ne avremo», afferma), il tecnico portoghese parla del modo in cui vanno gestiti i giovani talenti, partendo dal caso di Balotelli. «E' un giocatore come gli altri, per voi è diverso, per me è uguale - sottolinea -. Il rapporto dipende dalle persone, dall’empatia, dall’umore. Non credo che conti l’età. Fuori dal campo i giocatori hanno 19 anni o 30 anni, ma in campo i giocatori sono tutti uguali». Gli ottavi di Champions si avvicinano, e il portoghese ammette che l’Inter di quest’anno è più pronta a quest’appuntamento, rispetto alla scorsa stagione: «Il Chelsea è una grande squadra, ha un’intensità da campionato inglese, ma noi siamo in crescita, siamo una squadra di qualità, piena di fiducia, che gioca molto meglio dell’anno scorso, e che giocherà con il Chelsea alla pari. Le possibilità di passare il turno sono 50-50. Mi sembra che arriviamo agli ottavi meglio dell’anno scorso. Poi dipenderà dagli episodi, anche dai problemi fisici e dalle assenze, vedremo come staranno i giocatori e se saranno tutti disponibili»
SAMPDORIA Del Neri. «Cassano deve dimostrare coesione» «TUTTI sono utili e nessuno è indispensabile». Gigi Del Neri ha spiegato ieri la sua linea di comportamento nei confronti Antonio Cassano. A Siena la Samp ha centrato la sua terza vittoria consecutiva senza il talento pugliese. «Penso comunque che Antonio abbia dei valori aggiunti e vogliamo recuperarlo. Antonio non deve arrabbiarsi se non gioca e deve dimostrare di far parte di un gruppo». Se così sarà «tornerà il turno di Cassano.
Arbitraggio dubbio, Gentile (Pdl): «È una mafia»
Scontri tra ultras a Udine sette feriti e uno accoltellato Morto il tifoso del Blackburn colpito alla testa in trasferta E' DECEDUTO nella notte di ieri il 30enne tifoso del Blackburn, ferito ieri allo stadio, in occasione della trasferta dei Rovers sul campo dello Stoke City. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo sarebbe stato colpito alla testa e la polizia, accorsa nella tribuna che ospitava i tifosi del Blackburn, lo ha trovato già privo di conoscenza. Portato in ospedale, l’uomo è morto poco dopo e le autorità hanno già arrestato un 25enne di Preston. Ancora sconosciute le dinamiche dell’aggressione.
JUVENTUS
Niente pausa per la squadra Zaccheroni riflette sul Livorno SUBITO sul campo e giorno di riposo rinviato a domani. Contrariamente a quanto succedeva in passato, il tecnico Zaccheroni ha scelto di radunare immediatamente la squadra a Vinovo per analizzare la gara disputata due sere fa a Livorno. Sul campo, poi, i giocatori che sono stati impegnati al Picchi hanno seguito un programma defaticante, mentre il resto della rosa ha svolto un’attività «normale».
UDINE - Una partita iniziata con il piede sbagliato, costellata ancora una volta da episodi di violenza da parte degli ultras di entrambe le tifoserie. Sette persone, di cui tre poliziotti, sono rimaste ferite negli scontri avvenuti fuori dallo stadio Friuli prima di Udinese-Napoli. Lo ha reso noto la Questura friulana. Dieci i tifosi fermati, tutti napoletani, già interrogati. Gli incidenti, provocati da da piccoli gruppi della tifoseria azzurra, si sono sviluppati in più punti all'esterno dello stadio. Il gestore di un bar è rimasto ferito al braccio, aggredito senza motivo, mentre altri tre tifosi friulani hanno riportato ferite guaribili tra gli otto e i quindici giorni. Alcuni tifosi napoletani sono scesi da due pulmini e, armati di bastoni e spranghe, hanno aggredito le persone che stavano entrando allo stadio. Nei tafferugli e nella sassata che sono seguiti anche tre agenti hanno riportato ferite lievi. I fermati erano a bordo di un furgone che dopo gli incidenti ha preso l'autostrada. E' stato inseguito e bloccato all'area di servizio di Gonars (Udine) dell'autostrada A4 Venezia-Trieste e i componenti portati in Questura. Il Questore ha ricordato che a Udine hanno assistito alla partita circa seimila tifosi napoletani. «Non c'è stato alcun problema con loro. Sono entrati senza alcuna difficoltà. Gli scontri sono stati causati purtroppo da una sparuta minoranza.
Un momento dei tafferugli
Alcuni di loro non erano neppure interessati alla partita. Infatti dopo il “raid” - ha detto Giuseppe Padulano - stavano rientrando a Napoli, mentre una cinquantina ha sostato all'esterno dello stadio perché priva di biglietto. A loro è stato impedito l'ingresso al Friuli». Per quanto riguarda la partita invece l’espulsione di Maggio ha alzato un vero e proprio polverone. Il senatore del Pdl Antonio Gentile, presidente del Napoli club Parlamento, protesta per la direzione dell’arbitro Damato in Udinese-Napoli, che definisce «scandalosa», ed invita il presidente De Laurentiis a «ritirare la squadra dal campionato», che definisce «in mano alla mafia». «Questo calcio è rimasto in mano
alla mafia e non vuole che il Napoli non vada in Champions League –afferma il senatore Gentile – è una vergogna quella che si è vista ad Udine, ed è l’ennesima sconfitta per lo sport». «Il Napoli deve essere penalizzato – aggiunge Gentile perchè la Juventus non può mancare l’appuntamento in Champions League. Il duo Nicchi-Collina ha colpito anche oggi». Si difende invece l’Udinese: «Non capisco certe dichiarazioni da parte di alcuni commentatori che tendono a orientare un episodio come l’esplusione di Maggio – spiega il patron dell’Udinese -. Dico orientare nel senso di distorcere i fatti: l’arbitro era lì a pochi metri, quindi ha avuto modo di valutare bene la situazione».
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Sport 17
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
Risultati e classifica Andria-Pescara
1-1
Cavese-Rimini
1-0
Foggia-Ternana
1-2
pt 28' Sy (A); st 29' Tognozzi (P) pt 24’ Turienzo
pt 34’ Concas (T), 45’Ferrari (T); st 13’ Visone (F)
23ª giornata Marcatori
VERONA
44
23 11 11 1 29 9 11 6
4
1 20 9 12 5
7
0
9
0 20 -1
PESCARA
38
23 9 11 3 25 16 12 7
4
1 13 5 11 2
7
2 12 11 9
pt 19' Campagnacci (G); st 6' Cunico (P), 42' Carbonaro (G)
REGGIANA
36
23 10 6
7 35 25 12 7
2
3 21 12 11 3
4
4 14 13 10 -11
Pescina-R. Marcianise
Giulianova-Portogruaro 2-1
-9
TERNANA
35
23 11 2 10 26 23 11 6
0
5 15 12 12 5
2
5 11 11 3 -10
pt 15’ Dall’Acqua (P), 34’ (r) e 44’ Tedesco (RM); st 14’ (r) e 23’ Capparella (P), 20’ D’Ambrosio (RM)
COSENZA
34
23 9
7
7 34 30 11 5
5
1 19 11 12 4
2
6 15 19 4 -11
Potenza-Spal
PORTOGRUARO
34
23 9
7
7 25 21 12 4
6
2 10 7 11 5
1
5 15 14 4 -13
RAVENNA
32
22 9
5
8 26 20 10 6
3
1 19 9 12 3
2
7
0-0
TARANTO
32
23 7 11 5 20 18 11 6
4
1 10 5 12 1
7
4 10 13 2 -13
V. Lanciano-Cosenza
0-1
RIMINI
30
22 9
3 10 20 25 11 7
3
1 15 6 11 2
0
9
5 19 -5 -14
Verona-Ravenna
2-1
CAVESE
28
23 6 10 7 16 18 12 5
5
2 13 10 11 1
5
5
3
ANDRIA
28
23 7
9 23 28 12 6
4
2 12 7 11 1
3
7 11 21 -5 -19
V. LANCIANO
28
23 5 13 5 20 26 11 2
4
5
8 18 12 3
9
0 12 8
SPAL
27
23 5 12 6 22 21 12 2
6
4
8
9 11 3
6
2 14 12 1 -20
GIULIANOVA
26
23 5 11 7 23 27 12 3
7
2 11 10 11 2
4
5 12 17 -4 -21
R. MARCIANISE
25
23 6
7 10 28 30 11 3
3
5 15 15 12 3
4
5 13 15 -2 -20
FOGGIA
22
22 5
8
9 18 28 11 2
4
5
9 12 11 3
4
4
9 16 -10 -21
PESCINA
22
22 5
7 10 21 32 12 3
4
5 13 18 10 2
3
5
8 14 -11 -24
POTENZA
21
23 5
6 12 22 36 11 4
4
3 13 14 12 1
2
9
9 22 -14 -24
3-3
2-2
st 6’ Berardi (P) 24’ Cipriani (S), 33’ Magliocco (P) 40’ Smit (S)
Reggiana-Taranto pt 47’ Biancolino
st 24' Di Gennaro(V), 26' Felci(R), 34' Cangi(V)
Prossimo turno
24ª giornata 21/02/10 ore 14.30
Cosenza-Reggiana Portogruaro-Rimini R. Marcianise-Foggia Ravenna-Cavese Spal-Andria Taranto-Pescina Ternana-Pescara V. Lanciano-Giulianova Verona-Potenza
7
7 11 6 -10
8
-2 -19
-6 -17
8 RETI: Biancolino (Cosenza); Altinier (Portogruaro); Piovaccari (Ravenna); Stefani (6) (Reggiana) 7 RETI: Sy (Andria); Tedesco (1) (Real Marcianise); Rossi (1) (Reggiana); Corona (1) (Taranto) 6 RETI: Campagnacci (3) (Giulianova); Tozzi Borsoi (3) (Ternana); Ceccarelli (Verona) 5 RETI: Danti (Cosenza); Salgado (2) (Foggia); Improta (3) (Lanciano); Nardini (Reggiana); Tulli (1) (Rimini); Cipriani (Spal); Concas e Noviello (Ternana); Selva (Verona) 4 RETI: Bernardo (Cavese); Fiore (1) (Cosenza); Mancino (Foggia); Sansone (Lanciano); Ganci (1) e Olivi (Pescara); Cunico (Portogruaro); Catania (Potenza); Gerbino Polo e Scappini (Ravenna); Temelin (Reggiana); Longobardi (Rimini) 3 RETI: Varriale (Cavese); Bernardi e Scotto (Cosenza); Carbonaro, Melchiorri e Migliore (Giulianova); Turchi (Lanciano); Artistico (1) (Pescara); Choutos (1) e Rebecchi (Pescina); Bocalon e Marchi (Portogruaro); De Cesare (1) Lucenti e Polani (Potenza); Packer (Ravenna); D’Ambrosio, Galizia, Manco, Poziello e Romano (Real Marcianise); Alessi (Reggiana); Frara (Rimini); Bazzani e Schiavon (Spal); Correa (Taranto); Berrettoni e Colombo (Verona).
La squadra di Dellisanti ottiene un ottimo pareggio nella dura trasferta di Reggio Emilia
Il Taranto va a piccoli passi Il risultato ad occhiali accontenta anche Dominissini, reduce da due ko di fila REGGIANA TARANTO
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REGGIANA (4-3-1-2): Tomasig 6; Girelli 5,5, Stefani 6, Zini 6, Mei 5; Romizi 6(30' st D'Alessandro sv), Viapiana 6,5, Maschio 6; Alessi 5,5;Rossi 6,Temelin 5. A disp: Manfredini, Gualandri, Bovi, Castiglia, Ferrari, Guerra. All.:Dominissini 6. TARANTO(4-4-2): Bremec 6; Calori 5,5, Migliaccio 6, Prosperi 6,5,b Colombini 6; Di Roberto 6,5 (20' st Bolzan 6), Giorgino 5,5, Rajcic 6, Scarpa 6; Corona 6 (41' st Cortese sv), Innocenti 5,5 (11' st Ferraro 6). A disp: Barasso, Panarelli, Imparato, Cuneaz. All.:Dellisanti 6. ARBITRO: Baratta di Salerno 6. NOTE: Spettatori: 1821 paganti di cui 899 ospiti, 1772 abbonati. Ammoniti:Zini,Stefani, Giorgino, Scarpa. Angoli: 4-3 per la Reggiana. Recupero: pt 0'; st 5'. REGGIO EMILIA. Finisce con un pareggio a reti inviolate lo scontro tra Reggiana e Taranto. Un buon brodino per la Reggiana reduce da due sconfitte consecutive e un ottimo punto per il Taranto lanciato all'inseguimento della zona play off. Rivoluazione per entrambe le squadre con la Reggiana che, a causa di infortuni e squalifiche, si trova costretta a tornare al modulo con il trequartista alle spalle delle due punte. Classico 4-4-2 per i pugliesi con i nuovi acquisti Colombini, Rajcic e Di Roberto in campo dal primo minuto. Partenza dalla panchina per Ferraro, l'altro colpo da
«Ci è mancato solo il gol» ANCORA UN pari in trasferta per gli jonici condito da qualche recriminazione di troppo. Nel post partita il tecnico Franco Dellisanti esterna tutto il suo rammarico: “Ci è mancato solo il gol. Abbiamo qualcosa da recriminare, ma è confortante la predisposizione delle squadra. Alla Reggiana abbiamo concesso davvero poco, ci è mancato solo l’episodio determinante per arrivare alla realizzazione. Siamo venuti in Emilia per cercare i tre punti e di sicuro siamo stati più pericolosi rispetto all’incontro di Ferrara. In ogni caso per il futuro dovremo essere più cinici. Bisogna comunque sottolineare un aspetto confortante: stiamo acquisendo sempre maggiore consapevolezza nei nostri mezzi e sono convinto che proseguendo su questa strada riusciremo a conquistare la vittoria anche in trasferta. Il virus intestinale che ci ha decimato? Siamo stati più forti delle avversità. Abbiamo trascorso due giorni d’inferno a causa di questo virus, ma devo elogiare il grande impegno profuso dallo staff medico rossoblu”. Il mister tarantino spende parole d’elogio anche per i due “esordienti” in casacca rossoblu: “Ferraro non lo scopro certo io. E’ un calciatore che ci darà molto. Del resto l’ultima occasione della gara è capitata proprio sui suoi piedi. Da parte sua Colombini ha offerto un’ottima prova”. Dellisanti si mostra ottimista per il futuro prossimo: “C’è un clima di fiducia. Il Taranto può ambire a traguardi importanti”. Innocenti in azione allo stadio Giglio di Reggio Emilia
novanta del mercato di gennaio. Spazio in avanti quindi alla coppia formata da Corona e Innocenti, con Di Roberto e Scarpa pronti a far male sulle fasce. Pur senza reti, la gara è stata gradevole e non sono mancate le azioni da gol con il palo colpito da Maschio che ha strozzato l'urlo ai tifosi granata. E a proposito di tifosi, un grande applauso ai tifosi tarantini che, calati in massa allo stadio Giglio (nell'ordine del migliaio) hanno sostenuto la squadra dall'inizio alla fine. L'inizio è di marca tarantina con Di Roberto che all'undicesimo controlla e calcia ma sulla traiettoria trova Maschio pronto alla respinta. Non si fa attendere la replica della Reggiana dopo tre minuti. Palla in mezzo
di Rossi per l'accorrente Temelin che si fa anticipare da Bremec. Al 16' Corona si guadagna una punzione da buona posizione. Sulla sfera si presenta Di Roberto che però alto sopra la traversa. Neanche un giro di lancette e dalla parte opposta ci prova Alessi con Bremec che blocca in due tempi. E sul ribaltamento di fronte è attento Stefani ad anticipare Corona a tu per tu con Tomasig. Il Taranto insiste e al 19' va vicinissimo al gol. Tiro da fuori di Rajcic, deviazione della difesa granata e primo miracolo di Tomasig che si distente sulla sinistra e renspinge la sfera. Lo scampato pericolo stimola la Reggiana. E' Temelin che al 21' si libera bene in area e da ottima posizione lascia partire un destro che si perde sul fondo.
Ancora Reggiana alla mezzora sull'asse TemelinRossi. Servizio del primo per il secondo, controllo e tiro di destro che sfiora la traversa. Al 36' la Reggiana colpisce il legno. Punizione di Viapiana e colpo di testa di Maschio che si stampa sul palo con Bremec tagliato fuori. Gli ultimi minuti della prima frazione di gioco sono tutti per gli uomini di Dellisanti che in tre minuti, dal 39' al 42', si presentano in modo pericoloso dalle parti di Tomasig. Stessi giocatori e stessi moduli anche ad inizio ripresa. Al 9' un mischione nell'area granata si risolve tra le braccia di Tomasig non senza qualche problema. Passa un minuto e Ferraro fa il suo debutto: fuori Innocenti e nuovo tandem d'attacco Corona-Ferraro.
Ma i pericoli maggiori li corre il Taranto. Grande numero di Rossi sulla sinitsra, palla in mezzo e Temelin viene anticipato di un soffio dal portiere Bremec. Scampato il pericolo, il Taranto si rifà sotto e al 18' chiama Tomasig al secondo miracolo della giornata. Tiro da lontano che il portiere granata non trattiene, sul pallone arriva Ferraro di gran carriera ma Tomasig si riscatta e devia in calcio d'angolo. Non arriva il gol ma la partita si mantiene su livelli decorosi con continui ribaltamente di fronte. Al 28' ci riprovano i granata. Cross di Alessi dalla destra per Rossi che colpisce di testa. Blocca Bremec in tutta tranquillità. Ancora granata a sei minuti dal termine. Sugli sviluppi di
un calcio d'angolo la palla arriva a Viapiana che lascia partire un destro. Sulla traiettoria la sfera arriva tra i piedi di Zini che da buona posizione colpisce debolmente: nessun problema per Bremec. Ancora un tentativo per la Reggiana quando i minuti sono 41. Lancio di Rossi per Temelin che si fa anticipare dal portiere ospite. Un minuto dopo ci potrebbe scappare il colpaccio per il Taranto. Deliziosa palla per Ferraro sulla destra, gran destro con Tomasig che compie il terzo miracolo della giornata e respinge con i pugni. Non bastano cinque minuti di riposo per sbloccare la situazione. Finisce zero a zero per la felicità (probabilmente) di tutti. Cristiana Filippini sport@luedi.it
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18 Sport
1ª Divisione. Rossoblù di nuovo corsari. Fiore sbaglia un calcio di rigore a inizio partita
Il Cosenza ritrova il “Pitone” Il gol di Biancolino regala un successo meritato in casa del Lanciano V.LANCIANO COSENZA
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PAGELLE COSENZA PETROCCO (7) – Due interventi e mezzo salva risultato, uno da solo contro l’avversario mettono il timbro sulla partita e sul successo. La migliore prestazione dal suo arrivo a Cosenza.
VIRTUS LANCIANO (4-42): Chiodini; Colombaretti (38’ st Oshadogan), Moi, Antonioli, Mammarella; Turchi (30’ st Marfisi), Aquilani (26 st Amenta), Sacilotto, Colussi; Improta, Sinigallia. A disp.: Aridità, Coppini, Perfetti, Allenatore: Pagliari COSENZA (4-4-2): Petrocco, Bernardi, Porchia, Fanucci, Di Bari, Virga (25’ st La Canna), De Rose, Fiore, Maggiolini (37’ st Marsili), Biancolino, Scotto (6’ st Roselli). In panchina: Gabrieli, Ungaro, Musca, Olivieri. Allenatore: Toscano ARBITRO: Del Giovane di Albano Laziale MARCATORI: 46’pt Biancolino NOTE: Giornata fredda e piovosa. Terreno pesante. Spettatori 730 paganti per un incasso di 8161 euro. Presenti una cinquantina di fan cosentini in tribuna. Angoli 9-3 per il Lanciano. Ammoniti Bernardi, Marsili. Recupero 1 pt; 4 st
BERNARDI (6,5) – Eclettico calciatore da tre anni sulla breccia. Arretrato sulla linea dei terzini si dà un gran da fare e mette la sua tenacia al servizio del risultato. PORCHIA (7) - Rientra dopo due gare di assenza e gioca un match esemplare. Sicuro, tranquillo, attento, con logica e senso da capitano. FANUCCI (7) – “Carrick” lotta anche quando si trova in difficoltà per un piccolo infortunio. Dalle sue parti non si passa e la vittoria porta il suo timbro di caparbia e sicurezza. DI BARI (6 ) –Difende con un certo ordine e va meglio che nelle ultime esibizioni. Soffre poco e contribuisce al successo. VIRGA (6) –Il campo non lo favorisce, ma si danna per raddoppiare e proporsi dando una mano anche alla lotta in mediana. Dal 25’st LA CANNA (6,5) –Entra nel momento caldo della gara e mette lo zampino nelle ripartenze. Prova anche una conclusione a rete. Può fare ancora meglio e sarà molto utile alla causa. DE ROSE (7) – Mastino rossoblù con cuore e quantità. Personalità e dimostrazione di essere abituato alla lotta per trovare una vittoria fondamentale per il prosieguo del campionato. Non solo rottura, ma anche ripartenze di qualità. FIORE (6) – Sbaglia il rigore in avvio, ma non si disunisce. Soprattutto nella ripresa prende per mano la squadra e crea tanto, con i controtempi necessari alla ricerca del gol sicurezza. MAGGIOLINI (6) – Due incursioni alla Maggiolini, un bel cross e la stessa determinazione del gruppo nel cercare i tre punti. Dal 37’ st MARSILI (sv) – Anche lui entra nel clima campionato. Una buona notizia.
di ALESSANDRO RUSSO LANCIANO –Tre gradi, da battere i denti. Clima da Lupi nel profondo Abruzzo, scena ideale per il Cosenza chiamato a riscattare la prova in chiaroscuro in casa contro la Fidelis Andria. E così è andata a Lanciano, con una gara tutta sagacia, cuore e attenzione fino alla vittoria maturata con un gol da vero bomber messo a segno da Raffaele Brancolino, che ha girato in gol, con il “morso del Pitone”, una grande palla allo scadere del primo tempo. La gara avrebbe potuto prendere subito una piega diversa sul calcio di rigore che il fuoriclasse rossoblù Stefano Fiore si è fatto parare dal portiere di casa. Un buon Cosenza contro un buon Lanciano che, specie nella prima parte della ripresa, ha cercato il pari, negato dall’abnegazione della squadra e dalle parate di Petrocco. E’ una vittoria di capitale importanza che consente di guardare al finale di campionato con ottimismo. Dopo una settimana di prove, Mimmo Toscano passa al 4-4-2 con l’obiettivo di mettere a posto le movenze difensive della squadra rossoblù. Le sberle rimediate in casa con Giulianova e nel mezzo passo falso con l’Andria hanno lasciato il segno e dunque qualcosa bisognava cambiare. Il risultato è positivo, dando un segnale di squadra camaleontica, capace di poter giocare in diversi modi vincendo. Per Pagliari, con tre calciatori squalificati, Di Cecco, Vastola e Sansone, oltre all’infortunato di lungo corso Zeytulaev, lontano dal campo di gioco da alcuni mesi, si registra l’esordio sin da primo minuto dell’ultimo arrivato Aquilanti che si posiziona in mediana. La gara inizia a marce forzate con un calcio di rigore in avvio per il Cosenza. E’ Moi, forse dopo una spintarella di Scotto che placca il pallone con le mani sotto lo sguardo dell’arbitro. Calcio di rigore netto e palla sul dischetto. Sul pallone va Stefano Fiore che prende la rincorsa dopo le proteste del Lanciano e calcia. Battuta non “alla Fiore” e parata del portiere. Sembra lo stesso film di sempre, ma il Cosenza non si disunisce e concede poco o nulla al Lanciano. Gari a scacchi, sulla falsariga del match d’andata che ha visto le due squadre
Raffaele Biancolino esulta insieme a Gigi Scotto dopo il gol (fotoservizio Francesco Grazioli)
Petrocco, tra i migliori in campo, interviene con i pugni Sotto alcuni dei tifosi rossoblù presenti ieri a Lanciano
annullarsi in un abulico nulla di fatto sotto i fischi del San Vito. Stavolta la posta in palio per i Lupi è veramente importante. Solo due colpi di testa abruzzesi e palla a lato (36’ e 39’) con Colobaretti e Antonioli. Sta di fatto che, nonostante una certa pressione i rossoblù tengono bene. Ecco che, alla prima occasione, allo scadere, Moi dà palla all’indietro senza avvedersi della presenza di Brancolino che ruba la sfera e non ci pensa neanche un attimo. Botta di prima intenzione, palo e palla in rete. Tempo scaduto e tutti negli spogliatoi. Ripresa con il Lanciano che entra in campo ferito. E dunque per una decina di minuti buoni mette sotto il Cosenza con una certa pressione e la spinta che porta a molti cross e diversi corner in sequenza. Una palla gol arriva subito al 5 minuto con un tiro di Sacilotto ma Petrocco risponde da par suo. Toscano si rende subito conto del problema e manda in campo Roselli al posto di Scotto. Il Cosenza tiene, soffre ma tiene. Fiore, con la classe che gli è propria, e Biancolino, con un lavoro di sponda oscuro, tengono in scacco la difesa del Lanciano. Solo per un niente e alcune triangolazioni non regalano il raddoppio. Ci riprova ancora il Lanciano al 23’ con Colussi da posizione ravvicinata e ancora Petrocco risponde alla grande. Quindi i rossoblù prendono sicurezza e ricominciano a sciorinare calcio, assestandosi bene sulle folate di Roselli e La Canna che ci prova dalla distanza. Lo stesso La Canna offre un assist al bacio che Biancolino non trova per un pelo. Nei minuti di recupero una giocata di prima Fiore-Roselli-Biancolino finisce con la palla alta sulla traversa calciata dal bomber solo in area. Il Cosenza finisce il match con un risultato che premia la voglia e i sacrifici dei rossoblù che hanno vinto, talvolta soffrendo, ma giocando bene per lunghi tratti. Il vento ha girato finalmente dalla parte dei Lupi. Ora la sosta prima del rush finale verso i play off e il sogno promozione.
BIANCOLINO (7) – Il morso del Pitone tanto atteso è arrivato. Un gol da opportunista e di potenza, che regala ossigeno alla classifica dei Lupi. Si mette la croce addosso e tiene in scacco la retroguardia del Lanciano. Sbaglia il raddoppio. E’ tornato. SCOTTO (6 ) – Furbetto e pressante in occasione del calcio di rigore procurato su fallo di mani di Moi in avvio gara. Ci prova anche sul fronte offensivo e dà il suo contributo al successo dei Lupi. Dal 6’ st ROSELLI (6,5) – Esperienza e qualità da calciatore vero. Ruggisce nel momento topico del match. I Lupi non possono fare a meno di lui. al. ru.
La sequenza del rigore che Chiodini ha parato a Stefano Fiore
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Sport 19
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
Gli abruzzesi battono il Portogruaro con un gol allo scadere di Carbonaro
Dopo tre mesi: Giulianova Campagnacci e Cunico avevano fissato il provvisorio 1-1 GIULIANOVA PORTOGRUARO
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GIULIANOVA (3-5-2): Gasparri 6; Donato 6,5 Garaffoni 7 Vinetot 7; Sosi 7 Croce 7(37' st Maritato sv) Carratta 7, Censori 6 Migliore 8; Melchiorri 7 (37' st Carbonaro 7), Campanacci 7. A disp.: Buono, Faragalli, Dezi, Rinaldi, Schneider, Carbonaro, Maritato. All.: Bitetto 7 PORTOGRUARO (4-4-2): Rossi 6; Cardin 6,5, Siniscalchi 6, Madaschi, 6,5 Gotti 6; Espinal 6,5(19' st Puccio 6), Scozzarella 7, Cunico 7, Mattielig 6,5 ; Altinier 5,5 (40' st Gargiulo sv), Marchi 5,5,(32' st Bocalon). A disp.: Marcato, Pondaco, Vicente, Scapuzzi. All.: Calori 6 ARBITRO: Barbeno di Brescia 6 RETI: pt 19' Campagnacci (G); st 6' Cunico (P), 42' Carbonaro (G) NOTE: Spett 1551. Incasso di 9.398,05, compreso il rateo di 7.478,05 per 1210 abbonati. Ammoniti: Donato, Scozzarella, Gotti. Angoli 9-4 per il Giulianova. Recupero: pt 2'; st 5'. GIULIANOVA - Il Giulianova torna al successo al Fadini centrando una vittoria che mancava ormai da tre mesi.I giallorossi hanno meritato la vittoria sul Portogruaro, che si è confermato di superiore caratura tecnica, anche se si stava ripetendo un copione già con: molte occasioni sciupate. A una manciata di minuti dal
Il gol di Campagnacci
termine, però, il giustiziere è stato Carbonaro appena entrato in campo assieme al neo acquisto Maritato, anche se, sul tiro (42°
della ripresa) c'è stata una leggera deviazione di un difensore veneto. Bitetto ha schierato il 3-5-2, con Donato terzo difensore, Croce
in mediana e Melchiorri in avanti. Calori ha opposto un 4-4-2 molto concreto , con centrocampo a rombo (Scozzarella davanti alla difesa e Cunico dietro le punte), ma che comunque ha lasciato spazi alla manovra giallorossa, come del resto era nelle previsione. Non a caso, il Portogruaro, in trasferta, non conosce mezze misure: 5 volte ha vinto, altrettante ha perso, un solo pareggio. La prima palla goal del Giulianova è arrivata al 16', su punizione di Croce sulla quale Vinetot, da pochi passi, ha mancato la girata, Censori ha raccolto la palla ma la sua conclusione, apparsa fiacca. è stata ribattuta di piede da Rossi. Tre minuti più tardi, però, Campagnacci ha aperto le marcature lanciato da un assist filtrante di Melchiorri verso il portiere veneto. Nel giro di 1' (28') Melchiorri ha avuto due occasionissime per il raddoppio: nella prima, smarcato da una splendida combinazione Campagnacci-Croce, ha tirato a tu per tu con Rossi che ha deviato in angolo; nella seconda, ancora liberato per il tiro, è stato contrastato da un difensore. Sosi che, al 38', ha deviato tra le braccia di Rossi su perfetto cross di Campagnacci. Il Portogruaro ha reagito con tiri da fuori, di cui pericoloso quello di Altinier al 39'(l'unica cosa concreta del centravanti, stretto tra i centrali giuliesi) di poco altro sopra la traver-
sa. In avvio di ripresa ancora Giulianova. Al 3', Campagnacci ha sferrato un destro dal limite che Rossi, seppure coperto, ha rintuzzato. Il portiere ospite si è diretto verso l'arbitro sostenendo di essere stato colpito da un oggetto lanciato dai tifosi della curva ovest ma la cos non è stata confermata e di Rossi si sarebbe interessata poi anche la Procura federale presente al campo con i suoi ispettori. Goal mancato, goal subito: Cunico, al 6', è piombato su un batti e ribatti nell'area giuliese ed ha pareggiato di potenza. Immediata la reazione del Giulianova: Melchiorri, all'8', ha impegnato Rossi da posizione ravvicinata. La partita, a quel punto, è cresciuta anche di tono agonistico con un accenno di rissa in seguito ad un fallo di Donato su Cunico. Il Giulianova ha preso d'assalto il Portogruaro e Bitetto, nel finale, ha inserito il debuttante Maritato e l'esterno di fascia destra Carbonaro. La porta veneta è sembrata stregata. Al 39' un tiro a botta sicura di Migliore è stato rinviato in mischia davanti a Rossi. Ma al 42' è giunto il vantaggio giuliese. Punizione di Carratta, tocco di testa di Garaffoni e Carbonaro ha anticipato Rossi adagiando in rete con il sospetto di una deviazione. In pieno recupero Carratta ha colpito la traversa con un calcio di punizione dal limite. Azzurra Marcozzi
Due volte in vantaggio il Marcianise si fa raggiungere. Tedesco, due gol
Il Pescina salvato dai nuovi Dall’Acqua e due volte Capparella solo per un punto PESCINAVG MARCIANISE
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PESCINA (4-4-2): Bifulco 5,5; Locatelli 5,5, Petitto 6, Birindelli 5,5, Pomponi 6,5; Capparella 8 (41' st Choutos sv), Giordano 5, De Angelis 6, Rebecchi 5,5 (1' st Caccavallo 6); Bettini 5,5 (17' st Negro 6), Dall'Acqua 7. A disp.: Merletti, Di Bella, Bettega, Cipolla. All. Bonetti 5,5. MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli 6; Porpora 6, Murolo 6, Filosa 5 (30' pt Manco 6,5), Tomi 6,5; Piscitelli 6, Alfano 6, D'Ambrosio 7, Della Ventura 5,5; Galizia 5,5 (41' st Poziello sv), Tedesco 7,5 (46' st Romano sv). A disp.: Mezzacapo, Montanari, Russo, Di Napoli. All. Boccolini 6,5. ARBITRO: Bergher di Rovigo 5. RETI: pt 15' Dall'Acqua (P), 33' Tedesco rig.(M), 44' Tedesco (M); st 14' Capparella rig.(P), 19' D'Ambrosio (M), 23' Capparella(P). NOTE: paganti 318, abbo-
nati 146, incasso 3564 euro. Ammoniti Della Ventura, Galizia, Petitto. Angoli 9-2. Recupero: pt 2'; st 4'. AVEZZANO. Un punto al Real Marcianise potrebbe anche star bene, se non fosse che, dopo la rimonta iniziale, si è fatta raggiungere due volte, fino al 3-3 decisivo. La squadra di Boccolini, quindi, può vedere il bicchiere sia mezzo pieno che mezzo vuoto, anche se, dati alla mano, il punto del Dei Marsi resta indigesto solo al Pescina. I campani si presentano ad Avezzano privi di Ciano, Orsi e, soprattutto, D'Apice, ma ritrovano Murolo al centro della difesa, Piscitelli e Della Ventura. Bonetti è invece orfano di N'Ze, Molinari e Suriano. Il Real parte con un 4-4-2 camaleontico, che diventa 5-4-1 in fase di non possesso. Galizia, preferito a Poziello, spesso si abbassa sulla linea dei mediani, permettendo a Piscitelli di arretrare nel ruolo di terzino con conseguente scalata al cen-
tro di Porpora. Così facendo il Pescina trova ovvie difficoltà nel costruire manovre accettabili, anche considerato un terreno di gioco in pessime condizioni. Al 7' la prima vera occasione capita sui piedi di Tedesco, che però spedisce sull'esterno della rete. Al 12' ancora Tedesco, questa volta nei panni dell'assist-man, imbecca Alfano: Bifulco salvai n uscita. La gara resta in equilibrio, perché il Pescina prova comunque a ragionare, mentre il Marcianise sferra ripartenze pericolose. Al 14' Murolo rischia l'autogol su tiro-cross di Rebecchi. Passa un minuto e i padroni di casa vanno in vantaggio. Pomponi crossa in area, dove Dall'Acqua si innalza altissimo e di testa sorpassa Fumagalli per l'1-0. Il vantaggio, come spesso accade, scuote chi segna e così il Marcianise soffre. Al 26', su corner di Capparella, Petitto fa la torre per Dall'Acqua che si divora un gol già fatto. Boccolini toglie Filosa, in difficol-
tà, e mette dentro Manco, spostando definitivamente Piscitelli terzino destro. La mossa dà i frutti immediatamente. Al 32' per un contatto tra Locatelli e Della Ventura, Bergher assegna il rigore che Tedesco trasforma: 1-1. E al 44' ecco il sorpasso. Tomi vince un contrasto con Giordano e serve Manco. Il destro viene parato da Bifulco, ma Tedesco fa prima di tutti e in tap-in insacca l'1-2 gialloverde. Al rientro dagli spogliatoi Bonetti lascia fuori Rebecchi per inserire Caccavallo: 4-3-3, con Capparella interno di centrocampo e tridente CaccavalloDall'Acqua-Bettini. La squadra di casa spinge con maggior vigoria e perviene al pareggio al 13'. Su angolo Dall'Acqua viene steso da Murolo: rigore. Capparella non sbaglia e fa 2-2. Inerzia mutata? Macché. Il Marcianise trova nuovamente la forza di segnare, questa volta grazie al suo capitano D'Ambrosio, che realizza un calcio piazzato dal limite. Sembrerebbe il
Tedesco ha segnato una doppietta
colpo del ko, e invece i marsicani si rialzano subito, ancora con Capparella. Sontuosa la sua punizione che fulmina un esterrefatto Fumagalli e sancisce il 3-3 finale. Eppure il match regala ancora emozioni. Al 35' è Caccavallo-show: l'esterno ex Cosenza salta mezza difesa gialloverde e Fumagalli ci mette una pezza. Poi Negro spedisce fuori. E nel recupero gli ultimi sussulti, uno per par-
te. Al 94' Manco approfitta di un lancio in profondità e si trova a tu per tu con Bifulco. L'esterno prova il lob dal limite, ma la sfera si infrange sulla parte alta della traversa. Su capovolgimento di fronte, Negro se ne va sulla sinistra, rientra e crossa di destro: Dall'Acqua svetta su tutti, ma Fumagalli si rifugia in corner. Il 3-3 va in archivio. Alessandro Cavasinni
I RISULTATI DI LEGA PRO 23ª GIORNATA - LA PRIMA DIVISIONE DOMENICA 14 OSSERVA UN TURNO DI RIPOSA Prima Divisione Girone A Alessandria – Novara stasera Arezzo - Cremonese 2-2 Como - Figline 0-2 Foligno – Lecco 2-3 Monza – Perugia 0-0 Pergocrema Viareggio 2-0 Pro Patria - Paganese 2-1 Sorrento - Lumezzane 2-2 Varese - Benevento 1-1 CLASSIFICA: Novara 50 punti; Cremonese 46; Arezzo 42; Varese 41; Benevento 40; Lumezzane 39; Perugia* 36; Alessandria 33; Figline* 28; Lecco 26; Pro Patria, Foligno, Monza 24; Sorrento 23; Viareggio 22; Como 21; Pergocrema 20; Paganese 18. * Perugia e Figline 1 punto di penalizzazione PROSSIMO TURNO 21/02 – ORE 14.30 Benevento – Sorrento Como - Alessandria Cremonese – Lumezzane Figline – Pergocrema Foligno – Monza Lecco – Arezzo Novara - Pro Patria Paganese Varese Viareggio – Perugia
SECONDA DIVISIONE GIRONE A Il campionato ha osservato un turno di riposo
SECONDA DIVISIONE GIRONE B Il campionato ha osservato un turno di riposo
CLASSIFICA: Spezia 40 punti; Sud Tirol e Pavia 37; Alghero e Legnano 36; Rodengo Saiano e Feralpi Salò 35; Canavese e Crociati Noceto 31; Mezzocorona 30; Pro Vercelli 29; Sambonifacese 28; Valenzana e Carpenedolo 23; Villacidrese 22; Olbia 21; Pro Belvedere Vercelli 18; Pro Sesto 11. Alghero, Legnano, Pro Sesto e Rodengo Saiano penalizzate di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 14 FEBBRAIO): Carpenedolo-Canavese Crociati Noceto-Sud Tirol Feralpi Salò-Alghero MezzocoronaLegnano Olbia-Pro Belvedere Vercelli Pro Sesto-Valenzana Pro Vercelli-Spezia Rodengo Saiano-Villacidrese Sambonifacese-Pavia
RECUPERI Bassano-Prato 3-3, Bellaria-Nocerina 0-0 CLASSIFICA: Lucchese 49 punti; San Marino e Fano 39; Prato 38; Gubbio 37; Itala San Marco 31; Sangiovannese 29; Sangiustese 28; Nocerina e Celano 26; Sacilese e Bassano 25; Bellaria 24, Giacomense e Pro Vasto 23; Carrarese 22; Poggibonsi 18; Colligiana 16. Colligiana penalizzata di 1 punto. Bassano, Bellaria, Nocerina e Prato una gara in meno. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 14 FEBBRAIO): Celano-Lucchese Giacomense-Fano Gubbio-Bassano Itala San Marco-Bellaria Igea Prato-Carrarese Pro Vasto-Sangiustese Sacilese-Nocerina San Marino-Poggibonsi Sangiovannese-Colligiana
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20 Sport
La squadra di Domenicali espugna Foggia con due gol nel primo tempo
Il rilancio della Ternana Concas e Ferrari per i play off. Foggia, accorcia Visone Pugliesi in vantaggio con una rete di Sy
L’Andria scappa Tognozzi la riprende Gli abruzzesi sempre secondi fesa andriese. Due giri di lancette e Sansovini prova un pallonetto dal limite dell'area con la sfera che ANDRIA (4-4-2): Spada- termina altissima sulla vecchia 6; Pierotti 5,5 (32' traversa della porta di Spast Dionigi sv), Pomante 6, davecchia. L'Andria, tutSibillano 6, Di Simone 6 tavia, non si disunisce e (38' pt Nicolao 6); Chiaretti pur soffrendo la velocità 6,5, Paolucci 5,5, Mezavil- della manovra ospite resta la 6, Doumbia 6; Anaclerio concentratissima e prova 5,5 (17' st Ceppitelli 6), Sy a spaventare il Pescara: al 6,5. A disp.: Mennella, Riz- 16', infatti, su una punizi, Lacarra, Iennaco. All.: zione di Paolucci, Mezavilla colpisce di testa da posiPapagni 6,5. PESCARA (4-3-3): Pinna zione defilata con Pinna 6; Zanon 6, Olivi 5,5, Men- abile a bloccare la sfera. La goni 5,5, Petterini 6; Colet- squadra del tecnico Di ti 6, Tognozzi 6,5, Dettori Francesco rallenta i ritmi 5,5; Soddimo 5,5 (19' st ed i padroni di casa trovaZizzari 6), Sansovini 6 (35' no il vantaggio: minuto st Carboni sv), Ganci 6 (40' 28' sulla sinistra Doumbia st Vitale sv). A disp.: Pri- fugge a Zanon e serve la corrente sco, D'AlteChiaretti rio, Romito, abile a crosBonanni. sare un palAll.: Di lone che OuFrancesco smane Sy 6. non deve far ARBITRO: altro che Vivenzi di spingere in Brescia 5. rete di testa RETI: pt a Pinna bat28' Sy (A); st tuto. L'otta29' Tognozva rete del zi (P). goleador anNOTE: driese conspettatori ferma il suo 5000 circa. stato di graSettore zia dall'avospiti chiuvento di Paso. Ammoin niti: Coletti, Sy, al settimo gol stagionale pagni panchina e Soddimo, spegne il PeTognozzi. scara che fa Angoli 5-3 per il Pescara. Recupero: ben poco per recuperare lo svantaggio. Al 30', infatti, pt 2'; st 4'. l'unica azione pericolosa ANDRIA - Termina in pa- di marca pescarese: Ganci rità la sfida tra Andria e salta Pierotti e crossa teso Pescara al “Degli Ulivi”; per Sansovini che colpisce un risultato sostanzial- in precario equilibrio con mente giusto e che ha visto la sfera che termina out. le due squadre dividersi Al 36' è ancora l'Andria a un tempo per parte e darsi sfiorare il raddoppio: Anabattaglia su di un terreno clerio su calcio d'angolo di molto pesante per via delle Chiaretti si ritrova solitaabbondanti piogge di que- rio davanti a Pinna ma colsti ultimi giorni in terra pisce male la sfera che gli pugliese. La squadra rimbalza a pochi centimeabruzzese sconta le assen- tri. Al 38' già la prima soze di Verratti e Zappacosta stituzione per i padroni di e Di Francesco opta per un casa: il capitano Di Simone aggressivo 4-3-3 affidan- lascia il posto per Nicolao do ad una zona mediana per un problema muscolamolto forte fisicamente il re. Si riparte dopo il riposo compito di diga tra difesa con il Pescara molto più ed attacco. Coletti-Tognoz- convinto e propositivo. Dal zi-Dettori il centrocampo 13' al 15', infatti, gli abruzche sostiene i laterali Sod- zesi chiudono in area l'Andimo e Ganci, chiamati ad dria e calciano dal limite alimentare la prima punta con Tognazzi, Ganci e PetSansovini. L'Andria di Pa- terini, trovando pronto pagni, invece, ha tremato Spadavecchia a chiudere a lungo questa settimana gli spazi. Al 20' ancora tiro per via di un fastidioso da fuori con Coletti che riproblema muscolare per ceve da Ganci ma SpadaOusmane Sy. Alla fine l'at- vecchia blocca ancora. Altaccante franco-senegale- la mezz'ora il pareggio di se ce la fa e lo scacchiere marca ospite: Ganci batte tattico dei pugliesi non un angolo invitante e Tomuta rispetto all'ottima gnozzi, dimenticato dalla gara disputata a Cosenza. difesa andriese, colpisce di Mezavilla e Chiaretti a cen- testa battendo un incolpetrocampo confermatissi- vole estremo difensore azmi assieme alla fantasia di zurro. La gara si spegne e Anaclerio in avanti. Ma il Pescara ed Andria si acPescara parte forte. Ag- contentano così; gli abruzgressivo sui portatori di zesi restano secondi in palla e ben disposto sul ter- graduatoria dietro un lanreno di gioco. Ganci eSod- ciatissimo Verona, mentre dimo sulle fasce fanno un l'Andria recupera posiziogran lavoro di connessio- ni in classifica ma resta a ne tra attacco e centrocam- due sole lunghezze dalla po a supporto di Sansovini zona play-out pur in serie e spesso si scambiano fa- positiva da ormai cinque scia per non dare punti di giornate. riferimento all'arcigna diPasquale S. Massaro
ANDRIA PESCARA
1 1
FOGGIA TERNANA
1 2
FOGGIA (4-2-3-1): Bindi 4; Carbone 6, Burzigotti 5,5, Artipoli 5,5, Micco 6; Velardi 6, Agnelli 6 (8' st Desideri 6); Millesi 6 (23' st Morini 5,5), Mancino 6,5, Visone 6,5; Ceccarelli 5,5 (11' st Caraccio 5,5). A disp.: Milan, Sgambato, Trezzi, Mattioli. All.: Ugolotti 5,5. TERNANA (4-2-3-1) Visi 7; Quondamatteo 6, Borghetti 6,5, Bertoli 6,5, Imburgia 6; Di Deo 6,5, Danucci 6; Concas 7 (36' st Noviello 6), Ferrari 7 (16' st Confalone 6), Negrini 6 (21' st Piccioni 5,5); Tozzi Borsoi 6. A disp.: Cunzi, Procida, Costantini, Balistrieri. All.: Domenicali 6,5. ARBITRO: Di Francesco di Teramo 6,5. RETI: pt 35' Concas (T), 47' Ferrari (T); st 14' Visone (F). NOTE: spettatori paganti 351, abbonati1.815, incasso di 19.211 euro. Ammoniti: Visone, Visi. Angoli 10-2 per il Foggia. Recupero: pt 3'; st 3'. FOGGIA- Dopo la striscia negativa delle ultime quattro giornate, che aveva portato in dote ai rossoverdi appena un punto (e tre sconfitte), la truppa di Domenicali espugna lo Zaccheria. E' una vittoria che fa classifica e anche morale, senza dubbio. Inoltre, altro dato tutt'altro che trascurabile, rafforza decisamente la panchina di Manuele Domenicali: in tribuna, infatti, era stato visto prima della gara l'allenatore Francesco Giorgini, che nelle scorse stagioni è stato nello staff tecnico degli umbri. Solo una casualità? Intanto, a Foggia, risultano decisamente premiate tutte le scelte del tecnico Domenicali, che all'inizio della gara tiene fuori elementi del calibro di Noviello e Piccioni, preferendo loro l'esordiente
Il gol di Ferrari della Ternana
Ferrari e Negrini. In particolare, l'attaccante newyorchese bagna un debutto da tramandare ai posteri, inventandosi un gol clamoroso dalla distanza. In sostanza, comunque, è tutta la Ternana a dare prova di compattezza, ordine e cattiveria. Sul corso della partita, risulta decisivo l'uno-due mortifero scagliato dalle “fere” nel finale del primo tempo. Dopo, cioè, che il Foggia aveva esaurito l'impeto della prima mezz'ora, opportunamente veicolato dagli ospiti su binari quasi innocui. Certo, spesso gli episodi decidono il corso delle gare. E, per certi aspetti, avviene così anche allo Zaccheria. Nel senso che, in appena sessanta secondi, si passa dal possibile vantaggio del Foggia al sorpasso della Ternana. Prima, Visi si oppone da campione alla botta da pochi passi di Millesi; poi, sul ribaltamento di fronte, un disimpegno errato di Carbone e un clamoroso svarione di Bindi aprono un corridoio irripetibile per Concas, che
approfitta. Il Foggia sbanda, prova a rialzarsi, ma proprio sul gong della frazione finisce al tappeto. Il gancio al mento è di un ex, quel Gabriel Enzo Ferrari che con i pugliesi (in oltre venti presenze) non aveva mai trovato la via della porta. E invece, raccogliendo una corta respinta della difesa locale, spara un bolide che rimbalza sul limite dell'area di porta e finisce inesorabilmente all'incrocio, con Bindi a dir poco esterrefatto. Dopo l'intervallo, la Ternana dimostra di aver imparato anche a soffrire. In avvio, prova a chiudere definitivamente i conti. Ma sbaglia l'occasione del tris con Negrini e poi, al quarto d'ora, subisce il risveglio del Foggia che riapre i giochi con un gran gol di Visone dal limite. E continua a venire in avanti quasi per inerzia, oltre che per esigenze di classifica: i rossoneri sono in piena bagarre salvezza. Ma La Ternana concede davvero poco. Claudio Matrone
Gelide folate e i campani volano con la rete di Turienzo
Cavese spinta dal vento Il Rimini conferma un rendimento disastroso in difesa CAVESE RIMINI
1 0
CAVESE (3-5-2): Russo 6; D'Orsi 6,5, Cipriani 6,5, Nocerino 6,5; Santarelli 6, Maiorano 6,5 (20' st Bacchiocchi 6), Spinelli 6, Favasuli 7, Radi 6,5; Turienzo 7 (29' st Cruz sv), Bernardo 6 (45' st Rapin sv). A disp.: Pane, Scartozzi, Berretti, Schetter. All.: Stringara 6,5. RIMINI (4-2-3-1): Pugliesi 6; Catacchini 5,5, Rinaldi 6,5, Vitiello 5, Regonesi 5,5; Cardinale 6, D'Antoni 5,5; Nolè 5 (1' st Morante 5), Frara 6 (30' st Giacomini sv), Tulli 5,5; Longobardi 5,5 (19' st Kirilov 5). A disp.: Tornaghi, Ischia, Baccin, Marchi. All.: Melotti 5,5. ARBITRO: Zonno di Bari 5,5. RETE: pt 24' Turienzo. NOTE: spettatori 2500 circa di cui un centinaio provenienti da Rimini. Espulso al 42' st Brunetti, direttore generale della Cavese, per proteste. Ammoniti: Regonesi, Nocerino, Cardinale, Tulli. Angoli 4-2 per il Rimini. Recupero: pt 2'; st 5'. CAVA DE' TIRRENI. Controvento, ma non contro natura: Eolo divora il Lamberti tagliando da ovest ad est, trascinando la Cavese ad ogni assalto, agevolandone il gioco sulle seconde palle (quelle sporche, lavorate quasi tutte da Turienzo), ma non sradica il Rimini dalla propria origini. E probabilmente, il grosso handicap che partorisce la sconfitta ed il ridimensionamento (play-off più lon-
Turienzo mentre calcia il pallone dell’1-0
tani in attesa del recupero col Pescina) è proprio questo: si palleggia come da copione imposto da Melotti, ma non s'affondano i colpi perché la manovra è rallentata dalle folate gelide e la profondità, per quanto cercata da Frara e Tulli in particolare, è negata dal muro alzato da Stringara a protezione di Russo: Cipriani e D'Orsi ingabbiano Longobardi, Nocerino va a raddoppiare sistematicamente su Nolè, Maiorano stringe su Santarelli per anestetizzare quel diavoletto di Tulli. Ed il Rimini, non sapendo far altro, sviluppa un fraseggio bello, ma evanescente, pulito ma improduttivo, autoritario e finanche rischioso. Basta un tocco sbagliato o un pallone avvelenato dal vento e la Cavese, arroccata e tutta stretta dietro la linea del pallone, si lancia negli spazi con un furore spaventoso. Senza perdere un briciolo d'equilibrio, sganciando solo uno degli esterni e soltanto una
delle mezz'ali per sostenere la rapidità di Bernardo ed il fisico da Marcantonio di Turienzo. Undici minuti ed è già prima avvisaglia per Pugliesi, rabbrividito dall'inzuccata del colosso argentino, solo in area eppure in grado di sorprendere Rinaldi per finalizzare una ripartenza avviata da un lancio stupendo di Radi e rifinita da un cross preciso di Santarelli. Nulla d'eccezionale, eppure la differenza è tutta qui: il Rimini elabora, molto (anzi troppo), alla Cavese bastano due o tre tocchi per arrivare in porta. Come al quarto d'ora quando Bernardo s'infila ancora sul lato di Regonesi (sempre troppo alto per sostenere la manovra romagnola), riceve il lungolinea di Cipriani e tocca con delicatezza per Turienzo, che va giù a due metri da Pugliesi nel contatto con Vitiello. L'arbitro lascia stare e Frara prova ad invertire la rotta (21') senza pensarci troppo su, concludendo con preci-
sione sugli sviluppi di un corner: stavolta non è il vento, ma la coscia di D'Orsi a sporcare la traiettoria e a graziare Russo (sfera vicinissima al palo). Poi il vantaggio della Cavese che segue la logica di sempre: recupero di Favasuli, controllo di Turienzo e botta di sinistro all'incrocio dai 25 metri. Dieci minuti (34') e la premiata ditta per poco non confeziona il raddoppio: Favasuli stavolta serve dal fondo, l'argentino s'avvita, Pugliesi blocca in due tempi sul primo palo. Intervallo, si cambia: dentro Morante, fuori Nolè, Frara s'abbassa in mediana, Tulli va tra le linee ed il Rimini passa ad un 4-3-1-2 molto più pesante. Che, però, in condizioni di svantaggio, scopre eccessivamente le fasce e finisce per favorire ulteriormente la Cavese. Pure perché Morante e Longobardi si pestano i piedi, Tulli perde smalto per vie centrali e Kirilov, in campo dal 19', non ha peso specifico per mettere in apprensione la tosta retroguardia locale. E l'ingresso di Giacomini nell'ultimo quarto d'ora è solo la carta della disperazione. Il destro di D'Antoni (18') non è una scossa, ma un timidissimo tentativo di rimettersi in carreggiata. Che non mette paura alla formazione di Stringara, vicinissima al raddoppio in almeno tre circostanze e sempre col solito copione: aggressione, recupero, due o tre tocchi per la profondità. Ciò che manca al Rimini per essere prolifico e non soltanto bello a metà. Filippo Zenna
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Sport 21
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
In alto a sinistra il gol di Magliocco. qui sopra la palla in rete dopo il tiro di Berardi dell’1-0. Accanto il momento dell’espulsione di Capuano che si accomoda in tribuna e il palo di Evangelisti
Un ottimo Potenza raggiunto due volte dalla Spal in inferiorità numerica
Non ne va bene una Berardi e Magliocco illudono. Cipriani e Smit per il pari POTENZA SPAL
2 2
POTENZA (3-5-1-1): Tesoniero 6; Porcaro 6 Cardinale 6 Langella 6; Iraci 5 (1’ st Magliocco 7) Berardi 7 De Simone 6,5 Evangelisti 6 (17’st Profeta 5,5) Frezza 6,5; Catania 6; Prisco 6,5 (30’ st Manno sv). A disp. Di Matteo, Barbato, Di Fatta, Nappello. All. Capuano SPAL (4-4-2): Capecchi 6; Ghetti 6,5 Zamboni 7 Bortel 6,5 Cabeccia 5,5; Quintavalla 5,5 Bedin 5,5 Schiavon 6 (14’ st Marongiu 5,5) Valtulina 5,5 (9’ st Smit 7); Bazzani 5 Cipriani 6. A disp. Richetti, Gaspari, Licata, Migliorini, Laurenti. All. Notaristefano ARBITRO: Cervellera di Taranto Guardalinee: Minardi-Fortarezza RETI:6’st Berardi (P) 24’st Cipriani (S), 33’ st Magliocco (P) 40’ st Smit NOTE: spettatori mille circa. Espulsi: al 32’st Schiavon (S) dalla panchina per proteste. Al 35’ st Bazzani per fallo di reazione su Manno. Ammoniti: Tesoniero (P), De Simone (P), Cipriani (S), Catania (P)Allontanati dalla panchina al 24’ pt il dg della Spal e il tecnico del Potenza Capuano. Angoli 2-3 Recuperi 0’pt, 4’st NON ha voglia di morire, il Potenza. Lo ha dimostrato in una partita bella e drammatica, che ha messo in evidenza i pregi e i limiti dell’undici di Capuano. Capace di passare due volte in vantaggio e di tendere un’infinità di trappole alla Spal. Una squadra che, per la qualità che ha in organico, si trova nella parte destra della classifica solo per sbaglio. Ma il Potenza è sempre vittima delle sue disattenzioni, che gli costano nel finale una doppia rimonta firmata da gente con presenze a tre cifre in serie A e B (Bazzani, Cipriani, Smit) che non andava messa in condizione di poter far male, specie in superiorità numerica. Ancora una volta ha convinto di più l’assetto a due punte adoperato nella ripresa per rimediare all’isolamento di Prisco. Alla resa dei conti il bicchiere per la Spal è mezzo pieno: dopo quattro gare senza subire reti Notaristefano allunga la sua serie positiva e acquisisce consapevolezza di essere sulla strada giusta. LA GARA Il campo è pesante, l’interpretazione arbitrale britannica. Nel pantano del Viviani la Spal ci sguazza, perché le affascinanti maglie a strisce strette biancocelesti sono riempite da tanti chili e centimetri in più rispetto a quelli dei padroni di casa. Che però la mettono subito sul ritmo e incalzano i quadratissimi emiliani. Al 7’ è Prisco, abile nella difesa del pallone, a sfiorare il
Gran gol del capitano che ripete la prodezza dell’andata
Bazzani si fa cacciare Capuano in tribuna per errore
Ottimo esordio per l’attaccante ma è fatale lo sbaglio in difesa
Un’acrobazia di Magliocco e, a destra Prisco anticipato dal portiere (Foto di Andrea Mattiacci)
Potenza alza la voce: è ancora in vita INUTILE FARE previsioni su quello che potrà accadere da qui a 24-30 ore. Il destino del Potenza è appeso a un filo e immaginare cosa sarà scritto per il futuro del calcio in città è impresa ardua, oltre che impossibile da pronosticare. Il dato certo è che questi sì che sono i giorni più importanti della storia del club. Capuano li aveva circoscritti alla trasferta di Marcianise e al mercato di riparazione, per limitarli al valore effettivo del campo. No. Qui in gioco è la credibilità di una piazza che, suo malgrado, si è ritrovata identificata nell’arresto del presidente della squadra di calcio. Specchiata in un’immagine che ha fatto il giro del mondo e che si è confusa con tutta la cattiva dietrologia che ha inevitabilmente accompagnato le vicende. Quasi a dire che Potenza è quella e va azzerata e cancellata. Orrido solo farsi balenare nelle menti un’idea del genere. Perchè nella pacatezza con la quale Potenza sta attendendo quello che accadrà domani non c’è rassegnazione. E se l’immagine da esportare è quella fornita dal campo, dove si vede una squadra che con tutti i suoi pesanti limiti tecnici riesce anche ad entusiasmare per impegno e dedizione, allora è abbastanza gratificante anche solo pensare a qualcuno che batte i pugni sul tavolo e fa capire che
“stop, il passato è passato”, che “l’argomento è chiuso”, che “c’è un dopo Postiglione”, in tutti i sensi, e questo va tutelato e soprattutto preservato. La partita più importante, però, è burocratica e non la giocheranno nè i calciatori, nè la classe politica cittadina e regionale (chiamata in causa da Rosario Pellegrino a fine partita), nè tantomeno i giornalisti che oggi i diretti interessati chiedono siano uniti e compatti con l’ambiente, mentre in passato hanno sperato al contrario di vederli quanto più distanti possibile dalla realtà della prima squadra. Quasi infastiditi. In campo per Potenza scenderanno gli avvocati che proveranno a non fare aprire un processo che, in caso contrario, ufficializzerebbe un verdetto già scritto e duro. O quantomeno sarebbe indirizzato pesantemente, anche dall’opinione pubblica giustizialista, verso quella direzione. Per il momento, nell’attesa che domani arrivi presto, non resta che confermare quanto viva sia Potenza e quanta voglia abbia di rifarsi il trucco e ributtarsi, senza più nessun alibi, solo ed esclusivamente nel calcio giocato. Con altri protagonisti. Si aspetta solo il beneplacito della Corte. Alfonso Pecoraro
secondo palo. L’andatura si impenna, c’è solo il Potenza. Al 22’ Frezza arriva per la terza volta sul fondo, serve Catania che però è impreciso a concludere dal centro dell’area. Supremazia netta, ma non produttiva. Manca un soffio al minuto 25’ quando l’arbitro accende la tensione a bordo campo. Viene espulso il dg della Spal Pozzi insieme a Capuano, condannato a soffrire in tribuna fino alla fine. Ma la Spal, superata la mezz’ora, si veglia dal torpore. E’ Langella (32’) a mettere una pezza su Bazzani lanciato al limite dell’area. Al 40’ Ghetti la mette in mezzo per Bazzani, stacco imperioso di poco a lato. Passa un minuto e ancora l’ex doriano tenta in area una pregevolissima girata. Brivido. Il senso di pericolo è accentuato dalle incertezze di Tesoniero, che non mostra l’esperienza giusta per governare il pallone nell’area fangosa. Il Potenza arriva all’intervallo col fiatone, ma Capuano prende coraggio. Al rientro in campo finisce fuori l’impalpabile Iraci, lasciando spazio all’esordio di Magliocco che va a supportare Prisco. Il Potenza passa 3-4-1-2. Le mosse dei due allenatori saranno, da questo momento, decisive. Proprio Magliocco al 6’ è bravo ad avventarsi in area su un pallone impantanato, il rimpallo su Capecchi dà a Berardi l’opportunità di punire dal limite, come nella gara d’andata. E’ 1-0. Risposta emiliana affidata al neo entrato Smit (ex Bologna), che esalta Tesoniero con una bordata da fuori. Ribaltamento di fronte ed ecco Evangelisti, che scheggia il palo con un gran tiro dai venticinque metri prima di essere sostituito da Profeta. Notaristefano sposta il baricentro delle idee togliendo un regista per mettere il giovane trequartista Marongiu. Al 24’ c’è il pari: bravo Quintavalla a difendere il pallone, Bazzani dal limite destro dell’area potentina ha spazio e tempo per servire in mezzo il micidiale Cipriani, che non sbaglia. Tutto da rifare, ma il Potenza ne è capace: verticalizzazione di Catania per Magliocco, il siciliano mette a sedere Capecchi e ricorda al Viviani di essere un pirata dei sedici metri. La gioia è però effimera. Il definitivo 22 arriva grazie ad un’invenzione di Smit, lasciato colpevolmente libero al limite dell’area e abile a inventarsi di controbalzo il gol della domenica. Con il rosso a Bazzani, caduto nel tranello di Manno, c’era anche l’uomo in più. Solite ingenuità, un delitto perdere due punti cosi’. La dedica, ai tanti che già aspettano in riva al fiume il cadavere del Potenza, è un colpo che resta in canna. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
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22 Sport
Le pagelle Bene Frezza, De Simone e Prisco. Evangelisti porta qualità
Berardi, cuore di capitano Magliocco esordisce come meglio non potrebbe. Delude Iraci a destra TESONIERO (6) - più di qualche incertezza nell’area resa insidiosa dal fango, finisce il primo tempo nel panico. Ma tra i pali è una sicurezza, e lo dimostra nella ripresa sulla botta di Smit e su Cipriani.
graziare la Spal su un suo gran tiro.
PORCARO (6) - si attacca all’epidermide di Cipriani come un insetto sanguisuga, provocando con malizia non da 21enne. Notaristefano capisce e consiglia al suo centravanti di cambiare versante. Senza colpe specifiche sui gol emiliani.
DE SIMONE (6,5) - sputa sulla carta d’identità quando, dopo pochi minuti, recupera dieci metri a Cipriani lanciato sulla fascia. Prestazione di grande ordine, non vacilla nemmeno quando si trova tra i piedi un trequartista.
CARDINALE (6) - rientro ballerino, punta molto sull’anticipo contro attaccanti più forti fisicamente che in progressione possono travolgerlo. In bello stile un paio di disimpegni a testa alta.
BERARDI (7) - al debutto da capitano. Capuano l’ha definito “uno dei pochi galantuomini rimasti nel calcio”, lui ringrazia con il bis del gol messo a segno all’andata. Parte centrale, finisce a destra con il passaggio al 3-4-1-2. L’esaltazione del gregariato.
PROFETA (5,5) - buttato dentro con la consegna di ringhiare addosso a chiunque gli capita a tiro. Fatica però ad entrare in partita.
LANGELLA (6) - alla mezz’ora salvataggio provvidenziale su Bazzani, era l’ultimo uomo. Presidia dignitosamente la sua porzione d’area.
FREZZA (6,5) - praticamente un’ala sinistra, a metà primo tempo è già arrivato tre volte a crossare dal fondo saltando agevolmente Ghetti. La condizione atletica invidiabile gli consente di continuare a spingere anche quando il fiato dei compagni latita.
IRACI (5) - non salta mai il diretto avversario, quando prova a crossare va sempre fuori misura. Fallisce miseramente il compito di non far sentire la mancanza di Lolaico. All’intervallo rimane negli spogliatoi.
CATANIA (6) - sembrava confermare l’involuzione delle ultime uscite, lui che ha trascinato il Potenza nella prima metà della stagione. Poi si inventa l’assist sontuoso per Magliocco.
MAGLIOCCO (7) - in evidente sovrappeso, non ha però dimenticato cosa significa essere un centravanti. Mette lo zampino nel primo gol, avventandosi sul pallone infangato. Freddissimo, in occasione del raddoppio, quando mette a sedere Capecchi. Dedica il gol a Capuano. EVANGELISTI (6) - il suo innesto da titolare al posto di Profeta dà più qualità alla mediana rossoblu. Vi- In alto la disperazione di Capuano dopo il pareggio della Spal. Qui a sinistra Iraci in un’azione di gioco e, a vacchia fino a poco prima della so- destra, una percussione offensiva di Catania stituzione, quando è solo il palo a
PRISCO (6,5) - inizio a tutto ardore, sponde in serie e la botta dal limite che al 7’ mette i brividi a Capecchi. Cala pian piano. Se solo giocasse un po’ meno con le spalle alla porta... Pietro Scognamiglio
Smit il bombardiere «Il gol? Tanta roba»
Prisco nella morsa della difesa ferrarese. A destra i supporter del Potenza
Un attacco della Spal
“IL mio gol? Davvero tanta roba!”. Non poteva esordire meglio Vlado Smit, che ha timbrato il suo esordio con la Spal su quello che il serbo ha definito “il peggior terreno di gioco calpestato in tanti anni di carriera”. Facile a dirsi, se hai sempre giocato in A o in B. Ma la variabile dell’erba del Viviani (coperta di neve fino a ieri mattina, ndr) è stata resa ininfluente dal bellissimo colpo al volo dell’esterno ex bolognese, che si è infilato alle spalle di Tesoniero. “La botta dalla distanza è’ la mia arma – spiega – per sfruttarla mi sono appostato al limite dell’area e ci ho provato finchè non mi è andata bene al terzo tentativo, in precedenza era stato molto bravo il portiere del Potenza”. A chi gli ha chiesto se si sente declassato in Prima Divisione, Smit dà adeguata risposta: “sono venuto a Ferrara molto volentieri, invogliato dal progetto e dalla forza della squadra oltre che dal desiderio di avvicinarmi alla zona d’Italia in cui vivo meglio”. L’esperienza gallipolina è da archiviare, senza troppi rimpianti: “in Salento ho finito per non giocare, vengo da sei mesi difficili anche a causa dell’infortunio, io resto un terzino di spinta ma in questo momento ho una tale voglia di scendere in campo che se mi dicessero di indossare i guanti andrei anche in porta”. Messaggio a Notaristefano,
candidatura esplicita per una maglia da titolare. Il primo pensiero di Giacomo Cipriani è invece prendere le difese di Bazzani: “davvero non ha fatto nulla per essere espulso attacca il centravanti - purtroppo più si scende di categoria più le sceneggiate sono all’ordine del giorno, evidentemente sono io che devo adattarmi ancora a questa realtà. Ma voglio elogiare Fabio anche per il lavoro che fa, sul primo gol mi ha mandato in porta sfruttando un movimento che ci aveva già consentito di andare a segno a Terni, sui tabellini restano solo i gol ma il suo contributo è stato realmente decisivo”. Cipriani coglie anche l’occasione per tornare sulle voci che lo hanno riguardato nelle ultime battute delmercato invernale: “il mio nome è stato associato alla Salernitana e al Mantova, l’offerta più seria è stata però quella del Brescia che mi proponeva di andare a rafforzare un reparto in cui però ci sono già Possanzini e Caracciolo, avrei finito per giocare poco”. Lo spunto vale una dichiarazione d’amore a Ferrara: “sono felice di essere rimasto qui, è una piazza che mi ha dato tanto rilanciandomi dopo che ero rimasto senza squadra, conto di manifestare la mia gratitudine alla Spal con le prestazioni sul campo”. p.s. sport@luedi.it
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Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
Spogliatoio Capuano esalta i suoi, ma rimarca gli errori
«Una grande partita» MAGLIOCCO-BERARDI: «COSI’ CI SALVIAMO» LA BATTAGLIA del “Viviani” partorisce un due a due fra il Potenza e la Spal. Partita d' altri tempi (i precedenti risalgono all' epoca della B per i rossoblù di casa) con due squadre che, su un terreno reso pesante dalla nevicata caduta nella notte sul capoluogo lucano, mettono in campo quanto a disposizione per avere la meglio. Contenti alla fine i biancoazzurri di mister Notaristefano, capaci di recuperare per due volte lo svantaggio; un po' meno i ragazzi di Capuano raggiunti proprio nei minuti finali grazie ad un eurogol firmato Smit. In sala stampa, dunque, molto rammarico per i padroni di casa che, ancora una volta, falliscono un' occasione propizia per lasciare l' ultimo posto del raggruppamento. Si offre per primo ai taccuini il direttore Generale Galigani che, assieme all' amministratore delegato Arcieri e a Rosario Pellegrino, costituiscono la triade al comando delle redini societarie. Galigani, seppur pacatamente, fa rilevare come l' incasso della giornata, già poco consistente, servirà a mala pena a pagare le spese del match. “ Va bene il tifo caloroso - dice - ma dover pagare all' incirca sui 1500 euro di multa solo a causa dei petardi lanciati sugli spalti, è cosa che non possiamo permetterci. Chiedo a tutti i tifosi di stringersi attorno alla squadra usando magari altri metodi”. In effetti, quest' usanza di lanciare petardi sta penalizzando e non poco l' attuale situazione societaria del Potenza. A Galigani, poi, si chiede quali sono le sensazioni che si respirano nell' ambiente prima delle decisioni che la Procura Federale metterà in atto sull' ormai nota vicenda risalente al match Potenza - Salernitana del 2008. “Siamo moderatamente fiduciosi - continua - su quanto la memoria difensiva ha prodotto in questi giorni. Noi, intanto lavoriamo sul campo. Ci sarà tempo eventualmente per commentare questa situazione”. Sin qui Galigani che, in pratica, mantiene un self-control evidente sui fatti extracalcistici. La parola passa, invece, ai due protagonisti di giornata del Potenza, vale a dire
VERONA RAVENNA
2 1
VERONA (4-3-1-2): Rafael 6; Cangi 6,5, Ceccarelli 6, Anselmi 6, Pugliese 6.5 (32' st Pensalfini sv); Russo 6,5, Esposito 6,5, Garzon 6,5; Berrettoni 7 (45' st Farias sv); Colombo 6 (19' st Rantier 6), Di Gennaro 6,5. A disp.: Ingrassia, Comazzi, Campagna, Ciotola. All.: Remondina 6,5. RAVENNA (4-4-1-1): Anania 7,5; Rizzo 5,5, Serafini 6, Fasano 5,5, Biserni 6; Felci 6,5, Giordano 6 (36' st Rossetti sv), Sciaccaluga 5,5 (41' st Gerbino Polo sv), Toledo 6,5; Correa 6; Piovaccari 6 (42' st Scappini sv). A disp.: Rossi, Sabato, Cavagna, Packer. All.: Esposito 6. ARBITRO: Zanichelli di Genova 6. RETI: st 24' Di Gennaro(V), 26' Felci(R), 34' Cangi(V). NOTE: spettatori 12845, incasso 97297 euro. Ammoniti Biserni, Pugliese, Giordano, Srafini, Cangi, Garzon. Angoli 8-4 per il Verona. Recupero pt 2'; st 4'. VERONA - Infila la terza vittoria consecutiva, l'Hellas, sconfigge anche il Ravenna e prende il volo in classifica, la formazione di Remondina. Lo fa dopo un incontro in cui il Verona fatica ad imporsi, nonostante la mole impressionante di opportunità per andare a rete prodotta dai gialloblù. Ma davanti c'era anche un buon Ravenna. Vincenzo Esposito, infatti, lancia subito gli ultimi acquisti. Mette Correa alle spalle di Piovaccari, aggiunge Felci in mediana. Gian Marco Remondina gli risponde confermando modulo e uomini che hanno condotto l'Hellas alle vittorie contro Cosenza e Ternana: Di Gennaro e Colombo formano la coppia offensiva, supportata da Berretto-
Magliocco e Berardi entrambi in rete contro i ferraresi. Si comincia con l' esordiente Magliocco. Giocatore di provata esperienza, l' attaccante siciliano, seppur non al massimo della condizione, mostra tutte le sue doti andando in rete e vivacizzando un po' l' asfittico settore offensivo del Potenza. “Mi dispiace - afferma - che il mio gol non sia servito a vincere la gara. A parte ciò, credo che il due a due finale penalizzi molto il Potenza bravo a dominare per lunghi tratti la Spal. Dopo la gara di oggi, sono sempre più convinto che ci salveremo sul campo. Sono arrivato da pochi giorni ma ho trovato uno spogliatoio forte, unito e compatto. Ce la faremo. Il mio rapporto con il mister? Ottimo! D'altro canto non è la prima volta che lavoriamo insieme. Ci siamo sempre stimati a vicenda. Spero di dare il mio contributo alla causa”. Voce, infine, a Simone Berardi, un fedelissimo di Eziolino Capuano che, dopo la partenza di Peppe Lolaico, assume i gradi di nuovo capitano del Potenza. La Spal, poi, porta fortuna al centrocampista romano. In gol nella gara di andata, in gol anche al ritorno. Peccato solo per il risultato. Ancora un pareggio che, come detto in precedenza, sa di beffa per i padroni di casa. “ Peccato - dichiara - La nostra vittoria ci stava tutta!. Ma tra mille difficoltà, sono convinto che ci salveremo. Non è facile mantenere la concentrazione con tutte le situazioni extracalcistiche che attualmente ruotano attorno al Potenza. Noi, comunque, ci stiamo mettendo tutto quanto a disposizione pur di salvaguardare il calcio a Potenza. Ringrazio, poi, i nuovi giocatori arrivati che, indipendentemente dal valore, hanno dimostrato di essere veri uomini. Non è facile accettare Potenza in questo momento, Loro hanno sposato questa causa e speriamo che, quanto prima, il sole torni a splendere anche per noi. Se saremo tutti uniti l' obiettivo non potrà sfuggirci”. Siamo d' accordo. L' unità è importante. Bisogna vedere cosa deciderà la Procura Federale domani. Il conto alla rovescia è cominciato. Speriamo che allo zero si possa parlare ancora di calcio nella nostra città. Lorenzo Corrado
IL POTENZA ANCORA una volta si fa raggiungere e deve rimandare il ritorno al successo al Viviani. Come era successo con la Ternana, anche ieri i rossoblù sono andati molto vicini alla vittoria ma qun paio di ingenuità in difesa hanno permesso anche alla Spal di conquistare un punto molto prezioso. Che ha ancora più valore se si pensa che la squadra di Notaristefano ha giocato gli ultimi 10 minuti in inferiorità numerica per l'espulsione di Bazzani. Ed è normale che il pareggio ottenuto con gran gran gol da Smit abbia lasciato l'amaro in bocca al clan rossoblù e fatto andare su tutte le furie Eziolino Capuano che stava già pregustando i tre punti.” Su un campo che era al limite della praticabilità la mia squadra ha offerto una grande prestazione ed avrebbe dovuto chiudere la partita con i tre punti. Purtroppo abbiamo commesso qualche errore di troppo che ha permesso alla Spal di pareggiare. Certo non si può consentire a Smit di avere tutta questa libertà di colpire a volo da fuori area. Detto questo, non poss o che elogiare il comportamento della squadra che ha offerto giocate di ottimo livello che difficilmente si vedono in prima divisione. E questo è successo sopratutto bnel corso del primo tempo quando abbiamo messo alle strette la Spal e l'abbiamo costretta a giocare rintanata nella propria metà campo. Segnale inequivocabile che le vicende exstracalcistiche non hanno influito assolutamente sul rendimento dei ragazzi. I quali, pur tra tanti problemi nei quali ci dibattiamo, si stanno comportando da veri professionisti. Del resto questa è la nostra missione che
La desolazione di Capuano in tribuna
stiamo portando avanti con tanti sacrifici e credo che la prestazione offerta ieri sia la dimostrazione di quanto questo gruppo che dirigo stia onorando l'impegno che ci siamo presi di portare in salvo il Potenza. Abbiamo una squadra viva che lotta su ogni pallone e che non si arrenderà mai. Certo rimane il grande rammarico di essere andati due volte in vantaggio e di aver buttato al vento una vittoria che sarebbe stata fondamentale per noi. Non è stata la più bella prestazione del Potenza, ma sicuramente per intensità, per voglia, per ordine e geometrie quella con la Spal, considerando anche le proibitive condizioni del campo, può essere considerata la migliore che abbiamo fatto al Viviani”. Adesso l'attenzione si sposta su una partita più importante ed è quella che si svolgerà martedi di fronte alla Corte di Giustizia Federale. E che cosa pensa Capuano in merito a quello che potrà accedere in quest' occasione?” noi abbiamo il dovere di lavorare con
Il prossimo avversario del Potenza
Verona, terza vittoria di fila Un’ipoteca sulla Serie B
Un’occasione per Berrettoni
ni, che si muove nella posizione di trequartista. Squadre, quindi, che si presentano pronte per giocarsela a viso aperto, ed è il Verona a rendersi pericolo per primo, al 4': combinazione tra Di Gennaro e Cangi, pallone in mezzo per Colombo, che gira di poco a lato. La manovra gialloblù è aggressiva con Berrettoni e
l'Hellas esercita una pressione costante, nei primi minuti della gara e al 13' ha una nuova palla-gol con Di Gennaro, che manca di poco il tocco vincente sottoporta. E al 19' un tiro dalla distanza di Berrettoni impone ad Anania la deviazione in calcio d'angolo, mentre al 22' è ancora Colombo ad avere una buona chance,
ma la sua conclusione non ha fortuna. Il Verona insiste, al 23' sempre Colombo calcia, e Anania si salva smanacciando, e il duello si ripete al 25': il portiere romagnolo anticipa di un soffio la punta dell'Hellas. Il primo cenno concreto che dà il Ravenna è al 27': Toledo ci prova dai venti metri, pallone sopra la traver-
grande impegno sul campo e mi pare che stiamo operando nel migliore dei modi per tenere la squadra lontana da questa vicenda. E chiaro che tutti ci auguriamo che la cosa si risolva nel migliore dei modi per il Potenza del quale ci siamo presi a cuore le sorti per portarla alla salvezza sul campo”. Tornando alla gara, due chiarimenti chiesti a Capuano: il motivo dell'espulsione e perchè la sostituzione di Evangelisti con Profeta: “ io non ho offeso l'arbitro ed è stato Bedin che ha detto al direttore di gara di controllare più da vicino il mio comportamento. E io ho risposto per le rime al giocatore. Per quanto riguarda Evamgelisti, mi è stato detto per telefono che il giocatore aveva chiesto la sostituzione perchè stanco. Onestamente non mi pareva che fosse cosi e infatti il giocatore mi ha detto che non era stanco.”Probabilmente la decisione presa per motivi economici; mettere in campo un under per o contributi della Lega. Rocco Sabatella
sa. I giallorossi iniziano ad uscire con meno timidezza dalla propria metà campo, e al 32' Toledo scende bene sulla fascia sinistra, centra di precisione, con Felci che è, però, impreciso. Ma al 35' è il Verona a ringhiare ancora: Russo da lunghissima gittata, paratissima di Anania, che è poi straordinario, al 38', su Berrettoni. L'elenco delle occasioni per segnare costruite dall'Hellas si fa sempre più cospicuo, ma il gol del Verona non arriva e l'intervallo vede il risultato sempre fermo sullo 00. Via alla ripresa, ed è il Ravenna a farsi sentire, al 2': diagonale di Felci, sul fondo. Gialloblù che si rimettono a spingere, e intorno al 4', per due volte, è Di Gennaro a creare scompiglio in area ospite, ma la rete rimane lì, ad un passo, e non si concretizza, prima perché la conclusione finisce alta, poi perché Anania non si fa sorprendere. Mette sotto assedio la difesa del Ravenna, l'Hellas. Il Ravenna si tira fuori dall'angolo con un velenoso tiro-cross di Biserni, al 13': Rafael sorveglia con qualche patema e il pallone che tocca lievemente la traversa. Remondina, per dare la zampata del gol, ricorre alla panchina e inserisce Rantier, togliendo Colombo, ma è il Ravenna a pungere nuovamente: 22', gran incornata di Piovaccari, alta di poco. E la partita si accende: passa il Verona, al 24', con Di Gennaro che supera Anania con un graffio sul primo palo. Ma l'Hellas festeggia per poco, al 26' Felci non sbaglia la battuta davanti a Rafael. Il Ravenna, dopo l'1-1, non si ferma: Toledo non finalizza in contropiede, al 29', e il Verona, dal canto suo, sfiora la segnatura al 31', con Berrettoni. Emozioni in serie, l'Hellas ottiene un rigore al 34', è netto il fallo di Serafini su Rantier, ma proprio il francese si vede respingere il tiro da Anania. Cangi, però, ribatte in rete, Ed è la parola “fine” sulla partita. Matteo Fontana
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24 Sport
Domani il processo a Roma, dinanzi alla Corte di Giustizia federale
Conto alla rovescia sul futuro Seguiremo gli eventi con la diretta on line sul nostro sito COME una finale, o meglio, uno spareggio play-out. Con l’obiettivo di non sparire dal calcio che conta, altro che non retrocedere. Il Potenza domani a Roma si gioca la vita, di fronte alla Corte di Giustizia Federale che - a sezioni unite deciderà se accogliere il ricorso per revocazione del Procuratore Stefano Palazzi su Potenza - Salernitana. La revocazione, lo ricordiamo, è l’unica strada che l’accusa poteva percorrere per provare a mettere nuovamente in gioco una sentenza della Disciplinare passata in giudicatoenon appellata,quellachevide il Potenza condannato nell’estate del 2008 solo per slealtà sportiva (3 punti di penalizzazione, ndr) e non per illecito. Alla luce di quelli che - da massimo inquirente del calcio nazionale ritiene “elementi nuovi” emersi dall’inchiesta penale, Palazzi ha chiesto per la società rossoblu l’esclusione dalcampionato attuale con assegnazione, per la prossima stagione, ad un campionato di categoria inferiore ancora da determinare. Mano pesante motivata con la sussistenza, nella tesi della Procura, di una responsabilità diretta doppia in capo al Potenza per l’operato del presidente Giuseppe Postiglione e del dirigente Pasquale Giuzio. I due, attualmente sottoposti a custodia cautelare per i rilievi penali, saranno difesi oggi rispettivamente dagli avvocati Di Ciommo e Cozzone, mentre la società rossoblu è affidata alle cure legali di Edoardo Chiacchio e Monica Fiorillo. La convocazione delle parti è fis-
sata per le ore 13 nella sede distaccata della Figc di Corso d’Italia, a due passi da Villa Borghese. Palazzi ha chiesto di poter ammettere all’eventuale dibattimento anche i calciatori De Cesare, Cuomo eCammarota,la cuiposizionenonè
però oggetto di giudizio. Ma, come abbiamo ripetuto più volte, l’obiettivo del collegio difensivo rossoblu è non arrivare nemmeno al processo vero e proprio. Il primo passaggio, come accennato, sarà la discussione sull’am-
missibilità della revocazione, che verrà contestata dagli avvocati con una serie di eccezioni procedurali riguardanti la tempistica del ricorso, lemodalità el’effettiva esistenza dei “nuovi elementi” necessari per riaprire una questione giudiziaria
L’appello di Pellegrino: «Rischiano di andare a casa 45 lavoratori»
«Chiediamo solo obiettività» CI METTE la faccia, come molto spesso ha fatto, diametralmente staccandosi dalla passata gestione. Rosario Pellegrino, main sponsor del Potenza vuole dire quello che pensa poche ore prima del processo sportivo e lo fa con la solita verve: «Chiedo alla Corte di Giustizia federale di decidere con obiettività in base ai fatti e alle prove concrete che saranno prodotte, non certo in base ai si dice e ai forse. Oltretutto tenendo ben presente che le dichiarazioni passate del presidente di Lega Macalli, quando inusualmente per uno che ha la sua carica, disse che il Potenza e la Salernitana avrebbero dovuto subire una condanna, non possono in alcun modo condizionare un verdetto che deve essere suffragato da fatti concreti, se ce ne sono stati». «Visto come è andata a finire nella prima sentenza, allora, dico che rivedendo il processo dovrebbero allora anche restituirci i punti di penalizzazione che ci costarono comunque la retrocessione quell’anno. Chiedo soltanto che ci deve essere obiettività e che si prendano decisioni secondo coscienza. Qui c’è gente onesta che sta lavorando con scrupolo e passione e sta mettendo in campo anche più soldi di quelli che erano stati messi in preventivo. Anzi devo anche aggiungere che sono ormai sessanta giorni che aspettiamo alcuni crediti dalla Lega per il minutaggio. Perchè non ce li hanno già mandati? La Corte non può in maniera tanto leggera assecondare la richiesta
di un magistrato che chiede così di cancellare una piazza calcistica. Bisogna anche considerare che a Potenza ci sono non meno di 45 persone che lavorano e che fanno mangiare le loro famiglie. Non si può pensare di mandare tutti a casa». L’appello è ancora più forte: «Manteniamo unita e compatta la piazza. Anzi sottolineiamo la civiltà e la pacatezza con la Rosario Pellegrino quale la tifoseria potentina sta attendendo un giudizio. Altrove, probabilmente, non si sarebbe stati tanto calmi dinanzi al rischio di far sparire il calcio. Adesso dico, accendiamo il fuoco, facciamo capire a tutti che Potenza, che rappresenta l’intera Basilicata calcistica, non si arrenderà tanto facilmente. Ciascuno si assumesse la responsabilità delle proprie scelte e decisioni». Alfonso Pecoraro
già chiusa. Nel caso la Corte decidesse di ammettere la revocazione, gli scenari per il Potenza sarebbero decisamente peggiori con una nuova sentenza immediatamente esecutiva che verrà emessa, presumibilmente, in serata. La Corte a quel punto potrà entrare nuovamente nel merito, dopo aver recepito le richieste dell’accusa e aver ascoltato la difesa. Le possibilità di limitare i danni, in quel caso, diminuirebbero notevolmente. Il rischio sarebbe non scendere in campo al Bentegodi di Verona il prossimo 21 febbraio e chiudere qui le ostilità sportive, in barba anche a tutte le persone che verrebbero “spinte”per strada, perdendo il loro posto di lavoro. Già da sabato pomeriggio gli avvocati sono in riunione permanente, stasera arriveranno nella capitale anche il dg Vittorio Galigani e l’amministratore unico Donato Arcieri perassistere a unprocesso che sarà celebrato a porte chiuse, ma che sarà visibile in videoconferenza nei saloni attigui all’aula dove si riuniranno le parti. Noi seguiremo con particolare attenzione gli sviluppi del procedimento romano attraverso una diretta on line degli eventi, a partire dalle ore 13. Ovviamente chi vorrà seguire il processo potrà collegarsi con il nostro sito www.ilquotidianodellabasilicata.it nella sezione sport ed essere aggiornato su tutte le questioni che saranno poste all’attenzione dei giudici, tanto dall’accusa, quanto dalla difesa. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
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Sport 25
Lunedì 8 febbraio 2010
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«Sto aspettando gli eventi. Il Potenza lo prendo io gratis in qualsiasi categoria»
Visentin torna all’attacco L’imprenditore friulano ristabilisce i contatti. Ma non è tardi? «IL CAPITOLO NON è chiuso, sia ben chiaro. Non date per scontato niente. La situazione mi è abbastanza chiara. L'appuntamento con il presidente Postiglione si farà, la trattativa avrà luogo sicuramente la prossima settimana. Confidiamo in una celere soluzione in quanto la volontà è quella di addivenire ad una rapida conclusione positiva. Assieme al mio staff, sta già predisponendo tutto per una ottima e positiva conclusione della cessione che con massimo riserbo nulla vuole avanzare, ma che si riserva di presentare la prossima settimana come “Progetto Squadra Potenza Sc”. Cerchiamo inoltre di non fare illazioni e presupposti non veritieri. Il mio gruppo è ancora in corsa per l'acquisizione del club” ha detto Visentin». E’ il testo della mail che Luca Visentin inviò in redazione per chiarire le sue intenzioni sull’acquisizione del Potenza. Era sabato 21 novembre: due giorni dopo scoppiò la tregenda su Giuseppe Postiglione e il Potenza. Dopo di allora nessun altro contatto. Nessun altro coinvolgimento, diretto e indiretto. Visentin si tirò fuori, per sua fortuna, prima che scoppiasse lo scandalo a Potenza. Oggi torna in voga il suo nome. Ancora una volta alla vigilia di una ppuntamento, questa volta, conosciuto. Quello con il giudizio sportivo, quello con un verdetto che potrebbe azzerare o mantenere in vita il sodalizio lucano. Oggi torna non solo in voga il nome di Luca Visentin. Oggi torna a parlare l’imprenditore veneto, che con una telefonata in redazione chiede: “Che si dice a Potenza?”.
In primo piano Simone Visentin quando venne a Potenza. Alle sue spalle Nino Bruno, fratello di Raffaele
Oggettivamente Visentin torna a discutere di futuro societario. Uscendo allo scoperto ancor prima del processo romano di domani. quasi a voler far capire al popolo potentino che lui è pronto a subentrare. «Nessun problema di categoria dice - a me interessa questa società con questo titolo sportivo, anche se indubbiamente una soluzione consigliabile sarebbe quella di azzerare tutto. Di ripartire con un nuovo nome e un nuovo progetto, specie se la sentenza dovesse essere negativa per il Potenza». Disponibilità acquisita, ma non tanta chiarezza sulle mosse, perchè - come spiega lui stesso - “sto aspettando gli eventi”. Ed allora che cosa potrebbe acca-
dere da domani sera in poi? «Chiedo che la società mi sia ceduta e che non si avanzino pretese nei miei confronti». Un po’ come dire che in D, in altro campionato, o ancora in Prima Divisione, Visentin e il suo gruppo non avrebbero difficoltà a subentrare alla vecchia proprietà. Ma a titolo assolutamente gratuito e senza nessun compromesso: queste ore saranno quindi decisive per determinare il da farsi. Ma appare importante registrare che qualcuno interessato, nonostante tutto, ci sia. Così come non è tramontata l’iniziativa che si sta sviluppando in città di creare un’associazione di tifosi (con tanto di statuto) che possa prendersi cura delle sorti del calcio. E dal momento che in questa iniziativa sono
coinvolte anche persone vicine a Visentin, non è da escludere che il friulano, qualora confermasse le sue intenzioni anticipate a telefono, ne faccia parte. Certo è che una considerazione generale va fatta. Gli incontri, i contatti, gli appuntamenti fissati e poi saltati, lo scambio di reciproche accuse sulla chiarezza dei propri intendimenti tra l’imprenditore del nordest e Postiglione sono abbastanza datati. Alla fine di ottobre Visentin incontro Galigani (e poi anche i tifosi in un’assemblea pubblica) al Viviani, il giorno 11 novembre (dopo un lungo tira e molla a mezzo stampa) saltò l’incontro a Roma. Nei giorni seguenti un altro scambio di accuse fece definitivamente saltare
ogni ipotetica vicinanza tra i due. Che all’epoca non ci fosse la necessaria chiarezza (sia da una parte che dall’altra) per addivenire a un’intesa era fin troppo evidente, tanto che scrivemmo di una trattativa che non esisteva perchè non ce ne erano i presupposti. Fosse stato più deciso Visentin, e con lui anche Raffaele Bruno che ne caldeggiò l’arrivo a Potenza, ogni singolo passaggio sarebbe stato perfezionato prima del terremoto giudiziario. Prima del sequestro delle quote che, indipendentemente da quello che potrà accadere dinanzi alla Corte Federale domani, rischia seriamente di impantanare ogni pur semplice operazione. La sensazione che si percepisce oggi è quella di una grande occasione persa da tutti: da Postiglione che almeno dal punto di vista sportivo se ne sarebbe tirato fuori in tempo (forse anche guadagnando qualche euro), dirottando tutti i suoi interessi alla salvaguardia esclusiva della sua persona e non anche di una sua società, e avrebbe anche garantito giorni sereni al Potenza; di Visentin che sarebbe stato osannato come il salvatore della patria prima della bufera che ad oggi annebbia il futuro calcistico nel capoluogo. Fatto sta che indietro non si può più tornare. Che bisogna vivere queste ore di attesa trattenendo il fiato e pregando che non accada l’irreparabile. Visentin o no il desiderio di chi ama questi colori è che si possano scrivere nuove pagine di storia legate al Potenza, indipendentemente da chi ne saranno gli attori protagonisti. Alfonso Pecoraro
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di PAOLO COSTA
Negli altri gironi di Lega Pro Una giornata interessante in Prima B
IN PARITÀ gli scontri diretti del girone A. In seconda divisione solo pareggi nei due recuperi del girone B. Questi gli argomenti salienti della sesta giornata di ritorno negli altri gironi di Lega Pro. Nel girone A non ci sono stati sussulti nonostante la posta in palio. In attesa del posticipo che vedrà in campo la capolista Novara ad Alessandria il piatto forte era caratterizzato dagli scontri tra immediati inseguitori. Si chiude 2-2 il match tra Arezzo e Cremonese, ovvero terza contro seconda. I toscani di Nanu Galderisi, gia reduci dalla bella impresa di Benevento, perdono una buona occasione visto che erano passati in
Scontri diretti che finiscono pari vantaggio 2-0 grazie ai gol di Terra e Venitucci; prima Coda e poi una sfortunata autorete di Music hannoriportato la situazione in parità. Si chiude 1-1 Varese-Benevento e si tratta del primo pareggio dei lombardi sul proprio campo dopo ben undici vittorie consecutive. Anzi, i giallorossi di Camplone hanno anche sfiorato l'impresa sbloccando il risultato con De Liguori, prima del pareggio di Neto Pereira. Pareggia anche il Lumezzane che si mantiene a un punto
dalla zona play-off; a Sorrento, campo tutt'altro che facile, finisce 2-2. Altro pari anche per il Perugia che torna a casa da Monza von un punto (1-1) in una giornata in cui il successo sarebbe stato davvero importante per i grifoni. L’unica vittoria in trasferta della giornata è quella del Figline, che passa a Como con gol di Fioretti e Fanucchi. Vittorie casalinghe per Pro Patria e Pergocrema rispettivamente contro Paganese (2-1) e
Viareggio (2-0). Per quel che riguarda la seconda divisione, approfittando della settimana di sosta, tra sabato e domenica si sono disputati due recuperi della quinta giornata di ritorno. Sono stati due pareggi; ricco di reti quello tra Bassano e Prato che si è concluso 3-3 e senza reti quello tra Bellaria Igea e Nocerina. In classifica un passetto avanti per il Prato adesso a un punto dalla coppia Fano-San Marino che occupa il secondo posto.
Camplone del Benevento
Risultati e classifica
22ª giornata Marcatori
Il capocannoniere Ciofani della Cisco
Prossimo turno
23ª giornata 14/02/10 ore 14.30
Aversa-Scafatese Brindisi-Monopoli Cisco Roma-Barletta Gela-Siracusa Isola Liri-Igea V. Juve Stabia-Vibonese Melfi-Cassino Noicattaro-Manfredonia Vico Eq.-Catanzaro
CATANZARO
48
22 16 3
3 44 18 12 12 0
0 28 6 10 4
3
3 16 12 26 +5
JUVE STABIA
45
22 13 6
3 39 18 11 8
3
0 22 5 11 5
3
3 17 13 21 +1
CISCO ROMA
41
22 11 8
3 29 11 11 9
2
0 19 1 11 2
6
3 10 10 18 -3
GELA
38
22 11 5
6 26 15 10 7
0
3 15 8 12 4
5
3 11 7 11 -4
BRINDISI
37
22 10 7
5 35 23 10 8
2
0 21 6 12 2
5
5 14 17 12 -5
SIRACUSA
37
22 11 4
7 26 16 11 8
2
1 17 3 11 3
2
6
CASSINO
31
22 9
4
9 27 27 11 4
2
5 13 15 11 5
2
4 14 12 0 -13
BARLETTA
31
22 8
8
6 20 23 11 6
4
1 13 7 11 2
4
5
MONOPOLI
29
22 8
5
9 24 27 11 4
3
4 12 11 11 4
2
5 12 16 -3 -15
MELFI
28
22 8
4 10 32 30 11 6
3
2 23 12 11 2
1
8
AVERSA
26
22 6
8
8 22 24 10 3
5
2 11 10 12 3
3
6 11 14 -2 -16
MANFREDONIA
26
22 6
8
8 19 23 12 5
4
3 15 12 10 1
4
5
4 11 -4 -20
ISOLA LIRI
26
22 7
5 10 18 31 11 4
4
3 11 12 11 3
1
7
7 19 -13 -18
SCAFATESE
22
22 4 10 8 22 30 11 3
5
3 13 14 11 1
5
5
9 16 -8 -22
VICO EQ.
19
22 3 10 9 13 22 11 1
7
3
8
9 11 2
3
6
5 13 -9 -25
VIBONESE
19
22 4
8 10 16 28 12 3
4
5
9 13 10 1
4
5
7 15 -12 -26
NOICATTARO
14
22 2
8 12 19 40 11 2
4
5 13 19 11 0
4
7
6 21 -21 -30
IGEA V.
11
22 1
9 12 18 43 11 1
6
4
3
8
9 29 -25 -32
9 14 11 0
9 13 10 -7
7 16 -3 -12
9 18 2 -16
12 Reti: Ciofani (4) (C.Roma) 11 Reti: Da Silva (Brindisi); Mosciaro (2) (Catanzaro); Chiaria (Melfi) 10 Reti: Longoni (Catanzaro) 9 Reti: Vicentin (J.Stabia) 8 Reti: Perna (1) (Aversa); Infantino (Barletta) 7 Reti: Montella (Catanzaro); Franchini (C.Roma); De Angelis (J.Stabia); Arcamone (Melfi); Lacarra (Monopoli); Dal Rio (2) (Siracusa); Napoli (Vico E.) 6 Reti: Moscelli (Brindisi); Mezgour (Cassino); Caputo (1) (Catanzaro); Agostinelli (Igea V.); Capparella (2), Peluso (J.Stabia); Arigò (Manfredonia); Balistreri (1) (Monopoli) 5 Reti: Prisco (Aversa); Fiore (Brindisi); Giannone (1) (Cassino); Cammarota (2) (Gela); Corsale, Pignatta (1), Sifonetti (3) (Scafatese) 4 Reti: Arini (Aversa); Di Maio (Catanzaro); Lanteri (C.Roma); Cunzi, Vianello (Gela); Angotti (1) (Igea V.); Federici (1), Raffaello (1) (Isola L.); Luppi (Manfredonia); Guazzo, Lo Iacono (Melfi); Giampaolo (Noicattaro) 3 Reti: Sarli (Aversa); Fanasca (Barletta); Trinchera (Brindisi); Bardeggia, Croce (Cassino); Criniti (Gela); Grillo (1) (Igea V.); Amore (J.Stabia); Nossa (Manfredonia); La Porta (Melfi); Lisi (Monopoli); Lorusso Be. (Noicattaro); Bigatti (1), Pagani (Siracusa); Cammiluzzi, Di Mauro (1), Omolade, Riccobono (Vibonese)
Sosta propizia per carburare energie. Il prossimo avversario sarà il Cassino in casa
Melfi pronto a ripartire Rodolfi dovrà sostituire lo squalificato Mitra. D’Andria è il favorito INIZIA LA SETTIMANA che condurrà a Melfi - Cassino. Domani riprenderanno gli allenamenti con il gruppo al completo. Non si registrano problemi legati al recupero di infortunati. Rodolfi può disporre di tutta la rosa a sua disposizione. Un vantaggio non di poco conto, considerando le scelte che il tecnico parmense può effettuare. Contro il Cassino non ci sarà capitan Mitra che è stato appiedato per un turno dal giudice sportivo. Al suo posto saranno in tre a contendersi una maglia da titolare, D'Andria, Bulla e Viola. D'Andria appare la soluzione più probabile. Il salernitano ha giocato nel girone di andata in veste di laterale sinistro, una posizione non propriamente congeniale a le sue caratteristiche. D'Andria infatti resta sostanzialmente un centrocampista centrale di qualità. In questo ruolo ha costruito le sue fortune, facendosi ammirare nella
D’Andria in azione con la maglia del Melfi
primavera della Salernitana e successivamente sui campi di C, Bellaria soprattutto. Contro il Cassino potrebbe arrivare questa opportunità importante. Giocare dal primo minuto nella po-
sizione in campo maggiormente gradita. D'Andria è un giocatore di qualità in particolare, in grado dunque di fornire un contributo essenziale in fase di impostazione. Se invece Rodolfi opterà
per una soluzione che predilige la quantità e la fase di non possesso, il favorito per una maglia da titolare potrebbe essere Bulla. Anche per lui sarebbe una occasione ghiotta da non lasciarsi fuggire. Bul-
la praticamente era già un giocatore ceduto. La Nocerina proprio in extremis si è tirata indietro, mandando in fumo l'accordo che prevedeva uno scambio alla pari con Masciarelli in gialloverde. Alla fine nulla di fatto con Bulla che è rimasto a Melfi. Se dovesse giocare, al pari di D'Andria sarebbe motivatissimo, nel dimostrare di essere un giocatore degno di questa categoria. Infine la terza soluzione, la meno obiettivamente praticabile. E' quella che vorrebbe il giovane Viola titolare. Si tratta di un atleta che si sta impegnando molto, che sta facendo esperienza e che comunque possiede numeri e doti interessanti. Finora ha sempre giocato spezzoni di partita, vedremo se è pronto per partire dal primo minuto. In settimana Rodolfi deciderà, ben sapendo comunque di avere più carte da giocare. Stesso dicasi dell'attacco. Federico Arcamone è rimasto in gialloverde. Ora il Melfi può con-
tare su tre elementi di livello. Difficile ipotizzare un utilizzo contemporaneo dei tre dall'inizio. Semmai la soluzione tridente, al momento, è prevista solo in casi estremi. Con la necessità di rimontare, o sbloccare la partita, comunque a gara inoltrata. Il 4-4-2, ha dato soddisfazioni a Rodolfi che ha trovato la quadratura del cerchio ed un certo equilibrio con questo modulo. Starà alle punte mettere in difficoltà Rodolfi nelle scelte e farsi trovare pronti quando chiamate in causa. La salvezza del Melfi passa dai loro piedi e dalle loro capacità realizzative. Numeri alla mano è l'attacco il reparto più forte della squadra federiciana. Toccherà dimostrarlo anche contro il Cassino, un match delicato e difficile. L'obiettivo permanenza passa inevitabilmente dalle gare casalinghe. Quella con i laziali è la prima da non fallire. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
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Sport 29
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
Risultati e classifica Casertana-Pianura
1-2
F. e C. Bn-Fasano
1-0
Francavilla Br-Angri
1-1
Ischia-Neapolis
0-0
Ostuni-Grottaglie
24ª giornata Marcatori
20' pt Manzo (P), 32' pt Del Sorbo (P); 15' st (r) Olcese (C) 8' st El Ouazni
NEAPOLIS
50
22 15 5
2 43 17 11 9
1
1 23 6 11 6
4
1 20 11 26 +6
PIANURA
49
22 15 4
3 44 21 10 7
1
2 25 10 12 8
3
1 19 11 23 +7
S. ANTONIO
41
22 12 5
5 35 23 11 8
2
1 19 9 11 4
3
4 16 14 12 -3
0-1
F. E C. BN
41
22 12 5
5 36 27 11 7
3
1 23 10 11 5
2
4 13 17 9
Pisticci-Matera
1-2
CASERTANA
39
23 12 3
8 28 18 12 6
1
5 16 11 11 6
2
3 12 7 10 -8
Pomigliano-Bacoli
4-1
8’ st Malagnino (F), 11’ st Ragosta (A)
5’’ Giacco
4' pt e 38' pt Logrieco (M); 21' st D'Aniello (P)
-3
FRANCAVILLA PZ
38
22 11 5
6 33 21 11 5
3
3 15 8 11 6
2
3 18 13 12 -6
12’ pt Mariniello (B); 12’ st (r) e 31’ st Auricchio (P), 43’ st Lo Coco (P), 45’ st D’Avanzo (P)
V. CASARANO
37
21 10 7
4 32 22 11 6
3
2 21 15 10 4
4
2 11 7 10 -6
POMIGLIANO
33
23 8
9
6 28 28 12 5
5
2 18 13 11 3
4
4 10 15 0 -14
Turris-Bitonto
37’ pt (r) Russo, 43’ pt Teta, 30’ st Longobardi
MATERA
32
23 8
8
7 34 35 11 2
6
3 17 20 12 6
2
4 17 15 -1 -13
V. Casarano-S. Antonio Rinv.
ANGRI
30
23 7
9
7 30 31 11 3
6
2 10 10 12 4
3
5 20 21 -1 -15
GROTTAGLIE
29
22 8
5
9 25 26 11 3
3
5 11 12 11 5
2
4 14 14 -1 -15
TURRIS
28
23 8
4 11 33 38 12 5
1
6 17 18 11 3
3
5 16 20 -5 -17
BITONTO
24
23 5
9
9 23 32 11 3
3
5 13 14 12 2
6
4 10 18 -9 -21
ISCHIA
24
23 6
6 11 21 34 12 1
4
7
7 17 11 5
2
4 14 17 -13 -23
OSTUNI
24
23 6
6 11 20 33 12 4
4
4 15 17 11 2
2
7
5 16 -13 -23
FRANCAVILLA BR
20
22 4
8 10 16 22 11 3
3
5 11 13 11 1
5
5
5
PISTICCI
18
23 4
6 13 21 32 12 2
2
8
8 14 11 2
4
5 13 18 -11 -29
BACOLI
16
23 3
7 13 19 37 11 2
3
6
9 16 12 1
4
7 10 21 -18 -29
FASANO
10
23 1
7 15 12 36 11 0
5
6
6 16 12 1
2
9
3-0
Riposa: Francavilla Pz
Prossimo turno
25ª giornata 14/02/10 ore 14.30
Angri-F. e C. Bn Bacoli-Pisticci Bitonto-V. Casarano Francavilla Pz-Ischia Grottaglie-Turris Matera-Francavilla Br Neapolis-Ostuni Pianura-Pomigliano S. Antonio-Casertana Riposa: Fasano
9
-6 -24
6 20 -24 -35
14 Reti: Russo (5) (Turris) 12 Reti: Del Prete (1) (Francavilla); Albano (1) (Matera); Manzo (3) (Pianura) 11 Reti: Olcese (1) (Casertana) 10 Reti: Bonanno, Moxedano (1), Sergi (2) (Neapolis) 9 reti: Fontanella (Neapolis); Auricchio (2) (Pomigliano); Maffucci (2) (S.A. Abate); Villa (3) (V.Casarano) 8 Reti: Del Sorbo (Pianura) 7 Reti: Mallardo (Forza e C.); Longobardi (Turris) 6 Reti: De Sena (Angri); Tortora (Forza e C.); Chisena (Francavilla); Malagnino (1) (F.Fontana); Pastore (Neapolis); Sibilli (1) (Pianura); Siano, Temponi (S. A. Abate) 5 Reti: Incoronato (1) (Angri); Zinno (Bacoli); D'Amblé (2), De Angelis (Grottaglie); Saurino G. (Ischia); De Palma (1) (Ostuni); D'Anna (V.Casarano) 4 Reti: Galdi (Angri); Genchi (Casarano); Massaro (1), Ferrari (1) Salvati (Forza e C.); Manzillo (Francavilla); De Vecchis (Matera); Ausiello (Pianura); Ferrentino (Pisticci) 3 reti: Di Domenico (1), Solimene (Bacoli); Armento, De Santis (1), Konte, Marsico (2) (Bitonto); Bencardino (Casertana); D'Onghia, Jalo (Fasano); De Falco, El Ouazni (Forza e C.); Paglialunga (F.Fontana); Ancora (Grottaglie); Carretta, Logrieco (Matera); Somma (Neapolis); Galdean, Mattera (Pianura); D'Aniello (1), Lupacchio, Vallefuoco (Pisticci); Alizzi, D’Avanzo (1) (Pomigliano); Tedesco (1) (S.A. Abate); Contino (1), Noviello, Serao (V.Casarano)
D’Aniello dimezza per il Pisticci , ma il Matera tiene il ritorno dei gialloble
Logrieco marchia il derby PISTICCI MATERA
1 2
PISTICCI: Marino 5; Cocca 5 (1' s.t. Basile 6), Malafronte 6, Di Maria 6, Polichetti 6; Cazzarò 6, Benegiano 5,5; Farinola 5 (Lupacchio 6), Palladino 5,5, Parente 5,5 (Cappelletti s.v.); D'Aniello 6,5.A disposizione: Maida, Lottino, Guarino, Truglio.All.: Arleo 5 MATERA: D'Angelo G. 6; Conte 6,5 Bartoli 6,5, Manzo 6, Savino 6; Leta 6,5, Martone 6,5, Mazzoleni 7; Carretta 6, Branda 6 (24' s.t. Ostaku s.v.), Logrieco 7,5 (29' s.t. Alassani s.v.). A disposizione: Falcone, D'Angelo F., Campo, Selvaggi, Salemme.All.: Rizzo 7 ARBITRO: Strocchia di Nola RETI: Logrieco 4' e 38' p.t., D'Aniello 21' s.t. NOTE- Ammoniti: Polichetti, Malafronte, Farinola, Parente; Mazzoleni, Logrieco. Angoli 1-0 per il Matera. Recuperi 2' p.t.; 4' s.t. Spettatori 600 circa, con assenza di tifosi ospiti per restrizioni dell'autorità competente. Terreno allentato leggermente dalla pioggia. Giornata fredda e ventilata. ESORDIOcol botto per mister Rizzo sulla panchina del Matera, che vince per 2-1 il derby con il Pisticci al termine di una gara in cui è stato decisivo il miglior approccio dei biancoazzurri in un primo tempo messo in discesa dal gol di Logrieco dopo soli 4' minuti. Gli ospiti, orfani dei propri supporters (una nota dolente che toglie spettacolo e sale ad un derby molto sentito dalle due tifoserie), tengono bene il pallino del gioco vincendo la sfida soprattutto a centrocampo. Il raddoppio arriva al 38' sempre con Logrieco che sfrutta una dormita generale della difesa gialloble e trova la porta direttamente su un in-
Le due esultanze del Matera (foto www.gialloble.com)
nocuo traversone scoccato dal lato sinistro. Il Pisticci, invece, paga un approccio decisamente soft alla partita e qualche errore nelle scelte in partenza di Arleo, che punta su un centrocampo troppo giovane e leggero, sistematicamente messo in difficoltà dagli avversari, sempre in vantaggio sotto l'aspetto tattico. Mancano, poi, la giusta rabbia agonistica e la determinazione richieste in partite come questa. Poi nella ripresa il Pisticci prova a reagire, trova il gol con D'Aniello e non sfrutta una clamorosa occasione con Parente, che gestisce malissimo un pallone decisivo. Entrambe le squadre devono rinunciare ai loro terminali offensivi. Lupacchio va in panchina. Albano non è convocato. Rizzo deve fare di ne-
cessitò virtù ed adatta Branda nel ruolo di prima punta, puntando, per il resto, su una manovra ragionata. Arleo, invece, affida a D'Aniello il compito di attaccante avanzato. La novità, invece, è Farinola schierato alto a destra. Ma l'esperimento non darà i frutti sperati. Il Matera passa al primo tentativo: Polichetti stende Carretta al limite dell'area. Sulla punizione va Logrieco che beffa Marino con un destro ad aggirare la barriere sull'esterno. Il gol ricorda quello che fruttò il vantaggio pisticcese all'andata con Vallefuoco: praticamente la stessa punizione. All'8' Logrieco ci prova ancora su punizione, questa volta dal lato sinistro del fronte d'attacco, ma la palla si spegne sul fondo. La reazione del Pisticci si fa attendere: solo al 33' i gial-
loble trovano l'affondo con Parente che scarica su Farinola il quale gira per l'accorrente D'Aniello: la conclusione è difficile e risulta imprecisa. Al 38' arriva invece il raddoppio del Matera con Logrieco che se ne va da sinistra, la mette in mezzo di destro e trova direttamente la porta, segnando un gol fortuito, ma decisivo. La reazione del Pisticci è sterile: Parente prova a girarsi dal limite dell'area, ma calcia sul portiere. Poi lo stesso Parente subisce un fallo molto dubbio in area. Al di là dell'episodio, la conduzione del signor Strocchia di Nola è insufficiente e nel complesso penalizza la squadra di casa, che si ritrova con tre ammoniti in 25 minuti, senza particolari ragioni, e recrimina in tre circostanze per episodi dubbi
in area. Nella ripresa Arleo prova a correre ai ripari: fuori Cocca e Farinola, dentro Basile e Lupacchio. Con il suo bomber in campo il Pisticci trova maggiore profondità. La prima occasione, però, è del Matera, con Manzo rimpallato in area su una conclusione pericolosa. Al 12' Savino entra in scivolata in area su D'Aniello, ma riesce a prendere anche la sfera. Al 19' Palladino, spostato a sinistra, trova Parente sul palo opposto, ma il tiro a volo è di difficile esecuzione e la sfera termina sul fondo. Al 21' il Pisticci riapre i giochi con il solito D'Aniello che realizza su punizione con un destro mirato sotto la traversa. Al 27' i gialloble hanno l'occasione per pareggiare i conti: D'Aniello va in pressione su Manzo che cincischia in
area palla al piede e si fa rubare la sfera. Cross morbido sulla destra per Parente che questa volta avrebbe tutto il tempo di metterla a terra e scaricare comodamente a rete, ma invece prova ancora il tiro a volo con un esito disastroso.A questo punto entrambe le squadre si ritrovano a corto di fiato ed energie e la manovra non è più lucida, né il Pisticci riesce a dare intensità al suo gioco. Serve a poco il cambio di Parente con Cappelletti. I due unici spunti arrivano da Basile con due cross velenosi che gli attaccanti gialloble non riescono a raccogliere sottoporta. Termina 2-1 per il Matera, che torna al successo dopo 5 turni di digiuno. Per il Pisticci è ' il primo stop dopo 4 turni utili in cui erano arrivati 8 punti preziosissimi. Roberto D’Alessandro
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30 Sport
Derby al Michetti D’Aniello al quarto gol di fila nelle 5 gare in gialloble
«Non rifarei certe scelte» II tecnico Arleo si assume tutte le responsabilità della sconfitta E' scuro in volto Pasquale Arleo che non nasconde la sua delusione per la sconfitta nel derby. “Inutile cercare giri di parole - dice il tecnico gialloble questa sconfitta per me brucia tanto. Mi far star male aver perso davanti a questo pubblico che teneva tanto ad un risultato positivo con il Matera e che ci ha sostenuto incessantemente per tutta la partita. Mi assumo tutte le responsabilità di questa sconfitta. Abbiamo sbagliato completamente l'approccio alla partita ed anche la scelta di alcuni giocatori. Eravamo costretti a fare un po' di turn over, ma lo abbiamo pagato a caro prezzo. Ho puntato sulle motivazioni degli ex Cocca e Farinola, ma purtroppo i due non sono praticamente entrati in campo. Nella ripresa è andata meglio, abbiamo riaperto la partita e provato a fare tutto il possibile. Lupacchio non era al top, ma il suo ingresso è stato utile. Parente ha avuto due buone occasioni, ma doveva cercare la precisione e non la forza. Il resto lo ha fatto l'arbitro con il suo terrorismo psicologico. Ha ammonito tre nostri giocatori in poco tempo e noi non eravamo sereni. Su D'Aniello, poi, credo ci fosse un rigore solare”. Arleo, insomma, fa mea culpa per alcune scelte di uomini che hanno influito inevitabilmente a livello tattico. Puntare sulla ex “materanità” di alcuni elementi, con il senno di poi, ha prodotto meno di quanto avrebbe potuto produrre puntare sulla “pisticcesità” di altri. Anche per caratteristiche, infatti, forse al Pisticci è mancato Guarino in mezzo al campo. Il tecnico, comunque, dimostra di essere uomo tutto d'un pezzo e di aver le spalle larghe, riconoscendo i suoi errori. Una dote non da tutti. Altri, al suo posto, avrebbero cercato alibi. “Alla luce di quello che si è visto - continua - ovviamente non rifarei le stesse scelte. Anche se c'è da dire che il Matera ha sfruttato episodi favorevoli, ma non ci ha messo sotto e Marino non è stato chiamato quasi mai in causa. I nostri avversari sono stati più che altro abili nel palleggio”. Adesso, però, è già tempo di voltare pagine e pensare alla trasferta con il Bacoli. “Accetto questo risultato conclude Arleo - con grandissimo dolore, ma adesso dobbiamo guardare avanti. Abbiamo le potenzialità per salvarci e non c'è motivo di essere disfattisti. Dovremo avere la forza di rialzarci, consapevoli di aver solo perso una battaglia, ma non la guerra”. In effetti, da domani la squadra gialloble dovrà pensare al match di Bacoli che vale senza dubbi doppio in chiave salvezza. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it
Il gol di D’Aniello, sotto a sinistra Cazzarò e a fianco Malafronte
Pasquale Arleo
PAGELLE PISTICCI MARINO (5) - ha un po' di responsabilità su entrambi i gol. Sottotono rispetto alle ultime convincenti prestazioni. All’andata fu esattamente il contrario, perchè fu uno dei migliori in campo mentre ieri è stato decisivo solo siu Manzo per negare il 3-0 al Matera con un guizzo importante e decisivo.
Farinola e Cocca non incidono da ex
COCCA (5) - la prima scommessa fallita (per sua stessa ammissione) da Arleo. Da destra arriva il raddoppio di Logrieco. Meglio da difensore centrale. BASILE (6) - entra nella ripresa ed ha il merito di dare un contributo più importante al gioco d'attacco soprattutto con due spunti nel quarto d’ora finale sui quali, però, gli attaccanti non arrivano. MALAFRONTE (6) - fa buona guardia e riesce a sbrogliare con efficacia numerose situazioni con autorevolezza. DI MARIA (6) - giudizio e prestazione del tutto simile al suo compagno di reparto Malafronte. POLICHETTI (6) - scende poco e preferisce tenere la posizione, tutto sommato con ordine. Ma forse sul fallo che regala la punizione del primo gol è troppo frettoloso. La formazione del Pisticci
CAZZARÒ (6) - unico esperto in un centrocampo baby, soffre l'assenza di un alter ego più dinamico ed una forma ancora non ottimale. Come al solito, però, è un faro imprescindibile per tutta la squadra. BENEGIANO (5,5) - in quel ruolo ieri ci voleva maggiore esperienza e più dinamismo. Soffre molto la fisicità degli avversari. FARINOLA (5) - la seconda scommessa persa da Arleo. Schierato alto a destra a supporto del gioco d'attacco non entra praticamente in partita. Di fronte ha però Savino che può essergli padre e non gli concede nulla. LUPACCHIO (6) - non è al top ed entra nella ripresa dovendo forzare. Non gli capitano particolari occasioni, ma con lui in campo il Pisticci gioca sempre meglio. Solito lavoro oscuro e tanta voglia di lottare.
Pietro Parente e sotto D’Aniello (foto in pagina di www. gialloble.com)
PALLADINO (5,5) - nel primo tempo gioca in mezzo, nella ripresa a sinistra, ma gli spunti arrivano solo a sprazzi. PARENTE (5,5) - ha soprattutto la responsabilità di sbagliare nell'occasionissima che avrebbe potuto fruttare il pareggio. Cerca il tiro ad effetto sottoporta, quando bisognava badare alla concretezza. Per il resto ha più autonomia rispetto ad altre uscite. Cappelletti s.v. D'ANIELLO (6,5) - segna il gol della speranza con una pregevole punizione e conquista un prezioso pallone servendo un assist al bacio per Parente, che avrebbe potuto fruttare il 2-0. Quarto gol consecutivo. ARLEO (5) - le scelte tattiche e di uomini questa volta non vengono premiate. Cambiare sempre troppo può disorientare gli avversari, ma a volte è una scelta che rischia di ritorcersi contro come un boomerang. (rob.d’al.)
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Sport 31
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
Derby al Michetti Il diesse Dimitri: «Buona prestazione a livello mentale»
Rizzo: «Iniezione di fiducia» Esordio vincente per il tecnico arrivato solo martedì nei Sassi EMORRAGIA fermata. Una gioia vera dopo più di due mesi. Dalla vittoria a Grottaglie del 29 novembre il Matera non riusciva a portare a casa tre punti tutto sommato meritati come ha fatto ieri a Pisticci. Togliendo la vittoria con l’Ischia in casa, squadra di giovani, il Matera sembrava un oggetto misterioso alla deriva. Una scossa necessaria. Una raddrizzata e c’è finalmente una gioia per tifoseria, squadra, società e nuovo staff. «Buona risposta a livello mentale-aggiunge il diesse Dimitri-perchè non era facile. Di gioie e feste ne ho viste tante in carriera, ma quanto è successo nello spogliatoio a fine partita fa riflettere. Come se la squadra si fosse scrollata di dosso un fardello. E ora si potrà lavorare con maggiore serenità». La vittoria nel derby all'esordio sulla panchina materana non scompone più di tanto mister Rizzo che commenta il risultato a fine gara con grande serenità. «Abbiamo ottenuto - dice Rizzo - una buona vittoria contro una squadra in forma e molto motivata. Abbiamo fatto bene sotto il profilo dell'applicazione, ma possiamo far meglio per quanto riguarda il possesso palla. Nel complesso, però, credo sia stato un risultato giusto che ci dà fiducia e stimoli per affrontare al meglio gli impegni futuri”. Ma cosa è cambiato in una settimana? “Credo spiega Rizzo che fosse una questione di atteggiamento. Per il resto manca un po' di forma, ma potremo ritrovarla strada facendo. Sappiamo, di aver ancora qualche problema da risolvere e ci lavoreremo su. Le qualità ci sono, pur in assenza di giocatori come Albano e Martinelli che sarebbe comunque preferibile avere a disposizione”. Le distanze in classifica, tuttavia, rimangono proibitive ed i piani ambiziosi del Matera passano soprattutto per la Coppa Italia. «Dobbiamo vivere alla giornata - aggiunge Roberto Rizzo - nella consapevolezza che per farci trovare pronti in Coppa, bisogna far bene nelle partite di campionato. Pertanto in questo torneo dovremo continuare a dare il massimo». Domenica arriva a Matera il Francavilla di Mino Francioso e dobbiamo stare attenti a questa partita non facile. A cui stiamo già lavorando dal momento del fischio finale dell’arbitro». Senza Albano ad un certo punto Branda, che fino a quel momento aveva recitato alla grande il ruolo di prima punta, è uscito per un capogiro. «E’ uscito Branda perchè gli girava la testa e non avendo tante alternative ho inserito Ostaku. Però non dobbiamo guardare a chi non c’era e dare merito a questi ragazzi per aver disputato una partita che deve essere solo un ottimo antipasto al miglioramento che c’è da fare». Il pallone non è stato buttato come accadeva in precedenza e col recupero d qualche giocatore assente il Matewra non potrà che crescere e qualche altro innesto ci sarà. Renato Carpentieri
Angelo Logrieco esulta, in basso a sinistra Dimitri ed a fianco Ostaku
Roberto Rizzo in panchina (foto in pagina di gialloble.com)
PAGELLE MATERA G. D’ANGELO (6) - Un mezzo voto in più d’incoraggiamento in una giornata di festa per la sua squadra, ma qualche peplessità sulla punizione calciata da D’Aniello c’è. Anche un pizzico di attenzione in più su alcune palle vaganti in area che erano di sua competenza.
Emorragia fermata dopo due mesi di delusioni
CONTE (6,5) - Perfetta la sua prestazione al rientro. Non regala nulla all’avversario e si spinge in avanti quando può dimostrando grande personalità in un ruolo che ormai gli calza a pennello. SAVINO (6) - Mestiere e carattere non gli mancano e quando sarà al top della condizione sarà tutta un’altra musica. Ha giocato esterno e si è guadagnato la sufficienza e forse qualcosa in più per un paio di interventi di levatura superiore. BARTOLI (6,5) - Forse la migliore prestazione da quando è a Matera. E’ confortante, perchè dimostra una grande professionalità nel gestire un momento particolare dal punto di vista mentale. Segno che il lavoro fatto dallo staff tecnico ha dato buoni frutti.
La formazione del Matera scesa in campo ieri a Pisticci
MANZO (6) - A parte quell’ingenuità quando si è fatto soffiare il pallone dai calciatori del Pisticci per non aver rinviato subito o allegerito dietro, resta un giocatore importante in quantità e volontà. Su questi campi la sciabola è vincente e ieri si visto che non bisogna guardare tanto per il sottile se si vuole portare a casa i tre punti. Un ottimo acquisto per il Matera. LETA (6,5) - Altra grande partita di qualità e sacrificio. Appena avrà recuperato la migliore condizione sarà un piacere vederlo osare anche qualcosa in più. Il centrocampo con lui ha guadagnato tanto a livello di intensità agonistica e ripartenze. Un signor giocatore. E lo dicono i fatti. MAZZOLENI (7) - E’ stato il miglior Mazoleni visto finora. Ha lanciato come voleva il tecnico, non ha mai buttato via un pallone e il Matera ha giocato dai e vai come non accadeva da tempo, forse da Casarano. A questo Mazzoleni va solo detto Chapeau.
Una fase di gioco ieri al Michetti, e sotto un primo piano di Logrieco
MARTONE (6,5) - Corre, lotta e annienta Cazzarò da cui potevano arrivare pericoli per il Matera. Diventa trequartista per necessità e dimostra di essre versatile e intelligente, tatticamente parlando, nell’amministrare il possesso palla nella fase finale della gara. CARRETTA (6) - Impegno e tecnica non gli mancano, la condizione sì. Appena la recupererà, come un po’ tutta la squadra, sarà il giocatore che farà la differenza in termini di under. BRANDA (6) - Un talento. Mai dubitato di questo e il campo ha dimostrato che non ci sbagliavamo sul suo conto. Esce per problemi di capogiro. Non era facile sostituire Albano per chi non gioca dal gol messo a segno a Pomigliano. LOGRIECO (7,5) - Giù il cappello. Con quei piedi che si ritrova può fare quello che vuole e lo farà. Un talento che non può che emergere come ha fatto. La doppietta consacra una prestazione d’applausi (ren.car.)
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32 Sport
I sinnici riprenderanno domani ad allenarsi in vista dell’Ischia Casertana opaca Il Pianura vince al Pinto e ora è a -1 I risultati delle concorrenti non intaccano la classifica dalla vetta
Francavilla indenne FRANCAVILLA – Nella quinta giornata di ritorno del campionato di serie D, turno di riposo per la formazione rossoblu, che dopo l’allenamento di ieri mattina, ha ottenuto un po’ di riposo. Le sedute di allenamento riprenderanno domani pomeriggio, quando il gruppo si ritroverà agli ordini dello staff tecnico rossoblu, presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”, per preparare nel migliore dei modi l’impegno casalingo contro l’Ischia Isolaverde. Una gara che si annuncia come una svolta della stagione del team francavillese, che deve assolutamente aggiudicarsi l’intera posta in palio per continuare a restare nel gruppo dei play off. Posizione in classifica che è fortemente voluta dalla società sinnica, che ha di-
chiarato fortemente di voler disputare i play off. Il Francavilla è quinto in classifica, con trentotto punti, ma viene da due sconfitte consecutive, contro Grottaglie e Neapolis Mugnano. Una squadra di spessore, che vuole subito recuperare il terremo perso e dimostrare il proprio valore. Nel match contro gli isolani, il sodalizio sinnico, scenderà in campo con tanta rabbia e determinazione. I compiti alla quale dovranno attenersi Del Prete e compagni, saranno due: impedire loro di far circolare l’azione e, quindi, ripartire con prontezza. Per riuscire in questo, la squadra deve essere aggressiva e compatta tra i reparti. La maggiore lacuna riscontrata a Mugnano, domenica scorsa, è stata il ca-
Leadership minacciata
lo mentale nel primo tempo, che è stato fatale alla squadra, che ha dovuto lasciare l’intera posta in palio alla capolista. Stando anche a quanto provato negli allenamenti di questi ultimi giorni, la squadra è apparsa molto concentrata e motivata per cercare di lasciarsi alle spalle questo periodo nero, dal punto di vista dei risultati. La condizione fisica la squadra non l’ha persa, ed ecco perché la fiducia nell’intero ambiente non viene a mancare, per riprendere a macinare terreno nelle zone nobili della classifica. C’è da aggiungere che i risultati delle dirette concorrenti non hanno fatto pesare più di tanto, in classifica, il turno di riposo imposto dal campionato al Francavilla. Claudio Sole
CASERTANA PIANURA
CASERTANA: Schiavella, Guida, Stigliano (Criscuolo 73'), Bencardino, Florindo, Raucci, Monaco (Guadagnuolo 63'), Mastroianni, Olcese, Pinto (Mautone 52'), Gilfone. A disp. Capasso, Torrens, Simone, Morra. All. Feola PIANURA: Despucches, Carbonaro, Letizia, Mattera, Allocca, Galdean, Sibilli (Manzi 73'), De Rosa (Ianniello 76'), Del Sorbo, Manzo (De Luca 82'), Ventre. A disp. Lima, Russo, Lisetto, Improta. All. Gargiulo ARBITRO: Bruno di Torino(Assistenti: Lapenta e Mele di Moliterno) RETI:Manzo (P) 20', Del Sorbo (P) 32', Olcese (C) 60' (rig) NOTE: Ammoniti: Bencardino, Mastroianni (C), Manzo (P)
Franco Cupparo e a fianco Ranko Lazic
Bacoli surclassato
Buon punto per l’Angri
L’Ischia frena Pomigliano Malagnino illude il Neapolis senza freni e Ragosta fa pari ISCHIA NEAPOLIS
0 0
ISCHIA ISOLAVERDE: Carotenuto, Impagliazzo, Accurso, Di Meglio, Del Franco, Monti, Fermo, Trofa, Casciaro, Schettino, Buono (34’ s.t. Sogliuzzo). (In panchina Monteleone, Barone (31’ s.t. Platone), Sogliuzzo, Pezzullo, De Stefano, Fondicelli, Piro). All. Monti. NEAPOLIS MUGNANO: Napoli, D’Ascia, Mannone, Daleno, Esposito, Barone, Attanasio, Somma, Pastore (45’ s.t. Monticelli), Moxedano, Fontanella. (In panchina Errichiello, Bianchi, Prato, Foggia, Arcione). All. Castellucci. ARBITRO: D’Angelo di Ascoli Piceno (ass. Camillucci e Staffolani di Macerata). NOTE: angoli 3-2 per l’Ischia. Ammoniti Daleno, Somma, Fermo, Schettino, D’Ascia. Espulso D’Ascia al 43’ s.t. per doppia ammonizione. Durata p.t. 45’, durata s.t. 48’. FA notizia il pareggio del Neapolis Mugnano a Ischia. Una frenata che consente al Pianura di avvicinarsi di una sola lunghezza alla vetta e la squadra di Gargiulo deve recuperare anche la gara con il Casarano mercoledì prossimo e, nel caso di vittoria, riprendersi lo scettro del campionato.
POMIGLIANO BACOLI
POMIGLIANO (4-4-2): Sorrentino 6; De Santo 6, Iervolino 6, Rea 6, Lomasto 6,5; Di Domenico 5,5 ( 1’st Giliberti 6 ), Guadagno 5,5 (1’st Lo Coco 6,5 ), D’Imporzano 6,5, Mollo 6; D’Avanzo 6, Auricchio 7,5 ( 35’st Villino 6,5 ). A disposizione Violante, D’Arienzo, Mauro, Alizzi. All Corino SIBILLA BACOLI (4-4-2): Polizzi 6; Risi 5,5, Poziello 4,5 ( 34’st Bavero sv ), Zinno 6, Esposito 6; Costagliola 6 ( 22’ Majella 5 ), Castiglione 5,5, Andreozzi 5,5, Carannante 6; Compierchio 6,5, Mariniello 5,5 ( 25’st Maresca 5,5 ). A disposizione Iaccarino, Ruggiero, Prisco, Valentino. Allenatore Somma ARBITRO: Partuini della sezione di Latina RETI: 12’ Mariniello ( S ), 57’ rig. Auricchio (P), 76’ Auricchio (P), 88’ Lo Coco (P), 90’ D’Avanzo (P) NOTE: gara giocata al “Gobbato” di Pomigliano d’Arco dinanzi a circa 500 spettatori, di cui 40 provenienti da Bacoli. Prima del fischio d’inizio è stato osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Rosario Sabella, fino all’anno scorso preparatore atletico del Pomigliano, morto in settimana a causa di un incidente stradale. Per lo stesso motivo Pomigliano con il lutto al braccio.
Russo, Teta e Longobardi regalano alla Turris tre punti TURRIS BITONTO
3 0
TURRIS: Prete, Coppola, Prisco, De Carlo, Leccese, Celiento (28’st Gagliardi),D’Ambrosio (16’st Vivona), Visciano, Longobardi, Teta, Russo (35’st Vitale). All. Mandragora. BITONTO: D’Antonio,Disposto, Cellamaro, Falanca,Colangione,Armento, Modesto (26’st D’Ambrosio),Martellotta, Persia (24’st Di Pierro), De Santis, Gargiulo (35’st Lopez). All. Pizzulli. ARBITRO: Riccardi di Novara. MARCATORI: 37’pt Russo (rig.),43’pt, Teta, 30’st Longobardi. NOTE: Spettatori 400 circa. Angoli 5-2 per la Turris. Ammoniti: Leccese, D’Ambrosio, Teta,Disposto, Gargiulo. Espulso al 9’st Armento (Bitonto) per proteste. Recupero 2’+ 0’ LA TURRIS passa al 35´: rigore che batte Giulio Russo, che trasforma. Raddoppio dei corallini al 40´, puni-
4 1
FRANCAVILLAF. 1 ANGRI 1 FRANCAVILLA: Di Punzio, Del Zotti, Dambra, Kouyo, Anglani, Paglialunga, Schirinzi, Novielli, Maraschio, Ferrari (40’ st D’Amario), Malagnino. A disp.: Palmieri, Trovato, Paciullo, Nicoletti, Misuraca, A.Russo. All:. Francioso. ANGRI: Inserra, Formisano, R. Russo (40’ st Carnicelli), Lambiase, Alterio, Maruggi (46’ st Fabbricatore), Vitagliano, Amarante, Ragosta, Galdi, De Sena. A disp.: Sannino, Gallo, Falcone, Cascella. All.: Criscuolo. ARBITRO: Cocciolo di Roma 2. RETI: s.t. 8’ Malagnino (F), 11’ Ragosta (A). NOTE: Allontanato al 12’ st il tecnico Francioso (F) per proteste. Spettatori 400 circa. Ammoniti: Schirinzi, Paglialunga, Malagnino (F), Vitagliano, Formisano (A). Angoli: 9-5 per il Francavilla. Rec.:
2’ pt; 6’ st. FRANCAVILLA F.- Pareggio che serve a poco per il Francavilla tra le mura amiche contro un buon Angri, giunto al “Giovanni Paolo II” dall’alto di una classifica discretamente tranquilla. Pesa tuttavia sul risultato il gol del pareggio ospite fortemente contestato per un tocco di mano piuttosto netto e non visto da arbitro e collaboratore. La ripresa si apre coi fuochi d’artificio: all’8’punizione di Ferrari dalla destra, Paglialunga rimette in mezzo di testa sul secondo palo e, dopo il contrasto tra Inserra e Novielli, Giovanni Malagnino è lesto a mettere in rete di testa da due passi. Nemmeno il tempo di esultare, e all’11’ l’Angri pareggia: Di Punzio esce fino alla trequarti per chiudere sullo scatto di Ragosta che però lo anticipa con l’aiuto di un braccio e gli ruba palla, involandosi verso la rete ed insaccando a porta vuota l’1-1. Proteste vivacissime ma vane
Grottaglie espugna il comunale d’Ostuni
Giacco solo dopo 5’’ OSTUNI GROTTAGLIE
0 1
OSTUNI (4-4-2): Iafullo; Matera (dal 43’p.t. De Simone), Melis, Orlando, Ciaramitaro; Eliseo, Foschini, Pollaro (dal 1’s.t. D’Arcante), Salomone; Salzano, D’Elia. A disp: Semprevivo, Scarongella, Catalucci, Dimida. All: Lombardo. GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza; De Giorgi, Cornacchia, Papasidero, D’Amanzo; De Riccardis, Hurtado, Marchi, Pinto (dal 16’s.t. De Angelis); Ancora (dal 16’s.t. Pastano), Giacco (dal 35’s.t. D’Amblè) A disp: Marzo, Solidoro, Greco, Arcadio. All. Maiuri RETE: 5’’ Giacco NOTE: Ammoniti: Pollaro, Melis, Orlando, Ciaramitaro per l’Ostuni. Papasidero, Marchi e Cornacchia per il Grottaglie. Espulsi: 31’ s.t. Melis per doppia ammonizione, 46’s.t. Ciaramitaro per proteste. Spettatori 400 di cui 100 provenienti da Grottaglie Armento del Bitonto ieri espulso
zione dal limite trasformata da Teta, la seconda consecutiva. Bitonto in dieci dal 46´ per l´espulsione di Armento per proteste. La Turris dilaga, a segno anche Longobardi che di forza batte per la terza volta il portiere del Bitonto.
1 2
TORNA a vincere il Grottaglie di Enzo Maiuri che espugna il Comunale di Ostuni con una prova gagliarda. Decisivo, ai fini del match, sarà proprio il primo sigillo con la casacca biancazzurra dell’attaccante calabrese realizzato dopo pochi secondi di gioco. Sicuramente una delle marcature da annoverare tra le più veloci della storia del calcio. Al fischio d’inizio infatti su lancio di Hurtado il malinteso tra il 92’ Iafullo ed i centrali brindisini è evidente: la palla giunge così a Giacco che, sigla il decisivo vantaggio.
IL Pianura passa al "Pinto" e lo fa con merito mettendo in campo tutta la sua esperienza oltre che il valore. Brutta la Casertana nella prima frazione di gioco; meglio nella ripresa anche se dopo il rigore di Olcese la formazione rossoblù non è stata capace di dare continuità alla propria azione offensiva. "Complice" anche il direttore di gara, "bravo" a spezzettare all'inverosimile l'incontro: alla fine si conteranno ben 50 calci di punizione nei 90' di gioco. Pianura che prosegue la sua striscia positiva (diciassettesimo risultato utile consecutivo con 14 successi); Casertana che vede fermare a tre la serie di vittorie cominciata ad Angri. Al 20' primo gol : conclusione a sorpresa di Manzo da oltre venti metri e la palla finisce in rete. Al 32' gol del raddoppio: punizione "velenosa" di Manzo dai 20 metri: Schiavella mette in angolo. Sul susseguente corner di Ventre il raddoppio di Del Sorbo di testa col pallone che termina sotto la traversa. Azione forse viziata da un fallo in elevazione su Florindo. Al 60' rigore per la formazione rossoblù: Mautone recupera sfera sulla trequarti ed allarga in area per Gilfone messo a terra da Letizia. Massima punizione che viene realizzata da Olcese bravo a spiazzare Despucches.
Fasano ha ormai un piede in Eccellenza
El Quazni fa la differenza per il Forza e Coraggio FORZA E CORAGGIO FASANO
1 0
FORZA E CORAGGIO (4-3-3): Di Matteo 6.5; Clemente 6, Stroffolino 6.5, Troisi 6, Scippa 6; Riccio 6.5, Gasparini 6.5, Caruso 6; Massaro 6.5 (21' st Mandato 6), El Ouazni 7 (41' st Mortaruolo sv), Mallardo 6.5 (38' st Tortora sv). In panchina: Cimmino, Fiscariello, Amabile, Formato. Allenatore: Mauro-Lepore. FASANO (4-4-2): Dell’Anna 6.5; Crastolla 6, Fortunato 6, Colucci 6.5, Pistoia 6; Lentini 6.5, Galiano 6.5, Gaspodini 6 (33' st D’Onghia sv), Langiotti 7; Piovan 6.5, Jalò 6 (29' st Schiavone 6). In panchina: Comes, Mileto, De Lorenzo, Seclà, Salvi. Allenatore: Geretto. ARBITRO: Rugini di Siena RETE: 8' st El Ouazni. NOTE: spettatori 200 circa, di cui una cinquantina provenienti da Fasano. Ammoniti Troisi, El Ouazni, Gaspodini. Angoli 11-6 per la Forza e Coraggio. UN guizzo di El Quazni riporta alla vittoria i giallorossi che riscattano la pesante sconfitta di Francavilla Fontana.
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Sport 33
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
Risultati e classifica Atella M.-A. Cristofaro
21ª giornata Marcatori
0-2
31’ st Grieco A., 43’ st Santopietro
Avigliano-Murese
0-0
Az Picerno-Ricigliano
0-2
Borussia P.-Irsinese
8-1
16’ pt Piegari V., 39’ pt Accardo
5’ pt e 26’ pt Cappiello (B), 9’ pt Simeone (B), 15’ pt Moliterni (B), 28’ pt, 33’ pt (r) e 15’ st Schettino (B), 32’ pt Loviglio (I); 41’ st Ripoli (B)
F. MURGIA
44
21 12 8
1 48 14 10 6
4
0 19 6 11 6
4
1 29 8 34 +3
A. CRISTOFARO
42
21 13 3
5 44 18 11 10 0
1 33 8 10 3
3
4 11 10 26 -1
R. VALDIANO
41
21 13 2
6 43 15 10 8
2
0 17 3 11 5
0
6 26 12 28 0
RICIGLIANO
38
21 10 8
3 34 10 11 5
4
2 12 4 10 5
4
1 22 6 24 -5
F. Murgia-R. Valdiano
7’ pt Petruzzella (FM), 18’ pt Amoroso (RV), 18’ st Grassani D. (FM)
2-1
VIGGIANO
35
21 9
8
4 36 19 11 5
5
1 21 8 10 4
3
3 15 11 17 -8
Ferrandina-Policoro
2-2
VULTUR
34
21 10 4
7 37 21 10 8
1
1 29 5 11 2
3
6
BORUSSIA P.
34
21 10 4
7 35 19 10 6
0
4 21 10 11 4
4
3 14 9 16 -7
MURESE
33
21 8
9
4 28 14 11 6
4
1 17 6 10 2
5
3 11 8 14 -10
ATELLA M.
32
21 9
5
7 34 21 11 8
1
2 26 7 10 1
4
5
GENZANOBANZI
27
21 7
6
8 30 30 10 4
3
3 20 10 11 3
3
5 10 20 0 -14
R. TOLVE
24
21 6
6
9 25 26 10 1
4
5
5 11 11 5
2
4 20 15 -1 -17
POLICORO
23
21 5
8
8 25 24 11 5
4
2 19 8 10 0
4
6
AVIGLIANO
22
21 5
7
9 22 26 11 2
7
2
9 11 10 3
0
7 13 15 -4 -21
AZ PICERNO
19
21 5
4 12 27 32 10 3
3
4 20 14 11 2
1
8
7 18 -5 -22
FERRANDINA
9
21 2
4 15 14 77 11 2
1
8
9 42 10 0
3
7
5 35 -63 -33
IRSINESE
2
21 1
0 20 7 123 10 1
0
9
6 53 11 0
0 11 1 70 -116 -38
37’ pt e 13’ st Marziliano (F); 10’ st Zizzamia (P), 43’ st Russo (P)
R. Tolve-Vultur
1-2
12’ st Damiano (RT), 20’ st e 29’ st Messeri (V)
Viggiano-GenzanoBanzi 1-2 6’ st Lucarelli (G), 10’ st Cicchelli V. (V), 28’ st Porfido (G)
Prossimo turno
22ª giornata 14/02/10 ore 15.00
A. Cristofaro-Policoro Borussia P.-R. Tolve GenzanoBanzi-F. Murgia Irsinese-Az Picerno Murese-Viggiano R. Valdiano-Avigliano Ricigliano-Ferrandina Vultur-Atella M.
8 16 16 -7
8 14 13 -11
6 16 1 -20
16 Reti: Campisano (Viggiano) 13 Reti: Schettino (4) (Borussia P.); Margiotta (F.Murgia); Salamone (1) (Valdiano) 10 Reti: Dutra (1) (Murese) 9 Reti: Vigliucci (2) (GenzanoBanzi); Mainenti (1), Petilli (Valdiano) 7 Reti: D'Amico, Grieco (1) (A.C. Oppido); Rinaldi (Atella); Antohi (Murese); Daniele (Ricigliano); Montenegro (R.Tolve) 6 Reti: Salbini (1) (Avigliano); Giordano (AZ Picerno); Frazzica, Petruzzella (F. Murgia); Veglio (Ricigliano) 5 Reti: Valente (1) (Atella); Troiano (1) (Ferrandina); Cacace (1) (GenzanoBanzi); Gatti (Policoro); Damiano (1) (R.Tolve); Brescia, Di Francesco, Messeri (Vultur) 4 Reti: Ciardiello, Leone A., Leone G. (A.C. Oppido); D'Urso, Libutti (Atella); Lorusso (1) (Avigliano); Fringuello, Mastroberti (AZ Picerno); Impagliazzo (GenzanoBanzi); Savoia (Policoro); Avallone (Ricigliano); Di Brizzi (Valdiano); Sanchirico (4) (Viggiano) 3 Reti: Colangelo (A.C. Oppido); Carriero, Lamorte (Atella); Castagno (AZ Picerno); Cappiello, Frabetti, Gialdino (Borussia P.); Capogrosso, Marziliano (Ferrandina); Andriotti, Castoro R., Lorusso (F.Murgia); Porfido (GenzanoBanzi); Nuzzi (Policoro); Bochicchio, Maienza (1) (Ricigliano); Cicchelli V., Chirichella, Piscopia (Viggiano); Barbaro, Giuliani (1), Lanciano (Vultur)
Risulta vano il momentaneo pari di Amoroso. I materani non dilagano grazie alle parate di Serra
Petruzzella-Grassani: Valdiano ko Con una prova superlativa il Fortis Murgia vince lo scontro al vertice FORTISMURGIA 2 R.VALDIANO 1 FORTIS MURGIA: Napolitano, Chessa, Daddario, Maurelli, Cannillo, Delle Foglie, Grassani D, Sardella, Margiotta, Castoro, Petruzzella (37’ st Ferragina). A disposizione: D’Elia, Grassani F, Di Vito, Martimucci, Lorusso, Andriotti. Allenatore Squicciarini. RUGGIERO VALDIANO: Serra, Petilli A, Polito (24’ st Dibrizzi), Di Falco, Malito, Amoroso, De Luca (24’ st Canonico), Pascuzzo, Salamone, Ferrante (37’ st Petilli G), Mainenti. A disposizione: Pucciarelli, D’Alto, Bianco, Romano. Allentatore Masullo. ARBITRO: Pasqua di L’Aquila (Sapienza e Martone). RETI: 7’ pt Petruzzella, 18’ pt Amoroso, 18’ st Grassani D. NOTE: Ammoniti: Chessa, Margiotta e Grassani D del Fortis Murgia, Amoroso del Valdiano. Calci d’angolo: Fortis Murgia 7, Valdiano 0. Fuorigioco: Fortis Murgia 15, Valdiano 3. Recuperi: 1’ pt, 4’ st. Giornata fredda, caratterizzata da un freddo gelido. Gara giocata a porte chiuse sul sintetico del Gaetano Scirea. MATERA - Il Fortis Murgia ha scelto il momento migliore per far vedere tutto il suo valore. Infatti nell scontro diretto tra le due prime del campionato di Eccellenza lucana la squadra allenata da Pasquale Squicciarini ha sfoderato una prestazione superlativa che ha permesso di battere con il punteggio di 2-1 la Ruggero Valdiano. E si può parlare di risultato bugiardo se si considera le innumerevoli palle gol create dal Forti Murgia, ieri in
Daniele Grassani
un’inedita maglia bianconera. Sarà la nuova maglia portafortuna, sarà l’importanza della posta in palio, ma questa volta Delle Foglie e compagni non hanno sbagliato quasi nulla. O meglio: se c’è qualcosa che è stato sbagliato si tratta di qualche gol di troppo che, complice le “miracolose” parate del portiere campano Serra, hanno impedito al punteggio di prendere le sembianze di una goleada. Eroi di giornata sono Salvatore Petruzzella e Daniele Grassani, autori dei gol del successo, ma c’è da segnalare anche la buona prestazione di Margiotta che ha fatto da suggeritore. Bene anche gli under Daddario e Castoro, precisa la regia di Sardella. D’impatto il nuovo innesto dell’attaccante Ferragina. Un bravo quindi a tutto il Fortis Murgia. Con la vittoria contro il Valdiano è stata messa una seria ipoteca per la vittoria finale del campionato. La cronaca della partita si apre con Grassani D che calcia fuori dopo appena due minuti di gara. La partita si sblocca subito grazie ad un calcio piazzato. Micidiale il bolide scagliato da Petruzzella, dopo il tocco corto di Sardella, sul quale il bravo
Serra nulla può. Dopo appenata 7’ il Forti Murgia si porta in vantaggio. Al 13’ potrebbe essere già, ma Serra ci mette un piede sulla conclusione di Grassani D. Al 15’ sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Sardella, Petruzzella ha una ghiotta occasione per segnare, ma non ha grande fortuna. Al 18’ al suo primo affondo il Valdiano pareggia. Punizione sulla sinistra ribattuta dalla difesa della Fortis, ma uscendo dall’area Chessa commette uno nuovo fallo, ingenuo, sul lato opposto. S’incarica della battuta Ferrante che pesca il giusto taglio di Amoroso che da pochi passi trafigge Napolitano con un tocco al volo: 1-1. Tutto da rifare. Ma il Fortis Murgia colpito nell’orgoglio inizia a macinare gioco. Sardella prende in mano la squadra e inizia a smistare palloni, ma al 24’ è pericoloso ancora il Valdiano con un tiro dalla distanza di Mainenti che Napolitano neutralizza in due tempi. Al 37’ una punizione di Margiotta esalta le doti di Serra, sulla respinta Daddario tenta il colpo vincente ma non è fortunato. La ripresa è più viva e il Forti Murgia la interpreta al meglio. Al 14’ Grassani D serve Margiotta. Il campano della Fortis Murgia, invece di chiudere il triangolo, prova la conclusione personale senza fortuna. Al 16’ ancora Margiotta, questa volta in versione assist-man, lancia Castoro, ma il suo tiro è deviato in angolo. Ma il gol sta maturando ed arriva al 18’ con Daniele Grassani al termine di una splendida azione corale. Margiotta innesca la manovra servendo Petruzzella che entra in area, salta un avversario, mette la palla al centro per l’accorrente Margiotta che calcia a botta
sicura. Serra compie un’autentica prodezza respingendo la palla, ma Grassani è il più lesto di tutti ad avventarsi sulla sfera e con un tocco di testa a fil di palo realizza quello che poi sarà il gol-partita. Così il Fortis Murgia mette in cassaforte la vittoria. Masullo non ci sta e prova a cambiare l’inerzia della partita con un doppio cambio, ma non riesce nel suo intento. Al 26’ Serra ancora protagonista sul tiro di Castoro con una deviazione in angolo. Dal susseguente corner Cannillo salva involontariamente la porta del Valdiano deviano fuori la conclusione di Petruzzella che sarebbe finita in rete. Ma non finisce qui. Al 32’ Daddario recupera palla lanciando in velocità Petruzzella. Il numero 11 del Fortis si presenta solo dinanzi al portiere, ma perde l’attimo per calciare e decide di servire Margiotta la cui conclusione è parata. Al 33’ ancora Petruzzella, ma quando Serra non ci arriva ci pensa il palo a negare il 3-1. Un minuto più tardi, è Maurelli ha mandare a rete Petruzzella, ma nel tentativo di superare Di Falco si alza troppo il pallone e poi riesce solo a concludere di fuori. Poi Petruzzella lascia il posto al nuovo acquistoa Ferragina che ri rende pericoloso e soprattutto contribuisce a far scorrere le lancette dell’orologio. Al 39’, poi, l’ultimo sussulto del Valdiano che con Amoroso conclude a lato sugli sviluppi di un calcio di punizione. Poi più niente fino al triplice fischio dell’ottimo Pasqua di L’Aquila. Da segnalare il grande fair play in campo tra le due squadre, davvero molto corrette nonostante la posta in palio fosse così elevata. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Spogliatoi Masullo: «Abbiamo perso meritatamente»
Squicciarini soddisfatto: «Prestazione maiuscola» «Il risultato poteva essere più largo» MATERA - Al termine della gara umori contrastanti per i due tecnici. Masullo, trainer del Valdiano, appare contrariato per la prestazione offerta dai suoi. «Abbiamo perso meritatamente», esordisce. «Abbiamo sbagliato totalmente la gara, anzi non siamo mai stati in partita. Abbiamo giocato contratti, timorosi. In pratica abbiamo sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare. Quello che più mi preoccupa non è la sconfitta in se, ma il mod in cui abbiamo perso. Non abbiamo saputo reagire. Non siamo stati in grado di opporci all’avversario anche da un punto di vista mentale. Potevamo anche prendere più gol. Non ho visto nulla, proprio nulla. E’ questo che mi preoccupa. Anche perchè per il campionato non è deciso niente. Siamo ancora in corsa. Abbiamo solo tre punti di ritardo. Ma adesso facciamo i complimenti al Fortis Murgia che ha vinto meritatamente questo scontro diretto». All’onestà di Masullo, fa eco la soddisfazione di Squicciariniche adesso torna ad essere il tecnico della capolista solitaria del campionato di Eccellenza: «La nostra è stata una prestazione maiuscola, di grosso spessore. E questa prestazione è arrivata al momento giusto. Sapevamo di avere questo potenziale e oggi (ieri per chi legge) lo abbiamo espresso alla grande. Pote-
Pasquale Squicciarini
vamo chiudere la sfida anche con un punteggio più largo, ma per la bravura del loro portiere e anche per qualche errore nostro non è satopossibile andareancora a segno». Vi sono stati segnalati 15 fuorigioco. Un dato importante. «Sapevamo che il Valdiano giocava con la difesa alta, ma allo stesso tempo è stata sia una arma per fermarci, ma siamo anche stati bravi a sfruttare questo fatto a nostro favore tant’è che ci siamo presentati davanti alo loro portiere parecchie volte, infilandoli proprio sul limite del fuorigioco». Ferragina? «Con l’infortunio di Frazzica dovevamo tornare sul mercato. E’ un elemento di valore. Ci aiuterà anche lui». a.mutasci@luedi.it
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34 Sport
Per la vicecapolista a segno nel finale Anselmo Grieco e Santopietro
Oppido, vittoria da grande La squadra ospite resiste al forcing dell’Atella per poi punirlo ATELLAMONT. 0 A. CRISTOFARO 2 ATELLAMONTICCHIO : Di Biase, Angelillo, Colangelo, Larotonda V., Grieco L.(24’st Strozza), Caselle, Larotonda G., Lamorte, Valente(20’st Libutti), Camelia, Rinaldi(39’st Leccese). A disp.: Sicuro, Manfreda, D’Annucci, D’Urso D. All. D’Urso P. A.CRISTOFARO : Brancale, Giganti, Manniello D., Leone A., Santagata, Maglione, Santopietro, Vaccaro M., Leone G.(23’st Ronca), Grieco A., D’Amico. A disp.: Vaccaro R., Medoro, Provenzale, Manniello F., Provenzale R., Smaldone. All. Manniello ARBITRO : Benevento di Potenza (Autieri-Marchese) RETI : 31’st Grieco Ans., 43’st Santopietro NOTE : pomeriggio freddo con vento gelido. Terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Santagata, Vaccaro M., Santopietro dell’Oppido, Caselle e Camelia dell’Atella. Angoli: 6 a 3 per l’Atella. Recupero: p.t.+1’; s.t.+4’ ATELLA – L’Angelo Cristofaro espugna il comunale della cittadina di Vitalba e trova la vittoria esterna dopo lungo digiuno, balzando al secondo posto della classfica alle spalle della capolista Fortis Murgia. La
Manniello raggiante. D’Urso: «Che ingenui» A FINE partita mister Manniello, raggiante per la vittoria esterna ritrovata dopo più di tre mesi e per il secondo posto raggiunto in classifica, ha detto: «Una partita che abbiamo meritato di vincere perché abbiamo sempre pensato di giocarcela alla pari, senza mai buttare via il pallone, ma anzi, cercando sempre di mettere palla a terra. I ragazzi sono stati bravi nel primo tempo a non subire nonostante il forte vento contrario. Poi nel secondo tempo prima del gol abbiamo avuto un’altra grossissima occasione con Leone Antonello e poi sono arrivati i due gol che ci danno questa vittoria meritata». Così mister D’Urso dell’Atella Monticchio: «Una sconfitta che si poteva evitare anche perché quando eravamo in parità abbiamo avuto la possibilità di andare in
vantaggio su due occasioni ad inizio ripresa e con quelle potevamo chiudere la partita. Poi abbiamo commesso una ingenuità davvero clamorosa in occasione della loro prima rete che ha aperto loro la possibilità sull’unico tiro in porta della gara di trovarsi inaspettatamente in vantaggio. Purtroppo c’è da dare atto che alla fine il risultato ci penalizza oltremodo, pur riconoscendo la forza dell’avversario. Potevamo sicuramente fare molto di più, ma il vento alla fine ha anche condizionato l’andamento della gara. Mi dispiace per le occasioni avute e che non siamo riusciti a finalizzare al meglio. Questo ci dispiace soprattutto perché alla fine l’equilibrio è stato rotto per una nostra straordinaria ingenuità». m.r.
Carmine Santopietro
sconfitta per l’Atella Monticchio - la seconda in questo torneo patita in casa dai ragazzi di mister Pasquale D’Urso - è maturata nell’ultimo quarto d’ora della gara dopo non aver saputo approfittare delle buone occasioni avute a disposizione per portarsi in vantaggio. La partita, ben diretta dal signor Benevento di Potenza e dai suoi collaboratori Autieri e Marchese, è stata giocata a viso aperto senza esclusioni di colpi da entrambe le squadre con continui ribaltamenti di fronte e si è risolta negli ultimi quindici minuti, quando
ormai i più pensavano che sarebbe finita con un salomonico risultato di parità. Nella prima frazione di gioco, giocata in favore di vento dai padroni di casa, c’è stata una maggiore supremazia dell’Atella Monticchio che però non ha portato seri pericoli alla rete avversaria. È stata una partita giocata soprattutto dalla metà campo al limite dell’area ospite. Infatti le uniche annotazioni riguardano alcune punizioni dei locali rimaste senza esito positivo, calci piazzati che proprio allo scadere del primo tempo hanno costretto il por-
tiere Brancale a salvarsi in angolo su un’insidiosa conclusione di Giovanni Larotonda. In avvio di ripresa l’Atella Monticchio, sceso in campo più determinato, ha pressato l’avversario nella propria area di rigore ed ha mancato delle buone opportunità per portarsi in vantaggio. Già al 2’ una pericolosa mezza girata di Rinaldi, da buona posizione, è finita di poco fuori. Al 3’ è Camelia a vanificare una ghiotta occasione da rete mandando di poco sopra la traversa. Al 9’ una buona triangolazione avviata da Larotonda
Giovanni per Camelia e finalizzata da Rinaldi con un tiro finito di poco lontano dai pali della porta difesa da Brancale. Al 22’ grande occasione da rete mancata da Leone A. Al 26’ Brancale è pronto ad impadronirsi della palla, uscendo alto con sicurezza sulla testa di Rinaldi. Al 31’ la rete del vantaggio ospite è opera di Anselmo Grieco con un piatto destro ravvicinato su cross di Ronca, che era da poco subentrato a Leone G. I locali, accusato il colpo e a corto di energie nonostante le forze fresche mandate in campo da mister D’Urso, non han-
no più avuto la lucidità per reagire adeguatamente, tant’è che a due minuti dal termine hanno subito la seconda rete di Santopietro di testa su corner battuto da D’Amico. Davvero un peccato per i padroni di casa, che restano a metà classifica con il rimpianto di non aver concretizzato la sterile superiorità territoriale delle prime battute. L’Oppido invece fa la voce grossa e tenterà il sorpasso già nel prossimo turno, quando ospita il Policoro con la Fortis impegnata in trasferta a Banzi. Michele Rizzo sport@luedi.it
Genzano corsaro con Lucarelli e Porfido
Zizzamia e Russo fanno felice l’esordio di Passarella
Il Viggiano cade in casa dopo un anno e mezzo
Pari che serve a poco
VIGGIANO GENZANOBANZI
1 2
VIGGIANO : Perna, De Gregorio, Papaleo (26’ st Mero), B. Cicchelli, Sabia, V. Cicchelli (39’ st Stefani), Spera, Chirichella, Campisano, Sanchirico, Piscopia. A disp.: Nigro, Marchese, Marsicovetere, Cortese, Garramone. Allenatore: Villani. GENZANOBANZI : Tedesco, Mele, Di Stasi (36’ st Russo), Militello, Ronzulli, Cannito, Neacsu, Cacace, Vigliucci, Porfido, Lucarelli. A disp.: Laginestra, Teto, Gorga, Ricchiuti, Bozzi, Cosmo. Allenatore: Natiello. ARBITRO : Di Noia di Potenza (Grilli – De Luca). RETI : 6’ st Lucarelli, 10’ st B. Cicchelli, 28’ st Porfido. NOTE : Giornata fredda e ventosa. Terren di gioco in discrete condizioni. Espulso: al 26’ st Villani per proteste (V). Ammoniti: Chirichella, Campisano, B. Cicchelli, Piscopia (V); Vigliucci, Neacsu, Militello (G). Angoli: 10-4 per il Viggiano. Recupero: pt 0’; st 3’. Spettatori: circa 50. VIGGIANO – Cade dopo quasi 17 mesi l’imbattibilità interna del Viggiano. La squadra di Villani non perdeva dal 21 settembre 2008 tra le mura amiche quando a violare il “Coviello” fu il Real Tolve che poi vinse il campionato di Promozione. L’impresa di vincere su un campo difficile per tutti è riuscita al Genzano Banzi che non vinceva fuori casa da quasi tre mesi. L’ultimo successo in trasferta risale al 22 novembre quando la squadra allora allenata da Terranova sbancò Picerno di misura. Da quello che è emerso ieri è che il Viggiano non sa più vincere. E’ passato quasi un mese da quando è stata conquistata l’ultima vittoria in campionato (era il 10 gennaio a Picerno con doppietta di Piscopia) e i tre punti in casa mancano addirittura dalla prima partita dell’anno (3 gennaio dove bastò la rete di Piscopia per piegare l’Avigliano). Dopo le due vittorie consecutive ottenute nel 2010 la formazione di Villani ha racimolato la miseria di due punti e altrettante sconfitte nelle ultime quattro
gare. Non sono dati confortanti per il mantenimento dei play – off. Successo di prestigio invece per il Genzano Banzi la cui mano di Natiello da un mese e mezzo a questa parte è nota a tutti che allunga a +4 il vantaggio sulla zona play – out. Si fanno dunque prepotenti per il Viggiano le rincorse della Vultur Rionero e del Borussia Pleiade, entrambe vittoriose, che hanno accorciato ad una sola lunghezza le distanze dal quinto posto. Passando alla cronaca del match si può dire che nel primo tempo c’è stata una sfida tra il terzino locale Papaleo e il portiere ospite Tedesco. Tra il 31’ e il 42’ l’esterno sinistro biancazzurro è stato protagonista per ben tre volte. Alla prima occasione costringe l’estremo difensore ospite alla deviazione in angolo; alla seconda sul conseguente calcio d’angolo Papaleo di testa esalta i riflessi di Tedesco che manda nuovamente in corner; alla terza ed ultima opportunità su una palla mancata in uscita dal pipelet ospite a porta praticamente spalancata calcia incredibilmente alto. Nella ripresa si vede il Genzano Banzi che a sorpresa va in vantaggio dopo sei minuti: Lucarelli fa fuori in velocità De Gregorio e di piatto infila la palla sotto le gambe di Perna. Immediata è la reazione del Viggiano che al 10’ pareggia: corner di Spera, tocco di Sanchirico, torre di Piscopia e zampata sotto misura di Biagio Cicchelli. Passano i minuti e al 26’ Villani viene espulso per proteste dal direttore di gara su segnalazione dell’assistente Grilli molto contestato. Due minuti più tardi Porfido gela il pubblico di casa con una bellissima punizione a giro dal limite dell’area. I padroni di casa riprendono ad attaccare e al 32’ Tedesco con una gran parata mette in angolo il colpo di testa di Campisano. L’undici di Natiello successivamente coglie il palo su un tiro – cross di Neascsu. Nel finale il Viggiano potrebbe pareggiare ma manca di freddezza sotto porta al 44’ con Sanchirico (gran parata di Tedesco su punizione) e sul successivo angolo Stefani incorna a due metri dalla porta fuori e al 46’ con Piscopia (presa sicura dell’ex portiere dell’Azzurra Tricarico). Biagio Bianculli
Al Ferrandina non basta Marziliano FERRANDINA POLICORO
2 2
FERRANDINA : D'Angelo, Cioce, Melillo, Saracino (44' st Moramarco), Russo, Lo schiavo, Battaglia, Orlino, Natilla, Capogrosso (30' st Bardone), Marziliano. A disp. Conte, Scoraggi, Savoni D, Salvemini, Porcelluzzi. All. Savoni POLICORO : Piazzulli, Cirrottola, Affuso, Saccente, Nuzzi, Di Giorgio (27' st Fallace), Sfazzetta, Miraglia, Russo, Savoia, Zizzamia (38' st Lops). A disp. Casalnuovo, Larocca, Lofrano, Panetta, Ripa. All. Passarella ARBITRO : Leone di Salerno (assistenti Mugnolo e Russo) RETI : 37' pt e 13' st Marziliano, 10' st Zizzamia e 43' st Russo (P) NOTE - Ammoniti. Orlino, Capogrosso, Cirrottola, Cioce, Affuso, Lo schiavo, Russo (P). Espulsi: 49' st Battaglia. E' FINITA in parità tra Ferrandina e Policoro. Un risultato giusto, specchio di una partita che non ha visto in campo il Ferrandina che ci si aspettava. L'undici di mister Savoni, specie nella fase di avvio dell'incontro, ha patito più del dovuto la pressione della formazione ospite che ha costretto i rossoblu a rintanarsi nella propria area. E solo un'imperdonabile imprecisione di Russo al 14' evita al Ferrandina di andare subito sotto. L'attaccante jonico, infatti, approfitta di un'indecisione
Zizzamia
Passarella
della difesa e si inserisce, palla al piede, in area. Ma, a portiere battuto, incredibilmente manca il bersaglio, facendo infrangere il pallone sulla base del palo. La reazione dei padroni di casa tarda ad arrivare. Per vedere i rossoblu varcare la metà campo bisogna attendere il 31' quando Capogrosso manda al tiro Marziliano dalla sinistra. Poi, al 37', alla prima occasione utile, arriva la rete del vantaggio. Battaglia, mobilissimo sulla fascia, lascia partire un fendente dalla destra che attraversa tutta l'area, intercetta il pallone Marziliano che, a due passi dalla porta, non si lascia sfuggire l'occasione e realizza. Ma la gioia per i rossoblu dura poco. Nella ripresa al Policoro bastano pochi minuti per riacciuffare la parità. Una leggerezza di Capogrosso a metà campo, consente agli jonici di ripartire in contropiede. Zizzamia, smarcatissimo sulla destra, arpiona la palla e indirizza con un
preciso diagonale alle spalle di D'Angelo che nulla può. Pronta la reazione del Ferrandina che riparte subito all'attacco. Al 13' ancora Battaglia vede Marziliano libero sulla sinistra, lo serve e l'attaccante, complice un'uscita infelice dell'estremo difensore avversario, riporta in vantaggio i padroni di casa. Paghi del nuovo sorpasso, i rossoblu si limitano ad amministrare. Trame di gioco accettabili poche. Il Policoro, invece, continua a crederci e dopo aver messo a dura prova i riflessi di D'Angelo al 35' con una punizione di Savoia, agguantano il pari a due minuti dal 90'. La seconda rete jonica arriva sugli sviluppi di un corner, con Russo più lesto di tutti a sbucare in mischia e a spedire in fondo al sacco. Per i rossoblu un'occasione mancata per risalire in classifica, intatta la speranza di giocarsi la salvezza ai play-out. Margherita Agata m.agata@luedi.it
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Sport 35
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
La Vultur vince in rimonta con la doppietta di Messeri. Bochicchio e Ferrenti ko
Tolve, sempre notte fonda Esordio sfortunato per Bardi sulla panchina giallorossa: altro stop TOLVE VULTUR
Borussia, Schettino a quota 13 BORUSSIA IRSINESE
8 1
BORUSSIA: Suriano (46' Conte), Simeone, Buongiorno, Giannini, Ripoli, Gialdino, Cappiello, Frabetti, Moliterni (72' Cipriano), Schettino (64' Vito), Puppio. A disp: Robertazzo, Pendinelli, Margiotta. All: Viola. IRSINESE: Lamuraglia, Pepe, Pellicciari, Reula (71' Chiaradia), Picerno, Angiulli, Santovito (89' Gigante), Valente, Parente (46' Racanelli), Loviglio, Mastrorillo. A disp: Derosa, Ferrante. All: Pepe. ARBITRO: Capolupo di Matera (Maffia - Gaudiano). RETI: 5' e 26' Cappiello (Bor); 9' Simeone (Bor), 15' Moliterni (Bor), 28', 33' (rig.) e 60' Schettino (Bor), 32' Loviglio (Irs), 86' Ripoli (Bor). NOTE: ammonito Picerno (Irs). POLICORO - Vittoria facile doveva essere e così è stato: il Borussia Pleiade ha dominato contro l'Irsinese, battendo il giovane team murgiano con un perentorio 8 a 1. Una vera e propria pioggia di gol, per non parlare poi dei due pali centrati dai giocatori jonici e diverse occasioni da rete sfiorate per un soffio. I ragazzi di mister Viola partono subito forte contro un avversario inesperto e inconsistente in campo. E al 5' arriva la prima rete: Cappiello tutto solo supera la difesa e, con un insidioso pallonetto, beffa Lamuraglia. Quattro minuti dopo e il Borussia raddoppia con Simeone: palo di Puppio, Moliterni raccoglie e crossa dalla destra, il 2 biancorosso intercetta e facilmente salta la difesa irsinese, mettendo la palla in rete. Il valzer di gol è appena iniziato e continua al 15' con la terza marcatura, ad opera di Moliterni che non sbaglia il
cross e supera ancora una volta Lamuraglia. Al 21' il primo timido tiro in porta per gli ospiti: assist di Santovito per Parente ma Suriano è attento e blocca. Al 26' doppietta di Cappiello e quarto gol jonico: il 7 biancorosso approfitta di una distrazione di Lamuraglia e lo trafigge per la seconda volta. Due minuti dopo ed è ancora rete per i padroni di casa, grazie ad un bel tiro del bomber Schettino, che ruba palla alla difesa. Sembra una gara a senso unico eppure l'Irsinese si regala la gioia di un gol, grazie anche all'inesperienza del portiere jonico: al 32' calcio di punizione laterale di Loviglio direttamente in porta, Suriano intercetta ma si fa passare il pallone tra le mani senza bloccarlo. Ospiti in rete e grandi festeggiamenti, nonostante il risultato sia ormai tutto a favore del Borussia. Che segna il suo sesto gol su rigore: al 33' Schettino lanciato a rete è atterrato in area da Angiulli, Capolupo concede il penalty e lo stesso 10 jonico dal dischetto trasforma. Nel secondo tempo la musica rimane la stessa, Borussia sempre in avanti anche se i ragazzi di mister Viola sembrano non voler infierire troppo sull'avversario. Al 57' Schettino di testa raccoglie un passaggio di Gialdino ma questa volta centra il palo. E' solo questione di minuti e, al 60' matura la settima rete in casa Borussia sempre ad opera del 10 jonico, che si regala una personale tripletta: Schettino fa suo un passaggio rasoterra di Buongiorno, si gira bene e tira, mettendo la sfera in rete. A tempo quasi scaduto arriva l'ottavo gol, ad opera di Ripoli che di testa intercetta un traversone di Simeone e realizza l'ennesimo sigillo del match. Eleonora Cesareo
tanza ospite.
1 2
REAL TOLVE : Tonello, Sarubbo (33's.t. Colaluce), Ferrenti (31' p.t. Di Cecca) , Bochicchio (23' p.t. Santarsiero), Caccavale, De Nicola, Zitoli, Astudillo, Montenegro, Damiano, Lardiello. A Disp. : Serbant, Renna, Damiano G. , Nicolosi. All. : Bardi VULTUR RIONERO: Paratore, Larotonda, Lamorte, Carretta, Lanciano, Rapolla, Argenti, Zona, Messeri, Filidoro, Di Francesco. A disp: Zucale, Di Lorenzo, Tomasulo, Marmora , Izzi. All. : Finamore ARBITRO: Albano di Potenza RETI: 12' s.t. Damiano (T), 20' e 29' s.t. Messeri ( R ) NOTE: terreno in pessime condizioni, giornata fredda, spettatori circa 200 con buona rappresen-
TOLVE - E' ancora notte fonda. Le tenebre che hanno attanagliato la squadra tolvese da ormai troppo tempo, sembrano non volersi più dissolvere e per il Tolve la situazione è sempre più ingarbugliata. Già privo di Mazzacane, mister Bardi è costretto a ridisegnare la coppia dei centrali a causa degli infortuni accorsi a Bochicchio e Ferrenti, entrambi di natura muscolare, dopo mezz'ora di gara. La “prima” per il trainer potentino è da dimenticare. Questa la gara: al 9' un lungo cross dalla tre quarti trova Messeri che a colpo sicuro impegna a terra Tonello. Le sciabolate lunghe dalle retrovie dei vulturini mettono spesso in difficoltà la retroguardia di casa ed è Di Francesco a concludere alto. Al 17' è Lamorte a colpire la traversa con
Curatella: «Salvezza primo traguardo» Tolve - Con Finamore squalificato, tocca a Curatella, dirigente accompagnatore della Vultur, concedersi ai nostri taccuini. Partita che si era messa male per la Vultur, ma rimontata con grande carattere; ora il Rionero è a ridosso delle prime posizioni, dove può arrivare? “Stiamo facendo il nostro onesto campionato. Abbiamo deciso di salvarci quanto prima. Oggi giocando in trasferta, su un campo difficile, in formazione rimaneggiata, si correva il rischio di prendere qualche sbandata. Così non è stato e penso che il risultato finale sia corretto”. Mister Bardi crede che i problemi del Tolve non siano solo tecnici : “C'è da lavorare soprattutto sulla mentalità e dobbiamo dare una registrata alla fase difensiva. Purtroppo abbiamo
preso due gol che definire evitabili è poco. Abbiamo pagato lo scotto delle due sostituzioni dei centrali difensivi, ma questa non vuole essere un'attenuante”. Continua nell'analisi: “La squadra ha giocato bene nei primi venti minuti della ripresa e da qui dobbiamo ripartire. Se usiamo la stessa intensità, lastessavoglia elastessadeterminazione, possiamo tirarci fuori da questa situazione. Lavoriamo per il meglio”. Un rimedio alla sterilità offensiva? “ Abbiamo creato due situazioni pericolose e dobbiamo essere più precisi sui calci piazzati. Le palle inattive sono decisive e dobbiamo sfruttarle meglio. Poi abbiamo fatto anche un bel gol, ma è inammissibile prendere due gol come li abbiamo presi”. g.a.
un pallonetto. Al 23' Bochicchio, infortunato, lascia il posto a Santarsiero. Ci prova Damiano al 27', ma la sua punizione è alta. E' ancora il Rionero al 44' con Rapolla a concludere debolmente largo sul fondo. Ricominciano le ostilità ed è Di Francesco a saggiare la consistenza della traversa con un bolide da fuori area che aveva messo fuori causa Tonello. Gioco di gambe di Lardiello al 10' ma niente di preoccupante per la retroguardia a strisce bianco nere. Al 12' si infrange la maledizione : è Tonino Damiano a ricevere palla da Zitoli ed a piazzare di piatto sul palo lontano per il gol del vantaggio che torna a far esultare i tifosi locali dopo un bel pezzo. Vantaggio quasi inaspettato, anche se c'è da dire che la ripresa, il Tolve , l'aveva cominciata con ben altro piglio rispetto alla prima frazione di gioco. Ma al 20' arriva il pareggio: corner e Messeri stacca indisturbato di testa e realizza l'uno a uno. Difesa tolvese spettatore non pagante. Passano nove minuti e su una rimessa laterale, quindi direttamente con le mani sulla testa del numero nove vulturino, che ancora indisturbato, ancora di testa, raddoppia e fissa il risultato. Al 41' c'è tempo per un'inspiegabile espulsione a Tonino Damiano, reo di aver urlato qualcosa di irriguardoso nei confronti di un suo compagno di squadra. Finisce qui l'incontro, con gli uomini di Finamore (ieri squalificato n.d.c.) che allungano in classifica portandosi immediatamente a ridosso della zona che conta. Il Tolve , dal canto suo, deve cominciare a fare un po' di conti per non trovarsi impelagato nelle zone meno nobili della graduatoria. Per i padroni di casa da segnalare la buona prova di un mobile Montenegro e di Sarubbo in difesa. Per gli ospiti Messeri su tutti e buona prova di Rapolla. Gianluigi Armiento
A Picerno passa il Ricigliano con Piegari e Accardo Pochissime emozioni e un punto a testa
Si gioca per 71’, poi è rissa Avigliano e Murese Arbitro aggredito, ma si finisce si accontentano PICERNO RICIGLIANO
0 2
PICERNO: Lettieri,Naturale,Salvia,Pezzullo,Mazza,Albano (56' Pace),Fringuello,Castagno,Giordano (19' Passavanti),Mastroberti,Laurino. A disp.:Mentari,Pietrafesa,Caivano,Santangelo,Caggiano. All. Caivano RICIGLIANO: Guerriero,Giordano (85' Pascente),Gaudiosi,Piegari R.,Pignata,Corsaro (46' Bottiglieri), Piegari V., Carleo,Falivena (81' Daniele), Esposito, Accardo. A disp.:Villano,Bo- Dente, tecnico del Ricigliano chicchio,Veglio,Serritella. All. spogliatoi. Ci entriamo anche noi Dente ARBITRO: Cappiello di Matera e l' aria che si respira è pesantissima. Si apre una porta dalla qua(Lapadula-Rago) RETI: Piegari V. 16'; Accardo le esce il Signor Cappiello che, ancora incredulo, comunica mol39' NOTE: ammoniti: Mazza (P); Pie- to coraggiosamente e contro gari R., Piegari V. Espulsi: Ma- ogni previsione, che il gioco può stroberti al 64' per insulti al di- riprendere vietando però al tecrettore di gara e Passavanti al 71' nico Lino Caivano ed al fratelloper gioco falloso. Dopo la sospen- collaboratore Claudio, di riaccosione, espulsi l'allenatore Caiva- modarsi in panchina. I diciannove minuti che seguono si dispuno L. ed il Dirigente Caivano C. tano in tutta tranquillità ed in un PICERNO - Il Ricigliano piega 2 a clima paradossale la gara viene 0 il Picerno in una delle giornate portata a termine. Riavvolgendo più nere per il calcio lucano. Si il nastro della domenica di Picergioca a calcio fino al minuto 71, no, il match non è certamente poi il terreno del “Curcio” diventa stato entusiasmante. Nella priun ring dove a farne le spese è il ma frazione in particolar modo i direttore di gara che viene aggre- padroni di casa - mai in partitadito dalla panchina locale dopo sbagliano completamente l'apl'espulsione di Passavanti. Colpi- proccio: troppi errori individuali to al volto prima e ad un fianco e mai un accenno di manovra in poi, l'arbitro cade a terra e si rial- grado di impensierire la difesa za mentre anche tra calciatori vo- più forte del campionato. Le occalano calci e spintoni. La gara sioni capitate nascono da calci sembra sospesa, le squadre e la piazzati e da giocate individuali. terna arbitrale rientrano negli E' quello che accade infatti al 4'
con Mastroberti che si libera di un paio di avversari in area e lascia partire un tiro sul primo palo ben respinto da Guerriero. Risponde il Ricigliano tre minuti dopo con Esposito che con un tiro ad incrociare sfiora il palo. Al 15' i padroni di casa hanno una ghiotta occasione per passare in vantaggio con Fringuello che sciupa clamorosamente una palla al miele servitagli da Giordano. La legge del calcio non si smentisce mai ed infatti al classico goal “mangiato”, corrisponde il goal subito: da un fallo laterale per i campani nasce il vantaggio firmato Piegari V. che approfitta della letterale dormita della retroguardia picernese la quale si limita a guardare la sfera, mentre il centrocampista campano molto lestamente deposita in rete. Al 39' il raddoppio: buco incredibile nella difesa del Picerno che permette ad Accardo di inserirsi e sfruttare il lancio di Corsaro, trafiggendo Lettieri in pallonetto. Allo scadere Pezzullo di testa prova a riaprire i giochi ma Guerriero è attento e fa suo il pallone. Nella ripresa il thé caldo sembrava aver fatto bene ai padroni di casa: al 1' Fringuello in area lascia partire un bolide che colpisce in pieno la traversa, la palla accarezza la linea e viene allontanata dalla retroguardia campana. Accade poco o nulla fino al 71', il minuto del fattaccio. Sul campo finisce due a zero per il Ricigliano. Resta però da giocare la difficile partita con il giudice sportivo che sicuramente non riserverà al Picerno verdetti positivi. Maurizio Cardone
AVIGLIANO MURESE
0 0
AVIGLIANO: Castaldo, Porretti, Muzzillo, De Mita, Coviello (34' Sabato V.); Tornillo, Costa, Sabia, Sileo, Tornillo (19' s.t. Sabato M.); Vaccaro (42' s.t. Darwish). Non entrati Raimondi, Saar, Lorpino, Viggiano. All. Filadelfia (squalificato, in panchina Claps). MURESE: Cocina, Calogero, Gerbasio, Nardiello P. (27' s.t. Farenga), Ferracane Ruvo R. (1' s.t. Iacullo V.), D'Arca, Antohi, Iacullo G., Zaccardo (42' s.t. Carlucci); Dutra. Non entrati Bezsmertnyy, Cardillo, Nardiello G., Ruvo G.. All. Lardo. ARBITRO: Salvatore di Potenza (Delfino e Ferrara. NOTE: pomeriggio gelido ma senza precipitazioni, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti Tornillo, Sabato M. (A) e Calogero (M). Calci d'angolo 2-1 per l'Avigliano. AVIGLIANO – La politica dei piccoli passi. Oppure, vista sotto un'ottica diversa, quella del “primo non prenderle”. Quando quel che conta è mettere nel carniere punti che a fine stagione potrebbero rivelarsi preziosissimi; quando le condizioni sono tali da non poter far concedere baroccheggianti ghirigori ma mettono in primo piano quelle che sono le necessità primarie, sapersi accontentare è la cosa più giusta. E Avigliano e Murese si accontentano. Aggiungono al loro bottino stagionale un utile punticino, e avanzano di un altro centimetro. Pensando che, un centimetro alla volta, i rispettivi obbiettivi potranno, quando sarà il momento dei consuntivi finali, essere raggiunti. Alla fine, tutti contenti? Non proprio. Soddisfatto è l'Avigliano, che questa partita la temeva anche
per i suoi problemi di organico. Molto meno la Murese, e le dichiarazioni del suo tecnico Lardo a fine gara sono specchio fedele della delusione biancorossa, per una prestazione che non lo ha soddisfatto. Ma vista sotto questo punto di vista, chi più avrebbe il diritto di dichiararsi insoddisfatti sono quei (pochi) coraggiosi che hanno sfidato il gelo di un pomeriggio che più invernale non si può, per assistere ad una partita che sul piano del gioco e delle emozioni ha offerto praticamente nulla. Meglio l'Avigliano nel primo tempo, più propositiva la Murese nel secondo. Ma se si guarda alla fredda cronaca, si trova ben poco da raccontare. In emergenza, come spesso gli capita, l'Avigliano, che non ha quattro titolari, tre squalificati e il quarto, Salbini, in fase di ripresa dopo il malore delle scorse settimane. Troppo, per non far crescere nel clan granata i timori, considerato il lignaggio della Murese. Gestisce il gioco, nonostante l'aggressività e i continui raddoppi degli uomini della Murese sui portatori di palla, l'Avigliano, che riesce a tenere i biancorossi lontani dalla sua porta, ma non trova sbocchi alla sua manovra. E per di più, perde anche Coviello, che si inzucca con un avversario, resta a lungo a terra, si rialza ma, prudentemente, viene portato in ospedale per verificarne le condizioni. Si cambia campo, il vento passa alle spalle della Murese, e il tema della gara si ribalta. La Murese guadagna metri, l'Avigliano ripiega, ma solo in una occasione rischia davvero. Ed è clamoroso l'errore di Antohi, che stacca di testa a botta sicura sul cross di D'Arca liberato da un errore della difesa di casa ma riesce a non trovare la porta. La partita è tutta qui. E dunque, altro non può essere se non 0-0. Giancarlo Tedeschi
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36 Sport
Risultati e classifica Balvano-Santarcang.
21ª giornata Marcatori
0-1
10' pt Petrillo
Bln Pignola-Bella
2-1
2’ pt Romaniello (BLN); 31’ st (a) Palladino (Be), 40’ st Sabia R. (BLN)
MOLITERNO
47
21 14 5
2 34 14 10 7
2
1 18 8 11 7
3
1 16 6 20 +6
Grottole-Moliterno
PIETRAGALLA
46
21 13 7
1 36 10 10 8
2
0 23 4 11 5
5
1 13 6 26 +5
MIGLIONICO
39
21 11 6
4 39 23 11 7
4
0 21 6 10 4
2
4 18 17 16 -4
SANTARCANG.
38
21 12 2
7 31 24 10 7
1
2 17 7 11 5
1
5 14 17 7
-3
BLN PIGNOLA
35
21 9
8
4 22 16 10 8
1
1 14 5 11 1
7
3
-6
GROTTOLE
32
21 9
5
7 35 20 10 6
3
1 22 5 11 3
2
6 13 15 15 -9
L. MONTESCAG.
32
21 8
8
5 27 29 11 4
5
2 12 14 10 4
3
3 15 15 -2 -11
R. IRSINA
28
21 7
7
7 29 28 11 5
5
1 20 12 10 2
2
6
9 16 1 -15
S. LAGONEGRO
28
21 7
7
7 29 28 11 5
5
1 20 10 10 2
2
6
9 18 1 -15
PESCOPAGANO
27
21 6
9
6 26 30 11 4
5
2 12 11 10 2
4
4 14 19 -4 -16
VARISIUS
22
21 5
7
9 30 29 11 3
4
4 19 17 10 2
3
5 11 12 1 -21
BELLA
22
21 5
7
9 23 32 10 5
3
2 14 9 11 0
4
7
9 23 -9 -19
ROTONDELLA
20
21 4
8
9 20 33 11 3
4
4 15 17 10 1
4
5
5 16 -13 -23
BALVANO
17
21 3
8 10 22 35 10 3
3
4 15 16 11 0
5
6
7 19 -13 -24
LAGOPESOLE
13
21 4
1 16 15 43 10 4
0
6 11 14 11 0
1 10 4 29 -28 -28
8
21 1
5 15 17 41 11 1
3
7 10 17 10 0
2
0-1
40’st Genovese L.
L. Montescag.-Lagonegro 0-0 Miglionico-A. Scanzano
2-0
7'pt Cappiello, 21'st Lambertini
Pietragalla-Pescopagano 2-1 35' pt Nicastro (Pe); 24' st Pietragalla L. (Pi), 38' st Piacenza (Pi)
R. Irsina-Lagopesole
3-0
18’ pt (r) e 37’ st Fiorino; 43’ st Scaraggi
Rotondella-Varisius
3-2
1' pt Guida (R), 12' pt e 5' st Ripa (R); 30' st Armaiuoli (V), 33' st Bellomo (V)
Prossimo turno
22ª giornata 14/02/10 ore 15.00
Bella-Rotondella Grottole-Bln Pignola Lagopesole-Balvano Moliterno-Pietragalla Pescopagano-Miglionico S. Lagonegro-R. Irsina Santarcang.-L. Montescag. Varisius-A. Scanzano
A. SCANZANO
8
8 11 6
7 24 -24 -35
19 Reti: Lambertini (2) (Miglionico) 10 Reti: Ricigliano Mau. (Bella); Genovese L. (Moliterno); Papangelo N. (R.Irsina) 9 Reti: Ripa (Rotondella); Tragni G. (1) (Varisius) 8 Reti: Buono (Grottole); Pietragalla L. (Pietragalla); Fiorino (4) (R.Irsina); Petrillo (2) (Santarcangiolese); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro); Armaiuoli (Varisius) 7 Reti: Sabato (Lagopesole); Petrocelli (Moliterno); Alfonso (Pietragalla); Martino (S.Lagonegro) 6 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Parisi (Bella); Tataranni (3) (Miglionico); Molletta G. (3) (Moliterno) 5 Reti: Cilibrizzi (Balvano); Brancato (BLN Pignola); Bitetti (1), Moramarco (Grottole); Venezia (1) (L.Montescaglioso); Andrulli (Miglionico); Cammarota (Pietragalla); Aurelio (Santarcangiolese); Ielpo (S.Lagonegro); Volpe (Varisius) 4 Reti: Laviola (1) (A.Scanzano); Falcone, Turturiello P. (Balvano); Armento, Di Pede (Grottole); Zaccagnino (1) (Lagopesole); Cifarelli S., Ditaranto (L.Montescaglioso); Nicastro (Pescopagano); Savino (R.Irsina); Armentano (1), Lemma (Santarcangiolese) 3 Reti: Olita, Ragone (1), Romaniello (BLN Pignola); Scarfone (1) (Grottole); Carriero I. (2), Mangia (L.Montescaglioso); Capasso (Pescopagano); Gorga (Pietragalla); Guida (Rotondella); Verrone (Santarcangiolese); Bellomo (Varisius)
Buona la prestazione dei materani di D’Ascanio anche se poco incisivi in attacco
Il Moliterno si conferma leader Superato il Grottole con il gol di Genovese a cinque minuti dal termine GROTTOLE MOLITERNO
0 1
GROTTOLE: Bellino, Carbone P, Scarfone, Buono, Giove, Cocchiararo, Di Pede, Paladino, Carbone A., Armento, Prisco. A disp: D’Alessandro, Esposito, Trapanaro, Graniello, Guida, Lanzolla, D’Aria. All. D’Ascanio MOLITERNO: Lanzolla, Albano, Cirigliano, La Salvia, Savone, Mastrangelo, Zeverino, Albini, Genovese L.,Petrocelli, Molletta G. (Lancellotti). A disp: Rebellino, Sico, Cosentino, Molletta D., Zito. All. Vignati. ARBITRO: D’Alessandro di Bernalda (Picerno-Paolillo) RETE: 40’st Genovese L NOTE: Giornata uggiosa, terreno a limite della praticabilità, settanta spettatori circa. Ammoniti: Bellino, Paladino, Prisco, Scarfone,Cirigliano GROTTOLE – Nonostante la bassa temperatura e le impervie condizioni del terreno di gioco, si è vista una grande partita tra le due formazioni che si sono affrontate a viso aperto dall’inizio alla fine della partita. La gara, infatti, è stata combattuta ad armi pari, sfruttando, soprattutto, i contropiedi e le aperture sulle fasce laterali per non rischiare errori nella zona mediana a causa delle varie pozze di acqua presenti. Tuttavia ad avere la meglio sono stati gli ospiti che, a cinque minuti dalla fine, hanno risolto la partita portando a casa tre punti d’oro contro un Grottole davvero caparbio ma, comunque, poco incisivo in attacco; ennesima situazione che mostra il “buco” lasciato dagli infortunati Bitetti e Moramarco. Dopo una fase iniziale di studio tra le squa-
Genovese ieri a segno
dre, si sono visti i primi spunti del Moliterno con gli scambi tra in verticale tra Petrocelli e Molletta ai quali, però, hanno risposto i locali con Scarfone ed Armento al 14’ in un’azio-
ne analoga fermata magistralmente da Mastrangelo. La partita si accende: al 21’ Albini lancia in corridoio sulla destra Petrocelli, fermato però per fuorigioco; al 23’ è invece Di Pede che si rende pericoloso nell’area dei potentini ma calcia debolmente nelle braccia di Lanzolla. Alla mezzora, su un traversone dalla sinistra di Prisco, Di pede è in agguato per portare i suoi in vantaggio ma l’ex Zeverino lo anticipa salvando il risultato. Poco dopo si fa vedere Armento con un tiro dal limite ma non centra lo specchio. Un minuto dopo è invece il Moliterno a sfiorare il vantaggio dopo un’azione
da manuale sulla sinistra: Cirigliano, dopo uno scambio con Albini crossa sul dischetto per Petrocelli ma Carbone ci mette una pezza deviando la sfera in angolo. Nella ripresa il terreno diventa a tratti totalmente impraticabile e la manovra delle due squadre più macchinosa e lenta con ampie interruzioni e davvero poche azioni da registrare tra cui le conclusioni da fuori area di Lancellotti e Armento. Al 40’ Genovese sigla il gol vittoria con un’azione personale su contropiede saltando i in velocità i difensori avversari e l’incolpevole Bellino. Carlo Amodio sport@luedi.it
La doppietta di Fiorino e la rete di Scaraggi hanno steso il Lagopesole
Real Irsina tre volte bravo REAL IRSINA LAGOPESOLE
3 0
REAL IRSINA: Lolaico,Masiello, Abruzzese, Cataldi, Gagliardi, Ventricelli, Cataldo (16’ st Acito), Scaraggi, Papangelo (42’ st Carlucci R), Fiorino, Basile (35’ st Addamiano). A disp: Rizzi D, Avesio, Valletta, Decollanz. All. Rizzi LAGOPESOLE: Mariano, Coviello S., Lorusso, Strammiello, Coviello T, Colangelo, Romaniello, Dragonetti, Zaccagnino, Colangelo N, Sabato. A disp: Canestrino, Bochicchio, Pace, Lovallo. All. Alfano ARBITRO: Cardone di Moliterno (AutieriCollocola) RETI: 18’ pt Fiorino (r), 37’ st Fiorino,43’ st Scaraggi PREZIOSA vittoria del Real Irsina contro il Lagopesole. I ragazzi allenati da mister Rizzi hanno superato i potentini per tre reti a zero conquistando così il ventottesimo punto stagionale e cancellando la brutta prestazione della settimana scorsa contro lo Scanzano. Nella prima frazione di gioco bastavano
diciotto minuti alla formazione di casa per passare in vantaggio grazie ad un calcio di rigore procurato e messo a segno da Fiorino. Cinque minuti più tardi il Real Irsina si rendeva ancora pericoloso, questa volta con l’under Masiello il cui tiro veniva deviato in angolo da Mariano. Al 35’, invece, era il Lagopesole ad affacciarsi minacciosamente dalle parti di Lolaico con Sabato che, di testa, impegnava l’estremo difensore locale. A due minuti dal termine del primo tempo, it team potentino si rendeva nuovamente pericoloso in area irsinese con Strammiello che calciava la sfera di poco alto sulla traversa. Nella ripresa, la gara veniva disturbata da un forte vento. Il Lagopesole cercava ancora con Sabato la rete del pareggio, ma ogni sogno di portare a casa quantomeno un punto veniva interrotto dal gol di Fiorino che, da azione di calcio d’angolo, superava Mariano con un perfetto colpo di testa. La terza rete veniva messa a segno da Scaraggi a due minuti dal triplice fischio. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Il Lagonegro pareggia in casa del Montescaglioso MONTESCAGL. 0 S. LAGONEGRO 0 MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G.; Mossuti (25' st Simmarano), Carriero I., Raddi, Tafuno E., Ditaranto, Santochirico (10' st Cifarelli S.), Casalingo, Venezia, Mangia (47' st Tafuno A.), Ciracì Cr, A disp: Martino, Carriero C., Petruzzo, Mossuto All. Menzano S. LAGONEGRO: Vigorito, Messuti G., D'Agostino, Rocco, Falabella A., Amiranda, Ielpo (18' st Limongi), Messuti G.P., Mastroianni (22' st Pugliese), Martino, Cantisani. A disp: Armando, Lauria, Fiore, Picarella, Falabella N. All. Oliva. ARBITRO: Cassano di Moliterno (Aliano - Fantini) NOTE: ammoniti: Carriero I., Mossuti, Simmarano (M); Amiranda, Vigorito (L) PAREGGIO tutto sommato giusto tra la Libertas Montescaglioso e Soccer Lagonegro, un avversario ben disposto in campo, in una giornata particolarmente fredda. Le due squadre si sono divise le frazioni di gioco: nel primo più incisivi gli ospiti, mentre nella seconda montesi più ordinati. I montesi hanno il rammarico di non aver sfruttato due ottime opportunità nella fase finale del primo tempo. Con il punto casalingo conquistato con i potentini, i locali, al loro primo 0 0 stagionale, salgono a quota 32 in classifica. Menzano doveva fare a me-
no di Franco e Claudio Ciracì, sostituiti da Ditaranto (ottima prestazione) e Santochirico: al 6' quest'ultimo costringe Vigorito all'uscita di piede, mentre al 7' Mangia calcia centralmente dopo un lancio dalle retrovie. Lagonegro pericoloso al 17' con un perfido colpo di testa di Mastroianni che costringe Cifarelli in corner, mentre al 25' Falabella impegna a terra il portiere di casa su punizione. Gli ospiti riescono a bloccare le azioni montesi e a ripartire, sfruttando una disposizione in campo non ottimale da parte dei locali, che si affacciano in avanti con tentativi dal limite dell'area di Venezia (fuori) e Ivan Carriero (respinta di Vigorito). Negli ultimi 10' del primo tempo due nitide occasioni non sfruttate dai montesi: al 37' Mangia (in giornata di grazia) libera Venezia davanti a Vigorito che lo anticipa di piede; al 44' il solito Mangia entra in area dalla sinistra e mette al centro per Casalingo che di sinistro svirgola da ottima posizione sprecando una ghiotta occasione. La ripresa, iniziata con gli stessi effettivi, fa registrare tentativi dalla distanza, fuori dallo specchio, di Carriero I. e Mangia, mentre il subentrato Stefano Cifarelli impegna a terra dalla distanza il portiere avversario. Unica parata degna di nota, al 17': G. Cifarelli deve respingere una punizione sporca calciata dal versante destro d'attacco. Michele Marchitelli sport@luedi.it
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Sport 37
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
E’ Nicastro ad aprire le marcature. Nel finale allontanato il tecnico Potenza
Piacenza completa la rimonta Il Pietragalla riacciuffa e supera il Pescopagano di Toscano PIETRAGALLA 2 PESCOPAGANO 1 PIETRAGALLA: Ciriello (1'st Monetta), Pappalardo, Di Bello, Carlucci, Pietragalla M., Alfonso, Gorga, Pietragalla L., Piacenza (42'st Summa), Pallotta, Di Tommaso (1'st Vertone); A disp. Sarli, D'Amico; All. Potenza. PESCOPAGANO 1926: Rosa, Perillo (42'st Tummillo), Lanza V., Lotano, Cantore, Tavarone, Bergamasco, Lanza A., Nicastro (39'st Capasso), Iacoviello, Glorioso; A disp. Briolo, Montano, De Mito, Laurinziello; All. Toscano. ARBITRO: Colangelo da Potenza (Marinese - Alagia) RETI: 35' pt Nicastro, 24' st Pietragalla L., 38' st Piacenza. NOTE: Temperatura prossima allo zero. Terreno in discrete condizioni nonostante le pessime condizioni atmosferiche. Partita nervosa con tanti ammoniti in campo. Allo scadere del primo tempo
Piacenza il match-winner
espulso mister Potenza per proteste. PIETRAGALLA - Il Pietragalla continua la rincora al Moliterno. Ieri tra le mura amiche, dopo un primo tempo da dimenticare, i bianco blu pie-
tragallesi hanno reagito da grande squadra portando a casa tre punti davvero importanti. Per il Pescopagano resta l'amarezza di aver buttato all'aria un vantaggio più che meritato per quello che si è visto nei primi 45' di gioco. La gara: partita che inizia con gli ospiti più compatti e determinati e un Pietragalla forse troppo infreddolito dalla temperatura ambientale. Nicastro e Glorioso ci provano ma Ciriello non è mai seriamente chiamato in causa. Tuttavia la partita non si sblocca e il punteggio resta in equilibrio. La partita si incattivisce quando viene fischiato l'ennesimo off-side contro i padroni di casa che vengono fermati più e più volte in fuorigioco, tante volte inesistenti. Al 35' il Pescopagano passa in vantaggio: lancio a scavalcare di Lanza A. che mette in crisi Pappalardo e Pietragalla M. che si fanno beffare da Nicastro che da due passi batte Ciriello. Il Pietragalla perde la bussola, mister Potenza
viene allontanato dal terreno di gioco, e allo scadere rischia la capitolazione ma si va negli spogliatoi con gli ospiti in vantaggio per una sola rete. Il ritorno in campo è come sempre squillante. Monetta per di Ciriello e Vertone per Di Tommaso. Il Pietragalla ci crede e solo una punizione telecomandata di Pietragalla L. al 24' riporta il punteggio in parità. I padroni di casa ci credono mentre il Pescopagano comincia a subire la forte pressione del Pietragalla. Al 38' ancora il numero 8 bianco blu, Pietragalla L., direttamente da calcio piazzato mette in mezzo una palla invitante che Piacenza spedisce alle spalle di Rosa e il comunale esplode. Non succede più niente. Il Pietragalla continua a vincere e porta casa i tre punti mentre per il Pescopagano arriva una sconfitta che allunga ancora di più il digiuno di vittorie che dura ormai da troppo tempo. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Sesta affermazione consecutiva per la formazione allenata da Chiappetta
Petrillo sconfigge il Balvano Brutta prestazione degli uomini di mister Turturiello BALVANO SANTARCANGIOLESE
0 1
BALVANO: Roberto, Cozzi, Cuozzo (19' st Turturiello C.), Turturiello P, Bovino L., Simone, Matturro, Falcone, Bovino M., Petraglia, Galantucci. All. Turturiello P. SANTARCANGIOLESE: Annunziata, La Canna, Malaspina (15’st' Cavallo), Armentano, Marra, Totaro, Aurelio, Verrone (1’st Lo Zito), Petrillo (41’ st' Conte), Di Luca, Cavallo. All. Chiappetta (squalif.) ARBITRO: Caggianelli di Venosa (Armandi-Brancato) RETE: 10' pt Petrillo (S) NOTE: Ammoniti Bovino L., Simone e Falcone (B). Espulso al 46’ st Bovino M. del Balvano per proteste. Recupero: 1' p.t. e 2' s.t. VIETRI DI POTENZA - E sono sei. La Santarcangiolese di mister Chiappetta non si ferma più e a Vietri colleziona la sesta vittoria consecutiva contro un Bal-
vano quasi assente e che sprofonda in classifica, sempre al terz'ultimo posto. E' bastato il gol di Petrillo (ottava rete stagionale per lui) per piegare un Balvano quasi rinunciatario, che non è riuscito ad impensierire l'estremo ospite Annunziata, inoperoso nell'arco dei novanta minuti, se non in un paio di occasioni. Sarà pure per le assenze dell'intera difesa (squalificati Limmatola, Iacullo e Galante) e gli infortuni di Turturiello D. e di Picerno, ma il Balvano visto ieri è stata una squadra quasi assente. Solo un paio di occasioni e nulla più. Manca purtroppo un finalizzatore vero, un attaccante che riesca a mettere la palla dentro. Già al 7' ospiti in avanti, Di Luca per Aurelio e tiro deviato in angolo, che non sortisce alcun effetto. E dopo tre minuti il gol che decide la partita: lancio da centrocampo, Turturiello P. sembra essere in vantaggio su Petrillo che però riesce ad arpionare la palla e a metterla nell'angolino più lontano dove l'estremo Roberto (all'esordio dopo l'infortunio di Villani) non può davvero nulla. Reazione del Balvano al 18': Bo-
vino M. riceve da mister Turturiello, palla per il centrocampista Cozzi e parata di Annunziata. C'è un tiro poi di Di Luca altgo. E il Balvano protesta al 36' per un fuorigioco inesistente. Al 44' Aurelio della Santarcangiolese fa tutto da solo, evita due avversari in area, palla in mezzo e clamorosamente, Cavallo, a pochi passi, calcia alto. Al 47' sono ancora gli ospiti in attacco: cross di Aurelio e colpo di testa di Di Luca di poco alto. Ancora Santarcangiolese al 53': è splendido il tiro di Totaro dai trentacinque metri. Ma è l'incrocio a negare la gioia del gol. Si vede il Balvano al 67': Petraglia crossa per Galantucci, gran bel tiro al volo e palla di poco fuori dall'incrocio. Ci prova Falcone a pareggiare, ma il suo tiro è deviato. Poi ancora la Santarcangiolese, che va alla conclusione per due volte, prima con Aurelio (di poco fuori) e poi con Conte (in angolo Roberto). Il Balvano non riesce a rimettere in sesto la partita e la Santarcangiolese festeggia con i propri tifosi la sesta gioia consecutiva. Claudio Buono
Al Varisius non bastano i guizzi di Armaiuoli e Bellomo
Gol di Cappiello e Lambertini: e sono 19
Lo Scanzano di Calone soccombe a Miglionico Si conferma il team di Nicola Motta MIGLIONICO 2 ATL.SCANZANO 0 MIGLIONICO: Deceglie, Acito, Gallitelli, Salluce (42 'st D'Aria), Menzella, Galeota, Cappiello, Venezia, Lambertini (23' st Deceglie), Tataranni, Andrulli (15' st Lamacchia).A disp.: Capozzi, Grande, Corleto, Battilomo. All. Motta. ATL. SCANZANO: Pinelli, Dattoli (1' st Gammino), Palermo, Frabetti, Romano, Lanzara, Nettis (16' st Castellacci), Forcillo (10 'st Corleto), Laviola, Valinoti, Di Pinto. A disp. Marzano, Leone, Montemurro. All. Calone. ARBITRO: Caprioli di Venosa (Spagna-Di Pelo). RETI: 7'pt Cappiello, 21'st Lambertini. NOTE: ammoniti Di Pinto, Castellucci (S). Andrulli, Tataranni, Acito(M). MIGLIONICO - All'inglese sul tappeto verde. Spinto da un pubblico caloroso, con un gol per tempo il Miglionico regola lo Scanzano. Non è stato facile per la compagine di mister Motta aver ragione di uno Scanzano pimpante che ha lottato fino alla fine. Partono arrembanti pur se a sfavor di vento, i locali che al 7' trovano il vantaggio. Andrulli dalla sinistra e crossa al centro. Lo spizzico di testa di Lambertini, libera Cappiello che silura in diagonale Pinelli. Scanzano ci prova con Laviola che di testa manda a lato e poi con Di Pinto che al 13' invita Deceglie a guadagnarsi la pagnotta. Deviazione in angolo. Al 24' il replay del gol, con Andrulli che crossa. Il colpo di testa di Cappiello è preda di Pinelli. Al 27' un assist di Venezia in versione dispencer, libera Lambertini. Pronto il tiro del Cobra sul primo palo dove Pinelli si stende e devia. Ancora Pinelli sui piedi di Lambertini al 35' salva la rete. Al 38' è Tataranni a lanciare
Lambertini e Galeora
Andrulli che solo dalla sinistra si presenta davanti a Pinelli. Il suo tocco da sotto lambisce il palo opposto. Al 45' occasionissima sui piedi di Nettis per il pareggio. Solo davanti a Deceglie angola troppo il diagonale. La ripresa si apre con uno Scanzano motivato che approfitta subito con Frabetti. Dal limite accarezza la traversa. Al 4' si salva il Miglionico. Uscita tempestiva di Deceglie che chiude lo specchio a Nettis e sulla ribattuta a rete di Laviola, è Gallitelli a salvare la rete. Cala il ritmo e il Miglionico controlla. Al 21' su angolo di Venezia arriva il raddoppio. In mischia è Lambertini con la complicità di un difensore ad indirizzare a rete. Sul 2 a 0 lo Scanzano non demorde e con Gammino sfiora il palo. Finale miglionichese prima con Deceglie che ci prova dalla distanza e poi con Lamacchia, lanciato da Tataranni e Venezia, che si incunea fra i difensori e si presenta tutto solo davanti a Pinelli che con uscite provvidenziali evita un passivo più pesante. Antonio Centonze sport@luedi.it
Il Bln archivia la pratica Bella grazie a Romaniello e Sabia
Rotondella, successo-salvezza Pignola cinico e vincente ROTONDELLA VARISIUS
3 2
ROTONDELLA: Salerno, Toscano, Salerno, Fella, Colucci, Rubolino, Santarcangelo, Guida, Ripa, Manolio, Tarantino. A disposizione: Castronuovo, Scaiella, Mundo, Mele, Visaggi, Erdogmus, Visaggi. Allenatore Divincenzo. VARISIUS: Rondinone, Cifarelli, Persia, Giordano, Cristallo, Bongermino, Tragni P, Festa, Tragni G, Bellomo, Armaiuoli. A disposizione: Stella, Pistraccini, Florio, Ricciulli, Campanaro, Dragonetti, Galeota. Allenatore Peragine. ARBITRO: Vicino di Moliterno (Pecoraro e Lasala) RETI: Guida 1', Ripa 12', Ripa 50', Armaiuoli 75', Bellomo 78' NOTE: espulsi Cifarelli e Manolio. ROTONDELLA - E venne il giorno della vittoria. E' uno
di quelli che possono cambiare una stagione il successo conquistato ieri dal Rotondella ai danni del Varisius. Gli jonici sono tornati a vincere dopo ben nove giornate senza successi. E' una vittoria che vale doppio, anche perché è arrivata in una giornata in cui tutte le concorrenti per la salvezza hanno perso terreno. La squadra di mister Martino (in tribuna per squalifica) ha messo in campo tutta la sua sete di vittoria. Non era passato neppure un minuto, quando Guida, su assist di Tarantino, ha battuto sul tempo il difensore Cifarelli e messo in rete l'1-0. Dieci minuti più tardi lo show di Ripa: il funambolico attaccante ha superato tre avversari prima di depositare in rete il gol del raddoppio. Qualche minuto più tardi è stato Santarcangelo a far tremare la traversa degli ospiti con un gran tiro.
Primo tempo praticamente a senso unico. Anche la ripresa è partita nel segno degli jonici. Al 50' è stato ancora Ripa a siglare il gol della "sicurezza". In quel momento, infatti, tutto faceva prevedere una goleada. E invece è arrivata, improvvisa e veemente, la reazione del Varisius. Ai materani sono bastati tre minuti per riaprire il match. Le reti di Andriulli e Bellomo, al 75' e al 78', hanno praticamente fatto risorgere un match che sembrava morto. Poi, negli ultimi minuti, solo il tentativo di assedio del Varisius, veemente ma sterile. Migliori in campo, tra gli jonici, i centrocampisti Santarcangelo e Colucci. Ottima prova anche per il solito Ripa e Tarantino, instancabile sulla fascia destra. "Ci voleva proprio questa boccata d'ossigeno" ha commentato il vice presidente Domenico De Luca. Pino Suriano sport@luedi.it
BLNPIGNOLA BELLA
2 1
BLN PIGNOLA: Zaccagnino; Cilibrizzi, Palladino, Sabia V, Santarsiero, Santangelo, Buonansegna (11’ st Marra), Chiorazzo (35’ st Sabia R), Romaniello (27’ st Romaniello), Ragone, Lauria. A disp: Notargiacomo, Olita N. All: Tramutola BELLA: Tolve, Campanella, Gliubizzi, Maruggi, Innocenti, Parisi A, Parisi G (41’ st Doino), Angrisani E, Ricigliano, Remollino, Errichetti (26’ st Angrisani G). A disp: Murano, Zanfino, Pacella. All: Del Pino ARBITRO: Amendolara di Moliterno (Esposito e Sofia) RETI: 2’ pt Romaniello, 31’ st Palladino (autogol), 40’ st Sabia R PICERNO - Una partita vivace e ricca di emozioni, in cui un cinico Bln Pignola ha vinto per 2-1, contro un Bella sprecone. Sul neutro di Picerno, il Bln Pignola passa subito in vantaggio con Romaniello. L’invenzione è tutta dell’eterno giovane Ragone, che trova un corridoio per il compagno, il quale approfittando degli spazi lasciati dalla retroguardia bellese, batte a botta sicura. Gli uomini di Del Pino reagiscono immediatamente e al 4’ Maruggi verticalizza per Ricigliano. Zaccagnino si precipita sui piedi del bomber bellese e
non consente a questo ultimo di pareggiare i conti. Al 5’ è Romaniello a mettere in mezzo una palla per Ragone. Il numero dieci di casa prova a calciare. Il tiro viene respinto in angolo. La risposta del Bella non si fa attendere. Ricigliano sfonda la difesa pignolese e serve Parisi G, che di prima intenzione scocca la sua freccia, ma non centra il bersaglio. Durante il secondo tempo i ritmi si abbassano e la prima azione degna di nota avviene al 57’, con Remollino su punizione. Per sua sfortuna, Zaccagnino si fa trovare pronto all’appuntamento. Se il Bella non riesce a sfondare, ci pensa Palladino al 76’a riequilibrare il match. Parisi A crossa in mezzo e pesca Palladino, che appoggia la palla in rete, ma sfortunatamente per lui, la porta non è quella giusta. Il Bella cerca la vittoria e Parisi A, all’84’, con un traversone favorisce l’inserimento di Parisi G. Il tornante bellese calcia con forza, ma Zaccagnino gli nega la gioia del goal. E’l’ 85’, quando sugli sviluppi di un calcio di punizione, la palla arriva tra i piedi di Sabia R. Appena gettato nella mischia da Tramutola, Sabia R trova l’angolino giusto e porta il risultato sul 2-1. Il Bella, sotto nuovamente e con i minuti contati, suona la cavalcata. Al 90’, Remollino, su corner, vede Campanella. Il difensore bellese spara l’ultimo colpo di artiglieria che si stampa sulla traversa, grazie anche ad una manina galeotta di Zaccagnino. Giovanni Petilli
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38 Sport
Risultati e classifica Abriola-Barrata
19ª giornata
2-0
Albatros-R. Montemilone 2-0 Castelgrande-S. Angelo Rinv.
SAVOIA
43
19 13 4
2 48 18 10 8
2
0 29 6
9
5
2
2 19 12 30 +4
A. POTENZA
41
19 12 5
2 42 12 10 7
3
0 27 6
9
5
2
2 15 6 30 +2
Fst Rionero-Savoia
3-0
CANCELLARA
38
19 11 5
3 42 16 9
8
1
0 32 6 10 3
4
3 10 10 26 +1
Futura-A. Potenza
0-4
VITALBA
36
19 11 3
5 33 12 9
8
0
1 22 3 10 3
3
4 11 9 21 -1
Possidente-Castelpant.
3-3
ALBATROS
36
19 10 6
3 38 20 9
8
1
0 25 5 10 2
5
3 13 15 18 -1
FST RIONERO
28
19 7
7
5 20 23 10 5
4
1 11 6
2
3
4
R. MONTEMILONE
27
19 7
6
6 30 29 9
5
3
1 17 9 10 2
3
5 13 20 1 -10
ABRIOLA
26
19 7
5
7 30 23 10 6
3
1 24 9
1
2
6
CASTELGRANDE
26
18 7
5
6 27 28 8
4
3
1 11 7 10 3
2
5 16 21 -1 -8
CASTELPANTANO
23
19 5
8
6 33 29 10 3
4
3 16 14 9
2
4
3 17 15 4 -16
FUTURA
22
19 6
4
9 26 42 9
3
2
4 16 19 10 3
2
5 10 23 -16 -15
BARRATA
18
19 4
6
9 17 26 10 3
6
1 10 7
9
1
0
8
7 19 -9 -21
S. ANGELO
16
18 4
4 10 21 40 10 3
2
5 14 20 8
1
2
5
7 20 -19 -22
RUVO
12
19 3
3 13 18 45 10 2
3
5 16 18 9
1
0
8
2 27 -27 -27
POSSIDENTE
11
19 2
5 12 22 59 9
1
2
6
8 25 10 1
3
6 14 34 -37 -26
S. CHIRICO N.
9
19 1
6 12 15 40 9
1
2
6
8 16 10 0
4
6
Ruvo-S. Chirico N.
4-1
Vitalba-Cancellara
Prossimo turno
1-0
20ª giornata 14/02/10 ore 15.00
A. Potenza-Fst Rionero Barrata-Savoia Cancellara-Futura Castelpantano-Ruvo R. Montemilone-Possidente S. Angelo-Abriola S. Chirico N.-Albatros Vitalba-Castelgrande
9
9
9 17 -3 -11
6 14 7 -13
7 24 -25 -28
B Roccanova ko
Il Bernalda passa nel finale ROCCANOVA BERNALDA
Risultati e classifica
F. Moliterno-I. Burgentia 0-0
0 2
ROCCANOVA: Bellitto, Marrone, Lo Ponte, Malaspina L, De Risi, Bianculli, MAlaspina, MalaspinaM, De Mare G, Pesce, Pioggia. BERNALDA: Di Stefano, Torraco, Alianelli, Chiruzzi, Pizzolla, Calabrese, Caruso, Gallitelli, Benedetto, Sarubbi, Margarita. ARBITRO: De Fina di Moliterno RETI: 85' Calabrese, 93' Sarubbi. SI RISOLVE nei minuti finali la pratica Roccanova per la capolista Bernalda. In un terreno al limite della praticabilità arriva dopo oltre un anno la prima sconfitta in casa per la compagine di Infantino che nonostante la sconfitta esce dal campo a testa alta consapevole di aver dato filo da torcere alla capolista. Sotto la direzione del signor De fina di Moliterno il primo tempo si svolge soprattutto a centrocampo e sono rare se non inesistenti le palle gol. Degne di nota la conclusione di Caruso che trova pronto Bellitto e l'incursione di Pioggia che per poco sorprende la difesa Bernaldese. Nella ripresa le emozioni sono più intense con il Roccanova che si difende ordinatamente e ripartire in contropiede. Al 56' Pioggia viene fermato dal direttore di gara in dubbia posizione di fuorigioco e Pesce prova dalla lunga distanza a impensierire Di Stefano ma il portiere non ha problemi a bloccare la sfera. Il Bernalda le prova tutte ed è dai calci piazzati che fa più paura alla retroguardia biancoceleste. Benedetto svetta di testa al 70' ma il pallone termina fuori. L'infortunio del difensore roccanovese Lo Ponte costringe mister Infantino al cambio e dieci minuti più tardi arriva il gol del Bernalda.
19ª giornata
All'85' Calabrese batte una punizione tesa in area che viene respinta dalla difesa roccanovese, sulla ribattuta ancora Calabrese riesce a trovare il pertugio giusto per realizzare il gol dello 0-1. Subito dopo il gol è una punizione di De Mare ad essere respinta dalla barriera bernaldese e proprio allo scadere al 93' ancora una punizione di Calabrese e la testata vincente di Sarubbi a realizzare il gol della definitiva vittoria. Mister Infantino si dirà rammaricato a fine gara per l'ingenuità dei suoi costatagli una partita dove la squadra ha espresso un bel gioco mostrando grinta e caparbietà. Mercoledi ancora il campo il Roccanova contro il Valsinni seconda forza del campionato, mentre il Bernalda passa in un campo difficile mostrando doti da squadra pronta per il salto di categoria. Vincenzo Nubile sport@luedi.it
Grassano-Tricarico
2-0
I.F. Valsinni-Salandra
3-2
BERNALDA
50
19 16 2
1 51 11 10 9
0
1 30 6
7
2
0 21 5 40 +11
I.F. VALSINNI
46
19 14 4
1 38 12 9
8
1
0 20 5 10 6
3
1 18 7 26 +9
A. TURSI
35
19 11 2
6 35 24 9
5
2
2 17 9 10 6
0
4 18 15 11 -2
SALANDRA
35
19 10 5
4 35 26 10 6
2
2 19 13 9
4
3
2 16 13 9
-4
Metanauto-V. d’Agri
3-1
POMARICO
33
19 10 3
6 37 25 10 7
2
1 25 9
3
1
5 12 16 12 -6
Roccanova-Bernalda
0-2
TRICARICO
29
19 8
5
6 26 19 9
5
2
2 21 9 10 3
3
4
5 10 7
-8
SATRIANO
29
S. Lauria-Pomarico
2-0
19 8
5
6 22 20 9
8
1
0 16 3 10 0
4
6
6 17 2
-8
ROCCANOVA
23
19 5
8
6 18 16 10 3
6
1
9
2
2
5
9 11 2 -16
Satriano-A. Tursi
2-0
METANAUTO
21
17 7
0 10 18 33 8
5
0
3 13 13 9
2
0
7
5 20 -15 -12
V. D AGRI
19
19 5
4 10 18 27 10 5
3
2 13 10 9
0
1
8
5 17 -9 -20
I. BURGENTIA
18
19 6
1 12 20 29 9
6
0
3 16 7 10 0
1
9
4 22 -9 -18
S. LAURIA
17
19 4
5 10 23 36 10 4
3
3 16 11 9
0
2
7
7 25 -13 -22
GRASSANO
17
18 5
2 11 23 39 9
5
0
4 14 15 9
0
2
7
9 24 -16 -19
F. MOLITERNO
15
19 3
6 10 18 36 10 3
4
3 15 15 9
0
2
7
3 21 -18 -24
R. GRUMENTO
14
17 3
5
9 16 26 9
2
3
4
8 13 8
1
2
5
8 13 -10 -21
LATRONICO
14
18 3
5 10 8 27 8
3
2
3
5
6 10 0
3
7
3 21 -19 -20
9
5
9
9
Latronico-R. Grumento Rinv.
Prossimo turno
20ª giornata 14/02/10 ore 15.00
A. Tursi-Metanauto I. Burgentia-Grassano Pomarico-Bernalda R. Grumento-S. Lauria Salandra-F. Moliterno Satriano-Latronico Tricarico-I.F. Valsinni V. d Agri-Roccanova
A Le reti Paolucci e Mancuso mandano al tappeto il Real Montemilone
Albatros, basta un gol per tempo ALBATROS R.MONTEMIL.
2 0
ALBATROS OPPIDO: Caterini, Lancellotti C., Lancellotti A., Giganti, Monaco, Mancuso F., Silipo (26'st Mancuso A.M.), Calabrese B., Giannone, Paolucci, Pagano; A disp. Mancuso R., Calabrese P.; All. Leone. REAL MONTEMILONE: Bergamasco, Vallario, Di Nanni F., Tarricone, Di Nanni D., Troia, Balice (33'st Di Fazio), Catarinella (43'st Caprioli), Santarsiero, Piccolo (36'st Rosa); All. Tarricone. ARBITRO: Tomasulo da Venosa. RETI: 6' pt Paolucci, 13' st Mancuso F.. NOTE: Temperatura fredda. Pioggia a intermittenza. Ammonito Paolucci per simulazione; espulso al 45'st Di Mat-
teo per proteste. Angoli cinque a tre per il Real Montemilone. Recupero 2'pt e 4'st. OPPIDO LUCANO - L'Albatros Oppido riparte dal Real Montemilone. Pagano e Mancuso F. firmano la vittoria degli amaranto alto bradanici nell'anticipo del sabato. Per l'Albatros è l'ottava vittoria, su nove gare, tra le mura amiche che li porta a quota 36 punti in classifica. Per il Real Montemilone è la quinta sconfitta stagionale lontano da casa. La gara: si parte subito a mille con gli ospiti pericolosi dalle parti di Caterini già dopo 3' con la punizione di Tarricone messa in angolo dall'estremo difensore locale. Al 6' Paolucci recupera palla sulla trequarti avversaria, scende sulla destra e mette in mezzo per Pagano che stoppa di sini-
stro e spara di destro gonfiando la rete e portando in vantaggio i padroni di casa. Al 30' Giganti trova ancora Pagano libero in area, ma la punta amaranto sciupa tutto alzando troppo la mira. Il Real Montemilone ci prova con Di Matteo ma Caterini è sempre pronto. Allo scadere ci prova Paolucci ma Bergamasco dice ancora una volta 'no' evitando il peggio. Il ritorno in campo è molto equilibrato con i padroni di casa che provano a chiudere la partita e con gli ospiti intenzionati a riequilibrare il mach. Al 13' Paolucci lancia nello spazio Mancuso F. che vince un rimpallo con Bergamasco insaccando facilmente a porta vuota. Al 22' Tarricone direttamente da calcio piazzato pesca in area Di Metteo che, di testa, a due passi da Caterini non inquadra la porta. Al 31' è ancora Bergama-
sco ad evitare un passivo ancora più pesante agli ospiti deviando sulla traversa una sassata dal limite di Lancellotti A. Al 33' ci prova ancora Di Matteo ma la conclusione è altissima. Ultimo episodio del mach è il rosso diretto sventolato dal Signor Tomasulo a Di Matteo, per proteste all'ennesimo off-side avvisato all'attaccante ospite. L'Albatros Oppido ritrova il sorriso e i tre punti continuando a sorprendere e a sognare; tre vittorie nelle ultime quattro apparizioni sono un ottimo biglietto da visita per questo finale di stagione. Per il Real Montemilone due punti portati a casa nelle ultime quattro apparizioni e l'ultima vittoria risale allo scorso dieci gennaio nell'ultima gara del girone d'andata. Rocco De Rosa sport@luedi.it
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Sport 39
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
A Albanese, Postiglione, Gaddi e Restaino decidono il derby del capoluogo
Comanda l’Atletico Potenza Strapazzato il Futura di Bochicchio costretto a subire quattro gol FUTURA ATLETICO
0 4
FUTURA PZ: Maddalo, Iula, Monaco, Luongo, Musacchio, Centola, Lorpino (Laurino), Pappalardo, Russo, Basile (Vizzo), Marcogiuseppe. A disp: Cavallo, Carleo, Rinaldi, Santangelo. All: Bochicchio R. ATLETICO PZ: Scaldaferri, Damiano, Restaino D. (Albanese), Postiglione, Smaldore, De Luca, Mancusi, Dapoto, Gaddi, Starna (Restaino C.), Santangelo (Tolve). A disp: Uva, Galantucci, Maiorino, Corrado. All: Telesca D. ARBITRO: Mario Santoro di Potenza RETI: 63' Albanese, 77' Postiglione (rig.), 86' Gaddi, 89' Restaino C. NOTE: Ammoniti: Centola, Pappalardo, Russo, Basile (F). Espulsi: Bochicchio Rocco, allenatore Futura. Angoli: 5 a 3 (AP). Spettatori: 30. Terreno pesante, vento e pioggia per tutto il primo tempo. POTENZA - L'incontro tra le due Potentine che si fregiano dei colori sociali rosso-blu, emblema della città, spicca in casa l'Atletico, che incamera i tre punti, infliggendo un pesante passivo agli uomini di Bochicchio, espulso al 74' per contestazioni nei confronti dell'impeccabile direttore di gara. Nonostante le pessime condizioni del terreno, a causa di pioggia e vento, gli uomini utilizzati dai rispettivi tecnici, hanno dimostrato aver avuto padronanza e tecnica nel palleggio, malgrado le interruzioni dovute alle continue punizioni rilevate per placare ogni iniziativa irregolare. Parte alla grande l'Atletico. Starna, Postiglione e Santangelo; impegnano subito Maddalo con una parata a terra, il quale poco dopo si salva aiutato dal palo, poi sulla linea di porta da Iula. Ma è il Futura a rendersi pericoloso con Marcogiuseppe. Involatosi sulla destra arriva in area, calcia a
colpo sicuro sotto l'incrocio, assistendo al volo di Scaldaferri che gli devia la conclusione in angolo. L'Atletico spinge alla ricerca del goal, ci sarebbe riuscito con Dapoto, servito da Postiglione, di testa, da buona posizione sbaglia, poi Maddalo esce fuori area su Gaddi, e compie un miracolo deviando sotto porta un tiro di Starna. Per il Futura, Russo, Basile e Marcogiuseppe si affacciano in area avversaria, ma Scaldaferri è attento, coadiuvato dai compagni di reparto, sventa ogni iniziativa anche per la imprecisione di Lorpino al 53' e Pappalardo al 60'. Su punizione centra la barriera. La svolta della gara è nelle sostituzioni indovinate dal tecnico Telesca. Manda nella mischia i due baby e l'esperto Tolve. 63' calcio d'angolo di Postiglione per la testa di Albanese, che sblocca il risultato. 77' atterramento in area di Starna. Postiglione trasforma il rigore spiazzando Dammalo. 86' Dapoto sulla sinistra lancia Tolve, il traversone è superbo per la testa di Gaddi, che gira in porta alla sinistra di Maddalo. 89' Restaino C. servito da Gaddi realizza il 4-0 definitivo. Leonardo Martino sport@luedi.it Nelle foto di Andrea Mattiacci alcuni dei momenti del derby della città di Potenza di Prima Categoria che ha visto la netta e roboante vittoria con il punteggio di 4-0 dell’Atletico Potenza contro il Futura di mister Bochicchio
A Tutto facile per l’Abriola di Ramaglia che con questa affermazione aggancia il Castelgrande
Le reti di Luongo e Petraglia piegano il Barrata ABRIOLA BARRATAPOTENZA
A destra il tecnico Gino Ramaglia mentre accanto una formazione dell’Abriola
2 0
ABRIOLA: Calzaretta, Bonavoglia, D'Elia, Romano F., Palmieri N. ('84), Luongo, Larocca V., Petraglia, Schettino (48' st Larocca Ma.), Romano G. (37' st Palmieri N. '91), Di Dio (45' st Fellone). A disp.: Sabia. All.: Ramaglia. BARRATA POTENZA: Zoppi, Sibilani, Romano M., De Vico, Zaccagnino A., Margiotta, Di Vito, Rinaldi, Potenza, Di Pierri, Insabato. A disp.: Zaccagnino G. Dir.: D'Andrea. ARBITRO: Mastropietro di Moliterno. RETI: 44' pt Luongo, 25' st Petraglia. NOTE: giornata fredda. Al 41' pt Zoppi (B) ha parato un rigore a Petraglia (A). Ammoniti: Schettino, Luongo (A), Zaccagnino A., Rinaldi (B). Spettatori: 10 circa. Angoli: 7-2 per l'Abriola. Recupero: 1' pt, 4' st. ABRIOLA - Non tragga in inganno l'esigua vittoria all'inglese (2-0) dell'Abriola ai danni del Barrata, perché la truppa allenata da Gino Ramaglia ha surclassato, con un gioco champagne e con tantissime occasioni da rete, il sodalizio potentino. Innumerevoli, infatti, sono stati i legni colpiti (un palo e due traverse) dall'undici abriolano, oltre ai due gol realizzati ed al rigore fallito da
Petraglia sul parziale di partenza (0-0). Nel complesso, l'Abriola ha manovrato bene per l'intera durata del match, mentre un Barrata ridotto all'osso (undici elementi contati) non ha quasi mai impensierito i guantoni dell'attento Calzaretta. Dopo un'iniziale fase di studio, come da copione, la contesa si anima al 18' esatto con l'inzuccata di Luongo che quasi fa la barba al palo della porta avversaria, su tiro dalla bandierina di Di Dio. Al 21' Petraglia si rende protagonista di un'ottima in-
cursione nell'area potentina, sventata quasi sulla linea di porta da Zaccagnino A. Il Barrata è inesistente, mentre l'Abriola pigia sull'acceleratore, ma non finalizza con sufficiente caparbietà. Al 23' uno straordinario Gerardo Romano (“baby” di belle speranze) si invola sulla corsia di destra ed invita Schettino all'inzuccata, che si infrange sulla traversa. Tre minuti più tardi Petraglia, pescato da un lancio dalle retrovie, trova l'opposizione di Zoppi (26'). Il Barrata si fa intravedere soltanto
con una pericolosa mischia nell'area abriolana (33'). Al 41' Petraglia si fa neutralizzare da Zoppi il penalty del possibile vantaggio locale, contestatissimo dai calciatori potentini (fallo in area di Zaccagnino A. sempre su Petraglia). L'1-0 abriolano non tarda ad arrivare: è il minuto 44 quando Di Dio, su un calcio piazzato dalla sinistra, telecomanda la sfera sulla testa vincente di Luongo. Ad inizio ripresa, Schettino colpisce il secondo legno di giornata con un bel pallonetto nell'area
ospite (3'). Di Dio “slalomeggia” tra due avversari sull'out di sinistra, tocca all'indirizzo di Petraglia, che invita alla conclusione Romano F.; tiro alto, ma splendida azione dei padroni di casa (12'). Al 25' Petraglia chiude i conti con una botta angolata, dopo un ottimo scambio tra Romano F. e Schettino. La gara si chiude con il palo di Di Dio su invitante servizio in velocità del solito Petraglia (29'). Donato Pavese sport@luedi.it
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40 Sport
17ª
Risultati e classifica A. Genzano-Lavello
2-6
Garnet Bella-S. Melfi
4-1
Palazzo-Ginestrac.
4-2
Rapolla-S. Nicola
2-1
LAVELLO
37
16 12 1
3 48 21 9
8
0
1 30 6
7
4
1
2 18 15 27 +3
FOGGIANO
33
15 10 3
2 30 14 9
6
2
1 18 7
6
4
1
1 12 7 16 0
GINESTRAC.
28
15 9
1
5 27 21 7
6
0
1 14 8
8
3
1
4 13 13 6
Ruoti-S. Vaglio
Rinv.
RUOTI
27
15 8
3
4 29 11 6
4
1
1 16 4
9
4
2
3 13 7 18 0
S. Fele-Foggiano
Rinv.
PALAZZO
26
15 8
2
5 35 23 7
6
0
1 20 9
8
2
2
4 15 14 12 -3
S. NICOLA
24
16 6
6
4 30 24 8
5
2
1 17 9
8
1
4
3 13 15 6
F. SCALERA
21
15 6
3
6 26 20 8
3
3
2 17 9
7
3
0
4
GARNET BELLA
20
15 6
2
7 30 31 8
4
1
3 19 12 7
2
1
4 11 19 -1 -11
RAPOLLA
20
16 6
2
8 21 26 7
4
1
2 13 9
9
2
1
6
8 17 -5 -10
S. VAGLIO
16
15 5
1
9 17 21 7
4
0
3 10 8
8
1
1
6
7 13 -4 -13
A. GENZANO
15
16 5
0 11 26 49 9
5
0
4 20 24 7
0
0
7
6 25 -23 -19
S. MELFI
13
16 3
4
9 27 49 9
3
3
3 19 24 7
0
1
6
8 25 -22 -21
5
15 1
2 12 13 49 6
1
2
3
0
0
9
7 38 -36 -22
Riposa: F. Scalera
Prossimo turno
18ª giornata 14/02/10 ore 15.00
Foggiano-F. Scalera Ginestrac.-S. Fele Lavello-S. Melfi Palazzo-Rapolla S. Nicola-Garnet Bella S. Vaglio-A. Genzano Riposa: Ruoti
S. FELE
Chiaromonte corsaro
De Salvo ha piegato il Nemus
-1
-8
9 11 6 -10
17ª giornata
Risultati e classifica
A. Albano-Laurenzana
3-1
Accettura GC-A. Balvano 2-0
NEMUS 0 CHIAROMONTE 1 NEMUS: Summa V, Ielpo Gab, Summa L, Cantisani R, Di Lascio B, Lattuga, Ielpo P, Filardi, Ielpo G, Carrazzone, Lombardi. A disp: Alagia, Greco, Filardi D, Viceconti. All. Rosario Cantisani CHIAROMONTE: Santamaria, Titolo, Piesco, Viola, Circhetta, Tanese, De Salvo, Palermo, De Santo, Gugliotta, Sannino. A disp. Lancellotti, Viscione, Lista, Mele, Marsilio, Donato, Di Salvo. All. Pozzovivo. ARBITRO: De Santis (di Moliterno) RETE: 60' De Salvo NEMOLI - Contro la capolista Chiaromonte non riesce l'impresa al Nemus che cede i tre punti nel secondo tempo di misura dopo una gara ricca di occasioni. Il primo tempo, infatti, porta la firma dei padroni di casa. L'occasione più ghiotta è per Giovanni Ielpo che al 10' lascia ferma la difesa e tenta il diagonale vincente di destro, neutralizzato dalla mano di Santamaria. Poi ci provano con tiri dalla distanza e diverse incursioni sulle fasce. Gli ospiti non stanno certo a guardare. Per loro la svolta potrebbe arrivare già alla mezz'ora quando l'arbitro decreta la massima punizione per fallo di mano. Sul dischetto va De Salvo, ma il suo collo pieno di destro si stampa sulla traversa. Nella ripresa i ruoli s'invertono. Il Chiaromonte si presenta con più energia e determinazione. Summa è impegnato più volte dalle incursioni degli avversari che dopo 15 minuti trovano la rete della vittoria. Lancio di Sannino sul filo del fuorigioco per De Salvo che entra in area e con un pallonetto supera Summa. Poi gli ospiti si chiudono e difendono il risultato. Alla fine al Nemus resta qualche recriminazione: per il sospetto fuorigioco sull'azione del gol e per un altrettanto sospetto fallo di mano in area non concesso. Francesco Zaccara sport@luedi.it
6 11 9
giornata
VIETRI
40
15 13 1
1 43 8
8
7
1
0 24 2
7
6
0
1 19 6 35 +9
ACCETTURA GC
34
15 11 1
3 32 12 6
6
0
0 18 2
9
5
1
3 14 10 20 +7
P.S.CECILIA
28
14 9
1
4 22 11 6
4
1
1
2
8
5
0
3 15 9 11 +2
A. BALVANO
27
14 9
0
5 25 16 7
7
0
0 19 4
7
2
0
5
6 12 9
A. ALBANO
23
16 6
5
5 30 21 9
6
2
1 24 8
7
0
3
4
6 13 9 -11
ANZI
23
15 7
2
6 27 22 7
6
0
1 18 6
8
1
2
5
9 16 5
S. ANGELO
22
15 6
4
5 28 20 9
6
0
3 23 13 6
0
4
2
5
LAURENZANA
20
15 6
2
7 18 27 7
4
2
1 12 10 8
2
0
6
6 17 -9 -9
PROGETTO TITO
17
15 4
5
6 20 26 7
3
3
1 11 7
8
1
2
5
9 19 -6 -12
STIGLIANO
17
15 4
5
6 23 30 8
2
3
3 10 14 7
2
2
3 13 16 -7 -14
MARSICO
11
16 3
2 11 19 44 8
3
2
3 12 10 8
0
0
8
7 34 -25 -21
S. PICERNO
7
15 2
1 12 11 42 9
2
1
6 11 25 6
0
0
6
0 17 -31 -26
PIETRAPERTOSA
6
14 1
3 10 8 27 6
1
1
4
0
2
6
4 17 -19 -20
7
Rinv.
F.lli Cafaro-Sarconi
Rinv.
Nemus-S. Chiaromonte
0-1
O.L. Maratea-Castelluccio 2-1 S. Francavilla-S.M. d’Agri 2-1 Sanseverin.-V.Episcopia Rinv.
Prossimo turno
16ª giornata 14/02/10 ore 15.00
Castelluccio-F.lli Cafaro Rotunda M.-S. Francavilla S. Chiaromonte-S.M. d’Agri Sanseverin.-O.L. Maratea Sarconi-Castelsarac. V.R. Episcopia-Nemus
3-3
P.S.Cecilia-Progetto Tito
1-0
Pietrapertosa-S. PicernoRinv.
4 10 8
7
-1 S. Angelo-Vietri
2-4
Riposa: Anzi
-6
8 -11
Prossimo turno
18ª giornata 14/02/10 ore 15.00
A. Balvano-A. Albano Anzi-Pietrapertosa Laurenzana-P.S.Cecilia Progetto Tito-S. Angelo S. Picerno-Marsico Vietri-Stigliano Riposa: Accettura GC
Risultati e classifica Castelsarac.-Rotunda
Marsico-Stigliano
15ª giornata
S. FRANCAVILLA
33
15 9
6
0 30 12 8
5
3
0 18 7
7
4
3
0 12 5 18 +2
S. CHIAROMONTE
32
14 9
5
0 36 17 8
5
3
0 25 13 6
4
2
0 11 4 19 +2
CASTELLUCCIO
26
15 8
2
5 34 23 8
6
1
1 25 11 7
2
1
4
F.LLI CAFARO
23
14 6
5
3 27 20 7
4
3
0 12 4
7
2
2
3 15 16 7
-5
O.L. MARATEA
21
15 6
3
6 25 24 7
5
1
1 15 6
8
1
2
5 10 18 1
-8
V.R. EPISCOPIA
19
14 5
4
5 18 18 7
3
2
2 11 7
7
2
2
3
7 11 0
-9
S.M. D AGRI
18
15 5
3
7 23 30 8
5
0
3 16 13 7
0
3
4
7 17 -7 -13
CASTELSARAC.
16
13 4
4
5 19 20 5
2
1
2
9
8
8
2
3
3 10 12 -1 -7
NEMUS
13
15 3
4
8 16 29 8
2
3
3
7
9
7
1
1
5
9 20 -13 -18
SARCONI
12
14 3
3
8 20 28 7
2
3
2 13 12 7
1
0
6
7 16 -8 -16
ROTUNDA M.
12
14 3
3
8 14 26 7
3
1
3 10 11 7
0
2
5
4 15 -12 -16
SANSEVERIN.
11
14 3
2
9 16 31 6
3
1
2
0
1
7
7 24 -15 -15
9
7
8
9 12 11 -5
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Sport 41
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
A Dilettanti Sconfitta casalinga contro il forte Ostuni, manca la continuità
La Bawer dura metà partita Black out nel terzo parziale e crollo nell’ultimo per Matera BAWERMATERA ASSIOSTUNI
le PAGELLE
64 77 D’ERCOLE (NE) -
BAWER MATERA: Gilardi 8, Gergati, 3, Provenzano 8, Longobardi 9, Lovatti 9, Bonora, 9, Hassan 3, Grappasonni 13, Candido 2, D’Ercole ne. All. Ponticiello ASSI OSTUNI: Rossetti 6, Morena 18, Fontani, Stijepovic ne, Pilotti 12, Amoroso 20, Basanisi 3, Orlando 2, Ruggiero 16, Strivieri ne. All. Putignano ARBITRI: Riosa e Bartoli di Trieste PARZIALI: 23-20, 40-41, 60-64, 6477 NOTE: Spettatori 1000 circa con rappresentanza di tifosi provenienti da Ostuni. Tiri liberi Matera 17/23 e Ostuni 15/19. Premiato con una targa ricordo dei tifosi materani il play di Ostuni, Nicola Basanisi in virtù della sua lunga e fortunata militanza con la maglia di Matera. BAWER solo a sprazzi. Due quarti di un’ottima pallacanestro, un black out pesante nel cuore della terza frazione, una reazione che però è stata resa vana dal crollo dell’ultimo periodo. Un’autentica resa che può essere giustificata solo con i problemi fisici che alcuni giocatori materani hanno avuto in quest’ultima settimana. C’è anche da aggiungere che l’Ostuni ha confermato al PalaSassi le qualità mostrate finora e che l’hanno portata al secondo posto in classifica. Matera però le sue occasioni le ha avute, è stata però troppo molle ed approssimativa nel coglierle. Troppe palle perse e troppi secondi e terzi tiri regalati agli avversari, sono stati la chiave di una sfida nella quale Ostuni ha colpito con chirurgica precisione nei momenti che contano e Matera ha messo in mostra i suoi progressi ma anche i suoi limiti atavici con alcuni giocatori che continuano a mostrare molto meno di quelle che sono le attese. Alla fine è stato ancora una volta nella testa il problema dei biancazzurri che non hanno tenuto psicologicamente per tutti i quaranta minuti. Hanno avuto un calo pesante nel terzo quarto e poi hanno lasciato campo libero all’avversario, mettendo in mostra il peggio del proprio repertorio. Un passo del gambero in sostanza
GILARDI (5) - Non entra mai in partita e non incide in alcun modo nella sfida. Forse l’infortunio al naso lo condiziona, certo da lui è lecito attendersi un contributo diverso soprattutto in attacco nei momenti decisivi della sfida. GERGATI (5,5) - Fa la sua parte realizzando anche una tripla e tenendo Matera attaccata all’Ostuni. Non brilla e non fa la differenza PROVENZANO (5,5) - La sua partita a sprazzi è forse il frutto degli acciacchi e dei problemi che lo hanno limitato nel corso della settimana. La mano rimane calda anche se non riesce a trovare il ritmo e la continuità necessaria per vincere la partita e fare la differenza. In alto il play Davide Bonora e a lato Cristiano Grappasonni, sono due dei protagonisti della Bawer Matera che non è riuscita a trovare l’acuto necessario per battere Ostuni (foto Videouno)
che non ha soddisfatto particolarmente il pubblico, non numerosissimo, che ha gremito gli spalti del PalaSassi. Ponticiello avrà ancora molto da lavorare se vuole sperare, nelle prossime due difficilissime trasferte, di tenere la Bawer aggrappata alla fiammella della speranza di un play off che oggi torna ad essere lontanissimo. I guizzi attesi in casa materana stentano a ripetersi ed in queste condizioni sperare sempre nei miracoli e nella buona sorte diventa oggettivamente difficile. Andiamo ora in cronaca. L’avvio è tutto di marca ospite con Amoroso e
Pilotti in cattedra e il primo allungo è sul 6-10. Matera risponde con Longobardi che realizza i primi 8 punti biancazzurri. A metà frazione è parità a quota dieci. La Bawer è in partita, non difende come altre volte ma tiene botta in attacco. La sfida è piacevole, Matera accenna il sorpasso e dal 16-18 si porta sul 21-18 sull’asse Grappasonni-Provenzano. Il primo quarto si chiude avanti 23-20. Ma la reazione di Ostuni non tarda, al 12’ è pari 25, gli errori aumentano e con essi anche il nervosismo, i fischi arbitrali non mancano. Matera ha la possibilità di un allungo sul 38-34. Ma fallisce il break
Basanisi: «Una parte del mio cuore è materano»
Ponticiello insoddisfatto «Sempre i soliti errori» SECONDA sconfitta consecutiva al PalaSassi, contro un Ostuni che fino al secondo quarto non aveva impensierito la squadra di coach Ponticello, da metà terzo quarto una squadra che è andata smarrendosi, Ciccio Ponticello si presenta subito per sfogare la sua delusione. «Non è stata una bella partita, è stata una giornata dove i miei ragazzi si sono smarriti. E' stata la fotocopia della gara con il Trapani, come dopo il Barcellona, dal 15 dicembre non riusciamo a fare un allenamento al completo, contro Trapani abbiamo giocato orribilmente, la gara dopo ci siamo allenati al completo ed abbiamo fatto un' ottima prestazione con il Palestrina, dipendiamo molto dalle problematiche sanitarie. In gara, ad un certo punto si è abbassata la concentrazione, il panico ci ha fatto giocare in maniera individuale, se si gioca così ci possiamo salvare. Abbiamo subito gli avversari, per la prima volta. Superiamo i 60 punti, ma ne subiamo oltre 70, per come abbiamo giocato nel quarto parziale, meritavamo di fare 0 punti, se non si gioca di squadra non si va avanti. Nell'emergenza si sopperisce con più attività, sono decisamente insoddisfatto. I primi due quarti, contro una squadra seconda in classifica abbiamo risposto bene, ma poi è diventata la fiera delle occasioni sprecate, ci so-
no dei limiti che non riusciamo a sopperire alla continuità.». Un Ponticello deluso e arrabbiato, stesso umore quello del play Davide Bonora. Un buon inizio e poi lo smarrimento. «E' mancata la lucidità nell'effettuare una buona difesa, abbiamo concesso troppo al tiro da tre, non siamo stati bravi a stringere agevolando il loro compito». Il coach è molto arrabbiato, per la mancanza di continuità nel gioco di squadra, spesso si passa al gioco individuale. « Purtroppo è quello che è successo, in alcuni momenti non è facile, ma dobbiamo alzare la testa per trovare i compagni, ora dobbiamo cercare divincerealmenouna delleduegaredagiocare in trasferta, vedo che le partite sono equilibrate cercheremo la vittoria». Serata speciale per un ex come Basanisi, amatissimo dal tifo materano che gli ha consegnato una targa ricordo. Basanisi ti aspettavi quest' accoglienza? «Metà del mio cuore è materano, venire qui è sempre una grande emozione, i miei trascorsi sono bellissimi ed ho tanti amici». Pensi che la Bawer possa arrivare ai play-off. «Ora la griglia vede le prime otto, poi vedo Sant'Antimo e la Bawer, in vantaggio i campani ma Matera puo stupirmi». Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
LONGOBARDI (5) - Otto punti in avvio. I primi otto della partita di Matera. Poi il buio. Condizionato dai falli ma quando rientra ha un approccio troppo morbido e finisce per rimanere trasportato da una squadra che non riesce più a reagire al momento di difficoltà LOVATTI (5,5) - Ancora troppe incertezze, non coglie l’attimo, non fa le cose più semplici e finisce per prendere i tiri quando sono diventati più complicati. In qualche caso perde lucidità e non trova lo scarico o l’aiuto nei confronti dei compagni. BONORA (6,5) - Non è certo apparicon Hassan che manca d’un soffio e per pura sfortuna il pallone del 4336. Matera rimane a + 4 (40-36) e Ostuni fa valere fisico ed esperienza per ritornare in testa proprio allo scoccare della metà gara (40-41). Il terzo quarto è in equilibrio per 2 minuti (45-45). Matera è nervoso, sciupa, pasticcia e non brekka. Ostuni ringrazia e comincia a colpire con Basanisi, Ruggiero, Amoroso, ancora Ruggiero e Morena sempre da tre punti. Cinque triple in cinque minuti ed al 27’è 49-64 per gli ospiti. La partita sembra chiusa ma Matera, guidata da una lucida regia di Bonora, recu-
scente e non brilla in attacco. L’impressione che abbiamo però avuto nel vedere la partita e che la sua presenza in campo si senta e si avverta. I break subiti da Matera coincidono con alcune pause nel suo gioco, è lui a propiziare il recupero nella terza frazione. Alla fine però perde freschezza atletica e lucidità e la Bawer crolla. HASSAN (6) - Una tripla a segno ed un altra sbagliata per pura sfortuna, è quello forse il colpo sul quale Matera può recriminare, con un pizzico di fortuna poteva partire da lì il break della sfida. GRAPPASONNI (6) - E’ tra i più prolifici ed attivi in attacco, guadagna canestri e tiri liberi che riesce a tramutare in altri punti preziosi per la squadra. Risulta il più utile e continuo dei tre lunghi della Bawer. CANDIDO (5) - Una partita sottotono, sacrificato in un compito difensivo. Non trova la misura per emergere. PONTICIELLO (5,5) - La squadra continua a navigare tra color che son sospesi. Un passo avanti (a Palestrina) e due indietro (con Ostuni). Gli errori della squadra rimangono gli stessi e la coperta troppo corta. p.quarto@luedi.it pera punto su punto e ritorna in gara. Al 30’ è 60-64, la partita è ancora lunga ma la Bawer sbaglia e spreca. Comincia con un errore di Grappasonni l’ultimo quarto. Matera perde la testa e non trova più il canestro (una tripla di un opaco Gilardi in tutto l’ultimo quarto). Ostuni ha via libera al PalaSassi. Per la Bawer un altro passo indietro. Non basta mezza partita all’altezza della situazione per tornare veramente competitiva. Ponticiello dovrà nelle prossime due trasferte cercare la forza per mantenere accesa almeno la speranza del play off. Piero Quarto
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42 Sport
A Dilettanti Si allunga a nove la striscia di sconfitte consecutive del Potenza
Publisys, serie nera infinita Avanti nei primi due parziali poi cede ad un concreto Ferentino FERENTINO PUBLISYS
79 73
FMC FERENTINO: Calbini 10 (4/7), Circosta 5 (1/3 da tre), Zaccariello 20 (4/4, 3/6), Pongetti 2 (1/2), Zivic 10 (3/8, 0/1), Metreveli (0/2), Metz 4 (0/3 da tre), Bonaiuti (0/2, 0/1), Ochoa 16 (4/8, 2/4), Modica 12 (5/10). All: Friso PUBLISYS POTENZA: Fazio ne, Rato 8 (0/3, 2/5), Labella 16 (3/5, 3/4), Antrops 17 (2/2, 3/9), Santamaria ne, Maioli 14 (2/7, 1/4), De Bartolo 11 (2/4 da tre), Carrichiello 4 (2/3, 0/1), Vetrone 3 (1/2 da tre), Ruggeri ne. All: Ciocca ARBITRI: DE GOBBIS E DEL GRECO PARZIALI: 20-18, 40-43, 68-55, 79-73 NOTE: Tiri da due Fer 21/43, Pot 9/20; Tiri da tre Fer 6/18, Pz 12/29; Tiri liberi Fer 19/22, Pz 19/27. Rimbalzi Fer 34, Pz 30; Assist Fer 18, Pz 10. Usciti per falli: Rato (Potenza) FERENTINO - E sono nove. I turni consecutivi senza vittoria per la Publisys Potenza, che perde a Ferentino che sulla carta si presentava come una delle più ostiche del girone di ritorno. Non sono bastati neanche i ricordi per rianimare la squadra di Ciocca da un torpore che dura ormai dal lontano, lontanissimo, 29 novembre scorso, data dell'ultima vittoria in trasferta ad Agrigento (75-80). Ricordi che in settimana i lucani hanno provato a spolverare, visto che con grande stupore, proprio all'andata contro Ferentino arrivò un'insperata quanto meritata vittoria tra le mura amiche. Allora i ciociari erano reduci da cinque vittorie di fila e marciavano spediti in cima alla classifica. Potenza parte comunque bene, con addirittura tre triple consecutive (Labella, Maioli, Vetrone) che valgono il 5-9. Libero di Maioli e altra bomba di Rato (9-13) con i lucani che non sbagliano un colpo dalla lunga distanza. A breve il pareggio ed il sorpasso ciociaro con Zivic al settimo minuto (15-13). Primo quarto in archivio sul punteggio di 20-18. Nel secondo quarto si vede ancora una buona Potenza, senza alcun timore reverenziale, andare ancora sopra nel punteggio con i liberi di De Bartolo (24-26), ma come accaduto nei primi dieci minuti della gara Ferentino smorza ancora una volta gli entusiasmi del lucani: prima riprendendosi il vantaggio con i liberi di Modica e poi allungando con Zivic e Modica. Sussulto Potenza nell'ultimo giro di orologio con due triple consecutive di De Bartolo e Labella che valgono il nuovo, sorprendente, vantaggio (40-41). I primi due punti del match di Carrichiello valgono non solo il parziale di 8-0 Potenza, ma anche un riposo sereno sul 40-43. Peccato che l'intervallo duri poco. Potenza rientra in campo ed invece di continuare come aveva lasciato, concede campo a Ferentino, che piazza un mortifero 10-0 prendendosi di forza l'inerzia della gara. Al 25’i ciociari conducono 55-48 e anche a fine quarto non mutano le distanze (68-55). Ultimi 10 minuti di fuoco, con Antrops che sale in cattedra e da solo fa 5-0 (con tripla) riducendo il gap e spaventando Ferentino. I ciociari soffrono l'inverosimile, ma alla fine riescono a fatica a portare a casa i due punti.
Molfetta non si allontana
«Impresa sfiorata Male gli arbitri» Labella e accanto Antrops, tra i migliori a Ferentino
le Pagelle ANTROPS (7) - Un fuoriclasse. Trascina i suoi con talento e determinazione. E' il miglior marcatore di Potenza con 17 punti. Con Maioli e Labella lavora senza sosta per tutto il match ma la sua forza di volontà e le sue mani non bastano. MAIOLI (7) - L'uomo in più di questa squadra. Anima e cuore di una Potenza che non merita l'ultimo posto in classifica. La sua è una doppia doppia (14 punti e 12 rimbalzi) pesantissima nell'economia della gara. Purtroppo non basta e a fare festa è Ferentino. A lui dovrà aggrapparsi Ciocca per non retrocedere. CARRICHIELLO (6,5)-Non è al meglio. Si vede e si sente. In settimana, nell'amichevole contro il Bernalda (B Dilettanti) è sceso in campo per soli 5 minuti. Nonostante ciò dà tutto quel che può. RATO (6,5) - Una mezz'ora di lotta continua e di sostanza infinita. Butta dentro due triple pesanti per aiutare i suoi nel colpaccio. Non basta LABELLA (7) - 40 minuti da vero leader, per lui che insieme ad Antrops e Maioli regge in piedi Potenza. Anche in questa circostanza si sacrifica, lotta e si batte su ogni pallone senza tirarsi
mai indietro. 16 punti (3/5, 3/4) che la dicono lunga su quanto sia importante il suo apporto alla causa lucana. VETRONE (6) - Per lui solamente 16 minuti e 3 punti. Quello che ha riesce a dare. Per la squadra e la causa. FAZIO (NE) DE BARTOLO (6,5) - Protagonista con punti pesanti dalla distanza e dai liberi. Una gara tutta cuore e dedizione per la squadra. 25 minuti di sostanza che però non valgono il risultato sperato. SANTAMARIA (NE) CIOCCA (7) - Potenza è ultima in classifica ma a giudicare dalla gara disputata a Ferentino non se ne capisce il perché. Il perché, molto probabilmente sta nelle rotazioni e nella cattiva sorte, che prima e dopo ha privato il coach bergamasco di pedine fondamentali. Anche ieri sera, con alcuni uomini non al meglio, Potenza dà tutto, spaventando Ferentino fino alla fine con una gara gagliarda e di cuore. Sfiora il colpaccio e, se gioca sempre così, presto l'ultimo posto in classifica potrebbe non essere così scontato.
C2 Larocca e Resta in doppia cifra per Montescaglioso
Femminini griffa il derby La Lucos cede al Senise CTR SENISE LUCOS MONTESC.
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CTR SENISE: Durante 14, Femminini 21, Galindez 17, Kreiber 8, Palazzo 10, Di Monte ne, D’Aranno ne, Sassano, Ragazzo ne, Le Rose ne. All. Maria LUCOS MONTESCAGLIOSO: Larocca 10, Biacoli 9, Resta D. 8, Resta G. 10, Albanese 9, Prelevic, Tralli, Catapano, Pisanelli 6, Delia 3. All. Di Monte ARBITRI: Sabatino Maglio di Avellino e Roberto Tammaro di Mirabella Eclano(Av) PARZIALI: 20 -18, 35 -27, 47 - 35, 70-55 NOTE: Espulso per proteste a meno 6.20 del quarto tempo, il dirigente della Lucos, Santacangelo; usciti per cinque falli :Durante, Biacoli, Resta D., Albanese SENISE - Si aggiudica il primo derby lucano di serie C2 di Basket il Ctr La Cascina Senise che batte con un più quindici i cugini di Montescaglioso. Recupera come per miracolo ma senza enfasi (vista la non eccellente forma di tutti) l’intero gruppo base il Ctr che dunque si ripropone nella veste migliore. In panchina con la mascherina pronta, Filippo Ragazzo che deve ancora scontare la frattura al naso della scorsa settimana, ancora assente Giovanni Genovese. Da parte della Lucos, non ci sono particolare sorprese; Albanese, ex di turno è regolarmente in
campo, così come Biacoli, bravo cecchino i Resta, Tralli e Larocca, con l’aggiunta di Pisanelli e Prelevic: Comincia a passo lento la squadra allenata dal coach Maria, così come in tante altre occasione chiude con un misero più due la prima frazione. Più sentita la seconda che comincia a far salire progressivamente il distacco, allorquando i punti di distacco alla fine saranno 8, mentre nel terzo saranno 12. Gli ospiti, mostrano tantissima buona volontà ma è il tasso tecnico che mette un muro invalicabile tra le due formazioni. Femminini, come al solito, sale in cattedra e detta i tempi ai compagni; Kreiber che non giocava da oltre un mese, si mette a disposizione dei compagni, così come Rocco Palazzo e Lino Durante che però dovrà abbandonare il parquet per i cinque falli. In lieve ma costante ripresa Roberto Galindez che sta recuperando da una distorsione al ginocchio destro. Il suo apporto è importante e quando è ridotto si vede eccome. La gara comunque non è stata mai in discussione ed anzi, nei due tempi finali, il divario è cresciuto sempre di più, anche perché alcuni dei ragazzi di Di Monte, avevano speso tanto ed hanno dovuto cedere le armi. Da segnalare la ottima prestazione dei direttori di gara e la grande sportività in campo e sugli spalti. Frutto di un rapporto improntato sulla cordialità e sul rispetto reciproco. Gianni Costantino sport@luedi.it
Due immagini del primo derby della storia tra il Ctr Senise e la Lucos Montescaglioso (foto www.sport delsenisese.tk)
PRIMA la sconfitta, poi il sospiro di sollievo. Quella di ieri pomeriggio è stata una giornata dalle forti emozioni per la Publisys Potenza battuta a Ferentino contro la compagine di Massimo Friso e incollata al netcasting per seguire secondo dopo secondo la partita di Barcellona Pozzo di Gotto dove il Molfetta ha sfiorato l'impresa contro la capolista. Ebbene le ultime della classe hanno rischiato di diventare guastafeste delle regine del campionato. Molfetta perde all'overtime a Barcellona, la Publisys Potenza esce sconfitta da Ferentino ma va via dall'impianto sportivo laziale con l'onore delle armi. La partita dei bianconeri che hanno avuto tra i dieci anche Massimo Ruggeri è stata intensa, la Publisys Potenza ha sfiorato ilcolpaccio nel finaledopo aver incassatocolpi micidiali nel terzo quarto. I laziali sono stati bravi nel tenere i nervi a posto durante le fasi calde del match, la compagine potentina ha ugualmente onorato la scena, mettendo in mostra grinta, cuore e carattereal cospetto della compagine romana. Tutto questo nonostante le condizioni non perfette di Antrops, sceso in campo con la fastidiosa fascite plantare e colpito al volto ad inizio gara. L'analisi del match in casa bianconera è tutto nelle parole del coach Cesare Ciocca che ha dichiarato: “Chiaramente resta il rammarico per aver perso una partita così combattuta e in queste condizioni. Purtroppo non ho potuto avere le rotazioni giuste negli ultimi due minuti. Antrops ha sbagliato una bomba, poi siamo andati avanti a 38 secondi dal termine. Ferentino èstata bravaa sfruttarequesta situazione.L'arbitraggio ci ha penalizzato”. Il trainer della Publisys Potenza continua nella sua dissertazione sulla sfida: “Ai miei ragazzi non posso rimproverare nulla, anche oggi ( ieri ndr ) si sono impegnati allo spasimo, il comportamento dei miei atleti è stato positivo”. Ciocca tira un sospiro di sollievo quando gli chiediamo del Molfetta: “Beh, il campionato è molto livellato. Molfetta ha rischiato il blitz a Barcellona, noi abbiamo fatto lo stesso col Ferentino”. L'ultimo commento di Ciocca è per Ruggeri: “Ho pensato di inserirlo tra i dieci per consentirgli di fare almeno riscaldamento. Mi auguro di vederlo in campo per alcuni minuti contro il Sant'Antimo”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
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Sport 43
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
La Medical Center sconfigge in casa il Gela e lo supera in classifica
Ritorna a vincere la Bbc La formazione di Vandoni è l’unico sorriso lucano sotto canestro serie
A
DILETTANTI
DILETTANTI
CLASSIFICA
B1
serie
U O M I N I g i ro n e C
CLASSIFICA
B2
serie
CLASSIFICA
U O M I N I g i ro n e I
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HOCKEY
CLASSIFICA
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44 Sport
B Dilettanti Vittoria del cuore della Bbc che soffre ma ci crede e la spunta
Bernalda centra la rimonta Trentotto minuti a rincorrere e poi la tripla di Basili per il sorpasso BERNALDA BARI
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BERNALDA: Bonafede, Favia, Gaeta 12, Basili 16, Delli Carri 8, Benenati 8, Russo 11, Salvatore 4, Dolic, Marinelli 18. All. Vandoni BARI: Vernillo, Barozzi 12, Santambrogio 8, De Giovanni 10, Mossi 12, Bazzoli, Rusconi, Simeoni 6, Conti 25, Vinciguerra ARBITRI: Borrelli e Napoletano (NA) PARZIALI: 13-26, 37-45, 55-63, 77-73 CAPITA spesso nel basket che la squadra che ha sempre condotto la gara ne esca alla fine sconfitta. È accaduto al Cus Bari sempre avanti (nel secondo quarto addirittura di 16) ma che nel finale ha perso per strada le energie e la precisione che ne avevano contraddistinto la condotta fino ad allora. Una beffa, dunque, per i pugliesi? No, perché la BBC ha avuto il merito non da poco di crederci sempre e di arrivare alla fase cruciale con le idee più chiare e con qualche goccia di acido lattico in meno nei muscoli. Vandoni schiera una formazione inedita per 1/5 poiché sul parquet c'è Benenati al posto di Delli Carri, e il trevigiano lo ripagherà con una prestazione tosta e concreta. Rusconi (molto applaudito dal pubblico al momento della presentazione) manda in
Basili autore della tripla del sorpasso
campo invece il suo quintetto migliore con De Giovanni in cabina di regia e Barozzi, Bazzoli, Mossi e Conti guastatori della difesa ionica. L'avvio dei cussini è micidiale, al 6' sono già avanti di 10, ma, soprattutto, sono inarrestabili al tiro sia da due che da tre, insomma un'autentica contraerea che buca ininterrottamente la retina lucana lasciando interdetti i ragazzi di Vandoni che non riescono veramente a capirci molto. Gli universitari sono scesi sul parquet più determinati e più sereni, mentre Russo e compagni non possono nascondere un certo nervosismo che ne condiziona le giocate. Il +13 del primo periodo è l'esatta foto della sfida fino a quel momento, e diventa +15 in apertura del tempino suc-
cessivo. Il pubblico, pur incitando i locali, sembra a sua volta tramortito dalla precisione degli ospiti e si fa strada il timore che la serata possa finire in malo modo per i propri beniamini. Non aiuta a modificare questa paura l'inizio della seconda parte di gara, con i bernaldesi protesi alla ricerca di un aggancio che non arriva mai e i baresi pronti a rintuzzare i tentativi d'attacco degli avversari. E, quando tutto sembra volgere per il peggio visto che a metà del quarto finale il vantaggio dei viaggianti rimane ancorato al +8, ecco la svolta: la BBC si fa sotto, arriva al 36' a -3 e poi al -1 per passare a condurre al 38' di 2 (71-69) con una bomba di Basili che fa crollare di entusiasmo il PalaCampagna. Nell'ultimo giro di lancette succede di tutto, e si rischiano parecchi infarti in tribuna, ma, nonostante una palla malamente persa da Delli Carri sul +3 a 20'' dalla fine, la vittoria arride ai rossoblu nell'esultanza comprensibilmente esplosiva del pubblico che sfoga nella gioia tutta la tensione accumulata. Due punti importanti per gli ionici, soprattutto psicologicamente perché allontanano lo spettro di essere raggiunti in classifica dai bianco-rossi e aiutano moralmente in vista delle due prossime trasferte consecutive a Reggio e Catania. Giovanni Palmieri
Grande entusiamo per il successo in extremis
I punti dalla panchina danno una marcia in più UN DOPO gara esultante negli spogliatoi rossoblu, con dirigenti e tecnici uniti negli abbracci. Vandoni si offre subito alla penna dell'intervistatore: “Avevamo tanta pressione addosso anche se in settimana si era lavorato molto su questo, ma ciò non è servito molto all'inizio perché le gambe dei nostri erano bloccate, e inoltre c'era Salvatore malconcio perché in questi giorni ha avuto una ricaduta influenzale con complicanze gastriche. Ma devo dire grazie allo staff medico che ha fatto veramente miracoli come non ne ho visti in altra parte d'Italia e che ci ha permesso di schierare il nostro regista. C'è tanta voglia di vincere in questo gruppo, a volte ci si riesce a volte no, ma la sua compattezza è tanta e si vede soprattutto quando la vittoria vale il doppio; ora cerchiamo di fare altri punti e magari qualche bella partita in cui il pubblico possa divertirsi per 40 minuti: non è facile ma ci proviamo contando sulla maturazione dei ragazzi. Siamo confortati da questi due punti acquisiti contro una squadra che ha di-
mostrato recentemente, e stasera lo ha confermato, di essere un buon complesso che non merita la posizione in classifica, e dalla prestazione di alcuni ragazzi come Benenati e Basili, che ci hanno dato dalla panchina freschezza, dinamismo e precisione, proprio quello che avevo chiesto loro”. Il vice presidente Favale conferma in pieno quest'ultima parte del discorso: “I giocatori hanno fatto tutto quello che è stato chiesto in settimana. Certo all'inizio si era messa malino, ma poi è subentrata la tranquillità che il coach ha saputo trasmettere loro e siamo riusciti ad avere ragione di un avversario contro cui è molto difficile giocare. Merito dei ragazzi che ci hanno creduto sempre ed hanno avuto la lucidità di inseguirli e raggiungerli; ho visto un grandissimo Marinelli, ma stasera non è il caso di fare nomi perché anche dalla panchina è arrivato un buon contributo alla causa. Si va a Reggio e Catania con serenità e con la convinzione di potersela giocare”. g.p.
B Dilettanti L’analisi di Paternoster dopo la battuta d’arresto col Reggio
«Penalizzante il ko di Corvo» In settimana verranno valutate le condizioni dell’atleta UNA BRUSCAfrenata per la Corporelle che incappa nella seconda sconfitta consecutiva e mette a repentaglio le possibilità di partecipare ai play off. Ma sgombriamo subito il campo da ogni equivoco. La Viola Reggio Calabria è una signora squadra e non è uno scandalo perdere contro una squadra completa e ben organizzata. Però è innegabile che la Corporelle ci ha messo del suo per ingigantire i meriti della formazione calabrese. Pur con l'attenuante dell'infortunio occorso a Corvo nel corso del secondo quarto e che ha privato la squadra di un elemento fondamentale per il resto della gara, bisogna dire che nel primo tempo il quintetto di coach Paternoster non ha difesa con l'intensità e con l'aggressivitàche l'avversario richiedeva. Cosa che è invece avvenute nel corso degli ultimi due periodi durante i quali la Corporelle ha recuperato lo svantaggio e si è riportata addirittura ad una sola lunghezza dalla Viola. Sforzi che però sono stati vanificati dalla grande resistenza dei calabresi. Resta il rammarico perchè la velocità, l'attenzione, la voglia di lottare su ogni pallone che ha contraddistinto 18 minuti del secondo tempo, non siano stati messi in campo nel corso del primo tempo che, alla resa dei conti, èstatodecisivo perilsuccesso finale di Reggio Calabria. Coach Paternoster analizza cosi la gara: “Non per cercare alibi ma bisogna sottolineare i meriti degli avversari che hanno davvero giocato secondo il loro elevato valore. Da parte nostra abbiamo fatto il possibile per contrastare tutti
i loro tiratori ma ovviamente l'infortunio di Corvo ha condizionato la nostra partita. Avevamo preparato questa gara con grande impegno e con la possibilità di schierare proprio Corvo nella posizione di 4. E quindi abbiamo dovuto trovare altre soluzioni. Non posso rimproverare nulla alla squadra che ha fatto tutto il possibile nel secondo tempo
per rimanere aggrappati alla gara. E per la verità abbiamo avuto anche la possibilità di coronare l'inseguimento e di portarci in vantaggio nelle fasi cruciali del match. Ma non abbiamo concretizzato il pallone del vantaggio che forse avrebbe cambiato l'esito dell'incontro. In chiave play off dico che nulla è compromesso e quindi è importante non sco-
raggiarci ma continuare a lavorare con grande dedizione ed impegno. I punti che abbiamo perso con il Reggio Calabria li dobbiamo recuperare in trasferta. Adesso concentriamocisull'impegno diBari con il Cus” In settimana verranno verificate le condizioni di Corvo. Rocco Sabatella sport@luedi.it
Il ko di Corvo pesa sulla sconfitta della Corporelle
Pallanuoto Doppiette di Canosa, De Robertis e M. Figliuolo
Serie D, Salandra corsaro a Matera La Libertas supera il Catania Prima sconfitta stagionale della Pielle e brinda al primo successo POTENZA - Il Salandra espugna il PalaSassi di Matera e prova a riaprire definitivamente il discorso primo posto. Vittoria netta e convincente, nel bigmatch della seconda giornata di ritorno, per la squadra di Piero Daraio che, al completo, dimostra probabilmente di essere la più seria accreditata alla conquista della promozione, andando però, solo vicina, a ribaltare la differenza canestri (all’andata 020) violando il PalaSassi 85-69 ai danni di una Pielle che subisce, così, la sua prima sconfitta stagionale. La Pielle, tuttavia, resta capolista anche se con soli due punti di vantaggio, ma con uno scontro diretto a favore che resta un importante capitale da difendere per il prosieguo della stagione. Con due vittorie in ventiquattro ore anche la Virtus Co.Re.Ma torna al secondo posto, affiancando il Salandra a quota 16.
La squadra di Conterosito ha, infatti, prima vinto venerdì il recupero della prima giornata, superando a domicilio la Vito Lepore (80-74 con 23 punti di Losco e 22 di Clemente), ripetendosi sabato e andando ad espugnare (60-53) il campo di Satriano, “casa” della Pallacanestro Valdagri. Alle spalle delle tre di testa la classifica si allunga, con la Fingap Invicta che, approfittando dello scivolone del Ciumnera nel derby con la Lepore, la aggancia al quarto posto a quota 12. Tutto facile, infatti, per la squadra di Luongo, che espugna il campo di Genzano per 96-72 mentre la Vito Lepore dà continuità alla bella ma sfortunata prova di Matera e batte il Ciumnera (73-68), riscattando almeno in parte il pesante tonfo dell’andata, dove la squadra di Montemurro si impose 121-89. Ha riposato l’Olimpia Melfi. Donatello Viggiano sport@luedi.it
PRIMO cin cin stagionale per la Libertas Invicta Potenza nel quinto turno del campionato femminile di pallanuoto di serie B. La formazione potentina ieri pomeriggio si è imposta alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale sulla Brizz Catania per 11 a 7. Partenza sprint delle padrone di casa che segnano immediatamente due reti, le catanesi però dimostrano di essere squadra di rango e hanno una reazione rabbiosa tanto da passare in vantaggio per 3 a 2 con facilità e in contro fuga. La Libertas Invicta ha avuto il merito di tenere i nervi saldi e nel secondo parziale, quello decisivo ha incamerato il break che di fatto ha permesso a Colaianni e compagne di andare in fuga verso il successo. Le quattro reti e la grande intensità difensiva hanno permesso alle lucane di vo-
lare verso il successo. Sia nel terzo che nel quarto parziale di gioco il complesso di Vincenzo Ostuni ha controllato la reazione delle etnee, mettendo in pratica gli insegnamenti tattici del mister lucano. La compagine rossoblu ha potuto viaggiare comodamente verso il successo, nonostante la velleitaria reazione ospite. A segno per la Libertas Invicta Potenza sono andate Canosa, Miriam Figliuolo e De Robertis con una doppietta, Colaianni con un tris, Fornelli e Podano con una rete a testa. Questi i parziali del match: 2-3, 41, 1-0, 4-3. Domenica turno di riposo per la Libertas Invicta e il girone meridionale, questo per consentire alle squadre settentrionali inserite nei gironi ad otto di chiudere i campionati nello stesso periodo delle meridionali. f.menonna@luedi.it
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Sport 45
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
Hockey A2 Dilapidato un doppio vantaggio, matura un amaro ko con il La Mela Montale
La Pattinomania spreca l’impossibile LA MELA 5 PATTINOMANIA 4 UNITED SYMBOL LA MELA: Cavedon, Golinelli, Ferri, Volpari, Farina, Enriquez, Biolchini, Damiani, Barbieri, Nizzoli. All. Enriquez Adrian Horacio RARO PATTINOMANIA MATERA: Picca, Xiloyannis G, Lezoche, Xiloyannis M, Gravela, Nicoletti, Cellura, Vivilecchia. All. Massari ARBITRO: Nicoletti di Vicenza RETI: 07'55'' e 13'47'' pt Nicoletti, 19'47'' pt Damiani, 05'45'' st Enriquez, 06'29'' st Lezoche, 10'32'' st Vivilecchia, 22'03'', 22'04'' e 23'34'' st Ferri
PATTINOMANIA sprecona. Contro ogni pronostico, la truppa biancazzurra è tornata a mani vuote dalla trasferta sulla pista del La Mela Montale dove ha raccolto la sesta sconfitta stagionale, non riuscendo a mettere in cassaforte la terza vittoria di fila dopo quelle ottenute a Modena e contro il Roller Sacandiano. Il match è terminato cinque a quattro a favore del Montale che ha lasciato così l'ultimo posto in classifica, impedendo alla Pattinomania di conquistare la sesta piazza, occupata dal Novara (che ha solo un punto in più) che sabato è stato sconfitto a Montebello per tre ad uno. In casa Pattinomania il
rimpianto accresce, sia per aver sprecato una ghiottissima occasione per far punti che per aver dilapidato il vantaggio di due reti proprio nel finale quando la rabbia e la grinta del team modenese si è trsformata in gol, tre per la precisione che hanno permesso loro di portare a casa il risultato. Per i materani sono andati in rete Nicoletti con una doppietta, poi Lezoche e Vivilecchia. In casa gialloverde, invece, ci sono stati i gol di Damiani, Enriquez e la tripletta di Ferri che ha superato il portiere materano Picca negli ultimi minuti della gara. E' stato proprio quest'ultimo, infatti, a regalare al
La Mela una vittoria importante per la classifica, suoi i tre gol nell'arco di un minuto e mezzo che hanno steso la Pattinomania Matera che sabato prossimo sarà attesa dalla proibitiva gara interna contro la capolista Thiene. In testa alla classifica ora sono tre le squadre al comando. Ha pareggiato la leader Consiag Prato per tre a tre contro il Follonica, il Montebello e il Thiene ne hanno approfittato agganciando la formazione toscana. Il team vicentino ha, infatti, superato per tre ad uno il Roller 3000 Novara, mentre il Thiene ha vinto facilmente per cinque a due in trasferta contro il Modena Hockey.
Nicoletti segna una doppietta con il La Mela, ma non è bastato
E' finita sette a sette, invece, la gara tra il Roller Scandiano e il Pordenone. Quest'ultima formazione resta terza in classifica con trenta punti (ben dodici in meno del trio di testa). Infine, il Sandrigo ha superato l'Amatori Vercelli
per quattro a tre relegando la compagine piemontese desolatamente all'ultimo posto in classifica, prima occupato dall’ United Symbol La Mela Montale, con otto punti. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Volley B1 Uomini Lunga e meritata vittoria del Potenza in quattro set
La Medical sorpassa Gela I potentini scavalcano in classifica la formazione siciliana MEDICAL CENTER GELA
3 1
25-19, 21-25, 25-15, 25-21
MEDICAL CENTER PZ: Zuccaro, Torsello 10, Alamprese n.e., Di Tommaso 3, Cavaccini (L), Minenna 10, Gribov 12, Durante 13, Dal Molin 15, La Maida n.e., Orlando, Scalcione n.e. All. Draganov HERACLEA VOLLEY GELA: Pavan 4, Rinoldo 10, Pagni 6, Scuderi 7, Tranquillo (L), Salonia 11, Balestra 1, Blanco, Amorico 4, Simone 2. All. Rigano ARBITRI: Giacomo Tartaglione di Marcianise e Barbara Bonafiglia di Casapulla NOTE: 26', 28', 23', 26' per una durata totale di 1 ora e 55 minuti. GRAN BELLA vittoria della Medical Center Potenza che vince in casa per 3-1 contro i “coinquilini” dell'Heraclea Gela, fino a ieri a pari punti in classifica a 21. Grande grinta e motivazione hanno sfoderato i rossoblu di Draganov che non si sono risparmiati e hanno meritatamente vinto la gara, mostrando grande piglio e sicurezza nei propri mezzi. Non inizia bene la Medical Center. Gli avversari
La vittoria della Medical contro Gela (f.A.M.)
infilano subito un break di + 4 con Scuderi e Rinoldo. Gribov e Durante cercano di riportare la squadra in partita, ma il primo timeout tecnico si chiude per 58. A questo punto i ragazzi allenati da Giorgio Draganov hanno un sussulto di orgoglio e si riportano in vantaggio grazie agli attacchi vincenti di Gribov e Minenna. Sul punteggio di 10 pari gli ospiti annichiliscono e i padroni di casa infilano 5 punti consecutivi, chiudendo il secondo time-
out tecnico con un attacco di Dal Molin per 16-11. Il Gela prova a rispondere con i soliti Scuderi e Pavan e Salonia. Sul punteggio di 19-15 i potentini stordiscono i siciliani con un ace di Torsello, i muri di Minena e gli attacchi di Gribov e chiudono il set per 25-19. Avvio equilibrato nella seconda frazione di gioco. Dal Molin protagonista da una parte con muri e attacchi vincenti e Salonia e Rinoldo dall'altra chiudono il primo time-out tecnico
per 8-7. Si va avanti punto a punto. Sul punteggio di 19 pari i siciliani con Scuderi e complici anche disattenzioni in ricezione dei padroni di casa si portano sul 19-22. Draganov cambia Di Tommaso per Orlando e Dal Molin per Zuccaro, ma gli ospiti sono bravi a chiudere i conti per 21-25. Nel terzo set partono subito bene i padroni di casa, mentre i ragazzi allenati da Rigano provano a mettere in difficoltà la difesa avversaria, ma senza riuscirci. Non c'è storia: un grande Minenna trascina i suoi con i suoi muri e ace ed il secondo time-out tecnico si chiude per 16-8. Gli ospiti sbagliano molto in battuta e ricezione e alla fine Gribov e Durante suggellano il 25-15. Nel quarto set si va avanti punto a punto, con Durante e Torsello da una parte e Pagni e Salonia dall'altra. Sul punteggio di 8 pari Durante, Dal Molin e Gribov stordiscono gli avversari e chiudono il secondo timeout tecnico per 16-11. Rinoldo, Pagni e Salonia mettono a dura prova i nervi della Medical Center. Si arriva sul punteggio di 2221 ma un bravo Torsello a muro non sbaglia e suggella il definitivo 25-21. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Volley B2 Uomini Due set perfetti per la Nicodemo che regola in quattro frazioni Nissa
Salvezza sempre più vicina per il Lauria NICODEMOLAURIA NISSA
3 1
25-19, 25-13, 22-25, 25-17
NICODEMO ARREDAMENTI LAURIA: Mastroianni,Mandarino, Riccio, Gallucci, Shelepayuk, Terranova, Pesca, Cilento, Di Deco, Vicenconti, Salerno, Rija, Cantisani. All. Santomassimo NISSA CALTANISSETTA: Bonanno, Cavallaro, Coniglio, Gurrucagha, Ricciardello, Rovito, Nigro, Sabella, Lentini, Caravello, All. Di Mario. PARTITA spareggio per la Nicodemo che ieri ha liquidato il Nissa per 3-1. La formazione lauriota con questi 3 punti continua nella sua marcia verso una salvezza che può iniziare ad definirsi “anticipata”. La Nicodemo di ieri si è imposta per 3-1 sfoderando due set praticamente perfetti che hanno realmente annichilito l'avversario. I primi due parziali del match si potrebbero eti-
chettare come un assoluto predominio della squadra di casa. Il gioco dei laurioti è stato esemplare e ricalca quello visto in molti frangenti della precedente gara contro i cugini del Lagonegro. Il Nissa fa quel che può ma nel campo gialloblù funzionano bene sia la battuta che la ricezione, con tutti gli attaccanti della Nicodemo sempre efficaci. Per tutti e due i primi set dunque sono i locali a condurre, sia nel gioco che nel punteggio: il Nissa fatica ad inseguire il gioco d'attacco veloce dei laurioti , che tengono costantemente sotto i siciliani. Nel terzo parziale la Nicodemo ha il demerito di calare decisamente nella concentrazione, lasciando campo agli ospiti che con qualche contromisura tattica in fase di difesa riescono a mettere sotto una Nicodemo che ha perso lo smalto dei primi due set e commette alcuni errori. Il Nissa parte bene con 5 lunghezze in più e quando la Nicodemo tenta di rimontare e rimettersi in carreggiata è però troppo tardi, visto lo sbandamento di inizio set e i siciliani
chiudono così a 22-25. Il quarto parziale comincia all'insegna dell'equilibrio, ma la Nicodemo deve recuperare adattandosi al gioco degli ospiti. Con un buon muro i gialloblù di mister Santomassimo mettono avanti la testa e poi riescono ad allungare fino alla vittoria finale, lasciandosi il terzo set alla spalle. La Nicodemo così sfodera una buona prestazione contro un avversario diretto e riescono a cavalcare sempre più sicuri verso una vittoria meritata e che premia la volontà di una squadra che ancora una volta anche ieri sera ha fatto valere l'arma di un collettivo compatto. I tre punti conquistati fanno davvero bene a una Nicodemo che ora si stabilizza a metà classifica , soprattutto a nove lunghezze di distanza dalla zona bassa della classifica. Il girone d'andata chiuso a quota 19 punti può sicuramente soddisfare l'ambiente lauriota , anche se ora, è scontato dirlo, è vietato mollare la concentrazione. pa.va.
Volley B2 Donne Maratona vincente
Sorriso al tie break per la Materman Livi contro il Battipaglia
La Materman torna a vincere con il Battipaglia
MATERMANNUSCO BATTIPAGLIA
3 2
25-23, 27-29, 25-19, 13-25, 15-8
MATERMAN NUSCO LIVI POTENZA: Di Martile 9, Petrone 10, Golluscio 12, Alexandrova 11, Benefico 21, Barbaro 17, Restaino (L), Rasola ne, Stenta ne, Nobile ne, Cillis, Marchese, Blanca ne. All.: Licciardi. COFIMAR BATTIPAGLIA: Montemurro 1, Lombardo 13, El Gamal 3, Morone 13, Casale 20, Borrelli 9, Maio (L), Procida ne, Dello Monaco, Palladino ne, Buonocore 5. All.: Caliendo. ARBITRI: Persia e Chiechi. NOTE: Durata set: 27’, 33’, 26’, 21’, 13’ per un totale di 2 ore di gioco. Batt.vinc.: Livi 5, Battipaglia 1; b.s. Livi 9, Battipaglia 0. RITORNA AL SUCCESSO la Materman Nusco Potenza, che fa valere anche al cospetto del temibile Battipaglia la legge della Caizzo. Al termine di una partita tiratissima, e di due ore di autentica battaglia senza quartiere, Pamela Petrone e compagne sono riuscite a piegare la resistenza della formazione dell’ex tecnico dell’Asci Caliendo. Le salernitane, trascinate da Casale, hanno provato fino in fondo a tornare a casa con un ri-
sultato favorevole, che le tenesse in piena corsa per i play-off. Ma alla fine nulla hanno potuto al cospetto della superiore voglia di vincere delle rossoblù di casa. Ottima la prova corale delle ragazze di coach Licciardi, scese in campo con il solito assetto: Alexandrova opposta a Di Martile, Benefico e Petrone in banda e Golluscio-Barbaro al centro, con Federica Restaino (molto buona la sua prova in difesa e ricezione) rimasta sul terreno di gioco dall’inizio alla fine. Dopo un primo set chiuso sul filo di lana, la Livi si doveva arrendere ai vantaggi nel secondo gioco. Ma dalla metà della terza frazione (dopo aver recuperato da 1013) metteva decisamente sotto il Battipaglia, tanto da far pensare a una possibile vittoria piena. Lombardo e socie però tiravano fuori il carattere, e dal 5-10 del quarto si involavano (con un 9-0) sul 14-10, e arrivavano poi al 21-12 che rimandava i giochi al quinto. Ma al tie-break la Materman recuperava gioco e convinzione, e dopo l’iniziale equilibrio piazzava la zampata (che la portava sul 127) decisiva per chiudere la contesa. Luca Carlone sport@luedi.it
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Lunedì 8 febbraio 2010
di FRANCESCO MENONNA POTENZA - La passione vera, quellaper lamusicadeglianni ’70 e ’80, una serata tutta da gustare, musica per intenditori. Ingredienti che hanno scatenato la voglia di divertirsi dei danceur di Potenza nel corso della serata del Cincillà Restaurant del capoluogo svoltasi venerdì nell’ambito della rassegna Io vivo di Musica. I Seventy Level, formazione musicale leccese nata nell’agosto del 2000 hanno letteralmente divertito i giovani del capoluogo che, numerosi sono accorsi nel noto locale notturno cittadino per trascorrere una serata all’insegna della movida e della trasgressione. Elemento quest’ultimo davvero adatto ad una serata del genere che havistola bandleccese,protagonista negli anni scorsi di concerti ed esibizioni musicali nel meridione e a Tirana, presso il Palazzo dei Congressi in occasione del festival albanese, che ricalca nelle trame quello di San Remo. Uno show musicale in piena regola, quello presentato dalla band che ha prodotto musica anni ’70, ’80, ’90, che ha inteso far rivivere i momenti migliori della discografia dell’ultimo periodo del secolo scorso. Su tutti i pezzi di Gloria Gaynor che hanno fatto scatenare il pubblico. Calore, atmosfere glamour, emozioni e fashion si sono intersecate in una serata tutta da vivere. Numeroso il pubblico presente a dimostrazione della qualità del prodotto musicale presentato dal-
Arte
Musica
Tuffo nel passato con i Seventy Level
“Energia è poesia” nella home della Saatchi
A Potenza serata per intenditori
Alcune immagini dello spettacolo
la formazione artistica salentina. Ciliegina sulla torta. la presenza di Rama, artista originario del Kenya che ha dato linfa e lustro all’evento. Fondatore della band è l’artista Vincenzo De Riccardis batterista, coadiuvato da Marco Serino alla chitarra, Fabrizio Palombella al basso, Veronica Masciani, Maki Ferrari e Vincenzo Baldassarre in voce e Fabrizio Loriga alle tastiere. Musica, abiti scuri, un condensato unico di passioni e calore verso i generi che maggiormente hanno attratto l’attenzione dei giovani. Il concerto, durato due ore ha fatto breccia nei cuori e nelle trepidazioni dei giovani di Potenza. Un target eterogeneo, quello presente al Cincillà, che ha apprezzato la performance musicale dei Seventy Level che puntano a far rivivere nuovi orizzonti musicali e artistici. f.menonna@luedi.it
Teatro
La Compagnia ferrandinese SenzaTeatro il 30 maggio negli States
Maria Barbella a Toronto di MARIANGELA LISANTI MATERA - Farà tappa il 30 maggio a Toronto la rappresentazione “Maria Barbella, dal braccio della morte alla vita”, messo in scena dalla Compagnia SenzaTeatro di Ferrandina. Lo spettacolo si svolgerà dopo un convegno sull'emigrazione organizzato in collaborazione con l’Associazione dei lucani all’estero nell’ambito dei programmi dell’Istituto italiano di cultura all’estero. Lo ha reso noto a Matera Adriano Nubile, regista insieme a Davide Di Prima del lavoro interpretato da Francesco Evangelista. Emigrazione, battaglie civili e legali contro la pena di morte, libertà e radici culturali sono i temi presenti nel testo teatrale che venerdì sera ha entusiasmato il numeroso pubblico presente al teatro “Duni” con la rappresentazione “Maria Barbella. Dal braccio della morte alla vita”, atto unico, liberamente tratta dal libro “La signora di Sing sing,n o alla pena di morte” di Idanna Pucci. Spinto dall'entusiasmo di chi ama il teatro, Francesco Evangelista, protagonista assoluto della scena, accompagnato dalla voce fuori campo di Marianna Regina, con una magistrale interpretazione ha dato vita alla storia di Maria Barbella, la prima donna condannata alla pena di morte negli Stati Uniti d'America. L'ottima performance dell'attore ferrandinese è stata evidenziata anche dalla scrittrice Idanna Pucci, presente allo spettacolo, che ha ringraziato gli autori per aver adattato la storia in modo originale, suscitando intense e forti emozioni. Evangelista ha interpretato i vari personaggi della storia con un'intensa espressività, recitando anche in vernacolo.
«L'originalità del testo teatrale ha detto l'attore - è l'aver introdotto le nostre radici culturali con la presenza di termini dialettali che ci appartengono profondamente». Splendidi, infatti, anche i canti popolari, interpretati in modo straordinario da Domenica Lisanti, che hanno accompagnato la recitazione in un'atmosfera ricca di suggestione. «Gli autori - ha detto la scrittrice Idanna Pucci - hanno dato vita ad uno spettacolo eccezionale perché hanno aggiunto nel testo teatrale elementi importanti che hanno fatto crescere lo spirito di Ferrandina, paese natio di Maria Barbella, la cui storia è stata dimenticata per tanto tempo». Soddisfatti anche i registi Davide Di Prima e Adriano Nubile che hanno evidenziato come le revisioni al testo teatrale ed i preziosi consigli della scrittrice, che durante la serata ha ricevuto dal comune di Ferrandina una copia dell'atto di nascita di Maria Barbella, sono stati una reale opportunità di crescita. Prossimi appuntamenti con la compagnia “SenzaTeatro” e con la storia drammatica, ma anche ricca di sentimenti e di forti emozioni, di una giovane emigrante, partita da Ferrandina per gli Stati Uniti d'America negli ultimi anni del XIX secolo, il 28 febbraio a Palazzo San Gervasio, il 14 marzo a Salerno, al Teatro Genovesi per il Festival Nazionale “Teatro XS”, e il 19 marzo a Udine, al Teatro Bonn, in occasione di un convegno sulla contessa Cora Slocomb di Brazzà, organizzato dal C.O.R.E. Il lavoro “Maria Barbella” dovrebbe essere rappresentato, su richiesta del sindaco, anche a Chiaromonte, paese natale di Domenico Cataldo. cultura@luedi.it
Francesco Evangelista durante lo spettacolo
POTENZA - Il video di una delle produzioni di Officina Accademia teatro, “Energia è Poesia” realizzato da Pino Quartana è rimasto nella homepage della prestigiosissima Saatchi Gallery of London con la motivazione “Artista e video del giorno” «L'evento ci ha colti di sorpresa ci ha emozionato, un riconoscimento che l'importante Museo, il grande museo di arte cotemporanea d'Europa, ha voluto attribuire ad una struttura del sud Italia». I versi del video sono di Pablo Neruda - Don't forget me - la voce recitante è quella della cantante americana Madonna. Il lavoro “Energia è poesia”è stato realizzato con la partecipazione della Provincia di Potenza. La poetica che Officina AccademiaTeatro nel corso degli anni ha elaborato è riconducibile ad una sorta di neoumanesimo uno scandaglio sui limiti dell'uomo e del suo essere nel mondo con tutte le sue contraddizioni. La linea artistica di Officina AccademiaTeatro sviluppa pertanto una concezione del teatro come continua attività di ricerca nell'ambito della drammaturgia contemporanea che, attraverso le possibilità poetiche insite nella scrittura scenica, diviene continua investigazione sulle possibili inserzioni fra parola e scena, fra lingua e sinergia di linguaggi. Partendo da tali presupposti Officina AccademiaTeatro ha allestito i suoi spettacoli affrontando sentieri e tematiche impervie. Tutte indissolubilmente legate alla condizione dell'uomo nella società civile e, inevitabilmente, del rapporto fra uomo e condizione umana. cultura@luedi.it
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Cultura&Spettacoli
Lunedì 8 febbraio 2010
Inaugurata a Matera la Personale dell’artista Nunzia Ottomani
In mostra percorsi dell’anima di MARIANGELA LISANTI MATERA - Valori umani e percorsi dell'anima animano le pitture e le sculture di Nunzia Ottomani, l'artista di Reggio Calabria, ma di origini ferrandinesi, che ha esposto le sue opere d'arte in una mostra, inaugurata venerdì sera a Matera. Il legame stretto con l'interiorità traspare in ogni suo dipinto, inteso come un rapporto d'amore viscerale per la propria terra e per la propria gente. «Le mie opere - ha detto l'artista - si aprono al sociale, ai concetti veri e profondi della vita, in cui la donna assume un ruolo fondamentale come madre e come donna, che con la sua grande forza porta avanti i propri ideali. Il mio intento è arrivare al cuore degli altri affinché il bene arrivi dall'individuo alla collettività». La mostra è stata inaugurata alla presenza dell'assessore provinciale Antonio Montemurro, del presidente di Zetema Raffaello De Ruggieri e dell'esperto d'arte Franco Palumbo. «Il magnetismo di questo territorio - ha detto De Ruggieri - ha colpito ancora; lo testimonia la presenza in questi ambienti, nel cuore dei Sassi, dell'artista e della sua produzione artistica. Il nostro è un
L’installazione RB Ride
territorio che stimola la creatività; è un luogo dove si produce cultura, utile alla comunità». La mostra comprende opere pittoriche e opere scultoree in bronzo che trasmettono spiritualità, equilibrio e una realtà interiore che è «raggiungibile soltanto a prezzo di sofferenze e rinunce». «Nelle tele ha detto Franco Palumbo - si colgono un insieme di sensazioni, una realtà che raccoglie sogni, una natura avara che si dissecca, un insieme di gocce
di rugiada che disegnano icone diafane. Nella scultura l'artista modella una sensibilità plastica accarezzata per dare levigatezza alle espressioni dei volti. E' un voler dare al metallo la morbidezza, infondendo, minuziosa, la sensazione di una lenta esplorazione per trovare l'anima. La Ottomani in questa mostra fa risvegliare suggestioni idilliache, dove, pur mancando il cielo, offre il mito, in cui si intravede il mistero dell'arte del dipingere».
ArtePollino alla fiera di Bologna di CLAUDIO SOLE
Nunzia Ottomani
Guerrieri e castelli nei dipinti di Francesco Paolo Delle Noci
Creazioni da “Mille e una notte” di FRANCO CACCIATORE FRANCESCO Paolo Delle Noci, la cui nascita a Melfi è legata all'attività del padre, dipendente delle Ferrovie, da tempo vive ed opera a Roma. Già nella gioventù, trascorsa nel centro lucano, aveva evidenziato particolari doti artistiche, tanto da partecipare con successo a varie edizioni della Mostra ed Estemporanea “Croce del Vulture”, un'affermata rassegna pittorica degli anni 70, a cura dell'Associazione Scout di Don Dante Casorelli, che metteva a confronto giovani artisti con affermati maestri e l'intervento di noti critici d'arte. Delle Noci ha proseguito sulla strada intrapresa, giungendo ad un suo personalissimo mondo dove agiscono soldati variopinti e fantastici in castelli irreali ma esistenti, per esempio quello di Melfi, che rinasce così in antichi suoi ricordi, e finanche immagini sacre, dove uno stile quasi neoclassico si accosta a quello immaginario. I n tutte le pitture vi è un'autentica trasfigurazione, un po' il condurci in un qualcosa di favolistico, da accostare ad immagini da cartoon alla Disney. E alla favola, che egli si narra e ci narra, forse scherzandoci anche sopra, si uniscono, anzi si confondono mito, archeologia, mitologia ed epicità, che sa di omerico ma anche di “mille e una notte”, senza tralasciare tanta poesia. In tutte le sue tele si respira un'aria misteriosa ma aulica, fatta di rutilanti colori, di un turbinio d'armi, di scalpitii di cavalli, di garrire di bandiere ed il tutto
La copertina del catalogo; a destra “L’assedio”
avvolto da nubi che appaiono come onde in tempesta. Non si esagera nell' affermare che nella sua pittura c'è Picasso, De Chirico e Dalì, ma soprattutto c'è Francesco Paolo Delle Noci, che tutto trasfigura e trasporta in quel suo mondo dove il reale è ben lontano, anzi lontanissimo. La sua pittura travolge tutto: dai paesaggi, agli animali che ricordano vagamente antiche sfingi, a persone, ma soprattutto guerrieri, ninfe e deità di un tempo e sempre con un volto lontano dall'umano. Ma qua è là, come abbiamo accennato, rinasce il ricordo della sua terra di un tempo, che egli rappresenta con particolare realismo, pur se accanto ruota il più autentico irreale. Così nel “Guer-
riero di guardia”, presso Porta Venosina (quanto mai leggibile!), che egli innalza a simbolo della sua pittura nel catalogo di una mostra. Ben diverso l'ultimo filone di Delle Noci, quello del sacro, dove le immagini sono quanto mai autentiche, ma non tradiscono il suo stile, che si evidenzia al primo sguardo. Un esempio, per tutte, la sua creazione de “ La Vergine del Vulture”, uno specifico omaggio alla sua terra. Nella tela alla Vergine ed il Bambino dolcissimi e all'inconfondibile sagoma del monte, non manca il suo tratto, riconoscibile al primo sguardo, come nel cielo attraversato dalle solite irreali nubi.
Ad oggi, alle prime partecipazioni a Melfi, sono succedute tante sue personali, da Roma, in accreditate gallerie d'arte, a Firenze, Milano, Verona ed ancora presso la Biblioteca della Camera dei Deputati, nella mostra “I miti di Roma”, ed altra inserita nella Giornata Mondiale del Libro, indetta dall'Unesco. Nel mentre, è programmata una sua mostra antologica, ai primi di ottobre, presso il Castel dell'Ovo, patrocinata dal Comune di Napoli. Davvero un Delle Noci, quanto mai temerario, a briglia sciolta (dimostrandoci che l'età non conta!) su scalpitanti focosi cavalli della sua fantasia, verso una terra che non c'è. cultura@luedi.it
SENISE - Si è conclusa nei giorni scorsi Arte Fiera 2010, uno dei più importanti eventi artistici internazionali che si tiene ogni anno a Bologna nell’ultimo weekend di gennaio, che quest’anno ha registrato un numero di presenze maggiore rispetto alle edizioni precedenti. Tantissimi i curiosi e tante le novità, tra cui la presenza dell’Associazione culturale Artepollino che, al fianco della Regione Basilicata, ha promosso in tale ambito la prima edizione del progetto omonimo, inaugurato l’estate scorsa in collaborazione con il Ministero per lo Sviluppo Economico, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Fondazione La Biennale di Venezia, nell’ambito dell’Accordo di programma Sensi Contemporanei. Valorizzare e divulgare una iniziativa così ambiziosa all’interno di una vetrina importante, affollata dalle più stimate gallerie d’arte contemporanea internazionali e da artisti famosi in tutto il mondo, è stato un momento di grande orgoglio e soddisfazione sia per la Regione che per l’Associazione. All’interno dello stand espositivo i membri dell’associazione hanno illustrato il progetto “Arte Pollino Un altro sud” distribuendo brochure, cartoline, gadget e materiale informativo, hanno raccontato l’esperienza vissuta durante il primo anno di progetto e raccolto i contatti di molti visitatori, affascinati dalle opere d’arte realizzate, interessati ed incuriositi dal processo di sviluppo culturale messo in atto. Nell’arco dei tre giorni di presenza in fiera si sono registrate molte richieste di visita alle opere d’arte, sia da parte di esperti, che da parte di docenti, desiderosi di accompagnare sul Pollino i loro allievi. Inoltre numerosi sono stati gli artisti che hanno manifestato il desiderio di partecipare ad una futura edizione del progetto. E’ sicuramente un motivo di grande soddisfazione passare da semplici visitatori, come è stato nel 2008 quando è cominciata l’esperienza di Artepollino, a protagonisti di un evento così importante, grazie al quale si è avuto modo di promuovere non solo un progetto, ma anche un territorio meraviglioso, per molti ancora sconosciuto.
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48 Cultura e Spettacoli
di CLAUDIA GRECO ROMA – Avere un’età ma non dimostrarla. Il merito non di ritocchini o lunghe sedute dall’estetista, bensì del Dna. È stato scoperto infatti un pezzo di Dna che decide l'invecchiamento e che può pesare come un 'macigno' sul fisico, facendoci dimostrare anche 3-4 anni in più rispetto all’età cronologica. Secondo quanto riferito sulla rivista Nature Genetics, si tratta di una mutazione riguardante un gene importante per la lunghezza dei 'telomeri', le estremità del Dna che sono un pò il termometro della longevità individuale. La scoperta si deve a ricercatori dell’Università di Leicester e del King's College di Londra ed è coordinata da Nilesh Samani. I telomeri sono dei cappucci protettivi che si trovano alle due estremità dei cromosomi, cappucci che nel corso del tempo si logorano come un orlo che si sfrangia, lasciando priva di protezione il prezioso codice genetico. E vari studi hanno dimostrato che la lunghezza dei telomeri è legata alla longevità. Per esempio, Junho Lee della Yonsei University in Korea ha scoperto che la lunghezza delle estremità cromosomiche è correlata alla longevità di vermi geneticamente identici: gli animali hanno il Dna identico salvo che per i telomeri, che sono più o meno lunghi, e proprio la lunghezza dei telomeri è risultata correlata alla durata di vita di ciascun animale. Tant'è che i telomeri – sulla cui lunghezza possono influire vari fattori ambientali tra cui stress, fumo, sedentarietà, alimentazione sbagliata – sono divenuti la chiave per misurare l'età biologica di un individuo. ecnicamente, cioè, quando si vuole misurare la vera
Genetica
Dna, scoperta la mutazione che invecchia
Sport e vita all’aria aperta, due segreti per non invecchiare
età di una persona, si usa sperimentalmente la lunghezza dei telomeri delle cellule del sangue prese con un prelievo. Ma ci sono anche fattori genetici, oltre che ambientali, che decidono la lunghezza dei telomeri e, quindi, come invecchiamo? Considerando che ci sono persone che sembrano non invecchiare mai, il sospetto è che qualche predisposizione genetica all’'eterna giovinezza' esista. E infatti l’hanno scoperta i ricercatori inglesi, osservando il Dna di un gruppo di soggetti: hanno visto che una mutazione in una porzione del Dna vicino al gene TERC, già noto ai ricercatori per avere un ruolo proprio nel mantenere la lunghezza dei telomeri, corrisponde a 3-4 anni in più sull'età biologica di un individuo, anni che vanno aggiunti quindi all’età della carta d’identità. Quindi, concludono gli esperti, i fortunati che non hanno questa mutazione nel proprio Dna potrebbero essere più protetti dall’accorciamento dei telomeri e quindi dall’invecchiamento, anche in presenza di fattori ambientali negativi. Di sicuro è fuori dubbio che avere un aspetto giovanile porta numerosi vantaggi nella vita di un individuo e in particolare nei rapporti sentimentali, nel campo professionale, nei rapporti sociali e nella sfera psicologica del'individuo stesso che porta a vivere la vita con maggior pienezza, vitalità e felicità. Tale risultato, nel frattempo che la tecnica anti-invecchiamento venga messa a punto, si può senz'altro ottenere, a patto però di attenersi ad uno stile di vita sano, un'alimentazione genuina e bilanciata, assumere sostanze antiossidanti e vitaminiche che aiutano a ridurre i radicali liberi e fare una adeguata attività sportiva.
Incredibile vicenda per il profumo diventato già un simbolo
Margiela, Untitled uno «schiaffo» al naso di ROBERTA FILIPPINI MILANO – Ha abbandonato definitivamente la maison di moda che aveva fondato alla fine degli anni 80, ma ha voluto lasciare dietro di sè una scia di profumo, aspro, particolarissimo, quasi «uno schiaffo» odoroso: 'Untitled’, che riassume in fondo la originale vicenda creativa dello stilista belga Martin Margiela, è il suo primo e anche ultimo profumo per la sua maison (a parte un patchoulli in limited edition, dieci anni fa, solo per una boutique giapponese), una fragranza complessa alla quale ha lavorato personalmente oltre due anni. Prodotto da L’Oreal, Untitled ha impegnato il naso Daniela Andrier di Givaudan, ma anche, giurano coloro che
hanno lavorato al progetto, lo stesso stilista. È quindi in qualche modo la profumata dimostrazione della sua esistenza. Sì, perchè Margiela, che nel 2002 aveva ceduto il controllo e, successivamente, l’intera proprietà della sua casa di moda al gruppo di Renzo Rosso, era sparito dalle scene già prima. Da oltre un decennio non lo si riusciva a incontrare e fotografare, ma neppure a scorgere, neanche appostandosi come ladri. All’inizio della sua sparizione si avevano notizie della sua presenza, del suo lavoro, poi via via era diventato quasi un fantasma, una sorta di divinità simbolica tenuta in vita dal suo primo collaboratore Patrick e dall’equipe, sempre tutti in camice bianco. Negli ultimi
tempi si diceva che ormai fosse lontano, a fare tutt'altro. Poi lo scorso dicembre il comunicato ufficiale che annunciava la sua uscita dalla Maison Martin Margiela. Untitled quindi diventa quasi un simbolo. È stato presentato a gennaio a Parigi, sarà venduto dal 30 marzo nella catena di profumerie Douglas. Pare che, all’inizio della loro collaborazione, Martin avesse chiesto al 'naso' di realizzare qualcosa di scioccante, quasi uno schiaffo. Da qui la scelta di usare soprattutto il Galbano (tratto da una pianta che cresce in Iran) sia come essenza nelle note di testa sia come resina in quelle del cuore, in una piramide olfattiva dalle note molto verdi, amare, con sottili sentori di muschio e incenso, quasi uno schiaffo olfattivo.
CLIMA
Greenpeace sensibilizza così i partecipanti al summit
Delhi, nuove strade per salvare l’Ambiente di MAURIZIO SALVI NEW DELHI – La necessità di un accordo globale vincolante per affrontare i mutamenti climatici sembra ormai accettata, anche se alcuni paesi obiettano che esso possa avere anche un valore legale, ma il ministro dell’Ambiente italiano, Stefania Prestigiacomo, ritiene che per poter arrivare a questo obiettivo si debbano esplorare nuove strade e «avanzare passo dopo passo». Intervenendo nella giornata conclusiva del 10° Summit di New Delhi sullo sviluppo sostenibile (Dsds), Prestigiacomo si è detta favorevole ad una intesa internazionale vincolante perchè essa «renderebbe il nostro obiettivo molto credibile e fattibile permettendo a flussi finanziari e a altre misure correlate di muoversi in un terreno di prevedibilità». Al riguardo il ministro dell’Ambiente indiano, Jairam Ramesh ha osservato che dal dibattito svoltosi dal summit è emerso che «l'accordo vincolante è necessario non solo dal punto di vista politico, ma da quello economico» perchè «il costo delle trasformazioni deve essere sopportato sia dai governi sia da un ampio settore privato che deve impegnarsi in investimenti a breve che abbiano obiettivi a lungo termine». Già nelle sue prime osservazioni all’arrivo nella capitale
indiana venerdì il ministro italiano aveva manifestato che nel timore di un nuovo fallimento a fine anno in Messico, era necessario esplorare nuovi percorsi «perchè siamo consci dell’importanza di agire sul cambiamento climatico e di rispettare il limite fissato di riduzione di due gradi». Dopo aver sottolineato di «non avere intenzione di proporre l'abbandono dell’accordo vincolante», Prestigiacomo ha sostenuto che per raggiungere questa meta si potrebbe forse adottare «una strategia del passo dopo passo basata su accordi climatici regionali o regimi regionali con l’obiettivo finale di un accordo globale». «Potremmo – ha proseguito –fissare per specifici settori standard obbligatori che i paesi sviluppati e in sviluppo potrebbero applicare in base a agende diverse e con risorse finanziarie appropriate». Tirando le somme dei diversi interventi della tavola rotonda a cui sono intervenuti anche ministri e responsabili dell’Ambiente di Danimarca, Francia, Spagna e Messico, Ramesh ha detto che accanto alla proposta di «grandioso accordo vincolante» emersa a Copenaghen, «potremmo avere anche vari accordi vincolanti tipo – ha detto sorridendo – il menù di un bar che propone una scelta variegata».
TENDENZE
Sarah inventa il “tea party” L’ex “barracuda” lancia una nuova moda e organizza una costosa cena di MARCELLO CAMPO NASHVILLE (TENNESSEE) – Tra Dio, trivelle petrolifere e protesta fiscale, davanti ai "patrioti" di Nashville, Sarah Palin offre un assaggio dei temi che potrebbero essere al centro della sua candidatura alla Casa Bianca nel 2012. L’ex candidata alla vicepresidenza repubblicana, sta puntando decisamente verso un nuovo modo di incontrare i cittadini americani, Non solo e non più costose cene, ma più semplici “Tea party”, dove invece di pagare somme iperboliche per una cena, si pagano somme iperboliche per un tè. In ogni caso ieri, in Tennessee il “popolo del Tea party” ha scelto la cena.
«Indipendenza energetica, ma soprattutto abbiamo bisogno di un pò più di intervento divino nello stato», ha detto l’ex "barracuda" della corsa alla Casa Bianca 2008 subito dopo un comizio imperniato su temi, dalla sicurezza nazionale ai rapporti con la Russia, che non avevano solleticato a fondo gli istinti più rabbiosi della platea del Tea Party. Dimagrita di una decina di chili, tacchi altissimi e doppia collana di perle, Sarah ha parlato strizzando l’occhio ai "miliziani" del movimento ultraconservatore anti-immigrazione e anti-tasse che alla Convention di Nashville è apparso alla ricerca di un tema e forse anche di un leader. «Run Sarah, run» (Corri Sarah, corri), le hanno gridato, inneggiando alla possibile futura
candidatura, i mille partecipanti alla cena che ha concluso la Convention (oltre 350 dollari a coperto, un prezzo troppo salato per molti dei Tea Party). Ieri, in una intervista alla Fox, la Palin ha confermato che ci sta pensando: «Lo farò se mi convinco che è giusto per il nostro Paese e per la famiglia Palin». Con la candidatura possibile in filigrana, sabato a Nashville la Palin aveva detto agli auto-designati eredi dei coloni di Boston, che nel 1773 si ribellarono alla Corona britannica, di considerarsi una di loro, una vera americana vittima delle lobby di Washington e Wall Street. «Il movimento è più grande di un re o di una regina», ha detto Sarah che ha parlato per 40 minuti buoni.
La folla attende Sarah Palin al convegno di Nashville nel Tennessee
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Idee e società 49
Lunedì 8 febbraio 2010
Lunedì 8 febbraio 2010
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò
TELEFONO E FAX: 0965/621036 E-MAIL: toniconc@libero RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI’ DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965/ 818768 Part time
Assegno familiare
NEVE E GELO GIOVEDI' E VENERDI' Oggi residui fenomeni in mattinata, anche nevosi. Sole domattina. Nubi e prime piogge dalla sera. Rovesci e temporali mercoledì. Giovedì e venerdì neve fino a bassa quota. Meno freddo domenica. Dipingere i tetti delle case di bianco per contrastare l'aumento delle temperature. La proposta viene da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Geophysical Research Letters e suggerisce un modo per mitigare nelle aree metropolitane gli effetti dei cambiamenti climatici. La ricercaè partita dalla certezza che le città di oggi sono particolarmente vulnerabili al Global Warming: strade asfaltate, tetti di catrame e altre superfici artificiali utilizzate negli spazi urbani, assorbono il calore del sole e, aumentando le temperature in media di 2 gradi, creano la cosiddetta “isola di calore”. Per questo motivo l'analisi, simulando al computer la quantità di radiazione solare che viene assorbita o riflessa dalle superfici urbane,ha evidenziatoche iltinteggio dibianco ditutti itetti potrebbeessere un buon modo per contrastare il riscaldamento globale. I dati del modello virtuale lo confermano: se ogni tetto fosse interamente dipinto di bianco, l'effetto dell'isola di calore urbana, potrebbe essere ridotto del 33%, portando ad una diminuzione della temperatura di circa 0,4 gradi. Piogge molto intese sul Lagonegrese, la Val d'Agri ed il Potentino nella giornata di sabato. Gli accumuli registrati vanno dai 33 mm di Potenza città, ai 39 di Agromonte, ai 54 di Lago Sirino. La neve è caduta per tutto il giorno oltre i 1300 metri, solo tra la sera e la notte è riuscita ad imbiancare fino alle quote collinari. Il resto delle settimana, invece, era trascorsa senza fenomeni significativi e con un clima più gradevole. Da segnalare, però, nella notte tra lunedì e martedì minime in Appennino tra i 6 e gli 8 gradi sotto lo zero intorno agli 800-1000 metri di quota. La settimana appena cominciata porterà forte maltempo in Basilicata. Oggi, in mattinata, qualche residua precipitazione interesserà l'area del Vulture, il Materano ed il Metapontino, con qualche fiocco di neve già dai 600 metri di quota. Dal pomeriggio il tempo andrà temporaneamente migliorando. Domani sarà una giornata discreta, almeno fino al tramonto. Dalla sera, infatti, giungerannocorpi nuvolosi dal basso Tirreno che nella notte produrranno i primi fenomeni. Mercoledì un vortice di bassa pressione sarà centrato proprio sulla Basilicata. Avremo piogge, rovesci e temporali soprattutto sull'area jonica. Le neve cadrà solo oltre i 1300 metri. Giovedì e venerdì il minimo richiamerà aria molto fredda dal Nord Europa. I fiocchi scenderanno a quote via via più basse, interessando soprattutto il Lagonegrese, la Val d'Agri ed il Potentino. Sabato parziale miglioramento, ma domenica nuovo maltempo con neve oltre gli 800-1000 metri. Lunedì: Ancora qualche nube in mattinata su Metapontino, Bradano, Vulture, Appennino con qualche debole fenomeno, anche nevoso oltre i 600 metri. Altrove cielo poco o parzialmente nuvoloso con ampi spazi soleggiati. Dal pomeriggio ulteriore generale miglioramento. Temperature minime stazionarie, massime in diminuzione; venti tesi di Tramontana. Molto mosso lo Jonio. Martedì: Poco nuvoloso in mattinata su tutta la Basilicata. Dal pomeriggio, progressivo aumento della nuvolosità a partire dal settore tirrenico con prime deboli precipitazioni lungo la costa Marateota. Tempo asciutto invece fino a sera sul Lavellese e l'Alto Bradano. In nottata deboli nevicate potranno cadere inizialmente anche sotto i 1000 metri. Temperature in rialzo dalla sera. Mercoledì: Un profondo minimo di bassa pressione posizionato proprio sulle nostre teste porterà una giornata di inteso maltempo su tutta la Basilicata. Piogge, rovesci e temporali risulteranno più intensi sul Metapontino e l'area jonica. Le correnti in risalita da Sud/Sudest faranno risalire temporaneamente le temperature per cui la neve cadrà solo oltre i 1200-1400 metri. Mari agitati. Giovedì: La bassa pressione presente sul Sud Italia riuscirà a richiamare aria molto fredda in discesa dal Nord Europa. In giornata continueranno le piogge ed i temporali soprattutto lungo il versante tirrenico e l'Appennino. La neve cadrà a quote sempre più basse, tanto che in serata comparirà già dai 6-700 metri. Clima più freddo quindi e venti forti da Ovest. Mari molto mossi. Venerdì: Sarà la giornata più rigida della settimana. Giungerà aria gelida che porterà sul territorio lucano nevicate fino alla bassa collina. I fenomeni saranno più intensi e persistenti in mattinata lungo l'Appennino, tra il pomeriggio e la sera su Materano, Metapontino e costa jonica. La temperatura subirà un'ulteriore sensibile diminuzione, i venti proverranno moderati da Nordovest. Sabato:Ancora qualche precipitazione in mattinata sul Vulture-Melfese, Materano, Pollino e settore jonico, con qualche fiocco fino a bassa quota. Altrove si faranno strada parziali schiarite. Dal pomeriggio-sera si avrà ovunque un temporaneo miglioramento. Le temperature resterannobasse anchesein leggeroaumento dallasera,i ventiruoteranno dal pomeriggio a Sud/Sudest. Mari mossi. Domenica: Un nuovo minimo di bassa pressione riporterà diffuso maltempo sulla nostra regione, in particolare sul Pollino e l'area jonica. L'aria leggermente più mite in risalita da Sud farà risalire però la quota neve. I fiocchi infatti cadranno in mattinata oltre i 5-600 metri, tra il pomeriggio e la sera dagli 800-1000 metri in su. Venti moderati o forti da Est/Sudest, mari da mossi a molto mossi. Giuseppe Pomarico
SONO un lavoratore dipendente a part-time con moglie e 3 figli a carico. Vorrei sapere in che misura mi spetta l'assegno al nucleo familiare. Grazie. G.C. San Mauro Forte Il diritto all'assegno al nucleo familiare per i lavoratori a part-time è diverso a seconda delle ore di lavoro svolte nella settimana. Se le ore sono almeno 24, l'assegno spetta per 6 giorni settimanali, sia che il part-time sia orizzontale che verticale. Ai lavoratori che, invece, effettuano meno di 24 ore alla settimana, spettano tanti assegni quante sono le giornate effettivamente lavorate.
Vecchiaia
Bonus aggiuntivo MIA madre è andata in pensione di vecchiaia dal 1° luglio 2009. L'importo della sua prestazione è particolarmente basso (integrato al trattamento minimo) così come lo è quello di mio padre, settantenne. Quindi esistevano tutti i requisiti per ottenere, a dicembre scorso, il bonus aggiuntivo (le vecchie 300.000 lire). Mi chiedo per quale motivo esso le sia stato corrisposto in maniera dimezzata. D. Panetta, Matera Per le pensioni che hanno decorrenza nel corso dell'anno (come quella di sua madre) il bonus è rapportato ai mesi di percezione della pensione. Pertanto, nel caso specifico, è giusta l'erogazione in misura dimezzata.
Assegno sociale
Per richiedere informazioni e formulare quesiti telefonare ogni lunedì dalle 10 alle 12 al numero 0984.482105
IL MEDICO RISPONDE di Roberto Romano
È utile bere del tè? E' UTILE bere del tè? A.V. Cosenza Bere un tè caldo è un modo piacevole per iniziare la giornata o concedersi una pausa, ma, oltre ad essere un piacevole rito quotidiano, non tutti sanno che ha preziose proprietà nutritive. Il tè rivendica a pieno titolo il privilegio di essere una delle bevande più antiche e consumate sulla terra. Le origini si perdono intorno alla figura dell'imperatore cinese Shen Nung, che verso il 2000 a.C. fu il primo ad assaggiare l'infuso: mentre si riposava all'ombra di un albero da tè e attendeva che la sua acqua bollisse, una foglia della pianta cadde dentro la sua tazza, regalando così all'imperatore il primo sorso di tè della storia. Se la leggenda stabilisce che i primi a coltivare il tè sono stati i cinesi, la storia di questa pianta spiega come anche i giapponesi si interessarono alla coltivazione del tè di cui nel V secolo d.C. scrissero un vero e proprio trattato. La bevanda fece presto molta strada e dall'India del nord al Burma, dalla Thailandia all'Indocina, nel XVII secolo circa, grazie a olandesi e inglesi, arrivò anche in Europa; in Inghilterra invece dove il “tea time” è più un rito che un'abitudine divenne il “must” delle cinque , grazie ad Anna duchessa di Bedford. Questa pianta merita il nome di tè per via delle foglie e delle gemme dell'arbusto sempreverde di Camellia Sinensis. Seppur l'albero sia la stesso vengono coltivati svariati tipi di tè. Quello bianco è quello più prezioso esistente in commercio, l'infusione che si ottiene con i germogli raccolti e fatti essiccare è chiara ed ha un gusto sottile. Il tè verde si presenta profumatissimo, non viene sottoposto ad alcun processo di fermentazione e le varietà migliori provengono da Giappone, Cina e Taiwan. Digestivo e tonico è perfetto dopo pranzo e nel pomeriggio, ed è un ottimo rinfrescante nei mesi estivi. Il tè nero è la qualità più comune in occidente, sono stati gli inglesi a dargli questo nome per il colore scuro delle foglie seccate. Infine rimangono i tè “oolong”, il suo nome in cinese significa drago nero e si può considerare una qualità intermedia tra il tè verde e il tè
Commerciante
Requisiti per ottenerlo
Indennizzo per disattività
MIA sorella compirà 65 anni ad ottobre 2010. E' rimasta nubile ed ha qualche reddito di non grosso rilievo. Vorrebbe chiedere l'assegno sociale, ma ha sentito dire che non le spetterà se non risulta del tutto nullatenente. E' davvero così? G. Pellegrini, Ferrandina No, non è così. Per ottenere l'assegno sociale, non si computano nel reddito i trattamenti di fine rapporto, le anticipazioni sugli stessi, le competenze arretrate a tassazione separata, nonché il proprio assegno e il reddito della casa di abitazione. Inoltre, per la concessione dell'assegno, non concorre a formare reddito la pensione liquidata col sistema contributivo da enti previdenziali pubblici e privati (che gestiscono forme pensionistiche obbligatorie) in misura corrispondente ad un terzo della pensione stessa e comunque non oltre un terzo dell'assegno sociale.
HO quasi 62 anni e sono commerciante da oltre 30 anni. Mi è stato consigliato, vista la crisi economica nazionale, di chiedere l'indennizzo previsto per chi chiude l'attività commerciale. Mi conviene? Qual'è l'importo mensile di tale prestazione? I. Molinari, Potenza Per l'anno 2009 è stato di 458, 20 euro mensili (pari al trattamento minimo INPS) e la sua durata è stata prevista fino al compimento dell'età pensio-
nero: subisce come il nero il processo di fermentazione, che però viene bloccato dopo un tempo inferiore con la torrefazione. Ha un sapore meno deciso del tè nero ma meno rinfrescante del verde. L'infusione presenta un colore dorato. Il tè contiene sostanze nervine, prima di tutto teina. La presenza poi di altre sostanze come teofillina e teobromina, ne accrescono ulteriormente il carattere nervino. Contiene inoltre sostanze ad azione antiossidante, composti polifenolici ed in particolar modo catechine (flavanoli), in ragione del 20-30% e tannini. Contiene infine olii eterei e le sostanze resinose presenti gli conferiscono l'aroma e la fragranza caratteristiche. Dal punto di vista del contenuto di minerali è molto ricco di fluoro. Il tè nero subisce un'ossidazione enzimatica che riduce moltissimo il contenuto di catechine, il tè oolong essendo solo parzialmente fermentato è più ricco di catechine del tè nero, mentre nel tè verde, non venendo inattivati gli enzimi responsabili della fermentazione, mantiene inalterato il proprio corredo di sostanze polifenoliche. Si dice che bere tè aiuti a proteggere le arterie diminuendo il colesterolo cattivo, a prevenire tumori e a dare una buona sferzata di energia.
nabile (65 anni per gli uomini e 60 per le donne). Per chiedere il beneficio, gli interessati devono avere almeno 62 anni (57 le donne) ed un'anzianità contributiva nella gestione commerciale di almeno 5 anni.
Dipendente
Gestione separata Mio padre ha 58 anni di età e 32 di contributi quale lavoratore dipendente. Dal 1999, in seguito a chiusura aziendale, ha fatto quasi 2 anni di consulente, con regolari ver-
samenti alla Gestione Separata INPS. In seguito, ha trovato una nuova occupazione dipendente. Ora vorrebbe ricongiungere i due periodi, ma all'INPS dicono che non è possibile. E' vero? A. Ferrara, Tricarico Sì, è vero. Non è possibile ricongiungere i periodi di iscrizione alla Gestione Separata al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti perché la normativa in materia non lo consente. Però, quei due anni di contributi non andranno perduti: a 65 anni di età consentiranno la liquidazione di una pensione supplementare.
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50
SHOW
12.00
14.00
PRIMA SERATA
La prova del cuoco
RUBRICA
21.10
RUBRICA
Monica Setta
21.10
Federica Sciarelli
REALITYSHOW Alessia Marcuzzi
21.10
FILM
FILM
21.10
Pari e dispari
21.10
Spider Man 2
ATTUALITĂ&#x20AC; Gad Lerner
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20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -Film Spider Man 2 con Tobey Maguire, Kirsten Dunst, James Franco - regia di Sam Raimi (USA) - 2004
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -AttualitĂ L'infedele
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23.40 -RubricaLa Storia siamo noi 00.40 -RubricaMagazine sul 2 01.10 -RubricaTg Parlamento 01.20 -RubricaProtestantesimo 02.10 -RubricaRainotte 02:11 - RubricaTG2 Costume e SocietĂ
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23.50 -FilmI gattoni con S. Elizabeth - regia di Gregory Poirier (USA) - 2001 01.40 -TelegiornaleTg4 01.55 -RubricaPianeta mare 02.40 - FilmI predoni della steppa
23.40 -FilmThe Contractor con W. Snipes - regia di Josef Rusnak (GB, USA) - 2007 01.35 -ShowPoker1mania 02.30 -TelegiornaleStudio aperto 02.45 -Telefilm24
23.40 -RubricaSenza tituli 00.40 -TelegiornaleTg La7 01.00 -RubricaMovie Flash 01.05 -SportAmerica's Cup - Vela 03.45 -RubricaOtto e mezzo 04.25 -AttualitĂ CNN News
leTrame LA 7
ORE 14.05
RETE 4
ORE 16.25
I TARTASSATI
LASSIE
con Totò, A. Fabrizi, L. De Funès, C. Caro, C. Fantoni - regia di Steno (Ita) - 1959
con T. Guiry, H. Slater, J. Tenney, B. Boyd, F. Forrest - regia di Daniel Petrie (Usa) 1994
Il cavalier Pezzella, che possiede un grande negozio di tessuti, teme un'ispezione della Tributaria. Quando questo avviene, Pezzella cerca ogni espediente per corrompere l'onesto maresciallo Topponi. I suoi tentativi risultano vani, nonostante il negoziante cerchi anche di sfruttare la relazione tra suo figlio e la figlia di Topponi. La satira sociale per fortuna non è nemmeno accennata...
ITALIA 1
ORE 21.10
Quando Steve Turner informa la propria famiglia della necessità di traslocare da Baltimora alla fattoria in campagna della sua ultima moglie, la figlioletta Laura è entusiasta. Non altrettanto invece il figlio adoloscente e ribelle Matthew. Nella strada che li conduce alla nuova casa incontreranno però il cane Lassie. Grazie soprattutto alla compagnia dell'intelligentissimo animale, la famiglia si adatterà in fretta al cambiamento....
RETE 4
ORE 23.50
SPIDER MAN 2
I GATTONI
con T. Maguire, K. Dunst, J. Franco, A. Molina, R. Harris - regia di Sam Raimi (Usa) 2004
con S. Elizabeth, J. O'Connell, J. Busey, H. Sanz - regia di Gregory Poirier (Usa) 2001
Sono passati due anni da quando Peter Parker ha deciso di rinunciare a Mary Jane, la ragazza che ama da sempre, per essere Spider-Man. Intanto il suo amico Harry Osborne è sempre deciso a vendicare la morte del padre uccidendo l'Uomo Ragno. Peter decide di provare a essere una persona normale, ma quando un nuovo nemico, il Doctor Octopus, minaccia la città , sente di dover fare qualcosa...
I gattoni del titolo sono cinque demenziali scapoloni californiani. Scommettono che l'ultimo a restare celibe prenderà i soldi che tutti versano da anni in fondi d'investimento. I soldi diventano un bel gruzzolo, e i contendenti sono rimasti in due. Uno, Mike, è in mano agli strozzini, e per salvarsi decide di trovare una moglie all'altro, Kyle...
Cuscino cervicale memory ,O FXVFLQR 0HPRU\ VL DGDWWD SHUIHWWDPHQWH DOOD IRUPD GHOOD WHVWD /ÂśLPERWWLWXUD LQ ULYROX]LR QDULR PDWHULDOH WHUPRHODVWLFR VHQVLELOH DO FDORUH VL PRGHOOD VHFRQGR LO SHVR HG LO FDORUH GHO FRUSR GRQDQGRYL FRPIRUW H EHQHVVHUH 'LVHJQDWR HUJRQRPL FDPHQWH SHU PRGHOODUVL PRGLIL FDQGRVL DG RJQL YRVWUR PRYL PHQWR ULSUHQGH OD VXD IRUPD RULJLQDOH LQ SRFKL VHFRQGL ,GHDOH DQFKH SHU OD OHWWXUD SHU JXDUGDUH OD WHOHYLVLRQH R SHU ULODVVDUVL ,O FXVFLQR q LQVHULWR LQ XQD IHGHUD LQ VSXJQD ODYDELOH FRQ ]LS 'LP FP [ [ VSHVVRUH PDVVLPR
D VROL
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Televisioni 51
LunedĂŹ 8 febbraio 2010
ALFANO SUI PROCESSI DI MAFIA
Un decreto per evitare lo stop «Berlusconi vorrebbe farsi giudicare ma la sua priorità è governare» a pagina 3
Anno 9 n. 39€ 1.00
POLITICA
Strano. Quando parla in italiano l'Egiziano si capisce meglio del lucano.
Idv, Di Pietro riconfermato presidente Bersani crede ancora nell’Udc Casini: «Sono una zavorra» alle pagine 4 e 5
Lunedì 8 febbraio 2010
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466
SPORT
PRIMA: 2-2 con la Spal
BASKET A DILETTANTI
Al Potenza La Bawer va tutto storto regge a metà La testa è a Roma Publisys a picco
Il derby di Logrieco Volley
Volley
Basket C2
Basket B Dilettanti
Medical in rimonta sul Gela
Sorridono la Livi e il Lauria
La Lucos cede al Senise
Bernalda brillante e vincente
Policoro Rubati 4.200 euro
Potenza Ordine avvocati
Aggredito nel suo bar con un bastone
A sorpresa si ribalta tutto Giochi aperti per il presidente
a pagina 13
a pagina 8
MATERA, ELEZIONI AMMINISTRATIVE
Nel Pdl bocche cucite sul «Nì» di Buccico Acito smentisce offerte a pagina 6
S.C.Raparo
Fondovalle Racanello Chiusa al traffico SAN CHIRICO RAPARO Ordinanza di chiusura per il tratto della Fondovalle del Racanello dove l'impresa Eredi Pepe sta eseguendo i lavori di allargamento della strada. La piena del fiume ha distrutto una parte dell'arteria. Effettuati i sopralluoghi per verificare l'entità del fenomeno e si è deciso per la chiusura della strada a pagina 10
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Il Matera espugna con merito Pisticci