Brevi dal mondo
Pakistan, preso il vice di Omar ISLAMABAD – Le intelligence di Usa e Pakistan hanno messo a segno quello che considerano il più grande successo contro il terrorismo dall’11 settembre: il Mullah Abdul Ghani Baradar, uno dei principali capi militari talebani in Pakistan e considerato il vice del Mullah Omar, è stato catturato nella città portuale di Karachi nel corso di un’operazione congiunta.
Belgio, accertate 18 vittime BRUXELLES – Dopo il tragico scontro ferroviario di lunedì in Belgio divampa la polemica mentre, tra i rottami, si cercano ancora i corpi. «Da ieri ha detto la portavoce della società di gestione delle Ferrovie Infrabel - ci sono ancora molte persone che mancano all’appello. Il bilancio dei morti potrebbe salire ancora». Al momento sono stati tirate fuori 18 vittime e oltre 120 persone sono rimaste ferite e portate in ospedale.
Austria, batterio uccide 6 persone VIENNA – Almeno sei persone sono morte, quattro in Austria e due in Germania, dopo aver mangiato alcuni formaggi contaminati dal batterio della listeria. Lo ha confermato il ministero della Saluite austriaco.
Mercoledì 17 febbraio 2010
Libia, Italia e Malta Accordo fatto con il Pdl in cambio del candidato presidente alla Provincia di Caserta contro la Svizzera «È un abuso»
Campania, l’Udc converge su Caldoro
ROMA – «Un abuso» da parte della Svizzera, che ha utilizzato in modo scorretto il Trattato di Schengen finendo per coinvolgere tutti gli altri Paesi dell’area nella sua bagarre diplomatica con Tripoli. Mentre l’Europa cerca una soluzione diplomatica al caso della sospensione dei visti ai cittadini europei annunciata ieri dalla Libia, Italia e Malta – i due paesi più vicini, non solo geograficamente, a Tripoli – puntano il dito contro la decisione del governo svizzero di stilare una 'lista nera' di 188 personalità libiche (compreso il colonnello Gheddafi).
La situazione di stallo sbloccata da una telefonata del premier al segretario Cesa
Lorenzo Cesa
NAPOLI – L'Udc sosterrà il candidato del Pdl alle Regionali campane Stefano Caldoro. È stata una telefonata del premier Silvio Berlusconi al segretario dell’Udc Lorenzo Cesa a sbloccare la situazione di stallo che andava avanti ormai da settimane, a sancire l’alleanza tra il partito di Casini e il Pdl arenatasi sul nodo del candidato alla presidenza della Provincia di Caserta. Alla fine l’ha spuntata l'Udc che rivendicava il rispetto dell’accordo siglato in occasione delle scorse Provinciali di Napoli, Salerno e Avellino: il candidato del
centrodestra a Caserta a questo punto, manca solo l’ufficialità, sarà il deputato Domenico Zinzi. La telefonatatra Berlusconi e Cesa –si apprende da fonti di partito – ha fatto seguito ad un precedente colloquio telefonico avvenuto la settimana scorsa tra lo stesso Berlusconi e il leader centrista Pier Ferdinando Casini all’indomani della partecipazione di quest’ultimo alla trasmissione Ballarò. In quella circostanza Casini avrebbe posto al premier il nodo Caserta ottenendo un impegno a risolvere la questione nel
giro di qualche giorno. Ieri la telefonata risolutiva di Berlusconi cui è seguita comunicazione da parte del coordinamento regionale del partito. Nella nota il coordinamento campano del Pdl esprime «in merito alle alleanze» la «volontà di un accordo con l’Udc» in «coerenza con le recenti competizioni elettorali chehanno determinato la vittoria nelle province di Napoli, Salerno ed Avellino». Il Popolo della Libertà, «riconosce all’Udc l’indicazione del vertice della provincia di Caserta». Armando Petretta
Il Cavaliere: «La sinistra vuole uno Stato di polizia tributaria»
«Regionali, test nazionale» Berlusconi cala nei sondaggi, ma vuole vincere le elezioni ROMA – Ora si fa sul serio. Silvio Berlusconi dà il via alla campagna elettorale per le regionali di marzo e chiama gli italiani ad «una presa di posizione importante, tra la politica del fare e la sinistra delle parole». Di fronte alle inchieste sugli appalti del G8 che coinvolgono uomini del suo governo, il premier si mette in gioco in prima persona, anche perchè «si vota in 13 importanti regioni» e quindi quelle del prossimo marzo «sono elezioni nazionali». Una mossa arrivata durante la presentazione a Roma delle quattro candidate 'governatrici' del Pdl alle regionali, che sorprende chi si aspettava per queste elezioni un profilo basso del
Cavaliere. Non appare sorpreso, però, Pier Luigi Bersani. Ancora una volta, secondo il leader dei democratici , il premier mostra di considerare le elezioni una sorta di «giudizio di Dio sulla sua persona». Una schema che Bersani vorrebbe fosse messo in soffitta: «Abbiamo tanti altri problemi – sottolinea –e non può essere sempre Berlusconi il centro di una discussione su Berlusconi sì o Berlusconi no, come intende farci fare in queste regionali». Ma il Cavaliere appare più determinato che mai a seguire il suo istinto e a spendersi in prima persona per guidare il centrodestra a una vittoria nelle regionali. Poco importa se un sondaggio di Ipr
Marketingper contodi'Repubblica.it' indica la fiducia nei suoi confronti in flessione di due punti (al 46%) e una sfiducia recordal 52%.Sono altrele cifre sbandierate dal premier. Mentre posa per la foto con le quattro candidate del Pdl nella sede del partito in via dell’Umiltà si sofferma a guardare un manifesto del libro di Luca D’Alessandro 'Berlusconi ti odio. Le offese della sinistra al premier pubblicate dall’agenzia Ansa', poi chiede un pennarello elascia la suadedica: «Risultato: 68,3% di consensi» con tanto di firma. Berlusconi lancia la volata alle candidate alla guida di Emilia Romagna, Lazio, Toscana e Umbria attaccando la
sinistra: si tratta di quattro regioni, dice, in mano a quella «sinistra impegnata a denigrare il lavoro svolto», «che dice solo no e dà un immagine negativa dell’Italia all’estero» e, soprattutto da cui «siamo antropologicamente diversi». Il consiglio del premier alle quattro del Pdl è di inserire nei programmi elettorali il 'piano casa', ma anche più verde, meno burocrazia e meno tasse con più servizi. Berlusconi mette in guardia dalla politica fiscale della sinistra che, afferma, vorrebbe «ritornare all’Ici», «raddoppiare la tassazione sui bot», istituire un’imposta patrimoniale e «costruire uno Stato di polizia tributaria». Teodoro Fulgione
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2 In Italia e nel Mondo
Pennisi, si cercano sui conti le prove della concussione
L’immobile confiscato al boss è stato consegnato da Maroni e Manganelli
Mafia, villa di Riina all’Ordine dei Giornalisti PALERMO – In quello che per anni fu il feudo dei Sansone, costruttori mafiosi che misero a disposizione del capo dei capi, Totò Riina, una lussuosa villa nel loro residence, a due passi dalla circonvallazione di Palermo, c'è oggi un nuovo presidio di legalità. Una delle dimore degli imprenditori vicini ai corleonesi, confiscata anni fa, è stata assegnata all’Ordine dei Giornalisti siciliani. Una piccola tappa verso la riaffermazione dello Stato che ha segnato un altro traguardo. Alla cerimonia di affidamento dell’immobile, che è a pochi metri dall’ultima residenza del padrino, a sottolineare l'importanza dell’ennesimo colpo inferto ai patrimoni ma-
fiosi, c'erano ieri il ministro dell’Interno Roberto Maroni, il capo della polizia Antonio Manganelli e il comandante dell’Arma dei carabinieri il generale di corpo d’armata Leonardo Gallitelli. Una rappresentanza dei vertici delle istituzioni e delle forze armate a ribadire che ogni bene sottratto ai clan è la riaffermazione della presenza dello Stato nel territorio e che l'aggressione ai patrimoni delle cosche è una delle priorità del governo. «In 18 mesi –ha spiegato Maroni – sono stati sequestrati alle mafie 14 mila beni per un valore complessivo di oltre 7 miliardi di euro e confiscati 3.800 per un valore di 2 miliardi di euro. Resta il problema di gestire i
beni sottratti ai mafiosi e passare in tempi brevi dal sequestro e dalla confisca al pieno utilizzo a fini istituzionali e sociali». Quello della gestione dei beni confiscati è stato sempre un punto dolente delle misure antimafia: procedure lunghe, immobili abbandonati per anni, il rischio che le proprietà tornino ai clan attraverso prestanome. «Crediamo che questi aspetti problematici – ha aggiunto il ministro – possano essere risolti grazie all’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati recentemente istituita». Maroni ha poi indicato come esempio da esportare il «modello Palermo» nella lotta a Cosa nostra e nell’aggressione ai patrimoni
Maroni mentre taglia il nastro
dei boss. «Quella dei magistrati palermitani – ha spiegato – è un’eccellente prassi di contrasto alla criminalità organizzata anche per quanto concerne le misure patrimoniali ed è importante che venga esportata alla commissione nazionale per i sequestri e le confische».
La scolaresca proveniente da Bordeaux era diretta a Firenze
MILANO – E' attraverso l’analisi dei conti correnti di Milko Pennisi, arrestato giovedì scorso, che gli investigatori stanno cercando di capire se quella tangente da 10 mila euro chiesta a un immobiliarista e per la quale l’esponente del Pdl è finito in carcere, sia un episodio isolato o, invece, partediun sistemadiconcussioni e corruzioni. Ieri, infatti, i poliziotti e i finanzieri hanno acquisito la documentazione relativa a tre conti correnti dell’ex presidente della commissione urbanistica, ieri sospeso anche dalla carica di consigliere comunale.
L’Iran e il nucleare
Ahmadinejad «Vi pentirete Un bus di bambini francesi si ribalta a Massa: 3 vittime delle sanzioni»
Gita finisce in tragedia
MASSA (MASSA CARRARA) – Sono le 4,46 di ieri mattina quando una squadra di vigili del fuoco di Massa sale la rampa che li deve portare sull'A12. Destinazione: l’Aquila. Davanti ai fari però si parano un gruppo di bambini con gli occhi spalancati. Il vigile che guida inchioda, gli altri vedono in fondo alla scarpata le ruote di un bus e poco distanti immobili altri bambini e qualche adulto. Scatta l’allarme. Un autobus francese è caduto nella scarpata. Ci sono vittime. Sono i primi minuti: le ambulanze che arrivano, i bambini che vengono portati in ospedale per gli accertamenti e i vigili del fuoco che estraggono dalle lamiere accartocciate del grande bus giallo tre corpi: quello dell’autista, di una donna e di un bambino. Cosa è successo ancora non è chiaro: le ricostruzioni si susseguono e si accavallano, così come le ipotesi. Ma piano piano, dalle parole dei bambini, di quattro maestre, di un sacerdote che accompagnavano due scolaresche dell’Ecole privè di Notre Dame de Riberac, un paese in provincia di Bordeaux, nella regione della Dordogna, la polizia stradale di Viareggio riesce a ricostruire molto di quanto è successo. Sull'A12, la notte scorsa, pioveva. L’asfalto era bagnato da una pioggerellina insistente. Alle 3 il grosso pullman che proveniva da Bordeaux ed era diretto a Firenze, ha il secondo cambio di guida. Jean Christophe lascia il volante a Antonio Saraceno. Il cambio è avvenuto in un’area di servizio in Liguria appena entrati in A12. Prende il volante e comincia il suo turno. A
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
I vigili del fuoco al lavoro intorno al bus degli studenti francesi precipitato a Massa
un certo punto, arrivato a circa 500 metri dalla cuspide che divide la carregggiata dell’A12 e la rampa di decelerazione che porta al casello di Massa. Il bus sbanda, tocca la cuspide, 'rimbalza' sul guard rail e si capovolge nella scarpata. Muoiono in tre: l'autista, Angelo Saraceno, Agnes Besse insegnante e madre di uno dei bambini sopravvissuti, il piccolo Emile che ha 13 anni. Lui è rimasto incastrato tra i seggiolini: i vigili del fuoco hanno visto il secondo autista cercare di rianimarlo. La notizia piomba nella piccola cittadina della Dordogna alle 13, con i primi tg. Davanti alla scuola cattolica di Notre dame
estrazione del 16 febbraio 2010
47 12 12 5 24 56 87 76 49 86 22
23 90 28 36 19 47 77 14 57 75 2
1 20 37 67 58 16 44 86 14 19 23
6 81 75 41 33 78 67 47 72 90 56
70 78 53 73 83 4 53 83 13 7 33
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
1 - 5 - 12 - 14 - 19 - 20 - 23 - 24 - 28 - 36 47 - 49 - 56 - 57 - 75 - 76 - 77 - 86 - 87 - 90
ilSuperEnalotto
Conc. n° 20
Montepremi 3.884.401,83 euro
jolly
46 - 48 - 63 - 68 - 83 - 85
13
punti 6 jackpot 34.432.054,20 punti 4 440,07 22,29 punti 5+1 - punti 3 punti 5 64.740,03 Num. Superstar 29
sono lacrime e dolore mentre il governo francese mette a disposizione delle famiglie un’unità di crisi psicologica per affrontare questo disastro. Era una gita scolastica: e il 61,6% delle gite di questo tipo si fanno in pullman (con un fatturato che si aggira sui 650 milioni di euro). Un business enorme, tanto che l’associazione dei sostenitori della Polizia stradale ha messo a punto una sorta di decalogo di consigli per non correre rischi come la doppia guida e l’assenza di alcol nei pasti degli autisti. A Massa intanto i contorni di questa vicenda terribile vengono quasi chiariti anche se sarà l’autopsia sul corpo dell’autista
deceduto a dire la verità. Il medico legale che ha effettuato l’esame esterno del corpo di Saraceno ha visto, in serata, comparire delle macchie ipostatiche che potrebbero far pensare ad un infarto. Se così fosse, l’uomo avrebbe avuto un attacco cardiaco che l’ha portato a perdere completamente il controllo del mezzo. Se è stata questa la causa della sbandata e del rovesciamento del bus lo potrà dire domani l'anatomopatologo incaricato dal pubblico ministero che eseguirà l’esame istologico del muscolo cardiaco di Saraceno. Mentre per Agnes e Emile la risposta è chiara: schiacciamento cranico. Claudia Greco
TEHERAN – Le grandi potenze «si pentiranno» se adotteranno nuove sanzioni contro l’Iran per il suo programma nucleare. Lo ha detto ieriil presidenteMahmud Ahmadinejad, aggiungendo però in tono più conciliante che la Repubblica islamica rimane «pronta» ad un accordo che comporti uno scambio di uranio arricchito. Nel caso di un’intesa, ha affermato Ahmadinejad, che parlava in una conferenza stampa, potrebbe anche «cambiare la situazione» che vede l’Iran impegnato nell’arricchimento in proprio di uranio al 20%, necessario per rifornire un reattore con finalità mediche a Teheran. Ma Usa, Russia e Francia, che avevano proposto all’Iran un accordo in base al quale avrebbe ricevuto dall’estero il combustibile necessario, hanno affermato in una lettera congiunta all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) che la decisione di Teheran di avviare, dall’8 febbraio scorso, l’arricchimento al 20%, è «ingiustificata». La Repubblica islamica ha rifiutato lo scorso novembre un accordo in base al quale avrebbe dovuto consegnare il 70% del suo uranio arricchito al 3,5% per avere in cambio il combustibile prodotto a partire dall’uranio arricchito al 20%. Lunedì il capo dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, Ali Akbar Salehi, ha detto che nuove proposte erano state avanzate da Usa, Russia e Francia, che però hanno smentito. Da quanto ha spiegato ieri il ministro degli Esteri iraniano Manuchehr Mottaki, l’errore di Teheran sarebbe stato provocato da un malinteso nella «traduzione» della lettera inviata dai tre Paesi all’Aiea. «La questione dello scambio di combustibile non è chiusa» e l’Iran è sempre «pronto ad uno scambio in una cornice di equità», ha detto tuttavia Ahmadinejad. E a chi gli chiedeva una risposta al presidente del Parlamento ed ex negoziatore sul nucleare Ali Larijani, secondo il quale le proposte di scambio sarebbero «un imbroglio», il presidente e capo dell’esecutivo ha risposto: «Ognuno è libero di fare commenti, ma si tratta solo di opinioni. A decidere è il governo». Secondo Ahmadinejad, però, le due parti dovrebbero consegnare «simultaneamente» l’uranio e lo scambio dovrebbe avvenire sul territorio iraniano sotto la supervisione dell’Aiea.. Alberto Zanconato
Su YouTube stop ai video Barbie diventa high-tech sul Grande Fratello a 50 anni trova un nuovo lavoro IL Tribunale di Roma ha deciso: YouTube dovrà rimuovere i video del Grande Fratello e dovrà prevenire le future violazioni. L'intermediario si deve fare carico di vigilare sulla tutela del diritto d'autore? Sorvegliare o non sorvegliare, questo è il dilemma. Il Tribunale di Roma con un provvedimento dello scorso 12 febbraio ha confermato la decisione con la quale, poco prima di Natale, nell'ambito di un procedimento cautelare in corso di causa promosso da Rti, aveva ordinato a Google di rimuovere da YouTube tuttii videodel Grande Fratello 10 pubblicati e, soprattutto, di non consentire la pubblicazione di ulteriori video. Secondo Rti il Tribunale di
Roma avrebbe fissato un principio che «diventa patrimonio di tutti gli editori e che potrà essere applicato nei confronti di ogni sito web che viola la proprietà dei diritti altrui»: «contrariamente a quanto avveniva finora, da oggi solo chi investe in contenuti ha il diritto di sfruttarli economicamente».
I RISULTATI di un concorso indetto da Mattel hanno così parlato: la prossima professione della bambola platinata sarà al passo coi tempi. La bionda sarà un ingegnere informatico e stringerà tra le mani un grosso laptop rosa. C'è chi ha esultato, non senza una discreta dose d'ironia. L'era delle bambole tutte forme e niente neuroni sembra essere giunta al suo capolinea. Un mondo sempre più connesso e imbevuto di tecnologia aveva bisogno della sua eroina high-tech. E quale eroina più emblematica della semi-leggendaria bambola Barbie? La nuova Barbie ha conservato i suoi lunghi capelli platinati, ma c'è qualcosa
che ha sorpreso più di un osservatore. La nuova Barbie porta un paio di occhiali - rosa, molto chic, ovviamente ma sembrano occhiali da... da geek. E all'orecchio indossa un auricolare Bluetooth. Uno dei giocattoli più famosi del mondo ha trovato - a 50 anni suonati - un nuovo lavoro.
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In Italia e nel Mondo 3
Mercoledì 17 febbraio 2010
Mercoledì 17 febbraio 2010
Il fatto del giorno: Si allarga l’inchiesta sui lavori alla Maddalena Ma adesso Bertolaso deve lasciare
Il dilemma tra velocità e regole
I furbetti del clubbino
dall’editoriale di Eugenio Scalfari
dall’editoriale di Mattia Feltri
dal commento di Concita De Gregorio
Commentando ieri la lettera con la quale Guido Bertolaso rispondeva alle mie dieci domande ricostruendo a suo modo la verità dei fatti e la loro sostanza politica, ho volutamente tralasciato di approfondire la questione dell'atteggiamento del Quirinale di fronte all'ampliamento dei compiti della Protezione civile, alle normative che l'hanno resa possibile e alla loro costituzionalità. È una questione delicatissima poiché chiama in causa il Capo dello Stato, cioè la più alta istituzione della Repubblica. Bertolaso non si è fatto carico di questa delicatezza ed ha tentato di coprire l'operato suo e del governo sostenendo che il Quirinale ha sempre appoggiato il suo fare e non ha opposto alcun limite al sistema delle ordinanze [...].
Qualche mese fa, in un pomeriggio di sole, Silvio Berlusconi era a Coppito, alla periferia dell’Aquila, per consegnare alle famiglie rimaste senza casa le belle palazzine nuove con le facciate di legno colorato. Il presidente del Consiglio era così fiero del risultato che annunciò l’intenzione di estendere la dottrinaBertolaso ad altre emergenze, e fece l’esempio di quella carceraria. Durante l’ultimo governo Prodi, poiché le prigioni traboccavano, il Parlamento aveva votato un indulto ma il provvedimento di clemenza non venne accoppiato a uno strutturale (non si costruirono nuovi penitenziari né si studiarono pene alternative alla detenzione), così oggi le prigioni traboccano di nuovo e sono amministrate nell’incivile convivenza. [...].
A leggere l'integrale della relazione dei Ros sul "sistema gelatinoso" - centinaia a centinaia di pagine, tipo i Miserabili - coglie una sorta di vertigine: si entra in un mondo parallelo fatto di persone di modestissime qualità che maneggiano in libertà assoluta una quantità di denaro apparentemente senza limite, trattano alla stessa stregua appalti per opere pubbliche e appartamenti da affittare per il fratello dell'amica, l'icona d'argento da regalare peril compleanno dell'ingegnere, lafesta di sabato, il G8 dell'Aquila, la Bmw, la vacanzaa Cortina, la particina in tv per il figlio del tale, il contratto predatato, quel certo accappatoio di lino, i lavori a LaMaddalena, la nuova fidanzata del figlio dell'amico che ci sarebbe da assumere anche lei. [...].
La migliore di oggi
Giochi sporchi
Anemone, favori e appalti
dall’editoriale di Mario Sechi
dall’articolo di F. Sarzanini
Oggi è la vigilia dell’anniversario di Mani Pulite: il 17 febbraio 1992 Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio, veneranda istituzione di Milano, veniva beccato con le mani nella marmellata mentre intascava una tangente di sette milioni di lire da un imprenditore che gestiva un’impresa di pulizie. Luca Magni s’era messo d’accordo con l’allora pm Antonio Di Pietro per incastrare il politico socialista. Eci riuscì. Fuil primo arresto di quella che poi passò alla storia come Tangentopoli. Muovevo i primi passi da cronista all’Indipendente di Vittorio Feltri e diciotto anni dopo, cari lettori de Il Tempo, eccoci qua [...].
Aveva tentacoli ovunque la «combriccola ». Dalla Rai all’autorità di vigilanza sugli appalti, passando per i ministeri, funzionari e imprenditori potevano contare su una rete di persone alle quali chiedere favori e appoggi. Molto attivo nel sostenere le aziende napoletane che vogliono prendere i lavori si rivela l’onorevole Luigi Cesaro, attuale presidente della Provincia di Napoli. Ma per far valere le proprie ragioni costruttori e professionisti non esitano a rivolgersi a Paolo Berlusconi, il fratello del presidente del Consiglio. «Lavorano per il Vaticano» Quando si tratta di difendere i propri interessi, i funzio-
«Macché terremoto!» dall’articolo di Sara Menafra
nari non mostrano remore. Il 30 luglio 2008 Fabio De Santis, delegato alla gestione Grandi Eventi, «sollecita il collega Raniero Fabrizi di attivarsi per bloccare una norma, in fase di approvazione, che restringe la possibilità per i pubblici dipendenti di avere emolumenti per collaudi e arbitrati su opere pubbliche. Gli spiega di aver già interessato l’architetto Giovanni Facchini affinché riporti le loro lagnanze a Paolo Berlusconi e aggiunge che ha intenzione di attivare anche due parlamentari con cui è in rapporti, il senatore Guido Viceconte e l’onorevole Mario Pepe». Facchini è uno dei professionisti che lavorano a La Maddalena in vista del G8. [...].
Spunta la cricca Veltroni
Giannelli sul Corriere
Gli affari d’oro e le telefonate
dall’articolo di Gian Marco Chiocci
dall’inchiesta di Giovanni Bianconi
Sta uscendo di tutto da Firenze ma le intercettazioni su esponenti del centrosinistra, quelle no, fino a ieri non riuscivano a vedere la luce. A fatica le abbiamo scovate e dopo la «cricca» della Protezione civile, abbiamo scovato una «cricca di Veltroni». L’espressione utilizzata dal gip per l’affaire Bertolaso («cricca» appunto)per descriverele presuntemalefatte deiprotagonisti diquel«sistemagelatinoso»che tuttoavrebbecorrottoeinquinato, si rifà a una serie di intercettazioni sbobinate proprio all’inizio della mastodontica inchiesta che, almeno ai suoi esordi, sembrava dovesse portare al cuore del centrosinistra toscano e nazionale. Di «cricca» si parla ripetutamente nell’informativa del Ros del 13 gennaio 2008 che prende di mira la gara d’appalto per la realizzazione dell’Auditorium di Firenze che ad ottobre del 2007 viene inserito nel pacchetto delle opere da realizzarsi in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.[...].
A volte, nelle telefonate, lo chiamavano «il grande capo». È Angelo Balducci, già direttore del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del Turismo, poi provveditore ai Lavori pubblici e soprattutto — per quel che riguarda l’inchiesta che l’ha portato in carcere — responsabile della stazione appaltante per l’attribuzione dei lavori per i Grandi Eventi, nell’ambito della Protezione civile diretta da Guido Bertolaso. Secondo i magistrati di Firenze è uno dei vertici del triangolo intorno al quale s’è costruita la corruzione per la distribuzione di quel denaro. Molto dena-
Taglio basso
Epifani: «La Fiat ormai ha rotto con l’Italia» dall’intervista di Tonia Mastrobuoni
La Fiat ha rotto nei fatti il suo rapporto con l'Italia». Guglielmo Epifani riceve oggi dal Riformista il premio come miglior sindacalista dell'anno. È impegnato nel tour de force precongressuale; tra un'assemblea milanese alla FonSai e una in un ospedale di Bergamo, traccia un bilancio di questi otto anni da segretario generale della Cgil e fa qualche considerazione sferzante su Marchionne, su Brunettae ProtezioneSpa(ledue cosesono collegate, dice). Ma soprattutto, sulla politica industriale in Italia, «inesistente». Quali sono stati i momenti più difficili in questi otto anni? Ne ricordo quattro. Il primo, appena diventai segretario, fu il referendum che estendeva l’articolo 18 alle imprese sotto i 15 dipendenti. Alla fine presi la decisione di votare sì, nonostante fosse rischioso perché si sapeva che non si sarebbe raggiunto il quorum. E lo fecero 10 milioni di persone. Allora ritenni che chiamarsi fuori dopo aver fatto la battaglia sull’arti-
È diventato un eroe con il terremoto dell'Aquila. Eppure, fino ai giorni immediatamente precedential terremoto, il responsabile della protezione civile Guido Bertolaso zittiva con qualche fastidio ogni allarme. Nelle carte dell'inchiesta che ha portato all'arresto del suo ex braccio destro Angelo Balducci (oggi alla presidenza del consiglio superiore dei lavori pubblici) e che li vede entrambi indagati per corruzione, ci sono le telefonate che gli uomini della sua squadragli facevanoprima del terremoto. Il 12 marzo 2009, tre settimane prima della devastante scossa del 6 aprile, Fabrizio Curcio chiama Bertolaso [...].
colo 18 diventava un po’ difficile. Non ho mai pensato che sia un limite alle assunzioni dei giovani. Resto affezionato ai valori dello Statuto dei lavoratori del quale ricorrono proprio quest’anno i 40 anni. Il secondo momento difficile? Quando cominciammo a dire che il paese era in declino, otto anni fa, nell’indifferenza più totale. L’Istat ha certificato proprio in questi giorni un crollo del Pil del 4,9% e dell’export del 22,5% nel 2009. Non è solo la conseguenza di una crisi mondiale: sottotraccia c’è una debolezza strutturale che continueremo a subire. La verità è che manca un progetto per il paese. Da questo punto di vista ammiro la Francia: Sarkozy ha scelto dieci settori di interesse strategico per il paese e punta su quelli. Da noi il governo balbetta. Un giorno se la prende con la Fiat, un giorno con la Alcoa o con le disavventure della Merloni. Tutte cose giuste ma non si riponde alla più grave crisi della storia con i cerotti. Urge un’idea del paese, un’idea sulle priorità e le aree strategiche da tutelare. [...]. da Il Riformista
ro. 330 milioni, a dicembre 2007, per 11 opere destinate alle celebrazioni dei centocinquant’anni dall’unità d’Italia; altri 465, due mesi dopo, per 17 lavori relativi allo stesso progetto. In un passaggio della richiesta d’arresto nei suoi confronti, i pubblici ministeri Turco, Monferini e Mione dipingono in un inciso «la capacità di Balducci di gestire il proprio potere, ripartendo le proprie attenzioni tra più imprenditori di suo interesse e componendo eventuali situazioni di contrasto derivanti dal mancato soddisfacimento di aspettative concernenti l’aggiudicazione degli appalti, così evitando possibili denunzie da parte di imprenditori scon-
tenti». Come accadde nel 2008, quando uno dei nomi che ricorrono spesso nell’indagine svolta dai carabinieri del Ros — Valerio Carducci, responsabile della Giafi Costruzioni — rimase fuori dalla realizzazione del nuovo Teatro della musica a Firenze. Un affare da 80 milioni sfumato per presunte «illecite pressioni politiche» in favore del suo rivale. L’imprenditore deluso preparò un ricorso al Tar, ma Balducci lo convinse a «non coltivarlo in modo efficace». In cambio di altri lavori per il G8 alla Maddalena. L’8 luglio 2008 i due parlano al telefono e si danno appuntamento per l’indomani. [...].
La fotografia Richard Porter tiene la sua copia dell’ album Abbey Road dei Beatles ad Abbey Road (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
IL CASO Dimenticata e sanguinosa Rosarno con il suo doppio volto dal commento di A. Magro
Storie di violenze e di accoglienza, storie di razzismo mafioso da ku klux clan e di integrazione lungimirante, storie di contraddizioni dentro il popolo e di coraggiose scelte istituzionali. A Rosarno la caccia ai neri africani è partita che sono venti anni. Un bilancio che è un bollettino di guerra, con diversi morti e decine di feriti. Episodi gravissimi, che ritornano faticosamente alla narcotizzata memoria calabrese, come la strage dell'11 febbraio del '92, con due algerini uccisi a colpi di pistola nelle campagne della Piana. E quella del febbraio del '94, con un ivoriano cadavere e due feriti gravi. Il corpo di un altro africano è stato trovato in decomposizione due anni dopo. E chissà quanti altri morti mai ritrovati, quanti giovani dispersi che nessuno cerca. Una guerra, da sempre legata al racket dello sfruttamento delle braccia, che ha nelle rivolte del 2009 e del 2010 due momenti intensi di una lunga e ventennale
La gente di Rosarno in strada dopo gli scontri
spirale di violenza. Morti dimenticati. Colpevolmente. Il doppio volto di Rosarno È terra di profondissime contraddizioni quella della Piana di Gioia Tauro. Regno di 'ndrine feroci, ma anche teatro di grandi battaglie civili. Per anni le cosche hanno terrorizzato i braccianti stranieri per schiavizzarli. Lo raccontano le cronache impolverate e rimosse da tutti. Ma Rosarno è anche altro: dai primissimi anni 90 le
Bersani nella tana del lupo Emilio dal commento di L. Gulli
Come un Sarkozy sul sagrato dell’Eliseo, abbottonatissimo e a braccio teso verso il capo di Stato straniero che arriva in visita ufficiale. Affabile, disinvolto, tutto sorrisi, all’apparenza. Sotto sotto, un filino teso. Così, sul far della sera, un Emilio Fede in gran spolvero porge il benvenuto al Diavolo in persona. Signore e signori, ecco a voi, in diretta sul Tg4, Pier Luigi Bersani, leader del Pd. I comunisti in casa del più appassionato cantore del governo di Silvio Berlusconi! Roba strana, in effetti. «Così strana che secondo me i telespettatori, gli affezionati al mio telegiornale, avranno pensato di aver sbagliato canale», celia Fede, alla fine. Fotografi e cronisti, sull’uscio del Palazzo dei Cigni, a Segrate, per salutare l’evento. Bersani, l’aria spaesata di un giapponese rimasto qualche anno di troppo nella giungla, prova a stemperare il clima che immagina ostile
facendo ciao con la mano in direzione della curva sud, esattamente nel punto in cui sono acquartierati i tifosi della squadra avversaria: i giornalisti cattiviguidati dalpiù cattivo di tutti. «Questo è un Paese davvero strano, dove le cose normali diventano un evento», scherza. Va in onda un minuetto in puntadi spadino. Iolemie ideeleportoovunque - risponde Bersani a chi gli domanda se non si sente come un cane in chiesa -. E comunque il Tg4 me lo ricordo dai tempi di Tangentopoli. Certe risate, con i servizi di Brosio». Fede sta al gioco, e ribatte come un ambasciatore del Celeste (anzi azzurro) impero. «Stimo molto Bersani, e non solo da adesso. Alle primarie del Pd io sono stato più attratto da Bersani che da Franceschini. Bersani è più intelligente. Dunque più pericoloso, dal punto di vista elettorale. Ma è necessario dialogare con un'opposizione guidata da una persona intelligente». [...].
A chi conviene il nucleare?
associazioni del volontariato laico e cattolico si sono impegnate per aiutare gli immigrati sbarcati sulla Piana. Ad ogni episodio di violenza è seguita una reazione della società civile. E Rosarno è anche tra i primissimi paesi calabresi ad avere progettato l'accoglienza con politiche di sostegno ai migranti, già nel '95, grazie al tenace e combattivo sindaco comunista Peppino Lavorato. Per ben nove anni la 'ndranghe-
ta è stata arginata dalle due giunte di sinistra, col contributo del mondo del volontariato. Il riconoscimento politico, la mensa, gli aiuti, l'assistenza, il possibile, le richieste di finanziamenti a Regione e governo, una generale attenzione al mondo dei braccianti immigrati ha contraddistinto il periodo a cavallo tra gli anni '90 e il nuovo millennio. Un'attenzione che è mancata negli anni successivi, quando la questione migranti è diventata sempre più un'emergenza ciclica. Fino alle ultime due rivolte, forse non casualmente scoppiate con l'amministrazione in mano a un commissario prefettizio. Nel 1990 inizia il tiro a bersaglio Che ci sia la 'ndrangheta dietro la schiavitù degli africani nelle campagne calabresi è cosa risaputa da decenni. Una strategia terroristica, per piegare i lavoratori stranieri alle condizioni disumane di sfruttamento nei campi, con minacce, botte, azioni squadristiche, e fucilate. [...].
Clima, stiamo soffocando il nostro Paese dal commento di Mario Tozzi
Essendo questione largamente svincolata dalla fede religiosa, non ci dovrebbero essere problemi a ricondurre la polemica sulla presunta alterazione dei dati climatici internazionali nell’alveo della questione scientifica, dunque laica per definizione. Non è tanto ai rapporti dell'Ipcc che ci si deve attenere per comprendere gli scenari futuri, che sono sempre ipotetici, ma ai dati già raccolti. Questi ci dicono che - finora - il clima diventa sempre più caldo e che gli ultimi anni sono stati più torridi di tutti i precedenti. Ci informano che negli ultimi 20 milioni di anni mai si erano superate concentrazioni di anidride carbonica di 300 ppm (oggi siamo a 385) e che questo gas è in grado di riscaldare l'atmosfera. Ci ribadiscono che non si deve confondere il tempo con il clima, e quello che succede in Italia con quanto accade nel resto
del mondo. Infine ci dicono che la copertura glaciale, per esempio, delle Alpi si è quasi dimezzata. Le riviste scientifiche, che non rispondono alle logiche politiche di istituti come l'Ipcc (logiche che tendono, semmai, a mitigare le preoccupazioni), confermano i dati. Restano pertanto i motivi di preoccupazione, fermo restando che ci sarebbe un'esplosione di felicità da parte dei climatologi se le cose andassero diversamente. Ma qui si corre un rischio più grave: anche i dubbi non fondati inducono l'opinione pubblica a non farsi più carico dei propri comportamenti o delle decisioni di chi li governa, anche quando sono insostenibili da un punto di vista ambientale. Se riducessimo le emissioni di CO2, ridurremmo anche quelle di ossidi di azoto, benzene, polveri sottili e monossido di carbonio, sostanze la cui miscela provoca 100 mila morti all'anno in Europa. [...].
Ciaspolata sul Pollino
Difendere un quartiere dall’editoriale di Panebianco
una sciatta e del tutto ideologica «difesa degli Lo scontro interetnico di ultimi », disinteressarsi via Padova a Milano ha delle gravissime conseportato nuove sofferenze guenze che la clandestia due categorie di perso- nità porta con sé e che sone, del tutto incolpevoli: i no destinate a pesare sia vecchi abitanti della zona sugli italiani che sugli e gli immigrati che vor- immigrati regolari? Le rebbero lavorare in pace. probabilità di scontri etGli italiani di via Padova, nici, quanto meno, dimiesasperati, e impossibili- nuiscono se la clandestitati ad andarsene (anche, nità viene arginata e i faprobabilmente, in molti cinorosi allontanati. E migliora, per tutti, la casi, a causa del deprezzamento subito dai loro al- vivibilità dei quartieri. La loggi), denunciano le seconda questione ricondizioni di degrado e la guarda la formazione di ghetti multietnici. E' un mancanza di sicurezza. problema Ma anancora che gli impiù difficimigrati le da risolche lavoravere di no hanno quello della loro pela clandesante dose stinità. A di disagi. causa del Non sono, fatto che i presumighetti si bilmente, formano leghisti quasi quegli imsempre in migrati modo che a Gianspontani Santucci neo, sedicevano: guendo «A distrugdinamigere le veche che sotrine c'erano troppe Manifestazione in via Padova no proprie del mercafacce che il giorno dopo i disordini to (degli vedo in gialloggi). Il ro a non far niente tutto il giorno » op- ministro degli Interni pure «Devono prenderli e Roberto Maroni, nella mandarli a casa». Ci sono sua intervista al Corriere in gioco due questioni, di ieri, ha detto cose redifficili da gestire. La pri- sponsabili e condivisibili. ma riguarda la clandesti- Ma ha forse sopravvalunità, la sua frequente tato la possibilità di impeconnessione con attività dire per il futuro eccessi criminali, nonché il ruolo di concentrazioni etniche di primo piano che i clan- nelle aree urbane. I ghetti destini svolgono sempre si formano perché l'afnelle rivolte urbane. La flusso di immigrati spinseconda riguarda la for- ge le persone che temono mazione di ghetti mul- un deprezzamento eccestietnici all' interno delle sivo della loro proprietà a vendere. E quando il decittà. Come ha scritto Isabel- prezzamento è compiuto, la Bossi Fedrigotti, sem- il quartiere si riempie di pre sul Corriere di ieri, ciò immigrati poveri. E' diffiche è successo in via Pa- cile bloccare questi prodova può accadere in altri cessi. In un bel film che circoquartieri di Milano e in tante altre città. Combat- la in questi giorni nelle sale, An education, due tere l'immigrazione clandestina è difficilissimo. allegri mascalzoni sbarMa lo è ancora di più se cano il lunario prendentanti operatori, religiosi e do in affitto appartamensettori di opinione pubbli- ti in quartieri di soli bianca mostrano un'indul- chi e poi subaffittandoli a genza che sfiora la com- famiglie di colore. Le vecplicità verso il fenomeno. chine del quartiere si spaCome è fin qui accaduto. ventano, svendono di corChe senso ha, in nome di sa case e mobilio. [...].
Verso la nuova edizione della Bit
da estremocentrobasilicata.com
da www.naturalmentepollino.com
da http://www.basilicata.travel/blog/
Tutto parte dall’impugnativa del Governo, dinanzi alla Corte Costituzionale, delle leggi regionali di Puglia, Campania e Basilicata, che impediscono l’installazione di impianti nucleari e depositi di scorie radioattive sul proprio territorio. In particolare per la nostra regione, si tratta del Piano di Indirizzo Ambientale Regionale, approvato a gennaio scorso, dalla Giunta, che prevede l’impossibilità di installare sia impianti di produzione elettronucleare, sia di stoccaggio di rifiuti nucleari senza la preventiva intesa tra la Regione e il Governo. Il nocciolo della questione sta tutto lì: nella competenza sul tema energetico.[...].
Tra gli sport invernali praticabili nel Parco Nazionale del Pollino, oltre lo sci di fondo, è di moda anche la ciaspolata. Le ciaspole (o racchette da neve) sono uno strumento che consentono di spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca, poiché, aumentano la superficie calpestata e quindi anche il ‘galleggiamento’. Camminare sui sentieri innevati del Pollino regala sensazioni singolari, in cui il silenzio della natura è interrotto solo dal calpestio dei passi sulla neve. La persuasione aumenta quando s’intacca la compatezza del paesaggio, aprendo la strada tra la neve addensata e scrutando alle nostre spalle la scia del nostro passaggio. [...].
Anche quest’anno la Regione Basilicata sarà presente dal 18 al 21 febbraio alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Lo stand sarà ubicato nel padiglione 5 stand e72/g77 e ospiterà la conferenza stampa di presentazione dell’attività promozionale del 2010 il 19 febbraio alle 15.30. Prenderanno parte alla conferenza il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, l’Assessore alle Attività Produttive, Gennaro Straziuso, il direttore Generale dell’Apt Basilicata, Gianpiero Perri, il Commissario Straordinario del Parco Nazionale dell’Appenninolucano, ValD’Agri e Lagonegrese, Domenico Totaro e il responsabile del Porgetto ArtePollino, Valerio Giambersio. [...].
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Mercoledì 17 febbraio 2010
Mercoledì 17 febbraio 2010
Scandalo al G8
Da oggi il dibattito alla Camera, poi si passa al Senato. L’approvazione entro fine mese
Tolta la Spa e anche le tasse Nel decreto legge sulle emergenze inserita una norma, ma ci vuole l’ok di Tremonti | L’INCHIESTA | di CHIARA SCALISE
ROMA–La protezione civile resterà un dipartimento e non sarà affiancata da una società per azioni: dopo gli annunci, il governo mette nero su bianco lo stop e con un emendamento a firma del relatore al decreto legge sulle emergenze cancella la norma varata a fine dicembre. Una scelta «opportuna» secondo il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, ma non sufficiente, osservano dal Pd e dall’Idv, a far cambiare opinione sul testo. Che insistono nel chiedere, sulla scia delle inchieste, anche le dimissioni di Guido Bertolaso. Deve lasciare subito, attacca AntonioDi Pietro,mentre più diplomaticamente il segretario dei Democratici Pier Luigi Bersani lo invita a «assumersi le sue responsabilità». «Non si deve dimettere – taglia corto però il leader della Lega Umberto Bossi – perchè va bene ed è bravo. Il problema era la privatizzazione». Privatizzazione che secondo la lettura di molti nella maggioranza non si sarebbe realizzata anche qualora si fosse andati avanti con la creazione della nuova s.p.a, machecomunque ormaièscongiurata del tutto grazie al voto della commissione Ambiente di Montecitorio. Per una norma che salta, una norma però arriva: l’Esecutivo ha infatti approfittato del 'treno' rappresentato dal decreto leggee a sorpresa ha deciso di introdurre la possibilità di sospendere le tasse, fino a 6 mesi, in tutti i territori colpiti dalle calamità naturali. Una misura che per essere attuata avrà bisogno di un decreto del ministero dell’Economia e sulla quale, secondo quanto si apprende, penderebbe qualche perplessità circa gli oneri. Il fronte delle coperture d’altro canto è sempre tra i più impegnativi da affrontare come dimostra la sorte toccata alla proposta, a firma del governo, che prevedeva l’esclusione ai fini del patto di stabilità interno delle spese degli Enti locali per i grandi eventi. Il decreto legge da oggi sarà comunque all’esame dell’Aula di Montecitorio e questo rappresenta l’ultimo spazio per eventuali modifiche dal momento che il testo deve tornare al Senato e deve essere convertito in legge entro la fine di febbraio pena la decadenza. E proprio i tempi stretti potrebbero indurre il governo a blindarne l’esame chiedendo la fiducia entro giovedì. D’altro canto la maggioranza non sembra intenzionata a cambiare ulteriormente il provvedimento dopo le modifiche decise durante i lavori in
commissione che hanno riguardato diversi capitoli oltre quello della protezione civile s.p.a. Con un pacchetto di emendamenti governo-relatore infatti sono stati messi paletti al cosiddetto 'scudo' per i commissari in Campania, si sono cancellati i poteri di vigilanza sulla Croce Rossa che inizialmente erano stati affidati al dipartimento guidato da Bertolaso, si è quantificato con esattezza il «prezzo» del termovalorizzatore di Acerra (355 milioni) e si è fatto un passo indietro sui commissari per le reti di energia che tornano a essere equiparati a tutti gli altri commissari straordinari del governo. Sostanzialmente, dice il capogruppo della Lega alla Camera Roberto Cota, «sono stati tolti tutti i punti su cui c'era contrasto» e dunque alle opposizioni, osserva, non resterebbe che votare sì. E invece per i Democratici è ancora troppo poco: «Non mi fido per niente –dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani - del decreto sull'emergenza. E non mi fido di questo governo». Il decreto, «resta non condivisibile. Il governo –commenta anche il deputato dell’Udc Mauro Libè –contribuisca con noi a migliorare una legge che deve valorizzare la protezione Civile e non strumentalizzarla».
Guido Bertolaso, a sinistra, con Diego Anemone. Nella fotina al centro, Gianni Letta
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LA DECISIONE
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Bertolaso: «Vado avanti» ROMA – «Continuo a fare il mio mestiere. E il mio dovere». Guido Bertolaso resta al suo posto, almeno per ora, nonostante la bufera piovutagli addosso con l’inchiesta della procura di Firenze sugli appalti del G8. Il sottosegretario arriva alla Camera alle 11 in punto, scuro in volto e senza rivolgere una parola ai giornalisti, dopo tre giorni trascorsi in montagna con la famiglia per cercare di allontanare gli effetti del terremoto giudiziario e politico. Primadi entrare
Il sottosegretario a Montecitorio evita di parlare con i giornalisti a Montecitorio, però, il capo della Protezione Civile si è visto con Gianni Letta, con il quale ha concordato la linea da tenere. A Bertolaso, Letta ha anche confermato la fiducia del governo: «vai avanti». E nel pomeriggio è stato sempre Letta ad accompagnarlo a Palazzo Grazioli dal premier Berlusconi. Qui il capo della Protezione civile è rimasto per un’ora circa, incassando, nuovamente e direttamente, l’appoggio del premier.
Alla Camera, Bertolaso deve affrontare la nuova battaglia sul decreto emergenze, visto che il testo approvato al Senato quello in cui era prevista la nascita della 'Protezione Civile servizi Spa' – è di fatto stato sepolto dalla stessa maggioranza. Il primo appuntamento ufficiale dopo l’esplosione dello scandalo-G8, Bertolaso se lo sarebbe volentieri risparmiato: non tanto per la cancellazione della Spa nè, tantomeno, per non dover affrontare le battute che da giorni
circolano aMontecitorio. Quanto perchè l’unica cosa che in questo momento gli interessa veramente è allontanare da sè l'accusa di corruzione. Lo dice chiaramente ai commissari: «voglio esser sentito al più presto dai magistrati per chiarire e dimostrare la mia estraneità alle accuse. Il problema però è che ancora non si sa quale è la procura competente». Per tutta la mattina il capo della Protezione Civile resta in Commissione, con i membri di maggioranza e opposizione che smontano e rimontano il decreto fino a quando non si arriva alla stesura finale che approderà in Aula.
Il Cavaliere non ha dubbi: colpiti Bertolaso e Verdini, ma «il vero bersaglio sono io»
Berlusconi: «Un altro attacco di certa magistratura» di YASMIN INANGIRAY ROMA – La definisce una vera e propria regia montata ad arte per sferrare l’ennesimo attacco contro di lui a ridosso di un appuntamento elettorale. Silvio Berlusconi non ha dubbi. E lo ribadisce nei colloqui avuti nel corso della giornata a Palazzo Grazioli: la bufera che ha colpito Guido Bertolaso ed alcuni esponenti di spicco del partito, come il coordinatore Denis Verdini, altro non sono, è il suo ragionamento, che una nuovo affondo di una certa magistratura contro di lui. Ecco perchè l’appuntamento elettorale delle Regionali, si argomenta in ambienti del Pdl, diventa cruciale. Ecco perchè è lo stesso premier a 'promuovere' questa tornata elettorale a test 'nazionale'. Dovrebbe essere questo il palcosce-
nico scelto dal Cavaliere per replicare ad ogni accusa contro il suo governo. Rispondere colpo su colpo mettendoci la faccia: questa l'intenzione che il presidente del Consiglio ha illustrato ai tre coordinatori con cui si è riunito a via dell’Umilità. una giornata fitta di incontri, quella del Cavaliere, che dovrebbe aver sentito telefonicamente, in queste ore, anche il presidente della Camera Gianfranco Fini. Ad ogni appuntamento elettorale – sarebbe stato il ragionamento fatto con i vertici del Pdl – spunta qualcosa per colpire me ed il governo. Cercano di buttarmi giù, ma resisterò anche questa volta. A Berlusconi però sarebbero state fatte presenti le preoccupazioni che serpeggiano nel partito in merito ad una possibile ricaduta negativa, in termini
elettorali, delle inchieste giudiziarie. Il rischio da evitare, sarebbe stato però l’avvertimento del Cavaliere, è che vinca un certo qualunquismo per cui il messaggio che passa è che i politici siano tutti uguali e tutti truffatori. Un rischio, osservano nel Pdl, che potrebbe tradursi in una scarsa
Berlusconi con le donne del Pdl candidate a presidente
affluenza alle urne oppure in un exploit di partiti come l’Italia dei Valori oppure, al Nord, la Lega. Concetti ripetuti nel pranzo che Berlusconi ha avuto con le quattro donne che il partito ha deciso di candidare alla guida di altrettante regioni e che ieri sono state protagoniste di una presentazione ufficiale nel corso di una una conferenza stampa a cui ha preso parte lo stesso Cavaliere. L'invito del presidente del Consiglio è di non farsi condizionare da quello che scrivono i giornali – spiegano –ma di concentrarsi sul programma elettorale rispondendo ai bisogni dei cittadini. Un pranzo, quello con Renata Polverini, Monica Faenza, Fiammetta Modena e Anna Maria Bernini che è servito anche a fare il punto sui prossimi appuntamenti elettorali.
Il gip Lupo «Gli indagati restano in carcere» FIRENZE – Restano in carcere gli arrestati per l’inchiesta sugli appalti per i grandi eventi. Lo ha deciso il gip di Firenze Rosario Lupo, respingendo le richieste di revoca delle misure cautelari presentate durante gli interrogatori di garanzia, venerdì scorso, nel carcere di Roma, dalle difese di Angelo Balducci, Diego Anemone e Mauro Della Giovampaola. Il quarto arrestato, Fabio De Santis, interrogato per rogatoria a Milano, non aveva presentato richiesta di scarcerazione. Intrattenendosi brevemente con i giornalisti, ieri mattina il gip Lupo ha spiegato che «permangono tutte le esigenze di custodia cautelare» e che «resta valida l’ordinanza» che ha portato i tre in carcere. Nel motivare il no alle scarcerazioni, il gip spiegherebbe che, durante gli interrogatori di garanzia, gli arrestati non hanno fornito elementi tali da chiarire a loro favore quanto contenuto nella misura cautelare. Rimarrebbero inoltre le esigenze cautelari che avevano portato agli arresti, ovvero, a vario titolo, il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Balducci e De Santis sono coinvolti nell’inchiesta per il loro ruolo di vertice al Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, di cui faceva parte come funzionario Della Giovampaola. Anemone è l’imprenditore romano che, secondo gli inquirenti, grazie ai suoi rapporti corruttivi con gli altri arrestati, avrebbe goduto di appalti e favori nell’ambito dei grandi eventi. Anemone sarebbe anche il titolare del Salaria sport village, la struttura in cui il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, avrebbe avuto incontri 'particolari'. Venerdì scorso, durante l’interrogatorio, rispondendo sugli appalti finiti nel mirino degli investigatori, Balducci ha parlato di «gare legittime, assolutamente regolari». Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’interrogatorio di Della Giovampaola, ascoltato dal gip per circa due ore. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, invece, Anemone e Fabio De Santis, interrogato, quest’ultimo, per rogatoria a Milano. Per gli arrestati, il prossimo appuntamento in un’aula sarà al tribunale del Riesame di Firenze.
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6 Primo piano
Emergenza maltempo La Commissione grandi rischi ha dato rassicurazioni, oggi nuovo sopralluogo
Maierato diventa paese fantasma Concluso in serata lo sgombero dei 2300 abitanti Alcuni sono ospitati dalla polizia, altri nel palazzetto di GIANLUCA PRESTIA MAIERATO - Un silenzio irreale, spezzato soltanto dal rumore dei nastri di delimitazione agitati dalle forti raffiche del vento. Uno scenario inquietante, a tratti da far paura. E’questo ciò che si presenta agli occhi del cronista nell’arrivare a Maierato. Portoni d’ingresso chiusi, persiane sbarrate, luci spente. Il piccolo comune sito a pochi chilometri da Vibo Valentia è diventato un vero e proprio paese fantasma dopo l’ordinanza di sgombero totale firmata ieri mattina dal sindaco Sergio Rizzo. Una decisione a titolo precauzionale ma più che giustificata dopo le immagini apocalittiche della vasta frana di lunedì che staminacciando diverseabitazioni sitenella partebassa del paese. E ieri mattina, sotto un cieloplumbeo dal quale ad una certa ora sono iniziate a cadere gocce di pioggia, sono proseguite le operazioni di sgombero del centro abitato, che hanno fatto seguito a quelle di lunedì sera e che hanno interessato 370 persone. Tutta la popolazione di Maierato, circa 2300 anime, ha dovuto, pertanto, lasciare le proprie abitazioni portando con sé solo lo stretto indispensabile: vestiario, SICILIA medicinali e quant’altro stipato in valigie, buste e trolley. In giro solo poliziotti e carabinieri che suonavano casa !563 per casa per accertarsi che tutti se ne fossero effettivamente andati. I paese è persone diventato off-limits per tutte le persone non autorizzate. sfollate La maggior parte della popolazione si è recata presso le abitazioni di parenSONO 1.563 ti ed amici, la restante ha raggiunto la gli sfollati nel scuola allievi agenti della Polizia di messinese in Stato e del palazzetto dello Sport siti a seguito alle Vibo Valentia. Alcuni anziani hanno frane sui Monti fatto un pò di resistenza dopo una vita Nebrodi. Di passata nel paese, ma alla fine anche questi ben loro si sono convinti che abbandonare 1.461 sono Maierato in questo momento è la cosa persone che migliore. Per i più anziani si è reso nehanno dovuto cessario l’intervento delle ambulanze abbandonare del 118. Tra le persone che, oltre alle le proprie case nel solo Comu- forze dell’ordine, Protezione Civile e Croce rossa, anche il giovane parroco ne di San Fratello e altre 700 don Danilo D’Alessandro che ha ancohanno preferito ra negli occhi la devastante frana di lunedì pomeriggio e che, unitamente , spontaneainsieme ai volontari della Caritas e a mente allontasuor Irma, ha convinto quelle persone narsi. La treancora restie ad abbandonare il progua del malprio tetto, a lasciare il paese. tempo ha ralAnche il prefetto Luisa Latella, e il lentato, per fordirigente della protezione civile tuna, il ritmo dell’Ufficio territoriale del governo, dello «scivolaGiuseppe Ranieri, hanno voluto recarmento» del si sul posto per prendere visione dei fronte franoso. danni provocati dallo spostamento del Il sindaco Salterreno e dalla situazione di estremo vatore Sidoti pericolo, poco tempoprima dell’arrivo ha chiesto la degli esperti della Commissione grancostruzione di di rischi. Sul posto è tornato anche l'asun villaggio sessore regionale all’Ambiente Silvio temporaneo Greco,mentre laCroce RossaItaliana, non lontano su richiesta della Prefettura di Vibo, dal paese per ha eseguito il censimento della popolaaccogliere gli zione del paese. La stessa, immediatasfollati. La giunta regiona- mente operativa dal primo istante, ha già trasferito 100 persone presso la le siciliana ha scuola di polizia dove sono pronti altri dichiarato lo stato di calami- 100 posti letto. Altri 200 posti sono stati predisposti presso un palazzetto deltà. lo sport del capoluogo di provincia, ma ne sono arrivate solo 17, e in seguito ha predisposto un ulteriore centro di accoglienza a Vibo con capacità di 400 posti letto. Altri posti sono stati reperiti presso l’istituto industriale di Vibo. E sempre la Cri sta provvedendo a fornire viveri e generi di conforto alle popolazioni evacuate. Sonoall’opera tuttele unitàappartenenti alComitato Provinciale di Vibo mentre dalle altre unità provinciali della Calabria sono in arrivo altre brandine e coperte necessarieper l'allestimentodi unulteriorecentro diaccoglienza. Una squadra di supporto psicologico è stata attivata a sostegno della popolazione. Al momento circa
500 sono già le persone assistite. Nel frattempo è stato predisposto un servizio antisciacallaggio nel paese per evitare che qualcuno tenti di introdursi nelle case, incustodite. Il servizio, disposto dal prefetto, si svolge sotto il coordinamento del questore, Filippo Nicastro, e vede coinvolti poliziotti, carabinieri, finanzieri e agenti della polizia provinciale. Divisi in squadre, gli agenti pattuglieranno notte e giorno il paese sino a quando sarà in vigore l’ordinanza di sgombero. In seratala Commissione Grandi Rischiha confermato, al termine di una riunione con prefetto, forze dell’ordine, Protezione civile, Vigili del fuoco, il sindaco Rizzo, e l’assessore Greco, l’esigenza di approfondire le analisi sui terreni che si trovano intorno alla frana. «I dati della Commissione - ha detto il Prefetto - hanno fornito una certa rassicurazione. Tuttavia prima di prendere in considerazione l’ipotesi di una revoca, anche parziale, dell’ordinanzadi sgombero,ènecessario attendereulteriori esami. Il nuovo sopralluogo sarà fatto stamani e nel pomeriggio ci sarà una nuova riunione per decidere il da farsi». Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Greco: «Dal sopralluogo aereo sono state evidenziate alcune fratture, ma pare che l’effetto diretto della frana sia esaurito».
Una casa di Maierato travolta dalla frana
La maggior parte degli sfollati ha preferito recarsi da parenti e amici
«Sembrava la fine del mondo» Il terrore nelle parole della gente che ha assistito alla frana di STELLA PAGANO MAIERATO - Il terrore è rimasto ben visibile nei volti di molti residenti di Maierato. Alcuni ancora scioccati per le incredibili immagini della frana vissute dal vivo, altri affranti per la necessità di lasciare le proprie abitazioni. Tutti, hanno trovato sistemazione ai centri di raccolta o presso le abitazioni di parenti e amici, ma dalle loro parole trapela tutta l’amarezza e lo sconforto. «Non so cosa possa succedere. In paese sta scivolando tutto». Alex è un giovane polacco che da cinque anni vive a Maierato ed è in attesa del suo turno al centro di raccolta allestito dal Comune nel parcheggio di un centro commerciale alla periferia del paese per sapere dove dovrà andare. Con un amico ha portato via tutte le sue cose a bordo di un furgoncino. «E' stato spaventoso - dice - la montagna è venuta giù improvvisamente, sembrava un fiume in piena. Io abito vicino la zona della frana e sono rimasto terrorizzato. Non so come andrà a finire». A poca distanza da Alex c'è un altro giovane, Francesco, in compagnia di alcuni amici. Lui andrà ad abitare temporaneamente a casa di conoscenti. «Abito a meno di 200 metri dalla frana racconta – e la paura è stata tanta. Quella è una zona in cui piccole frane si verificano da decenni. Il problema è che nessun coltiva più il terreno e poi quando piove si verificano questi disastri. Speriamo che tutto finisca presto». C’è chi, però, caparbiamente non vuole lasciare la propria abitazione anche se è in prossimità della frana. E’ il caso di un’anziana di nome Maria: «Sono disperata. Non voglio lasciare la mia casa. Voglio restare. Prego il Signore che non succeda niente». Per convincerla ad andarsene sono dovuti intervenire i poliziotti e i volontari della Protezione civile. «Ho visto la montagna venire giù lentamente, sembrava una colata di lava.
Ci hanno spiegato che sotto la terra scorre l’acqua per cui è pericoloso restare in paese». «La fine del mondo è stata l’espressione che è trapelata da una testimone Maria Teresa Prestanicola, “ospite” della scuola di polizia che ha ringraziato per l’accoglienza e l’operatività di tutte le forze che sono intervenute per aiutare la popolazione di Maierato. «Persone disponibili e buone che ci hanno accolto con la massima disponibilità, altrimenti non so come avremmo fatto», ha concluso con un sorriso riconoscente la signora. In serata è stato rintracciato l’ultimo abitante del paese Uno degli anziani fatti sfollare (Il fotoservizio è di Armando che tutti conoscono come NiLo Gatto e Francesco Mollo) nì. Di lui si erano perse le tracSolo a ripensarci mi torna la paura». An- ce nel corso della giornata e col passare tonia chiude gli occhi ricorda quei mo- delle ore l’apprensione continuava a samenti. E’ una dei 2.300 sfollati. Insieme lire. Solo nel tardo pomeriggio è stato agli altri compaesani, la donna condivi- rintracciato e i soccorritori hanno potude paura, disperazione e ansia per un fu- to, così, tirare un sospiro di sollievo. Nituro che al momento si presenta incerto, nì, un personaggio eclettico, 50 anni, con il rischio di poter perdere tutto quan- guardia medica, con la passione per gli to ha costruito nel corso di una vita. An- animali, mucche soprattutto, che alleva tonia sperava di potersi trasferire nella e accudisce amorevolmente nella sua sua casa di campagna, ma anche quella è piccola azienda agricola di località “Drastata evacuata e così è stata costretta ad ga”, l’epicentro della frana, quando è andare nel palazzetto dello sport di Vibo. scoppiata l’apocalisse stava portando da Altre 220 persone, invece, sono state mangiare proprio agli animali. Investito ospitate nella scuola di polizia, alle porte da una ondata di fango è riuscito a saltadi Vibo. «Li ci sono i mie parenti», raccon- re dal fuoristrada su cui viaggiava che è ta la donna per spiegare perchè, insieme sprofondato. Poi si è barricato nella sua alla madre, al fratello ed ai tre figli, pas- casetta rurale vicino alla stalla e a chi era serà la notte nel palazzetto. «Ci acconten- andato a notificargli l'ordinanza di teremo - prosegue - l'importante è che sgombero, aveva risposto che sarebbe stiamo tutti bene. Ringrazio Dio per co- uscito da lì soltanto assieme alle sue beme è andata». Poi ricorda quei terribili stie. Non si sa cosa gli abbia fatto cambiamomenti: «Quando si è staccata la frana re idea. Si sa soltanto che nel pomeriggio ero alla finestra. Ho visto tutta quella ter- è stato visto uscire a bordo di un trattore ra scendere e sono rimasta terrorizzata. e bloccato.
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La presentazione della “gente per bene” che sfiderà le corazzate
Politica lucana
Allam, ecco la squadra
Iniziati gli incontri esplorativi nella maggioranza per il listino: oggi si chiude con Udc e sinistra
di SARA LORUSSO
POTENZA - E’ iniziata la fase finale per la scelta dei candidati da inserire nel listino a sostegno nel maggioritario dell’aspirante candidato al bis, Vito De Filippo. Ancora non è deciso se nel listino entreranno personalità di rilievo assoluti della società civile non direttamente collegati ai partiti così come vorrebbe il segretario del Partito democratico, Roberto Speranza e il candidato di tutto il centrosinistra De Filippo. Proprio per sciogliere questo ultimo nodo, l’attuale presidente della giunta regionale, De Filippo ha iniziato gli incontri con i leader dei partiti. Entro il primo pomeriggio di oggi, i faccia a faccia con i segretari dei vari partiti che compongono l’alleanza del centrosinistra, dovrebbero concludersi. E da qual momento inizierà, con tutta probabilità, la fase delle considerazioni definitive. Ieri secondo quanto si è appreso dalle indiscrezioni il candidato presidente ha incontrato il segretario regionale dei Popolari uniti, Antonio Potenza, il leader lucano del Partito socialista, Donato Salvatore, e il coordinatore regionale dell’Italia dei valori, Michele Radice. Non sono trapelate indiscrezioni sulle varie posizioni espresse al chiuso della stanza del governato-
Carlo Rubbia
Vito De Filippo
re lucano al primo piano del palazzo della Regione a Potenza. Ma c’è chi ha registrato un moderato ottimismo da parte del presidente della Regione. In tutti i casi, gli incontri non sono conclusi. Oggi infatti dovrebbe essere la volta del segretario regionale dell’Udc, Agatino Mancusi e dei leader dei partiti della sinistra lucana (in ordine sparso) varcare la soglia dell’ufficio di De Filippo. Attesi anche i dirigenti di Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli: Vilma Mazzocco, Gianfranco Blasi e Antonio Flovilla. Questi ultimi però, nei giorni scorsi non hanno sollevato perplessità all’orientamento del Parti-
to democratico e dello stesso Vito De Filippo di aprire se il centrosinistra dovesse aggiudicarsi la competizione elettorale del prossimo 27 marzo - il consiglio regionale a personalità di primo livello del mondo della cultura, della scienza o dell’economia. Diversa è stata la posizione dell’Udc e della sinistra espressa durante i due vertici del centrosinistra che si sono svolti nei giorni scorsi. Gli incontri di oggi quindi con Agatino Mancusi del partito di Pierferdinando Casini, di Carlo Petrone e Giannino Romaniello della Sinistra ecologia e liberta, Gianni Soave e Italo Di Sabato per la Federazione della sinistra e gli esponenti locali dei Verdi
La squadra di candidati nelle due Province a sostegno del candidato presidente Magdi Cristiano Allam (foto Andrea Mattiacci)
sono il vero punto di snodo. Per quanto riguarda poi la questione relativa ai nomi di “qualità” da inserire nel listino non ci sarebbero novità. Rimangono in pista, così come anticipato dal nostro giornale, sia la giornalista lucana, Carmen Lasorella e sia il fisico premio Nobel nel 1984 Carlo Rubbia. Anzi da quanto si è appreso l’idea Rubbia sarebbe stata suggerita da alcuni big del Pd lucano nei giorni scorsi e il nome è finito in cima all’agenda del governatore De Filippo. Ancora non è chiaro però, se il fisico nato a Gorizia nel 1934 abbia già risposto in maniera affermativa alla proposta per un’eventuale candidatura in Basilicata. Per il resto si apre anche un’altra pista ed è quella che porterebbe alla scelta di candidare uno scrittore o una scrittrice. Non sono trapelati i nomi. Da quanto si è appreso però, la metodologia con la quale sarebbero scelti gli eventuali candidati «di qualità della società civile» deve tener conto anche della questione di genere. Cioè, nel listino di certo (almeno per quanto riguarda il centrosinistra) troveranno posto candidate donne altrimenti non molto presenti nella massima assise regionale. s.santoro@luedi.it
| ASI E POLITICA | Navazio: «Eppure dicevano che inciuciavo con Folino» POTENZA - All’Asi si era insediato a maggio del 2008, come sindaco della città di Melfi, sostenuto da una maggioranza di centrodestra, ma nominato in qualità di commissario, al vertice del consorzio per lo sviluppo industriale, dal governo regionale di centrosinistra. Oggi, Alfonso Ernesto Navazio, lascia. E’sempre primo cittadino di Melfi, ma con il Pdl lucano ha chiuso. E per le prossime elezioni regionali correrà con Magdi Cristiano Allam del movimento “Io amo la Lucania”. Non con il centrosinistra, come pure in molti avevano ipotizzato. «E pensare che al momento della mia nomina è stato il commento a cui il commissario si è lasciato andare nel corso della conferenza stampa che si è svolta ieri a Tito Scalo, nella quale sono state annunciate le sue dimissioni dal Consorzio (vedi pure a pagina 17) - in tanti
avevano detto che inciuciavo con Folino. Che dietro ci fosse un risvolto politico». «Quello che sta accadendo oggi è la prova che l’incarico mi è stato conferito in qualità di sindaco di una città che ospita il distretto industriale più grande della Basilicata. Devo dire che sono grato al presidente Vito De Filippo, all’allora assessore alle attività produttive, Vincenzo Folino, e a quello attuale, Gennaro Straziuso. I numeri e la diminuzione dei debiti dimostrano che quella scommessa, fatta sul modello della Commissione “Attali”, proposta dal Presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarzkozy, è stata vinta». «Anzi - continua il primo cittadino di Melfi - sarebbe auspicabile che questo tipo di nomine fossero sempre meno legate agli appetiti politici e sempre più dettate da senso di responsabilità e spirito di servizio».
Il centrosinistra diviso. Adduce e Tosto per il Comune, tensione sui piccoli centri
A Matera è grande freddo Pd-Udc MATERA - Non si torna indietro. La corsa del centrosinistra e dell’Udc per il Comune di Matera resta diversa. I primi vanno avanti con Salvatore Adduce e i secondi con Angelo Tosto. Il tentativo di ricomposizione del tavolo fatto l’altra sera in una lunga riunione di coalizione non ha dato alcun esito perchè le posizioni restano diverse, distanti sul punto e dunque non ci sono i margini necessari per una sorprendente fusione. Il centrosinistra ed il Pd in particolare hanno rivendicato nel corso della riunione la necessità di una posizione comune e di una sorta di coerenza dell’Udc che è entrato a livello regionale nella coalizione di centrosinistra ma lo stesso Udc non ha mancato di rimarcare l’impegno e il ruolo che Tosto, tra i principali sostenitori della candi-
datura Stella alle ultime provinciali, ha dato per il buon esito di quella elezione e della coincidenza di scelte maturate con l’Udc vista l’adesione di Tosto e di una serie di consiglieri comunali materani vicini all’imprenditore allo stesso Udc. Insomma posizioni diverse ed un dialogo che rimane aperto ma che crea una situazione di diffidenza e di freddezza che rischierà di scoppiare al termine del doppio appuntamento elettorale per Regionali e Comunali a Matera. I rapporti del Pd Materano con l’Udc non sono certo dei migliori e la candidatura Tosto non viene vista in maniera soddisfacente perchè potrebbe creare quella dispersione del voto pericolosa per una vittoria al primo turno così come il centrosinistra spera ed ambisce a
fare. Un’ipotesi puramente di scuola farebbe pensare ad un possibile accordo centrosinistra-Udc per l’eventuale secondo turno ma al momento il clima è troppo teso per costruire qualcosa su queste basi. Anzi nel campo del centrosinistra attendono di capire le scelte del centrosinistra e dell’Udc anche per gli altri sei Comuni del Materano in cui si vota. La diffidenza maggiore riguarda il Comune di Tursi dove il centrodestra attraverso una civica candida il capogruppo alla Provincia Giuseppe Labriola. «Noi abbiamo chiesto all’Udc di proporci un nome sul quale convergere per la guida di Tursi» ha spiegato ieri Anna Ferrara. La proposta ha tutta l’aria di un vero e proprio test di fedelta. Se anche su Tursi le strade
Salvatore Adduce
Angelo Tosto
di Pd e Udc dovessero separarsi ed allora i motivi per pensare ad una crisi aperta nei rapporti provinciali non mancherebbero di certo con ovvie ripercussioni in particolare sulle scelte alla Provincia di Matera.
Ancora prima dell’avvio della campagna elettorale a Matera la partita politica si annuncia accesa e complicata e Tosto e l’Udc hanno tutta l’aria di non voler far niente per semplificare questa partita. p.quarto@luedi.it
INTERROGAZIONE DI LAPENNA (PDL) «Osservatorio sul mercato del lavoro mai istituito: così manca il monitoraggio» POTENZA - Per quali motivi non è mai stato attuato in Basilicata un Osservatorio regionale sul mercato del lavoro? Se lo chiede il consigliere del gruppo di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna che sul tema ha presentato un’interrogazione a risposta orale al presidente della giunta regionale. Ha intenzione di conoscere «i motivi per i quali non è mai stato attuato in Basilicata un osservatorio regionale sul mercato del lavoro e - soprattutto - quali strumenti la Regione adotta per monitorare i dati sul lavoro al fine di indirizzare le politiche di programmazione economica». «Il legislatore regionale – afferma Lapenna - già nel lontano 1989 aveva promulgato una legge regionale, la numero 3 del 1989, per istituire l’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro con il compito di promuovere attività permanenti di analisi sul mercato del lavoro, al fine di finalizzare gli interventi regionali nella formazione e nell’attività di programmazione socio economica . La legge regionale – continua Lapenna - è stata successivamente abrogata e, nonostante l’avvicendarsi di altre previsioni di legge e i ripetuti impegni programmatici, non esiste, tutt’oggi, in Basilicata un Osservatorio regionale sul mercato del lavoro». «In tal modo – sottolinea Lapenna - manca del tutto uno strumento di monitoraggio costante sulle dinamiche del mercato regionale, sui fabbisogni formativi delle aziende e, di conseguenza, sulle stesse ricadute dei progetti finanziati dalla Regione. Tutto ciò - conclude Lapenna - interferisce negativamente sulle azioni di programmazione e promozione delle politiche attive del lavoro e, nello stesso tempo, mancano riscontri attendibili sull’esito delle azioni promosse con un notevole impiego di risorse finanziarie da parte della Regione».
POTENZA - Non se lo nascondo, i candidati che saranno nelle due liste provinciali a sostegno del candidato presidente di “Io amo la Lucania”, Magdi Cristiano Allam, che il cammino «è appena cominciato e l’in-bocca-al lupo ce lo facciamo davvero». L’elenco ancora non è completo, ma per le caselle da riempire si prendono solo poche ore ancora. Nel frattempo, la squadra è praticamente fatta e si presenta, affidando l’ufficializzazione (ieri, a Potenza) all’eurodepuato e ai due capilista, Ernesto Navazio, sindaco di Melfi e ormai dimissionario commissario Asi per Potenza, e Paolo Ettorre, che in Basilicata ha fatto nascere il movimento Io amo l’Italia, da cui adesso nasce la declinazione locale («ma sia chiaro - precisa Allam - proprio per dimostrare che non si tratta di un cartello elettorale, già a marzo daremo vita a un congresso fondativo che ne attesterà il radicamento sul territorio»). La lista «è fatta di gente per bene» che quel «cambiamento» lo vuole davvero. O per dirla con le parole di Navazio, «è gente che incontri al supermercato, mica nelle chiuse stanze del potere». Senza stare a sindacare sui percorsi politici e ideali personali, che pure qualcuno, tra i candidati ha compiuto (sono diversi gli esponenti delle due liste che hanno avuto in passato trascorsi e militanza nel centrodestra. Ma questo, spiegano, non c’entra). Ecco allora che senza dubbio creerà qualche malumore la candidatura di Francesco Pappalardo, dirigente del movimento giovanile del Pdl che del partito non lascia la tessera: «Lì nonostante avessi chiesto per me non c’era posto. Qui, invece hanno accettato il mio contributo», che Allam giudica «coraggioso» visto che il candidato dovrà affrontare «qualcosa in più di una contestazione in un ambiente in cui la galanteria non è di casa». Oppure c’è chi come Maria Rosa Cancelliere
Candidati nel listino
candidati Maria Antonietta Soldovieri Barnaba Ruggieri Lorenzo Desiderio Valeria Carmela Giorgio Maria Rosa Cancelliere
La lista provinciale di Potenza
candidati Alfonso Ernesto Navazio Magdi Cristiano Allam Dario De Luca Francesco Pappalardo Nicola Manfredelli Raffaela Forliano Francesco Andretta Antonio Raffaele Pettorruso Daniele Oliviero Donato Marsico Marina Pecoriello Vincenzo Cammardelli Giampiero D’Ecclessis Giuseppe Luongo
La lista provinciale di Matera
candidati Francesco Paolo Ettorre Magdi Cristiano Allam Francesco Amendola Pietro Mazzoccoli Maria Carmela D’Adamo Maria Cristina Di Mauro Francesco Antonio Rizzo
(«uno dei nomi del listino che il centrosinistra si combatte - dice Allam - a suon di spaccature ma che noi blindiamo su giovani e disoccupati»), ha da poco compiuto la maggiore età e a pochi mesi dalla prova di maturità affronta la campagna elettorale: mica poco convincere le resistenze del papà. L’applauso della sala è tutto per lei. Incoraggiamento. Francesco Amendola, invece, a Montalbano Jonico, è medico noto e rispettato: anche lui nel passato aveva militato nell’Msi e poi in An, ma da anni, spiega chi lo conosce, si era allontanato dalla vita politica. C’è a scorrere i nomi anche Nicola Manfredelli, cinque anni fa candidato alla presidenza della Provincia di Potenza per il centrodestra e una lunga esperienza nelle associazioni agricole; Raffaele Pettorruso è, invece, a Lavello voce critica e battagliera al comune. E ancora dirigenti di società sportive, avvocati, imprenditori, soprattutto, tan-
«L’ultima regione d’Europa in cui vige un sistema dittatoriale»
te donne. A fare due chiacchiere con i giornalisti il programma si delinea nelle riposte. Il primo punto fermo è sul nucleare, ora che torna, tra spettri e smentite, argomento d’attualità. «Questa regione potrebbe vivere dodici mesi all’anno di turismo» Anche per questo «non c’è bisogno né di una centrale nucleare, né di un deposito di scorie». E non si tratta, fa capire, di semplice posizione di tutela del territorio “a priori”: il discorso si fa pure economico. Ci sarà una ragione se pure gli Statu Uniti hanno smesso di costruire centrali che, anche se private, lasciano i rifiuti da smaltire che diventano un problema per il pubblico? «Meglio - a patto di crederci realmente - investire in energia alternativa e pulita». Ma tanto per essere chiari, sarà Navazio a rubare una battuta: ancora Scanzano? «Ci saremo di nuovo. Erano altri gli assenti». Così, «con il dovere percepito di mettersi al servizio del cam-
biamento (Ettorre)», ecco la squadra di un movimento che dei cattolici si riconosce nella tradizione, ma che è «assolutamente laico» e che per il territorio cerca sviluppo attraverso un modello diverso, di economia sociale di mercato. «Anche qui sono arrivati i pescecani che conclude Allam - hanno inquinato e sono andati via senza restituire altro che capannoni vuoti. Eppure i numeri potrebbero aiutare, vista la non vastissima demografia, a costruire un modello in cui si punti sulla dignità delle persone, non sul profitto, facendo da apripista». In questa regione sfideranno i due schieramenti storici. In questa terra di «stagnante autoritarismo con assenza di libero mercato e di libertà, l’ultima regione d’Europa in cui vige un regime dittatoriale di una classe politica connivente: la sinistra egemone da 15 anni, la destra che non vuole vincere per spartirsi la stessa torta».
Coro di no all’ipotesi di installazioni nucleari sul suolo della Basilicata
Belisario e Nardiello: «Scajola non dice la verità» Potenza - La politica lucana non è indifferente al tema del nucleare e alle ipotesi di insediamenti in Basilicata. E subito è critica al governo nazionale da parte degli esponenti del centrosinistra mentre i rappresentanti del Pdl lucano smentiscono e parlano di boutade elettoralistica. Ieri, comunque è intervenuto il capogruppo in senato dell’Italia dei valori, il lucano Felice Belisario che ha dichiarato: «Il ministro Scajola cerca, senza riuscirci, di giustificare le scellerate scelte di politica energetica del governo». E Belisario inizia con le domande: « Perchè non dice agli italiani, ad esempio, che Germania, Spagna e Austria traggono da fonti rinnovabili, come il solare, una quantità di energia notevolmente superiore a quella prodotta dal nostro Paese? E che da recenti stime, il prezzo medio dell’energia nucleare non risulta più conveniente del gas o di altre fonti? Perchè non parla dei rischi per la salute e per l’ambiente connessi alla radioattività e non ci dice come risolvere il problema dello smaltimento delle scorie, ancora irrisolto in tutto il mondo? Perchè non dice che l'uranio durerà solo per
pochi decenni? Ma soprattutto, perchè il governo ancora non ha comunicato ai cittadini dove sorgeranno i siti delle nuove centrali nucleari?». Belisario quindi conclude: «Il ministro dovrebbe rispondere a queste domande specialmente per convincere i candidati di centrodestra alle regionali che, uno a uno, si stanno sfilando dall’opzione nucleare. Sono tutti fessi?». Gli fa eco Giacomo Nardiello dei Comunisti italiani: «Il governo continua a giocare a nascondino su cose serie: fa finta di scegliere i criteri ma non indica i siti nucleari per paura delle regionali. Il via libera del Cdm conferma il piano scellerato del governo che, in barba alla volontà e al comune sentire dei cittadini italiani, espone il Paese a rischi ambientali e sanitari e le famiglie ad aumenti considerevoli nelle bollette. Il nucleare va rispedito al mittente: il Governo troverà un muro di no al suo fallimentare progetto. Specie per Scanzano Jonico evidentemente la storica battaglia popolare non ha insegnato nulla al governo che continua attraverso il ministro Scajola a parlare di scelta obbligata smentendo il solito parlamentare - Pinoc-
chio del Pdl lucano che farebbe bene a tacereinvece di“farneticare”sulle presunte responsabilità del centrosinistra». Sulla questione è anche intervenuto il responsabile Ambiente dei Giovani democratici di Basilicata, Angelo Zizzamiache haaffermato: «Quando la politica risulta essere incapace di prendersi le proprie responsabilità e di essere chiara fino in fondo rispetto all’idea di società e di sviluppo che ha, accade che il futuro della nazione non viene disegnato in funzione degli interessi degli italiani ma in funzione degli interessi di pochi lobbisti. Il governo Berlusconi ha deciso per un ritorno del nucleare nel nostro Paese ma si è guardato bene dal rivelare dove abbia intenzione di realizzare questi impianti, almeno fino all' elezioni regionali». Prosegue Angelo Zizzamia: «Per promuovere questa decisione ha inaugurato da qualche mese una campagna di disinformazione sulle presunte opportunità che questa scelta garantirebbe al nostro Paese. Col nucleare,secondo l'Esecutivo, l' Italia rispetterà l' accordo europeo 20 - 20 - 20 per la lotta ai cambiamen-
Felice Belisario (Idv) e Giacomo Nardiello (Pdci)
ti climatici, ridurrà il costo dell' energia grazie a delle non meglio identificate centrali di “nuova” generazione, descritte come sicure, pulite e tecnologicamente avanzate. Se l' Italia decidesse di puntare sul nucleare, causa le ingentissime risorse necessarie per sostenere questa avventura, abbandonerebbe qualsiasi investimento per lo sviluppo delle rinnovabili e per il miglioramento dell' efficienza, che sono invece le soluzioni più immediate ed efficaci per recuperare i ritardi rispetto agli accordi internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici, e rinuncerebbe alla costruzione di quel sistema imprenditoriale innovativo e diffuso in grado di competere sul mercato globale». «E' assurdo - conclude il respon-
sabile del settore ambiente del movimento giovanile lucano del Pd - come ungoverno continuiad assumere decisioni inerenti alle politiche energetiche, in totale spregio delle leggi regionali e dell' opinione dei cittadini, continuando ancora una volta ad accanirsi contro i cittadini e le istituzioni della Basilicata che non hanno intenzione di perseguire tale modello di sviluppo. I Giovani democratici di Basilicata hanno intenzione di sostenere ogni iniziativa contro il nucleare in Basilicata, cosi come stiamo già facendo con la petizione a sostegno del ricorso della Regione contro la legge “sviluppo” che di fatto reintroduce in Italia il nucleare e non consente ai territori interessati di avere voce in capitolo».
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De Filippo prova a convincere gli alleati di SALVATORE SANTORO
«Noi il listino lo offriamo a giovani e disoccupati»
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Mercoledì 17 febbraio 2010
Primo piano 11
Mercoledì 17 febbraio 2010
Il ritorno dei basilischi Inchiesta della procura antimafia Dieci arresti nelle famiglie della mala di Potenza e Pignola
Doppio colpo ai nuovi clan
Il capo della procura Giovanni Colangelo Ieri nel corso della conferenza stampa ha detto che «nel Potentino la criminalità organizzata non è più un fenomeno trascurabile»
Il servizio con cui il Quotidiano ricostruiva, dopo il pentimento dell’ex boss, la riorganizzazione dei basilischi, ormai divisi in sei famiglie coordinate direttamente dai capi della ’ndrangheta calabrese
LA SCHEDA
Due ’ndrine in contrasto
Uomini e personaggi nei verbali firmati dall’ex capo della “Quinta mafia” «Avevano anche un bazooka» «Paura per l’omicidio Gianfredi»
L’arresto del boss Antonio Cossidente
Le valutazioni del procuratore
Qui sopra Antonio Cossidente A destra Saverio Riviezzi
Secondo il collaboratore di giustizia Gino Cosentino i due clan, quello di Pignola e quello di Potenza, erano entrati in contrasto. Secondo Cosentini alla base dello scontro c’erano i sospetti che si erano innescati con le voci sulla collaborazione con la giustizia di Antonio Cossidente che, in realtà, si era confidato con un agente segreto del Sisde e non aveva mai formalizzato la collaborazione. Dice Cosentino: «Quando sono uscito dal carcere ho dato le redini in mano a Cossidente. Lui, però - ha detto Cosentino agli investigatori della procura antimafia di Potenza - non ne ha fatto buon uso e si è avvalso dell’aiuto di persone ritenute indegne come Scavone e Giannizzari». cenzo Barra, 41 anni, di Potenza, era l’armiere del gruppo, Savino Giannizzari, 44 anni, è detenuto in in 41 bis, il regime di carcere duro, per l’inchiesta sui bodyguard. Loro, a Potenza, secondo gli investigatori, «controllavano anche alcuni amministratori pubblici del Comune» in quota Udeur, ai quali in cambio di soldi e prestazioni professionali garantivano «l’appoggio e i voti dell’organizzazione». Imponevano i servizi di sicurezza nei locali pubblici. E gestivano il mercato degli stupefacenti. Nel corso dell’inchiesta, secondo il giudice per le indagini preliminari Luigi Spina, che ha firmato l’ordinanza d’arresto per i dieci indagati, «sono emersi concreti riscontri che nei territori di Potenza e Pignola si erano creati due distinti sodalizi mafiosi, cellule nate dalla comune appartenenza alla famiglia dei basilischi, operanti in piena autonomia e, fino a un certo
momento, nel rispetto di un apparente equilibrio destinato, dopo qualche anno, a spezzarsi parzialmente ma inesorabilmente». C’è stato un evento che ha «scatenato la rottura e il conseguente contrasto tra i due gruppi»: la manifestazione di Cossidente «dei primi sintomi di una possibile collaborazione con le forze dell’ordine». La circostanza «si è verificata - scrive il gip - a seguito di una serie di contatti tra Cossidente e un agente del Sisde, nell’ambito dei quali era emersa in modo chiaro la circostanza che Cossidente aveva mantenuto un ruolo di confidente segreto dell’agente, raccontando e delineando lo scenario della criminalità in Basilicata». Cossidente, però, non ha mai formalizzato la collaborazione con la giustizia. «Ciò nonostante - scrive il gip - i segnali potenzialmente collaborativi di Cossidente hanno allarmato tutti coloro che fino a quel momento lo avevano sostenuto». Ed è in quel momento
che si è creata la frattura. Lo racconta agli investigatori Donato Caggiano, collaboratore di giustizia: «Tra Pignola e Potenza ci sono problemi, cioè, tra Riviezzi e Cossidente... perché si accusano a vicenda... qualcuno dei due ha collaborato e Riviezzi ha cacciato proprio delle carte processuali che riguardano Cossidente...ha fattovederequeste carte processuali... e poi camminano armati, perché hanno paura... secondo me fraun po’succede qualcosa... le persone che sparano ci sono... fra un po’ succede qualcosa... che uccidono a qualcuno. O a Cossidente o ammazzano a Riviezzi. Uno dei due salta». Tante cose, poi, sono cambiate. Cossidente si è dedicato al pallone. Riviezzi si è ritirato a Pignola. Affari e soldi ce n’erano e per tutti. E il livello dello scontro si è abbassato. E poi, Cossidente, a telefono, aveva spiegato a Riviezzi: «La verità verrà a galla... il tempo è galantuomo». f.amendolara@luedi.it
«Realtà criminale allarmante» di LEO AMATO POTENZA - Niente di nuovo per chi ha memoria delle cronache degli ultimi anni, ma quanto basta per riproporre il tema del contrasto al crimine organizzato, e dei problemi legati al difficile lavoro delle forze di polizia. I risultati dell'ultima operazione della Direzione distrettuale antimafia sono stati presentati al pubblico ieri mattina dal procuratore capo del capoluogo Giovanni Colangelo in una conferenza stampa convocata nei suoi uffici al quarto piano del Palazzo di giustizia. Erano presenti anche il questore Romolo Panico, il comandante provinciale dei carabinieri Domenico Pagano, e il suo omologo delle fiamme gialle il tenente colonnello Edoardo Margarita. Colangelo si è detto lieto di ospitare i rappresentanti dei tre corpi che hanno collaborato per tutto il corso delle indagini fino all'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare. Sembrerebbero così archiviate le incomprensioni
emerse in occasione del blitz dei militari del nucleo investigativo provinciale dei carabinieri, che nello scorso mese di novembre hanno portato in carcere nove persone nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta “calcio-connection” tra impresa e malavita potentina. Allora a fare scalpore fu la scoperta che tra i destinatari di una richiesta di misure interdittive c'erano anche due poliziotti in servizio nella Questura del capoluogo (misure poi respinte dal gip), e non mancò di farsi notare il giorno stesso l'assenza dei colleghi dei due poliziotti che disertarono in massa l'invito per le celebrazioni annuali della patrona dell'Arma. Al contrario ieri mattina tutti i presenti senza distinzione hanno voluto spendere elogi per la «buona regola» inaugurata con questa collaborazione, e la «piena sintonia» ritrovata. Pur ribadendo le garanzie che si devono agli indagati, il procuratore ha poi voluto spiegare come il lavoro della polizia sul gruppo pignolese si sia integrato con i riscon-
Da sinistra: il capitano Milone, il maggiore Maniscalco e il vicequestore aggiunto Strappato
tri raccolti dai carabinieri sulle attività dei rivali potentini, mentre la Guardia di finanza svolgeva gli accertamenti patrimoniali su entrambi, ponendo l'attenzione sulla carenza cronica di mezzi e personale dell'amministrazione della giustizia in generale, come denunciato già in diverse occasioni, e delle forze dell'ordine in particolare, un problema che in questo caso è stato superato solo mettendo assieme le energie e riuscendo in questo
modo ad assicurare il risultato. Quanto ai fatti Colangelo ha parlato di «una realtà allarmante soprattutto se messa in relazione con l'immagine tradizionale di una regione come la nostra». Impossibile sapere i nomi delle altre persone coinvolte, ma la chiusura delle indagini è stata data per imminente, e già nei prossimi giorni potrebbero dalla procura potrebbero partire i primi avvisi di garanzia.
ECCO cosa ha svelato Gino Cosentino. I custodi delle armi sono Numida Leonardo Stolfi e Vincenzo Barra. Costoro erano i custodi delle armi del gruppo Cossidente. Saverio Riviezzi, unitamente ai fratelli, è il custode delle armi del suo gruppo. Cossidente aveva una buona disponibilità di armi. Anche Riviezzi aveva un’ottima disponibilità di armi, aveva perfino un bazooka... Nicola Sarli e Carlo Troia sanno maneggiare materiale esplodente. L’esplosivo utilizzato per l’attentato alla pasticceria Postiglione fu preparato manualmente. Ricordo che il gruppo Cossidente prelevò dell’esplosivo da una cava, ma non ricordo se poi fu utilizzato. Lo so con certezza, perché parte di quell’esplosivo mi fu consegnato da Carlo Troia. Io poi me ne sbarazzai facendolo smaltire da Roco Pagano. Quando ero in carcere comunicavo con i miei sottoposti in vari modi. Ricordo che in una circostanza Cossidente mi fece pervenire delle ambasciate avvalendosi di due giovani avvocati dei quali non ricordo i nomi. Il motivo per cui Rufrano voleva uccidere Cossidente era dovuto al fatto che sapeva delle intenzioni collaborative che Cossidente aveva avuto in passato. In particolare Rufrano aveva alcuni atti processuali che poi mi consegnò, dai quali emergeva chiaramente che Cossidente aveva avuto contatti con uomini dei servizi segreti. In quelle circostanze aveva fatto alcune dichiarazioni, precisando fatti ed episodi che solo lui poteva conoscere. Ad esempio aveva dichiarato che io ero stato battezzato dai Facchineri. Rufrano avrebbe cercato insieme a Michele di uccidere Cossidenza, senza tuttavia riuscirci. Rufrano disse di
L’ex boss Gino Cosentino in via Pretoria con la compagna
non essere riuscito a entrare in casa di Cossidente, in quanto Cossidente avrebbe rotto la maniglia della porta dal lato esterno, per cui non si poteva entrare da fuori. In quella circostanza possedeva una pistola 7,65 che mi venne consegnata da Riviezzi affinché fosse data a Rufrano.
ECCO, invece, le dichiarazioni della sua donna: Paola Rosa. Ho conosciuto Gino nel mese di agosto del 2004, tramite un amico comune di origine marocchina che noi chiamavamo Pasquale... sin dai primi momenti Gino mi ha messa a conoscenza del suo passato e di
quello che aveva realizzato negli ambienti criminali, consegnandomi una serie di documenti... prevalentemente articoli di giornale che avevano parlato di lui nel tempo. Contestualmente mi rappresentava la volontà di cambiare vita, anche in considerazione del fatto che l’ultima carcerazione, quella riguardante il procedimento Chewingum l’aveva molto provato. Nei mesi a seguire ho cominciato a frequentare le aule del tribunale e a seguire i processi nei quali Gino era coinvolto. Durante queste occasioni mi è capitato di conoscere una lunga serie di persone che con lo steso erano imputate e con le quali evidenziavano un particolare rapporto di amicizia. In particolare Saverio Riviezzi, Riccardo Martucci, Marco Ugo Cassotta, LEonardo Stolfi, Donato Mancini, Franco Mancino. Con queste persone Gino era solito riunirsi in tribunale, sia durante le udienze che in occasioni delle sospensioni. Ricordo infatti che si appartavano in una zona nei pressi dell’aula Mario Pagano, utilizzata solitamente da fumatori. «La donna inoltre - si legge negli atti della procura antimafia - ha confermato anche la versione di Cosentino sull’omicidio Gianfredi. Ha confermato la preoccupazione esternata da molti degli indagati in merito alla paventata collaborazione di Cossidente, e - si legge nell’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari Luigi Spina - in particolare il timore manifestato da Stolfi e Rufrano in merito al loro possibile coinvolgimento nell’omicidio, essendo Cossidente a conoscenza della loro partecipazione.
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POTENZA - I due aspiranti boss erano arrivati in compagnia dei loro uomini. Era un giorno importante, quello, per i basilischi. Era il giorno del ricambio generazionale. E della riorganizzazione. Nello scantinato di una casa a Sant’Antonio La Macchia il vecchio boss, quel giorno, avrebbe ceduto il testimone. Una famiglia a Pignola e una a Potenza. Il territorio, da quando il boss dei basilischi Gino Cosentino, inteso “Faccia d’angelo”, si è pentito, se lo sono diviso così. La ’ndrina, così in Calabria chiamano la famiglia, di Pignola, con a capo Saverio Riviezzi. E quella di Potenza, con a capo Antonio Cossidente, il boss della Calcio connection. Gli investigatori della procura antimafia sono partiti dai racconti di Gino Cosentino. E sono arrivati agli arresti, eseguiti ieri mattina all’alba dagli agenti della Squadra mobile di Potenza e dai carabinieri del nucleo investigativo. Saverio Riviezzi, 45 anni, è indicato dagli investigatori come il capo della famiglia di Pignola, Domenico Riviezzi, 37 anni, è il fratello del boss, Nicola Sarli, detto “chassis”, 40 anni, è di Abriola, Angelo Quaratino, 29 anni, falegname, si occupava dei rifornimenti di cocaina. Per gli investigatori - l’inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini sono «un’associazione a delinqueredi stampomafioso». Il controllo economico e le richieste estorsive agli imprenditori. Il controllo dei servizi di sicurezza, la cosiddetta «guardiania», nei locali pubblici e nelle discoteche. La gestione del mercato degli stupefacenti, soprattutto cocaina. Antonio Cossidente,45 anni, è «il capo, l’organizzatore e il promotore» dell’associazione «di stampo mafioso» che operava a Potenza, Carmine Campanella, 46 anni, di Potenza, prima del suo arresto, per conto del boss, si occupava di stupefacenti, Numida Leonardo Stolfi, 45 anni, di Potenza, è un appassionato di caccia risultato positivo alla prova del guanto di paraffina la notte dell’omicidio dei coniugi Gianfredi (avvenuto il 29 aprile del 1997 in località Parco Aurora a Potenza), Franco Rufrano, 44 anni, di Potenza, è considerato il braccio destro del boss. Vin-
Gli investigatori che hanno partecipato alla conferenza stampa ieri mattina in procura Da sinistra il procuratore colangelo, il questore Panico, il colonnello Pagano e il tenente colonnello Margarita
E Gino raccontò di armi e droga
Carabinieri e polizia ricostruiscono lo scontro tra il gruppo di Cossidente e quello di Riviezzi di FABIO AMENDOLARA
Il servizio sulle motivazioni della sentenza di primo grado che ha riconosciuto l’esistenza di una consorteria mafiosa denominata famiglia dei basilischi, operante in Basilicata dal 1994 al 2000
Mercoledì 17 febbraio 2010
LUCANI, DIAMOCI UNA MOSSA
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di MAURO MASSERINI AL VOTO, al voto………si ritorna all'esercizio annuale del diritto di sempre, di ieri e di domani, ma in Basilicata tutto continua scorrere in salita a tutto svantaggio dei cittadini che anche questa volta assisteranno al teatrino a cui la politica nostrana ha ormai abituato se non assuefatto (pensavo). Centrodestra, centrosinistra, con le loro brave percentuali e nell'ambito del proprio ruolo, opposizione l'uno e più che maggioranza l'altra, entrambi non sono andati anche in questi cinque anni oltre il solito blà, blablabà, blà e blablà e intanto nulla cambia, intanto la nostra generazione invecchia come quella dei nostri padri, come quella dei nostri nonni, presi in giro per una vita da una casta cristallizzata e consolidata, avvezza all'esercizio del potere per il potere a beneficio e vantaggio dei pochi untio che sentendosi talisono per nullaal mondo dispostiad alzarelaloro partepiùnobile dallepoltrone, da una parte, e dall'altra parte sempre pronti a schiacciare e reprimere ogni segnale di attività cerebrale proveniente dai territori (pensavo a ragion veduta). Precario cittadino in precaria regione, precari diritti con precari doveri questa è la condizione in cui ci si ritrova nonostante i numerosi e reiterati proclami provenienti da destra e da sinistra senza effetto alcuno per non dire senza ritegno alcuno; questa situazione si ripercuote per così dire anche in termini di rapporti tra la nostra Regione e i governi nazionali tanto è vero che con governo nazionale e regionale di centrosinistra non si è mossa una foglia ma altrettanto si può affermare con governo nazionale di centrodestra e regionale di sinistra non si muove proprio niente (è una realtà) e allora? Allora vuol dire che tocca a noi Lucani darci una smossa e dare una scossa al sistema tecnoconsociativoassistenziale che vige in Basilicata (ritenendo….., mi sbagliavo, di essere l'unico a pensarlo). Per la prossima tornata elettorale assisteremo per l'ennesima volta alla trasfigurazione dei soliti noti, che una volta certi della propria candidatura riprenderanno forma umana. Riprenderà quindi la questua del voto e solo per potersi ripresentare ai comuni mortali, li vedremo di nuovo camminare sulla terra, questua del voto si badi bene, non ricerca del consenso; presumendo che per avere consenso, all'origine esista un programma, un'idea o quanto meno unprogetto in analisi, e cheattorno ad esso si sviluppi un dibattito, una discussione e come naturale conseguenza ed effetto, condivisione ed approvazione, questo è il consenso; da questo dovrebbe scaturire la delega di fiducia che ogni cittadino esprime nel momento in cui vota il candidato chiamato a rappresentarlo. Abbiamo bisogno di riferimenti e uomini coraggiosi. Il vero problema esistenziale dei lucani è rappresentato dal giorno dopo, quando una volta eletti, gli unti riprendono forma eterea e inconsistente, risultando irraggiungibili, muti sordi e ciechi, lontani anni luce dai cittadini e dai loro problemi quotidiani, dai problemi di sempre mai affrontati da chi pure si propone e/o risulta deputato a farlo. Ricercate edatevi rispostacarissimi cittadiniLucani col vostro voto attorno a questi temi e può darsi che questa volta eviteremo gli errori del passato, potremmo riscattare una cosa caduta in disuso, l'onore, tenendo ben stretta l'ultima cosa che ci rimane, la nostra dignità. Novità ve ne sono, sono su tutti i giornali e i media c'è qualcuno che esprime grande coraggio gridando “Io amo la Lucania” in un momento in cui da amare di questa terra è rimasto ben poco, ma questo grido deve servire a svegliare le coscienze, l'orgoglio Lucano lo spirito di questa terra che alberga in ognuno di noi perché evidentemente se una persona che viene da tanto lontano è capace di amare la mia terra e la mia gente allora vuol dire che è ancora possibile farlo. Questa volta lo faremo in tanti parola mia. * capogruppo consiliare Melfi
GIORDANO BRUNO, AMICO MIO! OGGI, 17 febbraio 2010, ricorre l’anniversario della morte di Giordano Bruno, che dopo circa sette anni di prigione,riconosciuto eretico,fu bruciatovivo sulrogo diCampo deifiori aRoma nel1600. Ilmio propositodi richiamare l’attenzionesu questogrande filosofo,martire dellibero pensiero, è frutto di una duplice ammirazione per 1) Il suo appassionato fervore a indagare l’Universo con mente sgombra da incrostazioni religiose (pur essendo un monaco domenicano) che lo porta a quella straordinaria intuizione, avvallata poi dalla scienza, della infinità dei mondi coincidenti con l’infinità dei mondi coincidenti con l’infinità di Dio inteso però non biblicamente ma spinozianamente come anima del mondo o mens insita omnibus, causa immanente e infinita cioè dell’infinito dispiegarsi dei mondi e dei fenomeni dell’universo. 2) La sua fede filosofica nella verità, una fede e un pensiero che per vivere necessitavano della sua personale testimonianza spinta fino ai limiti estremi del sacrificio della vita. Ben diversa, come opportunamente rilevato da Jaspers, era la verità scientifica di Galileo Galilei che essendo qualcosa di oggettivo, determinato e determinabile con gli strumenti e i metodi della scienza, non aveva bisogno di martiri in quanto altri scienziati, con i metodi e gli strumenti da lui stesso utilizzati, avrebbero potuto scoprire e quindi affermare le stesse verità. Perciò Galileo Galilei potè abiurare senza che da ciò derivassero conseguenze irreparabili per la conoscenza scientifica; se invece lo avesse fatto Bruno, la verità in cui credeva e che di conseguenza affermava sarebbe caduta nel nulla. Quando di sera mi capita di osservare il cielo stellato sopra di me, sovente mi commuovo perché questa meraviglia mi rimanda kantianamente alla legge morale che fu dentro di Bruno. Rosario Massari
In questa giornata sarà inutile struggersi per qualcosa se sapete di avere colpa di quanto accaduto. Inutile anche piangere sul latte versato, come si suol dire.
TORO 21/4 - 20/5
Fare shopping potrebbe non essere l'idea migliore che vi verrà in mente, anche perché ci sono delle questioni che non avete considerato. Contenetevi, almeno oggi!
GEMELLI 21/5 - 21/6
In questa giornata avrete l'impressione che qualcuno della vostra famiglia o dei vostri amici vi voglia evitare, forse perché avete un discorso in sospeso.
MARATEA, QUALE TURISMO? di GAETANO DE FILIPPO
CANCRO 22/6 - 22/7
Potrete imparare qualcosa di importante dalle persone che vi vogliono bene e che cercheranno di consigliarvi per il meglio. Siete fortunati!
LEONE 23/7 - 23/8
HO MOLTO apprezzato il contributo del Prof. Francesco Garramone, apparso su “Il Quotidiano” del 3 febbraio, dal titolo: “Maratea, quale turismo?”. In esso l'autore, attraverso un'analisi appassionata quanto lucida, dà risposte al quesito in premessa, ipotizzando il modello di turismo compatibile con le caratteristiche della città e fornendo suggerimenti per la destagionalizzazione dell'attività turistica. Ritengo di poter condividere sia l'analisi che le conclusioni, tranne che in qualche sfumatura. La condivisione nasce anche dal fatto che l'articolo riprende -certamente per pura casualità delle idee e dei concetti che avevo esternato nel recente passato su questo giornale. Come l'idea di sollecitare per Maratea la declaratoria da parte dell'Unesco di “Patrimonio dell'umanità”, evidenziata nel mio pezzo “Perché Maratea non diventa patrimonio dell'Unesco”, pubblicato il 27 agosto 2009. Ed anche il concetto di inquadrare l'economia della Città in un contesto territoriale più ampio, come tutta l'area sud della Basilicata, che dovrebbe supportare lo sviluppo turistico di Maratea e da questo trarne giovamento. Nelle mie riflessioni: “Programma integrale di organizzazione territoriale” del 24 dicembre 2009, che seppure riferite all'intera Regione, chiaramente riflettevano soprattutto la realtà Maratea e del suo entroterra, teorizzavo l'opportunità di sollecitare, attraverso strumenti analoghi ai Piot, un modello di sviluppo integrale di tutto il territorio. In questo modello le località a forte vocazione turistica dovrebbero avere un ruolo trainante e quelle limitrofe una funzione di supporto, sviluppando attività artigianali, di servizi e di produzione di derrate alimentari e di prodotti eno-gastronomici, nel rispetto della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Tali prodotti dovrebbero avere la duplice funzione di tipicizzare l'offerta turistica e di elevarne la qualità. Essi dovrebbero, inoltre, avere anche un mercato autonomo e fare del turismo il loro veicolo pubblicitario. Ho evidenziato questo, non per rivendicare la paternità di tali idee o di tali concetti, ma per sottolineare che se due persone, diverse per esperienze professionali e per impostazione culturale, fanno delle analisi assai simili e pervengono a risultati convergenti, molto probabilmente le loro analisi sono corrette e le loro conclusioni attendibili. L'articolo mi offre altresì un assist molto invitante per riprendere un concetto che, in maniera molto velata, si coglie nello scritto del Prof. Garramone e che invece in maniera assolutamente esplicita si riscontra nel mio. Premetto che l'area sud della Basilicata è, a mioparere, lapiù depressadella Basilicataed
una delle più povere d'Italia. Lo affermo, non in virtù di sensazioni o quale risultante di analisi e di indagini economiche, patrimoniali e finanziarie, ma perché ho avuto modo di operare in diversi posti del sud e di analizzarlo in maniera approfondita e, quindi, per conoscenza diretta della sua realtà. La consapevolezza di una situazione non certo piacevole mi haindotto ariflettere percercare dicomprenderne le cause, convinto come sono che ogni effetto trae la sua origine da una causa. Eppure l'area in questione dispone di risorse non comuni, sia riferite alle capacità ed alla laboriosità della sua gente e sia relative alla circostanza che nel raggio di pochi chilometri sono allocate tre possibili varianti di offerta turistica: il mare di Maratea, le terme di Latronico e le piste da sci di Conserva di Lauria e di Laudemio di Lagonegro. Tutte inserite in contesti di rara bellezza. Quest'area dovrebbe avere pertanto ben altra connotazione economica. Dalla mia riflessione è emerso che nella nostra realtà è mancata proprio la voglia di collaborare e lo spirito di squadra, che le avrebbero consentito di decollare. Al contrario, ha regnato un campanilismo becero e miope, che ha fatto preferire scelte di potere ed un interesse immediato e modesto, a delle serie prospettive di un benessere concreto e duraturo per tutta l'area e spalmato su tutta la collettività. Si è commesso questo errore e lo si continua a commettere. Non si è mai capito che il decollo dell'intera area passa attraverso il potenziamento di Maratea, la sola conosciuta in tutto il mondo in quanto depositaria di un “brand” prestigioso e di qualità paesaggistiche uniche ed unanimemente riconosciute. Ma tale potenziamento non si consegue soltanto attraverso il miglioramento dell'offerta turistica, quantunque necessaria ed in linea con i tempi. Bisogna indubbiamente preservare l'ambiente ed elevare sia la qualità delle strutture ricettive e sia la professionalità degli addetti a tutti i livelli, in modo che si possa accogliereun turismoelitario.Ma occorresoprattutto far nascere quello spirito di squadra, indispensabile allo scopo ed utile a conciliare l'interesse di tutti. Anche le istituzioni pubbliche devono fare la loro parte, creando le infrastrutture mancanti e migliorando la viabilità per raggiungere l'area e per muoversi al suo interno. E soprattutto cercando di promuoverla attraverso adeguati strumenti pubblicitari. Certo la strada è lunga e tortuosa, specialmente se si considera che qualche Senatore della Repubblica si ostina ancora a disquisire più chesull'utilità di taluniinvestimenti pubblicitari, sulla provenienza delle risorse finanziarie che li hanno generati.
Sarete molto in forze e per questo cercherete di avvicinare quelle persone che solitamente avete paura di affrontare. Questo vi farà guadagnare terreno!
VERGINE 24/8 - 22/9
Qualcuno potrebbe avere bisogno del vostro intervento, di sostegno oppure di consigli e voi sarete le persone adatte per questo tipo di questioni.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Vi sentirete decisamente meglio e sicuramente riuscirete a concludere più di quanto vi aspettavate! Non ci sono parole per descrivere la vostra gioia!
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Avete bisogno di sicurezza e sicuramente la troverete nelle persone che vi sono affianco e che non mancheranno di dimostrarvi il loro affetto.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
In questa giornata la vostra priorità sarà l'amore, i sentimenti e il corteggiamento. Sarete particolarmente predisposti verso il partner se ne avete uno!
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Vi renderete particolarmente consci del fatto che vi trovate indietro con il lavoro e con i vostri progetti, per cui vi salirà un po' di ansia all'inizio.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Sentirete molto parlare di viaggi e vacanze, per cui vi tornerà quella voglia irrefrenabile di abbandonare tutto e partire. Nulla vi impedisce di partire subito
PESCI 20/2 - 20/3
Vi sentirete particolarmente propensi verso l'astratto, i sogni e le futilità, per cui tutto intorno a voi perderà l'importanza che fino ad oggi aveva!
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PARLIAMO DI NUCLEARE TANTO PER... di ERCOLE TREROTOLA segue dalla prima indicati dal governo, era proprio la Basilicata; e in quell'incubo vi erano tanti interessi a che fosse la Basilicata la regione delle centrali. Ha fatto bene la Regione Basilicata (anche con atti formali) a dire, in modo inequivoco, che la Basilicata non sarà terra di centrali. Formigoni, pur dichiarandosi favorevole al nucleare, ha precisato che <<la Lombardia non ha bisogno di centrali>>. Neppure noi però. Anzi, soprattutto noi che non abbiamo le grosse industrie del nord né il fabbisogno della Lombardia; non abbiamo neppure il businnes del nord-est. Luca Zaia, candidato governatore in Veneto, ha definito "al momento molto difficile" la possibilità di localizzare siti nucleari in Veneto anche perché - ha spiegato - il bilancio energetico della regione è positivo. E' tutto vero, ma perché, dunque, la Basilicata. Perché è una regione di modeste dimensioni? Perché non ha sufficienti protezioni in un sistema politico in cui si va per favori piuttosto che per diritti. Forse perché i parlamentari lucani del PDL hanno già votato a favore quando alla Camera dei Deputati venne approvato l'Articolo 15 del Disegno di Legge Sviluppo (1441), autorizzando il Governo ad emanare decreti legislativi per la localizzazione in Italia di impianti nucleari, di sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare. In quella occasione, il Pdl lucano votò a favore senza opzioni, forse distratto dal preparare lo “sconto sul carburante a favore del lucani” - stiamo ancora aspettando -, e dimostrando una certa indifferenza per i movimenti di “Scanzano 2003”. Ma diciamo le cose come stanno. Il rifiuto di postazioni nucleari in Basilicata non ha motivi di sicurezza, non destando le centrali nucleari di ultima generazioni preoccupazioni di questo tipo, ma risponde a scelte di vita che i lucani hanno diritto di esprimere, i quali hanno deciso di continuare a vivere questo territorio com'è, meno fiorente dei rigogliosi territori padani ma non per questo votato ad essere la cenerentola d'Italia. La Regione Basilicata ha obiettato il mancato rispetto dei poteri concorrenti delle Regioni in materia di certificazione dei siti e autorizzazione per il deposito nazionale, e per tale ragione la procedura seguita dal governo va contro il Titolo V della Costituzione eludendo l'obbligo di acquisire il parere della Conferenza unificata previsto dalla legge n. 99 del 2009 (cosiddetta delega nucleare). L'articolo 25 della normativa stabilisce, infatti, che i decreti attuativi della delega siano adottati su proposta del ministro dello sviluppo economico di concerto con i ministri dell'Ambiente e delle Infrastrutture dopo aver acquisito il parere della Conferenza unificata. Nulla di tutto ciò; il solito disprezzo per le regole che, questa volta, imporrà persino uno stile di vita, uno stile certamente diverso da quello scelto dai Lucani.
GLI INGENUI SONO COMPATIBILI DAL CUORE D’ORO EUROPA E CATTOLICESIMO? di MAURO ARMANDO TITA Carissimo Paride, se Ulderico Pesce soffre a... Milano per la mancata lettura del Quotidiano...La mia famiglia in questi giorni è impegnata nella lettura del libro "I confini del possibile", edizione "l'ancora del mediterraneo" . Per i miei figli è stata una gran bella scoperta. Loro che amano tanti fenomeni musicali a me sconosciuti si sono immersi in una Lucania viva che oggi, purtroppo, non esiste più. Lo dimostra il grido di dolore del Sen Lapenta... che ha fatto pochi proseliti. C'è una chiara avversione verso gli uomini con schiena dritta. Si preferisce ignorarli. Al contrario la bella intervista di Pancrazio Toscano a Rocco Mazzarone ci riporta al mondo lucano del "ben fare" e del "ben agire". Rocco Mazzarone e Pancrazio Toscano sono stati due "ingenui" dal cuore d'oro... che abbiamo stimato, stimiamo e stimeremo sempre per la loro lucidità e per la loro integrità morale. Due "educatori di singoli" che sono in perfetta sintonia con l'ultima fatica di Pupi Avati, mutuata "sull'ingenuità e sull'innocenza", come cardini della nostra esistenza. Ripensare a loro e alle belle pagine degli anni cinquanta e sessanta con Carlo Levi, Rocco Scotellaro, Manlio Rossi Doria rappresenta per noi uomini di buona volontà ghettizzati nella "riserva" una vera melodia, una vera musica per le nostre orecchie di ragazzi quasi sessatenni. Ragazzi che non hanno mai amato nè il bieco protezionismo di ieri nè il degrado morale di oggi. Qualcuno ancora ci addita di ottuso moralismo. A questi sepolcri imbiancati rispondiamo con la nostra bella e frizzante laicità condita da serietà e da percorsi trasparenti, percorsi di uomini liberi. Laicità che viene sempre più messa in discussione da tante "cene" nostalgiche. E' giusto che ognuno sia coerente con il proprio passato...senza però sconvolgere gli attuali assetti organizzativi o le buone prospettive di un chiaro disegno riformatore. Abbiamo una fottuta paura che le note lobbies lucane con stipendi d'oro si sveglino dal torpore per imporre decisioni e diktat, ormai desueti. Ripensare ai bei progetti di allora che partono da... "necessità sociali e da persuasioni morali che non fossero limitate a un generico amore del prossimo e a una generica attività di aiuto nei confronti dei più deboli, ma che contemplassero il ben fare visto come cambiamento più vasto, strutturale e sovrastrutturale, materiale e spirituale" ci aiuta ancora di più a comprendere la "meglio gioventù" lucana di allora. Un riformismo non solo tecnicistico, ma, calibrato sui bisogni, non in forma egoistica. Un riformismo radicale. Un riformismo che Pancrazio Toscano ha reso palpabile nell'intervista a Rocco Mazzarone, frutto di un fitto tessuto di rapporti con George Peck, Friedrich George Friedmann, Edward Banfield, Cartier Bresson e i nostri Scotellaro, Levi,Salvemini, Rossi Doria , Fofi ecc... Un riformismo che, oggi, non trova proseliti...non c'è traccia...nè nelle forze di centro-sinistra, nè in quelle del Centro-destra...nè nei "nuovi arrivi ". In questo paese così disastrato socialmente e moralmente siamo alla spasmodica ricerca di Maestri come Loro, Maestri di "tempra ra-
ra", Maestri del "ben fare", Maestri del Buon esempio (Oggi del tutto scomparsi). I "confini del possibile" ci allontanano anni luce da questa ambigua realtà lucana odierna. Prevale tanto egoismo e tanta scaltrezza, tanta furbizia e tanta stucchevole transumanza , ormai insopportabile. Certe volte si è costretti a convivere o con uomini amabili e inutili o con uomini rabbiosi e impotenti. Qualche anno fa abbiamo propugnato una Commissione ATTALI' per la Basilicata. Sembrava nata una nuova primavera...di natura kennediana. Tutti erano vocati al virtuoso. Le cahier des doleances erano un caro ricordo. Tutti volevano impegnarsi a dare il meglio. E' stato un semplice e fugace momento esistenziale, immediatamente rientrato nei canoni di sempre. Poi i soliti noti e le oligarchie di sempre hanno preso il sopravvento. La fragilità sociale ed economico-politica della Basilicata che era ed è sempre stata, disgraziatamente, troppo, presente ha giustificato questo arretramento. Nel passato e scorso "anno europeo" della creatività non abbiamo mai ripensato al nostro fulgido passato. Non abbiamo mai riproposto nel Pantheon del PD alcun maestro di tempra dura. Siamo scivolati in un declino sociale, culturale ed economico lento e inesorabile. In questi ultime settimane abbonda la convegnistica nell'indifferenza e nell'indistinto. Le nostre argute e semiserie considerazioni sul federalismo fiscale e sul relativo fondo perequativo sono state oggetto di un dibattito a distanza ,oggi, del tutto evaporato. Nessuno però garantisce sulle piccole e medie imprese, ... vanto della creatività lucana fino agli anni novanta. Con la gravissima crisi industriale sono prepotentemente ritornate in "auge" le problematiche riguardanti l'artigianato e la micro impresa lucana. Lo confermano ancora una volta i dati Svimez, Istat e l'Eurispes di Basilicata. Un settore che sta patologicamente segnando il passo. Sono sempre più lontani quegli anni novanta con tante performances positive (frutto di programmazione seria) dell'impresa lucana artigianale, artistica e non. L'artigianato lucano e le micro imprese sostenevano da sole, prima dell'avvento Fiat, occupazione e Pil. Abbiamo lanciato l'Sos sul nostro giornale qualche settimana fa. Oggi l'artigianato lucano è sempre più in piena recessione. 4000 occupati in meno nel settore è un dato allarmante. E' un settore che in Basilicata non crea più effetti moltiplicatori non organizza più al suo interno nè canali di comunicazione nè percorsi di innovazione. I comparti legati alla carpenteria metallica sono in crisi strutturale da decenni. Il settore non ha subito grandi innovazioni e non ha mai raggiunto gli attuali livelli standard di riferimento nazionale. L'Università di Basilicata non si è mai voluta uniformare alla dinamica evolutiva delle poche imprese lucane presenti nel processo di crescita. Le Facoltà di Agraria, Economia e Ingegneria non hanno mai attivato progetti e modelli plurispecialistici per intervenire organicamente sul settore. Nel frattempo cresce la convegnistica e langue il settore merceologico del legno e affini. I
di FRANCESCO BOCHICCHIO CHI scrive è fermamente convinto che la scelta della Costituzione europea di non considerare la tradizione giudaico-cristiane tra le fonti, od anche le radici, dell'Europa sia sacrosanta: in tal modo si intende fornire non una valutazione storica di fatto ma un giudizio di valore. Il Cristianesimo è storicamente uno dei movimenti a base dell'Europa, ma quale religione, che si fonda sull'Assoluto, è in contrasto con gli autentici valori dell'Europa, l'illuminismo, la libertà scientifica, il pluralismo ideologico e di valori, lo stato costituzionale. In tale contesto vanno inseriti due recenti rilevantissimi episodi: in primo luogo, la Corte di Giustizia CEE ha ritenuto che lo Stato italiano, per l'espulsione del Prof. Lombardo Vallari avvenuta qualche anno fa dall'Università Cattolica per incompatibilità con i principi fondamentali del Cristianesimo, sia in totale contraddizione con la libertà di manifestazione del pensiero e la libertà di insegnamento; in secondo luogo, la stessa Corte di Giustizia ha ritenuto che il comportamento dello Stato italiano, per l'esposizione di crocifisso nelle aule scolastiche, si ponga in totale contrasto con la libertà di religione dei non cristiani. L'Europa, nel suo Organo Giudiziario, reputa l'Italia segnata da una persistente violazione dei diritti di coscienza e di manifestazione dei non cattolici, a favore della Chiesa Cattolica. A dir la verità, entrambi i casi si rivelano non pertinenti: nel primo caso, l'insegnamento in una Università privata, quale è la Cattolica, non può non comportare l'adesione agli obiettivi propri dell'Università privata, al pari di qualsivoglia associazione privata; i principi cattolici sono pertanto accettati con l'adesione all'Università e possono essere rifiutati solo con l'uscita dall'Università. Il pluralismo ideologico e di valori proprio dell'Europa comporta l'ammissibilità per un'associazione di porsi degli scopi vincolanti per gli aderenti, con il limite dell'ordine pubblico , e la religione cattolica è la religione in cui monoteismo e l'Assoluto di più si coordinano con il personalismo e la tolleranza, senza quindi alcuna violazione dell'ordine pubblico. Certo, si può rimuginare sul finanziamento pubblico dell'Università Cattolica, ma lo stesso discende dalla maggioranza stragrande dei cattolici in Italia, che rende ammissibile un trattamento di favore a favore di questi purché non lesivo delle facoltà dei laici e dei credenti di altre religioni. Nel secondo caso, il crocifisso fa parte delle tradizioni cattoliche e che in un'aula di un paese dalla stragrande maggioranza della popolazione cattolica sia esposto un simbolo cattolico non è scandaloso perché è un simbolo che non incide sulle libertà dei non cattolici. Ma per comprendere l'atteggiamento anti-cattolico delleComunità europee, occorre comprendere come il discorso sia ben più complesso: il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio ha disposto l'inammissibilità della partecipazione degli insegnanti di religione agli esami, quale forma difavore peripartecipantiai corsidireligione che possono così contare sull'appoggio di insegnanti non comuni agli altri studenti. Di fronte alle proteste immediate della Chiesa, il Ministro Gelmini ha subito emanato provvedimento atto a disapplicare la sentenza del TAR in una situazione di attesa della sentenza del Consiglio di Stato di riforma o conferma della sentenza del TAR. La decisione del TAR del Lazio è ineccepibile: la parità di trattamento tra partecipanti a corsi di religione e non partecipanti, parità di trattamento necessaria per assicurare la giovani non hanno mai colto le grandi occasioni del recente passato. La dinamicità del bel settore della ceramica non è stato per nulla sfiorato soprattutto nell'anno europeo della "creatività". Purtroppo, queste nuove generazioni sono sorde ai richiami della piccola impresa artigiana. La stagnazione prende sempre più il sopravvento sui processi economici e di sviluppo, già oggi troppo lenti. Non siamo pessimisti ma, uno scenario così fosco si presta sicuramente ad
natura non confessionale dell'insegnamento e quindi addirittura dello Stato italiano, richiede che la partecipazione ai corsi non comporti alcun vantaggio, mentre evidentemente la presenza agli esami degli insegnanti di religione comporta la possibilità per i partecipanti di beneficiare di una valutazione positiva di cui i non partecipanti non possono beneficiare. Il corso di religione è un corso facoltativo, fornito ai partecipanti, ma senza incidere sugli altri corsi comuni a tutti gli altri studenti, altri corsi rispetto a cui tutti gli studenti, sia i partecipanti al corso di religione sia i non partecipanti, devono essere posti in condizione di assoluta parità. Il riconoscimento del corso di religione nei nuovi Patti Lateranensi si basa sulla sua natura facoltativa, essenziale per assicurare la natura non confessionale dell'insegnamento e quindi qualsiasi altra interpretazione sarebbe incostituzionale, in quanto il riconoscimento dei Patti nell'art. 7 della Costituzione non incide sulla natura non confessionale dello Stato italiano e sulla circostanza che la religione cattolica non è più religione di Stato: la maggioranza cattolica dei cittadini italiani e il radicamento di tale religione nella società civile comportano certamente un trattamento particolare, ma nel rispetto dei principi fondamentali; la possibilità di usufruire dell'insegnamento della religione cattolica rientra nel trattamento particolare purché non crei un trattamento privilegiato dei partecipanti rispetto ai non partecipanti. E d'altro canto occorre considerare l'atteggiamento della Chiesa Cattolica nei confronti del tema biologico e in tutti i casi (aborto su tutti, ma anche fecondazione assistita) in cui l'etica cattolica si pone in contrasto con l'etica comune: in questi casi, la Chiesa Cattolica non si limita a rivendicare l'obbligo dei cattolici di seguire la propria etica, ma anche vuole imporre con leggi, evidentemente palesemente illiberali e anticostituzionali) la propria etica a tutti i cittadini: qui si vede il paradosso della Chiesa che gode , in virtù dell'art. 7 della Costituzione, di un trattamento privilegiato, che beneficia di contributi pubblici e che non si accontenta di poter invitare i propri fedeli a seguire i propri principi, in un contesto come detto assolutamente favorevole per sé, ed anche di beneficiare della circostanza che i simboli e la tradizione cattolica hanno giustamente impregnato la cultura e la società italiana, ma addirittura vuole farsi parte politica per imporre anche ai laici, ai non credenti ed ai credenti delle altre religioni i propri principi. Questo è l'integralismo cattolico del tutto incompatibile con i principi dell'Europa e ciò spiega perché in Europa vi sia preoccupazione, chesfocia inprovvedimenti tesia sanzionare comportamenti dello Stato italiano invece legittimi in quanto tale da considerare il radicamento della religione cattolica ma non invasivi della libertà degli altri. Senza effettuare crociate antistoriche contro l'Europa, che il Governo Berlusconi ed anche alcuni settori del centro-sinistra vogliono effettuare per “captatio benevolentiae” della Chiesa Cattolica, occorrerebbe da parte di questa una profonda autocritica, con rinunzia all'assolutismo ed all'integralismo nei confronti dei cittadini ed a imporre a questi comportamenti invece propri della sola religione cattolica, come per esempio in materia di testamento biologico, aborto, fecondazione assistita: solo così potrà poi rivendicare con orgoglio il proprio diritto inviolabile di fissareper icredenti lapropria eticae ilradicamento profondo nella società italiana. studiobochicchio@legalebochicchio.it
una unica certezza che, in una regione a crescita zero e a forte emorragia giovanile ... il futuro non esiste e le speranze sono ridotte al lumicino. Manca la grande passione civile creata dai Mega progetti degli anni cinquanta e il bel contesto sociale vissuto intorno. Manca la grande onestà (la prima vittima come ho già denunciato), il sistema delle Protezioni è immutato, qualche volta si giustifica l'illegalità confondendola con il bisogno fino a riconoscerlo come valore, è un agi-
re politico che fa sempre nuovi proseliti. Come sostengono Pancrazio Toscano e Rocco Mazzarone... L'ambiguità è una regola e anche una necessità esistenziale. E' difficile ricostruire quel clima fitto di rapporti e di rispetto di onestà reciproca e di seria progettualità vocata alla risoluzione dei veri problemi. Oggi dobbiamo accontentarci di Incompiute e di "Navi dei Veleni o di Cemento Armato (vedi Sepentone)". mauro.armando.tita@alice.it
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Mercoledì 17 febbraio 2010
Italia / Mondo
Mercoledì 17 febbraio 2010
Undici milioni si salvano tramite deduzioni ed elusioni
Ma è favorito il tedesco Weber
Fisco, il 27% degli italiani paga tasse pari a zero
Bce, Tremonti rilancia Draghi per la presidenza
il 9% dell’ammontare totale dell’ Iva incassata dallo Stato. Una delle novità delle ultime elaborazione riguarda però il numero dei contribuenti a zero-Irpef. Sono il 27% dei circa 30,5 milioni di contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi. E questo per vari motivi, positivi o meno: non pagano l'imposta sul reddito delle persone fisiche per effetto del reddito basso, oppure perchè riescono a compensare l’imposta dovuta con deduzioni e detrazioni. Come, ad esempio, gli interessi passivi sulla prima casa, oppure le detrazioni per i figli o gli sgravi per le ristrutturazioni. Le statistiche consentono anche di calcolare che, nel 2008, i contribuenti italiani hanno pagato un’Irpef pari al 18,4% del proprio reddito, versando poco meno di 5.000 euro: esattamente 4.670 euro pro-capite. Basso il reddito complessivo medio che si è attestato a 18.661 euro e rispetto all’anno precedente pur aumentando su base nazionale dell’1,9%, con un incremento minimo nelle Isole e massimo nelle regioni del Nord-Est. Il tipo di reddito dichiarato deriva per il 78% da redditi da lavoro dipendente e da pensione,
IL 27% DEGLI italiani, quasi uno su tre, paga zero Irpef al fisco. È quanto emerge dai dati sulle dichiarazioni dei redditi 2007 e presentate nel 2008 delle quali il dipartimento delle Finanze ha reso pubblico le statistiche complete dopo aver dato un’anticipazione nel luglio scorso. Dalle elaborazioni concrete emerge anche la mappa dei redditi dichiarati all’erario. La metà dei contribuenti italiani versa non in ottime condizioni e non supera i 15.000 euro. Il 91% dei contribuenti dichiara redditi non superiori a 35.000 euro mentre i “Paperoni”, almeno stando alle dichiarazioni, sono davvero pochi: circa l’1% dei contribuenti ha infatti redditi superiori ai 100.000 euro annui. «I dati del Tesoro sull'Irpef confermano le ragioni della nostra protesta –afferma Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani – Questo è un Paese in cui una parte dei lavoratori paga anche per l’altra. In una fase di crisi in cui il lavoro è un bene scarso avere un cuneo fiscale così non è giusto né economicamente corretto». La polarizzazione delle imposte emerge anche per l’Iva: l’81% dei contribuenti Iva ha un volume d’affari fino a 185.920 euro, ma – nel complesso – paga solo
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per il 5,5% da redditi da partecipazione, per il 5% da redditi di impresa e per il 4,2% da redditi da lavoro autonomo. Tuttavia, i redditi da lavoro autonomo presentano un valore medio più alto (pari a 37.120 euro, circa il doppio del reddito complessivo medio), mentre i redditi da pensione quello più basso (pari a 13.436 euro). Per quanto riguarda le aziende, il Dipartimento segnala che nel 2007 le dichiarazioni delle società di capitali hanno raggiunto il milione di unità, con un aumento di circa il 4,1% rispetto al 2006. E quasi una società su due risulta in perdita per il fisco: «la quota di società con imposta netta positiva – è scritto nel comunicato diffuso dal dipartimento - ha raggiunto il 52,6% del totale (circa 526.000), quota sostanzialmente identica a quella del 2006 (+0,2%)». Infine per quanto riguarda l’Iva i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione Iva per il sono stati 5.700.033 (-1% rispetto al periodo d’imposta precedente).
RISULTATI DI SETTORE
Una società su due risulta in perdita
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Produzione metalmeccanica in calo Nel 2009 perso il 27,1% ma gli indicatori parlano di lenta ripresa OLTRE un quarto della produzione metalmeccanica persa nel 2009 e una ripresa che si intravede «molto lenta e incerta»: la Federmeccanica ha presentato i risultati del settore per il 2009 sottolineando un calo della produzione del 27,1% e un attesa per l’anno in corso ancora «contenuta». Tra la primavera del 2008 e la fine del 2009 il comparto ha perso il 35% della produzione. «La caduta libera è finita – ha detto il direttore generale Roberto Santarelli – ma la ripresa è lenta e incerta. Siamo in fondo a un pozzo, la ripresa sarà difficoltosa e non tutte le imprese vedranno la luce». Nel 2009 il crollo dell’attività è stato dovuto non solo al calo della domanda interna ma
anche al flop delle esportazioni che hanno lasciato sul tappeto il 23,8% (28,9% quelle verso i paesi dell’Unione). Nell’Ue il calo della produzione metalmeccanica è stato del 22%. Nel quarto trimestre – segnala la Federmeccanica –la produzione è diminuita del 14,6% rispetto allo stesso periodo del 2008 e dell’1% rispetto al trimestre precedente. Gli industriali sottolineano che il dato congiunturale segue un +4,7% nel terzo trimestre che probabilmente era sovrastimato e quindi va letto in positivo. Il dato tendenziale peggiore nel quarto trimestre è quello dei prodotti in metallo (-20,8%) mentre segnano un calo di appena il 2,2% gli autoveicoli e rimorchi (a fronte pe-
rò di un quarto trimestre del 2008 che aveva già fatto segnare un -32,5%). La Federmeccanica sottolinea anche il calo occupazionale (-3,7% tendenziale a novembre nella grande industria metalmeccanica) e l’aumento della cassa integrazione (+480% le ore autorizzate nell’intero anno) ma anche lo scarso utilizzo degli impianti, chiaro segnale della crisi. Nel 2009 l’uso dei macchinari si è attestato sul 64%, oltre 10 punti medi in meno rispetto all’anno precedente. Per la cassa integrazione sono state chieste mediamente negli ultimi mesi 50 milioni di ore per il settore (pari a circa 300.000 lavoratori a tempo pieno) anche se poi l’effettivo utilizzo si è fermato intorno al 65%.
Esclusi aggravi sul deficit e sul debito
A luglio la decisione
Il ministro ora rassicura «Non c’è alcun buco nei conti pubblici italiani»
Abi, Mussari e Faissola in corsa per la guida
NESSUN buco da 9 miliardi nei conti pubblici italiani. Lo assicura il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che definisce «un falso problema» quello sollevato su un quotidiano finanziario, in cui si citano alcuni rilievi della Corte dei Conti riguardanti somme da rimborsare a Bankitalia. Ma anche quest’ultima, come il Tesoro, esclude per l'anno in corso «aggravi sul deficit e sul debito». Nel documento dei magistrati contabili si parlerebbe in particolare di un «debito fuori bilancio» non ancora saldato dal Viminale verso la Banca d’Italia, che dal 1997 al 2002 avrebbe anticipato agli enti locali soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti. Un debito che la Corte dei Conti chiederebbe di saldare entro il 2010. «Non esiste alcun tipo di buco», ha spiegato Tremonti al termine della riunione dell’Ecofin a Bruxelles, parlando di «un fatto di contabilizzazione assolutamente noto». La spiegazione in un comunicato diffuso subito dopo dal Tesoro: «Con riferimento agli articoli di stampa in ordine ai 9 miliar-
di di euro che Banca d’Italia avrebbe anticipato al Ministero degli Interni e per i quali 'mancherebbe la coperturà, si precisa che tali anticipazioni di tesoreria riguardano pagamenti contabilizzati in conto sospesi. Le sistemazioni delle partite in conto sospeso –spiega ancora il ministero dell’Economia – sono delle mere regolazioni contabili. Esse quindi non comportano alcun effetto peggiorativo sui saldi di finanza pubblica, in quanto già complessivamente considerate nel corso degli anni in cui la spesa è stata effettivamente sostenuta». Stessa spiegazione è quella fornita in una nota successiva da Bankitalia, che esclude «aggravi sul deficit e sul debito: “Tali anticipazioni di Tesoreria sono mere regolazioni contabili – si legge – e non costituiscono un’anticipazione della Banca d’Italia, ma sono pagamenti in attesa di registrazione definitiva al Bilancio dello Stato. La regolazione dell’importo, in ogni caso, non comporterebbe un aggravio sui conti pubblici in termini di fabbisogno o debito».
PRENDE il via oggi in maniera ufficiale la corsa per il rinnovo della presidenza dell’Abi. Il comitato esecutivo nominerà infatti i cinque saggi che dovranno esprimere la candidatura che verrà portata poi all’assemblea di luglio ma le manovre sono iniziate già da qualche settimana con le sempre crescenti voci di una candidatura di peso delle grandi banche come quella del presidente Mps Giuseppe Mussari, che ieri ha incontrato il presidente di Mediobanca Cesare Geronzi, da contrapporre al rinnovo per un altro mandato di Corrado Faissola. La corsa appare, secondo gli osservatori tutt'altro che scontata. Ognuna delle due personalità può contare infatti su elementi a favore, sia interni che esterni e raccoglie il rispetto anche della parte a lei non favorevole. La forma organizzativa dell’Abi peraltro attribuisce un peso numerico consistente ai piccoli istituti rappresentanti nel consiglio (formato da 33 componenti) dove deve essere raccolta una maggioranza dei due terzi.
L'ITALIA «ha e avrà un ottimo candidato» alla presidenza della Bce nel 2011. Il ministro dell’economia, Giulio Tremonti, a Bruxelles per l’Ecofin rilancia la candidatura del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ai vertici dell’istituto centrale europeo contro il favoritissimo tedesco Alex Weber. Un cambio di passo dopo che nelle scorse settimane il governo italiano aveva mantenuto una linea di cautela 'tatticà e che si associa allo stop alla Germania del presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker il quale ammonisce che la strada del presidente della Bundesbank, Axel Weber verso Francoforte è tutt'altro che spianata. Tremonti, così come altri osservatori, respinge l’idea che la nomina (oggi ufficializzata) del portoghese Vitor Costancio alla vicepresidenza, esponente di un paese 'latinò possa escludere l’arrivo di un italiano e che nel tracciare il candidato ideale si faccia riferimento al passaporto e non alle qualità del candidato. La Germania, seguendo tale criterio, ha però esplicitamente appoggiato Costancioriscuotendo l’appoggio di Parigi in cambio, secondo le ricostruzioni che parlano di un asse franco-tedesco, di un posto nel consiglio dopo l’uscita di Jean Claude Trichet e della poltrona di capo economista ora occupata dal tedesco Jurgen Stark. «Per l’elezione del vice presidente della Bce noi abbiamo chiesto il voto segreto – spiega –e di seguire il criterio del miglior candidato, e all’unanimità è stato nominato il governatore della banca centrale portoghese Constancio, giudicato da tutti l’uomo giusto al posto giusto. Fra venti mesi chiederemo di nuovo di utiliz-
Mario Draghi
zare lo stesso criterio. E l’Italia ha un candidato che consideriamo ottimo». Il ministro dell’economia aggiunge così che «non esistono criteri basati su Stati grandi e piccoli»e e ricorda come l'olandese Duisenberg «che veniva da un Paese medio ed è stato un buon presidente». «Non esiste neanche un criterio nordsud - ha aggiunto il ministro – e nemmeno il criterio che siccome la Bce è a Francoforte c'è una preclusione per chi viene da quel Paese». Juncker, che sponsorizzava il suo governatore Yves Mersch per la vicepresidenza, rileva che «la Germania dovrà combattere per assicurarsi la presidenza della Bce». Mersch, si osserva, condivide con Weber una fama di 'falcò nella lotta all’inflazione mentre Costancio gioca il ruolo di 'colombà più attento alla crescita economica e una sua nomina avrebbe fatto risalire le possibilità di Draghi. Tuttavia, rileva Handesblatt, «Chi pubblicizza Weber facendo leva su criteri geografici o politici invece che sulle sue capacità, lo danneggia». Nessun legame fra la scelta di vice presidente e presidente lo ha espresso anche il ministro delle finanze olandese, Wouter Bos, e quello portoghese, Fernando Teixeira.
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14 Economia
24 ore in Basilicata
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Navi e scorie Su iniziativa di dieci associazioni si costituisce l’Osservatorio per il Mediterraneo
Veleni: bomba da disinnescare «Incomplete le analisi di Maratea». Otto proposte per fare definitivamente chiarezza ROMA - Disinnescare quella che viene definita una “bomba ad orologeria”, questo l’obiettivo del neo costituito Osservatorio “Per un Mediterraneo libero dai veleni”, presentato ieri mattina a Roma nella Sala Di Liegro del Palazzo della Provincia. La “bomba” è quella delle cosiddette “navi dei veleni”, delle “navi a perdere” e delle zone franche costiere dove sono stati seppelliti o affondati rifiuti pericolosi e radioattivi. L’ecosistema marino e la salute umana sono il patrimonio che deve essere preservato dalla deflagrazione. Dieci gli organismi promotori dell’osservatorio: Agci - Agrital, Cittadinanza Attiva, Comitato Civico “Natale De Grazia”, Greenpeace Italia, Lega Pesca, medici per l'Ambiente - Isde, Movimento “Ammazzateci Tutti”/Fondazione Scopelliti, Slow Food Italia, Società Chimica Italiana e Wwf Italia. Una varietà di associazioni specchio della molteplicità di aspetti che costituiscono il problema: non solo inquinamento ambientale e quindi delle catene alimentari ma anche ecomafia, traffico illecito di rifiuti pericolosi e traffico illegale di armi. Ragioni ambientali, socio-sanitarie ed economiche convergono nell'Osservatorio a partire da una domanda comune: qual è la verità? «Vogliamo fornire sostegno all'azionedi indagineedinquirente della magistratura e vogliamo che sia garantito il massimo della trasparenza e delle informazioni sanitarie e ambientali ai cittadini», sottolinea Stefano Lenzi di Wwf Italia, al tavolo dei relatori insieme a Ferdinando Laghi di Medici per l'Ambiente e Alessandro Giannì di Greenpeace Italia. Otto i filoni di intervento che l'Osservatorio propone per «smantellare la rete criminale e individuare e mettere in sicurezza o bonificare le fonti inquinanti»: 1) un rapporto organico tra gli organismi parlamentari interessati con poteri di indagine; 2) la
Potentino vittima di truffa in internet
Risponde all’email ma era riciclaggio
paesi europei», nonché «alle reL’osservatorio missioni e alle reticenze del noe le ricerche stro Paese» sull'argomento. Perplessità che si consolidano a Maratea proprio sulle recenti ricerche effettuate nei tratti di mare davanti della a Cetraro e Maratea. «I risultati di Mare queste indagini - si legge nella Oceano creazione di un coordinamento tra le Procure della Repubblica che si occupano dell'argomento (tra le altre Matera); 3) la convocazione da parte del ministro dell'Interno di un tavolo operativo tra tutti gli organismi e le forze dell'ordine che svolgono indagini su queste vicende; 4) l'istituzione di una struttura operativa, presso il ministero dell'Ambiente, che censisca le indagini e le ricerche riguardanti rilevanti fenomeni di inquinamento in mare aperto e nelle acque superficiali; 5) la raccolta, da parte del ministero della Salute, di informazioni e segnalazioni provenienti dalle Asl e dai
medici di base,; 6) la predisposizione di azioni mirate per individuare, mettere in sicurezza o bonificare i relitti delle “navi a perdere”; 7) i finanziamenti per sostenere questo tipo di indagini, magari usando anche i patrimoni sequestrati alla criminalità organizzata; 8) l'accertamento delle responsabilità penali non solo dei comandanti delle navi ma anche degli armatori e dei proprietari. Tutto questo è necessario, secondo le organizzazioni aderenti all'Osservatorio, «per porre fine ai traffici illegali di rifiuti pericolosi e radioattivi che vedono il coinvolgimento e la connivenza di
Carta Fondante dell'Osservatorio - almeno per come sono stati esposti dal Procuratore nazionale antimafia e dal ministro dell'Ambiente, sono viziati da informazioni incomplete e contraddittorie che lasciano ancora profondi dubbi sulla volontà dello Stato di voler andare sino in fondo nell'accertamento delle responsabilità». Il perché dell'Osservatorio sta in tutto questo, nella volontà di mantenere viva l'attenzione e vigilare sulle attività volte ad accertare la verità delle vicende per evitare «di rimanere inerti aspettando che la bomba esploda e sperando che avvenga il più lontano da noi». Manuela Boggia
POTENZA - Ha rispostoa un’offerta di lavoro su internet e non si è chiesto perchè una società statunitense avrebbe dovuto offrigli un compenso (210 euro mensili più il 5% per ogni operazione) per far transitare bonifici on line sul proprio conto in banca, denaro che doveva poi inviare all’estero tramite agenzie di “money transfert”. E si è ritrovato una denuncia a piede libero, accusato di riciclaggio di denaro che, tra l’altro, era statoappenatrafugatoon lineaunignarocorrentista. La Polizia delle Comunicazioni di Rimini ha così denunciato F.F., campano di 32 anni residente a Santarcangelo di Romagna, un disoccupato che si era ritrovato nella propria posta elettronica un’offerta di lavoro proveniente da un’azienda inesistente, l’Astara Trade di New York. Ora è accusato, oltre che di riciclaggio, anche di aver esercitato l’attività di intermediatore finanziario senza autorizzazione del Ministero delle Finanze; e deve restituire il maltolto. Fornito il codice Iban del proprio conto corrente alla “ditta americana”, l’uomo si è visto accreditare due bonifici on line da parte diun residentediPotenza(uno da3.000euro e l’altro da 2.500), che in realtà era stato derubato con il trucchetto della e-mail falsamente proveniente dalla propria banca. Il denaro accreditato sul conto del disoccupato doveva poi essere da lui prelevato in contanti e, secondo le istruzioni (detraendo il proprio compenso), trasferito all’estero (in questo caso a due polacchi), rendendolo così irrintracciabile. Dopo, il disoccupato doveva comunicare via e-mail al 'datore di lavoro americanò i codici segreti per ritirare il danaro. Gli specialisti informatici della Polizia hanno scoperto il trucco: l’indirizzo email era stato creato ad hoc in Ucraina. Reale era invece il correntista di Potenza che si è visto sottrarre il danaro dal conto e ha denunciato l’episodio alla Polizia postale, ricordando che qualche giorno prima aveva aperto una e-mail che sembrava provenire dalla propria banca e invitava a cliccare un link per ritirare un bonifico: riconduceva a un sito clone della banca, che gli ha carpito così le credenziali d’accesso al conto.
Comprende sette regioni e prevede misure per i corpi idrici
Gestione acqua, presentato il piano dell’Appennino meridionale MATERA - In futuro ogni regione dovrà essere in grado di relazionarsi, in maniera virtuosa, con l’intero piano di gestione delle acque presente sul territorio nazionale. La Regione Basilicata da tempo ha scelto di valorizzare il suo ingente patrimonio idrico, facendo dell'acqua un volano di sviluppo. Presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Matera, è stato presentato il piano di gestione delle acque, nel corso di un forum regionale, a cui hanno preso parte i massimi soggetti regionali e del Distretto idrografico dell'Appennino meridionale, in materia di gestione della preziosa risorsa naturale. «Siamo in presenza di un riorganizzazione delle risorse idriche, che recependo una direttiva comunitaria, propone una loro riorganizzazione su base più ampia - ha dichiarato Vincenzo Santochirico, vice presidente e assessore regionale dipartimento Ambiente - Si è costituito un distretto idrografico
dell'Appennino meridionale, che va dal Molise fino alla Calabria e si stanno studiando le relazioni fra questi territori in modo tale che vi sia una gestione ottimale della risorsa idrica. Il principio - ha proseguito l'assessore Santochirico - è che questa è una risorsa rara, che va governata con molta attenzione, e soprattutto attraverso una programmazione attenta, che individui le opere che servono per assicurare il trasferimento della risorsa idrica da un territorio all'altro, facendone però un uso parsimonioso ed intelligente». Sulle ragioni tecniche che conducono ad una nuova messa a sistema del bacino idrico meridionale è intervenuta Vera Corbelli, segretario generale dell'Autorità di Bacino Liri - Garigliano e Volturno: «Il nuovo distretto avrà una superficie di 68 mila chilometri quadrati, abbracciando ben sette regioni; quest'oggi - ha spiegato - abbiamo presentato un master plan che ana-
lizza tutte le sue criticità, in termini di pressione ed impatto; l’obiettivo resta quello di assicurare queste acque alle future generazioni, ma occorre individuare le strategie migliori da porre in essere fino al 2032. Il piano - ha poi ricordato Corbelli - deve essere pubblicato entro il 22 marzo, per non perdere i fondi comunitari». Si tratta, a ben vedere, di un passaggio di particolare rilievo, poiché successivamente, il piano idrico dovrà fungere da cartina di tornasole per tutte le regioni. Sulle prospettive future del nascente sistretto è stato quindi ribadito l'interesse regionale. «Ma - ha aggiunto Santochirico - vogliamo salvaguardare anche la specificità del patrimonio di risorse idriche della Basilicata. Da tempo abbiamo scelto di avere una gestione pubblica della risorsa idrica, con una autorità d'ambito ed un soggetto gestore, Acquedotto lucano, interamente partecipato da enti pubblici. Vo-
Un momento dell’incontro alla Camera di commercio di Matera
gliamo mantenere questa impostazione, e l'abbiamo ribadito in Consiglio regionale». Infine, nuove rassicurazioni sono giunti dall'assessore regionale Santochirico in merito alla qualità delle acque lucane: «Siamo in presenza di un
continuo monitoraggio; i dati di gennaio dell'Arpab - ha sottolineato - sono assolutamente entro la norma. La qualità dell'acqua lucana è eccellente: io - ha quindi concluso - bevo acqua del rubinetto». Enzo Scalcione
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Mercoledì 17 febbraio 2010
BREVI
Mercoledì 17 febbraio 2010
BASILICATA INNOVAZIONE
CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI
DONNE E POLITICA
Oggi l’inaugurazione a Potenza
V assemblea elettiva
Venerdì a Lavello
POTENZA S’inaugura oggi, a partire dalle 11 presso il centro direzionale Franco, Basilicata Innovazione, l’iniziativa della Regione Basilicata a Area Science Park che offre alle imprese e ai ricercatori servizi ad alto valore aggiunto.
SI terrà venerdì prossimo presso il Park hotel di Potenza la quinta assemblea elettiva regionale della confederazione italiana agricoltori di Basilicata. I lavori prenderanno avvio con la relazione del presidente regionale, Donato Distefano.
VENERDÌ prossimo, alle ore 18, a Lavello, presso il Centro Sociale “M. Di Gilio”, sarà presentato con il patrocinio del Consiglio regionale, della Città di Lavello e del locale Centro Italiano Femminile, il libro di Michele Strazza “Amiche e compagne. Donne e politica”
La proposta per facilitare l’aggregazione delle imprese e aumentare le capacità competitive
Patto di sistema di Confindustria Bonomi: «Sistema produttivo lucano ripiegato su stesso». Carrano: «Le nuove sfide» POTENZA - Facilitare le aggregazioni tra le imprese. E’ questo l’obiettivo che si pone il “Patto di sistema - La Basilicata per le reti di impresa” presentato nella mattinata di ieri dai rappresentanti di Confindustria Basilicata, alla presenza vice presidente nazionale per le Politiche territoriali di Confindustria, Aldo Bonomi. «Un percorso che nasce per rispondere alle esigenze del mercato e superare la dimensione locale, consentendo alle piccole e medie imprese di raggiungere quei mercati in cui ci sono oggi le maggiori possibilità di crescita, ma anche di dialogare tra loro nella produzione e, prima ancora, nella ricerca e nell'innovazione. Un patto che nasce dalla constatazione che, come si legge nel “rapporto di competitività 2009”, «il sistema produttivo lucano è ripiegato su se stesso, impossibilitato, anche in assenza di una rete territoriale in grado di supportarlo, a diversificare i mercati di sbocco e condannato a sopravvivere difendendo le posizioni di mercato domestico già acquisite». Presto (dopo le elezioni, ndr) verrà siglato un accordo con tutti gli attori territoriali interessati, in primis mondo degli imprenditori, istituti di credito, Regione Basilicata e Università. Il “patto di sistema” verrà da subito applicato alla filiera dell'industria petrolifera, per poi essere sviluppato per tutti gli altri comparti produttivi. «Oggi - ha commentato il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Carrano - la Lucania è uno dei poli petroliferi più importanti d’Europa. Finora tutto il dibattito interno si è sviluppato sulle royalties, su ciò che le compagnie petrolifere, in termini di compensazione sociale e territoriale, debbano “lasciare” alla nostra economia. Riteniamo che questa fase debba ritenersi conclusa. Le royalties nel 2009 hanno fruttato alla Basilica-
Uil e Uil Scuola di Basilicata no all’apprendistato a 15 anni CON una lettera indirizzata ai capigruppo di Camera e Senato e ai presidenti delle Commissioni Lavoro, Uil e Uil-Scuola prendono posizione in merito all’“emendamento Cazzola” sull’apprendistato a 15 anni in discussione in Parlamento proprio in questi giorni. Secondo la Uil parlare di abbassamento dell’età lavorativa dei minori significa di fatto sancire «un disimpegno del nostro Paese nei confronti del futuro dei giovani e del nostro sistema di istruzione, proprio in un momento in cui è fondamentale assicurare ai nostri ragazzi basi
solide per le conoscenze future». «Non vediamo la necessità di un apprendistato a 15 anni che, soprattutto se non attentamente regolamentato (ad esempio prevedendo nella sua programmazione didattica una forte componente di competenze di base e trasversali e la possibilità di riprendere un percorso di studi senza svantaggi rispetto a chi a seguito un corso di istruzione), rischierebbe di incrementare anziché ridurre il numero di una purtroppo ancora troppo folta schiera di giovani tra i 14 ed i 16 anni che non studiano né lavorano».
Un momento dell’incontro a Confindustria (foto Mattiacci)
ta circa 50 milioni di euro, una risorsa finanziaria importante, ma non sufficiente a creare una ricchezza diffusa. Il petrolio bisogna “guardarlo” non più come un'opportunità per fare flusso di cassa con le royalties, ma come opportunità strettamente legata alla presenza di “grandi player” che hanno la capacità di produrre ordini sul territorio, indurre innovazione e generare positivi effetti di ricaduta direttamente sulle imprese che, conseguentemente, poi saranno capaci di produrre reddito sufficiente per investire in innovazione e personale. In circa 12 anni sono stati creati oltre 2000 posti di lavoro. Posti, però, “localizzati” nelle fasce più basse della filiera, dove si realizza il minor valore aggiunto: le imprese non hanno una capacità di investimento autonoma per via proprio della scarsa redditività delle attività che
svolgono nell'ambito della filiera». Come potrà essere di aiuto il “Patto di sistema”? «Con questo “metodo” - ha sottolineato Carrano - cercheremo di aiutare le imprese a “risalire”all'interno della filiera, “scalando” posizioni all'interno dell'indotto. Creeremo le condizioni per consentire la crescita non solo quantitativa (le stime parlano di un raddoppio degli addetti per i prossimi 5-7 anni), ma qualitativa, sostenendo le imprese nell'investimento in innovazione, riqualificazione del personale e relazioni con i “grandi player” del territorio. Necessario è anche lo sviluppo delle infrastrutture territoriali che, a detta dei grandi estrattori, sono insufficienti per quantità e qualità. E poi bisognerà interloquire con la Regione Basilicata per semplificare gli iter burocratici connessi con la filiera petrolifera, il sistema creditizio e con l'U-
Accordo con Unibas e Regione
AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE “SAN CARLO” DI POTENZA Ospedale “S. Carlo” di Potenza Ospedale “S. Francesco di Paola” di Pescopagano Vita Potito Perone- 85100 Potenza. Tel. 0971-611111 Codice Fiscale e Partita IVA- 01186830764 ESTRATTO DEL BANDO DI GARA- PROCEDURA APERTA Fornitura di apparecchiature sanitarie varie distinte nei seguenti lotti: LOTTO N.1: 1 TAC Multi slice 16 strati; LOTTO N.2: N.1 Sistema multifunzionale per radiologia digitale; LOTTO N.3: N.2 Sistemi pensili per sala operatoria; LOTTO N.4: Sistema di Medicina Nucleare per la preparazione dei radiofarmaci. Quantitativo presunto totale (in euro IVA esclusa): € 1.300.000,00 Le offerte, corredate della documentazione richiesta in conformità al bando integrale di gara, devono essere presentate al Direttore Generale dell’Azienda, Via Potito Perone- CAP 85100 – Potenza (PZ), entro il termine perentorio delle ore 13:00 del 18/3/2010. Il bando integrale è stato pubblicato all’Albo dell’Azienda, inviato alla G.U.C.E. in data 25/1/2010 e pubblicato sulla G.U.R.I. n.14 del 05/02/2010 e può essere richiesto, unitamente alle informazioni e agli atti connessi e richiamati, tutti i giorni, escluso il sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,00, ai seguenti recapiti: U:O. Provveditorato Economatotelefono +390971612677-fax +390971612551. Potenza, 05/02/2010 Il Direttore Generale Ing. Giovanni DE COSTANZO
niversità per far sì che i percorsi informativi siano sempre più armonizzati con la “mappa delle competenze” delineata dai “grandi players” ». Se prima c’erano i distretti produttivi dove il fulcro centrale era il territorio, ora la necessità di intercettare le nuove tecnologie, di sviluppare la ricerca e l'apertura verso mercati internazionali rende indispensabile il passaggio ad un modello che utilizza il «concetto di rete», introdotto dalla «legge sviluppo» del governo Berlusconi. «La leva fiscale - ha affermato Bonomi - è uno strumento chiave per agevolare la competizione, così come è indispensabile avere a disposizione la banda larga (da sottolineare come la diffusione del web a banda larga, in Basilicata, risulta ancora inadeguata rispetto alle reali esigenze della popolazione e delle imprese, ndr). Se non vengono cablate tutte le regioni è difficile pensare che un'azienda del sud possa collaborare con una del nord». Anna Maria Calabrese
DATI SVIMEZ Quanto è diffuso il sommerso in Basilicata ROMA – Al Sud «c’è legame molto stretto tra il ricorso al sommerso e il costo del lavoro, i tassi di interesse, l’uso dei contratti atipici e la bassa spesa per ricerca e sviluppo». È quanto si legge in uno studio pubblicato sulla “Rivista Economica del Mezzogiorno” della Svimez. «Con valori compresi tra 16,4 (Puglia) e 26,9 (Calabria) tutte le regioni del Sud sono segnate da alti tassi di irregolarità nel lavoro e da un costo del lavoro decisamente più alto della media nazionale (ferma a 12,5)». «Tra le regioni del Sud la situazione più critica è in Calabria (26,9), seguita da Sicilia (21,4), Basilicata (20,1), Campania (20), Sardegna (19,4), Molise (18,6), Puglia (16,4). In linea con la media l’Abruzzo (12,5)». Secondo la rivista, inoltre, «le regioni più flessibili sono quelle con il più alto ricorso al lavoro nero, e anche questa volta sono tutte le regioni del Sud. Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli, Lazio, Toscana, Liguria, Umbria, Marche, Emilia Romagna registrano bassi tassi di irregolarità e bassi tassi di flessibilità, con valori compresi tra 8,5 e la media nazionale di 13». La situazione al Sud invece cambia. «In testa alla classifica la Calabria, con un valore pari a 22,5, seguita da Sicilia (19,5), Puglia, (18,9), Basilicata (16), Sardegna (15), Molise (13,4) e Campania (13,5)». Anche nel settore 'innovazione, ricerca e sviluppò il quadro resta immutato. «Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Friuli e Lazio rilevano una percentuale di spesa inferiore in R&amp; alla media nazionale a fronte di inferiori tassi di irregolarità del lavoro; Abruzzo, Toscana, Marche, Veneto Trentino, Val d’Aosta e Umbria segnano invece una percentuale di spesa inferiore alla media, così come inferiore è il tasso di irregolarità del lavoro. Ma al Sud la situazione precipita: ancora una volta è la Calabria a dominare la classifica, con un valore pari a 0%, a pari merito con Molise e Sardegna. Seguono Puglia, Basilicata e Sicilia con 0,2. un pò meglio la Campania, con 0,4 (media nazionale 0,5%)».
Rivolto alle piccole e medie aziende della Val d’Agri di nuova costruzione
Incubatore d’imprese, pubblicati il bando POTENZA - Sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 10 di ieriè stato pubblicato l'avviso pubblico “Invito a presentare proposte per progetti finalizzati alla creazione e sviluppo di imprese innovative attraverso l’inserimento nell’incubatore d’impresa Val d’Agri in Basilicata”. Destinatarie dell’avviso pubblico sono le piccole e medie imprese (PMI) di nuova costituzione che non abbiano avviato l’attività e imprese già esistenti in fase di start up attive da non oltre 36 mesi computati dalla data di presentazione della domanda, operanti nel settore della produzione di beni o della fornitura di servizi, aventi sede o unità locale nel territorio nazionale, che intendano candidarsi alla fruizione di servizi e spazi offerti dall’Incubatore d’imprese Val D’Agri sito in Basilicata nell’Area Industriale Alta Val D’Agri (Grumento Nova – Viggiano), gestito da Sviluppo Basi-
licata SpA con sede in Potenza, Via Centomani, 11. Le domande dovranno essere presentate entro 60 giorni dalla data di
pubblicazione dell’Avviso sul BUR Basilicata, utilizzando la modulistica disponibile anche sul sito www.sviluppoitaliabasilicata.it. L’incubatore d’impresa si propone di stimolare la nascita di idee imprenditoriali innovative, agevolare lo sviluppo e la competitività di imprese esistenti, creare una solida rete di imprese integrate. Ffavorire il consolidamento di una cultura imprenditoriale attraverso la creazione e lo sviluppo di impresa, valorizzare le potenzialità di giovani e di ricercatori pronti ad attivarsi su percorsi imprenditoriali. Favorire l’occupazione, sostenere l’economia locale, promuovere specifici settori produttivi e di servizi. Al suo interno, verranno messi a disposizione servizi e spazi attrezzati per agevolare l'attività delle aziende insediate. regione@luedi.it
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16 24 Ore in Basilicata
Consorzio industriale di Potenza Il 26 le dimissioni del sindaco candidato alle regionali
Navazio lascia «con i conti a posto» Risanamento economico e rilancio d’immagine. «Inizia una nuova fase» TITO SCALO - Doveva essere una conferenza, programmata da tempo, per illustrare le attività intraprese nell’anno 2009, con tanto di analisi del bilancio. E, invece, quello di ieri si è trasformato nell'addio ufficiale del commissario Alfonso Ernesto Navazio all’Asi di Potenza. Dopo aver ufficializzato la sua discesa in campo per le prossime regionali al fianco di Magdi Cristiano Allam, il sindaco di Melfi ha preferito rassegnare le dimissioni dal Consorzio per lo sviluppo industriale, dove svolge l’attività di commissario dal maggio del 2008. Dimissioni già comunicate al presidente De Filippo e che saranno ufficializzate, prima della presentazione delle liste, molto probabilmente il 26 febbraio. «Nonostante non vi sia alcuna incompatibilità - ha precisato Navazio - e la legge dia la possibilità di confermare i commissari per quasi un altro anno, ho ritenuto opportuno lasciare l’incarico per non sovrapporre il ruolo istituzionale a quello politico». Il commissario chiude così una parentesi durata quasi due anni al vertice del Consorzio, con due importanti risultati: il primo più concreto, l'altro legato essenzialmente a una questione di immagine. «Siamo riusciti a mettere in ordine i conti dell'ente e soprattutto abbiamo sradicato quell'alone di negatività che circondava la struttura e le sue attività». «Il conto economico di previsione presentato dall'Asi a dicembre del 2009 per l'anno in corso - spiega il commissario - ha previsto un utile di esercizio di circa quattro milioni e mezzo di euro e una gestione finanziaria sostanzial-
BONIFICA TITO
Due milioni dal ministero LA notizia non è ancora ufficiale, ma per quello che si sa fino a ora sembra che il ministero dell'Ambiente abbia approvato il progetto presentato dall'Asi di Potenza per portare a termine la bonifica dell'area industriale di Tito. Sempre da notizie informali - comunicate ieri nel corso della conferenza stampa - sembra che, a fronte di una richiesta da parte del Consorzio di risorse per circa nove milioni di euro, il governo abbia dato disponibilità a un finanziamento di circa 2. Fondi che dovrebbero essere trasferiti, attraverso un accordo di programma. L'ok da parte del ministero si baserebbe anche sul progetto che prevede la creazione di un'area di interscambio tra i trasporti in ferro e gomma. Un intervento finalizzato a favorire la reindustrializzazione della zona. Un momento della conferenza stampa nella sede Asi di Tito Scalo
mente in equilibrio. Mentre gli investimenti programmati per l'anno in corso ammontano a 10.600.000 euro. Mentre, dal maggio del 2008 al dicembre del 2009 il debito iniziale di 51.654.840 euro si è ridotto di quasi 16 milioni di euro». Un risanamento economico conseguito, prima di tutto, attraverso la trasformazione di quella che era una struttura elefantiaca, in un ente più snello. Attraverso la dismis-
sione di terreni e immobili, e il trasferimento di funzioni agli enti competenti, come accadrà, a esempio, per il depuratore di Potenza, che sta per essere trasferito all’Aato. Il Consorzio industriale ha programmato un piano di vendita dei beni patrimoniali da effettuarsi in tre anni (dal 2009 al 2011) alla Regione Basilicata, per un valore complessivo di 14 milioni e mezzo. Un processo sostanziato
dalla messa a reddito dei suoli liberi, l'incremento del recupero crediti, la riduzione del contenzioso, le dismissioni di partecipazioni ritenute di poco profitto, la riduzione del ricorso alle consulenze esterne e valorizzazione delle professionalità interne. Per quanto riguarda, invece, gli investimenti, nel corso dell'anno 2010 è stato programmato il ripristino del raccordo ferroviario nell'area di San Nicola di Melfi, la
messa in sicurezza del raccordo ferroviario nell'area industriale di Potenza, l'adeguamento sismico del capannone adibito a centro operativo della Protezione civile nell'area industriale di Tito, interventi infrastrutturali nell'area industriale di Viggiano edell'Alta Vald'Agri, ilpotenziamento dell'impianto di depurazione nella zona industriale di Melfi, gli interventi di messa in sicurezza di emergenza dell'area ex Liquichi-
mica e l'adeguamento della viabilità, sempre nella zona industriale di Tito. L'Asi punta a conquistare un ruolo da protagonista anche nella infrastrutturazione di seconda generazione. Si tratta della realizzazione, all'interno dell'area consortile, di strutture che favoriscono l'uso efficiente dell'energia, riducendo l'impatto ambientale delle attività produttive presenti al suo interno. Altro impulso positivo è stato dato in questi anni alla bonifica dell'area industriale di Tito. Il commissario ha anche ricordato i nuovi rapporti di collaborazione instaurati con Confindustria, Aato, Sel, e la soluzione della complicatissima questione dell’interporto di Tito, con la revoca dei suoli alla società Lucandocks da parte del Consorzio. Atto sul quale è chiamato ora a pronunciarsi il Consiglio di Stato. Un'altra novità riguarda il trasferimento della sede Asi da Tito a Potenza. Un ultimo commento Navazio l'ha riservato alla valutazione della legge regionale di riforma dei Consorzi. «Si tratta di un riordino - ha dichiarato - che darà nuovo impulso alle attività dei Consorzi anche se, e non è un segreto, sarei stato favorevole a una riforma più coraggiosa, soprattutto per quello che riguarda la composizione degli organi. La figura dell'amministratore unico, rispetto al cda a 5, così com'è stato deciso ora, avrebbe favorito i processi decisionali». «Il 2009 è stato un anno proficuo per questo ente - ha concluso Navazio, che ha ringranziato la squadra dei dirigenti consortili - Si inizia così, finalmente, a voltare pagina, riacquistando credibilità». m.labanca@luedi.it
Intervista al presidente: il passato e il futuro dell’organizzazione
Confagricoltura, Graziadei va via e arriva il commissario POTENZA - Un bilancio di mandato. Rocco Graziadei, attuale presidente di Confagricoltura Basilicata, lascia la presidenza per scadenza del triennio, rinunciando alla ricandidatura. Una scelta dettata dalla convinzione di un giusto rinnovamento anche generazionale della classe dirigente «per dare spazio alla base associativa». Sono quasi due anni (il prossimo mese di aprile) che Graziadei è in prorogatio. Entro fine mese dovrebbe arrivare il commissario, come mai? «Come federazione abbiamo chiesto a Roma di mandarci un funzionario che possa gestire la fase di rinnovo. Saranno aperte le consultazioni tra le due province per fare una sintesi e trovare i candidati per la nuova giunta. C’è un momento di dialettica interna e non si riesce a trovare un punto d’incontro. Serve un supporto nazionale per mettere in piedi la fase delle consultazioni. È una fase delicata anche dal punto di vista organizzativo. Come sono stati questi anni alla guida dell’Organizzazione? Mi sono trovato in una fase in cui l’agricoltura sta vivendo uno dei periodi più difficili dal dopoguerra e alle problematicità legate al mercato aggiungiamo l’alternanza di tre assessori regionali che ha influito notevolmente sulla dinamica e sullo sviluppo delle politiche agricole, ma anche sulla stessa azione sindacale. La
stabilità di governo è fondamentale. Malgrado questo, abbiamo portato avanti delle buone azioni sia di collaborazione con il fronte istituzionale e sia di scontro. Quali sono state le maggiori azioni svolte? Sicuramente le battaglie legate alla tematica della competitività aziendale (abbattimento dell’indebitamento delle aziende, dei costi di produzione come acqua, energia e oneri previdenziali), della ristrutturazione e razionalizzazione degli enti subregionali che hanno determinato negli anni grossi sprechi nell’ambito dell’agricoltura se pensiamo che l’80% del budget è speso per sostenere gli enti suberegionali togliendo risorse alla produzione. Per quanto riguarda Arbea, abbiamo spinto affinchè fosse messa nelle condizioni di lavorare in maniera efficiente. Noi siamo stati per la linea giustizialista perchè è uno strumento che la Regione con le organizzazioni professionali ha voluto. Ci sono state inefficienze dovute sia ad Arbea sia alla stessa Regione, in quanto la politica si è resa conto solo negli ultimi due nani che non funzionava e che non era un organismo pagatore modello come in altre regioni. E sui consorzi di bonifica? Abbiamo portato avanti la battaglia sul tributo 660, ossia sul pagamento della quota fissa dei canoni irrigui. Questo è un carico che si assume solo il mondo agricolo. Con una legge è stato
abolito per gli utenti extra agricoli. Abbiamo svolto un’azione incisiva per abbattere il costo dell’acqua e renderlo sopportabile. Il canone di bonifica è la quota fissa che viene pagata a prescindere dal consumo. Con la legge sul riordino degli enti abbiamo chiesto che vengano razionalizzati nelle loro spese affinchè queste strutture siano realmente al servizio del mondo agricolo e non autoreferenziate. Quale è il vostro modello di assistenza tecnica, dopo la vicenda Apa? Noi volevano esprimere una responsabilità dal punto di vista delle cariche. Proponiamo un’impostazione nuova dei servizi, della gestione delle aziende zootecniche e un nuovo corso per l’ assistenza tecnica. Vorrei sottolineare che l’Ala è un’associazione trasversale, non di Confagricoltura ed è nata per portare avanti questo modello innovativo di assistenza. Cosa è stato fatto sul fronte agrituristico? E’ nata Agriturist: l’associazione del turismo agricolo legata a Confagricoltura. Noi pensiamo che le aziende agrituristiche devono seguire la vocazione di quelle agricole. Si ha una malsana idea dell’agriturismo perché è visto come turismo di serie B che ha un’offerta a basso costo, ma non è così. Quali le vostre proposte per un’agricoltura del futuro? Puntare sulle agro energie.
Il logo della Confagricoltura
Siamo protagonisti a livello nazionale e ci siamo spesi abbastanza in Basilicata. Le agro energie sono una grande sfida: dal biogas al fotovoltaico, dalle biomasse innovative all’eolico. Le nostre tipologie di aziende si prestano bene ad avviare processi produttivi sull’agroenergia come nuova fonte di reddito integrativa. Sul piano energetico regionale siamo intervenuti facendo l’operazione sulle aree irrigue escluse dall’installazione di impianti fotovoltaici. Il discorso produttivo per noi non prescinde da una forte tutela del territorio. E il progetto nazionale delle filiere leggere in cosa consiste? Le filiere leggere devono accorciarsi, ma non si può pensare di non avere rapporti con la distribuzione diffusa. Bisogna rafforzare il rapporto con la distribuzione per distribuire il reddito equamente distribuito lungo la filiera dando all’agricoltore la giusta remunerazione. Quello
che ci caratterizza è che siamo un’Organizzazione orientata ai mercati e di impresa. Cosa pensa che possa essere fatto in Basilicata per l’agricoltura? La politica deve considerare l’agricoltura al centro della missione di sviluppo. Il pil è ancora sostenuto dall’agricoltura. Una cosa è gestire strumenti che arrivano dall’Europa e un’altra è avere coscienza della ruralità come risorsa di sviluppo. Bisogna avere una cultura agricola e una d’impresa che manca. E sulle tematiche relative al lavoro cosa avete fatto? Siamo molto attenti alla tematica del lavoro (snellimento BossiFini) sia per l’abbattimento dei costi sia per la gestione. Creare un posto in agricoltura costa molto meno che in un altro settore produttivo. E poi l’agricoltura non si può delocalizzare. Iranna De Meo
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24 Ore in Basilicata 17
Mercoledì 17 febbraio 2010
Mercoledì 17 febbraio 2010
Niente giornate rigide e poca neve. Il parere degli esperti: «I potentini hanno la memoria corta»
Non fa più il freddo di una volta? Pomarico e Brindisi spiegano i motivi delle temperature miti di quest’anno POTENZA - La stagione invernale, almeno quella intesa in senso classico, è quasi agli sgoccioli. E, diciamocela tutta, anche quest’anno in Basilicata, tranne alcune eccezioni, non ci sono state giornate particolarmente grige. Almeno non per chi ricorda inverni con stalattiti di ghiaccio penzolanti dai balconi o dai panni stesi, sportelli di macchine che non si aprono mattina, le abbondanti nevicate e le scuole chiuse per giorni. «Non fa più il freddo di una volta», è commento che si sente più frequentemente dal parrucchiere, in fila davanti alla cassa del supermercato o in ascensore. Qualcuno se la prende con il più generale surriscaldamento del pianeta. Altri ancora sostengono che sia la presenza delle dighe sul territorio regionale ad aver reso il clima più umido e quindi meno freddo. Come stanno veramente le cose? Abbiamo provato a chiederlo a due studiosi esperti della materia, Giuseppe Pomarico e Gaetano Brindisi. «Il clima in Basilicata e più in generale su tutta la Penisola - spiega Pomarico, metereologo del Quotidiano della Basilicata e responsabile scientifico del Cnr di Tito - ha subito certamente un significativo riscaldamento negli ultimi 25 anni. Se pensi che nella classifica dei dieci anni più caldi di sempre in Italia, ben 7 sono compresi tra il 1990 ed il 2009 è chiaro che la corsa “al rialzo” delle temperature è una cosa indiscutibile». E' altrettanto vero, però - fa presente GiuseppePomarico - che la memoria di noi potentini spesso è piuttosto corta. «Ricordiamo - spiega - solo la neve degli anni Cinquanta e Sessanta, senza sapere che anche in quegli anni c'erano inverni miti ed estatia dir poco torride».
Nel febbraio del 1956, a esempio, (anno entrato nella storia per la neve ed il freddo) fu preceduto da un gennaio caldissimo, con massime prossime ai 20 gradi su gran parte della regione. Non è tutto. Noi oggi ragioniamo su medie climatiche del trentennio 1961-1990. «Ebbene negli ultimi 8 anni aggiunge Pomarico - la piovosità a Potenza (da quando registro direttamente il dato) è stata sempre superiore al valore medio (611mm annui). E’ probabile che i valori registrati in quegli anni non corrispondano alla realtà. Se si considera poi che la stazione dell'Aeronautica della città ha lavorato a singhiozzo e che tutt'ora da esattamente tre anni è ancora inattiva ed il quadro è completo». Per quanto riguarda l’influenza delle dighe, Pomarico specifica: «certamente un
Freddo e maltempo
invaso come quello di Senise ha modificato il clima dell'intera zona. E' cresciuta l'umidità, la temperatura e la piovosità. Non credo però che le dighe possano influenzare più di tanto il clima di aree come il Melandro o il MarmoPlatano che pure si sono riscaldate, nonostante poste a centinaia di Km di distanza da invasi di una certa capacità». Per il meteorologo della redazione Rai di Basilicata, Gaetano Brindisi «le temperature miti di quest’anno si spiegano con la mancanza di corrente di aria fredda provenienti dalla Russia. La neve è caduta a Londra, Parigi, Madrid e in Germania. Nelle altre aree continentali invece il clima è rimasto piuttosto mite considerando il periodo». «Nella nostra città non ci sono state nevicate copiose. Credo che la causa di questa
situazione possa derivare da fattori come la presenza in periferia della Siderurgica che produce 2.000 gradi al giorno. Gli scarichi dell’industria in questione alzano di mezzo grado la temperatura. E questo non mi sembra cosa di poco conto». Per quanto riguarda poi la presenza di dighe sul territorio «in Basilicata la situazione è differente rispetto al contesto nazionale. Ha piovuto tanto, mentre la neve finora è stata davvero poca. Non c'è siccità, questo è sicuro. Ma ritengo che l'inverno 2010 possa essere considerato particolarmente anomalo. La Basilicata, così come il Molise e la Puglia, è regione che guarda all'Adriatico. Finora non sono arrivate con la consueta intensità le correnti siberiane dalla Russia. E' questo il problema maggiore, a mio avviso».
Centrale del Mercure Il prefetto di Cosenza ha ricevuto il comitato pro impianto
«Intollerabile il no alla riattivazione» «Manteniamo alta la mobilitazione per sostenere il progetto dell’Enel» MERCURE-Il comitatoproCentrale del Mercure dopo essere stato ricevuto dal prefetto di Cosenza, Antonio Reppucci, ha espresso ringraziamento e soddisfazione per l’audizione. Nel corso dell’incontro il comitato, integralmente presente con le organizzazioni sindacali di Cgil-Cisl-Uil, i sindacati unitari di categoria regionali e territoriali, l'Unsic - Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori - Associazione Provinciale di Settore di Cosenza - il sindaco di Castelluccio Inferiore, lavoratori dell'Enel e dei Consorzi Legno Sila e della Calabria - sostenuto da oltre tre-
cento lavoratori e cittadini del settore legno e dell'energia, ha avuto modo di denunciare al rappresentante del Governo «l'inaudita situazione che da ben otto anni blocca la riattivazione della Centrale Enel del Mercure». «Sentiamo il bisogno - hanno scritto in una nota - di esprimere il più vivo ringraziamento al prefetto per aver disposto l'immediata convocazione del nostro Comitato e aver affrontato con determinazione, pragmatismo e senso dello Stato, l'inaccettabile situazione dilatoria e deresponsabilizzante consumata sulla pelle dei lavoratori, delle famiglie e
delle popolazioni coinvolte. In questi anni fra le amministrazioni pubbliche interessate a vario titolo, in maniera spregiudicata, si è consumato un grave ritardo nell'assegnare le prescritte autorizzazioni, con palleggiamenti inaccettabili, che hanno determinato grave pregiudizio allo sviluppo della Valle del Mercure. L'intera filiera del legno è penalizzata nella sua possibilità di dare lavoro a migliaia di operatori del settore sia per la Regione Calabria, sia per la Regione Basilicata, nonché nella sopravvivenza di aziende specializzate che hanno da tempo effettuato investimenti che restano
improduttivi». Il Comitato ha dichiarato tutta la sua insoddisfazione «per il modo con cui le istituzioni locali ritardano ancora ingiustificatamente la messa in esercizio della Centrale che concorre unicamente al rispetto del Protocollo di Kyoto, nonché agli obiettivi di incremento di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili fissati dalla Comunità Europea. Nel ribadire con forza tutta la propria determinazione a voler risolvere positivamente la questione, «mantiamo alto il livello della mobilitazione perché l'esasperazione alla quale si è giunti non è tollerabile oltre».
34.200 euro a Fiorentino. Tamburro ci aveva rinunciato
Fondo sociale europeo 2007-2013
Anno accademico tra luci e ombre E il rettore dice sì l’indennità di carica
Fse, la Basilicata batte la Lombardia nei pagamenti
POTENZA - Si terrà il prossimo lunedì la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2009/2010, ma lo stato di salute dell’università mostra degli acciacchi. Già nel 2009 il Miur ha comunicato all’ateneo lucano che l’assegnazione del fondo finanziario ordinario (FFO) era di 34.565.866 milioni di euro, con un taglio di 824.890 mila euro, pari a un 3%. Su questi 34 milioni di euro, nel 2010 si avrà una riduzione dell’8,7%, nel 2011 del 18% e nel 2012 del 19%. L’ossigeno per l’università è stato dato dall’accordo triennale sottoscritto con la Regione Basilicata (legge 12 del 2006), ma è scaduto lo scorso dicembre. Entro marzo 2010, si spera che venga ridefinito un nuovo accordo, ma questa volta la cifra da stanziare, stando a calcoli di fonti autorevoli, si aggirerebbe dai 12 ai 15 milioni di euro all’anno per abbattere il taglio ministeriale di 6 milioni per rientrare nei limiti del 90% del FFO, pena ulteriori tagli da parte del Ministero. Per il 2010 nelle casse dell’ateneo, per fortuna,
Il rettore Unibas, Mauro Fiorentino
ci sono 5,5 milioni di euro di residui rinvenienti dall’accordo di programma. E se il pozzo di San Patrizio (la Regione e le royalties) si esaurirebbe, cosa ne sarà dell’ateneo lucano? Sulla questione fondi, la richiesta è che sarebbe opportuno che ci sia un controllo da parte della Regione su come vengono spesi. «E’ stato fatto un bando regionale – hanno detto alcuni dipendenti – per la nomina del rappresentante del Governo regionale di diritto che è stato vinto da un esterno alla Regione. Le informazioni su come vengono utilizzati i fondi di sicu-
ro non pervengono alla Regione a causa di un mancato raccordo tra l’ente e il rappresentante che agisce in piena autonomia». Insomma, si chiede un’operazione trasparenza dei fondi pubblici. Non mancano preoccupazioni e lamentele negli uffici dell’ateneo. Il rischio reale è che già adesso non ci sarebbero le risorse economiche necessarie per poter pagare gli stipendi del personale, ma intanto l’università ha proposto e deliberato in consiglio di amministrazione (cda) il bando per sei posti da ricercatore. Proprio in virtù delle dif-
ficoltà economiche nei bandi di concorso lo stesso cda dell’ateneo ha fatto inserire la clausola che se non c’è copertura finanziaria agli stessi non sarà dato seguito. E chicca delle chicche, il neo rettore, Mauro Fiorentino, protempore da settembre, ha provveduto a ristabilire l’indennità di carica per la figura di rettore. Ben 34,200 mila euro lordi. Indennità, va ricordato, che il rettore precedente, Antonio Mario Tamburro, aveva rifiutato. La notizia dell’importo è riportata sul sito dell’ateneo (www.unibas.it) nella sezione “Operazione trasparenza”. L’importo, come si legge ufficialmente, è su base annua. Nello statuto dell’ateneo, inoltre, non è prevista l’indennità di carica né tantomeno l’importo, come d’ altronde non c’è nessuna norma interna che lo prevede ma, nonostante ciò, l’indennità continua ad essere erogata dall’ufficio stipendi senza che il responsabile abbia sollevato alcuna eccezione. ir.de.me.
POTENZA - Utilizzo a macchia di leopardo per il Fondo sociale europeo (Fse) 2007-2013 in Italia, che in questi anni di crisi economica ha messo a disposizione parte dei suoi fondi per il pagamento della cassa integrazione. Globalmente – sulla base dei dati al 31 dicembre 2009 e inviati dall’Italia a Bruxelles e di cui l’Ansa ha avuto visione - la percentuale di utilizzo era leggermente più elevato nelle regioni del Centro-Nord rispetto alle regioni del Mezzogiorno. Guardando però più in dettaglio vi sono regioni al Sud che “battono” quelle del Nord. Un solo esempio: sul fronte dei pagamenti la Basilicata batte di diverse lunghezze la Lombardia e non solo. Per la programmazione 2007-2013 del Fse, le 16 regioni del Centro-Nord hanno a disposizione, anche per azioni orizzontali, fondi pubblici (Ue e nazionali) per un totale di 7,64 miliardi di euro. Di questi, a fine 2009, ne erano stati impegnati il 26,52% e a sua volta pagati l’11,14%. In questo gruppo
di regioni c'è anche l’Abruzzo per cui è intervenuta una nuova programmazione dopo il terremoto. Nello stesso periodo, sempre nell’ambito del Fondo sociale europeo, sono state messe a disposizione per le cinque regioni del Mezzogiorno (Campania, Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia) e per azioni orizzontali a loro collegate, fondi pubblici (Ue e nazionali) per complessivi 7,68 miliardi di euro. A fine 2009 ne erano stati impegnati il 15,20% e pagati il 7,95%. La Sicilia, confermano le fonti, ha perso 55 milioni di euro del Fondo sociale europeo.
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Mercoledì 17 febbraio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Nella stazione di Avigliano, due treni Fal si speronano mentre sono in manovra
Scontro tra motrici, un ferito Contuso un macchinista, non c’erano passeggeri a bordo: cause in accertamento AVIGLIANO – Due treni in manovra: l’uno contro l’altro. Un lavoro di routine alla stazione di Avigliano città delle Ferrovie appulo lucane può trasformarsi in tragedia. Sopra le due littorine ci sono due macchinisti, soltanto loro. I treni in movimento che si preparano per la partenza verso Potenza in quelle manovre non possono imbarcare passeggeri. Una precauzione giusta, che in casi come l’incidente di ieri mette al riparo da possibili sviluppi ben più seri. Alla fine solo uno dei due conducenti dei locomotori, un Fiat e un Breda, rimedia leggere contusione, mentre l’altro rimane illeso. «Lo spavento, però, è stato tanto», commentano i colleghi che guardano increduli quello che è successo. Il perché sia accaduto nessuno lo sa spiegare. I macchinisti sono là, ma non parlano. L’uomo, soccorso dai medici del 118, sembra sotto shock. Era lui a guidare il locomotore speronato e ribaltato. I carabinieri di Avigliano raccolgono le informazioni ed effettuano i rilievi, che serviranno a stabilire cause ed eventuali responsabilità. Il capitano Pantaleone Grimaldi conferma dal comando che l’informativa alla magistratura, in incidenticome questi, è un atto dovuto. Per il resto, se errore umano o guasto meccanico, c’è il riserbo. Una manovra non rispettata? Un guasto ai freni? Forse i due macchinisti non si accorgono che stanno incrociando lo stesso scambio, che avrebbe dovuto permettere di rimettere sui binari uno e due i treni delle 15.16 e delle 16.18. A guardare i due
L’INTERVENTO
Sicurezza, «serve più controllo» Una delle due motrici è da poco stata speronata da un’altra e si è ribaltata sui binari nella stazione Fal di Avigliano
treni bloccati a ridosso del terzo binario che permette la manovra l’ipotesi del guasto meccanico pare quella più remota. Sembra chei due trenisi siano inseguiti. Il Breda, che pesa 34 tonnellate, sperona il Fiat di quasi 40 tonnellate e lo ri-
balta, mettendolo sul fianco sinistro. Un ammasso di ferro e acciaio dormirà per tutto il pomeriggio e la sera, dando filo da torcere a tecnici e vigili del fuoco impegnati a sollevarlo. Più in fretta si faceva ieri, meno disagi ci saranno og-
gi. I treni intanto ieri sono partiti, tutte motrici senza vagone, ma oggi è atteso il grosso carico dei pendolari della mattina. Con due locomotori incidentati, i disagi sulle linee per Avigliano scalo e Potenza sono prevedibili. Tuttavia fino a
ieri sera alle Fal lavoravano a un piano per il servizio sostitutivo su gomma. Se il tutto funzionerà e tornerà alla normalità nel breve tempo possibile, dalle Fal nessuno se l’è sentita di dire. Gianni Sileo
GIANPAOLO Carretta, segretario cittadino e capogruppodel Pddella cittàdi Potenza, esprime «totale vicinanza alla vittima dell’aggressione in via Angilla Vecchia» che sabato scorso ha preoccupato non poco l’intero quartiere in cui la paura si è subito diffusa rispetto all’eventualità che episodi del genere si possano verificare ancora. «Chiediamo da tempo il rafforzamento dei controlli sul territorio per garantire a tutti, la sicurezza e una maggiore severità verso chi delinque» dichiara Carretta. «E’fondamentale che il Comitato provinciale per la sicurezza recepisca le nostre richieste, che poi sono quelle degli abitanti, finalizzate a implementare la presenza delle forze dell’ordine, Carabinieri, Polizia e Vigili urbani, contestualmente in alcuni giorni della settimana, come il sabato sera, per garantire un’opera sinergica e realmente efficace di prevenzione, controllo e repressione».
PIAZZA MARIO PAGANO A CHE punto è il progetto di piazza Mario pagano? A breve - assicura l’amministrazione - il progetto esecutivo dovrebbe avere il via libera, ma prima un passaggio consultivo sui colori e i materiali della pavimentazione con consiglieri comunali e Soprintendenza. Ieri, la terza commissione consiliare (delega all’Urbanistica e presieduta da Beniamino Straziuso) ha avuto in audizione sul tema l’assessore ai Lavoripubblici, AlessandroSingettache ha presentato il rinnovato progetto di piazza Prefettura che prevede l’eliminazione della differenza di quota originariamente proposta nel progetto preliminare fra via Pretoria e il Palazzo della Prefettura: le quote esistenti non vengono alterate. Un margine della piazza, dal lato opposto del teatro, è caratterizzato da un filare di alberi sempre verdi.
Le scelte sulla pavimentazione «La macchia di verde – ha spiegato Singetta – determina una nuova e comoda area di sosta, attrezzata con panchine e protetta dall’irraggiamento solare. Le vasche e le fontane indicate nel precedente progetto sono state eliminate. Questa nuova soluzione consente di utilizzare una maggiore superficie per lo spazio dedicato alla piazza e quindi a tutti gli eventi possibili. Le ortogonalità tracciate sulla pavimentazione definita da pietre dei colore differente (grigio e sabbia) sono prolungate verso il palazzo della Prefettura esaltando l’ingresso principale del-
lo stesso». Non è tutto, perchè il progetto prevede anche la necessità di mettere in opera elementi dissuasori fissi e mobili (a pistone idraulico) per bloccare qualsiasi accessibilità dei veicoli privati nell’area della piazza. Verranno inoltre rimossi gli attuali lampioni in ghisa e sfere che verranno sostituiti da corpi illuminanti costituiti da steli in acciaio inox con possibilità di soluzioni differentidi illuminazione,rapportata alle diverse ore notturne e dai differenti eventi. Proprio sull’illuminazione sia la Soprintendenza che alcuni consiglieri avevano mosso al-
cune osservazioni. «L’assessore ci ha comunicato – ha spiegato Straziuso – che i tempi per la realizzazione dell’opera saranno alquanto celeri. I materiali dovrebbero essere scelti già entro la fine di questo mese e l’appalto potrebbe arrivare prima della prossima estate, mentre il risparmio ottenuto potrà essere utilizzato per la realizzazione di bagni pubblici», per cui si sta cercando so una collocazione idonea. Ma sempre in terza commissione, si è discusso anche di Protezione civile. Con l’audizione dell’assessore all’Ambiente, Nicola Lovallo, è stato
illustrato il progetto preliminare «approvato alla fine dello scorso anno in Regione, che prevede l’individuazione di un’area di “ammassamento comprensoriale”, una zona destinata a ospitare i soccorritori che operano in caso di emergenza, nonché allo stoccaggio delle risorse per l’assistenza alle persone colpite». La nuova area di 8 ettari è situata a contrada Piani del Mattino in stretto collegamento con le principali infrastrutture viarie. «E’ importante che nei pressi della zone individuata c’è disponibilità anche per un eventuale allargamento che si dovesse rendere necessario». La novità sta nel fatto che la zona durante i periodi nei quali non risultasse utilizzata per emergenze, «potrebbe essere sfruttata per iniziative di vario genere, ad esempio per lo svolgimento di concerti e fiere».
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Potenza
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Agenda
Mercoledì 17 febbraio 2010
“500 giorni insieme” per “35 millimetri”
Un museo di arte figurativa contemporanea
A Pignola la Pro loco mostra l’altra faccia di Penelope
Arlecchino, commedia ridicolosa
“500 giorni insieme”. Questa la pellicola che verrà proiettata, domani alle 21, al teatro Don Bosco, nell’ambito della rassegna “35 millimetri - Grandi autori...e giovani emergenti”. Questa non è una storia d'amore, avverte una voce fuori campo quando inizia (500) Days of Summer. Ma d'amore parla, questa commedia elegante e intelligente di Marc Webb. Si tratta dell'amore ormai finito di Tom (Joseph Gordon-Levitt) e Summer (Zooey Deschanel). Non ancora trentenni, i due si incontrano negli uffici di Vance (Clark Gregg), editore di cartoncini d'auguri. Lui subito si innamora di lei. Lei pare non accorgersi di lui.
DAL PROSSIMO 22 febbraio e fino al 31 dicembre 2010, in via della della Chimica, n. 115, presso la sede dell’Associazione culturale “Il museo e la città”, sarà visitabile il Museo di Arte Figurativa Contemporanea. La nascita del Museo e la Città si deve alla Associazione Culturale omonima che ha acquisito la collezione Tricarico che si è andata costituendo lungo una quarantina d’anni circa, non in base ad un progetto organico di raccolta per tema, per autori, per determinati periodi storici, per tendenze, per generi, per tecniche, ma come un palinsesto legato alla vita di artista di Nino Tricarico. E’nata da incontri, dialoghi, simpatie, amicizie, affinità elettive.
ARRIVA alla quindicesima edizione “L’altra faccia di Penelope”, manifestazione dedicata alal creatività al femminile. Da sabato 6 a lunedì 8 marzo, presso hotel “Cavaliere gran relais” di Rifreddo di Pignola, la Proloco Il portale, con il patrocinio e la collaborazione della Regione e del Comune, darà vita a una tre giorni di sfilate, dibattiti, letture e presentazioni. L’8 marzo, però, nel giorno dedicato alle donne, gli appuntamenti saranno dedicati alle problematiche di salute che le donne sono spesso costrette affrontare, grazie alla partecipazione di medici ed esperti dell’ospedale San Carlo.
E’ PREVISTO per il 26 febbraio alle 18 al Teatro Don Bosco “Arlecchino”, commedia ridicolosa in musica. Uno spettacolo musicale frutto della miscela dei testi originari di Carlo Goldoni e Dario Fo, che ripropone la tradizione del teatro dell’Arte in modo divertente e originale: Arlecchino, Pantalone, il Dottore, Brighella, Smeraldina e il Capitano ci faranno entrare nel gioco fantastico del teatro ed incontrare momenti di vita del comici del 1500. Le canzoni, le musiche, i colori, le coreografie, faranno apparire e sparire questo gran carro di maschere che viaggia nella magia del teatro. Un’occasione unica per vivere la magica atmosfera del carnevale!
ALLA BIBLIOTECA PROVINCIALE
Lo sguardo d’Ulisse sull’Europa LA CERIMONIA
Accanto San Francesco di Sales e sotto il gruppo dell’associazione provinciale dei sordi
INCONTRO speciale per la sezione provinciale E.n.s. (Associazione dei sordi), che ha invitato tutti i soci della provincia a partecipare alla commemorazione religiosa del santo patrono dei sordi e dei giornalisti, San Francesco di Sales. Gremita di fedeli la chiesa di Don Bosco, in cui un’aula era stata riservata proprio ai non udenti. Per la prima volta le due comunità, quindi, si sono incontrate per pregare insieme, a differenza del passato, quando la santa messa veniva celebrata separatamente. Tutto ciò è stato stato possibile grazie all’impegno del presidente provinciale Domenico D’Alessandro, del commissario straordinario, Angelo Santoro e dei consiglieri provinciali. Presente anche la collaboratrice volontaria, venuta da Salerno, Monica Granozio. Il momento più commovente sottolineato da un lungo applauso - è stato l’intervento del commissario Santoro, che ha ringraziato tutti per la partecipazione, sottolineando come «la comunità dei sordi non sia inferiore e davanti al Signore siamo tutti uguali».
LA REPLICA ALL’ADOC
CINEMA
«Noi sensibili alle richieste dei consumatori»
RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Scusa ma ti voglio sposare 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Amabili resti 18 - 21 Sala 3 Baciami ancora 16.30 - 19.15 - 22 Sala 4 Alvin superstar 2 17 - 19 - 21 Sala 5 Paranormal activity 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Lourdes 17.30 - 19.30 - 21.30
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Avatar 3 D 17.30 Paranormal Activity 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Scusa ma ti voglio sposare 19 -21
Sopra il regista Theodoros Angelopoulos. Accanto una scena del film
Amabili resti
IL PROSSIMO 23 FEBBRAIO AL DON BOSCO L’assessore Donato Pace
“Sei personaggi in cerca d’autore” TOCCHERA’ a “Sei personaggi in cerca d’autore” calcare le scene del teatro Don Bosco il prossimo 23 febbraio. Uno dei testi fondamentali del Novecento, centrale nella trilogia pirandelliana sul "teatro nel teatro" con Giulio Bosetti nella doppia veste di interprete e regista. La Compagnia affronta così per la terza volta un'opera di Pirandello, dopo i favolosi successi del “Berretto a sonagli” e di “Così è (se vi pare)”, capolavori delle scorse stagioni. Per Giulio Bosetti, inoltre, è un fantastico ritorno ad un testo amatissimo, che esplose negli anni venti. L'attore, infatti, agli inizi della sua carriera vestì il ruolo del “Figlio” nella messa in scena con maschere curata da Gianfranco De Bosio. Negli anni '70 ne fu anche regista oltre che interprete, questa volta nel ruolo del “Padre”, mentre negli anni '80 prese parte, sempre come “Padre”, all'allestimento diretto da Giuseppe Patroni Griffi, riscuotendo un successo clamoroso. Ora è proprio nel ricordo di quelle esperienze che Giulio Bosetti si accosta nuovamente a “Sei personaggi in cerca d'autore”, dedicando questa sua nuova fatica re-
Tanti auguri a una persona davvero speciale: la mia mamma Rossella! Grazie per l’affetto che mi regali ogni giorno, per l’amore con cui mi abbracci e segui ogni mio passo. Senza di te ogni giornata sarebbe priva di sole, accanto a te invece c’è sempre l’arcobaleno. Ti amo tanto, Maria Rosaria
Giulio Bosetti in una foto di scena
gistica ai giovani, pubblico di domani; a chi ancora non ha sperimentato la vertigine e l'emozione dell'immersione nella misteriosa teatralità di uno dei più grandi capolavori di tutti i tempi.
DONATO Pace, assessore ai servizi sociali del Comune di Potenza, replica al presidente dell’Adoc, Canio D’Andrea. Il responsabile dell’associazione di difesa dei consumatori, ha lamentato la poca attenzione da parte dall'amministrazione comunale nei confronti dei consumatori e delle associazioni. Un dato, replica l’assessore Pace, che «non corrisponde a verità». Il presidente D'Andrea - continua il rappresentante dell’amministrazione comunale - «dimentica la sensibilità mostrata dall'assessore ai Servizi e alle Politiche Sociali già prima del natale scorso nell'incontro tenutosi nella sede di via Milano presieduta dal presidente Rocco Giorgio. L'assessore ha invitato più volte, telefonicamente, il presidente della Confesercenti e solo dopo il periodo natalizio è riuscito ad avere un incontro dove si è concordato che lo stesso presidente avrebbe dovuto preparare una bozza di programma da sottoporre e concordare con gli uffici, l'assessorato ai Servizi Sociali e con il presidente della Confartigianato per firmare successivamente un nuovo protocollo di intesa tra amministrazione comunale, commercianti, artigiani e consumatori. Ad oggi nessuna notizia». L'assessore Pace, quindi, assicura al presidente dell'Adoc, Canio D'Andrea che le politiche a sostegno dei consumatori (pur con le scarse risorse finanziarie) non sono state mai abbandonate e a breve con le associazioni preposte, se condiviso, sarà rifirmato un nuovo protocollo di intesa per riproporre non solo il Menù della quarta settimana, ma anche la carta giovani e l'accordo con l'associazione dei macellai, che pure è in corso.
A NORRISTOWN vive la famiglia Salmon. Susie, la primogenita, è un'adolescente appassionata di fotografia e innamorata del compagno di scuola Ray Singh. Il 6 dicembre 1973, dopo aver avuto il suo primo incontro romantico con lui, Susie viene fermata sulla strada di casa dal vicino, il signor Harvey che dopo averla fatta entrare in un piccolo rifugio sotterraneo la violenta e la uccide brutalmente.
Scusa ma ti voglio sposare ALEX chiede a Niki di sposarlo, e lei, all'inizio felice, con l'avvicinarsi della data, sente una paura crescente che le fa fare un passo sbagliato: manda a monte il matrimonio. D opo il dietrofront accadranno molte cose nel segno di una romantica e divertente commedia sentimentale. E’ il sequel di “Scusa ma ti chiamo amore”
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 17 FEBBRAIO 0971/444822
Brienza piazza Europa, 12
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111
Italgas Guasti
800 900999
Acta
0971 55616
Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo Acu (Ass. cons. utenti)
813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 274564 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646 097122308
Cif (Centro it. femminile)
0971 69169
Telefono Amico
199 284 284
Telefono Azzurro
0971 19696
Telefono Donna
0971 55551 097159331
Ass. Vola
Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
0971 415111
Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria
Ateneo
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
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Non udenti e giornalisti insieme per una messa
OGGI alle 18, nella biblioteca provinciale, terzo appuntamento con la rassegna “Visioni d’Europa. Lezioni e proiezioni di cinema europeo”. Dopo “Amadeus” di Milos Forman e “Papà è in viaggio d’affari” di Emir Kusturica, toccherà a Theo Anghelopoulos con “Lo sguardo di Ulisse”. Il film narra la storia di A. (interpretato da Harvey Keitel), un regista greco, che torna in patria per presentare il suo ultimo film. Da lì comincia il suo viaggio nella propria coscienza e nel passato, un viaggio attraverso l'ex Jugoslavia devastata dalla guerra, con il pretesto di ritrovare tre rulli di pellicola non sviluppata dei fratelli Maniakas, due cineasti che nel 1905 portarono nei Balcani la prodigiosa macchina che riprendeva i movimenti degli esseri umani. "Lo sguardo di Ulisse" è un racconto ciclico che narra e, allo stesso tempo, discute la possibilità del narrare per immagini. Angelopoulos parla tramite il protagonista, in un film in cui la realtà si mescola alla leggenda. Durante il suo viaggio, che termina nella Sarajevo della guerra (dove i giorni migliori sono quelli di nebbia, perchè la nebbia non ci consente di vedere), A. incontra tre donne. Tutte e tre le donne sono interpretateda Maia Morgenstern, assumendo ora l'identità di uno, ora l'identità di un altro fratello cineasta per poi ritornare se stesso. Nelle intenzioni del regista "Lo sguardo di Ulisse" è il racconto di un viaggio reale di qualcuno che viene da fuori. Angelopoulos, classe 1935 e stato Palma d'oro al festival di Cannes nel 1998.
Occhio, c’è in giro il fotografo
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Agenda
Mercoledì 17 febbraio 2010
Convegno sulla figura storica del giurista e politico lucano. L’analisi di Alberto Iannuzzi
Grippo, il difensore della Giustizia costituzionale A POTENZA ci sono una via e un'aula di tribunale a lui intitolate. Eppure, in pochi lo conoscono. Stiamo parlando del giurista e uomo politico Pasquale Grippo. A rivalutare e diffondere la sua figura, ci ha pensato un giovane lucano, Giuseppe Telesca, in un testo a lui dedicato. Presentato ieri nell’aula magna dell'Università, alla presenza di numerosi docenti universitari ed esponenti della giustizia lucana - tra i tanti il presidente sezione distrettuale Anm Maura Stassano - il lavoro risulta un'attenta biografia della
vita e dell'attività politica di Grippo. Un uomo eccezionale, fin dalla giovane età. Nato nel 1845 in una famiglia umile potentina, papà sarto e mamma casalinga, si diploma presso il Liceo-Ginnasio del capoluogo a soli 15 anni. A 17 è già laureato in Giurisprudenza, presso l'Università di Napoli. Avvocato, senatore, parlamentare e ministro della Pubblica istruzione, è un conservatore. A distanza di anni, però, non è difficile trovare quegli slanci di innovazione, purtroppo andati perduti nel
tempo. A sottolinearlo è il Consigliere della Corte di appello di Potenza, il giudice Alberto Iannuzzi. Gli anni di Grippo, sono quelli dello scandalo della Banca Romana e del caso Crispi. «Le vicende processuali dell'epoca - afferma Iannuzzi non provocarono conflitti tra la magistratura e la politica. Ai processi avvenuti all'epoca, non seguì nessuna campagna di delegittimazione dei giudici. In questo rapporto tra politica e giustizia Grippo non solo vedeva il diritto come dovere principale dello Stato in cui la giustizia è il
momento fondamentale, ma considerava il potere giudiziario come un potere costituzionale, che si attiva nel mantenere frenati i poteri dello stato nelle rispettive attribuzioni. Adesso, invece, assistiamo addirittura alla supremazia della politica a discapito della giustizia». Il diritto, quindi, come funzione pratica. Sarebbe questo lo Stato di diritto. Il fatto che sia stato proprio un giurista potentino a contribuire alla sua diffusione, non può che essere degno di nota. Anna Martino
Busto di Pasquale Grippo
Inchiesta/3 La Enecom di Maria Claps insieme a Caterina Allegretti e Alessandra Paolicelli
Impresa rosa ma anche verde Un’azienda detenuta da giovani imprenditrici che si occupa di rinnovabili SI CHIAMA Enecom Srl (Energia e Comunicazione), ha tre anni di vita ed è «rosa» e «verde». «Rosa» per la sua compagine sociale (il 100 per cento dell'azienda è di proprietà di giovani imprenditrici lucane) e «verde» perché è in grado di portare «l'energia del sole e del vento». Abbiamo incontrato Maria Claps, amministratrice di Enecom. Una giovane donna di 34 anni che ha deciso di “fare da sola” e, insieme a Caterina Allegretti, esperta nel ramo delle telecomunicazioni e ad Alessandra Paolicelli, ingegnere, ha “dato vita” a quest'azienda dai “colori pastello” che “tiene occupati” una trentina di dipendenti, a cui si aggiungono - in determinati periodi dell'anno - lavoratori stagionali. Un caso di come l'unione delle varie competenze fa la forza. Di cosa si occupa nel dettaglio Enecom? «Nel settore energia offriamo assistenza e realizziamo impianti fotovoltaici e mini-eolici, sia ad uso residenziale che per il mondo del commercio e dell'industria, operando oltre che in Basilicata anche nelle regioni limitrofe. Siamo concessionari Enel.si, dunque proponiamo servizi, prodotti e soluzioni integrate per il risparmio e l'efficienza energetica, con particolare focalizzazione sulle fonti di energia rinnovabili. Ci proponiamo ai clienti aziendali (industria e terziario) e alle grandi organizzazioni, con esigenze di risparmio energetico ed ef-
Maria Claps
ficiente gestione dei consumi di gas ed elettricità, come un consulente energetico con spiccate capacità innovative nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia alimentati sia da fonti rinnovabili che da combustibili tradizionali (quali il gas metano), in
UN’ANALISI di Alessandro Singetta, questa volta in veste non di politico ma di legale. SONO passate appena due settimane dall'inaugurazione dell'anno giudiziario (in cui sembrava essersi ripristinato un corretto rapporto collaborativo tra Magistratura ed Avvocatura) per ripiombare nel clima di accesa conflittualità che ha caratterizzato gli ultimi anni della vita giudiziaria (e non solo) della nostra Regione. Ciò in virtù di una sentenza di condanna - inflitta a tre Avvocati dalla Corte d'Appello di Potenza per reati su cui la Corte di Cassazione si era già pronunciata. Non resta che attendere il deposito delle motivazioni per cercare di comprendere l'iter logico-argomentativo che ha portato i giudici di II° grado a non condividere le motivazioni del Tribunale che aveva assolto i tre imputati. Certo, le parole dell'ex Procuratore della Repubblica, Galante (che ha voluto vedere nella sentenza di condanna la conferma della bontà del suo operato e delle inchiesta avviate quando dirigeva l'ufficio inquirente) destano non poche perplessità, confermando che la cultu-
particolare nei settori del fotovoltaico, della cogenerazione, della trigenerazione e della microgenerazione distribuita di piccola taglia. Nel settore delle telecomunicazioni, invece, offriamo consulenze di livello specialistico alle imprese sull'ottimizzazione delle ri-
sorse e sull'ammodernamento delle infrastrutture, il tutto con una particolare attenzione ai costi di gestione ed alla qualità del servizio. Non, quindi, la solita agenzia che propone contratti telefonici di uno specifico gestore. Possiamo vantare uno staff di professionisti in grado di analizzare in maniera puntuale le esigenze del cliente e di indirizzarlo verso la soluzione ottimale in termini di terminali, servizi, revisione dei contratti e tutto quanto fa parte del mondo delle telecomunicazioni». Qual è il vostro punto di forza? «Sicuramente il fatto di essere concessionari in Basilicata del maggiore operatore del mercato italiano nella realizzazione di impianti fotovoltaici. Questo garantisce al cliente servizi a valore aggiunto. Siamo “al fianco” delle famiglie e delle aziende, riferimento di consulenza sull'uso efficiente dell'energia, offrendo prodotti e servizi complementari coerenti con il consumo intelligente ed efficiente dell'energia elettrica e del gas. I nostri consulenti sono tutti stati formati in modo da essere pronti a proporre al cliente finale, sulla base di analisi e specifici studi delle sue esigenze, la migliore soluzione dal punto di vista del risparmio e dell'efficienza energetica, perseguendo, grazie alle più evolute tecnologie presenti sul mercato, obiettivi di ottimizzazione delle risorse e di rispetto ambientale. Consulenti, quindi, che sono in grado non solo di progetta-
re un impianto tecnicamente perfetto (o di sconsigliarne la realizzazione laddove i parametri non portino a risultati certamente positivi), ma anche di assistere i clienti in tutti i passaggi di tipo burocratico e amministrativo (rapporti con le banche, con l'Enel, con il gestore dei servizi elettici)». Quali sono le difficoltà che avete incontrato all'inizio? «Il problema del rapporto con le banche è purtroppo ancora molto presente in regioni come la nostra. All'inizio, per investire in un settore come questo, è necessario fare un investimento di notevole entità e, se non si hanno così tanti “capitali propri”, per forza di cose bisogna rivolgersi alle banche. L'accesso al credito risulta difficile, soprattutto per l'incremento delle garanzie reali richieste. Ma ci vuole molta pazienza e caparbietà. Se si è decisi a continuare su una strada, la soluzione, prima o poi, si trova. Anche con le banche. E poi, dato che si tratta di sistemi nuovi sul mercato, a volte si incontra ancora molta diffidenza. La cosa che ci ha aiutato molto è il fatto di essere un negozio Enel.si. La gente riconosce il marchio, garanzia di prodotti e servizi affidabili e di qualità. E poi assistiamo il cliente in tutte le fasi di consulenza, progettazione, vendita ed installazione e manutenzione». Quali sono i costi medi di un impianto e perché bisognerebbe scegliere
Analisi dell’avvocato Alessandro Singetta sul ruolo sociale dell’inquirente
Il magistrato accerta i fatti, non la storia ra della giurisdizione - purtroppo deve fare ancora molta strada per affermarsi sulla cultura dell'inquisizione. E' utile ricordare che la sentenza non è ancora definitiva (bisognerà attendere il giudizio della Corte di Cassazione); in ogni caso, non ne è condivisibile la chiave di lettura, che parla di fatti (collegamento tra politici, imprenditori, avvocati, magistrati ed esponenti della criminalità organizzata) che, pur essendo sfociati in inchieste gestite da P.M. locali (Woodcock e Montemurro) o assurti agli onori della politica (De Magistris, che si è occupato di Toghe Lucane) che sono costate milioni di euro (tra intercettazioni, pedinamenti, osservazioni, etc.) non hanno assolutamente confermato l'impianto accusatorio. “In un periodo contrassegnato da tensioni, contrasti e lacerazioni, percorso da una mutevolezza preoc-
cupante e da un'ansia di cambiamento, nel quale si avverte ad un tempo l'esaltazione di simulacri incerti e la ripulsa di punti di riferimento solidi e limpidi…” scriveva il dott. Libero Panetta, Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Potenza, nella relazione letta in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 1995. Sono passati 15 anni e quelle parole sono ancora estremamente attuali. La cultura della giurisdizione impone il rispetto dei ruoli per contribuire - seppur da prospettive diverse - al raggiungimento della verità. Anche nella nostra regione esistono situazioni di pervicace perseguimento di arricchimento personale, opere pubbliche talvolta non necessarie o dai costi esorbitanti, presenza invasiva della politica. Gli sperperi di finanziamenti e contributi pubblici vanno di pari passo con una caduta di credibilità
delle istituzioni ed un distacco sempre maggiore dei cittadini dai partiti. Siamo in una situazione in cui il vero strumento di controllo non è né la norma, né la pena e neppure il processo, ma solo il momento delle indagini preliminari. L'essenziale è che questa verifica venga affrontata da parte di tutti senza preconcetti, senza luoghi comuni, senza facili entusiasmi, ma con l'umiltà che discende dalla consapevolezza delle difficoltà del momento storico che stiamo vivendo. La Magistratura, negli ultimi anni, ha avuto una proiezione sociale che - nel mentre ne ha esaltato il ruolo - l'ha esposta al dubbio di esorbitare della sua collocazione costituzionale, suscitando il sospetto che possa agire con finalità diverse da quelle di giustizia. Il fenomeno della sovraesposizione di alcuni Pubblici Ministri, il po-
“energia pulita”? «I costi vanno da un minimo di 15 mila euro per un semplice impianto domestico, fino ad arrivare ad oltre 100.000 euro per realizzare un impianto aziendale. Aumentare la quota di energia pulita prodotta da fonti rinnovabili è ormai una scelta obbligata per la salvaguardia del nostro pianeta. Un consumo più intelligente non è soltanto una scelta responsabile dal punto di vista ambientale, ma può essere anche un buon investimento economico. Grazie a una serie di leggi e di incentivi, infatti, oggi l'installazione di impianti fotovoltaici, solari termici ed eolici può risultare vantaggiosa per privati, aziende ed enti pubblici, soprattutto in una regione come la nostra, soleggiata e battuta dal vento». Opportunità di lavoro? «La nostra azienda ha un punto vendita rivolto alla clientela privata, in viale Marconi 113 a Potenza, all'interno del quale e' possibile svolgere tutte le operazioni di sportello dell'Enel (allaccio di una fornitura elettrica, cambi d'intestazione del contratto, variazioni della potenza del contatore) così come tutto quanto riguarda il mondo della telefonia fissa e mobile. Per questo punto vendita al momento e' in corso una selezione di personale. Chiunque fosse interessato può mandare il suo curriculum all'indirizzo telefonia@enecom.it». Anna Maria Calabrese (3. Continua)
tere di supplenza che a volte la magistratura si è arrogato, non vanno nella direzione di quello che dovrebbe essere il suo fine esclusivo: l'accertamento della responsabilità individuale rispetto a fatti specifici. “Troppo spesso”, per usare le parole del Presidente della Corte d'Appello di Potenza, Ettore Ferrara,”coloro tra i magistrati che urlano di più per contestare la politica, sono i medesimi che dopo qualche tempo, quasi a voler monetizzare la notorietà acquisita, si lasciano scivolare la toga dalle spalle per indossare la casacca di questo o quel partito, con quale credibilità e coerenza personale, e quale oggettivo danno per l'istituzione giudiziaria è appena il caso di evidenziare!”. L'accertamento di responsabilità storiche e politiche tocca ad altri: certo, anche i partiti non possono sottrarsi a questo processo di modernizzazione, di innovazione, di trasparenza, di interpretazione di una realtà sempre più complessa che merita risposte concrete. Senza pretendere di occupare tutti gli spazi, ma favorendo competenze e professionalità. Avv. Alessandro Singetta
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Si mangiava seduti su panche scure attorno a tavoli unti
Storie della vecchia città
I boccaporti dei vicoli Memorie di un vecchio Carnevale: gastrolatria e gastrolati di LUCIO TUFANO SIMILI ai mongoli delle più impervie contrade delle nostre campagne appenniniche, Marcolfo e Bertoldo erano gnomi contadini, folletti bizzarri e carnevaleschi. Erano sinceri quando nel loro gergo affermavano di avere per ascendenti e discendenti i fagioli che bollono nella pignata, e le fave. Battute fantasiose e divertenti che servivano a camuffare la loro vera origine di “demoni del sottosuolo, la loro remota natura di spiriti inferici, custodi della fecondità e della riproduzione”. Non è un caso - scrive Piero Camporesi - che fava, nel linguaggio popolare, equivalga al fallo ed il fagiolo abbia un significato quasi analogo … Aveva quindi ragione un goffo contadino di Cacabotte, basso e panciuto, con faccione da Carnevale brioso e sazio, soprannominato zoca zoca, con nelle tasche delle brache di fustagno a toppe, dei capi di salsiccia legati con lo spago, per non perderne neppure un pezzo, e che prediligeva i fagioli, cibo adatto a quelli che zappano la terra, e le rape fritte con l'aglio abbondante, quando si lamentava di come gli si gonfiassero i genitali. Spiriti inferici, sorti dalle profonde ragnatale di botole e sottani, muffose soglie di vicoli, creature carnevalesche, mascherate di nerofumo, coinquilini di legnaie e carbonaie, satirioni mulattieri dalle gutturali pettorose ed il corpo ispido di peli, lontani parenti di cinghiali, mangiatori di ghiande e carrube, corti e curvi contadini, alti ed ossuti, abitanti di rodde e di pagliai fuori mura e lungo i costoni delle scarpate. Erano i demoni dei boschi, padroni della fertilità della terra e della fecondità, maestri della fatica, del comico e del grottesco, del laido e dell'escrementizio … V'era pure una marea crescente di straccioni e vagabondi nei duri anni delle carestie che nelle feste di Carnevale e del Patrono facevano capo nella città assieme ai gobbi ed a i ciechi, agli storpi … Una città carnevalesca nel corso dei lunghi anni che, dalla fine dell'800 al primo novecento, ed ancor prima, caratterizzavano masse sociali di mulattieri e contadini, di mastri manovali, di beoni e bracciali, di applicati, uscieri e spazzini, cocchieri e trainieri, dalla vita doppia e dissoluta tra cantine e taverne, dal turpiloquio irriverente e comico, dal gergo dialettale di battute irriguardose. Quelle formidabili pattuglie, bizzarre di rudimentale folclore e di risate, dalla scorreggia irrefrenabile e dalla pernacchia sonora, irritante, quell'ambiguo grottesco rustico e cafone tra città e campagna, che trascorrevano - anche a nostra memoria - il loro giorno attorno alle sporte dei “baresi”, da caricare o scaricare, vicino ai forni, presso i portoni borghesi ed il vecchio tribunale.
Accadeva nella nostra città, in tempi andati, per vicoli antichi che sempre annoveravano cantine-stamberghe, boccaporti di nebbie, ove si mangiava, seduti su panche scure attorno a tavoli unti, il baccalà a zuppa o fritto con peperoni, frittatone di cipolle, uova a “uocchie ri boje”, la trippa al sugo piccante, e si beveva in bicchieruzzi di vetro un vino attinto da boccali in ceramica. Il baccalà rappresentava le stagioni del pasto frugale, sapore di mare remoto, salato, arrivato dentro cassoni di legno dai mari del nord, cucinato con uvette, olive e salsa di pomodoro, o a “ciauredda”, in uso di rito presso il grande Peppe Riviezzi a San Michele, ancor prima in piazza Sedile, di fronte al tempietto di San Gerardo di marmo, o in bianco con limone, olio di oliva e prezzemolo. È così che si cimentarono e trattavano il baccalà in maniera sublime i cucinieri del Basento, i Triminiedd ed i ristoratori, gestori di “ciddàri” ubicati nei sottani dei vicoli, i “gufi neri” della antica città. V'era nei vicoli un richiamo di gutturali chiassose, di rutti e risate, espressioni della voluttà di bere, desiderio insopprimibile di vino della “frasca”, di produzione contadina. Nel vecchio vico Addone, la cantina di Padula, nella parte più alta, quella di Schiff (Tancredi) sulla metà del vicolo e di fronte alla casa degli Addone, e più giù quella di Matalena, chia-mata “Risorgimento”, friggevano a tutto spiano pezzi di vaccina, peperoni e carni di maiale. Era quella l'epoca in cui il valore gastronomico sopprimeva il valore alimentare ed il cibo era nella cupidigia ancor più che nel bisogno. La forza dei sogni scaturiva dal desiderio; sogni stracarichi di orrori e di misfatti e che rivelavano gli aspetti più cupi di una società miserabile. La bettola stimolava lo stomaco, ingoiava i fumi; un focolare, un bancone, delle scansie, tavoli e panche. Per entrarvi occorreva piegare la testa e scendere lungo un percorso a scale per raggiungere i tavoli dove assidersi assieme agli altri. Ma l'osteria dell'“Antica Panza” è una teporosa voragine di vapori e di gente. Si entra e si scendono innumeri gradini verso l'inferno di fiati agliosi di vino e di foschie, per spostarsi a tentoni incontro ai tavoli e verso il fuoco che lambisce intrepido un pentolone di minestra. Più in là il bancone dei quarti e dei mezzoquarti, dei mezzo-litri ed una gassosa, del vino versato nei recipienti di vetro dagli orci riempiti, di volta in volta, dal vomito delle botti grandi come case dietro lo sbarramento della postazione eretta dall'oste. Tutta la storia del mangiare sottoproletario esce ed entra in questa bolgia di fumi e di voci. Entrano i viandanti che proven-
Demoni dei boschi, padroni della fertilità della terra
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Alcune maschere tipiche del carnevale lucano. Antichi travestimenti che affondano le radici nella nostra tradizione contadina. Povera, ma fantasiosa
gono dalle impervie contrade delle campagne. Entrano oscuri sbirri, i personaggi delle indagini, i gendarmi e le losche ambivalenze del vagabondare e del traffico, entrano i viaggiatori che sono soliti fare tappa alle locande del centro abitato, entrano i monaci questuanti ed i cavalieri, i commedianti e gli uomini di fatica, i mastri ed i manovali, i giovani apprendisti, gli artieri del legno e del ferro, i pellegrini per una sosta nel mezzo del paziente tragitto. Entrano i detentori di lame a serramanico, gli aviglianesi con le loro donne, alte come cariatidi. Generazioni di popolame che hanno frequentato i locali dove co-mandavano i folti baffi del bettoliere e regnava la torbida atmosfera del banale vizio del bere e del mangiare. Nelle occasioni di feste religiose e popolari, numerosi vagabondi facevano della bettola un punto di ritrovo, per altri essa rimpiazzava la casa e la famiglia, il focolare. In essa si rifocillavano i mietitori pugliesi venuti per i lavori di luglio; punto di riferimento di quelle per-
sone che non avevano una fissa dimora. Un'avventura quella del mangiare, una escursione dentro i misteri e le storie del sapore, il modo di realizzare minestre e pietanze, ove si mescolano culture ed attrezzi, gusto e materialità. Gli avventori, assisi ai tavoli, cacciano dalle bisacce e dalle mantelle formaggio pecorino, salami e “carchiola” da accompagnare agli orci di vino. Erano le cantine chiassose che ospitavano, al ritorno dal mercato o dalla festa, torme di aviglianesi, rutesi, picernesi e vagliesi per una sosta allegra tra donne e bicchieri, con i cavalli e le giumente legati agli anelli di ferro pieno. È la città degli anni '30, sentina di peccati veniali, quelli del bere e della crapula, con gli antri dove il vino era stipato nel caveau delle grandi botti e dentro le botole unte e nere. Bottiglierie e vendite, una intera costellazione di fiaschi impagliati e di fusti, di bocce di vino rosso e bottiglie tra moscato, malvasia e zibibo. Vico Caporelli, Vico Rosica, Vico Flacco. Vico san Felice, Vicolo
Picernesi e le grandi rivendite di Franculli, Tripputi e Mistrulli, topografia del gusto, disseminata di piccole chiese, dove si adoravano le botti, le carni alla brace ed i bicchieri a corona. Tutto ora è ormai trangugiato dalla grande pancia della città. I forni dal crepitìo degli sterpi accesi, i fanali della notte, fiochi nel lugubre vento di tramontana e le cotiche a grappoli, i pezzi di lardo e ventresca, i "zappoli", le teste suine e i tre quarti di lombo penzolanti, rossi e bianchi, agli uncini dei beccai, sono dentro la moviola dei ricordi. Tutto rientra nelle riottose latebre della sottostoria, ed i piatti fumanti di patate e carne, il rancio di massa organizzato in tappe puntuali di ogni giorno che dal mercato degli ortofrutticoli faceva ressa nelle ceste, poi nelle borse e poi ancora nelle pentole delle cucine semiborghesi e operaie. Questi i sintomi di una memoria, la voluttà di un ritorno, il dolce districarsi nell'abisso, nelle voragini della sfarzosa deboscia del gusto e della pancia.
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Potenza 23
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Maratea Finanziato il progetto per un importo di 1.715.000 euro
Porto, messa in sicurezza per il molo nord MARATEA - Finanziato il progetto per la messa in sicurezza del molo Nord del Porto a Maratea. «Il recupero delle risorse finanziarie non è stato assolutamente facile e scontato e va dato atto al Presidente De Filippo, che ringrazio, per l'impegno profuso». E' quanto afferma in una nota il sindaco di Maratea, Mario Di Trani. Il 23 agosto scorso la giunta comunale ha incontrato, presso il Comune, il Presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo. Nella circostanza, tra i diversi problemi trattati, la Giunta ha posto con forza all'attenzione del Presidente l' urgenza della messa in sicurezza del molo Nord del Porto. Il Pre-
sidente De Filippo invita i Tecnici dell'Autorità interregionale di bacino della Basilicata, pure presenti all'incontro, a predisporre il progetto. Da allora costanti sono i contatti con i predetti Tecnici ed in particolare con Michele Vita, ingegnere responsabile dell'Autorità di bacino. Ai primi di quest'anno abbiamo notizia della conclusione della fase progettuale. L'importo del progetto è di 1.715.000,00 euro. Lo scorso 2 febbraio la giunta comunale, per la seconda volta in poco tempo, ha incontrato in Regione il Presidente De Filippo. Dopo pochi giorni perviene al sindaco Mario Di Trani da parte del Presidente De Filippo una
nota inviata per conoscenza anche alla Capitaneria di Porto di Maratea. «Con riferimento all'incontro del 2 febbraio e a seguito del perfezionamento della tua richiesta del 10 febbraio - scrive il presidente De Filippo riguardante l'intervento per la messa in sicurezza dell'infrastruttura portuale di Maratea, considero di grande importanza l'opera di protezione e di ripristino delle condizioni di sicurezza dell'approdo e dell'attività diportistica, atteso che il porto di Maratea assume sempre più un valore strategico per l'intera nostra regione, e non solo, dal punto di vista turistico e ambientale oltre che per le prospettive
di sviluppo economico e occupazionali che una corretta manutenzione dell'area e del suo porto può addurre nel tempo. Almeno per tali ragioni, confermo come anticipato nell'incontro con te e la tua giunta, il mio convinto sostegno alle iniziative da intraprendere per finanziare il progetto in questione. A questo proposito, ti confermo la disponibilità di “risorse liberate” a valere sul Por Basilicata 2000-2006 che saranno destinate alla totale realizzazione del progetto. L'ufficio competente prenderà contatti con la tua struttura al fine di avviare celermente l'iter di realizzazione dell'intervento». Emilia Manco
Intimidazione a Filardi Solidarietà di Pisani LAURIA - Solidarietà al sindaco di Nemoli, Antonio Filardi, arriva dal collega di Lauria, Antonio Pisani. L’episodio per il primo cittadino lauriora «deve costituire un campanello di allarme per tutte le istituzioni presenti nell'area del Lagonegrese». «La considerazione che la società - riprende il sin-
daco di Lauria nella quale viviamo ed operiamo e' moralmente sana ed operosa, non deve indurci ad abbassare la guardia, dovendo invece esprimere attenzione, vigilanza e controllo su tutti i fenomeni di devianza che, sia pure in forma non eclatante, spesso si manifestano nel nostro territorio».
PRECISAZIONE Nell’articolo pubblicato il 15 febbraio scorso dal titolo: “Minacce al sindaco Filardi, la minoranza non ci sta” per un caso dovuto a un’omonimia è uscita a corredo dell’articolo una foto di Carmine Filardi, dirigente scolastico dell’Istituto professionale per l’Industria, e non quella di Antonio Filardi, sindaco di Nemoli. Ci scusiamo con gli interessati.
San Chirico Raparo e Castelsaraceno I cittadini possono tirare un sospiro di sollievo
Racanello: domani l’apertura Salvo avverse condizioni atmosferiche l’arteria potrà nuovamente essere fruibile SAN CHIRICO R. - Primi spiragli per un'im- tronco di fondovalle non oggetto di chiusuminente riapertura della Fondovalle del Ra- ra«. In particolare il sindaco aveva evidenziacanello. Secondo quanto dichiarato dal sin- to le maggiori difficoltà per le eventuali sidaco di San Chirico Raparo, Claudio Borneo: tuazioni di emergenza: «Nelle condizioni da«Compatibilmente con le condizioni mete- te, è inutile evidenziare l'assoluta impossibireologiche, a seguito di un sopralluogo effet- lità di raggiungere la Val d'Agri anche in situato con l'ufficio tecnico, si stanno predi- tuazioni di emergenza (ambulanze)». E non sponendole misuredisicurezza perun'aper- erano mancate le proposte sul da farsi: «Nel ribadire la necessità di tura della Fondovalle addivenire ad una rapinella giornata di gioda riapertura dell'artevedì 18 febbraio». Semria, previa predisposibra così acquietarsi la zione dei necessari inpolemica che si stava terventi di messa in sigenerando intorno alcurezza, si chiede, per il la chiusura dell'arteprosieguo, e per le evenria che causa non potuali nuove situazioni chi problemi ai cittadidi emergenza, di conni di Castelsaraceno. sentire il passaggio dei In una lettera inviata mezzi di soccorso evilunedì 15 febbraio al tando di chiudere fisisindaco Borneo,all'ufcamente l'arteria meficio Territoriale della diante barriere di terra Provincia e all'ufficio e apponendo unicaViabilità della Provinmente idonea segnalecia di Potenza, il primo tica, non mancando di cittadino di Castelsarappresentare che, a raceno, Domenico Mu- La zona interessata allo smottamento giudizio dello scrivenscolino aveva sottolite, in corrispondenza neato: «Le recenti precipitazioni nevose hanno evidenziato le criti- del tronco di strada dilavato dalle acque, vi è cità conseguenti alla chiusura della fondo- lapossibilitàdi accederearaccordialternativalle Racanello disposta con l'ordinanza di vi percorribili in sicurezza». Dal canto suo cui in oggetto. I cittadini di Castelsaraceno, l'amministrazione di San Chirico Raparo ha negli orari di rientro serale, hanno difatti do- deciso di verificare se fosse possibile riaprire vuto registrare notevoli difficoltà a transita- la Fondovalle, e le prime notizie sembrano esre per i due percorsi alternativi: la vecchia sere positive, non resta che attendere giovedì strada provinciale San Chirico Raparo - Ca- 18 febbraio e augurarsi che le condizioni mestelsaraceno e la strada interpoderale che, tereologiche non peggiorino. dall'abitato di San Chirico Raparo, giunge al Francesca Gresia
Maratea Sul tavolo i lavori della strada
Ss 18, oggi vertice in Regione MARATEA - E’previsto per questa mattina alle 9 un vertice tra Regione, Anas e amministrazione comunale di Maratea per discutere dello spinoso problema relativo alla statale 18, da qualche giorno chiusa a causa della caduta di massi che hanno causato diversi danni. Dopo i rilievi dei giorni scorsi si smuovono le acque per la strada. La statale 18 oltre a essere nota perchè è un’importante collegamento da e per Maratea in un’ottica prettamente turistica, è tristemente nota per i suoi continui problemi legati alla sicurezza. Strutture alberghiere e piccole attività artigiane che vivono di turismo, sono di nuovo isolate a causa dello staccamento di un costone roccioso dalla montagna che sovrasta Maratea. Da uno studio effettuato diversi anni fa dall'Anas sulla Tirrena Inferiore risultarono sei punti particolarmente critici. Tra questi c'è proprio quello dove si è verificata la frana dei giorni scorsi. Gli altri sono a Castrocucco (colpita da una frana nel dicembre del 2006), a Marina di Maratea (colpita nell'aprile del 2007), ad Ogliastro (nelle vicinanze dell'ultima frana), e altri due ad Acquafredda. Non si può più pensare di correre ai ripari solo quando si verifica un'emergenza. Bisogna pensare di intervenire per mettere in sicurezza la Ss 18 una volta per tutte. Questo è il pensiero del presiden-
La frana sulla Ss 18
te del Comitato, Biagio Salerno. In molti sindaco in testa sperano che l’incontro di questa mattina possa portare buoni frutti, in attesa degli ulteriori sopralluoghi con l’elicottero che ci saranno nei prossimi giorni.
Dopo le dimissioni di Dragonetti al suo posto dovrebbe subentrare Graziano
Senise, cambio tra consiglieri comunali SENISE - Il consiglio comunale di Senise, ha proceduto alla surroga del consigliere dimissionario, Vincenzo Dragonetti, eletto due anni fa nella lista di centrosinistra “Virgallita sindaco”. Le dimissioni presentate personalmente dall'interessato (così come prescrive la legge) erano state depositate presso il protocollo municipale il giorno 2 scorso. Al suo posto il primo dei non eletti della stessa lista Rocco Graziano, geometra cinquantaquattrenne libero professionista che ora però dovrà optare, visto che ha un incarico professionale proprio con il comune di Senise.
Tempo massimo dieci giorni dalla comunicazione come dice la legge e dovrà esprimere ufficialmente e per iscritto la sua volontà. Per Graziano si tratterebbe, ove accettasse, del suo esordio assoluto,essendo quella del maggio 2007,la sua prima assoluta da candidato. Discorso diverso per Dragonetti, ingegnere che invece ha alle spalle una lunga militanza politica. Cominciata nel Msi in età giovanile, proseguita dopo una pausa di riflessione con l'adesione al Psi di Bettino Craxi. Erano gli anni dell'ascesa del partito, grazie anche ai tanti giovani che scelse-
ro il nuovo che avanzava e che si proponeva per il rinnovamento a trecentosessanta gradi. Per anni, Dragonetti,docente presso l'Isis “Leonardo Sinisgalli”di Senise e libero professionista, ha scelto di fare il semplice iscritto e poi il dirigente sezionale, fino alla scomparsa del psi di Craxi. Ha comunque continuato ad essere in campo,aderendo prima al Pds e poi ai Ds. Nella penultima legislatura, è stato eletto consigliere comunale e poi presidente la comunità montana Altosinni. Tra le cose sulle quali ha lottato fortemente,quella della sede del Pit manager a favore della comunità montana di Senise. C'era da programmare nell'ambito
della gestione del piano territoriale integrato con un tentativo di raggruppamento di aree omogenee del territorio regionale (qui il Pit raggruppava l'intera area del LagonegreseSenisese-Valsarmento) che a sentire le popolazioni è stato pressocchè abortito o comunque piuttosto invisibile. Evidentemente anche e soprattutto per colpa di una cultura del governo dalla base del territorio non ancora presente in questa regione. Nell'ultima competizione elettorale municipale datata 29 maggio duemilasette, Dragonetti venne rieletto con una buona affermazione personale. Gianni Costantino
Un consiglio comunale
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Progetto Provincia, Comune e coop “Punto e a capo”
Muro Lucano Iniziativa del sindaco Mariani
I perseguitati in patria hanno un loro sportello
Un Centro per formarsi meglio dopo la scuola
SE CHI chiede asilo politico trova davanti a sé personale poco preparato, vive un incubo nell’incubo. Per questo motivo nasce uno sportello informativo per i richiedenti asilo grazie alla firma di ieri fra la Provincia , il Comune di Potenza e la società cooperativa Sociale “Punto e a Capo” (che già gestisce il centro di servizi per stranieri “Città dei colori”). L’ufficio satà attivo nella sede dell’assessorato Politiche sociali della Provincia di piazza Gianturco. Fornirà assistenza sulle pratiche dei richiedenti asilo e contribuirà alla promozione e all’attivazione di progetti finalizzati a fornire servizi informativi esterni al territorio provinciale sulla legislazione relativa al diritto di asilo. La Provincia si impegna a mettere a disposizione dei Comuni lo sportello informativo,che saràattivo per 8 mesi e per 15 ore settimanali, per fornire alle Amministrazioni locali e agli utenti informazioni e assistenza tecnica sulla normativa del settore. Invece il Comune di Potenza supporterà lo sportello informativo provinciale con i servizi del Centro immigrati, profughi e rifugiati “La città dei Colori” in particolare per il servizio di consulenza legale. Mentre la cooperativa Punto e Capo, avvalendosi dell'esperienza nel settore dell'integrazione degli immigra-
Hamza Zirem, intellettuale algerino responsabile dello sportello
ti edel supportoai rifugiati,gestirà il servizio informativo avvalendosi di Hamza Zirem, scrittore algerino perseguitato nel suo Paese. Dice Paolo Pesacane, assessore alle Politiche sociali della Provincia: «Lo sportello nasce dalla necessità di implementare le competenze degli uffici comunali su una tematica spesso oggetto di confusione da
parte degli stessi cittadini. Troppe volte, infatti,si assiste aduna frammentazione delle informazioni e delle possibili risposte. Di qui la necessità di offrire un primo supporto per intraprendere una iniziativa che sia di effettivo raccordo fra le politiche di integrazione messe in campo dalla diverse amministrazioni».
MURO LUCANO - Un Centro Polifunzionale nell’exConvento deiFrati Cappuccini a Muro Lucano, per dare un input maggiore alle nuove generazioni, grazie a un’offerta formativa post-scolastica. Proposta targata Gerardo Mariani, sindaco di Muro, che farà discutere la cittadinanza. Il progetto, intitolato “Cittadella delle arti” e proteso a valorizzare gli ampi spazi inutilizzati di una delle strutture più suggestive sotto il profilo artistico e dall'immenso contenuto storico, permetterà, stando alle parole del primo cittadino, l'attivazione di «un mix di azioni in grado di accrescere le competenze di base e trasversali dei giovani». «Quest’amministrazione comunale - dice - avendo chiesto alla Curia Arcivescovile di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo ladisponibilità di usufruire della struttura in comodato d’uso gratuito, ha intenzione di apportare un intervento organico per l’uso dell’ex Convento dei Frati Cappuccini. Sempre di intesa con la Curia si è programmato l’istituzione di un Centro Polifunzionale per l’accoglienza delle giovani generazioni, nonsolo di Muro Lucano, ma anche dei centri limitrofi». “La cittadella delle Arti”, viene indicata come una opportunità per eventuali e positive ricadute turistiche e culturali e potrà garantire «un’offerta formativa post-scolastica per attività musicali, di recitazione, di ballo, di canto, di pittura, di scultura, privile-
giando la cultura e la tradizione della Basilicata e dell’intero Mezzogiorno». Ma non basta la buona volontà, per mettere in piedi una idea di sviluppo particolarmente complessa. Per tale ragione, l’amministrazione comunale ha già formalizzato la richiesta di un finanziamento al presidente della giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo. «Solo a seguito del riconoscimento di tale richiesta - sottolinea Mariani - si procederà alla formalizzazione del comodato d’uso, nonché agli adempimenti amministrativi. In base a una previsione sommaria della spesa per la sistemazionedell’immobile e del giardino adiacente a completamento di quanto già realizzato con precedenti finanziamenti, occorrono ulteriori 700mila euro». Nel caso in cui la Regione desse il suo apporto, Muro Lucano potrebbe procedere alla formalizzazione del comodato d’uso. «Grazie all’innovativo progetto- rimarca il sindaco - si punta anche alla formazione e alla riscoperta delle tradizioni locali, alle attività ludiche-ricreative, sino alla creazione di aree verdiattrezzate concampi dagioco, piscina ed attività ginniche». «Un modo per contrastare anche l’abbandono scolastico - conclude Mariani - con l’ausilio di nuove forme di espressioni, si potrebbe lavorare sul sentimento di empowerment dei giovani,per unknow-howsempre piùdinamico». Giovanni Petilli
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Melfi Nubi minacciose sull’esecutivo dopo il “passaggio” del sindaco con Allam
Caso Navazio: verifica subito Pronto un documento del Pdl. Non si attenderanno le elezioni regionali CONTRO ORDINE. La sezioGLI UMORI IN CITTÀ ne di Melfi del Pdl non attenderà ancoraa lungo.E' pronto un documento in cui si chiede fortemente una immediata verifica politica, dopo la decisione del Sindaco Navazio di aderire al movimento " Io amo la Lucania", di Magdi Allam. Si dovrà discutere della nuova situazione MELFI - La scelta del sindaco di che ha cambiato gli equilibri Melfi, Ernesto Navazio che parteinterni nel centro destra feciperà alle prossime consultaziodericiano, prima delle elezioni elettorali per il rinnovo del conni e dunque anche prima di siglio regionale della Basilicata approvare il bilancio, messo sta animando il dibattito cittadiin preventivo inizialmente no. In gioco non solo l’elezione - se per marzo - aprile. Questo è verrà votato - del primo cittadino, quanto chiedono, Pagliuca, ma anche il futuro della coalizioDestino, Giorgio e tutto il ne che gioverna la città di FederiPdl, perché come noi avevaco II. «Tra le maggiori critiche mo anticipato precedenteche si muovevano al sindaco mente, la scelta di Navazio, spiega il noto parrucchiere per modifica tutto. Niente è più uomo, Rocco Nicoletti di cincome prima. Aldilà dell'asquantuno anni - si è sempre obietsetto da verificare in consitato che il sindaco non prendeva glio comunale, quali le forze una posizione chiara nei diversi in campo e schieramenti quali i nupolitici. Ora meri reali davvero nessusu cui il prino potrà mai mo cittadipiù attaccarlo no può fare su questo fronaffidamente. La scelta to, c è subito netta di lasciaun problere il Pdl e pasma urgente sare con Magdi Da sinistra Rocco Nicoletti, Arnaldo Zazzeron e Nicola Sibilani da chiarire. Allam dimoLa presenza stra al contra- si voti per un melfitano, che possa le polemiche scoppiate con Vice- una decisione quasi obbligata. Se di tutta la rio un grande ben rappresentare l'area nord in conte e Taddei, dopo l'incarico di sarà eletto questa città avrà a rapgiunta al carattere del- seno al consiglio regionale di via amministratore straordinario presentarla un valido, intelligendell'Asi, lasciavano presagire la te e preparato uomo politico». fianco di Erl'uomo e del- Anzio, ciò è sempre un bene». Infine la saggezza dei più anC'è chi non crede al paventato separazione nel Pdl. Voglio infine nesto Naval'amministraaugurarmi che la scelta di Nava- ziani. «Ogni buon amministratozio, a Potentore che con- rischio di caduta della giunta. «Non penso sia interesse di nes- zio, quando si verificheranno le re dovrebbe avere a cuore le sorti za, sabato ferma di non scorso, alla avere paura suno far cadere l'esecutivo - com- inevitabili prossime cattiverie della sua città, senza mai anteporpresentadel confronto menta Arnaldo Zazzeron, cin- della campagna elettorale, non fi- re i propri interessi personali zioni uffisul terreno del quantanove anni voce nota in cit- nisca per nuocere alla città di Mel- conclude la pensionata, Paola Castellano - e se la candidatura di ciale della consenso elet- tà di Radio Kolbe - che ritengo ar- fi». Il commento dei più giovani. Navazio non provocherà scomsua canditorale. Nava- riverà a completamento della ledatura alle zio si mette in gislatura. La scelta di Ernesto «Questo sindaco va ammirato per pensi alla sua giunta può essere indipendentemente regionali, discussione in Navazio non mi ha sorpreso. Il come ha ben amministrato la città rispettata Un consiglio comunale di Melfi ha lasciato il prima persona sindaco si è sempre definito un so- di Melfi negli anni - spiega lo stu- dalla sua validità e dal proprio segno. Un ed era la natu- cialista nel cuore, liberista nel dente di diciannove anni, Nicola credo politico. In caso di crisi, viduro colpo rale evoluzio- cervello e l'opportunità offertagli Sibilani - e la scelta di correre con ceversa, ci rimetterebbero solo i per il Pdl, che ha visto concrene di un percorso politico che ha da Magdi Allam rappresentava il Magdi Allam forse è dettata dalla melfitani e questo non sarebbe un tamente suoi uomini schieavuto grande consenso popolare. naturale sbocco elettorale per un scarsa considerazione di cui go- bene». rarsi con Navazio, con Magdi Infine ritengo che fino a quando politico con queste idee. Del resto deva nel Pdl. Si tratta, dunque, di Vittorio Laviano Allam, praticamente di fatto contro di loro. Rauseo, Quaranta, Poppa, suono uomini una verifica politica, ma par- nel sostegno al Sindaco e poi dro sarà più chiaro e per il Pdl caso il rimpasto sarebbe tota- vano e Pietrantuono del PSI, eletti con Forza Italia, dal tendo da un presupposto eventualmente potremmo più facile capire se decidere o le, e coinvolgerebbe anche il impossibile che fungano da partito e ricoprono incarichi fondamentale. Sostenete o anche prendere in conside- meno nel continuare a soste- centro sinistra. In questo eventuali stampelle. Nel limin quota Pdl. Liberissimi di meno il Sindaco Navazio?. E razione l'ipotesi di un cambio nere questa amministrazio- schieramento vi sono attual- bo i due Udc, Moccia e Piccoscegliere dove schierarsi, poi, è ancora valido o non va- di assessori, se questi non so- ne. Una decisione che spetta mente un Dec, Corona, eletto lella, eletti uno con il centro ma non possono conservare lido più il patto di intesa si- no più espressione ricondu- al Pdl, perché sempre per i se- con il Pd, ma di fatto attual- destra e uno con il centro siquesto ruolo, devono dimet- glato relativamente al pro- cibile al Pdl. Un rimpasto di guaci del primo cittadino, so- mente alleato di Pagliuca per nistra. Difficile capire come tersi, sostengono quelli del gramma da eseguire fino al- uomini, non di alleanza. Se- no loro che devono valutare via dell'accordo siglato per le si orienteranno specie daPdl. Di contro i "navaziani" la chiusura del mandato? In guendo questo ragionamen- se stare o meno al nostro fian- regionali. Poi vi sono due in- vanti aduna ipotesidi propofanno sapere, legittima e pratica quelli vicini a Nava- to, per i " navaziani" la verifi- co, altrimenti si potrebbero dipendenti e quattro effetti- sta di poltrone ritenute integiustamente conseguenzia- zio ritengono, prima chiaria- ca non potrà che avvenire do- anche aprire nuovi scenari va opposizione,Lo Spinoso,e ressanti. le la decisione di chiedere mo se si intende proseguire po le elezioni, quando il qua- ed alleanze diverse. In questo Mastromartino del PD, ValEmilio Fidanzio
Gli elettori stanno con il primo cittadino
Ripacandida Riuscita la manifestazione organizzata dalle Acli “I fiori del Vulture”
Carnevale in allegria nonostante il tempo RIPACANDIDA - Nel piccolo centro del Vulture, come probabilmente negli altri centri, domenica scorsa è stato festeggiato il Carnevale in tono minore, a causa delle cattive condizioni meteorologiche. L'associazione Acli “I fiori del Vulture”, nata alcuni anni fa con lo scopo di aggregare e coinvolgere la popolazione in alcune attività significative nel corso dell'anno, ha organizzato lo stesso il Carnevale nella palestra comunale. Era previsto la sfilata in costume per le strade principali del paese. Ad accogliere i tanti bambini in maschera, accompagnati dai genitori, i componenti di questa associazione, presieduta da Antonio Labriola e composta da tutte donne. L'Acli ha ringraziato le tante presenze: «il nostro, si sa, è un piccolo
paese dove non c'è nessun tipo di divertimento e dove manca una vera e propria struttura adatta ad accogliere eventi e manifestazioni, o che serva come centro sociale per grandi e piccoli». «Ad essere penalizzati sono soprattutto i giovani, che quando escono non hanno altri posti dove andare che non siano la villetta o il pub. Per fortuna ci viene in aiuto questa cara vecchia palestra, che pur essendo malandata, serve comunque per realizzare e mettere in atto alcuni dei nostri progetti, come appunto questo carnevale». «C'è molto lavoro dietro il nostro impegno, - continua - ma lo facciamo con piacere ed entusiasmo, perché portare vita e divertimento nella nostra piccola comunità è una grande soddisfazione che ci ripaga ampia-
mente e ci stimola per fare cose sempre più belle in futuro. Prima di dare il via alla festa, vogliamo rivolgere un grazie al Comune per averci patrocinato questo evento, per aver creduto in noi e nel nostro operato; un grande ringraziamento va anche Mario Santomauro per il supporto musicale gratuito che ci offrirà; infine un grazie a tutti voi, presenti così numerosi». Durante la festa sono stati venduti dei biglietti per la lotteria di carnevale al prezzo simbolico di 1 euro, tra i tanti premi posti i palio, quello di un viaggio gratuito agli Scavi di Pompei ed al suo Santuario che l'associazione organizzerà il prossimo mese di aprile. Ad allietare la serata un rinfresco a base anche di torte preparate dalle mamme dei bambini in maschera. Lorenzo Zolfo
Un momento della festa
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Mercoledì 17 febbraio 2010
27 Genzano L’unico certo è Vertulli che corre alla poltrona di primo cittadino con una lista civica
Comunali: regna l’incertezza Il sindaco uscente Cancellare non ha ancora sciolto la riserva sulla ricandidatura GENZANO DI LUCANIA Avevamo scritto, la settimana scorsa, riferendoci alle forme che stavano prendendo le coalizioni che si affronteranno alle prossime elezioni comunali di Genzano, che nulla era certo, e che imprevedibili “rimescolamenti” erano ancora possibili, come sempre accade in ogni sistema complesso. Difatti, una cosa del genere è avvenuta. Il sindaco uscente, Rocco Cancellara, ci era sembrato, nel corso di un colloquio informale, interessato ad una ricandidatura che gli permettesse di portare a termine il lavoro iniziato. Poi ci sono state smentite e, nel corsodeigiorni, altridue“nomi”, al di fuori dell'attuale compagineamministrativa, sierano affacciati quali possibili capolista del Partito Democratico. Ora è certo che neanche questi ultimi sono riusciti a mantenere la solidità necessaria al consolidamento, cosicché ogni scelta resta ancora possibile. Abbiamo sentito Cancellara l'ultima volta ieri mattina, era tranquillo riguardo agli sviluppi che riguardano la lista del suo partito e ci ha assicurato che è in programma una riunione risolutiva e che entro due giorni al massimo ci farà pervenire notizie
Ferdy Sapio nel prestigioso “Tabulae” VULTURE - L'artista Ferdy Sapio, è sempre in fermento e continua ancora a far parlare di se.Moltinonsanno cheilpoliedricoartistadi Melfi Ferdy Sapio ha dato vita tra le altre cose ad alcune canzoni di grido e che spesso hanno visto milioni di appassionati di danze di gruppo muoversi sui ritmi del Tipitipitero, brano che il cantautore di Melfi ha composto quando viveva a Milano. Ferdy Sapio è un ricercatore molto legato alla sua terra e ai personaggi che hanno fatto la storia di Melfi, e soprattutto con iniziative ammirevoli e lodevoli ha cercato di scovare talenti e di valorizzarne le qualità. Il cantautore lucano per trasmettere lasua passioneper lamusica, valorizzandole potenzialità di giovani cantanti lucani, ha sviluppato un corso per cantanti presso il proprio studio Graal di Melfi e che prenderà il volo nei mesi di Marzo, Aprile e Maggio 2010. Un'altra iniziativa dell'artista di Melfi ha preso forma il 28 Novembre scorso, all'interno della manifestazione "Arte in", e ha avuto co-
me location gli spalti e i cortili del maniero federiciano, e nella sala del trono, e come special guest del concerto del Coro Polifonico Melos di Potenza. Nemmeno le esibizioni in terra santa adAssisi ea Cracoviahanno avvicinato Sapio alle platee lucane, cosa che sta accadendo un pò ovunque, dove l'artista si esibisce e porta con se la sua lucaneità, dimostrandosi un autentico talento della musica di casa nostra. Ferdy è sempre più “nemo profeta in patria”lasciando, però altrove il segno con i suoi componimenti musicali e artistici. Una pubblicazione molto importante "Tabulae" del centro studi federiciani di Jesi che ha una distribuzione di 5000 copie tra associazioni, biblioteche e ricercatori, ha tessuto le lodi della conferenza svoltasiil 30 settembre 2009a Jesi e dove Sapio ha entusiasmato i presenti. La relazioneparladiMelfi nelMedioevoeconsta di 25 pagine con largo spazio a foto tratte dal libro “Stupore Mistico”. ca. pe.
La sede del Comune di Genzano
ufficiali. Ancora “in fieri” il raggruppamento creatosi attorno al nucleo del Psi, che già da alcune settimane aveva reso pubblica una possibile intesa (con Api, Udc ed Italia dei Valori), e sulla qual cosa scrivemmo a suo tempo. Anche per quanto riguarda questa coalizione la giornata di oggi potrebbe portare al risultato
sperato, essendoci stato proprio ieri sera un incontro importante. La terza lista che sta delineando ha invece una connotazione civica. Si tratta di un gruppo di persone, gran parte delle quali totalmente estranea alla politica, che ha stabilito lasua sedein unlocale diCorso Garibaldie che,«da circa una settimana - ci dicono
Iniziativa dell’associazione “La lente su Venosa”
Divertimento e musica nella sfilata di carnevale VENOSA - E' scoppiata subito la voglia di car- dente sia per la qualità delle proposte presennevale! Per 24 ore era rimasta a covare sotto tate dai carri e dalle maschere in gara, che per la cenere, a causa di un rinvio della sfilata di la partecipazione dei cittadini alla manifestacarri per la pioggia insistente. E, così, è basta- zione. Sono stati in tantissimi a scendere in to un piccolo accenno di miglioramento delle massa per strada, assiepandosi sui marciacondizioni atmosferiche per far ripartire la piedi e facendo ala alla sfilata di carri, e ad invadere poi Piazza Camacchina organizzastello per assistere alla tiva de “Il Carnevale in cerimonia di premiaPiazza”e riaccendere il zione. Dieci i carri che desiderio di scendere hanno attraversato in piazza, di stare intutta la città ” offrendo sieme e di divertirsi. ai venosini un momenNel giro di poche ore to di sana follia colletquei temerari de “La tiva, una occasione per Lente su Venosa” hanspogliarsi dei vestiti no avuto la meglio angrigi della quotidianiche sul tempo. E c'è già tà e vestirsi di quelli chi giura di aver visto multicolori della creail presidente Giuseppe tività tra coriandoli, Malizia con Paolo Sivimusiche, balli, tanta lia, Rocco D'Argenzio, allegria e tanto buonuEmilio Fruini, Vinmore. A conclusione cenzo e Giuseppe Spadella sfilata la giuria da, Saverio Malizia, ha redatto la classifica. tutti in cerchio a ballaE, poi, ogni carro ha re frenetiche danze avuto il suo momento per scongiurare la di gloria, salendo sul pioggia. A parte le “dipalco per ricevere la cerie” e le “chiacchiere Coppa-premio. Al pridi corridoio”, resta il mo posto si è classificafatto del miracolo al to il carro “Aig Scul” quale tutti hanno assi- In alto il primo e secondo (sopra) classificato dell'Istituto dei Trinistito e partecipato. Il sotto maschere in marcia tari. Anche il secondo pomeriggio uggioso posto è andato all'Istidi domenica si è tratuto dei Trinitari con il sformato in un pomegruppo “Banda senza riggio frizzante e coloProblemi”. 3° il carro rato. Merito dell'impe“La differenziata” delgno e della determinala Parrocchia S.Cuore; zione dei soci de “La 4° il carro “The FlinLente su Venosa”, che tstones” dei Volontari sono riusciti a coinvoldel Vulture di Rapolla; gere nel loro progetto 5° il carro “44 gatti” scuole, parrocchie, della Concattedrale; 6° cooperative, istituti. il carro di mascherine Da registrare la partedella Scuola dell'infancipazione alla sfilata di zia; 7° il carro “Anni un carro proveniente 60/70”; 8° il carro “Madal Comune di Rapolla. Una formula che ha mostrato tutte le po- schere Popolari”; 9° il carro “La Sirenetta” tenzialità di crescita e di successo. La secon- della cooperativa “Filo di Arianna”; 10° il da edizione de “Il Carnevale in Piazza” è stata Gruppo di “BallAntoBallAnto”. sicuramente di livello superiore alla preceGiuseppe Orlando
- ogni sera si riunisce per cercare di far emergere 16 persone che siano rappresentative della popolazione, ma anche capaci di poter dare una svolta vera alle sorti di questo paese». «Abbiamo le idee chiare e crediamo nella prassi democratica, per questo cerchiamo di coinvolgere più gente possibile: cittadini che, a questo
punto, sentono il bisogno di smettere di “lamentarsi” e desiderano passare “dall'altra parte”per cercare di fare qualcosa per sé e per gli altri» afferma uno dei rappresentanti del gruppo. «Inoltre - conclude puntiamo su un programma semplice, rivoluzionario e fattibile che porti una ventata di novità su tutti i fronti dell'im-
pegno amministrativo». La quarta lista,anch'essa dichiarata civica, è l'unica già definita ed in seno alla quale, ormai da qualche giorno, si è pervenuti ad un accordo che pare essere ufficiale: a guidarla sarà Pasquale Vertulli, dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo di Genzano-Banzi. Gianrocco Guerriero
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Mercoledì 17 febbraio 2010
Mercoledì 17 febbraio 2010
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
L’ex vicesindaco scioglie la riserva e va in campo: «Non potevo fuggire davanti a questa richiesta»
Acito è il candidato per il Pdl «La mia non è una scelta di opportunismo ma di servizio per la mia città» FRANCESCO Saverio Acito è il candidato della Pdl per la carica di sindaco di Matera. L’ex vicesindaco alla sua quarta avventura da candidato ha sciolto nel primo pomeriggio di ieri la riserva dopo l’investitura ufficiale che era arrivata nella riunione dei vertici regionali e provinciali del partito lunedì pomeriggio a Matera. «Ho fatto ciò che dovevo fare nella consapevolezza che non si può fuggire di fronte ad una proposta» ha spiegato Acito al “Quotidiano”, «qualche giorno fa ho sentito dire che non c’è gente di fegato nel centrodestra, anche questa è una cosa che si può smentire. La quarta candidatura? E’una dimostrazione di incoscienza da parte mia. A casa mia, scherzando, mi dicono che “non si libereranno di me”, io sono convinto che per i materani sarebbe facilissimo farlo perchè i cittadini sanno sempre valutare al meglio le scelte da fare». Intorno ad Acito si è riunito l’intero Popolo delle Libertà che compattamente ha condiviso la scelta malgrado le differenze che si erano evidenziate in più occasioni nelle settimane passate. «Il Pdl è un partito che si va moltiplicando, non temo che ci possano essere problemi interni. Ho fatto una scelta di servizio e non di opportunismo politico che è stata condivisa all’interno del partito». La chiacchierata con Acito si sposta poi su un fronte diverso che è quello che sta portando proprio in queste settimane ad una sorta di vera e propria proliferazione del numero di liste. Il Pdl in questo senso costituisce una vera e propria eccezione anche se dovrà provare a contrastare parzialmente i grandi numeri che si troverà a dover fronteggiare. Acito non si sbilancia: «al momento non abbiamo ancora preso alcuna decisione. Dovremo fare una serie di valutazioni, l’intenzione è quella di fare una lista forte della Pdl dando spazio a tutte le richieste e le necessità che ci dovessero essere, poi successivamente verificheremo le altre scelte. Una lista del sindaco? E’ una possibilità da valutare, una cosa però è certa cioè noi non faremo liste tanto per candidare persone anche perchè oramai a Matera di persone da candidare con tutte queste liste ne sono rimaste veramente poche» conclude Acito che dovrebbe puntare, anche se non ci sono conferme in questo senso, al sostegno almeno di un paio di liste collegate con un paio di liste del Pdl e del sindaco a supporto in modo da fronteggiare con 4/5 liste le corazzate avversarie. Ma queste restano ipotesi che verranno studiate e verificate in maniera più approfondita nei giorni che separano, non sono tanti, dalla presentazione ufficiale delle liste per le elezioni comuna-
«Nessuna corsa per le liste Valuteremo bene quante farne» |
Latronico «L’esperienza a disposizione di tutti»
I CANDIDATI
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Sono sei gli aspiranti sindaci in lizza
Salvatore Adduce
BREVI
Curatore della Nicoletti
Proposte di fitto per il 22 febbraio L'AVVOCATO Paolo Porcari, curatore fallimentare della ex Nicoletti spa di Matera, ha fissato al 22 febbraio il termine per la presentazione di «manifestazioni di interesse» per l’affitto dell’azienda di produzione salotti, ubicata nell’area industriale di La Martella. Gli imprenditori «potranno segnalare elementi qualificanti, come durata, presso, condizioni particolari, che saranno inseriti in un bando di prossima emanazione». Dovrà essere previsto, inoltre, l’impegno degli imprenditori per la ricollocazione lavorativa «almeno parziale» dei 362 dipendenti attualmente in cassa integrazione straordinaria.
Seminario dell’Api
La tracciabilità dei rifiuti GIOVEDÌ alle 10 presso la sede di Matera dell'Edilcassa Regionale di Basilicata, l'API in collaborazione con Cerpes srl, società specializzata nel settore ambiente e sicurezza, organizzerà un seminario operativo sul Sistri, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti istituito con Decreto del Ministero dell'Ambiente e riservato alle imprese che svolgono operazioni di raccolta e trasporto dei rifiuti speciali e operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il Sistri, che verrà gestito direttamente dal Comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente, è stato istituito al fine di prevenire e ridurre il fenomeno dei reati ambientali connessi allo smaltimento illecito dei rifiuti e dovrebbe diventare operativo dal 14 luglio 2010, a distanza di sei mesi dall'entrata in vigore del Decreto, anche se è allo studio la possibilità di una proroga. In ogni caso, per poter continuare ad operare regolarmente le imprese interessate dovranno iscriversi al Sistema entro il 28 febbraio 2010. Al seminario interverrà un rappresentante dell'Albo Nazionale Gestore Ambientali Sezione Regionale della Basilicata, il Dirigente dell'Ufficio Ambiente della Provincia di Matera e il Presidente del Cerpes.
Saverio Acito
La proposta per i Sassi
«Un biglietto d’ingresso»
Angelo Tosto
Domenico Genchi
Cinzia Scarciolla
Domenico Savino
li. Intanto soddisfazione per la scelta di Acito è stata anche espressa dal coordinatore provinciale della Pdl, Cosimo Latronico: «sono soddisfatto perchè questo è un atto di amore per la città, mettiamo a disposizione un’esperienza solida, una grande competenza ed una persona di alto profilo che ha la possibilità di fare
bene. Acito è stato il depositario di una convergenza unanime, è il punto di unità che ha trovato d’accordo l’intero partito» sottolinea ancora Latronico che è stato fino all’ultimo in bilico e ad un passo dalla candidatura. Le difficoltà interne al Pdl e la non facile soluzione rendevano infatti il ricorso al candidato istituzionale, cioè il
coordinatore provinciale, quantomai necessario e quasi inevitabile. Un ricorso evitato solo per un soffio dal sì di Acito sul filo di lana. L’ingegnere materano di 66 anni è alla sua quarta candidatura da sindaco, è stato eletto ed ha governato ininterrottamente per due legislature tra il 1986 e il 1994, come primo cittadi-
“FAR pagare un biglietto di ingresso ai visitatori dei Sassi”. La proposta viene da Pasquale Stella Brienza, segretario regionale dei Cristiano riformisti. “Gli antichi rioni materani - ha dichiarato Stella Brienza - possono essere portatori di una vasta piattaforma occupazionale e devono, per questo, essere gestiti in maniera diversa da come il Comune ha fatto finora. I Cristiano riformisti hanno allo studio un progetto di reale utilizzo di questa nostra risorsa turistica». “Non capisco perché - ha aggiunto Stella Brienza in qualsiasi parte d'Italia il turista paga volentieri un biglietto per visitare le antiche bellezze, mentre noi offriamo gratis il nostro enorme patrimonio, conosciuto in tutto il mondo. Gli incassi rivenienti dal ticket per i Sassi potranno essere reinvestiti dall'Amministrazione comunale per operazioni di pulizia e di sorveglianza degli antichi quartieri materani”. L'operazione appare piuttosto complicata, visto il gran numero di ingressi che permettono l'accesso ai rioni in tufo, abitati in diversi punti e pieni di attività commerciali. “Il problema - ha spiegato il segretario dei Cristiano riformisti - si può risolvere con l'installazione di una serie di cancelli. Naturalmente l'ingresso resterà gratuito per i materani, per chi nei Sassi lavora e in determinate fasce orarie». Biagio Tarasco
no. E’ uscito sconfitto nel 1998 contro il candidato del centrosinistra Angelo Minieri e nelle elezioni del 2007 è stato protagonista con le liste civiche da lui capeggiate (ma sostenute fortemente anche dall’attuale candidato dell’Udc Angelo Tosto) di una battaglia sul filo di lana con Buccico per arrivare al ballottaggio.
Una battaglia persa ma per la quale è riuscito, attraverso l’apparentamento con lo stesso Buccico, ad arrivare al governo cittadino e ricoprire la carica di assessore ai Sassi e vicesindaco. Oggi per Acito la battaglia è più difficile, forse quantomai in passato. Lui però con un pizzico di incoscienza ci proverà lo stesso. Piero Quarto
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Matera
Fascicoli della Motorizzazione di Matera nel maxisequestro di rifiuti a Taranto NELLE oltre 600 tonnellate di rifiuti speciali destinati al macero sequestrati ieri dalla Guardia di finanza di Taranto sono stati rinvenuti anche documenti in gran parte provenienti dalla Motorizzazione civile di Matera. Si tratta di fascicoli, patenti di guida e certificati medici. Il maxi sequestro effettuato al porto di Taranto dalle Fiamme Gialle e dal personale della Dogana ha riguardato materiale cartaceo non riciclabile che non aveva subito i prescritti trattamenti preliminari e riportava una falsa indicazione del codice identificativo. Sotto sequestro sono finiti 24 container contenenti 600 tonnellate di
carta non riciclabile del valore di 52mila euro. Secondo la ricostruzione degli inquirenti la Motorizzazione civile di Matera aveva ceduto il carico, per la successiva distruzione, alla Croce Rossa italiana che a sua volta aveva interpellato due società, una leccese e una barese, i cui amministratori sono stati denunciati. A quanto si è appreso, l'ingente quantitativo di carta non riciclabile sarebbe stato acquistato da una società con sede a Rotterdam, in Olanda, che potenzialmente avrebbe potuto eludere la normativa sulle spedizioni transfrontaliere e dirottare la merce verso un'altra destinazione, diversa da quella indicata sulle bolle di accompagnamento, pre-
sumibilmente la Cina. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro preventivo. In particolare, i militari hanno accertato la falsa indicazione del codice identificativo della tipologia dei rifiuti, l'assenza dei prescritti trattamenti preliminari e la mancanza delle autorizzazioni necessarie all'esportazione. Negli ultimi dodici mesi i militari della Guardia di finanza, in collaborazione con la dogana, hanno proceduto al sequestro nei pressi lo scalo marittimo di ben 61 containers contenenti complessivamente rifiuti speciali destinati all'estero per circa 1400 tonnellate. matera@luedi.it
La sede della Motorizzazione di Matera
Lomurno: «Lavori da conciliare con quelli per la sistemazione della strada di accesso»
Cripta, restyling in primavera Sono previsti interventi di restauro nella Cappella Sistina del rupestre RESTYLING in vista per la Cripta del Peccato Originale. La Cappella Sistina del rupestre, nella prossima primavera, sarà interessata da interventi di restauro. «Cercheremo di conciliare questi lavori con quelli già programmati per la sistemazione della strada di accesso alla cripta. Sono due cose completamente diverse ma faremo in modo di eseguirle in contemporanea per dare l'assistenza ai restauratori e creare disagi minimi ai visitatori», spiega l'ingegner Sante Lomurno, direttore dei lavori. L'intervento dovrebbe iniziare in primavera, a cinque anni di distanza dal restauro vero e proprio: nel 2005, infatti, grazie alla sensibilità della Fondazione Zetema, è terminato il progetto di restauro predisposto dall'associazione professionale studio Sdia di Matera, con la consulenza dell'Istituto Centrale del Restauro e l'impegno di professionisti di grande esperienza. «Siamo in attesa dei preventivi per stabilire l'entità dell'intervento e le modalità di esecuzione», aggiunge Lomurno. La cripta, scoperta il primo maggio 1963 da quattro soci del circolo “La Scaletta” (Carlo Scalcione, Teresa De Ruggieri, Maria Sinatra e Raffaello De Ruggieri), per quarant'anni ignorata e abbandonata era stata addirittura trasformata in un ovile, aggredita da muschi, licheni e cianobatteri. Le prime notizie sull’esistenza della cripta erano state raccolte dai soci della Scaletta grazie alla testimonianza di un anziano contadino che da ragazzo faceva il pastore di pecore lungo la Gravina di Picciano: raccontò che a volte riparava il gregge in un ampia grotta, detta dei “Cento Santi”. La chiesa rupestre, nell’azienda agricola Dragone in località Pietrapenta, a pochi chilometri da Matera, rappresenta una delle più antiche e significative testimonianze dell'arte nel Mezzogiorno d'Italia poiché documenta il luogo cultuale di un cenobio rupestre benedettino del periodo longobardo (secoli VIII-IX). Nell'ipogeo c'è un vasto ciclo pittorico di scuola benedettina-beneventana: per restaurarlo sono state sperimentate con successo tecniche innovative come, ad esempio, l’uso di una re-
Agrimercato Matera imprenditori riuniti
Uno degli affreschi della cripta
sina scambiatrice di ioni che ha permesso di rimuovere gli strati di calcare bianco, di muschio e dei cianobatteri. L'intervento di conservazione, valorizzazione e fruibilità della Cripta del Peccato Originale ha quindi un valore emblematico, come modello di riferimento scientifico per i futuri interventi di restauro del patrimonio rupestre meridionale. Conclusi i lavori, a disposizione degli studiosi è ri-
masto un autorevole e collaudato codice di pratica per le attività di tutela e di riuso delle testimonianze dell'habitat rupestre non solo lucano. «Il nuovo intervento durerà due o tre mesi e non si svolgerà in maniera continuativa. Cercheremo di coordinare questa attività con un altro intervento che effettueremo nella chiesa di Santa Lucia a Melfi dove è in programma il restauro di af-
freschi che risalgono al Trecento. Dopo aver preparato i primi lavori per la cripta del Peccato Originale, nella necessaria fase di sosta ci sposteremo nella chiesa Santa Lucia», conclude l’ingegner Lomurno. Ad anticipare i lavori di restauro, nella cripta sarà effettuato un trattamento biocida, molto più blando di quello eseguito a suo tempo. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
CRESCE il progetto della Coldiretti “Una filiera agricola tutta lucana e firmata dagli agricoltori di Basilicata”. Sono una ventina i soci che ieri hanno costituito l'associazione di “Agrimercato Matera”, già attiva a Potenza da alcuni mesi. L'associazione è costituita da imprenditori agricoli aderenti all'Organizzazione di categoria che svolgono attività di vendita diretta. L'obiettivo primario è la valorizzazione e la promozione della vendita deiprodotti agricolieagroalimentari svolta direttamente dal coltivatore. L'associazione favorirà la costituzione e lo sviluppo dei mercati di Campagna Amica (farmer's market, mercato dei contadini,…) dove il consumatore potrà acquistare direttamente dal produttore, con la garanzia che nel carrello della spesa metterà prodotti delterritorio, dielevata qualità che ricoprono brevi distanze e non inquinano. Tra le priorità che si sono datii soci, uncodice etico da rispettare, tra cui i requisiti di qualità, di trasparenza e rintracciabilità. L'associazione aderisce all'intesa nazionale sottoscritta tra Coldiretti ed associazioni consumatori per ope-
rare in questi mercati almenoil 30%disconto suiprezzi rilevati dal servizio ministeriale “Sms consumatori”. Il comitato direttivo è costituito da sette consiglieri e a presiedere l'organo sarà Nunzio Scarnato di Scanzano Jonico che produce ortofrutta ed agrumi nel Metapontino con una famiglia agricola composta da moglie e tre giovani figli. La neonata associazione ha in sé tutte le produzioni tipiche e rappresentative del territorio materano: dalle fragole, alle clementine, arance ed albicocche del metapontino, alle olive al forno della maiatica di Ferrandina, all'olio delle colline materane, alla pasta e al pane di Matera fino ai prodotti caseari e carni della Murgia e dei calanchi di Matera. «L'associazione ha detto Scarnato - è un valido strumento per contribuire alla costruzione del progetto nazionale Coldiretti di “una filiera agricola tutta italiana” che prevede l'apertura di 20 mila punti vendita in tutta Italia. Con la vendita diretta sarà possibile dare remunerazione a noi imprenditori agricoli ed offrire ai consumatori prodotti al giusto prezzo» . matera@luedi.it
Un gruppo di associazioni contro l’ampliamento delle attività a S. Giuliano
«Tutelate la riserva naturale» Il ministero del’Ambiente interviene sul regolamento «GARANTIRE il rispetto delle disposizioni della normativa comunitaria e nazionale vigente, per preservare l'integrità strutturale e funzionale della Riserva naturale Lago di San Giuliano». E' quanto ha chiesto il Ministero dell'Ambiente edella tuteladel territorio, attraverso una nota, alla Regione Basilicata ed alla Provincia di Matera. Lo scorso 29 dicembre un gruppo di associazioni ambientaliste aveva scritto al Ministero segnalando le modifiche apportate con delibera del consiglio provinciale numero 39 del 31 marzo 2009 (giunta Nigro) al regolamento di cui all'articolo 5 della legge regionale 39 del 10 aprile 2000, con la quale si istituiva la Riserva naturale regionale di San Giuliano, recante norme rigoroseper lasalvaguardia delterritorio. Con tali modifiche, secondo le associazioni, la Provincia di Matera, quale ente gestore della Riserva, intenderebbe
consentire una maggiore fruibilità dell'area dal punto di vista ludicosportivo, provocando un forte impatto negativo sulla fauna stanziale, svernante e migratrice per la quale il sito è stato istituito, ai sensi della direttiva 92/43/CEE Habitat. “Viene segnalato ha scritto il Ministero dell'Ambiente che le attività consentite all'interno della Riserva grazie alla modifiche apportate al regolamento della legge regionale istitutiva, non sarebbero state sottoposte alla obbligatoria procedura di Valutazione d'Incidenza di cui alla direttiva comunitaria di riferimento, al fine di identificare e quantificare gli impatti sul sito derivanti dalla pratica delle suddette attività». Il Ministero chiede quindi alla Regione Basilicata e alla Provincia di Matera «Di voler aggiornare lo scrivente, quanto prima, in merito alle determinazioni che si vorranno adottare a riguardo». Le as-
sociazioni, dal canto loro, fanno sapere che della vicenda hanno intenzione di informare anche l'Unione europea. Nel frattempo si è aggiunta anche la voce dell'Associazione per la sinistra di Matera, che ha espresso «Decisa contrarietà alla possibilità che presso la digadi San Giulianovenga realizzato un centro nautico. La quantità e la qualità delle presenze stanziali e migratorie, sia dell'avifauna che delle altre specie presenti nell'oasi - ha reso notol'Associazione perlaSinistra -dovrebbe fare di questa il fiore all'occhiello e il vanto della nostra Provincia. Evidentemente così non è, e non è sufficiente neanche il parere negativo dell'Ispra (Istituto superiore per la ricerca, la protezione e la ricerca ambientale), massima autorità in materia, a far recedere da questa pessima iniziativa la Provincia di Matera. Ente che, di concerto con la Regione Basilicata,
L’oasi di San Giuliano
prima di pensare a quali possano essere le attività “eco-compatibili” da svolgere all'interno di un'area protetta, dovrebbe in primo luogo provvedere alla sua tutela e solo successivamente, attraverso consulenze di esperti qualificati, alla sua valorizzazione». matera@luedi.it
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Mercoledì 17 febbraio 2010
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Agenda
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Libro su Padre Prosperino
150 anni di via nazionale
Yoga contro i disturbi alimentari
Infopoint sulla Conciliazione
SI SVOLGERÀ sabato 20 febbraio a partire dalle 10 alla Mediateca provinciale la presentazione del libro “Dalla parte degli ultimi - Padre Prosperino in Mozambico” a cura di Enrico Luzzati. Alle 18 il programma proseguirà al convento dei Padri Cappuccini di Montescaglioso. L’iniziativa è organizzata dalla comunità parrocchiale di San Rocco, dalla Fraternità dei Padri Cappuccini di Montescaglioso e dall’asociaziona Basilicata Mozambico onlus “Padre Prosperino Gallipoli”. Numerosi gli interventi che si confronteranno sulla figura del missionario.
SI TERRÀ domani alle 17,15 nella sala Carlo levi di Palazzo Lanfranchi il primo di una serie di incontri promossi dal liceo Classico Duni in occasione dei 150 anni della Vita nazionale del nostro Paese (1861-2011). Relatrice sarà la prof.ssa Maria Antonietta Visceglia, docente presso l’Università degli studi “La Sapiena” di Roma che tratterà l’argomento: “Alle origini di una Nazione: i miti della storia d’Italia”. Seguiranno altri incontri previsti nel mese di aprile l’on. Gianpaolo D’Andrea, docente all’Università degli studi di Basilicata che terrà una lezione su “Formazione dello Stato unitario”.
YOGA per combattere i disturbi del comportamento alimentare. L'impiego della disciplina è stato disposto dal Servizio per i disturbi della condotta alimentare - Dipartimento di salute mentale dell'Azienda sanitaria di Matera. Il percorso, della durata di 8 settimane, prevede incontri ogni martedì pomeriggio dalle 16 alle 17, presso la saletta riunioni del Servizio Dca (corpo C-D) dell'Ospedale “Madonna delle Grazie'' di Matera. L'insegnamento della disciplina è curato dall'insegnante Monica De Lucia. L'iniziativa rientra nel percorso psicoterapeutico di gruppo per le pazienti affette da obesita' psicogena - Binge Eating Disorder.
HA preso il via nella sede al I piano del Palazzo di Giustizia, l'Infopoint sullo strumento della Conciliazione, frutto della collaborazione tra Camera di commercio, Tribunale e Ordine provinciale degli avvocati e procuratori. Il punto informativo, allestito dall'Ente camerale, sarà gestito per sei mesi - come da protocollo di intesa tra le parti- da personale della Camera di commercio. Materiale informativo, procedure e consigli per attivare lo strumento della conciliazione saranno forniti, inizialmente, per due giorni alla settimana. L'iniziativa tende a valorizzare da un lato il ruolo della Camera di Conciliazione ed arbitrato e, dall'altro, a valorizzare la cultura della composizione dei conflitti.
MAGISTRALE STIGLIANI
STAND DEL COMUNE
Materani giurati a Padova
Matera alla Bit in vetrina per i turisti
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
LEGA NAVALE
CINEMA
Scuola di vela a Matera
Comunale Matera - 0835334116
foto MORELLI
Tutti in maschera
Tra le nuvole ore 20-22
Kennedy Matera - 0835334116 Paranormal Activity 17,30 -19,30 - 21,40
Duni Matera - 0835331812 Piovono polpette 3D ore 16,30 - 18 Scusa ma ti voglio sposare 19,30 - 21,30
Anche il Comune di Matera sarà presente da domani alla Borsa Internazionale del Turismo che si svolge a Milano da giovedì 18 a domenica 21 febbraio. Il Comune, nei giorni della fiera, sarà all'interno dello stand dell'Atp di Basilicata, dove verrà allestito uno spazio espositivo nel quale saranno presentati depliant illustrativi, materiale fotografico e tipicità della città. Al fine di offrire un ulteriore contributo ai visitatori della Bit e agli operatori turistici materani presenti alla Borsa, sarà presente inoltre un funzionario dell'Ufficio Turismo del Comune, che fornirà utili informazioni sulle caratteristiche e sulle peculiarità del territorio della città dei Sassi. Lo stand della Regione Basilicata a Milano sarà ubicato nel padiglione 5 stand e72/g77 e ospiterà la conferenza stampa di presentazione dell'attività promozionale del 2010 il 19 febbraio alle15.30. Prenderanno parte alla conferenza il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo,l'Assessore alle Attività Produttive, Gennaro Straziuso, il direttore Generale dell'Apt Basilicata, Gianpiero Perri, il Commissario Straordinario del Parco Nazionale dell'Appennino lucano, Val D'Agri e Lagonegrese, Domenico Totaro e il responsabile del Porgetto ArtePollino, Valerio Giambersio. La conferenza di venerdì 19 illustrerà alla stampa e agli operatori del settore i tempi principali della campagna di promozione turistica del 2010, incentrata tra le altre cose, sull'offerta artistica legata alle espressioni del contemporaneo con il progetto ArtePollino e le Grandi Mostre nei Sassi di Matera. Circa 50 gli operatorituristici cheprenderannoparte allamanifestazione con una postazione nello stand Basilicata o partecipando ai 4 workshop organizzati quest'anno in Bit. Oggi è più che mai necessario comprendere la rivoluzione e il cambiamento profondo che ha investito il settore della comunicazione e del marketing turistico: conoscere le nuove strategie, i nuovi strumenti e le tecniche d'avanguardia è ormai indispensabile per emergere nell'attuale e competitivo mercato, per conquistare risultati duraturi ed avere successo. Tra i convegni più interessanti ai quali parteciperanno i tour operator e gli amministratori lucani segnaliamo quello dal titolo “Nuove formule per attrarre i turisti”: la promozione e il marketing tradizionale, infatti, si stanno dimostrando sempre meno efficaci nel richiamare i turisti verso le destinazioni e le imprese turistiche italiane perché sicuramente è cambiato il modo di fare turismo e di scegliere le mete per le vacanze. Attirare, sedurre e pubblicizzare le proposte e le offerte turistiche è ormai di fondamentale importanza. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
Patron Antonio Matera Baciami ancora ore 19 - 21,30
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Scusa ma ti voglio sposare ore 19,15 - 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 La prima cosa bella 19 - 21,30
Il manifesto dell’edizione 2010 della Bit, Borsa Internazionale del Turismo
ll Women’s Fiction Festival a S. Francisco IL presidente dell’Associazione Women’s Fiction Festival, Elizabeth Jennings, ha partecipato, nei giorni scorsi, al San Francisco Writers’Conference, il Congresso internazionale per scrittori, ospitato nella città del Golden Gate, in California, per illustrare la proposta del Women’s Fiction Festival, l’evento materano internazionale dedicato alla narrativa femminile inprogramma nellacittà deiSassi dal 23 al 26 settembre 2010. Oltre ad aver presentato la formula della kermesse letteraria, Jennings ha annunciato al pubblico americano che la prossima edizione avrà come tema la fantasia e l’immaginazione,precisando cheilWFF,non èsoloun festival dedicato alla narrativa femminile, ma un appuntamento unico che consente a chi scrive di professionalizzarsi nel mondo dell’editoria, a chi legge di conoscere importanti autori e autrici provenienti da diversi paesi del mondo.
«Oltre ad aver muovamente acquisito la sponsorizzazione di Book Cents Literary Agency – dichiara Jennings- agenzia letteraria americana che nel corso degli anni ha trovato proprio a Matera autori da promuovere sul mercato internazionale , il WFF si appresta ad ospitare importanti referenti dell’industria editoriale internazionale incontrati a San Francisco. Il prossimo anno, a Matera, – continua Jennings - intendono partecipare Margaret Marbury editorial director di Harlequin Enterprise, Robert Dugoni, scrittore di romanzi thriller e conduttore di interessantissimi workshop sul tema del giallo, Jennifer Heddle, senior editor di Pocket Books, Stephanie Chandler, esperta di nuovi media, Jess Ponce, produttore televisivo e Ted Weinsten, agente non fiction che propone un workshop sui metodi di promozione per aspiranti scrittori come il “Book Proposal Bookcamp». matera@luedi.it
In mostra fino ad aprile E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
PROMOZIONE del territorio e tutela dell'ambiente sull'onda dello sport. La Lega Navale Italiana delegazione di Matera-Castellaneta punta la rotta sulla destagionalizzazione ed avvicina i giovani alla cultura del mare e al rispetto del patrimonio naturalistico. In attesa di diventare sezione della Lni, la delegazione di Matera-Castellaneta, ha pianificato i programmi da realizzare. In tal senso nei giorni scorsi si è tenuta una riunione per la costituzione ufficiale della sezione. Alla riunione, molto partecipata, presenti anche i rappresentanti delle Associazioni “Giocovela” di Policoro e “Basilicata Vela” di Pisticci. All'incontro, inoltre, ha portato un saluto di buon lavoro, il vicepresidente della giunta regionale ed assessore all'ambiente e tutela del territorio, Vincenzo Santochirico. In cantiere una scuola di vela su deriva per gli studenti di Matera e dei Comuni limitrofi nelle acque interne, sul lago di San Giulino. Mare ed ambiente. Sport e cultura nel rispetto del territorio, attività velica e canoistica da una parte e decoro e cura dell'ambiente dall'altra. Questi i principi su cui punta la delegazione di Matera-Castellaneta della Lega Navale Italiana di Puglia sud e Basilicata jonica con uno sguardo rivolto ai giovani. Gli studenti delle scuole dell'hinterland di Matera saranno resi responsabili in prima persona nella corretta gestione delle risorse ambientali. La scuola di vela, in tal senso, sarà uno dei progetti per accrescere la cultura dell'ambiente e la sensibilizzazione per il rispetto del patrimonio naturalistico. I giovani si sentiranno più partecipi e responsabili del luogo in cui vivono attuando direttamente i processi formativi di educazione ambientale. Le attività velica e canoistica, opportunamente regolamentate, non ledono ne alterano la tranquillità dell'ambiente lacuale in quanto si attuano lontano da tutte le rive ed in acque profonde. Inoltre non richiederanno l'uso di pontili e tutte le attività saranno eseguite in condizioni di assoluta sicurezza. matera@luedi.it
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Baciami ancora Dieci anni di distanza ritorna al cinema l’amore di Carlo e Giulia, che ci avevano lasciato tra lacrime ed entusiasmi. Colonna sonora affidata a Jovanotti.
Tra le nuvole RYAN Bingham, é un "tagliatore di teste" aziendale, un professionista di viaggi d'affari che, dopo tanti anni spesi felicemente in volo, improvvisamente si sente pronto a cambiar vita.
Paranormal Activity KATIE e Micah sono una giovane coppia, da poco trasferitasi in un appartamento suburbano, che inzia ad essere disturbata da qualcosa nel bel mezzo della notte. Qualcosa che potrebbe essere paranormale.
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Guerricchio via D. L. Sturzo 55 0835/264428
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111
118 0835253111 0835 253212 800216916
800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
0835 253111
Asm
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA
0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101
TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847
RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’
0835-581003 0835-581074
RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882 LE ROSE 0835-930040 LIDO SABBIA D’ORO 0835- 953140 MERLIN BLEU 0835-954458
NICOLAS VILLA MARY
0835-952396 0835-952327
RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752 RISTORANTI TURSI PALAZZO DEI POETI
0835-532631
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PER tre mesi - da febbraio a maggio - quasi 2500 ragazzi delle quarte superiori di tutte le province italiane leggeranno cinque densi e seri volumi di divulgazione scientifica e li voteranno. E' probabilmente questo il risultato più importante del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica, promosso dal Comune di Padova, giunto quest'anno alla IV edizione. Per la provincia di Matera partecipa alla giuria popolare la classe IV dell' Istituto Magistrale Stigliani di Matera Tutti i ragazzi della classe leggeranno e voteranno i volumi e una delegazione porterà a Padova, il 5 maggio, i risultati del loro lavoro per la proclamazione del vincitore. Questi i cinque volumi selezionati. “I Geni altruisti. Come il Dne può essere usato per migliorare la nostra vita” di Gabriele Milanesi (Mondadori, 2009); “I vaccini dell'era globale” di R. Rappuoli e L. Vozza (Zanichelli 2009). “Il fascino della matematica. Un viaggio attraverso i teoremi”, di Antonio Ambrosetti (Bollati Boringhieri 2009); “La Guerra dei Buchi Neri” di Leonard Susskind (Adelphi 2009); “La lettera di Pascal. Storia dell'equazione che ha fondato la teoria della probabilità”, di Keith Devlin (Rizzoli 2008). La scelta è stata fatta il 22 gennaio a Palazzo Moroni, Municipio di Padova, da una Giuria scientifica, presieduta da Paolo Rossi, Professore emerito di Storia della Filosofia dell'Università di Firenze, accademico dei Lincei, uno dei più importanti storici della scienza italiani e recente premio Balzan 2009 per la Storia della scienza, che succede nell'incarico a Umberto Veronesi, Carlo Rubbia e Margherita Hack, presidenti delle tre precedenti edizioni. La proclamazione del vincitore avverrà il 5 maggio, a Palazzo della Ragione alla presenza di una delegazione delle 111 classi che hanno fatto parte della Giuria popolare. «La Città di Padova promuove questo premio - afferma il sindaco Flavio Zanonato - per favorirenei giovanil'interesseperle scienzee il pensiero razionale, presupposto per essere cittadini del mondo». Il “Campiello delle scienze”, così viene spesso definito anche per averne mutuato la formula, è nato proprio per stimolare nei ragazzi il desiderio di studiare e capire regole e contenuti del sapere scientifico e provare la forza e il fascino del sapere razionale. Anche quest'anno conduttore della giornata finale - 5 maggio - sarà il simpatico Patrizio Roversi. Un compito importante e delicato visto l'entusiasmo e la partecipazione che i ragazzi - saranno un migliaio - dimostrano nel momento dello scrutinio e poi nell'ascolto degli autori e soprattutto nella capacità e competenza che dimostrano nel porre domande. matera@luedi.it
Mercoledì 17 febbraio 2010
La Pielle riprende la marcia Dimenticato lo stop con Salandra la squadra di Cotrufo rimane prima QUI PIELLE
QUI COREMA VIRTUS
DOPO LA battuta d'arresto avvenuta in casa contro il Salandra, ritorna alla vittoria la Pielle nel campionato regionale di serie D, che nella terza giornata di ritorno rispetta il pronostico della vigilia e affonda, il fanalino di coda, Genzano con il sonoro punteggio di 129 a 51. Il passo falso contro la formazione di Pierino Daraio è decisamente alle spalle. La Pielle torna a correre e far canestro, muovendo la classifica in maniera utile e preziosa. Non c'è mai stata partita tra le due formazioni, con i materani che hanno dimostrato da subito la loro superiorità fisicotecnica e che sono stati bravi a non sottovalutare gli avversari. Subito nel primo quarto i materani segnano il solco chiudendo con il punteggio di 43 a 16. Cosi dopo 10 minuti di gioco la partita non ha più niente da raccontare, con i piellini che mettevano a segno canestri facili e facevano vedere qualche bella giocata nei restanti 30 minuti. Ottima prova corale dei ragazzi di Luciano Cotrufo, che sono andati tutti a referto e che non hanno avuto un atteggiamento umiliante nei confronti degli avversari. Mattatore dell'incontro è Claudio Racanelli con i suoi 26 punti, seguito da D'Ercole e Gaudiano D. che ne hanno messi a segno 20 a testa. «Abbiamo giocato un'ottima partita”commenta al termine del match Racanelli soddisfatto sia per la propria prestazione e sia anche per quella della formazione nel suo complesso che è riuscita a giocare una buona pallacanestro e a prendere il largo sin dai primissimi minuti della partita“anche se sapevamo fin dall'inizio che non
MANTIENE il suo terzo posto in classifica malgrado il turno di riposo previsto dal calendario. La Virtus Matera continua ad inseguire Pielle e Salandra con due e quattro punti di scarto pronta a giocarsi anche queste ultime fasi finali del campionato di serie D. Il turno di riposo è stato certamente utile per ricaricare le batterie, ripartire con ancora maggiore determinazione e compattezza rispetto a prima. La formazione materana in questo senso ha potuto programmare un lavoro in continuità che potrà permettere di arrivare fisicamente al meglio per la fase più importante e decisiva della stagione. Il prossimo appuntamento non sarà certo dei più facili perchè sabato sera al Palasport di Lanera arriverà la formazione potentina dell’Invicta che segue i materani di soli due punti in classifica e che costituirà un banco di prova molto importante ed interessante per capire lo stato di forma della squadra. La Virtus ha l’esigenza di non lasciare spazio per non perdere terreno in classifica e mantenere il passo delle due battistrade Pielle e Salandra. In questo senso l’Invicta sarà un test molto importante. A questo c’è poi anche da aggiungere il fatto che la Virtus vorrà riscattare la sconfitta subita nella gara di andata con uno scarto di dieci punti a Potenza. Anche quest’ultimo aspetto emotivo e di rivalsa sarà uno degli elementi che andranno a definire l’esito della sfida odierna per la truppa materana di Antonio Conterosito. «Partita importante quella di sabato, avversario ostico, all'andata è riuscito a bat-
Luciano Cotrufo
avremmo incontrate grosse difficoltà; ma per noi era importante ripartite con il piede giusto dopo la sconfitta della scorsa giornata. Ora ci aspettano altre partite più difficili, già a partire da sabato prossimo, dove andremo ad affrontare ottime squadre che vorranno a tutti i costi battere la prima in classifica, ma noi siamo pronti a dimostrare il nostro valore non concedendo nulla a nessuno». Nel prossimo turno i giovani materani andranno a fare visita al Ciumnera Potenza, squadra che all'andata ha fatto sudare i ragazzi di Cotrufo per conquistare la vittoria. Un match difficile che sarà un altro test delicato per la crescita della giovane formazione di Luciano Cotrufo.
Antonio Conterosito
terci e a metterci in difficoltà con la sua grande dedizione alla difesa e la velocità di Di Capua, stiamo affrontando un periodo non facile viste le assenze di molti infortunati, grassani e Losco su tutti, ma siamo fiduciosi di riscattare la brutta figura dell'andata» scrive il tecnico del Matera Antonio Conterosito in vista di questa sfida di sabato con l’Invicta. «Merletto è recuperato a pieno dall'infortunio alla caviglia, non sarà della partita il nuovo arrivato Magri', fuori per impegni di lavoro. La partita è di fondamentale importanza perchè un eventuale successo ci consentirà di viaggiare in scia della capolista Pielle». Obiettivo che la Virtus non vuole fallire per mantenere fino all’ultimo vivo l’interesse su questa fase del torneo.
I TORNEI GIOVANILI
Sporting Club ko tra le donne
Largo e meritato successo con Santeramo nell’under 17 eccellenza
Pielle under 15 alla seconda fase
Quarto risultato positivo di fila nel torneo regionale
NON È andata bene questa volta alle ragazze dello Sporting Club Matera nel campionato under 17 femminile di basket. La formazione materana è stata superata con il punteggio di 50-31 a Potenza dalla Basilia in un match equilibrato per i primi tre quarti e vinto alla fine dalla qualità e dalla forza delle potentine che hanno approfittato del numero risicato di cambi in casa materana. Pagati a caro prezzo le assenze di tre giocatrici e l’impossibilità di fare alcune necessarie rotazioni. Poche altre novità invece per gli altri campionati giovanili per i quali le formazioni della Pielle sono sostanzialmente rimaste a riposo. La squadra under 15 è giunta seconda nel torneo provinciale ed ha ottenuto l’accesso alla seconda fase del torneo, il prossimo impegno è previsto domani contro la Virtus. Anche nel torneo under 19 poche novità con la gara prevista a Bernalda per lunedì prossimo che è stata rinviata a data da destinarsi dalle due società. «Le nostre squadre giovanili si stanno allenando e preparando al meglio per cui possiamo ritenerci soddisfatti dell’esperienza che i ragazzi stanno facendo a tutti i livelli», racconta al “Quotidiano” Giampaolo Ambrico nello staff dei tecnici della Pielle Matera.
La Rvm torna alla vittoria I TABELLINI LUCANIASERV. 73 BBCBERNAL. 45 LUCANIA SERVICE VIRTUS MATERA : Petralla 6, Latorre V. 2, Latorre C. 25, Velletri 15, Bortone 6, Scorza 3, Martulli ,Cristallo n.e., Gravela 16. All. Conterosito BBC BERNALDA : Algeri 14, Busco 4, Castano 2, De Viris 6, Le Penne, Favale 6, Stigliano 12, D´Elia, Lemma 1, Marsiglia, Quattromini. All. Paradiso PARZIALI : 16-10, 33-22, 47 35, 73-45 ARBITRO : Ruggieri di Matera.
SANTERAMO RVMSERVICE
SANTERAMO : Cardetta, Manicone 6, Stano 20, Petruzzelli,Nuzzi 2, Lorusso 8, Leone 1, Barozzi 6, Di Fonzo V. 4, Di Fonzo E. 8, Solazzo 4, Castellaneta 4. All. Polucci RVM SERVICE : Gravela n.e., Casamassima, Elettrico 12, Carlucci 2, Velletri n.e., Merletto 31 ,Zielli 4,Auletta 1, Buono 7. ALL. Conterosito ARBITRI : Schena di Castellana Grotte e L´Abbate di Conversano PARZIALI : 10 - 18, 28 - 42, 42 - 62, 58 - 74.
Giampaolo Ambrico
«Nell’under 19 regionale la squadra ha perso molte partite negli ultimi secondi pagando un pizzico di inesperienza rispetto ad avversari più esperti e che avevano già esordito in campionati superiori». Venerdì a Tursi è previsto un nuovo impegno anche per la formazione under 17 per la quale si sono alternati risultati soddisfacenti ad altri meno: «ma anche in questo caso», aggiunge Ambrico, «si tratta solo di una questione di tempo e di esperienza. I ragazzi si impegnano, giocano e crescono e noi possiamo ritenerci complessivamente soddisfatti del lavoro che stiamo facendo». p.quarto@luedi.it
58 74
E’ UN RISULTATO importante, largo il giusto e soprattutto meritato che ridà morale e voglia di andare avanti alla giovane formazione allenata da Antonio Conterosito. Continua la marcia positiva per la Virtus Matera nel campionato under 17 eccellenza di basket. Prezioso il ritorno alla vittoria dell’Rvm che si impone sul campo del Murgia Basket Santeramo per 58 a 74. Matchimpeccabiledei ragazzidicoach Conterosito bravi a partire con il piede giusto e capaci di realizzare subito un´importante break iniziale di 12 a 2 che costringeva la panchina di casa a chiamare due time out consecutivi che avevano conseguenze positive portando le due squadre in panchina per la fine del quarto sul 10 a 18. Un primoquarto nel qualela formazione materana dimostra immediatamente la propria superiorità rispetto al diretto avversario che è costretto ad inseguire ed ha evidenti difficoltà a recuperare uno svantaggio che va pian piano aumentando sempre di più. Secondo quarto a pieno appannaggio degli ospiti capaci di allun-
L’amministratice dell’Rf Group, sponsor della Virtus, Tiziana Barberio
gare fino al più quattordici, 42 a 28. Al rientro dagli spogliatoi stesso copione dei primi due quarti, Virtus ad imporre i ritmi e Santeramo costretta ad inseguire, con conseguente allungo fino al più venti che chiudeva la terza frazione 62 a 42 e mette una serie ipoteca sulla partita. Ultimo quarto controllato agevolmente dall´Rvm, con Merletto seduto in panca per una distorsione rimediata nel match precedente, e partita che si chiudeva con gli ospiti vittoriosi per 74 a 58. Ma i risultati importanti per la società materananon sifermanoqui infattiarriva anche il successo della Lucania Service nell’altro torneo di categoria under 17 regionale. La Lucania Service Virtus Matera si impone al PalaLanera contro Bernalda conquista la quarta partita consecutiva nel campionato Under 17 Regionale. Ottima prestazione dei ragazzi materani che hanno condotto il match sin dall´inizio, con buone percentuali al tiro la virtus ha avuto ragione di un avversario ostico, che per tre quarti ha tentato in tutte le maniere di controbbattere le iniziative virtussine e portare a casa due
punti importanti. Avrà inizio la prossima settimana la seconda fase del campionato Under 15 Eccellenza per l'Rf Group Matera, grande soddisfazione tra i dirigenti materani per il quarto posto raggiunto nella prima fase, che ha visto i materani protagonisti di importanti successi e prestigiose vittorie come quelle su Corato. Nella seconda fase l'obiettivo è quello di ben figurare e contendere alle corazzate brindisine l'accesso alle final four. Entusiasta dei risultati ottenuti l'Amministratrice dell'Rf Group Tiziana Barberio che ha sposato da due anni il progetto basket della società Lucana " Siamo orgogliosi di contribuire alla realizzazione di un progetto cosi ambizioso ed importante come quello della Virtus, siamo contenti dei risultati che la polisportiva riesce a conseguire, in un momento in cui per le aziende è difficile investire, noi in controtendenza da quanto accade nel resto della penisola, riusciamo con grande impegno e dedizione ad aiutare chi opera con grande ambizione nel mondo dello sport".
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32 Basket D Turno di riposo per la Virtus che tornerà in campo solo sabato con l’Invicta
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Pomarico Notizia incoraggiante per quanti hanno firmato la petizione del Comitato per la Salute
Discarica, ampliamento in bilico Il dipartimento Compatibilità ambientale sembra voglia negare il nulla osta POMARICO - L'ampliamento della discarica comunale di Pomarico, potrebbe non essere autorizzato. Le tante persone che erano contrarie al nuovo ampliamento della discarica di Manferrara dovrebbero essere soddisfatte. Nei giorni scorsi, infatti, sono trapelate indiscrezioni direttamente dalle stanze dell'assessorato regionale all'Ambiente. In particolare, gli uffici del dipartimento Compatibilità ambientale sembra abbiano negato il nulla osta alla realizzazione del progetto presentato dal Comune di Pomarico. Pare, insomma, che questa volta il dirigente Lambiase, almeno alle carte, abbia dato attenta risposta. Quindi, anche se il sindaco, Giuseppe Casolaro, con molta probabilità tenterà in tutti i modi di ripianare, innanzitutto è scalfita la sicurezza con la quale que-
st'ultimo di fronte alla recente petizione popolare del Comitato per la Salute pomaricano si poneva. i tanti firmatari hanno avuto una prima notizia per loro incoraggiante. Ma il punto ancora, almeno apparentemente mai esplorato, rimane sempre un altro: Nonostante il Quotidiano abbia chiesto a più volte una serie di chiarimenti. Era novembre 2009, quando per l'ultima volta è toccato al Quotidiano ricordare una serie di dati confermati solamente da alcuni documenti. Questioni che né la società privata che gestiste la discarica cittadina, né primo cittadino, giunta comunale e consiglieri, né Provincia di Matera, né assessorato regionale o dipartimento Ambiente di via Anzio hanno voluto mai davvero affrontare. Ci si riferisce, in particolare, alle informazioni sulla base delle quali il primo aprile 2008 arrivò
La discarica di Pomarico
l'Aia (Autorizzazione integrata ambientale) dalla Regione. Quella che Giuseppe Casolaro chiama, senza che se ne comprenda il motivo reale, “pesce d'aprile”. Dato, per esempio, che l'auto-
rizzazione arriva in risposta a una richiesta inoltrata dallo stesso Comune di Pomarico. Insomma, non sarà per una perversione da ambientalisti tout court, però, che tanti punti inter-
rogativi stanno ancora lì dove erano. Tanto per ricominciare: non era stato riportato che l'area di Manferrara Sottana è adiacente e contigua a una Zps (Zona di protezione speciale) nonché Sic (Sito d'interesse comunitario). Sempre i documenti, inoltre, descrivevano una situazione molto diversa da quella reale. Per esempio che nel raggio d'un chilometro dal sito non ci sono attività produttive. Falso: ce ne sono almeno due, tra le quali un Centro d'immagazzinamento e distribuzione delle carni all'ingrosso. Come non è assolutamente vero che non esistano, nel raggio dello stesso chilometro già citato, costruzioni adibite ad abitazione civile. E il centro abitato non è esattamente a cinque chilometri di distanza (il quartiere Aldo Moro, in linea d'aria, dista invece al massimo un paio
di chilometri e altre abitazioni anche molto meno). Nell'area gravitano sorgenti d'acqua, e in particolare sotto la struttura di conferimento rifiuti esiste un'importante sorgente acquifera. Per adesso è pura utopia, molto probabilmente, volerne sapere di più. Che tanta verità di accadimenti con al centro la discarica di Manferrara Sottana è quantomeno tutt'altro che manifestata. A ora, comunque, quando tante situazioni sono aperte, bisognerà iniziare almeno a tornare sul decisivo tema dello smaltimento dei rifiuti con annessa gestione della discarica. Senza dimenticare la necessità della raccolta differenziata e le varie ricadute sull'economia locale. Una questione delicata che si trascina da alcuni mesi, perchè senza l’ampliamento, la discarica potrebbe paralizzarsi a breve. provinciamt@luedi.it
Serata all’insegna dell’informazione promossa dalla Fidas
Pisticci Il consigliere Salierno
Sport e donazione a Miglionico Due culture in simbiosi
«Esemplare la convenzione con il tribunale»
dere la cultura della donazione e della salute da cercare nello sport -ha esordito il presidente della locale sezione Fidas, Giuseppe Comanda. - La comunità miglionichese -ha precisato Comanda - da quindici anni, offre un significativo e fattivo contributo, realizzando una raccolta annuale che si aggira sulle cento sacche. Per la prossima settimana, il 22 febbraio presso il distretto sanitario di Miglionico ci sarà la nostra novantanovesima giornata di raccolta». Apprezzabile il contributo, anche filmato, portato dal dottor Sinno per uno sport sano e naturale con corrette alimentazioni e stili di vita senza eccessi e poi correzioni. Da parte sua, il dottor Cinnella ci ha tenuto a precisare come a volte «l'alto livello tecnologico e scientifico raggiunto nel-
PISTICCI - «La convenzione sottoscritta tra Comune di Pisticci, Provincia di Matera e Tribunale di Matera, non solo garantirà il funzionamento della sede distaccata di Pisticci del Tribunale di Matera, ma diventa un esempio da seguire perché l'intero sistema delle autonomie locali e, con esso la buona politica, possono svolgere un ruolo attivo per contribuire a migliorare i servizi della giustizia, ed in generale statali, sul territorio». E' il commento del consigliere regionale del Pd Adeltina Salierno, che aggiunge: «anche nella giustizia la politica dei tagli decisa dai Ministri Tremonti ed Alfano, rispolverando vecchi progetti di soppressione di uffici giudiziari cosiddetti periferici da decenni nei cassetti ministeriali, penalizza direttamente i cittadini. Se non fossero intervenuti direttamente la Provincia di Matera e l'Amministrazione Comunale di Pisticci, sostituendosi alle carenze del Ministero, a rimetterci sarebberostati i cittadini di una ventina di comuni che rientrano nella giurisdizione del Tribunale di Pisticci».
MIGLIONICO - Si è tenuto, nella sala del Castello del Malconsiglio, il convegno su Donazione, Sport e Salute. Organizzato dalla Fidas, Donatori Sangue di Basilicata, con il patrocinio del Comune di Miglionico, del Coni di Matera e della Figc Lnd di Basilicata, l'importanza dell'attività motoria e sportiva e del gesto nobile della donazione, sono state illustrate e dibattute da uomini che operano con e nello sport e da uomini dediti alla donazione. Alla presenza del sindaco di Miglionico, Angelo Buono si sono incontrate la cultura dello sport e quella della donazione. In simbiosi. L'arte motoria per creare quel benessere psico-fisico che invogli e stimoli all'arte della solidarietà come pensiero creativo di aiuto per
chi soffre e potrebbe averne bisogno. Questa l'essenza del convegno, presieduto da Antonio Bronzino, vice presidente Fidas Nazionale. Alla presenza del dottor Alfredo Cinnella, Direttore Sanitario Fidas Miglionico, si sono succeduti e discussi interventi di Antonio Elettrico, vice presidente del Coni di Matera, Carmine Sinno, esperto di medicina dello sport e Paolo Ettorre, presidente Fidas di Basilicata. Alla serata non hanno potuto partecipare, per sopraggiunti impegni, i due ospiti illustri del calcio nazionale, attesi dai tanti tifosi miglionichesi: il Mundial'82 Franco Selvaggi e il trainer materano dell'As Lecce, Gigi De Canio. «Una serata all'insegna dell'informazione per una cura salutare del corpo e per diffon-
Giuseppe Comanda
l'ambito della donazione del sangue, contribuisca a ritenere, a torto, che il sangue sia una risorsa facilmente reperibile. Così non è, in quanto la donazione rimane l'unica via per disporre di scorte sufficienti a salvare vite umane». Antonio Centonze provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Stop a Sant’Arcangelo dopo sei gare senza sconfitte
Polisportiva, percorso interrotto MONTESCAGLIOSO - Si interrompe sul terreno di gioco di Sant’Arcangelo la striscia di sei gare senza sconfitte (tre vittorie ed altrettanti pareggi) per la Polisportiva Libertas Montescaglioso, superata per 2 a 1 dai padroni di casa della Santarcangiolese dopo aver giocato per 70' in inferiorità numerica data l'espulsione comminata ad Antonello Tafuno. I potentini, con la vittoria sui montesi, centrano la settima affermazione consecutiva che consente loro di occupare la terza posizione in classifica, con 41 punti, alle spalle di Moliterno (47) e Pietragalla (46). La squadra allenata da mister Menzano rimane ferma a quota 32, che le vale la settima piaz-
za. I ragazzi montesi, dopo essere passati in svantaggio nel primo quarto d'ora di gioco in seguito ad una rete di Petrillo, sia pure in dieci, sono riusciti a pareggiare i conti quando mancavano 22 minuti alla fine della gara, grazie ad una rete dai 25 metri segnata da Stefano Cifarelli, giunto alla sua quinta rete stagionale. La gioia del pareggio è però durata solo 4', con Petrillo che ha firmato la sua personale doppietta e ha consegnato i tre punti alla sua squadra. Lostesso centravanti potentino era già andato a segno, su calcio di rigore, nel 3 - 0 con il quale la Santarcangiolese aveva espugnato il Comunale di Montescaglioso. L'unica altra squadra sinora capace di
vincere a Montescaglioso è stata il Pietragalla, per 4 -1, alla tredicesima giornata. Nell'ultima trasferta Menzano era privo di pedine importanti, dal punto di vista dell'esperienza, come Ivan Carriero e Rocco Franco, mentre l'altro centrale di difesa, Emanuele Tafuno, è rimasto in panchina per tutti i 90'dipartita: iragazzimontesi hanno giocato la loro partita e sono andati vicini ad un risultato di parità che sarebbe stato salutato favorevolmente dall'ambiente. La Polisportiva Libertas cercherà di riprendere il percorso interrotto già dal prossimo turno, valevoleper la ventitreesima giornata del Campionato di Promozione, in programma domenica 21 feb-
La Polisportiva Libertas Montescaglioso
braio, alle ore 15. A Montescaglioso si presenterà il Bella (22 punti in 21 gare, squadra che nell'ultimo turno non ha giocato a causa del maltempo): all'andata i montesi si sono imposti sul
campo bellese per 1- 0, grazie ad una rete su punizione, dal limite dell'area, messa a segno dal fantasista Luigi Mangia, autore in questa stagione di quattro reti. Michele Marchitelli
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Mercoledì 17 febbraio 2010
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Già affidata la gestione di Palazzetto dello sport e Vecchio Lavatoio, resta solo l’Auditorium
Tre perle pubbliche per i servizi sociali TRICARICO - Con l'apertura del nuovo anno, l'Amministrazione comunale di Tricarico ha affidato affidare in gestione tre importanti attività e relative strutture. Ci riferiamo al Palazzetto dello sport, sito in contrada Carmine, al Parco Urbano del Vecchio lavatoio e all'Auditorium comunale di viale Regina Margherita. Il primo è stato affidato, in via sperimentale fino al 30 giugno, alla società sportiva Tricarico volley che senza alcuna forma di retribuzione da parte dell'amministrazione, gestisce il Palazzetto curandone la organizzazione, la pulizia e la manutenzione ordinaria. Il secondo, più noto ai tricaricesi come “Fontana Vecchia”, è stato
affidato, previo apposito bando, alla cooperativa sociale “Raggio di sole”, che verserà un canone annuo di 3.000 euro nelle casse comunali con l'obbligo di assicurare, oltre alla manutenzione degli ambienti, anche la cura del verde pubblico. Il Parco è stato oggetto, recentemente, di un sostanziale recupero, prima con le attività estive dell'associazione “Vivere Tricarico” e successivamente, con quelle dell'associazione Omfalos; nell'ultimo anno, inoltre, si è provveduto a rendere l'area maggiormente fruibile con la realizzazione di nuovi servizi, di un'area camper e del verde attrezzato. La cooperativa sociale Raggio di sole avrà l'opportunità di realizzare un bar -
pizzeria e di utilizzare l'area per manifestazioni all'aperto. Il contratto è di sei anni. Infine, l'Auditorium comunale. Il bando è stato ripubblicato e l'attuale ha scadenza il 25 febbraio. Vi possono partecipare associazioni, società, ditte, anche individuali, regolarmente iscritte alla cCamera di commercio con apposito codice. Il bando prevede un canone mensile minimo di 300 euro, con l'obbligo di effettuare tre proiezioni settimanali nei giorni di venerdì, sabato e domenica. Sia gli ambienti che le attrezzature messi a disposizione dall'amministrazione, sono già correlati di tutte le apposite autorizzazioni e tecnologicamente avanzate. «Le tre iniziati-
Il centro storico di Tricarico
ve -spiega l'assessore alle Attività produttive Gigi Benevento- contemplano una doppia necessità dell'amministrazione comunale: sgravarsi di alcune dispendiose manutenzioni e fornire opportunità di lavoro in un momento in cui la nostra comunità, così come tutto l'entro terra lucano, vive mo-
menti di gravi difficoltà occupazionali. Sono piccoli ma importanti segnali, che invadono anche il campo del sociale, andando a fornire, come nel caso del cinema, un'occasione culturale e di aggregazione sociale». Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it
Per il momento è tutto fermo, si attende di disciplinare l’area del mercato coperto
Grassano vuole fare la città Approvato il nuovo piano per l’apertura festiva di negozi e attività ambulanti GRASSANO - Il regolamento che disciplina gli orari di apertura e chiusura delle attività di commercio al dettaglio non è ancora partito. Nonostante sia stato già discusso e siglato, il regolamento che disciplina gli orari delle attività commerciali, sia in area privata che su area pubblica, nonché delle deroghe alla chiusura domenicale e festiva per l'anno 2010, non è ancora entrato in vigore. A denunciare il ritardo di attuazione della nuova regola è Giovanni Bonelli, uno dei firmatari dell'accordo in rappresentanza dell'Associazione Piccole Imprese di Grassano. «Devo dare atto al comandante del Corpo Unico Polizia Locale Piero Germano ha commentato Giovanni Bonelli- che insieme all'assessore alle Attività produttive, Domenico Zacchei, hanno tempestivamente convocato una riunione per discutere del piano degli orari e giornate di aperture delle attività commerciali per tutto il 2010 chiamando le associazioni di categoria presenti a Grassano: la Federeconsumatori, la Confocommercio e la Confesercenti. Il piano, così come proposto e condiviso, regola nel dettaglio quali siano gli orari da rispettare e le deroghe previste fino al 30 novembre prossimo». Bonelli elogia la novità del provvedimento: «Da quelli che sono i miei ricordi -dice-forse è la prima volta che si vuole attuare un simile provvedimento annuale, ma purtroppo devo far rilevare che le deroghe per le domeniche e i festivi previste per tutto l'anno sono solamente 9 e due sono già passate una il 3 gennaio, l'altra il 14 febbraio; pertanto, se si perde ulteriore tempo sarà vanificato il lavoro svolto finora». Il piano che l'ente vuole attuare, sostanzialmente, dà la facoltà alle attività commerciali di non rispettare la chiusura settimanale, o, qualora qualcuno volesse rispettarla, deve apporre un cartello davanti al proprio negozio; inoltre sancisce che le attività di vendita
Grassano
devono essere svolte negli orari compresi tra le 7 e le ore 22 e non devono superare le tredici ore giornaliere. Per quanto riguarda, invece, l'esercizio di attività commerciali itineranti, è consentito su qualunque strada del centro abitato eccetto che in alcune vie principali cioè: via Meridionale, piazza Della Libertà, via Ca-
pitan Pirrone, via Municipio, via Regina Margherita e via San Domenico per motivi di viabilità e traffico. Agli ambulanti non è consentita la sosta nello stesso punto per più di un ora, le soste non devono recare intralcio alla circolazione veicolare e pedonale e devono essere fatte in punti che distano almeno 150
metri da mercati e fiere. Abbiamo raggiunto telefonicamente l'assessore alle Attività produttive del comune di Grassano, Domenico Zacchei, e chiesto come mai questo ritardo nell'applicazione del regolamento. Zacchei ha così commentato: «Il piano che abbiamo previsto andrà a regolare tutte le attività di commercio, sia quelle a posto fisso che itineranti, all'interno del piano è stato previsto anche la regolamentazione degli orari di apertura della piazza coperta. Ho già convocato una riunione con i commercianti della piazza per stabilire insieme a loro i criteri da adottare, perché se singolarmente ogni attività commerciale dispone in maniera autonoma la linea da seguire, con le attività che operano nell'area del mercato coperto c'è da verificare una gestione comune, che va dall'apertura della piazza alla pulizia. Appena avremo definito tutto bene, evitando di commettere errori, daremo attuazione al nuovo piano orari». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
Irsina verso le Comunali, Scaraia «Basta con la sola logica dei numeri» IRSINA - In queste ultime concitate ore, partiti e coalizioni sono in pieno fermento per la scelta dei candidati che devono riempire le liste, e dei capilista che le devono capeggiare. Intanto, interviene Rosaria Scaraia che in una nota dice la sua sull'importante incontro tenutosi l'altra sera nell'ambito di una importante e serrata discussione tra gli iscritti e i dirigenti del Pdl di Irsina, che ha portato all’investitura di Favale. «Sbaglia, evidentemente, chi come me -spiega Scaraia- ritiene che all'approssimarsi delle amministrative occorrerebbe prima dare forma e sostanza ai programmi poi scegliere i candidati sindaco più adatti a dare a essi concretezza con l'attività di governo. A Irsina si discute diuomini, e talvolta nemmeno dellaloro qualità,ma delloro appealnumerico, 800 /900 voti in dote, mah! In pratica dando un pessimo giudizio della democrazia. Ma occorre vincere e cioè attirare voti -continua Scaraia- a far bene, a vittoria conseguita, si farà sempre in tempo. Essere pragmatici non è atteggiamento colposo, è realismo. Per quanto mi riguarda -afferma la professoressa- essendo assai propensa a lotta-
re contro i mulini a vento, ritorno a chiedere di dedicare qualche attenzione, magari nei ritagli di tempo,ai programmi. Cosa si intende fare per perseguire il progresso socioeconomico del paese? Innanzitutto in senso produttivo, poiché per il sociale occorrono risorse e se non si produce esse divengono assai scarse. Gradirei molto -continua Scaraia- che i partiti portassero la gente a ragionare sul concreto e no sull'appeal dei candidati:chi indossa meglio la fascia. Che cosa fare su agricoltura, turismo, riordino amministrativo, ambiente, sanità, integrazione degli immigrati, infrastrutture del territorio, casa, commercio, qualità della vita? Questo ci consentirebbe di capire cosa si vorrebbe,quali sono le aspirazioni prevalenti. Lasciandoperderelepersone eguardandoaifatti,alle azionidi governo.I candidatisarebbero poi legittimati a proporre obiettivi cui magari la gente comune non riesce a pensare, questo servirà a fare di loro dei leader. Giocando sulla conoscenza delle cose -conclude Rosaria Scaraia- non sui numeri che a volte non pagano». Mimmo Donvito
Grottole Piece dei “Crypta folk”
Il Carnevale in commedia GROTTOLE - Si è svolta domenica scorsa, presso la palestra della scuola media “Alcide de Gasperi”di Grottole, la piece della compagnia teatrale dei “Crypta folk”, una commedia scritta in vernacolo grottolese da Enza Lacetera e Tania Marino, “Morta tov', vita meij'” (Morte tua, vita mia), che ha proposto episodi di vita passata, legati al Carnevale ed al matrimonio. La commedia, presentata comunque in tono sarcastico e carnevalesco, verteva sulle vicende amorose ed economiche di una famiglia contadina degli anni '50, che si trovava ad affrontare le insidie di un usuraio e dei canoni sociali dell'epoca: Giovanni Bortolo, dopo aver speso la maggior parte degli anni della propria vita per il lavoro e per conservare i guadagni ricavati, si trova sprovveduto di fronte ad una malattia incurabile e, soprattutto, di fronte alle aspirazioni dei propri parenti, bramosi di avere maggiori successioni di beni nel testamento. La compagnia teatrale, che è nata tre anni fa e continua a presentare commedie e storie che ricordano la tradizione del paese, è composta da quindici ragazzi giovanissimi, che trovano in queste rappresentazioni il modo di confrontarsi con un ampio pubblico nonostante la discreta esperienza e, soprattutto, di ritrovare i valori tradizionali della propria terra avendo, però, la consapevolezza essere al punto di partenza e di dover affrontare molte difficoltà per affermarsi sul territorio e migliorarsi anno dopo anno. I Crypta Folk prendono nome dall'antica denominazione del loro paese
d'appartenenza, “Cryptulae” in latino e “Cripta” in greco, che indica le grotte di cui il paese è ricco e che per secoli sono state abitate dagli aborigeni. La compagnia nasce da una collaborazione per la realizzazione di uno spettacolo teatrale musicale ideato da Tania Marino ed Enza Lacetera, con il quale si è voluto mettere in scena episodi di vita quotidiana del passato attraverso il “Musicastoria Grottolese”. Dopo la rappresentazione del Musicastoria nel 2008, i cripta folk hanno presentato un musical riguardante la storia di una brigantessa che si ribellò strenuamente alle sevizie dell'esercito piemontese per seguire il generale Crocco e il suo sogno di libertà. Il titolo è :“V-less' d-v-nta' na brigant'” (vorrei diventare una brigantessa), scritto interamente in grottolese e diretto da Enza Lacetera e Tania Marino; lo spettacolo, che è stato inserito nel cartellone “Unotrentuno- eventi agosto 2008” -musica, teatro e spettacoli dal vivo”, ha avuto un buon successo in tutte le piazze in cui è stato presentato. Lo scorso anno, invece, il gruppo ha presentato la commedia “Ripicche d'amore” che presentava come tema un comico e divertente intrecciarsi di vicende d'amore vissute dai protagonisti, appartenenti ad una famiglia stravagante e squinternata. Questa rappresentazione è, quindi, una manifestazione culturale nata sia con l'intento di divertire, sia per cercare di avvicinare altri giovani alla cultura e alla tradizione del proprio paese. Carlo Amodio provinciamt@luedi.it
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Bernalda «E’ il fallimento della politica di centrosinistra in 20 anni di abbandono»
Stagione ormai compromessa Il coordinatore del Pdl, Franco Pizzolla, solidale con gli operatori balneari BERNALDA - La solidarietà agli imprenditori turistici arriva direttamente dalle parole del coordinatore del Pdl di Bernalda, Franco Pizzolla, il quale parla di «Fallimenti della politica di sinistra che si leggono in venti anni di abbandono che hanno determinato la distruzione del Lido di Metaponto». Un'analisi, la sua, che trova pacche sulle spalle di chi è salito sul tetto per protestare e di suggerimenti a chi ha ed avrà la possibilità di guidare la città e non solo. «Le violente mareggiate che per la mancanza assoluta di opere di protezione hanno compromesso definitivamente l'uso dell'arenile del Lido di Metaponto - dice Pizzolla hanno messo a nudo l'incapacità amministrativa delle giunte di sinistra. Il tratto di costa più bello dello Jonio è stato devastato in modo irreversibile. Difficilmente l'arenile potrà essere usato per la balneazione nella prossima stagione estiva. Occorre correre ai ripari con urgenza, per cui, il Pdl di BernaldaMetaponto, solidale con gli operatori turistici costretti a
Franco Pizzolla
manifestare con determinazione per la rivendicazione dei loro diritti, chiede e propone alle istituzioni, che a vario livello interagiscono sui seguenti provvedimenti: interventi urgenti e straordinari; interventi definitivi e non sperimentali quali opportunità per pensare a nuovi ambienti tra naturale e artificiale sulla costa di Metaponto; interventi di manu-
tenzione annuale sul litorale. In merito alla parte straordinaria prima di tutto bisogna pensare ad un intervento che finanzi il ripascimento dell'arenile con circa 50 mila tonnellate di sabbia di mare; poi è necessario approvare un intervento straordinario di dragaggio; infine, finanziare la realizzazione immediata di un'opera che preveda il ripascimento protetto dell'arenile con scogliere artificiali a pelo d'acqua ed il ripristino dei sistemi dunali nel tratto di costa compresa tra il fiume Basento ed il fiume Bradano. Per gli interventi definitivi a lungo termine, non sperimentali: programmare e progettare opere che possono contribuire alla creazione di ambienti che, pur essendo artificiali, rientrano in una visione tradizionale di naturalità, in cui, le opere, oltre ad avere la funzione di barriere antierosione vengono disegnate per generare condizioni adatte agli sport di mare, all'utilizzo del vento per l'energia pulita e per poter ospitare fauna e flora, altrimenti
inesistenti, creando delle vere e proprie barriere coralline capaci, grazie alla diversa immagine programmata ed interpretata, di essere accettati ed utilizzati. A questi si aggiungano gli interventi di manutenzione annuale sul litorale: con programmi che si muovano per interventi di manutenzione annuale al ripascimento della costa da effettuarsi prima dell'inizio della stagione balneare. Invitiamo i cittadini di Bernalda-Metaponto, i partiti politici, le associazioni culturali, i sindacati, i circoli culturali e politici a sostenere queste richiesteproposte per generare sulla costa di Metaponto, una grande risorsa per lo sviluppo economico e creare scenari alternativi in cui la costa assume il ruolo di volano per nuove iniziative turistiche e per nuove attività a mare, scenari direttamente connessi a fattori di interesse pubblico capaci - conclude Pizzolla - di colmare il deficit dell'offerta turistica e occupazionale». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Metaponto L’assessore Dalessandro (Pd): «Servono opere definitive»
«Intervenga il ministero» Il consigliere Di Sanza (Pd) chiede misure per l’erosione METAPONTO - Il consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, chiede l’intervento del ministro per affrontare in maniera seria il dramma dell’erosione della costa jonica. «Il Metapontino e la sua costa -spiega Di Sanza- sono patrimonio dei lucani e per questo motivo devono diventare una priorità per il prossimo governo regionale. L'urgenza nasce dalla constatazione che l'erosione, minacciando quotidianamente il turismo e gli stessi operatori, distrugge uno dei pochi territori che possono garantire all'intera Regione quello sviluppo sociale ed economico da tutti auspicato. Pertanto -continua- sono convinto che il governatore De Filippo, se rieletto, e l'intera maggioranza sapranno trovare soluzioni tecniche e definitive all'erosione della costa, facendo leva
sulle ingenti risorse finanziarie che saranno necessarie e sull'intervento, anch'esso essenziale, del Ministero dell'Ambiente, già chiamato a collaborare in passato ma finora inutilmente. Esprimo, quindi, la mia vicinanza alle posizioni dei cittadini e degli operatori del Metapontino, garantendo loro che questo tema diventerà una mia personale “questione di principio”». Sul tema è intervenuto anche l’assessore provinciale al Turismo, Giuseppe Dalessandro (Pd): «La protesta, del tutto civile e pacata, degli operatori -sottolinea- ha riportato all'attenzione delle istituzioni il problema dell’erosione della costa. Questione complessa, che solleva, da un lato, l'urgenza dell'intervento “tampone”, indispensabile per fronteggiare l'e-
mergenza e, dall'altra, la risoluzione definitiva, se esiste, che necessita di tempi lunghi». «Nei giorni scorsi -ha sottolineato il presidente dell'Ente, Franco Stella- ho sollecitato le autorità regionali e una loro immediata azione risolutrice, al fine di evitare ripercussioni sulla sicurezza dei cittadini e sull'economia del territorio colpito». «In una economia già fortemente asfittica -ha proseguito Dalessandrocome quella attuale, non possiamo permetterci di perdere terreno in un settore determinante qual è quello turistico. Per fronteggiare le pesanti ricadute del fenomeno erosivo un primo passo, importante, può essere quello di chiedere lo stato di calamità che, come evidenziano i fatti, non potrà essere negato». provinciamt@luedi.it
Sortiero (Leucippo) fiducioso per l’incontro
Vertice in Prefettura «E’ arrivato il momento del buon senso» BERNALDA - «Da questo incontro che si terrà in Prefettura ci aspettiamo del buon senso; il buon senso di tutte le parti». Amarezza per quanto successo nei giorni scorsi nelle parole di Gianfranco Sortiero (nella foto), presidente della Leucippo, ma allo stesso tempo fiducia nelle parole che ascolteranno all'interno delle stanze della Prefettura di Matera. Nell'ultimo incontro svoltosi venerdì scorso all'interno del Comune di Bernalda, gli operatori, il Commissario prefettizio, Maria Rita Iaculli, il presidente della Regione, Vito De Filippo, alla presenza dell'ex assessore regionale, Innocenzo Loguercio, si lasciarono con l'impegno di essere presenti per discutere, nella giornata di oggi, delle sorti di Metaponto, della sua spiaggia e dell'economia che sul turismo fonda le sue basi. Sortiero, ieri, giornata che precede quella speranza, ci ha parlato di presenza nella stanza del Prefetto Monteleone della delegazione di operatori ma anche di tutti gli altri che davanti alla sede materana aspetteranno le notizie, magari quelle più belle. «Tutti sono invitati - ha detto Sortiero - ad essere presenti davanti alla Prefettura per mostrare l'attaccamento e il forte sentimento che ci lega alla nostra amata terra. Naturalmente - ha
continuato il presidente della Leucippo - nell'incontro ci sarà una delegazione degli operatori in quanto il tema è molto delicato. Ci aspettiamo la presenza di tutte le parti: il presidente della Regione, De Filippo, il presidente della Provincia, Franco Stella, gli assessori regionali, gli esponenti della capitaneria di porto, il commissario prefettizio Iaculli e tutti coloro che posso e devono dare a Metaponto e ai suoi cittadini un futuro. Questo è il momento del buon senso per la gente che li investe e per i cittadini che rivogliono quello scenario che per millenni ha regalato emozioni a coloro che sono giunti sulle dorate sponde della spiaggia degli Dei. Le nostre richieste sono quelle che abbiamo già esposto venerdì al presidente della Regione De Filippo, con la presenza di Loguercio e della dott.ssa Iaculli: dragaggio e misure che difendano la spiaggia da eventi eccezionali che negli ultimi anni, anzi negli ultimi mesi, stanno diventando frequenti e distruttivi. Noi tutti - ha concluso Sortiero - ci aspettiamo un incontro sereno dove a vincere sia la voglia di ridare ai cittadini di Bernalda e Metaponto la loro spiaggia; la loro bella terra». fa.si. provinciamt@luedi.it
Tursi La sesta edizione del pranzo di Carnevale non è stata rovinata nemmeno dal maltempo
Maschere e balli al Centro anziani TURSI - Il maltempo che ha bloccato le sfilate di Carnevale per giovani e bambini che erano state programmate dalla Protezione civile non ha fermato la sesta edizione del pranzo di carnevale, che si è svolta domenica al Centro sociale anziani polivalente. Era la prima delle numerose iniziative che si organizzeranno nel 2010. Nel salone erano presenti una cinquantina di persone tra cui la signora Felicia Catenaccio che con i suoi 86 anni era la più anziana. Due soci hanno offerto torte e spumante per festeggiare nello stesso giorno il loro compleanno: Carmela Bianco e Vincenzo Barone. Non c'erano i soci Vincenzo Cristiano, Vincenzo Santamaria
e Antonio Gentile, scomparsi nel 2009. Per questo nel salone ci sono tantissime foto che ormai rappresentano la memoria storica del C.S.A.P. e consentono di rivedere i volti di quei soci che hanno fatto la storia del centro sociale. Dopo il pranzo sono state tolte le sedie ed i tavoli e la sala si è trasformata in una pista da ballo, dove tutti hanno danzato fino a sera, al suono delle fisarmoniche. Il presidente Filippo Digno ha voluto ringraziare sia i presenti che hanno aderito all'iniziativa sia i 142 soci attualmente iscritti per il 2010. Un particolare elogio lo ha fatto ai collaboratori: Pino Giliberti per le operazioni di giardinaggio; Ida Palmisano e Filomena
Tauro per l'impegno che hanno preso quali tutor del laboratorio di "Cittadinanza solidale", iniziato a giugno 2009, a cui hanno partecipato tre lavoratori "Tirocinanti" all'Ageforma; i musicisti Cosimo Domenico Ligorio e Tommaso Mecca; poi Rosa Liguori, Maria Rondinelli, Antonietta Curci, Giuseppina Mazzei, Giuseppina Nicoletti e Maria Bernardo dello staff cucine; Fortunato Ferruccio, Gaetano Curci, Antonio Lacanna e Vincenzo Barone per l'allestimento della sala e il servizio. Onore al merito agli altri soci che hanno offerto l'olio, la salsa, le melanzane e le arance. Insomma al Centro sociale c'è una vera e propria squadra che nel 2009 ha già realizzato: il pranzo di carnevale, la festa della donna, il fa-
Il pranzo al Centro sociale anziani di Tursi
lò di San Giuseppe, la marcialonga, la festa dell'anziano ad agosto e le gite culturali alla Certosa di Padula, a Latronico, Piano Ruggio, Rotonda, Cerchiara e dintorni e a San Severino Lucano nel Parco del Pollino.
Il Csap ha anche un sito internet: www.gaetanoc.blogspot.com una sorta di diario delle attività che si svolgono durante l'anno. Della serie: “Non è un paese per vecchi”. Salvatore Martire
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Metapontino La denuncia di Giambattista Berberino sulle cattive strategie del Consorzio
«Irrigazione, contatori solo per fare cassa» METAPONTINO - «La Regione Basilicata e il Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, hanno installato contatori idrici sulle bocchette con l'intento di fare “cassa”, facendo pagare chi non paga». A denunciarlo, in una nota diffusa ieri, è Giambattista Barberino, ex presidente dell’associazione Agricoltori, nonchè ex consigliere regionale. «Al riguardo tre considerazioni -prosegue Barberino- La prima: I contatori installati su bocchette a servizio di superfici irrisorie sono tantissimi e il relativo onere difficilmente potrà essere ammortizzato. La se-
conda, la più importante, e che responsabilmente sarebbe stato meglio dare priorità a investimenti tesi al rifacimento che, si sa, sono utili, perlopiù, a scolare la pasta e le relative e perdite del prezioso elemento. Senza contare gli innumerevoli disservizi e, non v'è dubbio alcuno, gli esosi costi per urgenti interventi di riparazione che flagellano la rete di distribuzione. Da non dimenticare, poi, che mentre si aspettano gli interventi di riparazione le colture, le piantine muoiono. Gli agricoltori sono quelli che pagano le conse-
guenze e sono anche quelli a cui nulla è riconosciuto per tali danni. Si può affermare che questa è sicuramente una concausa dell'impressionante decremento dei campi coltivati a ortaggi nel metapontino. Risultano, poi, inutili gli affannosi proclami tesi a pretendere che le nuove generazioni non scappino dalla loro terra sempre più povera, sempre più avara, sempre più incapace di rendere disponibili le poche risorse di cui ancora dispone. La terza, a chi giova questo stato di cose, a chi giova il mancato intervento per il rifacimento delle condot-
te? L'augurio è che i prossimi amministratori della cosa pubblica siano più attenti e sensibili nei confronti di un settore primario e di vitale importanza per la nostra regione. Sarebbe pure auspicabile che i figli degli agricoltori tutti, si uniscano, che stanino i cosiddetti “dirigenti” delle organizzazione agricole e associative che, nonostante una situazione difficile per l'agricoltura, la zootecnia e più in generale della condizione socioeconomica, che si aggrava sempre di più, balbettano e si mostrano incapaci a promuovere iniziative e lotte efficaci che dovrebbero far
Un contatore per l’irrigazione
invertire una politica agraria nefasta e inconcludente che prende le mossa dal governo nazionale e di seguito quelle locali. Un tempo, non molto lontano -conclude Barberinononostante la divisione
ideologica, di fronte a inerzie politico-amministartive gli agricoltori, sopratutto i piccoli e i medi si univano e conseguivano risultati di interesse generale. Perché ora no?». provinciamt@luedi.it
Policoro Il sequestro in casa di madre e fratello ha fermato una pericolosa escalation
Mesi di violenze domestiche Triste storia di alcol e maltrattamenti alla base dell’arresto di una ragazza 30enne POLICORO - E’ maturata in un contesto socialmente difficile e complesso, l’escalation di violenze, ingiurie e percosse, che da circa un anno e mezzo rendevano drammatica la situazione familiare di A.F., la ragazza 30enne arrestata lunedì scorso dai carabinieri della Compagnia di Policoro, agli ordini del capitano Fernando Carbone. Mesi di denunce e segnalazioni, con interventi continui dei militari per sedare gli animi, qualche volta anche con particolari difficoltà, visto che la donna, con seri problemi di alcolismo, aveva una forza fuori dal comune. La sua “vittima” più frequente era la mamma sessantenne, ma in diverse circostanze si sarebbe sfogata anche con il fratello più giovane. In quel palazzone nella zona centrale della città si sentivano spesso urla e segnali di movimenti, ma gli inquilini non avevano mai avvertito nessuno, forse per una questione di quieto vivere. A denunciare gli episodi ci pensava sistematicamente la mamma. In più occasioni, i carabinieri sono stati costretti a sottoporre la donna al trattamento sanitario obbligatorio, e per qualche tempo A.F. è stata ospitata in una comunità, da cui si sarebbe allontanata spontaneamente, non essendo obbligata a restare, in considerazione della sua maggiore età. I problemi iniziavano quando chiedeva il denaro per comprare gli alcolici con cui spegneva la sua sofferenza quotidiana. Probabilmente in famiglia cercavano di distoglierla dai suoi propositi autodi-
Montalbano «Sono deluso»
Violenza in famiglia a Policoro
struttivi, ma senza sortire alcun effetto, se non violenza su violenza. Il caso è stato, poi, sottoposto all’attenzione dell’assistente sociale, che ha cercato di aiutarla senza risultati apprezzabili. Intanto, le violenze domestiche sarebbero continuate per altri mesi; anche perchè, pur avendo indicato la necessità di trovare per lei un alloggio autonomo, nessuno sarebbe riuscito nell’intento, determinando la reiterazione della violenza. Purtroppo, in casi del genere, la legislazione è piuttosto morbida, perciò il provvedimento restrittivo dell’autorità giudiziaria è scaturito solo dal sequestro di persona, che la trentenne avrebbe determinato, chiudendo a chiave in casa la mamma e il fra-
tello, al termine dell’ennesimo litigio furibondo. Un episodio di degrado familiare, che mette in luce anche le falle della società, nell’apparente benessere della città jonica, ma anche il dramma di una donna giovane, che forse non si è aiutata a uscire dal tunnel. Oggi è in carcere con le accuse pesanti di lesioni personali, maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona ed estorsione ai danni della madre. La custodia cautelare è stata necessaria per evitare la reiterazione del reato, ma certamente la donna deve essere aiutata da un sistema di assistenza sociale più efficace. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Dopo la doccia fredda con l’Angelo Cristofaro, il team è ai margini dei play-out
Il Policoro 2000 ci riprova POLICORO - Sconfitta di misura per il Policoro 2000 nella settima giornata di ritorno del campionato d'Eccellenza. La sfida era tra le più difficili per il team jonico: bisognava fermare ad Oppido Lucano l'Angelo Cristofaro, proiettato verso la vetta della classifica. E infatti i biancoverdi, battendo la squadra policorese per 2 a 1, hanno raggiunto l'obiettivo più prestigioso: il primo posto in campionato insieme alla Fortis Murgia, bloccata domenica sull'uno a uno dal Banzi. La prima rete per l'Oppido è arrivata già al nono minuto, grazie a un tiro imprendibile di Grieco. Ma il Policoro, sceso in campo con la giusta determinazione, non si è arreso e al 18' è riuscito a centrare il pareggio, grazie alla rete di Di Giorgio. Gli jonici difendono il ri-
sultato e cercano di sfondare con rapidi contropiedi ma, a pochi minuti dall'inizio del secondo tempo, arriva la doccia fredda: Manniello, complice anche un tocco di Affuso, trafigge Piarulli e suggella il definitivo 2 a 1.Per l'Angelo Cristofaro arrivano l'undicesima vittoria consecutiva tra le mura amiche e il primato della classifica; il Policoro deve invece incassare l'ennesima sconfitta che però non rispecchia appieno quanto i biancoazzurri hanno mostrato in campo: la buona prova sul difficile campo di Oppido può essere la base su cui lavorare in vista dei prossimi impegni e dell'obiettivo salvezza. Guardando la classifica, con 23 punti il Policoro conserva ancora la quint'ultima posizione, ai margini della zona play - out, tallonato a vi-
sta da Avigliano e Picerno, distanziati di un solo punto. Eppure la salvezza non è lontana: il Real Tolve, sconfitto domenica dai “cugini”del Borussia, è infatti a quota 24 punti mentre il Banzi è a cinque lunghezze di distanza. Nulla è ancora compromesso per gli jonici: bisognerà solo scendere in campo con la giusta concentrazione e cercare punti contro tutte le avversarie. Domenica prossima si ritorna al “Rocco Perriello” e sarà la prima sfida casalinga per il nuovo allenatore biancoazzurro, Gerardo Passarella: ospite del Policoro sarà proprio quel Banzi, capace di fermare sul pareggio la capolista Fortis Murgia e di mettere in difficoltà parecchie “grandi” di questa stagione. Eleonora Cesareo
Pontevolpe lascia Idv In una nota, è stato lo MONTALBANO JONICO - Cambiano alcune cose stesso Francesco Pontenello scenario politico volpe, che ha inteso renmontalbanese, in lizza dere pubblica la sua scelper il rinnovo del governo ta: «Alla luce di come si cittadino nell'ormai im- stanno svolgendo le trattative per l'elezioni ammiminente primavera. E’ mutato il quadro nel nistrative a Montalbano centrodestra, con la co- Jonico, profondamente deluso da chi mune scesa in mi rappresencampo della ta, prendo forFiamma Trimalmente le colore, neldistanze -scril'ultima legive Francesco slatura all'opPontevolpeposizione, per non incon il Partito correre in redella Libertà, sponsabilità e con loro, il che non mi apMovimento partengono, per le Autonovisto che quemie; con l'Usto comportanione di cenmento portetro di Casini, rà alla sconche si è spofitta totale del stata verso il centrosinicentrosinistra. stra. La mia idea Mutato an- Francesco Pontevolpe di centrosiniche nel cen- e Antonio Di Pietro stra è totaltrosinistra, mente diffeche da un larente da quelto, accoglie al lo che vogliosuo interno no i qualunl'Udc, dall'alquisti arrivati tro pare, invenell'Idv all'ulce, sempre tima ora; perpiù distansonalmente ziarsi, da Sinon accetto nistra e Liberimposizioni tà. che piovono I cambiadall'alto e somenti, altreprattutto di sì, all'interno coloro che alle di alcuni parultime Protiti, dove alcuvinciali correni militanti vano a destra che già alle ule contro il notime Provinstro presidenciali erano scesi in campo in prima te Stella, visto che anche persona, oggi, prendono in questo partito si pensa le distanze dalle scelte di più ai propri interessi personali che al bene della bottega. E' il caso di Francesco comunità, mi dissocio Pontevolpe, candidato a pienamente da Italia dei sostegno di Franco Stella, Valori». alle ultime Provinciali, Anna Carone con Italia dei Valori. provinciamt@luedi.it
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Champions League Rossoneri in vantaggio con Ronaldinho ma il primo tempo si chiude sull’1-1 Poi il sorpasso. Inutile la rete di Seedorf
Quel diavolo di un Rooney Il Milan cade in casa con il Manchester United: fatale il secondo tempo MILAN MANCHESTER U.
LO “SPECIAL ONE”
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Mourinho: «Per vincere non dovevano togliermi»
MILAN (4-3-1-2): Dida 6; Bonera 6, Nesta 6, Thiago Silva 6.5, Antonini 6 (38’ pt Favalli 6); Beckham 6 (26’ st Seedorf 6), Pirlo 6, Ambrosini 6.5; Pato 6.5, Huntelaar 5.5 (32’ st Inzaghi SV), Ronaldinho 6.5 In panchina: Abbiati, Abate, Flamini, Gattuso. Allenatore: Leonardo 6 MANCHESTER UNITED (4-51): Van der Sar 6.5; Rafael 6 (47’ st Borwn sv), Ferdinand 6, Evans 6, Evra 6; Fletcher 6.5, Carrick 6, Scholes 6.5, Nani 6 (20’ st Valencia 6), Park 6; Rooney 7. In panchina: Kuszczak, Neville, Owen, Berbatov, Gibson. Allenatore: Ferguson 6.5 ARBITRO: Benquerenca (Portogallo) 6 RETI: 3’ pt Ronaldinho, 36’ pt Scholes, 21’ st Rooney, 29’ st Rooney, 40’ st Seedorf NOTE: serata nuvolosa, terreno in buone condizioni. Spettatori: 80mila circa (4mila gli ospiti inglesi). Angoli: 6-4. Espulso al 48’ st Carrck per somma di ammonizioni. Ammoniti: Rooney. Recupero: 1’ pt; 4’ st.
MILANO – Josè Mourinho avrà un motivo in più per eliminare il Chelsea e portare la sua Inter ai quarti di finale di Champions League. Lo «special one» ha il club di Stamford Bridge nel cuore, ma non ha mai digerito il benservito che gli ha dato Roman Abramovich a stagione in corso. «Se avessero voluto continuare a vincere non avrebbero dovuto cacciarmi», avrebbe dichiarato Mourinho in un’intervista rilasciata alla rivista «Nuts» e ripresa dal Daily Mirror. Anche se ieri sera lo stesso Mou ha smentito: «Non ho mai parlato con quella rivista». A una settimana dalla sfida con i «blues», il portoghese carica se stesso e la sua squadra e attacca il Chelsea e, indirettamente, anche il suo attuale tecnico Carlo Ancelotti. «Il Chelsea ha sofferto negli ultimi due anni e non è una coincidenza che il loro declino sia cominciato quando sono andato via io - spiega Mourinho che a Londra ha vinto due volte la Premier, due Coppe di lega e una Fa Cup. C’è stato un rapporto unico tra manager, giocatori e tifosi e quando questo feeling si rompe non è facile ritrovarlo. Dopo di me forse si è cercato di cambiare troppo».
di FRANCO ZUCCALA’ MILANO – Wayne Rooney, con una doppietta, ha affondato il Milan nella ripresa, dopo un avvio mediocre. Un lampo di Ronaldinho subito in apertura, due o tre errori dei rossoneri e poi il fortunoso pareggio degli inglesi nel primo tempo. Le grandi parate di Van Der Sar hanno impedito al Milan di passare ancora. Poi nella ripresa l’imperioso ritorno dei Reds e il gol di Rooney (complice la difesa milanista) hanno cambiato partita e risultato, anche se il gol di Seedorf nel finale
L’esultanza di Wayne Rooney. Sopra: la gioia fugace di Ronaldinho e la grinta di Van Der Sar
ha ridato speranze alla squadra di Leonardo. Confermando le perplessità destate negli ultimi tempi, il Milan non si è espresso al meglio e perso la prima battaglia contro l’United davanti ai 78.587 appassionati, alle 50 nazioni collegate tramite le tv presenti a San Siro e a Fabio Capello. Tutto si deciderà all’Old Trafford, anche se le spe-
ranze rossonere sembrano appese a un filo. Roba da ottimisti ad oltranza, ad esser sinceri. Il Milan nella ripresa non è esistito: la difesa è apparsa patetica e il Manchester avrebbe potuto segnare ancora. Stavolta non è stata confermata la regola e i rossoneri non si sono trasformati neppure sentendo il profumo di Champions.
A San Siro gli inglesi non avevano mai segnato, stavolta ci sono riusciti. E in abbondanza, anche se il gol di Clarence Seedorf ha dato qualche speranza ai rossoneri. Leonardo non ha potuto schierare Borriello, ma l’exploit di Huntelaar contro l’Udinese e il buon rientro del “papero” Pato gli sono serviti per rilanciare il brasiliano (Seedorf in panchina,
poco incisivo il giovane brasiliano) e l’olandese (un gol mancato) ai danni di Pippo Inzaghi, ormai rassegnato a far da tappezzeria e chiamato in causa nel finale. L’olandese non è Borriello e si è visto. Ovviamente confermato lo straripante Ronaldinho (in gol, ma spesso pericoloso, meno nella ripresa).
Champions League. «Non mi fido dei Viola». Della Valle carica la squadra
E Van Gaal rispetta la Fiorentina MONACO –In crisi di risultati e senza Adrian Mutu è una Fiorentina con il morale non certo alle stelle quella che domani si ritroverà come avversaria, ma Louis Van Gaal è uno che non si fida mai. E alla vigilia della partita di andata degli ottavi di Champions League il tecnico olandese puntualmente mette in guardia il suo Bayern dalla tentazione di sottovalutare i viola. Proprio nel momento clou della sua stagione la formazione di Cesare Prandelli sta vivendo forse il suo momento peggiore della stagione. È infatti reduce da tre sconfitte di fila (compresa la Coppa Italia) e in campionato ha raccolto solo un punto in cinque partite. Inoltre ha perso per strada il suo uomo-simbolo, Adrian Mutu, fermato per doping. «Ma un giocatore non è così
importante – ha detto Van Gaal nella conferenza stampa di presentazione della sfida di domani all’Allianz Arena – Noi abbiamo vinto parecchie partite senza le nostre stelle Ribery e Robben». Ma oltre all’attaccante romeno la Fiorentina non potrà essere della partita anche il difensore Alessandro Gamberini, che si è infortunato a una spalla e dovrà restare fermo oltre due mesi. Il Bayern si sente perfettamente pronto per questa sfida con i viola, ma Van Gaal insiste su un concetto: «Noi siamo armati ma non dobbiamo sottovalutare la Fiorentina». «Dovremo essere molto felici se riusciremo ad andare più lontano – ha continuato -. A questo livello tutte le squadre hanno grandi qualità». E parlando del risultato di domani sera Van Gaal dice che gli ba-
sterebbevincere 1-0.«Sarebbe un buon risultato» ha detto pensando naturalmente alla partita di ritorno. Nonostante le ultime sconfitte in campionato, che hanno fatto allontanare la Fiorentina dalla zona Champions, Van Gaal si è rifiutato di parlare di una squadra viola in crisi. «E' una grande squadra con ottimi giocatori – ha continuato il tecnico – L'hanno dimostrato nella fase a gironi, dove hanno vinto il loro gruppo». Se l’allenatore dei bavaresi predica prudenza e non si sbilancia più di tanto, più spavaldo è Arjen Robben, che si augura addirittura una goleada. «Il risultato ideale? È 6-0“ ha detto il giocatore alla Bild.Mapoi haaggiunto:«Ma forse questo non accadrà. Dobbiamo segnare ma anche stare attenti che la Fiorentina non segni» ha aggiunto Rob-
ben. DELLA VALLE «Siamo carichi come sempre». Il presidente della Fiorentina Andrea Della Valle, in partenza per Monaco, sprona i suoi ragazzi in vista dell’importante sfida di questa sera contro il Bayern. «Speriamo che la sfortuna ci abbandoni un pò perchè ne abbiamo avuta Cesare Prandelli della Fiorentina tanta ultimamente continua- i ragazzi sono ar- de». Della Valle non vuole neprabbiati e questi stadi ci esalta- pure soffermarsi sullo strino: dobbiamo essere fiduciosi. scione contro il tecnico PranDopo tanti anni la Fiorentina è delli esposto in seguito all’ultornata agli ottavi e dobbiamo tima sconfitta contro la Samp. attaccarcilì contutte lenostre «Non voglio commentare la forze, anche se affrontiamo scritta. Forse è stato un tifoso una delle squadre più forti. del Siena. Firenze ama PranMa a noi piacciono queste sfi- delli e lo sapete tutti».
QUANTI SOLDI C. Ronaldo il più pagato al mondo LISBONA – E' Cristiano Ronaldo il calciatore più pagato al mondo: lo rivela la ricerca effettuata dall’agenzia di finanza dello sport «Futebol Finance». Il suo ingaggio annuo è di 13 milioni di euro; secondo Ibrahimovic (12); terzo Messi (10,5).
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Sport
Olimpiadi Invernali
Mercoledì 17 febbraio 2010
Vancouver 2010. Non finiscono i guai ai Giochi, gli organizzatori sono sotto stress
Neve e pioggia, è caos rinvii Sospese tutte le gare di sci alpino, ma oggi dovrebbe corrersi la discesa donne VANCOUVER – Cinque giorni olimpici e l’unico slalom disputato è quello tra i guai. Il meteo continua a mettersi di traverso ai Giochi invernali di Vancouver, incui ogni giornogli organizzatori sono costretti a stare con il naso all’insù, sperando ogni volta che nebbia, vento, pioggia e neve a turno non piombino giù a rovinare il programma di gare. La tabella di marcia in effetti ha già subito variazioni e cancellazioni più di un aeroporto nei giorni di sciopero: l’ultima, ma solo in ordine di tempo, è la Supercombinata maschile, previstaperierie annullataacausadellanevicata che si è abbattuta su Whistler Mountain e la nebbia calata in mattinata che ha reso la visibilità pari a zero. Il programma dello sci, di fatto, è saltato quasi per intero e tutte le competizioni sono slittate di due giorni: del resto già all’esordio era stata cancellata la discesa maschile, e a seguire la Supercombinata donne: a pioggia anche gli altri eventi, compreso il Super G, sono stati riprogrammati due giorni dopo rispetto al previsto. Un problema, quello del meteo, che forse comitato organizzatore e Cio hanno sottovalutato all’origine. Alla vigilia del via la neve, praticamente inesistente, è stata trasportata con camion ed elicotteri e conservata in vita non senza difficoltà: il guaio grosso è la pioggia, che da queste parti cade con una frequenza incredibile quanto prevedibile. Tra i cambiamenti dell’ultima ora anche l’annullamento della sessione di prove della discesa donne, che oggi dovrebbe comunque svolgersi. Il caos comunque non riguarda solo losci: aCypress Mountain,dove giàgli organizzatori erano dovuti ricorrere airiparichiudendo perragionidisicurezza alcune areeriservate al pubblico, e restituendo 4.000 biglietti con una perdita di 400mila dollari, pioggia e
Pessima prova degli azzurri nel Biathlon 12,5 km
PATTINAGGIO Claudia Pechstein chiede ammissione VANCOUVER (CANADA) Le Olimpiadi di Vancouver stanno per entrare nel vivo, ma c'è chi non riesce ancora a rassegnarsi all’esclusione. La tedesca Claudia Pechstein, 37 anni, ha infatti presentato un ricorso al Tas (tribunale amministrativo sportivo) chiedendo l’ammissione ai Giochi invernali. Cinque volte campionessa olimpica nel pattinaggio su ghiacco, Claudia Pechstein è stata sospesa fino al febbraio 2011 per doping ematico in occasione dei campionati mondiali di Hamar, in Norvegia.
SCI DI FONDO Argento Cottrer veneto applaude VENEZIA – «Bravo, via così. E in bocca al lupo per i prossimi giorni». È l'augurio del vicepresidente della Giunta veneta Franco Manzato a Pietro Piller Cottrer, campione di sci da fondo che anche a Vancouver ha fatto valere la sua classe. «E' un atleta completo – ha sottolineato il vicepresidente – che ben rappresenta la provincia di Belluno e il Veneto. Non a caso è, assieme ad altri olimpionici della regione, testimonial del nostro territorio, del nostro turismo e di una realtà ospitale dove si fondono al più alto livello cultura, civiltà, arte, accoglienza, enogastronomia».
La forte nevicata che ieri, insieme alla nebbia, ha fato slittare diverse gare
nebbia hanno creato il panico tra i virtuosi della tavola: slittano infatti tutte le gare dello snowboard femminile e questo costringe ad annullare le prove dell’halfpipe di uomini e donne. Problemi anche per la pista dei salti: anche qui gli orari subiscono variazioni. Cambiamento di programma anche per la 15km donne del fondo fissata il 18: stavolta il meteo non c’entra, ma la sovrapposizione con la Supercombinata femminile non era possibile per ragioni di trasmissione tv. Insomma, Olimpiadi senza tregua, cominciate con la tragedia della morte in pista, in una prova nel giorno dell’inaugurazione, del georgiano dello slittino Nodar Kumaritashvili: dopo lo choc e il dolore le modifiche sulla pista, accorciata per gli uomini, ridotta a misura junior addirittura per le donne. E qualche intoppo è avvenuto anche nelle gare al coperto: laddove il clima
nonavevaruolo,ci hapensatolatecnologia a fare lo sgambetto. Nella finale dei 500 metri del pattinaggio di velocità gli aspiranti alla medaglia hanno dovuto attendere quasi un’ora prima di rimettersi gli attrezzi ai piedi: la macchina spiana e pulisci ghiaccio ha fatto le bizze. Quanti guai, ma qualche buona notizia guardando il cielo: nei prossimi giorni almeno la pioggia dovrebbe dare tregua. BIATHLON MASCHILE. Nella gara di Biathlon a inseguimento maschile di 12,5 km disputatasi ieri nella serata italiana, piazzamenti deludenti per gli azzurri. Christian De Lorenzi, Lucas Hofer, Rene Laurent Vuillermoz e Markus Windisch si sono piazzati tutti oltre il 50° posto. Medaglia d’oro allo svedese Bjorn Ferry, argento all’austriaco Christoph Sumann, bronzo al francese Jay Vincent.
Pronti per la discesa donne. Quattro azzurre in gara
Sci in rosa, sfila la regina di velocità Lindsey Vonn
Neuner oro La curiosità Bronzo nel biatlhon di Bode Miller e alla Cina Ha un segreto nel pattinaggio il cuoco italiano
WHISTLER (CANADA) – La pista è pronta, i riflettori pure. Non si scia in notturna, ma sulla passerella di neve si prepara a scendere Lindsey Vonn, la campionessa americana vincitrice annunciata come rare volte nello sport. Contro di lei ed il resto del mondo l’Italia schiera Lucia Recchia, Daniela Merighetti, Elena Fanchini e Johanna Schnarf, una quartetto motivato ma senza eccessive pretese, pieno soprattutto della voglia di dare il massimo. Cinque successi in serie in discesa in questa stagione, sempre sorridente, la bionda del circo bianco Lindsey Vonn è arrivata in Canada preceduta dai suoi trionfi ed accompagnata da una campagna mediatica che l’ha messa sempre in primo piano. Anche un normale incidente “una contusione in allenamento” diventa nel suo caso ragione di particolare apprensione. Ma niente paura: Lindsey sta bene ed è arrivata a Vancouver per vincere e rivincere tanto da diventarne la regina. Sulla carta può andare alla conquista dell’oro in tutte le discipline con forse la sola eccezione dello slalom gigante. Ma se imbrocca la giornata giusta può mettere paura a tutte anche in questa disciplina. Lindsey in discesa dovrà vedersela soprattutto con la sua
VANCOUVER - Magdalena Neuner ha vinto la medaglia d’oro nella 10 chilometri inseguimento di biathlon femminile ai Giochi Invernali di Vancouver 2010. La tedesca, con il tempo complessivo di 30'16"0, ha preceduto la slovacca Anastazia Kuzmina, argento con un ritardo di 12"3, e la francese Marie Laure Brunet, bronzo a 28"3. Lontane dalle migliori le azzurre: 50esima Michela Ponza a 5'55"9, 51esima Katja Haller a 6'04"9, 53esima Karin Oberhofer a 6'24"3. ORO CINA - Storico oro della Cina nel pattinaggio di figura. Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi una coppia di pattinatori cinesi, i coniugi Shen Xue e Zhao Hongbo, ha vinto una finale olimpica in quella che è la più artistica delle discipline sul ghiaccio. Shen Xue e Zhao Hongbo, medaglia di bronzo a Torino ed ex campioni del mondo a suo tempo ritiratisi dalle competizioni, sono tornati sui pattini con questo unico obiettivo. Lo hanno raggiunto al termine di una prestazione perfetta, imponendosi nettamente davanti ai connazionali Pang Qing e Tong Jian e ai tedeschi Aliona Savchenko-Robin Szolkowy. Per la Cina si tratta di un traguardo storico.
Lindsey Vonn, regina del circo bianco
grande amica tedesca Maria Riesch oltre che con la svedese Anja Paerson. Anche la pista donne di Whistler Creekside, come quella uomini, è tutto un susseguirsi di grandi curvoni da tirare al massimo: terreno adatto soprattutto per la Paerson. L’incognita grande, come per gli uomini, è rappresentata dalla pista. Con una prova assolutamente inedita in due tranche le ragazze si sono trovate sotto gli sci, grazie al freddo notturno, un fondo assolutamente duro e molto mosso, con gli sci che sbattevano come bandierine al vento. Prima della gara è
prevista una nuova prova ma nel frattempo è annunciata una bella nevicata che potrebbe nuovamente cambiare il fondo della pista. Insomma, regna l’incertezza e le velociste devono essere più che mai pronte a tutto. Le azzurre per la gara hanno tutte all’unisono auspicato per se stesse un pò di buona sorte nella lotterai dei pettorali: ne vogliono uno dal numero basse per partire er prime e trovarsi sotto gli sci un fondo non troppo ma ridotto. Per il resto al annunciano intenzioni più che mai battagliere. E ci mancherebbe altro in una Olimpiade.
TRENTO –Vi è anche la cucina italiana tra i segreti che hanno portato lo sciatore Usa Bode Miller alla medaglia di bronzo nella discesa libera olimpica di Vancouver. Il segreto è legato ai soggiorni in Trentino per gli allenamenti nella Paganella Skiarea, ad Andalo. È nata così l’idea di realizzare un 'food-bus' cioè di una cucina mobile realizzata per garantire a Miller, Ligety, Sullivan, Cochran e i vari discesisti Usa una alimentazione ideale nelle tappe di Coppa del Mondo. E in vista dei Giochi, Miller è stato raggiunto a Park City dal suo cuoco di fiducia, partito dalle rive dell’Adige per coccolareil suocampionee garantirgli la migliore alimentazione possibile per Vancouver consentirgli di centrare l’oro olimpico, l’unico traguardo che ancora manca nel suo palmares. Miller lo ha promesso alla vigilia a Marco Dellapiccola, che hacurato i dettagli legati all’alimentazione e a Silvano Bottamedi, presidentedell’Azienda Promozione Turistica di Andalo e della Paganella, poche settimane prima dei Giochi: tornerò dal Canada con almeno un trofeo. Parte della sua promessa l’ha già mantenuta.
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38 Sport
Questa società estranea alla precedente gestione UN COMUNICATO stampa per precisare un concetto che già in passato era stato annunciato con forza. Il Potenza, facendo riferimento alla nostra locandina di ieri affissa nella città di Potenza e che annunciava la fissazione dell’udienza del Tribunale ordinario, a carico di Giuseppe Postiglione, e che erroneamente faceva riferimento al futuro del Potenza calcio, ha inteso ribadire con una nota a tutela della propria immagine che “la posizione giudiziaria di due ex dirigenti della Società per i quali è stata fissata la data del 12 Aprile 2010 per l’apertura del dibattimento in
sede penale è, come più volte precisato, totalmente estranea all’attuale assetto societario. La posizione regolamentare della Società inerente la richiesta di revocazione proposta dalla Procura Federale sarà giudicata dagli organi della giustizia sportiva appositamente delegati ed al proposito nessuna udienza è stata fissata dall’Organo adito, la Corte di Giustizia Federale a sezioni unite, tanto meno per il 12 Aprile 2010. L’ultimo provvedimento riguardante la Potenza Sport Club rimane l’ordinanza istruttoria della predetta Corte nell’udienza del 9 Febbraio ultimo scorso.
In breve
Igea, esonerato Zampollini L'IGEA VIRTUS ha esonerato il tecnico Mauro Zampollini. La nuova dirigenza, presieduta da Massimiliano Rendina, ha deciso di adottare il provvedimento per dare una scossa alla squadra. A dirigere momentaneamente gli allenamenti sarà Daniele Pappalardo, già tecnico della formazione Berretti.
Giudice Sportivo Seconda DUE GIORNATE Martinelli (Cassino), Strambelli (Noicattaro), un turno Carrozza (Barletta), Maury (Juve Stabia), Vanacore (Melfi), Sifonetti (Scafatese), Aquino (San Marino), Pascuccio (Vibonese)
Capuano lavora sugli errori che sono costati punti pesanti. Della Corte presente. Lucenti out
Potenza, troppe amnesie da correggere L’ANALISI dei numeri è impietosa: il Potenza nei secondi tempi crolla clamorosamente. Diventa fragile e perde anche le partite. Ventisette volte i rossoblù hanno subito gol nei secondi quarantacinque minuti. Sui 36 gol patiti in totale la percentuale è altissima: il 75%. Più che di tenuta fisica, ripercorrendo mentalmente tutte le realizzazioni subite, si tratta molto spesso di errori individuali o di reparto. Di attenzione o di posizione. Molto spesso anche di esperienza. Capuano non può certo diventare un professore di scuola calcio, per cui altro mezzo non ha che quello di moltiplicare all’infinito la fatica sul campo e l’applicazione degli schemi. Certo è che nulla può se l’attaccante che commette il fallo a centrocampo, non si piazza sul pallone e consente agli avversari di battere celermente una punizione che diventa una rete. L’analisi numerica diventa ancora più impietosa se si divide il tempo in quarti. Il dato più eloquente è che il Potenza ha subito fino ad oggi 6 reti nei minuti oltre il novantesimo. Altri 6 gol li ha subiti dal minuto 71 al minuto 90. Nel primo quarto d’ora dei secondi tempi ne ha patiti 7, dal minuto 61 al minuto 75, il Potena si è fatto sorprendere 8 volte. Capuano, ieri, nel corso della consueta conferenza stampa del martedì, le ha definite amnesie ed ha spiegato che “molto spesso hanno riguardato errori individuali di attenzione e di esperienza che non possono correggersi con la
La difesa del Potenza in azione contro la Spal
bacchetta magica”. In vista del Verona, quindi, Capuano ha alzato la concentrazione e ha deciso “di analizzare a video singole azioni, così per mettere i giocatori di fronte ai loro errori”. Servirà? Certo è che bisogna iniziare a pretendere dagli atleti di restare agganciati con i denti ad ogni singolo match fino al fischio finale, con la mentalità tipica di chi deve salvarsi, senza leggerezze e non dando nessun movimento tattico, esasperatamente chiesto da Capuano, per scontato. Intanto ieri è ripresa la preparazione in vista del campionato e della trasferta
in casa della capolista, dove - come ha riferito lo stesso allenatore - “prenderemo per buono tutto quello che ne verrà fuori”. Seduta più lunga del solito, quasi fino al calar della luce, nonostante la pioggia battente. C’era anche l’ultimo arrivato, il portiere Giuseppe Della Corte che ha preso parte col gruppo all’intera seduta. In vista di Verona, però, c’è la tegola-Lucenti. Il problema al polpaccio sembra essere più grave del previsto e l’esterno siciliano rischia seriamente di non essere convocato per il Bentegodi. Alfonso Pecoraro
Dopo l’exploit di De Angelis Melfi si coccola un nuovo bomber doc
Chiaria vuol dire gol Tante prodezze in svariati modi e senza rigori. E Rodolfi gongola NEL SEGNO DELLA continuità. Dopo la strepitosa annata scorsa, con Gianluca De Angelis re dei bomber del girone con 19 reti, un altro attaccante gialloverde sta facendo faville, lottando per il primato nella speciale classifica marcatori. Roberto Chiaria 26 anni da Cernusco sul Naviglio, hinterland milanese, si sta imponendo all'attenzione generale a suon di prestazioni convincenti e gol pesanti. Dodici appunto, siglati in tutte le maniere, senza l'ausilio di calci di rigore a differenza di Ciofani della Cisco, che di penalty ne ha messi a segno quattro. Reti estremamente rilevanti per l'andamento del Melfi. Facendo un rapido conteggio sono 19 i punti portati in dote dai gol di Chiaria, calcolando solo quelli determinanti ai fini del risultato finale. Cifre importanti per un giocatore che non ha mai segnato così tanto finora nella sua non lunghissima carriera. "Il mio record personale è di 10 gol, quando ero al Cuneo (stagione 2007/2008, ndr) - rimarca l'attaccante lombardo- Ovviamente speriamo di continuare a segnare e migliorarci ancora". Nel mirino, perché no proprio il record gialloverde di De Angelis. Altri otto gol e Chiaria potrebbe diventare il goleador più prolifico della storia del Melfi tra i professionisti. "Meglio non pensarci - si schermisce l'interessato Mi farebbe molto piacere, perché oltre a livello personale, vorrebbe significare dare una grossa mano alla squadra. Dell'esperienza di Cuneo parlo malvolentieri, anche perché alla fine concisa con un’assurda retrocessione. Qui invece è tutto diverso. Ambiente magnifico
per svolgere questa professione. La società non ci fa mancare nulla, è attenta a tutto. Ottimo anche il rapporto con la gente sin dal primo momento. A Melfi si sta proprio bene e non lo dico tanto per dire. Sono dettagli molto importanti per un calciatore che aiutano tantissimo a rendere di più". Tra i segreti di quest'annata positiva anche il rapporto con il tecnico Paolo Rodolfi, che lo ha allenato a Valenza Po, e che soprattutto lo ha fortemente voluto quest'estate. "Devo tanto a Rodolfi - rimarca Chiaria - Un bravo allenatore ed una persona eccezionale. Prima di lui a Valenza non giocavo nemmeno nel contesto di una squadra non certo composta da fenomeni. Arrivato lui è cambiato tutto. Ho giocato ed ho potuto mostrare il mio valore". Valori e qualità da prima punta. Chiaria in passato ha fatto anche l'esterno, ragion per cui il suo curriculum non è costellato da tante realizzazioni. Rodolfi uno che di calcio ne capisce, non ha avuto dubbi, indicando in Chiaria il nome giusto per l'attacco melfitano. Una prima punta completa, forte fisicamente ed anche generosa. Due suoi gol stagionali, quelli siglati a Manfredonia fanno parte della carrellata televisiva ideata dalla lega Pro. Guarda caso sono anche i due gol a cui Chiaria finora è maggiormente affezionato. "Sì è vero dei gol finora segnati, quei due di Manfredonia sono quelli che ricordo più volentieri. A mio giudizio i migliori fatti finora". Giusto, finora. Perché Roberto Chiaria da Cernusco sul Naviglio, non ha minimamente intenzione di fermarsi, a partire dalla prossima trasferta di Monopoli. Emilio Fidanzio
«Non voglio pensare ai record gioco solo per la squadra Ricordo bene la doppietta di Manfredonia, le due migliori reti che ho realizzato finora»
«Qui c’è l’ambiente ideale per fare bene e la società non ci fa mancare nulla Così si rende molto di più All’allenatore devo tanto»
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Sport 39
Mercoledì 17 febbraio 2010
Mercoledì 17 febbraio 2010
Ieri ripresa sotto la pioggia. Giallo sul tocco di Albano sul primo gol di Logrieco
«Matera pensa positivo» Questo l’appello lanciato dal diesse Dimitri a tutto l’ambiente RIPRESA sotto la pioggia ma col sorriso sulle labbra. Ieri pomeriggio lavoro ai bordi del campo nonostante le cattive condizioni meteo, ma l’indisponibilità di altri impianti non ha lasciato scelte al tecnico Roberto Rizzo per portare avanti il programma ri recupero della forma ottimale. Vari calciatori che non stavano al meglio e che non potevano allenarsi con continuità, hanno determinato uno stato di condizione non al meglio. Tutto lavoro per lo staff tecnico, ma farlo con il sorriso sulle labbra è ovviamente meglio. C’è pure un piccolo giallo, relativo al primo gol di Logrieco che potrebbe essere assegnato anche a Diego Albano. Stava esultando, però alla fine contava solo che il Matera avesse pareggiato e non c’è stata nessuna disputa. Però il tocco, seppure ininfluente, potrebbe esserci stato da parte di Diego Albano, ma è chiaro che l’assegnazione di un gol viene fatta anche da chi esulta e nell’occasione è stato Logrieco e quindi la rete è andata a lui. Meglio questo tipo di problemi a tenere banco che i processi o le crisi d’identità in cui il Matera era piombato con i soli tre punti in cinque gare, di cui due in casa. Due vittorie importanti contro squadre pericolanti, proprio quelle che in questo periodo sembrano essere le più vive e vegete. Perchè il Pisticci, prima del Matera, aveva messo in cascina otto punti in quattro gare e lo stesso per il Francavilla che era quasi condannato a fare punti a Matera per tentare di evitare i play out. Non a caso le squadre che più corrono sono quelle di fondo classifica, ma questo succede in tutte le categorie. Il girone di ritorno è sempre più difficile e incerto, quindi raggiungere quota quaranta a fine febbraio è senza dubbi un traguardo che consentirebbe al Matera di guardare avanti con maggiore ottimismo anche al campionato e non solo alla semifinale di Coppa Italia. Per farlo c’è da crescere in minutaggio di tenuta. A Pisticci nella ripresa la birra in corpo era già in emergenza, mentre col Francavilla è andata meglio nonostante un terreno pesante. Roberto Rizzo a fine gara domenica scorsa. «Mi accontento di giocare un’ora e di soffrire venti minuti, ma centrare l’obiettivo dei tre punti». Parole importanti, come quelle di puntare al recupero del pubblico e della fiducia. Ovviamente c’è un so-
Pugliesi pericolanti e ostici
Francavilla, ora testa all’Ostuni
Diego Albano
Angelo Logrieco
OGGI SI RECUPERA PIANURA-CASARANO AL SIMPATIA
lo modo nel calcio per raggiungere questo obiettivo, ma nemmeno era possibile ipotizzare che una vittoria avrebbe placato una protesta che pure il tecnico ha giustificato». Da rimarcare anche l’appello del diesse Gino
OGGI TURNO INFRASETTIMANALE
Dimitri, non ai tifosi, ma a tutti coloro che orbitano attorno al Matera, in termini di collaboratori e media. «Dobbiamo ricominciare a pensare postitivo. Tutti. Non abbiamo bisogno di altri allenatori o di commenti
da bar, ma dell’entusiasmo che alimenta questi dirigenti. Vedo che c’è ancora freddezza. Vincere è importante. Nel calcio e tutto. Dateci tempo e cominciamo a sorridere». Renato Carpentieri
Pioggia in azione con l’Ischia
RANCAVILLA – Il gruppo sinnico, ha ripreso ieri le sedute di allenamento settimanali presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”. La squadra, dopo l’importante successo ottenuto domenica scorsa contro l’Ischia Isolaverde, ha riagganciato la zona play off. Il successo per 2-1, grazie alle reti realizzate da Marsico e Chisena, hanno riportato non solo la vittoria casalinga che mancava da due mesi, ma anche una ventata di euforia che nell’ultimo periodo era un po’ scemata, a causa dei risultati un po’ negativi. Seconda vittoria in questo 2010 per la formazione di mister Ranko Lazic, che dopo il successo a Bitonto, è arrivato quello seppur sofferto contro gli isolani. Una gara che ha visto come protagonisti no gli atleti in campo, ma la terna arbitrale, che ha sospeso per circa dieci minuti la gara, per un fallo a centrocampo e che andata in confusione, non ha capito chi espellere tra i giocatori. Alla fine le due squadre, hanno proseguito il match in nove. Un episodio che ha rovinato una gara, che forse giocata in undici contro undici, sarebbe stata certamente più entusiasmante. Nonostante il terreno pesan-
te a causa della pioggia, il bel gioco si è visto. Ma ora bisogna pensare al match contro l’Ostuni, una squadra che è reduce dalla pesante sconfitta per 42 in casa della capolista Neapolis Mugnano. Pugliesi che hanno l’obbligo di dimenticare quel match e di cercare di mettere quando più fieno in cascina, per non restare impelagati nella zona dei play out. La formazione pugliese occupa la quint’ultima posizione in classifica, con ventiquattro punti, in compagnia dell’Ischia Isolaverde e Bitonto. Fino ad ora il ruolino di marcia dell’Ostuni ha collezionato sei vittorie, sei pareggi e dodici sconfitte, mettendo a segno ventidue reti e subendone trentasette. Una gara che per Del Prete e compagni si annuncia un’altra battaglia e che dovrà vedere in campo un Francavilla concentrato e determinato sin dai primi minuti di gioco, proprio come è accaduto domenica scorsa contro l’Ischia. Non faranno parte del match il fantasista Antonio Chisena e l’esterno di centrocampo Alberto Marsico, entrambi espulsi nel trambusto mal gestito dal direttore di gara. Claudio Sole
Il pareggio a Bacoli non è un bicchiere mezzo vuoto, ma esattamente il contrario
Pisticci pronto ai nastri di ri...partenza In casa ha vinto due partite, perdendone una sola. In trasferta sono arrivati tre pareggi, tutti per 1-1. E' questo il ruolino di marcia del Pisticci nel girone di ritorno iniziato nella seconda metà di gennaio, con i gialloble che si sono presentati ai nastri di ri-partenza potendo contare su una formazione molto rinnovata e sulla carta più competitiva di quella con cui era stato affrontato il girone di andata. I nove punti conquistati finora hanno consentito alla formazione adesso allenata da Pasquale Arleo di lasciare la penultima posizione, che significava retrocessione diretta, e scalare la classifica di un gradino. Ad oggi, pertanto, il Pisticci è terzultimo ed occupa l'ultimo dei quattro posti riservati alla zona play out. Il pareggio di domenica scorsa sul campo del
Bacoli ha consentito di mantenere il vantaggio di due punti proprio sulla formazione campana. Un buon pari, dunque, che permette ai gialloble di restare in scia del Francavilla Fontana, a quota 20 ad un solo punto di distanza, ed intravedere addirittura il gruppetto in lotta per la salvezza diretta che è appaiato a 24 punti ed è costituito da Ostuni, Ischia e Bitonto (le ultime due saranno ospitate dal Pisticci al Michetti, mentre all'Ostuni toccherà una visita a domicilio). Tutto, insomma, è ancora possibile. Lo dicono le distanze che impongono di continuare a credere anche nell'obiettivo della salvezza senza play out. Per farlo ci vorrà, tuttavia, un Pisticci in grado di avere un buon rendimento medio. L'inizio di girone di ritorno dei gialloble, in tal senso, è
soddisfacente. Ma per il futuro servirà mantenere la continuità anche contro avversari più forti, per poi essere determinati e cinici negli scontri diretti. Un alleato in più del Pisticci, in tal senso, potrebbe essere la condizione atletica. La forma di alcuni giocatori importanti arrivati a metà stagione, infatti, non può che migliorare nelle prossime settimane e rendere così il Pisticci ancora più competitivo. Anche se per la prova del fuoco e soprattutto per le conferme definitive sulla forza del nuovo gruppo bisogna ancora attendere qualche altro incontro, che sarà sicuramente utile a capire in che modo ed in quale posizione i gialloble potranno arrivare alla fase finale e decisiva della stagione. Roberto d’Alessandro
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40 Sport
Il punto Continua a stupire il Vitalba. Colpo salvezza per il Burgentia
Una festa per due Atletico e Bernalda approfittano della frenata delle antagoniste FANNO FESTA l'Atletico Potenza ed il Bernalda nel campionato di Prima Categoria. L'ultimo turno del terzo torneo lucano, funestato dal maltempo, ha regalato l'aggancio alla vetta ai potentini nel girone A ed ha permesso agli ionici di mantenere quasi inalterate le distanze sul Fagnano Valsinni (nel raggruppamento B). Non sono certamente dell'umore giusto, invece, il Savoia ed il Fagnano Valsinni di Modarelli. La squadra di Romano ha avuto qualcosa da ridire per quanto concerne l'arbitraggio. Allo stato attuale, nel primo raggruppamento comandano, in coabitazione, il Savoia e l'Atletico Potenza, tallonati dal Cancellara. Nel B, il Bernalda vanta una gara in meno ed un punto in più sul Valsinni. Domenica scorsa, a causa della neve e della pioggia, non si sono disputate ben cinque gare (una nel gruppo A e quattro nel B). GIRONE A Come dilapidare cinque punti di vantaggio sulla piazza d'onore nelle ultime due giornate di campionato. Basta chiedere al Savoia di Romano, che ha racimolato soltanto un pareggio nelle ultime due settimane. Pochino. Il Savoia, però, si è lamentato molto per le direzioni arbitrali, che non sono piaciute per niente. Veniamo
alla gara di domenica scorsa. Villano aveva spianato la strada alla capolista, raggiunta dal Barrata Potenza, grazie al guizzo di Maurizio Romano, nipote proprio del trainer del Savoia. L'Atletico Potenza ha ringraziato ed ha agguantato il primato con la quaterna rifilata all'Fst Rionero. Il team potentino si è affidato al solito Gaddi (doppietta), a Postiglione e Starna. Per il primato in classifica, però, non è ancora un discorso a due, perché a tre lunghezze dalla leadership, il Cancellara ha piegato la resistenza del Futura Poten-
za, con Troiano e Pietrafesa. Il Vitalba continua a stupire soprattutto tra le mura amiche. I ragazzi di La Capra hanno centrato il nono sorriso interno a spese del Castelgrande. Troiano ha provato a fare qualcosa per gli ospiti (siglando un gol), ma Maglie, Lotano e Gilio non sono stati d'accordo. In quinta posizione, l'Albatros Oppido continua a fare incetta di pareggi esterni (ben sei finora): questa volta il punto è stato raccolto in casa della “cenerentola” San Chirico Nuovo. D'Amico e Tarricone hanno fatto felice il Monte-
milone, ma hanno inguaiato il Possidente (in gol con l'omonimo Possidente). L'Abriola di Ramaglia è imbattuto da quattro turni (due successi interni e due pari esterni). Contro il Sant'Angelo è finita 2-2 (doppietta di Astino per gli aviglianesi). E' stata rinviata la sfida Castelpantano-Ruvo. GIRONE B Ferme ai box otto squadre a causa del maltempo, tra cui la capolista Bernalda, spazio alla sua vice Fagnano Valsinni. La formazione di mister Modarelli ha rischiato parecchio sulla “collina materana”. A Tricarico, i locali di
Non basta il gol 102 di Pagano. Il San Chirico pareggia
Albatros rallentato SAN CHIRICO ALBATROS
1 1
L’Albatros
SAN CHIRICO: Moreschi, Russo, Baldassarre G., Baldassarre A., Mucci, Padula Ge., Lamarra, Di Stasi, Zianni, Padula G., Tortorelli; All. Moreschi. ALBATROS OPPIDO: Leone, Lancellotti C., Monaco, Giganti, Pepe, Lancellotti D., Mancuso F. (32' st Giannone), Balsamo, Lancellotti A. (1' st Viola), Pagano, Paolucci.; All. Leone. ARBITRO: Berardone Di Moliteno. RETI: 25'pt Pagano, 47'st Di Stasi (rig.). SAN CHIRICO - Non basta il gol numero 102 di Pagano in maglia amaranto per regalare il successo dell'Albatros Oppido in casa del fanalino di coda San Chirico. Gli uomini agli ordini di mister Moreschi acciuffano un pareggio insperato grazie ad un discusso calcio di rigore assegnato dal Signor Berardone nel secondo minuto di recupero del secondo tempo per un fallo in area ospite. La gara fatica a decollare anche a causa del terreno di gioco reso davvero pesante del maltempo che ha imperversato sull'intera regionale nel week-end appena trascorso. Inizio di gara blando ma al 25' sono gli ospiti che, alla prima vera occasione del mach, passano in vantaggio con Pagano, servito da Lancellotti D., bravo a trovare l'angolino basso con un colpo di testa preciso ed efficace. Il San Chirico reagisce più con l'orgoglio che con la testa e al 31' Padula Ge. colpisce il palo esterno. Poi nient'altro. Al 41' partita momentaneamente sospesa per nebbia, ma si riprende poco dopo. Il secondo tempo inizia meglio del primo con i padroni di casa che velocizzano la propria manovra cercando di mettere paura a Leone con Russo prima, la cui conclusione è alta, e Tortorelli poi, disinnescata dall'estremo
TORNEO DELLE REGIONI Definiti i gironi E’ STATO effettuato il sorteggio per l'edizione 2010 del Torneo delle Regioni che ha validità per tutte le categorie coinvolte e che, per il primo anno, comprende anche le Rappresentative regionali Allievi e Giovanissimi, oltre alle tradizionali Juniores, Calcio femminile e Calcio a 5 maschile. Per l'occasione sono due i Comitati impegnati nella fase organizzativa: il Piemonte Valle d'Aosta, nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, dal 27 marzo al 4 aprile per la Juniores, gli Allievi ed i Giovanissimi, mentre l'Umbria, nello stesso periodo, organizzerà la competizione riservata al Calcio in rosa, il Calcio a 5 maschile e la fase finale del futsal femminile che segue un regolamento a se stante. Basilicata nel Gruppo A con Veneto Toscana e Liguria.
difensore ospite. Al 20' ci prova Paolucci a congelare il mach ma mister Moreschi annulla il tentativo del centravanti oppidese bloccando la sfera e tenendo aperte le speranze dei suoi ragazzi. Più tardi ci prova anche Mancuso F. da calcio piazzato ma la sua conclusione sorvola la traversa. L'Albatros Oppido sogna il secondo acuto lontano da casa dopo Sant'Angelo ma al 47', quando i giochi sembrano fatti, mischia in area e il Signor Berardone concede la massima punizione in favore dei padroni di casa per un fallo di
Giganti. Dal dischetto Di Stasi non sbaglia ed è uno a uno. Pareggio che serve solo al San Chirico che si avvicina a Possidente e Ruvo mentre per gli amaranto di Oppido Lucano il pareggio costa il quarto posto in classifica scavalcati dal Vitalba, prossimo avversario sul sintetico del comune dell'Alto Bradano. Il San Chirico conquista un punto davvero importante perché ottenuto in extremis contro un avversario tosto e quadrato. Rocco De Rosa
Scotto hanno aperto le danze con Tolve, prima di essere ripresi da D'Ambrosio. Non sono mancate, a fine gara, le proteste per l'arbitraggio da parte del sodalizio di casa. L'Aurora Tursi ha “matato” il Metanauto Picerno grazie a Bavaro (bis), Palladino e Crucinio. Ma le lunghezze dalla vetta sono, ormai, abissali. Il Salandra avrà la partita vinta “d'ufficio” in settimana. In svantaggio di una rete, la Fortitudo Moliterno non ha potuto proseguire la gara per inferiorità numerica (hanno pesato le maxi-squalifiche inflitte dal giudice sportivo nella
scorsa settimana). La salvezza dell'Invicta Burgentia passa da casa. Pepe e Colangelo hanno raddrizzato una gara che si era messa decisamente storta contro il Grassano (in vantaggio con Calciano). Queste, infine, sono le gare non disputate per il maltempo: Pomarico-Bernalda, Real GrumentoSporting Lauria, SatrianoLatronico e Villa d'AgriRoccanova. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentuno gol messi a segno (910 marcature in totale) in questa ventesima giornata (22 nel girone A, 9 nel B), di cui 22 dalle formazioni che hanno giocato in casa (15 nel girone A, 7 nel B), 9, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (7 nel girone A, 2 nel B). Si sono registrati 6 successi interni (4 nel raggruppamento A, 2 nel B), 0 vittorie esterne (0 A, 0 B) e 4 pareggi (3 nel girone A, 1 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 484 reti, seguito dal B con 426. Il migliore attacco del campionato è quello del Bernalda (51 reti, girone B), il peggiore è quello del Latronico (8 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Bernalda (11 reti subite, girone B), mentre è del Possidente (girone A) la retroguardia più perforata (61 reti subite). Donato Pavese
E’ il terzo cambio dell’anno
Lorpino cambia ancora Il Futura affidato a Donato Zotta IL VULCANICO presidente Donato Lorpino, dopo aver allestito una squadra di tutto rispetto all'inizio del campionato di Prima Categoria, ha deciso di cambiare ancora. La guida tecnica del Futura Potena passa definitivamente nelle manidi Donato Zotta. Si tratta del terzo cambio stagionale. Infatti, l’inizio è stato ottimo con i 16 punti dell'allenatore Silipo, ma a Natale ci fu il divorzio. Arriva Bochicchio che in un mese e mezzo conquista 6 punti in altrettante partite, ma viene rimosso dall'incarico dopo la pesante sconfitta subita nel derby cittadino contro l'Atletico Potenza. Squadra affidata al già direttore tecnico Donato Zotta, responsabile del settore giovanile con la formazione juniores regionale e con le attività di base di scuola calcio (ricordiamo la collaborazione con il club inglese West Ham United). Il responsabile della prima squadra non esordisce nel migliorare dei modi, rimediando una sconfitta sabato scorso a Cancellara per 2 a 0, squadra di tutto rispetto, quella bradanica, che mira ad ambizioni di promozione, con Savoia ed Atletico Potenza. Sabato prossimo esordio casalingo per mister Zotta, controil RealMontemilone, squadra ostica e ben organizzata. Ci sarà da combattere per un risultato positivo, visto che all'andata i potentini si imposero per 2 a 1 in trasferta, quindi, il Montemilone vorrà vendere cara la pelle.
Zotta e, sotto, Lorpino
Questo è quanto dichiarato dal nuovo tecnico: «E' una nuova esperienza, ma anche una nuova responsabilità, quella che mi attende. I ragazzi sanno che dovremo lavorare con impegno per raggiungere la salvezza matematica prima possibile, e per quanto riguarda i giovani, esordiranno anche alcuni elementi della juniores, con la convinzione di poter dire la nostra».
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Sport 41
Mercoledì 17 febbraio 2010
Mercoledì 17 febbraio 2010
Seconda Nel girone C una sola gara giocata
Lavello sempre più regina Il Santa Cecilia va veloce NEVE, PIOGGIA, assenze e posticipi hanno suddiviso l'intero campionato di Seconda Categoria in tre tronconi. Le sei gare in programma nel girone A si sono disputate regolarmente; nel B il calendario settimanale è stato dimezzato, mentre nel C è stata una vera e propria “ecatombe”: si è giocato soltanto un incontro. Andiamo con ordine. Il Lavello continua ad essere la regina indiscussa del primo raggruppamento ed il Foggiano Melfi la sua rivale più accreditata. Nel B, il Vietri giocherà domani contro lo Stigliano, mentre l'Accettura ha riposato. Nell'ultimo girone, lo Sporting Francavilla è stato bloccato dal Rotunda Maris. Ne approfitterà sicuramente il Chiaromonte, fermato dal maltempo. GIRONE A Settimo successo di seguito per la corazzata Lavelloche segnagol agrappoli. Nelle ultime tre gare di campionato, la regina del primo girone di Seconda ha rifilato agli avversari la bellezza di diciassette marcature. Domenica scorsa, i lavellesi hanno travolto lo Sport Melfi con Urana (doppietta), Colonna, De Leonardis e Tudisco. Il bomber Urana ha messo a segno sette gol negli ultimi due confronti. Roba da pazzi! Anche il Foggiano Melfi ha calato una cinquina ai danni della Fides Scalera con Destino (due), Gala (bis) e Pasquariello. La squadra melfitana è distante quattro punti dal primato, ma ha una gara in meno. Il pokerissimo lo ha rifilato anche il Ginestracandida al quasi retro-
LAVELLO SPORT MELFI
cesso San Fele (doppiette per Zotta e Petagine e gol di Volonnino). In quarta posizione, il Palazzo ha centrato il settimo successo casalingo contro il Rapolla. Hanno deciso la sfida i fendenti di Carulli e Lichinghi. San Nicola a valanga con un tris sul Garnet Red Bella. Pari-salvezza per Sporting Vaglio ed Atletico Genzano. Ha riposato il Ruoti. GIRONE B Il Vietri capolista giocherà domani pomeriggio contro lo Stigliano, tra le mura amiche. L'Accettura ha osservatoil consuetoturno diriposo forzato. Delle prime tre della classe è sceso in campo soltanto il Potentia Santa Cecilia. Il rocambolesco tirocross di Marino, a metà ripresa, ha permesso ai potentini di battere il Laurenzana e di intascare la quinta vittoria di fila. La truppa avversaria guidata da Cafarelli, invece, deve fare i conti con il suo periodo negativo: due punti racimolati nelle ultime sei partite. Un super Atletico Albano ha violato il campo del Balvano, reduce da sette vittorie consecutive tra le mura domestiche. Sarli, LosassoeBenedetto L.hannointerrotto l'imbattibilità casalinga dei balvanesi che durava dal 19 aprile scorso (1-3 con il Metanauto Picerno). Il Pietrapertosa ha sfiorato il colpaccio ad Anzi (3-3). La doppietta di Falce e la rete di Romano A. hanno bloccato sul nascere il tentativo di vittoria dei “dolomitici”, che si sono trovati addirittura sul doppio vantaggio (tris ad opera di Mazza P., Vernucci N. e Mazza C.). Lo Sporting Picerno beneficerà,
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LAVELLO Di Noia (1' st. Marotta), Catapano (1' st. Iacoviello), Piccioni, Carretta, Glionna, Bruno, D'Alfonso, Colonna, Urana (1' st. Buonadonna), De Leonardis, Tudisco. A disp. Caprioli, Troia, Volonnino. All. Bisceglia. SPORT MELFI Montanarella (1' st. Mossucca L.), Mossucca F., Laurenziello, Cilenti, Mairro, D'Adamo, Morelli, Iodice, Zollo, Alfano, Lanotte. All. Battilana. ARBITRO Luciano di Venosa. RETI 3' pt., 21' pt. Urana, 12' pt. Tudisco, 32' pt. Colonna, 28' st. De Leonardis. NOTE terreno pesante. Angoli 13 a 0. Recuperi - 0' pt. e 1' st. LAVELLO - La capolista regola i melfitani che si arrendono con una formazione rimaneggiata e priva di giocatori per squalifica e infortuni. Durante tutto il match comunque i ragazzi del presidente Loparco hanno tenuto il pallino del gioco sempre in mano organizzando trame di gioco efficaci e in scioltezza arrivando più di una volta in area avversaria. Infatti al 3' al primo affondo la ditta Glionna-Urana confeziona la prima marcatura. Glionna ispira e Urana segna. Al 7' D'Alfonso da destra centra e Tudisco di testa spedisce al lato. Al 12' Colonna coglie il palo e sugli sviluppi D'Alfonos tira e Tudisco devia per la seconda segnatura dei rossi lavellesi. E poi tutto un susseguirsi di azioni ed occasioni da parte dei lavellesi a cominciare da Glionna che cerca la soluzione da lontano al 14' e al 19'. Invece al 17' Colonna prima e D'Alfonso poi sfiorano il gol. Ma la 21' Urana fa la doppietta personale su suggerimento di Glionna e il bottino lavellese sale a tre. Al 23' ci prova Tudisco ma la sfera finisce fuori. A spezzare la monotonia di manovra dei locali ci pensa al 24' Iodice per il Melfi da lontano tira ma il pallone viene controllato da Di Noia. Al 27' Colonna dal limite tira e il portiere devia in corner. Al 32' arriva il quarto gol per i padroni di casa con Colonna su assist di De Leonardis. Il secondo tempo non varia il copione che vede i lavellesi fare gioco e partita. Ci pensano i vari Glionna al 6', Piccioni al 7', Carretta al 19'. Colonna al 18' coglie da fuori la traversa. Al 28' su respinta in area De Leonardis per la quinta volta gonfia la rete melfitana. Lo stesso de Leonardis si fa vedere ancora al 29' e al 34' Al 37' Colonna trova l'opposizione dell'estremo difensore in angolo. Al 42' D'Alfonso a botta sicura dall'area piccola trova la deviazione di Laurenziello. Nei minuti finali invece gli ospiti Lanotte si fa pericoloso ma Marotta fa buona guardia. Giuseppe Catarinella
molto probabilmente, dei tre punti per l'assenza del Marsico. Rinviata la gara Progetto Tito-Sant'Angelo. GIRONE C Il Rotunda Maris ha conquistato un punto in campionato dopo quasi un mese. Lo ha fatto a spese della capolista Sporting Francavilla, fermata sullo 0-0. Ha gioito sicuramente il Chiaromonte, distante due lunghezze con due gare da recuperare. Quest'oggi giocherà in casa del Castelsaraceno. Tutti rinviati gli altri incontri in programma: Castelluccio-Fratelli Cafaro Francavilla, Sporting Chiaromonte-San Martino d'Agri, Sanseverinese-Oratorio Lentini Maratea, SarconiCastelsaraceno, EpiscopiaNemus. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. 37 gol messi a segno (986 in totale) in questa diciottesima giornata (26 A, 11 B, 0 C), di cui 26 dalle formazioni che hanno giocato in casa (22 A, 4 B, 0 C), 11, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (4 A,7 B, 0 C).Si sono registrati 5 successi interni (5 A, 0 B, 0 C), 2 vittorie esterne (0 A, 2 B, 0 C) e 3 pareggi (1 A, 1 B, 1 C). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 383 reti, seguito dal B con 325 e dal C con 278. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Lavello (53 reti), i peggiori sono dello Sporting Picerno e del Pietrapertosa (11 reti). La migliore difesa è del Vietri (8 reti B), mentre le peggiori sono dello Sport Melfi e del San Fele (54). Donato Pavese
GINESTRACANDIDA SANFELE
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GINESTRACANDIDA: Di Pace, Messere, Annunziata, Rizzo, Pipolo M. Pipolo L. Zotta (10' st Lovino), Cicchiello (20’ st Archetti), Latorraca, Petagine (35’st' Zolfo), Volonnino. A disp: Leggieri, Capece, Dileo. All: Dileo. SAN FELE: Ferrara F. Ferrara C. Carlucci, Sperduto, Del Monte A. Rossi, Tronnolone, Storelli, Del Monte G. Del Monte E. Carnevale. All: Traficante. ARBITRO: Sacchitelli di Melfi. MARCATORI:8'pt e 47' pt Zotta; 22'pt Volonnino; 31'pt e 38'pt Petagine. RIPACANDIDA- Facile vittoria del Ginestracandida contro il fanalino San Fele, presentatosi al San Donatello con solo 11 giocatori. Qualche novità in campo, a difendere la porta dei locali è stato richiamato Di Pace, in sostituzione di Castelgrande, il neo acquisto Zotta in campo fin dall'inizio segna due gol. Nel San Fele, oltre l'inossidabile 46enne A. Del Monte, in campo l'ex Carnevale, il più pericoloso, con due conclusioni, una finita fuori di poco, l'altra neutralizzata da di Pace. La partita è stata un monologo. All'8' va in vantaggio il Ginestracandida: Latorraca dalla sinistra al centro per Petagine, che libera, sulla destra, Zotta ad un tiro angolato e vincente. Finalmente al 16' si fa vedere il S.Fele con l'ex Carnevale che effettua, su passaggio di Del Monte E., un tiro dal limite finito di poco a lato. Al 22'Rossi salva su Annunziata e mette in angolo. Dal corner Petagine per Volonnino che indisturbato mette dentro con un tiro angolato. Al 25' Ferrara neutralizza un tiro di Cicchiello, liberato dal sempre presente Petagine. Al 31' Sperduto nel tentativo di rinviare colpisce la sagoma del compagno Rossi, la palla giunge a Latorraca che si respingere la conclusione dal portiere, sulla ribattuta Petagine con un tap-in realizza. Al 38' al tiro Latorraca, palla respinta dalla difesa avversaria, Petagine con un bel tiro, centra l'angolino basso alla sinistra del portiere, rimasto immobile. Al 47' arriva il 5° gol per i locali: Petagine al tiro, Sperduto ribatte e Zotta è lesto a mettere dentro. Al 50' Carnevale di testa impegna l'ex compagno Di Pace ad un plastico intervento. Al 57' Ferrara F. esce sui piedi di Lovino. Al 65' Volonnino vuole strafare e sbaglia. Si ripete anche dopo su assist di Archetti. Al 75' Archetti, ricevuto palla da Lovino, conclude addosso al portiere. E' Lovino al 78' da posizione centrale a mandare fuori. All'82' Latorraca, inspiegabilmente, tutto solo davanti la porta, ricevuto palla da Lovino, colpisce… la macchina del mister nell'area parcheggio dietro la porta. All'85' Annunziata di testa mette fuori, sugli sviluppi del corner battuto da Lovino. All'88' su cross dalla fascia di Annunziata, Archetti, tutto solo, spreca mandando fuori. Lorenzo Zolfo
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42 Sport
Ripresa al gran completo E’ RIPRESA ieri sera la preparazione della Bawer Matera nel campionato di serie A Dilettanti di basket con l’obiettivo di non ammainare prima del tempo bandiera bianca e di continuare a sperare nel prestigioso traguardo del play off. Per farlo la Bawer dovrà cambiare marcia e cominciare a far punti soprattutto lontano da casa a cominciare dalla trasferta decisiva di sabato sera contro il Siena. Per Matera non sarà un impegno come gli altri e neanche una sfida agevole contro un avversario che oggi recupera il match con Palestrina rinviato dieci giorni fa e che dunque si gioca una fetta importante del play off sul parquet di casa. La Bawer ha ripreso gli allenamenti con il gruppo al completo e senza particolari acciacchi fisici in questa fase della stagione, superati i piccoli problemi contingenti che avevamo limitato alcuni giocatori la passata settimana. Piccoli fastidi frenano il solo Gergati ma le sue condizioni non risultano comunque preoccupanti. La Bawer dovrà cercare sul campo di ritrovare quell’entusiasmo che ha perso nelle ultime settimane per qualche sconfitta di troppo che è maturata. Siena anche per questo ma soprattutto per la classifica diventa appuntamento imperdibile. p.quarto@luedi.it
Primo giorno per coach Binetti
Il medico Paolo Vizziello
PRIMA seduta di allenamento per la Publisys Potenza sotto la guida tecnica di Francesco Binetti. La squadra bianconera deve ancora smaltire le scorie derivanti dal terzo cambio di allenatore. I giocatori bianconeri sono apparsi in buona forma e fortemente motivati nel cambiare registro dopo la scoppola interna di domenica scorsa contro il Sant'Antimo. Il gruppo potentino ha lavorato per la prima volta con il coach ex Olimpia Matera. I giocatori hanno cominciato a lavorare senza problemi e con la determinazione necessaria a dare un volto differente ad una stagione finora deludente. L'obbiettivo salvezza resta sempre aperto a patto però che la squadra eviti gli errori e le amnesie commesse nel corso degli ultimi tempi. Binetti ha conosciuto il gruppo, prima di dirigere la seduta di allenamento svoltasi a ranghi completi al Pala Pergola. Oggi la Publisys Potenza sarà di scena a Matera per affrontare in amichevole al Palasassi la Bawer di Ciccio Ponticiello. Il test già in agenda sotto la gestione Ciocca è stato confermato e dunque le due formazioni lucane avranno la possibilità di provare schemi in vista delle partite di domenica. f.menonna@luedi.it
Francesco Binetti
Calcio a 5 B girone D Mister Pavone: «La differenza l’ha fatta il portiere Volpe»
Tradizione confermata Il Frascella continua la striscia positiva nella stracittadina MATERA - Vince ancora il Frascella Team Matera. La stracittadina con il Deportivo ha confermato, per la quarta volta in questa stagione, la tradizione che vuole la squadra allenata dal duo Pavone - Gasparetto vincente su quella dei concittadini guidata da Eustachio Rondinone. Una bella soddisfazione per tutto l'entourage del Frascella poiché, è noto, la valenza del derby va sempre ben oltre il semplice scontro sportivo, pur restando, per carità, negli ambiti della perfetta amicizia. Ad incidere sulla gara è stato il primo tempo allorquando i ragazzi capitanati da Stigliano hanno di fatto dominato gli avversari facendo valere nei loro confronti una migliore disposizione tattica ed anche una convinzione mentale superiore dovuta, probabilmente, ad una maggiore esperienza. Infatti la prima frazione di gioco si è conclusa sul tre a uno in favore del Frascella, ma il risultato avrebbe potuto essere ancora più rotondo. Nella ripresa il prevedibile ritorno del Deportivo, favorito anche dal calo fisico dei veterani avversari, non ha prodotto grandi sconvolgimenti, merito anche di un Fabio Volpe davvero super ed autore di un paio di parate al limite dell'incredibile. “Ci te-
Calcio a 5 B girone F Sudamericani in vetrina
Ecco il sussulto della Meco Potenza Alex Cavalcante stringe la mano ad Osvaldo Stigliano prima del derby
nevamo tutti a questa vittoria - il commento di mister Michele Pavone - ma la cosa più importante sono i tre punti che ci consentono di avvicinarci ulteriormente al traguardo della salvezza. A mio parere la differenza l'hanno fatta i portieri poiché Fabio Volpe ha compiuto un paio di parate che difficilmente si vedono sui campi di calcio a cinque, e poi credo che noi abbiamo dimostrato di avere qualcosa in più almeno sul piano
dell'esperienza. Occorre considerare che abbiamo ancora un Osvaldo Stigliano neanche a mezzo sevizio e che Laccetti è tutt'ora afflitto da un dolore alla caviglia, ma entrambi hanno voluto essere della partita. Per quello che riguarda me, invece, si sa che in casi del genere un ex è doppiamente soddisfatto.” Abbiamo chiesto al tecnico se, dopo questa vittoria, il Frascella punta ai play off: “La cosa sicura è che noi an-
dremo dritti come sempre. Una volta centrato l'obiettivo per il quale siamo partiti, continueremo a giocare sempre allo stesso modo, poi, alla fine del campionato, tireremo le somme. Per adesso siamo felici per questa posizione di classifica e, inoltre, ci godiamo il fatto che artefici di tutto questo sono stati, e non è un caso, anche i ragazzi dell'under 21”. Annibale Sacco sport@luedi.it
Calcio a 5 B girone D La Bng Mathera deve invertire la rotta al più presto
Il derby sancisce un poker in negativo MATERA - Quarta sconfitta consecutiva per la BNG Ecobas Mathera. A beneficiare di questo nuovo stop, i concittadini del Team Matera, autentica bestia nera della squadra allenata dal tecnico Eustachio Rondinone. Al di là del risultato, però, occorre dire che la BNG vista sabato sulle mattonelle della tensostruttura, tutto sembrava tranne che una squadra in crisi. Un risultato di parità, probabilmente, sarebbe stato il più giusto tra due compagini che si sono sostanzialmente equivalse. Squalificato mister Rondinone, a dirigere le operazioni dalla panchina c'era l'allenatore in seconda Damiano Andrisani: “Siamo partiti molto bene ed abbiamo confezionato subito due nitide occasioni da rete, ma poi abbiamo avuto cinque minuti di sbandamento che ci sono costati tre gol. Le reti, inoltre, non sono arrivate da azioni manovrate, ma da infortuni del nostro portiere Paolicelli su tiri dai quindici metri, e, pri-
Damiano Andrisani
ma ancora, da distrazioni della squadra perché non avrebbero dovuto consentire il tiro ai nostri avversari. Purtroppo sono cose che capitano, non posso certo addossare tutta la responsabilità a Giovanni Paolicelli che, peraltro, in tante altre circostanze è stato determinante in senso posi-
tivo. Al di là di questo la squadra ha giocato piuttosto bene e soltanto alcune prodezze del portiere avversario ci hanno impedito di ottenere un risultato confortante. Insomma sono soddisfatto per quello che riguarda il gioco, sicuramente molto meno per quello che riguarda il risultato. Persino un pareggio ci sarebbe andato stretto, ma il calcio a cinque è fatto così, non si vince ai punti ma si vince in base ai gol fatti. Sabato prossimo Eustachio Rondinone sconterà la seconda giornata di squalifica, così ci sarò ancora io sulla panchina per dirigere la squadra nella gara forse più importante della stagione. Arriva infatti il Barletta, attuale quart'ultima in classifica. Una vittoria ci porterebbe a più undici punti in classifica rispetto ai pugliesi, una distanza difficilmente recuperabile che ci metterebbe al riparo da qualsiasi sgradevole sorpresa”. an.sac.
Abbandonato l’ultimo posto
Una formazione della Meco Potenza
POTENZA - La vittoria conquistata contro il Monopoli, venuto a Potenza, deciso e convinto di fare bottino pieno, contro i ragazzi di Roberto Napoli, è stata sofferta e fronteggiata con umiltà. Nel corso dell'incontro, a tratti incandescente, non sono stati risparmiati per il pubblico e dirigenti schierati in panchina, (richiamati continuamente alla calma da Paolone di Campobasso) momenti di tensione, che hanno messo sotto pressione e a dura prova sia le ugole che le coronarie. L'incontro è stato interpretato con grande maturità, freddezza, e convinzione nelle proprie possibilità di acquisire il risultato pieno. La certezza di aggiudicarsi la vittoria, si era già intravista negli ultimi incontri disputati dai potentini. Il gioco armonioso, pratico e concreto ha lasciato positivamente sorpresi quanti a fine gara non si capacitavano di vedere la squadra lucana uscire sconfitta immeritatamente. La bravura dei sudamericani, che vestono la casacca bianco rossa della Me.Co., è indiscussa. Con il capitano Benevento e compagni, danno prova
del loro valore, dimostrandolo praticamente sul campo, attuando gli schemi che l'allenatore impone alla squadra. Difatti con verticali sulle fasce e triangolazioni ubriacanti, hanno sorpreso un pò tutti, in particolar modo l'allenatore del Virtus Monopoli Lapuente Luis, che ha cercato di controbattere le continue sostituzioni che effettuava Napoli. Già al 4' della ripresa, il tecnico brasiliano, ha utilizzato il portiere di movimento sul 7-3 per i padroni di casa, riuscendo a recuperare tre reti e rimettersi in corsa. Anche il tecnico potentino effettua nel finale questa mossa. Schiera Cabezaolias nel ruolo di portiere volante, e Bortoletto rifinitore, riuscendo a sopravanzare il centrocampo e mandando a rete Machado che trafigge per la quarta volta l'estremo difensore Lacitignola. L'ala, incontenibile, ha fatto la differenza, sgusciando in mezzo ai difensori. Con la realizzazione dell'ottava rete, manda in visibilio la tifoseria, consegnando la vittoria alla sua squadra con un urlo liberatorio. Leonardo Martino sport@luedi.it
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Sport 43
Mercoledì 17 febbraio 2010
Mercoledì 17 febbraio 2010
B1 Donne Biamonte: «Le potenzialità ci sono, ma c’è da lavorare»
La Master non decolla La sconfitta a Latina riapre la corsa ai play off delle inseguitrici MATERA - La Master che non ti aspetti, perde occasioni importanti e rischia di essere risucchiata dalle inseguitrici. Una giornata che poteva essere favorevole alle lucane, alla fine è risultata una delle più brutte e penalizzanti di questo campionato. La sconfitta con beffa finale (il furto subito negli spogliatoi) risulta molto penalizzante se consideriamo che le due formazioni che precedono in classifica le biancazzurre hanno già riposato. Il Latina si è portata a solo due lunghezze dalle materane. Forse è presto per fare i conti, ma si evidenzia come la Master nei momenti importanti non riesce a fare quel salto che le consentirebbe di entrare con una certa facilità e tranquillità in piena zona play-off. Siamo ancora alla 15esima di campionato c'è il tempo di poter migliorare sotto tutti i punti di vista come ci conferma l'opposta della Master Daniela Biamonte. «La nostra squadra sulla carta risulta forte, ma per confermare tutto, bisogna ancora lavorare tanto, una squadra cambiata ha bisogno di trovare i suoi automatismi che noi ancora stiamo cercando, anche il mio inserimento e quello della Donà hanno comportato dei cambiamenti da non sottovalutare, quindi ci siamo trovate in difficoltà a Latina, ma penso che presto vedremo una squadra migliorata. Ricordiamoci che il Latina non è una piccola squadra, èforte congiocatrici di livello superiore, alcune hanno giocato in A contro di me, non è l'ultima arrivata». Prossima gara impegnativa per voi, ospiterete il Marsala terzo in classifica. «Partita importante per noi, per i play-off nulla è compromesso è presto, ma dobbiamo giocare meglio di sabato, vincere per poter scavalcare le siciliane, poi vincere anche in
trasferta visto che anche le inseguitrici si stanno facendo sotto aggueritissime». Ancora tanto lavoro per coach D'Onghia, nella ricerca della sua giusta dimensione, per una squadra che potrebbe non avere rivali in questo campionato con il giusto apporto che il pubblico materano dovrebbe portare al Palasassi, ma che fin ora è mancato, sarebbe ora che i tifosi e gli appassionati del volley accorressero in massa per sostenere le biancazzurre e far valere il fattore campo, che in alcune partite può diventare determinate. Sarà una settimana di duro lavoro per il roster della Master Group, in vista della prossimo impegnativo match di sabato contro il Marsala. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B1
serie
SARA’ UN ALTRO CASO PRIOLO? Donne Girone D
Difficoltà per il Lamezia
CLASSIFICA
LA DIFFICILE situazione della Engeco Piscine Lamezia mette ancor di più in difficoltà il campionato di volley femminile del girone D di B1 femminile, a Lamezia si sta cercando di scongiurare il ritiro dal campionato, come è già successo per il Priolo. La società calabrese del presidente Pagliuso, dopo aver disputato la gara contro la Master Group Matera si è trovata in difficoltà dopo che alcune giocatrici hanno deciso di non proseguire l'avventura con la squadra del Lamezia. Sabato scorso la squadra lametina non si è presentata sul campo del Sambuceto, la società ha spiegato con un comunicato che non ha potuto raggiungere Sambuceto causa la sopravvenuta indisponibilità del pullman, che doveva trasportare la comitiva lametina, nella tarda serata di venerdì. Non si è riusciti a reperire un'altro mezzo per poter raggiungere la destinazione ed è saltata la trasferta in terra teatina. La società, ha comunque garantito che continuerà fino alla fine il campionato, pur non avendo più la possibilità di raggiungere la salvezza, la società ha optato ad utilizzare le giocatrici del settore giovanile, per cominciare a pensare come ripartire il prossimo anno. vi.bo.
B1 Donne Gagliardi: «Abbiamo trovato le giuste contromisure»
Riecco la vera Lore Lei Nuova fiducia dopo la rimonta sul Valenzano E ALLORA eccola di nuovo la Lore Lei. Rilanciata oltre che da un risultato - il 3-1 casalingo di sabato sul Valenzano - vitale per far risalire le quotazioni delle rossoblù potentine nella classifica del girone D, anche e soprattutto dal recupero di quello spirito di squadra che nell'ultima gara è risultato essenziale per consentirle di ritrovare, a un mese dall'ultima gioia in campionato, la vittoria. Che il morale, dopo le quattro sconfitte nelle ultime cinque esibizioni (e in particolare la debacle di Sabaudia), fosse piuttosto basso lo aveva ben mostrato l'esordio nel match della PM. Timorosa e dimessa come non mai, al di là dell'assenza di capitan Masino in cabina di regia. Scelta, quella di non rischiarla in av-
vio, che Nino Gagliardi ha spiegato così: «Volevamo capire se la squadra era in grado di giocarsela senza di lei. Ma dopo aver perso malamente il primo set, c'era la necessità di una svolta, anche psicologica. E in questo senso (oltre che per il decisivo apporto tecnico assicurato dalla palleggiatrice barese, sebbene non ancora al top della forma, ndc) il contributo di Serena è stato fondamentale». «Poi - ha fatto notare il coach barese - tutto il gruppo è stato capace di reagire e di salire di tono. E alla fine il successo tanto voluto, e di cui avevamo assoluto bisogno in questo momento, è arrivato. Posso dire che è stata la vittoria del cuore, anche perché di fronte avevamo un'avversaria in salute: un Valenzano redu-
ce da una serie di partite di gran livello, che qui ha confermato di disporre di notevoli individualità. Al cospetto delle quali però - ha aggiunto il tecnico della Lore Lei - le mie ragazze hanno saputo trovare le adeguate contromisure». Il futuro, così, appare decisamente più sereno per Gagliardi e il suo gruppo. «Questi sono di sicuro tre punti pesanti: che ci consentono di guardare avanti con maggiore serenità, e di tornare al lavoro con uno spirito ben diverso rispetto a quello degli ultimi tempi». Grande soddisfazione anche nelle parole del direttore sportivo rossoblù, Michele Calia: «Abbiamo ritrovato la vittoria contro un'ottima squadra. Dalla panchina non ho smesso un secondo di incitare le ra-
Un attacco della Pierantoni
gazze, e alla fine è servito. Ora in società torneremo al lavoro per tesserare la palleggiatrice Bafumo, che per la verità si sta già allenando, al fine di poterla utilizzare quanto prima nelle partite ufficiali». Luca Carlone sport@luedi.it
Giocoleria, dimentica l’Arzano
B2 Donne, la Materman Nusco Livi esce a testa alta dalla sfida col Sarno
pana. D’altronde non è la prima volta che la Giocoleria gioca alla pari con avversarie di rango superiore, almeno sulla carta, per poi vedersi sfuggire di mano il risultato. In ogni caso, poco male, e anzi c’è da prendere il buono messo in mostra nella sfida di domenica scorsa e cercare di migliorare la costanza di rendimento. Contro l’Arzano la chiave di volta è stata innanzitutto l’efficacia in battuta, con turni pesanti di Arras e Taddei, e l’attenzione in ricezione e difesa: non appena la seconda linea è calata in casa Asci, il risultato ha sorriso alle avversarie. Sono questi gli elementi su cui lavorare per il finale di campionato. Sarà compito di Telesca continuare a studiare i punti deboli delle formazioni avversarie, come ha fatto fino a oggi d’altronde, e soprattutto trasmettere alle ragazze l’importanza di tenere alta la concentrazione sui dettagli che fanno la differenza nel corso delle partite. Insomma, poco male aver perso con l’Arzano, ma che si sappia far tesoro di quello che la partita contro Sforza e socie ha insegnato. E poi, massima attenzione alle prossime settimane. Dando per scontata la vittoria a Salerno, sarà fondamentale non compiere passi falsi con l’Altamura. Pietro Floris
POSIZIONI sostanzialmente immutate nel girone G, per la parte mediobassa della classifica, dopo le gare del diciannovesimo turno. All'alba dell'ultimo terzo di campionato, così, la Materman Nusco Livi Volley Potenza continua a tenersi ben stretta la sua ottava piazza in classifica generale . E la buona notizia dopo l'1-3 di Sarno - al di là dell'ennesima prestazione all'altezza della situazione delle rossoblù di coach Licciardi - sta proprio nel fatto che il vantaggio della Livi sulle dirette rivali per la salvezza, con un turno in meno da giocare, è rimasto lo stesso. Nello specifico di cinque punti sul quintultimo posto del Taranto: uscito sconfitto dal campo di quell'Oria che domenica prossima sarà di scena alla Caizzo per il primo, decisivo scontro diretto che attende la Materman nello scorcio finale di stagione. Non era invece da Sarno, tornando all'ultimo match disputato, che Pamela Petrone e compagne dovevano puntare a un risultato utile per alimentare la loro rincorsa alla permanenza nella categoria. Certo, fare punti anche
B2 Donne E’ necessario pensare alle prossime due giornate
UNA SCONFITTA da lasciare immediatamente alle spalle. Per la Giocoleria l’imperativo è dimenticare il ko con l’Arzano e proiettarsi mentalmente alle prossime due sfide che potrebbero regalare alla formazione di Telesca punti fondamentali in ottica salvezza. A Salerno in trasferta e con l’Altamura in casa l’occasione di fare bottino pieno appare quanto mai ghiotta e a quel punto le prospettive di classifica si farebbero decisamente migliori. Tra l’altro che si potesse perdere con le campane era in qualche modo preventivabile: quella di coach Borghesio è una squadra che fino all’ultima giornata potrà dire la sua per la promozione diretta, oltre che essere la più seria candidata ad accaparrarsi un posto nella griglia dei play off. Certo, con il senno di poi e alla luce dell’andamento del match, ci sarebbe da rammaricarsi per non aver conquistato neanche un punticino. Dopo aver conquistato il primo parziale, infatti, Avena e compagne hanno fatto match pari con le avversarie sia nel terzo che nel quarto set. In entrambi i casi l’Asci ha condotto nel punteggio per larghi tratti, almeno fino al secondo stop tecnico, ma al momento della resa dei conti, è venuta fuori la maggiore caratura della squadra cam-
Katia Taddei
B2
serie
La Livi in azione
Donne Girone G CLASSIFICA
sul campo della prima della classe avrebbe fatto piacere. E alla luce dell'andamento di una gara che per due set - e di nuovo nel quarto ha visto la Livi creare più di qualche grattacapo alla corazzata campana, è sembrato anche possibile. La chiave per arrivare a qualcosa di più di un'onorevole sconfitta, per le lucane, sarebbe stata forse nella conquista di un primo set che invece il Sarno (sotto 23-20) riusciva a riprendere per i capelli e ribaltare con una grande reazione finale. «Avere giocatrici del calibro di Santos o Torrisi, che nei momenti caldi mettono giù la palla, risulta determinante a questi livelli», ha commentato il patron della Livi, Nadir Iannelli. «Abbiamo giocato alla pari contro una gran squadra - ha spiegato il presidente rossoblù -, un Sarno di cui solo nel terzo set abbiamo perso la scia. Ma tutto sommato non ci rammarichiamo troppo per questo stop. E pensiamo a concentrarci sui prossimi, fondamentali impegni: ognuno da affrontare come se fosse una finale, a partire dall'Oria». lu.ca.
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44 Sport
B1 Uomini Crichigno raggiante: «Orgoglioso di questi ragazzi. In A in 2 o 3 anni»
Sorprendente Medical Sesto posto solitario per la matricola terribile dopo il blitz a Galatina POTENZA - Soli al sesto posto. La matricola in B1 Medical Center continua a stupire, a collocarsi nei “posti alti” della classifica e a rappresentare motivo di orgoglio per la città di Potenza. Nella partita giocata domenica scorsa i rossoblu riescono nell'intento di fare “bottino pieno” e vincere a Galatina per 3-1. Una partita difficile, in cui ragazzi di mister Draganov si sono mostrati cinici e concreti e, pur non disputando una delle migliori partite della stagione, sono riusciti a mantenere la giusta calma e lucidità nei momenti topici della gara e a portare a casa un risultato importante. Grande soddisfazione da parte di tutti i dirigenti. Abbiamo parlato del momento favorevole della Medical Center con il ds Piero Crichigno. «Sono orgoglioso di questi ragazzi. Di partita in partita ci regalano emozioni e appagamento e ci stimolano a fare sempre meglio. La squadra è in continua crescita e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Sono convinto che da qui alla fine della stagione abbiamo ancora margini di miglioramento e possiamo lottare per le prime posizioni. Non pensiamo ai play-off, ma sicuramente meritiamo un posto “in alto”». «All'inizio - continua Crichigno abbiamo pagato lo scotto della B1 e il fatto di avere in squadra molti giocatori non “navigati” in categoria. Ci sono voluti un po' di mesi per “oliare” tutti i meccanismi, ma alla fine l'intesa è stata trovata e adesso abbiamo un gran bel gruppo». Nessuno della “vecchia guardia” aveva esperienza di questa categoria. Ed ecco che sono arrivati i rinforzi. «Abbiamo cambiato 4 elementi del sestetto di base continua Crichigno. Sono arrivati un opposto (Dal Molin), due schiacciatori (Gribov e Durante) e un centrale (Minenna), tutti giocatori più esperti in questa serie. I “sempre Virtus” fanno ancora parte della rosa (capitan Zuccaro, Scalcione, Alamprese) e sono pedine importanti, che, chiamati in causa, riescono a dare sempre il loro contributo. Si sa, la pallavolo vive di equilibri. Bisognava che passasse del tempo per amalgamare il nuovo gruppo in campo». Il merito? Uno
B1
serie
B2 Uomini La squadra di Galtieri non perde colpi
Il PalaSassi è diventato il talismano del Matera
UOMINI Girone C CLASSIFICA
Piero Crichigno
staff tecnico di livello, acquisti azzeccati, ma anche «un'ottima organizzazione societaria - sottolinea il ds rossoblu. Nei momenti di difficoltà non abbiamo mai fatto mancare il sostegno e la fiducia completa e totale ai nostri atleti, così come non abbiamo mai fatto pressioni o dato ultimatum, ma siamo rimasti vicino alla squadra. Atteggiamento che ci ha pagato e dalla quarta gara abbiamo visto i risultati, al di là delle aspettative. Adesso dobbiamo ri-
manere con i piedi per terra, continuando a lavorare con impegno e umiltà». Obiettivi per il futuro? «Nel giro di 2-3 anni vogliamo arrivare in serie A». Per concludere, un appello al pubblico potentino: «Diventate sempre più numerosi perché per vincere e continuare a crescere abbiamo bisogno anche di voi» e uno agli organi di stampa: «Meritiamo forse qualche spazio in più?». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
B2 Uomini Caltanissetta e Vibo i prossimi avversari
La Sidel ora si gioca la salvezza NIENTE da fare. Non riesce l'assalto alla seconda della classe da parte della Sidel, che da Paola domenica sera ritorna con in tasca una sconfitta poco meritata e con poche giustificazioni. Complimenti sportivi alla vicina formazione calabrese del Paola che si è dimostrata più forte caratterialmente negli ultimi punti, rispetto ad una Sidel al quale non è riuscito il colpo finale. Il sestetto di mister Narducci è stato in grado di cambiare marcia, sovvertendol'andamento di unapartita che siè dimostrata avere due volti. La Sidel dopo il pesante parziale del primo set non è rimasta in balia dell'avversario - che resta oggettivamente una grande squadra favorita per la vittoria finale del campionato - riuscendoa reagire e conquistandodue set praticamente in maniera esemplare. La Sidel ha giocato il secondo ed il terzo set su buonissimi livelli, dimostrando di saper competere con un compagine accreditata ma soprattutto ha dimostrato di avere un potenziale non da poco. Eppure come spesso la pallavolo insegna, il risultato finale dà merito solo al vincitore, senza alcun appello. Il punto conquistato nel finale infatti lascia molto rammarico e rabbia al tecnico lagonegrese che ieri ha ripreso le attività sia in sala che al Palazzetto e avrà molto da lavorare con i suoi. “Abbiamo sofferto sul piano psicologico soprattutto sul finale - ha commentato il Presidente della Sidel, Salvatore Cosentino- non riuscendo a capitalizzare il vantaggio ottenuto. Resta l'amaro in bocca, ma già pensiamo ai prossimi impegni”. Doppia sfida salvezza per gli uomini di Cosentino che incontreranno prima il Caltanissetta e poi il Vibo nei prossimi 15 giorni.
B2
serie
MATERA - Il Pala Sassi si conferma un bunker per la Pallavolo Matera. I biancoblù hanno, infatti, conquistato l'ottava vittoria in altrettante gare disputate tra le mura amiche. A cadere sotto i colpi della formazione allenata dal bravo coach Galtieri è stata la Pallavolo Martina. Il match contro i tarantini è terminato tre set a due ed ha regalato, al numeroso pubblico presente al palazzetto materano, grande spettacolo. Di fronte si sono ritrovate due delle migliori formazioni del girone H della serie B2, che hanno dato il massimo per l'intera gara pur di portare a casa una vittoria preziosa in chiave play-off. Alla fine l'ha spuntata la formazione materana che si è trovata subito ad inseguire gli avversari, vittoriosi nella prima frazione di gioco. Puntuale è arrivato il commento sul match contro il Martina da parte del tecnico Galtieri che ha analizzato in maniera precisa le fasi della gara spiegando i motivi del piccolo calo che ha caratterizzato il gioco della Pallavolo Matera nel primo set. “La posta in palio era molto alta, nonostante fossimo solo alla seconda di ritorno. Per questa ragione, i ragazzi sono entrati molto contratti; basti pensare che dei 25 punti ottenuti dal Martina nel primo set, ben 16 sono stati conquistati grazie a nostri errori diretti in tutti i fondamentali. Avrei preferito sicuramente un atteggiamento diverso da parte dei miei ragazzi, sopratutto nell'inizio gara quando si doveva dare il massimo per aggredire subito gli avversari. Alla fine, però, l'importante è che siamo riusciti ad entrare in partita diminuendo gli errori gratuiti ed esprimendo un secondo, terzo e quinto set di alto livello come siamo abituati a fare”. Messa da parte la vittoria
Un esultanza del libero della Pallavolo Matera, Bisci
B2
serie
UOMINI Girone H CLASSIFICA
contro il Martina, la truppa allenata da Galtieri è già al lavoro per preparare al meglio il prossimo incontro con il Masi Foggia che all'andata fu superato per tre a zero dai biancoblù. Una gara che si annuncia abbastanza insidiosa per i materani che incontreranno la
settima forza del torneo. “Il prossimo incontro non sarà sicuramente facile - ha concluso il tecnico materano. Saremo impegnati nella trasferta di Foggia che si annuncia davvero molto insidiosa”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
B2 Uomini, la Nicodemo Lauria rallenta la marcia verso la permanenza
UOMINI Girone I CLASSIFICA
SI FERMA a quota due vittorie consecutive il cammino della Nicodemo Lauria, che nello scorso turno ha subito una battuta d'arresto contro una diretta avversaria per la salvezza. Sconfitta per 3-1 , la formazione di mister Santomassimo ha subito una debacle in casa del Nicosia, che ha dato ai laurioti solo una iniziale parvenza di superiorità. Vinto il primo set, la Nicodemo non ha saputo mantenere la continuità e la forza del gruppo, tante volte decisivo per la vittoria finale. È stata comunque una sconfitta combattuta, come i due parziali del secondo e del quarto set (entrambi 26-28) dimostrano, ma è stata una partita non perfetta sul quale in settimana avrà da lavorare il tecnico lauriota. Ritorno amaro dunque da Nicosia per la Nicodemo, che dopo due giorni di riposo, si è rimesso le ginocchiere ed è tornato ad allenarsi. Nella serata di ieri due ore di allenamento mentre si ritorna in palestra per Mastroianni e soci, che dovranno pensare ai prossimi difficili impegni prima contro l'Algoritmi Tremestieri poi contro il Catanzaro. Davanti, infatti, si troveranno domenica prossima una formazione, quella siciliana, che è davvero una squadra forte e tosta, costruita per tentare l'assalto alla B1, anche se il quinto posto ancora non dà molte soddisfazioni. Dunque settimane di lavoro intenso e di concentrazione al massimo per la Nicodemo, che già da domenica può sfruttare il fattore campo per cercare di abbattere il forte Tremestieri. p.v.
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Sport 45
Mercoledì 17 febbraio 2010
Mercoledì 17 febbraio 2010
C Uomini Il Moliterno vince a Nova Siri e aggancia il secondo posto
Allungo della Megacom L’Amatori Potenza vince lo scontro diretto col Volley Group Matera POTENZA - La Megacom Amatori Potena strapazza la Volley Group Matera e mette una seria ipoteca sulla vittoria finale del campionato di serie C. Domenica scorsa i potentini hanno avuto vita facile contro gli avversari, battendo i materani con un perentorio 3 a 0. La vittoria permette così alla Megacom di arrivare a quota 29 punti e di distanziare di 5 lunghezze le dirette inseguitrici, mentre la Volley Group. incassa la prima sconfitta sul campo: il Matera aveva sì perso contro l'Asd Laurenziana ma solo perché non si è presentato in campo per protestare contro la Federazione. A senso unico la gara di Potenza: i padroni di casa mettono subito le cose in chiara, aggiudicandosi facilmente il primo set con il parzialedi25a 18.Piùcombattutalaseconda frazione di gioco ma il Matera non riesce a chiudere a proprio vantaggio e nel finale del set cede agli avversari: parziale 25 a 22 per i potentini. La gara ha ormai preso la sua piega e la Megacom vuole chiudere subito la pratica Volley Group. E lo fa con scioltezza nel terzo set, archiviando il match sul 25 a 17. La sconfitta per il Matera significa secondo posto a 24 punti, in condominio con la Csc Moliterno, vittoriosa per 3 a 0 sulla Masseria Battifarano Nova Siri. Sfida agevole per i potentini, anche se gli jonici hanno cercato in tutti i modi di arginare la superiorità degli ospiti, soprattutto nel secondo set. Alla fine la maggiore esperienza di una squadra in lotta per la vittoria finale ha fatto la differenza e i biancoazzurri hanno dovuto incassare l'ennesima sconfitta, rimanendo così inchiodati all'ultimoposto in classifica. Parziali della gara: 20/25,
serie
C
Uomini CLASSIFICA
Una formazione del Policoro e sotto il Moliterno
27/25 e 19/25. Gioco facile invece per l'altra squadra metapontina, l'Hermes Hotel Policoro, che batte con un secco 3 a 0 l'Asd Laurenziana. Era fondamentale per gli jonici ritrovare i tre punti ed è stato fatto in una gara sicuramente abbordabile ma mai sottovalutata dai ragazzi di mister Liguori. In poco più di un'ora il Policoro ha superato il sestetto di Torre Orsaia, risultato prezioso sia per distanziare i diretti inseguitori dello Stigliano che per affrontare con la giusta fiducia le due difficili trasferte potentine contro Virtus e Megacom. Infine la sfida tra la Virtus e l'Open Space Stigliano. Pronostici rispettati con i potentini che in-
camerano una nuova vittoria per 3 a 0. Ma non è stata gara facile contro la compagine della collina materana: soprattutto nel primo e terzo set lo Stigliano ha cercato di contenere la superioritàdegli avversari,costringendoli ad un supplemento di gioco nella terza frazione, finita solo sul 29 a 27 (parziali del primo e secondo set 25/21 e 25/16). Dopo quest'undicesima giornata si vanno ormai delineando i rapporti di forza in classifica: la Megacom si avvia a vincere il campionato mentre in coda restano sempre la Laurenziana e il Nova Siri, ultimo con un solo punto. Eleonora Cesareo sport@luedi.it
C Donne La capolista annulla pure la Tua Assicurazioni
Lavello, esame superato TRICARICO - Il Lavello allontana il pericolo Tua Assicurazioni, che non riesce a vincere con le prime tre della classe, l'AscasSapri passeggiasulla Nuova Spes Matera e l'Edil Loperfidobatte agevolemteil Tricarico. questi i responsi della dodicesima giornata di campionato, che non ha visto scendere in campo lo Zero Cinque Montalbano contro l'Olimpia Melfi. La classifica non cambia con le gialloverdi di Lavello sempre in testa a quota 33 punti, seguite dall'Ascas Sapri a 31 e dall'Edil Loperfido Matera a 29; staccata a 21, ma certa dei play off, la Tua Assicurazioni Potenza. In coda tutte ferme: Nuova Spes Matera a 14 punti, Olimpia Melfi a 10, Tricarico a 2 e Zero Cinque Montalbano a 1. Veniamo alle partite. Netto successo della Giardini e Ambiente Lavello Volley che si impone con il punteggio di 3 0 (25 - 12, 25 - 15, 25 - 16) sulla Tua Assicurazioni Potenza. Una Lavello Volley scesa in campo con la determinazione e la mentalità giusta, che in poco più di un'ora di gioco ha spazzato via la voglia delle ragazze di Mister Claps di ben figurare contro la capolista. “Abbiamo lavorato bene in settimana - afferma Mister Valentino - e i risultati si sono visti in campo. Ora godiamoci questa vittoria contro una squadra che sicuramente conquisterà i play-off e da domani cominceremo a preparare la sfida di sabato prossimo, quando in trasferta affronteremo l'Edil Loperfido Matera, terza forza del campionato”. Euforico il presidente Saverio Larocca: “E' stata una vittoria meritata, la squadra ha giocato per lun-
ghi tratti una grande pallavolo, entusiasmando il pubblico sugli spalti”. Umori opposti in casa Tua Assicurazioni. Ci si aspettava infatti una prestazione decisamente migliore, consci anche del gioco delle avversarie. Le potentine invece, nonostante la buona preparazione della gara in settimana, hanno peccato di grinta e lucidità, concedendo alle avversarie di giocare al meglio delle loro possibilità. Alle ragazze di mister Claps spetta dare una scossa a questo finale di campionato, onde evitare di continuare a deludere, soprattutto in ottica play - off. L'Ascas Sapri ha battuto agevolmente la Nuova Spes
serie
C
Donne CLASSIFICA
Silvia Fieno della Tua Assicurazioni De Gasperi Potenza e accanto Marilena Montenegro del Lavello
Matera, confermando il suo ottimo stato di forma. Vittima, non designata, la Nuova Spes Matera, arrendevole come non mai, forse anche a
causa dello strapotere dimostrato dalle sapresi. 11 - 25, 19 - 25 e 7 - 25 i parziali che hanno portato i tre punti alle ospiti.
Senza storia anche l'altro incontro disputato a Matera. L'EdilLoperfido batte,prevedibilmente, le tricaricesi di mister Pignone. 25 - 9, 25 - 16,
25 - 16 i parziali a favore delle materane a cui ora tocca affrontare la capolista. Paolo Paradiso sport@luedi.it
Under 14 Donne Le ragazze del tecnico Lorusso mettono al tappeto anche il Tricarico
Seconda affermazione per il Grassano
Le ragazze del Grassano
IL VOLLEY Grassano prosegue la sua marcia vincente grazie alla seconda affermazione nel torneo under 14 femminile. Con una nuova netta vittoria contro il malcapitato Tricarico Volley sale a due il numero di successi per la formazione di coach Lorusso, che nonostante abbia a disposizione una rosa di giovani pallavoliste tutte alla prima esperienza, con grande dedizione e in modo molto sapiente, è riuscito in queste due prime uscite a schierare una squadra attenta e concentrata, sapientemente disposta in campo. Nella gara contro il Tricarico Volley la formazione di coach Lorusso ha messo in pratica tutti gli insegnamenti del tecnico, ottenendo un successo apparentemente molto facile, dimostrando che nonostante la poca esperienza individuale delle ragazze, il tecnico grassanese è già riuscito a creare un gruppo molto coeso ed ordinato, tanto da poter sopperire con l'ottima organizzazione ad alcune pecche tecniche date dalla poca esperienza delle giovani gioca-
trici. Raggiante a fine gare il presidente del Volley Grassano, Potenza, che ha espresso la grande soddisfazione per questa seconda vittoria, sottolineando, inoltre, anche i meriti delle avversarie tricaricesi, che hanno combattuto sino all'ultimo punto, senza mollare mai la gara. Questi complimenti alle avversarie sottolineati dal presidente Potenza, specificano ancora una volta, se ce ne dovesse essere bisogno, i grandi meriti per una vittoria non facile da parte delle ragazze di Lorusso, contro un'avversaria davvero impegnativa. Questo il gruppo delle protagoniste del Volley Grassano: Elena Potenza, Rosa Denisio, Roberta Distefano, Angela Dinisi, Lucia Ambrico, Angela Grassano, Maria Siggillino, Silvana Zacchei, Rosangela Daraio, Filomena Tramamundo, Ilenia Scaramuzzi, Angelica Acquafredda, Michela Luberto. Francesco Calia sport@luedi.it
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Mercoledì 17 febbraio 2010
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Girata a Matera la storia di incontro e integrazione tra culture diverse
Albano scopre la Cina Presentato il corto Xie-Zi di MARIANGELA LISANTI MATERA - Un uomo ed un bambino, provenienti da culture troppo lontane fra loro, s'incontrano per sbaglio. Tra timore e diffidenza, si ritroveranno legati l'uno all'altro da un "doppio nodo”. E'questa in sintesi la storia del nuovo cortometraggio dell'autore bernaldese Giuseppe Marco Albano, prodotto dalla “Logic Film”, con il coordinamento dell'associazione culturale “Basiliciak”, presentato ieri mattina alla stampa presso il cinema Comunale. “Xie Zi” è il secondo cortometraggio di Albano, dopo “Il cappellino, che vanta più di 90 finali in festival italiani ed internazionali, tra cui Albania, Polonia, Turchia, Marocco e Stato Uniti, che è stato finalista al Giffoni Film Festival2009 nella sezione 10+ Elements e che è stato candidato ai Golden Globe Italiani 2009 come Miglior Cortometraggio Italiano, con oltre 30 riconoscimenti ottenuti. Il cortometraggio “Xie Zi” è ambientato a Matera tra via Lucana ed il centro storico, e a Bernalda, dove sono state girate alcune scene in ambienti interni; ha come temi l'immigrazione e l'integrazione, con al centro la figura di un bambino, di nazionalità cinese, alle prese con l'inserimento in una nazione radicalmente diversa dalla sua. Tra i protagonisti del minifilm, oltre a Yang LongLong, figura anche il materano Antonio Andrisani, già nel cast de “Il cappellino”, e il figlio dello stesso Andrisani, Mattia, che
compare in una scena. «Nella mia storia, scritta insieme all'amico sceneggiatore Giuseppe G. Stasi,- ha spiegato Giuseppe Marco Albano, anche regista del film - racconto la vita di due persone, provenienti da due culture differenti, un uomo italiano (Antonio Andrisani) e un bambino cinese (Yang Long-Long), che un giorno per caso, si ritrovano legati l'uno all'altro. In ogni negozio in cui entravo, dalle piccole attività fino ai grandi rivenditori, sentivo frasi negative nei confronti dei cinesi, accusati del calo delle vendite. Questo non mi andava per niente bene, specialmente quando chi lo diceva non era informato bene sui fatti o parlava e incolpava giusto per sfogare le proprie rabbie e frustrazioni; pertanto, questo mio lavoro è dedicato a tutti quelli che non si sono informati bene sui fatti. Ed ora spero di continuare su questa strada, cercando di migliorare sempre di più, anche perché è proprio nei momenti di crisi che l'uomo diventa più creativo. Il cortometraggio, organizzato dall'associazione culturale Basiliciak, con il patrocinio del Comune di Matera, inizierà il suo cammino nei festival italiani ed internazionali. Speriamo che abbia lo stesso successo de “Il cappellino” che, proprio pochi giorni fa, è entrato nelle università americane per rappresentare la nostra cultura Italiana negli Stati Uniti». L'aiuto regista del cortometraggio è Emanuele Pisano, mentre la fotografia
è stata curata da Giorgio Giannoccaro, il montaggio da Francesco De Matteis, le musiche originali da Danilo Caposeno; la produzione è di Basiliciak e Logic Film. «La nostra casa di produzione - ha detto Antonio Rosano coordinatore della Logic Film - si occupa di cinema-documentario. Il film di Albano lancia un forte messaggio di integrazione con un approccio sensibile e non banale del tema. E' una storia non storia e ognuno vi può leggere ciò che vuole». cultura@luedi.it
Marco Albano con il piccolo Yang Long- Long
Il network in rete alla 60° Berlinale BasilicataCinema al Festival di Berlino GIORNATE di grande interesse culturale al Festival del Cinema di Berlino. Fra un film e l'altro si intensificano gli incontri anche per BasilicataCinema, presente alla 60^ Berlinale.Il networklucano delcinema diqualità segue da vicino i film screening, per far conoscere le realtà cinematografiche e festivaliere della Basilicata. L'intento è anche quello di far offrire una migliore collocazione culturale del settore cinematografico quale fucina di occupazione e comunicazione per la regione. Da quello che emerge dagli incontri berlinesi, si coglie l'importanza che la politicacerchidiimpegnarsi perevitareladispersione di fondi, risorse e soprattutto idee efficaci. Occorre quindi una regolamentazione del settore con una legge sul cinema e una maggiore qualità degli eventi lucani. Prosegue dunque il lavoro degli aderenti a BasilicataCinema, grazie al le attività del presidente Di Stasio, di Malfa, Vuoci, Di Sabato, Ponzio, Brigante, Leone, Murano, Santagata, Lostaglio, e tutte le associazioni partners, fra lequali l'Associazionenazionale CinitCineforuum italiano, i Recidivi pugliesi, con i
quali BasilicataCinema ha creato una rete capillare di competenze e confronti. «La delegazione lucana - sostiene da Berlino il presidente Gabriele Di Stasio - è presente anche alle conferenze stampa di tutti i film più importanti, seguendo gli incontri ed gli appuntamenti maggiori della 60esima Berlinale». Una presenza fruttuosa dunque per gli operatori lucani del cinema di qualità. Chiara Lostaglio
Teatro di FRANCESCO MENONNA I VALORI di un tempo, una famiglia di Potenza in cerca di denaro e di fortune, un figlio, Failuccio alle prese con problemi di ordine scolastico. Sono stati questi gli ingredienti dellafarsa indue attidal titolo: “Li' Uaie' d' Failuccio” portata in scena sabato sera presso il Teatro DonBoscodi Potenza,dallacompagnia dialettale La Cundana, fondata da Gigino La Bella. Tante risate, battute ad effetto, micidiali mix di passioni dialettali, tutte da provare sono state queste le chiavi di lettura di una commedia che ha reso ancor più vicina la gente, accorsa in massa presso il teatro potentino, ad apprezzare la versatilità e il lavoro scenico che ha riscosso successo di pubblico e di consensi. La commedia ha inteso far breccia sui problemi di Raffaele Pilescia, alias Failuccio, interpretato da Franco La Bella, figlio di una famiglia che vive in condizioni disagiate. Failuccio è un adolescente dal carattere non faci-
Le nozze travagliate di Failuccio Risate e gag con la Cundana le, che viene spesso redarguito dal padre, Gerard' interpetato da Vito Mecca e consolato dalla madre, Ndunetta. La madre è Pia Cusato, Failuccio vive condizioni difficili, noneseguela punturaanti-tifocon la paura di non poter seguire la sua squadra del cuore, il Potenza. Vestito da scolaretto, con cappello rossoblu e sciarpa del Potenza Failuccio fa dannare l'anima ai suoi genitori e scappa a Milano dove frequenta night club, discoteche e locali alla
moda. Nella sua frequentazione milanese incontra donne alla moda e giovani che fanno della bella vita il proprio punto di forza. Ritornato a Potenza non viene riconosciuto dai genitori, ma il suo cuore batte forte per Rusina, interpretata da Mariolina Siesto, di ceto superiore rispetto a quello di Failuccio che condivide le speranze di un matrimonio difficile da ritrovare. A questo punto si scatenano le ansie e le passioni dei principali protagonisti della
farsa in due atti. Ci pensa l'arguto prete don Michele, interpretato da Lello Ricotta a sbrogliare la matassa, nonostante i ritardi della celebrazione della Santa Messa, che vedono in Faustino, aittante sagrestano il degno interprete di tante richieste, inevase dal prete. Una coperta è il segreto del matrimonio, che viene consumato proprio grazie alla firma di Faustino e di Zi Rocco,interpretato daAngeloCirigliano che entra sul palco tremando e parlando a fatica, così come Pascal, alias Roberto Laguardia che chiede di confessarsi ma non riesce a farlo, vista la balbuzie che lo colpisce e non permette al protagonista di ottenere il Solenne Sacramento. La commedia termina con quella firma tanto attesa e l'unione di due famiglie di diversa estrazione sociale che fanno festa e divertono tanto il pubblico per l'interpretazione e la versatilità artistica. Unico neo l'acustica. Alle donne è stata offerta una rosa durante la commedia. f.menonna@luedi.it
Carnet Cinque appuntamenti in 35 millimetri
POTENZA - Parte domani, presso il Cinema Don Bosco di Potenza, la rassegna cinematografica “35 millimetri”, che si terrà tutti i giovedi fino al 18 marzo con proiezioni alle ore 21. “35 millimetri”presenta film di grandi autori come Coppola, Ken Loach e i F.lli Coen, insieme all'esordio cinematografico di Marc Webb e alla pellicola di Alessandro Di Robilant presentata al Roma Film Festival 2009. Da “500 giorni insieme” una commedia elegante e intelligente che ha conquistato il pubblico e interessato la critica (“di esordi di questa qualità come questo di Webb ce ne vorrebbero di più”) che aprirà la rassegna, alla scoppiettante commedia diKen Loach“Il mio amico Eric”con il mitico numero 7, star del Manchester United, Eric Cantona, in cui viene rappresentata la più autentica e pura descrizione dell'amore che un tifoso può nutrire per un campione. Dall'ultima fatica di Francis Ford Coppola “Segreti di famiglia”, in cui l'autore di origini lucane ci illumina con un fascinoso bianco e nero stile Nouvelle Vague, a “Marpiccolo” di Alessandro Di Robilant film interamente ambientato a Taranto nel quartiere Paolo VI, stretto tra la sagoma velenosa dell'Ilva e il profilo liquido del “Mare Piccolo” e definito dai critici la “Gomorra”di Taranto. Chiuderà la rassegna la pellicola dei fratelli Coen “A serious man”, il film più personale della «coppia che ha consegnato agli ultimi due decenni il meglio della commedia cinematografica contemporanea». Solo loro potevano fare un film comico che mette l'angoscia, una commedia che strappa sempre la risata ma ogni volta la strozza in gola, una storia dove tutto è così assurdo e inevitabile, triste e irresistibile. Cinque pellicole da non perdere e che ricordiamo verranno proiettate in anteprima cittadina; per informazioni: telefono 0971/274704 0971/4445921, mentre sul sito www.infotickets.it sono disponibili le schede complete e i trailer dei film.
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Cultura&Spettacoli
48 Cultura e Spettacoli
Mercoledì 17 febbraio 2010
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Chi punta su Arisa?
Festival di Sanremo Mazza: «Non abbiamo pensato allo share ma a fare la più bella kermesse possibile»
Su facebook i sostenitori di Triunfo vincono il derby lucano di MARGHERITA AGATA
“Malamorenò” Però Arisa sì Convince la performance dell’artista lucana Pieno di applausi e “brava”. E Bonolis ci scherza sù BRIO, ritmo, e soprattutto tanti cuori. E’ la stessa freschezza che l’ha portata alla vittoria tra le nuove proposte dell’anno scorso, a consacrare il nuovo successo di Arisa sul palco di Sanremo. Si esibisce per quarta, e guadagna subito il consenso della platea che alla fine di una strepitosa “Malamorenò” non risparmia applausi e le grida “brava”. Occhialoni tondi, caschetto a onde castano e non più nero, e treccine alla Pippi Calzelunghe: lo stile non è quello dell’anno scorso, ma di certo non è meno eccentrico. Lei sempre in versione timida e impacciata - ringrazia e presenta le sorelle Marinetti (Andrea, Nicola e Marco) che l’hanno accompagnata in coro. E si guadagna a pieno titolo la possibilità di sfondare anche nella categoria big. Il personaggio c’è tutto. E non è un caso che nello sketch di Paolo Bonolis e Luca Laurenti, che ha aperto la serata, sia stata proprio lei a esser presa di mira. Sul caso Morgan, Bonolis e Laurenti duettano: «A Sanremo su queste cose non si scherza. Pensare che l’anno scorso volevano fare fuori anche Arisa, che di cognome fa “Pippa”». Ma ad aprire la gara, in questa sessantesime edizione è stata Irene Grandi con il
La performance di Arisa
brano «La cometa di Halley». Quindi a seguire la gara è proseguita con Valerio Scanu in «Per tutte le volte che», Toto Cutugno con «Aeroplani» e, poi, Arisa, appunto, con «Malamorenò». A questo punto ecco l’altro ospite, il calciatore Antonio Cassano. La gara è ripresa con Nino D’Angelo che con Maria Nazionale ha eseguito «Jammo jà»; Marco Mengoni con «Credimi anco-
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ra». Altra pausa per dare spazio a Susan Boyle, ospite anche lei, e poi in serie tutti gli altri artisti in gara, con Simone Cristicchi in «Meno male»; Malika Ayane con «Ricomincio da qui»; il trio Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici con «Italia amore mio»; Enrico Ruggeri con «La notte delle fate»; Sonohra con «Baby». Poviacon «Laverità»; Irene Fornaciari feat I Nomadi
GLI OSPITI
con «Il mondo piange»; Noemi con «Per tutta la vita», e infine Fabrizio Moro con «Non è una canzone». Poi spazio alla regina del “burlesque” Dita Von Teese, ultima ospite della serata.Lapadrona dicasaAntonella Clerici è passata quindi a presentare i 10 in gara per la categoria “Nuova Generazione”. Infine: promossi e bocciati, con la comunicazione relativa alle 12 canzoni della cate-
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Tiziano Ferro l’asso nella manica SANREMO - C'è anche la Banda musicale dell’Arma dei Carabinieri tra gli ospiti della 60ma edizione del Festival di Sanremo, che parte questa sera dal Teatro Ariston con la conduzione affidata ad Antonella Clerici. L’apertura con Paolo Bonolis e Luca Laurenti, un avvio ad effetto riproponendo il conduttore e la sua “spalla” ideale che costituì la coppia al timone del Festival di grande successo di ascolti un anno fa. Poi ecco il “brutto anatroccolo” Susan Boyle, quindi Antonio Cassano (con in platea la mamma e la prossima sposa) e infine Dita Von Teese, la regina del “burlesque”. Oggi di scena la regina Rania, moglie del re di Giordania (eccezionali misure di sicurezza intorno a lei, tra oggi e domani); poi i “tre tenorini”, Michelle Rodriguez e le ballerine del Moulin Rouge. Giovedì sarà la serata dedicata alla celebrazione dei grandi successi di Sanremo, visto che questa è appunto la 60ma edizione della rassegna, e ospiti dunque Nilla Pizzi, Edoardo Bennato, Miguel Bosè, Ric-
Tiziano Ferro
cardo Cocciante, Carmen Consoli, Elisa, Fiorella Mannoia, Massimo Ranieri, Francesco Renga, ai quali sarà affidata l’esecuzione di brani storici del Festival. Si arriva poi a venerdì, serata dei duetti, e gli ospiti all’Ari-
ston saranno l’attesissima - tra il pubblico maschile – Jennifer Lopez, i Tokyo Hotel per la gioia dei teen ager, Bob Sinclair e l’attrice Cristina Capotondi. Infine gran chiusura sabato con Maurizio Costanzo (che in tutti questi giorni dalla sala stampa del Festival condurrà il “question time” in onda alle 13 con diretta tv su Raiuno), Lorella Cuccarini, Bianca Guaccero, i ballerini di Michael Jackoson con il coreografo Travis Payne, l’attore Emilio Solfrizzi, i protagonisti di “Ti lascio una canzone” (il programma condotto dalla stessa Clerici e che ripartirà su Raiuno in marzo) e, per l’appunto, la Banda del'Arma dei Carabinieri. Ciliegina sulla torta Tiziano Ferro. Solo pochi dettagli da definire e anche Ferro potrebbe essere della partita sabato sera all’Ariston nella finalissima del Festival di Sanremo. «E' un mio amico, lo adoro e spero tanto di poterlo avere per la finale. Ci sono ancora alcuni dettagli da definire, ma spero che alla fine verrà», ha detto Antonella Clerici.
goria Artisti che proseguono la gara. Da Costanzo, in mattinata, una proposta: «Vorrei dedicare questa sessantesima edizione del Festival di Sanremo a Mike Bongiorno, ne ha condotte tante e lo merita». Lo ha chiesto Maurizio Costanzo agli organizzatori della rassegna in avvio del “question time” dedicato alla rassegna. Il Festival, intanto, non è mai stato così senza confini. Da oggi a sabato 20, la kermesse raggiunge anche i paesi dell’area mediterranea con una nuova striscia quotidiana di Rai Med. I servizi – in onda poco dopo le 21 nella parte italiana del canale e alle 23 in quella araba – saranno realizzati da Tarcisio Mazzeo della Tgr Liguria e racconteran-
no la rassegna sanremese, le sue canzoni, i suoi protagonisti e i dietro le quinte. Rai Med può essere visto in Italia sul bouquet free del satellite Rai e sul canale 804 della piattaforma Sky. Sul fronte degli ascolti nessun assillo particolare. Raiuno non si è posto alcun obiettivo di share, «a costo di apparire insincero, dico che non abbiamo pensato ad alcuna soglia». Lo ha detto Mauro Mazza, direttore della rete ammiraglia Rai, durante il “question time”di oggi in diretta tv su Raiuno dalla sala stampa dell’Ariston. «Abbiamo pensato unicamente a fare il più bel Festival possibile – ha aggiunto Mazza - domani è un altro giorno». cultura@luedi.it
Costanzo: «Arisa perfetta per Se telefonando»
SANREMO – Se c'è una cantante alla quale oggi Maurizio Costanzo affiderebbe la sua canzone “Se telefonando” che Mina portò al grande successo, allora questa è Arisa. Lo ha detto lo stesso popolare conduttore rispondendo anche lui ai giornalisti nel corso del “question time” sanremese che da ieri conduce alle 13, in diretta tv su Raiuno. cultura@luedi.it
PRIMA DEL DEBUTTO
Al festival con mamma e papà
E Francesco ascolta D’Angelo in treno
L’HA seguita in treno la prima serata del Festival, Francesco Triunfo. Più sereno che mai. Sembra che a salire sul palcoscenico dell’Ariston, insieme al big Nino D’Angelo, con Maria Nazionale, Ambrogio Sparagna e le voci dell’Orchestra popolare italiana, domani sera non debba essere lui. Armato di auricolari eMp3,così ilvocalistdiMiglionico, al suo debutto al Festival di Sanremo, ha ascoltato l’esibizione di Nino D’Angelo, quinto in scaletta. Immediatamente dopo l’altra lucana, quella acclamata da televisioni, fotografi e giornali: Arisa. Francesco arriverà nella città dei fiori oggi, insieme agli altri cinque cantanti al seguito di Ambrogio Sparagna che interpreteranno il brano “Jammo Jà” di D’Angelo ciascuno nel proprio dialetto, tracciando una sorta di ideale viaggio nella musica di tradizione popolare del Sud Italia. La prova gene-
rale della versione riscritta da Sparagna ieri, nell’Auditorium del Parco della Musica a Roma, dove Francesco è arrivato a bordo di unaltro treno.L’ennesimo preso nelle ultime 48 ore per raggiungere un sogno che, a 42 anni appena compiuti, sembrava destinato a restare chiuso in un cassetto. «Non mi aspettavo tanto entusiasmo intorno alla mia partecipazione a l Festival - cidice al telefono, con il suo proverbiale disincanto- ho ricevuto messaggi e attestati di stima da un sacco di persone, anche le più inaspettate. Una ragione in più per fare del mio meglio». Cosa indosserà per il gran giorno? «Se ne è occupata mia suoceraconfida - un abito nero, camicia compresa, elegantissimo. Collo alla coreana e bottoni in Svarosky. Cosa si deve fare per cinque minuti di ribalta» - aggiunge divertito. Francesco nel suo piccolo ha già vinto. m.agata@luedi.it
Arisa nella nuova versione con i ricci
La famiglia Pippa
NON È più la trasognata ragazza di provincia di un anno fa. Arisa è arrivata a Sanremo con l’enorme responsabilità di confermare l’exploit della passata edizione in cui, con la pluripremiata “Sincerità”, fece man bassa di premi: la vittoria nella categoria Proposte e l’ambitissimo premio della critica intitolato a Mia Martini. Ripetersi sarà difficile, vista anche la concorrenza agguerrita degli altri big in gara. Le pressioni sono tante. Altrettante le richieste di interviste e servizi fotografici. Ciononostante Arisa ha trascorso in maniera serena la mattinata e il pomeriggio che hanno preceduto l’esibizione nella prima serata del Festival. In attesa dell’arrivo dei genitori e delle sorelle da Pignola, Arisa (al secolo Rosalba Pippa) ha trascorso la mattinata in sala prove con le sorelle Marinetti che la affiancheranno giovedì sera, nella serata dedicata ai duetti eccellenti. Nel
trio insieme ad Andrea Allione e Marco Lugli, la terza voce lucana di questa sessantesima edizione del Festival: Turbina Marinetti, ovvero Nicola Olivieri, materano doc, talentuoso tenore con un passato da guida turistica alle spalle. Non le sarà accanto sul palco, invece, Giuseppe Anastasi, il fidanzato storico, che la seguirà nel backstage. «Quando sono salita sul palco per fare le prove, ho avuto davvero paura. Mi sono emozionata molto: avendo vinto l'anno scorso, questa volta sento una responsabilità un po' più grande», ha confidato Arisa, nel corso di una chiacchierata telefonica con il Quotidiano. Ma a darle il giusto sostegno, quest’anno, ci sarà la famiglia Pippa al gran completo. Papà, mamma e sorelle allogerranno con Arisa e vivranno insieme a lei passo dopo passo questa nuova esperienza sanremese. mar.aga
Morgan non ci sarà. E neanche la D’Addario SANREMO - Morgan ha tenuto banco fino a poche ore fa, ma non sarà a Sanremo sul palco dell’Ariston nè di persona, nè in video,nèinvoce. Ametterelaparolafine il direttore di Rai Uno, Mauro Mazza che, a poche ore dall’apertura della sessantesima edizione del Festival ha spiegato: «Nessuna porta e nessuna finestra per lui. Sul palco ci sarà la Clerici, Morgan non ci sarà nè dal vivo nè in video». Il direttore della rete ammiraglia è dunque categorico e con poche ma chiare parole chiude ogni possibile dubbio sulla presenza dell’artista. Quanto agli annunci dei giorni scorsi: «cercheremo una soluzione bella ed elegante per chiudere momentaneamente la vicenda» ha detto il direttore artistico del Festival, Gianmarco Mazzi, durante la conferenza stampa dell’organizzazione. L’ipotesi più probabileè cheAntonella Clericileg-
ga untesto, scritto dalei, cherimandi alla vicenda, e infatti Mazzi ha aggiunto che «Antonella dirà qualcosa sul palco». Il resto lo dovranno “dire” i cantanti. Ma Morgan non sarà l’unico assente. «Qui a Sanremo non manca niente: anche la D’Addario. Non so in che veste, lei ne ha vestite tante...». Così Maurizio Costanzo durante il question time, che conduce in diretta tv su Raiuno dalle 13 alle 13,30. Costanzo ha fatto riferimento alla presenza dell’ex escort barese nella cittadina ligure dove ieri ha presentato il singolo di un album in lavorazione. «Non vorrei - ha detto Costanzo - che Morgan no e D’Addario sì, che facciamo come per le figurine? Quindi direttore – rivolgendosi a Mauro Mazza, direttore di Raiuno –dicci che non ci sarà». E Mazza non ha avuto problemi a rassicurare prontamente Costanzo.
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ARISA, amatissima dal pubblico meno dagli scommettitori. I pronostici sono tutti in favore di Marco Mengoni all’alba del Festival di Sanremo, mentre le indicazioni sul diretto rivale Valerio Scanu non sono univoche. Secondo l'Agicos, «i maggiori provider italiani confermano un buon volume di giocate sul vincitore dell’ultima edizione di X-Factor, mentre la creatura di Amici di Maria de Filippi per alcuni segue a ruota, per altri invece fatica un pò. E ancora - secondo i mood che ha raccolto Agicos – buone le giocate su Malika Ayane, pressoché inesistenti quelle su Arisa, si muovono i Sonohra e Irene Fornaciariin equipecon iNomadi. In attesa di conferme le giocate su cantanti da Festival come Cristicchi, Moro e Povia. Ancora scarse le notizie su Noemi». Su facebook, intanto, nell’ideale derby Potenza-Matera tra la veterana Arisa e il debuttante Francesco Triunfo, ad avere la meglio è il secondo. I due gruppi nati all’indomani della passata edizione del Festival dedicati alla cantante di Pignola: Rosalba Pippa (Arisa) for president e Arisa orgoglio lucano, sono pressochè inattivi da mesi. Gli ultimi post risalgono a settembre 2009 sul primo fans club e ad ottobre sul secondo. Arisa, insomma, non rappresenta più una novità. E’ entrata a pieno titolo nel firmamento della musica. Il fenomeno del momento è Tiunfo. In circa 300 hanno già aderito a Quelli che guarderanno Triunfo al Festivaldi Sanremo.La suabacheca èinondata di messaggi di auguri e di sostegno. m.agata@luedi.it
Mercoledì 17 febbraio 2010
E il sindaco Zoccarato: «La Clerici si sta facendo un mazzo così»
Il toto-vincitore
Il Festival in onda senza Morgan Marco Mengoni
di SAVERIO ALBANESE SANREMO - La conferenza stampa della prima serata non poteva avere come “ritornello” il solito giochino sull'eccellente escluso di questa 60a edizione, Morgan. A mettere fine a questa telenovela ci pensa il direttore di Rai Uno, Mauro Mazza: «Morgan non ci sarà, nè in video nè in voce. Antonella, ovviamente, potrà dire quello che sente. Stiamo cercando un modo bello ed elegante per chiudere questa vicenda. Antonella dirà qualcosa sul palco e la parte artistica ha opinioni diverse in merito». Mentre il sindaco Maurizio Zoccarato sottolinea le qualità della Clerici e candidamente dice: «Antonella si sta facendo un mazzo così». Il direttore artistico Gianmarco Mazzi, invece, è molto carico è vuole parlare soltanto della musica: “La musica passa anche attraverso Sanremo, non si può dire che non ci sia. Avremo circa 100 minuti di musica e l'augurio è che qualche canzone rimanga. Il mio augurio per questa edizione è quello che la kermesse rappresenti un anello della catena, per cui i giovani talenti partono da qui per poi affermarsi, come molti degli artisti che oggi riempiono gli stadi. Elisa, per esempio, che sarà una delle ospiti di questa edizione”. Antonella Clerici ha indossato occhiali scuri e si èscusata, ma non può truccarsi due volte. Alla domanda su cosa le piace di questo suo Festival, lei risponde con molta grazia: “Le canzoni perché le ho sentite e sono certa della loro qualità. Certo che sono agitata perché per la prima volta sarò la padrona di casa sul palco di Sanremo”. Il suo primo ricordo quando entrerà in scena sarà per sua madre che non c'è più: “Avrei voluto che vedesse dove sono arrivata. Mi vedrà da altri luogo e sarà sicuramente con me”. Nella prima serata saranno ascoltati tutti i big e saranno presentati i Giovani, anche se l'attesa è anche per i diversi ospiti, vedi il conduttore della scorsa edizione Paolo Bonolis, accompagnato da Luca Laurenti, la cantante inglese fenomeno del momento Susan Boyle, la regina del burlesque, Dita Von Teese e il calciatore Antonio Cassano. Proprio su quest'ultimo Antonella Clerici ha dichiarato: “Sarà con noi durante tutta la serata, in diversi momenti, perciò avremo modo di parlare e di fare parecchie cose insieme. L'ho voluto, come tanti altri ospiti, perché ha attinenza con me e con la mia storia professionale, ricordo che sono nata come giornalista sportiva. Sarà a Sanremo con la sua compagna, è un momento molto bello per lui perché è innamorato e sta per sposarsi”.
Mengoni e Scanu i più quotati
Antonella Clerici, Paolo Bonolis e Luca Laurenti sul palco del Teatro Ariston
Quasi certamente Tiziano Ferro sarà uno degli ospiti della serata finale: “Io spero molto che sabato sia con noi - ha concluso Antonella Clericima ci sono “lavori in corso” in questo senso. Lui è un caro amico e spero sia con noi con tutto il cuore. Il si definitivo nonposso ancoradarlo, maci sono delle buone probabilità. Esclusa la possibilità di un duetto con Mary j Blidge”. La novità più interessante di que-
sta conferenza stampa è stata portata, in sala stampa, da Maurizio Costanzo. Il giornalista- conduttore appena passato da Canale 5 alla Rai ha sovvertito le regole del “Question Time”: negli anni scorsi, erano i giornalisti a far le domande ai protagonisti della kemresse canora, in questa edizione, invece, con grande naturalezza e senza nessun preavviso, è stato lui a fare le domande ai giornalisti. Soprattutto la domanda “Come
vorreste il Festival” che, successivamente, ha coinvolto un po' tutti, portando la trasmissione ad un vero e proprio 'talk show', che tanto si addice ai precedenti del 'baffo' dei salotti televisivi italiani. Battute e propositi per il Festival, ma anche pareri, simili o discordanti, tra gli accreditati al Festival, lo stesso Costanzo (che ha ricordato in apertura Mike Bongiorno), Antonella Clerici e Gianmarco Mazzi.
Una scenografia a effetto in stile Avatar SANREMO - Una delle più importanti novità di questa edizione è certamente l'assenza della scala sul palco dell'Ariston. Un'altra novità è rappresentata dall'assenza, o quasi, dei fiori. Una novità che non ha mancato di sollevare qualche polemica. Alle vallette il compito di portarli, e così i primi piani assicurati dalle telecamere valorizzeranno l'opera dei maestri fiorai di Sanremo. E non contento di tutto questo, Castelli promette un ulteriore colpo di scena per la seconda serata. Ma il “fiore
all'occhiello” è rappresentato dalla scenografia per l'Ariston, ricca di effetti speciali, stile Avatar. “Si tratterà di qualcosa mai visto, una sorpresa per l'appunto alla Avatar - ci ha confidato Gaetano Castelli, scenografo, al suo 17esimo Festival - e quello della serata inaugurale sarà il primo vero colpo di scena del Festival, in tanti penseranno a un effetto digitale, anche se non sarà proprio così. Il nostro obiettivo è quello di togliere il fiato agli spettatori”. s. a.
SANREMO - Il festival è iniziato e già circolano le prime indiscrezioni sui probabili vincitori di questa 60a edizione. Le quote della “Better” indicano come probabile indiziato il vincitore della seconda edizione di X-Factor Marco Mengoni (quotato a 3,50), che si esibirà con la canzone “Credimi ancora”. Subito dopo seguono Valerio Scanu (4,50), secondo classificato nella scorsa edizione di Amici, la voce felpata di Malika Ayane, in gara con “Ricomincio da qui”, quotata a 7,00, il talento consolidato di Irene Grandi, alla terza partecipazione dopo il 1994 e il 2000, con il brano “La Cometa di Halley” e il giovane duo dei Sonhora, al ritorno “da grandi”, col brano “Baby”. Si arriva, di seguito, a Noemi (anche lei scoperta di X-Factor) e al chiacchieratissimo Povia, entrambi quotati a 10,00. A 15,00 si piazza Simone Cristicchi, già vincitore nel 2007, e il duo composto da Irene Fornaciari e i Nomadi. Arisa, Fabrizio Moro ed Enrico Ruggeri seguono a 20,00, mentre a chiudere il cerchio dei 15 “big”in gara ci sono Toto Cutugno, Nino D'Angelo e la coppia Pupo-Emanuele Filiberto, tutti a 30,00. Ma sicuramente non mancheranno le sorprese anche in questa edizione. I pronostici sono spesso famosi per essere smentiti. Anche perché, durante l’esibizione, l’emozione gioca un ruolo fondamentale. s. a.
Il palco dell’Ariston
CULT
Ecco le ballerine del Moulin Rouge Si esibiranno domani le sedici ragazze in abiti coloratissimi
Le ballerine del Moulin Rouge
SANREMO - Ingresso trionfale nella sala stampa Ariston Roof di Sanremo della coloratissima squadra composta da 16 ballerine del Moulin Rouge che si esibiranno nella seconda serata del festival. Il celeberrimo corpo di ballo parigino si è presentato con due gruppi di otto ballerine: le prime otto indossavano un abito rosso “volant”, classico abito da can can, mentre le restanti otto indossavano un abito nude look, arricchito di strass, stile Carnevale di Rio de Janeiro. La direttrice della compagnia Véronique Allaire Spitzer ha parlato della esibizione al festival delle sue ragazze: “Avrete modo di notare
tantissime piume, bei costumi e non mancherà, naturalmente, il can-can finale. Anche noi festeggiamo un anniversario quest'anno, il 120esimo, siamo due volte più vecchi del festival, ma speriamo di rivederci tra altri 60 anni”. La direttrice della compagnia Véronique Allaire Spitzer svela curiosi aneddoti su come si diventa ballerine del Moulin Rouge e quali caratteristiche fisiche devono avere: “Si tratta essenzialmente di ragazze giovanissime, con ottime doti artistiche ed un'altrettanto ottima preparazione di danza classica e jazz. Statura alta, gambe lunghe, sorriso ammaliante e grande spirito di
gruppo, perché ballare insieme non è facile come può apparire. E dopo possono continuare la professione in televisione, per esempio, perché durante gli anni al Moulin Rouge sperimentano diversi tipi di danza, compreso il musical”. Le ultime curiosità prima di scendere dal Roof al Teatro per le prove, ruguardano la conoscenza di Dita Von Teese, la regina del “burlesque” (solo di nome) e su qualche cantante della musica italiana, quella partita da Sanremo. Un nome per tutti? “Eros Ramazzotti ha risposto una delle sedici incnatevoli ballerine”. E via, al ritmo del Cancan.
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50 Spettacoli e televisione
EVENTO
21.10
20.45
PRIMA SERATA
Antonella Clerici
SPORT
17.50
RUBRICA
23.30
FILM Mission to Mars
21.10
FILM
SHOW
21.10
06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -Telefilm8 semplici regole 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 12.55 -EVENTO Question Time 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -RubricaTg2 Costume e società replica 06.25 -RubricaInconscio e Magia Psiche 06.45 -RubricaTg2 Si viaggiare 06.55 -RubricaSpeciale Quasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaRai Educational - Crash files 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.00 -TelefilmGiardini e misteri 17.40 -RubricaArt Attack 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -SportVancouver XXI Giochi olimpici Invernali 2010 20.00 -GiocoIl Lotto alle Otto
08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu 09.20 -RubricaCominciamo Bene 11.00 -RubricaSpeciale Tg3 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Agitre 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaLa scelta di... 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaQuestion Time 15.15 -RubricaTrebisonda 15.40 -TelegiornaleTg 3 Flash L.i.s. 15.45 -RubricaTrebisonda 16.00 -NewsTg3 GT Ragazzi 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -SportVancouver XXI Giochi Olimpici invernali 2010 20.05 - SportSci Alpino: Discesa femminile - Sci alpino
06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -Attualità Pomeriggio cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5
07.00 -ShowSai xche' 07.40 -TelefilmNash bridges 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -TelefilmBianca 10.30 -MiniserieUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmEr-medici in prima linea 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 16.15 -Soap OperaSentieri 16.55 -Film Il bene oscuro. Il genio, la ricerca, la vita con Daniele Ornatelli, Morena Salvino, Laura Anzani - regia di Ettore Pasculli (Italia) - 2009 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.40 -Cartoni 08.15 -TelefilmLizzie McGuire 08.40 -Sit ComFriends 09.10 -ShowCapogiro 10.20 -ShowPolpette 11.45 -AttualitàJekyll - La vera faccia della tv 12.15 -AttualitàNella rete di Jekyll 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -TelefilmAmerican dad 14.05 -TelefilmI Griffin 14.35 -TelefilmI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.00 -Sit ComZack e Cody sul ponte di comando 16.50 -MiniserieZoey 101 17.25 -CartoniKilari 17.50 -CartoniBen ten: forza aliena 18.10 -CartoniBlue dragon 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.30 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 09.45 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -Film L'idolo della città con Marcello Mastroianni, Françoise Fabian, Jean Rochefort, Carla Gravina - regia di Yves Robert (Francia, Italia) - 1973 16.00 -Rubrica Atlantide - Storie di uomini e mondi 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -TelefilmCrossing Jordan 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -EVENTO 60° Festival della Canzone Italiana Sanremo 2010
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 20.35 -RubricaRai sport 20.45 -SportBayern Monaco - Fiorentina 21.30 -NewsTG 2 22.45 -RubricaRai sport 90° Champions 23.25 -NewsTG 2
21.30 -Sport Sci Nordico: Sprint Maschile / Femminile - Sci nordico 23.00 -Show Parla con me Rewind
20.30 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 - MiniserieCaterina e le sue figlie 3 23.30 -FilmMission to Mars con Gary Sinise, Tim Robbins, Don Cheadle - regia di Brian De Palma (USA) - 2000
20.30 -TelefilmWalker texas ranger 21.10 -FilmTerapia d'urto con J. Nicholson - regia di Peter Segal (USA) - 2003 23.15 -FilmThe quiet american con M. Caine - regia di Phillip Noyce (USA) - 2002
20.30 -GiocoCento x cento 21.10 -Film 30 giorni di buio con Josh Hartnett, Melissa George, Danny Huston - regia di David Slade (Nuova Zelanda, USA) 2007
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Show Tetris
01.05 -TelegiornaleTg 1 01.10 -RubricaSottovoce 01.40 -TelegiornaleTg 1 02.20 -RubricaArt News 02.50 -CONTENITORE Rainotte 03.45 -FilmPatroclo... e il soldato ...
23.40 -FilmEpic Movie con K. Penn - regia di Aaron Seltzer (USA) - 2007 01.00 -SportVancouver XXI Giochi olimpici Invernali 2010 05.00 -RubricaRainotte
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg regione 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -RubricaFuori orario 02.15 -RubricaRainotte 03.40 -RubricaRiflettendo con...
01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowGrande fratello 03.00 -Reality ShowAmici 03.30 -TelefilmCinque in famiglia 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica
01.00 -TelegiornaleTg4 01.35 -FilmIl sale sulla pelle con G. Scacchi - regia di Andrew Birkin (Ger) - 1994 03.30 -TelefilmLaw & Order 04.10 -TelefilmAlfred Hitchcock
23.45 -ShowChiambretti Night - Solo per Numeri Uno 01.40 -TelegiornaleStudio aperto 02.15 -Telefilm24 03.20 -FilmLa montagna del Dio cannibale
23.40 -Talk ShowCuork - Viaggio al centro della coppia 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaLa 25a ora - Il cinema espanso 03.20 -AttualitàOtto e mezzo
LA 7
ORE 14.05
L’IDOLO DELLA CITTÀ con M. Mastroianni, F. Fabian, J. Rochefort - regia di Yves Robert (Fra/Ita) - 1973 L'attore Nicola, separato dalla moglie Elisabeth cui il giudice ha affidato i figli Ludovico e Louis, vive a Parigi. Per racimolare qualche soldo si arrangia accettando insieme all'amico Clément, anche lui attore, lavori di pochi giorni. Nicola che si accontenta di fare del doppiaggio o di recitare in cabaret sembra avere trovato un compromesso tra Peggy, la sua nuova compagna e la famiglia che, nonostante tutto, continua a vedere. Ma l'equilibrio piano piano...
RETE 4
ORE 21.10
RETE 4
ORE 16.55
IL BENE OSCURO. IL GENIO, LA RICERCA, LA VITA con D. Ornatelli, M. Salvino, L. Anzani, D. Palla - regia di Ettore Pasculli (Ita) - 2009 Un giovane dottorando italiano scopre la possibilità di isolare un gene delle cellule staminali con il quale curare alcune gravissime malattie tumorali, tra le quali la leucemia. Costretto a emigrare in Germania per continuare la sua ricerca, riesce dopo molto tempo a tornare in Italia dove sarà chiamato a una difficile prova...
CANALE 5
ORE 23.30
TERAPIA D’URTO
MISSION TO MARS
con J. Nicholson, A. Sandler, M. Tomei - regia di Peter Segal (Usa) - 2003
con G. Sinise, T. Robbins, D. Cheadle, K. Delaney, E. Neal - regia di Brian De Palma (Usa) - 2000
Il giudice Daniels reputando, a causa di un equivoco, il mite Dave un soggetto irascibile e rissoso, gli impone di sottoporsi alle sessioni di gestione della rabbia tenute dal dottor Rydell. L'approccio decisamente poco ortodosso alla terapia spaventa non poco Dave che per uno scherzo del destino è costretto a intensificare le sedute per evitare di finire in prigione. Lo strano medico decide di trasferirsi a casa sua per aiutarlo ma Dave è sull'orlo di una crisi di nervi...
È il 19 giugno del 2020 e l'equipaggio di un astronave sta lasciando la terra per raggiungere Marte. Quando la missione è approdata sul pianeta rosso il comandante Luke Graham si accorge che qualche cosa di minaccioso si sta avvicinando a loro. Gli astrononauti fanno a tempo a mandare un messaggio e poi scompaiono nel nulla. La stazione spaziale mondiale allestisce in fretta una missione di salvataggio...
Piero Chiambretti
SHOW
Geo&geo
leTrame
Terapia d’urto
23.45
Stevan Jovetic
Luca Telese
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Televisioni 51
Mercoledì 17 febbraio 2010
APPALTI G8 MADDALENA
TEMPO IMPAZZITO
Guido Bertolaso resta al suo posto «Me lo hanno chiesto, è mio dovere» Il pm dell’inchiesta, Lupo, è lucano
Potenza meno fredda di un tempo? Gli esperti: città con la memoria corta L’analisi di Pomarico e Brindisi
a pagina 6
Anno 9 n. 48€ 1.00
a pagina 18
Mercoledì 17 febbraio 2010
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466
Indagine della Procura antimafia sul “dopo-Basilischi”
Listino, De Filippo “esplora”
Colpo ai clan in lotta
Navazio lascia l’Asi «E dicevano che inciuciavo con Folino»
Dieci arresti nella mala di Potenza e Pignola POTENZA - Gli investigatori della procura antimafia sono partiti dai racconti di Gino Cosentino. E sono arrivati agli arresti, eseguiti ieri mattina all’alba dagli agenti della Squadra mobile di Potenza e dai carabinieri del nucleo investigativo. Oggetto dell’inchiesta, lo scontro fra i “clan” guidati da Antonio Cossidente e Saverio Riviezzi.
Sindaco di Matera Il Pdl ha deciso il candidato: Acito Cala il gelo fra Pd e Udc
COMINCIA IL FESTIVAL
alle pagine 10 e 11
TRAGEDIA SFIORATA
Navazio alle pagine 8, 9, 17 e 28
PARLIAMO DI NUCLEARE TANTO PER... di ERCOLE TREROTOLA
Motrice si ribalta. Un ferito lieve
Scontro fra treni ad Avigliano a pagina 19
E' morto Gian. E Ric è più povero
Arisa a Sanremo Clerici: «Una creatura nata qui un anno fa» alle pagine 48 e 49
Navi dei veleni
Nasce l’Osservatorio per il Mediterraneo a pagina 15
SPORT
Volley
Medical Playoff più vicini
LE centrali nucleari del governo seguono i siti delle scorie e degli impianti nucleari. E se questo è vero non esistesito più adatto del territorio lucano. Ho fatto un sogno, diceva Vasco Rossi in una nota canzone... un sogno in cui della gente si faceva gli affari miei... Io direi un incubo, nel quale l'unico territorio possibile per la sistemazione delle centrali nucleari, fra i tanti continua a pagina 13
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I racconti dell’ex capo della “quinta mafia” che hanno portato all’operazione di Arma e polizia