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Brevi dal mondo

Pakistan, preso il vice di Omar ISLAMABAD – Le intelligence di Usa e Pakistan hanno messo a segno quello che considerano il più grande successo contro il terrorismo dall’11 settembre: il Mullah Abdul Ghani Baradar, uno dei principali capi militari talebani in Pakistan e considerato il vice del Mullah Omar, è stato catturato nella città portuale di Karachi nel corso di un’operazione congiunta.

Belgio, accertate 18 vittime BRUXELLES – Dopo il tragico scontro ferroviario di lunedì in Belgio divampa la polemica mentre, tra i rottami, si cercano ancora i corpi. «Da ieri ha detto la portavoce della società di gestione delle Ferrovie Infrabel - ci sono ancora molte persone che mancano all’appello. Il bilancio dei morti potrebbe salire ancora». Al momento sono stati tirate fuori 18 vittime e oltre 120 persone sono rimaste ferite e portate in ospedale.

Austria, batterio uccide 6 persone VIENNA – Almeno sei persone sono morte, quattro in Austria e due in Germania, dopo aver mangiato alcuni formaggi contaminati dal batterio della listeria. Lo ha confermato il ministero della Saluite austriaco.

Mercoledì 17 febbraio 2010

Libia, Italia e Malta Accordo fatto con il Pdl in cambio del candidato presidente alla Provincia di Caserta contro la Svizzera «È un abuso»

Campania, l’Udc converge su Caldoro

ROMA – «Un abuso» da parte della Svizzera, che ha utilizzato in modo scorretto il Trattato di Schengen finendo per coinvolgere tutti gli altri Paesi dell’area nella sua bagarre diplomatica con Tripoli. Mentre l’Europa cerca una soluzione diplomatica al caso della sospensione dei visti ai cittadini europei annunciata ieri dalla Libia, Italia e Malta – i due paesi più vicini, non solo geograficamente, a Tripoli – puntano il dito contro la decisione del governo svizzero di stilare una 'lista nera' di 188 personalità libiche (compreso il colonnello Gheddafi).

La situazione di stallo sbloccata da una telefonata del premier al segretario Cesa

Lorenzo Cesa

NAPOLI – L'Udc sosterrà il candidato del Pdl alle Regionali campane Stefano Caldoro. È stata una telefonata del premier Silvio Berlusconi al segretario dell’Udc Lorenzo Cesa a sbloccare la situazione di stallo che andava avanti ormai da settimane, a sancire l’alleanza tra il partito di Casini e il Pdl arenatasi sul nodo del candidato alla presidenza della Provincia di Caserta. Alla fine l’ha spuntata l'Udc che rivendicava il rispetto dell’accordo siglato in occasione delle scorse Provinciali di Napoli, Salerno e Avellino: il candidato del

centrodestra a Caserta a questo punto, manca solo l’ufficialità, sarà il deputato Domenico Zinzi. La telefonatatra Berlusconi e Cesa –si apprende da fonti di partito – ha fatto seguito ad un precedente colloquio telefonico avvenuto la settimana scorsa tra lo stesso Berlusconi e il leader centrista Pier Ferdinando Casini all’indomani della partecipazione di quest’ultimo alla trasmissione Ballarò. In quella circostanza Casini avrebbe posto al premier il nodo Caserta ottenendo un impegno a risolvere la questione nel

giro di qualche giorno. Ieri la telefonata risolutiva di Berlusconi cui è seguita comunicazione da parte del coordinamento regionale del partito. Nella nota il coordinamento campano del Pdl esprime «in merito alle alleanze» la «volontà di un accordo con l’Udc» in «coerenza con le recenti competizioni elettorali chehanno determinato la vittoria nelle province di Napoli, Salerno ed Avellino». Il Popolo della Libertà, «riconosce all’Udc l’indicazione del vertice della provincia di Caserta». Armando Petretta

Il Cavaliere: «La sinistra vuole uno Stato di polizia tributaria»

«Regionali, test nazionale» Berlusconi cala nei sondaggi, ma vuole vincere le elezioni ROMA – Ora si fa sul serio. Silvio Berlusconi dà il via alla campagna elettorale per le regionali di marzo e chiama gli italiani ad «una presa di posizione importante, tra la politica del fare e la sinistra delle parole». Di fronte alle inchieste sugli appalti del G8 che coinvolgono uomini del suo governo, il premier si mette in gioco in prima persona, anche perchè «si vota in 13 importanti regioni» e quindi quelle del prossimo marzo «sono elezioni nazionali». Una mossa arrivata durante la presentazione a Roma delle quattro candidate 'governatrici' del Pdl alle regionali, che sorprende chi si aspettava per queste elezioni un profilo basso del

Cavaliere. Non appare sorpreso, però, Pier Luigi Bersani. Ancora una volta, secondo il leader dei democratici , il premier mostra di considerare le elezioni una sorta di «giudizio di Dio sulla sua persona». Una schema che Bersani vorrebbe fosse messo in soffitta: «Abbiamo tanti altri problemi – sottolinea –e non può essere sempre Berlusconi il centro di una discussione su Berlusconi sì o Berlusconi no, come intende farci fare in queste regionali». Ma il Cavaliere appare più determinato che mai a seguire il suo istinto e a spendersi in prima persona per guidare il centrodestra a una vittoria nelle regionali. Poco importa se un sondaggio di Ipr

Marketingper contodi'Repubblica.it' indica la fiducia nei suoi confronti in flessione di due punti (al 46%) e una sfiducia recordal 52%.Sono altrele cifre sbandierate dal premier. Mentre posa per la foto con le quattro candidate del Pdl nella sede del partito in via dell’Umiltà si sofferma a guardare un manifesto del libro di Luca D’Alessandro 'Berlusconi ti odio. Le offese della sinistra al premier pubblicate dall’agenzia Ansa', poi chiede un pennarello elascia la suadedica: «Risultato: 68,3% di consensi» con tanto di firma. Berlusconi lancia la volata alle candidate alla guida di Emilia Romagna, Lazio, Toscana e Umbria attaccando la

sinistra: si tratta di quattro regioni, dice, in mano a quella «sinistra impegnata a denigrare il lavoro svolto», «che dice solo no e dà un immagine negativa dell’Italia all’estero» e, soprattutto da cui «siamo antropologicamente diversi». Il consiglio del premier alle quattro del Pdl è di inserire nei programmi elettorali il 'piano casa', ma anche più verde, meno burocrazia e meno tasse con più servizi. Berlusconi mette in guardia dalla politica fiscale della sinistra che, afferma, vorrebbe «ritornare all’Ici», «raddoppiare la tassazione sui bot», istituire un’imposta patrimoniale e «costruire uno Stato di polizia tributaria». Teodoro Fulgione

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2 In Italia e nel Mondo


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