Lunedì 22 febbraio 2010
Brevi dal mondo
Ratzinger nel suo primo Angelus in tempo di Quaresima parla del diavolo
Niger, Tandj ancora agli arresti
Il Papa: «Il potere, tentazione di Satana»
NIAMEY – Il presidente nigeriano Mamadou Tandj, deposto giovedì da un golpe militare sono ancora in mano della giunta. Lo ha reso noto, il colonnello Djibrilla Hamidou Hima. Intanto il presidente della comunità economica degli stati dell’Africa dell’ovest (Ecpwas) Mohamed Ibn Chambas, giunto ieri a Niamey ha detto i militari hanno «garantito» il ritorno dell’ordine costituzionale sostenendo che sarà preparata una nuova costituzione.
CITTA' DEL VATICANO – Potere, fame di beni materiali, ambizioni: tutte tentazioni demoniache che insidiano gli uomini di oggi con gli stessi tormenti e interrogativi con cui Satana cercò – narra il vangelo di Luca – di corrompere Gesù nel deserto. Papa Benedetto XVI si è servito del suo primo Angelus del tempo di Quaresima per esortare i credenti a seguire l’esempio di Cristo e ad opporsi, grazie alla fede in Dio, agli attacchi del demonio. Anzi, ha spiegato ad una folla di migliaia di fedeli e turisti presenti in piazza San Pietro, il tempo quaresimale è il periodo più adatto da dedicare all’«agonismo» contro il Maligno. Parole ispirate
Madera, 42 morti per il maltempo
Un migliaio di manifestanti tornano sui luoghi distrutti dal sisma del 6 aprile
MADRID – Dopo la giornata da incubo di sabato, la «perla dell’Atlantico» si è svegliata ieri in un paesaggio di dolore e devastazione: i morti sono almeno 42, un bilancio che potrebbe aggravarsi ancora, i danni sono enormi. Il presidente della Commissione Ue, il portoghese Manuel Barroso, ha detto che l’Europa è pronta ad aiutare Madera, di fronte alla «terribile catastrofe» che l’ha colpita. Il calciatore del Real Madrid Cristiano Ronaldo, nato in un quartiere povero di Funchal, ha parlato di «una tragedia senza precedenti». Secondo la stampa portoghese quella di sabato è la peggiore catastrofe che abbia colpito l’isola da più di un secolo. A Funchal, la capitale, 100 mila abitanti, i soccorritori ieri erano al lavoro ovunque. La tempesta si è placata, spostandosi verso est.
dalle Sacre scritture, riflessioni spirituali certamente, rivolte ai cattolici nel mondo, ma che cadono, in Italia, in mezzo alle cronache quotidiane di corruzioni, cupidigie di potere e di arricchimenti illeciti. Come le riflessioni fatte da Benedetto XVI un paio di giorni fa sulla non giustificabilità dei peccati di mentire e rubare, anche le considerazioni odierne sulle tentazioni del diavolo possono avere una valenza di morale e attualità politica. «Cristo è venuto nel mondo per liberarci dal peccato e dal fascino ambiguo di progettare la nostra vita a prescindere da Dio», ha spiegato Ratzinger. Gesù ci ha mostrato la strada, ha detto il Papa, «non con
proclami altisonanti, ma lottando in prima persona contro il Tentatore, fino alla Croce. Questo esempio vale per tutti: il mondo si migliora incominciando da se stessi, cambiando, con la grazia di Dio, ciò che non va nella propria vita». «La Quaresima è come un lungo 'ritiro', durante il quale rientrare in se stessi e ascoltare la voce di Dio, per vincere le tentazioni del Maligno», ha proseguito Benedetto XVI. Le insidie di Satana a Gesù furono, ha ricordato, essenzialmente tre: quella legata al «bisogno di beni materiali» (la proposta diabolica di trasformare in pane le pietre del deserto); «l'inganno del potere», quando il Maligno offrì a Gesù il dominio su tutto il creato in
Il Papa ieri durante l’Angelus
cambio di un atto di adorazione; infine l’ambizione, legata all’invito a compiere 'un miracolo spettacolarè: quello di gettarsi dalle mura del Tempio e di farsi salvare dagli angeli. Daniela Navi
L’Aquila, la rivolta delle chiavi La popolazione si riprende la zona rossa e assalta una troupe del Tg1 L'AQUILA – Era la giornata delle chiavi da appendere alle transenne del corso per tornare a chiedere, come domenica scorsa, la riapertura del centro storico, dopo il sisma dello scorso 6 aprile. Ma i manifestanti, almeno un migliaio, hanno raggiunto quell'universo di vicoli e vicoletti, della zona rossa dell’Aquila, da dieci mesi interdetti. Vicolo dopo vicolo, a piccoli gruppi, sono tornati in luoghi che possono solo ricordare come erano prima del 6 aprile. Hanno calpestato traverse, con case sventrate, dove le macerie non sono state neanche raggruppate e porte e finestre sono spalancate, in balia di chiun-
que. Fuori dai riflettori, hanno espresso la loro indignazione contro i ritardi nella rimozione delle macerie, e la loro protesta si è rivolta contro l'informazione che, secondo loro, non rende giustizia di una realtà drammatica. A farne le spese una troupe del Tg1, guidata dalla giornalista Maria Luisa Busi, all’Aquila per un servizio per il settimanale di approfondimento Tv7. Gli aquilani li hanno apostrofati a suon di «scodinzolini, scodinzolini!», accusando l'emittente nazionale di aver diffuso un’immagine falsata della situazione in Abruzzo. La giornalista dirà poi di comprendere la si-
tuazione «perchè quel che ho visto in questi giorni con i miei occhi, è molto più grave di come talvolta è stato rappresentato: migliaia di persone sono ancora in albergo, le case non bastano e la vera ricostruzione non è partita». Proprio questo è quello che la gente ha contestato al sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, tirando in ballo anche la questione delle macerie per cui, domenica prossima, è annunciata una nuova manifestazione. Una rivendicazione che è di tutti: dai giovani in piedi sui cumuli di macerie, con striscioni e cartelli, alle mamme con il passeggino a
spasso tra via Sassa e via Patini e, ancora, gli aquilani più anziani radunati in un angolo di piazza Palazzo a cantare: «L'Aquila bella mè, tu che me sci vist’è nasce tu che mi sci vist’è cresce, te vojo revedè». Il resto del centro, però, è silenzio: nessuno davanti alle macerie in quella che è stata la propria casa o la propria scuola ha il coraggio di dire una parola di troppo. «E' il regalo più bello che potevo farmi per il mio compleanno di domani – commenta Donatella Capulli, tra i manifestanti - perchè non avrei mai sperato di poter tornare oggi qui, dove sono nata». Letizia Bianco
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2 In Italia e nel Mondo
Teheran-Riad sale la tensione per il nucleare
Il capo della Protezione civile in Sicilia e in Calabria sui luoghi delle frane
Bertolaso: «Tornerete tutti a San Fratello» SAN FRATELLO (MESSINA) – Lo Stato c'è e ci sarà, in Sicilia e in Calabria, e farà fino in fondo il proprio dovere perchè non ci sono emergenze di Seria A o di Serie B. Lo assicura il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, durante i sopralluoghi compiuti nel Messinese e nell’incontro a Lamezia Terme sull'emergenza calabrese. «San Fratello non scomparirà e i suoi abitanti torneranno ad abitarvi», annuncia Bertolaso dopo il sopralluogo compiuto, assieme al presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, nel paese dei Nebrodi 'ferito' da uno smottamento, «un terremoto lento», che ha lasciato 1.500 persone senza casa. Bertolaso
punta il dito sull'intervento umano e invita tutti all’unica via da seguire: la prevenzione. Certo la situazione non è semplice:50 milionidi metricubi di terra si sono spostati a San Fratello, creando quella che il capo della Protezione civile definisce «la più grande frana della Sicilia» ancora in leggero movimento. Per questo, spiega, «non posso garantire a tutti il rientro a casa, ma certamente resterete a San Fratello» e, sottolinea, «parliamo di mesi e non di anni». I primi 30 giorni passeranno per «fare una giusta diagnosi», poi, assicura, «ci saranno gli interventi di ricostruzione». Ci saranno edifici da abbattere perchè irrecuperabili: un centinaio di abitazioni secondo la
protezione civile regionale, e ci sono anche la chiesa di San Nicola e le scuole elementare e media. Il pensiero di Bertolaso è in sintonia con quello del presidente Lombardo: «I cittadini di San Fratello – dice il governatore – dovranno continuare a vivere nel loro paese. Si dovrà trovare un posto in una zona 'a prova di bomba' dove costruire le case che serviranno a chi è rimasto senza». Per il capo della protezione civile il sopralluogo sui Nebrodi è stato anche il primo ritorno al contatto diretto con le vittime di eventi calamitosi dall’avvio dell’inchiesta in cui è indagato ed è stato un autentico 'bagno di folla'. Ilsuo discorso al Comuneè stato lungamente applaudito. Molti
Bertolaso (al centro) a San Fratello
hanno voluto essere «confortati» direttamente da lui. Come un’anziana del posto, Angela Carroccetto, che prima invoca «l'intervento di Berlusconi» poi abbraccia commossa il capo della protezione civile per «ringraziarlo per il lavoro che sta facendo». Mimmo Trovato
Gli ostaggi in Mali nelle mani di Al Qaida. C’è anche Cicala e la moglie
TEHERAN – L'Arabia Saudita «sacrifica la cooperazione islamica in favore dell’avventurismo» degli Stati Uniti. Il duro attacco lanciato ieri dal presidente del Parlamento iraniano Ali Larijani è il segno di una crescente tensione fra Teheran e Riad, causata in particolare dal programma nucleare della Repubblica islamica, dopo la recente visita della segretaria di Stato americana Hillary Clinton nel regno saudita. Un alto funzionario di Teheran ha accusato la casa regnante saudita di avere «tradito i popoli oppressi della Palestina e di Gaza».
Appelli inascoltati
Emergenza valanghe al Nord Secondo “El Mundo” il riscatto è stato di 5 milioni di euro
Rapiti, Madrid ha pagato
MADRID – La situazione è in forte movimento sul fronte degli ostaggi europei – tre spagnoli, due italiani e un francese – nelle mani di Al Qaida per il Maghreb Islamico (Aqmi) nel deserto del Mali: secondo il quotidiano El Mundo, Madrid ha pagato un riscatto di cinque milioni di dollari per i tre cooperanti catalani rapiti il 29 novembre scorso e la loro liberazione potrebbe essere «imminente». La consegna del riscatto è stata affidata al capo tuareg Yyad Ag Ghali, incaricato dal governo del Mali dei contatti con i terroristi islamici per la liberazione dei sei ostaggi, fra i quali l’italiano Sergio Cicala e la moglie Filomena Kaboure. La somma pagata ad Aqmi, scrive El Mundo, è stata «confermata a questo giornale da un membro del governo». Ottimista sulla vicenda degli ostaggi si è dichiarato ieri in una intervista sempre a El Mundo, lo stesso presidente del Mali Amadou Toumani Tourè. «Confido, ha detto, che nei prossimi giorni avremo notizie molto buone». Questa settimana la giustizia di Bamako ha deciso la liberazione di quattro uomini di Al Qaida – due algerini, un mauritano e un cittadino del Burkina Faso – rispondendo così a una delle principali richieste dei terroristi islamici. L’ultimatum lanciato da Aqmi, che minacciava di uccidere il francese Pierre Camatte, è scaduto sabato senza cattive notizie. Il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner si è
Il presidente del Mali Amadou Toumani Tourè (a destra) con il presidente Ue, Josè Manuel Barroso
spostato due volte a Bamako dall’inizio del mese per accelerare la trattativa e, secondo la stampa, convincere il governo del Mali ad accettare di liberare i quattro uomini di Aqmi in carcere. Le autorità di Bamako hanno localizzato i sei ostaggi secondo El Mundo ma un blitz è escluso per evitare qualsiasi rischio. Il francese Camatte sarebbe nelle mani del capo di Al Qaida per il Maghreb, l’algerino Abdelhamid Abu Zeid, Cicala e la moglie, e i tre spagnoli, sarebbero sotto il controllo di due suoi vice, Abu Yahia Abu Hamah e Mokhtar Bel Mokhtar.
Il governo di Bamako ha incaricato delle trattative Ag Ghali e il sindaco di Tarkint, Baba Uld Sheikh, che hanno ripreso contatto negli ultimi giorni con i rapitori nel deserto vicino a Kidal. Nell’intervista con El Mundo, il presidente Toumani ha difeso la linea della trattativa portata avanti dal suo governo per salvare gli ostaggi europei perchè, «nonostante diversi Paesi si oppongano a questa strategia, il Mali non può restare con le braccia incrociate». Un altro quotidiano spagnolo, Abc, ha avvertito ieri della forte espansione dell’influen-
za di Al Qaida nel Sahara, un’area desertica e disabitata di quasi un milione di chilometri quadrati che sfugge per buona parte al controllo dei governi della regione. Secondo Abc, il capo di Aqmi Abu Zeid ha stretto alleanze con diversi capi tribù locali e si finanzia con i sequestri di occidentali e con il controllo delle principali rotte del traffico di droga, armi o automobili che attraversano il deserto. Il rischio è ora, rileva il quotidiano spagnolo, che «un altro Afghanistan fiorisca nel Sahel, sulla sponda sud del Mediterraneo. Francesco Cerri
MILANO – Travolti dalla neve anche i consigli, gli appelli, le previsioni che parlano di un pericolo valanghe da codice 3 (marcato) su una scala da 1 a 5. Ancora incidenti ieri sulle montagne del Nord Italia, alle prese da giorni con l’emergenza slavine. Epicentro in Valtellina e nelle valli bergamasche. Tre le valanghe accertate finora. Due i feriti ricoverati in grave stato di ipotermia. Uno dei due, un pensionato milanese di 72 anni, travolto da una valanga a Bormio 3000, era già stato bloccato e multato sabato dalla Guardia di Finanza mentre sciava nella stessa zona fuori pista. Nel bergamasco, uno sciatore, uscito incolume dalla frana da lui provocata sciando fuori pista, è stato denunciato. In mattinata in Valle d’Aosta era stato recuperato il corpo di Miroslav Mantinec, di 44 anni, di Praga (Repubblica Ceca), morto sabato nella Valtournenche dopo essere stato travolto da una piccola valanga, sulle pendici del monte Roisetta. Alle 11 di ieri mattina a Bormio quota 3000, il primo allarme. Due amici, il pensionato e un giovane di 28 anni, vengono travolti mentre praticano scialpinismo fuori pista. Il fuori pista in questi giorni sarebbe assolutamente vietato. Pare che la valanga sia provocata proprio dal più giovane che riesce a tirarsi fuori dalla neve da solo e a dare l’allarme. Verràpoimultato daicarabinieri.Isoccorritori recuperano il pensionato dopo lunghe ricerche, in grave stato di ipotermia, arresto cardiaco e fratture varie, dai volontari del soccorso alpino e dai militari della Gdf di Bormio. Rianimato sul posto è stato trasferito in gravi condizioni a Bergamo. Neppure due ore dopo altro allarme, ma su unversante diversodella Valtellina,il monte Olano, Val Gerola. Una coppia francese viene travolta da una slavina. L’uomo si mette in salvo da solo e chiama i soccorsi. Ma la moglie, 29 anni, recuperata in stato di ipotermia, è ricoverata in gravi condizioni in un ospedale milanese. Nelle stesse ore nel bergamasco in Val Brembana, a Foppolo, un operaio di 35 anni che scia fuori pista a quota 2100 metri provoca una valanga che lo investe. Trascinato per una centinaio di metri riesce a liberarsi dal cumulo di neve e dare l’allarme. Anche per lui scatta la denuncia per aver provocato con il suo comportamento la valanga. Marisa Alagia
Libertà di browser Adolescenza, il momento Creature a rischio dal 1° marzo si sceglie più alto dell’evoluzione estinzione, allarme di Iucn SI chiama Ballot Screen e per arrivarci si è dovuti passate da un lunghissimo braccio di ferro tra Microsoft e Unione europea. Dopo mesi di aggiustamenti si è praticamente arrivati alla versione definitiva: la finestra di Windows XP, Windows Vista e Windows 7 che consentirà agli utenti del Vecchio continente di scegliere liberamente il browser da installare sul computer tra quelli disponibili sul mercato. L'ha richiesta Bruxelles nel tentativo di riequilibrare il monopolio nel mercato del browser di casa Microsoft, Windows Explorer, che arriva preinstallato su tutti i
sistemi operativi del colosso informatico di Redmond. I test cominceranno questa settimana in Inghilterra, Belgio e Francia. Poi, dal primo marzo, l'aggiornamento dei sistemi avverrà anche per i milioni di utenti di tutta l'Europa.
ESSERE adolescenti non è un crudele scherzo della natura, ma piuttosto il "momento più alto della nostra specie". Quella fase in cui ci si ricopre di peli, si è scontrosi e duri verso il mondo, ci si perde nei meandri dell'introspezione e si soffre la prima volta per amore (tanto per dirne qualcuna) dovrebbe essere vista come un periodo in cui possiamo avere il meglio di due mondi: "l'incantevole meraviglia di un bambino e la rassicurante indipendenza di un adulto". Ne è convinto David Bainbridge, docente di Anatomia clinica veteri-
naria all'Università di Cambridge e autore di un libro dedicato alle creature più meravigliose - e fastidiose - del pianeta: Adolescenti. Una storia naturale, edito in Italia da Einaudi Stile Libero con la traduzione di Giuliana Lupi.
SONO le creature viventi più vicini all'uomo. Molti di loro sono poco noti ai più, anche se le loro facce ci sembrano molto familiari. Ma potrebbero scomparire assai presto, molto prima che molti di noi li abbiano potuti vedere almeno una volta in fotografia. Si tratta di 25 primati che oggi un gruppo di zoologi tra i più importanti al mondo ritiene in grave pericolo di estinzione e che è stato raccolto dall'Iucn ((Union for the Conservation of Nature). Tra di loro vi sono lemuri, gibboni e le grandi scimmie. I nostri "cugini" contano ben 630 specie e di queste circa 300 sono vicini all'estinzione, di cui 25
di essi sono ormai prossimi a lasciarci. La lista include 5 primati del Madagascar, 6 dell'africa, 3del centroe sud America e 11 dell'Asia. Il numero di individui, come si vede, non supera qualche decina e l'avanzare dell'orologio fa drammaticamente diminuire il loro numero.
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In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
Le regionali sempre più vicine e il premier si butta personalmente nella battaglia
Politica e scandali
Berlusconi: «I cattolici con noi» Il presidente del Consiglio telefona al convegno di Rete Italia e risponde a Bertone | LA POLEMICA | di PAOLO BARBIERI
RICCIONE (RIMINI) – Aprendo i lavori del convegno di Rete Italia il cardinale Tarcisio Bertone aveva ripreso l’appello del Papa per una nuova generazione di politici cattolici. A conclusione della tre giorni, Silvio Berlusconi ha risposto sostenendo la tesi che i cattolici devono necessariamente guardare al Pdl, perchè nel Pd non hanno più spazio. Il presidente del consiglio, come ogni anno, si è collegato al telefono con il convegno di Rete Italia, un’associazione di persone impegnate in politica riconducibili al movimento di Comunione e Liberazione; e con l’occasione ha sferrato un duro attacco ai partiti dell’opposizione di sinistra. «Il Pd – ha detto – è sempre più estremista e laicista, al traino politico di un movimento eversivo come l’Idv e culturale come i radicali». Al Pd il premier ha rivolto l'accusa di essere succube del «superpartito di Repubblica». Berlusconi ha spiegato di avere sempre concesso fiducia ai leader della sinistra: «Abbiamo sperato in Veltroni, in Bersani» ma alla prova dei fatti «ci hanno tradito». «Le nostre aspettative – ha precisato – erano anche quelle dei cattolici che militano in quel partito e che ora hanno dovuto prendere atto, che è un partito sempre più estremista e laicista». Parole che hanno suscitato la reazione tanto dei democratici quanto dell’Idv. Secondo la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro le ragioni della polemica di Berlusconi contro l'opposizione risiedono nell’imbarazzo per le inchieste e per le fibrillazioni nel Pdl: «Il premier – sostiene – ha attaccato Pd e opposizioni, come spesso fa quando è in difficoltà, e ha negato evidenti verità che riguardano la maggioranza. Cercano di
alzare la polvere per coprire una realtà che per loro è purtroppo molto triste e inquietante». Nemmeno Antonio Di Pietro porge l’altra guancia: «L'Italia dei Valori – è la sua replica – non si lascia intimidire e continuerà a difendere la Costituzione dentro e fuori il Parlamento. E se questo vuol dire essere una forza eversiva, noi lo siamo e lo saremo senza alcun timore ma con tanto orgoglio». Mentre Berlusconi, aggiunge il leader dell’Idv, «è in difficoltà e in evidente stato confusionale». Tornando al convegno di Rete Italia, tutti i partecipanti hanno insistito sul distacco della sinistra dal mondo cattolico. Secondo il ministro Sandro Bondi si tratta di un fenomeno che risale alla fine del Pci: «Quel partito – ha spiegato – ha sempre portato avanti la riflessione sul rapporto con il mondo cattolico. Oggi c'è una cesura radicale nei confronti di quella tradizione politica e c'è una fuga dei cattolici dal Pd e dal progetto dell’Ulivo di Prodi». Citando il filosofo Del Noce, Bondi ha affermato: «La crisi del Pci ha trasformato quel partito in un grande partito radicale di massa». La tesi è stata ripresa da Formigoni che su questo tema ha attaccato anche l’Udc. «Gli amici dell’Udc – ha spiegato - hanno scelto una posizione nominalmente terza, privilegiando in realtà l’alleanza con il Pd. Clamorosa la situazione del Piemonte dove si sono alleati con il Pd e i radicali sostenendo una governatrice come la Bresso che è sempre stata l’interprete di una cultura radicale e anticattolica». Nel Pdl, secondo il presidente della Lombardia c'è invece rispetto per i valori cattolici, «la cultura prevalente – ha affermato – è naturalmente cristiana, basti pensare all’atteggiamento di Berlusconi nei confronti all’eutanasia».
Il Cavaliere difende il Pdl «Faremo liste senza inquisiti». Poi attacca Prodi che gli risponde: «Il malgoverno è il tuo» di CORRADO SESSA ROMA–Silvio Berlusconi all’attacco: difende la moralità del Pdl, assicura liste elettorali senza inquisiti e accusa la sinistra che in preda ad una «furia distruttrice» cavalca le inchieste sulla Protezione civile per «annullare» quanto dibuono è stato fattoa Napoli, sommersa dai rifiuti, e all’Aquila, colpita dal sisma.
Il giorno dopo aver difeso il coordinatore del Pdl Denis Verdini ammettendo che nel suo partito «ci sono troppi giochi di potere», Berlusconi, incollegamento telefonicocon ilconvegno di Rete Italia a Riccione, serra i ranghi e avverte che non accetta «lezioni di moralità» dalla «sinistra del malgoverno». Pd e Idv hanno reagito considerando questi attacchi come segnali di un premier «in difficoltà». «Vi assicuro – dice il premier nella telefonata al convegno di Riccione –che non c'è alle porte nessuna Tangentopoli e non ci sarà nelle nostre liste nessun personaggio compromesso in modo certo». Il suo attacco alla sinistra è a tutto tondo: «Non accettiamo lezioni di moralità da questa opposizione disperata per il calo di consenso che si aggrappa a tutto anche con la demolizione di servitori dello Stato con accuse assurde» tuona Berlusconi che difende Bertolaso da una sinistra che «provocò il caos dei rifiuti a Napoli» e vuole, in genere, «travolgere tutti gli sforzi che si fanno per migliorare il Paese». In particolare, il premier punta l’indice contro una opposizione che vuole «annullare la pagina nobile» dell’ impegno profuso dalla Protezione Civile all’Aquila facendola passare come «una storia di affari sporchi e di corruzione».
Berlusconi dà fondo a tutta la sua verve polemica e parla di «istinti belluini di chi mette a repentaglio gli interessi del Paese per calcoli meschini». Sferzante il giudizio sul Pd dipinto come una forza politica «al traino di un partito eversivo come l’Idv, dei radicali e del superpartito di Repubblica», considerato «sempre più estremista e laicista». Romano Prodi, tirato in ballo come responsabile «per il suo malgoverno» dei rifiuti a Napoli, replica attraverso la sua portavoce: «Di malgoverno gli italiani ne hanno conosciuto uno solo: quello di Berlusconi, premier delle promesse disattese, impegnato a difendere con le unghie e con i denti le proprie aziende» sottolinea Sandra Zampa che ricorda come Bertolaso «ha più volte dichiarato di aver seguito il piano già predisposto da Prodi». Di Pietro raccoglie il guanto della sfida: «se difendere la Costituzione vuol dire essere eversivi allora l’Idv è un partito eversivo». «Berlusconi è in difficoltà e in stato confusionale» sostiene il leader dell’Idv che gli rinnova l'invito ad «andare davanti ai giudici». «Farebbe meglio a guardare ai guai del Pdl» dice Filippo Penati, capo della segreteria del Pd mentre Anna Finocchiaro sottolinea come il premier «attacca quando è in difficoltà» e «cerca di alzare la polvere per coprire unarealtà tristee inquietante»dovuta al fatto che dalle inchieste «emerge il quadro di una gestione del potere non trasparente». Pronta la replica del portavoce del premier Paolo Bonaiuti: «la triste realtà è una sinistraallo sbando». Ma anche il Pdl ha i suoi guai, come dimostra la 'strigliata' di Berlusconi contro i 'giochi di potere'. La linea prevalente, però, è di serrare le fila e concentrarsi sulle regionali. «Cerchiamo di vincerle – sintetizza il capogruppo Cicchitto – e poi rifletteremo su tutto».
L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi
Il “legame” con l’inchiesta sul G8 è la società Btp di cui è presidente Riccardo Fusi
Anche “Grandi Stazioni” nelle intercettazioni Coinvolto anche il coordinatore del Pdl, Denis Verdini che per la procura di Firenze «si sarebbe speso per Btp» di LETIZIA BIANCO FIRENZE – Varianti al progetto non richieste, ma che si presume siano 'strumentali' all’aumento dei costi, tempi non rispettati, insomma «grossi problemi» e «cose sporche, ma proprio sporche». L’amministratore delegato di Grandi Stazioni Spa, Fabio Battaggia, nel febbraio del 2008 si sfoga al telefono con l’ex assessore comunale fiorentino Gianni Biagi, «stigmatizzando – scrivono i carabinieri del Ros - il comportamento assunto dalla Btp spa, impresa aggiudicataria dei lavori di ristrutturazione di quattro stazioni ferroviarie», fra cui quella fiorentina di Santa Maria Novella. La Btp (Baldassini-Tognozzi-Pontello) fino a tre giorni fa era presieduta da Riccardo Fusi, accusato, nell’inchiesta fiorentina sui grandi eventi, di corruzione e associazione per delinquere aggravata dalla finalità mafiosa. Con lui, nell’indagine sono finiti gli altri dirigenti della Btp, Roberto Bartolomei e
Vincenzo Di Nardo. Le attenzioni della procura si concentrano, fra l’altro, sull'appalto della scuola marescialli dei carabinieri, a Firenze, e sulle ambizioni della Btp per i lavori post terremoto. Secondo la procura, in merito alla scuola marescialli, per la Btp si sarebbe speso anche il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Il progetto Grandi Stazioni, che non rientra fra quelli all’attenzione degli investigatori, viene citato in una telefonata dell’ex assessore fiorentino Biagi (indagato nell’inchiesta sull'area Castello, a Firenze, da cui è nata quella sui grandi eventi). Grandi Stazioni spa è controllata al 60% da Fs e al 40% da Eurostazioni. La società, spiega il sito Fs, «riqualifica valorizza e gestisce le tredici più grandi stazioni in Italia: Torino, Milano, Venezia, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Palermo». Il 22 febbraio 2008, Biagi telefona a Battaggia: Battaggia: «Io c'ho un problema grosso. Il costruttore Btp, per-
chè hanno fatto, dopo un grande ritardo, l’esecutivo. Questo è un appalto integrato, non solo di Firenze ma di tutti e 4 le stazioni, 2 lotti che hanno vinto, dove hanno messo, hanno fatto delle cose ma proprio sporche sporche sporche. Cioè, l'esecutivo come l’hanno presentato non è approvabile e soprattutto hanno anche superato i termini previsti nel contratto e si sono già beccati una diffida. Quando torno a Roma vedo le carte con l’avvocato per capire che leva c'abbiamo per imporgli di eseguire i lavori nei costi e nei tempi previsti oppure risolvergli il contratto». Battaggia, annotano i Ros, «spiega che la Btp ha presentato delle varianti progettuali, peraltro non richieste, facendo aumentare l’importo contrattuale di una percentuale (20%) pari al ribasso d’asta praticato in sede di aggiudicazione. «Ad esempio – spiega Battaggia – prendono il marmo, lo trasformano in gres con il 100% di sovrapprezzo. Stanno facendo giochetti». Biagi, aggiungono i Ros, ricorda che il ministero, «per le stesse ragioni», ha rescisso il contratto con la Btp per la scuola marescialli. «Questo progetto – commenta Battaggia – Non è neanche approvabile al-
la lontana. Noi adesso gli dovremmo Denis Verdini respingere tutte le varianti. Le hanno coordinatore fatte solo per aumentare il costo. Non è del Pdl che sono varianti migliorative. Dirgli 'questo è il progetto che vi abbiamo chiesto o lo esegui'» oppure «sei inadempiente». Chiaramente questo ci porta a contrattare con il secondo, a far fare a lui l’esecutivo, ci si perde mesi». Qualche tempo dopo, la Btp ha ceduto a un’altra società il ramo d’azienda per la realizzazione dell’opera.
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4 Primo piano
Sanremo 2010
Primo classificato Valerio Scanu Sul palco gli operai di Termini
La vittoria di Antonella Record di ascolti ma anche di fischi: ai politici e al trio Pupo, Filiberto e Canonici di ELISABETTA MALVAGNA E MENO male che “sono solo canzonette”! Il festival di Antonella Clerici chiude i battenti e porta a casa un successo di ascolti inaspettato, un altro vincitore lanciato da Amici (e sardo, come Marco Carta l’anno scorso), ma anche un mare di polemiche, tra violazioni della par condicio e, per la prima volta nella storia del festival, un’orchestra in rivolta. Ma “the show must go on” e così già è partito il toto-conduttore di Sanremo 2011. «Non sono venuto per vincere, anche se mi fa piacere, ma per partecipare. Il festival è un trampolino per continuare il mio percorso», dice a notte fonda il 19enne Valerio Scanu, ripescato grazie ad Alessandra Amoroso e ai fan, nonostante la fama di “antipatico” che si porta dietro fin dalla sua partecipazione ad Amici. Il televoto ha premiato lui e il contestatissimo trio PupoEmanuele Filiberto-Luca Canonici, anche loro eliminati dalla giuria demoscopica e poi ripescati grazie a Marcello Lippi. Dopo l’intervento a gamba tesa del ct della Nazionale sul palco dell’Ariston si è parlato di «disprezzo delle regole». Ma il direttore artistico Gianmarco Mazzi replica: «Rispetto sì, ma non amministro un condominio». Ad infrangere le regole sono stati anche i musicisti della Sanremo Festival Orchestra, che hanno strappato gli spartiti contro l’esclusione di Malika Ayane, che ha vinto però, con la canzone “Ricomincio da qui” il Premio della Critica intitolato a Mia Martini. Per lei 58 voti, contro i 12 del secondo classificato, Simone Cristicchi. E la Clerici? La vera vincitrice del festival 2010, un grande successo di ascolti favorito dall’assenza di controprogrammazione, con la sua aria da “sora Cecioni” ha superato la sua sfida e può
IL FILM
Il successo NON solo grandi ascolti - mai sotto i dieci milioni di telespettatori - ma in crescita anche la quota di giovanissimi. Stando ai dati forniti dalla Rai, nel complesso una crescita dell’8,52 per cento di spettatori nella fascia 11-17 anni e un + 4,64 per cento nella fascia 18-24 anni.
Antonella Clerici premia il vincitore, Valerio Scanu
quindi permettersi di fuggire dalla sala stampa per festeggiare il primo compleanno della piccola Maelle. Ha avuto una Regina sul palco, confessa che avrebbe voluto sul podio Simone Cristicchi e giudica la rivolta dell’orchestra «un bel momento di televisione». Ma, assicura, non ha nessuna intenzione di tornare l’anno prossimo a condurre Sanremo. Il festival ha visto anche il debutto in Rai di Maurizio Costanzo nel suo Question Time. Ma anche sul palco con un’intervista agli operai di Termini Imerese. In platea scoppiano le contestazioni quando parla il segretario del Pd Pierluigi Bersani e il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola. «Io gli metterei le mani in faccia a chi non voleva che ci fossero i 3 operai sul palco e contestava. Se vuole, possiamo darci appuntamento dietro la chiesa dei Carmelitani scalzi...». Ha detto Maurizio Costanzo durante la confe-
renza stampa finale del Festival a proposito delle contestazioni partite da una zona del pubblico. Contestazione che è diventata evidente quando Costanzo ha fatto intervenire il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola, seduto in prima fila all’Ariston, e il segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani, seduto con la figlia Elisa qualche fila più dietro. Una protesta che secondo Costanzo veniva «da una cellula impazzita che era in galleria, sulla sinistra». «Dare una visibilità così ampia agli operai è stata una scelta editoriale che rivendico. C'è la par condicio, ma ho scelto di violarla per pochi secondi», si giustifica il direttore di Raiuno Mauro Mazza. Per il resto, quello che si è appena concluso è stato un “talent Festival” che ha il merito di aver ringiovanito il suo pubblico, dato spazio alla musica e lanciato nuovi talenti come la nuova Amy Winehouse
Nina Zilli e il protetto di Mara Maionchi Tony Maiello. Dimenticate le polemiche, resteranno le canzoni. «Le prime 10 posizioni della classifica i-Tunes sono occupate da artisti del festival», annuncia con orgoglio il capostruttura di Raiuno Antonio Azzalini. In pole position Marco Mengoni, talento da palcoscenico lanciato dal grande assente Morgan che, a chi gli chiede se tornerà al festival, risponde sornione: «Sì, ma come ospite». Ora non resta che mettersi al lavoro per trovare il prossimo conduttore. Tra i papabili, Carlo Conti e Francesco Facchinetti, ieri ripetutamente inquadrato in platea e chiamato in causa dalla Clerici, sua grande sponsor. Ma chissà, dopo un festival che ha avuto le donne come protagoniste, potrebbe essere un’altra rappresentante dell’altra metà del cielo a salire sul palco più ambito dello show-business.
Dubbi sul televoto «ABBIAMO mandato una richiesta alla Guardia di Finanza di Sanremo e all’Agcom di sospendere i risultati e sequestrare i tabulati del televoto di Sanremo». Lo ha detto il presidente del Codacons Carlo Rienzi. «Vogliamo verificare la provenienza dei televoti».
I musicisti dell’orchestra appallottolano gli spartiti dopo l’esclusione di Malika Ayane
«Una protesta spontanea e giusta» di PAOLO BIAMONTE LA SCENA dei musicisti dell’orchestra che appallottolano gli spartiti («roba da osteria» per il capostruttura Antonio Azzalini) e li lanciano sul palco per protestare contro l’esclusione di Malika Ayane dai tre finalisti rimarrà nella storia del Festival. Mai come quest’anno l’orchestra è stata protagonista a Sanremo e non soltanto perchè chiamata a esprimere quel 50% del voto che non è servito a frenare l’onda d’urto del televoto, inevitabilmente indirizzato a favore di personaggi ad alta popolarità televisiva, come Valerio Scanu, Pupo, Emanuele Filiberto e Marco Mengoni. Azzalini ha rivelato che l’orchestra aveva assegnato il voto più alto a Simone Cristicchi, mentre il direttore artistico Gianmarco Mazzi ha aggiunto che, com'era facile dedurre dal lancio degli spartiti, anche Malika Ayane ha avuto un giudizio «simile a quello assegnatole dalla critica». Merito anche del direttore Marco Sabiu, che ha saputo uscire dal suo classico ruolo per diventare una divertente spalla di Antonella Clerici. «La protesta è stata spontanea e vista la situazione mi è sembrato giusto dire in diretta che i musicisti stavano
Malika Ayane
esprimendo in modo palese il loro dissenso», racconta Sabiu. «Così come mi è sembrato giusto raccogliere l’invito del direttore di Raiuno Mauro Mazza a invitarli a smettere, perchè avrebbero rischiato di surriscaldare ulteriormente gli animi dentro l’Ariston dove la temperatura era già abbastanza calda». «E' stato un grande momento di show, gli orchestrali hanno espresso la
loro opinione in modo anche veemente, forte», ha commentato ieri la conduttrice. Il podio ideale di Sabiu è formato da «Morgan, Malika Ayane ed Enrico Ruggeri. Mi è dispiaciuto molto dell’esclusione di Morgan, il suo pezzo era insolito, originale, con una bellissima orchestrazione», sottolinea. Al folto crinuto direttore d’orchestra non è dispiaciuto “Italia amore mio”, il pezzo di Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici che ha scatenato feroci contestazioni e l’entusiasmo dei televotanti, che l’hanno portato a un passo dalla vittoria. «E' una canzone tradizionale ma non è male, c'è una linea melodica e un bell'arrangiamento firmato da Renato Serio», un giudizio abbastanza sorprendente da parte di un musicista che ha usato come sigla del festival un estratto di “Hoppipolla” dei Sigur Ros e che ha appena finito di scrivere un’opera rock «tra Wagner e i Metallica, intitolata “Carlo Magno, con la spada e con la croce” che avrà come voce principale Christopher Lee, il leggendario attore dell’horror che è un mito assoluto per l'universo del metal. Tra un anno andrà in scena –conclude –e speriamo che potremo utilizzare il castello di Carlo Magno».
Politica e spettacolo MORGAN è intervenuto durante l’ultima serata del Dopofestival di YouDemTv, lodando l’iniziativa di Bersani di andare a Sanremo. Il segretario del Pd, insieme al ministro Scajola, è poi intervenuto sul caso degli operai di Termini Imerese. I fischi non sono mancati per entrambi.
L’orchestra polemica E’ NATO su Facebook il gruppo «Orchestra della Rai in rivolta a Sanremo 2010, che ha già raccolto settemila fan. «Complimenti all’Orchestra della Rai, l’unica insieme al pubblico del Loggione del teatro Ariston, ad avere avuto il coraggio di protestare di fronte ad una vittoria già annunciata e comprata».
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Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
Aliano Ieri il corteo ad Acinello, dove la Gavazzi vuole installare l’impianto
In mille dicono «no» alla centrale Alla guida della protesta c’è il Comitato dei Calanchi. Presente l’attore Ulderico Pesce ALIANO - Dal bivio di Aliano alla zona Pip per dire «no» alla megacentrale della Gavazzi. Le comunità dell’entroterra ieri mattina sono scese in strada per dimostrare la ferma opposizione al progetto di costruzione da 35 Mwe che si vuole installare in una zona attualmente incontaminata. Che, allo stesso tempo, non ha industrie neppure nell’area dove queste dovrebbero esserci, ovvero nella zona d’insediamento produttivo. Oltre mille persone, direttamente da Aliano, come da Gorgoglione, Stigliano, Accettura e molti altri paesi dell’area di Acinello hanno fatto scendere gente a valle per una manifestazione aperta dai trattori che esponevano la bandiera della Coldiretti e cavalli montati da uomini del posto. Al corteo, partito alle 10.30 dal bivio di Aliano per raggiungere la zona industriale, vuota e già recintata per l’ipotesti d’allocazione, hanno preso parte tante altre persone di comitati provenienti, per esempio, da Scanzano, oppure da altre territori che oltre a dire d’una solidarietà profonda condividono battaglie simili e si muovono costantemente per arrivare in lande prese di mira da proposte definite «incompatibili». Lo striscione d’apertura, ovviamente, era quello del Comitato dei Calanchi, del quale fanno parte cittadini di Aliano, ma anche di Gorgoglione e Stigliano. In testa, dopo le frasi di contestazione del comitato civico in lotta, i gonfaloni di diversi comuni, da quello della stessa Aliano fino a quello di Rotondella, passando per quello d’Accettura. E altri sindaci, nonostante avessero dato solidarietà e vicinanza, non sono riusciti a esprimerla fisicamente per altri impegni. Quando invece avrebbero voluto stringersi intorno al primo cittadino alianese e alle tante forze pronte a manifestare. In mattinata, inoltre, il parroco Piero Di Lecce ha avuto il compito di presentare la raccolta firme che segna il momento simbolico. Con, chiaramente, il «no» alla centrale impresso a chiare lettere. Sul carro posizionato davanti al luogo dove la Gavazzi Green Power spa vorrebbe piazzare l’istallazione, però, è stato l’attore Ulderico Pesce ad animare maggiormente gli animi. Citando Scotellaro e mostrando una riproduzione d’uno dei dipinti più importanti di Carlo Levi: «Beni che si dovrebbero tutelare invece di pensare alle centrali che ammazzano il territorio». Il corteo è stato animato da scolaresche, associazioni, attivisti e ambientali-
Il parroco don Piero Di Lecce ha dato il via a una raccolta firme per scongiurare la costruzione
L’intervento di “Io amo la lucania”
«E’ un impianto abnorme»
In alto i lucani che hanno manifestato ieri mattina a Rosate Qui a destra una veduta di Aliano
sti. Giovanissimi e anziani camminavano fianco a fianco per un obiettivo condiviso. La paura maggiore è che sotto la finta pelle della centrale a biomasse si nasconda in realtà un vero e proprio inceneritore. E possibilità per permettere il cambio delle carte in tavola paiono esserci. Garantite, insegnano dai comitati, dalle stesse leggi in materia. Ma già se si trattasse solamente d’una centrale a biomasse, tanti cittadini sono
Magdi Allam
pronti a ricordare che il forno dell’installazione «pretende più di 45 tonnellate (20 canne di legname) di biomasse in un’ora, cioè più di 400 mila tonnellate di biocombustibile in un anno». Materiale legnoso che dovrebbe essere importato contro altro dispendio in termini economici e di danni ambientali, tanto per cominciare. Ma gli argomenti per la contrarietà sono davvero tanti. Nunzio Festa
“IO amo la Lucania”, in merito alla manifestazione organizzata dal Comitato civico dei calanchi, “No centrale Acinello”, evidenzia la seguente questione: «La pianificazione regionale del sistema energetico assume un ruolo centrale per la promozione di tutte le attività turistiche, agricole e socio–economiche della Lucania. La programmazione deve essere imperniata sulla salvaguardia e sulla razionalizzazione delle risorse a disposizione dei lucani, con la consapevolezza che la valorizzazione delle fonti rinnovabili e, quindi dell'eolico, del fotovoltaico e delle biomasse, contribuisce in modo preponderante all'autonomia energetica regionale». E ancora: «Occorre, comunque, delocalizzare le fonti di produzione energetica, garantendo così un autosostentamento dei singoli nuclei abitativi e un risparmio dei consumi sul territorio, piuttosto che il loro accentramento in grossi impianti energetici, quale quello di Acinello. Tale impianto, infatti, risulta avere una potenzialità abnorme rispetto alle
effettive esigenze locali e rispetto alle disponibilità di biomasse effettivamente presenti sul territorio. La necessità di disporre di notevoli quantitativi di biomassa (ca. 400 mila ton/a) comporterebbe l’inevitabile rischio di utilizzare quale combustibile per la centrale anche materiali di altra provenienza e composizione, con conseguenti ripercussioni sulle emissioni in atmosfera e sulla rete della viabilità». «La valorizzazione di una risorsa importante come la biomassa - si legge ancora nella nota - assume un ruolo primario, a condizione che si garantisca una equa e adeguata ripartizione sul territorio delle fonti di produzione di energia, per sempre maggiori benessere e ricchezza di tutti i lucani. Io Amo la Lucania ha, quindi, l'obiettivo di conciliare la reale vocazione del territorio e gli interessi economici e sociali dei cittadini con l'effettiva richiesta di energia, per uno sviluppo eco-sostenibile dell'agricoltura e del turismo, vere risorse per le attività imprenditoriali delle piccole e medie imprese».
Una manifestazione parallela è stata organizzata alle porte di Milano dal comitato Pro-Gorgoglione
E anche a Rosate i lucani scendono in piazza ROSATE - Il Comitato civico “Per Gorgoglione”, impossibilitato a partecipare alla manifestazione organizzata in loco in Basilicata, intende esprimere a proprio modo solidarietà al popolo lucano mobilitato per siffatto ennesimo ingiustificato sopruso a merito di Cdr ed Ecoalle. Ieri mattina il comitato ha manifestato a Rosate, in pro-
vincia di Milano. «Non siamo in molti - si legge in una nota del comitato diffusa ieri, a firma di Francesco Nigro - ma sono tutti quelli che siamo stati in grado di contattare in rappresentanza dei paesi lucani nel breve tempo avanzato per l'organizzazione preparativa di una così imponente organizzazione scenografia, non proprio accolta con simpatia in un
paese in cui siamo ospiti stranieri. Stranieri i quali non vedono, e soprattutto non comprendono, i motivi di interessi che animano i nuovi colonizzatori lombardi della Basilicata a differenza dei precedenti piemontesi». Il comitato che ha manifestato ieri mattina ribadisce «con forza tutto quanto affermato
dagli slogan promossi graficamente nella manifestazione prodotta a sostegno dei paesi interessati, che verrebbero solamente inquinati da questo ennesimo prodotto che maschera quello che dovrebbe essere il tanto osannato sviluppo sostenibile per amore del quale molti si sentono in grado di proporre ai saccenti nostri politici eco balle di questo tipo».
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24 ore in Basilicata
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Unibas, oggi l’inaugurazione dell’Anno accademico POTENZA - Con la relazione del magnifico rettore Mauro Fiorentino verrà inaugurato oggi il nuovo anno accademico dell'Università della Basilicata. La cerimonia si terrà alle 15:30 nell'aula Quadrifoglio del polo universitario di via Nazario Sauro a Potenza. E' previsto anche un breve intermezzo musicale del maestro Nicola Iannielli. A seguire: la prolusione sull'uso della metafora nella rappresentazione dell'esilio nella letteratura latina di Carlo Vittorio Di Giovine, la consegna delle borse di studio e le conclusioni del Sottosegretario di Stato Giuseppe Pizza. La manifestazione sarà preceduta dal convegno: “Ruolo e prospettive delle università meridionali nell'Europa della strategia e del Trattato di Lisbona" Aula magna di Macchia Romana, ore 09:30. Sono previsti i saluti del governatore Vito De Filippo e gli interventi dei rettori delle università di Perugia, Bari e del Molise. Sul ruolo dell'Europa interverranno Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, e Gianni Pittella, vicepresidente del parlamento europeo. Concluderà i lavori il senatore a vita Emilio Colombo.
La sinistra venosina avrà un proprio candidato alle regionali
Argenti è il candidato della Sel VENOSA – La sinistra venosina avrà un proprio candidato alle prossime elezioni (che si terranno il 28 marzo) per il Consiglio Regionale della Basilicata. Si tratta di Angelo Argenti, che sarà candidato nella lista Sinistra ecologia libertà nella circoscrizione di Potenza. Argenti, 49 anni, impiegato, ha alle spalle una lunga militanza politica, iniziata nel Partito comunista italiano, proseguita poi nel Partito democratico della sinistra e nei Democratici di sinistra, fino a confluire in Sinistra democratica per dar vita al movimento Sinistra ecologia libertà che ha come portavoce nazionale il governatore pugliese Nichi Vendola. Il Circolo di Venosa di Sinistra ecologia libertà ha ritenuto che la candidatura di Angelo Argenti potrà ben rappresentare le istanze della sinistra venosina, dell’area del Vulture, e dell’intera provincia di Potenza, contribuendo all’affermazione della coalizione di centro sinistra in Basilicata.
Il rettore Fiorentino
Vendola
Rimosso il fango che aveva ricoperto entrambe le corsie all’altezza di Latronico
La Sinnica torna transitabile L’arteria è rimasta chiusa per due giorni. Il traffico deviato sulla Ss 104 LATRONICO - E’ stata riaperta al transito ieri nel primo pomeriggio il tratto della Sinnica chiuso a causa di una frana verificatasi al chilometro 14 e 200 nel comune di Latronico. Gli operai della Cave Sinni e della Violante Srl hanno liberato la carreggiata da circa tre mila metri cubi di terra e fango caduti giù dal versante montuoso che sovrasta il tratto di strada. A determinare il fenomeno hanno concorso le forti piogge cadute incessantemente sull’area per diversi giorni. Il terreno non ha retto ed è venuto giù trascinando per un fronte di frana di circa 60 metri, alberi, massi e fango. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Lauria, il personale dell’Anas, i carabinieri della stazione di Latronico comandata dal maresciallo Antinolfi e gli operai della Cave Sinni e Violante Srl che hanno ripulito la sede stradale con i mezzi meccanici. La frana si è verificata sabato pomeriggio. La notevole quantità di materiale caduta dal versante montuoso ha reso necessaria la chiusura della strada. L’interruzione è avvenuta dal chilometro 11, bivio di Latronico, al chilometro 18, bivio di Agromonte. Il traffico è stato deviato lungo il percorso alternativo della ex strada statale 104. Il tratto che era stato interessato dalla frana Francesco Zaccara
Da oggi a mercoledì circolazione limitata sull’autostrada A3 LAGONEGRESE - Da oggi fino a mercoledì 24, traffico limitato sulla Salerno Reggio-Calabria tra gli svincoli di Lagonegro Nord e Lauria Nord, in entrambe le direzioni di marcia. L’Anas ha comunicato che per lavori di ammodernamento, lunedì 22, martedì 23 e mercoledì 24 febbraio 2010 nelle fasce orarie diurne comprese tra le 7.00 e le 17,00 sarà chiuso al traffico un tratto del 2° macrolotto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Quello che va dal km 123,800 dello svincolo di Lagonegro Nord al Km 138,00 dello svincolo di Lauria Nord, su i due sensi di marcia. Per i veicoli leggeri, nelle ore di chiusura, è prevista l'uscita allo svincolo di Lagonegro Nord e il rientro allo svincolo di Lauria Nord e viceversa, lungo il percorso alternativo della ex strada statale 19 e della SS 585 Fondo Valle del Noce. Mentre per i mezzi pesanti diretti a Nord è prevista l’uscita obbligatoria allo svincolo di Lauria Nord e la prosecuzione attraverso il percorso alternativo delle strade statali 653 Valle del Sinni, della 92 e della 598 Fondo Valle D’Agri, con rientro allo svincolo di Atena Lucana. Per i mezzi pesanti diretti a Sud l’Anas consiglia l’uscita ad Atena Lucana e il rientro a Lauria Nord. fr. za.
L’INTERVENTO di NICOLA SAVINO PER tentar di comprendere la differenza tra i nostri Nord e Sud,è forse opportuno raffrontare i “destini”di due autostrade: la MilanoBergamo-Brescia e la MarateaFoggia (o Lauria-Candela), pur “partita”in vantaggio,esattamente 19 anni fa,con la Mozione n°600160,approvata quasi all'unanimità dalla Camera dei Deputati. La prima è sul punto di finanziarsi-a tasso agevolato-alla Cassa depositi e prestiti,che dispone di oltre 100 miliardi e di uno specifico Fondo di garanzia per le opere pubbliche strategiche (il Sole 24ore del 10/2).La seconda è come rassegnata all'indisponibilità di fondi statali (on.Margiotta,al Convegno del 15/1 scorso,Aula provinciale di Pz).Tutti (anche i Presidenti di Regione e Provincia) ne riconoscono il valore strategico sia per la Basili-
I nostri Nord e Sud cata (Fiat-Sata compresa!) sia per l'intero Sud (Sicilia e Calabria con Gioia T, per Foggia a meno di 5 ore da Bologna Nord) ;ed i progetti Anas sono esecutivi da Vaglio a Melfi-Candela e dalla SS 585 alla A3,da raddoppiare e correggere per il tratto residuo fino alla Basentana. Tuttavia,per quanto decisiva,persino in campagna elettorale se ne ..tace! Come si spiega dunque tanta differenza,posto che,come affermato dal Vicepresidente Comm. LLPP della Camera, “perleinfrastrutture (equindianche per il Nord) non c'è più un euro”? La differenza sta nel fatto che i Padani hanno costituito la Brebe-
mi spa, Concessionaria per la progettazione-realizzazione e gestione dell'arteria,che,piano finanziario alla mano,dimostrerà alla Cdp il “rientro” attraverso il pedaggio (forse combinato con fondi regionali e locali) . Noi,al contrario,more solito, aspettiamo … dall'Alto:lì un “capitalismo” per le infrastrutture, qui un attendismo da “terremotati”! Non ci divide quindi una questione di soldi (c'è pure la disponibilità dalla Bei in una recente audizione alla Comm. Bilancio della Camera),ma una chiara differenza di mentalità! E sì,perché se si teme che il pedaggio a Sud non funzioni (nonostante il “prossi-
mo”esempio del Ponte di Messina e la netta convenienza dell'itinerario rispetto alla A1,sempre bloccata da Firenze a Bologna, e non solo!),si dovrebbe utilizzare-opportunità forse unica in Italia - il “nostro”fondo da royalties petrolifere, da gas e acqua…(200/250 milioni complessivi annui?) Certo,sarebbe “doloroso” non fare sconti sul gas,non elargire molteplici contributi di sostegno (se no chiudono),e difficile incoraggiare gli stessi Enti locali ad investire nell'interesse generale piuttosto che sotto il campanile per festicciole,rifacimenti annuali dei marciapiedi ed iniziative assistenziali. La
crisi sta colpendo più duramente ed irreversibilmente proprio le aree deboli e decentrate,con 124 dei nostri…131 comuni che tanno evaporando!| “Nel solo 2008, 3,5 mila lucani hanno trasferito la..residenza a fronte di 1,3 mila rientranti” (anziani), come si legge in <Per una metamorfosi dell'economia della Basilicata> di R.Coviello e L.Bianchi della Svimez,che sottolineano come da“uno scenario sempre più grigio non si esce per le usate vie”.Si tratta dunque di stringere denti e cinghia per un “nuovo inizio” e di confrontarsi , anche e subito,su come realizzare la “nostra” autostrada e ripopolare i nostri borghi! Se invece il confronto si ridurrà alle…poltrone e non si polarizzerà sul coraggio di una forte mutazione culturale,semplicemente resteremo in attesa del solito …terremoto meridionale.
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Lunedì 22 febbraio 2010
Nuovo, triste record di separazioni e di divorzi: questo il risultato dell'ultima radiografia della fine dei matrimoni in Italia fornitaci dall'Istat.Ma superare le conflittualità coniugali , l'incomprensione, l'incomunicabilità, che portano molto spesso anche le coppie meno giovani a lasciarsi, non è impossibile. Ce lo dice John Gray, famoso psicologo e saggista statunitense ,esperto in crisi familiari, nel suo libro: “Gli uomini vengono da Marte- Le donne da Venere”, un best- seller mondiale, da anni costantemente presente nelle classifiche di vendita di numerosi Paesi, un manuale d'amore divertente e illuminante, che tutte le coppie dovrebbero leggere. Il libro si basa su un pensiero tanto semplice quanto efficace: gli uomini e le donne sono diversi dal punto di vista antropologico, psicologico e comunicativo, cioè pensano, vivono, amano e soprattutto parlano diversamente e quindi si fraintendono continuamente.”Sembra- dice scherzosamente l'autore- che provengono da due pianeti diversi”. Ma allora comunicare è impossibile? Assolutamente no ,anzi: capirsi può diventare persino un gioco, nel momento in cui si è coscienti della diversità fra uomini e donne. È sbagliato, quindi, cercare di annullare le differenze; è necessario, invece, comprenderle per accettare certi atteggiamenti che prima interpretavamo erroneamente e per avere una vita di coppia
Domenica 22 febbraio 2009 Lunedì 22 febbraio 2010
INVITO AD UNA BUONA LETTURA: JOHN GRAY
“GLI UOMINI VENGONO DA MARTE- LE DONNE DA VENERE” appagante e duratura. Nelle prime pagine del libro l'autore, con un linguaggio scorrevole e brioso, racconta un episodio accaduto una settimana dopo la nascita della figlia, che gli avrebbe cambiato la vita e gli avrebbe fatto ritrovare quella intesa che ormai iniziava a svanire dal suo matrimonio. Fino a quel momento, se la moglie era felice e di piacevole compagnia, lui ricambiava con ardore i suoi sentimenti, ma se era turbata, si sentiva rimproverato e cominciava a discutere o si allontanava. Durante l' ennesima lite, invece, la donna stanca e logorata dal parto,gli chiede , piangendo, di restare con lei e gli fa capire che, soprattutto nel momento del bisogno, vuole essere ascoltata e rassicurata . Questo episodio gli insegna a considerare con rispetto il punto di vista femminile ed a modificare il suo modo di comportarsi con la moglie. Gli ispira, inoltre, sette anni di ricerca, durante i quali sviluppa e perfeziona le intuizioni relative ai due sessi, che poi illustrerà nel
suo libro e nelle seguitissime lezioni di psicologia riguardanti le differenze ancestrali tra uomini e donne ed il modo per migliorare i rapporti affettivi nella coppia. Migliaia di persone che partecipavano ai suoi seminari hanno tratto vantaggio dalle sue esperienze personali e dalle sue intuizioni o addirittura hanno salvato il loro matrimonio. Avrebbero sicuramente divorziato se non avessero acquisito una maggiore comprensione dell'altro sesso e se non avessero scoperto che le loro differenze erano normali e che le altre coppie avevano le loro stesse difficoltà. John Gray è convinto che anche i lettori possono trarre vantaggio dal suo libro e assicurarsi lo stesso successo dei suoi pazienti. Per questo motivo offre in ogni capitolo interessanti spunti sui quali riflettere e numerosi esempi pratici di situazioni di coppie, associati sempre ad utili suggerimenti ed a valide strategie. Ma esamina anche gli errori più gravi che si commettono rapportandosi al par-
BARCOLANA CHE PASSIONE Quest'anno io non c'ero, ma non importa, l'ho seguita da lontano, con la mente e con il cuore. Mi basta chiudere gli occhi per un momento ed ecco:..vedo chiaramente il mare blu, punteggiato di mille e mille vele di ogni colore, sotto un cielo terso, azzurro e splendente. Sto parlando della “Barcolana,” uno degli eventi più importanti e più appassionanti di Trieste, del mare e dell'intera Europa, che si svolge nella seconda domenica di ottobre, nel magnifico golfo della mia città. E' la regata di tutti, quella degli scafi grandi e piccoli, dei velisti di professione e di quelli che partecipano semplicemente perché vogliono “esserci”. E' la festa del mare ed è agonismo puro, è l'irresistibile richiamo del golfo. Trieste adora la “Barcolana”, che prende il nome da “Barcola”, la strada costiera, costruita per volere di Massimiliano d'Asburgo, l'infelice arciduca d'Austria, nonché disgraziato imperatore del Messico, che forse ha vissuto il suo periodo migliore proprio lì, nel castello di Miramare, con l'amata moglie Carlotta, figlia di Leopoldo I del Belgio. Oggi, quella strada, di gran traffico per macchine e persone, è in fondo il vero sfogo marino di tutta la città, con le sue numerose piazzole, i famosi “topolini”, pieni di bagnanti, durante la bella stagione. Grazie al suo regolamento di “ampie vedute”, questa è la regata più diffusa e più affollata del mondo. E' un'occasione unica, per gli amanti di questo sport, per gareggiare accanto ai grandi nomi della vela internazionale. In realtà, per la maggioranza dei partecipanti, la posizione in classifica ha ben poca importanza; quel che conta è partecipare a questa grande festa e divertirsi per una settimana intera, tra esposizioni, eventi musicali, bevute e risate. Quest'anno lo spettacolo non è certo mancato, né in mare né in terra. Sotto un bel sole quasi estivo, il “Villaggio Barcolana”, allestito per l'occasione su tutte le rive di Trieste, con sponsor di ogni tipo, enogastronomia, animazione, bancarelle, concerti, tutto il giorno per tutti i giorni, ha offerto una lunga, gioiosa vigilia di regata. In collaborazione con lo Yacht Club Adriaco, del quale faccio parte anch'io, da sempre, c'è stata, sulle prestigiose banchine del circolo, una rassegna di barche d'epoca, che ha dato vita ad un museo a cielo aperto sulle tradizioni nautiche e sulla marineria del Mediterraneo. La sera della vigilia c'è stata una regata notturna, nel Bacino San Giusto, di fronte a Piazza del-
La barcolana
l'Unità. Un'altra curiosità può essere considerata la “Barcolana di carta”, un'ampia rassegna del libro del mare, richiamo irresistibile per tutti gli appassionati di letteratura marina. E' stato presentato, tra l'altro, il libro: “Straulino, signore del mare”, che ricorda il più grande velista italiano di tutti i tempi, nato nell'isola di Lussino nel 1914 e grande amico di mia madre, nata nella stessa isola qualche mese prima. Quest'anno la “Barcolana” è stata vinta da Mitja Kosmina, su Maxi Jena, che non è più l'eterna seconda; la creatura di Isola è riuscita finalmente a tagliare il traguardo per prima, sorpassando “Idea Estel”. Al quinto posto arriva Federico Moccia su “Amori”, guidata da Furio Benussi. Al 52° posto troviamo “Stelle Olimpiche” con un approdo artistico di Irene Grandi, frizzante ed entusiasta, che, all'arrivo, ha cantato “Una vita in vacanza”. A proposito di vip, sul molo passeggiava anche l'onorevole Castelli, che certamente ha partecipato alla gara, ma nessuno sa su quale barca. Una folla enorme di persone (circa 300 mila) ha assistito allo spettacolo offerto da quel grande teatro naturale che è il Golfo di Trieste, col suo severo ciglione carsico e col suo pittoresco lungomare. Ancora una volta la città ha dato il meglio di sé, con una kermesse velica davvero splendida, aiutata anche da condizioni meteomarine ideali, con sole fulgente ed un sorprendente maestrale, teso al punto giusto. In uno scenario di migliaia di vele spiegate all'orizzonte, tra i saluti e i richiami da una barca all'altra, in un mare popolato da così tante creature, si è conclusa quindi la 41° edizione della Barcolana, in un tripudio di gioia e di soddisfazione, per tutti.. Emma Cutroneo
tner ed affronta il problema dei litigi, che consiglia vivamente di evitare per lasciare il posto a discussioni costruttive. Un metodo terapeutico per appianare le difficoltà con il partner ed utile anche quando il disagio riguarda solo se stessi è quella di scrivere una“ Lettera d' amore”,in cui convogliare tutti i sentimenti negativi. Scrivere libera il campo dalle emozioni negative e dà spazio a quelle positive e, subito dopo, si avvertirà una sensazione di benessere e di calma. Inoltre, usando la tecnica della Lettera d'amore da lui suggerita, si accresce immediatamente l' efficacia di questo processo.Nelle ultime pagine il rapporto di coppia è paragonato ad un giardino che per crescere rigoglioso ha bisogno di cure particolari a seconda della stagione e del clima. In modo analogo, per mantenere viva la magia dell'amore,è necessario dedicargli cure adeguate alle differenti stagioni. La Primavera dell'amore,cioè l'innamoramento, è un periodo magico durante
il quale noi crediamo che saremo felici per sempre; ma già nell'Estate sorgono frustrazioni e delusioni, perché quasi mai la realtà è all' altezza delle aspettative. A questo punto bisogna lavorare sodo per costruire un rapporto positivo, prestando la massima cura alle necessità del partner e al tempo stesso chiedendo ed ottenendo l' amore di cui abbiamo bisogno. Se abbiamo curato il giardino durante questa stagione,in Autunno ne raccoglieremo i frutti.L' Inverno dell'amore è il tempo dei sentimenti dolorosi e della crescita solitaria. Dopo ritornerà, inevitabilmente, la Primavera. John Gray spera che, con questa guida i lettori possano affrontare con successo l' avvicendarsi delle stagioni dell'amore e che, grazie ai suoi consigli, il numero dei divorzi diminuisca e aumenti quello dei matrimoni riusciti.”I nostri figli, dice, meritano un mondo migliore” . Mariolina Iacobuzio
John Gray
“Visita al museo archeologico nazionale della Basilicata” Occupare il tempo libero per una visita al museo, significa soddisfare l'interesse per la cultura in generale, se poi il visitatore riesce a trarre da quanto osserva un entusiastico godimento estetico e conoscitivo, si può decisamente togliere al museo quel carattere d'inattualità che alcuni osano conferirgli. E' ciò che è accaduto a me e alla mia famiglia visitando la mostra: “Principi ed Eroi della Basilicata Antica …immagini e segni del potere tra VII e V sec. A.C.”. Sento di esprimere subito un elogio alla Soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata per la sua eccellente organizzazione dopo i recentissimi rinvenimenti a Torre di Satriano. Il contatto tra l'aristocrazia guerriera di quei secoli e le colonie della Magna Grecia emerge nelle armature, nelle figure nere disegnate sui vasi di Baragiano, nell'abbigliamento femminile, nei corredi funerari, negli insediamenti. Colpisce la nostra attenzione di visitatori un emblema di scudo con la Chimera (un essere mostruoso a tre teste: di leone, di capra e di serpente per spaventare il nemico in battaglia). Le placchette di terracotta che rappresentano opliti e cavalieri e i rilievi raffiguranti Achille e Patroclo ci riportano al mondo omerico. Monili in oro e ambra con figure di satiri e menadi testimoniano il lusso femminile, le donne aristocratiche di quell'epoca se ne adornavano sin da bambine, il fiore all'occhiello della mostra è infatti il corredo funerario di una principessa morta a nove anni il cui corpo era stato interamente ricoperto di gioielli. In quanto
Il museo
agli insediamenti, una dimora absidata del VII sec. A.C. riportata alla luce è molto simile alle regge degli eroi omerici on il focolare al centro di una sala dove si svolgevano i banchetti, un ambiente destinato alle attività femminili della filatura e tessitura e, nello spazio più distante della casa, il magazzino per le derrate alimentari. Il nucleo principale della mostra riguarda il palazzo di Torre di Satriano che evidenzia le relazioni con le colonne greche della costa ionica. Fu costruito intorno alla metà del VI sec. A.C. da artigiani greci provenienti da Sibari e da Metaponto, segno di prestigio del principe e contrasta con le misere capanne abitate dal resto della popolazione. Ho accennato solo ad alcuni reperti, ma mi propongo di rivisitare l'esposizione per scoprire altre curiosità. Quest'esperienza ha risvegliato il fascino del passato, un passato avvolto nel mistero che rivive attraverso reperti seppelliti dal tempo e riportati alla luce da chi ama l'avventura e la scoperta. E' così che l'uomo solleva se stesso dalla caducità
di essere vivente, apprezzando l'arte e la storia che sfidano il tempo. Questa mostra molto ben allestita è riuscita a trasmettere i propri contenuti unendo al suo ruolo di conservazione della memoria, il piacere della scoperta e il gusto del confronto. Le aspettative dell'esperienza condivisa da un fiorentino doc e da una visitatrice molto motivata, sono state superiori al previsto. In particolare questi due giovani attenti, abituati ad andare per musei hanno espresso un giudizio lusinghiero sulla mostra considerandola ricca, stimolante, ben curata con elevati livelli d'informazione, immagini e scenari pregevoli, efficaci ricostruzioni. Essa dà prestigio alla nostra città questa cenerentola dell'Italia che diventa così principessa fra tanti principi ed eroina fra tanti eroi. Queste le osservazioni di due giovani che di solito respirano aria di cultura. Anch'essi desiderano porgere le loro congratulazioni e i ringraziamenti alla Soprintendenza pe ri beni archeologici della Basilicata. Dina Palese
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Lunedì 22 febbraio 2010
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Iniziativa all’Hurricane dell’Associazione persone down
Tornano Fabio e Mingo
Cucina dal profumo solidale Ai fornelli cuochi speciali
A Bucaletto telecamere di Striscia
MELANZANE al sugo, soffritto, fagiolini, pastasciutta flan con banane e scaglie di nocciola. E' stato questo il menu servito dai componenti dell'Associazione italiana persone down ieri presso il ristorante “Hurricane”, a contrada Tora. Protagonisti assoluti dell'iniziativa 31 componenti dell’associazione presieduta da Gianfranco Salvini e guidata da Giovanna Berardi, coordinatrice delle attività. L'iniziativa ha preso il nome “Pranzo della Domenica” ed è giunta alla seconda edizione: nel 2009 l'evento si è svolto presso il Club House e ha riscosso molto successo. Per questo si è deciso di replicare. Tutto è nato da un corso per cuochi svolto dai giovani down presso l'Apof- Il: così l’Aipd ha pensato di valorizzare le conoscenze acquisite dai ragazzi, che ora sono diventati davvero bravissimi nell'elaborare leccornie succulente e gustose, capaci di arricchire il palato e il pranzo dei clienti del locale. L'iniziativa ha visto la presenza di personale addetto alla cucina e al servizio in sala e ha
Foto di gruppo dei cuochi al lavoro
riscosso particolare consenso e apprezzamento da parte degli avventori del locale cittadino.
Ebbene facendo leva sul motto “Cucinare è un modo di dare” i trentuno ragazzi, accompa-
gnati dai responsabili dell'Aipd hanno espresso in un sol boccone tutta la loro bravura. I volti sorridenti dei ragazzi hanno creato le premesse per una giornata di grande effetto, condita peraltro da una rappresentazione teatrale svoltasi in una delle sale del locale. Cucinare, elaborare, preparare piatti è stato questo lo slogan migliore dei componenti dell'Aipd di Potenza che per una giornata hanno dato vita ad una manifestazione davvero eccellente sotto il profilo gastronomico e aggregativo. Soddisfatta, infatti, la coordinatrice delle attività dell'Aipd, Giovanna Berardi: «Con questa iniziativa abbiamo inteso sensibilizzare la gente alle attività della nostra struttura associativa. Siamo convinti di poter far sempre meglio in futuro. I giovani si sono impegnati per offrire un menù degno di tal nome». Giovani cuochi, vestiti di bianco hanno fatto colpo, non resta che assaggiare e dare un voto, lusinghiero s'intende. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
SONO tornati a Potenza Fabio e Mingo, i due inviati speciali di Striscia la notizia. Questa volta le loro telecamere sono arrivate tra i container di Bucaletto. La cittadella, che avrebbe dovuto accogliere solo provvisoriamente i terremotati del 1980, è diventata parte integrante del capoluogo, anche se - come sempre sottolineato da Angelo Quaratino, presidente del Comitato di quartiere - rappresenta da trent’anni “il quartiere degli ultimi”. Fabio e Mingo sono arrivati dopo la lettera inviata da alcuni cittadini del quartiere. Un’intera mattinata (le riprese sono terminate intorno alle 15.30) per raccogliere testimonianze e immagini all’interno di quelle case che, dopo anni, mostrano tutti i segni di decadimento. Un centinaio di cittadini, con in mano un vecchio certificato dell’Asl (dove si legge che quegli alloggi sono privi delle condizioni igienico-sanitarie necessarie), hanno chiesto per l’ennesima volta una soluzione. Ma soprattutto una casa vera: a Bucaletto, per esempio, ci sono all’incirca 400 bambini che non hanno mai vissuto in un appartamento vero. Tra umidità e mancanza di manutenzione, Fabio e Mingo ne hanno davvero di materiale da considerare per il loro prossimo servizio. La ricostruzione post terremoto, per alcuni cittadini, non è davvero mai cominciata.
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Potenza
Agenda
Lunedì 22 febbraio 2010
Arlecchino, commedia ridicolosa
ARRIVA alla quindicesima edizione “L’altra faccia di Penelope”, manifestazione dedicata alal creatività al femminile. Da sabato 6 a lunedì 8 marzo, presso hotel “Cavaliere gran relais” di Rifreddo di Pignola, la Proloco Il portale, con il patrocinio e la collaborazione della Regione e del Comune, darà vita a una tre giorni di sfilate, dibattiti, letture e presentazioni. L’8 marzo, però, nel giorno dedicato alle donne, gli appuntamenti saranno dedicati alle problematiche di salute che le donne sono spesso costrette affrontare, grazie alla partecipazione di medici ed esperti dell’ospedale San Carlo.
E’ PREVISTO per il 26 febbraio alle 18 al Teatro Don Bosco “Arlecchino”, commedia ridicolosa in musica. Uno spettacolo musicale frutto della miscela dei testi originari di Carlo Goldoni e Dario Fo, che ripropone la tradizione del teatro dell’Arte in modo divertente e originale: Arlecchino, Pantalone, il Dottore, Brighella, Smeraldina e il Capitano ci faranno entrare nel gioco fantastico del teatro ed incontrare momenti di vita del comici del 1500. Le canzoni, le musiche, i colori, le coreografie, faranno apparire e sparire questo gran carro di maschere che viaggia nella magia del teatro. Un’occasione unica per vivere la magica atmosfera del carnevale!
Musica
APPUNTAMENTI
A Pignola la Pro loco mostra l’altra faccia di Penelope
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470
La politica....ingessata!
Tanti auguri alla piccola Giada, che oggi spegne la sua prima candelina. Auguri dai nonni Rosa e Franchino e Antonio e Caterina
Sala 1 Wolfman 17.15 - 19.45 - 22.15 Sala 2 Baciamo ancora 16.30 - 19.15 - 22 Sala 3 Il figlio più piccolo 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 4 Che fine hanno fatto i Morgan 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Scusa ma ti voglio sposare 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Amabili resti 16.30 - 19.15 Paranormal activity 22.15
Il successo dei Madrevita
Arrivasti nel mondo due anni fa, come un FAgiolino sei venuto SU e ora sei pronto a spiccare il voLo. Auguri piccolo Jacopo, da tutti i tuoi zietti “lontani”
PRESENTAZIONE ieri pomeriggio presso il Begood-Disco in contrada Tora del minialbum dei Madrevita dal titolo: “Johnny & Co”. L'evento è stato l'occasione per presentare il lavoro della band, già portato in giro per le piazze italiane e alle numerose radio nazionali e locali che li hanno ospitati. La band si è esibita in un concerto live per far conoscere gli ultimi prodotti musicali, in stile rock-pop venato di influenze anglosassoni. Tra questi hanno creato entusiasmo nel pubblico Nuda, Chiara lo sa, Seduto in quell'angolo di mondo, Tutto quello che vuoi e Johnny. L'album è stato presentato anche presso il San Vittore Cocktail Bar di Milano in occasione di uno show case organizzato dalla casa discografica a.i.p.m. Edizioni Musicali di Vigevano. Il disco attualmente è in promozione nelle principali radio locali, mentre le presentazioni continueranno in tutte le città della penisola. I Madrevita nascono nel 2001 dalla volontà e dalla passione per la musica dei fratelli Christian e Rocco Lapolla. Dopo i primi demo - “Demoni e Angeli”, “Artesotika”, “Segni”, “Mosaici”, “Confessioni” - il gruppo ha immediatamente riscosso consensi e successo di critica sia a livello locale che fuori dai confini regionali. Il passaggio dal genere new wave dei primi anni, al rock pop venato di influenze inglesi, negli ultimi anni ha rappresentato l'evoluzione naturale dei giovani musicisti lucani che in giro per l'Italia hanno portato la loro musica, dove sostanzialmente le cover hanno lasciato lo spazio a brani nuovi composti dal chitarrista e cantante Chris. I primi contatti con importanti case discografiche, come la Dc Records, arrivano nel 2007, con la produzione del primo singolo dal titolo: “Ci sei solo tu” distribuito da Viva Music, in oltre 300 radio in tutta Italia, mediante il circuito Top Premiere Radio e successivamente Top Premiere Awards. Inoltre la band tra il 2001 e il 2004 ha partecipato ad alcuni concorsi nazionali arrivando primi nel “Tree days of peace and music”a Policastro Bussentino, e al Sound Factory a Potenza, terza al concorso di musica giovanile che si tiene ogni anno ad Andria. Nel luglio 2008 i Madrevita hanno vinto il miglior testo al Pom festival di Pontecagnano, con il brano “Seduto in ogni angolo di mondo”, e sempre nell'agosto del 2008, sono giunti secondi al Fuoritempo Festival di Fabriano. Nel settembre 2008, sono stati scelti su myspace da Rockland come band del mese, tra gli artisti emergenti e sempre nello stesso mese sono stati intervistati su radio Kiss Kiss, nella trasmissione Kiss Box. f.menonna@luedi.it
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Il richiamo della foresta 3 D Unico spettacolo alle 18.30 Il concerto Unico spettacolo alle 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Rassegna 21
Wolfman LAWRENCEWN Talbot rientra in seno alla famiglia dopo una lunga assenza e in una notte di luna piena. Fuori dalla sua tenuta, una bestia affamata e famelica abita i boschi. Durante una “battuta di caccia”, la bestia aggredisce e azzanna Lawrence riducendolo in fin di vita. Il giovane Talbot si trasforma nelle notti di luna piena in un lupo, aggredendo e uccidendo gli abitanti del villaggio.
Il figlio più piccolo LUCIANO Baietti è un piccolo imprenditore scaltro e ambizioso che nel giorno stesso in cui sposa la donna da cui ha avuto due figli, scompare assieme a un eccentrico. Alla vigilia delle seconde nozze Baietti richiama la prima moglie e il figlio più piccolo, Baldo per invitarlo ad essere testimone di nozze e nuovo dirigente del suo impero d'affari.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 22 FEBBRAIO 0971/473447
Mallamo via Toti, 9/13
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 274564 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646
Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna Ass. Vola
097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551 097159331
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Senise Iniziativa del Centro di ascolto disabili di Mimmo Tuzio
Omaggio ai bimbi disagiati Verranno distribuiti pacchi di merendine nell’area sud SENISE - Ha pochissimi mesi di vita ma già fa sentire la sua presenza. Si tratta del Cad (centro di ascolto disabili) che da Senise, sta muovendo i primi passi nella regione. Una brillante iniziativa si sta portando avanti in questi giorni, con lo stabilimento della Ferrero di Balvano. Si tratta di un omaggio ai bambini diseredati e disagiati, consistente in un pacco di merendine appunto della ditta piemontese. Un piccolo grande omaggio reso possibile dall’incontro tra Rosa Salsano presidente nazionale Cad e il responsabile lo stabilimento Ferrero, Vitaliano. L’idea del Cad come si ricorderà, venne da Gerardo Rosa Salsano, l’ingegnere che da anni si batte per un mondo migliore, sicuramente diverso da questo, attraverso azioni e proposizioni singolari ed efficaci.
Mimmo Tuzio
Partendo dalla protezione delle fasce più deboli. Aveva iniziato con una sporadica presenza in politica, poi appunto abbandonata a favore di cause, per così dire, più nobili.
La prima sezione del Cad regionale dunque venne aperta a Senise, grazie a Mimmo Tuzio che poi ne è diventato presidente e mentore del distretto.
Assemblea popolare Acerenza, la biblioteca avrà i suoi cataloghi contro la centrale modo di esprimersi, compresi gli imprenditori privati comparsi solo di recente sulla scena con padronale arroganza. Chi non ha avuto voce, perché non invitate, le Associazioni ambientaliste che, allo stesso modo, avevano richiesto di partecipare, essendo per leggeportatrici degliinteressipubblici e diffusi legati al progetto dell'Enel. Ugualmente assenti i rappresentanti istituzionali dellepopolazioni chetanto hanno sofferto e temono, a ragione, di soffrire nuovamente per colpa dell’Enel. Presente il Sindaco di Castelluccio inferiore, unico tra tutti i rappresentanti delle Comunità del Parco a votare a favore della Centrale, della quale ben ventotto altri rappresentanti hanno chiesto lo smantellamento. Sorprendenti, poi, alcune dichiarazioni rese alla fine dell'incontro, anche dallo stesso Prefetto, che, da poco insediatosi, non ha probabilmente ancora avuto il tempo di approfondire molti aspetti dell’annosa vicenda. Né possono essere stati d'aiuto i dati del tutto falsi e inattendibili che in troppi in questo periodo vanno divulgando. Quella delMercure èanzitutto unproblema di rispetto della legalità. Ma anche dei diritti delle popolazioni della Valle del Mercure che di certo conoscono i loro interessi meglio di altra gente che al territorio è del tutto estranea. Il Forum ha documenti e riferimenti di legge che lo testimoniano, solo che lo si voglia ascoltare. Ribadiamo pertanto al Prefetto, in qualità di rappresentante dello Stato e quindi di tutti i cittadini, l’urgente richiesta di incontro che, crediamo, i fatti stessi impongano. Emilia Manco
ACERENZA - Nei locali attigui al Museo diocesano è collocata la storica Biblioteca Arcivescovile di Acerenza. Dalla primavera del 2008, grazie alla volontà dell’arcivescovo Giovanni Ricchiuti e al lavoro certosino degli operatori, guidati dal professor don Antonio Giganti, si è srotolata la memoria contenuta nel librum. Dopo un paziente lavoro di catalogazione, la Biblioteca Arcivescovile di Acerenza avrà finalmente un ruolo più funzionale nell’ambito della crescita socio-culturale della cornice acheruntina. La conoscenza del latino ha consentito agli operatori di rispolverare la memoria storica contenuta sugli scaffali. La Biblioteca si è composta nel tempo grazie ai volumi appartenuti all’antico Seminario Arcivescovile, a quelli provenienti da un convento soppresso nel territorio di Cancellara, alle donazioni di alcune famiglie acheruntine, come quella Genovese e dei Vescovi che si sono succeduti sulla Cattedra, di don Mario Festa e di don Antonio Giganti. Il lavoro di allestimento e valorizzazione della Biblioteca è stato suddiviso in più fasi, non ancora concluse, che hanno già portato ad un buon risultato. In un primo momento sono stati separati i libri dai periodici, seguendo un criterio di riordinazione per titoli ed annate. I libri moderni sono stati suddivisi e collocati per tematiche, mentre quelli antichi sono stati puliti accuratamente e riordinati sugli scaffaACCADE A POTENZA
Per le strade del centro la sfilata di Carnevale UNA domenica pomeriggio insolita nel centro storico di Potenza. Ieri, infatti, finalmente anche nel capoluogo si è potuto festeggiare il Carnevale: il 14 febbraio, infatti, la sfilata in maschera era stata rinviata a causa del maltempo. Con partenza da via Beato Bonaventura e arrivo in piazza Matteotti, tanti sono stati i partecipanti, nonostante il grande freddo. A cura dell’Associazione culturale Enotria e il Forum regionale dei Giovani, poi, oltre alla sfilata è stata realizzata la “Pentolaccia”. Un pomeriggio insolito e divertente, soprattutto per i più piccoli, che hanno potuto indossare (come mostrano le foto di Andrea Mattiacci) nuovamente i costumi di Carnevale.
Fidapa Due giorni dedicati alla cultura
E mentre aspetta di poter avere una adeguata sede all’interno magari della casa municipale, sta girando in questi giorni per le case di queste famiglie dove vivono bambini e ragazzi di Senise e della zona, affetti da problemi di vario genere offrendo loro il pacco merendina. Per farli sentire seppure per una volta sola, oggetti di attenzioni positive da parte della società che li circonda. Un piccolo grande gesto che si spera possa avere seguito. Il presidente Mimmo Tuzio ci tiene a ringraziare le persone che gli hanno permesso questo gesto: «Voglio ringraziare il presidente Salsano per la grande sensibilità ed il responsabile lo stabilimento di Balvano della Ferrero, che ci ha consentito di portare un sorriso a questi sfortunati». Gianni Costantino
Viggianello I comitati si riorganizzano
VIGGIANELLO - Il Forum delle Associazioni e comitati contro la riapertura della Centrale Enel della Valle del Mercure ha organizzato un’assemblea popolare per mercoledì 24 febbraio alle ore 17.30 a Gallizzi di Viggianello nell’ex scuola media perché «il futuro nostro e dei nostri figli è solo nelle nostre mani». Sul volantino che annuncia la manifestazione si legge «sta terra è nosta e nun s’adda tucca’» è venuta gentedaCorigliano edaViboValentia a minacciarci e a dirci come vogliono rubare la nostra terra e il nostro futuro. A dirci (ma lo abbiamo sempre saputo) che saranno in pochi, e non certo dellavalle,a prendereisoldidall’Enel. A tentare di riaprire con l’aiuto di politicanti e burocrati la Centrale del Mercure chiusa dalla volontà popolare. Le bugie - si legge sul volantino - dell'Enel e dei suoi“amici”sui famosi postidi lavoro (cento, mille, cinquemila…chi offre di più?) per le popolazioni che vivono nel parco sono venute fuori ancora una volta. Per la gente del Parco rimane solo sfruttamento, rischi per la salute, perdita dei posti di lavoro faticosamente costruiti coltivando le vocazioni di un parco che evidentemente a qualcuno dà solo fastidio. Ma se così è, quelli che il parco lo governano, Pappaterra, Formica, consiglio direttivo, si prendano tutte intere le loro responsabilità e intervengano definitivamente, una buona volta, a tutelarlo o ad abolirlo. O se ne vadano. la nostra terra, se nessun altro lo fa, siamo capaci di difenderla da soli». Nei giorni scorsi durante la riunione convocata dal Prefetto di Cosenza sulla Centrale in molti hanno avuto
Venosa
Libri antichi
li. In un secondo momento il patrimonio librario è stato timbrato, inventariato ed etichettato con la collocazione definitiva. E’ ora in fase di compilazione il catalogo informatizzato per permettere ai futuri utenti una ricerca rapida e precisa dei volumi. L’intero progetto è stato eseguito anche grazie al contributo di don Giuseppe Lettini, direttore dell’Ufficio Diocesano dei Beni Culturali. Dai tempi dell’analfabetismo molta acqua è passata sotto i ponti, ed oggigiorno la biblioteca è diventata un'istituzione. La conclusione dei lavori presso l’Arcidiocesi di Acerenza sarà fondamentale per rendere fruibile anche questo patrimonio culturale di proprietà ecclesiastica. Angela Menchise
La locandina dell’evento
VENOSA - Fine settimana all’insegna della cultura e dello spettacolo per la sezione Fidapa di Venosa. Un nutrito gruppo di socie, con i rispettivi mariti, insieme ad amici e simpatizzanti dell’associazione, si sono recati a Roma della scorsa settimana tro Sistina, allo spettacolo teatrale “Il pianeta proibito”, riadattamento musicale della versione originale di Bob Carlton, di Luca Tommassini, con un cast d'eccezione, la Cuccarini, regina incontrastata del musical italiano. La mattinata della domenica, in una bella giornata illuminata da uno splendido sole romano, è stata dedicata ad un giro turistico centro storico della capitale: piazza Navona, piazza Venezia, via del Corso, fontana di Trevi, piazza di Spagna. Ottima l'organizzazione, curata dalla neopresidente di Venosa, dott.ssa Mariarosaria coadiuvata da tutto lo staff della dirigenza: ad esse va il ringraziamento di tutti i partecipanti, che si augurano che iniziative del genere no ripetersi anche per il futuro. Lorenzo Zolfo
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Potenza e provincia 11
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
«Non abbiamo mai nascosto l’invito all’Udc a essere coerenti con le decisioni regionali»
Uniti contro il ballottaggio Recupero degli scontenti e appello agli outsider in apertura della campagna elettorale SE il tempo glielo avesse consentito, Salvatore Adduce avrebbe aperto la campagna elettorale per le comunali a Matera in maniche di camicia. Per illustrare il suo programma ai cittadini che hanno affollato l’affaccio sul Sasso Caveoso ha scelto un palchetto e un manifesto necessario a chiarire, finalmente, che i messaggi anonimi, ma rigorosamente in dialetto materano, di questi giorni portano la sua firma. «Matera in testa e la passione nel cuore - spiega, aggiungendo che si tratta di - strumenti nuovi, ma valori che rispettano la storia - li ha definiti. Parla alla testa, al cuore e alla coscienza dei materani che hanno perso fiducia nella politica di cui, spiega Adduce, ci sono tre volti: quella cattiva, disposta ai compromessi per raggiungere il potere, l’antipolitica per la quale tutta la politica non è più in grado di saper rispondere ai problemi della collettività e, infine la buona politica in grado di interpretare i bisogni dei cittadini e tradurli in elementi concreti. Il viaggio elettorale comincia con lo sfondo del luogo più suggestivo e simbolico che richiama uno dei temi forti, quello che vede Matera candidata al ruolo di capitale europea della cultura nel 2019. Agli avversari politici ricorda la brutta avventura conclusa con le dimissioni di Buccico a cui, però, fa chapeau a cui ha riconosciuto «La passione e l’amore per la nostra città. La rissosità di un’alleanza spuria e un progetto politico troppo debole, gli hanno impedito di portare a termine l’esperienza di governo». Costruire, risolvere e semplificare. I tre verbi-paradigma del programma del candidato sindaco del Pd, vengono illustrati davanti ai senatori Bubbico e Antezza, al presidente della Provincia Franco Stella, agli assessori regionali Viti e Santochirico, a quello provinciale Dalessandro, ai
Presentato il programma di Matera a 5 stelle
Ambiente, edilizia Sassi e partecipazione aspettando Beppe Grillo
Salvatore Adduce con lo sfondo del Sasso Caveoso, ha aperto ieri la campagna per le comunali
Parole chiave: costruire, risolvere e semplificare Il domani di Santochirico UNA strada lunga, cominciata da San Mauro Forte, paese d'origine, e che oggi porta Vincenzo Santochirico ad una nuova prova elettorale, per proseguire un mandato di governo che l'ha visto protagonista. “Il domani nasce da qui”, ha ricordato il titolo di una pubblicazione distribuita ieri mattina ai materani presenti all’Auditorium per la presentazione del libro. Scorrendo le pagine, si ricostruiscono i segni di un mandato di governo che tante volte l'hanno visto contrapporsi alle scelte di un governo nazionale che non ha mai guardato con interesse alla terra fra due mari. Dall'acquisto del bosco di Monticchio, al no alle trivellazioni nello Jonio, sino ad oggi, fra le pagine si segretari regionale e provinciale Speranza e Ferrara. L’appello alle alleanze civiche e di rete sociale, necessarie a costruire un
legge l'aspirazione a fare della Basilicata una regione d'Europa, e di Matera, sino ad oggi al centro di un vasto interesse internazionale, una città integrata con il territorio su cui sorge. Una “cartolina”, questa, che dalla città dei Sassi saremmo lieti di inviare. e.s. cammino di sviluppo che lo vedrà impegnato in prima persona è uno dei punti cardine. «Non abbiamo mai nascosto l’invito all’Udc di Casini
di essere coerenti fra le decisioni regionali e quelle locali. La variegata presenza di outisder che vanno in solitaria è un altro punto importante. Le loro simpatiche osservazioni possono rientrare nel programma del centrosinistra. Il mio invito è rivolto anche a loro: sarebbe più produttivo trovare una collocazione nell’ambito di in un’alleanza che alla base ha un programma forte e condiviso». Adduce chiede il confronto alla luce del fatto che, spiega. «Anche a causa della presenza di queste liste possiamo rischiare di andare al ballottaggio». Una ipotesi che, però, ha dichiarato, non teme. Ipotizzando i meccanismi da attuare con il cambio di rotta che la sua elezione comportebbe, spiega ancora: «La burocrazia richiede strumenti di innovazione da rivisitare. Credo si debba riconsiderare questa vicenda anche con modifiche di tipo legislativo. Una macchina amministrativa più efficiente passa attraverso la condivisione con dirigenti e impiegati di un percorso comune. Il comizio finisce quasi 20 minuti dopo le 11. Il viaggio di salvatore Adduce comincia oggi. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
SE si dovesse chiedere ai materani, di qualsiasi età e professione, dove si svolgono i consigli comunali o come vengono spalmati i finanziamenti per la loro città, sarebbero in pochissimi a rispondere esattamente. Un esempio che dimostra quanto sia lontana la pratica politica dalla partecipazione dei cittadini, spesso ignari delle decisioni prese da un pugno di consiglieri per l'intera città dei Sassi. Ed è proprio la partecipazione uno dei punti inseriti nel programma della lista Matera a cinque stelle, presentato sabato nella Mediateca provinciale dal candidato sindaco Domenico Savino. «La partecipazione ha detto - è alla base di ogni vera democrazia. Portare un nostro candidato in consiglio comunale significa farvi entrare un network che tutta Matera potrà seguire. Infatti proporremo chelesedute deiconsiglicomunali vengano diffuse in diretta attraverso un canale televisivo e in Internet. E soprattutto ci batteremo affinché venga realizzato l'accesso gratuito alla rete in tutte le case mediante il wi fi. Un'operazione che non richiede cifre astronomiche». C'è spazio anche per l'ecologia nel programma della lista legata al blog di Beppe Grillo. «Promuoveremo -ha aggiunto Savinola politica dei rifiuti-zero, che è già una realtà in diversi Comuni. La raccolta differenziata è una seconda fase. Prima viene quella della riduzione dei rifiuti. Il Comune può incentivare negli uffici e nelle scuole pratiche che vadano in questa direzione. Nello Statuto comunale, inoltre, dovrà essere stabilito che l'acqua non sia
L’incontro di Matera a 5 stelle privatizzata». Argomento che ha infiammato la scorsa campagna elettorale è stato quello delle auto nei Sassi. «Per noi -ha spiegato Savino- i Sassi devono diventare area pedonale. Prima, però, assicureremo che la zona venga servita con corse frequenti di autobus elettrici. I Sassi non possono presentarsi al mondo imbruttiti dal contrasto fra lamiere e tufo». Un altro punto del programma della lista civica è lo stop alla cementificazione selvaggia. «Occorre ha continuato Savino- sostenere l'edilizia popolare. Per quanto riguarda il regolamento edilizio, dovrà essere dotato di un allegato per il risparmio energetico negli immobili». E' di 28 anni l'età media dei candidati di Matera a cinque stelle. Fra loro vi sono, fra gli altri, disoccupati, professionisti, studenti. «Siamo fuori -ha dichiarato il candidato sindaco- dalle vecchie logiche politiche e ci autofinanziamo. Spero solo che Grillo ci dia una mano partecipando ad un nostro comizio. Nei prossimi giorni avrò una risposta certa dal comico genovese». Biagio Tarasco matera@luedi.it
Progetto di promozione ispirato da “Il Segreto delle tre caravelle” di Daniela Morelli
Giovani lettori crescono. A scuola PROMUOVERE la lettura per rendere gli alunni consapevoli dell'importanza di leggere. E' questa la principale finalità del “Progetto Lettura”, rientrante nell'ambito del progetto sulla “continuità” tra la scuola secondaria di primo grado e la scuola primaria, realizzato tra la scuola media “G.Pascoli” e la scuola primaria “G.Marconi” di Matera. Tra gli obiettivi principali della scuola dell'obbligo, infatti, vi è quello di fornire gli strumenti per comprendere, a vari livelli, un'opera letteraria o un libro di divulgazione scientifica. Sviluppare questa capacità, soprattutto nel lettore che non si sente incline alla lettura, è compito dell'educatore, chiamato a studiare i modi per formarla attraverso sistemi che evitino il rifiu-
to di tutto ciò che è carta stampata. La referente del progetto della “Pascoli”, la professoressa Angela Festa, in collaborazione con l'insegnante della “Marconi”, Annunziata Locilento, ha realizzato un progetto che si è articolato in tre incontri con le classi prime, svolti nei tre plessi dell'istituto (via Lazzazzera, via Fermi e via Lucrezio), ai quali ha partecipato anche Daniela Morelli, l'autrice del libro “Il segreto delle tre caravelle”, scelto per la lettura. «Si deve alla sensibilità della scuola - ha detto la Morelli - dare la possibilità all'autore di incontrare i propri lettori; sono soddisfatta di questi incontri e mi complimento con gli insegnanti, referenti del progetto, per aver organizzato questa bella iniziativa che avvicina
i ragazzi alla lettura. In Lombardia, la regione da cui provengo, si fa più fatica ad inculcare l'idea della lettura; riconosco, invece, al corpo docente del sud un'attività culturale di grande livello, da cui traspaiono ragionamenti profondi, chiarezza di pensiero e dedizione al lavoro. E' la prima volta che vengo a Matera e non ho parole per descrivere la bellezza di questi luoghi, ma anche l'accoglienza straordinaria dei materani». I ragazzi durante gli incontri sono stati anche accompagnati dagli strumentisti dell'istituto, seguiti dagli insegnanti di musica Piero Bonelli, Dino Plasmati, Rosa Dell'Acqua e Nunzia Marcosano. «Sono pienamente soddisfatto del progetto, ha detto il dirigente scolastico del-
Autrice, dirigente scolastico e alunni insieme in una foto-ricordo
la Pascoli Vito Fedele Lence - perché ritengo che sia importante avvicinare alla lettura i ragazzi, che ormai sono sempre più presi dalla comunicazione multimediale. E' stato davvero importante dare la possibilità ai questi giovani lettori di incontrare la scrittrice per un contatto più diretto con l'autrice». Daniela Morelli, per tutti Dada, vi-
ve a Milano; ha studiato alla scuola d'arte drammatica “Piccolo Teatro” di Milano e scrive drammaturgie, sceneggiature televisive, sceneggiati radiofonici e articoli per giornali femminili. Dopo il libro “Le tre caravelle”, sta lavorando al suo secondo romanzo. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
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Matera
Congresso provinciale Filt Cgil
YOGA per combattere i disturbi del comportamento alimentare. L'impiego della disciplina è stato disposto dal Servizio per i disturbi della condotta alimentare - Dipartimento di salute mentale dell'Azienda sanitaria di Matera. Il percorso, della durata di 8 settimane, prevede incontri ogni martedì pomeriggio dalle 16 alle 17, presso la saletta riunioni del Servizio Dca (corpo C-D) dell'Ospedale “Madonna delle Grazie'' di Matera. L'insegnamento della disciplina è curato dall'insegnante Monica De Lucia. L'iniziativa rientra nel percorso psicoterapeutico di gruppo per le pazienti affette da obesita' psicogena - Binge Eating Disorder.
OGGI alle 9 al Palace hotel si svolgerà il 9o congresso provinciale della Filt-Cgil dal titolo: “Trasporti e crisi un nuovo sistema per il Paese e trasporti e lavoro contrattazione, diritti, tutele”. Dopo i saluti di Pino Carlucci della segreteria Filt-cgil di Matera seguiranno gli interventi di Vito Valentino dirigente dell’ufficio trasporti della Provincia, Michele Lamacchia, consigliere del cda delle Ferrovie Appulo lucane, Rino Finamore conselor, Manuela Taratufolo segretaria generale della Cgil di Matera e Pietro Volpe componente della segreteria provinciale. Le conclusioni saranno affidate a Bruno Bevilacqua, segretario generale della Filt-Cgil di Basilicata.
Maria Carmela
APPUNTAMENTI
Yoga contro i disturbi alimentari
CAMERA DI COMMERCIO
CINEMA
Progetto Ambiente
Comunale Matera - 0835334116 Wolfman ore 17,15 - 19,30 - 21,40
Kennedy Matera - 0835334116
Manuel
Amabili resti 19,00 - 21,40
Duni Matera - 0835331812 Piovono polpette 3D ore 17,45 Scusa ma ti voglio sposare 19,30 - 21,30
Patron Antonio Matera Il figlio più piccolo ore 17,45 - 19,30 - 21,30
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Scusa ma ti voglio sposare ore 19,15 - 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Baciami ancora ore 19,00-21,30
Alla soglia dei tuoi …tre anni diventerai presto nonna con un altro Angelo tra le braccia. Buon compleanno mamma! Un abbraccio da Angelo, Francesco, Antonio, Anna e Nicoletta.
Comincia oggi la tua avventura nella vita, con l’augurio che sia serena come quella dei tuoi genitori Emanuele e Maria Luisa. Auguri dagli zii, dai cugini e dagli amici del Quotidiano
In mostra fino ad aprile E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA
0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101
TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
HA fatto scuola l'esperienza positiva del progetto S.I.A.F.T nel settore agroalimentare, che ha coinvolto cinque Camere di commercio del Sud, con un nuovo programma nel settore dell'Ambiente allargato ad altri Enti camerali . Sono Matera,Potenza, Foggia, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e, in seguito, anche Bari e realtà di Toscana e Sardegna, che lavoreranno insieme per certificare e promuovere le risorse ambientali del territorio, quale fattore caratterizzante di qualità della vita legato alle specificità dei beni ambientali e artistici, della tradizione e del sistema produttivo che possono creare un valido “appeal'' per promuovere il turismo ambientale. L' iniziativa è legata alle opportunità dei progetti per il fondo perequativo delle Camere di commercio, checonsente allepiccole realtàcamerali difruire di risorse da un fondo nazionale. L'investimento è di circa 300.000 euro. «La volontà comune di fare sistema e di unire le forze -ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- ha consentito di mettere a frutto la positiva esperienza del progetto S.I.A.F.T e questa volta per certificare un territorio, quello di diverse aree del Mezzogiorno, per favorire il turismo ambientale. Proprio l'ambiente è incima alleotto prioritàdei progettifinanziabili con risorse del fondo perequativo. Contiamo di partire entromaggio e di concretizzareil progetto entrosei mesi,con vantaggiconcreti sulpiano della promozione e dell'avvio di iniziative che possono portare valore aggiunto, anche sul piano degli investimenti, per le economie locali. Per la provincia di Matera, per la Basilicata si tratta di una chanche importante per promuovere una offerta interessante, che ha punti di forza proprio nelle peculiaritàdi unterritorio pressocchèintegro, ricco di tante attrattive ambientali, artistiche, gastronomiche, legate al tempo libero, nel segno di un rapporto ottimale tra uomo e natura. L'iniziativa, come accaduto per il S.I.A.F.T, prevede il coinvolgimento di enti e imprenditori localiela creazionediopportunitàdi confrontoedi promozione sui mercati delle vacanze». matera@luedi.it
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Baciami ancora Dieci anni di distanza ritorna al cinema l’amore di Carlo e Giulia, che ci avevano lasciato tra lacrime ed entusiasmi. Colonna sonora affidata a Jovanotti.
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Paranormal Activity KATIE e Micah sono una giovane coppia, da poco trasferitasi in un appartamento suburbano, che inzia ad essere disturbata da qualcosa nel bel mezzo della notte. Qualcosa che potrebbe essere paranormale.
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Matera 13
Agenda
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
Legambiente ieri in piazza per protestare contro i torrenti sporchi
Un percorso ancora inquinato LEGAMBIENTE Matera ha portato in piazza i problemi dell'inquinamento delle acque e lo ha fatto con una performance artistica in piazza Vittorio Veneto, dove 12 artisti in uno spettacolo di venticinque minuti hanno raccontato i percorsi dell'acqua. Viaggi che dal depuratore non funzionante di Altamura con i suoi 60mila abitanti, finiscono direttamente nel torrente Jesce, confluiscono nel torrente Gravina e sommandosi agli scarichi non depurati di Matera e Montescaglioso appesantiti dagli scarichi delle zone artigiani ed industriali, arrivano nel Fiume Bradano sfociando in mare a Metaponto. Nel frattempo l'acqua nel suo percorso diventa fonte di abbeveraggio per gli animali e di irrigazione per molti campi del Metapontino. «Queste sono “storie di Merda!” talmente di merda, che tutti preferiscono non raccontare! Sono storie di cui si conosce l'inizio e la fine!» E' il senso che i volontari di Legambiente
con simboli e metafore hanno voluto dare, in un volantino distribuito ai cittadini, ad un problema che da anni è al centro delle battaglie per una maggiore tutela dell'ambiente. Sono le storie che raccontano del ciclo dell'acqua, della forza di gravità che trascina ogni singola goccia verso il basso, sino ad incontrare un torrente o un fiume e che le trasporta sempre più a valle, sino a sfociare nel mare. «Una bella manifestazione con centinaia di cittadini incuriositi dalla limpidità delle esposizioni rispetto alla realtà torbita della vicenda - afferma Pio Acito vice presidente regionale di Legambiente - A partire dagli anni ‘90 per l'inquinamento delle acque sono stati spesi miliardi di lire e ora milioni di euro per una situazione che peggiora giornalmente nonostante gli impegni e le promesse degli amministratori locali, provinciali e regionali. Per quanto attiene il depuratore di Matera - continua Acito - appare strano che ad am-
ministrare l'impianto siano gli stessi operatori a cui alcuni mesi fa furono notificati degli avvisi di garanzia (tre persone rinviate a giudizio) per reati contro l'ambiente. I cittadini pagano per la depurazione delle acque ed è giusto che ci sia un servizio». Gli scarichi fognari delle città, che dovrebbero essere depurati, spesso vengono immessi nei corsi d'acqua senza alcuna forma di depurazione e continuano il loro viaggio verso il mare della nostra costa Jonica. «Una storia senza lieto fine, considerando che a Metaponto Lido ci vanno le famiglie a trascorrere le vacanze, che le primizie del Metapontino finiscono nei nostri piatti, insieme al latte della Murgia ed alle carni della Lucania». Elementi di alto rischio per il benessere. «Forse le cause dell'aumento di malattie gastrointestinali e tumorali sono riconducibili alla stessa Storia». Michelangelo Ferrara matera@luedi.it Gli attivisti di Legambiente in piazza Vittorio Veneto
Bernalda «Bisogna recuperare il ritardo accumulato in 20 anni di giunta di centrosinistra»
Prisco candidato sindaco del Pdl Nel programma cinque punti cardine per conquistare la carica di primo cittadino BERNALDA - «Una grande aggregazione civica aperta: lavoriamo insieme per un progetto di svolta». Questo lo slogan del Popolo delle Libertà di Bernalda e del suo candidato sindaco per le elezioni di marzo, Franco Prisco. E nel comunicato, pubblicato anche all'interno del sito internet, Prisco porta a conoscenza dei suoi concittadini, dei giovani e delle donne di Bernalda e Metaponto l'impegno della coalizione per la città e del programma politico amministrativo. «Un programma - dice Prisco - che è frutto di idee, progetti, studi, valutazioni, confronti, sogni, aspettative e desideri cresciuti grazie all'autenticità di chi la politica la fa per passione, alla saggezza di chi alla politica ha dato lustro e sano impegno, alla lucidità di chi della politica conosce le regole da manuale e di chi, invece, della politica oggi coglie le istanze emergenti dal basso, dalla vita quotidiana del paese e della sua gente. Questo nostro impegno - continua il candidato a primo cittadino raccoglie la voce della gente comune, le speranze di chi ha voglia di voltare pagina, la fiducia di chi crede che insieme sia possibile, la generosità di chi ha deciso di contribuire con il suo poco o il suo tanto al cambiamento
Franco Prisco, candidato alla carica di sindaco per il Pdl. Nel suo programma fa riferimento alla necessità di riappropriarsi dell’orgoglio di essere bernaldesi e metapontini, determinati a conquistare il proprio futuro. Il progetto è diviso in cinque assi fondamentali tra cui innovazione, partiecipazione, comunicazione e trasparenza
del nostro paese; si arricchisce dei sorrisi di chi ci sostiene e incoraggia perché ha sentito e constatato la coerenza e la verità dei nostri valori, delle nostre idee, dei nostri intenti, del nostro impegno responsabile; si completa con le parole di chi ci ha criticato costruttivamente e ha posto quesiti interessanti su cui riflettere e interrogarsi per progettare. Il “progetto di svolta” nasce dall'aggregazione elettorale formata dal Pdl, dal partito Repubblicano, dalla li-
sta Sviluppo Pulito - Agire Europeo, dalla lista Alleanza Popolare, dalla lista una Voce per Bernalda e Metaponto, dal Movimento per l'Italia, dal movimento Nuovi Orizzonti e si arricchisce del contributo di liberi cittadini di Bernalda e Metaponto ed è sostenuto dalla volontà di impegnarsi per la propria città, la propria comunità e il proprio territorio. Questo è dunque il “progetto di svolta”: un programma integrato e innovativo condiviso per la rivitalizzazione
economica e sociale, sostenibile ed eco-sostenibile, del nostro territorio da realizzare con la partecipazione attiva di tutti. Un programma che vuole essere l'occasione concreta per recuperare il ritardo di sviluppo che ci hanno fatto accumulare i 20 anni ininterrotti di giunte di centrosinistra, per riappropriarsi dell'orgoglio di essere “bernaldesi e metapontini”, per tornare ad essere fieri del nostro territorio, della nostra storia, delle nostre risorse, e - conclude Prisco - determinati a conquistare il nostro proprio futuro». La nota di Prisco termina con i cinque assi fondamentali che articoleranno la politica della coalizione: comunicazione, trasparenza e partecipazione democratica; recupero, riqualificazione polifunzionale ed ecocompatibile degli spazi urbani e costieri di Bernalda e Metaponto, ivi comprese le aree rurali; innovazione e sviluppo delle potenzialità tecnologiche ed informatiche; offerta di servizi di base efficienti ed economicamente accessibili a tutti; sostegno all'imprenditorialità e patti per l'occupazione in particolare di giovani, donne e non occupati. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Corsi alla Aldo Moro di Policoro
Autisti più attenti si comincia dalla scuola POLICORO - Sono iniziati da qualche giorno i corsi rivolti agli studenti delle terze classi della scuola media del centro jonico “Aldo Moro” sulla formazione all'educazione stradale e di conseguenza al rispetto del Codice della Strada. I corsi sono tenuti dal giovane Giuseppe Di Matteo, iscritto al moto club di Policoro riconosciuto dalla Fmi (Federazione motociclistica italiana), e finalizzati al conseguimento del patentino per i tredicenni. Tale progetto si inserisce nella più ampia attività di prevenzione e sicurezza stradale intrapresa da parte di varie associazioni, tra cui il moto club, non solo nei confronti di loro iscritti ma anche nella sensibilizzazione verso le nuove generazioni che si apprestano a guidare motocicli e autoveicoli ad usare tutte le accortezze del caso quando si è alla guida perché la prudenza non è mai troppa. g.e.
Montalbano Pannelli fotovoltaici consentono di regolare la quantità di energia consumata
Luce meno cara con le fonti rinnovabili MONTALBANO - Risparmiare sulla bolletta della luce è possibile facendo ricorso alle fonti rinnovabili. Questo il fulcro di un incontro sul tema: “Le fonti rinnovabili come occasione di sviluppo” tenutosi nella sala delle adunanze consiliari a Montalbano Jonico. L'incontro è stato organizzato dalla società “sco Energy” di Potenza, in collaborazione con l'Amministrazione comunale di Montalbano Jonico per la quale sono intervenuti, oltre al Sindaco Leonardo Giordano, anche l'Assessore comunale all'Ambiente, Riccardo Walter Fattorini. Gli interventi tecnici sono stati curati da Carmen Lavinia, l'ingegnere Antonio Colaci dell'Ufficio Tecnico dell'Esco Energy; Pasquale Colella del Gruppo Esco Energy e Giuseppe Vetere presidente della stessa società. I cittadini, anche attraverso l'ausilio di videodiapositive, sono stati in-
Pannelli solari
formati sulla possibilità di installare pannelli fotovoltaici con impianto e manutenzione, a cura della società, che è in grado anche di procedere agli approfondimenti e analisi necessari
per effettuare una vera e propria diagnosi energetica sugli impianti. Specifici i riferimenti anche alle normative europee di incentivazione per la produzione di energia elettrica mediante impianti fotovoltaici permanentemente connessi e garantiti per venti anni. Con un apposito contatore installato nelle abitazioni dei fruitori, è possibile conteggiare l'energia prodotta distinguendo tra quella utilizzata e quella che potrà essere immessa nella rete e che resta, comunque, sempre a disposizione del fruitore in caso di periodi in cui per manutenzione non si può produrre energia. Un modo sicuro, quindi, per realizzare un risparmio e, allo stesso tempo, per tutelare l'ambiente. I costi sono minimi per i cittadini e sono relativi alla richiesta di connessione e alla quota fissa della bolletta. Anna Carone provinciamt@luedi.it
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14 Matera e provincia
15
Lunedì 22 febbraio 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Capuano spaventa il Bentegodi Prima Divisione
Potenza raggiunto all’ultimo assalto dalla capolista Verona ed è una grande iniezione di fiducia da pagina 19 a 22
Seconda Divisione
Il Melfi Ko al Veneziani di Monopoli grazie ad una rete di Lisi nella prima frazione di gara alle pagine 29 e 30
Serie D
Sconfitte per Pisticci e Francavilla, mentre il Matera sfiora la vittoria a Benevento ed è raggiunto nel finale Alle pagine 34, 35, 36 e 37
Basket A e B Dilettanti
Doppia caduta esterna per Bbc Bernalda e Corporelle Dolce ritorno da Siena per la Bawer da pagina 46 a pagina 48
Volley
La Lore Lei vittoriosa in Sicilia La Medical Center e il Lauria esultano dopo cinque set a pagina 49
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Sport
Lunedì 22 febbraio 2010
Serie
A
Risultati e classifica Atalanta-Chievo
0-1
Bari-Milan
0-2
Bologna-Juventus
1-2
44’ pt Pellissier
43’ pt Borriello, 24’ st Pato 4’ pt Diego; 5’ st Buscè, 21’ st Candreva
Cagliari-Parma
2-0
Fiorentina-Livorno
2-1
6’ pt Zaccardo (autogol), 39’ pt Matri
Marcatori INTER ROMA MILAN JUVENTUS NAPOLI PALERMO SAMPDORIA CAGLIARI GENOA FIORENTINA BARI CHIEVO PARMA BOLOGNA LAZIO UDINESE CATANIA LIVORNO ATALANTA SIENA
36’ pt Rivas, 17’ st Vargas, 33’ st Gilardino
Genoa-Udinese
3-0
Inter-Sampdoria
0-0
30’ pt e 8’ st (rig) Acquafresca, 19’ st Palacio
Palermo-Lazio
3-1
Roma-Catania
1-0
Siena-Napoli
0-0
1’ Hernandez, 28’ pt Miccoli (rigore) 29’ st Nocerino, 34’ st Kolarov 18’ pt Vucinic
Prossimo turno
25ª giornata
26ª giornata 28/02/2010 ore 15
Catania-Bari (27/02 ore 18) Chievo-Cagliari Genoa-Bologna Juventus-Palermo (ore 20,45) Lazio-Fiorentina (27/02 ore 20,45) Livorno-Siena Milan-Atalanta Napoli-Roma Parma-Sampdoria Udinese-Inter
55 50 48 41 40 40 40 38 38 34 32 32 30 28 25 24 24 23 21 17
25 16 7
2 49 20 13 10 3
0 27 11 12 6
4
2 22 9 29 +4
25 15 5
5 43 27 13 11 0
2 25 10 12 4
5
3 18 17 16 -1
24 14 6
4 41 24 12 8
2
2 25 15 12 6
4
2 16 9 17 0
25 12 5
8 40 33 13 6
3
4 21 17 12 6
2
4 19 16 7 -10
25 10 10 5 32 27 12 6
6
0 15 7 13 4
4
5 17 20 5
25 11 7
7 35 31 13 9
4
0 22 9 12 2
3
7 13 22 4 -11
25 11 7
7 32 31 12 7
5
0 21 7 13 4
2
7 11 24 1
24 11 5
8 39 30 13 7
3
3 28 17 11 4
2
5 11 13 9 -12
25 11 5
-9 -9
9 41 39 13 9
3
1 29 16 12 2
2
8 12 23 2 -13
24 10 4 10 30 28 12 7
1
4 16 10 12 3
3
6 14 18 2 -16
25 8
8
9 31 30 12 7
3
2 20 10 13 1
5
7 11 20 1 -17
25 9
5 11 24 25 12 4
3
5 13 13 13 5
2
6 11 12 -1 -17
25 8
6 11 26 36 12 6
3
3 13 10 13 2
3
8 13 26 -10 -19
25 7
7 11 26 33 13 5
3
5 17 18 12 2
4
6
9 15 -7 -23
25 5 10 10 20 27 12 3
4
5 11 12 13 2
6
5
9 15 -7 -24
24 6
6 12 28 35 11 6
2
3 20 14 13 0
4
9
8 21 -7 -24
25 5
9 11 23 31 12 3
5
4 11 11 13 2
4
7 12 20 -8 -25
25 6
5 14 16 34 13 4
3
6 10 14 12 2
2
8
6 20 -18 -28
25 5
6 14 21 35 12 3
3
6 12 15 13 2
3
8
9 20 -14 -28
25 4
5 16 25 46 13 2
5
6 11 19 12 2
0 10 14 27 -21 -34
17 RETI: Di Natale (3 rig) (Udinese) 14 RETI: Milito (3 rig) (Inter) 12 RETI: Pazzini (1 rig) (Sampdoria) 11 RETI: Barreto (4 rig) (Bari); Matri (2 rig) (Cagliari) 10 RETI: Gilardino (Fiorentina); Totti (4 rig) (Roma) 9 RETI: Di Vaio (2 rig) (Bologna); Pato, Ronaldinho (4 rig) (Milan); Maccarone (1 rig) (Siena) 8 RETI: Etòo (2 rig) (Inter); Borriello (Milan); Hamsik (1 rig) (Napoli); Cavani (1 rig), Miccoli (3 rig) (Palermo) 7 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Nenè (1 rig) (Cagliari); Martinez (1 rig) (Catania); Pellissier (Chievo); Trezeguet (Juventus); Floccari (2 rig) (Lazio, 4 con il Genoa); Quagliarella (Napoli); Floro Flores (Udinese) 6 RETI: Balotelli (Inter) 5 RETI: Adailton (Bologna); Jeda (2 rig) (Cagliari); Mascara (3 rig) (Catania); Crespo, Mesto (Genoa); Amauri (Juventus); Huntelaar (1 rig) (Milan); Maggio (Napoli); Amoruso (2 rig), Bojinov (Parma); De Rossi, Vucinic (Roma); Mannini (Sampdoria); Calaiò (Siena) 4 RETI: Morimoto (Catania); Marcolini (1 rig) (Chievo); Jovetic (1 rig), Marchionni, Mutu, Vargas (Fiorentina); Palladino (1 rig), Rossi(Genoa); Sneijder (Inter); Del Piero (2 rig), Diego (Juventus); Danilevicius, C.Lucarelli (Livorno); Budan, Hernandez (Palermo); Paloschi (Parma); Brighi, Perrotta, Riise (Roma)
Vargas-Gilardino: il derby toscano alla Fiorentina BOLOGNA JUVENTUS
1 2
BOLOGNA (4-4-1-1): Viviano 6; Zenoni 6 (28'st Savio 6), Portanova 6, Moras 6, Raggi 6; Buscè 7, Mudingayi 6.5 (38'st Mingazzini sv), Guana 6.5, Casarini 6.5; Adailton 6.5 (16'st Gimenez 6.5); Zalayeta 6.5. In panchina: Colombo, Britos, Appiah, Succi. Allenatore: Colomba 6. JUVENTUS (3-4-1-2): Buffon 6; Grygera 6.5, Legrottaglie 6, Chiellini 6.5; Salihamidzic 6, Melo 6, Marchisio 6 (8'st Sissoko 5), De Ceglie 6; Diego 6 (16'st Candreva 6.5); Amauri 6, Del Piero 7 (41'st Camoranesi sv). In panchina: Manninger, Cannavaro, Grosso, Trezeguet. Allenatore: Zaccheroni 7.
SIENA NAPOLI
0 0
SIENA (4-1-4-1): Curci 6.5; Rosi 6.5, Cribari 7, Pratali 6.5, Del Grosso 7; Ekdal 6.5 (38' st Jarolim sv); Reginaldo 6.5 (7' st Terzi 6), Vergassola 6, Tziolis 6, Ghezzal 6 (15' st Calaiò 5.5); Maccarone 6. In panchina: Pegolo, Rossi, Codrea, Larrondo. Allenatore: Malesani 5.5. NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 7, Cannavaro 6, Grava 6 (20' st Bogliacino 6); Maggio 6, Pazienza 5.5, Cigarini 6 (38' st Hoffer 6), Aronica 5.5; Hamsik 6; Quagliarella 4.5, Denis 5.5 (19' st Lavezzi 5.5). In panchina: Iezzo, Rinaudo, Rullo, Zuniga. Allenatore: Mazzarri
ARBITRO: Banti di Livorno 6.5. RETI: 4'pt Diego; 5'st Buscè, 21' st Candreva. NOTE: giornata primaverile ma ventosa, terreno in buone condizioni, spettatori 28.000 circa. Angoli 11-3 per il Bologna. Espulso al 45' st Raggi per fallo su Melo da dietro. Ammoniti Marchisio, Portanova. Recupero: 2'; 6'. BOLOGNA – La cura Zaccheroni fa bene alla Juventus, che a Bologna infila il secondo successo di fila in campionato (il terzo se si considera la vittoria in Euro League contro l’Ajax) e riconquista il quarto posto in classifica. Al Dall’Ara finisce 2-1 per i bianconeri, che resistono al forcing finale della banda di Colomba. 6. ARBITRO: Giannoccaro di Lecce 6.5. NOTE: pomeriggio sereno, terreno di gioco leggermente scivoloso ma in buone condizioni. Angoli: 11-3 per il Napoli. Ammoniti: Ghezzal, Del Grosso, Grava e Aronica. Recupero: 1'; 5'. SIENA – Al Napoli non bastano venti minuti finali giocati a gran ritmo per avere la meglio sul Siena, così il match tra toscani e partenopei finisce a reti bianche. Per Mazzarri, che ha cercato fino alla fine la vittoria, si tratta del secondo pareggio di fila mentre il punticino non cambia molto la situazione del Siena, sempre ultimo in classifica.
FIORENTINA LIVORNO
ROMA CATANIA
1 0
ROMA (4-2-3-1): Doni sv; Cassetti 6, Burdisso 6.5, Juan 7, Riise 6.5; De Rossi 6.5, Brighi 6; Taddei 6, Menez 6 (30'st Faty 6), Cerci 7 (23'st Perrotta 6); Vucinic 7 (37'st Julio Baptista 6.5) In panchina: Lobont, Motta, Andreolli, Tonetto. Allenatore: Ranieri 6.5 CATANIA (4-1-4-1): Andujar 7; Alvarez 6, Silvestre 6.5, Spolli 7 (37'st Morimoto sv), Capuano 5; Augustyn 5.5; Mascara 5.5, Izco 6, Ricchiuti 5.5 (27'st Del Vecchio 5), Llama 6 (18'st Martinez 5.5); Maxi Lopez 5. In panchina: Kosicky, Potenza, Terlizzi, Carboni. Allenatore: Miha-
PALERMO LAZIO
3 1
PALERMO (4-3-1-2): Sirigu 6; Cassani 6, Kjaer 7.5, Bovo 6, Balzaretti 6; Nocerino 6.5, Liverani 6, Migliaccio 6.5; Pastore 6.5 (27' st Simplicio 6); Miccoli 6.5. (16' st Budan 6), Hernandez 7 (38' st Bertolo sv). In panchina: Benussi, Goian, Blasi, Bresciano. Allenatore: Rossi 6.5. LAZIO (3-5-2): Muslera 6; Dias 6, Stendardo 5.5, Biava 6; Lichtsteiner 5.5 (1' st Cruz 6.5), Brocchi 6, Ledesma 6, Mauri 6 (16' st Matuzalem 6), Kolarov 6.5; Zarate 6, Floccari 6 (36' st Rocchi sv). In panchina: Berni, Siviglia, Firmani, Matuzalem, Hitzlsperger. Allenatore: Reja 6.
2 1
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 5.5; Comotto 6, Natali 6, Felipe 5.5, Pasqual 5 (1' st Ljajic 6.5); Donadel 5.5, Bolatti 5.5 (9' st Zanetti 6); Marchionni 6 (32' st Keirrison sv), Jovetic 6, Vargas 6.5; Gilardino 7. In panchina: Avramov, Gobbi, De Silvestri, Carraro. Allenatore: Prandelli 6. LIVORNO (3-5-2): Rubinho 7; Perticone 5.5, Rivas 5.5, Knezevic 6; Marchini 6, Pulzetti 6, Moro 6 (20' st Diniz
jlovic 6 ARBITRO: Bergonzi di Genova 6.5 RETE: 18'pt Vucinic NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in brutte condizioni. Angoli: 7-4 per la Roma. Ammoniti: Mascara, Faty, Maxi Lopez, Perrotta. Recupero: 1'; 4'. ROMA – Un gol e poco più, ma è quanto basta alla Roma per stendere il Catania e rosicchiare altri due punti all’Inter, adesso distante soltanto cinque lunghezze. Decide Mirko Vucinic al 18' del primo tempo, una zampata d’oro per Claudio Ranieri, che ora farà parecchia fatica a frenare gli entusiasmi della piazza giallorossa, che crede sempre più allo scudetto. ARBITRO: Rocchi di Firenze 6. RETI: 1' Hernandez, 28' pt Miccoli (rigore), 29' st Nocerino, 34' st Kolarov NOTE: Giornata di sole, terreno in brutte condizioni. Spettatori: 23104 per un incasso di 289.470,50 euro. Angoli: 6-5 per la Lazio. Ammoniti: Bovo, Biava, Muslera, Dias, Sirigu. Recupero: 1'; 5'. PALERMO - Il Palermo alla settima vittoria interna consecutiva. La squadra di Delio Rossi parte bene e va subito a segno. Decidono i gol di Hernandez, Miccoli e Nocerino che rilanciano le quotazioni champions dei rosanero. Ai biancocelesti, alla decima sconfitta in campionato, non basta un discreto secondo tempo.
5.5), Mozart 6 (31' st Di Gennaro 6.5), Filippini 6; Tavano 5.5 (5' st Pieri 5), Lucarelli 5.5. In panchina: De Lucia, Danilevicius, Bellucci, Raimondi. Allenatore: Cosmi 5.5. ARBITRO: Celi di Campobasso 5 RETI: 36' pt Rivas, 17' st Vargas, 33' st Gilardino NOTE: Pomeriggio nuvoloso, terreno in buone condizioni. Spettatori: 25.000 circa. Angoli: 5-2 per la Fiorentina. Espulso al 22' st Rivas per proteste. Ammoniti: Filippini, Marchini, Donadel, Mozart, Moro, Pulzetti, Knezevic, Felipe. Recupero: 2'; 5'.
BARI MILAN
0 2
BARI (4-4-2): Gillet 6; Belmonte 5.5, A. Masiello 5.5, Bonucci 5.5, S. Masiello 5.5; Alvarez 5.5, Gazzi 5.5, Donati 6, Rivas 6 (17' Almiron 6); Meggiorini 5.5 (34' st Sforzini 5), Barreto 5. In panchina: Padelli, Stellini, Sestu, Allegretti, Koman. Allenatore: Ventura 5.5 MILAN (4-3-3): Abbiati 7; Abate 6.5, Nesta 6, Thiago Silva 6, Bonera 6 (23' st Jankulovski 6); Gattuso 6 (36' st Beckham sv), Pirlo 6, Ambrosini 6.5; Pato 6.5, Borriello 7 (27' st Inzaghi sv), Ronaldinho 7. In panchina: Dida, Oddo, Favalli, Huntelaar. Allenatore: Leonardo 7 ARBITRO: Gava di Cone-
CAGLIARI PARMA
2 0
CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi 7; Canini 6, Ariaudo 6, Astori 6, Agostini 6; Barone 6, Conti 6, Lazzari 6.5 (26'st Parola 6); Cossu 7.5; Nenè 6.5 (35'st Larrivey 5.5), Matri 6.5 (17'st Jeda 6). In panchina: Vigorito, Dametto, Naingoolan, Ragatzu. Allenatore: Allegri 6. PARMA (3-5-2): Mirante 5.5; Paci 5.5, Zaccardo 6, Lucarelli 5.5; Zenoni 5.5, Valiani 6, Lunardini 5.5 (1'st Galloppa 6), Morrone 6, Castellini 6 (1'st Antonelli 6); Biabiany 6 (17'st Bojinov 6), Crespo 5.5. In panchina: Pavarini, Lanzafame, Dellafiore, Galassi. Allenatore: Guidolin 6 ARBITRO: Russo di Nola 6
ATALANTA CHIEVO
0 1
ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6.5; Garics 6, Talamonti 6.5, Bianco 6, Peluso 5.5; Ferreira Pinto 6 (1'st Tiribocchi 6), Padoin 6 (29'st Volpi 6), Guarente 6, Valdes 5; Doni 6.5; Amoruso 5 (20'st Chevanton 5.5). In panchina: Coppola, Capelli, Zanetti, Ceravolo. Allenatore: Mutti 6. CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 7; Frey 6, Morero 6.5 (33'st Mandelli sv), Yepes 6, Mantovani 6; Luciano 5
gliano Veneto 5.5 RETI: 43’ pt Borriello, 24’ st Pato NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 60.000 circa per un incasso di 1.290.741 euro. Bari con il lutto al braccio per ricordare Francesco Anellino, preparatore dei portieri dello scorso anno, scomparso in un incidente stradale. Al 44' st Abbiati respinge un rigore calciato da Barreto. Angoli: 2-2. Ammonito: Bonera. Recupero: 3’45” pt.; 2’ st BARI –Nel posticipo della 25ª il Milan vince 2-0 a Bari (gol di Borriello e Pato), Abbiati para un rigore a Barreto. La squadra di Leonardo è a sette lunghezze dall’Inter con una gara in meno. Mercoledì il recupero con la Fiorentina. RETI: 6'pt Zaccardo (autogol), 39'pt Matri NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 16mila circa. Angoli: 13-4 per il Parma. Ammoniti: Lunardini, Conti, Bojinov. Recupero: 1'; 2'. CAGLIARI – Un bel Cagliari supera il Parma: 2-0 per il club sardo che sale a quota 38 punti. Undicesima sconfitta stagionale per gli emiliani. Al 6' il club sardo sbloccava il punteggio: Lazzari al termine di una fuga sulla sinistra lasciava partire un tiro che (complice la deviazione di Zaccardo) terminava alle spalle di Mirante. Al 39' il raddoppio del Cagliari: Nenè crossava al centro per Matri che di testa firmava il 2-0.
(21'st Bentivoglio 6), Rigoni 5, Marcolini 6.5; Pinzi 5; Pellissier 6.5, De Paula 5 (34'st Ariatti sv). In panchina: Squizzi, Jokic, Granoche, Bogdani. Allenatore: Di Carlo 6. ARBITRO: Brighi di Cesena 6. RETE: 44' pt Pellissier. NOTE: spettatori 16 mila circa. Osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Francesco Anellino, ex preparatore dei portieri di Atalanta e Bari. Espulso al 32'st Rigoni per doppia ammonizione. Ammoniti: Morero, Talamonti, Bianco, Pinzi, Doni, Frey, Mandelli. Angoli: 8-7.
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16 Sport
All’Olimpico decide un gol di Vucinic. E con i nerazzurri c’è lo scontro diretto in casa
Ma quanto sei bella Roma La squadra di Ranieri batte il Catania e si porta a soli cinque punti dall’Inter di LUCA LAVIOLA ROMA –La Roma si concede un pranzo leggero e nutriente alla tavola imbandita immaginata da Claudio Ranieri. L'1-0 con il Catania vale in un colpo solo il -5 dall’Inter capolista, la settima vittoria consecutiva in campionato e la ripresa del cammino da record interrotto ad Atene in Europa League. I tifosi ancora non sembrano credere fino in fondo alla rimonta sulla portaerei nerazzurra, a giudicare dai vuoti sugli spalti, ma ormai il sottomarino giallorosso è in superficie, ben visibile, pronto a silurare gli avversari se diminuiranno ancora la velocità di crociera. Con lo scontro diretto in casa le chance sono reali. Contro i siciliani ai giallorossi è bastato un gol di Vucinic nel primo tempo, poi c'è stata parecchia noia e qualche occasione buttata via dalla Roma per troppa sufficienza. Il Catania si è fatto vedere solo in alcune mischie da calcio piazzato e non ha offerto nemmeno la battaglia promessa da Mihajlovic nelle dichiarazioni di tutta la settimana. La partita è stata corretta, a parte una mezza rissa nei minuti di recupero all’ennesimo giochetto di Baptista, entrato in extremis per far passare il tempo residuo. La Roma ha dovuto fare a meno di Pizarro (problemi fisici) e in mezzo al campo si è dialogato di meno. Meglio le sventagliate di De Rossi a cercare Vucinic centralmente o Cerci sulla destra: i due alla fine sono stati i migliori della loro squadra. Il montenegrino ha lottato quasi da solo contro i difensori del Catania, aiutato da Menez solo un pò nel secondo tempo, ma con più fumo che arrosto e diversi tiri fuori. Vucinic ha segnato proprio su corner del francese al 18' del primo tempo, ringraziando per la marcatura inesistente di Capuano e
Lo stadio ha tributato una vera ovazione all’attaccante
ETO’O «Razzisti? Il sangue è dello stesso colore» MILANO - «Il razzismo? Dobbiamo far capire alla gente che il sangue è dello stesso colore». Così la pensa Samuel Etòo, uno di quei giocatori che lotta contro il razzismo nel calcio, che investe il suo tempo per cambiare le cose e, soprattutto, per aiutare i bambini poveri del suo Camerun. Un impegno che ha permesso all’attaccante dell’Inter di essere premiato nel corso della 13esima edizione de “L'altropallone”, premio nato in alternativa al “Pallone d’Oro” e che si assegna al migliore non in campo, ma fuori dal campo. A ricevere i riconoscimenti, Giuseppe Pillon, allenatore dell’Ascoli, la Città di Cinisello Balsamo, uno dei migliori esempi di integrazione, Lele Pinardi per l’associazione Colomba e appunto Samuel Etòo che ha affrontato il problema del razzismo nel calcio, spiegando che lo stadio è il riflesso della vita. «Dobbiamo far capire alla gente che il sangue è dello stesso colore, quando mia figlia va a scuola, se la insultano, non me la prendo certo col bambino, sono i genitori a educare – ha spiegato l’attaccante camerunense - educare la gente dipende da chi governa, il razzismo è ignoranza. Chi non ha girato il mondo non sa che siamo tutti uguali». Etòo ha giocato a lungo in Spagna e racconta uno spiacevole episodio: «A Saragozza, solo lì, mi è capitato che mi facessero il verso della scimmia, mi sono chiesto perchè tutte queste persone hanno speso i soldi del biglietto per vedere una scimmia che gioca a calcio?».
Mirko Vucinic autore del gol che ha regalato i tre punti alla Roma
Martinez: piatto destro in allungo da pochi metri e partita indirizzata. Quando è stato sostituito, a dieci minuti dal termine, l’attaccante ha incassato un’ovazione in piedi dell’Olimpico. Più applausi che fischi per il “colpevole” di Atene, il portiere Doni, che al 20' non ha avuto paura di dribblare Maxi Lopez in area e per il resto non ha dovuto fare granchè. In difesa sicuri Burdisso e Juan, sempre tenendo conto dell’avversario. Mexes non era in neppure in panchina: ha fatto notte con la polizia perchè dei ladri gli sono entrati in casa mentre era in ritiro a Trigoria, spaventando moglie e figli. Ancora a secco Taddei, che ha sprecato un’occasione monstre nel finale: Ranieri dovrà continuare a pizzicarlo per il lungo digiuno da gol. Perrotta partito in panchina è entrato giusto il tempo per farsi ammonire nel parapiglia
conclusivo. Mihajlovic avrebbe voluto Totti in campo, così aveva detto sarcastico, ma anche senza il capitano giallorosso il Catania ha perso senza mai provare davvero a vincere. Bene Llama, intraprendente finchè non si è sfiancato, combattivo Maxi Lopez all’inizio, il resto è stato ordine, applicazione e non molta qualità, come previsto. La concentrazione è sparita sul gol di Vucinic. Orgoglio da ex laziale ed ex interista a parte, sono altre le partite che segneranno il destino del tecnico serbo. Ranieri invece continua la rincorsa alla vetta e Josè Mourinho si ritrova come rivale più vicino – in attesa di posticipo e recupero del Milan – il 'vecchiettò che non ha vinto niente in carriera, secondo la definizione del portoghese. Le prossime settimane promettono scintille, il campionato è ancora vivo.
BUFFON «La Juventus è viva, ci crede e vince» BOLOGNA - La Juventus bissa il punteggio di Amsterdam e con identico score piega il Bologna. C'è soddisfazione al termine della gara del «Dall’Ara» nelle parole dei calciatori bianconeri. Gigi Buffon che, dopo il palo di De Jong all’Amsterdam Arena, al Dall’Ara è stato aiutato dai legni sui tiri di Adailton e Gimenez, spiega: «Tutti sappiamo quanto gli episodi siano importanti. Contro l’Inter, per colpa di una deviazione della barriera, siamo usciti dalla Coppa Italia. Oggi invece sono stato aiutato sulla punizione di Adailton. Sull'azione di Gimenez, in pochi pensavano che avrebbe sbagliato, ma se io e Grygera non ci avessimo creduto forse il gol lo avremmo preso lo stesso. Oggi forse abbiamo sofferto di più del solito, ma se abbiamo vinto è merito anche dei miei difensori. Adesso la squadra è viva, ci crede e vince. Non eravamo più abituati a tre vittorie in una settimana, ora dobbiamo continuare così e non sorprenderci più per questi risultati».
Il tecnico rientra con una battuta: «Non è facile liberarsi di me»
L’Udinese torna a Marino I friulani affondano con il Genoa e Pozzo esonera De Biasi UDINE – «Non è facile liberarsi del sottoscritto, del resto il mio rapporto con l’ambiente e con la società in due anni e mezzo, sino a dicembre, è stato buono»: tra lo scherzoso e l’ironico, Pasquale Marino torna alla guida dell’Udinese, richiamato urgentemente al posto di Gianni De Biasi al capezzale di una squadra agonizzante, la cui malattia sta peggiorando a vista d’occhio. È il cambio di panchina numero 14 per la serie A quest’anno, e in casa bianconero un ritorno all’origine, visto che Marino era stato esonerato il 22 dicembre scorso. «Se ho accettato di ritornare alla guida dei bianconeri – ha detto Marino nella conferenza stampa del rientro – significa che ho ancora tanto entusiasmo, voglia di fare bene e significa anche che credo alle possibilità di questa squadra. Altrimenti me ne sarei rimasto in vacanza». Quanto alla voglia di rivincita, Marino ha negato: «Abbiamo perso tutti, di certo abbiamo raccolto meno di quanto è nelle nostre possibilità e anche meno rispetto a quanto meritavamo. Io guardo avanti con fiducia, credo che tutti abbiano voglia di riscattarsi. Ritorno in un ambiente dove mi sono trovato bene, in
Pasquale Marino, richiamato sulla panchina dell’Udinese
questo periodo di forzato riposo di tanto in tanto sono tornato a Udine, e ho notato – ha sottolineato – affetto e simpatia da parte degli udinesi verso la mia persona». Poi Marino ha affermato che «il vero lavoro da fare sulla squadra è a livello psicologico. Bisogna intervenire sulla testa dei giocatori, devono tornare a gioca-
re come sanno, nel rispetto del loro potenziale, possibilmente divertendosi. Dovremo ricercare il successo attraverso il gioco perchè solamente così – ha aggiunto – possiamo sperare di avere continuità di risultati». Il tecnico siciliano era stato esonerato dopo sedici giornate dopo il rinvio della gara casalinga con il Cagliari del 20 dicembre scor-
so. «Evidentemente – ha commentato – era scritto che dovevo giocare quella gara; la vittoria farebbe benissimo per il nostro morale oltre che per la nostra classifica, ma va anche detto che in precedenza avevamo avuto non pochi problemi. Spesso ho dovuto rinunciare a elementi importanti per infortunio e quando sono rientrati atleticamente non stavano bene, per cui tutta la squadra ne ha risentito, con il risultato che per la maggior parte dei critici la colpa della nostra flessione era una presunta deficitaria preparazione atletica. Sono tutte storie – ha quindi detto – la squadra è in difficoltà come testa, ma ci riprenderemo». A chi gli ha chiesto come pensa di ovviare al lungo stop di D’Agostino, uno degli uomini cardine, il tecnico è stato categorico: «Ho un paio di soluzioni tecniche e tattiche, vedremo di volta in volta, sarà compito mio sfruttare al meglio le opzioni di cui posso disporre». Alla conferenza stampa hanno assistito anche alcuni tifosi dell’Associazione Udinese Club che hanno polemizzato con Sergio Gasparin, ritenuto una delle cause della stagione negativa dei bianconeri.
Voci di lamentele
Troppo duri i metodi di Mancini al City? LONDRA - Una rivolta nello spogliatoio del Manchester City minaccia il futuro di Roberto Mancini in Inghilterra. I giocatori della squadra che l'allenatore italiano ha preso in mano poco più di due mesi fa protestano per gli allenamenti troppo duri, in orari troppo scomodi, imposti da Mancini, che ha cambiato radicalmente formula rispetto ai metodi del suo predecessore Mark Hughes. Secondo il Mail on Sunday, che riporta il crescente stato di tensione fra il tecnico e la squadra, Mancini potrà conservare il posto soltanto se riuscirà a qualificare il City per la Champions League, realizzando l'obiettivo del quarto posto. Ufficialmente, la direzione della società gli conferma piena fiducia e sottolinea che Mancini ha un contratto alungo termine per tre anni e mezzo, ossia per completare la stagione in corso, in cui è subentrato a Hughes a metà campionato, e per altri tre campionati. Ieri il City ha pareggiato 0-0 col Liverpool. Positivo soprattutto per la formazione di Mancini, che mantiene il quarto posto con un punto di vantaggio sull'Aston Villa e sui Reds,
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Sport 17
Lunedì 22 febbraio 2010
Olimpiadi Invernali
Lunedì 22 febbraio 2010
Vancouver2010. In supercombinata gli italiani sono ancora una volta lontani dal podio
Niente medaglia, vince Miller Le Olimpiadi sono avare di soddisfazioni per la spedizione tricolore WHISTLER (CANADA) – Bode Miller va come un treno a queste Olimpiadi: dopo il bronzo in discesa e l’argento in Supergigante è arrivato anche l’oro in Supercombinata. Il 'crazy boy', che si allena sui monti della Paganella, in Trentino, e sogna un futuro di vignaiolo, ha messo in fila il croato Ivica Kostelic e lo svizzero Silvan Zurbriggen. Per l’Italia , in una disciplina sempre trascurata, c'è stato il breve sogno di un colpaccio miracoloso grazie al giovane altoatesino Dominik Paris, neppure 21 anni, che si era piazzato secondo dopo la gara di discesa. Ma poi, nella prova del fuoco dello slalom, questo marcantonio con barbetta – 1.83 per 96 kg – si è inevitabilmente perso sul muro finale della pista Dave Murray: le porte strette non sono la sua disciplina, lui è sorattutto un velocista. Alla fine ha chiuso in 13ª posizione, mentre il migliore degli italiani è stato Christof Innerhofer ,ottavo. Insomma, alla fine per l’Italia è andata come doveva andare. Chi ha dovuto mandare giù un boccone veramente amaro è stato il norvegese Aksel Svindal, al comando dopo la prova di discesa che – caso davvero eccezionale – si èsvolta su tutto intero il tracciato che aveva ospitato la libera olimpica e per giunta con tempi di gara più bassi per le migliorate condizioni della neve. Svindal, forse appagato dall’oro in Supergigante e dall’argento in discesa, si è smarrito a sua volta tra le porte dello slalom lasciando via libera al raggiante Bode. L’americano – 32 anni e 32 vittorie in Coppa del mondo – in questa stagione si era
Pattinaggio
Kostner «Mi butto Sogno possibile» di ALESSANDRA ROTILI
Il migliore degli azzurri è Christof Innerhofer
COMITATO OLIMPICO Rogge promuove i giochi VANCOUVER - Vancouver promossa anche se la tragedia di Nodar Kumaritashvili non può essere dimenticata. Quando ormai mancano otto giorni alla fine dei Giochi Invernali, il presidente del Cio, Jacques Rogge, traccia un primo bilancio. «La morte dello slittinista georgiano è qualcosa che ricorderemo per sempre e farò tutto quello che è in mio potere perchè non si ripeta una tragedia del genere in futuro», annuncia Rogge, secondo il quale comunque i Giochi sono stati fin qui «assolutamente fantastici. Sport di prima classe, tifo caloroso, la città è in festa tutte le sere e gli ascolti sono molto alti a livello mondiale.
DOPING Effettuati 1363 test Obiettivo quota 2000 VANCOUVER - Sono 1.363 i test antidoping condotti finora ai Giochi Invernale di Vancouver. Lo rende noto il Cio. In particolare sono stati effettuati, tra il 4 e il 18 febbraio, 1.040 controlli sulle urine e 323 sul sangue, nessuna sanzione ma solo una reprimenda. I controlli sono stati condotti sia al di fuori delle competizioni (878, 632 sulle urine, 246 su campioni di sangue) che dopo (485, 408, 77), e in questo caso sono stati sottoposti ai test i primi cinque più due atleti scelti a caso. L’obiettivo è comunque raggiungere quota 2.000 controlli, in netto aumento rispetto sia a Salt Lake City che a Torino.
Bode Miller vince la sua terza medaglia
fatto vivo vincendo la Supercombinatata di Wengen. Il suo tallone d’Achille –a causa della sua sciata velocissima ma sempre sul filo del rasoio – sono sempre stati gli slalom speciali, con l’inforcata e l’uscita d scena sempre in agguato. Ieri gli è andata ultrabene: avere già in tasca due medaglie olimpiche di Vancouver gli ha dato la necessaria scioltezza in più. L'Italia invece ha solo sognato un pò in una disciplina mai amata completamente: l’ultima vittoria in Coppa del mondo risale al 1976, una vita fa, e la firmò Gustav Thoeni. Alle Olimpiadi un vero miracolo fu quello di Albertville 1992: volarono via in slalom su una pista micidiale tutti i
migliori e così Josef Polig si ritrovò medaglia d’oro e Gianfranco Martin medaglia d’argento. Ma i miracoli sono tali proprio perchè rarissimi. All’Italia – con prestazioni decisamente sottotono oggi di Manfred Moelgg e Peter Fill – in attesa del gigante di martedì, resta la soddisfazione di aver trovato in Paris un giovane grande talento della velocità. A Vancouver è arrivato quasi per caso, un pò come Johanna Schnarf, ma ai Mondiali juniores dello scorso anno a Garmisch aveva vinto due argenti ed un bronzo. Insomma: è spuntato un nuovo grande campioncino da coltivare con cura. Ma solo per gli anni a venire.
Dominik Paris, speranza azzurra
Pattinaggio velocità. Una delusione forte dal medagliato di Torino
Fabris, il signore dei pattini non c’è più «Avevo voglia di attaccare ma non c’ero» di ALESSANDRA ROTILI VANCOUVER – Al giro di boa delle Olimpiadi il buco nero è proprio lui. Ci è finito risucchiato senza nemmeno sapere perchè, e ora che l’Italia si ritrova orfana di Enrico Fabris il medagliere azzurro è una coperta troppo corta per non sentire freddo: il signore dei pattini, che a Torino aveva vinto due titoli e un bronzo dando una bella mano alla spedizione tricolore in casa, a Vancouver ha perso la capacità di volare. Dopo il flop nei 5000, distanza sulla quale anche lo staff azzurro del pattinaggio aveva scommesso molto e che invece lo ha visto relegato al settimo posto, nei 1500 non è riuscito a difendere il titolo vinto nel 2006 nemmeno alla prima curva. Piantato, come se non ne avesse più già ai 300 metri, e scivolato al decimo posto nella classifica finale, a un secondo e quarantacinque dal primo, con la delusione e la rabbia a fargli compagnia. «Se dovessi tornare indietro non cambierei nulla – dice Fabris sconsolato – quello che mi preoccupa è che anche di testa ero determinato. Non è che non avessi voglia di attaccare, ma non c'ero dall’inizio alla fine: a questo punto dopo due gare così devo dire che non sono in un buon stato di forma».
Enrico Fabris non è riuscito a bissare i risultati di Torino
Eppure tutti, compreso il ct della velocità, Maurizio Marchetto, avevano lanciato la punta di diamante della nazionale verso altri e sicuri traguardi: dopo un periodo altalenante, Fabris aveva ripreso a ottenere buoni risultati, nonostante sulle due distanze non fosse tra i primissimi nel ranking mondiale. Forse anche la pressione di arrivare ai Giochi da campione in carica ha avuto un altro ruolo fondamentale, e alla luce dei risultati mancati, negativo. Ora tutti sembrano sorpresi, compreso il Coni che a metà Olimpiadi ammette che quello che
manca all’Italia è proprio il contributo di Fabris. «Non sempre si può decidere quando andare bene – sottolinea il pattinatore di Asiago –Ora devo cercare di nascondere la delusione, e mandarla gi—. Devo rimettere ordine alle idee». Tra il ghiaccio del Pacific Coliseum e Fabris la scintilla non è mai scattata, ma quello della superficie sembra un alibi a cui nemmeno l’azzurro vuole appigliarsi: «Quello di Torino era più lento di questo e sappiamo come è andata, e comunque non è che si può cambiare la preparazione in una settimana.
Per uno come me, che ama essere elegante, posso solo dire che non mi è venuto bene niente». Peggio ha fatto Sven Kramer (13°), che però l’oro sui 5000 lo porta a casa: il titolo dei 1500 comunque resta affare orange, e se lo prende Mark Tuitert, che festeggia con un bacio appassionato alla bionda fidanzata il titolo e la vittoria su Shani Davis, l’americano oro nei 1000 e che sulla distanza più lunga scivola al secondo posto. A completare il podio il norvegese Havard Bokko, e ai piedi il russo Ivan Skobrev, il compagno di allenamenti di Fabris che qui ha già raccolto molto di più dell’azzurro (bronzo nella gara d’esordio). I Giochi di Fabris però non sono finiti: restano i 10.000 in programma martedì e la gara a squadre a chiudere. «Aspettiamo prima di tirare le conclusioni, Enrico c'è fisicamente e con la testa» dice Matteo Anesi (12°) in vista della staffetta. Certo è che il Fabris con il tricolore sulle spalle, festeggiato nella Medal Plaza torinese a Vancouver non si è visto. «I periodi nella carriera di un atleta non sono tutti uguali, e io non devo aggrapparmi a quattro anni fa» conclude. E nemmeno l’Italia, che ora sa di non poter contare sui numeri da mago del campione dei pattini.
VANCOUVER (CANADA) – Cambiata, cresciuta, dice di essere un’altra donna, che ha imparato a «buttarsi», ma senza cadere. Grande per affrontare la sua seconda volta ai Giochi con la serenità che – dice – può portarla lontano. Carolina Kostner non è più la ragazzina intimidita a cui quattro anni fa fu affidato il compito di rappresentare l’Italia a Torino: sfilò con il tricolore allora, ma il suo passaggio olimpico non la portò oltre il nono posto. In questo quadriennio ci sono state medaglie importanti e crolli repentini. Poi la fuga in America, a El Segundo, California, nella multinazionale del ghiaccio diretta da Frank Carroll, il demiurgo dei campioni, ha segnato la sua rinascita e ora a Vancouver è pronta per la sfida a se stessa e al mondo intero. «Ho fatto dei grandi passi avanti, credo di essere davvero un’altra persona –dice sorridente la stellina dei pattini, capelli raccolti e sorriso aperto – Uno dei miei sogni è vincere una gara importante, magari un’Olimpiade, ma anche esprimermi come so fare. Se entro sul ghiaccio serena il sogno si può avverare». L’avventura per la campionessa di Ortisei comincia martedì con il programma corto: seguita da Christa Fassa, prima solo per la velocità e i salti, ora sua guida a tutto tondo in pista, con le coreografie di Lori Nichol, altra star che ha fatto volare all’oro anche Evan Lysacek nella prova maschile (“Se lo merita – dice Carolina del suo compagno di allenamenti – e anche Frank Carrollalla suadecima Olimpiade finalmente ha vinto un titolo»), la Kostner ha studiato per stare al passo delle più grandi. Che vengono dall’Oriente: le giapponesi Miki Ando, Akiko Suzuki, Mao Asada e la coreana, adottata dal Canada, Yu-Na Kim, la diciannovenne esordiente ai Giochi pronta a stupire con effetti speciali. Dalei si aspettano addirittura un salto quadruplo, ancora frontiera inesplorata tra le donne, e l’oro sembrerebbe affare tutto per la campionessa del mondo in carica. Carolina sente la giusta «tensione» ma non l’affanno di un tempo. «In questi quattro anni sono cambiata tantissimo - ripete – e questi Giochi li vedo come un’opportunità di sfidare me stessa, vedere e mostrare agli altri quali evoluzioni ci sono state. Negli Stati Uniti ho imparato il metodo giusto di allenamento, e anche di cosa ho bisogno per stare tranquilla. Stare fuori, dovermi disciplinare su tutto mi ha reso molto più indipendente. E questo adesso mi ha favorito, perchè sul ghiaccio entri da sola».
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18 Sport
Risultati e classifica Cosenza-Reggiana
1-1
Portogruaro-Rimini
2-1
pt 12’ Biancolino (C), 27’ Stefani (R)
pt 26’ (r) Cunico (P), 45’ Altinier (P); st 43’ Tulli (R)
R. Marcianise-Foggia
0-0
Ravenna-Cavese
2-2
pt 24’ (r) Scappini (R); st 17’ Radi (C), 47’ Piovaccari (R), 49’ Turienzo (C)
24ª giornata Marcatori
VERONA
45
24 11 12 1 31 11 12 6
5
1 22 11 12 5
7
0
PESCARA
38
24 9 11 4 25 18 12 7
4
1 13 5 12 2
7
3 12 13 7 -10
TERNANA
38
24 12 2 10 28 23 12 7
0
5 17 12 12 5
2
5 11 11 5 -10
REGGIANA
37
24 10 7
7 36 26 12 7
2
3 21 12 12 3
5
4 15 14 10 -11
PORTOGRUARO
37
24 10 7
7 27 22 13 5
6
2 12 8 11 5
1
5 15 14 5 -13
9
0 20 -3
Spal-Andria
2-0
Taranto-Pescina
2-0
COSENZA
35
24 9
7 35 31 12 5
6
1 20 12 12 4
2
6 15 19 4 -13
Ternana-Pescara
2-0
TARANTO
35
24 8 11 5 22 18 12 7
4
1 12 5 12 1
7
4 10 13 4 -13
V. Lanciano-Giulianova
2-0
RAVENNA
34
24 9
8 28 22 12 6
5
1 21 11 12 3
2
7
RIMINI
33
24 10 3 11 24 28 12 8
3
1 18 7 12 2
0 10 6 21 -4 -15
V. LANCIANO
31
24 6 13 5 22 26 12 3
4
5 10 18 12 3
9
0 12 8
SPAL
30
24 6 12 6 24 21 13 3
6
4 10 9 11 3
6
2 14 12 3 -20
CAVESE
29
24 6 11 7 18 20 12 5
5
2 13 10 12 1
6
5
ANDRIA
28
24 7
7 10 23 30 12 6
4
2 12 7 12 1
3
8 11 23 -7 -20
GIULIANOVA
26
24 5 11 8 23 29 12 3
7
2 11 10 12 2
4
6 12 19 -6 -22
R. MARCIANISE
25
24 6
8 10 28 30 12 3
4
5 15 15 12 3
4
5 13 15 -2 -22
FOGGIA
24
24 5 10 9 18 28 11 2
4
5
9 12 13 3
6
4
POTENZA
22
24 5
7 12 24 38 11 4
4
3 13 14 13 1
3
9 11 24 -14 -24
PESCINA
22
24 5
7 12 22 37 12 3
4
5 13 18 12 2
3
7
pt 8' Cabeccia, 14' Smit pt 29' Prosperi; st 39' Corona pt 40' Concas; st 45' Tozzi Borsoi st 21’ Colussi, 31’ (r) Sansone
Verona-Potenza
2-2
st 26’ Rantier (V), 34’ Catania (P), 36’ Murati (P) 49’ Ciotola (V)
Prossimo turno
25ª giornata 28/02/10 ore 14.30
Andria-Verona Cavese-R. Marcianise Foggia-Cosenza Giulianova-Taranto Pescara-Portogruaro Pescina-Ternana Potenza-V. Lanciano Reggiana-Ravenna Rimini-Spal
8
7
7 11 6 -14
-4 -17
5 10 -2 -19
9 16 -10 -21
9 19 -15 -26
9 RETI: Biancolino (Cosenza); Altinier (Portogruaro); Piovaccari (Ravenna); Stefani (6) (Reggiana) 8 RETI: Corona (1) (Taranto) 7 RETI: Sy (Andria); Tedesco (1) (Real Marcianise); Rossi (1) (Reggiana); Tozzi Borsoi (3) (Ternana) 6 RETI: Campagnacci (3) (Giulianova); Tulli (1) (Rimini); Concas (Ternana); Ceccarelli (Verona) 5 RETI: Danti (Cosenza); Salgado (2) (Foggia); Improta (3) e Sansone (1) (Lanciano); Cunico (1) (Portogruaro); Scappini (1) (Ravenna); Nardini (Reggiana); Cipriani (Spal); Noviello (Ternana); Selva (Verona) 4 RETI: Bernardo (Cavese); Fiore (1) (Cosenza); Mancino (Foggia); Ganci (1) e Olivi (Pescara); Catania (Potenza); Gerbino Polo (Ravenna); Temelin (Reggiana); Longobardi (Rimini) 3 RETI: Varriale (Cavese); Bernardi e Scotto (Cosenza); Carbonaro, Melchiorri e Migliore (Giulianova); Turchi (Lanciano); Artistico (1) (Pescara); Choutos (1) e Rebecchi (Pescina); Bocalon e Marchi (Portogruaro); De Cesare (1) Lucenti e Polani (Potenza); Packer (Ravenna); D’Ambrosio, Galizia, Manco, Poziello e Romano (Real Marcianise); Nolè (Rimini); Alessi (Reggiana); Frara (Rimini); Bazzani e Schiavon (Spal); Correa (Taranto); Berrettoni, Colombo e Rantier (Verona)
Con un gol per tempo e senza spingere più di tanto gli ionici fanno bottino pieno
Cinico Taranto, Pescina ko Prosperi e Corona stendono gli abruzzesi che sprofondano in coda TARANTO PESCINA
2 0
TARANTO (4-4-2): Bremec 6; Calori 6, Migliaccio 6, Prosperi 6,5, Bolzan 6; Di Roberto 5,5, Coppola 6, Rajcic 6 (6' st Quadri 6), Crovetto 5,5 (12' st Russo 6); Corona 6, Ferraro 5,5 (26' st Colombini sv). A disp.: Barasso, Panarelli, Taulo, Innocenti. All.: Dellisanti 6 PESCINA (4-4-1-1): Bifulco 5,5; Locatelli 5,5, Molinari 6, Petitto 5,5, Birindelli 5,5 (21' st Cesar 5,5); Rebecchi 5 (28' st Negro sv), Ferraresi 6 (28' st Caccavallo sv), Giordano 5,5, Capparella 5,5; Bettega 5; Bettini 5,5. A disp.: Merletti, N'Zè, Di Bella, Choutos. All.: Cappellacci 5,5 ARBITRO: Borriello di Mantova RETI: pt 29' Prosperi; st 39' Corona NOTE: Spettatori 5559 per un incasso di 49844,55 euro. Ammoniti Rajcic , Migliaccio, Birindelli , Ferraresi, Calori, Caccavallo Angoli 5-0 per il Taranto. Recupero: pt 2'; st 5' TARANTO - Il cambio di panchina non dà esito. Il Pescina incassa a Taranto il quinto ko nelle ultime sette partite. Una sconfitta che relega gli abruzzesi in ultima posizione in condominio con il Potenza. Successo con il minimo sforzo per i tarantini che hanno badato al sodo e segnato al momento giusto. Cappellacci, al nuovo debutto, rivede completamente il Pescina. Accantonato l'ardito 4-3-3 di Rimini, gli abruzzesi propongono uno schieramento robusto e una mediana folta. Ferraresi, Giordano hanno il compito di creare densità in mezzo al campo, mentre Capparella e Rebecchi agi-
La Spal continua a correre SPAL ANDRIA
Giorgio Corona in gol
scono in posizione defilata, pronti a supportare la prima punta Bettini. Bettega non ha una posizione fissa, giostrando da trequartista. Il reparto difensivo, rispetto alla trasferta rovinosa riminese, viene confermato per tre quarti: Locatelli rileva Pomponi e Birindelli trasloca sulla corsia sinistra. Molinari e Petitto godono di fiducia ed hanno l'onere di opporsi alla temuta coppia gol rossoblù Corona-Ferraro. Il Taranto rinuncia agli squalificati Giorgino e Scarpa, ma non abbandona il 44-2. L'avvio è piuttosto fiacco. Il Pescina soffoca le manovre dei padroni di casa con un certo agio. Ma al 13' corre un grosso pericolo: passaggio in verticale di Rajcic per Ferraro che solo davanti al portiere non angola in modo decisivo, agevolando la parata di Bifulco. Una fiammata che non sembra avere seguito. Troppo lenta l'azione del Taranto: l'organizzazione difensiva dei
biancoverdi è favorita. Il demerito del Pescina è di non affondare con decisione, preferendo il fraseggio corto e il possesso di palla continuato. Bettega fatica a trovare la posizione e non garantisce un appoggio fruttifero al troppo isolato Bettini. Al 29' il Taranto improvvisamente passa in vantaggio. Su calcio d'angolo di Bolzan, il colpo di testa di Migliaccio viene contrato: la palla rimbalza in area piccola e Prosperi ribadisce in gol. Il primo pericolo del Pescina è fornito da Capparella che su calcio di punizione dai venticinque metri impegna Bremec in un intervento a terra. Le emozioni scarseggiano e lo spettacolo non è calcisticamente edificante. La ripresa comincia in modo inedito. Il Pescina costruisce dopo due minuti un'occasione clamorosa: Bettini lancia Capparella che fallisce la comoda conclusione in girata. Il brivido scuote un po' i rossoblù che
provano a raddoppiare. Entra Russo e il baby impiega trenta secondi per lanciare una minaccia verso Bifulco. Dopo dieci minuti promettenti la sfida sembra appisolarsi nuovamente. Il Taranto bada a controllare l'esiguo vantaggio, mentre il Pescina non dispone di idee illuminanti. Dellisanti si copre e inserisce un difensore (Colombini) per l'attaccante Ferraro. Bifulco intercetta due tiri senza pretese di Quadri e Di Roberto. Cappellacci prova a cambiare la partita e inserisce Negro e Caccavallo (ex fischiatissimo) per dare una maggiore impronta offensiva (4-2-31). Corona lavora un bel pallone, ma il suo sinistro trova la pronta respinta di Bifulco. Un fendente di Negro sibila vicino al palo. Il Pescina prova l'ultimo sforzo. Ma ci pensa Corona al 39' a chiudere i giochi con uno strepitoso tiro sotto la traversa. Luigi Carrieri
2 0
SPAL (4-4-2) : Capecchi; Ghetti 7, Zamboni 7, Bortel 7 (19' st Lorenzi 6), Cabeccia 7,5; Quintavalla 6,5, Migliorini 6,5 (22' st Pedruzzi 6), Bedin 6,5, Smit 7,5 (28' st Marongiu sv); Valtulina 7, Cipriani 7. A disp.: Ioime, Licata, Rossi, Laurenti. All.: Notaristefano 7. ANDRIA (4-4-2) : Spadavecchia 5,5; Pierotti 5,5, Pomante 5, Sibilano 5, Polverini 5 (1' st Rizzi 5,5); Chiaretti 6, Paolucci 5,5, Mezavilla 5,5, Doumbia 5,5 (19' st Nicolao 5,5); Anaclerio 5 (9' st Dionigi 5,5), Sy 5. A disp.: Locatelli, Lacarra, Iennaco, Ceppitelli. All.: Papagni 5,5. ARBITRO : Coccia di S. Benedetto del Tronto 6. RETI : pt 8' Cabeccia, 14' Smit. NOTE : giornata di sole, terreno in buone condizioni. 2500 spettatori circa, di cui un centinaio di supporters pugliesi. Ammoniti: Chiaretti, Sy, Ghetti. Al 4' st Spadavecchia para rigore a Valtulina. Angoli 5-2 Spal. Recupero: 1' pt; 4' st. FERRARA - Dopo il successo sull’Andria la squadra di Notaristefano inizia a guardare avanti e non più alle spalle, allungando un’importante serie positiva. All'8' la Spal va in vantaggio con Cabeccia che, dopo uno scambio fra Smit e Cipriani, raccoglie il pallone di destro a centro area e batte Spadavecchia. Ma non è tutto, perché la Spal continua nella sua azione travolgente offensiva, dove
Valtulina e Smit fanno davvero il diavolo a quattro: al 14' Valtulina conquista una punizione dal limite destro dell'area, batte Smit con il suo sinistro velenoso che passa fra la barriera e batte Spadavecchia sul suo palo fra il tripudio dei tifosi estensi. Due a zero e partita che dopo un quarto d'ora sembra già segnata in favore della Spal con un Andria colpita a freddo e incapace di una minima reazione. La Spal forte del doppio vantaggio rallenta la pressione e l'Andria solo al 25' prova a mettere un po' di preoccupazione a Capecchi con un destro dal limite di Anaclerio che il portiere spallino devia in angolo. Sono i pugliesi che nella seconda metà di primo tempo producono un maggior tasso di gioco, ma l'imperforabile difesa e il centrocampo dei padroni di casa spengono sul nascere qualsiasi velleità degli uomini di Papagni. Inizio ripresa con Rizzi che sostituisce Polverini nelle file dell'Andria, ma è la Spal ad avere l'occasione per il tris con un calcio di rigore assegnato al 4' dopo un fallo di Mezzavilla su Cipriani: Valtulina calcia ma Spadavecchia respinge in tuffo. L'Andria però continua a faticare e soffre lo strapotere spallino. Succede ben poco altro con la Spal che controlla il doppio vantaggio regalando anche belle giocate di prima ed un impressionante tenuta difensiva. Matura un brusco stop per l'Andria e brutto passo indietro dopo i cinque risultati utili nei primi due mesi del 2010. Federico Pansini
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Sport 19
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
Polemiche sul gol fantasma di Rantier. Ma il carattere è quello giusto per salvarsi
A un passo dal sogno più bello Ciotola raggiunge un grande Potenza, ancora nel recupero. In gol Catania e Murati VERONA POTENZA
2 2
VERONA (4-3-1-2) : Rafael 6; Campagna 6 Anselmi 5,5 Ceccarelli 6 (14’ st Comazzi 5,5) Pugliese 6,5; Russo 7 Esposito 6 Garzon 6,5 (14’ st Pensalfini 6); Berrettoni 6,5; Di Gennaro 6,5 Rantier 6 (30’ st Ciotola 6). A disp. Ingrassia, Bertolucci, Farias, Ciotola, Burato. All. Remondina POTENZA (3-5-1-1) : Della Corte 7; Di Fatta 6,5 Taccola 6,5 Langella 6,5; Berardi 6,5 Profeta 6,5 (29’st Iraci sv) De Simone 7 (30’ st Prisco sv) Evangelisti 7 Frezza 6,5; Catania 7; Magliocco 6,5 (1’ st Murati 7,5). A disp. Di Matteo, Barbato, Porcaro, Nappello. ARBITRO : Carbone di Napoli (Marchesi-Liturco) RETI : 26’ st Rantier (V) 34’ st Catania (P), 36’ st Murati (P) 49’ st Ciotola (V) NOTE : spettatori 15 mila circa (incasso di 101 mila euro compresa la quota abbonati). Ammoniti: Russo, Profeta, Berrettoni Angoli 13-4 Recuperi 2’pt 5’st
accanto a Langella, mentre tocca a Berardi ricoprire l’out di destra del centrocampo (Frezza dal lato opposto). De Simone, Evangelisti e Profeta fanno da diga, coprendo un Catania libero di svariare tra le linee e di ispirare Magliocco. Una sola punta, quindi, con il kossovaro Murati inizialmente in panchina. Tocca al Verona fare la partita con una manovra decisamente ariosa e che predilige lo sprint sulla sinistra di Pugliese e l’intero primo tempo diventa un assedio fin dall’inizio, ma il Potenza regge con attenzione sempre pronto al raddoppio in mezzo al campo. De Simone e Evangelisti
assolvono alla perfezione il compito di interdire e ripartire, ma l’ex dell’Olbia tarda di una frazione di secondo l’assist per Magliocco che è fermato sul filo del fuorigioco al 12’. Capuano si agita dalla panchina quando i suoi sprecano il pallone buttandolo scriteriatamente verso il terminale offensivo che si danna da matti, e di fatto agevolando l’azione scaligera che con il passare dei minuti inizia a diventare puntigliosa. Tre angoli consecutivi e una punizione dal limite di Anselmi (deviata dal muro al 19’) sono un prologo al gol dei padroni di casa di Russo, segnato però con la mano, sugli sviluppi di
una mischia. Pressione costante, il destino di chi scende in campo al Bentegodi, ma il muro del Potenza regge. Si gioca sul fronte di attacco sinistro dei padroni di casa dove Pugliese e Garzon viaggiano a mille e per questo Berardi e Profeta devono sudare parecchio, ma lo fanno con estrema propensione al sacrificio. Il Verona colleziona angoli (12 solo nel primo tempo) e si rende pericoloso con Di Gennaro dopo un’uscita lenta di Taccola dal fuorigioco (31’), ma è provvidenziale Della Corte con il corpo. Il portiere è salvato poi dal palo (Russo al 38’), ma è anche bravo su Ceccarelli (poi Di Gennaro nel
Dall’inviato Alfonso PECORARO VERONA - Ad un secondo dall’impresa. Un pratico e concreto Potenza soffre e rischia di vincere a Verona. Catania e Murati illudono i 300 sostenitori al seguito. Ciotola, con l’ennesimo gol subito dai rossoblu nei minuti di recupero, ristabilisce una parità rotta dal gol-fantasma di Rantier nel bel mezzo di una ripresa sensazionale, ricca di emozioni, di gol, di illusioni. Ma che bel Potenza: uno spot per la lotta di chi non deve retrocedere: sofferenza, bunker, ma anche idee e due gol. Non è un miraggio questa benedetta salvezza, specie oggi che la classifica inizia a sorridere. Nella squadra di casa, rispetto alle previsioni della vigilia, non c’è Colombo e Remondina mette dentro Rantier. Schema classico con il trequartista Berrettoni dietro le due punte. Dietro c’è una roccaforte con Campagna in luogo di Cangi, squalificato, ma è a centrocampo che ci sono piedi e polmoni, con Garzon ancora preferito a Pensalfini e i due ex Gallipoli Russo e Esposito che fanno girare la squadra. Capuano non sorprende più di tanto, almeno rispetto a quanto presentato nell’amichevole di giovedì a Tolve, sostituendo il solo Cardinale con Taccola. Promosso Di Fatta, con Porcaro in panchina,
La gioia per il gol di Murati, seguita dal dispiacere per il pari veronese
Galigani amareggiato, 5 petardi Con il Lanciano biglietti ridotti L’AMAREZZA per il pareggio del Verona in pieno recupero è condivisa dal dg Vittorio Galigani, presente in sala stampa. “Voglio ringraziare gli oltre trecento tifosi che ci hanno sostenuto fin qui - dichiara - ma stigmatizzo allo stesso tempo i cinque petardi provenienti dal settore ospiti che ci costeranno duemilacinquecento euro di multa. Ancora una volta chi si rende protagonista di questi atti fa il male del Potenza, dispiace che per qualche sconsiderato debba fare brutta figura tutta la città”.
Intanto la società rossoblu chiede l’abbraccio del pubblico potentino per la partita di domenica contro il Lanciano. E’ stato notevolmente abbassato il prezzo dei biglietti per consentire il massimo afflusso. In curva si potrà accedere pagando cinque euro, in tribuna con dieci euro. Biglietto fissato a sette euro per i distinti, in attesa di ricevere la conferma dell’agibilità del settore che è rimasto chiuso nell’ultimo impegno interno contro la Spal. a.p. Vittorio Galigani
secondo tentativo mette dentro in fuorigioco), proprio trenta secondi prima che Catania fornisse a Magliocco l’assist giusto per la rete potentina. Ma anche questa volta la segnalazione dell’offside invalidava tutto. Potenza vivo, in sofferenza, ma dentro la partita che, oggettivamente, non poteva essere diversa da quello che è per tutto un tempo. Verona a menare le danze, lucani alla finestra senza disattenzioni. Almeno fino a quando Rantier non si trova a un metro da Della Corte, dopo una svirgolata di Langella. Il miracolo dell’ultimo arrivato preserva lo 0-0 proprio al 45’. Pronti-via nella ripresa e Profeta coglie una clamorosa traversa (1’), dopo che Murati (entrato per Magliocco esausto) aveva lavorato col fisico un pallone al limite dell’area. Verona scosso e fortunato: il clichè non cambia e il Bentegodi diventa una bolgia per spingere i gialloblù verso una rete. Ma è il Potenza a sfiorare il vantaggio con la combinazione Murati-Profeta (14’), fuori di poco. Remondina mette dentro Pensalfini per Garzon e Comazzi per l’infortunato Ceccarelli, senza cambiare modulo. Potenza ancora pericoloso sugli sviluppi di una mischia (Berardi-Di Fatta al 17’) e Verona che con il passare dei minuti comincia a perdere pazienza anche per la calma con la quale il Potenza amministra lo 0-0. Ma lo spunto di Berrettoni consente a Rantier di battere a colpo sicuro: una fucilata che sbatte due volte tra terra e traversa. Per l’assistente di Carbone è gol (26’), tra le proteste dei rossoblù. Fantasma, anche se la beffa è reale. Il Verona ovviamente ritrova gioco e coraggio, il Potenza fa quello che può. Capuano passa alle due punte, con Prisco per De Simone e trova subito il pareggio. Angolo di Evangelisti sulla testa di Catania, lasciato solo (34’). Appena 120 secondi e la difesa gialloblù si fa sorprendere. Muratio vince di fisico un contrasto e beffa Rafael con un pallonetto dai 20 metri. E’ tripudio rossoblù. Verona a testa bassa spinta dal Bentegodi: Pensalfini liscia di testa a un metro da Della Corte. Poi Berrettoni la mette dentro, sul secondo palo spunta Ciotola e la mette dentro. Fantasma anche questo, ma ancora una volta nella deleteria “zona-Potenza”. Era il 49’. E’ l’ottava volta che accade, ma è stato bello lo stesso. a.pecoraro@luedi.it
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20 Sport
Le pagelle Sontuoso Evangelisti. Di Fatta dà ragione a Capuano
Lo show è di Murati Lo svizzero in gol all’esordio. Grande prova del centrocampo DELLA CORTE (6,5) - lunedì scorso era sul divano di casa. Ieri ha bagnato il suo esordio nel mitico Bentegodi, premiato dal coraggio di Capuano. Qualche titubanza in uscita, ma è bravo in un’occasione su Di Gennaro, poi su Ceccarelli. Il vero miracolo lo fa su Rantier, ma è fatale una mezza incertezza sul 2-2.
una bella coppia.
DI FATTA (6,5) - il mister ne ha apprezzato il lavoro tattico e fisico e lo ha preferito a un Porcaro titubante nell’ultimo periodo. Gioca a rischio sull’anticipo di Rantier e gli va sempre bene, proprio come gli accade quando Di Gennaro gira dalle sue parti. Ottimo debutto, anche se gli sfugge Berrettoni in occasione del vantaggio scaligero.
PROFETA (6,5) - costretto a raddoppiare la fatica per aiutare Berardi su Garzon e Pugliese, fornisce una prestazione sufficiente per impegno, ma assai sfortunata in occasione della traversa al 1’ st. Sbaglia una facile occasione al 12’st e questo gli costa mezzo punto.
EVANGELISTI (7,5) - se avesse nel pensiero la rapidità di esecuzione darebbe vita alla partita perfetta. Perché in due occasioni nel primo tempo perde l’attimo per lanciare Magliocco che finisce in fuorigioco. Ma la sua è una prestazione assolutamente sontuosa.
FREZZA (6,5) - si gioca prevalentemente dal lato opposto al suo per cui, per oltre un tempo, la sua partita diventa anonima. Prestazione di ordinaria amministrazione con un secondo tempo decisamente migliore del primo.
TACCOLA (6,5) - rientra dopo il disastro di Marcianise e il primo intervento è già da brivido (liscio di testa su Di Gennaro) poi recupera fiducia e consensi dai compagni e sbriglia un paio di situazioni complicate.
CATANIA (7) - gioca tra le linee senza dare punti di riferimento alla retroguardia di casa. Ma si vede poco e per quel poco nemmeno con tanta lucidità, almeno fino a quando dà a Magliocco un pallone spinto in rete (fuorigioco dubbio). Trova il gol del pareggio che ne impreziosisce la prestazione.
LANGELLA (6,5) - presidia l’out sul quale il Verona attacca poco. Lo fa con precisione e senza nessuna sbavatura, tranne nell’occasione di Rantier a fine tempo, dove però è costretto all’errore dalla disattenzione difensiva del lato opposto. BERARDI (7) - presidia la fascia destra come da tempo non faceva e deve faticare parecchio perché Garzon e Pugliese viaggiano a velocità supersonica. Ma il capitano è attento e mai messo in difficoltà, guadagna anche preziosi calci di punizione. E nel finale lotta a tutto campo.
MAGLIOCCO (6,5) - unico terminale offensivo, diventa un furetto in mezzo ai giganti. Fa quello che può cercando di attaccare lo spazio e puntando in velocità l’avversario. Dà la sensazione di essere presente, nonostante il divario fisico con gli avversari. Se si butta bene la palla lì davanti, lui c’è a lottare, almeno fino a quando regge il fisico.
DE SIMONE (7) - tatticamente ineccepibile, sempre attento e pronto all’intervento. Funge da schermo davanti alla Murati e Catania. In alto i tifosi del Potenza nel settore ospiti del Bentegodi difesa, sbagliando solo qualche passaggio. Con Evangelisti forma davvero
MURATI (7,5) - pronti via e lavora di fisico un pallone al limite, offrendolo a Profeta (traversa). Poi la gemma del 2-1. Eccezionale debutto. Alfonso Pecoraro
Di Fatta in azione. Di fianco il tiro di Rantier per l’1-0 e il provvisorio pareggio di Catania.
TERNANA PESCARA
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TERNANA (4-2-3-1) : Visi 6,5; Quondamatteo 6, Bertoli 5,5, Borghetti 6,5, Imburgia 6; Di Deo 6 (44' st Confalone sv), Danucci 6, Concas 7 (31' st Negrini sv), Ferrari 5,5 (12' st Balistreri 5,5), Piccioni 6,5, Tozzi Borsoi 7. A disp.: Cunzi, Tedeschi, Costantini, Noviello. All.: Domenicali 7. PESCARA (4-3-3) : Pinna 6; D'Alterio 5, Vitale 4,5, Mengoni 6, Olivi 6, Tognozzi 6, Zappacosta 5 (15' st Soddimo 5), Dettori 6,5, Zizzeri 6 (20' st Petterini 6), Ganci 4,5, Sansovini 6,5. A disp.:Bartoletti, Medda, Sembroni, Bonanni, Carboni. All.: Di Francesco 5,5. ARBITRO : Massa di Imperia 6,5 RETI : pt 40' Concas; st 45' Tozzi Borsoi. NOTE : spettatori 2500 circa. Ammonito Olivi. Espulso Ganci al 3' st per un brutto fallo su Imburgia. Espulso Vitale al 17' st per somma di ammonizioni. Angoli 4-3 per il Pescara. Recupero: pt 1'; st 5'. TERNI - Fra Ternana e Pescara so-
Gli ospiti finiscono in nove. Ma la Ternana fatica
Il suicidio del Pescara no gli umbri a spuntarla, ma le colpe della squadra guidata da Di Francesco “pesano” in modo decisivo sul 2 a 0 finale. Basti pensare che il Pescara si è ritrovato in 9 contro 11 in seguito a due falli imperdonabili di Ganci e Vitale. E nonostante ciò, sono stati proprio i ragazzi di Di Francesco a produrre gioco e rintanare gli umbri nella loro area di rigore. La Ternana, di suo, ha il merito di aver capitalizzato i gol di Concas e Tozzi Borsoi. La gara si apre, contrariamente a quanto sarebbe lecito attendersi, all'insegna della sfrontatezza tattica: entrambe le formazioni, fin dai primi minuti paiono oltremodo “allungate”, con conseguenti e inevitabili rovesciamenti di fronte che non trovano il passaggio decisivo
nei metri finali. Con il trascorrere dei minuti, tanto Di Francesco quanto Domenicali sbracciano e comandano ai giocatori di ripristinare le giuste distanze fra i reparti. Di emozioni se ne contano ben poche, fatta eccezione per un bel colpo di testa di Tozzi Borsoi, ben imbeccato da Piccioni, che termina fuori di un soffio. Nel primo tempo i due portieri, rimangono comunque inoperosi, finendo per individuare nel “freddo” il principale avversario. La Ternana, viste le difficoltà di D'Alterio in marcatura su Piccioni, spinge proprio sulla fascia sinistra. E i risultati si vedono, perchè nel giro di pochi minuti l'ala sinistra degli umbri supera in scioltezza il diretto rivale e crea le condizioni di superiorità numerica a ri-
dosso dell'area di Pinna. Al 40' l'azione del gol umbro: Quondamatteo vede e serve Piccioni che, dal fondo, lascia partire l'ennesimo cross sul quale si avventa Concas per la trasformazione in gol, a pochi passi dalla porta. Il gol subito non induce il Pescara ad una vera e propria reazione, il primo tempo si chiude senza alcun sussulto. La ripresa si apre con il Pescara che tenta di dettare i ritmi, riuscendovi peraltro benissimo. Poi, al 3', un gesto sconsiderato di Ganci (gomitata in pieno volto ad Imburgia) costringe il direttore di gara ad estrarre il rosso diretto. L'inferiorità numerica del Pescara spinge la Ternana a gestire la gara, puntando al possesso di palla e avanzando con passaggi orizzontali. I ragazzi
di Di Francesco finiscono per complicarsi la vita proprio mentre sembrano aver trovato le adeguate contromisure: Vitale stende Concas con un brutto fallo da dietro, ed il direttore di gara estrae il secondo “rosso” della giornata: Pescara in 9 contro 11 e padroni di casa che sfiorano il gol qualche minuto dopo, con una traversa di Tozzi Borsoi ed un miracolo di Pinna sulla ribattuta di Concas. La forza della disperazione spinge il Pescara ad imporre il proprio gioco per lunghi tratti: Olivi e soci si muovono in blocco e, forti delle indubbie proprietà di palleggio, riescono a mettere in difficoltà i padroni di casa. Le soluzioni migliori giungono da palla inattiva, come al 23', quando Dettori sfiora il gol di testa. Con gli ospiti in doppia inferiorità numerica, succede l'imprevedibile; il Pescara spinge e mette in affanno i padroni di casa. I minuti finali sono una sofferenza per la Ternana che, forte dei due uomini in più, non riesce a contrastare il Pescara. Nel finale il gol di Tozzi Borsoi in contropiede non cancella l'incredibile condotta dei padroni di casa. Matteo Lattanzi
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Sport 21
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
Le interviste Murati: «Il mio gol dedicato ai tifosi». Evangelisti: «E’ la strada giusta»
Capuano, rabbia e orgoglio «Di nuovo penalizzati sul gol fantasma, ma siamo stati eccellenti» Trecento cuori rossoblù vello di tifo, fatte le debite proporzioni, la partita si gioca alla pari. La sciarpata rossoblù, nella fetta di stadio riservata agli ospiti in alto, al terzo anello, fa effetto e suscita l’ammirazione di chi non si lascia travolgere dal campanilismo esasperato e guarda con piacere anche l’oggettiva bellezza altrui. Ma è chiaro che i cori di scherno, ad ogni singolo urlo proveniente da quell’angolo di stadio, sono fatti con l’animo di chi non conosce altro stemma se non quello scaligero. Dà comunque una certa emozione veder battere il cuore potentino in un posto tanto lontano da casa, in una circostanza che, probabilmente, ha unito anche amici di vecchia data che non si ritrovavano da tempo: i chilometri sono azzerati e l’adrenalina che trasmette la partita – indipendentemente dal risultato – abbatte il freddo, la tensione e anche l’indubbio svantaggio numerico nel confronto con gli avversari. Di fronte ci saranno stati pure diecimila sostenitori del Verona, diecimila Butei, come si chiamano da queste parti i ragazzi che tifano Hellas, ma non sembravano molti di più. Quei 300 si sono fatti sentire eccome. Sarà stato anche per l’acustica che faceva rimbombare ogni minimo rumore, ma sembravano tremila. E bastavano per dimostrare a chi ha bisogno di qualche certezza, che Potenza è viva, ha un attaccamento e una passione con pochi eguali in Italia, e non si lascerà abbattere tanto facilmente da nessun evento. Alfonso Pecoraro
“MA come è bello qui, ma come è grande qui, ci piace troppo ma, non è il Viviani”. Il motivetto è quello della trasmissione televisiva cult degli anni ’90 “Non è la Rai”. I cantanti, a squarciagola e per nulla scalfiti da oltre 10 ore di pullman, i tifosi del Potenza. Già a mezzogiorno, nel piazzale antistante il mitico Bentegodi, sembra di essere nei pressi dello stadio di viale Marconi. Ci si sente come a casa propria. Troppo suggestivo l’impatto con una struttura che ha vissuto epopee scudettate e che da ieri ha ospitato anche gli oltre 300 giunti dalla Basilicata, o comunque potentini fuori sede e residenti nel Nord Italia. Una partita tanto attesa merita la cornice di pubblico giusta ed adeguata: anche a costo di sobbarcarsi circa 1800 chilometri andata – assai speranzosa – e ritorno compresi. Tre pullman pieni, diversi automezzi furgonati, un buon numero di turisti del weekend, qualcun altro in aereo, una massa adeguata di studenti e lavoratori da Bologna, Perugia, Milano e Torino. Potenza è presente, con oltre 300 supporter. Regge “la battaglia” del tifo con grande dignità e ardore. Con il solito incitamento che riecheggia forte pure tra le mura di Verona. E l’urlo diventa di encomiabile valore se si pensa alla situazione che si vive a livello gestionale, alle nubi che veleggiano intorno al futuro. Il coro che introduce l’ingresso in campo per il riscaldamento è adeguato: “Che sarà sarà, ovunque ti seguirem”. Di fronte ci sono la prima e l’ultima forza del campionato. A li-
V. LANCIANO GIULIANOVA
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VIRTUS LANCIANO (4-4-2) : Chiodini 6; Vastola 6,5, Oshadogan 6, Antonioli 6, Mammarella 6; Turchi 5,5 (24' st Amenta sv), Sacilotto 6, Di Cecco 6, Sansone 6,5 (40' st Aquilanti sv); Masini 6, Sinigallia 5 (dal 14' st Colussi 7,5). A disp.: Aridità, Coppini, Moi, Improta. All.: Dino Pagliari 6,5 GIULIANOVA (3-5-2) : Gasparri 6,5; Vinetot 6, Garaffoni 6, Donato 5,5; Lieti 5, Censori 5, Croce 5 (33' st Pucello 5,5), Carratta 5 (16' st Carbonaro 5), Migliore 6; Melchiorri 5, Campagnacci 5 (22' st Maritato 5). A disp.: Buono, Faragalli, Dezi, Schneider. All.: Bitetto 5 ARBITRO : Liotta di Lucca 6 RETI : st Colussi al 21', Sansone (rig.) 31'. NOTE : giornata soleggiata, terreno in perfette condizioni. Spettatori 2000 circa, con folta rappresentanza ospite. Ammoniti: Di Cecco, Sacilotto e Colussi. Angoli 7 a 2 per la Virtus Lanciano. Recupero: 1'pt; 4'st. LANCIANO - Dopo due mesi e mezzo di digiuno, torna il segno 1 al Guido Biondi. La vittoria della Virtus Lanciano porta la firma di Roberto Colussi, l'attaccante messo sul mercato a gennaio. Colussi ha prima sbloccato il risultato in spaccata e poi ha conquistato un calcio di rigore realizzato da Sansone. L'attaccante deve avere un conto aperto con il Giulianova: il suo ultimo gol risale infatti al derby d'andata, il 4 ottobre scorso. A parte le statistiche, questi tre punti che sono puro ossigeno per la formazione frentana, reduce dalla sconfitta casalinga di 15 giorni fa contro il Cosenza. Un'i-
VERONA - Eziolino Capuano si sente beffato. E' infuriato, il tecnico del Potenza, che, dopo il pareggio con il Verona, nella sala stampa del Bentegodi, sbotta: “Il rammarico per la vittoria sfumata è grande. Meritavamo i tre punti, abbiamo giocato una splendida partita. Ma ci sono state delle decisioni arbitrali che non capisco e che ci hanno fortemente penalizzato”. Le lamentele di Capuano partono dal gol di Rantier, che ha dato il vantaggio temporaneo all'Hellas: “E' una palla fuori di due metri, quella. Non so come sia stato possibile che il guardalinee l'abbia giudicata dentro”. E ancora: “Il pareggio del Verona è arrivato in pieno recupero. Un recupero di sei minuti eccessivo, che non ho proprio compreso. Purtroppo è l'ottava volta che, proprio nel recupero, subiamo una rete. Dispiace molto”. Detto delle proteste di Capuano, l'allenatore del Potenza esalta la prova dei suoi: “Abbiamo giocato una gara eccellente, interpretata bene dall'inizio alla fine. Qualcuno pensava che saremmo venuti a Verona a fare le barricate. Si sbagliava di grosso, ed è evidente che queste persone non conoscono bene Capuano”. Un Capuano che prosegue nella sua analisi: “Con tutte le difficoltà che dobbiamo affrontare quotidianamente, io ritengo che il Potenza si stia facendo valere nel migliore dei modi. Non è facile trovarsi in certe situazioni, ma noi siamo forti dentro e non molliamo. Continueremo a lottare come sappiamo fare”. Una delle svolte della partita è stata data dall'innesto, nel secondo tempo, di Alimjr Murati. Il centravanti kosovaro di passaporto svizzero ha esordito con la maglia del Potenza segnando il gol del 2-1, quello che ha fatto sognare i lucani fino al pari di Ciotola. Commenta Murati: “Avevamo i tre punti a portata di mano, e fa male essere stati raggiunti in quel modo, negli ultimi secondi della partita. Ma è anche vero che giocavamo contro una buonissima squadra, la prima del-
Le proteste della panchina rossoblù sul gol di Rantier
la classe: un punto va considerato positivamente, deve farci sperare per il prossimo futuro”. La rete di Murati ha una dedica particolare: “Ai nostri tifosi, che sono arrivati in gran numero a Verona. Anche se siamo ultimi, loro non mancano e noi dobbiamo essere riconoscenti nei loro confronti”. Una prestazione di qualità l'ha offerta, a centrocampo, Alessandro Evangelisti. Rendimento degno della massima considerazione, quella del giocatore acquistato a gennaio dall'Olbia, che dice: “Su questo pari dobbiamo distinguere. Se parliamo a botta calda, non posso nascondere che ci sia della delusione: eravamo sul 2-1, ormai sembrava fatta, i tre punti si stavano
Sul derby le firme di Colussi e del lucano Gianluca Sansone
Lanciano, finalmente Dopo due mesi e mezzo i rossoneri tornano a vincere in casa
Il rigore trasformato da Sansone
niezione di fiducia, non c'è dubbio, per una squadra che lontano dal Biondi è tuttora imbattuta, ma che in casa ha raccolto già 5 sconfitte. Rimane però evidente il limite dell'undici di Pagliari: buttarla dentro è un'impresa per i frentani. Non a caso oggi le due reti - è la prima volta che la Virtus vince
con questo score in casa - sono arrivate su palle inattive (calcio d'angolo e rigore). Sia chiaro: il risultato è stato ampiamente meritato dalla Virtus Lanciano, che per i giocatori che schiera in campo dovrebbe occupare posizioni di classifica più prestigiose. Se poi a questo ag-
giungiamo un Giulianova spuntato, troppo acerbo e senza quella verve che tanto ha fatto parlare, a ragione, dei ragazzini terribili di Bitetto, il dado è presto tratto. Il 2 a 0 è la fotografia di una gara pressoché a senso unico, anche se il Giulianova sembra partire bene nei primi minuti della gara, forte
concretizzando. Ma poi, con lucidità, ragionando, mi tengo la bontà della nostra partita, fatta di determinazione e sacrificio di tutto il gruppo”. Insomma, aggiunge Evangelisti, “questo è il Potenza che serve per raggiungere il nostro obiettivo. Io sono fiducioso, abbiamo messo in crisi il Verona, primo in classifica. La vittoria non sarebbe stata immeritata”. Infine: “Proseguiamo così. L'amarezza per il successo che è scivolato via sul filo di lana deve essere cancellata dalla consapevolezza di quel che abbiamo fatto di buono e dal gioco che siamo stati in grado di esprimere”. Matteo Fontana sport@luedi.it
della superiorità numerica a centrocampo. In realtà al 15' pt Vastola potrebbe già segnare se non fosse per l'intervento prodigioso di Gasparri, reattivo nel respingere l'incornata del difensore. Pagliari avanza di dieci metri Sansone e Turchi sulle fasce e il Giulianova è costretto a bloccare in difesa gli esterni Migliore e Lieti. Eppure la Virtus non crea pericoli: il 4-4-2 classico è prevedibile nella manovra cui non partecipano gli attaccanti, Masini e Sinigallia. Le migliori azioni, a parte quella di Vastola, la Virtus le trova con il contropiede. Clamoroso l'errore di Turchi a pochi secondi dalla fine del primo tempo, quando in situazione di 4 contro 1 sbaglia l'ultimo passaggio favorendo l'intervento di Gasparri sull'accorrente Vastola. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo: Virtus che pressa e Giulianova che rintuzza le iniziative frentane, senza correre particolari rischi. Sembra un film già visto al Guido Biondi: i rossoneri che fanno la partita e gli avversari che aspettano il momento giusto per colpire. Questa volta le cose vanno diversamente, perché Pagliari al 15' st decide di dare una chance a Colussi, al posto di uno spaesato Sinigallia. Poco più di mezzora per convincere tutti, pubblico e società, della bontà della sua personalissima scelta di non andare via nel mercato di riparazione. A lui basta un quarto d'ora: al 21' st segna deviando in spaccata il corner, l'ennesimo, di Mammarella. Il tempo di esultare e deliziare la platea con un colpo di tacco, prima di chiudere il match. Colussi è ancora decisivo dieci minuti dopo, al 31'st, quando salta di netto Lieti in area: rigore ineccepibile e gol di Sansone. Pier Paolo Di Nenno
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1ª Divisione. Nella ripresa gli emiliani sono più pericolosi. Danti colpisce un palo
Cosenza 1914, la svolta non c’è Super Biancolino illude, poi il pari della Reggiana che frena i Lupi COSENZA REGGIANA
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COSENZA (4-4-2): Petrocco (40' pt Gabrieli); Bernardi, Porchia, Fanucci, Chianello; La Canna (12' st Virga), De Rose, Fiore, Maggiolini (26' st Scotto); Biancolino, Danti. In panchina: Scognamiglio, Di Bari, Marsili, Roselli. All. Toscano REGGIANA (4-4-1-1): Tomasig, Girelli, Stefani, Zini, Mei; Nardini, Viapiana, Maschio, Anderson; Alessi; Rossi. In panchina.: Manfredini, Ferrando, D'Alessandro, Bovi, Castiglia, Ferrari, Temelin. Allenatore: Dominissini ARBITRO: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto MARCATORI: 12' Biancolino, 27' Stefani NOTE: Terreno pesante per la pioggia. Presenti circa 3800 spettatori con una cinquantina di tifosi emiliani. Incasso 30.200 euro. Ammoniti: Bernardi e De Rose. Corner: 6-5. Recupero 3 pt; 2 st.
Il tocco di Biancolino che vale il vantaggio e la sua esultanza
di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Non riesce il sorpasso al Cosenza che pareggia in casa con la Reggiana dopo una gara deludente soprattutto nella ripresa. Eppure il gol di Biancolino aveva messo le cose sul binario giusto, ma ancora un episodio a sfavore, stavolta su punizione, ha segnato il pari degli ospiti. Una primo tempo sufficiente e una ripresa da dimenticare, con il Cosenza molle, lento e prevedibile con soluzioni quasi al lumicino, nonostante un certo impegno non sia mancato e la prestazione sopra le righe di Biancolino, Fiore e Danti. Il campionato resta fluido, ma si è persa ancora una occasione per accelerare e superare la Reggiana, nella ripresa per lunghi tratti “costretta” a fare la partita per l’abulia dei Lupi. Più che la classifica preoccupa questo, la mancanza di piglio e alcune soluzioni restate in canna. Come Roselli in panchina per novanta minuti. VANTAGGIO ROSSOBLU’ - La cronaca prende le mosse al minuto numero
7 con Nardini che entra in area e crossa per Rossi che fallisce il tap in vincente. Un minuto più tardi il Cosenza chiede il penalty per una presunta trattenuta su Fanucci. Al 12' Cosenza in vantaggio. Fiore si avvita magistralmente e crossa deliziosamente per Biancolino che in semigirata mette a segno un gol
da antologia. La Reggiana replica al 19’ con un tiro debole di Alessi bloccato da Petrocco. Al 21 mini show: pallonata al corpo per l’arbitro che si accascia a terra dolorante. Soccorso si rialza tra gli applausi dello stadio. Al 23' La Canna si lancia sulla destra e crossa per Biancolino anticipato in angolo. Due minuti più
tardi bravo Girelli a pescare in area rossoblù il mobilissimo Rossi. La girata trova però la risposta in angolo di Petrocco. Il portiere capitola al 27' su un calcio di punizione di Stefani concesso dopo un fallo dubbio fischiato a De Rose. Al 34' brutta botta per Petrocco che in uscita alta si scontra fortuitamente con Fanucci. Il portiere non ce la fa e Toscano è costretto a sostituirlo con Gabrieli. Al 44' azione di prima dei rossoblù sull’asse Fiore-Danti-Bernardi: quest’ultimo appena entrato in area di rigore calcia di prima intenzione ma la palla finisce a lato. Dopo il riposo si torna in campo e i Lupi sembrano motivati a imprimere una accelerata al match. Al minuto numero 4 va via di forza Biancolino spinto dal San Vito e serve Danti in profondità, il tiro velenoso del furetto rossoblù sbatte però sul palo davanti ad un incerto Tomasig. Al 7' Maschio prende la mira da oltre trenta metri e calcia forte, Gabrieli vola all'incrocio e manda in angolo. Gara quasi inguardabile con poche emozioni, il campo pesante (unica attenuante) rallenta di molto le azioni dei cosentini. Al 24' ci prova Biancolino dalla lunga distanza: palla alta. Ancora Reggiana con Rossi che si presenta solo davanti a Gabrieli. Il giovane pipelet non si lascia intimorire e respinge con una bella uscita spericolata. Al 29' Alessi calcia alto sulla traversa. Quattro minuti dopo, Sandro Porchia salva una palla velenosa. Cosenza involuto nella ripresa che soffre e sembra impaurito. A due minuti dallo scadere brividi sul San Vito: colpo di tacco di Anderson nell’area piccola di poco a lato. Proprio allo scadere Fiore sale in cattedra e serve magistralmente Scotto cha dal limite calcia forte di prima intenzione: Tomasig respinge d’istinto. E’ la sigla sulla gara. Tre gare in casa e soli due punti. Un bottino magro per le ambizioni del Cosenza calcio 1914 che ha bisogno di tornare a vincere per prendersi il treno degli spareggi promozione.
PAGELLE COSENZA PETROCCO (5.5) - Si disimpegna con una certa sufficienza fino al gol, poi si fa male e deve lasciare il campo (40' pt GABRIELI (6.5) - Entra e trova due ottimi interventi che evitano la sconfitta dei Lupi. BERNARDI (6) - Difende bene e si propone sulla fascia con alcune soluzioni positive. Fallisce una buona occasione. PORCHIA (6) - Gioca con ordine e mette il piede per salvare una chiara occasione da gol nel secondo tempo. FANUCCI (6) - Come per Porchia cerca di mettere ordine al reparto e limita i danni nella ripresa. CHIANELLO (6) - Ritorna in campo e gioca la sua gara senza sbavature dopo una assenza che si è protratta nel tempo. LA CANNA (6) - Nel primo tempo gioca con intensità e fa notare la sua esperienza e qualità. (12' st VIRGA (5.5) Ci mette impegno ma non entra mai in partita DE ROSE (5.5) - Lotta come è tradizione per la sua caratura in mezzo al campo, ma non trova la sua migliore gara. FIORE (7) - Nel grigiore della gara tiene in mano la mediana nonostante il campo non fosse ideale alle sue giocate. Ispira le migliori azioni dei Lupi. Assist da fuoriclasse. MAGGIOLINI (5.5) - Gara in penombra per lunghi tratti. Sono mancate le sue incursioni in zona gol. (26' st Scotto (5.5) - Prova a scardinare la Reggiana e nell’unica occasione utile Tomasig risponde presente. BIANCOLINO (6.5) - Un gol da bomber collaudato e smaliziato. Diverse buone giocate. DANTI (6) - Ritorno in campo con tante motivazioni e diversi guizzi alla Dantinho. Colpisce un palo. al. ru.
La mascotte del Cosenza Denis ieri pomeriggio al San Vito
L’allenatore rossoblù spiega il pari. Gabrieli e Chianello prestazioni positive
Toscano: «Restiamo ancora in corsa»
Stefano Fiore autore di una buona prova con la Reggiana
COSENZA - Neanche l'esordio della mascotte in formato gigante Denis, magistralmente disegnata da Vircillo e Succurro danno forza al Cosenza in una gara che doveva segnare la svolta e invece frena lo slancio dei Lupi. Alla fine un pari che cambia poco in classifica, anche se era lecito attendersi una accelerata che non c'è stata. Bene il Cosenza nel primo tempo, meglio la Reggiana nella ripresa che coglie un buon punto al San Vito. Il destino dei play off appare ancora in bilico e i Lupi possono farcela se solo ingraneranno prestazioni diverse dalle ultime tre gare interne dove la squadra non ha convinto, conseguendo solo due punti e rischiando di perdere in tutte e tre le circostanze. Una buona (parziale) notizia la fornisce Ugo Gabrieli, subentrato a Petrocco e autore di due buoni interventi risolutivi. «Sono contento per la mia prestazione. Abbiamo giocato un buon primo tempo ma nella ripresa abbiamo subito la pressione degli emiliani. La Reggiana ha dimostrato di essere una buona squadra e il punto bisogna
intenderlo come guadagnato». Ancora Gabrieli: «La Reggiana ha avuto buone occasioni, ma anche noi in qualche momento del match abbiamo avuto l'opportunità di raddoppiare. Non ci siamo riusciti ma ora bisogna guardare avanti. Ci attendono molte partite che segneranno il nostro torneo. Dobbiamo pensare subito al prossimo incontro di Foggia e credere nel successo». Arriva Luca Chianello, al rientro dopo qualche periodo, apparso in buon formato e autore di una prestazione decorosa. «Credo di avare fatto la mia parte, dispiace per non aver centrato un risultato diverso, ma difronte avevamo una buona squadra, capace di metterci qualche volta in difficoltà. Il campionato è lungo e le chance di farcela per i play sono ancora intatte». Arriva il tecnico Mimmo Toscano dopo una gara ambivalente. Primo tempo sufficiente, ripresa non in linea con le aspettative. «Non capisco perchè tutto questo pessimismo. La squadra ha dato comunque ogni pos-
sibile energia per cercare la vittoria, ma dinanzi a noi, non dimentichiamolo, avevamo una compagine attrezzata per vincere il campionato. Dunque, nonostante il secondo tempo nel quale abbiamo anche sofferto non è un risultato da buttare. Forse abbiamo anche dei limiti». L'allenatore del Cosenza commenta anche le sostituzioni. «Avendone un'altra avrei fatto entrare anche Roselli, invece ho deciso di provare con Scotto per cercare di vincere l'incontro, ma non ci siamo riusciti. Siamo a soli due punti dalla zona play off e in lotta per il nostro obiettivo». Domissini della Reggiana, con valigetta e appunti sembra serafico. «Abbiamo disputato un buon match, la squadra nella ripresa avrebbe meritato anche qualcosa in più per quello che ha costruito». Nota di colore. Tra i supporter delle curve erano presenti i fan francesi del Tolone a rinsaldare vincoli e motivazioni tra tifoserie pensanti impegnate. al. ru.
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Sport 23
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
La formazione di casa stende il Rimini e si rilancia in zona play off
Cunico-Altinier: Porto ok Agli ospiti non basta il gol di Tulli a due minuti dal 90’ PORTOGRUARO RIMINI
2 1
PORTOGRUARO (4-3-1-2): Rossi 6,5; Gargiulo sv (29' pt Cardin 6), Siniscalchi 6,5, Madaschi 6,5, Gotti 6,5; Mattielig 7, Vicente 6,5, Scozzarella 6,5 (14' st Puccio 6); Cunico 7; Altinier 6,5 (30' st Scapuzzi 6), Bocalon 7. A disp. Marcato, Gardella, Pondaco, Marchi. All. Calori 7 RIMINI (4-5-1): Pugliesi 6; Catacchini 5,5, Rinaldi 6, Lebran 5, Regonesi 5,5; Baccin 6 (27' st Matteini sv), Nolè 5 (31' st Ischia sv), Marchi 5,5 D'Antoni 6 (14' st Frara 5), Tulli 6; Longobardi 5,5. A disp.: Tormaghi, Giacomini, Malaccari, Morante. All. Melotti 5 ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata 6 RETI: pt 25' Cunico rig.(P), 45' Altinier(P); st 43' Tulli(R) NOTE: Spettatori 800 circa di cui 50 ospiti. Espulsi al 25' pt Lebran, al 45' mister Melotti. Ammoniti: Longobardi, Ischia, Marchi, Mattielig. Angoli 4-2 per il Rimini. Recupero: pt 2'; st 4'. PORTOGRUARO - Il Portosummaga si aggiudica lo scontro diretto con il Rimini. I granata, in tal modo, sfatano anche il tabù del Mecchia, dove non vincevano dal lontano 29 novembre. I romagnoli, invece, confermano tutto il loro disagio lontano dalle mura ami-
Il gol di Altinier
che, dove hanno raccolto la miseria di sei punti. Due obiettivi raggiunti in un sol colpo dai portogruaresi. Tagliata fuori, quasi definitivamente, una diretta concorrente dai giochi per la promozione e rientro alla grande nel vivo della zona playoff, in attesa di quel che succederà domenica prossima con il Pescara. Su di un campo pesantissimo, il Porto ha offerto una prestazione di grande spessore. Tutte nella prima frazione le reti
granata che poi hanno controllato abbastanza agevolmente il ritorno dei romagnoli, costretti in inferiorità numerica per tre quarti di gara da quando Lebran è stato espulso per il fallo da ultimo uomo. Fra i veneti, orfani dell'infortunato Espinal, mister Calori estrae dal cilindro alcune sorprese. Gargiulo, in difesa, nel ruolo di terzino destro, mentre il ballottaggio tra Puccio e Vicente è risolto in favore di quest'ultimo, con conseguente
spostamento di Mattielig sulla corsia di destra e Scozzarella a sinistra. In attacco, invece, Bocalon è preferito a Marchi. Sul versante riminese, out Vitiello, Tulli in campo al posto di Giacomini. Melotti conferma il 4-5-1 previsto alla vigilia. Un quarto d'ora di sostanziale equilibrio, poi il Porto prende in mano le redini dell'incontro. Gran lavoro di Bocalon in avanti, si rivede il miglior Cunico, Mattielig sfonda ripetutamente a destra
dove trova scarsa opposizione. Per i romagnoli è un campanello d'allarme. Il vantaggio, infatti, si concretizza ben presto. Azione prepotente di Bocalon, atterrato appena dentro l'area. L'arbitro decide per la punizione dal limite, ma è l'assistente a fargli cambiare idea. Rigore ed espulsione di Lebran. Proteste a non finire dei riminesi che non ci stanno. E' la svolta del match. Trasforma Cunico, per il Porto diventa tutto più facile. Gli uomini di Calori offrono scampoli di gran gioco, quasi si fossero liberati di un peso. Un paio di occasioni mancate (clamorosa quella di Altinier a colpo sicuro) e, nel miglior momento, ad una manciata di minuti dall'intervallo, il raddoppio che chiude virtualmente la contesa e che permette ai padroni di casa di controllare il risultato per tutto il secondo tempo. La pressione offensiva, infatti, si spegne ripetutamente al limite dell'area. Quando sfondano, Rossi è sempre attento. Il gol di Tulli (sulla conclusione, doppia deviazione dei portogruaresi Cardin e Sinicalchi) che accorcia le distanze, mette solamente un po' più di pepe al finale di partita, scuotendo i granata che avevano arretrato sin troppo il baricentro del proprio gioco. E in pieno recupero, infatti, affondano ripetutamente nella retroguardia avversaria, sfiorando il tris con Gotti. Andrea Ruzza
Il Real spinge, ma l’occasionissima è del Foggia
A Marcianise zero reti con tante emozioni R. MARCIANISE 0 FOGGIA 0 R. MARCIANISE (4-2-3-1): Fumagalli 6; Piscitelli 5,5, Filosa 6, Murolo 6, Tomi 5,5,; D’Ambrosio 6 (38’ pt Di Napoli 6), Alfano 6; Della Ventura 5,5, Romano 5,5 (9’ st Manco 6), Galizia 6 (37’ st Poziello sv); Tedesco 6. A disp.: Mezzacapo, Ciano, D’Apice, Porpora. All.: Boccolini 6. FOGGIA (4-2-3-1): Bindi 6; Carbone 6, Artipoli 6, Burzigotti 5,5, Micco 6; Agnelli 6 (20’ st Velardi 6), Visone 6; Millesi 6, Trezzi 6 (1’ st Morini 6), Mancino 6; Ceccarelli 6 (32’ st Desideri 6). A disp.: Milan, Di Dio, D’Agostino, Colomba. All.: Ugolotti 6. ARBITRO: Bolano di Livorno 6. NOTE: spettatori 700 circa di cui 100 provenienti da Foggia. Ammoniti: Piscitelli, Della Ventura, Trezzi. Angoli 5-4 per il Real Marcianise. Recupero: pt 3’; st 5’.
MARCIANISE - Il Foggia centra il secondo pareggio consecutivo a Marcianise, dopo il recupero della scorsa settimana col Ravenna. I rossoneri, nello scontro diretto coi casertani, rimediano anche un palo e una traversa, ma non vanno oltre il pari a reti bianche. La squadra di Ugolotti sale così a 24 punti, ancora ancorata al terzultimo posto, mentre i ragazzi di Boccolini, con 26 punti, agganciano il Giulianova. Ugolotti dà fiducia ad Agnelli a centrocampo. In avanti, dovendo fare a meno degli infortunati Caraccio e Mattioli, l’allenatore rossonero si affida a Ceccarelli, unico riferimento offensivo, supportato da Trezzi, con Millesi e Mancino, rispettivamente a destra e sinistra dello schieramento. Il tecnico del Real Boccolini lascia, invece, in panchina Manco e Poziello e, in attacco, lancia Tedesco con Galizia a sinistra. A centrocampo tengono Alfano e D’Ambrosio, mentre Murolo prende il posto di Porpora al
centro della difesa. Il Marcianise inizia alla sua maniera, veloce e aggressivo, dimostrandosi maggiormente a suo agio su un campo al limite della praticabilità per le piogge degli ultimi giorni. Sono proprio i gialloverdi, infatti, a rendersi pericolosi per primi con una rasoiata da fuori di Galizia (2’) che Bindi riesce a respingere in tuffo. La replica del Foggia è affidata qualche minuto dopo a Ceccarelli con una conclusione dal limite che Fumagalli arpiona. Continuano a pressare i padroni di casa che si rendono pericolosi ancora al 14’ con Romano, su suggerimento di Della Ventura, e Tedesco (17’). In entrambi i casi Bindi è bravo e attento nel respingere. Crea poco, invece, il Foggia, anche se è ben messo in campo. Al 47’ ci prova Mancino a passare: in contropiede si trova in vantaggio sulla difesa gialloverde, ma, invece di allargare per Ceccarelli alla sua sinistra, si intestardisce nel voler tirare e l’estremo difensore Fumagalli blocca.
Il tecnico del Marcianise Gigi Boccolini
Finisce, così, a reti inviolate il primo tempo, ma è a inizio ripresa che la partita si infiamma. Ugolotti prova a cambiare un po’ le cose, inserendo Morini per Trezzi. Anche Boccolini cerca di acquistare profondità, inserendo il più rapido Manco al posto di Romano. Più convinto, perciò, il Foggia si rende pericoloso già al 14’ con uno stacco di testa del solito Ceccarelli che il portiere del Real para a terra.
Due minuti dopo è Micco, invece, a gelare il Progreditur con un bolide dall’esterno che centra in pieno il palo. Il Real accusa il ritorno di fiamma dei pugliesi, e rimane schiacciato nella propria metà campo, dove ci prova anche Visone, con una conclusione dal limite (18’), di poco a lato. Si rivedono i gialloverdi intorno alla mezz’ora prima con Manco, poi con Della Ventura, che sciupa con un pallonetto un
suggerimento millimetrico di Galizia. Boccolini, allora, si gioca la carta Poziello, ma il fantasista marcianisano, in dieci minuti, non riesce a risultare decisivo, mentre è ancora il Foggia (47’) ad avere la possibilità di chiudere la gara in vantaggio grazie alla traversa che Mancino centra in pieno prima che l’arbitro spedisca le due squadre negli spogliatoi. Enzo Restivo
I RISULTATI DELLA LEGA PRO: 24ª GIORNATA PRIMA DIVISIONE GIRONE A
SECONDA DIVISIONE GIRONE A
SECONDA DIVISIONE GIRONE B
Benevento – Sorrento 3-0 Como - Alessandria 1-0 Cremonese – Lumezzane 1-1 Figline – Pergocrema 1-0 Foligno – Monza 1-1 Lecco – Arezzo 01 Novara - Pro Patria 1-1 Paganese - Varese 0-0 Viareggio – Perugia (stasera, ore 20:30) CLASSIFICA: Novara 54 punti; Cremonese 47; Arezzo 45; Benevento 43; Varese 42; Lumezzane 40; Perugia** 35; Alessandria 33; Figline* 31; Lecco 26; Pro Patria, Foligno, Monza 25; Como 24; Sorrento 23; Viareggio 22; Pergocrema 20; Paganese 19. ** 2 punti di penalizzazione * 1 punto di penalizzazione PROSSIMO TURNO (DOMENICA 28 FEBBRAIO – ORE 14.30) Alessandria – Monza Arezzo – Foligno Lumezzane – Benevento Pergocrema – Como Perugia – Cremonese Pro Patria – Figline Sorrento – Lecco Varese – Novara Viareggio – Paganese
Alghero-Mezzocorona 2-0 Canavese-Rodengo Saiano 0-0 Pavia-Crociati Noceto 1-1 P.B.Vercelli-Sambonifacese 0-0 Pro Sesto-Pro Vercelli 0-2 (sabato) Spezia-Carpenedolo 2-1 Sud Tirol-Legnano 3-2 Valenzana-Feralpi Salò 0-2 Villacidrese-Olbia 0-0 CLASSIFICA: Spezia 43 punti; Sud Tirol 41; Alghero 40; Feralpi Salò e Rodengo Saiano 39; Pavia 38; Legnano 36; Pro Vercelli 35; Crociati Noceto 33; Canavese e Sambonifacese 32; Mezzocorona 31; Carpenedolo 26; Valenzana 24; Villacidrese 23; Olbia e Pro Belvedere Vercelli 22; Pro Sesto 11. Legnano e Pro Sesto penalizzate di 2 punti; Alghero e Rodengo Saiano penalizzate di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 28 FEBBRAIO): Carpenedolo-Valenzana Feralpi Salò-Pro Sesto Legnano-Canavese Mezzocorona-Pro Belvedere Vercelli Olbia-Spezia Pro Vercelli-Crociati Noceto Rodengo Saiano-Alghero Sambonifacese-Sud Tirol Villacidrese-Pavia
Bassano – Sacilese 1-0 Bellaria Igea – Sangiovannese 0-1 Carrarese – Giacomense 1-2 Celano – Pro Vasto 3-2 Colligiana – Itala San Marco 1-0 Fano – San Marino 2-1 Lucchese – Gubbio 1-1 Nocerina – Prato 1-1 Sangiustese – Poggibonsi 2-2 CLASSIFICA: Lucchese 50; Fano 43; Prato 40; San Marino 39; Gubbio 38; Itala San Marco 34; Sangiovannese 33; Celano 32; Bassano 31; Sangiustese, Nocerina 30; Giacomense 27; Sacilese 25; Bellaria Igea, Pro Vasto 24; Carrarese 23; Poggibonsi 22; Colligiana* 20. * un punto di penalizzazione PROSSIMO TURNO (DOMENICA 28 FEBBRAIO) Colligiana – Sacilese Giacomense – Bassano Gubbio – Sangiustese Itala San Marco – Nocerina Poggibonsi – Carrarese Prato – Bellaria Igea Pro Vasto – Fano San Marino – Celano Sangiovannese – Lucchese
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24 Sport
Vantaggio romagonolo su rigore di Scappini, provvisorio pari di Radi
Turienzo gela il Ravenna Finale da brivido: l’argentino risponde a Piovaccari nel recupero RAVENNA CAVESE
2 2
RAVENNA (4-4-2) : Anania 6,5; Rizzo 6, Serafini 6, Fasano 6, Biserni 6,5; Felci 6 (34’ st Correa 6), Giordano 6 (27’ st Cavagna 6), Sciaccaluga 6, Toledo 6,5; Piovaccari 6,5, Scappini 6 (34’ st Gerbino Polo sv). A disp.: Zanella, Anzalone, Fonjock, Packer. All.: Esposito 6. CAVESE (3-5-2) : Russo 6,5; D'Orsi 5,5, Cipriani 6, Nocerino 5,5; Bacchiocchi 6, Berretti 5 (1’ st Insigne 6), Spinelli 6, Favasuli 6, Radi 6,5; Schetter 6 (44’ st Maiorano sv), Bernardo 5 (1’ st Turienzo 6,5). A disp.: Pane, Rapino, Santarelli, Scartozzi. All.: Stringara 6. ARBITRO : Magno di Catania 5. RETI : pt 24’ Scappini rig. (R); st 17’ Radi (C), 47’ Piovaccari (R), 49’ Turienzo (C). NOTE : spettatori: 2076 (1655 abbonati e 421 paganti) per un incasso totale di 14141,78 euro. Prima della partita osservato un minuto di silenzio in memoria di un tifoso storico giallorosso deceduto, Libero Rambaldi. Ammoniti: Sciaccaluga, Berretti, Nocerino, Bacchiocchi, Piovaccari. Angoli 4-2 per il Ravenna. Recupero: pt 2’; st 4’. RAVENNA - Un guizzo al 94’ di Turienzo e la Cavese evita la beffa, esce imbattutada Ravenna e continua nel suo magic moment premiando pure le scelte coraggiose ed intuitive di Stringara, abile a trasformare la squadra tra primo e secondo tempo con gli ingressi contemporanei del
Il 2-2 dell’argentino Turienzo
giovane Insigne e dell’ariete argentino, già mattatore della gara col Rimini prima della sosta. Il tecnico di Orbetello conferma il 3-5-2 ma ci sono a centrocampo Bacchiocchi per Santarelli, Berretti per Maiorano e in attacco Schetter per Turienzo. Il Ravenna invece rispetto al recupero con il Foggia di sette giorni fa cambia non solo gli uomini ma proprio il modulo. Dal 4-4-1-1 al
4-4-2 con Giordano a centrocampo per lo squalificato Rossetti, Scappini e Piovaccari per Gerbino Polo e il trequartista Correa, lasciato in panchina. La partita inizia su buoni ritmi e all'8' il Ravenna reclama un rigore per un atterramento netto di D'Orsi su Sciaccaluga, ma l'arbitro Magno lascia correre e ammonisce il capitano giallorosso per proteste. Dieci minuti dopo è
ancora la formazione romagnola a farsi pericolosa con un cross di Toledo per Felci sul secondo palo che di testa non riesce a colpire, perché la palla è troppo alta. La Cavese è molto fallosa ma Magno spesso lascia correre, cosa che non può fare al 23' quando da una punizione di Sciaccaluga in area si crea una mischia, Nocerino strattona Scappini e l'arbitro indica il dischetto. Scappini da-
gli undici metri non perdona. Tre minuti più tardi Biserni crossa per Felci, che di testa impegna Russo. Un minuto dopo Toledo serve Biserni che in area non inquadra il bersaglio. Al 31' i due giocatori giallorossi si invertono il ruolo: stavolta a calciare è il brasiliano, la cui conclusione è neutralizzata da Russo. Passano quattro minuti ed è ancora la formazione di Esposito a farsi minacciosa sulla destra con una bella triangolazione Rizzo-FelciRizzo con il difensore che sbaglia il cross, però Russo non si fida e devia in angolo. Al 40' punizione di Bacchiocchi, allontanata, Favasuli da fuori area impegna Anania che devia con la mano il pallone sulla traversa, poi lo para quando ricade a terra. Al rientro in campo Stringara effettua due sostituzioni: toglie l’opaco Bernardo per Turienzo ed inserisce Insigne per il falloso Berretti. Cambi che comportano anche un cambio del modulo: dal 3-5-2 al 4-3-3. La Cavese alza il baricentro e poco dopo il quarto d’ora pareggia con una magistrale punizione di Radi. La formazione di Stringara si carica ed è più decisa, il Ravenna al contrario inizia a disunirsi , non ne ha più eppure al 92' ripassa in vantaggio: Correa disegna un pallone per Piovaccari che prima si vede ribattere il tiro da un difensore poi deposita alle spalle di Russo per il 2-1. Quando ormai sembra finita la Cavese pareggia al 94' con Turienzo, abilissimo a risolvere in mischia per scongiurare la beffa. Francesca Angeli sport@luedi.it
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Sport 25
Lunedì 22 febbraio 2010
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Risultati e classifica Barletta-Scafatese
1-0
Cassino-Aversa
2-1
pt 17’ Infantino
pt 7' Jefferson (C); st 3' Perna (A), 25' (r) Giannone (C)
Gela-Vico Eq.
3-1
pt 14’ Agostinelli (G), 44’ Incoronato (V); st 21’ Schiavon (G), 22’ Agostinelli (G)
Igea V.-Cisco Roma 43' pt e 48' st Ciofani
0-2
24ª giornata Marcatori
CATANZARO
51
24 17 3
4 46 20 12 12 0
0 28 6 12 5
3
4 18 14 26 +6
JUVE STABIA
51
24 15 6
3 45 19 13 10 3
0 28 6 11 5
3
3 17 13 26 +1
CISCO ROMA
45
24 12 9
3 32 12 12 9
3
0 20 2 12 3
6
3 12 10 20 -3
GELA
42
24 12 6
6 29 16 12 8
1
3 18 9 12 4
5
3 11 7 13 -6
SIRACUSA
41
24 12 5
7 27 16 12 9
2
1 18 3 12 3
3
6
Juve Stabia-Catanzaro
1-0
Manfredonia-Isola Liri
1-0
BRINDISI
38
24 10 8
6 35 24 11 8
3
0 21 6 13 2
5
6 14 18 11 -8
Monopoli-Melfi
1-0
BARLETTA
35
24 9
6 22 24 12 7
4
1 14 7 12 2
5
5
Siracusa-Brindisi
1-0
CASSINO
34
24 10 4 10 29 30 12 5
2
5 15 16 12 5
2
5 14 14 -1 -14
33
6
9 25 27 12 5
3
4 13 11 12 4
3
5 12 16 -2 -15
1-2
MONOPOLI
24 9
Vibonese-Noicattaro
MELFI
31
24 9
4 11 34 31 12 7
3
2 25 12 12 2
1
9
9 19 3 -17
MANFREDONIA
29
24 7
8
9 20 24 13 6
4
3 16 12 11 1
4
6
4 12 -4 -21
ISOLA LIRI
29
24 8
5 11 19 32 12 5
4
3 12 12 12 3
1
8
7 20 -13 -19
AVERSA
26
24 6
8 10 23 27 11 3
5
3 11 11 13 3
3
7 12 16 -4 -20
SCAFATESE
25
24 5 10 9 23 31 11 3
5
3 13 14 13 2
5
6 10 17 -8 -21
NOICATTARO
20
24 4
8 12 22 41 12 3
4
5 14 19 12 1
4
7
8 22 -19 -28
VICO EQ.
19
24 3 10 11 15 27 12 1
7
4
9 11 12 2
3
7
6 16 -12 -29
VIBONESE
19
24 4
8 12 18 35 13 3
4
6 10 15 11 1
4
6
8 20 -17 -30
IGEA V.
10
24 1
9 14 18 46 12 1
6
5
3
9
9 30 -28 -36
st 22’ Ottobre pt 22' Arigò pt 20’ Lisi
st 30' Mignogna
22' st Ladogana (N), 25' st Zotti (N), 40' st Sperandeo (V)
Prossimo turno
25ª giornata 28/02/10 ore 14.30
Aversa-Monopoli Brindisi-Gela Catanzaro-Vibonese Cisco Roma-Juve Stabia Isola Liri-Barletta Melfi-Manfredonia Noicattaro-Vico Eq. Scafatese-Cassino Siracusa-Igea V.
Rastelli e la Juve Stabia in festa per il primato
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9 16 12 0
9 13 11 -7
8 17 -2 -12
14 Reti: Ciofani (4) (C.Roma) 12 Reti: Chiaria (Melfi) 11 Reti: Da Silva (Brindisi); Longoni, Mosciaro (2) (Catanzaro) 10 Reti: Vicentin (J.Stabia) 9 Reti: Perna (1) (Aversa); Infantino (Barletta); De Angelis (1) (J.Stabia) 8 Reti: Agostinelli (Gela) 7 Reti: Montella (Catanzaro); Franchini (C.Roma); Peluso (J.Stabia); Arigò (Manfredonia); Arcamone (Melfi); Lacarra (Monopoli); Dal Rio (2) (Siracusa); Napoli (Vico E.) 6 Reti: Moscelli (Brindisi); Giannone (2), Mezgour (Cassino); Caputo (1) (Catanzaro); Capparella (2) (J.Stabia); Balistreri (1) (Monopoli); Sifonetti (3) (Scafatese) 5 Reti: Prisco (Aversa); Fiore (Brindisi); Di Maio (Catanzaro); Cammarota (2) (Gela); Lo Iacono (Melfi); Corsale, Pignatta (1) (Scafatese) 4 Reti: Arini (Aversa); Lanteri (C.Roma); Cunzi, Vianello (Gela); Angotti (1) (Igea V.); Federici (1), Raffaello (1) (Isola L.); Luppi (Manfredonia); Guazzo (Melfi); Lisi (Monopoli); Giampaolo, Zotti (1) (Noicattaro); Omolade (Vibonese) 3 Reti: Sarli (Aversa); Fanasca (Barletta); Trinchera (Brindisi); Bardeggia, Croce (Cassino); Criniti (Gela); Grillo (1) (Igea V.); Simonetta (Isola L.); Amore (J.Stabia); Nossa (Manfredonia); La Porta (Melfi); Ladogana, Lorusso Be. (Noicattaro); Bigatti (1), Pagani (Siracusa); Cammiluzzi, Di Mauro (1), Riccobono (Vibonese)
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Sport 27
Lunedì 22 febbraio 2010
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Monopoli in vantaggio con Lisi, secondo tempo tutto dei federiciani
Un Melfi verde di rabbia Annullato il pari di Arcamone nel finale per un dubbio fuorigioco MONOPOLI MELFI
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MONOPOLI (4-4-2): Pellegrino 6; Colella 6, Caccavale 7, Lanzolla 7, Scrò sv (12' pt Loseto 7); Di Miceli 6, Lanzillotta 6, Cortesi 6,5, Corsi 5,5 (17' st Bonfardino 5); Lisi 6,5 (31' st Volpe sv) Mastrolilli 6,5. A disp.: Corno, Bizzarri, Tranchina, Caracciolese. All.: Chiricallo 6,5 MELFI (4-4-2): Careri 6,5; Marino 5,5, Agius 5,5, Vignati 6, Tursi 6; Loiacono 5, El Kamch 7, Mitra 6, Naglieri 5,5 (12 st Arcamone 6); Chiaria 5, Guazzo 5,5. A disp.: Manis, Sicignano, Bulla, D'Andria, Viola, Mangiacasale. All.: Rodolfi 5 ARBITRO: Vallorani di San Benedetto del Tronto 6 RETE: pt 20' Lisi NOTE: Spettatori 750 circa. Ammoniti: Marino, Caccavale, Pellegrino, Tursi. Angoli 4 - 2 per il Melfi. Recupero pt 2'; st 4'. MONOPOLI- Partita tirata, azioni da ambo le parti, un gol annullato e tanto altro ha riservato il match in chiave salvezza tra Monopoli e Melfi. Mister Chiricallo conferma il collaudato 4-4-2 con Corsi e Di Miceli sugli esterni, spedendo in panchina Caracciolese per far spazio a Giovanni Lisi, autore della rete decisiva per i biancoverdi. Mister Rodolfi dal canto suo sostituisce l'assente Vanacore con Tursi, recupera Mitra in mediana e sceglie Guazzo e Chiaria in attacco a scapito di Arcamone. Il primo tempo è quasi tutto di marca biancoverde, con Mastrolilli che già all'8' viene imbeccato in profondità da Cortesi, ma il suo stop in area da ottima posizione non è preciso e l'azione sfuma. Due minuti dopo ci prova Lisi che, messo davanti al portiere da una triangolazione con Mastrolilli, si fa ribattere il tiro. Al 12' Chiricallo perde Scrò per un malessere in campo (giramenti di testa dovuti ad un'infiltrazione antidolorifica) ed a sorpresa lo sostituisce con Loseto che non giocava da terzino sinistro da due anni. Mossa azzeccata: infatti al 20' lo stesso Loseto in proiezione of-
CARERI (6,5) - Incolpevole sul gol preso, salva in più di un occasione il Melfi. Strepitoso nella ripresa sulla doppia conclusione che viene effettuata da Mastrolilli. MARINO (5,5) - Primo tempo da dimenticare, messo alle corde da Lisi e Corsi. Nella ripresa gioca più concentrato ma non sostiene mai Loiacono in fase offensiva
Arcamone. In alto Chiaria, a destra Careri
fensiva disorienta Tursi e da destra fa partire un cross che si spegne sul secondo palo dove è ben appostato Lisi che di ginocchio insacca il vantaggio. Il Melfi non fa in tempo a metabolizzare la rete subita che rischia la capitolazione un minuto dopo con un tiro di Corsi da fuori, parato a terra da Careri. Al 30' ed al 33' ci prova ancora Mastrolilli ma con scarso successo, ed al 38' finalmente il Melfi produce la prima azione offensiva con Loiacono che giunge al tiro dal limite dell'area ma spara alto. Al 41' invece è Di Miceli che in area prova un tiro di collo che termina fuori. Nella ripresa Rodolfi manda in campo gli stessi undici che in
avvio non riescono a cambiare l'inerzia dell'incontro. Al 52' ci prova Vignati di testa su corner di Mitra, ma schiaccia troppo la palla che rimbalza a terra e termina sul fondo. All'56' Corsi ancora ci prova con poca convinzione, ma Careri fa buona guardia. Subito dopo Rodolfi manda in campo la terza punta Arcamone a cui risponde Chiricallo che inserisce Bonfardino. La mossa dell'allenatore neroverde risulta azzeccata, perché Arcamone funge da trequartista costringendo Bonfardino a marcarlo a uomo ed a far cambiare modulo al Monopoli, che così si riordina con un 4-1-4-2. Da qui in poi sarà solo il Melfi che condurrà il
gioco con un possesso palla sterile, con i biancoverdi pronti a colpire nelle ripartenze. Al 19' ancora Di Miceli da destra scodella al centro un traversone basso sulla quale Cortesi fa un'abile finta liberando Mastrolilli, che però perde l'attimo giusto per concludere a rete. Al 67' Bonfardino perde una palla innocua in mezzo al campo, che permette al Melfi di distendersi ed andare al tiro con capitan Mitra, ma la sua conclusione termina ancora alta sulla traversa. Un minuto dopo occasione ghiotta per Mastrolilli che ruba palla ad un avversario al limite dell' area e conclude per due volte in porta, ma in entrambi i casi è superlativo Care-
Opaco Loiacono in mezzo al campo, pochi lampi davanti
El Kamch è l’uomo ovunque Sottotono Chiaria e Guazzo
AGIUS (5,5) - Con Mastrolilli non la vede mai, sovrastato per tutta la gara sui palloni alti. Spesso in ritardo nelle chiusure sugli inserimenti di Cortesi e Lisi. Prestazione insufficiente VIGNATI (6) - Anche lui in grande difficoltà con Mastrolilli, ma l'altezza e la struttura fisica gli permettono di vincere qualche contrasto in più rispetto al compagno di squadra. TURSI (6) - Il gol decisivo arriva dalla sua zona di competenza, per il resto è sempre diligente e sfiora il gol in pieno recupero che sarebbe valso il pareggio LOIACONO (5,5) - doveva essere la marcia in più dei neroverdi negli ultimi trenta metri, ma risulta opaco in fase offensiva e completamente assente in difesa, soprattutto nel primo tempo. EL KAMCH (7) - uomo ovunque della mediana lucana, il marocchino nel primo tempo imposta e rompe le trame avversarie. Cala un po' El Kamch e Agius nella ripresa. Migliore in campo per
ri a dirgli di no. All'83' arriva l'episodio incriminato. I federiciani usufruiscono di un calcio di punizione vicino al vertice destro alto dell'area di rigore. Si incarica della battuta Mitra che mette al centro una palla velenosa che trova a due passi dalla porta e completamente solo Arcamone che insacca, ma l'assistente di linea annulla per un fuorigioco discutibile. Inutili le proteste degli ospiti che in pieno recupero provano ancora a segnare vanamente con Tursi, ancora su azione da calcio d'angolo. Finisce 1 a 0 per il Monopoli che con questo successo ipoteca la salvezza. Mino Spalluto
gli ospiti. MITRA (6) - Il capitano non fa la differenza in mezzo al campo, perde qualche pallone di troppo e si sveglia solo nel finale di gara. Cerca la via del gol in una sola occasione. NAGLIERI (5,5) - pensa troppo a difendere le scorribande di Di Miceli e poco ad affondare sulla fascia di competenza. Lascia il campo ad Arcamone. ARCAMONE (DAL 12' ST) (6) cambia in parte l'inerzia della gara giocando da trequartista e trova la via del gol in probabile fuorigioco. CHIARIA (5) - Il capocannoniere del torneo tocca palla solo quando è in fuorigioco e non impensierisce mai Pellegrino. Per il resto si sacrifica molto nel cercare lo spazio giusto. GUAZZO (5,5) - Come il compagno di reparto viene spesso colto in off side e non tira mai in porta. In compenso gioca qualche palla di più con i compagni. RODOLFI (6) - Manda in campo la miglior formazione, ma se Arcamone fosse stato inserito ad inizio ripresa probabilmente il Melfi avrebbe strappato un risultato positivo.
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Sport 29
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
Rodolfi non polemizza: «Gara decisa dagli episodi»
«Era più giusto il pari» Scafatese, giornata nera Al Barletta basta Infantino BARLETTA SCAFATESE
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BARLETTA (4-4-2): Di Masi 6; Cutrupi 7, Gambuzza 6, Marchetti 6,5, Legittimo 7; Simoncelli 6,5 (35’ st Manganaro sv), Muwana 6, D'Allocco 6, Rescio 6,5 (33’ st Romeo sv); Infantino 7,5, Fanasca 7 (16' st Menicozzo 6). A disp.: Vurchio, Bendjema, Lanotte, Shiba. All.: Sciannimanico 6,5. SCAFATESE (4-4-2): De Felice 6; Mastronicola 6, Miale 5,5, Braca 5,5, De Girolamo 5,5; Avallone 5 (16’ st Napoli 5,5), Basile 5,5, Corsale 5, Colella 5,5 (1’ st Poziello 5,5); Martone 5, Ramaglia 5. A disp.: Sorriso, Pagano, Nunziata, Pepe, Cerasuolo. All.: Rossi 5,5. ARBITRO: Albertini di Ascoli Piceno 6. RETE: pt 17’ Infantino. NOTE: spettatori 1000 circa. Ammoniti: De Felice, Colella, Miale. Angoli 4-3 per il Barletta. Recupero: pt 2’; st 4’. BARLETTA - Per fare risultato sul difficile campo di Barletta sarebbe servita una prestazione di alto profilo. Tutto il contrario di quella disputata dalla Scafatese, che ha subito lasciato il pallino del gioco nelle mani dei pugliesi e, dopo essere andata sotto in avvio, non è riuscita a mettere in mostra una reazione apprezzabile. Il risultato, dunque, non fa una grinza e, anzi, avrebbe potuto essere anche più pesante se i padroni di casa non si fossero divorati alcune niti-
MANFREDONIA ISOLA LIRI
de occasioni per raddoppiare. Invece si è assistito a un netto passo indietro e il tecnico dovrà ora lavorare per ricostruire il morale della truppa in vista dello sprint finale verso la salvezza. Il Barletta si mostra più determinato sin dalle battute iniziali e, dopo la classica fase di studio, porta il primo pericolo dalle parti di De Felice al 12': cross di Legittimo, testa di Fanasca e palla alta non di molto. Trascorrono cinque minuti e arriva il gol che decide la partita. Su cross dello stesso Fanasca dalla destra, l'ariete Infantino si coordina per una spettacolare conclusione in acrobazia che manda la palla lì dove De Felice non può proprio arrivare. Gli ospiti accusano il colpo e continuano a subire l'iniziativa biancorossa. L'unica opportunità costruita dagli ospiti giunge al 38', quando Ramaglia libera il tiro dalla lunga distanza, mandando la sfera a lambire il palo della porta difesa da Di Masi. Nella ripresa ci si aspetta una Scafatese più intraprendente. E in effetti i ragazzi di mister Rossi fanno qualcosa in più sotto il profilo del possesso palla, senza tuttavia andare mai al tiro con convinzione. Sono invece sempre i locali a far vedere le cose migliori in ripartenza. Sul fronte opposto l'estremo difensore Di Masi resta inoperoso e a nulla vale il forcing finale dei campani, generoso, ma decisamente sterile. Salvatore Petrarolo
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MANFREDONIA (4-3-3): Marruocco 6; Dipasquale 6,5, Nossa 6, Carrieri 6, Sabatino 6; Vitiello 6, Pirrone 5,5, Arcuri 5,5 (33' st Napolitano sv); Luppi 5,5, Carminati 6 (41' st Moro sv), Arigò 6,5 (25' st Ferrari sv). A disp. Fortunato, Parisi, Di Toro, Stella. All. Bucaro ISOLA LIRI (4-3-2-1): Mangiapelo 6; Mallardi 5,5 (25' st Sperati sv), Mucciarelli 6, Paolacci 6, La Rocca 5; Rogato 6 (7' st Simonetta sv), Costanzo 6, Gennari 6; D'Alessandro 6 (35' st Bianchini sv), Carboni 6; Federici 4. A disp. Fiorini, Matrisciano, Falco, Bussi. All. Grossi ARBITRO: Chiantini di Pisa RETE: 22' pt Arigò NOTE: Osservato 1' di raccoglimento per ricordare la scomparsa del preparatore atletico del Manfredonia, Rosario Sabella. Spettatori: 974, per un incasso di 7718 euro. Espulso al 28' del st Federici per fallo di reazione Ammoniti: La Rocca (I.L.), D'Alessandro (I.L.), Dipasquale (M) . Angoli 6-3 per il Manfredonia. Recupero : pt. 1 ';st. 5' MANFREDONIA - La serie positiva dell'Isola Liri (4 vittorie ed un pareggio nelle ultime cinque giornate, ndc) si è interrotta sul sintetico del Manfredonia. Ci pensa Arigò con una rete a metà della prima frazione a gare la differenza e garantire i due punti alla squadra di Bucaro che ottiene dunque il massimo risultato possibile che fa gioire i tifosi pugliesi e blocca le speranze dei laziali di continuare il momento positivo avviato senza soluzione di continuità nell’ultimo mese. L'undici di mister Grossi non
MONOPOLI. In sala stampa si vivono stati d'animo differenti. Mister Rodolfi commenta sereno, anche se con un pizzico di rammarico, questo risultato negativo. “Forse il risultato più giusto era il pareggio afferma il tecnico lucano - peccato per quel gol annullato dall'arbitro. La differenza tra noi e loro è stato l'episodio favorevole, loro lo hanno concretizzato e noi no. Sapevamo che il Monopoli era in serie positiva e che non sarebbe stato facile, vuol dire che cercheremo di riprendere il nostro cammino salvezza dalla prossima domenica. Peccato, perché a mio avviso non meritavamo assolutamente di uscire sconfitti da questa contesa. L'importante, però, è che i ragazzi siano usciti a testa alta, perché hanno giocato una buona partita”. Il mister se la prende in parte anche con il terreno di gioco sfavorevole.“Il campo pesante ci ha indubbiamente penalizzati perché la mia squadra predilige il fraseggio palla a terra, ma questo non vuole essere un alibi. In certi casi, si dice sempre che il terreno di gioco alla fine era lo stesso per entrambe le squadre, pertanto a me sta bene così. Il manto erboso non mi è piaciuto per niente, però, ripeto, non voglio che sia preso come scusante”. Infine una battuta su Arcamone, partito dalla panchina. “Abbiamo tre attaccanti importanti - conclude Rodolfi - e questa volta è toccato a lui andare in panca. Ho effettuato una rotazione per cercare sfruttare al meglio le loro caratteristiche. La scelta è stata esclusivamente di natura tattica, con questo, naturalmente non si tratta di una bocciatura per il calciatore, che sarà senz'altro utile nelle prossima gare. Ho preso una mia decisione, del resto gli allenatori sono pagati per fare delle scelte, talvolta non facili, come in questo caso”. Decisamente soddisfatto invece mister Chiricallo, che vede la salvezza del suo Monopoli ormai ad un passo. “Si sono affrontate due squadre che hanno combattuto per tutta la gara. Il primo tempo lo abbiamo giocato noi, mentre nella ripresa ne-
Paolo Rodolfi
gli ultimi venti minuti hanno fatto decisamente meglio i nostri avversari, anche se noi le nostre occasioni per chiudere la gara le abbiamo avute”. Chiricallo ci tiene inoltre ad elogiare il gruppo: “Abbiamo dimostrato di essere una squadra capace di soffrire e vincere, abbiamo una nostra identità ma non bisogna abbassare la guardia perché quanto prima dobbiamo centrare la permanenza matematica”. Infine in sala stampa sono intervenuti anche capitan Caccavale ed il match winner Lisi, entrambi soddisfatti di questi tre punti, si augurano
quanto prima di poter chiudere il discorso salvezza magari per strizzare l'occhio ad obiettivi più prestigiosi: “Devo ringraziare Loseto - afferma Lisi, al suo terzo gol stagionale - per quella palla che mi ha passato e che ho potuto insaccare“. Decisamente ambizioso invece Caccavale: “in tanti anni di carriera non mi sono mai posto limiti. Ci sono trenta punti in palio, possiamo guadagnarli tutti come possiamo perdere tutte le gare di qui alla fine. Rimaniamo concentrati e pensiamo domenica per domenica, ed alla fine tireremo le somme”. Mino Spalluto
Il prossimo avversario del Melfi Pugliesi cinici e concreti
Arigò fa gioire il Manfredonia Si ferma la serie dell’Isola Liri
Il tecnico sipontino Giovanni Bucaro
disputa una buona gara, mai in grado di impensierire la porta difesa da Marruocco, alla prima vera occasione del Manfredonia subisce la rete che decide l'incontro. Il Manfredonia, di contro, sfrutta al meglio l'occasione capitata sui piedi di Arigò, fallisce
un penalty e in classifica raggiunge proprio la formazione frusinate a quota ventinove punti. Le due compagini ora hanno un margine di quattro punti sulla zona play-out, attualmente occupata dalla Scafatese. L'avvio di gara è lento, con le
due formazioni che si studiano a vicenda. Al 9' su punizione di Pirrone, Arigò colpisce di testa ma la sfera termina tra le braccia di Mangiapelo. Passa un minuto e la punizione di Carboni sorvola di poco la traversa.
Al 22' il Manfredonia trova la rete che di fatto deciderà la gara: match winner Davide Arigò (lo scoso campionato ne segnò due, ndc), il quale sfrutta alla perfezione il cross di Dipasquale e in mezza girata batte Mangiapelo. Sulle ali dell'entusiasmo il Manfredonia tenta di trovare la rete del raddoppio e si rende pericoloso in più di un'occasione con Arigò. Al 30', infatti, la punta siciliana lancia in profondità Luppi, Mangiapelo esce ma non trattiene, arriva Arigò e calcia a rete, ma è decisiva la deviazione sulla linea di Mucciarelli che mantiene in corsa la propria squadra. Al 33' ancora Arigò al tiro, blocca senza problemi Mangiapelo. In chiusura di primo tempo Luppi ha la possibilità di chiudere l'incontro, il suo colpo di testa però si spegne sul fondo. La ripresa si apre con l'Isola Liri in avanti, ma la conclusione di Costanzo termina tra le braccia di Marruocco. Al 3' Federici controlla e calcia a rete di prima intenzione: bello il gesto tecnico, un po' meno la mira. Intorno al quarto d'ora il Manfredonia sciupa l'ennesima occasione con Arigò, il quale entra in area ma calcia fuori. Al 27' Carminati serve di testa il neo entrato Ferrari, ma il suo pallonetto si spegne sul fondo. Al 28' Federici si fa espellere tra le vibranti proteste dei laziali che in precedenza avevano invocato il rigore per un presunto fallo di Marruocco su Gennari. Con l'uomo in meno l'Isola Liri cerca di limitare i danni ma è sempre il Manfredonia a rendersi pericoloso e a sfiorare la rete del raddoppio, fallendo anche un penalty. Poi più nulla. Antonio Guerra
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30 Sport
Immeritata sconfitta con la Juve Stabia dei giallorossi che a tratti hanno dominato
Catanzaro agganciato in vetta Nella ripresa (22’) il gol di Ottobre nato da una punizione di Moretti JUVE STABIA CATANZARO
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JUVE STABIA (4-4-2): Soviero 6,5; Ametrano 6, Gritti 6,5, Fabbro 7, Pezzella 6 (21’ st Moretti 6,5); Tarantino 6 (26’ st Peluso sv), Acoglanis 5,5 (1’ st Ottobre 6,5), Ruscio 6, Amore 5,5; De Angelis 6, Vicentin 5,5. A disp.: Panico, Iorio, Marano, Varriale. All.: Rastelli 6,5. CATANZARO (3-4-3): Vono 5; Gimmelli 6, Di Maio 6, Ciano 6; Di Cuonzo 6,5, Bruno 6 (35’ st Orosz sv), Corapi 6,5, Benincasa 6 (27’ st Lodi 6); Mosciaro 5,5, Montella 6, Longoni 6. A disp.: De Vona, De Franco, Berger, Basile, Santaguida. All.: Auteri 6,5. ARBITRO: Merchioni di Ferrara 6. MARCATORE: st 22’ Ottobre. NOTE: spettatori 5000 circa di cui 500 provenienti da Catanzaro. Ammoniti: Benincasa, Gritti, Ruscio, Bruno, Ottobre, Di Maio. Angoli 10-2 per il Catanzaro. Recupero: pt 1’; st 6’. di MARCO SANTOPAOLO CASTELLAMMARE DI STABIA - Gioca e a tratti domina, spreca ma poi subisce e si spegne. Perdendo così la vetta solitaria della classifica. Il Catanzaro deve arrendersi ad una Juve Stabia mai pericolosa prima della punizione di Moretti dalla quale è nato il gol-partita firmato da Ottobre. Una sconfitta che i calabresi
A sinistra Ottobre autore della rete stabiese e a destra Montella del Catanzaro
non avrebbero meritato, almeno fino a quando il parziale non è stato sbloccato. Fino a quel momento la formazione di Auteri era stata perfetta, ma l’1-0 ha tagliato le gambe ai giallorossi, incapaci di reagire. La partita l’ha fatta sempre il Catanzaro, al punto che nel primo tempo la Juve Stabia si è fatta viva dalle parti di Vono una sola volta e peraltro dopo mezz’ora, quando Amore ha deviato di testa un cross di Tarantino. Per il resto è stato un monologo della squadra di Auteri, che ha dettato i tem-
pi ed ha creato pericoli a proprio piacimento. Ottimo l’approccio delle aquile, che già nel primo quarto d’ora sono andate per ben tre volte alla conclusione. Gimmelli, Longoni e Benincasa hanno fatto tremare la retroguardia locale, Auteri ha protestato entrando anche in campo quando Montella, lanciato nello spazio da Corapi, è caduto in area di rigore. Catanzaro pratico in fase offensiva ed organizzatissimo in fase difensiva: Di Maio ha comandato Gim-
melli e Ciano, che supportati da Di Cuonzo e Benincasa hanno tenuto lontani da Vono clienti difficili come Tarantino, De Angelis, Vicentin e Amore. Al resto hanno pensato Bruno e Corapi, che anche quando i ritmi si sono abbassati hanno garantito una cerniera tra i reparti assicurando rifornimenti adeguati a Mosciaro, Montella e Longoni. Il gioco avvolgente del Catanzaro ha portato al tiro ben sei calciatori diversi. A metà tempo è toccato anche a Benincasa e a Di Maio, che
L’allenatore furioso: «Dopo pochi minuti c’era rigore per noi»
Auteri non ci sta: «Un arbitro ai limiti della disonestà» CASTELLAMMARE DI STABIA. Gaetano Auteri ha un diavolo per capello. Non riesce a digerire una sconfitta causata, a suo modo di vedere, dall’operato deldirettore digara.“Un arbitraggioal limite della disonestà” si lascia scappare l’allenatore del Catanzaro, visibilmente nervoso al termine di una partita che, per larghi tratti, la sua squadra ha dominato. In particolare, Auteri recriminaperun episodioaccadutodopopochi minuti di gioco, quando Montella è caduto in area di rigore. C’era un fallo di Gritti, “era rigore ed espulsione” sottolinea Auteri, che in quella circostanza ha anche rischiato l’allontanamento per essersi letteralmente “catapultato” in campo. Non solo: il tecnico siracusano contesta una ripresa “in cui si è giocato poco”, ed un recupero “inadeguato”, anche quando gli si fa notare che, dopo aver incassato l’1-0, il Catanzaro si è spento. “Non ci ha fatto giocare”rincara la dose Auteri, che prosegue nella sua filippica: “Sono cose che fanno male al calcio, anche se chiaramente non dipendono né dalla Juve Stabia né dal Catanzaro. Difficilmente dimenticherò il nome di quest’arbitro…” prosegue l’allenatore, che ha la risposta pronta anche a chi gli fa notare che, forse, ad un certo punto della partita il Catanzaro avrebbe potuto rinunciare ad un atteggiamento spregiudicato ed accontentarsi del pareggio: “Sono venuto a Castellammare per vincere, le altre cose non mi interessano” ribatte piccato Auteri, che non risparmia un appunto neanche al reparto arretrato del Catanzaro: “Abbiamo subito il gol per una disattenzione collettiva, non possiamo permetterci certi cali di concentrazione perché l’avversario è in grado di punirti in qualsiasi momento”. Sulla stessa lunghezza d’onda Corapi: “Si è giocato pochissimo. L’arbitro ha perso tempo
Mister Autieri
hanno costretto ancora una volta Soviero ad intervenire. Ritmi che si sono improvvisamente alzati nei minuti finali, quando Montella, Corapi e Longoni hanno cercato la conclusione senza fortuna. Nel secondo tempo, il Catanzaro ha avuto subito l’occasione per passare, con Gimmelli che di testa ha deviato un angolo battuto da Corapi costringendo Soviero a salvare a terra. I ritmi si sono poi abbassati, la stanchezza ha cominciato a farsi sentire: si
possono così inquadrare due errori che, nel primo quarto d’ora della ripresa, potevano cambiare il risultato. A sbagliare per primo è stato Di Cuonzo, un appoggio errato che ha fatto scattare il contropiede stabiese non finalizzato da Vicentin. A restituire il favore, quando è stato il Catanzaro a distendersi in fase di ripartenza, ci stavano pensando i difensori locali, ma Montella non è riuscito ad inventarsi un tiro insidioso. In un momento di stanca, come un fulmine a ciel sereno a metà ripresa è arrivato il vantaggio della Juve Stabia. Un gol firmato da due calciatori subentrati: Moretti, uno specialista, ha calciato una punizione dalla distanza, Vono ha respinto corto e sulla sfera si è avventato Ottobre che ha fatto esplodere il “Menti”. A quel punto il Catanzaro ha cominciato a sbandare: la Juve Stabia avrebbe potuto raddoppiare poco dopo la mezz’ora, quando Di Maio ha perso palla favorendo De Angelis, la cui conclusione è sfilata di un soffio alla destra di Vono. Sono stati ancora i padroni di casa a sfiorare il gol: Vono ha respinto con i pugni una conclusione non irresistibile di Peluso, e sulla ribattuta Amore ha calciato a lato. Nel finale anche un piccolo giallo che ha causato un lungo recupero: l’arbitro ha prima espulso Di Maio, poi ha confrontato il taccuino con gli assistenti accorgendosi che il difensore era alla prima ammonizione.
PAGELLE CATANZARO VONO (5) - Nel corso di tutta la partita, subisce appena due tiri in porta: la punizione che non trattiene e dalla quale nasce il gol della Juve Stabia ed una conclusione da lontano respinta con i pugni. GIMMELLI (6) - In occasione della rete, le responsabilità vanno equamente divise tra l’intero reparto. Tuttavia, il capitano è anche uno degli uomini che più si propone e si rende pericoloso. DI MAIO (6) - Un errore e mezzo, con gli avversari che ne approfittano soltanto a metà, ma che macchiano soltanto parzialmente una prestazione sostanzialmente positiva. CIANO (6) - E’ il più essenziale dei tre difensori, bada al sodo e cerca di rischiare il meno possibile, avendo come dirimpettaio un calciatore veloce che non riesce ad impensierirlo. DI CUONZO (6,5) - Uno stantuffo inesauribile, macina chilometri lungo la sua corsia senza mai fermarsi. Prezioso in entrambe le fasi, in tutta la partita sbaglia pochissimo. BRUNO (6) - Gioca un buon primo tempo prima di calare nella ripresa, e nella parte finale del match lascia il posto ad un compagno di squadra. Dal 35’ st OROSZ (sv). CORAPI (6,5) - Moto perpetuo di un centrocampo che sovrasta quello avversario, tenendo la squadra in pochi metri ed assicurando qualità e qualità in entrambe le fasi di gioco. BENINCASA (6) - Prestazione generosa, non si risparmia anche se pensa soprattutto ad offendere, esaurendo tutte le sue energie al punto da essere sostituito dopo un’ora. Dal 27’ st LODI (6) - Entra in campo quando la squadra ha poche energie, sia fisiche che mentali, per cercare di reagire allo schiaffo subito.
in occasione dell’ammonizione di Di Maio, il gioco è rimasto fermo diversi minuti che andavano aggiunti al recupero”. Poi il giocatore parla degli scenari che si aprono dopo l’ultimo passo falso: “Questo era uno scontro diretto in cui si affrontavano le due migliori formazioni di questo girone, squadre fortissime che hanno dimostrato tutto il loro valore in mezzo al campo. Noi e la Juve Stabia ci giochereremo fino all’ultima giornata il primo posto, ma già nel prossimo turno dovremo cercare di approfittare del calendario: loro vanno a Roma contro la Cisco, mentre noi dovremo vincere contro la Vibonese”. In casa
Juve Stabia, l’allenatore Massimo Rastelli respinge le polemiche: “A mio avviso, il direttore di gara ha arbitrato bene. La mia squadra è stata estremamente cinica, riuscendo a sfruttare una delle poche palle-gol create. Abbiamo sofferto il Catanzaro nel primo tempo, ma nella ripresa siamo riusciti a prendere le misure. Non dimentichiamo che erano di fronte le migliori formazioni del campionato, quand’è così anche un episodio può fare la differenza. Sono contento anche della risposta del pubblico, che stavolta ci ha davvero trascinato verso una vittoria importantissima”. Marco Santopaolo
MOSCIARO (5,5) - E’ l’unico degli attaccanti (ed uno dei pochi dell’intera squadra) che non riesce mai ad andare alla conclusione. Auteri prova a cambiargli posizione ma con scarsi risultati. MONTELLA (6) - Si fa sempre trovare pronto per creare grattacapi alla retroguardia locale. Da rivedere un contatto in area stabiese dopo pochi minuti, quando viene sbilanciato da un avversario. LONGONI (6) - Si propone al tiro e lancia i compagni con suggerimenti apprezzabili, ma stavolta insieme ai colleghi del miglior attacco del campionato si inceppa e non riesce a pungere. AUTERI (6,5) - Ha ben poco da rimproverare alla squadra. Presenta un Catanzaro ordinato e pratico, anche se dopo aver subito il gol la squadra non è riuscita a riorganizzare le idee.
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Sport 31
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
Vani i tentativi di andare a rete. Il portiere Fornoni abbassa la saracinesca
Al Siracusa la sfida play off Il Brindisi sconfitto da un gol di Mignogna nella ripresa SIRACUSA BRINDISI
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SIRACUSA (4-3-3): Fornoni 7; Nigro 7, De Pascale 7 (4' st Strigari 7), Perricone 7, Capocchiano 7; Matinella 6, Cardinale 6 (34' st Berti sv), Lewandowski 6,5; Mignogna 6,5, Dal Rio 6, Di Piazza 6 (23' st Dalì 7). A disp.: Scordino, Giurdanella, Di Silvestro, Bufalino. All.: Sonzogni 6,5. BRINDISI (4-3-3): Pinzan 6; Idda 6, Trinchera 6,5, Taurino 6,5, Pasqualini 6,5 (40' st Galetti sv); Battisti 7, Carcione 6,5 (27' st Fiore 6), Pizzolla 6,5; Siclari 6, Da Silva 6,5, Mortelliti 6 (40' st Albadoro sv). A disp.: Ferrante, Maulella, Minopoli, Piccinni. All.: Silva 6,5 ARBITRO: Ruini di Reggio Emilia 6,5 RETE: st 30' Mignogna NOTE: Giornata di sole, poco più di tremila paganti per un incasso di 23 mila e 700 euro, comprensivo di quota abbonati. Ammoniti Matinella, Dal Rio, Fiore. Angoli 6-1 per il Brindisi. Recupero: pt 1'; st 4'. SIRACUSA -Termina con il successo del Siracusa lo scontro play off contro il Brindisi. Non ha fallito un colpo il Siracusa sulla linea difensiva, l'esordiente portiere Fornoni ha fatto decisamente il suo mostrando grande attenzione tre i pali e nelle uscite, il Brindisi alla fine può soltanto recriminare per essersi fatto sfuggire di mano quanto meno un comodo pareggio. Le avvisaglie di un pomeriggio per il Brindisi si sono materializzate, ben precise, quando al 50' una magistrale punizione battuta da Carcione ha colpito l'esterno del palo alla destra di Fornoni. andando poi fuori dopo che il pallone ha percorso almeno sei metri sulla linea di fondo con Mortelliti incapace di catturarlo.Un
Giuliano Sonzogni
confronto, comunque, che ha una chiave di lettura ben precisa. Sul piano tattico Siracusa sempre attento anche se ha finito per lasciare più spazio al Brindisi in mezzo al campo. Nel totale un rischio calcolato con un Siracusa che non ha mai mollato e che, alla fine, ha tratto il massimo da un lancio lungo di Cardinale che ha mezzo in moto Dalì sulla sinistra. Non c'è dubbio che il portiere più impegnato è stato Fornoni bravo anche ad opporsi all'84' in uscita alla conclusione di Da Silva, con pareggio che sembrava fatto. Chi segna, in definitiva, ha sempre ragione. Al 5' Fornoni si presenta alla grande respingendo con sicurezza una punizione calciata da Carcione, è tutto del
Brindisi l'avvio di gara e al 18' prima Perricone e poi De Pascale sbrogliano una pericolosa situazione in area. Quattro minuti dopo c'è una conclusione alta di Mortelliti. Al 31' una respinta di Perricone colpisce in pieno De Pascale con pallone che rimbalza verso la porta di casa ma indirizzato fuori bersaglio. Fornoni sorpreso perché era fuori porta. Al 33' si vede per la prima volta in avanti il Siracusa ma Dal Rio e Di Piazza non chiudono il dialogo avviato. Nel finale e in ben tre occasioni si comincia a far vedere Mignogna. Al 43' l'occasione più pericolosa con l'esterno al cross ma Dal Rio non ci arriva. Il Brindisi cerca l'affondo decisivo fin dalle prime battute della ripresa, conquista ancora un angolo e c'è anche un palo di Da Silva su azione viziata da fuori gioco. Si fa male De Pascale, entra Strigari e il Siracusa trova un altro punto di forza nel reparto difensivo. Non è fortunato, di sicuro, il Brindisi quando colpisce il palo al 50' su punizione calciata da Carcione e subito dopo Pizzolla conclude alto. Non si ferma il Brindisi, Da Silva al 53' è in ritardo sul cross di Mortelliti. Nell'ultima mezz'ora di gioco comincia a vedersi il Siracusa con Di Piazza e Dal Rio più continui, poi diventa determinante al 68' l'ingresso in campo di Emanuele Dalì, più incline ad involarsi sulla sinistra. Al 70' Dal Rio non arriva a colpire di testa su cross di Dalì, ci riesce cinque minuti dopo Mignogna che trova il gol decisivo arrivando in corsa da dietro. Difesa brindisina nettamente sorpresa. Il tecnico Silva mette dentro prima Albadoro e, poi, Galetti ma gli assalti del Brindisi alla porta del Siracusa vanno a vuoto. Franco Antonuccio
Ingenuità di Bertoncini, il Cassino ringrazia con Giannone
Un penalty piega l’Aversa CASSINO AVERSA
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CASSINO (4-3-3): Indiveri 6,5; Cafiero 6,5, Goisis 6,5, Merli Sala 7, Bianciardi 6,5; Kone 6,5, Berardi 6, Giannone 5,5; Bracaletti 7, Jefferson 6,5 (14'st Bardeggia 6), Mezgour ng (14'pt Scappaticci ng, 21'pt Vigna 6). A disp.: Paoletti, Conti, Bica Badan, Suarino. All.: Sanderra 6,5 AVERSA N. (4-4-2): Pettinari 6; Pistillo 6, Di Girolamo 6,5, Campanella 6 (1'st Parisi 6,5), Bertoncini 5; Tovalieri 6,5 (33'st Grieco ng), Massimo 7, Arini 6,5, Zolfo 5,5 (1'st Mariniello 6); Guglielmelli 5,5, Perna 6. A disp.: Cavaliere, Ciminari, D'Urso, Rinaldi. All.: Juary 6 ARBITRO: Oliveri di Palermo 7 RETI: pt 7' Jefferson (C); st 3' Perna (A), 25' Giannone rig. (C). NOTE: Spettatori circa 600, con rappresentanza ospite. Osservato prima dell'incontro un minuto di raccoglimento in memoria di Franco Anellino, ex preparatore dei portieri del club azzurro. Espulso al 25'st Bertoncini (A) per doppia ammonizione. Ammoniti: Cafiero, Bardeggia (C); Campanella, Perna, Bertoncini (A). Angoli 6-1 per l'Aversa. Recupero: pt 3'; st 5'. CASSINO - Non basta il ritorno al gol per tornare ad Aversa con qualcosa nel paniere. La formazione campana ritrova la via della rete dopo ben quattro incontri in rosso fisso ma deve cedere i tre punti ad un gagliardo e mai domo Cassino. Se la sconfitta risulta indolore (o quasi) dal punto di vista della classifica, bisogna ringraziare il Barletta: battendo la Scafatese, la formazione biancorossa consente agli amaranto di mantenere un punto di vantaggio sui play-out. Eppure la formazione
nel corridoio, si trova a tu per tu con Indiveri ma conclude con un pallonetto fuori misura. La ripresa si apre con il pareggio della formazione ospite: Di Girolamo ci prova dalla distanza, sulla traiettoria irrompe Perna che indovina la deviazione aerea e spiazza l'estremo azzurro. Il Cassino accusa il colpo e gli amaranto ci provano con Mariniello il cui tiro a giro non è fortunato. Parisi in proiezione offensiva riesce ad inserirsi bene di testa sfiorando anch'egli il punto del vantaggio. Ci vuole un episodio per rompere gli equilirbri e lo serve Bracaletti scappando da destra. Giannone batte Pettinari e le streghe realizzando magistralmente il penalty dopo averne sbagliato uno pesan-
di Juary sembra avere tutte le carte in regola per salvarsi. Quello che la formazione cara al presidente Spazzaferri paga davvero è la grossa ingenuità del terzino Bertoncini: già ammonito, è protagonista nell'azione del penalty decisivo. Bracaletti scappa in mezzo a lui e a Di Girolamo; per verificare quale dei due atterri l'esterno di Sanderra sono necessarie le telecamere. Pochi gli spunti di cronaca di una sfida “maschia”. Gli azzurri passano al 7': lancio dalle retrovie, Bracaletti porta a spasso un centrale mentre dal centro dell'area sbuca come un treno Jefferson, che di testa fa secco Pettinari. Al 38' grande occasione per l'Aversa con Perna, che servito
Jefferson
te nel derby contro l'Isola Liri. Gli azzurri ritrovano convinzione e serrano i ranghi. Alessandro Salveti
Doppietta del bomber laziale
Basta Ciofani per liquidare la pratica Igea IGEAVIRTUS CISCOROMA
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IGEA V. (4-2-3-1): Deliperi 6; Mottola 5,5 Palma 5,5 Tonanzi 5,5 (1' st Nabil 5,5) Toscano 5,5; Gemmiti 5,5 Pisciotta 4; Grillo 5,5 Procopio 5,5 Cocuzza 5,5 (46' st Stelitano sv); Angotti 5,5. A disp.: Cilli, Nuccio, Marangon, Alessandro, Stella. All.: Campolo. CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi 6; Balzano 6 Doudou 6,5 Di Fiordo 6,5 Angeletti 6,5; Chiappara 6 (38' st Mazzarani sv), Romondini 6,5 Barrionuevo 6; Caputo 6,5 Ciofani 7,5 Franchini 6,5 (47' st Padella sv). A disp.: Previti, La Rosa, Babù, Bellè, Di Iorio. All.: Incocciati. ARBITRO: Peretti di Verona. RETI: 43' pt e 48' st Ciofani. NOTE: Spettatori 300 circa. ESPULSI: 17' st Pisciotta e 35' st Mottola per gioco falloso. Ammoniti: Procopio, Palma, Caputo, Angotti. BARCELLONA P.G. - Una doppietta di Ciofani fa volare sempre più in alto la Cisco e allontana l'Igea dal sogno salvezza. La squadra di Incoccati approfitta dello scivolone del Catanzaro per avvicinarsi alla vetta e nel contempo allunga sul sesto posto, mettendo in cassaforte l'accesso ai play-off. Quella di Sergio Campolo, all'esordio, resta invece tristemente ultima in classifica e vede ridursi sempre più le speranze di salvezza. Adesso ci vorrebbe davvero un miracolo per tornare in corsa e ricominciare a sperare. La partita del “D'Alcontres” è un match senza storia che l'esordiente Campolo riesce a far tenere in equilibrio alla sua Igea solo per un tempo. Poi la differenza tecnica viene fuori e la Cisco gioca sul velluto contro una squadra sicuramente volenterosa ma poco convinta e soprattutto non ancora rodata. In realtà l'unico a cavarsela è il portiere Deliperi, bravo a salvare il risultato in un paio di occasioni e sfortunato al 43' della ripresa quando sul tiro di Franchini respinge il pallone sui piedi di un avversario che, lo rimette dentro e trova la deviazione vincente di Ciofani per il gol dello 0-1. In svantaggio l'Igea, che pure aveva retto benino nel primo tempo, si scompone, lascia quasi sempre l'iniziativa agli avversari e pian piano perde pezzi. Prima viene espulso Pisciotta (17' st), poi arriva un rosso anche per Mottola (35' st) sempre per gioco falloso. Così il finale, in nove contro undici, diventa una sofferenza in più invece dell'assalto che Campolo avrebbe voluto. In pieno recupero ancora Ciofani fissa il risultato sullo 0-2 con una bella girata sul lancio millimetrico di Caputo. La Cisco festeggia una vittoria mai realmente in discussione e torna a sognare traguardi ancor più importanti. Solo i sogni sono rimasti, invece, all'Igea che è a meno otto dal penultimo posto e che non riesce ad uscire dal tunnel. A fine gara esplode pure la protesta dei tifosi, finalmente sugli spalti dopo cinque mesi di chiusura al pubblico del “D'Alcontres”. I sostenitori dell'Igea hanno criticato squadra e società, il presidente Rendina ha annunciato di essere pronto a mollare. Massimo Lepore
Un buon Vico Equense tiene solo un tempo, poi cade sotto di colpi dei siciliani
Schiavon-Agostinelli lanciano il Gela GELA VICOEQUENSE
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GELA (4-3-3): Nordi 6; Ricca 6,5, Geraldi 6, Lucioni 6, Memè 6; Zaminga 6 (1’ st Franciel 6,5), Schiavon 8, Cammarota 7; Vianello 6,5 (19’ st Cruciani 6,5), Agostinelli 7,5 (30’ st Piva sv), La Porta 6. A disp.: Ferla, Di Muro, Rosamilia, Estevez. All.: Provenza 7. VICO EQUENSE (4-4-2): Munao 7; Gargiulo 6,5, Scognamiglio 5,5, Marciano 5,5 (10’ st Mineo 6), Loreto 6; Donnarumma 6, Armellino 6,5, Burgos 6 (44’st Mele sv), De Rosa 6,5; Incoronato 6,5, Esposito 6 (15’ st Hodza 6). A disp.: D'Alessandro, Chiariello, Trapani, Scozzese. All.: Ferraro 5,5. ARBITRO: Bellutti di Trento 6. RETI: pt 14’ Agostinelli (G), 44’ Inco-
ronato (V); st 21’ Schiavon (G), 22’ Agostinelli (G). NOTE: spettatori 1500 circa, incasso 9500 euro. Ammoniti: Gargiulo, Lucioni. Angoli 6-4 per il Gela. Recupero: pt 2’; st 3’. GELA - Vico gioca bene, trova il pari alla fine del primo tempo, ma deve arrendersi alla forza dei singoli del Gela, che ha nella completezza dell’organico la sua forza. Esce a testa alta la formazione di Ferraro, che incassa i complimenti (sinceri) del collega Provenza in sala stampa. I biancazzurri vincono 3-1 e tornano a sorridere in vista dello scontro diretto play off a Brindisi. Subito brividi per i tifosi del Presti al 13'. Sulla punizione dalla destra Esposito si ritrova da solo davanti a Nordi. Il suo piattone è debole e sulla ribattuta di Nordi, Donnarumma
spreca mandando fuori. Legge del calcio spietata. Appena un minuto dopo Cammarota salta con un sombrero il difensore campano e conclude centralmente. La difesa del Vico lascia la palla nell'area piccola e da due passi Agostinelli segna la sua prima rete in maglia biancazzurra dal suo arrivo a gennaio. Il Vico prova ad attaccare e gli uomini di Provenza sfruttano le ripartenze. Sui palloni inattivi il Gela soffre sempre ed il pareggio del Vico Equense non poteva che venire da una punizione. Al 44' De Rosa pennella in area, i calciatori del Gela giocano alle belle statuine e per Incoronato è facile spingere di testa il pallone in porta. Provenza lascia negli spogliatoi Zaminga per inserire Franciel. Il Gela passa al 4-4-2 con Vianello e La Porta esterni. Il piglio dei biancaz-
Nathan Schiavon
zurri sembra diverso. Ma serve lo spunto del singolo e a metà ripresa il capitano Schiavon si inventa un gol bellissimo accentrandosi e poi lasciando partire un missile che si spegne alla sinistra di Munao. Sulle ali dell'entusiasmo il Gela fa tris dopo appena 60 secondi. La Porta smarca Agostinelli davanti a Munao, scavalcato da un delizioso lob. La rabbia del Vico si spegne in quel momento. Fabrizio Parisi
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32 Sport
2ª Divisione. Inutile la rete nel finale di Sperandeo che segna il gol della bandiera
Vibonese, tonfo che preoccupa Contro il Noicattaro Ike spreca in avvio, poi i pugliesi hanno la meglio VIBONESE NOICATTARO
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VIBONESE (4-3-3): Mengoni; Orefice Conti Vallefuoco Rugiero; Lopetrone (6' st Di Mauro; 11' st Sperandeo), Pirrone Piroli (36' st Beccaria); Riccobono Omolade Ike. A disp.: Senatore, Milanese, Perna, Bertini. All.: Galfano 4 NOICATTARO (3-4-1-2): Musaco 6,5; Fumai 5,5 Coppola 6,5 Sassarini 6 (41' st Libera SV); Perrone 6,5 De Santis 6,5 Lorusso 6 Loseto 5,5 (13' st Di Bari 6); Zotti 7; Manca 6 Ladogana 6,5 (32' st Piano SV). A disp.: Petruzzelli, Aliperta, De Lorenzo, Doria. All: Trillini 6 ARBITRO:Benassi di Bologna 7 (Valletta e Ascione) MARCATORI: 22' st Ladogana (N), 25' st Zotti (N), 40' st Sperandeo (V) NOTE: spettatori 250 circa. Ammoniti: Vallefuoco, Piroli, Beccaria (V) e Lorusso (N). Angoli 35. Rec.: 1' pt; 3' st. di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA - Sciupona. Senza nerbo e a tratti anche imbarazzante. Difficile trovare altri aggettivi per una Vibonese che sciupa il terzo scontro diretto consecutivo in casa sprecando, così, un'altra occasione per avvicinarsi al sestultimo posto. La salvezza diretta rimane una chimera, dunque, per i rossoblu, sebbene tra le squadre che lottano per non retrocedere non abbia vinto nessuno. Nessuno ad accezione di un modesto Noicattaro. CRONACA. Dopo 3 minuti i rossoblu sfiorano il vantaggio: Omolade mette in mezzo dove Ike, a porta libera, manda clamorosamente fuori. Il Noicattaro di organizza, il 3-4-2-1 di Trillini tiene bene il campo e crea qual-
che apprensione con Zotti sistemato tra le linee. La manovra della Vibonese, senza Di Mauro, è lenta. Prevedibile. Galfano corre così ai ripari e dopo un quarto d'ora cambia. Il tecnico inverte gli esterni di attacco, avanza Pirrone sulla trequarti, sposta Lopetrone in cabina di regia e manda Piroli a controllare Zotti. Ma è proprio quest'ultimo ad illuminare i suoi, con un lancio in profondità per Manca che con un diagonale sfiora il palo. Non succede più nulla, fino al fischio dell'arbitro che manda le squadre verso gli spogliatoi, accompagnate dai mugugni e dai fischi della sempre più sparuta rappresentanza di tifosi rossoblu. Nella ripresa Galfano cambia ancora e manda in campo Di Mauro ma 5 minuti dopo è costretto a rivedere la scelta. Per
un riacutizzarsi di un problema muscolare, il capitano alza bandiera bianca. L'allenatore rossoblu tenta il tutto per tutto mandando in campo la quarta punta, ma è ancora Ike a fallire un gol fatto, quando a pochi passi dalla linea bianca spara su Musaco. La Vibonese a trazione anteriore concede però spazio al Noicattaro e al 21' Lorusso sfiora in palo. Suona, quindi, il campanello di allarme per la Vibonese e, infatti, un minuto dopo gli ospiti passano. Zotti lancia Ladogana che brucia in velocità Vallefuoco e supera Mengoni. La Vibonese va in bambola e 3 minuti dopo subisce il raddoppio. E' Ladogana a servire una palla d'oro a Zotti, lasciato solo in area: per il fantasista è un gioco da ragazzi insaccare in rete. Inutile la rete di Sperandeo.
PAGELLE VIBONESE MENGONI (6) - Spettatore non pagante nel primo tempo. Non ha particolari responsabilità sui due gol del Noicattaro. OREFICE (6) - In fase difensiva è impeccabile. Particolarmente propositivo nel primo tempo, quando si sgancia spesso, anche se non è sempre preciso al momento del cross. RUGIERO (5,5) - Rimane bloccato dietro. Eppure è lui il fluidificante con maggiori doti offensive. PIRRONE (5) - Fatica a dettare i tempi ai suoi e si perde nella mediocrità generale. VALLEFUOCO (4,5) - E' attento dietro, almeno nel primo tempo. Poi, nella ripresa cala visibilmente. Esordio casalingo da dimenticare, dunque.
Sperandeo, suo il gol rossoblù
L’allenatore rossoblù impreca per le occasioni mancate
Galfano: «È il solito refrain» VIBO VALENTIA - Da Angelo Galfano sempre il solito refrain. «Quando non riesci a mettere la palla dentro diventa davvero difficile vincere le partite». E' questa la letturache il tecnico della Vibonese, negli spogliatoi del Luigi Razza, dà alla sconfitta subita al cospetto di un modestissimo Noicattaro, una lettura che, francamente, già in sala stampa è sembrata riduttiva. Certo, è vero che la Vibonese sullo 0-0 ha sprecato, e pure malamente, unpaio di occasioni favorevoli per passare in vantaggio. Ma nel conto vanno messe delle scelte che alla fine non hanno pagato per come il tecnico rossoblu si aspettava. Bertini, nel bene e nel male, aveva finora sempre giocato discretamente. Ieri, però, è rimasto fuori: Galfano gli ha preferito Vallefuoco. Senza considerare, poi, la decisione di gettare nella mischia Gaetano Di Mauro, entrato al posto di Lopetrone, proprio nel momento in cui il giovane Piroli stava soffrendo particolarmente Zotti. «Di Mauro? Sabato stava bene. Anzi, a giudizio
deisanitari potevagiocare puretitolare», hafatto sapere Galfano. «Perchè ho sostituito Lopetrone e non Piroli? Perchè Lopetrone aveva sbagliato tutto», ha poi sottolineato il tecnico della Vibonese, che davanti a taccuini e microfoni dei cronisti presenti in sala stampa non ha nascosto tutta la sua amarezza. «E' vero - ha poi ammesso il tecnico rossoblu - è stata una brutta sconfitta. Adesso non bisogna nascondere la testa sotto la sabbia. Sappiamo che adesso conquistare la salvezza diretta è davvero difficile». E' realista anche Sauro Trillini, allenatore del Noicattaro, che gongola per la seconda vittoria consecutiva. «E' stato un successo sofferto, ma cercato e voluto. Abbiamo sofferto un po' nel primo tempo, poi nella ripresa, invece, siamo usciti fuorialla grande.Sappiamo cheil nostrocampionato non si concluderà alla trentaquattresima giornata», ha chiosato, infine, Trillini. ant. sch.
CONTI (5,5) - Manca è un brutto cliente. E si aiuta spesso con l'esperienza. Ma il centrale siciliano, sebbene con qualche spasmodica sbavatura, se la cava. IKE (4) - Dopo tre minuti sbaglia clamorosamente un gol a porta vuota. Al 12' della ripresa ne sbaglia un altro, sparando su Musaco da buona posizione. LOPETRONE (5,5) - Benino in fase di contenimento. Male in quella di impostazione. Dal 6' st DI MAURO (SV) - Era davvero il caso di rischiarlo? Il capitano entra in campo ma è costretto ad uscire dopo cinque minuti per il riacutizzarsi del problema muscolare. Dall'11' st SPERANDEO (5,5) Galfano decide di sbilanciare la sua squadra, mandandolo in campo. Il suo ingresso, però, coincide con la fase di sbandamento accusata dalla Vibonese. Ma segna un gol da cineteca, inutile, però, ai fini del risultato. OMOLADE (6) - Si danna l'anima. Lotta come un leone e serve a Ike un paio di palle che meriterebbero altro epilogo. PIROLI (4) - Inizia benino, poi si perde. Dal 36' st BECCARIA (SV). RICCOBONO (4,5) - Galfano lo sposta continuamente, ma il “folletto” rossoblu fatica a trovare la giusta posizione. ant. sch.
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Sport 33
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
Risultati e classifica
26ª giornata
Casertana-Bitonto
1-0
F. e C. Bn-Matera
1-1
Fasano-Angri
1-1
NEAPOLIS
53
24 16 5
3 49 22 12 10 1
1 27 8 12 6
4
2 22 14 27 +5
Francavilla Br-Bacoli
1-2
36’ st Olcese
10' st Carretta (M), 29' st Tortora (FC) 21' pt Langiotti (F), 33' pt Vitagliano (A)
Marcatori
PIANURA
53
25 16 5
4 47 22 12 7
2
3 25 11 13 9
3
1 22 11 25 +4
21' pt Maraschio (F), 22' st Compierchio (B), 31' st Castiglione (B)
V. CASARANO
44
24 12 8
4 37 24 12 7
3
2 24 16 12 5
5
2 13 8 13 -4
Ostuni-Francavilla Pz
S. ANTONIO
44
24 13 5
6 37 26 12 9
2
1 21 10 12 4
3
5 16 16 11 -4
CASERTANA
42
25 13 3
9 30 20 13 7
1
5 17 11 12 6
2
4 13 9 10 -9
3-2
26' pt, 43' pt e 24' st Salzano (O), 3' st e 14' st Del Prete (F)
Pisticci-Pianura
0-3
F. E C. BN
42
24 12 6
6 39 32 12 7
4
1 24 11 12 5
2
5 15 21 7
Pomigliano-S. Antonio
2-0
FRANCAVILLA PZ
41
24 12 5
7 37 25 12 6
3
3 17 9 12 6
2
4 20 16 12 -7
Turris-Neapolis
3-2
POMIGLIANO
39
25 10 9
6 31 28 13 6
5
2 20 13 12 4
4
4 11 15 3 -12
MATERA
36
25 9
7 37 37 12 3
6
3 19 21 13 6
3
4 18 16 0 -13
V. Casarano-Grottaglie
3-1
ANGRI
34
25 8 10 7 35 34 12 4
6
2 14 12 13 4
4
5 21 22 1 -15
22' pt Fraschini (G), 34' pt e 1' st D’Anna (C), 13' st Contino(C)
GROTTAGLIE
32
24 9
5 10 31 33 12 4
3
5 16 16 12 5
2
5 15 17 -2 -16
Riposa: Ischia
TURRIS
31
25 9
4 12 40 45 13 6
1
6 20 20 12 3
3
6 20 25 -5 -18
OSTUNI
27
25 7
6 12 25 39 13 5
4
4 18 19 12 2
2
8
BITONTO
24
25 5
9 11 24 35 12 3
3
6 14 16 13 2
6
5 10 19 -11 -25
ISCHIA
24
24 6
6 12 22 36 12 1
4
7
7 17 12 5
2
5 15 19 -14 -24
FRANCAVILLA BR
20
24 4
8 12 18 26 12 3
3
6 12 15 12 1
5
6
BACOLI
20
25 4
8 13 22 39 12 2
4
6 10 17 13 2
4
7 12 22 -17 -29
PISTICCI
19
25 4
7 14 22 36 13 2
2
9
8 17 12 2
5
5 14 19 -14 -32
FASANO
11
24 1
8 15 13 37 12 0
6
6
7 17 12 1
2
9
3’ st Sibilli, 32’ st Manzo, 38’ st Scarpato 33' pt (r) Lo Coco, 33' st (r) D’Avanzo
14' pt Fontanella (N), 19' pt e 25' st Longobardi (T), 43' pt Russo (T), 22' st Sergi (N)
Prossimo turno
27ª giornata 28/02/10 ore 14.30
Bacoli-F. e C. Bn Bitonto-Pomigliano Francavilla Pz-Turris Grottaglie-Casertana Ischia-Ostuni Matera-Fasano Neapolis-V. Casarano Pianura-Francavilla Br S. Antonio-Pisticci Riposa: Angri
9
-6
7 20 -14 -24
6 11 -8 -28
6 20 -24 -37
17 Reti: Russo (6) (Turris) 14 Reti: Del Prete (1) (Francavilla) 13 Reti: Olcese (1) (Casertana); Manzo (3) (Pianura) 12 Reti: Albano (1) (Matera) 11 Reti: Fontanella, Moxedano (1), Sergi (2) (Neapolis) 10 Reti: Bonanno (Neapolis); Auricchio (2) (Pomigliano); Longobardi (Turris); Villa (4) (V.Casarano) 9 reti: Maffucci (2) (S.A. Abate) 8 Reti: De Sena (Angri); Tortora (Forza e C.); Del Sorbo (Pianura) 7 Reti: Malagnino (1) (F.Fontana); Chisena (Francavilla); Mallardo (Forza e C.); Pastore (Neapolis); Sibilli (1) (Pianura); D'Anna (V.Casarano) 6 Reti: De Angelis (Grottaglie); Siano, Temponi (S. A. Abate) 5 Reti: Galdi, Incoronato (1) (Angri); Zinno (Bacoli); Ancora, D'Amblé (2) (Grottaglie); Saurino G. (Ischia); Logrieco (Matera); De Palma (1) (Ostuni) 4 Reti: Genchi (Casarano); Massaro (1), Ferrari (1) Salvati (Forza e C.); Manzillo (Francavilla); Carretta, De Vecchis (Matera); Salzano (Ostuni); Ausiello (Pianura); Ferrentino (Pisticci); Contino (1) (V.Casarano)
Biancazzurri in vantaggio a Benevento a inizio ripresa con un gol di Carretta
Matera raggiunto da Tortora F&C-BN MATERA
1 1
FORZA E CORAGGIO: Di Matteo 5, Candrina 6, Clemente 5,5, Amabile 5,5 (19' st Mandato 6), Fiscariello 6, Salvati 6, Massaro 6, Gasperini 6, Tortora 6,5, Cantile 5,5, De Falco 5 (1' st El Ouazni sv e dal 12' st Mortaruolo 6). A disp.: Cimmino, Stroffolino, Troisi, Scippa. All.: Lepore-Mauro 6 MATERA: G. D'Angelo 6, F. D'Angelo 6, Savino 6,5 (32' pt Manzo 6), Mazzoleni 7,5, Bartoli 6,5, Martinelli 6, Carretta 6,5, Leta 6, Alassani 6, Martone 7, Logrieco 6 (20' st Di Fausto 6). A disp.: Falcone, Manetta, Ostaku, Campo, De Vecchis. All.: Roberto Rizzo 6 ARBITRO: De Meo di Foggia RETI: st 10' Carretta, 29' Tortora NOTE: giornata primaverile, spettatori circa duecento, di cui una cinqantina provenienti dal capoluogo lucano. Ammoniti: Amabile (FC), Massaro (FC), Salvati (FC) Candrina (FC), Savino (M). Allontanato dalla panchina della Forza e Coraggio (26' st) il tecnico Ciro Mauro. Calci d'angolo: 8-5 per il Matera. Recupero: pt 1'- st 3'. BENEVENTO- Finisce come all'andata la sfida di Benevento tra la Forza e Coraggio e il Matera. Per il Matera un punto pesante sul campo della tremenda matricola del campionato, seppur apparsa in netto calo durante le ultime uscite. Alla rete di Carretta ha fatto seguito il pari di Tortora che ha fissato il punteggio sul risultato di uno ad uno. E, alla resa dei conti, il pari è risultato utile per un Matera che ha dovuto fronteggiare
Carretta e a fianco Logrieco
l'assenza di Albano e Branda in prima linea e di Savino nel bel mezzo della gara. Nonostante ciò, D'Angelo è stato sostanzialmente inoperoso, la difesa ha ben contenuto soprattutto Massaro e in avanti, anche se si è creato poco, la prima linea ha sempre tenuto in tensione il pacchetto arretrato di casa. Ma il meglio il Matera lo ha offerto in mediana, dove Mazzoleni ha fatto il padrone, dettando i tempi al gioco dei suoi e mettendo in gran difficoltà i dirimpettai, seppur rispettabilissimi e di grande spessore. Così le occasioni sono state poche, il gioco non è mai decollato e il pari è la logica conseguenza di tutta la premessa. Certo, l'amarezza resta perché è stata sciupata un'altra occasione per restare in-
collati al groppone che punta ai play off, in effetti però il Matera non ha fatto molto per chiudere la gara anzitempo. La gara non è stata emozionante, la noia, specie nei primi quarantacinque minuti, l'ha fatta da padrone. Basti considerare che i padroni di casa sono stati pericolosi in una sola circostanza. Al 19' quando Tortora di testa spizzica una palla per l'inserimento di Massaro che a sua volta tenta la battuta di prima intenzione: viene fuori un tiraccio che si spegne a lato. La replica del Matera arriva precisamente al 35' con una incursione velenosa del giovanissimo e bravo Carretta che va via sulla destra, penetra in area e da posizione defilata lascia partire un destro che Di Matteo devia con i
pugni in angolo. Tutto qua il primo tempo, condizionato anche dall'infortunio dell'ottimo Savino, sostituito al 32' da Manzo. Nella seconda metà di gara, i padroni di casa partono convinti, ma è il Matera a passare in vantaggio. Il tutto nasce da un'offensiva della Forza e Coraggio con Massaro che si accentra, salta alcuni avversari e lascia partire un destro a girare che termina tra le braccia dell'attento D'Angelo. Sul capovolgimento di fronte il Matera lascia il segno. Dalla trequarti un immenso Mazzoleni lancia in profondità Carretta che all'altezza dello spigolo piccolo dell'area colpisce fortunosamente la sfera col ginocchio e beffa Di Matteo apparso fuori tempo nell'occasione. Forte del vantag-
gio, il Matera prova a tenere palla e a far passare i minuti, la Forza e Coraggio si innervosisce e rischia di rimanere in dieci. Massaro e Salvati, già ammoniti, rischiano grosso quando c'è da bloccare con la forza gli sguscianti Martone e Carretta. L'arbitro sorvola e tiene indirettamente in vita i padroni di casa, che riescono a rimettere le cose a posto. Al terzo corner consecutivo battuto da Massaro, Tortora trova l'elevazione vincente. Colpo di testa imperioso e palla in fondo al sacco. Poi con la forza della disperazione e sulle alti dell'entusiasmo la Forza e Coraggio cerca anche la rete del sorpasso che Mandato sfiora subito dopo il pareggio. Il Matera arretra e non po-
co, accontentandosi in pratica del punto. Durante il primo di quattro minuti di recupero, il Matera rischia il ko, ma sugli sviluppi di un corner la palla attraversa tutta l'area e finisce sul fondo. Filippo Tortora si conferma bestia nera del Matera. Infatti, è dai tempi di quando militava nel Potenza in D che va sostematicamente a segno contro i biancazzurri a prescindere dalla maglia che indossa (lo ha fatto con la Sangiuseppese, la Turris e il Neapolis). Per il tecnico del Matera c’è il settimo punto in tre gare di cui due in trasferta e se non è record poco ci manca. Ora il Matera giocherà sabato contro il Fasano per preparare meglio la semifinale d’andata del 3 marzo col Boville in casa. Daniele Sauchelli
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34 Sport
Spogliatoio Matera Sette punti in tre partite per Rizzo di cui due fuori casa
Martone: «Va bene così» Il bicchiere è mezzo pieno perché il Forza e Coraggio ci ha creduto BENEVENTO. Eccoci di fronte al più classico degli arcani: il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Andare in vantaggio e farsi raggiungere ad un quarto d'ora dal termine può avere il sapore della beffa, ma in realtà i pericoli scampati nei minuti finali e di recupero, possono lasciare soddisfatto il gruppo di mister Rizzo, che torna da Benevento con un punto prezioso su un campo difficile, dove pochi hanno fatto risultato. L'assenza di Albano e Branda, l'infortunio di Savino, sono incidenti di percorso ben superati dalla truppa materana, che adesso guarda al futuro con maggiore serenità, anche se la zona importante è ancora un po' distante, ma le ultime prestazioni ed i recenti innesti sono segnali importanti che devono trovare conferme a stretto giro. Forse è rimasto negli occhi dei giocatori ospiti l'occasione fallita nel finale dalla Forza e Coraggio e non la mancata possibilità di sbancare il “Meomartini”. Così il clima generale appare buono e la fiducia regna sovrana nel clan dei materani. All'uscita dagli spogliatoi, Savino Martone riaccende il film della sua vita e passa in rassegna volti che ha già conosciuto in passato.Lui a Benevento ha militato con la Primavera giallorossa, nel periodo d'oro del settore giovanile sannita. Proprio a Benevento, l'attaccante di Gragnano ha giocato una delle partite più belle della sua stagione. Martone scambia qualche parola con qualche personaggio che ha conosciuto in passato, lasciandosi scappare qualche parola in merito alla gara con la Forza e Coraggio: “Siamo soddisfatti della gara odierna, abbiamo tenuto testa ad una squadra importante come la Forza e Coraggio. Questa è una squadra che quando è in giornate è una vera macchina da rete, con attaccanti importanti ed un gioco sulle fasce molto redditizio. I rischi li abbiamo ridotti all'osso, e abbiamo avuto la fortuna di trovare il vantaggio che, anche se abbastanza casuale, è stato fortemente voluto dalla squa-
A destra il difensore Alberto Savino che ieri è uscito anzitempo dal campo per un problema all’inguine e la sua mancanza si è sentita sulle palle alte tra cui quella del pari
PAGELLE MATERA D'ANGELO G. (6) - .Reattivo, sempre pronto all'intervento, anche se a dire il vero non c'è un gran da fare. Un paio di uscite basse ben protetto dai difensori, e qualche buon intervento tra i pali tanto per dosare la condizione mentale. Sul pareggio avrebbe potuto tentare l’uscita. D'ANGELO F. (6) - Gara ordinata, senza sbavature e mai in affanno. Rischia poco e dalle sue parti non si passa. Nel complesso sta garantendo solidità al reparto con buona partecipazione alla manovra corale.
A sinistra il portiere Gennaro D’Angelo non esente da colpe sul pari, sotto a sinistra Rizzo e a destra Bartoli
SAVINO (6,5) - Torna a sinistra e dimostra di non aver affatto dimenticato come si gioca sulla corsia laterale. La sua gara dura mezz'ora, ma che gara. Prende in consegna Massaro, l'uomo più importante dei padroni di casa e gli mette la museruola per i primi trenta minuti (DAL 32' PT MANZO (6) - Prende le misure all'avversario dalla panchina e le mette in campo al suo ingresso in campo). MAZZOLENI (7,5) - Straripante in mezzo al campo. Detta i tempi, non butta un pallone nemmeno quando ha poche opzioni. Un trentanovenne così si vede di rado in quinta serie. BARTOLI (6,5) - Si intende da subito con il compagno di reparto e innalza un muro invalicabile davanti a D'Angelo. La Forza e Coraggio è squadra che in casa segna a grappoli, ma al cospetto di questa difesa c'è ben poco da fare. MARTINELLI (6) - Attentissimo, tiene sempre alta la linea e va spesso a saltare contro il forte Tortora. Una sfida nella sfida che termina senza vincitori né vinti. CARRETTA (7) - Prende un quantitativo industriale di falli, va spesso via in dribbling e corona una buona gara con la rete del momentaneo vantaggio. Ha il merito di crederci e tramutare una palla innocua in una grande occasione da rete, poi ben sfruttata. LETA (6) - La spalla giusta per Mazzoleni. Grande dinamicità, buoni inserimenti e un moto perpetuo per il centrocampo ospite. A tratti impreciso, ma dopo tanta corsa ci può stare. ALASSANI (6) - Sostituisce Albano senza alcun timore. Entra sempre con grande foga in ogni contrasto, si fa sentire dai difensori di casa, ma la pecca è la mancanza di feeling con la porta avversaria.
dra. A quel punto avremmo dovuto chiudere la partita ed invece ci siamo chiusi troppo, subendo prima il pari e poi rischiando di perdere addirittura nei minuti finali. Sarebbe stata una beffa colossale perchè la sconfitta sarebbe stata difficile da digerire per quello che si è visto in campo. Nel complesso, credo che siamo sulla strada giusta, la squadra si è rinforzata molto ed è arrivato il mo-
mento di recuperare quanti più punti possibili fino alla fine del campionato, tenendo presente che mancano ancora tante partite e che ci sono ancora molti scontri diretti, utili per sottrarre punti alle dirette inseguitrici”. La risposta all'arcano, allora, è trovata: il bicchiere è mezzo pieno, il Matera torna a casa con qualche convinzione in più che dovrà essere assolutamente confermata dalle prossime uscite. Fasano ed Angri pri-
ma del turno di sosta. Il calendario non è di quelli impossibili, la parola passa al campo. Per continuare a riempire il bicchiere, a cui c’è l’ingrediente della Coppa Italia. L’obiettivo di giungere alla semifinale di con il Boville del 3 settembre è davvero a tiro di vittoria e, molto probabilmente, la gara con il Fasano sarà anticipata a sabato e servirà vincerla per far tornare i conti. Per Rizzo c’è il settimo punto in tre gare. Daniele Sauchelli
MARTONE (7) - Non è un ex, ma quasi. A Benevento ha mosso i primi passi da calciatore e proprio in terra sannita fa vedere le streghe alla difesa giallorossa. Tiene palla, fa salire la squadra, garantendo d'un sol colpo profondità e copertura. LOGRIECO (6) - Non dà punti di riferimento alla difesa avversaria, svariando spesso su tutto l'arco offensivo. Macina chilometri su chilometri ma va presto a riserva. (DAL 24' ST DI FAUSTO (6) - . Lascia intravedere, all'esordio, buone cose. Tornerà utilissimo con il passare dei giorni).
DAGLI ALTRI CAMPI FASANO ANGRI
1 1
FASANO (4-4-2): Dell’Anna 5.5; Lentini 6.5, Colucci 5, Fortunato 6, Pistoia 5.5; Seclì 6 (23'st Gaspodini 5), Tateo 5.5 (43'st Fiscina sv), Galiano 6.5, D’Onghia 6 (27'st Schiavone 5.5); Langiotti 6.5, Piovan 6.5. In panchina: Comes, Crastolla, Mileto, Salvi. Allenatore: Geretto. ANGRI (4-4-2): Inserra 6; Formisano 5, Alterio 5.5, Biancardi 6, Lambiase 6; Galdi 6.5, Vitagliano 6.5, Amarante 6, Russo 5.5 (18'st Venditto 5.5); Desena 5.5 (31' Carnicelli sv), Ragosta 6. In panchina: Sannino, Cascella, Fabbricatore, Gallo, Maruggi. Allenatore: Criscuolo. ARBITRO: Valentini di Pesaro. RETI: 21'pt Langiotti (F), 33'pt Vitagliano (A). NOTE: spettatori 250 circa, di cui 30 ospiti. Ammoniti: Formisano (A), Lambiase (A), Tateo (F). Angoli: 5-2 per il Fasano. Rec.: 2'pt; 3'st.
FRANCAVILLAF. SIBILLABACOLI
1 2
FRANCAVILLA F. (4-3-3): Palmieri 5; Trovato 5.5 (21' st Radicchio 5.5), Anglani 6, Kouyo 6, Dambra 5; Novielli 5, Salvestroni 5, Paglialunga 5.5; Schirinzi 6, Maraschio 6, Malagnino 5 (39' st Nicoletti sv). In panchina: Di Punzio, Del Zotti, D’Amario, Paciullo, Russo. All: Francioso. S. BACOLI (4-3-3): Polizzi 6; Rainone 6.5, Zinno 6, Esposito 6, C. Poziello 6.5; Risi 6, Dinolfo 6, Qualano 6 (28' st Punziano sv); Compierchio 7, Mariniello 5, Castiglione 6. In panchina: Incarnato, D’Ambrosio, G. Poziello, Laudiero, Costagliola, Andreozzi. Allenatore: Carannante. ARBITRO: Marchesini di Legnago. RETI: 21' pt Maraschio (F), 22' st Compierchio(B),31'st Castiglione . NOTE:spettatori 300 circa. Espulsi: al 10' st Mariniello (B) e al 46' st Salvestroni (F) . Ammoniti: Trovato (F), Kouyo (F), Malagnino (F), Rainone (B), Risi (B), Zinno (B).
POMIGLIANO SANT'ANTONIO
2 0
POMIGLIANO (4-4-2): Sorrentino 6.5; Lomasto 5.5, Rea 6.5, D’Arienzo 6, Iervolino 6.5; Villino 6.5, D’Imporzano 6 (30' st Di Domenico sv), Mollo 6, Guadagno 6 (37' st Giliberti sv); Lo Coco 6.5 (21' st Ramora 6), D’Avanzo 7. In panchina: Violante, Sito, Mauro, Alizzi. Allenatore: Corino. SANT'ANTONIO ABATE (4-4-2): Della Pietra 5; Nettuno 5, Coccorullo 5, Itri 5.5, De Sio 5.5; Conte 6, Temponi 6, Sekkoum 5.5 (31' st Costantino sv), Tedesco 6 (35' st Cuomo sv); Maffucci 6 (20' st Siano 6), Solimene 5.5. In panchina: Afeltra, Della Corte, Della Femina, Iovene. Allenatore: Di Nola ARBITRO: Illuzzi di Molfetta RETI: 33' pt rig. Lo Coco, 33' st rig. D’Avanzo. NOTE: spettatori 600 circa, di cui 70 ospiti. Ammoniti Lomasto (P), Iervolino (P), D’Imporzano (P), D’Avanzo (P), D’Arienzo (P).
TURRIS NEAPOLIS
3 2
TURRIS (4-4-2): Sorrentino 7; Coppola 6.5, De Carlo 6, Noviello 5.5, Montariello 5.5 (32' st Letterese sv); D’Ambrosio 6.5, Teta 6, Visciano 6, Vivona 5.5 (45' st Savino sv); Russo 7 (37' st Cuomo sv), Longobardi 7. In panchina: Prete, Galluccio, Vitale, Leccese. Allenatore: Mandragora. NEAPOLIS MUGNANO (4-4-2): Napoli 6; D’Ascia 6, Daleno 5, Esposito 5.5, Mannone 5.5 (27' st Ponticelli sv); Bonanno 6.5, Somma 5, Barone 6 (20' st Platone 5.5), Moxedano 5.5 (14' st Sergi 6.5); Pastore 6, Fontanella 6. In panchina: Errichiello, Attanasio, Bianchi, Foggia. Allenatore: Castellucci. ARBITRO: Bellotti di Verona. RETI: 14' pt Fontanella (N), 19' pt Longobardi (T), 43' pt Russo (T), 22' st Sergi (N), 25' st Longobardi (T). NOTE: spettatori 600 circa. Ammoniti: Vivona (T), Mannone (N), Daleno (N), Pastore (N).
VIRTUSCASARANO GROTTAGLIE
3 1
V.CASARANO (4-4-2): Leopizzi 6.5; Fazio 6.5, Serao 6, Niccolini 5, Palma 5.5; Crinò 5.5 (32'st Salvadore 6), Cenciarelli 7, Bonaffini 6.5, D’Anna 7.5 (41'st Presicce sv); Villa 6 (33'pt Aragao 6), Contino 6.5. In panchina: Corradini, Rollo, Caputo, Palazzo. Allenatore: Bianchetti. GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 5.5; De Giorgi 5.5 (18'st Tucci 5.5), Cornacchia 6, Papasidero 6.5, D’Amanzo 6; Fraschini 6.5 (13'st De Angelis 5.5), Greco 6, Hurtado 5.5, Pinto 6.5 (34'st De Ricardis 5.5); Giacco 6, Ancora 6. In panchina: Marzo, Solidoro, Pastano, Arcadio. Allenatore: Maiuri. ARBITRO: Mangino di Tivoli. RETI: 22'pt Fraschini (G), 34'pt e 1'st D’Anna (C), 13'st Contino(C). NOTE: spettatori 1.000 . Ammoniti: Niccolini (C), D’Anna (C), Bonaffini (C), Cornacchia (G), D’Amanzo (G), Greco (G).
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Sport 35
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
Manzo nella prima frazione calcia alto un rigore. D’Aniello si fa espellere
Il Pisticci dura un tempo Pianura a segno nella ripresa con Sibilli, Manzo e Scarpato PISTICCI PIANURA
PAGELLE PISTICCI DI MARIA (6,5) - Tra i pochi a distinguersi in positivo. Elegante e concreto regge da solo l'intero reparto. Viene immotivatamente sostituito pur essendo il migliore in campo. GUARINO (6) - Solito dinamismo, corsa e cuore non supportati adeguatamente dal resto del team CAZZARO' (6) - Non al meglio della condizione fisica resiste in campo per poco più di un tempo. LAVECCHIA ( 5,5) - Dona un pò di vivacità nella ripresa, ma nel complesso si spegne come tutto il Pisticci. MALAFRONTE ( 5,5) - Ha avuto momenti migliori. Nella confusione generale scaturita dopo il primo gol subito, cerca di darsi un gran da fare, ma concretizza poco. BENEGIANO (5,5) - Tra gli ultimi ad ammainare bandiera bianca, nulla può contro i suoi diretti avversari. POLICHETTI ( 5) - Appannato come non lo si vedeva da tempo. Non spinge e non si propone sulla corsia di sua competenza. BASILE (5) - Dai suoi piedi partono pochi spunti interessanti. Raggiunge il fondo senza troppa convinzione e gestisce palloni con poca fiducia. LUPACCHIO (5) - Oggi lui e la porta sono distanti anni luci. Soccombe contro il muro messo in campo dal Pianura. MARINO (5) - Non in giornata di grazia. Si intende poco con De Biasi in occasione del primo gol e sembra , come un pò tutti, non in partita. Incerto DE BIASI (5) - Una giornata storta capita a tutti. D'ANIELLO (4,5) - Vedi Lupacchio. Inoltre ha il demerito di lasciare i suoi in dieci facendosi ingenuamente espellere da un arbitro, nell'occasione, sin troppo permaloso. Al danno si aggiunge la beffa’ PASQUALE ARLEO (5,5) - Onestamente non si capisce il perchè di alcune sue scelte. Certo se i giocatori in campo avessero la sua grinta sarebbe un altro Pisticci.
0 3
PISTICCI (4-4-2):Marino 5; Basile 5, Malafronte 5,5, Di Maria 5 (30’st Cappelletti sv), Polichetti 5; Benegiano 5,5, De Biasi 5, Cazzarò 6 (10’st Lavecchia 5), Guarino 5,5; Lupacchio 5, D’Aniello 4,5. A Disp.: Maida, Lottino, Parente, Truglio, Cocca. All.: Arleo 5,5 PIANURA (4-4-2): Despuches 6; Scognamiglio 6,5, Allocca 6,5, Galdean 7, Letizia 6,5; Sibilli 7, De Rosa 6,5, Mattera 6, F. Scarpato 7; Alterio 6 (28’st Manzi 6,5), Manzo 7. A Disp.: Lima, Russo, Ianniello, De Luca, Lisetto, Scarpato. All.: Gargiulo 7. ARBITRO: Valente di Roma. RETI: 3’st Sibilli, 32’st Manzo, 38’st Scarpato. NOTE: spettatori 600 circa. 13’pt Manzo manda alto un calcio di rigore. Espulso 33’st D’Aniello per proteste. Ammoniti: De Rosa, Manzo, Angoli 2-4. Recuperi: pt 1’; st 3’. UN PISTICCI irriconoscibile nella ripresa cede nettamente al Pianura. Grosse le ingenuità difensive che hanno deciso l'incontro. Dopo il pareggio per 1-1 ottenuto in quel di Bacoli, il Pisticci torna fra le mura amiche ospitando la vicecapolista Pianura. Al 1' Pianura subito pericoloso conb un colpo di testa di Mattera su azione d'angolo, palla che sfiora il palo alla destra di Marino. Al 5' Polichetti dalla sinistra lascia partire un tiro ad effetto, palla che sorvola la traversa. Al 7' D'Aniello pericoloso al limite dell'area, il suo tentativo viene deviato in angolo, quattro minuti dopo il Pianura pericoloso ancora su azione d'angolo, colpo di testa a schiacciare di un avanti campano, palla alta. Partita al 13' che può sbloccarsi su calcio di rigore, ma Manzo spara alto. Il fallo era stato commesso in maniera ingenua da Basile su un esterno che era appena entrato in area di rigore. Al 17' Lupacchio spara alle stelle su cross di Polichetti. Al 29' calcio di punizione dalla sinistra, D'Aniello preferisce calciare direttamente in porta, palla bloccata in due tempi da Despucches. Pisticci decisamente senza complessi d'inferiorità di sorta, il Pianura viene mantenuto lontano da Marino. Ottima finora la prova di Di Maria, sempre elegante nei suoi disimpegni. Al 36' Sibilli dal vertice destro dell'area, lascia
Di Maria protesta dopo un fallo su Manzo
D’Aniello che verrà espulso e sotto Cazzarò
partire un tiro che si spegne sul fondo. Al 39' Il Pianura fa male sulla sinistra, palla per Manzo che tenta un tiro a girare diretto all'incrocio dei pali, la mira è im-
precisa. Al 40' ancora un tentativo del Pianura, tiro da fuori area di De Rosa, palla alta. Il Pisticci sembra resistere e tenere bene testa allo squadrone di Gargiulo no-
Spogliatoio Il tecnico: «Siamo stati in partita solo per i primi cinquanta minuti»
Arleo: «Ci toccherà lottare fino alla fine» PISTICCI, ko che brucia. Sono state tre disattenzioni difensive a regalare ai campani del Pianura una vittoria importante a discapito del Pisticci che ora è nuovamente invischiato nella zona play-out in virtù del colpaccio del Bacoli a Francavilla Fontana. «Per cinquanta minuti siamo stati in partita - ha spiegato il tecnico gialloblè, Pasquale Arleo. Siamo stati fortunati quando Manzo ha sbagliato il calcio di rigore, ma anche noi abbiamo creato qualche occasione da gol, maggiormente nel primo tempo. Nella seconda frazione, il Pianura è passato in vantaggio grazie ad una nostra disattenzione difensiva: incomprensione tra Marino e De Biasi con Sibilli lesto ad approfittarne mettendo a segno l’ 1-0. Più o meno simili sono state anche le altre due reti, nate da nostri errori difensivi. Certamente - ha continuato Arleo - il Pianura non avrebbe avuto bisogno di questi regali ed è chiaro che a volte certi episodi fanno la differenza».
La tifiseria gialloble anche ieri non ha fatto mancare l’apporto alla squadra come sempre ma gli è toccato ingoiare un altro boccone amaro e ora la situazione è diventata molto più critica(foto in pagina di www.gialloble. com)
Il Bacoli ha vinto a Francavilla e vi ha scavalcato in classifica. Quale sarà la ricetta giusta per uscire da questa situazione pericolante? «Sappiamo che dobbiamo lottare fino alla fine, purtroppo la prossima gara dovremo fare a meno di D’Aniello che è stato espulso per proteste dopo il secondo gol.
Dispiace per la sconfitta ma soprattutto per le proporzioni del risultato finale e per gli errori commessi dai miei ragazzi, dovuti ad una grossa dose di ingenuità e di esperienza». La settimana che viene sarà importante per il Pisticci che dovrà ritrovare un equilibrio più che altro mentale. «Ci vorrà grande lavoro psicologico perchè non è facile
rialzarsi dopo una sconfitta di queste proporzioni. Sappiamo che possiamo e dobbiamo fare risultato. Il campionato è ancora lungo, dobbiamo rimboccarci le maniche e rialzarci sapendo che nel calcio ci sono momenti brutti che, con la forza morale, possono essere superati». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
nostante il pericolo del rigore scampato per la cattiva mira di Manzo. Invece a inizio ripresa la gara si sblocca dopo soli tre minuti. Solita ingenuità difensiva dei gialloble. De Biasi e Marino cincischiano su un pallone, si interpone Sibilli che segna a porta vuota il più semplice dei gol. Al 10' Prima sostituzione della gara: nel Pisticci il beneamino di casa Lavecchia subentra a Cazzarò. All'11' gran tiro da fuori area di Manzo del Pianura, palla che sorvola la traversa di poco. Il Pisticci accusa il colpo e comincia a disunirsi e il Pianura può trovare spazi di rimessa. Però il Pisticci produce il meglio di sé in questa fase centrale della gara. Infatti, al 22' Pisticci vicinissimo al pari con una inzuccata di Di Maria su cross da calcio d'angolo, palla che sibila il palo e dà l'illusione del gol al pubblico. Al 25' st altra occasione per i padroni di casa con una punizione decentrata di D'Aniello che sfiora la traversa. 41' Calcio di punizione quasi sulla linea dell'area di rigore per il Pianura, batte Sibilli, Marino si tuffa e devìa in corner. Il Pianura ha qualcosa che non va e Gargiulo corre ai ripari richiamando in panchina Alterio e inserisce Manzi, tutto questo al 29' della ripresa. Due minuti dopo, al 30', Arleo fa entrare l'argentino Cappelletti richiamando in panchina Di Maria che esce fra l'ovazione del pubblico. Arriva il raddoppio del Pianura con Manzo al 32' e la partita cambia totalmente volto e lettura con i nervi che saltano. Il Pianura passa ancora al 38' . Ancora un gol realizzato a porta libera, dopo che Marino aveva ribattuto di ginocchio un tiro di un avanti campano, la palla si alzava ed andava lentamente verso la testa di Manzo che la metteva dentro senza che nè Marino nè altri difensori siano riusciti ad opporgli resistenza. Nell'occasione ci sono state proteste dei gialloble perchè un giocatore di casa era a terra in area di rigore. Nell'occasione D'Aniello è stato espulso dall'arbitro Valente. Al 41' Pianura sfiora il poker. Calcio di punizione quasi sulla linea dell'area di rigore per il Pianura, batte Sibilli, Marino si tuffa e devìa in corner. Dopo 3 minuti di recupero termina l'incontro. Un Pisticci irriconoscibile nella ripresa cede nettamente al Pianura. Grosse le ingenuità difensive che hanno deciso l'incontro. Il Pianura si ritrova in vetta grazie alla sconfitta del Neapolis a Torre del Greco.
Una rete di Olcese regala tre punti immeritati ad una brutta Casertana CASERTANA BITONTO
1 0
CASERTANA: Capasso, Guida, Stigliano, Bencardino, Criscuolo, Florindo, Gilfone (Pinto 70'), Mastroianni, Olcese, Guadagnuolo (Monaco 58'), Mautone (Morra 87'). A disp. Schiavella, Simone, Raucci e Torrens. All. Feola BITONTO: D'Antonio, Dispoto, Montefusco, Cantatore, Colangione, Martellotta, Cellamaro (Bottatico 91'), De Santis, Gargiulo (Lopez 80'), Modesto, Di Pierro (Persia 65'). A disp. Lattanzi, Barile, D'Ambrosio, Carbonara. All. Pizzulli ARBITRO: Castello di Chivasso (Moscato di Nocera Inferiore e Monetta di Salerno) RETE: Olcese (C) 81' NOTE: Ammoniti: Mastroianni, Florindo, Pinto (C); Gargiulo (B).Calci d'angolo: Casertana 5 (1); Bitonto 3 (2)Recupero: primo tempo 2'; secondo tempo 4' GARA senza emozioni al "Pinto" tra Casertana e Bitonto: a decidere un "guizzo" di Olcese a poco meno di dieci minuti dalla fine ed una vittoria, tutto sommato, immeritata, come era già accaduto nella partita di andata. La Casertana sblocca, immeritatamente, il risultato all’81’: palla filtrante di Pinto e controllo difficoltoso di Olcese. Eppure l'attaccante riesce a girarsi e mandare il pallone nell'angolino lontano dalla portata di D'Antonio.
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36 Sport
Non basta la doppietta di Del Prete. Pagate care le assenze di Chisena e Di Senso
Salzano stende il Francavilla Tripletta dell’attaccante dell’Ostuni e per i sinnici è sconfitta PAGELLE FRANCAVILLA DI VINCENZO (7) - la prestazione evita alla sua squadra un passivo più pesante. DE SANTO (5) - dalla sua zona partono le azioni più pericolose dei padroni di casa e in fase offensiva non è mai incisivo. Giornata da dimenticare. MARZILLO (4) - praticamente disastroso soprattutto nel primo tempo quando si lascia trascinare dal grigiore di tutta la squadra lucana. Sostituito all'inizio della ripresa. 8' La Neve 6), riesce a dare qualcosa in più alla squadra. GIOIA (5) - perde il confronto con Salzano che realizza tre gol. Prestazione da dimenticare al più presto e ripartire alla grande. DI GIORGIO (5) - nel primo tempo soffre la pressione degli avversari. Meglio nella ripresa grazie all'inserimento di un altro centrocampista in fase di appoggio. VERDESCA (6) - anche lui in difficoltà a centrocampo, anche se nella ripresa riesce a trovare qualche giocata migliore. PIOGGIA (5,5) - nel primo tempo perde il controllo del centrocampo sovrastato dagli avversari, meglio nella ripresa quando cresce insieme a tutta la squadra. DEL PRETE (7) - l'unico a meritare l'applauso e non solo per la doppietta realizzata. L'attaccante lucano lotta su ogni pallone ed alla fine avrebbe potuto centrare la tripletta se la traversa non gli avesse negato il 3-3. DI SANZA (6) - si muove tantissimo sul fronte d'attacco, mettendo in difficoltà i difensori ostunesi. Si rende anche pericoloso con un tiro dalla distanza che avrebbe meritato miglior fortuna 25' s.t., Lo Prete s.v.) BOCCONI (5) - anche lui in difficoltà, anche se nella ripresa riesce a trovare qualche giocata migliore. Poca concretezza lì in avanti. (37' s.t. Salomone s.v.) LAZIC (5) - Non riesce a motivare la squadra nel modo giusto. La severa strigliata negli spogliatoi serve solo recuperare il momentaneo pareggio. Neanche la superiorità numerica basta aper vincere.
OSTUNI SPORT FRANCAVILLA S.
3 2
OSTUNI - Iafullo 5,5, Eliseo 6, De Simone 6, Foschini 6,5, Melis 6, Orlando 7, Catalucci 8, D'Arcante 5, Salzano 9, Salomone 9, Kreshpa 6 (14' s.t.Scarongella 5,5). A disp.: Furone, Pollaro, D'Elia, Miccoli, Dimida, Scarongella, Borini. All. Lombardo. FRANCAVILLA IN SINNI: Di Vincenzo 7, De Santo 5, Marzillo 4 (8' s,t, La Neve 6), Gioia 5, Di Giorgio 5, Verdesca 6, Pioggia 5,5, Del Prete 7, Di Sanza 6 (25' s.t., Lo Prete s.v.), Bocconi 5 (37' s.t. Salomone s.v.) A disp.: Masi, Santarsiero, Salumone, Tarantino, Cocina, Lo Rete, La Neve. All. Lazic ARBITRO: Formato di Benevento 6,5. MARCATORI: Salzano al 26' 43 p.t., Del Prete al 3' e 14' s.t., 25' s.t. Salzano. NOTE: La gara si è giocata a porte chiuse per la squalifica inflitta dal giudice sportivo. Giornata soleggiata, terreno di gioco in discrete condizioni. Ammoniti Kreshpa, De Santo, Verdesca. OSTUNI - Salzano contro Del Prete e alla fine nella sfida a chi fa più gol la vince l'attaccante dell'Ostuni che confeziona la prima tripletta ostunese e regala all'Ostuni la vittoria nella difficile gara contro il Francavilla sul Sinni. La gara tra Ostuni e Francavilla in Sinni si gioca nella Città Bianca, ma a porte chiuse. Decisione presa dieci giorni fa dal giudice sportivo per le intemperanze accadute durante la gara contro il Grottaglie. Fatti di lieve entità che si sono, però, aggiunti alla diffida già subita dal Comunale. Tra i padroni di casa. mister Lombardo non può schierare l'infortunato Siligato e lo squalificato Ciaramitaro. Il tecnico romagnolo si affida al tridente composto da Salzano, Salomone, Kreshpa con De Simone schierato sulla corsia mancina. In porta c'è Iafullo con Furo-
Genny del Prete autore di una doppietta ieri ad Ostuni
ne che torna in distinta dopo aver scontato tre giornate di squalifica. Nel Francavilla mister Lazic non può schierare gli squalificati Chisena e Di Senso. Obiettivi diversi per le due formazioni. Padroni di casa che vogliono fermare la serie negative di due sconfitte consecutive e riprendere la corsa verso la salvezza diretta. Lucani che, invece, cercano punti pesanti per rientrare tra le migliori del torneo. L'Ostuni comincia bene. Al 3' Di Vincenzo controlla senza problemi un tiro di Salzano; all'8' Catalucci al centro per Orlando che non riece a trovare laporta. Al 18', il tiro da 25 metri di Del Prete è parato da Iafullo. Al 19' l'arbitro, su segnalazione del guardalinee, annulla una rete di Kreshpa pronto a girare in rete un cross di Catalucci. Al 21', l'estremo ospite, in tuffo, toglie dai piedi degli attaccanti ostunesi un ottimo corss al centro di Kreshpa. Al 26' arriva il primo gol per i padroni di casa: Di Vincenzo
non trattiene un tiro di De Simone e Salzano ribadisce in rete- 1-0 e gara in discesa per i padroni di casa. Il Francavilla si riversa in avanti mentre l'Ostuni riparte in contropiede. Al 36', un tiro da 30 metri di Foschini, è parato in tuffo da Di Vincenzo che al 43' è costetto a capitolare sul tiro angolato di Salzano che, su passaggio smarcante in area di Kreshpa, insacca il gol del 2-0. Il Francavilla si vede per la prima volta al 46' con una punizione dal limite di Marzillo che chiama l'estremo di casa ad una respinta in tuffo con i pugni. Nel secondo tempo gli ospiti entrano in campo con maggiore determinazione. Al 3°, Del Prete accorcia le distanze con un tiro al volo su sponda di Bocconi. L'Ostuni cerca di tenere i lucani lontani dalla propria area di rigore. Al 13' Di Vincenzo salva d'istinto su colpo di testa. Sul rovesciamento di fronte, D'Arcante affronta fallosamente La Neve in area di rigore e l'arbitro concede il calcio di
rigore ed espelle il giocatore per di casa per fallo da ultimo uomo. Iafullo respinge il rigore di Del Prete che, perà, è attento sulla corta respinta del portiere e ribadisce in rete il 22. Lombardo inserisce Scarongella al posto di Kreshpa e lascia in avanti Salzano coadiuvato da Salomone. Pur in dieci, l'Ostuni si catapulta in avanti. Al 19' ancora Di Vincenzo salva con una mano sul tiro ravvicinato di Salomone. La voglia di vittoria dei padroni di casa si concretizza al 25° quando una girata di testa di Salzano regala il 3-2 ai padroni di casa e una storica doppietta a Salzano. Al 32', Di Vincenzo salva in uscita sul lanciato Salomone; al 34' la punizione dal limite di Del Prete si stampa sulla traversa e al 35', la rovesciata di Di Sanza è parata da Iafullo- I padroni di casa si difendono con ordine e portano a casa un successo pesantissimo. Per il Francavilla, invece, uno stop indolore che non pregiudica gli obiettivi stagionali.
Spogliatoio Il tecnico: «Loro in dieci, ma noi siamo scomparsi dal campo»
Lazic: «Nel primo tempo non c’eravamo» OSTUNI - Ostunesi raggianti a fine gara, lucani che ingoiano amaro per non essere riusciti a portare a casa un risultato positivo. “Una giornata di sofferenza ma anche di gioia - ha detto l'allenatore dell'Ostuni, Andrea Lombardo “perché abbiamo fatto per la prima mezz'ora molto bene, con tante occasioni, li abbiamo chiusi nella loro trequarti e fatto due gol. Dopo il riposo, ci siamo un po' rilassati e in quei due episodi, ci hanno condannati e solo allora abbiamo avuto una grande reazione. Oggi devo fare veramente i complimenti ai miei giocatori che hanno avuto una reazione e pur in dieci contro undici, sono stati bravi e hanno avuto la forza di cercare la vittoria. Il plauso va a tutta la squadra. Salzano si è sbloccato, comincia a star meglio e le gambe iniziano a girare nel verso giusto e Kreshpa ha fatto una buona partita anche se era la prima, ha tenuto bene il campo e credo che la dimostrazione di questo gruppo unito fatto da 22 giocatori”.
Decisamente deluso a fine gara il coach lucano, Ranko Lazic che domenica scorsa era riuscito a battere l’Ischia. “La mia squadra nel primo tempo non si è presentata in campo, non c'era e complimenti all'Ostuni perchè ci hanno fatto una lezione di calcio. Nel secondo tempo ci hanno regalato 15' e abbiamo fatto il due a due. Dopo, loro in dieci e noi in undici, lo stesso, siamo scomparsi in campo. Per questo bisogna essere più umili, giocare tutti insieme e non si può giocare fuori casa in tre-quattro e poi, la mancanza di Chisena e Di Senso che per noi sono fondamentali, noi avendo gli altri giocatori in quei ruoli, ho giocato con tutti i giocatori messi fuori ruolo però non c'è nulla da dire, l'Ostuni ha meritato e ci ha fatto una lezione di umiltà, di calcio e di come si deve giocare per la maglia. Domenica prossima scontro con la turris altra sfida delicata. “Noi siamo quelli di oggi. Chisena ha 3 turni, Di Senso duecredo che non si posano regalare giocatori co-
A sinistra Gioia e in alto Lazic
me Chisena e Di Senso; soprattutto Chisena che è un giocatore che non ha nessuno in questa categoria e non ha rivali. Ora arriva la Turris che è in salute e ha battuto la capolista Neapolis.
Il campionato è strano, si può vincere con la prima e si può perdere con l'ultima. Spero che questi ragazzi che hanno giocato oggi, mettano in campo domenica il cuore che ha messo in campo oggi l'Ostuni”.
Amareggiato a fine gara anche l'attaccante Genny Del Prete. “Di gol ne sto facendo e spero di continuarne a fare perché il nostro obiettivo è di puntare ai play-off. Speriamo di riuscirci an-
che se oggi c'era la possibilità di prendere almeno un punticino visto come si era messa la partita sul 2 a 2. Speriamo che questo ci serva da lezione per il proseguo del campionato”. sport@luedi.it
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Sport 37
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
Risultati e classifica Atella M.-Ricigliano
0-1
Avigliano-Vultur
2-2
11’ pt Accardo
6’ pt Tornillo (A); 10’ pt e 37’ pt Messeri (V); 32’ st Di Pietro (A)
23ª giornata Marcatori
F. MURGIA
48
23 13 9
1 51 16 11 7
4
0 21 7 12 6
5
1 30 9 35 +3
A. CRISTOFARO
46
23 14 4
5 47 20 12 11 0
1 35 9 11 3
4
4 12 11 27 -1
R. VALDIANO
44
23 14 2
7 47 18 11 9
2
0 19 3 12 5
0
7 28 15 29 -1
21’ pt Ferragina (FM), 48’ pt Frabetti (BP); 14’ st Ferragina (FM)
RICIGLIANO
44
23 12 8
3 36 10 12 6
4
2 13 4 11 6
4
1 23 6 26 -3
Ferrandina-Murese
2-0
BORUSSIA P.
37
23 11 4
8 37 21 11 7
0
4 22 10 12 4
4
4 15 11 16 -8
Policoro-GenzanoBanzi
1-1
VIGGIANO
36
23 9
9
5 38 22 12 5
6
1 22 9 11 4
3
4 16 13 16 -11
MURESE
36
23 9
9
5 30 17 12 7
4
1 19 7 11 2
5
4 11 10 13 -11
3’, 6’ e 22’ pt Astudillo, 14’ pt Caccavale, 24’ pt, 43’ pt e 33’ st Montenegro, 28’ pt De Nicola; 17’ st Damiano, 43’ st Santorsa
VULTUR
35
23 10 5
8 40 26 11 8
1
2 30 8 12 2
4
6 10 18 14 -10
Viggiano-A. Cristofaro
ATELLA M.
35
23 10 5
8 37 23 12 8
1
3 26 8 11 2
4
5 11 15 14 -12
GENZANOBANZI
29
23 7
8
8 32 32 11 4
4
3 21 11 12 3
4
5 11 21 0 -16
R. TOLVE
27
23 7
6 10 35 27 11 2
4
5 15 11 12 5
2
5 20 16 8 -18
AZ PICERNO
25
23 7
4 12 33 34 11 4
3
4 23 16 12 3
1
8 10 18 -1 -20
POLICORO
24
23 5
9
9 27 27 12 5
5
2 20 9 11 0
4
7
AVIGLIANO
23
23 5
8 10 24 30 12 2
8
2 11 13 11 3
0
8 13 17 -6 -24
FERRANDINA
12
23 3
4 16 16 78 12 3
1
8 11 42 11 0
3
8
2
23 1
0 22 7 136 11 1
0 10 6 56 12 0
Az Picerno-R. Valdiano
3-2
17’ pt Salamone (RV); 4’ st Pezzullo (AZ), 15’ st Giordano (AZ), 19’ st Laurino (AZ), 22’ st Petilli (RV)
F. Murgia-Borussia P.
36’ st Capogrosso, 40’ st Marziliano
2-1
24’ st Saccente (P), 26’ st De Oliveira (G)
R. Tolve-Irsinese
10-0
1-1
30’ pt D’Amico (AC); 5’ st Campisano (V)
Prossimo turno
24ª giornata 28/02/10 ore 15.00
Borussia P.-Avigliano F. Murgia-Az Picerno GenzanoBanzi-R. Tolve Irsinese-Atella M. Murese-A. Cristofaro R. Valdiano-Ferrandina Ricigliano-Policoro Vultur-Viggiano
IRSINESE
7 18 0 -23
5 36 -62 -34
0 12 1 80 -129 -42
18 Reti: Campisano (Viggiano) 15 Reti: Salamone (1) (Valdiano) 14 Reti: Margiotta (F.Murgia) 13 Reti: Schettino (4) (Borussia P.) 11 Reti: Dutra (2) (Murese) 10 Reti: Vigliucci (2) (GenzanoBanzi); Montenegro (R.Tolve); Mainenti (1), Petilli (Valdiano) 8 Reti: D'Amico, Grieco (1) (A.C. Oppido) 7 Reti: Rinaldi (Atella); Giordano (AZ Picerno); Antohi (Murese); Daniele (Ricigliano); Messeri (Vultur) 6 Reti: Valente (1) (Atella); Salbini (1) (Avigliano); Frazzica, Petruzzella (F. Murgia); Veglio (Ricigliano); Damiano (1) (R.Tolve) 5 Reti: Troiano (1) (Ferrandina); Cacace (1) (GenzanoBanzi); Gatti (Policoro); Brescia, Di Francesco (Vultur) 4 Reti: Ciardiello, Leone A., Leone G. (A.C. Oppido); D'Urso, Lamorte, Libutti (Atella); Lorusso (1) (Avigliano); Castagno, Fringuello, Mastroberti (AZ Picerno); Frabetti (Borussia P.); Capogrosso, Marziliano (Ferrandina); Impagliazzo (GenzanoBanzi); Savoia (Policoro); Avallone (Ricigliano); Di Brizzi (Valdiano); Sanchirico (4) (Viggiano); Lanciano (Vultur) 3 Reti: Colangelo (A.C. Oppido); Carriero (Atella); Tornillo (1) (Avigliano); Cappiello, Gialdino, Moliterni (1) (Borussia P.); Andriotti, Castoro R., Lorusso (F.Murgia); Porfido (GenzanoBanzi); Nuzzi (Policoro); Bochicchio, Maienza (1) (Ricigliano); Asudillo (R.Tolve); Cicchelli V., Chirichella, Piscopia (Viggiano); Barbaro, Giuliani (1) (Vultur)
Cristofaro avanti con D’Amico. Santopietro e Grieco falliscono il colpo del ko
Campisano stoppa l’Oppido Il gol del capocannoniere salva il Viggiano e fa un favore al Fortis Murgia VIGGIANO OPPIDO
1 1
VIGGIANO: Perna, La Neve, Papaleo, Stefani, Sabia, Cicchelli, Spera (40’ st Gargaro), Chirichella, Campisano, Sanchirico, Piscopia. A disp.: Nigro, Mero, Marchese, Salera, Laviano, Garramone. Allenatore: Villani (squalificato, in panchina l’allenatore in seconda Giovanni Vita). ANGELO CRISTOFARO OPPIDO: Brancale, Giganti, R. Provenzale, A. Leone, Santagata, Volturno, G. Leone, Vaccaro (34’ st D. Manniello), Santopietro, Grieco, D’Amico. Allenatore: Gioiello, Medoro, C. Provenzale, F. Manniello, Smaldone, Maglione. Allenatore: Manniello. ARBITRO: Malandra di Avezzano. RETI: pt 30’ D’Amico; st 5’ Campisano NOTE: Giornata ventilata. Terreno di gioco in discrete condizioni. Ammoniti: Cicchelli, Campisano, Sabia, La Neve (V); Vaccaro, Giganti, G. Leone, Santopietro (AC). Angoli: 9-1 per l’Angelo Cristofaro Oppido. Recupero: pt 2’; st 4’. Spettatori: circa 130 di cui una cinquantina provenienti da Oppido. VIGGIANO - Il Viggiano ferma l’ Oppido e il Fortis Murgia ringrazia. La diciottesima perla stagionale di Campisano ha permesso ai biancazzurri di staccare l’Atella, agganciare la Murese e accorciare ad un punto il Borussia Pleiade quinto nell’ultima posizione play-off. Allo stesso tempo la rete del pareggio del capocannoniere del campionato ha reso equilibrata la sfida nelle zone nobili della classifica con il Fortis Murgia targato Ferragina che è scappato a +2 sull’Angelo Cristofaro e con il Ricigliano che ha dimezzato le lunghezze di distacco a due dagli stessi oppidesi e agguantato il Ruggiero Valdiano al terzo posto. Apriamo il discorso operato arbitrale. A Viggiano due volte ha arbitrato un CAN/D e
Il Tolve riparte da dieci Tris per Astudillo e Montenegro TOLVE IRSINESE
La formazione con cui è sceso ieri in campo il Viggiano
tutti ne sono rimasti delusi. A questo punto bisogna affermare che i nostri arbitri sono i migliori nella nostra regione. Inutile cercarne altri da altre parti. Malandra ha fischiato alcuni fuorigioco dubbi sia su Campisano e Sanchirico del Viggiano e sia su D’Amico e Grieco dell’Oppido su segnalazioni di assistenti poco in giornata. Inoltre non è stato decretato un rigore evidentissimo agli ospiti nel finale di gara con una vistosa spinta di Sabia su D’Amico. Parlando della partita sono i padroni di casa ad iniziare bene con Chirichella la cui botta da fuori dopo appena 1’ termina fuori. Ma sono gli uomini di Manniello ad andare vicini al vantaggio quando al 13’ D’Amico colpisce male di testa sugli sviluppi di calcio d’angolo. Il ritmo di gioco non è dei migliori nel primo tempo ed è necessaria una punizione insidiosa di Chirichella al 21’ che sfiora la traversa per rendere viva la gara. Che però viene sbloccata al 30’ allorquando Papaleo sbaglia il retropassaggio all’indietro e D’Amico solo davanti a Perna prima si fa respingere la conclusione e poi su pallonetto mette in rete. Lo stesso attaccante biancoverde dopo 10’ potrebbe mettere ancora la sua firma sul match ma il suo tiro non è dei migliori. Nella ripresa la partita sa-
le d’intensità e anche il pubblico gremito sugli spalti finalmente gode del bel gioco. Nei primi quattro minuti del secondo tempo Santopietro e Grieco mancano il colpo del ko e Campisano non li perdona affatto alla prima palla buona disponibile. Su un’azione di rimessa, al 5’ Sanchirico che fino a quel momento si era visto poco, con un assist delizioso dei suoi serve il suo partner d’attacco che con una bellissima coordinazione infila la palla sul secondo palo. L’Angelo Cristofaro Oppido resta stordito e si affida ai lanci lunghi e alle punizione per mettere in difficoltà i locali. Al 24’ Su un calcio piazzato di D’Amico l’estremo difensore valligiano si sporca i guantoni deviando in angolo. Azioni di rilievo non ce ne sono molte ma nel finale il taccuino si riempie di appunti. Al 37’ Malandra come già detto non ritiene opportuno fischiare il penalty agli ospiti per il fallo commesso da Sabia su D’Amico. Al 44’ Sanchirico colpisce di testa fuori misura su cross di Campisano. Al 46’ Papaleo non riesce a spizzicare di testa sottoporta sulla punizione calciata da Piscopia. In ultimo per concludere Perna blinda alla grande il risultato con una parata super in angolo sul colpo di testa di Grieco. Biagio Bianculli
10 0
REAL TOLVE : Perillo, Sarubbo, De Nicola, Bochicchio, Caccavale, Santarsiero, Damiano G. , Di Cecca, Montenegro, Astudillo, Benedetto. A disp: Serban, Zitoli, Santorsa, Sabino. All.: Bardi. IRSINESE: Marcantonio, Ferrane, Navarra, Valente, Picerno, Angiulli, Santovio, Pepe, Mastrolillo V. , Loviglio, Parente. A disp. : Pellicciari, Chiaradia, Mastrolillo A. , Cirilli, Nardiello, Renna, Gigante. ARBITRO : sig. Colangelo della sezione di Potenza ; assistenti Sofia e Gioia. RETI : 3’ , 6’ e 22’ p.t. Astudillo (T) ; 14’ p.t. Caccavale (T) ; 24’ e 43’ p.t. Montenegro (T) ; 28’ De Nicola (T) ; 17’ s.t. Damiano G. (T) ; 33’ s.t. Montenegro (T) ; 43’ Santorsa (T) NOTE: giornata soleggiata ma fredda, terreno in discrete condizioni, spettatori circa 100. TOLVE - “Il grillo disse un giorno alla formica: il pane per l’inverno tu ce l’ hai?” E’ conservando questo spirito sanremese che possiamo leggere la trama dell’incontro. Punti che fanno comodo solo perché sarà utile fieno in cascina per evitare “l’inverno” o “l’inferno” dei play out. Datemi pure del malinconico, ma mi preme sottolineare nella goleada, il gol del tolvese Santorsa, autore del decimo gol per il Tolve. Per il resto è una semplice formalità adombrata solo dalla contestazione dei tifosi che hanno esposto in tribuna uno striscione con scritto: “ Vergogna! ”. Diciamo che c’è del malcontento. Passiamo al calcio giocato. La lancetta dei minuti compie appe-
na tre giri che Astudillo raccoglie un cross di Caccavale ed insacca per l’uno a zero. Al 6’ ancora Caccavale che colpisce la traversa con un siluro, più lesto di tutti è ancora l’argentino Astudillo a raddoppiare. L’Irsinese riesce anche a segnare all’8’ con Loviglio ma il direttore di gara rileva un off side. È Santovio al 11’ a tenere sveglio Perillo che non si fa sorprendere. Al 14’ Caccavale pensa per sé e realizza il gol del 3-0 dopo essersi liberato della retroguardia irsinese. Astudillo imita Del Piero e realizza il gol del 4-0. Siamo al 22’. Due minuti dopo è Montenegro a trovare la via del gol con un tiro da fuori area, 5-0 . Gloria anche per De Nicola che al 28’ risolve una mischia insaccando alle spalle dell’incolpevole Marcantonio, 6-0 . Chiude la prima frazione di gioco Montenegro con il settimo gol al 43’. La ripresa comincia sotto il segno di Giuseppe Damiano che conclude alto sulla traversa. Ma il gol , per lui, è solo questione di tempo. Al 17’, infatti, Santorsa gli serve su un piatto d’argento il gol dell’otto a zero. Si vede anche l’Irsinese con Parente che si trova solo davanti a Perillo che non si lascia ipnotizzare e para. Trova il tempo per sbagliare un gol Montenegro al 21’, concludendo alto sulla traversa. Ma al 33’ è ancora il numero nove tolvese che con un pallonetto segna la rete del nove a zero. E sul finire della partita, al 43’, arriva il sopracitato gol di Santorsa che chiude la partita sul dieci a zero. Poco più di un allenamento per i ragazzi di Bardi che man mano stanno assimilando i dettami del trainer potentino. Un plauso ai ragazzi dell’Irsinese che nonostante tutto onorano l’impegno. Gianluigi Armiento
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38 Sport
A Salamone replicano Pezzullo, Giordano e Laurino nei primi 19’ della ripresa
Colpo Picerno, Valdiano ko Gara di carattere della truppa di Caivano, che risale in classifica PICERNO VALDIANO
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PICERNO: Lettieri,Naturale,Albano,Pezzullo,Mazza,Cozzolino,Fringuello (69' Santangelo),Castagno,Pace (76' Saulli),Santamaria (52' Giordano),Laurino. A disp.: Mentari,Salvia,Bernabei,Caggiano. All. Rossi VALDIANO: Serra, Amoroso (87' Celano),De Luca (46' Magnabosco),Di Falco,Malito,D'Alto (64' Polito),Ferrante,Pascuzzo,Petilli,Bianco,Salamone. A disp.:Pucciarelli,Colombo,Petilli A.,Romano. All. Masullo ARBITRO: Burgi di Matera (Pallotta-Ferrara) RETI: 17' pt Salamone (V); st 4’ Pezzullo(P); 15' Giordano (P); 19'Laurino (P); 22'Petilli (V) NOTE: ammoniti: Salamone,Malito,Serra,Ferrante,Pascuzzo (V); Pezzullo,Giordano, Saulli (P). PICERNO - Scorpacciata di gol al Curcio dove il Picerno di Caivano piega meritatamente la Ruggiero Valdiano vincendo per 3 a 2. Meritatamente per la compattezza mostrata dai padroni di casa che nonostante lo svantaggio maturato nella prima frazione, hanno dimostrato di avere carattere e di non avere alcun timore reverenziale al cospetto di una squadra di vertice che oltretutto non è quasi mai stata in partita. Dopo l'Oppido dunque, anche la squadra di Masullo ha dovuto alzare bandiera bianca in casa rossoblu. Il primo tempo è da sbadigli con il Picerno che pro1va a fare la partita e che soffre la difesa altissima degli avversari la quale comporta difficoltà nell'impostare la manovra. Al 17' gli ospiti vanno in vantaggio: Petilli conquista il fondo sulla sinistra, crossa all'altezza del dischetto e il solito Salamone si inserisce in piena libertà trafiggendo Lettieri. Resta questo l'unico tiro in porta per il team di Masullo nella pri-
ma frazione. Al 23' il Picerno prova a rimettere la gara in carreggiata con Pace- tra i migliori- che di testa impensierisce Serra su assist di Castagno. Nella ripresa parte forte il Picerno che non ci sta a perdere. Al 4' una punizione di Castagno diventa assist vincente per Pezzullo la cui deviazione vale l'1 a 1. I padroni di casa prendono coraggio, il forcing sul Valdiano è sempre più costante e si materializza al minuto 60: la conclusione di Pace dal limite viene sporcata da un difensore valdianese, la palla rimane in area con Giordano che si dimostra più veloce di tutti depositando la palla in rete. L'operazione rimonta riesce perfettamente ai ragazzi di Caivano. Ma non è finita perché contro un avversario come il Valdiano le insidie sono sempre dietro l'angolo ed il Picerno fa bene a non accontentarsi del 2 a 1. Al 64' Fringuello è bravo ad aggirare un avversario in area, a conquistare il fondo e a servire su un piatto d'argento l'assist a Laurino che porta i suoi sul 3 a 1. Il Valdiano accusa il colpo, la manovra diventa confusionaria a causa anche dell'eccessivo nervosismo degli uomini di Masullo. Al 67' Petilli, complice anche un Picerno troppo schiacciato, fa venire i brividi ai tifosi del Curcio: Bianco dalla sinistra fa partire un traversone per la punta valdianese che riapre i giochi con un goal di opportunismo puro. Rete però che si rivela utile solo per rendere meno pesante il passivo perchè il Picerno è bravo ad amministrare e potrebbe addirittura arrotondare il risultato causa un Valdiano estremamente allungato. Le ripartenze dei rossoblu però non sortiscono gli effetti desiderati. Tre punti d'oro per il Picerno che dopo l'Avigliano scavalca anche il Policoro in classifica, portandosi a due punti dal Real Tolve. Una vittoria che consente di guardare con fiducia al rush finale del torneo e che autorizza a sperare e a provare in tutti i modi a conquistare la salvezza diretta, senza quindi passare per i play out. Maurizio Cardone
Il Ricigliano colpisce a freddo l’Atella spinge, ma non recupera ATELLAMOMT. RICIGLIANO
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ATELLAM.: Di Biase, Colangelo, Leccese (8’st Rinaldi), Larotonda V., Manfreda, Caselle, Larotonda G., Lamorte, Valente (27’st Libutti), Carriero, Camelia. A disp.: Sicuro, D’Annucci, Rosiello, Strozza, Angelillo. All. P. D’Urso. RICIGLIANO: Guerriero, Gaudioso, Gaudiosi, Piegari Ros., Pignata, Corsaro (21’st Bottiglieri), Piegari V., Esposito, Falivena, Maienza, Accardo (37’st Carneo). A disp. Villano, Pascente, Tommasiello, Bochicchio, Serritella. All. Dente. ARBITRO: Rubino di Potenza (Guida-Sapienza) RETE: p.t. all’11’ Accardo NOTE: pomeriggio soleggiato con leggero vento, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Manfreda, Colangelo, Caselle, Lamorte per l’AtellaM.; Guerriero, Piegari V., Esposito per il Ricigliano. Angoli: 13 a 3 per l’AtellaM.; recupero: pt+1’, st+3’. ATELLA – Al comunale di Atella il Ricigliano senza strafare si è ripreso senza interessi quello che aveva ceduto nella gara di andata con lo stesso risultato di 1 a 0. Gli ospiti non hanno rubato niente ma il risultato penalizza oltre misura i locali che oltre ad aver mancato diverse buone occasioni da rete hanno fatto incetta di calci d’angolo. I ragazzi di D’Urso, che meritavano quantomeno un pari, hanno pagato l’approccio piuttosto soft alla partita nel corso del quale hanno subito il gol decisivo. Infatti al 11’, dopo un tiro di Larotonda G. da buona posi-
zione finito oltre la traversa, il Ricigliano ha colpito con Accardo a conclusione di una veloce ripartenza. Colpiti a freddo, i locali ritardano a reagire e corrono un altro grosso rischio dopo quattro minuti quando Corsaro dal vertice dell’area piccola ha messo sul fondo un buon pallone. Al 32’ punizione di Carriero e sul susseguente corner Larotonda V. di testa non angola adeguatamente e mette tra le braccia del portiere ospite. Al 32’ l’estremo locale annulla in due tempi la punizione di Esposito. Al 38’ Guerriero ha respinto con i pugni il corner calciato da Larotonda G. I minuti finali del primo tempo sono dei locali che vanno più volte al tiro senza però esito. Nel secondo tempo gli atellani iniziano a spron battuto e già al 3’ Valente ha vanificato una buona occasione per riportare la propria squadra in parità con una debole semirovesciata dall’altezza del dischetto. Al 5’ e al 7’ la difesa ospite ha respinto due calci piazzati di Carriero e Lamorte. Insistono i locali che al 13’ vanno al tiro con Camelia a conclusione di una mischia in area campana. Al 15’ è debole e centrale la deviazione a rete di Larotonda V. su calcio d’angolo. In questi minuti c’è solo Atella che oltre ai numerosi angoli è poco fortunato nelle conclusioni. La più clamorosa al 42’ quando Piegari Rosario salva sulla linea di porta la velenosa conclusione di Rinaldi subentrato al difensore Leccese per dare più consistenza all’attacco atellano. Nei minuti finali gli atellani nonostante l’impegno profuso e la buona prestazione non sono riusciti purtroppo ad evitare la terza ed immeritata sconfitta casalinga. Buona la direzione arbitrale. Michele Rizzo
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Sport 39
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
Spiacevole episodio: un tifoso ospite entra in campo e tenta di aggredire l’arbitro
Doppio Ferragina per volare Il Fortis Murgia sbriga la pratica Borussia e si isola in vetta Ferrandina pigliatutto in extremis FERRENDINA MURESE
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FERRANDINA: D'Angelo, Cioce, D'Amato, Saracino, Russo, Troiano, Salvemini (13' st Moramarco), Barbone (35' st Savoni), Capogrosso (41' st Kore), Orlino, Marziliano. A disp. Conte, Scoraggi, Porcelluzzi, Lo schiavo. All. Savoni MURESE: Cocina,Calogero, Ferracane (46' st Cardillo), Nardiello P, Gerbasio, Zaccardo, D'Arca (37' st Carlucci), Iacullo G, Dutra, Iacullo V, Cella ( 31' pt Ruvo R). A disp. Bezsmertnyy, Ponte, Ruvo G, Nardiello G. All. Savoni ARBITRO: Caprioli di Venosa (assistenti Macrì e Amati) RETI: 36' st Capogrosso, 40' st Marziliano NOTE: A mmoniti: Iacullo G, Zaccardo, Iacullo V, Gerbasio, Barbone, Saracino, Savoni. IL FERRANDINA torna al successo con una vittoria last minute. Le reti del doppio vantaggio, infatti, sono arrivate entrambe a poco meno di dieci minuti dal novantesimo. I ragazzi di mister Savoni si sono ripresi, così, i tre punti buttati alle ortiche domenica scorsa a Ricigliano, proprio a pochi minuti dal termine. Piuttosto avaro di emozioni il primo tempo, anche se i rossoblu sono apparsi più convincenti rispetto agli ultimi impegni casalinghi. La difesa imbottita di under, per via di infortuni e squalifiche, ha retto bene l'impatto con la più altolocata Murese che non è riuscita quasi mai a varcare la propria metà campo o a impensierire la retroguardia aragonese. Gli unici sussulti sono di marca rossoblu, in apertura del match. Il primo a far tremare la
Murese è Barbone con una bordata dal limite, finita fuori di un soffio. Poi è Capogrosso all'11 a incornare senza troppa convinzione davanti alla porta avversaria. Per vedere la Murese dalle parti di D'Angelo bisogna attendere il 40', ma la conclusione ravvvicinta di Dutra è in offside. Nella ripresa, invece, il Ferrandina sembra smarrire la verve del primo tempo. Al 4' il portiere rossoblu per poco non si lascia sfuggire il pallone in rete, ma si salva in due tempi. Poi, a rendersi pericoloso al 17' è Dutra, ma la sua conclusione è imprecisa. Arginata la sfuriata ospite, il Ferrandina riprende in mano le redini del gioco e a proporsi con insistenza in avanti, senza però riuscire a imbastire combinazioni realmente pericolose per gli avversari. Al 24' Capogrosso è bravissimo a rubare palla alla difesa e a inserirsi solitario in area, ma il suo diagonale è alto. Doppia replica della Murese: al 28' è ancora Dutra in rovesciata che cerca di sorprendere D'Angelo, ma senza fortuna; al 29' Ruvo R spedisce un insidioso diagonale di poco a lato. Al 36' la svolta del match. Capogrosso si smarca ancora sulla sinistra; entra in area, si aggiusta la palla, forse aiutandosi con un braccio, e spedisce alle spalle di Cocina. Nel tentativo di riacciuffare il pare la Murese si scopre più del dovuto e al 40' subisce il secondo gol per opera di Marziliano, lestissimo a ribadire in rete un pallone messo in mezzo da Capogrosso e lisciato da Moramarco. Per la Murese nessuna possibilità di colmare il divario. I rossoblu possono festeggiare a una vittoria tutto sommato meritata. Margherita Agata m.agata@luedi.it
FORTIS MURGIA BORUSSIA
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FORTIS MURGIA: Napolitano, Chessa, Daddario, Grassani D., Cannillo, Delle Foglie, Lorusso (25’ st Pastore), Sardella, Margiotta, Martimucci (30’ st Digirolamo), Ferragina (46’ st Andriotti). A disposizione: D’Elia, Piergiovanni, Vitale, Castoro. Allenatore Squicciarini. BORUSSIA POLICORO: Coretti, Simone (22’ st Schettino), Ripoli (41’ st Cipriano), Giannini, Pendinelli, Robertazzo, Manolio, Frabetti, Cappiello (41’ st Puppio), Moliterni, Margiotta. A disposizione: Conte, Buongiorno, Vito. Allenatore Viola. ARBITRO: Benevento di Potenza (Cantiani e Fantini). RETI: 21’ pt Ferragina, 48’ pt Frabetti, 14’ st Ferragina. NOTE: Partita giocata a porte chiuse. Gara sospesa al 26’ pt, e per cinque minuti, perchè mentre l’arbitro allontanava dalla panchina i dirigente accompagnatore del Borussia, un tifoso biancorosso entrava in campo e tentava di colpire il direttore di gara, non riuscendovi anche grazie all’intervento della panchina del Policoro. Poi la gara è ripresa normalmente. Espulsi: al 20’ st il tecnico del Borussia, Pino Viola, per proteste; al 35’ st Vito dalla panchina per proteste. Ammoniti: Daddario e Pastore del Fortis, Frabetti, Giannini e Simone del Borussia. Recuperi: 6’ pt e 5’ st. Angoli: Fortis 6, Borussia 4. Fuorigioco: Fortis 6, Borussia 4. MATERA - I primi gol di Ferragina in maglia rosanero regalano al Fortis Murgia un nuovo primato in solitaria. Si, perchp l’Angelo Cristofaro di Oppido è fermato sul pari dal Viggiano. Così la vittoria
Stefano Ferragina ieri a segno
col Borussia Policoro assume una valenza ancora maggiore. Il tutto in una domenica che forse sarà ricordata maggiormente per il tentativo di aggressione al direttore di gara da parte di un componente della tifoseria ospite, giunta a Matera benchè si sapeva che quella dello Scirea era una gara a porte chiuse. Tornando alla cronaca della gara, il primo tempo è stato molto frammentario con poche belle giocate. A rompere il ghiaccio ci pensa al 10’ prima Martimucci e poi Margiotta, ma senza fortuna. Poi la rete del vantaggio che arriva al 21’: l’azione parte da destra con Lorusso che suggerisce per Chessa che prova il tiro che però si trasforma in un assist per Margiotta che calcia a rete, ma per esultare serve il tap-in di Ferragina che dimostra le sue doti di rapinatore dell’area di rigore. Ed è 1-0. Dopo la sospensione, al
32’ il materano di nascita, ma policorese per casacca, Moliterni calcia una punizione con cui mette in difficoltà Napolitano che deve essere aiutato da Cannillo per sventare il pericolo. Al 34’ ci prova ancora Ferragina di testa sugli sviluppi di un corner. Al 48’, poi, il momentaneo pari: Margiotta libera l’area di rigore respingendo di testa un calcio d’angolo, ma sul limite è appostato Frabetti che al volo fa partire un diagonale che batte Napolitano, chiudendo così il primo tempo. La ripresa si apre con un giotta occasione sprecata da Ferragina. Al 10’ il numero 11 rosanero s’invola verso la porta avversaria, aspetta l’uscita di Coretti e poi calcia, ma la mira non è delle migliori e la sfera termina fuori. Ma è solo il preludio al gol. Al 14’ Sardella calcia una punizione verso il centro dell’area, capitan Delle Foglie fa la sponda e Ferragina s’avventa sulla sfera mandandola in rete per il secondo tap-in vincente della giornata. Gol che manda in estasi i rosanero che tornano a condurre la gara. Poi ancora alcuni tentatici di chiudere la partita da parte del Fortis Murgia, sempre con Margiotta. Al 37’ è bravo Coretti a negargli la gioia del e poi la sua conclusione si perde senza fortuna. Poi una girandola di sostituzioni da entrambe le parti, ma la gara s’incanala verso il risultato di 2-1. Neanche il forcing finale del Borussia riesce a cambiare l’inerzia della partita. Dopo cinque minuti di recupero arriva il triplice fischio finale che riconsegna il primato solitario al Fortis Murgia, mentre per il Borussia c’è una punizione forse eccessiva, ma alla fine ha vinto chi ci ha creduto maggiormente, ed è giusto così. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Il Rionero annulla il vantaggio di Tornillo ma non basta
Gli ospiti in dieci impattano con De Oliveira
Di Pietro acciuffa la Vultur
Il Genzano Banzi blocca pure il Policoro
Pari dell’Avigliano dopo la doppietta di Messeri AVIGLIANO VULTUR
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AVIGLIANO: Castaldo, Coviello, Muzzillo, De Mita, Fiorino; Tornillo (18' s.t. Darwish), Sabia, Sileo, Lorusso (1' s.t. Sabato V.); Di Pietro; Vaccaro. Non entrati Chianese, Sabato M., Porretti, Costa. All. Filadelfia. V.RIONERO: Paratore, Larotonda, Chimenti, Lanciano, Di Tolve; Callimo (42' s.t. Lamorte), Zona, Rapolla, Giuliani; Di Francesco, Messeri (29' s.t. Izzi). Non entrati Zucale, Carretta, Marmore. All. Finamore. ARBITRO: Argentino di Torre Annunziata (Martone e Rago). RETI: 6' p.t. Tornillo, 10' p.t. e 37' p.t. Messeri, 32' s.t. Di Pietro. NOTE: pomeriggio nuvoloso e ventoso con sprazzi di sole, terreno di gioco in buone condizioni. Espulso De Mita (A) al 43' s.t. Per fallo da ultimo uomo. Ammoniti Castaldo, Coviello, Vaccaro (A), Zona e Giuliani (V). Calci d'angolo 4-4. AVIGLIANO -Non ha tradito nemmeno stavolta. La classica più classica del calcio lucano mantiene le promesse. Regala 4 gol, un palo e mezzo, rimonte, sorpassi e controrimonte e un pareggio nel complesso equo. Non ha saputo sfruttare il vantaggio psicologico del vantaggio immediato l'Avigliano, che ha regalato al Rionero i gol del sorpasso, ma che dopo aver riagguantato il pareggio ha sfiorato un successo che non sarebbe stato uno scandalo. Bravo il Rionero a non abbattersi dopo essere andato sotto dopo appena sei minuti
Tornillo dell’Avigliano
di gioco e a ribaltare il risultato, riuscendo poi a contenere senza grossi patemi una reazione della squadra di casa che si è fatta attendere, e provando a piazzare il colpo del ko negli spazi aperti dall'Avigliano a caccia del pareggio. Che sarebbe stata una partita da gustare si è capito subito, con il botta e risposta dei primi dieci minuti. Sei minuti bastano a Tornillo, imbeccato da Di Pietro, per trovare il diagonale del vantaggio. Che i granata, però, non hanno saputo sfruttare, perché un clamoroso errore di De Mita ha liberato davanti a Castaldo Messeri, che ha messo a sedere il portiere di casa e depositato la palla in rete. Cliché che si è ripetuto subito dopo: prima ci ha riprovato Tornillo dal limite, mandando a lato; poi un altro errore di De Mita ha offerto ancora a Messeri una ghiotta opportunità, sventata dal tempismo di Castaldo. Poi, dopo il diagonale ancora di Tornillo, stavolta a lato, Messeri, solissimo fra i centrali della difesa avigliane-
se colpisce di testa e batte Castaldo. Potrebbe rimettere le cose a posto per i suoi Sileo, l'elemento più propositivo del centrocampo granata: dialoga con Vaccaro, penetra in area e da sinistra batte a rete, Paratore, nomen omen, ci mette le dita e con la complicità del palo sventa. Nell'intervallo Filadelfia fa la rivoluzione, gioca la carta Sabato, sposta Sabia al centro della difesa, Muzzillo a destra e Coviello a sinistra e avanza la posizione di Fiorino. Ma l'Avigliano non riesce a riassorbire il contraccolpo della rimonta subita, e ci vuole Castaldo, che chiude sul palo sinistro sull'iniziativa dell'ottimo Di Francesco per evitare il 3-1. Tempo un minuto, e ancora Tornillo si libera, perde il tempo per il tiro, serve Di Pietro che ci prova al volo, mandando alto. Zona ci prova da 30 metri trovando le mani di Castaldo, poi l'Avigliano conquista una punizione dal limite, Di Pietro inquadra il secondo palo e sigla il pareggio, che Castaldo difende alla grandissima, sul colpo di testa a botta sicura di Chimenti. Ma ora l'inerzia della gara è tutta dell'Avigliano, che non è baciato dalla fortuna: Darwish s'incunea in area spostato sulla destra e cerca l'angolo opposto, la palla prende il palo interno e schizza fuori, l'azione prosegue, Vaccaro ci prova dal limite e Paratore ci mette le dita mandando in corner. Finita? No, perché Sabato sbaglia un retropassaggio e De Mita si immola, commettendo fallo da ultimo uomo, prendendosi il “rosso” ma impedendo a Di Francesco di andare in porta. E stavolta, è davvero tutto. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it
POLICORO BANZI
1 1
POLICORO: Piarulli, Cirrottola (51' Di Giorgio), Miraglia, Saccente, Nuzzi, Larocca, Sfarzetta, Carlomagno, Ripa (46' Russo), Savoia (77' Faillace), Zizzamia. A disp: Casalnuovo, Martino, Lofrano, Lops. All: Passarella (in panchina l'allenatore juniores Finamore e il dirigente Minonne). BANZI: Tedesco, Mele, Russo (79' Di Stasi), Militello, Sansone, Cannito, Neacsu (56' Stolfa), Lucarelli, Vigliucci, Porfido, De Oliveira (85' Ronzulli). A disp: Laginestra, Bozzi, Gorga, Ricchiuti. All: Natiello. ARBITRO: Manicone di Matera (La Grotta - Granieri) RETI: 69' Sfarzetta (P), 71' De Oliveira (B). NOTE: Espulso al 18' Vigliucci del Banzi per una manata in faccia contro Cirrottola. Ammoniti Cirrottola e Nuzzi (P); Mele, Cannito, e Militello (B). POLICORO - Al suo ritorno al “Rocco Perriello”, non va oltre l'1 a 1 il Policoro 2000 di mister Passarella in una gara avara di emozioni. Ancora una volta il Banzi si mostra avversario insidioso, chiuso in difesa e pericoloso in contropiede, capace di portarsi a casa un punto preziosissimo in vista della salvezza. Sempre più traballante, invece, la situazione del Policoro, anche perché il Picerno, vittorioso contro la Ruggiero Valdiano, scavalca gli jonici e li spinge giù nella zona play - out. Il match si apre con i padroni di casa in avanti: al 6' cross di Savoia per Sfarzetta che però non riesce ad agganciare e la palla va fuori. Al 17' la prima occasione per gli ospiti
con una punizione di Neacsu, rinviata in angolo da Piarulli. Al 18' Banzi in dieci: Vigliucci butta già Cirrottola e viene espulso ma, come vedremo, gli jonici non sapranno sfruttare la superiorità numerica. Al 25' Savoia prova a sfondare, la difesa è attenta e spazza in angolo. Pochi minuti dopo ed è ancora il 10 biancoazzurro a provarci, salta Militello ma poi non riesce a passare a Ripa. Quasi allo scadere ci prova Miraglia con un lungo tiro dalla distanza, alto. Subito dopo contropiede solitario di De Oliveira, bloccato solo da un rinvio di Piarulli. Secondo tempo più movimentato, con gli jonici sotto la rete del Banzi ma incapaci di segnare. Il primo tentativo arriva al 48' con la giocata Savoia - Sfarzetta, palla fuori. Al 55' il neo entrato biancoazzurro Di Giorgio prova a saltare la difesa ospite, palla rinviata e poi raccolta da Savoia, il suo tiro sembra andare in porta ma è solo un'illusione. Due minuti dopo ed è il Banzi ad essere pericoloso con Stolfa, il cui tiro centrale è facilmente parato. Bisognerà aspettare il 68' per vedere il risultato muoversi. Inizia il Policoro: punizione da trenta metri di Savoia, rinviata in angolo da Tedesco. Nuovo angolo e nuovo rinvio e questa volta i cecchini jonici non sbagliano: Savoia tira dalla bandierina e Saccente supera di testa tutti per il momentaneo uno a zero (69'). Sembra fatta ma non è così, visto che un quasi raddoppio si trasforma in un pareggio. Infatti Zizzamia ha una palla d'oro ma allunga troppo e sbaglia. Pallone rinviato e raccolto da De Oliveira che, sfruttando una distrazione della difesa jonica, se ne va tutto solo e beffa Piarulli (71'). Tutto da rifare; Policoro alla disperata ricerca del gol ma è inutile, il triplice fischio finale sancisce il pareggio. Eleonora Cesareo
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40 Sport
Risultati e classifica
23ª giornata Marcatori
A. Scanzano-Lagopesole 1-0 28' pt Forcillo
Balvano-Grottole
2-0
15' pt (a) Scarfone, 46' pt Turturiello P.
PIETRAGALLA
49
22 14 7
1 38 11 11 9
2
0 25 5 11 5
5
1 13 6 27 +5
MOLITERNO
47
22 14 5
3 35 16 10 7
2
1 18 8 12 7
3
2 17 8 19 +5
MIGLIONICO
42
22 12 6
4 42 23 12 8
4
0 24 6 10 4
2
4 18 17 19 -4
SANTARCANG.
41
23 13 2
8 34 27 11 8
1
2 19 8 12 5
1
6 15 19 7
-4
BLN PIGNOLA
39
23 10 9
4 24 17 11 9
1
1 16 6 12 1
8
3
-6
Pietragalla-Santarcang. 2-1
GROTTOLE
33
23 9
6
8 35 22 11 6
4
1 22 5 12 3
2
7 13 17 13 -12
29' pt Piacenza (P), 44' pt Gorga (P), 48' st (r) Petrillo (S)
Bln Pignola-Moliterno
2-1
34' pt Romaniello (BLN), 37' pt Ragone (BLN), 44' st Zito (M)
L. Montescag.-Bella
1-2
15' pt Carriero I. (LM); 2' st Parisi G. (B), 32' st Ricigliano Mau. (B)
Miglionico-S. Lagonegro 3-0 24' pt Andrulli, 30' pt Deceglie G, 30' st Lambertini
8 11 7
L. MONTESCAG.
32
23 8
8
7 29 33 12 4
5
3 13 16 11 4
3
4 16 17 -4 -15
23’ pt Fiorino
R. IRSINA
31
22 8
7
7 30 28 12 6
5
1 21 12 10 2
2
6
9 16 2 -15
Rotondella-Pescopagano 1-1
S. LAGONEGRO
28
22 7
7
8 29 31 11 5
5
1 20 10 11 2
2
7
9 21 -2 -16
PESCOPAGANO
28
22 6 10 6 27 31 11 4
5
2 12 11 11 2
5
4 15 20 -4 -16
BELLA
25
22 6
7
9 25 33 10 5
3
2 14 9 12 1
4
7 11 24 -8 -17
VARISIUS
23
23 5
8 10 30 30 12 3
5
4 19 17 11 2
3
6 11 13 0 -24
BALVANO
23
23 5
8 10 28 36 11 4
3
4 17 16 12 1
5
6 11 20 -8 -22
ROTONDELLA
21
22 4
9
9 21 34 12 3
5
4 16 18 10 1
4
5
LAGOPESOLE
13
23 4
1 18 16 48 11 4
0
7 12 18 12 0
1 11 4 30 -32 -32
A. SCANZANO
12
23 2
6 15 18 41 12 2
3
7 11 17 11 0
3
R. Irsina-Varisius
1-0
35' pt Nicastro (P), 37' st Santarcangelo (R)
Prossimo turno
24ª giornata 28/02/10 ore 15.00
Balvano-Pietragalla Bella-R. Irsina Grottole-L. Montescag. Lagopesole-Bln Pignola Moliterno-Rotondella Pescopagano-A. Scanzano S. Lagonegro-Varisius Santarcang.-Miglionico
8
5 16 -13 -25
7 24 -23 -35
20 Reti: Lambertini (2) (Miglionico) 11 Reti: Ricigliano Mau. (Bella); Petrillo (3) (Santarcangiolese) 10 Reti: Genovese L. (Moliterno); Papangelo N. (R.Irsina) 9 Reti: Fiorino (4) (R.Irsina); Ripa (Rotondella); Tragni G. (1) (Varisius) 8 Reti: Buono (Grottole); Sabato (1) (Lagopesole); Pietragalla L. (Pietragalla); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro); Armaiuoli (Varisius) 7 Reti: Parisi (Bella); Petrocelli (Moliterno); Alfonso (Pietragalla); Martino (S.Lagonegro) 6 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Turturiello P. (Balvano); Andrulli, Tataranni (3) (Miglionico); Molletta G. (3) (Moliterno) 5 Reti: Cilibrizzi (Balvano); Brancato (BLN Pignola); Bitetti (1), Moramarco (Grottole); Cifarelli S., Venezia (1) (L.Montescaglioso); Nicastro (Pescopagano); Cammarota (Pietragalla); Aurelio (Santarcangiolese); Ielpo (S.Lagonegro); Volpe (Varisius) 4 Reti: Laviola (1) (A.Scanzano); Falcone (Balvano); Ragone (1), Romaniello (BLN Pignola); Armento, Di Pede (Grottole); Zaccagnino (1) (Lagopesole); Carriero I. (2), Ditaranto (L.Montescaglioso); Gorga (Pietragalla); Savino (R.Irsina); Armentano (1), Lemma (Santarcangiolese)
Ad aprire le marcature ci pensa Romaniello. Zito nel finale dimezza solamente il passivo
L’Highlander colpisce ancora C’è la firma di Ragone nel successo del Bar La Notte Pignola sul Moliterno BLNPIGNOLA MOLITERNO
2 1
BAR LA NOTTE PIGNOLA: Zaccagnino, Palladino, Santarsiero, Sabia V. (39' st Lauria), De Iacovo, Santangelo, Galluzzi, Olita, Romaniello (25' st Buonansegna A.), Ragone (44' st Marra), Cilibrizzi. A disp.: Stolfi, Sabia R., Tavassi. All.: Tramutola. MOLITERNO: Lanzolla, Albano, Genovese A. (27' st Zito), La Salvia L., Savone, Mastrangelo, Zeverino (1' st Montano), Albini, Lancellotti (31' st Molletta D.), Petrocelli, Genovese L. A disp.: Rebecchi, La Salvia A., Troccoli. All.: Vignati. ARBITRO: Capolupo M. di Matera (Galli e Chiechi). RETI: 34' pt Romaniello (BLN), 37' pt Ragone (BLN), 44' st Zito (M). NOTE: Espulsi: 42' pt l'allenatore Tramutola (BLN) per proteste, 22' st De Iacovo (BLN) per doppia ammonizione, 40' st Lauria (BLN). Ammoniti: Cilibrizzi, Santangelo, Marra (BLN), Lancellotti, Mastrangelo (M). Spettatori: 150 circa con rappresentanza ospite. Angoli: 6-4 per il Moliterno. Recupero: 3' pt, 5' st. RIFREDDO DI PIGNOLA Bar La Notte da applausi e brusco stop per un impalpabile Moliterno (che ha perso la testa della classifica a vantaggio del Pietragalla). Ecco i due volti del big-match di Promozione. La forza del Pignola ha sovrastato nettamente e meritatamente l'ormai ex capolista della “cadetteria” lucana. In casa, i ragazzi di Tramutola non fanno davvero sconti a nessuno: vantano un trend positivo da diversi mesi (sono 5 le vittorie interne consecutive). Chapeau all'intero collettivo pignolese e, soprattutto, all'eterno “Highlander” Ragone ed all'esplosivo “baby” Romaniello, che hanno confezionato la vittoria
Felice Ragone
con un uno-due micidiale, dopo la mezzora di gioco. Un'affermazione, quella del Bar La Notte, conquistata contro tutto e tutti. Contro alcune discutibili decisioni arbitrali: rossi in serie a mister Tramu-
tola, De Iacovo e Lauria. La differenza in campo, però, l'hanno fatta la grande voglia di vincere del Pignola e la sagacia tattica del “mago” Tramutola, capace di imbrigliare nella propria “ragnatela” difensiva le sterili trame offensive del Moliterno. In avvio, il Moliterno punzecchia la difesa di casa con Lancellotti che spizzica la sfera di testa, ma non crea affanni a “Super Zac” (16'). Al 18' il “Falco” Luis Genovese non calcia di potenza dal limite dell'area, su una disattenzione dei locali. La risposta del Bar La Notte, invece, è rabbiosa. Romaniello conclude, in velocità, ad appena un metro dalla porta ospite. Questa volta si addormenta l'intera difesa moliternese (20'). Ecco, poi, l'uno-due, targato Bar La Notte,
che spezzerebbe le gambe a chiunque. Romaniello, in versione “cecchino”, spara a rete in girata, su “assist” di Albano, per il suo quarto sigillo stagionale (34'). Ragone, con una rapidità d'esecuzione impressionante, raccoglie una sfera vagante nell'area piccola ed inchioda Lanzolla per il raddoppio (37'). Nella ripresa, il Moliterno è statico anche dopo le espulsioni (forse un po' affrettate) di De Iacovo e Lauria. Sbagliano due palle-gol un ottimo Cilibrizzi (11') e Lancellotti (gli si oppone “Super Zac” al 13'). Al 44' Zito dimezza le distanze, lasciato solo nell'area avversaria. Ma non c'è più tempo per la capolista che scivola in piazza d'onore. Donato Pavese sport@luedi.
Varisius sfortunato con il palo colpito nel finale da Dragonetti
Real Irsina, basta Fiorino REAL IRSINA VARISIUS MATERA
1 0
REAL IRSINA: Lolaico, Valletta, Acito, Addamiano, Gagliardi, Ventricelli, Abbruzzese, Scaraggi, Magro, Fiorino, Cataldi. A disp: Carlucci, Masiello R, MAsiello M, Capezzera, Decollanz, Rizzi, Alessio. All. Rizzi VARISIUS MATERA: Rondinone, Bongermino, Cristallo, Pisciotta, Campanella, Persia, Campanaro, Festa, Tragni (25’ st Dragonetti), Bellomo, Armaiuoli. A disp: Cambio, Fiore, Ricciulli, Pietracito, Materamarcosano. All. Farinola RETE: 23’ pt Fiorino ARBITRO: Tomasulo di Venosa (MaffiaAliano) TRENTUNESIMO punto per il Real Irsina. I ragazzi di mister Rizzi hanno superato, con una rete di scarto, il Varisius Matera. Il gol di Fiorino ha regalato agli irsinesi un’affermazione importante che rilancia la compagine materana in classifica. E’ stato un match molto equilibrato, i padroni di casa hanno osato un pò di più maggior-
mente dopo la rete del vantaggio ma, in diverse occasioni, è stato bravo l’estremo difensore ospite a respingere gli attacchi dei locali. Il gol del vantaggio è stato siglato al 23’ il del primo tempo da Fiorino bravo, nella circostanza, a mettere a segno un calcio di rigore assegnato dall’arbitro Tomasulo. La risposta da parte del Varisius non ha tardato ad arrivare con Giuseppe Tragni che ha sprecato due occasioni nitide per pareggiare i conti. La ripresa è stata caratterizzata da grande equilibrio: nessuna delle due formazioni ha creato azioni degne di nota. L’unica vera occasione è capitata sui piedi di Dragonetti che ha visto stamparsi sul palo della porta difesa da Lolaico un suo tiro forte e preciso. Per il Real Irsina i tre punti guadagnati contro il Varisius diventano un vero e proprio toccasana. Discorso diverso per la formazione allenata da Farinola che resta così nella zona medio bassa della graduatoria con ventitrè punti. Nelle fila irsinesi esordio del giovane locale, Valletta, classe ‘93. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Ora il Lagopesole è ad un solo punto di distanza
Forcillo regala allo Scanzano la vittoria della speranza SCANZANO LAGOPESOLE
1 0
SCANZANO: Pinelli, Gammino, Lanzara, Frabetti, Leone, Castellucci, Nettis, Forcillo (60' Corleto), Laviola (75' Di Pinto), Salerno, Valinoti. A disp: Marzano, Dattoli, Montemurro, Lavegas. All.: Calone. LAGOPESOLE: Mariano, Telesca, Coviello S., Dragonetti, Coviello T. Romaniello (69' Coviello C.), Zaccagnino, Colangelo N., Lovallo, Fiorenti, Sabato. A disp: Canestrino, Romano. All: Alfano. ARBITRO: Santoro di Potenza (Bonavoglia e Pecoraro) RETE: 28' p.t. Forcillo NOTE: Gara sostanzialmente corretta. Nessun ammonito. SCANZANO JONICO - Con una rete del centrocampista centrale, Forcillo, giunto a Scanzano a campionato in corso, i padroni di casa allenati da mister Franco Calone, hanno avuto ragione di un Lagopesole che mai ha tirato in porta e soltanto grazie ad errori dell'attacco jonico è riuscito a perdere con un passivo non umiliante. Anche se, va detto, la squadra ospite ha saputo ben contenere le sortite avversarie. Tutto sommato. Vista l'importanza della posta in palio lo Scanzano è sceso in campo con una sorta di tensione eccessiva, e la cosa si è vista subito. Laviola è stato cercato diverse volte, ma ieri ha peccato di imprecisione, sprecando due buone occasioni da rete: una al 20' del se-
condo tempo quando ha calciato alla destra del portiere Mariano e l'altra al 24' quando ha tirato sbilencamente fuori. Il pubblico in campo ha avvertito la difficoltà emotiva dello Scanzano, squadra incitata da Calone più volte. Un sospiro di sollievo si è avuto con il gol che ha ridato agli jonici la speranza della salvezza, consentendo loro di arrivare ad un solo punto dal Lagopesole, penultimo in classifica. Al 28' l'ottimo centrocampista offensivo, Salerno, batte una punizione dalla trequarti destra che diventa un pallone invitante per la testa di Forcillo, che si inserisce con il tempismo tipico del bomber di razza e insacca. Lo Scanzano ha dovuto fare a meno sin dalla prima mezzora del capitano Lanzara infortunatosi alla caviglia. La difesa è stata comunque ben diretta dall'esperto difensore centrale Leone. La gara dei padroni di casa ha visto un centrocampo all'altezza della situazione con Nettis una spanna sugli altri, capace di giocare sempre di prima. Per quanto concerne l'attacco la seconda punta Valinoti, seppur volenteroso come sempre, ieri non è stato all'altezza della situazione. Domenica prossima alla volta di Pescopagano in cerca della continuità e soprattutto della zona play out. Pierantonio Lutrelli sport@luedi.it
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Sport 41
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
Arriva troppo tardi la rete di Petrillo per gli uomini di Chiappetta
Al Pietragalla il big match Piacenza e Gorga decidono la sfida con la Santarcangiolese PIETRAGALLA SANTARCANG.
2 1
PIETRAGALLA: Ciriello, Summa, Di Bello, Carlucci, Di Tommaso, Alfonso, Gorga, Pietragalla, Cammarota, Pallotta, Piacenza (29'st Vertone); A disp. Sarli, Potenza.; All. Potenza (squalificato). SANTARCANGIOLESE: Annunziata, Lagamma, Totaro, Lo Zito, Marra (4'st Cavallo), Cifarelli, Aurelio, Verrone (41'st Roseti), Petrillo, Di Luca, Conte; A disp. Bonavita, Martorano, Lo Ponte, De Salvo; All Chiappetta. ARBITRO: D'Alessandro da Bernalda (Collocola - Picerno) RETI: 29' pt Piacenza, 44' pt Gorga, 48' st Petrillo (rig.) PIETRAGALLA - Pietragalla a te la vetta! Dopo la bella e convincente prestazione contro la Santarcangiolese, reduce da sei vittorie consecutive, il Pietragalla di mister Potenza agguanta la
Luciano Gorga ieri in gol
vetta della classifica grazia anche al passo falso del Moliterno in quel di Pignola. La gara: dopo il minuto di raccoglimento per la morte della madre di mister Potenza, il Signor D'Alessandro dà il via al mach. Gara che inizia in sordina con entrambe le
formazioni che aspettano le mosse dell'avversario. Sono gli ospiti che rompono il ghiaccio e al 12' Ciriello è chiamato in causa da una bella conclusione di Lagamma che, però, mette solo paura al pubblico di casa. Scampato il pericolo i bianco blu pietragallesi alzano il proprio baricentro e al 29' Pallotta, sulla linea di metà campo, pesca Piacenza che brucia la difesa ospite e batte Annunziata. Sotto di un gol la Santarcangiolese prova una timida reazione ma al 44' Pietragalla calcia una punizione velenosa verso Annunziata, la difesa ospite allontana, ma dal limite Gorga prima raccoglie la sfera e poi spara a botta sicura battendo per la seconda volta l'estremo difensore ospite. Si ritorna in campo e la musica non cambia. Il Pietragalla, sopra di due gol, non spinge più di tanto limitandosi a concedere poco agli avversari e cercando sporadiche azioni di rimessa che, però, non portano frut-
ti. La Santarcangiolese prova a reagire ma la difesa del Pietragalla sembra una montagna insormontabile e solo nel terzo minuto di recupero, quando Summa tocca di mano in piena area di rigore e il Signor D'Alessandro concede il penalty in favore degli ospiti, la Santarcangiolese passa con Petrillo. Il Pietragalla vince, convince e ottiene il primato solitario in classifica continuando quel sogno coltivato da inizio stagione. La matricola terribile continua a mietere vittime e, carte alla mano, diventa una delle favorite per la vittoria finale del torneo. La Santarcangiolese, invece, non riesce a bissare il successo dalla gara di andata ma resta di fatto l'unica formazione ad aver esposto il divieto di transito al Pietragalla lo scorso primo novembre, data in cui i bradanici hanno capitolato per l'unica volta in questa stagione. Rocco De Rosa sport@luedi.it
A pagare dazio è il Grottole dello squalificato mister D’Ascanio
Il Balvano che non ti aspetti Seconda vittoria consecutiva per il team di Turturiello BALVANO GROTTOLE
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BALVANO: Roberto, Galante, Iacullo, Turturiello P., Limmatola, Simone, Matturro, Falcone, Cozzi, Petraglia, Galantucci (91' Bovino C.). All. Turturiello P. GROTTOLE: Bellino, Carbone P. (80' Guida), Scarfone, Buono, Giove, Graniello, Di Pede, Trapanaro, Carbone A. (57' Lanzolla), Armento, Prisco. All. D'Ascanio (squalificato) ARBITRO: Di Noia di Potenza (Grilli Esposito) RETI: 15' Scarfone (G)(aut.), 46' p.t. Turturiello P. (B) NOTE: Ammoniti: Falcone (B), Graniello e Trapanaro (G). Espulso all'81' Giove (G) per doppia ammonizione. Recupero: 1' p.t. e 3' s.t. VIETRI DI POTENZA - Seconda ed importantissima vittoria consecutiva per il Balvano di mister Turturiello, che rego-
la con un secco due a zero il Grottole di mister D'Ascanio, grazie ad un ottima prestazione di tutta la squadra e alla sesta rete in campionato del suo allenatoregiocatore, in gol anche domenica scorsa a Lagopesole. Il Balvano sale così a 23 punti e si prepara al meglio per la partita col Pietragalla. Al 2' una punizione di Scarfone del Grottole a giro è alta. La reazione del Balvano è affidata a Falcone che, su assist di Iacullo, calcia di poco fuori. Ancora su punizione il Grottole, con Armento: bravo Roberto a fermare la sfera in due tempi. Il Balvano si porta in vantaggio al 15': dai 35 metri c'è la punizione di Petraglia, palla in mezzo, e clamoroso autogol di testa da parte di capitan Scarfone, che mette la palla all'incrocio tra la disperazione e l'incredulità dei suoi. Gioca bene il Balvano e al 21' da un angolo di Petraglia esce il colpo di testa di Galante alto. Al 30' Galantucci prova il raddoppio, ma il tiro è debole. Reazione ospite al 34': Buono per Armento, tiro dal limite e facile parata di Roberto. Prove di
raddoppio per il Balvano: ancora Petraglia da calcio d'angolo, testa di Iacullo e palla di poco alta sulla traversa. Nel minuto di recupero del primo tempo, ancora Petraglia su calcio da fermo, palla in mezzo, e preciso stacco di testa di Pio Turturiello che sigla il raddoppio balvanese. Non succede nulla di rilevante nel secondo tempo, con qualche occasione degli ospiti come al 48' con Armento su punizione (debole, parata) e poi col Balvano che fallisce una facilissima palla gol con Falcone che, lanciato da Galantucci, a tu per tu con Bellino, si fa parare una facile occasione. Prima di lui, anche Galantucci aveva fallito una buona occasione, anche se è da sottolineare la sua ottima prestazione. Espulso all'81' Giove del Grottole, per doppia ammonizione dopo il brutto fallo su Petraglia. E il match finisce 2-0 per il Balvano. Un ottima iniezione di fiducia in vista del difficile match col Pietragalla. Claudio Buono sport@luedi.it
Il Bella in rimonta espugna il campo del Montescaglioso MONTESCAGL. BELLA
1 2
MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G.; Simmarano Ciracì Cr., Raddi (39' s.t. Santochirico), Tafuno E., Franco Ciracì Cl. (1' s.t. S. Cifarelli) Casalingo Venezia Mangia Carriero I. A disp: Carriero C., Petruzzo All: Menzano BELLA: Tolve Campanella (1' s.t. Pacella) Gliubizzi Maruggi Parisi A., Ricigliano Mar., Parisi G. (41' s.t. Doino C.) Angrisani E., Ricigliano Mau., Remollino (1's.t. Angrisani G) Errichetti A disp: Doino A., Zanfino All. Del Pino ARBITRO: Berardone di Moliterno (Lapadula - De Luca) RETI: 15' pt I. Carriero; 2' st G. Parisi; 32' st Ricigliano Mau. NOTE: Ammoniti: Raddi, Venezia (M); Campanella, Pacella, Parisi G. (B). Al 35' st Tolve para un rigore calciato da I. Carriero.
MONTESCAGLIOSO - I montesi perdono l'imbattibilità interna che durava da 4 gare e incappano nella seconda sconfitta di seguito dopo il 21 a Santarcangelo. I ragazzi di casa, dopo aver chiuso avanti il primo tempo, nei secondi 45' hanno subito 2 rocambolesche reti che hanno dato i 3 punti ad un Bella attento e abile nell'addormentare la gara. I montesi avrebbero anche potuto pareggiare su calcio di rigore ma Tolve è stato bravissimo a neutralizzare la gran botta dagli 11 metri di Ivan Carriero. La gara sembrava essersi messa subito in discesa per i montesi, in vantaggio al 15' grazie ad un'ottima combinazione Mangia - Carriero che consentiva a quest'ultimo di penetrare da sinistra e mettere la palla nell'angolino alla sinistra di Tolve. Dopo la rete i montesi cercavano il raddoppio con Venezia (30' debole di testa) e con Claudio Ciracì su invitante assist di Carriero. Dalla distanza prova anche
Raddi, ma la sua conclusione finisce alta dai 20 metri. I primi 45' si chiudono con il portiere montese Cifarelli completamente inoperoso. Al 2' della ripresa, a sorpresa, gli ospiti pareggiano: G. Parisi riesce a girare una palla sporca non trattenuta dal portiere di casa. I potentini, al 10' potrebbero raddoppiare ma Cifarelli è pronto a salvare in prossimità della linea. I montesi non riescono a imporsi e provano dalla distanza, con tiri centrali di Mangia e S. Cifarelli. Al 32' gol vittoria di Ricigliano, che sfrutta al meglio un paio di rimpalli in area. I montesi si gettano in avanti: al 33' gran parata di Tolve su botta di S. Cifarelli; 2' dopo Casalingo è atterrato: rigore e proteste degli ospiti: Carriero si vede respingere la palla destinata nell'angolino. L'arbitro concede 2' di recupero: troppo pochi viste le continue interruzioni del gioco e le 5 sostituzioni. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Soccer Lagonegro al tappeto
Tre squilli del Miglionico MIGLIONICO LAGONEGRO
3 0
MIGLIONICO: Capozzi, Popolizio, D'Aria, Salluce, Menzella, Galeota, Fattore (15' st Battilomo), Venezia, Deceglie G (21' st Corleto), Andrulli (27' st Lambertini), Lamacchia. A disp.: Deceglie V, Grande, Pellegrino, Cappiello. All. Motta. LAGONEGRO: Armando, Messuti, D'Agostino, Rocco, Falabella, Consoli, Ielpo (21' st Verbena), Messuti, Mastroianni, Martino (35' pt La Corte), Campisani (1' st Zaccaro). A disp. Vigorito, Fiore, Borreca, Limongi. All. Oliva. ARBITRO: Manolio di Bernalda (Autieri-Brancato) RETI: 24' pt Andrulli, 30' pt Deceglie G, 30' st Lambertini. NOTE: Amm. Messuti, Mastroianni, D'Agostino (L). Venezia (M). Rec: 1'pt, 2'st. MIGLIONICO - Quarta vittoria di fila per il Miglionico di Mister Motta. Il Soccer Lagonegro esce sconfitto dal comunale al termine di una gara dominata dai locali. Partenza sprint del Lagonegro che al 3' impensierisce Capozzi. Al 5' risponde il Miglionico con un incursione ficcante dalla destra del partente per Roma, Lamacchia alla sua ultima gara con i bianco-verdi. Il suo potente destro trova la deviazione di un difensore e si perde sul fondo. Resiste la squadra di mister Oliva. Al 23' ci prova Andrulli e poi Deceglie che centra da pochi metri la traversa. Al 24' è Andrulli a gonfiare la rete. Secco il suo tiro da dentro l'area su assist di Venezia. Nulla può Armando. Al 30' arriva il raddoppio. Da un angolo battuto dalla sinistra, trova la zampata vincente Deceglie che riscatta la traversa. Sul 2 a 0 il Miglionico rallenta e controlla. Andrulli al 37' riscalda le mani ad Armando che devia
Lambertini a quota 20 gol
in angolo. Nei primi minuti della ripresa prende coraggio la squadra ospite. Al 4' Mastroianni, con un pallonetto insidioso dal limite sfiora la traversa. Al 16' è Messuti a punzecchiare dalla destra ma Capozzi c'è. Miglionico ha l'occasione del 3 a 0 con Andrulli al 20'. Lanciato da Venezia, tutto solo davanti ad Armando manda a lato. Ancora Miglionico con Battilomo al 22', alto sulla traversa e con un incursione di Andrulli al 25' dalla destra. Al suo cross, manca il tap-in vincente da un metro Corleto. Al 28' sventola di Venezia che scrosta la traversa. Al 30' tris del Miglionico. Dopo 3 min dal suo ingresso in campo è Cobra Lambertini di testa a confezionare il terzo gol su un cross dalla sinistra di Galeota. Lambertini scatenato nel finale con un Armando che si guadagna la pagnotta evitando all'ariete materano due gol, al 40' e al 43' e tirandolo giu per un netto rigore, non assegnato, al 34'. Armando salva il Lagonegro dal cappotto e negano all'ariete di superare i 20 gol in 20 partite giocate. Miglionico torna terzo mentre per il Lagonegro pensiero ad una tranquilla salvezza. Antonio Centone sport@luedi.it
La rete di Santarcangelo nega i tre punti al Pescopagano
Rotondella, pari nel finale ROTONDELLA PESCOPAGANO
1 1
ROTONDELLA: Salerno, Toscano, Salerno A., Rubolino, Fella, Santarcangelo, Mundo, Colucci, Tarantino, Ripa, Ricciardi. A disposizione Castronuovo, Scaliella, Erdogmus, Mele, Manolio, Visaggi. Allenatore Martino. PESCOPAGANO: Riuolo, Angiolillo, Lanza V, Tummillo, Perillo, Tavarone, Lotano, Lanza A, Nicastro, Iacoviello, Glorioso. All. Toscano ARBITRO: Capolupo di Matera (MugnoloArmandi) RETI: 35' pt Nicastro , 37' st Santarcangelo ROTONDELLA - Alla fine è 1-1. Ma poteva essere 0-1, se il Rotondella non avesse agguantato il pareggio a otto minuti dal termine. O anche 2-1, se l'attaccante jonico Ripa non avesse sciupato, solo davanti al portiere, il gol della vittoria a un minuto dal termine. Nel calcio non si ragiona con i se, ma in questo caso offrono una fotografia del match disputato ieri a Nova Siri, aperto ed equilibrato fino all'ultimo respiro. Il pari premia la tenacia degli ospiti, capaci di portare quasi fino alla fine un vantaggio conquistato piuttosto casualmente a metà del primo tempo. Ma anche il Rotondella, per come si erano messe le cose, può dirsi soddisfatto: un punto, quando si lotta per la
salvezza, non è mai da buttare. Gli jonici dovranno lavorare di più sulla difesa dei calci da fermo. Lo avevamo segnalato sul Quotidiano nei giorni scorsi e prontamente è accaduto: il Rotondella ha ancora subito gol sugli sviluppi di un calcio di punizione, esattamente come era accaduto, per ben due volte, nell'incontro casalingo con il Varisius.E' successo al 35' del primo tempo, quando i locali sembravano perfettamente in grado di controllare il match. E' stato un calcio di punizione dalla trequarti, neppure troppo teso, a mandare in bambola la difesa e regalare agli ospiti il gol del vantaggio. Per il Rotondella è stato un brutto colpo, inatteso in quel momento della partita. Gli uomini di Martino non si sono persi d'animo e hanno cominciato a macinare gioco, riuscendo a impensierire la difesa ospite allo scadere del primo tempo: assist di Santarcangelo e tiro di Tarantino, che si è visto respingere il pallone dal palo interno. Stesso copione nella ripresa, con gli jonici alla ricerca del pareggio e il Pescopagano bravo a difendersi e a portare anche qualche minaccia in contropiede. Il gol, però, è arrivato solo all'82' con una bella azione corale sull'asse Manolio-Rubolino, poi finalizzata dal tiro di Santarcangelo. All'89', come detto, l'occasionissima per Ripa, che ha buttato alle ortiche il gol della vittoria preferendo un lezioso pallonetto a un piazzato che sarebbe stato di certo più incisivo. Pino Suriano
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42 Sport
Risultati e classifica Abriola-A. Potenza
1-2
Albatros-Vitalba
1-3
Castelgrande-Cancellara 1-2
21ª giornata
A. POTENZA
47
21 14 5
2 48 14 11 8
3
0 31 7 10 6
2
2 17 7 34 +4
SAVOIA
47
21 14 5
2 52 19 11 9
2
0 32 6 10 5
3
2 20 13 33 +4
Fst Rionero-Castelpant.
3-0
CANCELLARA
44
21 13 5
3 46 17 10 9
1
0 34 6 11 4
4
3 12 11 29 +3
Futura-R. Montemilone
0-0
VITALBA
42
21 13 3
5 39 14 10 9
0
1 25 4 11 4
3
4 14 10 25 +1
Possidente-S. Angelo
1-2
ALBATROS
37
21 10 7
4 40 24 10 8
1
1 26 8 11 2
6
3 14 16 16 -4
R. MONTEMILONE
31
21 8
7
6 32 30 10 6
3
1 19 10 11 2
4
5 13 20 2 -10
FST RIONERO
31
21 8
7
6 24 27 11 6
4
1 14 6 10 2
3
5 10 21 -3 -12
ABRIOLA
27
21 7
6
8 33 27 11 6
3
2 25 11 10 1
3
6
CASTELGRANDE
26
20 7
5
8 29 33 9
4
3
2 12 9 11 3
2
6 17 24 -4 -12
CASTELPANTANO
23
20 5
8
7 33 32 10 3
4
3 16 14 10 2
4
4 17 18 1 -17
FUTURA
23
21 6
5 10 26 44 10 3
3
4 16 19 11 3
2
6 10 25 -18 -18
BARRATA
22
21 5
7
9 20 27 11 3
7
1 11 8 10 2
0
8
9 19 -7 -21
S. ANGELO
20
20 5
5 10 25 43 11 3
3
5 16 22 9
2
2
5
9 21 -18 -22
RUVO
12
20 3
3 14 18 47 11 2
3
6 16 20 9
1
0
8
2 27 -29 -30
POSSIDENTE
11
21 2
5 14 24 63 10 1
2
7
9 27 11 1
3
7 15 36 -39 -30
S. CHIRICO N.
10
21 1
7 13 16 44 10 1
3
6
9 17 11 0
4
7
Ruvo-Barrata
0-2
Savoia-S. Chirico N.
Prossimo turno
3-0
22ª giornata 28/02/10 ore 15.00
A. Potenza-Savoia Albatros-Futura Cancellara-Abriola Castelpantano-Barrata R. Montemilone-Fst Rionero S. Angelo-Ruvo S. Chirico N.-Castelgrande Vitalba-Possidente
8 16 6 -16
7 27 -28 -31
A Albatros al tappeto
Il Vitalba espugna Oppido ALBATROS VITALBA
Risultati e classifica
1 3
ALBATROS OPPIDO: Caterini, De Luca, Lancellotti A. (35'st Giganti), Lancellotti D. (31'st Giannone), Monaco, Mancuso F., Balsamo, Calabrese, Pepe (21'st Mancuso A.M.), Paolucci, Pagano; A disp. Fidanza, Viola, Calabrese P.; All. Leone. VITALBA: Tomasulo, Rinaldi, Telesca An., Mecca A., Maglie, Scavone, Verrastro, Lotano, Gilio, Mancusi (38'st Pace), Gerardi; A disp. Mecca C.D., Colucci, Zaccagnino, Telesca C., Sabato, Telesca Ag.; All. Lacapra. ARBITRO: De Fina da Moliterno RETI: 13' pt Gerardi (V), 38' pt Gilio (V), 2' st Balsamo (A), 26' st Mancusi (V). NOTE: Temperatura primaverile ma con forti raffiche di vento. Ammoniti De Luca e Monaco per l'Albatro e Maglie per il Vitalba. Nessun espulso. Angoli tre Vitalba, due Albatros. Recupero 1' pt e 2' st. OPPIDO LUCANO - E' il Vitalba di mister Lacapra la prima squadra ha violare il comunale di Oppido Lucano contro l'Albatros di mister Leone parsa molle, senza stimoli e disunita. Il Vitalba vince 3-1 e porta a casa tre punti che la candidano tra una delle papabili alla vittoria finale del torneo. Tra le file dell'Albatros Oppido rientra Caterini, dopo il lutto familiare delle scorsa settimana, ma la giornata è di quelle poco fortunate e non bastano gli almeno tre interventi provvidenziali del giovane estremo oppidese ad evitare il primo tonfo interno della stagione per gli amaranto oppidesi. La gara: il forte vento è una costante della gara per tutti i 90' di gioco. Gli ospiti partono meglio e dopo soli 13' di gioco sono in vantaggio. Sugli sviluppi del secondo calcio d'angolo di giornata, Gerardi salta più in alto di tutti e gonfia la rete locale. I padroni di casa provano a reagire ma Tomasulo non è mai chiamato in causa. Il tandem Pagano-Paolucci fatica e al
38' arriva il raddoppio di Gilio che dal vertice alto dell'area locale si inventa una parabola imprendibile per Caterini. Il ritorno in campo fa presagire la rimonta locale e al 2' Balsamo accorcia le distanze con un bel colpo di testa. I padroni di casa, però, dimostrano di essere poco concreti sotto porta. Al 18' è ancora Balsamo che va vicino al pari. Un minuto dopo Caterini è miracoloso su Gerardi lanciato solitario verso la porta. Al 26' Mancusi congela il risultato sul tre a uno con una volé da pochi passi che non lascia scampo a Caterini. L'assalto dei padroni di casa non porta i frutti sperati e le conclusioni di Calabrese, Paolucci e Mancuso F. sono neutralizzate con non poche difficoltà da Tomasulo. Il Vitalba si conferma squadra di alta classifica violando uno dei campo più ostici del campionato. L'Albatros esce invece ridimensionata da questo mach e con la mente già al prossimo incontro con il Futura Potenza, ancora di fronte al pubblico amico. Rocco De Rosa
21ª giornata Bernalda-I. Burgentia
5-1
F. Moliterno-Pomarico
2-1
Grassano-Satriano
2-0
BERNALDA
53
20 17 2
1 56 12 11 10 0
1 35 7
7
2
0 21 5 44 +11
I.F. VALSINNI
52
21 16 4
1 46 14 10 9
1
0 22 5 11 7
3
1 24 9 32 +11
A. TURSI
41
21 13 2
6 41 24 10 6
2
2 21 9 11 7
0
4 20 15 17 0
SALANDRA
39
21 11 6
4 39 27 11 7
2
2 22 13 10 4
4
2 17 14 12 -4
Latronico-A. Tursi
0-2
POMARICO
33
20 10 3
7 38 27 10 7
2
1 25 9 10 3
1
6 13 18 11 -7
Metanauto-Tricarico
0-0
TRICARICO
31
21 8
7
6 27 20 10 5
3
2 22 10 11 3
4
4
5 10 7 -10
SATRIANO
29
Roccanova-Salandra
1-1
20 8
5
7 22 22 9
8
1
0 16 3 11 0
4
7
6 19 0
ROCCANOVA
23
20 5
8
7 20 22 11 3
6
2 11 11 9
2
2
5
9 11 -2 -21
S. Lauria-V. d’Agri
2-0
GRASSANO
23
21 7
2 12 28 41 10 6
0
4 16 15 11 1
2
8 12 26 -13 -18
METANAUTO
22
20 7
1 12 18 39 10 5
1
4 13 15 10 2
0
8
I. BURGENTIA
21
21 7
1 13 23 35 10 7
0
3 18 8 11 0
1 10 5 27 -12 -19
S. LAURIA
20
20 5
5 10 25 36 11 5
3
3 18 11 9
0
2
7
7 25 -11 -22
V. D AGRI
19
20 5
4 11 18 29 10 5
3
2 13 10 10 0
1
9
5 19 -11 -21
F. MOLITERNO
18
21 4
6 11 20 40 11 4
4
3 17 16 10 0
2
8
3 24 -20 -25
R. GRUMENTO
14
18 3
5 10 16 28 9
2
3
4
8 13 9
1
2
6
8 15 -12 -22
LATRONICO
14
19 3
5 11 8 29 9
3
2
4
5
8 10 0
3
7
3 21 -21 -23
9
I.F. Valsinni-R. Grumento 2-0
-9
5 24 -21 -18
Prossimo turno
22ª giornata 28/02/10 ore 15.00
A. Tursi-S. Lauria Grassano-Metanauto I. Burgentia-Latronico R. Grumento-F. Moliterno Salandra-Pomarico Satriano-I.F. Valsinni Tricarico-Roccanova V. d’Agri-Bernalda
A Il Futura non va oltre lo zero a zero contro il Real Montemilone di Tarricone
Esordio con un pari per mister Zotta FUTURA 0 MONTEMILONE 0 FUTURA POTENZA: Maddalo, Cavallo (Vizzo), Laurino, Luongo, Greco (Lorpino), Russillo, Musacchio, Russo, Pappalardo, Marcogiuseppe, Basile. A disp: Rinaldi, Santarsiero. All: Donato Zotta REAL MONTEMILONE: Bergamasco, Vallario Ant., Vallario Mas., Tarricone M. Gerardi, Troia, Catarinella (Piccolo), Lavista, Di Nanni, D'Amelio, Santarsiero (Lucarelli). A disp: Bisceglia, Di Fazio, Rosa, Tursi. All: Massimiliano Tarricone ARBITRO: Blasi di Potenza NOTE: Ammoniti: Russillo, Pappalardo, Laurino (FPZ). Vallario Ant., Gerardi, Vallario Mas. (RM) Angoli: 6 a 3 RM. Espulsi: Luongo
(FPZ) Spettatori: 30. POTENZA - Il nuovo tecnico del Futura, Donato Zotta, subentrato all'esautorato Bochicchio, non riesce a incamerare i tre punti all'esordio casalingo contro un Montemilone di caratura superiore alla formazione potentina, che non ha sfigurato affatto e avrebbe potuto portarsi in vantaggio nei primi minuti con Basile, oggi instancabile, se avesse mantenuto la freddezza necessaria di fronte a Bergamasco. Il n. 1 lo anticipa fuori area, non consentendogli di effettuare il pallonetto che sarebbe stato vincente. Subito dopo Russo lancia Greco, ma calcia alto sulla traversa. Ancora Basile, lo stesso Russo, non riescono a sopravanzare i difensori diretti da Tarricone
M. (l'allenatore degli ospiti, schierato centrale in difesa). Si porta in avanti il Montemilone spinto da Lavista, Santarsiero, D'Amelio e Troia, che al 18' serve Di Nanni, ma conclude fuori. Il Futura con Marcogiuseppe, Russo, Greco e Basile (insidiosi). Fino al 40' i contendenti cercano la via della rete, su punizione e su azione, ma le loro conclusioni sono tutte da dimenticare e Di Nanni del Montemilone fa pensare al peggio cadendo male al 42'. Al rientro gli ospiti cercano subìto la via della rete con Troia, D'Amelio e Lavista, quest'ultimo al 19' entra in area, non tira, cerca il rigore, ma non inganna il sig. Blasi, che ha diretto ineccepibilmente la gara. Sarebbero passati in vantaggio gli ospiti con D'Amelio, ma il difensore
Russillo salva sulla linea. Reagisce il Futura, schiaccia in difesa il Montemilone. Lorpino non chiude una triangolazione PappalardoRusso-Marcogiuseppe, il suo tiro al volo, d'esterno destro termina fuori. Stringe i tempi il Montemilone spinto da Troia, Gerardi e Tarricone. Al 26' ancora un salvataggio sulla linea, ad opera del terzino Laurino su tiro di Lucarelli. Al 38', D'Amelio, l'uomo più rappresentativo del Montemilone, (18 anni oggi) è fermato fallosamente da Luongo, già ammonito, viene espulso. Gli ultimi tentativi su calci di punizione con Tarricone del Montemilone e Russo per il Futura terminano tra le braccia dei portieri. Leonardo Martino sport@luedi.it
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Sport 43
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
B Doppietta per Margarita, poi Chiruzzi, Margoleo e Calabrese chiudono il conto
Il Bernalda fa la voce grossa Cinque le realizzazioni rifilate al malcapitato Invicta Burgentia BERNALDA I.BURGENTIA
5 1
BERNALDA: Di Stefano, Viggiano (68' Della Pioggia, Alianelli, Gioia, Pizzolla, Calabrese, Sarubbi, Chiruzzi, Torraco, Margarita, Panio (61' Margoleo). A disp. Santorsola. All. Margoleo. INVICTA BURGENTIA:Sasso, Lopardo, Oliveto, Valentini, Macchia (48' Collazzo), Pepe, Sabbatella, grano, Ricci, Fortunato (83' Cerullo), Colangelo (80' Russo). A disp. Di Mare, Ferrarese, Molinaro, Margherita. All. Sabbatella ARBITRO: Cauzillo di Potenza. RETI: 9', 92' Margarita, 40' Chiruzzi 78' Margoleo, Calabrese 82' (B); 18' Ricci (I). NOTE: Ammoniti: Sarubbi (B); Machia, Pepe (I). BERNALDA - Chiruzzi più Calabrese per (Marg.) al cubo. Questa la formula matematica che ha spazzato via i sogni dell'Invicta. Apre le danze Margarita, poi a valanga arrivano i gol di Chiruzzi, Cala-
Il gol di Margarita
brese, Margoleo e ancora Margarita. Primo tempo che si chiude con il Bernalda avanti di uno con i gol di Margarita prima e Chiruzzi poi, tra i due si affaccia Ricci per il momentaneo pareggio. La gara inizia con i rossoblu che si rendono pericolosi già al 3' con il colpo di testa di Calabre-
se. Passano pochi minuti e al 5' il Cala crossa per la testa di “Super Diego” Margarita che sfiora il gol. Ma l'appuntamento con la rete è rimandato solo di quattro minuti, infatti, al 9' con il Cala lancia Super Diego che con un magistrale pallonetto “Tottiano” supera il numero uno ospite. Il vantaggio degli uomini di mister Margoleo dura solo dieci minuti. Su calcio piazzato si presenta Ricci che fa 1 a 1. “The Giant” Chiruzzi prova a imitare l'avversario due minuti più tardi, al 20', ma il suo tiro su calcio di punizione viene deviato in angolo e sugli sviluppi del corner “Everest” Sarubbi sfiora la rete. Al 25' il Cala cerca il pallonetto ma la palla sfiora la traversa. Minuto 30' ancora “Super Diego” ci prova ma l'estremo difensore ospite dice no. Ci prova anche Torraco al 35', ma la sua conclusione viene deviata in angolo. Al 40' sul corner si presenta ancora Viggiano: tiro del giovane bernaldese e deviazione di testa vincente di Chiruzzi che porta i suoi negli spogliatoi avanti di un gol. La
seconda parte di gioco si apre con il Bernalda ancora avanti e con “The Arrow” Torraco protagonista; minuto 48' dal limite fa partire una saetta che si spegne di poco al lato e poi un minuto dopo grande colpo d'esterno che colpisce il palo interno. Per circa 25 minuti le squadre si controllano poi fiammata rossoblu con Margoleo che per ben due volte in un minuto mette i brividi a Sasso. Poi, come nelle più belle favole, tutti in piedi per sua “Maestà” Guido Margoleo: minuto 78' il mister rossoblu, con la divisa da centravanti, da trenta metri fa partite un bolide che fulmina portiere e cancella le fievoli speranze degli ospiti. All'81' l'azione di Margarita è da Aulin. Dopo due dribbling il fantasista rossoblu vene atterrato in area: è rigore; sul dischetto si porta il Cala che fa 4 a 1 all'82'. Partita terminata? No perché a mettere la parola fine al 92' è la splendida azione targata Margoleo-Margarita con gol da cineteca di Super Diego. Fabio Sirago sport@luedi.it
B Latronico ricorda il dirigente Bruno Fornasiere, recentemente scomparso
L’ex ci mette lo zampino Gol e assist per Montemurro nella vittoria del Tursi LATRONICO TURSI
0 2
LATRONICO: Marra, Alagia, Tedesco, Propato, Scaldaferri (Caricati), Lorito, Santoianni De Biase), Matinata R., Mortoro, Gaudioso, Costanza. A disp:Sassone, Reale, Grillo, La Banca, De Biase, Magliano, Caricati. All: Matinata D. TURSI: Pecora, Paladino, Digno, Cucinella, Francolino, Policarpo, Crucinio (Rondinelli), Adduci, Bavaro, Montemurro, Dipede. A disp:Vita, Luongo, Sundes, Rondinelli. All: Angelino. ARBITRO: Cassano di Moliterno. RETI: 3’ st Bavaro, 46’ st Montemurro. NOTE: Ammoniti: Scaldaferri, Mortoro, Gaudioso (L), Pecora, Dipede (T). LATRONICO - Ciao Bruno. Resterai sempre nei nostri cuori. Così recitava lo striscione appeso sugli spalti del Co-
munale di Latronico, per ricordare il dirigente biancoazzurro Bruno Forastiere, venuto a mancare recentemente. Un grande uomo, prima di un grande dirigente, grande appassionato e tifoso della sua Polisportiva, che ci ha lasciato all'improvviso, lasciando tanti bellissimi ricordi nel cuore di tutti i giocatori e di tutta la società. Dopo questa doverosa parentesi passiamo alla cronaca dell'incontro. Una partita particolarmente viva ed entusiasmante tra il Latronico e il Tursi di mister Angelino, con il risultato che non rispecchia tanto la prestazione. Al 14' subito i padroni di casa in avanti con Matinata, che scarica il destro. Nessun problema per Pecora. Al 31' arriva la vera occasione da gol. Gaudioso lancia Mortoro sulla sinistra, che crossa rasoterra. Al centro c'è Costanza, che calcia sui piedi del portiere e la palla va a stamparsi sulla traversa. Il Tursi si ribalta così in avanti con Bavaro. Il suo cross è per Montemurro
che non arriva, e da dietro Policarpo scarica il destro. Alto. Il secondo tempo inizia con il vantaggio degli ospiti. Un passaggio filtrante di Montemurro coglie Bavaro solo davanti Marra. Il portierone di casa non può nulla. 0-1. Il Latronico però ci crede e attacca costantemente. Al 51' Lorito recupera la palla a centrocampo e lancia Santoianni sulla destra. Il suo cross è ottimo per Mortoro, che di sinistro al volo sfiora il palo. Due minuti più tardi ancora Mortoro, viene servito da Costanza, aggira Cucinella e mette al centro. Matinata non arriva e viene anticipato. Il Latronico spinge, ma non riesce a trovare la via del gol. Nei minuti di recupero arriva il raddoppio tursitano con Montemurro. L'ex biancoazzurro insacca di testa dopo un cross di Dipede. Con questa sconfitta il Latronico torna ultimo, mentre il Tursi resta in lotta al terzo posto. Michele Lorito sport@luedi.it
A Lomio, Di Lucchio e Simonetti stendono il Castelpantano
Straripante Fst Rionero FSTRIONERO CASTELPANT.
3 0
F.S.T. RIONERO: Fortuna, Aloè, Urciuoli, Parisi, Grieco D., Di Lonardo, Di Lucchio (32' st Giammatteo), Cardillo (30' st Romaniello), Simonetti (37' st Guerrieri), Grieco M., Lomio; A disp. Sarcino, Pietragalla; All. Cassese. CASTELPANTANO: Urbano, Gallo, Vaccaro (40' st Zaccagnino), Rinaldi (40's t Nolè), Colonnese, Minici, Sileo, Accetta, Carovigno, Coiro, Laurenzana; A disp. Paggi; All. Laurenzana. ARBITRO: Fornelli da Venosa RETI: 20' pt Lomio e 32' st Di Lucchio, 36' st Simonetti. RIONERO - F.S.T. Rionero sempre più in alto dopo la bella e convincente vittoria contro il Castelpantano di mister Laurenzana. I giovanissimi agli ordini di mister Cassese vincono per la seconda volta consecutiva tre a zero di fron-
te al pubblico amico e riacciuffano il Real Montemilone a quota 31 punti in classifica. La gara inizia senza troppi sussulti con i padroni di casa sempre attenti e vigili contro un avversario tosto è quadrato. I primi 15' di gioco servono a poco e Fortuna da un lato e Urbano dall'altro non sono mai seriamente chiamati in causa. Tuttavia al 20', sugli sviluppi di un calcio piazzato Griedo D. spizza di testa e Lomio, al volo, gonfia la rete ospite per il vantaggio dei vulturini. Dopo il gol il Castelpantano tenta un'esile reazione ma Fortuna non viene mai seriamente chiamato in causa. Il primo tempo continua con i padroni di casa che provano a scardinare per la seconda volta la difesa ospite senza però riuscirci. Nella seconda frazione di gioco l'impressione è che gli ospiti riescano a giocare meglio mettendo timore agli avversari. La San Tarcisio, però, è squadra veloce nelle ri-
partenze e al 32' Lomio serve nello spazio Di Lucchio che, prima salta l'estremo difensore ospite, e poi da posizione defilatissima spedisce la sfera nel sacco per il due a zero. Sotto di due gol il Castelpantano molla la presa e 4' dopo viene battuta ancora una volta in contropiede da Simonetti, bravo ad approfittare di un lancio millimetrico del neo entrato Giammatteo e depositare la sfera nel sacco per il tre a zero finale. Dopo la sconfitta di otto giorni fa in quel di Potenza contro l'Atletico, i ragazzi al cospetto di mister Cassese ritrovano il sorriso con una bella e convincente vittoria contro il Castelpantano giunto a Rionero per cercare punti salvezza. Gli ospiti, sotto di un gol dopo 20' di gioco, non hanno mai dato l'impressione di poter contrastare seriamente i padroni di casa che raccolgono tre punti importanti riagganciando al sesto posto il Real Montemilone. r.d.r.
B Pari tra Roccanova e Salandra
Bianculli risponde al gol di Loponte ROCCANOVA SALANDRA
1 1
ROCCANOVA: Bellitto, Marrone, Rocco (76' Miraglia), Malaspina, De Risi, Bianculli, Arleo, Malaspina M, Torresi, Pioggia, Esposito. All. Infantino. SALANDRA: Russo, Carbone, D'alessandro, Agata, Noviello, Giasi, Imperatore, Angelastro, Romanelli, Vincenti, Loponte. All. Chetti. ARBITRO: Amendolara di Moliterno RETI: 15' Loponte, 82' Bianculli. IN UN pomeriggio finalmente soleggiato termina col risultato di 1-1 il match tra Salandra e Roccanova. Le due squadre danno vita ad una partita bella, equilibrata e soprattutto corretta. L'amicizia tra le due società che vige da tempo si è vista tutta in campo come testimoniano i soli due ammoniti, uno per parte. Il Roccanova con cinque indisponibili parte bene e il gioco sembra subito convincere ma la difesa ospite è sempre molto attenta e i tentativi di Pioggia e Torresi vengono sventati con costanza da Carbone e D'Alessandro. Al 6' il primo sussulto dell'incontro con Esposito che crossa perfettamente al centro, Pioggia non ci arriva per poco. Dopo quattro minuti è Torresi a liberarsi di due avversari e tentare la conclusione dal limite, ma è facile preda di Russo. Proprio quando la partita sembrava nelle mani dei padroni di casa, un disimpegno sbagliato dei difensori roccanovesi mette Vincenti tutto solo davanti a Bellitto che si supera nella parata ma sulla respinta Loponte arriva prima di tutti e segna il vantaggio ospite. Sterile la reazione roccanovese con Arleo che mette in mezzo e Torresi non ci arriva mentre Marrone dopo
Giasi del Salandra
qualche minuto calcia di poco fuori. Il secondo tempo è una copia del primo tempo e il Salandra con buone individualità a centrocampo riesce a contenere senza problemi. Al 65' esce Arleo per Miraglia e Rocco per De Mare. Le azioni pericolose nascono dai piedi di Torresi al 72, ma il suo tiro è deviato. Vincenti e Loponte costruiscono per Il Salandra il probabile 2-0, ma la conclusione del numero 11 termina alta. Dopo diversi capovolgimenti di fronte all'82' arriva il sospirato pareggio roccanovese. Esposito raccoglie una palla che sembrava ormai persa e crossa benissimo per Bianculli che sembra riuscire a deviare quel tanto che basta per metter fuori causa Russo e il pallone entra in rete. Nei minuti finali assalto roccanovese che non riesce a fruttare il gol sperato. Mister Infantino a fine gara si dirà soddisfatto dei suoi che a cospetto di un'ottima compagine hanno ben figurato e dato tutto ricordando le tante, troppe assenze che da tempo penalizzano i locali. Per il Salandra un buon punto, merita in pieno la posizione in classifica e ha espresso un buon gioco con diversi giocatori di qualità. Vincenzo Nubile sport@luedi.it
A, Starna e Gaddi vanno a segno per la rimonta dell’Atletico sull’Abriola ABRIOLA ATLETICOPOTENZA
1 2
ABRIOLA: Calzaretta, Bonavoglia, Romano F., D'Elia, Palmieri N. ('84), Luongo, Larocca V., Petraglia, Schettino, Romano G. (44' st Larocca M.), Di Dio. A disp.: Sabia, Palmieri N. ('91). All.: Ramaglia. A. POTENZA: Scaldaferri, Damiano, De Luca, Postiglione, Forgerato, Smaldore, Mancusi, Dapoto (1' st Albanese), Gaddi, Starna, Restaino C. (9' st Restaino D.). A disp.: Uva, Corrado, Manna, Galantucci, Tolve. All.: Telesca. ARBITRO: Pascaretta di Moliterno. RETI: 27' pt Schettino (Ab), 21' st Starna (AP), 40' st Gaddi (AP). NOTE: Ammoniti: Damiano, Restaino D. (AP). Angoli: 8-4 per l'Atletico. Recupero: 1' pt, 2' st. ABRIOLA - Peccato davvero per l'Abriola, ma grande merito va riconosciuto all'Atletico Potenza. Due disattenzioni difensive, nel corso della ripresa hanno punito l'Abriola di Gino Ramaglia. Così, a fare la voce grossa, ai piedi della “Sellata”, è stato l'Atletico Potenza di Telesca, leader incontrastato del torneo che, in rimonta e con una ripresa super, ha piazzato il ko al team abriolano. I potentini, trascinati da Starna e Gaddi hanno centrato il poker di successi in serie. Niente male. Per l'Abriola c'è da digerire il secondo stop casalingo, dopo quello
rimediato, tempo addietro, contro il Cancellara. La brusca frenata, ieri come allora, è arrivata nei minuti conclusivi dell'incontro. Ma passiamo al film dei novanta minuti. Il duetto tra Starna e Gaddi dopo 10' non produce effetti, ma fa correre un brivido a Calzaretta e soci. L'Abriola non teme per nulla l'ottimo complesso potentino e si “tuffa” alla ricerca del gol, come fa ogni domenica. Il vantaggio arriva puntuale al 27': da un preciso cross di Romano G., Schettino si libera della marcatura e spedisce la sfera in rete con un tiro angolato. L'Atletico Potenza riorganizza le idee e si produce in fase avanzata con la botta di Postiglione che sfiora l'incrocio dei pali (37'). Nel finale di tempo è Starna a provarci con un fendente che è preda di Calzaretta (44'). Nella seconda parte di gara, il sodalizio potentino si spinge in avanti già all'8'. Forgerato manca l'appuntamento con il gol del pari, su angolo battuto da Postiglione. Starna, poi, salta in velocità D'Elia e colpisce il palo (10'). Ora l'Atletico Potenza fa davvero paura. Il solito ed onnipresente Starna, complice la difesa di casa, batte Calzaretta, su invito di Albanese al 21'. Il pari carica ancora maggiormente la capolista. Calzaretta deve compiere gli straordinari sul tiro al volo di Smaldore (alla mezzora esatta). Larocca V. lascia campo libero a Gaddi, che scavalca Calzaretta, ma la palla non entra in rete (36'). Il gol-vittoria degli ospiti lo timbra Gaddi al 40'. d.p.
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44 Sport
19ª giornata
Risultati e classifica A. Genzano-S. Nicola
1-0
F. Scalera-Lavello
1-1
Garnet Bella-Foggiano
n.d.
LAVELLO
41
18 13 2
3 54 22 10 9
0
1 35 6
8
4
2
2 19 16 32 +3
FOGGIANO
36
16 11 3
2 35 15 10 7
2
1 23 8
6
4
1
1 12 7 20 0
Rapolla-Ginestrac.
1-0
GINESTRAC.
31
17 10 1
6 32 22 8
7
0
1 19 8
9
3
1
5 13 14 10 -2
Ruoti-Palazzo
5-2
RUOTI
30
16 9
3
4 34 13 7
5
1
1 21 6
9
4
2
3 13 7 21 0
S. Fele-S. Vaglio
2-1
PALAZZO
29
17 9
2
6 39 29 8
7
0
1 22 10 9
2
2
5 17 19 10 -4
S. NICOLA
27
18 7
6
5 33 25 9
6
2
1 20 9
1
4
4 13 16 8
RAPOLLA
23
18 7
2
9 23 28 8
5
1
2 14 9 10 2
1
7
F. SCALERA
22
17 6
4
7 28 26 9
3
4
2 18 10 8
3
0
5 10 16 2 -13
GARNET BELLA
20
16 6
2
8 30 34 8
4
1
3 19 12 8
2
1
5 11 22 -4 -12
A. GENZANO
19
18 6
1 11 29 51 10 6
0
4 21 24 8
0
1
7
8 27 -22 -19
S. VAGLIO
17
17 5
2 10 20 25 8
4
1
3 12 10 9
1
1
7
8 15 -5 -16
S. MELFI
13
17 3
4 10 27 54 9
3
3
3 19 24 8
0
1
7
8 30 -27 -22
8
17 2
2 13 15 55 7
2
2
3
Riposa: S. Melfi
Prossimo turno
20ª giornata 28/02/10 ore 15.00
Foggiano-Lavello Ginestrac.-Garnet Bella Palazzo-A. Genzano Ruoti-S. Fele S. Nicola-S. Melfi S. Vaglio-F. Scalera Riposa: Rapolla
S. FELE
Atl. Albano di misura
Maiorino piega il Vietri ATL. ALBANO VIETRI
8 12 10 0
-9
9 19 -5 -11
0 10 7 43 -40 -23
19ª giornata
Risultati e classifica
1 0
ATL. ALBANO: D'Andrea, Benedetto E., Pace, Gioffredi, Tammone, Sarli, Benedetto L., Soldo, Losasso, Maiorino, Beneventi. All. Peloso VIETRI: Ambrosio, Viggiano, Verdecanna, Passannante C., Cardinale, Grande, Tomasillo, Panariello, Giordano, Viggiano R., Calviello. All. Panariello RETI: 68' Maiorino (A) NOTE: Al 55' Maiorino (A) calcia un rigore fuori. Al 66' Giordano (V) si fa parare un rigore da D'Andrea (A). Recupero: 1' p.t. e 3' s.t. ALBANO DI LUCANIA L'Atletico Albano si conferma la bestia nera del Vietri di mister Panariello e, dopo aver imposto il 2-2 a Vietri, riesce nell'impresa di battere i vietresi, che avevano raccolto sino ad oggi undici vittorie consecutive. Decisivo il gol dell'esperto attaccante dell'Albano Maiorino al 68'. Una partita un po' sottotono per la capolista Vietri. Le gambe degli atleti vietresi hanno risentito anche un po' del recupero di campionato di giovedì contro lo Stigliano vinto per uno a zero. Un rigore per parte fallito dalle due squadre. Prima il match-winner Maiorino ha calciato fuori, dopo quattordici minuti, e poi Giordano del Vietri si è fatto parare un rigore dall'attento D'Andrea, dopo il fallo ai danni di Calviello. A nulla è servito l'assalto finale del Vietri che ha prodotto una traversa su punizione di Viggiano R. Ha giocato meglio l'Albano e ha meritato di vincere. Come dicevamo, un po' sottotono il Vietri, che domenica avrà un'altra impegnativa partita a Balvano. Decisivo quindi il gol di Maiorino, che al 68' ha regalato la vittoria all'Albano di mister Peloso con un tiro dal limite dell'area che si è insaccato all'angolino. Prima sconfitta per il Vietri dopo undici vittorie consecutive. Claudio Buono sport@luedi.it
9
VIETRI
46
18 15 1
2 47 9
9
8
1
0 25 2
9
7
0
2 22 7 38 +10
ACCETTURA GC
40
17 13 1
3 37 14 8
8
0
0 23 4
9
5
1
3 14 10 23 +7
P.S.CECILIA
34
17 11 1
5 25 13 8
5
1
2
4
9
6
0
3 16 9 12 +1
A. ALBANO
29
18 8
5
5 34 22 10 7
2
1 25 8
8
1
3
4
ANZI
27
17 8
3
6 32 26 8
6
1
1 21 9
9
2
2
5 11 17 6
-6
A. BALVANO
27
17 9
0
8 27 23 8
7
0
1 20 7
9
2
0
7
7 16 4
-6
S. ANGELO
25
16 7
4
5 33 22 10 7
0
3 28 15 6
0
4
2
5
STIGLIANO
20
18 5
5
8 27 34 9
3
3
3 13 14 9
2
2
5 14 20 -7 -16
LAURENZANA
20
17 6
2
9 18 31 8
4
2
2 12 11 9
2
0
7
PROGETTO TITO
17
16 4
5
7 21 28 7
3
3
1 11 7
9
1
2
6 10 21 -7 -13
MARSICO
13
18 4
2 12 22 48 9
4
2
3 15 11 9
0
0
9
7 37 -26 -22
S. PICERNO
10
17 3
1 13 16 47 10 3
1
6 14 25 7
0
0
7
2 22 -31 -27
7
16 1
4 11 11 33 7
1
5
0
3
6
7 20 -22 -23
PIETRAPERTOSA
1
9
4 13 9
9 14 12 -9
Prossimo turno
Castelluccio-F.lli Cafaro Sanseverin.-O.L. Maratea Sarconi-Castelsarac. S. Chiaromonte-S.M. d’Agri V.R. Episcopia-Nemus
2-1
Marsico-A. Balvano
3-1
P.S.Cecilia-Anzi
1-2
S. Angelo-S. Picerno
5-2
Stigliano-Laurenzana
3-0
6 20 -13 -13
Prossimo turno
20ª giornata 28/02/10 ore 15.00
A. Balvano-Vietri Anzi-S. Angelo Laurenzana-Pietrapertosa P.S.Cecilia-Accettura GC Progetto Tito-A. Albano S. Picerno-Stigliano Riposa: Marsico
Recuperi
4-2
Recuperi 28/02/10 ore 15.00
Accettura-Progetto Tito
7 11 -11
Castelsarac.-Rotunda M. 2-1
Sanseverin.-V.Episcopia 2-3
1-0
Riposa: Pietrapertosa
Risultati e classifica F.lli Cafaro-Sarconi
A. Albano-Vietri
S. FRANCAVILLA
34
16 9
7
0 30 12 8
5
3
0 18 7
8
4
4
0 12 5 18 +2
S. CHIAROMONTE
32
14 9
5
0 36 17 8
5
3
0 25 13 6
4
2
0 11 4 19 +2
F.LLI CAFARO
27
16 7
6
3 31 22 9
5
4
0 16 6
7
2
2
3 15 16 9
CASTELLUCCIO
26
15 8
2
5 34 23 8
6
1
1 25 11 7
2
1
4
V.R. EPISCOPIA
24
17 6
6
5 21 20 7
3
2
2 11 7 10 3
4
3 10 13 1
-7
O.L. MARATEA
21
15 6
3
6 25 24 7
5
1
1 15 6
8
1
2
5 10 18 1
-8
CASTELSARAC.
19
14 5
4
5 21 21 6
3
1
2 11 9
8
2
3
3 10 12 0
-7
S.M. D AGRI
18
15 5
3
7 23 30 8
5
0
3 16 13 7
0
3
4
7 17 -7 -13
SARCONI
13
16 3
4
9 22 32 7
2
3
2 13 12 9
1
1
7
9 20 -10 -17
NEMUS
13
15 3
4
8 16 29 8
2
3
3
7
1
1
5
9 20 -13 -18
ROTUNDA M.
13
16 3
4
9 15 28 8
3
2
3 10 11 8
0
2
6
5 17 -13 -19
SANSEVERIN.
13
17 3
4 10 18 34 9
3
3
3 11 10 8
0
1
7
7 24 -16 -22
7
9
-7
9 12 11 -5
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Sport 45
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
A Dilettanti Esordio fortunato per Binetti, gara sempre avanti. Finale col fiatone
La Publisys prende Molfetta Potenza torna al successo e agguanta i pugliesi in classifica PUBLISYS MOLFETTA
91 84
PUBLISYS: Antrops 14, Labella 5, Fazio 9, Carrichiello 9, Ruggeri 20, Vetrone 14, Maioli 11, Santamaria ne, De Bartolo 2, Rato 7. All. Binetti MOLFETTA: Malamov 21, Maggi 17, Cucinelli 26, Fessia 2, Zambrini 7, Leo 6, Gialloreto 5, Tagliabue, Peresini e Bellmann ne. All. Russo ARBITRI: Ceratto di Alessandria e Balestreri di Povegliano (Tv) PARZIALI: 28-24, 48-40, 73-62, 91-84 NOTE: Spettatori 800 circa con sparuta rappresentanza pugliese. Usciti per cinque falli Maioli e Rato. Tiri liberi Potenza: 17/28, tiri da due 22/39, tiri da tre 10/30, tiri liberi Molfetta 21/23, tiri da due 15/39, tiri da tre 11/28. Rimbalzi Potenza 35, Rimbalzi Molfetta 25. RITORNA al successo la Publisys Potenza superando al Pala Pergola di Contrada Rossellino nel confronto salvezza dell’ottavo turno del torneo di serie A Dilettanti il Centro Auto Ford Molfetta con il punteggio di 91 a 84. La compagine lucana dimostra di aver compreso l’importanza del cambio di panchina superando un cliente quanto mai ostico. Va detto che il successo dei bianconeri è legittimo, vista la grande intensità difensiva e la qualità nel gioco d’attacco espressa ieri sera da Rato e compagni. Potenza parte bene e allunga il passo con i canestri da tre di Antrops che aprono la difesa dei biancocelesti pugliesi. La compagine potentina tiene bene le trame di Russo ed è capace di sbilanciare il complesso biancoceleste con le ficcanti manovre offensive. Ne deriva che prima Vetrone, poi Antrops e in seguito Maioli fanno vedere finalmente di che pasta sono fatti e per il Molfetta sono dolori in difesa. I baresi rispondono prima con Maggi e successivamente con Malamov e Cucinelli che mettono in difficoltà la difesa di Binetti. Nel primo quarto la compagine lucana è in testa per 28 a 24. Nel secondo il gioco si fa caotico, la grinta di Fazio, la voglia di lottare di Antrops, Carrichiello e Ruggeri l’impeto generale di un gruppo unito riescono a tenere in scacco la compagine molfettana. La compagine potentina dimostra compattezza difensiva, nonostante i primi sussulti di Cucinelli. All’intervallo lungo i lucani vanno in testa sul 48 a 40. Nel terzo quarto i tifosi non credono ai propri occhi quando il tabellone recita Potenza 57 Molfetta 40, il distacco in chiave differenza canestri è annullato, ma Molfetta è come un gatto dalle sette vite e riemerge con Malamov e Cucinelli. Ruggeri esce alla distanza, i lucani, con quattro giocatori intossicati il sabato sera, ( Fazio, Antrops, De Bartolo e Carrichiello ) ritrovano la lucidità necessaria a dare il giusto smalto al match. Il + 11 del terzo quarto ( 74 a 63 ) è l’emblema dell’impegno collettivo. Nel parziale finale Russo le prova tutte con Malamov e Cucinelli, ma finalmene i potentini sono bravi a gestire il match e vincerlo con la schiacciata di Antrops che chiude le ostilità sul 91 a 84. Francesco Menonna
La vittoria di Siena riapre i giochi in campionato
La Bawer si è sbloccata «Ora dipende solo da noi» In alto Gints Antrops condottiero della Publisys contro Molfetta, in basso il pivot Vetrone perfetto per due quarti
LA BAWER si è sbloccata e mantiene aperta la speranza in questo scorcio finale di stagione. Ha dato un gran morale la vittoria della formazione lucana contro il Siena su un campo favorevole per tradizione ma molto insidioso viste le qualità e la classifica della giovane formazione di coach Billeri. «Non ho seguito direttamente la sfida ma sono stato in costante contatto con Siena e posso dire che ce lo aspettavamo. Ci siamo finalmente sbloccati» spiega il diesse del Matera, Giuseppe Pallotta, «il problema era fondamentalmente di natura psicologica e dopo la prova di Perugia siamo riusciti a trovare questa volta una partita all’altezza della situazione che ci permette di credere in queste sette giornate che mancano, cinque di regular season e due di orologio. La classifica è corta ed aperta ed i risultati dagli altri campi ci lasciano aperta ogni possibilità. Dobbiamo ora far risultato in casa a cominciare dal delicato scontro di domenica con il Sant’Antimo». Proprio in casa Matera ha sofferto nelle ultime prestazione ma Pallotta spiega: «in effetti vedendo il rendimento esterno che stiamo avendo i progressi della squadra sono evidenti. In casa purtroppo non siamo riusciti a dare continuità ai nostri risultati ma gli avversari come Trapani e Ostuni sono tra i più pericolosi dell’intero campionato.
C2 Quattro uomini in doppia cifra
Noi comunque vogliamo continuare a migliorare e provarci fino alla fine per questo play off». La scelta di stringere in qualche modo la cinghia nei giorni passati ha dato un piccolo frutto anche se Pallotta smorza questo discorso e dice: «credo che non ci sia che un minimo collegamento con la prestazione di Siena. Certo martedì il presidente ha sottolineato il fatto che noi vogliamo crederci fino in fondo e il più possibile all’obiettivo del play off. Le possibilità ci sono e dobbiamo sfruttarle al meglio. Ora dipende molto da noi». p.quarto@luedi.it
L’ANTICIPO VIRTUS SIENA BAWER MATERA
65 76
VIRTUS SIENA: Portannese 6, Casadei 24, Diomede 6, Cuccarolo 8, Andreaus 15, Derraa 3, Imbrò, Bianconi ne, Mirone ne, Carenza 3. All. Billeri BAWER MATERA: Longobardi 18, Lovatti 8, Bonora 9, Hassan 6, Candido 5, Grappasonni 2, Provenzano 14, Gilardi 14, Gergati, Racanelli ne. All. Ponticiello ARBITRI: Tirozzi e Sticco di Bologna PARZIALI: 19-21, 34-35, 53-59, 65-76
C2 Due tempi in equilibrio, poi il black out
Dominio di Senise Cinque minuti fatali Arzano si arrende condannano la Lucos dez, Femminini e Palazzo che facevano letteralmente dannare gli avversari. Difficile infatti pensare di avere la meglio su questi e CTR: Durante 6,Galindez su Durante, allorquando decido21,Kreiber 23,Femminini 15,Pa- no di giocare bene. Lo ammette lo lazzo 12,Ragazzo,Lero- stesso allenatore Maria: «Debbo se,D’Aranno,Sassano 3,Dimon- dire che questa gara, l’abbiamo giocata al meglio contro una buote;coach Maria ARZANO: Canzonieri 18,Ciam- na squadra avversaria che certo paglia 3,Izzo 10,Gaeta,Capasso non ti regala nulla; l’unico neo, se vogliamo essere 12,Sorge 3,Iorio fiscali è stato quel 12,Mennitti terzo tempo a rilen14,Maiorano,De to, ma era inevitaRosa;coach Esposibile visto lo sforzo to profuso fino a que ARBITRI: Carotemomento». C’è stanuto di Scafati e De ta vetrina anche Prisco di Nocera per Rosario SassaInferiore no che ha centrato PARZIALI: 24-11, una bella bomba da 45-35, 56-52, 80tre tra gli applausi 72 del pubblico preUscito per cinsente. Per il presique falli: Iorio dente Mario Totaro: «Chiudiamo beSENISE-Ritorna ne questa prima faalla vittoria il Ctr se, iniziata malissiLa Cascina Senise mo per tantissimi che sconfigge un motivi. Contiamo buon Arzano. La ora, recuperati gli gara non è stata infortunati, di dire mai in discussione Il play Lino Durante la nostra da qui alla ed anzi i ragazzi allenati da Enzo Maria l’hanno ge- fine, magari togliendoci qualche stita al meglio riuscendo sempre soddisfazione. Certo non è assoa mantenere un certo distacco. lutamente facile ma noi abbiamo Più tredici al primo quarto, più l’obbligo di provarci fino in fondieci al secondo ma solo più quat- do”. Questa,lo ricordiamo ai ditro al terzo tempo durante il qua- stratti,è stata l’ultima gara di anle i lucani hanno tirato il fiato, data del girone di qualificazione. com’era inevitabile. Tra gli ospiti Domenica 28, inizia in casa il Secome al solito primeggiava il lun- nise, il girone di ritorno. E dungo ed esperto Canzonieri con que è ancora tutto in alto male Mennitti e Capasso sulla scia. per quel che riguarda le sentenTra i lucani, ancora quattro atleti ze. in doppia cifra: Kreiber, GalinGianni Costantino
CTR SENISE ARZANO
80 72
BALONCESTO NA LUCOS MONTESC.
72 67
ANCORA una sconfitta per la Lucos Montescaglioso. L'avvento di coach Ferrara non porta risultati dal campo, ma si è vista una squadra che rispetto alle precedenti prestazioni in campo ha messo grinta voglia e volontà nel vendere cara la pelle. Il Baloncesto è a bestia nera della Lucos ma l'inizio gara è favorevole ai montesi, che mettono sotto i padroni di casa con una buona prestazione. Il primo quarto vede i montesi in vantaggio di sei punti 14-20 e la gara si svolge sui binari di un sostanziale e complessivo equilibrio da una parte e dall’altra del campo di gioco. Sulla scia dell'entusiasmo continuano a tenere testa ai mugnanesi che recuperano il risultato nel finale del secondo parziale portandosi in vantaggio di soli 3 punti (32-29). Quello che non ti aspetti arriva nel terzo quarto, un appannamento di 5 minuti, che sono costati la gara alla Lucos. Infatti, gli uomini di Ferrara lanciano l'assalto ai padroni di casa riuscendo a recuperare lo svantaggio a 20 secondi dalla fine portandosi sul -1. Forse un cedimento sul piano nervoso costa caro ai montesi che subiscono due canestri che li condannano all'ennesima sconfitta contro il Baloncesto, la prestazione tutto sommata è stata buona, la mano del nuovo tecnico ha portato qualcosa in più a livello caratteriale, ma oltre ai giocatori bisogna anche rimarcare il fattore sfortuna, che perseguita i montesi, trop-
Francesco Albanese
pe le gare perse per un niente e sul finale di partita, sembra che la dea bendata eviti la formazione montese. Era l'ultima gara del girone d' andata per la poul qualificazione, la Lucos con questa sconfitta rimane ultima con solo 2 punti conquistati. La situazione si è complicata, nelle restanti gare del girone di ritorno non possono bastare solo le vittorie casalinghe, coach Ferrara deve cercare di mettere in cascina qualche risultato esterno. Il prossimo incontro casalingo vedrà la squadra di coach Ferrara affrontare la pallacanestro S. Michele domenica alle ore 18 al palazzetto Carol Wojtyla di Montescaglioso nel primo match del girone di ritorno. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
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46 Sport
47 Il posticipo di A Dilettanti di basket riapre le speranze salvezza della Publisys
Poker di vittorie nel volley Il tie-break sorride alle lucane. Bene la Lore Lei e la Materman serie
A
DILETTANTI
DILETTANTI
CLASSIFICA
B1
serie
U O M I N I g i ro n e C
CLASSIFICA
B2
serie
CLASSIFICA
U O M I N I g i ro n e I
A2
HOCKEY
CLASSIFICA
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Sport
LunedĂŹ 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
B Dilettanti In partita per due quarti, subisce l’allungo pugliese e non si rialza
La Corporelle cade ancora Quarta sconfitta consecutiva a Martina e play off più lontano MARTINA CORPORELLE
74 63
MARTINA: Zampogna 3, Maggioni 5, Santoro 9, Brigo 4, Valentini 12, Rollo, Gallazzi 13, Ciampi 14, Lasorte n.e., Sottana 14. All. Montemurro POTENZA: Saccoccio 23, Marino 4, Tombolini 5, Di Pierro 11, Serino 8, Viggiano, Ginefra, Blardone n.e., Marchese n.e., Nocioni 12. All Paternoster ARBITRI: Cannoletta di San Nicola La Strada (Caserta) e Fimiani di Monteforte Irpino (Avellino) PARZIALI: 13-19, 38-34, 5845, 74-63 NOTE: Spettatori 1200 circa. Usciti per falli Ciampi, Marino, Serino e Nocioni; Martina t2 18/28 (64%), T3 8/21(38%), TL 14/23 (61%), 33 rimb; Potenza T2 18/33 (55%), T3 4/18 (22%), TL 15/31 (48%), 26 rimb. MARTINA FRANCA- Il Centre Corporelle alza troppo presto bandiera bianca a Martina Franca, consentendo alla squadra dell'ex coach Montemurro di ribaltare anche la differenza canestri nei confronti diretti (all'andata finì +9 per Potenza), importante per la corsa ai playoff. La quarta sconfitta consecutiva è parzialmente giustificata dall'assenza di Corvo: la squadra potentina è stata in partita fino al 25', poi è calata la luce ed il Martina ha potuto chiudere in scioltezza. In av-
Martina ribalta la differenza canestri
Viggiano: «Sono in attacco i motivi della sconfitta» La Corporelle non riesce a rialzarsi nemmeno a Martina
vio di gara è proprio la squadra di Paternoster (schierata con Ginefra, Saccoccio, Di Pierro, Serino e Nocioni) a partire meglio, sfruttando l'abilità di Nocioni in area e la precisione dalla lunga distanza di Saccoccio. La Due Esse tenta di riavvicinarsi, ma Ginefra e Di Pierro portano al +8 (13-21 al 12') dopo un tiro da sotto di Marino, nell'unico guizzo dell'incontro. Qui il Martina cambia decisamente il volto alla gara, aumentando la velocità e limitando la pericolosità di Nocioni con il rientrante Valentini. E' Gallazzi, con 10 punti in 8 minuti, a far cambiare marcia alla sua squadra, che riesce a chiudere il secondo periodo sul +3 (38-35). Al rientro dagli spogliatori Gallazzi continua a bucare la retina (chiuderà con 13 punti), ma il Po-
tenza, grazie alla caparbietà di Serino, bravissimo a rimbalzo (13) ma pessimo dalla lunetta (3/11), riesce a rimanere aggrappato al match per altri 5' (44-42). La gara sembra destinata a proseguire sul filo dell'equilibrio, ma a questo punto sale in cattedra Sottana, fin lì inesistente, che con due triple fa scappare via il Martina, che tocca al 30' il +14 (58-46). Il divario si allarga a metà dell'ultimo periodo (-18 al 36'), il Potenza perde per raggiunto limite di falli in successione Marino, Nocioni e Serino e a quel punto prova a mantenere il vantaggio nei confronti diretti: ma le speranze dei potentini sono deluse a 4 secondi dalla fine, quando Valentini, con un tap-in fortunoso, mette dentro il canestro del +11. Marco Sebastio
NELLO SPAREGGIO di Martinafranca non è andata bene alla Corporelle che è uscita sconfitta e per di più con un margine di 11 punti. E’ 74 a 63 il risultato finale in favore del quintetto di Montemurro. La squadra pugliese ha cosi ottenuto con una fava due piccioni: ha conquistato il nono posto in solitudine a quota 18 punti e si è messa in vantaggio nei confronti dei lucani anche nella differenza canestri nello scontro diretto. E il vantaggio finale del Martinafranca di 11 lunghezze si è materializzato nei secondi finali ed in maniera molto rocambolesca. Purtroppo Di Pierro si è fatto rubare palla e nel capovolgimento di fronte, all'ultimo assalto Sottana e compagni hanno trovato anche il canestro del più undici. Una duplice beffa per la squadra di coach Paternoster. Che adesso deve affidarsi alle ultime cinque gare che restano da giocare per cercare di capovolgere la posizione di classifica. E il calendario sembra dare una mano alla Corporelle che deve giocare tre gare al Palapergola e due in trasferta. Mentre il Martunafranca deve giocare due volte in casa. Tornando alla gara di ieri c'è da dire che i lucani hanno cominciato molto bene la gara chiudendo
in vantaggio il primo quarto e poi hanno retto abbastanza bene al ritorno dei padroni di casa.Rimanendosempre inpartitaesoprattutto con le concrete possibilità di non soccombere oltre i nove punti. Cosi analizza il match il direttore sportivo Dino Viggiano: “abbiamo avuto un ottimo approccio alla partita durante il quale siamo stati molto attenti in difesa e abbastanza precisi in attacco. Poi, più per nostri demeriti, che per meriti degli avversari, abbiamo cominciato a inanellare una serie di errori. Ad eccezione di Saccoccio che il suo dovere lo ha fatto al pari di Nocioni, tutti gli altri sono stati molto deludenti nella fase del tiro. Un dato solo può fotografare molto bene la situazione: su 31 tiri liberi tirati ne abbiamo messo nella retina solamente 15. Siamo fuori, in questo momento, dai play off e siamo stati raggiunti anche dal Catanzaro. Adesso non dobbiamo assolutamente mollare perché il calendario potrebbe darci una mano. E probabilmente con bottino pieno di 6 punti potremmo riagganciare il treno dei play off. Viviamo alla giornata e da domani cominciamo a preoccuparci del Patti». Rocco Sabatella
B Dilettanti La Bbc rincorre sempre un Catania mai messo in difficoltà
Notte fonda per il Bernalda Ancora una pesante battuta d’arresto per la truppa lucana CATANIA BERNALDA
95 79
CATANIA: Di Masi, Degregori 19, Consoli 7, Confente 30, Gambolati 4, Livera ne, Reale 19, Novatti 7, Muaceri, Rolando 9. Allenatore: Borzì. BBC BERNALDA: Favia ne, Bonafede, Gaeta 13, Basili 3, Delli Carri 13, Beninati 2, Russo 18, Salvatore 15, Dolic 4, Marinelli 11. Allenatore: Vandoni. ARBITRI: Aprea di Roma e Petrone di Fisciano (Salerno). PARZIALI: 29-14, 52-33, 70-50, 95-79. NOTE: Spettatori circa 800. Tiri da 2 Catania: 28/55; Bernalda: 21/45; Tiri da 3 Catania: 8/22; Bernalda: 8/19; Tiri liberi Catania: 15/17; Bernalda: 13/17. CATANIA - Semaforo rosso per il Bernalda. Il quintetto lucano cade malamente in casa della Virauto Ford Pallacanestro Catania e resta penultimo nella classifica del girone D del campionato di serie B dilettanti maschile. Facile vittoria per i padroni di casa, che non hanno sofferto più di tanto. L'incontro si è giocato al PalaCus della Cittadella Universitaria per l'indisponibilità del PalaArcidiacono, dove persiste da tempo il problema dell'infiltrazione di acqua piovana dal tetto. La sfida è anche iniziata con quindici minuti di ritardo sull'orario effettivamente previ-
sto. La squadra rossazzurra ha battuto meritatamente il Bernalda, proseguendo il suo buon momento di forma. Gli etnei, allenati da coach Pippo Borzì, hanno dominato in lungo e in largo l'incontro, non dando scampo ai malcapitati lucani. Tra i migliori sul parquet Andrea Confente, autore di ben 30 punti, Max Reale e Matias Degregori, per entrambi 19 punti. Un successo importante per la classifica e per il morale della compagine catanese, che continua ad inseguire i play-off per la promozione. Il Bernalda, invece, continua a soffrire nei bassi fondi della graduatoria. A Catania, il team guidato dal tecnico Vandoni ha lottato con generosità e con impegno, ma non è riuscito ad impensierire la formazione avversaria. I lucani hanno sofferto fin dal primo parziale, chiuso sul 29-14 per la Virauto Ford Pallacanestro Catania. Al riposo lungo, il Bernalda è andato sotto per 52-33. Nonostante le buone prestazioni sfoderate da Delli Carri e da Russo (gli ultimi a mollare), la squadra ospite non ha cambiato mai marcia ed è stata costretta sempre ad inseguire, chiudendo il terzo quarto di gioco sotto per 70-50. Nell'ultimo periodo, la compagine catanese ha amministrato con sagacia tattica il vantaggio, gestendo il possesso del pallone e colpendo con veloci
contropiedi. Andrea Confente, Max Reale e Marco Rolando sono andati ripetutamente a canestro, riuscendo a condurre in porto la vittoria senza grossa fatica. Anche perché gli ospiti non hanno poi opposto una particolare resistenza, accusando anche un vistoso calo atletico. Il Bernalda adesso dovrà cercare
riscatto domenica prossima. Nella nona giornata del girone di ritorno, Dolic e compagni se la vedranno in casa contro la Pasta Granoro Corato. Un impegno sulla carta davvero difficile per i lucani, che dovranno sfoderare una prestazione maiuscola. Umberto Pioletti sport@luedi.it
Il tecnico del Bernalda, Claudio Vandoni
D, Pielle rinviata Salandra vince e va in vetta
Un ko senza attenuanti Vandoni: «Frenetici e confusionari» SCONFITTA prevedibile ma non in linea con le dichiarate speranze della vigilia e soprattutto con il divario finale. Ne chiediamo spiegazione a coach Vandoni: “Siamo entrati in gara poco concentrati, e, anche se non voglio trovare scusanti, penso che abbia influito il fatto che abbiamo dovuto cambiare per due volte campo di gioco. Tuttavia è fuori discussione che non abbiamo giocato la nostra solita pallacanestro, tranne che in qualche frangente del match. Del resto Catania è squadra che quando trova insieme due o tre suoi giocatori importanti diventa un avversario molto difficile, e noi, che dovevamo essere veloci e lucidi, siamo stati invece frenetici e confusionari. Siamo anche arrivati un paio di volte a -11 ma abbiamo concesso troppi secondi e terzi rimbalzi, anche se era prevedibile visto che loro sono superiori a noi fisicamente. Domenica prossima dovremo avere un atteggiamento nettamente diverso per-
ché la partita è difficilissima; noi dovremo andare all'assalto all'arma bianca, supportati dal calore del pubblico, e cercando stavolta di essere veloci e lucidi”. Il vice presidente Favale ritorna sulla strana vicenda dei cambi di palazzetto: “Non abbiamo perso per questo motivo, ma di certo non ha aiutato la nostra concentrazione il fatto di spostarsi da una struttura all'altra restando a lungo sul pullman in attesa che si trovasse il campo buono. La sconfitta, comunque, è senza attenuanti tecniche, non siamo mai stati in partita e non abbiamo mai potuto fare i giochi studiati dal coach perché ognuno andava per conto suo senza filosofia di squadra. C'è un pò di delusione perché eravamo venuti qui con un altro spirito e per fare un'altra partita, anche se bisogna capire che non sono questi i campi su cui trovare i due punti”. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
CON IL RINVIO, a data da destinarsi, dell’incontro tra Ciumnera e Pielle, il Salandra passa 82-54 al palasport di Vietri, “casa” della Pall.Valdagri e aggancia la capolista materana . La squadra di Daraio, infatti, espugna senza problemi nel posticipo domenicale il Palasport di contrada Santa Domenica e raggiunge quota 20 in classifica. Continua la sua marcia anche la Virtus Co.Re.Ma Matera. Senza troppi affanni, la squadra allenata da Antonio Conterosito ha ragione della Fingap Invicta col punteggio finale di 8867, con Losco e compagni che si tengono, così, in scia della coppia di testa. Nell’ultimo incontro in programma della giornata, come previsto il Melfi ha tenuto fede al pronostico, battendo il Genzano col punteggio finale di 79-64. Ha riposato la Vito Lepore Potenza. Donatello Viggiano
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48 Sport
Volley B1 Donne Vittoria come da pronostico a Messina. Domina dopo un avvio incerto
La Lore Lei tarda a carburare ma non sbaglia
Hockey, solo un pari per la Raro a Vercelli
MESSINA LORE LEI
VERCELLI RAROMATERA
1 3
25-13, 22-25, 11-25, 16-25
STEFANESE VOLLEY MESSINA: Angelova, Todorova, Tsankova, Meneghin, Marcini, Macedo, Saieva (L), La Pietra, Leandri, Mavilia. All.: Porretta. PM LORE LEI AVIS POTENZA: Masino, Pierantoni, Rotondo, Pericolo, Franco, Composto, Ligrani (L), Pagano, Magherini, Carbonara, Draganova. All.: Gagliardi. ARBITRI: Caspanello e Cantone. VITTORIA doveva essere e vittoria piena, alla fine, è stata per la Lore Lei Avis Potenza a Santo Stefano di
Camastra. Le rossoblù di Nino Gagliardi tornano a casa con i tre punti che volevano dalla trasferta siciliana, piegando in quattro set la resistenza di un Messina che, sul parquet amico, si è confermato avversario insidioso. Complice, in effetti, l’ennesima partenza lenta conosciuta dalle lucane nel match. Il 25-13 di esordio non era proprio il migliore degli inizi possibili per Pierantoni e compagne. Che evidentemente pagavano cara la troppa tensione con cui si erano presentate sul parquet. Scrollatosi di dosso il torpore della prima fase di partita, e recuperata la necessaria lucidità mentale la PM cominciava a carbu-
rare. Ritrovando pian piano il suo gioco migliore, quello che (anche non espresso con la dovuta continuità) le consentiva di condurre le danze praticamente per tutta la seconda frazione. Il vantaggio, seppur risicato, Masino (in campo fin dall’inizio in questa occasione) e socie lo mantenevano fino allo sprint finale: chiudendo il set con il 2522 che faceva cambiare volto alla sfida. La Lore Lei continuava a quel punto a picchiare sulle incertezze delle messinesi, la Stefanese perdeva progressivamente fiducia e il risultato finale non poteva che premiare le potentine. Luca Carlone sport@luedi.it
7 7
AMATORI VERCELLI: Bellotti, Villani, Orso, Rampazzo, Gazzoli, Costanzo, Arlone, Provera, Lopriore all. Perin RARO PATTINOMANIA: Lezoche, Xiloyannis.M, Matera, Gravela, Nicoletti, Cellura, Vivilecchia. All. Massari ARBITRO: Eccelsi RETI: 7'33'' pt Vivilecchia, 14'25'' pt Gazzoli, 21'39'' pt Orso, 22'31'' pt Vivilecchia, 45'' st Lezoche, 5'11'' st Cellura, 9'08'' st Gazzoli, 11'57'' st Villani, 12'17'' st Cellura, 12'51'' st Villani, 14'02'' st Costanzo, 15'08'' st Gazzoli, 18'01'' st Gravela, 22' st Cellura MATERA - La Pattinomania aggancia in classifica il Roller 3000 Novara ma non lo supera. I biancazzurri materani, non sono riusciti ad andare oltre il pari contro il fanalino di coda Vercelli. Il match è terminato sette a sette con le reti materane messe a segno da Cellura (tre volte), poi doppietta di Vivilecchia, gol di Lezoche e Gravela. Un pareggio che ha permesso comunque al team della città dei Sassi di conquistare il sesto posto, seppur in condominio con il Novara. Lorenzo Tortorelli La schiacciatrice Pierantoni
Volley B1 Maschile Si rivela più difficile del previsto la partita del PalaPergola
La Medical fa solo due punti Potenza si impone al tie break dopo una lunga battaglia con Casoria MEDICAL CENTER CASORIA
3 2
25-16, 22-25, 25-17, 23-25, 15-12
MEDICAL CENTER PZ: Zuccaro 6, Torsello 9, Alamprese n.e., Di Tommaso 2, Cavaccini (L), Minenna 9, Gribov 14, Durante 14, Dal Molin 17, La Maida n.e., Orlando, Scalcione 2. All. Draganov CASORIA : Saccone 4, Vessella, Gaetano, Ferrentino, Coppola (L), Nocera 3, Di Salvatore 10, Arzeo 5, Pacecchi 13, Fasulo 16, Vitale 10. All. Romano ARBITRI: Walter Stancati e Christian Palumbo NOTE: 5 set per una durata totale di 2 ore e 30 minuti.
La Medical vince ancora ma stavolta solo al tie break
E' STATA una battaglia. Ma alla fine la Medical Center l'ha spuntata. Sembrava una partita facile sulla carta (12 i punti che separavano le due squadre) e invece si è rivelata piena di insidie. Partono subito bene i ragazzi allenati da Giorgio Draganov e si portano a +4. Dal Molin e Gribov trascinano la squadra e, grazie anche a molti errori in difesa del Casoria, i padroni di casa chiudono il secondo time-out tecnico per 14-7. I ragazzi allenati da mister Romano cercano
di rientrare in partita, con Fasulo e Di Salvatore che macinano punti, ma nulla possono contro la superiorità dei potentini. Gribov con un ace chiude i conti per 25-16. Nel secondo set arriva la reazione che forse non ti aspetti. Un parziale di gioco emozionante e avvincente, giocato, fin dalle prime battute, punto a punto. I padroni di casa avanti e gli ospiti che seguono, fino ad arrivare al 17 pari. A questo punto i centrali campani riescono a bloccare molti attacchi di
Dal Molin e compagni a muro e sono impeccabili in difesa, tanto che costringono i rossoblu ad arrendersi per 22-25. Nel terzo set ritorna in partita la Medical Center delle migliori occasioni. Durante trascina i suoi a +4 e la formazione del Casoria entra in totale confusione. Belle anche le giocate del libero Cavaccini molto attento e presente in fase difensiva. Pacecchi e Vitale provano a riportare il Casoria in partita, ma nulla possono contro i colpi di Gribov e Dal Molin che
Volley B2 Donne Meritata vittoria con Oria, decisivo il terzo parziale
La Materman lascia solo un set MATERMAN ORIA
3 1 25-12, 16-25, 25-23, 25-16
MATERMAN NUSCO LIVI POTENZA: Di Martile, Petrone, Golluscio, Alexandrova, Benefico, Barbaro, Restaino (L), Rasola, Stenta, Nobile, Cillis, Marchese, Blanca. All.: Licciardi. SFIRA INDUSTRIALE ORIA: Sebastio, Garaguso, Casalino, Taurisano 17, Mucci, Rochira, Tateo (L), Cozzetto, Parentela, Lonoce. All.: Parentela. ARBITRI: Russo e La Gala. NOTE: Durata sets: 18', 24' 31' 27'. SOFFRE ma vince la Materman Livi Volley Potenza alla Palestra Caizzo di Rione Lucania contro la Sfida Industriale Oria nella quinta giornata di ritorno della B/2 femminile di volley. Le lucane si sbarazzano in quattro set della compagine salentina al termine di un match tutto sommato equilibrato nonostante le previsioni della vigilia. Parte bene la Materman
sospinta da Petrone e Alexandrova e da una ricezione attenta che tiene a bada ogni tentativo ospite. Le potentine scappano via e per le salentine non c'è trippa per gatti nella prima frazione di gioco vinta con merito dalle padrone di casa per 25 a 12. Nel secondo set si assiste ad un capovolgimento di fronte improvviso. Oria sale in cattedra, complici alcune distrazioni delle potentine e con la Rochira impegna severamente la diesa potentina. Le salentine sono brave ad approfittare di ogni occasione e mettono il timbro sulla seconda frazione. La compagine potentina nel terzo set è brava a non disunirsi, Licciardi azzecca tutte le mosse e per il complesso salentino diventa difficile arginare lo strapotere potentino. Alexandrova e Petrone sono caparbie così come la Benefico che diventa l'ago della bilancia della partita grazie alla sua duttilità e precisione. La compagine potentina chiude il parziale con affanno ma vittoriosa. Nel quarto parziale è gioco facile per il team lucano, Oria perde immediatamente terreno, Potenza va avanti e conserva senza affanni il bottino. f.menonna@luedi.it
chiudono il set per 25-17. La quarta frazione di gioco sembra una fotocopia del secondo. La formazione di mister Romano è brava a fare punti e a mettere in difficoltà la ricezione dei padroni di casa. Entra capitan Zuccaro che cerca di dare più lucidità e concretezza ai suoi, ma i rossoblu commettono davvero troppi errori e gli ospiti chiudono per 23-25. Si arriva al tie-break. I rossoblu mostrano sicurezza e piglio nei propri mezzi e non lasciano più spazio agli avversari fino a suggellare il definitivo 15-12. «E' stata una partita esaltante - commenta il ds Piero Crichigno - in cui a tratti non abbiamo giocato al meglio. In una serie come la B1 se si vuole fare “bottino pieno” bisogna essere sempre concentrati e al massimo della condizione. Onore agli avversari che sono riusciti ad essere sempre in partita , bravi al centro a “sbucciare” tante palle. Forse abbiamo preso un po' sotto gamba la partita e abbiamo commesso qualche errore di troppo. E' evidente che se avessimo giocato tutti i set come il primo e il terzo ora staremo raccontando un'altra gara. Ma va bene così, sono sempre due punti guadagnati». Anna Maria Calabrese
Pallanuoto Stop esterno dell’Invicta SCONFITTA esterna per la Libertas Invicta Potenza nella quinta giornata del campionato femminile di serie B di pallanuoto. Le atlete di Vincenzo Ostuni sono state fermate ieri a Pozzuoli dallo Sporting Flegreo per 15 a 3 dopo una partita guidata con autorità dalle padrone di casa, apparse più toniche sul piano atletico e meglio disposte al sacrificio tattico in vasca. La Libertas Invicta Potenza è stata sempre in balia degli avversari non riuscendo mai ad impensierire la compagine partenopea, brava a saper gestire al meglio il vantaggio accumulato durante la partita. Una brutta battuta d'arresto, quella della Libertas Invicta Potenza che dovrà lavorare tanto in settimana. sport@luedi.it
Volley B2 Maschile Ribalta l’1-2
Gioia in rimonta per il Lauria
La Nicodemo in azione
NICODEMO TREMESTIERI
3 2
22-25,25-23, 23-25, 25-20, 15-11
NICODEMO ARREDAMENTI LAURIA: Mastroianni2,Mandarino, Riccio, Sarubbi, Shelepayuk7, Terranova4, Pesca16, Cilento, Di Deco, Vicenconti, Salerno14, Rija 10, Cantisani 9. All. Santomassimo TREMESTIERI: Di Grande 5, Mungiello 17, Carbone, Alderuccio 15, Nicotra3, Magrì A., Bonsignore5, Consoli 11, Giustolisi6, Garilli, Berretta (Lib.), Magrì M. (Lib.) All. Ferluga. PARTITA connotata da molti albi e bassi con un risultato finale che ha visto i laurioti avere la meglio sul finale, arrivato solo dopo 5 set combattutissimi. Inizialmente tutto volge al meglio per la Nicodemo che va avanti e si impone sul 11-4, ma poi non riesce a capitalizzare il vantaggio ottenuto. Sono così bravi gli ospiti a trovare prima il pareggio sul 1515 e poi a tener testa agli attacchi dei soliti Salerno e Rija, andando di punto in punto fino alla fine del set. Il Tremestieri così si aggiudica il primo parziale con non poche difficoltà. Stesso copione anche nel secondo set quando la Nicodemo è prima in vantaggio e poi si fa recuperare, ma
questa volta ad avere la meglio sono gli uomini di Santomassimo che riportano la parità. I siciliani ingranano la marcia nel terzo set: sempre in avanti, cedendo poco agli avversari fino a vincere il parziale. Sul due a uno gli ospiti pensano di avere la strada spianta per la vittoria finale. E così che Il Tremestieri va in calo psicologico nel quarto set e ne approfitta una Nicodemo che sfrutta il fattore campo e rimanda il verdetto della partita al tie break. Nulla da fare a questo punti per i siciliani che sin dalle prime battute patiscono il colpo e cedono alla grinta e alla cattiveria agonistica dei laurioti che si impongo sul finale portando alla propria classifica due punti importanti. “Per noi era importante vincere- ha commentato mister Santomassimo a fine gara- questa era una squadra fatta a posta per darci fastidio ma abbiamo saputo superare l'aspetto tecnico e sfruttare il calo fisico dei sicliani, approfittandone per vincere”.“Anche se sapevamo che era una partita da giocare con un agonismo molto altocontinua Santomassimo- ci siamo arrangiati per restare in campo al meglio possibile, visto che partivamo già con l'indisponibilità di Salomone e Cantisani, non in forma fisica migliore, ma poi abbiamo provato fino alla fine a vincere ed lo abbiamo fatto”.
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Sport 49
Lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio 2010
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò
TELEFONO E FAX: 0965/621036 E-MAIL: toniconc@libero RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI GIOVEDì DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965/ 818768 Riscatto della laurea 1/
Quale l’età della pensione?
DA VENERDI' SOLE E CALDO Oggi pioggia, soprattutto in mattinata. Rovesci anche domani. Mercoledì e giovedì nubi e fenomeni su Tirreno e Appennino. Bello da venerdì a domenica con temperature in netto rialzo. La nebbia va scomparendo in vaste aree del Pianeta. Sulle coste degli Stati Uniti il calo ha raggiunto in media le tre ore al giorno. A dirlo sono i ricercatori dell'Università di Berkley che hanno evidenziato come questo cambiamento potrebbe incidere negativamente sul benessere delle foreste. Pare infatti che la nebbia, riuscendo a prevenire la perdita di acqua dagli alberi, svolga un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'ecosistema costiero. I ricercatori Usa grazie alle informazione su visibilità, vento e temperatura concesse dagli aeroporti, hanno attribuito la causa alla notevole diminuzione, nel corso degli anni, della differenza di temperatura tra costa e interno del Paese. Un esempio del cambiamento è stato registrato tra l'Università di Berkley, nella Baia di san Francisco, e la città di Ukiah a Nord della California: all'inizio del 20/o secolo si stimava una differenza diurna di temperatura di 17 gradi Fahrenheit, mentre oggi sono solamente 11. Anche in Italia la nebbia è in netta regressione. Addirittura in Pianura Padana, fino agli anni '90 una delle zone più nebbiose al mondo, è stata calcolata una riduzione del 30-35 per cento negli ultimi 20 anni. Precipitazioni sparse hanno interessato la Basilicata nel corso della settimana passata. Ancora una volta, come è normale che sia, i fenomeni hannointeressato l'area tirrenicae laVal d'Agri, conaccumuli fino a 70-80 mm nelle 48 ore. Dopo un previsto repentino rialzo termico, sabato è giunta aria più fredda di origine Nord Atlantica che ha riportato la neve fino ai 6-700 metri nel Lagonegrese, ai 900-1000 metri nel Potentino. La coltre in Appennino ha subito comunque in settimana una sensibile riduzione a tutte le quote. Oggi il tempo in Basilicata sarà compromesso. Un'intensa perturbazione proveniente dalla Spagna darà vita a precipitazioni sparse soprattutto tra la mattinata ed il primo pomeriggio. In serata avremo solo un temporaneo miglioramento. Domani infatti giungeràun altro fronte che risulterà piùattivo ancorauna volta sulLagonegrese elungo l'Appennino, dove rovesci sparsi cadranno in particolare nella prima parte del giorno. Spazi soleggiati invece compariranno sul settore jonico. Mercoledì e giovedì molte nubi sospinte da forti correnti da Ovest/Nordovest copriranno la Basilicata, ma i fenomeni interesseranno prevalentemente l'area occidentale del territorio, risultando invece più sparsi ed isolati sul Materano e lo Jonio. Da venerdì il tempo tenderà definitivamente a migliorare. Sabato poi, dal Nord Africa risalirà l'anticiclone subtropicale che, oltre a mantenere i cieli sgombri da nubi, regalerà una domenica calda come da primavera inoltrata. Lunedì: Piogge da deboli a moderate in mattinata su tutta la Basilicata. Dal pomeriggio attenuazione dei fenomeni, in particolare sul Lavellese e fascia bradanica; ultimi deboli rovesci invece fino a sera sul Lagonegrese e la Val d'Agri. Nella notte nuovo peggioramento con ripresa delle precipitazioni sul Tirreno. Temperature stazionarie, venti da Sud/Sudovest, mari mossi. Martedì: Nuvoloso in mattinata con rovesci a carattere sparso. Fenomeni piùprobabili edintensi suLagonegrese, Pollinoe Vald'Agri. Intervalli soleggiati su Materano e settore jonico. Nel pomeriggio ancora nubi irregolari ma con fenomeni in attenuazione anche sul Tirreno. Definitivo miglioramento in serata. Temperature in lieve aumento, venti da meridione, mari molto mossi. Mercoledì: Tempo variabile in mattinata con nubi più compatte sul settore tirrenico. Ampi spazi soleggiati invece sull'area jonica e sul Lavellese. Nel pomeriggio-sera ancora nubi su Lagonegrese, Pollino ed Appennino, con rovesci a carattere sparso. Generalmente asciutto altrove. Temperature in diminuzione dalla sera, venti moderati da Ovest/Nordovest. Mari da mossi a molto mossi. Giovedì: Cielo irregolarmente nuvoloso sulla Basilicata, con nubi più compatti ancora una volta sul settore tirrenico ed appenninico dove non mancheranno locali piovaschi o debolirovesci. Più sole e scarsi fenomeni invece sull'Alto Bradano e sul Materano. In serata generale e definitivo miglioramento. Temperature stazionarie ed in linea con le medie. Mari generalmente mossi. Venerdì: Ancora qualche addensamento in mattinata sul settore jonico. Altrove sarà presente una nuvolosità parziale che lascerà spazio a schiarite via via più ampie. Dal pomeriggio avremo bel tempo sull'intero territorio. Le temperature subiranno un primo generale aumento, i venti proverranno deboli in mattinata da Nordovest, in serata da Sud/Sudest. Mari poco mossi. Sabato:Sarà una giornata con molto sole e dai connotati tipicamente primaverili. Qualche velatura comparirà nel pomeriggio solo sulla costa tirrenica e sul Lagonegerse, ma senza nessuna precipitazione associata. Altrove avremo cielo sereno e temperature molto miti. Nel primo pomeriggio attese punte anche di 20-22 gradi. Venti moderati da Sud/Sudest e mari poco mossi. Domenica: La giornata festiva coinciderà con la fase più stabile e calda della settimana. La risalita dal Nord Africa dell'alta pressione a matrice subtropicale porterà cieli sereni o al più velati su tutto il territorio e, soprattutto, temperature decisamente alte per la stagione. In alcune località infatti il termometro potrebbe registrare massime fino a 24-25 gradi. Venti da Scirocco e mari poco mossi. Giuseppe Pomarico
MIO fratello è nato il 23 marzo 1952 ed ha cominciato a lavorare in maniera continuativa da assicurato dal 1° dicembre 1979. Non ha voluto effettuare finora il riscatto della laurea e non ha peraltro svolto il servizio militare. Quando potrà andare in pensione, sulla scorta delle attuali normative? C. FURFARO - MATERA Per la pensione di anzianità dovrà raggiungere i 35 anni di contributi, nel 2014. Avrà anche così l'età minima richiesta dalla nuova riforma (alla quota 97). Poi dovrà attendere la finestra d'uscita. A legislazione invariata, s'intende.
Riscatto della laurea 2/
Le condizioni della legge Prodi HO 41 anni e sono funzionario in un Ente economico. Ho già riscattato i quattro anni del corso legale di laurea in giurisprudenza e mi chiedo, alla luce delle migliori condizioni offerte dalla riforma Prodi del 2008, se posso riscattare anche i due anni di pratica legale. In caso positivo, quanto potrebbero costarmi? G. CANCELLARA - POTENZA La risposta al suo quesito è purtroppo negativa. Infatti, è riscattabile soltanto la laurea.
Contributi
Che cosa è la totalizzazione NE sento spesso parlare ma non ho un'idea concreta di cosa significhi totalizzazione dei contributi. Potrebbe darmi qualche delucidazione? M. CAPUANO - LAURIA Il termine indica la possibilità di cumulare gratuitamente diversi spezzoni di contribuzione (purchè ognuna sia pari o superiore ad almeno 3 anni), accumulata in più fondi di previdenza. E' una possibilità alternativa alla ricongiunzione onerosa. La pensione viene però calcolata con il criterio contributivo.
Disoccupazione/
La finestra d’uscita MIO marito è disoccupato da 3 anni perché la sua azienda ha chiuso i battenti per crisi economica. Stiamo vivendo con il mio stipendio. A settembre compirà 65 anni e finalmente potrà ottenere la pensione di vecchiaia. Deve sottostare anche lui alle nuove regole delle finestre di uscita? S. GIUDICE - MELFI Purtroppo, sì. Lo stato di disoccupazione non
Per richiedere informazioni e formulare quesiti telefonare ogni lunedì dalle 10 alle 12 al numero 0984.482105
IL MEDICO RISPONDE di Roberto Romano
L’ipoglicemia come si manifesta? L’ipoglicemia può manifestarsi in modi diversi? S. I. Cosenza Per definire l'ipoglicemia si puo' dire che e' una sindrome clinica conseguente alla riduzione oltre certi limiti della concentrazione plasmatica di glucosio, determinata da una serie di sintomi e segni clinici che generalmente regrediscono con il ripristino dei normali livelli glicemici. Le manifestazioni cliniche dell'ipoglicemia possono essere distinte in due gruppi: a) da attivazione del sistema adrenergico; b) da neuroglicopenia. Il primo gruppo di sintomi si rende specialmente manifesto quando l'ipoglicemia si instaura acutamente , in un breve lasso di tempo , per cui si determina una intensa e subitanea attivazione dell'asse simpaticosurrene con ipersecrezione di catecolamine. Cioè in altre parole immaginiamo un gara di velocità di 100 metri, affinché si possano manifestare i sintomi e segni di questo primo gruppo (arrivo dell'atleta al traguardo), l'atleta (glicemia) deve raggiungere rapidamente la meta (glicemia al di sotto di determinati valori). Tale gruppo di sintomi comprendono il pallore cutaneo da vasocostrizione, abbondante sudorazione, tachicardia, astenia, tremori, una sensazione di fame talvolta accompagnata da crampi epigastrici. Il secondo gruppo di sintomi , da correlarsi con la ridotta assimilazione tessutale di glucosio e quindi con il diminuito consumo di ossigeno da parte del tessuto cerebrale, diviene preminente nel quadro clinico quando la glicemia si riduce con maggiore lentezza e, comunque, quando la ipoglicemia e' grave e prolungata. Cioe' in altre parole immaginiamo un gara di maratona
evita lo slittamento delle pensioni, previsto con le finestre. Pertanto chi, come suo marito, compie gli anni nel terzo trimestre, dovrà attendere fino al 1° gennaio dell'anno successivo (2011),
35 anni di contributi
Pensioni all’estero VORREI sapere se esiste per me la possibilità di andare, a breve, in pensione. Nato a novembre 1948, ho maturato proprio recentemente i 35 anni di contributi, ma questi sono stati raggiunti sommando gli anni lavorativi nelle varie nazioni in cui ho vissuto, precisamente: Francia 6 anni, Svizzera 8 anni e Italia 21 anni. G.S. - PICERNO I periodi lavorati all'estero (in Paesi convenzionati in materia di sicurezza sociale) possono essere sommati a quelli italiani
di 50 km, affinché si possano manifestare i sintomi e segni di questo secondo gruppo (arrivo dell'atleta al traguardo), l'atleta (glicemia) deve raggiungere lentamente la meta (glicemia al di sotto di determinati valori). I sintomi e segni di questo secondo gruppo presentano caratteristiche diverse a secondo dei centri nervosi coinvolti nel processo ipoglicemico. Infatti le diverse aree cerebrali hanno una differente sensibilità all'ipoglicemia. Cioè in altre parole immaginiamo che le aree cerebrali siano delle noci ,alcune si aprono con facilità, altre, mostrano più resistenza allo schiaccia-noci (ipoglicemia). Per cui, in questo secondo gruppo, inizialmente compaiono cefalea, incapacità a concentrarsi, sonnolenza indi comportamento bizzarro, allucinazioni, poi convulsioni, generalizzate o focali e poi coma. Inoltre si possono avere alterazioni focali del sistema nervoso centrale quali emiplegia o afasia soprattutto in soggetti anziani con lesioni vascolari cerebrali, tali sintomi possono mimare un accidente cerebro-vascolare. Una importante caratteristica dei sintomi ipoglicemici è la risposta all'ingestione di cibi o bevande zuccherate. Bisogna però ricordare che il miglioramento sintomatico, determinato dall'ingestione di glucosio, non è un segno specifico di ipoglicemia. Infatti una grande varietà di sintomi correlati con gli stati ansiosi puo' scomparire con l'assunzione sia di glucosio sia di acqua (placebo). Pertanto se il soggetto presenta sintomi da ipoglicemia per avere certezza che la sintomatologia sia conseguente alla riduzione della glicemia, al di sotto di determinati valori, è necessario effettuare un prelievo di sangue per la determinazione della glicemia prima di somministrare del glucosio per attenuare i sintomi.
per il raggiungimento del diritto alla pensione. Per cui, con 35 anni di contributi e oltre 61 di età, lei potrà ottenere dall'Inps la pensione di anzianità, calcolata però, per quanto riguarda l'importo, sulla base della sola contribuzione italiana.
Settore alberghiero
Come arrivare a quota 95 SONO una lavoratrice dipendente del settore alberghiero. Compirò 61 anni a settembre 2010 e raggiungerò i 35 anni di contributi nel gennaio 2011. Posso totalizzare per arrivare prima a quota 95? V. CASERTA - MARATEA Non le è necessaria alcuna opzione particolare. A 60 anni lei ha già maturato il diritto alla pensione di vecchiaia e po-
trebbe chiedere la prestazione con decorrenza gennaio 2011.
Collaboratrice di casa
Dichiarazione modello 730 VORREI sapere, per mia tranquillità, se mia moglie, che ha un reddito annuo di quasi 9 mila euro l'anno quale collaboratrice domestica (il datore di lavoro versa solo i contributi Inps) ed è comproprietaria della nostra casa di abitazione, deve fare comunque la dichiarazione di mod. 730 oppure non è tenuta a tale adempimento. D. MANCINI - MATERA Sì, è tenuta a fare la dichiarazione dei redditi in quanto sulla sua retribuzione non vi sono state trattenute. Grazie alle detrazioni Irpef è probabile che il contributo fiscale dovuto sia minimo.
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ATTUALITĂ&#x20AC;
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PRIMA SERATA
BontĂ sua
SPORT
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ATTUALITĂ&#x20AC;
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Chi lâ&#x20AC;&#x2122;ha visto
REALITY Alessia Marcuzzi
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Er - Madici in prima linea
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Cento x cento
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leTrame LA 7
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RETE 4
ORE 16.40
LA DONNA PIĂ&#x2122; BELLA DEL MONDO
COME TI AMMAZZO UN KILLER
con Gina Lollobrigida, Vittorio Gassman, Robert Alda, Anne Vernon - regia di Robert Z. Leonard (Italia) - 1955
con Walter Matthau, Robin Williams, Jerry Reed- regia di Michael Ritchie (Usa) - 1982
La bellissima cantante trasteverina Lina Cavalieri esordisce sostituendo sulla scena di un teatrino popolare la madre malata. Qui incontra il principe Sergio Bariatine, prodigo di aiuti. Lina studia canto e segue a Parigi il suo maestro, ma poi se ne separa. La sua vita è una scalata al successo, ricca di fama, di spasimanti, segnata anche da alcuni drammi, ma coronata infine dall'amore del principe.....
RETE 4
ORE 21.10
Due amici sono testimoni involontari di una rapina e vengono minacciati di morte dal killer implicato nel misfatto. Uno di loro intende convincere il killer a risparmiarli; l'altro è invece deciso a eliminare il delinquente e perciò segue un corso di sopravvivenza per diventare una sorta di Rambo. Alla resa dei conti, il buon senso del primo trionfa, anche se il secondo fa di tutto per arrivare alla soluzione di forza.....
ITALIA 1
ORE 21.10
...ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO
LA REGOLA DEL SOSPETTO
con Terence Hill, Bud Spencer, Donald Pleasence, John Sharp - regia di Marcello Fondato (Italia ) - 1974
con Al Pacino, Colin Farrell, Bridget Moynahan, Gabriel Macht, Mike Realba - regia di Roger Donaldson (Usa) - 2003
Un meccanico e un amico camionista, appassionati di autocross, vincono a pari merito una corsa. Il primo premio è una preziosa vetturetta del tipo "dune buggy". AnzichÊ venderla e dividere il ricavato, i due se la giocano in una gara di resistenza gastronomica, interrotta sul piÚ bello da una banda di motociclisti teppisti che mettono a soqquadro il locale in cui è in corso la sfida. ...
Walter Burke propone allo studente James Clayton, estremamente dotato, un incarico nella Cia. Il ragazzo considera l'incarico un'allettante alternativa alla monotonia quotidiana, ma prima di diventare ufficiale deve sottoporsi al duro addestramento segreto dell'Agenzia che trasforma le reclute in esperti veterani. Sotto la guida di Burke, James impara presto le regole del gioco......
Portascarpe girevole 3HU FKL KD WDQWH VFDUSH H SRFR VSD]LR OD VROX]LRQH LGHDOH q TXHVWD WRUUHWWD SRUWDVFDUSH WHOHVFRSLFD FDSDFH GL RVSLWDUQH ILQR D EHQ SDLD LQ XQR VSD]LR GL DSSHQD FP GL ODUJKH]]D &DSLHQWH SUDWLFD H VDOYD VSD]LR q GRWDWD GL ULSLDQL JLUHYROL FRQ VSRUJHQ]H VXOOH TXDOL LQILODUH OH VFDUSH YHUWLFDOPHQWH 6HL LQ GXEELR VX FRVD LQGRVVDUH DO PDWWLQR" %DVWHUj XQ VHPSOLFH JHVWR SHU IDU JLUDUH OD VFDUSLHUD D GHVWUD R D VLQLVWUD SHU WURYDUH FRVu LQ XQ DWWLPR LO SDLR JLXVWR 5HDOL]]DWD LQ DOOXPLQLR H SODVWLFD &RORUH 1HUR 'LP Â&#x2018; [ + [ FP FD D VROL
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LunedĂŹ 22 febbraio 2010
POLITICA E SCANDALI
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«I cattolici con noi». Berlusconi telefona al convegno di Rete Italia La difesa della moralità nel Pdl
Il festival delle polemiche e dei fischi ad artisti e politici Sul palco gli operai di Termini Imerese
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Lunedì 22 febbraio 2010
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Potenza sfiora il colpo a Verona Seconda Divisione
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Campisano ferma l’Oppido La Fortis è sola
Doppio ko per Bbc e Corporelle
Tie-break ok per Medical e Nicodemo
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Protesta anche a Milano
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Adduce tra i Sassi apre la campagna elettorale e parla agli scontenti a pagina 12
TU: Al centro del fuTUro.
Viabilità
La Sinnica transitabile Da oggi disagi sull’A3 a pagina 7
Carmine Nigro
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Rossoblu raggiunti al Bentegodi nell’ultimo minuto di recupero