Mercoledì 24 febbraio 2010
Brevi dal mondo
La candidata del Pd in Lazio in sciopero della fame. Bersani fa da paciere
Mali, liberato un francese
Scintille fra Emma Bonino e Rosy Bindi
PARIGI – Pierre Camatte, l’ostaggio francese rapito tre mesi fa in Mali, è stato rilasciato. «E' libero e sta bene», annuncia in serata con una telefonata un negoziatore che ha seguito le trattative con i terroristi dell’Aqmi, il gruppo di Al Qaida per il Maghreb, che tiene ancora in ostaggio altri 5 europei: l’italiano Sergio Cicala e la moglie Philomene e tre cooperanti spagnoli.
ROMA – «Bonino è Bonino, compri tutto ilpacchetto». Labattuta diPaolo Gentiloniesemplifica benelo stato d’animo che si respira nel Pd al secondo giorno di sciopero della fame dell’esponente radicale. Tutti, a partire dal segretario Pier Luigi Bersani, sono da sempre consapevoli delle potenzialità di Emma ma anche del credo assoluto nelle battaglie radicali. Ma è soprattutto in nome della realpolitik che il leader Pd richiama tutti, Rosy Bindi compresa, alla responsabilità: i sondaggi danno nel Lazio un testa e testa e quindi le polemiche, ancor più della protesta radicale, possono solo danneggiare il rush finale della campagna elettorale. Se Emma Bonino è una combatten-
Turchia, tensione fra i militari ANKARA – E' ormai scontro aperto tra le forze armate turche ed il governo del premier Tayyip Erdogan dopo gli arresti «eccellenti», senza precedenti nel Paese, di 49 alti gradi militari ritenuti coinvolti in un presunto golpe che avrebbe dovuto essere realizzato nel 2003 contro il Partito di radici islamiche Giustizia e Sviluppo (Akp), da pochi mesi al potere. La reazione delle forze armate è venuta, senza mezzi termini, ieri sera – al termine di una giornata in cui la Turchia, scioccata e sconcertata, cercava di dare un significato alla più pesante offensiva sferrata dal governo Erdogan contro l'establishment militare che, dal 1923, costituisce la roccaforte della laicità del Paese. I militari turchi – i cui 15 massimi gradi si sono riuniti ieri al completo – hanno detto a muso duro che la situazione venutasi a creare dopo gli arresti «è grave».
te, Rosy Bindi non è una che le manda a dire. Il combinato disposto ha fatto sì chealla candidata presidente del Lazio non sono andate giù le critiche alla sua affidabilità da parte della presidente del Pd. «Invece di criticarmi, può impegnarsi in altro modo, rivolgendosi al governo o all’associazione dei Comuni», ribatte stizzita l’esponente radicale. In realtà, spiegano ambienti democratici, un aiutino il Pd l’ha dato ai Radicali per la raccolta delle firme nelle regioni in cui corrono insieme. Ed infatti non è un caso che i Radicali siano in difficoltà dove vanno con candidati-rivali rispetto ai democratici. Bonino chiama, però, ad una battaglia alta in nome del rispetto della legalità. Prote-
sta che Bersani comprende pienamente. Anzi, attraverso Goffredo Bettini, ha invitato la candidata radicale a fare della battaglia per le firme il simbolo di una campagna più ampia contro l’illegalità nei partiti visto anche le cattive acque in cui naviga il centrodestra dopo l’inchiesta G8. Questo sarebbe il modo per coniugare la battaglia radicale all’urgenza di salire nei consensi. Gli ultimi sondaggi danno il gradimento personale della Bonino in discesa rispetto a Renata Polverini ma al tempo stesso sembra che gli elettori di centrosinistra abbiano superato lo choc del caso Marrazzo e la coalizione stia crescendo dopo i minimi raggiunti nei mesi scorsi. «Chi
Emma Bonino
ce l’avrebbe mai detto che sarebbe stata una sfida aperta», osserva il vicesegretario Enrico Letta pensando al fatto che dopo le dimissioni del presidente della Regione le elezioni sembravano compromesse. Cristina Ferrulli
Presentato al premier gli interventi del ministero dello Sviluppo economico
Pronto il piano per il Sud Berlusconi “affascinato” dalle slide del ministro Claudio Scajola ROMA – Un piano per rilanciare il Sud: Silvio Berlusconi insiste e a oltre un anno dal primo annuncio è pronto a avviare la fase due, quella che nel giro di qualche settimana (anche se forse occorrerà attendere le Regionali) dovrebbe portare a mettere in campo i primi interventi concreti. Ieri pomeriggio il premier è salito al ministero dello Sviluppo economico dove Claudio Scajola gli ha illustrato il dossier di proposte che è riuscito a collezionare in questi mesi, frutto di un lavoro di ampia consultazione con i diversi ministeri, le parti sociali, esperti e tecnici. «Affascinato», così chi ha partecipato all’incontro descrive la reazione del presiden-
te del Consiglio davanti alle slide che hanno mostrato per oltre un’ora le possibili direzioni di marcia. Ora, si ribadisce, spetterà al premier scegliere le priorità e anche quali strumenti legislativi utilizzare e soprattutto se trovare nuove risorse per finanziare alcune delle iniziative, che al momento non ci sono. Le misure allo studio del ministro Scajola in questi mesi non prevedono, infatti, la necessità di trovare ulteriori coperture rispetto ai fondi già esistenti. Ma ciò non toglie, viene evidenziato, che questo non possa cambiare. Quella di ieripomeriggio è stata dunque una ulteriore ricognizione ma ciò non toglie che alcune linee
di indirizzo siano state delineate nelle settimane scorse, anche dallo stesso Scajola. Infrastrutture, turismo e innovazione sarebbero i tre assi portanti lungo i quali si dovrebbero muovere le diverse iniziative che ruoterebbero in gran parte attorno al mondo delle imprese, declinato in tutte le sue sfaccettature. Ed è questa la ragione per cuiciascunministero èstatoinvitato a offrire il proprio contributo mettendo in evidenza le azioni prioritarie.Allostudio visarebbelapossibilità di rafforzare la capitalizzazione delle società che 'vivono' al Sud aiutandole inquesto modo afare ingresso in Borsa dove sono quasi assenti,
così come sarebbe allo studio la possibilità di introdurre dei bonus per i giovani (magari quelli che lasciano il Sud per 'emigrare' al Nord) e per agevolare l’occupazione femminile. C'è poi il mondo della scuola e dell’Università e i legami con quello del lavoro che vanno intensificati, secondo gli esperti che mettono nell’elenco degli interventi urgenti anche la lotta al lavoro nero e alla criminalità organizzata. Infine, il capitolo dei possibili sgravi fiscali. Per questi però è chiaro che servirebbero risorse nuove e quindi si tratta di uno dei settori sui quali la discussione è ancora aperta. Claudia Greco
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2 In Italia e nel Mondo
Corruzione, bacchettate di Montezemolo
Le massaggia i piedi con il pene finisce in manette
Non sta a me dirlo ma noi siamo a favore dei controlli e delle regole chiare» dice Marcegaglia ricordando tra l’altro la recente scelta di Confindustria di rafforzare il proprio codice etico. «La scelta della legalità - spiega –è l’unico modo per far crescere l’economia». Oltre alla lotta alla corruzione servono però riforme e, sottolinea, urgenti: «E' importante che dopo le Regionali non si rimandi più questo appuntamento. Se le imprese hanno fatto la loro parte ora chiediamoallapoliticae alleistituzionidifare la propria». Dopo le Regionali, ripete, «le forze politiche di maggioranza e opposizionesi mettano insieme per fare quelle riforme sempre annunciate ma spesso abbandona-
ROMA–Aveva massaggiato i piedi ad una ragazza prima con le mani, poi appoggiandovi il pene. Per questo un giovane è finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale. L’episodio risale al giugno scorso, quando una ragazzina, ancora minorenne, intenta a prendere il sole sulla spiaggia di Mondello con un’amica, aveva allontanato il giovane che si era offerto di farle un massaggio ai piedi. Vistosi respinto dalla giovane, l’uomo non si era dato per vinto e, dopo averle bloccato le caviglie, aveva iniziato a massaggiarle le piante dei piedi.
Risposta a stretto giro di Brunetta: «Riforma fatta» E gliela manda via e-mail
ROMA – La lotta alla corruzione è «un’impresa titanica» e la sua diffusione dipende anche da una precisa responsabilità a carico della classe politica: «quella di non avere introdotto riforme adeguate per far funzionare bene la macchina dello Stato». Luca Cordero di Montezemolo lancia il suo 'atto d’accusa' durante l’inaugurazione della Luiss School of Government alla presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che sullo stesso argomento glissa: «non chiedete a me ma ad altri», replica alle domande dei giornalisti. Dal Governo arriva a stretto giro la replica: è quella del ministro per la Funzione Pubblica Renato Brunetta. «Forse Montezemolo è troppo im-
pegnato e non ha letto la mia riforma: gliela manderò». E il presidente di Fiat a sua volta controreplica: «non si deve sempre vedere nelle opinioni diverse, specie se costruttive, un avversario o una polemica mai come ora abbiamo bisogno di unità d’intenti. Si prenda atto delle idee diverse senza demonizzare chi le ha». Ma Brunetta è di parola e nel pomeriggio arriva una 'corposa' e-mail a Montezemolo con la riforma già varata. Poi i due si sentono telefonicamente per chiarirsi. Ma anche il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, punta il dito contro la corruzione e ribadisce l’esigenza di maggior legalità, necessaria anche per sostenere crescita economica. «Tangentopoli?
Montezemolo ieri alla Luiss
te». Il tema della corruzione tiene quindi banco e il ministro Brunetta, nel rilanciare la palla a Montezemolo, annuncia che venerdì prossimo tornerà in Consiglio dei Ministri il Ddl contro tale fenomeno, compresa l’integrazione a sua firma. Daniela Navi
Mantica: «Agiamo in piena autonomia». Ronchi: «Basta insulti»
Ravenna. Indagini in corso
«Soliti napoletani» poi la bimba Teheran accusa: «Sul nucleare è influenzata da altri Paesi» muore in ospedale
L’Iran contro l’Italia
TEHERAN – L'Italia è «influenzata dalla propaganda di altri Paesi». Così il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Ramin Mehman-Parast, ha risposto ieri ai ripetuti allarmi sul programma nucleare della Repubblica islamica provenienti da Roma, che da settimane ormai sono al centro di scambi polemici fra i due Paesi. Da parte sua, il presidente Mahmud Ahmadinejad è tornato a sfoggiare i suoi toni più duri in un discorso pubblico tenuto nell’est dell’Iran in cui ha tra l’altro invitato i Paesi arabi confinanti con Israele a reagire con forze e a «sradicarlo» nell’eventualità di nuovi attacchi, dopo quello contro gli Hezbollah in Libano e contro Hamas a Gaza. Mehman-Parast, che parlava nella sua conferenza stampa settimanale, ha risposto ad una domanda sulle dichiarazioni del titolare della Farnesina Franco Frattini, che più volte nelle ultime settimane ha insistito sull'adozione di sanzioni più dure nei confronti di Teheran. E lunedì ha dichiarato che «non si può accettare che l’Iran continui a prendere tempo». «Paesi della Ue come l’Italia o la Francia – ha detto il portavoce iraniano – non hanno motivo di essere preoccupati. Le nostre attività nucleari si svolgono sotto la sorveglianza degli ispettori internazionali e servono solo a rispondere ai nostri bisogni interni (di combustibile, ndr)». «Ma sembra – ha aggiunto Mehman-Parast – che la propaganda di alcuni Paesi abbia il suo effetto su certi Paesi dell’Unione europea». «Noi agiamo in piena autonomia e siamo addolorati che l’Iran non lo capisca», ha risposto il sotto-
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
Alcuni ayatollah fotografati ieri durante una riunione di esperti sul nucleare a Teheran
segretario agli Esteri Alfredo Mantica. Mentre il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi ha osservato che «le nuove reiterate accuse del governo iraniano all’Italia e ad altri paesi europei dimostrano ancora una volta la mancanza di volontà di proseguire la via del dialogo, continuando nella politica degli insulti». Ma le reazioni non sono andate più in là, probabilmente con l'intenzione di non creare ulteriori tensioni dopo il culmine raggiunto il 9 febbraio, quando una manifestazione ostile di militanti fondamentalisti era stata organizzata davanti all’ambasciata italiana a Teheran con slogan quali 'Morte all’Italia' e
estrazione del 23 febbraio 2010
16 60 17 75 5 56 54 48 62 11 10
64 2 53 68 15 37 58 42 24 60 1
38 56 88 62 55 42 13 12 85 2 74
30 55 67 11 29 75 68 43 14 34 46
22 47 25 52 28 88 11 7 71 21 15
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
2 - 5 - 11 - 15 - 16 - 17 - 24 - 37 - 38 - 42 48 - 53 - 54 - 56 - 58 - 60 - 62 - 64 - 68 - 75
ilSuperEnalotto
Conc. n° 23
Montepremi 3.781.761,46 euro
jolly
12 - 30 - 35 - 44 - 49 - 62
22
punti 6 jackpot 37.684.340,25 punti 4 414,97 21,14 punti 5+1 756.352,29 punti 3 punti 5 113.452,85 Num. Superstar 30
'Morte a Berlusconi' e il lancio di qualche pietra e alcune uova. Motivazione della protesta erano state in quel caso le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante una visita in Israele, nella quale aveva fra l’altro affermato «il dovere di sostenere e aiutare l’opposizione» nella Repubblica islamica. Sul nucleare, Mehman-Parast ha contestato un rapporto fatto circolare nei giorni scorsi nel quale il nuovo direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Yukiya Amano, ha espresso «preoccupazione» per le possibili finalità militari del program-
ma iraniano. Il portavoce di Teheran ha contestato in particolare la parte in cui si afferma che l’Iran ha avviato due settimane fa l’arricchimento al 20% dell’uranio senza attendere l’arrivo degli ispettori dell’agenzia dell’Onu. Il portavoce ha aggiunto che Teheran rimane disponibile ad uno scambio di combustibile per ottenere dall’estero quello a base di uranio arricchito al 20% di cui ha bisogno per alimentare un reattore con finalità mediche. «Uno scambio che però – ha chiarito – dovrebbe avvenire all’interno dell’Iran e non in un Paese terzo». Alberto Zanconato
Medicina naturale per l’Iss ci sono rischi MEDICINALI a base di erbe e terapie non convenzionali o 'naturali': non sono innocue quanto si potrebbe pensare e, anzi, in molti casi possono provocare effetti pericolosi fino alla morte. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss), infatti, sono tre i decessi ufficiali collegati all’utilizzo della medicina non convenzionale dal 2002. E dato il sempre più ampio uso di tali terapie da parte degli italiani – circa 8 milioni gli 'amanti' della medicina naturale –l'Iss corre ai ripari con una campagna informativa per i cittadini: locandine in studi e ospedali per rendere «consapevoli» dei rischi di tali prodotti. A mettere in guardia è anche il farmaco-
logo Silvio Garattini: «Il fatto che medicinali siano a base di erbe – avverte – non vuol dire che siano senza pericoli per la salute. Dunque, è bene sempre stare attenti agli acquisti fatti nelle erboristerie, soprattutto per prodotti naturali a base di erbe destinati ad essere ingeriti per uso medicinale».
RAVENNA – Da una parte i genitori, che lamentano di essere stati bollati come i «soliti napoletani piagnoni» quando invece la loro bimba è morta a poche ore dall’ingresso in pronto soccorso. Dall’altra l’Ausl di Ravenna, che sostiene che una simile affermazione «farebbe parte di una cultura che non ci appartiene». Nel mezzo c'è la piccola Luigia Lanzano, che a soli tre anni è morta venerdì notte all’ospedale di Ravenna per cause che solo l’autopsia eseguita in mattinata potrà chiarire. I risultati saranno pronti entro 60 giorni. Un decesso, quello della piccola paziente, per il quale in seguito all’esposto dell’avvocato Dulvi –che tutela la famiglia napoletana –il Pm Monica Gargiulo ha indagato due medici: si tratta della pediatra che aveva seguito la bimba e di un medico del pronto soccorso ravennate. Da parte sua, l’Ausl della città romagnola già lunedì mattina ha recapitato al magistrato una relazione tecnica sui fatti. Luigia, figlia minore di una giovane coppia originaria di Afragola, in provincia di Napoli, ma da anni residente a Cervia, sul litorale ravennate, in ospedale c'era arrivata verso le 18.35. «Pareva impaurita, tremava, chiedeva sempre della mamma» hanno riferito alcuni degli operatori che per primi l'hanno ricevuta. È che non stava affatto bene: da alcuni giorni respirava solo a bocca aperta e almeno dal giorno prima aveva la febbre. Attorno alle 22.30 il suo cuore ha smesso di battere. «Ho passato tutta la domenica a tentare di capire cosa fosse successo. Ho ascoltato tutti quelli che l’hanno visitata – ha sottolineato Andrea Neri, direttore sanitario dell’ospedale romagnolo – la bimba è arrivata da noi sotto shock, già in evidente difficoltà respiratoria e in stato soporifero. Era fredda e cianotica, abbiamo fatto intervenire pediatra e rianimatore ma non c'è stato niente da fare». Non era la prima volta che i medici ravennati visitavano quella piccola paziente. Già il 26 gennaio scorso – ha ricordato Neri – la bimba era stata portata in pronto soccorso. In quel caso era stata dimessa in buone condizioni, con una semplice sindrome gastrointestinale di natura virale». Letizia Bianco
I contratti precari fanno male alla salute IL lavoro precario potrebbe far male alla salute; il rischio di non godere di un buono stato di salute è infatti maggiore per i lavoratori non stabilizzati. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Social Science & Medicine in cui è emersa l’associazione tra salute precaria e precarietà nel lavoro. Coordinata da Michael Marmot dell’International Institute for Society and Health, Department of Epidemiology and Public Health della University College di Londra, l’indagine ha coinvolto 23.245 persone di 45-70 anni in 16 paesi Europei tra cui l'Italia. Le nuove forme contrattuali, sempre più diffuse, sono sempre più caratterizzate
da flessibilità, che però spesso si accompagna a precarietà e carenza di tutele e sicurezze per il lavoratore. Questa trasformazione radicale del mercato del lavoro ha indotto a studiare gli effetti dei contratti atipici su varie sfere dell’esistenza delle persone, scovandone non pochi.
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In Italia e nel Mondo 3
Mercoledì 24 febbraio 2010
Mercoledì 24 febbraio 2010
Il fatto del giorno: Scandalo appalti, le accuse si aggravano L’esame dei fatti e le garanzie necessarie
Il giorno dell’ipocrisia nel porto delle nebbie
Non confondiamo le Spa e il privato
dal commento di Antonio Macaluso
dal commento di Giuseppe D’Avanzo
dal commento di Guido Gentili
Anche questa, purtroppo, l’avevamo già vista: Procure in guerra tra loro. Una consuetudine che si inserisce questa volta nella mega inchiesta, partita da Firenze, sugli appalti illeciti ottenuti all’ombra della Protezione civile. Una vicenda seria, importante e dolorosa che investe un organismo serio, importante e che in dolorose circostanze ha sempre dato il meglio di sé. Un organismo al cui vertice siede da anni Guido Bertolaso, un uomo unanimemente rispettato per i suoi tempestivi ed efficaci interventi sul campo: quello dei terremoti, delle alluvioni e di ogni altro genere di calamità. L’inchiesta, una volta conclusa - non prima dovrà stabilire se lo stesso Bertolaso fosse implicato o anche solo a conoscenza, o invece del tutto ignaro, di quanto avveniva [...].
Solitamente discreto, il procuratore di Roma Giovanni Ferrara decide di prendere la parola in pubblico. È già un errore. Conviene sempre che per i magistrati parlino i fatti. Nella carne viva di un'istruttoria o di un processo, poi è doveroso che quei fatti siano offerti soltanto nei luoghi deputati: l'udienza, l'aula. Gli argomenti che il Procuratore adopera peggiorano il quadro. Ferrara non trova il coraggio o l'umiltà di dirsi almeno addolorato per quanto è accaduto nel suo ufficio e a se stesso. Ha scelto incautamente per il governo del dipartimento dei reati contro la pubblica amministrazione una toga rivelatasi infedele, Achille Toro. [...].
Al netto del chiacchericcio e dei moralismi ipocriti da sopracciglio alzato, e quando la polvere si sarà depositata, sarà più agevole per tutti capire di quali reati si sono macchiati i protagonisti del "sistema gelatinoso" che si sarebbe sviluppato attorno alla Protezione civile. Diciamo subito che l'inchiesta della magistratura, sostenuta da un torrente impetuoso d'intercettazioni telefoniche, profila in prima battuta reati gravi, che toccano personalità di primissimo piano dell'amministrazione pubblica. È il caso, per esempio, di Angelo Balducci, (presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, massimo incarico nel ministero delle Infrastrutture).
La migliore di oggi
Il modello Nella “corruzione liquida” da riformare spuntano altre toghe dal commento di M. Simoni
dall’articolo di G. Ruotolo
Il nostro modello sociale è stato costruito su delle basi corporative e stataliste. Il corporativismo, che consiste nel concedere diritti sociali legati allo stato e alla professione di ciascuno, segmenta la società, e opacizza le relazioni sociali; incentiva la ricerca di rendite di posizione, stimola il sospetto reciproco e mina i meccanismi di solidarietà. Lo statalismo, che vuole regolamentare ogni ambito della società civile, nei suoi minimi dettagli, svuota il dialogo sociale dei suoi veri contenuti, ostruisce la concorrenza e favorisce la corruzione. [...].
Boatos minacciosi annunciano che la posizione di Achille Toro è molto compromessa. Si è dimesso da procuratore aggiunto, ha rischiato di far scatenare la guerra tra procure (Firenze contro Roma), e adesso deve sperare in un santo perugino. Un altro, visto che già è stato graziato a Perugia, indagato per la fuga di notizie sul caso UnipolConsorte. Di corruzione deve rispondere adesso, e nei suoi confronti gli indizi sono molto meno vaghi di quelli ipotizzati contro Guido Bertolaso. Anche se nell’interrogatorio di garanzia, Angelo Balducci giura: «Non sapevo di avere i telefoni sotto controllo. Sapevo di una indagine in corso
ma non a Firenze, a Roma...». Achille Toro, anche lui una tessera di un mosaico più grande: il «sistema», chiamatelo «gelatinoso» (il copyright è dei protagonisti). Un sistema che è andato avanti grazie alla corruzione. Gli investigatori e gli inquirenti si divertono a parlare di «corruzione liquida», per dire che in questa inchiesta «alla prestazione non corrisponde immediatamente la controprestazione». Non c’è l’automatismo: in cambio di questo favore avrai questa somma. I protagonisti sono imprenditori, politici, uomini delle istituzioni che governano il mondo degli appalti, magistrati della Corte dei Conti che risolvono i contenziosi e magistrati inquirenti [...].
Il partito mai nato
dall’intervista di Aldo Cazzullo
Nella massa gelatinosa dello scandalo sulla Protezione civile è racchiusa la parabola di un partito mai nato. Invischiato tra le logiche politiche di governo e le pratiche affaristiche del sottogoverno, il Pdl si disvela per quello che era ed è rimasto fin dal giorno della famosa "Rivoluzione del predellino": una felice ed astuta intuizione del Capo, che ne riflette tutti i limiti culturali e ne amplifica tutti i vizi individuali. L'ennesima proiezione avventuristica del solito "partito personale", dalla quale non si è mai generato un vero "personale di partito". Questo dicono i veleni spurgati dalla ferita aperta nel cuore del potere berlusconiano, che macchiano per la prima volta la camicia bianca immacolata di Gianni Letta. Questo dimostrano le vipere uscite improvvisamente dal nido scoperchiato dalle inchieste delle procure,che simordonotra lorocontendendosiquello cheGiuliano Ferrara sul Foglio chiama "l'osso della successione". [...].
Una nuova Tangentopoli? L’Italia del 2010 come quella del 1992? «No. Per certi versi, siamo oltre. Allora crollò il sistema del finanziamento dei partiti. Oggi è la coesione sociale, è la stessa unità nazionale a essere in discussione, al punto da venire apertamente negata, anche da forze di governo. Si chiude l’orizzonte dell’interesse generale e si aprono le cateratte dell’interesse privato, dell’arricchimento personale, della corruzione dilagante». «Sono giorni che vado maturando queste parole - dice Giuseppe Pisanu, capo della segreteria politica di Moro, mini-
Taglio basso
Da ex direttrice a stagista all’età di 56 anni La rivoluzione in corso nel mondo dei media negli Usa non si percepisce solo dalle grandi strategie e dalle fusioni tra testate, ma anche e soprattutto dalle piccole storie personali. Come quella di Lois Draegin, che ha trascorso il 2009 facendo la stagista nella redazione di un sito dedicato alle donne, WOW (The Women on the Web), lavorando per una redattrice del web, Randi Bernfeld. Detto così, non sembra niente di straordinario. Se non fosse che Lois ha 56 anni e fino alla fine del 2008 era direttrice esecutiva della rivista "Tv Guide", prima di trovarsi senza lavoro nell'ennesima ondata di tagli, mentre Randi ha 25 anni e appartiene alla generazione digitale nata con la Rete. Quando Lois ha perso il proprio prestigioso posto di lavoro, si è guardata intorno cercando di capire chi potesse aver bisogno della sua esperienza decennale. E si è accorta che il curriculum acquisito fino a quel momento non bastava più. Nel nuovo ecosistema dell'informazione basata in larga parte
dall’editoriale di Mario Sechi
Il nostro giornale fin dal primo giorno dell’inchiesta sugli appalti della Protezione civile ha pubblicato tutto il materiale d’indagine senza riguardi per nessuno. George Orwell diceva che «se la libertà di stampa significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire». Mi è sempre parso un buon motto da seguire e per questo ho pubblicato verbali e intercettazioni che davano un quadro completo, cercando di fare buon giornalismo. Con franchezza abbiamo sollevato perplessità su alcune parti che appaiono deboli sul piano investigativo e messo nero su bianco, con la ruvidezza degli atti [...].
Marassi su Il Messaggero
Pisanu: «La corruzione è dilagante»
dal commento di Massimo Giannini
dall’articolo di Marco Bardazzi
Bilancia e tritacarne
sul web, Lois rischiava di diventare un esemplare destinato all'estinzione. L'unica speranza di salvezza era mettersi gratuitamente a disposizione di Randi, e imparare cose nuove. Così, per un anno la Draegin si è immersa alla scoperta di concetti come SEO (search engine optimization, cioè i metodi per aumentare il traffico su un sito web), ha imparato a districarsi nell'arte di aggiungere agli articoli i tags appropriati per farli pescare da Google. E' diventata un'esperta nell'andare a caccia di storie nei social networks per poi proporle con un effetto "virale" su Facebook o Twitter e in breve tempo è diventata brava a eseguire in pochi secondi uno screen grab, salvando come immagine una pagina web. "Talvolta mi prende lo sconforto - ha raccontato al Los Angeles Times - a pensare che Randi ha seguito un intero corso universitario dedicato solo alla gestione dei servizi di Google, mentre io all'università, trent'anni prima di lei, frequentavo corsi di Storia intellettuale dell'Europa". [...]. da La Stampa
stro dell’Interno, oggi presidente dell’Antimafia -. Esitavo a dirle, perché mi parevano eccessive. Apocalittiche. Poi mi sono ricordato che in Giovanni il linguaggio apocalittico è l’altra forma del linguaggio profetico. Quindi non credo di esagerare se dico che è il Paese a essere corrotto. C’è la corruzione endemica, denunciata dalla Corte dei Conti; e c’è quella più strutturata e sfuggente delle grandi organizzazioni criminali, tra le più potenti al mondo. In ordine d’importanza: ’ndrangheta, Cosa Nostra, camorra». La ’ndrangheta calabrese più importante della mafia siciliana? «Sì. A Milano controlla il 90% delle cosche. Ogni an-
no le mafie riversano su tutta l’Italia fiumi di danaro sporco, che vengono immessi nell’economia legale con l’attiva collaborazione di pezzi importanti della società civile: liberi professionisti, imprenditori, banchieri, funzionari pubblici e uomini politici a ogni livello. Tiri le somme, e capirà perché l’Italia è così in basso nelle graduatorie mondiali sulla corruzione e le libertà economiche». Ma dell’inchiesta sulla Protezione Civile che idea si è fatto? «Non parlerei di nuova Tangentopoli. Il contesto è diverso anche se il fango è lo stesso. Speriamo che si arrivi presto alla verità e senza vittime innocenti. [...].
La fotografia Francia, Campagna shock contro il fumo (Ansa)
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L’INCHIESTA Il “bidone atomico” Ecco la centrale scelta dall’Italia dal reportage di Roberto Rossi
Non è vero che dovremo aspettare il 2013 per vedere la prima centrale nucleare. Esiste già. Non è in Italia. È più a nord, a 300 chilometri a ovest di Helsinki, nel Golfo di Botnia, nel Mar Baltico, tra le pianure ghiacciate della Finlandia. Si chiama Olkiluoto 3. Il nome indica la piccola isola che la ospita. Il numero, invece, una progressione. Nel raggio di 200 metri esistono altri due reattori, costruiti nel 1978 e nel 1980. Roba vecchia, 800 megawatt ciascuno, ma funzionante. Questo, invece, è nuovo di pacca. È di terza generazione. È un Epr (European Pressurized water Reactor). Lo sta costruendo la francese Areva,che detienei brevetti e che opera in joint venture con Siemens. Svilupperà,a regime, 1600 megawatt. Ci si illumina una città. Sarà la più grande centrale al mondo. Ed è, con quello di Flamanville in Francia, lo stesso progetto che vuole Enel in Italia. Il prezzo? Quattro miliardi. Ma quanto costa davvero impian-
Una centrale nucleare
tare una centrale di questo tipo? Se lo sono chiesti in Finlandia quando dopo vent’anni hanno deciso di riabbracciare alla grande il nucleare. Se lo sono domandato gli industriali che controllano la compagnia elettrica Tvo, committente del progetto, ma anche i normali consumatori. Dall’investimento totale dipende poi la tariffa finale. A Helsinki, tra le tante proposte circolate, la risposta più convincente è stata data proprio
La più grande migrazione del nostro secolo dal commento di M. Naim
Il 16% della popolazione mondiale in età adulta desidera abbandonare il proprio paese. Ciò significa che 700 milioni di persone, più dell'intera popolazione del continente americano, lascerebbero per sempre il loro paese se avessero i mezzi per poterlo fare. Questi sono i risultati di un sondaggio condotto dalla società Gallup in 135 paesi, tra il 2007 e il 2009. I ricercatori della Gallup precisano che queste risposte riflettono aspirazioni piuttosto che reali intenzioni, e che a emigrare è solo una parte di coloro che vorrebbero farlo. Ad ogni modo, le motivazioni che spingono centinaia di milioni di persone a voler abbandonare la propria terra sono abbastanza forti da far sì che un tema ricorrente nelle conversazioni quotidiane riguardi il "come", "quando" e "dove" emigrare. Tranne che in casi estremi, in cui guerra o carestia fan-
no sì che la fuga rappresenti l'unico modo per sopravvivere, l'emigrazione non è per tutti. In generale, chi affronta il rischio di iniziare una nuova vita in un altro paese fa parte della popolazione più giovane e più istruita. Solo il 10% di coloro che desiderano emigrare ha più di 35 anni, mentre il 22% ha tra i 15 e i34 anni. Il 40%può contare su un'istruzione secondaria o superiore e solo l'11% non ha portato a termine gli studi secondari. Tuttavia, il principale fattore che contraddistingue ladecisione di chi vorrebbe vivere in un altro paese è il fatto di poter contare sulla presenza di familiari e amici emigrati in precedenza e con i quali si è mantenuto in contatto. La Gallup ha riscontrato che il 59% di chi ha dichiarato di voler emigrare ha o ha avuto negli ultimi cinque anni un familiare stabilitosi in un altro paese, mentre solo il 13% non aveva nessuno sui cui poter contare all'estero. [...].
Se si continua a morire
da Areva. Per la costruzione di Olkiluoto 3, nel 2002, nel Parlamento finlandese la società guidata dall’amministratrice delegata Anne Lauvergnon presentò un preventivo di 2,6 miliardi per 4 anni di lavoro. L’idea piacque. Un po’ meno l’atteggiamento dei francesi. Che al momento della stipula del contratto alzarono il prezzo a 3,2 miliardi. Ma tant’è. Una volta iniziati i lavori, comunque fu presto chiaro che anche il lasso temporale indi-
cato, quattro anni, era piuttosto mendace. Prima sei mesi, poi un anno, alla fine tre anni è stato il ritardo accumulato. Olkiluoto 3 avrebbe dovuto già essere in funzione. Invece, se tutto andrà secondo i progetti, sarà accesa per il 2012 o forse il 2013. Naturalmente più tempo implica anche più denaro. Anche i costi sono diventati una variabile indipendente. Qualche tempo fa, durante la presentazione del bilancio, la stessa Lauvergon, aveva detto di non essere in grado di prevedere il costo finale. Con un ritardo di tre anni sulla tabella di marcia fino a questo momento la spesa prevista è quasiraddoppiata. Siamo arrivati a 5,5 miliardi di euro, ma quassù i giornali scommettono che si arriverà a sette. Comunque siaun bel salasso. Per prima cosa nei confronti delle stesse società impegnate nell’affare. Come ricordava il Financial Times, solo nei primi sei mesi dell’anno Areva ha dovuto sborsare 550 milioni di euro extra per Olkiluoto 3. La spesa non prevista è salita a 2,6 miliardi in totale. [...].
Il paradosso Emma Alleata e avversaria dal commento di M. Sorgi
Lo sciopero della sete proclamato da Emma Bonino, contro le difficoltà burocratiche per la raccolta delle firme necessarie per la presentazione delle liste, mette in luce la contraddizione che ha accompagnato fin dall’inizio l’alleanza tra il Pd e la Rosa nel pugno e, almeno inizialmente, la candidatura dell’ex commissario europeo alla presidenza della Regione Lazio. All’interno del Pd la scelta di Emma non è stata vista bene da tutti. C’erano le riserve dei cattolici convinti che la connotazione iperlaica della leader radicale avrebbe creato forti riserve nell’elettorato cattolico, molto presente a Roma, e nelle gerarchie vaticane che nella regione da sempre spostano voti. C’erano le resistenze di una parte della minoranza interna, uscita battuta al congresso e protesa a mettere in difficoltà la segreteria Bersani al suo
primo appuntamento elettorale. C’erano infine le diffuse richieste di avviare anche nel Lazio le primarie, che Bersani ha invece preferito evitare proprio per non indebolire una candidata che non aveva praticamente concorrenti. Dopo la rinuncia del presidente della Provincia di Roma Zingaretti, non c’era praticamente nessuno disposto a cimentarsi con la difficile eredità di Piero Marrazzo, uscito di scena in conseguenza dello scandalo dei trans. Inoltre, per Bersani, la candidatura della Bonino aveva il pregio di una forte discontinuità: di qui il sostegno che ha deciso di assicurarle. Ma se è riuscito a far digerire al partito Emma come candidato governatore, Bersani ha avuto fin troppe difficoltà a spiegare che l’accordo per il Lazio non esclude che i radicali si presentino autonomamente –e sostanzialmente in contrapposizione al Pd – in altre regioni. [...].
Quando da Matera si vede il mare
La fabbrica del televoto di Ettore Livini
Altro che riforma della Costituzione o revisione della legge elettorale. Il problema numero uno della videorepubblica italiana - Sanremo docet - è un altro: l'attendibilità del televoto, lo strumento di democrazia più avanzato nella civiltà dell'etere. I primi dubbi sulla sua trasparenza avevano iniziato a serpeggiare nel 2000, quando un'agenzia di stampa con doti divinatorie aveva annunciato l'eliminazione dal Grande Fratello di Francesca - una delle favorite con 34 minuti di anticipo rispetto alla chiusura delle votazioni. Poi è arrivato l'outing di Lele Mora, autoaccusatosi di aver speso 25mila euro tra ser- Pupo vizi di callcenter e schede telefoniche per pilotare la vittoria (puntualmente arrivata) di Walter Nudo a L'Isola dei famosi. Il contestatissimo esito del Festival di Sanremo ha però fatto scoppiare il bubbone. Va bene il successo di Valerio Scanu. Ma il secondo posto di Pupo e a Emanuele Filiberto ha spiazzato un po' tutti, gettando più di un'ombra sui meccanismi di voto. Possibile che qualche manina interessata piloti le preferenze? Lo sospettano Adoc e Codacons, che hanno chiesto alle autorità di visionare i tabulati. Lo insinuano in rete migliaia di giovanissimi che dopo aver bruciato le loro paghette settimanali per Marco Mengoni & c., faticano a spiegarsi l'exploit dell'ugola d'oro di Casa Savoia. Come sono state raccolte e catalogate le loro preferenze? Ci sono davvero falle nel sistema?
Ecco come funziona davvero la fabbrica del televoto e chi in un business che vale 60 milioni l'anno - che macina fino a 15mila telefonate al minuto - si è arricchito con le chiamate e gli sms del Festival. Il viaggio del voto. 894.003 dal fisso. 48444 dal mobile. Ogni voto espresso per Sanremo è partito così. Una telefonata (prezzo 0,75 euro, oltre un milione di chiamate solo nella serata finale) per selezionare il proprio cantante preferito identificato da un codice numerico. La prima tappa dell'Odissea del televoto è sul server dell'operatore interessato. La rete già a questo livello ha alcuni filtri automatici. Un tetto per il numero di telefonate dalla stessa utenza fissato dal regolamento 5 per puntata al Festival, 100 ad Amici, una per programma per quelli gestiti da Mediaset - e un software che blocca una singola cella tlc quando dalla stessa area giungono troppi contatti. Un modo per evitare che un call center in stile Lele Mora sommerga di preferenze un concorrente, falsando la classifica. Tutto viaggia in automatico, senza interventi umani. Il voto, una volta in rete, viene dirottato sul server del consulente specialistico, la società incaricata di elaborarlo. A Sanremo la Amuser per il fisso e la Neo Network del gruppo De Agostini-Magnolia (produttori di vari format tv come L'isola dei famosi). Un software verificato e certificato dal notaio prima della trasmissione riordina i dati e stila la classifica, una preferenza alla volta. [...].
Il tormento dei passaggi a livello
da http://busnicola.blogspot.com
da http://www.clarita.it/
da vivi-potenza.ilcannocchiale.it/
Ad Oppido. E a Genzano, Luaria, Tito, a Salandra, a Rotondella, ad Irsina, Matera, Pisticci................... Succede a casa. Tumori ed intossicazioni. Non è difficile documentarsi via internet. Articoli di giornali, dati ufficiali (dal sito della regione, dal sito dell'Arpab) riconsiderati dalle decine di associazioni che qualcosa fanno per denunciare quello che succede nel nostro martoriato territorio. Bisogna dosare bene le parole, per capire, indignarsi, incazzarsi. E fare qualcosa. Il reportage che è stato trasmesso da current-tv (canale 130 di SKY Italia) il 25 novembre 2009. Non dice niente di nuovo, ma ci fa vedere, atto pratico di agire. [...].
Oggi Dio ci ha regalato una giornata meravigliosa: una buona dose di sole tiepido, un bel venticello fresco di tramontana, qualche nuvoletta messa qua e là solo per abbellire un cielo meravigliosamente azzurro. Pensa che da Matera si vedeva addirittura il mare (che è distante circa 45 km da qua). E così ho fatto un giretto nella campagna circostante, per gustare i primi albori del risveglio della natura. E’ tutto così verde! Di un verde splendido, rilassante, un gioia per gli occhi. Le colline sono verdi, il grano è verde, anche se gli alberi sono ancora spogli. Siamo ancora a fine febbraio, tra un mese inizia la primavera e dobbiamo avere un altro po’ di pazienza. Ma, se guardiamo bene, ci sono già i primi boccioli dei fiori [...].
Attraversare, in un senso o nell’altro, i passaggi a livello delle FF SS di Gallitello, è un tormento. Quando poi le sbarre sono abbassate la faccenda si fa tragica. Soprattutto in certi orari, ma quel che succede fra le 18.30 e 18.50 è terrificante, soprattutto al passaggio a livello alla fine di via Vaccaro. Il picco del traffico in città ha degli orari ben definiti, la mattina dalle 7.45 alle 9.00, dalle 13.00 alle 14.00 e il pomeriggio dalle 18.00 alle 20.00. E’ un fatto fisiologico in quanto ci si muove in massa per raggiungere il posto di lavoro o accompagnare i figli a scuola, per certi versi non è nemmeno scandaloso perché il fenomeno è uguale in tutte le grandi città. [...].
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Schede elettorali furono compilate con il suo nome
Inchiesta Phuncard
In Germania la ’ndrangheta dirottò i voti sul senatore
Politica e criminalità insieme riciclaggio per due miliardi
La più colossale truffa allo Stato Telecom e Fastweb nella bufera: chiesto l’arresto per il manager Scaglia e il senatore del Pdl Di Girolamo di MARGHERITA NANETTI
i titoli delle società coinvolte nell’inchiesta : Fastweb (3.500 dipendenti e oltre 8 mila persone che lavorano per l’azienda) ha perso, in chiusura, il 7,56% a 15,05, un calo comunque meno accentuato rispetto agli scivoloni superiori al 10% accusati nell’ultima parte della seduta. Vorticosi gli scambi: nella giornata è passato di mano un milione di azioni, contro una media quotidiana dell’ultimo mese di Borsa di 57mila pezzi. Meno pesanti le conseguenze su Telecom Italia, interessata dalla vicenda giudiziaria con la controllata Sparkle, che ha chiuso in calo del 2,87% a 1,083 euro in una giornata che ha visto perdere due punti percentuali tutte le quotazioni di tlc. Sia Fastweb sia Telecom hanno detto di essere parte lesa in questa truffa galattica – che si è snodata in vari paesi, dentro e fuori dall’Europa con passaggi a Singapore, Dubai e vari paradisi fiscali – e di non aver più nulla a che fare con i manager implicati nella vicenda. Scaglia, che è all’ estero per lavoro, ha fatto sapere tramite i suoi legali di essere pronto all’interrogatorio e di essere estraneoa qualunque reato. Per l’intreccio di operazioni fraudolente, commesse tra il 2003 e il 2006, è stato arrestato anche Luca Berriola, un maggiore della Guardia di Finanza che voleva far rientrare capitali del “gruppo” Mokbel utilizzando false fatture dell’imprenditore campano Vito Tommasino. Tra gli arrestati, anche nomi «di primo piano della vita politica e giudiziaria romana»: tra questi l’avvocato Paolo Colosimo, già coinvolto nelle indagini sul crac dell’imprenditore Danilo Coppola, e il broker Marco Toseroni, che avrebbe svolto molte operazioni fittizie di compravendita di servizi di interconnessione telefonica con societàdi comodoall’estero per«ripulire e reinvestire centinaia di migliaia di euro».
Un facchino di Monterotondo usato come amministratore di una società
Il prestanome: 50 euro per una firma LA SOCIETÀ Telefox srl, finita nell’inchiesta sul maxi-riciclaggio, risulta cessata per trasferimento a Panama il 12 dicembre 2003. A cedere la totalità delle quote alla Jva Corporation S.A. è stato Giovanni Succu, 46 anni, da Monterotondo, un paese alle porte di Roma, che rilevò le stesse quote da Daniele Priori e Fabio Arigoni, destinatario di una misura cautelare e ritenuto «una pedina fondamentale nelle operazioni di riciclaggio». Il fatto è che Succu è soltanto un facchino e che di Panama non sa proprio nulla, dice alla polizia giudiziaria. Dunque, conclude il gip, «un prestanome». Succu viene sentito dalla Gdf il 12 maggio 2006. Domanda: Quale lavoro svolge? Risposta: Svolgo, da circa un anno il lavoro di commesso in un negozio di alimentari sito in Roma. Precedentemente lavoravo come facchino
per una ditta che vendeva mobili (...) Precedentemente sono stato detenuto a Rebibbia per quattro anni fino al 200. D: Ha mai rivestito cariche sociali in società? R: Sì mi era stato proposto di essere amministratore di una società, mi fecero firmare delle carte per una cosa percui cisarebbero statisuccessivamente altri incontri. D: Chi le fece la proposta? R: La proposta mi venne fatta da un ristoratore che io conosco come 'Bobò... Lasocietà dicui sareidovuto diventare amministratore, credo si chiamasse FOX, e si occupava di televisione. 'Bobò mi disse che se volevo guadagnare qualche soldo mi poteva far aprire questa società. 'Bobò mi accompagnò da un notaio nella zona di Corso Trieste e per mettere la firma mi diede 50 euro. Credo sia stato
Bobo a darmi i soldi, non ricordo bene perchè è avvenuto tutto molto in fretta. Ricordo che mi fecero firmare due fogli e poi non ho saputo più nulla di questa società. Di fatto io non ho mai esercitato la carica di amministratore. D: Conosce la società Telefox? R: Sì è la società da me prima citata. Non ho mai visto nè mi è stata mai affidata documentazione della Telefox srl. A questopunto gli investigatori mostrano a Succu il verbale di assemblea della Telefox dell’1 dicembre 2003 in cui Arigoni e Priori gli cedono la totalità delle quote. D: Aveva mai visto il verbale di assemblea esibitole o ha partecipato all’assemblea? R:No R:No D:È mai stato a Panama? R:No
I militari della Gdf arrestano uno dei destinatari dell’ordinanza
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IL MECCANISMO
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I miliardi girano con la frode carosello di VINCENZO SINAPI ROMA – La parola-chiave è “frode carosello”. Secondo il gip di Roma è in questo modo che l’organizzazione criminale sgominata da Ros e Gdf ha potuto «realizzare attività economiche fittizie del valore di alcuni miliardi di euro al fine di ottenere crediti di imposta con profitti per centinaia di milioni di euro in favore di Fastweb e Telecom Italia Sparkle». La frode carosello veniva realizzata in quattro mosse, che consentivano di creare «ingenti fittizi crediti Iva». In primo luogo venivano realizzate o individuate, scrive il gip, una serie di società A, tutte con sede all’estero nell’ambito dell’Ue e di fatto create ad hoc per le operazioni delittuose, nonché una serie di società B, con sede in Italia e anch’esse di fatto create ad hoc». 2A cedeva fittiziamente a B un valore pari a 100 di servizi, di solito traffico telefonico ma non solo, senza pagare l'Iva poiché si trattava di cessione all’interno di Stati appartenenti all’Ue (la cosiddetta cessione intra). B cedeva fittiziamente alle società C – vale a dire Fastweb e Telecom Italia Sparkle – i medesimi servizi per un valore di 100 sul quale veniva pagata da C l’Iva per il 20%, poiché si trattava di una compravendita di servizi in Italia, con un esborso finale apparente per C di 120. C, infine, rivendeva ad A i medesimi servizi con il sistema intra (come detto applicabile negli acquisti tra Stati Ue) al prezzo di 100 senza il pagamento dell’Iva. In questo modo, afferma il gip, «alla fine di un’operazione sostanzialmente neutra a fini economici perchè ogni soggetto paga ed incassa 100, C (vale a dire Fastweb e Telecom Italia Sparkle)
ha apparentemente pagato 20 di Iva a B, che quest’ultima in ogni caso non versa all’erario, non avendo mai incassato la relativa somma». Secondo il giudice, dunque, «il vero scopo dell’operazione è consentire a C di realizzare un credito erariale di 2' su ciascuna operazione fittizia di pagamento di 100. Questo credito può essere sottratto dall’Iva che C incassa dai propri clienti per l’uso delle utenze telefoniche e che (in mancanza di credito Iva) dovrebbe riversare all’erario». Perciò, se ad esempio Fastweb o Telecom Italia Sparkle avevano incassi per un milione e 200mila euro, avrebbero dovuto versare 200mila euro all’erario alla scadenza prevista dalla legge. Poiché però esponevano un (inesistente) credito Iva pari o superiore a 200mila euro, lo detraevano da quanto dovevano versare e ottenevano profitti superiori del 20% a quelli che avrebbero realizzato solo con l’operazione commerciale (ad esempio 1 milione 200mila anzichè 1 milione)». A questo punto, scrive il giudice, «le ingenti somme di denaro apparentemente spese per pagare l’Iva in favore delle società B (le cosiddette cartiere) consentivano a Fastweb e Telecom Italia Sparkle di realizzare fondi neri per enormi valori che costituivano l’oggetto primario delle attività di riciclaggio e di investimento fittizio realizzato da altri membri dell’associazione per delinquere». Attraverso questo «schema delittuoso» è stato arrecato un danno all’erario complessivo di 370 milioni di euro in poco più di tre anni, in particolare mediante «due distinte operazioni truffaldine»: una denominata Phuncard, l’altra Traffico telefonico.
Società nate solo per realizzare gli imbrogli
LE CAMERE FANNO QUADRATO INTORNO AI PARLAMENTARI Arresti concessi solo 4 volte in 64 anni L'ULTIMA richiesta di arresto per un parlamentare risale al dicembre scorso e riguarda il sottosegretario Nicola Cosentino (su cui grava il sospetto di legami con la Camorra), anch’egli uscito indenne dal “processo” dell’aula della Camera che (il 10 dicembre) ha detto no alle manette. Le richieste di arresto per i parlamentari in carica sono dunque un evento tutt'altro che raro nella storia della Repubblica. È raro, invece, che l’autorizzazione sia stata concessa: è accaduto solo quattro volte in 64 anni, dalla Costituente ad oggi. Francesco Moranino, deputato del Pci; Sandro Saccucci, del Msi-Dn; Toni Negri, deputato per il Partito radicale; Massimo Abbatangelo, del Msi-Dn. La legislatura che ha visto il maggior numero di richieste d’arresto è stata l’undicesima, fra il 1992 e il 1994; negli anni di Mani Pulite, le richieste furono 28 e furono tutte respinte (tra cui quelle di Bettino Craxi e Francesco De Lorenzo). In questa legislatura il Senato ha respinto la richiesta per Cosentino (10 dicembre 2009) e prima ancora per Di Girolamo (24 settembre 2008). No all’arresto anche per il deputato del Pd Salvatore Margiotta, il 18 dicembre 2008. Cesare Previti essendo stato condannato in via definitiva, è stato arrestato il 5 maggio 2006 senza che fosse necessaria l’autorizzazione della Camera di appartenenza.
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I PROTAGONISTI
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Il manager Scaglia Per Di Girolamo tredicesimo uomo chiesti due arresti più ricco d’Italia in meno di 2 anni CLASSE 1958, Silvio Scaglia ieri avrebbe dovuto essere raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, mal'imprenditore non è stato rintracciato dai carabinieri del Reparto operativo speciale e dalla Guardia di Finanza. Scaglia, si è fatto comunque vivo tramite una nota inviata alle agenzie di stampa, nella quale si è detto estraneo a qualunque reato, dando mandato ai suoi difensori di concordare il suo interrogatorio nei tempi più brevi per chiarire tutti i profili della vicenda. L’imprenditore ha comunque affermato comunque la sua estraneità a qualunque reato. Scaglia è stato fino al 2007 il principale azionista di Fastweb. Poi, ha ceduto la sua quota pari al 18,75% alla svizzera Swiss Com che poco prima aveva lanciato un’opa sulla società al prezzo di 47 euro per azione. Secondo Forbes, il suo patrimonio ammonta a 1,2 miliardi di dollari guadagnandosi così la posizione di tredicesimo uomo più ricco d’Italia e 962esimo al mondo. Scaglia ha iniziato la sua carriera professionale alla McKinsey e Bain & Co. come consulente. Ha fatto esperienza all’estero anche presso la Piaggio. È stato amministratore delegato di Omnitel, ora Vodafone Italia, operazione che lo convinse a fondare nel 1999 e-Biscom insieme al finanziere Francesco Micheil. La società diede vita a Fastweb, operatore di telecomunicazioni a banda larga in Italia, che rese fruibile con un unico collegamento tv, web e telefono. Al suo nome è legata anche Babelgum, una web-tv platform completamente gratuita per gli utenti del servizio.
IL SENATORE Nicola Di Girolamo è eletto nelle fila del Popolo della libertà nella circoscrizione estera Europa. Avvocato e imprenditore, è nato il 25 giugno 1960 a Roma e risiede a Bruxelles. È stato eletto a Palazzo Madama alle ultime consultazioni politiche del 2008 ed è componente della commissione Esteri e del comitato per le questioni degli italiani all’estero. . Due richieste di arresto sono state inoltrate dall’autorità giudiziaria nei suoi confronti in meno di due anni. Il Gip emise la richiesta il 7 giugno del 2008 dopo aver accertato che il candidato non risiedeva in Belgio prima del voto, requisito indispensabile alla elezione. La Giunta aveva congelato la questione penale in attesa che ci fosse il processo. Ieri Di Girolamo ha avuto una richiesta di custodia cautelare in carcere nell’ambito di una vasta inchiesta sul riciclaggio internazionale che ha interessato 56 persone (52 già in carcere, arresti domiciliari per altri 4). Di Girolamo sarebbestatoinseritoa pienotitoloinuna «rete» che tra il 2003 e il 2006 avrebbe riciclato in Europa oltre 2 miliardi di euro. Il suo ruolo, secondo l’accusa, sarebbe proprio quello di interfaccia per il riciclaggio tra diversi Paesi europei. Di Girolamo è anche accusatodi aver violatola normativa sulle elezioni con una specifica aggravante mafiosa. Esponenti delle 'ndrine in Germania avrebbero «rastrellato» tra gli immigrati di Stoccarda le schede in bianco per poi siglarle con l'indicazione di voto a favore dell’esponente del Pdl. Ora la richiesta di arresto dovrà essere rapidamente esaminata dalla Giunta per le immunità del Senato che si è comunque già interessata del parlamentare nel giugno del 2008, poco dopo l'elezione.
collegiodi Stoccarda,ed hannoraccolto icertificati elettorali dei nostri immigrati. In questo modo hanno poi espresso i voti in favore di Di Girolamo». Mokbel, dopo aver assunto l'incarico di segretario regionale del Lazio del movimento 'lleanza Federalista, a seguito di contrasti con i vertici nazionali, si è fatto promotore di una nuova piattaforma politica denominata Partito Federalista, con sedi in diversi municipi del comune di Roma, attribuendo ad alcuni sodali incarichi di responsabilità. In occasione delle elezioni politiche dell'aprile 2008, Mokbel ha lavorato per conto dell'avvocato Di Girolamo, suo stretto collaboratore, già utilizzato per la costituzione delle società internazionali di comodo funzionali al riciclaggio. Dalle indagini si è scoperto che si sono tenute alcune riunioni ad Isola di Capo Rizzuto, con esponenti della 'ndrangheta, per la raccolta di voti tra gli emigrati calabresi in Germania. Agli incontri, oltre a Di Girolamo e Mokbel, avrebbero partecipato esponenti della cosca Arena, tra cui il reggente Fabrizio Arena e Franco Pugliese, già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Nell'occasione, Pugliese avrebbe incaricato una persona di sua fiducia affinché si mettesse a disposizione di un emissario del gruppo Mokbel per sovrintendere nel distretto di Stoccarda alle fasi finali della propaganda e alla materiale compilazione delle schede elettorali recuperate dagli emigrati italiani. Secondo gli investigatori, il gruppo era riuscito ad appropriarsi di un cospicuo numero di scehede elettorali di quel distretto, sulle quali aveva fraudolentemente espresso la preferenza per Di Girolamo, inviandole successivamente al competente Consolato italiano. Dopo la sua elezione, la procura ha avviato un procedimento parallelo per verificare la regolarità delle operazioni di voto e il possesso del requisito indispensabile della residenza in Belgio da parte del neo senatore. In dettaglio all'indirizzo belga indicato nel modulodi autocertificazionedi accettazionedella candidatura, il parlamentare non risultava avere alcuna residenza. Ecco perché il 7 giugno del 2008 il gip aveva emesso nei confronti di Di Girolamo una misura cautelare, con contestuale richiesta di autorizzazione agli arresti domiciliari, alla Giunta delle elezioni e delle Immunità. Autorizzazione negata dalla Giunta e dall'Aula del Senato.
Potere esercitato nel collegio di Stoccarda
Al summit anche Fabrizio Arena, oggi latitante
Incontri a Isola Capo Rizzuto con i capi della cosca Arena di ANTONIO ANASTASI ISOLA CAPO RIZZUTO - La regia del ceppo “Cicala” della cosca Arena, tra le più potenti della 'ndrangheta, dietro il voto degli emigrati calabresi all'estero. Da sette mesi è latitante, Fabrizio Arena, ma ci sarebbe stato anchelui, insieme a Franco Pugliese, un esponente dello stessa cosca, agli incontri con Nicola Di Girolamo e Gennaro Mokbel per la raccolta di voti tra gli emigrati in Germania a supporto del senatore del Pdl eletto nella circoscrizione Europa che ha avuto una richiesta di custodia cautelare in carcere - la seconda indue anni- nell'ambito di una vasta inchiesta sul riciclaggio internazionale con 56 persone coinvolte. Le riunioni si sarebbero tenute proprio a Isola Capo Rizzuto. Sarebbe stato Pugliese a incaricare un emissario di mettersi a disposizione dell'imprenditore romano Gennaro Mokbel per sovrintendere, nel distretto di Stoccarda, alla propaganda ed alla compilazione delle schede elettorali con il nome di Di Girolamo, recuperate dagli emigrati italiani, per esprimere la preferenza in maniera fraudolenta. Gli emissari della 'ndrangheta avrebbero messo le mani sulle schede bianche per l'elezione dei candidati al Senato votati dagli italiani re-
coscia, avvenuto nel dicembre 2004. Dalle intercettazioni emergeva il profilo di uno dei più assetati di vendetta per l'uccisione del padre, il boss Carmine Arena, assassinato nel clamoroso agguato compiuto con un bazooka nell'ottobre 2004. A dicembre scorso, Arena è sfuggito al blitz della Squadra Mobile L’auto blindata perforata dal bazooka di Crotone desidenti all'estero e le avrebbe- nominato Pandora. Dalle ro riempite con il nome di Di carte diquest'altra inchiesta, Girolamo. Sponsor di questa coordinata, come la preceoperazione sarebbe stato Mo- dente, dal pm Sandro Dolce, kbell, coinvolto anche lui nel- emerge il ruolo di uno dei promotori dell'organizzazione l'operazione Phunchard. La cosca Arena sarebbe ar- criminale. Sarebbe stato lui l'acquirivataa tantoperchéStoccarda è meta di dell'esodo di nu- rente di due bazooka e del pomerosi emigrati originari del tente esplosivo C4. L'assenso di Arena al riavvicinamento Crotonese. E il “curriculum” del tren- con la cosca avversa dei Nicotenne Fabrizio Arena si sa- scia sarebbe stato necessario rebbe ampliato ancora. E' per la pax. In questo contesto la cosca sfuggito nell'aprile scorso all'operazione Ghibli, condotta riunificata, che si sarebbe dai carabinieri che gli conte- spartito al 50 per cento i prostavano, oltre all'accusa di as- venti delleattività criminose, sociazione mafiosa, anche avrebbe visto il giovane come quella di aver avuto un ruolo uno deicapi. Oraè ucceldi bonell'omicidio di Pasquale Ni- sco.
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tesi è che la sua elezione all’estero sia avvenuta grazie all’intervento ROMA – Bufera giudiziaria, con della criminalità organizzata. «Si è trattato di una strage della forte calodei titoli in borsa,su Fastweb e Telecom Sparkle (controllata legalità – ha commentato il procuTelecom Italia) le società di teleco- ratore nazionale antimafia Piero Grasso che ha partecimunicazioni per le quapato alla conferenza li è stato chiesto il comstampa degli inquirenmissariamento dalla ti – in una «commistioProcura di Roma ne di tanti campi: la crinell’ambito di una inminalità organizzata, chiesta su un un maxirila politica, gli affari e ciclaggio per circa due l'economia». Già scatmiliardi di euro condottati a Milano i primi seta dalla Direzione antiquestri nei confronti di mafia della capitale inFastweb per oltre 38,5 sieme con il Ros e la milioni di euro. E, semGuardia di Finanza. pre nel capoluogo lom«Una delle frodi più cobardo, sono stati arrelossali mai poste in essestati tre manager del re nella storia nazionagruppo fondato da Scale», l’ha definita il gip Al- Nicola Di Girolamo glia. Complessivamendo Morgigni. Cinquante la megatruffa, ordita tadue le ordinanze di da società vuote che custodia cautelare in vendevano servizi telecarcere, e quattro agli fonici inesistenti con la arresti domiciliari, con «compiacenza» delle l’accusa di associazione due società di tlc, ha per delinquere. Ricerprocurato allo Stato un cato Silvio Scaglia, fondanno di 365 milioni di datore di Fastweb ed ex euro. Nell’indagine, amministratore deleche ruota attorno a un gato della società; indasodalizio criminale digato l’attuale amminiretto dall’imprenditore stratore delegato Stefaromano Gennaro Mono Parisi, implicati altri kbel – con trascorsi vifunzionari di vertice cini all’estrema destra delle due società di tlc Silvio Scaglia eversiva e amicizie nelneiconfronti dellequali la magistratura sta preparando un la banda della Magliana – è emerso sequestro – per crediti da Iva illeci- il coinvolgimento della 'ndranghetamente rimborsata –pari a 340 mi- ta per brogli elettorali a vantaggio lioni di euro. Indagato Riccardo Di Girolamo, eletto nel 2008 dagli Ruggiero, presidente del Cda di Te- italiani all’estero. Per l’arresto del lecom Sparkle all’epoca dei fatti, ar- senatore, avvocato e stretto collaborestato l’ex amministratore delega- ratore di Mokbel, serve il permesso to Stefano Mazzitelli. Ma il gip chia- dalla Giunta per le elezioni che lo ma in causa anche i vertici di Tele- aveva già negato nel settembre com Italia per la «solare evidenza 2008, per precedenti irregolarità delle loro responsabilità». È stato riscontrate nella sua elezione. Gli arresti hanno avuto l’effetto chiesto l’arresto anche per il senatore Nicola Di Girolamo (Pdl): l’ipo- di un terremoto in Piazza Affari per
«L'ELEZIONE del senatore Nicola Di Girolamo è stata fatta anche attraverso il contributo determinante di una famiglia della 'ndrangheta, in particolare la famiglia Arena di Isola di Capo Rizzuto». Con queste parole il procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo, ha dato la notizia del coinvolgimento del parlamentare del Pdl eletto nella circoscrizione estera Europa, nell'operazione Broker contro il riciclaggio condotta dal Ros e dalla Guardia di finanza, per cui è stato disposto l'arresto nei confronti di 56 persone. In occasione delle elezioni politiche dell’aprile 2008, le indagini avrebbero documentato alcune riunioni tenutesi a Isola di Capo Rizzuto tra alcuni degli indagati arrestati ed esponenti della 'ndrangheta per la raccolta di voti tra gli emigrati calabresi in Germania a supporto dell’avvocato Nicola Di Girolamo. Non è un caso che l’accusa per il parlamentare sia di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio transanazionale, con un’aggravante mafiosa. Di Girolamo sarebbe stato inserito a pieno titolo in una «rete» che tra il 2003 e il 2006 avrebbe riciclato in Europa oltre 2 miliardi di euro. Il suo ruolo, secondo l’accusa, sarebbe proprio quello di interfaccia per il riciclaggio tra diversi Paesi europei. Di Girolamo è anche accusato di aver violato la normativa sulle elezioni con una specifica aggravante mafiosa. Esponenti delle 'ndrine in Germania avrebbero «rastrellato» tra gli immigrati di Stoccarda le schede in bianco per poi siglarlecon l'indicazione di voto a favore dell’esponente del Pdl. Rispetto a tali contestazioni il parlamentare si è detto indignato: «Stanno cercando di mettermi sulla croce. È roba da fantascienza. Sono trasecolato. Mi sento paracadutato in territorio di guerra. Mi sento nel frullatore». Ha respinto le accuse, dunque, il parlamentare del Pdl convocando per questa mattina una conferenza stampa. Il coinvolgimento del parlamentare nell’inchiesta e i suoi legami con la ‘ndrangheta, sono stati spiegati ieri mattina dal procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso. «Uno dei principali datori di lavoro dell'avvocato-senatore ha spiegato Piero Grasso - il signor Gennaro Mokbel, legato in passato ad ambienti della destra eversiva, era uno dei catalizzatori dell'operazione di riciclaggio con le società di tlc. Nel corso delle passata campagna elettorale, le indagini hanno documentato che esponenti della 'ndrangheta si sono recati in Germania, nel
8 Primo piano
Mercoledì 24 febbraio 2010
Comunali Matera Restano i problemi nel Pd sulla “Lista Stella”
Politica lucana
L’Udc va con Adduce
Il deputato sulle critiche di consociativismo: «Non parli chi ha scelto Navazio»
Oggi l’ufficializzazione ma la decisione è presa di PIERO QUARTO
te chepuò camminarecon laschiena diritta e che non ha mai accettato le chimere e gli squilli di tromba del potere come invece ha fatto colui che Allam ha scelto tra le sue più importanti candidature». E Taddei quindi rimanda le critiche al mittente: «Come può Allam parlare di consociativismo quando con la scelta di candidare Ernesto Navazio ha accettato l’emblema lucano di questo malcostume? Non è stato forse Navazio, in nome di quale coerenza non è dato capire, che ha acconsentito alle lusinghe del centrosinistra accettando la nomina a commissario dell’Asi e collaborando per dueannicon questagiuntaregionale uscente? Non è sempre Navazio che ha tradito il voto di chi lo ha portato ad essere sindaco per due mandati nella città di Melfi?». Eun Taddeisu tuttele furiequello che insiste: «Ma di cosa parla Allam che conosce la nostra realtà da soli trenta giorni. Quale contributo ha dato ai nostri territori tale da ergersi a giudice accusatore? A queste domande dovrebbe rispondere il leader di “Io amo la Lucania” piuttosto che dire infondatezze e distribuire offese». Taddei a suffragio della propria tesi spiega: «Qui in Basilicata nel 1994 fu fatta una scelta durissima e difficile, coloro che oggi fanno parte del Pdl non decisero di salire sul carro del vincitore rappresentato da ciò che oggi è il centrosinistra. Un partito radicato nel suo clientelismo che avrebbe rappresentato il potere sicuro per tutti, ma si fece invece una scelta di opposizione, una scelta di
campo. Da allora ci ha caratterizzato un lavoro certosino che ci ha permesso giorno per giorno, con tanta fatica e volontà, di implementare i consensi e di arrivare oggi a poter governare ben 30 amministrazioni locali, diessere presentiinquasitutti iconsigli comunali, di avere una cospicua rappresentanza con i gruppi consiliari provinciali e regionali, di vedere eletti alle ultime elezioni politiche 6 parlamentari su 13». «Noi – continua il parlamentare del Pdl – possiamo camminare a testa alta, possiamo dire con la certezza della storia che siamo coerenti con le scelte politiche fatte quindici anni fa, non abbiamo cambiato abito ed abbiamo sempre tentato di coinvolgerela societàcivile eleforze cheper valori eprincipi potessero anoi avvicinarsi». Taddei nella sua dura presa di posizione conclude: «Allora tengo a consigliare ad Allam di fare la sua campagna elettoralesenza parlarea sproposito e con cognizione dei fatti, lui e la sua compagine, lo ribadisco, non hanno l’autorevolezza morale e politica per giudicare ciò che neanche conoscono. Siamo comunque sicuri che la popolazione lucana, che ha memoria e capisce ogni tentativo di demagogia e populismo, premierà alle urne fino in fondo chi davvero ha da sempre mostrato coerenza e rispetto per le proprie idee, cogliendo il significato di un consenso che se fosse diretto invece a Magdi Allam darebbe soltanto un sostegno indiretto per il mantenimento dello status quo». s.s.
Listino centrosinistra: i parlamentari in pole
FRANCESCHINI A POTENZA
Doppia riunione tra le urla
“In dieci parole”
POTENZA - Continuano le grandi manovre nel centrosinistra lucano. E da quanto si è appreso dalle indiscrezioni, ieri al tavolo dei leader dei partiti che compongono la coalizione c’è stato un confronto serrato. I toni sono stati accesi. Tanto che alla fine si è reso necessario interrompere la riunione dopo poco più di un’ora, far stemperare gli animi, e ricominciare tutto nella tarda serata. Alla fine in una situazione così complessa tutto può accadere nella notte anche se da quanto trapela si dovrebbe chiudere sull’ipotesi di riserva per la composizione del listino che sosterrà nel maggioritario regionale il candidato presidente della giunta del centrosinistra, Vito De Filippo. Ipotesi che è quella di candidare i parlamentari in carica del centrosinistra che al momento dell’eventuale elezione in consiglio regionale consegnerebbero le immediate dimissioni lasciando spazio ai primi dei non eletti delle liste del proporzionale. La questione che ha portato agli scontri dialettici quindi, è sempre quella relativa a chi candidare nel listino. L’idea del Pd,
capeggiato da Roberto Speranza, è quella che nel listino dopo la scelta del consiglio regionale di abolirlo all’unanimità (salvo poi tornare indietro dopo l’impugnativa presentata dal governo nazionale) non ci può essere spazio per gli uomini di partito. Sulla stessa lunghezza d’onda è De Filippo ovviamente. Ma l’Udc di Agatino Mancusi e l’Italia dei valori di Michele Radice non ci stanno e anche ieri nella prima parte del vertice (iniziata alle 17 e conclusasi poco dopo le 18) hanno portato avanti le proprie ragioni. Motivazioni che sono state portate avanti, sempre secondo autorevoli indiscrezioni, anche con veemenza. Per evitare strappi quindi la riunione è stata stoppata fino alle 22 quando c’è stato il riavvio delle concertazioni. Ma la linea del Pd è ferma: non si torna indietro. Per questo alla fine la decisione finale dovrebbe premiare la candidatura di 5 parlamentari in carica subito dopo De Filippo. E secondo le fonti in seconda posizione dovrebbe essere candidato il senatore dell’Idv, Felice Belisario e poi a seguire i parlamentari del Pd in rigoroso ordine alfabetico.
L’europarlamentare antimafia promuove Dimatteo: «Grande artista dalle mani di muratore»
«De Filippo farebbe bene a candidarlo» MATERA - E’ impegnato ogni giorno a guardarsi le spalle dalla minaccia concreta e micidiale della mafia, ma lui, Rosario Crocetta, già sindaco di Gela ed europarlamentare del Partito democratico, non dimentica mai i suoi amici, soprattutto quando ritiene possano rappresentare un valore aggiunto per la politica dei fatti, fuori dagli schemi dei colletti bianchi. Così, ieri, il Quotidiano ha potuto raccogliere in esclusiva l’appello di Crocetta a Vito De Filippo, ricandidato alla guida del governo regionale lucano, affinchè inserisca nel listino un suo fraterno amico, il pittore-scenografo di Nova Siri, Gaetano Dimatteo, in lizza nelle fila dei Socialisti di Loguercio. Un riconoscimento di cui Dimatteo è sinceramente or-
goglioso, anche perché da due anni, proprio in seguito a una sua iniziativa, Crocetta è cittadino onorario di Nova Siri. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente nel suo ufficio di Bruxelles, dove lavora da tempo in commissioni di particolare importanza a stretto contatto con il lucano Gianni Pittella. «Sarebbe una grande candidatura –spiega senza mezzi termini il sindaco antimafia - un segno di grande innovazione per la Basilicata, dove c’è bisogno di gente che vive con un respiro nazionale. Gaetano ha la grande capacità di saper fare le grandi cose, ma anche quelle piccole; lui non è un sognatore astratto, immagina una Lucania bellissima come quella che dipinge nei suoi quadri, ma conosce anche la regione con i suoi mali. E’ una persona concreta, un’artista con
le mani del muratore – sorride divertito per la sua metafora - perché, opportunamente stimolato, sa fare bene. La scelta di candidare Dimatteo a sostegno del presidente De Filippo sarebbe, dunque, certamente importante per la Basilicata, in quanto parliamo di un intellettuale finissimo con capacità concrete; lo ha dimostrato ultimamente da assessore comunale alla Cultura di Nova Siri, dove ha saputo calamitare l’attenzione dei media nazionali. Di lui ricordo, negli anni Ottanta, la passione con cui si legò agli alberi sulla Provinciale Scanzano-Montalbano per scongiurarne il taglio, poi ancora il suo impegno nella lotta contro il deposito unico delle scorie nucleari. Io credo sia un bel valore aggiunto per il centrosinistra, una risorsa che non può restare
inespressa. Spero venga apprezzato dagli elettori, perché oltretutto Dimatteo è persona coraggiosa e onesta», e lo dice uno che si intende di queste virtù. «La scelta spetta a De Filippo -aggiunge Crocetta ma io credo che un modo per valorizzare Dimatteo sia l’inserimento nel vostro listino». «Ricordo la Basilicata come la terra dei silenzi, della gente buona, che ti invita a pranzo senza neppure conoscerti –raccontava al Quotidiano il sindaco antimafia nel febbraio del 2008- ma già agli inizi degli anni Novanta la trovai cambiata, contaminata. Quelle donne vestite come la Madonna, che mi ricordavano le madri arabe, non hanno più lo stesso volto». Probabilmente Crocetta andrà oltre la pura esorta-
Sabato prossimo alle 18, l’ex segretario del Partito democratico, Dario Franceschini sarà a Potenza, al Park Hotel per presentare il proprio libro, “In 10 parole” in cui il messaggio di copertina è “Noi non moriremo di prudenza. Noi vivremo di coraggio”. Presenteranno il volume in Basilicata, il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, il deputato Salvatore Margiotta, il capogruppo in consiglio del Pd, Erminio Restaino e lo scrittore potentino, Gaetano Cappelli. Il libro edito da Bompiani è una raccolta di 10 discorsi che Franceschini fece in giro per l’Italia durante la sfida congressuale per la riconferma poi non ottenuta. Pur sconfitto da Pierluigi Bersani nelle primarie del 25 ottobre, il consenso di 1 milione di elettori ha spinto i parlamentare a fare una “summa”di ciò è stata la sua azione politica, i suoi propositi e le sue aspirazioni politiche “per contrastare la destra”.
IL FORUM IMPEGNA LA POLITICA «La regione sia a misura delle famiglie» «UNA REGIONE a misura di famiglia. Proposte e consigli di politica familiare per i candidati alle elezioni regionali 2010». È questo il titolo del manifesto elettorale presentato dal Forum delle associazioni familiari in vista delle elezioni regionali del 28 e 29 marzo. «Come in altre occasioni elettorali – ha spiegato nella conferenza stampa tenuta alla Camera il presidente del Forum, Francesco Belletti – sottoporremo ai candidati il nostro manifesto, raccogliendo le adesioni in senso trasversale e assicurando che poi, il giorno dopo il voto, inizieremo a monitorare l'attività legislativa regionale per verificare che gli impegni assunti vengano mantenuti». «Il manifesto – ha aggiunto - prende le mosse dagli articoli della Costituzione che parlano della famiglia, dal 29 al 31, che pur nell’autonomia decisionale delle Regioni debbono costituire l’orizzonte valoriale di riferimento». Per il presidente del Forum, «se la famiglia è quella riconosciuta dalla Costituzione, allora le politiche conseguenti non possono non essere fondate sulla sussidiarietà orizzontale e verticale, non possono non promuovere il bene integrale della famiglia, puntando a garantirne l’unità e stabilità. La famiglia di cui parliamo – ha sottolineato – è quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e sulla relazione genitoriale». Impegni che il Forum della famiglia chiede anche dalla futura amministrazione regionale che si insedierà dopo il voto in Basilicata.
CARLUCCI PASSA CON ALLAM
A sinistra Rosario Crocetta, a destra Gaetano Dimatteo
zione, in quanto conosce bene il collega lucano Gianni Pittella e certamente gli parlerà dell’opportunità di inserire Dimatteo nel listino; così come sarebbe pronto a lanciare, lui in persona, la campagna elettorale del suo amico lucano. L’europarlamentare siciliano conosce bene la Basilicata dove ha la-
vorato diversi anni in forza all’Eni, partecipando anche al fervido movimento culturale degli anni ’80-’90 con personaggi come il poeta Dario Bellezza, Dinu Adamesteanu e, appunto, il giovane artista Gaetano Dimatteo, tanto amico del grande Moravia. Antonio Corrado
«Non mi riconosco nel Pdl lucano» Vito Carlucci lascia il Popolo della libertà e passa con Io amo la Lucania di Magdi Cristiano Allam. Lo si legge nel fax ufficiale inviato al Quotidiano della Basilicata dallo stesso Vito Carlucci che comunica quindi di aver presentato le proprie dimissioni dall’incarico di presidente del Popolo della libertà di San Fele. Carlucci spiega anche le motivazioni del proprio addio al partito di Berlusconi in seguito «all’evolversi di nuovi scenari politici della regione Basilicata». In buona sostanza Carlucci dice di non sentirsi «più parte di un progetto politico portato avanti dai dirigenti del Pdl», Per questo si autosospende dagli incarichi di partito e spiega di «condividere in pieno il progetto di Cristiano Magdi Allam».
MATERA - L’Udc ha scelto Salvatore Adduce per la corsa a sindaco di Matera. La ragion di stato ha avuto alla fine la meglio ed ha compattato il centrosinistra attorno al nome dell’ex senatore del Partito Democratico. La lunga riunione di ieri per parlare innanzitutto del listino ha impedito di definire e formalizzare una scelta che dovrebbe essere annunciata nella giornata di oggi ma che di fatto l’Udc lucano ha preso nelle ultime ore. Non si sa bene quale sia stata la molla che abbia portato al repentino cambio di fronte del segretario regionale Mancusi e di quello provinciale Ruggiero che avevano esplicitamente sostenuto la candidatura di Tosto. Forse un input arrivato dal Roma. Ora l’Udc cambia fronte e si unisce al centrosinistra aumentando le possibilità di imporsi al primo turno che sono l’obiettivo dichiarato dallo stesso Adduce domenica mattina da Piazzetta Pascoli. Resta da vedere se la forza politico-elettorale e la lista dell’Udc rimarranno intatte oppure subiranno, come insinua qualcuno, delle autentiche rivoluzioni per una scelta di campo che è sostanzialmente diversa. Sabato se ne capirà qualcosa di più, di certo però qualche defezione nella lista dell’Udc ci sarà sicuramente. Il peso specifico di queste defezioni restano invece tutte da dimostrare. Sul fronte delle liste comunque Tosto capeggia un numero di civiche che dovrebbe aggirarsi intorno alla decina, undici sembra al momento l’ipotesi più accredita-
Salvatore Adduce rimpolpa le adesioni alla propria candidatura, arriva anche l’Udc
Il Pdl è Tosto al lavoro continua per 3 squadre Ha 11 liste FASSINO APRE LA CAMPAGNA ELETTORALE Sabato in tour in Basilicata L’EX segretario nazionale dei Ds e oggi big del Partito democratico sabato prossimo effettuerà un vero e proprio tour della Basilicata in vista delle prossime elezioni regionali e comunali che si svolgeranno il 28 ,marzo. Il componente della Direzione nazionale del Pd alle 10 sarà a Potenza nella sede regionale del Partito democratico, alle 12 sarà ad Avigliano nella sala consiliare comunale, alle 16 poi sarà al Comune di Salandra e chiuderà gli appuntamenti lucani a Matera alle 18 presso il teatro comunale.
ta. Due o al massimo tre liste sono quelle che la Pdl materana presenterà al fianco del candidato sindaco Saverio Acito. Con molti uscenti ricandidati, le uniche defezioni dovrebbero essere quelle dei candidati impegnati nelle Regionali. Molto probabile la presenza in lista di Rocco Buccico a rappresentare un impegno diretto dell’ex sindaco di Matera anche se questo nodo non è ancora stato sciolto. Tra le novità c’è quella del medico Bartolomeo Cosola già impegnato con buoni risultati nelle ultime elezioni Provinciali. Infine la buriana interna al centrosinistra ed al Partito Democratico sulla questione della Lista Stella. Una parte del partito (Antezza e Santochirico) non la vede come una civica ma come un’altra lista del Pd, espressione di una corrente interna (Bubbico). In queste condizioni diventa probabile che la “Lista Stella per Adduce” diventi una vera e propria lista del sindaco in modo tale da eliminare ogni contrasto interno al Partito Democratico. E’ questo l’argomento del quale i vertici del Pd, il candidato sindaco e il presidente della Provincia hanno discusso in una riunione ancora in corso al momento in cui andiamo in stampa. L’ipotesi di una lista del sindaco, sponsorizzata dal Pd rimane la più concreta ma per farlo bisognerà convincere il presidente della Provincia di Matera deciso a scendere in campo con la Lista Stella. Sono queste le classiche schermaglie di una bagarre elettorale che è solo all’inizio. p.quarto@luedi.it
Il no Nuke di Viti (Pd)
I cattolici e le idee sulla politica
«Per sicurezza per l’ ambiente e per l’agricoltura»
E’ più una questione di temi che di partito unito
L’assessore regionale Vincenzo Viti
POTENZA - La Regione Basilicata ha confermato la sua «netta preclusione» alla realizzazione di centrali nucleari o depositi di scorie sul territorio lucano, per motivi di sicurezza per l’ambiente e per i cittadini, e per tutelare il settore primario, la cui produzione netta vendibile è pari al 7,8 per cento del Prodotto interno lordo, e il doppio della media nazionale. È quanto ha spiegato, in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale, l’assessore all’agricoltura, Vincenzo Viti. La Basilicata conferma quindi il suo «no» al nucleare, dopo la «netta contrarietà espressa più volte nelle scorse settimane dal presidente della giunta regionale, Vito De Filippo». In questo senso, l’opposizione a nuove centrali sul territorio lucano è anche dovuta al sostegno di un’agricoltura che Viti ha definito «punto di forza dell’economia regionale», e a politiche locali di sviluppo del settore primario lucano sulla base di una «Economia verde», ha concluso l’assessore, “competitiva e di qualità da concentrare, ad esempio, su un territorio naturale e incontaminato come il Metapontino».
POTENZA - Quale lo spazio politico per i cattolici? Ne hanno discusso ieri alcuni esponenti del mondo cattolico lucano, in un incontro ecclesiale che si è tenuto presso la parrocchia di Santa Maria. Spazio politico, inteso sia come «spazio in cui indirizzare il voto sia come spazio in cui militare». Ha affermato Giancarlo Grano, promotore dell'incontro che poi ha aggiunto: «Perché gli elettori possano avere maggiori elementi di valutazione e gli eletti si sentano meno soli e più appoggiati dalla comunità, è necessario il confronto. Laddove le scelte politiche dovessero essere diverse, i cattolici devono collaborare, cercando di non far prevalere le ragioni di parte, nell'attesa di ricreare i luoghi dove poter discutere insieme, ognuno nel rispetto della propria parte politica». Ciò non significa ricreare da un punto di vista partitico quell'unione che oggi come oggi non sarebbe più auspicabile. Lo sostengono entrambi i consiglieri comunali di stampo cattolico ma appartenenti a schieramenti politici diversi, presenti all'incontro: Salvatore Lacerra (Movimento per le autonomie) e Rocco Liccione (Partito democratico). «In una situazione bipolare - afferma Salvatore Lacerra - è impossibile pensare il ritorno a una vecchia Democrazia cristiana. La politica è la massima espressione della carità cristiana intesa come amore disinteressato». Salvatore Lacerra ha anche sottolineato: «Tutti, invece, vedono la
Un’immagine dell’incontro
politica come centro di interessi. Per questo, anche il tentativo dell'Udc è risultato più soggetto alle logiche di potere che di valori. Responsabilità dei laici, invece, è scegliere, accumunati da quei principi che sostengono le scelte stesse». Prosegue sulla stessa linea Rocco Liccione: «Il movimento cattolico ha sensibilità diverse, per cui si avvicina a uno schieramento piuttosto che a un altro seguendo quelle sensibilità. Un ritorno all'unità in un contesto del genere sarebbe impossibile, per una questione di contesto». «Il mondo cattolico - ha concluso il consigliere comunale Rocco Liccione - ad oggi non ha riferimento, come un tempo fu la Dc. I cattolici da un certo punto in poi non hanno più avuto la funzione di mediazione, ma di soggetti che direttamente hanno affrontato questioni quali, per esempio, la difesa della vita». Anna Martino
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Taddei contro Allam «Pensa a te» POTENZA - E venne il giorno in cui Vincenzo Taddei perde la pazienza. Dura replica del parlamentare del Popolo della Libertà, Vincenzo Taddei all’europarlamentare e candidato governatore Magdi Cristiano Allam: «Siamo stanchi di sopportare le bugie di questo signore. Parla di consociativismo del Pdl dimenticando che tra le sue fila c’è un certo Ernesto Navazio. Allam fa solo demagogia e populismo non conoscendo la storia politica della nostra regione». Le ultime dichiarazioni di Magdi Allam evidentemente non sono proprio piaciute a Vincenzo Taddei che in nota va giù duro: «Ho sempre stimato il giornalista Magdi Allam e il suo lavoro così come ho molto apprezzato tempo fa la sua conversione al cattolicesimo di cui condivido profondamente i valori. Ma da quando ha deciso di scendere in politica sembra aver dimenticato proprio i principi che lo caratterizzavano. Oggi dimostra dinon avererispetto peril lavoro altrui e di distribuire giudizi sferzanti senza alcun fondamento. Abbiamo ascoltato ogni tipo di accusa da parte di Allam, ora siamo sinceramente stanchi. Non è possibile continuare ad accettare le provocazioni continue e gravi che questo signore ogni giorno va diffondendo sui mass media». E quindi Taddei da parte sua attacca: «Lui parla del Pdl lucano come di un partito consociativo con il centrosinistra, ebbene evidentemente non conosce la storia politica della nostra regione e della classe dirigente che costituisce il Popolo della Libertà della Basilicata. Una classe dirigen-
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Sanità & politica La mobilità passiva resta ancora un grosso peso, la disoccupazione avanza, la povertà morde di più
Il rapporto fantasma
La povertà si fa sempre più sentire in Basilicata
Da rimettere in sesto, secondo quanto scritto nel Piano, il settore dell’assistenza ai disabili
Nel documento i ritardi, le magagne, le assenze, le discrepanze
Servizi sociali, un mondo pieno di problemi
di ROCCO PEZZANO
SULLA PRESENTAZIONE DEL PIANO
L'ADDIO all'isola felice - all'idea diffusa di isola felice - diventa definitivo leggendo la “Relazione sanitaria regionale” appena pubblicata dalla Regione Basilicata. Pubblicata ma non diffusa: era prevista per sabato scorso la presentazione del cofanetto - due i volumi - ma la politica pare averci messo lo zampino. L’appuntamento è stato annullato la sera prima senza una motivazione ufficiale. Fonti qualificate dicono che si tratti di un diktat dall'alto (un “alto” non meglio specificato). Due i motivi indicati. Il primo: il “niet” a farsi belli, in campagna elettorale, grazie al lavoro di un dipartimento della Regione, a sfruttare le attività istituzionali per fini politici, insomma a conquistare voti barando. L'altro motivo è paradossalmente antitetico. Ossia: certi dati che non danno un'immagine ottimale della regione è conveniente non farli circolare troppo in campagna elettorale. Meglio dare - questa la versione riferita - una sintesi estrema con un comunicato stampa di quattro paginette e mezzo, come è accaduto lunedì scorso.
Lapenna (Pdl): appuntamento elettorale
*** L’assessore al ramo, Antonio Potenza, accredita una versione leggermente diversa della prima ipotesi: «Io in realtà volevo presentarla bene, questa Relazione - spiega al telefono - ma mi ha chiamato l’ufficio stampa della Regione che mi ha spiegato: c’è una regola secondo cui in campagna elettorale gli assessori non possono fare conferenze stampa. Io sono rimasto molto dispiaciuto. Tra l’altro, non sono candidato e quindi non vedo quale vantaggio avrei potuto avere. Comunque, se le regole sono queste...». *** I due tomi della Relazione parlano di una regione che non rispecchia più la mitologia della “buona terra” in cui ci si ammala poco, in cui “basta che c'è la salute”. E invece la salute ha incominciato a non bastare più tanto, a queste latitudini. La Relazione era dunque destinata a non essere distribuita. Ma è accaduto che i cartoni contenenti i libri siano stati ammonticchiati nei
della popolazione. Un dato ancora più preoccupante è la costante ascesa della spesa sanitaria, in netto contrasto con gli obiettivi di risparmio tanto divulgati nella legge di riforma. Infatti, il riordino del servizio sanitario regionale doveva essere effettuato attraverso un preventivo lavoro di analisi paziente dei costi per evidenziare le dispersioni, le anomalie, le duplicazioni che rendono poco efficiente, efficace ed economica la sanità lucana e sulla base di un Piano sanitario già definito». «Invece - prosegue - la Regione Basilicata ha pensato bene di avviare prima la riforma delle Asl che, a distanza di due anni registra molti ritardi nell'attuazione, in totale assenza della definizione dello Statuto regionale, che avrebbe dovuto ridisegnare l'impianto istituzionale e senza un Piano regionale della salute che viene, invece, illustrato alla scadenza della legislatura. Il quadro attuale è che il centrosinistra è riuscito a creare, con grande abilità, invece che la riduzione del numero dei manager, la moltiplicazione degli stessi attraverso l'inserimento dei Distretti di salute».
L’assessore Potenza: io volevo illustrare lo studio, ma l’ufficio stampa mi ha spiegato che in campagna elettorale non possiamo partecipare a conferenze stampa. Sono dispiaciuto corridoi del dipartimento Salute. E che, passando di lì, dipendenti e cittadini ne abbiano fatto razzia. Ed ecco che molte Relazioni si sono disperse per le contrade lucane. Arrivando anche ai giornali. Il rapporto non dà contezza solo degli stretti dati clinici. Si allarga anche ad altri campi, scattando una serie di fotografie della Basilicata che, messe insieme, danno uno sguardo d'insieme di grande significatività. Alcuni numeri sono stati già esplicitati - parzialmente - nel comunicato stampa diffuso lunedì. Ad esempio quelli relativi alla demografia, all'età media, a certi stili di vita. E’ interessante analizzare le altre informazioni contenute nella sintesi diffusa dalla Regione Basilicata.
C'era un passaggio da sottolineare nel comunicato stampa. Eccolo: «Cosa dire ancora sui dati riferiti al sistema sanitario regionale? Si tratta di un sistema, come è noto, in fase di riordino e riorganizzazionein atto,che ben sostiene i livelli essenziali di assistenza, che sta lavorando per favorire l'assistenza territoriale, là dove l'assistenza domiciliare integrata (che costituisce una prestazione primaria in una società come quella italiana e nella fattispecie lucana, in cui il processo d'invecchiamento della popolazione è molto evidente, che assicura al domicilio dell'assistito prestazioni dimedicina generale,visite specialistiche, attività infermieristiche e di riabilitazione…), è in positivo incremento, l'indice di attrazione
ossia la capacità di attirare pazienti da altre regioni mostra un trend positivo, la migrazione sanitaria risulta in riduzione e la spesa sanitaria tendenzialmente in ascesa, quindi da ottimizzare». *** La brutalità della sintesi a volte è una necessità, ma c'è da mettere i puntini sulle “i”. Innanzitutto sulla migrazione sanitaria. In soldoni, rappresenta il numero di lucani che per farsi curare vanno fuori regione: pesano comunque sulle casse della Sanità regionale e costituiscono un problema. La mobilità passiva della Basilicata va forse leggermente meglio ma non bene. La parola alla Relazione: «Solo ultimamente la migrazione sanitaria
sembra avviarsi a una lenta contrazione; è tuttavia, ancora, una emorragia economica copiosa verso regioni limitrofe e non solo, spesso per stati di cose che potrebbero trovare in loco una soluzione piena e soddisfacente. Pertanto, il fenomeno della mobilità sanitaria passiva è tuttora per la Basilicata un punto nevralgico». Campionessa dell'indice di emigrazione extraregionale è l'Asl di Lagonegro, seguita da quella di Matera, Montalbano Jonico (per le donne) e Venosa (per gli uomini) e Potenza. Passando ai servizi sociosanitari, le critiche al sistema sono contenute in una delle relazioni al Piano regionale della salute, di cui parliamo nel servizio della pagina a fianco. E di criticità ne vengono segnalate molte. Ci sono altri punti da rimarcare. *** Ad esempio, la mancanza di lavoro. Era scritto nella nota stampa: «Un tasso di disoccupazione pari complessivamente all'11% (contro il 12% del Mezzogiorno ed il 6,7% del resto del Paese al 2008) con un trend in calo significativo rispetto alla metà degli anni '90 sia tra gli uomini che tra le donne pur se sia il tasso di disoccupazione femminile che il tasso di disoccupazione giovanile evidenziano un importante divario a confronto con i dati nazionali». Notizie vere ma incomplete. «Nel 2008 - dicono invece gli autori dello studio - (...) il tasso di disoccupazione, dopo vari anni di continua flessione, ha ripreso a crescere». Insomma, il 2008, ultimo anno di monitoraggio, è stato l'anno del nuovo picco di disoccupazione, mentre dal 2003 al 2007 era scesa. Ma c'è altro, nella Relazione, e va segnalato. Sulle donne: «Le donne lucane sono
tra le più svantaggiate dell'intera area meridionale e circa un quarto delle loro posizioni lavorative è costituito da lavoro autonomo, soprattutto nel settore agricolo». E ancora, sul lavoro nero: «Secondo alcuni studi (Svimez) l'incidenza del lavoro non regolare sarebbe salito in Basilicata, mentre nel resto d'Italia sarebbe in calo; ciò riguarderebbe soprattutto l'industria».
PROMESSE PER IL FUTURO
Presentato il Piano regionale a Lagonegro
Una sanità in rete Rassicurazioni sull’ospedale unico di FRANCESCO ZACCARA
*** Poi ci sono le informazioni sull'indigenza. Diceva la sintesi per la stampa: «Un numero di famiglie povere in aumento come nel resto del Paese, ma percentualmente superiore rispetto alla media nazionale». Non è solo questo. «In Basilicata - è scritto nella Relazione - l'incidenza della povertà anche nel 2008 è superiore al dato rilevato nel resto del Mezzogiorno e risulta aumentata di oltre 3 punti nell'ultimo triennio (dal 24,5 % del 2005 al 28,8 del 2008, ndr)». Di dati ce ne sono molti altri, impossibile citarli tutti. La Relazione è soprattutto un vademecum statistico da consultare e citare alla bisogna. Da rimarcare il grande lavoro - dal punto di vista quantitativo e qualitativo - degli autori del rapporto. Un impegno non da poco, anche perché la Relazione si occupa di salute ma anche di criminalità, di economia, di cultura. I nomi: la dirigente Gabriella Cauzillo, poi i dipendenti regionali Rosaria Tozzi, Giuseppina Ammirati, Gerardina Sorrentino. E l’insostituibile supporto di tre esterni, con contratto di collaborazione (i famosi co.co.co): Gerardo Becce, Annunziata Chietera e Antonio Quaglietta. Nel comunicato, di loro, non si era parlato. r.pezzano@luedi.it
LAGONEGRO - L'Azienda sanitaria locale di Potenza e la Regione Basilicata hanno presentato ieri pomeriggio a Lagonegro la nuova bozza del Piano Regionale della Salute e dei Servizi alla Persona, Pssr 2010/2013. L'incontro è stato anche l'occasione per chiarimenti sulla costruzione dell'Ospedale unico per acuti di Lagonegro i cui lavori, ha dichiarato l'assessore regionale alla sanità Antonio Potenza, partiranno a primavera. Il Piano Regionale della Salute, che ha come logica essenziale quella di creare un sistema di diritti e garanzie per la tutela della salute e del benessere della persona, è articolato in due parti. La prima parte, più prettamente sanitaria, definisce i valori e gli obiettivi del sistema sanitario regionale, analizza il contesto socio-demografico ed epidemiologico del territorio lucano, individua le strategie per le singole aree del Sistema e definisce le risorse economiche per l'attuazione del Piano. La seconda parte del Piano Regionale della Salute e dei Servizi alla Persona definisce le strategie, gli indirizzi e le modalità operative per la costruzione e l'attuazione
della Rete Regionale Integrata dei Servizi di Cittadinanza Sociale. Quello che l'Azienda si aspetta dal Piano, ha spiegato Pasquale Amendola, direttore generale dell'Asp di Potenza, è di ottenere le risposte necessarie per completare il dettato della legge 12, là dove la legge chiede l'esigenza di fare una sanità in rete, il dialogo con gli operatori, l'apertura all'esterno e un ruolo più forte dei comuni. Durante il dibattito, il sindaco di Lagonegro, Domenico Mitidieri e il collega di Maratea, Mario Di Trani, hanno chiesto chiarimenti rispettivamente sull'Ospedale unico di Lagonegro e sul centro multi specialistico della riabilitazione programmato a Maratea. «Lagonegro è uno dei pilastri della Sanità regionale, uno dei cinque punti fondamentali. Per questo c'è la ferma volontà che si realizzi il nosocomio», ha risposto l'assessore Antonio Potenza. Nella settimana prossima si avrà un quadro complessivo della situazione, ha spiegato ancora Potenza, che riguarda le riserve tra la ditta che si è aggiudicato l'appalto e il responsabile unico del progetto. «Dopodiché - ha concluso - a primavera si potrà avviare il cantiere».
della permanenza a domicilio delle persone non autosufficienti Assistenza domiciliare integrata (Adi) Scarsa integrazione; unità di valutazione integrata e Punti unici di accesso non diffusi in modo omogeneo; procedure non omogenee. Centro diurni per l’Alzheimer Assenza di servizi
«MA PER parlare del mal ch’io vi trovai / dirò dell’altre cose ch’io v’ho scorte», si potrebbe dire, parafrasando Dante Alighieri. Della presentazione del Piano sanitario regionale, e delle positività della Sanità lucana, si è discusso ieri a Lagonegro e ne scriviamo in questa stessa pagina. Ma dalla bozza del Piano emergono molti problemi, in particolare nel settore dell’assistenza socio-sanitaria. Un mondo caratterizzato - dice lo studio predisposto dalla Regione - da disfunzioni, ritardi, assenza di strutture e mille aspetti da aggiustare. Un mondo da ridisegnare. Sono numerose le tabelle che elencano le “criticità”del Piano, suddivise per aree di intervento. Eccole. In neretto l’area, in corsivo il servizio offerto e di seguito la criticità. Informazione, supporto e presa in carico delle persone e delle famiglie con bisogni sociali e socio-sanitari Servizio sociale professionale Precarietà dei rapporti di lavoro; disomogeneità territoriale rispetto all’organizzazione del servizio e alle modalità di lavoro. Sostegno alle responsabilità familiari, di tutela materno-infantile e di protezione dei minori e degli adolescenti Assistenza domiciliare educativa La spesa media (2.891 euro) per utente è molto più elevata della media nazionale (2.058 euro) e meridionale (1.151 euro). La spesa pro capite per l’assistenza domiciliare è di 1.229 euro (698 in Italia, 489 al Sud). La copertura del servizio sul territorio regionale è molto bassa: solo il 39,8 % dei Comuni (48,5 % nazionale, 29,5 % nel Sud). Case famiglia e strutture residenziali per minori Copertura del 33,6 % dei Comuni (in Italia 64,6 %, al Sud 39,1); carenza di strumenti che consentano la costruzione di percorsi condivisi e integrati fra servizi e strutture di accoglienza; carenza di risorse specifiche per connettere il lavoro in comunità e nelle famiglie affidatarie con le azioni dei servizi sociali. Comunità educativa per minori con problemi di adattamento Assenza di strutture di accoglienza. Area minorile penale Assenza di politiche sociali specificamente dedicate al trattamento e al reinseri-
La presentazione del Piano ieri a Lagonegro, a sinistra nella foto l’assessore Potenza, a destra Amendola dell’Asp
mento di minori e giovani adulti di area penale. Servizi integrativi per la prima infanzia Basse percentuali di copertura (57 servizi, 22,1 % di comuni). La percentuale di bambini da 0 a 3 anni che hanno usufruito di nidi, micronidi o servizi innovativi e integrativi è del 9,2 % della popolazione nel 2007. Servizi per l’affido Esiguo numero di interventi avviati. Interventi e servizi per la prevenzione primaria Laddove esistenti vengono attivati in maniera informale e lasciati alla spontaneità dei singoli operatori. Azioni e servizi di sostegno alle persone anziane Assistenza domiciliare (Sad) Diffusione territoriale non omogenea, procedure diverse di attivazione del servizio. Assistenza domiciliare integrata (Adi) Prestazioni prevalentemente sanitarie e copertura bisogni sociali; copertura non omogenea sul territorio. Servizi di supporto alle persone con disabilità fisica, psichica, psichiatrica e sensoriale Assistenza domiciliare socio-assistenziale Diffusione non omogenea (solo il 40 % degli ambiti zonali); richiesta maggiore dell’offerta; spesa media pro
capite (1.987 euro) nettamente inferiore a quella nazionale (3.546 euro) e del Sud (2.172) [è curioso constatare come qui la spesa inferiore alla media nazionale sia considerata un problema, mentre per l’Assistenza domiciliare educativa il problema era la spesa superiore, ndr]; la connotazione educativa è una definizione recente, non viene rispettata ovunque; per le famiglie è un problema la compartecipazione al costo. Interventi di sollievo Totale assenza di interventi di questo tipo. Centri socio-educativi Territorio non integralmente coperto (12 centri), elevata distanza dei centri dai comuni dell’Ambito; domanda in crescita e non soddisfatta; assenza di diversificazione per livello di disabilità; scarsità di interventi mirati; scarsa connessione con i servizi di inserimento lavorativo e pre-occupazionali. Comunità-alloggio a carattere socio-assistenziale “dopo di noi” Inserimento lavorativo Servizio di aiuto per la vita indipendente Servizi di formazione all’autonomia Area critica, totalmente da sviluppare. Trasporto locale Disomogeneità nella diffusione del servizio; difformità dei requisiti e dei criteri di accesso. Interventi a sostegno
Azioni e servizi per la prevenzione e il trattamento delle devianze e delle dipendenze patologiche Servizi di prevenzione specifica Carenza di risorse disponibili per il prosieguo delle attività dei Centri di aggregazione giovanile; carenza di figure professionali dotate di competenze relazionali e di animazione, con capacità di organizzare e gestire il lavoro di gruppo; necessità fortemente avvertita di modificare l’approccio al fenomeno delle dipendenze. Servizi di inserimento lavorativo Necessità di reperire borse-lavoro per accompagnare gli utenti delle comunità che sono alla fine del percorso terapeutico verso il contesto esterno; parcellizzazione delle risorse economiche tra i vari ambiti territoriali che non consente di effettuare interventi organici e strutturati; necessità di rendere più accessibili le informazioni riguardanti le opportunità di inserimento lavorativo, formazione, stage proposti da enti e aziende. Accoglienza e integrazione dei migranti e delle persone senza fissa dimora Sportelli informativi Non tutti gli sportelli attivati sono a regime, alcuni sono poco accessibili e fruibili. Comunità alloggio Difficoltà di identificazione per il Centro che accoglie i giovani immigrati in attesa di un giudizio da parte del tribunale. Altri servizi Necessità di mettere in connessione i servizi esistenti, di raccordare e integrare le attività svolte e le prestazioni erogate; emergenza abitativa per gli immigrati stagionali, scarso monitoraggio sulla presenza; necessità di percorsi di alfabetizzazione di base; importanza di informare le categorie più vulnerabili (ad esempio, le donne) sul diritto a denunziare molestie e abusi; scarsa conoscenza da parte degli operatori della normativa sull’immigrazione. ro. pe.
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La Relazione sanitaria doveva essere distribuita sabato, poi se n’è fatto un comunicato stampa
UN CHIARO intento elettorale: questo, secondo Sergio Lapenna, consigliere regionale delPdl, ilsenso dellapresentazione dellabozza di Piano sanitario regionale, ieri a Lagonegro. Dice Lapenna: «Tale scelta appare del tutto inopportuna a fine consiliatura e alla vigilia della campagna elettorale. Non è accettabile che si presentino atti così importanti, giacenti da anni nei rispettivi Dipartimenti che, improvvisamente, si rianimano. La sanità lucana, anche in base a quanto è emerso dal rapporto 2008/2009 redatto dal Dipartimento Salute, ha bisogno indubbiamente di una programmazione adeguata in base al quadro sociale e assistenziale presente nella nostra Regione per implementare quei servizi più confacenti alla realtà locale». «Dalla relazione - continua - seppure emergono degli aspetti positivi, è pur vero però che ci si trova di fronte ad un sistema in fase di riordino che si presenta lacunoso, soprattutto, nell'assistenza territoriale e domiciliare integrata, settori che invece andrebbero potenziati visto il progressivo invecchiamento
Qui sopra, le famiglie che dichiarano alcuni problemi in relazione all’accesso per affollamento o lontananza ad alcuni servizi sanitari per tipo di problema, condizione di povertà in Basilicata (anno 2006) Al centro del paginone, l’Indice di emigrazione extraregionale per Asl e grandi gruppi di diagnosi principale in Basilicata - Anno 2005. Entrambi i grafici sono tratti dalla Relazione sanitaria - Rapporto 2008/2009
Mercoledì 24 febbraio 2010
RISORSE REGIONALI ANTIUSURA: CI DANNO SOLO LE BRICIOLE
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di don BASILIO GAVAZZENI
Avrete a che fare con una vostra relazione, di amicizia o d'amore, che dovrete un po' più concretizzare! L'altra parte potrebbe chiedervi delle prove di affetto.
segue dalla prima Ma come si è riusciti a tirar fuori un arnese giuridico di tale fatta che, da qualsiasi articolo o comma lo prendessimo, ci imponeva un fachirismo di interpretazioni alla fine inservibili alle necessità, intendo dire a quelle delle persone a rischio di racket e usura o già vittime?
TORO 21/4 - 20/5
Devo precisare al giornalista Corrado, non è del tutto vero ciò che ribadisce due volte: le risorse messe a parte per finanziare la Legge 24/2004 sarebbero devolute a “beneficio” “prevalentemente” “in via privilegiata” alle “associazioni antiusura”, mentre dovrebbero essere disponibili anche per le vittime denuncianti. Concordo sulla seconda parte dell’affermazione, ma non sulla prima. No, alle “associazioni”, con una ripartizione regolata da un ingiusto criterio di parità, sono state assegnate solo briciole e interponendo lungaggini.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Ad esempio la Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla ha ricevuto per la Legge in questione euro 17.328,19 per il 2007, euro 25.345,19 per il 2008. A tutt’oggi non le è pervenuto il contributo per il 2009, per cui un mese fa ho inviato al Presidente della Regione un telegramma preoccupato proprio per segnalare la mancata ricezione del contributo. Di esso abbiamo bisogno sia perché nell’attesa, dovendo intervenire nella prevenzione, la Fondazione ha anticipato somme tratte dal proprio patrimonio privato, sia perché preme la scadenza della rendicontazione alla società civile, allo Stato e alla stessa Regione. Il telegramma chiedeva anche informazioni sul futuro del Comitato di Coordinamento delle Iniziative Antiracket e Antiusura dopo le dimissioni del Commissario Domenico Potenza. Concludo assicurando al giornalista Corrado e all’opinione pubblica che le briciole della Regione, quando pervengono sul conto corrente della Fondazione, subentrano solo a tamponare in ritardo ciò che la stessa ha già erogato a postulanti meritevoli secondo la legge, nella prevenzione antiusura. Grazie, buon lavoro
MARIA, RAGAZZA DELL’EST di ARMANDO LOSTAGLIO E’ UNA storia come tante ma forse un po’ diversa; che ha un volto e gli occhi azzurri, accesi e vivaci. Viene da molto lontano, dall'est dell'Europa, Maria, (così la chiamiamo) perché dalle sue parti è un nome molto diffuso. Nomi come Natasha o Irina o Katiusha, questi sì che suonano di est. Quella di Maria è una storia lucana, giunge ai piedi del Vulture che aveva appena diciotto anni. Partita dall'Ucraina (chiamata da una cugina) per trovare un lavoro, aveva davanti a sé un futuro nebuloso, uguale a quello di tante sue conterranee che l'avevano preceduta. Ma lei era troppo giovane, dieci anni fa. Non conosceva la nostra lingua e gli occhi sempre bagnati di nostalgia, lei che non aveva mai attraversato il confine della propria nazione, e forse nemmeno della sua città. Pian piano svolge lavori da badante, e quindi ottiene, grazie alla lealtà, il riconoscimento lavorativo della famiglia presso la quale è ospite, che la metterà in regola. Ed ancora, farà la cameriera e la barista. Tanti sono i lavori ad ore, svolti con l'idea sempre fissa di farsi accettare, di non cadere nella trappola dei luoghi comuni, in una realtà lucana che sa accogliere l'altro, sì, ma sempre che si comporti da “persona seria”. E così è stato per Maria, che non ha tradito le attese e oggi sta pure per compiere un passo importante: si sposa. Con un giovane di queste parti, un onesto operaio con il quale metterà su famiglia, con cui dividerà le gioie e le speranze in questa terra che non sarà la più ricca, ma che sa offrire anche piccoli gesti di familiarità. Chissà se ci saranno i genitori al suo matrimonio, forse costa troppo venire fin qua dall'Ucraina. Questo è per ora la storia di Maria, servizievole ed attenta, che ha imparato a cucinare lucano insieme ad alcune colorite espressioni dialettali come "e che aggia fà!..." Sono sempre più numerose ormai le storie che si portano dietro queste "ragazze dell'Est", come le cantava Claudio Baglioni, ben prima del crollo del Muro. Parlano un italiano strano con l’accento univoco. Prima vivevano in uno stato di quasi clandestinità, ma ora in molte sono state regolarizzate. Sono donne sole, si conoscono un po' tutte ma si frequentano poco, è difficile omologarle; appena possono vanno ai telefoni pubblici per parlare con i propri cari, “sì, perché col telefonino costa troppo”. Loro, che a vent'anni sono già madri e a quaranta spesso diventano nonne. Questo freddo inverno, per Maria e le altre è solo un vivido ricordo del loro "generale" inverno: "la neve dai monti non va mai via, non è come sul Vulture..." “Quì è bella la primavera” così ci saluta Maria, mentre riaffiora ancora un verso di Baglioni: “...le ho viste portare fiori e poi fuggire via...e stringere le lacrime di una primavera che non venne mai...” Un’altra primavera l’aspetta ora ai piedi del Vulture.
Sarà giusto esprimere la propria opinione, ma non potete aspettarvi che tutti la prendano in considerazione, soprattutto se vi intrometterete.
OPERE A CONFRONTO LETTERA A DE FILIPPO di DINO VINCENZO PATRONI CARO Gaetano, anche se con notevole ritardo dovuto ai miei impegni fuori Maratea, desidero farti sapere di aver letto ed apprezzato il tuo articolo pubblicato su questo giornale alcuni giorni fa dal titolo: “Opere d'arte a confronto”. Ti ringrazio per le lusinghiere parole da te scritte a riguardo della mia opera “Agamar” che in greco antico significa “amare Maratea” e questa nostra città, infatti, è parte integrante della Magna Grecia. Il bozzetto di Agamar, una sculturina di 33 cm. di altezza, è stato da me donato ben volentieri al Presidente della riuscitissima rassegna culturale Maratea Film Festival che in tutto il Lagonegrese è stato l'evento eclatante dell'estate 2009. Da questa sculturina sono stati eseguiti tanti multipli in bronzo per essere elargiti a personalità dell'Arte, della Cultura e del Cinema ed è diventato il simbolo di questa nostra bella Città, per i concetti che in essa sono contenuti ed hanno contribuito all'ottima riuscita della kermesse di alto livello che, nella Perla del Tirreno, non si realizzava da molti anni. Manuela De Filippo, in qualità di ideatrice, organizzatrice e Presidente dell'Associazione Maratea Film Festival, ha creato questo evento a Maratea puntando molto in alto ed ha raggiunto certamente l'obiettivo prefissato perché nato dall'idea di una donna di cultura (parlo di quella cultura con C maiuscola non concessa alle moltitudini né agli improvvisatori, ma a coloro che la fanno anche a costo di rimetterci di tasca propria con il grande coraggio che li contraddistingue e con quel pizzico di caparbietà che aiuta quelli che osano e volano in alto). Perciò la Dott.ssa Manuela De Filippo ha saputo leggere e capire subito che quel bozzetto di un monumento futuribile per Maratea, visto nel mio studio, era già di per sé un'opera d'arte e mi ha chiesto ed ha ottenuto di farlo diventare il premio-trofeo di Maratea Film Festival che,passato più volte trale mani anche del nostro Sindaco Mario Di Trani, è stato poi donato ai grandi del Cinema, come Lina Wertmuller, Michele Placido, e della Cultura come al conterraneo Beniamino Placido, recentemente scomparso, ecc.. La proposta che tu mi rivolgi nella mia qualità di autore di questa scultura nel tuo articolo cioè di donare la copia del mio bozzetto monumentale “Agamar”, frutto di tanti miei anni di ricerca, di assiduo lavoro, di esperienza artistica e didattica, al Comune di
Maratea affinchè questi provveda per la prima volta alla realizzazione di un monumento alla nostra Città che non sia qualcosa di enfatico, celebrativo e passatista, ma invece innovativo, degno dell'arte del nostro tempo, quella cosiddetta contemporanea, mi lusinga e mi onora e perciò accetto sin d'ora il tuo suggerimento, ma a queste condizioni: la prima che l'Amministrazione Comunale di Maratea, a cui pure hai rivolto l'identica proposta, l'accetti con una delibera della stessa; la seconda che la stessa Amministrazione Comunale si lasci guidare dallo stesso autore per quanto concerne la realizzazione tecnica dell'opera monumentale e per quanto riguarda anche la dimensione di essa da concretizzarsi in scala rispettando integralmente il bozzetto dell'artista; la terza che l'opera dovrà essere proporzionata sia in altezza che in larghezza alla piazza, alla piazzetta o al largo oppure ad un'aiuola spartitraffico da individuare e designare, insieme al sindaco di Maratea, in uno dei posti più suggestivi ed idonei della Città; la quarta che l'Amministrazione Comunale si accolli anche le spese di installazione del monumento, comprese quelle per la direzione tecnica che dovrà essere affidata ad un esperto architetto o ad un ingegnere che si assuma la responsabilità per la stabilità perenne dell'opera, che così diventerebbe pubblica, per l'incolumità dei cittadini e dei turisti. Pur non volendo mettere proprio io il carro davanti ai buoi, penso però che non basti la generosità di chi scrive perché ciò si avveri. Infatti, dovrebbe essere d'accordo pure questa Amministrazione Comunale di Maratea. Speriamo, quindi, che non sarà risposto che “al momento” non ci sono fondi né per l'arte né per la cultura. Mi auguro di sbagliarmi, ma credo che dovrà passare ancora qualche anno perché le cose, almeno per la cultura e per l'arte, qui a Maratea cambino sul serio e per sempre. Constato purtroppo, che tutto ciò che è iniziativa culturale ed artistica non viene né promossa né tanto meno premiata, forse perché, a chi fa politica, la cultura e l'arte servono ben poco. Attendiamo, perciò, che giunga anche l'eventuale risposta affermativa dell'Amministrazione Comunale di Maratea a proposito della tua proposta che io già qui ho accettato. In attesa, ti saluto cordialmente.
La vostra carriera, potrebbe subire una bella impennata, soprattutto se siete coinvolti in qualcosa che comprenda più persone. Cercate di non focalizzarvi!
CANCRO 22/6 - 22/7
Non vi sarà utile farvi troppe domande, agite e basta! Se vi sentite l'istinto esplodere, non lo contenete, tanto sarebbe peggio! Non ci saranno particolari problemi!
LEONE 23/7 - 23/8
Qualche membro della vostra famiglia, potrebbe cercare di tirarvi su il morale se lo avete sotto i piedi, poiché ci sono delle questioni esilaranti !
VERGINE 24/8 - 22/9
In questo momento le stelle potrebbero esservi molto di aiuto, poiché ci sono delle questioni che non sapete come risolvere e quindi soltanto affidandovi al fato!
BILANCIA 23/9 - 22/10
Qualcuno potrebbe essere interessato alla vostra discrezione e mettervi al corrente di alcuni avvenimenti che dovreste tenere segreti! Il silenzio non è un problema!
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Una volta partiti, non potete fermarvi a metà strada, altrimenti vorrà dire che dovrete rifare tutto daccapo e questo comporterebbe un dispendio di energia.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Potreste divertirvi insieme alle persone che amate, senza sentirvi in colpa per aver trascurato il lavoro! Da troppo tempo non vi dedicate un po' di tempo per voi!
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Potrete pianificare un qualcosa che da tempo avevate in mente, ma che non avete avuto modo di considerare prima, a causa dei vostri numerosi impegni.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Potreste sentire dentro di voi qualcosa di diverso, poiché ci sono dei sentimenti che verranno fuori in modo prepotente e non potrete ignorarli.
PESCI 20/2 - 20/3
Penserete molto alla vostra situazione sentimentale, soprattutto se siete single ed ultimamente avete avvertito il bisogno di avere accanto qualcuno!
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AUGURI A ORESTE LOPOMO
LA FORZA DELLA PERCHE’ ATTACCANO LUCANITA’ ANCORA PASOLINI?
di PINO GENTILE EGREGIO direttore Paride, mi permetto rivolgere attraverso Il Quotidiano - con il quale collaboro piacevolmente dal 2007 dopo la positiva cavalcata giornalistica iniziata nel 1963 con altra testata - un indirizzo di saluto ed augurio al giornalista Oreste Lo Pomo, neo Capo Servizio del Tg3 Basilicata. Certamente non è uno “scoop”, una notizia di prima mano, come si dice in gergo. La notizia medesima, ad ogni buon conto, non ha scadenza e conserva la sua attualità nel ricordare, con un atto di doveroso omaggio ad una persona speciale, nonché al presidente dell'Ordine Giornalisti di Basilicata, al “personaggio” Oreste Lopomo, considerato dalla gente “giornalista della porta accanto”, che raccoglie, anche, ammirazione dalla maggioranza trasversale. In Basilicata (dove mantenersi professionalmente in piedi in un'isola di parole a specchi convergenti, fortemente politicizzati, è molto problematico se non impossibile), pur nel ginepraio della domestica e finalizzata gazzetteria, emergono intelligenze la cui laboriosità è tipica come l'esempio che quotidianamente offre attraverso unagamma diversa di utilizzazione dei massmedia. Oreste Lopomo è uno di questi. Da più di trent'anni è uomo dell'informazione dalla spiccata proiezione culturale e politica, presente in una attualità rivissuta nei suoi momenti più significativi, attraverso una solidale interpretazione umana dell'avvenimento. Giornalista di razza, dunque, che ha al suo attivo anche l'esperienza di poeta e scrittore che gli ha dato il gusto della riflessione narrativa, al di fuori delle complicazioni del tema, che ha costruito in lui il corredo letterario - linguistico e stilistico della narrazione e della proposta. Giovane - e con molte frecce ancora al suo arco - Oreste Lopomo vanta un'attività giornalistica di lungo corso, che ha preso avvio verso la seconda metà degli anni '70, maturando esperienza con l'emittente televisiva privata “BRT”, Radio Stampa, Il Roma, Il Nuovo Corso, il settimanale vissuto gloriosamente dal 1977 al 1981, fondato e diretto da chi scrive, “palestra” per alcuni altri giovani lucani , oggi eccellenze del nostro giornalismo scritto e parlato. Rivisitando Il Nuovo Corso, ho ritrovato, fra i tanti articoli dell'amico Oreste, uno, di grande e scottante attualità, che testimonia ed anticipa, lo spessore del “grande giornalista”. Nell'articolo “Droga, la morte non fa più notizia” dell11 dicembre 1979, si legge tra l'altro: “… Anche tu Claudio, o chiunque altro, hai chiuso gli occhi per sempre. Colpa di un mondo che ha cancellato dalla mente la bellezza, che ha negato ideali, tradizioni, che ha messo in volto la maschera della distruzione e della perversione, che ha gridato con violenza il suo odio a Dio. Un mondo, che sta affondando, dove non c'è più posto per il sacro, per la giustizia, per l'onestà, quei valori che gli uomini non possono abbattere…” Non mi rimane che salutare con la più grande simpatia questo nuovo e gratificante incarico di Oreste Lo Pomo, augurandogli tutta la fortuna che merita, auspicando, altresì, che possa dare, attraverso il Tg3 che Basilicata che conta su professionalità “mature” importanti e giovani desiderosi di imporsi, sempre più risalto alla “voce” e non al “sommerso” della nostra martoriata Basilicata…
di MAURO ARMANDO TITA segue dalla prima Ci chiediamo perchè abbiamo avuto bisogno di Carlo Levi e del suo Cristo si è fermato ad Eboli per farci riconoscere dalle Cartine geografiche? In quel momento abbiamo chiusocon "l'isolazionismo"abbiamo aperto allagrande letteratura, alla grande sociologia, alla grande antropologia culturale. Memorabili sono i saggi di De Martino, Banfield, memorabili sono le Opere dei grandi registi calati in Basilicata con i loro capolavori da Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti al Vangelo ... di Pier Paolo Pasolini. Un mondo che ha creato una nuova immagine del Sud con le sue umiltà e le sue povertà. Un mondo che oggi viene definito antiquato e stereotipato. Eppure tutta la Questione Meridionale è racchiusa nei tanti scritti di queste comunità marginali. Comunità marginali che hanno avuto l'orgoglio di non superare la soglia della tribalità e delle sue regole. In Basilicata non ha mai attecchito la tribalità imbevuta da ritualità violente. Ritualità e familismo che sono state l'anticamera di organizzazioni criminali come camorra e sorattutto 'ndragheta. Le ndrine calabresi si sono avvalse di tribalità e di rapporti familiari che, ancora oggi, sono difficili da estirpare. Al contrario della Basilicata che ha fatto dell'equilibrio e della sobrietà la "sua" 'arma in più. Un equilibrio e una sobrietà di un popolo "misurate" da anni di emarginazioni e di crudeli emigrazioni. Basterebbe ripercorrere gli "scenari" dei SASSI di Matera e la grande meraviglia dello statista De Gasperi, impressionato da tanta,tanta povertà.Tantisono i passi in avanti, tante sono le dinamicità di un territorio che vorrebbe diventare definitivamente la capitale della CULTURA italiana e meridionale , in particolare. Fatte queste debite premesse mi ha lasciato di stucco la scarsa e irrilevante presenza della gente materana al debutto del candidato più agguerrito di tutte le coalizioni presenti, vale a dire il Sen Adduce. A fronte disale piene di "addettiai lavori" nei vari Comitati Elettorali vi sono avvisaglie di una
perdurante assenza di cittadinanza attiva lucana agli Eventi della Politica nostrana. Il popolo di Basilicata segna il passo.Nonpartecipa alle Kermess elettorali. Ignora i momenti più significativi delle presentazioni ufficiali dei candidati. Non si infervora, non si accanisce,non condivide alcunchè dell'attuale modus operandi politico. Non ama le Gigantografie dei vari immortalati . Sembra che le importanti e decisive elezioni regionali siano roba che non Li riguarda. C'è una tale rassegnazione e una tale malinconia così... pronunciata da non consentire neanche la minima curiosità( come avveniva nelle precedenti competizioni elettorali) verso santini, lettere e proclami vari. Tutto scivola addosso... nella assoluta abulìa. Forse per la prima volta il mondo politico che conta dovrà fare i conti con il vero astensionismo. Un astensionismo che avrà punte accentuate di elettorato attivo in special modo nei grossi centri e nelle periferie urbane . Un astensionismo che guarda alla Politica come roba d'altri. Tutti sono fermamente convinti che non vi siano forze alternative.Che il lento e inesorabile declino economico- culturale e il perpetuersi di un finto rinnovamento...in famiglia ha prodotto mostruosità indecifrabili sul piano politico. Mostruosità che hanno distanziato paese reale e paese legale. Il ricambio generazionale è stato rinviato. La maggioranza dei consiglieri regionali si è riproposta. Che brutta immagine sembra un dejà vu che non ci fa sperare o sognare. Eppure tanti di noi cullavano il sogno di vedere concretamente realizzato il rinnovamento totale della classe dirigente . Così non è stato , così andremo mestamente a votare turandoci il naso come sosteneva De Consoli ben sapendo che le forze politiche del diritto e del rinnovamento sono state esautorate dalla nomenclatura. Noi vogliamo sperare che quello che abbiamo sostenuto non si avveri. Che ci sia una forte presenza elettorale di cittadini attivi propensi a cambiare... Forse è speranza salvifica... Noi a questo miracolo non crediamo...
LA GRAN BRETAGNA E IL SUD ITALIA GENTILE direttore Leporace, vorrei aggiungere alcune note (se permette) allo sproloquio del professore britannico di psicologia, tale Richard Lynn, il quale ha affermato che gli italiani meridionali sono meno intelligenti di quelli del nord e pertanto ecco dimostrato i loro disagi economici etc. Come si sa ormai, il mondo appartiene ai matti, ai folli. Non è la prima volta che "opinionisti", "storici" britannici dicono (e scrivono) una marea di castronerie sull'Italia (da loro collocata recentemente nell'area “PIGS” - Portogallo, Italia, Grecia e Spagna = maiali). Certi pensatori di oltre Manica parlano, cianciano e si comportano come il bue che dice cornuto all'asino. Sarebbe il caso che qualcuno ricordasse al "professore" e "psicologo" Richard Lynn che prima che i suoi antenati britannici rompessero le classiche uova nel paniere il Sud Italia, quando era il Regno Delle due Sicilie, sotto il Regno di Ferdinando IV° di Borbone era lo stato più progredito, ricco e civile dell'Italia pre unitaria. Napoli era considerata il terzo centro culturale per importanza in Europa dopo Parigi e Vienna (Londra nemmeno era considerata...). La Gran Bretagna che è stata tanto "intelligente", "progredita", "democratica" che con un certo "grande" primo ministro che si chiamava Wiston Spencer Churchill pur di soddisfare certe sue paranoie personali (e per favorire chi gli fece certi "piaceri") portò la Gran Bretagna in un criminale conflitto che la portò poi a perdere tutte le colonie che aveva ai quattro lati del globo. Io credo che sia meglio che il "prof" R. Lynn si occupi della Gran Bretagna attuale, che sta diventando peggio dell'Italia se non addirittura peggio del tanto deprecato Sud Italia. Forse sarà anche colpa del fatto che i sudditi di sua maestà britannica preferiscono il curry al buonpesce (eppuresono un'isola).Già. Comesi dicein certe parti della saggia e bella Toscana: "La mamma dei grulli è sempre incinta". Ubaldo Croce Picerno
di FRANCESCO BOCHICCHIO PIERLUIGI Battista è un acuto commentatore de “Il Corriere della Sera”, facente parte di quell'orientamento liberale che, sotto un'apparenza di posizione di terzietà, attacca sistematicamente, non solo la sinistra radicale, ma anche quella riformista quando questa assume posizioni non riconducibili ad un'impostazione liberale e comunque quando attacca Berlusconi: secondo tale orientamento non occorre demonizzare Berlusconi, scelto liberamente dalla maggioranza degli italiani, ed inoltre una sinistra di governo deve assumere atteggiamenti costruttivi e di collaborazione con l'avversario; tale orientamento è invece sempre timido nell'attaccare Berlusconi, le cui anomalie vengono rimarcate, comunque con estrema benevolenza, solo quando eccessive. In tale ambito, poco prima dell'inizio delle ultime ferie, quando la maggioranza degli italiani era affaccendata a preparare le valigie, Battista con chi se la prende? Questa volta se la prende addirittura con Pier Paolo Pasolini, reo di aver dichiarato in relazione alle stragi, nei famosi articoli usciti su “Il Corriere della Sera”poco prima della sua morte tragica, avvenuta nel novembre 1975, articoli incentrati sul processo alla democrazia cristiana ed allo Stato, pressapoco, “Non ho le prove, però so chi è stato”: secondo Battista in tale frase sarebbe racchiusa tutta l'essenza della sinistra italiana, giustizialista e che senza prove lancia accuse infamanti; in particolare, sarebbero evidenti la mancanza di garantismo ed il giustizialismo (che successivamente si sarebbero indirizzati verso il povero Berlusconi, reo di aver salvato l'Italia dal comunismo, evidentemente una frase siffatta non è proferita da Battista, ma è implicita). Pasolini si indigna delle stragi e della loro impunità, Battista si indigna dell'indignazione di Pasolini: è questo il liberalismo italiano, che ha a quanto pare nulla ha da dire sulla circostanza che le stragi sono rimaste impunite; perché a pochi mesi dal quarantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana la verità su tutte queste stragi non è stata fatta? Ci si può gioiosamente trincerare dietro la mancanza di prove per affermare che alla luce di tale mancanza non si possono assumere posizioni nette? Ma come si può negare che almeno due punti sono pacifici? Si tratta in primo luogo della circostanza che le indagini non sono tate effettuate con la dovuta tenacia e fermezza, a causa degli ostacoli frapposti da settori autorevoli dello Stato e comunque della loro scarsa collaborazione. In secondo luogo, strettamente collegato, si tratta della circostanza che il coinvolgimento di settori dello Stato e dei servizi segreti, spesso in collegamento illecito con l'estrema destra, è emerso senza confutazioni credibili. Come può uno Stato democratico accettare che su alcune stragi sia stato frapposto il segreto di Stato? Così non si ammette candidamente e gioiosamente
che un interesse rilevante dello Stato è collegato a reati mostruosi di natura politica? Ciò non indigna il liberale Battista? Battista non si indigna della circostanza che il segreto di Stato è stato posto anche sulla strage di Portella Ginestra nel 1947, quando un “commando” mafioso sterminò un gruppo di pacifici militanti di sinistra? Tali segreti di Stato sono legittimi? Ma oltre a profili di illegittimità, il liberale Battista non crede che così si cada addirittura nel ridicolo, quando l'interesse rilevante dello Stato è collegato ad una strage mafiosa? In tale contesto, non si tutela il garantismo, ma evidentemente si ritiene opportuna, se non addirittura necessaria, la mancanza di intervento penale a carico di reati gravissimi, e quindi, la disapplicazione della legge quando lo richiede l'interesse supremo dello Stato, o meglio un malinteso senso di tale interesse. La posizione di Pasolini non aveva nulla di non garantista: di fronte a reati così gravi non sanzionati e con un intervento penale assolutamente insufficiente, Pasolini richiedeva una mobilitazione popolare non per condurre secondo il rito sommario quel processo reso impossibile nelle sedi giudiziarie -anche se Pasolini si richiamava al concetto di processo, in senso ovviamente letterario e non giudiziario, Pasolini non era un giurista-, ma per esprimere la più profonda disapprovazione di fronte alla mancanza di processi giuridici, per incalzare il potere e metterlo di fronte alle proprie responsabilità. Ma vi è un discorso ulteriore: in Battista vi è atteggiamento teso a minimizzare gli illeciti di Stato ed a rimarcare in maniera particolarmente enfatica i presunti atteggiamenti illiberali della sinistra nel passato, per rimarcare che la democrazia e la libertà erano solo dalla parte delle democrazie occidentali e che le uniche minacce pervenivano dalla sinistra non liberale; in tal modo, oltre ad una disinvoltura eccessiva nei confronti della Storia, si intende effettuare pressioni sulla sinistra perché abbandoni ogni atteggiamento che sia in qualche modo diverso dall'entusiastica adesione al liberalismo ed addirittura agli Stati realizzati in Occidente, anche negli aspetti discutibili di questi. La posizione di Battista dimostra che il liberalismo italiano è profondamente illiberale: la sinistra non deve limitarsi a cogliere la battaglia del liberalismo per condurla senza le contraddizioni e le carenze altrui, in quanto tali contraddizioni e tali carenze sono esaltate nel liberalismo italiano, ma non sono secondarie nell'intero liberalismo, timido di fronte agli abusi del potere quando a tutela di valori presuntivamente liberali. La sinistra deve condurre l'unica battaglia possibile contro gli abusi del potere, la battaglia propria del socialismo democratico riformista e non estremista. studiobochicchio@legalebochicchio.it
NUOVA TANGENTOPOLI? E’ RIDUTTIVO... di FRANCESCO TOSCANO E' ALLE porte una nuova Tangentopoli? Dipende. Se con questa affermazione si intende porre l'attenzione sulla scarsa qualità del nostro ceto politico, immobile da un ventennio, che condanna l'Italia ad un lento ma continuo declino, parlare di nuova Tangentopoli è persino riduttivo. Siamo già molte oltre il degrado che in epoca Mani Pulite mandò in soffitta la vecchia classe dirigente pentapartitica. All'epoca del crollo la politica rubava, certo, ma conservava almeno il rispetto per il ruolo e per la funzione. I partiti, per quanto erosi dalla corruzione, tentavano ancora a fatica di svolgere il ruolo che i padri costituenti gli avevano assegnato. Quello cioè di fungere da cinghia di trasmissione tra popolo e istituzioni, garantendo a tutti la possibilità effettiva e concreta di concorrere, ad ogni livello, ai processi decisionali. Oggi tutti i partiti, slegati da qualsiasi piattaforma culturale, sono ridotti a comitati d' affari, affetti da un liderismo messianico e caricaturale, nonché incapaci di visione politica di insieme. Una politica debole, al traino di altri poteri non rappresentativi che la condizionano e la umiliano. I rappresentanti del popolo in realtà non rappresentano più nessuno se non, nella migliore delle ipotesi, le singole
lobby di potere che li hanno fatti eleggere. Le divisioni tra destra e sinistra paiono meri esercizi retorici, mentre la Casta tutta si ingegna in realtà al fine di perpetuare all'infinito la solita autoreferenziale oligarchia di potere e di interessi. Se il quadro è questo non è soltanto colpa della politica. Ma anche e soprattutto dei cosiddetti poteri di controllo che non controllano nessuno. Le indagini di Firenze, coraggiose ed eroiche visti i tempi, svelano intrecci impensabili tra politica, affari e altissimi magistrati. Già in passato, le procure, penso a quella di Salerno, che avevano osato indagare sui livelli più alti del sistema di potere italiano, erano state prima delegittimate e infine messe nella condizione di non nuocere. Spero che la storia non si ripeta con Firenze. La stampa in generale risente della mancanza di editori puri, insegue spesso interessi privatissimi e svolge, a volte, il poco nobile ruolo di cane da guardia degli equilibri di potere esistenti. Insomma, il quadro è decisamente a tinte fosche. Non bisogna però perdere la speranza. Esistono ancora uomini all'interno delle istituzioni che stanno dimostrando, nonostante tutto, di avere ancora a cuore i destini della nostra declinante democrazia.
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Mercoledì 24 febbraio 2010
Italia / Mondo
Mercoledì 24 febbraio 2010
Per l’Istat il 2010 parte con un aumento del 1,3%
Epifani: «Sbagliato dare i dividendi»
L’inflazione torna a salire famiglie colpite sulla spesa
Fiat, vanno in cig anche i colletti bianchi del Lingotto
di TITO GIABARRI
di AMALIA ANGOTTI
ROMA – L'inflazione continua a salire e la gelata estiva diventa un ricordo. Il 2010, infatti, parte con un aumento dei prezzi dell’1,3%: è questo il dato certificato dall’Istat a gennaio rispetto allo stesso mese del 2009, mentre su dicembre l’incremento è dello 0,1%. Su base annuale si tratta del rialzo maggiore da quasi un anno, ovvero da febbraio scorso. Trainano i rincari gli acquisti di tutti i giorni, con aumenti a doppia cifra per la benzina (+17,9%). Ed ecco che il carrello della spesa è balzato a più 2,5%, suscitando l'allarme dei consumatori, che prevedono un aumento annuo per le famiglie di 390 euro. Rincari, giudicati da Federconsumatori e Adusbef, ancora più salati visto che vanno di pari passo con la caduta dei consumi e dei redditi, ovvero con un’economia ancora sotto l’effetto della crisi. Consumatori e sindacato guardano così sopratutto ai rialzi sui beni acquistati ad alta frequenza, ovvero quelli della spesa di tutti i giorni, che a gennaio è salita del 2,5% su base annua e dello 0,3% rispetto a dicembre. Un tasso spinto in alto dai prezzi dei carburanti, con la benzina in pole position (+17,9% sull'anno e +2,2% sul mese), seguita dal diesel (+9,5% sull'anno e +2,9% su mese). Meno forte l’impulso dei prodotti alimentari, anche se comunque il comparto ha registrato un accelerazione dell’inflazione a confronto con gennaio del 2009 (+0,4%). Rispetto all’anno scorso aumentano soprattutto i prezzi delle verdure fresche (+3,7%) e del pesce (+1,4%), che anche su base mensile mettano a punto rialzi (rispettivamente dello 0,3% e
TORINO – La cassa integrazione non risparmia i colletti bianchi della Fiat. Agli enti centrali di Mirafiori, testa pensante del Lingotto, scatta il provvedimento per i dipendenti dell’Auto, della Powertrain e degli Acquisti, in gran parte impiegati, dal 22 al 28 marzo e dal 6 all’11 aprile. «La Fiat ha dato i dividendi agli azionisti e mette in cassa integrazione i lavoratori: non si fa così, non bisogna dare i dividendi quando c'è crisi», tuona il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, mentre l’Ugl ritiene opportuna «una convocazione del gruppo a Palazzo Chigi». A marzo andranno in cassa integrazione 1.200 lavoratori dell’Auto, nella seconda settimana il numero salirà a 2.400, quasi il 50% del totale degli interessati. Il provvedimento riguarda anche 400 dipendenti della Powertrain di Mirafiori e Torino Stura, che salgono a 800 nella settimana di aprile e gli Acquisti (100 lavoratori la prima settimana, 400 la seconda). Il calo degli ordini di auto non porta solo cassa integrazione. Da lunedì alle ex Meccaniche di Mirafiori, oggi Powertrain, diminuiranno i turni: al montaggio si scenderà da 18 a 15 alla settimana, alla lavorazione da 18 a 17. «Temiamo che per i colletti bianchi – commenta il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo – sia solo l'inizio. La Fiat continua ad adeguarsi al mercato con la cassa integrazione.
L’azienda guarda più fuori Italia che in Italia». «E' una storia – osserva Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic – che si ripete. È la conferma che la testa pensante si sta spostando sempre più verso l’estero». Il futuro della fabbrica di Termini Imerese tiene sempre banco. «Ci sono acquirenti potenziali, sarà compito della Fiat, del governo e della Regione Sicilia trovare la soluzione per altre produzioni adeguate», dice il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Anche per la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, tra le proposte ci sono «iniziative di valore». «A Termini Imerese – sottolinea il presidente del Senato, Renato Schifani – deve esserci l’impegno di tutti, istituzioni, imprenditori e società civile per mantenere i posti di lavoro». Scettico Epifani: «Passa il tempo e non si concretizza nessuna ipotesi. Non ci sono binari su quali lavorare». Un appello a «battere la Juventus per gli operai della Fiat di Termini Imerese» arriva dai tifosi del Palermo al capitano Fabrizio Miccoli e ai giocatori in vista dell’incontro di domenica prossima a Torino. E il presidente della società, Maurizio Zamparini, si dichiara pronto a lanciare iniziative in favore degli operai Fiat in occasione della partita. Ai cancelli della fabbrica Fma di Pratola Serra Avellino), Susanna Camusso attacca il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola: «sta con i lavoratori solo a parole».
«Battete la Juve» Gli operai di Termini al Palermo
dell’1,5%). Nel settore dei servizi i prezzi dei trasporti ferroviari continuano a lievitare (+14,9% su anno e +2,6% su mese), ma salgono anche i pedaggi autostradali (+7,0% su anno e +2,7% su mese). Sempre tra i servizi rincarano quelli postali (anche se solo a livello tendenziale, +11,2% su anno) e l’acqua potabile (+6,2% su anno e +2,6% su mese). Secondo Federconsumatori e Adusbef «la crescita dei prezzi a questi livelli contribuisce a debilitare ulteriormente le condizioni
già precarie delle famiglie, comportando un aumento di 390 euro annui». Il riaffacciarsi dell’inflazione - sostengono – è «in piena contraddizione con l’andamento economico della domanda di mercato, che ha conosciuto una fortissima contrazione dei consumi (da 2,5% a -3%) e una caduta verticale dei redditi della famiglie (-1,8%-1,9%)». Mentre ritengono normale la situazione francese, che a gennaio vede scendere parallelamente consumi e prezzi. Sempre sul fronte dei consumatori, il Coda-
Il piano di austerità varato per la crisi finanziaria
La Grecia oggi si ferma sciopero contro le misure di GIULIO GELIBTER ATENE – La Grecia oggi sarà paralizzata da uno sciopero generale contro il piano di austerità, mentre ad Atene una task force congiunta dell’Ue e del Fmi ha cominciato a verificare se non siano necessarie altre misure che potrebbero innescare nuove proteste. Lo sciopero fermerà aerei, treni, scuole, uffici, supermarket, banche, ospedali, tribunali e determinerà un black out informativo in virtù dell’adesione dei giornalisti. Gli autobus urbani saranno solo parzialmente colpiti dalla protesta ma le manifestazioni previste nel centro di Atene e delle altre principali città si occuperà di paralizzare il resto dei trasporti. Lo sciopero, convocato dal sindacato del settore privato, Gsee, ha trovato l’adesione anche della confederazione dei dipendenti pubblici, Adedy, e del sindacato comunista Pame, che avevano già incrociato le braccia lo scorso 10 febbraio. Lo sciopero si svolge malgrado gli appelli del premier, Giorgio Papandreou, a tener conto della grave situazione in cui versa il paese e della necessità di fare tutti dei sacrifici per sostenere il piano di risanamento. E la posizione del premier, che continua a godere del favore popolare, è sostenuta, secondo i sondaggi, dalla stragrande maggioranza dei cittadini contrari a proteste di massa nel pieno della crisi. E il sostegno dei greci sembra destinato a crescere dopo che il premier ha annunciato dure misure contro la corruzione e l'evasione
fiscale e la costituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta per accertare le responsabilità politiche della crisi. Lo sciopero generale di oggi è sostenuto dall’opposizione di estrema sinistra, con il Partito comunista (Kke) che ha chiamato a «una grande rivolta contro le barbare misure» che il governo ha preso e potrebbe prendere. E proprio dall’Europa e da Washington sono giunti lunedì gli esperti della Commissione, della Banca centrale europea (Bce) e del Fondo monetario internazionale (Fmi) per vedere se le misure adottate dal governo, e che sono alla base dello sciopero di oggi, siano state poste in marcia e siano sufficienti. Si tratta di una missione tecnica, ma il suo esame sarà fondamentale per definire la posizione di Bruxelles al momento di valutare a metà marzo l’attuazione del piano. E dopo tale verifica Atene non ha escluso nuove misure per ridurre la spesa. In mezzo all’incertezza sulle nuove possibili misure economiche, e all’inquietudine sociale, che hanno di nuovo pesato oggi sulla Borsa, cresce l’irritazione contro Bruxelles, accusata di mancanza di leadership, e la rabbia contro la Germania, vista da politici e media come il principale ostacolo ad un atteggiamento europeo più positivo verso la Grecia. Così sia la sinistra che la destra hanno chiesto a Papandreou di esigere da Berlino le decine di miliardi mai pagati delle «riparazioni di guerra». E presidente del parlamento e sindaco di Atene hanno denunciato la copertura «offensiva» della stampa tedesca sulla crisi.
cons incalza sostenendo che l’aumento del costo della vita va ben oltre l’1,3% ufficiale, ieri certificato dall’Istat. «Il dato dell’inflazione di gennaio è in realtà sottostimato», e bisognerebbe prendere come riferimento il tasso calcolato sul carrello dello spesa. E sono proprio i rialzi sugli acquisti comuni, a suscitare i timori anche della Cgil: per il segretario generale, Guglielmo Epifani, occorrono politiche che tengano «sotto controllo i prezzi senza alzare i tassi di interesse».
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14 Economia
24 ore in Basilicata
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Le rivelazioni dell’ex boss dei basilischi riaprono le indagini sulla scomparsa di Tonino Ciufo/2
«Quella droga era di Riviezzi» Secondo il pentito Cosentino la dose letale era un campione per le prove Melfi, la difesa di Corvaglia mira a dimostrare che potrebbero esserci altri scenari
Omicidio Lanera, parla la vedova
Antonio Ciufo
POTENZA - L’hanno usato come cavia. Perché la dose di eroina che l’ha ucciso era stata tagliata male. Era un campione per le prove quello che, secondo il racconto dell’ex boss dei basilischi Gino Cosentino, inteso “Faccia d’angelo”, è finito nelle vene di Antonio Ciufo, l’uomo ritrovato in località Montocchino di Potenza il 10 marzo del 2005 con il corpo scarnificato, congelato e decapitato. L’indagine della sezione narcotici della Squadra mobile ha ricostruito gli ultimi istanti di vita di Ciufo. Il pentito ha poi fornito i nomi di chi, secondo lui, ha assistito all’agonia dell’uomo e ha poi deciso di lasciarlo lì, tra la neve di Montocchino. Quella droga, secondo il pentito, arrivava dalla Calabria. Dice Cosentino: «Stiamo parlando di Saverio Riviezzi. Allora, era arrivata questa eroina dalla Calabria e questo mi è stato detto da Vincenzo Calabrese (una delle due persone che, secondo il collaboratore di giustizia, era con Ciufo il giorno della scomparsa ndr), perché poi Pino Tolla (l’altro ragazzo che, secondo Cosentino, si era allontanato con Ciufo ndr) non sapeva niente. Tolla si è andato solo a fare insieme a loro, ma non sapeva da dove arrivava... Comunque
serviva a Calabrese... doveva venderne un po’... perché Calabrese stava già vendendo per Riviezzi...». Cosentino lo dice chiaramente: «L’hanno abbandonato loro lì... e poi in un secondo momento... Enzo Calabrese mi disse che non poteva rischiare di... di portarlo all’ospedale. Mi disse che... mo’ mi sto confondendo... mi disse che... che non era vero che lui... gli aveva detto a Pino Tolla no, che è morto, dice... io sono andato là... dice... però io gli ho dato la roba... ma loro si sono andati a fare per fatti loro. Io me ne sono andato a casa... invece Pino Tolla mi disse perfino che, dopo aveva accompagnato Calabrese a casa». Questa parte del racconto di Cosentino è un po’ confusa. Ma lui continua: «Poi, in un secondo momento, quando ha visto che mi sono arrabbiato, ha detto: “Gino, io ci sono delle cose che non ti posso dire... no... perché altrimenti va a finire che mi metto nei guai con Riviezzi”...». Riviezzi, secondo la procura antimafia è il capo della ’ndrina (così in Calabria viene chiamata la famiglia) di Pignola. Quanto c’è di vero nel racconto del pentito? Lo stabiliranno gli investigatori. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it (2• fine)
POTENZA - C’è un particolare nella confessione di Michele Ruberto, che ha permesso agli investigatori di capire che la chiusura del caso era vicina; un dettaglio che sei anni di indagine erano riusciti a tenere nascosto di cui soltanto l’omicida poteva essere a conoscenza: dalla scena del crimine era scomparso un fermasoldi. Il giovane Ruberto non l'aveva dimenticato, e alla difesa del padre, accusato di quel delitto, ora non resta che il tentativo di insinuare qualche dubbio sulle parole del figlio. «Quanti erano i soldi che aveva con sè l'avvocato Lanera in una giornata qualunque?» Quelli dichiarati da Michele Ruberto non sarebbero abbastanza, perchè Francesco Lanera girava sempre con diverse banconote di grosso taglio. Ieri mattina lo ha raccontato la vedova alla giuria popolare della Corte d'assise, e se alla fine non basterà per smontare la tesi dell'accusa, si potrà dire con certezza che la difesa di Vincenzo Ruberto ha cominciato a mostrare i denti. Sono iniziate così le deposizioni nel dibattimento del processo per l'omicidio dell'avvocato Francesco Lanera, ucciso con tre colpi di pistola il 10 aprile del 2003 mentre si trovava nel suo studio nel pieno centro storico di Melfi, a due passi dal castello federiciano. Ieri mattina nell'aula Mario Pagano del Palazzo di giustizia di Potenza era presente anche l'imputato, Vincenzo Ruberto, cinquantadue anni, guardia giurata in servizio nell'ospedale San Giovanni di Dio, che ha assistito all'udienza dietro le sbarre. Diversi i testimoni che sono stati sentiti, a partire dalla moglie, che ha raccontato tra le altre cose di una strana telefonata nei giorni successivi al delitto in cui un anonimo chiedeva chi avesse incaricato come avvocato, dicendo di conoscere il nome dell'assassino. Più che l'esame del procuratore capo di Melfi, Domenico De Facendis, hanno colpito l'immaginazione dei presenti le domande dell'avvocato di Ruberto, Luigi Corvaglia di Lecce, che ha riesumato le varie piste seguite durante il corso delle indagini alla ricerca di un'area inesplorata: le frequentazioni dello studio, le presunte relazioni sentimentali, e soprattutto i
Il palazzo di giustizia di Potenza
rapporti professionali di Lanera con Leonardo Di Donna, già direttore finanziario dell'Eni, poi imprenditore in proprio con diversi interessi anche nell'area industriale di San Nicola, coinvolto in una serie di processi, e condannato proprio il 27 febbraio del 2003 per l'affaire del “conto protezione”, legato al crac del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi. Sembra che Lanera parlasse con entusiasmo di quegli incarichi per un personaggio così importante, ma alla base ci sarebbero state delle truffe ai danni di numerosi imprenditori del posto, e nell'ultimo periodo i rapporti si sarebbero interrotti non si sa bene perchè. Sempre in quei giorni anche gli amici più vicini hanno ricordato di aver notato una certa apprensione da parte sua, come il fatto che avesse smesso di bere caffè, tuttavia senza riuscire a spiegarne il motivo. Poi è venuto il turno del suo vecchio praticante di studio, il più fidato collaboratore, che ha raccontato
gli attimi e la paura del ritrovamento del corpo seduto ancora alla scrivania con il capo chino su un lato, e le orbite degli occhi nere. Per l'accusa a sparare sarebbe stato Ruberto, per una parcella di nemmeno duemila euro e un processo per molestie finito male, con una brutta condanna. A rafforzare questa tesi la condanna in udienza preliminare a 18 anni e sei mesi di reclusione con tutti i benefici del rito abbreviato per il figlio Michele, che in quell'occasione avrebbe fatto il palo. Ciononostante la difesa ha annunciato di non dare peso a questa ricostruzione, quanto di credere a una ricostruzione alternativa che vede al centro la personalità dell'avvocato. Ieri è emersa una prima incongruenza tra quanto dichiarato da Lanera alla moglie sui suoi spostamenti la mattina dell'omicidio, ed è stato come se per un momento il processo si spostasse su di lui. Leo Amato
Il latitante ritenuto affiliato al clan Cassotta di Melfi è arrivato ieri a Roma
Loconsolo estradato da Santo Domingo ROMA - E’ stato estradato ieri in Italia da Santo Domingo Saverio Loconsolo, 31 anni, di Melfi, ricercato per associazione mafiosa, estorsione e usura ed inserito nella lista dei cento latitanti più pericolosi. Sotto scorta, Loconsolo è giunto poco prima delle 12,30 all’aeroporto di Fiumicino con un volo di linea proveniente dalla Repubblica Dominicana. Sbarcato per ultimo dall’Airbus A330 della Livingston, il ricercato, giubbotto rosso aperto sul davanti, polo a strisce orizzontali bianche e celesti, tipo quelle indossate dai giocatori di rugby, jeans chia-
ri, le manette ai polsi, è stato quindi condotto negli uffici della Polizia giudiziaria del Leonardo da Vinci dove, a seguito della notifica del mandato di cattura internazionale emesso dalla Procura di Potenza, è stato arresto prima di essere tradotto nel carcere di Civitavecchia. Ritenuto associato al clan Cassotta di Melfi, Loconsolo era fuggito dall’Italia nell’aprile del 2009, pochi giorni prima che gli fosse notificato un provvedimento di custodia cautelare per alcuni episodi di estorsione e incendi di autovetture. Secondo quanto rico-
struito dalla Polizia, prima di rifugiarsi a Santo Domingo dove da alcuni anni vive sua madre e dove gli uomini dello Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia, dopo alcuni giorni di osservazione e pedinamenti delle persone a lui più vicine, lo hanno bloccato mentre prendeva il sole su una spiaggia, Loconsolo si sarebbe inizialmente nascosto in Venezuela. A congratularsi per l’operazione che ha portato all’arresto del latitante condotta, oltre che dagli uomini dello Sco della Polizia, anche dall’Interpol e dalla Squadra Mobile di Potenza, erano stati nei gior-
ni scorsi i ministri dell’Interno e della Giustizia Roberto Maroni e Angelino Alfano. Per un pò lo avevano creduto morto, vittima di un caso di lupara bianca, ma eccolo arrivare dalla strada che porta in spiaggia in abbigliamento da mare, telo e pantaloni corti, un po' più magro e abbronzato di come aveva lasciato l’Italia. Quando gli sguardi si sono incrociati con quelli degli uomini che da tempo gli davano la caccia gli sarà bastato un attimo per capire. Ha tentato la fuga ma senza successo. Questa è la cronaca offerta ai giornalisti dell’epilo-
Saverio Loconsolo
go esotico dell’operazione Fox, condotta dagli agenti della Squadra mobile del capoluogo contro gli affiliati del clan Cassotta di Melfi. Per annunciare la notizia sabato mattina era stata
convocata in fretta e in furia una conferenza stampa al quarto piano della Questura di Potenza, mentre alle redazioni già arrivavano i commenti soddisfatti dei rappresentanti del Governo.
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Mercoledì 24 febbraio 2010
Mercoledì 24 febbraio 2010
Denuncia di una laureata di Matera relativa al bando della Regione rivolto a 1.000 diplomati e laureati
Tirocini formativi, «farò ricorso» «Il criterio di calcolo del punteggio non tiene adeguatamente conto del merito» HA fatto già discutere tanto e anche ora che il bando per i mille tirocini rivolti a diplomati e laureati lucani presso le pubbliche amministrazioni è stato pubblicato le polemiche non si placano. Anzi, ora si va anche oltre il livello delle semplici parole. Ad annunciare ricorso è una giovane laureata di Matera, di 26 anni, che ha conseguito la laurea specialistica all’Università di Bari, facoltà di Economia e commercio, e che ora sta provando a guardarsi intorno alla ricerca di una prima occasione professionale. E che, quando si è ritrovata davanti al bando della Regione Basilicata per accedere ai mille tirocini formativi, pubblicato solo da qualche settimana, ha riscontrato elementi di «illiceità e non conformità». Secondo quanto riferisce la neo laureata a essere sotto accusa sarebbero i criteri di assegnazione dei punteggi. «Criteri che non privilegiano veramente il merito», accusa. E spiega: «Io, a 26 anni, con una laurea specialistica in Economia, conseguita con la votazione di 110 ho meno punteggio di una ragazza di 24 anni con una laurea triennale e la votazione di 104». Il punteggio, infatti, è dato dal voto di laurea moltiplicato per un coefficiente basato sull’età. Una modalità di calcolo che, evidentemente, «finisce per provocare una distorsione nella valutazione delle domande». Per quanto sia giusto privilegiare i laureati più giovani si finisce in questo modo per penalizzare il merito. E siccome il bando è rivolto a diplomati e laureati di fascia di età compresa tra i 18 e i 40, i più “maturi”, anche avendo conseguito la massima votazione, quasi nessuna possibilità di farce-
Tirocini formativi
la. «Soprattutto - spiega la ragazza - perché nel bando non viene fatta alcuna distinzione tra la laurea triennale e quella specialistica (che invece ha una durata quin-
quennale ndr), non tenendo assolutamente conto di quanto previsto dalla riforma». Non solo. Perché nel bando - spiega ancora la ragazza - non c’è alcuna differenziazione tra le varie spe-
cializzazioni di laurea. Una laurea in Ingegneria gestionale sarebbe equiparata a una laurea in Ingegneria idraulica. Figure professionali che, su questo non c’è dubbio, si occupano di cose completamente diverse. «Mi chiedo a questo punto - continua la scrivente - sulla base di quali criteri gli enti pubblici provvederanno a selezionare i vari tirocinanti». Sarebbero state insomma la superficialità e l’approsimazione a caratterizzare il bando che, arrivando proprio a cavallo delle elezioni di marzo, aveva già sollevato tanti dubbi. «Posso assicurare che - aggiunge la laureato quando mi sono rivolta agli uffici del dipartimento di Matera ho incontrato tanti ragazzi come me che hanno sollevato gli stessi dubbi. A me non rimane - conclude che presentare ricorso».
INDENNITA’ DI DISOCCUPAZIONE La Cisl: disguidi nei pagamenti POTENZA La Filca Cisl Basilicata denuncia disguidi nel pagamento delle indennità di disoccupazione che stanno provocando notevoli disagi ai lavoratori. Numerose, infatti, sono state le segnalazioni arrivate al sindacato edili della Cisl di lavoratori che lamentano ritardi nell'erogazione degli assegni da parte degli uffici postali e che, in alcuni, hanno riscontrato madornali errori di calcolo delle indennità. Per il segretario generale della Filca Cisl, Michele La Torre, la principale causa dei ritardi è dovuta alle nuove modalità di erogazione delle indennità attraverso la rete degli uffici postali. “Da quello che abbiamo appurato sul campo – spiega La Torre – succede che, nonostante il nulla osta dell'Inps al pagamento della disoccupazione, il lavoratore non può materialmente incassare la somma se non dopo aver ricevuto una formale comunicazione dalle Poste, e spesso passano settimane”. La Torre parla di “modalità cervellotiche che complicano la vita alle persone e allungano notevolmente i tempi di erogazione rispetto al passato”, sottolineando che “se le Poste hanno problemi di liquidità e non hanno materialmente la disponibilità di cassa per pagare contemporaneamente pensioni e indennità di disoccupazione, non è giusto che si scarichino sugli incolpevoli lavoratori le inefficienze di un sistema che va modificato al più presto”.
Maxi compensi a Marchionne e Montezemolo e cassa integrazione per gli operai
Cigo alla Fiat, è lotta di classe Belisario: l’Idv alla manifestazione del 12 marzo. Soave: «Profonda ingiustizia» CRESCE la preoccupazione per quanto sta accadendo in casa Fiat, dove da ieri e finoal prossimo 5 marzo si fa cassa integrazione ordinaria, e per i risvolti delle scelte del governo. «Piena solidarietà a tutti i lavoratori che hanno preso l'ennesimo schiaffo dalla Fiat» è stata espressa dal senatore dell’Italia dei valori, Felice Belisario. «Mentre i vari Marchionne e Montezemolo - continua l’esponente del partito dipietrista insieme guadagnano quasi quanto 7500 operai». Così il presidente del «Da tempo come Idv chiediamo una politica industriale diversa per
rilanciare il settore dell'auto, soprattutto al Sud. Da tempo - prosegue Belisario - chiediamo maggiori ammortizzatori per gli operai che finiscono in cassa integrazione. Ma l'atteggiamento debole dell'Esecutivo nei confronti della Fiat ha prodotto ad oggi un unico risultato: scaricare i costi dell’attuale crisi sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie perché i grandi manager continuano a guadagnare cifre astronomiche. Per questi motivi, l'Italia dei Valori aderisce incondizionatamente allo sciopero generale indetto per il 12 marzo per protestare contro l'unica azienda automobi-
listica europea che ha dimenticato i diritti degli operai». Anche il segretario regionale del Pdci, Giovanni Soave, è intervenuto sui maxi compensi dei manager. «Ai lavoratori della Fiat di Melfi - dice come ai loro colleghi degli altri stabilimenti Fiat la cassa integrazione mentre ai top manager i bonus da 10 milioni di euro: la lotta di classe è più viva che mai e, per ora, la stanno conducendo i padroni». «Marchionne e Montezemolo continua - dovrebbero vergognarsi: ridiano indietro i soldi pubblici versati dallo Stato negli anni e il Governo esca dall'immobilismo, a tutela
degli interessi dei lavoratori». «La Fiat - aggiunge - ha chiuso il bilancio anche quest'anno in profondo rosso ma gli stipendi di Mentezemolo e Marchionne cresceranno grazie ai premi che riscuoteranno sui sacrifici degli operai. E' evidente che questo comportamento alimenta nuova tensione tra i lavoratori che hanno subito la scelta di sospendere la produzione come nuova forma di ricatto nei confronti del Governo che ha messo fine agli incentivi sulla rottamazione delle auto. Ci aspettiamo che la nuova Giunta Regionale - dice Soave - faccia sentire di più il fiato sul collo dei manager della Fiat».
L’analisi del Siap di Basilicata su come garantire sicurezza sul territorio
Polizia, rafforzare i presidi in regione e crearne uno nuovo a Villa d’Agri UNA lunga lettera ai prefetti e ai questori di Potenza e Matera, e al compartimento Polstrada, in cui il sindacato italiano appartenenti alla Polizia (Siap) illustra la situazione organica in regione, con la richiesta di potenziamento dei presidi esistenti e della creazione di nuovi, in zone come la Val d’Agri. E’un’analisi approfondita quella del segretario del sindacato lucano, Lorenzo Creanza, che riportiamo di seguito: Il territorio della Regione Basilicata raccoglie un numero di abitanti pari a 600.00 unità circa, suddivisi nei due capoluoghi Potenza e Matera, con una ovvia maggioranza di popolazione cenTribunale di Potenza – Sezione Civile – Ufficio Fallimenti Si avvisa che il Giudice Delegato ha disposto la “rettifica” del rito dei fallimenti dichiarati a partire dal 12 ottobre 2006 al 22 novembre 2007 (fallimenti da n. 28/06 a n. 17/07 R.F.), ai quali, pertanto, verrà applicato il c.d. nuovo rito fallimentare. Per ciascun fallimento è stato fissato un termine ultimo ed unico per la presentazione delle istanze di ammissione al passivo tardive. Tutte le informazioni, per ciascun fallimento, anche in ordine alla scadenza di tale termine perentorio ed alla verifica del passivo, potranno essere acquisite dagli interessati presso la Cancelleria fallimentare.
sita nel capoluogo di regione e nei circa 100 comuni che appartengono alla relativa Provincia, rispetto ai circa 30 Comuni facenti parte della Provincia di Matera. Nella Regione, la sicurezza viene assicurata dalle Questure, presenti nelle due città capoluogo e, in particolare, nella Provincia di Potenza dalla Questura, il Commissariato di P.S. di Melfi, il Compartimento e la Sezione Polizia Stradale di Potenza, i distaccamenti di Moliterno e Melfi, e infine dalla sottosezione di Polizia Stradale di Lagonegro, preminentemente impegnata nello specifico servizio connesso alle esigenze di viabilità e sicurezza dell'unica arteria autostradale Salerno - Reggio Calabria. Nella provincia di Matera, invece, concorrono al raggiungimento dell'obiettivo sicurezza la Questura di Matera e i Commissariati di P.S. di Pisticci e Scanzano Jonico, La Sezione Polizia Stradale di Matera, il Distaccamento della Polizia Stradale di Policoro, preminentemente impegnata nello specifico servizio connesso alle esigenze di viabilità e sicurezza richieste dalla S.S. 407 “Ba-
sentana”, la S.S. 106 “Jonica” e le altre principali arterie. I risultati sinora raggiuntipossono senz'altrodefinirsi soddisfacenti, come anche riscontrabile da recenti ed attendibili sondaggi che vedono la Regione collocata ai primi posti per la sicurezza, ma questo risultato, nella sua positività, non può significare che non ci siano questioni che meritano attenzione. Le recenti operazioni di Polizia portate a termine dalle Squadre Mobili di Potenza e Matera con risultati eccellenti dimostrano, purtroppo, che se a fronte di una incisiva azione di controllo del territorio c'è una buona riuscita deiservizi diPolizia, l'esistenza stessa di queste importanti operazioni evidenziano che le organizzazioni criminali non rinunciano a porre in essere azioni atte a consolidare la supremazia di determinati sodalizi criminali. Allo stato attuale, grazie al lavoro delle Forze di Polizia riesce a contenere i fenomeni criminali di matrice autoctona, ma proprio questa incapacità di affermazione delle organizzazioni locali costi-
Il commissariato di Melfi
tuisce una ghiotta opportunità di espansione per i gruppi criminali che operano nelle Regioni limitrofe. L'attuale condizione di benessereraggiunta quindiva tutelata e mantenuta costante: il livello di attenzione deve essere mantenuto alto, ma non è la sola iniziativa che è necessaria al mantenimento dello status quo. Infatti, una recentissima operazione portata a termine nella Val D'Agri dalla Squadra Mobile di Potenza, ha evidenziato l'esistenza di fenomeni associativi che operavano estorsioni ed altre condotte criminali, che costituiscono senza dubbio un modus operandi tipico delle organizzazioni di un certo spessore criminale. L'imposizione di tangenti da
pagare in danno di aziende emergenti in un territorio a scarsa incidenza occupazionale determina senz'altro uno scoraggiamento imprenditoriale, che sfocia in altri disagi sociali quale aumento della disoccupazione, incremento della depressione economica ed altro. Tutte condizioni che creano, ovviamente, l'humus ideale per l'attecchimento della criminalità a tutti i livelli. Da queste riflessioni nasceun interrogativo:nonsarebbe opportuno valutare l'opportunità dell'istituzione di un Commissariato di Polizia nella Val D'Agri? Così come sarebbe opportuno, a sommesso parere di chi scrive, rivalutare la proposta di chiusura dei Distaccamenti di Polizia Stradale
di Melfi e Moliterno nelle ore serali enotturne. Lasicurezza non ha orari e le politiche di risparmio incidono in maniera pesante ed ingiustificata sulla continuità del servizio offerto alla collettività. Recenti provvedimenti legislativi hanno attribuito a determinate infrazioni al Codice della Strada commesse in ore notturne una maggiore connotazione di pericolosità aumentandone l'importo delle sanzioni, parimenti però, a fronte di un riconoscimento del concreto aumento delle condizioni di pericolo nelle ore serali e notturne, quale misura di contrasto si sottraggono risorse necessarie per la prevenzione di tali comportamenti, limitando la presenza della Polizia alle sole ore diurne.
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16 24 Ore in Basilicata
Arriva a Potenza il coordinamento nato un anno fa a Roma dagli animatori della rivista “Rossovivo”
«No alla dittatura nucleare» Associazioni, sindacati e movimenti che si oppongono al progetto “scellerato” POTENZA - «Non si può fare la battaglia antinucleare con chi fa i distinguo tra la terza e la quarta generazione di reattori». È una chiusura netta quella che arriva dai movimenti di base rispetto agli argomenti del dibattito politico sul ritorno al nucleare, e la maniera di rivendicare una posizione altra e indipendente rispetto agli interessi economici in gioco, nonché la stagione elettorale in corso. Lo spiega bene il titolo della relazione di Giorgio Ferrari, intervenuto in pubblico sul tema ieri sera a Potenza, a lungo responsabile della sorveglianza sulla fabbricazione del combustibile nucleare dell’Enel, membro del primo “comitato politico” interno, quindi dell’esperienza del noto collettivo di via dei Volsci a Roma: “Il nucleare è impossibile”, con le carte alla mano. A meno che il programma civile non nasconda gli investimenti della Difesa. L'occasione della presenza di Ferrari ieri sera a Potenza è stata l'assemblea del “Coordinamento antinucleare salute-ambienteenergia”, che è un'iniziativa nata circa un anno fa nella capitale dagli animatori della rivista “Rossovivo”, storico laboratorio di idee dei movimenti di base negli anni Settanta. Come si conviene a questo tipo di occasioni anche il luogo non è stato scelto a caso, ma si è andati nell'unica sala in città messa ancora a disposizione gratuitamente, che poi sarebbe il Mediafor dell'istituto magistrale Emanuele Gianturco di viale Zara. L'obiettivo dichiarato è stato la costituzione di una sezione lucana che raduni «tutti i soggetti, le associazioni ambientaliste, i sindacati, i comitati di lotta per la
La riunione del “coordinamento antinucleare saluteambienteenergia” nella sala del Mediafor (foto Mattiacci)
ripubblicizzazione dell'acqua, contro le discariche, e gli inceneritori, che intendono contrastare lo scelle-
rato progetto autoritario e ipercentralista del governo Berlusconi», e in conclusione la costruzione delle nuo-
ve centrali. L'appello è stato diffuso in rete da circa un mese, e hanno risposto in tanti che hanno riempito la
sala quasi piena, sotto l'insegna della lotta alla “dittatura”dell'atomo. Erano presenti tra gli altri la Fiom con il segretario regionale Giuseppe Cillis, Rosalba Guglielmi delle Rappresentanze sindacali di base (RdbCub), Giuseppe Stigliani del Libero sindacato agricolo di Scanzano, i movimenti Noscorietrisaia e Cittadinanzattiva, il centro sociale Reset di Potenza, e i principali esponenti regionali del Partito della rifondazione comunista. I referenti del coordinamento per la Basilicata sono Francesco Masi e Casimiro Longaretti, memoria viva di trent'anni di lotte ambientaliste dai campeggi antinucleari nel metapontino alla fine degli anni settanta, fino alle divisioni di questi giorni, passando per la sommossa popolare di Scanzano nel 2003. L'apertura è toccata a Masi che ha definito «allucinante» il meccanismo delle compen-
Shell apre lo sportello Inventagiovani Villa d’Agri, sarà un servizio di consulenza per gli aspiranti imprenditori VAL D’AGRI - Shell Italia E&P comunica che dal giorno 15 febbraio è aperto l’ufficio Shell Inventagiovsni, nel comune di Marsicovetere, in via Grumentina, 37, a Villa D’Agri. Shell Inventa giovani –spiega un comunicato - è parte del programma internazionale Shell Livewire, che coinvolge 25 paesi in tutto il mondo e che è stato lanciato da Shell nel Regno Unito nel 1982 in partnership esclusiva con un’organizzazione no-profit inglese operante nel campo dello sviluppo economico. In Basilicata Shell InventaGiovani è un programma che propone attività di formazione specifiche ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni domicilia-
ti in Basilicata, mira a promuovere e supportare l’imprenditorialità giovanile ad aiutare i giovani a valutare se l’avvio di un’attività imprenditoriale possa rappresentare per loro una carriera percorribile e realizzabile, ponendo l’accento sulla vocazione territoriale e sulle esigenze imprenditoriali e lavorative della popolazione giovanile lucana. Shell InventaGIOVANI è patrocinato dalla Regione Basilicata, da Confindustria Basilicata e dall’Università degli studi della Basilicata. Dal suo lancio in Basilicata alla fine di Gennaio 2010, hanno visitato il sito internet oltre 400 persone. Hanno presentato domanda oltre 30 persone,
laureati e diplomati, domiciliati su tutto il territorio regionale in possesso dei requisiti richiesti per la partecipazione al programma. Per qualunque informazione sul programma o per chiarimenti e supporto, potete visitare il sito internet www.inventagiovani.it o inviare un’ e-mail a info@inventagiovani.it L’ufficio Shell InventaGIOVANI rimarrà aperto al pubblico nei seguenti giorni ed orari. Nei giorni di apertura al pubblico si riceve previo appuntamento telefonico o per e-mail. Lunedì: 9.30-13.30, martedì: chiuso. mercoledì: 14.30 -17.30, giovedi: 9.30 – 13.30 e 14.30 -17.30, venerdi: 9.30 – 12.30.
sazioni previsto dai recenti interventi normativi, «che si sono fatti beffe dei risultati del referendum del 1987». Forte la vocazione antiliberista nel suo intervento, e l'affermazione della necessità di riconquistare almeno su questi temi la dimensione di un bene comune. «Nel governo delle fasi del programma di ritorno al nucleare - ha affermato più volte sempre Masi - è insito il pericolo di una riforma in senso autoritario dello stato, e può servire ad esempio ma molto in piccolo la repressione delle proteste nei mesi scorsi contro la costruzione delle discariche e gli inceneritori in Campania». Dunque un “no” secco, che è il preludio della mobilitazione che verrà, se la “vocazione”all'atomo di questa terra dovesse ritrovare spazio nelle prossime deliberazioni del Governo o della Sogin. Leo Amato
IN PREFETTURA Sicurezza stradale Questa mattina, alle ore 10 e 30 si terrà nella sede della Prefettura di Potenza una riunione della conferenza permanente per la predisposizione di iniziative in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno degli incidenti stradali dovuti all’eccesso di velocità o ad erronee condotte di guida dipendenti dall’uso di alcol o sostanze stupefacenti. All’incontro parteciperanno, oltre al prefetto Luigi Riccio, anche rappresentanze delle forze dell’ordine locali, del sindaco di Potenza, l’assessore provinciale alla Viabilità, del direttore generale territoriale del ramo trasporti della sede di Potenza, del capo compartimento Anas di Basilicata, di rappresentanti del dipartimento regioanle.
Centrale Mercure Dopo la convocazione da parte del prefetto di Cosenza
La mobilitazione riparte Oggi incontro dei cittadini contro il tentativo di ribaltare il “no” MERCURE - Gli ultimi avvenimenti, all’indomani della riunione sulla Centrale del Mercure indetta dal prefetto di Cosenza, hanno destato allarme e sconcerto nella popolazione della Valle. I sindaci di Viggianello e Rotonda, comuni maggiormente interessati dall'impatto della Centrale ma non invitati alla riunione, hanno chiesto al prefetto un incontro urgente per ribadire le istanze di un territorio e di una popolazione fortemente contrari all’iniziativa che li penalizzerebbe irreversibilmente. Intanto ricomincia la mobilitazione tra i cittadini. Per oggi, alle ore 17.30 è stata indetta un’assemblea popolare in contrada Gallizzi di Viggianello, nei locali dell’ex scuola media, per fare il punto della situazione e lanciare nuove iniziative a difesa della legalità e dei diritti della gente della Valle del Mercure. Diritti che si cerca ancora una volta di scippare con artifizi politico-burocratici. La Centrale toglierebbe lavoro non solo alla gente del Parco, ma anche a tutti quelli che lavorano nella filiera del legno che alimenta le altre centrali calabresi. Centrali
Sui generis al fianco delle popolazioni LA FEDERAZIONE Sui-generiS, Movimento Politico Contro l’Indifferenza, con il presente comunicato esprime la propria solidarietà nei confronti delle popolazioni calabresi e lucane della Valle del Mercure. Popolazioni che, alla fine della scorsa estate, sono scese in massa in strada a manifestare insieme a sindaci, associazioni e sindacati affinché si scongiurasse il rischio di veder ripartire, dopo 13 anni, una Centrale che funzionava a lignite e che ora è stata convertita a biomasse. Una centrale situata nel bel mezzo del Parco Nazionale del Pollino, a poche centinaia di metri da diversi centri abitati e dal Fiume Lao, meta, ogni anno, di circa ventimila turisti attratti dalle bellezze naturalistiche, dal Rafting e dalla possibilità di intravedere la famigerata Lontra. Da non sottovalutare i disagi in termine di traffico che i centodieci mezzi pesanti (calcolati dall'Enel) impiegherebbero per portare i tronchi di albero presso la suddetta Centrale. Le mobilitazioni e lotte di queste popolazioni durano da oltre sette anni ed hanno ottenuto finora un successo importan-
te: l’ impedimento dell'apertura della centrale. Impedimento ottenuto anche per via di alcune irregolarità e inadempienze da parte dell' Enel, sulla quale è intervenuta più volte la magistratura. Quando tutto sembrava oramai scongiurato, grazie alla tenacia della popolazione e di diverse associazioni ed istituzioni, è paventata nelle ultime ore la possibilità di una riapertura. La Federazione Sui-GeneriS è contraria alla riapertura della centrale e si schiera a tutela del successo ottenuto dalla popolazioni locali e sigillato dall’Avvocatura dello Stato, da ben 28 Comuni della Comunità del Parco e dalla Provincia di Cosenza. Si auspica che le autorità continuino a mantenere la linea seguita dopo la grande manifestazione popolare affinché si possa tutelare la salute della flora e della fauna nonché le attività turistiche di un Parco Nazionale fiore all’ occhiello della Basilicata, della Calabria e del Sud Europa. Sui Generis movimento politico contro l’indifferenza La centrale del Mercure
per le quali le biomasse disponibili sono già ora insufficienti e che dovrebbero cessare l'attività se le biomasse venissero dirottate
verso la centrale Enel, una delle più grandi d'Europa, posta, tra l'altro, all'interno di un'area doppiamente protetta, come rilevato an-
che nell'interrogazione al Parlamento europeo presentata dal parlamentare Luigi De Magistris. Tutto ciò, in aggiunta a quanto ri-
levato dall'Avvocatura dello Stato di Potenza e ai deliberati della Comunità del Parco e del Consiglio Direttivo dello stesso Ente, indicano
una sola strada della quale tutti dovrebbero prendere atto, a cominciare dall'Enel. Emilia Manco
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24 Ore in Basilicata 17
Mercoledì 24 febbraio 2010
Mercoledì 24 febbraio 2010
Sull’esempio di alcune regioni del Nord arriva anche in Basilicata la formula associativa
Piccoli comuni: uniti più forti Il convegno dell’Anci e della Regione per riflettere sulle autonomie locali POTENZA - Piccoli comuni alla ribalta, attraverso la formula dell’associazionismo. L’importante convegno organizzato dalla Regione Basilicata e dall’Anci, ieri mattina, è servito soprattutto a riflettere sulle possibilità di importare anche nella realtà lucana l’esempio virtuoso di alcune regioni del Nord che hanno sperimentato la condivisione delle risorse tra i piccoli comuni. Mostrando come uniti si è più forti. In pratica si tratta unire un numero di 5-6 enti locali, che possano mettere in condivisione servizi quali l’anagrafe, i trasporti o la pulizia dei locali, per migliorare la qualità dell’offerta al cittadino e ridurne i costi. Una formula che si presta bene a una realtà come quella della Basilicata, con i suoi i 131 comuni, per la gran parte di piccole dimensioni. Lo ha spiegato bene il sindaco di Potenza e presidente dell’Anci di Basilicata, Vito Santarsiero. A tracciare il presupposto di partenza è Mauro Guerra, coordinatore dei piccoli comuni italiani dell’Anci: «Se nella riforma del titolo V fondamentale è il principio della sussidiarietà, esso va di pari passo con la differenziazione. In ruolo fondamentale degli enti locali può essere materialmente affermato solo se si riconoscono approcci differenziati a seconda delle varie realtà che ci si trova di fronte. Ai piccoli comuni - ben 5.800 in Italia, quindi vera nervatura del Paese - va riconosciuta una specificità assoluta». Caratteristiche da esaltare anche attraverso il modello organizzativo. E sulla scorta delle esaltanti esperienze già condotte in alcune regioni del Nord, presto la formula dell’unione dei comuni verrà sperimentata anche in Basilicata. Dopo le elezioni regionali - è stato annunciato nel corso dell’assemblea - partiranno i comuni di Banzi, Genzano, Forenza e Palazzo San Gervasio. E c’è da scommettere che presto il modello d’importazione arriverà anche in altre realtà lucane. «Ma perché si possa veramente procedere su questa strada -
Il senatore attacca la giunta regionale
Digilio: «Che fine ha fatto la riforma della governance?» IL senatore Egidio Digilio (Pdl), in una dichiarazione, ha detto che «per il futuro dei piccoli Comuni lucani è sicuramente determinante l’associazionismo in modo da garantire qualità e prestazioni di servizi essenziali ma soprattutto mettere fine alle politiche assistenzialiste attraverso un disegno di riforme e un pacchetto di provvedimenti di programmazione e di spesa regionale in grado di bloccare l'emergenza demografica». Secondo Digilio, «la giunta regionale ha grandi responsabilità, intanto perchè ha lasciato a metà strada la cosiddetta riforma della governance locale limitandosi a ridurre le Asl e solo in parte le Comunità Montane,
mentre le Comunità Locali sono rimaste tra i buoni propositi e troppi enti sub regionali continuano a sovrapporsi tra loro». «In realtà - conclude il senatore Digilio nella nota inviata nella giornata di ieri - non si vogliono toccare le poltrone di presidenti, sindaci ed assessori che non sono servite e nè serviranno mai ad affrontare i problemi più urgenti dei centri minori. Inoltre, aver triplicato i finanziamenti derivanti dal Fondo di Coesione che si rivolge esclusivamente ai piccoli Comuni non può essere considerata l’unica strada da percorrere perchè non garantisce prospettive di sviluppo ma più semplicemente di mantenimento dell’esistente».
Il tavolo del convegno sui piccoli comuni
dice il sindaco Santarsiero - c’è bisogno di una Carta delle autonomie, di un impianto normativo, a sostegno di questo tipo di iniziative». L’Anci ha garantito una fase di accompagnamento nella formazione delle cosiddette “unioni di comuni”. Ma il convegno di ieri è stato anche occasione per ribadire una posizione che l’Anci ha chiarito da tempo: la “caccia agli sperperi” avviata dal governo non può ricadere solo sui piccoli comuni. Il riferimento è alla Finanziaria 2010 che prevede il taglio del numero dei consiglieri comunali. «Siamo pronti a fare la nostra parte - assicura Santarsiero - ma solo di fronte a una riforma più ampia che punti a una riforma istituzionale più complessiva e che non individui solo nei piccoli comuni i luoghi dello spreco».
Una prima sperimentazione a Banzi, Genzano Palazzo san Gervasio e Genzano
AVO DI MELFI Inizia il corso per aspiranti volontari “Corri per tutta la settimana? Fermati….e riposa due ore con chi ha bisogno di te. Prenditi una pausa ,staccati, anche per poco tempo, da un modo di vivere frenetico, incalzante pieno di tensioni. Fai una pausa e mettiti a fianco di chi a questa “pausa” è costretto perché degente in un ospedale”. E’ questo l’appello del presidente dell’associazione volontari ospedalieri della sezione di Melfi, Ferdinando Lagatta, rivolto a tutti coloro che vogliono mettere a disposizione di chi soffre una briciola del proprio tempo, una pausa che ci porta vicino a chi ha dovuto “staccare la spina” da un ritmo assillante di vita e nel corso del ricovero è portato a fare una ricerca della verità, dei principi dei valori che danno senso e significato alla vita. Il neo riconfermato presidente Ferdinando Lagatta della sezione A.V.O. di Melfi insieme al direttivo e a tutti i volontari operanti nell’Ospedale S. Giovanni di Dio di Melfi dà inizio oggi al Corso di formazione per aspiranti volontari A.V.O.
Tra gli interventi il Convento di Tolve e la Torre di San Mauro F.
Beni culturali, dal governo pacchetto da 3 milioni di euro per la Lucania SAN MAURO FORTE - Dei 200 milioni di euro del programma triennale di interventi varati dal governo in materia di beni culturali, sono circa tre milioni quelli destinati alla Basilicata. Lo si evince dalla lettura del decreto interministeriale a firma dei titolare del ministero per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi, e del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti –Altiero Matteolidatato 1 dicembre 2009 ma pubblicato solo l’11 febbraio scorso sulla gazzetta ufficiale numero 34. Ammontano, infatti, esattamente a due milioni ed ottocentomila euro i progetti finanziati per la nostra regione ed elencati in dettaglio nell’allegato “A” al predetto decreto. I beneficiari sono diversi. Il Provveditorato alle Opere Pubbliche Puglia-Basilicata – Sede coordinata di Potenza - per 600 milioni di euro (300 nel 2010 e 300 nel 2011) da destinare ai lavori di miglioramento sismico del Convento dei Cappuccini di Tolvee per 400 milioni di euro (200 nel 2010 e 200 nel 2011) da destinare sempre a lavori di miglioramento sismico della Chiesa del calvario di Trivigno. La Direzione regionale di Basilicata dello stesso ministero per i beni e le attività culturali per 500 milioni di euro (tutti nel 2010) per un progetto di tutela e sicurezza dei beni culturali (rischio sismico e azioni di sistema) e 800 milioni di
La Torre di San Mauro Forte
euro (300 nel 2010, 250 nel 2011 e 250 nel 2012) per il recupero, restauro conservativo e valorizzazione dei materiali archeologici conservati nei musei di Metaponto e Policoro e la riqualificazione dei parchi delle colonie greche di Metaponto e Siris-Herakleia. Il Comune di San Mauro Forte (Matera) per 500 milioni di euro destinati al restauro e al risanamento conservativo della Torre Medioevale. Nel riparto di questi 200 milioni di euro tra innumerevoli interventi
L’analisi di Rosa Mastrosimone, consigliere regionale dell’Idv
I diritti delle ragazze madri POTENZA - «I diritti delle ragazze madri rappresentano un problema che richiede un esame più attento», è quanto dichiara Rosa Mastrosimone, capogruppo dell’Idv in seno al consiglio regionale e ricandidata e punta di diamante del Materano per la lista dipiestrista. «Le situazioni reali in cui vivono le donne che affrontano l'impegno di madri - continua - senza avere il conforto e la collaborazione dei padri, è molto più complessa di quella che la legislazione ha fin qui contemplato. In particolare si rileva che i provvedimenti assunti dagli organi istituzionali considerano destinata-
rie delle provvidenze unicamente le madri nubili che vivono in condizioni economiche svantaggiate e che hanno riconosciuto individualmente i propri figli naturali. Nulla si ritiene sia dovuto nel caso in cui il figlio è stato riconosciuto dal padre. Accade però, piuttosto di frequente, che all'atto di riconoscimento della paternità non fa seguito l'assunzione di tutti gli obblighi propri della procreazione legittima, ivi compreso quello del mantenimento. La normativa prevede anche azioni di rivalsa nei confronti del genitore inadempiente, che incorre anche nel reato previsto dall'art. 570
del codice penale, per violazione degli obblighi di assistenza familiare. In questi casi, tuttavia, risulta difficile per le madri intraprendere l'opportuna azione giudiziaria sia per i costi sia per i tempi, piuttosto lunghi, che essa comporta. Sono insostenibili anche le situazioni in cui il mancato mantenimento non deriva da una voluta inadempienza del padre, ma da una reale e assoluta indigenza di quest'ultimo. Chi compie la scelta di assumersi le proprie responsabilità non può essere lasciata sola a sostenerla, nel rispetto anche e soprattutto del minore.
che riguardano anche attività diverse dalla tutela fisica dei beni culturali (che vanno dal rilancio della Cinecittà Luce spa -per circa 16 milioni di euro-, al finanziamento di associazioni varie tra cui quella che organizza il Festival Internazionale della spiritualità “Divinamente 2010” per 200 mila euro) la nostra regione risulta essere la penultima per quantità di risorse assegnate (peggio va solo la Calabria con un milione di euro), mentre la parte del leone la fa il Lazio che si aggiudica circa 31 milioni di euro, seguita dalla Toscana con circa 21 milioni e cinquecentomila euro. La realizzazione degli interventi previsti in questo programma 2010-2012 è affidato, in conformità a quanto previsto dal 1° comma dell’articolo 6 del decreto interministeriale n.182 del 24 settembre 2008, alla Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo – Arcus Spa costituita appositamente dal ministero dell’Economia e delle finanze (che ne è socio unico) per il perseguimento degli obiettivi di sostegno e di promozione tecnica e finanziaria nei settori dei beni e delle attività culturali, dello spettacolo, del cinema e dello sport a cui, di questo riparto, sono destinati 3 milioni di euro per “spese strumentali agli investimenti”. Vito Bubbico
Sono più di 2.300 gli iscritti alla categoria agroalimentare
Congresso Flai Cgil di Potenza Confermata la segreteria POTENZA - Si svolto ieri, presso il Giubileo Hotel di Rifreddo, il V? congresso provincialedellaFlaiCgil to conclusivo di un processo che ha visto la partecipazione democratica di 2374 iscritti nelle 40 assemblee di base, svolte nelle nostre Camere del Lavoro e nei luoghi di lavoro. Alla presenza del segretario regionale della CGIL, Angela Pina De Cristofaro, del segretario generale provinciale della Cdlt di Potenza, Nicola Allegretti e del segretario nazio-
nale della Flai, Roberto Montagner, gli oltre 100 delegati hanno eletto il direttivo che ha confermato la Segreteria che ha guidato negli ultimi 2 anni la Flai provinciale di Potenza ed in particolare del segretario Generale Vincenzo Esposito e i membri della segreteria Pina De Donato, Sergio Navarra e Giuseppe Burdi. Dal dibattito èemerso chiaramente il bisogno di ritrovare l’unità di intenti dell’organizzazione, soprattutto in un momento così delicato per il Paese.
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18 24 Ore in Basilicata
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Mercoledì 24 febbraio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
La digos di Verona e quella di Potenza indagano sulle esplosioni al Bentegodi
Bombe allo stadio, tifosi in Questura Sei bombe carta costano mille euro alla società. E ora c’è chi rischia il Daspo POTENZA - Si tratterebbe di sei bombe carta di media potenza. Esplose mentre le telecamere del Bentegodi, durante la partita Verona-Potenza, erano puntate sui tifosi del Potenza. E che ora potrebbero costare qualche Daspo. I filmati ripresi dalle telecamere della digos veronese sono stati trasmessi ieri mattina ai colleghi di Potenza. Subito dopo il primo botto l’attenzione degli investigatori si è concentrata su alcuni tifosi. Sembra che uno steward sia riuscito a farsi dare i documenti da un tifoso del Potenza. L’indagine sarebbe partita da lì. Ieri mattina tutto il materiale registrato è stato sbobinato e osservato con attenzione dagli investigatori che, si apprende da indiscrezioni, sono riusciti a identificare tre persone. Tra i tre, convocati in Questura, non c’è chi avrebbe materialmente acceso le bombe carta. Sarebbero dei testimoni, in quanto si trovavano nelle vicinanze di coloro che avrebbero provocato le esplosioni. Alla società del Potenza Sport club è stata inflitta dal giudice sportivo una multa da
Una delle esplosioni tra i tifosi potentini
mille euro per la responsabilità oggettiva. Ai funzionari della Digos veronese, oltre che individuare i
responsabili, interessa capire come i tifosi siano riusciti a passare al filtraggio che ormai da tempo viene effettuato dagli
steward dello stadio di Verona. La legge, infatti, vieta di portare allo stadio petardi e qualsiasi altro artificio. Pena il Daspo.
CHE COS’E’ IL DASPO Un divieto molto contestato IL DASPO (da D.A.SPO. acronimo di Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive) è una misura introdotta con la legge 13 dicembre 1989 n. 401, al fine di contrastare il crescente fenomeno della violenza negli stadi di calcio. La normativa introdotta in Italia per contrastare la violenza in occasione o a causa di manifestazione sportive nasce in particolare per le partite di campionati di calcio. Una necessità sentita in particolare dopo la tragica sera del 29 maggio 1985: Liverpool -Juventus si contendevano la finale coppa campioni. Finì con una strage: morirono 39 tifosi in una serie di scontri e di attacchi a inermi spettatori. Un episodio che scosse l’opinione pubblica a livello europeo e che condusse alla firma, e successiva ratifica, della Convenzione Europea conclusa a Strasburgo il 19 agosto del 1985. Il Daspo vieta al soggetto ritenuto pericoloso di poter accedere in luoghi in cui si svolgono determinate manifestazioni sportive. Il provvedimento viene emesso dal questore e la sua durata può andare da uno a cinque anni. Può essere accompagnato dall'obbligo di presentazione ad un ufficio di polizia in concomitanza temporale della manifestazione vietata. Esso viene sempre notificato all'interessato ma, nel caso in cui ad esso si affianchi l'obbligo di comparizione, esso è comunicato anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale competente.
Incontro organizzato dal comitato di quartiere La cooperativa Auxilium aveva fatto ricorso
Vivibilità a rione Cocuzzo Bando asili nido: arriva Le proposte dei residenti la bocciatura del Tar VIABILITA’, la piazza, gli spazi pubblici e il verde, i servizi sociali. Sono stati questi gli aspetti principali dell'incontro svoltosi ieri pomeriggio presso la sala parrocchiale della chiesa Maria Santissima Immacolata di Cocuzzo, organizzato dai componenti del comitato di quartiere “La rinascita”. Il direttivo formato da Rocco Santoro, Gerardo Palese, Diego Sileo, Decio Di Bello, Rosanna Giardiello, Giuseppe Tolve, Marco Rafaniello, Tommaso Margotta, Ugo Caivano e Vladimiro Fasano hanno incontrato i residenti nel corso di un incontro pubblico che ha inteso fare il punto della situazione e svolgere una serie di proposte da elaborare al Comune di Potenza (rappresentato dal consigliere comunale Pino Lavieri ). La piazza del rione dovrebbe consentire grazie all'utilizzo dello spazio antistante la copertura della chiesa che viene già chiamata piazza ma nella realtà è un piazzale asfaltato adibito a parcheggio e a mercatino rionale una volta alla settimana. La medesima è situata in un punto centrale del rione equidistante rispetto al Serpentone, alle Torrette, alle residenze di via Ionio e alla stragrande maggioranza degli esercizi commerciali. Si trova in un ambito che già il Piano dizona anni fa e attualmente il Regolarmento urbanistico, viene assegnata a suoli destinati alle infrastrutture, rete, servizi, attrezzature e standard esistenti di quartiere. I residenti chiedono un sistema di collegamento verticale adeguato alle Torrette, via Ionio e le scuole sottostanti, ove si potrebbe accentuare tale centra-
Un componente del comitato mentre illustra il progetto (f.M.)
lità, visto che lo spazio ha delle potenzialità nella parte internata che si potrebbero sfruttare realizzando parcheggi pubblici interrati con accesso da via Tirreno o dal livello inferiore. La futura realizzazione del completamento della chiesa, sempre secondo i responsabili de La Rinascita offrirebbe agli abitanti del quartiere un punto di riferimento urbano consistente. Per quanto concerne la viabilità in coerenza con la realizzazione del cosiddetto nodo complesso del Gallitello e con le previsioni di piano, diventerà sempre più strategica la viabilità di via Tirreno, lato Vallone di Santa Lucia, per la normale percorrenza degli abitanti del quartiere. I residenti chiedono una strada di servizio ade-
guata visto l'attuale stato di obsolescenza, soprattutto per quanto riguarda la viabilità che congiunge a via Verderuolo inferiore, tale da consentire in pratica l'originale idea di Miralles del parco originale. Punti di svago, aree verdi, come quelle ritenute possibili in via Egeo, Poggio tre Galli, via Tammone, presenza di un vigile di quartiere, di un centro studi sociali, con annessa scuola di recupero dell'obbligo scolastico per la formazione professionalecon annessa biblioteca emeroteca e sala polifunzionale, cineteca e ludoteca e sportello della legalità rappresentano le altre richiestedel comitatodiquartiere di rione Cocuzzo. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
I DUBBI sul bando di gara per la gestione degli asili comunali a Potenza, erano già stati sollevati mesi fa. I genitori dei bambini ne contestarono la tempistica, mentre i sindacati alcune sue specificità. Tra queste, la richiesta di certificati di qualità solo da parte delle cooperative consorziali e non delle cooperative che di fatto gestiscono l'attività. La cosa non deve essere sfuggita nemmeno a chi, dal bando, era stato escluso. La cooperativa Auxilium è ricorsa, infatti, al tribunale amministrativo. Secondo la società, il bando non avrebbe rispettato il decreto legislativo 163 del 2006, comunemente chiamato Codice degli appalti. Sembra che il Tar abbia effettivamente riscontrato delle irregolarità. È giunta notizia, infatti, della decisione non solo di sospendere il bando ma anche di modificarlo. Insomma, l'appalto salta. Quali le ripercussioni sugli utenti? Al momento nessuna. Le cooperative - fa sapere Anna Romanelli, responsabile di “La giostra”, che gestisce quattro asili nido in città - avevano già ottenuto una proroga fino al 30 giugno. L'anno educativo, quindi, è assicurato. Per il resto, si vedrà. Le cooperative, informa la Romanelli, non possono far altro che attendere le decisioni dell'amministrazione comunale. Sulla questione, è intervenuto il coordinatore dei capogruppi di opposizione in consiglio comunale, Giuseppe Molinari, che reputa la decisione del Tar «un'altra sconfitta. L'annul-
Un asilo nido
lamento della procedura che avrebbe determinato una nuova fase di gestione delle strutture - spiega in una nota - è la riprova dell'incapacità e della superficialità nella gestione di settori importanti per il capoluogo e i suoi cittadini». Il coordinatore fa riferimento a un altro episodio che riguarda la gestione dell'assetto scolastico nel capoluogo lucano, ovvero «la bocciatura del piano di dimensionamento scolastico, bocciato dalla Commissione regionale competente». Tornado alla questione degli asili, poi, afferma: «la decisione del Tar provocherà ulteriori ritardi che si sarebbero potuti evitare se il Comune di Potenza avesse proceduto con professionalità alla
stesura del bando. Non è la prima volta - continua - che l'amministrazione comunale dimostra la sua incompetenza nella realizzazione di procedure che prevedono precise indicazioni secondo quanto richiesto dalla normativa». Sotto accusa, l'intera gestione comunale degli asili nido. «L'amministrazione comunale-conclude Giuseppe Molinari - deve provvedere a garantire la qualità degli asili nido presenti nel capoluogo e venire incontro alle esigenze delle famiglie. Sono ancora tanti, infatti, i bambini rimasti fuori dagli asili nido della città i quali non hanno la possibilità di accettare tutte le richieste dei genitori». Anna Martino
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Potenza
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Mercoledì 24 febbraio 2010
“Così vicini, così lontani” per l’inclusione sociale
Unicef e Zonta club per l’emergenza Haiti
SI intitola “Così vicini, così lontani” la manifestazione sul tema dell'inclusione sociale in programma il prossimo 26 febbraio alle 19, nel Rodotto dello Stabile. Il tema è quello dell'inclusione sociale, che chiede oggi urgente attenzione da parte della società civile e della classe politica dirigente, al fine di porre rimedio al clima di intolleranza e di difficile convivenza con “l’altro”. Modera l'incontro il giornalista Ugo Maria Tassinari interverranno Narissa Bradford, Leonardo Gallo e Angelo Lucano Larotonda docente di antropologia culturale all'Università degli studi della Basilicata .
SI terrà il prossimo primo marzo, alle 19, nel teatro Stabile l’iniziativa “Emergenza Haiti”, organizzata dal comitato Unicef di Potenza, in collaborazione con lo “Zonta club” e con il contributo di vari artisti. Obiettivo: raccogliere fondi da destinare ai bambini di Haiti colpiti dal recente terremoto. Animeranno l’incontro: la compagnia teatrale "La Salesiana" (Michele Condelli, Enza Barbaro, Gennaro Campochiaro), Piero Cuscino e Mimmo Addamiano, Renato Pezzano e “Acoustic jazz trio”. Lo spettacolo sarà condotto da Maria Carmela Berterame. Il ricavato sarà devoluto all'Unicef per l’emergenza Haiti.
LA RASSEGNA
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Mercoledì 24 febbraio 2010
“Le mille e una massima” di Mario Colucci
Arlecchino, commedia ridicolosa
SI intitola “Le mille e una massima” il volume di Mario Colucci che sarà presentato il prossimo 3 marzo alle 19, nel teatro Stabile, all’interna della rassegna - giunta alla sua quinta edizione - “Lettere d’autore. Incontro con gli scrittori”. Il volume di Colucci è una raccolta di massime, aforismi e riflessioni. Alla serata, moderata dal giornalista Gianluigi petruccio, parteciperanno, oltre all’autore, anche il sindaco di Potenza, Vito santarsiero, Pietro Antonio Basentini, Maestro del lavoro e la poetessa Virginia Grassi. L’appuntamento per tutti è, quindi, per il prossimo 3 marzo alle 19 nel teatro Stabile
E’ PREVISTO per il 26 febbraio alle 18 al Teatro Don Bosco “Arlecchino”, commedia ridicolosa in musica. Uno spettacolo musicale frutto della miscela dei testi originari di Carlo Goldoni e Dario Fo, che ripropone la tradizione del teatro dell’Arte in modo divertente e originale: Arlecchino, Pantalone, il Dottore, Brighella, Smeraldina e il Capitano ci faranno entrare nel gioco fantastico del teatro ed incontrare momenti di vita del comici del 1500. Le canzoni, le musiche, i colori, le coreografie, faranno apparire e sparire questo gran carro di maschere che viaggia nella magia del teatro. Un’occasione unica per vivere la magica atmosfera del carnevale!
L’iniziativa A “Cultura di sera” le “Note per un viaggio”
ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE FINO AL PROSSIMO 20 MARZO
“Il mio amico Eric” di Loach per “35 millimetri”
Teri Volini espone “La bella terra” IL travolgente entusiasmo di Teri Volini, personaggio a tutto tond , artista imprevedibile ed estrosa, che colpisce per il suo gusto del colore forte, si ripropone all'attenzione con una iniziativa di grande spessore culturale con la mostra - evento “La Bella Terra” (Biblioteca nazionale di Potenza fino al prossimo 20 marzo) che attesta come alla base di tutta la sua opera ci sia la ricerca di una rinnovata armonia e l'impegno - teorico e pratico per contribuire a un mondo rispettoso di tutti gli esseri e della natura. Con la “Land art”, intesa come arte in favore del pianeta, Teri Volini simboleggia la ricerca di armonia e di equilibrio con la Madre Terra, che gli esseri umani sembrano aver dimenticato, ma che, nel loro stesso interesse, dovranno velocemente recuperate. Non una disillusa della vita, ma saldamente ancorata al suo tempo, Teri Volini è una vera e lo si è capito. Non è a parole che intende conquistare la “piazza”, quanto con i fatti, con le buone intenzioni e le prestazioni sul campo. L'impressione è che questi obiettivi possano diventare a portata di mano, attraverso una serie di eventi «in cui l'arte coinvolge le giovani generazioni e la società civile sulle tematiche ambientali direttamente collegate con l'espansione della nostra personale coscienza». Sono queste le linee essenziali che ispirano l'importante mostra, aperta il 20 febbraio e che si protrarrà sino al 20 marzo nella Biblioteca nazionale di Potenza, dove si è svolta la presentazione di questo evento che non lascia indifferente la gente per l'attualità delle tematiche ambientali sul tappeto. Franco Sabia, direttore della Biblioteca nazionale, in un breve indirizzo di saluto, ha evidenziato la disponibilità, a tutto campo, dell' ente, «che non presenta solo libri, ma che valorizza ed esalta tutto ciò che è creativo mediante le diverse espressioni culturali, fra cui l'arte che ci presenta in
L’artista Teri Volini
modo mirabile la vulcanica Teri Volini». La positività del coinvolgimento dell' Ufficio scolastico regionale, è stata al centro dell'intervento di Angela Grana-
ta «che condivide l'iniziativa di Volini per la forte valenza didattica e formativa». Lucia Gallucci, direttrice della scuola primaria del secondo circolo di Santa
Maria, dal suo canto, ha sottolineato come Volini, con la sua intraprendenza ed un messaggio forte, sia riuscita a veicolare il suo amore per la Basilicata. Luigi Agresti (Wwf) ha parlato di «iniziativa inusuale e preziosa, che unisce ambiente e arte». Breve ma incisivo il messaggio finale di Teri Volini: «Le parole di tutti voi sono per me vitamine, che mi aiutano ad avere nell'animo la visione giusta dell'espressione artistica». Scuola e Wwf, come si è potuto riscontrare, rappresentano i punti i nodali di sinergie importanti per una cultura nuova e diversa dell'ambiente, ma, anche il pluralismo delle idee, rappresentato da “sette artisti per la Bella Terra” presenti nella rassegna - evento della Biblioteca Nazionale con opere di: Tina De Stefano, Michele Danzi, Vito Palladino, Mariarosa Marcantonio, Teri Volini, Giusy Villano, Vera Benelli. Pino Gentile
IL CONVEGNO
L’educazione alimentare e il benessere della salute “ISTITUZIONE dei centri di educazione alimentare e benessere alla saluta nei comuni della Basilicata”. Di questo si discuterà il prossimo 26 febbraio, alle 16.30, nella sala convegni del “Principe di Piemonte” nel corso dell’incontro organizzato dall’Ordine dei tecnologi alimentari di Basilicata e Calabria con il patrocinio della Regione Basilicata. All’incontro parteciperanno Nicola Condelli, vice presidente dell’Ordine dei tecnologi alimentari di Basilicata e Calabria, Gianluca D’Andrea, tecnologo alimentare, Paolo Riccio, ordinario di Biochimica
presso il dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Basilicata, Carmine Pessolano, biologo e nutrizionista e Gaetano Fierro, consigliere regionale e promotore della legge regionale per l’istituzione dei “Centri di educazione alimentare e benessere alla salute”. Obiettivo dell’iniziativa è la promozione di un collaudato modello alimentare, dello stile di vita mediterraneo, del recupero di una tradizione e cultura per la moderna medicina nutrizionale indica come esemplare per il mondo intero. In questo contesto la figura
del tecnologo alimentare riveste un preciso valore in tutto il sistema dell’alimentazione in quanto unica figura realmente a conoscenza di tutto l’iter produttivo degli alimenti e, come tale, il suo apporto nei centri di educazione alimentare appare come il cardine indispensabile per chiudere il cerchio della corretta informazione sulle tematiche alimentari. Altra finalità della manifestazione è sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno dell’obesità che in Basilicata colpisce il 39,8 per cento della popolazione tra cui molti adolescenti.
C'è una chitarra che mi suona nel cuore… e le vibrazioni che emette lasciano aprire un libro intero di ricordi. Non basterebbero tutte le parole del mondo per dirti quanto sei importante. Sei la mia musica papà! Tanti auguri da tua figlia Matilde
Ti ho vista nascere, crescere, ti ho vista arrabbiata, dispettosa, ti ho vista dolce, sensibile. Ho visto che mia sorella è la più bella del mondo. Auguri Deborah
Alessia, i tuoi occhi e il tuo sorriso sono il riflesso dell'immensa gioia che crei nei nostri cuori. Auguri al nostro piccolo fiore che oggi spegne le sue prime candeline. Tanti auguri da mamma e papà
CON “Note per un viaggio lucano” prende il via domani sera, alle 21 al teatro Stabile, la rassegna “Cultura di sera”: l'appuntamento del giovedì. Si tratta di una serie di iniziative che si svolgeranno ogni giovedì, a partire appunto da domani, fino al prossimo 13 maggio. Dodici appuntamenti in tutto che vedranno la partecipazione di musicisti, scrittori ed artisti presso le diverse strutture presenti sul territorio, dal Teatro Stabile, alla Galleria civica, a Palazzo Loffredo, alla Sala dell'Arco di Palazzo di Città, alle scale mobili di Via Armellini. «Il progetto - ha detto il Sindaco Vito Santarsiero - si pone l'obiettivo di promuovere la cultura sostenendo eventi di particolare importanza che creino momenti di aggregazione e di rilancio culturale e turistico della città capoluogo». La cultura «resta intesa - ha aggiunto come fattore di sviluppo, di lavoro, come valore, come investimento indispensabile a caratterizzare l'identità della città, a riconoscerle il ruolo di capoluogo, a farle assumere prestigio a livello regionale, nazionale e mediterraneo». Lo spettacolo in programma domani sera vuole rappresentare un originale viaggio tra l'umanità, la storia, la cultura. Non mancheranno le suggestive musiche che saranno eseguite da Graziano Accini degli Ethnos La scrittura e la regia sono di Leonardo Pietrafesa. Un'anziana donna parla della Basilicata. Racconta le tradizioni, il folklore, la musica, la religione, la storia e legge alcune lettere di emigrati lucani in America. Ad ascoltarla un'altra giovane donna. Non è lucana e non vive in Basilicata, ma le interessa conoscere questa regione. Perché? Cosa la lega alla Basilicata? Ha inizio così un viaggio onirico e reale al tempo stesso. Una fuga dal qualunquismo e dalle false convinzioni. La ricerca di un luogo che custodisce la memoria del passato, guardando al futuro. Perché esiste questa terra, che non resta immobile e in attesa, ma che ha un'anima pulsante e un cuore che batte al centro del Mediterraneo
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Wolfman 17.15 - 19.45 - 22.15 Sala 2 Baciamo ancora 16.30 - 19.15 - 22 Sala 3 Il figlio più piccolo 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 4 Che fine hanno fatto i Morgan 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Scusa ma ti voglio sposare 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Amabili resti 16.30 - 19.15 Paranormal activity 22.15
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Il richiamo della foresta 3 D Unico spettacolo alle 18.30 Il concerto Unico spettacolo alle 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Scusa ma ti voglio sposare 21
Wolfman LAWRENCEWN Talbot rientra in seno alla famiglia dopo una lunga assenza e in una notte di luna piena. Fuori dalla sua tenuta, una bestia affamata e famelica abita i boschi. Durante una “battuta di caccia”, la bestia aggredisce e azzanna Lawrence riducendolo in fin di vita. Il giovane Talbot si trasforma nelle notti di luna piena in un lupo, aggredendo e uccidendo gli abitanti del villaggio.
Il figlio più piccolo LUCIANO Baietti è un piccolo imprenditore scaltro e ambizioso che nel giorno stesso in cui sposa la donna da cui ha avuto due figli, scompare assieme a un eccentrico. Alla vigilia delle seconde nozze Baietti richiama la prima moglie e il figlio più piccolo, Baldo per invitarlo ad essere testimone di nozze e nuovo dirigente del suo impero d'affari.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 24 FEBBRAIO 0971/441991
Malvaccaro via Danzi, 29
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
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Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna Ass. Vola
097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551 097159331
0971 668111 0971 417111 0971 415111
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
Ateneo
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
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PROSEGUE la rassegna cinemetografica “35 millimetri. Grandi autori e giovani emergenti”. Domani sera, alle 21, al cineteatro Don Bosco verrà proiettato il film di Ken Loach "Il mio amico Eric" di Ken Loach In “Looking for Eric”- questo il titolo originale della pellicola - celebra il matrimonio inedito tra la commedia proletaria e il repertorio di Frank Capra, formando una coppia irresitibile: Eric Cantona, star indimenticata del Manchester United pre Beckham, (il mitico numero 7) e Eric il postino, cinquantenne depresso in ambasce sentimentali e alle prese con un criminale che gli plagia il figlioccio. Non sapendo a che santo votarsi, il secondo si rivolge al poster del suo omonimo, san Cantona. Ed ecco che il calciatore francese gli si materializza davanti, per fargli da coach nel ritorno alla felicità. Divertente dall' inizio alla fine, il film è una miniera d' inventiva declinata in La locandina del film forma semplice e diretta, come sa fare chi ama il suo pubblico. Comicissimi i pomposi aforismi di Cantona, inventati dallo sceneggiatore Paul Laverty nello stile di quelli pronunciati dal campione (che si diverte a prendersi in giro) durante la sua carriera. Impagabile il gruppo degli amici del postino, che fanno squadra con lui per proteggerlo dal teppista. Cme ha scritto Alberto Crespi su “L’Unità” con questo film «Ken Loach ci ha riconciliato con il mondo. Accade anche con i suoi film drammatici, figuratevi quando fa una commedia. “Looking for Eric” è la quintessenza del calcio, la descrizione più pura dell'amore che un tifoso può nutrire per un campione».
Le ragazze dicono «Sì» alla lettura
APPUNTAMENTI
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Agenda
Mercoledì 24 febbraio 2010
Un cantoniere dell’Anas ferito dopo la segnalazione di un incidente
Investito sulla Potenza-Melfi Riscontrato lieve trauma cranico. Per un’ora disagi al traffico STAVA già rientrando sul mezzo quando, all’improvviso, è stato investito da un’automobile di passaggio. La Potenza-Melfi si conferma ancora una volta strada ad alta pericolosità e ieri a farne le spese è stato un cantoniere dell’Anas. Ciro Autiero per fortuna se la caverà senza gravi conseguenze, ma resta alto l’allarme su una strada che, evidentemente, non è sicura neppure per i lavoratori dell’Anas. L’incidente di ieri si è verificato intorno a mezzogiorno. Una squadra di
cantonieri - tra cui anche Ciro Autiero è intervenuta sulla Potenza-Melfi dopo un incidente. Compito dei cantonieri, infatti, è quello di segnalare l’incidente agli altri automobilisti in transito, in modo tale da evitare altri problemi. Al km 8,800, dove appunto qualche ora prima si era verificato un incidente, Autiero è stato però investito. Stava già terminando il suo intervento quando è stato colpito dall’auto di passaggio. Immediatamente i colleghi sono in-
tervenuti, bloccando il traffico e chiamando soccorsi per il cantoniere. Trasportato al pronto soccorso del San Carlo di Potenza, l’uomo è stato immediatamente sottoposto a tutti i controlli del caso. Fortunatamente è stato riscontrato dai sanitari un lieve trauma cranico, nulla di preoccupante quindi, nonostante la grande paura. Sulla dinamica dell'incidente ora sono in corso le indagini da parte della Polizia stradale. Il traffico sulla zona ha subito qualche disagio ed è tornato di nuovo regolare poco prima delle 13.
Un mezzo dell’Anas
Giuseppe, Rocco e Nicola Maggio: una famiglia che da 40 anni fa scuola. E non solo in Basilicata
I re del mondo dei giocattoli Una squadra di 50 dipendenti, punti vendita e ingrosso: «Vengano gli altri da noi» GIUSEPPE, Rocco e Nicola. Un percorso di famiglia. Una grande passione per il commercio e per il mondo incantato dei giochi. Più di quarant'anni di lavoro e di imprenditoria “tutta lucana”. Stiamo parlando della storia della famiglia Maggio, intrecciata alla storia del marchio Giocoleria e dell'ingrosso Maggio 3. Abbiamo intervistato gli artefici di questo “percorso” affascinante, fatto di passione, dedizione, impegno e volontà. «Tutto è iniziato dalla tenacia e determinazione di papà Giuseppe che, dopo anni di esperienza nel settore del commercio, decise di mettersi in proprio ed affittare un locale in piazza XVIII agosto, in cui vendeva articoli di corsetteria, merceria di vario genere e biancheria per la casa. Successivamente l'attività fu trasferita in via Pretoria e,esattamente42 annifa,fra gli scaffali di questo piccolo negozio, “fanno irruzione” i giocattoli. Man mano il progetto commerciale legato al mondo dei giochi prendeva forma, fino a concretizzarsi con l'acquisto del primo locale in via Torraca, seguito, poi, dall'acquisto di un altro esercizio in via dell'Edilizia. Il lavoro fluiva, la squadra di collaboratori cresceva, la rete di vendita si espandeva, ma mancava ancora qualcosa: un magazzino grande ed efficiente. Ed ecco che si arriva a “colonizzare” contrada Riofreddo: tre livelli, 2.400 metri quadri e un sogno diventato realtà. Arriva, però, il momento di una definitiva affermazione del Maggio ingrosso. Serve più spazio, una nuova forma societaria, una logistica all'avanguardia per competere sui mercati nazionali. Avviene il “passaggio del testimone”». E’ con questo spirito che nasce Maggio 3 (ci troviamo
Accanto alcuni dei giocattoli dell’ingrosso (Foto Mattiacci). Sopra la sala campionaria
a Tito: un magazzino di 15.000 metri quadri, oltre 2.000 clienti e una sala campionaria più grande d'Italia, ndr), una delle realtà più grandi al sud (in termini di volumi e fatturato, ndr) nel settore della distribuzione di giocattoli e cartoleria. Una realtà che “viene fuori” dalla voglia dei giovani Rocco e Nicola di fare il “salto” di qualità tanto inseguito negli anni e spesso rallentato da un territorio, quello lucano, impreparato e numericamente insufficiente a sostenere un'impresa di queste dimensioni. E poi c’è una sfida da vincere: trasformare i giocattoli in un mezzo per giocare e comunicare con i bambini. «In Italia - spiegano - manca la cultura del giocattolo ed è per questo che se ne vendono meno rispetto ad altre realtà. Qui il gioco serve a zittire il bambino, non gli si dà il giusto valore». Quali sono state le diffi-
coltà incontrate? «Abbiamo dovuto sovvertire un equilibrio “naturale”. In Basilicata non c'è mai stata la cultura e la tradizione del commercio all'ingrosso, a causa dell'esiguo numero di abitanti e di una logistica che non proprio aiuta. I negozi del nostro territorio sono sempre stati “serviti” da distributori delle regioni limitrofe. La sfida e la grande provocazione che abbiamo lanciato è stata quella di sovvertire questa condizione, ovvero di fare in modo che anziché andare fuori noi, venissero gli altri. E quando vuoi realizzare qualcosa che non esiste nella “natura” del contesto in cui operi, devi impegnarti di più, lavorare più ore, sforzarti, investire molto di più rispetto a quello che fanno i tuoi concorrenti. Una realtà come la nostra che sta a Roma ha più o meno 5 milioni di abitanti intorno a sé, noi invece qualche decina di
Critico Aurelio Pace: «Strumentalizzazione elettorale»
Consiglio provinciale a Senise SARA’ a Senise oggi il consiglio provinciale. Nell’aula consiliare del Comune, infatti, è prevista anche l’approvazione della proposta della giunta provinciale sulla realizzazione della nuova sede del Liceo classico di Senise. Una decisione duramente criticata dal coordinatore dei gruppi, Aurelio Pace: «Dopo 50 anni - scrive - l'Assise provinciale lascia la sua aula per andare sul territorio. Il comune di Senise sarà la sede per un giorno del Consiglio. La minoranza aveva auspicato già da tempo che ciò accadesse, proponendo l'iniziativa in tempo non sospetto. Dispiace prendere atto di come, invece, un'opportunità di tale portata sia stata ridotta a circo sotto
il tendone dalla campagna elettorale». Pace non contesta il punto all'ordine del giorno. Il coordinatore, infatti, sposa il principio per cui «per ogni scuola che venga aperta viene chiusa una prigione» e spiegando come «sia sempre lodevole mettere a disposizione dei cittadini scuole che siano moderne e sicure», dimostra disappunto con la maggioranza quando ciò avviene in campagna elettorale. «Strumentalizzando le funzioni di un consiglio provinciale che non sono propriamente le stesse di una sezione di partito. Ancora una volta, la minoranza avrebbe voluto poter cogliere l'occasione per fare di più: discutere del territorio col territorio».
migliaia. E poi non è tutto direttamente proporzionale, nel senso che investi di più, lavori di più, ma non è di più anche il ritorno economico. Questa struttura dove siamo oggi non è finanziata da nessuno, ma si è basata solo ed esclusivamente su mezzi e indebitamenti propri. Abbiamo realizzato mutui con le banche per quasi il 60 per cento dell'investimento complessivo che ha superato i 10 milioni di euro». Non esiste solo Maggio 3, ma anche il marchio “Giocoleria”. Come nasce? «Siamo nel 1995, in via Torraca, nel primo negozio storico. Dopo poco, nasce il primo punto vendita Giocoleria autorizzato, nel nuovo centro commerciale Galassia di Potenza, per arrivare poi ad aprire anche in via Mazzini. Una formula vincente, clienti soddisfatti e un gruppo affiatato ci fanno iniziare a pensare “in grande”
ed a creare un franchising nel 1999: una rete di oltre 60 punti vendita collocati nelle zone più strategiche di centri grandi e piccoli». Quanti sono i dipendenti e quali sono le “politiche” per il personale? «Complessivamente il gruppo di lavoro è composto da circa 50 persone, tra rete di vendita esterna, chi opera a nella struttura di Tito e chi nei punti vendita. Abbiamo sempre creduto che le aziende, prima di ogni cosa, sono fatte di persone che vanno valorizzate e incentivate. Da due anni abbiamo “dato il via” ad un percorso motivazionale per i dipendenti con il coach Alessio Spataro, un “allenatore mentale”». Clienti e fornitori? «Ci occupiamo della cosiddetta “Area 4”, ovvero serviamo, oltre che la Basilicata, la Campania, la Puglia, la Calabria e la Sicilia. Per quest'anno cercheremo di “assestarci
e consolidarci” in questi territori, ma nel 2011 abbiamo intenzione di espanderci in altre aree, a cominciare dal Lazio, le Marche, l'Umbria e la Toscana. I nostri fornitori sono i più rappresentativi del settore, siaa livello nazionale che estero. Dal 1989 abbiamo anche rapporti con la Cina». Impegno nel sociale? «Maggio 3 da due anni partecipa al progetto Karibuni e, con un investimento di 50 mila euro, abbiamo costruito una scuola in Kenya. Ci siamo, inoltre, resi promotori di attività socialmente responsabili, come una campagna contro il fumo all'interno dell'azienda che ha previsto un premio di 1.000 euro a ciascun dipendente che avesse smesso di fumare. Adesso stiamo pensando di realizzare un altro importante progetto che riguarda il riciclo dei giocattoli. La plastica ha rivoluzionato il mondo dei bambini, permesso di realizzare giocattoli ingegnosi e a bassissimo costo. Benissimo, ma poi? L'ambiente è soffocato dalla spazzatura, l'aria è più inquinata. Ecco perché vogliamo promuovere una campagna che stimoli questo tipo di riciclaggio». Un consiglio ad un giovane che vuole “mettersi in proprio”? «Passione, investimento e senso di responsabilità verso se stessi e verso gli altri. E poi, tanta pazienza. Non si può pretendere di avere tutto e subito. Si deve “investire” tanta energia e i risultati arrivano “molto dopo”. Ma se l'attività in cui ci si vuole impegnare dà carica e ci motiva, non dobbiamo lasciarci scoraggiare dalle difficoltà, ma continuare a tentare finché non si imbocca la strada giusta». Anna Maria Calabrese 4. Continua
Coisp, raccolta di beni e di materiali per i terremotati dell’Aquila IL SINDACATO di polizia Co.I.S.P. ha iniziato una campagna di solidarietà per la raccolta di ogni genere di materiale utile per le popolazioni colpite dal terremoto all’Aquila. Una grande gara di solidarietà, a cui ha partecipato con in testa il suo segretario generale, Giuseppe Gorga. L’iniziativa di raccolta è stata organizzata presso il centro commerciale Galassia di Potenza che ha messo a disposizione dei poliziotti lucani uno stand, dove è stata fatta una grande raccolta di beni di ogni tipo. L'onda della solidarietà dei potentini è stata portata nelle mani dei poliziotti aquilani, che hanno provveduto a distribuirla alle popolazioni colpite dal sisma. Il
sindacato aquilano ha ringraziato con un attestato di stima, anche il questore di Potenza, Romolo Panico che ha messo a disposizione un mezzo della Polizia di Stato per trasportare i pacchi raccolti. «Noi - scrivono i rappresentanti del sindacato - non spegniamo le telecamere, continuiamo a darci da fare, non dimenticando che il 23 novembre 1980 eravamo noi che avevamo bisogno di aiuto. Ora, a 10 mesi dal 6 aprile 2009, l'interesse mediatico nei confronti di quelle persone e di quei paesi è andato pian piano a scemare». Ed è proprio per questo che proprio in questo momento i poliziotti hanno deciso di agire.
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22 Potenza
23 Avigliano Sinistra ecologia e libertà ha chiesto l’approvazione di un ordine del giorno
Giù le mani dall’acqua Obiettivo è quello di tutelare la risorsa idrica che è un bene comune AVIGLIANO - L'acqua, elemento fondamentale della vita. Un bene che deve rimanere di proprietà pubblica. Tre mesi dopo l'approvazione del decreto Ronchi e delle norme che rendono possibile l'ingresso dei privati nella gestione dei servizi idrici, le prese di posizione contro la decisione del governo, già sperimentata in molti comuni con effetti negativi sia sulla qualità del servizio, sia sul versante dei costi per gli utenti, schizzati drasticamente verso l'alto, si moltiplicano. Va in questo senso l'iniziativa assunta da Sinistra Ecologia e Libertà, che ha presentato al consiglio comunale di Avigliano la richiesta di approvazione di un ordine del giorno, nel quale si chiede di impegnare la giunta comunale ad una serie di azioni: «utilizzare, proteggere, conoscere e promuovere l'acqua come bene comune pubblico; sensibilizzare le altre amministrazioni ed istituzioni del bacino idrografico di appartenenza per attuare delle scelte politiche ed amministrative comuni finalizzate a tutelare e gestire con trasparenza la risorsa idrica; confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idri-
Il sindaco di Avigliano, Tripaldi
co integrato; riconoscere che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico privo di rilevanza economica, in quanto essenziale per garantire l'accesso e pari dignità a tutti i cittadini; esprimere contrarietà al rilascio di nuove concessioni per l'imbottigliamento; promuovere l'uso dell'acqua dell'acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strut-
ture e dalle mense comunali; promuovere iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato; aderire e sostenere le iniziative del coordinamento nazionale enti locali per l'Acqua bene comune». L'ordine del giorno inoltre, punta anche ad impegnare la giunta comunale a mettere in campo un processo di sensibilizzazione al risparmio di una risorsa scar-
sa come l'acqua, che rischia di diventare sempre meno disponibile in futuro. E infine ad invitare il consiglio regionale ad adottare una deliberazione incentrata su quattro punti fondamentali: riaffermare la proprietà e gestione pubblica del servizio idrico e la titolarità dei Comuni per l'approvazione del piano d'ambito e di quello tariffario; realizzare il potere effettivo di indirizzo e controllo dei consigli; affermare criteri di unitarietà delle gestioni riguardo a piani tariffari e industriali e quant'altro. «Il diritto all'acqua - sottolinea il consigliere comunale e provinciale di Sel Ivan Santoro - è un diritto inalienabile: dunque l'acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti. La scarsità della risorsa idrica richiede di approntare politiche di vasto raggio che partano dal cambiamento degli stili di vita fino a sviluppare politiche di riuso delle acque depurate così da destinare i prelievi di acqua da falda o da superficie solo per gli usi domestici: un nuovo impegno che richiede un rinnovato protagonismo dei sindaci e dei Consigli comunali». Giancarlo Tedeschi
Pignola L’edificio ospiterà la guardia medica ma anche un museo
Cinquecento mila euro per ristrutturare palazzo Gaeta PIGNOLA - Palazzo Gaeta in piazza Vittorio Emanuele a Pignola sta finalmente per tornare all'antico splendore. Il Comune, infatti, ha indetto un nuovo bando di gara - che scadrà il prossimo 3 marzo - per il restauro di un degli edifici più caratteristici del centro storico pignolese. I lavori erano fermi da tempo, creando non pochi problemi ai cittadini che avvertivano il disagio di un cantiere permanente. Quando sembrava che l'epopea avesse fine, ad un certo momento si verificarono divergenze d'opinione tra la direzione dei lavori e la ditta esecutrice. Il direttore dei lavori si dimise dal proprio incarico e nell'estate 2007 il mandato fu preso dall'ufficio tecnico del comune di Pignola. «Dopo la rescissione del contratto con la ditta precedente - ha spiegato il sindaco Ignazio Petrone - il progetto è stato rifatto. Il bando è ora in scadenzae prevedeil recupero e il restauro di un immobile di grande valore e prestigio». Tra gli interventi da effettuare, opere di consolidamento, intonaci, pitture, opere in ferro, infissi esterni, impermeabilizzazioni e coibentazioni. Il costo complessivo per il restauro di palazzo Gaeta si aggira sui 500.000 euro. Palazzo Gaeta è un tripudio di sculture e fregi: due leoni ne stanno a guardia ai piedi del portale; figure scimmiesche insieme a busti
di uomini e di donne sorreggono i balconi. Immagini che rimandano al gotico e hanno il potere di suscitare al contempo suggestione e soggezione. «L'edificio - ha proseguito il primo cittadino di Pignola - ospiterà la guardia medica, l'ufficio della polizia municipale e un pub. Previsti ai piani superiori una biblioteca, un museo e una sala conferenze». Il progetto, insieme ad altri interventi di edilizia residenziale pubblica e privata e di recupero di strutture decadenti o in disuso, rientra in un disegno di più ampio respiro che mira a conferire un nuovo volto all'intero paese.
BELLA - «La logica liberista e privatistica di Poste italiane continua nelle sciagurate politiche del disservizio e del profitto». Non usa mezzi termini l'assessore alla Cultura e alle politiche sociali bellese, Vito Leone e va dritto al nocciolo della questione in una nota inviata al presidente della giunta regionale, Vito De Filippo. A Bella «gli utenti sono penalizzati da lunghe e ingiustificate attese, mentre gli operatori e gli impiegati delle poste sono costretti a turni massacranti». Sull'apertura a giorni alterni degli Uffici postali bellesi di Sant'Antonio Casalini e di San Cataldo in una lettera aperta al governatore lucano Vito De Filippo, l'assessore Leone ricostruisce l'iter di una lunga storia di disagi per le comunità interessate. «Sono passati diversi mesi da quando il presidente De Filippo ha incontrato una delegazione di cittadini di Bella, provenienti dalle frazioni di Sant'Antonio Casalini e di San Cataldo - ha detto Leone sul problema dell'apertura a giorni alterni degli uffici postali delle due comunità bellesi. Purtroppo dobbiamo constatare che sino ad oggi nulla è cambiato. La logica liberista e privatisti-
ca di Poste italiane continua nelle sciagurate politiche del disservizio e del profitto. Gli utenti sono penalizzati da lunghe e ingiustificate attese, mentre gli operatori e gli impiegati delle poste sono costretti a turni massacranti». Anche a Bella capoluogo si sta «verificando questa situazione paradossale - ha aggiunto Leone - e l’onorevole Taddei, in un'assemblea pubblica nel marzo del 2009, si impegnò ad affrontare e a risolvere la situazione della chiusura a giorni alterni degli uffici postali di Sant'Antonio Canalini e San Cataldo. Comprendo le immani difficoltà che l'onorevole Taddei o i vari deputati o senatori del centro-destra lucani provano ad orientare in modo opposto le logiche politiche del governo Berlusconi. Non comprendo, invece, l'immobilismo e il silenzio della Regione Basilicata di fronte a tanta prepotenza, che viene perpetuata nei confronti dei piccoli centri lucani. È ormai evidente a tutti che il governo Berlusconi ha nel suo dna le logiche nordiste e leghiste e sempre più continuerà a distruggere sul piano sociale non solo i singoli centri lucani ma l'intera nostra regione». Angela Scelzo
Palazzo Gaeta
Avigliano-Paoladoce Urge segnaletica AVIGLIANO - Chiedono che lungo la strada che collega Avigliano a Paoladoce venga installata un’adeguata segnaletica verticale. La richiesta è stata avanzata dalla Flmuniti-Cub a nome dei lavoratori della Fiat che quotidianamente percorrono il tratto di strada in questione per raggiungere lo stabilimento industriale di San Nicola di Melfi. «Premesso che - si legge in una nota stampa - lungo la strada Avigliano-Paoladoce gli autobus di linea
Bella A chiederlo l’assessore Vito Leone
Disagi agli uffici postali «Intervenga De Filippo»
con a bordo i lavoratori della Fiat-Sata e delle fabbriche dell'indotto di San Nicola di Melfi, moltissime volte incrociano camion pesanti e tir» e constatata «la pericolosità di una simile situazione, segnalata più volte anche dagli autisti» si chiede «alle autorità competenti l'installazione della segnaletica adeguata, che evidenzi soprattutto il transito di autobus di linea». Una richiesta più che legittima e finalizzata «ad evitare possibili conseguenze drammatiche».
Pietragalla, tirocini formativi e il ruolo della Pro loco PIETRAGALLA - Sul tema dei percorsi formativi regionali programmati dalla Regione Basilicata e finalizzati alla formazione di professionalità aventi una età compresa tra i 18 e i 32 anni in possesso di diplomi di maturità o laurea, interviene il presidente della Pro Loco Pietragalla, Donato Ceraldi, il quale sottolinea che «al momento i progetti presentati ed attualmente in corso di valutazione da parte degli uffici regionali preposti sarebbero circa 130 . L'aspetto importante che va sottolineato èrappresentatodal fattochesarebbeintenzione dell'Ente Regione di individuare le Pro Loco quali interlocutori primari per l'individuazione, nell'ambito delle stesse associazioni, delle persone interessate da avviare alla formazione. Se così fosse quindi le Pro Loco diventerebbero un soggetto importante nell'ambito di questo progetto a valenza regionale». Antonio Bevilacqua
Una veduta di Pietragalla
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Mercoledì 24 febbraio 2010
24 Montemilone La disavventura di un cittadino
Muro Lucano
Si reca a fare shopping e gli rubano l’auto
Imprenditoria Apre il centro di ascolto
RUVO DEL MONTE - Il furto delle auto parcheggiate davanti ai grandi centri commerciali delle regioni limitrofe sta diventando, purtroppo, una spiacevole costante. Il grido di denuncia e di rabbia lo ha lanciato, qualche giorno fa, un cittadino di Ruvo del Monte (G. L., queste sono le iniziali del suo nome e cognome). Recatosi presso “l'Outlet” di Molfetta, in provincia di Bari, per trascorrere una giornata di relax e shopping, ha avuto l'amara sorpresa di non ritrovare più la sua cara auto, tanto desiderata ed acquistata con enormi sacrifici. Non credendo ai propri occhi e non concependo per niente una simile ed assurda situazione, G. L. ha chiesto notizie in giro avendo, di contro, una frustante risposta: «Non sei il primo. Ieri se ne sono portate via altre due». «Come è possibile tutto
Una veduta dell’outlet dove è avvenuto il furto
questo e che nessuno faccia qualcosa, dato che qui i furti d'auto sono pane quotidiano? - si è chiesto con sommo stupore il cittadino di Ruvo del Monte, derubato della propria auto -. E' in-
concepibile che si realizzano centri commerciali che non garantiscono alcuna sicurezza ai propri clienti». «Eppure - ha aggiunto G. L. - sarebbe semplice risol-
vere il problema: realizzare parcheggi custoditi, sorvegliati anche con telecamere a circuito chiuso». «Viene quasi da pensare ha sostenuto il cittadino di Ruvo del Monte- che ci possano essere accordi sottobanco tra organizzazioni criminali e direzioni di questi centri, un patto di non belligeranza, in cambio di non ritorsioni (pizzo). Cosa fa il sindaco di quella cittadina per tutelarne l'immagine e l'economia? E le stesse forze dell'ordine, a cui giornalmente giungono denunce di furto, cosa fanno per arginare questo increscioso e delittuoso fenomeno?». Il cittadino di Ruvo del Monte ha concluso, affermando: «Non frequentate i centri commerciali di fuori regione, soprattutto nelle zone ad alta concentrazione malavitosa, come si sono dimostrati quelli della Puglia». Donato Pavese
Sasso di Castalda Il concorso letterario
Nel nome di Mariele Ventre un premio per i ragazzi SASSO DI CASTALDA - C’è tempo fino al prossimo 20 marco per iscriversi alla terza edizione del premio nazionale di “Letteratura per ragazzi” intitolato a Mariele Ventre, già direttrice del Coro dei bambini dell'Antoniano di Bologna. Il premio è organizzato dal Comune di Sasso e dalla Fondazione “premio letterario Basilicata” Il premio intende contribuire a sensibilizzare ed educare i giovani al piacere della lettura e, per tale via, a favorire lo sviluppo delle capacità intellettive ed emotive e a promuoverne la formazione del senso critico, della responsabilità, della solidarietà e dell'amicizia, secondo principi etici propri della cultura e della tradizione italiana, valorizzando quelle opere rivolte al mondo
giovanile che per pregi formali, letterari e pedagogici risultino di particolare significato e valore. Si intende anche promuovere e valorizzare gli autori lucani per ragazzi. Tre le sezioni in concorso: narrativa edita per ragazzi dai 9 agli 11 anni; narrativa edita per giovani dai 12 ai 16 anni e narrativa inedita per ragazzi dai 12-16 anni, riservata ad autori lucani. I lavori della sezione di narrativa inedita verranno valutati dalla sola Giuria tecnica che assegnerà un premio di 500 euro La Giuria potrà riservarsi, a suo insindacabile giudizio, di non assegnare il Premio qualora le opere pervenute non vengano ritenute meritevoli. L'opera vincitrice, su proposta della giuria, sentito il presidente della Fondazione Premio Letterario Basilicata, potrà essere premia-
ta, in alternativa al premio in denaro, con la pubblicazione a cura del circolo culturale “Silvio Spaventa Filippi”. E' ammessa la partecipazione di una sola opera di uno stesso autore per ciascuna sezione. Sono escluse le opere premiate nella precedente edizione. Ciascuna sezione di narrativa edita è dotata di due premi: un premio di 1.500 euro che verrà assegnato da una giuria tecnica formata da qualificati esperti e da docenti universitari titolari di cattedra di Letteratura per l'infanzia; un secondo premio di 500 euro verrà, invece, assegnato da una giuria studentesca. Le due Giurie opereranno in modo autonomo ed indipendente. La giuria tecnica potrà anche assegnare altri riconoscimenti come le menzioni speciali o le segnalazioni di merito.
Il gruppo che si è riunito ieri per dare vita al Cad
MURO LUCANO - Nel centro del Marmo-Platano nasce il Cad, Centro di ascolto del disagio. Per un'azione di riequilibrio sociale al servizio delle imprese il Cad (Centro di Ascolto del disagio) dalla Lombardia approda a Muro Lucano. Con un'azione di marketing sociale parte la nuova sfida dell'amministrazione Mariani. Il Cad fungerà da trait d'union tra la vicina Campania e l'intero territorio lucano. Il sindaco Gerardo Mariani ieri ha incontrato il presidente nazionale del Cad, Gerardo Rosa Salsano, l'esperto in energia alternativa, Luciano Catraldi e il responsabile Attività produttive della Lombardia, Gianni Ferorelli per dare innovativi input alla nuova sfida del Cad. Per Mariani «l’obiettivo è quello di informare, promuovere, assistere, tutelare, rappresentare e difendere sul territorio nazionale e locale gli interessi individuali e collettivi dei cittadini» Insomma «il Cad dedicherà anche particolare attenzione agli imprenditori in grave crisi di gestione e si occuperà della tutela degli aspetti preventivi dei diritti di natura sociale, quali il diritto alla sicurezza, chiarezza, trasparenzae qualitàdei servizi anchetra iconsumatori ed utenti». Un serie di conoscenze che verranno
«dunque messe al servizio della gente per trasformare i tanti disagi in nuove opportunità e in potenzialità per l'intera regione». «Possiamo dal disagio ricostruire la società - ha detto il presidente nazionale Salsano - e per Muro Lucano si mira a trasformare i disagi di un'agricoltura defiliarizzata in una organizzata ed efficiente avente come base la riduzione dei costi dell'energia. L'apertura del Cad è prevista per metà marzo con l'avviodel servizioaicittadini -con orari stabili - che potranno avvalersi delle professionalità di numerosi esperti. Grazie ad un serio riferimento che è quello di un politico sensibile come Mariani siamo riusciti ad avere un punto di riferimento politico anche in Basilicata edi certo itanti disagi potranno, in un'ottica lungimirante, trasformarsi in opportunità per l'intero territorio. Abbiamo legato la struttura Cad a professionisti dei vari settori per dare forza allanostra operatività di difesa dei diritti civili ed economici del cittadino». «Si punta - ha concluso - a contribuire come cittadini allo sviluppo sociale del territorio, con l'intento di unirsi e confrontarsi sulle tematiche generali legate al mondo del lavoro, all'assistenza alle fasce deboli della società, alla tutela ed al sostegno della famiglia, dei suoi problemi e della gestione della quotidianità».
UNA FINESTRA APERTA SULLA “SINISGALLI”
L’alfabetizzazione motoria nella scuola POTENZA - Sviluppare le attività motorie grazie ad un impegno costante e duraturo nel tempo, migliorare la funzionalità delle scuole nell'ambito delle discipline sportive. E' questo il senso del progetto pilota dal titolo: “Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria, indicazioni per l'organizzazione dell'attività motoria” presentato ieri pomeriggio presso l'Aula magna della scuola media Leonardo Sinisgalli di Potenza. Presenti Annamaria Calabrese, direttore ufficio scolastico regionale, Giovanna Gallo, dirigente scolastico della Sinisgalli, Antonio Pesarini, presidente del Coni Provinciale e Giuseppe Scelzi docente di attività motorie all'interno della struttura scolastica cittadina. Un progetto, quello presentato ieri che riguarda trenta plessi didattici della provincia di Potenza che ha visto una prima stesura a Roma, alla presenza di Gianni Petrucci, presidente Coni nazionale e del ministro alla Pubblica istruzio-
ne Maria Stella Gelmini. Si tratta in sostanza di un progetto che intende sviluppare nuove metodologie didattiche legate all'insegnamento dell'educazione fisica grazie alla presenza di tutor specializzati (presso la Sinisgalli sarà il docente Massimo Sabia a guidare e coordinare le attività dei docenti ) che si avvale di un percorso avviato grazie allo step del 2 dicembre 2009 e all'inizio della fase interna partita il 15 febbraio. Il piano didattico in questione si chiuderà il 31 maggio, successivamente verranno esaminate le valutazioni interne del progetto che potrebbe essere esteso anche ad altre scuole. Il programma nazionale ha durata quadriennale (si terrà infatti fino al 2013 ) e prevede il potenziamento delle attività motorie all'interno delle strutture scolastiche nazionali. La scuola media Sinisgalli ha deciso di dare linfa e sostanza al piano nazionale, grazie al contributo offerto da Giovanna Gallo e Massimo Sa-
bia. Tre sono le entità inserite nel programma nazionale, il Coni, il Miur e il ministero dell'Interno. Tre fonti unite per dare un senso ad un piano davvero interessante e meticoloso che vedrà alunni, docenti e personale specializzato avviare e sviluppare tematiche molto importanti, legate al miglioramento fisico degli alunni. Mens sana in corporae sana, dunque per un programma di ampio spessore didattico e culturale che intende dare voce e corpo alle istanze degli alunni. In Basilicata sono venti i paesi che hanno aderito con interesse all'iniziativa, segno tangibile dell'interesse che il piano nazionale ha inteso rinnovare con il territorio. Il tempo di progettazione è stato di due mesi, quello di svolgimento di quattro. Ora non resta che sudare le proverbiali sette camice e dare nuova linfa ad un programma intenso e pieno di significati. fra.me. f.menonna@luedi.it
Premiazione delle “Matite rosse” POTENZA - Due temi differenti, un solo obbiettivo, quello di migliorare l'approccio con la poesia e la prosa. Sono stati questi gli ingredienti della cerimonia di premiazione del concorso Matite Rosse, giunta alla seconda edizione, svoltasi ieri mattina presso la scuola media Leonardo Sinisgalli a Potenza. A dare il benvenuto all'iniziativa, la dirigente scolastica Giovanna Gallo che ha ricordato i passi salienti della manifestazione. La prosa e la poesia hanno condito di significato la kermesse, visti i temi delle due discipline in questione, per la poesia quello recante il titolo: “Mi piace leggere, mi da di più” e per la prosa “I rumori e i colori della scuole”. La giuria composta dalla responsabile della biblioteca della Sinisgalli Agnese Ambrosio e dagli scrittori Claudio Elliott e Mario Santoro ha premiato i lavori dei giovani interpreti che hanno elaborato testi davvero toccanti e densi di significato. Per la poesia è stato premiato Dario Loprete della quinta D del secondo circolo didattico, secondo classificato Nicole Bonavoglia della quinta B
dell'Istituto Sinisgalli terzo classificato Alessandro Gugliotta della quinta D del secondo circolo didattico, per quanto riguarda la poesia i riconoscimenti sono andati a Federica Cavallo della quinta D della Sinisgalli, seconda piazza per Maddalena Guardi dell'Istituto comprensivo di Armento, terzo classificato Francesco Carlomagno dell'Istituto Comprensivo di Lauria. Per quanto riguarda la prosa il primo premio è andato a Martina Pace della seconda L della Sinisgalli, secondo premio in tandem a Davide Casella e Valentina Mecca rispettivamente della terza A e seconda B Sinisgalli, per la poesia i premi sono andati a Francesco Bonafede della Sinisgalli, secondo posto in condominio per Biagio De Stefano della terza A e per Gerardo Vita della seconda A sempre della Sinisgalli. L'iniziativa ha riscosso consensi da parte degli alunni e dei docenti che hanno apprezzato il lavoro svolto dalla Sinisgalli anche in questa edizione. f.m. f.menonna@luedi.it
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Mercoledì 24 febbraio 2010
25 Moliterno Per i democratici il nome è quello di Lapadula, Tancredi per l’altro schieramento
Incertezza per il dopo Latorraca Quasi sicure due liste (Pd e una civica). Il centrodestra non ha sciolto la riserva MOLITERNO - Ad un mese dalle elezioni amministrative, a pochi giorni dalla presentazione delle liste dei candidati, nel comune valdagrino regna ancora una certa confusione politica. Ad oggi i giochi sono nel pieno del massimo dei movimenti e le alleanze sono in fase di definizione tra molte difficoltà. Dai “rumors” che trapelano (aggiornati fino a ieri), dovrebbero esserci di sicuro due coalizioni, una di centrosinistra e una “civica”, mentre resta un punto interrogativo una terza lista quella di centrodestra. Ribadiamo sono solo indiscrezioni e non scelte ufficiali. Quindi i candidati alla carica di Primo cittadino dovrebbero essere due, ma, in base ai giochi potrebbero anche salire a tre con un ulteriore terza lista. A guidare la lista del centro sinistra al novantanove per cento è l'assessore uscente, Saverio Lapadula. Una lista schierata dal Partito Democratico e alleati, si parla in questo caso con certezza - sempre da indiscrezioni - del partito di Casini, l'Udc. In continuità con l'amministrazione uscente. Infatti è sostenuta dal sindaco uscente nonché consigliere provinciale Angela
Il municipio di Moliterno (La foto è tratta dal sito dell’Apt di Basilicata)
Latorraca e - secondo i rumors - circolano all'interno nomi come il project manager del Pit, l'ingegnere Giuseppe Galante. Nella lista civica, invece, a “balzare sullo scranno” è il nome dell'ingegnere Giuseppe Tancredi proveniente dall'area popolare. Una lista sostenuta da diverse forze politiche, dagli ex del partito dei Petali a esponenti delusi e usciti dal Partito Democratico a figure rilevanti del mondo associazionistico. Si parla anche di un ragionamento del Partito Socialista con en-
trambe le liste, tendenzialmente a quella di centrosinistra. Resta l'incognita, invece, sulla terza lista di centrodestra, dove il nome papabile sembra essere l'imprenditore Fausto De Mare, presidente della Confcommercio che sarebbe in fase di valutazione. Comunque c'è molta incertezza per questa lista. E sempre secondo “vox populi” fino a qualche giorno fa girava anche la voce di una quarta lista guidata dal giovane Angelo Zambrino, del partito Mpa (Movimento
per le Autonomie). Voce spentasi successivamente. Altra indiscrezione che sta girando nel paese è l'interrogativo di “dove confluiranno i voti dei Dec facendo capo all'ex sindaco Rocco Orlando. Un interrogativo che sta attanagliando il paese. Queste sono le indiscrezioni, tra un paio di giorni i giochi devono essere fatti, un “tour de force obbligato”, visto che oramai manca davvero poco alla chiusura e alla presentazione ufficiale delle liste. Angela Pepe
Senise I lavori per la “Porta del Pollino” sono fermi dal 2007
“Punto informazione”, gara d’appalto per il completamento della struttura SENISE - Si farà un'altra gara di appalto ed una nuova impresa completerà la costruzione del punto informazione della porta del Pollino che sta sorgendo a Senise. Della questione si è interessato il consigliere Matteo Capalbo che con una interrogazione consiliare ha chiesto al sindaco Giuseppe Castronuovo lo stato di fatto di un'opera che rischia di continuare la lunga lista delle incompiute. Dal 2007 infatti, i lavori dell'edificio sono stati sospesi, sembra per scelta deliberata dell'impresa che stava realizzando la struttura, a seguito di contenzioni nati con la comunità monta Altosinni con sede a Senise, committente dell'opera. Siccome, ha ricordato Capalbo, la costruzione sorge proprio all'inizio del centro abitato di Senise, il cantiere sempre aperto, rappresenta una immagine piuttosto degradante per l'intera comunità agli occhi
dei visitatori, al di la delle motivazioni che possono esserci. Il sindaco nel rispondere ha dichiarato che la struttura sarà soggetta a nuovo appalto, essendo quello vecchio già rescisso in danno con la impresa Granata di Sala Consilina, che dunque sarà invitata ad abbandonare previo recupero di armi e bagagli il cantiere. La struttura, nata da un progetto della comunità montana Altosinni con fondi Pit del Lagonegrese-Senisese, di circa ottocentomila euro, ha nelle intenzioni la realizzazione della porta di ingresso al Parco nazionale del Pollino. Ovvero alla realizzazione di un punto informazione con schermi multimediali, saloni per conferenze e mostre varie, accesso a prenotazioni di alberghi e ristoranti in tempo reale ed un percorso esterno di storia vissuta.Nei pressiinfatti, sorgela porta(ruderi) dell'antico Mercato, che in epoche lon-
tane rappresentò un preciso punto di riferimento per l'intera area ed oltre. Quì si svolgevano due fiere annuali (per le derrate e per gli animali) che duravano circa due mesi e che attiravano per la importanza acquirenti anche di Puglia e Calabria. Con questo progetto dunque, si vuole riannodare la storia tra il vecchio ed il nuovo. Ma come detto il progetto che interessa un edificio di seicento metri quadri già realizzato nella sua struttura portante, è stato interrotto a soli pochi mesi dall'inizio per adeguarlo alle indicazione arrivate dalla sovraintendenza regionale ai beni culturali che hachiesto una netta distinzione tra il vecchioed il nuovo. Subito dopo infatti, l'impresa è entrata in contenzioso con la direzione lavori ed i lavori si sono bloccati definitivamente. Ora sembra che il tutto sia all'epilogo. Gianni Costantino
Lauria, alcune zone a rischio frane
La frana lungo il torrente Gagliona
LAURIA - Il maltempo degli ultimi giorni non ha risparmiato il territorio di Lauria, dove si sono aggravate situazioni di dissesto già esistenti. I torrenti in piena hanno provocato fenomeni di erosione in più punti del territorio. Le preoccupazioni maggiori riguardano tutto il bacino del torrente Gagliona, dove la frana ha messo in apprensione diverse famiglie. Il sindaco Antonio Pisani rassicura: «Ancora non è niente di allarmante». La situazione di crisi lungo il bacino del torrente Gagliona è dovuta a 20 giorni di piogge continue che hanno abbattuto l'attrito e la resistenza del terreno principalmente argilloso e creato diversi movimenti franosi. Quello più grave si è verificato a ridosso della San Pietro Catania, dove una grossa frana ha rotto anche i tubi della condotta adduttrice alla centrale Idorelettrica. Il movimento si è verificato nelle vicinanze delle abitazioni di alcune famiglie che ora temono per la loro sicurezza. L'amministrazione comunale è dovuta intervenire anche per ripristinare la viabilità sulla strada comunale Santa Maria
(una traversa della strada provinciale della Melara), al rione inferiore, dove il torrente Marcellino ha reso la sponda su cui si trova la strada. Fenomeno simile anche per la strada Alvante a Cogliandrino e per la strada comunale che porta al Monte Sirino, dove gli eventi franosi si sono verificati in tre punti. Un peggioramento si è verificato anche lungo la strada della Seta. Mentre resta ancora chiusa, dopo il maltempo dell'anno scorso, la strada Seta-Mulino Rosa. Qui l'amministrazione sta allestendo un bando di gara, ma per intervenire sarà necessario aspettare che migliori il tempo. Un intervento in questo periodo, con il terreno saturo, spiegano dall'Ufficio tecnico comunale, romperebbe il labile equilibrio dell'area mettendo a rischio la sicurezza anche degli operai. «Tutte le situazioni che erano già precarie adesso sono a rischio - ha spiegato il sindaco di Lauria Antonio Pisani - Come amministrazione abbiamo formulato un programma di interventi alla Regione Basilicata che andremmo a definire alla luce di questa nuova situazione dopo questo maltempo». Francesco Zaccara
Atti persecutori, rimane in carcere Chiaromonte, si conclude il corso di formazione biblico e teologico il trentenne originario di Lauria LAURIA - Resterà al regime di custodia cautelare in carcere il giovane 30enne di Lauria arrestato giovedì scorso per il reato di stalking. Lunedì pomeriggio si è tenuto nel carcere di Sala Consilina l'interrogatorio di garanzia di P.D. in esecuzionedell'ordinanza diapplicazione di arresti in carcere per stalking per avere molestato e seguito ripetutamente, la sua ex-fidanzata. Innanzi al Gip, Lucia Iodice, il giovane, assistito dal difensore di fiducia, Antonio Boccia, ha reso formale interrogatorio non avvalendosi della facoltà di non rispondere. Sembrerebbe che, su alcuni passaggi, il giovane abbia ammesso le proprie responsabilità ma il gip, al momento, ha confermato la detenzione in carcere. Durante l'interrogatorio è emerso che il ragazzo non sta bene ed il difensore non ha intenzione di invocare la seminfermità, ma il recupero in comunità. I carabinieri della compagnia di Lagonegro avevano arrestato il tren-
tenne in quanto responsabile di atti persecutori nei confronti della sua ex-compagna, una 24enne F.C., sua compaesana. Il provvedimento restrittivo era stato emesso dal Gip, Lucia Iodice, su richiesta del magistrato inquirente, Francesco Greco. L'indagine dei carabinieri era iniziata quando si era presentata in caserma la donna che voleva denunciare il suo ex-fidanzato. L'uomo la perseguitava, di persona ed attraverso il telefono, intimandole di non uscire di casa, fermandola ed insultandola in pubblico. I diverbi, pubblici e privati, in numerose occasioni, hanno determinato nella donna uno stato di prostrazione sino al punto che è stato necessario lasciare il lavoro. Oggi dovrebbe essere depositata l'ordinanza da parte del Gip e in seguito il legale di fiducia valuterà la nuova strategia difensiva e sicuramente chiederà, con un'stanza a parte, la rimessione in libertà. Emilia Manco
CHIAROMONTE - E’ iniziato nei giorni scorsi il corso di formazione biblico - teologica, presso l'Ostello della Gioventù di Chiaromonte. Il corso, cominciato ieri, si concluderà nella giornata di oggi, il tema scelto: “Nel segno della fedeltà e della vita”. E' rivolto a sacerdoti, diaconi, religiosi, Consiglio pastorale diocesano, insegnanti di religione, operatori pastorali, associazioni e movimenti ecclesiali e fedeli laici. Con la presenza del relatore don Ignazio Schinella, docente presso il seminario di Capodimonte e presso il seminario di Catanzaro. Il programma delle giornate di ieri prevedeva l'accoglienza, alle ore 16 la preghiera comunitaria e la successiva presentazione del corso con l'esposizione di diverse relazioni.
La prima relazione era titolata: “Mettimi come sigillo sul tuo cuore”, a cui è seguito un dibattito con il relatore. Per oggi, invece, si prevede l'incontro alle ore 9.30 solo per i sacerdoti, e nell'ora media sarà presentata la relazione: “Da peccatori a uomini che danno la vita”. L'arrivo e l'accoglienza è fissato sempre per le ore 15.30, alle 16 la preghiera comunitaria e la prima relazione: “Intercettivi e contragestativi” e dopo una breve pausa ci sarà la discussione della seconda relazione titolata: “Il legame forte tra etica della vita ed etica sociale”. Infine, il dialogo e la preghiera conclusiva alle 19. L’iniziativa promossa dalla diocesi è stata coordinati dai sacerdoti don Franco Lacanna e don Enzo Appella. v. g.
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Ginestra La bambina morì il 24 novembre 2007 all’ospedale di Venosa. Soddisfatti i genitori
Rinvio a giudizio per tre medici L’accusa è di omicidio colposo nei confronti della piccola Francesca Casacci GINESTRA - Lo scorso 22 febbraio al tribunale di Melfi si è tenuta l'udienza preliminare per la morte della piccola Francesca Casacci di Ginestra, avvenuta il 24 novembre del 2007 all'ospedale di Venosa per bronchite asmatica. Erano presenti i genitori della piccola Francesca, Francesco e Rossella e gli avvocati dei medici in servizio presso il reparto pediatria. Il giudice ha disposto il rinvio a giudizio dei medici che dovranno comparire alla prima udienza del prossimo 2 dicembre. Di ritorno da Melfi, i genitori della piccola Francesca hanno voluto rilasciare alcune dichiarazioni. Il papà Francesco ha detto: «la nostra fiducia nella giustizia sembra che sia stata ricompensata. Fin dal primo momento avevo accusato la primaria del reparto pediatria dell'ospedale, Ornella Soligno e le sue collaboratrici Santangelo e Pietrafesa che avevano trattato il caso sanitario di mia figlia, Francesca di due anni, con troppa superficialità. Il mio pensiero è stato condiviso e capito anche dagli organi istituzio-
A sinistra la piccola Francesca. A destra l’ospedale di Venosa
nali avvalso dall'autopsia eseguita dal dott. Maglietta e dalla perizia del prof. Strada, luminare in materia di medicina legale». Il padre della bambina ci rivela i dettagli. «Sono in possesso - dice del procedimento penale, emesso dal procuratore Arminio, nei riguardi dei tre medici, rinviati a giudizio per l'articolo 589 del c.p. per omicidio colposo aggravato dall'art.113 del c.p. per concorso e cooperazione tra lo-
ro, la prima quale direttore dell'U.O. di Pediatria dell'Ospedale Civile di Venosa, la seconda e la terza quali medici in servizio presso lo stesso reparto, a seguito del ricovero presso il predetto reparto della minore Casacci Francesca Immacolata per “bronchite asmatica”, non procedevano per imprudenza, imperizia e colpa professionale grave ad una doverosa verifica della diagnosi di ingresso né ad esami clinici e radiografici necessari alla
individuazione della situazione clinica della paziente (Rx, Ecg, esami ematochimici urgenti) ed anche per valutare l'adeguatezza della struttura al quadro clinico evidenziato, sicchè con approccio diagnostico superficiale e negligente e sottostimando la gravità della patologia in atto, peraltro già segnalata dalla madre della bimba, non veniva individuata l'esatta patologia “infezione bronco-polmonare a focolai multipli, in evoluzio-
ne ascessualizzante”, e quindi alla stessa veniva praticata una cura inadeguata, né veniva avviata in un Reparto di Terapia Intensiva, sicchè la paziente, nella notte del 24 novembre 2007, veniva colta da crisi cardio respiratoria acuta cui seguiva un rapido decesso». La mamma Rossella ha aggiunto: «ho rivissuto per l'ennesima volta, nell'attimo in cui si parlava di mia figlia, che nessuno mi ridarà, momenti tristi ed ansiosi, ma al-
lo stesso tempo col rinvio a giudizio dei medici, ho provato una sensazione di sollievo e di…giustizia». Nella giornata di ieri è stata contattata la Asp. Attraverso il suo ufficio stampa, il Direttore generale, Pasquale Amendola, fa sapere che «ha trasmesso copia del decreto di rinvio a giudizio all'Ufficio Legale Aziendale per l'esame del caso e la proposta di eventuali provvedimenti da adottare». Lorenzo Zolfo
Genzano, come orientarsi in una scuola che cambia GENZANO - L'orientamento scolastico rientra nel concept curatoriale della scuola di oggi proiettata nel futuro. L'idea di affrontare con consapevolezza e senza traumi un percorso formativo è la molla che ha fatto scattare il progetto. All'interno dell'Istituto Professionale G. Fortunato, l'orientamento scolastico è rivolto agli alunni che frequentano l'ultimo anno delle scuole medie di primo grado, in procinto di iscriversi presso un Istituto superiore. «È un'iniziativa che l'intero istituto (con sede a Potenza) ha voluto intraprendere per dare la possibilità agli alunni di verificare, presso ogni sede coordinata, le modalità attraverso cui viene svolta l'attività didattica - precisa il Dirigente Scolastico dell'I.P.A. di Potenza, prof. Girolamo Vignola». L'attività laboratoriale è il volano dell'Ipa. «Gli alunni della scuola media di Genzano e dei comuni limitrofi, nell'arco dei due giorni di open day, hanno avuto la possibilità di sperimentare le tecnologie presenti nel laboratorio di Chimica, di Biologia e di micropropagazione collegato all'attività in serra - puntualizza il prof. Vignola». Dunque una vetrina di attività espositive e una lezione interattiva al servizio degli alunni ospiti. Il percorso didattico seguito ci viene illustrato dal direttore dell'Ipa della sede di Genzano, prof. Antonio Ciola.
«La presentazione è iniziata con la simulazione di una lezione - spiega il prof. Ciola. In un'aula abbiamo allestito una postazione mobile, e con l'ausilio di un computer e di un videoproiettore, abbiamo proiettato un filmato sugli usi, i costumi, le tradizioni e le abitudini alimentari dei vari comuni del territorio. La teoria è stata seguita dalla pratica. Difatti il gruppo si
è spostato nel laboratorio di Chimica, dove ha avuto la possibilità di osservare al microscopio le strutture vegetali e i microrganismi. Nell'aula orientamento sono state illustrate le novità della riforma Gelmini, relative agli istituti superiori e alla nuova impostazione didattica. Il percorso è terminato con la visita del laboratorio di micropropagazione e del tun-
Intervista al dirigente scolastico Vignola
Carabinieri, un arresto e tre persone denunciate UN ARRESTO e tre denunce. E’ questo il risultato di servizi di controllo del territorio da parte dei carabinieri della compagnia di venosa, coordinati dal luogotenente Salvatore Santoro. I reati vanno dal furti di cavi di rame, all'uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti e a quello dell'immigrazione clandestina. A Genzano di Lucania, i carabinieri della locale stazione hanno tratto in arresto G. S., cittadino indiano, in quanto rientrato in italia senza alcuna autorizzazione del ministero dell'interno. A Venosa, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno denunciato alla Procura della repubblica presso il tribu-
nale per i minorenni un ragazzo di 17 anni trovato in possesso di 7 grammi di hashish e di 50 euro in denaro contante, presunto provento dello spaccio di droga. A Lavello, i militari dell’Arma hanno denunciato alla procura della repubblica di melfi F.L. e D.P. entrambi lavellesi noti alle forze di polizia poiché responsabili di furto aggravato in concorso. I carabinieri, nel corso di perquisizione all'interno di un deposito in uso ai due hanno rinvenuto 6 quintali di cavi in rame provento di vari furti perpetrati nella zona. La refurtiva, per un valore complessivo di 3.000 euro, è stata consegnata ai legittimi proprietari.
nel serra». Una caratteristica fondamentale dell'Ipa “G. Fortunato” è la sinergia dell'Istituto con le aziende agricole del territorio per la valorizzazione dei prodotti tipici. A tal proposito, le classi IV e V dell'Istituto, svolgono attività di stage presso le aziende agricole locali ed extraregionali, mettendo a frutto le competenze acquisite. La scuola del futuro si rapporta al territorio e contemporaneamente favorisce l'occupazione dei neodiplomati. Angela Menchise
Il dirigente scolastico Girolamo Vignola
Patrimonio locale e cittadinanza Concorso del Club Unesco del Vulture VULTURE-MELFESE - Si chiama “Cittadini di un patrimonio sostenibile” e ha come obiettivo «l'acquisizione di un’auto-resposabilizzazzione tra i giovani sulla conservazione e sul recupero del proprio patrimonio storico architettonico ed archeologico e la sua conoscenza nel contesto dei problemi posti dallo sviluppo e dalla sua sostenibilità nell'area del mezzogiorno». Muove da questa certezza il progetto promosso dal Club Unesco del Vulture. «In questo modo - si spiega nel bando - i giovani acquisiranno maggiori conoscenze dei siti del patrimonio locale per imparare a tutelarli, non dimenticando il ruolo dell’ambiente naturale e della necessità di uno sviluppo sostenibile e diventando loro stessi cittadini responsabili e sensibili di fronte alla società civile nel contesto locale». Del resto mira proprio a questo la “mission” del Club Unesco dove «l’istruzione rappresenta una condizione fondamentale per promuovere cambiamenti sotto il profi-
lo comportamentale e dotare tutti i cittadini delle competenze essenziali necessarie per seguire uno sviluppo sostenibile.(...) per quanto riguarda anche questioni come l’uso sostenibile delle risorse energetiche e dei sistemi di trasporto, modelli sostenibili di produzione e consumo, la salute, la competenza dei mezzi di comunicazione e una cittadinanza mondiale responsabile». Il concorso oltre al Club Unesco vede come partnership il Cnr-Ibam, la Comunità Montana Alto Bradano, il Gal Vulture-Alto Bradano ed i 22 Comuni del VultureAltobradano. Due sono le categorie a concorso. La prima per studenti delle scuole medie inferiori e superiori e una seconda per laureandi e laureati. Dovranno produrre elaborati cartacei in materia di archeologia, cultura anche in un’ottica di sensibilizzazione del patrimonio. Per maggiori informazioni ci si può collegare al sito: www.vultureunesco.it.
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Barile L’associazione ambientalista scrive al primo cittadino Giuseppe Mecca
Cementificio: preoccupazioni dal Wwf BARILE - Torna d’attualità il cementificio di Barile. Dopo le prese di posizione della Ola nei mesi scorsi ad esprimere forti preoccupazione è il Wwf Basilicata scrivendo al sindaco di Barile, Giuseppe Mecca, sollecitandolo a intervenire nella questione. Secondo l’associazione ambientalista, la proprietà del cementificio «intende ampliare la propria produzione ed utilizzare il Cdr (combustibile derivato da rifiuti) come combustibile. La scelta di aggiungere il Cdr alla miscela di altri combustibili fossili già utilizzati scaturisce da una convenienza prettamente economica dell'azienda grazie alle premialità derivanti da una
distorta e da sempre contestata normativa nazionale che equipara questo materiale ai combustibili di origine organica e naturale. In realtà impiegare questo combustibile significa bruciare i diversi composti organici contenuti nei rifiuti in un forno per cemento che svolge la funzione di inceneritore determinando tutta una serie di ulteriori rischi di inquinamento e contaminazione ambientale a causa della generazione di gas tossici, diossine e dibenzofurani cancerogeni e mutageni, particolato e nanopolveri notoriamente cancerogene oltre a metalli pesanti volatili tossici, So2, NOx e Mercurio». «L'ampliamento dell'im-
pianto in questione, - continua la nota del presidente regionale del Wwf Vito Mazzilli - inoltre, aumenterebbe in modo esponenziale tali rischi per tutta l'area interessata ed in particolare per il centro abitato di Barile che dista appena 600 metri dalla sua ciminiera. Bisogna inoltre evidenziare che il sito dove è ubicato il cementificio si colloca a ridosso delle pendici del Monte Vulture, un'area di straordinario interesse naturalistico e paesaggistico tutelata da una Zps (Zona a Protezione Speciale) i cui confini distano appena 1500 metri dall'impianto. Considerando inoltre che il territorio barilese è caratterizzato dalla produzione dell'aglianico Doc e
che buona parte della propria economia si basa proprio sulla produzione di vini e olio pregiati, riteniamo come Wwf che un intervento di ampliamento dell'impianto e un utilizzo di Cdr risultino ampiamente incompatibili con la reale vocazione economico-produttiva e le peculiarità ambientali e paesaggistiche dell'area». Per questi motivi il Wwf invita il primo cittadino di Barile «a intervenire a tutela della salute dei cittadini del proprio comune chiedendo puntuali controlli sulle attuali emissioni dell'impianto ed adoperarsi per evitare l'ampliamento prospettato». Il Wwf Basilicata, infine, «ha anche richiesto alla Re-
Il municipio di Barile
gione Basilicata gli atti relativi al progetto di ampliamento della cava Pozzolana a Barile, cava a servizio del cementificio, ugualmente preoccupato per gli impatti
ambientali che si aggiungerebbero alla situazione sopra descritta, riservandosi un intervento puntuale sulla proposta progettuale presentata».
Spaccatura sempre più marcata nella coalizione che guida la politica nella città di Federico II
Un “Destino” contro Navazio Anche il Presidente del consiglio comunale di Melfi correrà alle regionali Michele Destino, capogruppo in provincia per conto del Pdl, a firmato ieri la sua candidatura alle regionali. Una notizia ufficiale che noi del Quotidiano avevamo già abbondantemente anticipato. Destino concorrerà nella lista Per la Basilicata, Per Nicola Pagliuca, la cosiddetta lista del presidente che annovererà tra le proprie fila, gente di partito come appunto Destino, ma anche Falotico dei Dec ad esempio. " Quando il partito chiama un uomo di partito deve rispondere senza tentennamenti e senza titubanze". Questo il commento a caldo del presidente del consiglio comunale di Melfi, fino a ieri storico braccio destro di Ernesto Navazio ed oggi, dopo l'evolversi della situazione politica, suo primo antagonista in ambito cittadino. Una netta contrapposizione che rimarca ancora di più la frattura all'interno del centro destra melfitano, che si paleserà in maniera evidente nel contesto del prossimo consiglio comunale che si terrà lunedì 1 marzo. Gente che fino all'altro giorno era saldamente alleata ed unita, che invece adesso si affronterà sul campo, con l'intento di misurarsi, prevalere e dimostrare la propria forza. In ballo non soltanto l'ipotetica elezione, ma un più ampio discorso di leadership. Il Pdl a Melfi non poteva strategicamente e non soltanto, lasciare campo libero a Navazio. Pra-
FORENZA - Ottimo successo di pubblico a Forenza per la presentazione della mostra “Identità Visibile”organizzata dall’Apofil Vulture melfese, in collaborazione con il centro per l’impiego sportello integrato polivalente di Genzano, il comune di Forenza e l’associazione Anspi. Un laboratorio ben riuscito, quello di Identità Visibile, che si va a posizionare all’interno del più vasto progetto regionale di inclusione sociale “cittadinanza solidale”. Gli abiti medioevali prodotti sono stati apprezzati così come i manufatti realizzati, dalle cassepanche, alle monete, alle spade. Splendida la cornice offerta dalla pinacoteca del convento francescano di Fo-
Michele Destino e Navazio qualche tempo fa
ticamente una autostrada in cui inserirsi e racimolare voti. Le lamentele degli altri candidati di fuori Melfi, che non vedevano di buon occhio un l'inserimento di un melfitano nelle lista del Pdl, per ovvie ragioni di opportunità, onde evitare un effetto traino con Pagliuca presidente, ha fatto si che Destino venisse collocato nell'altra lista, quella per il Presidente appunto, dove è di fatto meno pericoloso per chi ambisce ad essere eletto. Destino a cui viene riconosciuta una capacità di saper prendere voti, quantomeno nell'ambito cittadino, dovrà braccare Navazio e portare consensi al partito. Una sorta di marcatura ad uomo, per usare una terminologia calcistica, che ha lo scopo di impedire che
l'attaccante avversario vada in rete, ma anche di partecipare alla manovra di squadra. Un compito affidato in tono minore, anche a Giuseppe Montanarella, altro candidato di Melfi inserito nella lista Mia ( Movimento Imprenditori Autonomi), che ha per capo sempre Nicola Pagliuca. Di fatto a Melfi da una parte vedremo il Pdl ed i suoi consiglieri, ( Russo che ha ritirato la sua candidatura in Fiamma tricolore, Roselli segretario cittadino del partito, Lamorte, Flammia e Caprarella eletti con Melfi 2001 ma lontano dal Sindaco, il capogruppo Giorgio, più Lorenzo e Nicola Pagliuca), che appoggeranno Destino, i restanti consiglieri ( Lovecchio, Montanarella, Savino, Masserini) e l'intera giunta comunale che sosterranno invece Navazio. Una bella lotta che fa seguito alla competizione sotterranea avvenuta esattamente un anno fa, quando sempre Destino si presentò e poi venne eletto alle provinciali per conto del PDl. Allora alcuni assessori e lo stesso Sindaco vennero accusati nemmeno troppo velatamente, di non aver appoggiato in pieno la candidatura di Destino. Chi sosteneva che si trattasse di un primo campanello di allarme relativamente ad una crisi in atto, alla luce della situazione attuale, tutti i torti forse non li aveva. Emilio Fidanzio
“ViviAmo Genzano” allo scoperto Daniele Stolfi è il candidato a sindaco GENZANO DI LUCANIA - Dal “fronte” dei “preliminari” per le prossime Amministrative ci giungono notizie, tramite comunicato stampa, da un'unica lista: “ViviAmo Genzano”. «Lunedì scorso - ci comunicano - la nostra compagine civica ha designato il proprio capolista, candidato alla carica di sindaco alle prossime elezioni, nella persona di Daniele Stolfi, 48 anni, avvocato». «Il metodo di scelta adottato - continua il comunicato - è stato democratico ed innovativo, in quanto si è partiti da una base assembleare molto ampia da cui è dapprima scaturita la rosa dei candidati ed in seno alla quale, infine, è emerso il capolista, individuato sulla base di una serie di criteri prefissati dallo stesso gruppo». «Si tiene a sottolineare - conclude il documento - l'assoluta novità rispetto alla prassi usuale che vede anteposta l'individuazione del capolista ai restanti candidati». «La lista “Viviamo Genzano - ci dichiara personalmente l'avvocato Stolfi - è nata come progetto-laboratorio politico finalizzato alla creazione di una nuova classe dirigente in grado di interpretare le istanze della cittadinanza, per troppo tempo disattese da parte dei partiti politici tradizionali». «I candidati - precisa - sono emersi per competenze, idee, entusiasmo e vo-
Daniele Stolfi
glia di rinnovamento. Ed in sostanza si è puntato sulla “qualità” dei partecipanti, quasi tutti mai candidati in passato». «Infine - conclude Stolfi - la formazione civica si è data un “codice etico” che sarà pubblicato (anche sul sito wwwmonattocc.it) insieme al programma». Domenica prossima, presso la sede ubicata in C.so Garibaldi, si terrà la presentazione ufficiale della lista. Gianrocco Guerriero
“Identità invisibili” a Forenza renza concessa da padre Emilio, l’ultimo frate ad abitare le antiche stanze. Un piccolo gioiello davvero meritevole di attenzione. Il convento risale addirittura al 1550 avendo intatte numerose opere storiche, dagli stucchi, agli affreschi, al chiostro, fino all’incredibile crocifisso ligneo che cambia espressione in base alla prospettiva. Tutto trasuda storia. Così in questa location molto suggestiva gli abiti e gli oggetti in mostra realizzati in sole 200 ore di labora-
torio, hanno preso vita. Un successo, quello di Identità Visibile, che è frutto di un positivo lavoro di squadra tra enti e territorio che ha mirato alla realizzazione professionale dei partecipanti guardando alle esigenze concrete della cittadina. Sono stati in nove ad aver partecipato al laboratorio, persone adulte ma desiderose di imparare, capaci di rimettersi ancora una volta in gioco e dimostrare di essere all’altezza. Si tratta di Incoronata Maio, Maria Rufino,
Antonietta Lambo, Maria Fangione, Carmen Iulia Liuni, Carmine Mazzolla, Lorenzo Calò, Silvio Barbano e Augurio Facciuto. Dal 18 settembre scorso insieme hanno iniziato un percorso incontrandosi tre volte a settimana per cinque ore con la tutor del corso Enza Zotta del centro per l’impiego di Genzano e con l’artista dell’ associazione Anspi Carmine Caputi. In questo modo, poco per volta è nata la motivazione, seguita dalla passione e dalla voglia di farce-
la. “Ci hanno accolti bene”ricordano i ragazzi “all’inizio ci hanno illustrato il programma che ci ha subito coinvolto”. Imparare a lavorare i tessuti non è cosa da poco, non ci si improvvisa sarti o falegnami o fabbri dall’oggi al domani, eppure i partecipanti ce l’hanno fatta dando tutto il loro impegno. “E’stato un riscatto”dicono tutti “anche rispetto alle precedenti esperienze”. Incontri che hanno trasformato anche persone che non si conoscevano in amici. “Si
è creato un bel gruppo a partire da questo laboratorio” raccontano “la speranza adesso è che questa esperienza prosegua in qualche modo affinché ciò che abbiamo appreso possa essere lo strumento idoneo per trovare uno sbocco di lavoro”. Un buon lavoro di rete come ricordato nel corso dell’incontro di presentazione della mostra da Giovanna Bochicchio direttore Apofil Vulture. Presenti a portare il proprio contributo a quanto fatto il sindaco di Forenza Franco Mastandrea, la vice presidente dell’Anspi Vilma Morsico, il presidente Apofil Antonio Giansanti e l’assessore provinciale al Lavoro Vito Lucio Rossi. Lucia Nardiello
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Mercoledì 24 febbraio 2010 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Bordate non sono risparmiate ai gruppi tradizionali: «La colpa è loro, favoriscono l’antipolitica»
Il Ciacp contro le liste civiche Giuseppe Pace: «Così si va inevitabilmente verso l’instabilità e il trasformismo» di GIUSEPPE PACE* Apprendiamo da organi di stampa che a Matera, per le prossime elezioni comunali, si va verso le 25-30 liste civiche. Se le cose dovessero andare così, si avrebbero, nelle sole liste civiche, più di 1.000 candidati circa. Questo significherebbe che, portando ogni candidato almeno cinque elettori di famiglia, oltre 5.000 elettori sarebbero bloccati da familiares. Salterebbe ogni discorso di sana amministrazione del Comune, poiché, come dimostra anche l'esperienza dell'ultimo Consiglio comunale, tutto si risolverebbe in un inaccettabile gioco di piccoli e circoscritti interessi, con inevitabili cambi di casacca e trasferimento da un gruppo all'altro. Cosa che renderebbe molto aleatoria e ondulante la vita del Consiglio e della Giunta. Il nostro pensiero sulle liste civiche, del resto, è chiaro da anni. Già in data 4 gennaio 2003, cioè sette anni fa, scrivemmo che “il CIACP non è stato mai entusiasta delle liste civiche, che quasi sempre si muovono in una logica antipartitica”. In data 26 aprile 2006, cioè tre anni dopo anni, precisammo che “l'esperienza ci rendeva piuttosto scettici verso le liste civiche, che finiscono sempre col far da stampella a qualcosa e a qualcuno”. Tre anni dopo, in data 10 ottobre 2007, dichiarammo che “le liste civiche, al di là della retorica, non hanno rapporto con gli elettori, se non di tipo personalistico e familistico”. Infatti, mentre sorgono all'insegna della contestazione moralistica, dopo le elezioni finiscono puntualmente con l'aggregarsi a chi ha vinto (29 novembre 2007). Gli eletti delle liste civiche, a tutti gli effetti, insomma, finiscono col diventare “consiglieri di sé stessi”, alla mercé di chi gli dà più “visibilità”, cioè “offre di più”. Non vogliamo nasconderci, naturalmente, la colpa dei partiti tradizionali, che poco o nulla più hanno della vecchia organizzazione democratica (non vogliamo nemmeno dire “di massa”). Spesso trionfano, anche in essi, gruppi ristretti di persone che, a rotazione, si distribuiscono tutti i posti disponibili, istituzionali e subistituzionali, secondo una deleteria pratica amicale e parentale. Ciò spiega il diffondersi di un largo senso di sfiducia e di qualunquistica antipolitica, in cui si inserisce un vuoto gusto trasgressivo, ma anche, a volte, l'ingenuità o il piacere di godere di “venti giorni di vanagloria”. Non vogliamo dire nulla, ovviamente, delle spese che ogni candidato dovrà comunque sostenere, e che, in tempi di attanagliante crisi, meriterebbero più razionale impiego. Di certo c'è che, di questi forvianti fenomeni
«I partiti siano esempio di moralità e di serietà» |
«Gli eletti delle locali sono consiglieri di sè stessi»
I CANDIDATI
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Sono sei gli aspiranti sindaci in lizza
Salvatore Adduce
BREVI
Spine Bianche
Esplode compressore, lievi danni E’ ESPLOSO per cause accidentali la notte scorsa il compressore esterno di un circolo privato. Il fatto è avvenuto verso le 2 e 20 della notte scorsa in Via Spine Bianche. I Carabinieri che sono immediatamente accorsi sul posto hanno potuto verificare che il fatto è avvenuto per cause dovute ad un malfunzionamento. L’esplosione danneggiava una finestra e la porta esterna. Ma non ci sono stati altri danni di particolare rilevanza. Sul posto sono intervenuti oltre ai Carabinieri anche personale della Polizia di Stato e ai Vigili del Fuoco.
Guida in stato di ebbrezza
Due patenti ritirate NEL corso della nottata tra sabato e domenica, nell'ambito dei servizi mirati alla prevenzione del consumo di sostanze stupefacenti e bevande alcoliche, causa delle c.d. stragi del sabato sera, i Carabinieri del Comando Compagnia di Matera hanno denunciato a piede libero alla locale A.G. due giovani, di 24 e 29 anni, poiché sorpresi alla guida in evidente stato di ebbrezza alcolica. Contestualmente, sono state ritirate loro le patenti. I militari dell'Arma continueranno ad intensificare i servizi mirati a prevenire e reprimere un fenomeno che merita una particolare attenzione considerata la giovane età dei soggetti coinvolti e le tragiche conseguenze che spesso gli incidenti comportano. Dall'inizio dell'anno, sono già 12 le persone denunciate dai Carabinieri per guida in stato di ebbrezza nel solo capoluogo di Provincia.
Saverio Acito
Campus Universitario
Latronico: «13 milioni strategici»
Angelo Tosto
Domenico Genchi
«ACCOGLIAMO con soddisfazione lo stanziamento da parte del Ministero dell'Università di un finanziamento di circa 13 milioni di euro per la ristrutturazione dell'ex Ospedale civile di Matera, che ospitera' 156 posti letto per gli studenti universitari». Lo ha dichiarato nei giorni scorsi il senatore del Pdl, Cosimo Latronico in un intervento nel quale ha sottolineato l’importanza di un intervento che potrà in qualche modo consentire una crescita del polo universitario lucano e di quello materano in maniera particolare. «E' la dimostrazione, qualora ve ne fosse ancora bisogno, del costante impegno del governo a favore del Mezzogiorno e della Basilicata. Il progetto, inoltre, riveste un'importanza strategica per lo sviluppo della sede materana dell'Università degli Studi della Basilicata, per la quale il governo continuerà a fare la sua parte». Insomma una soluzione che trova più di un riscontro positivo e che può considerarsi strategica per la crescita del territorio.
Dottori Commercialisti
«La Regione proroghi il bando»
Cinzia Scarciolla
psicologici e sociali, c'è sempre chi sa approfittare e approfitta, perché non è difficile immaginare, dietro le liste civiche, uno o più registi. Nessuno, come è logico, ha il potere di bloccare il fenomeno delle liste civiche perché non si può impedire al singolo cittadino di organizzare e aderire alle liste civiche. Preme tuttavia segnalare
Domenico Savino
il pericolo e anzi la certezza che con le liste civiche si va inevitabilmente verso l'instabilità e il trasformismo. Né possiamo trascurare di dire ad alta voce, ai partiti organizzati, che, prendendo essi soldi dallo Stato, hanno il dovere di dare esempi di serietà e moralità nella scelta dei propri candidati, escludendo nomi ambigui, chiacchierati e familiares, ovvero quanti, nella loro
carriera politica, hanno offerto evidenti prove di inaccettabile girellismo. Siano comunque e sempre, di monito, i nostri a “padri della patria”, che, da ogni parte politica, seppero darci la Costituzione, fondata sui valori di democrazia, libertà, giustizia, solidarietà e meritocrazia. *il Centro di iniziativa e analisi culturale e politica
L'ORDINE dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Matera, dopo aver varie volte segnalato al Dipartimento Attività produttive della Regione Basilicata il mancato funzionamento del software di compilazione del modulo della domanda per partecipare al “Bando” reso disponibile sul sito del Soggetto Gestore “Sviluppo Basilicata S.p.A.”- e dopo aver ottenuto la sua tanto attesa attivazione, in collaborazione con gli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Potenza e Melfi, ritorna sulla questione: il software per l'invio delle domande continua a presentare problemi in fase di utilizzo provocando anche improvvise interruzioni. Ciò comporta un notevole rallentamento dei lavori e delle presumibili perdite di dati già inseriti. La conseguenza è che, l'impegno profuso dai professionisti interessati, possa anche risultare non sufficiente. Per questo motivo, l'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Matera, insieme ai colleghi di Potenza e di Melfi, chiede alla Giunta Regionale di prorogare adeguatamente i termini di scadenza del “Bando”. matera@luedi.it
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Matera
Al servizio anche degli imprenditori, punta soprattutto a recuperare competitività
C’è il via alla scuola di design Sarà presentata ufficialmente il 14 aprile al Salone del Mobile di Milano SARÀ presentata ufficialmente il prossimo 14 aprile a Milano, nella prestigiosa cornice del Salone del Mobile, la Scuola di design di Matera. Il progetto ambizioso promosso da Regione Basilicata, Sviluppo Basilicata e Distretto del mobile imbottito della provincia di Matera è stato presentato ieri nella Città dei Sassi. La scuola al servizio anche degli imprenditori locali del mobile imbottito punta sul design come elemento chiave per recuperare competitività. Il progetto parte con un investimento iniziale di 500 mila euro e sarà seguito nella fase di start up da Sviluppo Basilicata che vuole farne una scuola d'eccellenza in cui il progetto e l'innovazione diventano fattori strategici con cui le imprese locali possono diversificare la produzione in risposta alla crisi del mercato. “Le attività della scuola” sostiene Raffaele Ricciuti, Amministratore delegato di Sviluppo Basilicata “possono sintetizzarsi in 4 pacchetti di lavoro focalizzati sul tema del design: azioni strategiche per il rilancio del distretto; sviluppo di idee ad alto contenuto innovativo; comunicazione dei risultati; coordinamento del progetto. Se i risultati di questa fase sperimentale saranno positivi, passeremo all'istituzione della Lab School, con sede a Matera, che organizzerà attività formative come una scuola estiva di design per studen-
La Provincia elabora la bozza di bilancio «Aperti alle proposte per programmare»
L’appuntamento tenuto ieri presso la Camera di Commercio
ti, professionisti e creativi”. La scuola di design è un'idea cara anche a Tito Di Maggio, numero unodel Distretto del mobile materano e presidente della delegazione Adi (Associazione per il disegno industriale) di Puglia e Basilicata. DiMaggioche èanimatoda una vera passione per il design ha sempre avuto il pallino per la creazione a Matera di una scuola, convinto, a ragione, che solo attraverso il processo creativo le ormai poche aziende del mobile imbottito rimaste possano continuare a stare sul mercato. “Non possiamo competere sul prezzo”afferma “però possiamo insistere sull'unicità del Made in Italy. Un design
ed un know how che nessun concorrente asiatico può imitare. Per questo consegnare al territorio una scuola di design significa incentivare la ricerca, l'innovazione e la creatività locale”. La scuola che sarà attiva già a fine aprile si avvarrà di collaborazioni di grande livello. Maestri del design internazionale come Antonio Citterio, Cini Boeri o Michele de Lucchi verranno a Matera per avviare le attività della scuola, mentre Di Maggio, sfruttando le sinergie con il Politecnico di Milano, partner del progetto, punta persino a portare qui come visiting professor il guru internazionale del design, Philippe Starck. Giovanni Martemucci
ESIGENZA di fare rete per condividere progetti e linee guida sul versante delle problematiche di bilancio, dello sviluppo locale e delle esigenze diffuse dell'intero territorio provinciale. E' quanto affermato dall'assessore provinciale al Bilancio Domenico Smaldone durante l'incontro di ieri pomeriggio con gli enti sub regionali, comunità montane, Gal e Camera di Commercio. Si è trattato del secondo di una serie di incontri interistituzionali dell'assessorato al Bilancio, Programmazione e Controllo inerenti le linee politico - programmatiche del Bilancio di Previsione 2010 e del Bilancio pluriennale 2010/2012. «Stiamo elaborando una bozza di bilancio - ha detto l'assessore - che individui le risorse disponibili per avviare una serie di interventi che la Provincia intende programmare in concertazione con enti, associazioni, comunità montane, sindacati in modo dafar sentirel'ente provincialepiù vicino ai cittadini». Smaldone ha specificato che dopo le singole audizioni seguirà un momento di confronto e sintesi generale, propedeutico all'approvazione dei documenti di programmazione da parte della Provincia. «La necessità di questa amministrazione - ha detto il presidente Franco Stella - è quella di partire dal basso per ottenere proposte, aiuti, lavorando in tandem. Il nostro sforzo è quello di rendere produttiva la spesa a vantaggio della collettività, raggiungendo insieme obiettivi importanti». Tra le proposte presentate, quelle del Parco di Gallipoli Cognato, nella persona del presidente Rocco Rivelli che ha richiesto una maggiore attenzione al turismo, alla forestazione, alla gestione della fauna selvatica, all'agricoltura, alla viabilità minore e un maggiore inve-
L’assessore Smaldone e il presidente Stella (foto Videouno)
stimento dell'Ageforma sulla formazione (guide turistiche etc). La presenza di un infopoint a Matera è stata una delle proposte del presidente del Gal Bradanica Leonardo Braico, che hafatto notare che nellacittà dei Sassi manca un punto di informazione che indirizzi il turista verso altri percorsi culturalidel territorio.Una promozionemaggiore del territorio che esalti il modello della città di Matera rispetto all'area del metapontino e delle aree interne è stata invece la proposta di Achille Spada, vice - segretario generale della Camera di Commercio, che ha sottolineato la necessità di puntare di più sulla cultura e sullo sviluppo sostenibile. Mariangela Lisanti
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Mercoledì 24 febbraio 2010
Mercoledì 24 febbraio 2010
Lo sfratto degli “Anziani Uniti” Il sodalizio dovrà lasciare i locali concessi in comodato uso dall'Asm ENNESIMO sfratto per l'associazione Anziani Uniti: entro fine marzo il sodalizio dovrà infatti lasciare i locali di piazza Firenze, concessi in comodato uso dall'Asm (nello stabile sono presenti il Punto Servizi e il Punto Sanità) e richiesti dalla stessa per poter effettuare lavori di ristrutturazione. L'interesse dell'assessore provinciale con delega al volontariato, pari opportunità, comunicazione e sport Antonio Montemurro e del presidente Franco Stella ha fatto in modo che lo sfratto, notificato all'inizio di gennaio, non fosse immediato. «Abbiamo ricevuto una delegazione dell'associazione e ci stiamo impegnando per trovare un nostro locale per far sì che i soci continuino la loro attività associativa», ha affermato l'assessore Montemurro. L'ufficio tecnico della Provincia si è attivato per verificare la disponibilità delle scuole di secondo grado, di proprietà della Provincia: «Quando individueremo una scuola idonea, ha aggiunto l'assessore chiederemo al consiglio d'istituto di concedere i luoghi che riteniamo utilizzare senza interferire con le attività didattiche». Nel frattempo, c'è la massima disponibilità dell'Asm a lasciare la sede di piazza Firenze all'associazione fino a quando il Comune o la Provincia non riescono a trovare una nuova sede. «Prima della ristrutturazione, diventata ormai impellente per ampliare il Punto Sanità, attendiamo le decisioni degli enti. - ha affermato Vito Cilla, direttore del Distretto sanitario Non vogliamo creare disagi a nessuno, se hanno bisogno di più tempo rispetto ai tre mesi, siamo pronti a concederlo. Il problema della sede dell'associazione Anziani Uniti esisteva già con le amministrazioni Porcari e Buccico. Gli associati avevano avuto più volte garanzie dal Comune per una nuova sede». Ma così non è stato. Sono ormai anni che l'associazione Anziani Uniti non ha a disposizione una sede adatta in cui svolgere le proprie attività: dopo che hanno dovuto lasciare il locale ubicato nella struttura del liceo Classico (una sede spaziosa, raggiungibile senza pro-
Gli agronomi al tavolo per i bandi regionali
Alcuni soci dell’associazione Anziani Uniti
blemi perché posizionata in una zona centrale), i soci hanno usufruito di alcuni spazi nello stabile occupato anche dal “Punto salute”. Ma, sia l'ubicazione decentrata sia l'esiguità degli spazi, durante questo periodo hanno continuato a penalizzare i tesserati.
Tra l'altro, l'attuale vicinanza con la guardia medica, mette a disagio i soci: nel caso in cui capita un'emergenza, gli anziani devono interrompere le loro attività. Fino ad ora i soci sono 150 (gli incontri nella sede di piazza Firenze si svolgono
ogni mercoledì, sabato e domenica a partire dalle 18,30) ma all'associazione pervengono ulteriori richieste di tesseramento. Richieste che, al momento, non possono essere soddisfatte. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
AL CENTRO dello sviluppo agricolo e delle tutela dell'ambiente della provincia di Matera ci sono i dottori agronomi e forestali. Innovazione e competitività, che passano dal ruolo di professionisti, possono portare ad un rilancio dell'agricoltura lucana in un momento di forte crisi economica. E' quanto è emerso in occasione di un convegno che si è tenuto nella città dei Sassi, dal titolo “Agricoltura, Ambiente e Professione tra Passato e Futuro”, organizzato dall'Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Matera, che conta in tutto il territorio provinciale oltre 200 iscritti. Il convegno, oltre alla presenza del presidente Conaf Andrea Sisti, e del presidente della Federazione della Puglia, Oronzo Milillo, ha visto la partecipazione dei rappresentanti del mondo delle istituzioni - come il presidente della Provincia di Matera Franco Stella; del mondo agricolo regionale; il mondo accademico, con il rappresentante della Facoltà di Agraria dell'Università della Basilicata Emilio Gambacorta e il preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Bari Vito Savino. Per la prima, infatti, in Basilicata l'ordine provinciale dei dottori agronomi e dottori forestali, parteciperà al tavolo tecnico di concertazione per i Bandi regionali per il Piano di sviluppo rurale. E questo è già un importante traguardo per l'intera categoria, «perché - ha sottolineato il presidente Conaf Andrea Sisti - permette agli agronomi di essere determinanti anche nella fase decisionale per l'erogazione dei fondi e le strategie di investimento in agricoltura. I dottori agronomi ed i dottori forestali rappresentano quel patrimonio intellettuale necessario a creare innovazione». «I dottori agronomi dellaprovincia diMatera -sottolinea CarmineCocca, presidente dell'Ordine provinciale di Matera - devono essere portatori di un messaggio di modernizzazione del settore agricolo in cui operano per superare un'arretratezza che non permette alle aziende di essere competitivi sui mercati».
Via alla strategia di sviluppo e posizionamento
“Matera città della cultura 2019” Gruppo di lavoro della Regione Il Presidente della Regione ha promosso un Gruppo di lavoro per la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019. Nel corso di un incontro con rappresentanti di Enti e dell’Associazione Matera 2019 è stato delineata la strategia di “questa grande occasione di sviluppo e di posizionamento competitivo per la città di Matera e per l’intero territorio regionale”e per favorire il supporto istituzionale da parte di altre città di regioni contermini. Il Gruppo di Lavoro dovrà quindi definire, in tempi brevi (non oltre 6-8 mesi), il percorso metodologico, le alleanze e il modello organizzativo da proporre al Comitato Istituzionale, facendo tesoro delle esperienze fin qui maturate anche in altre capitali europee della cultura. Del Gruppo di Lavoro farà parte personale
qualificato di Istituzioni (Regione, Provincia e Comune di Matera) e un rappresentante dell’Associazione Matera 2019 ed esperti di levatura internazionale che hanno preparato candidature vincenti per altre Città. L’apertura internazionale della città di Matera e del territorio lucano nella sua interezza e la creazione di una strategia di rigenerazione culturale, sociale ed economica rappresentano gli obiettivi dell’iniziativa, che per la sua realizzazione richiede investimenti, energie, competenze e talenti. “La istituzione del gruppo di lavoro per candidare Matera a Capitale europea della cultura, voluta dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, rappresenta un importante passo in avanti per raggiungere questo ambito traguardo”. Lo afferma Salvatore Adduce,
candidato sindaco al Comune di Matera. “Il Comune, in questo contesto aggiunge Adduce - dovrà assumere un ruolo guida tentando di coinvolgere, di concerto con l'associazione Matera 2019, le più valide espressioni economiche, produttive e culturali del territorio e lanciare una grande iniziativa unitaria nei confronti di altre aree territoriali, a cominciare dalla Puglia e dalla Campania, in una coerente connessione con le competenze di livello internazionale come quelle che hanno determinato successi per altre candidature. Non bisognerà trascurare, in questo percorso, il coinvolgimento del sistema imprenditoriale che dovrà assumere l'impegno di accompagnare la candidatura con tutte le sue migliori energie. Il Comune, pertanto - conclude
Il presidente della Regione, De Filippo
Adduce - dovrà sottoscrivere un vero e proprio patto con la città, con le regioni ed i municipi di tutto il Sud sapendo che con questa sfida “Matera Capitale europea della cultura” è tutto il Mezzogiorno a giocarsi un'importante prospettiva di sviluppo”.
I bambini della Padre Minozzi a colloquio con il presidente Stella I BAMBINI, si sa, non finiscono mai di sorprendere. Un'esperienza che ha dell'incredibile se a essere coinvolto è il presidente della Provincia di Matera e parte dell'entourage istituzionale dell'Ente. Oltre settanta bambini, di tre quinte classi della scuola elementare “Padre Giovanni Minozzi”, che in visita presso il Palazzo di via Ridola non hanno risparmiato intelligenza, curiosità e domande. Tante, tantissime domande. “Quando sono arrivati - ha dichiarato il presidente Stella - mi ha da subito colpito il grande senso di rispetto per l'istituzione che li stava accogliendo. Un senso di responsabilità incredibile, sproporzionato rispetto alla loro giovanissima età. Una maturità che però non ha sacrificato nulla della spontaneità e della curiosità tipica dei bambini; alcuni attimi dopo, infatti, hanno cominciato a interrogarmi.” Tre tranche di domande che hanno visto il presidente Stella impegnato sul fronte
personale, politico e amministrativo. I bambini non si sono fatti mancare nulla e dopo i quesiti alla massima autorità, hanno appreso, grazie alle note del direttore generale, la dottoressa Carmela Gerardi, la memoria storica relativa alla costituzione dell'Amministrazione provinciale di Matera. “Credo che questa giornata - ha concluso il presidente Stella - abbia dimostrato come sia possibile non solo rendere attuale, interessante e produttiva l'educazione civica, ma anche brillante il dialogo scuolaistituzione e bambini-rappresentanti istituzionali. I bambini, le future generazioni, hanno bisogno di riscoprire il valore delle proprie radici e il senso di appartenenza alle istituzioni. Perché solo recuperando la centralità di questo rapporto sarà possibile riscoprire la passione per la cosa pubblica e la voglia di cimentarsi in nuove sfide per difenderne il senso più alto: i cittadini». matera@luedi.it
I ragazzi della scuola Padre Minozzi in visita nell’aula consiliare della Provincia
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30 Matera Disponibilità dell'Azienda Sanitaria fino a quando gli enti non assegnano una sede
Virtus, vittoria travolgente Largo successo con l’Invicta Potenza, ribaltato il punteggio dell’andata QUI PIELLE
QUI COREMA VIRTUS
E’ AGGANCIO in vetta alla Pielle Matera. La partita della serie D contro il Ciumnera Potenza è stata rinviata a data da destinarsi e la formazione di coach Cotrufo è stata suo malgrado agganciata in classifica dal Salandra che ha vinto invece senza alcun problema contro la Valdagri. Insomma la Pielle dovrà cercare di ritornare al più presto in campo e recuperare una sfida come quella con il Ciumnera che assume oggi un’essenziale importanza sotto il profilo della classifica. Il prossimo incontro è per Sabato contro il Melfi al Palasassi; squadra che non dovrebbe creare molti problemi. Buoni risultati vengono dai campionati giovanili, infatti la Pielle che in questo fine settimane ha portato a casa la vittoria sia nel campionato Under 17 regionale che nell'Under 13 regionale. Numeri in positivo che non possono che lasciare soddisfatta la formazione materana che cresce e fa esperienza in tutte le categorie e con tutti quanti i campi. Nel campionato Under 17, i ragazzi allenati da Ambrico, dopo una partita combat-
E’ ANCORA una convincente vittoria della Virtus Matera nel massimo campionato regionale. I ragazzi guidati da Rubino,hanno condotto con grande autorevolezza un match che sulla carta non sembrava affatto facile,ribaltando addirittura la differenza canestri e quindi il meno 10 dell'andata. La partita dell’andata probabilmente è stato un ricordo concreto nella testa della formazione materana che è riuscita a trovare le giuste motivazioni per ribaltare il punteggio e portare la Virtus alla vittoria con l’Invicta e soprattutto a distanziarlo ulteriormente in classifica grazie ad una differenza canestri che è diventata finalmente in positivo. Il successo permette ancora al team di Rubino di arrivare più vicino alla coppia di testa approfittando anche dello stop forzato e del rinvio della partita che vedeva impegnati i cugini della Pielle. La Virtus è dunque in piena corsa per un posto al sole del campionato insieme alle altre due compagini materane che stanno dominando il confronto. Come al solito in grande spolvero i due diamanti della virtus,Losco e Merletto che insieme al collettivo si sono sbarazzati dei cugini dell'Invicta Potenza. Sin dal primo quarto i virtusini hanno chiuso in vantaggio con un piu otto,che subito ha fatto intuire quale sarebbe stato il copine della partita e cosi dal secondo quarto in poi una grande fase difensiva e azioni
Marcosano della Pielle
tuta ed equilibrata hanno avuto la meglio al termine di un tempo supplementare, dei padroni di casa del Tursi con il punteggio di 55-61 in una sfida davvero interessante.. Invece nella seconda giornata del campionato Under 13, la Pielle Matera “B” riesce a cogliere la sua prima vittoria in quel di Bernalda. Partita equilibrata per i primi 20 minuti, con i materani che nel terzo quarto trovano l'allungo decisivo, e riescono a mantenerlo fino al termine del match, che finisce 65-45 in favore dei materani.
Clemente e De Gioia punti di forza della Virtus Corema Matera
offensive pazienti ed efficaci hanno permesso ai bianco-azzurri di andare negli spogliatoi sul piu undici. Rientrate in campo le due squadre hanno continuato a darsi battaglia,con i potentini che inutilmente hanno cercato di rimprendere una partita che ormai era compremessa,infatti al suno finale della sirena il risultato finale è stato di 88-67 che è una vittoria larga. Contento coach Rubino a fine partita si è espresso con parole positive verso i suoi ragazzi. «Abbiamo davvero fatto del nostro meglio,la partita non era assoluta-
mente facile,ma grande ordine,dedizione e cattiveria sia in fase offensiva che in fase difensiva ci hanno permesso di essere avanti dal primo all'ultimo minuto del match e senza alcuna difficoltà. Sono sicuro che se affronteremo ogni partita con questo atteggiamento,riusciremo a toglierci molte altre soddisfazioni. Adesso inizia una nuova settimana e dobbiamo allenarci con grande spirito di sacrifio perchè solo in questo modo si entrati poi in campo convinti dei proprio mezzi». matera@luedi.it
TORNEI GIOVANILI
Donne Troppo forte la Pink
Paura nel match under 17 eccellenza per l’infortunio a capitan Martino
Lo Sporting va ko Due tempi al buio
Non bastano le ottime prove di Merletto e Buono con Lecce
PINK 73 SPORT. CLUB 29
I TABELLINI RVMSERVICE NEWBASKET
BERNALDA: D'Amicis 23, Cuccaro 15, Ninno 16, Chiruzzi 2, Gioia 6, Zito 11, Russo MATERA: Petralla 10, Liccese 7, Iacovone 6, Capocelli 4, Francione , Cristallo F. Cristallo C. 2, Maragno. PARZIALI: 18-0, 36-11, 53-23, 73-29 A TRE giornate dalle fine del campionato le ragazze dello Sporting Club Matera assaporano il gusto di una prestazione deludente e mortificante dal punto di vista del risultato e del gioco espresso in campo. Il Matera, seppur decimato da infortuni e assenze varie, lascia a casa grinta, orgoglio e amor proprio e tutti i progressi compiuti in questi mesi sfoderando una prestazione di gran lunga al di sotto delle proprie possibilità. Buona la gara del Bernalda, guidata da un' ottima D'Amicis, che ha saputo ben approfittare della situazione di sbandamento nella quale si è trovata la squadra materana. Stavolta non è bastata la grinta di Federica Francione a dare la carica alle ragazze del Matera. “Può capitare una giornata assolutamente negative- dichiara l' allenatrice Vanessa Vizziello -
Rvm Service fermata in casa 61 74
RVM SERVICE VIRTUS MATERA : Auletta, Casamassima 6, Martino 2, Merletto 22, Elettrico 5, Scorza n.e., Gravela n.e., Velletri n.e., Buono 20, Carlucci 6, Bortone. All. Conterosito NEW BASKET 99 LECCE : Ingrosso 9, Salamina 2, Petracca 2, Paladini, Moschettini 6, Durini 12, Serio 20, Romanelli 10, Maci 13. All. Campanile ARBITRI : Schena e Todisco PARZIALI : 21 - 19, 34 - 38, 52 - 50, 61 - 74.
VIRTUS PIELLE
50 47
VIRTUS MATERA : Scalcione, Sacco 14, Alba 24, Chiarito 4, Di Loreto 8, Taratufolo, Paolicelli n.e., Venturi. All. Conterosito. PIELLE MATERA : D'Ercole 3, Vitulli, D'Agostino 9, Scarcella 4, Taratufolo 10, Paternoster 12, Coretti 5, Roberti 4. All. Ambrico ARBITRO : Sarra di Matera PARZIALI : 17 - 6, 23 - 26, 38 - 37, 50 - 47 Buono tra i migliori della Virtus contro il Lecce
Le ragazze dello Sporting Club in azione
ma l' amarezza rimane per i due parziali (1° e 4°) che hanno portato ad un risultato finale che mortifica il lavoro svolto finora. La delusione è alta soprattutto per la mancanza di reazione d'orgoglio di tutta la squadra che nei momenti più difficili non sono riusciti ad avere quel guizzo e quell’impennata di orgoglio che sarebbe servita non poco per crescere. Una squadra senza carattere non conquista niente”. Prossimo incontro domenica 28 febbraio al palazzetto di Lanera contro il Tursi.
LA VIRTUS perde lo scontro con la capolista Lecce, ma esce dal campo di Lanera a testa alta dopo una grande prestazione e dopo aver più volte impensierito la super corazzata Lecce, che alla fine si è imposta per 74 a 61. Niente da fare sotto il profilo del risultati ma tre quarti di grande livello, con Matera a condurre e Lecce che non riesce a mostrare le qualità che l’hanno portata in vetta. Sono Merletto e Buono a dettare i tempi per la formazione materana che però non riesce a mantenere il livello di gioco per l’intero arco della sfida ed è costretto ad alzare bandiera bianca proprio in prossimità del traguardo finale e della vittoria. A fare notizia è stato comunque il grave incidente occorso al capitano della squadra materana Martino, che dopo soli tre minuti di gioco per tentare un recupero si è andato a schiantare contro la ringhiera che delimita il campo dagli spalti, subito soccorso e trasportato in ambulanza in ospedale, il capitano dei biancoazzurri ha
riportato una forte contusione alla milza e ad altre parti del corpo. «Per poco una festa non si è trasformata in tragedia, e questo dovrebbe far meditare non poco chi si dovrebbe occupare della manutenzione e della sicurezza di un impianto ormai abbandonato a se stesso, dove ogni giorno centinaia di ragazzi e bambini sono impegnati in gare ed allenamenti, una semplice protezione di spugna avrebbe evitato il grave infortunio, che per una casualità non si è trasformato in tragedia» fanno sapere con preoccupazione e rammarico i dirigenti della Virtus dopo l’incidente occorso al giovane Martino che ha fatto preoccupare e di molto lo staff materano. Ritornando alla partita, la Virtus anche senza il suo uomo simbolo è riuscita a rimanere in gara per 39 minuti, addirittura ha chiuso il primo ed il terzo parziale in vantaggio grazie ai punti dei soliti Merletto e Buono. Ora il prossimo impegno dei lucani
sarà in Valle D'Itria contro il forte Mrtina Franca in un match che non è certo da sottovalutare ma che Matera proverà a portare dalla sua parte. Vittoria della Virtus Matera nella prima Giornata della seconda fase del campionato Under 15 Regionale sulla Pielle Matera. La Virtus si è imposta con la squadra 96 che disputa il campionato Under 15 regionale ( in quello nazionale sono impegnati i 95 più Stano e Miriello) per fare esperienza e confrontarsi con ragazzi più grandi. Vittoria tutta cuore e orgoglio quella dei ragazzi della Virtus, con Sacco, Alba e Chiarito autori di una proca a dir poco entusiasmante. A contribuire con la loro tenacia e con la loro enorme abnegazione difensiva Rondinone, Di Loreto e Scalcione, un mix che ha reso felice l'intero staff tecnico Virtus per una vittoria inaspettata e bella perchè frutto di tanto lavoro e tanti sacrifici in allenamento. matera@luedi.it
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31 Basket La Pielle non gioca, rinviato la gara col Ciumnera. Si consola coi successi dei baby
Mercoledì 24 febbraio 2010
Il fatto del giorno: Scandalo appalti, le accuse si aggravano L’esame dei fatti e le garanzie necessarie
Il giorno dell’ipocrisia nel porto delle nebbie
Non confondiamo le Spa e il privato
dal commento di Antonio Macaluso
dal commento di Giuseppe D’Avanzo
dal commento di Guido Gentili
Anche questa, purtroppo, l’avevamo già vista: Procure in guerra tra loro. Una consuetudine che si inserisce questa volta nella mega inchiesta, partita da Firenze, sugli appalti illeciti ottenuti all’ombra della Protezione civile. Una vicenda seria, importante e dolorosa che investe un organismo serio, importante e che in dolorose circostanze ha sempre dato il meglio di sé. Un organismo al cui vertice siede da anni Guido Bertolaso, un uomo unanimemente rispettato per i suoi tempestivi ed efficaci interventi sul campo: quello dei terremoti, delle alluvioni e di ogni altro genere di calamità. L’inchiesta, una volta conclusa - non prima dovrà stabilire se lo stesso Bertolaso fosse implicato o anche solo a conoscenza, o invece del tutto ignaro, di quanto avveniva [...].
Solitamente discreto, il procuratore di Roma Giovanni Ferrara decide di prendere la parola in pubblico. È già un errore. Conviene sempre che per i magistrati parlino i fatti. Nella carne viva di un'istruttoria o di un processo, poi è doveroso che quei fatti siano offerti soltanto nei luoghi deputati: l'udienza, l'aula. Gli argomenti che il Procuratore adopera peggiorano il quadro. Ferrara non trova il coraggio o l'umiltà di dirsi almeno addolorato per quanto è accaduto nel suo ufficio e a se stesso. Ha scelto incautamente per il governo del dipartimento dei reati contro la pubblica amministrazione una toga rivelatasi infedele, Achille Toro. [...].
Al netto del chiacchericcio e dei moralismi ipocriti da sopracciglio alzato, e quando la polvere si sarà depositata, sarà più agevole per tutti capire di quali reati si sono macchiati i protagonisti del "sistema gelatinoso" che si sarebbe sviluppato attorno alla Protezione civile. Diciamo subito che l'inchiesta della magistratura, sostenuta da un torrente impetuoso d'intercettazioni telefoniche, profila in prima battuta reati gravi, che toccano personalità di primissimo piano dell'amministrazione pubblica. È il caso, per esempio, di Angelo Balducci, (presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, massimo incarico nel ministero delle Infrastrutture).
La migliore di oggi
Il modello Nella “corruzione liquida” da riformare spuntano altre toghe dal commento di M. Simoni
dall’articolo di G. Ruotolo
Il nostro modello sociale è stato costruito su delle basi corporative e stataliste. Il corporativismo, che consiste nel concedere diritti sociali legati allo stato e alla professione di ciascuno, segmenta la società, e opacizza le relazioni sociali; incentiva la ricerca di rendite di posizione, stimola il sospetto reciproco e mina i meccanismi di solidarietà. Lo statalismo, che vuole regolamentare ogni ambito della società civile, nei suoi minimi dettagli, svuota il dialogo sociale dei suoi veri contenuti, ostruisce la concorrenza e favorisce la corruzione. [...].
Boatos minacciosi annunciano che la posizione di Achille Toro è molto compromessa. Si è dimesso da procuratore aggiunto, ha rischiato di far scatenare la guerra tra procure (Firenze contro Roma), e adesso deve sperare in un santo perugino. Un altro, visto che già è stato graziato a Perugia, indagato per la fuga di notizie sul caso UnipolConsorte. Di corruzione deve rispondere adesso, e nei suoi confronti gli indizi sono molto meno vaghi di quelli ipotizzati contro Guido Bertolaso. Anche se nell’interrogatorio di garanzia, Angelo Balducci giura: «Non sapevo di avere i telefoni sotto controllo. Sapevo di una indagine in corso
ma non a Firenze, a Roma...». Achille Toro, anche lui una tessera di un mosaico più grande: il «sistema», chiamatelo «gelatinoso» (il copyright è dei protagonisti). Un sistema che è andato avanti grazie alla corruzione. Gli investigatori e gli inquirenti si divertono a parlare di «corruzione liquida», per dire che in questa inchiesta «alla prestazione non corrisponde immediatamente la controprestazione». Non c’è l’automatismo: in cambio di questo favore avrai questa somma. I protagonisti sono imprenditori, politici, uomini delle istituzioni che governano il mondo degli appalti, magistrati della Corte dei Conti che risolvono i contenziosi e magistrati inquirenti [...].
Il partito mai nato
dall’intervista di Aldo Cazzullo
Nella massa gelatinosa dello scandalo sulla Protezione civile è racchiusa la parabola di un partito mai nato. Invischiato tra le logiche politiche di governo e le pratiche affaristiche del sottogoverno, il Pdl si disvela per quello che era ed è rimasto fin dal giorno della famosa "Rivoluzione del predellino": una felice ed astuta intuizione del Capo, che ne riflette tutti i limiti culturali e ne amplifica tutti i vizi individuali. L'ennesima proiezione avventuristica del solito "partito personale", dalla quale non si è mai generato un vero "personale di partito". Questo dicono i veleni spurgati dalla ferita aperta nel cuore del potere berlusconiano, che macchiano per la prima volta la camicia bianca immacolata di Gianni Letta. Questo dimostrano le vipere uscite improvvisamente dal nido scoperchiato dalle inchieste delle procure,che simordonotra lorocontendendosiquello cheGiuliano Ferrara sul Foglio chiama "l'osso della successione". [...].
Una nuova Tangentopoli? L’Italia del 2010 come quella del 1992? «No. Per certi versi, siamo oltre. Allora crollò il sistema del finanziamento dei partiti. Oggi è la coesione sociale, è la stessa unità nazionale a essere in discussione, al punto da venire apertamente negata, anche da forze di governo. Si chiude l’orizzonte dell’interesse generale e si aprono le cateratte dell’interesse privato, dell’arricchimento personale, della corruzione dilagante». «Sono giorni che vado maturando queste parole - dice Giuseppe Pisanu, capo della segreteria politica di Moro, mini-
Taglio basso
Da ex direttrice a stagista all’età di 56 anni La rivoluzione in corso nel mondo dei media negli Usa non si percepisce solo dalle grandi strategie e dalle fusioni tra testate, ma anche e soprattutto dalle piccole storie personali. Come quella di Lois Draegin, che ha trascorso il 2009 facendo la stagista nella redazione di un sito dedicato alle donne, WOW (The Women on the Web), lavorando per una redattrice del web, Randi Bernfeld. Detto così, non sembra niente di straordinario. Se non fosse che Lois ha 56 anni e fino alla fine del 2008 era direttrice esecutiva della rivista "Tv Guide", prima di trovarsi senza lavoro nell'ennesima ondata di tagli, mentre Randi ha 25 anni e appartiene alla generazione digitale nata con la Rete. Quando Lois ha perso il proprio prestigioso posto di lavoro, si è guardata intorno cercando di capire chi potesse aver bisogno della sua esperienza decennale. E si è accorta che il curriculum acquisito fino a quel momento non bastava più. Nel nuovo ecosistema dell'informazione basata in larga parte
dall’editoriale di Mario Sechi
Il nostro giornale fin dal primo giorno dell’inchiesta sugli appalti della Protezione civile ha pubblicato tutto il materiale d’indagine senza riguardi per nessuno. George Orwell diceva che «se la libertà di stampa significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire». Mi è sempre parso un buon motto da seguire e per questo ho pubblicato verbali e intercettazioni che davano un quadro completo, cercando di fare buon giornalismo. Con franchezza abbiamo sollevato perplessità su alcune parti che appaiono deboli sul piano investigativo e messo nero su bianco, con la ruvidezza degli atti [...].
Marassi su Il Messaggero
Pisanu: «La corruzione è dilagante»
dal commento di Massimo Giannini
dall’articolo di Marco Bardazzi
Bilancia e tritacarne
L:7.5556cm A:8.1238cm
sul web, Lois rischiava di diventare un esemplare destinato all'estinzione. L'unica speranza di salvezza era mettersi gratuitamente a disposizione di Randi, e imparare cose nuove. Così, per un anno la Draegin si è immersa alla scoperta di concetti come SEO (search engine optimization, cioè i metodi per aumentare il traffico su un sito web), ha imparato a districarsi nell'arte di aggiungere agli articoli i tags appropriati per farli pescare da Google. E' diventata un'esperta nell'andare a caccia di storie nei social networks per poi proporle con un effetto "virale" su Facebook o Twitter e in breve tempo è diventata brava a eseguire in pochi secondi uno screen grab, salvando come immagine una pagina web. "Talvolta mi prende lo sconforto - ha raccontato al Los Angeles Times - a pensare che Randi ha seguito un intero corso universitario dedicato solo alla gestione dei servizi di Google, mentre io all'università, trent'anni prima di lei, frequentavo corsi di Storia intellettuale dell'Europa". [...]. da La Stampa
stro dell’Interno, oggi presidente dell’Antimafia -. Esitavo a dirle, perché mi parevano eccessive. Apocalittiche. Poi mi sono ricordato che in Giovanni il linguaggio apocalittico è l’altra forma del linguaggio profetico. Quindi non credo di esagerare se dico che è il Paese a essere corrotto. C’è la corruzione endemica, denunciata dalla Corte dei Conti; e c’è quella più strutturata e sfuggente delle grandi organizzazioni criminali, tra le più potenti al mondo. In ordine d’importanza: ’ndrangheta, Cosa Nostra, camorra». La ’ndrangheta calabrese più importante della mafia siciliana? «Sì. A Milano controlla il 90% delle cosche. Ogni an-
no le mafie riversano su tutta l’Italia fiumi di danaro sporco, che vengono immessi nell’economia legale con l’attiva collaborazione di pezzi importanti della società civile: liberi professionisti, imprenditori, banchieri, funzionari pubblici e uomini politici a ogni livello. Tiri le somme, e capirà perché l’Italia è così in basso nelle graduatorie mondiali sulla corruzione e le libertà economiche». Ma dell’inchiesta sulla Protezione Civile che idea si è fatto? «Non parlerei di nuova Tangentopoli. Il contesto è diverso anche se il fango è lo stesso. Speriamo che si arrivi presto alla verità e senza vittime innocenti. [...].
La fotografia Francia, Campagna shock contro il fumo (Ansa)
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Mercoledì 18 giugno 2008
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Pomarico La denuncia del consigliere Pellegrino (Pd) al sindaco
Gli negano gli atti e scrive al ministro POMARICO - La presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministero dell'Interno vogliono ottenere informazioni dal sindaco, Giuseppe Casolaro, sulle denunce del piddino Giuseppe Pellegrino. Il capogruppo del Pd al Comune di Pomarico, scrive nuovamente al primo cittadino Casolaro per avere chiarimenti. «A seguito di segnalazione fatta dallo scrivente -rende noto Pellegrino stesso- sulla situazione finanziaria del Comune di Pomarico, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Funzione Pubblica ed il Ministero dell'Interno, hanno trasmesso a questo comune due distinte note per chiedere informazioni su quanto denunciato dallo scrivente». In particolare, il consigliere co-
Il municipio di Pomarico
munale, aveva chiesto il rilascio della seguente documentazione: Nota del Ministero dell'Interno, trasmessa dal comune per il tramite la Prefettura di Matera; la nota del comune di risposta ai ministeri. Ma Cosa lamentavano
esattamente Giuseppe Pellegrino e gli altri consiglieri del Pd? Dopo aver preso visione degli scritti di Giuseppe Pellegrino e di una delle risposte del ministero, si riesce a capire che al consigliere comunale non erano stati messi a disposizione, nei tempi previsti, documenti relativi alla situazione finanziaria dell'ente. Dunque, il richiedente ha preso carta e penna e non s'è risparmiato. Scrivendo direttamente agli organismi di garanzia preposti. Che hanno a loro volta redatto note, inviate al Pellegrino e al sindaco Giuseppe Casolaro. Sicuramente la querelle entrerà a far parte della prossima seduta del consiglio comunale cittadino. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Bruciata in un burrone l’auto rubata al Comune PISTICCI - E' stata ritrovata domenica mattina l'auto in dotazione al Comune di Pisticci, rubata la scorsa settimana dal parcheggio comunale in cui era custodita. La vettura, un'Alfa 159 di colore nero, si trovava in un burrone, in località Caporotondo, nel quale era stata fatta scivolare dopo essere stata incendiata. Sul fatto indagano gli uomini del Commissariato di Polizia di Pisticci. L'auto in dotazione al Comune di Pisticci era parcheggiata all'interno di un capannone delimitato da un recinto alla periferia di Pisticci centro. L'autore (o gli autori) del furto hanno agito nottetempo e sono riusciti a portar via il mezzo per poi attuare il piano che, a quanto pare, prevedeva la sua distruzione. Dopo alcuni giorni di ricerche,
gli agenti di Polizia sono riusciti a ritrovarla, distrutta ed incendiata in un fosso della campagna pisticcese. «Di solito -ha commentato con amarezza il sindaco Michele Leone- i furti servono a creare un profitto illecito. Questa volta, invece, la logica è un'altra e siamo portati a pensare che si sia trattato di un gesto di ripicca, di uno sfregio nei confronti del Comune. Non sappiamo quale motivazione abbia animato chi ha commesso questo misfatto. Speriamo, e abbiamo ragione di credere, che si tratti di un caso isolato, perché qui non esiste la criminalità organizzata». Le indagini sono in corso ed hanno l'obiettivo di individuare gli autori del gesto e le ragioni che hanno portato a compierlo. provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Il motto per loro era: “Producendo ci formiamo e liberiamo”
Il padre adottivo dell’Africa Un giorno nel ricordo delle opere di Prosperino Gallipoli nel Continente nero MONTESCAGLIOSO - Sei anni fa, il 18 febbraio 2004, interra africana moriva, all'età di 72 anni, Padre Prosperino Gallipoli, frate cappuccino montese, da oltre 40 anni missionario in Mozambico. Nella ricorrenza dell'anniversario dalla scomparsa è stato ricordato come sia stato artefice, a Maputo, capitale del povero Stato africano, nel 1980, della costituzione dell'Ugc (Unione generale delle cooperative), il cui motto è: “Producendo ci formiamo e ci liberiamo”. A questo organismo sono attualmente iscritte 227 cooperative e 6.200 soci, la maggior parte dei quali donne. La manifestazione ha visto protagoniste per la sua realizzazione la comunità parrocchiale San Rocco di Matera, la Fraternità dei Padri Cappuccini di Montescaglioso e l'associazione, Onlus, “Basilicata-Mozambico”, intitolata al suo nome, con il patrocinio offerto dalla Provincia di Matera, dal Comune di Montescaglioso, dall'Upi (Unione Province d'Italia) e da Banca Prossima. L'iniziativa si é svolta a Matera e Montescaglioso, per una giornata di studio e commemorazione del frate. Nei giorni precedenti un altro incontro dello stesso tenore si era tenuto presso la Facoltà di Economia dell'Università di Bari. Nel corso della giornata di studio è stato presentato il libro, curato da Enrico Luzzati, dal titolo “Dalla parte degli ultimi - Padre Prosperino in Mozambico (1933 - 2004)”. Sono intervenuti monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera e Irsina; il presi-
Padre Prosperino Gallipoli
dente della Giunta provinciale di Matera, Franco Stella, la prof.ssa Bruna Ingrao, presidente nazionale dell'Associazione “Amici di P. Prosperino” a Roma. Hanno poi fornito il loro contributo, il professor Cristoforo Magistro, autore delprimo capitolo,ilqualeha parlatode “I tempi ed il luoghi di nascita di P. Prosperino”, mentre padre Francesco Monticchio hafatto riferimentoa PadreProsperino in “Una società ed una chiesa nuova”. Importanti le testimonianze offerte dal Senatore della Repubblica Filippo Bubbico, dalla professoressa Anna Maria Gentili (Università di Bologna), dal presidente dell'associazione Onlus Basilicata- Mozambico di Matera,
prof. Antonio Tricase. L'iniziativa, proseguita nel tardo pomeriggio a Montescaglioso, è stata aperta, presso il Convento dei Padri Cappuccini in via San Francesco d'Assisi, dalla celebrazione di una S. Messa in suffragio di Padre Prosperino. E' quindi ripresa presso la sala Capitolare dell'Abbazia benedettina di S. Michele Arcangelo, con i saluti del Sindaco della Città di Montescaglioso Mario Venezia, alla presenza di molti degli intervenuti nella prima parte della manifestazione, tra i quali il vescovo di Maputo. Nel corso dei vari interventi è stata ricordata una persona “fuori dal comune”, come sottolineato da Padre Monticchio, il quale ha poi evidenziato come il libro, “multiculturale”, sia stato realizzato da un laico come Enrico Luzzati. L'esempio di dedizione verso il prossimo mostrato da padre Gallipoli è stato pienamente raccolto dall'associazione Onlus Basilicata- Mozambico, presieduta da Antonio Tricase. E' nata il 31 marzo 2003, a pochi mesi di distanza dal viaggio in Mozambico compiuto dallo stesso Tricase, dall'allora presidente della Giunta regionale, Filippo Bubbico, e dall'arcivescovo di Matera- Irsina, monsignor Antonio Ciliberti. L'associazione Onlus, nel tempo, ha saputo portare aiuti effettivi alle popolazioni mozambicane, adottando progetti, curando l'apertura e la gestione di scuole, oltre ad una vasta attività sanitaria, con 7 centri di salute e 2 laboratori di analisi. Michele Marchitelli
Montescaglioso Gara debole della Polisportiva, che punta al rilancio
Infranta l’imbattibilità casalinga MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas (32 punti) perde l'imbattibilità casalinga dopo 4 turni e porta allo stesso numero di partite quelle senza vittoria: l'ultima affermazione dei montesi risale alla gara casalinga contro l'Atletico Scanzano, terminata 1-0. La sconfitta per 21 maturata contro il Bella (che a Montescaglioso è riuscito a vincere la prima gara fuori casa della stagione) va ad aggiungersi a quella, con lo stesso punteggio, subìta nel turno precedente sul campo della Santarcangiolese. La squadra montese, nell'ultima esibizione, non è stata protagonista di una gara continua, ma ha giocato come sa fare solo a sprazzi; è riuscita a portarsi in vantaggio al quarto d'ora grazie ad un'ottima combinazione Mangia Ivan Carriero, che ha consentito al
mancino montese (alla quinta segnatura stagionale) di inserirsi da sinistra e collocare il pallone nell'angolino alla sinistra del portiere ospite Tolve. Nella prima frazione la formazione montese ha cercato il raddoppio, subendo,invece, ainizio della ripresa, il pareggio ospite con Parisi e andando subito vicina a incassare la seconda segnatura. La squadra di Montescaglioso, allenata da Nicola Menzano, nonostante la contemporanea presenza in campo di Mangia, Venezia e Stefano Cifarelli (subentrato nel secondo tempo a Claudio Ciracì che aveva accusato problemi muscolari) non è riuscita a trovare il varco giusto nella difesa avversaria ed ha subito, al 32', la seconda rete ospite con Mauro Ricigliano, abile a sfruttare un paio di rimpalli nell'area montese. I monte-
si hanno subito reagito ma i loro attacchi hanno trovato la valida opposizione del portiere Tolve: al 33' ha tolto dal sette una stupenda conclusione di S. Cifarelli mentre 2' dopo ha respinto il penalty calciato da Ivan Carriero e destinato nell'angolino basso. Se da una parte si deve riconoscere la giornata di scarsa vena della squadra di Montescaglioso, allo stesso tempo si deve sottolineare come ilteam allenatoda DelPino abbia centrato il bottino pieno con pochissime conclusioni in tutta la gara. I montesi proveranno a riscattarsi già da domenica prossima, prima di alcune gare davvero impegnative: saranno ospiti del Grottole, sconfitto all'andata per 2 -1 grazie alle reti al 1' di Stefano Cifarelli e al 92' (su rigore) di Luigi Venezia. mic.mar.
Fine settimana di presentazioni
A Montescaglioso i libri di casa Pd Montescaglioso ha ospitato i libri del Pd
MONTESCAGLIOSO - Il fine settimana appena trascorso è stato dedicato, da parte del Circolo cittadino del Partito democratico, alla presentazione di libri: venerdì scorso, presso la sala consiliare comunale, il vice presidente della Regione, Vincenzo Santochirico ha presentato il libro "Il domani nasce da qui", mentre domenica, presso la sede Pd di corso della Repubblica 36, il consigliere regionale uscente, Antonio Di Sanza, ha incontrato i tesserati di Montescaglioso per presentare: "E' una questione di principio, 5 anni insieme ad Antonio Di Sanza", testo e dvd che rendicontano, in maniera dettagliata, la sua attività in seno al Consiglio regionale negli ultimi 5 anni (VIII legislatura, iniziata nel 2005). Dopo una breve presentazione curata da Angelo Garbellano, coordinatore cittadino del Pd, che ha definito Di Sanza “consigliere regionale full time”, l'ospite, già sindaco di Policoro dal 1997 al 2000, ha spiegato che il titolo scelto testimonia il suo rapporto personale con la politica, sottolineando co-
me Montescaglioso sia il diciottesimo comune nel quale si è recato per fornire “una forma di rendiconto dell'attività svolta nel periodo della consiliatura”. Ha poi aggiunto che sono più conosciute le “figure apicali” e la rappresentanza è, per certi versi, piuttosto trascurata. Per questi motivi è necessario che si torni ad un tipo di rappresentanza che riprenda la dignità che le è dovuta. Si è quindi soffermato su alcune procedure adottate nel corso dei lavori consiliari e nelle Commissioni (è stato componente della II, relativa a Bilancio e Programmazione), spiegando alcune azioni svolte durante il mandato. Rispondendo ad alcune domande provenienti dai presenti ha affermato che un punto di partenza deve essere, necessariamente, costituito dal lavoro, grazie al quale “attrarre lavoro”. Allo stesso tempo ha ricordato alcune misure adottate ed altre in fase di realizzazione, come gli ammortizzatori sociali, i tirocini formativi e le 1800 stabilizzazioni complessive. mic.mar.
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Mercoledì 24 febbraio 2010
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Salandra verso le Comunali In fase di definizione una civica degli scontenti
Soranno pronto alla nuova corsa E’ certa la ricandidatura del sindaco uscente appoggiato da parte del Pd, Idv e Rc SALANDRA - Nuova competizione elettorale, vecchie logiche di partito, con i “soliti” spiriti liberi. Sembra questa l'ottica delle intese che si starebbero formando in vista delle Comunali a Salandra. Ad oggi, l'unica candidatura certa è quella del sindaco uscente, Giuseppe (detto Geppino) Soranno, che ha l’appoggio politico del Partito democratico a ranghi stretti, considerate le defezioni soprattutto nella vecchia area di centro, facente capo allo storico ex sindaco Giovanni Moramarco. L'alleanza, dunque, conterebbe la vecchia area Ds, con Italia dei valori che spingerebbe per le candidature di Vincenzo Grassi e Giuseppe Dileo, entrambi provenienti dall'area Udeur, più Giuseppe Pepe, ex Verde oggi nell’Idv. Sempre con Soranno sarebbero pronti a scendere in campo anche gli esponenti di Rifondazione, con il giovane Nicola Saponara, mentre ad oggi sarebbe in forse l'appoggio dell'Api del noto imprenditore Berardino Iula. Un limbo determinato, secondo le indiscrezioni, da un mancato accordo sull'eventuale ripartizione dei posti in Giunta, troppo incentrata sulla prevalenza del Pd. L'Api chiederebbe il vice sindaco e un assessore, “disturbando” i patti nel partito maggiore. Su questo versante sono in bilico anche gli attivissimi socialisti, che nei giorni scorsi hanno provato a sollevare il dibattito sulle
I problemi di Tricarico sul tavolo di Franco Stella A Salandra il sindaco Soranno ci riprova
questioni pregnanti del programma, senza sortire alcun effetto nei potenziali alleati. Il gruppo di Raffaele Tantone e Rocco Mazziotta, insomma, chiederebbe una preventiva intesa di massima sulle grandi questioni che interessano il paese, da mesi alle prese con il faraonico progetto della centrale a turbogas. La posizione dei Socialisti, dunque, è attualmente nel Purgatorio, poiché considerano il confronto e l'intesa su certi temi una base essenziale di partenza per l'eventuale corsa comune. Nel limbo è, invece, la posizione dei Verdi cittadini di Gianni D'Alessandro, anche loro impegna-
ti nella valutazione di un eventuale schieramento nel gruppo di centrosinistra. Dall'altra parte, sarebbe quasi certa la costituzione di una lista civica, alla cui testa ci sarebbe Vincenzo Visceglia, cugino dell'imprenditore Iula, che sarebbe sostenuto da tutti gli scontenti del Pd, oltre che dall'imprenditore Franco Soldo (ex Sinistra democratica). Ad oggi, comunque, quest'ultima compagine è ancora in divenire, tanto che fino a pochi giorni fa a Salandra si parlava di una sola lista. Le prossime ore saranno decisive. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
TRICARICO - Incontro materano per il Pd di Tricarico, il quale ha chiesto e immediatamente ottenuto, un colloquio con il presidente della giunta provinciale Franco Stella. All'incontro hanno preso parte la segretaria cittadina, Lina Marchisella, il suo vice Luca Di venosa e alcuni esponenti del direttivo locale. Punti all'ordine del giorno la raccolta differenziata, la sistemazione di alcune strade, il servizio di trasporto urbano e gli operai della Apea. «Abbiamo apprezzato tantissimo la celerità con la quale Stella ci ha accolto. -ha esordito Marchisella- Abbiamo la necessità di un confronto politico, in quanto ci sono alcuni servizi che il Comune di Tricarico non può attendere ulteriormente. A partire dalla raccolta differenziata: è un impegno da assumere sia per senso civico, ma anche per opportunità economica. Poi abbiamo la necessità di mettere in sicurezza e riaprire la Ss Appia all'altezza del Cupole e la Tricarico-Calle -Irsina in località Boccanera. Inoltre, chiediamo che il trasporto che parte da Matera alle 11 e raggiunge Grassano dopo poco più di un'ora possa arrivare fino a Tricarico; si tratta di un servizio fondamentale per molte persone, in particolar modo per alcuni dializzati. Infine, vorremmo sapere cosa ne sarà dei
60 operai dell'Apea, tra i quali ci sono molti tricaricesi». Stella, insieme ha risposto con chiarezza a tutti i quesiti posti. «Alcune soluzioni possono essere immediate, altri provvedimenti potranno attendere ma affronteremo tutto con determinazione stando molto attenti al bilancio». Così il presidente ha garantito il trasporto Matera-Tricarico di metà mattina, ha assicurato una perizia sulla Ss Appia, sulla quale si deciderà il miglior intervento possibile, ha fissato un intervento iniziale di 500.000 euro sulla strada Boccanera e ha ricordato che sono stati appaltati due lotti per il completamento del liceo Scientifico. Sugli operai dell'Apea si è riservato una decisione, di non facile soluzione, data la problematicità globale della questione. Sulla differenziata c'è già stato un risultato positivo. Infatti, la Giunta provinciale ha approvato un progetto riguardante il servizio. Sarebbero stati stanziati 2.600.000 per tredici comuni. Ovviamente ci si aspetta un riscontro a quanto affermato dal presidente Stella e il riscontro concreto è atteso da tutti i cittadini tricaricesi, molte volte delusi dall'attenzione riposta. Paolo Paradiso
Tra i 18 carri allegorici il folletto verde che vive nei Giardini del paese
Il Carnevale di Agrumella Simpatica invenzione grassanese per la grande sfilata
Scaraia: «No a politica del poltronismo» GRASSANO - Il Carnevale grassanese tiene a battesimo la sua “agrumella”. Dopo il rinvio a causa della pioggia, l'attesa sfilata dei carri si è finalmente tenuta domenica scorsa in un clima di gioia e divertimento sano con la partecipazione di tutto il paese. Grandi e piccoli per mesi si sono dati da fare per realizzare i 18 carri, tutti colorati e molto originali, che hanno sfilato a ritmo di musica, canti e balli. Dicevamo di Agrumella , si tratta di un'invenzione carnascialesca ufficializzata proprio nel giorno della sfilata dall'associazione promotrice dell'evento “U'Munachecc" . Un folletto simpatico, colorato e vivace così com'è lo spirito grassanese, un personaggio di fantasia che si identifica con gli agrumi (da qui il nome Agrumella) frutti tipici delle nostre terre. Agrumella vive nei Giardini di Grassano, ha i capelli raccolti in una lunga treccia poggiata sulla spalla destra, un vestito verde e una cornucopia a tracolla piena di arance, mandarini e spighe di grano. E' stata proprio la nuova maschera ad aprire la sfilata su un carro “carico” di agrumi, poi a seguire gli
altri carri realizzati dalle scuole materne ed elementari cittadine con gli alunni accompagnati dai loro insegnanti, gruppi autonomi e anche il gruppo neonato del Forum giovanile. Tanti i temi che hanno ispirato i carri, da quelli più attuali come la politica e la scuola (originale il carro dedicato al ministro Gelmini: un enorme pacco di sigarette con la scritta “lo studio ti uccide”) fino ai più classici come la natura, le stagioni, la Disney, i pirati dei caraibi fino a chiudere con “la morte di Carnevale” e “Quaremma” al seguito. «Grassano non ha tradizioni storiche sul Carnevale come altri paesi limitrofi -ha commentato Giuseppe Siggillino presidente dell'associazione “u' munachecc” - negli anni il Carnevale grassanese ha visto gruppi mascherati proporre scene di festa legata all'uccisione del maiale. Ma nessuna maschera trova posto nella cultura grassanese, vagamente nel ricordo di qualche anziana signora c'è il vestito della pacchiana, che di certo non e' una maschera ma il vestito tipico delle donne degli anni '30. Quest'anno alla seconda edizione abbiamo voluto dare un significato diverso
Le immagini suggestive del Carnevale di Grassano tutto ispirato da Agrumella, il simpatico folletto che ricorda la tradizione rurale
creando agrumella». La manifestazione è stata patrocinata dall'amministrazione comunale e in particolare dall'assessorato alla cultura: «Quest'anno la manifestazione ha veramente riunito tutto il paese -ha commentato a fine serata l'assessore al ramo Nicola Bochicchio- per questo abbiamo voluto premiare tutti per riconoscere proprio lo spirito di unione e di festa che tutti i gruppi hanno espresso. Sono contento di aver visto tan-
tissima gente, non solo grassanesi, gioire al passaggio dei carri. Questa seconda edizione ci ha permesso di migliorare sia il percorso che la sicurezza , i carri sono stati collaudati alcuni giorni prima per cui tutto si è svolto nei migliore dei modi. Mi auguro che non si perda l'entusiasmo per gli anni a venire e che ogni anno diventi una manifestazione sempre più grande e partecipata». Cinzia Vizzuso provinciamt@luedi.it
IRSINA - Giungono le prime critiche, al neo candidato sindaco del Pdl, Raffaele Favale, dalla cittadina Rosaria Scaraia, che non risparmia frecciate e bordate all’indirizzo del neo candidato: «Al candidato sindaco del Pdl -inizia Scaraiaconsiglio la lettura del volume collettivo “Per un altro Mezzogiorno. Terzo Settore e Questione meridionale oggi.(Roma 2009,pp.200,euro 21)”. Dal Meridionalismo assistenziale al meridionalismo sussidiario, è questa l’evoluzione in atto. Associazionismo, volontariato, soggetti della cooperazione, testimoniano la possibilità di costruire nuovi rapporti virtuosi tra cittadini e istituzioni, come via per una crescita civile ed economica ma l’azione volontaria ha bisogno di ritrovare la politica, e la politica ha bisogno di liberarsi dalla tentazione di diventare una carriera. C’è nell’associazionismo -spiega Scaraia- il duplice rischio di diventare prigioniero del localismo e di concentrarsi troppo su azioni orientate eticamente rispetto al valore,perdendo la complessità di una razionalità politica generale. Mezzi e fini, valori e scopi, cultura e testimonianza: solo da questa miscela difficile e instabile può arrivare nuova forza. Favale, dice: “Scendere in campo”, lo ha fatto, ma senza precisazioni –contesta Scaraia- relative al reperimento delle risorse necessarie per realizzare il suo altruistico intento. Non propone idee di sviluppo economico che non siano delle mere enunciazioni di desideri più che piani e programmi. Giovani e anziani nel cuore, per cosa. Non si imbarca in creative iniziative senza spesa e cioè tali da consentire di raggiungere obiettivi di pubblico interesse con l’apporto del capitale privato. Una proposta. Ci dica, Favale, come ritiene di poter perseguire lo sviluppo economicoche renderebbedisponibilirisorse, qualirisparmi ritiene conseguibili, quali iniziative senza spesa pubblica ritiene attivabili. Si ponga nella linea di pensiero di un normale capofamiglia –indica Scaraia- che prima di avviare iniziative si preoccupa di procurarsi il danaro necessario. Che in attesa dello stesso ,se la cava solo con quello di cui dispone. Insomma dimostri ,il candidato, di saper amministrare. Almeno a parole. Il politico è un mestiere che si impara. Invece troppi pensano, che si possa improvvisare». Mimmo Donvito
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Metaponto Saranno stabiliti gli ordini di intervento e le modalità di attuazione
Sindaci uniti contro l’erosione Convocata in mattinata la conferenza dopo i problemi sulla costa jonica METAPONTO - Della conferenza dei sindaci se ne era già parlato ampiamente nei giorni scorsi tra gli operatori all'interno della sala consiliare a Bernalda durante l'occupazione della stessa per la situazione drammatica che vede la spiaggia di Metaponto devastata nella sua bellezza e nella sua storia. E proprio questa conferenza dei sindaci, secondo gli operatori e il presidente della Leucippo, Gianfranco Sortiero, servirà a mettere su le basi per affrontare un domani situazioni come quella che hanno colpito la spiaggia di Metaponto; infatti, in un intervento all'indomani del tavolo tecnico tenutosi all'interno del palazzo della Prefettura a Matera, lo stesso Sortiero parlò di situazione che potrebbe colpire ogni spiaggia sul versante jonico. E proprio per evitare ciò, e
per cercare di recuperare la spiaggia di Metaponto, l'associazione metapontina degli operatori turistici, Leucippo, ha diramato una lettera in cui si invitano i sindaci della costa a partecipare alla conferenza. Nella lettera, firmata dal presidente Sortiero, l’ordine del giorno per la conferenza di oggi alle ore 10 nella sala Consiliare del Comune di Bernalda riguarda l’elaborazione di un documento programmatico contro l’erosione della costa jonica metapontina. La lettera è stata recapitata al presidente della regione Basilicata, Vito De Filippo, al presidente della provincia di Matera,Franco Stella, al commissario straordinario del Comune di Matera, Sandro Calvosa, al sindaco di Pisticci, Michele Leone, al sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis, al sin-
Un’immagine dell’erosione
daco di Policoro, Nicola Lopatriello, al sindaco di Rotondella, Vincenzo Francomano, al sindaco di Nova Siri, Giuseppe Santarcangelo, al sindaco di Montalbano,
Leonardo Giordano, al sindaco di Montescaglioso, Mario Venezia, al sindaco di Craco, Giuseppe Lacicerchia, al sindaco di Tursi, Emilia Felicita Capolongo.
Un invito molto allargato quello della Leucippo che di fatto abbraccia tutta o quasi la provincia di Matera, in modo particolare quella legata alla fascia metapontina che assiste alle drammatiche vicende legate alle mareggiate e al fenomeno dell'erosione della costa. Intanto tra gli operatori e tra i cittadini è alta la preoccupazione e c’è chi parla di questo anno come il “2012 di Metaponto”. Ebbene sì, in quanto le immagini sono apocalittiche e non lasciano spazio a commenti se non a nodi alla gola e tanta sofferenza. I Maya hanno predetto nel 2012 la fine o la rinascita del mondo, mentre i Greci e i Romani, che hanno vissuto sulla terra di Metaponto, non hanno tramandato profezie apocalittiche se non che la bellezza del territorio che definirono la spiaggia degli Dei. E
proprio a questo servirà questa conferenza: a ridare sorrisi, se ancora si ha la forza per farlo, e a pianificare progetti di intervento per tutto il territorio. Quindi non si parlerà solo di Metaponto ma di tutta la fascia metapontina. E significative, a proposito di interventi urgenti e di piani già studiati, sono le parole di Sortiero, il quale in un’intervista, riferendosi alle ultime onde abbattutesi sul lungomare di Metaponto, parlò di strutture che rischiano di crollare per la forza delle onde. Pertanto la conferenza è necessaria e la partecipazione fondamentale in modo da stabilire gli ordini di intervento e le modalità con cui questi devono essere portati sul territorio nel momento in cui si presentano fenomeni calamitosi. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
I due volti del Carnevale
Invito a consegnare video e foto datati
Bernalda Annunciata l’apertura di una sede femminile
Maschere e carri anni ‘70 Soms, con la pentolaccia Amarcord a Metaponto sul filo della tradizione METAPONTO - Carnevale 2010: nella città di Bernalda si percorre la strada della memoria con la Società operaia mentre a Metaponto va di scena la storia nelle immagini degli anni 70'. Ancora una volta Metaponto si riempie di colori e di tanto divertimento. Domenica è andata in scena l'allegria con i carri allegorici accompagnati da quel frizzante mix di sorrisi e simpatia che gli abitanti di Metaponto ancora una volta hanno dimostrato di saper donare. Da lodare la città e i suoi abitanti che per l'undicesimo anno consecutivo hanno saputo accendere la magia del carnevale; numero questo che poi è stato corretto dagli organizzatori in quanto a memoria di immagini proiettate si è visto che già negli anni scorsi, anni 70', il carnevale faceva tappa a Metaponto, e di qui l'invito a tutti coloro che hanno materiale video-fotografico a partecipare per datare il carnevale metapontino. Pi-
no Passarelli, uno degli organizzatori, ha ringraziato la città e quanti hanno contribuito alla riuscita dell'evento. «Oggi come ieri - ha detto Passarelli - si continua a portare il carnevale in piazza a Metaponto. Oggi ci siamo noi ma dal video di Domenico Salvatore Scorrano abbiamo visto come i metapontini vivevano e sentivano il carnevale già negli anni 70'. Abbiamo lanciato il messaggio alla gente presente di portare tutto il materiale fotografico e video che ci può aiutare a datare il carnevale e perché no per mettere su un evento fotografico che racconti le radici di questa festa nella culla degli Dei. Un altro invito rivolto è stato quello di coinvolgere chi nel passato allestiva i carri, tra questi quello degli addetti alla ferrovia, in modo da rendere ancora più grande il carnevale di Metaponto». fa.si. provinciamt@luedi.it
BERNALDA - I bambini difficilmente dimenticheranno il carnevale della Società Operaia a Bernalda. Balli, musica, sorrisi, colori, divertimento, i sapori e la storia di quella Bernalda che si alimenta dei suoi uomini che ancora una volta si chiamano “tesserati Soms”. Questa edizione da oggi entrerà nel più bel libro illustrato di volti, eventi, feste e tanto altro della società bernaldese. L'evento, che ha richiamato a sè le maschere carnevalesche e la tradizione della pentolaccia, adornata di sapori e di ricchi premi, si è aperto sabato nella sede della società in corso Umberto. E chi non conosce la pentolaccia? I più grandi lo adottavano come momento di aggregazione quando all'interno della famiglia vi era un fidanzamento mentre oggi i più piccini fanno a gara per romperlo per trovarci dentro dolciumi e tanti doni. E questa festa, targata 2010, ha visto non solo gli associati e le loro famiglie ma anche la gente di Bernalda e i loro bambini ve-
stiti in maschera tutti li in fila prontiper riceverei donia loro riservati; mentre per i più grandi a far gola è stata la lotteria con i ricchi premi e i prodotti tipici tra cui le pettole, le chiacchiere e i vini mentre i 3 per cento con la loro frizzante musica riempivano con le più dolci note la sede della Soms. Un successo? Ebbene sì, questo lo si poteva leggere nei volti dei più piccoli, nei sorrisi dei genitori e nelle parole del presidente Angelo Tataranno. Persone, i tesserati della Soms, che si possono definire “traghettatori della memoria”per i giovani. Esempio da seguire e gruppo da alimentare in quanto le idee sono tante. «Siamo molto felici - ha detto Tataranno - durante l'evento. Lagente si divertee noinon possiamo chiedere di più. A breve anche le donne avranno una loro sede. Inoltre - ha concluso Tataranno - stiamo portando avanti il progetto dell'Università». fa.si.
Bernalda «Non è un duro compito. Alle spalle abbiamo i migliori maestri»
Golden boy Donato Viggiano BERNALDA - La valanga rossoblu si abbatte sull'Invicta Burgentia: due magie di Super Diego, la freddezza del Cala, lo stacco imperioso di “The Giant” Chiruzzi e la prodezza balistica di sua Maestà Margoleo dicono ancora “Grande Bernalda”. Una giornata stupenda, e non solo dal punto di vista climatico, ma dalle riconferme e dalle certezze che il campo ha dato. In questo racconto non vi parleremo dei gol di Margarita, di Chiruzzi, di Calabrese e di Margoleo. Ebbene no, perché loro sono grandi e lo stanno dimostrando; allora si parlerà della società? Assolutamente no, perché gli elogi sono all'ordine del giorno, ma la storia che racconteremo si chiama
“giovani”; adolescenti dalla faccia pulita che giorno dopo giorno si fanno spazio. Nella partita vinta con il Burgentia mancavano tre titolari e in campo spazio al settore verde. Sul rettangolo di gioco si è registrata la presenza di Viggiano, di Panio e di Della Pioggia. Tre giovani che hanno contributo, con la loro voglia di fare bene, alla vittoria per 5 a 1 ai danni dell'Invicta. Loro, da oggi, per tutti i piccoli del settore scuola calcio, sono l'esempio che la perseveranza e il credere in se stessi alla fine da i migliori frutti, e che frutti visto che i tre sono stati protagonisti delle azioni che hanno dato il via ai gol. Per l'occasione abbiamo parlato con uno dei tre giova-
nissimi, “golden boy” Donato Viggiano, il quale dalla bandierina ha dato dimostrazione dei suoi piedi buoni. «Sono molto felice - ha detto Viggiano - soprattutto perché anche noi giovani siamo il combustibile, la benzina verde per la macchina chiamata Bernalda. Insieme ai miei compagni del settore giovanile - ha continuato Golden Boy - abbiamo lavorato tanto per raggiungere questi livelli. Certo, molta della nostra esperienza la si deve alle pacche sulle spalle dei più grandi e della società. Uomini che non finiremo mai di ringraziare. Con loro siamo gruppo e con loro stiamo conquistando la città. Ecco, solo crescendo si capisce che si deve continuare a lottare per tro-
Il “Golden boy” Donato Viggiano
vare spazio; questo lo stiamo facendo anche perché un domani noi saremo l'esempio per chi inizia solo oggi a giocare a calcio. Un duro compito? Ebbene no, in quanto alle spalle abbiamo dei maestri; i migliori. Domenica abbiamo dimostrato di essere gran-
di e la nostra voglia di vincere lo è ancora di più. Nel prossimo incontro, pensando sempre alla partita da recuperare, affronteremo il Villa D'Agri; andremo lì per continuare la scia positiva che ci vede primi al comando». fa.si.
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Montalbano Vincita a 5 zeri con il “Nuovo fai scopa” al tabacchino Di Tommaso
Una grattata da centomila euro MONTALBANO JONICO - Una vincita da 100.000 euro al “Gratta e Vinci” ha stregato ieri la comunità di Montalbano Jonico. Era la notizia che girava sin dalle prime ore del mattino, ma ha trovato evidente conferma solo nel pomeriggio. La tabaccheria dove la dea bendata è passata lasciando un gradevole segno, è quella dei coniugi Antonella Ferrara e Michele Di Tommaso, nella centrale via Risorgimento; il biglietto, invece, un Gratta e Vinci da 2 euro della serie “Nuovo fai scopa”; le carte vincenti del fortunato giocatore: un quattro e un tre di coppe che, sommate, hanno dato scopa al sette di coppa del banco. Ignoto il fortunato con i
100.000 euro già potenzialmente in tasca che, consapevole del gran colpo di fortuna, ha preferito rimanere nell'anonimato comunicando solo ai gestori della tabaccheria la propria vincita, attraverso una copia del biglietto vincente, infilato sotto la serranda e rinvenuto all'apertura dell'esercizio la mattina. L'avvenimento risale a giovedì scorso ma, che non fosse una bufala, si è avuta certezza solo nella giornata di ieri, quando, la società romana dei Gratta e Vinci, ha comunicato al gestore il numero di un biglietto vincente, perfettamente corrispondente a quello riportato dalla fotocopia e lasciato sotto la saracinesca del tabacchino. «Non posso che essere felice
per il fortunato vincitore -ha commentato Michele Di Tommasosono felicissimo di sapere che la dea bendata abbia scelto il mio esercizio e, spero, un mio abituale cliente e non uno occasionale». Alla domanda circa eventuali notizie sul vincitore e se lo stesso sia un montalbanese, Michele Di Tommaso ha dichiarato di non sapere assolutamente nulla; vero è, che dal suo esercizio passano molte persone, tantissime montalbanesi. «Spero -ha dichiarato- che sia di Montalbano». Intanto ieri pomeriggio felicità e, in tutta la città jonica dove, come molti altri posti, la febbre del Gratta e Vinci è facile da buscarsi; resta, evidentemente, forte la cu-
Michele Di Tommaso con la copia del biglietto
riosità di conoscere anche il vincitore a cui 100.000 euro, forse, non stravolgeranno di certo la vita, ma sicuramente contribuiranno a renderla migliore e più alleviata dal pensiero di come
mettere insieme il pranzo con la cena. La speranza di tutti è che siano andati a una famiglia bisognosa. Anna Carone provinciamt@luedi.it
Policoro Sollecitato l’avvio di un’indagine sui costi raddoppiati dell’opera pubblica
Ancora rabbia su via Salerno Attacco frontale di Marrese (Pd) e Frammartino (Rc) per la chiusura della strada POLICORO - Ha destato clamore, oltre che sconcerto, la chiusura in entrambi i sensi di marcia, da circa una settimana, di via Salerno. L'assessore, Cosimo Ierone, ha chiesto «massimo quaranta giorni di tempo». Intanto monta la polemica politica. «Il dato più allarmante ha detto al Quotidiano il capogruppo consiliare del Pd, Gianluca Marrese- è che si va a ostruire una comoda e necessaria linea di accesso per le utenze di soccorso; non dimentichiamo, infatti, che l'interruzione parte proprio dall'ingresso dell'ospedale di Policoro. A testimonianza del clamore e dello sconcerto suscitato, si è costituito un comitato spontaneo per rappresentare un disservizio e un disagio, che soffrono cittadini e operatori commerciali. Non è certo la prima volta in questi mesi che i cittadini si organizzino in comitati spontanei per denunciare inefficienze, ritardi e paure relative a scelte sbagliate o alla completa inattività dell'amministrazione comunale. Questo dimostra quanto siano di-
I lavori fermi su via Salerno, dove monta la protesta
stanti dalla gente, ormai incapaci di interloquire proficuamente con le istanze sociali ed economiche provenienti dal territorio. Rimarco e rivendico -ha continuato- la scelta che la passata amministrazione di centrosinistra fece nel pianificare l'allargamento di via Salerno, come un'opportunità di crescita in termini di servizi e utilità per tutti; scelta strategica vanificata da chi, oggi, con un'azione amministrativa completamente inadeguata alle esigenze della città, sacrifica le legittime aspettative di sviluppo della comunità a vantaggio degli
interessi di singoli. Invitiamo, pertanto, l'amministrazione a verificare tempestivamente se siano state rispettate nello svolgimento dei lavori in via Salerno tutte le misure previste per garantire la circolazione e la sicurezza dei cittadini. E in ogni caso, al fine di ripristinare anche i livelli minimi di circolazione e di collegamento, invitiamo il sindaco ad adottare un'ordinanza in via di urgenza che risponda subito alle esigenze collettive rappresentate dal comitato. Rappresenta, ormai, un dato inconfutabile lo stato di incompiutezza perenne della
nostra città, dove -ha concluso Marrese- a dispetto dei tanti e facili annunci di sindaco e assessori, ci troviamo di fronte a uno stato di disagio di cittadini ed operatori non più sostenibile, rispetto al quale l'amministrazione deve assumersi le proprie responsabilità». Duro anche il segretario provinciale di Rifondazione comunista, Ottavio Frammartino: «I lavori di via Salerno, strada ormai ribattezzata dai cittadini via Banesti, sono l'emblema del fallimento di questa amministrazione. Tutta la storia è degna di un libro da oscar dell'assurdo. Ad oggi, oltre undici mesi dall'inizio dei lavori la strada è nelle condizioni che vediamo, non sappiamo quando sarà terminata, ma sappiamo già che ci costerà il doppio di quello preventivato, Alla Procura della Repubblica, al prefetto di Matera e ai carabinieri sollecitiamo un'indagine per verificare la legittimità di una opera, che costerà il doppio di quello previsto dall'appalto». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Si complica il cammino per la salvezza, domenica giornata difficile
Il Policoro 2000 scivola in basso POLICORO - L'ennesimo pareggio e il Policoro 2000 scivola sempre più giù nella classifica del campionato d'Eccellenza, complicandosi il cammino per la salvezza. Domenica scorsa gli jonici non sono riusciti ad andare oltre l'uno a uno contro il Banzi, avversario insidioso che anche al “Rocco Perriello” ha confermato il suo carattere di squadra ben impostata in difesa (decisivo in più occasioni l'estremo difensore Tedesco) evelenosa incontropiede. Nonostante l'importanza della partita (il Banzi è uno dei diretti avversari alla salvezza, distanziato di soli cinque punti dagli jonici) i biancoazzurri sono scesi in campo poco convinti e non sono riusciti nemmeno a sfruttare la superiorità numerica avuta per quasi tutta la gara dopo l'espulsione, al 18', di Vigliucci per un fallo a gioco fermo su
Cirrottola. La gara si è decisa tutta in due minuti: al 69' i padroni di casa riescono ad andare in vantaggio, ancora una volta su calcio piazzato, grazie ad un tiro di testa di Saccente, che raccoglie il corner di Savoia. Due minuti dopo e il Policoro ha la possibilità di raddoppiare con Zizzamia che però spreca: da quest'azione nasce il contropiede solitario di De Oliveira che, sfruttando una clamorosa distrazione della difesa biancoazzurra, arriva solo davanti a Piarulli, lo supera e mette in rete la palla del pareggio. L'uno a uno di domenica scorsa porta agli ospiti un punto pesante per allontanarsi dai play - out. Il Policoro invece aveva bisogno della vittoria e il pareggio non basta: infatti la concomitante e clamorosa vittoria del Picernosulla Ruggiero Valdiano spinge al quart'ultimo
posto la squadra metapontina, ovvero in pieno mini girone di retrocessione. Il cambio di passo è adesso necessario: gli jonici non possono più permettersi il lusso di scendere in campo poco attenti se vogliono ancora sperare in una permanenza in Eccellenza da conquistare nella “regular season”. Sono pochi i punti che dividono dalla salvezza ma, per raggiungerla, bisogna tornare a vincere, anche perché il Policoro non raccoglie i 3 punti dallo scorso 3 gennaio, incontro casalingo contro il Picerno, finito 2 a 1 per i padroni di casa. Da allora sconfitte e pareggi, per un totale di cinque punti in sette giornate. E domenica il calendario non è benevolo con gli jonici, che andranno in Campania ad affrontare il Ricigliano. Eleonora Cesareo
Policoro Buste in fase di apertura
Differenziata In 4 per il servizio POLICORO - E’ scaduto lunedì il bando per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani a Policoro. «Dopo 12 anni dall'ultima e ormai superata gara datata 1997, il nuovo bando pluriennale è pronto per l'aggiudicazione. C'è voluto un po' di tempo -spiegano l'assessore all'Ambiente Luisa Lasaponara e il sindaco Nicola Lopatriello- per recepire le normative nazionali ed europee in tema di tutela dell'ambiente, tra cui il decreto Ronchi, nonché l'entrata in vigore della raccolta differenziata prevista per legge nel 2011, con una previsione del 65% sul vasto territorio comunale. Quattro sono state le imprese che hanno risposto all'avviso, segnale incoraggiante di un prezzo equo quello di 1.700.000 + Iva della gara d'appalto, che comprende oltre alla normale raccolta e spazzamento anche gli oneri dei costi della discarica di Colobraro riaperta il 25 gennaio ma i cui costi sono lievitati a dismisura ed equiparati a quella di Pomarico dove smaltivamo fino al 25 gennaio in virtù di un' ordinanza dell'ex presidente della Provincia Nigro, Ente compente in materia. Abbiamo come Comune di Policoro più volte sollecitato la Provincia a rivedere al ribasso i costi dando così ossigeno ai bilanci comunali che nel previsionale non avevano inserito questo imprevisto costo. Inoltre, dopo l'aggiudicazione del servizio per nove anni, partiremo con una campagna di sensibilizzazione che partirà dalle scuole, per educare i ragazzi alla raccolta differenziata, nelle aziende e nei nuclei familiari spiegando a tutti i cittadini che la differenziata aiu-
Il municipio di Policoro
ta a migliorare la qualità della vita e anche a risparmiare sulle relative spese pubbliche, coinvolgendo oltre all'impresa aggiudicatrice anche l'Ato rifiuti. Legata alla raccolta differenziata -continuano Lasaponara e Lopatriello- ci sono anche le isole ecologiche, che per la grande superficie su cui si sviluppa Policoro si potrebbero dividere tra le più classiche campane nei punti più frequentati di Policoro ai contenitori per vetro-cartaplastica-umido nelle rispettive abitazioni civili, e comunque una mini sperimentazione c'è già stata durante l'estate scorsa al lido “La Duna” e sarà l'impresa aggiudicatrice a scegliere il criterio più logico. Inoltre vorrei ricordare che la raccolta differenziata non è obbligatoria fino al 2011, e fino a quella data facoltativa. Infine non è stato possibile creare una municipalizzata perché nello scorso luglio l'evoluzione normativa nazionale ha ridimensionato solo in casi particolari la creazione di società in house». provinciamt@luedi.it
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Champions League Vigilia infuocata e polemiche Resta ancora in dubbio l’utilizzo di Julio Cesar dopo l’incidente stradale
Inter-Chelsea, show a San Siro Mourinho sfida Ancelotti e lancia strali: «Anche lui fa parte del clan» APPIANO GENTILE – C'è solo il Chelsea. E allora squalifiche, nervosismi, litigi, sospetti finiscono in secondo piano, diventano argomenti appena sfiorati. C'è solo il Chelsea, c'è una Champions da affrontare con il piglio giusto. Così Josè Mourinho chiarisce subito di voler mettere da parte gli strascichi di un sabato bestiale quando risponde a un giornalista che gli chiedeva dei tre turni di stop «hai sbagliato conferenza stampa, sei arrivato troppo presto. Sono qua perchè devo stare, perchè è Champions League, perchè è l’Uefa e non sono squalificato, perchè devo rappresentare il mio club assieme a un mio giocatore e perchè devo parlare della partita. Sono qua per Inter-Chelsea». La sfida al Chelsea è anche una sfida personale ad Ancelotti: il tecnico dei Blues ha detto (parole poi smentite) che a parte i tifosi dell’Inter, gli italiani sarebbero contenti per l’eliminazione dei nerazzurri dalla Champions League. «Se lui lo dice va bene, forse perchè qualcuno gliel'ha detto, o magari perchè fa parte del clan – è la risposta di Mourinho in conferenza stampa -. Io faccio il mio lavoro». «Sistemato» Ancelotti e sfidando «a trovare un arbitro che dica che io lo abbia insultato», Mourinho parla solo di aspetti legati al campo. Della difficoltà di affrontare un avversario che conosce benissimo ("se non seleziono le tante informazioni che ho da dare ai miei giocatori può essere addirittura negativo»), della forza di Lampard, Terry ("settimana dopo settimana migliorano e non si stancano mai di giocare bene») e di quella di Drogba, forse il pericolo numero 1 per Zanetti e soci. «Se Drogba ha un bel ricordo di me ne sono felice, ma so che lui darà tutto per la sua squadra. E sarò felice di vederglielo fare». Ma non dimentica che «la sfida con il Chelsea dura 180 minuti». «La prima gara è importante, ma la seconda lo sarà ancora di più. Dalla prima – continua – si esce senza sapere chi va ai quarti, dalla seconda invece con la certezza di chi va ai quarti». Sarà un Chelsea che giocherà «con il 4-4-2 a rombo oppure con il 4-3-3, mi sorprenderei se il sistema di gioco non fosse uno dei due», mentre l’Inter deve risolvere un paio di dubbi. Il primo riguarda Julio Cesar, che si è allenato ma ha sul volto chiari segni dell’incidente stradale di domenica sera: «Non sono sicuro, non so come si sveglierà – afferma Mourinho -. Dopo un incidente stradale il corpo umano può reagire in modo strano, anche un giorno dopo». Altro dubbio sulla sinistra, con Zanetti che dovrebbe prendere il posto dell’infortunato Santon: «Per la sua intensità di gioco Zanetti a centrocampo sa essere importantissimo, soprattutto contro una squadra inglese, visto che le squadre inglesi giocano sempre in maniera molto intensa a centrocampo. Non c'è Santon, e allora io devo decidere se mettere Zanetti al suo posto oppure lasciare Zanetti a centrocampo e mettere Cordoba al posto di Santon. Vedremo».
Dubbio sul sostituto di Santon Tra Zanetti e Cordoba
Ancelotti si abbraccia con Costacurta prima dell’allenamento allo stadio S. Siro
Champions League. Reti di Cacau e Ibrahimovic
Il Barcellona non brilla soffre a Stoccarda e pareggia
Ibrahimovic esulta dopo il gol del pareggio a Stoccarda
STOCCARDA - Finisce 1-1 tra Stoccarda e Barcellona una gara che ha visto i tedeschi lungamente tenere in pugno le sorti del match, giocando con intensità e mettendo sovente in difficoltà i catalani. Irriconoscibili infatti gli uomini di Pep Guardiola nel primo tempo. Al 25' Stoccarda in vantaggio dopo aver fallito diverse palle gol per poco. Il gol arriva con Cacau che sfrutta un cross di Molinaro e di testa supera Valdes che nulla può sulla conclusione dei tedeschi. L’unica occasione del Barca al 40' con un tiro di Messi mal parato da Lehmann che si stampa sul palo. Al 7' della ripresa il pareggio ad opera dell’ex interista Zlatan Ibrahimovic che raccoglie il pallone nell’area piccola, Lehmann respinge la prima conclusione ma non può far nulla sulla seconda. Nel finale un calcio di rigore negato al Barcellona per un fallo di mano di Molinaro sulla linea. L’arbitro non vede, ma sarebbe stato troppo per il Barca che ora al Camp Nou può vincere e passare il turno.
L’ALTRA SFIDA Il Bordeaux vince sull’Olimpiakos ROMA - Colpo esterno del Bordeaux a domicilio sul terreno dell’Olimpiakos. I francesi guidati dall’ex Napoli e Inter Laurent Blanc si impongono per 10. Decisiva la rete arrivata al 47' del primo tempo: calcio di punizione di Gourcuff da sinistra e colpo di testa vincente del difensore Ciani che porta in vantaggio la squadra francese. Vano l’assalto dell’Olimpiakos che avrebbe meritato il pareggio con almeno 4-5 palle-gol limpide che però non hanno fruttato la rete che avrebbe messo il club greco nelle condizioni ideali per giocare alla pari il match di ritorno sul terreno dei campioni di Francia allenati da Blanc.
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Sport
SERIE A
Marino carica l’Udinese: «Dobbiamo dare il massimo»
Pasquale Marino dell’Udinese
UDINE – Il ritorno di Pasquale Marino alla guida dell’Udinese – secondo gli auspici del 'patron' Giampaolo Pozzo – dovrebbe provocare uno scossone all’interno del gruppo in grado di far cambiare marcia all’undici friulano. E il recupero con il Cagliari di questa sera arriva a puntino anche se il tecnico siciliano non ha nascosto le insidie della gara. Il ritorno di Marino –si è appreso – è stato accolto con soddisfazione dai senatori della squadra che hanno promesso l'immediato ri-
scatto. «Domenica, dopo il mio primo allenamento - ha detto Marino –honotato giocatoricon il morale sotto i tacchi, del resto poche ore prima avevano perduto a Genova. Ma ieri li ho visti trasformati, avevano uno spirito diverso, uno spirito di rivalsa, per questo motivo sono fiducioso per la sfida di domani pur riconoscendo che di fronte ci troveremo un avversario che scoppia in salute». Marino ha elogiato il Cagliari. «E' una squadra che pratica un calcio a memoria – ha
spiegato –con Allegri che non ha vanificato quanto di buono fatto dai sardi tre anni fa che, con alla guida Ballardini, conquistarono qualcosa come 35 punti nel ritorno». L’allenatore dell’Udinese ha detto di aver pronta la ricetta per il colpaccio. «Questa squadra deve giocare al calcio, non sull'avversario, senza paura altrimenti si rischiano errori grossi e disattenzioni. L’Udinese, ogniqualvolta ha cercato di imporre il proprio gioco, ha fatto bene –ha detto Marino –e ha otte-
nuto risultati importanti». Per quanto concerne l’assenza di D’Agostino, out per almeno altri due mesi dopo essere stato sottoposto a meniscectomia la scorsa settimana, Marino ha risposto che «il comportamento dell’Udinese non dipende da un giocatore, ma è chiaro che D’Agostino è elemento importante. L’ho visto all’opera in Coppa Italia contro il Milan, è stato straordinario. Quel D’Agostino ci farebbe comodo, eccome,ma èinutile piangerci addosso».
Serie A. Cesare Prandelli chiede una grande gara ai suoi per scalare la classifica
Viola-Milan, tre punti pesanti In campo a Firenze: i rossoneri possono avvicinare l’Internazionale MILANO –Sta meglioora il Milan rispetto a dicembre e quindi benedetta la neve che ha rinviato di due mesi una partita che finalmente dirà ai rossoneri qual è la loro reale distanza dall’Inter. E pace al ranking Uefa che è importante ma Leonardo non ha dubbi: tiferà per Carlo Ancelotti e si augura che il Chelsea possa eliminare l’Inter. Sarà una serata di simil Champions anche quella che attende il Milan a Firenze e Leonardo sa che la squadra di Prandelli «si esalta molto quando gioca in situazioni di gala» e quindi si aspetta «la Fiorentina delle grandi occasioni». Ma il Milan è in ripresa, a Bari «ha fatto una gara di concretezza enorme» e «tutti i giocatori stanno bene anche a livello mentale», a partire da Ronaldinho per finire con Abbiati. Con Silvio Berlusconi è tutto chiarito (“la situazione è molto chiara e tranquilla, argomento chiuso») e il tecnico brasiliano esprime quindi la sua soddisfazione per un «ottimo campionato sia a livello di classifica che di gioco, a prescindere della partita di questa sera». E il merito di quantodi buonofattofinoradal Milan«è tutto dei giocatori: sono loro sono i veri protagonisti di quest’anno – spiega – ognuno di loro ha fatto qualcosa di straordinario, facendo la differenza con disponibilità e voglia». In caso di vittoria, l’Inter sarebbe a sole quattro lunghezze con il campionato sostanzialmente riaperto. Leonardo non si vuole fare grandi illusioni e spiega che «per tutti è difficile chiudere i campionati. L’Inter –ricorda – resta la squadra più attrezzata e lo dimostra il fatto che nel periodo negativo arrivino pareggi e non sconfitte. Ma se sarà brava a non far diventare determinante questo momento il pallino resta nelle sue mani». Pochi i dubbi di formazione contro i viola, visto che Leonardo farà un pò di turn-over solo domenica contro l’ Atalanta. Flamini è tornato disponibile e Marco Borriello sarà regolarmente al suo posto assieme a Ronaldinho e Pato. FIORENTINA –Dopo il ritorno al successo domenica con il Livorno la Fiorentina affronterà il Milan. Una sfida difficile contro «un avversario che sta bene –ha spiegato Cesare Prandelli – che a Bari ha dato una risposta alle recenti provocazioni di Berlusconi e a Firenze cercherà di sfruttare l’occasione per agguantare il secondo posto e portarsi a soli 4 punti dall’Inter, anche se lo scudetto dipende solo dai nerazzurri. Per gli altri piazzamenti lotteranno in dieci. Quindi anche per noi è un’occasione importante, questa partita può farci sognare ancora». Il tecnico e la squadra vogliono battere una grande (in questa stagione pari con la Juve, ko interno con la Roma e due in casa dell’Inter in campionato e Coppa Italia) e riportarsi in zona-Europa. Vincendo, la Fiorentina si porterebbe a tre punti dal quinto posto. Insomma, c'è molto in palio. Anche per questo Prandelli, che ha convocato 20 giocatori fra i quali gli acciaccati Vargas e Montolivo, è rimasto abbottonato sulla formazione facendo solo capire di una probabile staffetta Zanetti-Bolatti e il ballottaggio fra Kroldrup (che torna dopo la squalifica), Natali e Felipe per due maglie: «In campionato meglio non dare vantaggi, fra l’altro Leonardo sta facendo bene, ha dato un’impronta di gioco e serenità all’ambiente, mi piace, ha personalità ma non la fa pesare. Poi ci sono elementi come Ronaldinho tornato atleta vero e Pato con la sua imprevedibilità. Servirà quindi tanta attenzione». Come non bastasse i tifosi viola sono preoccupati e arrabbiati non solo per l’orario di inizio della gara (di-
EUROPA LEAGUE
La Juventus prepara il secondo round contro l’Ajax
Leonardo abbraccia Pato dopo un gol
versi abbonati rischiano di non esserci) ma anche per la designazione di Rosetti che in passato ha più di una volta sfavorito la Fiorentina: «Rosetti è un arbitro internazionale e sa come preparare le gare, non esasperiamo il clima» ha tagliato corto il tecnico bresciano apparso semmai più contrariato per le scelte tv che vedranno la sua squadra in campo sabato e così pure nella settimana del ritorno Champions con il Bayern. «E' un calendario assurdo, poche squadre al mondo sono costrette a fare quel che dobbiamo fare noi –ha sospirato –non so se la società poteva fare qualcosa, da anni dibattiamosuquesta tema,siamotuttiscontenti
ma noi allenatori non abbiamo alcun potere e più che denunciare certe cose non possiamo fare. Uno sciopero? Non sarò io a proporlo e comunque restiamo dei privilegiati». Quanto al suo futuro, neanche le parole di ieri di Diego Della Valle (“Abbiamo un allenatore che va bene alla società e alla città quindi non esiste problema») paiono al momento aver spazzato via i dubbi di Prandelli che attende chiarezza e soprattutto una mossa concreta della proprietà: «Se mi hanno fatto piacere quelle parole? A me ha fatto piacere la presenza del patron domenica perchè inaspettata, è stato un segnale forte per tutti».
TORINO – I punti au- l’arma in più. Come pomentano la convinzione, trebbe dimostrarsi tale come aveva giustamente l’infermeria, che finalosservato Alberto Zac- mente si sta svuotando: cheroni qualche settima- buone notizie da Trezena fa. È quasi lapalissia- guet e Camoranesi, già no, ma la Juventus lo sta scesi in campo in spezzosperimentando in una ni e bisognosi solo di misettimana, quella passa- nutaggio; Caceres e Canta, che ha proprio ribadi- navaro sono pronti al to come una vittoria tiri rientro; Iaquinta prosel’altra, considerazione gue la propria corsa conanche questa targata tro il tempo e per lui doZaccheroni. E Buffon vrebbe essere questione suona la carica: vincia- di una settimana. Intanmo con l’Ajax e la nostra to, Zaccheroni giovedì autostima aumenterà con l'Ajax potrà contare ancora. Dalla timida e di- sul turn over, concetto scussa vittoria con il Ge- che oggi sembra un lusnoa, a quella sofferta ma so, a confronto dell’eraFerrara o andeterminante che solo delle e figlia del caprime due rattere, di settimane del Amsterdam, neo allenatoall’ultima, a re. MarchiBologna, ansio, squalifiche questa cato con il Paconquistata lermo, giocon i denti e cherà sicuraancora più immente con gli portante perorange, menchè solo tre tre Salihagiorni prima midzic farà il si era giocato percorso concon l’Ajax e Alex Del Piero trario. L’opecertamente speso molte energie: ce razione-Europa League è n'è a sufficienza perchè, già partita: Gigi Buffon sia pure con la debita dal proprio sito invita a prudenza, nel gruppo battere l’Ajax: «Siamo riaffiori un pizzico di tutti molto concentrati convinzione. Soprattut- su questo evento e contiato perchè adesso, dopo mo su un pubblico numelunghe settimane, si ri- roso. Sarà un appuntavede un quarto posto an- mento importante per cora fragilissimo, ma centrare la qualificazioche sembrava un mirag- ne e andare avanti in una gio dopo i ripetuti sor- competizione cui teniapassi a opera di Roma, mo molto, ma anche per Napoli, Palermo, Sam- continuare a far crescre pdoria. Ora i bianconeri la nostra autostima in vicontano sui numerosi sta di una serie di conscontri diretti tra le con- fronti diretti, vedi Palertendenti, che potrebbero mo, Fiorentina, Sampdofavorirli, a patto di mi- ria e Napoli, che potrebgliorare ancora molto il bero darci un grande gioco e la condizione psi- slancio nella corsa alla Champions chica. Gli spareggi dei prossima bianconeri, arrivano tut- League. La stagione è anti in serie e subito: Paler- cora lunga e può regalarmo, Fiorentina, Sampdo- ci tante soddisfazioni in ria, Napoli e sarà fonda- Italia e Europa». Dunmentale uscire da questo que, non snobbare niente tour de force di ferro sen- per tornare all’abitudine za troppi danni. A con- di vincere, perchè «tre fortare Zaccheroni e la vittorie consecutive – fa squadra, c'è il pensiero notare ancora Buffon – che anche le avversarie sono sempre state una non potranno permetter- consuetudine per noi e si alcun passo falso e in non una eccezione». Zacquesta corsa l’esperienza cheroni di sicuro benedie l’abitudine della Juven- ce tanta saggezza e mette tus potrebbero rivelarsi la firma.
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Sport 39
Mercoledì 24 febbraio 2010
Mercoledì 24 febbraio 2010
Prima Costano tanto i minuti finali dei match del Potenza
Al Viviani
Di nuovo i Distinti restano Tra primo e secondo tempo 11 lunghezze buttate chiusi
Otto punti in meno DUE PUNTI IN MENO a Taranto, uno a Reggio, uno a Portogruaro, due con la Spal, due domenica a Verona: sono fatali i minuti finali nella storia recente del Potenza. Un gap di otto punti che avrebbero lanciato la formazione potentina nel bel mezzo di una classifica nella quale 30 punti potevano rappresentare un bottino sufficiente per vivere con minore apprensione possibile la parte fondamentale della stagione. Errori di gioventù, disattenzione, distrazioni fatali dettate anche da una sostanziale mancanza di tranquillità da parte dei calciatori, che “li fa andare in confusione proprio nel finale dei match”. Questa una serie di spiegazioni che Capuano ha provato a dare acuendo il rammarico perchè le prestazioni del Potenza sono state quasi sempre incoraggianti. Il mister non pensa nemmeno a un calo fisico, perchè la squadra sta evidenziando comunque una ottima condizione: «Giochiamo sempre con grande intensità sicuramente più di tante nostre avversarie, lo abbiamo dimostrato anche a Verona», da dove il Potenza torna con la consapevolezza dei propri mezzi e con un carico di fiducia supplementare proprio per il messaggio lanciato alle contendenti: «Siamo vivi, disponiamo di una squadra dove non ci sono fenomeni e che è guidata da un grande staff tecnico. Non temiamo nessuno», dice Capuano. Comunque, tornando a margine della nostra analisi numerica del cammino del Potenza fino a qui, abbiamo provato a conteggiare il numero dei punti che i rossoblù avrebbero avuto se le loro partite fossero durate 45’. In particolare, il Potenza nei primi tempi avrebbe collezionato 33 punti. Oggi ne ha 22 con un gap di 11 lunghezze dilapidate nei secondi tempi. Undici che diventano 8 effettivamente circosctivendo il discorso soltanto ai minuti di recupero o assai vicini al 90’. CARDINALE Ieri Tesonie-
ANCHE per la gara in calendario domenica il Viviani sarà sottoposto a una limitazione numerica perchè non a norma. E’ accaduto già nella gara con la Spal: il settore Distinti (la nuova tribuna scoperta, per intenderci) non sarà usufruibile da parte dei tifosi di casa. La ragione è quella di limitare gli ingressi e renderli proporzionali all’attuale sistema di controllo video presente allo stadio. Scongiurato quindi il rischio di trovarsi di fronte a un provvedimento di chiusura definitiva della struttura, restano confermati i prezzi popolari che la società ha inteso applicare per favorire il maggiore afflusso possibile di spettatori per un sostegno alla squadra. Si pagherà 5 euro in curva e 10 per la tribuna laterale coperta. Resta invariato il costo del settore ospiti (12 euro).
GIUDICE SPORTIVO A sinistra Di Fatta contrasta Rantier del Verona. A destra l’esultanza di Murati, abbracciato dai compagni, dopo il gol del provvisorio 2-1 per il Potenza al Bentegodi
ro si è allenato regolarmente, Cardinale invece a parte (come Lucenti che è ancora lontano da un possibile recupero) ed è andato via molto prima dei suoi compagni.
La società ha inoltrato al Collegio Arbitrale della Lega Pro la richiesta di risoluzione del contratto. La risposta è attesa per i prossimi giorni.
STIPENDI In serata la società ha versato acconti di emolumenti ai calciatori, in forza di qualche credito saldato dalla Lega e dell’incasso percentuale di Verona, e
Prima Divisione Potenza 1500 euro per i petardi PER UN TURNO squalificati Berretti, Nocerino (Cavese), Ganci, Vitale (Pescara), Mattielig (Portogruaro), Lebran (Rimini), Anselmi (Verona). Tra le società ammende a Potenza (1500 euro).
Seconda Divisione Stop a Guazzo per proteste conta di chiudere le spettanze del mese di novembre nei prossimi giorni, magari dopo un incasso congruo nella gara con il Lanciano. Alfonso Pecoraro
Seconda Rodolfi analizza il cammino esterno del Melfi
«Solo colpe nostre» SFORTUNA, EPISODI arbitrali contrari, campi di gioco inadatti e carenze sia a livello di personalità che caratteriali. Sono tutti questi aspetti insieme a determinare la metamorfosi del Melfi, grande in casa dove ha ottenuto ben 24 punti sui 31 attuali e piccolo fuori dove ha racimolato solamente sette punti su 36 disponibili. " Prima di tutto la causa principale di questo andamento dipende da noi stessi e dalle nostre mancanze, sottolinea con la solita e riconosciuta onestà intellettuale Paolo Rodolfi. Partendo da questo presupposto si devono considerare anche altri aspetti. I terreni di gioco certamente. Noi abbiamo la fortuna di poter giocare al Valerio che è uno dei campi migliori dell'intera serie C. Siamo una squadra costruita per giocare al calcio palla a terra. In casa possiamo farlo, fuori difficilmente. Io finora ho visto davvero pochissimi campi all'altezza. Al nord il discorso è completamente diverso. Noi abbiamo una squadra composta da molti giocatori provenienti ed abituati a giocare nei raggruppamenti settentrionali, dove
si gioca di più al calcio e dove regna minore agonismo". Dunque incapacità di sapersi adattare sia per lo stato dei campi ma anche per la poca abitudine a questo tipo di contese. Poi non si può non rimarcare l'aspetto arbitrale. A Monopoli a cinque minuti dal termine del match, annullato misteriosamente un gol ad Arcamone. le immagini televisive non chiariscono e pongono seri dubbi sulla bontà della decisione assunta dall'assistente arbitrale che ha segnalato un fuorigioco, apparso inesistente. La mancanza di proteste dei giocatori del Monopoli, unito al fatto che l'arbitro aveva già indicato la metà campo, fanno indurre a pensare che il gol poteva anche essere convalidato. Purtroppo una situazione non nuova ai danni del Melfi, che si è visto annullare dei gol già a Gela, tiro di El kamch da trenta metri chiamato un inesistente fuorigioco di posizione, e a Siracuisa, tiro di Guazzo che oltrepassa la linea. A questi episodi bisogna aggiungere il rigore solare negato ad Arcamone nella gara interna con il Noicattaro in pieno re-
cupero sul punteggio di due a due, quello clamoroso fischiato contro a Roma con la Cisco, partita terminata uno a uno. In più le condotte arbitrali poco convincente subite a Cassino e nella partite casalinghe contro Vibonese ed Isola Liri. " Io degli arbitri non amo parlare, ribadisce Rodolfi. Certo che gli episodi a nostro sfavore sono tanti ed in alcuni casi clamorosi. Inoltre siamo il quarto attacco del campionato, giochiamo molto all'attacco e finora abbiamo avuto a favore un solo rigore, alla quarta giornata in casa con l'Aversa ". Decisamente un dato insolito che evidenzia la poca fortuna dei gialloverdi in questa stagione da un punto di vista arbitrale. " Se avessimo giocato su campi diversi ed avuto meno torti arbitrali a questa ora la nostra classifica sarebbe stata diversa", fa osservare giustamente Rodolfi. Forse non un Melfi da play-off per il poco carisma evidenziato, ma certamente in grado di impensierire fino all'ultimo le prime cinque in graduatoria. Emilio Fidanzio
Rodolfi scruta l’orizzonte del Melfi
DUE TURNI a fermati Parisi (Aversa Normannna), Mottola, Pisciotta (Igea Virtus); per una giornata fermati Bertoncini (Aversa Normanna), Bruno, Di Maio (Catanzaro), Palma, Procopio (Igea Virtus), Federici, La Rocca (Isola Liri), GUAZZO (MELFI), Caccavale (Monopoli), De Felice (Scafatese).
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40 Sport
Monito del presidente Perniola: «Attenzione, prima c’è la gara con il Fasano»
Matera, è già febbre di coppa Semifinale in diretta su Raisat+ per mercoledì e anticipo alle ore 14 TESTA al Fasano, ma a tenere banco in casa biancazzurra è anche la diretta televisiva di mercoledì per la semifinale d’andata di Coppa Italia contro il Boville Ernica. La comunicazione della diretta televisiva su Raisat è giunta ieri in sede, ma c’è ancora da definire l’orario d’inizio che dovrebbe essere quello delle 14,30 anche se la Lega punta alle 14,00. Una “febbre di Coppa”già abbastanza alta, ma è chiaro che non c’è da perdere di vista la gara con il Fasano, squadra che non va certo presa sottogamba. RIPRESA- Ieri pomeriggio ripresa della preparazione all’insegna del lavoro duro e con il borsino degli infortunati abbastanza ottimista. In effetti, per Marco Conte c’è stato solo lavoro in palestra perchè le sue noie sono dovute al fondo di gioco in sintetico dove il Matera si è allenato la settimana scorsa. Anche Marco Branda è alle prese con la fase di smaltimento della botta rimediata in allenamento giovedì scorso che l’ha tenuto fuori anche a Benevento domenica scorsa. Per Alberto Savino si tratta solo edi una leggera contrattura. Il giocatore ex Napoli e Lecce si è fermato subito e per questo ha limitato i danni, come si suol dire. Quindi, sarà quasi sicuramente a disposizione in Coppa e difficilmente sarà azzardato conrto il
In alto il vice presidente Cosimo Damiano Cinnella, Fabio Di Fausto e a destra il presidente Tommaso Perniola, a lato Martone in azione a Benevento
Fasano. TURNOVER FORZATO- Perchè mercoledì in coppa Italia non saranno a disposizione sia Mazzoleni che Carretta e quindi per il tecnico Roberto Rizzo c’è da tenere conto di queste indisponibilità e magari risparmiare qualcun’altro contro il Fasano. Anche Fabio Di Fausto ha cominciato a sudare in maniera concreta ed il suo recupero fisico sa-
rà senza dubbi importante proprio contro il Boville Ernica, ma non è da escludere che il tecnico lo schiererà anche contro il Fasano in ino spezzone di gara per consentirgli di crescere in ritmo partita. Per tutto il resto del gruppo c’è stato lavoro regolare al campo di via Sicila dove ieri si respirava aria di rammarico. Perchè fino a un mese fa si commentavano sconfitte esterne e pareggi in
casa e un calo molto pericoloso, mentre ora c’è il rammarico per aver pareggiato a casa della quarta in classifica. Potenza di un morale che è cresciuto in maniera adeguata come era nei programmi di chi ha voluto la svolta. In effetti, senza inserimenti di calciatori (perchè non c’è stato altroche una rivalutazione di alcunbi giocatori trascurati) e con Albano assente in due trasferte
Il direttore Generale del Pisticci è ottimista
Sconfitta inattesa ad Ostuni
Giosa: «Non è col Pianura che dovevamo salvarci» LA DELUSIONE c'è, così come la consapevolezza di dover guardare avanti. Del momento del Pisticci parla il direttore generale Rocco Giosa. “Non era con il Pianura - spiega Giosa - che dovevamo fare i tre punti. Loro sono primi in classifica e per noi è stata una gara impari. Certo ad un certo punto ci eravamo illusi di poter fare qualcosa di buono, perché loro hannosbagliatoun rigore,noisiamoriusciti a tenere la partita sullo zero a zero e sembrava che le cose potessero andare per il verso giusto. Invece abbiamo preso un gol evitabile e di conseguenza tutto è diventato difficile. Peccato. E' stata una partita strana. Abbiamo commesso troppi errori,per poi patireun calodi concentrazione”. Adesso, tuttavia, bisogna riprendersi alla svelta per farsi trovare pronti di fronte ad impegni decisivi. “Il Pisticci - continua Giosa - deve vincere le gare con le dirette concorrenti. Per questo avremmo dovuto fare i tre punti con il Bacoli. Ma adesso ci saranno altre partite con squadre in lotta per la salvezza. Lì non dovremo sbagliare, anche perché al momento
siamo di nuovo penultimi e ci tocca provare nuovamente a rimontare. Io, comunque, ci credo così come ci crede l'intero ambiente in tutte le sue componenti. Speriamo di riprenderci e confidiamo anche nella buona sorte, perché ci servirà anche quella”. Dispiaciuto mister Arleo, che sottolinea gli errori decisivi in occasione dei gol subiti. “Di fronte a certe cose - dice il tecnico - ti cadono le braccia. Avevamo già fatto un orrore in occasione del rigore, ma siamo stati graziati. Solo che poi siamo riusciti a perseverare nell'errore dando vita ad un vera e propriasagra del liscio, che è alla base dei gol incassati. Per me che sono un combattente c'è stato un momento di resa. Me ne vergogno e chiedo scusa”. Adesso, però, bisogna voltare pagina e guardare avanti. “Il grande lavoro - dice ancora Arleo - è ricostruire psicologicamente il gruppo. Da questo punto non ci siamo, perché appena subiamo qualche pericolo ci viene paura e arretriamo il raggio d'azione. A Bacoli avevamo iniziato bene, poi al primo pericolo ci siamo rintanati dietro ad aspettare il gol che pun-
Francavilla, piani scombussolati
Rocco Giosa
tualmente abbiamo incassato. Purtroppo, tolti alcuni giocatori esperti, questa squadra ha molto da lavorare sotto il profilo della personalità. Sono convinto, tuttavia, che questi ragazzi abbiamo dei valori e che devono tirarli fuori. Per provare a riprenderci dovremo metterci corpo e mente nelle prossime partite, perché solo con il corpo non si va da nessuna parte, anzi si incassano le brutte figure come quella di domenica”. Roberto D’Alessandro
Alla gara di oggi al Capozza guardano con interesse le squadre di vertice
Si recupera oggi Casarano-Sant’Antonio NON si fermano il Sant’Antonio Abate e Casarano. La squadra di Di Nola ritorna subito a lavorare, all’indomani della sconfitta nel derby di Pomigliano, ma soprattutto in vista del recupero di oggi a Casarano. L’emergenza infortunati continua e Di Nola ha dovuto registrare delle assenze alla ripresa. Quasi sicuramente Siano non sarà della gara di Casarano; l’attaccante è andato in panchina a Pomigliano perché non in perfette condizioni, ieri invece è stato fermato dalla febbre. Difficile un suo recupero, anche perché incombe la gara in terra pugliese. Continua a restare fuori anche Vitale, bloccato da una bronchite; anche in questo caso il recupero sembra molto improbabile. Destano ancora preoccu-
pazione le condizioni del giovane portiere Donnici, la cui indisponibilità ha costretto la società a ritornare sul mercato per ingaggiare lo svincolato Afeltra. Il portiere, di solito vice di Della Pietra, ha riportato una distorsione alla caviglia, ma saranno necessari ulteriori accertamenti per capire la reale entità dell’infortunio. Una gara, quella di Casarano, che vale il terzo posto. Infatti, entrambe le formazioni occupano la terza posizione con 44 punti all’attivo. Di certo sarà importante tornare a casa con un risultato positivo, anche perché in trasferta sono arrivate ben tre sconfitte dall’inizio del 2010. Un tabù che bisogna sfatare se si vuole raggiungere il traguardo storico dei play off.
non certo facili, sono giunti risultati importanti e d è cessato il cosiddetto “effetto Genchi”. Perchè dalla decisione da parte della società di tagliarlo per ragioni disciplinari tutto l’ambiente ne aveva fatto un paravento, mentre era solo un alibi e i fatti, ovvero i punti conquistati senza innesti, lo stanno confermando. Da quattro gare il Matera è in serie positiva, con due pareggi (in casa col Pomigliano e a Benevento) e due vittorie (a Pisticci e in casa col Francavilla Fontana), le ultime tre con Rizzo in panchina che ha lavorato molto sull’autostima e soprattutto iniziato un lavoro importante con i vari Branda, Logrieco e Leta non più controfigure ma protagonisti insieme a tutto il resto del gruppo. Un lavoro non concluso, ma arrivato alla fase importante della semifinale di coppa Italia. «Prima c’è il Fasano però-ammonisce il presidente del Matera, Tommaso Perniola- e non dobbiamo dimenticare che le gare che sulla carta sembrano facili, sono le più difficili. Quindi, alla coppa Italia ci pensiamo come macchina organizzativa noi in società e la squadra dovrà farlo solo al fischio finale contro il Fasano». In realtà è così, ma la sensazione è diversa e quindi guai a distrarsi col Fasano. Renato Carpentieri
FRANCAVILLA – Ripresa degli allenamenti in casa Francavilla, dopo la sconfitta subita in trasferta contro l’Ostuni. La disfatta in terra pugliese, ha scombussolato i piani del tecnico serbo Lazic, che voleva restare nella zona play off, ma invece la sconfitta ha allontanato la squadra di un punto dalla zona nobile della classifica. Il gruppo adesso deve solo rilassarsi, anche se è naturale la voglia di dimostrarsi forte e senza punti deboli. La partita contro la Turris si presenta molto tattica, e sarà necessario giocare con la massima concentrazione sin dai primi minuti di gioco. Lo staff tecnico sinnico sa di preparare con calma e al meglio la partita e impostarla nel modo giusto. Essere ansiosi non aiuterà i rossoblu, che in questo momento devono solo dimostrarsi forte. Domenica allo stadio “Nunzio Fittipaldi” servirà la determinazione giusta, per avere la meglio su una Turris che è reduce dalla vittoria casalinga contro la capolista Neapolis Mugnano, con il risultato di 3-2. Una gara intensa, costantemente avvincente, interpretata dai
corallini con quello stesso spirito combattivo che in quel di Grottaglie stava per fruttare un’insperata quanto eroica rimonta. Nel derby contro la compagine del duo Moxedano - Bouchè, i biancorossi sono ripartiti dal secondo tempo di Grottaglie, ma stavolta le cose sono andate decisamente meglio. Visto che a Grottaglie la gara fini con il risultato di 5-4 in favore dei pugliesi. Ma adesso i campani sono in grande forma e l’hanno dimostrato contro la capolista, giocando una gara ad alti ritmi. Vincere sarebbe importante per il Francavilla, per dare una scossa all’ambiente e che potrebbe essere utile a galvanizzare l’intero gruppo. I sinnici sono reduci dalla sconfitta di Ostuni per 3-2, e vorrebbero ritrovare continuità nei risultati. Il tecnico Lazic però, è consapevole che non sarà facile contro questa Turris così caricata. Ma il Francavilla dovrà necessariamente tirare fuori gli artigli e dimostrare tutto il suo valore, per cercare di non gettare al vento quando fatto di buono nel girone di andata. Claudio Sole
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Sport 41
Mercoledì 24 febbraio 2010
Mercoledì 24 febbraio 2010
Gara decisa nel secondo tempo. Palo di Tita
Barrata corsaro a Ruvo con doppio Insabato RUVO BARRATA
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RUVO: Rosamilia, Pepe, Lorusso (3'st Tita), Petullo, Mira, Iannella, Grieco V. (16'st Giglio), Annunziata (35'st Colangelo), Santoro, Graziano, Masini; Grieco G., Gaudiosi, Marino, Aromatico; All. Grieco G. BARRATA: Zoppi, Romano M., Brienza, Langongone, Zaccagnino, Margiotta, De Vico, Beneduce (36'pt De Vito), Rinaldi, Insabato (46'st Bochicchio), Romano G.; A disp. Di Pierri, Potenza. ARBITRO: Griesi da Venosa. RETI: 2'st e 42'st Insabato (B). RUVO - Il Barrata espugna Ruvo e si porta a quota 22 punti in classifica rispedendo all'inferno i ragazzi al cospetto di mister Grieco. Insabato ridimensiona il Ruvo che, però, in virtù delle sconfitte di Possidente e San Chirico continua ancora ad essere terzultima. Il Barrata, invece, si porta ad una sola lunghezza da Futura Potenza e Castelpantano. La gara: pronti via e Masini e Santoro sembrano indiavolati e già dopo 8' Zoppi deve dare il meglio di se su Masini che conclude a botta sicura da pochi passi. Il Ruvo continua la pressione ma il Barrata si difende con ordine addormentando
Una formazione della squadra del Barrata
la gara. Al 17' è Petullo che prova la sassata dal limite ma ancora una volta Zoppi devia in angolo. Primo tempo incolore per il Barrata che si limita a difendere senza mai, però, impegnare Rosamilia. Prima dello scadere da segnalare un episodio per lo meno dubbio in area ospite con Masini che va giù ma per il Signor Griesi è tutto regolare. Si ritorna in campo e il Barrata passa in vantaggio dopo appena 2' di gioco: Insabato controlla in area di rigore, si gira e senza nessuna pressione da parte dei difensori locali calcia a colpo sicuro nell'angolino dove Rosamilia non può arrivare. Mister Grieco suona la carica ma il
Ruvo non risponde. Al 22' ci prova Graziano ma non inquadra la porta. Due minuti dopo Rosamilia è provvidenziale su Insabato. Il tempo passa e il Ruvo non riesce a trovare il pari. Al 42' lancio lunghissimo di Zoppi che trova Insabato libero con la difesa locale sorpresa: pallonetto chirurgico e 2-0. Ultimo brivido del mach lo regala Tita che da dentro l'area centra il palo. Per il Ruvo arriva una sconfitta che proprio non ci voleva. Per il Barrata, invece, arrivano tre punti che hanno il sapore dell'oro perché rimandano indietro il Ruvo e si avvicinano sempre più alla salvezza. Rocco De Rosa
Il punto sul campionato Bernalda a gonfie vele
Le grandi non sbagliano Sabato c’è Potenza-Savoia I PRONOSTICI della vigilia non sono stati sovvertiti. Le squadre “regnanti” hanno fatto incetta di vittorie. Nel primo raggruppamento, il Savoia ha piegato con facilità la “cenerentola” San Chirico, mentre l'Atletico Potenza ha ribaltato il risultato ad Abriola. Oltre al doppio successo delle due leader del torneo, ha portato a casa i tre punti anche il Cancellara (terza forza del girone A). Sabato al Federale di Potenza, con inizio alle ore 15 c'è il grande match tra la squadra di Telesca e quella di Romano: spettacolo assicurato.NelB, ilBernaldacontinua a viaggiare ad una folle media in testa alla classifica. Gli ionici hanno sommerso con cinque reti l'Invicta Burgentia. Il Fagnano Valsinni(sua immediata inseguitrice) ha sbriga-
to la pratica Real Grumento. Intanto, oggi pomeriggio, sono incalendario duerecuperi: Castelgrande-Sant'Angelo (nel girone A) e Real Grumento-Metanauto Picerno (nel raggruppamento B). GIRONE A Il Savoia di Romano si è rimesso sulla carreggiata giusta dopo due domeniche alquanto negative (un pari ed un ko). A domicilio, la regina del girone ha travolto il San Chirico Nuovo, grazie alla doppietta di Villano ed al sigillo di Tolve.L'Atletico Potenza, che comanda la graduatoria in coabitazione, non ha fatto sconti all'Abriola.Ai piedidella “Sellata”, la compagine di Telesca ha affondato, in rimonta, i ragazzi guidati da Ramaglia. Schettino aveva illuso gli abriolani; risultato capovolto da Starna e Gaddi.
L'Atletico Potenza ha ottenuto, così, il suo quarto successo di fila (secondo stop interno per l'Abriola). Il Cancellara si mantiene sempre nella scia delle big. Pietrafesa e Martino hanno regalato il quarto sorriso stagionale esterno all'undici di Cosentino, in quel di Castelgrande (a segno con Troiano). Il Vitalba ha annullato la concorrenza dell'Albatros, espugnando il campo di Oppido Lucano, dopo dodici turni di imbattibilità (undici successi ed un pari). L'Albatros non perdeva in casa dal 29 marzo scorso (0-2 contro il Parco Tre Fontane). Per il Vitalba è arrivata la sestina nelle ultime sette gare senza sconfitte. I ragazzi di La Capra si sono affidati a Scavone, Gilio e Mancusi (Balsamo per l'Albatros). Primo pari per il neo-mi-
ster del Futura Potenza, Zotta (0-0 con il Montemilone). Fst Rionero straripante contro il Castelpantano (tris ad opera di Lomio, Di Lucchio e Simonetti). In coda, doppio tonfo per Possidente e Ruvo. Il Sant'Angelo ha vinto il derby del comprensorio aviglianese grazie ad Astino e Bochicchio. La doppietta di Insabato del Barrata Potenza ha trafitto il Ruvo. GIRONE B E' sempre vivo il duello a distanza, in testa alla graduatoria, tra il Bernalda ed il Fagnano Valsinni. Naturalmente, le due corazzate del campionato hanno portato a casa i tre punti in palio. L'undici di Margoleo (in gol anche il mister) ha sommerso sotto una valanga di reti l'Invicta Burgentia (doppio Margarita, Chiruzzi e Calabrese). E sono diciassette le vittorie fin qui inanellate. Il Fagnano Valsinni, distaccato di un punto (e con una gara in più), non ha avuto pietà del Real Grumento, battuto all'inglese con gli acuti di Ferraiuolo e Grieco. In zona-podio, ma sempre più distanziata dal vertice, l'Aurora Tursi ha sorriso, in esterna, sul campo del
Romano, tecnico del Savoia
Latronico (match deciso da Bavaro e Montemurro nella ripresa). Soltanto un pari, invece, per il Salandra a Roccanova. Loponte aveva portato in vantaggio i materani, raggiunti nel finale da Bianculli. Il gol di Nasca non ha regalato gioie al Pomarico, perché la
Fortitudo Moliterno è ritornata a vincere in questo 2010. Il successo, ai moliternesi, mancava dal 6 dicembre contro il Grassano (4-3). Sono stati decisivi Viceconti ed Aiello. Il Satriano continua a perdere lontano dalle mura amiche. Questa volta la disfatta è arrivata a Grassano. Metanauto Picerno e Tricarico si sono divisi la posta in palio. Lo Sporting Lauria hafatto suolo scontrosalvezza con il Villa d'Agri (Olivieri e Dulcetti). I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. 40 gol messi a segno (950 in totale), 21 nel girone A, 19 nel B, di cui 24 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 16 da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 7 successi interni(2 A, 5 B), 6 vittorie esterne (5 A, 1 B) e 3 pareggi (1 A, 2 B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 505 reti, seguito dal B con 445. Il migliore attacco del campionato è del Bernalda (56), il peggiore è del Latronico (8reti). Lamigliore difesa è del Bernalda (12), mentre è del Possidente (girone A) la più perforata (63). Donato Pavese
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42 Sport
Seconda Nel pomeriggio cinque recuperi
Le grandi incappano in una domenica storta DOMENICA NERA per le “condottiere” del campionato di Seconda. Il Lavello ha rallentato il passo nel girone A (pari in casa dello Scalera). Il Vietri è stato addirittura mandato al tappeto dalla sua “bestia nera”, vale a dire l'Atletico Albano (nel gruppo B). Campionato riaperto perché nel primo girone il Foggiano Melfi è distante cinque lunghezze dal primato, ma deve recuperare due gare. Nel B, l'Accettura dista sei lunghezze dal Vietri, ma ha già osservato il turno diriposo. Il girone C è fermo per via della disputa di molteplici recuperi. Guida sempre lo Sporting Francavilla. Intanto, nel pomeriggio odierno, spazio a diversi incontri di recupero: Ruoti-Sporting Vaglio, San Fele-Foggiano (A), BalvanoSant'Angelo (B), Castelsaraceno-Chiaomonte (C). GIRONE A Dopo una serie impressionante di successi consecutivi, la capolista Lavello ha preservato l'imbattibilità, ma ha raccolto soltanto un punto in casa della Fides Scalera. Non ha giocato il Foggiano Melfi in quel di Bella (contro il Garnet Red): il match è stato rinviato. Pertanto, ora, il team melfitano dista cinque punti dal gradino più alto del podio, ma vanta due gare da recuperare. Il Foggiano, quindi, è virtualmente primo in classifica. A seguire, il Ginestracandida ha perso ogni speranza di rimonta dopo il ko di misura rimediato a Rapolla. I due Salinardi, con una doppietta a testa, e Spatola hanno portato
RUOTI PALAZZO
in trionfo il Ruoti sul Palazzo. Le notizie positive sono giunte anche dal basso della graduatoria. Il San Fele ha, finalmente, conquistato il suo secondo sorriso stagionale a spese dello Sporting Vaglio. Loquercio ha fatto felice l'Atletico Genzano, vittorioso sul San Nicola. Turno di riposo per lo Sport Melfi. GIRONE B Il veterano Maiorino ha inflitto un grosso dispiacere alla capolista Vietri. I ragazzi di Panariello sono cadutiad Albanodopoundici successi di fila. L'Atletico, al contrario, viaggia ad un ritmo da primatista: è reduce da ben quattro gioie in serie. Durante la gara sono stati falliti anche due rigori (uno per parte). L'Accettura ci crede. Il tonfo del Vietri ha rilanciato le quotazioni del team materano, che ha piegato il Progetto Tito con la doppietta di Dimilta. L'Anzi che non ti aspetti, con una prova formidabile, ha espugnato il terreno di gioco del Potentia Santa Cecilia, che veniva da cinque affermazioni di seguito. Cutro e Romano M. hanno inflitto il tonfo ai “galletti”potentini (gol della bandiera siglato da Zaccagnino). L'Atletico Balvano perde sempre più colpi in trasferta: a gioire è stato il Marsico 2002 con un tris. Il Sant'Angelo ha battuto lo Sporting Picerno come era prevedibile (5-2), ma la vera notizia è giunta proprio dalla truppa picernese. Lo Sporting ha realizzato i suoi primi gol stagionali in trasferta. Due punti in sette gare rappresentano il magro
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S.C.RUOTI : Santoro, Spadola, Luongo, Pizzuti (46' Paterna Francesco), Scavone (cap), Maitilasso, Salinardi Rocco, Salinardi Alessandro, Inchico (46'Paterna Federico) Troiano, Romeo (72' Mancino). A dispos.: Salinardi G.,Gentilesca, Margiotta. Allenatore. Paterna Giovanni. PALAZZO: Patruno, Palermo (Sabino A.), Soldano, Carulli (Saponara), Di Palo, Tufarulo A., Campanale (Sabino F.), Galantino, Cardilli, Ouatik, Lighinghi. A dis.: Di Lascio. Allenatore: Di Paolo Pasquale. MARCATORI: al 13' e 91' Salinardi R.; al al 25' Campanale; al 50' e 85' Salinardi A.; al 75' Cardilli; all'80' Spadola; NOTE: Partita iniziata con ritardo (ore 15,30) per responsabilità del Palazzo giunto a Ruoti alle ore 14,50. Viene osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa del dirigente del Ruoti Carlo Coviello. IL RUOTI INIZIA subito a fare la partita ed al 7' con Salinardi Rocco si porta al tiro finito di poco sulla traversa. 13' azione sulla dx di Pizzuti che dribla due avversari e serve Salinardi R. che realizza con tiro alla sx del portiere. Reagisce il Palazzo la cui conclusione al 17' trova pronto Santoro alla parata. 23' punizione dal limite di Salinardi R. su precedente fallo su Inchico e palla ancora di poco sulla traversa. 25' pareggio inaspettato del Palazzo, Campanale approfittando di una corta respinta della difesa locale con un tiro teso ed angolato sorprende Santoro coperto dal alcuni difensori. Il Ruoti si riporta in avanti, al 35' ci prova con Salinardi Alessandro il cui tiro lambisce il palo alla dx di Patruno. Si va al riposo sul punteggio di 1 a 1. Nel secondo tempo, il Ruoti è determinato a fare sua la partita, effettuati due cambi, Paterna Federico per Inchico e Paterna Francesco per Pizzuti, al 46' è proprio il nuovo entrato Paterna Francesco inbeccato da Troiano solo davanti al portiere sciupa una favorevole occasione. Al 50' azione insistita sulla sx da parte di Scavone che dal fondo crossa per Salinardi A. che solo davanti alla rete mette dentro. Romeo(60') protegge palla sulla sx e dalla distanza impegna Patruno. Sulla dx il duo Salinardi A.-Spadola crea i maggiori pericoli alla difesa del Palazzo: Salinardi dopo uno scambio con Spadola si libera del suo diretto avversario e mette la palla al centro senza che nessuno degli attaccanti si trova all'appuntamento. Al 75' su una ripartenza il Palazzo con la complicità dei due centrali difensivi si ritrova con Cardilli solo davanti a Santoro che non può far altro che raccogliere il pallone in fondo alla rete. A questo punto la reazione del Ruoti si fa rabbiosa e all'80' da una incursione sulla dx del solito duo Salinardi A.-Spadola vede quest'ultimo presentarsi in area avversaria e anche se ostacolato realizza il nuovo vantaggio. Ma il Ruoti non si accontenta, e esattamente 5' dopo, dalla trequarti Salinardi R. per Salinardi A. che sulla dx in velocità si libera del difensore e con un pallonetto beffa Patruno in uscita. Al 91' Salinardi Rocco porta sul 5 a 2 il risultato finale a favore del Ruoti. l.z.
bottino del Laurenzana, piegato e raggiunto in graduatoria dallo Stigliano. Ha riposato il Pietrapertosa. GIRONE C Giornata di campionato dedicata ai recuperi nel girone C. Ferme ai box le prime della classe (Sporting Francavilla e Sporting Chiaromonte), ha nettamente vinto la Fratelli Cafaro Francavilla (terza forza del torneo) al cospetto del Sarconi. L'Episcopia si è imposta in casa del fanalino di coda, Sanseverinese. Bis del Castelsaraceno sul Rotunda Maris. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Quarantanove gol messi a segno (1041 marcature in totale) in questa diciannovesima giornata (14 nel girone A, 21 nel B, 14 nel C), di cui 33 dalle formazioni che hanno giocatoin casa (10 nel girone A, 15 nel B, 8 nel C), 16, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (4 nel girone A, 6 nel B, 6 nel C). Si sono registrati 11 successi interni (4 nel raggruppamento A, 5 nel B, 2 nel C), 2 vittorie esterne (0 A, 1 B, 1 C) e 1 pareggio (1 nel girone A, 0 nel B, 0 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 399 reti, seguito dal B con 350 e dal C con 292. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Lavello (54 reti, girone A), il peggiore è quello del Pietrapertosa (11 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Vietri (9 reti subite, girone B), mentre la peggiore è quella del San Fele (55 reti subite, girone A). Donato Pavese
RAPOLLA GINESTRACANDIDA
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RAPOLLA: Propato, Bagarozza, Costantino, De Nigris (62' Stante), Riondino, Cucciante, Vitale, Cringoli, Iorio, Tamarazzo, Grossi. All: Tamarazzo. GINESTRACANDIDA: Castelgrande, Messere,Annunziata, Rizzo, Pipolo L., Dileo,Zotta (al 60' Lovino), Cicchiello ( al 83' Pipolo M.), Latorraca, Petagine, Volonnino.All: Lettieri. ARBITRO: Giambersio di Venosa MARCATORE: all'84' Iorio RAPOLLA Inaspettata sconfitta per il Ginestracandida che si allontana sempre di più dalla vetta. A dieci punti dalla capolista Lavello. Prima frazione di gioco di marca ospite, Petagine e Latorraca ci provano dalla distanza, ma non trovano lo specchio della porta. Al 15' Propato pressato da Latorraca, perde palla, ma il tiro del venosino viene parato da Propato. Al 18' Petagine, servito da Cicchiello, si libera di un nugolo di avversari, ma la conclusione va fuori. Al 19' Grossi viene fermato per un fuorigioco evidente. Al 25' Annunziata, servito da Petagine su punizione, da pochi passi manda incredibilmente fuori. Al 27' Iorio in area avversaria, viene fermato da pipolo. Al 30' Volonnino, invita Zotta davanti la porta a depositare in rete, ma il pipelet venosino…sbaglia. Al 41' Annunziata irrompe in area avversaria con prepotenza e viene fermato fallosamente da De Nigris, rigore battuto dall ostersso Volonnino e spedito fuori. Al 48' Petagine manda di poco a lato, su assist di Zotta. Al 65' in acrobazia Latorraca manda di poco a lato, servito dal corner battuto da Petagine. Al 70' su rinvi odel proprio portiere, Grossi impegna Castelgrande ad una difficile parata. All'80' Latorraca vuole concludere direttamente fuori, invece di servire Petagine sulla fascia tutto solo.Al 78' Grosso supera Pipolo L. e serve Cingoli, che manca l'aggancio. All'84' va in vantaggio il Rapolla: in una mischia in area del Ginestracandida, Iorio è lesto a rimettere in rete. L'assalto finale del Ginestracandida non produce alcun esito positivo. Lorenzo Zolfo
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Sport 43
Mercoledì 24 febbraio 2010
Mercoledì 24 febbraio 2010
B1 Donne Oggi amichevole con le “cugine” di Potenza. Bus gratis per Soverato
La Master centra la reazione Romanò: «Adesso abbiamo una serie di partite decisive per noi» MATERA -L'orgoglio e la tecnica delle biancazzurre, sono emerse nel momento decisivo del terzo set, nell'importante gara disputata e vinta contro un Marsala che ha destato una buona impressione sul parquet del PalaSassi. La squadra di coach D'Onghia, ha iniziato la gara con non poche difficoltà in fase di ricezione, le siciliane nel primo set hanno messo in campo tutte le loro energie che poi forse hanno pagato a caro prezzo nei restantiset, contro la forza e la rabbia del sestetto materano, pronte a riscattarsi dopo la brutta prestazione di Latina conclusa con una cocente sconfitta. Complessivamente tutta la squadra dopo un inizio tentennante si è ripresa bene, la carica è stata suonata dalla indomita Maria delRosario Romanò:«E'stata una bella vittoria - dichiara la centrale della Master Group dopo un non facile inizio, è
B1
serie
scattata la convinzione di non mollare, abbiamo passato una settimana difficile dopo la sconfitta di Latina. Ci siamo preparate bene in vista di questa gara molto importante in questa fase del campionato». Terzo set, 24-20 per le avversarie, ma grande reazione. Questo è stato il momento decisivo per la vittoria. « Si, paradossalmente solo sul 24-20 ci siamo rese conto che su ogni palla riuscivamo a fare punto, ed è arrivata la carica per una grande reazione di tutta la squadra, dimostrando che in settimana si è lavorato bene. Poi sapevamo che da questo momento in poi non ci è concesso di sbagliare se non vogliamo compromettere le nostre ambizioni. Abbiamo una seriedi partite importanti a partire dalla prossima contro il Soverato, poi in casa con il Mercato San Severino. nessuna gara per noi è facile, dobbiamo fare i conti anche
Donne Girone D CLASSIFICA
con quelle squadre che hanno l’ambizione di poter ottenere un buon risultato contro una grande, giocando fino all’ultimo respiro». A proposito di Soverato prossima gara, un campo difficile per voi. «Certo, non a caso sono prime in classifica, ma questo non vuol dir nulla perchè noi siamo consapevoli di essere una squadra forte, forse più di lo-
ro ed andremo cariche per giocarcela, cercando di portare a casa una vittoria, dobbiamo essere tranquille, se giochiamo al massimo siamo imbattibili, mancano tre mesi alla fine e saranno duri». Nell’ultima gara buona prestazione della Floridia, ma anche grandi progressi della Donà. «Melissa dopo il grave infortunio subito, migliora
giorno dopo giorno, io l’ho vista dall’inizio quando correva, è un’atleta con grandi possibilitàdi miglioramentouna seria professionista e senza ombra di dubbio più avanti potrebbe risultare decisiva come tutte le altre ». Sprizza ottimismo da tutti i pori la Romanò, segno che la squadra è sempre più consapevole della propria forza. Come la scorsa
settimana, si ripete oggi l’amichevole con la Lore Lei Potenza, ricambiando la visita al Palarossellino con inizio alle ore 17. La società della Master Group rende noto che i bus per la trasferta partiranno dal piazzale di fronte la centrale del latte di viale delle Nazioni Unite alle ore 13. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B1 Donne Gagliardi: «L’efficacia in battuta è stata l’arma vincente»
Ossigeno per la Lore Lei L’affermazione di Messina toccasana per il morale MIGLIORA la classifica, risale ulteriormente il morale in casa Lore Lei Avis Potenza dopo la sedicesima giornata di campionato. Il 3-1 con cui Serena Masino e compagne hanno espugnato domenica il parquet della Stefanese Messina, per quanto sofferto, assume un peso specifico notevole in questa fase del torneo. Con dieci turni davanti (e nove partite in effetti da giocare, considerato il riposo da osservare), le rossoblù si possono ritenere ancora in corsa per uno dei posti che contano nell'ultimo scorcio di stagione. Il successo del Matera sul Marsala ha avvicinato la quota play-off (ora la PM è a -4 dal terzo posto, occupato proprio dalle cugine della Master Group), e comunque con 27 punti all'attivo e la sua sesta piazza la Lore Lei può, nell'immediato, pensare di mettere nel mirino le squadre che le stanno immediatamente davanti in graduatoria (Latina e Marsala). A patto di continuare con lo stesso spirito e la ritrovata convinzione messa in mostra nelle ultime uscite. Senza perdere altre occasioni o con-
Il tecnico Nino Gagliardi
cedersi la benché minima pausa, a cominciare dalla fondamentale sfida casalinga di sabato prossimo - vero e proprio crocevia per le ambizioni delle lucane - contro lo Scafati. A Santo Stefano di Camastra (campo di casa del Messina) si è rivisto, oltre al gioco, anche il carattere e la voglia di reagire alle difficoltà della
squadra di Nino Gagliardi. Il primo set, perso a 12, aveva fatto temere che si potesse ripetere quanto, appena quindici giorni prima, era accaduto in quel di Sabaudia. Ma stavolta Pericolo e socie sono riuscite a cambiare marcia, recuperando il filo del gioco e quell'aggressività assolutamente necessaria per mettere sotto le combattive siciliane. «Avevo chiesto alla squadra di scendere in campo con il giusto atteggiamento mentale», ha spiegato coach Gagliardi. «Ma pronti via qualcosa non ha funzionato, e non si è vista nemmeno un po' di quella cattiveria agonistica che sarebbe servita. Dopo il cambio di campo però le cose sono cambiate: nel secondo parziale siamo riusciti a spingere fin da subito al servizio, e la ritrovata efficacia della battuta è stata la chiave di volta. Mentre nel resto del match le ragazze sono state brave a mettere in luce i difetti delle avversarie». Luca Carlone sport@luedi.it
B2 Donne Tonificante la vittoria di Salerno B2 Donne Ora c’è la trasferta in casa della Clemente
Giocoleria più tranquilla con otto punti di vantaggio
Il traguardo per la Materman è più vicino
puto, a oggi, superare diverse avversità, oltre che affrontare un campionato profondamente rinnovata, tenendo testa a tutte le avversarie sul piano del gioco. Ora diventa ancor più importante serrare le fila e concentrarsi sugli impegni da qui alla fine della stagione, pensando a una partita per volta. A cominciare da domenica prossima quando alla Caizzo si presenterà quel Volley Altamura che è quasi all'ultima spiaggia. La formazione pugliese si giocherà a Potenza le residue speranze di salvezza ed è immaginabile che si presenti nel capoluogo decisamente agguerrita, ma Avena e compagne dovranno essere brave a concentrarsi sul proprio gioco, senza concedersi cali di tensione. Telesca, tra l'altro, potrà contare sul recupero di Radkova e su una settimana di lavoro con la rosa al completo. Questa è una fase molto particolare della stagione in casa Asci: il calendario, infatti, dopo la sfida di domenica prossima riserva ad Avena e compagne due impegni quasi proibitivi, in trasferta a San Pietro Vernotico e in casa contro il Molfetta. Dopo questo doppio impegno terribile,un'altra coppiadipartite che potrebbero rivelarsi davvero decisive: trasferta in casa dell'Accademia Benevento e derby con la Materman. Pietro Floris
SALVEZZA sempre più alla portata per la Materman Nusco Livi Volley Potenza dopo il prezioso 3-1 sull'Oria. Con i tre punti pesanti conquistati domenica alla Caizzo sulla quartultima della graduatoria, Pamela Petrone e compagne hanno compiuto un altro deciso balzo avanti in classifica: staccando proprio le brindisine di nove lunghezze, e guadagnando terreno su tutte le dirette concorrenti (eccezion fatta per l'Accademia Benevento) per la permanenza. In virtù del confortante +8 sul quintultimo posto del Taranto, la Materman Nusco Livi si può così affacciare con il morale altissimo alle ultime dieci partite di campionato. Avendo poi, sabato prossimo sul parquet della Clemente Dibenedetto Altamura, la chance di guadagnarsi un altro pezzo importante della sua riconferma in B2. Che la sfida con l'Oria potesse nascondere qualche difficoltà e delle implicazioni psicologiche diverse rispetto alle altre partite si poteva tutto sommato mettere in preventivo. Ma l'inizio-lampo di cui Di Martile e compagne si erano rese protagoniste di
HA RIPRESO subito la marcia la Giocoleria che, con la vittoria piena nella trasferta di Salerno, ha riscattato la sconfitta patita con l'Arzano e, soprattutto, ha consolidato la propria classifica. Con 29 punti la formazione di Telesca può vantare un margine di sicurezza notevole nei confronti della quintultima piazza occupata dal Taranto. Otto punti di vantaggio consentono alle potentine di lavorare con la giusta serenità in vista dello scorcio finale di stagione nel quale ad Avena e compagne toccherà conquistare i punti che regaleranno la salvezza al sodalizio del presidente Forliano. Prestazione positiva sotto tutti i punti di vista quella delle ragazze di Telesca a Salerno: massimo risultato con il minimo sforzo, con una partita giocata in surplace, nella quale Avena e compagne hanno saputo spingere sull'acceleratore quando ce n'era bisogno. Inoltre Tedesca ha potuto regalare sprazzi di match anche a chi, come Prete e Caramuta, ha avuto finora meno spazio rispetto alle altre. Peccato solo per la convalescente Di Camillo, ma le occasioni non mancheranno anche per lei, magari nel momento in cui la Giocoleria avrà conquistato la salvezza in anticipo. E' quello che auspicano tutti ed è un obiettivo alla portata della formazione potentina che ha sa-
Massimo Telesca
B2
serie
Salvezza in cassaforte
Il patron Iannelli
Donne Girone G CLASSIFICA
fronte al pubblico amico (lasciando a 12 le spaesate pugliesi nel primo set) faceva pensare ad un match in discesa. Il brusco risveglio però era dietro l'angolo per la Materman, e si materializzava nella controprestazione piuttosto inspiegabile della seconda frazione: quella in cui le ospiti entravano in effetti in partita, dimostrando con il gioco (e grazie all'esperienza di Taurisano e Casalino) di poter mettere in difficoltà le lucane. «Lì abbiamo sofferto del solito momento di calo che si ripropone ormai da qualche partita», ha ammesso il presidente della Materman Nusco Livi Volley Potenza , Nadir Iannelli. «Forse il fatto di aver vinto così facilmente il primo set ci ha illusi che avremmo avuto vita facile. Poi invece è stata lotta serrata, e per fortuna il finale di terzo parziale ci ha visti ritrovare fiducia e convinzione. E quelle soluzioni offensive (con Benefico a mettere giù palloni pesanti e trascinare le compagne) che ci hanno consentito di tornare avanti. Prima di chiudere in bellezza nel quarto set». lu.ca.
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44 Sport
B1 Uomini L’opposto Dal Molin: «Siamo una squadra in costante crescita»
Medical Center, bella realtà La vittoria col Casoria consolida il sesto posto della matricola POTENZA - I punti aumentano (adesso sono 29) e il sesto posto si consolida. La Medical Center continua la sua scalata in classifica, dopo la vittoria casalinga al tie-break contro il Casoria. Non è stata impresa facile per gli atleti guidati da mister Draganov avere la meglio sui campani che hanno messo in difficoltà a più riprese la difesa potentina e si sono confermati essere squadra ostica e tenace. Una partita che, sulla carta, sembrava più facile e che invece ha creato non poche insidie per i potentini. «Domenica è stata dura commenta l'opposto Davide Dal Molin, top scorer della gara con 17 punti. Abbiamo incontrato una squadra che sta attraversando un buon momento di forma e molto galvanizzata dopo la vittoria per 3-2 in casa contro la prima in classifica Eurotec Gela. Siamo partiti bene e, infatti, nel primo set non c'è stata storia (25-16). Successivamente forse ci siamo sentiti eccessivamente sicuri di “avere in mano” la gara e ci siamo fatti sorprendere dal loro carattere e dalla loro grinta e “fame” di far punti. Potevamo chiudere la gara nel quarto set, ma abbiamo commesso un po' di errori e loro sono stati un po' più “agonisticamente cattivi” di noi». Certo, è pur sempre stato un successo e sono sempre due punti guadagnati e «quando si vince - continua Dal Molin - non bisogna mai rammaricarsi. Abbiamo ripreso ad allenarci serenamente come al solito, consci delle nostre forze e potenzialità. Siamo una squadra che dall'inizio dell'anno non ha mai smesso di crescere. Il nostro allenatore ci ripete sempre che non dobbiamo mai sentirci “arrivati”, perché con la volontà ci si può sempre migliorare». In cosa questa Medical Center può ancora crescere? «Ogni partita è un'esperienza in più che mettiamo nel nostro “bagaglio” - conclude Dal Molin - e già questo ci consente di essere più consapevoli dei nostri punti di forza e di debolezza. Credo che, al momento, dobbiamo cercare di raggiungere una certa conti-
B1
serie
B2 Uomini Continua la marcia della Pallavolo Matera
Il giovane Chieco è entusiasta «Un successo senza difficoltà»
UOMINI Girone C CLASSIFICA
L’opposto Davide Dal Molin
nuità di gioco durante tutta la gara, elemento essenziale per fare il salto di qualità. Adesso la testa è già a Brolo (quinta in classifica, con due punti in più rispetto ai potentini, ndr). Domenica incontreremo una squadra molto grintosa, allestita all'inizio del campionato per vincere e con tanti elementi di qualità, “navigati” in questa categoria che in casa hanno sempre giocato molto bene. Dovremo scendere in campo tranquilli, concentrati e
determinati a dare il massimo. La nostra forza è il gruppo e in questa stagione abbiamo dimostrato che quando ci mettiamo “carattere” non siamo secondi a nessuno. Abbiamo messo in difficoltà anche in trasferta squadre più forti di noi sulla carta e siamo stati capaci di ribaltare risultati che sembravano ormai già “scritti”. Dobbiamo crederci». Anna Maria Calabrese sprto@luedi.it
B2 Uomini Funziona la cura Narducci per il Lagonegro
E’ una Sidel tutta cuore UNA VITTORIA figlia del carattere e del cuore. Una vittoria conquistata con le unghie e con i denti, sapendo di fare necessariamente punti. La Sidel è riuscita ha rimettersi in carreggiata con la vittoria di sabato scorsa, che gli ha permesso di tenersi saldamente l'ottava posizione. Per i ragazzi di mister Narducci si tratta di una vittoria che ha portato alla classifica personale della Sidel, ben 7 punti conquistati in tre partite, cioè da quando è arrivato alla guida dei lagonegresi il tecnico campano che ha preso in mano la situazione, lavorando molto sul piano del morale e fisico. La vittoria contro il Nissa ha dunque ridato morale alla formazione lagonegrese che, in vista del prossimo impegno, ha ripreso gli allenamenti ieri pomeriggio con doppie sedute an-
che per questa settimana, visto che mister Narducci ci tiene molto all'aspetto fisico, oltre che al piano tattico e psicologico. Settimana dunque intensa poiché il prossimo impegno per la Sidel è di quelli impegnativi contro cui bisognerà far punti necessariamente: l'avversario è il Vibo, già battuto all'andata dai lagonegresi, ma anche un'altra diretta avversaria per la salvezza. Bisognerà dunque vincere in un altro match che si annuncia essere particolarmente difficile: “abbiamo ritrovato fiducia nei nostri mezzi e nelle nostre potenzialità - ha commentato il ds Tortorella - grazie al lavoro che sta facendo il tecnico. I ragazzi sono motivati ed hanno il giusto atteggiamento per affrontare le gare” e le ultime prestazioni confermano il buono stato della Sidel.
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BRINDA ancora la Pallavolo Matera. Sabato scorso, il sestetto biancoblù ha superato, lontano da casa, il Masi Foggia per tre set ad uno. Per i materani non è stata una partita molto combattuta, tranne nel primo set vinto poi dalla Pallavolo Matera per 25 a 23 e nel secondo, chiuso a favore dei locali per 32 a 30. Gli altri due parziali, invece, sono stati giocati in maniera ordinata dai materani che sono stati bravi a chiuderli a 10 e 19. La vittoria di Foggia ha regalato alla band di Galtieri il trentasettesimo punto in classifica che ha confermato il secondo posto, sempre a quattro punti dalla leader del girone H, lo Iesi Altamura e con due lunghezze in più dell'Ugento che ha scalzato dal terzo posto la Pallavolo Martina uscita nuovamente dai play-out. Abbiamo chiesto a Giuseppe Chieco, giovane giocatore della Pallavolo Matera, di commentarci la gara con il Foggia. Per l'atleta biancoblù l'affermazione di sabato è stata molto importante per i punti e per il morale del gruppo. “Alla vigilia sapevamo molto bene che avremmo incontrato una formazione ostica, maggiormente quando gioca in casa. L'inizio della gara non è stato dei migliori, siamo scesi in campo molto contratti e questo ha permesso ai pugliesi di poter far qualche punto. Per fortuna ci siamo subito ripresi e siamo riusciti a vincere il primo set dopo con il punteggio di 25-23. Il secondo parziale, ha avuto lo stesso copione del primo. E' stato combattuto e giocato punto a punto, fino alla vittoria del Foggia che ci ha superato per 32 a 30. Negli altri due parziali, invece, non c'è stata storia. Abbiamo vinto senza accusare eccessive difficoltà
Giuseppe Chieco della Pallavolo Matera
B2
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UOMINI Girone H CLASSIFICA
portando a casa tre punti fondamentali per il nostro cammino in zona play-off”. Archiviata la vittoria contro il Foggia, in casa Pallavolo Matera si è già a lavoro per organizzare e preparare il prossimo match interno contro il Casarano. Come tutti gli altri giocati fino ad ora, anche il prossimo incontro con i salentini si annuncia duro per capi-
tan Suglia e compagni. “Contro il Casarano vogliamo sì continuare la striscia positiva, che ci vede imbattuti dal 27 novembre scorso ma, soprattutto, riscattare la sconfitta che abbiamo subito all'andata, una delle sole tre raccolte in questa stagione - ha concluso Chieco”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
B2 Uomini, Santomassimo ammette «Abbiamo sfruttato il calo dei siciliani»
UOMINI Girone I CLASSIFICA
LA NICODEMO di mister Santomassimo, reduce dalla fondamentale vittoria contro la quotata formazione di Tremestieri, riprende la sua corsa salvezza in vista dell'ostica trasferta in casa del Catanzaro. I gialloblù, sono attesi in un match difficilissimo dove per far punti serve una prestazione importante : all'andata era finita con un secco 3-0 per i calabresi e se è vero che non è in queste partite che la Nicodemo dovrà raccogliere punti salvezza, resta il fatto che provarci non costa nulla, così come dimostrato contro il Tremestieri, e che lottare su ogni pallone è l'unico modo che avranno i ragazzi di Santomassimo per provare a colmareil gap di soli 5 puntiche separano le due compagini. Dunque così come dimostrato nell'ultima partita contro il Tremestieri, a nulla vale la classifica per i laurioti che ormai hanno acquisito consapevolezza della propria classifica tranquilla e del lavoro fatto fin ora dal tecnico lauriota. “Per noi era importante vincere - ha commentato mister Santomassimo alla fine della gara contro il Tremestieri - questa era una squadra fatta a posta per darci fastidio ma abbiamo saputo superare l'aspetto tecnico e sfruttare il calo fisico dei siciliani, approfittandone per vincere”. Ripresi ieri gli allenamenti Santomassimo dovrà fare i conti con gli strascichi degli infortuni di Cantisani e di Salome, già non in ottima forma domenica scorsa e su cui si attende di conoscere gli eventuali miglioramenti delle condizioni fisiche che permetteranno ai due giocatori di essere in campo sabato prossimo contro il Catanzaro. p.v.
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Sport 45
Mercoledì 24 febbraio 2010
Mercoledì 24 febbraio 2010
C Uomini Il Policoro strappa un solamente set alla Virtus Potenza
La Megacom non delude Vantaggio invariato sulla coppia Pallavolo Matera-Moliterno POTENZA - Tutti rispettati i pronostici della vigilia, le quattro protagoniste del campionato hanno agevolmente battuto le rispettive avversarie, lasciando inalterata la situazione nella classifica generale. Come previsto, domenica pomeriggio la capolista Megacom Amatori Potenza ha superato senza difficoltà l'Asd Laurenziana con un sonoro 3 a 0, portando così da Torre Orsaia tre punti preziosi per tenere a distanza le dirette inseguitrici. Partita senza storia: solo nel primo set i padroni di casa hanno provato ad arginare la superiorità dei potentini. Sforzi inutili visto che la Megacom si è imposta nel primo set con il parziale di 25 a 17 e ha continuato a dettare legge nelle due frazioni successive con altrettanti perentori 25 a 11. Grazie alla vittoria campana il sestetto di Potenza raggiunge quota 32 punti e si avvicina sempre più a conquistare l'obiettivo B2. Sempre domenica gli inseguitori della V. G. Matera sono tornati alla vittoria superando per 3 a 0 il fanalino di coda Masseria Battifarano Nova Siri. Era una trasferta proibitiva per gli jonici e lo si è visto subito sul parquet del Palalanera: i materani hanno chiuso ogni spazio e hanno dominato nel gioco offensivo, neutralizzando completamente gli avversari, battuti nel primo set con un secco 25 a 16. Timida reazione novasirese nella seconda frazione (finito 25 a 17) ma la maggiore esperienza dei materani è stato l'elemento schiacciante in campo e agli ospiti non è rimasta che la resa, come dimostra il parziale del terzo set, 25 a 8. Centra la vittoria anche l'altra seconda in classifica, la Csc Moliterno, che sabato sera si è imposta per 3 a 0 sull'Open Space Stigliano. Tre set abbastanza animati, con i materani desiderosi di fare una buona figura davanti ad un avversario di spessore. E così i padroni di casa hanno dovuto mettere in campo la giusta dose di concentrazione per portare
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C
C Donne Blitz della Nuova Spes a Tricarico. Tutto facile per la Tua
E’ una super Edil Loperfido Vinto al tie-break lo scontro con la capolista Lavello
Enzo Divincenzo del Policoro
a casa i tre punti. Soprattutto la terza frazione di gioco è stata molto combattuta e si è conclusa solo sul 29 a 27 per la Csc, dopo una prova convincente degli ospiti. Parziali del primo e secondo set 25/23 e 25/18. Il match più vivace della giornata è stato sicuramente quello tra la Virtus Potenza e l'Hermes Hotel Policoro, finito 3 a 1 per i potentini. Partiti fortissimo gli jonici, capaci di giocare punto su punto il primo set, che si è concluso proprio con la vittoria dei biancoazzurri per 25 a 22. Nonostante lo stop il Potenza non si è lasciato spaventare, anzi ha preso coraggio, ha saputo sfruttare gli errori avversari e ha capovolto il match, aggiudicandosi i tre set successivi. La Virtus consolida così il suo terzo posto in classifica e spera in qualche sorpresa finale, mentre il Policoro dovrà partire dal vittorioso primo set per affrontare al meglio le ultime due gare della stagione. La dodicesima giornata non cambia gli equilibri in classifica: Megacom sempre prima a 32 punti, in coda Laurenziana a quota tre e Nova Siri a un solo punto. Eleonora Cesareo sport@luedi.it
POTENZA - Colpo dell’Edil Loperfido Matera che batte per 3 – 2 la capolista Giardini e Ambienti Volley Lavello. Il Sapri ne approfitta e raggiunge le gialloverdi al comando del girone. La classifica si accorcia ulteriormente con le stesse materane che si trovano ora a soli tre punti dalla vetta anche se a una sola giornata dal termine del campionato. La seconda sconfitta stagionale del Lavello si somiglia tanto alla prima: va in vantaggio per due a zero (25 - 19, 25 - 18), si fa rimontare (25 – 20 26 – 24) per poi perdere (anche se questa volta non crolla) 15 – 13 nel quinto ed ultimo set. Ora le gialloverdi sono a pari punti con l'Ascas dopo un campionato vissuto da prima della classe. E le ripercussioni psicologiche potrebbero gravare soprattutto durante i play off. L’Ascas Sapri travolge lo Zero Cinque Montalbano (25 – 12, 25 – 15, 25 – 8) e agguanta dopo una lunga rincorsa la vetta a quota 34 punti. Decisiva l’ultima giornata, anche se il Sapri visto nel girone di ritorno spaventa tutte le altre formazioni, comprese quelle di vertice. La Tua Assicurazioni torna alla vittoria con un perentorio 3 a 0. Ora le potentine si trovano a 24 punti in classifica e puntano dritte verso la disputa dei play – off. Davide Claps, allenatore della Tua Assicurazioni, traccia un bilancio di queste due settimane di luci e ombre per il team potentino: “Il Lavello ha mostrato in campo più fermezza – commenta laconico il mi-
In alto le ragazze della Tua Assicurazioni Potenza, sotto a destra Daniela Di Pede della Nuova Spes Matera e accanto la squadra dell’Edil Loperfido Matera
ster – mentre noi avremmo potuto dare molto di più in campo. Non sono mancate buone intuizioni, come quelle di Mirella Biasi, incisiva in più occasioni, ma nel complesso la squadra si è limitata a contenere in difesa gli attacchi avversari, azzardando solo qualche timida reazione e mostrando di credere poco in un esito di gara diverso. Contro il Melfi
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Uomini CLASSIFICA
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le cose sono andate decisamente meglio, aggiunge cauto coach Claps. La squadra ha seguito alla lettera i consigli appresi in allenamento e ha dato molto sia sul piano della tecnica che della carica agonistica, contro un’avversaria tutt’altro che remissiva”. Il Tricarico Volley chiude mestamente il proprio cammino casalingo. Le ra-
gazze di Pignone perdono 1 – 3 contro la Nuova Spes Matera, apparsa alla portata delle tricaricesi. Dopo due set dominati dalle materane (10 – 25, 10 – 25) Lapata e compagne vincono in rimonta il terzo set (26 – 24) perdendo poi il quarto (ancora 10 – 25), rimpiangendo la scorsa vena agonistica del collettivo. Paolo Paradiso sport@luedi.it
Donne CLASSIFICA
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46 Sport
In palestra al gran completo E’ RIPRESA al gran completo la preparazione dell’Olimpia Bawer Matera dopo la vittoria esterna di sabato scorso contro il Siena. La formazione allenata da Ciccio Ponticiello ha sostenuto una seduta al PalaSassi con l’intero gruppo a disposizione del tecnico in vista del prossimo e decisivo match casalingo contro il Sant’Antimo, l’ex squadra dello stesso Ponticiello. Matera si trova in un momento fondamentale della stagione ed ha la necessità di dover accelerare ancora l’andatura per riprendere il gruppo di squadra che precede. A cominciare proprio da quella campana che è compagine molto temibile, con giocatori come Cantone, Gizzi, Valentini che hanno grandi qualità tecniche e molti punti nelle mani. La sorprendente sconfitta casalinga contro Agrigento ha frenato la marcia di Sant’Antimo, ne ha confermato i limiti oltre alle grandi doti e ne aumenterà sicuramente anche le motivazioni in vista della prossima sfida al PalaSassi. Per questo Matera dovrà mettere a frutto la settimana e il buon umore del dopo Siena per preparare al meglio una sfida difficile ma anche decisivo per il futuro in questo torneo. p.quarto@luedi.it
Fazio unico assente alla ripresa
La guardia di Sant’Antimo Mike Gizzi
RIPRESA degli allenamenti con il morale alle stelle per la Publisys Potenza dopo il successo di domenica scorsa contro il Molfetta. La squadra bianconera ha cominciato ad allenarsi verso la sfida di domenica prossima a Trapani con tanta voglia di ben figurare al cospetto della compagine di Giovanni Benedetto. Coach Francesco Binetti ha potuto lavorare con la squadra al completo. Le condizioni di salute dei bianconeri sono infatti buone, fatta eccezione per Antonio Fazio, ancora alle prese con un violento virus intestinale la squadra vive un buon periodo di forma. Francesco Binetti e Sandro Lo Sardo hanno analizzato con il gruppo tutti gli aspetti della partita vinta domenica sera contro il Molfetta, sviluppando le caratteristiche positive emerse con i pugliesi. Ovviamente c'è cauto ottimismo nell'establishment di via degli Oleandri per il successo colto con la formazione di Roberto Russo, l'attenzione del gruppo è tutta per la delicata e lunga trasferta di domenica a Trapani, dove la posta in palio è davvero alta. f.menonna@luedi.it
Antonio Fazio
Calcio a 5 B gir. F Adesso la squadra di Napoli deve mantenere questo trend
La Meco è di nuovo in corsa Salvezza possibile dopo la vittoria in casa del Martina Franca POTENZA - E' tornata a casa vittoriosa la Me.Co dopo aver affrontato l'ultima in classifica sul parquet avveniristico “Palawojtyla” in contrada Pergolo di Martina Franca, dove nel pomeriggio di sabato scorso alla fine delle ostilità, ha brillato il colore bianco-rosso della squadra potentina, che ha rifilato dieci reti all'estremo difensore Massafra, riscattando la sconfitta subìta nell'incontro di andata, chiudendo con un più sei. La Elecronic's Time Martina, diretta dal perugino David Ceppi, di certo non si aspettava una prestazione superlativa dall'ormai ex fanalino di coda. Dopo questa affermazione, distaccano nettamente la formazione pugliese, lasciandogli anche il nomignolo di “fanalino di coda”, relegandola all'ultima posizione in classifica, posto che la Me.Co ha sopportato dignitosamente per lungo tempo. Rientra in prima squadra tra le fila dei pugliesi, Dearajuo, assente nelle precedenti gare per squalifica. Nonostante la presenza di quest'ultimo, pedina fondamentale nello scacchiere del tecnico Pecci, l'incontro giocato dagli
Calcio a 5 B gir. D Lascia per lavoro
Fabio Volpe saluta il Frascella
La Meco Potenza e accanto il tecnico Roberto Napoli
ospiti dava poche possibilità agli avversari di poterli sopraffare sia sull'impostazione tattica che agonistica. La Me.Co, ha chiuso il primo tempo in vantaggio di quattro reti. Non ha lasciato spazi agli avversari, per una eventuale controffensiva all'assalto della porta difesa da Cascone. La prova risulta con la quarta rete realizzata da Cabezaolias che trasforma un tiro libero per somma di falli ai
danni dei potentini. I padroni di casa non hanno sfigurato, certo, di fronte ai ragazzi di Roberto Napoli. C’erano poche speranze di poter fare risultato contro la Me.Co scesa in campo per affrontare il Martina. Nelle fila dei padroni di casa, milita Lisi, un nazionale, il quale ha portato la sua squadra sul 5-1 riaccendendo una lieve speranza di rimonta, spenta subito dopo, dalla sesta rete di
Leccese e dall'incursione di Bortoletto che ancora con Leccese, inducono i difensori all'errore, provocando due autoreti, intervallati dai gol di Moraes e Salamida. La sagra dei gol si completa con il capitano Benevento e De Bonis per gli ospiti. Tres, realizzando la quarta rete per il Martina, limita i danni per i suoi colori. Leonardo Martino sport@luedi.it
Calcio a 5 B gir. D Anche se il presidente Taratufolo bacchetta i suoi ragazzi
La Bng Mathera ha ritrovato il sorriso MATERA - Torna finalmente alla vittoria la BNG Ecobas Mathera. Dopo quattro sconfitte consecutive, esattamente come aveva fatto nel girone di andata, anche se in giornate diverse, i ragazzi allenati da Eustachio Rondinone hanno finalmente interrotto la discesa verticale in classifica a spese di un Barletta che ha letteralmente fatto vedere i sorci verdi ai materani. Soltanto nel finale, a poco più di un minuto dalla sirena di fine gara, la rete di Paolinho Santos ha fatto pendere il piatto della bilancia dalla parte dei materani, un piatto che sino a poco prima, e per quasi tutta la partita, era sempre stata abbassata verso il lato pugliese. “Siamo messi male dal punto di vista fisico e mentale - il commento scoraggiato del presidente Nico Taratufolo - non riesco davvero a comprendere i motivi di questo tipo di atteggiamento. Ne ho parlato tante volte con i ragazzi e devo confessare che, a questo punto, ho rinunciato a capire. Contro
Nico Taratufolo
un Barletta composto da ragazzi più giovani di noi, giocatori dell'ottantotto, del novanta e del novantuno, e per di più tutti del luogo, la mia squadra, rinforzata da diversi brasiliani, ha faticato in maniera davvero incredibile. A questo punto, se questi stranieri
non riescono a fare la differenza, tanto vale comporre la squadra esclusivamente con i giocatori del vivaio. Non dico che devono fare la differenza con giocate di classe perché in fondo è soltanto una serie B, ma almeno a livello di esperienza devono dare un qualcosa in più. Insomma oggi più che mai è chiaro che dobbiamo portare avanti la politica impostata sui ragazzi materani. Fortunatamente possiamo dire che il campionato è quasi deciso, ritengo che ci servano altri tre punti per poterci dichiara fuori da qualsiasi pericolo play out, ma è chiaro che cercheremo di giocare sempre nella maniera migliore. Davvero peccato poiché potevamo fare molto di più. Sabato - conclude il massimo dirigente della società materana, Taratufolo - andiamo a Manfredonia, una squadra alla disperata ricerca di punti salvezza. Sarà una gara delicata per noi, ma anche per loro poiché, tra le altre cose, sarà disputata a porte chiuse”. an.sac.
Con Volpe va via un pezzo di “storia” del Team di Crapulli
MATERA - Perde un pezzo importante il Frascella Team Matera. Problemi di lavoro, fortunatamente in senso positivo, hanno infatti obbligato l'atletico portiere Fabio Volpe a lasciare la città dei “Sassi” per trasferirsi a Roma. Una perdita non da poco per la squadra allenata da Michele Pavone e Anderson Gasparetto che, tuttavia, giunge in un momento non particolarmente delicato dal momento cheaconti fattiildiscorsosalvezza può già essere archiviato. Siamo riusciti a contattare telefonicamente il portierone materano: “Mi dispiace dover lasciare, dopo dieci anni è normale che questa squadra mi mancherà. Mi consola il fatto che non vado via per andare in un'altra squadra, e del resto come avrei potuto fare una cosa del genere dal momento che sono nato e cresciuto, calcisticamente s'intende, in questa società. Naturalmente mi mancheranno anche i compagni e i tifosi ai quali va il mio ringraziamento per il sostegno che mi hanno sempre assicurato nonostante qualche volta abbia commesso qualche errore. Li ho sentiti sempre vicini, e questo mi ha datoforza ancheneimomenti più delicati della mia carriera. Purtroppo lascio dopo una sconfitta, ma devo dire che a Bisceglie non siamo proprio entrati in campo, almeno nel primo tempo. Per quello che
mi riguarda ho cercato di dare il massimo, ci tenevo a lasciare con un risultato positivo, ma purtroppo le cose sono andate davvero male. Chissà conclude in tono scherzoso Fabio Volpe - forse i miei compagni erano tristi per la mia partenza!”. Molto simile il parere del dirigente Pancrazio Russo in merito all'ultima gara malamente persa in quel di Bisceglie:”Dopo il primo tempo, davvero disastroso e concluso con il presante passivo di quattro reti a zero, i ragazzi hanno cercato la rimonta nella ripresa, ma contro una squadra chiusa in difesa, e comunque ben messa in campo, non c'è stato nulla da fare. Probabilmente abbiamo sofferto il fatto di un riscaldamento approssimativo, cosa che si è riflessa anche a livello mentale, dal momento che siamoentrati incampo inmaniera frettolosa poiché la partita precedente, quella del Bisceglie di serie A, si era protratta oltre i tempi previsti. Ad ogni modo, per quella che è la nostra posizione di classifica, questa sconfitta non è certo un dramma, così come non è un problema gravissimo la partenza di Fabio Volpe: ovviamente dal punto di vista prettamente sportivo, perché dal punto di vista umano il dispiacere è davvero tanto”. Annibale Sacco sport@luedi.it
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Sport 47
Mercoledì 24 febbraio 2010
Calcio a 5 C2 girone A Protagonista è Rocco Macellaro con una tripletta
Avis a ridosso delle big La vittoria con il Bancone rilancia la formazione di Zirpoli “U Burdell” Vietri bloccato in casa UBURDELLVIETRI REALMURESE
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VIETRI: Macellaro D., Macellaro R., Macellaro A., Caivano M., Manfreda, Picciuolo, Fabio, Magrino, Russo, Pascaretta. Dir. Acc. Russo G. REAL MURESE:Angrisani, Cerone L., Pantuosco, Altieri, Pompeo, Labellia, Remollino, Cerone G., Carlucci, Diovisalvi. ARBITRO: Faraone di Potenza RETI: 1' e 12' Altieri (M), 15', 42' e 48' Pompeo (M), 18' Russo (V), 32' Picciuolo (V), 43' Manfreda (V) NOTE: Ammonito Cerone G. (M). Recupero: 1' p.t. e 1' s.t. VIETRI DI POTENZA - Sconfitto in casa “U Burdell Vietri”che cede al cospetto della vice-capolista Real Murese per 5-3 dopo una bella partita e molto combattuta. Già al 1' ospiti in vantaggio grazie ad Altieri. Reazione del Vietri al 5' con Magrino, tiro e parata, sulla ribattuta Pascaretta e palla in angolo. Ancora il Vietri in attacco, ci prova Manfreda su assist di Picciuolo, ma Angrisani fa buona guardia. Occasioni da una parte e dall'altra, ma sono gli ospiti a rad-
doppiare al 12', ancora con Altieri, che ribadisce in rete dopo un suo tiro respinto. Ospiti sugli scudi ancora dopo tre minuti, al 15': Labella libera Pompeo, splendido tocco sotto la palla ed è il tris ospite. Il Vietri trova il gol al 18', grazie al neo-entrato Russo che direttamente da angolo coglie il palo interno e sigla la prima rete vietrese. Il Vietri ci prova ancora, e su punizione di Magrino al 24' la palla si stampa sulla traversa. Il primo tempo si chiude sul tre a uno ospite. Parte subito bene il Vietri nella ripresa, e trova il gol con l'ottimo Picciuolo che gonfia la rete ospite con un bel tiro da posizione defilata (2-3). Ma la vice-capolista non sta a guardare e prende un palo con Romano subito dopo. Al 42' pero gli ospiti allungano, grazie ad una punizione di Pompeo che trova una sfortunata deviazione nella difesa vietrese (2-4). Ma il Vietri non si abbatte, e dopo un minuto trova il terzo gol (3-4) con Manfreda che, su assist di Russo, mette la palla all'angolino. Ma il decisivo gol che taglia le gambe ai vietresi e siglato da Pompeo che si fa tutto il campo da solo e calcia dal limite per il quinto ed ultimo gol del match. c.b.
AVISVIETRI BANCONE
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AVIS VIETRI: Pitta, Zirpoli, Papa, Magro, Calviello, Macellaro R., Macellaro G., Nappi, Pantalena. All. Zirpoli G. BANCONE: Genovese, Milano, Sileo V., SIleo D., Fragoletto, Valvano, Sileo S., Romano, Gruosso, Summa, Bochicchio, Vaccaro. Dir. Acc. Sileo D. ARBITRO: Nigro di Potenza RETI: 3', 7' e 12' Macellaro R. (V), 8' Nappi, 10' Magro, 21' Calviello (V), 1' Gruosso (B), 26' Romano (B), 35' Bochicchio (B), 40' Vaccaro (B) NOTE: Ammoniti: Zirpoli e Calviello (V), Milano (B). Recupero: 1' p.t. e 1' s.t. VIETRI DI POTENZA - Colpo playoff del Vietri di mister Zirpoli che, al “Pala Santa Domenica”, batte per sei reti a quattro il Bancone. Con questa vittoria, il Vietri rafforza il suo settimo posto e si porta a +6 sui Silenziosi Potentini, a quattro punti dalle posizioni playoff. Sugli scudi per il Vietri Rocco Macellaro, autore di una splendida tripletta, oltre alle reti di Nappi, Calviello e Magro. Nulla da fare per gli ospiti, che hanno subito nel
Rocco Macellaro
primo tempo la grande prestazione del Vietri, che ha segnato i sei gol della vittoria tutti nella prima frazione, per poi controllare senza problemi nel secondo tempo. Fischiato, anche dal pubblico a fine primo tempo, l'arbitraggio di Nigro, che ha concesso al Bancone un rigore inesistente e alcune decisioni, da una parte e dall'altra, molto dubbie. Ospiti subito in vantaggio al 1': Nappi si fa rubare palla, gran botta di Gruosso da posizione defilata e palla all'angolino
Auto Primi test per il potentino e il suo maggiolino
Lucente torna in pista Conto alla rovescia per la cinquantesima Medaglia d’Oro POTENZA -Manca pocopiù di un mese alla 50esima edizione della Medaglia d'oro Ss Annunziata, la classifica gara di ciclismo del giorno di Pasquetta. La data del cinque aprile sarà una data importante per l'associazione dilettantistica La Spina che, dal 2003 in poi si è accollata l'onore e l'onere di questo importante evento, conosciuto non solo tra i confini regionali ma anche nelle regioni limitrofe. Gli organizzatori sono già attivi nel loro lavoro meticoloso per cercare di dare nuovo splendore a questa manifestazione. Sono tante le novità proposte in questa 50esima edizione, a partire dai partecipanti: solo Juniores e niente Allievi. La società organizzatrice sta puntando a coinvolgere i migliori atleti della penisola, o almeno delle regioni del centro-sud, dalla Toscana all'Emilia Romanga, dal Lazio all'Abruzzo. Seconda novità di rilievo sarà la modifica del percorso: due giri a Baragiano Scalo, quattro giri lunghi di 17 km ciascuno e un giro corto che porterà gli atleti tralestrade diBaragianocentro. La salita che porterà al paese, con una pendenza media del 7%, verrà ripetuta per cinque volte. Le novità continuano con le denominazione “classica” a cui saranno affiancati quelle di “Memorial Pasquale Massa”, pioniere del ciclismo baragianese, e “Trofeo Officina Lanzotto”, main sponsor dell'iniziativa. Tanti anche i progetti e le idee, una tra tutte la volontà di organizzare una tre giorni con manifestazioni associate, riservate alle categorie cicloamatori e giovanissimi, questi ultimi impegnati eventualmente in una gimkana, un percorso ad ostacoli. r.d.r.
LA SCUDERIA potentina E.R. Racing ha cominciato a preparare la nuova stagione agonistica. Domenica scorsa, infatti si è svolto il primo test del campionato 2010 con la Volkswagen Maggiolino Oettingen al debutto nel campionato italiano auto storiche in pista. La bella giornata di sole ha messo nelle condizioni il pilota potentino e driver di punta del team, Antonio Lucente di provare senza problemi alcuni presso il mini autodromo di Salandra, sotto lo sguardo vigile del team manager Enrico Rosa e dell'esperto meccanico Giovanni Rizzo, deputato alla preparazione dell'auto, nonché dell'assistenza nel week end di gare. Non ha partecipato alla seduta di test a causa di problemi personali, Giuseppe Cutro, consulente tecnico per ciò che concerne i lubrificanti, responsabile di zona della Compagnia Italiana Lubrificanti Spa, fornitrice dell'olio per le prestazioni Vanguard. Il test, voluto fortemente dal manager Enrico Rosa, oltre a consentire una messa a punto ulteriore dell'assetto, ha rappresentato per tutto l'ambiente l'occasione per saggiare la qualità del nuovo propulsore fornito dal partner tecnico Mago Maggiolino di Bordighera, in provincia di Imperia, specializzato nella vendita di ri-
cambi ed elaborazioni per Volkswagen d'epoca raffreddate ad aria. L'esito, stando alle indicazioni emerse in pista è stato più che positivo e fa ben sperare per la stagione agonistica che inizierà l'11 aprile a Monza. Il team manager Enrico Rosa ha affermato quanto segue: “Questo test ha evidenziato le indiscusse doti del nostro Maggiolino, sicuramente Lucente e Rizzo dovranno lavorare ancora tanto sullo sviluppo tecnico, tuttavia ho buone ragioni di sperare per un futuro migliore, considerata la solida base di partenza relativa all'auto e la professionalità del pilota e dei tecnici a mia disposizione”. Sulla stessa falsa riga il commento di Antonio Lucente che ha così riassunto l'esito del test di Salandra: “Il motore ha tanta coppia ai bassi regimi ed è caratterizzato da un'erogazione fluida e corposa, dopo una sessione intera di prove, il particolare che mi ha maggiormente colpito è stata la totale assenza di cali di prestazione dovuti al surriscaldamento del propulsore, merito dell'indiscussa progettazione dello stesso. Ringrazio il motorista Gianluca Agosta. Ottima a mio avviso la qualità del lubrificante Vanguard”. f.menonna@luedi.it
Basket Giovanile Largo successo contro il Torre del Greco
Travolgente Timberwolves TIMBERW. 70 TORRE GRECO 32 TIMBERWOLVES SMART P@PER PER I RAGAZZI POTENZA: Petrullo 11, Vaccaro 3, Ciardullo 2, Zaccagnino, Vertone 1, Pace 32, Picerno 2, Vignola, Arcieri 6, Luise 13. All. Donato Fiore-Vincenzo Bochicchio. S.C. TORRE GRECO: Fiengo 2, Palomba 2, Battiloro 9, Di Luca 3, Garofalo 3, Di Giovanni, Jacullo, Di Cristo 2, Falanga 2, Siniscalchi. All. Maniero. ARBITRI: Brienza e Larocca di Potenza. PARZIALI: 15-5, 31-16, 42-24, 70-32. NOTE: Usciti per 5 falli Siniscalchi e Battiloro. Spettatori un centinaio.
PROSEGUE il momento magico della Timberwolves Smart P@per per i ragazzi Potenza. La squadra di Donato Fiore e Vincenzo Bochicchio si è imposta in casa domenica scorsa alla Palestra Vito Lepore di Potenza sulla formazione del Torre del Greco con autorità vincendo la gara con il punteggio di 70 a 32. Il match valevole per il sesto turno del campionato maschile under 15 d'eccellenza ha visto i potentini superare senza problemi i corallini, facendo leva sulla positiva serata al tiro di Pace, autore di trentadue punti. La gara praticamente non ha avuto storia, troppo netta è stata infatti la differenza di passo tra le
due formazioni. Potenza ha subito messo il turbo evidenziando uno stato di forma complessivo molto alto e aumentando il ritmo di gioco minuto dopo minuto. Morale della favola per i campani non c'è stato verso contro la compattezza dei lucani che hanno messo in vetrina tutti i gioielli del vivaio potentino. Una prova maiuscola per interpretazione tattica e spirito di corpo, quella sciorinata domenica da Pace e compagni che lascia ben sperare in ottica futura. Domani sera, intanto, i lupacchiotti recuperano la sfida contro la Pepsi Caserta al Palamaggiò prima di affrontare il Barra domenica prossima. f.menonna@luedi.it
(0-1). Ma il Vietri si riprende subito: al 3' gran botta su punizione di Macellaro R. da centrocampo dopo il fallo subito da Magro: è pari. Al 5' Zirpoli prova a portare il Vietri in vantaggio, ma il suo tiro va fuori. Ci pensa ancora Macellaro R. al 7' a segnare: caparbio, tira, parata e poi sulla ribattuta, tiro d'esterno e rete. Dopo un minuto (8') Nappi recupera palla, fa tutto da solo, tiro d'esterno all'angolino per il tre a uno. Ancora Macellaro R. su punizione al 10', palla per Magro, poi Nappi, di nuovo per Magro, rasoterra angolato per il 4-1. Non finisce di stupire il Vietri, dopo dieci minuti intensi, sigla la quinta rete con Macellaro R. (tripletta per lui) da centrocampo. Si svegliano gli ospiti, ma è debole il tiro di Sileo S. Sesto gol del Vietri: stop di Pantalena (21'), palla per Calviello, stop e tiro angolato (6-1). Al 25' clamoroso rigore per gli ospiti: l'estremo Pitta del Vietri prende solo la palla. Sul dischetto realizza Romano (6-2). Nel secondo tempo c'è spazio per il gol di Bochicchio (35') per il terzo gol ospite e al 40' di Vaccaro su assist di Gruosso con un bel gol all'incrocio. Il Vietri non corre nessun altro rischio e mette in cascina tre punti importantissimi. Claudio Buono sport@luedi.it
BREVI
Boxe
Trasferta amara per il Potenza AMARA la trasferta emiliana per l'ASD Boxe Potenza. Il Torneo Esordienti Centro Sud tenutosi a Riccione sabato scorso vede la sconfitta dei due atleti lucani Simone Mecca (54 Kg.) e Simone Laurita (94 Kg.). I ragazzi della Boxe Potenza hanno sostenuto due incontri a testa. Simone Laurita ha perso il primo incontro ai punti contro l'emiliano Domenico Grasso (94 Kg.), ed il secondo per intervento medico contro il campano Cristian Iafulli (94 Kg.). Simone Mecca invece ha perso entrambi i match ai punti, il primo match contro il laziale Angelo Santilli (54 Kg.) ed il se- Mecca e sotto Laurita condo contro l'emiliano Matteo Guardenghi (94 Kg.). La manifestazione ha visto confrontarsi in 60 incontri complessivi diversi atleti esordienti del centro sud. Il piazzamento in classifica (i ragazzi sono arrivati quarti nelle loro categorie), non fa felice il maestro Giuseppe Gruosso che comunque si ritiene soddisfatto per il livello tecnico espresso dai suoi atleti, meno per la foga agonistica messa sul quadrato: “Non siamo entrati nella guardia avversaria con molti colpi, c'era un pò di tensione nei ragazzi. Abbiamo accettato pochi scambi. Dispiace che sia mancata l'aggressività necessaria, ma il livello tecnico espresso è stato buono”. sport@luedi.it
Bocce
Pari per la Montereale PARI esterno per la Bocciofila Montereale Potenza nel terzo turno del campionato assoluti di bocce. La formazione potentina ha ottenuto il prezioso risultato contro il Campobasso con il punteggio di 1 a 1. Nel primo tempo la terna composta da Donato Giorgio, Antonio Lista e Rosario Lasaponara ha pareggiato contro gli avversari molisani. Nella singola invece, Alberto Petracca ha incassato due sconfitte. Nel secondo tempo, la coppia formata da Antonio Lista e Donato Giorgio ha vinto la prima gara, perdendo successivamente la seconda. Nel singolo Felice Rosa ha ottenuto l'affermazione contro l'avversario molisano. Stessa sorte per Rosario Lasaponara. La compagine potentina affronterà sabato prossimo nel retourn match presso il Bocciodromo di Parco Montereale i molisani con inizio alle 15:30. La fase interregionale del campionato di bocce sta riservando tante soddisfazioni ai portacolori potentini. sport@luedi.it
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Sport 48
Mercoledì 24 febbraio 2010
Calcio a 5
Torneo Acli Prima giornata a Nova Siri , seconda in programma sabato
Real a punteggio pieno Jonici protagonisti in vetta a 9 punti, segue il Gorgoglione a 6 PRESSO l'impianto pianto sportivo “Il Cigno” di Nova Siri si e disputato la prima giornata del campionato di Calcio a 5 under 18 organizzato dal comitato provinciale di Matera . Sei le squadre partecipanti raggruppate in un girone unico: Real Scanzano, Polisportiva Marconia Holly e Benji, Acli Nova Siri; Boleto Nova Siri, Acli Scanzano e Gorgoglione. Direttori di gara Marco Damiano e Celano Cosimo Condizioni climatiche. Durante le prime gare cielo sereno e pieno di sole intervallato con forti raffiche di vento. A fine giornata si e avuto un calo di temperatura e successivamente una pioggia gelida e persistente, a grande sorpresa delle squadre delle ultime partite che comunque, data l'età non si sono spaventate ed hanno giocato fino alla fine evitando rinvii a data da destinarsi. “Un ringraziamento dovuto allo staff organizzativo e principalmente al circolo Acli di Montalbanospiega in una nota Francesco Nola (consigliere nazionale Us Acli)- per aver ideato e voluto questo campionato coinvolgendo altri giovano di altri Circoli Acli della provincia e non, aprendo cosi una strada che nella prossima edizione porterà alla costituzione di una società sportiva presso ogni circolo acli e magari un circolo acli presso ogni società sportiva che solo nella provincia materana sono in numero di trentacinque. Per un totale di poco meno di 4.000 tesserati e cioè uno ogni 50 abitandi”. “Coinvolgeremo piccoli e grandi comuni- spiega Vin-
A sinistra il calcio d’inizio in alto il Nova Sirio e a sinistra in basso il Boleto
cenzo Di Sanzo ( presidente regionale Us Acli Basilicata)-affinche baby calciatori ( come primi calci e pulcini)e calciatori non professionisti (come under 18) possano praticare in calcio a misura di ciascuno senza farlo pesare in termini di
costo alle rispettive famiglie in un periodo in cui la crisi mondiale ha messo in ginocchio tutti, compresi gli sportivi che non vogliono giocare in mezzo alla strada”. Sozzo Vincenzo (presidente società sportiva cir-
colo Acli Montalbano ): “La prima giornata del campionato provinciale Acli di Calcio a 5 ha visto l'impegno di tutte le squadre con l'agonismo e lo spirito giusto per fare attività sportiva. Sono contendo che i vari gruppi sportivi che hanno aderito si sono adoperati nel reperire i campi di gioco per disputare le gare. Siamo stati ospiti a Nova Siri presso Il Cigno che ha dato la disponibilità dei campi di calcetto”. Fasanelli Michele (attaccante real Scanzano): “La squadra a giocato bene ci siamo saputo muovere. Abbiamo vinto contro boleto Nova Siri 5-0. nel gioco di squadra si sono distinti oltre al sotto scritto anhe ricciadulli putrella a. e dattoli molto incisivo il portiere petrelli vito” Disanto Ligi (staff organizzativo del campionato): “ Nella prima giornata del campionato che le squadre sono entusiaste per la par-
tecipazione e molto preparate calcisticamente. So che alcune squadre, per essere più competitive hanno intensificato gli allenamenti spontaneamente per migliorare i risultati finali”. La Malfa Domenico ( allenatore poli sportiva Marconia): “In campo la squadra ha giocato malissimo abbiamo perso con Real Scanzano e con il Gorgoglione. Speriamo di migliorare nelle prossime gare. Per quando riguarda il contesto della prima giornata lo spirito sportivo calcistico dei ragazzi è sempre presente”. Pica Oronzo (attaccante del Gorgoglione): “Il primo tempo della gara giocata con Us Acli Scanzano abbiamo dominato segnando 2 goal, mentre nel secondo tempo ci siamo cullati per via del risultato. Allo scadere delle partita il capitano ha segnato su punizione portando la squadra alla vittoria”.
RISULTATI CLASSIFICA Prima giornata Real Scanzano P. Marconia 5-1 Acli Nova siri - Boleto Nova siri 2-4 US Acli Scanzano - Gorgoglione 2- 3 2° confronto a Nova Siri Real Scanzano --- Boleto Nova siri 5- 0 Polisp. Marconia Holly eBenji Gorgoglione 4- 5 Acli Nova siri - US Acli Scanzano 4- 3 3° confronto a Nova siri Polisp. Marconia Holly eBenji Acli Nova siri 4-0 Boleto Nova Siri-Acli Scanzano 1-8 Real Scanzano - Gorgoglione 4-1 1)Real Scanzano punti 9 2) Gorgoglione punti 6 3)Polisp. Marconia Holly eBenji punti 3 3) Acli Nova siri punti 3 3) Boleto Nova siri punti 3 3) US Acli Scanzano punti 3
Acli La kermesse si è svolta al Polivalente di Marconia
La “Coppa Carnevale” l’alza con merito il Real Scanzano MARCONIA- Si e svolto preso il polivalente di Marconia la coppa carnevale (torneo di calcio a 5 under 18 a cura del comitato provincialeUs Acli di Matera ) staff organizzativo Carmine Capobianco, Luigi Di Santo,Vincenzo Sozzo ed Antonio Sanapo. “Abbiamo accolta la richiesta dello staff organizzativo -scrive in una nota Vincenzo Di Sanzo (pres. regionale Us Acli Basilicata)per far socializzare i giovani attraverso la pratica del calcio a 5, coinvolgendo sei squadre che si confronteranno in un vero e propri campionato provinciale a partire dalla prossima settimana.” Il Real Scanzano si è aggiudicato la coppa carnevale offerta dalla amministrazione provinciale di Matera cogliendo l'esultanza dei vincitori il vice presidente del “Circolo Acli di Montalbano” Carmine Capobianco (dirigente storico anche delle Acli ) ha assicurato loro che si continuerà a fare sport con l'Us Acli di Matera, perché così ci saranno tantissime occasioni per giocare insieme e vivere la vita da protagonisti anche con il calcio a 5. La “Coppa Carnevale” si è conclusa con un breve intervento di saluto del consigliere regionale Us Acli Franco Nola il quale ha sottoscritto l'importanza soprattutto fra i giovani under 18 del calcio a 5 riveste anche fra i calciatori amatoriali dando luogo ad uno”sport per tutti e di tutti”divenuto cavallo di battaglia fin dalle origini delle Acli.
Il cuore pulsante dell’Acli e in alto la premiazione dei partecipanti
Queste alcune reazioni a fine kermesse. Carmine Capobianco (vice presidente società sportive circolo Acli Montalbano): “La coppa Carnevale è importante perché i ragazzi sono sentiti motivati a partecipare a Calcio a 5 per lo spirito di partecipazione ed il beneficio collettivo ed individuale che caratterizza questo sport. Vincenzo Sozzo (presidente società sportive circolo Acli Montalbano): “Sono contento di aver visto tanti giovani avvicinarsi alla nostra società. Il vero senso di questa attività è di incrementare l'amicizia e la lealtà di questi ragazzi ringrazzio a tutto lo staff e ringraziando in
particolare Luigi Di Santo,perché si e speso ed a preso in pieno l'iniziativa di organizzare questo torneo e Vincenzo Di Sanzo per aver accolto la nostra affiliazione all'Us Acli Ed il consigliere nazionale Acli Franco Nola che ha presenziato alla premiazione. Luigi Di Santo (consigliere società sportive circolo Acli Montalbano): “Ringrazio il presidente Sozzo per averci dato l'opportunità di collaborare all'iniziativa della coppa carnevale rispondendo cosi alla domanda di fare sport,in particolare un grazie alle squadre di Nova Siri e di Scanzano che hanno dato subito la loro adesione al torneo.
Golia Giampiero (difensore centrale socio sportivo Boleto Nova Siri): “Abbiamo avuto un po' di calo nel reparto difensivo. Siamo andati in vantaggio però non abbiamo saputo sfruttare le occasioni avute nel corso della partita. Abbiamo partecipato non solo per vincere ma soprattutto per divertirci”. Petrelli Vito (portiere della squadra Real Scanzano: “abbiamo vinto la coppa Carnevale perché abbiamo dimostrato di aver avuto qualcosa in più rispetto alle altre squadre partecipanti. Ringraziando l'Aclu che ci ha dato l'occasione di fare sport insieme all'insegna del divertimento”.
RISULTATI Boleto sconfitto nella gara finale Pol. Marconia -US Acli Scanzano 2-3 Pol. Marconia-Boleto Nova siri 3-4 Acli Scanzano-Boleto Nova siri 1-1 Girone B Real Scanzano-Acli Nova siri 4- 1 Holly e Benji Marconia - Acli Nova siri 0-.4 Holly e benji Marconia- Real Scanzano 2- 6 Finale tra le vincenti dei due gironi: Real Scanzano - Boleto Nova siri 10 3
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Sport 49
Mercoledì 24 febbraio 2010
Olimpiadi Invernali
Mercoledì 24 febbraio 2010
Vancouver 2010. Pattinaggio: Enrico Fabris, indisposto, si è ritirato dai 10.000 metri
L’Italia si aggrappa al fondo C’è la staffetta 4x10 chilometri maschile con Checchi, Di Centa, Piller Cottrer e Zorzi VANCOUVER – Grande attesa, stasera, per la staffetta 4x10 uomini di fondo. Qui l’Italia spera di arrivare a un’altra medaglia. Ma ieri ci è voluto l’ultimo allenamento per scegliere gli uomini da mandare in pista, perchè i dubbi erano tutti per il primo e l’ultimo frazionista: intorno a Giorgio Di Centa e Pietro Piller Cottrer, i due pilastri della squadra, il ct Silvio Fauner ha costruito il resto, inserendo in apertura Valerio Checchi (era malandato, ma ha superato il test nell’ultimo allenamento) e Christian Zorzi, che ha battuto la concorrenza di Thomas Moriggl, altro candidato per il posto finale. «E’ stato difficile ammette Fauner aspettavo che si allenasse Checchi, per vedere la sua condizione e sul piano muscolare è a posto. Il secondo sarà Di Centa, che può recuperare l’eventuale svantaggio maturato, e poi Pietro, che può fare la differenza. A chiudere Zorzi, ha l’esperienza nel caso in cui ci si trovasse a fare una volata». Stavolta il compito è difficile però, nonostante le sane abitudini a cui il fondo ha abituato l’Italia, arrivata in Canada con un baule pieno di 33 medaglie, e a cui si è aggiunto anche l’argento di Piller Cottrer sulla pista di Whistler. E la spedizione, a corto di successi, si aggrappa ancora una volta agli uomini della fatica, che quattro anni fa vinsero il titolo che in casa valeva doppio: del gruppo di allora solo uno si è perso, Fulvio Valbusa. I quattro ci proveranno ancora, perchè la storia di questa staffetta è un po’ quella del fondo in generale: nel 92 la serie cominciò con un secondo posto. Gli sci ai piedi allora li
Gigante rosa
Brignone sogna «Voglio la medaglia»
Delusione anche per biathlon e combinata nordica
LA VISITA Plushenko ospite a casa Italia VANCOUVER (CANADA) Evgeni Plushenko, medaglia d’argento (con qualche polemica successiva alla gara) a Vancouver2010 nel pattinaggio figura e fresco ambasciatore dei Giochi Invernali del 2014 a Sochi, è stata la 'star' di una serata di gala che si è svolta a Casa Italia a Vancouver. Assieme allo zar russo, presenti, tra gli altri, l'olimpionica dei 500 metri di pattinaggio velocità, la coreana Sang-Hwa Lee, e l’ex campione di sci azzurro Alberto Tomba. Una bella serata di festa che si spera si possa essere ripetuta magari dopo una medaglio d’oro degli Azzurri.
LA SPERANZA Crimi: «Speriamo in qualche medaglia» ROMA – L'Italia non brilla alle Olimpiadi invernali di Vancouver: appena 4 medaglie, tre bronzi e un argento, che la collocano al 19mo posto nel medagliere. «Speriamo in qualche medaglia in più nei prossimi giorni», commenta il sottosegretario allo Sport Rocco Crimi, a margine di un’iniziativa della Fondazione Facchetti. «Spero soprattutto che arrivi finalmente qualche oro», aggiunge Crimi, che spiega: «Sapevamo che non sarebbe stato facile, non come le Olimpiadi di Torino dove giocavamo in casa. In ogni caso i Giochi durano ancora per un pò, speriamo di raccogliere qualcosa di più».
Giorgio Di Centa durante la 15 km
avevano Marco Albarello, Giuseppe Puliet, Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner, l’attuale tecnico azzurro che ebbe la fortuna di replicare altre due volte, con l’oro di Lillehammer e ancora con l’argento a Nagano. Anche a Salt Lake l’Italia salì sul secondo gradino del podio, e tre degli olimpionici di Torino già c’erano. Abdicare ora, ma anche tornare a casa a mani vuote sarebbe veramente una resa. PATTINAGGIO. L’inizio della mattinata canadese non era stato dei migliori per Enrico Fabris: l’azzurro ieri si è cancellato dalla gara dei 10000 metri di pattinaggio velocità per una indisposizione che non gli ha consentito di essere al via. «A colazione ha comin-
Federica Brignone
ciato ad avvertire giramenti di testa, senso di nausea, non era il caso di gareggiare in queste condizioni - ha spiegato il ct Maurizio Marchetto - Siamo venuti qui come da programma ma i sintomi sono peggiorati e gareggiare non avrebbe avuto senso. In dubbio per la gara a squadre? Non ci penso nemmeno, speriamo di no. Certo, se la prova fosse oggi non saremmo messi bene, ma abbiamo il tempo per rimetterci in sesto, confido che già domani possa stare bene». STAFFETTA BIATHLON. La Russia, invece, si è aggiudicata l’oro nella staffetta 4x6 chilometri femminile di biathlon. Con il tempo di 1h09’36”3, Sleptsova, Bogaliy-Titovets, Medvedtseva e
Zaitseva hanno preceduto di 32”8 la Francia (argento) e di 37”1 la Germania (bronzo). Undicesima l’Italia (Ponza, Haller, Oberhofer e Fiandino) a 3’17”9 dalle vincitrici. COMBINATA NORDICA.L’Italia, ieri sera, era decima nella prova a squadre di combinata nordica dopo la prova del salto. Gli azzurri Runggaldier, Bauer, Michielli e Pittin avevano totalizzato 402,6 punti. Al comando c’era la Finlandia (507.0) davanti a Usa (505.8) e Austria (479.9). Stamattina sapremo se gli azzurri avranno recuperato qualche posizione dopo la staffetta 4x5 chilometri che si è svolta nella notte italiana. r. s.
Nello slalom con Denise in gara anche Moelgg, Gius e Brignone
Gigante rosa, lotta contro il tempo Karbon: «Non ho paura di sbagliare» WHISTLER (CANADA), – «L'unica cosa a cui devi pensareè cheil cronometrocorre e tu devi essere la più veloce». Una lotta contro il tempo, è il gigante in rosa, una gara regina dello sci, ea parlare è Denise Karbon, la leader della squadra azzurra che scenderà in pista domani a Whistler. Con lei gareggeranno Manuela Moelgg, Nicole Gius e la 19enne Federica Brignone, astro nascente dello sci italiano. Le quattro – in compagnia del ct Much Mair, dell’allenatore Stefano Costazza e del presidente Fisi Giovanni Morzenti – si presentano alla vigilia della loro gara, ma non cistanno a farsi caricare diresponsabilità edi pressioni. Non ci stanno ad indossare ipanni dellepotenziali salvatrici della patria. «Ognuno deve fare la propria gara e noi facciamo la nostra. Di certo c'è che siamo ben consapevoli della posta in palio: per un’atleta – dice Moelgg – una Olimpiade è il massimo» . «E sappiamo – aggiunge ancora Karbon – di avere materiali buoni, di esserci preparate bene e di essere pronte per dare il massimo». «Ma deve combaciare tutto – sottolinea Nicole Gius - dai materiali alla forma fisica ed alla carica mentale sino alle condizioni meteo e della pista. Perchè, molto più di altri sport, lo sci alpino è legato a tanti diversi
Danza sul ghiaccio
Italiani quarti ma contenti
Le quattro azzurre in gara nel gigante femminile
fattori. Abbiamo solo la certezza che siamo pronte e vogliamo dare il massimo». L’Italia del gigante donne arriva a questo appuntamento con un bilancio dignitoso in coppa del mondo: un secondo posto di Moelgg, un terzo di Karbon (all’inizio di stagione, ma poi si è dovuta far operare ad un menisco ed ora si è ormai completamente ristabilita), un terzo di Brignone, che ha sfiorato il podio in altre due occasioni con due quarti posti. Prima della gara le ragazze proveranno la neve del tracciato. «La pista non ha le grosse pendenze che invece piac-
ciono a noi, ma neppure tratti pianeggianti troppo lunghi checi rallentano.Ci sonovari dossi e soprattutto il fondo è molto duro, e per noi va benissimo» dice l’esperta Karbon. L’altoatesina ha un conto aperto con i grandi eventi visto che l’anno scorso, ai mondiali di Val d’Isere, fu quarta sia in gigante che in speciale, ancora una volta fuori dalla zona medaglie per un soffio. «Ma è una cosa a cui non penso più. Ora penso solo a questa gara olimpica», giura Denise. Sulla gara l’unica incognita che pesa veramente è il tempo. È annunciata pioggia.
VANCOUVER (CANADA) - I canadesi Tessa Virtue e Scott Moir hanno vinto la medaglia d’oro nella danza sul ghiaccio ai Giochi Invernali di Vancouver. Col punteggio di 221.57, il duo di casa ha preceduto gli statunitensi Meryl Davis e Charlie White, argento con 215.74, e i russi Oksana Domnina e Maxim Shabalin, bronzo (207.64). Federica Faiella e Massimo Scali, al termine del programma libero, si sono confermati in quinta posizione (199.17) mentre Anna Cappellini e Luca Lanotte hanno chiuso 12° (167.32). «Siamo contentissimi, siamo tra i primi cinque alle Olimpiadi». A Federica Faiella il quinto posto va più che bene. «Quando siamo entrati in pista ho pensato “'”siamo nell’ultimo gruppo ai Giochi“»”, aggiunge la 29enne romana. «E' una stagione fantastica, essere tra i primi 5 è meraviglioso», le fa eco Massimo Scali, che aggiunge: «adesso non vediamo l’ora di fare i Mondiali».
WHISTLER (CANADA) – «Whistler è meravigliosa! Il Villaggio olimpico è splendido. In città c'è un clima allegro e divertente. Ed io in cinque minuti ho speso 100 dollari comprandomi magliette». Federica Brignone, Fede per gli amici e le compagne di squadra, non sta nella pelle. È arrivata da un paio di giorni alle Olimpiadi e continua a sprizzare felicità, una specie di Alice nel paese delle meraviglie. «E' un’esperienza fantastica e sono felice di viverla così, al villaggio, in città, con le compagne. È la cosa più bella che mi è capitata sino adesso, in 19 anni. È un’esperienza - dice Fede, con i capelli neri e ricci, gli occhi con un leggero trucco chein realtà larende ancor più ragazzina –che non voglio legare solo alla mia gara ma anche a tutta quella che è la vita olimpica». Fede parla e, poco più in là, la mamma Ninna Quario se la coccola con lo sguardo. Ninna è una ex grande della valanga rosa che ora fa, con successo e grande competenza, la giornalista . Quario ha avuto vittorie in coppa del mondo, qualche bel successo ma anche una grande delusione per un’occasione sprecata. Successe alle Olimpiadi di Lake Placid, nel 1980, dove in slalom speciale Ninna arrivò quarta. E perse la medaglia di bronzo per 3 centesimi si secondo. La maledizione del quarto posto viene da lontano, è una storia lunga. «Io di quarti posti in questa stagione di coppa del mondo ne ho fatti due, con il podio vicinissimo. Adesso basta. In coppa questo può anche avere senso, ma alle Olimpiadi – dice Federica - contano solo le medaglie, il resto vale niente. Ed allora tanto vale finire più indietro». Ecco, le medaglie: Federica Brignone è alle Olimpiadi per vincerne una e del metallo più prezioso possibile. Lo vuole e lo dice con la leggerezza un pò spavalda della ragazza di 19 anni che si è accorta di avere un gran talento e che sciando soprattutto si diverte. «Sì, sono qui per vincere una medaglia. «Ci proverò – dice Federica –e se non riesco ci riproverò la prossima volta, alle prossime Olimpiadi».
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50 Sport
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Mercoledì 24 febbraio 2010
POTENZA - Il volume “Sollazzo per chi si diletta di girare il mondo e giunge quindi in Basilicata”, opera dell'editore Giuseppe Barile, che rappresenta il risultato di un progetto culturale promosso dal Dipartimento Formazione-Lavoro-Cultura della Regione, nell'ambitodei programmi di cultura euromediterranea, è stato presentato in un incontro con i giornalisti al quale hanno partecipato l'editore di Irsina e l'assessore Antonio Autilio. Il libro rappresenta una “fotografia” della Basilicata del XII secolo “scattata”dal geografo e viaggiatore arabo Edrisi. Preziosa memoria della geografia medioevale, il “Kitab Ruggiar”, consegnato a Ruggero II nel 1154, ritorna a noi oggi in una versione impreziosita da un ricco corredo iconografico ad opera dell'editore Barile, che la Regione Basilicata ha deciso di promuovere, in due lingue, arabo e italiano, a testimonianza della possibile convivenza tra due culture e due mondi molto diversi tra loro. Il libro, di 224 pagine, è stampato in pentacromia; la rilegatura è in tela uso seta, con impressioni in oro e astuccio. Edrisi è un viaggiatore e un geografo dalle idee molto chiare circa la posizione della terra nell'universo, la sua forma, i suoi climi, la sua struttura: non piatta, come erroneamente riteniamo che fosse pensata nel medioevo, bensì "da quanto risulta dai discorsi dei filosofi, dei dotti più illustri e degli astronomi, la terra è rotonda come una sfera e l'acqua vi aderisce e vi si posa per inerzia naturale senza staccarsene. La terra e l'acqua son fisse nello spazio celeste, in posizione centrale, come il tuorlo in mez-
Il volumepubblicato da Barile
La Basilicata antica delle carte di Edrisi
La carta del mondo del geografo arabo Edrisi
zo all'ovo, e l'atmosfera le circonda da ogni parte e le tira verso il cielo o le respinge. Dio sa il vero a questo riguardo". La narrazione di Edrisi diventa un'occasione per far emergere le testimonianze della presenza storicoartistica della cultura araba in Basilicata e farne affiorare i segni sopravvissuti tra gli affreschi e gli oggetti, riportare all'attualità gli antichi rioni della "Rabatana" di Tursi, Pietrapertosa e Tricarico, ovvero gli acquartieramenti di Abriola, Castelsaraceno, Montepeloso e Pescopagano. L'assessore Autilio ha sottolineato che «la narrazione di Edrisi è diventata un pretesto per raffigurare la nostra regione attraverso la scrittura, accompagnata alla raccolta dei segni di una memoria diffusa della presenza araba in Basilicata. Una ricerca storiografica di grande attualità - ha aggiunto l'assessore - per rilanciare la convivenza pacifica, la comprensione reciproca di culture diverse sulle due sponde del Mediterraneo. Il volume rappresenta dunque la viva testimonianza della possibilità per popoli e culture differenti di coesistere in armonia, superando gli steccati delle ideologie e della fede. Lo sguardo degli opposti è l'immagine del doppio che genera ai nostri occhi la perfezione dell'integrità: come ilgiorno che contiene laluce, la cui essenza è dovuta all'avvento della notte, sua contraria, naturale forza oppositiva. La diversità quindi non deve essere vissuta come un pericolo e una minaccia ma come la possibilità per la nostra cultura di arricchirsi e di ritrovare memoria delle proprie radici». cultura@luedi.it
Iscrizioni aperte fino al 20 marzo per opere edite e inedite Bandita la terza edizione del concorso di letteratura per ragazzi
Al via il Premio Mariele Ventre SASSO DI CASTALDA - Il Premio di Letteratura per ragazzi Mariele Ventre fa tris. Il Comune di Sasso di Castalda e la Fondazione Premio Letterario Basilicata hanno bandito la terza edizione del concorso nazionale intitolato alla compianta direttrice del Piccolo Coro dell'Antoniano di Bologna. Un modo per sensibilizzare ed educare i giovani al piacere della lettura e a favorire lo sviluppo delle capacità intellettive ed emotive e a promuoverne la formazione del senso critico, della responsabilità, della solidarietà e dell'amicizia, secondo principi etici propri della cultura e della tradizione italiana, valorizzando quelle opere rivolte al mondo giovanile che per pregi formali, letterari e pedagogici risultino di particolare significato e valore. Il Premio, inoltre, intende promuovere e valorizzare gli autori lucani per ragazzi. Tre le sezioni previste: narrativa edita per ragazzi dai 9 agli 11 anni; narrativa edita per giovani dai 12 ai 16 anni; narrativa inedita per ragazzi dai 12-16 anni, riservata ad autori lucani. I lavori della sezione di narrativa inedita verranno valutati dalla sola Giuria tecnica che assegnerà un premio di 500 euro. L'opera vincitrice, su proposta della Giuria, sentito il presidente della Fondazione Premio Letterario Basilicata, potrà essere premiata, in alternativa al premio in denaro, con la pubblicazione a cura del Circolo Culturale “Silvio Spaventa Filippi”. E' ammessa la partecipazione di una sola opera di uno stesso autore per ciascuna sezione. Per ciascuna sezione di narrativa edita sono previsti due premi: un premio
di 1.500 euro assegnato da una Giuria tecnica formata da qualificati esperti e da docenti universitari titolari di Cattedra di Letteratura per l'infanzia; un secondo premio di 500 euro assegnato da una Giuria studentesca. Le due Giurie opereranno in modo autonomo ed indipendente. La Giuria tecnica potrà assegnare a sua insindacabile discrezione altri riconoscimenti (Menzioni speciali, segnalazioni di merito) alle opere pervenute che saranno ritenute meritevoli. A giudizio insindacabile della Giuria tecnica, potrà essere premiata anche un'opera non concorrente, nel caso in cui, tra quelle pervenute, non ci sia alcuna che corrisponda alle finalità che il Premio intende perseguire. Possono concorrere opere scritte in lingua italiana di scrittori italiani, di scrittori stranieri residenti in Italia e di scrittori di nazionalità italiana residenti in Slovenia, in Croazia e nel Canton Ticino, edite nel biennio 2008-2009. Le case editrici e gli autori interessati dovranno inviare 11 copie delle opere entro il 20 marzo 2010 alla Segreteria del Premio - Circolo Culturale Silvio Spaventa Filippi Via Messina, 210 - 85100 Potenza telefono 0971.411846 E-mail: info@premioletterariobasilicata.it. I nomi dei vincitori di ciascuna sezione saranno comunicati alle Case Editrici e agli autori interessati. I premi saranno consegnati a Sasso di Castalda nel corso della cerimonia di premiazione, che si terrà il 23 maggio 2010. I vincitori dovranno ritirare personalmente il premio. cultura@luedi.it
Libro AIlPotenza Roberto protagonista di Io Canto dalla televisione al municipio
POTENZA - Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, insieme agli assessori, ha ricevuto ieri mattina a Palazzo di Città, nella sala dell'Arco il giovane potentino Roberto Tramutola, che da alcune settimane è protagonista, insiemead altriragazzi, dellakermesse canora “Io Canto” che va in onda su Canale 5 il sabato sera, condotta da Gerry Scotti. Nel corso delle puntate Roberto duetta con affermati cantanti e concorre con altri 21 talenti, tra i 7 ed i 15 anni giunti da diverse regioni d'Italia. Roberto Tramutola è l'unico lucano selezionato per le serate in diretta televisiva su Canale 5. Il giovanissimo cantante potentino
è approdato da Gerry Scotti dopo numerosi concorsi canori. Ma lui ha le idee chiare: vuole proseguire i suoi studi (frequenta il V Ginnasio al liceo classico Orazio Flacco di Potenza), iscriversi quindi a medicina e affrontare questa esperienza con entusiasmo, considerandola una piacevole parentesi della sua vita. Dal sindaco Santarsiero e dall'intera Giunta i complimenti a Roberto e l'augurio per le prossime esibizioni. «Sicuramente -ha detto Santarsiero che hadonato al giovane ilvolume del Bicentenario -anche sabato voteremo per te affinchè tu possa affermarti e tenere alto il nome della nostra città». cultura@luedi.it
Il Libro Car net Chiaromonte e Albano paesi “In Arte” POTENZA - E' disponibile in edicola il numero di febbraio di “In Arte Multiversi”, rivista di arte e cultura a diffusione nazionale, come sempre ricca di contenuti, approfondimenti, punti di vista, spunti di riflessione, stimoli intellettuali sul variegato mondo dell'arte. In questo nuovo numero ampio spazio viene riservato alle bellezzedei piccoli comuni della nostra penisola, che nascondono tanti tesori da valorizzare. Come ad esempio ilsito archeologico di Ruvo del Monte. Fonte di tante scoperte è anche il paese di Albano di Lucania, che all'interno del suo caratteristico borgo storico racchiude innumerevoli testimonianze storiche e artistiche che partono dall'epoca medievale. Affascinante è anche il paese di Chiaromonte, uno dei tanti gioielli paesaggistici inseriti nel cuore verde del Parco Nazionale del Pollino, nel cui centro storico si possono ammirare caratteristici scorci tra vicoli, antiche dimore signorili con splendidi portali, balconi, finestre e soglie in pietra lavorata. Per restare alle testimonianze lasciateci dai secoli passati, un interessante articolo è dedicato all'arte etrusca e al suo percorso evolutivo, tra i più significativi della storia. Per la rubrica di pittura, tornanole recensionidedicate agli artisti contemporanei, con due articoli che ci illustrano le caratteristiche stilistiche e il cammino artistico didue pittorimolto diversi tra loro: Rocco Smaldone e Maria Fuccillo. Inoltre Amelia Monaco ci parla del muralismo messicano. Sonia Gommone, invece, conduce un excursus attraverso le modalità di rappresentazione della figura femminile nella pittura medievale. Tra gli eventi culturali di rilevanza nazionale, questo mese vi segnaliamo la mostra dedicata a Giorgione in corso a Castelfranco Veneto. Nella rubrica di scultura si parla, invece, del genio visionario di Adolfo Wildt e della sua arte a cavallo tra realismo e simbolismo. Inoltre Gerardo Pecci inizia in questo numero il suo viaggio nella scultura dell'Italia meridionale di età medioevale e moderna, strettamente legata al rapporto centro-periferia che ha caratterizzato il Sud d'Italia per molti secoli. Il mito di Orfeo ed Euridice è il protagonista, questo mese, della rubrica Mythos. Il dramma d'amore viene descritto da Fabrizio Corselli attraverso due opere di Nicolas Poussin e di Jean-Baptiste Camille Corot. Concludiamo con un articolo di architettura contemporanea sul nuovo museo Guggenheim che sorgerà nella capitale degli Emirati Arabi Abu Dhabi, progettato dall'architetto americano Frank O. Gehry.
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Cultura&Spettacoli
Mercoledì 24 febbraio 2010
Interesse e apprezzamenti per il progetto di arte contemporanea nel Parco di CLAUDIO SOLE MILANO - Grande soddisfazione per l'associazione ArtePollino alla Bit, Borsa Internazionale del Turismo, una delle più grandi manifestazioni fieristiche a livello nazionale e internazionale del settore turistico, che si è tenuta dal 18 al 21 febbraio presso i padiglioni della Fiera Milano di Rho-Pero. La volontà di far conoscere le bellezze naturalistiche, artistiche e monumentali del nostro territorio, hanno spinto la Regione Basilicata e l'Apt a partecipare a questo importante appuntamento, di grande interesse internazionale. All'interno dello spazio espositivo, del padiglione 5, stand E 72 e G 77, non poteva di certo mancare l'associazione culturale ArtePollino, con il suo ambizioso progetto di arte contemporanea che ha portato all'interno del Parco Nazionale del Pollino, artisti di caratura internazionale come: Anish Kapoor, Carsten Höller e Giuseppe Penone. Tre artisti che hanno realizzato delle installazioni, richiamando numerosi visitatori e curiosi all'interno dello stand lucano, per raccogliere opuscoli e materiale vario, utile a sapere altro su questo che rappresenta una novità assoluta. «Il progetto ArtePollino ha dichiarato l'assessore regionale alle Attività Produttive, Politiche dell'Impresa, Innovazione Tecnologica Gennaro Straziuso entra nell'ottica di sviluppo della area sud della Basilicata, con installazioni di arte contemporanea e che ha visto coinvolti artisti di importanza notevole, che hanno dato quel tocco di creatività all'intera Basilicata. “ArtePollino un altro Sud”, non'è soltanto uno slogan ma un convincimento. ArtePollino è la sintesi di come si può coniugare, natura, tradizioni e ambiente con i grandi attrattori costruiti dall'uomo. Noi lo abbiamo fatto attraverso dei grandi maestri dell'arte. La Basilicata - continua Straziuso - è una potenzialità ancora inespressa, abbiamo bisogno di promuovere le nostre aree, e lo facciamo attraverso queste attività. La presenza alla Bit dell'associazione ArtePollino - conclude l'assessore Straziuso - sono convinto che sarà utile non solo a migliorare le attività future, ma anche a far accrescere la curiosità a coloro che fino ad ora non erano interessati». In questi giorni di esposizione alla Bit, i visitatori e curiosi interessati ad ArtePollino, hanno fatto registrare una affluenza notevole, sia dal punto di vista informativo, ma anche di prenotazioni per venire a visitare le opere pre-
Teatro
Arte Pollino conquista la Bit
“Una volta nella vita” all’Obadiah
Gli attori in scena
Lo stand di ArtePollino alla Bit
senti alle terme di Latronico, San Severino Lucano e in Val Sarmento. Altre impressioni positive sono arrivate dal presidente del Parco Nazionale del Pollino Domenico Pappaterra. «Questa esperienza che ha messo in campo la Regione Basilicata - afferma Domenico Pappaterra - in-
sieme al nostro coinvolgimento, sta producendo dei risultati importanti. Il Pollino attraverso questa forma innovativa e con il coinvolgimento di questi artisti di fama internazionale, è finito su tutte le grandi riviste specialistiche italiane e straniere, dando grande lustro a tutto il territorio.
Dopo le prime difficoltà, dovute all'impatto di queste strutture, con l'ambiente circostante, credo che la scommessa sulla quale la Regione, l'Apt e il presidente Vito De Filippo in primis, che ha dato l'anima affinché tutto andasse nel migliore dei modi, sia stata davvero azzeccata. Il modo - termina Pappaterra - con
la quale la Regione si sia presentata alla Bit 2010 insieme ad ArtePollino, sia un valore aggiunto che non può che essere di grande lustro per la Lucania e il Pollino». In sostanza, una vetrina importante per chi ha davvero intenzione di fare turismo a 360°. cultura@luedi.it
A Le Valli del Teatro in scena “Nel blu dipinto di blu”
Omaggio a mister Volare STIGLIANO - A “Le Valli del teatro”un vero e proprio tributo a Domenico Modugno. Diego Sanchez rende omaggio a Modugno con la piéce teatrale “Nel blu dipinto di blu” stasera, alle ore 20,30, al Teatro del Centro Sociale di Stigliano per la regia di Claudio Insegno con Matilde Brandi e Roberta Giarrusso. Giovedì sera lo spettacolo sarà di scena al Teatro Pino di Moliterno, mentre venerdì al Cinema Eden di Villa d'Agri. Sabato invece al teatro Anzani di Satriano di Lucania e domenica al teatro Mariele Ventre di Sasso di Castalda. Il teatro, il regista, la produttrice, gli attori e i ballerini: c'è proprio tutto, manca solo il copione. Da una situazione paradossale prende il via la commedia musicale “Nel blu dipinto di blu”. In attesa che Fulvio, l'autore, li
POTENZA - Domani, al teatro Stabile di Potenza, alle ore 21, con ingresso alle ore 20.30, debutta la nuova produzione teatrale della Compagnia Abito in Scena.Lo spettacolo dal titolo Basiliska- Note per un Viaggio Lucano, patrocinato dal Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della Regione Basilicata. Basiliska è il primo appuntamento della rassegna “Cultura di sera”organizzata dal Comune di Potenza. L'ingresso è libero. Basiliska è uno spettacolo tra musica e parole, scritto e diretto da Leonardo Pietrafesa e interpretato dall'attrice Monica Palese con le musiche eseguite dal vivo da Graziano Accinni, storico collaboratore e chitarrista di Mango dal 1981 al 2005, nonché
raggiunga c'è tempo però per i saluti. C'è chi si incontra dopo tanto tempo. Chi si odia e fa finta di amarsi e chi, come Diego - attore e autore in erba - e Alessandra si rincontra dopo una lunga storia d'amore finita male. Tutti aspettano Fulvio. Intanto ognuno ricorda il grande cantautore italiano. Un esercizio di metateatro in cui l'evento artistico si svela agli spettatori quando tutto sembra perduto. Fulvio si presenta a mani vuote, confessando di avere una crisi creativa. Sarà Diego invece a salvare la situazione, cogliendo l'occasione per dimostrare la sua bravura. E tra canzoni, aneddoti e ricordi lo spettacolo “Nel blu dipinto di blu” andrà in scena anche in Basilicata. Le coreografie sono di Luana Guerra, le scenografie di D'Isanto&Punzo e le musiche di Giancarlo Vorzitelli.
Matilde Brandi e Diego Sanchez
Partners della rassegna, a cura dell'Associazione “Le Valli del Teatro”, la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, il Programma Operativo Val d'Agri e i Comuni di Satriano di Lucania, Moliterno, Sasso di Castalda, Stigliano, Marsicovetere e Sant'Arcangelo. cultura@luedi.it
OPPIDO LUCANO - Nuovo appuntamento, stasera al teatro Obadiah, con il cartellone della stagione teatrale “Teatri in reteVoglia di Teatro 2010”, organizzata dalle amministrazioni di Venosa e Oppido Lucano e da Cose di Teatro e Musica in collaborazione con la Regione Basilicata. Sul palco lo spettacolo "Una volta nella vita" di Gianni Clementi.E' unacommediadiretta da Felice Della Corte. L'interpretazione è affidata a Marco Cavallaro, con Andrea Pirolli, Lenni Lippi, Ignazio Raso e con Alfonso Liguori. Cos'hanno in comune un piccolo rapinatore romano, un bancario logorroico falso marxista, un mago siciliano da quattro soldi e una bella ragazza? Assolutamente nulla se non una piccolissima cosa: sono tutti morti. Sì, siamo in un obitorio e quattro cadaveri sono sotto le lenzuola, tutti si svegliano e tutti vogliono scappare da quel posto convinti di non essere quelloche sono.I mortilitigano, fanno pace, provano una seduta spiritica, tentano di rubare una macchina, tentano di capire come sono finiti in quel posto ma soprattutto fanno ridere. Si ride della morte, si ride della vita che fu e si trova anche il tempo di commuoversi. A loro si aggiunge un portantino dell'obitorio che tra un colpo di tenaglia ed una telefonata alla moglie stressata dalle griffe e dai vicini che comprano tutto ha uno svenimento mortale. Ritmi serrati, battute dirompenti, momenti di vera poesia per una delle commedie più originali degli ultimi anni, in cui il pubblico so innamorerà di questi poveri “disgraziati” rimasti “nudi”sotto le lenzuola.
Viaggio nella memoria con Basiliska Monica Palese e Graziano Accinni allo Stabile tra musica e parole compositore e performer molto apprezzato. Nasce così una produzione tutta lucana con il desiderio di far conoscere e raccontare la Basilicata partendo dall'impulso creativo di professionisti lucani, che vivono e operano in questa regione. La scrittura drammaturgica, nello stile di Abito in Scena, resta tuttavia legata ad un'idea sperimentale di messinscena con unanarrazione teatraleelaborata su ritmi musicali sostenuti e incalzanti. Lo spettacoloquindi rac-
conta la Basilicata e il suo folklore ( tradizioni, riti e magia), la sua religiosità(la MadonnaNera diViggiano, La Madonna del Carmine, la Madonna del Pollino ), la sua musica (La tarantella e gli strumenti musicali: le fisarmoniche, gli organetti, l'arpa di Viggiano) e la sua storia (l'Unità d'Italia, il Brigantaggio, l'Emigrazione), mantenendo costante il legame con il racconto: una donna e il suo viaggio. Un'anzianadonna parladella Basilicata. Racconta le tradizioni,
il folklore, la musica, la religione, la storia e legge alcune lettere di emigrati lucani in America. Ad ascoltarla un'altra giovane donna. Non è lucana e non vive in Basilicata, ma le interessa conoscere questa regione. Perché? Cosa la lega alla Basilicata? Ha inizio così un viaggio onirico e reale al tempo stesso.La ricerca di un luogo che custodisce la memoria del passato, guardando al futuro. Il lavoro teatrale tuttavia è anche un “work in progress”, pensato per raccon-
tare ogni luogo della Basilicata. Di volta in volta infatti un frammento della scrittura scenica sarà dedicato alla località in cui lo spettacolo viene rappresentato.
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52 Cultura e Spettacoli
Il trio deriso dal conduttore non sale sul palco con Arisa a Domenica in
Le sorelle Marinetti: «Baudo chieda scusa» di MARIA ANNA FLUMERO ARISA e le sorelle Marinetti: un' accoppiata artistica quanto mai felice e riuscita. Ma, nella puntata post Sanremo di Domenica in, il trio non si è esibito con la cantante di Pignola. Su Raiuno, il conduttore della trasmissione Pippo Baudo si è lasciato andare a commenti denigratori nei confronti delle Sorelle Marinetti, sollevando un autentico polverone. Una pagina nera per gli artisti, e quindi anche per il materano Nicola Olivieri (in arte Turbina) e la pignolese Arisa. Ma cosa è accaduto di preciso? «Saremmo dovuti rientrare a Milano dopo una bella e divertente settimana sanremese - ha spiegato il produttore del trio Giorgio Bozzo, sentito telefonicamente tra una intervista e l'altra sempre in merito al caso “Baudo” - ma abbiamo fatto una cortesia ad Arisa e alla sua casa discografica, che ci hanno
chiesto di fare un passaggio a Domenica In, ovviamente non ce lo siamo fatti chiedere due volte». E poi cosa è successo? «Quando Arisa è salita sul palco, Baudo ha banalizzato il progetto artistico delle sorelle Marinetti, dicendo, “ma dove sono le Sorelle Bandiera? Non c'erano donne vere, per forza tre uomini travestiti?”». Amareggiato il produttore ha proseguito: «questo è stato un atteggiamento di scherno nei confronti nostri e di Arisa. Noi siamo fans delle Sorelle Bandiera, ma le sorelle Marinetti sono degli attori cantanti, un progetto itinerante con 18 professionisti da ben tre anni. Baudo ci deve le sue scuse». C'è dell'altro? «Si, c'è stata un ulteriore gaffe del conduttore. Baudo invece di smorzare i toni, ha chiesto ad Arisa: il trio si ispira a Francesco Tommaso Marinetti, filofoso del Marinettismo, lo conosci? Ari-
sa ha risposto “no”. Infatti si trattava di Filippo Tommaso Marinetti e non era filosofo. Marinetti è stato figlio della madre di tutte le avanguardie, il Futurismo. Quindi il non entrare in scena, anche se già pronti, è stata una scelta per difenderci, da quel tritacarne, quel modo di fare bassa televisione». Arisa si è esibita, dietro le quinte cosa è successo? «E' stata molto dolce e sensibile, ci ha consolati. Tante le attestazioni di sostegno da parte anche di molti giornalisti». Sul caso abbiamo sentito anche il materano Nicola Olivieri. Cosa ha provato nell'ascoltare quelle parole? «Noi artisti facciamo solo il nostro lavoro e non siamo abituati a queste situazioni. E' stata una brutta sensazione, mi sento molto deluso, spero che non capiti mai più». cultura@luedi.it
Le sorelle Marinetti
Prende il nome dal cd “Bevo alla vita” il nuovo tour del gruppo folk rock
I Kalamu ripartono dalla Basilicata A sinistra la locandina del tour, a sinistra i calabresi Kalamu
di ANGELA PEPE NUOVO tour in Basilicata e nuovo album per i “Kalamu”, gruppo calabrese originari di Verbicaro. La critica li ha definiti una nuova “apertura nel genere folk rock”, “Kalamu” dal nome “musica kalabra” . Un gruppo formato da sei “pazzi” scatenati. Uno stile musicale tutto loro, assimilato al genere un po' “Banda Bassotti”. Nascono
nel 2005, sperimentando un “percorso musicale che vede la loro terra d'origine protagonista in un'evoluzione di suoni contaminati dal mondo che la circonda”. La loro abilità è estrapolare canti di tradizione popolare meridionali, “capovolgerli”, rielaborarli e adattarli alla loro ritmica musicale, utilizzando la musicalità dei loro dialetti con testi che affrontano tematiche sociali, politiche e culturali. Protagonista la
“Calabria”in un evoluzione e contaminazione di suoni, da un intreccio di sonorità “gitane, ethno world, ska, folk e tarantella, aprendosi anche ad altre contaminazioni tribali e balcaniche”. Un successo non limitato solo nell'ambito del Centro Sud ma in tutti gli ambienti musicali e a livello internazionale con tour in Germania, Spagna e Corsica. «Alternativi - afferma il loro manager, Raffaele D'Alessandri - ai “cadaveri” degli
anni '60. Piacciono ai giovani e ai meno giovani perché la loro musica, travolge ed emoziona la gente. Sono stati - ha sottolineato contattati in più circostanze da chi gestisce filoni della grande musica. Molte volte - ha aggiunto D'Alessandri - quando si parla di gruppi va avanti solo chi è sponsorizzato dalla politica, mentre i Kalamu, chi li ascolta, li apprezza e li riconferma nei concerti». Infatti la loro forza è la li-
bertà di espressione. Come ha sostenuto in più occasioni il leader, Luigi Sgamba : «siamo liberi e vogliamo restare tali. Noi andiamo avanti con le nostre forze e di chi ci sostiene». Tre i lavori discografici alle spalle (Maggio 2008 “Bevo alla vita”; Maggio 2006 “Cultura Popolare” e Maggio 2005 “Calafrica”) in prossima uscita il quarto. «Ogni cd - ha spiegato la voce del gruppo, Irene Cantisani - è un cambiamento
Polidori suona Chopin nella sua Tricarico Emozionante concerto con l’Orchestra Lucana delle Province di Matera e Potenza di NUNZIO LONGO TRICARICO - Il fortepiano, Grand Piano di Londra suonato da Chopin nel 1845, fa sentire le sue note ovattate a Tricarico nel concerto “Il Pianoforte di Frederik Chopin” in occasione della celebrazione del bicentenario della nascita del grande musicista polacco. Il numeroso pubblico, dell'Auditorium comunale di Tricarico, ha apprezzato questa meravigliosa sincronia tra celebrazione e visione diretta di uno strumento così prezioso. Massimo Polidori, violoncellista di origine tricaricese e Gian Maria Bonino fortepianista hanno avuto il compito di dare sonorità artistica all'evento con “Grand Duo Concertante”, “Studi” op. 10, “Studi” op.25 e “Sonata” op.65 di Chopin. Hanno interpretato, in maniera magistrale, le creazioni del grande maestro. L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Orchestra Lucana”delle province di Matera e Potenza presieduta da Francesco Lisanti, è stata coordinata dal noto maestro Vincenzo Perrone, docente al Conservatorio “Egidio Romualdo Duni”. Patrocinio l'Assessorato alla Cultura del Comune di Tricari-
co. Massimo Polidori, nato a Torino, ha compiuto con il massimo dei voti gli studi, con il maestro Brancaleon nel Conservatorio torinese. Si è perfezionato con i maestri Janigro e Brunetto, Shafran e nel 1996 ha vinto il primo premio di virtuosità al Conservatorio di Ginevra sotto la guida di Daniel Grosgurin. Dal 1995, per cinque anni, ha ricoperto l'incarico di primo violoncello solista della “Camerata Bern”. Nel 2000 è stato scelto dal maestro Riccardo Muti come primo violoncello dell'Orchestra del Teatro alla Scala. È docente presso l'Accademia di perfezionamento per professori d'orchestra del Teatro alla Scala. Gian Maria Bonino si è diplomato a pieni voti al Conservatorio “Verdi” di Milano con Lylia Arcuri e si è perfezionato al Conservatorio di Lucerna con il maestro Horszowski. Si è diplomato in clavicembalo nel 1989 al Conservatorio diGenova conAlda Bellasich. Ha suonato in Italia ed all'estero in prestigiosi teatri. Di recente, con la Casa discografica Chant de Linos di Bruxelles, ha registrato un cd con il flautista Jean Michel Tanguy e con il
flautista Andrea Oliva. Per la rivista “Orfeo” di musica antica, insieme al flautista traversiere LucaRipanti, ha incisol'integrale delle sonate per flauto e clavicembalo di Bach. Nel settembre 2007 ha suonato, come solista, alla Filarmonica di Berlino. È docente di pianoforte presso il Conservatorio di Alessandria.
nel suo genere, si rispecchia nelle note, raccontando in maniera ironica e giocando con le parole. La musica è un veicolo diretto, ci si diverte ad ascoltare e allo stesso tempo riusciamo ad essere vicino alla gente, parlando di tematiche sensibili come un Sud più pulito, le mafie del mondo, la morte di Peppino Impastato e altro. La musica - ha evidenziato - serve in qualche modo a veicolare messaggi di speranza e solidarietà. Sicuramente nel Sud Italia hai più difficoltà ad avere contatti nel campo musicale, ma la nostra priorità, comunque, è continuare a vivere nella nostra Terra». «La realtà - come si evidenzia nella biografia dei Kalamu - a volte cruda, delle terre del Sud viste con gli occhi di chi non smette mai di sperare e di sognare». I Kalamu sono: Irene Cantisani (voce e flauto), Paolo Farace (voce, chitarra e armonica), Armando Frangella (violino e fisarmonica), Francesco Errico (basso), Andrea Leopardi (batteria) e Luigi Sgamba (percussioni, tromba e chitarre). cultura@luedi.it
Con la Fidapa il cinema è donna MELFI - La sezione Fidap programma una minirassegna cinematografica: tre lungometraggi, dedicati alla donna e che esaltano il suo coraggio nel “lottare per l'affermazione dei sani valori della vita”. Il via oggi, alle 18, presso il Teatro Ruggiero, con “Veronica Guerin, il prezzo del coraggio”. Si prosegue il 10 marzo con “La siciliana ribelle” e, a concludere, il 24 marzo, “Ilaria Alpi, il più crudele dei giorni”. Scorrendo le trame dei tre film si comprende appieno il messaggio dell'iniziativa. Nel primo è narrata la storia di una giornalista che inseguendo lo scoop incappa nell'errore di scoprire un “crimine”che svela una verità da tenere nascosta. La conclusione è purtroppo il suo assassinio. Nella “Siciliana ribelle” la figlia di un mafioso, dopo l'assassinio del padre e del fratello, diviene collaboratrice di giustizia. Questo suo gesto comporterà l'allontanamento dalla società e dalla sua stessa famiglia. Un isolamento che condurrà al suicidio. La rassegna si concluderà con la storia di Ilaria Alpi, i cui risvolti non sono ad oggi completamente emersi. Per le tre proiezioni l'ingresso è gratuito. Franco Cacciatore
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Cultura e Spettacoli 53
Mercoledì 24 febbraio 2010
Clerici, sesso ogni notte
Mercoledì 24 febbraio 2010
Belen nel cinepanettone
CI ha pensato Eddy Martens a svelarlo. Dopo la dichiarazione d'amore ricevuta dalla sua donna in diretta planetaria, il compagno (lasciato dietro le quinte) mette i puntini sulle "i". "Io e Antonella facciamo l'amore tutte le sere - ha rivelato Martens a Oggi - a Sanremo più che mai. Siamo giovani, il sesso libera la testa".
Edward-Bella, coppia vera
IL prossimo film sbanca-botteghino targato De Laurentiis avrà una e una sola protagonista, la Rodriguez. Del resto la Hunziker e il produttore non stanno più insieme... Il produttore smentisce (timidamente). Luigi De Laurentiis ha chiarito: "Siamo ancora in fase di studio ed è presto per dirlo. Se Belen farà parte del cast dipende dalla storia".
PER quasi due anni, pur di non scatenare le fan, hanno tenuto segretissima la loro relazione (che in molti già sospettavano). Ieri finalmente il celebre vampiro della saga di Twilight, Robert Pattinson, e la sua partner 'Bella', Kristen Stewart, ammettono di ''stare insieme''. Lo ha reso noto il Sun che ha intervistato l'attore.
L’ombra del boicottaggio sul nuovo film di Tim Burton in alcune sale italiane e straniere
Se Alice è a rischio
Musica
Jammin’ Festival ritorno con gli Aerosmith di VITTORIO PIO
di ALESSANDRA MAGLIARO ROMA – Chissà cosa ne pensa il geniale eterno bambino Tim Burton: la sua attesa nuova opera Alice in the wonderland, che rivisita il mito di Lewis Carroll aggiungendoci una sfrenata fantasia moltiplicata dal 3d, è al centro di un braccio di ferro tra la Disney e alcuni importanti circuiti cinematografici. Il rischio è il boicottaggio di Alice nelle sale del circuito Odeon & Uci in Italia, Gran Bretagna e Irlanda, mentre altre due catene 'ribellì, la Cineworld e la Vue avrebbe raggiunto un’intesa. In queste ore un incontro a Londra tra gli executive di Odeon & Uci Group e Disney potrebbe portare ad una felice, ma non scontata, conclusione della vicenda. E il film è atteso nelle sale a breve, il 5 marzo, dopo una premiere di gala giovedì sera proprio in un cinema Odeon, quello a Leicester Square, dove sono attesi il principe Carlo e sua moglie Camilla. La questione non è di poco conto: Disney ha deciso di far uscire in home video, in edizione bluray e dvd Alice in the wonderland non 17 settimane dopo il debutto nella sala cinematografica, come d’abitudine, ma 12 settimane dopo, accorciando la cosiddetta window. Una decisione che ha visto la decisa opposizione di circuiti di sale molto rilevanti. Per Disney, come sottolineato dal ceo Bob Iger, dopo 8 settimane di permanenza in sala un film ha perso d’interesse e 9 settimane di attesa per l’uscita home video significa in sostanza lasciare campo libero alla pirateria non avendo il consumatore alcun altro modo di fruire legalmente del film. Motivi di antipirateria dunque ma anche, si sottolinea a Disney, di miglior sfruttamento della pellicola e di avvicinamento all’interesse del consumatore. Da parte degli esercenti non c'è nessun obbligo di tenere un film in sala ma a maggior ragione Disney vuole non vuole lasciare terreno ai pirati. La decisione Disney per Alice in the Wonderland potrebbe in futuro riguardare altri titoli, tenendo conto che ad oggi è la company che maggiormente sta investendo sul 3d. Contrario al ragionamento di Iger è il presidente degli esercenti italiani, Paolo Protti, secondo cui «l'accorciamento della window danneggia direttamente l’esercizio e non incide sulla pirateria. Chi scarica illegalmente oggi continuerebbe a farlo. Il pirata non vuole pagare, vuole avere gratis ogni cosa», aggiunge Protti. L’esercizio italiano intende così tenere duro, a costo di boicottare il film. La trattativa tra Odeon & Uci Cinemas e la Disney è in corso.
Johnny Depp, Helena Bonham Carter e Mia Wasikowska in Alice in the wonderland; in alto: Tim Burton
Umbria Jazz con Knopfler e Cohen PRIMI nomi confermati per l'edizione 2010 di Umbria Jazz che si svolgerà a Perugia dal 9 al 18 luglio con alcuni grandi protagonisti della scena jazz come Sonny Rollins, che nel 2010 festeggia 80 anni, Pat Metheny Group Chick Corea , The Manhattan Transfer, la giovane stella del canto Melody Gardot, Stefano Bollani e Mark Knopfler (foto) e altri nomi che hanno fatto la storia come Leonard Cohen, cantautore ma anche poeta e romanziere, artista complesso e seducente, vera e propria icona vivente, e Mark Knop-
fler, per il quale sono già disponibili i biglietti in prevendita, nomi che non hanno bisogno di presentazioni e che sono in grado di soddisfare I gusti musicali di qualsiasi appassionato. Tutte le news, le info sulle prevendite e gli aggiornamenti su www.umbriajazz.com Un festival che conferma il trend intrapreso da alcuni anni: musica a trecentosessanta gradi per tutti ma con un'anima legata indissolubilmente al jazz e alla storia di questa musica straordinaria. v. p.
GRANDISSIMO rock a Venezia per il ritorno dell'Heineken Jammin' Festival, cancellato lo scorso anno per motivi di budget e che invece da martedi 3 fino a sabato 6 luglio presso l'immenso parco San Giuliano, situato nei pressi del capoluogo veneto, presenterà il meglio della musica in arrivo nel nostro paese: headliner della prima serata saranno i gloriosi Aerosmith (che già pochi giorni fa avevano annunciato un tour estivo tramite il loro leader Steven Tyler), prima di loro i rifor- Gli Aerosmith mati Cranberries, mentre il giorno successivo ci saranno i Green Day e 30 Seconds to Mars. Il 5 sarà la volta di Black Eyed Peas e Massive Attack, mentre la serata conclusiva ospiterà una vera e propria maratona, che vedrà alternarsi sul palco i prodigiosi Pearl Jam con Ben Harper, quindi Skunk Anansie e Gossip. Non è ancora escluso che a questi nomi possa aggiungersi il nome di Luciano Ligabue, che questa estate farà poche date
negli stadi. La motivazione dei giorni inusuali è presto detta: coinvolgendo l'ultimo prestigioso nome fra gli headliner, ovvero i Pearl Jam. La band di Seattle aveva lasciato un interrogativo nel programma del suo tour europeo che sembrava dovesse essere occupato da una data a Udine, invece Eddie Vedder e soci saranno sul palco del festival insieme a Ben Harper e gli Skunk Anansie (annunciati ospiti anche al Rock In Roma il 15 Luglio) di scena lo stesso giorno. Il cartellone va ancora completato e non si esclude che ci possano essere nomi italiani nel cast. Probabilmente ci sarà anche una rassegna dedicata alla dance e sicuramente ci sarà il contest per giovani band. I biglietti saranno messi in vendita a partire da oggi, al prezzo di 50 euro più diritti di prevendita per la giornata singola, di 130 euro più d.d.p per un abbonamento a tre giornate (3-4-5 luglio o 4-5-6 luglio) e 160 euro più d.d.p per l'intera manifestazione. headline
OPERA NEW YORK – Debutta Riccardo Muti; Franco Zeffirelli va in pensione; Placido Domingo, che presto verrà operato, va in panchina per sei settimane. Con il verdiano Attila, il maestro napoletano, al suo attesissimo esordio al Met, ha aperto ieri la nuova stagione del prestigioso teatro dell’Opera newyorchese, mentre il sovrintendente Peter Gelb manda in pensione Zeffirelli, ma non la sua storica Boheme. Ed il famoso tenore (ma anche baritono e direttore) Placido Domingo, che subirà nei prossimi giorni un intervento chirurgico preventivo dopo avere accusato dolori addominali, dovrà riposare per circa sei settimane, tra le polemiche di chi lo accusa di voler fare troppe cose. Nonostante i fischi della scorsa apertura di stagione, Gelb ha confermato la 'Toscà del fantasioso Luc Bondy, mandando in soffitta quella storica di Fran-
Muti debutta al Met E Zeffirelli va in pensione. Domingo resta in panchina Riccardo Muti ha ha aperto la stagione del Met
co Zeffirelli. Al regista fiorentino non rimarrà che la Boheme (rappresentata 17 volte) e che vedrà il debutto del maestro Roberto Rizzi Brignoli. Scelta contemporanea anche per 'La Traviatà, con l’arrivo a New York,
in chiusura di stagione, della ormai mitica versione modernista di Willy Decker sotto la direzione di Gianandrea Noseda. Una versione che aveva fatto scalpore nel 2005 a Salisburgo e aveva consacrato
il talento della soprano russo-austriaca Anna Netrebko (che al Met però non verrà). Gelb conferma le sue scelte moderniste con Nixon in China di John Adams, considerata da molti l’opera americana più importante del dopoguerra. Dirigerà lo stesso Adams per la regia di Peter Sellars (librettista oltrechè regista dell’ultima opera del compositore Usa Dr. Atomic). Negli anni novanta Sellars aveva scioccato non poco con i suoi insoliti Mozart in chiave contemporanea: Un Don Giovanni (nero) a Spanish Harlem, Le Nozze di Figaro in un grattacielo newyorchese di Donald Trump, Così Fan Tutte in un bar di Cape Cod. Accanto a quelle contem-
poranee, proprio con il Così mozartiano Gelb fa invece una scelta agli antipodi, con la versione del britannico John Eliot Gardiner, diventato famoso per l’uso di strumenti antichi per la musica barocca. Dopo il gala di Muti, ad aprire la stagione sarà l’Oro del Reno, la prima puntata della tetralogia di Wagner. Tra le altre nuove produzioni spicca il 'Don Carlò di Verdi, con Roberto Alagna (Don Carlo) e Ferruccio Furlanetto (Filippo Secondo), Boris Godunov di Mussorgsky con il debutto del direttore Peter Stein, oltre a Le Comte Ory, un’opera poco conosciuta di Rossini diretta da Maurizio Benini con il basso Michele Pertusi. Verrà infine commemorato il maestro James Levine, direttore musicale del Teatro dell’Opera, al Met da 40 anni: debuttò nel 1971 con la Tosca e festeggerà l’anniversario in tournee in Giappone con Don Carlo.
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54 Spettacoli e televisione
SPORT
20.45
21.05
REALITYSHOW
PRIMA SERATA
Didier Drogba
22.00
SPORT
23.30
FILM Angel Eyes - Occhi d'angelo
23.35
FILM
21.10
Pronti a morire
SHOW
21.10
Giulio Golia
SHOW
L’isola dei Famosi
Vancouver 2010
Luca Telese
06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 12.55 -EVENTO Question Time 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaBontĂ sua 14.30 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 18.50 -QuizL'ereditĂ 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.15 -RubricaTg2 Costume e SocietĂ 06.35 -DocumentarioDa Oslo alle perle del Mar di Norvegia 06.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaRai Educational - Crash files 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -RubricaElezioni regionali 2010 tribune elettorali 16.40 -TelefilmLa Signora del West 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 18.55 -SportVancouver XXI Giochi olimpici Invernali 2010 - Sci alpino 20.00 -GiocoIl lotto alle Otto
07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitĂ Rai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu 09.25 -RubricaElezioni regionali 2010 tribune elettorali 10.05 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Agitre 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -TelefilmLa scelta di Francesca 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaQuestion time 15.40 -TelegiornaleTg3 Flash L.I.S. 15.45 -RubricaTrebisonda 16.00 -NewsTg3 GT Ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -VideoframmentiBlob 20.10 -TelefilmIl principe e la fanciulla
06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg5 13.40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
07.00 -ShowSai xche' 07.40 -TelefilmNash bridges 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -TelefilmBianca 10.30 -MiniserieUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmEr-medici in prima linea 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.20 - Film Detective's Story con Paul Newman, Lauren Bacall, Shelley Winters - regia di Jack Smight (USA) - 1966 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -Telefilm Tempesta d'amore
06.40 -Cartoni 08.15 -MiniserieLizzie mcguire 08.40 -Sit ComFriends 09.10 -ShowCapogiro 10.20 -ShowPolpette 11.45 -ShowJekyll - La Vera faccia della tv 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -TelefilmAmerican dad 14.05 -TelefilmI griffin 14.35 -TelefilmI simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.00 -Sit ComZack e Cody sul ponte di comando 16.50 -MiniserieZoey 101 17.25 -CartoniKilari 17.50 -CartoniBen 10: forza aliena 18.10 -CartoniBlue dragon 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -News Studio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.30 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -Film Uno dei due con Jean-Paul Belmondo, Alain Delon, Vanessa Paradis, Eric Defosse - regia di Patrice Leconte (Francia) - 1998 16.00 -RubricaAtlantide - Storie di uomini e mondi 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -TelefilmCrossing Jordan 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -RubricaRai Sport 20.45 -Sport Inter - Chelsea 22.45 -Rubrica Un mercoledĂŹ da Campioni 23.25 -TelegiornaleTg 1 23.30 -Talk ShowPorta a porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Reality Show L'isola dei Famosi
20.30 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -MiniserieMedicina generale 2 22.00 -SportVancouver XXI Giochi Olimpici Invernali 2010 - Sci alpino 23.30 -ShowParla con me
20.30 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 - MiniserieCaterina e le sue figlie 3 23.30 -FilmAngel Eyes - Occhi d'angelo con Jennifer Lopez, Jim Caviezel, Sonia Braga - regia di Luis Mandoki (USA) - 2001
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -DocumentarioViaggio a Medjugorje 23.35 -FilmPronti a morire con Sharon Stone, Gene Hackman, Russell Crowe - regia di Sam Raimi (USA) - 1995
20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -Show Le iene show
20.30 -AttualitĂ Otto e mezzo 21.10 -Show Tetris
01.05 -TelegiornaleTg 1 01.45 -RubricaSottovoce 02.15 -RubricaArt news 02.55 -CONTENITORE Rainotte 03.20 -FilmZeder 05.00 -DocumentarioStella del Sud
00.30 -NewsTG 2 00.15 -TelefilmE - Ring 00.50 -RubricaTg parlamento 01.30 -SportVancouver XXI Giochi olimpici Invernali 2010 04.00 -Film TV Diritto di difesa
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg regione 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -RubricaFuori orario 02.15 -RubricaRainotte 02.20 - AttualitĂ Rai News 24
01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowGrande fratello 03.00 -Reality ShowAmici 03.30 -TelefilmCinque in famiglia 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica
02.05 -TelegiornaleTg4 02.30 -FilmSfida per la Vittoria con R. Duvall - regia di Michael Corrente (USA) - 2000 04.25 -TelefilmAlfred Hitchcock 04.50 - ShowPeste e corna e gocce di...
00.00 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.40 -TelegiornaleStudio aperto 02.15 -Telefilm24 03.20 -FilmHornsby e Rodriguez sfida criminale
23.40 -Talk ShowCuork - Viaggio al centro della coppia 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.15 -RubricaMovie Flash 01.20 -RubricaLa 25a ora - Il cinema espanso
leTrame LA 7
ORE 14.05
RETE 4
ORE 16.20
UNO DEI DUE
DETECTIVE’S STORY
con J.-P. Belmondo, A. Delon, V. Paradis, E. Defosse - regia di Patrice Leconte (Fra) 1998
con P. Newman, L. Bacall - regia di Jack Smight (Usa) - 1966
La ventenne Alice non ha mai avuto un padre, la madre le è morta da poco e le ha lasciato una cassetta in cui le rivela la verità : vent'anni prima, aveva amato due uomini e uno di loro l'aveva messa incinta, ma lei non mai saputo chi fosse il "colpevole"...
CANALE 5
ORE 23.30
ANGEL EYES - OCCHI D’ANGELO con J. Lopez, J. Caviezel, S. Braga, J. Sisto - regia di Luis Mandoki (Usa) - 2002 Mentre l'agente Sharon Pogue del Police Department di Chicago sta inseguendo un tipo sospetto rischia di morire in un agguato. A toglierla dagli impicci ci pensa un misterioso individuo che dsarma l'assassino e le salva la vita. Sharon pensa ad un colpo di fortuna o a una manovra del destino. Ma i due si sono già incontrati una volta. Sono cosÏ costretti ad affrontare i segreti sul loro passato...
Incaricato da Elaine Sampson, su consiglio dell'avvocato Graves, di indagare sulla scomparsa del ricco marito, il detective Lew Harper incomincia a scavare tra le amicizie dell'uomo. Le indagini però non danno alcun esito anzi, spesso Harper si caccia in brutte situazioni, dalle quali lo salva il provvidenziale arrivo di Graves. Solo dopo la scoperta del cadavere di Sampson Harper smaschererà il colpevole...
RETE 4
ORE 23.35
PRONTI A MORIRE con S. Stone, G. Hackman, R. Crowe, L. DiCaprio - regia di Sam Raimi (Usa) - 1995 Una donna misteriosa arriva a Redemption per uccidere il diabolico Herod, dominatore assoluto di Redemption, che una volta all'anno ripulisce la città di tutti i rivali. Organizza una serie di duelli con un premio in denaro, che attira killer da ogni parte del West. Herod, però, è il piÚ veloce di tutti e l'ultimo sanguinoso scontro lo vede sempre trionfante. Ma quest'anno la donna ha chiesto di partecipare alla sfida...
Cuocinella &XRFH L FLEL LQ PRGR XQLIRUPH XWLOL]]DQGR OÂśLQQRYDWLYD WHFQRORJLD GHL UDJJL LQIUDURVVL ORQWDQL D FRQWUDULR GL TXHOOL GHO PLFURRQGH WDOL UDJJL VRQR FRPSOHWDPHQWH QDWXUDOL VFDOGDQR LO FLER HOLPLQDQ GR L JUDVVL RIIUHQGRWL FRVu XQD FXFLQD VDQD 9HORFH QHOOD FRWWXUD &XRFLQHOOD WL JDUDQWLVFH XQ QRWHYROH ULVSDUPLR HQHUJHWLFR ULVSHWWR DL IRUQL WUDGL]LRQDOL JUD]LH DO PHFFDQLVPR GL ULVFDOGDPHQWR LVWDQWDQHR SRVWR VRWWR DO FRSHUFKLR ,O VXR FRQWHQLWRUH LQ YHWUR WUDVSDUHQWH GDOOD FDSDFLWj GL EHQ / q UHDOL]]DWR LQ DUFRSDO PDWHULDOH UHVLVWHQWH DJOL XUWL H DJOL VEDO]L GL WHPSHUDWXUD &RWWXUD XOWLPDWD" &XRFLQHOOD VL WUDVIRUPD LQ XQD SUDWLFD H EHOOD SHQWROD WUDVSD UHQWH FRQ PDQLFL WHUPR LVRODWL SURQWD SHU HVVHUH SRUWDWD LQ WDYROD +DL RVSLWL" 1HVVXQ SUREOHPD &XRFLQHOOD JUD]LH DOOÂśDQHOOR GL SUROXQJDPHQWR LQ GRWD]LRQH LQFUHPHQWD OD VXD FDSDFLWj GHO VHQ]D DXPHQWDUH JOL LQJRPEUL LQ FXFLQD &RORUH %LDQFR 'LP / [ + [ 3 [ [ FP FD &DUDWWHULVWLFKH GHO WUDGXWWRUH ‡ $OLPHQWD]LRQH $& Âą 9 a +] ‡ 3RWHQ]D : ‡ 7HUPRVWDWR UHJRODELOH ILQR D ƒ ‡ 7LPHU Âą PLQXWL ‡ &DSDFLWj / FRQ DQHOOR GL SUROXQJDPHQWR /
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Televisioni 55
MercoledĂŹ 24 febbraio 2010
Ogni tanto Montezemolo cade dal pero e parla come Maria Goretti.
RICICLAGGIO FASTWEB
POTENZA-MELFI: ANCORA 2 INCIDENTI
La ’ndragheta fece votare un candidato Pdl Chiesto l’arresto per Scaglia e Di Girolamo
Vittima del dovere:operaio Anas si ferma per un soccorso e viene a sua volta investito
Indagato anche l’ad di Telecom Italia e Sparkle
Traffico lento per un’ora. Il cantoniere per fortuna non è grave
alle pagine 6 e 7
Anno 9 n. 55€ 1.00
a pagina 22
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Mercoledì 24 febbraio 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax.
La bozza presentata ieri a Lagonegro:un sistema da rivedere soprattutto per l’assistenza domiciliare
RISORSE
Servizi socio-sanitari: troppe criticità
REGIONALI ANTIUSURA CI DANNO SOLO LE BRICIOLE
E nella relazione sullo stato di salute dei Lucani emerge il peso della migrazione per farsi curare in altre regioni Bloccata la diffusione integrale del documento
L’assessore regionale Antonio Potenza
di BASILIO GAVAZZENI fondanzione antiusura Vincenzo Cavalla, Matera
Il deputato lancia in resta contro le accuse di consociativismo
Taddei:scatto contro Allam Fiume di veleno su Navazio: «E’ proprio lui l’emblema di quello che ci viene rinfacciato. Quale coerenza in tutti i suoi continui cambiamenti?» Matera L’Udc scioglie la riserva e decide di sostenere Adduce I big Sabato arrivano Franceschini e Fassino
Ambiente
Giovani e lavoro
Il fronte del no al nucleare si rafforza Nuova associazione inaugurata a Potenza
Tirocini formativi Dubbi sui criteri di una giovane laureata in economia
MELFI Il “Destino” di Navazio Si candida anche il presidente del consiglio comunale
LAFORZA DELLALUCANITÀ di MAURO ARMANDO TITA Michele Destino
Un’aggregazione di “duri e puri” che raccoglie da ambienti politici, sindacali e di movimento
«Irrazionale l’assegnazione del punteggio per età che esclude i più titolati» Annunciato un ricorso
Mossa contro il sindaco a pagina 16 a pagina 17 Si inasprisce alle pagine 8 e 9 Trasmesse alla questura del capoluogo le immagini di domenica:provvedimenti per 3 tifosi la guerra politica
Bombe carta a Verona,identificazioni della Digos
POTENZA - Lavoro congiunto dei poliziotti della Digos di Verona e di Potenza per identificare gli autori degli scontri della partita di domenica scorsa. Sono stati sentiti tre tifosi. a pagina 19
Montalbano
Vinti 100mila euro al Gratta e Vinci a pagina 37
Potenza calcio
Domenica i “distinti” restanonello chiusi sport
LEGGO con ritardo l'articolo di Antonio Corrado (nel Quotidiano di sabato 20 febbraio) sulla vicenda dell'usurato che, assistito dall'avvocato Pietro Mazzoccoli, ha denunciato il suo usuraio ottenendo giustizia, ma senza poter fruire poi delle risorse previste dalla regionale Legge 24/2004 antiracket e antiusura. Quanti come me, pochi in verità , attorno al Commissario ora in dimissioni, Domenico Potenza, hanno elucubrato per un triennio in adorazione di una legge che sembra ideata per non funzionare, può essere d'accordo con chi ne lamenta l'inefficienza. segue a pagina 12
a pagina 27
LA BELLA affermazione di Arisa e il riconoscimento di Pippo Baudo ai Lucani e alla loro schiena dritta mi ha inorgoglito. Per un solo minuto siamo riusciti a scaricare anni di tensione e di gravi ingiustizie subite da un popolo non certo ignavo. Forse siamo troppo autolesionisti. Non ci siamo resi conto che vi è una larga fetta di italiani che ancora ammirano i lucani e la loro sobrietà. Facciamo i conti con un passato oscuro e sconosciuto all'opinione pubblica. segue a pagina 13
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alle pagine 10 e 11
32 Matera
Mercoledì 24 febbraio 2010
Matera 33
Agenda
Mercoledì 24 febbraio 2010
La vita di Giordano Bruno
Risorse della speranza
Sui Generis e i beni culturali
Storie (in) dimenticate
SI svolgerà oggi alle 17,30 nell’aula magna del liceo scientifico “Dante Alighieri” il convegno di studio sul tema “Verità e religione nella vita di Giordano Bruno”. Bruno è stato un filosofo, scrittore e frate domenicano italiano, condannato al rogo dall'Inquisizione cattolica per eresia. Nel pomeriggio, sulla figura del filosofo relazionerà la professoressa Carmela Dinnella, vicepresidente della Società Filosofica Italiana. Il convegno “Verità e religione nella vita di Giordano Bruno” è organizzato dalla Società filosofica italiana, sezione lucana di Matera presieduta da Rocco Zagaria ed è patrocinato dalla Regione Basilicata e dall’assessorato alla Cultura della provincia di Matera.
“FRAGILITA' negatività e opportunità. Impegno e risorse della speranza”, è il tema del convegno che si svolgerà venerdì alle 16,30 nell liceo scientifico “Dante Alighieri”. Relazionerà il professor Don Leonardo Santorsola. «Non possiamo non essere solleciti per la formazione delle nuove generazioni, per la loro capacità». Proprio per stimolare una seria riflessione su un tema educativo di estrema attualità, l'Ufficio diocesano di Pastorale Scolastica, in collaborazione con il Servizio per il Progetto culturale e l'Istituto di Scienze Religiose, propone, ai docenti di ogni disciplina, l’incontro animato dal professor Don Leonardo Santorsola.
SI TERRÀ nel pomeriggio di oggi alle 16 presso la sede associativa Sui-generiS, in via delle Beccherie, 80/82 una conferenza stampa dove l'associazione, con la collaborazione di Legambiente, mostrerà e presenterà il progetto “La salvaguardia dei beni culturali”, realizzato grazie ai fondi ricevuti dall'Università degli Studi Di Basilicata dedicati alle attività culturali per gli studenti. Il progetto “La salvaguardia dei beni culturali” vedrà la partecipazione di docenti esterni all' Ateneo, provenienti da alcune cittadine italiane, come Roma, e sarà gratuito per i partecipanti.
SI presenta venerdì 26 febbraio alle 17,30 nella Mediateca provinciale “Storie (in) dimenticate di un borgo. Emigrazione e memoria nel cuore del Mezzogiorno d’Italia” di Julia Labbate. L’incontro, coordinato dal giornalista Pasquale Doria, vuole essere una riflessione attenta sulle problematiche dell’emigrazione e sui problemi delle piccole realtà lucane: «Il migrante sospeso tra due culture costituisce l’icona del tempo presente». Saranno presenti il professor Gilberto Marselli (prefatore del volume), il professor Ferdinando Mirizzi dell’università della Basilicata, Salvatore Auletta (assessore della Provincia di Matera) e Marco De Lorenzo (presidente del Gal).
LA TESTIMONIANZA DI GERTRUDE POTENZA foto di SPADAFINO
«Un atto ignobile Troppa ignoranza» quelle mentali. A volte per strada, con Gianvito, mi accorgo che la gente si sofferma con sguardi un po' particolari. Credo che sia necessario far leva sugli adolescenti, sono loro che spesso provocano episodi incresciosi. Noi ci battiamo continuamente per raggiungere l’obiettivo di un'integrazione fattiva, costruttiva». Un esempio recente dell’impegno dell’associazione, dopo la diminuzione delle ore di sostegno, il tentativo di sensibilizzare il ministro Gelmini per prendere provvedimenti. «Altrimenti - conclude il presidente Potenza - ad essere penalizzate sono sempre le persone più deboli». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
CINEMA
Progetto “Tunnel”
Comunale Matera - 0835334116
E non mi fate arrabbiare!
Wolfman ore 17,15 - 19,30 - 21,40
Kennedy Matera - 0835334116 Amabili resti 19,00 - 21,40
Duni Matera - 0835331812 Teatro Sei personaggi in cerca di autore ingresso 20,30 - sipario ore 21
Patron Antonio Matera Il figlio più piccolo ore 17,45 - 19,30 - 21,30
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Scusa ma ti voglio sposare ore 18 Paranormal Activity ore 20 -21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Baciami ancora ore 19,00-21,30
Alessandro Gassman testimonial della Giornata nazionale delle persone con sindrome di down
L’intervento dell’Associazione italiana Persone Down dopo l’episodio su Facebook
«Rendere autentica la solidarietà virtuale» NELLA giornata di, domenica 21 febbraio, l'agenzia AdnKronos ha lanciato la notizia sul gruppo di Facebook (il popolare social network) “Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini down”, una pagina folle - aperta da utenti anonimi - con centinaia di iscritti. Nel lancio eranoriportate le dichiarazionidi Sergio Silvestre, presidente del Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down Onlus, e di Mara Carfagna, Ministro per lePari Opportunità. La notizia è stata ripresa damolte testate, anche televisive, ed è stata immediata e sdegnata la protesta del popolo della rete e di tutta l'opinione pubblica. Il gruppo di risposta su Facebook che chiedeva l'immediata chiusura della pagina ha raggiunto in brevissimo tempo decine di migliaia di iscritti. La volgare pagina sotto accusa è stata oscurata in serata. Vogliamo oggi fare ordine tra i diversi aspetti della vicenda e rispondere alle molte domande, anche alla luce delle telefonate che hanno tenuto costantemente occupati gli operatori del CoorDown e delle associazioni che ne fanno parte. Esprimiamo soddisfazione, innanzitutto, perle numerosevocidiindignazione perl'accaduto e per i tantiattestati di affetto. Vogliamo ringraziare non solo gli amici, per diverse ragioni, solitamente vicini alle persone con
IL SEMINARIO
sindrome di Down ma anche chi, pur non avendo mai avuto contatti con le associazioni, ha voluto, in questa occasione, far sentire una voce di civiltà e sensibilità. Crediamo fortemente nella libertà di espressione, anche in rete. Crediamo, allo stesso tempo, nella ferma necessità di condannare episodi del genere e nell'importanza di agire immediatamente affinché siano repressi sul nascere. Non bisogna, tuttavia, restare vittime di questi stessi episodi. Come spesso succede quando, nell'urgenza di creare e diffondere notizie - spesso imprecise e incomplete - si fa il gioco dei “troll”, e cioè di coloro i quali, al solo scopo di provocare e attirare l'attenzione, costruiscono in rete (e in particolar modo sui social network) pagine ad hoc, infarcite di dichiarazioni e affermazioni che definire incivili e deliranti è dir poco. E' utile precisare che molte delle persone iscritte lo hanno fatto al solo scopo di esprimere sdegno verso la pagina e solidarietà alle persone con sindrome di Down. Come con precisione sottolineato in diversi blog, ci sono una serie di azioni più utili del commentare (ad esempio segnalare la pagina, senza bisogno di iscriversi), per non fare il gioco di questi provocatori senza cervello, di un'informazione imprecisa, e senza dover minacciare la libertà di espressione (quella autentica, però) in rete. E' stato un segnale di grande impor-
tanza che la società civile (anche quella del popolo della rete) si sia immediatamente attivata con fermezza per prendere le distanze da queste insidiose provocazioni e per unirsi compatta alla campagna di sensibilizzazione e alla cultura della diversità sulla quale il CoorDown sta lavorando da tanti anni. Sarebbe unbellissimo traguardo, aquesto punto, se una parte - anche piccola - delle migliaia di persone che hanno espresso solidarietà “virtuale”alla nostra causa volesse sostituire alfacilegestodi unclickdavantialcomputer un'azione nel mondo reale. Quella di incontrare e conoscere le persone con sindrome di Down, di scoprire i progetti delle tante associazioni italiane che lavorano sul territorio, di dedicare qualche ora del proprio tempo come volontari. E trasformare così la solidarietà virtuale in una solidarietà autentica, quella utile a garantire l'esistenza quotidiana delle associazioni e il sostegno di cui hanno bisogno le persone con sindrome di Down. Il prossimo 21 marzo sarà la Giornata Mondiale delle persone con sindrome di Down, dedicata quest'anno all'inserimento scolastico dei bambini e adolescenti con sindrome di Down. E' l'occasione giusta per un gesto concreto. Associazione Italiana Persone Down Sezione Provinciale di Matera
In mostra fino ad aprile E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
SI svolgerà domani alle 15,30 nella mediateca provinciale di Matera il quarto seminario previsto nell’ambito del progetto Tunnel “Fenomenologia della violenza di genere. Il lavoro di rete nella prevenzione della violenza di genere”. Dopo i saluti di Alberico Gentile, commissario prefettizio del Comune di Matera, e di Vincenzo Francomano, sindaco di Rotondella, interverrà Donata Francescato, professore Ordinario di Psicologia di Comunità dell'Università La Sapienza di Roma sul tema “Mass media e violenza: quale impatto?”, Annamaria Raimondi (consigliera associazione nazionale D.I.RE.) sul tema “L'operatività dei centri anti violenza nelle interconnessioni tra legale, sanitario e sociale”, Luisa Festa (consigliera di Parità della Provincia di Napoli) su “Le esperienze pilota nella prevenzione della violenza di genere”, Paola Perrone dello staff assessorato alle Pari Opportunità della Regione Piemontesi su “L'esperienza della Regione Piemonte: il Piano Regionale per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime e la campagna - Voci nel silenzio” Modera e conclude Antonietta Giacoia, consigliera di Parità della Provincia di Matera. “Tunnel” è un progetto finanziato dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e promosso a livello locale dall’Amministrazione Comunale di Matera, in qualità di capofila, e da sei partner pubblici (Provincia di Matera, Regione Basilicata, Asl di Matera, Consigliera di Parità della Provincia di Matera, Comuni di Rotondella e Nova Siri) e cinque del privato sociale (Cooperativa Sociale Matera Servizi, Ce. Pa. Sa. , Associazione Telefono Donna, Comitato Professionisti per la tutela dei diritti della famiglia e del minore, Cooperativa Sociale La Città Essenziale – Consorzio Cooperative Sociali). matera@luedi.it
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Baciami ancora Dieci anni di distanza ritorna al cinema l’amore di Carlo e Giulia, che ci avevano lasciato tra lacrime ed entusiasmi. Colonna sonora affidata a Jovanotti.
Scusa ma ti voglio sposare NIKI e Alex stanno felicemente insieme nonostante la differenza d'età; lei frequenta l'università, lui è un pubblicitario di successo. Alex si convince a chiedere Niki in sposa.
Paranormal Activity KATIE e Micah sono una giovane coppia, da poco trasferitasi in un appartamento suburbano, che inzia ad essere disturbata da qualcosa nel bel mezzo della notte. Qualcosa che potrebbe essere paranormale.
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Vezzoso via Lucana 289 0835/310004
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111
118 0835253111 0835 253212 800216916
800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
0835 253111
Asm
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA
0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101
TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847
RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’
0835-581003 0835-581074
RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882 LE ROSE 0835-930040 LIDO SABBIA D’ORO 0835- 953140 MERLIN BLEU 0835-954458
NICOLAS VILLA MARY
0835-952396 0835-952327
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SUL gruppo di Facebook contro i bambini down, Gertrude Potenza, presidente dell'Associazione Italiana Persone Down Onlus, esprime «ferma condanna». «E’ stato un atto ignobile. - sottolinea Potenza -Non è la prima volta che si verificano episodi del genere però questo è stato il più eclatante perché è stato diffuso a trecentosessanta gradi su un mezzo di comunicazione quale è Facebook. Ci siamo sentiti lesi nella nostra dignità. I nostri figli, e parlo come mamma e non solo come presidente dell'Aipd, sono persone come tutte le altre, con i loro pregi e i loro difetti, hanno la loro dignità che va salvaguardata sotto tutti i punti di vista. Quanti creano gruppi simili sono da condannare, bisogna individuarli. Pretendiamo rispetto nei confronti dei nostri figli perché, lo ribadisco, sono persone che hanno la loro dignità come la hanno le famiglie in cui vivono, che si prodigano in continuazione per questi ragazzi affinchè possano integrarsi nella società e non essere oggetto di discriminazione». Contro gli autori dell'iniziativa “giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini down” è stata immediata la reazione mediatica, numerosissimi i gruppi che hanno protestato. «Non immaginavamo che un mezzo di comunicazione come Facebook potesse essere utilizzato per cose simili. Sul social network sono iscritta sia personalmente sia come associazione, vogliamo incentivare le istituzioni perchè si facciano carico dei nostri problemi, di quello di cui le famiglie hanno bisogno per fare in modo che i ragazzi possano raggiungere una piena autonomia. Abbiamo bisogno di strutture e di centri idonei e ancora, da parte delle istituzioni, di un supporto economico per realizzare i nostri progetti sull'inserimento lavorativo», continua il presidente dell’Aipd. Proprio il figlio della signora Potenza, il ventiquattrenne Gianvito Melfi, è stato il primo ragazzo con sindrome di down assunto, alcuni anni fa, dall'ufficio relazioni con il pubblico dell'Azienda Sanitaria: un esempio di integrazione possibile in un posto di lavoro in cui è nevralgica l’attenzione nei confronti del prossimo. «Nella nostra realtà per fortuna non si sono verificati episodi simili di discriminazione ma c'è ancora ignoranza su queste situazioni: a mio avviso non bisogna abbattere le barriere architettoniche ma
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