QB100225

Page 1

Giovedì 25 febbraio 2010

Brevi dal mondo

Le immagini riguardavano un disabile. Gli Usa contrariati: «Il web è libertà»

Orca assassina a Seaworld

Milano, condannata Google per un video

NEW YORK – Tragedia a Orlando nel parco di divertimento Seaworld: una addestratrice di orche è stata trascinata nella vasca e uccisa davanti agli occhi inorriditi degli astanti. Secondo alcuni testimoni l’orribile incidente è successo durante uno show intitolato 'Cena con l’Orca', anche se un portavoce del parco ha smentito che una manifestazione pubblica fosse in corso quando la donna ha perso la vita. Seaworld è stato parzialmente chiuso: le orche assassine sono tra le maggiori attrazioni del parco e i loro show avvengono di solito in una vasta piscina davanti a migliaia di persone.

MILANO–Il primo processo, anche in campo internazionale, ai responsabili di un 'provider' di internet per la pubblicazione di contenuti sul web si è concluso ieri a Milano con la condanna di tre dirigenti del più famoso motore di ricerca al mondo, Google. Una sentenza, quella del Tribunale italiano, che ha ricevuto critiche dell’ambasciatore americano a Roma, David Thorne, il quale ha spiegato che gli Usa sono rimasti «negativamente colpiti dalla decisione», perchè «il principio fondamentale della libertà di Internet è vitale per le democrazie». Il giudicemonocratico dellaquarta sezione penale, Oscar Magi, ha condannato i tre dirigenti di Google a 6 mesi, con la sospensione condizionale

Cuba, dissidente muore di fame L'AVANA – Per giorni e giorni la dissidenza cubana aveva denunciato che era fra la vita e la morte: Orlando Zapata, 44 anni, alla fine martedì si è spento in un ospedale all’Avana dove era stato ricoverato lunedi a causa delle condizioni disperate nelle quali si trovava dopo 85 di sciopero della fame. A dare la notizia sono state fonti dell’opposizione. «Zapata è morto alle 15:30 (le 21:30 ora italiana, ndr). Quello che hanno fatto con lui è stato in realtà un omicidio mascherato da una copertura giudiziaria e carceraria», ha detto all’Ansa Elizardo Sanchez, portavoce della Commissione cubana dei diritti umani.

della pena, per violazione delle privacy, assolvendoli invece dal reato di diffamazione. Assolto un quarto dirigente che era accusato solo di diffamazione. Per il colosso americano del web, finito ieri nel mirino anche dell’antitrust europeo che ha aperto un’indagine per capire se utilizzi pratiche anticoncorrenziali, la decisione del Tribunale diMilano, cheha giàdiviso gliesperti tra pro e contro e scatenato la reazione di alcuni blogger, è «un attacco alla libertà della rete e noi faremo appello». Per i pm, invece, è una sentenza che «tutela la dignità delle persone». Al centro del processo, c'era un video che mostrava un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni

compagni di scuola di un istituto tecnico di Torino. Il filmato venne realizzato daglistudenti nel maggio2006 e da loro caricato su Google Video l’8 settembre, dove rimase, cliccatissimo nella sezione 'video più divertenti', per circa due mesi, fino al 7 novembre, prima di essere rimosso dal provider statunitense. I quattro studenti sono stati condannati nel dicembre 2007 a 10 mesi di messa alla prova dal Tribunale dei minorenni di Torino. Parellele, intanto, correvano le indagini del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e del pm Francesco Cajani che hanno portato a processo David Carl Drummond, ex presidente del Cda di Google Italy e ora senior vice presidente, George De

L’ambasciatore Usa, David Thorne

Los Reyes, ex membro del cda di Google Italy e ora in pensione, Peter Fleischer, responsabile delle strategie per la privacy per l'Europa di Google Inc., e Arvind Desikan, responsabile del progetto Google Video per l’Europa.

Palermo. Caccia all’aggressore, ma si guarda nella carte del suo studio legale

Raid contro un ex parlamentare Enzo Fragalà, ex deputato di An, in fin di vita in rianimazione PALERMO – La verità sulla selvaggia aggressione subita martedì sera dall’avvocato Enzo Fragalà, noto penalista palermitano massacrato a bastonate davanti al suo studio a pochi metri dal palazzo di giustizia e ricoverato in fin di vita nel reparto di Rianimazione, potrebbe nascondersi negli archivi del suo studio legale, una sorta di Spa che macina centinaia di cause l’anno. È sul movente professionale – un cliente insoddisfatto? Un avversario processuale sconfitto? - che puntano gli investigatori, che, per districarsi tra l’enorme mole di fascicoli all’attivo della decennale esperienza forense della vittima, stanno sentendo i suoi nu-

merosi collaboratori. Un movente confermato anche dal procuratore di Palermo, Francesco Messineo, che ha ricevuto una telefonata del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, il quale gli ha assicurato il «pieno sostegno del governo» per fare luce sulla vicenda. Tra martedì sera e ieri, i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale hanno interrogato una trentina tra vecchi colleghi e giovani praticanti di studio di Fragalà. Un’indagine complessa, con pochi punti fermi. La dinamica: ricostruita grazie a tre testimoni oculari che hanno assistito al pestaggio e hanno racconta-

to di aver visto un uomo col volto coperto da un casco integrale che ha raggiunto alle spalle il penalista e l’ha colpito più volte con un bastone alla testa per poi fuggire verso il mercato popolare del Capo. Una vera e propria spedizione punitiva, organizzata nei minimi particolari: l’uomo col volto coperto dal casco aveva un complice ad attenderlo, probabilmente in moto. Ha portato via il bastone utilizzato, che non è stato trovato dagli inquirenti. Conosceva le abitudini della vittima che lasciava lo studio per andare a prendere l’auto nel garage poco distante sempre alla stessa ora. Tutte circostanze che confermano la premeditazione del

gesto che, però, secondo gli investigatori non sarebbe stato «delegato» a un killer. I carabinieri, anche dall’impeto usato nel colpire Fragalà, rimasto in vita solo grazie all’intervento dei tre testimoni che hanno messo in fuga l’uomo, deducono che ad agire sia stata una persona che covava un odio profondo per l'avvocato. Probabilmente maturato nel contesto dell’attività professionale della vittima. Gli inquirenti sembrano infatti portati a escludere quello politico (Fragalà, che è stato deputato di An, ora è un consigliere comunale del Pdl). Ma in quale dei mille fascicoli può essere la risposta? Lara Sirignano

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

2 In Italia e nel Mondo


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.