Giovedì 25 febbraio 2010
Brevi dal mondo
Le immagini riguardavano un disabile. Gli Usa contrariati: «Il web è libertà»
Orca assassina a Seaworld
Milano, condannata Google per un video
NEW YORK – Tragedia a Orlando nel parco di divertimento Seaworld: una addestratrice di orche è stata trascinata nella vasca e uccisa davanti agli occhi inorriditi degli astanti. Secondo alcuni testimoni l’orribile incidente è successo durante uno show intitolato 'Cena con l’Orca', anche se un portavoce del parco ha smentito che una manifestazione pubblica fosse in corso quando la donna ha perso la vita. Seaworld è stato parzialmente chiuso: le orche assassine sono tra le maggiori attrazioni del parco e i loro show avvengono di solito in una vasta piscina davanti a migliaia di persone.
MILANO–Il primo processo, anche in campo internazionale, ai responsabili di un 'provider' di internet per la pubblicazione di contenuti sul web si è concluso ieri a Milano con la condanna di tre dirigenti del più famoso motore di ricerca al mondo, Google. Una sentenza, quella del Tribunale italiano, che ha ricevuto critiche dell’ambasciatore americano a Roma, David Thorne, il quale ha spiegato che gli Usa sono rimasti «negativamente colpiti dalla decisione», perchè «il principio fondamentale della libertà di Internet è vitale per le democrazie». Il giudicemonocratico dellaquarta sezione penale, Oscar Magi, ha condannato i tre dirigenti di Google a 6 mesi, con la sospensione condizionale
Cuba, dissidente muore di fame L'AVANA – Per giorni e giorni la dissidenza cubana aveva denunciato che era fra la vita e la morte: Orlando Zapata, 44 anni, alla fine martedì si è spento in un ospedale all’Avana dove era stato ricoverato lunedi a causa delle condizioni disperate nelle quali si trovava dopo 85 di sciopero della fame. A dare la notizia sono state fonti dell’opposizione. «Zapata è morto alle 15:30 (le 21:30 ora italiana, ndr). Quello che hanno fatto con lui è stato in realtà un omicidio mascherato da una copertura giudiziaria e carceraria», ha detto all’Ansa Elizardo Sanchez, portavoce della Commissione cubana dei diritti umani.
della pena, per violazione delle privacy, assolvendoli invece dal reato di diffamazione. Assolto un quarto dirigente che era accusato solo di diffamazione. Per il colosso americano del web, finito ieri nel mirino anche dell’antitrust europeo che ha aperto un’indagine per capire se utilizzi pratiche anticoncorrenziali, la decisione del Tribunale diMilano, cheha giàdiviso gliesperti tra pro e contro e scatenato la reazione di alcuni blogger, è «un attacco alla libertà della rete e noi faremo appello». Per i pm, invece, è una sentenza che «tutela la dignità delle persone». Al centro del processo, c'era un video che mostrava un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni
compagni di scuola di un istituto tecnico di Torino. Il filmato venne realizzato daglistudenti nel maggio2006 e da loro caricato su Google Video l’8 settembre, dove rimase, cliccatissimo nella sezione 'video più divertenti', per circa due mesi, fino al 7 novembre, prima di essere rimosso dal provider statunitense. I quattro studenti sono stati condannati nel dicembre 2007 a 10 mesi di messa alla prova dal Tribunale dei minorenni di Torino. Parellele, intanto, correvano le indagini del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e del pm Francesco Cajani che hanno portato a processo David Carl Drummond, ex presidente del Cda di Google Italy e ora senior vice presidente, George De
L’ambasciatore Usa, David Thorne
Los Reyes, ex membro del cda di Google Italy e ora in pensione, Peter Fleischer, responsabile delle strategie per la privacy per l'Europa di Google Inc., e Arvind Desikan, responsabile del progetto Google Video per l’Europa.
Palermo. Caccia all’aggressore, ma si guarda nella carte del suo studio legale
Raid contro un ex parlamentare Enzo Fragalà, ex deputato di An, in fin di vita in rianimazione PALERMO – La verità sulla selvaggia aggressione subita martedì sera dall’avvocato Enzo Fragalà, noto penalista palermitano massacrato a bastonate davanti al suo studio a pochi metri dal palazzo di giustizia e ricoverato in fin di vita nel reparto di Rianimazione, potrebbe nascondersi negli archivi del suo studio legale, una sorta di Spa che macina centinaia di cause l’anno. È sul movente professionale – un cliente insoddisfatto? Un avversario processuale sconfitto? - che puntano gli investigatori, che, per districarsi tra l’enorme mole di fascicoli all’attivo della decennale esperienza forense della vittima, stanno sentendo i suoi nu-
merosi collaboratori. Un movente confermato anche dal procuratore di Palermo, Francesco Messineo, che ha ricevuto una telefonata del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, il quale gli ha assicurato il «pieno sostegno del governo» per fare luce sulla vicenda. Tra martedì sera e ieri, i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale hanno interrogato una trentina tra vecchi colleghi e giovani praticanti di studio di Fragalà. Un’indagine complessa, con pochi punti fermi. La dinamica: ricostruita grazie a tre testimoni oculari che hanno assistito al pestaggio e hanno racconta-
to di aver visto un uomo col volto coperto da un casco integrale che ha raggiunto alle spalle il penalista e l’ha colpito più volte con un bastone alla testa per poi fuggire verso il mercato popolare del Capo. Una vera e propria spedizione punitiva, organizzata nei minimi particolari: l’uomo col volto coperto dal casco aveva un complice ad attenderlo, probabilmente in moto. Ha portato via il bastone utilizzato, che non è stato trovato dagli inquirenti. Conosceva le abitudini della vittima che lasciava lo studio per andare a prendere l’auto nel garage poco distante sempre alla stessa ora. Tutte circostanze che confermano la premeditazione del
gesto che, però, secondo gli investigatori non sarebbe stato «delegato» a un killer. I carabinieri, anche dall’impeto usato nel colpire Fragalà, rimasto in vita solo grazie all’intervento dei tre testimoni che hanno messo in fuga l’uomo, deducono che ad agire sia stata una persona che covava un odio profondo per l'avvocato. Probabilmente maturato nel contesto dell’attività professionale della vittima. Gli inquirenti sembrano infatti portati a escludere quello politico (Fragalà, che è stato deputato di An, ora è un consigliere comunale del Pdl). Ma in quale dei mille fascicoli può essere la risposta? Lara Sirignano
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2 In Italia e nel Mondo
Par condicio estesa anche alle tv private
Il presidente della Repubblica alla cerimonia dei venti anni dalla morte
Napolitano: «Pertini esempio di moralità» STELLA (SAVONA) – L'integrità morale, la dirittura e la coerenza personale di Sandro Pertini: nel ventennale della morte del presidente più amato dagli italiani, il capo dello Stato Giorgio Napolitano lo ha ricordato ieri mattina deponendo una corona in piazza di Trevi, a Roma, davanti alla casa in cui abitò anche nei sette anni in cui fu presidente della Repubblica. Pertini riposa ora nel piccolo cimitero di Stella, il paese del savonese in cui nacque il 25 settembre 1896. E sulla sua tomba, curata dall’associazione intitolata al presidente partigiano, ieri mattina la Uil di Genova e della Liguria ha deposto un mazzo di fiori. Domenica scorsa
l’intero paese (la sua casa natale è diventata un piccolo museo) lo aveva ricordato con l’iniziativa «un fiore per Sandro», con tanto di corteo, scolaresche e banda musicale. Il presidente Napolitano, davanti alla casa di piazza di Trevi, ha ribadito che Pertini fu un «grande assertore dei valori che sono alla base della nostra Costituzione, i valori fondanti della Repubblica, i valori dell’antifascismo, della libertà, della democrazia». Sandro Pertini – ha aggiunto Napolitano –diede inoltre un «grande esempio» di moralità. Pertini, ha ancora detto Napolitano, «portò con la sua stessa personalità e iniziativa lo Stato più vicino ai cittadini». Alla cerimonia hanno partecipa-
to, tra gli altri, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha deposto un’altra corona a nome della municipalità, annunciando che la sede definitiva della Fondazione Pertini sarà in villa Aldobrandini, in via Nazionale. «Mi inchino a lui come uomo – ha detto Alemanno – Negli anni di piombo ha dato un segnale forte anche ai ragazzi di destra andando a trovare Paolo Di Nella quando era in coma in ospedale ponendo così fine a quel periodo». Per il sindaco di Roma l'esempio di Pertini «valga sempre anche in questi giorni di crisi». Infine, per quanto riguarda la scelta della via o della piazza da dedicare a Sandro Pertini Alemanno ha spiegato che «si sta lavorando».
Alemanno (a sinistra) e Napolitano
Alla cerimonia davanti alla fontana di Trevi hanno preso parte anche l’ex segretario generale del Quirinale ai tempi di Pertini, Antonio Maccanico, il presidente dell’Anpi, Massimo Rendina. di cui Perrtini fu uno dei fondatori. Donato Mancini
ROMA – Stesse norme – e dunque talk show equiparati alle tribune elettorali – anche per le tv private nell’ultimo mese prima delle Regionali. Lo decide a maggioranza l'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, conformandosi al controverso regolamento varato dalla Vigilanza per la Rai. Mediaset e Sky –per una volta dalla stessa parte della barricata – annunciano ricorso al Tar, contestando la «violazione della libertà editoriale e di impresa». Sul fronte La7, in attesa delle decisioni dell’azienda.
Saranno autonomi dal partito e guidati dalla Brambilla
Pdl, nascono i “promotori” nuova scossa di Berlusconi ROMA–Ancora una volta, per dare una 'scossa' al partito lacerato dai «giochi di potere», Silvio Berlusconi si avvale di Michela Vittoria Brambilla da Calziocorte, classe 1967, in politica dal 2006, già guida dei Circoli della Libertà, promossa ministro del Turismo e ieri investita dal capo di una nuova missione: condurre il vessillo dei 'Promotori della Libertà', paladini chiamati a rispondere unicamente al premier, «per fare in modo che il Pdl diventi quello che tutti abbiamo voluto che fosse: un grande partito capace di interpretare sogni e aspirazioni della nostra gente». Parole che suonano come una rampogna per il Popolo della libertà, evidentemente non ancora riuscito a fare tanto, sebbene il premier confermi fiducia al triumvirato e bolli come «pura fantasia» i rumor ricorrenti di un azzeramento dei vertici. Ma intanto Berlusconi annuncia la scesa in campo di un suo «esercito del bene contro il male», chiamato in vista delle regionali a coinvolgere gli elettori, organizzare gazebo e tesseramento, comunicare i risultati del governo e «smascherare le bugie della sinistra». Quelli che il premier chiama con termine vagamente aziendale 'promotori' avranno organizzazione propria, coordinatori regionali e provinciali. In una parola, struttura. Torna il leit motiv del radicamento territoriale che il Cavaliere tentò di dare a Forza Italia con i Circoli della Libertà nel 2006, spiazzando gli azzurri della prima ora proprio con l’impiego della Brambilla, che ieri è stata incaricata di tenere i raccordi con il Pdl. Ma nel partito, fino a questa mattina, nessuno sapeva nulla della decisione di schierare questi «paladini della libertà», assunta – pare a fronte di sondaggi non buoni – dal premier venerdì scorso. Berlusconi spariglia, rispolvera l’armamentario classico della lotta senza quartiere alla sinistra e intanto mette in chiaro che la base, la grande forza po-
polare che regge il Pdl, risponde a lui senza intermediari. C'è chi parla di scossa, chi di avvertimento, chi di un 'mini-predellino', di una nuova mossa a sorpresa per rivitalizzare un partito che non piace più al premier. «Berlusconi usa la Brambilla, ha sempre fatto così quando vuole mandare messaggi e scuotere il partito», ragiona un ex azzurro in Transatlantico. Per alcuni si tratta solo di un modo per richiamare l’attenzione degli elettori in vista delle elezioni, per altri di un colpo inferto ai coordinatori che non hanno saputo strutturare il partito sul territorio, per altri ancora di un modo di 'depotenziare' i movimenti, dei quali la Brambilla è responsabile, ed inquadrarli dentro il Pdl. «E' una pistola che Berlusconi ha messo sul tavolo – ragiona un ex Forza Italia –dipende dall’esito delle elezioni se e come la userà». C'è anche chi parla in chiaro, come Roberto Tortoli, azzurro della prima ora. «Con
Silvio Berlusconi e Michela Brambilla
I vescovi italiani a pochi giorni dalle elezioni regionali lanciano un messaggio: «Ribellatevi dalle catene»
«Al Sud sviluppo bloccato dal legame mafia-politica» ROMA – Uno sviluppo bloccato dal «cancro» della criminalità organizzata e da un legame tra mafia e politica che continua a considerare il Mezzogiorno un semplice «collettore di voti» senza alcuna contropartita. I vescovi italiani, a 20 anni dall’ultimo documento della Chiesa sulla 'questione meridionale', e a poche settimane dalle elezioni regionali, lanciano un allarme, ma anche – sottolineano – un messaggio di speranza rivolto alle tante persone che, nel sud, non vedono l’ora di «liberarsi dalle catene». Nuovi mali, in questo ventennio – si legge nel nuovo documento sul Mezzogiorno elaborato dalla Cei – si sono affiancati a quelli antichi, rivelando che, ad esempio, «il cambiamento istituzionale provocato dall’elezione diretta
Gli anziani dormono meno? È un falso, prove alla mano CHE con l'aumentare dell'età si tenda a dormire di meno è un fatto assodato: il sonno si fa più leggero e diminuiscono le ore trascorse tra le braccia di Morfeo. Una consolazione, per molti, è l'idea che questo cambiamento di abitudini rifletta una diversa esigenza biologica, ossia che più adulti si diventa, meno si ha bisogno di dormire per funzionare al top delle proprie possibilità. Ebbene, secondo un recente studio dell'Università della California, non c'è modo di indorare la pillola: la storia che le persone anziane dormono meno perché ne hanno meno bisogno è
la Brambilla il predellino due? Io non mi riconosco più in questo partito. Non c'è più nulla di Forza Italia. La Brambilla venga piuttosto qualche volta alla Camera, non ogni sei mesi. Io da Berlusconi un predellino me lo aspetto, ma non certo questo... Quando è nata Forza Italia eravamo impegnati in un progetto preciso. E ora? Dicono che lui stesso è preoccupato. Quello che non capisco è perchè non ricorra al nostro aiuto: siamo quelli della prima ora, siamo e saremo i più fedeli, comunque e sempre». Piero Testoni, assai vicino al premier, invoca «un salto di qualità, strategia». «Mi pare soprattutto una mossa elettorale – afferma -. Noi le elezioni le vinceremo, ma abbiamo problemi ben superiori. È un momento delicato per tutti, il partito di maggioranza relativa e chi lo guida devono avere un progetto, una strategia, perchè succede qualcosa nel paese che coinvolge tutti». Milena Di Mauro
un "mito", prove scientifiche alla mano. La ricerca, condotta su un gruppo di orsi, ha dimostrato che non c'è relazione tra quanto si dorme la notte e il fabbisogno energetico necessario al corpo per funzionare bene il giorno successivo.
dei sindaci, dei presidenti delle province e delle regioni, non ha scardinato meccanismi perversi o semplicemente malsani dell’amministrazione della cosa pubblica, nè ha prodotto quei benefici che una democrazia più diretta nella gestione del territorio avrebbe auspicato». Nuove elezioni regionali sono alle porte, e il documento dei vescovi, in cantiere da molti mesi, esce non a caso ad un mese esatto dalla consultazione, nel contesto di una campagna elettorale pervasa da presunti scandali e mea culpa. Fonti vicine alla Cei tendono a sottolineare che lo scopo della riflessione «non è quello di mettere sotto accusa la classe politica», ma di richiamare alla responsabilità individuale e incoraggiare la volontà di riscatto. Tuttavia, già nell’introduzione, il documento
Sesso, per educare va bene anche il Gf UN decalogo da seguire quando in TVquando si parla di sessualità: lo promuove la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) che propone di utilizzare i programmi più seguiti dai ragazzi per educarli a comportamenti responsabili. Parlare al «Grande fratello» di scelte consapevoli? Spiegare in «Un posto al sole» come proteggersi dai rischi? Non è una provocazione, ma quanto suggeriscono autorevoli ricerche internazionali che dimostrano come pergli adolescentisia piùfacile recepire questi messaggi quando a pronunciarli sono persone con cui si identificano. I protagonisti di un
telefilm, i concorrenti di un reality o i giovani talenti dei più seguiti show degli ultimi anni. E la Sigo, con il proprio progetto educazionale «Scegli Tu», ha proposto delle regole da condividere con autori e conduttori per utilizzare i vari format come veicolo di informazioni.
sottolinea «gli aspetti che si impongono all’attenzione: anzitutto il richiamo alla necessaria solidarietà nazionale, alla critica coraggiosa delle deficienze, alla necessità di far crescere il senso civico di tutta la popolazione, all’urgenza di superare le inadeguatezza presenti nelle classi dirigenti». La nota «pastorale» parla esplicitamente di «sviluppo bloccato» da illegalità e connivenze, rimarcando l’ «urgenza» di «ripensare e rilanciare le politiche di intervento». Auspica, citando le encicliche sociali di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che si generino «iniziative auto-propulsive di sviluppo, realmente inclusive». Cambiamenti promessi ma mai realizzati, denuncia il documento. Daniela Navi
Twitter, cinguetta anche il Dalai Lama TRA i 50 milioni di 'cinguettii' al giorno di Twitter ci sono ora anche anche quelli del Dalai Lama: convinto dal fondatore del servizio di microblogging Evan Williams, il leader spirituale dei buddisti tibetani ha aperto un indirizzo che in pochi giorni ha attirato oltre centomila seguaci. L’account del Dalai Lama, accompagnato dalla foto del leader buddista nel tradizionale abbigliamento da monaco rosso-arancione, è diventato attivo all’indomani dell’incontro con Williams a Los Angeles. «Incontrato il Dalai Lama a LA. Parlato di Twitter. Ha riso», aveva cripti-
camente scritto l'ideatore dei 'cinguettii' in rete. Ride bene chi ride ultimo: l'indomani l’indirizzo 'verificato' del Dalai Lama cominciava a fare proseliti sulla rete offrendo in cambio un 'filo' di micro-messaggi e link sulle attività del leader buddista.
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In Italia e nel Mondo 3
Giovedì 25 febbraio 2010
Giovedì 25 febbraio 2010
Il fatto del giorno: Telefonia, mafia e riciclaggio: bufera su Fastweb e Telecom La malapianta del denaro
Ritorno al 1994
La Repubblica dei corrotti
dall’editoriale di Sergio Rizzo
dall’editoriale di Giuseppe D’Avanzo
dall’editoriale di Michele Ainis
Le accuse dovranno naturalmente essere provate. Ma nella vicenda che ha portato i magistrati a chiedere 56 arresti disorientano l’incredibile ramificazione degli attori e le dimensioni del presunto riciclaggio, con ingranaggi ben innestati nella criminalità organizzata e perfino nella politica. Una fotografia, va detto, scattata qualche anno fa, quando le più recenti disposizioni contro il denaro sporco non erano ancora state approvate. L’impressione è comunque quella di un mondo nel quale i capitali mafiosi, come quelli dei trafficanti di droga o d’armi, possono penetrare in ogni fessura, come l’acqua. [...].
"Una delle più colossali frodi poste in essere nella storia nazionale". Se soltanto si prende in considerazione come, con quali parole e intensità, i pubblici ministeri di Roma definiscono l'affaire che travolge oggi Fastweb e Telecom, si può comprendere a che punto siamo. Per provare a dirlo, occorre mettere in fila quel che accade. Gli arresti in flagranza di amministratori con la "bustarella" in tasca. Lo scandalo che ha svelato la corruzione e il malcostume nascosto dal potere d'eccezione concesso alla Protezione civile di Guido Bertolaso in nome del "fare" e del miracolismo mediatico. I fondi neri e il riciclaggio per migliaia di milioni di euro prodotti dal business illegale delle due società telefoniche. [...].
Benvenuti nella Repubblica dei corrotti: c’è posto per tutti e non c’è neanche bisogno di mettersi ordinatamente in fila, tanto nessuno la rispetta. Ma come abbiamo fatto a guadagnarci questo speciale passaporto? Perché siamo inquilini d’uno Stato senza Stato, ha osservato ieri Luca di Montezemolo. E perché in questo vuoto prosperano l’inefficienza pubblica e l’illegalità privata. Ma prospera inoltre un paradosso, giacché nel nostro caso il vuoto dipende in realtà dal troppo pieno. Non è che ci abbia lasciato orfani lo Stato: semmai è cresciuto a dismisura, è diventato un elefante impietrito dalla sua stessa mole. NonècheinItaliamanchino leleggi:neabbiamoviceversafin troppe sul groppone, col risultato che s’elidono a vicenda [...].
La migliore di oggi
Il clima Il senatore eletto d’emergenza "grazie alla ’ndrangheta" dal commento di S. Folli
dall’articolo di E. Fontana
L'irrompere della corruzione, o se si vuole del malcostume affaristico, come tema prioritario della campagna elettorale, rischia di muovere le acque della politica più di quanto fosse prevedibile. All'interno della maggioranza di governo certe voci a lungo silenti, ma notoriamente critiche nei confronti di Berlusconi, tornano a farsi sentire. È il caso del presidente dell'Antimafia, Pisanu, che ha affidato al «Corriere della Sera» alcune riflessioni di forte impatto. Pisanu parla di un clima che può degenerare fino a «disgregare le basi della convivenza civile e delle istituzioni democratiche». [...].
La richiesta d’arresto è già stata trasmessa al Senato. Associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio internazionale: per questo reato il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo, scrive il gip Aldo Morgigni, deve andare in carcere. Classe 1960, eletto nel 2008 nella circoscrizione estero, membro della commissione esteri e del comitato per le questioni degli italiani all’estero, Di Girolamo secondo il procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo, «è stato eletto anche attraverso il determinante contributo di una famiglia della ’ndrangheta, in particolare la famiglia Arena di Isola di Capo Rizzuto».
La nevrosi del Palazzo
Senza false rivoluzioni dall’editoriale di Mario Sechi
La seconda accusa per lui è la violazione della «normativa elettorale con l’aggravante mafiosa». «Roba da fantascienza», è stato il suo primo commento: «Mi sento paracadutato in territorio di guerra. Mi sento nel frullatore». Ieri in Senato Di Girolamo era assente. Un’anomalia, per lui. Dall’elezione ha totalizzato un numero di presenze quasi da record: 91,76 per cento. Relatore di due disegni di legge (accordi internazionali con Egitto e Norvegia), è stato primo firmatario di due ddl (uno per il riacquisto di cittadinanza da parte degli italiani residenti nell’ex Urss). Ma il record vero è un altro: per Di Girolamo quella di ieri è la seconda richiesta d’arresto. [...].
Giannelli sul Corriere
Scaglia: «Io ricercato? Roba da matti»
dal commento di Marcello Sorgi
dall’articolo di Giancarlo Radice
Chiedetelo ad altri», a chi lo spingeva, ieri, a margine del convegno di Confindustria, a dire la sua sulla corruzione, il Capo dello Stato ha risposto con questa battuta. E siccome era di buonumore, anche con un sorriso, che per tutto il giorno, insieme con la risposta sibillina che Napolitano aveva dato, nei corridoi parlamentari sono stati al centro di ogni possibile illazione. Prima, immancabile, interpretazione: ce l'aveva con Berlusconi e con il centrodestra, anche ieri lambiti dall'inchiesta per riciclaggio che ha investito il senatore Di Girolamo, e ovviamente sempre meno credibili quando parlano, proprio in questo periodo, di una prossima campagna anticorruzione del governo. Seconda, più arzigogolata, lettura: se l'è presa con tutti, anche con i suoi, perché giudica mediocre il modo in cui negli stessi giorni maggioranza e opposizione si rinfacciano casi di corruzione. [...].
«Ma è roba da matti!». E’ passata da poco l’alba. Silvio Scaglia si trova in Sudamerica in missione di lavoro. Quando la moglie gli cede la chiamata del Corriere, lui ha appena saputo delle accuse dei magistrati. «Non capisco che cosa stia succedendo», risponde. Sa che c’è un mandato di cattura? «Lo so, lo so, ma ancora non so il perché. Sono già stato interrogato sulla stessa materia agli inizi dell’inchiesta. Mi sembra davvero roba da matti». E cosa pensa di fare? «Ho chiesto agli avvocati di concordare immediatamente il modo più opportuno per essere interrogato dai ma-
Taglio basso
Dimmi dove studi e ti dirò cosa sai il Nord "supera" di due anni il Sud dall’articolo di Maria Novella De Luca
È la scuola dei divari, delle distanze, delle diseguaglianze. Immense, siderali a volte. Sociali, tecnologiche, territoriali. In cui Nord e Sud non sono mai stati così lontani, le competenze mai così dispari, e dove la famiglia di provenienza, la scuola di riferimento, il suolo in cui si nasce determinano tutto. Cioè il futuro di un giovane. La sua chance o meno di entrare nel mondo del lavoro, di crearsi una vita propria, di essere autonomo, protagonista. Perché, oggi come ieri, in Italia l'appartenenza e il ceto contano forse più dei talenti e delle capacità individuali. "Dimmi in che scuola vai e ti dirò quantone sai": è in questo titolo-slogan che si condensa uno degli elementi chiave del Rapporto sulla scuola in Italia 2010 della Fondazione Giovanni Agnelli, annuale e densa ricerca sullo stato della nostra istruzione, che in questa edizione sottolinea e mette in luce le "fratture" del nostro sistema scolastico. Fratture che vogliono dire poi vite e destini assai diversi, tra i giovani del Nord e
Piange il telefono. E le migliaia di risparmiatori che hanno investito i loro capitali in titoli azionari delle aziende di telecomunicazione. Ma piange soprattutto la classe dirigente di un Paese che diciotto anni dopo Mani Pulite sembra avviarsi a vivere con rassegnazione un’altra stagione della rivoluzione giudiziaria permanente. Dalla mazzetta di Mario Chiesa del 1992 ai conti telefonici taroccati del 2010, passando per una miriade di indagini e rivelazioni che non sembrano aver scosso il sistema della corruzione. Ieri si rubava per il partito, oggi si arraffa per arricchirsi e per brama di potere. [...].
quelli del Sud, ma anche tra i ragazzi italiani e quelli europei, e poi ancora tra gli italiani e gli immigrati. Perché ci sono scuole di serie A e scuole di serie B, anzi forse di serie Zeta, tanto grande è diventato il fossato tra le cosiddette "due Italie". Un esempio? Essere uno studente del Nord vuol dire avere, in partenza, 68 punti di vantaggio, secondo il calcolo delle competenze stabilito dall'Ocse-Pisa, (Programme for International Student Assessment) rispetto a un coetaneo del Sud. E questo perché, a parità di spesa pubblica, le scuole di alcune regioni settentrionali (Veneto, Emilia Romagna, Trentino, Lombardia) sono infinitamente migliori di quelle di molte regioni meridionali. Non solo: oggi un quindicenne che studia in un istituto del Sud, ha una preparazione uguale a quella di tredicenne del Nord: è dunque quasi due anni indietro sui "livelli di competenza". E il 30% degli allievi meridionali nonraggiunge affattola "soglia minima di competenza" che, secondo gli standard europei, è il primo gradino per non diventare emarginati ed esclusi. da La Repubblica
gistrati». Ma lo sa che dentro all’inchiesta c’è anche il senatore Nicola di Girolamo? «Di Girolamo? E chi è?». Negli stessi minuti, in Italia sono ormai di dominio pubblico le accuse di associazione a delinquere allo scopo di riciclare denaro ottenuto illecitamente. Il titolo Fastweb precipita in Borsa. La reazione del suo fondatore arriva con una nota ufficiale alle agenzie: «Scaglia è all’estero, ma si dice pronto a concordare un interrogatorio in tempi brevi per chiarire tutti i profili della vicenda. Riafferma comunque la sua estraneità a qualunque reato ». Sembrano passati mille anni luce da quando Scaglia, torinese, classe 1958, ingegnere elettroni-
co laureato al Politecnico, manager di scuola McKinsey, era chiamato dagli amici in un solo modo: «il mago». Erano gli anni in cui aveva preso in mano la Omnitel, trasformata da Francesco Caio in una società di telecomunicazioni mobili in grado di competere con il colosso Tim, e con una rapidità inimmaginabile l’aveva portata da 300 mila a 8 milioni di clienti. L’avventura è finita nel 1999. Per lasciare il posto a un’avventura ancora più ambiziosa. Con il finanziere Francesco Micheli fonda eBiscom: l’idea è di creare una rete in fibra ottica per distribuire internet, e poi telecomunicazioni e tv in ogni casa e ufficio nell’area milanese. [...].
La fotografia Roma, Un momento della manifestazione di Tutti a Scuola Onlus e Disabilandia (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
LA CAMPAGNA Lotta alla pena di morte Il mondo guarda a Obama dal commento di Mario Marazziti
Sono 6149. I giorni in cui Gregory Taylor è stato nel braccio della morte in North Carolina, innocente. Sono finiti il 17 febbraio, quando, per la prima volta nella storia americana, è stato liberato da un verdetto di una Commissione indipendente nominata dallo Stato per i casi dubbi. 137 sono gli innocenti, molti dei quali mai risarciti, che hanno speso anni in quei bracci della morte. Come Curtis Mc Carthy, 21 anni passati nel carcere-modello di Mc Alister in Oklahoma: costruito sottoterra. Mai la luce del sole. Sepolti vivi. Vivi ma morti. Così ci si abitua all’idea. A lui, sopravvissuto, chiedo: «Provi rabbia?». E Curtis risponde, appena appena sorridendo: «No. Se avessi rabbia o odio, sarei ancora prigioniero. Invece sono un uomo libero». In California c'è il più grande braccio della morte del mondo, a San Quentin, 647 condannati. Aumentano di 30 all'anno. Pochissime le esecuzioni. Oltre alla bancarotta, all'intasamento della Corte Suprema per i ricorsi,
Una sedia elettrica
con danno per il resto del sistema giudiziario, si apre lo scenario che essere condannati a mortesenza certezzadiessere uccisi per venti, trent’anni, sia una forma di tortura cui nessuno aveva mai pensato prima. Sono 141 i Paesi del mondo che non usano più la pena capitale. Ma è un trend recente. Per millenni pensatori e Stati, da Aristotele a Kant, da Sant’Agostino a Hegel hanno trovato la pena di morte normale. Anche se i primi cri-
Haiti, due miliardi di dollari da usare dall’articolo di Carlo Ciavoni
Alle 16.53 di oggi (le 22.53 in Italia) gli haitiani di Port au Prince vivranno il quarantaduesimo giorno tra le macerie della loro città, da quel maledetto12 gennaio, un martedì, quando a 13 chilometri di profondità, nelle viscere del sottosuolo dell'isola, la terra cominciò a vibrare, a sobbalzare e a spaccarsi, come volesse inghiottire tutto e tutti. Oltre 230 mila le vittime, 100 mila gli edifici distrutti, 190 mila quelli danneggiati, 600 mila le persone che hanno abbandonato la capitale. Un cataclisma. Una catastrofe nel luogo dove ancora oggi non c'è corrente elettrica, con il coprifuoco fissato alle 18, dove la terra continua a tremare e dove il 45% dei sopravvissuti sono bambini o ragazzi senza famiglia e, proprio per questo, esposti al rischio di malnutrizione, malattie, sfruttamento ses-
suale, traffico di esseri umani. Il bilancio degli aiuti. A distanza di un mese e mezzo, c'è da fare un primo bilancio delle risorse finanziarie raccolte in Italia e nel mondo, oltre che la verifica di come quel denaro è stato usato. Il governo italiano ha erogato 9 milioni e 541 mila euro, in contributi finanziari veri e propri e in aiuti materiali. Operazione trasparenza. Oggi, alla Casa del Cinema di Roma, un seminario organizzato da Agire, l'agenzia che rappresenta nove fra le Ong italiane più grandi, alcune delle quali operano da tempo ad Haiti. L'incontro, aperto ad aziende e donatori privati, serve per discutere assieme il modo migliore per impegare il denaro raccolto attraverso gli Sms solidali ed altre forme, che ammonta - per quanto riguarda Agire - a 13 milioni e 600 mila euro. [...].
La tradizione di lagane e fagioli
stiani erano visti con sospetto nell’esercito romano perché non amavano uccidere. All'inizio degli Anni Settanta erano solo 23 i Paesi che avevano abolito la pena estrema. Oggi sono 103 in ogni circostanza, e altri 38 l'hanno abolita in tempo di pace o, di fatto, non eseguono condanne da più di 10 anni. Emerge dal primo Rapporto sulla pena capitale del segretario dell'Onu Ban Ki-moon. Il rapporto stesso segna una svolta epocale: è
Una breccia nel muro quella intervenuta con l’approvazione da parte dell’Assemblea Generale dell'Onu della Risoluzione per una moratoria universale della pena di morte il 18 dicembre 2007. Lapena capitalenonè piùsolo una questione di giustizia interna agli Stati, ma è di interesse generale perché tocca i diritti umani. È un documento non vincolante. Ma quanto sia importante lo mostra il fatto che per quindici anni c'è stato un fuoco di sbarramento per bloccarlo. Come quando nel 1998 l'Ue ha ritirato la Risoluzione alla vigilia del voto perché era nato un fronte trasversale che la descriveva come iniziativa «neocolonialista» di una superpotenza, l'Ue, che voleva imporre la sua visione dei diritti umani. Ci sono voluti altri nove anni per risalire la china. Intanto si era celebrato a Strasburgo il primo Congresso contro la pena di morte, si era registrato un grande dinamismo francese e italiano sull'argomento, era nata a Roma la Coalizione mondiale contro la pena di morte (Wcadp), a Sant'Egidio, per iniziativa di Ecpm [...].
Il Lambro diventa un fiume di gasolio dall’articolo di A. Galli
Dalla prima all’ultima nera, enorme e pesante goccia, in serata spintasi a Lodi e in nottata scivolata fino al Po, per tante ore è corso un fronte di una quarantina di chilometri. Il fiume Lambro ne conta non molti di più: 130. E più d’un ambientalista, davanti agli almeno 10 milioni di litri di olio combustibile e gasolio volutamente —sull’atto doloso i dubbi degli inquirenti sono minimi—buttati in acqua, nella notte tra lunedì e ieri, dalle cisterne di una vecchia raffineria sulle rive monzesi, più d’uno, si diceva, davanti al fronte nero ha chiuso il capitolo: «Il Lambro è morto». Il nome Lambro vuol dire chiaro. Già immondezzaio grazie agli scarichi industriali di (così certificava nel ’96 il Cnr) azoto, fosforo, nichel, piombo, arsenico e cadmio, ecologisti e cittadini avevano provato, con pulizie (una volta fu rinvenuta una cas-
saforte) e con pazienza a rianimarlo. Insomma, a farlo sembrare un fiume. E invece danni per milioni, uno stato di calamità naturale che verrà chiesto a breve, il depuratore di Monza danneggiato e fuori uso forse per settimane (gli scarichi fognari saranno dirottati sempre nel Lambro), i primi animali già morti (anatre, qualche cittadino si è dannato per salvarle) e altri animali che moriranno più avanti («Devastato l’intero ecosistema, chi migrerà qui non avrà futuro »), lo stato di crisi attivato in Prefettura, centinaia di vigili del fuoco e uomini della Protezione civile lì sulle rive, la contraerea affidata a enormi spugne assorbenti e polveri gettate in acqua per provare a distruggere, quantomeno rimpicciolire, olio e gasolio che, per far capire, riempirebbero 670 autocisterne parcheggiate una dopo l’altra. Ci sono tutte queste cose ma, a monte, c’è l’inchiesta, c’è il mistero, c’è la ditta. [...].
dal commento di G. Aresta
Il muro di decreti e voti di fiducia eretto da Tremonti, per cancellare in un colpo solo 92 testate di cooperative di giornalisti, non profit e di partito, producendo un sanguinoso sfregio al pluralismo dell'informazione, è stato picconato dal parlamento. E si è aperta una breccia, sottile, ma consistente. La Camera dei deputati ha votato ieri all'unanimità la proroga di un anno del diritto soggettivo ai contributi per questi giornali (si tratta delle sovvenzioni relative al 2009, che lo stato erogherà a fine 2010), scongiurando una spirale di crisi catastrofica e immediata. Ma il corso di un fiume è stato deviato. Il «decreto milleproUna rotativa roghe», che sembrava avviato verso l'ennesimo e ineluttabile voto di fiducia, tornerà al senato per quest'unica ragione (a cui si è aggiunta un'altra causa nobile, la salvaguardia dei contratti di ricerca e di insegnamento nelle università); e il tema del diritto all'informazione ha tenuto banco per un intero giorno nell'aula del parlamento. A questo esito – parziale e insoddisfacente, ma decisivo nell'immediato – ha contributo in modo determinante l'appello della maggioranza dei parlamentari, che chiedeva una proroga di due anni della scure di Tremonti, per fare una riforma vera, che pulisca il campo dai furbi e dai giornali finti, per ripristinare conseguentemente in modo pieno il diritto soggettivo per le testate politiche e non profit. Ha pesato, anche, la determinazione del Pd, impegnato con il suo gruppo diri-
gente a contrastare un esito distruttivo. La soluzione trovata lascia però tutti i problemi aperti. Salvaguardare solo il 2009, vuol dire che anche l'anno in corso è privo per queste realtà editoriali di ogni garanzia. E anche il futuro immediato resta avvolto da pesanti minacce. Inoltre Tremonti, costretto a mettere in discussione se stesso, si è mosso in queste frenetiche ultime 48 ore come se gli stessero cavando il dente del giudizio. Prima ha opposto un rifiuto intransigente a una proroga di due anni: quella che tutto il parlamento chiedeva. Poi ha rifiutato di mettere a disposizione anche un euro per la salvaguardia dei contributi 2009; ed anzi ha preteso che il Dipartimento per l'editoria decidesse uno stanziamento significativo per il pagamento dei contributi indiretti a Poste italiane, togliendogli spazi di manovra nella gestione del Fondo editoria. Per questi inaccettabili diktat, la soluzione individuata per i contributi diretti – già parziale e inadeguata – si è anche impasticciata. La guerra sui contributi tra il Tesoro e il parlamento ha finito così con il produrre «vittime collaterali». E le risorse per i giornali sono state trovate da fondi generali della presidenza del consiglio (che non è un male), ma anche da tagli apportati agli stanziamenti da destinare per il 2009 ai giornali italiani all'estero, a quello dei consumatori, e ai contributi per le spese elettriche, per l'uso di satelliti e per le agenzie alle radio nazionali e locali e alle tv locali. [...].
Dalla Basilicata alla Toscana Pollino, canto spirituale e canto della natura con “Echi nella valle”
da /naturalmentepollino.com/
da http://100basilicata.blogspot.com/
da http://lucaniart.wordpress.com/
Naturalmente Pollino non poteva mancare all’appuntamento del blog contest “Puglia e Basilicata a Tavola” organizzato da Anice & Cannella e Sapori dei Sassi. Sono rimasto affascinato dall’idea di partecipare al mio primo blogcontest di cucina, a me che piace cucinare, ma che da buon maschietto ha poca confidenza con i fornelli! Da blogger lucano e del Pollino partecipo con un ricetta tipica dell’area: Lagane e fasul (tagliatelle e fagioli). Prima di iniziare a descrivere la ricetta cocedetemidue parole su un elemento caratterizzante del piatto: le lagane. Tradotte in italiano suonano come tagliatelle, anche se somigliano più a degli spaghetti. In realtà rappresentano un formato di pasta fresca unico ed autoctono [...].
In occasione dell’uscita del libro ‘Echi nella valle’di Giuseppe Brancale (Sant’Arcangelo, Pz, 1925 - Firenze 1979), giovedì 25 a Cascina il Centro di Studi Umanistici dell’Abbazia di San Savino promuoverà un convegno con le scuole su ‘L’altra faccia del Sud’, e un confronto su Giuseppe Brancale, nei quali verranno presentate e messe a confronto le figure di Levi, Scotellaro e Giuseppe Brancale, insieme a quelle di altri scrittori. Nel corso delle due giornate con le scuole, saranno distribuiti ai ragazzi 1.000 copie di “Per conoscere Giuseppe Brancale” un piccolo tributo ai due libri (Il rinnegato e Gli Echi nella valle) per facilitarne o sensibilizzarne la conoscenza e l’eventuale acquisto del libro. [...].
Alcuni luoghi hanno auree ispiratrici di suggestioni e poesie. Estasi esogni siplasmanosotto lapossente spinta di un magma sconosciuto e imperioso, che aleggia primordiale einvincibile nellaNatura. Ela morsa indomabile dell’incanto infinito ed eterno esalta sino allo sfinimento dei sensi. E per Grazia Francescato, donna coraggiosa, antesignana del movimento femminista italiano e leader ambientalista, è proprio il Pollino uno degli arcani spazi dove l’anima incontra il sublime. “… mi ritrovai d’improvviso, dopo una lunga traversata tra faggete, nel bel mezzo di un vasto pianoro. Era una vallata sospesa nel cielo, chiusa in un silenzio arcano, dominata da poderosi dossi di roccia. [...].”
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Follini: «Degradata la funzione parlamentare»
Inchiesta Phuncard
Di Girolamo uno dei capi al Senato procedura sprint per l’autorizzazione
Parole durissime degli inquirenti sul top manager della telefonia
di PAOLO CUCCHIARELLI
«Scaglia sapeva tutto» Per il gip il presidente di Fastweb era il dominus dei traffici illeciti. Annunciato il suo rientro per oggi di VINCENZO SINAPI
Contro di lui le parole di un dirigente «Era al corrente»
Il senatore del Pdl, Nicola Di Girolamo al centro del vorticoso giro di affari di ‘ndrangheta
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I PROTAGONISTI
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IL CASO Toseroni “offre” 200.000 euro per andare in galera e salvare i compari ROMA – «Fondamentalmente c'è da trovare qualcuno che sia disposto, per esempio, a prendere 100 mila o 200, due persone dalla Cina a cui noi daremmo 200 mila euro e che sia disposto a rischiare di andare in galera per uno o tre anni. Noi terremmo la differenza, non so... 200/300 mila e noi ne terremo la metà...tre quarti o quello che sia»: è la proposta fatta dal broker Marco Toseroni a Mr Lee, suo referente a Singapore per evitare l’accusa di riciclaggio a tre italiani ai quali la polizia inglese aveva sequestrato nel giugno 2007 a Londra quasi 900 mila sterline – per un controvalore di circa due miliardi di euro – in tre cassette di sicurezza nella Harrods Limited. Nell’ordinanza si spiega che l’autorità inglese era intervenuta su input degli investigatori italiani per evitare che si scoprisse l’inchiesta in corso. Dalle intercettazioni risulta che i capitali dei tre – Silvio Fanella, Luca Breccolotti e Giuseppe Cherubini – «erano riconducibili all’ attività del sodalizio e che i soggetti non erano in grado di fornire alcuna valida provenienza». Per evitare una accusa di riciclaggio viene quindi incaricato «uno dei più affermati studi legali di Londra per trovare una soluzione giuridica a quella che era stata ritenuta una superficialità commessa da tre 'onesti imprenditori italiani'».
Mokbel è la persona a destra
Andrini in una foto del 1989
Mokbel non risponde muti anche Mirri e Fabrizio Caccetta
Bufera anche su Andrini ”protetto” di Alemanno che si dimette dall’Ama
ROMA – Prima tornata di interrogatori di garanzia all’indomani della maxioperazione su un presunto riciclaggio di circa due miliardi di euro che sarebbe ruotato intorno ad operazioni fittizie di due colossi delle telecomunicazioni, Fastweb e Telecom Sparkle. In attesa del rientro in Italia, annunciato per oggi, di Silvio Scaglia, il fondatore di Fastweb, la maggior parte dei 15 detenuti accusati di associazione per delinquere ascoltati ieri a Regina Coeli dal gip Aldo Morgigni si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Tra questi Gennaro Mokbel, ritenuto dagli inquirenti uno dei perni dell’organizzazione e considerato uno uno degli artefici dell’elezione del senatore Nicola Di Girolamo (Pdl) nel collegio estero. E riguardo proprio la posizione del parlamentare, nei confronti del quale la procura di Roma ha chiesto l’arresto, si è appreso ieri che la magistratura intende accertare se abbia goduto anche di una sorta di copertura politica dopo l’avvio di un procedimento nei suoi confronti nel 2008 sulla regolarità della sua elezione. Il sospetto degli inquirenti di piazzale Clodio è che dietro alla mancata espulsione di Di Girolamo dal Senato, dopo la richiesta di arresti domiciliari avanzata per i fatti del nel 2008 dalla procura di Roma, ci siano state delle protezioni, in particolare – secondo fonti investigative – di una componente di Alleanza Nazionale. In seguito la Giunta per le Autorizzazioni diede il via libera all’annullamento della sua elezione, ma Di Girolamo è rimasto al suo posto per la mancata attuazione dell’indicazione della giunta. Tra gli altri che hanno deciso di non rispondere figurano Augusto Mirri, anch’egli ritenuto personaggio chiave della vicenda, e l’imprenditore Fabrizio Caccetta.
ROMA – Torna a far parlare di sè Stefano Andrini, costretto ieri a dimettersi da Amministratore Delegato di Ama Servizi, l’azienda che nella capitale si occupa della nettezza urbana. Nell’inchiesta sul maxi riciclaggio della Procura di Roma che ha scatenato la bufera su Fastweb e Telecom Sparkle, accanto al nome di Gennaro Mokbel, gli inquirenti parlano, nei documenti dell’inchiesta, anche di Andrini che nel pomeriggio di ieri si è dimesso «per senso di responsabilità istituzionale nei confronti dell’azienda e del Comune di Roma, e per evitare che la mia vicenda venga strumentalizzata per motivi politici». Secondo quanto scritto dai magistrati della procura di Roma, Andrini ha fatto parte della truffa che ha portato alla richiesta di arresto del senatore Nicola Paolo Di Girolamo, accusato di aver comprato voti della 'ndrangheta in Germania. Stefano Andrini era balzato alle cronache romane alla fine di ottobre dello scorso anno dopo la sua nomina come Ad di Ama Servizi. Le polemiche erano state scatenate a causa del suo passato di appartenente al gruppo di otto estremisti di destra che nel giugno 1989 aggredì a colpi di spranga due ragazzi in piazza Capranica a Roma e per questo condannato, insieme al fratello, a 4 anni e otto mesi di reclusione (due dei quali gli furono condonati). A difenderlo dall’opposizione che ne chiedeva le dimissioni, nel corso di un Consiglio comunale straordinario, fu il sindaco Gianni Alemanno che parlò di «comportamento discriminatorio verso un lavoratore». Il sindaco non solo lo difese ma lo confermò nella carica di amministratore delegato di Ama Servizi precisando che «aveva già pagato il debito con la giustizia».
COMUNICATO PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICI RELATIVI ALLE CAMPAGNE PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE FISSATE PER I GIORNI 28 E 29 MARZO 2010 E PER GLI EVENTUALI SUCCESSIVI BALLOTTAGGI Ai sensi e per gli effetti della Delibera n. 24/10 CSP dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Le tariffe, iva esclusa, sono le seguenti: EDIZIONE
Non sono previsti sconti di quantità né provvigioni di agenzia. Il pagamento dovrà essere effettuato contestualmente all’accettazione dell’ordine di pubblicazione. Le richieste di inserzioni con gli specifici dettagli relativi a data di pubblicazione, consegna dei materiali per la stampa, eventuale posizione di rigore, soggetto richiedente ecc. dovranno pervenire agli uffici Publifast almeno tre giorni lavorativi prima della data richiesta per la pubblicazione. I messaggi politici elettorali devono recare l’indicazione del committente e la dicitura “messaggio elettorale”.
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100 milioni di euro, è in sostanza a lui ascrivibile –scrive il gip –perchè soltanto lui avrebbe ROMA – Silvio Scaglia era «il dominus pres- potuto autorizzare a quel punto la ripresa di sochè assoluto» di Fastweb ed è «logico» rite- una operazione commerciale 'bocciata' da conere che le operazioni commerciali fittizie mitato di controllo, ma evidentemente indi'Phuncard' e 'Traffico telefonico' «fossero spensabile per il raggiungimento degli non soltanto da lui conosciute, ma espressa- obiettivi di bilancio prefissati». A sostegno di questa tesi, gli inquirenti mente autorizzate in quanto indispensabili per l'abbellimento dei bilanci e della contabi- portano tra l’altro le dichiarazioni di alcuni lità della società da lui amministrata», sostie- manager di Fastweb, che smentirebbero Scane il gip Aldo Morgigni nell’ordinanza di cu- glia. Quest’ultimo, ad esempio, ha affermato stodia cautelare. Non solo. Scaglia avrebbe che in azienda aveva un ruolo «organizzatievidenziato «una pervicace e continua attivi- vo, progettuale», ma Alberto Trondoli, direttà simulatoria» e una inclinazione a commet- tore generale, interrogato il 12 marzo 2007 tere «reati economici di particolare gravità». ha dichiarato che Scaglia, all’epoca dei fatti, Parole durissime per il manager, che oggi era anche il maggior azionista della società e sulle tematiche più importanti lui tornerà in Italia e che ha fatto saera comunque sempre informato pere di essere «tranquillo». e «diceva anche la sua». Insomma, Scaglia è accusato, nella sua per il giudice era Scaglia che deciqualità di amministratore deledeva. Lo conferma anche una ingato e di presidente del cda di Fatercettazionedel funzionarioGiustweb spa, nonchè di amminiseppe Crudele, che parla dell’opestratore delegato di E.Biscom razione 'Traffico telefonico', chiuspa di «partecipazione all’assosa dopo la pubblicazione di un articiazione per delinquere» indivicolo in cui si scriveva di indagini duata dagli inquirenti, «in relain corso: «..è stato proprio lui in zione alle condotte tenute persona... ah... capito? A decidere nell’ambito delle operazioni com- Le sede di Fastweb di... bloccare tutto quanto...». Del merciali fittizie 'Phuncard' e resto, scrive il gip, «mai nessuno 'Traffico telefonico'» e del reato di dei top manager ha posto in di«dichiarazione infedele medianscussione il ruolo di Scaglia come te l’uso di fatture o altri docudeus ex machina della società», di menti per operazioni inesistencui era «sostanzialmente il proti» in relazione alle dichiarazioni prietario, vantando il controllo diIVA relative agli anni fiscali retto del pacchetto di maggioran2003, 2005 e 2006. za. Deve quindi escludersi che opeSecondo il gip, Scaglia era razioni come quelle descritte, che «non soltanto il legale rappreponevano i conti di Fastweb a risentante» di Fastweb «di fronte a schi anche di cassa così evidenti, terzi, ma il vero dominus della sopotessero essere realizzate senza cietà quotata dopo la trasformazione e colui alquale venivano quindi riferite che egli ne fosse a conoscenza nel dettaglio». le scelte gestionali di maggior rilievo Ma secondo il giudice vi sarebbe stata anche nell’ambito della società». «Gli accertamenti una «pervicace e continua attività simulatoeseguiti nel corso delle indagini – si legge ria dello Scaglia volta ad eludere le consenell’ordinanza di custodia cautelare – con- guenze delle proprie azioni scaricando le resentono ragionevolmente di sostenere che sponsabilità sui manager da lui dipendenti, Scaglia era in possesso di tutti gli elementi denotando una personalità indubbiamente utili per valutare e dunque evitare il coinvol- incline alla commissione di reati economici gimento della società nella frode fiscale per- di particolare gravità ed il rischio concreto petrata con le operazioni commerciali 'Phun- che ove lasciato libero egli possa inquinare le card' e 'Traffico telefonico'». Scaglia era, prove inducendo le persone che una volta era«pertanto, consapevole, del ruolo essenziale no a lui sottoposte ad inquinare ulteriormenassunto dalla Fastweb spa all’interno della fi- te le prove, come già fatto durante le indagini liera delle società coinvolte, nonchè dei mol- occultando ad esempio per lungo tempo l’auteplici ed indebiti benefici percepiti ai danni dit interna svolta dalla Beverly Farrow». Per dello Stato». La stessa scelta di riprendere queste ragioni viene ritenuta «indispensabil’operazione 'Phuncard' nel settembre 2003, le» l'adozione nei confronti di Scaglia della «realizzando un ulteriore fatturato di oltre misura della custodia cautelare in carcere.
ROMA – Il ruolo svolto dal senatore Di Girolamo «nella rete» delle società messe in piedi da Gennaro Mobkel è «centrale e paragonabile a quello di un organizzatore». La sua partecipazione piena «all’associazione per delinquere» e la «connessa responsabilità per i reati nei quali è direttamente coinvolto non può essere posta in discussione essendo fondata su elementi probatori documentali e intercettazioni il cui contenuto è palese». I magistrati romani motivano con il rischio concreto che il senatore del Pdl potesse fuggire la richiesta di arresto inviata alla giunta per l'immunità del Senato. Infatti sussiste «il rischio concreto che fruendo delle immunità proprie della sua carica egli possa fuggire all’estero dove dispone di un patrimonio illecitamente accumulato di notevolissima entità. Dall’estero, inoltre, l'indagato può ulteriormente portare avanti gli interessi dell’associazione criminale», scrivono i magistrati romani. Di Girolamo infatti ha manifestato al suo «capo» Mobkel la sua assoluta fedeltà e «disponibilità» ecco perchè «è necessario adottare nei confronti di Di Girolamo una misura restrittiva adeguata, potendosi escludere per i fatti a lui contestati, vista la loro gravità e l’epoca anche recentissima di commissione, la concedibilità di qualsivoglia beneficio di legge. Nelle 36 pagine della motivazione della custodia cautelare i magistrati riassumono gli elementi già noti nel documento giudiziario che ha motivato l’intera operazione ma si soffermano, in particolare, sui contatti con la 'ndrangheta e nel ruolo giocato nel determinare l’elezione di Di Girolamo. «Ciò che ricorre sempre – scrivono i magistrati – è la piena consapevolezza in tutti i sodali coinvolti nella 'costruzione' della candidatura e nella successiva 'campagna elettorale' che si tratta della candidatura al Senato del 'gruppo' e che Di Girolamo costituisce solo lo strumento per consentire all’intero 'gruppo' di fare ingresso dalla porta principale nelle istituzioni dello Stato. Che Di Girolamo non conti nulla o meglio che debba essere mero 'nuntius', delle 'scelte' operate dal 'gruppo' emerge chiaramente sin dal primo momento della sua candida-
tura, che gli viene presentata in maniera imprevista nel gennaio 2008». I magistrati tratteggiano il retroterra criminale del clan 'ndranghetista Arena il cui precedente capo, Carmine, è stato ucciso nel 2006 colpito da un bazuka mentre viaggiava su una autovettura corazzata. Diverse le intercettazioni riportate, che rendono palese, la stretta dipendenza di Di Girolamo dai suoi «referenti»: «...Ti avevo avvisato la prima, ti ho avvisato la seconda e ti ho avvisato la terza volta...». «....Qui si tratta proprio – dice Mokbel a Di Girolamo durante la campagna elettorale – Qui si tratta proprio che.. Tu stai sulla luna e noi in un’altra galassia, capito?.. E quando qualcuno dice... Bello guarda che tu appartieni a sta galassia... E rimani ne a luna... Allora siamo assai su a luna, Nicò, perchè io appresso ad un coglione come te nun me ce ammazzo... Hai capito? Nun ce perdo tempo, ne soldi». «Il quadro che emerge dalle carte è agghiacciante. Credo che il senatore Di Girolamo abbia degradato la funzione parlamentare in un modo indecoroso e umiliante». Marco Follini, presidente della Giunta del Senato chiamata a decidere sulla richiesta di arresto di Nicola Di Girolamo è sbigottito dalla lettura delle 1700 pagine che accompagnano la richiesta di arresto avanzata dalla Procura di Roma. «In questa vicenda parlano i fatti: in modo a volte drammatico, a volte squallido. Non è il caso quindi di aggiungere parole», ha detto Follini dopo la riunione che ha raccolto la richiesta del senatore del Pdl di avere diretta conoscenza delle carte che lo accusano. La giunta ha scelto, unanime, una procedura sprint, molto più rapida dei 30 giorni previsti per vagliare una richiesta di arresto, come normalmente previsto. Una scelta che sottintende che anche il Pdl abbia scelto di non sostenere la richiesta di tempi lunghi avanzata inizialmente dal suo senatore che puntava ad avere almeno 30 giorni di tempo solo per i «termini a difesa». Una breve riunione davanti al faldone delle carte e dopo la lettura della motivazione all’arresto che attribuisce a Di Girolamo un ruolo pari a quello di un capo della consorteria criminale la decisione è presto presa: Di Girolamo sarà ascoltato martedì prossimo e la giunta si esprimerà tra mercoledì e giovedì al massimo.
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Giovedì 25 febbraio 2010
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Politica lucana
Totò in una famosa scena di “Gli onorevoli” di Corbucci
Parla il soldato del centrosinistra, duro come le pietre del suo paese
«Spero in un governo efficace»
Scommettiamo sulle liste? Si chiama “Fantaconsiglio” ed è l’ultima trovata in vista delle elezioni. Un modo per riderci su e divertirsi. Ideama web agency presenterà domani, infatti, alla Mediateca provinciale “Tommaso Stigliani” di Matera, il gioco a premi “Fantaconsiglio”, on line, completamente gratuito per chi vi partecipa. Attenzione ai candidati al consiglio comunale di Matera: i partecipanti al gioco potranno compilare da una a cinque “fantaliste” scegliendo fra tutti i candidati consiglieri che si sono presentati alla tornata elettorale. L’alternativa, il “Fantascatto”: raccontare in tre fotografie la campagna elettorale e le elezioni.
Un profilo per Scaglione E’stato tra i primi a diffondere il manifesto (rigorosamente 6x3) sui muri della città capoluogo, in cui del suo partito, i Popolari uniti, è anche segretario cittadino. Luigi Scaglione non batte i colleghi candidati, però, sul tempo dell’inaugurazione del comitato elettorale. Il consigliere regionale invita tutti tramite tradizionale giro di sms: appuntamento domani, alle 19.30, al centro direzionale di contrada Rossellino di Potenza. Si firma amichevolmente “Gigi”.
difficile per il sistema produttivo lucano. Non ho difficoltà, quindi, a chiedere la fiducia dei cittadini per le cose che ho fatto, e soprattutto non ho rinunciato a fare le cose in cui credo, a cercare di compiere scelte utili alla Basilicata ed al suo sviluppo, di promuovere un rapporto diverso fra istituzioni e cittadini, di evitare che la politica sia solo uno strumento per il controllo del consenso. Tutto ciò non mi sembra in contrasto con l’esigenza di rinnovare lo stesso centrosinistra, che comunque rimane in Basilicata la coalizione più credibile». La competizione all’interno della lista del Pd è molto forte. A lei elettoralmente si chiedono traguardi da primato. Che campagna elettorale farà? Cerca voti di opinione e di filiera? «Non ci sono traguardi personali da raggiungere ma una battaglia politica ed elettorale insieme a tanti amici che sono con me nella lista del Pd. Io ho scritto una lettera ai cittadini per spiegare le mie ragioni. Parlerò con chi vorrà ascoltarmi, girerò per i Comuni della provincia di Potenza, incontrerò le persone. Spiegherò cosa voglio fare. Anzi, lo sto già facendo». Radio gossip le assegna il ruolo di presidente del Consiglio regionale? Le piace l’abito istituzionale alla Fini? «Lo so, ma io sinceramente per ora aspiro alla carica di consigliere regionale, per la quale chiedo il voto ai cittadini. E, come si dice in gergo, “ci metto la faccia”. Cioè invito gli elettori a giudicare cosa ho fatto ed a valutare le mie idee e la mia credibilità. Il resto si vedrà». Navazio alla fine non è entrato nella sua rete di coop-
«Dico sempre quello che penso»
tazione e si candida con Magdi Allam? E’ una sconfitta per la sua strategia? «Navazio è una persona che stimo, indipendentemente dalle sue scelte politiche che non condivido. Lo proposi come commissario dell’Asi perché era il sindaco di un Comune importante per le attività del Consorzio e perché è un competente amministratore. Era cioè la persona giusta per quel delicato incarico istituzionale e così è stato. Tutto qui». Mi aspettavo che lei commentasse le inchieste giudiziarie che hanno turbato non poco la Basilicata. Un silenzio da realpolitik o una consegna da dirigente che viene dal rigore del Pci? «Ripeto ciò che ho scritto due mesi fa proprio sulle colonne del suo giornale. La Basilicata e la sua classe dirigente, pur avendo fatto molti errori (e le mie opinioni a riguardo sono note), si è trovata forse anche per circostanze occasionali al centro di un pericolosissimo incrocio. Dopo i fatti di Scanzano, ma forse anche a causa della credibilità acquisita a livello nazionale con i grandi negoziati sull’uso delle risorse naturali, la nostra regione si è trovata sovraesposta ed al centro di attenzioni ed azioni con diverse finalità da parte dei servizi, di pezzi dello Stato e della magistratura che hanno trovato nel momento mediatico una grande esaltazione per lo scontro politico. Sono così scattati i “fronti di fuoco” da destra e da sinistra. In questo contesto è nata, si è sviluppata ed ha provocato gravi danni alla Basilicata l’inchiesta denominata “Toghe Lucane”, i cui esiti sono sotto gli occhi di tutti. Questa è la mia analisi, che potrà essere approfondita
Le circostanze dell’incrocio pericoloso
Metti il caso
Belisario (Idv)
Accade a Melfi
«Dov’è il piano per il Sud?»
Da oggi... vota Tartaglia
«CHE fine ha fatto il tanto strombazzato piano per il Sud? Se lo chiedono evidentemente anche i Vescovi, vista la denuncia contenuta nel documento sul Mezzogiorno - dice il presidente Idv al Senato, Felice Belisario. «La speranza è che governo e maggioranza, che a chiacchiere dicono di essere sempre attenti alle osservazioni della Chiesa, raccolgano almeno l’ultimo appello della Cei».
E VA bene, è solo una coincidenza. E poi quel nome è così diffuso nella zona. Ma se lo dici tutto d’un fiato il pensiero torna a qualche settimana fa e a una domenica d’inverno in cui il duomo di Milano balzò alla cronaca sotto forma di statuina lanciata al premier Berlusconi. Semplice omonima con il tale d’allora, nulla a che vedere con il candidato alle regionali del Pd per il Vulture. Da oggi, però, lo slogan per i democratici è d’obbligo: “vota Tartaglia”.
Nel listino i parlamentari POTENZA - Roberto Speranza, segretario lucano dei democratici, ne è talmente orgoglioso che ha fissato l’annuncio sul suo status su Facebook. Facile, «abbiamo “ri-abolito” il listino». Ovvero, visto che il consiglio regionale all’unanimità ha abolito la quota maggioritaria “protetta (di elezione diretta in caso di vittoria della coalizione, ndr)” modificando la legge elettorale lucana, salvo poi incorrere nell’impugnativa del governo, proprio non si poteva - è stata la linea posta dal presidente uscente e ricandidato per il centrosinistra, Vito De Filippo, con altrettanto sostegno del segretario del Pd - ripercorrere una strada su cui ci si era chiaramente espressi. Ma come “riempire” il listino non è stata scelta semplice. Per un po’ ha preso piede l’ipotesi di inserire nel listino nomi illustri della scienza, della letteratura o dell’economia (sui era fatto con
Vincenzo Folino (F.M.)
re. Più semplicemente a Luongo, e non solo a lui, chiedo di guardare oltre il recinto delle convenienze in cui tante volte sembra vivere la classe dirigente. Di rischiare, aprendosi al nuovo, ai territori, al rinnovamento vero ed al ricambio delle classi dirigenti. Da lui mi aspetto questo coraggio, oggi più di quindici anni fa quando insieme demmo vita e forza al progetto del centrosinistra lucano». Che Basilicata immagina per il prossimo quinquennio «L’intervista dovrebbe iniziare da qui, ma capisco l’esigenza dei media. Il prossimo quinquennio non sarà affatto facile, è meglio dirlo subito. Alla favola di Berlusconi e Tremonti non crede più nessuno, gli effetti della crisi si faranno ancora sentire. E la sfida per la Basilicata è quella di fare leva sulla sua consolidata coesione sociale, sulla forza dei territori, per contrastare la crisi scegliendo l'innovazione, i giovani. Studiando nuove strategie per difendere i posti di lavoro e crearne altri, puntando su uno sviluppo imponente del settore turistico (mare, Matera, parchi a tema e grandi attrattori, enogastronomia), che può trainare l’agroalimentare e l’agricoltura lucanadi qualità, sul rafforzamento del tessuto produttivo industriale ed artigianale, per accompagnare i processi di reindustrializzazione e riconversione produttiva e ridare competitività al “Sistema Basilicata” mettendo a disposi-
zione delle imprese adeguati strumenti per l’accesso al credito quali il fondo di garanzia, procedure burocratiche semplificate ed una piattaforma per l’innovazione tecnologica come ad esempio “Basilicata Innovazione”, che può altresì contribuire al rafforzamento del sistema della ricerca e dell’università, della scuola e della formazione. Immagino una Basilicata nella quale la produzione di energia da fonti rinnovabili non sia solo un business per grandi gruppi finanziari o industriali, ma sia anche un’occasione di crescita per le nostre imprese e per i nostri impiantisti e rappresenti un'opportunità di protagonismo nella produzione di eolico, fotovoltaico e biogas per le nostre aziende agricole e le nostre imprese artigiane, conla RegioneBasilicata che garantisce un processo di democrazia economica attraverso una concertazione con Enel e gli investitori privati per mettere le reti di raccolta e le cabine elettriche a disposizione di tutti i territori. Occorre riaprire il confronto con il governo sul tema dell’uso e del governo dell'importante patrimonio rappresentato in Basilicata dalle risorse idriche e petrolifere, il cui carattere strategico deve essere evidenziato sia per preservare la Basilicata dalla presenza di impianti nucleari che per la risoluzione di alcuni nodi infrastrutturaliassolutamente indispensabili per percorso di sviluppo di questa regione».
«I prossimi anni non saranno facili»
| DC LUCANA | «I cattolici con noi avranno casa e simbolo» Il segretario della Dc di Basilicata Giuseppe Potenza
POTENZA - «Mi dispiace non aver potuto partecipare ieri al “funerale” della Dc celebrato nella Parrocchia di Santa Maria con l’incontro promosso dall'Azione Cattolica, ma impegni legati all’imminente congresso regionaledi domenica28 febbraioa Ferrandina e quindi riunioni per conoscere cittadini che, evidentemente, credono che la Dc sia viva non me lo hanno consentito». Con parecchio sarcasmo il segretario regionale della Dc Giuseppe Potenza torna sul tema del “posto per i cattolici”che era stato al centro di un convegno nel capoluogo. «Solo due anni fa a Potenza tenemmo il ventesimo congresso (l’ordine per noi è cronologico perché abbiamo ripreso l’eredità della gloriosa Dc lucana senza nessuna interruzione) con una parola d’ordine che - ricorda - creò più di qualche preoccupazione nel panorama politico regionale. La parola d’ordine allora era “Torna la Dc in Basilicata per rinnovare il patto con i lucani su valori popolari e sul futuro della Basilicata”». Non nasconde che l’obiettivo, allora come oggi, sia «difficile». Ma «in due anni abbiamo fatto molta strada, raccolto consensi, riaperto circoli, riavvicinato alla politica tanti giovani sfiduciati, abbiamo rilanciato la presenza dello scudo crociato, contiamo su amministratori comunali». «Noi puntiamo sui valori dei cattolici e pertanto da vivi siamo interessati a definire quale spazio politico si deve aprire per i cattolici che non vogliono rinunciare ad essere protagonisti della politica aggiunge - L’obiettivo ambizioso a cui non rinunciamo e che raggiungeremo con la regionalizzazione del partito è di mettere a disposizione una “casa” e un “simbolo”».
insistenza il nome del premio Nobel Carlo Rubbia, come della giornalista Carmen Lasorella). Più concretizzabile l’alternativa di inserire (ipotesi che poi ieri si è praticamente portata al varo) i nomi dei parlamentari lucani, che un momento dopo l’elezione, per “incompatibilità” tra i due incarichi (parlamentare e consigliere regionale) dovrebbero dimettersi, lasciando nuovamente liberi posti sul proporzionale. Qualche resistenza, non è un mistero, c’è stata tra le varie anime del centrosinistra. Ma ieri la scelta sembrava aver portato a una quadra gli umori. Tutti d’accordo e pacificati sull’ipotesi. Così, con De Filippo, nel listino compariranno i nomi di Felice Belisario (senatore Idv), Maria Antezza (senatrice Pd), Carlo Chiurazzi (senatore Pd), Antonio Luongo (deputato Pd), Salvatore Margiotta (deputato Pd).
Della squadra dei parlamentari democratici, il Pd tiene fuori Filippo Bubbico: scelta solo formale perchè visti i quattro posti a disposizione nel listino (comunque fittizi poichè si dimetteranno immediatamente dall’elezione in consiglio in caso di vittoria del centrosinistra) e l’obbligatorio tener fuori uno della squadra romana, è sembrato giusto non inserire nell’elenco chi, tra loro, era già stato presidente della Regione Basilicata. Si compie così una “vittoria” sostanziale di quanti hanno visto nell’abolizione del listino un passo ulteriore verso la rappresentanza non “imposta”. Proprio Roberto Speranza, in questi giorni, aveva ripetuto più volte che sarebbe stato impossibile tornare indietro: bisogna considerare il listino abolito - aveva detto - come da volontà espressa dall’aula. Senza tornare indietro.
Navazio replica a Taddei sul “consociativismo” e richiama gli incarichi all’Asi
«Banale moralità di facciata» Il sindaco di Melfi: «Al Consorzio da uomo delle Istituzioni» POTENZA - «Non scendo nella polemica spicciola del deputato: sarebbe troppo facile ricordargli la semplice differenza tra una dialettica politica ed un moralismo di facciata che nelle chiuse stanze diventa amorale». Con una lettera Ernesto Navazio replica - e ci va giù piuttosto duro - a Vincenzo Taddei che aveva indicato nel sindaco di Melfi il termine di paragone a cui l’europarlamentare Magdi Allam avrebbe dovuto pensare (visto che lo ha inserito tra i propri candidati) quando accusava di consociativismo centrodestra e centrosinistra. Quello che Navazio però ricorda a Taddei sono scorci del passato da amministratore
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dell’attuale deputato che invita a non giudicare troppo frettolosamente. «A meno che si voglia parlare di area exCip Zoo di Potenza, Lucandoks Spa». Aree e società spesso al centro di polemiche, talvolta di indagini, che rientrano nell’area sottoposta al Consorzio industriale nel cui consiglio d’amministrazione è stato, in passato, Taddei. Navazio si dice pronto a discuterne «in tutte le sedi». E visto che ormai ammette di dialogare con la dirigenza del Pdl - a cui di recente ha detto addio - solo “a distanza”, Navazio richiama stralci dei diversi botta-e-risposta, talvolta rimasti “inevasi”, con-
SONDAGGI
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Demopolis: 6 regioni al centrosinistra A VOTARE oggi, il centrosinistra si aggiudicherebbe 6 regioni contro le 5 del centrodestra, con fotofinish in Puglia e in Liguria (e secondo un distacco inferiore al punto percentuale a favore dei governatori uscenti). E’ la fotografia che emerge da una rilevazione sulle intenzioni di voto effettuata dall’istituto nazionale di ricerche Demopolis in vista della scadenza elettorale di fine marzo. E tra le sette regioni in cui il distacco, a favore di una delle due coalizioni, è netto, c’è anche la Basilicata. Il centrosinistra, stando al sondaggio primeggia in Emilia-Romagna, Toscana, Basilicata e Marche. «Sono ancora numerosi – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis
Pietro Vento –gli elettori incerti ed indecisi, in un frangente nel quale bisogna comprendere le conseguenze che, accanto al perdurare della crisi economica ed occupazionale, potrebbero avere sul voto lo scandalo che ha investito la Protezione Civile ed i recenti casi di corruzione al vaglio della magistratura». Secondo le indicazioni di voto registrate dall’Istituto Demopolis, dunque, netta conferma alla guida dell’Emilia Romagna per Vasco Errani (Pd) e per Vito De Filippo in Basilicata.
Vittoria netta per De Filippo
sumatisi sui giornali locali. Praticamente dialogo «a senso unico». Come nello scorso dicembre quando aveva lanciato un «accorato appello perché si facesse del partito una identità radicata nel territorio, perché si tenesse conto delle istanze della base, perché si dimostrasse che la democrazia e la libertà fossero realmente esercitate». In altre occasioni aveva chiesto conto - dice - della sua «esclusione senza giustificazione alcuna dagli organismi collegiali decisori del partito, del mio non essere preso in considerazione nelle trattative per la individuazione del candidato Presidente e giunto il momento di decidere per la formazione della lista del mio essere inopportuno per il proporzionale». Così, solo oggi che «siamo in campagna elettorale il deputato Taddei si sente toccato dalla parole di Magdi Cristiano Allam e finalmente ha il coraggio di dare delle risposte pubbliche ed ufficiali ai miei quesiti». Quasi il sindaco di Melfi si fosse mostrato «inaffidabile» - ironizza lo stesso Navazio - per non aver saputo ascoltare i «consigli» di quanti, nella dirigenza del Pdl, a partire proprio da Taddei, avevano auspicato un suo rifiuto alla carica di commissario dell’Asi, voluta per lui da alcuni big del centrosinistra, allora nella squadra di governo (primo fra tutti l’ex assessore alle Attività produttive, Vincenzo Folino). «Non mi stancherò di ripetere che la nomina di commissario Asi è stata fatta al sindaco di Melfi e non già ad Alfonso Ernesto Navazio». Senza contare che è «un uomo delle istituzioni prima ancora di essere un militante di un partito». E se contano i fatti, quelli che Navazio richiama indicano «risanamento finanziario ed economico, ipotesi di sviluppo». Sicuro di aver sempre potuto «camminare a testa alta» sa bene, dice, che anche per questo è stato, dai suoi ex colleghi di partito, «messo in un angolo».
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POTENZA - La sua campagna elettorale lo comunica in modo chiaro e diretto. Vincenzo Folino ha un brutto carattere. Spesso è aspro come le rocce delle montagne dove è cresciuto a Pietrapertosa da una famiglia di contadini. E’ stato un protagonista della passata consiliatura. Le sue clamorose dimissioni da assessore hanno rappresentato uno dei maggiori punti critici della vita regionale. Alla vigilia della presentazione delle liste ci è sembrato opportuno realizzare un’intervista con chi rientra nella compagine governativa per riproporre una visione critica dello stato delle cose lucane pensando al governo. Con le armi della critica lo abbiamo assediato e Folino non si è assolutamente sottratto alle risposte. Folino, lei ha rappresentato il punto massimo della critica dall’interno verso il governo di centrosinistra. Ha persino lasciato la giunta per sollevare questioni morali. La sua mi sembra che sarà una campagna elettorale complessa. Dovrà chiedere fiducia al governo regionale e al suo operato? «La storia non finisce, va avanti, continua. E le persone, anche quelle che, come me, dicono sempre quello che pensano, a volte anche troppo sinceramente, valutano gli approdi a cui sono giunte, fanno un bilancio della propria attività. E poi scelgono come continuare le proprie battaglie. Io ho denunciato i limiti dell’azione di governo della coalizione di cui faccio parte, e mi sono assunto la mia parte di responsabilità. Ma non ho mai sottovalutato le difficoltà di contesto in cui quella azione di governo si è svolta in questi anni, ne i risultati pur significativi che sono stati raggiunti. I miei interventi sono lì, agli atti. E ripensando all’esperienza fatta in questi anni sono combattuto fra due sentimenti contrastanti: da un lato l’orgoglio di aver promosso provvedimenti giusti come quelli sul rilancio della competitività delle imprese, sulla reindustrializzazione e sulla riforma del settore turistico; dall’altro la difficoltà quotidiana a tradurre questi provvedimenti in atti concreti, nella difesa dei posti di lavoro in questo periodo così
più avanti, nei tempi giusti. Temo tuttavia che l’azione della magistratura possa aver indotto un effetto “vaccinazione” su pezzi dell’amministrazione e della politica, che rende certamente più difficile la necessaria azione in difesa delle regole, della legalità, della stessa etica della politica». Mi dica cosa pensa di De Filippo senza usare il politichese «Con Vito De Filippo ho avuto in passato dei contrasti che non ho mai nascosto. Ma forse proprio per questo il nostro rapporto è stato sempre basato sulla lealtà e sulla chiarezza. Così come leale è stata la mia collaborazione quando ho fatto parte del governo regionale. Con le mie dimissioni dalla Giunta io non ho inteso porre un problema personale nei suoi confronti, ma un problema politico, ben più grande (mi permetto di aggiungere oggi) di me e di De Filippo. Un problema che riguarda il profilo riformatore delle classi dirigenti, la volontà di rinnovamento del centrosinistra, la capacità di indicare, in un periodo fra i più difficili che abbia mai vissuto la nostra economia, una strada nuova. Io mi sono assunto le mie responsabilità, denunciando i limiti di una politica che non sempre riesce a dare il meglio di se. Sono uscito dalla Giunta e sono rimasto al mio posto come “soldato semplice”. Infine, a conclusione della fase congressuale del Pd, nella quale con la elezione di Speranza rimane aperto il processo di rinnovamento avviato con Lacorazza, riemerge la candidatura a presidente di Vito De Filippo. Ed io, proprio perché non era e non è un contrasto personale, ho condiviso questa buona mediazione. A Vito De Filippo riconosco da sempre una grande intelligenza ed una buona cultura politica. Vorrei che queste sue indubbie qualità e capacità si tramutassero in una più efficace azione di governo. Per quanto mi riguarda non rinuncio alle mie idee, ed alle mie proposte per una Basilicata migliore.» E con Luongo si è riappacificato? «Antonio Luongo lo conosco da molti anni, insieme abbiamo condiviso molti momenti esaltanti e difficili della politica regionale. E non c'è nessuna riappacificazione da fa-
«CI ho riflettuto tanto. Del resto non erano facilmente comprensibile le motivazioni che potevano aver spinto Magdi Allam a candidarsi a governatore della Basilicata, con una formazione che parte, praticamente, da zero voti, fatta eccezione per il super candidato Navazio». E giù con una lunga riflessione. A Luciano Petrullo si accodano in tanti, c’è chi condivide (la maggior parte), e chi no (qualcuno). «Ma era unacandidatura che doveva essere condivisa, partecipata, preparata e non calata dall’alto». Tra chi rilancia e chi contesta la riflessione, talvolta eseguita meglio dagli specchi. «A sinistra gongolano. Quale miglior regalo dal Signore (e qui davvero ci vuole) che trovare un guastafeste fra le file dell’avversario?».
ipse dixit
Dopo il governatore c’è Belisario, fuori Bubbico per scelta formale
Folino a tutto campo: «Le mie dimissioni non hanno mai posto un problema personale con il governatore» di PARIDE LEPORACE
Primo piano 9
Giovedì 25 febbraio 2010
Petrolio
Giovedì 25 febbraio 2010
Non è stata fermata la chiazza di idrocarburi Inchiesta della procura di Monza sugli autori
L’onda nera arriva al Po Il disastro ecologico giunge al punto cruciale: “profanato” il Grande Fiume L'ONDA nera è arrivata dal Lambro al grande fiume. Le prime avanguardie si sono viste nella mattina di ieri e verso le 16 la grande macchia scura e oleosa - parte della gran quantità di idrocarburi riversati avantieri dai depositi della Lombarda Petroli di Villasanta - si è presentata nel Po piacentino. Un disastro ambientale che costerà tanto denaro e che l'ambiente sta già pagando. La Lombardia, dove tanto si era investito per risanare il Lambro, chiederà lo stato di calamità, l’Emilia-Romagna ha già chiesto lo stato di emergenza, le associazioni ambientaliste e gli amministratori hanno lanciato l’allarme per tutto il corso del fiume che scorre tra le due regioni e il Veneto fino al poveroAdriatico chesaràcostretto a sopportare, almeno in parte, questo nuovo attacco al suo ecosistema. La Procura di Monza ha aperto un fascicolo per disastro ambientale e fra i primi atti degli inquirenti ci sarà il sequestro dei serbatoi dell’azienda da cui sono stati sversati gli idrocarburi e dei documenti relativi allo stoccaggio dei carburanti. L’azione di Villasanta è stata condotta, secondo gli investigatori, da persone che sapevano come azionare le val-
vole e sapevano anche quali fossero i serbatoi pieni. L’accusa è comunque a carico di ignoti: ci sarà la verifica dei nastri di videosorveglianza della ditta che potrebbero aver inquadrato gli autori del gesto anche se le speranze sono poche in quanto l’unica telecamera dell’impianto, posta sul cancello d’ingresso, è lontana dai serbatoi. « C'è stato qualche criminale che ha deciso di intervenire in maniera dolosa e vigliacca, mettendo a repentaglio un patrimonio che è di tutti. Ci deve essere una ribellione
contro questi atti criminali, vanno individuati i responsabili e assicurati alla giustizia, e la giustizia contro costoro deve essere particolarmente rigorosa», ha detto Roberto Formigoni. Gli sbarramenti in territorio lombardo hanno retto solo in parte e adesso bisogna sperare in quelli emiliani: cinque nel solo territorio piacentino a partire da Calendasco dopo una riunione in Prefettura. Mobilitati i personali di Aipo, Arpa, Protezione civile, Vigili del fuoco e anche i militari del Genio. Alle 19.15
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è stata fermata l’attività della centrale Enel Green Power di Isola Serafini, nel Po piacentino, e sono state aperte le paratoie inferiori per far defluire l’acqua dal basso e trattenere così la macchia oleosa nello sbarramento. Un altro baluardo per catturare l’onda nera che è anche favorita dalla notevole portata del Po in questo periodo. A Piacenza, dove la gente ha protestato per l’allarme partito in ritardo e per l’inadeguatezza dei rimedi dalla Lombardia, l’Arpa ha rassicurato sulla situazione delle
PETROLIO DI CASA NOSTRA
Assemblea del “Laboratorio” sullo sviluppo del Centro Olio
Eni parla per interposta persona ma Viggiano non è più serena di ANGELA PEPE VIGGIANO - «Sarebbe un bando esplorativo, di contatto prima con le aziende. Per quanto riguarda le autorizzazioni, contrariamente a quello che è stato scritto sulla stampa, avvengono in una fase successiva». Così avrebbe risposto il responsabile della Sicurezza dell'Eni, l'ingegnere Carnevale, alla rappresentante dell'associazione di “Laboratorio per Viggiano”, Pina Stigliano, in merito al bando fatto da Eni su un eventuale “ampliamento e potenziamento del Centro Olio”. Una risposta che più che rassicurare ha suscitato ancor più perplessità e timori. Soprattutto «cosa strana che si faccia un bando e poi ci si chieda dopo le autorizzazione di Via». Una matassa che ancora nonsi sbrogliae dicuisi èdiscusso ieri sera in un assemblea pubblica, organizzata dalla stessa associazione, nel centro sociale di Viggiano. Il tema “Ampliamento del Centro Olio effetti e conseguenze per i cittadini”. Al centro della questione il bando Eni scaduto a fine dicembre, in cui la descrizione dell'appalto è “Contratto di tipo Epc (Engineering - Procurement - Construction) per la modifica di alcune parti dell'impianto esistente e l'aggiunta di nuove unità per il trattamento della quantità addizionale di idrocarburi nell'ambito del progetto Potenziamento Sviluppo Val d'Agri del Centro Olio Val d'Agri in Basilicata”. Entità dell'appalto 209 milioni di euro. Nel bando si parla di una modifica dell'impianto e di “ag-
giunta di nuove unità per il trattamento della quantità addizionale di idrocarburi”. Notizia che non poteva passare inosservata, innanzitutto, per l'incidenza ambientale e salutare che può avere sul territorio e i cittadini. Di rappresentanti dell'Eni, nonostante gli inviti, neanche uno. A prendere parte al tavolo dei relatori, il rappresentante del gruppo consiliare di minoranza “Laboratorio per Viggiano”, Giambattista Mele, i rappresentanti del Wwf, la professoressa Rita D'Ottavio, la dottoressa Camilla Nigro, il presidente del Wwf, Vito Mazzilli e naturalmente il sindaco del paese, Giuseppe Alberti. Di cose non chiare da parte dell'Eni c'è ne sono come «le autorizzazione che dovrebbero avvenire in una fase successiva». «Cosa non vera - secondo quando dichiarato dalla responsabile dell'associazione di Laboratorio per Viggiano, promotrice dell'incontro - L'Eni avrebbe fatto già richiesta al Comune di due autorizzazioni: il rilascio del permesso di costruire per “interventi di realizzazione di sottostrutture in calcestruzzo e strutture metalliche per supporto apparecchiature…” e denuncia di inizio di attività per la realizzazione di “una rampa temporanea di accesso al Centro Olio”». «Quindi - continua - qualcosa staranno già realizzando. Poi di prescrizioni non rispettate da parte dell'Eni per i rischi di una carenza di monitoraggio ce ne sono: acquisizione di pareri scientifici, la situazione di bruciatori ogni tre anni e la sostituzione del cammino
falde acquifere e sulla potabilità dell’acqua che arriva dai rubinetti, ma è stato vietato il prelievo dell’acqua dal fiume. Immancabile la polemica politica. «Denunciamo con profondo sdegno che il Parlamento, il 2 febbraio 2010, ha approvato una legge che depenalizza il reato di scarico industriale nelle acque. In pratica chi scaricherà inquinanti oltre i limiti consentiti dalla legge se la caverà semplicemente con una multa che va da 3.000 a 30.000 euro», ha accusato il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli. «E' vergognoso l’attacco dei Verdi su una presunta depenalizzazione degli scarichi industriali che sarebbe stata attuata dal governo. In un momento in cui la Pianura Padana è in piena emergenza inquinamento queste accuse hanno il sapore indegno di una speculazione su una tragedia ambientale –ha risposto il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo - Ciò che il governo ha fatto è un chiarimento su una norma la cui interpretazione era stata oggetto di controversie. Le pene per gli inquinatori nell’ articolo in questione erano e restano l’arresto fino a due anni e l’ammenda da 3.000 a 30.000 euro».
POSTI A RISCHIO
«Royalties: se ne parli»
Uil in aiuto ai lavoratori del Centro Olio «LA UIL condivide e sostiene la richiesta dei lavoratori del Centro Olio Eni di Viggiano e dell'indotto rivolta ai Presidenti della Regione De Filippo e della Provincia Lacorazza perché si arrivi al più presto alla convocazione di un tavolo di confronto con l'Eni per garantire i posti di lavoro delle aziende che operano nell'areaindustriale di Viggiano, attraverso la piena attuazione della cosiddetta “clausola sociale” per obbligare le aziende che subentrano in attività per conto dell'Eni ad assumere la manodopera preesistente»: lo dice il segretario generale regionale della Uil Carmine Vaccaro in risposta alla lettera dei lavoratori. Vaccaro chiede il monitoraggio dei livelli occupazionali e la rinegoziazione dell'aliquota delle royalties.
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La ricerca dei dati sull’inquinamento dell’aria? «Una caccia al tesoro»
distruttore e quant'altro. PrescriVIGGIANO - “UNA caccia al tezioni non rispettate. Noi abbiamo soro”. Così hanno definito le resempre denunciato i rischi di quesponsabile del Wwf, Camilla Nista carenza di monitoraggio sulla gro e Rita D'Ottavio, il lavoro salute umana e chiederemo l'interfatto sulla ricerca dei dati sul vento del Ministero e in caso di simonitoraggio ambientale inlenzio adiremo l'autorità giudiziatorno al Centro Olio. ria». «Al momento non prevede ne Iniziato nel novembre del la realizzazione di un ampliamen2008, quando ci fu un”evento” to e ne di una lial centro oli, nea di produziouna cosidne. Devono fare detta anodei lavori all'inmalia, con terno del Centro una grande Oli»: così avrebfiammata, be risposto l'Eni dall'Eni defial primo cittadinita come un no, Giuseppe Albuon funzioberti. Ma da parnamento te del sindaco le dell'impianvalutazioni si to di sicurezpossono fare atza interno al traverso deducentro oli, zioni sul fatto ma percepiche «l'Eni ha fatto dalla poto diventare la polazione liVal d'Agri dimitrofa costretto meridiome una sinale, spostandotuazione di si da Ortona. L’assemblea di ieri a Viggiano pericolo a Evidentemente cui non sono non lo fa per castate date riso, perché pensa che l'attività è vasposte tranquillizzanti. riata. «E’necessario - ha evidenzia«Così - ha spiegato la dottoresto il sindaco - che l'Eni ci faccia comsa Nigro - abbiamo cominciato prendere i programmi futuri e coad informarci sulla situazione sa è cambiato. La permanenza deldell'aria che respiriamo, sicure l'Eni sarà più breve o più lunga. La di trovare risposte in una rete necessità che noi sappiamo cosa tranquillizzante di stazioni di accadrà da qui a i prossimi quaranmonitoraggio, con dati facilta anni è una cosa che dobbiamo mente fruibili». chiedere alla Regione e all'Eni stesUna vera caccia al tesoro con sa. E' importante che l'Eni ci faccia grossi buchi con una difficoltà comprendere cosa vuole fare». notevole di accedere ai dati. NesTanti i dubbi e poche le risposte. suna disponibilità immediata.
Un’informazione e non informazione su quello che si fa. Dati poco fruibili ai cittadini ad iniziare dall'Eni. Infatti dati sicuramente presenti (ma non divulgati alla popolazione) sono quelli della rete di monitoraggio dell'Eni. Per molti anni l'unico monitoraggio è stato fatto praticamente solo dall'Eni, l'unico organismo che ha effettuato un monitoraggio continuo su se stesso. Monitoraggi continui con dati che sono disponibili sul display presente davanti al centro oli. Fino a marzo 2009, i dati medi giornalieri erano presenti anche sul sito della Regione: oggi sono spariti. Nel 2006, per il monitoraggio dell'aria c'è stata l' installazione di una centralina al centro oli, mentre ogni tanto una centralina mobile è dislocata presso alcune aree dei comuni interessati all'estrazione. La centralina mobile, dal 2008, monitora anche l'H2S, con dati pubblicati sul sito dell'Arpab: l'ultimo rilevamento è del periodo che va dall’8 ottobre al 29/ novembre 2009. Poi c'è la società consortile Metapontum Agrobios. Al fine di avere un quadro quanto più esaustivo possibile sullo stato del monitoraggio dell'aria si è proceduto al confronto dei dati degli inquinanti monitorati nel primo semestre 2009 da Arpab, Arobios e Eni e sulla base dei dati pubblicati si sono verificate evidenti discordanze. an. pe.
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10 Primo piano
Dipendenze & Lavoro
I dati del progetto Euridice dal 2002 Vivere male fra Fiat e altre fabbriche
La classe operaia va all’inferno Droghe sintetiche, mobbing, stress, gioco: i problemi dell’area industriale di Melfi di ROCCO PEZZANO CE’ UN PAESE che sta male. Si trova all’interno dell’area industriale di San Nicola di Melfi. E’ il paese - dicono i risultati del progetto Euridice - degli operai che hanno problemi di droga, di stress, di mobbing e da qualche tempo anche di gioco d’azzardo e di dipendenza da internet. «Il paese che sta male è l’immagine giusta», conferma Giuseppe De Luca della cooperativa lombarda “Marcella”che gestisce da otto anni Euridice. Il progetto è partito nel 2002 e nel 2005 c’è stata una prima tappa. Poi è cominciata la seconda parte che si sta concludendo. Ad aprile i risultati verranno pubblicati. L’iniziativa è stata portata avanti lungo due strade. La prima è stata la distribuzione di questionari agli operai, al turno d’ingresso, e il ritiro degli stessi - rigorosamente anonimi - a fine turno. «Abbiamo ricevuto risposta dal 25 per cento degli interpellati. E’ un ottimo risultato: in questi casi risponde il 10 per cento se va bene». I questionari hanno cercato di entrare nella vita lavorativa degli operai per capirne la qualità. E per sapere quante persone fanno uso di droghe sintetiche, quante subiscono angherie sul posto di lavoro, che tipo di stress angustia i dipendenti. «Si comprende dice De Luca - che il distretto è vulnerabile alle dipendenze». E non parla solo di droga: «C’è lo stress - spiega - Ad esempio, alla domanda “Devi fare a volte delle cose che a te sembrano inutili?”, da chi risponde “qualche volta” a chi risponde “molto spesso” c’è quasi l’80 per cento degli intervistati. E quando abbiamo chiesto “Sei stato esposto a minacce verbali (insulti, scherzi, critiche di fronte ai colleghi?”, l’esito è di oltre il 35 per cento fra “qualche volta”, “spesso” e “molto spesso”». Sulle droghe sintetiche, chi dice di averne assunte almeno una volta negli ultimi sei mesi c’è un 8 per cento circa. Che De Luca rimarca. E aggiunge: «Sono emersi due nuovi fenomeni: il gioco d’azzardo (un gruppo consistente: il 9 per cento) e la dipendenza da internet. Oltre l’8 per cento passa davanti al computer dieci ore alla settimana. E’ davvero tanto». La seconda strada di Euridice è la formazione di “opinion leader”, di figure che servano come punti di riferimento per gli operai nel capire come uscire dai tunnel di disagio psico-sociale in cui si finisce. In questo cammino, sono stati fondamentali i sindacati. «Le quattro organizzazioni, Cgil Cisl Uil e Fismic, senza conflitti fra di loro, ci hanno seguito nel nostro percorso - specifica De Luca - e al loro interno sono stati formati alcuni opinion leader che hanno seguito sessanta ore di formazione su stress, mobbing, interazione con i servizi pubblici, radici del disagio. Oggi c’è un gruppo di
dieci-dodici delegati pronti a partire». A partire per cosa? «Per la naturale evoluzione di Euridice - risponde De Luca - che viene fuori dai quattro livelli di attività del progetto: ricerca, formazione, campagna informativa e previsione di modelli di aiuto con i Sert. La campagna informativa fra gli operai ha avuto un buon livello di accettazione e un “indotto di informazione”: molti sono tornati a casa e hanno raccontato quanto appreso a figli e parenti». Per essere più concreti? «Adesso - sostiene De Luca ci vogliono azioni robuste, concentrate». Ossia? «Un protocollo d’intesa per un’azione pluriennale di aiuto nel distretto». De Luca è uno psicoterapeuta con decenni di lavoro alle spalle. Ha gestito i Servizi socio-psico-pedagogici di Sesto San Giovanni e il Centro di psicologia clinica della Provincia di Milano. Il suo impegno nel settore industriale nasce quando, alla ex Zanussi, i dirigenti - stufi di dover chiamare sempre i carabinieri per la droga che circolava in fabbrica - chiamano la coop Marcella. Poi lavora all’Ibm, alla Barilla. L’esperienza di Melfi la considera importante (e difatti del progetto Euridice si è parlato in molti convegni in Italia e fuori). Il problema della prevenzione da disagi nel Belpaese è che, dopo la scuola, c’è il vuoto. Come si spiega la diffusione del malessere fra gli operai? «In Fiat - dice lo specialista - non sono andati a lavorare contadini, ma figli di famiglie piccolo-borghesi che avevano altre aspirazioni e stili di vita e improvvisamente si sono trovati in quella realtà, con quei carichi di lavoro, con una qualità dei rapporti sociali che crea disagio». Marcella è la prima realtà che ha voluto occuparsi del settore. «Il finanziamento pubblico è poca cosa - assicura De Luca - ossia 50.000 euro all’anno. Davvero in economia. Ma quello che vorrei sottolineare è la collaborazione delle amministrazioni regionali dal 2002 a oggi. In Italia non abbiamo trovato un aiuto così convinto». Anche la Fiat, secondo De Luca, ha collaborato. «All’inizio - narra - ci sono stati problemi, poi ci siano trovati su un terreno comune. Alla Fiat, l’attuale capo del personale è abbastanza collaborativo». Cioè? «Non ci ostacola. Ed è già abbastanza». L’immediato futuro è fatto di interventi negli stabilimenti, fabbrica per fabbrica. Azioni particolari per le donne. Ventiquattro aziende interessate, diecimila operai in totale. Una grande comunità. All’interno della quale vive il “paese che sta male”.E che non ha bisogno dell’ennesimo convegno. «E’ il momento di agire», conclude De Luca. r.pezzano@luedi.it
De Luca: è un “paese” che sta male
Rocco Libutti
L’impegno della Regione per il Piano della salute
Pasticche di sostanze stupefacenti di sintesi
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COME ANDÒ
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Tutto nacque dal baco da seta La storia dell’iniziativa raccontata da Pietro Simonetti «“L’OPERAIO non si droga”. Questo era l’assunto - sbagliato - della sinistrai un tempo che ha impedito una seria prevenzione». Pietro Simonetti, una vita fra sindacato, politica comunista e problemi del lavoro, spiega perché in Italia quasi non esiste lavoro di ricerca sulle devianze nelle fabbriche. Fu proprio Simonetti - oggi a capo della Commissione stranieri - a dare il “la” per il progetto Euridice. Partendo da tutt’altra parte. All’epoca gli operai Fiat avevano firmato un contratto-capestro: diminuzione del 20 % dello stipendio,doppia battuta, produttività altissima, il 20 per cento in più di Torino». Oltre il mito del Giappone. «Esatto - dice Simonetti, che guidava un organismo sulle politiche per il lavoro - e quindi ci battemmo perché fosse riconosciuto alla cultura industriale di Melfi, nelle cui contrade si lavorava il baco da seta nel ‘600, il giusto riconoscimento. Dentro questa contestazione costruttiva, cercammo di capire i pri-
mi riflessi, ad esempio il turn over elevatissimo: 1.200 persone se ne andarono entro breve tempo. In parte per i carichi di lavoro e in parte, scoprimmo, per il mobbing, soprattutto sulle donne, e la droga. Cercando, scoprii che c’era la cooperativa Marcella che si occupava di queste situazioni. Da lì nacque l’idea del progetto Euridice. E devo dire che i presidenti di Regione Raffaele Dinardo e Filippo Bubbico e l’assessore Rocco Colangelo sono sempre stati molto disponibili». Cosa fare ora? «Le condizioni sono mutate - risponde - il contratto si è adeguato, la doppia battuta non c’è più. Resta la produttività che ne fa la fabbrica più attiva del mondo. Diciamolo: la Fiat si è salvata grazie a Melfi e, oggi, alla Chrysler. Ma il trend del disagio non si è arrestato, e quello del mobbing è preoccupante. Bisogna continuare il progetto. Le politiche formative si adeguino. Il Piano salute preveda miglioramenti delle condizioni di vita». r. p.
L’IMPEGNO c’è. A prenderlo, Rocco Libutti, dell’ufficio Pianificazione sanitaria e verifica degli obiettivi, dipartimento Salute della Regione. E’ l’impegno dell’ente a mettere in campo azioni conseguenti ai dati del progetto Euridice. «Nella bozza di Piano sanitario da approvare - dice - ci sono già indicazioni in tal senso. Primo elemento: una rete di servizi per tossicodipendenti (comunità di strada, comunità, servizi per minori eccetera). L’assessore Antonio Potenza, lette le carte, ha voluto sapere:cosa accade a Melfi? Stress, viaggio, precarietà: tutti questi elementi possono indurre a un sostegno dei soggetti interessati». «C’è bisogno di una maggiore attenzione su quel territorio - riconosce Libutti - rafforzare la rete dei Sert. Soprattuttoinquesto periododicassintegrazione alla Fiat che crea problemi alle famiglie. Non si possono abbandonare a se stesse». Libutti assicura che si «continuerà a investire su questa area. C’è un disagio psico-fisico-ambientale». E diconcreto? «Lagiunta - risponde - ha approvato le linee-guida per i progetti di prevenzione e cura che entro il 31 marzo i Comuni devono presentare, insieme a distretti sanitari e Ambiti di zona».
L’esperienza di Pietro Fundone, responsabile del Servizio tossicodipendenze
Il medico del Sert: colpa della promiscuità NON E’ il lavoro a spingere alcuni operai verso la droga. E’ invece l’ambiente: migliaia di persone, di provenienza variegata, stipate in uno spazio limitato. Ne è certo Pietro Fundone, responsabile del Sert, il servizio tossicodipendenze, di Melfi. Gestisce il cuscinetto che assorbe i riflessi sanitari di ciò che avviene alla Fiat e nell’intera area industriale. Alcuni anni fa, un articolo pubblicato sul Manifesto fece scalpore. Si leggeva che, alla Sata di Melfi, un operaio su due tirava cocaina per sopportare i carichi di lavoro. «Siamo nella fantasia più pura - assicura Fundone C’entra invece il fatto che la tossicodipendenza è una malattia che si sviluppa perché c’è una predisposizione non solo genetica ma ambientale. In Sata, e nelle altre fabbriche, c’è la concentrazione di realtà diverse, regionali ed extraregionali. La commistione livella tutto: se ci sono
problemi, si diffondono». Insomma, la promiscuità rende più facile accedere - e cedere - a certe sostanze. «Esatto». Si può fare un esempio? «Facciamo il caso - spiega Fundone - di persone in difficoltà, stanche, con l’umore giù. Come capita a tutti noi, in alcuni periodi della vita. Bene, questa persona chiede al compagno di lavoro: ma tu cosa fai quando stai così? E il collega risponde: prenditi queste vitamine, io lo faccio e sto molto meglio. Il primo le prende. E sta veramente meglio. Più fresco, più pimpante. E davvero crede di avere preso vitamine. E invece è butrenorfina, un morfinosimile, come il metadone». Una droga. «E dire - commenta il medico - che stiamo parlando di ragazzi che dovrebbero essere smaliziati, e non lo sono». Com’è possibile, visto le informazioni che la tv e i giornali forniscono quotidianamente sulla droga? «Perché per loro - spiega
LA DOMANDA
La domanda n. 6 del questionario: «Ti è capitato, anche per curiosità, di consumare droghe sintetiche negli ultimi 6 mesi»
Fundone - tv e giornali sono mondi fantastici. Questo è il mondo vero, in cui vivono. Ecco perché il progetto Euridice ha una valenza notevole». Spieghiamolo meglio. «Non dà solo informazioni corrette a chi ne ha bisogno dichiara - ma crea “opinion leader” che facciano da tramite fra l’operaio e la struttura pubblica. Certo, è stato difficile trovare il personale disponibile. Una volta trovata la disponibilità nei sindaca-
ti, non sempre è stata trovata la persona idonea». E ora? «E’ indispensabile da parte delle forze politiche aggiunge Fundone - fare una divulgazione corretta, raccogliere le manifestazioni di disagio e saperle indirizzare». Ma c’è una cosa che ancora sorprende Fundone: «Mi meraviglio che ci si meravigli che in una zona industriale possano esserci spaccio e uso di droghe». ro. pe.
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Primo piano 11
Giovedì 25 febbraio 2010
Giovedì 25 febbraio 2010
MAGDI ALLAM: RAGIONI DI UNA CANDIDATURA NATA PERDENTE
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di LUCIANO PETRULLO CI ho riflettuto tanto. Del resto non erano facilmente comprensibile le motivazioni che potevano aver spinto Magdi Allam a candidarsi a governatore della Basilicata, con una formazione che parte, praticamente, da zero voti, fatta eccezione per il super candidato Navazio. Allam candidato di tutto il centro destra poteva ben starci.Maerauna candidaturachedovevaesserecondivisa, partecipata, preparata e non calata dall’alto. Sfido chiunque a confermare che non è facilmente digeribile, per chi si spende da anni in un partito, vedere che arriva il fuoriclasse che mette tutti in fila per grazia ricevuta. Fuori del centro destra, questa candidatura, che pur mi ha affascinato, merita una seria riflessione. In politica non esistono comportamenti irrazionali e anche quelli di Allam non fanno eccezione. Il movimento di Allam, già prima di approdare in Basilicata costituiva l’ennesima formazione personale, cioè che non parte dal basso ma nasce per l’iniziativa di una persona. L’Italia è piene di queste formazioni: Berlusconi, in primis, e prima del PDL, Di Pietro, Rutelli, Storace e anche altre. Allam approda in Basilicata senza che la circostanza trovi particolari giustificazioni. A quanto ho capito avrebbe potuto, altrettanto casualmente, sbarcare in Molise, in Valle d’Aosta, o dove volete voi. Certo, meglio regioni piccole; ve l’immaginate Allam candidato, da solo, nella regione Lazio o Piemonte? Ovvio che no, avrebbe fatto solo sorridere. Il PDL gli chiude però la porta che gli aveva inopinatamente aperta, pare, dai vertici del PDL nazionale. Ma Allam non demorde, e decide di provarci lo stesso. Perché? Ovvio che non lo fa per vincere; prova ne è il fatto che nessun sondaggio l’ha mai dato favorito, e prova ne costituisce la circostanza che la lista, Navazio a parte, è costituita da gente che parte con il proprio personale voto e basta, quindisenza nessunagaranzia diconsenso giàacquisito. Sembra una vera e propria crociata; ma questo non è più il tempo delle crociate, e quindi, continuo a chiedermi il perché di una candidatura nata perdente. Certo è che Allam può trovare consenso solo, o in maggior misura, a danno del centro destra, contro il quale staproducendo lasua offensivamediatica.Molto piùfacile, infatti, addebitare al centro destra l’accusa di consociativismo, che al centro sinistra, che comunque, rimarrebbe l’azionista maggioritario della spa affari e politica. Ma in questa maniera conferma l’ipotesi che lo vede non tanto alternativo alla sinistra, quanto al centro destra, in un ruolo di opposizione. A sinistra gongolano. E infatti nessuna voce si alza per rispondere ad Allam. Quale miglior regalo dal Signore (e qui davvero ci vuole) che trovare un guastafeste fra le file dell’avversario? Sondaggi particolarmente affidabili danno la popolarità di De Filippo in lieve calo, ma ancora oltre il 50%, ma la popolarità della giunta regionale è in picchiata, e si aggira attorno al 20%. Le zone più critiche sembrano essere il metapontino e il vulture- melfese, laddove il centro destra ha buoni numeri. Allam, con Navazio, potrebbe erodere il consenso del centro destra proponendosi a vera alternativa di opposizione. Il risultato sarebbe la vittoria del centro sinistra, proprio il risultato che Allam dice di voler evitare, ma che concorre, attivamente, ad assicurare. Sembra studiata a tavolino. Il centro sinistra in calo e nel momento di sua maggiore debolezza storica, trova, casualmente o meno, una sponda per spaccare il centro destra. In buona sostanza un concreto aiuto a che nulla cambi, gridando di voler cambiare tutto. Sbaglierò. Ma poiché non tutto mi sembra ovvio e chiaro, ragionando mi è venuta in mente anche questa ipotesi. Peregrina? Non so. Il mio è un invito ad una riflessione, solo questo. Poi il tempo saprà dirci.
AMO I LUCANI CHE AMANO LA LUCANIA di ROSARIA SCARAIA FUORI dalla retorica dei bamboccioni e degli emigranti con valigia di cartone, ecco un giovane brillante tursitano, Pino Di Tommaso, regista e giornalista Rai. Portiamo a memoria questo nome è nella lista dei saranno famosi! L'occhio di un lucano a indagare le marginalità, le violenze, le miserie sui bambini e le donne, vittime di guerre, di silenzio, di indifferenza e, il Medio Oriente è più vicino. Se la Basilicata ha bisogno di Magdi Cristiano Allam per amplificare le tante voci che questa terra riesce ad esprimere con la “lista dei lucani perbene e di buona volontà” contro l'immobilismo della politica, Pino Di Tommaso non ancora trentenne ama, vive e racconta il Medio Oriente attraverso la paura e la voglia di riscatto. Al film festival Vittorio Veneto, Di Tommaso, arriva con un bel lungometraggio sul Libano, mentre il 6 marzo sarà a Pagani (Sa) per parlare della violenza sulle donne, dove gli consegneranno un attestato di merito per il lavoro svolto sui temi del disagio, della violenza, delle guerre, dell'emarginazione. La povertà ha il volto di una donna! La vita individuale è ben povera cosa se non incontra l'esperienza del dono: l'educazione, la cultura, la sensibilità, la passione, la competenza sono il distintivo dei lucani nel mondo e Pino quel distintivo lo indossa stando sempre in prima linea nei luoghi della sofferenza, amplificando l'amore per il territorio. Raccontare di Pino Di Tommaso per dare un volto ai ragazzi e alle ragazze lucane e vincere il luogo comune sui giovani meridionali senza qualità che aspettano il posto fisso e pubblico a due passi da casa, possibilmente! Pino, partito da Tursi, realizza i suoi sogni e fa vivere la Lucania. La passione per le cose che facciamo e gli obiettivi che perseguiamo sono fatti che fanno grande la nostra terra, l'identità sempre con noi.
Sii sincero e tenero nel comunicare al partner i tuoi sentimenti. Il tuo senso della realtà è così sviluppato che alla relazione chiedi sempre delle certezze.
TORO 21/4 - 20/5
Anche se l’istinto non è la tua guida, grazie alla nuova posizione di Venere puoi cercare e trovare nell’amore l’armonia e la possibilità di costruire un rapporto.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Svaniti gli ostacoli della mente e del cuore da oggi appari molto più estroverso, affascinante e loquace, capace di tessere relazioni interpersonali e diplomatiche.
CANCRO 22/6 - 22/7
Non ti disturba la Luna avversa, anzi, ti rende più ambizioso, magari imprudente e precipitoso, ma ti spinge ad ottenere con più tenacia quello che desideri.
DUE POLI E MEZZO
LEONE 23/7 - 23/8
di ANNA R. G. RIVELLI segue dalla prima quei volti che ci guardano in dimensione sovrumana sembrano non volerci lasciare scampo e, piuttosto che avvicinarlo, allontanano il politico dalla gente più di quanto la politica non sia già lontana. Quei manifesti danno il senso dello sperpero e della commercializzazione (non è un caso che siano un'invenzione berlusconiana!) ed un po' anche dell'insulto all'intelligenza del cittadino, avendo essi quasi la pretesa di influenzarne la scelta con la ridondanza della propria megalomane esistenza. Sugli slogan che accompagnano i volti è meglio sorvolare, altrimenti proprio non si potrebbe fare a meno di sottolineare lo spreco e l'uso improprio di parole come coerenza, futuro, amore, lavoro, valori. Il quadro, dunque, ancora non è completo, ma il disegno si può già decifrare. I candidati alla carica di Governatore sono francamente troppi per una regione delle dimensioni della Basilicata e ci dicono da un lato della oscena caparbietà dei partiti maggiori nel voler salvaguardare ad ogni costo la posizione e i privilegi di pochissimi, dall'altro della incapacità dei minori di creare quella unione necessaria a rendere veramente possibile il cambiamento. Anche le alleanze rafforzano la sensazione che la strategia dei più sia ispirata unicamente alla volontà di consolidamento del potere di gruppi, né smentiscono la medesima sensazione quei migranti che ormai si fa fatica a rintracciare in una sigla o dietro un logo, perché nel giro di qualche anno, o solo di pochi mesi, sono stati candidati ad ogni appuntamento elettorale con un diverso partito, passando spesso con una strabiliante disinvoltura da sinistra a destra e promettendo (o minacciando) dai loro mega manifesti di voler restare per sempre al nostro fianco. La gara per la vittoria perciò, è evidente, sarà quella da manuale tra i due poli (centro-destra e centro-sinistra) con l'aggiunta di un terzo che, più che altro, appare un mezzo polo, almeno a giudicare dalla ostinazione con cui si impegna a suggerire al Pdl di fare un passo indietro. Due poli e mezzo, dunque, dal momento che il candidato Allam ancora aspira ad un fidanzamento ufficiale con quel centro-destra lucano che pure egli ha definito “sostanzialmente con-
nivente con una dirigenza preoccupata esclusivamente del proprio tornaconto personale” e con il quale, tuttavia, mantiene una corrispondenza di amorosi sensi attraverso candidati di estrazione palesemente destrorsa e non sempre e non proprio di primo pelo. D'altro canto il senso fatale (o provvidenziale) di una candidatura avvenuta per la casualità di un invito alla sfida lucana fatto da alcuni amici - è questa la leggenda cara al leader del movimento “Io amo la Lucania” - risulta assai poco credibile se si considera che questo deus ex machina, che giura di voler ridare la Lucania ai lucani, ha schiacciato un movimento autoctono quale La Grande Lucania che ingenuamente aveva creduto di potersi legare al carro di un libertador da cui, invece, è stato letteralmente annullato; qualche uomo in prestito va bene, ma via il simbolo e via il nome: su questo Allam pare che sia stato addirittura categorico. Molto più credibile, perciò, appare al cittadino mediamente informato il tentativo fatto dalle forze di governo nazionale di indebolire la indigesta resistenza della Basilicata in questa sinistra area di sinistra con l'immissione di un elemento fortemente destabilizzante, capace di apparire nuovo pur restando fedelmente nella scia della medesima politica che si serve del vecchio (vedi Navazio) imbiancandolo con la fresca età di qualche diciottenne. Quello della lotta ai “catto-comunisti”, d'altronde, non è un concetto proprio nuovo e nemmeno sensato, per la verità, perché se di cattolici in Basilicata ce n'è anche di grossa levatura (basti pensare a monsignor Superbo), di veri comunisti da lungo tempo non se ne vede l'ombra. Dire che anche questa volta si voterà turandosi il naso è tuttavia una falsità; probabilmente le capacità olfattive degli elettori lucani si sono fin troppo attenuate, forse a causa dei tanti veleni che aleggiano tra cielo, terra e mare, forse per una forma di adattamento che ne permette la sopravvivenza. Sta di fatto che la tristezza pre elettorale diventa sempre più precoce, perché la regione continua a spopolarsi, il turismo a non decollare, le fabbriche a chiudere, la povertà ad avanzare e sui muri, in un tripudio di loghi vecchi e nuovi, a prometterci il presente e il futuro ci sono i soliti quarantaquattro gatti, in fila per due col resto di alcuni.
E’ una giornata all’insegna della fortuna grazie a Venere e Giove. Tenta la buona sorte al gioco, fai qualcosa di speciale perché oggi potrebbe accaderti qualcosa.
VERGINE 24/8 - 22/9
La chiarezza di intenti che c’è dentro di te è perfetta per trascorrere giorni illuminanti. Non sei disposto a stare davanti a una cosa che ti piace solo per guardarla.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Mostrandoti capace di partecipare agli avvicendamenti che riguardano il tuo ambiente di lavoro con prontezza e con reale calore umano, otterrai notevoli consensi.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
L’entrata di Venere nel tuo segno apre le porte a un periodo ricco di gratifiche sentimentali. Oggi anche Luna e Urano si intrecciano a meraviglia.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
E’ un periodo fortunato per la sfera economica. Hai un buon fiuto per gli affari e la buona sorte ti assiste, tanto da poter guadagnare qualche cosa in più.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Giornata positiva per lavoro e studio. Una intuizione unita alla saggezza ti guida sulla via giusta in caso di scelte obbligate. Sei al centro dell’attenzione.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Il settore delle risorse immediate, denaro in primis, è illuminato da buone stelle che consigliano di effettuare gli acquisti più improntati e necessari.
PESCI 20/2 - 20/3
Grazie a Venere, da oggi sono possibili slanci creativi e affettivi superiori alla norma. Tuttavia se vivi già un legame collaudato fai attenzione a non ingelosire.
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REGIONALI E VALORI LUCANI
IL RITORNO DELLE LOBBY DEL NUCLEARE
di TOMMASO MARCANTONIO
IL QUOTIDIANO della Basilicata ci offre, sabato 20 febbraio 2010, una bella notizia. A pag. 9 è esposta “La Curiosità” con le immagini fotografiche, il reclutamento per l'Italia dei Valori, quali prossimi candidati alle regionali del 27/28 marzo, di illustri personaggi. Il primo, molto conosciuto e stimato a Potenza, è il dottor Enrico Mazzeo Cicchetti, primario di chirurgia dell'Ospedale regionale San Carlo (già assistente del famoso prof. Guido Hermitte Barbieri), ora Presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Potenza. L'altra conquista è quella del presidente dell'Ordine Forense del distretto di Melfi, avvocato Gerardo Di Ciommo. Forse poco conosciuto nel potentino ma che nel melfese e area nord della Basilicata avrà un bacino cospicuo di elettori e potrà ridimensionare gli aspiranti Ernesto Navazio - sindaco di Melfi prima in quota PDL e ora in Alleanza con Magdi Cristiano Allam della lista “Io Amo la Lucania” e quindi il ripescato Nicola Pagliuca della PDL - già concorrente sconfitto alle regionali del 2000. Ma lasciamo stare. Ha fatto un quasi bottino Felice Belisario nell'aver rafforzato, con questi eminenti professionisti, il partito di Antonio Di Pietro dell'Italia dei Valori. È rilevante l'apporto che costoro potranno offrire al governatore uscente Vito De Filippo soprattutto per garantire quella scelta di continuità nei valori di giustizia, correttezza, stimolo allo sviluppo e alla crescita della Basilicata non solo nell'area imprenditoriale, industriale, produttiva e turistica, quanto in quello delle infrastrutture e della cultura e come sommo aspetto la cura per i più deboli e ridare certezza di occupazione per i giovani. È evidente che il primo argomento sia quello della giustizia, del rispetto delle leggi e dei regolamenti, perché senza questi forti contenuti e ideali non si va da nessuna parte. L'Italia è allo sfascio totale, non solo per le tragedie dello sfaldamento di intere montagne, che rovesciano terra, pietre e fango distruggendo interi paesi e borgate (quelli della Sicilia nel messinese e in Calabria nei pressi di Vibo Valentia), quanto sgretolando i valori morali.
di NOSCORIE TRISAIA
Sono immorali, sprezzanti e indigeste le porcate che avvolgono gran parte della maggioranza di governo della PDL a cominciare dal proprio capo immelmato in gelatina con le Papi, le escort e accomodamenti processuali a tutela solo dei propri - troppi - ed infimi interessi. Ora si scopre coinvolto anche Bertolaso che, guarda caso, aveva poco tempo per mettere il naso tra i lavori pubblici affidati a imprenditori sciacalli che, mentre il boato del terremoto scuoteva e accartocciava L'Aquila e dintorni, ridacchiavano per la manna degli appalti che sarebbe piovuta attraverso il Ministero dell'Economia e quindi alla faccia di noi contribuenti! Anche la Basilicata - se non è a questi livelli - ha le sue pecche come ha enunciato il procuratore regionale della Corte dei Conti dott. Michele Oricchio in occasione della celebrazione dell'anno giudiziario per opere inutili, debiti fuori bilancio, appalti e incarichi amorali, qualche inciucio e poco rispetto dei beni pubblici. Certamente la nostra classe politica e dirigenziale delle istituzioni non è a livello di “birbantelli” come il sapiente Berlusconi ha stigmatizzato gli autori delle recenti furfanterie in parte arrestati e in parte ancora indagati dalle procure di Roma, Firenze, Perugia e L'Aquila. In rapporto, la mala gestione pubblica, con “Tanti piccoli episodi, ma nessun allarme” così riferisce Il Quotidiano, è per una più consone moralità e maggiore sorveglianza anche a seguito di denunce della stampa. In Basilicata la micro corruzione è come, per scherzo da ragazzi, si diceva che “La vergine era leggermente incinta”. Plauso ai ripetuti candidati nonostante l'approssimazione organizzativa interna del partito di Di Pietro IDV in Basilicata. Controversie e scontri tra centro e periferia, malumori tra i vari capi e capetti che hanno infastidito pure la novella eroina Anna G. Rivelli provocandone con dispiacere la fuoriuscita. Tutto sommato però le radici lucane sono ancora buone e potremmo essere di esempio ai responsabili delle altre regioni e del governo nazionale senza bisogno di tutele o curatele di Magdi Allam.
I NUCLEARISTI ritornano sempre in Basilicata con una ciclicità quasi ventennale (1963, 1978, 2003), quando qualcuno nomina nuovamente Scanzano tutti farebbero meglio a pensare alla Trisaia di Rotondella o ai Calanchi perché esistono vecchi progetti del CNEN del 1978 che la lobby nucleare sta purtroppo rispolverando per mancanza di fondi (Calanchi deposito e Trisaia centrale nucleare). In merito al ritorno al nucleare vogliamo ricordare ai parlamentari lucani del Pdl che hanno votato gli emendamenti proposti da Berlusconi e Scajola, che li avevano esortati a non farlo proprio perché né i lucani né gli altri italiani lo avrebbero desiderato. Le popolazioni hanno superato l’effetto nimby del nucleare e coscienti dell’errore economico e ambientale che in Italia si sta compiendo, non vogliono assolutamente che il nucleare riparta in nessuna regione d’Italia. Il ministro dell’agricoltura Zaia, in grosse difficotà con il suo elettorato, non vuole centrali nucleari in Veneto e preferisce che siano costruite altrove. Allora perché votare a favore del nucleare? non sarebbe stato meglio finanziare le famiglie per l’acquisto di pannelli fotovoltaici o termici, in modo da soddisfare ugualmente il fabbisogno nazionale e ridurre i costi della bolletta alle famiglie! Accade che in parlamento il politicovoti peril nucleare,mentreper leelezioni regionali cerca di non perdere consensi popolari. Con un approccio opportunistico e di parte si trascura l’aspetto economico della questione e si rischia di bruciare enormi fondi statali (perché è lo stato che dovrebbe costruire le centrali e gestirsi le scorie affinché i privati possano fare utili), senza cercare alternative valide che diano frutti subito (e non tra vent’anni) con l’utilizzo delle energie alternative (sole, vento, idrogeno, risparmio), che potrebbero essere gestiti direttamente dalle famiglie e non dalle multinazionali dell’energia. In Basilicata d’altro canto chi si schiera apertamente contro il nucleare non deve aspettare le elezioni per farlo. In Basilicata è dal 2003 che aspettiamo una riconversione dei siti interessati. Nel caso lucano i calanchi in parco regionale, togliendolo anche ad altri interessi economici, alle trivelle petrolifere, alle biomasse-inceneritori e alle discariche di ogni tipo. Sulla Trisaia di Rotondella inoltre non c’è stato alcun intervento (oltrele interrogazioniparlamentari) perallontanare il fardello atomico americano di Elk River. In Trisaia inoltre nessuno si è espresso (oltre le associazioni) sui programmi di Sogin che sta lavorando per un paventato sito provvisorio definitivo per la III categoria dei
a cura dell’avv. Vito Carella vitocarella@gmail.com
Egregio avvocato, tre anni fa mi sono sposata con l'uomo che amavo, ma il matrimonio non è stato come mi aspettavo e l'affetto che prima mi dimostrava è oggi sparito, forse anche perché non sono arrivati i figli e abbiamo scoperto di non poterne avere. Credo che mio marito, dopo questa notizia, si sia pure trovato un'amante. Le continue umiliazioni quotidiane, piccole e grandi, mi hanno fatto decidere di separarmi. Oggi non ho particolari pretese nei suoi confronti, ma un timore mi trattiene dall'andare dall'avvocato: perdere una coppia di labrador che vive con noi e alla quale, proprio a causa della mancanza di bambini, mi sono molto affezionata. Non avrei piacere a veder separare anche loro e, in pratica, mi chiedo: sarà possibile averli entrambi in affidamento? Grazie Lettera non firmata Per quanto possa comprendere e condividere l'affetto verso gli animali domestici, devo evidenziare che la legge continua a inquadrare gli stessi (e gli animali in genere) nel novero delle “cose” (significativo, al riguardo, è il fatto che i quadrupedi siano oggetto di compravendita). Dunque, sempre sotto il profilo della stretta terminologia giuridica, sottolineo come sia improprio parlare di “affidamento”con riferimento a cani, gatti etc. L'affidamento, infatti, è un provvedimento che riguarda la prole. Questa premessa porta a una lo-
rifiuti nucleari. Le attività di decommissioning prevedono una procedura di VIA con un progetto perun megacapannoneper laIII categoria di rifiuti radioattivi e una linea per la solidificazione dei liquidi ad alta attività presenti sul sito che dovrà funzionare sulla carta solo sessanta giorni, senza poi specificarne la futura fine. La Trisaia era nata per riprocessare e trattare il combustibile nucleare e ora non vorremmo assolutamente che si preparasse a lavorare rifiuti nucleari provenienti dall’esterno. Perché il vero business del nucleare dopo il militare sono i rifiuti (in abbondanza nel mondo dopo il primo ciclo del nucleareela dismissionedellevecchiecentrali), produrre energia nucleare invece è un obiettivo a lungo periodo e in vent’anni i progetti diventano obsoleti e antieconomici. Noscorie Trisaia aveva chiesto una riconversione del centro Enea in facoltà universitaria sulle rinnovabili e un recupero delle aree interessate (80 ha) per attività economiche ecocompatibilicon il territorio,invece, finanziando il nucleare l’Enea è stata commissariata, i fondi per le rinnovabili potrebbero essere dirottati sul nucleare (già assimilato per legge alle energie pulite) e le maestranze interessate potrebbero rischiare il posto di lavoro. La regione Basilicata inoltre perché autorizza screening petroliferi vicino l’Itrec o permette di estrarre gas a circa 200 mt dal centro Enea Sogin (pozzo rivolta) in considerazione di eventuali problemi geologici vista la precarietà in cui sono custoditi i rifiuti nucleari a media attività nella fossa interrata irreversibile (già oggetto d’incidente a fine 2006)? Tutto questo mentre le attività di monitoraggio ambientale messe in campo dalla Regione sull’Itrec dovrebbero produrre rassicurazioni e non generare dubbi viste le recenti interrogazioni parlamentari sull’attività in capo all’Arpab nel centro Enea Sogin. Esseri antinucleari non è una posizione elettorale ma è un impegno concreto verso le nuovegenerazioniche nondovrannosmaltire scorie nucleari millenarie pericolose per la salute e che non dovranno pagare lo spreco di soldi pubblici che non produrranno energia a buon mercato come qualcuno vuol far credere. Oltre al nimby nucleare elettorale (non nel mio bacino elettorale) e in mancanza di trasparenza e correttezza i voltafaccia dell’atomo dicano apertamente da che parte stanno. I candidati chiariscano se stanno con i cittadini o con gli interessi dei nuclearisti, diversamente non aspettino consensi dagli elettori, né prima né dopo le elezioni.
RISPOSTE CIVILI
Le risposte dell’avvocato civilista alle domande dei nostri lettori
Cani in affido: con mamma o papà?
gica e inevitabile conseguenza: nell'assegnazione degli animali il giudice, in assenza di accordo tra le parti (che resta sempre, a mio modo di vedere, la strada consigliabile), dovrà seguire le regole dettate in materia di divisione dei beni appartenenti ai coniugi. Tuttavia, per procedere a questa divisione si dovranno preliminarmente effettuare talune verifiche. Occorrerà accertare anzitutto chi sia il titolare del diritto di proprietà sull'animale. Infatti, qualora il bene risulti essere di uno solo dei coniugi, esso non potrà essere oggetto di pronuncia. Dunque, il primo esame cui la lettrice dovrà provvedere è quello relativo ai documenti dell'acquisto dei due Labrador (importante è, a
tal fine, il controllo del microchip identificativo dei due animali). L'accertamento delsoggetto che ha effettuato l'acquisto, peraltro, non sarà sufficiente a individuare il proprietario dei cani. Occorrerà ulteriormente accertarsi di quale regime patrimoniale familiare abbia disciplinato la vita della coppia. Infatti, se i coniugi hanno optato per il regime della separazione dei beni (la cui scelta va fatta o innanzi al celebrante o, successivamente, innanzi al notaio), tutti gli acquisti resteranno di proprietà del solo acquirente e, dunque, i cani apparterranno al solo coniuge che li ha acquistati. Se, invece, i coniugi sono stati soggetti al regime della comunione dei beni (che è il regime patrimo-
niale ordinario della famiglia, applicabile in assenza di una scelta differente degli sposi), in linea generale i beni oggetto di compravendita risulteranno in comproprietà anche se acquistati da uno solo dei due. Pertanto, solo in questo secondo caso, i cani cui fa riferimento la lettrice saranno di proprietà comune della medesima e del marito. Verificata la sussistenza della comunione, si porrà il problema della divisione. Le regole da seguire in questa operazione dovrebbero, normalmente, essere quelle proprie dello scioglimento della comunione sui beni: in altri termini, qualora ciò sia possibile, occorrerà procedere alla divisione in natura, . Evidentemente, nel caso di una coppia di cani, la divisione in natura dovrebbe comportare la separazione dei due animali, con l'assegnazione di un quadrupede a ogni coniuge. Questa notizia non deve, peraltro, sconfortare la lettrice. Non escludo, infatti, la possibilità che il giudice decida diversamente, ispirandosi a regole che paiono proprio quelle dettate in materia di affidamento dei figli. Formulo quest'ipotesi sulla base di quanto appreso dalla lettura di una recente sentenza. Il caso: una donna, fallito il matrimonio, si era trasferita in altra
città portando con sé il suo jack russell terrier. L'animale, però, era stato acquistato, durante il matrimonio, dal marito (il microchip identificativo del cane era a lui intestato) che, ritenendosi proprietario, nella causa di separazione aveva chiesto la restituzione dell'animale. Accertato che il bene era sicuramente in comunione, in quanto questo era il regime patrimoniale dei coniugi, il Giudice, conscio del fatto chela divisione innatura non era - per ovvie ragioni - possibile, ha ritenuto di applicare una forma peculiare di divisione: non quella del bene, ma quella del tempo di godimento sul bene: ha, in altri termini, stabilito che ogni coniuge sarebbe potuto restare con l'animale per un semestre all'anno. Mi permetto di dire che la soluzione adottata dal Tribunale è senz'altro conforme alla nuova sensibilità verso gli amici a quattro zampe e, per questo, merita ampio apprezzamento e, tuttavia, non posso non farnotare comeessa sipresti a critiche sotto il profilo giuridico, in quanto non rappresenta un vero e proprio scioglimento della comunione, e comporti enormi difficoltà sul piano pratico. Infatti, questo affido turnario degli animali fa sorgere a carico di persone ormai residenti in città differenti e anche molto distanti, l'obbligo di affrontare due viaggi annuali per rispettare le prescrizioni del Giudice e, dunque, per consegnare tempestivamente “Fido”all'altro titolare. Dunque, un consiglio alla lettrice: cerchi un accordo, quanto ai cani, prima di arrivare in giudizio.
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Giovedì 25 febbraio 2010
Italia / Mondo
Giovedì 25 febbraio 2010
Il Senato approva il calo dei prezzi in Sicilia e Sardegna
Dati Confcommercio e Confindustria
Alcoa vince il primo round abbassati i costi dell’energia
Addio spese superflue aumentano gli acquisti a rate delle famiglie
L'APPROVAZIONE in Senato del decreto legge che abbatte i costi dell’elettricità per le aziende energivore di Sardegna e Sicilia, spiana la strada ad Alcoa, che sul caro-energia aveva fondato buona parte delle sue ragioni per abbandonare la produzione di alluminio in Italia. Ora, mutato il quadro generale delle regole per i prossimi tre anni, costruite per evitare infrazioni da parte dell’Ue, la multinazionale americana si ripresenta al tavolo di Palazzo Chigi avendo incassato le risposte che aspettava. Quello di domani sera, quindi, si annuncia come un incontro decisivo per le sorti degli stabilimenti di Portovesme, in Sardegna, e Fusina, in Veneto. Governo, Regione sarda, azienda e sindacati si confronteranno di nuovo in un vertice notturno (si comincia alle 20), mentre dalle 19 gli operai del Sulcis, rinunciando alla trasferta romana, presidieranno i cancelli della fabbrica in attesa dell’auspicata fumata bianca dalla capitale. Dalla Sardegna arrivano altri segnali di disgelo: l’azienda si sta impegnando nell’invio delle materie prime, la cui scarsità stava mettendo a rischio la produzione. Già sono stati scaricati diversi camion, domani è attesa una nave con allumina e coke metallurgico. Spiragli anche sul fronte occupazionale: i vertici della multinazionale hanno comunicato ai sindacati che il contratto dei lavoratori interinali è stato confermato per altri tre mesi. E si guarda con interesse all’azienda per capire se parteciperà al bando di gara di Terna sull'interrompibilità di marzo, che è stato prorogato al 25 febbraio, passaggio cruciale per l’abbattimento dei costi energetici. In questi giorni ci sono state interlocuzioni costanti tra i responsabili di Alcoa e Palazzo Chigi, in vista dell’incontro di domani. A tenere i contatti, in particolare, sarebbe stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, artefice principale delle ultime mediazioni con l’azienda. Maggioranza e opposizione hanno lavorato all’unisono in Senato per dare il via libera al decreto, ribattezzato 'salva-Alcoa, che ora passa all’esame della Camera. Il provvedimento ha ottenuto un’approvazione bipartisan, per alzata di mano. Ma non sono mancati spunti polemici. Sul filo di lana, infatti, è stato ritirato un emendamento sulle emissioni di CO2 della relatrice Simona Vicari (Pdl), privo di copertura finanziaria, che avrebbe potuto rallentare l’iter parlamentare del dl e compromettere la sua tenuta in sede europea, perchè infarcito di norme intruse. La proposta prevedeva l’aumento dello 0,4% per le bollette elettriche a partire dal giugno 2010: in pratica i minori costi per le imprese sarebbero stati scaricati sugli utenti. L’opposizione è insorta e l’emendamento è stato ritirato su invito del governo.
ALLE prese con la crisi, le famiglie rinunciano alle spese superflue. Lo dimostra il calo dell’1,6% delle vendite al dettaglio nel 2009 e dell’1,5% di quelle alimentari, soprattutto nei piccoli negozi (eccezione per elettrodomestici, radio, tv e registratorì +1,3%). È il dato peggiore dal 2001, afferma l’Istat, «ma - osserva Confcommercio - solo perchè è il primo anno di confronto nelle serie storiche perchè, invece, è l’anno peggiore dal 1951». Il futuro resta incerto: nei primi mesi del 2010 le famiglie appaiono ancora caute e razionalizzano i consumi. Pesa la sensazione che il Paese sia immobile, incapace di lasciare emergere con chiarezza dei segnali di ripresa, che appare possibile ma non immediata. Il Centro studi di Confindustria sottolinea nella congiuntura flash che il calo del Pil nel quarto trimestre 2009 (0,2%) «annulla l’abbrivio trasmesso al 2010 e ne abbassa l’intero profilo. Un rimbalzo è probabile nel primo semestre ma superare l'1% di crescita appare più difficile». Di fronte a questo quadro, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ritiene necessaria una riforma del sistema fiscale, per restituire fiducia ad imprese e famiglie. Per far ripartire i consumi il Codacons chiede ai commercianti di abbassare i prezzi in modo consistente mentre Federconsumatori auspica una defiscalizzazione di almeno 1.200 euro l’anno per le famiglie a reddito fisso. La ripresa è dunque possibile ma non immediata, emerge dall’indagine sul clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane (ne sono sta-
te sentite 1.300) presentata oggi da Censis-Confcommercio, che hanno rivisto al ribasso la stima del Pil per il 2010 con un tasso di variazione dello 0,9% (il precedente era 1%) e nel 2011 all’1% (1,2%) mentre per i consumi delle famiglie la stima per quest’anno è dello 0,7% (rispetto allo 0,8%0,9% stimato in giugno) e dell’1,1% nel 2011 (stima invariata). L’indebitamento delle famiglie è sotto controllo, su livelli più bassi rispetto ai principali Paesi europei – affermano Censis e Confcommercio – anche se per i mutui immobiliari c'è un aumento delle situazioni a rischio, per la difficoltà di restituzione del prestito. Al rallentare della crisi, negli ultimi mesi, c'è stato un minor ricorso al credito al consumo (dal 15,5% di metà 2009 al 14,8% all’inizio del 2010, il valore più basso degli ultimi 12 mesi). Ma aumentano gli acquisti a rate (52,3% degli intervistati). Nel calo generale delle vendite in controtendenza quella diretta del produttore in campagna o nei mercati degli agricoltori (nel 2009 +11%) per un totale stimato in 3 miliardi di euro, sottolinea Coldiretti. La schiarita dello scenario economico intravista l’estate scorsa si è ridimensionata a fine anno: quasi il 70% degli intervistati da Censis-Confcommercio prevede di mantenere stabili consumi. Sul futuro del Paese – secondo le famiglie pesano il deterioramento della situazione occupazionale (41%), l'accesa conflittualità nello scenario politico (39,7%), a maggiore distanza, l’eccessivo peso fiscale (27,7%) e giovani scarsamente tutelati (21,8%).
Resta il senso di incertezza per il futuro
Aiuti alle industrie e sgravi fiscali discussione del Cdm a breve SI STRINGONO i tempi sul decreto legge incentivi che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri ai primi di marzo, dopo un giro di tavolo nella riunione in agenda per lunedì prossimo. Quello che arriverà a Palazzo Chigi potrebbe essere però un testo che oltre agli aiuti a diversi settori industriali contiene anche alcuni interventi fiscali. Tra questi in pole position gli sgravi alle banche che applicano la moratoria alle piccole e medie imprese, misura che in extremis è rimasta fuori dall'ultima finanziaria, e il credito d'imposta per la ricerca. Dopo numerosi stop and go, dovuti in gran parte alla vicenda dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, i tecnici sono
dunque tornati a lavoro. Due le strade aperte: secondo quanto riferiscono fonti di maggioranza, il tesoro punterebbe a mettere nero su bianco un nuovo decreto fiscale, di cui la voce incentivi sarebbe solo un capitolo, e perdipiù snello. L'idea sarebbe infatti quella di fissare le risorse a disposizione e poi rinviare a ulteriori provvedimenti le modalità dello stanziamento degli aiuti. Di tutt'altra idea, sempre secondo quanto si apprende, sarebbe invece il ministero guidato da Claudio Scajola che preferirebbe non far attendere ulteriormente i settori industriali interessati e quindi chiederebbe di fissare via decreto anche i 'dettagli operativi.
L’allarme Cia: «Agricoltura ostaggio della malavita»
Abusivismo e contraffazione In una parola: «criminalità» L'AGRICOLTURA è sempre più ostaggio della criminalità organizzata e dei suoi loschi affari: sono più di 150 i reati che si contano giornalmente nelle campagne e un agricoltore su treè colpitodafurti, racket,usura,pizzo eaggressioni. Un fenomeno in crescita in tutta Italia che alla 'Mafia Company' vale un business da 50 miliardi di euro. La denuncia arriva dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori che, in occasione della sua assemblea elettiva in svolgimento a Roma, ha presentato il terzo rapporto sulla 'Criminalità in agricolturà. A valutare l’impatto negativo del business criminale sul sistema di impresa è anche Confcommercio, secondo cui al Sud costa mediamente5.400 euroadimpresa, per un ammontare complessivo che raggiunge i 3,5 miliardi di euro. In audizione presso la commissione bicamerale Antimafia, l'associazione ha indicato che per i settori commercio e pubblici esercizi la criminalità, unita alla contraffazione e all’abusivismo, determina una perdita in valore aggiunto del 7,8%. Ma non è solo il Sud preda dei tentacoli della criminalità - osserva la Cia « Le attività e i giri d’affari illegali si stanno infatti espandendo in tutta Italia, in particolare al Nord. Al primo posto, per numero, troviamo tra i reati i furti di attrezzature e di mezzi agricoli. Il racket è al secondo posto. Segue a debita distanza l’abigeato, un reato antico, ma in continua crescita. Ogni anno circa 100.000 animali
spariscono, la gran parte destinata alla macellazione clandestina. Ma sono l'abusivismo edilizio e le ecomafie a far soprattutto ricche le mafie, con un giro d’affari quantificabile, rispettivamente, in 20,5 miliardi e 16 miliardi di euro. Non meno grave - sottolinea la Cia - è il 'caporalatò, con lo sfruttamento, da parte della criminalità organizzata, soprattutto di extracomunitari - come la vicenda Rosarno ha di recente messo in risalto molti dei quali irregolari. La Cia, tramite il suo presidente Giuseppe Politi, sottolinea come nel codice etico della confederazione vi sia un articolo contro ogni tipo di abuso del lavoro. Politiesprime anchecondivisione rispetto al piano straordinario di vigilanza varato dal governo, sottolineando pero che «bisogna andare avanti. I tre capitoli: governo del mercato del lavoro, integrazione degli immigrati, valorizzazione del lavoro regolare sono ancora in gran parte da riscrivere". Sul fenomeno dello sfruttamento degli extracomunitari nelle campagne esprime la sua opinione anche il ministrodelle politiche agricole Luca Zaia, a margine dell’assemblea della Cia: «Gli stagionali in agricoltura sono una realtà e spesso lo sono proprio da immigrati commentailministro« Ora,ipomodoridiRosarno sono gli stessi pomodori di Cesena, solo che a Rosarno lo sfruttamento dei clandestini è un sistema di gestione dell’azienda agricola, mentre a Cesena ci sono immigrati regolari».
Sono tanti anche i capi di bestiame che spariscono misteriosamente
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Uno studio della Cia svela che un agricoltore su tre è vittima della mafia agricola
Nella morsa dell’agroracket Furti di attrezzature e mezzi agricoli, usura ed estorsioni mettono in ginocchio ROMA - In Basilicata l’agroracket è da qualche anno un problema serio. Le forze dell’ordine stanno cercando di arginarlo con programmi di prevenzione e operazioni repressive. E se qui gli agricoltori si sentono sotto scacco. In Italia non va meglio. Più di 150 reati al giorno, sei ogni ora, un agricoltore su tre che ha subito e subisce gli effetti della criminalità organizzata che sempre più allunga i suoi micidiali tentacoli sulle campagne italiane. Furti di attrezzature e mezzi agricoli, usura, racket, abigeato, estorsioni, il cosiddetto «pizzo», discariche abusive, macellazioni clandestine, danneggiamento alle colture, aggressioni, truffe nei confronti dell’Unione europea, «caporalato», abusivismo edilizio, saccheggio del patrimonio boschivo. Atti delinquenziali che mettono in moto ogni anno un «business» l’azienda «Mafie Spa» di 50 miliardi di euro, pari a poco meno di un terzo dell’economia illegale nel nostro Paese (169,4 miliardi di euro). E’ questa la denuncia che viene dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori che in occasione della sua quinta assemblea elettiva nazionale, in svolgimento a Roma, ha presentato il terzo rapporto sulla «Criminalità in agricoltura». L’attenzione rivolta dalla criminalità all’agricoltura -si legge nel rapporto Cia- è particolarmente rilevante perchè il settore è un terreno nel quale si sviluppa un «business» di grosse dimensioni. La ragione può essere facilmente ricercata nel fatto che questo particolare e delicato segmento produttivo provvede in maniera sostanzialmente diretta al fabbisogno primario di milioni di persone per garantire loro la sopravvivenza, specie in questi momenti di crisi alimentare, dove il cibo diventa indispensabile e insostituibile. Da qui l’interesse ad investire, riciclare e mantenere una schiera di «sudditi» per il lavoro di manovalanza. Attraverso le campagne è possibile esercitare il controllo del territorio per utilizzarlo come base per nascondigli, oppure come punto di partenza per ulteriori sviluppi imprenditoriali. L’interesse delle organizzazioni criminali, dunque, non riguarda unicamente i settori sui quali c'è ormai una consolidata letteratura: edilizia, smaltimento dei rifiuti, autotrasporto, la sanità. Incomincia ad interessarsi e pesantemente anche
dell’agricoltura, in particolare nei territori e nei segmenti meno industrializzati. Tutti elementi che si ritrovano in diversi «dossier», fra i quali quelli della Direzione nazionale antimafia, della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Confesercenti «Sos Imprese», che hanno permesso, con le loro analisi e i loro dati, di arricchire il rapporto predisposto dalla Cia. La criminalità, è in grado di condizionare tutta la filiera agroalimentare, agendonei varipassaggie -comesi rileva anche nel dossier della Confesercenti- alterando la libera concorrenza, influenzando la formazione dei prezzi, la qualità dei prodotti, il mercato del lavoro. Il problema non è di poco conto. «Si tratta, in buona sostanza, del passaggio - sottolinea il rapporto «Sos Impresa» - dalla gestione di mercati illegali e prodotti illegali (droga, prostituzione etc), a quelli legali, cioè quelli che interessano tutti gli italiani che, attraverso l’egemonia criminale sul prodotto e sulle reti, si ritrovano le mafie dentro casa, e per quanto riguarda i prodotti agricoli, addirittura a tavola».
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Matera punta sulla prevenzione
Con l’operazione “Vallum” aumentano i controlli
La presentazione dell’ultima operazione a Matera
Una diapositiva dei carabinieri illustra l’area interessata
I PREDATORI DELL’ALTO BRADANO
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Così agiva la banda di Macirella POTENZA - «Predatori». Nelle informative dell’anticrimine è una parola che ricorre spesso, perché la scena che è stata svelata dal lavoro degli investigatori della squadra mobile di Potenza, coordinati dalla procura antimafia torna uguale al giorno d’oggi, come a ritroso fino agli inizi del 2004, e prima ancora al 2001, quando vennero arrestati in 18 su disposizione del gip di Trani. Stessi nomi e stesse accuse. Stesso terreno di caccia. Almeno tre di quei sette che sono stati portati in carcere un paio di mesi fa erano già «conosciuti agli uffici» della procura della Repubblica di Potenza, tanto più alle vittime delle loro imprese, e a maggior ragione perché in moltissimi casi non è mai stata presentata denuncia. L’antimafia del capoluogo si era occupata del caso in un’indagine del pm Vincenzo Montemurro, soprannominata “Bradano”, per circoscrivere l’area interessata. Tra il 2000 e il 2004, tra furti d’auto, autocarri, macchine e attrezzatureagricole conil metododel“cavallo diritorno”, solo tra Melfi, Rapolla, Barile, Ginestra, Maschito, Ripacandida, Forenza, e Genzano si erano verificati 400 episodi, un dato da considerare «approssimato per difetto». E in mezzo sempre lui, Donato Macirella, originario di Canosa, ma residente a Minervino, manco trentenne, e già navigato nel settore. Per l’accusa sarebbe stato il “promotore” di una vera e propria associazione a delinquere di stampo mafioso, assie-
me a un cinquantenne di Spinazzola, Michele D’Ippedico. Macirella avrebbe avuto l’incarico di «responsabile delle unità operative» del gruppo, ma la procura aveva individuato anche altri quattro pregiudicati lucani, due di Forenza, uno di Palazzo San Gervasio, e uno di Venosa, che sarebbero stati «i basisti» dell’organizzazione, e i soggetti che conducevano le trattative per il riscatto della refurtiva. Uno è un nome noto alle cronache locali, Donato Mancini di Forenza, condannato nel processo di primo grado contro il clan dei basilischi, e più di recente per traffico di stupefacenti in un’operazione scaturita dalle dichiarazioni del capo storico della quinta mafia, che oggi collabora con la giustizia, Gino Cosentino. Le incursioni di Macirella nell’area a nord della Basilicata risalirebbero almeno a partire dal 2001, quando venne denunciato a piede libero per ricettazione di due Fiat Palio risultate rubate a Venosa. Soltanto pochi mesi prima in un’operazione dell’anticrimine pugliese soprannominata “Alici” era stato arrestato anche Francesco Zingaro, quarantaduenne di Andria, sempre di quelli catturati nella recente inchiesta sulla catena di smontaggio. Nonostante il patteggiamento di una condanna a un anno e quattro mesi di reclusione, Macirella sarebbe stato preso di nuovo a distanza di pochi giorni mentre cercavadi allontanarsida unapattuglia deicarabinieri con una Volkswagen Golf rubata.
MATERA - Operazione Vallum l’hanno chiamata i carabinieri di Matera. Con un sistema coordinato di controllo del territorio che consente attraverso un dispositivo piuttosto elastico di monitorare le strade che dalla provincia costituiscono la vie di accesso da e per la Puglia, regione dalla quale sono giunte le fastidiose “incursioni” che hanno interessato alcune aree rurali del Materano. Con l’operazione Vallum, promossa dal Comando provinciale dei carabinieri, sono assicurati più controlli in un’area sensibile che comprende principalmente i comuni di Irsina, Montescaglioso e Pomarico con l’obiettivo di creare un muro operativo, un vero e proprio sbarramento per contrastare i furti. Alla base, un'attività mirata nel territorio per prevenire depredazioni in aree rurali isolate, aziende agricole, cantieri e altri opifici. Dallo scorso dicembre ad oggi sono 4 le persone arrestate e 35 quelle denunciate, 8 i furti sventati e 19 i mezzi restituiti ai proprietari. In totale la refurtiva recuperata ammonta a 60 mila euro. I controlli sono effettuati di notte con l’impiego di un numero variabile di pattuglie assicurato dalle compagnie di Matera e di Tricarico: queste, infatti, le aree nevralgiche anche se i servizi sono spesso estesi an-
che nelle altre zone della provincia. Sono impiegati sia mezzi militari sia mezzi con targa copertura con compiti di avvistamento e “blocco”, posti di controllo volanti e a catena su strade negli orari notturni. Durante l'operazione Vallum sono stati ben 4 gli inseguimenti effettuati dai militari dell’Arma. Uno, decisamente rocambolesco, si è verificato a Irsina, nella notte tra il 14 e il 15 dicembre quando i carabinieri della locale Stazione e i colleghi della Compagnia di Tricarico sono riusciti a sventare il furto di due mezzi agricoli. Intervenuti a seguito di una chiamata giunta al 112, i militari dell'Arma avevano intercettato i ladri, sicuramente pugliesi, che per guadagnare la fuga, abbandonarono entrambi i mezzi proseguendo verso la Puglia a bordo di una Audi A 6. Stesso copione nella notte tra il 29 e il 30 dicembre, sempre nei pressi di Irsina: i due trattori sono stati abbandonati. Ultimo risultato conseguito, in ordine di tempo, l’arresto di due uomini e la denuncia in stato di libertà di quattro persone con l’accusa di concorso in furto aggravato. La banda era dedita alla consumazione di furti presso casolari e aziende agricole della provincia.
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24 ore in Basilicata
Giovedì 25 febbraio 2010
Giovedì 25 febbraio 2010
Pasquale Zarrillo di 74 anni era originario di Balvano ma viveva e lavorava a Montevideo
Imprenditore ucciso in Uruguay Era stato rapito cinque giorni prima da due poliziotti e un pregiudicato BALVANO - Nel suo piccolo paesino d’origine non ci aveva messo più piede da quando, nel lontano 1935, a soli 19 anni, aveva messo poche cose nella valigia per partire alla volta dell’Uruguay. A Montevideo, Pasquale Zarrillo si era costruito una nuova vita. Aveva sposato una donna del posto, Lidia Hernández, dalla quale ha avuto anche una figlia. La piccola falegnameria che aveva aperto al suo arrivo, in pochi anni, si era trasformata in un’attività imprenditoriale sempre più solida, allargandosi a una concessionaria di macchina agricole. La vita del lucano, come quella di tanti emigrati negli anni ‘30 in cerca fortuna, ormai aveva ben poco di italiano. Anche se a Balvano ci sono ancora oggi molti suoi parenti. Anche il paese lucano ieri è rimasto sbigottito alla tragica notizia che è arrivata dall’Uruguay. Pasquale Zarrillo, di 74 anni, nella notte tra martedì e mercoledì è stato trovato morto, a bordo della sua automobile abbandonata, a circa 180 chilometri dalla capitale, in una località che si chiama Villa del Carmen. L’uomo - come si apprende dai quotidiani del posto che hanno dato ampio risalto alla notizia - era stato rapito cinque giorni prima. Gli autori del sequestro, due poliziotti ed un meccanico, sono stati arrestati ed hanno confessato che hanno uc-
Il posto dove è stato trovato morto Pasquale Zarrillo, in località Villa del Carmen a circa 180 chilometri da Montevideo. In basso il titolo del quotidiano “El pais” sulla condanna dei due poliziotti.
ciso l'imprenditore poche ore dopo averlo rapito. Gli stessi si erano rivolti ai suoi familiari chiedendo un riscatto, prima di 30.000 e poi di 300.000 dollari. Dal consolato italiano a Montevideo spiegano che Pasquale Zarrillo era persona stabilmente integrata nel tessuto locale e non coinvolta nella collettività di origine, non avendo neanche mai sollecitato un passaporto italiano.
Sono stati processati e condannati al massimo della pena i due poliziotti e l’uomo, di professione meccanico, che hanno ucciso l’imprenditore. I due agenti hanno confessato di aver ucciso l’uomo solo per ragioni economiche. Uno degli assassini, il meccanico, conosceva l’imprenditore per il quale aveva lavorato altre volte per la riparazione di alcuni dei mezzi agricoli che l’uomo vendeva. E proprio per farsi riparare un
mezzo Zarrillo il giorno del sequestro si recò all’appuntamento con l’uomo, nella zona di Toledo, dove fu sequestrato e fatto salire a bordo di un furgone. A dare l’allarme fu la moglie dell’imprenditore preoccupata perché non lo vedeva rincasare. L’uomo, infatti, aveva delle abitudini precise. Quando il suo corpo è stato ritrovato Pasquale Zarrillo era già morto da giorni.
Piano per il Sud
Premialità di 38 milioni alla Regione
«Nessuna risorsa aggiuntiva» Santarsiero chiede un incontro al presidente del consiglio
Fondi comunitari Autilio: «Traguardo nella programmazione»
POTENZA - «Il Piano per il Sud approvato dal Governo non prevede alcun fondo aggiuntivo alle risorse attuali e non aggredisce, con un progetto unitario, i problemi di infrastrutture e servizi che sono alla base di difficoltà del nostro Mezzogiorno, che da otto anni consecutivi cresce meno del Paese». Lo ha detto, in una nota inviata ieri, il responsabi-
le delle politiche per il Sud dell’Anci, e sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, il quale ha chiesto «un incontro con il presidente del Consiglio e l’avvio di una stagione di proposte e confronto serrato con il governo sui problemi del Mezzogiorno». Il rappresentante dell’Anci si è detto «molto perplesso» sul Piano per il Sud, evidenziando «il
mancato coinvolgimento dell’Anci e dei sindaci nella definizione di un provvedimento che dovrebbe avere come obiettivo finale lo sviluppo omogeneo di tutte le realtà locali del nostro Sud». Santarsiero ha infine spiegato che «un grande piano per il Sud non può prescindere da una grande svolta culturale che esige analisi, confronto, discussione, autocritica, condivisione, coinvolgimento dei territori».
POTENZA – L’assessore alla formazione della Regione Basilicata, Antonio Autilio, in una nota, ha detto che la premialità assegnata alla Regione per l’attività svolta fino al 2009 per migliorare l’istruzione, i servizi per l’infanzia e per gli anziani, il ciclo integrato dei rifiuti e il servizio idrico è un «traguardo importante raggiunto dalla nuova strategia di programmazione dei fondi comunitari». L’assessore ha spiegatoche «ilprogramma operativodelFondo socialeeuropeo è supportato da 322,4 milioni di euro, risorse che saranno suscettibili di incremento dopo il 2010 solo se saremo bravi a conseguire importanti obiettivi di servizio del Quadro strategico nazionale (Qsn) nell’ambito dell’istruzione, come la riduzione dell’abbandono scolastico e l'elevazione delle competenze nelle materie dell’inglese e della matematica». Secondo Autilio, «per il raggiungimento degli obiettivi cheil programmaoperativo prevede,sarà fondamentale la capacità di progettare interventi efficienti ed efficaci.».
Acquedotto Pugliese
Schema d’accordo sull’acqua LA Giunta regionale pugliese ha preso atto di uno schema di accordo tra la Regione Puglia, la Regione Basilicata, Acquedotto Pugliese spa e l’Acquedotto Lucano spa, grazie al quale vengono definite questioni pendenti da anni tra le due regioni e i due gestori del servizio idrico integrato. In particolare, attraverso lo schema di accordo, vengono stabiliti i termini di trasferimento definitivo della partecipazione azionaria della Basilicata in Acquedotto Pugliese spa alla Puglia, la titolarità gli impianti di potabilizzazione nonché la definizione delle complessive partite creditorie e debitorie. Già gioni avevano sottoscritto atti di intesa finalizzati a definire il processo di trasferimento della partecipazione azionaria in Acquedotto Pugliese spa dalla Regione Basilicata alla Regione Puglia e a favorire la definizione delle modalità gli impianti di potabilizzazione delle risorse idriche, convenendo che la proprietà nisse riconosciuta in capo alle Regioni nei cui territori essi ricadono, mentre la gestione fosse affidata ai soggetti concessionari del servizio idrico integrato che li utilizzano in modo prevalente. Non si è fatto attendere il commento del consigliere regionale Franco Mattia che ha detto: «Per la gestione delle risorse idriche si ripone la questione che è identica a quella del petrolio. L’acqua lucana contribuisce allo sviluppo delle vicine comunità pugliesi ma non a quello delle zone dove si trovano sorgenti, invasi ed impianti».
Oggi il convegno sulla storica rivista della Uil R.G. 1553/07 IL 18/03/2010 ALLE ORE 10,00 PRESSO I LOCALI UBICATI IN POTENZA VIA DELLA TECNICA N.18 AVRA’ LUOGO LA VENDITA AL PUBBLICO INCANTO DEI SEGUENTI IMMOBILI: UNICO LOTTO Diritto: 1/2 proprietà Fabbricato non ancora accatastato in Muro Lucano, c.da Giardini Fontana degli Angeli, composto da un piano seminterrato di c.a. mq 277, piano terra mq 277 con c.a. 36 mq di balconi e terrazza, piano primo sottotetto di c.a. mq 95 con area pertinenziale di mq 1871, il tutto distinto NCT Fg 45 P.lle 677 e 678 PREZZO BASE EURO 234.400,00 SECONDO INCANTO 13/05/2010 TERZO INCANTO 16/09/2010
R.G. 1951/09 IL 18/03/2010 ALLE ORE 10,00 PRESSO I LOCALI UBICATI IN POTENZA VIA DELLA TECNICA N.18 AVRA’ LUOGO LA VENDITAAL PUBBLICO INCANTO DEI SEGUENTI IMMOBILI IN FARDELLA: 1° LOTTO Diritto: 1/1 proprietà Abitazione Via Giovanni XXIII n° 35/a di vani 8, Piano 1° NCU Fg 6 P.lla 755 sub 4 cat A/2 rendita € 413,17 PREZZO BASE EURO 156.178,26 2° LOTTO Diritto: 1/1 proprietà Locale Via Giovanni XXIII n° 35 mq. 90 Piano T NCU Fg 6 P.lla 755 sub 3 cat C/2 rendita € 97,61 PREZZO BASE EURO 36.896,58 3° LOTTO Diritto: 1/2 proprietà Terreno are 3 ca 47 NCT Fg 6 P.lla 754 rd € 0,54 PREZZO BASE EURO 91,13 SECONDO INCANTO 22/04/2010 TERZO INCANTO 27/05/2010
Tortorelli a Roma per “Lavoro Italiano” VINCENZO Tortorelli, segretario provinciale della Uilm di Potenza parteciperà al convegno sulla storia del giornale della UIL “Lavoro Italiano”, organizzato dalla fondazione Buozzi, in collaborazione con l’istituto si studi storici della Uil e con la direzione dell'omonimo mensile, previsto per oggi 25 febbraio a Roma. «Una partecipazione - ha dichiarato il segretario che da giovane sindacalista tuttora, mi emoziona, perchè proprio uno dei primi obbiettivi e' stato quello di ricercare le radici della nostra organizzazione e rivivere quei momenti storici attraverso le testimonianze delle persone». La storia del giornale della Uil, “Lavoro italiano”, sarà al centro di un convegno, presieduto da Giorgio Benvenuto, a cui parteciperanno Camillo Benevento, Sandro Degni, Antonio Foccillo ed Antonello Di Mario.
«Lavoro Italiano è un giornale nato prima della stessa Uil e, poi, dopo il 1950 ne e' diventato la voce ufficiale nelle sedi sindacali, in quelle politiche, nei luoghi di lavoro e tra la gente. Allora - ricorda il segretario dei metalmeccanici Uil - la nascente confederazione non godeva di “stampa amica” e questo quotidiano, che più volte ha interrotto e ripreso le pubblicazioni, si poteva trovare nella sala stampa della Camera a Montecitorio, o in quella del Senato a Palazzo Madama». «Il contributo di Antonello Di Mario, responsabile dell'ufficio stampa della Uilm - sottolinea Tortorelli - nell'attività sindacale della nostra organizzazione ha sempre privilegiato la comunicazione e le relazioni esterne. Proprio lui ha partecipato a numerosi corsi di formazione per i nostri dele-
Tortorelli e Di Mario
gati organizzati a Potenza e a Melfi. Questo convegno romano rappresenta anche il modo per rendere omaggio all'ultraottantenne Camillo Benevento tra i fondatori della Uil e decano dei giornalisti che lavorano nella nostra organizzazione. Ci aspettiamo da questo incontro anche delle novità sulla ripresa editoriale di Fabbrica Società che avrà come direttore politico il
nostro nuovo Segretario generale Rocco Palombella. Anche questa testata giornalistica, nata nel 1987, che ha avuto negli ultimi mesi una brusca interruzione nelle pubblicazioni - ha concluso il segretario della Uilm di Potenza - dovrebbe ritornare ad essere fruibile in una moderna veste digitale e di facile consultazione per iscritti e simpatizzanti».
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16 24 Ore in Basilicata
Caso Arbea L’assessore Viti respinge le accuse dell’opposizione: «Abbiamo usato senso di responsabilità»
«Trasparente il nostro percorso» Ma permangono « elementi di inadeguatezza organizzativa e strutturale» COMUNITA’ MONTANA ALTO SINNI
Lavoratori ancora una volta senza stipendio ALTO SINNI - I lavoratori forestali della Comunità Montana AltoSinni lamentano, per l’ennesima volta, ritardi enormi nei pagamenti. «Come tutti gli anni - si legge in una lettera - siamo costretti a chiedere l’elemosina, invece di ricevere in tempi rapidi e stabiliti quanto dovuto, siamo sempre costretti a sopportare con notevoli disagi economici per noi e le nostre famiglie. Se a questo aggiungiamo che siamo in un periodo di crisi generale dove normalmente chi lavora nonriesce ad arrivarea finemese, noi vice coordinatore il mese nemmeno riusciamo ad incominciarlo, poiché siamo al verde. Per noi durante tutto l’anno è sempre un rompicapo e unacontinuacrisi dinervi,pensiamotutti gli anni pensiamo le stesse cose: “I signori della Comunità Montana e della Regione Basilicata forse quest’anno si metteranno
una mano sulla coscienza e finalmente arriverà l’agognato assegno di pagamento, ma come sempre non arriva mai in tempo”. M a queste cose le possiamo solo pensare, perché adesso ci sentiamo abbandonati da tutti. Nonostante che questo annoso problema si protragga da sempre, nessuno (istituzioni regionali e zonali, partiti politici, sindacati, amministrazioni regionali locali) ci dà mai retta e ci sentiamo trattati da servi e non da cittadini. Durante l’anno 2009 abbiamo lavorato per tutte le giornate programmate, i pagamenti sono sempre avvenuti con estremo ritardo. Il periodo lavorativo si è chiuso a fine novembre, siamo a marzo 2010 e ancora dobbiamopercepirela mensilitàdinovembre (conti alla mano, molto semplici, ci dicono che sono passati ben 3 mesi.
La sede potentina dell’Arbea
Gustobasilicata: riconoscimenti speciali anche a Federico Valicenti e Rocco Papaleo
De Filippo e Pappaterra premiati a Senise SENISE - «Noi lucani siamo famosi per il nostro silenzio ma il silenzio a volte può diventare assordante». Questo il pensiero di Vito De Filippo, presidente della giunta regionale della Basilicata, premiato «perché ha valorizzato le risorse turistiche ambientali inserendo l’area sud della Basilicata al centro di progetti innovativi». L’occasione è stata la manifestazione di chiusura del premio Gustobasilicata nel teatro agorà della casa canonica di Senise. Il presidente è stato uno dei quattro premiati con una targa ricordo dedicata e personalizzata con lo sfondo del Pollino, delle tavole palatine e di Maratea, con la scritta: Sinis in terra di Basilicata. Gustobasilicata è un consorzio di promozione turistica nato appena nel settembre scorso, presieduto da Gerardo Fucci, ed ha diviso in quattro le tematiche di interesse: comunicazione, gastronomia, turismo ed ambiente. Affidate a Francesco Addolorato, Federico Valicenti, Domenica Roseti e Pasquale Dragonetti. Con le associate Valjdea tour viaggi e turismo presieduta da Pino Valicenti e dalla Chiusa grand relais di Fernando Schipani. Il premio vuole essere un riconoscimento a quanti si sono particolarmente distinti nei campi appena menzionati. La serata è stata presentata da Filomena Gatto di blu tv. La particolarità simpatica delle targhe è che erano differenziate a seconda del soggetto. Per la sezione gastronomia dunque premio (targa di ambasciatore lucano del cibo) a Pino Bianco, noto
IN BREVE
POTENZA - «Nel capitolo Arbea abbiamo voltato completamente pagina». E’ quanto sostiene l’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti, per il quale i recenti attacchi alla gestione dell’agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura sono dovuti «al clima elettorale che già si respira essere vivace in ambito regionale, e che fa indubbiamente alzare i toni della polemica, che peraltro rischia di essere inutilmente sterile come è quella innescata dal regionale della Pdl». Viti ha ricordato, infatti, le iniziative assunte dalla Giunta Regionale e, per quanto di competenza, dall’assessorato al ramo, in ordine alle note vicende dell’Arbea sono, invece, «limpide, evidenziano alto senso di responsabilità ed hanno avuto un percorso amministrativamente lineare». «Da una parte - spiega Viti - vi è un ente regionale che evidenzia sostanziali criticità strutturali che influiscono negativamente sul suo operato e sul pieno raggiungimento della “mission”, d’altra la Regione che ha il dovere istituzionale di riportare sui binari della funzionalità amministrativa un suo ente, nel quale ancora crede. Nel mezzo vi è la necessità di operare con la dovuta cautela perché non sia compromesso il tentativo, portato in parallelo e d’intesa con le altre istituzioni competenti in materia (Ministero, Agea coordinamento e Servizi della Commissione), cui spetta la decisione della possibile revoca del riconoscimento, di attuare un vero e proprio “piano di salvataggio”. Decisioni drastiche ed irreversibili, eventualmente, assunte con troppa leggerezza dai consessi regionali, avrebbero accentuato ancor più la frattura con l’Arbea e sarebbero state certamente male interpretate, rendendo ancor più complesso il programma di rilancio delle attività dell’Agenzia. Il percorso che la Giunta regionale ha deciso di seguire è stato limpido e coerente: in primo luogo si è fatto verificare, ad un collegio terzo, la natura e l’entità delle criticità dell’Arbea. Quindi si è dato al direttore dell’Agenzia un giusto lasso di tempo per replicare e addurre, se possibile, fondate contro deduzioni. Purtroppo, queste sono giunte oltre ogni limite temporale accettabile e, per di più, non fotografavano l’effettivo stato delle cose, perché, nel frattempo, giungeva la quarta consecutiva mancata certificazione dei conti a ribadire, inequivocabilmente, il permanere di più elementi di inadeguatezza organizzativa e strutturale dell’Arbea».
ristoratore della Muntagnola di Berlino, divulgatore dei prodotti tipici lucani, unici ingredienti della sua cucina in terra di Germania. Per la sezione ambiente, premio(maglia verde) a Domenico Pappaterra, presidente del Parco nazionale del Pollino, per la sua opera di promozione dello sviluppo ecosostenibile attraverso l’adozione del piano del parco. Il premio è stato consegnato da Mazzilli, presidente regionale Wwf. Premio speciale, Ambasciatore accademia italiana gastronomia storica, a Federico Valicenti del ristorante
Luna Rossa di Terranova del Pollino, che ha ricevuto la medaglia e la pergamena dalle mani del prefetto Aigs Sandro Romano. Per la comunicazione, premiato (talento lucano) Rocco Papaleo, autentico numero uno dello spettacolo, che ha dato un saggio del suo immenso talento, raccontando il legame con Senise e con la Basilicata ed ha annunciato l’uscita del film Basilicata coast to coast, il 19 aprile (del quale sono state proiettate alcune scene, con il commento della sigla musicale da parte dell’attore alla chitarra che ha infiammato il pubblico presente chiamato a cantare il ritornello). Un vero e proprio evento, così come ha poi ricordato De Filippo, che segnerà un preciso punto di riferimento nel panorama della promozione del territorio. «Ci sarà pure il motivo - ha detto il presidente congratulandosi con la scelta dei vincitori del premio-se girando in barca da Maratea a Metaponto, inevitabilmente si noterà la tutela delle nostre coste che sono ancora immacolate rispetto alle altre di altre regioni contigue e non solo.Questo perché c’è un popolo davvero straordinario,quello lucano appunto,che avrà mille problemi e che noi speriamo di aiutarli a risolvere pur incontrando tanti ostacoli ma conserva ancora e sopra tutti la cultura del rispetto per tutto quanto lo circonda,dai suoi simili alla natura. Una prerogativa che non è facile trovare ovunque, per questo ho fiducia che possiamo farcela,c’è bisogno solo di crederci». Gianni Costantino
BANDI PMI
CONSORZI
CIGO IN SATA
Rimandata l’apertura
Risparmio energia
Ugl chiede incontro
E’ stata spostata al 18 marzo l’apertura dello sportello relativo all’avviso per il sostegno alle Piccole e medie imprese. Lo ha deciso la Giunta regionale accogliendo le richieste degli ordini professionali, delle associazioni di categoria e degli imprenditori di rinviare l’apertura dello sportello prevista per oggi, 25 febbraio.
La Regione Basilicata affiderà alla Società energetica lucana (Sel) – dopo una valutazione da parte dell’esecutivo – «uno studio di fattibilità per consentire l’utilizzo della risorsa idrica ai fini della produzione di energia per gli impieghi del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto». Lo studio riguarderà anche «gli altri due enti consortili del Vulture e della Valle dell’Agri, operanti al servizio dell’agricoltura sul territorio lucano».
«Con le due settimane di cassa integrazione per tutto lo stabilimento e i problemi occupazionali che stanno nascendo a partire dai lavoratori precari e dell’indotto, diventa sempre più evidente che ancora oggi per la Fiat Sata di Melfi e per l’intera Basilicata non esiste un piano industriale, per tanto è urgente ed opportuno che la Regione convochi azienda e sindacato ».
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24 Ore in Basilicata 17
Giovedì 25 febbraio 2010
18 24 Ore in Basilicata
Giovedì 25 febbraio 2010
SCIARE IN Parlano gli operatori: «Pochi i servizi»
Sellata, bella sì ma i potentini la snobbano Divisi sul bilancio delle stagioni passate
Giovedì 25 febbraio 2010
24 Ore in Basilicata 19
BASILICATA Positivo anche il bilancio del Vulturino
Non c’è neve? E Viggiano punta sullo sci estivo
di ANNA MARTINO di ANGELA PEPE
A prediligere la montagna a due passi da Potenza sono soprattutto i pugliesi Ma si tratta comunque di un turismo “mordi e fuggi” Ranaglia: «Creiamo attrattori per tutte le stagioni»
VIGGIANO - MARSICOVETERE - Si parla di bilancio positivo per questo primo scorcio di stagione per gli impianti sciistici di Viggiano e Volturino, grazie alle abbandonanti nevicate dell’ultimo periodo. Una buona affluenza di turisti da entrambe le parti che ha portato una bocca d’ossigeno ad un settore soggetto ai capricci del tempo. L’impianto di Viggiano per il periodo natalizio è stato chiuso per mancanza di neve, come ci fa sapere Vincenzo Nigro della Sogis, società che gestisce il complesso sciistico della montagna “Grande” di Viggiano. «L’impianto si è aperto agli inizi di gennaio - specifica il responsabile - quindi la mancanza di neve nel periodo di Natale ci ha un pò penalizzati. Ma dagli inizi di gennaio fino alla settimana scorsa c’è stata una buona affluenza di turisti. Non solo - ha affermato Nigro - si sta incrementando notevolmente l'attività con i ragazzi delle scuole, grazie alla presenza della scuola di sci lucana». Positivo anche il bilancio del complesso sciistico del monte Volturino, «nonostante - ha spiegato il responsabile della società che gestisce gli impianti la “Galassia60”, Antonello Briglia - questa stagione si è caratterizzata in determinati periodi per condizioni avverse per il Volturino, come forti bufere di neve, vento e densi banchi di nebbia in cima al monte. Per la caratteristica del nostro impianto ha sottolineato Briglia - in alcuni fine settimana non si è potuto sciare perché il nostro impianto, ha pregi e difetti. Un pregio: è il più lungo come piste e il difetto che quando ci sono condizioni avverse come le bufere di neve o vento forte, in cima ci sono difficoltà per sciare, mentre giù all'arrivo, la situazione è completamente diversa. E proprio - ha evidenziato il responsabile di “Galassia60” - per poter risolvere tale problema stiamo cercando di creare una stazione sciistica intermedia. A parte ciò - ha aggiuntoBriglia - sul lungo periodo si è registrata una buona presenza di turi-
sti. La neve c'è stata e gli impianti sono stati sempre aperti. Infatti siamo stati i primi ad aprire in tutta la Regione. Abbiamo avviato molti corsi per le scuole. Oltre centonovanta bambini hanno “invaso”le nostre piste». Ma a caratterizzare in modo particolare i due impianti valligiani sono state delle novità: dalla nuova pista “tubing” a Viggiano, all’inaugurazione del rifugio Albergo su al Volturino. Novità determinanti per promuoveresia ilturismo invernale che quello estivo. Per la montagna Grande Viggiano l’inaugurazione di pochi giorni fa è stata di un intero pacchetto di nuovi servizi attrattivi turistici: dalla “Pista Snow Tubing Neveplast”, al nuovo impianto di risalita della prima pista con nastro trasportatore Sankid di 110 metri, il nuovo sistema dibiglietteria automatizzato “mani libere” e il parco giochi gonfiabile, oltre alla presentazione del Parco Avventura Estivo». Novità che hanno contribuito ad elevare in positivo l’impianto sciistico, in modo particolare la pista tubing, piste da sci in materiale sintetico, il neveplast. Un divertimento per grandi e piccini sia d'inverno che d'estate, con gommoni speciali sulle piste apposite. Infatti ha aggiunto il rappresentate della Sogis “grazie alla neo pista si punta anche ad un turismo estivo”. Turismo estivo che comprende escursioni con l’avvio del Parco avventura, una specialità per gli appassionati della natura, con l’articolazione di un percorso tra i boschi della montagna. Obiettivo è puntare sulla valorizzazione del suo importante patrimonio paesaggistico ed ambientale. Un turismo del futuro per far conoscere la montagna Grande come destinazione neve ma anche come meta estiva, attraente e di qualità. Come per l’impianto sciistico di Viggiano, anche la montagna del Volturinoha avutola sua new entry per l'anno nuovo, l'apertura del ristorante Albergo - rifugio, punto ricettivo turistico e valore aggiunto del complesso sciistico. Struttura adiacente alla strada d'arrivo agli impianti,in pianaImperatore,dotata di 30 posti letto, un bar e un ristorante. Anche in questo caso la finalità è valorizzare al massimo tutte le potenzialità del territorio di Marsicovetere, puntando sul patrimonio ambientale, sulle piste da sci e gli itinerari di trekking, promuovendo in modo mirato un'offerta variegata e sulle opportunità legate agli sport all'aria aperta e alla natura. Insomma tutto ciò per rafforzare l'organizzazione dell'offerta turistica del territorio valligiano e far conoscere una terra ricchissima di opportunità».
Le precipitazioni delle ultime settimane salvano la stagione. A montagna Grande inaugurata la Pista snow tubing Neveplast
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PIGNOLA - La montagna: odori, colori, sapori, aria pulita, sport all'aperto. Gli appassionati percorrono chilometri per raggiungerla. I lucani, pur avendola a due passi, ne fanno benissimo a meno. È quanto emerge dal resoconto dei gestori delle strutture alberghiere nei pressi di Pierfaone e Sellata, nei comuni di Abriola e Pignola. Nel tracciare un bilancio tutto sommato positivo della stagione invernale ormai agli sgoccioli, uno dei primi dati negativi è proprio l'assenza di turisti lucani. Il flusso, infatti, si caratterizzerebbe per una massiccia percentuale di pugliesi, per lo più famiglie, con figli di età media intorno ai 10 anni. «Non c’è la cultura della montagna - afferma il presidente del consorzio turistico di Abriola, Oreste Ranaglia - abbiamo questa risorsa ma non sappiamo valorizzarla». Ranaglia fa riferimento soprattutto ai cittadini del capoluogo lucano che «dovrebbero essere i primi fruitori». In proposito, il presidente ha lanciato alcune proposte al Comune di Potenza. Tra queste il trasporto, anche solo per il fine settimana, dalla città alla montagna. Agevolare l'accesso dei fruitori è solo uno dei tanti obiettivi che il consorzio si pone di raggiungere per incrementare un settore che stenta a decollare. «Se da un punto di vista gestionale - afferma Ranaglia - in riferimento alle aspettative il bilancio è positivo, dal punto di vista dell’offerta turistica abbiamo ancora delle carenze». Da un alto, infatti, il consorzio è riuscito a rispettare i tempi di apertura degli impianti sciistici. «Nel momento in cui ci hanno ufficialmente affidato gli impianti, ovvero il 12 dicembre, nel giro di un mese abbiamo reso funzionali le strutture ottemperando a tutti gli obblighi, dalla manutenzione a ogni tipo di revisione. Le piste sono aperte tutti i giorni da metà gennaio e questo è già un fattore positivo da sottolineare». Dall'altro, però, la zona necessita di un ampliamento dei servizi. «Innanzitutto continua Ranaglia - l’accoglienza. Un luogo al coperto, con apposite sedute, in cui permettere agli sciatori di calzare gli scii». E poi, un centro di informazione in cui trovare indicazioni utili sulle piste e i servizi offerti, bar e piccole baite lungo il tracciato, un parco giochi per bambini adeguatamente attrezzato (piste da bob, ciambelle, giochi, punti di ristorazione), vendita di prodotti enogastronomici e articoli sportivi. E siccome la montagna è tutta da scoprire, principalmente in estate, bisogna puntare su altre attività, come il walking di montagna, l'equitazione, lo sci d'erba, la mountain bike. Il primo passo da fare, in tal senso, è quello di rendere i sentieri percorribili. «Bisogna riprende Ranaglia - evidenziare i percorsi attraverso una cartellonistica che indichi tempi di percorrenza, distanze, eventuali difficoltà e pericoli». Per la prossima stagione, infatti, è in progettazione una sorta di bike-park, con tanto di istruttore e percorsi con diversi livelli di difficoltà. «Contiamo di concretizzare il programma nei prossimi tre anni. Diventa indispensabile, però, il contributo della Regione, alla quale abbiamo chiesto di destinare parte dei fondi Piot a queste iniziative». Alle risorse finanziarie andrebbero coniugate lo spirito di iniziativa dei privati. L'Hotel Pierfaone, per esempio, offre dei pacchetti turistici sia durante la stagione invernale che quella estiva. Il prezzo varia a seconda della permanenza. Si passa da 250 euro per il fine settimana a 30 euro per la singola giornata. In entrambi i casi sono inclusi gli sci, lo skipass e la lezione di maestri di sci dalla durata di un'ora. Costi più o meno standard per le offerte della stagione estiva, dove lo sci viene sostituto dall'equitazione. Alle prese con un turismo “mordi e fuggi”, gli operatori turistici cercano di attivarsi quanto più possibile. Pacchetti, infatti, propone anche l'Hotel La Maddalena il cui responsabile, però, non è così ottimista. Dopo aver definito il bilancio delle ultime stagioni «assolutamente negativo», aggiunge: «Qui è tutto da cambiare. Se non ci sono strutture, attrattive, svaghi, la gente cosa viene a fare?»
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Giovedì 25 febbraio 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
IL FATTO DI OGGI
Un proiettile in redazione
La lettera indirizzata al direttore del Quotidiano, Paride Leporace. A destra gli inquirenti in redazione (Foto Andrea Mattiacci)
UNA busta senza mittente: sopra, scritto a mano, il nome del direttore del Quotidiano, Paride Leporace. Dentro una lettera e un proiettile. Per la seconda volta alla redazione del Quotidiano arriva un’intimidazione. Stavolta un proiettile e una lettera scritta tutta in stampatello, con minacce al sindaco Santarsiero in particolare. Ma poi c’è l’invito alle dimissioni indirizzato a diversi politici del Comune e della Regione, ma anche ai parlamentari Margiotta e Belisario. Non mancano le minacce ai giornalisti. «Nella precedente missiva - si legge sulla lettera - abbiamo chiesto le dimissioni del sindaco di Potenza: questo non è avvenuto. Per questo il sindaco Vito Santarsiero viene condannato a morte. Sentenza che sarà eseguita con un colpo di pistola alla testa.
Invitiamo inoltre alle dimissioni politici: M. M. Molinari - Comune di Pz, Luigi Scaglione - con. Reg.Bas. I deputati lucani: Belisario Felice - Margiotta Salvatore. I giornalisti: Mimmo Sammartino, Paride Leporace, Oreste Lo Pomo. Inoltre chiediamo le dimissioni del Vescovo di Potenza Superbo. In caso di mancate dimissioni che nei vostri confronti saranno emesse sentenze di condanna a morte. Libertà». A firmare la lettera “gli anarchici lucani”, la stessa sigla utilizzata per un’altra lettera indirizzata alla Gazzetta del Mezzogiorno nel febbraio del 2008. Solidarietà e sostegno sono stati espressi dal presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro a Belisario e alle «altre vittime delle intimidazioni: il sindaco di Potenza e lo stesso direttore del Quotidiano, entrambi minacciati di morte».
Un giro tra alcune contrade del capoluogo. I terreni cedono e le strade si aprono
Un territorio che si sbriciola La situazione più seria a Macchia Maligna. Cinque anni fa la frana a Bosco Piccolo NEI GIORNI scorsi la frana di Maierato, in Calabria, ha sconvolto tutti. Abbiamo guardato le immagini della terra che si muoveva con paura e pensato anche al nostro territorio. Le abbondanti piogge degli ultimi mesi, in effetti, qualche problema lo hanno creato. Ancora nessun “caso Bosco Piccolo”, ma - come mostrano le foto di Andrea Mattiacci - nelle contrade alle porte di Potenza la situazione è già di pre allarme e lo ha capito il consigliere del Comune di Potenza, Rocco Summa (nella foto), che nei giorni scorsi ha invitato gli enti preposti a muoversi prima che la situazione degeneri. «Il problema - ha spiegato il consigliere dei Dec, durante il lungo giro tra le strade periferiche - sono le acque non irrigimentate, i terreni si inzuppano e poi franano». A Macchia Maligna la situazione più grave: un terreno che è venuto giù sulla strada che collega contrada Bancone ad Avigliano scalo. I residenti della zona, per evitare il completo isolamento, si sono rimboccati le maniche e con le pale e i trattori hanno cercato di ripulire il più possibile la strada, ma resta transitabile una sola carreggiata. Lo spettacolo è simile però a contrada Lavangone, dove sembra venir meno il terreno sotto la strada asfaltata. Così come segni di cedimento sono evidenti su tutte le strade che portano ad Avigliano scalo. Spettacolo simile ovunque. Il rumore dell’acqua che cade fa da sottofondo a tutto il viaggio e non è un suono piacevole per i residenti, che sanno quali conseguenze ciò comporterà. Esattamente cinque anni fa, infatti, proprio a causa delle piogge copiose, i residenti di Bosco Piccolo dovettero abbandonare le loro case. Un intero piccolo borgo diviso in due da una frana che costrinse tutti alla fuga in poche ore. Ora, a causa di un inverno che non dà tregua, la paura ritorna. Nei prossimi giorni cercheremo, anche attraverso l’aiuto di esperti, di capire le aree di particolare rischio a Potenza. Un’analisi necessaria per un territorio che si sbriciola. a.giacummo@luedi.it TRIBUNALE DI POTENZA SEZIONE FALLIMENTARE VENDITA IMMOBILIARE SENZA INCANTO in danno del fallimento R.F. N.26/2003 Giudice Delegato D.ssa M. Mainenti – Curatore Dott. Pietro Pisani Il giorno 30.04.2010 alle ore 11.00, dinanzi al G.D. ed alla presenza del Cancelliere avrà luogo la vendita del seguente immobile : TERRENO in POTENZA – Via Appia - Loc. Betlemme, Foglio 49 p. 1326 superficie mq 8.473 al prezzo base di € 327.850,00 oltre IVA. Per i dettagli sulle condizioni e le modalità della vendita consultare il Rende Noto ; la CTU del tecnico inc , la mappa e l’Assetto urbanistico DUT di via Appia, presso la Cancelleria fallimentare in Potenza Via N. Sauro e i siti : www.pisanipietro.com - www.tribunalepotenza.astegiudiziarie.it Dr.Pisani - Via della chimica, 9 -Potenza -
IL REPORTAGE FOTOGRAFICO
LAVANGONE
SAN LUCA SCAFARELLI
SAN LUCA SCAFARELLI
MACCHIA MALIGNA
MACCHIA MALIGNA
AVIGLIANO SCALO
TERRENO ARGILLOSO
LE STRADE
LA VIABILITA’
CANALETTO
CANALETTO
IL SAFARI
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Potenza
Il gip Gerardina Romaniello ha commutato la pena in obbligo di firma una volta a settimana
Tolti i domiciliari a Ferramisco L’uomo era stato “costretto” a convivere con un altro pregiudicato SARÀ stato per il clamore at- segnato ai domiciliari protorno a quella convivenza prio come lui, e perdipiù allo forzata agli arresti domici- stesso indirizzo! Sembra i liari, ma in una storia che si due anni prima si fossero acrispetti è sempre meglio la- cordati per dichiarare quelsciare un ruolo anche al ca- la residenza nei documenti so, perciò si parlerà di una che servivano ad Hanine per coincidenza sorvolando sul- il permesso di soggiorno, l'imbarazzo che è circolato ma che di lì potesse ingenenegli ultimi giorni tra i vari rarsi una situazione così uffici del Palazzo di giusti- non se lo poteva aspettare nessuno, tantomeno la mozia. Ieri mattina Angelo Fer- glie di Ferramisco che conramisco ha rimesso piede divideva quel appartamento fuori casa per la prima volta nel quartiere di Chianchetta dopo tre mesi, e sembrerebbe già col marito, e il loro biml'epilogo della vicenda rac- bo. Il primo contata dalad accorle cronache gersi di non del Quotiessere gradiano già in dito sarebbe due puntastato il nuote, giovedì vo arrivato, scorso, e che è “evaquesto marso” giovedì tedì. scorso e da Ferramiallora viene sco era ai doospitato in miciliari da carcere a novembre Betlemme. per aver ruInfine la nobato centotizia della licinquanta berazione di euro dalla Ferramicassa di un sco. bar, dov'era Ieri mattientrato in na il gip Gepiena notte rardina Rosenza sapemaniello ha re che la scedeciso di na veniva Il tribunale di Potenza trasformamonitorata re gli arredi continuo sti domicida una teleliari in un più blando obbligo camera di sorveglianza. C'era voluto poco per risa- di firma per una volta alla lire a lui visti i numerosi pre- settimana. In udienza, un cedenti, ed era stato arresta- po' a sorpresa, anche il pm to con la sola concessione dei Eliana Franco si è mostrata domiciliari, così la detenzio- favorevole all'istanza prene proseguiva senza intoppi sentata dall'avvocato Massiin attesa del processo fino al- mo Laurita, e adesso Ferralo scorso lunedì, quando gli misco, se ne avrà voglia, poagenti della polizia di fron- trà riprendere a lavorare, tiera dell'aeroporto di Fiu- ma soprattutto ad aiutare la micino hanno bussato alla moglie nelle faccende in atporta con una vecchia cono- tesa dell'inizio del processo scenza, Said Hanine, maroc- che è stato già fissato per chino di Casablanca, accusa- marzo. to di spaccio di droga, e conLeo Amato
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VERTICE IN PREFETTURA
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Ieri si è riunita la conferenza permanente
Allarme incidenti stradali Osservatorio sulla prevenzione IERI mattina, presieduta dal prefetto Luigi Riccio si è tenuta la riunione della conferenza permanente per la predisposizione di iniziative in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno degli incidenti stradali dovuti all’eccesso di velocità o a erronee condotte di guida dipendenti dall’uso di alcol o sostanze stupefacenti. All’incontro hanno partecipato i responsabili delle locali forze dell’ordine, gli assessori alla Viabilità e alle Politiche dei servizi sociali del Comune di Potenza, l’assessore provinciale alla Viabilità, il direttore generale territoriale del ramo trasporti della sede di Potenza (ex Motorizzazione civile), il capo compartimento Anas di Basilicata, il dirigente del dipartimento salute e sicurezza sociale della Regione Basilicata, i rappresentanti degli uffici scolastici regionali e provinciale, il dirigente delegato per la sede coordinata di Potenza del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche, il vice direttore dell’Istat, dirigenti incaricati delle aziende sanitarie Potenza e ospedaliera “San Carlo”, il dirigente di Basilicata Soccorso 118 e il direttore dell’ufficio provinciale dell’Automobile club d’Italia. Nella riunione è stato approfondito l’esame della “Direttiva per garantire un’azione coordinata di prevenzione e contrasto dell’eccesso di velocità”, emanata dal ministero dell’Interno il 14 agosto 2009, per la pianificazione di linee operative riguardanti l’utilizzo delle apparecchiature di controllo e le modalità di accertamento delle predette violazioni.
Al fine di contrastare in maniera sempre più efficace il fenomeno dell’incidentalità stradale è stato costituito, ai sensi della citata direttiva, uno specifico osservatorio, coordinato dal prefetto e finalizzato a monitorare gli incidenti stradali dipendenti dall’eccesso di velocità e a misurare l’efficacia delle attività di contrasto, composto dagli organi della polizia stradale e di quelle locali, nonché da tutti gli enti ed organismi pubblici competenti in materia. Nel predetto organismo sono confluiti i due tavoli di lavoro in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno degli incidenti stradali, già costituiti dal prefetto in seno alla conferenza permanente lo scorso 31 marzo 2009. Nel corso dell’incontro i coordinatori dei due gruppi di lavoro hanno illustrato le attività finora svolte ed i risultati conseguiti sia in relazione ai percorsi di formazione per gli operatori delle polizie locali e di prevenzione per gli studenti delle scuole medie e superiori, che in materia di servizi coordinati di vigilanza. Inoltre, è stato presentato dal Comune di Potenza il progetto esecutivo denominato “Drugs on street” predisposto dall’amministrazione comunale e concernente la realizzazione di servizi coordinati di controllo su strada, da effettuare in collaborazione con appartenenti alle forze dell’ordine, per l’accertamento delle condizioni psico-fisiche dei conducenti, unitamente ad un progetto di prevenzione in materia, volti a contrastare la guida in stato di alterazione da sostanze stupefacenti.
L’INIZIATIVA
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Nel capoluogo il team del cartone tutto europeo ANCORAunavolta Potenzasaràla“base”della realizzazione di un cartone animato di valore europeo. Dopo il cortometraggio animato dedicato alla storia della Basilicata (in cui il senatore a vita Emilio Colombo aveva messo a disposizione la propria voce per doppiare se stesso), il Consiglio d’Europa ha finanziato(con unfondodisoli 5.000euro)la produzione di un’animazione gli effetti e sulle strategie da mettere in campo per combattereil cambiamentoclimatico. Comesempre, diversii partnercoinvolti (Austria con l’associazione Wonder, Romania con Green Echoes association, Danimarca con Vuc, Turchia con To be with nature), ma sarà l’associazione Euronet di Potenza (centro Europe direct, ovvero soggetto attuatore di diversi progetti comunitari per la Basilicata) il raccordo tra i partner impegnati. A lavorare sul cartone animato (il progetto andrà avanti fino a fine anno) ragazzi dai 15 ai 30 anni. Per ogni nazione coinvolta, sono 8 i giovani che potranno confrontarsi con l’esperienza:per l’Italia,laselezionenon sièancora conclusa e contattando l’associazione Euronet chiunque potrà candidarsi alla collaborazione, praticamente volontaria per tutti i protagonisti dello spot ambientale che ne verrà fuori. Nei giorni scorsi, alcuni di questi ragazzi, hanno soggiornato a Potenza dove hanno costruito la strategia per la realizzazione del cartone animato: idee buttate giù, confronto serrato, qualche bozzetto già messo nero su bianco. Così hanno individuato anche i temi da sviluppare nel cartone animato (clima cartoon) che sarà costruito come un collage di tanti piccoli spot, legati da un unico filo conduttore: la salvaguardia dell’ambiente. Da ciascuno dei Paesi coinvolti, le “squadre di lavoro” invieranno i propri lavori che a Potenza prenderanno formagrazie allaregiaesperta delpotentino Gianluca Lagrotta. s.l.
Appuntamento con Elio Veltri e il suo “Mafia pulita” L’invito della Cgil dopo la bocciatura del Tar
Il “Basilicata” incontra Bando asili nido: «Bisogna gli studenti potentini rimodulare il prezzo» Santino Bonsera ed Elio Veltri
(foto Andrea Mattiacci)
I VINCITORI del “Premio Basilicata” incontrano gli studenti del capoluogo. I vincitori delle diverse sezioni del Premio Basilicata incontreranno gli alunni delle scuole superiori lucane, presentando le opere che hanno ricevuto il riconoscimento nel corso dell'ultima edizione. L’iniziativa ha preso il via ieri al Grande Albergo con il libro “Mafia pulita” di Elio Veltri. L'obiettivo, ha spiegato il presidente del circolo culturale “Silvio Spaventa Filippi», Santino Bonsera, «è quello di dare continuità al Premio, portando la manifestazione
nelle scuole e non relegandola alla cerimonia di premiazione». I primi alunni coinvolti nell'iniziativa sono stati quelli della Val d'Agri, che hanno partecipato a un incontro su “Legalità e democrazia”, durante il quale Veltri ha parlato del suo libro, davanti ad alcune centinaia di studenti: «La presentazione del volume - ha aggiunto lo scrittore - suscita maggiore interesse al Sud rispetto al Nord, dove ho registrato un numero di partecipanti veramente basso. Vorrei ricordare che oggi la vera capitale della Mafia è Milano, e non sono io a dirlo ma i fatti».
ADESSO che «il Comune si troverà a dover rimodulare il bando per la gara d’appalto sugli asili nido, tenga conto anche del prezzo da mettere a base dell’avviso». L’appello arriva dalla Cgil - Fp che interviene dopo la “bocciatura” del Tribunale amministrativo regionale nei confronti del bando predisposto dall’amministrazione per l’affidamento della gestione degli asili nido (il ricorso è stato portato avanti dalla cooperativa Auxilium che aveva individuato alcune irregolarità nel provvedimento, spiegando che il testo della gara non rispettava il decreto 163 del 2006, comunemente chiamato codice degli appalti). Sembra che il Tar abbia anche individuato la necessità di modificare il bando per la partecipazione alla gara. Così, Michele Sannazzaro, della Cgil - Fp (rappresentante della sigla con delega al settore delle cooperative) spiega che forse, otre al decreto indicato come “guida” l’amministrazione comunale dovrebbe tenere conto anche di un altro fattore, il prezzo appunto. «Al momento il prezzo posto a base d’asta è decisa-
mente basso - dice - Già oggi le cooperative che gestiscono il servizio si muovono tra mille difficoltà e nonostante questo garantiscono un servizio d’asili nido di qualità molto elevata, tanto da poter tranquillamente garantire il confronto con le migliori strutture del Nord del Paese». Il punto, però, è che nel frattempo sono intervenuti degli adeguamenti contrat-
tuali per le categorie che lavorano nel settore. «Così, mantenendo quel prezzo a base della gara, sarebbe davvero complicato continuare a garantire qualità del servizio e contemporaneamente la situazione occupazionale adeguata. Ma, visto che il settore, nella città di Potenza, è davvero meritevole, perchè rinunciare a una delle due cose?».
IL SALUTO Pasquale Andria, presidente del Tribunale dei minori di Potenza, lascia la regione Basilicata. Dopo tanti anni di impegno a favore dell’infanzia nella nostra regione, Andria tornerà nella sua Salerno, dove è stato nominato presidente del locale Tribunale dei minori
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Potenza 21
Giovedì 25 febbraio 2010
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Giovedì 25 febbraio 2010
“Così vicini, così lontani” per l’inclusione sociale
Unicef e Zonta club per l’emergenza Haiti
SI intitola “Così vicini, così lontani” la manifestazione sul tema dell'inclusione sociale in programma domani alle 19, nel Rodotto dello Stabile. Il tema è quello dell'inclusione sociale, che chiede oggi urgente attenzione da parte della società civile e della classe politica dirigente, al fine di porre rimedio al clima di intolleranza e di difficile convivenza con “l’altro”. Modera l'incontro il giornalista Ugo Maria Tassinari interverranno Narissa Bradford, Leonardo Gallo e Angelo Lucano Larotonda docente di antropologia culturale all'Università degli studi della Basilicata .
SI terrà il prossimo primo marzo, alle 19, nel teatro Stabile l’iniziativa “Emergenza Haiti”, organizzata dal comitato Unicef di Potenza, in collaborazione con lo “Zonta club” e con il contributo di vari artisti. Obiettivo: raccogliere fondi da destinare ai bambini di Haiti colpiti dal recente terremoto. Animeranno l’incontro: la compagnia teatrale "La Salesiana" (Michele Condelli, Enza Barbaro, Gennaro Campochiaro), Piero Cuscino e Mimmo Addamiano, Renato Pezzano e “Acoustic jazz trio”. Lo spettacolo sarà condotto da Maria Carmela Berterame. Il ricavato sarà devoluto all'Unicef per l’emergenza Haiti.
IL CONCORSO
“Le mille e una massima” di Mario Colucci
Arlecchino, commedia ridicolosa
SI intitola “Le mille e una massima” il volume di Mario Colucci che sarà presentato il prossimo 3 marzo alle 19, nel teatro Stabile, all’interna della rassegna - giunta alla sua quinta edizione - “Lettere d’autore. Incontro con gli scrittori”. Il volume di Colucci è una raccolta di massime, aforismi e riflessioni. Alla serata, moderata dal giornalista Gianluigi petruccio, parteciperanno, oltre all’autore, anche il sindaco di Potenza, Vito santarsiero, Pietro Antonio Basentini, Maestro del lavoro e la poetessa Virginia Grassi. L’appuntamento per tutti è, quindi, per il prossimo 3 marzo alle 19 nel teatro Stabile
E’ PREVISTO per domani alle 18 al Teatro Don Bosco “Arlecchino”, commedia ridicolosa in musica. Uno spettacolo musicale frutto della miscela dei testi originari di Carlo Goldoni e Dario Fo, che ripropone la tradizione del teatro dell’Arte in modo divertente e originale: Arlecchino, Pantalone, il Dottore, Brighella, Smeraldina e il Capitano ci faranno entrare nel gioco fantastico del teatro ed incontrare momenti di vita del comici del 1500. Le canzoni, le musiche, i colori, le coreografie, faranno apparire e sparire questo gran carro di maschere che viaggia nella magia del teatro. Un’occasione unica per vivere la magica atmosfera del carnevale!
L’iniziativa In scena “La pace” per il progetto “IntegrAzione”
UN CONVEGNO NELLA SALA DELL’ARCO
Quarta edizione del premio Garaguso per la solidarietà
Spagnoletti racconta il “Decennio francese” “IL decennio francese nelle province meridionali”. E' stato questo il tema della conferenza svoltasi ieri pomeriggio presso la Sala dell'Arco del Comune di Potenza. Ad organizzare la conferenza il Comune di Potenza e la Deputazione di Storia Patria. A fare da cicerone Angelantonio Spagnoletti docente di storia moderna presso l'Università di Bari. Il decennio napoleonico è stato rivisitato in tutte le salse dal docente pugliese che ha inteso salutare Antonio Lerra responsabile Deputazione Storia Patria di Potenza. Un periodo di grande fermento amministrativo, sociale economico, quello che va dal 1806 al 1815 che ha visto l'ascesa nelle provincie meridionali di Napoleone. Il ruolo delle città, le modifiche territoriali, il senso di appartenenza ai palazzi di governo, la centralità delle istituzioni, la figura di Napoleone, il cambio di alcune province ivi compresa quella di Potenza che diventa capoluogo a discapito di Matera. Un vero e proprio escursus storico e antropologico quello elaborato dalla mente arguta di Angelantonio Spagnoletti che ha svolto una rivisitazione storica del periodo di punta dell'ingresso napoleonico in Italia dopo anni di vera e propria dittatura borbonica. Prima Napoli, poi Milano, Madrid e Monaco di Baviera, poi le varie fasi repubblicane, lo storico barese ha inteso ricordare nel corso della conferenza di ieri la prorompente ascesa di Napoleone che ha fatto breccia nel territorio meridionale, prima con la fase dell'istituzione, poi con quella dell'amministrazione entrambe legate dal filo rosso di una presenza massiccia e sempre importante sul piano della centralità politica e storica. Una fase, quella del decennio napoleonico che ha cambiato usi, costumi e modalità di pensiero degli italiani e in partico-
Un momento dell’incontro di ieri
lar modo dei cittadini delle province meridionali. Dalle strutture religiose si è passati in sostanza ai palazzi di
governo alla vera e propria governance napoleonica, figlia della forza indiscussa dei francesi nel contesto mondiale.
Anche Potenza è stata toccata da questo passaggio visto il cambio di capoluogo e le tante fasi storiche che hanno visto la città capoluogo impegnata in una forma di sviluppo armonico e strutturale. Angelantonio Spagnoletti ha espresso la sua filosofia di pensiero, legando il periodo agli studi di Pasquale Villani. I mutamenti di censo, di identità sociale, economica e filosofica sono stati al centro della conferenza su uno dei temi più importanti della storia moderna, quella del periodo napoleonico. Gli appassionati della materia, hanno seguito in massa e con interesse l'evento. Una conferenza in grande stile, dinamica e ricca di idee. Così Angelantonio Spagnoletti ha potuto far breccia sui giovani ricercatori potentini. Napoleone porta miglioramenti, idee e nuova linfa, almeno stando alle risultanze della conferenza. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
QUESTA SERA AL DON BOSCO
“Il mio amico Eric” di Loach per la rassegna “35 millimetri” PROSEGUE la rassegna cinemetografica “35 millimetri. Grandi autori e giovani emergenti”. Questa sera, alle 21, al cineteatro Don Bosco verrà proiettato il film di Ken Loach "Il mio amico Eric" di Ken Loach In “Looking for Eric” - questo il titolo originale della pellicola - celebra il matrimonio inedito tra la commedia proletaria e il repertorio di Frank Capra, formando una coppia irresitibile: Eric Cantona, star indimenticata del Manchester United pre Beckham, (il mitico numero 7) e Eric il postino, cinquantenne
depresso in ambasce sentimentali e alle prese con un criminale che gli plagia il figlioccio. Non sapendo a che santo votarsi, il secondo si rivolge al poster del suo omonimo, san Cantona. Ed ecco che il calciatore francese gli si materializza davanti, per fargli da coach nel ritorno alla felicità. Divertente dall' inizio alla fine, il film è una miniera d' inventiva declinata in forma semplice e diretta, come sa fare chi ama il suo pubblico. Comicissimi i pomposi aforismi di Cantona, inventati dallo sceneggiatore Paul Laverty
Luci sempre accese a “Palazzo”
nello stile di quelli pronunciati dal campione (che si diverte a prendersi in giro) durante la sua carriera. Impagabile il gruppo degli amici del postino, che fanno squadra con lui per proteggerlo dal teppista. Cme ha scritto Alberto Crespi su “L’Unità” con questo film «Ken Loach ci ha riconciliato con il mondo. Accade anche con i suoi film drammatici, figuratevi quando fa una commedia. “Looking for Eric” è la quintessenza del calcio, la descrizione più pura dell'amore che un tifoso può nutrire per un campione».
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Wolfman 17.15 - 19.45 - 22.15 Sala 2 Baciamo ancora 16.30 - 19.15 - 22 Sala 3 Il figlio più piccolo 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 4 Che fine hanno fatto i Morgan 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Scusa ma ti voglio sposare 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Amabili resti 16.30 - 19.15 Paranormal activity 22.15
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Il richiamo della foresta 3 D Unico spettacolo alle 18.30 Il concerto Unico spettacolo alle 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Scusa ma ti voglio sposare 21
La locandina del progetto
Prima....
DOMANI, con sipario alle 20, al teatro Stabile diPotenza, andrà inscena “La pace”, liberamente tratta dall’omonima commedia di Aristofane. La regia dello spettacolo è di Vittorio Micocci, con la partecipazione di Gommalacca Teatro (Carlotta Vitale e Mimmo Conte), Gianfranco Prillo, le performance musicali di Marco Lopomo, Canio Pepe, Renato Pezzano, Giuseppe Romaniello, le coreografie dell’Accademia Dimensione Danza Giselle, le video-installazioni di Elisa Laraia, l’adattamento alla sceneggiatura di Carmen Laraia, assistente di produzione Donatello Nolè. La rappresentazione teatrale rientra nell’ambito della seconda edizione del progetto voluto dall’associazione “Potentialmente onlus, “IntegrAzione”. Anche quest’anno il progetto prevede una serie di eventi culturali (incontri, convegni, dibattiti, rappresentazioni teatrali, mostre, concerti) con l’unico obiettivo di dimostrare concretamente come ci possa essere una perfetta inclusione delle persone con disabilità all’interno di una società civile. L’inclusione sociale, infatti, è la missione che l’Associazione Potentialmente Onlus persegue da anni, affinché si possano abbattere pregiudizi e barriere e si possano superare tutti gli ostacoli al libero ed egualitario inserimento di tutti gli individui nella comunità. Per realizzare questo, è necessario che ogni singola iniziativa avvenga con il concorso paritario degli individui, dei gruppi, delle istituzioni senza discriminazione alcuna: questo, continua ad essere lo spirito del progetto “IntegrAzione”.
...e dopo
A ELENA GABRIELLA Due anni fa siamo impazziti di gioia. Oggi ci fai impazzire tu. Ogni giorno. Ma sempre di gioia. Papà e mamma ti abbracciano con tutto l’amore che hanno
Wolfman LAWRENCEWN Talbot rientra in seno alla famiglia dopo una lunga assenza e in una notte di luna piena. Fuori dalla sua tenuta, una bestia affamata e famelica abita i boschi. Durante una “battuta di caccia”, la bestia aggredisce e azzanna Lawrence riducendolo in fin di vita. Il giovane Talbot si trasforma nelle notti di luna piena in un lupo, aggredendo e uccidendo gli abitanti del villaggio.
Il figlio più piccolo LUCIANO Baietti è un piccolo imprenditore scaltro e ambizioso che nel giorno stesso in cui sposa la donna da cui ha avuto due figli, scompare assieme a un eccentrico. Alla vigilia delle seconde nozze Baietti richiama la prima moglie e il figlio più piccolo, Baldo per invitarlo ad essere testimone di nozze e nuovo dirigente del suo impero d'affari.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 25 FEBBRAIO 0971/21067
Mancinelli via Pretoria, 207
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 274564 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646
Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna Ass. Vola
097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551 097159331
0971 668111 0971 417111 0971 415111
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
Ateneo
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 AL DRAGO 0971-445470 TOURIST 0971-411396
LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219 HURRICANE 0971-486204
IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107 RISTORANTI MURO LUCANO
IL CASERECCIO BARILE ANTONIETTA DELLE COLLINE LE TAVERNE MIRAMONTI
0976-72087 0976- 71409 0976- 2284 0976- 3464 0976- 2657
RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
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E’GIUNTO alla sua quarta edizione il concorso “Pasquale Garaguso” per il migliore progetto di solidarietà sociale. La Camera di commercio di Potenza ha da tempo mostrato particolare attenzione alle tematiche connesse al mondo delle organizzazioni no profit del terzo settore, sia attraverso programmi volti ad accrescere la qualità dei sistemi a rete delle imprese sociali, sia attraverso contributi finanziari a favore degli investimenti effettuati dalle cooperative sociali impegnate nel sostenere il bisogno di solidarietà e di integrazione delle persone svantaggiate. Il bando di concorso Pasquale Garaguso, intitolata al compianto consigliere e componente della giunta camerale, rappresenta l’occasione per verificare le attuali soluzioni gestionali delle strutture operanti nel terzo Pasquale Lamorte settore che si contraddistinguono per l’impegno profuso nel sociale, per la presenza al loro interno di specifiche professionalità, per l’efficacia dei risultati ottenuti. «Crediamo che si possa fare impresa in modo etico, attraverso buone pratiche da attivare in campo sociale – ha spiegato il presidente della Camera di commercio di Potenza, Pasquale Lamorte -. Con questa iniziativa intendiamo evidenziare le buone prassi dei servizi che contribuiscono ad abbattere gli ostacoli di chi vive il disagio e la disabilità, diffondendo in modo innovativo e imprenditoriale la cultura della solidarietà”. Il premio consiste nell’assegnazione di un contributo di 5.000 euro all’organizzazione che avrà elaborato ed attuato il miglior progetto di solidarietà sociale con azioni ed interventi realizzati negli ultimi due anni, con esclusione degli organismi premiati nelle edizioni precedenti. Possono partecipare al concorso organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni non governative, enti ecclesiastici, cooperative sociali e consorzi che abbiano sede in provincia di Potenza. Il bando integrale èscaricabile dalsito internetwww.pz.camcom.it . Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il prossimo 30 marzo alla Segreteria generale – Camera di commercio Corso XVIII Agosto, 34 –85100 Potenza.
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Agenda
Giovedì 25 febbraio 2010
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
24 Sant’Angelo le Fratte I massi sono stati rimossi ma bisogna mettere in sicurezza l’arteria
Sp 12, chiusa da sei mesi Al momento ci sarebbero a disposizione solo 600.000 euro ma sono insufficienti SANT'ANGELO LE FRATTE - Da sei mesi ormai dura l'interruzione della provinciale 12 vietrese, in contrada Cannavali mettendo così in ginocchio tre comunità della valle del Melandro: Vietri, Sant’Angelo le Fratte e Savoia di Lucania. La strada, per questi tre paesi, è di vitale importanza, perché ne interrompe le relazioni. Sei mesi fa, enormi massi di roccia ne hanno ostruito il transito. I massi sono stati rimossi, ma nessuno si sente di dare l'autorizzazione al transito, perché, a monte, altri massi potrebbero cadere. Occorrerebbe rimuovere le rocce pericolanti e rendere così tranquillo e sicura la viabilità. A nulla sono valse le proteste dei sindaci dell'area. Ora, per mettere in sicurezza due chilometri e cinquecento di strada, secondo una stima fatta dai tecnici della provincia, occorrerebbero 3 milioni di euro. La provincia ne metterebbe subito a disposizione 600.000 ma visto che sono del tutto insufficienti, perché non si potrebbero creare le condizioni necessarie per viaggiare sicuri, per ora non se ne può far niente. Il ripristino è così rimandato alle calende greche. Dunque cattive notizie per coloro
La strada chiusa al traffico
Nicola Valluzzi
che speravano in una prossima riapertura al traffico della strada. Questi sono i problemi emersi nell'incontro tenutosi a Potenza nella mattinata del 18 con l'assessore alla viabilità Nicola Valluzi e i sindaci di Vietri, Pitta e Laurino di Sant’ Angelo. «Occorre forse consorziarsi e fare una manifestazione con tutti i cittadini, per far capire alle istituzioni i disagi che la chiusura della strada arreca alle tre comunità e biso-
gna anche sottolineare che la situazione di stallo causa anche notevoli danni economici - così si esprime Laurino - Infatti mette seriamente in ginocchio la già debole economia del posto». «Nella zona infatti - conclude il primo cittadino - ci sono delle cave di sabbia, particolarmente utili per l'edilizia. Orbene questo tipo di attività è praticamente compromessa». Antonio Monaco
Corleto Perticara La denuncia del presidente del Csail, Massaro
Lavori alla rete fognaria «Uno spreco di 3 milioni di euro» CORLETO PERTICARA «Ammontano a tre milioni gli euro che si starebbero sprecando per lavori di completamento e miglioramento della rete fognaria urbana alla rete fognaria». Questa la denuncia di Filippo Massaro, presidente del Csail (Comitato per lo sviluppo delle aree interne lucane, che ricostruisce anche la vicenda di questo spreco. Sott’accusa sarebbero «l'ex sindaco di Corleto ed attuale assessore provinciale Rosaria Vicino,Eutizio D'Onofrio tecnico ed ex responsabile del servizio lavori pubblici del Comune di Corleto, l'attuale responsabile del servizio tecnico comunale di Corleto oltre a funzionari e tecnici dell'Acquedotto Lucano s.p.a.» perché avrebbero «dimostrato una grave sottovalutazione degli aspetti progettuali dei lavori». I primi due «per aver affidato l'incarico (come risulta da una delibera di giunta comunale del del 20 ottobre del 1999) del progetto a Grazia D'Onofrio creando un caso di vera e propria incompatibilità e illegalità perché figlia dell'allora responsabile del servizio Lavori pubblici dello stesso Comune, progetto che comunque l'Acquedotto lucano spa non ha preso in considerazione ritenendolo inadeguato». Ma anche l'Acquedotto lucano, secondo quanto denuncia il presidente del Csail avrebbe «grosse e specifiche responsabilità nella vicenda in quanto ha rielaborato il progetto esecutivo con palese "superficialita" perche' non sono state computate alcune voci riguardanti gli scavi e il trasporto a rifiuto delle materie, e ancora più grave per colmare gli scavi con l'impiego di materiale sabbioso e arido».
Potenza La Provincia ha aderito anche al progetto Elisa
Trasporto pubblico, insediatosi il comitato tecnico di gestione
Due immagini delle buche presenti sulle strade di Corleto
Secondo quanto previsto da capitolato d'appalto dell'opera aggiudicato alla ditta “Edil tecno Fer srl” di Casal di Principe (Caserta), «i lavori dovevano essere ultimati entro il 14 febbraio scorso ma le strade di Corleto testimoniano in questi giorni che settimanalmente si sta correndo ai ripari per le buche create a l'abbassamento del piano stradale senza risultato per l'efficienza della rete fo-
gnaria». I lavori della rete fognaria, «attualmente eseguiti per circa due chilometri, infatti, evidentemente senza controllo adeguato da parte del direttore dei lavori dell'Acquedotto lucano ha puntualizzato Massaro e tantomeno dal responsabile del servizio del Comune, risultano "catastrofici"». Infatti «la profondita' degli scavi in piu' punti - ha
aggiunto il presidente del Comitato per lo sviluppo delle aree interne - non ha rispettato la pendenza dovuta e la quota della rete fognaria per consentire gli attacchi alla fognatura dei rispettivi fabbricati, che sarà quindi impossibile perché la quota della nuova rete fognaria si trova superiore e pertanto sono impossibili gli attacchi di collegamento». Secondo il presidente del Csail «poiché buona parte degli scavi sono stati eseguiti durante le piogge, la direzione lavori dell'acquedotto lucano spa e il responsabile dell'ufficio tecnico comunale “vergognosamente” sono stati "latitanti" perche' non hanno ordinato e indicato all'impresa esecutrice dei lavori di trasportare in discarica il terreno bagnato e argilloso di risulta degli scavi, mentre lo stesso terreno , dopo l'approvvigionamento della tubazione, e' stato interrato per colmare gli scavi, ignorando la buona norma di costruzione circa l'utilizzo di sabbia e materiale arido da mettere in opera con particolari e scrupolosi accorgimenti di impiego». Risultato di tutto questo «evidente agli occhi di tutti è che il traffico automobilistico lungo tutto il corso principale e su tutte le strade comunali che sono state interessate per la costruzione della nuova rete fognaria nel comune di Corleto sono diventate pericolose e impossibili». E il Comune per tentare di porre rimedio alla situazione venutasi a creare «e' costantemente impegnato - ha concluso Filippo Massaro - a colmare con calcestruzzo , materiale vario e asfalto tutti i canali , scavi e buche che si formano lungo tutte le strade e zone attraversate».
POTENZA - Si è insediato il comitato tecnico di gestione del contratto di servizio del Trasporto pubblico (Tpl) ed è stata approvata l’adesione al progetto Elisa Il comitato tecnico di gestione del contratto di servizio del Trasporto pubblico locale (Tpl) è costituito con delibera di giunta provinciale del 23 dicembre del 2009. Lo ha reso noto l'assessore ai Trasporti della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi, specificando che l'obiettivo del comitato tecnico, composto dal dirigente e dall'assessore provinciale ai Trasporti e dal Presidente del Cotrab, consiste nella ridefinizione regolamentare del rapporto di gestione del contratto di servizio, dal momento che il Tpl , dal 2009, è sottoposto ad un regime giuridico diverso ed è regolato da un contratto di esercizio della durata di nove anni. Oltre a valutare la progressiva attuazione del contratto di esercizio e ad offrire una fotografia puntuale dell'evoluzione del Tpl ad un anno dal cambio di regime, l'organismo avrà il compito di cercare di offrire risposte alle nuove esigenze della mobilità provinciale, di incrociare la domanda e qualificare i servizi offerti, anche verificando la fattibilità delle modifiche al programma, provenienti dai nuovi bisogni espressi dall'utenza. L'insediamento del comitato permetterà, infine, di affrontare con maggiore efficacia le sfide del prossimo futuro, come quella relativa alla mobilità colle-
gata al trasporto scolastico. Mobilità e trasporto scolastico che occorre ripensare a seguito delle modifiche degli orari di apertura e chiusura della scuola che si determineranno, a partire da settembre 2010, per effetto della riforma Gelmini sulla scuola secondaria superiore. Sempre nel quadro del miglioramento e della razionalizzazione della mobilità locale rientra, inoltre, l'adesione al progetto “Elisa 3 - Programma “Infocity, infomobilità intelligente a servizio dei cittadini”, approvata, assieme allo schema del relativo protocollo d'intesa, dalla giunta provinciale. L'adesione al programma, che vede coinvolte altre 10 province oltre a quella di Potenza, consentirà all'amministrazione provinciale di installare sull'intera flotta di autobus del trasporto pubblico locale, kit veicolari di georeferenziazione, con l'utilizzo di sistemi gps. Ci si avvia, dunque, verso la realizzazione di un sistema di gestione informatizzato e moderno del Tpl, in grado di garantire maggiore immediatezza ed efficacia nella gestione del servizio. Il progetto risponde ad una precisa esigenza dell'ente di attualizzare e riformare la macchina amministrativa ed è co-finanziato con risorse proprie e con il “Fondo ministeriale per il sostegno agli investimenti per l'innovazione negli enti locali”. Fondo destinato proprio ad interventi di digitalizzazione dell'attività amministrativa.
VIETRI DI POTENZA C’è il centro culturale polifunzionale VIETRI DI POTENZA - Sarà inaugurato domenica sera, alle 19, il “Ccp”,“Centro culturale polifunzionale”a cura dell'associazione teatrale e culturale “Teatrando” e della Pro-Loco di Vietri di Potenza. Una vera scuola di musica, recitazione e dizione. È ubicata presso i locali dell'ex biblioteca comunale, in via del Carmine, di fronte la sede del Municipio. L'inaugurazione sarà preceduta da una breve presentazione del Centro che si terrà presso la “Sala convegni” del paese. Intanto l'organizzazione del centro ha reso noto che sono aperte le iscrizioni per il canto, pianoforte, chitarra, batteria, organetto, recitazione, dizione e impostazione vocale. Claudio Buono
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Giovedì 25 febbraio 2010
25 Avigliano Non c’è ancora nessun accordo. Intanto si lavora sulle due liste del centrosinistra
Psi e Pd verso lo scontro Gli uomini di Salvatore hanno già il simbolo e stanno raccogliendo firme AVIGLIANO – Si lavora alle due liste del centrosinistra. I socialisti di Donato Salvatore, insieme agli alleati Idv (tra le cui fila ci sarebbero malumori crescenti), Pdci e Udci, hanno preparato simbolo e nomi da candidare al consiglio comunale. Il Pd non è da meno, insieme a Sinistra ecologia e libertà. E ieri i democratici, pure alle prese con questioni aperte al loro interno, si sono riuniti in un coordinamento per decidere i nomi da inserire nella lista. A nulla, dunque, è servita la “solenne” promessa di tenere insieme la coalizione. È una via pacifica che ormai sta venendo meno. Fino a ieri sera era così, salvo ripensamenti notturni. Donato Salvatore (Psi) e Vito Summa (Pd) non hanno arretrato dalle rispettive posizioni. Entrambi sono ancora in corsa per la carica di sindaco di Avigliano, mentre dopodomani dovranno depositare liste e simboli. Le scorse ore, però, avevano annunciato sviluppi positivi. Lunedì sera s’erano dati 24 ore a cominciare dalle 20. A sigillare l’intesa era stato il segretario regionale del Pd, Roberto Speranza, collega di Salvatore al tavolo regionale del centrosinistra. In due giorni la pressione intorno a Salvatore, chiamato
Donato Salvatore e Vito Summa
a una responsabilità politica da segretario regionale, sarebbe salita, tanto da scoraggiare possibile passo indietro. Tant’è, confidano i suoi collaboratori, che egli stesso ora sembra che dica: Perché dovrei essere io ad arretrare e non Summa. Giusta osservazione, ma nessuno spiega. Non più una lista, ma due. Di ora in ora cambiano gli scenari del giorno prima. E la contrapposizione si fa sempre più aspra, a cominciare dai supporter “militanti” di Facebook: “avanti, avanti, avanti, quando arriverà la resa dei conti saran-
no c... vostri” è grosso modo il motto socialista di queste ore. Gli rispondono: ma il Re (Salvatore, ndr) non aveva abdicato dopo la mezzanotte?. Tanto è la tensione e così lacerante è il tormento degli internauti. Se si prende il popolino di Fb a termometro dello scontro, l'indice misure questa qualità del dibattito. I fatti dicono che gli uomini di Donato Salvatore (Psi) lunedì avevano il simbolo, celeste e granata, con il suo nome sul tondo. Martedì erano nell’ufficio elettorale del Comune a farsi rilasciare
certificati, mentre è di queste ore la chiamata a firmare la lista per venti candidati: due posti al Psi, 3 al Idv, quattro da dividersi tra Udc e Pdci. Qualora dovessero trovare un'unità con Pd e Sel, la proposta prevederebbe 6 consiglieri al Pd e 4 a Sel. Se non dovesse essere così, si aprirà alla “società civile”. Pd e Sel, invece, lavorerebbero su 6 alla sinistra il resto al Pd, con qualche innesto esterno. Difficile verificare le notizie. Negli ultimi due giorni i telefoni erano spenti oppure muti. A fargli la posta, i due candidati o i loro uomini dicono che continuano a lavorare per l’unità. Infatti qualcuno invita alla cautela. Alcuni confidano nel colpo di teatro, quello che arriva quando meno te l’aspetti. A poche ore prima della chiusura, sabato mattina, delle liste. Chi di politica vive assicura questo. Fonti anche autorevoli tentano quest’analisi. Sarà. Fino a ieri sera non c’era niente. Oggi la politica ad Avigliano è nella sua fase peggiore. A sinistra soprattuto. Ma a destra guardano e tacciono, come se non ci fossero argomenti per mettere alla berlina il teatrino che scorre sotto gli occhi di tutti. Gianni Sileo
Pignola Finali provinciali dei giochi sportivi studenteschi
Gara di corsa campestre In 300 per conquistare il podio PIGNOLA - Si sono svolte le finali provinciali dei giochi sportivi studenteschi di corsa campestre per le scuole medie e superiori della provincia di Potenza. I giochi sportivi studenteschi sono competizioni scolastiche, organizzate dal Miur in collaborazione col Coni, nelle quali le scuole si cimentano nel corso dell'anno scolastico, attraverso varie fasi, fino ad arrivare a quella nazionale. Circa 300 alunni presso il centro sportivo Icaro di Pantano di Pignola, sotto una pioggia a tratti con grandine, si sono dati battaglia per conquistare un posto alla finale regionale di Policoro del 25 febbraio. Presenti la neo coordinatrice di educazione fisica e sportiva della Provincia di Potenza, Mariolina Camardese, che si è avvalsa della collaborazione di alcuni docenti per il regolare svolgimento delle gare. A premiare i vincitori è giunto anche il presidente del Coni provinciale, Antonio Pesarini. Le prime gare sono state quelle della categoria Ragazzi/e della scuola media. A primeggiare nella categoria Ragazze, è stato l'istituto comprensivo di Lagopesole, seguito da quello di Muro Lucano e di Francavilla sul Sinni. Nella categoria Ragazzi a vincere come squadra è stato l'Isituto commerciale di Oppido Lucano, seguito da Lagonegro e Francavilla. Questi ragazzi, che frequentano la prima media, si fermano a livello
provinciale. Nella categoria Cadette a primeggiare, come squadra e passare il turno nella fase successiva, è stato l'Ic Potenza 3, seguito dall'Ic di Muro Lucano e dall'Ic di Francavilla. A titolo individuale passano il turno Scarfiello dell'Ic Sinisgalli di Potenza, Picciani dell'Istituto comprensivo di Oppido e Summa di quello di Potenza 3. Nella categoria Cadetti a vincere è stata la scuola media di Oppido, seguita da Potenza 3 e Francavilla.. A titolo individuale, passano il turno Lorusso della Sinisgalli Potenza, Suanno del comprensivo di Latronico e Lucia di quello Lagopesole. Per le scuole superiori, a primeggiare nella categoria Allieve è stato il Liceo scientifico di Muro Lucano, seguito dall'Iiss Solimene di Lavello e dall'Iiss di Lagonegro. Per la categoria Allievi come squadra passano il turno: Liceo scientifico di Muro Lucano, il Righetti di Melfi ed il Liceo scientifico di Genzano. A titolo individuale superano il turno, Luca Placanica dell'Isis di Senise (un vero talento, basti pensare che l'anno scorso alle finali nazionali di corsa campestre giunse al quinto posto),Mustaqui del Solimene di Lavello e Cirigliano di Senise. Nella Juniores Femminile era presente una sola squadra quella di Senise con Laura Bianco, Rosa Maria Fardelli e Giuseppina Fabiano. Nella Juniores maschile a primeggiare è stato l'Itc Da Vinci di Potenza, seguito dal
Tito L’iniziativa si terrà sabato all’Efab
Una serata di beneficenza del Movimento per l’infanzia
TITO - E' tutto pronto presso l'Ente fiera autonomo di Basilicata per la serata di beneficenza che vedrà nella pentolaccia il suo punto di maggiore aggregazione. La manifestazione avrà luogo domani alle 17 ed è stata organizzata dal Movimento per l'infanzia, dall'Age (Associazione genitori ) di Basilicata. Durante l'evento saranno svolte gare di liscio, e sarà presente il gruppo degli Ambasciatori Lucani che si esibiranno nella musica etnica e nella pizzica salentina. Dalle 17 le due associazioni attendono grandi e piccini per un momento di spensieratezza, serenità e piena di iniziative che si concluderà con la degustazione di piatti tipici lucani e per i più piccoli con un pezzo di torta. La prima edizione della Pentolaccia intende dare un segno concreto al senso naturale della vita quella rappresentata dai bambini, vero simbolo dell'esistenza terrena che ne rappresentano l'origine e la continuità. Il tema studiato dal Movimento per l'Infanzia nazionale che da oltre un anno e mezzo è radicato nella città di Potenza. Proprio per farsi conoscere e apprezzare e in virtù di una vera e costante presenza sul territorio la sede di Potenza del Movimento ha studiato una serie di iniziative coinvol-
genti e di partecipazione. Dopo il convegno dello scorso novembre e la festa dell'albero organizzato da Legambiente con la partecipazione attiva e da protagonisti i bambini della scuola di via Bramante hanno piantato quindici piantine, il Movimento per l'Infanzia ha dunque programmato altri due eventi. Durante la serata della Pentolaccia vera e propria festa del dopo carnevale assopita in questi ultimi anni si torna finalmente al momento vero e proprio, quello della festa. Il bambino con i suoi coetanei sarà il protagonista insieme al papà e alla mamma che si riconoscono nei propri fanciulli doni più grandi della propria vita. Il fanciullo, ai fini dello sviluppo armonioso e completo della sua personalità deve crescere in un ambiente familiare, in un clima di familiarità, felicità, amore per la vita nella società come recita la convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, firmata nel 1989. Il gioco quindi sarà il protagonista della festa, con esso infatti il bambino viene stimolato a sviluppare le doti fisiche, spirituali e psichiche, stabilire relazioni, tra le cose, i fatti che avvengono attorno alla sua sfera personale. f.m. f.menonna@luedi.it
Luca Placanica con i docenti dell'Iiss di Senise
Battaglini di Venosa e dallo scientifico di Genzano. A titolo individuale sono giunti per Di Benedetto dell'Ipssardi Melfi, seguito da Stefanile di Genzano e Chiorazzo del Da Vinci di Potenza. Hanno partecipato, ai fini di una loro integrazione nella scuola, anche alunni diversamente abili. Ben undici, delle scuole medie e superiori, che hanno acquisito il diritto a partecipare alla finale regionale di Policoro. Ecco i nomi dei partecipanti: Verrastro del comprensivo di Lagopesole; Pallichiso di Oppido, Balestra e Santorsa di Tolve, Salerno del comprensivo di Francavilla; Nicolais, Bevilacqua e Rinaldi dell'Ipa di Lagopesole; Sileno e Suozzo del Battaglini di Venosa. Lorenzo Zolfo
Pietragalla, si è svolta l’annuale assemblea dei soci dell’Avis PIETRAGALLA - Al cospetto di una numerosa e partecipativa presenza dei soci si è svolta nella serata di sabato 20 febbraio l'assemblea annuale dell'Associazone volontari italiani del sangue della sezione comunale di Pietragalla la cui sede è ubicata in piazza Principe Umberto I° e della quale è presidente Giuseppe Alfano che si avvale di un gruppo consistente di collaboratori. Nata oltre un decennio fa essa è una struttura ben radicata sull'intero territorio comunale sia attraverso l'attività istituzionale legata alle donazioni mensili sia attraverso manifestazioni sociali che coinvolgono tante persone. Nel corso dell'assemblea annuale dei soci svoltasi a partire dalle 20 presso la Sala Pafundi di Pietragalla è stato approvato il bilancio consuntivo per l'anno
2009, il programma per le attività organizzate per il 2010 e il bilancio preventivo per l'anno 2010. Nel corso dell'incontro è intervenuto Nicola Todisco segretario dell'Avis regionale di Basilicata che ha fatto il punto della situazione sulle attività, sui progetti e sulle iniziative svolte in ambito locale, regionale e nazionale dall'Avis. Dopo la parte prettamente istituzionale la serata è continuata con la consegna ai soci aventi diritto dei distintivi di benemerenza in base al numero delle donazioni effettuate nel corso degli anni e con la festa annuale del donatore 2010 durante la quale c'è stato spazio per momenti goliardici con il divertimento di grandi e piccini attraverso giochi vari e nello specifico con la rottura della pignata. Antonio Bevilacqua
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Lagonegro Era stato controllato dalla Gdf di Lauria
La Protezione civile a Maratera
Fermato con 18 chili di droga Condannato a 4 anni di carcere
Per Pasqua riaprirà la Statale 18
LAGONEGRO - Processo per direttissima e condanna per Procolo D'Aniello arrestato nel lagonegrese perché in possesso di circa diciotto chili di droga di tipo hashish. Quattro annie ottomesi direclusione, ventimila euro di multa oltre la confisca della Citroen C3, auto assegnata alla guardia di finanza di Lauria. Questa la condanna inflitta ieri per spaccio di droga, dal collegio giudicante del Tribunale di Lagonegro formato da Antonio Cirillo, Claudio Scorza e Marco Ghionni. Il 28enne ha patteggiato la pena davanti al collegio giudicantein accordocon ilpubblico ministero Francesco Greco per spaccio di sostanze stupefacenti, perché illecitamente deteneva 17,500 chilogrammi circa di hashish e quindi un ingente quantitativo di sostanza stupefacente con un principio attivo pari a grammi 1215,022 e che, per le modalità di occultamento, appariva destinata ad un uso non esclusivamente personale. La droga è stata analizzata presso il laboratorio analisi ed è stato appurato un ricavo di oltre 48mila dosi. Mano pesante del collegio giudicante che ha condannato il giovane a quattro anni e otto mesi di reclusione, ventimila euro di multa oltre la confisca dell'auto una Citroen C3 che è stata assegnata alle fiamme gialle di Lauria. L'imputato è stato condannato anche al pa-
Per la procura erano pusher Il gip archivia le accuse LAGONEGRO - Archiviati tre procedimenti penali a carico di quattro giovani sorpresi in possesso di sostanze stupefacenti. Gli atti sono stati inviati ai Prefetti di competenza per i relativi provvedimenti. Non si tratta di un'unica operazione ma di tre interventi che si sono verificati nei mesi scorsi nella zona del lagonegrese. I giovani G.M. e A.F. erano stati denunciati alla procura della repubblica di Lagonegro per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente perchè in possesso di grammi 3,4666 di eroina con principio attivo pari a grammi 2,00. S.M. è stato deferito all'autorità giudiziaria perchè in possesso di grammi 8,0070 di marijuana con principio attivo pari a grammi 0,671. E per M.D'A. era scattata la denuncia perché sorpreso con grammi12,24 dihashish conprincipio attivo pari a grammi 1,109. Lo scorso 4 febbraio il Gip di Lagonegro, Lucia Iodice, esaminato il carteggio processuale ed accogamento delle spese processuali ed a quelle del mantenimento durante la custodia cautelare subita, l'interdizione dei pubblici uffici per la durata di cinque anni e al ritiro della patente di guida per il periodo di due anni. Una condanna in relazione alla quale al giovane sono state concesse le attenuanti generiche e attraverso il suo difensore, Antonella Regine del foro di
gliendo la richiesta del pubblico ministero, ha archiviato i procedimenti penali a carico dei giovani disponendo nel contempo la confisca e la distruzione della droga sequestrata. Ma il Gip nel decreto di archiviazione ha evidenziato che ai fini dell'applicazione della causa di non punibilità costituita dall'uso personale di stupefacenti non si può prescindere dalla valutazione della quantità della sostanza detenuta, in considerazione del rischio di cessione a terzi. Inoltre nel decreto emerge anche che, nei casi esaminati, la modica quantità di stupefacente detenuto e la mancanza di elementi sintomatici della cessione, lascia ragionevolmente ritenere che la droga era destinata ad un uso personale. Scampato il pericolo di una eventuale condanna penale adesso i giovani saranno contattati dalla prefetture di competenza per i relativi adempimenti che l'autorità amministrativa riterrà utile applicare. em. ma.
Napoli ha chiesto ed ottenuto, col consenso del pubblico ministero, di poter patteggiare la pena. Proprio i militari della guardia di finanza, circa un mese fa, avevano arrestato il giovane 28enne Procolo D'Aniello e sequestrato circa diciotto chili di hashish. Per il giovane era scattata subito la detenzione in carcere e doveva difendersi del reato di detenzione ai fini di spaccio di
sostanza stupefacente. I panetti di hashish si presentavano perfettamente suddivisi, pressati ed imballati con cura, stipati accuratamente per consentire di sfruttarne al massimo la capacità di trasporto e di occultamento. Al termine del giudizio direttissimo l'imputato ha fatto ritorno presso la casa circondariale di Sala Consilina. Emilia Manco
Aperto il fascicolo per la canonizzazione di Lentini
Lauria festeggia il beato LAURIA - La comunità di Lauria festeggia oggi il Beato Domenico Lentini. Per i fedeli lafesta haassunto unsapore particolare dopo che la Congregazione delle cause dei Santi, mercoledì delle ceneri, ha aperto il plico per la canonizzazione del patrono di Lauria. All’esame c’è la presunta guarigione di un giovane di Lauria, presentatosi come caso disperato dopo un incidente sul lavoro. La diocesi è fiduciosa, ma invita i fedeli ad essere prudenti, perché quella avviata è la prima fase di un cammino che si divide in tre momenti. Il Quotidiano ha sentito don Franco Alagia (parroco di San Giacomo), nominato nel 1975 postulatore e referente per la causa del Beato Lentini. Prima fase: la Commissione medica. «Il plico consegnato a settembre scorso che contiene tutta la documentazione medica relativa a questo presunto caso prodigiosi è stato aperto a Roma - spiega don Franco - Adesso due periti medici nominati dalla Congregazione dovranno verificare la validità della documentazione. Se il parere dei due sarà positivo e non chiederanno un supplemento d’indagini, tutto passerà alla commissione medica composta da sette medici». La documentazione «ricca ed approfondita» sulla gua-
Fu beatificato dopo la guarigione di una donna napoletana IL Beato Domenico Lentini nacque a Lauria il 20 novembre 1770. A 14 anni seguì la vocazione, vestì l'abito talare e cominciò gli studi letterari teologici presso il seminario di Policastro Bussentino. Il 27 ottobre 1793 fu ordinato diacono a Mormanno (CS) e l’8 giugno 1794 fu consacrato sacerdote nella cattedrale di Marsico Nuovo. Abitò sempre a Lauria, celebrando i sacramenti con fede e riverenza ascoltando le confessione dei fedeli, favorendone la conversione. Fu instancabile predicatore per tutta la diocesi di Policastro. Accolse nella sua casa numerosi ragazzi offrendo loro un cammino scolastico ed educativo. Fu verso tutti di una profonda umiltà d’animo, tanto che i concittadini dicevano di lui: «Era umile nel parlare, umile nell’esortare, umile nel correggere». Morì a Lauria in fama di santità il 25 febbraio 1828. I funerali furono celebrati a Lauria per sette giorni consecutivi con grande partecipazione di popolo. Il corpo martoriato da flagelli e digiuni, rimase flessibile e caldo per tutto il tempo. Il processo canonico iniziò nel 1842. Il 27 gennaio 1935 Papa Pio XI ne riconobbe rigione del giovane, è stata presentata dal San Carlo di Potenza e dell’ospedale di Francavilla Fontana. Seconda fase: la Commissione teologica. «Superato lo scoglio della valutazione medica, si passe-
Il beato Lentini
l’eroicità delle Virtù proclamandolo Venerabile. Il 12 ottobre 1997, in piazza San Pietro, sua Santità Giovanni Paolo II, dopo il caso riconosciuto della guarigione della donna di Napoli affetto da un cancro, lo ha solennemente proclamato Beato.
rà alla commissione teologica, la quale dovrà verificare in quale contesto di fede è maturata questa guarigione, cioè come è stato invocato il Lentini», continua don Franco. Questa fase prevede anche l’ascolto dei testimoni.
Per il giovane, a Lauria, pregarono insieme i familiari e la parrocchia di San Nicola di Bari del rione superiore. Ultima fase prima della canonizzazione. «Superata ancora questa seconda fase teologica, si an-
L’elicottero con cui è stato effettuato il sopralluogo
MARATEA - Buone notizie per la viabilità. Per Pasqua potrebbe riaprire al transito la Ss 18 Tirrena Inferiore chiusadal 12febbraioscorso alla località Rasi di Maratea. La notizia è stata data dal presidente della Regione Vito De Filippo che ieri ha visitato il luogo della frana a bordo dell'elicottero del Corpo forestale dello Stato ed ha incontrato gli abitanti e l’amministrazione comunale di Maratea. Tirano un sospiro di sollievo gli operatori turistici delle frazione isolate che a causa dell’isolamento viario, stavano pensando di rimandare l’apertura. L’utilizzo dell’elicottero per fotografare e filmare il versante della montagna interessata dal movimento franoso era stato rinviato più volte a causa del maltempo. Ieri finalmente il team di esperti, che fa capo al dipartimento Difesa del suolo della Regione Basilicata, ha potuto effettuare una prima ricognizione. L’elicottero si è levato in volo ed ha passato al setaccio l'area. La situazione emersa non è delle migliori, ci sono numerosi massi imbrigliati nelle reti, alcuni per il recente movimento, altri per fenomeni successi nel passato, e ce ne sono molti altri in condizioni di equilibrio precario. Durante l’incontro che si è svolto nella ex scuola di Acqufredda, dopo la relazione dei tecnici che hanno sorvolato l’area su cui effettuare i lavori, il presidente De Filippo ha rassicurato i numerosi cittadini presenti, l’amministrazione comunale ela Protezionecivile di Maratea. De Filippo si è impegnato a seguire da vicino tutto il procedimento. I fondi per
drà alla Commissione ordinaria cardinalizia, composta da cardinale e vescovi, la quale esamina il faldone e se va tutto bene, passa la causa al Papachepoi daràilsuonulla osta per la canonizzazione». Un punto interrogativo pertanto resta sull’esito delle valutazioni e sui tempi del procedimento. «Non vogliamo che si coltivassero delle illusioni, noi intanto preghiamo intensamente perché tutto volga a conclusione felice - dice don Franco - L’auspicio della diocesi è che prima della conclusione dell'anno sacerdotale, il 19 giugno prossimo, si possa perlomeno sapere che la commissione medica ha approvato la causa». E’ di buon auspicio che l'apertura del plico sia avvenuta il primo giorno di Quaresi-
l'emergenza sonogià pronti ed è stato conferito incarico ad un'azienda per il disgaggio dei massi e per la messa in sicurezza dell’area del cantiere. La Regione farà, entro 7/8 giorni il progetto per la messa in sicurezza del versante, quindi affiderà i lavori con urgenza. Tutto questo, ha spiegato De Filippo, affinché la strada possa riaprirsi entro 30 giorni. Una previsione accolta favorevolmente dal sindaco di Maratea, Mario Di Trani. «La presenza del presidente De Filippo è una testimonianza della partecipazione della Regione ai problemi di Maratea - ha dichiarato Di Trani - I disagi li sappiamo bene quali sono e noi come amministrazione faremo di tutto per renderli minimi. La scadenza di un mese - ha concluso il primo cittadino - significa che dobbiamo lavorare tutti al massimo, sperando che il tempo sia clemente». Soddisfazione è stata espressa anche dagli operatori turistici. «La visita del presidente De Filippo ci ha rinfrancato», ha detto Rosa Amoroso, presidente del Consorzio Sotto il segno del delfino che poi sulla previsione di riapertura ha aggiunto: «E’ importante che si rispetti questa data. Per noi Pasqua è il biglietto da visita dell'estate, se non apriamo a Pasqua, roviniamo tutta la stagione». Il sopralluogo, intanto, dovrebbe continuare anche oggi. L'elicottero ieri ha dovuto interrompere il volo a causa della nebbia. Così il team è rimasto a Maratea e condizioni meteo permettendo, riprenderà lo studio del versante in giornata. Francesco Zaccara
ma, poiché il Lentini è stato l’uomo della penitenza, il quaresimalista, spiega ancora don Franco che poi traccia un profilo del Beato. «E’ una figura eccezionale che ha saputo vivere in maniera straordinaria l’ordinario della sua vita sacerdotale. Ed è proprio con l’esercizio del ministero sacerdotale che ha raggiunto le vette della santità. Papa Pio XI lo indicò come “precursore del Santo Curato D’Ars”, che per 40 anni ha fatto il parroco in un piccolo villaggio. La semplicità, l’umiltà, la povertà, sono aspetti che li legano, accanto alla consapevolezza dell'alta dignità del sacerdozio, dell’enorme responsabilità che il prete ha di essere il continuatore della missione di Cristo». fr. za.
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Sciolte ieri le riserve. L’ex consigliere correrà alle regionali
L’EVENTO
E’ Tartaglia il candidato di Melfi del Pd
Mini rassegna cinematografica organizzata da Fidapa
MELFI - Alla fine dopo un non facile travaglio, anche il Pd di Melfi ha scelto per le regionali il suo candidato. Si tratta dell’avvocato Nicola Tartaglia, ex consigliere comunale che nella tarda serata di martedì ha sciolto le riserve firmando per la lista del partito democratico. Come sottolineato, individuare il candidato non è stato semplice. Diverse le opzioni valutate. Sembrava fatta per il dottor Fernando Stabile, tesserato e scelta avallata da Arduino Lospinoso. Alla fine però la fumata bianca non è arrivata. Il dottore ha declinato l’invito, facendo tramontare l'ipotesi presa in considerazione. A quel punto non rimaneva che la scelta strettamente interna. Lospinoso, già in passato candidato alle regionali, e successivamente anche in qualità di aspirante Sindaco, si chiamava fuori, mettendo di fatto gli altri spalle al muro e obbligati in prima persona a prendersi le proprie responsabilità. Una questione che va oltre la semplice scelta di candidarsi in condizioni obiettivamentedifficili e con poche possibilità di essere eletti, in considerazione dell’elevato numero di consensi necessari per spuntarla
Tartaglia
in una lista forte come quella del Pd, e che riguarda principalmente un discorso di leadership all’interno di una sezione, da un po’di tempo a questa parte dilaniata da polemiche interne e tentativi di prenderne il comando, specie adesso dopo le dimissioni di Luigi Simonetti che non è più il coordinatore cittadino. Diverse le anime in campo che si sono anche misurate ultimamente nell'ambito delle elezio-
ni che hanno poi formato il direttivo regionale. Tartaglia sosteneva la corrente Adduce, non quella appoggiata da Simonettiperò, allafine lapiù votata, mentre Gina Quartanta con Brescia promuoveva Speranza e Arduino Lospinoso, attuale vice presidente regionale, Restaino. Non semplice mettere d’accordo tante teste, e difatti il Pd di Melfi nelle ultime usciteelettorali, non ha prodotto grandi risultati,
proprio per l’incapacità di essere compatti, attorno ad un candidato. Aspetto rimarcato in occasione delle provinciali, quando Michele Mastromartino, non fu appoggiato da tutti ed alla fine prese consensi personali, più che direttamente provenienti dal partito. Anche per Tartaglia, il compito di coagulare le diverse anime esistenti, non sarà affatto facile, tutt’altro, anche perché come detto, lo scopo è anche misurarsi in vista delle prossime comunali. Un appuntamento che fa gola a tanti all’interno del Pd, ma che può rivelarsi l'ennesimo flop se il partito non saprà fare quadrato anche e soprattutto con le altre forze del centro sinistra, Psi in primis. A proposito dei socialisti. La candidatura di Nicola Tartaglia, storicamente proveniente da questo partito, rimarca un filo conduttore tra diversi candidati alle regionali. Navazio era socialista,cosa chenon ha mai rinnegato e che orgogliosamente sottolinea quando è l’occasione propizia. Stesso dicasi di Michele Destino, nato nel Psi, oltre ad ovviamente Livio Valvano che rispetto agli altri citati, è rimasto nel partito dove è cresciuto.
La sezione F.I.D.A.P.A . sezione di Melfi- Gruppo Rapporti con la stampa , ha programmato un mini rassegna cinematografica composta da tre lungometraggi: -VERINICA GUERIN Il prezzo del coraggio -LA SICILIANA RIBELLE -ILARIA ALPI Il più crudele dei giorni che saranno proposti al pubblico, rispettivamente mercoledì 24 febbraio, mercoledì 10 marzo e mercoledì 24 marzo, presso il Teatro Ruggiero II di Melfi con unica proiezione alle ore 18 e con gratuità di ingresso. Una rassegna cinematografica dedicata alla donna e al suo coraggio nel lottare per l'affermazione di sani valori di vita. E' così per Veronica Guerin, giornalista professionista e scopritrice di scoop che in nome della verità commette l'errore di cominciare ad occuparsi di “crimine” e che per questo motivo viene assassinata; E'così per Rita Mancuso, protagonista de “ La siciliana ribelle” , figlia di un ma-
fioso che perde le persone più care ( padre e fratello ), diventa collaboratrice di giustizia, viene allontanata dalla società e dalla sua stessa famiglia e che per questo motivo si toglie la vita; E'così per Ilaria Alpi, inviata del TG3 che si spinge in Somalia per approfondire degli avvenimenti su traffici illegali di rifiuti su cui sta lavorando e che per questo motivo appena sbarcata viene assassinata. Tre storie diverse, un unico filo conduttore: la ricerca e la affermazione della verità. Con questa proposta culturale, la F.I.D.A.P.A. , pur mantenendosi fedele ai suoi principi statutari di associazione che intende promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle arti, delle professioni e degli affari, vuole porsi in maniera dinamica rispetto al contesto etico, sociale e politico in cui vive per stimolarne la conoscenza, la riflessione, il dibattito. Per il Gruppo “ Rapporti con la stampa” Mina Sassone.
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Manifestazione della Coldiretti regionale
Venosa Rinnovato anche il direttivo
“Campagna amica” In cantiere le nuove apre a Venosa iniziative della Lente VENOSA - Sarà inaugurato domani 25 febbraio a Venosa alle 18, in via Melfi, il punto vendita diretta di “Campagna Amica”. L’azienda si estende per circa 10 ettari, con mille metri quadrati di serre in cui vengono coltivati i funghi Pleurotus ostreatus (venduti freschi o trasformati in gustosi sottoli) e ortaggi in coltivazione idroponica (ravanelli, bietole, insalate). I consumatori hanno anche la possibilità di acquistare piantine aromatiche in vaso (timo, salvia, rosmarino). Prosegue l’impegno della Coldiretti di Basilicata nella promozione dei “Mercati di Campagna Amica” che rappresentano lo strumento per la costruzione di “una filiera agricola tutta lucana e firmata dagli agricoltori” ed assicurare così un rapporto diretto tra produttori e consumatori al fine di collocare direttamente sul mercato i prodotti della filiera agricola lucana, garantendo una giusta retribuzione ai produttori e un giusto prezzo ai consumatori. Lo sforzo e l’impegno che
Una manifestazione della Coldiretti
la Coldiretti di Basilicata sta mettendo in atto è quello di creare anche nella nostra Regione dei farmer’s market e dei punti di vendita diretta Campagna Amica che possano offrire al consu-
matore prodotti a “chilometri 0” di ottima qualità a prezzi ragionevoli, con lo slogan “Coltiviamo gli stessi interessi: consumatori, cittadini, produttori agricoli”.
VENOSA - Passata l’euforia e l’ebbrezza del successo registrato con la realizzazione de “Il carnevale in Piazza” l’Associazione “La Lente su Venosa” non si è adagiata sugli allori, ma si è subito rimessa in moto per prepararsi alle future sfide e ai nuovi impegni. Come primo atto ha rinnovato i vertici associativi. Alla presidenza è stato chiamato Emilio Fruini; alla tesoreria Saverio Malizia. Confermato alla segreteria Paolo Sivilia. Entrano nel Direttivo : Giuseppe Malizia; Nico Russino, Savino Camerino, Vincenzo Spada, Giuseppe Spada. Antonio Montereale. Rosa Lararia, Leonardo Miranda, Franco Biancofiore. Rinnovato l’impegno a consolidare le iniziative già realizzate nei primi due anni di attività e a cercare nuovi spazi nuovi per allargare la sfera d’azione dell’Associazione. Tra gli obiettivi dello Statuto de “La Lente su Venosa”, infatti, quello di diventare un centro permanente di vita associativa per la cittadina oraziana con l’elaborazione di progetti e proposte, l’individuazione di soluzioni di temi e problemi che riguardano la persona, la cultura, l’economia, la società e la politica. Per questo l’Associazione è aperta al contributo di tutti i cittadini. Alla base di tale scelta, la consapevolezza che solo con l’aiuto dei cittadini e delle altre associazioni è possibile realizzare progetti e programmi che mirano a promuovere e valorizzare il patrimonio culturale e sociale locale, le tradizioni popolari, politiche e religiose, la storia del Comune di Venosa. Più volte nel corso della presentazione delle varie iniziative l’Associazione ha ribadito che intende proporsi come punto di riferimento delle attività culturalmente e
Bambini festeggiano il Carnevale
socialmente rilevanti e soprattutto attinenti al territorio in collaborazione con le altre realtà ed enti operanti aventi finalità e scopi affini. Costituitasi nell’ottobre 2008, “La Lente di Venosa” può già vantare la realizzazione di iniziative di alto livello. Come le due edizioni del Presepe Vivente, che hanno avuto il pregio di far vivere in presa diretta il mistero della nascita di Gesù Bambino in occasione del santo Natale; il ritorno di Babbo Natale per le strade di Venosa; la ripresa dell’antica tradizione del carnevale venosino. L’associazione non persegue solo finalità di svago per il tempo libero.Tra gli obiettivi dello statuto anche la conoscenza dei problemi e delle esigenze del territorio e In tale ambito “La Lente su Venosa” ha organizzato una pubblica riflessione in occasione del primo Maggio 2009 e ha promosso un convegno sui tumori nell’ottobre 2009. Giuseppe Orlando
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Giovedì 25 febbraio 2010
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
«De Filippo che gioisce per i giovani che emigrano è un incosciente, un irresponsabile»
A Matera per cambiare la regione Magdi Cristiano Allam inaugura la sede di “Io amo la Lucania”. Appoggio pubblico a Tosto «Cheil vostroparlaresia sì,sì, no, no» (Matteo 5,33,37). Il riferimento contenuto nel volantino di “Io amo la Lucania” è quanto mai attuale nella città in cui Pier Paolo Pasolini girò “Il Vangelo secondo Matteo”. Dalla nuova sede materana invia un appello ai lucani all’astensione dal voto al centrosinistra «Il migliore regalo che si può fare a De Filippo». L’attacco di ieri di Magdi Cristiano Allam parte dalla città dei Sassi dove il movimento “Io amo la Lucania”non parteciperà alla tornata delle comunali, perchè ancora neonata, ma non si sottrae da una prima, sommaria, analisi dello stato dell’arte. Il candidato presidente della Regione Basilicata traccia l’immagine di unaregione acapo dellaquale c’è un incosciente: Vito De Filippo «Che si compiace perchè iragazzi emigrano.E’un irresponsabile che non ha a cuore il destino dei nostri giovani». « Matera èl’esempio di quello che deve cambiare - dice, sottolineando la scelta di candidare giovani dai 18 ai 30 nella lista che consentirà di correre per le regionali. «Questa città ha un contesto politico particolare, confuso. La proliferazione di liste è in parte espressione di questa confusione. E’ necessario che si affermi una presenza della società civile, affrancata dalle regole che hanno portatola Basilicataad essere paradossalmente la regione che ha la popolazione tra le più povere d’Italia nel luogo potenzialmente più ricco del Paese». Turismo e infrastrutture carenti. Il movimento “Io amo la Lucania” ritiene che il nuovo modello di sviluppo abbia questi due elementi come locomotiva trainante. I temi forti ci sono tutti: politiche per la famiglia, attenzione all’ambiente eall’acqua che è «Il vero petrolio, per questa regione». Il no deciso al nucleare è legato alla diseconomicità delle centrali. «Siamo totalmente contrari ad operazioni come queste, in un Paesecome il nostro in cui si è sull’orlo della bancarotta. La Basilicata è una regione sismica in cui la presenza di una centrale nucleare pone problemi seri. Non c’è logica nella necessità di immaginare questa ipotesi. Bisogna puntare sulla delocalizzazione dell’energia. La sinistra scende in piazza per dire no alle centrali, ma al tempo stesso consente che il territorio venga inquinato tramite uno sfruttamento selvaggio del greggio con un accordo che riconosce il 7% di royalties, un trattamento da colonia di serie C. In Nigeria prendono il 27%, in America latina il 50%. Chiederò che venga istituita una commissione che valuti la realtà dell’inquinamento prodotto dall’estrazione petrolifera». Il candidato presidente parla accanto al coordinatore regionale, Paolo Ettorre. L’incontro con il candidato sindaco Angelo Tosto, il secondo in ordine di tempo tra i due, è segnato dai flash e dalle telecamere e si chiarisce in un pubblico riconoscimento, molto più che una strizzatina d’occhio. Magdi Cristiano Al-
Angelo conferma le 12 liste. Acito smentisce il ritiro
«Il numero 13 portava male»
A sinistra l’abbraccio con Angelo Tosto, candidato delle civiche
lam, infatti, ha annunciato la sua presenza in occasione dell’apertura della campagna elettorale di Tosto, domenica mattina. «Le liste che lo sostengono sono la rappresentazione della società civile. La sua scelta vuol creare uno spazio all’interno di una realtà consociativa per promuovere una cultura politica diversa. Mi auguro che insieme si possano individuare forme di collaborazione per il successo di obiettivi comuni. Se ciascuno di noi noi si convincerà che è arrivato il momento di cambiare attraverso l’uso del voto, potremo modifi-
care la nostra storia». La Basilicata fra destra e sinistra, deve comprendere che non esistono piùdifferenze significative. «Mettere Vito De Filippo a capo del Pdl e Nicola Pagliuca a capo del Partito Democratico, è la stessa cosa». La raccolta di firme per presentare la propria lista, spiega Allam sta avvenendo «Nella più totale trasparenza e nel più assoluto rispetto della legge. Non so gli altri; non hanno ancora chiuso le liste, non hanno ancora annunciato i nomi dei candidati, ma le firme le hanno già raccolte». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
lo. «MI avevano detto che il 13 Ieri, intanto, è stata la portava male. Infatti è stato giornata dei mal di pancia. così. E’ per questo che le liIn alcuni ambienti del Pd, ste che mi sosterranno doinfatti, la lista Stella contivrebbero essere 12». nuava a provocare malesseCosì Angelo Tosto mette ri tanto che è stato necessaa tacere le voci che, in questi rio un ulteriore vertice per giorni, hanno fatto salire chiarire definitivamente fino a 25 il numero dei che la presenza di questa ligruppi che avevano deciso sta civica, a sostegno del di supportare la sua candicandidato sindaco Salvatodatura a sindaco di Matere Adduce, non deve essere ra. considerata un rischio ma La tredicesima lista, spieun valore, in considerazioga, sarebbe frutto di uno ne della composizione “scippo” effettuato nel cadell’elenco dei candidati, poluogo lucano che avrebprovenienti prevalentebe sottratto il sostegno mente dalla società civile dell’Udc al candidato-imdella città. prenditore. Le voci di un ritiro del Un’assenza a cui manca candidato sindaco del Pdl, solo la conferma scritta, ma Francesco Saverio Acito, lo che il diretto interessato Acito ha smentito il ritiro hanno raggiunto dopo un minimizza, impegnato pomeriggio di false smenticom’è a serrare le fila entro sabato mattina quando le liste dovranno te e conferme, insieme alla telefonata del Quotidiano, durante la partita Interessere consegnate all’ufficio elettorale. Nel frattempo all’Mpa (Movimento per Chelsea. Pochi minuti sono stati suffile autonomie) che ha scelto come proprio cienti a fugare ogni dubbio. «Ha deciso di sindaco Angelo Tosto, si aggiunge un dimettersi? No», prima di tornare davannuovo candidato indipendente, France- ti alla tv. sco Paolo Di Cuia, imprenditore agricoa.ciervo@luedi.it
Laboratorio di design. Iniezione di fiducia «L’istituzione del laboratorio di design dedicato al mobile imbottito rappresenta una iniezione di fiducia per questo importante comparto produttivo, per le imprese ed i tanti lavoratori che in questi mesi sopportano non pochi sacrifici a causa della pesante crisi economica». Lo afferma il candidato sindaco Salvatore Adduce commentando l'avvio del Progetto integrato per la formazione sul disegno industriale e l'innovazione nel settore del mobile imbottito.
«Il laboratorio di design, a partire dalle iniziative propedeutiche alla sua istituzione, potrà mettere in campo esperienze e competenze di livello internazionale per alimentare la creatività delle nostre aziende e realizzare prodotti realmente competitivi sul mercato mondiale. Per queste ragioni il laboratorio dovrà trovare la giusta collocazione in una prestigiosa sede nei Sassi di Matera. Coniugare, infatti, le produzioni con il nostro patrimonio storico e cultu-
L’Automobile Club chiede al Comune anche un controllo della rete viaria cittadina
«Riaprire con urgenza viale Italia» GIUNGE dall'Automobile Club di Matera, a nome dei suoi soci e degli automobilisti una sollecitazione al Comune affinchè provveda con urgenza alla sistemazione e riapertura al traffico di Viale Italia. «L'Automobile Club - si legge in un comunicato - chiede anche un responsabile controllo della rete della viabilità cittadina. Sono note infatti, a tutti i materani, le difficoltà che ha determinato e ormai da lungo tempo, la chiusura di viale Italia, un'arteria di grande traffico cittadino che collegava il centro città con i rioni periferici ed una vasta zona industriale. Nel corso dei tanti mesi trascorsi, molti cittadini, nonostante le pessime e pericolose condizioni di quella strada, che incredibilmente però rimaneva aperta al traffico, erano stati multati più volte dal controllo effettuato con telecamere posizionate e tarate al limite di 50 Km/ora. Purtroppo ad oggi, - prosegue la nota - nonostante Adiconsum abbia
Viale Italia
sollevato obiezioni e chiesto al Comune l'annullamento delle sanzioni elevate agli automobilisti, nulla è ancora stato deciso in tal senso. Oltretutto, con la chiusura di viale Italia, tutti gli automobilisti percorrono via Ettore Maiorana, strada che fino a pochi mesi fa serviva quasi esclusivamente quale viabilità di quartiere, ed oggi si è trasformata in arteria principale con tutti i rischi
connessi alla percorrenza di un tratto stradale che risulta essere a doppio senso di circolazione, con carreggiata strettissima e sicuramente inadeguata a gestire un flusso di traffico quale quello attuale. L'Automobile Clubfacendosi interprete di questo grave stato di fatto, - conclude la nota - si fa carico di quanto voluto dagli automobilisti, responsabilmente, per incidere sulla sicurezza stradale - sostenuta anche e soprattutto dalla Consulta Permanente costituita dal Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone - e che vede la partecipazione dell'Automobile Club di Matera e di diversi Enti che si occupano di Sicurezza oltre che delle forze di Polizia, e chiede che questa ormai nota difficoltà cittadina venga affrontata in tempi ragionevoli per risolvere un problema che interessa e penalizza tutta la città e gli utenti della strada». matera@luedi.it
rale significa anche valorizzare altri strategici comparti produttivi della nostra città. Tuttavia, questo non basta per far uscire definitivamente il distretto del mobile imbottito dalla crisi economica. Accanto agli sforzi che la Regione ha messo e sta mettendo in campo, occorre un maggiore impegno del Governo nazionale fino ad oggi rimasto sordo di fronte alle grida di allarme lanciate dal distretto». matera@luedi.it
Confartigianato promuove incontro sul Sistri SI SVOLGERA’ oggi alle 17,30 nella sala conferenze della Confartigianato, in via delle comunicazioni zona Paip 2, un incontro sul tema “La gestione dei rifiuti e il Sistri: obblighi adempimenti e procedure del nuovo sistema”. «Il nostro obiettivo - spiega Maria Gerarda Bonelli direttore Confartigianato Matera è informare i soci su questa “rivoluzione normativa”, il Sistri (sistema informatico della tracciabilità dei rifiuti) che sostituirà l'obbligo di compilazione dei registri di carico/scarico, formulari, ecc.». Il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti nasce nel 2009 su iniziativa del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel più ampio quadro di innovazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione.
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Matera
Giovedì 25 febbraio 2010
Per la Filtcem obiettivo lavoro Il segretario Mega: «Priorità assoluta è rilanciare l’industrializzazione» “LAVORO è futuro”. Sarà questo il tema conduttore del Congresso costitutivo della Filtcem Cgil di Matera che si celebra oggi, alle 10.30, al Palace hotel. La nuova sigla nasce dalla fusione della federazione della chimica e dell'energia (Filcem) con la federazione dei tessili (Filtea). «Le due categorie che si uniscono hanno rappresentato la storia del movimento sindacale italiano - fa notare il segretario generale della Filcem di Matera Fernando Mega - Quindi una svolta dal profilo storico che deve rappresentare un nuovo inizio di una grande storia». Ad inaugurare questo nuovo cammino il segretario nazionale della Filcem Mauro Tudino, a cui è affidata la conclusione dei lavori. Lo scenario in cui la Filtcem dovrà operare? Difficilissimo, se non impossibile. I numeri snocciolati dal segretario Mega sono inequivocabili. «In Basilicata negli ultimi 15-18 mesi - dice Mega -hanno perso il lavoro circa 8000 persone. La Valbasento ha visto di fatto scomparire quasi tutte le multinazionali che per circa 15 anni la hanno tenuta industrialmente in vita: Dow
Nella foto da sinistra Maurizio Girasole e Fernando Mega
Chemical, Nylstar, CFP, Panasonic, Basind, Mastrotto Group, Pregis, Snia Ricerca, gran parte della Pcm (ex Ergom) sono le ultime chiusure in ordine di tempo che, sommate alla drammatica situazione di chiusure generalizzate del settore del mobile imbottito a Matera città con tutto il suo indotto hanno determinato la perdita di migliaia di posti di lavoro senza più
una prospettiva rioccupazionale. In questo momento, ci sono oltre mille lavoratori della provincia che aspettano la miseria della proroga, ai quali vanno aggiunti le migliaia di lavoratori con gli ammortizzatori sociali in scadenza nell'anno. Ormai la provincia è una grossa fabbrica di ammortizzatori sociali con il sindacato in prima fila a fronteggiare l'emer-
genza». La strada da seguire? Mega non ha dubbi: «Certo non l'ultimo , patetico ed anacronistico “bando per la reindustrializzazione della Valbasento e del Materano. Annunci roboanti, 42 aziende che si candidano, scarsi 50 milioni di euro di dotazione, che dovrebbero generare almeno altrettanti milioni di euro di investimenti. In realtà - osserva il leader sindacale se andasse in porto almeno circa il 50% dei proponimenti, saremmo di fronte ad un investimento di circa 4 milioni di euro ad azienda, il che si tradurrebbe in termini occupazionali in poco o nulla, per cui le stesse finalità dell'intervento pubblico che è quella di dare risposta occupazionale svanirebbe». La grande occasione mancata? «Lo sfruttamento del petrolio da parte dell’Eni. Troppo poco lo sconto sulla bolletta del gas e l’aumento delle giornate ai forestale - sostiene Mega - la Regione deve chiedere con forza e senza esitazione la vera compensazione ambientale: il lavoro». Come? «Ripensando l'intero sistema degli incentivi alle imprese in funzione della via alta della
Progetto delle associazioni “Sui-Generis” e Legambiente
competitività. Bisogna pensare all'industria ad elevatissima tecnologia; significa creare attori d'impresa che non necessitano di grandi opere, ma di grande disponibilità culturali, di politiche energetiche realizzabili se alla base esiste una volontà di cominciare a produrre energia per l'autonomia del fabbisogno regionale dai grandi produttori e dalle reti generali di fornitura» . La Filtcem, insomma, nasce con l’obiettivo chiaro di aprire una nuova fase di programmazione industriale, in grado di dare risposte concrete alla fame di lavoro che la crisi economica internazionale non ha fatto altro che acuire. Si comincia il 12 marzo con uno sciopero generale di 8 ore proclamato dalla Cgil di Basilicata per «fermare i licenziamenti, garantendo la prosecuzione della cassa integrazione e della mobilità in deroga, dare soluzioni alle troppe vertenze aperte, ridurre le tasse per lavoratori e pensionati, ridare un futuro al Paese, alla Basilicata, alla provincia di Matera». Margherita Agata m.agata@luedi.it
Convegno sabato prossimo
Giovani volontari da formare Lega Navale per la salvaguardia dei beni culturali tra natura e sport E' INIZIATO ieri pomeriggio il corso di formazione "Il Volontariato nella Salvaguardia del Patrimonio Culturale dai Rischi Naturali", uno dei progetti culturali che l'associazione “Sui-Generis” ha proposto per l'anno accademico 2009/2010, in collaborazione con Legambiente Matera. Si tratta di un corso teorico e pratico che affronterà la tematica del volontariato nel discorso sulla salvaguardia del patrimonio culturale. «Il nostro patrimonio - ha detto Pio Acito, disaster manager qualificato dal dipartimento della Protezione Civile e presidente del Gruppo Volontari per l'Ambiente di Matera - è molto spesso esposto a rischio; è importante per i volontari seguire un percorso formativo che li metta in condizione di operare anche su tali emergenze, rispondendo, nel contempo, alla necessità di realizzare, a livello locale, squadre autonome che possano abbreviare i tempi di intervento nella messa in sicurezza dei beni culturali. Questo corso, che è stato possibile grazie alla disponibilità dei ragazzi di “Sui Generis”, si articolerà in 7 lezioni e si concluderà il 7 aprile». Il percorso formativo, sostenuto dall'Università degli Studi della Basilicata, avrà luogo nella sede di “Sui Generis” una volta alla settimana (IL mercole-
Un momento della conferenza stampa di Sui Generis (foto Videouno)
dì): la prima lezione è stata tenuta da Daniel Noviello, responsabile nazionale Protezione civile di Legambiente. «Tra le attività della nostra associazione, - ha detto Ilaria Morelli, segretaria di “Sui Generis” - è rientrato anche un corso sulla salvaguardia del patrimonio culturale, che ha una doppia valenza: da una parte fornire ai corsisti le nozioni di base degli interventi da effettuare in caso di rischi naturali, dall'altra far capire loro l'importanza del volontariato.Inoltre, pernoi èimportante creare dei momenti
d'incontro per dareai ragazzi la possibilità di confrontarsi anche al di fuori dell'università». Al corso, che prevederà un'esercitazione finale e il rilascio di un certificato di frequenza, si sono iscritti al momento venti ragazzi. «Operare nella salvaguardia del patrimonio culturale dai rischi naturali - ha proseguito Acito - significa intervenire su una gamma estremamente vasta di beni. Infatti, non si tratta semplicemente di salvare quei manufatti che sono comunemente considerati beni culturali, come un dipinto su
tela o una scultura lignea, ma di mettere in sicurezza anche altre tipologie di beni che rivestono comunque un interesse artistico, di testimonianza della nostra storia e della nostra cultura e delle nostre radici. Per questo è necessario essere formati e preparati per intervenire su tutte le varie tipologie di bene culturale; non è escluso che durante l'esercitazione, d'accordo con qualche parroco, si possa simulare un intervento in una chiesa». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
SALVAGUARDARE i beni ambientali attraverso lo sport. E’ quello che si prefigge la delegazione di Matera-Castellaneta della Lega Navale Italiana (circoscrizione Puglia sud e Basilicata jonica) con la promozione di attività sportive e nautiche che favoriscono il sistema ecocompatibile nell'area protetta di San Giuliano. Sabato prossimo si terrà a Matera alle ore 16 presso l'hotel San Domenico, in via Roma un convegno organizzato dalla delegazione di Matera-Castellaneta della Lega Navale Italiana dal titolo: natura e sport tra tutela dell'ambiente e sicurezza della vita in acqua. «La promozione didattica nelle attività di vela e di canoa unitamente a corsi di educazione ambientale, - spiegano dalla delegazione di MateraCastellaneta della Lega Navale Italiana - conseguono da un lato la conoscenza dell'oasi di San Giuliano e dall'altro un maggiore rispetto, salvaguardia e gestione delle zone umide, naturali e protette. Ambiente e sport rappresentano la cultura per il rispetto di sé e per il patrimonio territoriale. Le attività sportive di vela e canottaggio sono considerate ecocompatibili ed ecosostenibili.
L’oasi di San Giuliano
Innessun casosarannodisturbati i fenicotteri, gli uccelli di riva e quelli di piccole taglie nei momenti di riposo, nidificazione e riproduzione». Sport, quindi, ma anche formazione. Fare scuola di vela e canoa per la delegazione di MateraCastellaneta della Lega Navale Italiana di Puglia sud e Basilicata Jonica significa anche educare i giovani al rispetto dell'ambiente esaltandone, in questo modo, il corretto richiamo della risorsa naturale.
Equitalia Basilicata SpA - Ambito di Matera Vico XX Settembre, 10/20 – Matera - Tel. 0835 342238 Fax 0835 342208 Avviso di vendita immobiliare
Proc. Imm. n. 357/2000
Avviso di vendita immobiliare
Proc. Imm. n. 76/2001
Avviso di vendita immobiliare
Proc. Imm. n. 115/2004
L’Agente della Riscossione per le province di Potenza e Matera – Equitalia Basilicata Spa- rende pubblicamente noto che il giorno 25/03/2010 alle ore 10,00 e seguenti, nella propria sede di Ambito in Matera al vico xx Settembre n. 10/20 - si procederà alla vendita con pubblico incanto dei seguenti immobili siti nel comune di Matera:
L’Agente della Riscossione per le province di Potenza e Matera – Equitalia Basilicata Spa- rende pubblicamente noto che il giorno 18/03/2010 alle ore 10,00 e seguenti, nella propria sede di Ambito in Matera al vico xx Settembre n. 10/20 - si procederà alla vendita con pubblico incanto dei seguenti immobili siti nel comune di Pisticci (MT):
L’Agente della Riscossione per le province di Potenza e Matera – Equitalia Basilicata Spa- rende pubblicamente noto che il giorno 11/03/2010 alle ore 10,00 e seguenti, nella propria sede di Ambito in Matera al vico xx Settembre n. 10/20 - si procederà alla vendita con pubblico incanto dei seguenti immobili siti nel comune di Matera:
Lotto Unico: Appartamento di tre vani ed accessori in via Nazionale, 39 Riportato in Catasto Fabbricati al Foglio 71, P.lla 504, Sub. 8, Cat. A/2. Prezzo base Euro 155.685,60
Lotto Unico: Opificio industriale alla frazione Pisticci Scalo – via Pomarico, distinto in Catasto Fabbricati al Fg. 7: Prezzo base Euro 13.350.852,00
Lotto Unico: Locale seminterrato della estensione di 109 mq. circa sito in via Pizzilli n. 3. Riportato in Catasto Fabbricati al Foglio 159, P.lla 5031, Sub. 7, Cat. C/3. Prezzo base Euro 151.081,20
L’ eventuale secondo e terzo incanto avranno luogo in data 22/04/2010 e 20/05/2010 nel medesimo luogo e alla stessa ora indicata nel presente avviso.
L’ eventuale secondo e terzo incanto avranno luogo in data 15/04/2010 e 13/05/2010 nel medesimo luogo e alla stessa ora indicata nel presente avviso.
L’ eventuale secondo e terzo incanto avranno luogo in data 08/04/2010 e 06/05/2010 nel medesimo luogo e alla stessa ora indicata nel presente avviso.
Maggiori informazioni possono essere richieste presso il Nucleo di Attività Immobiliari - Ambito di Matera - o mediante consultazione dell’avviso di vendita pubblicato presso il Comune dove sono ubicati gli immobili e/o il Tribunale di Matera.
Maggiori informazioni possono essere richieste presso il Nucleo di Attività Immobiliari - Ambito di Matera - o mediante consultazione dell’avviso di vendita pubblicato presso il Comune dove sono ubicati gli immobili e/o il Tribunale di Matera.
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32 Matera Oggi il congresso costitutivo della nuova categoria che accorpa chimici e tessili
Il sestetto torna a vincere La Pallavolo Matera ha sconfitto la Masseria Battifarano Nova Siri E' TORNATA al successo la Pallavolo Matera. Il sestetto allenato da coach Logallo ha superato, nella dodicesima giornata, la Masseria Battifarano Nova Siri. Il match si è concluso con il risultato di 3-0 ed ha messo in evidenza il grande divario tecnico ed atletico che c'è tra i due club. Il primo set è stato vinto dalla formazione della città dei Sassi con il punteggio di 25 a 16, il secondo set 25 a 17 e il terzo 25 a 8. Una vittoria importante e utile per il morale dei materani, dopo la sconfitta pesante di Potenza della scorsa giornata. Le distanze dalla prima in classifica, la Megacom, restano sempre cinque quando mancano solamente due giornate alla fine del campionato. «Contro il Nova Siri ho impiegato, per quattro-sesti, i ragazzi dell'under 16 ha spiegato Logallo. Anche se giocavano contro l'ultima della classe, i ragazzi non hanno preso sotto gamba la partita disputando un ottimo match e conquistando tre punti importanti per i play-off. Ormai la prima piazza ha continuato Logallo - è difficile da raggiungere, perché le ultime due gare di campionato non sono molto difficili per il Potenza. Confido molto, comun-
SERIE C FEMMINILE
Nuova Spes, la grinta L’Edil Loperfido delle ragazze spicca riesce a conservare sul campo del Tricarico l’imbattibilità interna
Il coach Logallo
que, nell'impegno della mia squadra quando giocherà i play-off. Sono ottimista perché i miei ragazzi non finiscono mai di stupire, alcuni schemi ormai li applicano in maniera automatica. Inoltre, sono molto contento per il loro ottimo rendimento sia atletico che scolastico». Il team materano, nel prossimo incontro sarà impegnato lontano dal parquet amico contro lo Stigliano che occupa il terzultimo posto con dieci punti all'attivo e che è reduce dal-
la sconfitta esterna contro la Pallavolo Moliterno. Volendo tracciare un piccolo bilancio, la formazione materana, seppur non più prima in classifica, può ritenersi più che soddisfatta dei risultati che ha ottenuto in questa stagione sportiva. Un gruppo, quello allenato da Nicola Logallo, composto da tanti giovani ragazzi che ha dimostrato di essere cresciuto e di essere pronto per affrontare nuove avventure. Lorenzo Tortorelli matera@luedi.it
LA NUOVA SPES espugna il campo del Tricarico con il risultato di 3-1 nella penultima giornata di campionato. Le ragazze di coach Lapolla riescono così a mantenere il quinto posto che non basta per accedere ai play-off. La partita è andata avanti a strappi. Le ragazze di Lapolla controllano la gara senza affanno per i primi due set (10-25, 10-25), grazie ad un gioco preciso e senza errori. Nel terzo, Silvia Martelli e compagne calano d'intensità, iniziano a sbagliare e cedono il set alle avversarie 26-24, che fanno sentire la loro fame di punti data dalla preoccupante posizione in classifica. Il quarto set sembra essere sulla falsariga dei precedenti due set vinti, con le materane a comandare fino alla chiusura del set e della partita. Soddisfacentela prestazionedi Pistone,DiPede eChietera servite bene anche da un palleggio impeccabile di Morelli. Ottima la prestazione della centrale Sarra, che nonostante la sua giovanissima età (14 anni) ha dimostrato con il suo impegno tanta grinta e fair-play. Dopo questa prova brillante ma che permette comunque di portare a casa i tre punti, le ragazze di Lapolla hanno una settimana per prepararsi per il derby di sabato 27 febbraio: allapalestra Laneraarrivailderby controla Edil Loperfido, squadra che all'andata ebbe la meglio e che adesso si trova in zona playoff, Le ragazze di coach Lapolla vogliono chiudere il campionato con una vittoria per vendicare la sconfitta dell'andata. Vincenzo Bochicchio matera@luedi.i
L’EDIL Loperfido Volley Group è riuscita ad imporsi in casa contro la capolista Lavello Volley. Il match, giocato sabato scorso, è terminato tre a due a favore delle ragazze di coach Marcello Capocelli che hanno mantenuto così l'imbattibilità interna. Pur trovandosi sotto di due set, le ragazze materane hanno saputo reagire con grinta e carattere fino alla vittoria finale (19/25; 18/25; 25/20; 26/24;15/13) e dopo una partita durata due ore e giocata ad alti livelli. “Sono contento per l'affermazione con la capolista - ha affermato Capocelli - nonostante la notevole differenza di età e di esperienza a favore del Lavello. Le ragazze hanno meritato la vittoria, per l'impegno messo in campo. La gioia di aver battuto la prima della classe la condividiamo con il gruppo di genitori che ci segue sempre con grande passione e con il pubblico. Sono contento anche perché, per la prima volta appunto, al palazzetto di Lanera il pubblico era numeroso ed ha sostenuto calorosamente le atlete in campo, cosa che ci auguriamo possa avvenire anche nei play-off”. Intanto, sabato prossimo con inizio alle ore 17, si giocherà l' ultima partita della regular season. Il Pala Lanera ospiterà il derby cittadino con la Nuova Spes che all'andata fu sconfitta 3 a 1 dalle ragazze di Capocelli. l.t.
Under 18 Semifinale play off
Under 14 Il tecnico Lozowy parla degli obiettivi che intende raggiungere
Pamar Time Volley recupera al tie break
La compagine del Volley Group verso il campionato regionale
INIZIA nel migliore dei Montalbano che le porta modi con una vittoria, la ad aggiudicarsi il set per semifinale di play-off per 25-22 riaprendo i giochi. dell'entusiala Pamar Time Volley un- Sull'onda der 18. La squadra allena- smo per il set vinto, le rata dal tecnico Antonio De- gazze del Montalbano crelia ha meritatamente vin- scono, mentre tra le fila to contro le più esperte della Pamar Matera inigiocatrici del Montalba- ziava a farsi sentire la stanchezza, la poca lucino. Una gara che sembrava dità nel chiudere a punti, non avere storia, poi un compromettendo perso rilassamento delle giova- 25-19. Il match si riapre, ni giocatrici materane al tie-break coach Delia striglia le rahanno messo gazze che enin serio pericotrano in camlo la vittoria. po con piglio Partita recudiverso. Si riperata al tie vede una Pabreak, grazie mar Matera al gioco di più concentrasquadra che il ta e con la giutecnico ha sasta grinta per puto infondevincere la parre alle proprie tita molto imatlete. Il primo portante per il set vinto dalla superamento Time Volley, del turno di seha vosto una mifinale, in 17 prima parte di minuti si sbagara con una razzano delle fase di studio, avversarie poi le terribili vincendo il set ragazze mateper 15-10. rane hanno co- Paola Salinaro Ottima la minciato a carprestazione burare e portarsi a casa il primo set in fornita da tutta la squa25 minuti, una squadra dra che in questa fase imconcentrata e determina- portante, ha recuperato ta chiude il set 25-21. Nel dopo un mese di assenza secondo set non è calata la per infortunio Martina concentrazione delle ra- Andrulli, in un momento gazze della Time Volley che stava diventando criche imperterrite si sono tico per l'infortunio capiaggiudicate il set per 25- tato a Sara Ambrosecchia venerdi sera in allena19. Il terzo parziale di gioco mento. La gara di ritorno si e' giocato punto a punto si disputerà domani a Trifino al 14 pari, poi un al- carico. lungo delle ragazze del v.b.
Pronti alla nuova sfida MATERA - Volley Group pronto ad una nuova sfida nel campionato regionale under 14 maschile. La compagine allenata da Julian Lozowy ha inaugurato la stagione con la vittoria per tre set a zero (25-8; 25-5; 25-3) contro il Pomarico nel match disputato lo scorso martedì. Al campionato, oltre all'Edil Loperfido Matera vi prendono parte la Gielle Policoro, il Volley Pomarico e l'Herakleia Volley. La formula è quella classica che prevede il girone d'andata, di ritorno per poi concludere con i play-off. «Essendo un girone formato solamente da quattro squadre - ha spiegato Lozowy - si disputeranno davvero poche partite. Per questa ragione, a prescindere dal risultato finale, ognuna delle contendenti già da ora è qualificata ai play - off (ai quali accedono, appunto, le prime quattro)». Il tecnico materano ha descritto poi le caratteristiche e gli obiettivi che intende raggiungere con la sua squadra. «I ragazzi sono pronti, alcuni di loro fanno parte della rosa degli under 16, che è campione regionale, come Emanuele D'Ercole, Andrea Dibitonto e Edoardo di Muro. Sono loro le colonne portanti della nostra squadra che punta come sempre a vincere il più possibile». Oltre all'under 14, il Volley Group è impegnato anche nel campionato under 18 maschile. Anche questa squadra è guidata da Lozowy, fresco di festeggiamenti dopo la bella e prestigiosa vittoria contro il Lauria B. La gara è terminata con il risultato di tre a zero a favore dei materani. «Anche nel campionato under 18 sono davvero poche le squadre partecipanti (cinque) - ha continuato il tecnico - ed anche in questo caso il livello diventa non molto alto». Secondo lei quali saranno le formazioni accreditate alla vittoria finale? «Il torneo sarà conteso dalla squadra A di Lauria e la nostra under 18, le altre compagini sono di gran lun-
Il tecnico Julian Lozowy
ga inferiori come tasso tecnico. Questa situazione, che sta interessando il mondo del volley giovanile nella nostra regione, purtroppo, sta diventando drammatica e non può che peggiorare. Le società che militano in campionati di serie B nazionale non puntano sul materiale umano della regione, i pallavolisti lucani non sono presi in considerazione per la mancanza di qualificazione tecnica». Nell'under 14 femminile da segnalare la bella prestazione delle ragazze allenate da Caterina Cristallo che, domenica scorsa, hanno superato al tiebreak, nella stracittadina, la Nuova Spes Matera (25-20; 25-20; 17-25; 18-
25; 6-15). Per quanto riguarda l'under 18 femminile, invece, ottima è stata la prova delle ragazze del Volley Group che lunedì scorso hanno battuto in casa il Tricarico Volley per tre ad uno (25-12; 25-18; 19-25; 25-9). La gara di ritorno è in programma mercoledì 3 marzo presso il palazzetto dello sport di Tricarico con inizio alle ore 17.30. Infine, il prossimo impegno per l'Edil Loperfido nell'under 16 è in programma il 5 marzo contro il Camarda Volley presso la palestra dell'Istituto Industriale di Matera alle ore 19.15. l.t.
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33 C Maschile Logallo: «Ottimo match, conquistati tre punti importanti per i play-off»
Giovedì 25 febbraio 2010
34 Matera
Giovedì 25 febbraio 2010
Matera 35
Agenda
Giovedì 25 febbraio 2010
Risorse della speranza
Auto ecologica per la Polizia
Fenomenologia della violenza
Storie (in) dimenticate
“FRAGILITA’: negatività o opportunità? Impegno e risorse della speranza” è il tema del convegno che si svolgerà domani alle 16,30 nel Liceo Scientifico “Dante Alighieri” in viale delle Nazioni Unite. Relazionerà Don Leonardo Santorsola. «Ci vuole l'educazione e ci vogliono maestri capaci di insegnare. - affermano dall’Ufficio Diocesano - Ma è difficile avere l'una e gli altri se non c'è un patrimonio di valori e di saperi». Proprio per stimolare una seria riflessione su un tema educativo di estrema attualità, l'Ufficio diocesano di Pastorale Scolastica, in collaborazione con il Servizio per il Progetto culturale e l'Istituto di Scienze Religiose, propone, ai docenti l’incontro.
UN'AUTO ecologica per la Polizia di Stato a Matera: si tratta di un’iniziativa congiunta della Regione Basilicata e della questura di Matera per coniugare sicurezza ed ambiente. Sabato prossimo 27 febbraio alle ore 9:30 al Cinema Comunale l’assessorato all'Ambiente della Regione Basilicata e la Polizia di Stato di Matera hanno organizzato una “Giornata dell'Ambiente e della Sicurezza”. Nell'occasione si terrà la cerimonia di consegna di un autoveicolo elettrico. L’auto è stata donata dalla Regione Basilicata alla Questura di Matera per il pattugliamento del centro storico.
SI svolgerà oggi alle 15,30 nella mediateca provinciale di Matera il quarto seminario previsto nell'ambito del progetto Tunnel “Fenomenologia della violenza di genere. Il lavoro di rete nella prevenzione della violenza di genere”. Dopo i saluti di Alberico Gentile, commissario prefettizio del Comune di Matera, e di Vincenzo Francomano, sindaco di Rotondella, interverrà tra gli altri Donata Francescato, Annamaria Raimondi, Luisa Festa, Paola Perrone. Modera e conclude Antonietta Giacoia, consigliera di Parità della Provincia di Matera.
SI presenta domani alle 17,30 nella Mediateca provinciale “Storie (in) dimenticate di un borgo. Emigrazione e memoria nel cuore del Mezzogiorno d’Italia” di Julia Labbate. L’incontro, coordinato dal giornalista Pasquale Doria, vuole essere una riflessione attenta sulle problematiche dell’emigrazione e sui problemi delle piccole realtà lucane: «Il migrante sospeso tra due culture costituisce l’icona del tempo presente». Saranno presenti il professor Gilberto Marselli (prefatore del volume), il professor Ferdinando Mirizzi dell’università della Basilicata, Salvatore Auletta (assessore della Provincia di Matera) e Marco De Lorenzo (presidente del Gal).
QUESTIONI MERIDIONALI
CONVEGNO DELL’ASSOCIAZIONE ZFU foto di VIDEOUNO
Zona Franca Urbana bisogna fare presto
Al “Levi” Città e Sud
IL CONCORSO
CINEMA
Allievi Ufficiali Gdf
Comunale Matera - 0835334116
Ritratto metropolitano
L’uomo che verrà ore 17,30 - 19,35 - 21,40
Kennedy Matera - 0835334116 Riposo settimanale
Duni Matera - 0835331812 Piovono polpette 3D 17,45 Scusa ma ti voglio sposare 19.30 - 21,30
Patron Antonio Matera Il figlio più piccolo ore 17,45 - 19,30 - 21,30
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Marpiccolo ore 21,30
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Riposo settimanale
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Il figlio più piccolo
In mostra fino ad aprile
Il tavolo dei relatori (foto Videouno)
Congresso provinciale Flc Cgil SI SVOLGERA’ domenica 28 febbraio alle 9 nella sala congressi del Palace hotel in piazza Michele Bianco a Matera il secondo congresso provinciale della Flc (Federazione lavoratori della conoscenza) Cgil. Alle ore 9 è prevista l’apertura del Congresso, alle 9,30 elezione della presidenza e delle commissioni. Alle 10 relazionerà il segretario generale mentre dalle 10.45 sono previsti gli interventi delle autorità e di rappresentanti politici, sindacali e di associazioni. Il dibattito inizierà alle 11, dalle 12.30 si svolgeranno gli adempimenti congressuali che riprenderanno, dopo il pranzo, alle 15. matera@luedi.it
Alcuni studenti
E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
SULLA Gazzetta Ufficiale - 4 Serie Speciale numero 11 del 9 febbraio 2010 - è stato pubblicato il bando di concorso pubblico, per esami, per l'ammissione di 54 allievi ufficiali del “ruolo normale” al 1° anno del 110° corso dell'Accademia della Guardia di Finanza per l'anno accademico 2010/2011. La presentazione delle domande dovrà avvenire entro l'11 marzo 2010. Al concorso possono partecipare i cittadini italiani che abbiano compiuto, alla data del primo gennaio 2010, il diciassettesimo anno di età e non superato il ventiduesimo (siano nati, cioè, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1988 ed il 1° gennaio 1993 - estremi inclusi) e siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l'iscrizione a corsi di laurea previsti dal decreto interministeriale 12 aprile del 2001, ma anche coloro che, pur non essendo in possesso del previsto diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell'anno scolastico 2009/2010. La domanda di partecipazione va presentata, possibilmente a mano, oppure inviata a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza del capoluogo di provincia nella cui circoscrizione l'aspirante risiede. la domanda deve redigersi esclusivamente su apposito modello, riproducibile anche in fotocopia e disponibile presso tutti i Reparti del Corpo nonché sul sito internet www.gdf.it nella sezione relativa ai concorsi.
LUCIANO Baietti è un piccolo imprenditore scaltro e ambizioso che nel giorno stesso in cui sposa la donna da cui ha avuto due figli, scompare.
Scusa ma ti voglio sposare NIKI e Alex stanno felicemente insieme nonostante la differenza d'età; lei frequenta l'università, lui è un pubblicitario di successo. Alex si convince a chiedere Niki in sposa.
Marpiccolo QUARTIERE Paolo VI, Taranto, Italia. Tiziano vive nel lato sbagliato di una città che spoglia con prepotenza l'ambiente circostante, in una nazione in cui le regole non esistono ma esistono solo le eccezioni.
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Montesano via Cappelluti 61 0835/335921
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111
118 0835253111 0835 253212 800216916
800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
0835 253111
Asm
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA
0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101
TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847
RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’
0835-581003 0835-581074
RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882 LE ROSE 0835-930040 LIDO SABBIA D’ORO 0835- 953140 MERLIN BLEU 0835-954458
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0835-532631
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SI SVOLGERA’ domani alle 17,30 nel Centro Carlo Levi in piazzetta Pascoli 1 “Città e Mezzogiorno”. Introdurrà Luigi Stanzione mentre la relazione è affidata a Rosario Sommella. «Quali mutamenti interessano oggi le città del Mezzogiorno e quali politiche sono in atto o si profilano per i suoi scenari urbani? Pur nella persistente condizione di divario e di perifericità, diversamente articolata nei quadri regionali che compongono il Mezzogiorno,- spiegano dal Centro Carlo Levi - i paesaggi urbani sperimentano dinamiche di cambiamenti consistenti. Nell’ambito di un progetto di ricerca nazionale, di cui sono stati recentemente pubblicati i risultati, il tema è stato affrontato nell’intento di inquadrare le linee evolutive della geografia urbana dell’Italia meridionale e insulare, intesa, a scala macroregionale, come articolazione periferica dello spazio europeo sul versante mediterraneo. Tra i persistenti fattori di debolezza emergono i cambiamenti, talvolta profondi, e le scelte che danno forma all’assetto attuale di città e di sistemi urbani. Se da un lato si percepisce sempre più nettamente la configurazione di un Sud segnato dalla molteplicità e dalla diversificazione dei percorsi locali, dall’altro si evidenziano anche i tratti comuni, nelle politiche e nelle strategie di sviluppo. Differenze ed elementi comuni dei sistemi regionali e delle singole realtà urbane, in termini di fattori di crisi, maggiore o minore efficacia delle strategie, valore e dinamicità della posizione geografica tratteggiano una geografia del Mezzogiorno segnata, negli ultimi decenni, da trasformazioni territoriali la cui comprensione appare fondamentale, anche ai fini del dibattito che tuttora talvolta contrappone visioni unitarie o differenziate del Sud Italia».
WORK in progress per la zona franca urbana a Matera. Nell'attesa dell'approvazione da parte delle Camere del nuovo decreto circa la regolamentazione delle aree scelte come zone franche, ieri mattina, presso la Mediateca Provinciale si è tenuto un convegno, organizzato dall'associazione “Zfu Zona Franca Matera Onlus”con l'obiettivo di dibattere tutte la possibili azioni da mettere in campo per favorire la realizzazione delle zone franche urbane nel territorio lucano. Dopo l'apprensione creata dall'approvazione del decreto Milleproproghe sembra esser finalmente giunti ad un punto d'arrivo nella definizione delle competenze e delle caratteristiche delle zone franche il tutto favorito anche dall'azione dell'Anci che ha fornito un importante supporto ai comuni interessati. «Come amministrazione abbiamo vissuto la nascita delle zone franche come un momento di rinascita e di sviluppo delle comunità locali che sono così diventate le protagoniste dei processi di crescita. - ha dichiarato Vito Santarsiero, sindaco di Potenza e responsabile Anci del Mezzogiorno -Dopo gli anni del neodecentralismo, infatti, sono state marginalizzate le politiche a favore dei territori e l'unico segnale organico di progettazione nazionale restava la Zfu, elemento di grande qualità nel modello di sostegno allo sviluppo. Le agevolazioni fiscali o le esenzioni totali hanno rappresentato un elemento di novità che ha dato riscontri positivi e per questo motivo il cammino verso le Zfu deve continuare e favorire la nascita di realtà produttive che siano innanzitutto in grado di strutturarsi ma che siano poiin grado di restare autonomamente nel mercato». A questo proposito, dunque, fondamentale è stata l'azione dell'Anci che, nel perseguire il suo obiettivo di favorire l'inclusione sociale partendo dalle zone cittadine più bisognose, ha trovato nella possibile realizzazione delle Zfu lo strumento d'eccellenza per ottenere i migliori risultati. «I sindaci dei comuni interessati dalle zone franche hanno subito compreso l'importanza di questo strumento e così hanno chiesto il supporto dell'Anci. - ha dichiarato Franco Monaco, dirigente Anci, Dipartimento Mezzogiorno e Politiche Sociali -Ora, nell'attesa che il nuovo provvedimento venga approvato alla camera noi fungeremo ancora da stimolo e sorveglianza per perseguire il nostro obiettivo ovvero fare in fretta ma anche costruire un sistema di monitoraggio e valutare le ricadute di questa policy». Al convegno hanno partecipato anche Gaetano Liantonio, presidente associazione Zfm, Rocco Iemma, esperto Zfu e Marcello Carone, presidente Zft-Progea Taranto. Milena Scalcione
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
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Pisticci Prima di lui nessun altro aveva osato tanto in un mare noto come “il cimitero delle navi”
A Capo Horn in barca a vela L’impresa avventurosa dello skipper Rocco Sisto su un’imbarcazione di 7 metri PISTICCI - L'impresa profuma di storia e porta la firma di uno skipper pisticcese. Lo scorso 13 febbraio il temerario Rocco Sisto ha doppiato Capo Horn, uno dei punti più a sud dell'America meridionale, con una piccola barca a vela di 7 metri condotta in solitario. Prima di lui nessun altro aveva osato tanto. Perché il mare gelido di Capo Horn, battezzato anche come il cimitero delle navi, è scosso da correnti funeste, alimentate da forti venti che muovono onde spaventose, a volte anomale, laddove idealmente s'incrociano l'oceano Pacifico e l'Atlantico. Per i velisti è tutt'altro che un gioco da ragazzi, anzi si tratta di una sfida fascinosa e di complicata realizzazione. Le difficoltà aggiuntive per Rocco “Randa” Sisto, ormai uno skipper di caratura internazionale, erano dettate dalle dimensioni ri-
Lo skipper Rocco Sisto
dotte dell'imbarcazione e dal tentativo condotto in solitario. Proprio queste caratteristiche hanno determinato l'unicità di una impresa senza precedenti. Sisto ha preso la via del mare da Husuaia (nella terra del Fuoco, in Cile) il 10 febbraio, ha raggiunto
Puerto Williams e poi ha fatto rotta su Capo Horn dove è arrivato alle 10.55 del 13 febbraio. Lì un membro della marina cilena ha dato attestazione del passaggio dopo aver accolto Sisto sulla terra ferma. Poi la risalita passando per il canale di Beagle, Wollasto-
ne Island, Nassau Bay, Paso Piction ed infine l'arrivo alla sua Itaca, ad Ushuaia, raggiunta il 17 febbraio. A Capo Horn le condizioni del mare non erano, stranamente, impervie (un po' di buona sorte non guasta). Ma il tragitto è stato pieno d'insidie, perché il vento ha
sfiorato i 47 nodi in alcuni tratti e, poco dopo la partenza, ha danneggiato irrimediabilmente il genoa (una vela di prua) dell'imbarcazione. Rocco Sisto, a quel punto, ha anche dubitato di poter vincere la sua sfida, resa possibile dall'aiuto di alcuni sponsor locali che hanno creduto nelle sue doti. Poi, però, il coraggio, la forza delle motivazioni, l'esperienza e la capacità di autocontrollo, assieme ad un po' di fortuna, gli hanno consentito di proseguire nell'avventura e portare positivamente a termine l'impresa. Altre difficoltà sono emerse lungo la rotta di ritorno, resa impervia dai venti contrari. Con il passaggio a Capo Horn, Rocco Sisto, che nel frattempo ha fatto ritorno a Pisticci, corona un sogno accarezzato da tempo, che lo proietta di diritto nel gotha della vela mondiale.
Negli ambienti dei velisti doppiare Capo Horn equivale a scalare l'Everest per un alpinista, farlo in solitario e con un mezzo dalle dimensioni ridotte ha un significato ancora più particolare e profondo, perché le difficoltà sono elevatissime. Come a dire che per provarci devi anche essere un po' matto. Ecco perché Rocco Sisto, animato dallo spirito proprio degli avventurieri, può iscrivere a ragione il suo nome nel firmamento della vela, alla voce imprese estreme. A Rocco vanno i complimenti della nostra redazione, non solo per la difficoltà della sfida, ma anche per aver portato così in alto il nome di Pisticci. Il suo viaggio ed il suo successo sono motivo di orgoglio senza precedenti per l'intera comunità. Roberto D’Alesandro provinciamt@luedi.it
Pomarico Risultati positivi per l’Operazione Vallum
Pisticci Il provvedimento scadrà a fine anno
Banda dei furti, i carabinieri arrestano un altro componente
Soften, sottoscritta la cassa integrazione per i 29 lavoratori
POMARICO - E' finito agli arresti domiciliari, ieri mattina, un altro componente della banda responsabile di numerosi furti presso casolari, abitazioni ed aziende agricole del Materano. Il trentaduenne R. G., già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Pomarico, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Miglionico, in esecuzione di un provvedimento di ordinanza cautelare emesso dal Tribunale di Matera - ufficio Gip, poiché ritenuto responsabile di concorso in furto aggravato e continuato. L'uomo, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato nella propria abitazione dove rimarrà sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Il provvedimento scaturisce dal prosieguo dei un'articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura di Matera, al termine della quale sono emerse risultanze investigative tali da inserire R. G. tra i componenti della banda sgominata alcuni giorni fa dai carabinieri della Compagnia di
Matera. I militari hanno arrestato due delle sei persone del gruppo, un diciannovenne ucraino ed un ventiquattrenne italiano, mentre gli altri 4, di cui 3 minori, sono stati denunciati in stato di libertà. Per tutti l'accusa è di concorso in furto aggravato continuato. La banda era dedita alla consumazione di furti nelle aree rurali e aveva una predilezione particolare
per attrezzi agricoli e materiali elettronici, refurtiva recuperata dai militari I carabinieri, ieri mattina, hanno anche effettuato perquisizioni in altri luoghi adibiti a deposito dove potenzialmente poteva rinvenirsi merce rubata; accertamenti che hanno dato esito negativo. Il risultato investigativo di ieri si inserisce nella più ampia ed articolata operazione “Vallum” promossa dal Comando provinciale dei carabinieri di Matera, che fino ad oggi ha consentito, attraverso una serie di capillari servizi di prevenzione e controllo, di sventare vari furti, con il conseguente recupero di mezzi e merce rubata. “Vallum” prevede un sistema coordinato di controllo del territorio che consente attraverso un dispositivo piuttosto elastico di monitorare le strade che dalla provincia costituiscono la vie di accesso da e per la Puglia, regione dalla quale sono giunte le fastidiose “incursioni” che hanno interessato alcune aree rurali del Materano. r.montemurro@luedi.it
VALBASENTO - E' stato sottoscritto ieri, a Potenza, presso l'Ufficio del Lavoro della Regione Basilicata, il verbale di accordo per la concessione della cassa integrazione in deroga per i 29 lavoratori della Soften di Pisticci. Il provvedimento, operativo dal 9 febbraio, scadrà il prossimo 31 dicembre. L'intesa è stata siglata dall'amministratore della società, Nicola Rodighiero, con i segretari territoriali Gerardo Casaletto (Femca Cisl), Maurizio Girasole (Filcem Cgil) e Carmine Vaccaro (Uilcem Uil). La firma della mobilità segue alle opportunità legate alla manifestazione di interesse della società Italux di rilevare l'azienda per la produzione di pannelli fotovoltaici. La Soften, che produceva tessuto non tessuto, aveva cessato l'attività lo scorso anno a causa delle difficoltà di mercato legate per gran parte al settore del mobile imbottito.
La gioia per i 3 punti e il rammarico per l'ultima partita di Lamacchia
Ennesima vittoria per il Miglionico MIGLIONICO - Quarta affermazione di fila per la compagine di mister Motta. Secco 3 a 0, questa volta sul Lagonegro. «Non è stata una domenica come le altre. esordisce il presidente Grande Nella gioia per i 3 punti che rafforzano il piazzamento play-off, ha preso posto il rammarico per aver visto il nostro “motorino delle fasce”, Fabrizio Lamacchia, per l'ultima partita ufficiale con la maglia del Miglionico Calcio. Siamo contenti per la sua nuova esperienza lavorativa che va ad intraprendere in Finanza, lontano dalla Basilicata, ma ci mancheranno tanto la sua serietà e le sue innumerevoli sgroppate sulle fasce che tanto hanno contribuito a campionati vincenti della nostra squadra. Un
grosso in bocca al lupo a Fabrizio da me, da tutto il Miglionico Calcio e dai tanti tifosi che l'hanno osannato e apprezzato in questi anni. Dedichiamo a lui quest'ultima vittoria a cui ha tra l'altro contribuito giocando con la fascia da capitano». Una gara con una nuova inedita formazione in cui mister Motta ha fatto esordire un '92, Popolizio, visto l'assenza di Acito per squalifica e l'infortunio di Cappiello. «La squadra ha onorato l'impegno mostrando carattere e dando soddisfazione. - aggiunge il presidente - Non abbiamo sofferto l'avversario e ne abbiamo ben controllato la reazione nei primi minuti della ripresa. La partita tra l'altro poteva chiudersi con un punteggio più rotondo se il loro por-
tiere non avesse compiuto due parate miracolose sul nostro bomber Lambertini nei minuti finali. E sul 3 a 0 per noi, c'era ancheun rigorenetto suLambertini, spintonato giù dal portiere, che l'arbitro non ha visto e sul quale abbiamo evitato di protestare. Poteva essere il rigore da far siglare a Lamacchia per il saluto finale». Uno striscione enorme, “Fabri… Grazie di tutto!!!”, esposto sulle gradinate era il saluto a Lamacchia. «E' stato bello entrare in campo ascoltando i cori dei tifosi che inneggiavano il mio nome. -specifica un commosso Lamacchia - Ringrazio davvero tutti per l'accoglienza e l'attenzione riservatami in questi anni e in quest'ultima partita. Un grazie al Webmaster del no-
Fabrizio Lamacchia
stro sito che ha decretato il “Lamacchia Day” e al gruppo ultras che oltre ai canti mi ha dedicato e regalato uno striscione che conserverò fra le cose mie più care per ricordare questa bella esperienza
che ho vissuto a Miglionico». Miglionico con 42 punti è nuovamente terzo con una gara da recuperare e in attesa dello trasferta per affrontare la Santarcangiolese (41). Antonio Centonze
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Giovedì 25 febbraio 2010
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Irsina verso le Comunali «Mi presento per affrontare i problemi della mia comunità»
Candidato rosa per la civica E’ ufficiale la lista “Irsina libera”, capeggiata dall’avvocato Consiglia Dilillo IRSINA - La lista Civica è una realtà. Alla prossima competizione elettorale, per il rinnovo dell’amministrazione comunale, prenderà parte anche una lista capeggiata dall’avvocato Maria Consiglia Dilillo. Le ragioni per la quale nasce una lista civica sono sempre diverse, a parlarci del nuovo progetto è proprio la candidata sindaco, che abbiamo “stuzzicato” con alcune domande. Perchè questa decisione di scendere in politica e candidarsi alla carica di sindaco? «La decisione di scendere in politica non è recente, ma risale a molti anni orsono. E' scaturita dalla voglia di dare un contributo alla crescita della comunità in cui vivo e opero. Amo stare tra la gente e sono abituata a impegnarmi per la soluzione dei problemi per merito della professione che esercito con grande passione. La carica di sindaco mi preoccupa e mi attrae: mi preoccupa perchè penso
Maria Consiglia Dilillo
che inevitabilmente andrà a sottrarre tempo alla mia impegnativa professione; mi attira perchè è sicuramente quella che dà maggiori possibilità di dare risposte immediate e concrete alle richieste dei cittadini, nei limiti ed entro i definiti confini della legge». Perché ha scelto di can-
Oggi la seduta con un unico punto
Piano di lotta alla droga Ai voti del Consiglio l’adesione di San Mauro SAN MAURO FORTE - E' stata convocata per oggi pomeriggio, alle ore 17, la seduta del consiglio comunale sanmaurese con la lettera di convocazione a firma del sindaco, Francesco Diluca, inviata a tutti i consiglieri. Pochi i punti all'ordine del giorno. Anzi, uno solo tenuto conto che il primo consiste nella rituale iniziale approvazione del verbale della seduta precedente del 19 gennaio scorso. L'argomento principale è la discussione e approvazione della “Convenzione per la costituzione ed il funzionamento della partnership istituzionale prevista dalla delibera della Giunta regionale 1866 del 31 dicembre 2009 per l'attuazione dei Piani Territoriali di intervento per la lotta alla droga». In effetti la Giunta regionale ha rinviato al 31 marzo 2010 il termine, già scaduto, per la presentazione delle proposte dei Piani territoriali di interventi per la lotta alla droga che in questo caso riguarda il Metapontino - Collina materana, che vede come capofila indicato il Comune di Tursi. Nella convocazione della seduta consiliare, infine, è scritto che nel caso la seduta andasse deserta, la seconda convocazione si terrà alle ore 17.30 del giorno successivo. Vito Bubbico
didarsi a capo di una lista civica? «Mi sono candidata con la lista civica denominata “Libera Irsina”, perchè è possibile con questo strumento inserire nel programma le idee, aspettative e le iniziative più valide, a prescindere dal colore politico che esse possono avere, perchè è una lista che dà assoluta concretezza al programma e lascia totalmente liberi i sostenitori di proporre e sostenere le loro idee nell'esclusivo interesse del nostro paese». Ci fa conoscere chi sono i suoi compagni di viaggio? «Non esiste una coalizione sostenitrice, ma tanti cittadini, amici tra loro e portatori di un unico interesse: La tutela del bene comune e il desiderio di migliorare la vivibilità della nostra città, dando trasparenza e rendendo etica il più possibile l'amministrazione della cosa pubblica». La sua lista, si rivolge essenzialmente a tutta la
società civile, ci parla un po’ della sua coalizione, che la sosterrà nel prossima campagna eletorale? «Essendo nata a Irsina e vivendo continuativamente in paese, dove pure lavoro, sono sicuramente conosciuta». Gli irsinesi la conoscono per merito della sua professione che le consente di aver un rapporto continuo con la cittadinanza, ci parla della sua lista, da chi sarà composta? «I miei amici di lista sono tutti persone animate dall'interesse comune; ci sono tre “giovani pensionati”, che metteranno a servizio dell'amministrazione il loro tempo e la loro competenza; ci sono alcuni professionisti che saranno preziosi per la loro professionalità tecnica ed economica; ci sono persone particolarmente attente alle esigenze culturali. Per i nomi e il programma dovrete aspettare domani». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Irsina verso le Comunali/2
La sinistra corre con Furioso IRSINA - Intanto, i partiti della sinistra a irsina, Sel - Prc - Pdci, con una breve nota, hanno comunicato la decisione di proseguire fuori dalla coalizione di centrosinistra, che comprendeva soprattutto il Pd, e di proseguire da soli con una lista capeggiata da Achille Furioso (nella foto). «I partiti di sinistra a Irsina preannuncia il comunicato- comunicano di aver deciso di presentare una propria lista aperta a tutti i partiti del centrosinistra -continua la nota- alle associazioni professionali, culturali e di volontariato presenti sul territorio, nonché a tutti coloro che vogliono contribuire, con il loro impegno, allo sviluppo socio culturale ed economico, alla difesa ambientale ed alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale della città». mi.do.
Tricarico Cambio nella Stazione
Cfs, Vito Auletta al comando TRICARICO - Avvicendamento al comando del Corpo Forestale dello Stato di Tricarico. Infatti, è arrivato il nuovo comandante di Stazione, il sovrintendente Capo Vito Auletta. Dopo aver frequentato la Scuola Allievi Guardia Forestale dello Stato di Sabaudia negli anni 1976 1977 Auletta è stato assegnato dapprima al Comando Stazione di Castrovillari e successivamente a Saracena, sempre in Calabria. Verso la fine del 1982 Auletta è stato trasferito a Irsina, dove ha prestato servizio per quindici anni, gli ultimi quattro con l'incarico di comandante di Stazione. Nel 1997 è stato trasferito presso il Comando Stazione di Tricarico, dove presta tuttora servizio. Dal 13 febrraio del 2010 Vito Auletta ha assunto l'incarico di Comandante di Stazione. Tra i vari servizi svolti Auletta si è distinto ultimamente nelle operazioni di soccorso e nelle attività logistiche dei sismi del 2002 a San Giuliano di Puglia nel Molise e successivamente in quelle relative al terremoto di L'Aquila nell'aprile dello scorso anno. Soddisfazione per la nomina espressa anche dal Sindaco e dall'Amministrazione comunale di Tricarico. «Il sindaco di Tricarico, a nome dell'amministrazione comunale, esprime viva soddisfazione per la nomina del nuovo comandante del Corpo Forestale dello Stato della stazione di Tricarico, Vito Auletta. Nell'ambito dei rispettivi ruoli istituzionali, si augu-
Tricarico
ra una proficua e intensa collaborazione per la tutela del patrimonio boschivo ed ambientale del territorio di Tricarico. la lunga esperienza maturata dal nuovo comandante saranno per i cittadini un riferimento di sicurezza e certezza. Augurando buon lavoro al nuovo comandante, si dichiara la massima disponibilità da parte dell'amministrazione per gli impegni futuri che lo attendono in prosecuzione di quanto già fatto con funzioni diverse». Ovviamente i cittadini tricaricesi non possono che augurarsi il meglio dal nuovo comandante al quale toccherà un compito difficile che sicuramente saprà assolvere al meglio e per la conservazione dei beni boschivi e per la tutela dell'ambiente. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it
SPUNTI di INNOCENZO BRONZINO
Grassano L’analisi disincantata di un cittadino alla vigilia delle Regionali
GRASSANO - A scorrere i nomi dei probabili candidati alle prossime elezioni regionali si scopre che tutti i vecchi consiglieri saranno ricandidati. Dal presidente all'ultimo consigliere di opposizione (si fa per dire). Tutti. Perché ci sono ottime probabilità che siano rieletti. Evviva, todos caballeros! E allora, gente di Basilicata non lamentarti. Gioisci! Vuol dire che qui le cose vanno bene. Non c'è bisogno di cambiare niente, né gli uomini, né il programma. Un programma che prevede lo spopolamento della Basilicata con l'espulsione delle forze attive e riproduttive e il consolidamento del potere dei professionisti della politica. Questa è una regione che ogni anno perde 1000-2000 giovani, che non vengono tutti registrati dalle statistiche in quanto molti di essi rimangono formalmente residenti in Basilicata per mantenere un legame con la famiglia e la terra natia che continuano a fi-
Nuove elezioni, vecchi giochi di potere nanziare con le addizionali Irpef e auto. Sparsi in Italia e nel mondo si distinguono per onestà, sobrietà e capacità. Ma non vengono più a votare. Perché dovrebbero? Loro sono liberi. Non sono collusi con questo diabolico sistema. Non lo vogliono sostenere e si astengono. Così facendo, però, abbassano la percentuale dei votanti e consentono alla massa dei beneficiati (3540% della popolazione) di diventare maggioranza e perpetuare un sistema cieco e sordo che disamministra la Regione da vari lustri. Questo è lo spopolamento programmato. Che prima emargina e poi espelle quelli che non si allineano. C'è pure chi tenta di avviare qualche attività in loco, ma si rende conto che se non si affilia a una cosca troverà solo ostacoli da
una burocrazia organica al sistema. E, se fa in tempo, scappa prima di diventare un fallito. Una burocrazia lenta ma rigorosa, che poi diventa velocissima e permissiva con gli affiliati. La legge per gli amici si interpreta e per i nemici si applica. In alcuni casi il ricatto è esplicito: o ti adegui o non lavori. Il sistema è infernale e non se ne esce: più gente se ne va più il sistema va a regime. La regione è tranquilla. Non c'è risposta violenta (né indagini o intercettazioni) agli atti di malgoverno, che si registrano quotidianamente nell'amministrazione di Regione Province Comuni, Comunità Montane Asl, Aql, Asi, Ato, Arbea, Sel Parchi ed Enti vari occupati militarmente dai manager della politica.
I quali ormai non hanno più bisogno di fare costose campagne elettorali e sfiancarsi in estenuanti tour fra sezioni (che non ci sono) e palchi. Si muovono in anticipo fra pseudo-convegni, inaugurazioni, commemorazioni e festeggiamenti vari che vengono da loro stessi, con i nostri soldi e con i loro uomini di fiducia, promossi patrocinati e finanziati. L'opposizione è finta. La spartizione codificata. La spartizione del malloppo di una regione con molte entrate e pochi abitanti. Un malloppo che sarà ancora più interessante, perché nella prossima legislatura ai normali fondi per i trasporti, sanità, rifiuti, petrolio, acqua, infrastrutture, istruzione, formazione e chi più ne ha ne metta, si aggiungeranno quelli (enormi) delle energie co-
siddette alternative. Già in questa legislatura si sono gettate le basi per il grande business e qualche spicciolo come acconto ha cominciato a girare. Ma il grosso deve venire nella prossima e chi si è impegnato aspetta il saldo. Un imbroglio colossale! In questi giorni a Milano alla Borsa internazionale del turismo si va a promuovere la Basilicata incontaminata mentre a Potenza si vara un Piano Energetico che, con centrali discariche pale e pannelli, trasformerà la Regione in un grande immondezzaio. Pura follia. Se tutto va bene siamo rovinati! Lo scenario che si presenta, dunque, a parte qualche scheggia impazzita (Allam, Somma, ..), è quello di sempre: i soliti noti hanno chiuso gli accordi. I giochi sono fatti. Le poltrone, le sedie e gli strapuntini sono assegnati. Vincono sempre gli stessi. Applicano il famigerato articolo quinto: chi ha il potere ha vinto! Le votazioni sono una formalità. Si sa già chi ha vinto.
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Traffico internazionale di droga Massimiliano Morano è accusato di essere capo e promotore del gruppo
Giovane di Tursi nel blitz di “Bellavista” a Trento TURSI - A soli 30 anni è ritenuto il capo e promotore italiano di un'organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti, che operava con intermediari in Marocco, Spagna e Olanda, rifornendo lo spaccio in sette regioni italiane. Dalla Lombardia al Piemonte, con ramificazioni in Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Marche, Emilia Romagna e Puglia. E' originario di Tursi, dove vive saltuariamente, Massimiliano Morano, arrestato lunedì scorso dai carabinieri nell'ambito della maxioperazione denominata “Bellavista”. Ieri mattina, davanti al gip di Matera, Roberto Scillitani, si è svolto l'interrogato-
rio di garanzia durante il quale Morano si è avvalso della facoltà di non rispondere, dichiarando di trovarsi in stato confusionale, ma impegnandosi a fornire quanto prima i necessari chiarimenti sulla sua posizione processuale. Il giovane, che torna nel carcere di Trento, è assistito dall'avvocato policorese Filippo Vinci, che in questa fase delicata delle indagini non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Il blitz di Bellavista è scattato simultaneamente a Trento, Milano, Foggia e in altre località italiane ed estere, dove sono state eseguite 57 ordinanze di custo-
dia cautelare emesse dal gip di Trento su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Alcuni indagati sono stati raggiunti da un mandato di arresto europeo in Spagna, Francia e Belgio, mentre altre 13 persone sono state arrestate in flagranza. Secondo l'accusa, una struttura transnazionale individuata dal Ros e costituita da marocchini e albanesi movimentava ingentissimi quantitativi di hashish dal Marocco, cocaina dall'Olanda ed eroina dai Balcani in direzione Italia,
dove un pericoloso sodalizio affiliato alla Sacra Corona Unita brindisina smistava il narcotico nelle diverse regioni. In particolare, nel capoluogo lombardo, dove risiedeva Morano, l'organizzazione disponeva di una rete di appartamenti per occultare la droga e dare rifugio ai trafficanti stranieri. Sono stati sequestrati complessivamente oltre 7 quintali di hashish, 15 chili di eroina e numerose campionature di cocaina. L'operazione, sottolineano al Ros, è la prosecuzione di indagini che nell'ottobre 2008 portarono a 34 ordinanze di custodia cautelare; mentre nella prima fase
è stata disarticolata la componente locale dell'organizzazione che faceva capo a Giulio Andrisano, esponente della Sacra Corona Unita brindisina, la seconda si è sviluppata soprattutto sul fronte internazionale, in collaborazione con la Dcsa e la Guardia Civil spagnola, approfondendo i rapporti tra la Scu e un'organizzazione maghrebina, radicata in Lombardia e facente capo al narcotrafficante marocchino Abderrahim Benkhadda. Questi, secondo i carabinieri, era in grado di approvvigionarsi, tramite il connazionale Rachid Zaouaq, ritenuto il capo della struttura transna-
L’avvocato Filippo Vinci difensore di Morano
zionale, di «ingentissimi quantitativi, mensilmente tra i 100 e i 600 chili di hashish e cocaina, utilizzando auto o camion appositamente predisposti. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Metaponto Operatori insoddisfatti per l’assenza della Regione e di alcuni amministratori
Sindaci al capezzale del lido Primo incontro programmatico per affrontare il dramma dell’erosione BERNALDA - Sindaci a confronto in una conferenza per la situazione drammatica che vede la spiaggia di Metaponto devastata dall’erosione. Ad aprire l'evento, ieri mattina, sono state le parole di Gianfranco Sortiero, presidente dell’associazione “Leucippo”, che ha invitato tutti a collaborare per il territorio. Tra i rappresentanti delle comunità presenti, il sindaco di Montalbano Jonico, Leonardo Giordano, il sindaco di Scanzano Jonico; Salvatore Iacobellis; il sindaco di Craco, Pino Lacicerchia, e il presidente del consiglio di Nova Siri, Cosimo Pancaro. Assenti gli altri sindaci invitati: di Policoro, di Matera, di Pisticci, di Rotondella, di Montescaglioso e di Tursi. E Marcello Plati, operatore, li ha definiti “giustificati”, mentre lo stesso, ad alta voce rivolgendosi ai colleghi e alla stampa presente, ha definito «lontano dal territorio» il Governatore Vito De Filippo. La conferenza ha registrato il suo successo da una parte, per la presenza di tutti gli operatori, e dall'altra la rappresentanza di quattro sindaci, i quali si sono impegnati a chiedere un tavolo con tutti i colleghi del Piot. E tra le parole più vicine, quelle del presidente del consiglio del Comune di Nova Siri il quale ha detto:
La conferenza dei sindaci metapontini sull’erosione costiera
«Siamo a vostra disposizione e diteci cosa dobbiamo fare». Parole, queste, che sono giunte dopo gli interventi di Lacicerchia, di Iacobellis e di Giordano i quali hanno sottolineato che i comuni del Metapontino forgiano la loro visibilità sul nome di Metaponto. Dopo le parole di Sortiero, a intervenire prima dei sindaci presenti, è stato Pi-
no Passarelli, cittadino e rappresentante della Fidas di Metaponto, il quale ha commentato il video proiettato che vedeva negli anni 70' una Metaponto con oltre 200 metri di spiaggia dorata. «Oggi ha detto Passarelli nel suo intervento-è Metaponto a piangere per le conseguenze dell'erosione e del Porto degli Argonauti, e domani
sarà Scanzano per quello di Marinagri». A prendere la parola, dopo Passarelli, è stato il vice presidente di Leucippo, Nicola Mastromarino, il quale ha invitato tutti i Sindaci, anche quelli assenti, a collaborare per il territorio. Subito dopo è intervenuto Dino Avallone, operatore da molti anni il quale ha detto: «Il Porto degli Argonauti ci è stato scippato. E l'anno scorso ha concluso Avallone- abbiamo fatto i picchetti davanti ai loro cancelli per chiedere della sabbia; quella che, per l'opera della sbarramento dovuto dal braccio a mare, non arrivava più sulla nostra spiaggia». Il primo sindaco a prendere la parola è stato quello di Craco, Pino Lacicerchia, il quale ha parlato di situazione critica non solo sul fronte turismo, ma anche sul fronte lavoro, su quello giovani e su tanti altri dovuti, ha sottolineato Lacicerchia, alla lontananza della politica dai cittadini. Ha lanciato, poi, tre proposte da seguire per gli operatori, la prima di un loro tavolo tecnico, il secondo di verificare la mancanza di reddito rispetto al 2009 per interventi di compensazione per i lavoratori, e il terzo di individuare le azioni urgenti da portare su Metaponto che è zona residenziale. Subito dopo ha preso la parola Salva-
tore Iacobellis, sindaco di Scanzano, il quale ha evidenziato come Metaponto non faccia parte del Piot, che vede tutti i comuni della fascia presenti per operare su piani di intervento. Tra i sindaci presenti Giordano di Montalbano Jonico, figura la sua che sin dall'inizio della protesta, circa 15 giorni fa, ha speso parole e sforzi per il problema dell'erosione. E come già detto più volte Giordano ha parlato di piani urgenti e di Sindaci uniti per il territorio. A chiudere per i comuni presenti è stato Pancaro, che ha pregato gli operatori di dare al suo comune incarichi da svolgere. Parole, quelle di Pancaro, che hanno suscitato commozione e un lunghissimo applauso. Dopo l'intervento dei rappresentanti delle comunità vicine a Metaponto si è aperto il dibattito a cui hanno partecipato ancora una volta gli operatori i quali hanno lanciato ancora una volta, a voce unita, la volontà di continuare il presidio nella sala consiliare di Bernalda. Inoltre, come confermato dai vertici della Leucippo, si sta già lavorando per il prossimo incontro in cui, come detto da Sortiero, si spera in una presenza istituzionale più nutrita. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Calcetto serie D Onore al merito dell’Aurora Tursi per la bella rimonta
Una sconfitta sul filo del rasoio TURSI SALANDRA
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AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI : Caputi, Pecora, De Marco, Corona, Vigliarolo, Padula, Laita, Modarelli M., Modarelli L., Tantone, Sundas. IDA SALANDRA : Perrazza, Castellano, Lauria, Angelastro, Zizzania, Giannini, Cernusco, Lorito, Mastrangelo, Visceglia. Arbitro: Sisto di Bernalda. Note: Si è giocato al “Tonino Parziale” nel verde campo in erba sintetica ed il tempo era buono. Recupero: 1' nel pt e 2' nel st. Reti: Corona (T) al 30' del st e al 31' del st; Tantone (T) al 28' del pt e al 6' del st; Modarelli M. (T) al 9' del
st; Pecora (T) 13' del st; Angelastro (S) al 12' del pt; Zizzania (S) al 14' del pt; Lauria (S) al 16' del pt; Mastrangelo (S) al 19' del pt; Cernusco (S) al 26' del pt; Lorito (S) al 14' del st; Castellano (S) al 10' del st. TURSI - Nella undicesima giornata del campionato di serie D di calcetto, l'Aurora Nicola Russo è stata sconfitta in casa contro la squadra del Salandra. E' stata una partita persa soprattutto nel primo tempo. C'è stata prima, a inizio partita, una fase di studio, dove gli ospiti hanno sempre attaccato, costringendo la squadra tursitana a difendersi nella propria metà campo e il portiere Caputi ha parato molti tiri in porta. Ma nell'arco di die-
ci minuti, gli ospiti hanno segnato qualcosa come quattro reti. Poi è entrato il capitano Tantone, che anche se dolorante al ginocchio ha provato a giocare lo stesso. Ha segnato un gol dove ha fatto tutto da solo, scartando due giocatori mentre era in area avversaria. Pecora, che è stato in parecchie partite il portiere titolare, viene schierato come attaccante. Ma gli ospiti segnano ancora ed il primo tempo si chiude con un passivo di 5 reti per la squadra di casa. Nella ripresa, mentre Caputi para, Pecora attacca e insieme a Tantone accorciano un pochino le distanze, con due belle reti di Tantone e Modarelli M. A questo punto gli ospiti reagiscono e segnano di nuovo, al-
L’Aurora “Nicola Russo” di serie D calcetto
lungando il numero dei gol. Poi segna Pecora e subito dopo il Salandra arriva a quota sette. A metà del secondo tempo, gli ospiti si sentono al sicuro della vittoria e rallentano il ritmo. Il Tursi attacca, ottiene prima un calcio di rigore, tirato da Tantone e parato dal portiere ospite e poi un tiro libero, che Pecora prova a trasformare in gol. Ma non c'è niente da
fare, perché il portiere del Salandra è bravo a respingere gli attacchi della squadra di casa. Verso la fine della partita, Corona segna due gol. Si è vicini al pareggio, ma ormai il tempo è scaduto e l'arbitro fischia la fine. Prima sconfitta casalinga del Tursi di calcetto. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
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Policoro «Ritardi per ritrovamenti archeologici e maltempo, tornerà percorribile a senso unico»
«Presto via Salerno sarà riaperta» Le rassicurazioni dell’assessore Ierone, che spiega le ragioni del blocco POLICORO - «Il blocco del doppio senso di marcia in via Salerno è momentaneo e presto sarà percorribile almeno in un senso di marcia, mentre per la fine di marzo, salvo ulteriori contrattempi, contiamo di riaprirla al traffico in ambedue le carreggiate». A precisarlo, in una nota, dopo la protesta dei residenti è l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Cosimo Ierone: «Ci scusiamo con i cittadini e commercianti per il disagio causato spiega Ierone- però siano stati anche noi colti di sorpresa da una serie di imprevisti. Il primo è legato al ritrovamento di molte tombe sulla strada, area nella vicinanza della quale si trova il museo della “Siritide”, che di fatto hanno rallentato i lavori del raddoppio, primo stralcio, della via per la quale c'è stato in itinere la necessità di presentare una seconda perizia di variante, che è puntualmente avvenuta da parte del tecnico incaricato. Inoltre, le cattive condizioni meteo degli ultimi giorni ha portato l'impresa aggiudicatrice a sospendere momentaneamente i lavori. Ecco da dove nascono i contrattempi, con un aggravio di costi, che hanno fatto slittare il completamento dell'opera pubblica fondamentale per il suo collegamento con l'ospedale civile papa “Giovanni Paolo II” e i comparti di nuova costruzione. Vorrei, però, ricordare prosegue Ierone- che la strada è chiu-
Cosimo Ierone
sa da pochi giorni e ci sono dei percorsi alternativi per raggiungere i luoghi di destinazione, seppur allungando un po' il tragitto. I disagi di questi giorni saranno benefici nel futuro prossimo, quando i lavori saranno terminati con la strada che sarà a doppia corsia, là dove è previsto anche il secondo stralcio di lavori che porterà l'importante arteria ad esse-
re a scorrimento veloce». Poi aggiunge: «Potevamo chiudere la strada dall'agosto scorso, quando sono iniziati i lavori, invece proprio per non danneggiare cittadini e commercianti della zona abbiamo garantito il passaggio di veicoli fino a venerdì. Pertanto, non accetto lezioni di buona amministrazione da chi in passato si è distinto per immobilismo politico. Noi abbiamo appaltato i lavori, i cui ritardi e disagi sono dipesi dalla passata amministrazione di cui Marrese faceva parte e non ha titoli per dare patenti di buona politica. La documentazione è a disposizione presso l'ufficio tecnico degli organi competenti, e poi mi riservo di agire in giudizio contro chi mi ha diffamato in questi mesi, non avendo credibilità politica e morale, parlando a sproposito». Nella mattinata di ieri per chi legge anche il sindaco, Nicola Lopatriello, ha incontrato l'impresa appaltatrice e il dirigente comunale dell'area tecnica per un sollecito immediato, sia della conclusione dei lavori che dell'apertura al traffico di almeno una parte dell'arteria, ed ha invitato anche le forze politiche che hanno strumentalizzato la vicenda ad un maggiore senso di responsabilità ed equilibrio poiché il problema è tecnico e non politico. provinciamt@luedi.it
I dati dimostrano presenze e qualità dei servizi
Policoro Capigruppo
Metapontino locomotiva del turismo lucano
Finanza Promuovere la Tenenza
METAPONTINO: attrazione lucana. Che il Metapontino - Basso Sinni sia il volano del turismo regionale è ormai indiscutibile, lo dimostrano i numeri, lo dicono gli esperti e lo confermano i dati statistici. Con l'avvicinarsi della definizione operativa dei Piot (Pacchetti integrati di offerta turistica), si rende più che mai necessario un maggior approfondimento sulle cifre che evidenziano la centralità dei territorio metapontino (80 mila residenti distribuiti in 1000 Kmq) nel settore turistico lucano. Se analizziamo i numeri del turismo lucano: l'area jonica attrae oltre un terzo degli arrivi di tutta la regione (149.121 su 448.546), mentre le presenze sono addirittura poco meno del doppio, nel confronto con il resto della Basilicata (1.175.365 contro 681.424). Confortante è anche il fatto che proprio qui il turista ha una permanenza media di 7,9 giorni, a fronte dei 2,28 della restante parte regionale. Se si passa poi ad analizzare il movimento turistico all'interno delle strutture ricettive, notiamo che gli esercizi ricettivi jonici (114), pur essendo un quinto del totale regionale, offrono il 53% dei posti letto totali (20.236 su 38.075). Quindi, le diverse strutture turistiche, tra hotel, villaggi turistici e resort, offrono qualità e quantità di comfort ben integrate in un territorio che attrae anche per le sue tante risorse ambientali, enogastronomiche e storico-culturali. Tant'è che il turismo è molto piùstabile chealtrove.Infatti, sul 33% degli arrivi, si registra un buon 63% di presenze. Inoltre, se è vero che la stagionalizzazione è un limite del tu-
POLICORO - Lo scorso 16 febbraio si sono riuniti i capigruppo delle forze politiche presentiin consigliocomunale a Policoro che hanno approvato un documento, trasformato subito in delibera di Giunta municipale, con il quale si chiede l'elevamento della locale tenenza della Guardia di Finanza in compagnia: «Reputo questa scelta necessaria -afferma ilsindaco Nicola Lopatriello- poiché Policoro ha un’utenza ormai di 20 mila abitanti mediamente tutto l'anno e se consideriamo la strategicità geografica della sua ubicazione, nella fascia jonica che congiunge la confinante Calabria alla Puglia, dove avvengono numerosi traffici di merci e persone durante la giornata, il presidio delle Fiamme gialle,continuamente impegnato nel controllo del territorio di concerto con Carabinieri e Polizia di Stato nello stroncare ogni forma di fenomeno delinquenziale legatoaltraffico didroga,contraffazione di merci e quant'altro, in terrae in mare,ogni giorno vede il corpo speciale dei Baschi Verdi in prima linea su questo versante. Pertanto ritengo, e insieme a me anche tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio comunale sono d'accordo, giusto potenziare la locale caserma proprio come in passato è stato fatto anche per quella dell'Arma, elevata a compagnia, del nuovo presidio della Polizia di Stato inaugurato in via Puglia proprio un anno fa». Tale delibera è stata inviata al Mef (Ministero dell'Economia e finanza); Comando regionale ed interregionale della Guardia di Finanza nonché alla locale Tenenza, nella speranza che tale proposta venga accolta.
rismo regionale, con il 68,4% delle presenze concentrate nel periodo estivo, è pur vero che 371.416 presenze sono distribuite nel resto dell'anno. Queste rappresentano oltre la metà delle presenze annuali totali di tutto il resto della Basilica-
ta. Infine, rispetto alle presenze totali nel Metapontino, è significativa anche la presenza di turisti stranieri (88.152, che è il più alto dato in assoluto). Con i Piot si lavorerà per incrementare le presenze. provinciamt@luedi.it
Policoro Consiglio comunale
Simone - Carbone sono gruppo Dc POLICORO - La fuoriuscita del consigliere comunale Cosimo Simone e dell'assessore comunale all'Agricoltura, Saverio Carbone, gli unici rappresentanti dell'Udc (Unione democratici di centro) nella maggioranza di centrodestra che amministra Policoro dall'aprile del 2008 dei giorni scorsi, ha portato entrambi i politici, dopo una riflessione approfondita ma nello stesso tempo rapida, alla decisione di costituire un nuovo gruppo politico in seno alla massima assise comunale, la Dc (Democrazia cristiana) rappresentata in Lucania da Giuseppe Potenza: «Non c'è voluto -affermano Simone e Carbone- molto tempo per decidere sotto quale simbolo continuare a fare politica. La Dc è la forza politica che ha fatto grande la nostra nazione portandola nel G8, tra quelle più industrializzate del mondo, garantendo prosperità e sviluppo. Oltretutto, è un partito che non è alleato con il centrosinistra e, dunque, coerente con le nostre idee, che sono poi quelle della storia della Dc di un tempo di confronto e contrapposizione a quello che una volta era il Pci, oggi Pd, forza socialdemocratica ma antitetica al Ppe, famiglia politica europea quest'ultima di cui noi ci sentiamo più vicini oggi dopo l'evoluzione del quadro politico che ci ha portati negli ultimi sedici anni al bipolarismo (Pd socialdemocrazia-Pdl Liberaldemocrazia), seppur con qualche variabile marginale rispetto allo scenario nazionale. Non potevamo, oltre ad alcune vicende interne al partito degli ultimi giorni che ci hanno visto in disac-
cordo con le scelte del segretario provinciale, sposare la tesi delle alleanze a geometria variabile dell'Udc, che vede il partito di Casini in alcune regioni correre da sola (e per noi poteva anche essere una scelta coraggiosa), in altre con il Pdl (e noi saremmo stati favorevoli visto che vogliamo un centro che guardi a destra), mentre in Basilicata si allea con il Pd dopo averne contestato le politiche dell'ultima legislatura. Ci riferiamo soprattutto al segretario provinciale, Vincenzo Ruggiero, il quale dovrà spiegare sui palchi questa politica ondivaga in cui si trova, suo malgrado dato che la scelta gli è piovuta dall'alto e quindi non ha nessuna colpa; mentre alle amministrative di Tursi per esempio l'Udc potrebbe allearsi con il centrodestra. Pertanto, riteniamo questa politica dei “due forni” imbarazzante, anche se legittima, non consona più alle nostre scelte che sono quelle della chiarezza e in linea con le recenti parole del cardinale Bagnasco, presidente della Cei, il quale invita i cattolici ad impegnarsi in politica per esaltare la centralità dell'uomo e portare l'etica cattolica anche nel pubblico, due facce della stessa medaglia per noi, mai come in questi ultimi tempi messa a rischio dal degrado di fenomeni così dilaganti di corruzione, il vero cancro della Pubblica amministrazione. Il nostro impegno continua con la passione di sempre, fedeli al mandato elettorale che ci vede alleati con il centro destra in linea con quello che finora abbiamo fatto». provinciamt@luedi.it
Il Carnevale 2010 rovinato dalla pioggia MONTALBANO JONICO -Cominciato male, il Carnevale si è concluso alla grande, domenica scorsa, a Montalbano Jonico. Un Carnevalesottotono, quellodel 2010, anchea causadelle avverse condizioni metereologiche che hanno impedito la realizzazione di manifestazioni. Già l'avvio del 17 gennaio, con pochissimi falò di Sant'Antonio abate, per dare inizio al periodo dell'anno più amato dei bambini, è stato di scarsa partecipazione, pochissimi, infatti i rioni coinvolti nella realizzazione delle pire, cosa che in passato tradiva uno spirito di sana competizione di quartiere, come poche volte accadeva in altre manifestazioni. Anche il programma del Martedì Grasso, è andato in fumo a causa della pioggia e del freddo, pertanto i ragazzi si sono dovuti accontentare soltanto della festa organizzata nel salone della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, nella periferia. Domenica, invece, tutta l'energia è venuta fuori, grazie alla Pro loco e al Forum Permanente delle associazioni che hanno organizzato una mega sfilata per le vie principali del centro urbano, preceduto da un carro coloratissimo raffigurante un grande drago, pronto a bruciare ogni male. Tantissimi i bambini e le famiglie coinvolte, indice di un bisogno di divertimento, e bravissimo il maestro di una delle scuole di ballo di Montalbano, la “King's dance club 2”, Michele Cantanna. Anna Carone
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Champions league Vittoria di misura a San Siro per Mourinho che manda a casa battuto Ancelotti dopo una gara vibrante
L’Inter più forte del Chelsea Vantaggio di Diego Milito, pari di Kalou e gol vincente di Cambiasso INTER CHELSEA
GOSSIP
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Capello usa il pugno duro sugli scandali
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6; Maicon 6.5, Lucio 7.5, Samuel 6.5, Zanetti 6.5; Stankovic 6 (39' st Muntari sv), Cambiasso 7, Thiago Motta 5.5 (13' st Balotelli 6.5); Sneijder 6; Etòo 5.5 (23' st Pandev 5.5), Milito 7. In panchina: Toldo, Cordoba, Quaresma, Mariga. Allenatore: Mourinho 6.5 CHELSEA (4-3-3): Cech 6 (17' st Hilario sv); Ivanovic 6, Carvalho 6, Terry 5.5, Malouda 5.5; Ballack 6, Mikel 6, Lampard 6; Anelka 5.5, Drogba 6, Kalou 6.5 (33' st Sturridge sv) In panchina: Cole, Alex, Belletti, Bruma, Borini. Allenatore: Ancelotti 6 ARBITRO: Mejuto Gonzalez (Spagna) 5.5 RETI: 3' pt Milito, 6' st Kalou, 10' st Cambiasso NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 78.000 circa. Angoli: 3-0 per il Chelsea. Ammoniti: Thiago Motta, Milito, Kalou. Recupero: 1'; 3'. MILANO – Finalmente un successo italiano in Champions che ridà un pizzico di slancio al calcio nostrano dopo le sconfitte di Milan e Fiorentina nelle gare d’andata contro Manchester United e Bayern Monaco. Gol argentini per l’Inter che batte 2-1 il Chelsea a San Siro, nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. Apre il «Principe» Milito, poi nella ripresa il pari di Kalou, quindi l’immediato 2-1 fir-
LONDRA – Era la nazionale delle 'wags', mogli e fidanzate al seguito rigorosamente scosciate e griffate; negli ultimi tempi ha rischiato di diventare una sorta di rappresentativa calcistica di Peyton Place. A frenare però la deriva scandalistica dell’Inghilterra ha pensato – chi altri, visto la fama di sergente di ferro? – Fabio Capello, con un ultimatum dopo i casi Terry e Cole: chi sbaglia (fuori dal campo) non verrà convocato per la spedizione mondiale. Così infatti tutti i media inglesi interpretano l’ultima franca dichiarazione del ct dell’Inghilterra, che ha promesso un discorso dei suoi ai convocati inglesi, quando la prossima settimana li ritroverà per l’amichevole con l’Egitto. Stanco dei continui scandali che stanno investendo i suoi giocatori il ct si è fatto sentire dal Sudafrica alla vigilia del prossimo impegno dei Tre Leoni, mercoledì a Wembley contro la nazionale africana. Poche parole per spiegare che ora la priorità è ricreare lo spirito giusto all’interno dello spogliatoio. Fabio Capello non tollererà più scandali che possano turbare la nazionale inglese. Diego Milito dell’Internazionale esulta dopo il gol del momentaneo 1-0 nella sfida contro il Chelsea
mato da Cambiasso. Partita combattuta e discorso qualificazione rinviato al ritorno. Si comincia con Mourinho che si affida al 4-3-1-2 con Zanetti terzino sinistro, Sneijder trequartista e Milito-Etòo coppia d’attacco. Problemi di formazione per Ancelotti che deve inventarsi Malouda terzino sinistro e schiera il 4-3-3 col tridente Anelka-Drogba-Ka-
lou. Parte fortissimo l’Inter e al 3' esplode San Siro: Etòo serve Milito che salta Terry in area e con un perfetto destro sul primo palo batte Cech. Inter in vantaggio, ma il Chelsea ci mette poco a ricomporsi e comincia a giocare il suo calcio. Julio Cesar, recuperato dopo l’incidente stradale, blocca in tuffo il destro di Kalou. Al 15' nulla può sulla punizio-
ne di Drogba, ma lo salva la traversa. Buon momento per i londinesi, l’Inter soffre, ci provano Ballack e Drogba due volte. Al 33' Etòo spreca la palla del 2-0, poi l’Inter rischia due rigori: al 40' Thiago Motta trattiene in area Ivanovic, al 46' Samuel atterra Kalou a due passi da Julio Cesar, per la terna spagnola tutto regolare. Nella ripresa botta e ri-
sposta: al 6' Kalou pareggia con un destro che sorprende Julio Cesar. Al 10' nerazzurri di nuovo in vantaggio con un bel sinistro di Cambiasso. Julio Cesar si riscatta al 20' sul destro di Lampard. Il Chelsea ci prova, l’Inter controlla, finisce 21, ai nerazzurri a Stamford Bridge, nel match di ritorno, basterà un pareggio per centrare i quarti di finale.
Sistema di controllo sulle gare delle 53 federazioni affiliate all’Uefa
Platini dichiara guerra alla corruzione NYON (Svizzera) –Il presidente della Uefa Michel Platini ha accolto positivamente le decisioni di giovedì scorso della Commissione disciplinare e di Controllo Uefa riguardanti tre direttori di gara e ha chiesto aiuto alla famiglia calcistica nella lotta alla corruzione. «Ho promesso misure severe e radicali contro i colpevoli di corruzione o chi combina le partite – ha dichiarato oggi il presidente Uefa -. L’annuncio che le autorità disciplinari Uefa hanno recentemente squalificato due arbitri (di cui uno a vita), indagando su un terzo ed esonerandone un quarto, significa che queste parole si stanno concretizzando». «All’interno della Uefa sono in atto lavori considerevoli per individuare e punire chi com-
bina gli incontri o è coinvolto nelle scommesse illegali, un fenomeno assolutamente negativo che rappresenta una minaccia seria e reale all’integrità del nostro sport – si legge su uefa.com -. La Uefa e il Comitato esecutivo Uefa continuano a ribadire che non ci sarà tolleranza verso i corrotti, e i fatti recenti lo dimostrano». Il presidente Uefa ha invitato la famiglia calcistica a unirsi alla lotta contro la corruzione: «I giocatori e gli allenatori sono dalla nostra parte – ha commentato -. Devono difendere il loro sport, perchè è anche il loro futuro. La famiglia calcistica può aiutarci. La Uefa è la sua casa e offrirà tutto il sostegno necessario per punire i complotti». Platini ha anche parlato della corruzio-
ne dopo i recenti meeting del Comitato esecutivo Uefa a Malta e Madeira, ribadendo la posizione dellaUefa alriguardo: «Da parte del Comitato esecutivo Uefa, la tolleranza è zero –ha dichiarato Platini dopo il meeting a Malta a fine gennaio -. Useremo tutte le nostre forze per combattere coloro che mettono a repentaglio il calcio. Se prima della partita qualcuno sa chi vincerà, non c'è interesse e il calcio ne risulterebbe ucciso. Sinceramente, è un grande problema». «Tutti i calciatori che vengono colti in flagrante non giocheranno mai più. Chi corrompe il calcio a livello arbitrale non arbitrerà mai più. Chi corrompe da presidente o da allenatore non amministrerà e non allenerà più. Que-
sto è il volere del presidente e del Comitato esecutivo. Non possiamo prendere questo argomento alla leggera». La determinazione della Uefa a combattere le scommesse illegali e gli incontri combinati è stata chiarita anche dopo il meeting del Comitato esecutivo di dicem- Michel Platini dell’Uefa bre a Funchal (Madeira): «Se sappiamo il risulta- glia». La Uefa ha organizzato to delle partite prima che si di- un Sistema di Rilevamento sputino, dobbiamo fermarci – Scommesse Illegali che tiene ha commentato Platini -. I sotto controllo qualcosa come bambini devono smettere di 29.000 partite in tutta Eurogiocare e la gente deve smette- pa, tutte le competizioni Uefa, re di andare allo stadio. Impie- oltre a gare di prima e seconda gheremo ogni mezzo necessa- divisione, e delle coppe naziorio per combattere chi imbro- nali, nelle 53 federazioni.
Calci di rigore di EMANUELE GIACOIA l tecnico portoghese dell’Internazionale Josè Mourinho sono state inflitte tre sonore giornate (non di prigione) di squalifica a causa del suo gesto con i pugni incrociati dal significato “per quest'arbitro ci vuole il carcere” anche se lui nega ogni addebito riguardo questa interpretazione metaforica, Telegrammi e lettere di congratulazioni gli sono giunti singolarmente e dal sindacato delle guardie carcerarie italiane.
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Sport
Serie A. La squadra di Prandelli in vantaggio con Gilardino. Segna Huntelaar
Quel diavolo di Pato nel finale Il Milan rimonta sulla Fiorentina: i viola reclamano un calcio di rigore FIORENTINA MILAN
SERIE A
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FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6; De Silvestri 6, Kroldrup 6.5, Natali 6 (1' st Gobbi 5.5), Felipe 6; Montolivo 7, Donadel 7; Marchionni 7, Jovetic 6.5 (14' st Zanetti 6.5), Vargas 6.5; Gilardino 7 (17' st Keirrison 6). In panchina: Avramov, Ljajic, Comotto, Bolatti. Allenatore: Prandelli 6 MILAN (4-3-3): Abbiati 7,5; Abate 6, Nesta 6, Thiago Silva 6, Bonera 6 (19' st Jankulovski 6); Gattuso 5.5 (31' st Huntelaar 7), Pirlo 5.5, Ambrosini 6 (32' pt Flamini 6); Pato 6.5, Borriello 5, Ronaldinho 6 In panchina: Dida, Inzaghi, Favalli, Beckham. Allenatore: Leonardo 6 ARBITRO: Rosetti di Torino 5 RETI: 14' pt Gilardino, 36' st Huntelaar, 47' st Pato NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 30.000 circa. Angoli: 11-7 per la Fiorentina. Ammoniti: Marchionni, Jankulovski. Recupero: 3'; 3'. FIRENZE – Incredibile al Franchi e lotta scudetto più aperta che mai. Il Milan soffre per quasi tutti i 90 minuti una Fiorentina bella, solida e concreta, che va in vantaggio al 14' con Gilardino, che domina a lungo, che all’81' subisce il gol del pareggio di Huntelaar, ma che non molla, attacca a testa bassa alla ricerca del gol vittoria, reclama per un rigore che sembra esserci (fallo di Thiago Silva su Montolivo) e poi viene incredibilmente beffata dalla zampata di Pato al 92'. Fa festa il Milan che esce vittorioso al Franchi nel recupero della 17esima giornata di serie A e si porta ad appena 4 punti dalla capolista Inter, sorpassando anche la Roma, adesso terza. Milan subito vicino al gol, al 2' il destro al volo di Pirlo sarebbe vincente, ma Montolivo
L’Udinese si rialza e batte il Cagliari Marino può sorridere UDINESE CAGLIARI
Ronaldinho felice dopo l’assist per Pato che ha regalato la vittoria al Milan e il secondo posto
sulla linea salva Frey. Ripartenza immediata ed è Gilardino a chiamare in causa Abbiati. Stanno meglio i viola, ha corsa e geometrie la squadra di Prandelli, mentre Leonardo deve fare i conti con il primo tempo non esaltante di Pato e la serata no di Ronaldinho, in più Ambrosini accusa presto problemi alla caviglia (al 32' lascerà il posto a Flamini). La qualità di Montolivo, Jovetic e Vargas mette in crisi centrocampo e difesa del Milan e dopo un tentativo del montenegrino, la Fiorentina al 14' passa in vantaggio. Azione splendida che parte da un assist perfetto di Montolivo che libera Vargas in area, servizio all’indietro per il destro sporco di Jovetic, sulla traiettoria è pronto ad intervenire Gilardino che a due passi da Abbiati mette dentro. Grande azione viola, ma troppo allegra la difesa
rossonera. Il Milan illude Leonardo perchè un’immediata reazione c'è, Ronaldinho si mette in mostra con un’insidiosa punizione, un tiro-cross che Frey respinge a pugni chiusi. Poi torna in cattedra la Fiorentina. Pressing asfissiante dei viola, Donadel ringhia su tutti, toglie il fiato a Pirlo e il Milan non riesce a costruire. Fuori Ambrosini, dentro Flamini ed è proprio il francese, al 44', a sfiorare il pareggio con un destro che si perde di poco sul fondo. Nella ripresa si sveglia Pato che sulla destra mette in difficoltà Gobbi e comincia a mettere in mezzo palloni interessanti (un suo tiro-cross sfiora il palo con Frey battuto). Leonardo al 31' si gioca anche la carta Huntelaar che entra al posto di Gattuso per uno spregiudicato 4-2-4. Nel finale ha ragione con il pari di Hunteelaar e il gol di vittoria di Pato.
LA CLASSIFICA Inter Milan Roma Juventus Napoli Palermo Sampdoria Cagliari Genoa Fiorentina
55 51 50 41 40 40 40 38 38 34
Bari Chievo Parma Bologna Udinese Lazio Catania Livorno Atalanta Siena
32 32 30 28 27 25 24 23 21 17
PROSSIMO TURNO 26ª GIORNATA
28/02/2010, ore 15 Catania-Bari (27/02 ore 18) Chievo-Cagliari Genoa-Bologna Juventus-Palermo (ore 20,45) Lazio-Fiorentina (27/02 ore 20,45) Livorno-Siena Milan-Atalanta Napoli-Roma Parma-Sampdoria Udinese-Inter
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UDINESE (4-3-3): Handanovic 6; Isla 5.5 (29'st Cuadrado 6), Coda 6, Lukovic 6, Pasquale 6; Sammarco 6, Inler 5.5, Asamoah 5.5 (7'st Pepe 6); Sanchez 6, Floro Flores 6 (18'st Geijo 6), Di Natale 6. In panchina: Belardi, Lodi, Domizzi, Badu. Allenatore: Marino 6.5. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6.5; Canini 6, Ariaudo 6.5, Astori 6.5, Agostini 6; Biondini 6, Conti 6, Parola 5.5 (27'st Lazzari 6); Cossu 6.5; Nenè 6 (9'st Matri 6), Jeda 6.5 (32'st Larrivey 5.5). In panchina: Agazzi, Barone, Naingoolan, Ragatzu. Allenatore Allegri 6. ARBITRO: Trefoloni di Siena 5.5 RETI: 3'pt Jeda, 23'st Sanchez, 25'st Di Natale NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 16mila circa. Angoli: 14-2. Ammoniti: Coda, Canini, Cuadrado, Conti. Recupero: 1'; 5'. UDINE – Allo stadio «Friuli», nel recupero della diciassettesima giornata del campionato di serie A, l’Udinese vince 2-1 in rimonta sul Cagliari. Al 3' la squadra di Allegri si portava in vantaggio: cross dalla destra di Biondini per Jeda che di testa infilava Handanovic. Al
Di Natale esulta
18' occasione per il pareggio friulano: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Di Natale da buona posizione calciava fuori. Prima del riposo ancora una ghiotta occasione sui piedi di Floro Flores ma l’attaccante bianconero non riusciva a concludere in porta. Al 23' il pareggio dei friulani: mischia in area rossoblù con Sanchez lesto spingere la palla nel sacco. Al 25' Di Natale completava la rimonta con una splendida girata. Gara vibrante fino agli ultimi minuti ma i tre punti andavano ai friulani di Marino (alla prima uscita dopo il ritorno in panchina). In classifica l’Udinese scavalca la Lazio e sale a quota 27 punti. Per il Cagliari nona sconfitta stagionale.
EUROPA LEAGUE
Zac perde Buffon, Claudio Ranieri sfida il Panathinaikos Ai bianconeri basta un pari contro l’Ajax, i giallorossi devono battere i greci per superare il turno di Coppa VINOVO – «Gigi Buffon ha avuto un problemino. Lo verificheremo prima del match. Ieri ha avuto un piccolo fastidio alla gamba destra». Parlava così Alberto Zaccheroni ieri pomeriggio durante la conferenza stampa prepartita di JuventusAjax perchè ancora non sapeva che il «problemino» di cui sopra gli avrebbe tolto il suo portiere titolare per almeno un mese. Il numero uno bianconero ha subito un trauma distrattivo della regione mediale della coscia destra, riportato in allenamento. La società ieri non aveva fatto sapere nulla ed è stato il tecnico a dirlo in conferenza stampa. Come afferma il sito ufficiale del club bianconero: «L'ecografia e la risonanza hanno confermato una distrazione di primo-secondo grado del muscolo lungo adduttore della coscia destra. La prognosi per la completa ripresa agonistica è di circa trenta giorni». E per la serie i guai non arrivano mai da soli, oggi è toccato a Fabio Grosso fare i conti con un problema muscolare: il lieve affaticamento subìto l’ha tolto dalla lista dei convocati dove è invece entrato Trezeguet che non si era allenato per un leggero fastidio. Oltre a Buffon e Grosso non saranno della partita neppure Chimenti, Caceres, Iaquinta, Giovinco, Poulsen e lo squalificato Salihamidzic. Ancora Zaccheroni prima del match. «Credo sia presto per scegliere gli obiettivi anche perchè non sappiamo cosa possa accadere domani. Credo sia giusto affrontare partita per partita puntando sulla
Gigi Buffon della Juventus
crescita del collettivo e sulla condizione generale dell’organico. Conta la compattezza mostrata fino a oggi, senza abbassare la guardia, migliorando la condizione generale». Per quanto riguarda la formazione che affronterà gli olandesi dell’Ajax dopo il successo bianconero dell’andata, il pipelet Manninger sostituirà Buffon, poi difesa a 4, a centrocampo Sissoko, Felipe Melo e Marchisio, in avanti Amauri e Del Piero con Diego trequartista. Probabile formazione (4-3-1-2): Manninger; Grygera, Cannavaro, Chiellini, De Ceglie; Sissoko, Felipe Melo, Marchisio; Diego; Amauri, Del Piero.
ROMA – All’Olimpico arriva il Panathinaikos per una partita che la Roma non può sbagliare se vuole continuare il suo cammino in Europa League. Si parte dal 3-2 in favore dei greci della gara d’andata, ma Ranieri ci crede eccome. «Credo che abbiamo il cinquanta e cinquanta, loro sono una squadra ben organizzata, giocheranno ad aspettarci per ripartire in contropiede, come nella gara di andata. Ci faremo trovare pronti per questo». E riparte il ritornello sulla partita più importante dell’anno. «Ma me lo avete detto da settembre, da quando sono arrivato. Sì, è la più importante. E poi il Napoli sarà la più importante. Ragioniamo così noi. Ogni partita è un esame. Un esame differente. Questo è un esame estero, contro una squadra in testa al suo campionato. Sappiamo che è molto particolare. Dovremo essere impegnati e concentrati al massimo». Ranieri dovrà fare ancora i conti con gli infortuni: a Totti, Toni e Julio Sergio si è aggiunto anche Pizarro. «Fino ad ora la squadra sta facendo bene, sta mascherando bene le assenze importanti, non solo di Pizarro, ma anche degli altri che non posso convocare. Stiamo facendo bene ma dobbiamo continuare». Racconta la favola vissuta dai suoi tifosi che sognano non solo in Europa ma anche in campionato: il suo sogno è quello di riportare un trofeo nella capitale. «Innanzi tutto, anche se sono romano devo farmi conoscere dai miei fratelli romani, non è che sanno molto di me. Per me ogni partita è l’ultima, vale un dentro o
Claudio Ranieri della Roma
fuori: può essere Europa o campionato, amichevole, va giocata al cento per cento. Dopo cinquanta anni, si chiamava Coppa delle Fiere, mi piacerebbe portare un trofeo a Roma, ma non sarà facile, ce ne accorgeremo con i greci. Prima di tutto deve esserci il sogno, poi ci deve essere l’azione. Il sogno lo abbiamo detto, ma contano i fatti. I fatti dicono che sarà difficilissima. All’altro sogno (il campionato, ndr) non ci pensiamo, l’Inter è di un altro pianeta. Non ci stiamo pensando, spingiamo tantissimo ma siamo ancora lontani: solo loro possono perderlo. E allora è importantissimo arrivare terzi. Entro le prime tre».
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Sport 41
Giovedì 25 febbraio 2010
Giovedì 25 febbraio 2010
Prima Amichevole a Picerno con la Rappresentativa regionale Under 18
Potenza, Murati si candida La sfida col Cosenza è considerata “a rischio” dall’Osservatorio VERONA è già alle spalle. Non è certo il momento di cullarsi sugli allori di un pareggio che ha mosso (poco) la classifica, ma dato (tanto) in termini di convinzione dei propri mezzi. La testa del Potenza è obbligatoriamente già rivolta al Lanciano, l’unica squadra del raggruppamento che, insieme al Verona, non ha mai perso in trasefrta. Dodici viaggi, tre vittorie e nove pareggi. Statisticamente il Potenza potrebbe sperare che questa tendenza si inverta rapidamente, ma chiaramente è meglio non fidarsi. Nel pomeriggio la squadra si recherà a Picerno per affrontare in amichevole la Rappresentativa regionale Under 18, prossima partecipante al Torneo delle Regioni. Per Capuano le indicazioni utili per approntare una squadra equilibrata e competitiva contro gli abruzzesi. Certo, le indicazioni fornite dalla partita di Verona potrebbero indirizzare verso una conferma dell’undici che ha ottimamente figurato al Bentegodi, ma è anche giusto sottolineare che il Potenza a Verona è andato in gol quando
Mister Capuano a Verona
Capuano ha messo dentro Prisco accanto a Murati (ricordiamo, subentrato a Magliocco). E’ pur vero però che i due attaccanti citati per ultimi non hanno una condizione fisica ottimale, tale da rendere per l’intera gara, per cui potrebbe es-
sere possibile una staffetta tra i due, proprio come a Verona, con le quotazioni di Prisco che crescono a dismisura, anche perchè under. Ipotizziamo, quindi, che nel caso in cui Capuano propendesse per Catania dietro le due punte, una di queste potrebbe essere proprio il giovane Prisco, magari con Murati dall’inizio. Il kosovaro deve trovare la conferma delle buone doti evidenziate domenica scorsa, ma sicuramente rappresenta un’arma in più per un finale di stagione che potrebbe essere incandescente. Non siamo però molto distanti dalla realtà se pensiamo a un Potenza schierato come sempre (ossia col 3-5-1-1), con la possibilità di cambiare in corsa. VERSO COSENZA- Cosenza-Potenza è uno degli incontri del 7 marzo considerato a rischio. Per questa ragione il CASMS è stato invitato dall’Osservatorio Nazionale «a valutare l’opportunità di suggerire provvedimenti volti a farli disputare con la partecipazione di entrambe le tifoserie, ma con restrizioni nella vendita dei biglietti». Se ne saprà di più la prossima settimana. Alfonso Pecoraro
Confermato: Distinti chiusi Il sindaco: Lavori in 10 giorni “ENTRO DIECI giorni saranno realizzati tutti gli interventi richiesti dall’Osservatorio nazionale”. La promessa è in realtà un impegno per il primo cittadino di Potenza, Vito Santarsiero, che ieri è intervenuto in merito alla chiusura di alcuni settori dello stadio Viviani per via dell’inosservanza di alcune norme a tutela dell’ordine pubblico e che erano costati la chiusura del settore Distinti nella gara con la Spal dello scorso 14 febbraio. Santarsiero ha incontrato i dirigenti della Questura ed ha preso l’impegno per interventi che «prevedono la installazione di cinque nuove telecamere, la modifica delle esistenti per un controllo dettagliato di ogni punto dello stadio e la canalizzazione degli ingressi». Per la gara di domenica prossima, contro il Lanciano, valida per il girone B della
Prima divisione, «il Comune garantirà il rafforzamento del servizio di controllo attraverso la presenza di tre telecamere mobili, che consentiranno la disputa della partita, sia pure con una riduzione della capienza complessiva, con la chiusura del settore Distinti», ha fatto sapere l’ufficio stampa del palazzo di città. L’impegno dell’amministrazione diventa fondamentale per scongiurare il rischio di prossime chiusure per i match interni, fondamentali per la salvezza del Potenza che ha bisogno del sostegno dei suoi tifosi. Nel frattempo l’ufficialità di tale decisione era giunta con un comunicato della Prefettura di Potenza che ha disposto anche l’ingresso e l’uscita dallo stadio per l’intera tifoseria locale soltanto attraverso i varchi di viale Marconi.
Seconda Il capitano del Melfi a quota 106 in gialloverde
Mitra, l’ultracentenario 106 PARTITE CON la maglia del Melfi. Damiano Mitra, capitano gialloverde, domenica prossima contro il Manfredonia, stabilirà un record importante. Il centrocampista toscano, da quattro stagioni in forza alla squadra federiciana, diventerà il giocatore con più presenze tra i professionisti con la casacca gialloverde. Un bel primato. Scavalcato Gigi Cuomo fermo a quota 105, una gara in meno dell'empolese. " Una bella soddisfazione. Segno che ho fatto qualcosa di rilevante con questa maglia e per questi colori, dimostrandomi un giocatore affidabile". Arrivato a Melfi dal Cuoiopelli Cappiano nel 2006, Mitra gioca la prima stagione 27 partite segnando 2 gol. Un annata difficile. La società cambia tre volte allenatore, prima Modica, poi Castellucci con cui Mitra non lega, giocando anche poco e poi
«Ho fatto qualcosa di importante per questa società» Carmine Pugliese che compie un autentico miracolo salvando il Melfi da una retrocessione che sembrava già scritta. A questo campionato si riferiscono i due ricordi più significativi del capitano gialloverde. Uno brutto e l'altro decisamente più piacevole. " Bè l'episodio che non ricordo volentieri riguarda la violenta contestazione di cui fummo vittime noi giocatori, me compreso. Fummo accusati di scarso attaccamento, poca professionalità ed addirittura poca correttezza sportiva. Accuse false derivanti dai cattivi risultati. Dopo quell'episo-
dio però facemmo quadrato conquistammo i play - out e poi anche la salvezza nello spareggio con la Nocerina. Un giorno importante per me e per il Melfi, visto che segnai il gol dell'uno a zero al ritorno. La rete più bella e significativa da quando sto a Melfi". Come dargli torto, quel gol valse la sopravvivenza del Melfi tra i professionisti. Una favola che prosegue tutt'ora come l'avventura di Mitra in questa città, dove ha trovato anche l'amore. Secondo campionato al Melfi, stagione 2007 - 2008. Sono 31 le presenze finali per Mitra che con Pugliese
in panchina gioca con continuità da titolare inamovibile. I gol alla fine del torneo sono 3. Mitra fa ancora meglio l'anno scorso, campionato 2008 - 2009. Le reti in totali sono ben 5, non male per un centrocampista centrale che fa anche tanta fatica, in 28 partite. Poi storia recente, le venti partite finora di questo campionato che portano il bilancio a 106, più di ogni altro atleta che da sette anni a questa parte è stato alla corte del presidente Maglione. Presumibilmente la dirigenza premierà Mitra per il raggiungimento di questo traguardo con la speranza magari che contro il Manfredonia arrivi un gol per stare in linea con quando avvenuto nei tornei precedenti. " Me lo auguro, anche se l'obiettivo principale e vincere, conquistare i tre punti ed avvicinarsi alla salvezza". Emilio Fidanzio
Damiano Mitra, capitano del Melfi
CALCIO REGIONALE
Eccellenza Pur perdendo la vetta, ottima prestazione
Promozione La matricola ha grandi numeri: prima con merito
Un punto, ma l’Oppido c’è
Pietragalla, che leader
OPPIDO LUCANO - L'A.C. Oppido si blocca ma non molla. Il pareggio di Viggiano è costata la leadership grazie anche alla vittoria del Fortis Murgia contro il Borussia Pleiade. Nonostante una delle più belle apparizioni stagionali lontano dalle mura amiche, i bianco verdi di Oppido Lucano hanno concesso quell'unica occasione da gol al Viggiano che, puntualmente, non ha sbagliato grazie a Campisano. Le buone notizie, però, per Manniello continuano e nonostante due penalty negati e tante occasioni da gol create la sensazione è che il mal di trasferta sia guarito: ora manca solo un po' di fortuna. La prova del nove per gli oppidesi si giocherà domenica in quel di Muro Lucano dove mister Manniello avrà tutte le intenzioni per continuare quel trend positivo che vede gli oppidesi imbattuti in casa della Murese. Si spera anche nel pieno recupero del giovane Manniello F.. Colangelo sembra arruolabile e la squadra si potrebbe presentare al gran completo. Il finale di stagio-
ne è ormai alle porte e gli oppidese punteranno a ottenere il massimo da qui fino a fine. Da segnalare che, per la prima volta da quando indossa la casacca bianco verde, Grieco non ha trovato la via del gol ma ha comunque dato un contributo fondamentale alla squadra. I giochi sono ancora apertissimi con quattro squadre a battagliare per la prima posizione. Ora basterà superare l'ostacolo Murese e poi rituffarsi in clima derby, visto che tra dieci giorni arriverà a Oppido il GenzanoBanzi di mister Natiello. Il calendario oppidese è sicuramente uno dei più ostici da qua sino a fine campionato con trasferte contro Murese, Vultur Rionero e Valdiano, e con la gare interne contro Ricigliano, Borussia Pleiade, GenzanoBanzi. È ancora tutto in gioco e grazie alle undici vittorie consecutive tra le mura amiche, l'A.C. Oppido è ancora la prima antagonista della Fortis Murgia. Rocco De Rosa
ARRIVA IL primato solitario del Pietragalla. Domenica l'ennesima dimostrazionedi forza di una squadra che da cenerentola e outsider per la vittoria finale si ritrova a comandare il torneo. Cinque giorni fa è arrivata la più bella vittoria della stagione, ottenuta contro una squadra tosta, quadrata e che era reduce da sei vittorie nelle ultime sei apparizioni. La Santarcangiolese cade per mano di una squadra cheha gestitola gara emeritato itre punti. Con il big mach da giocare il prossimo tre marzo in quel di Moliterno il sodalizio del presidente Lamarucciola si gode il primato e prepara la gara contro il Balvano. Il sogno continua e sembra non avere mai fine. Dopo la strameritata promozione della scorsa stagione quando strapazzò tutti gli avversari in prima categoria, ora tutti si chiedono se il Pietragalla potrà bissare il successo anche nel campionato diPromozione. Lapressione perla capolista èsempre maggiore, soprattuttonei confronti di chi insegue ma la certezza è che il Pietragalla c'è e dirà la sua sino alla fine.
Gli obiettivi della società ad inizio stagione di certo non erano quelli di rivincere subito e catapultarsi ancora più su ma quelle di giocare uncampionato tranquillo. Gliobiettivi per forza di cose ora cambiano e il primato non può che dare ancora più convinzione nei propri mezzi. Con 49 punti all'attivo, frutto di 14 vittorie (9in casae5 intrasferta), 7pareggi(2 incasa e 5 fuori) e una sola sconfitta in casa della Santarcagiolese, il Pietragalla continua a stupire. Secondomigliore attacco con 38gol all'attivo, peggio solo del Miglionico (42), e miglior difesa con soli 11 subito, i bradanici hanno dimostrato che la posizione attualmente acquisita in campionato non è solo una coincidenza ma è un dato di fatto confortante per i colori bianco blu. Domenica prossima ritornerà a sedere in panchina mister Potenza che ha scontato la squalifica. Rientrerà anche l'esterno Pappalardo. Rocco De Rosa
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42 Sport
Contro i grigiorossi a porte chiuse e campo neutro. Carretta ci sarà con il Boville
Bartoli: «Prima c’è il Fasano» Il difensore del Matera : «Vincere servirà da morale in Coppa Italia» «Vorrei vincere questa coppa col Matera, ma prima c’è da battere il Fasano». Renato Bartoli lancia un monito importante a tutto il resto dell’ambiente. Giocatore che nelle ultime tre gare è stato determinante per concentrazione e applicazione, anche quando è entrato a gara iniziata con il Francavilla o si è dovuto spostare a terzino domenica a Benevento. «Il mister mi aveva chiesto in settimana se avevo mai giocato terzino-afferma Bartoli-e gli ho risposto di sì,ma a destra. Invece mi è toccato giocare a sinistra e credo che le cose siano andate bene. A parte la leggerezza sul gol, non abbiamo concesso nulla all’avversario che non ha mai tirato in porta». Per Renato Bartoli è un momento della carriera importante. « Sono tre anni che faccio sempre i play off e questo in corso sarebbe quello della consacrazione, perchè vincere la Coppa Italia significa qualificarsi per le fasi finali dei play off e c’è grnde possibilità del salto di categoria con il ripescaggio. Noi però non dobbiamo pensare a tutto questo ma al Fasano. Certo, l’importanta del match con il Boville ci proietta già con la mente a dopo, mentre noi dobbiamo pensare solo al Fasano. Hanno un buon attacco e poco da perdere, quindi dovremo stare at-
GIUDICE GIRONE H Angri, multa e squalifica al campo di gioco
In alto il vice presidente Cosimo Damiano Cinnella, Renato Bartoli e a destra il presidente Tommaso Perniola, a lato Carretta in azione a Benevento
tenti. Certo, il Matera se continua ad allenarsi con applicazione e serietà come sta facendo può davvero raggiungere le zone do vertice. Stiamo facendop bene e battendo il Fasano potremmo creare importanti presupposti mentali per la Coppa Italia. Il calendario ci ha dato una mano, ma noi dobbiamo stare attenti a non distrarci ed a mettere subito il match dalla nostra parte».
CON L’ANGRI SENZA PUBBLICODopo il Fasano il Matera giocherà con l’Angri che ha avuto il campo squalificato e con il Matera si giocherà anche a porte chiuse. Senza dubbi un buon vantaggio e l’Angri attuale non è quello dell’andata. CARRETTA IN COPPA CI SARA’ La gara di stop rimediata a Sapri l’ha scontata nella gara di ritorno, quindi per il giocatore di Gallipoli
non c’è squalifica e l’unico indisponibile per tale bragfione è Achille Mazzoleni. Oggi test in famiglia in mattinata preso l’impianto di via Laterza, per preservare le condizioni del fondo di gioco del “XXI settembre-Franco Salerno”, salvo decisioni inverse dell’ultimo momento visto il miglioramento delle condizioni climatiche. Renato Carpentieri
Giudice a carico di società: ANGRI CALCIO 1927 - Squalifica campo per 1 gara - campo neutro - porte chiuse ed 1500 Per avere propri sostenitori in campo avverso fatto oggetto, per l'intera durata del secondo tempo, uno degli Assistenti Arbitrali del lancio di numerosi sputi che attingevano l'Ufficiale di gara in varie parti del corpo. Sanzione cosi_ determinata anche in considerazione della recidiva specifica. ALLENATORI: 1 gara effettiva al Mauro Ciro (Forza E Coraggio Bn) DUE GARE : Mariniello Mario (Bacoli Sibilla; D Aniello Luigi (Pisticci). Salvestroni Tommaso (Francavilla ). UNA GARA: D Arcante Salvatore (Ostuni Sport); Cornacchia Riccardo (Ars Et Labor Grottaglie) Rainone Pasquale (Bacoli Sibillaflegrea Srl) Mangiarotti Christian (A.C.R. Messina S.R.L.) Guglielmi Carmine (Atletico Trivento S.R.L.) Risi Claudio (Bacoli D Arienzo Pasquale (Calcio Pomigliano) D Avanzo Antonio (Calcio Pomigliano) Kouyo Gballou Ange Arnaud (Francavilla) Pastore Pietro (Neapolis Mugnano S.R.L.) .
Il portiere si è reso protagonista di un gesto censurabile col Pianura Potrebbe rientrare già domani
Pisticci, sfogo e scuse di Marino: Francavilla, breve «Ho sbagliato, ma serve il vostro aiuto» lo stop a Marsico
Il portiere del Pisticci, Giuseppe Marino, affida ad una lettera pubblica le sue scuse per un gesto evitabile, commesso al termine della partita persa con il Pianura e coglie l'occasione anche per esprimere il suo pensiero sul momento dei gialloble. «Io, Giuseppe Marino, calciatore tesseratoper laPolisportivaC.S.Pisticci, miscuso pubblicamente con mister Arleo, lo staff tecnico, i compagni tutti, la società ed i tifosi gialloblè per l'inqualificabile gesto di reazione avuto domenica scorsa in occasione dellapartita conil Pianura.Un gesto non bello dettato da un momento di nervosismo per il risultato e per tentare di risollevare le sorti di una partita maledettamente complicata. Vorrei ribadire, fino alla noia, di sentirmi legato alla società, alla maglia ed ai tifosi ed ho grossa stima nei confronti dei compagni e dei tecnici Pasquale Arleo e Luciano Camassa. Sarà mio impegno personale farmi perdonare per l'inqualificabile gesto, non solo a parole, ma anche e soprattutto in campo, perché ci sono tutti i presupposti e le condizioni per compiere quel miracolo chiamato salvezza. Indirizzo a voi
questa lettera per rendere onore all'attaccamento dimostratoin ognioccasione alla gloriosa maglia gialloble nonostante, settimana dopo settimana, i risultati di un campionato finora negativo, oltre ogni previsione, stanno mettendo a dura prova anche la passione dei sostenitori più accesi. Nel ritenervi interlocutori diretti accetto e rispetto le critiche da voi mosse al sottoscritto, allo stesso modo in cui, qualche tempo fa, ho accettato con gioia ed orgoglio le vostre esaltazioni. Ancora oggi, nonostante la salvezza sia una speranza oramai di pochi nell'ambiente, si sta cercando di inculcare al Pisticci quella necessaria dose di esperienza che purtroppo in una categoria come la serie D svolge un ruolo determinante ai fini del risultato finale in ogni partita. Compito non facile, me ne rendo conto, perché, alle esigenze tecniche deve corrispondere anche quella di non indebitare ulteriormente la società, sempre pronta ad aiutare il gruppo. A voi tifosi dico che contestare le mie prestazioni è legittimo quanto incitare la squadra nei 90 minuti. Chi oggi veste la maglia gialloblè deve di-
mostrare, con sudore e sacrificio, tutto l'attaccamento al Pisticci ed alla città.Ai tifosi chiedo di non mollare, di continuare a sostenere il Pisticci fino al termine del campionato perché sono convinto che il destino di questa stagione non è ancora segnato e che, partita dopo partita, possiamo realizzare quell'impresa sportiva chiamata salvezza. Insieme. In ogni mio compagno di squadra c'è voglia di portare con onore la maglia e di tentare fino all'ultimo minuto di salvare il Pisticci. Se il Presidente Panetta ed il vice presidente Albano, a fronte di tante sconfitte non sono ancora venuti nello spogliatoio a “spaccare tutto”è perché anchela società resta convinta che l'impresa è possibile. Con questa lettera mi assumo tutte le responsabilità in ordine agli errori commessi ma gli sbagli, si sa, sono parte integrante dell'esistenza di ognuno di noi. In chiusura, l'appello ai tifosi: “Con il S. Antonio Abate e poi con il Bitonto, probabilmente, la nostra ultima possibilità. Dateci tutti una mano perché da soli non ce la facciamo”. Roberto D’Alessandro
I salentini superano il Sant’Antonio e ora sono a 6 punti dalla coppia di testa
Recupero, Casarano sbarca al terzo posto CASARANO SANT’ANTONIO
2 0
CASARANO (4-2-3-1): Leopizzi; Fazio, Nicolini, Serao, Palma; Caracciolo (Aragao all´11´ st), Cenciarelli; D´Anna (Salvadore al 33´ st), Bonaffini, Crinò (Palazzo al 1´ st); Contino. A disp. De Nigro, Rollo, Caputo, Presicce. All. Bianchetti. SANT´ANTONIO ABATE (43-3): Della Pietra; Nettuno, Coccorullo, Itri, De Sio; Temponi, Sekkoum, Costantino; Conte (Vituperio al 29´ st), Solimene (Maffucci al 33´ st), Iovine (Tedesco al 29´ st). A disp. Afeltra,, Russo, Della Femina, Cuomo. All. Di Nola. ARBITRO: Fanton di Lodi RETI: 23´ st Palazzo, 35´ st Aragao NOTE: Ammoniti: Costantino, Coccorullo, Caracciolo,
Palma, CenciarellaEspulsi: Coccorullo al 12´ st per doppia ammonizione. De Sio al 25´ st. Palma al 31´ st per doppia ammonizione. Il Sant´Antonio Abate resiste per un´ora, ma alla fine è il Casarano a spuntarla, La squadra pugliese così stacca i giallorossi di tre punti, soffiando proprio il terzo posto agli uomini di Di Nola.La svolta della gara, però, è individuabile nell´espulsione di Coccorullo al 12´ della ripresa: Al Casarano basta 10´ per riordinare le idee e passare in vantaggio con Palazzo, servito da Aragao. Il Casarano così raddoppia con un incontenibile Aragao, che beffa Della Pietra con un tiro di punta. Il Sant´Antonio non ha la forza di reagire, così termina la gara sul 2-0 e Casarano che soffia proprio ai giallorossi il terzo posto.
FRANCAVILLA –Esami clinici per il centrocampista Alberto Marsico, che ha fatto una risonanza magnetica dalla quale è risultato che l’infortunio al ginocchio non è più grave del previsto. Quindi per lui in settimana dovrebbero riprendere gli allenamenti in vista del match casalingo contro la Turris. Una gara che si annuncia molto impegnativa per la compagine del patron Franco Cupparo, che dovrà rinunciare ancora agli squalificati Antonio Chisena e Sebastian Di Senso. Due assenze che risultano importanti per l’economia della squadra, che dopola sconfitta subita nell’ultimo turno di campionato ad Ostuni per 32, non può più permettersi di sbagliare. I campani sono ben organizzati. Il loro modo di giocare è di aspettare per poi ripartire, ma i sinnici devono essere preparati per questo. Non sarà una gara facile, ma i rossoblu dovranno provarci. Se il Francavilla vuole raggiungere i play off, ogni partita sarà un esame. Bisogna essere concentrati e determinati al massimo. La società si augura che domenica allo stadio “Nunzio Fittipaldi” ci sia il pubblico delle grandi occasioni, per
dare una grossa mano alla squadra, che mai come in questo momento ne ha davvero bisogno. Per quella occasione, la formazione allenata dal tecnico serbo Ranko Lazic, vuole farsi trovare pronta per aggiudicarsi punti importanti per la propria classifica, che darebbero ancora di più fiducia a tutto l’ambiente. Per il Francavilla, è una partita fondamentale, non perdere significherebbe fare un passo in avanti, vincere sarebbe il massimo, perché proietterebbe la formazione nei play off, naturalmente squadre davanti permettendo. Ma significherebbe anche che il Francavilla ha tutte le carte in regola per dire la sua in questo campionato. Il piano tattico di Lazic, che punta sul collaudatissimo 4-4-2 e sugli uomini di cui si fida di più, è aggredire subito sin dai primi minuti di gioco i campani, che hanno dalla loro parte, una condizione fisico-tattica impressionante, vista la vittoria ottenuta domenica scorsa contro la capolista Neapolis Mugnano. Ecco perché, il Francavilla ha l’obbligo di scendere in campo senza commettere errori. Claudio Sole
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Sport 43
Giovedì 25 febbraio 2010
Giovedì 25 febbraio 2010
Eccellenza Nonostante la buona prestazione solo un pareggio
Avigliano, che beffa Contro la Vultur l’ennesimo episodio sfortunato per i granata AVIGLIANO – Il diagonale di Darwish che supera Paratore, sembra avviato ad infilarsi in porta, e invece colpisce la faccia interna del palo e prende un'angolazione tale da ritornare in campo. In una manciata di secondi sintetizzata una stagione in cui si è avuta la conferma che se la fortuna è cieca, la sua contraltare invece ci vede benissimo. Si è ripetuto, d'altra parte, quanto già accaduto nel girone di andata, nella gara casalinga contro il Ricigliano. Anche lì, un calcio di punizione dalla destra, la palla che prende il palo interno e torna in campo. Ma sono solo due dei tanti episodi sfortunati capitati all'Avigliano nel corso di questa stagione. Il che dovrebbe far presumere, se si vuol ritenere vero l'assunto secondo il quale nel corso di un campionato episodi favorevoli e sfavorevoli finiscono per compensarsi, che di qui alla fine della stagione tutto ciò che gli ha tolto da settembre ad oggi, la sorte dovrebbe cominciare a restituirlo ai ragazzi di Filadelfia. Ma siccome tutto ciò non può essere dimostrato, sarà meglio pensare che i favori del destino l'Avigliano dovrà costruirseli sul campo. Magari riuscendo a capitalizzare le situazioni favorevoli che riesce a procurarsi, senza sprecarle come accaduto contro il Rionero. Una partita che si era messa subito bene, con il gol dopo sei minuti di Tornillo, e che invece due buchi difensivi hanno capovolto, consentendo a Messeri di sigla-
Darwish dell’Avigliano
re una doppietta che avrebbe potuto avere conseguenze pesantissime sul futuro della stagione granata, se Di Pietro, nella ripresa, non avesse trovato lo spiraglio giusto su punizione per rimettere su un (giusto) pari il ri-
sultato. “Credo che abbiamo giocato una buona gara -ha commentato alla fine l'allenatore granata Bartolo Filadelfia- anche se all'inizio siamo stati un po' troppo scollegati. Abbiamo avuto la fortuna di andare subito in vantaggio, poi da un errore di De Mita è nato il gol del pareggio, e per un'ingenuità della difesa, che non ha scalato sulle marcature, ci siamo trovati in svantaggio. Nel secondo tempo non abbiamo rischiato più nulla, se non su situazioni a palla inattiva”, e qui va ricordato lo straordinario riflesso di Castaldo sul colpo di testa di Chimenti che ha evitato il 3-1, “e dopo il pareggio abbiamo creato altre occasioni, colpito il palo con Darwish, siamo stati più incisivi, dimostrando una condizione fisica migliore rispetto a quella del Rionero”. La classifica, però, è peggiorata per l'Avigliano, scavalcato dal Picerno capace di rimontare e battere il solito deludente Valdiano formato trasferta. E all'orizzonte si profila la trasferta di Policoro, sul campo del Borussia Pleiade, vera rivelazione della stagione ora che il Viggiano sembra accusare una fase di ribasso di condizione, e lanciato verso i playoff. Una partita insidiosissima, ma dalla quale portar via un risultato utile potrebbe non essere impossibile. Ma ci vorrà l'Avigliano migliore. Per intenderci, quello della prima mezz'ora o dell'ultimo quarto d'ora della gara contro il Rionero. Giancarlo Tedeschi
Promozione La rimonta dello Scanzano mette i brividi
Lagopesole risucchiato AVIGLIANO – Il campionato si riapre, ma non è certo una buona notizia. Alla sesta sconfitta consecutiva, la settima nelle otto partite di un girone di ritorno che fino ad oggi ha fruttato un solo punto, quello conquistato nei minuti di recupero della trasferta del dieci gennaio sul campo del Rotondella; con la vittoria che manca ormai da due mesi e mezzo, da quel 20 dicembre in cui la punizione di Carmine Coviello gli permise di battere il Montescaglioso, di fronte al Lagopesole si palesano davvero gli spettri. Quelli di una retrocessione diretta, senza nemmeno poter contare sulla prova di appello dei playout, che solo poche settimane fa sembravano possibilità irreale. E invece, la situazione sembra davve-
ro precipitare. Impietosi, parlano i numeri. Agli inizi di gennaio, quando il campionato si è rimesso in moto dopo la pausa natalizia, erano otto i punti che dividevano i giallobleu dall'Atletico Scanzano, ovvero dall'ultima posizione della classifica. Da domenica sera, dopo la sconfitta (la settima in trasferta su otto partite giocate) patita sul campo della squadra di Calone, il vantaggio dei federiciani si è ridotto ai minimi termini. Un solo punto, da difendere con le unghie e con i denti. Ma quello che più preoccupa è il trend. La serie di sconfitte che sembra non avere fine. La spirale psicologica negativa nella quale la squadra di Alfano sembra essere caduta. Il ripetersi di situazioni poco fortunate che rendono
il quadro psicologico ancora più complesso. Il cumularsi di infortuni e squalifiche (queste ultime in alcuni casi assolutamente evitabili, si pensi a quella “conquistata” da Mecca, espulso a pochi istanti dalla fine di una partita, quella con il Balvano, ormai senza più storia) che costringono Alfano domenica dopo domenica a dover reinventare la formazione, a adattare gli elementi a disposizione in ruoli spesso loro poco congeniali, a dover ricorrere sempre di più ai ragazzi più giovani, con l'inevitabile contraccolpo in termini di scarsa esperienza che ciò comporta. E tutto ciò mentre le squadre che stanno sopra hanno ormai preso il largo, e pensare di avvicinarne qualcuna per migliorare la
posizione nella griglia dei playout, sembra utopico. E mentre dietro lo Scanzano, rivitalizzato dagli innesti decembrini, sulla scia dell'entusiasmo diventa sempre più pericoloso. Invertire la rotta non sarà facile. Ma bisognerà almeno provarci, per non buttar via tutto il lavoro svolto in questa stagione e, prima, in quella dello scorso anno. E proprio da quella, magari, prendere spunto, ricordando come anche allora si riuscì a recuperare una situazione delicata. Oggi le condizioni sono ancora più difficili, ma c'è ancora un quarto di torneo da giocare, la classifica è difficile ma non compromessa, e il Lagopesole è chiamato a tirar fuori tutto il suo carattere. g.t.
I RISULTATI DEI RECUPERI Prima Categoria GIRONE A: Castelgrande-Santangelo 0-0 GIRONE B:R. Grumento-Metanauto 0-0
Seconda Categoria GIRONE A: Ruoti-Vaglio 4-0 S. Fele-Foggiano 1-3 GIRONE B: Balvano-S. Angelo sosp. per pioggia GIRONE C: Castelsaraceno-Chiaromonte 2-4
Prima Categoria Gara scialba e senza emozioni
Il Grumento non sfonda e il Metanauto strappa un pari R.GRUMENTO METANAUTO
0 0
REAL GRUMENTO: Chiappa, Pandolfo, Petrocelli, Giannone, Forlenza (30’ st Laveglia), Nigro, Trivigno, Ielpo, Raucci (39’ st Pizzo), Scaldaferri, Cirigliano (23’ pt Innella). A disp.: Giampietro, La Grutta, Morello, Dastoli. All.: Allemma. METANAUTO : Salvia, Do. Capece, Passavavnti, Fortunato, N. Capece, V. Curcio, Casale, D. Curcio, Tripaldi, Quagliata, Romano. A disp.: Da. Capece, Mitidieri, Venetucci, Guma. All.: Ottati. ARBITRO: Mele di Moliterno. NOTE: Espulso: al 35’ st Pandolfo per fallo di reazione. GRUMENTO NOVA – Un pareggio che muove soltanto la classifica. Per il resto si può dire che è stata una gara scialba senza emozioni. Al Metanauto Picerno il pari va di lusso per la partita ordinata e diligente che ha condotto. Al Real Grumento per niente. Si trattano di due punti persi per i valligiani che seppur hanno creato pochissime occasioni le avrebbero dovute sfruttare. Non è stato così e la sterilità in fase offensiva mai come ieri si è manifestata in maniera palese. Da oltre 400’gli uomini di Allemma non trovano la via del gol e l’ultima rete segnata risale addirittura al 10 gennaio nella gara persa 1-2 in casa contro il Tricarico. Inoltre l’assenza di Mauro Scaldaferri a centrocam-
po è stato un regalo agli ospiti che potevano ripartire in contropiede quando volevano loro. Da sottolineare che nonostante l’assenza del centrocampista valdagrino i padroni di casa hanno tenuto tanto possesso palla e una netta superiorità in mezzo al campo ma sono stati i tiri in porta che hanno poco impensierito Salvia. Al 6’, primo affondo del Real Grumento, con Nigro che dal limite trova la respinta di Salvia. Al 13’ ci prova Romano per gli ospiti ma il suo diagonale è preda facile per Chiappa. Tre minuti più tardi Scaldaferri si libera bene di due avversari ma calcia alto. Al 30’ Romano dopo aver condotto un’azione personale in solitario manca la finalizzazione concludendo fuori misura. Al 38’ Salvia controlla in due tempi la conclusione di Scaldaferri. Non cambia la musica nella ripresa e fino al termine della gara si continua con il solito copione soporifero. Al 7’ buon riflesso di Salvia che blocca il colpo di testa di Trivigno su cross di Pandolfo. Due minuti dopo fa altrettanto il collega Chiappa a tenere buona guardia sull’incornata di Fortunato. Al 28’ Trivigno inciampa ad un metro dalla porta non mettendo in rete un taglio di Scaldaferri. Al 33’ Casale in precario equilibrio non inquadra la porta. Al 35’ il Real Grumento rimane in dieci per l’espulsione di Pandolfo. Nel finale le due squadre sembrano accontentarsi del pareggio. Biagio Bianculli
Seconda Cutro e Romano in gol. Zaccagnino accorcia
Colpaccio dell’Anzi a Potenza Cade il Santa Cecilia S.CECILIA ANZI
1 2
SANTA CECILIA Donadio, Alvino, Coluzzi, Ma. Avallone, A. Morlino (34' F. Palese), Cuminiello, Colucci (46' Salbini), Alfano, Zaccagnino, Marcodoppido, Mi. Avallone (68' Martino). A disp.: Marone, Libonati, Marino, R. Palese. All.: Macchia. ANZI: R. Petruzzi 89', Telesca, Pecora, R. Romano, Cutro (75' M. Petruzzi), Bochicchio, Lauletta (65' A. Petruzzi), Fistetti, M. Romano, Falce, Rubolino (46' Cicchetti). A disp.: Marino, Giorgio, Colasurdo, R. Petruzzi '90. All.: Torchia. ARBITRO: Sannella di Potenza RETI: 12' Cutro, 30' M. Ro-
mano (rig.), 39' Zaccagnino. POTENZA - Dopo cinque vittorie consecutive il Potentia Santa Cecilia cade in casa per mano dell'Anzi. Il Potentia Santa Cecilia ha perso la possibilità momentanea di mantenersi vicina al secondo posto per la concomitante vittoria dell'Accettura di misura sul Progetto Tito. Sabato però la formazione allenata da Macchia potrà rifarsi sempre tra le mura amiche proprio contro l'Accettura per una sfida che dirà chi potrà andare ai play - off considerato che arrivare alla vetta occupata dal Vietri non è facile arrivarci. L'Anzi invece che riscatta l'0-3 dell'andata si mostra subito autorevole
Il Santa Cecilia di Macchia e l’Anzi di Torchia schierati in campo nella gara di sabato a Potenza
in partenza mettendo Donadio in difficoltà che devia in angolo (1'). Passano tre minuti e R. Petruzzi 89' è straordinario a negare la palla del vantaggio a Zaccagnino, Mirko Avallone e Alfano. Per confermare che la sfera non vuol saperne di entrare bisogna vedere la punizione di Marcodoppido che sfiora la traversa. A rendere grigio il sabato pomeriggio dei gialloblu è Cutro, che servito da destra, colpi-
sce di testa indisturbato alla destra del portiere locale (12'). Gli ospiti prendono coraggio e potrebbero colpire con Falce che calcia rasoterra e Donadio blocca a terra. La seconda marcatura anzese è rimandata solo di qualche minuto. Infatti Cuminiello entra in scivolata su M. Romano solo davanti a Donadio e l'arbitro concede il rigore. Lo stesso numero nove dell'Anzi trasforma il penalty dal dischetto (30').
Trascorrono altri nove minuti e il Potentia Santa Cecilia mostra di avere una reazione di orgoglio e riduce il distacco con Zaccagnino con la complicita di R. Petruzzi 89'. Nella ripresa l'Anzi entra pronto ad infliggere il colpo di grazia con Falce ma Alvino da terra salva sulla linea, forse con l'aiuto di una mano. Falce diventa una spina nel fianco dei difensori locali e sfiora nuovamente il terzo
gol di testa su cross dalla sinistra di M. Romano. Il finale di gara diventa infuocato e ci sono le proteste del Potentia Santa Cecilia per un tocco di braccio in area ospite sul tiro di Salbini. L'arbitro non concede il rigore e F. Palese non riesce a capitalizzare il tap - in vincente. Il lungo assedio dei padroni di casa non produce effetti positivi e l'Anzi torna corsaro dopo quattro mesi. b.b.
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Fantacalcio A L’Inter guadagna terreno e ora incalza i rossoneri a solo due punti
Quarto tonfo per il Milan Rossoneri vittime della cosiddetta mina vagante Udinese MATERA - Cade per la quarta volta il Milan. La squadra rossonera, attuale campione in carica della fanta lega, questa volta ha dovuto chinare il capo al cospetto di una Udinese davvero in forma nonché autentica mina vagante del campionato. Ad un primo tempo piuttosto equilibrato e concluso con il Milan in vantaggio per tre a due, per effetto delle reti di Domenico Ventura, due volte in gol, e Antonio Cosentino, e di quelle di Vincenzo Clemente e Bruno Barbafolta, ha fatto seguito una ripresa che ha visto i bianconeri ribattere colpo su colpo sino a cinque minuti dalla fine allorquando, grazie ai gol in rapida successione di Nicola Di Pede al 46', Bruno Barbafolta al 47', 48' e 50', i bianconeri hanno preso nettamente il sopravvento. Autentico match winner il friulano Barbafolta, autore di ben cinque reti. Per il resto tutto secondo previsione. Passeggia il Chievo contro un Siena che ha fatto quello che ha potuto. Sei le reti messe a segno dai veneti per merito di Tataranni, Festa, Bellacicco, Rondinone e Rubino, due gol per lui, mentre per i bianconeri toscani l'onore è salvo grazie ad Antonio Sansone. Nessun problema anche per la vice capolista Fiorentina, vittoriosa su una Sampdoria che però nel finale è riuscita a rendere meno pesante il passivo. Bella la tripletta del viola Daniele Duni, mentre hanno timbrato due volte ciascuno Giovanni Di Pede ed Emanuele Colucci; per i doriani da sottolineare la tripletta messa a segno da Danilo Passarelli e la doppietta di Angelo Di Lecce. Insiste nell'inseguimento anche il Bari. I biancorossi hanno infatti superato lo scoglio Cagliari in virtù delle marcature di Ambrosecchia, Manicone, Fragasso, Chimenti e del poker di Daniele Conte. I rossoblu dell'isola hanno risposto con Graziano Laginestra, autore di ben cinque reti. Guadagna terreno l'Inter, ormai a soli due punti dai rossoneri del Milan.
Ventura
Bruno Barbafolta
Nicola Di Pede
Valentino Chimenti
Daniele Pizzolla
I ragazzi di Daniele Pizzolla, grazie alla quaterna messa a segno da Casillo e ai centri di Vizziello e Cappiello,soltanto nel finale hanno avuto ragione di un Napoli cui il pareggio è sfuggito davvero per un pelo. per i partenopei la tripletta di Donatello Marcosano e la doppietta di Vittorio Felice Tata-
ranni. Niente da fare, invece, per il Palermo, bloccato sul nulla di fatto da una sorprendente Roma. Dopo il vantaggio di Annese, la doppi risposta dei giallorossi Ricciardi e Lorenzo, e soltanto all'ultimo minuto la rete del definitivo due a due siglato da Domeni-
co Cuscianna. Bene la Juventus, vittoriosa sul Genoa per sei a quattro con la doppietta di Burgi e le reti di Acquasanta, Pisciotta, Acito, Marsico; per i grifoni i gol di Grassani, Tomaselli, Giuseppe Di Pede e Ricci. Compiono un bel passo verso la salvezza il Livorno,
il Catania ed il Parma, rispettivamente vincitori nei confronti del Bologna, dell'Atalanta e della Lazio. Dieci a sette il responso della prima gara contrassegnata dal poker di Carioscia, dalla tripletta di Cetera e dai gol di Acito, Salzano e Ferrandina, mentre per i felsinei a segno quattro volte
Loiudice ed una Nicoletti, Fiore e Cristallo. Piuttosto netta, almeno nel punteggio, anche la vittoria del Catania in gol con Cornacchia, Rizzi, Farina, Canora e tre volte con Moramarco, mentre per i neroazzurri la doppietta di Bollettieri e la rete di Tomaselli. Annibale Sacco
Serie B Marcia trionfale e ventunesima vittoria ciociara
Frosinone senza rivali MATERA - Sembra davvero inarrestabile la marcia trionfale del Frosinone. La squadra ciociara, nella venticinquesima giornata del fanta campionato di serie B, ha infatti centrato la ventunesima vittoria stagionale superando, questa volta, il pur volenteroso Padova. Ad aprire le marcature è stato Giuseppe Angelastri, a segno all'ottavo e al diciassettesimo, prontamente imitato da Pasquale Cifarelli al 18' e al 33', e da Raffaele Argiolas al 21'; di Michele Martino il gol della bandiera padovana. Tiene duro il Modena, vittorioso con il classico risultato di due a zero, Michelangelo Bianchi al 20' e 25', sull'ostico Lecce, mentre sono costrette a rallentare la Tristina ed il Grosseto, rispettivamente bloc-
CALCIO A 7 MATERA
cate sul risultato di parità dalle sorprendenti Salernitana e Cittadella. Approfittano della situazione la Reggina e l'Empoli che, a propria volta, hanno regolato tranquillamente il Mantova e l'Ancona. Notevole la quaterna di reti messa a segno dal calabrese Antonio Moliterni, mentre sicuramente degne di annotazione sono la tripletta del reggino Francesco Tamburrino e le doppiette del mantovano Michele Di Tinco, e degli empolesi Alessandro Brindisi e Michele Taccardi. Si riaffacciano nella zona alta anche il Torino e il Gallipoli, 5 a 1 sull'Albinoleffe e 6 a 2 ai danni del Sassuolo, mentre perde l'ennesima occasione il Vicenza, superato di misura dall'Ascoli.
serie A
Di Simine Floriano e a destra Claudio Fiore dell’Albinoleffe
Nulla da fare anche per il Brescia, domato con un secco 4 a 0 dai vecchietti del Piacenza. Una nota la meritano il salentino
CALCIO A 7 MATERA
Giovanni Battafarano ed il torinista Leonardo Gaudiano, autori di una bella tripletta. a.s.
serie B
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Sport 45
Giovedì 25 febbraio 2010
Giovedì 25 febbraio 2010
Fantacampionato di Policoro Ancora non convincono Livorno e Roma POLICORO-Dopo un terzo di stagione, in testa ci sono le stesse quattro. Ancora male il Livorno e la Roma, la Lazio piacevole conferma. Dopo 24 giornate (quasi un terzo del cammino), tutto sembra molto diverso dall'anno scorso. Il campionato presenta infatti una classifica quasi diversa da quella con cui si è chiusa la stagione precedente. Segno questo di una Serie A “fantastica”sempre più spezzata in tre grandi tronconi: primi tre posti, ammucchiata centrale con estremi l'Europa che conta (la Champions) e quella meno nobile (l'Europa League) e, infine, la bagarre per non retrocedere. Le prime quattro sono esattamente le stesse d inzio anno. Guida il Catania (da rilevare il dato che vuole i catanesi per la 24 esima settimana in testa sulle 34 con Tortorelli in panchina) seguita da Genoa, Bari eMilan . Se fino alla fine della stagione 2009-2010 i genoani riusciranno a insidiare i siciliani,allora il campionato sara' sicuramente uno dei piu' belli degli ultimi tre anni.
La piacevole conferma è la Lazio Ragone del Genoa
Si perche' il Genoa domenica mattina in una giornata bellissima come non si vedeva da tempo a Policoro,in un campo,quello di Padre Minozzi in perfette condizioni,ha superato il Catania di Miglio per 5-3,infliggendo ai poveri siciliani una sconfitta che non da abilia mr Tortorelli,sia sul piano del gioco che di grinta. Il genoa fin dall'inizio si e' mostrata piu' squadra imponendo il suo ritmo travolgente,portan-
to a tre le marcature dopo solo 12' minuti.Quindi si puo' dire che mr Comparato non ha voluto infierire verso il suo compagno(Tortorelli) mettendo in campo la formazione “b” nel secondo tempo, dimostrando di poter decidere la gara in pochi munuti e poi amministrarla. Allo stesso livello dei genoani, in realtà, c'è anche il Bari che paga gli errori commessi all'andata, e la peggiore differenza reti,domenica vincente contro un buon Livorno,privo del sempre verde Montesano Nicola,migliore in campo la settimana scorsa e domenica “misteriosamente assente in campo” non convocato”ma solo in tribuna. A parte le due Fiorentina e Inter, vere e proprie rivelazioni del campionato, proprio i viola e i milanesi rappresentano le new entry nel gruppone sospeso tra il sogno Champions e l'approdo in Europa League. Mischia in cui spiccano le conferme di Sampdoria (terza l'anno scorso, sesto in questo momento) e Chievo ma soprattutto
l'ottimo tris del Milan che sta ripercorrendo esattamente lo stesso cammino che l'anno scorso lo avevo portato a spiccare il volo dopo una pessima partenza. I milanesi sponda rossonera, 6 dopo 12 giornate, hanno chiuso al 2 posto nell'ultima stagione a dimostrazione di un progetto tecnico che sta piacevolmente trovando conferma. Se il Milan rappresenta la piacevole conferma, continua invece a stonare una delle due romane,cioe' i giallorossi. Invece la Lazio che nel 20082009 aveva terminato al 13 posto, quattro piazze più in su dei cugini della Roma, gran parte dei 53 punti biancoazzurri, però, erano giunti solo nel finale a parziale recupero di un avvio di stagione particolarmente compromettente, suo malgrado, la Lazio è partita esattamente nello stesso modo ma stavolta la lentezza iniziale ha provocato il cambio in panchina .Ma ora le cose sembrano vadano meglio,domenica un grande CAPUANO
ha realizzato tre gol in 7 minuti contro Sampdoria,merito anche di mr Tonino che ha creduto in li. Male invece sta facendo il Livorno, quindicesimo con soli 22 punti (3 in più del Parma terz'ultimo) e incapaci di vincere dal 4 domeniche.Il signor Tarsia dovra' spiegare ai suoi tifosi il motivo della non convocazione di Montesano Assieme alla Lazio, sorprendono in positivo anche Parma e Palermo. I ducali sono terz'ultimi e staccati di appena tre punti dal Napoli , i parmiggiani giocano forse il calcio più spettacolare sul piano estetico di tutto il campionato e viaggiano a ritmi di salvezza concedendosi anche il lusso di avere assenti molti uomini. Se l'anno scorso la lotta per non retrocedere aveva subito trovato in Lecce e Reggina due sfortunate protagoniste (entrambe poi effettivamente scese in B), quest'anno la stessa situazione rischia di ripetersi col duetto Napoli e Udinese che sembrano avere qualcosa in meno delle avversarie dirette.
“Calcio in città” Potenza Napoli in ripresa e a valanga sul malcapitato Cagliari
La Sampdoria resta regina Il punticino di vantaggio sulla Fiorentina continua a reggere POTENZA - In attesa di conoscere l'esito della sfida tra la Fiorentina e la Roma (bigmatch di spessore), il “Calcio in Città” di Potenza ha nuovamente incoronato la Sampdoria, come squadra leader del torneo di calcio a sette. La formazione blucerchiata, dopo l'ultima settimana calcistica di campionato, vanta un punticino di vantaggio sulla rivale Fiorentina. Naturalmente, la squadra viola ha una gara in meno rispetto all'attuale capolista. Poi, tutto si deciderà nello scontro-incrociato tra le due maggiori accreditate allo scettro del “Calcio in Città” di Potenza. Ora, però, spazio al calcio giocato. Presso il Centro Sportivo Rossellino del capoluogo lucano, si è disputato interamente il tredicesimo turno di campionato. La Sampdoria ha fatto la voce grossa, con un poker, a spese del Bologna, relegato nelle ultime posizioni della graduatoria. La neo-regina del torneo potentino di calcio a sette si è sbarazzata dei rossoblu con il punteggio di 4-2. Si è trattato del decimo successo stagionale per la Sampdoria e dell'ottavo tonfo per il Bologna. I doriani hanno confermato la media di sempre in termini di gol subiti: due a partita. In zona-podio, affermazione con il minimo scarto e con qualche sofferenza di troppo, per il Catania ai danni del fanalino di coda, Bari. I “galletti”, infatti, han-
Over 35 Potenza Sei punti sulla seconda
Lo Studio Immagine viaggia con il vento in poppa Il Palermo del “Calcio in città” di Potenza
no resistito, perdendo soltanto per 4-3. Ora, il Catania dista quattro lunghezze dalla piazza d'onore, di proprietà della Fiorentina. Napoli in ripresa ed a valanga, dopo gli ultimi risultati non proprio positivi. Gli azzurri hanno letteralmente demolito il “povero”Cagliari, sommerso sotto una dozzina di marcature (12-3). Spettacolare rimonta in classifica dell'Udinese che, nell'arco di pochissime settimane, ha agguantato il Cagliari ed il Palermo. Proprio contro i rosanero è arrivata una preziosissima affermazione (6-4 il punteggio finale). Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”di
CALCIO A 7 POTENZA
serie A
Potenza non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentotto gol messi a segno in questa tredicesima giornata (584 marcature in totale in campionato), di cui 24 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 14, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 1 vittoria esterna e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato èquello delNapoli (77reti), il peggiore è quello del Cagliari (41 reti). La migliore difesa è quella della Sampdoria (28 reti subite),mentre la peggiore è quella del Bari (88 reti subite). Donato Pavese
CALCIO A 7
POTENZA - Sei punti di vantaggio sulla piazza d'onore (ed una gara da recuperare) rappresentano un ottimo margine per lo Studio Immagine capolista nel torneo potentino “Over 35” di calcio a sette. La quattordicesima giornata di campionato non ha modificato minimamente le gerarchie in vetta. Alle spalle dello Studio Immagine, infatti, hanno rafforzato il secondo gradino del podio sia la Ceramica che il Bodisa 2 Potenza. E, scrutando bene la classifica e gli ultimi risultati conseguiti, pare proprio che sia la seconda squadra del Bodisa la maggiore rivale dello Studio Immagine. Occhio anche alla grande rimonta dell'Accademia Calcio Potenza, che ha nel mirino proprio la seconda piazza della classifica. Partiamo, come sempre, dall'alta quota per il consueto approfondimento settimanale sul torneo “Over 35” di Potenza. Ferma ai box la capolista Studio Immagine (match rinviato, ad altra data, contro l'Azzurra Isomax), passiamo alla Ceramica, che non ha avuto alcun problema al cospetto del Bodisa 73 (11-3 il risultato conclusivo). L'altro Bodisa, invece, viaggia a folle velocità in seconda posizione, grazie alla vittoria striminzita sullo Sporting Lucana Service (7-6). Chi sta impressionando parecchio in positivo in questo periodo, è l'Accademia Calcio Potenza, reduce da due
35
torneo OVER
CLASSIFICA
confortanti successi. Il primo, nel recupero, contro la Ceramica (7-2), il secondo a spese dell'Emilioenando (7-3). Insomma, le prime quattro della classe hanno tutte le carte in regola per continuare a far bene fino al termine della stagione. La Casa nel Bosco ha agganciato in classifica gli Amici Ritrovati (gara rinviata col Polaris). E' risultata decisiva l'affermazione tennistica sul Benfica per 6-4. Quinto successo stagionale per gli All Blacks contro il Comune di Potenza (8-6). Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del torneo “Over 35” di Potenza, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Sessantuno gol messi a segno (909 marcature in totale) in questa quattordicesima giornata, di cui 33 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 28, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 2 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello della Ceramica (89 reti), il peggiore è quello del Polaris (29 reti). La migliore difesa è quella dello Studio Immagine (28 reti subite), mentre è del Polaris la retroguardia più perforata (92 reti subite). do.pa.
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46 Sport
Ciclismo Il corridore lucano balza all’ottavo posto al Giro di Sardegna
Per Pozzovivo uno sprint fruttuoso Pirazzi e Pozzovivo sugli scudi al Giro di Sardegna, Colnago-Csf Inox grande protagonista di giornata Colnago-Csf Inox grande protagonista di giornata nella seconda tappa del Giro di Sardegna. Nei primi km una fuga di dieci corridori ha registrato l'azione di Alan Marangoni e Marcello Pavarin. La presenza di un uomo pericoloso per la classifica ha però fatto svanire il loro tentativo di anticipa-
re il gruppo, così all'ingresso di Nuoro il plotone è tornato compatto. Ad animare la tappa ci ha pensato di nuovo un uomo Colnago-Csf Inox: è stato Stefano Pirazzi ad accendere la miccia sull'ultima salita, dapprima in compagnia di altri due corridori, poi in solitaria; l'azione del neopro' laziale è svanita a meno di 5 km dall'arrivo posto sul Monte Ortobene. Nel gruppetto che si è giocato la
corsa erano presenti Federico Canuti (poistaccatosi a1,5 kmdall'arrivo) e Domenico Pozzovivo, con quest'ultimo che ha provato ad anticipare lo sprint ristretto con un'azione ai 600 metri dalla conclusione. Il tentativo non ha avuto l'esito sperato, ma lo scalatore lucano è stato comunque abile ad ottenere l'8° posto a 3"da Kreuziger, vincitore di oggi e nuovo leader della classifica generale.
Domenico Pozzovivo in gara con la maglia Col.
Pallanuoto B Ancora da risolvere i problemi di natura buroctatica per Ferrone
La Basilicata per la continuità Il portiere Pipicelli: «A Civitavecchia c’è stata tanta sofferenza» REDUCE dalla vittoria di sabato scorso contro il Civitavecchia la Basilicata Nuoto 2000 Potenza ha ripreso la preparazione in vista della prossima partita di campionato prevista per sabato sempre alla Piscina Felice Scandone di Napoli contro lo Sporting Napoli. La squadra allenata da Francesco Silipo è concentrata verso il prossimo match. Il tecnico campano sta facendo lavorare intensamente la sua squadra nel tentativo di allungare la striscia vincente. Fatta eccezione per Nicola Ferrone ancora alle prese con problemi di carattere burocratici la squadra lucana è al completo. Martedì i giocatori biancoverdi sono stati alle prese con la partita amichevole contro la Rari Nantes Napoli, match che ha dato utili indicazioni al mister campano circa le reali condizioni di forma del gruppo. Il complesso potentino questa sera sarà opposto alla Canottieri Napoli, nel canonico test del giovedì. L'umore e le condizioni di forma generali della squadra biancoverde sono generalmente ottimi. Il successo, sofferto e stentato ottenuto sabato scorso contro il Civitavecchia, ultima forza del campionato è venuto al termine di una partita non bella sotto il piano stilistico ma nel complesso di buona fattura su quello agonistico. La squadra dunque continua nel suo buon momento di forma, i giocatori di Silipo hanno lavorato con la solita continuità e non nascondono il desiderio di ripetersi anche contro il Napoli. La formazione lucana svolgerà la preparazione pre partita fino a domani, poi tutti saranno proiettati verso il “derby” contro lo Sporting Napoli. A parlare del momento di forma della Basilicata Nuoto 2000 Potenza è il portiere Emanuele Pipicelli che ha dichiarato quanto segue: “Contro il Civitavecchia abbia-
Pallanuoto C
mo sofferto tanto, il risultato ci ha dato ragione. La partita è stata dura, molto intensa, al di là della differente cifra tecnica tra le due formazioni. Abbiamo sofferto contro ogni aspettativa”. L'estremo difensore biancoverde parla ancora del momento di forma della squadra: “Stiamo lavorando tantissimo, sabato affronteremo un cliente scomodo per tutti. Sono convinto che la partita sarà estremamente dura e combattuta”. A lui non resta che parare i colpi del Napoli. La difesa è affidata alle sapienti mani di Emanuele Pipicelli. f.menonna@luedi.it
Il portiere della Basilicata Nuoto Pipicelli
Pallanuoto, senza attenuanti la sconfitta dell’Invicta a Pozzuoli CALMA piatta in casa Libertas Invicta Potenza dopo il ko netto e perentorio patito domenica scorsa a Pozzuoli contro il Flegreo. La compagine di Vincenzo Ostuni ha digerito il pesante 15 a 3 incassato in terra campana e ha tanta voglia di mettersi in evidenza nel prosieguo del campionato. Il sette in rosa potentino contro il Pozzuoli ha patito soprattutto le dimensioni della vasca olimpica che ha creato non pochi problemi alla squadra di Vincenzo Ostuni. Il Pozzuoli dal canto suo ha dato prova di grande affidabilità facendo leva sulla qualità di un gruppo capace di sviluppare ottime trame di gioco e dare il massimo nel corso di una sfida chiaramente a favore delle campane. La Libertas Invicta Potenza ha dunque tutta l'intenzione di rimediare all'inatteso scivolone di domenica e ha già ripreso gli allenamenti in vista dei prossimi impegni di campionato. Domenica, per la cronaca, il torneo femminile di serie B osserva un turno di riposo, per
consentire alle formazioni dei gironi nord di riallinearsi con le date della stagione regolare. I tanti turni di riposo potrebbero avere un peso determinante nell'economia del campionato per tutte le formazioni. Di questo aspetto ne è convinto anche il tecnico rossoblu Vincenzo Ostuni che punterà tutte le sue carte sulla determinazione complessiva del complesso a sua disposizione. La compagine lucana ha recuperato Pepe, e dopo la sosta affronterà in trasferta l'Acquachiara Napoli, formazione partita con i favori del pronostico in questo difficile girone. Le speranze salvezza per la truppa di Vincenzo Ostuni sono affidate soprattutto alle gare contro Messina e Cosenza che si riveleranno determinanti. Le condizioni di forma della squadra lucana sono ottime, il ko di domenica non ha scompaginato più di tanto il cammino in campionato delle lucane. f.menonna@luedi.it
Volley C uomini Per i p olicoresi c’è l’illusiorio primo set vinto
Potentine pronte al debutto ATTESA spasmodica per le due formazioni potentine di pallanuoto maschile, che da sabato suderanno le proverbiali sette camicie nel torneo di serie C. Potenza Nuoto e Tritone Potenza sono al lavoro per preparare i rispettivi debutti in campionato. La Potenza Nuoto, allenata da Pasquale Miglionico continua la preparazione in vista della trasferta di domenica ( ore 12 ) a Bari. Il complesso potentino non ha particolari problemi di carattere tecnico e atletico, la preparazione prosegue senza intoppi e il trainer lucano non ha al momento programmato gare amichevoli. Tutti i giocatori della rosa sono in ottime condizioni di forma e ben disposti a lavorare con determinazione e sacrificio. Il settebello di Miglionico conta di partire con il piede giusto anche se dovrà fare i conti con un cliente quanto mai scomodo e ben dotato sul piano tecnico. L'allenatore della Potenza Nuoto non intende scoprire le proprie carte e, anzi, prosegue nella sua preparazione che sarà incentrata sugli aspetti tattici e agonistici. Intan-
to la società scruta il mercato e muove pian piano i suoi passi. In queste ultime ore il lavoro di Teo e Francesco Nigro è davvero tanto per irrobustire la rosa, contatti sono stati avviati con la Basilicata Nuoto per il tesseramento di alcuni atleti, i cui nomi sono top secret. Il Tritone Potenza sabato pomeriggio sarà atteso dal debutto interno della Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale dove affronterà alle 19:30 il Maglie. Mister Giorgio Pappalardo continua nella sua meticolosa preparazione alla gara e non ha nascosto ai suoi atleti le insidie del debutto casalingo. La squadra al momento vive un periodo di forma positivo, anche sul piano psicologico il complesso lucano non ha particolari problemi di carattere atletico. Giorgio Pappalardo è al lavoro per ottenere il transfert di Cerzoso e Cavalcanti, due atleti prelevati con la formula del prestito dal Cosenza. Non sono previste per il complesso potentino amichevoli e test prima del match di sabato pomeriggio. f.menonna@luedi.it
Ciclismo Centodieci atleti suddivisi in quattro partenze
L’Hermes stecca a Potenza Laino del Valnoce ok Bisceglie POLICORO - Nella dodicesima giornata del campionato di serie C maschile di pallavolo regionale, l'Hermes stecca fuori casa contro il Virtus Potenza, squadra che la precede nella classifica generale. Quattro intensi set che hanno visto il sestetto del mister Gigi Liquori, team manager jonico e fondatore della società sportiva “Gi.Elle volley”, uscire sconfitto ma con onore dalla difficile trasferta nel capoluogo regionale. Eppure la gara era iniziata sotto i migliori auspici con gli ospiti che rinfrancati dalla vittoria della settimana passata erano giunti a Potenza con l'intenzione di espugnare il difficile campo della Virtus. Infatti, dopo un incoraggiate primo set vinto dai giocatori policoresi per 25 a 22 sul filo del rasoio e con tanti capovolgimenti di fronte, i padroni di casa si svegliavano e cominciava-
no a macinare gioco capovolgendo il risultato a loro favore nei successivi set con questi punteggi: 25/1825/18-25/15. E' un vero peccato non essere riusciti a portare a casa la seconda vittoria di fila per i policoresi dopo un primo set bello e avvincente: “Ci speravamo -ammette Liguori, che ha il grande merito di aver portasto il Volley sullo Jonio- alla vigilia ottenere un risultato positivo avendo preparato bene il match fino a pochi minuti prima del fischio di inizio. I ragazzi sono stati bravi a ribattere colpo su colpo le battute e schiacciate della Virtus riuscendo a portarsi in vantaggio meritatamente nel primo set. Poi c'è stato un calo di concentrazione che ha incoraggiato i nostri avversari, i quali a poco a poco che passava il tempo hanno preso coraggio, e con la complicità di qualche no-
stro errore hanno prima pareggiato i conti e poi ci hanno superato in rimonta. Rimane per noi la bella prestazione da incorniciare del primo set, e da quella dobbiamo ripartire nel prossimo fine settimana quando, ancora a Potenza, affronteremo l'altra squadra sulla carta più forte della Virtus nella speranza di uscire questa volta indenni dalla seconda trasferta di fila”. L'Hermes Policoro con la sconfitta dello scorso weekend rimane in questo scorcio di stagione appena sopra la zona pericolo, e nell'ambiente si respira aria di ottimismo per la salvezza, obiettivo alla portata dell'Hermes che sarebbe un risultato di tutto rispetto per una matricola che però sta cominciando a ritagliarsi un buon numeri di sostenitori. Gabriele Elia sport@luedi.it
POTENZA - Si è corsa domenica scorsa a Biseglie (Ba) l'ultima prova del circuito Challange Puglia e Basilcata edizione 09/10. Alla “14° Coppa Città di Bisceglie - Primo Memorial Peppino Preziosa” organizzata dalla Polisportiva Dil. Gaetano Cavallaro, erano circa 110 gli atleti al via, suddivisi in quattro partenze in basa alla categoria di appartenenza. Il lucano Nicola Laino (Ciclo Team Valnoce) ha strapazzato gli avversari aggiudicandosi la vittoria finale nella primapartenza, riservata allecategorie Giovanissimi G5 e G6; in secondo posizione si è piazzato Mario Villanova (G.S. Salentino) terza la bravissima Giulia Orlando (Ciclo Team Valnoce). Riccardo Alianelli e Rocco Andrea Braico (Re-Cycling Bernalda) si sono piazzati rispettivamente in nona e undicesima posizione. Nella seconda partenza, riservata alle categorie Esordienti e Allivi, ha vinto Ginvito Di Niso (Pol. Cavallaro) davanti al proprio compagno di squadra Domenico Mastrototaro e Andrea Leogrande (A.S.D. Catucci) primo Esordiente altragiardo.Primodei lucanialtraguardoDaniele Gaudioso (Ciclo Team Valnoce) giunto settimo ma terzo tra gli Esordienti. Nella stessa categoria da segnalare anche l'ottava e la nona posizione dei due lucani: Giuseppe Mazzone e Giovanni Iorio (Re-Cycling Bernalda). Tra gli Esordienti primo anno la vittoria è andata a Mattia Brindisino (Kalos Pasca) mentre i lucani Alessandro Lauria e Daniele Pitillo (Ciclo Team Valnoce) hanno concluso in quinta e se-
sta posizione. Tra le Donne Allievi tripletta della Pol. Cavallaro con Marta Emanuela Bufi che ha preceduto Teresa Colangelo e Mimì Lopopolo. Tra le Esordienti Donne terza piazza per la lucana Immacolata Megale (Ciclo Team Valnoce) giunta alle spalle della coppia della Pol. Cavallaro Di Benedetto - Mastrototaro. La terza partenza riservata alle categorie Juniores M4, M5 ed M6 ha visto Biagio Palmisano (A. Narducci Habitat) primeggiare su tutti. Il primo deilucani èstatoFrancescoRinaldi (G.S.C.Baser Matera) giunti in sesta posizione nella generale ma primo tra gli M5. Tra gli Juniores la vittoria è andata a Mettia Santoro (Kalos Pasca) Tra gli M4 ha vinto Palmisano mentre in quarta posizione si è piazzato il lucano Pasquale Marino (Heraclea Bike). Tra gli M6 secondo posto per Tommaso Barbaro (G.S. C. Baser Matera) alle spalle di Vincenzo Cipri (Racing Team Eurobike). Nella partenza, categorie Elite, Eltm, M1, M2, M3 ed Under 23, la vittoria è andata a Marco De Leo (G.S. Tugliese) davanti a Michele Salza (Co.Bo Pavoni) e Sabino Piccolo (Pol. Cavallaro). Primo dei lucani Donato Dragone (ReCycling Bernalda)sesto tra gliM1 doveha preceduto Vito Mastrandrea (Upj Taranto) e Simone Greco (Mtb Power). Tra gli Elite, alle spalle di Michele Salza si sono piazzati i due alfieri lucani in forza al Ciclo Team Valnoce, Domenico Chiarelli e Domenico Abruzzese, rispettivamente secondo e terzo. Rocco De Rosa
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Sport 47
Giovedì 25 febbraio 2010
Giovedì 25 febbraio 2010
Oggi amichevole con Bernalda CONTINUA il lavoro di preparazione della Bawer Matera in vista del delicato match di domenica pomeriggio contro il Sant’Antimo. La formazione allenata da Ciccio Ponticiello ieri ha affrontato un allenamento pomeridiano che è stata l’occasione per mettere a punto il lavoro tecnico e atletico per contrastare al meglio la formazione di coach Foglia tenendo anche presente la differenza canestri che Matera non potrà assolutamente ignorare. Oggi è in programma un’amichevole contro il Bernalda per riuscire ad arrivare rodati al massimo per il delicato appuntamento che aprirà il rush finale della formazione lucana. Ponticiello è pronto a giocarsi al meglio il derby personale contro la squadra della sua città e contro un team che è stato per anni teatro di sfide da assoluto protagonista. Nessun motivo di rivalsa per il tecnico ma certo la voglia di ben figurare e di dimostrare ancora una volta il valore che a Sant’Antimo ben conoscono e che hanno avuto modo di ammirare per lunghi anni. Motivi di interesse e motivazioni in questa sfida non ne mancano di certo. p.quarto@luedi.it
Coach Binetti spiega il Trapani ALLENAMENTO a ranghi completi per la Publisys Potenza nella giornata di ieri. La squadra potentina ha provato uomini e schemi in vista del confronto esterno di domenica a Trapani. La seduta di allenamento è stata intensa e costellata da un bel clima dopo il successo di domenica contro il Molfetta. Coach Francesco Binetti ha parlato alla squadra facendo comprendere le reali intenzioni in vista della delicata e lunga trasferta contro gli atleti amaranto. Il complesso lucano punta decisamente ad uscire con i due punti in casa di una squadra spesso alterna e mai capace di dare una svolta concreta alla sua stagione. Binetti ha dato indicazioni precise alla sua formazione che non ha problemi di ordine fisico e atletico. L'allenamento pomeridiano si è svolto in un bel clima che ha contraddistinto tutta la seduta. Il successo ottenuto domenica ha fatto lievitare l'umore del complesso bianconero. Oggi nuova seduta di allenamento sempre al Pala Pergola di Contrada Rossellino. L'attesa verso il match di domenica a Trapani cresce a vista d'occhio. Il gruppo finalmente ha trovato il giusto appeal e non intende mollare la presa. f.menonna@luedi.it
Ponticiello
Publisys contro Molfetta
B Donne Dopo il ko interno col Battipaglia, la grande reazione di Caserta
Basilia, il morale è alto Scarano, in vista della sfida al Messina, esalta Filograsso A POCHE ore dal sentitissimo return-match con la Fontalba Messina, contro la quale (sabato al PalaPergola) si apriranno le danze per il girone di ritorno della poule promozione, l'atmosfera continua ad essere serena e rilassata in casa Basilia Potenza. I benefici effetti del successo ottenuto a Caserta, che ha premiato una delle migliori interpretazioni stagionali delle lucane, si fanno ancora sentire nel gruppo rossoblù. E la misura dell'ottima performance corale di cui Stamegna, Carluccio e compagne si sono rese protagoniste in terra campana sta, tra le altre cose, nella capacità che hanno avuto di far passare in secondo piano il forfeit dell'ultimo minuto di Marika Aurigemma. Andata in panchina solo per onor di firma cinque giorni fa, visto il problema a un polpaccio che ne sconsigliava l'impiego. «Posso dire che contro la Gymnasium le ragazze hanno messo in campo la migliore prestazione di questa
Stefania Filograsso della Basilia
seconda fase. Giocando di squadra, compatte e convinte come meglio non si poteva: sia in fase difensiva, che nell'interpretazione complessiva di una gara in cui abbiamo sempre controllato ritmo e punteggio». Piero
Scarano commenta così l'ultima, brillante prova di cui il suo gruppo si è reso protagonista. A Caserta ci si poteva attendere qualche insidia, tanto più per una Basilia che era reduce dal brutto ko
casalingo col Battipaglia. Ma proprio nell'approccio mentale alla sfida Crovatto e compagne non hanno sbagliato, uscendo poi fuori alla distanza grazie al superiore bagaglio tecnico che potevano mettere sul piatto rispetto alle giovani campane. «In trasferta - spiega coach Scarano - non è mai semplice prendere le misure, contro qualsiasi avversaria. Specie se agguerrita come quella che ci siamo trovati di fronte. Ma dopo l'adattamento iniziale, la squadra ha carburato alla grande e non ha più accusato cali fino in fondo». «Tutte - prosegue il tecnico di Palagiano - hanno dato il loro contributo alla causa, ma mi sento di sottolineare la prestazione di una Filograsso che sta diventando sempre più importante per noi. Stefania ha fatto ottime cose per 40 minuti, e questo ci consente di stare ancora più tranquilli per il futuro». Luca Carlone sport@luedi.it
C2 L’andata del girone di qualificazione con una brillante vittoria
Ctr Senise, ingaggiato il play Marchese
Antonello Marchese
SENISE - Ha chiuso con una brillante vittoria, il girone di andata della serie C2, Qualficazione, il Ctr La Cascina Senise che ha prevalso sull'Arzano per ottanta a settantadue. Con questi due punti, la squadra allenata da Enzo Maria, aggancia il treno cheporta alla terza posizione, a sei punti in compagnia di Arzano appunto, Maddaloni, Baloncesto e Cercola che domenica prossima è attesa a Senise. Fanalino di coda a quota due, oramai praticamente fuori, la Lucos di Montescaglioso, mentre irraggiungibili appaiono le battistrada Mariglianese e Casavatore a quota dodici. In ballo dunque il terzo posto che significa anche playoff e per la compagine di Mario Totaro, la bagarre comunque fa bene perché lascia lo spazio necessario a potersela giocare ancora. E per coltivare questa speranza il presidente Totaro non lascia nulla all'improvvisazione e in questo momento mette a disposizione del tecnico Maria un altro elemento del valore di Antonello Marchese, un playguardia di provata esperienza che ha vestito la maglia del Potenza e del Campobasso. Tornando allo scorso turno di campionato, la gara contro l'Arzano, è stata segnata da un colpo al mento su Kreiber, stoicamente rimasto in campo con una fascia sotto il mento fino alla fine, contribuendo in maniera sostanziale alla vittoria finale ed anzi mettendo in cane-
stro la bellezza di ventitré punti e risultandocosì ilpiù prolificodella suasquadra. Alla fine però è stato costretto a farsi medicare presso l'ospedale di Chiaromonte dove gli sono stati applicati due punti di sutura. Eroico e non è esagerazione. Ma la gara è servita anche e soprattutto a verificare lo stato di fatto della forma di questo gruppo, fin qui avvilito da infortuni e da decisioni arbitrali indecenti a dir poco. Gli ospiti guidati in campo come sempre da un cecchino super come Canzonieri, ha mostrato però di soffrire il gioco veloce impostato dal coach Maria e dunque per Giampaglia, Sorge, Capasso e compagnia, c'è stato ben poco da fare. Il campo ha detto che questo roster complessivamente è ancora e sempre il più forte pur se sicuramente ci sarà bisogno di qualche rinforzo soprattutto per tentare di farsi trovare pronti con i cambi in caso di ricadute ed anche per permettere ai titolari di rifiatare un poco. Femminini infatti, non si è fermato un solo attimo, contribuendo partita dopo partita, in difesa ed in attacco alle vittorie della squadra. Con lui Durante, Galindez e Palazzo che hanno speso tantissime energie ed hanno dimostrato di valere molto di più di quello che dice la classifica. Ma anche Filippo Ragazzi ed i ragazzini, Sassano, D'Aranno, Lerose, Gazzaneo e lo sfortunato Genovese hanno dato il loro apporto. Gianni Costantino
C2 Montescaglioso determinato
Con Maddaloni invertire la rotta C2
Gir. Qualificazione UOMINI CLASSIFICA
MONTESCAGLIOSO. Nell'ultima gara di andata del Girone di Qualificazione la Lucos Ingest Montescaglioso ha riportato la sesta sconfitta in sette gare: a Mugnano di Napoli, sul campo della Baloncesto,la compaginelucana ha ceduto ai padroni di casa con un distacco di 5 punti (72 a 67). Se da una parte c'è da segnalare come la squadra montese, recentemente affidata al coach Giovanni Ferrara (terzo tecnico della stagione dopo Pietro Scarano e Vito Rocco Torraco), abbia disputato una gara grintosa e combattiva, allo stesso tempo si deve registrare un'altra caduta in quella che sta diventando una stagione sempre più negativa dal punto di vista dei risultati. In queste prime sette gare i montesi hanno vinto in una sola occasione, nel confronto interno con il Cercola, squadra superata al PalaWojtyla montese per 81 a 66. Prima e dopo questa gara i cestisti montesi sono usciti sempre sconfitti dal campo. Uno dei motivi del brutto momento accusato dalla squadra del presidente Rocco Santarcangelo è anche legato alla mancanza di vittorie esterne: l'ultima dell'attuale stagione 2009 - 2010 risale alla prima fase e precisamente al 29 novembre 2009: i ragazzi di Montescaglioso espugnaro-
no il campo del Centro Ester Barra con il punteggio di 79 a 68: da allora in poi sono arrivate solo sconfitte. I montesi, al classico giro di boa, rimangono così fermi a quota 2 punti in classifica, che, oltre avalere l'ultimaposizione,la allontanano proprio dalla Baloncesto e dal Senise, salite a 6 punti dopo le rispettive vittorie nell'ultimo turno. A differenza dei cestisti montesi, i campani della Baloncesto hanno saputo riscattarsi dalla sconfitta subita in precedenza. Il girone di andata della Poule Qualificazione, poco positivo, deve servire come stimolo per consentire ai ragazzi di Montescaglioso un pronto riscatto: a questa situazione si deve essere immediatamente porre il dovuto riparo per non dover poi giocare una pericolosissima sfida con altre compagini per la permanenza nella categoria, una situazionegià vissuta alla fine della scorsa stagione. La Lucos Ingest proverà ad invertire la rotta nel confronto interno che la vedrà ospitare, domenica 28 febbraio, la Pall. S. Michele Maddaloni (6 punti), squadra che nel turno di andata si è imposta sui montesi con il punteggio di 69 - 57. Fischio d'inizio alle 18: arbitri Carmine Marano di Napoli e Bartolomeo Puzio di Afragola. Michele Marchitelli
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48 Sport
Hockey Nemmeno contro l’ultima in classifica c’è stato il ritorno ai tre punti
La Raro Matera non sa più vincere MATERA - Continua il mal di vittoria per la Pattionomania. Il quintetto biancazzurro non è riuscito a vincere neanche contro l'ultima della classe, l'Amatori Vercelli. Il match, giocato sabato scorso in terra piemontese, è terminato sette a sette ed ha regalato un solo punto ai materani che hanno comunque raggiunto il tanto sospirato sesto posto in considerazione anche della sconfitta del Roller 3000 Novara (sesta) contro il Thiene.Da capitan Vivilecchia e soci ci si aspettava certamente di più; l'obiettivo, infatti, era la vittoria e le pos-
sibilità c'erano tutte, probabilmente i materani non avevano fatto i conti con la situazione disperata dei piemontesi che sono ad un passo dalla retrocessione in serie B. Una formazione assetata di punti, utili a scongiurare il capitombolo diretto nella serie cadetta, ecco perché forse troppo concentrata per concedere l'intera posta agli avversari.“Il Vercelli ha dato davvero il massimo - ha spiegato il capitano della Pattinomania, Roberto Vivilecchia pur di portare a casa la vittoria. Il modo di giocare dei piemontesi non ci ha permesso
di esprimerci in maniera ottimale ed aggressiva, inoltre i padroni di casa sono anche stati molto fortunati perché il loro estremo difensore, in alcune circostanze, è stato davvero determinante con delle belle parate”.Nonostante il Vercelli occupi l'ultimo posto in classifica può vantare di avere in squadra il capo cannoniere della serie A2, Davide Costanzo, che però sabato non ha impressionato più di tanto andando a segno solamente una volta.“All'andata non giocò a Matera, sabato non ha fatto niente di eccezionale. Contro di noi non
ha dimostrato di essere quel giocatore che immaginavamo vedendo quanti gol ha segnato fino ad ora - ha continuato Vivilecchia”. Ormai mancano tre gare al termine della stagione regolare e la Pattinomania è già al lavoro per preparare la prossima sfida interna contro il forte Pordenone che occupa il quarto postoin classificacon ben trentotto punti.Sarà, ancora una volta, una partita molto impegnativa per i biancazzurri che avranno di fronte un quintetto composto da atleti esperti della categoria. “Nonostante sia matricola
Vivilecchia della Raro Matera
della serie A2, il Pordenone è molto forte perché è composto da atleti con esperienza sia in A2 che in A1. Noi dovre-
mo comunque dare il massimo per ottenere la vittoria ha concluso Vivilecchia”. Lorenzo Tortorelli
Atletica Nella kermesse materana in evidenza la Don Milani Mottola
Il top della marcia al Sud Puglia pigliatutto alla South Winter Walking Trophy del Duni OLTRE le aspettative l'VIII edizione del South Winter Walking Tropphy per team e rappresentative regionali di marcia, che ha visto al Duni di Matera il meglio della marcia meridionale. 190 gli atleti in gara in rappresentanza di 33 sodalizi di Puglia, Campania Calabria e Basilicata. Grazie alla nutrita e qualificata presenza in gara di azzurri e iridati, provenienti quasi esclusivamente dalla vicina Puglia, quasi tutti gli atleti in campo si sono migliorati, e molti hanno stabilito prestazioni di assoluto valore nazionale. In campo maschile, su tutti Massimo Stano, classe 92, Aden Molfetta e Giovanni Renò-Don Milani Mottola protagonisti assoluti della 5 km maschile, vinta da Stano in 20.52.3, che gli vale il nuovo primato regionale assoluto pugliese. In campo femminile superlativa Anna Clemente, purosangue di razza sempre della scuderia Mottolese del tecnico Tommaso Gentile, incollatissima al terreno come sempre. Negli allievi maschile conferma per il neo campione Italiano indoor 2010 Leonardo Serra, tanto per cambiare Don Milani Mottola, che vince agevolmente in 21.59, nuovo limite personale. Ancora Puglia nei cadetti con Giacomo Gagliardi-Fiamma Olimpia Palo di Gianni Zaccheo, che vince di misu-
Nicolas Ciracì che ha trionfato nella kermesse
ra con 19.24.9 sull'ottimo napoletano Marco Napoli attardato di pochissimo in 19.36.1. Bronzo per il lucano Antonio Avena, fermatosi a 20.25.1. Netto il successo della Campania invece, nelle cadette con una coppia superlativa e brillante. Rosanna Ponticiello, classe e tecnica cristallina, già argento iridato a Desenzano 2009, vince passeggiando in 15.46.9 davanti all'altro autentico gioiello della scuderia SS Salvatore di Valentina Freda (presente alla manifestazione), tal Maria Carmen Coppola, buon trofismo muscolare e ottima tecnica, che
giunge attardata di pochissimo in 15.52.0. Ancora Puglia e ancora Don Milani nelle ragazze con la splendida Giada Scarano che conferma i valori del 2009, fermando i cronometri in un superlativo 9.53.2 con la seconda Canzio Brigida-Atl. Amatori Cisternino di Vito Vasta che chiude in 10.54.4. Da Nicolas Ciracì-Ecosport Monte l'unica vittoria Lucana nella categoria ragazzi con l'ottimo tempo di 10.01.7, migliore prestazione nazionale stagionale 2010 davanti a Mirko Lorusso-Atl. Club Altamura di Claudio Lorusso che chiude in 10.21.7. Ancora Puglia negli esordienti con Ida Mastrangelo-Don Milani Mottola fino alla noia, che vince allo sprint il km in 5.44.9 davanti a Lucia Pinto dell'Atl. Club Altamura classificata con lo stesso tempo. Ennesima Puglia negli esordienti maschili con Nicolas Fanelli-ancora Atl. Amatori Cisternino che vince alla grande il km in 4.53.2 davanti a Davide Lorusso dell'emergente Atl. Club Altamura. Nella sezione dedicata alla corsa, ancora Puglia. Serena Ludovica-Club Runner Castellaneta vince il km ragazze in 3.41.2, battendo allo sprint la sua compagna Loredana Petrelli che chiude in 3.41.7. In campo maschile Gabriele Caputo della Fiamma Olimpia Palo
vince in 3.03.7 davanti a Giandomenico Giovanni- ancora Runner Castellaneta che chiude in 3.04.0 davanti al suo compagno di squadra Petruzzi Gianfranco che vince il km ragazzi in 3.05.2. Infine, negli esordienti vittoria di Federico LatorreRunner Castellaneta in 4.01.7. Ovviamente, VIII South Winter Walking Trophy alla Puglia del presidente Angelo Giliberto con 346 punti davanti all'ottima Campania del presidente Sandro Del Naia, seconda con punti 314. 3^ piazza per la Basilicata del presidente Michele Ferrara che, dopo i successi del quadriennio scorso, sta ripartendo, alla pari della Calabria del presidente Ignazio Vita con un nuovo progetto di giovanissimi che darà probabilmente i frutti nel prossimo biennio. In conclusione, la manifestazione di Matera, l'ennesima messa in campo dalla collaborazione fra i settori marcia di Puglia e Basilicata, allargata ai cugini Campani e Calabri, dimostra ancora una volta, a detta dei tecnici Caravella e Dichio, e del presidente Carmine Ambrico, organizzatore dell'evento materano, che la strada intrapresa dai due Comitati 10 anni or sono e che tanto ha dato alla marcia Lucana e Pugliese, rimane oggi più che mai attuale.
Giochi Studenteschi Corsa campestre: si chiude oggi
Calcio a 5 Fssi Dopo il ko subito a Chieti
Le finali regionali a Policoro
Silenziosi Potentini attesi al riscatto col Pescara
PANTANO DI PIGNOLA- Lo scorso 18 febbraio si sono svolte le finali provinciali dei giochi sportivi studenteschi di corsa campestre per le scuole medie e superiori della provincia di Potenza. I giochi sportivi studenteschi sono competizioni scolastiche, organizzate dal Miur regionale in collaborazione col Coni, nelle quali lescuole si cimentano nelcorso dell'anno scolastico, attraverso varie fasi, fino ad arrivare a quella nazionale. Circa 300 alunni presso il centro sportivo Icaro di Pantano di Pignola, sotto una pioggia a tratti con grandine, si sono dati battaglia per conquistare un posto alla finale regionale di Policoro di oggi. Presenti la neo coordinatrice di Educazione Fisica e Sportiva della Provincia di Potenza, prof.ssa Mariolina Camardese, che si è avvalsa della collaborazione di alcuni docenti per il regolare svolgimento delle gare. A premiare i vincitori è giunto anche il presidente del Coni provinciale, Antonio Pesarini. Le prime gare sono state quelle della categoria Ragazzi/e della scuola media. A primeggiare nella categoria Ragazze, è stato l'istituto comprensivo di Lagopesole, seguito da quello di Muro Lucano e di Francavilla sul Sinni. Nella categoria Ragazzi a vincere come squadra è stato l'I.C. di Oppido Lucano, seguito da Lagonegro e Francavilla. Questi ragazzi, frequentanti la prima media, si fermano a livello provinciale. Nella categoria Cadette a primeggiare, come squadra e passare il turno nella fase successiva, è stato l'I.C. Potenza 3, seguito dall'I.C. di Muro Lucano e dall'I.C. di Francavilla. A titolo individuale passano il turno E. Scarfiello dell'I.C. Sinisgalli di Potenza, R. Picciani dell'I.C. di Oppido e M. P. Summa dell'I.C. Po-
tenza 3. Nella categoria Cadetti a vincere è stata la scuola media di Oppido, seguita da Potenza 3 e Francavilla.. A titolo individuale, passano il turno P. Lorusso della Sinisgalli Potenza, A. Suanno dell'I.C. Latronico e P. Lucia dell'I.C. Lagopesole. Per le scuole superiori, a primeggiare nella categoria Allieve è stato il Liceo Scientifico di Muro Lucano, seguito dall'I.I.S.S. Solimenedi Lavello e dall'I.I.S.S.di Lagonegro. Per la categoria Allievi come squadra passano il turno: Liceo Scientifico di Muro Lucano, il Righetti di Melfi ed il Liceo Scientifico di Genzano. A titolo individuale superano il turno, Luca Placanica dell'I.S.I.S. di Senise, L. Mustaqui del Solimene di Lavello e G. Cirigliano di Senise. Nella Juniores Femminile era presente una sola squadra di Senise con Laura Bianco, Rosa Maria Fardelli e Giuseppina Fabiano. Nella Juniores maschile a primeggiare è stato l'I.T.C. Da Vinci di Potenza, seguito dal Battaglini di Venosa e dallo Scientifico di Genzano. A titolo individuale sono giunti per 1° G. Di Benedetto dell'IPSSAR di Melfi, seguito da A. Stefanile di Genzano e M. Chiorazzo del Da Vinci di Potenza. Hanno partecipato, ai fini di una loro integrazione nella scuola, anche alunni diversamente abili. Ben undici, delle scuole medie e superiori, che hanno acquisito il diritto a partecipare alla finale regionale di Policoro. Ecco i nomi dei partecipanti: A. Verrastro dell'I.C. Lagopesole; B. Pallichiso dell'I.C. Oppido, A. Balestra e A.Santorsa di Tolve; A.Salerno dell'I.C. Francavilla; D.Nicolais, D.Bevilacqua e A.Rinaldi dell'I.P.A. di Lagopesole;M. Sileno e R. Suozzo del Battaglini di Venosa. Lorenzo Zolfo
In piedi da sinistra: Parretta Giuseppe, Forastiero Luigi Faruolo Antonio, D'Onofrio Nicola, Cacciapaglia Gaetano. Accosciati da sin. : Divito Massimo Francesco, Di Giorgio Mybaba Biagio, Scarpino Francesco.
SCONFITTO per 8-2 a Chieti, il Gruppo Sportivo Silenziosi Potentini si prepara alla sfida in calendario sabato 27 contro i Silenziosi Pescara, gara valevole per il campionato italiano Silenziosi Fssi di Calcio a 5. Il calcio di avvio è previsto per le ore 18 presso la struttura Icaro di Pignola. La speranza del presidente Barbuzzi è quella di vedere tanti tifosi al seguito per incoraggiare il gruppo potentino che, nonostante la battuta di arresto di sabato scorso a Chieti, gioca un calcio piacevole e propositivo. Nello specifico, la sfida in terra teatina non ha visto un
buon approccio tanto che la squadra campione d'Italia in carica è andata subito in vantaggio per 3-1. Anche nel secondo tempo il clichè non è cambiato, tanto che gli abbruzesi hanno aumentato il loro vantaggio, limitando il numero di reti solo per le grandi parate del portiere potentino Farauolo. Nota di merito per il calciatore Biagio M'baya, che ha segnato una doppietta con la quale è stato salvato l'onore di una gara da dimenticare. Il riscatto è comunque dietro l'angolo e il presidente Barbuzzi incoraggia i suoi a trovare i tre punti contro il Pescara.
Podistica
Titoli a Brienza Ferrandina e Grassano PRIMO TROFEO stagione di Regione assegnato in Basilicata dopo la seconda ed ultima prova del campionato Cross settore AmatoriMaster. Per l'occasione si è tornati in quel di Palazzo San Gervasio. Sono stati ben otto gli atleti della Podistica Ferrandina a schierarsi ai nastri di partenza. Ottimi i riscontri che sono arrivati dalle diverse categoria. Prima su tutte la categoria MM55, dove con il podista-ciclista Giuseppe Latronico ha ottenuto una meritata prima posizione, mentre “solo” la piazza d'onore è spettata, nella categoria MM35, a Giovanni Schiavone (che tra l'altro è stato il primo a tagliare il traguardo tra gli atleti della Podistica Ferrandina con una bellissima prestazione), mentre ancora podio è stato con i due terzi posti di Antonio Zizzamia e Furio Volani rispettivamente nelle categorie MM45 e MM60. Gaspare Ottomani, alla sua prima uscita stagionale è parso sin da subito in buona forma, mentre hanno dato il loro contributo anche Tommaso Romano, Giandomenico Tudisco e Vito Distefano. Importante riconoscimento è arrivato dalla classifica finale, che ha stabilito il secondo posto di società nel Cross Regionale per l'Asd Podistica Ferrandina, dopo le due prove disputata in quel di Palazzo San Gervasio, con il titolo di Campione Regionale per società di Cross Settore Amatori-Master andato alla Podistica Brienza 2000, irraggiungibile, e la piazza d'onore per gli aragonesi mantenuta a discapito del Marathon Club Grassano. Podistica Ferrandina domenica alla Mezza Maratona Roma-Ostia con Tommaso Mestria, Antonio Ierinò, Rocco Belmonte e Furio Volani, che cercheranno di tenere più alti possibili i colori dell'Asd Podistica Ferrandina. Francesco Calia
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Sport 49
Giovedì 25 febbraio 2010
Olimpiadi Invernali
SHORT TRACK
PRESIDENTE FISI
Rodigari ha fiducia «Posso far bene»
Morzenti: «Deluso ma non è il momento di fare processi»
VANCOUVER (CANADA) - «So di essere in buone condizioni, in tutta la stagione non ho mai pattinato bene come in questo mese, so di poter fare bene nei 500». Alla vigilia delle batterie, Nicola Rodigari guarda con fiducia al prossimo impegno di short track. L’azzurro è reduce dall’ottavo posto nei 1500 ma nei 500 «non c'è strategia da seguire, devi partire veloce e prendere il comando il prima possibile – spiega – So che sarà dura, perchè ci sono molti skater che hanno una buona partenza, proverò a superare il primo turno e fare del mio meglio».
WHISTLER (CANADA) - «Non è questo il momento di fare processi, nè tantomeno bisogna crocifiggere nessuno». Giovanni Morzenti, presidente Fisi, rimanda alla fine dei Giochi Invernali di Vancouver ogni decisione dopo le tante delusioni che stanno arrivando dallo sci alpino. «Sono un po’ arrabbiato e un po’ deluso dai risultati dello sci alpino, però non credo sia il caso di prendere di mira nessuno in questo momento, anche perchè l'Olimpiade non è finita – continua Morzenti –Le scelte tecniche competono al Consiglio federale e sarà semmai lo stesso Consiglio federale a fine stagione a trarre delle conclusioni»
Sport
Giovedì 25 febbraio 2010
Vancouver 2010. Per i nostri atleti si interrompe anche una lunga tradizione nella disciplina
Italia, flop anche nel fondo Nella 4x10 chilometri gli azzurri terminano al 9° posto: oro alla Svezia WHISTLER – Il flop azzurro ai Giochi Invernali di Vancouver continua anche nello sci di fondo. Al Whistler Olympic Park è la Svezia ad aggiudicarsi l’oronella4X10 km,coltempofinale di 1h45’05”4. Argento alla Norvegia, seconda a 15”9, bronzo per la Repubblica Ceca, in ritardo di 16”5. Il quartetto azzurro composto da Valerio Checchi, Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cottrer e Cristian Zorzi raccoglie solo un deludente nono posto, a 2’11”2 dai vincitori. Per l’Italia si interrompe anche una tradizione che la vedeva salire sul podio della staffetta maschile di fondo da ben 18 anni ai Giochi Invernali: argento nel 1992, oro nel 1994, ancora argento nel ‘98 e nel 2002 e poi il trionfo di quattro anni fa a Torino. Per ritrovare gli azzurri fuori dal podio bisogna tornare a Calgary ’88, sempre in Canada, con Barco, Walder, Vanzetta e De Zolt quinti. Questo l’ordine d’arrivo della 4X10 km di sci di fondo: 1. Svezia 1h45’05”4: 2. Norvegia+15”9; 3.Repubblica Ceca +16”5; 4. Francia +20”9; 5. Finlandia +24”9; 6. Germania +44”0; 7. Canada +1’57”8; 8. Russia +1’59”3; 9. ITALIA +2’11”2 (Checchi/Di Centa/Piller Cottrer/Zorzi); 10. Svizzera +2’51”8. GIGANTE MASCHILE. La Waterloo dello sci alpino italiano sembra, anche quella, non avere più fine. L’ennesima disfatta ai Giochi Invernali era arrivata martedì, quando nemmeno nel gigante gli azzurri sono riusciti a sfatare il tabù che non li vede salire sul podio da Lillehammer ‘94 (argento di Tomba nello slalom). Massimiliano Blardone aveva illuso tutti, piazzandosi al quarto posto al termine della prima manche, ma è stata una speranza destinata presto a svanire, perchè nella seconda ha sbagliato troppo ed è finito 11° come quattro anni fa a Torino. Non hanno fatto meglio gli altri: Alexander Ploner 18°, Davide Simoncelli 20°, Manfred Moelgg due posizioni più giù. «Su questa neve e su questo pendio noi facciamo un altro sport», è stata l’impietosa analisi del ct azzurro Claudio Ravetto. Ad aggiudicarsi il titolo olimpico è stato così lo svizzero Carlo Janka, campione del mondo in carica, che ha messo in fila la coppia norvegese composta da Kjetil Jansrud, argento con 39 centesimi di ritardo, e Aksel Lund Svindal, bronzo e alla terza medaglia in quest’Olimpiade dopo l’oro in SuperG e l’argento in discesa. CURLING. Una foto oseè all’indomani di una bruciante sconfitta: in Danimarca è polemica per la ventiduenne stella del curling Madeleine Dupont, ritratta in topless nel servizio fotografico di un settimanale intitolato «Fuoco sul ghiaccio». L’avvenente atleta di 22 anni aveva sbagliato il tiro decisivo nella gara persa con il Canada lunedì scorso che era costata l’eliminazione alla squadra scandinava. Dopo l’errore aveva accusato i 6 mila spettatori di casa di scarso fair play perchè l’avevano sommersa di fischi al momento del tiro. «Non so se ho fatto bene», ha ammesso la Dupont dopo le critiche ricevute per la foto, «ma l’immagine è abbastanza fine e non del tutto fuori linea».
Anche nel Gigante la squadra italiana ha deluso
Tifosi italiani a Vancouver
Non è riuscita a far vedere quanto è cambiata, ma ora va all’attacco
Carolina Kostner non incanta di ALESSANDRA ROTILI VANCOUVER (CANADA) - – «Stai sfidando te stessa, vai Carolina, go». La frase le passa in testa come una cantilena prima di poggiare i pattini sul ghiaccio, chiudere gli occhi un istante e lanciarsi nell’arena olimpica. Lì, in quei pochi minuti ci si gioca tanto, e a volte sono troppo pochi per dare il meglio di sè: Carolina Kostner non è riuscita a far vedere quanto è cambiata, a mettere in mostra quei passi da gigante fatti nella nuova vita americana. Il suo primo passaggio ai Giochi di Vancouver non è epocale, non è da cartolina come forse molti si aspettavano, perchè l'esibizione nel programma corto sulle note di un Notturno di Chopin è bella, ma non perfetta, e soprattutto è lontana dal podio. La fatina azzurra riparte dal settimo posto la sua rincorsa matta e disperatissima a chi le sta davanti: per afferrare un podio in cui lei, nonostante tutto, ancora crede: «La gara non è finita, è ancora tutto aperto». Non sembra rammaricata nemmeno per quella mano finita per terra, nè ha rimpianto per non aver rischiato come aveva programmato i due tripli (flip più toeloop, con il secondo ridotto a doppio): certo la sua eleganza è ineguagliabile, soprattutto nelle sequenze di passi, nelle spirali. Ma non basta per sentire il profumo di podio. Che sembra, ancora una volta affare per altre. Già in fuga per l’oro la sudcoreana Kim Yu Na, 19 anni, un titolo mondiale vinto lo scorso anno e 8 milioni di guadagni che fanno la differenza anche nell’abito da sogno che indossa. Nero con pietre raffinatissime a illuminare il collo, e lei in versione Bond Girl, unghie nere laccate e occhi da gatta, flirta con il pubblico, si muove come una regina, atterra senza esitazione, lei sì, su un doppio triplo (lutz-toeloop), mima la mossa della pistola e brucia tutte, come da
Carolina Kostner
previsione: il suo 78.50, record del corto, la dice lunga su dove arriverà domani sera, quando con il programma lungo saranno i salti (dieci) a fare davvero la differenza. «Aspetto questo momento da tempo e sono felice di come ho pattinato» dice. E poi c'è la giapponese Mao Asada, per strada a Vancouver vendono un hot dog col suo nome, sul ghiaccio è stata una tempesta ed è l’unica che può impensierire Kim Yu Na: il suo valzer è un trionfo di passione e arte, le sue gambe si avvitano come foglie sullo stelo di un fiore. Non sbaglia nulla, fa un triplo axel da urlo (73.78 la valutazione), e la differenza con la sudcoreana è in quei due tripli avvitamenti
che solo Kim sa mettere a terra. «Sono i miei primi Giochi, una favola: questo mi ha fatto passare la tensione» dice Mao Asada. Difficile, per Carolina, poi, scalzare dal podio la beniamina di casa, Joannie Rochette: la ragazza di Montreal è scesa sul ghiaccio con una rosa sulla schiena, e la morte nel cuore. Sua mamma Therese se n'è andata improvvisamente tre giorni fa: lei ha stretto i denti e tenuto dentro le lacrime, e ha divorato il ghiaccio con un tango fatto di sequenze preziose e balzi da sogno. Non un sorriso, non una piega del volto: poi il pianto dirotto, le mani sul viso. Il suo 'kiss and cry' doveva essere di baci visto il punteggio (71.36), ma saranno solo lacrime e un messaggio alla sua «maman» che non c'è più. «Non ho parole per descrivere questo momento, il sostegno del pubblico è stato importante e mi accompagnerà tutta la vita», il messaggio affidato al responsabile del pattinaggio canadese. Ecco la sfida impossibile di Carolina, che davanti, oltre al trittico delle meraviglie, ha anche l’altra giapponese, Miki Ando; la ragazzina americana Rachael Flatt, poca grazia ma molta tecnica; e ancora Mirai Nagasu, allenata dallo stesso Frank Carroll alla cui corte la Kostner si è aggregata per fare il salto di qualità. «E' solo l’inizio, adesso andiamo all’attacco – insiste - nel libero può cambiare tutto. Al podio ci credo, fino in fondo. La gara non è ancora finita». La rinuncia a provare i due tripli l’ha maturata prima di lanciarsi: «L'ho presa sul momento, lì c'è poco da pensare. E comunque non è finita e le emozioni le vivono anche la coreana e la giapponese: qui è l'Olimpiade, è la gara dei sogni per ogni atleta. Sto tra le prime dieci, in una situazione favorevole perchè non ho la pressione delle favorite». Lei ci crede, la sfida impossibile è già cominciata.
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Giovedì 25 febbraio 2010
Allo Stabile convincente messa in scena della Compagnia del Teatro di Carcano
Carnet
Il dramma senza tempo dei Sei personaggi di Pirandello
“Il mio amico Eric” in 35 millimetri
di IRANNA DE MEO POTENZA - Di scena, martedì sera, al teatro Don Bosco, “Sei personaggi in cerca di autore” della Compagnia del Teatro di Carcano con la regia di Giulio Bosetti, scomparso recentemente. E' il dramma “pirandelliano” per antonomasia, pietra miliare della drammaturgia, tutto centrato sull'idea che i personaggi, la loro vita, i loro fatti, nati dall'immaginazione di un artista sono più reali di quelli in carne ed ossa. Semplice la trama: Pirandello, dopo aver ideato personaggi e dramma, per sopraggiunte difficoltà decide di accantonarli. Ma questi esseri creati a metà lo assillano, vogliono una vita completa. Ha, allora, l'intuizione di mandarli in un teatro a cercare là, sul palcoscenico, quella vita che avvertono di non possedere. Il Capocomico si ritrova, durante una prova in teatro, faccia a faccia con sei personaggi: da quel momento inizia il confronto serrato tra la visione dell'arte del Capocomico, l'interpretazione imperfetta degli attori e l'assoluta quanto spietata verità immutabile dei “Sei Personaggi” che esigono, come dei tiranni creativi, che il loro dramma imperituro si ripeta in scena e venga condiviso nella cornice del palcoscenico. Il dramma nasce proprio in questo momento, quando neanche in teatro trovano accoglienza. Nei Sei personaggi si affronta il tema della trasposizione della vita sulla scena attraverso la mediazione delle convenzioni teatrali in generale e degli attori in particolare: i sei per-
sonaggi che, all'inizio del dramma, irrompono sul palcoscenico chiedendo di veder rappresentata la propria storia dovranno rendersi conto tuttavia, e con essi tutto il pubblico, che una simile rappresentazione è irrimediabilmente filtrata e falsata dal teatro, che presuppone di trasformare la vita in illusione privandola della verità. Il complicato rapporto tra il dramma autentico di ogni personaggio e quello interpretato dagli attori, che ricalca il conflitto fra la coscienza individuale e la variegata visione che gli altri si formano riguardo ad ognuno, si risolve in tragedia nel momento in cui la vita si impone sull'arte, esplode in tutta la sua potenza finendo per escludersi dal teatro, incapace di contenerla e di renderle giustizia. L'azione, infatti, culmina portando alla ribalta i sei personaggi che vivono il proprio dramma davanti agli sguardi attoniti del pubblico e degli attori, ormai relegati sul fondale: la violenza della vicenda dei personaggi non può essere portata sulla scena in tutta la sua verità senza squassare alle fondamenta la scena medesima, sterile e imperfetta. Lo spettacolo si propone l'intento di far conoscere soprattutto alle nuove generazioni quest'opera di capitale importanza per la storia del teatro in cui il genio di Pirandello, dispiegandosi in tutta la sua grandezza, ci impone una riflessione inquietante sul teatro e sulla vita, della quale il teatro è sempre specchio falsificatore e al tempo stesso verace. cultura@luedi.it
Fabio Siravo in Sei personaggi in cerca d’autore
Il Cineclub del giovedì Aspettando “L’uomo che verrà” MATERA - “L' uomo cheverrà”. Ecco la pellicola propostaper il “Cineclubdel giovedì” materano dall' associazione di cultura cinematografica Cinergia. Il film drammatico (durata 117' ), per la regia di Giorgio Diritti sarà proiettato presso il cinema Comunale in tre orari: 17.30, 19.35 e 21.40. Costo del biglietto 3,50 euro. Quale la trama? Inverno, 1943. Martina, unica figlia di una povera famiglia di contadini, ha 8 anni e vive alle pendici di Monte Sole. Anni prima ha perso un fratellino di pochi giorni e da allora ha smesso di parlare. La mamma rimane nuovamente incinta e Martina vive nell'attesa del bambino che nascerà, mentre la guerra man mano si avvicina e la vita diventa sempre più difficile fra le brigate partigiane del comandante Lupo e l'avanzare dei nazisti. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il bambino viene finalmente alla luce. Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto.
A Potenza prende il via “Cultura di sera” Attori: Alba Rohrwacher, Maya Sansa, Claudio Casadio, GretaZuccheri Montanari, Stefano Bicocchi, Eleonora Mazzoni, Orfeo Orlando, Diego Pagotto, Tom Sommerlatte, Bernardo Bolognesi, Stefano Croci, Zoello Gilli, Germano Maccioni, Timo Jacobs, Thaddaeus Meilinger, Francesco Modugno, Maria Grazia Naldi, Laura Pizzirani, Frank Schmalz, Raffaele Zabban. Maria Anna Flumero
Stasera a Palco e Retropalco su Raidue C'È ANCHE Erminio Truncellito, attore di Valsinni, Menestrello del Parco Letterario "Isabella Morra", nel cast di attori che hanno messo in scena la prima commedia in lingua cinquecentesca, “La Cassaria” di Ariosto, protagonista stasera, alle ore 23.30, della trasmissione "Palco e Retropalco" di Raidue. La commedia verrà anticipata da una presentazione di Maurizio Costanzo. L'adattamento teatrale,f edelissimo al testo originale, e la regia dello spettacolo sono di Pino Quartullo, attore, regista e direttore artistico del Teatro Traiano di Civitavecchia. Proprio nella cittadina laziale, infatti, è nata l'idea di allestire “La Cassaria”, i cui cinquecento anni (fu infatti scritta da Ludovico Ariosto nel 1508) coincidono con lo stesso anniversario del Forte Michelangelo, simbolo di Civitavecchia. Erminio Truncellito, che l’at-
Erminio Truncellito un menestrello in tv Recita nella Cassaria di Ariosto tore e regista Pino Quartullo ha conosciuto proprio a Valsinni durante una serata dell'"Estate d'Isabella", contenitore culturale del Parco Letterario intitolato alla sfortunata poetessa, interpreta il ruolo di Lucrano, il perfido mercante del “La Cassaria” di Ariosto. «Non capita spesso - dichiara Pino Quartullo (ormai lucano per amore) - di venire così colpiti dal talento di un attore.
POTENZA - Prosegue stasera, alle 21, presso il cinema Don bosco di Potenza la rassegna cinematografica 35 millimetri. Grandi autori e giovani emergenti organizzata da Info& Tickets. L’appuntamento di stasera è con il film di Ken Loach “Il mio amico Eric”. Presentato all'ultimo Festival di Cannes, il film è ambientato ai margini del mondo del calcio. L'ex calciatore Eric Cantona è la stella inattesa di un cast che comprende anche Steve Evets, Stephanie Bishop, Gerard Kearns, Stefan Gumbs, Lucy-Jo Hudson e John Henshaw. Il film è la storia di Eric, un postino di Manchester, che si trova in momento critico della sua vita. Tren'anni prima, in preda ad un attacco di panico, aveva abbandonato la moglie Lily e la figlia appena nata. Oggi vive con Ryan e Jess, i due figliastri lasciatigli in custodia dalla seconda ex moglie, con i quali ha un difficile rapporto. La figlia Sam è una ragazza madre in procinto di laurearsi e gli chiede di prendersi cura della nipotina. Ad aiutarlo Eric Cantona, il suo idolo del Manchester United del quale è tifosissimo, che si materializza davanti, una sera, nella sua stanza. cultura@luedi.it
Mi è successo con Paola Cortellesi in un teatro al Colosseo e con Claudio Santamaria (un altro lucano eccellente) in un altro teatro OFF romano. Così, una sera a Valsinni, in un castello cinquecentesco, ho conosciuto Erminio Truncellito, con una voce ruvida speciale, minuto ma gigantesco, con due occhi grandi che riempiono la scena ed ho subito pensato che quando avrei avuto il ruolo giu-
sto, Erminio avrebbe preso parte ad uno spettacolo diretto da me. E così è stato. Ho cucito sulle sue capacità e caratteristiche il personaggio di Lucrano e non riesco ad immaginare nessun altro attore che avrebbe potuto disegnarlo meglio di lui». Tra gli interpreti de “La Cassaria” figura anche Nini Salerno (Crisobolo), uno dei quattro “Gatti di Vicolo Miracolo". cultura@luedi.it
POTENZA - Parte a Potenza “Cultura di Sera”. Una serie di iniziative che si svolgeranno ogni giovedì, da stasera al 13 maggio prossimi. Dodici appuntamenti che vedranno la partecipazione di musicisti, scrittori ed artisti presso le diverse strutture presenti sul territorio, dal Teatro Stabile, alla Galleria civica, a Palazzo Loffredo, alla Sala dell'Arco di Palazzo di Città, alle scale mobili di Via Armellini. «Il progetto -ha detto il sindaco Vito Santarsierosi pone l'obiettivo di promuovere la cultura sostenendo eventi di particolare importanza che creino momenti di aggregazione e di rilancio culturale e turistico della città capoluogo. La cultura -ha aggiunto- resta intesa come fattore di sviluppo, di lavoro, come valore, come investimento indispensabile a caratterizzare l'identità della città, a riconoscerle il ruolo di capoluogo, a farle assumere prestigio a livello regionale, nazionale e mediterraneo». Ad inaugurare la rassegna Basiliska - Note per un viaggio lucano, allestito da Abito in scena e che, in unincontro di musica e poesia, vedrà insieme Monica Polese e Graziano Accinni. cultura@luedi.it
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Cultura&Spettacoli
Giovedì 25 febbraio 2010
A Sant’Arcangelo il duo fa rivivere la comicità e l’ironia dell’avanspettacolo
Nel Teatro Paradiso con Matilde e Diego di FRANCESCA GRESIA SANT'ARCANGELO Spettacolo dinamico e coinvolgente quello presentato da Diego Sanchez e Matilde Brandi al pubblico del polifunzionale di San Brancato. Nonostante la versione ridotta a causa delle piccole dimensioni del palco che non avrebbero permesso al corpo di ballo di essere interamente in scena, tanti sono stati i momenti di divertimento. Come un vero padrone di casa, Sanchez ha dominato il palco per i primi venti minuti dello spettacolo grazie alla comicità e all'ironia napoletana che gli hanno permesso di interagire, fin dal primo momento, con il pubblico in sala. Con grande abilità, il regista introduce nell'improvvisazione nuovi personaggi dal pubblico che gli offrono una spalla. Da Domenico all'assessore alla cultura del Comune di Sant'Arcangelo, ed ancora la cognata del sindaco e colui che i fatti suoi non “se li fa mai”, il sergente Garcia; ognuno in qualche modo permette a Diego Sanchez un'interazione continua nello spettacolo. Mentre il palcoscenico si trasforma con le sue luci in un grande ipotetico falò, il pubblico si adagia sulle sue poltrone per cantare sotto la direzione del protagonista “u cantant” i classici brani da spiaggia. Si spazia dalle bionde trecce alla malafemmina, un continuum che rende la sala un tutt'uno con gli attori in scena. E finalmente sul palco appare lei, la prima donna di “Teatro Paradiso”, Matilde Brandi e con un duetto iniziale lo spettacolo si arricchisce di nuovi momenti. Si inizia dalla “macchietta”, quel numero comico a metà strada tra un monologo e una canzone umoristica, con un omaggio a Nino Taranto. Le scene si arricchiscono dei tre ballerini presenti mentre si prosegue in quella che appare una ricostruzione delle pietre miliari dello spettacolo leggero italiano. E come in un cinema degli anni venti, non avendo
Matilde Brandi in un momento dello spettacolo
pause, “Teatro Paradiso”, offre agli spettatori un intramezzo di varietà che possa intrattenere il pubblico in attesa della ripresa. Come spiega lo stesso Sanchez è un chiaro ripercorrere le tappe dell'avanspettacolo, quello che si affer-
mò quando nei cinema occorreva intrattenere gli spettatori mentre si provvedeva a cambiare le pellicole. Gli sketch aumentano ma il pubblico e la collocazione geografica dello spettacolo restano sempre presenti.
Non manca il lungomare di Sant'Arcangelo, ad oggi non presente ma che sarà realizzato a breve dai politici o quello di Matera, momenti di chiara improvvisazione che permettono a Sanchez e alla Brandi di coinvolgere anche se indi-
rettamente nuovi protagonisti nello spettacolo. Come in ogni diretta che si rispetti, alcuni incidenti tecnici che non fanno perdere la calma ai professionisti sul palco, capaci di superare l'ostacolo in maniera ironica e divertente, seppure con un occhio rivolto a “Bruno” il tecnico che aveva un bel da fare con un microfono poco funzionante. A chiudere le scene il mix di brani dedicati a Massimo Ranieri e a Domenico Modugno, l'uomo a cui è ispirato lo spettacolo integrale che sarà presentato nelle altre quattro sedi del circuito le Valli del Teatro. Manca poco alla mezzanotte quando il sipario cala su Teatro Paradiso in cui l'ironia napoletana, unita ai brani ben interpretati da Diego Sanchez, meglio conosciuto come u’ cantant, e la maestria di Matilde Brandi hanno offerto al pubblico uno spettacolo gradevole, dinamico e mai noioso, capace di divertire e di trasmettere alcune delle caratteristiche che hanno reso importante il passato del teatro italiano. cultura@luedi.it
“Nel blu dipinto di blu” MOLITERNO - Proseguono gli appuntamenti nell'ambito della rassegna “Le Valli del Teatro”. Stasera, alle 21, al cine teatro Pino, va in scena “Nel blu dipinto di blu”, con Diego Sanchez, Matilde Brandi e Roberta Ciarrusso per la regia di Claudio Insegno. Intrigante la trama di questa commedia musicale che è un vero e proprio tributo all' indimenticabile cantante. Una compagnia teatrale è chiamata a realizzare uno spettacolo in onore di Domenico Modugno: “Nel blu dipinto di blu”. Tutti gli attori vengono convocati in teatro dalla produttrice per il primo incontro con il regista e con l'autore. Il regista, Carlo Melfi, è il migliore che si trovi in piazza. Il sipario si apre sulle note di “Volare”, con le ballerine intente a provare il balletto, che viene interrotto da un trambusto e da voci provenienti dalla platea. E' Carlo che si lamenta perché l'autore, FulvioFulvi,nongli hadatoancoraun
copione. La produttrice lo rassicura. Dalla sala, passando per il corridoio, raggiungono il palcoscenico gli attori convocati. Chi si incontra dopo tanto tempo, chi si odia e fa finta di amarsi e stimarsi, chi si incontra per la prima volta dopo una lunga storia d'amore finita male. Tutti aspettano Fulvio. Nel frattempo ognuno, a suo modo, ricorda Domenico Modugno. Nel mentre gli
attori discutono, Fulvio, furtivo, insicuro, isterico ed impacciato entra in teatro e confessa che non esiste un copione. Ha una crisi di creatività causata dalla perdita del suo amore che lo ha tradito e abbandonato. Gli attori e il regista sono disorientati: come si fa se non c'è un copione? L'attore Diego, vede in questo episodio, un'occasione per dimostrare la sua bravura, il treno che non deve perdere come autore e si impegna a scrivere lui lo spettacolo ed a salvare la situazione. Lo scriverà man mano, scena per scena. La produttrice la trova una buona idea, l'unica per mettere su uno spettacolo. Lo spettacolo, dunque, si farà. Tra canzoni aneddoti e ricordi si ripercorrerà tutta la storia del grande Domenico Modugno. Le coreografie sono di Luana Guerra, le scenografie di D'Isanto & Punzo, mentre le musiche sono di Giancarlo Vorzitelli. Gerardo Tempone
LIRICA
Zingariello canta Il Barbiere di Rossini PROSEGUONO, presso il teatro Mangiatordi di Altamura, gli appuntamenti della quarta stagione concertistica “PoliScenica Altamura 2010”, sotto la direzione artistica di Francesco Zingariello. Stasera, alle ore 21,15, in programma “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, con I Solisti di Puglia e Basilicata, il Coro Lirico di Puglia e Basilicata. Sul palco saliranno Pedro Carrello (Figaro), Oka Ryoko (Rosina). La regia è di Giovanni Guarino e la direzione è affidata a Deborah Tarantini. (Info: 3495657880). I Solisti di Puglia e Basilicata è un ensemble composto dalle prime parti dell'Orchestra Sinfonica di Puglia e Basilicata, musicisti provenienti da importanti complessi sinfonici italiani e stranieri con varie esperienze nel campo sinfonico, operistico, cameristico e solistico. I Solisti hanno effettuato tournee nazionali ed internazionali e registrazioni radiofoniche e televisive per importanti emittenti (Rai, Mediaset), collaborando con grandi artisti quali Alberto Sordi, Carlo Verdone, Katia Ricciarelli, Pino Caruso, Anna Tifu, Paolo Washington. Sono stati invitati in importanti eventi, quali il “Premio Internazionale Re Manfredi”di Manfredonia, “Le Ciminiere e le Stelle” a Catania, i “Corsi internazionali di perfezionamento in direzione d'Orchestra” tenuti dal maestro Piero Bellugi, lo spettacolo teatrale “Amore con bacio moderno (l'ultimo Puccini)”con Pino Caruso a Trani, la “Stagione concertistica Federiciana”. L'ensemble esegue programmi che spaziano dal barocco alla musica dei nostri giorni (Piazzolla, Gershwin, Rota, Joplin, Tosti, Mancini, Morricone, Steiner, Kern, Paoli.), passando attraversoproduzioni originalicome “L'Amore a Napoli”, “Tanghi boleri e romanze del '900” oltre ad un vasto repertorio di arie e romanze dei più importanti compositori. Biagio Tarasco
AL DUE TORRI
La Macchietta Romana e il testimone cieco di FRANCESCO MENONNA POTENZA - E' tutto pronto in seno alla compagnia teatrale La Macchietta Romana, guidata da Gigi Pirozzi per lo spettacolo in programma questa sera e domani, presso il Cine Teatro due Torri di Potenza con inizio alle 21. La compagnia lucana presenta infatti la farsa in due atti dal titolo “Gennaro Belvedere, testimone cieco… ovvero e denar' fannn venì a vista a ' e cecat”. La commedia è prodotta da Gaetano ed Olimpia Di Maio e riconduce senza fronzoli ad una storia di guappi e imbroglioni, di povertà e creatività, di buoni sentimenti
e vendette: tutto questo e molto di più è Gennaro Belvedere, testimone cieco della compagnia potentina che per quest'anno, con l'intento di portarla in giro nei teatri dei vari paesi lucani. Una farsa atipica, quella in programmazione per questa sera e domani, che vede la presenza di un cieco (finto? ) testimone suo malgrado di un assassinio (vero? ). Nel protagonista indiscusso della trama comica peserà di più la paura di essere ammazzato dal killer operato agli occhi se continua a giurare di essere completamente cieco? La farsa in due atti di Gaetano e Olimpia Di Maio, rivista e adattata da Gi-
gi Pirozzi, vero e proprio condottiero della compagnia teatrale in questione offrirà al pubblico una spassosa vicenda che, tra equivoci e chiarimenti, tensione e risate, racconta l'impareggiabile arte di arrangiarsi che “anima” i quartieri popolari napoletani. La Macchietta Romana ha svolto negli ultimi anni commedie di stampo dialettale, con il chiaro intento di far entrare nei cuori e nelle atmosfere dei tanti affezionati di tale forma di teatro un modo davvero atipico di fare teatro, nel tentativo, mai sopito di rendere vive le emozioni di un tempo. Un tempo che grazie all'allegria e alla penna magica di
Gigi Pirozzi sembra segnare eventi di varia natura, tutti legati da un filo conduttore davvero esemplare, quello della vita, vissuta con la solita e ineffabile quotidianità e legata dal filo rosso dei valori, ormai sul viale del tramonto. La farsa in due atti ripropone i problemi veri, quelli del consueto e intenso tran tran quotidiani. Un esempio per tutti, un modello tutto da seguire per quanti fanno del teatro comico un punto di riferimento da seguire con interesse e trepidazione. L'ingresso per il pubblico è fissato per le 20,15, il sipario sarà alle 21. f.menonna@luedi.it
La locandina dello spettacolo
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52 Cultura e Spettacoli
Il “collega” Santorufo racconta gli esordi con il Tami Pinto Show nelle feste di paese A Moliterno
Il film di Capuano a Cinema (E)migrante
di MIMMO MASTRANGELO A destra una giovanissima e ancora sconosciuta Arisa nella foto dell’Orchestra Pinto con cui cantava
Quando Arisa era ancora Rosalba di FRANCESCO ALTAVISTA «LA FOTO insieme a una giovanissima e ancora non famosa Arisa è stata fatta nel 2000 , quando incontrai per la prima volta Rosalba che aveva intrapreso con me l'avventura nell'orchestra “Tami Pinto Show”. Facevamo piazze e matrimoni e quella era la nostra foto pubblicitaria». A raccontare gli esordi musicali di Arisa è Antonino Santorufo, membro del gruppo cabarettistico i Tremendi, con cui attualmente fa anche un programma radiofonico su Radio Eva. La foto è quella di un gruppo di amici tra cui Rosalba, in arte Arisa . «Io avevo 23 anni, lei intorno ai 18 anni perché ricordo che festeggiamo con tutta la band, quell'estate, la sua maggiore età- spiega Santorufo che continua L'avventura è durata poco più di un anno e organizzammo con Pinto un festival “ il Cantavallo”, una competizione canora a tappe nel Vallo di Diano e dintorni. Una tappa di questo festival c'è stata anche a Brienza e qui Rosalba ha cantato un pezzo di Mietta, vincendo la tappa . Era la favorita per la vittoria finale ma arrivò seconda, vinse un ragazzo di Teggiano». C'era un rapporto di amicizia ci spiega Antonio Santorufo. «C'era un bel rapporto. Nonostante i pochi anni di differenza mi chiamava “fratellone mio” , mi considerava come un fratello maggiore. Con noi veniva anche il padre come tecnico audio ed era un simpaticone, lo ricordo con simpatia». «Io nel gruppo - racconta ancora Santorufo - suonavo il basso e cantavo. Solo una volta ci è capitato di fare un duetto sul pezzo “Acqua e sale” di Mina e Celentano, proprio al suo compleanno di 18 anni. Di solito nelle serate facevamo
quattro pezzi a testa, ma ricordo che io cantavo “Senza giacca e cravatta” di Nino D'angelo e lei faceva per me la voce di supporto femminile». Ricordi qualche serata in particolare? «Ricordo una serata in una piazza sperduta a Sorianello in Calabria, una piazza piccolissima, talmente piccola che non riuscimmo nemmeno a farci fare i panini per mangiare la sera. Lì rimanemmo scioccati, perché alla fine della serata ci hanno chiesto per la prima volta gli autografi. Prima volta per lei, per me anche l’ultima. Abbiamo fatto questi au-
tografi sulle cartoline del gruppo, quindi lì a Sorianello hanno i primi autografi di Arisa». Quale è oggi la differenza che vedi tra Arisa e la Rosalba che hai conosciuto ? «Naturalmente non era così come è oggi. Ricordo che era molto decisa anche all'epoca, mi diceva che mandava le cassette a Castrocaro. La voce bella, favolosa, aveva la stessa impostazione che ha oggi, faceva con noi pezzi molto impegnativi, di musica italiana ma anche straniera, di Whitney Houston per esempio. Prima era una ragazza con tutt'altro stile. Si vede nella
foto. Si truccava moltissimo. Taglio di capelli molto particolare. Senza occhiali. Voleva sembrare più grande della sua età. Era più magra, come d'altra parte anche io. Ci siamo allargati. Ma era molto simpatica anche dieci anni fa e reagiva ai miei numerosi scherzi con il sorriso». Hai parlato con Rosalba dopo il successo? «Ho parlato al telefono con la madre l'anno scorso, la sera della finale delle nuove proposte. Purtroppo non ho potuto parlare con lei perché impegnata per le prove. Mi ha mandato però i saluti, dopo una serata a Ro-
ma, “Una voce per Padre Pio” se non sbaglio, tramite un mio amico che suonava nell'orchestra. Evidentemente si ricorda ancora di me. L'amicizia con Rosalba, infatti, durò anche oltre l'esperienza con Pinto, infatti lei ha suonato anche in qualche matrimonio con Agostino Gerardi, in cui ho suonato anche io. Rosalba, prima che diventasse Arisa, mi chiamava sempre quando capitava a Brienza e qualche volta l'ho accompagnata anche a casa. Un bel rapporto, la sentivo come una bella amicizia. E' una ragazza sincera che dà molto valore all'amicizia». cultura@luedi.it
SANREMO CHE PACCO!
Un uomo solo al telecomando di GIULIO LAURENZI EBBENSÌ, lo ammetto. Ho visto il Festival di Sanremo e, pur non capendone una mazza di musica (o forse proprio per questo), mi sono divertito. Le canzoni sembravano belle, tranne due, orecchiabili, tranne due, originali, tranne due, e pure cantate bene, sempre tranne due. E chi ti arriva in finale? Vavhè, la risposta è scontata, anche perché il Festival in questione è finito da un paio di giorni, o forse più: Proprio le due che a me facevano cagare!!! Sto parlando di quel melange melodico dei trettrè, ovvero Pupo e gli altri due, più di quel latrato di banalità messo in piedi dalla De Filippi per il suo figliocco, certo Valerio Scanu. Il terzo mi sembrava bravo, tal Mengoni (o Megoni, vado pigramente a memoria e scrivo come parlo).
Ma siccome sono malato di satira, e anche un po' di politica, mi sono divertito a tracciare parallelismi beceri. Ho riflettuto, ai più sembrerà strano, e sono arrivato persino a una conclusione. Non ho potuto fare a meno, malignamente, dinotare che i tre(cinque) finalisti hanno beneficiato precedente-
mente, loro malgrado, di una notevole esposizione mediatica. Me(n)goni (quello bravo - ma non era il solo, c'era anche la nostra Arisa) con X-Factor, Scanu con Amici della De Filippi e i trettrè con i cosiddetti Pacchi e Ballando con le stelle (o sotto, insomma, dove volete voi). Allora mi sono detto un'altra cosa... Questa mi sembra la prova provata, come ama dire il mio amico avvocato, del fatto che la televisione guida il popolo bue e che il conflitto d'interesse non è un'invenzione della sinistra (che pure non ha fatto nulla per porvi rimedio, pur avendone avuto più volte l'occasione). Insomma, tra il tele-voto e il voto non c'è molta differenza. E allora? E allora mi deprimo e mi rassegno. Non c'è nulla da fare, tranne la rivoluzione con bombe alla crema o al cioccolato, naturalmente...
MOLITERNO - Prosegue nella Bibliomediateca Giacomo Racioppi la prima edizione di “Cinema (E)Migrante”, iniziativa promossa dalle sette Amministrazioni del Piano di Zona Alto Val D'Agri come articolazione del progetto sulle politiche dell'immigrazione territoriale. Doppia proiezione (ore 10,30 e 18,30) del documentario del regista napoletano Antonio Capuano “Bianco e nero”. Una panoramica su Piazza Garibaldi, porta principale e cuore pulsante di Napoli, e l'intrico di strade e di vicoli che collegano agli altri quartieri della città. «Fu il regno del contrabbando- scrive lo scrittore Ermanno Rea - alimentato da tonnellate di merci di malavitosa, o comunque oscura, provenienza, che trasformarono uno dei frammenti più derelitti della città in una sorta di tempio della modernità e del benessere». La piazza negli anni si è trasformata e oggi rappresenta il primo approdo e spesso l'insediamento definitivo di un gran numero di extracomunitari provenienti da ogni parte del mondo. Prodotto dalla Fondazione Premio Napoli ha voluto rendere evidente quella che è sempre più la sua vocazione principale: tenere vivo lo spirito critico attraverso una lettura attenta del territorio e di chi lo abita. L'area della Stazione Centrale nelle sue mille contraddizioni, come un cantiere appare, nelle sue mille contraddizioni, come un cantiere a cielo aperto della multiculturalità, dei percorsi virtuosi come di quelli della marginalità più precaria. Nel film di Antonio Capuano Piazza Garibaldi si trasforma in una metafora che permette di raccontare il primo contatto con una realtà sconosciuta, un luogo di aggregazione dove si assolvono alcune funzioni sociali fondamentali. Seguendo i loro tragitti intorno a piazza Garibaldi si scoprono reti sociali ma anche circuiti commerciali a loro destinati a da loro attivati. La piazza diventa luogo di incontro e di socialità a partire dalquale imigranti si snodano ne i luoghi della città. Un film quello di Capuano che guarda un pezzo di realtà e lo risalta in ricchezza sociale. Cura la rassegna Vincenzo Galante. cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli 53
Giovedì 25 febbraio 2010
Spettacoli e televisione Giovedì 25 febbraio 2010
Su Canale 5 i due attori protagonisti della fiction in quattro puntate
Ferilli-Bisio, torna la coppia di imbroglioni ROMA – Due specialisti nell’arte del raggiro, «personaggi inventati, costruiti su clichè in chiave di commedia, ma dei quali, se ci guardiamo intorno in questo periodo è piena l’Italia. Questa serie è un flash su di loro». Lo dice, col sorriso sulle labbra, Sabrina Ferilli, protagonista con Claudio Bisio, della fiction in 4 puntate Due imbroglioni e... mezzo! di Franco Amurri, in onda da domani in prima serata su Canale 5. L’attrice e Bisio avevano già interpretato la buffa coppia di maghi della truffa in un film tv del 2007, accolto da un grande successo. «Stavolta abbiamo girato per più di 20 settimane, fra Tunisia, Salerno e soprattutto Roma. Per me è stata dura stare così tanto lontano da casa, era la prima volta. Sabrina mi ha praticamente adottato, sono stato spesso a cena a casa sua – dice Bisio -. Tra noi si è creata subito un’alchimia, fin da tre anni fa per il primo film». I due attori tornano nei panni di Gina e Lello, che dopo essersi trovati un bel lavoro tranquillo, tornano alle vecchie abitudini e stavolta pensano di svoltare con un 'piano assolutò che li porta in crociera fino all’Africa. Ad ostacolarli c'è ancora una volta il piccolo e temibile Nino (Gianluca Grecchi), bambino, bisognoso d’affetto, tanto brillante quanto impla-
Sabrina Ferilli e Claudio Bisio
cabile. Fra gli altri protagonisti, oltre a punti fermi come Carlo Buccirosso, ci sono per ogni puntata varie guest star fra le quali: Paolo Conticini, Rodolfo Laganà, Cinzia Mascoli. “Compatibilmente con gli impegni di Bisio e di Sabrina Ferilli speriamo ci sia un seguito» dice Giancarlo Scheri, direttore fiction Mediaset. «Dipende da Pupo» scherza il conduttore di Zelig, ora impegnato sul set per il dittico di Fausto Brizzi, Maschi contro femmine e Femmine contro
Maschi, in cui sarà il marito di Nancy Brilli, alle prese con problematici figli adolescenti. «Io e Claudio venerdì iniziamo il nostro Sanremo - rilancia la Ferilli -. Si passerà dal principe al Cavaliere (alludendo a Berlusconi, proprietario di Mediaset, ndr)». L'attrice accenna anche ai suoi nuovi progetti. «Non credo rifarò il cinepanettone, mi piace cambiare – spiega -. Interpreterò però una commedia per il cinema prodotta da Lucisano (che realizza per Mediaset Due imbroglioni
e mezzo, ndr)». Il produttore, per conto suo è al lavoro anche su vari altri film, da un remake americano di Conan, di cui è coproduttore, sul set dal 17 marzo, al fantasy in 3D Alla ricerca del favoloso tesoro di Pompei. Sollecitata su temi d’attualità, la Ferilli chiude l'incontro spendendo una parola su Guido Bertolaso: «mi sembra una persona perbene». I due attori hanno anche recitato insieme nel film I mostri oggi, erede del film di Risi, uscito nelle sale l’anno scorso.
LA CURIOSITÀ
L’Isola dei famosi diventa opera a Spoleto SPOLETO (PERUGIA) – Un reality in forma di opera lirica, o viceversa, con personaggi che vanno da Simona Ventura a Emanuele Filiberto e si muovono su un palcoscenico che altro non è che l’Isola dei famosi. C'è anche questo libretto tra gli elaborati giunti al Teatro lirico sperimentale di Spoleto per partecipare al concorso 'Realityopera’. Il bando è rivolto a giovani scrittori, cui viene chiesto di presentare testi letterari ispirati a temi di attualità quali proprio 'L'isola dei famosi’ (che è iniziato ieri),ma ancheil librodi Saviano'Gomorra’ ed episodi di cronaca come la strage alla Thyssenkrupp di Torino. I testi scelti dalla giuria saranno poi affidati a compositori affermati che li musicheranno in forma di melologo. Il tutto andrà in scena a Spoleto nel corso della stagione lirica organizzata per presentare i giovani cantanti vincitori dei corsi che la storica istituzione organizza per formare le voci nuove del teatro d’opera. Il singolare libretto, anticipato ieri dal Lirico, vede la Ventura come un soprano afono che usa il linguaggiodei segni, mentre l’isolaè un teatro d’opera dismesso. Ancora: Sandra Milo è un mezzosoprano che per oscuri motivi politici sequestra gli altri naufraghi, mentre la Lecciso tenta il suicidio ingoiando il kit di sopravvivenza. I naufraghi sono trasformati in scudi umani, ma possono essere salvati con un riscatto chiesto alla Rai ed uno scambio di prigionieri. Il principe Filiberto si offre per la trattativa, giunge sull'isola ma viene cannibalizzato dagli ostaggi. L’istituzione spoletina, di cui è direttore artistico Zurletti,habandito ilconcorsoperavvicinare i giovani al teatro musicale introducendo tra le stagioni liriche temi di attualità.
IN TV
Tom Hanks e Spielberg raccontano la guerra del Pacifico In arrivo una miniserie su Sky di FRANCESCA SCORCUCCHI LOS ANGELES – Quando si pensa a una collaborazione fra Steven Spielberg e Tom Hanks per la realizzazione di un film di guerra la mente va a Salvate il soldato Ryan. Da quella esperienza, nata da una passione comune per la storia sono poi derivate due serie tv: Band of Brothers, che nel 2001 ha raccontato in tv il fronte europeo della Seconda Guerra Mondiale e, ora, The Pacific, imponente progetto che invece racconta il versante orientale, molto meno noto, un capitolo della guerra che iniziò con il bombardamento di Pearl Harbour. È un progetto da duecento milioni di dollari: una miniserie, divisa in dieci puntate prodotta in America dal canale via cavo HBO e da Dreamworks, che approderà in Italia, il 9 maggio, in prima serata su Sky cinema 1 e 1 HD (RPT Tom Hanks Sky Cinema 1 e 1 Hd). «Dopo l’uscita di Band of Brothers – aveva raccontato qualche tempo fa Steven Spielberg – ricevemmo tantissime lettere da parte di veterani del fronte orientale della guerra. Per portare il progetto a termine ci sono voluti sette anni: «Era il 2003 quando Tom Hanks e Steven Spielberg mi chiamarono per fare qualcosa sulla guerra del Pacifico dopo Pearl Harbour. - racconta Bruce McKenna, sceneggiatore della serie precedentemente coinvolto in Band of Brothers – Doveva essere un progetto più ampio, che raccontasse tutta quella parte della guerra, ma anche più intimo, capace di scandagliare nell’animo dei soldati. Così mi sono messo al lavoro e ho scoperto Eugene». L'Eugene di cui par-
la è Eugene B. Sledge, uno degli eroi di quel fronte della guerra, che, tornato a casa dal fronte, scrisse With the Old Breed, uno dei due libri da cui la serie tv è tratto. L’altro è Helmet for My Pillow di Robert Leckie. La serie, girata in Australia nel corso del 2007, seguirà infatti la storia dei due soldati-scrittori, interpretati da Joe Mazzello e James Badge Dale, e di John Basilone, eroe del fronte orientale, decimo figlio di una famiglia di immigrati italiani. “In tantissime città americane ci sono vie intitolate a Basilone – racconta il suo interprete Jon Seda – nella sua città natale, in New Jersey, c'è una statua che lo immortala in un gesto eroico. Il mio compito è stato quello di non renderlo un Rambo, un supereroe, ma dipingerlo come il soldato coraggioso che era. Per farlo ho dovuto scavare nella sua umanità». Nonostante le spettacolari e costose scene di guerra, raccontare questa umanità è stata, a detta dei produttori, la parte più difficile del progetto. «Avevamo dei punti di riferimento, gli episodi storici, la battaglia di Guadalcanal, quella della spiaggia insanguinata di Iwo Jima, l'orrore di Okinawa, il V-J Day, cosa ci mancava era quello che era in mezzo a questi episodi – continua Bruce McKenna - Cosa provavano quei ragazzi, cosa si dicevano. Per saperlo e poterlo raccontare abbiamo letto molto e soprattutto ascoltato molti di loro. Molti veterani che ci hanno raccontato la loro esperienza. Non è stato facile: quel versante della guerra fu orribile e in pochi hanno avuto, in seguito, il coraggio di raccontarlo».
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PRIMA SERATA
21.10
VARIETÀ
19.00
SHOW
20.00
SPORT
14.05
REALITY
16.15
SOAP
16.50
SITCOM
9.15
ATTUALITÀ
Insegnami a sognare
L’isola dei famosi
Olimpiadi Invernali
Grande Fratello pillole
06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -AttualitàBontà sua 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.40 -DocumentarioUn caso una terapia 06.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07.25 -CartoniTeen days - Yakari 08.05 -PUPAZZI ANIMATI L'albero Azzurro 08.25 -CartoniPhineas and Ferb - Sylvanian famaly - Miss Spider 09.45 -RubricaRai Educational - Tracy & Polpetta 10.00 -TelegiornaleTg 2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.45 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.10 -RubricaRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvL'isola dei famosi 20.00 -GiocoIl lotto alle Otto
06.45 -RubricaItalia, istruzioni per l'uso 07.30 -RubricaTGR Buongiorno Regione 08.25 -RubricaLa Storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu - Album di persone notevoli 10.00 -RubricaCominciamo Bene 11.00 -EVENTO Incontro annuale del Presidente della Corte Costituzionale con la stampa 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Chièdiscena - Le storie - Diario Italiano 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.40 -RubricaMelevisione 16.00 -TelegiornaleTg3 GT ragazzi 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - NewsMeteo 5 07:58 - NewsBorse e monete 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09:57 - Reality ShowGrande fratello pillole 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - NewsMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14:07 - Reality ShowGrande fratello pillole 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -AttualitàPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 19:44 - TelegiornaleTg5 - Anticipazione 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5
07.00 -ShowSai xche' 07.40 -TelefilmNash bridges - Hunter Bianca 10.30 -MiniserieUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg4 11:38 - NewsVie d'italia - Notizie sul traffico 11.40 -TelefilmEr-medici in prima linea Detective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 13:58 - TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.15 -Soap OperaSentieri 16.40 -FilmOssessione di donna con Susan Hayward , Stephen Boyd , Barbara Nichols , Dennis Holmes - regia di Henry Hathaway 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.40 -CartoniRascal il mio amico orsetto - Shizuku - Le avventure di Piggley Winks - Scooby doo Heidi 08.15 -MiniserieLizzie mcguire 08.40 -Sit ComFriends 09.10 -ShowCapogiro - Polpette 11.45 -ShowJekyll - La Vera faccia della tv 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport - Anticipazioni 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -TelefilmAmerican dad - I griffin - I simpson - Smallville 16.00 -Sit ComZack e Cody sul ponte di comando 16.50 -MiniserieZoey 101 17.25 -CartoniKilari - - Blue dragon 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19:28 - SportSport mediaset web 19.30 -Sit ComLa Vita secondo jim 20.05 -TelefilmI simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.30 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -Rubrica Due minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -FilmMichele Strogoff con Curd Jürgens, Geneviève Page, Sylva Koscina - regia di Carmine Gallone (Italia, Francia, Germania, Jugoslavia) - 1956 16.00 -Rubrica Atlantide - Storie di uomini e mondi 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -TelefilmCrossing Jordan 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show Insegnami a sognare 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -Talk ShowPorta a porta
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20.00 -SportVancouver XXI Giochi Olimpici invernali 2010 - Sci nordico 21.15 -TelegiornaleTg3 21.20 -TelefilmMedium 22.50 -TelefilmLa 25a Ora 23.45 -ShowParla con me
20.30 -NewsMeteo 5 20:31 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -FilmLezioni di cioccolato con Luca Argentero, Hassan Shapi, Violante Placido - regia di Claudio Cupellini (Italia) - 2007
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmEntrapment con Sean Connery, Catherine Zeta-Jones, Ving Rhames - regia di Jon Amiel (Gran Bretagna) - 1999 23.30 -Show Cinema festival
20.30 -Gioco Cento x cento 20.55 -Sport Uefa europa league -juventus/ajax 23.05 -Rubrica Uefa Europa league
20.30 -Rubrica Otto e Mezzo 21.10 -Show Mamma ha preso l'aereo 22.10 -Real Tv S.O.S. Tata
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23.45 -RubricaPalco e Retropalco presenta 01.45 -RubricaIl cartellone di palco e retropalco 01.50 -Previsioni del tempoMeteo 2 01.55 -RubricaAppuntamento al cinema
00.00 -TelegiornaleTg3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaRai Educational - Magazzini Einstein 01.40 -RubricaLa musica di Raitre
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23.35 -FilmDonne - Waiting to Exhale con Whitney Houston, Angela Bassett, Loretta Devine - regia di Forest Whitaker (USA) - 1995 02.00 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa
23.50 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 03.20 -FilmMangiati Vivi! con Ivan Rassimov, Janet Agren, Paola Senatore - regia di Umberto Lenzi (Italia) - 1980
23.15 -Talk ShowCuork - Viaggio al centro della coppia 00.30 -TelefilmL Word 01.25 -TelegiornaleTg La7 01.45 -RubricaMovie Flash 01.50 -RubricaLa 25a ora
leTrame LA 7
ORE 14.05
RETE 4
ORE 16.40
MICHELE STROGOFF
OSSESSIONE DI DONNA
con Curd Jürgens, Geneviève Page, Sylva Koscina, Jacques Dacqmine, Gérard Buhr - regia di Carmine Gallone (Italia-Francia) 1956
con Susan Hayward, Stephen Boyd, Barbara Nichols, Dennis Holmes - regia di Henry Hathaway (Usa) - 1959
Michele Strogoff è un corriere dello zar. Quando l'emiro di Bukara si ribella al fratello dell'imperatore, Michele intraprende una missione da cui dipende la salvezza dell'impero. Seguono avventure in cui non mancano la prigione e la tortura........
Mary, rimasta vedova con il figlio Robbie e una fattoria da mandare avanti, decide di risposarsi con Fred, il suo aiutante anch'egli vedovo. Ma i rapporti tra Robbie e il patrigno risultano immediatamente molto difficili tanto che il bambino rende la vita impossibile alla coppia. In seguito a una rissa, l'uomo finisce in galera.........
CANALE 5
ORE 21.10
RETA 4
ORE 21.10
LEZIONI DI CIOCCOLATO
ENTRAPMENT
con Luca Argentero, Hassan Shapi, Violante Placido, Neri Marcoré - regia di Claudio Cupellini (Italia ) - 2007
con Sean Connery, Catherine Zeta-Jones, Ving Rhames, Will Patton - regia di Jon Amiel (Gran Bretagna) - 1999
L'egiziano Kamal, operaio edile in nero, lavora nel cantiere di Mattia, geometra dallo stile di vita mondano che presta ben poca attenzione alle norme di sicurezza. Kamal si rompe entrambe le braccia, e Mattia - che rischia una denuncia a causa dell'incidente - accetta il patto offertogli dal muratore in cambio del silenzio......
Robert "Mac" Mac Douglas è considerato da tutti come uno dei migliori ladri del mondo, così quando viene trafugato un Rembrandt i sospetti si concentrano su di lui. L'investigatrice delle assicurazioni Virginia "Gin" si mette sulle tracce di Mac. Gin pensa di avere già un piano per incastrarlo, ma il ladro è talmente abile da non cadere nella trappola.....
Sentieri
Zoey 101
Omnibus
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 55
Giovedì 25 febbraio 2010
MAFIA & POLITICA
LA ’NDRANGHETA AL SENATO
Allarme dei vescovi:«Sud paralizzato dai clan ma la classe dirigente è inadeguata ad agire»
Di Girolamo rischia l’arresto,lui nega tutto Riciclaggio Fastweb,si dimette un manager
«Il Mezzogiorno può restare fuori dalle risorse»
E Scaglia oggi ritorna in Italia: «Roba da matti»
a pagina 3
Anno 9 n. 56€ 1.00
alle pagine 6 e 7
Giovedì 25 febbraio 2010
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax.
Lettera intimidatoria indirizzata al direttore e lasciata nella cassetta della posta
Minaccia con bossolo in redazione Si firmano anarchici lucani: nel mirino tre giornalisti, politici e il vescovo, tutti condannati se non si dimettono a pagina 20
Parla il soldato
DUE POLI E MEZZO di ANNA R. G. RIVELLI
ORMAI ci siamo: nemmeno una settimana e i giochi si chiuderanno, i nomi che ora rimbalzano sui giornali o ancora vengono sussurrati tra gli addetti ai lavori si spiegheranno chiari nelle liste, le firme (si spera) saranno tutte correttamente autenticate e la gara avrà inizio, sebbene già segnata dai molti anticipi che, ben al di fuori degli spazi elettorali, incombono da giorni sulla città. E' inutile negare che un po' di angoscia la sproporzione di certe immagini tende a crearla; segue a pagina 12
Vincenzo Folino Intervista al consigliere con un brutto carattere Ora lo sanno anche i Sassi: l’Udc si decide per Adduce.
De Filippo ha buona cultura politica Mi auguro un suo governo efficace Stimo Navazio come persona ma non le sue ultime scelte alle pagine 8 e 9
Potenza
Operazione Bellavista
In Uruguay
Frane,un territorio che si sbriciola La mappa degli sos nelle contrade della città
Traffico internazionale di stupefacenti: blitz in numerose regioni E’di Tursi (30 anni) il capo del giro
Imprenditore di Balvano ucciso Rapito dai poliziotti cinque giorni fa volevano il riscatto
a pagina 20
a pagina 38
a pagina 16
Musica
Quando Arisa era solo Rosalba e cantava alle feste di paese
Sciare in Basilicata Il punto alla Sellata e a Viggiano alle pagine 18 e 19
a pagina 53
Uno studio sulla condizione di vita degli operai della Fiat e delle altre aziende, rileva risultati più allarmanti di altri stabilimenti a pagina 10
PETROLIO Assemblea dei cittadini a Viggiano contro l’ampliamento del centro oli dell’Eni La società tenta di rassicurare per interposta persona, molti si dicono ancora più preoccupatidi prima La “caccia al tesoro” per i dati sull’inquinamento a pagina 10
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POLITICA LUCANA
MELFI Droga,stress gioco d’azzardo e mobbing L’incubo dei Cipputi della Sata