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Lunedì 1 marzo 2010

Brevi dal mondo

Manifestazione nella “zona rossa” con tanto di pala e casco di protezione

Londra, Brown può vincere

L’Aquila, in seimila alla “rivolta delle carriole”

LONDRA – Gordon Brown potrebbe alla fine vincere le prossime elezioni politiche in Gran Bretagna: lo scrive il Sunday Times, affermando che l’ultimo sondaggio di YouGov dà ai Laburisti il 35%, contro il 37% dei Conservatori, confermando la rimonta del partito di governo e il calo dei consensi ai loro rivali segnalati anche da altri rilevamenti delle ultime settimane. E ora il partito di David Cameron teme che la sua vittoria, data quasi per scontata da oltre un anno, possa clamorosamente svanire.

L'AQUILA–Il tam tam era cominciato su Facebook, poi passaparola e sms hanno fatto il resto e all’appello «domenica 28 febbraio libero L’Aquila» hanno risposto in seimila. Liberare dalle macerie il centro storico della città martoriata dal sisma del 6 aprile, perchè le istituzioni non lo hanno ancora fatto: questo l’invito al quale hanno risposto gli aquilani con una pacifica, benchè animata, “rivolta delle carriole”. Ieri mattina alle 8 su migliaia di cellulari arriva un sms: «sveglia, rizzete e vè a lavorà con noi pè sgombrà il centro dalle macerie». Poche parole in dialetto aquilano per ribadire l’appuntamento in piazza Duomo per la mobilitazione contro i ritardi

Nucleare, l’Iran attacca l’Aiea TEHERAN – La Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, ha accusato ier l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) di non essere indipendente e di agire «sotto l’influenza degli Usa e di altri Paesi». Un attacco portato alla vigilia di una riunione del Consiglio dei Governatori dell’organismo dell’Onu, oggi a Vienna, nel quale il nuovo direttore generale, il giapponese Yukiya Amano, presenterà un rapporto basato sulle «preoccupazioni» che Teheran stia lavorando ad un programma nucleare militare. Intanto il vice comandante dei Pasdaran, Hossein Salami, ha affermato che in caso di crisi o addirittura di guerra l’Iran è in grado di colpire ovunque con i suoi missili.

nella ricostruzione e nella rimozione delle macerie dalla cosiddetta «zona rossa». Già prima delle 10 in centinaia sono lì con pale, picconi e carriole, pronti a salire su cumuli di rifiuti ammucchiati da undici mesi in piazza Palazzo. Ma solo 45, a gruppi di 15, potranno raggiungerla; almeno così prevede un’ordinanza del sindaco. Il popolo delle carriole si fa strada tra due ali di folla, lungo il corso principale, tutti concaschetto giallo o berretti da muratore fatti con fogli di giornale e la scritta «L'Aquila rinasce dalle macerie». Lungo il cammino gli striscioni chiedono «ridateci L’Aquila» e lanciano un provocatorio «smaltiamo i commissari e rici-

cliamo le macerie». Volantini reclamano attenzione per i borghi del cratere. «Il centro dell’Aquila è il punto di partenza – dice Giusi Pitari, tra i promotori della manifestazione -, ma andremo a visitare anche i paesi distrutti, come Villa Sant'Angelo». Una giornata di festa per molti che rivedono il centro storico per la prima volta dopo il terremoto. Ma non mancano momenti di tensione. Quando il corteo passa davanti a un cantiere del «Consorzio Federico II» di cui fa parte la Btp, società citata nelle intercettazioni dell’inchiesta della Procura di Firenze sui lavori per il G8 alla Maddalena – i manifestanti sollevano le pale e gridano. Poi i cori al varco dei Quattro cantoni,

Il “popolo” delle carriole

con persone non autorizzate a entrare che urlano «aprite, aprite, L’Aquila è nostra». Invano forze dell’ordine e membri del comitato '3e32' cercano di tenere a bada la gente. Eleonora Sasso Fabio Iuliano

Sono 63.525. Nel Sud si registrano le situazioni più problematiche

Scuola, pioggia di 5 in condotta Diffusi i dati del primo trimestre. La Gelmini: «Bene il rigore» ROMA – Tempi duri per gli studenti italiani: nel primo quadrimestre 2009/2010 in oltre 63 mila tra medie e superiori hanno rimediato un cinque in condotta, viatico di bocciatura sicurase nonverrà recuperato. Ma anche nelle materie c'è un aumento di insufficienze: 3 studenti su quattro alle superiori hanno uno o più 5, con matematica, inglese e italiano che si confermano come le discipline più ostiche. E con le scuole del Sud che si confermano più problematiche rispetto al resto del paese, in partico-

lare gli istituti professionali e quelli tecnici. I dati (resi noti dal Miur sull'80% delle scuole) confermano la «linea più severa e rigorosa attuata già dall’anno scolastico precedente in sede scrutinante, soprattutto nelle superiori». Linea che ha fine anno 2008/2009 ha portato almeno 10 mila bocciature tra medie e superiori proprio per il 5 in condotta. Ma si sa che il primo quadrimestre ha, per fortuna degli studenti, ampi margini di miglioramento: resta tuttavia il fatto che rispetto allo

scorso anno i 5 in condotta sono passati nel primo quadrimestre da 52.344 ai 63.525 di quest’anno. - GELMINI: «Non fa mai piacere quando ad un ragazzo viene assegnata un’insufficienza. Spero che possa essere recuperata nel secondo quadrimestre. Ma una scuola che promuove tutti non è una scuola che fa l’interesse dei ragazzi». Così Mariastella Gelmini ha commentato i dati, spiegando che la scuola di oggi «è lontana da quella del 6 politico. Anche il comportamento è importante

nella valutazione complessiva dei ragazzi, perchè gli studenti sono titolari di diritti maanche didovericome ilrispetto delle Istituzioni scolastiche e dei compagni». E intanto il Pd ha chiesto al ministro di riferire in commissione sui risultati degli scrutini. - GIRO DI VITE: Da quest’anno, ricordano da Viale Trastevere, sulla valutazione della condotta è stato compiuto un giro di vite che ha introdotto criteri ancor più rigorosi rispetto all’anno passato. Per l’attribuzione

dell’insufficienza, non sarà più necessario che l’alunno abbia totalizzato 15 giorni di sospensione ma basterà una sola sanzione disciplinare. - CONDOTTA SCUOLA MEDIA: 17.035 studenti hanno riportato l'insufficienza in condotta: 5.014 nel primo anno, 5.834 nel secondo, 6.187 nel terzo. Per 1.498 studenti, quella in condotta è stata l’unica insufficienza. Il picco si registra nel Sud (8.770, unica insufficienza per 960) e nelle Isole (3.071, 191). Letizia Bianco

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2 In Italia e nel Mondo


Cicala a Berlusconi: «Sei generoso, aiutami»

Madrid, catturato Arronategi numero uno dell’Eta

delle mani è bruciata dal sole. «La mia libertà e quella di mia moglie dipende dalle concessioni che il governo è disposto a fare –dice Cicala con un marcato accento siciliano -. Quindi io spero che al più presto il governo si interessi della nostra situazione e di conseguenza delle nostre vite. Il presidente Berlusconi è sempre stato rinomato per la sua grande generosità. Spero tanto che mi possa aiutare e che possa aiutare mia moglie». L’appello è accompagnato da un comunicato di Al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi), in cui i terroristi ribadiscono le richieste avanzate il 6 febbraio scorso, quando venne fissatalascadenza dell’ultimatum: la liberazione di Cicala in cambio di quella

MADRID – L'uomo più ricercato dall’antiterrorismo di Madrid è caduto ieri all’alba in un blitz congiunto francospagnolo in un villaggio della Bassa Normandia, Cahan, nemmeno 300 abitanti: Ibon Gogeaskoetxea Arronategi, 54 anni, considerato il capo militare e l’attuale 'numero 1' dell’Eta. Con lui sono finiti in manette altri due 'etarra' attivamente ricercati dalla Spagna, e ritenuti 'molto pericolosi': Bernat Aginagalde, 26 anni, presunto assassino nel 2008 del socialista basco Isaias Carrasco e Gregorio Jimenez, 55 anni.

Oggi scade l’ultimatum per l’italiano e la moglie rapiti in Mali da Al-Qaida

ROMA – Il tempo è tiranno, drammaticamente tiranno per Sergio Cicala: l’ultimatum posto dai suoi rapitori, gli uomini di Osama bin Laden in Nord Africa, scade tra qualche ora, oggi primo marzo. Con voce rotta, il siciliano ha lanciato un disperato appello al governo, al capo dello Stato Giorgio Napolitano e direttamente al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, «rinomato per la sua generosità»: «Spero tanto che mi possa aiutare e che possa aiutare mia moglie». Cicala, 65 anni, è stato rapito con la consorte Philomene Pwelgna Kaborè, 39 anni originaria del Burkina Faso, il 17 dicembre nel deserto della Mauritania al confine con il Mali. Il

messaggio audio, che reca la data del 24 febbraio e dura poco più di un minuto, è stato diffuso sul web dagli estremisti islamici e scovato ieri dal Site, il centro di intelligence basato in Usa che monitora i siti dell’universo alqaidista. Si intitola «Appello dell’ostaggio italiano al governo di Berlusconi», ed è accompagnato da una immagine di Cicala, inginocchiatodavantiasei uominiarmatiea viso coperto. Si intravede l’ombra di un altro terrorista, quello che ha scattato la foto. Dietro al gruppo si staglia una bandiera nera con una iscrizione religiosa. Cicala ha la barba lunga e indossa una casacca di colore marrone sopra ad una t-shirt nera. La pelle del viso e

L’immagine di Cicala diffusa oggi

di alcuni affiliati detenuti, «i cui nomi sono già stati dati al negoziatore italiano». Secondo alcune fonti, si tratterebbe di quattro terroristi del Mali – nel frattempo già usciti di prigione – edun numeroimprecisatorinchiuso nelle carceri della Mauritania. Claudio Accogli

La Protezione civile francese messa a dura prova. Oggi arriva Sarkozy

I tumulti poi sono stati sedati

Gerusalemme scontri La tempesta sulla Vandea: 45 morti, 52 in tutta Europa alla Spianata

Francia colpita da Xynthia

PARIGI – Lo tsunami francese si chiama Xynthia. Il paese, colto forse impreparato e nel cuore della mobilitazione per le vacanze scolastiche d’inverno, è stato travolto in pieno dalla tempesta che ha investito l’Europa. Le conseguenze sono state devastanti: 45 morti (52 in tutta Europa), la Vandea spazzata dal mare, case allagate in pochi minuti. La Protezione civile procede con i soccorsi e teme che il bilancio si aggravi. Da sabato sera era scattato lo stato di allerta, da giorni si sapeva che Xynthia si stava avvicinando, ma intanto tutti sono andati a dormire come sempre sulla costa atlantica francese, nei piccoli comuni sul mare come La Faute o L’Aguillon. E molti altri stavano arrivando, per le vacanze d’inverno con i bambini. Sono stati i rumori a svegliare quelli che si sono salvati dall’invasione delle acque spinte dalla forza del mare in Vandea e nella Charente Maritime, le due regioni più esposte alla furia dell’Atlantico. Le piccole, tipiche case a due piani, sono state invase d’acqua in pochi minuti. Mezz'ora, hanno riferito testimoni, «e l’acqua era arrivata al primo piano». Qualcuno si è rifugiato addirittura sul tetto, dove ha aspettato ore l'intervento dei pompieri, a volte in elicottero. Subissati dalle chiamate, i vigili del fuoco hanno contato 25.000 interventi dall’inizio della tempesta. Trenta morti, il tributo più pesante all’ondata di maltempo, è stato pagato dalla Vandea, dove la gente è morta annegata. Impressionante l’operazio-

La furia di Xynthia ieri sera in Germania a Darmstadt con raffiche di vento a 130 chilometri orari

ne di ricognizione su alcune spiagge dove, con il ritirarsi delle acque, apparivano i cadaveri. Tanti, anche in Charente Maritime o nei Pirenei, i decessi causati dalla caduta di alberi, dal crollo di tetti, dagli oggetti che le raffiche di vento hanno trasformato in proiettili. I trasporti sono nel caos, molti i voli annullati, i treni soppressi, le strade interrotte. I disagi sono ancora per la prossima notte estremi per il milione di case che è rimasto senza elettricità, anche se la tempesta, ha annunciato Meteo France a fine pomeriggio di ieri, si sta spo-

stando verso il centro Europa. Il presidente, Nicolas Sarkozy, questa mattina sarà in Vandea, dopo aver spedito subito ieri il ministro dei Trasporti, Dominique Bussereau, ed aver esortato il governo ad «agire subito». Per Francois Fillon, primo ministro che ha convocato una riunione domenicale d’emergenza a Matignon, si tratta per la Francia di una «catastrofe nazionale». Xynthia, annunciata da impressionanti raffiche a 150 km orari, è la tempesta più grave in Francia dopo quella della fine di dicembre del 1999, quando si

contarono alla fine 92 vittime. Prima di investire il territorio francese, Xynthia ha seminato vittime in Spagna (tre nel nord) e in Portogallo (un bambino annegato sul litorale). In serata di domenica si è spostata verso Belgio, Olanda e Germania, dove già si contano le prime vittime: due tedeschi (un automobilista e una ragazza che faceva jogging, entrambi colpiti dalla caduta di alberi). Identica dinamica per la prima vittima in Belgio, un uomo che si trovava nel suo giardino a una quarantina di chilometri da Bruxelles. Tullio Giannotti

GERUSALEMME–Tumultisono scoppiatiieri a Gerusalemme est nella Spianata delle Moschee, dove la polizia israeliana ha fatto irruzione, mentreresta alta la tensionenei territori occupati dopo la decisione di Israele di includere nel suo patrimonio nazionale due siti sacri ebraici in Cisgiordania. Una decisione che ha infuriato i palestinesi. La Spianata è il terzo Luogo Sacro dei musulmani e confina con la sottostante spianata del Muro del Pianto (resti del biblico Tempio ebraico), il sito più sacro agli ebrei. L’area è una polveriera di passioni religiose e nazionalistiche. Secondo la polizia i disordini sono cominciati quando alcune decine di giovani palestinesi, che avevano trascorso la notte nella moschea di Al Aqsa, una delle due moschee della Spianata (l'altra è quella della Roccia) hanno cominciato a lanciare sassi contro comitive di turisti e di visitatori. Pietre sono anche cadute su ebrei in preghiera davanti al Muro del Pianto. Esponenti islamici palestinesi hanno detto che quella dei manifestanti è stata una reazione all’intenzione di coloni ebrei di irrompere nella Spianata per pregare, una voce che era stata diffusa dall’ala più militante e fondamentalista del movimento islamico israeliano. A questo punto la polizia ha fatto irruzione nella Spianata, facendo uso di candelotti lacrimogeni e sparando pallottole di gomma, costringendo i manifestanti a barricarsi dentro Al Aqsa, dove gli agenti non sono entrati. Contemporaneamente disordini si sono anche verificati nelle adiacenti viuzze della Città Vecchia e nel quartiere arabo di Ras el Amud. Il bilancio dei disordini, che sono poi scemati anche a causa del maltempo, è stato di una ventina di palestinesi feriti o intossicati dai gas lacrimogeni, secondo la sanità palestinese. La polizia denuncia il ferimento di quattro agenti e ha detto di aver arrestato sette manifestanti. Accanto a Betlemme, nella cittadina di Bet sahur – dove è storicamente collocato uno dei principali siti sacri per la cristianità, il Campo dei Pastori – una manifestazione di palestinesi indetta per protestare contro la progetta installazione di una base militare in un’area destinata a parco locale, è degenerata in scontri di entità limitata con soldati. Giorgio Raccah

Webcam, quando Mangiare come tortura E dopo il cinema arriva la vita diventa spettacolo la folle idea per dimagrire l’ora della televisione 3D I VIDEOTELEFONI non sembra siano stati accolti un particolare entusiasmo dai consumatori e quindi, in teoria, si potrebbe pensare che l'universo della videocomunicazione resta ancora legato alle realtà aziendali. Invece non è l'unione tra telefoni e video ad aver successo, ma il matrimonio, molto ben riuscito, tra il web e il video, che ha dato luce ad un "colosso" come Youtube. E per rendere il matrimonio perfetto sono arrivate sul mercato dozzine di piccole videocamere, giustamente chiamate webcam. Le webcam si sono diffuse enormemente con il crescere del fenomeno di YouTube, ma se fino a qual-

che anno fa la qualità delle riprese era al massimo soddisfacente, oggi il livello è cresciuto enormemente e in alcuni casi, utilizzando i software di videoediting, si riescono anche a realizzare dei "corti" di buon livello o dei piccoli programmi da distribuire attraverso Internet.

NON bastavano le barrette energetiche al sapore di polistirolo, il tapisroulant all'ora di pranzo, le pasticche che saziano e i beveroni che nutrono. L'universo delle punizioni corporali che chi vuol dimagrire è disposto a infliggersi è infinito, talvolta assurdo. L'ultima trovata arriva da un chirurgo plastico californiano: basterebbe impiantare una maglia di polietilene una resina termoplastica isolante - all'interno della lingua, per trasformare il pasto in un incubo e costringere le persone in sovrappeso a nutrirsi solo di pappine. Il dolore provocato dal contatto tra corpo di

metallo e cibo solido, spiega Nikolas Chugay, agirebbe meglio di qualunque dieta, rendendo insopportabile la masticazione di ogni alimento che non sia omogeneizzato o frullato. Ma l'idea è già stata duramente criticata e bocciata da tutti gli altri specialisti.

MANCANO ormai poche settimane al lancio sul mercato americano dei primi televisori in 3D. Sull'onda del successo mondiale di Avatar, i primi schermi a 3D sono stati mostrati al pubblico all'ultimo Consumer Eletronics Show a Las Vegas, il mese scorso. Intanto, il sito Amazon.com ha iniziato ad accettare gli ordinativi per le nuove tv. Il primo produttore a lanciare la tecnologia in tre dimensioni per i televisori domestici è Samsung, ma a breve tutte le grandi marche presenteranno i loro modelli. Le prime consegne avverrano metà marzo, assicura il portavoce di

Best Buy, la catena di negozi di elettronica più diffusa d'America. Le nuove tv costeranno circa il 20% in più rispetto a quelle tradizionali, con il modello da 46 pollici a circa 2600 dollari (1900 euro) al consumatore. Il 55 pollici costerà 3300 dollari, pari a 2450 euro.

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In Italia e nel Mondo 3

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

Terremoto in Cile

Si aggrava il bilancio del sisma di sabato Il numero dei dispersi è indeterminato

Le vittime salgono a 700 Nuove scosse, rientrato l’allarme tsunami. Molti gli episodi di sciacallaggio di MARTINO RIGACCI SANTIAGO DEL CILE - Case di legno che galleggiano nelle acque del Pacifico: non è un’immagine surreale evocata da Garcia Marquez, ma la realtà del Cile dopo il violento terremoto di sabato, nel quale sono morte più di 700 persone e che, scossa dopo scossa, sta lasciando nel centro-sud del paese una lunga scia di paura e distruzione. Quella di ieri nelle aree centro-meridionali nel paese sudamericano – in regioni quali Santiago, Talca Concepcion, Talcahuano, Constitucion – è stata una domenica di lutto, e si teme che il bilancio finale del sisma possa essere molto più pesante. A fornire gli ultimi dati è stata la presidente Michelle Bachelet: «I morti accertati sono 708», ha detto al termine di una riunione del comitato d’emergenza alla Moneda, aggiungendo che il numero delle persone disperse è «indeterminato». Solo a Constitucio, secondo quanto detto in televisione dai soccorritori, i cadaveri finora recuperati sono circa 350. Le notizie negative non finiscono qui. La protezione civile ha già detto che un terremoto violento come quello di sabato apre la strada ad una lunga coda di scosse di assestamento, che potrebbero continuare per mesi. Ed anche molto forti: come per esempio quella avvertita molto chiaramente in più punti della già martoriata area ieri alle 08:26 (ora locale) di magnitudo 6,1 sulla scala Richter, mentre molta gente era in casa. Ieri, così come sabato, i racconti drammatici e le storie di dolore si sono moltiplicati: «Era come un Titanic che affondava», ha raccontato un abitante di Curicò, una delle località balneari investita da quello che ufficialmente Santiago chiama «maremoto» e invece la stampa, e gli esperti, «tsunami». L’unica buona notizia è che l’allarme rosso per lo tsunami in tutta l’area del Pacifico è stato revocato. Le ondate ci sono state, alle Hawaii come sulle coste della Russia e in Giappone, ma non hanno fatto gravi danni. Il servizio meteo nipponico ha fatto evacuare 320.000 persone nel nord del paese, praticamente il 15% della popolazione locale. L’allarme ha funzionato e quando le onde sono arrivate, la più alta di 120 centimetri, è passata senza fare apparenti danni. A rubare la scena tra la gente e i media, tv in primo luogo, in queste ultime ore sono stati però soprattutto i saccheggi di negozi e supermercati, in particolare a Concepcion. Il tema è controverso, e da più parti è stata chiesta prudenza: proprio a Concepcion i militari sono intervenuti per bloccare numerosi “saccheggiatori”, ma successivamente un alto ufficiale dei “carabineros” ha chiesto di non utilizzare tale termine. Il tema è problematico:

Concepcion è di fatto ancora isolata e qui la sindaco Jacqueline Van Rysselberghe, ha chiesto senza mezzi termini «al governo centrale l’invio dei militari». La questione è stata poi tra i temi chiave al centro della riunione presieduta dalla Balechet, incontro nel quale erano presenti i rappresentanti dei supermercati. Al termine della riunione, tra le varie dichiarazioni della presidente, anche l’annuncio che ai sinistrati saranno distribuiti gratuitamente cibo e acqua. A circa 200 km da Concepcion c'è un altro centro dove ieri son giunte notizie drammatiche: proprio in questa cittadina costiera sono morte 350 persone, vittime dello tsunami che ha trascinato barche e pescherecci sulla terraferma, facendole arenare fra auto rovesciate e detriti di ogni genere. Come detto, lo tsunami d’altro canto non ha provocato grandi danni nelle altre aree dell’Oceano Pacifico dove era stato lanciato l'allerta, revocata dovunque nel corso della giornata: le onde anomale sono arrivate ma la popolazione, avvertita in tempo, aveva potuto abbandonare le zone costiere a rischio. Santiago pare intanto lontana da tale devastazioni: ieri sono state a poco a poco riattivate diverse infrastrutture –in primo luogo la fornitura della luce e la metropolitana. E nel pomeriggio nell’aereoporto sono atterrati i primi aerei, anche se le autorità sottolineano che la ripresa sarà graduale. Sulla fortissima scossa di magnitudo di 8,8 di ieri, i “santiaguenos” sottolineano in queste ore in particolare due aspetti: «E' stato molto più forte di quello di Haiti. E' stato lunghissimo, non finiva mai». Intensità e durata, il micidiale mix che in altre parole spiega la psicosi serpeggiante in città, accompagnata però da una buona dose di nervi saldi, in un paese ad alta intensità tellurica, da sempre abituato a convivere quindi con i sussulti della terra.

Un’immagine tratta dal Tg1 di intere case di legno che galleggiano in mare

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LA TESTIMONIANZA

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Gli italiani a Santiago: «Che paura» Il racconto di un gruppo di connazionali: «Stiamo tutti bene» SANTIAGO DEL CILE - «Stiamo tutti bene»: è la prima cosa che sottolinea Silvia Bartolini, presidente della consulta degli emiliano-romaIeri nuove gnoli nel mondo, che, insieme ad scosse una dozzina di altri colleghi, si troe altri crolli vava a Santiago nel momento del

terremoto di sabato. «Mi ero addormentata, stavo con latv accesa,ballava tutto,e nonfiniva più, è stato lunghissimo», ha raccontato Bartolini incontrando l’Ansa in un hotel al quartiere Providencia, pochi minuti dopo un’altra forte scossa, nel primo mattino, che ha fatto tremare Santiago e il centrosud del paese. L’obiettivo del viaggio a Santiago era quello di tenere la seconda conferenza mondiale dei giovani emiliano-romagnoli del mondo. Un evento al quale era prevista la presenza di quasi un centinaio di ragazzi provenienti da diverse parti del mondo. «Di comune accordo con l’ambasciatore Vincenzo Palladino, con il quale siamo sempre stati in contatto, l’appuntamento è saltato. E non poteva essere altrimenti – ha sottolineato –sia per ragioni di sicurezza, sia per rispetto alla popolazione dopo quanto è successo, sia per le costanti scosse d’assestamento». Pur nel clima di emergenza e in una Santiago che ieri è infatti nuo-

vamente tremata si presenta comunque diversa da quella di sabato: «Subito dopo la scossa all’alba, ci siamo messi all’opera sia per bloccare l’arrivo dei giovani da diverse capitali, sia per rintracciare chi era già arrivato. Visti i problemi con i telefoni, l’abbiamo fattotra l’altro tramite “ponti sms”, proprio per poter raggiungere tutti iragazzi. E infatti ora a Santiago siamo in undici persone, tutti bene, e dobbiamo preparare il rientro». L’unico membro del gruppo che non è ancora nella capitale è Antonio Parenti, assessore all’emigrazione del comune di Pavullo, che si trova a Temuco, nell’estremo sud del paese (al di là dell’area al centro del terremoto), in una località chiamata Capitan Pastene: l’emigrazione emiliana-romagnola si è infatti spinta fino a quelle latitudini, e Parenti ci era andato per ricordare la storia di un gruppo di emigrati lì ben 106 anni fa, ha ricordato Bartolini, precisando che Parenti rientrarà a Santiago nelle prossime ore. m. r.

Durante l’Angelus Benedetto XVI invia un messaggio di conforto ai cileni colpiti dalla catastrofe

L’appello del Pontefice alla solidarietà di tutti di LAURENCE FIGA’-TALAMANCA CITTA’ DEL VATICANO - Una preghiera per le vittime del violento terremoto di sabato in Cile e un appello a non far mancare «la solidarietà di tanti, in particolare delle organizzazioni ecclesiali», ai sopravvissuti. Benedetto XVI, durante il tradizionale Angelus domenicale in piazza San Pietro, ha rivolto il proprio «messaggio di conforto» – ripetuto anche in lingua spagnola alle popolazioni colpite dal sisma, che anche ieri ha continuato a far tremare il Paese sudamericano, aggiungendo paura alla paura di una popolazione fortemente scossa e colpita dal violento terremoto di sabato. «E' la catastrofe», fanno sapere da Santiago i vescovi cileni che offrono il loro aiuto, mentre a Con-

Nessuna notizia dell’arcivescovo italiano di Concepcion, monsignor Ezzati Andrello cepcion, la città più vicina all’epicentro del sisma, non si hanno notizie dell’arcivescovo italiano della diocesi locale, monsignor Ricardo Ezzati Andrello. «Il mio pensiero va al Cile e alle popolazioni colpite dal terremoto, che ha causato numerose perdite in vite umane e ingenti danni», ha detto il Papa, «implorando Dio» perchè dia loro «sollievo e coraggio». «Sono sicuro – ha aggiunto che non verrà a mancare la solidarietà». A dare un’idea della situazione drammatica in Cile sono le parole del presidente della Conferenza episcopale locale, monsignor Alejandro Goic, in un messaggio a Ra-

dio Vaticana: qui «è una catastrofe», ha detto. «Esprimiamo la nostra vicinanza e offriamo le nostre preghiere ai parenti e amici e a tutti coloro che hanno perduto i loro beni acquisiti con le fatiche di una vita», ha aggiunto il vescovo di Rancagua offrendo «alle autorità pubbliche, ai servitori dello Stato e ai volontari il nostro aiuto». A Santiago alcune chiese sono rimaste «molto danneggiate», tra cui quella di Nostra Signora della Provvidenza, ha raccontato il nunzio apostolico nella capitale cilena, mons. Giuseppe Pinto, contattato al telefono dall’Ansa. Ma «i problemi sono soprattutto al Sud», ha precisato. In particolare non si rie-

scono a stabilire contatti con Concepcion, la città più colpita dal sisma, dove i collegamenti telefonici sono difficilissimi e da sabato non si hanno notizie dell’arcivescovo, Ricardo Ezzati Andrello, originario di Campiglia dei Berici nel vicentino. I nipoti lo stanno cercando dall’Italia, anche attraverso gli appelli sui social network. Sono invece sane e salve, a Santiago, le suore della comunità delle “Piccole Figlie” di Parma, che da anni si occupano di bambini, anziani e famiglie. Si tratta di cinque suore cilene e tre italiane. Due di queste ultime, suor Iolanda Adorni e suor Carla Lommi, alla prima terribile scossa di sabato si trovavano all’interno della scuola. La terza, suor Rosanna Bortot, in Italia da gennaio, è riuscita a contattarle e a far sapere che stanno bene.

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4 Primo piano


Elezioni in Lazio

La Polverini si rivolge al Capo dello Stato Dal partito: «La battaglia legale andrà avanti»

Respinto il ricorso del Pdl Il Tribunale rigetta l’istanza contro l’esclusione della lista presentata fuori tempo | GLI SCENARI | di GABRIELE SANTORO

ROMA - Si ferma almeno per ora, contro un cordone di carabinieri lungo l’ingresso dell’ufficio elettorale del tribunale di Roma, la corsa della lista provinciale di Roma alle prossime Regionali del Lazio. Nientecarte depositate e niente simbolo sulla scheda. La listanonc'è. Nonèservital’istanza di sabato all’ufficentrale circoLA SFURIATA cio scrizionale presso il Tribunale di Roma per cercare, in Rotondi extremis, di recuperare al volo l’inattacca ciampo dei rappresentanti di lista az«Incapaci» zurri, che, usciti dalla zona franca ROMA - Il ritardo sorvegliata dalle nella presentazione forze dell’ordine della lista del Popocon in mano la dolo delle libertà nel Lazio rischia di apri- cumentazione, re uno scontro inter- hanno cercato di rientrare fuori no alla coalizione tempo massimo che sostiene Berlu(cioè le 12) ma sono sconi. La scoccata stati bloccati dai arriva dal ministro rappresentanti delper l’Attuazione del le altre liste, in un Programma di Goimprevedibile mezverno, Gianfranco zogiorno di fuoco. Rotondi che denunIeri mattina il no cia la «incapacità» finale portava la organizzativa del firma di un’ordiPdl. «L'onorevole nanza del TribunaDe Luca da solo in le: istanza respinPiemonte ha preta. «Secondo loro la sentato in tre giorni lista non è stata preuna lista della Dc sentata, e quindi per Cota letteralnon c'è diritto» ha mente pensata e spiegato il responrealizzata in una sabile elettorale Pdl settimana. I maestri Ignazio Abrignani. del Pdl - attacca il E dunque si imbocministro- hanno fatca la via dei ricorsi: to perdere la Polve«Lunedì – ha anrini a tavolino. Io ne nunciato – ne preho piene le tasche senteremo uno di fare il parente poall’Ufficio centrale vero in questa banregionale presso la da di incapaci. Corte d’Appello, e Nemmeno la camgià mercoledì dopagna elettorale mi vrebbe arrivare induce a misericoruna risposta». Le dia». tappe successive, in caso di eventuali ulteriori no, «sarebbero il Tar e il Consiglio di Stato». Il che non dovrebbe allungare troppo i tempi, perchè i magistrati amministrativi, in caso di respingimento del ricorso da parte della Corte d’appello, «dovrebbero poi fissare un’udienza nel giro di una settimana». E comunque il Pdl è pronto ad andare fino al Quirinale. «Faccio appello al Capo dello stato – ha

Popolo della Libertà a rischio “tsunami” di MARIALUISA DI TULLIO

La candidata di centrodestra e Udc, Renata Polverini

detto la candidata presidente Renata Polverini - affinchè i cittadini possano esprimere il proprio voto per il partito più importante della Regione». Tono analogo in una lettera che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha scritto al Presidente della Repubblica. I tempi stringono, ma Abrignani sembra fiducioso anche di fronte all’ipotesi più estrema: «Rinviare le elezioni? Non ce ne sarà bisogno. Abbiamo costituito un gruppo di avvocati. Qualcuno ci deve spiegare come è possibile che al Pdl sia stato impedito di presentare le liste». I due rappresentanti di lista Alfredo Milioni e Giorgio Polesi sostengono di essere arrivati in Tribunale già dalle 11.25. Milioni si giustifica dicendo che «mi ero allontanato solo per mangiare un panino». Secondo indiscrezioni però, il ritardo fatale sarebbe nato da diverbi dell’ultima ora sulla composizione della lista. Ma, nella ricostruzione del “mezzogiorno di fuoco di Piazzale Clodio” del partito, attorno alle 12.35 Milioni si sarebbe «avvicinato a Polesi

per dargli il cambio all’interno dell’area delimitata». A quel punto «alcuni soggetti all’interno dell’area, urlando e invocando brogli» avrebbero creato il parapiglia. E nel caos entrambi i rappresentanti «venivano a trovarsi per pochi minuti al di fuori dell’area circoscritta». Il presidente della Commissione elettoraleha dunquebloccatol'accesso a tutti, e gli altri rappresentanti («a noi contrapposti politicamente»)si sonosdraiatiaterra asbarrare il passo. Tutti fuori, con i documenti lasciati per terra, davanti alla porta. «Bisogna impedire che un eccesso di burocrazia uccida la democrazia» ha affermato Polverini. . «I dirigenti del Pdl hanno combinato un gran pasticcio –è il commento della rivale Emma Bonino – La legge è chiara, il termine delle 12 è perentorio. Chi deve decidere decida, ma nel rigoroso rispetto della legge, che deve essere uguale per tutti. Se vincessi sarebbe vittoria a metà? La Polverini è in campo, ci sono liste che la sostengono».

verini Presidente. Tra le ipotesi, anche se molto reROMA - Potrebbe avere l’effetto di mota, una possibile vittoria della uno tsunami politico l’esclusione Polverini ma con una maggioranza della lista provinciale di Roma dei di centrosinistra: molti elettori del candidati del Pdl alle prossime ele- Pdl, infatti, potrebbero votare il canzioni regionali del 28 e 29 marzo. Il didato presidente, ma non dare preriflesso potrebbero infatti esserci ferenza a nessuna lista. Il segretanon solo sul risultato della urne, ma rio de La Destra Francesco Storace anche a livello politico perchè l'erro- parla «di un colpo di Stato». Per il sere o la disattenzione mette in seria gretario regionale dell’Udc «è chiadiscussione la tenuta del Pdl roma- ro che sarebbero elezioni falsate: no. Il principale partito della coali- mancherebbe un diritto per i cittadizione che ha voluto e sostiene l’ex ni». Ad essere fuori dei giochi sarebbero 41 nomi di candisindacalista, infatti, dati presenti nella lista. non avrà una sua lista e Tra questi tutti i consinon potrà vedere i suoi glieri regionali uscenti candidati di peso nella come Luigi Celori, Regione Lazio alla PiFrancesco Lollobrigisana. Tanto è vero che da e Bruno Prestagioieri il premier Silvio vanni, Donato RobilotBerlusconi, al telefono ta, e tra le new entry Lucon Renata Polverini, ca Malcotti; il sindaco si è detto «sconcertato di Marino Adriano Paper quanto accaduto». lozzi, il marito dell’asLa candidata che, sesessore capitolino Laucondo indiscrezioni, ra Marsilio, Pier Paolo sarebbe rimasta molto Terranova, Pino Canmeravigliata per l’epigemi del Cda dell’Ama. sodio, è però battaglieTutti esponenti imporra e si dice convinta di tanti del Pdl locale. vincere lo stesso anche Si tratta di un costo perchè «c'è sempre la limolto alto da pagare sta civica». E tuona: «I Gianni Alemanno datoche lacircoscrizioRadicali ci hanno impedito con la violenza di consegnare ne Lazio 1 riguarda i due terzi degli le liste. Questo è un attacco a tutta la elettori aventi diritto. Il rischio è che coalizione e alla democrazia». Si salti l’iscrizione del Pdl almeno nei muove anche il sindaco di Roma, 121 comuni della provincia, in un Gianni Alemanno che ha inviato collegio, uno dei più importanti una lettera al presidente della Re- d’Italia, che ha una densità superiopubblica per chiedere «che si ricono- re ai 4 milioni di abitanti, con 1.135 sca a tutti i cittadini di Roma il dirit- sezioni elettorali. Il Pdl non ha digerito questa to di voto». «L’inciampo» del maggior parti- esclusione e annuncia battaglia e to della coalizione infatti, avrebbe una mobilitazione per il 4 marzo come primo effetto, in caso di vitto- prossimo «contro chi vuole escluderia della Polverini, una possibile re il nostro partito dalle elezioni remaggioranza senza i candidati più gionali». Il ritardo della presentaautorevoli del Pdl. L’effetto del car- zione della lista, secondo indiscretellino rosso ai danni del Pdl pro- zioni, sarebbe stato causato da alcudurrebbe una maggiore conver- ni dissapori sulla composizione delgenza dei voti sulle liste degli altri la lista. Dissapori che adesso, dopo partiti, in particolare Udc e La De- l’esclusione, rischiano di deflagrastra. E si profilerebbe anche un re in una vera e propria lotta intestiexploit della la Lista civica per Pol- na.

Colloquio telefonico tra il premier e la candidata del centrodestra e dell’Udc

Berlusconi «sconcertato» dalla vicenda Nessuna dichiarazione ufficiale da parte del cavaliere Oggi il via libera al disegno di legge anticorruzione di YASMIN INANGIRAY ROMA - Renata Polverini lo definisce «sconcertato». Silvio Berlusconi, chiuso al lavoro nella residenza di Arcore, sceglie ancora una volta la linea del silenzio. Nessuna replica alle parole di Napolitano sulla giustizia e no comment anche sulla bufera che ha colpito il Pdl nel Lazio, dove la lista del partito per la provincia di Roma è al momento esclusa dalla corsa elettorale. Ieri sera il Cavaliere ha partecipato ad una cena con alcuni imprenditori nella villa di Lesmo, sede della futura università liberale, ma intanto -a chi ha avuto modo di sentirlo – il premier non ha nascosto l’irritazione per la gestione dell’operazione liste a Roma. ù

Il Cavaliere, da questa mattina di nuovo nella Capitale, ha intenzione di seguire in prima persona la questione e per il momento evita di sbilanciarsi nel giudizio. Certo, è il ragionamento che Berlusconi ha fatto con i suoi, non si può accettare che un eccesso di burocrazia possa mettere a rischio la democrazia, trasformando – come dice il sottosegretario Giro – la legalità in legalismo. Un’irritazione, quella di Berlusconi, che più di qualcuno nel partito traduce in preoccupazione per l’esito del voto. Non avere la lista nella provincia della Capitale, pensa qualche dirigente del Popolo delle libertà, può mettere a rischio la vittoria anche se si dovesse dare l’indicazione di votare altre liste col-

legate. A preoccupare il presidente del consiglio e leader del centrodestra è anche la ricaduta che la vicenda potrà avere sull'immagine di tutta la campagna elettorale. E' presto per parlare di resa di conti anche se, una volta che si avrà la decisione del Tar del Lazio sull'ammissione o meno della lista del Pdl, sarà inevitabile la ricerca delle responsabilità interne. Il “caso Lazio” però è solo uno dei problemi che il premier si troverà sul tavolo al rientro a Roma. Per stamattina infatti è prevista la riunione del Consiglio dei ministri che dovrà dare il via libera al disegno di legge anti corruzione. Un provvedimento su cui Berlusconi dovrà trovare l'intesa della squadra di governo. L’approvazione del disegno di legge a questo punto è fondamentale per dimostrare che l’esecutivo rispetta gli impegni presi e non sottovaluta il

problema della trasparenza della vita pubblica. Una “carta” da giocare nel corso di una campagna elettorale per il rinnovo di numerosi consigli regionali che, visti i toni usati dal Cavaliere a Torino per parlare di certa magistratura “talebana”, si preannuncia infuocata e resa ancora più accesa da quanto sta succedendo nel Lazio.

Il premier Silvio Berlusconi

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Politica lucana Il candidato governatore del Pdl non fa sconti al centrosinistra, ad Allam e De Filippo

Pagliuca ci crede e attacca a testa bassa di SALVATORE SANTORO

La platea del Park Hotel

ceconte, Egidio Digilio, Vincenzo taddei, Cosimo Latronico. E in prima fila nella sala i consiglieri regionali uscenti. Fuori invece è tutto uno sventolio di bandiere e di ves-

silli. C’è anche un pullman di piediellini targato Caserta e il camper elettorale di Pagliuca che continua a diffondere gli slogan del candidato di centrodestra. Tornando alla prima della

La nomina di Franco Mollica come segretario regionale dell’Mpa «un semplice equivoco». Lo sostiene l’onorevole Sandra Cioffi, capo segreteria organizzativa dell’Mpa che dopo aver letto della notizia riportata dal Quotidiano ha inviato un messaggio alla nostra redazione incui precisa: «Vi è stato un equivoco perchè Franco Mollica oltread essere capolista Mpa a Potenza ha avuto delega dalla segreteria nazionale federale su proposta del coordinamento regionale della Basilicata a presentare liste e che il commissario regionale Mpa è l’avvocato Savino Murro». Riportiamo la precisazione pur ricordando che la nomina di Mollica era autenticata da un notaio romano.

Giubbotto elettorale L’ABITO è rigorosamente in grigio con cravatta regimental azzurra. In perfetto stile “forzista” ma in tempi di campagna elettorale si osa. Si sa. E quindi al posto del soprabito o del cappotto griffato ecco spuntare il piumino smanicato con lo slogan che non lascia dubbi all’appartenza pidiellina: «Orgogliosi di essere lucani». Scritta in azzurro assolutamente uguale a quella che accompagna i faccioni di Pagliuca in giro per la Basilicata.

che la scelta di Nicola Pagliuca come candidato incarni nel miglior modo possibile quest'idea! Una spinta forte al cambiamento che viene da un uomo legato a questa terra, di cui conosce benissimo le dinamiche economiche, sociali e politiche. Una scelta di lungo termine, poiché ci permette di iniziare con lui un percorso di rinnovamento che andrà continuato, qualsiasi sia il risultato di questa tornata elettorale. A Nicola, al Pdl, a tutto il centrodestra lucano parliamo con franchezza: il nostro sarà un impegno spassionato e sincero a sostegno della candidatura di Pagliuca e finalizzato alla condivisione di tutte le idee, gli spunti, i contributi che offriremo durante questa campagna elettorale. Non chiediamo in cambio benefici personali o poltrone ma avvertiamo tutti che la sincerità di oggi sarà la stessa che, qualsiasi sia il responso delle urne, ci permetterà di muovere feroci critiche qualora l'azione politica del centro destra lucano non abbia come unico grande obiettivo il cambiamento e il mutamento delle condizioni e del modo di governare la nostra regione. Un in bocca al lupo va anche a tutti gli amici di Mgl che hanno scelto un percorso politico diverso, ma comunque alternativo al centrosinistra, mentre è doveroso un ringraziamento per tutte le persone, giovani e meno giovani, che ci hanno seguito durante questi mesi di attività con la speranza che continuino a starci accanto anche durante questa campagna elettorale».

Sarubbi (Psi)

Belisario (Idv)

«Confermeremo «Berlusconi, no il 2005» a riforme personali» ROSARIO Sarubbi non ha dubbi: «Ci sono tutte le condizioni per confermare la straordinaria presenza socialista in consiglio e quindi per consolidare i consensi elettorali secondo il trend positivo delle provinciali. Abbiamo liste che esprimono il radicamento del Psi sul territorio alternando generazioni di dirigenti che hanno forti legami con comunità locali e settori della società».

«BERLUSCONI faccia un atto d’amore verso l’Italia: metta da parte tutte le riforme che servono solo a lui e pensi a quelle che possono favorire tutti i cittadini, a partire da quelle per rilanciare imprese e occupazione» lo afferma il presidente dei senatori dell’Idv, Felice Belisario, dicendosi sicuro che “su questa linea tutte le forze sono pronte a un confronto serrato e senza preclusioni».

Viti, ospite d’onore della Dc

Sottoscrizione delle liste, «meccanismi poco trasparenti»

Il coordinamento No Oil non raccoglie le firme e pone dubbi di legittimità COMUNITA’ Lucana-Movimento No Oil, non ce l’ha fatta. Non è riuscita a presentare le sue liste per la mancanza di 150 firme di sottoscrizione alle stesse sulla base di raccolta per il listino regionale. «Cosa che di fatto - dice una nota della Ola - elimina dalla competizione una delle voci di maggiore dissenso al sistema di potere politico dominante in regione da decenni». Molte le cause - per il Movimento lucano - che potreberro giustificare la mancanza di firme. «Dalla paura della popolazione di esporsi, al mancato apporto di movimenti ed associazioni, dalla nostra mancata organizzazione capillare in una operazione complessa in un territorio come il nostro alla intrinseca difficoltà di una raccolta delle firme compiuta in ossequio alle leggi vigenti». Ma c’è di più. «Tutti abbiamo ascoltato di liste approntate all’ultimo momento, a volte la stessa notte precedente il termine di scadenza per le presentazioni delle liste. Ma come è possibile tutto questo? E le firme di sottoscrizione alle stesse quando sarebbero state raccolte? Nelle poche ore prima della consegna alle cancellerie delle corte d’appello dei tribunali? Siamo quindi all’assurdità conclamata». Il Movimento No Oil, sulla base di quanto appena descritto, se la sottoscrizione su moduli non contenenti la lista dei candidati o la non contestuale autentica delle sottoscrizioni non sia «una palese violazione delle leggi vigenti in materia», e se le operazioni di raccolta delle firme di sottoscrizione per le liste provinciali e regionali «siano avvenute davvero con questi criteri, cosa che renderebbe di fatto inammissibile la lista al giudizio di merito e di forma delle commissioni giudicanti». «L’esperienza pratica delle cose ci

Sul social network più importante d’Italia c’è anche chi immagina la prossima competizione elettorale come una gara sportiva. Con tanto di partenza ai blocchi. E l’immagine è inequivocabile: un’atleta pronta a scattare nei cento metri. Così ha presentato post sulla propria pagina di Facebook riguardo alle prossime elezioni regionali in Basilicata del 28 e 29 marzo, Vincenza Abatiello. Che oltre al paragone sportivo richiama alla grande responsabilità della scelta degli elettori.

Si è svolto a Ferrandina il congresso del partito lucano

sfida di Pagliuca la sensazione che sia più “aggressivo” viene colta anche da l’ex consigliere regionale Antonio Melfi che dal palco ricorda le “passate battaglie contro il centrosinistra. Durissimo nel proprio intervento è Roberto Falotico che attacca: «O governa la politica in questa regione oppure c’è il rischio che governi un’altra cabina di regia lontanissima dalla gente». Ancora più dura è la “denuncia” di Pasquale Cialdella che durante il proprio intervento più volte facendo riferimento al presidente della giunta regionale, anche ricandidato con il centrosinistra, lo indica come «Vito Ceausescu»

Movimento generazionale Il “parto” della speranza «Perché crediamo in Nicola» POTENZA - Nove mesi: tanto è passato da quando, all’indomani delle ultime elezioni amministrative, è nata l’idea di movimento generazionale lucano. Proprio da quell'esperienza si è manifestata la volontà di creare un gruppo di giovani lucani per il cambiamento e il rinnovamento della classe politica regionale. «Durante questi nove mesi - si legge in una nota inviata ieri dal movimento - nella sede che ci ha ospitato (un grazie va a chi questa sede ce l’ha concessa, Franco Mollica), Mgl ha promosso riunioni, avvicinando tanti ragazzi alle tematiche della vita pubblica, facendoli appassionare, recuperando spazi politici spesso ignorati dai partiti. Tanti sono stati gli incontri da noi promossi, con personalità della politica ma anche della società civile lucana, al fine di comprendere le dinamiche e le problematiche della nostra terra». E continua: «Ci troviamo oggi alla vigilia di un appuntamento storico; quelle che stanno per arrivare non sono semplici elezioni, ma possono rappresentare per la Lucania, ma anche e soprattutto per la nostra generazione, una grande sfida, forse l'ultima, per il cambiamento! Con la nostra attività abbiamo sempre cercato di richiamare all'unità le forze politiche del centro destra, poiché crediamo che solo attraverso la creazione di una coalizione forte, unita ed alternativa, nei fatti e nelle proposte, si potesse sconfiggere il grumo di potere che da 15 anni (ma forse anche più….) governa questa regione. Crediamo ora, convintamente,

“Equivoco” in Mpa

ipse dixit

Miko Somma

dice che nessuna delle leggi è osservata durante la raccolta delle firme». «Qualsiasi cittadino lucano - si legge ancora nella nota - a cui sia capitato di sottoscrivere una lista sa perfettamente che quanto appena descritto è la prassi comune, prassi sottintesa con cui i partiti compiono un’operazione preliminare fondamentale per la verifica dei requisiti formali per la presentazione delle liste, violando sistematicamente le leggi durante procedure che sono fondamentali principi propedeutici del più importante atto democratico del nostro ordinamento, il diritto-dovere civico del voto. Chiediamo pertanto, sulla base di quanto appena descritto, che ogni cittadino lucano a cui sia imposta questa prassi ne faccia denuncia alle autorità competenti, chiedendo che la propria firma venga rintracciata e depennata dalle liste dei sottoscrittori e che vengano avviate le procedure inquirenti del caso»

| PARTENZE ELETTORALI | Allam parte da Lavello e lancia Pettorruso LAVELLO - Dopo Ivano Scotti candidato per Sinistra ecologia e libertà che ha aperto la campagna elettorale con la sua presentazione presso la sezione nella centralissima Piazza Matteotti, è stata la volta di Antonio Pettorruso, consigliere comunale della Primavera lavellese, con Magdi Cristiano Allam. Il candidato alla presidenza della giunta regionale, Allam, ha scelto la cittadina dauna per tagliare il nastro della campagna elettorale per le elezioni regionali del prossimo 28 e 29 marzo. L’appuntamento si è svolto presso il teatro Sacro Cuore per un incontro con la cittadinanza in una delle roccaforti del Partito democratico luogo di origine dell’ex presidente dell’amministrazione provinciale di Potenza, Sabino Altobello. «E' sicuramente un onore - ha detto il candidato consigliere regionale AntonioPettorruso -per lacittadina dauna avere a battesimo Magdi Cristiano Allam e conoscere in anteprima il motivo della sua candidatura». «Questo - ha proseguito Pettorusso- è un treno che sta passando se saremo bravi a far comprendere quanto grande sia l'occasione cambieremo il corso della storia, allo stesso tem-

Magdi Cristiano Allam

po qualora non dovessimo far coglier l'importanza di questa rivoluzione culturale per la Basilicata saranno davvero anni bui». Intanto definite la candidature lavellesi anche nei grandi partiti. Per il Partito democratico sarà Antonietta Botta, ex sindaco di Lavello e presidente della commissione regionale Pari opportunità, mentre per il Popolo della libertà sarà l'assessore comunale Antonello Catarinella già in precedenza candidato tra le fila di Forza Italia al seggio di consigliere regionale». Di certo Antonio Pettorusso, con la nuova squadra politica guidata dall’ex vicedirettore del Corriere della Sera, Magdi Allam si gioca tutte proprie carte. Daniele Masiello

«CHI si aspettava all'Assemblea Congressuale della Dc una sala di anziani e “nostalgici” ha dovuto ricredersi. Età media decisamente al di sotto dei 50 anni con una buona presenza di giovani under 35 anni, numerose donne: è il colpo di occhio della sala convegni dell'Hotel degli Ulivi di Ferrandina, gremita con tanta gente rimasta in piedi, dove si sono “rivisti” i democristiani». Lo si legge nella nota del partito che prosegue: «E al tavolo della Presidenza a testimoniare il passaggio della “staffetta” dalla “vecchia” generazione della Dc alla più giovane, Domenico Martino, 25 anni, vice sindaco di Pomarico e uno dei più giovani vice sindaco d'Italia». A completare l’ufficio di presidenza del congresso c’erano Raffaele Lisi e Nino Pellegrino (componenti della Direzione nazionale del partito), Antonio Claria (Direzione nazionale e segretario regionale Puglia) e Saverio Carbone assessore di Policoro. Nel parterre degli ospiti in prima fila l’assessore regionale del Partito democratico Vincenzo Viti che è stato accolto dal segretario regionale della Dc, Giuseppe Potenza che lo ha salutato: «Sei uno di noi». Chiaro il riferimento al passato democristiano di Vincenzo Viti. Subito dopo Giuseppe Potenza ha aggiunto: «Nel panorama politico lucano affollato di partiti, partitini e movimenti, noi, che non siamo presenti alle regionali con una lista, non rinunciamo allo scudo crociato con un obiettivo ambizioso ma non impossibile che è quello di “contaminazione” dei vari schieramenti e partiti che

Viti mentre interviene al congresso Dc e a lato il tavolo della presidenza

pure si richiamano ai valori cattolici. Dopo l'esperienza delle provinciali 2009 fortemente lacerante per i cattolici siamo ad affrontare una nuova dura prova elettorale che si preannuncia altrettanto lacerante per i cattolici». Da qui le critiche di Giuseppe Potenza a Magdi Cristiano Allam. «Ogni tanto ha detto il segretario Dc - mi viene il dubbio che in Allam ci sia un qualcosa di eccessivo: la missione della Divina Provvidenza, il linguaggio profetico, in sostanza l'europarlamentare sembra voler fare, in ogni momento, la volontà di Dio, che Dio lo voglia o no». E quindi ha proseguito Giuseppe Potenza: «Non abbiamo bisogno né di politici di importazione, né di nuove crociate e tanto meno di tentativi di intercettare scontenti, delusi ed astensionisti. Perché di questo si tratta con l'operazione Io amo la lu-

Oggi, 1 marzo, alle ore 19.00, Gennaro Straziuso, candidato alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo per ilpd nella circoscrizionedi Potenza, inaugurerà il suo comitato elettorale nel capoluogo invia del Gallitello 86(ex sede Forestale - nei pressi della concessionaria Sanza Motors). Alfredo Mantovano, sarà oggi marzo a Matera e in provincia per una serie di appuntamenti. Prima al municipio di Scanzano Jonico; poi alle 17.10 a Tursi. Poi alle 18.40 a Tricarico. Chiude a Matera, all’Hotel San Domenico. Anche il consigliere regionale uscente e candidato all’aula di viale Verrastro con l’Mpa (nella cui lista circoscriziona-

cania. Ma, di grazia, chi è quello che vive in Lucania e non ama la Lucania? Chi non vorrebbe costruire un futuro migliore e più solidale? E' chiaro che amare la Lucania non basta a chiedere il voto dei cattolici». Stoccate anche agli ex alleati del Pdl da parte di Giuseppe Potenza: «I democristiani sono delusi dal comportamento del gruppo dirigente lucano del Popolo della libertà. In più occasioni abbiamo rivendicato l'orgoglio della nostra autonomia altrimenti avremmo fatto come Rotondi che è confluito nel Pdl buttando la spugna. Lo abbiamo detto a Viceconte, a Taddei, a Digilio: non ci sentiamo figli di un Dio minore. E poi non siamo soddisfatti dell'opposizione svolta nell'ultima legislatura perché troppo formale e poco legata alle esigenze vere della gente. Per questo ci sentiamo liberi di scegliere i candidati che abbiano un al-

le di Potenza è capolista) Franco Mollica inaugurerà oggi il suo comitato elettorale a Potenza. Appuntamento alle 19 (presso il palazzo Diana) Il 5 marzo presso l’Efab di Tito Scalo Nicola Pagliuca, candidato governatore per il centrodestra dà appuntamento per l’evento “Orgogliosi di essere lucani”. Con musica, dj e tanti invitati. Ilcandidatopresidente perilcentrosinistra, Vito De Filippo aprirà ufficialmente la campagna elettorale il prossimo 3 marzo, mercoledì, a Potenza, alle 17.30, presso il teatro Don Bosco Il senatore Ignazio Marino sarà in Basilicata il prossimo 5 marzo. Ore 12 e

to profilo etico innanzitutto, profondi valori cattolici, una “storia” personale trasparente vissuta nella Dc, che dia fiducia, che non abbiano più nulla da dimostrare. Non vogliamo più consegnare i nostri voti, i voti dei cattolici ad occhi chiusi o come fossero cambiali in bianco che nessuno potrebbe onorare». E’ poi intervenuto l'assessore Vincenzo Viti che ha ricordato: «Il pensiero cattolico democratico attraverso la sua missione straordinaria ha fatto la storia del Paese, ha fatto crescere il Mezzogiorno». Ha concluso il segretario Dc del Materano Domenico Martino «C'è una sorta di timidezza da parte di molti cattolici nell'uscire allo scoperto. Noi vogliamo continuare ad incoraggiare i cittadini a fidarsi della buona politica perché gli ideali democratico cristiani non sono superati dal nuovismo».

30 Lavello: inaugurazione sede dei Giovani democratici, poi alle 16 a Matera per un incontro - dibattito sul sistema sanitario regionale con Salvatore Adduce, candidato sindaco per il centrosinistra di Matera. A Potenza alle 18 Potenza (Country Inn) per un dibattito sul Nucleare e la green economy con Valerio Tramutoli, docente universitario, e Vito De Filippo, Presidente della Regione Basilicata. In chiusura alle 20.30 ad Avigliano con una iniziativa elettorale con il candidato sindaco di Avigliano per il centrosinistra, Vito Summa, e Donato Paolo Salvatore.

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POTENZA - L’atmosfera è frizzante in sala. Non si vedono espressioni sui volti di chi si sente sconfitto in partenza. Anzi. Il salone convegni del Park Hotel di Potenza è affollato. Troppo e viene addirittura tolto un pannello divisorio perallargare lospazio; altrimenti i simpatizzanti del centrodestra lucano non ci entrano. Parte così ufficialmente la sfida elettorale per il governo della Regione Basilicata, di Nicola Pagliuca. E il candidato presidente della giunta del Pdl, è motivato. Tiene il palco abbondantemente oltre la mezz’ora. E’ aggressivo dialetticamente. Ne ha per tutti. Contro Magdi Cristiano Allam e la sua “Io amo la Lucania”, contro Vito De Filippo, il Partito democratico e il centrosinistra e soprattutto contro la maggioranza in consiglio regionale «che negli scorsi cinque anni ha gestito male le risorse e non ha ascoltato i consigli e le proposte della nostra opposizione». Pagliuca non mostra incertezze. Guarda diritto avanti a sè e si scaglia contro quel centrosinistra lucano «che quotidianamente toglie, confondendo la solidarietà con l’assistenzialismo e rinunciando a ogni tentativo di sviluppo reale della Basilicata, al sol fine di recuperare, sotto forma di clientelismo i consensi della gente». La platea lo ascolta. Il tavolo dei big della coalizione fa segni di condivisione continua a ogni frase. Nicola Pagliucaprende coraggio da ogni applauso e va avanti deciso: «Il centrosinistra non ha più il diritto di governare questa regione». Gli applausi si sprecano prima del finale. Poi tutti in piedi compresi i big a salutare la frase finale del candidato governatore Nicola Pagliuca. Ha chiuso praticamente urlando e chiedendo a tutti il voto perchè «Sono orgoglioso di essere lucano». In platea ci sono tutti i candidati della lista regionale per la Provincia di Potenza. E ci sono i big. E cioè tutti i leader dei partitie dei movimenti politici che sostengono Pagliuca nella sfida regionale. Inprima filaneltavolo deirelatori ci sono Roberto Falotico dell’Alleanza di centro che è il capolista di “Per Pagliuca”, Franco Mollica dell’Mpa, Vincenzo Giuliano, Antonio Melfi, Camillo Naborre e l’imprenditore del Vulture, Pasquale Cialdella che guida la lista Mia. E poi ci sono i parlamentari pidiellini, Guido Vi-

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Politica lucana

Fuori Bolognetti, come annunciato Stoppata nei Sassi la lista comunista

Esclusa la Federazione A Matera saranno presentate le controdeduzioni per un “salvataggio” in extremis MATERA - Se l’esclusione della lista radicale BoninoPannella non è una sorpresa, lascia l’amaro in bocca a parecchi il “no” che dal tribunale è arrivato, a Matera, alla lista della Federazione di Sinistra d’alternativa. La lista (nata secondo un accordo politico nazionale che riunisce Prc, Pdci e Socialismo 2000) non sembra sia stata ritenuta ammissibile per la mancanza del deposito dei certificati, contestualmente alle firme raccolte. Già sabato mattina, durante la consegna, era stato chiaro che qualche cosa non andava: era stato fatto mettere a verbale che parte delle firme raccolte in totale erano depositate presso i comuni di Matera e Ferrandina. Fino a ieri, l’attesa, poi la comunicazione di una quasi certa esclusione della Federazione dalla competizione regionale nella circoscrizione di Matera. Almeno fino al verdetto definitivo che seguirà alle controdeduzione che la sigla, oggi, depositerà presso la cancelleria. L’eventualità di una corsa a metà, solo nella provincia di Potenza, imporrebbe ai partiti “comunisti” lucani uno sforzo duplice e un’attesa raddoppiata per poter sperare di rientrare in consiglio regionale in caso di vittoria del centrosinistra e della coalizione guidata dal candidato presidente Vito De Filippo. Stamattina, comunque, maggiori certezze. Per tut-

Federazione sinistra

Bonino-Pannella

PROVINCIA DI MATERA

PROVINCIA DI POTENZA

1 Mandile Francesco

1 Bolognetti Maurizio

2 Giannace Pietro

2 Giordano Carlo

3 Rago Vincenzo

3 Triola Sabrina Armanda

4 Ritunnano Vincenzo

4 Latorraca Michele

5 Passavanti Giacomo

5 Farella Concetta

6 Grieco Antonio

6 Gaia Rosini

7 Vertugno Giuseppe

7 Bilotti Stefano

8 Continanza Maria

8 Berardo Rocco

La lista della Federazione che rischia l’esclusione a Matera e quella che Bolognetti (a destra) ha presentato a Potenza pur sapendo di non venire

9 Barchiesi Alessandro 10 Bossi Carlo 11 Sorrentino Carmen 12 Mancuso Roberto 13 Migliorati Pietro 14 Scozzafava Romano 15 Fortunato Antonio 16 Bernardini Rita

ti. Perchè tutte le sigle che hanno presentato una propria lista dovranno recarsi nei tribunali dei due capoluoghi a ritirare (con l’esito positivo delle analisi delle documentazioni allegate alle liste e alle firme raccolte) i certificati di “via libera”. Meno sorpresa, invece, per l’esclusione della lista che avrebbe avuto Maurizio

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Bolognetti, candidato presidente alla Regione Basilicata per i Radicali. Del resto, lo aveva annunciato già più volte, nei giorni scorsi, che la presentazione delle firme raccolte (meno di quelle necessarie) e delle liste avrebbe avuto un esito scontato, ma solo dal punto di vista formale. «Perchè non è che mi sono arreso - ha

LA CORSA DI DE FILIPPO

spiegato anche ieri, dopo un comizio, a Latronico, in cui ha raccontato l’accaduto e denunciato ancora una volta quello che ritiene un sistema antidemocratico - E’ il sistema che mi ha “espulso”, non consentendo, spiega, una partecipazione reale e democratica». Annuncia nuove azioni di protesta davanti a quel Tribunale,

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Comincia da Brienza il tour Si parte dall’innovazione BRIENZA - “Basilicata l’innovazione continua”. Parte da Brienza il tour elettorale del “De Filippo bis” con nuove idee e nuovi programmi del centrosinistra lucano. Non manca però una sferzata al governo di centrodestra. «La Regione non può sostituirsi al governo centrale. Ci manca lo Stato che arretra sempre più lasciando il Mezzogiorno da solo». E’l’affondo lanciato ieri mattina dal candidato alla carica di presidente, Vito De Filippo contro la “strategia politica e programmatica del centrodestra”. Non sorvola sulla questione del nucleare. «L’iniziativa legislativa del Governo è sbagliata nel merito e nel metodo - ha detto De Filippo perché mette in campo una inopinata scelta sul nucleare. La strada sostenibile nel nostro Paese e della nostra regione è quella dell’utilizzo delle fonti rinnovabili di qualità. Le procedure del Governo incidono negativamente però sulle prerogative delle Regioni. Siamo contro il nucleare perché è una scelta che non ha esiti immediati». Ed ancora «la Basilicata è una regione dai conti in ordine». Per De Filippo «è appena iniziata la fase della nuova governance con la soppressione di enti inutili, l’istituzione delle comunità locali, la riforma dei consorzi industriali, dell’Apt e del riassetto del servizio sanitario regionale. Il tutto per incrementare la qualità dei servizi nella nostra regione». De Filippo non sorvola neanche sulle royalties. «Il petrolio è saldamente nelle mani dello Stato e del-

le compagnie estrattive - ha aggiunto - a noi resta il 7 per cento. Eppure abbiamo raggiunto la riduzione del 15 per cento del costo energetico della bolletta del gas. E’ un risultato non da poco». Dinanzi alle grandi crisi industriali «la Basilicata si è trovata sola - ha detto De Filippo - lo stesso vale per le infrastrutture. Si parla della Tito-Brienza da circa 12 anni. La legge obiettivo era un programma dello Stato. Ora scopriamo che il VI lotto costa 100 milioni di euro, ma che l’Anas ha zero lire per tutta la Basilicata. Anche sulla questione della ricostruzione post-sisma dell’80 la Regione si è dovuta sostituire allo Stato. Si è pensato a contrarre dei mutui da destinare ai comuni per far fronte alle loro esigenze». Per non abbandonare il futuro De Filippo non ha dubbi. Lavoro, innovazione, ricerca, riforme della Pubblica amministrazione e micro produzione energetica per le famiglie e le imprese sono le prerogative del De Filippo bis. Accanto a lui ieri tutti i rappresentanti delle forze politiche in loco del centrosinistra. Presente anche la candidata Collazzo (Sel). La regione Basilicata è andata oltre. «Il Piano energetico regionale, il Piano triennale di forestazione, i progetti per i giovani - ha detto De Filippo - i Pois e i Piot daranno vita a piani integrati per il turismo e servizi del welfare». Con programmi alla mano ieri De Filippo ha lanciato la sua nuova sfida ad una “Basilicata che continua sulla scia dell’innovazione”. Angela Scelzo

quello di Potenza, in cui ha presentato la sua lista. Ma per indicare le scorrettezze del «sistema antidemocratico» richiama anche i colleghi contendenti al consiglio regionale. Scalpore ha fatto l’esclusione di Di Lorenzo a Matera all’ultimo minuto, molte liste non sono state rese note fino all’ultimo minuto, i listini sem-

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bravano quasi segreti. «Noi, invece - conclude - per la lista Bonino Pannella, da giorni avevamo pubblicato gli elenchi per tutte le province in cui abbiamo deciso di correre on line. Anche perchè - aggiunge - le firme, secondo al legge italiana, vanno raccolte sotto l’elenco dei candidati già confezionato».

LA RIFLESSIONE

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Cultura cattolica e partecipazione politica Un binomio che funziona LA CULTURA cattolica democratica ha contribuito in maniera decisiva a evitare una funzione residuale della partecipazione dei cattolici alla vita pubblica. Soprattutto dopo la fine della cosiddetta “Prima Repubblica”, è stata la cultura cattolico democratica memore di quelle radici e quella lezione che ha individuato, a fronte della smobilitazione del sistema di rappresentanza prodottosi nel decennio degli anni ottanta, lapossibilità diuna nuova legittimazione e un nuovo funzionamento delle istituzioni attraverso quella che è stata prevalentemente la battaglia sulle regole e sulla realizzazione del bene comune. La presenza dei cattolici nella vita politica italiana ha conosciuto diverse fasi, dall’esilio volontario ai tentativi di presenza unitaria. Nessuna forma può rappresentare un dogma, sono tutte manifestazioni storiche, transeunti, realtà che rispecchiano la contingenza dei tempi. D’altronde, il sogno di una politica cristiana non va confuso con la politica dei sogni, con l’estetica cool della novità a tutti costi. Né può paragonarsi a quella prassi dell’annuncio ad effetto e dello slogan populista che ormai è penetrata nel di-

scorso pubblico nazionale. Piuttosto, il sogno interroga criticamente la realtà, e lo fa proponendosi compiti audaci, da realizzarsi nel lungo periodo, con fatica, spirito di servizio, esercizio di virtù umane. Queste devono essere le caratteristiche di una generazione nuova di italiani e di cattolici che, pur nel travaglio della cultura odierna e attrezzandosi a stare sensatamente dentro ad essa, sentono la cosa pubblica come importante e alta, in quanto capace di segnare il destino di tutti. Credo che chiunque operi in realtà associative che fanno riferimento al mondo cattolico possa tentare di fornire una molteplicità di risposte, per provare a progettare, senza i determinismi dell’ideologia, un rinnovato paradigma del servizio da offrire alla comunità. Su questa strada bene si colloca l’incontro fatto nei giorni scorsi dall’Azione Cattolica dal titolo “La ricerca di uno spazio politico per i cattolici” dove è stato proposto un tavolo in cui nessuno debba preventivamente rinunciare alle proprie appartenenze. Gianpaolo Carretta Segretario cittadino e Capogruppo PD Potenza

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Oggi a Potenza iniziativa nazionale di Legautonomia, Upi e Anci Basilicata

Federalismo e nuove opportunità Carta delle autonomie e protagonismo di enti e territorio: ecco cosa cambia SANITA’ L’Udc di Melfi riflette sulle conseguenze del nuovo modello per il Vulture

POTENZA - Sarà un’impor- ed efficaci le politiche a sotante occasione di riflessio- stegno dei cittadini e delle ne sui problemi del Paese, imprese. L’appuntamento, che sasulla crisi economica e sui processi di riforma in corso, rà introdotto dai saluti del e presidente sia sul versante istituziona- sindaco le sia su quello della risposta dell’Anci Basilicata Vito ai bisogni sociali, oltre che Santarsiero e del presidente sulla ristrutturazione del della Regione Vito De Filippo e che vemodello drà le coneconomicoclusioni afproduttivo fidate al e sui suoi presidente possibili della Proesiti. vincia di “Primo Potenza e attore: il presidente territorio. UPI BasiliIl federalicata Piero smo e carta Lacorazza, delle autoè per quenomie” è il sta mattina titolo a Potenza, dell’inizianella sala tiva nazioconferenze nale che Ledel Museo gautonoprovinciamie, in col- Lacorazza (Upi) e Santarsiero le in via Ciclaborazio- (Anci) cotti, con ne con Upi Basilicata e Anci Basilicata, inizio alle ore 16. Oltre agli interventi del ha voluto organizzare a Potenza su temi di altissima at- senatore Filippo Bubbico e dell’On Vincenzo Taddei, intualità. Al centro del dibattito sa- terverranno l’On. Oriano rà in particolare il ruolo dei Giovanelli dell’Ufficio di territori e degli enti locali Presidenza nazionale Lenell’ambito della sfida fede- gautonomie e l’On. Antonio ralista che può rappresen- Misiani Responsabile natare un’opportunità, a con- zionale Finanza locale Ledizione che si entri nel meri- gautonomie, oltre a Eduarto delle scelte da compiere do Racca editorialista guida per rendere efficiente la “Enti Locali” de “Il Sole 24 macchina amministrativa Ore”.

SI FERISCE CON LA MOTOZAPPA Agricoltore di Campomaggiore CAMPOMAGGIORE Con l’avvicinarsi della stagione estiva, tornano anche gli incidenti in agricoltura. Ieri mattina, a Campomaggiore, un uomo di circa 63 anni, mentre stava lavorando nella sua campagna, si è ferito con il motozappa. Per fortuna le ferite riportate a una gamba e a un piede non risultate gravissime. Il 118 è intervenuto prontamente e l’uomo è stato trasportato al San Carlo di Potenza. Le sue condizioni al momento non sono gravi. Le temperature miti degli ultimi giorni spingono molti ai lavori in campagna. Come sempre la raccomandazione è di usare la massima cautela per evitare incidenti, ancora molto diffusi nel settore.

Riforma, Tamburriello attacca Iannicelli MELFI - Per un “consulto sulla stato della sanità in Basilicata” la sezione di Melfi dell'Udc ha promosso un convegno che si è svolto sabato scorso presso il salone degli stemmi nel Palazzo vescovile. Ai lavori hanno preso parte esponenti del mondo sanitario di diversa estrazione politica, culturale, tecnica. La presentazione è stata affidata al segretario di sezione, Raffaele Moccia. Il medico ha spiegato lo spirito dell’iniziativa che si è posta come momento di aggiornamento, conoscenza e dibattito alla luce della nuova fase di attivazione della riforma nelle Asl. Giancarlo Vainieri, già direttore dell'Azienda sanitaria di Venosa, ha inquadrato il tema rappresentando la nuova tendenza di una sanità promotrice di salute e benessere. Durante il suo mandato, il dirigente seppe attivare il virtuoso Piano della salute, supportato dai punti salute successivamente inaugurati in diversi comuni. Con questa intuizione, ancora oggi riproposta, si è riusciti a spostare il baricentro del sistema sanitario dall'ospedale al territorio. Nell'area del Vulture furono introdotti i distretti della salute, articolati attraverso diverse sperimentazioni che probabilmente andrebbero rilanciate dopo anni di una gestione arretrata ed oscura. Il presidente dell'ordine dei medici della provincia di Potenza, Enrico Mazzeo Cicchetti ha rilevato che in Basilicata andrebbe riqualificata l'assistenza ospedaliera, già a buon livello, adeguando le linee della riforma nelle Asl alla realtà locale. Potenziando, inoltre, l'apparato amministrativo e gestionale anche nell'assistenza sanitaria depauperata di risorse dirigenziali per la continuità del sistema. Particolarmente critico, inoltre, è stato l'intervento del sindaco di Venosa, Bruno Tamburriello che ha denunciato un degrado ed una spoliazione del territorio del Vulture, cui è stato sot-

PIANO SOCIOSANITARIO Anisap: «Tradurre obiettivi in indicazioni pratiche»

Il sindaco di Venosa, Tamburiello

tratta decisionalità con l'unico risultato ottenuto dello scadimento dei servizi e delle infrastrutture stradali. Il primocittadino di Venosaha duramente attaccato il direttore generale, Edmondo Iannicelli che «sarebbe stato mandato - ha spiegato il sindaco, Tamburriello - per distruggere i servizi, gli ospedali della zona e contribuire a perseguire il disegno di tenere sotto scacco la nostra area. Piuttosto si faccia l'ospedale di Venosa sede del polispecialistico, come era stato programmato e si rilanci Melfi sede del pronto soccorso attivo, ma in modo fattivo e con la vigilanza delle amministrazioni locali. Adesso bisogna cominciare tutto daccapo». Il medico Goffredo Pizza, infine, ha concluso i lavori. L'esponente locale Udc ha tratteggiato luci ed ombre del sistema rappresentando l'impegno di chi opera nella sanità. L'impegno è perchè si possano fare nuovi progetti purché affidati a gruppi direzionali capaci e sperimentati ma pure appassionati alle esigenze del cittadino-utente. Vittorio Laviano

Partecipano all’iniziativa i Comitati migranti e lucani all’estero

“Sciopero degli stranieri”, aumentano le adesioni NELLA giornata nazionale dedicata allo “sciopero degli stranieri” anche gli immigrati in Basilicata fanno sentire la propria voce con varie iniziative a Palazzo san Gervasio, a Matera e a Potenza. L’appuntamento nasce dall’idea di extracomunitari francesi. L’iniziativa di domani sarà sostenuta in Basilicata dalle commissioni regionali migranti e lucani all’estero, che - hanno fatto sapere ieri aderiscono e sostengono le manifestazioni che si svolgeranno in Basilicata, in Italia e in Europa il 1 marzo. « Si tratta di iniziative - sostengono le Commissioni che, oltre a rimarcare la necessità di garantire diritti fondamentali per i migran-

ti, segnalano l'esigenza di definire e attuare interventi importanti per migliorare la condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone». Anche il comitato di redazione della Rivista “Basilicata Arbereshe”, il direttore responsabile-Fondatore della testata etnica , l'associazione Culturale “In Arte Basilicata” di Barile, hanno fatto sapere di aderire alla manifestazione che si svolgerà oggi. «Per sostenere - è scritto in una nota stampa - un’integrazione omologante ed annullatrice delle “radici” etnico-linguistiche ed antropologiche , a favore di un mutuo ed arricchente scambio di culture, fedi religiose, costumi, tratti di civiltà».

BANDO DI GARA PER ESTRATTO L’ENEA con sede in Roma, Lungotevere Thaon di Revel, 76 (tel. +390636271, fax +390636272777), esperisce una procedura aperta per il servizio di igiene ambientale nel Centro Ricerche Trisaia (gara n. 813). Importo: € 1.564,380,00 - IVA esclusa. Esecuzione delle attività presso il Centro Ricerche Trisaia. Durata: 36 mesi. Ammessi a partecipare alla procedura di affidamento i soggetti ex D.Lgs. 163/2006, art. 34. Aggiudicazione: prezzo più basso. Presentazione offerte entro le ore 12.00 del 06/04/2010. Per l’effettuazione del sopralluogo obbligatorio rivolgersi, previo appuntamento (lunven/ore 9-16), al Responsabile di Procedimento ing. Giovanni Santarcangelo, tel:+390835974409 – fax:+390835974292 – email: giovanni.santarcangelo@enea.it. Il bando di gara integrale è stato trasmesso per via elettronica alla Commissione della Comunità Europea il giorno 22/02/2010, e può essere reperito, unitamente ai capitolati d’oneri e documenti complementari nel sito Internet: www.enea.it. Il Commissario Giovanni Lelli

POTENZA «La recente diffusione della bozza del nuovo piano di integrazione sociosanitaria regionale e del Rapporto 20082009 da parte dell’Osservatorio epidemiologico regionale rilancia le attese e le aspettative degli utenti e degli operatori tutti - pubblici e privati - del servizio sanitario regionale sulla nuova legislatura regionale che dovrà portare a termine alcuni programmi condivisi, ma anche determinare le condizioni per una “marcia in più”nella “guida”della sanità lucana». E' quanto sostiene l'Anisap Basilicata (associazione nazionale istituzioni sanitarie ambulatoriali private), sottolineando che “le aspettative, nello specifico, sono rivolte al nuovo Piano sanitario regionale, strumento non più rinviabile per adeguare strutture e servizi ed armonizzare la rete privata a quella pubblica, e alla qualità della concertazione tra i soggetti interessati e le aziende di settore. «Si tratta, in sostanza, di tradurre in indicazioni operative concrete gli obiettivi da tempo individuati e intorno ai quali si registra un ampio consenso circa le azioni di innovazione del sistema, i macrostandard rotazionali ed organizzativi, gli strumenti di valutazione della produzione e della qualità, le risorse da impiegare. E', del resto, il richiamo al “più ampio processo partecipativo” attraverso il coinvolgimento delle comunità, delle istituzioni locali, degli operatori sociosanitari e delle forze di rappresentanza politica e sociale che - sottolinea l'Anisap - rappresenta la condizione prioritaria e qualificante per dare risposte dalla diffusa domanda di maggiore tutela ella salute. E’ necessario riprendere il confronto tra Regione e associazioni della sanità privata per passare dal “centralismo gestionale sanitario” e da una visione “ospedalicentrica” a servizi e prestazioni sanitari più efficienti sul territorio, attraverso una più efficace integrazione pubblico-privato, l'unica in grado di spostare la spesa verso la prevenzione».

Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza ESTRATTO DELL’AVVISO DI GARA – PROCEDURA APERTA Fornitura di Protesi Valvolari per Cardiochirurgia, Protesi Vascolari per Chirurgia Vascolare, Dispositivi Medici per Cardiochirurgia e Dispositivi Medici di Protezione. Importo complessivo dell’appalto per il triennio € 7.894.350,00 + IVA per l’intero triennio (€ 2.631.450,00 annui) così suddiviso: • Lotto n. 1 “Protesi valvolari cardiache per cardiochirurgia” per l’intero triennio € 1.221.00,00 (€ 407.000,00 annui) (CIG. 0433489E6C); • Lotto n. 2 “Protesi vascolari per chirurgia vascolare” Per l’intero triennio € 2.385.600,00 (€ 795.200,00 annui) (CIG. 0433491017); • Lotto n. 3 “Dispositivi medici per cardiochirurgia” Per l’intero triennio € 1.905.150,00 (€ 635.050,00 annui) (CIG. 04334996AF); • Lotto N. 4 “Dispositivi medici di protezione” Per l’intero triennio € 2.382.600,00 (€ 794.200,00 annui) (CIG. 04335039FB) criterio: offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. n. 163/06. Le offerte, accompagnate dalla documentazione amministrativa, dalla cauzione provvisoria e quant’altro previsto in conformità al bando integrale di gara, devono essere presentate al Direttore Generale dell’Azienda, via Potito Perone – CAP 85100 – Potenza (PZ), entro il termine perentorio delle ore 13:00 del 06/04/2010. Il bando integrale è stato inviato alla G.U.C.E. in data 10/02/2010, pubblicato sulla G.U.R.I. n. 19 del 17/02/2010 e all’Albo dell’Azienda e può essere richiesto, unitamente alle informazioni e agli atti connessi e richiamati, tutti i giorni, escluso il sabato, dalle ore 10 alle ore 12, ai seguenti recapiti: U.O. Provveditorato Economato – telefono: +390971612677 – fax. +390971612551. Potenza, 17/02/2010 Il Direttore Generale (Ing. Giovanni De Costanzo)

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24 ore in Basilicata

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Alcuni presidenti degli organismi consultivi contestano l’elezione della carica di raccordo

Quartieri, ricorso sul coordinatore Il nodo su un delegato: «Ma se il punto è la partecipazione, perchè questo problema?» SOTTO la lettera ufficiale, alcune firme di presidenti di comitato di quartiere (tra queste Macchia Romana, Lucania, Poggio Tre Galli) che hanno fatto ricorso contro l’elezione delcoordinatore dei comitati di quartiere dello scorso 7 gennaio (è stato eletto Giovanni Caggiano, presidente del comitato di quartiere di Rossellino). Senza mezzi termini spiegano di ritenere «il deliberato illegittimo» perché indicano tra i motivi - «il presidente dei comitati di quartiere di Macchia Romana, Rocco Misuriello, nel delegare un suo rappresentante», impossibilitato a partecipare all’elezione, ha nominato «il segretario» dell’organismo consultivo. L'errore sta nel fatto che - spiegano - il regolamento del comitato di quartiere prevede che sia il vicepresidente a sostituire il presidente. Ecco perché «la riunione, anche se era presente la maggioranza dei presidenti dei comitati, era illegittima in quanto irritualmente costituita». Chiedono, perciò una nuova convocazione «nella quale ridiscutere la nomina del coordinatore dei comitati di quartiere». Il punto però, spiega Caggiano, è quello del contesto: «Se lo spirito con cui l’amministrazione ha deciso di far nascere i comitati di quartiere è quello della partecipazione, se proprio la partecipazione è il principio su cui sorgono i comitati, perché la “forma” deve diventare l’ostacolo? Seun presidentedelega un’altra persona a partecipare a una riunione, perché qualcuno degli altri convenuti dovrebbero dire “no, tu non puoi partecipare e votare”?». Non se il principio è quello richiamato in calce. La verità è che quella che avrebbe dovuto essere un’iniziativadi partecipazione e coinvolgimento popolare, rischia di trasformarsi in una piccola battaglia tra le parti. E uno dei nodi da sciogliere nella contesa, proprio una norma formale, l’articolo numero 10 del regolamento dei comitati (quello che regola la Conferenza dei presidenti dei direttivi). Da un lato c’è chi ne chiede l’abolizione perché «il coordinatore dei presidenti - dice Orazio Colangelo (tra i firmatari del ricorso) - ha solo un ruolo di direzione dei lavori nella conferenza dei presidenti, non un ruolo di rappresentanza complessiva». Anche perché ogni rione «ha le sue esigenze, i suoi problemi». Detto in termini “pratici”, «da tempo sollecito il tema - fa eco Rocco Pace, presidente dei comitati di Quartiere di Piani del Mattino - Quella del coordinatore è una figura che non serve perché c’è già un assessore delegato e adesso

ATTI VANDALICI AL CIMITERO

Molinari: «Non è più un caso sporadico» Il cimitero di Potenza

Un momento delle votazioni per le elezioni dei comitati di quartiere nel novembre 2008, poco più di un anno fa

l’amministrazione ci ha anche fornito una struttura al suo interno con cui colloquiare con tanto di funzionari e dirigente delegato alla partecipazione e ai comitati». Così, «facciamo tanto per snellire la burocrazia e poi aggiungiamo anche questa figura? Se la necessità è quella di coordinare i lavori o stilare il verbale ci sono già i funzionari comunali che potrebbero “sopperire”». In ogni caso «prima di affidare responsabilità di rappresentatività -aggiunge VincenzoIacovino, presidente comitato di Poggio Tre Galli e tra i contestatori dell’articolo 10 del regolamento - credo sia il caso di convocare una conferenza dei presidenti e stilare un documento che poi va votato» sui temi più urgenti da affrontare. Ma questo è uno dei due fronti della contesa. Altri presidenti di comitati di quartiere (o membri dei direttivi) hanno un’idea del tutto opposta. Innanzitutto ricorda Caggiano - la funzione del coordinatore dura solo un anno (eventualmente prorogabile). Quanto alla possibilità che il regolamento sia modificato (proprio sull’eventualità l’amministrazione sta ragionando chiamando in consultazione gli stessi comitati) con un documento condiviso da

presidenti o membri dei comitati di di Betlemme, Montereale, Macchia Giocoli, Lavangone, Rossellino, c’è chi fa notare che «il nostro regolamento, confrontato con quello di altre città, esprime una notevole compiutezza giuridica». Senza contare che lo stesso Statuto della città di Potenza «nell’affermare che il comune promuove la formazione dei comitati di quartiere definendoli organismi territoriali di partecipazione democratica, sancisce un principio fondamentale di democrazia partecipata». Non è tutto rispetto a quella che ritengono la validità del regolamento comunale. Il documento richiama anche l’articolo 10: il legislatore - spiegano quanti ne appoggiano i contenuti aveva avvertito le possibilità negative che avrebbero potuto verificarsi in un contesto non riconducibile a partiti politici». Ecco perché «è istituita la conferenza dei presidenti dei direttivi dei comitati di quartiere» che è «l’essenza pragmatica della partecipazione popolare» e «organismo già strutturato che non necessita altro al di fuori dell’elezione del coordinatore». Fattasalva lamaggioranza deipresidenti presenti. E fino a serenità condivisa. Sara Lorusso

«NONOSTANTE le segnalazioni di numerosi cittadini non sono cessati gli atti di vandalismo nel cimitero del capoluogo». Ancora una denuncia del coordinatore dell’opposizione comunale, Giuseppe Molinari, che già altre volte aveva sollevato il problema raccogliendo le sollecitazioni di alcuni cittadini. «Nei mesi scorsi la denuncia di chi facendo visita ai cari defunti ha dovuto, suo malgrado, constatare che qualcuno indisturbato ha rubato fiori, sfregiato lapidi e foto dei cari estinti - prosegue con una nota - E’ necessario che l’amministrazione comunale provveda a garantire ai cittadini attenzione e cura per il cimitero». Per questo Molinari chiede «l’attivazione di misure di controllo mirate a prevenire atti di vandalismo che molti hanno già

subito - aggiunge - L’amministrazione comunale aveva assicurato che con l’installazione di altre telecamere il cimitero del capoluogo sarebbe stato maggiormente controllato ma evidentemente così non è». Tanto che «in questi giorni i vandali sono tornati all’azione e senza scrupolo hanno oltraggiato alcuni sepolcri». Secondo Molinari «non è più trascurabile il problema che in un primo momento si pensava fosse collegabile ad un singolo episodio. Sono diversi mesi che, invece, qualcuno si diverte a danneggiare ripetutamente loculi, a rubare fiori ed a graffiare immagini di amici e parenti estinti». Ecco perchè «sarebbe il caso di promuovere azioni più incisive al fine di evitare il ripetersi degli odiosi gesti, irrispettosi dei morti quanto dei vivi».

«Non si può più trascurare questa situazione»

Luca Morelli replica lo spettacolo di lettura e magia in una libreria del centro storico

Quegli scarabocchi in do maggiore IL SOLITO canovaccio, la solita bravura. Così Luca Morelli ha creato interesse e l’immancabile appeal con il pubblico. Ieri pomeriggio il giovane autore potentino, nato a Chiari il 12 gennaio 1983 ha replicato lo spettacolo andato in scena presso il ridotto del teatro Francesco Stabile nel corso del Maggio Potentino, le-

gato alla presentazione del libro “Scarabocchi in Do Maggiore”. Un freakshow, quello prodotto ieri pomeriggio presso Pretoria Libri che ha fatto davvero breccia negli appassionati di lettura e cabaret accorsi nella libreria del centro storico per ammirare dal vivo le magie e le prodezze di Morelli. Tutto na-

Tribunale di Potenza Esec. Imm. n. 53/89 R.G.E. Lotto A Bis: in Pignola, c.da Campo di Giorgio, 1/2 di terreno con sovrastante fabbricato; fg. 4 part. 263 il terreno e fg. 4 part. 264 il fabbricato – Lotto C: in agro di Tito, c.da Battimiero, terreno di mq 2.442; partita 5679 fg. 19 part. 178 e partita 5677 fg. 19 part. 258-259-233-234-118-239-125-126 – Lotto E: in agro di Tito, c.da Piano del Carpino, terreno di mq 8.000; partita 7096 fg. 35 part. 322. Vendita con incanto 14.05.2010 ore 12 sala pubbliche udienze Tribunale di Potenza. Prezzo base: Lotto A Euro 66.413,34; Lotto C Euro 4.020,36; Lotto E Euro 6.610,65; rilancio minimo Euro 1.033,00 per lotto A, Euro 258,23 per lotti C ed E. Presentare domande in bollo per ogni singolo lotto entro h. 13 giorno precedente vendita in Cancelleria allegando due assegni circolari n.t. intestati a Poste Italiana s.p.a. Potenza, uno per cauzione pari al 10% e uno per spese di vendita pari al 15% del prezzo base. L’aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta la cauzione) entro 60 giorni dall’aggiudicazione su Libretto bancario intestato al debitore e vincolato al Giudice dell’Esecuzione. Maggiori informazioni in Cancelleria, sito www.astegiudiziarie.it

sce dalla programmazione del Teatro Zampanò che non ha una sede propria, ma fa dello spettacolo itinerante il suo punto di riferimento costante per produrre show e momenti culturali di grande interesse. Luca Morelli ha riprodotto in una libreria la presentazione del suo libro, un volume semplice, maneggevole tutto da leggere e gustare con l’occhio del curioso che ama la magia, la musica e la cultura. Negli occhi e nello sguardo di Morelli si legge la voglia di migliorarsi, la smania di dare emozioni concrete e senza dubbio importanti al pubblico presente che ha legato ancora una volta il suo filo rosso alle tradizioni artistiche e letterarie dell’autore lucano. La barba folta, la solita disinvoltura, la passione per il teatro e la lettura sono stati

Due momenti dello spettacolo di Luca Morelli (foto Andrea Mattiacci)

gli ingredienti principali di uno spettacolo davvero interessante. Una lettura diversa, quella di Morelli, che ha legato il suo profilo a una vera e propria sintesi di passione e magia. Dal Teatro Stabile a una libreria, è cambiata la location, non la sintesi per una vocazione unica e sempre attuale nel-

la versatilità poetica e artistica del giovane talento potentino che ha programmi interessanti e tanta voglia di crescere sull’asse Potenza-Roma. In Basilicata e nel Lazio Morelli ha ormai stabilito le basi per la sua crescita culturale e artistica, lavorando tantissimo per dare agli amanti della lettura moderna e ma-

gica quel tocco di originalità e inventiva che non guasta in ogni occasione. “Scarabocchi in Do Maggiore” ha colto nel segno, Morelli continua nel suo cammino. Lui sogna quegli scarabocchi pieni di speranze e ambizioni per il futuro. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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Potenza


Regionali Il consigliere: «Ci si comporti secondo coscienza»

Pignola

Scintille nel Pdl di Muro Ferrara getta acqua sul fuoco

Il centro storico riscopre il suo gioiello Restyling in vista per Palazzo Gaeta

MURO LUCANO - «Il Popolo delle Libertà di Muro Lucano si schiera con il candidato presidente Pagliuca e i rispettivi aspiranti alla carica di consigliere regionale». Il consigliere comunale in seno al gruppo del Pdl di Muro Lucano, Angelo Ferrara, è perentorio nel ribadire che il Pdl murese «seppur compiaciuto di una eventuale elezione di rappresentanti del Marmo - Melandro, auspica un risultato positivo per il partito e per il leader della coalizione Pagliuca, nella speranza di non inasprire inutili campanilismi, nocivi e fuori luogo». Ferrara funge da pompiere e risponde a muso duro, a chi, «artatamente sta montando una diatriba politica, priva di fondamenta e con l'unica finalità di destabilizzare i rapporti interni alla sezione». Il consigliere Ferrara punta al sodo e fornisce alcune indicazioni uscite dai vari incontri di partito, nei quali si è ribadito la assoluta libertà dei singoli dirigenti nel sostenere i propri candidati. «Non sussistono indicazioni di voto o ordini calati dall’alto, pertanto - conferma il consigliere - ognuno si comporterà di conseguenza». Il solo e vero obiettivo che il Pdl murese persevera con tenacia, a prescindere dalle polemiche suscitate nei giorni scorsi da articoli di giornale «per nulla confacenti alla realtà», è rappresentato dal risultato delle ur-

Il balcone di Palazzo Gaeta

Il comune di Muro lucano

ne. «Non pestiamoci i piedi a vicenda, anche con comunicati stampa avventati e tesi ad avvelenare la competizione, rispolverando vecchie ruggini e instaurando un clima di sospetto, che potrebbe solo agevolare gli avversari a discapito dei candidati del Popolo delle

Oppido Lucano

Al teatro Obadiah vanno in scena morti all’obitorio OPPIDO LUCANO - Continuano le rappresentazioni teatrali all’Obadiah di Oppido Lucano. Mercoledì scorso si è esibita l’associazione Esagera con “Una volta nella vita” di Gianni Clementi, con Marco Cavallaro, Andrea Pirolli e Lenni Filippi; con Ignazio Raso e Alfonso Liguori e con la regia di Felice Della Corte. Tante risate, tanta partecipazione di pubblico per uno spettacolo comico che ha divertito molto i tanti oppidesi giunti all'Obadiah per gustarsi lo spettacolo. I protagonisti vanno di scena in un obitorio. Un rapinatore romano, un bancario logorroico falso marxista, un mago siciliano da quattro soldi e una bella ragazza: tutti rigorosamente morti. Sono tutti sotto le lenzuola bianche ma d'un tratto si svegliano e vogliono scappare da quel posto convinti di non essere quel che in realtà sono. I morti litigano, fanno pace, provano una seduta spiritica, tentano anche di rubare una macchina, tentano infine di capire come sono finiti in quel posto e, in tutto questo, fanno ridere mettendo in

risalto piccoli dettagli che appassionano i tanti presenti sulle poltroncine. Si ride della morte, si ride della vita ormai passata e in tutto questo si trova anche lo spazio per commuoversi. A questi quattro protagonisti si aggiunge poi anche il portantino dell'obitorio che, tra un colpo di tenaglia e una telefonata alla moglie stressata dalle griffe e dai vicini che comprano tutto, ha uno svenimento mortale. Ritmi serrati e battute dirompenti portata in scena dagli attori. Uno spettacolo, una commedia originale davvero coinvolgente. Il tutto, di fronte agli occhi dei cittadini di Oppido che hanno applaudito e apprezzato lo spettacolo. Le porte dell'Obadiah si riapriranno giovedì 4 marzo con “Chat a due piazze” (Il seguito di Taxi a due piazze) dell'Artù e Emmevu Teatro Torino Spettacoli - Chromo Film e Lea Martino; con Fabio Ferrari, Lorena Mario, Gianluca Ramazzotti, Miriam Mesturino e con la partecipazione straordinaria di Raffaele Pisu e con la regia di Gianluca Guidi. Rocco De Rosa

Partiti a Melfi i corsi per aspiranti volontari MELFI - Hanno avuto inizio a Melfi i corsi di formazione per nuovi “aspiranti volontari ospedalieri”. Si tratta di un ciclo di otto lezioni tenute da esperti delle strutture ospedaliere: dallo psicologo al chirurgo fino al cappellano. L’ Avo, associazione volontari ospedalieri, nata a Milano nel 1975 grazie a Ermino Longhini, primario dell’ospedale di Sesto San Giovanni, è ora diffusasututto ilterritorionazionalecon 246associazioniche fanno capo alla Federavo e conta circa 27000 volontari presenti in 521 strutture di ricovero (ospedali, Rsa, case di riposo ed hospice) con un volume complessivo di attività di oltre 3.500.000 ore di servizio annuo con modalità assolutamente gratuite. In Basilicata, l’associazione è presente a Lagonegro, Melfi, Potenza, Rionero e Venosa. La sede di Melfi, operativa già dal 1985 e riunita in federazione dal 1997, conta ben 25 volontari che sono quotidianamente operativi presso l’ospedale civile “San Giovanni di Dio”.

Libertà». Le polemiche in paese non si placano e il Pdl murese, posto sotto la lente di ingrandimento, non deve scherzare con il fuoco, altrimenti si rischia, come ha sottolineato il consigliere Ferrara, « di perdere consensi per insensati quanto deleteri giochi al massacro».

PIGNOLA - Palazzo Gaeta, in piazza Vittorio Emanuele a Pignola, finalmente potrà tornare all’antico splendore. Il Comune ha indetto un nuovo bando di gara, con scadenza il prossimo 3 marzo, per il restauro di uno degli edifici più caratteristici del centro storico pignolese. I lavori erano fermi da tempo, creando scomodità ai cittadini che avvertivano il disagio di un cantiere permanente. Quando sembrava che l’epopea avesse fine, ad un certo momento si verificaronodivergenze d’opinione tra ladirezione dei lavori e la ditta esecutrice. Il direttore dei lavori si dimise dal proprio incarico e nell’estate 2007 il mandato fu preso dall’ufficio tecnico del comune di Pignola. Tra gli interventi da effettuare, opere di consolidamento, intonaci, pitture, opere in ferro, infissi esterni, impermeabilizzazioni e coibentazioni. Costo complessivo circa cinquecentomila euro. Palazzo Gaeta è poi un tripudio di sculture e fregi: due leoni ne stanno a guardia ai piedi del portale; figure scimmiesche insiemea bustidiuomini edi donnesorreggonoi balconi.Immagini che rimandano al gotico e hanno il potere di suscitare al contempo suggestionee soggezione.Il progetto,insieme adaltri interventi di edilizia residenziale pubblica e privata e di recupero di strutture decadenti o in disuso, rientra in un disegno di più ampio respiro che mira a conferire un nuovo volto all’intero paese.

Venosa, “leggere al museo” Silvestro Neri apre la rassegna VENOSA - Porte aperte con ingresso gratuito nei luoghi statali d'arte dal 6 all'8 marzo. E' il regalo che il ministero per i Beni e le attività culturali fa a tutte le donne per festeggiare la giornata internazionale della donna. In questo modo, il Mibac vuole celebrare il binomio “Donna e Arte”, che ha ispirato nel tempo tantissimi capolavori”. «E' un omaggio a tutti coloro che nei secoli hanno individuato nella figura femminile una musa ispiratrice per la loro opera - sottolinea Antonio De Siena, Soprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata - In particolare è un omaggio alle numerosissime donne che hanno contribuito in prima persona, con il proprio talento artistico, a superare pregiudizi ed ostacoli sociali». In tale contesto si inserisce il progetto del museo archeologico di Venosa “Leggere al Museo". L'iniziativa prevede una serie di appuntamenti per presentare libri all'interno degli spazi museali. E' questo sicuramente un modo per avvicinare il grande pubblico alla cultura, stimolando la lettura di opere di un certo interesse e facendone apprezzare i contenuti. Si inizia, appunto , lunedì 8 con la presentazione del volume “Grecia. Poesia in due atti” di Silvestro Neri, con l'introduzione di Salvatore Borzì. «Nel libro troviamo pagine di poetica arte, quelle della poesia universale anticipa il Soprintendente Antonio De Siena - Ci troviamo di fronte a un' illumi-

nante opera concettuale: un'opera che ha avuto un prologo altamente simbolico e una complessa mediazione, che dona un punto di forza all'intero volume del Neri e ci orienta nella lettura dei testi dove si svela il nucleo vitale dell'ideologia. Il plastico realismo di Grecia (un titolo che rimanda ad atmosfere baricchiane di cui vuole essere omaggio) è un libro prezioso di “Poesie in due Atti”, scritto per studiosi e lettori attenti. Il lettore trova il luogo reale su cui riflettere su vari concetti della storia contemporanea dalla quale si evince il profondo significato che l'autore dà alla sua vita, alla vita di tutti gli uomini». Per questo primo appuntamento di “Leggere al Museo”e per presentare il libro di Neri, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Venosa, ha organizzato l'incontro sul tema “Grecia: poesia tra cielo e terra. Donne. Fiabe. Miti”. Partecipano alla manifestazione, fissata alle ore 18 di lunedì 8 presso la Sala del Trono del castello Pirro del Balzo, il sindaco di Venosa, Bruno Tamburriello; la responsabile scientifica del Museo archeologico nazionale di Venosa, Rosanna Ciriello. Presenta il volume, Elide Bozzani Valente, docente di lettere. Partecipa ai lavori anche l'autore del libro, medico omeopata, Silvestro Neri. Giuseppe Orlando

Il castello di Venosa e un particolare architettonico

TRIBUNALE DI POTENZA Ufficio Fallimenti Vendita dei beni immobili senza incanto, in danno di fallimento R.F. n. 4/1991 Il Cancelliere RENDE NOTO Che il giorno 19.03.2010 alle ore 11,30 nel Tribunale di Potenza, alla Via Nazario Sauro, IV piano, aula 39 dinanzi al Sig. Giudice Delegato dott.ssa Marina Mainenti si procederà alla vendita dei beni immobili sottodescritti DESCRIZIONE DEI BENI LOTTO UNO quota di 2/9 del terreno sito in Abriola (PZ) alla C/da Visciglietta in catasto al Fl. 2 p.lla 112 con entrostante fabbricato composto da abitazione al piano terra e locale deposito al piano seminterrato in catasto al Fl. 2 p.lla 113 al prezzo base €. 12.976,00 (già ridotto di 1/5) oltre IVA se dovuta. CONDIZIONI DELLA VENDITA Gli immobili vengono venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati, descritti e valutati dall’esperto di ufficio con relazione depositata in atti, con tutte le servitù attive e passive inerenti e quote condominiali relative a corpo e non a misura; eventuali differenze di misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione di prezzo; la presente vendita non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità o difformità della cosa venduta, oneri di qualsiasi genere – ivi compresi ad es. quelli urbanistici ovvero derivanti dalla eventuale necessità di adeguamento di impianti alle leggi vigenti, spese condominiali in corso e dell’anno precedente non pagate dal debitore -per qualsiasi motivo non considerati, anche se occulti, inconoscibili o comunque non evidenziati in perizia, non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione di prezzo, essendosi di ciò tenuto conto nella valutazione dei beni. Ogni offerta di acquisto non potrà essere inferiore al prezzo di stima aumentata di un quinto per poter partecipare alla vendita è necessario prestare cauzione a mezzo di assegno circolare non trasferibile intestato a: “avv. Carmela Pandolfo, nella qualità di curatore R.F. 4/1991”, in misura non inferiore al decimo del prezzo da lui proposto per ogni lotto, che sarà trattenuta in caso di rifiuto di acquisto; in caso di offerta per più lotti dovrà essere allegato un assegno per ogni lotto. Le spese di trasferimento, i costi per la cancellazione e formalità varie sono a carico dell’aggiudicatario. L’offerta deve avvenire con domanda in bollo contenente il numero del fallimento, il prezzo offerto, l’identificazione del bene e del lotto cui si riferisce l’offerta comprese le generalità dell’offerente (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza stato civile e, se coniugato, regime patrimoniale fra i coniugi, oltre copia di valido documento d’identità dell’offerente e se necessario procura speciale o certificato camerale). L’offerta deve essere depositata, in busta chiusa ove saranno indicati esclusivamente il nome del giudice, data della vendita, motto o pseudonimo e la data di presentazione anche apposta con timbro, contenente al suo interno gli assegni per cauzione, nella cancelleria fallimentare del Tribunale di Potenza piano V, entro e non oltre le ore 12,00 del giorno prima dell’udienza. L’offerta non è efficace : se perviene oltre il termine stabilito sopra, o se il prezzo è inferiore al prezzo determinato a norma dell’art. 568 (prezzo base aumentato di un quinto) e se l’offerente non presta cauzione. L’aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta dal prezzo di aggiudicazione la cauzione di cui sopra) entro il termine di 60 giorni dalla data di aggiudicazione con assegno circolare intestato al curatore del fallimento. Soltanto all’esito degli adempimenti precedenti, nonché della produzione eventualmente necessaria e del pagamento delle spese di trasferimento da parte dell’aggiudicatario e come liquidate dalla cancelleria, sarà emesso il decreto di trasferimento, ai sensi dell’art. 586 c.p.c.. Maggiori informazioni in Cancelleria, o presso il curatore Avv.to Carmela Pandolfo Via Appia 296 Baragiano (PZ) Tel. 0971/993450 cell. 348/2944668 o sul sito www.tribunalepotenza.astegiudiziarie.it <http://www.tribunalepotenza.astegiudiziarie.it/> . Potenza,01.12.2009 Il Cancelliere C1 Anna Colicelli

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Potenza e provincia 11

Lunedì 1 marzo 2010


Agenda

Lunedì 1 marzo 2010

Niccolò Fabi al cineteatro Due Torri

SI intitola “Le mille e una massima” il volume di Mario Colucci che sarà presentato il prossimo 3 marzo alle 19, nel teatro Stabile, all’interna della rassegna - giunta alla sua quinta edizione - “Lettere d’autore. Incontro con gli scrittori”. Il volume di Colucci è una raccolta di massime, aforismi e riflessioni. Alla serata, moderata dal giornalista Gianluigi Petruccio, parteciperanno, oltre all’autore, anche il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, Pietro Antonio Basentini, Maestro del lavoro e la poetessa Virginia Grassi. L’appuntamento per tutti è, quindi, per il prossimo 3 marzo alle 19 nel teatro Stabile.

SARA’ al cineteatro Due Torri il prossimo 19 marzo il cantante romano Niccolò Fabi. Laureato in filologia romanza con il massimo dei voti, ha iniziato a lavorare come assistente al palco, nel tour del 1986 di Alberto Fortis. Frequenta l'ambiente musicale grazie al padre, Claudio Fabi, noto produttore discografico degli anni settanta. È stato batterista nei "Fall out", cover band che proponeva solo pezzi dei Police. Grazie alle esibizioni dal vivo nei vari locali romani, ha modo di conoscere Daniele Silvestri, Max Gazzè, Federico Zampaglione e Riccardo Sinigallia; è grazie a quest'ultimo che ha ottenuto un contratto con la Virgin.

Presentato “L’albero senza radici” E’ stato presentato ieri alle 17, L’albero senza radici” di Giulio Stolfi. Nel volume di Stolfi si narra uno degli episodi più cruenti che toccarono l’Italia meridionale nel 1799 all’indomani della proclamazione, in piccoli come nei grandi centri del Regno borbonico, delle Repubbliche e dell’innalzamento degli alberi della libertà. Potenza fu teatro di feroci rappresaglie contro gli ispiratori e promotori della Repubblica.

Tanti affettuosi auguri a nonna Angela per il tuo centesimo compleanno dai tuoi 7 figli, 17 nipoti e 16 pronipoti

Riflessione La mostra del Movimento per la vita

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Genitori e figli “Agitare bene prima dell’uso” 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Invictus 16.30 - 19.15 - 22 Sala 3 Wolfman 18 - 20.10 - 22.20 Sala 4 Il figlio più piccolo 16.30 - 18.30 Che fine hanno fatto i Morgan 20.30 - 22.30 Sala 5 Codice genesi 17.15 - 19.45 - 22.15 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Scusa ma ti voglio sposare 17.45 - 20 - 22.15

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Il richiamo della foresta - 3 D unico spettacolo 17 Genitori e figli 19 - 21

Gravidanza e aborto al centro della mostra organizzata dal Movimento per la vita

UN CONVEGNO, un momento di preghiera, la vendita di gadget di vario genere. E’ stato questo il senso della mostra organizzata dal Movimento per la vita presso l’atrio del Municipio di Potenza. A dare impulso all’iniziativa la massima carica Gabriella Biscione, sostenutada AngelaRizzitiello eda altre volontarie del sopra citato movimento. Tema predominante quello del disagio femminile, vissuto con l’occhio delle donne. Ebbene dal 20 al 27 febbraio l’atrio del Comune di Potenza è diventato un luogo in cui amore e volontariato si sono uniti con grande dedizione alla causa. Il rispetto della donna e dell’aborto sono stati al centro dell’attenzione per quanti intendono risolvere le situazioni di disagio femminile. In questa direzione va il commento di Gabriella Biscione che ha dichiarato: «Anche nella nostra città sono diventati sempre più numerosi i casi di interruzione volontaria di gravidanza. Questo nonostante le bacchettate di Bolognetti (segretario regionale dei Radicali, ndr) sul tema. Sono soddisfatta per come sono andate le cose durante i sette giorni di iniziative portate avanti dal nostro movimento». La vendita di gadget ha contribuito ulteriormente a dare linfa all’iniziativa. Il materiale distribuito dalle volontarie presenti nell’ingresso di Palazzo di Città è stato di diversa tipologia e non ha presentato i caratteri di oggetti comuni per le donne. La donna e le sue problematiche devono diventare teme di confronto sempre presente. E in un momento tanto complicato, come quello della scelta di un’eventuale interruzionedigravidanza, la donna non deve essere lasciata sola. Il ricavato degli oggetti sarà devoluto alle mamme che si sono rivolte e si rivolgeranno all’associazione, utile, magari, all’acquisto del latte in polvere. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Invictus 21

Codice genesi IN un futuro non troppo lontano un uomo attraversa in solitudine la terra desolata che un tempo era l'America. Guerriero non per scelta ma per necessità, Eli cerca solo la pace, ma se viene sfidato elimina gli avversari. Non è la propria vita che difende così ferocemente, ma la speranza per il futuro; una speranza che porta con sé e protegge da 30 anni ed è determinato a realizzare.

Genitori e figli A Nina, un'adolescente di quattordici anni, viene assegnato a scuola un tema dal titolo 'Genitori e figli: istruzioni per l'uso'. Per lei è l'occasione di parlare del suo rapporto con i due genitori, di quello con il fratellino, di una misteriosa nonna che ricompare all'improvviso. Ma soprattutto Nina racconta della sua vita di teen ager: delle sue amiche, delle prime uscite e della sua prima cotta.

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 1 MARZO 0971/22532

Diamante via Pretoria, 165

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti

803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999

Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo

0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 274564 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646

APPUNTAMENTI

“Le mille e una massima” di Mario Colucci

Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna Ass. Vola

097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551 097159331

0971 668111 0971 417111 0971 415111

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

Ateneo

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129

0971 305011

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

«L’Udc si è venduto a Potenza per un cucchiaio di fagioli. Di Lorenzo uomo onesto tradito»

Tosto senza peli sulla lingua Un’ora sulla scena del teatro Duni per lanciare la sfida alla politica UNA mano aperta che sembra salutare, ma vuole essere anche uno stop alla malapolitica, il simbolo di cinque punti programmatici uguali e cangianti, tutti con la parola d’ordine: “lavoro”. E’ questo lo stemma, che il candidato sindaco, Angelo Tosto, ha presentato ieri alla città, con un incontro pubblico che si è preoccupato di definire “ritrovo di amici”, più che un comizio, come in effetti è stato. Musica commerciale da discoteca ad alto volume, con tanto di dj e mixer professionale, come solo un appassionato di comunicazione poteva concepire. Il palco del cineteatro “Duni” trasformato nello scenario di una convention. In platea almeno 800 sostenitori di tutte le età (il Duni contiene circa 900 persone ed era quasi del tutto gremito): giovani e giovanissimi neofiti della politica partecipata, vecchie volpi, rappresentanti del mondo produttivo, borghesi e ceto medio, casalinghe in tiro e donne in carriera. Uno scenario berlusconiano, arricchito dall’arrivo di Magdi Cristiano Allam, candidato alla presidenza della Regione, che Tosto ha definito senza mezzi termini un caro amico. L’ingresso è stato accompagnato da una musica assordante, a cui è seguita la proiezione di un breve filmato biografico. Sullo schermo scorrevano immagini dell’imprenditore materano, dall’infanzia con i boccoletti biondi, alla giovinezza, raccontando con dovizia di particolari la sua formazione, le sue esperienze di lavoro, i suoi impegni istituzionali, fino alla fondazione di Trm nel 1976 e Datacontact nel 2001. Immagini suggestive della Matera anni ‘70, ma anche degli appuntamenti importanti con i big, come Gianni Morandi e lo scienziato Zichichi. “Orgoglio, identità e appartenenza”, ma anche “giovani, lavoro e gruppo”, questi i concetti a cui si è fat-

Il candidato Angelo Tosto sul palco del cineteatro Duni e (a destra) all’arrivo di Magdi Cristiano Allam (foto Videouno)

to riferimento e che avrebbero determinato le scelte di vita del candidato, con una viva esperienza da boy scout e nell’Azione cattolica, oltre che alla presidenza della Camera di commercio e nel consiglio di una importante banca, prima di approdare al mondo dei self made man. Al termine della proiezione la scena è stata tutta di Tosto, che ha passeggiato un po’ nervosamente, come un giovane attore di teatro alle prove generali, con tanto di gobbo cartaceo alla mano. Non poteva andare avanti senza togliersi i due sassolini che più gli facevano male: il caso Udc e l’ultima beffa ai danni di Pasquale Di Lorenzo, un altro suo fraterno amico. «Io non sono qui come politico -ha detto Tosto- ma come un imprenditore educato al lavoro, fin da piccolo, tutto nel rispetto delle regole e delle persone. La politica ha paura, quando qualcuno vuole dire no alla sua logica; come è avvenuto con l’Udc, che ha prima proposto la mia candidatura, poi ignorato anche le direttive nazionali, vendendosi non per un piatto di fagioli, ma per un

cucchiaio, in cambio di piccole prebende, distribuite da Potenza, dove questa nostra alleanza faceva paura». Poi il clamoroso caso Di Lorenzo, presente nelle prime file. «Un mio amico -ha detto Tosto- un uomo onesto, vittima di questi manigoldi, traditori e incapaci. Dopo 16 proposte di legge e 400 interrogazioni nell’interesse dei cittadini, lo hanno scaricato per promuovere i fannulloni e stoppare un uomo onesto. Basta con la logica consociativa -ha proseguito- Matera da 18 anni non vive più, abbiamo dirigenti di Potenza che pongono il veto sui nostri progetti, trovando sempre cavilli. Come il caso dell’acqua, venduta alla Puglia in cambio del collegamento Bari-Potenza, e Matera?!», ha urlato strappando applausi. Poi ha bacchettato i politicanti, che «se smettono di fare politica, non sanno fare altro. Apriremo gli occhi a tutti, non in dialetto scritto male da chi viene da fuori (riferimento chiaro agli slogan dell’antagonista Adduce ndr), perchè noi non siamo sudditi». L’ultima parte è stata dedicata completamente al programma in 5 punti: Eco-

nomia, Sassi e cultura, urbanistica e lavori pubblici, politiche sociali, ambiente e decoro urbano. I passaggi più forti hanno riguardato il turismo, dove si procede ancora in ordine sparso, «con una Regione -ha dettoche non finanzia la Pro loco perchè preferisce accentrare tutto nell’Apt, organismo potentino che va alle Borse di settore e mette Matera dietro tutto, mentre in città i turisti vengono, buttano le lattine e vanno a dormire in Puglia, visto che per visitare le chiese rupestri bisogna farsi raccomandare». Quindi il passaggio sul lavoro che non c’è, dopo la crisi del salotto, l’agricoltura abbandonata, come la diga di San Giuliano, «un patrimonio vietato a chi vorrebbe fare impresa»; infine i costi astronomici delle case: «Ci sono 3000 abitazioni invendute -ha detto Tosto- perchè domina la speculazione; occorre abbassare i prezzi fino al 50%, incrementando l’edilizia popolare. Vogliamo un municipio aperto a tutti, dove una pratica deve avanzare senza raccomandazioni, senza sottoporsi al piacere o alla vendetta di qualcuno». Ha concluso l’intervento di Allam, chiamato sul palco dall’imprenditore materano, che non ha lesinato frasi di stima e affetto. L’ex vice direttore del Corsera ha ricordato i suoi cavalli di battaglia elettorali invitando gli uomini e le donne di buona volontà a «combattere il consociativismo della Basilicata, che si alimenta -ha detto- di un autoritarismo catto-comunista. De Filippo e Pagliuca sono la stessa cosa, sono intercambiabili». Poi l’invito a votare per chi sostiene un più razionale utilizzo delle risorse che la regione ha, abbandonando l’idea dell’impiego pubblico per favorire il libero mercato. «La Basilicata ha bisogno di un’alternativa -ha concluso Allam- e oggi c’è». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Confronto tra politici e addetti ai lavori, annunciata una conferenza di servizi

Scuola di vela a San Giuliano, si può fare L'IDEA di una scuola di vela e canoa nello specchio d'acqua della Riserva naturale della diga di San Giuliano, riapre il dibattito sulla eco-compatibilità e sostenibilità di attività sportive, all'interno dell'Oasi naturalistica nata nel 1976. Il progetto, partito dai ragazzi della Società Nazionale di Salvamento di Matera, ha visto, prima, la modifica al regolamento della Riserva naturalistica, qualche mese fa, che sembrava aprire la strada rispetto a questa proposta e poi il contrasto della stessa con il programma OASI 2008 della Provincia, ente competente in materia. Il neo assessore all'Ambiente, nonché vice presidente della Provincia di Matera, Giovanni Bonelli, nell'ambito del convegno sul tema, organizzato, sabato pomeriggio, presso l'hotel San Domenico, da Società nazionale di salvamento e Lega navale Italiana: “Natura e sport tra tutela e sicurezza della vita in acqua”, si è così espresso: «Abbiamo dovuto rivedere la modifica al regolamento, perchè vogliamo che questa sia

rispettosa delle norma comunitarie, vogliamo confrontarci con l'ufficio Ramsar, e indire una conferenza di servizi poichè di eventuali decisioni dobbiamo esserne tutti consapevoli». Dello stesso parere il vice presidente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, il quale riassume in una frase la sua posizione rispetto alla vicenda: «Non c'è sviluppo senza tutela e non c'è tutela senza sviluppo»; per l'ex assessore all'Ambiente, non ci sono preclusioni a condizione che si riescano a contemperare esigenze economiche, sociali, sportive ed ovviamente ambientali, concludendo lapidario: «Se si può fare, si deve fare». Anche le altre parti politiche coinvolte, come il sindaco di Miglionico, Angelo Buono; il presidente dell'Agrobios, Salvatore Adduce, si sono dette aperte ad un dialogo sull'argomento e contrari ad una cieca musealizzazione della natura. Significative le parole di Andrea Retucci, delegato Puglia e Basilicata di Lega Navale: «Se non coglierete in fretta questa

occasione, per meglio regolamentare la riserva, finirete per darla sempre più in pasto agli illegali che già, ora, di fatto, stanno danneggiando la flora e la fauna di San Giuliano». «Ora dobbiamo attendere la valutazione d'incidenza ambientale, questa è la prassi” afferma Mario Castorina, analista ambientale Enea: «Ciò che può danneggiare un luogo, può non danneggiare un altro, è tutto molto soggettivo, è tutto da valutare, e se la valutazione sarà negativa si cercherà sempre un'alternativa, andrà sempre tentata una possibile fruizione, perchè la fruizione serve anche alla conservazione». Appassionato l'intervento di Nicola Locuratolo, biologo ambientalista materano, il quale, rassicura: «Non c'è pericolo, né per gli animali, né per l'ambiente. La scuola di vela rappresenterà, al contrario,un incentivoalla praticaambientale ed al rispetto della natura; avrà, in tal senso, una funzione formativa». Francesco Giusto matera@luedi.it

Denuncia per le liste non accolte

Una vera spada di Damocle UNA grossa spada di Damocle potrebbe gravare sulla testa del prossimo sindaco e anche sui cittadini di Matera, a meno che il primo cittadino eletto non sia Angelo Tosto. Il messaggio è sembrato fin troppo chiaro, il motivo della minaccia è il mancato accoglimento delle liste “Matera Viva” e “Matera Donna”, che determinerà il ricorso alla giustizia ordinaria, con sentenza dilazionata di mesi, ma in grado di inficiare il voto, se favorevole ai denuncianti. Ieri mattina Tosto li ha fatti salire sul palco con il simbolo della loro lista in mano, condannando l’atto di chi ha impedito la consegna, ma anche del segretario generale. Non ha fatto nomi, ma ha individuato precise responsabilità, che sarebbero state registrate dalle telecamere. Qualcuno avrebbe bloccato gli ascensori del municipio, impedendo ai rappresentanti delle due liste di arrivare in tempo utile davanti al segretario comunale. «Questo è malaffare. -ha detto senza mezzi termini Angelo Tosto- Siamo stati costretti a passarci le carte a volo per arrivare nell’ufficio del comune, dove la segretaria non ha accettato i plichi perchè erano passati pochi minuti dopo le 12. Sono trascorse cinque ore per cercare di far valere le ragioni degli esponenti di lista, ma il segretario gerenale ha continuato a rifiutare di registrarle. Eppure ha spiegato Tosto citando la normativa- la legge in materia parla chiaro: le liste dovevano comunque essere

accettate, segnalando semmai che erano state consegnate fuori tempo massimo; in questo modo ci avrebbero consentito di presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Non accettandole, invece, saremo costretti a rivolgerci a un giudice ordinario, che potrà annullare il voto anche fra diversi mesi». Una bomba a orologeria, insomma, pronta a esplodere, ovviamente solo se Tosto non venisse eletto. Un piccolo petardo, se i fatti non potranno essere dimostrati. Intanto, sembra essere rientrato il timore di un’esclusione della lista di Cinzia Scarciolla, dopo un probabile errore di compilazione rilevato dalla commissione di controllo e poi chiarito dallo staff della candidata. Tutto è pronto per l’avvio della campagna elettorale, stamane anche il candidato del Pdl, Saverio Acito, presenterà la sua lista in una conferenza stampa. a.corrado@luedi.it

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Matera


Agenda

Lunedì 1 marzo 2010

Mantovano in città

HA preso il via nella sede al I piano del Palazzo di Giustizia, l'Infopoint sullo strumento della Conciliazione, frutto della collaborazione tra Camera di commercio, Tribunale e Ordine provinciale degli avvocati e procuratori. Il punto informativo, allestito dall'Ente camerale, sarà gestito per sei mesi come da protocollo di intesa tra le parti- da personale della Camera di commercio. Materiale informativo, procedure e consigli per attivare lo strumento della conciliazione saranno forniti, inizialmente, per due giorni alla settimana. L'iniziativa tende a valorizzare da un lato il ruolo della Camera di Conciliazione ed arbitrato e, dall'altro, a valorizzare la cultura della composizione dei conflitti.

L'ONOREVOLE Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato all'Interno con delega alla p.s., lunedì 1 marzo sarà a Matera e in provincia per una serie di appuntamenti a sostegno del candidato del PdL alla Presidenza della Regione Basilicata, Nicola Pagliuca, e del candidato al Consiglio Regionale, Leonardo Giordano, Sindaco di Montalbano Jonico, dal quale sarà accompagnato. Nel dettaglio sarà: alle ore 16.30 al Municipio di Scanzano Jonico; alle ore 17.10 al Municipio di Tursi; alle ore 18.40 al Municipio di Tricarico; alle ore 19.50 a Matera, all'Hotel San Domenico in Via Roma 15. Interverranno anche Nicola Buccico e Saverio Acito.

APPUNTAMENTI

Infopoint per la conciliazione

CONSORZIO DI BONIFICA

CINEMA

Conferenza sul riordino

Comunale Matera - 0835334116

Nonna Anna

Wolfman ore 17,30 - 19,35 - 21,40

Kennedy Matera - 0835334116 Genitori & figli 17,30 - 19,30 - 21,40

Duni Matera - 0835331812

Non spaventarti se passano in fretta gli anni, per noi sei comunque la signora di sempre! Ti auguriamo di restare sempre così come sei, buon compleanno, la tua famiglia.

Invictus 19,15 - 21,30

Patron Antonio Matera Il figlio più piccolo ore 17,45 - 19,30 - 21,30 Scusa ma ti voglio sposare 21,30

Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Genitori & figli 19 - 21,45

Della Valle Ferrandina - 0835755226 Il concerto 19 - 21,30

In mostra fino ad aprile E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.

RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA

0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101

TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

SI terrà oggi la Conferenza territoriale del Consorzi di Bonifica di Basilicata, Puglia e Calabria. La mattinata dei lavori si svolgerà a partire dalle 9.30 presso la sede del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto in via Annunziatella, 64. L'incontro servirà a preparare la 5 conferenza organizzativa nazionale dell'Anbi (Associazione nazionale delle bonifiche delle irrigazioni e dei miglioramenti fondiari). Ad aprire i lavori il presidente del consorzio di Bradano e Metaponto, Angelo Carriero, a cui seguiranno gli interventi programmati del presidente dell'Unione regionale delle Bonifiche di Basilicata, Nicola Barbangelo, e delle rappresentanze dei consorzi delle regioni, oltre a quelli delle organizzazioni sindacali agricole. A concludere i lavori Massimo Gargano e Anna Maria Martuccelli , rispettivamente presidente e direttore generale dell'Anbi. Diverse le questioni che saranno affrontate per poi portare i temi affrontati ai tavoli nazionali: dalla necessità di accelerare i tempi per la riforma degli enti consortili, alla problematica del costo industriale dell'acqua per uso irriguo e delle opere irrigue incompiute, all'opportunità di produrre energia rinnovabile grazie a turbine idroelettriche, ma anche il rischio idrogeologico. A decorrere dal primo luglio 2009, l'Eipli (Ente di irrigazione Puglia, Lucania e Irpinia) ha applicato ai Consorzi di Bonifica la tariffa del costo industriale dell'acqua (pari a 0,015 a metro cubo) in base a una disposizione di legge. Si tratta di un costo aggiuntivo a carico dell'utilizzatore finale, l'agricoltore. Per far fronte ai maggiori costi, si è costituito in Regione presso il dipartimento Agricoltura su sollecitazione delle organizzazioni professionali un tavolo tecnico per la definizione del costo dell'acqua per il biennio 2009-2010. Uno degli assi che i Consorzi possono giocare è la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. matera@luedi.it

0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847

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Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Wolfman LAWRENCE Talbot rientra in seno alla famiglia dopo una lunga assenza e in una notte di luna piena. Fuori dalla sua tenuta, rimane vittima di una bestia affamata e famelica. Per fermare l’orrore e fare chiarezza sulla vicenda viene ingaggiato un ispettore di Scotland Yard.

Genitori & figli QUANDO una mattina Alberto, il professore di Nina, una ragazza disincantata di 14 anni, assegna alla classe un tema dal titolo “Genitori e Figli: istruzioni per l'uso”.

Il figlio più piccolo LUCIANO Baietti è un piccolo imprenditore scaltro e ambizioso che nel giorno stesso in cui si sposa scompare.

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14 Matera


«Sono tanti gli ostacoli posti dal governo, intento a penalizzare il pubblico per il privato»

La Cgil scuola conferma Nicoletti Fiducia rinnovata al segretario uscente che ha parlato delle nuove sfide E' arrivata una conferma dalla Cgil di Matera, che nel pomeriggio di ieri ha rieletto alla guida della segreteria provinciale dei lavoratori della conoscenza Eustachio Nicoletti. «Il lavoro che ci attende appare lungo e difficoltoso: di fronte -ha dichiarato Nicoletti- c'è una situazione generale legata agli interventi di questo governo, che minano letteralmente la scuola pubblica e tutti i settori della conoscenza, per una ragione legata solo apparentemente al risparmio, mentre in realtà -ha proseguito il segretario della scuola- si vuole impoverire tutti i settori della conoscenza per far avanzare il privato, determinando una disuguaglianza dei cittadini, di fronte a uno dei fondamentali diritti: quello all'istruzione». Di fronte ai continui interventi destrutturanti predisposti dall'azione governativa centrale, resta soltanto l'alternativa deri-

Il congresso provinciale della Cgil Scuola di Matera che ha riconfermato Eustachio Nicoletti alla segreteria (f.to Videouno)

vante da una nuova presa in carico della centralità dell'istruzione pubblica: «Con queste riforme, la precarietà diventa un tratto distintivo del settore della conoscenza, mentre i diritti diventano discrezionalità

concesse dai dirigenti; -ha rimarcato Mimmo Pantaleo, segretario nazionale Scuola della Cgil, intervenuto ai lavori del Congresso provinciale- c'è poi la questione della selezione di classe, con i licei destinati ai figli

dei ricchi e le scuole tecniche e professionali destinate a coloro che non potranno permettersi un percorso universitario; l'azione di questo governo -ha poi rimarcato- sta distruggendo l'obbligo scolastico, togliendo i ragazzi dalla scuola e mettendoli nelle botteghe, e intanto -ha aggiunto il segretario nazionale- si è già distrutta la scuola elementare». Il quadro che ne esce, dall'analisi di esperti ed operatori del mondo della scuola, assume contorni estremamente sconsolanti, ribaditi poi dalle parole del segretario, appena riconfermato: «I tempi che corrono riportano alla mente le parole di Calamandrei, quando già nel 1955 -ha sottolineato Nicoletti- avvisava il popolo italiano, gli studenti e i giovani dei tratti sui occorre sempre vigilare, affinché non si verifichino monopoli che aprano ai totalitarismi; siamo qui per arginare una deriva che ci sta prospettan-

do una nuova organizzazione sociale, ingiusta ed inaccettabile». Di fronte ai tagli, di fronte alla diminuzione dell'offerta formativa, «e -ha spiegato Nicoletti- alla radicalità ideologica di questo Governo, che realizza il ridimensionamento della conoscenza pubblica e statale, Scuola, Università, alta Formazione e Ricerca, e mina alle fondamenta la società democratica in cui la conoscenza è una precondizione necessaria per la realizzazione delle pari opportunità, così come riconosciuto dalla Costituzione, resta -ha ribadito- tutta la necessità di costruire una alternativa, per trovare alleanze nel sociale e costruire forme di lotta alternative, ma soprattutto ha ricordato il rappresentante del mondo della Scuola- occorre che le istituzioni locali si spendano affinchè questo progetto non vado in porto». Enzo Scalcione matera@luedi.it

Ferrandinese con la droga a Taranto FERRANDINA - Un pregiudicato di Ferrandina , Leonardo Piconese, di 41 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Taranto per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo, notato mentre si aggirava nei pressi delle case parcheggio, al rione Tamburi, alla vista dei militari ha gettato per terra due involucri di cellophane, successivamente recuperati dai militari, contenenti circa dieci grammi di eroina, ed è fuggito. Dopo un lungo inseguimento Piconese è stato bloccato ed arrestato. provinciamt@luedi.it

Bernalda verso le Comunali Saluto del leader nazionale del Pd

Fassino lancia Chiruzzi Avvio della campagna elettorale per il centrosinistra BERNALDA - Piero Fassino scende in campo per Leo Chiruzzi. Il rappresentante nazionale del Partito democratico ha fatto da cornice alla presentazione della lista di centrosinistra a Bernalda per le Comunali. Tanta gente e schermo gigante montato su corso Umberto. L'evento si è svolto sabato sera all'interno della Sala Incontro di via Cairoli. Ad aprire la manifestazione politica è stata la segretaria cittadina del Pd, Nunziella Russo, la quale ha parlato della lista, definendola “forte e costruttiva per la città”, ed esprimendo parole di elogi per Fassino e per il candidato Sindaco Leo Chiruzzi. Subito dopo spazio alle parole dell'ospite d'onore che ha parlato della situazione politica nazionale senza dimenticare di mettere la sua mano sulla spalla di Chiruzzi che lo stesso Fassino ha definito valoroso e leale. Fassino, inol-

tre, ha espresso le sue preoccupazioni per la crisi; infatti, ha riportato alcuni dati tra cui quello delle esportazioni che, a sentire il rappresentante del Pd, sono al più basso livello degli ultimi 40 anni. «La produzione industriale -ha detto ancora Fassino- è ai livelli del 1991. In due anni - ha continuato il rappresentante del Pd- la richiesta di cassa integrazione è aumentata di 10 volte. Anche sul fronte disoccupazione si è passati dal 6 all'8,5%. Cifre che dimostrano quanto in Italia la crisi sia grave. La crisi c'è ed investe il mondo intero. Ma negli altri paesi si colgono i primi segnali di ripresa. In Italia invece il governo non fa nulla. Per questo noi del centro sinistra -ha concluso tra gli applausi Fassino- continueremo ad avanzare proposte concrete, perché dalla crisi si esce solo agendo». Leo Chiruzzi ha ringraziato tutti i presenti e quanti

hanno chiesto del suo stato di salute. Infatti, solo per dover di cronaca, nella mattinata durante la presentazioni delle liste Chiruzzi è stato colpito da malore. «Non potevo mancare a questo appuntamento ha detto Chiruzzi- anche se porto ancora i postumi della mattinata. La lista che noi abbiamo presentato -ha continuato Chiruzzi- è forte in tutti i suoi uomini che comprende molti giovani e donne. La lista da me capeggiata si pone il grande impegno verso la città e i suoi cittadini. La nostra coalizione porta il nome di “Centrosinistra” così come scritto anche sul simbolo che raffigura dieci foglie di ulivo. Siamo pronti sia con i nostri uomini che con il programma che illustreremo alla città. Un programma -ha concluso il candidato sindaco Leo Chiruzzi- che è stato stilato da tutti per la crescita del territorio bernaldese e metapontino». Al termine del suo

I rappresentanti del Pd bernaldese con Piero Fassino

intervento tutti in piedi per la presentazione dei venti nomi. Chiruzzi ha chiamato: Armento Nunzia, Bia Franco, Braico Stefano, Casciaro Maria, Collocola Gennaro, Cospite Massimiliano, D'Ascanio Raffaele, Di Biase Nunzio, Digiorgio Franca, Galli Vincenzo, Malvasi Vincenzo, Mazzei Gianbattista, Montesano Berardino,

Onorati Niccolò Pio, Paradiso Dino, Petrocelli Giuseppe, Santandrea Antonio, Scarnato Anna Maria, Troiano Giuliana e Nunzio Viggiano; i quali uno ad uno sono saliti sul palco all'interno della sala tra gli applausi della gente che non ha voluto mancare a questo appuntamento. Fabio Sirago

Pisticci, Romano Stigliano Il candidato presidente ha parlato anche della centrale non passa all’Api E’ indipendente

Magdi Cristiano Allam nella sala di Stigliano, dove ha partecipato a un incontro pubblico di presentazione della sua lista

Allam tra i paesi della Collina

PISTICCI - In merito all’articolo pubblicato sabato scorso sul Quotidiano a firma di Pierantonio Lutrelli, il consigliere comunale di Pisticci, Salvatore Romano, con una nota diffusa nei giorni scorsi, smentisce il suo passaggio in seno al consiglio comunale nella formazione politica dell'Api. Romano evidenzia, inoltre, che «la posizione che assumerò in seno al consiglio comunale di Pisticci è di indipendente». Tanto per dovere di precisione, alla luce di alcune indiscrezioni colte dal nostro giornalista. provinciamt@luedi.it

STIGLIANO - Si è svolto sabato, presso la sala Mariano di Stigliano il dibattito, organizzato dalla Consulta popolare di Stigliano, con ospite il candidato presidente della Regione Basilicata, Magdi Cristiano Allam, per il movimento “Io amo la Lucania”. Centinaia di persone hanno gremito la sala. Diversi gli argomenti proposti per lo sviluppo della Basilicata che, è stato detto, con tutte le ricchezze naturali di cui dispone, potrebbe rappresentare un modello di riferimento per tutta la Nazione. Parole dure, quelle di Allam quando ha parlato di una «regione vittima del potere consociativo tra la sinistra egemone e la destra che non vuole vincere, unite per la lottizzazione del potere. Una regione in cui c'è un muro di dittatura da abbattere, il catto-comunismo, che ha come fine ultimo soltanto la spartizione delle innumerevoli risorse naturali presenti nel territorio». Durante il

suo discorso, Allam ha spiegato anche le motivazioni alla base della sua decisione ultima di correre con una lista indipendente, in seguito alle «critiche indecorose ricevute, per colpe di faide interne al Pdl. Una decisione maturata con la consapevolezza che la Basilicata è una Regione ricca -ha detto- vocata al turismo e all'agricoltura, unica vera forza per uno sviluppo sostenibile nel rispetto dell'ambiente e della dignità della persona. Una politica fatta dal basso che accolga le esigenze dei cittadini lucani, stanchi della politica clientelare che da troppi anni governa la regione». Il candidato presidente ha ripreso le dichiarazioni fatte dall'arcivescovo di Potenza, monsignor Superbo, secondo cui il diritto in Basilicata si è trasformato in concessione. In una regione in cui l'ottanta per cento dei posti di lavoro dipende dalla Pubblica amministrazione, quindi dalla Regione. Un meccanismo perverso che

gioca sulla necessità di posti di lavoro e che si trasforma in una vera e propria sudditanza nei confronti del politico di turno. Serve una nuova politica che metta al centro il riscatto della dignità della persona per il bene comune e che si fondi sul concetto di famiglia naturale, pilastro sociale di un nuovo modello di sviluppo. Una politica che rafforzi in Basilicata il libero mercato e che dia la possibilità ai giovani di poter esprimere liberamente le proprie capacità, invece di cercar fortuna altrove o di rimanere vittima di questo potere». Grande attenzione, infine, per le politiche energetiche. Un no categorico verso l'ipotesi di siti nucleari in Basilicata e di depositi di scorie radioattive ma investimenti sulle energie da fonti pulite e rinnovabili. Sollecitato da parte del pubblico, Allam ha espresso le proprie perplessità riguardo la centrale a biomasse in progetto ad Acinello di Stigliano. Perplessità derivanti dall'abnorme di-

mensione dell’impianto, dalla localizzazione del sito in area a forte vocazione agricola, e soprattutto dalla reale possibilità di convertire le biomasse in vero e proprio Cdr, con tutte le conseguenze che questo potrebbe comportare per l'ambiente e per

la salute. «Occorre una politica energetica di tipo orizzontale -ha detto- e non centralizzata, in cui si punti all'autosufficienza energetica. Applausi e strette di mano al termine del dibattito. Gianpaolo Gagliardi provinciamt@luedi.it

TRIBUNALE DI MATERA PROC. ESEC. IMMOB.N. 45/92 R.E.I. L'Avv. Domenico ZICCARDI, quale professionista incaricato, procederà alla vendita del seguente bene immobile: lotto 1 : fondo rustico sito in agro di Salandra alla c.da Frane Ha: 05.30.15 lotto 2 : fondo rustico sito in agro di Salandra alla c.da Lambone Ha:01.84.42 il giorno 16/04/2010 senza incanto ed il giorno 14/05/2010, con incanto. Prezzo base € 11.100,00 Offerte in aumento € 222,00 (2%) Per maggiori informazioni rivolgersi a: Avv. Domenico Ziccardi via Luigi Einaudi n. 25, 75100 MATERA MT Tl/Fax 0835-256579 - Tl.nino 338 - 2533223 E-Mail: domenico.ziccardi@tiscali.it

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Matera e provincia 15

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Lunedì 1 marzo 2010

Il modello di Rionero tra i 90 bellissimi del “Lotto alle Otto”

Max, ragazzo della fortuna di LUCIA NARDIELLO IL RIONERESE Massimiliano Leggieri da qualche tempo fa capolino dalle televisioni di tutti gli italiani. Il bel fusto, cento per cento lucano, è un “ragazzo della fortuna” del programma “Il lotto alle otto” condotto da Tiberio Timperi e Stefania Orlando. Massimiliano, classe 1980, ha sempre avuto una particolare predilezione per il bello. Diplomato al liceo artistico di Rionero ha una specializzazione in design. Come hobby predilige la palestra, tanto che è anche istruttore e personal trainer. Non è nuovo del settore moda, anzi. Il primo attestato arriva nel 1999 quando riesce ad essere finalista del concorso nazionale “Il più bello d’Italia”. Un inizio quasi per caso, spinto dalla passione per la moda e lo spettacolo che Massimiliano ha avuto sin da bambino. Da quel momento in poi approda a Milano, la capitale della moda made in Italy. Lì realizza il suo sogno e diventa modello. Al contempo prosegue la sua carriera televisiva diventando coprotagonista in una puntata della trasmissione di Raidue “Al posto tuo” condotta da Paola Perego. Poi sale di livello ottenendo addirittura di sfilare per la presentazione ufficiale della collezione intimo autunno inverno 2009 di Dirk Bikkemberg. E ancora per i big della moda, sfila per Calvin Klein, Giorgio Armani, Diesel, Marlboro e Pitti Uomo a Firenze. Da Milano a Roma dove frequenta il corso di formazione post accademica alla Ventura Communication School. Una prestigiosa scuola di dizione, recitazione e public speaking diretta da Viviana Ventura in collaborazione con Pino Amendola e Lino Damiani. Nel 2009 troviamo ancora Massimiliano in tv come ragazzo im-

A POTENZA Nelle immagini Massimiliano Leggieri, rionerese doc, tra i novanta modelli del cast del “Lotto alle Otto”

magine nel programma “Sarabanda” di Canale 5 condotto da Teo Mammuccari e Belen Rodriguez. Per approdare oggi al “Lotto alle otto” programma prodotto con la collaborazione dei Monopoli di Stato e con la regia di Michele Guardì. Sono stati tanti e difficoltosi i provini che Massimiliano ha dovuto superare per arrivare a questi risultati, ma alla fine c’è l’ha fatta. In diretta dal lunedì al

sabato, dalle ore 20, il ragazzo lucano va in scena per portare la fortuna ai concorrenti telefonici che indicando i diversi ragazzi hanno la possibilità di portare a casa un bel gruzzoletto. Non ci resta che augurare, a questo figlio di Basilicata, uno splendido proseguimento per una carriera costellata di successi. In bocca al lupo Massimiliano, i lucani fanno il tifo per te. cultura@luedi.it

Prorogata fino al 14 marzo la mostra iconografica su San Francesco POTENZA - Visto il grande successo e le ancora numerose prenotazioni giunte per visitare la mostra “Un Santo e la sua Immagine. San Francesco d'Assisi nell'iconografia in terra lucana”, promossa dal Comune di Potenza, Città cultura, curata da fra Domenico Marcigliano ed allestita presso la Galleria Civica di Palazzo Loffredo, l'Amministrazione comunale ha deciso di prorogare la permanenza dell'allestimento. Le 24 opere tra tele e dipinti sono state già ammirate da tantissimi visitatori e resteranno esposte fino a domenica 14 marzo prossimo. La mostra è corredata di un video nel quale sono ripresi i polittici, gli affreschi e le opere che per caratteristiche particolari non possono essere esposte negli spazi espositivi di Palazzo Loffredo. cultura@luedi.it

LE VALLI DEL TEATRO di ANGELA PEPE VILLA D'AGRI - E Modugno incominciò a volare nel “Blu dipinto nel blu”. Haregistrato il tuttoesaurito lo spettacolo con Diego Sanchez, Matilde Brandi e Roberta Giarrusso, per la regia di Claudio Insegno, al cine teatro “Eden”. Ancora una volta una “carta vincente” per la rassegna teatrale “Le Valli del Teatro”, progetto culturale che punta sull'emozione che l'arte provoca per riflettere sulla contemporaneità. Lo spettacolo ha colpito ed ha entusiasmato, tanti gli applausi. Fresco, semplice e divertente, senza troppe pretese. La storia è ambientata in un teatro dove una compagnia si prepara alla messa in scena di uno spettacolo in onore di Domenico Modugno. Tutti gli attori vengono convocati in teatro dalla produttrice per il primo incontro con il regista e con l'autore. C'è proprio tutto, manca solo il copione. A partire da questa situazione paradossale prende il via una commedia musicale che tra canzoni aneddoti e ricordi si ripercorrerà tutta la storia della brillante figura dell'artista Modugno. Un musical- varietà in cui il mattatore Diego Sanchez ha dato voce sia alle sue doti canore riproponendo con grande interpretazione il repertorio di Modugno e sia alle qualità artistiche. Affianco a Sanchez, Matilde Brandi che non si smentisce per la

Applausi e commozione per l’omaggio a Modugno

Un momento dello spettacolo

bravura nelle prove di ballo e Roberta Giarrusso, nei panni della produttrice del fittizio spettacolo. Una risposta positiva per la rassegna lanciata dall'associazione “Valli del Teatro” che prosegue con soddisfazione il cammino intrapreso come ha sottolineato il direttore organizzativo, Rocco Positino, che ha lanciato già l'invito per il prossimo spettacolo “Ti sposo ma non troppo ai giorni di Facebook”. Spettacolo proposto da una compagnia giovane che non porta sul palco nomi conosciuti ma che darà sicuramente “una spinta in più alla crescita culturale del teatro”. Cultura teatrale con spettacoli dal vivo in crescita come ha sottolineato l'assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio grazie al lavoro che si sta facendo da qualche anno. Le Valli del Teatro - ha evidenziato Autilio - è uno dei circuito più importanti della nostra Regione. Siamo in programma - ha aggiunto l'assessore regionale - di fare un bando per gli artisti. La Filiera culturale rimane uno degli obiettivi della nostra regione». Obiettivo anche dall'amministrazione comunale di Marsicovetere che come ha spiegato il sindaco Claudio Cantiani: «siamo stati vicini alle “Valli del Teatro” per riportare la cultura nel centro valligiano. L'obiettivo è stato raggiunto e speriamo di migliorarlo già nel prossimo futuro». cultura@luedi.it

MUSICA Al Cincillà revival anni ‘80 di FRANCESCO MENONNA POTENZA -Tanto divertimento, tanta voglia di far sentire buona musica. Così il gruppo musicale Italian Spaghetti Revival ha creato grande interesse intorno alla propria band nella serata organizzata al Cincillà nell'ambito della rassegna musicale “Vivo di Musica”. Due ore di autentico spettacolo all'italiana, condito da quindici pezzi e tanti applausi a scena aperta per la band nata nel luglio del 2009 a Potenza che ha già svolto numerosi concerti in tutta la Basilicata. La band ha colto nel segno, almeno stando al connubio sinergico con gli affezionati presenti che hanno circondato la sala da ballo del noto locale cittadino scandendo i passi della tradizione italiana con gli interpreti principali della canzone nostrana. Rocco Lapolla al basso, Cristian Lapolla alla chitarra, Alessandro Leoci alla batteria e Giovanni Castello in voce hanno dato lustro alla serata che ha visto nei ritmi caldi della cultura italiana il degno punto di riferimento. Un condensato di emozioni, essenze musicali, tradizioni e legami tutti italiani ha fatto scalpore nel pubblico presente. La gente accorsa venerdì sera al Cincillà ricorderà questa serata per palati fini e da tenere in agenda per la versatilità di un gruppo nato con il chiaro intento di divertire e divertirsi nel segno di una tradizione eccellente e ricca di significato. La serata è stata intensa, il gruppo che svolgerà nuovi show musicali in regione, in primis San Chirico Nuovo e Rionero in Vulture ha legato con la propria acustica e il sonoro tutte le generazioni in un filo rosso davvero imprescindibile. Uma serata nella serata, quella prodotta dall'Italian Spaghetti Revival che ha dato prova delle proprie indubbie qualità canore e artistiche. Una band che sicuramente crescerà sul piano artistico, visto il successo riscontrato presso il Cincillà di Parco Rossellino a Potenza. In tanti a fine spettacolo hanno chiesto il bis. Giustamente. La rassegna proseguirà, tutti i venerdì fino a maggio. f.menonna@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


di ROBERTA FILIPPINI MILANO – Ci si può commuovere a una sfilata. Capita di rado, ieri è successo da Dolce & Gabbana. Non era un anniversario, con c'era niente da celebrare o ricordare, ma la platea aveva le lacrime. Compunti direttori di prestigiose testate, semplici redattori di moda, una volta tanto tutti uniti nel sentire che qualcosa vibrava. Sarà l’orgoglio un pò mortificato negli ultimi tempi, ma ieri è sembrato davvero a tutti che la moda italiana rialzasse la testa. Ci si può commuovere a una sfilata, anche semplicemente vedendo, sul grande schermo che fa da sfondo alla passerella, uno stilista che imbastisce una giacca. Domenico con le forbici taglia un rever e si vede che lo fa abitualmente. Stefano costruisce con le sue mani una rosa di stoffa e la aggiusta sull'abito di una modella che sorride, perché è questo il lavoro italiano. E la platea di americani, inglesi, francesi e giapponesi se ne sta attonita, silenziosa, a guardare le immagini scorrere, maestose nella loro semplicità. Sfilano le modelle, e intanto sullo sfondo la sarta cuce. Avrà a casa mille problemi, ma se ne sta lì, concentrata, come se tutto dipendesse da lei. E ognuno fa così, per la perfezione che si ripaga da sè. Siamo anche questo, anzi forse solo questo. Maria Carla Boscono, la più nota top italiana, sfila con un piccolo tailleur di pizzo di lana. Una modella sconosciuta, magari sarà ucraina, ha una giacchina tutta piena di medagliette-ricordo e pendagli votivi, quelli delle madonnine di paese. Perchè noi siamo il Paese dei mille paesi e la nostra moda nasce da lì. La gonna a pois è indossata con la blusa animalier, ma come è chic questa Italia esagerata e appassionata. C'è chi crede che la moda sia fat-

La moda italiana rialza la testa

Ma come è chic questa Italia esagerata di D&G

Una delle 70 ragazze in body nero che hanno chiuso la sfilata

ta di feste e champagne: guardi allora la giacca di tweed assolutamente perfetta e non la chiami 'tailored' perchè si dice sartoriale, e si dice tutto. Il tubino stretto sulle forme ha il velluto sul sedere (perchè nasconderlo chiamandolo 'dietro' o peggio ancora 'back') e il leopardato davanti, ma sfidiamo chiunque a sostenere che è eccessivo. Volgarità? Neanche l’ombra. Neppure sotto il pizzo trasparente del vestito compito che rivela un corsetto nero, perfino a suo modo castigato. Per non parlare del cappotto tagliato a mano al vivo, del tailleur in maglia con la giacchina a martingala, del golfino grigio stretto amorevolmente da una spilla (della nonna, magari). Sono fatti così, gli italiani della moda. Hanno un’anima. Ci commuoviamo per il vestito a fiori in broccato siciliano, per un cappotto in macramè nero che forse non ci potremo mai permettere. Ma è perchè sappiamo quanto lavoro c'è dietro, quanta cultura intrinseca, vissuta. E quanta passione, due eterni giovanotti come Domenico Dolce e Stefano Gabbana, trasmettono ogni giorno in una impresa che, partita da una botteguccia, oggi conta 4000 dipendenti diretti, un atelier di 50 persone a Milano e un altro di 60 a Legnano. Si commuove tutta la platea quando la sfilata si chiude con un esercito di 70 ragazze in body e giacche nere, tutti i tipi di giacca che un sarto può creare per il corpo di una donna “L'Italia è dolce, l’Italia è femminilità. Noi ci sentiamo molto patriottici. Stavolta vogliamo farvi sentire l’emozione della moda italiana» avevano promesso i due stilisti ieri mattina. E ci sono riusciti. Nel back stage versano lacrime personaggi che se ne stanno più che compassati. E c'è anche chi grida «vogliamo il tricolore in passerella!

Riparte l’esplorazione per scoprire il mistero della nascita del mondo

Cern, alla scoperta di una nuova fisica di ENRICA BATTIFOGLIA ROMA–L'acceleratore di particelle più grande del mondo ha ripreso la sua corsa alla scoperta di una nuova fisica. Per il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra è tornato in attività dopo la lunga pausa invernale cominciata poco prima di Natale e dopo un autunno intenso, nel quale aveva lavorato a ritmo serrato, affermandosi in breve tempo come l’acceleratore più potente del mondo. «Comincia una fase di calibrazione, nella quale si mettono a punto i rivelatori», ha detto il fisico Guido Tonelli, responsabile mondiale di uno dei quattro esperimenti dell’acceleratore, il Cms. «Finalmente ci siamo», ha detto il pre-

tutto, l'energia altissima che potrà raggiungere riprodurrà condizioni simili a quelle esistenti nei primi istanti di vita dell’universo, subito dopo il Big Bang, un’epoca nella quale la fisica era governata da leggi diverse da quelle oggi note. - PICCOLI PASSI: non sarà comunque un salto nell’ignoto: il gigante degli acceleratori si avvicinerà passo dopo passo all’energia complessiva 14.000 miliardi di elettronvolt (Tev). Ieri nell’anello da 27 chilometri della macchina sono stati iniettati i primi fasci di particelle all’energia di 450 miliardi di elettronvolt (Gev) per fascio (complessivamente 900 GeV). «Non ci saranno collisioni – spiega Tonelli – alemo per i prossimi 10-15 giorni.

sidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Roberto Petronzio. «In poche settimane –ha aggiunto –alzeremo l’asticella verso energie mai raggiunte artificialmente e potremo alzare lo sguardo verso nuovi orizzonti della fisica». - VIAGGIO VERSO NUOVA FISICA: Adesso l’Lhc è pronto a ricominciare, questa volta per addentrarsi in territori sconosciuti della fisica. Potrebbe per esempio riuscire a catturare la misteriosa e sfuggente particella di Dio, ossia il bosone di Higgs grazie al quale la materia esiste. Potrebbe anche risolvere misteri come quello della materia oscura, invisibile e ignota sebbene sia molto più abbondante nell’universo rispetto alla materia visibile. Ma soprat-

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ENERGIA

AMBIENTE

Il “gigante” Inquinamento potrà mai essere sconfitto?

La Terra ha nove vite sei sono a rischio le altre tre resistono di CLAUDIA GRECO ROMA – Sono nove i «sistemi di sostegno» su cui si basa la vita sulla Terra. Di essi sei vanno decisamente male, due procedono, se pur più lentamente nella stessa situazione e uno solo presenta aspetti positivi. Come riferisce il New Scientist, i ricercatori, guidati dal direttore dello Stockholm Environment Institute, Johan Rockstrm, hanno identificato nove 'sistemi di sostegno' necessari alla Terra per sopravvivere. Utilizzandoun nuovo approccio, basato sul concetto di confine, il gruppo di esperti di vari paesi ha cercato di quantificare precisamente lo stato di salutedi ogni sistema, stabilendo così uno «spazio delimitato sicuro per lo sviluppo umano». L'analisi ha evidenziato che in tre «spazi vitali» è stato sorpassato di molto il confine di sicurezza. Di questi la biodiversità, che secondo gli studiosi per restare in valori “naturali” dovrebbe mantenere annualmente un tasso di estinzione delle specie non superiore al 10 per milione, è arrivata ad un livello attuale superiore circa ai 100 per milione. Anche i livelli di azoto nell’atmosfera – altro sistema di sostegno – sono tragicamente «fuori forma» a causa soprattutto delle interferenze dell’agricoltura (uso di fertilizzanti) nel ciclo naturale di questo elemento chimico, essenziale alla vita: dai 35 milioni di tonnellate

“consigliate”, ha raggiunto ora il picco di 121 milioni di tonnellate l’anno. Poi sul podio dei peggiori salgono anche i cambiamenti climatici. La concentrazione di Co2 nell’atmosfera è di 387 parti per milioni contro le 350 ppm consigliate ed ha varcato la soglia di pericolo più di 20 anni fa. Altri tre sistemi di sostegno, utilizzo di acqua dolce, sfruttamento della terra e acidificazione degli oceani, non hanno passato ancora il limite, ma ciò sembra ormai imminente. Secondo le analisi svolte, le acque di alcuni oceani varcheranno la soglia di tollerabilità entro la metà del secolo: il ph della superficie, da quando è iniziata la rivoluzione industriale, è sceso da 8,16 a 8,05. Potrebbe sembrare un piccolo cambiamento, ma equivale in natura ad un 30% in più nella concentrazione di ioni d’idrogeno, con gravi ripercussioni sugli ecosistemi marini. Per quanto riguarda l’utilizzo di acqua dolce, la soglia critica è secondo gli scienziati di 4.000 chilometri cubi consumati ogni anno. È un limite che, con gli attuali 2.600, appare ancora lontano, mache perRockstrm - visto il sempre maggiore controllo dei bacini idrici e delle riserve sotterranee da parte dell’uomo – sarà raggiunto entro il 2050. Lo sfruttamento della Terra invece, con l’attuale livello del 12% delle terre emerse utilizzate per le colture, è già molto vicino al limite massimo, stimato del 15%.

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Ecco l’edificio intelligente che risparmia Un progetto europeo sta mettendo a punto una “rete” che comunica i consumi di ALESSANDRO BRUNO ROMA–Per risparmiare energia gli edifici devono 'studiare' , e la prima cosa che bisogna insegnare loro è a funzionare come la rete Internet, e far comunicare tutti i componenti, dai condizionatori ai frigoriferi, come fossero nodi di una rete. L’indicazione, contenuta in un editoriale pubblicato dalla rivista Science, è già oggetto di studio in tutto il mondo, e nella gara a produrre case e palazzi intelligenti, in grado di risparmiare fino al 40% dell’energia, un posto in prima fila ce l’ha anche l’Italia, grazie a due progetti internazionali coordinati dall’università La Sapienza di Roma. «Il problema di un edificio pubblico – spiega Roberto Baldoni, profes-

sore ordinario del Dipartimento di Informatica e Sistemistica 'Antonio Ruberti' dell’università La Sapienza – è che, al contrario di una casa, non ha un 'interlocutore intelligente', cioè una persona che fisicamente può cercare di minimizzare i consumi, quindi servono soluzioni autonomiche in grado però di tenere conto del comportamento umano. Se ad esempio sto facendo un meeting in una stanza o invece sto camminando per i corridoi – spiega l’esperto – i sistemi che governano luce e temperatura dovrebbero accorgersene e regolarsi di conseguenza». Il primo progetto di 'case intelligenti', guidato da Baldoni e da Massimo Mecella, sempre dell’ateneo romano, si chiama Sm4all, è nato nel 2008 e comprende diversi centri di

ricerca europei pubblici e privati a cui recentemente si è aggiunto l'Industrial Technology Research Institute di Taiwan. «Questo programma – spiega Baldoni – è dedicatoprincipalmente agliutentidisabili, e l’obiettivo è riuscire a far eseguire automaticamente delle azioni complesse sulla base di un comando dell’utente. Se ad esempio la persona dà il comando 'prepara un bagno caldo', la casa è in grado di attivare i rilevatori di temperatura e tutti gli elettrodomestici coinvolti per realizzarlo». Il consorzio, spiega ancora il ricercatore, ha già realizzato due case predisposte ad ospitare questo tipo di tecnologia, una a Roma alla Fondazione Santa Lucia e una in Spagna, ed entro il 2011 dovrebbe essere pronto un primo prototipo.

Uno dei modelli di edificio intelligente in sperimentazione

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Idee e società 17

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

A CHI INTERESSANO I CASSAINTEGRATI

Riproporre il blocco licenziamenti

di MAURO ARMANDO TITA

di Mimmo Mastrangelo Caro Paride, miconosci daqualcheanno,non amoil“ruffianesimo” o le piaggerie varie, ma, leggere il tuo editoriale di domenica scorsa è musica per le nostre orecchie di uomini di buona volontà. La chiarezza cristallina della tua lucida analisi “dal colore... alla decastizzazione delle classi burocratiche” hanno colto nel segno. Tuttociò si rifletterà nel dibattito politico dei prossimi giorni.Abbiamo a cuore da tempo immemore terzismo, libertà e dignità. Abbiamo introdotto elementi di sano orgoglio e di sana reattività in una realtà sonnacchiosa e remissiva. Abbiamo superato la soglia dell'indifferenza generale. Abbiamo creato il Laboratorio degli uomini liberi e siamo fiduciosi che i moniti di spessore lanciati dalla Cei e dai vari ex parlamentari lucani , in primis, i senatori Lapenta e Colombo( oggi senatore a vita) ci offriranno gli spunti per proporre, progettaree ricostruire un climadi fiducia istituzionale. Soffriamo di fronte all’ecatombe di posti di lavoro. Le crisi industriali ed agricole lucane ci impressionano quanto l’esodo giovanile. L’assessore Autilio, nei giorni scorsi, sulle pagine del Quotidiano ha lanciato l'Sos sullaperdita di9000 postidi lavoro.Perdite strutturali ,con tutte leconseguenze e contutto il caricodi negatività che, tale seria problematica comporta. Al contrario, il Piano per l'occupazione fortemente voluto dalla giunta regionale non ha superato le “forche caudine” del consiglio. Un consiglio che si era caratterizzato per le ultime sedute-fiume e notturne...Non si riusciva a comprendere dove allocava la maggioranza e dove l’opposizione. Un minestrone poco compreso dagli addetti ai lavori. Sono state approvate leggi e leggine di fine legislatura dove spicca il regolamento dei Consorzi Industriali. Non vorrei soffermarmi sui vecchi e già ampiamente dibattuti disastri dell’Asi di Potenza dove spiccavano geometri con l'incarico di direttore amministrativo... per non parlare del management “trasferito” dalla partitocrazia. Siamo stati facili profeti a denunciare i silenzi furbi della Fiat. Il "superbo" richiamo di monsignor Superbo non ci ha meravigliato. Dasecoli sosteniamole stesselucide ecoraggiose analisi e le stesse denunce del nostro Arcivescovo. Non siamo avvezzi a riprendere le tanti voci del coro odierno. La nostra vita è stata suggellata da “libertà”e da dignità che oggi sono state riscoperte da larghi settori di privilegiati, figli d’arte e middlescents. Non amiamo i coristi e non amiamo i conformisti. Forse, in questi ultimi giorni, sono cresciuti a dismisura "finzioni" di etica e di responsabilità, di eccessivo solidarismo e di grandi sensibilità mai seriamente auspicati e ricercati nel passato. Vi sono persone fino a ieri indifferenti e snob , come il nostro principe Emanuele Filiberto, ... che riscoprono gli ultimi ,quelli che hanno... poco o niente. Noi siamo con le Iene... al Principe e a questi novelli apostoli lucani diciamo forte e chiaro ... Ma a voi che cazzo ve ne frega dei disoccupati o dei cassintegrati in deroga o senza deroga? Siamo stanchi di tanta ipocrisia e di tanti Sepolcri imbiancati. Notiamo con stupore levate di scudi di tanti personaggi e tante realtà snob, fino a ieri, sempre chini e supini, oggi, miracolosamente, reattivi e combattivi. Che belle sorprese? Sul Quotidiano di sabato scorso quello che più mi ha impressionato è il caso Lasme. Non vogliamo rimuovere questa ennesima vertenza Lasme. Vogliamo ragionare su di essa e solidarizzare seriamente con i lavoratori senza futuro. Abbiamo dedicato fiumi di parole e di denunce ai silenzi furbi della Fiar. Siamo stati per anni a riflettere sulla sicurezza del posto di lavoro intesa nel "suo" più ampio significato. Avevamo riproposto il "remake" del film "prendi i soldi e scappa". Avevamo compreso che la cultura del posto di lavoro doveva essere vissuta all'interno della fabbrica e dell'impresa. Non bisognava in alcun modo "esternalizzare". Eravamo stanchi di vertenze "guscio". Vertenze che avevano fatto della precarietà il leit motiv di un nuovo sfruttamento. Abbiamo denunciato ,come non mai, il raggiro della Lasme. Siamo state cassandre inascoltate. Volevamo far capire ai furbi di sempre (annidati nelle forze politiche e sindacali e soprattutto nelle forze datoriali) che il processo Inns e Lasme ... che si era innescato con persone e strutture che vivevano lo stesso angoscioso problema era la strada giusta, era la Strada Maestra. L'aver smorzato tale forza propulsiva ha significato non solo perdita di dignità del sindacato , ma, soprattutto, danno e beffa per oltre cento lavoratori. Tutto doveva essere inquadrato nella chiarezza e nella serietà. Così non è stato...Ha prevalso la scaltrezza degli imprenditori e la loro chiara volontà a delocalizzare. A noi "osservatori interessati"aveva fattotanto piacererivedere lariproposizione di un movimento sindacale unitario (nord -sud) . Memorabile era stato l'incontro al Mediafor di Potenza tra maestranze Inns e Lasme. Quel sindacato che amiamo di più era forte e convinto. Quel sindacato che aveva tanto influito negli anni scorsi, sugli assetti organizzativi delle stesse imprese riproponeva una lotta serrata e orgogliosa. Poi le spaccature... poi le votazioni burla ...poi la Beffa. Speriamo che, dopo questa ennesima beffa , perpetuata a danno dei lavoratori ci sia l'inizio di un nuovo e duraturo percorso di vera serietà sindacale, di vera solidarietà e di forte presenza delle maestranze sui luoghi di lavoro. E' un processo che potrà, finalmente, farci uscire da questa iniqua precarizzazione di massa , e consentire ai seri imprenditoridi costruire il verosviluppo e lavera occupazione, di emarginare imprenditori e sindacalisti dediti alla demagogia e ad ambigui disegni vertenziali , poco compresi dagli stessi lavoratori. Il presidio del movimento sindacale nelle zone calde è fortemente auspicato. Non vogliamo più ecatombi e tragedie. Non vogliamo casi di furbizia e di Malaindustria. La rinnovata apertura e la grande solidarietà sindacale sono propedeutiche per le nuove generazioni, ancorate, come sono, a meri conformismi e/o a "tabulati" di tipo individualistico.(vedi generazione Q) Lo abbiamo detto tante volte ... lo confermiamo, ancora oggi, con qualche dose di forte coraggio in più.

Inviti poco opportuni veleni e ammiccamenti di FRANCESCO TOSCANO IL SISTEMA di potere di tipo oligarchico che governa l’Italia, con pessimi risultati, da quasi un ventennio è oggettivamente arrivato al capolinea. Nonostante alcuni autorevolissimi personaggi, occupanti i vertici apicali dello Stato diano l’impressione, che spero errata, di spendersi a tutela dell’esistente. Mi riferisco, nel caso, all'ultimo messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che mentre si palesano, grazie alle recenti inchieste, alcune scellerate dinamiche che muovono, consolidano e perpetuano una classe dirigente che appare nel suo insieme incline ad atteggiamenti di tipo criminale, ha ritenuto opportuno scrivere una lettera al vicepresidente del Csm Nicola Mancino per esternare "preoccupazione per l'inasprirsi dello scontro istituzionale". Mi permetto di dissentire dall'impostazione quirinalizia, pur nutrendo un altissimo senso di rispetto per la funzione e il ruolo, per una serie di ragioni che mi appaiono insuperabili. In primo luogo ritengo non pienamente aderente ai fatti la autorevole denuncia di un presunto e paventato "scontro istituzionale" in atto. Più semplicemente intravedo alcune realtà di intollerabile degrado, eroicamente messe in luce da alcuni magistrati, come quelli di Firenze, che servono fino in fondo e senza ipocrisie soltanto i valori costituzionali. Non mi convince poi neppure la teoria secondo cui il nostro Paese sarebbe tuttora vittima dell'infinito scontro tra politica e magistratura. Al contrario, dalle inchieste pare emergere un sistema di "tutela collettiva e trasversale" che non risparmierebbe nessuno, neppure alcuni altissimi magistrati recentemente dimessisi dall'ordine giudiziario. Già in passato alcune scelte del Presidente Napolitano provocarono perplessità. In particolare, ad esempio, la scelta di chiedere gli atti alla procura campana in occasione del famigerato "scontro" tra gli uffici giudiziari di Catanzaro e Salerno.

Una decisione che venne definita "irrituale" anche da alcuni eminentissimi costituzionalisti. L'attuale composizione del Csm, destinatario dei moniti provenienti dal Colle, suscita inoltre alcuni interrogativi di mera opportunità. Il vicepresidente del Csm Mancino, in virtù delle gravissime accuse, tutte ancora da dimostrare, mossegli di fronte ai magistrati siciliani da Massimo Ciancimino in merito all'ipotizzata trattativa tra mafia e Stato ai tempi delle stragi, per l'altissimo senso di responsabilità istituzionale da più parti riconosciutogli, avrebbe forse fatto meglio a lasciare temporaneamente il delicato incarico che ricopre, al fine di tenere le istituzioni al riparo da qualsiasi polemica o possibile strumentalizzazione. Di certo alcune frasi pronunciate da Berlusconi sono assolutamente fuori luogo. Ma più delle recenti e generiche invettive contro i magistrati definiti "talebani", inquietano alcune vecchie allusioni del Premier in merito ad alcune vicende del nostro recente passato di notevole importanza. Berlusconi non ha ancora spiegato, forse perché ancora nessuno glielo ha chiesto con la dovuta insistenza, cosa volle dire all'indomani della bocciatura del "Lodo Alfano" quando riferendosi al Presidente della Repubblica disse: «Mi hanno preso in giro». Veleni e ammiccamenti che una democrazia veramente liberale non può tollerare in silenzio. Un ultima cosa. A tutti gli indignati in servizio permanente che si scandalizzano di fronte a qualsiasi tipo di rilievo o argomentata critica avanzata nei confronti di alcune scelte di indirizzo del Presidente Napolitano, vorrei far notare l'anacronismo delle loro posizioni. Argomenti deboli, specie se usati da personaggi che in tempi molto lontani parteciparono, seppur da posizioni defilate o di secondo piano, alla demonizzazione dell'ex Presidente della Repubblica Giovanni Leone. Francesco Toscano

NEL VUOTO assoluto di proposte politiche per la salvaguardia dei posti di lavori di operai e precari di ogni categoria, va tenuto in considerazione un recente intervento dell’ex-senatore lucano ed attuale presidente dell'associazione per il rinnovamento della Sinistra, Piero Di Siena, volto a rilanciare l'idea del blocco dei licenziamenti. Una proposta già fatta propria in passato da Rifondazione Comunista ed altre sigle di sinistra. Per raggiungere il “blocco” Di Siena evidenzia l'opportunità di un'azione legislativa dentro al Parlamento, ma quale delle forze politiche (di opposizione) sposerebbe la causa del blocco dei licenziamenti in questo momento? Alla domanda manca la risposta. Più fattibile apparirebbe una raccolta di firme per un disegno di legge di iniziativa popolare. Provare ad uscire dalla crisi con lo stop dei licenziamenti è pur vero che non risolverebbe il tutto della questione, ma “risponderebbe ad un'esigenza fortemente sentita”, significherebbe agevolare la lotta per la difesa del lavoro in forma più generalizzata e porre fine - come riporta ancora Di Siena (insieme a Paolo Ciofi) - a quelle estenuanti ed avvilenti trattative conseguenti alla messa in congiuntura delle singole aziende. Ma ancor più necessario il blocco dei licenziamenti (sul ricorso non della mobilità ma della cassa integrazione e degli altri ammortizzatori sociali) dovrebbe essere inserito dentro la prospettiva di una riconversione delle politiche del lavoro e dei processi industriali dei quali non possono non tener conto tanto il nostro Paese che l'Europa. Siamo in pieno clima elettorale, la crisi lavoro andrebbe posta come tema centrale dei territori, ma è una pia illusione riuscire solo ad immaginare che candidati per i consigli regionali sposino la causa del blocco dei licenziamenti. A due terzi di loro (e anche di più) viene l'orticaria se gli si pone sotto gli occhi la questione operaia o il dramma del numero dei posti di lavoro che svaniscono come neve al sole. Per un aspirante consigliere in questo momento ciò che conta è arraffare più consenso possibile. Parlare di lavoro è disturbante.

Da anni ruggenti ad anni dementi “ANNI ruggenti” è il titolo del film che Luigi Zampa girò nel 1962, tragicommedia in bianco e nero fra le più graffianti sul fascismo al sud. Si ispirava all'Ispettore generale di Gogol, interpretato da un mirabilissimo Nino Manfredi, con Gino Cervi e Salvo Randone quali incommensurabili interpreti. Alcune scene sono state girate nei Sassi di Matera, quelle dei miserabili, degli ultimi che, come risalendo dagli inferi, chiedono al presunto ispettore un improbabile aiuto. Un film quanto mai attuale, specchio non ultimo della deriva verso cui siamo indotti. Da quello scenario dantesco riaffiorano quegli innocenti, gli invisibili che la storia aveva segregato oppure mandato al fronte. Dal disfacimento più inumano, i reali d'Italia erano fuggiti, lasciandosi alle spalle macerie e sconforto. Sono gli stessi reali che dopo una sola

generazione riaffiorano non dai gironi danteschi dei poveracci del film, ma da esili edulcorati, da luoghi di eterna villeggiatura: quanto basta per farci sentire dementi, più ignoti e reclusi che mai. Loro, venuti pure a rivendicare il rimborso dei danni dell'esilio, e con la stessa inverecondia usurpano visibilità pubbliche e indennizzi da un popolo che non solo dimentica, ma rimuove ormai completamente. Nessuno chiede il conto dei danni della storia, anzi il megafono della pubblicità offre il risarcimento richiesto dai reali in maniera indiretta. Diventano comici involontari di un teatrino che nemmeno Gogol avrebbe immaginato. E noi spettatori invisibili, solo pulsanti di audience da consumatori. Anni dementi, che nemmeno Gogol. Armando Lostaglio CineClub “V. De Sica” - Cinit

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LunedĂŹ 1 marzo 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Albano rilancia per la Coppa Prima Divisione

La zona Cesarini ancora una volta fatale al Potenza, eccessivamente punito da un Lanciano fortunato A pagina 25, 26 e 27

Seconda Divisione

Il Melfi ritrova sorriso e vittoria al Valerio piegando il Manfredonia grazie ad un Pellecchia super A pagina 29, 30 e 31.

Serie D

Matera supera il Fasano e arriva alla semifinale col Boville al top Pisticci crolla, Francavilla fa pari A pagina 35, 36, 37 e 38.

Basket

Bawer vittoriosa sul Sant’Antimo Publisys cade con onore a Trapani Corporelle battuta, Bbc ok col Corato A pagina 47, 48 e 49.

Volley

La Giocoleria piegata in casa dalla mediocre Altamura, a Brolo è disco rosso per la Medical Center A pagina 50 e 51.

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Lunedì 1 marzo 2010

Il “vecchio campione” ha accettato di valutare dal punto di vista tecnico la gara del suo erede

Tomba: «Ecco perché ha vinto Razzoli» VANCOUVER - Giuliano Razzoli nello slalom olimpico di Vancouver 2010 ha vinto per due motivi: perchè «ha controllato la pressione» e perchè sulla neve molle di Whistler «è riuscito a cambiare le gomme». È questa l’analisi di Alberto Tomba, che nella notte del dopo-gara, dopo aver festeggiato con la famiglia Razzoli la storica medaglia d’oro, ha accettato di valutare dal punto di vista tecnico la gara del suo erede. «Giuliano ha sciato come bisogna sciare su una pista così - ha detto Tomba -: lavorare tutto sotto, di gambe, e stare fermo sopra, col busto.

Provate a riguardare la prima manche: non aggredisce mai la neve, cerca di stare piatto. E fila via che è una meraviglia. Anche Reich secondo me ha sciato bene, ma c'erano troppi spigoli, e qui si pagano». Prima della gara Tomba aveva inviato a Razzoli questo sms: “Bimbo, tranquillo. Il tempo è quello che è. Cambia le gomme e vai”. «Volevo dirgli di stare calmo, di non lasciarsi condizionare dalla tensione. E di stare attento alla neve bagnata». Come a dire «metti le gomme da bagnato», che sugli sci significa stare più leggeri che si può. Tra la prima e la seconda manche,

poi, ecco l’altro messaggio di Tomba: “Bimbo, fotocopia della prima. Occhi aperti, Veloce e feroce. Vai”. Risposta di Razzoli: «Grazie zio Albi». «Tra la prima e la seconda era importante avere i nervi a posto e fare una gara più ragionata – ha spiegato Tomba -. Gli ho detto di stare con gli occhi aperti perchè non doveva più fare il tempo, ma controllare. E poi di sciare come sa, cioè leggero, veloce e feroce». Alla fine “Tomba la Bomba”, come ancora lo chiamano in Canada, ha pianto. Lacrime emiliane, commoventi nella loro emilianissima sincerità.

Alberto Tomba

Vancouver 2010. Nella gara di fondo 50 km il norvegese batte in volata Teichmann

Northug torna re. Di Centa 11° Gianni Petrucci: «Bilancio da 5 e mezzo per l’Italia. Le colpe sono di tutti» di LUCIANO CLERICO WHISTLER (CANADA) – Il re del fondo mondiale si riprende la corona nell’ultima gara delle Olimpiadi di Vancouver, la più importante: il norvegese Petter Northug, che in questi Giochi aveva finora deluso, nella 50 km a tecnica classica ha trovato l’orgoglio e la forza di tornare ai suoi livelli. Dopo oltre due ore di gara, tiratissima, ha vinto in volata davanti al tedesco Axel Teichmann e allo svedese Johan Olsson, che è arrivato a 1”. Per lui, partito come il numero 1, è stato il riscatto di un’edizione olimpica che sarebbe stata altrimenti inferiore alle aspettative. Northug aveva infatti conquistato finora solo un argento nella staffetta 4X10 km e un bronzo nello sprint. Ma nella 15 km, dove Pietro Piller Cottrer era giunto all’argento, lui era arrivato solo 41/o e temeva che i suoi Giochi fossero compromessi. Non è stato così: con orgoglio e forza da numero 1, Petter Northug si è riappropriato dell’ultimo ruggito. Bella e orgogliosa anche la gara di Giorgio Di Centa, campione olimpico in gara e alla fine 11° a 13“5, primo degli italiani. Il carabiniere di Tolmezzo (Udine) è riuscito ad arrivare davanti a campioni come lo svedese Marcus Hellner (oro nella 30 km inseguimento e oggi solo 22/o, e al ceco Lukas Bauer, bronzo nella 4X10 km e nella 15 km e oggi solo 12/o). Non solo: Di Centa ha tenuto il passo di uno dei grandi favoriti, lo svizzero Dario Cologna, che alla fine è arrivato davanti a lui in 10ª posizione solo per un soffio, poco più di 1 secondo. Nell’ultima 50 chilometri olimpica della sua vita, Di Centa ci teneva a fare bene ed è stato di parola. «Ho dato tutto», ha detto alla fine. Alfiere di un’intera generazione di fondisti, il

re di Torino 2006 lascia con onore sulle nevi canadesi, chiudendo una carriera olimpica che più vincente non poteva essere. Non ha invece fatto la gara che sperava di fare Pietro Piller Cottrer, 26/o alla fine. Medaglia d’argento nella 15 km, sapeva che questa non era la sua distanza, ma dopo il 2/o posto in apertura dei Giochi aveva detto di «farci un pensierino». «Cercherò di impostare una gara sugli altri, poi vedremo»: ci ha provato, ma ha ceduto nella seconda parte, arrivando a 2'46”. Più staccati gli altri due azzurri in gara: Valerio Checchi si è classificato 31/o a 5'14”, Roland Clara 36/o a a 5'25”. BILANCIO — Nel complesso dunque si torna a casa con un oro, un argento e tre bronzi. Rispetto alle 11 medaglie di Torino 2006 è un grosso passo indietro, anche se come ha ricordato il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi, il paese organizzatore s'imbatte storicamente in un calo di risultati nell'edizione successiva. «Sono Giochi da 5 e mezzo per l'Italia - ha ricordato Gianni Petrucci - è stata una sofferenza e ci sono state delle delusioni molto forti. Difendo gli atleti e le federazioni, che ringrazio. Le colpe sono di tutti. Ma l'oro di Razzoli ci aiuta ad affrontare i passi, gli investimenti e le decisioni che ci porteranno a Sochi 2014 con maggiore incisività». DOPING — I Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010 si chiudono senza casi di doping, ma non tutti fanno festa. «Non siamo mai stati così vicini come ora a frenare il doping«, ha detto il tedesco Thomas Bach, vicepresidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio). «L'aumento dei controlli antidoping del 70% - circa 2.000 in totale rispetto ai Giochi di Torino 2006 hanno ‘intimidito’ chi avrebbe voluto farne uso». Giorgio Di Centa, undicesimo nella 50 chilometri

La medaglia d’oro. Questo oro significa tanto per me e per lo sport italiano

Razzoli modesto: «Fatto bene mio mestiere» WHISTLER (CANADA) –«Tra una manche e l’altra ho mangiato qualcosa, fatto un po’ di stiramenti e qualche esercizio di rilassamento: sapevo, ero convinto che questa gara potevo vincerla. In fondo ho soltanto fatto bene il mio mestiere: sciare». Giuliano Razzoli, oro olimpico nello slalom speciale come Alberto Tomba 22 anni fa a Calgary, esprime in quel “ho fatto soltanto bene il mio mestiere”lafilosofia di vita, semplice ma efficace, della gente dell’Appennino. «E poi nella seconda manche ho attaccato sino e meta del muro» aggiunge Razzoli nella conferenza stampa del dopo gara e prima di un interminabile controllo delle urine all’antidoping ma poi anche controllato perché sapevo che era fatta. Non a caso al via della seconda manche una gara breve con

partenza abbassata rispetto a In un caso alla fine sono arriquella prevista per evitare vato secondo, nell’altro sono problemi di nebbia in quota uscito. Ma questa volta sapevo Razzoli aveva unvantaggio di che dovevo continuare ad at58 centesimi da gestire. Sono taccare ma anche controllare. diventati67 alprimointerme- Si, Ho fatto bene il mio mestiedio, 56 al secondo ma soli 16 a re - ribadisce Razzoli - e sono fine gara, in fondo a quel mu- orgoglioso di questo oro che ro dove ha preferito controlla- significa tanto per me, per lo re la sua discesa evitando ri- sci e lo sport italiano, per il mio schi inutili all ultimomento. E Paese . Del resto gli sciatori la tensione, la responsabilitaà per l’esito di una gara che tanto peso ha nel resto poco lusinghiero bilancio azzurro di Vancouver? «Sapevo come fare nella seconda manche - racconta il campione olimpico - perché in coppa del mondo mi e già successo due volte di essere al comando dopo la prima discesa. Giuliano Razzoli

dell’Appennino sono gente tosta. In nazionale sono certo meno numerosi di quelli delle regioni alpine, ma sempre grandi talenti. Inoltre, racconta Giuliano, per arrivare in nazionale ci ho messo parecchio anche perché ho avuto problemi legati alla mia crescita, problemi alla schiena. Se sono qui lo devo anche ad una dottoressa che mi ha molto aiutato e che ora non c’é piu , la dottoressa Sara Sodarini». Insomma, quelli dell Appennino sono tosti tanto che nello sci ci sono nomi che hanno fatto storia. Da Zeno Colo unico oro olimpico italiano in discesa – ad Alberto Tomba con i suoi tre ori in gigante e slalom. Ora c e lui, Giuliano Razzoli.

Coni

Il presidente «Olimpiadi in chiaroscuro di MASSIMILIANO CURTI

LA CURIOSITÀ Razzoli sbanca anche su facebook ROMA - Giuliano Razzoli, dopo avere sbancato Vancouver, sbanca anche Facebook. In neanche 12 ore la pagina personale del neo campione olimpico di slalom Speciale è infatti passata da circa 3000 fan ad oltre 6200. Con un ritmo crescente vertiginoso di una decina di fan al minuto. Anche i commenti sono tantissimi e tutti si complimentano con il giovane 'Razzò che dopo pochi minuti dalla vittoria olimpica esultava sul social network: «Campione Olimpico». Dopo pochi minuti dallo Speciale un post con alcune foto della discesa vincente e del podio di Razzoli. Quindi altri due post su Facebook questa mattina dai titoli eloquenti «L'ho fatta grossa» con una foto insieme ad Alberto Tomba che ieri sera ha pianto e il video di Youtube che riporta la sua impresa sulle nevi di Whistler Creekside.

VANCOUVER (CANADA) - Cita Eraclito, Gianni Petrucci, per introdurre sentimenti e riflessioni delle ultime ore a Vancouver: «Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare ciò che non ti aspetti». Non bisogna essere dei filosofi per intuire che quest’Italia, anche dopo lo splendido oro di Razzoli nello slalom, esce dai Giochi Invernali canadesi con una insufficienza in pagella e la consapevolezza che un ciclo è finito. «La vittoria di Razzoli cambiaun pòlo scenario ma non del tutto, non si può certo dire che questa Olimpiade sia stata esaltante per lo sport italiano», prosegue il presidente del Coni nella lunga conferenza stampa di bilancio a Casa Italia a Vancouver. «Abbiamo interrotto la Quaresima, se non alla Pasqua ci siamo avvicinati alla Pasquetta», è la metafora cristiana che calza a pennello. Perchè guai a pensare che Razzoli abbia davvero salvato la baracca e fatto dimenticare tutti i guai di questa Olimpiade avara di soddisfazioni in chiave azzurra. Da questa Olimpiade emerge anche un’Italia che non ha mezze misure: «Da noi sei un fenomeno se vinci e uno straccio se perdi, mentre le altre nazioni pensano subito alla rivincita. Colpa della monocultura calcistica: non si ammette che l’altro è più bravo, si da la colpa alla neve o al ghiaccio. Il campione però vince sempre». È un’Italia da ricostruire in vista di Sochi2014, sperando che Zoeggeler prosegue ancora e che nel frattempo nascano nuove stelle. Una è di certo Razzoli.

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20


Serie

A

Risultati e classifica Catania-Bari

4’ pt Ricchiuti, 4o’ pt Llama 36’ st Morimoto, 46’ st Martinez

26ª giornata Marcatori

4-0

Chievo-Cagliari

2-1

Genoa-Bologna

3-4

33’ pt De Paula, 6’ st Astori, 33’ st Granoche 8’ pt Suazo, 11’ pt Buscè, 18’ pt Sculli 29’ pt Adailton, 37’ pt Suazo 12’ st Adailton, 33’ st Adailton (rigore)

Juventus-Palermo

0-2

Lazio-Fiorentina

1-1

Livorno-Siena

1-2

Milan-Atalanta

3-1

Napoli-Roma

2-2

15’ st Miccoli, 36’ st Budan

7’ pt Siviglia, 47’ st Keirrison 10’ pt Lucarelli (rigore), 34’ st Calaiò 46’ st Maccarone 30’ pt Pato, 41’ pt Pato, 11’ st Valdes 16’ st Borriello 14’ st Baptista (rig), 20’ st Vucinic 30’ st Denis, 45’ st Hamsik (rig)

Parma-Sampdoria

1-0

Udinese-Inter

2-3

9’ st Zaccardo

2’ pt Pepe, 5’ pt Balotelli, 21’ pt Maicon 45’ pt Milito, 11’ st Di Natale (rig)

Prossimo turno

27ª giornata 07/03/2010 ore 15

Atalanta-Udinese Bari-Chiavo Bologna-Napoli Cagliari-Catania Fiorentina-Juventus (06/03 ore 18) Inter-Genoa (ore 20,45) Palermo-Livorno Roma-Milan (06/03 ore 20,45) Sampdoria-Lazio Siena-Parma

INTER MILAN ROMA PALERMO JUVENTUS NAPOLI SAMPDORIA CAGLIARI GENOA FIORENTINA CHIEVO PARMA BARI BOLOGNA CATANIA UDINESE LAZIO LIVORNO ATALANTA SIENA

58 54 51 43 41 41 40 38 38 35 35 33 32 31 27 27 26 23 21 20

26 17 7

2 52 22 13 10 3

0 27 11 13 7

4

2 25 11 30 +6

26 16 6

4 46 26 13 9

2

2 28 16 13 7

4

2 18 10 20 +2

26 15 6

5 45 29 13 11 0

2 25 10 13 4

6

3 20 19 16 -1

26 12 7

7 37 31 13 9

4

0 22 9 13 3

3

7 15 22 6

26 12 5

9 40 35 14 6

3

5 21 19 12 6

2

4 19 16 5 -13

26 10 11 5 34 29 13 6

7

0 17 9 13 4

4

5 17 20 5 -11

26 11 7

8 32 32 12 7

5

0 21 7 14 4

2

8 11 25 0 -10

26 11 5 10 41 34 13 7

3

3 28 17 13 4

2

7 13 17 7 -14

26 11 5 10 44 43 14 9

3

2 32 20 12 2

2

8 12 23 1 -16

26 10 5 11 32 31 13 7

1

5 17 12 13 3

4

6 15 19 1 -19

26 10 5 11 26 26 13 5

3

5 15 14 13 5

2

6 11 12 0 -17

26 9

6 11 27 36 13 7

3

3 14 10 13 2

3

8 13 26 -9 -19

26 8

8 10 31 34 12 7

3

2 20 10 14 1

5

8 11 24 -3 -18

26 8

7 11 30 36 13 5

3

5 17 18 13 3

4

6 13 18 -6 -21

26 6

9 11 27 31 13 4

5

4 15 11 13 2

4

7 12 20 -4 -25

26 7

6 13 32 39 13 7

2

4 24 18 13 0

4

9

8 21 -7 -27

26 5 11 10 21 28 13 3

5

5 12 13 13 2

6

5

9 15 -7 -26

26 6

5 15 17 36 14 4

3

7 11 16 12 2

2

8

6 20 -19 -31

26 5

6 15 22 38 12 3

3

6 12 15 14 2

3

9 10 23 -16 -29

26 5

5 16 27 47 13 2

5

6 11 19 13 3

0 10 16 28 -20 -32

-9

19 RETI: Di Natale (4 rig) (Udinese) 15 RETI: Milito (3 rig) (Inter) 12 RETI: Pato (Milan); Pazzini (1 rig) (Sampdoria) 11 RETI: Barreto (4 rig) (Bari); Matri (2 rig) (Cagliari); Gilardino (Fiorentina) 10 RETI: Totti (4 rig) (Roma); Maccarone (1 rig) (Siena) 9 RETI: Di Vaio (2 rig) (Bologna); Borriello, Ronaldinho (4 rig) (Milan); Hamsik (1 rig) (Napoli); Miccoli (3 rig) (Palermo) 8 RETI: Adailton (1 rig) (Bologna); Martinez (1 rig) (Catania); Etòo (2 rig) (Inter); Cavani (1 rig) 7 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Nenè (1 rig) (Cagliari); Pellissier (Chievo); Balotelli (Inter); Trezeguet (Juventus); Floccari (2 rig) (Lazio, 4 con il Genoa); Quagliarella (Napoli); Floro Flores (Udinese) 6 RETI: Jeda (2 rig) (Cagliari); Huntelaar (1 rig) (Milan); Vucinic (Roma); Calaiò (Siena) 5 RETI: Mascara (3 rig), Morimoto (Catania); Crespo, Mesto (Genoa); Amauri (Juventus); C.Lucarelli (1 rig) (Livorno); Maggio (Napoli); Budan (Palermo); Amoruso (2 rig), Bojinov (Parma); De Rossi (Roma); Mannini (Sampdoria)

In tanti campi la giornata del festival del gol UDINESE INTER

2 3

UDINESE (3-5-2): Handanovic 6; Zapata 6, Coda 6, Lukovic 6; Cuadrado 6.5, Pepe 7, Inler 6, Sammarco 6 (34'st Greijo sv), Pasquale 6 (19'st Asamoah 6); Sanchez 6.5, Di Natale 6.5. In panchina: Rafael, Domizzi, Ferronetti, Badu, Lodi. Allenatore: Marino 6. INTER (4-2-3-1): Julio Cesar 6.5; Maicon 7, Lucio 7, T. Motta 6, Zanetti 6; Mariga 5.5, Stankovic 7; Balotelli 7 (37'st Materazzi sv), Sneijder 6 (47'st Khrin sv), Pandev 5 (27'st Etòo 5); Milito 7. In panchina: Toldo, Donati, Arnautovic, Quaresma. Allenatore: Baresi (Mourinho squalificato) 7.

JUVENTUS PALERMO

0 2

JUVENTUS (4-3-1-2): Manninger 6; Grygera 4.5, Cannavaro 6, Chiellini 6.5, De Ceglie 5.5 (35' st Grosso sv); Candreva 6, Felipe Melo 6, Sissoko 5.5; Diego 5 (44' st Zebina sv); Del Piero 5.5 (35' st Paolucci sv), Trezeguet 5. In panchina: Pinsoglio, Legrottaglie, Marrone, Immobile. Allenatore: Zaccheroni 5. PALERMO (4-3-1-2): Sirigu 6.5; Cassani 7, Kjaer 7, Bovo 7, Balzaretti 6.5; Migliaccio 6 (41' st Blasi sv), Liverani 6.5, Nocerino 7; Pastore 6.5; Miccoli 7 (35' st Budan 6.5), Hernandez 5.5 (24' st Cavani 6) In panchina: Benussi, Goian, Bertolo, Simplicio. Allenatore: Rossi

ARBITRO: Bergonzi di Genova 6.5. RETI: 2'pt Pepe, 5'pt Balotelli, 21'pt Maicon, 45'pt Milito, 11'st Di Natale (rig). NOTE: giornata piovosa, terreno scivoloso, spettatori 14.000 circa. Angoli 9-1 per l’Udinese. Ammoniti Coda, Zanetti, Sammarco, Balotelli, Asamoah. Recupero: 1'; 4'. UDINE – Dopo tre pareggi l’Inter torna a correre in campionato e mantiene il Milan a distanza. Al Friuli batte l’Udinese 3 a 2, ma la fortuna, proprio allo scadere, salva la squadra nerazzurra. Il tiro di Inler, infatti, viene deviato da Krhin: Julio Cesar è battuto, ma il pallone si stampa sulla traversa ed esce. 7 ARBITRO: Valeri di Roma 6.5 RETI: 15' st Miccoli, 36' st Budan NOTE: Serata fredda, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 18.000 circa. Angoli: 6-4 per la Juventus. Ammoniti: Candreva, Cassani, Sissoko. Recupero: 0'; 3'. TORINO – Un gioiello di Miccoli e un regalo di Grygera che permette a Budan di siglare il 2-0. Il Palermo vince 2-0 in casa della Juventus, scavalca i bianconeri e si gode il 4^ posto solitario in classifica. Un grande successo per i rosanero, prima sconfitta della gestione Zaccheroni per i bianconeri che escono dalle prime 4.

GENOA BOLOGNA

MILAN ATALANTA

3 1

MILAN (4-3-3): Abbiati 6.5; Bonera 6, Nesta 6.5, Thiago Silva 6, Jankulovski 6.5; Beckham 6, Pirlo 6.5, Ambrosini 6.5 (21' st Gattuso 5.5); Pato 7.5 (34' st Abate 6), Borriello 6.5 (29' st Huntelaar sv), Ronaldinho 6.5 In panchina: Dida, Favalli, Mancini, Inzaghi. Allenatore: Leonardo 7 ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 5; Garics 5, Bianco 5.5, Manfredini 5.5, Bellini 5.5; Ferreira Pinto 5.5 (42' pt Ceravolo 5.5), De Ascentis 6 (22' st Volpi 6), Padoin 5.5, Valdes 6.5; Doni 6; Tiribocchi 5.5 (31' st Chevanton 6). In panchina: Coppola, Peluso, Caserta, Capelli. Allena-

PARMA SAMPDORIA

1 0

PARMA (4-3-2-1): Mirante 6; Zaccardo 7, Paci 6.5, Dellafiore 6, Lucarelli 6.5; Valiani 6.5, Morrone 6, Galloppa 6; Biabiany 6.5, Lanzafame 6.5 (22' st Antonelli 6); Crespo 5 (34' pt Bojinov 6.5). In panchina: Pavarini, Zenoni, Castellini, Lunardini, Pasi. Allenatore: Guidolin 7. SAMPDORIA (4-4-1-1): Storari 6; Zauri 6, Gastaldello 6, Lucchini 6, Ziegler 5.5; Semioli 5.5, Palombo 6, Poli 5 (31' st Tissone 5), Guberti 5.5 (14' st Testardi 5); Mannini 6; Scepovic 5 (37' st Padalino 5.5). In panchina: Guardalben, Accardi, Rossi, Elsneg. Allenatore: Del Neri 5.5.

3 4

GENOA (3-4-3): Amelia 5.5; Papastathopoulos 6, Dainelli 5 (35'st Jankovic sv), Moretti 6; Mesto 6, Rossi 6, Zapater 6 (30'st Bocchetti 6), Criscito 6 (26'st Milanetto 6); Palacio 6.5, Suazo 7, Sculli 7. In panchina: Scarpi, Fatic, Lazarevic, Tomovic. Allenatore: Gasperini 6.5 BOLOGNA (4-4-1-1): Viviano 5.5; Zenoni 5.5, Portanova 5.5, Moras 6, Lanna 6; Buscè 6, Mudingayi 6,

tore: Mutti 6 ARBITRO: Banti di Livorno 6 RETI: 30' pt Pato, 41' pt Pato, 11' st Valdes, 16' st Borriello NOTE: Pomeriggio freddo, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 40.000 circa. Al 16' st Consigli respinge un calcio di rigore a Ronaldinho, poi Borriello ribadisce in rete. Angoli: 7-4 per il Milan. Ammoniti: Pirlo, Padoin, Bianco, Manfredini, Gattuso. Recupero: 2'; 4'. MILANO – Ancora -4, ma il Milan c'è e ci crede. Trascinata da un ispirato Ronaldinho e da un Pato in versione bomber implacabile, la squadra «made in Brasil» di Leonardo batte 3-1 l’Atalanta e resta sulla scia dei «cugini» ARBITRO: Rocchi di Firenze 5.5. RETE: 9' st Zaccardo. NOTE: pomeriggio grigio, terreno di gioco in non perfette condizioni. Angoli: 65. Ammoniti: Morrone, Paci, Galloppa, Biabiany, Ziegler, Gastaldello, Mannini e Lucchini. Recupero: 3'; 5'. PARMA – Una vittoria di misura per buttarsi alle spalle un periodo negativo e ripartire con slancio verso la salvezza. Il Parma di Guidolin capitalizza al massimo la rete di Zaccardo e supera 1-0 una Sampdoria spuntata. Per gli emiliani, che finora avevano raccolto due punti in nove turni, si tratta di una vera e propria boccata d’ossigeno.

Guana 6, Mingazzini 6 (30'st Casarini 5.5); Adailton 7.5 (39'st Gimenez sv); Zalayeta 6.5 (35'st Succi sv) In panchina: Colombo, Britos, Lavecchia, Savio. Allenatore: Colomba 6 ARBITRO: Damato di Barletta 6 RETI: 8'pt Suazo, 11'pt Buscè, 18'pt Sculli, 29'pt Adailton, 37'pt Suazo, 12'st Adailton, 33'st Adailton (rigore) NOTE: pomeriggio nuvoloso con pioggia, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15mila circa. Angoli: 8-2. Ammoniti: Zapater, Lanna. Recupero: 3'; 3'.

LIVORNO SIENA

NAPOLI ROMA

2 2

NAPOLI (3-4-3): De Sanctis 5.5; Campagnaro 5 (22'st Zuniga 6), Cannavaro 6, Rinaudo 6.5 (36'st Cigarini sv); Maggio 6, Pazienza 6 (19'st Denis 7.5), Gargano 6, Aronica 6; Hamsik 6.5, Lavezzi 6.5; Quagliarella 5.5 In panchina: Iezzo, Rullo, Bogliacino, Hoffer Allenatore: Mazzarri 6.5 ROMA (3-5-2): Doni 5.5; Burdisso 6.5, Mexes 6, Juan 5.5; Motta 5.5, Taddei 6, De Rossi 6.5, Perrotta 6, Riise 6; Julio Baptista 7 (31'st Faty sv), Vucinic 6.5 In panchina: Julio Sergio, Cassetti, Tonetto, Brighi, Cerci, Menez. Allenatore: Ranieri 6.5 ARBITRO: Rizzoli di Bologna 5

CHIEVO CAGLIARI

2 1

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Frey 6, Mandelli 6, Yepes 6.5, Mantovani 6.5; Luciano 6.5, Iori 6.5 (32' st Bentivoglio 6), Marcolini 5; Pinzi 5.5; Pellissier 5.5 (54' st Jokic sv), De Paula 6.5 (28' st Granoche 6.5). In panchina: Squizzi, Sardo, Ariatti, Bogdani. Allenatore: Di Carlo 6.5. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6.5; Biondini 6, Ariaudo 6, Astori 6, Agostini 6; Barone 6, Parola 5.5, Lazzari 5.5 (18' st Nainggolan 4); Cossu 6 (35' st Jeda sv); Matri 6, Nenè 5 (25' st Larrivey 5.5). In panchina: Vigorito, Dametto, Lopez, Verachi. Allenatore: Allegri 5.5. ARBITRO: Doveri di Roma

1 2

LIVORNO (3-4-1-2): Rubinho 6; Perticone 6, Knezevic 6.5, Diniz 6; Raimondi 6.5 (32' st Marchini sv), Mozart 5.5, Moro 4.5, Bergvold 6; Vitale 6 (40' st Tavano sv); Bellucci 6.5 (19' st Bernardini 6), Lucarelli 6.5 In panchina: De Lucia, Galante, Di Gennaro, Danilevicius. Allenatore: Cosmi 6. SIENA (4-1-4-1): Curci 6; Rosi 6.5, Pratali 6, Cribari 6 (33' st Codrea sv), Rossi 5 (1' st Larrondo 6.5); Ekdal 6

RETI: 14'st Baptista (rig), 20'st Vucinic, 30'st Denis, 45'st Hamsik (rig) NOTE: pomeriggio mite e soleggiato, terreno in discrete condizioni, spettatori 50.000 circa. Angoli: 10-1 per il Napoli. Ammoniti: Aronica, Juan, Quagliarella, Motta. Recupero: 1'; 4'. NAPOLI - Napoli e Roma fanno tutto (o quasi) nella ripresa: i giallorossi avanti di due gol (Baptista su rigore e Vucinic) si fanno rimontare dagli azzurri, trascinati da Denis. In poco meno di mezz'ora l’argentino mette in apprensione la difesa romanista, la punisce con un gran sinistro e infine si conquista con caparbietà un rigore (che forse non c'è), trasformato al 90' da Hamsik. 6. RETE: 33'pt De Paula, 6'st Astori, 33'st Granoche. NOTE: giornata nuvolosa, terreno in discrete condizioni, spettatori 10 mila circa. Espulsi al 15'st Marcolini e al 26'st Nainggolan, entrambi per doppia ammonizione. Ammoniti: Pellissier, Luciano, Mantovani, Pinzi, Yepes. Angoli: 5-6. Recupero: 1'; 4'. VERONA – Con le prime reti in serie A di De Paula e Granoche, il Chievo si impone per 2-1 sul Cagliari al «Bentegodi» e rende ancora più tranquilla la sua posizione di classifica. Ai rossoblù non basta il gol di Astori, e la squadra di Allegri si ferma dopo due successi di fila, ma anche la sua è una situazione di classifica tutt'altro che complicata.

(13' st Calaiò 7); Reginaldo 6, Vergassola 6, Tziolis 6, Ghezzal 6.5; Maccarone 6.5. In panchina: Pegolo, Terzi, Jarolim, Odibe. All. Malesani 6.5. ARBITRO: Morganti di Ascoli 5.5 RETI: 10' pt Lucarelli (rigore), 34' st Calaiò, 46' st Maccarone. NOTE: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 8 mila circa. Angoli: 8-6 per il Livorno. Espulsi: 6' st Moro per doppia ammonizione. Ammoniti: Cribari, Moro, Vergassola, Rossi, Raimondi, Diniz, Maccarone, Marchini. Recupero: 2'; 6.

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Sport 21

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

Risultati e classifica Andria-Verona

25ª giornata Marcatori

0-0

Cavese-R. Marcianise

1-0

Foggia-Cosenza

1-3

1’pt Cipriani (C)

VERONA

46

25 11 13 1 31 11 12 6

5

1 22 11 13 5

8

0

44’pt Desideri (F), 9’st e 48’st Danti (C), 20’st Biancolino (C)

PORTOGRUARO

40

25 11 7

7 28 22 13 5

6

2 12 8 12 6

1

5 16 14 6 -11

Giulianova-Taranto

0-0

REGGIANA

38

25 10 8

7 38 28 13 7

3

3 23 14 12 3

5

4 15 14 10 -13

Pescara-Portogruaro

0-1

COSENZA

38

25 10 8

7 38 32 12 5

6

1 20 12 13 5

2

6 18 20 6 -11

PESCARA

38

25 9 11 5 25 19 13 7

4

2 13 6 12 2

7

3 12 13 6 -13

31’st Marchi

9

0 20 -3

Pescina-Ternana

17’pt Bettini, 34’st Capparella, 38’st Negro

3-0

TERNANA

38

25 12 2 11 28 26 12 7

0

5 17 12 13 5

2

6 11 14 2 -11

Potenza-V. Lanciano

0-2

TARANTO

36

25 8 12 5 22 18 12 7

4

1 12 5 13 1

8

4 10 13 4 -13

Reggiana-Ravenna

2-2

RAVENNA

35

25 9

8 30 24 12 6

5

1 21 11 13 3

3

7

4’pt Alessi (Reg), 30’pt Felci (Rav), 46’pt Rossi (Reg), 35’st Machado (Rav)

V. LANCIANO

34

25 7 13 5 24 26 12 3

4

5 10 18 13 4

9

0 14 8

Rimini-Spal

RIMINI

34

25 10 4 11 25 29 13 8

4

1 19 8 12 2

0 10 6 21 -4 -17

CAVESE

32

25 7 11 7 19 20 13 6

5

2 14 10 12 1

6

5

SPAL

31

25 6 13 6 25 22 13 3

6

4 10 9 12 3

7

2 15 13 3 -20

ANDRIA

29

25 7

8 10 23 30 13 6

5

2 12 7 12 1

3

8 11 23 -7 -22

GIULIANOVA

27

25 5 12 8 23 29 13 3

8

2 11 10 12 2

4

6 12 19 -6 -24

R. MARCIANISE

25

25 6

8 11 28 31 12 3

4

5 15 15 13 3

4

6 13 16 -3 -23

PESCINA

25

25 6

7 12 25 37 13 4

4

5 16 18 12 2

3

7

9 19 -12 -26

FOGGIA

24

25 5 10 10 19 31 12 2

4

6 10 15 13 3

6

4

9 16 -12 -24

POTENZA

22

25 5

4

4 13 16 13 1

3

9 11 24 -16 -27

42’st Amenta, 46’st Masini

31’pt Nolè (R), 22’st Cabeccia (S)

Prossimo turno

1-1

26ª giornata 07/03/10 ore 14.30

Cosenza-Potenza Portogruaro-Andria R. Marcianise-Rimini Ravenna-Pescara Spal-Giulianova Taranto-Foggia Ternana-Cavese V. Lanciano-Pescina Verona-Reggiana

8

7 13 24 40 12 4

9 13 6 -14 -2 -15

5 10 -1 -19

10 RETI: Biancolino (Cosenza) 9 RETI: Altinier (Portogruaro); Piovaccari (Ravenna); Stefani (6 rig) (Reggiana) 8 RETI: Corona (1 rig) (Taranto) 7 RETI: Sy (Andria); Tedesco (1 rig) (Real Marcianise); Rossi (1 rig) (Reggiana); Tozzi Borsoi (3 rig) (Ternana) 6 RETI: Danti (Cosenza); Campagnacci (3 rig) (Giulianova); Tulli (1 rig) (Rimini); Concas (Ternana); Ceccarelli (Verona) 5 RETI: Salgado (2 rig) (Foggia); Improta (3 rig) e Sansone (1 rig) (Lanciano); Cunico (1 rig) (Portogruaro); Scappini (1 rig) (Ravenna); Nardini (Reggiana); Cipriani (Spal); Noviello (Ternana); Selva (Verona) 4 RETI: Bernardo (Cavese); Fiore (1 rig) (Cosenza); Mancino (Foggia); Ganci (1 rig) e Olivi (Pescara); Marchi (Portogruaro); Catania (Potenza); Gerbino Polo (Ravenna); Alessi e Temelin (Reggiana); Longobardi e Nolè (Rimini) 3 RETI: Varriale (Cavese); Bernardi e Scotto (Cosenza); Carbonaro, Melchiorri e Migliore (Giulianova); Masini e Turchi (Lanciano); Artistico (1 rig) (Pescara); Bettini, Capparella (1 rig), Choutos (1 rig) e Rebecchi (Pescina); Bocalon (Portogruaro); De Cesare (1 rig) Lucenti e Polani (Potenza); Packer (Ravenna); D’Ambrosio, Galizia, Manco, Poziello e Romano (Real Marcianise); Frara (Rimini); Bazzani e Schiavon (Spal); Correa (Taranto); Berrettoni, Colombo e Rantier (Verona)

Risolve Marchi, appena entrato nella ripresa. Di Francesco sprofonda nella crisi

Suicidio Pescara. E’ un Porto da B Abruzzesi in dieci dalla mezz’ora per una testata di Bonanni a Altinier PESCARA 0 PORTOGRUARO 1 PESCARA (4-4-2) : Pinna 6; Zanon 6, Olivi 5, Mengoni 5, Petterini 6; Soddimo 5, Coletti 6, Tognozzi 5,5 (34' st Dettori sv), Bonanni 4; Sansovini 6, Zizzari 5 (23' st Carboni 5,5). A disp.: Bartoletti, Romito, Medda, D'Alterio, Zappacosta. All.: Di Francesco 5. PORTOGRUARO (3-4-1-2) : Rossi 6; Siniscalchi 6,5, Madaschi 6, Gardella 6,5 (16' st Scapuzzi 6); Cardin 6, Vicente 6, Puccio 6,5, Gotti 6; Cunico 6; Bocalon 6 (25' st Marchi 6,5), Altinier 7 (34' st Fusciello sv). A disp.: Marcato, Pondaco, Grandin, Romano. All.: Calori 6. ARBITRO : Melchiorre di Ferrara 6. RETE : st 31' Marchi. NOTE : spettatori 1.972, abbonati 5.366, incasso 41.684 euro. Espulso al 30'pt Bonanni per gioco violento. Ammoniti: Olivi, Coletti, Puccio. Angoli 5-1 per il Pescara. Recupero: pt 1'; st 4'. PESCARA - Con il minimo sforzo, il Portotogruaro porta via dall'Adriatico il massimo risultato. Sei minuti dopo il suo ingresso in campo, Marchi infila Pinna (ma il merito è da dividere con Altinier) e regala a Calori un successo insperato. E neanche cercato, ad essere sinceri. Il Pescara affonda di nuovo dopo il sussulto del primo mese di lavoro con Di Francesco. Porto senza Mattielig e Scozzarella deve inventare il centrocampo, il tecnico dei veneti cambia assetto rinunciando all'abituale 4-2-3-1: il Porto gioca con un'audace difesa a tre e una mediana folta. Il pendolo è Gotti, che in fase difensiva si abbassa sulla linea dei difensori e poi aggredisce il dirimpettaio Soddimo. Di Francesco invece non

La corrida del Giglio REGGIANA RAVENNA

Il tiro vincente di Marchi del Portogruaro

può contare sugli squalificati Ganci e Vitale e cambia modulo, puntando sui due attaccanti e sul rilancio dal 1' di Bonanni, assente dall'undici titolare dalla trasferta di Reggio Emilia dello scorso autunno. Dei tre ex della partita, solo uno in campo dall'inizio: Siniscalchi tra i veneti è confermato in difesa, mentre i biancazzurri D'Alterio e Carboni partono dalla panchina. In una partita in cui ci si giocano punti pesanti nella corsa ai play off, è lecito riporre i sogni di calcio champagne nel cassetto e badare al sodo. Il Pescara punta tutto sul sinistro di Bonanni, l'unico ad avere un piede superiore alla media. Dopo l'ex doriano, i soliti problemi nella costruzione del gioco e nel fornire palloni interessanti alle punte. I veneti hanno meccanismi ormai rodati, che funzionano anche con una diversa disposizione tattica, ma l'equilibrio è difficile da spezzare. Lo scossone arriva al 19' con Soddimo che, a destra, è bravo a su-

perare Gotti ma viene bloccato ad un passo dalla linea da Rossi. Sulla ribattuta corta del portiere Zizzari è lesto a deviare con la punta del piede, ma il tocco è debole e trova la nuova opposizione di Rossi. Uno dei problemi principali del Pescara attuale è la tenuta nervosa: dopo i due rossi di Terni, ci si mette anche Bonanni, il più pericoloso del Delfino: l'esterno al 30' si fa espellere per una testata alla Zidane su Altinier, dopo che lo stesso attaccante veneto era entrato con veemenza su Petterini sulla trequarti granata. Di Francesco sposta Sansovini a sinistra e gioca con il solo Zizzari in avanti. Sbanda la squadra di casa al 33' quando sul cross di Cardin Altinier per poco non beffa Olivi e Zanon in copertura a un metro da Pinna. Timidi segnali di risveglio al 40' con la sponda aerea di Zizzari per Soddimo, anticipato da Rossi. Poco per ridare il sorriso all'Adriatico. Nella ripresa il Pescara alza il ritmo, spinto dall'orgoglio,

ma è monocorde nella manovra e sempre poco lucido nella trequarti avversaria. A Calori sembra andare bene il tema: il Porto è tutto racchiuso davanti alla sua area, in attesa del varco in cui far partire il contropiede buono. Sbagliano i veneti, l'occasione per fare un colpo esterno da B è dietro l'angolo: Cunico e compagni invece rinunciano troppo presto a provarci. Nel finale con la freschezza di Scapuzzi e Marchi, la sostanza cambia di pochissimo. L'unico tentativo serio arriva proprio dal primo dei neo entrati al 26' con un tiro dal limite parato a fatica da Pinna. Il secondo, Marchi, però si prende il merito di segnare un gol arrivato dopo la grave leggerezza della difesa adriatica: Mengoni lascia giocare Altinier in area e gli consente di servire con la punta del piede l'accorrente Marchi: rasoterra facile che batte Pinna, incolpevole. Orlando D'Angelo sport@luedi.it

2 2

REGGIANA (4-4-1-1) : Tomasig 7; Girelli 6, Stefani 6, Zini 6, Mei 6; Nardini 6, Maschio 6, Viapiana 5,5, Anderson 4; Alessi 6,5; Rossi 7 (39' st Temelin sv). A disp.: Manfredini, Ferrando, D'Alessandro, Bovi, Castiglia, Ferrari. All.: Dominissini 6,5. RAVENNA (4-4-2) : Anania 6,5; Rizzo 6, Serafini sv (20' pt Anzalone 6,5), Fasano 6, Biserni 6; Felci 7, Sciaccaluga 6,5, Giordano 6,5 (12' st Correa 5), Toledo 7; Piovaccari 5,5, Scappini 5 (22' st Gerbino Polo 5). A disp.: Menegatti, Rossetti, Fonjock, Packer. All. Esposito 6,5. ARBITRO : Luca Barbeno di Brescia 4. RETI : pt 3' Alessi, 30' Felci, 46' Rossi; st 34' Toledo. NOTE : spettatori 3200 circa di cui un centinaio da Ravenna. Espulso al 2' st Alessi per fallo da ultimo uomo; al 5' st Anderson per proteste. Ammoniti: Tomasig, Mei, Stefani, Rossi, Rizzo, Anzalone. Angoli 7-3 per il Ravenna. Recupero pt 2', st 5'. REGGIO EMILIA Quattro gol, due espulsioni, cinque ammoniti e un rigore fallito. L'arbitro Barbeno è stato costretto a lasciare lo stadio da un'uscita secondaria mentre il pullman del Ravenna è ripartito alle diciotto. Pronti via e c'è già la prima constestazione. Rossi di tacco serve Nardini sulla destra, cross dal fondo per Anderson che solo davanti alla porta mette il tacco e insacca. L'assitente Sirchia (pessima prova anche la sua) an-

nulla per fuorigioco Ma passa un solo minuto e il vantaggio arriva. Tocco di Viapiana, mischia, Alessi da terra infila Anania. Il Ravenna accusa il colpo. Il primo tempo sembra scivolare via senza particolari sussulti con la Reggiana attenta a non rischiare troppo e il Ravenna alla ricerca del pareggio che però arriva alla mezz'ora. Angolo dalla sinsitra e nella mischia Felici è il più veloce: anticipa Stefani di testa e infila alle spalle di Tomasig. Ai granata di Dominissini servono alcuni minuti per riordinare le idee, ma il gol arriva nel primo minuto di recupero. Cross dalla sinsitra di Anderson per Rossi che anticipa difensore e portiere e con un tocco di destro infila la decima rete stagionale. Al rientro per il secondo tempo succede di tutto. Passano due minuti e arriva il primo rosso. Tiro di Giordano da buona posizione con Alessi che, appostato sulla linea di porta, respinge di petto. Non la pensa così Sirchia che indica chiaramente che il pallone è stato colpito con il braccio. Cartellino rosso e rigore per il Ravenna. Scattano le proteste dei granata e a farne le spese è Anderson che, dopo alcuni minuti di parapiglia, si guadagna il secondo rosso della stagione e finisce sotto la doccia. Sul dischetto si presenta Scappini per il rigore. Tiro debole che Tomasig blocca. Lo stadio Giglio è una bolgia. In 9 contro 11 il Ravenna si butta in avanti alla ricerca del pareggio. Al 34' quando Toledo trova il destro dal limite che non lascia scampo a Tomasig. Cristiana Filippini

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22 Sport


Vantaggio di Cipriani e tanta difesa con il Marcianise

Cavese, un minuto CAVESE MARCIANISE

1 0

CAVESE (3-4-3): Russo 6,5; Rapino 6, Cipriani 7, D'Orsi 6,5; Bacchiocchi 6 (16' st Santarelli 6), Scartozzi 6 (16' st Spinelli 6), Favasuli 6, Radi 6; Schetter 6, Turienzo 6, Insigne 6 (29' st Maiorano 6). A disp.: Pane, Lagnena, Cruz, Bernardo. All.: Stringara 6. REAL MARCIANISE (4-3-3): Fumagalli 6; Piscitelli 6, Porpora 5 (12' st Ciano 6), Murolo 5,5, Tomi 6,5; Alfano 6, Di Napoli 5 (23' pt Galizia 5,5), D'Ambrosio 6; Poziello 6 (30' st Romano 5,5), Manco 5,5, Tedesco 5,5. A disp.: Mezzacapo, D'Apice, Della Ventura, Alvino. All.: Boccolini 6. ARBITRO: D'Alesio di Forlì 5. RETE: pt 1' Cipriani. NOTE: spettatori paganti 1975 per un incasso di 19935 euro. Ammoniti: Di Napoli, Piscitelli, Manco, Rapino, Favasuli , Poziello. Angoli 6-4 per la Cavese. Recupero: pt 1'; st 4'. CAVA DE' TIRRENI Con vigore nei primi venticinque minuti di grande calcio - e con sudore - per difendere il minimo vantaggio in una ripresa d'esclusivo affanno: la Cavese si tira definitivamente fuori dai guai, batte il Marcianise con

Il gol di Cipriani

un guizzo di Cipriani in partenza e conferma coi numeri d'essere la squadra più in forma del girone di ritorno. Segna in un amen la formazione di Stringara e con un pizzico di fortuna - punizione velenosa di Radi, deviazione sporca di Cipriani, Fumagalli di marmo - ma poi legittima il vantaggio col pressing esasperato della mediana e

con le fiondate fulminee degli esterni Schetter ed Insigne (al debutto dal primo minuto). Non c'è tregua nella corsa dei biancoblù, che azzannano il Marcianise alla fonte (Di Napoli ha grosse difficoltà nello sviluppo del gioco) anestetizzando di conseguenza il tridente “sporco” varato da Boccolini con Manco (esterno di ruolo) a galleggiare in linea con Poziello e Tede-

sco. Non serve, ai casertani, nemmeno allargare il fronte per schiudere una difesa che resta di roccia anche senza lo squalificato Nocerino. È monologo Cavese con picchi di spettacolo toccati tra il 10' ed il 22': Turienzo sa lavorare di fisico, ma anche d'eleganza e lo conferma lasciando sul posto Murolo con un giochetto raffinato per poi sparare di potenza sull'esterno della rete, ma l'illuminazione autentica è figlia dell'estro di Insigne, che al quarto d'ora inserisce il goniometro nel destro e con un lancio di 30 metri libera Schetter davanti al portiere: sombrero a Fumagalli e colpo di testa istintivo che s'alza sulla traversa a porta sguarnita. Disperazione e applausi perché la Cavese continua a battere il ferro caldo dell'agonismo e sfiora ancora il raddoppio con la silurata di Radi da trenta metri che chiama Fumagalli al volo plastico e costringe Boccolini a rivedere l'assetto tattico: fuori Di Napoli, dentro Galizia per un 4-4-2 d'assalto con due mezze punte a sostegno di Tedesco e Poziello. Migliora sensibilmente il Marcianise, che alza il baricentro, rende più agevoli i collegamenti col terminale Tedesco ed insistendo per vie laterali porta la Cavese a stringersi, a portare pure Schetter ed Insigne dietro la linea della palla per

arroccarsi in un 5-4-1 di ferro, che ridimensiona le sofferenze e lascia all'avversario spazi liberi soltanto in orizzontale. Il punto debole del Marcianise resta l'asse centrale di difesa, che ad inizio ripresa pasticcia sul lungo lancio dalle retrovie di Russo e consente ad Insigne di ritrovarsi solo davanti al portiere: l'enfant prodige di proprietà del Napoli incrocia il destro, ma non inquadra il bersaglio all'altezza del dischetto. E tiene in vita il Marcianise vicinissimo al pari al 4' con la punizione potente di Tomi deviata prodigiosamente in corner da Russo. Si fa sempre più intenso il forcing dei casertani: quasi un assedio che mette a dura prova la tenuta difensiva della Cavese ed i nervi di Stringara costretto a sistemare una marcatura ad uomo su Poziello prima di ricorrere al doppio cambio per ridare ossigeno alla fascia destra (dentro Santarelli per Bacchiocchi) e tranquillità alla regia (Spinelli al posto di Scartozzi). Lo stesso Santarelli, in una delle rare ripartenze, sfiora il bersaglio su filtrante di Schetter, ma è del Marcianise l'occasione più ghiotta (30'): gran palla di Galizia per Poziello che va giù nel contatto con Rapino, Tedesco raccoglie e spara, ma Russo s'immola da campione. Filippo Zenna

Il Pescina si rianima e travolge gli umbri

Ternana, che scoppola PESCINA TERNANA

3 0

PESCINA (4-4-2): Bifulco 7; N'Ze 7, Molinari 7, Petitto 7, Birindelli 6; Locatelli 7,5, Giordano 7, De Angelis 7, Capparella 7 (36' st Ferraresi sv); Negro 7,5 (44' st Caccavallo sv), Bettini 7,5 (40' st Rebecchi sv). A disp.: Merletti, Di Bella, Cesar, Cipolla. All.: Cappellacci 8. TERNANA (4-4-2): Visi 7; Quondamatteo 5,5 (40' st Perney 6,5), Borghetti 5, Bertoli 5, Imburgia 5,5; Concas 6, Di Deo 5, Danucci 4,5, Piccioni 4,5 (24' st Negrini 5); Ferrari 5,5 (16' st Balistreri 5), Tozzi Borsoi 4,5. A disp.: Cunzi, Camillini, Tedeschi, Confalone. All.: Domenicali 4,5. ARBITRO: Gambini di Roma 6. RETI: pt 20' Bettini; st 34' Capparella, 39' Negro. NOTE: spettatori 1.500 circa. Ammoniti: Locatelli, Borghetti, Concas. Angoli 6-2 per la Ternana. Recupero: pt 3'; st 5'. AVEZZANO. E' amarissima per la Ternana l'undicesima sconfitta stagionale. Al Dei Marsi di Avezzano, contro un Pescina in chiara crisi d'identità, la squadra di Domenicali si scioglie i. Vittoria meritata per i biancoverdi di casa, che mai avevano raccolto il bottino pieno nel girone di ritorno. Dopo lo 0-2 dell'andata, a questo punto si può ben dire che il Pescina è la bestia nera degli umbri. Più di qualche novità rispetto alle formazioni annunciate. Domenicali conferma la squadra negli uomini, ma, di fatto, il suo è più un 4-4-2 che un 4-2-3-1, visto che Ferrari staziona stabilmente sulla linea di Tozzi Borsoi, mentre Concas e Piccioni arretrano di qualche metro a protezione di Imburgia e Quondamatteo. Cappellacci, al contrario, rinuncia in parte alla prudenza e pone Capparella e Locatelli esterni

di centrocampo, con Negro in attacco a supporto di Bettini. Dietro si rivede N'Ze, con Birindelli dirottato sull'out di sinistra. Il primo quarto d'ora è di studio, con le contendenti che si limitano a fronteggiarsi sulla linea mediana. L'equilibrio si spezza al 17': Molinari lancia in profondità Bettini, che entra in area, protegge egregiamente il pallone e poi in diagonale insacca alle spalle di Visi. Il gol, come spesso accade, accende gli animi di chi lo realizza, ma ci pensa Imburgia, direttamente da calcio piazzato, a portare sulla terra i padroni di casa: Bifulco fa il miracolo su Bertoli, poi la palla va in angolo dopo una mischia furibonda. Passa un minuto e Piccioni si ritrova tutto solo in area, ma il suo mancino viene smorzato da N'Ze e termina docile tra le braccia di Bifulco. Ancora padroni di casa al 26': scambio rapido tra Bettini e Negro, mancino dal limite del nume-

ro nove biancoverde e palla altissima sulla traversa. Occasionissima per i locali al 37': Bettini scatta sul filo del fuorigioco in un remake dell'1-0, con Borghetti già ammonito che non può intervenire. Il difensore, comunque, riesce a disturbare l'incedere dell'attaccante, che calcia in precario equilibrio addosso a Visi. Poi ancora Locatelli per i marsicani: impatto con la sfera mancato e azione sfumata. Al 39' altra opportunità per il Pescina: angolo di Capparella, N'Ze anticipa tutti, ma Visi para a terra. E sul finire di frazione si rivede la Ternana: prima con Concas (Bifulco para facile), poi con Di Deo (palla a lato non di moltissimo). In avvio di ripresa si nota subito un accorgimento tattico del tecnico umbro: Piccioni e Concas si cambiano le corsie di competenza. Ma i frutti non si vedono, il ritmo diventa da sonnifero e il Pescina ha gioco facile nell'interpretare

le manovre offensive abbozzate dagli avversari. De Angelis da un lato, Concas dall'altro non fanno male. Tozzi Borsoi non appare in giornata e, su cross di Quondamatteo, non azzecca lo specchio. Entra Balistreri per Ferrari, ma pure lui non inquadra la porta di Bifulco. Il Pescina si copre e riparte, con Negro che talvolta mette in ambasce l'intera retroguardia rossoneroverde. E al 34' il gol del raddoppio marsicano è emblematico. Addirittura l'azione parte da Giordano, che innesca il contropiede sugli sviluppi di un corner per la Ternana. Palla a Bettini, che fila via sull'out di destra, fino a porgere a Locatelli. Giro palla veloce per l'accorrente Capparella, che ruba il tempo pure a Negro e infila Visi. Passano cinque minuti ed ecco puntuale il terzo centro biancoverde. Questa volta è Negro a insaccare dal limite. Alessandro Cavasinni

Capparella

Al vantaggio del Rimini risponde Cabeccia per la Spal, ma è un punto sostanzialmente giusto

Nolè ancora in gol per un pari che non accontenta RIMINI SPAL

1 1

RIMINI (4-3-3): Pugliesi 6; Catacchini 6, Rinaldi 6,5, Vitiello 5,5, Regonesi 5,5; Marchi 6 (28’st Baccin 6), D’Antoni 5,5, Frara 5,5; Nolé 7 (25’ st Matteini 6), Longobardi 5 (17’ st Morante 5,5), Tulli 5,5. A disp.: Migani, Ischia, Giacomini, Temperino. All.: Melotti 6. SPAL (4-4-2):Capecchi 6,5; Ghetti 6, Zamboni 5,5, Bortel 5,5, Cabeccia 6,5; Quintavalla 6, Bedin 6,5, Migliorini 5,5 (18’ st Schiavon 6), Smit 5,5 (18’ st Rossi 6); Bazzani 5,5, Cipriani sv (23’ pt Valtulina 5,5). A disp.: Ioime, Licata, Laurenti, Marongiu. All.: Notaristefano 6. ARBITRO: Pizzi di Saronno 6. RETI: pt 31’ Nolé (R); st 22’ Cabeccia (S). NOTE: spettatori 2221 per un incasso di 24023 euro. Ammoniti: Nolé, D’Antoni, Tulli e Ghetti. Angoli 4-3 per la Spal. Recupero: pt 3’; st 5’.

RIMINI. È un 1-1 che non accontenta nessuno. I primi minuti vedono un Rimini brillante e pronto ad aggredire l’avversario: dopo nemmeno 20 secondi Longobardi si trova a tu per tu con Capecchi, ma l’arbitro Pizzi fischia per un controllo di mano dello stesso attaccante. Al 7’ un Catacchini molto attivo sulla destra prova il cross, la difesa respinge e sulla palla si avventa Frara, che conclude debolmente con un rasoterra. Nella Spal il più attivo è Cipriani, che prima lotta da gladiatore con Rinaldi, poi tira da posizione defilata (18’), infine è sfortunato e deve uscire per un problema muscolare. Il Rimini è vivace e pronto a sfruttare il movimento di Nolé e Tulli. Al 31’ la rete del vantaggio interno, con i centrali ferraresi Zamboni e Bortel a pasticciare e Nolé ad approfittarne mettendo a sedere Capecchi e infilando a porta vuota. La punizione a giro di Migliorini al 37’ sorvola di poco la traversa ma è un fuoco di paglia, perché poi sul finire del tempo è ancora il Rimini con Longobardi e Nolé a mette il fiato sul collo agli avversari. La squadra di Melotti al 12’ della ripresa potreb-

be raddoppiare, non lo fa e paga subito dopo. Longobardi spreca malamente un contropiede di pregevole fattura confezionato da Frara e Nolé, dieci minuti più tardi ecco il pari, con Cabeccia ad approfittare di un buco di Vitiello e di Pugliesi sorpreso di trovarsi davanti il pallone che doveva essere spazzato via. Le squadre ora si acquietano, sembrano accontentarsi del punticino (anche se non serve a nessuno perché i playoff cominciano ad allontanarsi) e solo raramente si affacciano dalle parti dell’area avversaria. Si va con una girandola di cambi che coinvolge cinque giocatori in entrata e altrettanti in uscita nel giro di dieci minuti. Il ritmo della contesa ne risente e le squadre non riescono a pungere. Al 31’ bel cross di Frara ed incornata di Matteini sulla quale si supera Capecchi, poi poca cosa da una parte e dall’altra, con Bazzani stanco e il neo entrato Morante che non dà alcuna notizia di sé. Qualcosa si vede sul finire di gara con la botta di Tulli che finisce alta. Finisce 1-1, giusto così. Loriano Zannoni

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Sport 23

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

Continua l’imbattibilità del Taranto con il nuovo tecnico in panchina

Dellisanti resiste ancora Parapiglia in campo (massaggiatore esonerato) e fuori dallo stadio GIULIANOVA TARANTO

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GIULIANOVA (3-4-3): Gasparri 6; Donato 6,5, Garaffoni 6,5, Vinetot 6,5; Lieti 6 (43' st Pucello sv), Censori 5,5, Croce 6,5, Migliore 7; Carbonaro 6,5, Melchiorri 5,5 (43' st Schneider sv), Campagnacci 6,5 (34’ st. Maritato sv). A disp.: Buono, Faragalli, Dezi, Carratta. All.: Bitetto 6,5. TARANTO (4-4-2): Bremec 7; Calori 6,5, Migliaccio 6,5, Prosperi 6, Bolzan 6,5; Cuneaz 6 (15' st Russo 6), Coppola 6, Giorgino 6 (34' st Quadri sv), Scarpa 6; Ferraro 5,5 (34' st Innocenti sv), Corona 5,5. A disp.: Barasso, Colombini, Panarelli, Taulo Ville. All.: Dellisanti 6. ARBITRO: Del Giovane di Albano Laziale 6. NOTE: spettatori 2403, di cui 600 tarantini. Incasso di 17.310,05 euro, compreso il rateo di 7.478,05 euro per 1210 abbonati. Ammoniti: Bolzan, Coppola, Ferraro, Giorgino, Melchiorri. Angoli 5-4 per il Taranto. Recupero: pt 3’; st 4’. Poco prima della gara, tafferugli tra tifosi delle opposte fazioni fuori dallo stadio. Carica della polizia per sedare gli scontri. Due i contusi, un'auto seriamente danneggiata. GIULIANOVA - L’imbattibilità di Dellisanti resista – con un pizzico di fortuna – il sogno dei playoff s’accende ulteriormente considerando il passo lento che accomuna tutte le prime della classe. Il Giulianova le prova tutte pur di superare il forte e solido muro difensivo rossoblù, ma viene fermato da due pali e da ottimi interventi dell'attento Bremec.

ANDRIA VERONA

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ANDRIA (4-1-4-1): Spadavecchia 6; Pierotti 6, Pomante 6, Sibillano 6,5, Ceppitelli 6; Paolucci 6,5; Rizzi 5,5 (8’ st Doumbia 6), Mezavilla 5,5, Iennaco 5,5 (30’ st Anaclerio sv), Chiaretti 6 (39’ st Lacarra sv); Sy 5,5. A disp.: Locatelli, Nicolao, Polverini, Dionigi. All.: Papagni 6. VERONA (4-3-1-2): Rafael 6; Campagna 5,5, Comazzi 6, Massoni 6, Pugliese 6; Russo 6, Esposito 6, Pensalfini 5,5; Berrettoni 6 (41’ st Farias ng); Colombo sv (22’ pt Rantier 6), Di Gennaro 5 (29’ st Ciotola sv). A disp.: Ingrassia, Burato, Bertolucci, Garzon. All.: Remondina 6. ARBITRO: Di Francesco di Teramo 5,5. NOTE: spettatori 4.000 circa. Settore ospiti chiuso. Ammonito: Russo, Mezavilla, Comazzi. Angoli 64 per il Verona. Recupero: pt 2’; st 4’. ANDRIA. Pareggio a reti

Il Taranto in azione a Giulianova

Difetti di concretezza in zonagoal, ma anche una buona dose di malasorte per la squadra di Bitetto, il quale, dopo avere annunciato la conferma dell'undici di Lanciano, ha invece ripresentato un Carbonaro (un esterno) in grande spolvero in avanti, escludendo il centrocampista Carratta, e schierando un 3-4-3 offensivo. In avvio il Giulianova ha sofferto un paio di incursioni del Taranto, ma poi ha costruito due ottime opportunità, entrambe su

assist di Carbonaro. Nella prima (al 7') Melchiorri è arrivato nei pressi di Bremec, ma ha angolato troppo il diagonale, sulla seconda al 21' Campagnacci si è esibito in una sforbiciata che ha messo in seria difficoltà il portiere tarantino. Nel frattempo, un minuto prima, il gioco era stato interrotto per un parapiglia attorno alla panchina del Taranto, causato dal comportamento del proprio massaggiatore, che ha lanciato sputi al pubblico.

L'intervento del comandante dei Carabinieri Dellegrazie e del commissario di campo Milton Di Sabatino ha riportato un minimo di calma. Il massaggiatore tarantino (Barisciani) è stato allontanato dal campo e, negli spogliatoi è rimbalzata la notizia che sarebbe stato addirittura esonerato. I due pericoli corsi hanno indotto il Taranto ad assumere un atteggiamento tattico più attento e ad elevare il tono agonistico al limite delle righe, come dimostrano le ammonizioni. I giallorossi, tuttavia, hanno schiacciato gli uomini di Dellisanti nella propria metà campo, producendo azioni su azioni. Al 36' altro cross di Carbonaro sul quale Garaffoni ha sfiorato il gol e lo stesso capitano, al 37', da calcio d'angolo di Croce deviato di testa da Vinetot, non è riuscito a spingere la palla in rete quasi sulla linea. Al 39', però, si è fatto di nuovo vivo il Taranto: da un cross di Cuneaz, Ferraro ha deviato di testa da posizione ravvicinata, ma ha alzato troppo la mira ed è stata la palla-gol più concreta dei pugliesi nel corso di tutta la gara. Il primo tempo si è chiuso con l'ennesima azione pericolosa del Giulianova che anche ad inizio di ripresa è andato vicino al goal con Campagnacci. L'attaccante, al 2', su percussione del vivacissimo Migliore, è arrivato a tu per tu con Bremec che gli ha deviato sul palo il tiro vincente. Ancora al 13', Carbonaro ha inventato un tiro d'esterno a palombella che si è stampato sulla traversa, carambolando sul palo, con Bremec battuto. E' stata

l'ultima, vera occasionissima del Giulianova che ha continuato ad attaccare, fino allo stremo delle forze. Dellisanti, a quel punto, ha deciso di mandare forze fresche in campo e dopo il giovane Russo al posto di Cuneaz, due sostituzioni in contemporanea, dando spazio a Quadri al posto di Giorgino e a Innocenti che è subentrato a Ferraro. I tifosi del Taranto non hanno mai smesso di sostenere la squadra del cuore, mantenendo nella curva loro riservata un atteggiamento molto corretto. Problemi, invece, sono stati segnalati prima della partita quando, un'auto con alcuni supporter pugliesi, è riuscita ad entrare nel centro cittadino della città alta e vicino allo stadio, ci sarebbe stato un "contatto" con alcuni tifosi giuliesi, uno dei quali avrebbe subito un grave danno alla propria autovettura (una Punto per la precisione) mentre altri due avrebbero subito lievi problemi fisici uno dei quali si sarebbe fatto medicare in ospedale. Qualche tentativo di scontro anche alla stazione ferroviaria di Giulianova, dove era in partenza un gruppo di tifosi giuliesi ma i carabinieri hanno evitato qualsiasi possibilità di contatto. I tifosi della curva ovest avevano iniziato uno sciopero del tifo per protestare contro le Forze dell'Ordine che non avevano fatto entrare nel loro settore uno striscione non offensivo ma in memoria di alcuni colleghi. Poi, nel corso della gara, subito dopo quello che è accaduto sulla panchina del Taranto, hanno cambiato atteggiamento ed hanno tifato regolarmente. Azzurra Marcozzi sport@luedi.it

Pareggio tra Andria e il Verona imbattuto fuori casa

Uno 0-0 sonnolento bianche con poche occasioni da rete e tanti sbadigli, frutto di un primo tempo avaro di emozioni ed una ripresa più animata ma senza pericoli reali. E’ questa la sintesi della sfida tra l’Andria di Papagni ed il Verona di Remondina. Un Verona lanciatissimo in solitaria nella classifica di prima divisione ma che scende in Puglia in piena emergenza senza il difensore Anselmi squalificato e gli indisponibili Cangi, Selva e Ceccarelli che non hanno recuperato dai rispettivi infortuni. Non convocato ma ormai pronto per l’esordio il neo arrivo Samuele Dalla Bona. Il tecnico Remondina decide, dunque, per il suo 4-3-3 con Campagna e Pugliese

sulle corsie laterali difensive e Comazzi-Massoni al centro. I tre della zona mediana Russo, Esposito e Pensalfini con Berrettoni pronto a svariare sul fronte d’attacco a supporto di Colombo e Di Gennaro. La squadra di casa, invece, deve rinunciare all’infortunato capitan Di Simone sulla corsia sinistra di difesa e Papagni sceglie, un po’ a sorpresa, il giovanissimo Ceppitelli praticamente mai schierato in quel ruolo. Il sistema tattico pugliese cambia: il tecnico andriese sceglie un prudente 4-1-4-1 con unica punta, Ousmane Sy, e Paolucci a protezione della difesa. Panchina per Anaclerio e Doumbia sostituiti rispettivamente da Iennaco

(terzo della zona mediana di centrocampo) e Rizzi. Le due squadre, nonostante le ottime premesse, appaiono subito molto contratte. Il Verona tiene palla con una manovra lenta e prevedibile, mentre l’Andria prova a ripartire in contropiede senza troppa convinzione anche per la estrema sterilità offensiva. Solo al 22’ la prima nota di cronaca di marca veronese: l’attaccante Colombo chiede la sostituzione dopo uno scontro di gioco e Remondina deve far subentrare il furetto Rantier. Di Gennaro diventa l’unica punta con Rantier e Berrettoni a svariare alle sue spalle ma il primo pericolo è di marca andriese: al 26’

Paolucci batte il primo calcio d’angolo del match e Sibillano colpisce di testa con la sfera che termina di poco fuori. Berrettoni prova a dare una scossa ai suoi: un minuto dopo la mezz’ora avanza palla al piede e dal limite lascia partire una conclusione deviata in angolo da Spadavecchia. Il Verona ci prova ed al 35’ è la volta di Rantier il quale raccoglie un perfetto assist di Campagna, ma spara alto da buona posizione. Al 38’ è ancora Rantier a trovare il corridoio buono dopo una palla geniale di Berrettoni, ma è Pomante a sbrogliare tutto in scivolata a due passi da Spadavecchia.

Chiusa la prima frazione di gioco senza troppi sussulti basta un solo giro di lancette della ripresa per vivere la prima emozione: Chiaretti fugge via solitario, salta due difensori ospiti e da posizione defilata crossa bene con Rafael abile ad anticipare Sy tutto solo. Al 2’ è la volta di Berrettoni che salta di netto Pomante e Sibillano e lascia a Rantier che in piena area di rigore spedisce alto da ottima posizione. L’Andria riprende in mano le operazioni di gioco ed al 18’ Ceppitelli coglie incredibilmente la traversa dopo un’azione solitaria ed un tiro da 20 metri. Al 25’ Pomante colpisce di testa su calcio d’angolo ma la sfera è out. Al 33’ ancora occasionissima per l’Andria: Anaclerio raccoglie uno spiovente di Paolucci e di testa da pochi passi mette la palla fuori. Il Verona mantiene la sua imbattibilità esterna mentre l’Andria riprende il cammino dopo l’inopinata sconfitta di Ferrara. Pasquale Massaro

LEGA PRO: I RISULTATI DELLA 25ª GIORNATA Prima Divisione Girone A

Seconda Divisione A

Seconda Divisione Girone B

Alessandria-Monza 1-2 Arezzo-Foligno 3-1 Lumezzane-Benevento 0-0 Pergocrema-Como 1-0 Perugia-Cremonese domani Pro PatriaFigline 2-2 Sorrento-Lecco 4-0 Varese-Novara 1-1 Viareggio-Paganese 1-0 CLASSIFICA: Novara 55 punti; Arezzo 48; Cremonese 47; Benevento 44; Varese 43; Lumezzane 41; Perugia 35; Alessandria 33; Figline 32; Viareggio e Monza 28; Sorrento, Pro Patria e Lecco 26; Foligno 25; Como 24; Pergocrema 23; Paganese 19. Perugia penalizzato di 2 punti; Figline penalizzate di 1 punto. Perugia e Cremonese una gara in meno. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 7 MARZO): Alessandria-Lecco Benevento-Cremonese Como-Pro Patria Figline-Varese FolignoViareggio Monza-Sorrento Novara-Lumezzane Paganese-Arezzo Pergocrema-Perugia

Carpenedolo – Valenzana 0-1 Feralpisalò - Pro Sesto 0-0 Legnano – Canavese 0-0 Mezzocorona – Pro Belvedere 1-1 Olbia – Spezia 1-1 Pro Vercelli - Croc. Noceto 0-1 Rodengo – Alghero 0-0 Sambonifacese – Sudtirol 3-1 Villacidrese - Pavia 3-3 CLASSIFICA: Spezia 44 punti; Sudtirol 41; Alghero* 41; Rodengo Saiano*, Feralpisalò 40; Pavia 39; Legnano** 37; Crociati Noceto 36; Sambonifacese, Pro Vercelli 35; Canavese 33; Mezzocorona 32; Valenzana 27; Carpenedolo 26; Villacidrese 24; Olbia, Pro Belvedere 23; Pro Sesto** 12. ** 2 punti di penalizzazione * 1 punto di penalizzazione PROSSIMO TURNO (DOMENICA 7 MARZO) Alghero – Pro Vercelli Canavese – Olbia Croc. Noceto – Feralpisalò Pavia – Legnano Pro Belvedere – Villacidrese Pro Sesto – Sambonifacese Spezia – Mezzocorona Sudtirol – Carpenedolo Valenzana – Rodengo Saiano

Colligiana – Sacilese 2-1 Giacomense – Bassano 0-3 Gubbio – Sangiustese 0-2 Itala San Marco – Nocerina 1-0 Poggibonsi – Carrarese 21 Prato – Bellaria Igea 0-2 Pro Vasto – Fano 0-0 San Marino – Celano 20 Sangiovannese – Lucchese 1-0 CLASSIFICA: Lucchese 50 punti; Fano 44; San Marino 42; Prato 40; Gubbio 38; Itala San Marco 37; Sangiovannese 36; Bassano 34; Sangiustese 33; Celano 32; Nocerina 30; Giacomense, Bellaria Igea 27; Sacilese, Pro Vasto, Poggibonsi 25; Carrarese, Colligiana* 23. * Colligiana un punto di penalizzazione PROSSIMO TURNO (DOMENICA 7 MARZO) Bassano – Itala San Marco Bellaria Igea – Colligiana Carrarese – Sangiovannese Celano – Giacomense Fano – Poggibonsi Lucchese – Pro Vasto Nocerina – Gubbio Sacilese – Prato Sangiustese – San Marino

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24 Sport


Fatale ancora la “zona-Potenza”. Il Lanciano passa con le reti al 43 e al 45 della ripresa

Uno-due, un tremendo ko Decide il rosso a Berardi. Che bravo il bellese Sansone. Gol annullato a Murati POTENZA LANCIANO

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POTENZA (3-5-1-1 ): Della Corte 5,5; Di Fatta 5 (1’ st Porcaro 5,5) Taccola 6, Langella 5,5; Iraci 5,5, Berardi 5, De Simone 6 (1’ st Magliocco 5,5). Evangelisti 5,5 Frezza 5; Catania 5,5; Murati 6 (20’ st Prisco 6). A disp. Di Matteo, Barbato, Chiavaro, Profeta. All. Capuano V. LANCIANO (4-4-2) : Chiodini 5,5; Vastola 6 Oshadogan 6 Antonioli 6,5 Mammarella 6; Turchi 5,5 (20’ st Amenta 6,5) Sacilotto 6 Di Cecco 6,5 Sansone 7 (48’ st Moi sv); Sinigallia 5 (12’ st Masini 6) Colussi 5,5. A disp. Aridità, Coppini, Colombaretti, Moi, Aquilanti. All. Pagliari. ARBITRO : Barbiero di Vicenza (Atta Alla-Curatoli RETI : 43’ st Amenta, 45’ st Masini ESPULSI : al 30’ st Berardi (P) per doppia ammonizione AMMONITI : Turchi (L) Sinigallia (L) Frezza (P), Berardi (P) Antonioli (L) NOTE : spettatori 2500 circa. Angoli 2-3 Recuperi 2’ pt 4’st

primo minuto Murati, come unica punta, e sceglie Iraci a destra. L’ex esterno del Taranto è subito pimpante con due percussioni, replicate efficacemente da Sansone che in una circostanza (4’) angola troppo il diagonale su un’uscita incerta di Della Corte. Il Lanciano conferma quanto di buono si dice sul suo conto lontano dal Biondi e prende subito l’iniziativa, facendo la partita e

costringendo il Potenza a controllare con affanno. Capuano è costretto subito a richiamare la marcatura su un Sansone - per nulla intimorito dalla sfida contro la maggiore squadra della sua regione natia - che spinge come un forsennato a sinistra. Di Fatta non lo tiene e Iraci fa fatica nel raddoppio. Il gioco si sviluppa soprattutto su quella corsia, ma è l’impianto generale degli

POTENZA - Ancora una volta, la mazzata negli ultimi minuti. Il In alto l’esultanza del Lanciano. Sopra a sinistra Evangelisti, a destra Murati Potenza di Capuano non riesce a dare continuità alla grande prova di Verona, capitolando al Viviani contro un Lanciano solido e propositivo, ma non trascendentale. L’aggancio al Pescina è durato solo una settimana, con il ritorno all’ultimo posto solitario che incupisce il morale della truppa rossoblu, adesso attesa UNA TREMENDA mazzata quella avere a disposizione ancora chandalla difficilissima trasferta di subita dal Potenza contro il Lan- ces da giocarci nella lotta per la salCosenza. L’invito della società a vezza. Ai giocatori ho fatto i comciano. non mollare è doveroso, ma la Dopo il bel pareggio di Verona, plimenti per l' impegno profuso e li speranza è che basti rinunciare tutto l' ambiente ha sperato di brin- ho invitati assolutamente a non agli under obbligatori per rimadare alla prima affermazione di mollare. Noi come Società, rispetnere attaccati con il cuore ad una questo duemiladieci. Il campo, in- tando i patti dei giorni scorsi, paclassifica amara. Capuano è convece, ha decretato il successo degli gheremo in settimana gli stipendi vinto che per raggiungere i playuomini di Pagliari che, forti di un di novembre. Invito tutti a strinout basterà vincere quattro delle organico di tutto rispetto e in gra- gersi ancor di più attorno a questa prossime cinque gare interne, do di lottare per posizioni di alta squadra. Capuano potrà affrontama il primo jolly è stato malaclassifica, hanno sferrato l' uno re le restanti nove gare facendo limente sprecato. E il Potenza tredue micidiale proprio nei minuti beramente le sue scelte. A questo ma. Serve a poco la consapevolezpunto non ci sono under che tengafinali del match. za che, senza l’espulsione di BeLa delusione è tanta in casa Po- no”. rardi, la partita si sarebbe incaSulla stessa linea di Galigani si tenza. Vittorio Galigani, pur delunalata su uno 0-0 difficilmente so dal risultato, cerca, in virtù delle esprime Rosario Pellegrino. Molto sbloccabile. Col senno di poi, sasue doti di esperto di calcio, di com- agitato in panchina, alla fine direbbe stato prezioso come un linpattare ancor più l' ambiente che chiara senza mezzi termini che se gotto d’oro. sicuramente può sentirsi scorag- da un lato il risultato di parità poteLA PARTITA - L’unico dubbio va starci; dall' altro la vittoria del giato in occasioni come queste. della vigilia abruzzese tra Masini “E' chiaro - dice - che l' espulsione Lanciano non fa una piega. e Sinigallia è risolto a favore di “Squadra determinata e concreha decretato in un certo senso la quest’ultimo, per il resto solo nostrasconfitta. Siamoabbattutiè ta quella abruzzese - dice. A mio avconferme rispetto all’undici che inutile nasconderlo ma, allo stesso viso forse il miglior undici visto al ha battuto il Giulianova. Dall’altempo, siamo sempre convinti di Viviani. L' amarezza è tanta, ma c' è tro lato Capuano fa esordire dal

abruzzesi che incute timore. In fase di attacco quello di Pagliari è un evidente 4-2-4 che costringe il Potenza a perdere metri e iniziativa. E’ però un tirocross di Iraci a spaventare Chiodini, anche perché Murati non ci arriva di un soffio (18’). Evangelisti (su punizione di De Simone) manca di poco lo specchio della porta di testa. Occasione che legittima una crescita sostanziale dei rossoblù che

La società paga stipendi Galigani: «Ci crediamo ancora»

Vittorio Galigani

anche la convizione che, remando tutti nella stessa direzione, c'è la possibilità di giocarsi tutte le possibilità di mantenere la categoria. Ringrazio i tifosi e li invito a non abbandonarci. Non siamo ancora morti”.

alzano la percussione degli esterni e sfiorano ancora il vantaggio con Catania (26’) dopo un’indecisione di Chiodini, bravo comunque a rimediare. La gara vive una fase di stanca, interrotta da un nuovo tirocross dello scatenato e incontrollato Sansone (39’), sul quale non arriva Colussi, ma il vero brivido lo procura Sinigallia che quasi trova il varco giusto, nella difesa immobile potentina: a porta vuota è Taccola a rimediare all’uscita errata di Della Corte (41’). Primo tempo diviso a metà: la prima appannaggio degli ospiti, la seconda dei padroni di casa. Morale della favola: al 45’ 0-0 senza grinze. Con l’ingresso di Magliocco Capuano avanza il baricentro del Potenza schierandolo col trequartista (Catania) a ridosso delle due punte (Murati e l’ultimo entrato). Di Cecco (3’) dalla distanza sfiora il palo, ma è proprio Magliocco a far gridare al gol dopo un rinvio errato di Mammarella che colpisce Iraci (5’). Replica frentana immediata con il solito Sansone che di testa grazia Della Corte su un cross di Vastola, mandando incredibilmente a lato da buonissima posizione (6’). Le proteste sono lucane al minuto 9: numero di Catania e tiro dalla distanza, papera di Chiodini e tap in di Murati, a giudizio dell’arbitro, in fuorigioco. Episodio dubbio che non scoraggia il Potenza che spreca con Murati un match ball. Al 16’ scontro in mezzo al campo tra Vastola e Di Cecco e quattro contro uno non capitalizzato dal centravanti che fa un dribbling di troppo e si fa rimpallare da Antonioli. Azione pressochè analoga a quella del minuto 18’ e questa volta è un passaggio rimpallato. Con l’ingresso di Amenta e il passaggio al 4-3-3, il Lanciano prova a tenere il Potenza nella sua trequarti limitandone l’iniziativa crescente. Magliocco sbaglia l’impatto su un cross di Frezza (29’) e per Chiodini è un pericolo scampato. Il rosso (doppia ammonizione) a Berardi è una doccia gelata per il Potenza; Capuano arretra Catania che era cresciuto nella ripresa rendendosi molto pericoloso e il fervore dei secondi 45’ è costretto a scemare. Il Lanciano trova coraggio e gol: uno-due tra Di Cecco e Amenta, nella paralizzata difesa di casa e palla nell’angolo (43’). Un colpo da ko che consente al Lanciano addirittura di trovare il raddoppio con Masini, su assist di Sansone (45’). Alfonso Pecoraro

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Sport 25

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

Le pagelle Reggono Taccola e De Simone. Qualche incertezza per Della Corte

Iraci e Di Fatta nel panico A sinistra il lucano Sansone li travolge. Berardi salterà Cosenza DELLA CORTE (5,5) - dà la costante sensazione di essere più sicuro tra i pali che nell’area piccola. Neanche i rinvii sono il suo forte. Senza colpe specifiche sui gol, comunque non entusiasma.

te per ragioni tattiche. MAGLIOCCO (5,5) - mette piede in campo e cerca subito il jolly, mirando al secondo palo di esterno sinistro. Poi ha sui piedi l’occasione più nitida, sparata tra le braccia di Chiodini. Tante volte in fuorigioco, con l’uomo in meno non dà la mano che gli era stata chiesta in copertura.

DI FATTA (5) - troppi chili e centimetri in più per non soffrire quando lo punta Sansone. Inciampa dopo pochi minuti e si fa male dopo i problemi avuti in settimana. Probabilmente non doveva giocare.

EVANGELISTI (5,5) - non è la sua specialità, ma l’occasione più ghiotta gli capita di testa al 25’. Tocca tantissimi palloni senza però eguagliare la prestazione di Verona.

PORCARO (5,5) - per caratteristiche fisiche soffre di meno contro i brevilinei ospiti, ma finisce travolto nel disastroso finale. TACCOLA (6) - disimpegni a volte approssimativi, ma un salvataggio decisivo poco prima dell’intervallo, quando per vie centrali Sinigaglia stava per essere mandato in porta. Il migliore dei tre dietro prima dell’inferiorità numerica.

FREZZA (5) - più di qualche iniziativa, tutte imprecise. Potrebbe sfondare e non lo fa contro Turchi, più opaco di lui. Giornata di netta involuzione. CATANIA (5,5) - naviga tra le linee fornendo il suo solito contributo di quantità, poco concreto però fin quando non tira in porta. Scoppia a metà secondo tempo.

LANGELLA (5,5) - primo tempo di relativa tranquillità, perchè il Lanciano attacca quasi sempre sul versante opposto. Saltato netto da Amenta sullo 0-1.

MURATI (6) - bravissimo a difendere il pallone, tiene la testa troppo bassa quando parte in campo aperto. Ha sprecato un paio di contropiedi non guardando i compagni che lo seguivano.

IRACI (5,5) - subito aggredito da Sansone, gli prende gradualmente le misure con il passare dei minuti. Ma il raddoppio, come tanti gol subiti di recente dal Potenza, nasce ancora dalle sue parti. BERARDI (5) - senza colpevolizzarlo troppo per l’espulsione, comunque finisce per decidere (in negativo) la partita. In undici il Potenza almeno lo 0-0 l’avrebbe tenuto. Già diffidato, salterà Cosenza. DE SIMONE (6) - tanta sostanza in In alto l’undici schierato da Capuano. Qui sopra un tentativo di Murati e uno di Catania mezzo al campo fino all’intervallo, il suo sacrificio avviene esclusivamen-

PRISCO (6) - appena entrato si gira secco su Antonioli guadagnando una bella punizione dal limite. Anche a lui Capuano rimprovera scarso spirito di sacrificio negli ultimi minuti. Pietro Scognamiglio

A sinistra Prisco anticipato da Chiodini. Tifosi del Lanciano con il petto in fuori. A destra il bellese Sansone, migliore in campo

FOGGIA COSENZA

1 3

FOGGIA (4-2-3-1): Bindi 4,5; Carbone 6, Burzigotti 5, Artipoli 5,5, Micco 6 (30’st Quadrini sv); Agnelli 6, Visone 6 (45’ pt Trezzi 5,5); Mancino 6 (17’st Morini 5), Desideri 6,5, Millesi 5,5; Ceccarelli 5,5. A disp.: Milan, Sgambato, Colomba, Mattioli. All.: Ugolotti 5. COSENZA (4-2-3-1): Gabrieli 6; Bernardi 7, Porchia 6,5, Fanucci 6 (31’ st Musca 6), Di Bari 6; De Rose 6,5, Marsili 6; Danti 7, Fiore 6,5 (41’ st Roselli sv), Maggiolini 6; Biancolino 6,5 (23’ st Scotto 6). A disp.: Ameltonis, Scognamiglio, Virga, La Canna. All.: Toscano 7. ARBITRO: Baratta di Salerno 5,5. RETI: pt 47’Desideri (F); st 10’Danti (C), 21’ Biancolino (C), 49’ Danti (C) NOTE: spettatori paganti 376, abbonati1.815, incasso di 19.497 euro. Ammoniti: Agnelli, Burzigotti, Fanucci, De Rose. Angoli 5-3 per il Foggia. Recupero: pt 3’; st 5’. FOGGIA- Forse, è arrivata la svolta tanto attesa da parte del Cosenza.

Il prossimo avversario del Potenza

Cosenza, colpo da B Forse, il colpaccio allo Zaccheria aprirà un nuovo campionato alla truppa di Mimmo Toscano. Bravi e fortunati, Fiore e compagni. In affanno più o meno palese quasi per un tempo, escono fuori nella ripresa e rimontano alla grande. Sfruttando con cinismo eccezionale gli erroracci di un Foggia quasi parrocchiale nella propria area. E, soprattutto, comprendendo che, con certe potenzialità individuali e di gruppo, puntare ai playoff è praticamente un dovere in un torneo così mediocre come l’attuale. Basterà (solo) un pizzico di continuità, perché i mezzi per farsi luce paiono esserci davvero tutti. Eppure, fino all’intervallo, la prova dei lupi non è certo da tramandare ai posteri. Basti pensare

che l’unico sussulto è rappresentato da una gran botta di Marsili: Danti in pressing ruba palla ad Artipoli e Biancolino appoggia all’accorrente centrocampista, che chiama Bindi a una gran respinta in tuffo. E’ il 16’: sino all’intervallo, di fatto, il Cosenza non si affaccia più dalle parti dell’estremo locale. Certo, c’è anche un episodio thrilling che forse da una grossa mano al Foggia: al 38’, quando Fiore batte a sorpresa una punizione in profondità per Biancolino e Burzigotti lo stende. Per l’arbitro non c’è chiara occasione da rete (solo giallo) e Porchia spedisce la punizione in curva. Sul piano del piglio e della manovra, il Cosenza va a singhiozzi. Così il Foggia prende metri e confidenza

e, pur senza calciare a rete troppo spesso, dopo una prima mezz’ora abbastanza equilibrata, il Foggia inizia pure ad affacciarsi in area: per tre volte l’ex di turno Ceccarelli non trova la porta (32’ e 36’) e gira debole al volo (44’). Ma i tempi sono maturi per il gol, confezionato al 47’ con una gran verticalizzazione di Millesi per Desideri, che taglia alla perfezione e infila Gabrieli con un tunnel. Nella ripresa, cambia la musica. Di sicuro, il Foggia ci mette molto del suo con alcune disgraziate azioni difensive, che spianano la strada al clamoroso sorpasso dei calabresi. Il resto lo fa mister Toscano, azzeccando alcune mosse. In particolare, l’arretramento in mezzo di Fiore che libera Danti vicino a Bian-

colino: i due sono presenti in tutte le azioni del successo. Comunque, il Foggia si suicida. Infatti, al 10’ un incredibile rimpallo tra Artipoli e Bindi fa alzare il pallone a campanile, ridiscendendo quasi sulla linea di porta: Danti è lì e non si fa pregare per riequilibrare il risultato, mettendo nella porta ormai vuota. Non è finita. Al 21’, Bernardi (lanciato da De Rose) trova un varco sulla destra e crossa bene, basso: Burzigotti anticipa tutti i scivolata, ma il risultato è che manda fuori tempo Bindi e i compagni, consegnando il pallone a Biancolino, che infila nel sacco prima di uscire zoppicante. Il terzo squillo giunge in pieno recupero, col Foggia sbilanciato che perde la testa. Il portiere Bindi va a saltare in area a caccia del disperato 2-2, invece il Cosenza riparte e nessuno dei rossoneri copre la porta né la tre quarti: per Danti è un altro gioco da ragazzi alzare la testa e infilare la porta liberissima da almeno quaranta metri. Il 3-1 finale esalta i calabresi e affossa i pugliesi: di qua i legittimi sogni di B, di là gli altrettanto giusti incubi di retrocessione. Claudio Matrone

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26 Sport


Spogliatoio Capuano ha l’autorizzazione a rinunciare agli under

«Ora posso scegliere» Ci sono ancora nove battaglie e le voglio affrontare al massimo VERDETTO impietoso del campo che bastona i padroni di casa ancora una volta nei minuti finali della contesa. E si perché il Potenza di Eziolino Capuano, tanto per restare in linea con molte delle prestazioni di questa stagione, subisce la forza e la concretezza del Lanciano quando, forse, il risultato di parità sembrava già scritto nei tabellini del match. E' vero che sulla sconfitta dei rossoblù pesa enormemente l' espulsione decretata ai danni di Berardi nella parte finale dell' incontro; ma, d'altro canto, non va sottaciuto lo spessore degli abruzzesi che, di contro, hanno di mostrato come l' incredibile serie di risultati in trasferta fatta di quattro vittorie, nove pareggi e nessuna sconfitta, non sia frutto del caso. L' atmosfera, come è logico che sia, non è delle migliori in casa rossoblù. Capuano, il condottiero di questo Potenza, fatica non poco a mantenere un minimo di self control e senza troppi peli sulla lingua, esamina questa sconfitta casalinga. “Cominciamo col dire - afferma - che un risultato di parità poteva starci tutto. La partita sembrava incanalata sullo zero a zero. Poi l' espulsione di Berardi ha complicato tremendamente l' andamento del match. Il Lanciano, da squadra esperta e di valore, ci ha colpito fredda-

Taccola-Berardi delusi

Eziolino Capuano

mente senza badare troppo a fronzoli. Noi, è mi dispiace dirlo, ancora una volta abbiamo pagato la bambocciagine di certi giocatori che sinora hanno giocato solo per problemi strettamente connessi alla gestione societaria. Per chi non l' ha capito, mi riferisco all' obbligo di far giocare i cosiddetti under. In altre squadre molti di questi lattanti osserverebbero gli altri giocare cercando di apprendere qualcosa d' impor-

DELUSO MIRKO Taccola che sottolinea come la sconfitta è frutto della maggior concretezza degli ospiti rispetto al Potenza. “ Il Lanciano - dichiara - ci ha punito terribilmente quando eravamo in inferiorità numerica. Dovevamo amministrare meglio la situazione accontentandoci anche del pareggio. E' anche vero che abbiamo fallito almeno un paio di buone occasioni per portarci in vantaggio. E' un momentaccio! Speriamo di uscirne presto fuori. D' altro canto, a parte la gara di Marcianise, il Potenza nel complesso non ha mai demeritato quanto a prestazioni. Da martedì penseremo al Cosenza. Chiusura con Berardi, il giocatore espulso per somma di ammonizione nelle fasi finali dell' incontro. “ Ero già ammonito e purtroppo ingenuamente ho commesso un evitabile fallo di mano. E' stato un gesto istintivo pagato a caro prezzo. Mi dispiace aver lasciato i compagni in dieci. Il futuro? Certo la sconfitta di oggi ci amareggia. Bisogna andare avanti archiviando il tutto e concentrandoci sulla prossima gara di Cosenza. Abbiamo ancora chances per conquistare la salvezza”. Speriamo, è il caso di aggiungere. Certo è che il risveglio dopo Verona è stato davvero brutto. l.c. tante”. Una partenza soft quella di Eziolino prima di scatenarsi in esternazioni proprie del suo personaggio. E' questo, del resto, Capuano. Lo si prende per quello che dice e che pensa. Continuando su questa linea, il tecnico afferma che da questo momento tornerà a fare l' allenatore effettivo di questa squadra, In che senso direte voi? Nel senso che, in una riunione congiunta effet-

tuata nell' immediato dopo partita con l' amministratore Arcieri, Rosario Pellegrino ed il direttore Galigani, il Potenza ha deciso di giocarsi le restanti nove partite senza l' obbligo di schierare i giovani per fare cassa. “ Se dobbiamo retrocedere - dice - preferisco farlo in piena autonomia, cercando di mandare in campo la migliore formazione possibile senza vincoli di sorta. Come ho già detto prima, preferisco

PAGLIARI «Bene così» LA SODDISFAZIONE di Pagliari è tutta nella lunga corsa che dalla panchina lo porta fino quasi alla bandierina del calcio d'angolo, per dire grazie ad Amenta, subentrato da poco, e match winner di questo Potenza-Lanciano. Mossa azzeccata dal tecnico, che poi si gode il successo del Viviani sull'asse Sansone-Masini, anche lui subentrato a gara in corso. “Cambi? Dico solo grazie ai ragazzi per il comportamento che hanno tenuto durante l'intero arco della gara. Ci abbiamo creduto fino alla fine, anche e soprattutto quando il Potenza è rimasto in dieci. Abbiamo fatto fatica per venti minuti della ripresa, ma giocare su questo campo era praticamente impossibile. La chiave della partita? Abbiamo spinto di più in undici contro dieci e abbiamo segnato due gol molto belli”.

giocatori che sputano sangue dal primo al novantesimo e non gente che è contenta solo per il fatto di aver fatto un ' ennesima presenza in Prima Divisione. Con questa convizione riprenderemo il lavoro in vista della trasferta di Cosenza. Ci sono ancora nove battaglie ed io le voglio giocare al massimo delle possibilità. Lotterò sino alla fine per salvare questa squadra. Questo è giusto che lo sappiano tutti”.

Molto concreto e deciso Eziolino che, ritornando sulla gara con il Lanciano, evidenzia anche come l' infortunio lampo di Di Fatta, ha scombussolato un po' i piani predisposti ad inizio gara. “Purtroppo mi sono giocato una possibilità di impostare la gara in un altro modo già dopo un minuto. Di Fatta non avrebbe dovuto giocare. Poi se il fisioterapista mi dice che sta bene, se il medico afferma che è abile e arruolato e se lo stesso giocatore dichiara di essere in grado di poter giocare cosa faccio? Lo confermo dopo la buona prova di Verona. Mi sono fidato ed ho sbagliato. Ma per fortuna,e lo ripeto ancora con convinzione, da oggi torno a fare l' allenatore. Meglio tardi che mai”. Cosa dire? Eziolino ha ragione. L' aver compromesso molte gare nei minuti finali è, in effetti, il frutto dell' inesperienza di molti di questi atleti. A questo punto, d'altro canto, conviene giocarsi le chances di permanenza cercando di sfruttare tutte le armi a propria disposizione. Non saranno certo qualche migliaia di euro a salvare le casse del Potenza. Viceversa qualcos' altro, tipo la maggiore quadratura dell' undici, potrebbe portare a risultati più soddisfacenti in casa rossoblù. Magari iniziando da domenica prossima sul difficile campo del Cosenza. Lorenzo Corrado

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Sport 27

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

Risultati e classifica Aversa-Monopoli

2-2

Brindisi-Gela

1-0

pt 10’ Perna (A), 27’ Mastrolilli (M); st 3’ Grieco (A), 23’ Caracciolese (M) pt 27’ Fiore

Catanzaro-Vibonese

2-0

25ª giornata Marcatori

CATANZARO

54

25 18 3

4 48 20 13 13 0

0 30 6 12 5

3

4 18 14 28 +6

JUVE STABIA

51

24 15 6

3 45 19 13 10 3

0 28 6 11 5

3

3 17 13 26 +1

Cisco Roma-Juve Stabia Post.

CISCO ROMA

45

24 12 9

3 32 12 12 9

3

0 20 2 12 3

6

3 12 10 20 -3

Isola Liri-Barletta

SIRACUSA

44

25 13 5

7 29 17 13 10 2

1 20 4 12 3

3

6

GELA

42

25 12 6

7 29 17 12 8

1

3 18 9 13 4

5

4 11 8 12 -7

BRINDISI

41

25 11 8

6 36 24 12 9

3

0 22 6 13 2

5

6 14 18 12 -8

BARLETTA

38

25 10 9

6 24 25 12 7

4

1 14 7 13 3

5

5 10 18 -1 -10

CASSINO

35

25 10 5 10 30 31 12 5

2

5 15 16 13 5

3

5 15 15 -1 -14

MELFI

34

25 10 4 11 37 32 13 8

3

2 28 13 12 2

1

9

MONOPOLI

34

25 9

7

9 27 29 12 5

3

4 13 11 13 4

4

5 14 18 -2 -15

MANFREDONIA

29

25 7

8 10 21 27 13 6

4

3 16 12 12 1

4

7

5 15 -6 -22

ISOLA LIRI

29

25 8

5 12 20 34 13 5

4

4 13 14 12 3

1

8

7 20 -14 -22

AVERSA

27

25 6

9 10 25 29 12 3

6

3 13 13 13 3

3

7 12 16 -4 -22

SCAFATESE

26

25 5 11 9 24 32 12 3

6

3 14 15 13 2

5

6 10 17 -8 -23

NOICATTARO

23

25 5

8 12 24 41 13 4

4

5 16 19 12 1

4

7

8 22 -17 -28

VICO EQ.

19

25 3 10 12 15 29 12 1

7

4

9 11 13 2

3

8

6 18 -14 -30

VIBONESE

19

25 4

8 13 18 37 13 3

4

6 10 15 12 1

4

7

8 22 -19 -31

IGEA V.

10

25 1

9 15 19 48 12 1

6

5

3 10 10 32 -29 -37

pt 12’ Corapi, 27’ (r) Mosciaro Stasera, ore 20:45

1-2

pt 9’ Bianchini (IL); st 22’ Muwana (B), 30’ Shiba (B)

Melfi-Manfredonia

3-1

Noicattaro-Vico Eq.

2-0

Scafatese-Cassino

1-1

pt 18’ Carminati (Ma), 39’ Vignati (Me); st 8’ (r) Arcamone (Me), 48’ D’Andria (Me) pt 30’ (r) Zotti; st 45’ Manca

st 7’ Mezgour (C), 45’ Martone (S)

Siracusa-Igea V.

2-1

st 17’ Quintieri (IV), 20’ Lewandowski (S), 26’ Dal Rio (S)

Prossimo turno

26ª giornata 07/03/10 ore 14.30

Aversa-Brindisi Barletta-Catanzaro Gela-Cassino Igea V.-Melfi Isola Liri-Vibonese Juve Stabia-Noicattaro Manfredonia-Cisco Roma Monopoli-Scafatese Vico Eq.-Siracusa

Caracciolese del Monopoli ieri in gol contro l’Aversa Normanna

Zotti ha aperto le marcature del Noicattaro contro il Vico Equense

9 16 13 0

9 13 12 -7

9 19 5 -17

13 RETI: Ciofani (3 rig) (Cisco Roma) 12 RETI: Mosciaro (4 rig) (Catanzaro); Longoni (Catanzaro); Chiaria (Melfi) 11 RETI: Vicentin (Juve Stabia) 10 RETI: Perna (Aversa Normanna); Da Silva (1 rig) (Brindisi); De Angelis (Juve Stabia) 9 RETI: Infantino (Barletta) 8 RETI: Franchini (Cisco Roma); Agostinelli (Gela); Arcamone (2 rig) (Melfi); Dal Rio (4 rig) (Siracusa) 7 RETI: Mezgour (Cassino); Montella (Catanzaro); Lanteri (Cisco Roma); Peluso (Juve Stabia); Napoli (Vico Equense) 6 RETI: Fiore, Moscelli (Brindisi); Giannone (2 rig) (Cassino); Caputo (2 rig) (Cisco Roma); Balistreri (1 rig), Lacarra (Monopoli) 5 RETI: Prisco (Aversa Normanna); Di Maio (Catanzaro); Cammarota (2 rig), Vianello (Gela); Luppi (Manfredonia); Loiacono (Melfi); Zotti (2 rig) (Noicattaro); Corsale, Pignatta (1 rig) (Scafatese) 4 RETI: Arini (Aversa Normanna); Cunzi (Gela); Raffaello (1 rig) (Isola Liri); Capparella (2 rig) (Juve Stabia); Arigò (Manfredonia); Guazzo (Melfi); Lisi (Monopoli); Giampaolo (Noicattaro); Simonetti (3 rig) (Scafatese); Omolade (Vibonese)

Saveriano Infantino del Barletta vittorioso in casa dell’Isola Liri

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28 Sport


Riecco il Melfi Battuto il Manfredonia in rimonta con Vignati Arcamone e D’Andria Ma quanti rischi

MELFI 3 MANFREDONIA 1

La gioia di Arcamone dopo il rigore del 2-1 (Nino Valerio)

MELFI (4-4-2) Careri 6,5, Marino 6, Agius 6, Vignati 6, Vanacore 6, Lo Iacono 6,5, El Kamch 6,5, ( dal 19 st Mitra) Viola 6, Pellecchia 7, 5, Chiaria 6 (dal 36 st D'Andria 6), Arcamone 6. A disposizione: Manis, Sicignano, Tursi, Mangiacasale, Bulla. Allenatore Rodolfi. MANFREDONIA (4-4-2) Marruocco 5,5, Di Pasquale 6, Pirrone 6, Nossa 4,5, Sabatino 6, Luppi 5,5 ( dal 30 pt Parisi 5), Carrieri 6, Vitiello 5,5, (dal 29 st Napolitano 6 ), Arcuri 6,5, Carminati 6, Arigo 5,5 ( dal 10 st Ferrari 6). A disposizione Fortunato, Moro Soldera, Di Toro, Maiorino. Allenatore Bucaro ARBITRO : Stefanini di Livorno (Amato - Signoriello) RETI: 18’ pt Carminati, 39’ pt Vignati, 8’st Arcamone (rigore) 48’ st D'Andria ESPULSI : Nossa al 28’ pt per fallo su El Kamch, Bucaro per proteste. NOTE : Ammoniti Marruocco, Arigò, Carrieri. Angoli: 6 a 5 per il Melfi Recupero: 1’ pt, 4’ st TRE punti di inestimabile valore per il Melfi, che fa un ulteriore passo avanti verso la salvezza confermandosi squadra assai tosta tra le mura amiche. Il 3 a 1 finale non rende piena giustizia al Manfredonia, che ha fatto soffrire i gialloverdi anche in inferiorità numerica. Il Melfi non ha sciorinato il consueto gioco brillante, anche se alla fine ha meritato i tre punti in base alle palle gol create. Al via Rodolfi conferma le intenzioni della vigilia, rivoluzionando il centrocampo. Pellecchia viene schierato a sinistra, mossa che si rivelerà decisiva, mentre Viola prende il posto di Mitra. Soltanto panchina per il capitano federiciano che comunque festeggia lo stesso le 106 presenze in gialloverde, entrando nella ripresa. Da oggi Mitra è il calciatore del Melfi con più presenze tra i professionisti. Sul versante dauno, Bucaro schiera i suoi in maniera speculare al Melfi con un 4-4-2, comunque molto elastico. Subito Melfi in avvio. Arcamone per Chiaria al 1°, girata debole per la parata di Marruocco. Ben più consistente l'occasione che capita all'8’. Pellecchia centra per Chiaria che in scivolata non riesce a colpire bene, sulla sfera su avventa Lo Iacono che di testa spedisce alto. Grande chance per

passare. Ancora Melfi al 13°. El Kamch per Chiaria, tiro sul primo palo per la respinta di Marruocco. Al primo vero tentativo, però, il Manfredonia passa in vantaggio. Arigò serve Carminati che abbastanza facilmente supera Vignati, battendo Careri nell'occasione rimasto a mezza strada. Inaspettatamente Manfredonia in vantaggio. Complice anche il vento contrario, il Melfi non riesce a sviluppare la solita manovra avvolgente. Il Manfredonia tiene, anche se al 28’ resta in dieci. Duro ed evitabile intervento pericoloso di Nossa che stende El kamch. Inevitabile il cartellino rosso e sciocca espulsione per il centrale difensivo pugliese. Bucaro corre ai ripari, fuori Luppi e dentro Parisi. Al 39’ però il Melfi pareggia. Angolo di Pellecchia testa di Vignati che precede anche Marruocco, nell'occasione poco deciso e pallone che si infila in rete. Uno a uno è il punteggio con cui si conclude anche la prima frazione. Ad inizio ripresa altro episodio favorevole al Melfi. Pellecchia viene toccato in area da Parisi, per l'arbitro è rigore, il secondo stagionale accordato ai federiciani. Dal dischetto Arcamone trasforma, spiazzando Marruocco. Rimonta completata. Sembra un match in discesa per i gialloverdi ed invece inizia la sofferenza. Al 12’ Ferrari da buona posizione manca l'impatto con la sfera, sprecando una buona chance. Sull'altro fronte, l'incontenibile Pellecchia centra per Arcamone che prima di tirare commette fallo sull'avversario. Gol annullato. Entra Napolitano per gli ospiti. Una sua conclusione mette i brividi alla difesa gialloverde. Al 33’ Arcamone spreca l'incredibile. Innescato da Lo Iacono, l'argentino si trova a tu per tu con Marruocco. La scelta di tirare è infelice, palla sul fondo e ghiotta occasione fallita dalla punta lucana. L'incapacità di chiudere i conti trascina il Melfi nel pericoloso vortice finale. Ancora Napolitano sul fondo, prima che Careri salvi tutto in uscita, precedendo l'arrembante Carminati. Al 48’ D'Andria appena entrato, mette il suo personale sigillo siglando in contropiede il 3 a 1. Assist ancora di Pellecchia, il migliore in campo in assoluto. Il giovane atleta, entra in tutte le azioni salienti della partita, dando anche ragione a Rodolfi, che ha azzeccato la mossa di cambiare l'undici di partenza. Emilio Fidanzio

I tifosi del Melfi

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Sport 29

Lunedì 1 marzo 2010


CARERI (6,5) - Sul gol avversario resta a mezza strada, anche se non è particolarmente colpevole. Si riscatta nel finale, quando è decisivo soprattutto su Carminati ad inizio recupero.

Lunedì 1 marzo 2010

Le pagelle El Kamch efficace, ma non al top. D’Andria professionale

Pellecchia è l’uomo partita

MARINO (6) - Resta diligente in fase difensiva, dove sbaglia poco. Bloccato in avanti anche per il fatto che tatticamente gli tocca coprire Lo Iacono, uno che spinge.

A sinistra Vignati a destra Lo Iacono (Valerio)

VANACORE (6) - Buona partita senza errori e particolari squilli. Fa il suo consentendo a Pellecchia di spadroneggiare sul versante mancino. EL KAMCH (6,5) - Non al meglio a causa di problemi avuti la notte precedente il match. Fino a quando il fisico regge sta in campo, fungendo da solito punto di riferimento in fase di impostazione

offensivo. PELLECCHIA (7,5) - Uomo partita. Entra in tutti e tre i gol. Ottima prestazione. Il ragazzo c'è. Soprattutto in casa può rappresentare uno stantuffo rilevante sulla corsia mancina. Dimostra di come un panchinaro deve saper cogliere l'attimo opportuno per scalare posizioni. ARCAMONE (6) - Ritorna al gol, segnando il secondo rigore stagionale. Sbaglia però in altre circostanze mancando facili occasioni. In ogni caso si mette al servizio della squadra in maniera umile e soprattutto utile. MITRA (SV) - sono 106 le presenze in maglia gialloverde. Traguardo che avrebbe voluto festeggiare partendo da titolare. D'ANDRIA (6) - Gol importante per un ragazzo che professionalmente sta accettando tutte le decisioni senza mai alimentare polemiche dannose e contro producenti.

AGIUS (6) - Meno autoritario del solito, mantiene comunque equilibrio e linearità VIGNATI (6) - Esatta media tra il cinque per l'errore commesso sul gol avversario ed il sette per la rete del pareggio che ha consentito la rimonta. Non segnava da due anni

Conferma i costanti progressi acquisendo un elevato standard di rendimento

senza mai perdere calma e lucidità. Non poco per un ragazzo di nemmeno 20 anni.

LO IACONO (6,5) - Moto perpetuo.

VIOLA (6) - Svolge la sua mansione

CHIARIA (6) - Questa volta una do-

menica senza gol e soprattutto acuti. In ogni caso resta sempre un pericolo per le difese avversarie con il suo continuo muoversi su tutto il fronte

RODOLFI (7) - Il gioco, anche a causa del vento, è stato meno brillante del solito. Lui però azzecca tutte le mosse, venendo ripagato sia da Viola che soprattutto da Pellecchia.

Il prossimo avversario

L’Igea è sempre in gioco SIRACUSA IGEA VIRTUS

2 1

SIRACUSA (4-3-3): Fornoni 6; Nigro 6, Strigari 6, Perricone 6, Capocchiano 6,5; Giurdanella 6, Cardinale 5, Lewandowski 7 (41' st Calabrese sv); Mignogna 5 (14' st Dalì 6,5), Dal Rio 6,5, Di Piazza 5 (21' st Bufalino 6,5). A disp.: Scordino, Di Silvestro, Berti, Perelli. All.: Sonzogni 6,5 IGEA VIRTUS (4-2-3-1): Deliperi 6; Stelitano 6 (41' st Benloukilia sv), Morabito 6, Tonanzi 6,5, Toscano 6 (34' st Stella s.v.); Gemmiti 6,5, Nuccio 7; Marangon 5 (12' st Vicentini 6), Cocuzza 7, Quintieri 6,5; Angotti 6,5. A disp.: Cilli, Merola, D'Ambrosio, Infimo. All.: Campolo 6,5 ARBITRO: Pasqua di Tivoli 6,5 RETI: st 17' Quintieri(I), 20' Lewandowski(S), 26' Dal Rio(S) NOTE: Pomeriggio di sole, spettatori paganti 2.348 per un incasso di 17.900 euro compresa quota abbonati. Ammoniti Toscano, Morabito, Angotti, Cocuzza. Espulso per proteste al 26' st Angotti per proteste. Angoli 8-4per il Siracusa. Recupero: pt 1'; st 5'

un'incursione di Capocchiano sulla sinistra con cross deviato di testa in gol da Lewandowski in corsa al 65', appena messo piede in area di rigore giallorossa. Il raddoppio al 71' con Cardinale a servire in area Dal Rio lesto a mettere dentro sempre di testa da distanza ravvicinata. Qui ci sono state anche le proteste dell'Igea Virtus, per l'arbitro tutto regolare, poi Angotti, il più irriducibile ad arrendersi, doveva prendere la via degli spogliatoi, reo di aver incassato il secondo cartellino giallo del pomeriggio. Espulsione ineccepibile ma che, alla resa dei conti, avvantaggiava ulteriormente la formazione di casa.Il Siracusa ha sofferto più del previsto il 4-2-3-1 presentato da Sergio Campolo. Passo troppo compassato in mezzo al campo, punte troppo distanti perché poco propensi ad accorciare Mignogna e Di Piazza. L'Igea Virtus si è mossa con grande disinvoltura senza creare, però, grossi pericoli anche per merito dei difensori di casa, sempre attenti. Nella prima parte di gioco ha battuto ben cinque angoli il Siracusa ed è andato più volte vicino al gol senza trovare il colpo vincente. Deliperi il portiere più impegnato, bravissimo al 38' a toccare d'istinto su conclusione di Di Piazza e parare poi una rovesciata di Perricone. Ha ben figurato l'Igea Virtus, non ha giocato da fanalino di coda, non è bastato per conquistare un risultato positivo. Il team di Sergio Campolo non ha opposto quasi resistenza alla reazione vincente del Siracusa. Buona prestazione ma di più non poteva davvero fare. L'ultima posizione, alla lunga, pesa perché nei momenti topici viene a galla anche troppo nervosismo. Il Siracusa sale al quarto posto e salta anche il Gela sconfitto a Brindisi. Franco Antonuccio

Va avanti con Quintieri a Siracusa ma si fa rimontare da Lewandosky e Dal Rio

SIRACUSA - L'imbattibilità del De Simone dura 512 minuti, Quintieri è bravo a bucare Fornoni da distanza ravvicinata al 62', ma il merito del vantaggio dell'Igea Virtus è tutto di Cocuzza il migliore in campo nel team guidato da Sergio Campolo. Comincia davvero un'altra partita con il Siracusa capace di reagire alla grande e non piangersi addosso, oltre che sfoggiare una marcia in più e nel giro di soli nove minuti la formazione guidata da Giuliano Sonzogni riprende in mano la situazione e ribalta il risultato. Perché quando riprendi il possesso delle fasce laterali, di forza, è tutta un'altra cosa. Prima

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Spogliatoi Commenti unanimi dopo il pesante successo

Una gioiosa sofferenza IL PRIMO A presentarsi in sala stampa è Antonio Vanacore, nella circostanza capitano in campo: " Non era per nulla facile giocare oggi in queste condizioni, con un vento fortissimo che ci ha disturbato. Il gol loro poi ci creato ulteriori difficoltà. Non ci siamo però disuniti, abbiamo cercato di mettere palla a terra comunque giocare come sappiamo. Alla fine sono arrivati tre punti molto importanti. La meta si avvicina, speriamo di continuare così". Soddisfatto anche mister Rodolfi che spiega: " Abbiamo sofferto ma nel calcio ci sta. Ci sono gli avversari, le condizioni atmosferiche che ti possono penalizzare come il vento odierno. L'importante è stato comunque ottenere tre punti assolutamente fondamentali nella nostra rincorsa alla salvezza". Sulle scelte di formazione, il tecnico parmense analizza: " Pellecchia e Viola li ho visti molto bene in settimana. Il lavoro quotidiano è estremamente importante perché ti permette di valutare chi sta più in forma. Pellecchia ha accumulato tanta rabbia per le panchine precedenti. Rabbia che ha saputo trasformare in energia positiva. D'altronde la rosa ampia serve a questo, altrimenti bastavano 13 giocatori per andare avanti". Di ben altro spessore le dichiarazioni che giungono dalla parte pugliese. Sentite Matteo Lauriola direttore sportivo dauno ed ex giocatore del Melfi: " C'è rammarico per l'espulsione che ha cambiato il volto alla partita. Nostra ingenuità, anche se con maggiore buon senso si poteva anche estrarre solamente il giallo, perché il fallo c'è stato. L'arbitro e soprattutto l'assistente però non mi sono piaciuti, rasentando la malafede. Il rigore mi è parso generoso. Per loro una cattiva giornata. Sulla mia espulsione ammetto di essermi lasciato andare perdendo le staffe. Cosa che capitano". Decisamente più misurato ed equilibrato il tecnico biancazzurro Bucaro: "Errori principalmente nostri,

A sinistra Careri in azione. In alto la difesa del Melfi impegnata ieri

A sinistra Marino, a destra Vanacore Foto di Nino Valerio Via a. Moro 85025 Melfi (pz) redazione@melfilive.it info@melfilive.it

ammette il tecnico ospite. Fino all'espulsione avevamo il match in pugno. Siamo stati superficiali, come in occasione dei due gol subi-

ti, giunti da palle inattive. Se vogliamo salvarci dovremo essere più attenti ed evitare queste ingenuità che ci costano care. Noi non

Perna e Grieco in gol con Mastrolilli

Caracciolese agguanta l’Aversa Normanna AVERSA MONOPOLI

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AVERSA (4-3-3): Pettinari 6; Ciminari 6, Campanella 5,5, Di Girolamo 6, Pistillo 6; Arini 5,5, Massimo 6, Mariniello 6 (41' st Palumbo sv); Guglielmelli 6 (40' st Tovalieri sv), Perna 6,5(22' st De Cesare sv), Grieco 6,5. A disp: Cavaliere, Balestrieri, Zolfo, Rinaldi. All.: Juary 6. MONOPOLI (4-3-2-1): Pellegrino 6; Colella 6, Ciminà 6(8' st Caracciolese 7), Lanzolla 6, Bizzarri 6; Di Miceli 6 (25' st Volpe sv), Lanzillotta 6, Bonfardino 6 (32' st Pollidori sv); Loseto 6,5, Lisi 6,5; Mastrolilli 6,5. A disp: Corno, Costantino, Angelucci, Corsi. All. Chiricallo 6,5. ARBITRO: Giorgietti di Cesena 6 RETI: pt 10' Perna (A), 27' Mastrolilli (M); st 3' Grieco (A), 23' Caracciolese (M). NOTE: Spettatori 400, 50 circa provenienti da Monopoli. Ammoniti Loseto, Bonfardino. Angoli 7-2. Recupero: pt 0'; st 4' AVERSA - Aversa Normanna all'esame Monopoli. Dopo le ultime due sconfitte la formazione di Juary deve per forza vincere contro il Monopoli. Il tecnico granata sceglie il solito 4-3-3, mentre Chiricallo si affida ad un modulo ad albero di natale. Primo acuto della gara al 5' con Grieco che prova una punizione a giro che, tuttavia, termina a lato. La risposta del Monopoli arriva dopo appena tre minuti con Mastrolilli che svetta più alto di Di Girolamo ma mette la sfera a lato della porta difesa da Pettinari. Al 10' i padroni di casa vanno in vantaggio con Perna che, servito da un colpo di testa di Guglielmelli su angolo di Grieco, in mezza girata centra la porta e batte secco Pellegrino che non può nulla. Il Monopoli accusa il

colpo e si fa vedere solo al 16' con un tiro a volo di Lisi che a palombella scende verso la porta aversana dove Pettinari deve affidarsi a un colpo di reni per mettere in angolo. Al 23' l'Aversa Normanna ha la grande occasione per raddoppiare con Grieco che su assist di Perna, in area biancoverde, dribbla prima un difensore pugliese, poi un altro e conclude debole tra le braccia di Pellegrino che non deve fare molta fatica per bloccare la sfera. Quattro minuti dopo, il Monopoli raggiunge il pareggio con Mastrolilli che, praticamente solo davanti alla porta, dopo un cross di Loseto, deve solo appoggiare in rete e mettere la sfera alle spalle di Pettinari che nulla può. Dopo il pareggio della squadra di Chiricallo, la gara si stabilizza ed in campo il gioco inizia a latitare. Al 41', tuttavia, l'Aversa si riporta in vantaggio, ma il direttore di gara annulla la rete di Perna per fuorigioco. Termina così il primo tempo. Alla ripresa il Monopoli subito si rende pericoloso con Mastrolilli che prova il pallonetto che termina di poco alto sulla traversa, ma è l'Aversa al 3' a portarsi nuovamente in vantaggio con un gran tiro di Grieco che s'infila nell'angolino alto alla sinistra di Pellegrino che non può arrivarci. Dopo la rete del vantaggio l'Aversa Normanna prende in mano il pallino del gioco e domina la gara, lasciando poco al Monopoli che si vede sporadicamente. Nel momento migliore dell'Aversa, il Monopoli ritrova il pari grazie a Caracciolese che calcia, trova la respinta di Pettinari che gli arriva sui piedi. Di prima, l'attaccante biancoverde calcia nuovamente e mette la sfera in rete. Dopo il pari biancoverde la gara si spegne e arriva fino al fischio finale, sancendo il 2-2 che accontenta più il Monopoli che l'Aversa. Annamaria Iodice

abbiamo Santi in paradiso e di conseguenza i punti salvezza dovremo farli con la nostra bravura". Il Manfredonia torna a casa a mani

vuote, unica squadra finora battuta dal Melfi sia all'andata che al ritorno. Emilio Fidanzio

Terza vittoria di fila per il Noicattaro NOICATTARO 2 VICO EQUENSE 0 NOICATTARO (3-4-1-2): Musacco 6; Di Bari 6,5, Coppola 6,5, Sassarini 7; Perrone 6,5, Lorusso Bartolo 6, De Santis 6,5, Fumai 5,5; Zotti 7 (37' st Doria sv); Manca 6,5, Ladogana 6 (26' st Piano 6). A disp.: Petruzzelli, Loseto, Libera, Piano, Colluto. All.: Trillini 7,5. VICO EQUENSE (3-4-3): Munao 6; Gargiulo 6, Russo 5,5 (37' st Hodza Albin sv), Scognamiglio 6; Donnarumma 5,5, Burgos 5 (12' st Mineo 6), Armellino 6, Loreto 5,5 (4' st Morfù 5,5); Incoronato 5,5, Esposito 5,5, De Rosa 5,5. A disp.: Izzo, Marciano, Trapani, Ferrara. All.: Ferraro 6. ARBITRO: Pairetto di Nichelino 6. RETI: pt 30' rig. Zotti; st 45' Manca. NOTE: spettatori 600 circa. Ammoniti: Lorusso Bartolo, Burgos, Ladogana, Perrone. Angoli 3-3. Recupero: 0' pt, 4' st. NOICATTARO. Il Noicattaro conquista la terza vittoria consecutiva e si avvicina ulteriormente alla zona salvezza. Battuta d'arresto pesante per il Vico Equense che accusa l'arbitro Pairet-

to (figlio d'arte) per il rigore concesso nel primo tempo ai rossoneri. Il tecnico Trillini deve fare a meno di tre titolari. Infortunati Lanera e Benny Lorusso, squalificato Strambelli. Novità Di Bari in difesa dal primo minuto, difensore centrale assieme a Coppola e Sassarini; Fumai e Perrone esterni, De Santis e Lorusso centrali di centrocampo con Zotti dietro le punte Ladogana e Manca. Ferraro opta per un 3-4-3 con Armellino e Burgos in fase di impostazione della manovra. Tridente offensivo composto da De Rosa, Incoronato ed Esposito. Prima occasione della partita è di marca campana. Al 16' traversone dall'out destro, difesa pugliese immobile e pericolosa incornata solitaria di Incoronato con Musacco che neutralizza con qualche difficoltà. Replica immediata dei nojani con Zotti che di sinistro rasoterra dal limite mette i brividi alla retroguardia gialloblu. Vicinissimi al gol gli ospiti con Esposito che calcia in area a botta sicura, la traversa salva il Noicattaro. Al 30' l'arbitro Pairetto concede un penalty per una trattenuta in area di Donnarumma su Sassarini. Zotti dagli undi-

ci metri infila Munao per l'1 a 0 nojano. Al 45', poco prima del riposo, gran numero di Incoronato che si libera di tre avversari e calcia dai 25 metri con il pallone alto sulla traversa. Questa l'ultima azione di una prima frazione di gioco poco emozionante, giocata a ritmi blandi dalle due compagini. Il primo quarto d'ora della ripresa è noioso. Poche e sterili le iniziative offensive delle due squadre. Ferraro cambia alcune pedine (Morfù e Mineo in campo al posto di Loreto e Burgos) ma la sostanza non cambia. Al 16' Manca spreca un'azione di contropiede fallendo l'ultimo passaggio per Ladogana. Al 20' Vico Equense vicino al pari con un diagonale di Morfù che sfiora il palo. Spettacolare azione d'attacco del Noicattaro al 33'. Zotti pennella per Lorusso che di sinistro colpisce al volo con la palla che sfiora la traversa. Nei minuti finali il Vico aumenta il forcing ma il Noicattaro si difende bene ed al 45' su contropiede raddoppia chiudendo la partita grazie ad un delizioso pallonetto di Manca servito splendidamente da De Santis. Antonio Lattanzio

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Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

2ª Divisione. Il gol di Corapi e il rigore di Mosciaro regalano il momentaneo primo posto solitario

Catanzaro-Vibonese, tutto subito I giallorossi chiudono la pratica derby nel primo tempo vincendo 2-0 CATANZARO VIBONESE

Il gol di Ciccio Corapi: è quello dell’1-0

Il rigore trasformato da Mosciaro

Posticipo a Roma Sfida in casa della Cisco

Juve Stabia, che notte ROMA. Ieri seduta mattutina di rifinitura, anche se il tecnico sembra già aver fatto le scelte. In difesa, consueto quartetto composto da Balzano, Doudou, Di Fiordo e Angeletti con Ambrosi tra i pali. Centrocampo a tre con Romondini e Chiappara sicuri e ballottaggio tra Barrionuevo e Mazzarani. Ancora indisponibile Lanteri, in attacco Incocciati confermerà il trio Caputo, Franchini, Ciofani. INDISPONIBILI: Goretti e Lanteri. SQUALIFICATO: nessuno. CASTELLAMMARE DI STABIA. Da valutare le condizioni dell'ariete Vicentin, da tempo sofferente alla caviglia: oggi provino decisivo, in preallarme Varriale. Torna dopo la squalifica Maury al centro della difesa e Gritti verte così a destra comportando l'esclusione dall'undici di partenza di Ametrano. Ballottaggio a sinistra tra Pezzella e Moretti, completamente recuperato. In regia si giocano una maglia Acoglanis ed Ottobre, match winner della sfida col Catanzaro. INDISPONIBILI: Gomes. SQUALIFICATI: nessuno. CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi; Balzano, Doudou, Di Fiordo, Angeletti; Chiappara, Romondini, Barrionuevo; Caputo, Ciofani, Franchini. A disp.: Previti, Padella, Lo Piccolo, Mazzarani, Di Vicino, Babù, Di Iorio. All.: Incocciati. JUVE STABIA (4-4-2): Soviero; Gritti, Fabbro, Maury, Moretti; Tarantino, Acoglanis, Ruscio, Amore; De Angelis, Vicentin. A disp.: Panico, Ametrano, Iorio, Pezzella, Ottobre, Peluso, Varriale. All.: Rastelli. ARBITRO: Corletto di Castelfranco Veneto. Assistenti: Romei e Pedrini.

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CATANZARO (3 - 4 - 3): Vono; Gimmelli, De Franco, Ciano; Di Cuonzo, Lodi, Corapi (42' s.t. Gigliotti), Benincasa (25' s.t. Berger); Montella, Mosciaro (31' s.t. Orosz), Longoni.In panchina: Devona, Capicotto, Santaguida, Basile. All. Auteri (squalificato, in panchina Aloi) VIBONESE (4 - 4 - 2): Mengoni; Bertini, Pascuccio, Orefice, Rugiero (15' p.t. Piroli); Riccobono, Lopetrone, Pirrone, Milanese (1' s.t. Perna); Omolade (28' s.t. Biava), Sperandeo. In panchina: Senatore, Paternò, Vallefuoco, Beccaria. All. Galfano ARBITRO: Di Paolo di Avezzano (assistenti Ranghetti e Paganessi) MARCATORI: 12’ p.t. Corapi, 27’ p.t. Mosciaro rig. NOTE: Spettatori paganti 3000 circa. Incasso non comunicato. Ammoniti: Pirrone; Riccobono; Perna e Biava (Vv); Mosciaro e Corapi (Cz). Angoli: 7 - 6 per il Catanzaro. Recupero: p.t. 3'; s.t. 5'

Gimmelli Sotto: Auteri in tribuna

di ANTONIO CIAMPA

In alto Ciofani della Cisco, in basso la squadra della Juve Stabia

CATANZARO - Non poteva essere una troppo tenera Vibonese, peraltro mancante, causa infortuni, di alcuni dei suoi uomini migliori, a fermare la marcia trionfale casalinga del Catanzaro tra l'altro inviperito dalla cocente ed immeritata sconfitta patita nella scorsa domenica contro la Juve Stabia. Nonostante sul risultato finale ci sia lo zampino dello scadente arbitro dell'incontro, infatti, i giallorossi di casa hanno ampiamente legittimato il successo, che avrebbe potuto assumere dimensioni davvero imbarazzanti, con una prestazione estremamente volitiva che ha schiantato la resistenza degli ipponici giunti al Ceravolo in condizioni fisiche e psicologiche rimaneggiate (in panchina addirittura un ragazzo della Beretti quale Paternò) e senza alcuni giocatori chiave quali Di Mauro ed Ike. La tredicesima vittoria consecutiva interna del Catanzaro matura fin da subito con il gol di Corapi al 12' che, dopo un paio di azioni finalizzate, male, da Mosciaro, trova il pertugio gusto per battere Mengoni dopo un clamoroso errore difensivo di Orefice. Così, salta subito il dispositivo di Galfano che, nell'intento di fermare il tourbillon offensivo prodotto dal 3- 4- 3 dei padroni di casa, si inventa uno scolastico 4 - 4 - 2 con Bertini sull'out difensivo di destra e Milanese su quello di centrocampo di sinistra. L'attacco è affidato all'estro di Riccobono che, partendo da destra, avrebbe il compito di servire Omolade e Sperandeo. La differenza tecnica tra le due squadre è però immediatamente evidente e così i padroni di casa hanno ben poche difficoltà a conquistare il centro del ring, nonostante le assenze di Di Maio e Bruno, grazie soprattutto alla solita prestazione da incorniciare di Corapi (forse l'intuizione più riuscita dell'intero campionato di Auteri). Dopo il gol già descritto, la reazione della Vibonese si concretizza in un tiro a lato di Riccobono cui seguono una serie praticamente senza soluzione di continuità di occasione per i giallorossi. Tra le altre, una mischia in

area al 15' che Ciano, in proiezione offensiva non riesce a risolvere, un uno-due Montella-Mosciaro interrotto da una uscita di Mengoni al 18' ed un assist di Longoni per Montella che tira centrale al 24'. Dopo tre minuti entra in scena il signor Di Paolo che giudica fallosa una entrata di Orefice su Montella appena dentro l'area di rigore. Il penalty viene trasformato da Mosciaro ma il doppio vantaggio non placa i giallorossi che arrivano ad un passo dal terzo gol al 35' con una incursione di Montella che serve Longoni in mezzo all'area. A porta completamente sguarnita Longoni però riesce a sbagliare il più incredibile dei tap-in consentendo agli ospiti di tenere ancora viva una fiammella di speranza che tenta di ravvivare Omolade al 41' con una incursione dalla destra al termine della quale però conclude fuori. Nel finale del tempo c'è invece l'episodio de rigore negato a Riccobono che stordisce De Franco con una serie di dribbling sull'ultimo dei quali il difensore allunga la gamba agganciando il fantasista rossonero. Per l'arbitro, però, Riccobono simula e così aggiunge il danno alla beffa ammonendolo e di fatto squalificandolo per la prossima fondamentale trasferta di Isola del Liri. Nella seconda frazione, con i cambi di Galfano che hanno impostato la Vibonese con un più spregiudicato 4 - 2 - 3 - 1, non si contano le occasioni dei giallorossi con Mosciaro, Longoni, De Franco, Montella e Ciano più volte ad un solo passo dalla terza rete sempre negata da un superbo Mengoni che impedisce alla Vibonese di affondare definitivamente. Dall'altra parte, il Catanzaro ottiene il suo personalissimo tredici ed attende oggi buone notizie dalla sfida Cisco Roma-Juve Stabia che potrebbe ridare il primo posto solitario (e meritato) agli uomini dello squalificato ma sempre più determinante Auteri.

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2ªDivisione. Il rammarico di Ciccio Corapi per le tante occasioni perse ma una certezza : «Siamo forti»

«Una squadra che costruisce» Tonino Aloi, sostituto di Auteri in panchina, soddisfatto del risultato di FRANCESCO IULIANO CATANZARO - Ai giallorossi bastano poco più di dieci minuti per far capire che partita sarà quella contro la Vibonese. Di contro gli avversari sono apparsi ben poca cosa senza mezzi tecnici per contrastare il Catanzaro. Ne è venuta fuori una partita dai ritmi bassi in cui a farne le spese è stato lo spettacolo. Sulla panchina del Catanzaro non c'era Gaetano Auteri, squalificato per due turni. Al suo posto il secondo Tonino Aloi, tornato “titolare” alla guida dei giallorossi dopo la trasferta di Roma nel dicembre scorso. «Quella è una partita ormai archiviata. Per quella giocata oggi, invece, credo che nessuno possa insinuare che la squadra non abbia meritato di vincere. Una partita che, a momenti, si è giocata su ritmi di puro allenamento. Una circostanza che ha determinato la poca lucidità e la mancanza di freddezza dei nostri attaccanti nella fase di finalizzazione. Abbiamo avuto talmente tante occasioni per metterla dentro che, con il passare dei minuti, ne ho perso il conto». Il riferimento è alle tante occasioni sprecate dai giallorossi. Tre su tutte: le due capitate sui piedi dell'argentino Longoni e quella di Mosciaro. «Ritengo che il vantaggio acquisito nei primi minuti della partita abbia condizionato i nostri attaccanti. Comunque sia, questo è da considerare sicuramente un fatto positivo. Questo vuole dire che costruiamo tanto e che arriviamo sotto porta con estrema facilità. Sarebbe drammatico se , oltre a non segnare, non riuscissimo a crearci le occasioni da gol». Una partita con una macchia: l'ammonizione di Mosciaro che vorrò dire squalifica per una giornata, la prossima, quella contro il Barletta. «Sono sicuro che si troveranno le alternative. Ci sono ragazzi che hanno la vo-

PAGELLE CATANZARO VONO (6.5): Devia con un gran balzo un tiro di Riccobono a fine primo tempo ed è pronto su conclusione di Omolade ad inizio ripresa. E' tutta qui la sua giornata lavorativa GIMMELLI (6.5): Ordinato ed essenziale. Assiste bene De Franco e respinge qualsiasi iniziativa gli arrivi dalle sue parti DE FRANCO (6): Ha qualche momento di sbandamento compreso un solare fallo da rigore su Riccobono che solo l'arbitro non vede. Si rinfranca nella ripresa andando anche a rendersi pericoloso in attacco CIANO (7): Perentorio nei suoi anticipi difensivi. Sembra ritornato nella splendida forma mostrata in avvio di campionato ed è ormnai diventato una autentica certezza in terza linea DI CUONZO (6.5): Si limita all'ordinaria amministrazione con i vari contendenti della fascia sinistra vibonese che non riescono mai neanche ad attaccarlo. LODI (7): Rientra in campo da titolare e lo fa con una partita di grande cipiglio. Non fa rimpiangere Bruno ed indovina anche un paio di aperture che smarcano i compagni davanti a Mengoni.

L’esultanza dei giallorossi a fine gara Sotto: Tonino Aloi, sostituirà Auteri per due turni

glia e la determinazione per dare sempre il massimo. Faremo sicuramente di necessità virtù». Tra i protagonisti della partita, ancora una volta, Ciccio Corapi. Suo il primo gol come sue tante interdizioni a centro campo ed i tanti suggerimenti per i compagni

di squadra. «Oltre al gol l'importante è aver contribuito alla vittoria finale. Una vittoria che ci consente di guardare avanti con più fiducia nei nostri mezzi». Anche per Corapi c'è rammarico per le tante occasioni sprecate e che avrebbero consentito di

chiudere la partita con una differenza reti più larga. «Una componente della classifica, quella della differenza reti, che potrebbe tornarci utile alla fine del campionato». Una vittoria che fa guardare alla trasferta di domenica prossima con più serenità. «Comunque vada la partita tra la Cisco e la Juve Stabia, siamo consapevoli di aver mantenuto la testa della classifica. Siamo una grande squadra e se giocheremo come sappiamo, sono sicuro che torneremo con un risultato positivo». Tra le note di colore della giornata, da segnalare la partita “giocata” dal tecnico Auteri e dal diesse Pitino, relegati dal giudice sportivo, sulle gradinate del settore distinti del Ceravolo. Circondati da tifosi e dagli addetti dello stadio, i due hanno dato disposizioni alla panchina ed ai giocatori in campo. Un tam tam di indicazioni e suggerimenti che hanno portato alla vittoria dei giallorossi nonostante le defezioni.

Il gran fair play del presidente Caffo CATANZARO - La Vibonese lascia in tutta fretta il Ceravolo. Non ci sono gli umori giusti per trattenersi alla fine della partita. Una partita sulla quale, forse, si erano riposte aspettative che andavano ben al di sopra delle reali possibilità della squadra rossoblu. Il primo a parlare è il presidente Caffo. «Sapevamo sin dall'inizio che quella contro il Catanzaro non era la partita giusta da dove ripartire. Nelle nostre intenzioni, però, c'era la speranza di portarsi a casa almeno un punto. Peccato però che la partita ha preso un'impostazione diversa sin dalle prime battute». Nulla da dire sul gol di Corapi per il presidente. Discorso diverso per il rigore assegnato al Catanzaro e da cui è nato il doppio vantaggio. «Quello è sicuramente un piccolo aiutino dato all'arbitro alla squadra di casa. Una decisione, a mio parere, molto magnanima. Nonostante questo episodio, però, il Catanzaro ha meritato di vincere la partita». La Vibonese guarda avanti. Ci sono ancora tempi e spazi per centrare l'obiettivo della salvezza. «Le migliori fortune al Catanzaro - ha concluso Caffo -, al quale auguro di arrivare alla vittoria finale del campionato e, per quanto ci riguarda, di raggiungere il nostro traguardo che è e rimane la permanenza nella categoria».

Mister Galfano

Sulla stessa lunghezza d'onda il tecnico della Vibonese, Galfano, arrivato davanti ai microfoni con in volto la delusione per l'ennesimo stop della sua squadra. «Credo che la recriminazione più grossa da fare è quella di aver subìto il primo gol. Poi ci sono i due atterramenti in area, uno per parte. Due episodi valutati in maniera inspiegabilmente diversa da parte del direttore di gara. Se c'era rigore su Mosciaro c'era anche quello sull'atterramento Riccobono. Un rigore che ci avrebbe dato la possibilità di dimezzare lo

svantaggio e che avrebbe dato vita ad una partita sicuramente diversa da quella che abbiamo visto». Galfano assolve i suoi ragazzi per come hanno saputo contenere gli avversari. Un elogio anche per il portiere giallorosso Vono decisivo, per Galfano, in almeno due occasioni. «Due parate su altrettante occasioni che, se sommate al rigore non dato, avrebbero cambiato il volto della partita». Oltre per il risultato del campo, le angosce per Galfano arrivano anche dagli infortuni di Rugiero prima e di Milanese dopo. Infortuni che hanno costretto il tecnico a due sostituzioni forzate. «Il periodo non è dei migliori tra infortuni e squalifiche. Ripartiamo da Isola Liri con la squadra ridotta ai minimi termini. Sarà importante non piangerci addosso se vogliamo veramente risalire la classifica». Una sconfitta che potrebbe mettere a rischio la panchina del tecnico palermitano. «Per chi fa questo mestiere, quello dell'esonero è un rischio che si corre ogni settimana. Per quanto mi riguarda sono sicuro che lavorerò sino alla fine con la determinazione di sempre e con l'obiettivo di raggiungere la salvezza. Negli anni passati siamo sempre riusciti a salvarci. Sono certo che anche quest'anno ci metteremo tutti lo stesso impegno». f.i.

CORAPI (8): Continua la striscia di prestazioni clamorose del piccolo fantasista. E' l'autentico padrone del centrocampo, sblocca il risultato con un magnifico fendente e domina la scena al punto di uscire acclamato tra gli applausi del Ceravolo. Dal 42' s.t. GIGLIOTTI (s.v.) BENINCASA (6.5): Parte bene proponendosi con continuità sulla sinistra, poi non trova più i tempi giusti degli inserimenti e così si limita all'ordinaria amministrazione. Dal 25' s.t. BERGER (6): Esordisce in una partita che ha già quasi del tutto esaurito i suoi temi. Tiene la posizione senza strafare MONTELLA (6.5): Miriadi di scatti che alla fine sfiancano i difensori vibonesi, Serve assist ai compagni in quantità industriale e va alla conclusione in proprio in più occasioni. Furbo in occasione del rigore. MOSCIARO (6.5): Realizza il rigore con freddezza. La stessa freddezza non la dimostra in occasione delle due-tre nitide occasioni in cui basterebbe solo spingere la palla nella rete avversaria. Ammonito, sarà squalificato. Dal 31' s.t. OROSZ (s.v.) LONGONI (6.5):Ingaggia una sorta di duello personale con il portiere avversario dal quale esce sconfitto a causa più della mancanza di cattiveria agonistica che di inefficacia tecnica. Incanta palla al piede ed una sua azione a metà ripresa vale da sola il prezzo del biglietto.

PAGELLE VIBONESE MENGONI (8): Se la Vibonese non viene sepolta di reti lo si deve al suo portiere che compie autentici miracoli in serie sugli attaccanti giallorossi troppo spesso soli davanti alla sua porta BERTINI (6): Schierato quasi a sorpresa a guardia della fascia destra è quello che soffre di meno in quanto il Catanzaro attacca poco dalla sua parte e così guadagna la sufficienza PASCUCCIO (5.5): Al rientro dopo una lunga assenza combatte fin quando il fiato lo regge. Nella ripresa cede di schianto ma ha ancora la forza per un recupero prodigioso su Mosciaro OREFICE (5): Sbaglia davvero tanto. A cominciare dal disimpegno in avvio che si tramuta in una veloce ripartenza che porta alla rete di Corapi. Poi commette il fallo del rigore su Montella. Nelle maglie larghe della ripresa si perde anche lui RUGIERO (S.V.):Troppo poco in campo. Dal 15' p.t. PIROLI (5): Prima quarto di sinistra a centrocampo, poi attaccante esterno. Sempre e comunque impalpabile RICCOBONO (6.5): Cerca con il suo sinistro di impensierire Vono riuscendoci in un paio di occasioni. Conquista un rigore che l'arbitro non concede ed in generale sembra predicare in un deserto. Ammonito, sarà squalificato LOPETRONE (5.5): Corre quasi sempre all'indietro lasciando spazio ai centrocampisti di casa che con la loro tecnica lo mettono spesso in difficoltà PIRRONE (6): Leggermente meglio del compagno di reparto. Si fa vedere per dirigere i primi palloni che escono dalla sua difesa ma raramente ha lo spunto giusto. Ammonito, sarà squalificato MILANESE (5): Prima centrocampista e poi terzino di fascia. In entrambi i casi, anonimo. Dal 1' s.t. PERNA (5): Gli spazi larghi in cui è costretto ad operare lo mettono spesso in difficoltà di fronte alla velocità degli attaccanti giallorossi OMOLADE (6): Combatte contro l'intera difesa di casa prodigandosi in innumerevoli scatti. Su uno di questi incenerisce Ciano ma spedisce a lato da posizione decentrata. Dal 28' s.t. BIAVA (sv) SPERANDEO (5): Cambia tre volte posizione durante la gara non convincendo in nessuna occasione. Nel finale opera da punta centrale non beccandola praticamente mai.

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Sport 33

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

Pesantissima vittoria del Brindisi nello scontro diretto

Fiore vale i play off BRINDISI GELA

1 0

BRINDISI (4-3-3): Pinzan 6; Pasqualini 6, Trinchera 7, Taurino 6,5, Idda 6,5; Carcione 7 (32' st Piccinni sv), Battisti 7, Pizzolla 6,5; Fiore 8, Da Silva 6, Mortelliti 6 (15' st Moscelli sv, 25' st Maulella 6). A disp.: Ferrante, Monopoli, Albadoro, Galetti. All.: Silva 7. GELA (4-3-3): Nordi 7; Rosamilia 6,5, Lucioni 6 (42' st Piva sv), Geraldi 6, Memè 6,5; Cruciali 6, Schiavon 6, Cammarota 5 (35' st Estevez sv); Vianello 5,5 (5' st Hengemuhle 5,5), Agostinelli 5,5, La Porta 5,5. A disp: Ferla, Scopelliti, Di Muro, Zaminga. All.: Provenza 5,5. ARBITRO: Vivenzi di Brescia 6. RETE: pt 27' Fiore. NOTE: spettatori 2100 di cui 30 provenienti da Gela. Espulso al 17' st Idda per gioco pericoloso. Ammoniti: Rosamilia, Carcione, Battisti, Fiore. Angoli 4-2 per il Gela. Recupero: pt 1'; st 4'.

BRINDISI. Il Gela subisce una sconfitta per uno a zero sul campo del Brindisi, nonostante la superiorità numerica negli ultimi 28 minuti di gara. La partita regala una prima occasione da rete già al 3' minuto: Carcione dalla destra mette in mezzo un pallone interessante per il colpo di testa di Da Silva che viene solo fermato dal provvidenziale intervento di Nordi che si rifugia in corner. Il Brindisi insiste con i siciliani che cercano di difendersi con ordine. Al 10' è ancora Brindisi con Da Silva che libera un destro dal limite ma che si rivela centrale. Al 14' il primo tentativo degli ospiti che ci provano con Cammarota con un tiro dal limite che si rivela troppo debole. Al 27' l'episodio che decide la gara: il Gela recupera un buon pallone in mezzo e arriva sul fondo dalla destra; il cross non trova la testa di Agostinelli e termine nella zona di Idda che parte dalla propria area, serve in

mezzo Fiore, ottiene la triangolazione e raggiunge il fondo; il suo cross viene malamente ribattuto dalla difesa siciliana con Fiore che batte di destro per l'uno a zero. Al 40' l'unico concreto pericolo del Gela: Vianello serve al centro Cruciani che ci prova da fuori ma Pinzan è attento e controlla il pallone. Il primo tempo si chiuderà con una conclusione di Pasqualini da fuori, sugli sviluppi di un corner. Dopo l'intervallo, la squadra di mister Provenza scende sul terreno di gioco diversi minuti prima del calcio d'inizio quasi a voler dimostrare di più ma è solo un illusione. Al 48' è invece ancora il Brindisi a sfiorare il gol: Carcione dalla destra serve un ottimo pallone in mezzo, questa volta l'uscita di Nordi non è impeccabile e prova ad approfittarne Da Silva con un colpo di testa che sfiora la traversa. Al 50' Provenza inserisce Hengemuhle per Vianello e la punta si affianca ad Ago-

Il Cassino sfiora il successo a Scafati

stinelli con La Porta libero di agire dietro le due punte. Il Gela ha un discreto possesso ma non sembra in grado di impensierire gli avversari. Al 62' Idda entra duro su La Porta e per il direttore di gara è rosso diretto. Fiore arretra e gioca da terzino destro, il Gela si rende conto dell'occasione e aumenta il possesso del pallone. Con il vento a favore, i siciliani cercano di sviluppare soprattutto gioco sulle fasce ma arrivano pochi palloni giocabili in area. Silva inserisce Maulella ed il Brindisi si difende con un ordinato 4-4-1 mentre nel finale Provenza inserisce Estevez per Cammarota e Piva per l'infortunato Lucioni. Il Gela non è in grado di trovare lo specchio della porta neanche una volta e dopo 4 minuti di recupero termina la gara. Il Gela ora viene scavalcato dal Siracusa e si assesta al quinto posto, con un solo punto in più del Brindisi. Mino Pica

Fiore

Muwana e Shiba ribaltano il vantaggio dell’Isola Liri

Mezgour illude Sanderra Una ripresa super Martone sigilla l’1-1 finale e il Barletta può sognare SCAFATESE CASSINO

1 1

SCAFATESE (3-4-3): Sorriso 5; Miale 6, Braca 6 (14' st Ramaglia 5,5), Pagano 6; Mastronicola 5 (22' st Colella 6), Basile 6, Corsale 5,5, De Girolamo 6; Napoli 5,5 (30' st Poziello sv), Martone 6,5, Sifonetti 6. A disp.: Schettino, Nunziata, Avallone, Pepe. All.: Rossi 5,5. CASSINO (4-3-3): Indiveri 6; Bica Badan 6, Goisis 6, Merli Sala 6, Bianciardi 5,5; Conti 6, Konè 6, Berardi 6; Bracaletti 6 (46' st Lolli sv), Jefferson 5 (10' st Bardeggia 7), Mezgour 6,5 (40' st Vigna sv). A disp.: Amadio, Giannone, Saurino, Romeo. All.: Sanderra 6,5. ARBITRO: Romani di Modena. RETI: st 7' Mezgour(C), 45' Martone (S). NOTE: Spettatori 400 circa. Ammoniti: Martone, Berardi, Bracaletti, Bianciardi . Angoli: 7-4 per la Scafatese. Recupero: pt 2'; 4' st SCAFATI. Il ritorno di Martone. L'attaccante si siede sulla linea di porta e consegna il pari alla Scafatese riscattando l'erorre di pochi secondi prima. Non torna alla vittoria la Scafatese, che va sotto nella ripresa complice un errore di Sorriso. Poco cinica nella prima frazione, disordinata ma audace fino al pareggio. Si impadronisce del campo, comunque, secondo la disposizione prediletta dal tecnico: 3-4-3 sulla carta con Sifonetti, al rientro dalla squalifica, e Napoli a supporto di Martone; 5-2-3 nella sostanza, perché Mastronicola si mantiene costantemente basso sulla destra e De Girolamo non è propriamente tipo da spingere. Insomma, la Scafate-

Mezgour

se affonda con fiammate improvvise accese da Napoli e dallo stesso Sifonetti; al focolaio partecipa anche Martone che si tiene impegnato con accelerazioni improvvise (al 23' si porta a spasso mezza difesa) che, se non altro, producono conclusioni in porta ed inviti per i compagni. Il guaio è che Basile e Corsale fanno fatica a reggere il passo del terzetto avversario in mediana. Sanderra rinuncia al piede dolce di Giannone, si affida invece allo spirito incontrista di Conti e Konè ed al passo compassato di Berardi. Risultato? Ritmo frenetico per Corsale che può così dimenticarsi inserimenti e verticalizzazioni. Tiene la difesa. Su Jefferson fa un'ottima figura Miale mentre Braca si conferma leader del reparto. L'esperto difensore coglie anche un palo al 27' su punizione di Corsale: colpo di testa all'altezza del secondo palo su lunga sventagliata del centrocampista. Pochi minuti prima la s'era fatta vedere con una manovra interessante: cambio di gioco di Corsale, Mastonicola ha dinanzi a se un pateria e dal fondo met-

te al centro per Martone, colpo di testa bloccato da Indiveri. L'occasione migliore capita sul destro di Sifonetti al 31': conlusione violentissima dalla sinistra dell'area che esce di pochissimo sul secondo palo. Cassino non pervenuto prima della ripresa, a conti fatti il pericolo numero uno per Sorriso è o stesso Miale che devia pericolosamente un cross dalla destra. Ma nel secondo tempo trova la rete ed è un caso. Punizione dai 25 metri del neo entrato Bardeggia: destro violento ma centrale che trova però impreparato Sorriso. Il Cassino becca anche un palo con Bardeggia ed allora Rossi corre ai ripari. Dentro Ramaglia, Poziello e Colella e nuova disposizione: 4-2-3-1. Ramaglia spreca una buona occasione al 24', Sorriso riscatta il precedente errore salvando su Bardeggia. La produzione però non è soddisfacente. Ma ecco l'ultimo secondo disponibile: Martone fallisce da due passi su cross dalla sinistra di Sifonetti ma si riscatta quando Colella gli rimette la sfera al centro per il comodo uno a uno. Ma chè brividi.

ISOLA LIRI BARLETTA

1 2

ISOLA LIRI (4-3-2-1): Mangiapelo 6; Mallardi 6, Mucciarelli 6, Paolacci 6, Sperati 5,5 (dal 39' st Simonetta sv); Costanzo 6,5 (dal 12' st Falco 5), Gennari 6, D'Alessandro 5,5; Carboni 5, Bussi 6 (dal 28' st La Cava sv); Bianchini 6,5. A disp.: Fiorini, Rogato, Matrisciano, Cirelli. All.: Grossi. BARLETTA (4-3-1-2): Di Masi 6,5; Cutrupi 6,5, Gambuzza 6,5, Sportillo 6, Legittimo 6; Menicozzo 6, Muwana 7, D'Allocco 5 (dal 47' st Romeo sv); Carozza 7 (dal 47' st Rescio sv), Simoncelli 5 (dal 9'st Shiba 6,5), Infantino 6. A disp.: Vurchio, Marchetti, Manganaro, Fanasca. All.: Sciannimanico. ARBITRO: Davide Penno di Nichelino. RETI: pt 9' Bianchini (I); st 22' Muwana (B), 30' Shiba (B). NOTE: Spettatori: circa 1000; Espulsi: 31'st Shiba (B) per comportamento non regolamentare. Ammoniti: Carboni (I), Bianchini (I), Menicozzo (B), Sportillo (B), D'Allocco (B), Shiba (B). Angoli: 3-2; Recupero: 1'pt; 5'st. ISOLA DEL LIRI. Gran secondo tempo del Barletta, che rimonta il vantaggio iniziale dei biancorossi. Per i padroni di casa si tratta della seconda sconfitta consecutiva, mentre la squadra pugliese guadagna punti preziosi per sperare di raggiungere la zona play-off. L'Isola Liri è stata protagonista di una buona partita, ma due episodi ne hanno compromesso il risultato. Nei primi minuti ci prova due volte Costanzo a trovare la rete, ma in en-

Sciannimanico

trambe le occasioni il portiere Di Masi riesce a bloccare. Al 10' Bianchini sblocca il risultato, mettendo la gara in discesa per i laziali: controlla spalle alla porta un tiro di D'Alessandro, si gira eludendo l'intervento di un difensore e scarica in porta. Al 27' i ragazzi allenati da Grossi mancano per poco il raddoppio: cross di Sperati sul secondo palo, dove Costanzo sbaglia la mira del suo destro al volo. Al 38' Bianchini si libera di forza dell'avversario, ma davanti al portiere ospite si lascia neutralizzare il tiro. Per tutto il primo periodo di gioco il Barletta non trova spazi interessanti per il tiro, nonostante negli ultimi minuti cerchi di avanzare il baricentro. La ripresa, inizialmente, segue lo stesso identico copione: l'Isola Liri controlla il vantaggio, chiudendo con facilità tutti gli spazi per le avanzate pugliesi. Al 21' per la prima volta i giocatori allenati da Sciannimanico si rendono realmente pericolo-

si: punizione dalla distanza di Carozza, che, deviata dalla barriera, sfiora il palo. Sul susseguente calcio d'angolo (il primo della partita) si inserisce Muwana e di testa riequilibra il risultato. Otto minuti più tardi il Barletta raddoppia: Carozza, sfruttando una veloce ripartenza dei suoi, tenta un lungo lancio a tagliare il campo, al limite dell'area di rigore avversaria arriva Shiba, che con un gran sinistro al volo centra l'angolo più lontano della porta. L'attaccante albanese esulta con un gestaccio che gli costa il cartellino rosso da parte del direttore di gara. Nel finale si getta in avanti l'Isola Liri alla ricerca del pareggio: al 36' Gennari di testa impegna Di Masi in un difficile intervento. Dopo 5 minuti di recupero il signor Penno segnala la fine dell'incontro, decretando una sconfitta immeritata da parte dell'Isola Liri, che può però recriminare sono per gli errori fatti in singole ed episodiche occasioni. Leo Villa

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34 Sport


Risultati e classifica Bacoli-F. e C. Bn

26ª giornata

1-1

Marcatori

35’ pt Tortora (FeC); 13’ st Castiglione (B)

Bitonto-Pomigliano

0-0

Francavilla Pz-Turris

2-2

PIANURA

56

26 17 5

4 49 23 13 8

2

3 27 12 13 9

3

1 22 11 26 +4

NEAPOLIS

54

25 16 6

3 49 22 13 10 2

1 27 8 12 6

4

2 22 14 27 +3

V. CASARANO

48

26 13 9

4 39 24 13 8

3

2 26 16 13 5

6

2 13 8 15 -4

S. ANTONIO

47

26 14 5

7 40 28 13 10 2

1 24 10 13 4

3

6 16 18 12 -5

CASERTANA

43

26 13 4

9 30 20 13 7

1

5 17 11 13 6

3

4 13 9 10 -9

1-0

F. E C. BN

43

25 12 7

6 40 33 12 7

4

1 24 11 13 5

3

5 16 22 7

Neapolis-V. Casarano

0-0

FRANCAVILLA PZ

42

25 12 6

7 39 27 13 6

4

3 19 11 12 6

2

4 20 16 12 -9

POMIGLIANO

40

26 10 10 6 31 28 13 6

5

2 20 13 13 4

5

4 11 15 3 -12

Pianura-Francavilla Br

2-1

MATERA

39

26 10 9

7 38 37 13 4

6

3 20 21 13 6

3

4 18 16 1 -13

ANGRI

34

25 8 10 7 35 34 12 4

6

2 14 12 13 4

4

5 21 22 1 -15

5’ st Maffucci, 31’ st Iovene, 42’ st Siano

GROTTAGLIE

33

25 9

6 10 31 33 13 4

4

5 16 16 12 5

2

5 15 17 -2 -18

Riposa: Angri

TURRIS

32

26 9

5 12 42 47 13 6

1

6 20 20 13 3

4

6 22 27 -5 -18

OSTUNI

30

26 8

6 12 26 39 13 5

4

4 18 19 13 3

2

8

BITONTO

25

26 5 10 11 24 35 13 3

4

6 14 16 13 2

6

5 10 19 -11 -27

ISCHIA

24

25 6

6 13 22 37 13 1

4

8

7 18 12 5

2

5 15 19 -15 -27

BACOLI

21

26 4

9 13 23 40 13 2

5

6 11 18 13 2

4

7 12 22 -17 -31

FRANCAVILLA BR

20

25 4

8 13 19 28 12 3

3

6 12 15 13 1

5

7

PISTICCI

19

26 4

7 15 22 39 13 2

2

9

8 17 13 2

5

6 14 22 -17 -33

FASANO

11

25 1

8 16 13 38 12 0

6

6

7 17 13 1

2 10 6 21 -25 -38

8’ pt Russo (T), 16’ pt Vivona (T), 34’ pt (r) e 44’ pt Del Prete (F)

Grottaglie-Casertana

0-0

Ischia-Ostuni

0-1

11’ st Salzano

Matera-Fasano 34' pt Albano

28’ pt Del Sorbo (P), 39’ pt Allocca (P); 33’ st Russo (F)

S. Antonio-Pisticci

Prossimo turno

3-0

28ª giornata 07/03/10 ore 14.30

Angri-Matera Casertana-Neapolis F. e C. Bn-Pianura Fasano-Bacoli Francavilla Br-S. Antonio Pisticci-Bitonto Pomigliano-Grottaglie Turris-Ischia V. Casarano-Francavilla Pz Riposa: Ostuni

-6

8 20 -13 -22

7 13 -9 -29

18 Reti: Russo (6) (Turris) 16 Reti: Del Prete (2) (Francavilla) 13 Reti: Olcese (1) (Casertana); Albano (1) (Matera); Manzo (3) (Pianura) 11 Reti: Fontanella, Moxedano (1), Sergi (2) (Neapolis) 10 Reti: Bonanno (Neapolis); Auricchio (2) (Pomigliano); Maffucci (2) (S.A. Abate); Longobardi (Turris); Villa (4) (V.Casarano) 9 reti: Tortora (Forza e C.); Del Sorbo (Pianura) 8 Reti: De Sena (Angri) 7 Reti: Malagnino (1) (F.Fontana); Chisena (Francavilla); Mallardo (Forza e C.); Pastore (Neapolis); Sibilli (1) (Pianura); Siano (S. A. Abate); D'Anna (V.Casarano) 6 Reti: De Angelis (Grottaglie); Temponi (S. A. Abate) 5 Reti: Galdi, Incoronato (1) (Angri); Zinno (Bacoli); Ancora, D'Amblé (2) (Grottaglie); Saurino G. (Ischia); Logrieco (Matera); De Palma (1), Salzano (Ostuni) 4 Reti: Genchi (Casarano); Massaro (1), Ferrari (1) Salvati (Forza e C.); Manzillo (Francavilla); Carretta, De Vecchis (Matera); Ausiello (Pianura); D'Aniello (1), Lupacchio, Ferrentino (Pisticci); Contino (1) (V.Casarano)

Quattordicesimo sigillo, decimo punto di Rizzo in 4 gare e quinto risultato utile

Matera, Diegol non perdona MATERA FASANO

1 0

MATERA (4-3-3) G. D'Angelo 6; F. D'Angelo 6, Manzo 6, Batoli 6,5, Carretta 7; Campo 6 (24' st Martinelli 6), Mazzoleni 7, Martone 6; Alassani 6 (48' st Selvaggi sv), Albano 7, De Vecchis 5,5 (1' st Leta 6) . A disp.: Falcone, Di Fausto, Manetta, Martinelli, Leta, Ostaku, Selvaggi. All. Rizzo 7 FASANO (4-4-2) Dell'Anna 6; Crastolla 5,5 (1' st Salvi), Colucci 5,5, Fiscina 6, Pistoia 5,5; Secli 5,5, Galiano 6, Lentini 5,5 (1' st Tateo 6), Langiotti 6; Piovan 5,5 (38' st Schiavone), Ciuffreda 6. A disp.: Comes, Mileto, De Lorenzo, Tateo, Gaspodini. All. Geretto 5,5 ARBITRO: Ceccato di Bassano RETE: 34' pt Albano NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 500, con una trentina provenienti da Fasano. Ammoniti: Carretta, Martone e Alassani del Matera, Pistoia e Fiscina del Fasano. Angoli 13-1 per il Matera. Recupero 1' pt; 5' st. MATERA- De Vecchis sbaglia troppo, Albano no. Quattordicesimo centro personale per Diegol. L'attaccante del Matera si è fatto trovare pronto sul cross dalla sinistra di Carretta al 34' del primo tempo, ma Fasano restato in gara fino alla fine in virtù delle molte occasioni non concretizzate dal Matera, tra cui spiccano i due gol incredibilmente sbagliati da De Vecchis a non più di un metro dalla porta e con Dell'Anna battuto. Quinto risultato utile di fola e Decimo punto per Roberto Rizzo, da quattro turni sulla panchina del Matera, e zona play off ora distante solo quattro lunghezze. Si è voltato pagina. Una svolta importante iniziata con l'era Dimi-

Il gol di Albano e a fianco la panchina lo festeggia (foto Videouno)

tri e che permette al Matera di giungere all'appuntamento della storica semifnale di Coppa Italia in programma mercoledì al “XXI SettembreFranco Salerno” per la gara d'andata. Il Fasano ha giocato la sua gara onesta e dignitosa, restando in partita grazie ai tanti errori del Matera a cui l'unico torto appuntabile è proprio quello di non aver chiuso il match, nonostante i presupposti creati più volte. Oltre alle occasioni di De Vecchis c'è da rimarcare due punizioni di Campo che hanno solo dato l'illusione del gol, a cui va sommata una grande parata di Dell'Anna allo scadere che ha negato, con un colpo di reni, la seconda marcatura personale ad Albano che aveva tirato dal cerchio di centrocampo avendo visto il portiere un po' avanti.

LA GARA- Turnover per Rizzo già in chiave semifinale di coppa Italia con il Boville di mercoledì 3 marzo in casa, infatti il tecnico del Matera da' spazio a chi finora aveva giocato meno (Logrieco, Savino, Martinelli e Conte e Branda a riposo), mentre sulla sponda fasanese c'è la voglia di non arrendersi e giocarsi la carta del “poco da perdere” contro una squadra ben attrezzata e magari “distratta” dall'impegno di mercoledì. Invece, dopo sette minuti c'è già l'occasione per il vantaggio dei biancazzurri di casa. E' Campo a pescare Manzo in area, sponda orizzontale del difensore per De Vecchis che sulla linea di porta riesce a colpire la traversa a portiere fuori causa. All'11' è Langiotti a calciare dal limite per il Fasano, ma è solo una telefonata

per Gennaro D'Angelo. Due minuti dopo Campo dal limite da' la sensazione del gol, ma il suo diagonale esce di poco alla destra di Dell'Anna. Il primo tempo vede il Matera molto attivo anche dopo il vantaggio di Albano. Campo dal limite al 40' fa gridare al raddopio ma Dell'Anna devia in angolo. Ripresa cvon Albano subito sugli scudi. E' Campo al 3' a servigli un pallone d'oro e l'attaccante del Matera si ritrova a tu per tu con Dell'Anna, alza la testa per calciare a botta sicura e Fischina si immola con un colpo di reni e va a contrare il tiro. Sull'angolo di Campo susseguente c'è la palla respinta dalla difesa del Fasano sui piedi di Carretta che di prima intenzione batte a rete dove Dell'Anna ferma non trattiene e il pallone giunge sui piedi di De Vec-

chis tutto solo e con la porta spalancata, ma la sua conclusione va fuori. Il Fasano tiene a fatica ma resta in partita perché il Matera è impreciso. Rizzo toglie Campo e inserisce Martinelli perché non vuole correre rischi. Il Fasano guadagna metri a centrocampo e il canovaccio della gara diventa quello del Fasano a fare la partita e il Matera ad agire di rimessa di Alassani e Carretta. Il Fasano in avanti ha poco e allora tocca a Fiscina inventarsi un'azione solitaria ed entrare in area dove il capitano Martinelli riesce a sdradicargli il pallone dai piedi dimostrando tutta la sua esperienza. A parte qualche pallone in area buttato dalla forza della disperazione del Fasano alla ricerca del pari non succede più nulla, anche se c'è da segnalare

un palo di Ciuffreda su punizione con un intervento dell'arbitro poco spiegabile e quindi l'azione è da considerarsi nulla, anche se reta il pericolo più consistente portato alla porta del Matera dal Fasano in tutta la gara. Nel recupero c'è solo il tempo per Dell'Anna di cancellare qualche incertezza con un colpo di reni importante su pallone calciato a botta sicura da Albano in cerca della doppietta personale. Ma può andare bene pure così, perchè nel calcio contano i punti e ora i conti tornano al Matera e c’è l’umore giusto per scrivere la storia in Coppa Italia e pensare anche ai play off distanti solo quattro lunghezze. Il vento in casa biancazzurra è cambiato e ora spira alle spalle di Dimitro e compagni. Renato Carpentieri

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Sport 35

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

Spogliatoio Matera Dimitri: «Fiducioso pure per il campionato oltre alla coppa»

Rizzo: ora sotto col Boville Il tecnico: «Non era facile col Fasano,complimenti alla mia squadra» IL MATERA mette in cassaforte il quarto risultato utile consecutivo sotto la guida di mister Rizzo. Uno a zero è terminata la gara contro il Fasano che, seppur ultimo in classifica, ha giocato una buona partita. Per quanto concerne il Matera, ottimo è stato il risultato, importante anche in vista del prossimo e delicato incontro interno contro il Boville Ernica per la gara d'andata delle semifinali di coppa Italia. “Il Fasano ha giocato una buona gara ma non ci ha messo quasi mai in difficoltà ha spiegato Rizzo. A prescindere dal gol di Diego Albano, faccio un plauso alla costanza che la mia squadra sta avendo in queste partite. Anche contro i brindisini, che non avevano nulla da perdere essendo ultimi in classifica, si è visto un buon Matera che ha messo a bada un Fasano mai rinunciatario”. Mercoledì c'è la prima semifinale di coppa. Il Matera vorrà fare subito risultato per poi recarsi a Boville e giocarsi la gara, con i ciociari, con maggioretranquillità. La vittoria contro il Fasano è arrivata. Ora tocca pensare a mercoledì, non crede? “Il Boville lo conosciamo - ha continuato Rizzo. Molto importante sarà l'approccio alla gara; se resteremo una squadra compatta sicuramente potremo dire la nostra. L'obiettivo è di fare bene perchè sarà una partita importante per la squadra, per la società e per la città”. I complimenti per la vittoria sono arrivati anche dal direttore sportivo, Dimitri, che ha evidenziato il momento positivodelMatera eidiecipunti ottenuti in quattro partite, che potevano essere dodici se non fosse terminato in parità il match contro il Forza e Coraggio. “Peccato per il pareggio a Benevento, ma va bene così. Vorrei fare i complimenti alla squadra per la buona prestazione sfoderata contro il Fasano e per l'azione creata nell'occasione del gol, splendidamente finalizzata da Diego Albano. Messa da parte questa vittoria, ora pensiamo al prossimo match contro il Boville per la coppa Italia. Sarà un match importante, che dovrà essere interpretato con la massima attenzione considerando anche che le partite sono due, quindile sommedovrannoessere tirate alla fine. Tornando al campionato, sono contento per la prestazione e fiducioso anche nel futuro perchè nelle prossime gare potremo di-

A destra Mirko Carretta, uno dei migliori in campo ieri ed autore di un assist perfetto per Albano ed anche di tante azioni pericolose. Peccato per il giallo che costa la squalifica

PAGELLE MATERA G. D'ANGELO (6) - Non sarebbe stato giusto non giudicarlo, anche se il Fasano in porta non ha quasi mai tirato e quando l’ha fatto D’Angelo era in posizione facendo sembrare tutto ordinaria aministrazione F. D'ANGELO (6) - Stavolta non spinge come in altre occasioni, ma bisogna capire se gli è stato chiesto. Dal punto di vista difensivo fa il suo dovere. MANZO (6) - Non sbaglia nulla, anche se il Fasano in avanti non aveva certo delle grosse firme. BATOLI (6,5) - Un leader ed è una conferma importante. Da cinque gare è sempre sopra la media e tutta la difesa ne sta beneficiando. A sinistra i tifosi del Matera, ieri con gli striscioni ancora capovolti. Sotto Bartoli e Rizzo (videouno)

CARRETTA (7) - Punta di diamante in tutti i sensi e under importante sia in difesa che in attacco. Un assist e mette De Vecchis in condizione di raddoppiare e nel mezzo tanto lavoro di copertura e proposizione. CAMPO (6) - Non vedeva il campo da tanto e si vede. E’ ancora un po’ appannato ma sembra sulla strada del recupero. (24' ST MARTINELLI (6) - Entra subito in partita e compie un intervento provvidenziale su Fiscina di grande esperienza). MAZZOLENI (7) - Una stretta di mano al calciatore oltre che all’uomo. Finalmente il vero Mazzoleni e il fatto che la sua mancanza in Coppa preoccupi la dice lunga sulla stima che si è conquistato con prestazioni eccellenti. MARTONE (6) - Una sufficienza di stima, ma è in affanno. Sembra sempre in affanno, ma non può fermarsi in coppa tanto può riposare domenica perchè sarà squalificato. ALASSANI (6) - Anche in questo caso c’è una sufficienza di stima. I crampi poi non sono un buon segnale. Chiedergli e attendersi troppo potrebbe diventare per lui un peso. Deve tornare a sorridere. (48' st Selvaggi sv) ALBANO (7) - Un mezzo punto in meno non per le occasioni fallite, ma solo perchè c’è un debito da saldare e ora è giunta la parità. Non giocava da due gare e si è visto.

sporre anche di un signor giocatore come Di Fausto”. Ha raggiunto quota quattordici nella classifica marcatori il materanissimo, Diego Albano, che ieri ha finalizzato una bella azione di prima tutta di marca biancazzurra. Ottimo il suo tocco in rete che non ha dato scampo all'estremo difensore ospite. “Era importantissimo conquistare i tre punti - ha spiegato l'atleta a fine gara. Sono contento per il gol anche se ne potevo segnare un altro. In quella circostanza, però, non

sono stato preciso, ho perso la forza nelle gambe venendo anche da due settimane di pausa dovute alla squalifica e all'infortunio. Mercoledì ritorneremo in campo, per il 'primo set' di un match delicatissimo. Speriamo di fare bene”. Le ottime condizioni del manto erboso dellostadio XXI Settembre - Franco Salerno hanno permesso ad entrambe le formazioni di giocare un buon match. Proprio per questa ragione molto rammaricato è stato il commento di mi-

ster Geretto. “Anche a Matera, i miei ragazzi hanno giocato una buona partita. Sul piano del gioco nessuno, fino ad ora,ci ha mai messo sotto. Alle buone prestazioni, però, non seguono i risultati che fanno muovere la classifica. Non siamo molto esperti, maggiormente in avanti dove avremmo bisogno almeno di due innesti di qualità. Sicuramente non mollare mai - ha continuato Geretto. Dobbiamo rispettare gli impegni presi ad inizio stagione. Lorenzo Tortorelli

DE VECCHIS (5,5) - Non è nuovo nel fallire occasioni del genere, altrimenti non era a Matera ma in B. Perchè ha fisico, voglia e posizione. Ma non vede la porta. Deve essere più cattivo sotto rete, perchè due gol del genere falliti sono davvero troppo per non scatenare delle critiche costruttive. (1' ST LETA (6) - Anche lui sembra aver problemi di brillantezza, anche se c’è da tenere presente che il lavoro (duro) fatto in settimana è stato in prospettiva della semifinale di coppa e quindi un po’ di pesantezza era da mettere in conto).

DAGLI ALTRI CAMPI BACOLI F.&CBENEVENTO

1 1

BACOLI (4-3-3): Iaccarino 6; C. Poziello 6, Esposito 6.5, Zinno 6.5, Punziano 5.5; Carannante 6.5 (37' st Laudiero sv), Dinolfo 7, Qualano 6.5; Compierchio 5.5, Majella N. 6.5, Castiglione 6.5. In panchina: Polizzi, Ruggiero, G. Poziello, Andreozzi, Maresca, Bavero. Allenatore: Carannante. FORZA E CORAGGIO (4-5-1): Di Matteo 5.5; Candrina 5.5 (27' st Valletta sv), Salvati 6.5, Troisi 6, Clemente 6; Massaro 6, Gasparini 6.5, Addazio 6 (33' st Mandato sv), Caruso 6, Romano 6 (30' st Di Biase sv); Tortora 6.5. In panchina: Cimmino, Stroffolino, Riccio, Mortaruolo. Allenatore: Lepore (Mauro squal.). ARBITRO: Marini di Roma. RETI: 35' pt Tortora (F), 13' st Castiglione (B) NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti: Caruso (F), Troisi (F). Angoli 6-4 per la Sibilla. Rec.: 3' st.

BITONTO POMIGLIANO

0 0

BITONTO (4-4-2): D’Antonio 6.5; Armento 6, Falanca 6.5, Colangione 6, Montefusco 6.5; Martellotta 6, Cantatore 6, Cellamaro 6 (40' st Dispoto sv), De Santis 6; Gargiulo 6 (42' st Persia sv), Di Pierro 6. In panchina: Lattanzi, D’Ambrosio, Lopez, Serrati, Toscano. All: Pizzulli. POMIGLIANO (4-4-2): Sorrentino 6.5; De Santo 6.5, Lomasto 6, Rea 6, Iervolino 6; Di Domenico 6, D’Imporzano 5.5, Mollo 5.5, Guadagno 6.5 (26' st Villino 6); Auricchio 5.5, Lococo 5.5 (1' st Ramora 6.5). In panchina: Violante, Sito, Mauro, Giliberti, Alizzi. Allenatore: Corino. ARBITRO: Moro di Latina. NOTE: al 47' st Auricchio (P) sbaglia un rigore (fuori). Gara giocata a porte chiuse sul campo neutro di Benevento. Ammoniti: Cellamaro (B), D’Imporzano (P), Rea (P), Mollo (P), Auricchio (P), Armento (B). Angoli: 7-5 per il Bitonto. Rec.: 3' st

GROTTAGLIE CASERTANA

0 0

GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 6.5; Tucci 5.5, Solidoro 6.5, Papasidero 6.5, D’Amanzo 5.5; Fraschini 6, Marchi 6, Hurtado 6.5, Pinto 5.5 (13' st De Angelis 5.5); Ancora 6 (37' st D’Amblè sv), Giacco 5 (13' st Pastano 5.5). In panchina: Marzo, Greco, Arcadio, Di Gennaro. Allenatore: Maiuri. CASERTANA (4-4-2): Capasso 6; Simone 6, Criscuolo 6.5, Raucci 6.5, Stigliano 6; Monaco 7 (32' st Pinto sv), Mastroianni 6.5, Bencardino 6.5, Guadagnuolo 5.5 (22' st Gilfone 5); Mautone 6, Olcese 6.5. In panchina: Schiavella, Rossi, Morra, Torrens, Florindo. Allenatore: Feola. ARBITRO: De Rubeis de L’Aquila. NOTE: Ammoniti Simone, Solidoro. Angoli 3-3. Recupero pt 0'; st 3'.

ISCHIAI.V. OSTUNI

0 1

ISCHIA ISOLAVERDE (4-4-2): Carotenuto 5.5; Impagliazzo 6, Del Franco 6, Monti 5.5, Accurso 6; Di Meglio 6, Quinto 6, Sogliuzzo 5.5 (18' st Fondicelli 6), Trofa 5.5 (47' st Monteleone sv); Casciaro 5, Guzman Nion Baceda 6. In panchina: Buono, Pezzullo, Zuccolilli, De Stefano, Reppucci. Allenatore: Monti. OSTUNI SPORT (4-4-2): Jafullo 6.5; Catalucci 6.5, Matera 6, Melis 6, Ciaramitaro 6; Borini 6 (37' st Miccoli sv), Pollaro 6 (44' st Di Capua sv), Foschini 6.5, De Simone 6 (30' st Scarongella sv); Salomone 6, Salzano 6.5. In panchina: Furone, D’Elia, Krespha, Di Mida. Allenatore: Lombardo. ARBITRO: Paolini di Ascoli Piceno. RETE: 11' st Salzano. NOTE: spettatori 300 circa. Espulso: al 48' st Carotenuto (I) . Ammonito: Del Franco (I). Angoli 4-3 per l'Ischia. Rec.: 2' pt, 5' st.

NEAPOLISMUGNANO 0 VIRTUSCASARANO 0 NEAPOLIS MUGNANO (4-4-2): Napoli 5.5; D’Ascia 6.5, Esposito 5, Bianchi 5, Mannone 5; Bonanno 6 (23' st Foggia 6), Daleno 5.5, Barone 6, Moxedano 5.5 (11' st Somma 5.5); Sergi 5.5, Fontanella 5.5 (1' st Monticelli 5.5). In panchina: Errichiello, Attanasio, Fiore, Platone. Allenatore: Castellucci. VIRTUS CASARANO (4-4-2): Leopizzi 5.5; Fazio 5.5, Niccolini 6, Serao 6.5, Salvadore 6; Crinò 5, Bonaffini 6, Cenciarelli 6.5, D’Anna 6.5 (46' st Presicce sv); Contino 5.5, Genchi 5 (8' st Aragao 6). In panchina: Corradini, Rollo, Calabro, Caracciolo, Palazzo. Allenatore: Bianchetti. ARBITRO: Ghersini di Genova. NOTE:spettatori 300 circa. Espulsi: al 32' pt Crinò (V) e Bianchi (N) per reciproche scorrettezze. Ammoniti: Serao (V), Sergi (N), D’Anna (V), D’Ascia (N). Angoli: 5-1 per il Casarano. Rec.: 4' pt; 4' st.

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Il Francavilla non demorde e raddrizza il match. Corallini in dieci per un’ora

Del Prete: doppia rimonta Turris in vantaggio con Russo e poi Vivona fa temere il peggio PAGELLE FRANCAVILLA DI VINCENZO (6) - non vive una domenica felice, visto le due reti incassate nei primi sedici minuti di gioco, ma poi riesce con la complicità della sua difesa, a limitare i danni. DE SANTO (6) - gioca sulla fascia destra, ma con un occhio spesso a fare la diagonale verso il centro dell’area. Non si rende molto pericoloso nella fase di attacco. GIOIA (6,5) - si appiccica addosso al capocannoniere del campionato Russo, limitando i danni. Il suo gioco di anticipo, ha funzionato bene. Nel gioco aereo fa valere il suo fisico. DI GIORGIO (6,5) - è sempre al posto giusto al momento giusto, a volte è abile a sfruttare il suo mestiere. Bravo nelle chiusure, sia palla a terra che nel gioco aereo. TARANTINO (5,5) - soffre abbastanza le scorribande avversarie dal suo lato. Vista la sua difficoltà su quella fascia, si limita a spingere in fase di attacco. DI SANZA (6) - non riesce a spingere molto sulla sua fascia di competenza. Nel primo tempo, in un paio di occasioni, prova con poca fortuna la conclusione a rete. PIOGGIA (6,5) - lo si vede spesso a pressare i portatori di palla avversari, facendo buona guardia. La sua statura, lo aiuta molto nel gioco aereo. MANZILLO (6) - nella zona nevralgica del campo fa in pieno il suo dovere. Bravo nella ripresa su un calcio piazzato, ad impegnare l’estremo difensore avversario. BOCCONI (5,5) - fatica abbastanza a tenere il ritmo sulla sua fascia di competenza, incidendo poco sul gioco di attacco. MARSICO (6)-parte abbastanza prudente, ma poi prende ritmo, andando in aiuto al gioco di attacco della sua squadra. Bravo nell’occasione della rete del pareggio, a servire una palla invitante per Del Prete. DEL PRETE (7,5) - si impadronisce della partita con una doppietta. Prima accorcia le distanze su rigore e poi confeziona in pareggio con una sassata dal limite dell’area che lascia impietrito il portiere avversario, che guarda insaccarsi la palla all’incrocio dei pali. MARRA (5,5) - esordio con la maglia rossoblu, per il centrocampista classe ’93, che sciupa nel finale, una palla da spedire in porta, invece di metterla al centro.

FRANCAVILLA TURRIS

2 2

FRANCAVILLA (4-4-2): Di Vincenzo 6; De Santo 6, Gioia 6,5, Di Giorgio 6,5, Tarantino 5,5; Di Sanza 6 (32’st La Neve 5,5) Pioggia 6,5 (40’st Verdesca sv), Manzillo 6, Bocconi 5,5 (11’st Marra 5,5); Marsico 6, Del Prete 7,5. A disp.: Masi, Marziale, Santarsiero, Cocina. All.: Lazic 6. TURRIS (4-4-2): Sorrentino 6; Coppola 6, Noviello 6, Vivona 6,5 (8’st Galluccio 5,5), Montariello 5,5; D’Ambrosio 5,5, De Carlo 6, Visciano 6, Teta 5,5; Longobardi 6 (44’st Vitale sv), Russo 6,5 (40’st Leccese sv). A disp.: Prete, Letterese, Savino, Cuomo. All. Mandragora 6. ARBITRO: Robberto di Messina 6. RETI: 8’pt Russo, 16’pt Vivona, 34’pt Del Prete (rig), 44’pt Del Prete. NOTE: spettatori 500 circa, con un centinaio di tifosi della Turris. Al 33’pt espulso Montariello per gioco scorretto. Al 24’st allontanato dalla panchina il presidente della Turris Gaglione per proteste. Ammoniti: Teta, Gioia, Marsico. Angoli 3-2 per il Francavilla. Recuperi: pt 4’; st 4’+1’. FRANCAVILLA – Gara dalle mille emozioni quella che si è giocata allo stadio “Nunzio Fittipaldi”, tra i padroni di casa e la Turris. Campani reduci dalla brillante vittoria ottenuta domenica scorsa sul proprio terreno di gioco contro la capolista Neapolis Mugnano, per 3-2, sinnici invece, dalla deludente sconfitta di Ostuni con il risultato di 3-2. Assenti nelle fila rossoblu il fantasista Antonio Chisena e il centrocampista Sebastian Di Senso, entrambi per squalifica. Recuperato Alberto Marsico schierato a fianco del bomber Del Prete. Su un campo in ottimo stato e con una temperatura primaverile, i corallini partono subito con il piede sull’acceleratore, passando in vantaggio all’8’pt con il capocannoniere del torneo Russo, che è bravo su un calcio di punizione dalla destra, a svettare più in alto di tutti in area e a beffare di testa l’incolpevole Di Vincenzo. Al 16’pt gli ospiti arrivano al

Una fase della gara di ieri tra Francavilla e Turris

I festeggiamenti dopo il gol, sotto Pioggia e Gioia

raddoppio, con Vivona, che sfrutta una indecisione della difesa sinnica e lascia partire un gran tiro dal limite che non lascia scampo al portiere Di

Vincenzo. Ospiti sullo 0-2 e Francavilla tramortito. Di Vincenzo frena il possibile tre a zero e la partita cambia. La confusione in casa sinnica dura po-

Spogliatoio Il bomber sinnico: «Gestito male il vantaggio in termini di uomini in campo»

Lazic: «Buona la reazione sul due a zero» FRANCAVILLA – Si è deciso tutto nel primo tempo, in un match che ha visto gli ospiti in vantaggio per due reti a zero, nei primi sedici minuti di gioco. Una gara che si è messa male per i sinnici che sono andati sotto, ed hanno avuto la forza di recuperare. Un Genny Del Prete in giornata di vena, ha ristabilito le sorti della gara, con una doppietta e mettendo a segno la sua sedicesima rete personale in questa stagione. «Il nostro approccio alla gara – dichiara il capitano Del Prete – non’è stato dei migliori, visto che già al sedicesimo del primo tempo, eravamo sotto di due reti. Poi abbiamo avuto la bravura e la fortuna di recuperare questa partita. Dispiace non aver spinto con più convinzione nella ripresa, vista anche la nostra superiorità numerica». Francavilla che è stato bravo a non abbattersi e a reagire al doppio svantaggio. Poi, nell’occasione del rigore concesso dal direttore di gara per un tocco di mano di Montariello sulla linea di porta, la formazione di Lazic è rimasta in superiorità numerica per l’espulsione dello stesso Montariello. «Io penso –

L’attaccante del Francavilla Genny Del Prete che, con la doppietta (un gol su calcio di rigore) messa a segno ieri contro la Turris di Mandragora, ha raggiunto quota sedici nella speciale classifica dei marcatori del girone H della serie D

continua Del Prete – che questa era una partita abbordabile, dove si potevano prendere i tre punti, invece siamo stati simili alla gara di Ostuni di domenica scorsa, dove in superiorità numerica non siamo stati bravi ad approfittarne». Francavilla che come capitato ad Ostuni, ha rallentato con l’uomo in più in campo e non ha sfruttato le occasioni capitate a proprio favore. Genny Del Pre-

te che è alla sua seconda doppietta di fila, strizza l’occhio alla classifica cannonieri. «Sarebbe bello poter vincere di nuovo la classifica cannonieri – dice – ma la cosa fondamentale adesso, è quella di pensare alla squadra e a fare più punti possibili per cercare di raggiungere la zona play off. Speriamo – termina l’attaccante – di ritrovare la forma migliore». Contento a metà invece il tecnico ser-

bo Ranko Lazic, che si aspettava dai suoi una maggiore convinzione della squadra nel secondo tempo. «Devo essere sincero – dice Lazic – questa squadra sono due partite che mi sorprende. Domenica scorsa ad Ostuni e oggi con la Turris. Mi sorprende in positivo, perché sotto di due reti è stata brava a reagire e a trovare il pareggio. Mi sorprende in negativo invece, perché in superiorità numerica non siamo stati abili a mettere in difficoltà l’avversario. Il possesso palla e il gioco della squadra non sono stati positivi, mi aspettavo più aggressività sulle fasce, invece – conclude Lazic - spesso non siamo stati bravi a raddoppiare e a mettere palle al centro per i nostri attaccanti». Deluso invece, ilpresidente della Turris Rosario Gaglione: «E’ un peccato aver gettato al vento una possibile vittoria – dichiara – in vantaggio di due reti, siamo stati riacciuffati dal Francavilla che ci ha creduto fino alla fine. Il rigore concesso dal direttore di gara e l’espulsione di Montariello, sinceramente mi sono sembrati eccessivi». cl.so.

co, infatti, al 32’ pt un cross al centro di Di Sanza, induce Montariello a toccare la palla di mano per evitare pericoli . L’arbitro è attento e concede il rigore, con l’espulsione del giocatore campano. Vibranti proteste della Turris, con ammonizione dell’attaccante Russo. Dal dischetto Del Prete non sbaglia e accorcia le distanze, portando la gara sul risultato di 1-2. Il Francavilla ci crede e cerca in tutti i modi il pareggio. Missione compiuta al 44’pt ancora con l’attaccante Genny Del Prete, che servito da Marsico, spalle alla porta si gira rapidamente lasciando partire un gran tiro dal limite dell’area, con la palla che si insacca all’incrocio dei pali. Grande goal e gioia in campo e sugli spalti. Per l’attaccante napoletano è il sedicesimo centro in questo campionato. Termina così la prima frazione di gioco, con tante emozioni. Nella ripresa, corallini subito pericolosi, al 4’st Longobardi da buona posizione calcia, ma il portiere Di Vincenzo è bravo a respingere con i pugni la sfera. Al 7’st il centrocampista Pioggia viene atterrato al limite dell’area, l’arbitro concede la punizione, con Manzillo alla battuta che spedisce la palla all’incrocio dei pali, ma il portiere ospite è bravo a respingerla, con Marsico abile a rispedirla al centro per Pioggia che segna, ma l’arbitro annulla per fuorigioco di Del Prete. Al 25’st il Francavilla si rende pericoloso con Marsico, ma il suo destro dal limite dell’area di rigore finisce di poco a lato. La gara scivola fino alle battute finali senza azioni degne di nota, con molta confusione in campo da entrambe le parti. Nel finale, prima Marsico al 40’st e poi Marra nei minuti di recupero, sciupano la rete della vittoria francavillese. Dopo cinque minuti di recupero, triplice fischio finale del direttore di gara. Il Francavilla con il pareggio, resta ancora in settima posizione, ma ad una sola lunghezza dal Forza e Coraggio e la Casertana, rispettivamente fermate dal Bacoli e dal Grottaglie. Claudio Sole

Francavilla, Ruisi bagna l’esordio con una sconfitta Ma il Pianura è più forte PIANURA FRANCAVILLA

2 1

PIANURA (4–4–2): Lima 6, Carbonaro 6, Letizia 6,5, Mattera 6,5, Allocca 7, Galdean 6,5, Sibilli 6,5, ( 31’st Manzi 6) De Rosa 6 ( 1’st Ianniello 6), Del Sorbo 6,5, Manzo 6 ( 42’st Scarpato s.v.), Scarparo 6. A disp: Muoio, De Luca, Scognamiglio Lisetto. All.: Gargiulo 6,5 FRANCAVILLA BR (4–5 –1): Di Punzio 6, Delzotti 6 ( 24’st Russo 6) D’Ambra 6,5, Novielli 6, Anglani 5,5, Paglialunga 5,5, Schirinzi 6, D’Amario 5,5 ( 40’st Maraschio 6) Malagnino 6, Ferrari 6, Radicchio 6. A disp.: Cito, Trovato, Nicoletti, Guzzetti, Paciullo. All.: Ruisi 6 ARBITRO: Vaccher di Pordenone 6 MARCATORI: 28’ Del Sorbo 39’ Allocca 33’st Russo NAPOLI – Nel Francavilla la sorpresa è rappresentata dall’esordio di Ruisi sulla panchina arrivato a sostituire De Rosa, richiamato dopo l’esonero di Francioso, che sabato mattina ha rinunciato per problemi di salute. Al 28’Pianura avanti. Letizia galoppa per tutta la fascia sinistra del proprio fronte d’attacco e serve Sibilli, sinistro di quest’ultimo che trova la deviazione vincente di Del Sorbo.Al 39’, i padroni di casa trovano il raddoppio. Angolo di Manzo, perfetta incornata di Allocca che manda la sfera dove Di Punzio non può arrivare. Gli ospiti, nonostante il doppio svantaggio, non si abbattono e Russo fa 2-1.

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Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

La situazione di classifica dei gialloble ora è diventata davvero critica

Pisticci dura solo un tempo Maffucci, Iovene e Siano esaltano il Sant’Antonio Abate PAGELLE PISTICCI MAIDA (5,5) - Troppo incerto in uscita, nel primo tempo per poco non fa la frittata, con quel pallone che gli scivola dalle mani e finisce ad Itri che non insacca da due passi. COCCA (5)-Una sola buona iniziativa nel finale della prima frazione, il pallone che serve a Lupacchio è d'oro, ma il bomber non ne approfitta. MALAFRONTE (5,5) - Anticipa sulla linea Solimene a porta sguarnita, ma, a parte questo salvataggio nel primo tempo, naufraga contro il tridente proposto da Di Nola. DI MARIA (5,5) - Stesso discorso del compagno di reparto, Maffucci è una saetta e di testa conquista buoni palloni. POLICHETTI (5)-Maffucci nel primo tempo lo fa ammattire, nascondendogli la palla ad ogni sgroppata offensiva, nella ripresa il copione non cambia, con i duelli persi contro i vari Cuomo, Solimene e Iovene. BASILE (5,5)-Non affonda mai sulla fascia, non propone mai una buona giocata, viene rilevato nella ripresa da Palladino, che non riesce a combinare molto altro. (27'ST PALLADINO (5,5) - Ingresso difficile, in una partita che di lì a poco si sarebbe virtualmente chiusa). LOTTINO (5) - Perde nettamente il duello a centrocampo con Temponi e Sekkoum, esce a metà ripresa. (19'ST FARINOLA (5,5) - Qualcosa in più, tanta corsa ed impegno, ma che valgono a poco). GUARINO (5,5) - Ci prova una sola volta, nel primo tempo, con una conclusione ampiamente larga, poi combina poco o nulla a centrocampo. (34'st LAVECCHIA sv). BENEGIANO (5,5) - Male, soprattutto nel secondo tempo, quando annaspa in balìa dell'avversario, che lo sovrasta. LUPACCHIO (5) - Sciupa una ghiotta palla gol nel primo tempo, poi latita per tutto il resto della partita, non riuscendo mai a presentarsi dalle parti di Della Pietra. CAZZARO' (5,5) - Tra i meno “peggio”, potrebbe portare i suoi in vantaggio su punizione, ma Della Pietra gli nega la gioia.

S.ANTONIO PISTICCI

3 0

S.ANTONIO ABATE (4-3-3): Della Pietra 6,5; Nettuno 6,5, D'Aniello 7, Itri 7, Della Corte 6,5; Temponi 6, Sekkoum 6,5, Della Femina 6 (1'st Iovene 7); Cuomo 6,5 (25' st Conte 6), Maffucci 7, Solimene 7 (36' st Siano 6,5). A disp.: Afeltra, Vituperio, Costantino, Tedesco. All.: Di Nola 7. PISTICCI (4-4-2): Maida 6; Cocca 5, Malafronte 5,5, Di Maria 5,5, Polichetti 5; Basile 5,5 (27' st Palladino 5,5), Lottino 5 (19' st Farinola 5,5), Guarino 5,5 (34' st Lavecchia sv), Benegiano 5,5; Lupacchio 5, Cazzarò 5. A disp.: Marino, Truglio, Cappelletti, De Biasi. All.: Arleo 5. ARBITRO: Giovani di Grosseto 5,5. RETI: st 5' Maffucci, 31' Iovene, 42' Siano. NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Maida e Polichetti. Angoli 5-3 per il S.Antonio Abate. Recupero: pt 1'; st 3'. S.ANTONIO ABATE. Allo stadio comunale “Vigilante Varone” c'è molto in palio: le due contendenti si giocano l'una i playoff e l'altra una salvezza da conquistare. Le premesse sono quelle di una battaglia sportiva senza esclusione di colpi. Il Pisticci, invece, in campo non ci è sceso proprio, surclassato da un Sant'Antonio decisamente di livello superiore. In affanno per tutta la gara, gli uomini di Arleo, privi di D'Aniello, non sono riusciti a produrre pericoli seri alla porta di Della Pietra, lasciando tre punti preziosi per la lotta salvezza. Gli affondi dei giallorossi non tardano ad arrivare: già al 4' Maffucci fugge sulla banda destra, entra in area e va sul fondo, ma il pallone che mette in mezzo non viene raccolto da nessuno. Rispondono gli ospiti al 12', con un destro dalla distanza di Guarino, che non trova fortuna. Il pericolo serio lo arreca Lu-

Il Pisticci in azione

pacchio un minuto dopo, quando manda alto dal vertice destro dell'area piccola. Al 16', conclusione di controbalzo dal limite di Solimene, che termina di non molto alta sulla trasversale. Al 18', gran lancio dalle retrovie di D'Aniello per Maffucci, che controlla, supera il diretto avversario, si allarga ancora una volta per un cross dal fondo, ma stavolta è Malafronte ad anticipare sulla linea Solimene. Al 20', azione di rimessa del Pisticci con Lupacchio, che non conclude da buona posizione, preferendo l'assist per un compagno che non arriverà mai. Al 23', sugli sviluppi di un calcio piazzato, topica di Maida, che sbuccia il pallone, ma da due passi Itri non trova la porta. Al 30', l'assistente dell'arbitro, la signorina Nudo di Cosenza, prende un abbaglio: segnala una presa con le mani di Della Pietra su retropassaggio di un difensore, quando questi, in realtà, aveva toccato la sfera solo con il ginocchio.

Punizione dal limite, Cazzarò tenta la conclusione a giro e stavolta è superbo Della Pietra a sventare in angolo. Prima del riposo, buona iniziativa di Cocca sulla fascia, che supera in dribbling l'avversario e serve al centro Lupacchio, il quale sfiora, ma non riesce a correggere in rete. Nella ripresa la doccia è gelata, il Sant'Antonio rientra in campo determinato a conquistare la vittoria e, dopo appena 5 minuti, cross perfetto di Solimene ed inzuccata vincente di Maffucci, che vale il vantaggio. Il boato del pubblico equivale all'entusiasmo generale della squadra di casa, che continua a spingere, sulle ali dell'entusiasmo. Al 9', lo stesso Solimene impatta contro il portiere. Al 12', azione insistita del Sant'Antonio, prima Cuomo trova il corpo di un difensore e, sulla palla respinta verso il limite dell'area, poi Temponi esplode il destro, ma Maida è portentoso nel negargli la gioia del gol.

Al 27', gran numero ed assist di Maffucci per Iovene, che di testa in tuffo sfiora l'incrocio dei pali. Si rifarà 3 minuti più tardi: contropiede in velocità, Iovene conta il rimbalzo giusto della sfera e fredda Maida, per il gol del raddoppio. Al 32', troppo egoista Della Corte, che prova a piazzare la sfera, invece di un comodo assist. Al 34' il Pisticci prova a riaprire il match, ma la volèe dalla distanza di Lupacchio si avvicina soltanto all'incrocio dei pali, terminando fuori. Il tris arriva a 3 minuti dalla fine, con la spizzata di testa del neo-entrato Siano, che manda in visibilio la curva giallorossa. Al triplice fischio, i fedelissimi gialloblù contestano duramente la squadra. Nel prossimo turno la squadra di Arleo avrà una missione da non fallire, per restare ancorati al fondo, battere in casa al “Michetti” una pericolosa diretta concorrente, il Bitonto. Roberto Tortora

Il tecnico Pasquale Arleo duro nell’analisi della seconda frazione di gara da parte dei suoi

«Dagli spogliatoi non siamo rientrati» SANT'ANTONIO ABATERammaricato a dir poco, l'allenatore dei gialloblu Pasquale Arleo non lesina critiche alla propria squadra, al termine di una partita che ha emesso un verdetto molto severo e che complica i piani salvezza di una squadra penultima in classifica e con molte difficoltà: “Per una squadra piccola come la nostra l'assenza di D'Aniello ha pesato molto su un campo molto difficile. Nel primo tempo abbiamo tenuto discretamente il campo, all'inizio abbiamo subito il maggior entusiasmo e la maggior caratura tecnica dei padroni di casa, che hanno creato, ma non concluso direttamente a rete. Con il passare dei minuti, però, abbiamo preso le misure ed avanzato il nostro baricentro, cercando di essere pericolosi anche noi dalle parti di Della Pietra. Le partite, si sa, vivono di episodi e se Cazzarò avesse segnato su quel calcio di punizione indiretto in area, dove il portiere è stato bravissimo, magari adesso parleremmo di un'altra partita. E'sicuro, però, che dagli spogliatoi non siamo proprio rientrati, il gol dopo cinque minuti di Maffucci ci

ha complicato le cose e non siamo più riusciti a reagire come avremmo dovuto, per cercare di strappare almeno un punto. La lotta per la salvezza è una dura battaglia ed occorre fare molto di più ogni domenica, perché gli avversari ti puniscono alla prima disattenzione. Nel secondo tempo non siamo riusciti a concludere in porta una sola volta, è chiaro che così diventa molto più difficile riuscire ad uscire indenni da trasferte come questa di Sant'Antonio Abate. Ora abbiamo questa delicatissima partita in casa con il Bitonto, rientrerà il nostro fantasista e capocannoniere e sarà sicuramente un'arma in più, ma è chiaro che dobbiamo assolutamente fornire una prestazione di tutt'altro livello per poter vincere e dobbiamo cercare a tutti i costi di farlo, perché con i tre punti rimescoleremmo il calderone. Perdere potrebbe voler dire allontanarsi troppo dalla zona salvezza, questa settimana dovremo lavorare sodo per preparare al meglio questa partita”. E'assolutamente sulla stessa linea di pensiero il capitano del Pisticci, Michele Cazzarò, che recri-

A sinistra Maida ed in alto Cazzarò

mina per l'importante occasione avuta: “Peccato per quel calcio di punizione, che ero riuscito a calciare bene e a far ruotare la palla attorno alla barriera, il portiere in quel caso è stato bravissimo, perché se non ci fosse

arrivato, quel tiro finiva in rete e magari adesso staremmo festeggiando almeno un pareggio. Di lì in poi, però, il Sant'Antonio ha disputato una partita migliore della nostra ed ha meritato di vincere, noi nel secon-

do tempo non abbiamo saputo reagire allo svantaggio e siamo stati puniti in contropiede da una squadra veloce e molto brava tecnicamente. Contro il Bitonto sarà fondamentale presentare un altro Pisticci, quello

battagliero, l'unico in grado di poter affrontare quello che sarà un vero e proprio scontro-salvezza. Non possiamo più permetterci di fallire, altrimenti la classifica si farà davvero pesantissima”.

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38 Sport


Risultati e classifica Borussia P.-Avigliano

2-1

F. Murgia-Az Picerno

4-0

24ª giornata Marcatori

6’ pt Fiorino (A), 7’ pt Schettino (BP), 27’ pt Lima (BP) 5’ pt e 27’ pt Cannillo, 43’ pt Margiotta, 33’ st Andriotti

F. MURGIA

51

24 14 9

1 55 16 12 8

4

0 25 7 12 6

5

1 30 9 39 +3

GenzanoBanzi-R. Tolve

0-0

A. CRISTOFARO

49

24 15 4

5 49 21 12 11 0

1 35 9 12 4

4

4 14 12 28 +1

Irsinese-Atella M.

0-9

RICIGLIANO

47

24 13 8

3 37 10 13 7

4

2 14 4 11 6

4

1 23 6 27 -3

2’ pt Strozza, 27’ pt e 42’ pt Valente, 9’ pt Carriero, 15’ pt, 6’ st, 9’ st e 10’ st Rinaldi, 44’ st D’Urso

R. VALDIANO

45

24 14 3

7 48 19 12 9

3

0 20 4 12 5

0

7 28 15 29 -3

Murese-A. Cristofaro

BORUSSIA P.

40

24 12 4

8 39 22 12 8

0

4 24 11 12 4

4

4 15 11 17 -8

VIGGIANO

39

24 10 9

5 39 22 12 5

6

1 22 9 12 5

3

4 17 13 17 -9

ATELLA M.

38

24 11 5

8 46 23 12 8

1

3 26 8 12 3

4

5 20 15 23 -10

1-2

35' (a) Volturno (M); 58' Grieco (AC); 90' Santagata (AC)

R. Valdiano-Ferrandina

1-1

Ricigliano-Policoro

1-0

MURESE

36

24 9

9

6 31 19 13 7

4

2 20 9 11 2

5

4 11 10 12 -14

Vultur-Viggiano

0-1

VULTUR

35

24 10 5

9 40 27 12 8

1

3 30 9 12 2

4

6 10 18 13 -13

GENZANOBANZI

30

24 7

9

8 32 32 12 4

5

3 21 11 12 3

4

5 11 21 0 -18

R. TOLVE

28

24 7

7 10 35 27 11 2

4

5 15 11 13 5

3

5 20 16 8 -18

AZ PICERNO

25

24 7

4 13 33 38 11 4

3

4 23 16 13 3

1

9 10 22 -5 -21

POLICORO

24

24 5

9 10 27 28 12 5

5

2 20 9 12 0

4

8

AVIGLIANO

23

24 5

8 11 25 32 12 2

8

2 11 13 12 3

0

9 14 19 -7 -25

FERRANDINA

13

24 3

5 16 17 79 12 3

1

8 11 42 12 0

4

8

2

24 1

0 23 7 145 12 1

0 11 6 65 12 0

45’ pt Salamone (RV); 20’ st Troiano (F) 38’ pt Falivena

48’ st Chirichella

Prossimo turno

25ª giornata 07/03/10 ore 15.00

A. Cristofaro-GenzanoBanzi Atella M.-R. Valdiano Avigliano-Irsinese Az Picerno-Borussia P. Ferrandina-Vultur Policoro-Murese R. Tolve-F. Murgia Viggiano-Ricigliano

IRSINESE

7 19 -1 -24

6 37 -62 -34

0 12 1 80 -138 -45

18 Reti: Campisano (Viggiano) 16 Reti: Salamone (1) (Valdiano) 15 Reti: Margiotta (F.Murgia) 14 Reti: Schettino (4) (Borussia P.) 11 Reti: Dutra (2) (Murese) 10 Reti: Rinaldi (Atella); Vigliucci (2) (GenzanoBanzi); Montenegro (R.Tolve); Mainenti (1), Petilli (Valdiano) 9 Reti: Grieco (1) (A.C. Oppido) 8 Reti: D'Amico (A.C. Oppido); Valente (1) (Atella) 7 Reti: Giordano (AZ Picerno); Antohi (Murese); Daniele (Ricigliano); Messeri (Vultur) 6 Reti: Salbini (1) (Avigliano); Troiano (1) (Ferrandina); Frazzica, Petruzzella (F. Murgia); Veglio (Ricigliano); Damiano (1) (R.Tolve) 5 Reti: D'Urso (Atella); Cacace (1) (GenzanoBanzi); Gatti (Policoro); Brescia, Di Francesco (Vultur) 4 Reti: Ciardiello, Leone A., Leone G. (A.C. Oppido); Carriero, Lamorte, Libutti (Atella); Lorusso (1) (Avigliano); Castagno, Fringuello, Mastroberti (AZ Picerno); Frabetti (Borussia P.); Capogrosso, Marziliano (Ferrandina); Andriotti (F.Murgia); Impagliazzo (GenzanoBanzi); Savoia (Policoro); Avallone (Ricigliano); Di Brizzi (Valdiano); Chirichella, Sanchirico (4) (Viggiano); Lanciano (Vultur)

Sfida equilibrata al “Rigamonti”. All’autorete iniziale di Volturno aveva rimediato Grieco

Oppido, la rincorsa continua Santagata-gol all’ultimo assalto. Murese trafitta e scia del Fortis mantenuta MURESE OPPIDO

1 2

MURESE: Cocina, Calocero, Ferracane, Nardiello, Gerbasio, Zaccardo, Ruvo R. (90' Carlucci),I acullo G., Dutra, Iacullo V. (65' Farenga), D'Arca. A disp.: Piccirillo, Cardillo, Nardiello, Ponte, Galante. All. Lardo OPPIDO: Brancale, Giganti, Provenzale, Leone A., Santagata, Volturno , Leone G., Vaccaro (75' Manniello D.), Santopietro, Grieco (90' Maglione), D'Amico (81' Colangelo). A disp.: Vaccaro, Manniello V., Provenzale, Manniello. All. Manniello ARBITRO: Pascaletta di Moliterno (Fantini-Guida) RETI: 35' Volturno (autorete); 58' Grieco (O); 90' Santagata NOTE: ammoniti Calocero,Ferracane,Zaccardo (M); Provenzale,Leone A.,Santopietro,D'amico (O). Angoli 4;3; spett. oltre 400 MURO LUCANO - L'Oppido conquista tre importantissimi punti sul difficile campo di Muro Lucano, battendo i biancorossi di Lardo per 2 a 1. Una gara dai due volti quella del Rigamonti: un primo tempo egregio dal punto di vista dell' intensità per i padroni di casa che non hanno mai rischiato nulla e ai quali un autogoal di Volturno ha regalato il vantaggio; una ripresa in cui il calo fisico ha permesso all'Oppido di organizzarsi con più ordine in fase di impostazione e sfruttare al meglio l'esperienza dei suoi. Partita ancora una volta condizionata dallo stato del terreno che sicuramente ha reso meno affascinante la gara agli occhi del numerosissimo pubblico. Il primo acuto del match è

Lardo: «Pari buttato via» A fine gara, palpabilissimo è il rammarico di mister Lardo che fatica a digerire gli errori che hanno permesso all'Oppido di ribaltare il risultato: “sono profondamente deluso per una partita buttata via. Avremmo meritato certamente il pari. Sono soddisfatto per il primo tempo, disputato con continuità e pressione, nel secondo invece, non siamo riusciti a ripartire con frequenza. Il mio rammarico è aver preso gol per due svarioni che avevamo ampiamente previsto e su cui avevamo lavorato in settimana. Di più però non potevamo fare viste le defezioni. Ho schierato quattro under contro una squadra che ha nell'esperienza una delle sue maggiori doti. Il cliché è il solito: più defezioni, meno esperienza”. La soddisfazione dell'Oppido invece è tutta nelle parole di Grieco, autore del gol del pari ed autentico trascinatore dei biancoverdi: “nel primo tempo la gara è stata combattuta su un campo ai limiti della praticabilità. Nel secondo, abbiamo avuto un approccio diverso, siamo entrati in campo più convinti anche se va detto che non abbiamo mai smesso di crederci. Per la lotta finale al primato abbiamo un calendario difficile ma siamo convinti di potercela fare e lo saremo fino alla fine”. m.c. Oppido e Murese prima di iniziare il match

degli ospiti: al 10' Leone G. approfitta di uno svarione di Calocero, ma la conclusione viene bloccata senza problemi da Cocina. La risposta della Murese non si fa attendere ed è tutta in una bellissima ripartenza firmata Calocero, Iacullo G., e Iacullo V. il cui tiro però termina di poco alto. Al 24' la traversa nega la gioia del goal a Ferracane protagonista di un magistrale calcio di punizione. Il forcing della Murese è in progress, con Zaccardo che al 29' ruba palla sulla tre quarti, si invola a rete ma il suo tiro viene abilmente respinto da Brancale. Sei minuti dopo arriva il goal della Murese, firmato però Vaccaro protagonista di un malinteso con Brancale. Il retropassaggio è vincente per la squadra di casa e vale l'1 a 0. La reazione dell'Oppido è tutta in un paio di cal-

ci di punizione che però fruttano ben poco. Nella ripresa l'atteggiamento degli ospiti è certamente più veemente, con Grieco e Santopietro che al 54' combinano bene ma la conclusione del centravanti bianco verde non inquadra la porta. Quattro minuti più tardi il pari della squadra di Manniello: Volturno lancia in profondità Grieco il cui diagonale trafigge Cocina che sbaglia completamente il tempo dell'uscita. La Murese accusa il colpo e la fisicità degli avversari, Lardo lo intuisce immediatamente e opta per il cambio Iacullo V.-Farenga con l'obiettivo di dare più quantità al centrocampo. L'Oppido però capisce le difficoltà della Murese, prende in mano il pallino del gioco ed al 65' va vicinissimo al vantaggio: Leone A. crossa per Grieco il

cui colpo di testa viene respinto sulla linea da Calocero. Al 69' ci prova Iacullo G. con un ottimo inserimento in area ma la sua conclusione viene murata da Giganti. Al 90' la doccia fredda per i padroni di casa: Vaccaro dall'out di sinistra fa partire un cross per la testa di Santagata che, tutto solo, realizza il goal del 2 a 1. Seconda sconfitta consecutiva dunque per la Murese del Presidente Pucillo, piegata in quello che è sempre stato un fortino inespugnabile. Il team di Manniello invece continua la corsa verso la vetta. La vittoria su un campo insidioso come quello di Muro Lucano, rappresenta certamente un'iniezione di fiducia che consente di poter continuare a credere fortemente nella vittoria finale del torneo. Maurizio Cardone

Il pubblico Murese

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Sport 39

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

Doppietta di Cannillo e Margiotta nel primo tempo, poi Andriotti chiude il conto

Dimostrazione di... Fortis Netta affermazione sul Picerno e il primato viene consolidato FORTIS MURGIA 4 PICERNO 0 FORTIS MURGIA: Napolitano, Chessa, Daddario, Maurelli (28’ st Martimucci), Cannillo, Delle Foglie, Lorusso, Sardella (38’ st Digirolamo), Margiotta, Grassani D., Ferragina (15’ st Andriotti). A disposizione: D’Elia, Piergiovanni, Pastore, Castoro. Allenatore Squicciarini. PICERNO: Lettieri, Albano (31’ st Marchese), Naturale, Pezzullo, Mazza, Cozzolino, Fringuello, Castagno, Santarsiero (12’ st Santamaria), Mastroberti, Laurino (5’ st Passanati). A disposizione: Mentari, Bernabei, Salvia, Caivano. Allenatore Caivano. ARBITRO: Santoro di Venosa (La Grotta e Russo). RETI: 5’ pt e 27’ pt Cannillo, 43’ pt Margiotta, 33’ st Andriotti. NOTE: Gara giocata a porte chiuse sul sintetico del “Gaetano Scirea”. Ammoniti: Grassani D. e Sardella del Fortis; Cozzolino del Picerno. Fuorigioco: Fortis 1, Picerno 7. Angoli: Fortis 7, Picerno 4. Recuperi: 2’ pt e 2’ st. MATERA - Che Fortis! Con naturalezza e decisione la squadra di Squicciarini si

sbarazza del Picerno con un 4-0 che non lascia scampo ad alcuna recriminazione. In pratica il Picerno non ha quasi mai impensierito la retroguardia di casa e quando ci ha provato è stato bravo Napolitano a sventare ogni velleità ospite. Protagonista di questa vittoria è senza dubbio il difensore centrale Ivan Cannillo capace con una doppietta di testa di sbloccare la gara e poi raddoppiare in meno di mezz’ora. Ottimo il suo tempismo su i calci piazzati di Sardella. Poi Margiotta, prima del riposo, ha messo il punto esclamativo e nella ripresa, dopo aver controllato il match, è arrivato anche il quarto gol di Andriotti. Dopo il poker ci sono state anche diverse occasioni per dilagare, ma il punteggio non è più variato. Così il primo posto è sempre in mano ai murgiani che guadagnano sul Valdiano, mentre resta due il margine sull’Angelo Cristofaro di Oppido, vittorioso a Muro Lucano. La cronaca della gara si apre con un tiro di Margiotta dopo 3’ su tocco invitante di Daniele Grassani. Poi subito il gol: punizione di Sardella, palla al centro per la testa di Cannillo che ruba il tempo alla difesa ospite e sigla il vantaggio. Al 13’ il pallonetto di Margiotta è

Caivano attacca l’assistente e Squicciarini MATERA - Al termine della gara il tecnico del Picerno, Lino Caivano, ammette la superiorità del Fortis, ma allo stesso tempo se la prende con il primo assistente arbitrale e con Squicciarini: «La superiorità del Fortis Murgia è netta. La sconfitta ci sta tutta. Come nostro solito prendiamo gol su palle inattive, questo è uno dei nostri difetti. Mi dispiace solamente per il comportamento dell’assistente che ci ha deriso ogni qualvolta ci ha segnalato, nella ripresa, un fuorigioco. E poi sono dispiaciuto per l’atteggiamento provocatorio avuto dal tecnico della Fortis». In merito a questa dichiarazione Pasquale Squicciarini ha tenuto a precisare che: «Non ho assolutamente avuto alcun comportamento provocatorio. Mi sono limitato a difendere e tutelare il direttore

di gara visto il “continuo parlare” da parte della panchina del Picerno. Non vedo che necessità avevo di provocare mentre stavo conducendo largamente la partita». Poi lo sguardo lo si sposta sugli aspetti tecnici della gara: «Abbiamo interpretato alla perfezione - dice Squicciarini - la gara, aggredendo il nostro avversario sin dai primi minuti. Siamo stati bravi con Cannillo a segnare su due azioni di palla inattiva. Prima del riposo abbiamo chiusi la gara con Margiotta. Nella ripresa abbiamo controlalto maggiormente facendo rifiatare un po’ di calciatori. Poi è arrivato uno splendido quarto gol, frutto di una giocata in velocità. Potevamo ancora andare a segno, ma va bene così». a.mutasci@luedi.it

Ivan Cannillo

salvato sulla linea da un difensore ospite, sulla ribattuta ci prova di testa Grassani, ma il portiere Lettieri risponde presente. Un minuto più tardi ci prova ancora Margiotta dalla lunga distanza, ma Lettieri interviene senza problemi. Al 16’ ci potrebbe stare un rigore per il Fortis per il tocco di mano in area di Albano sul cross di Grassani. Protestare non serve anche perchè al 27’ ancora Cannillo va a segno, realizzando la sua doppietta. Punizione del solito Sar-

della calciata verso il secondo palo; Cannillo è bravo nella scelta di tempo e va ad incrociare di testa trovando la rete nell’angolo opposto. . Dopo il 2-0 il Picerno accenna ad una reazione e al 33' Mazza non trova la giusta traiettoria su calcio d'angolo e poi Castagno prova il tiro dalla distanza. Al 35' bella combinazione tra Mastroberti e Laurino, ma la difesa interviene mentre la panchina del Picerno chiede il calcio di rigore. Ma al 43' Margiotta mette la parola fi-

ne sulla gara con un preciso diagonale a conclusione di una bella azione sviluppata sulla trequarti. Prima del riposo c'è spazio per la parata di Napolitano sulla punizione di Castagno. La ripresa si apre con l'occasione sprecata da Ferragina che solo soletto dinanzi al portiere calcia debolmente. Al 18' è ancora bravo Napolitano ad intervenire sul colpo di testa di Cozzolino. Al 28' la conclusione di Mastroberti termina al lato. Al 30’ Fringuello va anche in

gol per il Picerno, ma la palla al momento del cross era già uscita. Al 33’ il gol di Andriotti che porta a conclusione una splendida azione, tutta di prima, avviata da Daddario, che serve Martimucci, che gira per Margiotta, che serve Andriotti che fa 4-0 per la gioia dei rosanero. Prima della fine del match ancora due occasioni per Sardella e Andriotti, ma il risultato non cambierà più. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

Gli aragonesi strappano ai campani un punto pesante. Traversa di Savoni in coda E’ decisivo Falivena

Al solito Salamone risponde Troiano Policoro ko Il Ferrandina fa tremare il Valdiano a Ricigliano VALDIANO FERRANDINA

1 1

RICIGLIANO POLICORO

RUGGIERO VALDIANO (4-4-2): Serra (dal 20’st Pucciarelli); Colombo, De Luca, Di Falco, Malito; Amoroso, Petilli A, Pascuzzo, Bianco(dal 40’st Polito); Petilli G, Salamone. A disp. D’Alto, Romano, Celano, Pecorelli, Garone. All. Masullo. FERRANDINA (4-4-2): D’Angelo;Melillo, Russo, Barbone (dal 1’st Cioce), Orlino; Troiano, Salvemini, Savoni D, Moramarco (dal 28’st Kore); Caporosso,Marzigliano. A disp. Conte, Scoraggi, Loschiavo, Porcelluzzi. All. Savoni A ARBITRO: Cappiello della sezione di Matera. Assistenti: Russo della sezione di Matera e Delfino della sezione di Potenza. RETI: Salamone ( R V ) al 45’pt e Troiano ( F ) al 20’st. NOTE: Ammoniti: Amoroso e Malito ( R V ). Spettatori : 250 circa. CASALBUONO - Le due compagini si sono affrontate a viso aperto dal primo all’ultimo minuto e le due difese hanno prevalso sui rispettivi attacchi. Ai punti la squadra dei padroni di casa ha avuto delle nitide occasioni che dovevano essere concretizzate in modo diverso per restare in corsa per una posizione importante per affrontare i play-off. La gara inizia con la compagine di Masullo che prova ad affondare i ragazzi del Ferrandina che hanno dimostrato tutto il loro valore e l’organico messo insieme da mister Savoni Amedeo sarà protagonista di una rimonta tra le più memorabili della storia di questi campionati. Al 4’ pt tiro di Petilli e parata del portiere D’Angelo. Ancora la Ruggiero Valdiano con il giovane Petilli che tira a botta sicura ma il pallone finisce fuori. Brivido per i padroni di casa con Marzigliano che si invola sulla fascia gran tiro

1 0

COMPRENSORIO TANAGRO: Guerriero, Giordano, Gaudiosi, Piegari R., Pignata, Corsaro, Piegari V., Esposito, Falivena, Mazzeo (40’ st carleo), Bochicchio (35’ st Tommasiello). All. Dente. POLICORO: Chiarelli, la Rocca, Martino (35’ st Taffuso), Saccente, Nuzzi, Miraglia, Lops, Carlo Magno, Russo (28’ st De Palma), Savoia, Zizzania. All Passarelli (squalificato). ARBITRO: Colangelo di Potenza. RETI: 38’ pt Falivena.

Salamone, autore del vantaggio del Valdiano e mister Savoni del Ferrandina

e strepitosa risposta di Serra che devia la sfera in angolo. Ancora Petilli Giovanni al 30’ pt con un tiro da fuori e parata di D’Angelo. Cerca la via della rete anche il bomber Giuseppe Salamone ma il suo tiro finisce tra le braccia di D’Angelo. Allo scadere del primo tempo la Ruggiero Valdiano passa in vantaggio, cambio veloce Petilli G. verso Salamone che con un gran tiro infila la porta difesa da D’Angelo 1-0. Con questo risultato si conclude anche la prima frazione. Nella ripresa la compagine del Ferrandina cerca più insistentemente la via del pareggio e lo trova al 15’ st con un gran

tiro su punizione del bravissimo Troiano che infila l’angolo della porta di Serra. La compagine di mister Masullo deve fare a meno del portiere Serra che nell’azione del gol resta infortunato, al suo posto fa l’esordio il giovanissimo Pucciarelli che si dimostrerà all’altezza della fiducia che la società ha in lui. Polito su cross di Petilli Antonio sfiora l’incrocio al 25’ st. Sbaglia anche Salamone al 33’ st che impatta male la sfera e quest’ultima finisce fuori. Gran tiro da fuori di Savoni Dario e la traversa salva il giovane Pucciarelli e la compagine di Masullo da una beffa. La partita nonostante i

continui attacchi finali alla porta di D’Angelo si conclude con il risultato di 1-1. A fine gara mister Masullo era dispiaciuto per il risultato finale ma in condizioni deficitarie d’organico oggi questo risultato può anche starci. Felicissimo mister Savoni Amedeo che continua la scia positiva. Buono l’arbitraggio del signor Cappiello di Matera. Continua la scia positiva del Ferrandina che nel girone di ritorno nelle nove gare giocate ha vinto tre gare, pareggiato quattro volte ottenendo solo due sconfitte con il Ricigliano e l’Angelo Cristofaro. Giuseppe Senatore

BELLA VITTORIA nel turno casalingo del Comprensorio Tanagro contro il Policoro. Si lacia subito vedere il nuovo acquisto del Comprensorio Tanagro Mazzeo con un bellissimo lancio per Esposito che dal limite sfiora di poco la traversa. Policoro previdente a chiudere tutti gli spazi mettendo così in difficoltà i padroni di casa a centrocampo. Al 25’ bella occasione per il Comprensorio Tanagro : palla di Falivena per Bochicchio che calibra bene il tiro che termina però alto sopra la traversa. Al 38’ arriva la rete per i padroni di casa: tiro di Esposito per Mazzeo che di sponda passa il pallone a Falivena che finalizza l’azione con un notevole eurogol. Nella ripresa Comprensorio Tanagro dopo il gol ancora più determinato a fare sua la vittoria con continue manovre arrembanti in area avversaria su una delle quali viene atterrato Mazzeo poco prima dell’area. Ciò scaturisce una punizione a favore per i locali: batte Esposito, ma il pallone termina alto sulla traversa. Nota storta della giornata il spettacolare gol su rovesciata annullato su un fuorigioco dubbio a Mazzeo. Nelle ultime frazioni di gioco, sugli sviluppi di un calcio d’angolo tentativo di testa di Pignata il cui pallone viene deviato in angolo dal portiere ospite. Gara che si conclude con la vittoria del Comprensorio che si pone così a quattro punti di distanza dalla prima in classifica Fortis Murgia. Prossimo turno per il Comprensorio Tanagro la gara in trasferta con il Viggiano.

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40 Sport


Il Rionero crea molto ma non riesce a concretizzare. Play-off più lontani

Vultur, recupero fatale La rete di Chirichella al 93’ rilancia le ambizioni del Viggiano VULTUR VIGGIANO

Atella risale 9 gol a Irsina IRSINESE ATELLA

0 9

IRSINESE: Lamuraglia, Ferrante, Navarra, Angiulli, Picerno (Pellicciari), Nardiello (Cirilli), Santovito, Pepe, Mastrolillo V., Loviglio, Valente (Renna). A disp. Chiaradia, Mastrolillo A., Gigante. All. Pepe. ATELLA MONTICCHIO: Sicuro, Strozza, Colangelo, Larotonda V., Caselle, Telesca, Larotonda G. (Angelillo V.), Camelia (D'Urso D.), Valente, Carriera, Rinaldi. A disp. Di Biase, Mannucci, Angelillo F., Manfreda, Rosiello. All. D'Urso P.. ARBITRO: Vicino di Moliterno (Pecoraro-Granieri). RETI: pt 2' Strozza, 9' Carriero, 15' Rinaldi, 27' e 42' Valente; st 6', 9' e 10' Rinaldi, 44' D'Urso D.. L'ATELLA approfitta del turno più che abbordabile che lo vedeva di scena sul campo dell'Irsinese e riprende di slancio la sua marcia in classifica. Tutto facile contro i baby materani per i ragazzi di Pasquale D'Urso , che sbloccavano subito il risultato con Strozza e andavano poi a segno altre quattro volte nel primo tempo. Rinaldi (quattro gol, di cui tre nel giro di appena quattro minuti a inizio ripresa) e Valente (doppietta) i più prolifici tra le file dei vulturini. Che così si mettono alle spalle il ko casalingo di sette giorni fa col Ricigliano, e guadagnano una posizione in classifica (ora sono settimi) sfruttando il passo falso della Murese. sport@luedi.it

0 1

Umori opposti

VULTUR RIONERO: Paratore, Larotonda, Di Tolve, Carretta (al 70' Zona), Lanciano, Rapolla, Callimo, Izzi, Messeri, Argenti, Di Francesco. All: Finamore. A disp. Zucale, Lamorte, Marmora, Filidoro, Chimenti. VIGGIANO: Perna, Laneve, Papaleo (46' De Gregorio, al 75' Gargano), Chirichella, Stefani, Cicchelli, Spera, Piscopia, Campisano (al 43'Salera), Sanchirico, Marchese. All: Vita (Villani squalificato). A disp. Nigro, Marsicovetere, Mero, Laviano. ARBITRO: Capolupo di Matera. Assistenti: Pescuma di Venosa e Cantiani di Genzano. RETI: Al 93' Chirichella. NOTE: spettatori circa 200. Ammoniti: Paratore, Cicchelli, Larotonda e Laneve. Angoli,Vultur 7;Viggiano 1.

La Vultur prima del match

RIONERO IN VULTURE - Sconfitta immeritata per la Vultur Rionero, pur dominando per quasi tutta la partita, è stata trafitta in pieno recupero, al 93' sull'unico tiro insidioso con Chrichella, abile a sfruttare una corta respinta della difesa ospite, su tiro di Salera, ben servito dall'instancabile Sanchirico. La Vultur è stata quasi sempre in possesso di palla, sia quando era controvento (1° tempo) che a favore, ha collezionato tante occasioni da gol, ma i suoi avanti non hanno mostrato la necessaria freddezza davanti la porta. Adesso si fa preoccupante la posizione di classifica per la squadra cara al presidente Grieco ed al mister Finamore. E' stato osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa di un ex giocatore di serie D della Vultur, il prof. Renato Libutti.La cronaca. Al 1' Piscopia,

scende indisturbato, va al tiro, palla a lato. Al 5' su angolo battuto da Spera, Campisano in semirovesciata colpisce la traversa. Al 7' Larotonda per Callimo, che viene fermato in angolo. Al 9' Rapolla per Messeri che manda a lato. Al 14' su lungo lancio di Larotonda, Messeri mette al centro una palla per Di Francesco, che non arriva. A favore di vento, il Viggiano stenta ad arrivare in porta. Al 18' Rapolla per Messeri, lanciato a rete, che, in contrasto con l'avversario, cade a terra, per l'arbitro è tutto regolare. Al 20' Callimo, servito da Larotonda (sempre presente nelle azioni importanti), da due passi dalla porta non forza il tiro, il portiere para. Al 22' Argenti e 30' Di Tolve vengono fermati dall'arbitro per un dubbio fuorigioco, segnalato dal collaboratore Cantiani. Al 28' Izzi conclude di poco a lato. Al 31'

In casa ospite c'è euforia. L'allenatore Villani, ha seguito la partita dalla tribuna perché squalificato. A fine partita ha riferito: “ il risultato è bugiardo, la Vultur ha giocato di più ed il pareggio sarebbe stato il risultato giusto. I miei ragazzi ci hanno creduto ed alla prima occasione hanno colpito”. Incasa dellaVultur ildirigente Vitino Curatella, quasi in lacrime, ha aggiunto: “non abbiamo concretizzato le tante occasioni da gol avute,alcuni giocatori non mostrano la necessaria freddezza e cattiveria davanti la porta avversaria. Il calcio non perdona, chi sbaglia paga. Questi tre punti ci servivano per un campionato tranquillo. Alcuni tifosi contestano il mister, non vedo le ragioni”. l.z. Messeri, su cross di Larotonda, di testa non centra la porta. Al 33' Callimo per Messeri, che viene anticipato da Stefani, che mette in angolo. Al 35' Larotonda per Messeri, che pur decentrato sulla destra, fa partire un tiro che scheggia la traversa. Al 40' su cross di Izzi, Rapolla, su fuorigioco non riuscito, tutto solo controlla e tira, palla deviata dal portiere in angolo. Al 44' è Larotonda a concludere debolmente sul portiere, su punizione di Rapolla. Al 46' Perna si salva di pugno, su una punizione di Rapolla. Al 50' Izzi per Larotonda che va al tiro, palla deviata in angolo da Perna. Al 52' su punizione di Sanchirico, Paratore in tuffo respinge. Al 60' Rapolla per Messeri, è il portiere Perna ad anticipare fuori area di testa, l'attaccante vulturino. Farebbe bene ad avanzare il proprio baricentro la Vultur, visto che

gioca ad una sola porta. Al 65' Argenti di tacco libera Di Francesco sulla fascia, entrato in area, si allunga la palla e…spreca. Al 70' Larotonda, in area decentrato, invece di passare ai compagni liberi, conclude addosso al portiere. Al 71' Callimo, servito da Izzi in area avversaria, conclude a lato. Al 77' è Izzi, dopo un'azione personale, da pochi passi a spedire alle…stelle. All'80' Larotonda colpisce bene, ma la sagoma di un avversario ferma la sua conclusione. All'86' è Di Tolve a fermare Salera, servito da Sanchirico. All'87' Izzi per Larotonda, conclusione deviata in angolo da Stefani. Nei quattro minuti di recupero, al 93' il Viggiano va inaspettatamente in vantaggio con Chirichella, subito dopo è Rapolla da buona posizione a fallire il pareggio, palla alle…stelle. Lorenzo Zolfo

Il neo arrivato brasiliano è subito decisivo. Jonici sempre più quinti Genzano-Tolve a reti bianche

Schettino-Lima: il Borussia riparte Brutto derby All’Avigliano non è bastato Fiorino Vince la noia BORUSSIA P. AVIGLIANO

2 1

BORUSSIA: Coretti, Manolio, Buongiorno, Giannini, Ripoli, Robertazzo, Cappiello (81' Pendinelli), De Oliveira Lima, Moliterni, Schettino, Margiotta (67' Gialdino). A disp: Suriano, Puppio, Ricciardulli, Pennetta, Romano. All: Viola (in panchina D'Angoia e Suriano). AVIGLIANO: Castaldo, Muzzillo, Sabia, Sileo, Carlucci (84' Viggiano), Coviello, Fiorino, Sabato (61' Vaccaro), Tornillo, Di Pietro, Darwish. A disp: Raimondi, Sabato, Sarr, Lorusso. All: Filadelfia. ARBITRO: Sassanelli di Bari (Paolillo - Autieri). RETI: 6' Fiorino (Av), 7' Schettino (B), 27' Lima (B). NOTE: ammoniti Fiorino e Vaccaro (Av); espulso al 65' Schettino del Borussia per somma di ammonizioni. POLICORO - Torna a sorridere il Borussia Pleiade che, davanti al pubblico amico del “Rocco Perriello”, supera per 2 a 1 l'Avigliano e riprende il suo cammino in campionato. Una gara molto combattuta che ha visto l'atteso esordio in campo, con la maglia jonica, del brasiliano De Oliveira Lima, giocatore di grande esperienza che ha fatto subito la differenza. La gara si apre con i padroni di casa in avanti: cross di Cappiello per Schettino che spizzica di testa, palla rinviata dal portiere. Pochi minuti dopo e al 6' l'Avigliano passa in vantaggio, trasformando in rete la sua prima azione: assist di Tornillo per Fiorino che, solo in mezzo all'area di rigore, si gira e spedisce la palla nell'angolino basso, con Coretti che si allunga ma non ci arriva. La gioia degli

Suriano: «Possiamo finire in crescendo» E' grande la soddisfazione per il successo del Borussia e per la buona prova d'esordio del brasiliano Lima. Si legge sul viso di mister Pino Viola che, a causa dell'espulsione rimediata domenica scorsa a Matera, ha diretto i suoi ragazzi dalla tribuna e preferisce non rilasciare nessuna dichiarazione. Ad esprimerla tutta ci pensa Rocco Suriano, ieri in panchina insieme al dirigente D'Angoia. “ E' stata una partita molto maschia, avevamo alcune assenze importanti che in campo si sono sentite, ma i ragazzi hanno saputo affrontare al meglio la gara, portando a casa la vittoria. Buonissimo l'esordio di Lima che, per emergenze tattiche, non ha giocato nel suo ruolo, rimanendo a centrocampo, ma comunque ha creato molte azioni. Ottima anche la prova di Buongiorno, che ha recuperato parecchi palloni fondamentali. Con questo gruppo abbiamo buone possibilità di disputare i play - off e di affrontare al meglio l'ultima parte della stagione”. Grazie alla vittoria di ieri il Borussia raggiunge quota 40, conferma il quinto posto assoluto in classifica e tiene a distanza le dirette inseguitrici Murese, Viggiano, Vultur e Atella. e.c. ospiti dura pochissimo visto che al 7' ci pensa Schettino a rimettere le cose a posto: bel passaggio di Lima per il 10 biancorosso, il cui diagonale è imprendibile per Castaldo. Uno a uno e si ricomincia. Schettino ci riprova subito ma questa volta il portiere aviglianese anticipa e blocca. Al 13' sono gli amaranto ad essere pericolosi con Fiorillo: Coretti è attento e rinvia. Eppure sono i padroni di casa a dettare gioco; l'immancabile gol arriva al 27' ed è una perla di Lima: la sua punizione di sinistro aggira la barriera e si insacca in rete, alle spalle di un incolpevole Castaldo. Al 35' l'Avigliano ci prova con Tornillo, lasciato solo dalla difesa jonica; il suo tiro è pericoloso ma Coretti non fallisce. Un minuto dopo e tocca al Borussia con una nuova punizione di Lima, Margiotta raccoglie al volo e la palla finisce di poco sopra la traversa.

A pochi minuti dal fischio dell'arbitro sembra rete per i padroni di casa: Lima lancia Schettino che tira e già festeggia, ma la palla è di pochissimo fuori. La seconda frazione di gioco si apre con gli jonici in avanti, ancora grazie alle giocate del 20 brasiliano: al 58' i biancorossi sfiorano la rete con Moliterni, il cui tiro è vicinissimo al palo. Ma l'Avigliano non è domo e prova ad agguantare il pareggio, complici anche alcune distrazioni della difesa jonica. Al 76' Sabia ci prova con un tiro dalla distanza, bloccato dall'estremo difensore policorese. Gli ospiti tentano fino alla fine, sfruttando anche la superiorità numerica, visto che al 65' Schettino è espulso per somma di ammonizioni. Tentativi inutili, il Borussia stringe i denti e porta a casa i meritati tre punti. Eleonora Cesareo

GENZANOB. TOLVE

0 0

GENZANOBANZI: Tedesco, Militello, Mele, Sansone, Russo, Lucarelli (20’ st Ziliotto), Porfido (32’ st Neacsu), Ronzullo, Stolfa (27’ st Gorga), Bozzi, De Oliveira. A disp. Laginestra, Di Stasi, Teto, Ricchiuti. All. Natiello. REAL TOLVE: Perillo, Srubbo, Mazzacane, De Nicola, Santarsiero, Benedetto, Caccavale, Astudillo, Di Cecca, Damiano, Momtenegro (45’ st Bochicchio). A disp. Serbani, Lardiello, Santorsa. All.Squicciarini. ARBITRO. Pagano di Caserta. NOTE: giornata primaverile. Terreno in perfette condizioni. Spettatori 350 circa con rappresentanza ospite. Ammoniti Militello, Montenegro, Stolfa, Astudillo, Neacsu, Mele. GENZANO - Gli assenti hanno sempre torto eccezion fatta per Cacace, Vigliucci fermati dal giudice sportivo e dell'infortunato Cannito per i padroni di casa e per mister Barbi assente ingiustificato sulla panchina ospite. Chi ha pagato il biglietto dovrebbe chiedere il rimborso, mentre chi ha scelto di fare altro ha speso meglio il suo tempo, chi scrive

non ha molto da dire in termini di cronaca. La peggior partita della stagione finora vista al comunale di Genzano finisce a reti bianche il primo match dell'Alto Bradano, domenica prossima secondo atto il GenzanoBanzi renderà visita alla vice capolista Angelo Cristofaro, gara scadente per contenuti tecnici e tattici ed agonistici poche le occasioni degne di nota. Minuto 19 cross di Stolfa il brasiliano De Oliveira con un colpo di testa manda la sfera sul palo alla sinistra di Perillo, minuto 23 l'arbitro annulla ingiustamente una rete ai padroni di casa Sarrubbo con un pallonetto manda la sfera nella propria porta, ma il direttore di gara ravvede una spinta di De Oliveira. Saranno queste le occasioni più importanti della gara per i padroni di casa. Per la formazione tolvese, da segnalare alcune incursioni di Benedetto e Austidillo, qualche calcio di punizione senza effetto di Montenegro e Damiano. Tutti al minuto 94 tutti ringraziano il direttore di gara per il triplice finale conviene con noi mister Natiello: “ Una brutta gara, pagate le tante assenze, guardiamo il bicchiere mezzo pieno, un piccolo passo in avanti in chiave salvezza”. Giulio Carcuro

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Sport 41

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

Risultati e classifica Balvano-Pietragalla

24ª giornata Marcatori

1-6

4' pt Alfonso (P), 24' pt e 25' st Piacenza (P), 35' pt, 9' st e 14' st Cammarota (P), 11' st Bovino (B)

Bella-R. Irsina

1-0

PIETRAGALLA

52

23 15 7

1 44 12 11 9

2

0 25 5 12 6

5

1 19 7 32 +7

0-0

MOLITERNO

50

23 15 5

3 39 16 11 8

2

1 22 8 12 7

3

2 17 8 23 +5

SANTARCANG.

44

24 14 2

8 36 27 12 9

1

2 21 8 12 5

1

6 15 19 9

MIGLIONICO

42

23 12 6

5 42 25 12 8

4

0 24 6 11 4

2

5 18 19 17 -5

39’ st Agrisani G

Grottole-L. Montescag. Lagopesole-Bln Pignola

0-3

10' st Olita N., 43' st e 44' st Cilibrizzi

Moliterno-Rotondella

4-0

-4

BLN PIGNOLA

42

24 11 9

4 27 17 11 9

1

1 16 6 13 2

8

3 11 11 10 -4

Pescopagano-Scanzano 4-1

GROTTOLE

34

24 9

7

8 35 22 12 6

5

1 22 5 12 3

2

7 13 17 13 -14

2' pt e 31' pt Iacoviello (P), 13' pt Frabetti (S), 35' pt e 44' pt Nicastro (P)

L. MONTESCAG.

33

24 8

9

7 29 33 12 4

5

3 13 16 12 4

4

4 16 17 -4 -15

0-1

R. IRSINA

31

23 8

7

8 30 29 12 6

5

1 21 12 11 2

2

7

2-0

PESCOPAGANO

31

23 7 10 6 31 32 12 5

5

2 16 12 11 2

5

4 15 20 -1 -16

S. LAGONEGRO

28

23 7

7

9 29 32 12 5

5

2 20 11 11 2

2

7

BELLA

28

23 7

7

9 26 33 11 6

3

2 15 9 12 1

4

7 11 24 -7 -17

VARISIUS

26

24 6

8 10 31 30 12 3

5

4 19 17 12 3

3

6 12 13 1 -22

BALVANO

23

24 5

8 11 29 42 12 4

3

5 18 22 12 1

5

6 11 20 -13 -25

ROTONDELLA

21

23 4

9 10 21 38 12 3

5

4 16 18 11 1

4

6

LAGOPESOLE

13

24 4

1 19 16 51 12 4

0

8 12 21 12 0

1 11 4 30 -35 -35

A. SCANZANO

12

24 2

6 16 19 45 12 2

3

7 11 17 12 0

3

45' pt, 20' st e 25' st Genovese L., 31' st Molletta L.

S. Lagonegro-Varisius 25’ pt (a) Consoli

Santarcang.-Miglionico 5' pt Aurelio, 48'st Conte

Prossimo turno

25ª giornata 07/03/10 ore 15.00

A. Scanzano-S. Lagonegro Bln Pignola-Balvano L. Montescag.-Moliterno Miglionico-Bella Pietragalla-Grottole R. Irsina-Pescopagano Rotondella-Santarcang. Varisius-Lagopesole

9

9 17 1 -16

9 21 -3 -19

5 20 -17 -26

8 28 -26 -36

20 Reti: Lambertini (2) (Miglionico) 13 reti: Genovese L. (Moliterno) 11 Reti: Ricigliano Mau. (Bella); Petrillo (3) (Santarcangiolese) 10 Reti: Papangelo N. (R.Irsina) 9 Reti: Fiorino (4) (R.Irsina); Ripa (Rotondella); Tragni G. (1) (Varisius) 8 Reti: Buono (Grottole); Sabato (1) (Lagopesole); Alfonso, Cammarota, Pietragalla L. (Pietragalla); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro); Armaiuoli (Varisius) 7 Reti: Parisi (Bella); Cilibrizzi (BLN Pignola); Molletta G. (3), Petrocelli (Moliterno); Nicastro (Pescopagano); Martino (S.Lagonegro) 6 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Turturiello P. (Balvano); Andrulli, Tataranni (3) (Miglionico); Aurelio (Santarcangiolese) 5 Reti: Brancato (BLN Pignola); Bitetti (1), Moramarco (Grottole); Cifarelli S., Venezia (1) (L.Montescaglioso); Piacenza (Pietragalla); Ielpo (S.Lagonegro); Volpe (Varisius) 4 Reti: Laviola (1) (A.Scanzano); Falcone (Balvano); Olita, Ragone (1), Romaniello (BLN Pignola); Armento, Di Pede (Grottole); Zaccagnino (1) (Lagopesole); Carriero I. (2), Ditaranto (L.Montescaglioso); Gorga (Pietragalla); Savino (R.Irsina); Armentano (1), Lemma (Santarcangiolese) 3 Reti: Bovino M., Galantucci (Balvano); Scarfone (1) (Grottole); Mangia (L.Montescaglioso); Deceglie G. (Miglionico); Capasso, Iacoviello (Pescopagano); Guida (Rotondella); Verrone (Santarcangiolese); Bellomo (Varisius)

Alfonso apre le danze, poi la doppietta di Piacenza. Cammarota chiude il conto con un tris

E’ un Pietragalla tennistico La capolista travolge il Balvano e ora pensa al recupero che vale la stagione BALVANO PIETRAGALLA

1 6

BALVANO: Roberto, Galante (49' Bovino), Iacullo, Turturiello P., Limmatola, Simone, Matturro, Falcone, Cozzi (46' Cuozzo), Petraglia (80' Turturiello C.), Galantucci. All. Turturiello P. PIETRAGALLA: Ciriello, Di Tomaso, Di Bello, Carlucci, Pappalardo, Alfonso (80' Lichinchi), Gorga (71' Summa), Pietragalla L., Cammarota (59' Pietragalla M.), Pallotta, Piacenza. All. Potenza D. ARBITRO: Albano di Potenza (De Luca-Sapienza) RETI: 4' Alfonso (P), 24' e 70' Piacenza (P), 35' e 54' e 59' Cammarota (P), 56' Bovino (B) NOTE: Spettatori 150 circa con nutrita rappresentanza ospite. Ammoniti: Galante e Simone (B), Pietragalla M. (P) VIETRI DI POTENZA - Sei gol ed una strepitosa prestazione, su tutti quella di Gorga e Cammarota, ed il Pietragalla tiene la leadership del campionato. Ma dovremo stare qui a raccontare un'altra partita, solo se la terna arbitrale di ieri avrebbe concesso, sull'uno a zero ospite, un gol regolarissimo di Galantucci e un rigore sacrosanto, al Balvano (uscita a vuoto di Ciriello sulle gambe di Galantucci). Ma purtroppo, tra lo stupore di tutto il pubblico, in entrambe le occasioni, accadute nei primi 13', per l'arbitro è stato tutto regolare, e a nulla sono valse le vibranti proteste del Balvano, che ancora una volta ha visto subire torti arbitrali molto vistosi. Ma alla fine, il Pietragalla ha meritatamente vinto e ha giocato davvero una splendida partita, senza alcuna sbavatura. Tre gol per tempo che sono valsi alla squadra di mister Potenza tre punti d'oro,

Peppe Cammarota

su un campo difficile dopo le ultime due buone prestazioni del Balvano, che ritorna ora nella zona calda della classifica. Al 4' ospiti in vantaggio: punizione di Pietragalla L. da centrocampo e

preciso stacco di testa di Alfonso che non lascia scampo a Roberto: 0-1. Ma il Balvano pareggia subito (7'), ma il gol viene ingiustamente annullato: punizione di Petraglia, allunga di testa Falcone, tiro sotto la traversa di Galantucci. Ma il guardalinee segnala un fuorigioco che scatena le giustificate proteste balvanesi. Al 13' Galantucci lanciato, supera un difensore, entra in area e viene praticamente “abbattuto” (entra sulle gambe) dall'estremo del Pietragalla Ciriello. L'arbitro lascia correre tra il clamore generale. Sale così in cattedra il Pietragalla, che al 24' sigla il 20 con Piacenza che, complice la difesa disattenta, arpiona la palla, scarta tutti e gonfia la rete. Il tre a zero

arriva al 35', con Cammarota: un eurogol, riceve palla, evita un avversario e gran botta all'incrocio che gli vale la standing ovation. Nel secondo tempo ancora monologo della capolista: Cammarota riceve palla da Piacenza e dal limite mette un'altra palla all'angolino (0-4). Si sveglia il Balvano che prima sbaglia una facile occasione, e poi va in rete con Bovino dopo la respinta di Ciriello. Ma è ancora il Pietragalla a stupire, e va in gol al 59' ancora con Cammarota, che effettua il tap-in vincente dopo il tiro parato a Gorga. Sesto ed ultimo gol al 70', ancora con Piacenza, che insacca di testa all'incrocio su cross di Alfonso. Claudio Buono sport@luedi.it

Finisce 0-0 il derby tra Grottole e Montescaglioso. Traversa di Prisco

Un pareggio a reti bianche GROTTOLE MONTESCAGLIOSO

0 0

GROTTOLE: Bellino, Carbone, Scarfone, Buono, Lanzolla, Graniello, Di Pede, Paladino, Carbone, Armento, Prisco. All. D'Ascanio MONTESCAGLIOSO: Cifarelli, Tafuno, Di Taranto, Simmarano, Mossuti, Casalingo, Raddi, Petruzzo, Mangia, Carriero, Venezia. All. Menzano ARBITRO: Salvatore di Potenza (Lattanzio-Macrì) UN PUNTO a testa per Grottole e Montescaglioso. E' terminato a reti bianche l'incontro tra le due formazioni materane che hanno confermato di meritare la buona posizione occupata in classifica. Nel primo tempo, i padroni di casa del Grottole sono stati più incisivi e spregiudicati. Più fortunati, invece, nella seconda frazione quando Mangia, per il Montescaglioso, ha sciupato una ghiottissima occasione: tutto solo davanti la porta difesa da Bellino non è riuscito a mettere la sfera

nel sacco, grazie ad un’ottima parata del numero uno locale. Recriminazioni da parte del club di D'Ascanio, invece, per l'incrocio dei pali colpito da Prisco nel primo tempo e per l'occasione sciupata da Di Pede, sempre nella prima frazione di gioco, che ha mandato la sfera fuori bersaglio da buona occasione. Questo il commento dell'atleta in forza al Montescaglioso, Ivan Carriero, che alla fine si ritiene soddisfatto del pari finale, risultato più giusto per quanto offerto e fatto vedere da entrambi i club nei novanta minuti di gioco. “Il risultato di parità ci sta tutto. E’ certamente il più giusto - ha spiegato. Alla fine, infatti, tutte e due le formazioni hanno conquistato un punto che torna sempre utile per la classifica e che le fa restare tutte e due nelle zone medio alte”. Con questo pareggio, infatti, il team allenato da mister D’Ascanio ha messo in cassaforte il trentaquattresimo punto, mentre il Montescaglioso, segue a ruota con una sola lunghezza in meno. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

La Santarcangiolese compie il sorpasso SANTARCANG. 2 MIGLIONICO 0 SANTARCANGIOLESE: Annunziata A, La Canna V, Totaro, Lo Zito G, Gallo S, Armentano V (37' st Malaspina N), Aurelio, Cavallo I (43' st Conte), Petrillo, Di Luca, Cavallo F (23' st Perrone). A disposizione: Bonavita, Roseti C, Cifarelli, De Salvo V. Allenatore Chiappetta. MIGLIONICO: Capozzi, Acito (1' st Cappiello), D’Aria (21' st Corleto), Salluce (37' st Fattore), Manzella, Galeota, De Ceglie Giuseppe, Venezia, Lambertini, Tataranni, Andrulli. A disposizione: De Ceglie Vito, Vita, Battilomo M, Battilomo A, Grande. Allenatore Motta. ARBITRO: Di Noia, (Ferrara e La Sala) RETI: 5' pt Aurelio, 48' st Conte NOTE: Ammoniti: 26' pt Acito, 41' pt Petrillo, 28' pt Gallo, 30' st Lambertini, 45' st Tataranni. Espulsi: 44' st Venezia SANT’ARCANGELO - I padroni di casa espugnano il terzo posto ai materani. Con una vittoria determinante i giallo-rosso si portano a 44 punti contro i 42 del Miglionico. Fin dai primi minuti le due formazioni si dimostrano combattive. La Santarcangiolese entra da subito in partita e siamo solo al primo minuto quando Aurelio colpisce il palo con un tiro da fuori area. Solo quattro minuti e arriva il vantaggio. Su apertura di Petrillo, Aurelio già in area stoppa la pal-

la e con un destro conquista l'1 a 0 per i padroni di casa. Gli attacchi continuano e al settimo minuto Petrillo si libera dagli avversari lanciando la palla nuovamente ad Aurelio che avanza e passa a Cavallo ma Capozzi difende la porta. Dopo il primo quarto d'ora, il Miglionico si affaccia nell'area avversaria con l'avanzare di Galeota che piazza in mezzo una palla per Lambertini che tenta il goal ma Annunziata salva il vantaggio. Siamo al 30' quando Daria conquista terreno ma Gallo riesce a frenare l'avanzata che termina nelle mani di Annunziata. Altri 4 minuti e Capozzi sta per commettere un errore madornale. Sbaglia a ricevere un retropassaggio del difensore e fortunatamente sfiora con i tacchetti delle scarpe la palla che finisce fuori sfiorando il palo. Ultime battute del primo tempo quando un'azione dubbia in area porta all'ammonizione di Petrillo per simulazione. La ripresa vede il Miglionico reagire anche grazie al cambio con Cappiello ma nulla di fatto, il pareggio non arriva. Tra il 17 minuto e il 27' Petrillo si affaccia più volte nell'area avversaria senza ottenere risultati, mentre al 32' Annunziata salva la porta da una punizione di Lamberti. Siamo nel recupero, la partita sembra scritta ma approfittando di un errore della difesa Conte salta il portiere e con un sinistro sigla il 2 a 0. Francesca Gresia sport@luedi.it

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42 Sport


A completare il “cappotto” rifilato al Rotondella ci pensa Molletta

Moliterno cala il poker Genovese assoluto protagonista con una tripletta: e sono 13 MOLITERNO ROTONDELLA

4 0

MOLITERNO: Lanzolla, Cirigliano, La Salvia, Savone, Mastrangelo, Molletta.D (35' Lancellotti), Albini, Genovese. L (71' Montano), Molletta.L, Petrocelli (78' Crisci). A dip: Rebechi, Forastiero, Zeverino, Genovese. A. All. Vignati ROTONDELLA: Salerno, Toscano, Scaiella (71' Mundo), Fella, Colucci (71' Di Vincenzo), Rubolino, Santarcangelo, Ripa, Guida (82' Ricciardi), Visaggi, Tarantino. A disp: Castronuovo, Erdogmus, Guida. All. Martino ARBITRO: Cardone di Moliterno (Amati e Aliano) RETI: 45', 65' e 70' Genovese.L (M), 76' Molletta. L (M) MOLITERNO - Alla fine i rossoblu rifilano un ineccepibile poker ad un Rotondella completamente inesistente in campo. Il solito Luis Genovese sigilla una bella tripletta facendo saltare, da una parte, il banco degli avversari e dall'altra

Luis Genovese sale a quota 13 in classifica marcatori

alzare i personali numeri nella classifica cannonieri. Invece a Molletta va il merito di aver chiuso l'odierna passeggiata con un supergol. Eppure per la squadra di Vignati il match è stato a tinte chiare- oscure (meglio, oscure e chiare), il primo tempo completamente da dimenticare, mentre i secondi quaratacinque minu-

ti Mastrangelo e suoi compagni si sono rimessi a giocare con le gambe e il cuore. Dicevamo dell'evanescente prima metà di gioco in cui gli schemi sembravano completamente saltati, e chi come Albini, Petroccelli e Molletta doveva orchestrare le trame d'attacco rimaneva impacciato sui propri passi. Unica azione da segnalare era quella della prima marcatura giunta quasi allo scadere di frazione: Petrocelli batteva un tiro da fermo cercando l'angolo basso alla destra del portiere Salerno, il quale non tratteneva la sfera e Luis Genovese, tutto solo, ne approfittava con un tocco leggero. Il riposo faceva schiarire le idee al Moliterno che si organizzava alla meglio per premere sugli ospiti: al 64' Genovese.L ci provava con un'azione tutta personale, ma il suo tiro finiva fuori misura. Sessanta secondi dopo il raddoppio: dalla fascia destra Molletta lanciava in mezzo nel mucchio, Lancellotti agguantava e metteva Genovese in condizioni di fi-

nalizzare, un difensore rossoblu respingeva il tiro del centravanti, ma la palla aveva già oltrepassato la linea bianca. Ospiti a questo punto in tilt, e il Moliterno ne approfittava ancora al '70: Cirigliano tagliava il gioco con un perfetto cross per la testa dell'incontenibile Genovese, l'estremo difensore ribatteva ancora, ma per attaccante la giornata era di quelle baciate dalla dea bendata, infatti si ritrovava il pallone tra i piedi e gettava dentro. Il macht a questo punto poteva dirsi chiuso, ma al 76' Molletta decideva di regalare al caloroso pubblico del Venezia una ulteriore emozione raccogliendo a volo un'apertura di Lancellotti e mandare la palla all'angolo opposto da dove era posizionato l'estremo difensore. Pratica Rotondella archiviata. E testa dello spogliatoio rossoblu già a mercoledì prossimo, quando al Venezia si disputa il recupero con primi della classe del Pietragalla. Mimmo Mastrangelo sport@luedi.it

Il Bar La Notte non fa sconti con Olita e Cilibrizzi

Punito il Lagopesole LAGOPESOLE BARLANOTTE

0 3

LAGOPESOLE: Canestrino, Coviello S., Coviello T., Lorusso, Colangelo D.; Coviello C. (16' s.t. Zaccagnino), Mecca, Colangelo N. (1' s.t. Telesca), Dragonetti, Strammiello (22' s.t. Romaniello I.); Sabato. All Alfano (influenzato, in panchina Coviello). BAR LA NOTTE: Zaccagnino, Galluzzi, Tavassi, Palladino, Santarsiero; Chiorazzo (24' s.t. Buonansegna A.), Olita Nico, Sabia V., Cilibrizzi (45' s.t. Coviello M.); Ragone, Romaniello C. (31' s.t. Sabia R.). All. Tramutola (squalificato, in panchina Stolfi). ARBITRO: Manicone di Matera (Sofia e Picerno). RETI: 10' s.t. Olita Nico, 43' s.t. e 44' s.t. Cilibrizzi.

AVIGLIANO - Il settimo sigillo negativo spinge la notte ancora un po' più vicina al Lagopesole. Dilaga nel finale il Bar La Notte, quando si spengono le ultime energie del Lagopesole. Ma prima, controlla la partita, gestisce il possesso di palla. Colpisce al momento giusto, in avvio di ripresa, poi deve solo controllare un Lagopesole che, come sempre, ci mette il cuore e la generosità di cui è straricco, ma finisce per cozzare contro i suoi endemici problemi di sterilità. Vincenzo Sabia dà la sveglia subito alla gara, Canestrino è attento sul rasoterra dal limite e manda in corner. Carmine Coviello cerca l'angolo lontano dal vertice destro dell'area spedendo fuori, prologo al momento della possibile svolta: è sempre lui che mette in mezzo un pallone che Chiorazzo tocca con la mano, Mecca, dopo una infinita pantomima per posizionare il pallone, batte debole sulla destra, Zaccagnino

respinge. E per poco non scatta subito il contrappasso, Ragone, servito da Cilibrizzi, in corsa di prima colpisce male e manda alto. Ma basta attendere 10’ dopo il riposo per vedere il risultato sbloccarsi, su corner dalla destra Nico Olita incorna di testa e mette dentro. Qui la partita finisce. Perché al di là di orgoglio e volontà il Lagopesole non riesce a mettere. Ed anzi, in due occasioni (una rovesciata al limite dell'area piccola; un tiro da fuori) è Ragone ad avere le palle buone per chiudere la gara. A farlo, ci pensa Cilibrizzi in un finale che è un incubo per il Lagopesole. In sessanta secondi, prima, lasciato solo, converge verso il centro e tocca in rete; poi sfrutta l'incursione e il cross dal fondo dalla sinistra di Antonio Buonansegna e sigla la doppietta che dà al punteggio la sua veste definitiva. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it

Il Pescopagano con lo Scanzano coglie la prima vittoria di mister Toscano PESCOPAGANO 4 SCANZANO 1 PESCOPAGANO: Rosa, Angiolillo, Perillo, Lanza A., Cantone (15' st Cantone), Tavarone, Capasso, Tummillo (38' st Laurenziello), Bergamasco, Iacoviello (36' st De Mito), Nicastro. A disp.: Briuolo, Loianno, Zelante. All. Toscano. SCANZANO:Pinelli, Gammino, Palermo, Frabetti, Leone, Castellucci, Nettis, Corleto (11' st Forcillo), La viola, Salerno (14' st Montemurro), Valinoti (34' st Marzano). A disp.: Romano, Dattoli, Di Pinto. All. Calone ARBITRO: Carretta di Venosa (Lapadula e Martinese). RETI: 2' pt e 31' pt Iacoviello, 13' pt Frabetti, 35' pt e 44' pt Nicastro. NOTE: Partita giocata a porte chiuse. Ammoniti: Capasso, Iacoviello, Frabetti e Gammino. Espulso: Pinelli. PESCOPAGANO - Inizia a da-

re i frutti sperati la cura Toscano, che contro lo Scanzano ottiene la sua prima vittoria stagionale da quando ha rilevato sulla panchina rossoblu il giovane tecnico Pantuosco. Partenza al fulmicotone del Pescopagano che dopo soli due minuti si trovava già in vantaggio: Nicastro serviva un pregevole assist al partner d'attacco Iacoviello, che metteva a sedere il portiere avversario e depositava la palla in rete. Dopo lo svantaggio gli ospiti riordinavano le idee, guadagnavano qualche metro sul campo provando a pervenire immediatamente al pareggio. Pareggio che non tardava ad arrivare, anche se in maniera quasi fortuita. Era il 13'pt quando Capasso perdeva un pallone sull'out di sinistra, liberando al cross Nettis, la sfera veniva allontana dalla difesa di casa verso il limite dell'area dove era ben appostato Frabetti, che di sinistro lasciava partire un tiro radente che terminava nell'angolo basso alla sinistra di Rosa. I

locali non rimanevano certo a guardare e al 31'pt liberavano l'estro di Iacoviello, che da posizione defilata, dopo aver lasciato sul posto con una giocata strepitosa due difensori, lasciava partire una sassata tremenda, lasciando di stucco il portiere avversario. Altri 4 minuti di gioco ed i locali chiudevano la pratica: Bergamasco, anche oggi tra i migliori in campo, metteva al centro da destra, velo di Tummillo sul portiere e per Nicastro era un gioco da ragazzi realizzare la rete del 3a1. Sul finire di tempo il Pescopagano realizzava il poker grazie ad un'apertura di prima intenzione di Cantone per Bergamasco, pallone indietro di quest'ultimo a tagliare fuori i difensori e conclusione vincente di Nicastro sul primo palo. Nella ripresa gli uomini di Toscano controllavano agevolmente il match preservando le energie per la gara di recupero di mercoledì contro il Miglionico. Gabriele Lotano

Beffa per il Lagonegro

Il Varisius Matera ringrazia Consoli LAGONEGRO VARISIUS

0 1

SOCCER LAGONEGRO: Armando, Messuti Gius. D'Agostino, Falabella N. (3’ s.t. Cantisani), Falabella A. (20’ p.t. Fiore), Consoli, Ielpo, Messuti Giamp. Mastroianni, Boreca, Verbena (22’ s.t. Limongi). All Oliva VARISIUS MT: Rondinone, Cifarelli, Cristallo, Tragni P., Campanella, Persia, Galeota, De Bellis, Tragni G. Matera, Armaiuoli. ARBITRO: Votta di Moliterno (Gioia e Mungolo) RETE: 25’ p.t. autorete di Consoli NOTE: espulsi Mastroianni (S) e Galeota (V) al 33' s.t., espulso per doppia ammonizione Fiore (S) al 40 s.t. ARCHIVIA il primo dei due impegni casalinghi la Soccer, con un pesante 0-1. Doveva essere la partita che avrebbe rilanciato gli uomini di mister Oliva ma così non è stato. I lagonegresi, che ieri hanno giocato contro il Varisius sul terreno neutro di Lauria, hanno confezionato molte occasioni da gol sia nel primo che nel secondo tempo, ma a nulla sono valsi i tiri degli uomini di Oliva, poiché il risultato cambiasse. Molto nervosismo in campo che si è acuito quando alla mezz'ora del primo tempo è arrivata l'autorete di Consoli che ha segnato purtroppo per i lagonegresi il vantaggio degli ospiti, che comunque non hanno intimorito più di tanto il portiere locale. Al di là delle assenze la Soccer ha comunque provato a fare il suo gioco ma quello che più le è mancato è stato sicuramente una rete che avrebbe fatto la differenza sboccando il risultato, ma soprattutto serviva una rete che avrebbe risollevato gli ani-

Alessandro Rondinone

mi dell'intera compagine in molte occasioni nervosa e dunque imprecisa. Dall'altro canto nulla da dire per il Varisius che ha giocato la propria partita, avendo dalla sua un portiere che ha fatto in molte occasioni la differenza in una squadra che ha approfittato sicuramente anche della fase negativa della Soccer portando a casa tre punti importanti che ora valgono tanto alla classifica dei materani. Stesso non può dirsi della Soccer, visto che la classifica si fa molto ristretta in zona bassa e che bisognerà fare i conti con i prossimi impegni, primo tra tutti quello di mercoledì contro il Real Irsina per il recupero. Complice anche indisponibilità dell'intera rosa a disposizione di Oliva, quella di ieri è stata dunque una brutta pagina, da archiviare subito per i lagonegresi, che ne sono venuti fuori male,così come le tensioni a margine della gare hanno dimostrato. Proprio in questo momento del campionato però nessun passo falso deve essere concesso poiché i tempi del campionato si sa non concedono un rilassamento eccessivo. Paola Vaiano sport@luedi.it

La rete di Angrisani spegne le speranze del Real Irsina

Il Bella pesca il jolly nel finale BELLA REAL IRSINA

1 0

BELLA: Tolve, Campanella, Glibizzi, Maruggi, Parisi A (43’ st Pacella), Ricigliano M, Parisi G (33’ st Maresca), Angrisani E, Ricigliano Mau, Remollino, Errichetti (28’ pt Angrisani G). A disp: Pagliuca, Doino C, Doino A. All: Del Pino REAL IRSINA: Lolaico, Cataldo (37’ st Masiello R), Acito, Addamiano, Gagliardi, Ventricelli, Masiello M, Scaraggi, Papangelo, Fiorino, Basile. A disp: Carlucci, Cocamazzaro, Valletta, Decollanz, Cataldo, Rizzi. All. Rizzi. ARBITRO: Cassano di Moliterno (Bonavoglia e Rago). RETE: 39’ st Angrisani G NOTE: Ammoniti: Gliubizzi, Fiorino, Lolaico, Angrisani E. BELLA - E' finita con la vittoria di misura del Bella ai danni di un Real Irsina. La prima occasione da gol del match è passata tra i piedi di Parisi G, che, servito da Ricigliano Mauro, non inquadra la porta. Dopo un tiro fuori misura di Fiorino, al 19' ci riprova Errichetti. L'attaccante di casa, imbeccato da Parisi G, sparacchia dinnanzi al portiere. Al 22', l'Irsinese tenta di beffare il bella. La telefonata di Basile, apparentemente di facile pre-

sa, mette a disagio Tolve. Fiorino si avventa sulla sfera, ma il portiere di casa rimedia alla meno peggio. Ancora Parisi G, al 28', sull'out di destra, favorisce l'inserimento di Parisi A sulla corsia di sinistra, affidandogli un pallone delizioso. Parisi A di prima intenzione colpisce con forza, facendo la barba al palo. Al 31', Agrisani G, subentrato ad Errichetti, non finalizza una azione tessuta ad arte da Maruggi e Parisi G. La prima frazione di gioco termina con un colpo di testa di Mauro Ricigliano di poco sopra la traversa. Il secondo tempo vede l'Irsinese entrare in campo determinata. Dopo l'ennesima occasione mandata alle ortiche dal Bella con Parisi G, poco lucido dinnanzi a Lolaico, è Scaraggi ad impensierire Tolve. Al 56’, Angrisani G, a tu per tu con Lolaico si fa ipnotizzare. Al 61’, ancora Ricigliano Mauro, di testa, impegna Lolaico.Mentre con il passare dei minuti lo 0-0 sembra profilarsi all'orizzonte, accade l'imponderabile. All'84’, Ricigliano Mauro,dal limite dell'aria, allarga il gioco verso Parisi A. Il tornate bellese fa filtrare una palla velenosa nei pressi della linea di fondo. Angrisani G , si fa trovare pronto all'appuntamento e segna il gol partita. Nei restanti minuti, il Real si lancia in una corsa per riagguantare il pari, ma il Bella si chiude, incamera i tre punti e ringrazia. Giovanni Petilli sport@luedi.it

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Sport 43

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

Risultati e classifica A. Potenza-Savoia

0-1

Albatros-Futura

4-1

Cancellara-Abriola

4-1

22ª giornata

SAVOIA

50

22 15 5

2 53 19 11 9

2

0 32 6 11 6

3

2 21 13 34 +6

A. POTENZA

47

22 14 5

3 48 15 12 8

3

1 31 8 10 6

2

2 17 7 33 +1

CANCELLARA

47

22 14 5

3 50 18 11 10 1

0 38 7 11 4

4

3 12 11 32 +3

R. Montemil.-Fst Rionero 1-1

VITALBA

45

22 14 3

5 40 14 11 10 0

1 26 4 11 4

3

4 14 10 26 +1

S. Angelo-Ruvo

ALBATROS

40

22 11 7

4 44 25 11 9

1

1 30 9 11 2

6

3 14 16 19 -4

R. MONTEMILONE

32

22 8

8

6 33 31 11 6

4

1 20 11 11 2

4

5 13 20 2 -12

FST RIONERO

32

22 8

8

6 25 28 11 6

4

1 14 6 11 2

4

5 11 22 -3 -12

ABRIOLA

27

22 7

6

9 34 31 11 6

3

2 25 11 11 1

3

7

CASTELGRANDE

27

22 7

6

9 30 38 10 4

4

2 12 9 12 3

2

7 18 29 -8 -15

BARRATA

25

22 6

7

9 21 27 11 3

7

1 11 8 11 3

0

8 10 19 -6 -19

CASTELPANTANO

23

21 5

8

8 33 33 11 3

4

4 16 15 10 2

4

4 17 18 0 -20

FUTURA

23

22 6

5 11 27 48 10 3

3

4 16 19 12 3

2

7 11 29 -21 -19

S. ANGELO

21

22 5

6 11 25 44 12 3

3

6 16 23 10 2

3

5

9 21 -19 -25

RUVO

15

21 4

3 14 19 47 11 2

3

6 16 20 10 2

0

8

3 27 -28 -28

S. CHIRICO N.

13

22 2

7 13 21 45 11 2

3

6 14 18 11 0

4

7

7 27 -24 -31

POSSIDENTE

11

22 2

5 15 24 64 10 1

2

7

3

8 15 37 -40 -31

Castelpant.-Barrata

0-1

S. Chirico-Castelgrande Vitalba-Possidente

Prossimo turno

0-1

5-1 1-0

23ª giornata 07/03/10 ore 15.00

Abriola-R. Montemilone Barrata-S. Chirico N. Castelgrande-Albatros Fst Rionero-S. Angelo Futura-Vitalba Possidente-Cancellara Ruvo-A. Potenza Savoia-Castelpantano

9 27 12 1

9 20 3 -17

Risultati e classifica

22ª giornata A. Tursi-S. Lauria

2-0

Grassano-Metanauto

2-0

I. Burgentia-Latronico

1-0

I.F. VALSINNI

55

22 17 4

1 49 16 10 9

1

0 22 5 12 8

3

1 27 11 33 +13

BERNALDA

54

21 17 3

1 56 12 11 10 0

1 35 7 10 7

3

0 21 5 44 +11

A. TURSI

44

22 14 2

6 43 24 11 7

2

2 23 9 11 7

0

4 20 15 19 0

SALANDRA

42

22 12 6

4 41 27 12 8

2

2 24 13 10 4

4

2 17 14 14 -4

Salandra-Pomarico

2-0

POMARICO

33

21 10 3

8 38 29 10 7

2

1 25 9 11 3

1

7 13 20 9

Satriano-I.F. Valsinni

2-3

TRICARICO

32

22 8

8

6 28 21 11 5

4

2 23 11 11 3

4

4

5 10 7 -12

SATRIANO

29

Tricarico-Roccanova

1-1

21 8

5

8 24 25 10 8

1

1 18 6 11 0

4

7

6 19 -1 -12

GRASSANO

26

22 8

2 12 30 41 11 7

0

4 18 15 11 1

2

8 12 26 -11 -18

V. d Agri-Bernalda

0-0

ROCCANOVA

24

21 5

9

7 21 23 11 3

6

2 11 11 10 2

3

5 10 12 -2 -21

I. BURGENTIA

24

22 8

1 13 24 35 11 8

0

3 19 8 11 0

1 10 5 27 -11 -19

METANAUTO

23

22 7

2 13 18 41 10 5

1

4 13 15 12 2

1

9

5 26 -23 -19

V. D AGRI

20

21 5

5 11 18 29 11 5

4

2 13 10 10 0

1

9

5 19 -11 -23

S. LAURIA

20

21 5

5 11 25 38 11 5

3

3 18 11 10 0

2

8

7 27 -13 -23

R. GRUMENTO

18

20 4

6 10 20 30 11 3

4

4 12 15 9

1

2

6

8 15 -10 -24

F. MOLITERNO

18

22 4

6 12 22 44 11 4

4

3 17 16 11 0

2

9

5 28 -22 -26

LATRONICO

14

20 3

5 12 8 30 9

2

4

3

8

3 22 -22 -24

3

5

8 11 0

-8

R. Grumento-F. Moliterno 4-2

Prossimo turno

23ª giornata 07/03/10 ore 15.00

Bernalda-Salandra F. Moliterno-V. d Agri I.F. Valsinni-A. Tursi Latronico-Grassano Metanauto-Satriano Pomarico-I. Burgentia Roccanova-R. Grumento S. Lauria-Tricarico

Romano si isola in vetta con il decimo sigillo dell’attaccante. Forgerato sfiora il pari

Gerardi esalta il Savoia che espugna Potenza A.POTENZA SAVOIA

0 1

ATLETICO POTENZA (4-2-3-1): Scaldaferri; De Luca (21’ st Albanese), Forgerato, Smaldore, Restaino D.; Mancusi, Dapoto; Diana, Postiglione (1’ st Santangelo), Starna; Gaddi. A disp. Uva, Restaino C., Damiano, Galantucci, Tolve. All. Telesca (squalificato). SAVOIA (3-4-1-2): Uva; Spera, Palo, Gigliello; Letterelli, Tolve, Losasso, Pagano; Pirulli (32’st Marino); Villano, Gerardi. A disp. Montone, Parrella, Mastoberti, Ricciardi, Giosa Marino. All. Romano ARBITRO: Nappo di Moliterno RETE: 18’ st Gerardi NOTE: ammoniti Scaldaferri, Mancusi, Restaino, Postiglione, Smaldore, Tolve e Gerardi. IL GUIZZO di Gerardi (al decimo centro stagionale) vale tre punti e mezzo campionato per un Savoia,

tosto e quadrato, e rimanda (ma non boccia) le speranze di un Potenza che solo sfiora il vantaggio e poi anche il pareggio. Lode al merito del 3-4-1-2 di Romano che controlla, molto per meriti propri, tanto per demeriti altrui, il prevedibile clichè di una sfida di alta quota, dove a fare il match doveva essere per forza la squadra di casa. Che, in tutta onestà, resta imbrigliata nella trama preparata dagli ospiti che non hanno nessuna difficoltà a controllare il tridente a ridosso dell’unica punta (Gaddi). Palo orchestra al meglio la difesa, Losasso e un dinamico Tolve vincono il confronto con Mancusi e Dapoto, e di tutti i palloni giocabili per Postiglione che aveva il compito di far ripartire gli esterni Starna (opaco) e Diana (bene a tratti) nemmeno l’ombra. Morale della favola, l’Atletico fatica a giocare e scipua l’intero primo tempo, il Savoia ringrazia. Il primo tempo sembra equilibrato, ma il palo (direttamente su corner)

A sinistra Gerardi, match winner. Accanto il Savoia. Sopra l’Atletico Potenza. nella classifica Uva anticipa Gaddi in uscita

è di Pagano, il mancato controllo a due passi da Scaldaferri è di Gerardi e la manona del portiere di casa nega la gioia del vantaggio a Tolve. Telesca prova a dare la scossa togliendo Postiglione e inserendo Santangelo, ma non cambia l’unica cosa che avrebbe giovato ai suoi, il modulo. Gaddi, in giornata nera, non è servito e si spazientisce, e così tocca proprio all’ultimo entrato, in

percussione centrale, sfiorare il vantaggio al 16’ (pallonetto oltre la traversa da favorevole posizione). Due minuti prima che Gerardi rompesse lo 0-0. Rinvio della difesa di casa sulla testa di Losasso che imbecca l’attaccante: girata al volo nel sette e gioia infinita. La reazione è più rabbiosa che logica. L’inserimento di un altro attaccante (Albanese) sembra dare più vivacità,

ma se non gira Starna è notte fonda. Eppure tocca a un difensore (Forgerato) far gridare al pareggio: Uva è strepitoso al 27’. Ma un giro di lancette dopo è Restaino a salvare sulla linea su un lob di Villano. Il 2-0 sarebbe stata una punizione troppo pesante. La battaglia l’ha vinta il Savoia, ma per la guerra occorre ancora aspettare. Alfonso Pecoraro

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44 Sport


B Adesso è il Valsinni a comandare la classifica dopo il blitz a Satriano

Bernalda, un pari che pesa Lo 0-0 a Villa d’Agri costa il primato in attesa del recupero VILLA D’AGRI BERNALDA

0 0

VILLA D’AGRI: Bocca, Albini, Siniscalchi, Lauletta, Riso, Berardone, Grande, Salera (34’ st Lo Bosco), Varallo (32’ st Mazza), Marinelli (49’ st Bonatesta), Magalotti. A disp.: Bove, Votta, Bontempi. Allenatore: D’Elia. BERNALDA: Di Stefano, Torraco, Alianelli, Goigoia, Pizzolla, Calabrese (5’st Margoleo (44’ st Viggiano), Caruso, Chiruzzi, Benedetto, Margarita, Sarubbi. A disp.: Figliuolo, Della Pioggia, Panio. Allenatore: Margoleo. ARBITRO: Martinelli di Matera. NOTE: Ammoniti: Berardone, Riso, Lauletta (V); Pizzolla (B). Angoli: 6-0 per il Bernalda. Recupero: pt 0’; st 7’. Spettatori: circa 50. VILLA D’AGRI – La legge del “Cupolo” vale anche per il Bernalda. Le “grandi” non passano. I valligiani con questo risultato ad occhiali hanno spianato il sorpasso del Valsinni al primo posto (vincente 3-2 a Satriano). Dal

Guido Margoleo

Bernalda ci si aspettava onestamente non per forza un gioco spumeggiante come è successo una settimana fa contro l’Invicta Burgentia, ma almeno agguerrito, orgoglioso, voglioso di riscatto e di una vittoria porta – fiducia su un campo ostico come quello di Villa d’Agri. Invece si è presentato scolorito, lento, compassato, incapace di

imporre il proprio gioco con continuità e dare alla partita una sterzata tipica della grande squadra. Onore ai ragazzi di D’Elia, che ha interpretato la gara nel migliore dei modi, annacquando a ripetizione la manovra di impostazione avversaria, e pungendo nelle riaperture con le intuizioni di Varallo, la velocità di Grande, i ritmi di Magalotti e la fisicità di Salera. Il punto guadagnato dei valdagrini è quindi meritato e per la salvezza è soprattutto preziosissimo. E’ il Villa d’Agri ad iniziare nel migliore dei modi con Salera che dopo 20’’ che sfrutta una maldestro controllo di Pizzolla e batte a rete con la respinta di piede da parte di Di Stefano. Il Bernalda si fa vedere al 10’ con Benedetto la cui conclusione di prima intenzione viene strozzata dal palo. Lo stesso attaccante rossoblu ci riprova tre minuti dopo con un tiro dalla distanza che trova pronto Bocca. Le occasioni non sono molte e solo al 31’ è possibile appuntare per la cronaca il rasoterra di Benedetto che lasciato libero di tirare a cen-

tro – area calcia a lato. In avvio di ripresa è il Villa d’Agri ad essere attivo con Magalotti che dal limite mette alto sulla traversa (7’). Gli ospiti si riaffacciano dalle parti di Bocca con Benedetto che su punizione trova la pronta respinta del numero uno locale (13’). I padroni di casa non disdegnano di attaccare e quando possono attaccare vanno alla conclusione e al 23’ l’arbitro su una palla inattiva annulla dubbiosamente il gol a Berardone imbeccato da Marinelli. Sempre su un calcio da fermo, ma questa volta del Villa d’Agri, è Di Stefano a respingere la punizione angolatissima di Grande (27’). Il Bernalda cerca di proporsi in contropiede e al 34’ Margarita fa la barba al palo da fuori area. Nei sette interminabili minuti di recupero i rossoblu cercano il colpaccio senza concretizzare le ultime opportunità rimaste e il Valsinni nel contempo può gioire per aver ripreso in mano la vetta dopo averla perso proprio a Villa d’Agri. Biagio Bianculli sport@luedi.it

B La squadra di Scotto è apparsa sottotono, la brutta copia del girone d’andata

Pioggia acciuffa il Tricarico Il Roccanova di Infantino guadagna un punto esterno TRICARICO ROCCANOVA

1 1

TRICARICO: Messina G., Salerno, Cortese L., Potenza, Novellino, Lapata, Cortese F., De Biasi R., De Biasi G., Locuoco (30' st Langone), Tolve; A disp. Vizzuso; All. Scotto ROCCANOVA: Sellito, Arleo, Loponte (16' pt Mobilio), Malaspina L., De Bisi (1'st De Mare A.), De Mare G., Malaspina U., Malaspina M., Torresi, Pesce, Pioggia; All. Infatino ARBITRO: Spagna di Potenza RETI: 20' pt Cortese F., 47' st Pioggia NOTE: Ammoniti: De Biasi G, Tolve, Salerno, Potenza, De Mare G., De Bisi, Pesce. IL TRICARICO del girone d'andata non esiste più. Quella squadra veloce, voglio-

sa e “affamata” ha lasciato il posto ad una compagine compassata, lenta e quasi “arrivata” agonisticamente. E così anche il Roccanova, che non ha fatto quasi nulla per prendere punti al “Paolo Carbone” riesce a raccogliere un punto. Per i primi venti minuti non succede niente. Il gol arriva inaspettato e dall'uomo più convincente fino a quel punto della partita: Cortese l. batte una punizione da centrocampo e la palla va verso Cortese F. il quale prende il tempo al diretto avversario, anticipa l'uscita di Sellitto e mette in rete. Due minuti dopo è ancora Cortese F. a provarci con un'azione personale ma il suo tiro è parato agevolmente dal portiere avversario. Al 31' si fa vedere per la prima volta il Roccanova: Malaspina U. scambia con Malaspina M. ma il tiro di quest ultimo termina abbondantemente alto. Al 44' Cortese L. si coordina alla perfezione e calcia al volo verso la porta ospi-

te, solo una deviazione fortuita gli nega quello che sarebbe stato uno straordinario gol. Nella ripresa il Tricarico pare più voglioso e al 2' Locuoco cerca l'angolo basso con un colo di testa ma la palla termina a lato di un soffio. Al 13' azione veloce tra Potenza Cortese F. e De Biasi G. il cui tiro è troppo debole seppur ben indirizzato. Il Tricarico finisce qui e il Roccanova in mezz'ora fa pochissimo per raggiungere il pareggio. Al 45' si rivede il Tricarico: Tolve prende palla nella sua metà campo e lancia De Biasi G. sulla sinistra, la palla torna a Tolve il cui diagonale dai 20 metri lambisce il palo. Al 47' il gol del pareggio del Roccanova. Azione convulsa a centrocampo, la palla arriva a Pioggia che dai 25 metri si coordina e con uno splendido destro al volo mette alle spalle dell'incolpevole Messina. Paolo Paradiso sport@luedi.it

B Semaforo rosso per il Lauria

Doppio Bavaro Il Tursi esulta TURSI LAURIA

2 0

AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Pecora, Paladino (30' pt Santamaria), Digno, Cucinella, Policarpo, Francolino, Crucinio, Adduci, Bavaro (25' st Rondinelli), Montemurro, Di Pede (41' st Luongo ). A disposizione: Vita. All. Angelino. A.S.D. SPORTING LAURIA FC: Pesce G., Baldini, Ielpo, Rossino (dal 30' del st Fraudatario), Zaccagnino, Grisolia, Curzio (30' st Lauria), Lattuga, Olivieri, Perretta, Cozzi (38' st Pesce B.). A disposizione: De Nicolo, Rocco, Di Lascio. Allenatore: Pesce V. ARBITRO: Viggiano di Bernalda. RETI: 23’ pt e 9’ st Bavaro. NOTE: Angoli: Tursi 4 e Lauria 1. Recuperi: 2' pt e 5' st. Campo asciutto e tempo soleggiato. Spettatori: 100 circa. TURSI - L'Aurora “Nicola Russo” ha vinto la partita contro lo Sporting Lauria. I due gol sono stati segnati da Bavaro. Nella prima frazione di gioco, la squadra allenata da mister Angelino, ha avuto una prima occasione da gol con l'attaccante Montemurro, che ricevendo un cross laterale, era solo davanti al portiere, ma aveva appena sfiorato la palla e quindi niente gol. La cronaca. Al 12' la squadra lauriota manda fuori un pallone. Al 14' ripartenza per la squadra di casa: scambio Francolino - Adduci - Digno- Montemurro. Poi Digno che tira e manda fuori. Ci prova Bavaro con un pallonetto, ma la palla va fuori. Al 23' finalmente la rete di Bavaro su lancio di Francolino, che gioca a centrocampo. Al 24' ci prova di nuovo Bavaro in contropiede su un lancio di Montemurro. Al 25' prima parata di Pecora. Al 26' bel ti-

Il bomber Bavaro

ro a volo di Francolino da fuori area, che finisce di poco a lato. Al 32' bel tiro da fuori di Montemurro che finisce sopra la traversa. Al 34' un giocatore ospite viene atterrato in area, gli ospiti gridano al calcio di rigore, ma l'arbitro assegna solo una punizione dentro l'area. Tiro e parata di Pecora. Al 45' affondo di Digno, che tira, ma il portiere ospite para due volte. Dopo l'intervallo, il Lauria prova ad attaccare. Al 3' grande occasione da gol per l'attaccante Peretta, che è solo davanti al portiere Pecora, ma manda la palla di poco fuori. Al 9' rete di Bavaro su un lancio lungo di Cucinella. E la squadra di Policarpo e compagni chiude la partita. Esce Bavaro e c'è gloria per il giovane Rondinelli, che ha due occasioni da gol, ma manda la palla fuori. Al 38' ed al 39' ci sono due belle parate di Pecora. Al 48' ultima occasione da gol per il Lauria. Al 50' del st, il triplice fischio dell'arbitro Viaggiano manda tutti negli spogliatoi. Salvatore Martire sport@luedi.it

A L’Albatros di Oppido non fa sconti al team di Zotta

A Solo allo scadere l’Abriola trova la rete della bandiera

Travolto il Futura Potenza

Monologo del Cancellara

ALBATROS FUTURA

4 1

ALBATROS OPPIDO: Caterini, De Luca, Giganti, Monaco, Mancuso F., Viola (18'st Lancellotti A.), Calabrese, Pepe (24'st Silipo), Paolucci, Pagano; A disp. Leone, Balsamo, Mancuso R.,; All. Leone. FUTURA POTENZA: Maddalo, Cavallo, Laurino, Centola, Musacchio, Russillo, Lorpino, Pappalardo, Russo, Marcogiuseppe. Monaco; A disp. Vizzo, Santarsiero, Rinaldi; All. Zotta. ARBITRO: Contini di Matera. RETI: 39' pt Mancuso F., 26' st Lorpino, 30' st Silipo, 41' st Paolucci, 44' st Pagano. NOTE: Temperatura primaverile. Ammoniti Giannone, Lorpino e Russo. Angoli 7 Albatros, 3 Futura Potenza. Recupero 1' pt e 2' st. OPPIDO LUCANO - L'Albatros Oppido ritrova la vittoria e il sorriso dopo il quattro a

uno conquistato sabato scorso contro il Futura Potenza. Gli uomini agli ordini di mister Leone mettono in campo tanta rabbia e determinazione portando a casa tre punti importanti. La rincorsa alla salvezza per il Futura si ferma, invece, a Oppido. La gara: i padroni di casa partono a mille e già al 2' Mancuso F. chiama in causa Maddalo che respinge; la sfera termina sui piedi di Viola che ci prova dalla distanza ma non inquadra la porta. Al 5' mischia in area locale con il Futura vicino al vantaggio. Al 9' Lorpino cade in area locale, tutto regolare. La partita perde di intensità e bisogna aspettare il 22' per segnalare la seconda mischia di giornata in area locale, ancora una volta senza conseguenze. Al 35' Lorpino scatta sul filo del fuorigioco e si invola solitario verso Caterini; l'estremo difensore oppidese è bravissimo, però, a sradicare la sfera dai piedi dell'attaccante ospite neutralizzando il pericolo. Al 39' azione avvol-

gente dei padroni di casa e conclusione finale di Mancuso F. che, prima di terminare in rete, carambola sui piedi di un difensore e termina alle spalle di Maddalo. Il secondo tempo inizia con tante emozioni: al 3' Viola spara alto da buona posizione; al 4' Marcogiuseppe fallisce il pari angolando troppo e la sfera si spegne sul fondo; al 10' Pagano si fa ipnotizzare da Maddalo e fallisce il raddoppio. Al 26' Lorpino pareggia eludendo la difesa locale battendo di precisione Caterini. L'Albatros reagisce e al 30' Silipo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, riporta gli oppidesi in vantaggio. Il Futura cede e al 38' Paolucci gonfia la rete ma il Signor Contino annulla per un inesistente fuorigioco. Al 41' Paolucci batte ancora Maddalo, ma questa volta è tutto regolare. Il poker è servito da Pagano al 44' con un colpo da biliardo a due passi da Maddalo. Rocco De Rosa sport@luedi.it

CANCELLARA ABRIOLA

4 1

CANCELLARA: Laurita, Troiano, Sodo, Pappalardo, Racina, Cosentino, Abbruzzese, Erario, De Martino, Pietrafesa, Sabbatella. All Cosentino ABRIOLA: Calzareno, Bonavoglia, D'Elia, Palmieri, Romano, Luongo, Larocca, Schettino, Petraglia, Romano, Di Dio. All Ramaglia ARBITRO: Cauzillo di Potenza RETI: 10' pt Sabbatella, 25' pt Pietrafesa, 28’ st De Martino, 22’ st Basile, 45’ st Petraglia. CANCELLARA - Nella settima giornata di ritorno del campionato di Prima categoria il Cancellara batte per 4-1 il malcapitato Abriola. Un poker che permette di raggiungere a quota 47 l'Atletico Potenza sconfitto in casa, per 1-0, dalla capolista Savoia che con 50 punti resta sola in vetta alla classifica. Ma veniamo alla gara. Nonostante il risultato è stata una partita molto lenta nella prima frazione di gioco, che ha regalato, ai tanti tifosi sugli spalti, poche belle azioni di gioco se non le due delle reti. Dopo soli 10 minuti di gioco il Cancellara passa in vantaggio con Sabbatella, servito su assist da Pietrafesa, che con un preciso diagonale mette dentro la rete dell'1-0. Passano 15 minuti è De Martino che salta in dribbling due avversari e mette al centro una palla invitante

per Pietrafesa che non sbaglia e infila alla sinistra dell'estremo difensore (2-0). Dopo pochi minuti è ancora Pietrafesa che solo davanti al portiere cerca il pallonetto ma l'estremo difensore riesce a deviare in calcio d'angolo. Allo scadere della prima frazione di gioco le ultime azioni per gli ospiti. Prima con Luongo che con un calcio da fermo manda la palla direttamente sulla barriera. E poi con Schettino che riceve palla dal fallo laterale e cerca la conclusione a rete ma il pallone finisce in fallo laterale. Nella seconda frazione di gioco sono ancora i padroni di casa a prendere l'iniziativa con De Martino che riceve una palla invitante in profondità e con un preciso pallonetto mette dentro, alle spalle dell'estremo difensore, la rete del 3-0. Cambio in attacco nelle fila del Cancellara, Abbruzzese che dopo uno splendido primo tempo lascia il posto a Basile. Dopo pochi minuti è Sabbatella che s'invola sulla destra e mette sul secondo palo la palla gol per Basile che non sbaglia e mette dentro la rete del 4-0. Ancora cambio per i padroni di casa D'Andria per Erario e Rienzi per Laurita. Sullo scadere del secondo tempo gli ospiti siglano la rete della bandiera con Petraglia che riesce a deviare in rete una palla vagante al limite dell'area (4-1). Si conclude così l'ennesima vittoria casalinga per l'Us Cancellara che si prepara alla prossima gara contro il Possidente. Carmen Paradiso sport@luedi.it

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Sport 45

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

20ª giornata

Risultati e classifica Foggiano-Lavello

3-1

Ginestrac.-Garnet Bella

2-0

Palazzo-A. Genzano

3-1

LAURENZANA - Boccata d'ossigeno per il Laurenzana che, finalmente, respira aria di salvezza anticipata, dopo un periodo poco brillante di risultati (due punti nelle precedenti sette gare). Con un calcio piazzato per tempo, il mister-giocatore Cafarelli e Troccoli M. hanno schiantato la resistenza del Pietrapertosa. La vittoria mancava al Laurenzana addirittura dal 20 dicembre scorso: con lo Sporting Picerno finì 2-0 per il sodalizio della Val Camastra. La cronaca dell'incontro. Al 18' l'impeccabile punizione, dai venti metri, di Cafarelli beffa l'estremo difensore dolomitico, Cerone, per l'1-0. Al 37' Gianfredi sbaglia malamente la colossale occasione del pareggio. Ad inizio ripresa si rendono protagonisti i due portieri: il laurenzanese Rossi E. su Mazza (8') e Cerone su Troccoli M. (15'). Lo stesso Troccoli M., complice il numero 1 del Pietrapertosa, mette in ghiaccio il risultato su punizione al 23'. Al 33' Mazza dimezza il passivo al volo, su invito di Gianfredi. Donato Pavese sport@luedi.it

2

1 26 9

7

5

1

1 15 8 24 +2

4 55 25 10 9

0

1 35 6

9

4

2

3 20 19 30 +2

RUOTI

36

18 11 3

4 41 13 9

7

1

1 28 6

9

4

2

3 13 7 28 0

1-0

GINESTRAC.

34

18 11 1

6 34 22 9

8

0

1 21 8

9

3

1

5 13 14 12 -2

S. Vaglio-F. Scalera

1-2

PALAZZO

32

18 10 2

6 42 30 9

8

0

1 25 11 9

2

2

5 17 19 12 -4

S. NICOLA

25

11 7

4

0 23 14 6

6

0

0 13 5

5

1

4

0 10 9

F. SCALERA

25

18 7

4

7 30 27 9

3

4

2 18 10 9

4

0

5 12 17 3 -11

RAPOLLA

23

18 7

2

9 23 28 8

5

1

2 14 9 10 2

1

7

GARNET BELLA

20

17 6

2

9 30 36 8

4

1

3 19 12 9

2

1

6 11 24 -6 -13

A. GENZANO

19

19 6

1 12 30 54 10 6

0

4 21 24 9

0

1

8

9 30 -24 -20

S. MELFI

0

1

8

8 31 -28 -23

21ª giornata 07/03/10 ore 15.00

9 +2

9 19 -5 -11

13

18 3

4 11 27 55 9

3

3

3 19 24 9

S. FELE

8

19 2

2 15 16 61 8

2

2

4

9 15 11 0

0 11 7 46 -45 -27

S. VAGLIO

6

11 2

0

1

0

4

4

0

9 11 20 5

8

6

1

5

7 12 -9 -15

20ªgiornata

Risultati e classifica

2 1

LAURENZANA: Rossi E., Trivigno Gio., Nigro, Cafarelli, Plantamuro M., Zito F. (24' st Graziadei A.), Troccoli M. (47' st Rossi R.), Ferrari (37' st Di Trinco), Biancone, Troccoli E., Marone. A disp.: Rendi, D'Eufemia, Trivigno Giu., Graziadei M. All.: Cafarelli. PIETRAPERTOSA: Cerone, Santoro, Mazza P., Vigna, Vernucci G., Scieuzo, Canosa, Cavuoti, Mazza R. (37' st Cirelli), Gianfredi, Vernucci N. A disp.: Santomauro, Taddeo. All.: Calvello. ARBITRO: Santochirico di Matera. RETI: 18' pt Cafarelli (L), 23' st Troccoli M. (L), 33' st Mazza P. (P). NOTE: giornata mite. Ammoniti: Troccoli M., Zito F., Marone, Troccoli E. (L), Gianfredi (P). Spettatori: 30 circa. Angoli: 4-2 per il Laurenzana. Recupero: 1' pt, 4' st.

2 41 17 11 8

19 13 2

S. Nicola-S. Melfi

A. Genzano-Ginestrac. F. Scalera-S. Nicola Garnet Bella-S. Vaglio Rapolla-Ruoti S. Fele-Palazzo S. Melfi-Foggiano Riposa: Lavello

LAURENZANA PIETRAPERT.

18 13 3

41

3-0

Prossimo turno

Il Pietrapertosa si arrende a Laurenzana

42

LAVELLO Ruoti-S. Fele

Riposa: Rapolla

Cafarelli e Troccoli in gol

FOGGIANO

VIETRI

47

19 15 2

2 48 10 9

8

1

0 25 2 10 7

1

2 23 8 38 +10

ACCETTURA GC

40

18 13 1

4 37 15 8

8

0

0 23 4 10 5

1

4 14 11 22 +6

P.S.CECILIA

37

18 12 1

5 26 13 9

6

1

2 10 4

9

6

0

3 16 9 13 +1

A. ALBANO

30

19 8

6

5 35 23 10 7

2

1 25 8

9

1

4

4 10 15 12 -9

ANZI

30

18 9

3

6 35 26 9

7

1

1 24 9

9

2

2

5 11 17 9

-6

A. BALVANO

28

18 9

1

8 28 24 9

7

1

1 21 8

9

2

0

7

7 16 4

-8

S. ANGELO

25

17 7

4

6 33 25 10 7

0

3 28 15 7

0

4

3

5 10 8 -12

STIGLIANO

23

19 6

5

8 31 36 9

3

3

3 13 14 10 3

2

5 18 22 -5 -14

LAURENZANA

23

18 7

2

9 20 32 9

5

2

2 14 12 9

2

0

7

PROGETTO TITO

18

17 4

6

7 22 29 8

3

4

1 12 8

9

1

2

6 10 21 -7 -15

MARSICO

13

18 4

2 12 22 48 9

4

2

3 15 11 9

0

0

9

7 37 -26 -22

S. PICERNO

10

18 3

1 14 18 51 11 3

1

7 16 29 7

0

0

7

2 22 -33 -30

7

17 1

4 12 12 35 7

1

5

4 13 10 0

3

7

8 22 -23 -24

PIETRAPERTOSA

1

Sanseverin.-O.L. Maratea 3-0 Sarconi-Castelsarac.

3-1

V.R. Episcopia-Nemus

2-0

Prossimo turno

17ª giornata 07/03/10 ore 15.00

Castelsarac.-Sanseverin. F.lli Cafaro-S. Chiaromonte Nemus-Rotunda M. O.L. Maratea-V.R. Episcopia S. Francavilla-Castelluccio S.M. d Agri-Sarconi

3-0

Laurenzana-Pietrapert.

2-1

P.S.Cecilia-Accettura GC

1-0

Progetto Tito-A. Albano

1-1

S. Picerno-Stigliano

2-4

Prossimo turno

21ª giornata 07/03/10 ore 15.00

A. Albano-S. Picerno Accettura GC-Anzi Marsico-Progetto Tito Pietrapertosa-P.S.Cecilia Stigliano-A. Balvano Vietri-Laurenzana Riposa: S. Angelo

Recuperi

1-3

2-1

Anzi-S. Angelo

6 20 -12 -13

Rotunda M.-S. Francavilla 0-0 S.Chiarom.-S.M. d’Agri

1-1

Riposa: Marsico

Risultati e classifica Castelluccio-F.lli Cafaro

A. Balvano-Vietri

S. CHIAROMONTE

35

15 10 5

0 42 20 8

5

3

0 27 14 7

5

2

0 15 6 22 +4

S. FRANCAVILLA

34

16 9

7

0 30 12 8

5

3

0 18 7

8

4

4

0 12 5 18 +2

F.LLI CAFARO

29

16 8

5

3 34 23 8

5

3

0 16 6

8

3

2

3 18 17 11 -5

V.R. EPISCOPIA

25

16 7

4

5 23 20 8

4

2

2 13 7

8

3

2

3 10 13 3

-9

CASTELLUCCIO

26

16 8

2

6 35 26 9

6

1

2 26 14 7

2

1

4

-8

O.L. MARATEA

21

16 6

3

7 25 27 7

5

1

1 15 6

9

1

2

6 10 21 -2 -9

CASTELSARAC.

19

15 5

4

6 24 28 7

3

1

3 13 13 8

2

3

3 11 15 -4 -11

S.M. D AGRI

18

16 5

3

8 24 32 8

5

0

3 16 13 8

0

3

5

8 19 -8 -14

SARCONI

15

16 4

3

9 25 33 8

3

3

2 16 13 8

1

0

7

9 20 -8 -17

SANSEVERIN.

14

16 4

2 10 21 34 9

4

2

3 14 10 7

0

0

7

7 24 -13 -22

NEMUS

13

16 3

4

9 16 31 8

2

3

3

8

1

1

6

9 22 -15 -19

ROTUNDA M.

13

16 3

4

9 15 28 8

3

2

3 10 11 8

0

2

6

5 17 -13 -19

7

9

9 12 9

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46 Sport


A Dilettanti Longobardi e Gilardi i condottieri, buona la regia di Bonora

Matera, un bis pesante La Bawer torna a vincere al PalaSassi, piegato in volata Sant’Antimo BAWERMATERA SANT’ANTIMO

le PAGELLE

82 79 AMADORI (NE) -

BAWER MATERA: Amadori ne, Gilardi 20, Gergati, Provenzano 5, Longobardi 22, Lovatti 11, Bonora 7, Hassan, Grappasonni 8, Candido 9. All. Ponticiello SANT’ANTIMO: Dorta, Politi 15, Compagnone ne, Petrazzuoli 8, Valentini 5, Vico 6, Gizzi 31, Leccia ne, Martone 7, Cantone 7. All. Foglia ARBITRI: Migotto di Santo Stino di Livenza (Ve) e Fabiani di Lucca PARZIALI: 19-21, 34-42, 65-64, 82-79 NOTE: Spettatori 1000 circa. Tiri liberi Matera 15/20 e Sant’Antimo 22/26. C’È anche la Bawer in corsa per un posto al sole della A Dilettanti. La conferma arriva dal successo ottenuto al PalaSassi contro Sant’Antimo al termine di una sfida equilibrata, difficile, bella e vibrante. Una sfida intensa nella quale Matera è rimasto per tutti i quaranta minuti. Eliminando i difetti riscontrati nelle precedenti prove casalinghe ma non facendosi mancare pericolosi passaggi a vuoto dai quali però, stavolta, ha avuto la forza di tirarsi fuori. Ha trovato poi la buona giornata di Longobardi e le iniziative azzeccate di Gilardi, ma l’intera squadra ha risposto in maniera positiva per gran parte della sfida nella quale Gizzi ha mostrato le sue enormi qualità e qualche piccolo rimpianto per quello che, in estate, poteva essere e non è stato. Matera ha sfruttato in avvio con Longobardi e Candido il proprio vantaggio in fatto di centimetri sugli avversari. Sant’Antimo ha sofferto ma ha risposto colpo su colpo con percentuali di tiro buone ed un gioco piacevole. L’avvio è stato però di marca biancazzurra. Prima un 6-2 nel segno di Longobardi e poi dopo qualche minuto un 14-7 ed un 19-11 all’8’ minuto della prima frazione. La Bawer sembrava padrona della partita e la sfida ampiamente alla portata. Di facile però con questo Matera non c’è nulla ed è bastato un accenno di pressing ed una zona due-tre a mandare in crisi il meccanismo di coach Ponticiello. In cin-

GILARDI (7,5) - Ha giocato la sua migliore partita a Matera, ha lottato su ogni pallone con grande gagliardia ed ha sbloccato la situazione nel momento più difficile realizzando punti decisivi per la causa biancazzurra. Le fortune di Matera sono inevitabilmente legate a questo suo rendimento.

Francesco Longobardi in azione di attacco per Matera e Davide Bonora che ha guidato con sagacia la squadra e incitato il pubblico a sostenerla. In basso Gilardi e Candido tra i migliori in campo

que minuti a cavallo dei due tempi la Bawer ha subito un pesante parziale di 18-1 (10-0 nel finale di prima frazione che ha chiuso in svantaggio 19-21) fino ad arrivare al 2029 del 13’minuto di gioco. Un vero e proprio harakiri da cui era difficile rialzarsi. Matera ci ha provato a rosicchiare punti ma Sant’Antimo con uno Gizzi straordinario ed un ottimo Politi ha risposto colpo su colpo ed è arrivato all’intervallo ancora avanti di otto lunghezze sul 34-42. Matera in quest’ultimo frangente aveva difficoltà in particolare a contenere gli attacchi avversari mentre in attacco la zona conti-

nuava a creare imbarazzi. La probabile strigliata di coach Ponticiello negli spogliatoi e gli scongiuri per una diretta televisiva che fino a ieri non aveva portato fortuna cambiavano le sorti della partita. Al rientro scendeva in campo un Matera diverso, più cinico e concreto soprattutto nel tiro dalla lunga distanza anche se continuavano i problemi in difesa dove Gizzi rimaneva immarcabile. In questa fase è Gilardi a salire in cattedra con una serie di azioni spettacolari e di conclusioni a canestro che lo fanno diventare in poco tempo protagoni-

Ponticiello: «In casa perdiamo qualcosa in difesa»

Il play: «Ce la giochiamo sino in fondo per il play off» VITTORIA importantissima quella conquistata dalla Bawer, contro un Sant' Antimo diretta concorrente per la conquista dei play off. Gara sofferta fino all'ultimo secondo con le squadre che viaggiavano punto a punto. Questa vittoria è un altro passo avanti per la conquista del difficile obiettivo di inizio stagione. L'approccio della Bawer per i primi due quarti nonèstatodei migliori,comeconfermacoach Ponticiello. «A volte ci sono motivazioni mentali che ci portano a fare ottime prestazioni, siamo organizzati in particolare quando si gioca in trasferta. In casa non è così, ci troviamo in difficoltà in particolare nella fase difensiva ed è qui che dobbiamo lavorare. Una sconfitta avrebbe complicato in gran parte i play off. Il successo di questa sera è la consapevolezza di poter ripeterci ad alti livelli». Sulla stessa lunghezza d'onda è il play Davide Bonora «Una partita incominciata non bene, ci siamo disuniti nel secondo e terzo quarto, su quest' aspetto bisogna lavorare siamo disuniti in difesa e di conseguenza, si riflette anche in attacco, proprio su questo particolare il coach Ponticiello ci sta facendo lavorare». Una buona squadra il Sant'Antimo che è rimasta in partita fino all'ultimo: «Temevo questa squadra, i primi cinque del quintetto base

sono forti, piccoli che ti concedevano qualcosa ma al tiroerano micidiali e poiloro si conoscono abbastanza bene». Partita importantissima per la rincorsa ai play-off.«Per noi era una gara determinante, con la vittoria di oggi c'è la possiamo giocare, dopo la vittoria di Siena a salvezza conquistata, ci giochiamo il tutto per tutto evitando errori e distrazioni, oggi il coach si è fatto sentire nello spogliatoio, così siamo rientrati in campo con un'altra carica. Ci rimangono due gare in casa e due in trasferta, difficili ma non è questo il momento di fare tabelle, se giochiamo di squadra come a Siena e non a tratti come oggi, in casa spesso ci succede di giocare in questo modo concedendotroppo in difesa.Questa sera abbiamo vinto sul filo del rasoio, quando si finisce puntosu puntosi rischia,è statobravo Grappasonni a segnare i tiri liberi, poi la tattica prevedeva di fare fallo, non l'abbiamo fatto ed è andata bene vincendo la partita». Per la Bawer e coach Ponticiello arriva un'altra settimana di duro lavoro per rimodellare la difesa in vista della prossima gara contro il San Severo, sull'onda del doppio successo conseguito, ci potrebbe scappare ancora una vittoria che rilancerebbe alla grande i biancazzurri. Vincenzo Bochicchio

di grinta non comune. Chiama spesso l’incitamento del pubblico e trova anche qualche punto pesante in momenti fondamentali. Soprattutto però riesce a far ragionare la squadra e crea un equilibrio diverso con la sua presenza. Manca però dei 40 minuti e ha bisogno, a volte di rifiatare in panchina

GERGATI (NG) - Pochi minuti in campo, troppo poco per giudicarlo

HASSAN (MG) - Anche per lui come per Gergati pochi minuti in campo. Troppo poco per parlarne.

PROVENZANO(6)-Alterna ottime soluzioni ad errori gravi e clamorosi. Sbaglia due volte dalla rimessa propiziando il primo break di Sant’Antimo. A volte chirurgico nelle conclusioni, altre volte distratto e impreciso.

GRAPPASONNI (6,5) - Non ha la concretezza di altre volte, appare il più distratto dei tre lunghi di Matera. Ha però il grande merito di sbagliare poco o niente nei momenti importanti. Sono suoi i due liberi più pesanti a otto secondi dalla fine.

LONGOBARDI (7,5) - Gioca una partita al massimo delle sue potenzialità. Sfrutta i centimetri in più che gli regalano i giocatori di Sant’Antimo ma ritrova anche a Matera, dopo Siena, il suo tiro dalla lunga distanza. Pesano le sue due triple nei momenti decisivi della sfida. Sono quelle che chiudono il gap di Matera.

CANDIDO(7)-E’padrone dell’area colorata e riesce a sfruttare le sue qualità in attacco. Aggiunge anche un paio di stoppate entusiasmanti. In forte crescita anche se manca di continuità durante la partita.

LOVATTI(6,5)-E’ancora poco continuo nel suo rendimento ma porta un mattoncino importante per la causa materana. Alcune conclusioni da distanza siderale lo confermano tra i migliori tiratori a disposizione di coach Ponticiello. BONORA (7) - Gioca un’altra partita di grande sostanza e ci aggiunge una dose sta. Matera recupera sul 47-48 al 24’ ma Sant’Antimo risponde subito ed è ancora 52-56 al 27’. Stavolta però il finale di frazione è della Bawer che con Longobardi, Gilardi e Bonora suona la carica e propizia la rimonta. E’ di Candido il canestro del sorpasso a poco più di un minuto dalla terza sirena (63-62). Il tempo si conclude (65-64) in grande equilibrio ma è Bonora con una tripla e due liberi a propiziare il break di Matera che a metà di ultima frazione è sul 73-66. La Bawer prova ad approfittare della stanchezza di Gizzi, arriva 77-72 al 38’.

PONTICIELLO (6,5) - Era la sua partita. Vince il derby del cuore con Sant’Antimo e lo fa con merito. Matera gioca, corre, convince anche se solo a tratti. Lui riesce a destarla dai momenti di torpore ed a scuoterla quando si può temere il peggio. Restiamo con un dubbio sulla scelta di far fallo negli ultimi dieci secondi ma alla fine vale il risultato. Ha avuto ragione lui. p.quarto@luedi.it Cantone riporta però sotto Sant’Antimo e gli ultimi cento secondi sono nel segno dell’equilibrio (77-75). Matera affonda e raggiunge il + 3 (80-77) a 11 secondi dalla fine. Qui entra in gioco la tattica, Matera fa fallo e ferma il cronometro. Gizzi e poi un glaciale Grappasonni portano il punteggio sul 82-79. L’ultimo tiro lo prende Gizzi, Matera non riesce più a far fallo ma la palla si stampa sul ferro. La Bawer espugna il PalaSassi e rimane in corsa per un posto al sole della A Dilettanti. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

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Sport 47

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

A Dilettanti Maioli e Carrichiello protagonisti. L’attacco comincia a girare

Publisys bella e sfortunata Conferma i segnali di crescita ma cade sotto i colpi di Tessitore TRAPANI PUBLISYS

94 86

TRAPANI: Corral 2, Di Capua 10, Canelo 7, Evangelisti 12, Tessitore 31, Santarossa 22, Candela, Soloperto 10. All. Benedetto POTENZA: Fazio 7, Ruggeri 14, La Bella 11, Antrops 18, Maioli 19, De Bartolo, Carrichiello 15, Vetrone 2, Santamaria ne, Rato ne. All. Binetti ARBITRI: Del Bosco e Cilento PARZIALI 25-18, 46-39, 6359. NOTE: Usciti per 5 falli Vetrone al 31' e 30”, Soloperto al 34' e 37”,Corral al 38' e 3”.

Binetti vede Potenza in ascesa

«Una grande gara Manca il risultato» Carrichiello e Maioli protagonisti del Potenza a Trapani

TRAPANI- Non tragga in inganno il punteggio finale. La partita tra siciliani e lucani è stata assai equilibrata e soltanto nelle battute finali i padroni di casa, grazie alle “bombe” a ripetizione di Santarossa e Tessitore, hanno avuto la meglio. Trapani aveva dato l'impressione di poter controllare la situazione ma l'orgoglio dei lucani, ed un atteggiamento poco equilibrato dei locali, riscrivevano la storia della partita. Primi due quarti senza particolari sussulti con padroni di casa sempre avanti nel punteggio fino a raggiungere le undici lunghezze di vantaggio in chiusura di secondo periodo. Potenza cercava di limitare, in particolare, la vena realizzativa di Gennaro Tessitore. Al ritorno in campo dopo il riposo lungo, il quintetto ospite accelerava il ritmo e sospinta da Maioli e Ruggeri prima dimezzava lo svantaggio poi, grazie a Carrichiello, bella conclusione da oltre 6.25, azzerava gli undici punti di scarto. Trapani sbagliava a ripetizione e per i lucani era un autentico invito a nozze. A 4' e 10 dal termine del terzo tempo Ruggeri da tre portava la propria squadra a -1 (52-53) mentre Maioli si incaricava di fissare il punteggio sulla parità al 27'. Saliva il ritmo ed anche il livello di godibilità del match. Conclusioni dall'uno e dall'altro fronte, splendide e precise realizzazioni di Santarossa e Maioli, prima che i falli, in particolare di Ruggeri e Vetrone, limitassero il potenziale offensivo del quintetto ospite. L'orgoglio e la determinazione, tuttavia, non venivano meno tanto che La Bella, in esaltante contropiede, fissava ancora il -1 mentre l'ottimo Maioli, canestro e tiro libero aggiuntivo, firmava il sorpasso dopo 32' e 50”di gioco (70-68). La lunga rincorsa costava caro al Potenza che si lasciava sorprendere in due occasioni da Santarossa e Tessitore. Due “bombe” consecutive che lasciavano il segno. Coach Binetti tentava il tutto per tutto ma due consecutive conclusioni dalla grande distanza di Antrops, l'ex di turno, finivano sul ferro dopo che Fazio metteva dentro il canestro dell'ultima parità, 79-79. Ancora Tessitore, alla fine saranno 31 i punti realizzati con un eloquente 8/11 da tre, spingeva Trapani verso il definitivo scatto in avanti. Evangelisti riscattava una serata negativa al tiro con sei canestri consecutivi dalla lunetta che consentivano ai siciliani di chiudere sul 94-86. Onore al merito, comunque, al quintetto di coach Binetti. Ha lottato sempre e su ogni pallone, ha accarezzato il sogno di espugnare il Palailio cedendo solo in dirittura d'arrivo. Enzo Biondo

le Pagelle FAZIO (6,5) - Tanta verve e capacità di gestire le fasi decisive del match. Bravo anche a bucare la retina quando la partita ha vissuto la fase migliore. RUGGERI (7)-Una buona prova, peccato per i falli che ne hanno frenato l'impeto e l'ardore agonistico che aveva permesso alla squadra di rientrare nel match. LABELLA (6,5) - Ha cercato di guidare il gruppo con grande decisione. Ottimo in contropiede ma presente anche quando c'era da usare i gomiti. ANTROPS (6,5) - Ha avuto il torto di sbagliare due conclusioni pesanti quando Potenza ha sferrato l'ultimo attacco per restare agganciato al match. L'ex di turno, tuttavia, il proprio dovere l'ha fatto. MAIOLI (7,5) - Un combattente come testimoniano i numeri: 19 punti ma anche 6 rimbalzi e ben 10 falli subiti. Nel terzo periodo di gioco è stato davve-

ro un trascinatore. CARRICHIELLO (7,5) - Una prestazione sopra le righe. Una spina nel fianco per la difesa di Trapani che non ha saputo limitarne le incursioni. Ha lottato fino all'ultimo pallone. VETRONE (6,5)-Sotto tono e poco incisivo è stato frenato dai falli tanto da essere costretto ad uscire di scena anzitempo. DE BARTOLO (6) - Meno di cinque minuti sul parquet trapanese. Troppo poco ed un solo tiro da tre, peraltro sbagliato, per esprimere un giudizio più ampio. BINETTI (7) - In barba alla posizione di classifica Potenza ha dimostrato di essere viva contro un avversario che nelle ultime due giornate aveva messo sotto Barcellona e Ferentino. Dunque poco da rimproverare alla squadra ma anche al tecnico.

C2 Ribaltata la differenza canestri

HA PERSO a Trapani lottandofino al termine. La Publisys Potenza è uscita dal Pala Ilio con l'onore delle armi al termine di una partita che ha visto in Gennaro Tessitore l'assoluto protagonista in campo. I 31 punti del giocatore campano, uniti alla straordinaria prova da tre ( 8/11 ) hanno dato la possibilità ai siciliani di vincere una partita molto importante e vibrante. La Publisys ha lottato strenuamente, gli uomini di Francesco Binetti sono stati in partita fino alle ultime fasi del match. La squadra potentina stando alle indicazioni del dopo gara ha fatto registrare notevoli margini di miglioramento. Il complesso potentino ha lasciato il Pala Ilio tra gli applausi del pubblico amaranto, aspetto questo da non sottovalutare considerato anche il risultato negativo del Molfetta sconfitto a domicilio dal Ferentino. A parlare del match perso ieri pomeriggio in terra siciliana è proprio il coach Francesco Binetti: «Ai miei ragazzi non devo contestare nulla. La mia squadra ha giocato bene. L'uomo che ha deciso la gara è stato Tessitore le sue percentuali ci hanno letteralmente spezzato le gambe. Gennaro è stato bravo per tutta la partita». Il coach della Publisys Potenza parla della sua formazione: «Ci siamo espressi con determinazione, nel finale abbiamo avuto diverse occasioni per mantenerci in scia del Trapani, i miei ragazzi sono stati eccezionali. Labella è stato un regista con i fiocchi, sembrava un orologio svizzero». Il tecnico della Publisys parla della prova difensiva della sua formazione e ammette sincero: «In difesa abbiamo giocato con estremo ardore agonistico. La formazione trapanese ha tirato con percentuali da urlo, noi abbiamo cercato di tenere testa ai ragazzi di Giovanni Benedetto. Lo ripeto i miei atleti hanno giocato una grande partita. Non ho nulla da rimproverare alla squadra». Francesco Menonna

C2 Brutto stop interno, settimo su 8 gare

Punti pesanti del Ctr C’è il crollo della Lucos Il successo vale doppio Assente pure l’orgoglio cuperare poi i propri errori. Succede però che gli ospiti sulla scia di Esposito e Guarino F., si fanno sotto e recuperano ben otto punti, CTR: Durante 4,Galindez 22,Krei- superando gli avversari e manteber 20,Femminini 13,Palazzo 9, nendo un distacco minimo ma siMarchese 6, Dimonte, Abalsamo, gnificativo. A meno sei e 35 del terzo tempo, una bomba di Rocco PaD'Aranno, Sassano. Coach Maria CERCOLA: Guarino F. 9, Ronca 3, lazzo, aggancia e supera 43 a 42 Di Donna 15, Fornaro, Fiengo, Ga- gli ospiti ma dura poco. Antonello lateo 6, Maddaloni 7, GuarinoA., Marchese è bravo ma ancora non in sintonia con il reSuriano 5, Esposito sto della truppa. 22. Coach Ciaravolo Durante non sta beARBITRI: D'Emilio ne e si vede ma Sase Guarino di Avellisano ha poco spazio. no Salgono in cattedra PARZIALI: 19-14, Galindez e Kreiber 35-39, 53-58, 74-67 sula scia di un gigantesco FemminiSENISE - Meno una. ni e per il Cercola si Questo è il primo fa buio. A meno 7.20 dato alla fine della del quarto tempo, è gara che ha visto ancora Rocco Palazprevalere il Ctr. La zo a mettere dentro squadra del presiil pallone del nuovo dente Mario Totaro pareggio 58-58. Il infatti, allunga un sorpasso lo sigla più due in classifica Kreiber qualche sesugli avversari e li condo dopo e la parsupera in differenza tita ritorna definiticanestro tra le due vamente nelle mani gare. Meno due aldel Ctr che a questo l'andata e più sette Il play Lino Durante punto non si distrae al ritorno per un conguaglio di più cinque che fa più e porta in porto la vittoria più ben sperare. In ballo, lo ricordia- che meritata. Per il coach Maria: mo c'è la terza posizione che signi- «Abbiano sofferto la pressione di fica accesso ai playoff. La gara è questi avversari che ben conoscestata dominata dai lucani pur se i vamo e che dunque abbiamo poi parziali direbbero esattamente il piegato alla distanza. La vittoria ci contrario. Più cinque al primo in- consente di mantenere vive le spetervallo, meno quattro al secondo, ranze di allungare ancora per farmeno cinque al terzo. Detta così, ci spazio. L'arrivo di Marchese ci nessuno potrebbe mai pensare che permette di respirare e di poter invece sono sempre stati i ragazzi avere più possibilità di adottare aldi Enzo Maria a condurre le danze, tri schemi,durante le gare». a sbagliare sotto i canestri ed a reGianni Costantino

CTR SENISE CERCOLA

74 67

LUCOSINGEST MADDALONI

52 71

LUCOS INGEST : Tralli n.e., Larocca 2, Biacoli 8, Resta G. 7, Prelevic 11, Pisanelli 5, Albanese 11, D'Elia 1, Catapano n.e., Ottaviano 7. All: Ferrara S.MICHELE MADDALONI: Vigliotta n.e., Vinciguerra n.e., Lettieri 13, Barbarisi 2, Schiavone 3, Scala 14, Mozzillo 12, Corbo 9, Sasso, Guida 18. All: Salanti ARBITRI: Marano di Napoli; Puzio di Afragola PARZIALI: 9-23 ; 23- 44; 33-55; 5271 NON SEMBRA avere fine la crisi della Lucos Ingest Montescaglioso, iniziata in coincidenza dell'anno 2010. La squadra del presidente Rocco Santarcangelo è stata sconfitta per la settima volta in otto gare complessive del Girone Qualificazione della serie C campana. Alla Pallacanestro San Michele Maddaloni è bastato mantenere invariato il vantaggio acquisito già nel primo quarto per portare via 2 punti che, oltre a fare il paio con quelli conquistati nel turno di andata (63-57), le consentono di salire a quota 8 in classifica, lasciando i lucani a 2, in ultime e solitaria posizione. I montesi, nell'occasione, erano privi di Davide Resta, fermato da un problema muscolare e nella fase finale hanno perso, per un colpo alla caviglia, Francesco Albanese. Ciò che è risaltato maggiormente nell'ultima prestazione casalinga è stata la mancanza di una vera reazione d'orgoglio. Gli ospiti casertani si sono resi protagonisti di una partenza fulminea, mettendo tra loro e i montesi 8 punti di distacco già dopo soli due minuti. I montesi hanno provato a replicare ma in maniera poco convinta, con il Maddaloni che ha iniziato ad im-

Davide Resta assente ieri per un problema muscolare

perversare grazie alla precisione mostrata da Lettieri, Scala e Guida, massimi marcatori della loro squadra a fine gara. Il primo quarto si è chiuso con un divario di 14 punti tra le due squadre (9 a 23), allargatosi prima dell'intervallo a 21 (23 - 44), grazie ai tanti errori sotto canestro e dalla lunetta da parte dei cestisti di casa. Dopo l'intervallo la gara non ha mutato le sue caratteristiche, con i campani che non hanno avuto eccessive difficoltà nel controllare qualche sporadico tentativo montese, chiudendo con un + 19 che fotografa lo stato di forma e di concentrazione tra le due compagini. La Lucos Ingest in questo momento della stagione pare quasi rassegnata ed è questo un atteggiamento che deve essere al più presto rimosso, già dalla trasferta di Arzano contro l'Area 101 in programma domenica 7 marzo prossima. Michele Marchitelli

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48 Sport


B Dilettanti Un Patti cinico e concreto sfrutta gli errori dei potentini nel finale

Corporelle, quinto stop Di Pierro fallisce la tripla del sorpasso, play off molto lontano CORPORELLE PATTI

65 68

NUOVA INVICTA CORPORELLE: Saccoccio 17, Marino 2, Tombolini 5, Di Pierro 12, Serino 11, Viaggiano ne, Corvo 6, Ginefra 5, Blardone ne, Nocioni 7. All. Paternoster ASCOM PATTI: Riva 4, Bolletta ne, Mori 9, Gabellieri 14, Fevola 9, Cavalieri 1037-27/, Busco ne, Raskovic 12, Contaldo 7, Sereni 3. All. Sidoti ARBITRI: Longobucco di Ciampino e Baracani di Roma PARZIALI: 21-12, 37-27, 53-50, 65-68 NOTE: Usciti per cinque falli: Cavalieri, Riva e Raskovic (Ascom Patti) - Saccoccio e Serino(Corporelle) LA CORPORELLE butta alle ortiche un occasione propizia e inanella la quinta sconfitta consecutiva. Che mette a repentaglio la partecipazione ai play off. Perché adesso la formazione lucana è stata superata in classifica anche dal Catanzaro che è andato a vincere sul campo del Reggio Calabria mentre il Martina ha perso sul campo del Bisceglie. Tutto da raccontare il finale che la squadra di coach Paternoster ha condotto per gran parte dei 40 minuti. Mancavano 1 minuto e sei secondi al termine e sul punteggio di 64 a 63 per i padroni di casa e con palla per la Corporelle, Corvo ha commesso fallo in attacco e ha dato la possibilità ai siciliani nell'azione successiva di portarsi sul più uno. Poi un solo libero segnato da Tombolini consente la parità e di nuovo avanti Patti di due punti con Mori. E quindi sul punteggio di 67 a 65 per i siciliani la Corporelle ha a disposizione circa venti secondi per agguantare almeno il supplementare. Palla a Di Pierro che però opta per la soluzione del tiro da tre che puntualmente arriva, Ma la palla balla sul ferro ed esce con rimbalzo per Patti che subisce fallo e porta Mori in lunetta che segna il punto della vittoria di tre punti per la sua squadra che raf-

E’ toccato a Vincenzo Di Pierro provare la tripla della possibile vittoria per la Corporelle Potenza, purtroppo è uscita beffardamente dal canestro

Analisi amara del diesse Dino Viggiano

forza la sua posizione di classifica. Una sconfitta che lascia l'amaro in bocca a tutto l'ambiente potentino che aveva intravisto la concreta possibilità di portare a casa la vittoria. Perché nei primi venti minuti la Corporelle ha dominato gli avversari raggiungendo anche un vantaggio di 14 punti e chiudendo con un 37 a 27 che sembrava rassicurante. Andamento che si è ripetuto nel corso del secondo periodo con il quintetto di Paternoster padrone del campo e sempre padrone della situazione. Poi nel terzo quarto rientra in campo un Patti più concentrato, più aggressivo e che ha cominciato a sfruttare le occasioni in attacco. E pian pianino è riuscita, spinta da Mori, Cavalieri, Gabellieri e Raskovic a rimettere la gara sul piano dell'equilibrio tanto è vero che riesce a chiudere la frazione sul meno tre. Nelle battute finali sbaglia di meno il Patti, rispetto alla Corporelle e si porta a casa due punti preziosi . Brava la squadra siciliana a crederci fino in fondo e la Corporelle deve recitare il mea culpa per alcuni errori che poi sono stati fatali. Una gara molto spezzettata dai continui fischi dei due direttori di gara. E alla fine saranno ben cinque i giocatori usciti per cinque falli. Rocco Sabatella sport@luedi.it

«Addio sogni di gloria Guardiamoci le spalle» LA PESANTE sconfitta con il Patti, in pratica estromette la Corporelle dai play off. I lucani sono scivolati mestamente all'undicesimo posto e solo un miracolo a questo punto potrebbe far cambiare il destino del quintetto di Paternoster. Certo non è concepibile dilapidare tutto quanto si era fatto di buono per oltre 30 minuti e non si è avuta la forza di assestare ai siciliani il colpo del ko. La squadra è stata brava a non mollare mai e i suoi sforzi alla fine sono stati premiati ma con un pizzico di cinismo in più si poteva arrivare al successo che sarebbe stato, a dire poco, molto prezioso considerando le concomitanti sconfitte di Foggia e di Martina. Adesso bisogna concludere con grande dignità la stagione regolare e cercare di trarre il massimo dai prossimi quattro incontri. Il direttore sportivo Viggiano cosi analizza la partita con l'Ascom Patti. «Abbiamo giocato due quarti davvero a grande livello con una intensità difensiva molto forte che ha messo in difficoltà gli avversari, E c'erano tutti i presupposti per continuare e arrivare alla fine alla vittoria. Purtroppo non siamo stati capaci di chiu-

dere la partita e questo ha messo i siciliani in condizione psicologica favorevole gli avversari che hanno cominciato ad esprimersi meglio e sono rientrati in partita. Adesso non è il caso di guardare ai play off che per noi sono compromessi, ma dobbiamo guardarci alle spalle perché tutte le compagini di bassa classifica si sono avvicinate a noi pericolosamente. Il fatto preoccupante è che noi stiamo in un momento decisamente negativo mentre le altre squadre sono in fase di netta crescita come dimostra anche l'inatteso successo di Catanzaro sul difficile campo della Viola. Purtroppo per noi le cose stanno andando davvero male e non riusciamo ad uscire da questo periodo decisamente negativo. Ma bisogna andare avanti e cercare di reagire già nello scontro diretto con il Catanzaro. Ormai non abbiamo più niente da perdere e possiamo giocare con maggiore tranquillità. Perché credo che i valori della squadra non sono quelli delle ultime cinque partite». ro.sa.

B Dilettanti Con questa vittoria la squadra ionica si avvicina alla salvezza

Serie D

Super Russo griffa il derby

Il Salandra sale in vetta Rinvio Pielle

Una bella Bbc Bernalda ha messo alle corde il Corato BERNALDA CORATO

80 73

BERNALDA: Bonafede, Bortone, Gaeta 14, Basili 12, Delli Carri 2, Benenati, Russo 29, Salvatore 11, Dolic, Marinelli 12. All. Vandoni CORATO: Stella 21, Graziani 8, Cozzoli 1, Grimaldi 4, Trionfo 6, Pelliccione 8, Lorenzetti 14, Kavaric 11, Menduni, Infante. All . Meneguzzo ARBITRI: Crescenzo (VR) e Gallo (PD PARZIALI: 27-24, 43-42, 57-56, 80-73 DECISAMENTE una bella partita, sicuramente la migliore finora della BBC che, con il solito cuore di sempre ma stavolta anche con un bel gioco e schemi geometrici, doma un Corato che conferma al PalaCampagna solidità di gioco e di roster ma deve arrendersi ad una squadra che, per come ha giocato, stasera forse avrebbe vinto contro qualunque pari categoria, nonostante abbia dovuto rinunciare all'ultimo momento a Favia che ha lasciato la squadra per esigenze personali. Una corsa parallela da parte di entrambe le formazioni verso la sirena finale, con i rossoblu che in più di un'occasione tentano di scappare avanti con vantaggi che arrivano al +7 e i nero-verdi che ogni volta si riportano sotto ma senza trovare la forza di sorpassare e di imporre lo strapotere tecnico e tattico che sulla carta possiedono abbondantemente. All'inizio le due tifoserie si scambiano le ban-

diere per rinnovare il tradizionale gemellaggio, poi tutti sugli spalti ad incitare i propri beniamini senza offendere gli avversari come dovrebbe essere sempre; coach Vandoni manda in campo Russo, Gaeta, Benenati, Salvatore e Marinelli, e il suo collega Meneguzzo risponde con Stella, Graziani, Trionfo, Pelliccione e Lorenzetti. Si parte con due bombe su entrambi i fronti, una sorta di augurio per una sfida ricca di canestri e ben giocata; nei primi due quarti si mettono in evidenza da una parte Russo (saranno 21 i punti al termine del primo tempo), Salvatore (pungolato dalla presenza della mamma in tribuna) e il purosangue Basili che, quando entra per sostituire Benenati sanguinante al mento per una gomitata, porta sul parquet una autentica sferzata di inventiva e di iniziativa, dall'altra il sempre bravo Stella e il temuto Lorenzetti. Il rientro dal riposo lungo non sembra aver modificato gli equilibri in campo e la gara scorre come prima sui binari della piacevolezza e dell'equilibrio; ma alcuni dei principali protagonisti pugliesi, Lorenzetti, Graziani e Trionfo, si caricano di falli nel tentativo di fermare le sempre puntuali sortite offensive degli ionici, e a lungo andare sarà questo a favorire il rush finale dei lucani. Al 38', dopo l'ennesimo aggancio di qualche minuto prima da parte dell'indomito Corato, il vantaggio dei locali sale a +6, e il fallo sistematico dei viaggianti non fa altro che condurre il match

verso il risultato finale che fa esplodere il palazzetto di entusiasmo al suono della sirena e lascia un pò delusi i numerosi sostenitori coratini. Vittoria meritata, la BBC ha condotto quasi ininterrottamente concedendo agli avversari rari vantaggi di 1 o 2 punti; non è il caso di fare nomi, tutti i ragazzi di Vandoni hanno dato il massimo

in quantità e qualità, ma è doveroso citare Russo, mvp della partita con 29 punti, 34 di valutazione e praticamente inarrestabile: una Cestistica così, dicevano a fine gara alcuni tifosi, fa sognare perfino in vista della proibitiva trasferta in casa della capolista Massafra. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Roberto Russo

Dedica speciale di Basili a Favia «Doveva essere con noi a festeggiare» BERNALDA - Grande ed ovvia esultanza a fine partita; tra i più gasati lo sponsor BBC, Nicola Benedetto: “Partita entusiasmante, una di quelle partite che ti fanno venir voglia di aiutare questa squadra a vincere per rafforzare il basket bernaldese. Ho visto la squadra molto cresciuta e, come tanti, mi sto di nuovo affezionando a questo sport; aumenta il desiderio di essere vicino alla Cestistica, ovviamente senza entrare nel merito visto che chi se ne sta occupando lo fa benissimo”. Vandoni vorrebbe non parlare perché sostiene che chi merita le interviste e gli onori sono i giocatori, poi spiega: “Stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro lungo e paziente; ultimamente abbiamo ricevuto più elogi che punti, il che ti può portare ad avere un più difficile convincimento nei tuoi mezzi, e qui tocca all'allenatore far capire il discorso ai ragazzi. Vedo con piacere che da qualche tempo siamo in grado di mettere tre, quattro, anche cinque uomini in doppia cifra, colmando con questo

lo svantaggio di non avere un unico terminale dirompente. Questi sono due punti importanti non solo per la classifica ma, anche e soprattutto, per il morale; e mi fa piacere che in questo momento Bernalda sia un laboratorio, apprezzato a livello nazionale, della cultura dell'allenamento”. Il diesse Montemurro riconosce che “è stata una vittoria sofferta ma meritata che ha premiato il carattere della squadra, ma nella quale abbiamo visto anche un gran bel basket”. Basili, uno dei più efficaci, vuole dedicare la vittoria ad un suo amico: “Sì, voglio dedicarla a Favia che per motivi personali ha dovuto lasciarci, peccato perché stasera doveva essere con noi nello spogliatoio a festeggiare; i due punti erano per noi fondamentali per allungare in classifica prima della difficile trasferta di Massafra dove ora potremo andare con molta serenità dal momento che non abbiamo nulla da perdere”. g.p.

ANCORA un rinvio sulla strada della Pielle consente al Salandra di isolarsi solitariamente in vetta alla classifica. Per la seconda giornata di seguito, infatti, la squadra di Cotrufo non scende in campo, rinviando stavolta il match casalingo contro l’Olimpia Melfi, permettendo così alla squadra di Daraio di salire a quota 22 e alla Virtus di raggiungere i cugini in seconda posizione a quota 20. Ma, presumibilmente, l’ordine verrà ristabilito non appena Dany Gaudiano e compagni avranno recuperato i due match non disputati che fanno oggi la differenza e non permettono di valutare in maniera completa la classifica attuale. Nelle tre gare giocate, come detto, nessuna sorpresa: sul neutro di Grassano( sono in corso a Salandra i lavori di installazione del parquet) la squadra della collina materana ha vita abbastanza facile con un Ciumnera penalizzato anche dalle assenze, imponendosi alla fine 87-53. Meno eclatante nel punteggio(68-84) ma comunque importante ai fini della classifica e del non lasciare punti preziosi per strada, la vittoria della Virtus Matera. L’ultimo incontro era stato il primo ad andare in programma in ordine cronologico, con la vittoria, nell’anticipo di giovedì, della Vito Lepore sulla Pall. Valdagri: Carlo Gilio e compagni si sono imposti 86-64. Ha riposato la Fingap Invicta Potenza. Donatello Viggiano

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Sport 49

Lunedì 1 marzo 2010


LunedĂŹ 1 marzo 2010

La Medical Center torna a mani vuote da Brolo. Giocoleria battuta in casa

Bawer e Bbc a gonfie vele Giornata nera per il basket potentino: ko Publisys e Corporelle serie

A

DILETTANTI

DILETTANTI

CLASSIFICA

B1

serie

U O M I N I g i ro n e C

CLASSIFICA

B2

serie

CLASSIFICA

U O M I N I g i ro n e I

A2

HOCKEY

CLASSIFICA

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50 Sport


Hockey A2 Vittoria per la Pattinomania. L’unico pari è quello tra il Sandrigo e il Follonica

In testa ko per Thiene e Montebello VENTESIMA giornata stregata per le formazioni di testa del campionato di hockey su pista di serie A2. Hanno perso sia il Montebello che il Thiene, entrambe al primo posto. Ko anche per il Prato che è secondo e per il Pordenone. Per questi ultimi, la ventesima giornata è sicuramente da dimenticare. Pesante è stato, infatti, il ko rimediato sulla pista della Pattinomania Matera che non ha concesso più di tanto, tranne in qualche frangente nel secondo tempo, ai friulani che sono stati superati per sette a quattro, al termine di un match bello ed intenso. Bene la Pattinomania, abbastanza sfortunato il Pordenone avendo colpito, più

di una volta, i legni della porta difesa dal superlativo, Gaetano Picca. Con questa vittoria, la Pattinomania ha messo in cassaforte il ventinquesimo punto, confermando il sesto posto ancora in condominio con il Roller 3000 Novara. Da segnalare l’ottima prestazione di Roberto Vivilecchia che ha raggiunto il quarto posto nella classifica marcatori con ventotto reti messe a segno in venti gare. Un risultato più che positivo per il giovane atleta in forza alla Pattinomania Matera. Per quanto riguarda il Thiene, c'è stato il sorprendente ko esterno sulla pista dell'Amatori Vercelli. Il risultato è stato di tre a due per i piemontesi che so-

no andati in rete due volte con Costanzo e poi con Gazzoli, mentre per gli ospiti c'è stata la doppietta di Perdoncin. Sorprendentemente è stato sconfitto anche il Montebello, in casa dell’United Symbol La Mela Montale. La gara si è conclusa addirittura nove a quattro per i modenesi che hanno conquistato così il diciassettesimo punto che permette loro di poter ancora sperare nella salvezza. Nonostante sconfitte, sia il Thiene che il Montebello, mantengono ancora la testa della graduatoria anche in virtù della battuta d’arresto del Prato che si è arreso (per la seconda volta consecutiva), questa volta sulla pista del Roller 3000 Novara per quattro a tre.

Un risultato non pronosticato; dai toscani, infatti, ci si attendeva un pronto riscatto dopo il ko che avevano rimediato contro il Pordenone, mentre è arrivata una nuova sconfitta che non ha, però, pregiudicato il loro cammino in classifica. La ventesima giornata ha sorriso al Modena Hockey che ha battuto a domicilio il Roller Scandiano. Anche qui il match è terminato quattro a tre ed ha permesso ai modenesi di conquistare il diciassettesimo punto (condiviso dal La Mela e dal Sandrigo), che lascia accesa la fiammella di speranza per ottenere la permanenza nella serie A2. L’unico pareggio della giornata è stato quello tra il

Jonathan Cellura autore di una tripletta con il Pordenone

Sandrigo e il Follonica. La gara si è conclusa con il risultato di due a due. Un punto più importante per i vicentini che per i toscani che mantengono saldamente il quinto posto in classifica. Per il Sandrigo, invece, vale lo stesso discor-

so fatto per il La Mela Montale che per il Modena Hockey che hanno ancora la chance di potersi salvare evitando il penultimo posto che significherebbe la retrocessione diretta in serie B. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Volley B2 Donne Lezione di umiltà dall’ Altamura che domina in lungo e largo

Giocoleria senza cuore Poche attenuanti per la sconfitta e prestazione a dir poco scialba GIOCOLERIA VOLLEYALTAMURA

1 3

Non basta la prova dell’Avena per limitare i danni in una Giocoleria decisamente sottotono

20-25, 19-25, 25-17, 20-25

GIOCOLERIA: Radkova 2, Nolè 17, Arras 3, Avena 17, Di Lucchio 1, Taddei 8, Santangelo (L), Lancellotti, Ridolfo, Di Camillo 2, Caramuta (L), Prete n.e. All.: Telesca ALTAMURA: Ancora 3, Licata 13, Zicari 12, Giogli 12, Di Blasi 10, Branco 11, Simonetti (L), Ferrulli n.e. All.: Festa DURATA SET: 23’, 21’, 23’, 26’ UMILTA’. Potrebbe essere questa la parola chiave per interpretare il risultato della Caizzo. Umiltà che ha permesso a una squadra, l’Altamura, di presentarsi a Potenza a ranghi ridottissimi e con una schiacciatrice schierata al centro e nonostante tutto di dominare in lungo e in largo, eccezion fatta per il terzo set. Umiltà che, invece, è mancata alla formazione di casa che probabilmente pensava di fare un sol boccone delle avversarie e invece ha completamente mancato l’approccio alla partita. I numeri non dicono tutto, ma due dati del match parlano chiaro: la Giocoleria ha sbagliato 14 battute e ha subito 11 servizi vincenti. Facendo la somma significa un set intero rega-

lato alle ospiti, senza contare gli errori sparsi qua e là. Onore a un Altamura, ben orchestrato da Ancora, che ha lottato pallone su pallone, con un grande contributo da parte di tutte e ha conquistato tre punti che potrebbero riaccendere un lumicino di speranza in chiave salvezza. Poco da raccontare della partita, nel senso che il copione è stato costante: Avena e compagne sempre costrette a inseguire e incapaci di costruire break vincenti. Equilibrio in avvio di partita (11-11), ma un passaggio a vuoto dell’Asci costa caro (11-16). La squadra di Telesca prova a rientrare, ma si ferma a un passo dall’aggancio (16-17 prima e 20-21 poi). Le ospiti allun-

Pallanuoto C Uomini Esordio in chiaroscuro

Pari interno del Tritone col Maglie Potenza Nuoto cade a Modugno UN PAREGGIO e una sconfitta. E' questo il bilancio delle due squadre lucane nel primo turno del campionato maschile di serie C di pallanuoto. Il pareggio arriva dal Tritone Potenza che alla Piscina Comunale ha impattato contro il Maglie per 7 a 7. Partenza positiva per gli uomini di Pappalardo in testa per i primi due quarti, grazie ad una prova offensiva di elevato spessore. Il Tritone ha condotto le danze, finoal6a4, poiilMaglieharecuperato le forze mettendo in difficoltà la compagine lucana e superando il complesso di Pappalardo. La formazione di Giorgio Pappalardo ha pareggiato i conti sul 7 proprio nel finale convulso e caotico. La gara è stata vibrante e ricca di capovolgimenti di fronte. Il Tritone ha comunque ottenu-

to un pareggio molto importante contro una delle formazioni migliori del campionato. A segno per i potentini Pappalardo e Gentile con due reti, Moretti con tre. Ieri mattina, invece ha giocato a Modugno la Potenza Nuoto allenata da Pasquale Miglionico. I potentini sono stati sconfitti dai pugliesi per 5 a 4. Il complesso lucano ha avuto in Riccardo Volta il suo uomo faro. L'ex Basilicata Nuoto 2000 Potenza ha infatti segnato tutte e quattro le reti del settebello potentino. La partita è stata combattuta, vibrante e tesa, le due formazioni sono state sempre a stretto contatto e le difese hanno prevalso sui rispettivi attacchi. Nel finale la svolta con i baresi più determinati e pronti a chiudere i conti. f.menonna@luedi.it

gano e chiudono con Di Blasi. Ti aspetti la reazione dell’Asci, ma le pugliesi non mollano (5-8 e 8-16 addirittura). La Giocoleria va in tilt (12-22) e solo nel finale riesce a rendere il passivo meno pesante. Nel terzo parziale l’Altamura entra in campo deciso a chiudere i conti e continua a menare le danze (6-7). Sul 7-7 Telesca manda in campo Di Camillo per una Di Lucchio che aveva trovato enormi difficoltà a passare. La mossa pare sortire effetti positivi, ma più che altro è tutta la squadra che comincia a entrare in partita. L’allungo è propiziato da Avena (14-9) e dopo il secondo stop tecnico è Nolé a colpire con tre attacchi (19-12). Le pugliesi accusano il colpo e mo-

strano i segni della fatica e la Giocoleria chiude senza problemi riaprendo il match. Ti aspetti che l’inerzia della partita cambi e invece la squadra di Telesca si ripresenta in campo nel quarto parziale con un avvio da brividi: due battute vincenti di Ancora, un muro di Giogli e un errore delle potentine per uno 0-4 pesantissimo. Solo Nolè passa, mentre le ospiti affondano i colpi. Sul 3-7 Telesca avvicenda il libero, mandando in campo Caramuta, ma le cose non paiono cambiare (5-12). All’imporvviso, però, la Giocoleria ha una fiammata, mentre dall’altra parte Di Blasi pare alle corde e sbagli una battuta e un attacco: il tabellone segna 9-12 e il pubblico della Caizzo si infiamma. L’Altamura allunga ancora (1016), ma la fatica si fa sentire e così con due attacchi di Nolè e ben sei errori delle ospiti la Giocoleria rientra (16-18). Avena mette a terra il punto del 19-20, ma Arras sbaglia l’ennesima battuta e subito dopo Branco piazza un servizio vincente anche se non irresistibile. Le potentine vanno in bambola e il primo tempo di Taddei (20-22) è assolutamente illusorio. L’attacco out di Di Camillo fa esplodere la gioia delle pugliesi. Per la giocleria una sconfitta brutta davvero. Pietro Floris

Atletica, Marco Gai è quarto ad Ancona STRAORDINARIA performance agonistica per Marco Gai tesserato per la Polisportiva Rocco Scotellaro di Matera. Il giovane atleta venosino si è classificato al quarto posto nella finale dei m 400 piani ai campionati italiani Individuali assoluti indoor in svolgimento ad Ancona. A fine gara ha dichiarato: «Il mio sogno era quello di entrare in finale e ce l'ho fatta. Per me è un risultato straordinario che mi ripaga di tutti i sacrifici che compio quotidianamente per allenarmi. Fino alla fine ho creduto di agguantare la medaglia di bronzo che mi è sfuggita per soli 47 centesimi di secondo; sono molto felice,

dedico questo risultato al mio allenatore Tonino Ferro ed alla mia straordinaria società». Sprizza felicità da tutti i pori anche il suo talentscout, Antonio Ferro, il quale ha dichiarato. «Gai è un agonista ed è un vincente; ha corso senza timori referenziali ed ha battuto diversi atleti con prestazioni molto migliori delle sue. E’ un ragazzo che sta crescendo , sono sicuro che quest'anno ci regalerà ancora tante soddisfazioni». Il Presidente Vizziello e tutta la Scotellaro esprimono a Marco vive felicitazioni per questo storico risultato che va ad aggiungersi al ricco palmares della storica società materana.

Volley B1 Uomini Stop a Brolo

Gara double face La Medical va ko Il tecnico della Medical Center Draganov non è riuscito a portare un successo prezioso per i suoi sul campo del quotato Brolo dopo una lunga battaglia di quattro set

BROLO MEDICALCENTER

3 1

25-23, 21-25, 25-17, 25-18

CIESSE VOLLEY BROLO : Sesto, Laterza, Vega, Gradi, Tibaldo, Campanari, Cittadino, Princiotta, Pisana, Scolaro (L), Riolo, Muscarà. All. Saravia MEDICAL CENTER PZ : Zuccaro, Torsello, Alamprese, Di Tommaso, Cavaccini (L), Minenna, Gribov, Durante, Dal Molin, La Maida, Orlando, Scalcione. All. Draganov ARBITRI: Fabrizio Asta e Giorgia Spinnicchia di Giarre NOTE: 4 set per una durata totale di 2 ore. STOP per la Medical Center. I rossoblu allenati da mister Draganov tornano a casa sconfitti per 3-1 dalla trasferta a Brolo. Eppure, dalle battute iniziali, si poteva sperare in un altro finale. Parte subito bene la squadra potentina che inizia a macinare gioco e punti. Con Scalcione dentro al posto di Gribov, si arriva sul 13-18, ma la reazione dei padroni di casa non tarda ad arrivare. Vega chiama la riscossa e i brolesi si risvegliano dal torpore. Sesto e Cittadino fanno la differenza in battuta, a muro e in attacco, unitamente allo stesso capitano, mai domo ed autentico trascinatore. Si arriva sul 22 pari e a questo punto la Medical Center sbaglia trop-

po e il Brolo ne approfitta. I potentini non si lasciano abbattere e nel secondo set c'è una bella reazione dei ragazzi di Draganov che mettono in campo grinta, determinazione e carattere e, in un sussulto di orgoglio, riescono a chiudere la frazione di gioco per 21-25. A questo punto c'è il crollo. Nel terzo e quarto set - come dimostrano i parziali - Zuccaro e compagni annichiliscono sotto i colpi del palleggiatore Laterza e di capitan Vega. La Medical Center gioca male e non tutti danno il meglio. In una serie come questa certi errori in attacco e in ricezione “costano caro” perché gli avversari non stanno certo a guardare e colgono gli sbagli come occasioni per portarsi avanti e allungare le distanze. Il Brolo si conferma essere una delle formazioni più forti del girone, in piena corsa play-off, con un organico composto da giocatori di valore e “navigati” in questa categoria che, nei momenti importanti della gara, hanno saputo dare quella “marcia” in più che ha consentito alla squadra di imporsi su una Medical Center bella nei primi due set e decisamente opaca e arrendevole negli ultimi due. Una Medical Center che non ha espresso il gioco bello e avvincente a cui ci ha abituati e che rimane a quota 29 in classifica. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

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Sport 51

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

I PIU’ LETTI

“Ci metto la firma” di Mariano Sabatini

In Italia

Quelli che “la gavetta”

GIANRICO CAROFIGLIO Le perfezioni provvisorie Sellerio 2) BENEDETTA PARODI Cotto e mangiato Vallardi 3) CAMILLA LACKBERG La principessa di ghiaccio Marsilio 4) FABIO VOLO Il tempo che vorrei Mondadori 5) LARS KEPLER L’ipnotista Grisham Longanesi 6) JOHN GRISHAM Ritorno a Ford County Mondadori 7) GRATTERI - NICASO La malapianta Mondadori 8) don ANDREA GALLO Così in terra, come in cielo Mondadori 9) J. D. SALINGER Il giovane Holden Einaudi 10) MURIEL BARBERY L’eleganza del riccio E/O Gallo 1)

Cosa facevano i giornalisti famosi prima di diventare “grandi” di MIRKO TASSONE

In Basilicata GRATTERI - NICASO La malapianta Mondadori 2) GIANRICO CAROFIGLIO Le perfezioni provvisorie Sellerio 3) CAMILLA LACKBERG La principessa di ghiaccio Marsilio 4) LARS KEPLER L’ipnotista Longanesi 5) FRANCESCO CASCINI Storia di un giudice Einaudi 6) ERRI DE LUCA Il peso della farfalla Feltrinelli 7) JAMES ELLROY Il sangue è randagio Mondadori 8) FABIO VOLO Il tempo che vorrei Mondadori 9) GIANLUIGI NUZZI Vaticano Spa Chiarelettere 10) EDOARDO MONTOLLI Il caso Genchi Aliberti 1)

Nuzzi

Montolli

DATI FORNITI DALLE LIBRERIE La classifica dei libri più venduti in Calabria è stata stilata sulla base dei dati forniti dalle librerie Ubik di Cosenza, dalle librerie Mondadori di Crotone, Cosenza e Catanzaro, dalla Tavelli di Lamezia, dalle librerie Isola del Tesoro e Mauro di Catanzaro e dalla Nuova Ave di Reggio Calabria

IL MESTIERE del giornalista, gli anni oscuri e squattrinati, le redazioni buie e polverose, i primi pezzi di nera non firmati e non pagati. Un lungo fiume carsico, attraverso il quale sessanta giornalisti (tra i quali Mario Giordano, Adele Cambria, Maria Giovanna Maglie, Sandro Ruotolo, Pietro Calabrese, Lucio Caracciolo, Riccardo Barenghi, Daniele Mastrogiacomo, Vittorio Feltri, Giovanna Botteri, Vittorio Zucconi, Lina Sotis, Aldo Cazzullo, Toni Capuozzo, Gianni Mura, Ennio Remondino,

Massimo Gramellini), si raccontano; raccontano i loro esordi, le difficoltà incontrate e la via del successo. Grazie ad un articolato questionario, una lunga serie di interviste multiple, Mariano Sabatini, autore di “Ci metto al Firma”, Aliberti editore, interroga i sui interlocutori su quali siano le doti necessarie all’affermazione professionale, gli errori da evitare, l’attacco più accattivante, la chiusa più incisiva. Un utile bussola per quanti si affacciano al mondo del giornalismo. Ricco di aneddoti ed episodi d'an-

La morte di Pinelli, ricordata dalla moglie di MICHELE MESSINA LA notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969, l’anarchico Giuseppe Pinelli precipitava da una finestra aperta al quarto piano della Questura di Milano. Era stato fermato dopo l’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana del 12 dicembre che aveva causato 17 vittime e 87 feriti. La versione ufficiale del questore Guida dichiarava che l’uomo sentendosi scoperto si era suicidato. Naturalmente Giuseppe Pinelli ne era del tutto estraneo, così come lo era Franco Valpreda, il ballerino anarchico che fu arrestato nei giorni seguenti. Licia Pinelli, moglie di Giuseppe che lasciò con le figlie Silvia di nove anni e Claudia di otto anni, e Piero Scaramucci giornalista, oggi vice-

Salvate noi, non le balene L’iniziazione scolastica di un giovane professore CAUSTICO e sferzante si presenta il terzo lavoro di Michele Messina, a partire dal titolo che cita “This is Radio Clash”, manifesto contro la guerra del gruppo londinese capitanato da Joe Strummer. Un microcosmo popolato da una Signora in bianconero e personaggi a cui sembrano mancare solo i balloon, infarcito di punk britannico e citazioni da Garcia Lorca, prodezze di Pinturicchio Alex, a cui fanno da contraltare minuziose descrizioni di vita quotidiana del professore di italiano e storia fra lezioni, consigli di classe, tra orari di corriere e fila al supermercato, dialoghi surreali e convivenza con umanità di vario genere. Come evidenziato dalla prefazione di Roberto Beccantini, una delle firme calcistiche più prestigiose de La Stampa e del Guerin Sportivo, il libro procede su due piani: l’iniziazione scolastica, da parte di un aspirante insegnante sempre rigorosamente precario, passando poi a veri e propri «spezzatini» di very normal people. Suddiviso in dieci racconti, l’ultimo dedicato alla trionfale cavalcata in Germania degli azzurri mondiali e

detta dei protagonisti, non si apprende nelle scuole di giornalismo. Al termine della lettura si trae l'impressione che non vi sia una strada sempre uguale per diventare una firma. Al contrario esiste un universo variopinto nel quale ognuno descrive la propria originale formula. L’importante è avere curiosità, fiuto per la notizia, una prosa, per dirla con Nicola Porro, “semplice, ma diversa da quella che un lettore si aspetta. “Ci metto la firma”, offre molti spunti, dritte e curiosità a chi sogna di intraprendere una professione più che utile, indispensabile. Mariano Sabatini Ci metto la firma Aliberti pp. 357 - euro 15,30

In “Una storia quasi soltanto mia”, Licia dopo quarant’anni ancora cerca la verità

presidente del Comitato regionale per le comunicazioni della Lombardia, in “Una storia quasi soltanto mia”, euro 8,50, pagine 224, edito dalla Feltrinelli, raccontano la vicenda di una persona mite, buona, capace di dialogare con tutti e teorico della non violenza, vittima prescelta della strategia della tensione. Fin dall’inizio Licia non accettò la tesi del suicidio, secondo lei, il marito era stato picchiato, creduto morto e buttato giù. Poi arrivò l’omicidio Calabresi. Licia provò orrore alla notizia ma voleva sapere la verità e avere giustizia perché aveva fiducia nello Stato di diritto. A quarant’anni di distanza vorrebbe conoscere ancora la verità, perché lei crede nello Stato e uno Stato che non ha il coraggio di riconoscere la

ROMANZO

di DOMENICO DONATO

tan, il volume rappresenta un agile strumento cognitivo. Una ricca ricostruzione di sfolgoranti carriere, spesso, iniziate nei retrobottega di misconosciuti bollettini di provincia e finita sulle prime pagine dei più importanti giornali nazionali. Un quadro, a tratti, impietoso su un mondo, non a caso, definito da Luigi Bacialli “casta stampata”, nel quale sono numerosissimi i figli d’arte o gli unti dai signori. Il ritratto di un mondo difficile e spietato in cui non è facile sfondare. Una professione che, a

La copertina del libro

alla discesa agli inferi della Signora bianconera, il libro scorre piacevolmente regalandoci uno spaccato minimalista di vita vissuta, in un periodo che va dal 2002 al 2006, dagli anni in cui Messina fa il pendolare a Cosenza per seguire i corsi S.s.i.s., e quindi prenotarsi un biglietto di seconda classe per andare ad arricchire le fila di nostre menti emigrate nel prospero Nord, fino ai primi anni d’insegnamento nel modenese tra Sassuolo, Carpi e Pavullo. Storie che l’autore tiene sempre in bilico fra il grottesco e il surreale, che spesso strappano il sorriso, a volte amaro come quando candidamente un suo alunno esordisce, «Prof, ha visto che il giornale ha riportato la notizia che dei vandali hanno distrutto tutte le lampadine dei lampioni di quella strada? Beh sono stato io». Con protagonisti persone reali, ribattezzate dalla fervida fantasia del Messina con nomi bislacchi, il Sub-Comandante, il prof. Telemaco, Mandorlinfiore, Jhonny Gioimamma, il Magggico e il signor Bonapezza, ai più conosciuto come il Premier Berlusconi, solo per citarni alcuni. Messina tesse con abile maestria le trame di questi racconti brevi tra

verità è uno Stato che ha perduto, uno Stato che non esiste. Questo libro scritto dopo un silenzio durato tanti anni, sotto forma di una lunga intervista a Licia Pinelli ci offre il ritratto di una persona e di un mondo rovinati da una forza misteriosa e ancora da identificare nei suoi responsabili, arricchito dalla testimonianza delle varie personalità che si mossero per riabilitare la memoria di Giuseppe Pinelli come Dario Fo e Franca Rame autori di uno spettacolo dedicatogli, della cronologia degli eventi della strategia della tensione curata da Saverio Ferrari. Licia Pinelli Una storia quasi soltanto mia Feltrinelli editore pp. 200 - euro 8,50

ATTUALITÀ La copertina del libro di Michele Messina

alunni distratti, operai meridionali ed extracomunitari, e maestre che “vogliono troppo bene alla mamma”, dove spesso riaffiora la nostalgia per la sua terra, anche nella semplice descrizione di una visita ad una fiera di prodotti tipici dove fanno bella mostra l’olio ed il Viagra di Calabria. Completano il volume alcuni racconti singoli come “L’avviso”dove un uomo non trova più nello scaffale del supermercato i suoi crauti preferiti e decide di volare via su una mongolfiera e “La canzone”storia di una canzone che non si ascolta perché ricorda qualcuno. Michele Messina Salvate noi, non le balene Giraldi Editore pp. 198 - euro 13,00

La webgirl perfetta Manuale di istruzioni per l’uso LA scelta del sito e del nic- più consono da tenere nei kname, le procedure di confronti dei corteggiaconnessione e di registra- tori virtuali per conquizione, la compilazione del stare la loro «fedeltà». Tutti i segreti e gli acprofilo pubblico e privato, corgimenti per i trucchi del mesopravvivere nel stiere. Dopo il limondo delle vibro scandalo in deochat erotiche cui ha raccontadove la concorto la sua storia renza è spietata di webcam girl, e i giochi di poteHelen torna in re tra uomo e libreria con un donna s’invertovero e proprio no. Per imparamanuale re a muoversi d’istruzioni per nei meandri delchi desidera inla rete con passo traprendere felino e artigli con successo La copertina d’aquila, ma questa professenza perdere la propria sione. Lezione dopo lezione, dignità e la propria voglia ecco come diventare una di divertimento. Per conoperfetta webcam girl, al di scere le debolezze e le perlà di qualsiasi pregiudi- versioni più nascoste dezio e tabù: l’abbigliamen- gli uomini attraverso le to più adatto da indossare loro fantasie. Helen per andare a colpo sicuro, Manuale della perfetta la location più accattivanwebcam girl te e intrigante nella quale Mursia editore far vivere il proprio persopp. 152 - euro 12,00 naggio e l’atteggiamento

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52 Libri e letture


“Mussolini segreto”, i diari della Petacci curati da Mauro Suttora Attualità

di MAGDA LOI LE memorie di Claretta Petacci, se fossero state pubblicate per intero, ora sarebbero in cima alle classifiche dei libri più venduti. Ma questo volume, «Mussolini segreto», edizioni Rizzoli a cura di Mauro Suttora, copre solo il peraltro lungo periodo 19321938. Il meglio, annuncia nella prefazione il fratello di Claretta, Ferdinando, verrà tra qualche anno, quando ci si deciderà finalmente a desecretare la parte più delicata dei ricordi dell'ultima, e più appassionata, amante del Duce. La quale donna, fa sapere il di lei fratello, altro non era se non un emissario del Governo di Londra, e in quanto tale giocò un ruolo centrale dopo la creazione dell'Asse e l'inizio della Seconda Guerra Mondiale. Con il prossimo volume, insomma, si dovrebbe finalmente sapere tutto: se Mussolini fosse davvero amico di Churchill, se con lui si sia intrattenuto in stretta e compromettente corrispondenza, se infine il Premier britannico davvero lo volesse morto, e se i partigiani comunisti gli abbiano fatto il favore avendo come contropartita l'oro di Dongo. Sì, sapremo tutto. Ma solo fra cinque anni. Nel frattempo inganniamo l'attesa con questa anteprima (pagine 520, euro 21) e magari le opere di Renzo De Felice. E' sbagliato, infatti, ritenere che anche la prima parte dei ricordi di Claretta sia priva di meriti, e non meriti interesse. Al contrario: il Mussolini Segreto della Petacci in cima alle classifiche ci starebbe bene lo stesso, anche se per altri motivi. Uno solo, a dir la verità. Questo: che Claretta racconta il Duce senza, per carità, metterlo a nudo. Ma di certo non lo lascia nemmeno vestito. Insomma, Mussolini alla fine ci si para davanti in calzamaglia, e non c'è niente di meno indicato per un dittatore sedicente grande uomo. Diceva Voltaire che anche il migliore degli uomini non resiste ai racconti della sua lavandaia. Claretta non era certo una lavandaia. Quanto a Mussolini ha giudicato la Storia. Ad ogni modo, visto dall'ottica della giovane amante, non ci fa una bella figura, anche, o proprio, perchè di politica, in questo libro, ancora ce n'è poca. Di politica pura ci sono solo le pagine - disgustose - in cui il Duce parla delle leggi razziali, cui era pienamente consenziente e anche qualcosa di più, o quelle in cui si dice più cattolico del Papa (che degli ebrei ha parlato bene) per dire che lui, Mussolini, non è cristiano. Anzi, il fa-

La moda del “mammo” Una giovane Claretta Petacci

Claretta e il duce in calzamaglia scismo non è cristiano. Di più: non può essere cristiano. Parole su cui una buona parte del mondo cattolico italiano farebbe bene a riflettere ancora oggi. Cosa emerge, allora, dalle memorie di Claretta? Semplice, un Duce che più mediocre non si può. Un uomo che, parlandole di Donna Rachele, non sa fare altro che rifugiarsi dietro il più classico dei «mia moglie non ci capisce, viviamo sotto lo stesso tetto ma ci odiamo». O che mostra alla giovane amante una foto

che gli ha fatto un artista americano e commenta: «Non è vanità se dico che sono veramente bello. Guarda la bocca, il naso, il mento?». Narciso e vecchi merletti. E' stato scritto che il fascismo è l'autobiografia di una nazione. Verissimo, e Mussolini era certamente il suo profeta. Cos'altro dire di un uomo che, con quarant'anni d'anticipo su Claudio Baglioni, chiama l'amata «il mio piccolo grande amore»? Italiano medio-basso, il Duce, dotato di un indistruttibile cul-

to della mediocrità che si alimenta di preconcetti duri a morire. Ecco allora che gli spagnoli (cioè: i fratelli franchisti impegnati in quegli anni ad abbattere la Repubblica) sono solo dei mezzi arabi e la Romania «è stata fatta dai legionari romani e dalle puttane slave». Noi no, noi siamo italiani, ed alle nostre donne diciamo (come lui dice a Claretta) «ora inginocchiati e adora quest'uomo che ti ama». E poi? Poi si va al cinema. «Vieni», fa lui a lei. «Andiamo a vedere 'Scipione

l'Africanò». Lui non lo sa, ma è il primo film in cui fa da comparsa un giovanotto trasteverino che si chiama Alberto Sordi. È il 23 ottobre 1937, XV Era Fascista. Sul quadrante della storia è scoccata già l'ora di chi sarà chiamato a incarnare, dopo di lui e meglio di lui, l'italiano stramedio. E lo farà restando nella farsa, senza mai sconfinare nella tragedia. Claretta Petacci Mussolini segreto curatore Mauro Suttora Rizzoli editori pp. 503 - euro 21,00

Il rapporto perduto con la realtà nel romanzo di De Marchi

fessore, il direttore della Storia d’Italia Einaudi, che, letto il saggio, pareva aver compreso le sue qualità e la sua dedizione agli studi storici, facendogli intravedere la possibilità di un futuro diverso, muore inopinatamente. Nel mentre lo distrae e anestetizza la un saggio con cui presentarsi a qualcu- sua sexy compagna Antonella, con tanno, e, dall’altra, ripetutamente messo to di tenero figlio piccolo a carico, ultiin scacco dalla vita, disilluso, si crea mo aggancio alla realtà, forse il più duuna via di fuga, elabora un piano folle, ro da lasciare per spiccare il volo verso il come leva di liberazione dalla «palude» folle gesto. L’idea è quella di rapire a Genova un bambino e restituirlo dopo esin cui la sua esistenza si è cacciata. Prima, lui brillante liceale destinato sersi fatto pagare un riscatto, con cui dare finalmente la svolta a una carriera di studi, è stadefinitiva alla propria vita to costretto a lasciare tutto e inautentica. Del resto è lui affrontare il mondo, a Milaad aver elaborato la teoria no di lavoro precario in lasecondo cui è «l'insofferenvoro precario («L’olio frigza dell’insicurezza» a creageva tranquillo, non c’era re quell'ansia di futuro che che da sorvegliarlo» è l’iniporta gli uomini impezio del libro, con Luigi al suo gnarsi per dar vita ai granposto a friggere patatine in di mutamenti sociali. un fast food, la testa persa Cesare De Marchi appresso ai suoi personagLa Vocazione gi storici preferiti, Attila soFeltrinelli editore prattutto e Re Carlo XII di pp. 266 –euro 16,50 Svezia), poi il grande pro- La copertina del libro

La storia come vocazione di PAOLO PETRONI UNA bella vignetta di Altan, con una tv accesa sul tg, portava la scritta: «Per chi non credesse alle sue orecchie, i discorsi del premier saranno sottotitolati». Ecco, questo rapporto con la realtà perduto, reso inverosimile, che ha stravolto le prospettive consuete, sembra essere a monte del nuovo romanzo di Cesare De Marchi, che pare misurarsi proprio con l’irrealtà quotidiana dei nostri giorni, oltre che di una più metaforica e esistenziale. Luigi Martinotti, il protagonista, già, da una parte, studia e passa lungo tempo in biblioteca, rifugiandosi nella storia, sua passione, anzi «sua vocazione» come la definisce con un sorriso l’amico insegnate, malato e spesso depresso, Giuseppe, che lo spinge a lavorare seriamente e scrivere

TEATRO E SCRITTURA di FRANCO DIONESALVI LA collana “Corsari”, diretta da Danilo Chirico, debutta con due titoli, “Cantastorie” di Nino Racco e “’A Calabria è morta” di Ernesto Orrico. È una partenza interessante, sia perché consente di leggere sulla carta testi teatrali che, per la fuggevolezza delle produzioni teatrali calabresi, sarebbero condannati a una rapida scomparsa; sia perché vuol tracciare una linea di teatro civile, e non soltanto, di narrazioni civili, che sono linfa vitale in una terra che troppo spesso si caratterizza per la sua incivile rassegnazione. Un volumetto esile, questo di Or-

’A Calabria è morta

denuncia “’A Calabria è morta”. Che tuttavia, per la peculiarità della sua intonazione, si può leggere in tanti modi. Dall’indignazione allo sberleffo, dalla protesta al lamento; e persino in chiave di sfida revanchista. Il finale, peraltro, apre alla speranza, accenna a una figura di “dissidente calabrese” che potrebbe preludere a un mondo altro, indefinito e lunare ma nutrito e rinnovato dal sangue del contatto umano, dall’ebbrezza dell’amore. Ernesto Orrico ’A Calabria è morta Round Robin, Roma, 2009, pp. 40 - euro 5,00

Un volumetto esile ma ricco di spunti di Ernesto Orrico rico, che rappresenta la versione testuale di uno spettacolo teatrale che è già andato in scena. Gli spunti sono tanti. Uno, probabilmente il più interessante, è il pastiche linguistico. Inglese e calabrese, italiano e linguaggio gergale convivono; ma non è un’operazione tardo avanguardistica, si tratta anzi di una rappresentazione iperrealistica, perché è proprio questo il parlato che corre oggi nelle strade e lungo i telefoni calabresi. E ci sa-

rebbe da aggiungere, probabilmente, il polacco e il magrebino e il rumeno. Poi c’è la lettura “politica”, ampiamente sviluppata nell’introduzione scritta da Daniele Gambarara. Ossia il riferimento a un sistema gelatinoso in cui tutto si compra e un giro ristretto di governanti decidono tutto, dai posti di lavoro agli affari. Mentre nella società civile troppo spesso predomina il lasciar andare, il lamento sterile, la rinuncia. Di qui il grido-

La copertina del libro

IL primo documento in cui si parla di padri e figli risale alla Mesopotamia di 4 mila anni fa. Una tavoletta diargilla, unasorta di diario, scritta da un ragazzo che racconta al proprio padre delle sue vicende scolastiche, di cosa ha imparato e dei rapporti difficili con il maestro. Si apprende dal diario che il padre organizza una cena col maestro per migliorare il rapporto con il figlio. È in questa testimonianza storica, la prima di tante citate, che il libro di Maurizio Quilici delinea la forza di un rapporto che ha avuto diverse forme nel corso dei secoli attraverso innumerevoli cronache dell’epoca, racconti, letteratura, miti e leggende. Si parte dalla preistoria (in cui l’uomo è inconsapevole del suo ruolo nella riproduzione) per arrivare ai giorni nostri, passando per l’antica Grecia (quando era usuale per i padri abbandonare i figli indesiderati, spesso femmine, per essere raccolti da sfruttatori e mercanti di schiavi), il cristianesimo (che riconosce una sorta di diritto ai figli di ribellarsi ai padri), l’illuminismo (quando furono 'scopertì i bambini come figure di diritto), la psicoanalisi (con l’arrivo del 'complesso d’Edipò). Tanti secoli permeati soprattutto di autoritarismo. Per arrivare alla «rivoluzione paterna», negli ultimi decenni del secolo scorso, descritta dall’autore come «l'unica vera trasformazione della figura paterna che ci sia mai stata» con uomini che si affacciano e prendono possesso di terreni fino ad allora di esclusiva dominanza delle donne. E soprattutto, perchè cambia la visione della virilità che può esprimersi anche con l’affettoe latenerezzaverso i figli. Sono storie di amore, quelle riportate da Quilici, ma anche di profondo odio – protagonisti anche personaggi famosi – tanto da sfociare in omicidi con vittime da entrambe le parti. Pericle, il generale ateniese, impassibile in battaglia, che alla notizia della morte del figlio scoppia in singhiozzi. Beatrice Cenci, invece, in epoca rinascimentale, che uccise il padre con dei complici a colpi di martello e poi lo lanciò dalla finestra. Ed oggi? Oggi c’è il “mammo”, termine che Quilici critica perchè ibrido, in opposizione al padre-padrone in via di estinzione, entrambi negativi. Maurizio Quilici Storia della partenità Fazi editore pp. 524 euro 19,50

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Libri e letture 53

Lunedì 1 marzo 2010


Lunedì 1 marzo 2010

LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò

TELEFONO E FAX: 0965/621036 E-MAIL: toniconc@libero RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI GIOVEDì DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965/ 818768 Riscatto

Quale valore i contributi?

LA PRIMAVERA FARA' RETROMARCIA Oggi poche nubi lungo il Bradano, bello altrove. Clima mite. Sole e caldo domani e mercoledì con correnti tese di Scirocco. Da giovedì si ritorna in inverno, con temperature in discesa. La neve e il gelo che ancora in queste ore interessano diverse parti del Pianeta non sembrano aver rallentato il Global Warming. Il gennaio 2010, infatti, secondo il Noaa (il Centro dati statunitense sul clima), è stato il quarto più caldo dal 1880. La temperatura globale combinata, tra oceani e terre emerse, nel gennaio scorso è stata di 0,6 gradi al di sopra della temperatura media di 12 gradi dello stesso periodo nel 20mo secolo. Non è tutto. Particolarmente impressionanti sono i dati satellitari che indicano che la temperatura della bassa troposfera ha segnato i valori più caldi in assoluto misurati in gennaio negli ultimi 32 anni. Altri indici non sono da record storici; per esempio la temperatura media delle terre emerse nell'emisfero Nord si classifica soltanto al diciottesimo posto, ma, nella media di tutti i valori, il dato finale è quello di un mese che si colloca come detto al quarto posto tra quelli più caldi da oltre un secolo. E i primi dati disponibili per febbraio indicano che la tendenza non è cambiata,conunriscaldamento generalecheappareulteriormenteconfermato. Gran caldo ieri su gran parte della provincia di Potenza. Venti dal Nord Africa, con raffiche fino a 60-70 km/h, hanno investito infatti soprattutto la fascia tirrenica ed appenninica della Basilicata, assai meno invece il Materano ed il Metapontino. Nel primo pomeriggio Potenza segnava 17,8 gradi di massima, Matera “appena” 13,6. In settimana invece nell'entroterra e sulla costa jonica i termometri avevano spesso sfiorato i 20 gradi. Come previsto la neve è scomparsa sotto i 1400 metri e, tra oggi e mercoledì, sarà costretta a “ritirarsi”a quote ancora più elevate. Mentre la Germania ed il Benelux inqueste ore fanno i conti con Xynthia, la tempesta che ha devastato nel weekend la Galizia e buona parte della Francia (40 le vittime accertate), il tempo sulla Basilicata sarà di una monotonia quasi imbarazzante per la stagione. I primi tre giorni di marzo trascorreranno infatti all'insegna del tempo stabile, al più variabile per il passaggio di innocui corpi nuvolosi. Le correnti fino a mercoledì si manterranno da Sud/Sudest per cui le temperature resteranno decisamente elevate, con massime spesso al di sopra dei 20 gradi. Da giovedì, gli ultimi aggiornamenti dei centri di calcolo propendono per l'arrivo sul Mediterraneo Centrale di aria più fredda dalla Scandinavia, pilotata verso Sud da un blocco alto pressorio che si consoliderà sulle Isole Britanniche. Se questa tendenza venisse confermata, la primavera in Basilicata subirebbe un brusco Stop, con rovesci diffusi soprattutto in Appennino e temperature che nel corso del fine settimana tornerebbero su valori decisamente invernali. Bisognerà seguire gli aggiornamenti. Lunedì: Nubi irregolari in mattinata, in particolare sul Vulture-Melfese, l'Alto Bradano, il Materano, ma con bassa probabilità di isolati rovesci. Ampi spazi soleggiati sul resto della regione. Tra il pomeriggio e la sera poche ed innocue nubi perlopiù stratiformi. Temperature stazionarie su valori decisamente miti, venti deboli o moderati Sudoccidentali, mari generalmente mossi. Martedì:Sarà unagiornatacon moltosoleedalle caratteristichetipicamente primaverili. Qualche velatura comparirà nel pomeriggio solo sulla costa tirrenica e sul Lagonegrese, ma senza nessuna precipitazione associata. Altrove avremo cielo sereno e temperature molto miti. Nel primo pomeriggio attese massime anche di 24-25 gradi. Venti moderati da Ovest/Sudovest e mari mossi. Mercoledì:Tempo variabile in mattinata con nubi medio-alte sul settore tirrenico. Sereno o poco nuvoloso invece sull'area jonica e sul Lavellese. Nel pomeriggio-sera ancora nubi stratiformi su Lagonegrese, Pollino ed Appennino, ma senza precipitazioni. Ancora tempo bello altrove. Temperature stazionarie e ancora miti, venti moderati da Sud/Sudovest. Mari sempre poco mossi. Giovedì: Cielo irregolarmente nuvoloso in mattinata, con nubi più compatte sul settore tirrenico ed appenninico dove non mancheranno locali piovaschi o deboli rovesci. Più sole e scarsi fenomeni inizialmente sull'Alto Bradano e sul Materano. In serata precipitazioni sparse su gran parte del territorio. Temperature in diminuzione, anche sensibile; venti moderati da Ovest, mari mossi. Venerdì: Nuvoloso in mattinata con rovesci a carattere sparso. Fenomeni più probabili ed intensi su Lagonegrese, Pollino e Val d'Agri. Intervalli soleggiati su Materano e settore jonico. Nel pomeriggio ancora nubi irregolari ma con fenomeni in attenuazione anche sul Tirreno. Definitivo miglioramento in serata. Temperature stazionarie, venti moderati orientali, mari molto mossi. Sabato: Giornata dal tempo variabile, con la presenza comunque di ampi spazi soleggiati. Gli addensamenti maggiori interesseranno prevalentemente l'area appenninica ed il Vulture-Melfese, con la possibilità di qualche locale rovescio tra la mattinata ed il primo pomeriggio. La temperatura resterà stazionaria, su valori prossimi a quelli medi del periodo. Venti deboli variabili, mari mossi. Domenica:Poco nuvoloso in mattinata con qualche addensamento più compattosolo sulsettore tirrenico. Giàa metàgiornata assisteremo però ad un rapido aumento della nuvolosità. Dal pomeriggio, infatti, nubi compatte copriranno il cielo su gran parte della Basilicata, con qualche rovescio in arrivo tra la sera e la successiva notte. Temperature di nuovo in calo, venti da oriente. Giuseppe Pomarico

I contributi da riscatto quale valenza hanno ai fini del diritto e del calcolo della pensione? E' vero che non possono superare una certo numero? A. Barile, Matera I contributi da riscatto sono equiparati a tutti gli effetti ai contributi obbligatori versati durante il rapporto di lavoro. Sono perciò utili sia per raggiungere il diritto che per aumentare la misura delle prestazioni previdenziali, nonché per ottenere l'autorizzazione ai versamenti volontari. Non esiste per loro un limite numerico.

Servizio militare

Si aggiungono i contributi? SONO un commerciante di 55 anni e finora ho versato all'Inps 33 anni di contributi. A questi potrei aggiungere il servizio militare? La mia pensione di anzianità è ancora lontana, anche se quella di vecchiaia, per la quale occorrono 65 anni, lo è ancora di più? S. Tortorelli, Potenza Per il servizio militare non vi sono problemi: basta presentare una copia autenticata del foglio matricolare ed il relativo periodo sarà accreditato gratuitamente. Per la pensione di anzianità dovrà attendere il 2017: infatti in quell'anno raggiungerà sia i 40 anni di contributi che la cosiddetta “quota 98”, formata da almeno 62 anni di età e 36 di contributi. La pensione sarà calcolata col sistema misto. Per la pensione di vecchiaia le occorrerebbe attendere altri 10 anni, oltre all'attesa per l'apertura della finestra.

Badante 1/

Tredicesima a parte? PER mio padre abbiamo assunto, da gennaio 2010, una badante regolarmente denunciata all'Inps per i dovuti versamenti contributivi. Ci è sorto un dubbio: quando pagheremo la tredicesima mensilità, sarà necessario fare un versamento a parte o dobbiamo conglobarlo nel trimestre di riferimento? Grazie. V. Carbone, Lagonegro Il pagamento della 13^ mensilità non comporta un versamento aggiuntivo di contributi all'INPS. Infatti, la quota che sarebbe dovuta è già compresa nella paga oraria su cui vengono pagati trimestralmente i contributi, che a tal fine viene maggiorata di un dodicesimo. Per i rapporti di lavoro oltre le 24 ore settimanali, peraltro, il contributo è fisso, a prescindere dalla paga concordata. Quindi, nessuna preoccupazione.

Sordomuta

Bonus di 5 anni MIA sorella è nata il 14 novembre 1957. E' stata assun-

Per richiedere informazioni e formulare quesiti telefonare ogni lunedì dalle 10 alle 12 al numero 0984.482105

IL MEDICO RISPONDE di Roberto Romano

Obesità e malattie cardiovascolari PER quale motivo i soggetti obesi hanno malattie cardiovascolari? Quanto bisogna dimagrire per abbassare la pressione? A. C. Rende Il cuore è una pompa che spinge il sangue in tutti i distretti corporei. Tanto più vasto è il territorio da irrorare, tanto più elevato è il lavoro che il cuore deve compiere. Per questo motivo, i soggetti obesi hanno frequentemente un cuore di maggiore dimensione. L'obesità, oltre al maggior carico di lavoro per il cuore, è anche associata ad un aumento del rischio di morte improvvisa. Anche il rischio di arteriosclerosi è aumentato ed è direttamente legato alle alterazioni dei grassi nel sangue (da questo punto di vista sono particolarmente dannosi gli aumenti del colesterolo LDL). La dislipidemia è in parte favorita da errate abitudini alimentari. La correlazione tra rischio di arteriosclerosi, alterazioni del quadro lipidico e obesità è più evidente in quei soggetti in cui il grasso in eccesso si localizza a livello addominale. Inoltre i soggetti obesi sono esposti ad un rischio maggiore di sviluppare ipertensione arteriosa rispetto ai normopeso. Fattori genetici, ambientali (stress, alimentazione) e stile di vita sedentario possono favorire l'insorgenza sia dell'obesità che dell'ipertensione arteriosa, spiegando così la frequente associazione delle due patologie. L'aggravamento di uno stato di obesità può favorire l'evoluzione da un'ipertensione labile verso uno stato ipertensivo stabile. Si sa da molto tempo che la perdita dei chili in eccesso, ottenuta mediante dieta ipocalorica ed esercizio fisi-

ta da una associazione il 01/08/1979 come dipendente, pur essendo sordomuta. Ai sensi delle disposizioni vigenti, avrebbe diritto al bonus di 5 anni (per la sua invalidità civile riconosciuta superiore all'80%), per ottenere la pensione di vecchiaia. Quando si apre la sua finestra? L. G., Scanzano La finestra si aprirà il 1° aprile 2013.

Badante 2/

Contributi da scaricare MIA suocera, per motivi di età, ha una badante che presta servizio presso la sua abitazione per 27 ore settimanali e con una paga superiore alla media. Ho letto che i contributi versati possono essere scaricati dalle imposte. Ciò vale anche per la quota della lavoratrice che, in effetti, mia suocera non trattiene? F. Cinnella, Policoro

co adeguato, porta ad una riduzione della pressione arteriosa nei soggetti soprappeso o obesi. Tuttavia, un aspetto fondamentale non era ancora chiaro: quali sono gli effetti a lungo termine (anni) dei tentativi di ottenere un calo ponderale sui livelli pressori? Quasi 1200 soggetti sovrappeso o obesi e pressione arteriosa ai limiti alti della norma (meno di 140 mmHg per la sistolica, 83-89 mmHg per la diastolica) sono stati assegnati ad un gruppo di controllo (ossia a nessun intervento) oppure ad un programma finalizzato ad ottenere il calo ponderale mediante diete personalizzate, sedute periodiche con psicologi e dietisti, etc. Dopo circa 3 anni di osservazione, il gruppo di controllo era ingrassato in media di circa 2 kg, mentre il gruppo di intervento, che dopo 6 mesi era dimagrito di 4-5 kg, aveva purtroppo recuperato quasi tutto il peso perduto.Tuttavia, all'interno del gruppo di controllo, quanto più il peso corporeo era calato nel corso dei 3 anni di intervento, tanto più la pressione arteriosa era diminuita. In particolare, i soggetti che avevano perso almeno 4,5 kg di peso dopo 6 mesi, e che erano riusciti a mantenere questo peso forma nei successivi 30 mesi, avevano mostrato livelli di pressione pressoché normali ed una riduzione del 65% del rischio di sviluppare ipertensione. Un editoriale di accompagnamento a questo studio pubblicato su una rivista di Medicina Interna segnala 2 fattori di successo per i programmi di calo ponderale a lungo termine: l'essere soddisfatti del nuovo aspetto fisico e non avere mai avuto, in passato, aumenti e riduzioni cicliche del peso corporeo. Insomma: se gli obesi sono tenaci nel cercare di dimagrire il risultato è pressoché assicurato: niente ipertensione e meno malattie di cuore.

La risposta è negativa. E' previsto che il datore di lavoro possa dedurre dal reddito imponibile, ai fini IRPEF, soltanto la quota a suo carico.

Gravidanza

Licenziamento e indennità SE una lavoratrice in stato di gravidanza dovesse essere licenziata per giusta causa perderebbe anche l'indennità di maternità? Mi sembra una condanna eccessiva, non crede? P. Dragonetti, Irsina La Corte Costituzionale, con una sentenza del 2001 (n° 405) ha stabilito che, in caso di licenziamento per giusta causa (ossia per colpa grave) durante il periodo di interdizione anticipata dal lavoro, conserva comunque il diritto all'indennità di maternità.

Dipendente

Indennità di malattia SONO un lavoratore dipendente. Se mi dovessi ammalare, per qualsiasi causa, mi spetterebbe l'indennità di malattia e per quanto tempo? Vi sono categorie cui non compete tale prestazione? B. Curci, Bernalda L'indennità di malattia spetta per periodi non superiori a 180 giorni annui. Ne possono beneficiare : a) la quasi totalità degli operai del settore privato e gli impiegati del cosiddetto terziario (ex commercio); b) i disoccupati ed i sospesi dal lavoro delle categorie indicate al punto a) purchè il rapporto di lavoro sia cessato o sospeso da non più di 60 giorni prima dell'inizio della malattia. Per i lavoratori che hanno un contratto a tempo determinato il diritto all'indennità di malattia cessa in concomitanza con la cessazione del rapporto di lavoro.

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GIOCO

20.30

18.50

REALITY SHOW

PRIMA SERATA

Affari tuoi

L’isola dei famosi

RUBRICA

17.50

14.45

SHOW

Geo & Geo

Uomini e donne

12.02

TELEFILM ER - Medici in prima linea

20.30

GIOCO

10.25

Cento x cento

TELEFILM Matlock

06.10 -RubricaBontà sua 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 - Tg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaBontà sua 14.30 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.25 -Reality ShowL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07.25 -CartoniLa casa di Topolino 07.50 -CartoniTom & Jerry tales 08.00 -CartoniAgente speciale Oso 08.30 -CartoniLa famiglia Passiflora 08.50 -CartoniMiss Spider's 09.15 -CartoniI Lunnis 09.30 -RubricaProtestantesimo 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -ShowI Fatti Vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 16.55 -RubricaCuore di mamma 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -SportRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 18.50 -Reality ShowL'isola dei famosi 19.40 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

08.00 -NewsRai News 24 08.15 -RubricaCult book - La Storia siamo noi - Figu - Album di persone notevoli 09.20 -RubricaCominciamo Bene - Prima 10.00 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Shukran - Le storie Diario Italiano 13.10 -TelefilmJulia 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo - TGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -La TV dei ragazziLazy Town 15.40 -RubricaMelevisione 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -DocumentarioCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - News Borse e monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09:57 - Reality Show Grande fratello pillole 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -ShowForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - NewsMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14:07 - Reality ShowGrande fratello pillole 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -AttualitàPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoChi vuol essere milionario 19:44 - TelegiornaleTg5 - Anticipazione 19.45 -GiocoChi vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5

07.00 -Sit ComVita da strega 07.35 -TelefilmNash Bridges - Hunter Bianca 10.30 -MiniserieUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg4 11:58 - TelegiornaleTg4 12.00 -NewsVie d'italia - Notizie sul traffico 12:02 - TelefilmER - Medici in prima linea 12.55 -TelefilmDetective in corsia 13.50 -ShowIl tribunale di forum - Anteprima 14.05 -ShowSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.15 -Soap OperaSentieri 16.35 -FilmAirport 75 con Charlton Heston , Karen Black , George Kennedy , Efrem Zimbalist Jr. - regia di Jack Smight 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.40 -CartoniRascal il mio amico orsetto - Bugs Bunny 08.40 -Sit ComFriends 09.10 -ShowPolpette 10.40 -ShowCapogiro 11.45 -NewsJekyll - La vera faccia della tv 12:16 - NewsNella rete di Jekyll 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -TelefilmAmerican dad - I Griffin - I Simpson - Smallville 16.00 -Sit ComZack e Cody sul ponte di comando 16.50 -TelefilmZoey 101 17.25 -CartoniKilari - Ben 10: forza aliena - I pinguini di Madagascar 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19:28 - SportSport mediaset web 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -Rubrica Omnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -AttualitàPunto Tg 10.15 -Rubrica Due minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -Telefilm Matlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -Rubrica Movie Flash 13.05 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.05 -FilmLa ragazza con la pistola con Monica Vitti, Stanley Baker, Carlo Giuffrè - regia di Mario Monicelli (Italia) - 1968 16.00 -RubricaAtlantide - Storie di uomini e mondi 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -TelefilmCrossing Jordan 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Sissi 23.05 -Telegiornale Tg 1 23.10 -Talk ShowPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 21.55 -Telefilm Senza Traccia 22.45 -TelefilmCriminal Minds

20.10 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale TG3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto?

20.30 -Previsioni del tempoMeteo 5 20:31 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Reality Show Grande fratello

20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Film Lo chiamavano Trinità... con Terence Hill, Bud Spencer, Gisela Hahn - regia di E. B. Clucher (Enzo Barboni) (Italia) - 1970

20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -Film Independence day con Bill Pullman, Jeff Goldblum, Will Smith - regia di Roland Emmerich (USA) - 1996

20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Attualità L'infedele 23.40 -Rubrica Senza tituli

00.45 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.15 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.20 -RubricaAppuntamento al cinema 01.25 -RubricaSottovoce 01.55 -RubricaRewind - Visioni Private Paolo Portoghesi

23.25 -NewsTG 2 23.40 -RubricaLa Storia siamo noi 00.40 -RubricaSecondo canale 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaSorgente di vita 01.55 -RubricaAlmanacco

23.10 -RubricaReplay 00.00 -TelegiornaleTg3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaFuori orario. Cose mai viste

00.20 -ShowMai dire grande fratello 01.00 -TelegiornaleTg5 notte 01:29 - Previsioni del tempoMeteo 5 01.30 -ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 02:02 - TelevenditaMedia shopping

23.35 -Show I bellissimi di Rete 4 23.40 -FilmScommessa con la morte con Clint Eastwood, Liam Neeson, Patricia Clarkson - regia di Buddy Van Horn (USA) - 1988

00.00 -FilmLe colline hanno gli occhi 2 con Michael McMillian, Jessica Stroup, Daniella Alonso - regia di Martin Weisz (USA) - 2007 01.50 -SportPoker1mania - Poker 02.45 -TelegiornaleStudio aperto

00.40 -TelegiornaleTg La7 01.00 -RubricaMovie Flash 01.05 -FilmTre fratelli con Philippe Noiret, Vittorio Mezzogiorno, Michele Placido - regia di Francesco Rosi (Italia) - 1981

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RETE 4

ORE 21.10

RETE 4

ORE 23.40

LO CHIAMAVANO TRINITÀ...

SCOMMESSA CON LA MORTE

con Terence Hill, Bud Spencer, Gisela Hahn - regia di E. B. Clucher (Enzo Barboni) (Italia) - 1970

con Clint Eastwood, Liam Neeson, Patricia Clarkson - regia di Buddy Van Horn (USA) 1988

Trinità ritrova il fratello lestofante che, sceriffo, sta preparando un furto di cavalli ai danni di un ricco allevatore. Costui, a sua volta, sta tentando con i suoi sgherri di far sloggiare una comunità di mormoni da una zona su cui ha delle mire. Trinità, innamorato di una ragazza mormone, organizza la resistenza dei coloni che non portano armi per scelta religiosa.

L'ispettore Callaghan è di nuovo in azione. Un maniaco omicida sta uccidendo tutti i componenti della troupe di un film dell'orrore diretto dal celebre regista Peter Swan. C'è una lista con i nomi delle sue prossime vittime e dentro c'è anche quello di "Dirty Harry".

ITALIA 1

ORE 21.10

LA 7

ORE 14.05

INDEPENDENCE DAY

LA RAGAZZA CON LA PISTOLA

con Bill Pullman, Jeff Goldblum, Will Smith - regia di Roland Emmerich (USA) 1996

con Monica Vitti, Stanley Baker, Carlo Giuffrè - regia di Mario Monicelli (Italia) 1968

Nel cielo appaiono enormi "oggetti non identificati". Comincia la metodica distruzione di grandi città della Terra, e tutto sembra perduto finché il presidente americano in persona non sale su un aereo va a combattere gli alieni. Insieme con lui uno scienziato strampalato e un pilota coraggioso salveranno il pianeta.

Assunta, una ragazza siciliana molto legata alle tradizioni, accetta di farsi rapire da un uomo del suo paese, Vincenzo, di cui è segretamente innamorata, sperando in un matrimonio riparatore. Il giorno dopo, però, il seduttore, per evitare le conseguenze del suo gesto, fugge in Inghilterra. Assunta, decisa a difendere il proprio onore, lo insegue armata di pistola. Qui trova l'indirizzo di Vincenzo, ma lui riesce a ...

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Televisioni 55

Lunedì 1 marzo 2010


POLITICA, VERSO IL VOTO DI MARZO

Il più forte in Italia è il Pdcl: il Partito di Cetto Laqualunque.

Regionali, esclusa a Matera la Federazione di Sinistra. Polverini, no al ricorso Partono gli appuntamenti elettorali. Apre Pagliuca, «contro il clientelismo» Comunali nei Sassi, Tosto si presenta e difende Di Lorenzo. Oggi tocca ad Acito alle pagine 5, 6, 7, 8 e 13

Anno 9 n.62 € 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Lunedì 1 Marzo 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax.

SPORT

Potenza pesante scivolone

Basket A Dilettanti

Matera buon viatico per la Coppa

La Bawer rivede i playoff

Seconda Divisione

Riecco il Melfi versione interna

Eccellenza

Basket B Dilettanti

Basket B Dilettanti

F. Murgia vicino al traguardo

Bernalda è colpo salvezza

Corporelle sempre più giù

VULTURE

POTENZA

Riforma sanitaria

Tamburriello attacca Iannicelli a pagina 9

Comitati di quartiere Ricorso dei presidenti contro l’elezione del coordinatore a pagina 10

Ecatombe in Cile

Più di 700 i morti La terra trema ancora

a pagina 4

Volley

Giocoleria e Medical doppio ko

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Lega Pro Al Viviani passa il Lanciano nel finale

Serie D


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