Brevi dal mondo
Martedì 2 marzo 2010
Trattativa difficile in Mali per l’italiano e la moglie rapiti dal Al Qaida
Missione Ue per Napolitano
Cicala, ultimatum scaduto: ore d’angoscia
BRUXELLES – Da oggi a giovedì Giorgio Napolitano visiterà a Bruxelles la sede della Nato e i vertici delle principali istituzioni dell’Unione Europea: mercoledì il presidente della Commissione Europea Manuel Barroso e i membri della Commissione e, in separata sede, il presidente del consiglio europeo Van Rompuy; giovedì il presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek e i componenti italiani del Parlamento europeo. Il presidente è giunto ieri sera nella capitale belga e questa mattina farà la visita protocollare al re e alla regina.
ROMA – Ore di angoscia per la sorte di Sergio Cicala (65 anni) e di sua moglie Philomene Kabourè (39 anni), rapiti lo scorso 18 dicembre in Mauritania, al confine con il Mali, dai militanti di Al Qaida per il Maghreb islamico (Aqmi): è scaduto in nottata infatti l’ultimatum che i sequestratori avevano lanciato al governo italiano per la loro liberazione, ma un negoziatore maliano – che ha preferito mantenere l’anonimato - ha riferito che i due, «per il momento, non saranno uccisi». «Abbiamo avuto delle garanzie sul fatto che allo scadere dell’ultimatum la loro vita non sarà in pericolo», ha spiegato la fonte all’agenzia francese France Presse. Ma, ha aggiunto,
Rifiuti campani Berlino indaga BERLINO – La magistratura tedesca sta indagando sul traffico di rifiuti campani fatti arrivare in treno nelle discariche della Sassonia e della SassoniaAnhalt durante l'emergenza di Napoli. Lo rivela nel suo nuovo numero il settimanale 'Der Spiegel' sotto il titolo «Le immondizie della Camorra», spiegando che «oltre 100mila tonnellate di rifiuti sono arrivate illegalmente in Germania, salvando dal fallimento una discarica troppo grande della Sassonia».
Nucleare, l’Iran «Collaboreremo» TEHERAN – L'Iran è pronto a riprendere la collaborazione con L’Aiea. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Manouchehr Mottaki in una conferenza stampa a Ginevra. «Collaboriamo in pieno e continueremo a farlo», ha detto Mottaki. «Abbiamo sempre accolto di buon grado e incoraggiato i negoziati», ha aggiunto il ministro.
Gul: «Golpisti sotto controllo» ANKARA – Il presidente turco, Abdullah Gul, si è detto certo che il suo Paese saprà superare «completamente» la crisi provocata dagli arresti di alti ufficiali delle forze armate per il tentato golpe del 2003. «Se ci sono persone che hanno commesso errori nelle nostre istituzioni, vanno epurate», ha affermato Gul sottolineando che l'obiettivo deve essere l’avvicinamento all’Europa.
«siamo preoccupati per la loro sorte perchè i sequestratori rischiano di non avere ciò che chiedono». La settimana scorsa Pierre Camatte, l’ostaggio francese trattenuto per quasi tre mesi dallo stesso gruppo islamico, è stato rilasciato a seguito della liberazione da parte delle autorità malianedi quattroaffiliati all’organizzazione terrorista. Ma la richiesta dell’Aqmi per la liberazione degli altri ostaggi (i due italiani e tre cooperanti spagnoli) comprendono anche la scarcerazione di un numero imprecisato di «combattenti» ora detenuti inMauritania. Paese,quest’ultimo, tutt'altro che disposto a trattare con i terroristi, come ha fatto invece il Mali. Da qui evidentemente le «preoc-
cupazioni» espresse dal negoziatore maliano e la convinzione che i sequestratori stavolta non riusciranno ad ottenere quello che cercano. Cicala e la moglie erano stati rapiti poco prima di Natale in Mauritania mentre a bordo di un fuoristrada viaggiavano verso il Burkina Faso, paese d’origine della donna. Il 28 dicembre comparve la loro prima foto diffusa dai terroristi che li tengono prigionieri. Domenica invece il Site, il centro di intelligence basato negli Usa che monitora i siti qaedisti, ha scovato il messaggio audio in cui Cicala si è appellato direttamente al premier Silvio Berlusconi, implorando il governo italiano a fare «concessioni» per salvare la sua vita e quella di sua
Berlusconi, su di lui le speranze di Cicala
moglie. Sottotraccia, diplomazia e servizi italiani sono al lavoro da mesi per arrivare alla liberazione dei due, ma la Farnesina continua a mantenere la linea della riservatezza, come già in simili occasioni precedenti. Daniela Navi
A Roma il corteo aperto da una delegazione di Rosarno. Consenso bipartisan
L’onda gialla attraversa l’Italia Sciopero degli immigrati in tutto il Paese. Tutti con il colore della protesta ROMA – Non solo immigrati ma tanti italiani nell’'onda gialla' che ieri ha attraversato il paese per difendere i diritti dei migranti nel primo sciopero 'made in Italy' della categoria. Decine e decine di migliaia hanno partecipato pacificamente alle manifestazioni e ai cortei che si sono svolti in oltre 60 piazze, tutti con addosso qualcosa di giallo, il colore della protesta: un braccialetto, un nastrino, un fazzoletto. L’iniziativa nata sul web per iniziativa del Comitato 'Primo marzo 2010', sul modello francese, ha ricevuto un consenso bipartisan. Unica voce fuori dal coro, quella della Lega nord. Tante le adesioni alla '24 ore senza di noi', voluta per riaffermare il ruolo degli immigrati nell’economia nazionale: da Amnesty all’Arci, da Legambiente alle Acli, a Emergency. E poi i partiti, il Pd, l’Idv, il Pdci, Rifondazione comunista. L’astensione dal lavoro dei migranti non è stata solo simbolica ma ha interessato anche i regolari. C'è chi ha direttamente informato il datore di lavoro dell’adesione allo sciopero. Uno striscione giallo con la scritta «Migrare non è reato» ha aperto il corteo a Milano, due mila partecipanti. Ventimila al corteo a Napoli (dove è stato aggredito l’assessore comunale Giulio Ricci da «frange estremiste di disoccupati» ha denunciato il sindaco) che si è concluso a Piazza Plebiscito con musica e rappresentazioni teatrali. Diecimila in piazza a Brescia per iniziativa della Fiom-Cgil. Alla sede
Inps di Roma, una cinquantina di immigrati ha protestato per il riconoscimento dei contributi previdenziali di cui non godono se lasciano il paese. Nella capitale, il corteo (vi ha partecipato anche Dario Franceschini, capogruppo Pd alla Camera) è stato aperto da una delegazione di stranieri di Rosarno, con uno striscione «Troppa intolleranza, nessun diritto». Un migliaio i manifestanti a Bari con manifesti «Sono una persona, non un documento». Riconoscimento al lavoro degli immigrati è giunto dalla Coldiretti: «sono determinanti, senza di loro non sarebbe possibile la produzione di numerose eccellenze del Made in Italy alimentare», dalla rac-
colta delle mele della Val di Non alla mungitura delle mucche per il Parmigiano Reggiano, dalla vendemmia dei vini Doc alla cura dei greggi per il pecorino romano. Lo sciopero è stato giudicato interessante da esponenti del Pdl. «Può rappresentare – ha detto Fabio Granata, vicepresidente dell’Antimafia – uno stimolo positivo di riflessione per la classe politica italiana sul valore positivo ed economicamente straordinario della presenza dei migranti regolari in Italia». Anche se lo sciopero non è strumento gradito, per il sottosegretario Adolfo Urso, «vanno ascoltate le ragioni dei cittadini immigrati che rispettano la legge». Agnese Malatesta
Lo sciopero a Milano, nel “cuore” della Lega Nord
La ragazza, 13 anni, ora è incinta. Arrestai dai carabinieri i due orchi
Bari, nonno e zio abusano della nipotina BARI – I mostri erano loro, le persone più care: il nonno e lo zio. Loro avrebbero violentato, aggredito e minacciato la loro nipotina di 13 anni che ora è incinta. A scoprire tutto, la direttrice dell’istituto di accoglienza per minorenni, nel foggiano, dove la ragazzina vive dal 2006, su disposizione del tribunale di Bari per i minorenni. Nei primi giorni di febbraio la ragazzina ha cominciato ad accusare malori e la direttrice, preoccupata, ha chiamato i medici che hanno sottoposto la tredicenne ad accertamenti, scoprendo così che era incinta. Quando la direttrice ha chiesto spiegazioni, è emersa una storia terribile di abusi e di violenze.
Nonno e zio – sono tra loro padre e figlio – di 62 e di 38 anni, sono stati arrestati dai carabinieri per violenza sessuale aggravata, corruzione di minorenni e violenza privata. La triste vicenda appartiene ad uno dei piccoli Comuni dell’alto foggiano: qui vivono i nonni della ragazzina alla quale veniva concesso di trascorrere con loro qualche week-end e le feste di natale. Giorni che dovevano essere spensierati ma che presto, dall’inizio del mese di novembre dello scorso anno, si sono trasformati in un incubo, per culminare in episodi di violenza avvenuti tra la fine di dicembre e i primi di gennaio, durante le feste natalizie. Il nonno si faceva accompagnare
dalla nipote e, con la scusa di andare a fare la spesa o di andare a fare benzina, la portava in luoghi isolati e in auto o in aperta campagna, abusava di lei. La ragazzina si disperava e il nonno la minacciava: avrebbe usato la cinghia se avesse parlato con qualcuno di quello che accadeva. Poi, quando tutto era finito, le dava cinque euro. Quando la direttrice dell’istituto ha capito che la tredicenne era vittima delle 'attenzioni' del nonno, ha accompagnato la ragazzina in Procura e sono cominciate le indagini, durante le quali gli investigatori sono stati aiutati da psicologi. E' emerso così che il nonno non era il solo ad abusare della nipotina. Luisa Amenduni
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
2 In Italia e nel Mondo
Tibet, Pechino “lancia” il Panchem Lama
I morti saliti a 51. Il presidente: «Tragedia inaccettabile nella Francia del 21° secolo»
Xinthya, Sarkozy: «Voglio i colpevoli» PARIGI–Un disastro indescrivibile, 51 morti, regioni distrutte, dighe crollate, paesi cancellati: per Nicolas Sarkozy è «un dramma inaccettabile» ed è imperativo «fare piena luce». Il giorno dopo il passaggio della tempesta Xynthia, la Francia è sotto shock ma non abbastanza da non rendersi conto che non tutto è stato fatalità. In molti puntano il dito sull'edilizia costiera irresponsabile, sui permessi di costruire a dieci metri dal mare. L’ultimo bilancio della protezione civile ha aumentato a 51 il numero dei morti, ma ci sono ancora otto dispersi, sette in Vandea e uno nella Charente Maritime, le due regioni devastate.
Il capo dello stato è arrivato ieri mattina a La Rochelle, ha sorvolato in elicottero le zone sinistrate, si è fermato a parlare con le autorità locali, con la gente. Poi ha tuonato: «E' inaccettabile», bisogna «fare luce», conscio che nel paese cresce, dopo l’incredulità, l’onda delle proteste. «Dobbiamo fare chiarezza totale, e in assoluta urgenza, su un dramma inaccettabile e incomprensibile – ha detto il presidente – bisogna che ci si interroghi per sapere come è possibile che in Francia, nel 21° secolo, delle famiglie possano essere sorprese nel sonno, morire annegate nella loro casa». Prima del presidente, già altre voci si erano levate per denunciare i permessi «facili» di costruire sul li-
torale, prima fra tutti quella di Philippe de Villiers, presidente del dipartimento della Vandea. Chantal Jouanno, sottosegretario all’Ecologia, ha affermato che è necessario «inasprire le regole» per la costruzione nelle zone inondabilie dietro le dighe, condannando le 100.000 costruzioni in settori a rischio realizzate in Francia dopo la terribile tempesta del 1999 (92 morti). Quanto alle cifre, Sarkozy ha annunciato lo sblocco immediato di tre milioni di euro per «far fronte alle spese per le vittime di questo dramma umano spaventoso» e l’imminente dichiarazione dello stato di catastrofe naturale, che consentirà indennizzi più veloci da parte delle as-
Sarkozy in elicottero sulla Vandea
sicurazioni. Il capitolo più delicato sembra quello delle dighe, che sono crollate come castelli di carta sotto la forza del mare, in una combinazione di eventi atmosferici che gli esperti definiscono comunque – e unanimemente –«eccezionale» e «rarissima». Tullio Giannotti
I morti saliti ufficialmente a 711. Oltre un milione e mezzo di sfollati
PECHINO – Il Panchen Lama, il monaco scelto dal governo cinese e considerato il secondo per importanza nel buddhismo tibetano, è stato nominato membro dell’Assemblea Consultiva del Popolo (Cppcc), la cui sessione annuale si apre domani a Pechino. Il giovane Gyaltsen Norbu, 20 anni, è visto dal governo cinese come un possibile antagonista del Dalai Lama, il 75enne leader tibetano che vive in esilio che è fortemente critico dell’atteggiamento della Cina verso il Tibet.
Scendeva fuori pista
Monte Bianco tedesca travolta Saccheggi a Concepcion dove sono state arrestate 55 persone da una valanga
Cile, l’esercito fra le rovine SANTIAGO – Il governo del Cile ha inviato 10.000 soldati nelle regioni meridionali, messe in ginocchio dal sisma, tentando di contenere i saccheggi: a Concepcion 55 persone sono state arrestate nella prima notte di coprifuoco mentre a Chiguayante un uomo è morto per un colpo d’arma da fuoco di provenienza incerta. L’assalto degli sciacalli ai supermercati delle città cilene è stata fermata a colpi di lacrimogeni. All’esercito è stato dato il compito di fermare i saccheggi che spesso non si limitano a beni di prima necessità, ma sono veri e propri furti da magazzini e supermercati semidistrutti. Guillermo Ramirez, comandante militare della regione di Maule ha il compito di far rispettare il coprifuoco. «I criminali sono avvertiti: non gli conviene sfidare le forze armate altrimenti andranno incontro a una risposta dura, seppure nell’ambito della legittimità». La gente, preoccupata di rimanere senza cibo, ha saccheggiato supermercati, farmacie, negozi, in cerca disperata di alimenti e prodotti di base per sopravvivere: una specie di psicosi collettiva che ha contagiato molti a caccia di oggetti di ogni tipo, dal latte ai televisori. E per alcune ore Concepcion si è trasformata in una città senza legge, con i carabinieri di fronte a una situazione incontrollabile. La rabbia ha anche spinto qualcuno a scaricare la propria fustrazione su un gruppo di vigili del fuoco, che distribuivano acqua e thè nei termos e ai quali sono state danneggiate le auto. Molti però hanno anche abbandonato la città e si sono sottoposti a lun-
Un’auto caduta sopra una casa a Santiago del Cile. Due persone la guardano sbalorditi
ghe file ai distributori pur di fare il pieno. Il bilancio delle vittime intanto è arrivato a quota 711 ma potrebbe aumentare man mano che arrivano i dati dei villaggi crollati o spazzati dalla furia delle acque. Uno di questi è Dichato, una comunità di pescatori con 7.000 abitanti vicino all’epicentro del sisma, su cui si sono abbattute onde gigantesche. «Più del 75 per cento delle abitazioni sono distrutte, in rovina», ha raccontato David Merino, uno degli abitanti. Santiago del Cile ha chiesto formalmente all’Onu l'aiuto della comunità internazionale. Oggi arriva nel Paese Hillary Clinton. Il Segretario di
Stato americano, partita per una visita nel Continente, si fermerà per qualche ora nell’aeroporto di Santiago del Cile. Intanto, il governo cileno ha ammesso che è stato un «errore» non lanciare subito l’allerta tsunami dopo la scossa di magnitudo 8,8 che ha devastato diverse regioni del Paese. Anche se la responsabile dell’Ufficio Nazionale Emergenza, Carmen Fernandez, ha fatto notare che «quand’anche fosse stato tutto perfetto non ci sarebbe stato il tempo sufficiente: quando lo tsunami è locale, vi sono solo 7 minuti per reagire. Inutile cercare colpevoli». Il mancato allarme avrebbe impedito alla gente
del villaggio di Constitucion di salvarsi. Il bilancio ufficiale (oltre alle 711 vittime ufficialmente accertate) parla di due milioni di sfollati, migliaia di feriti e un milione e mezzo di edifici distrutti. Un bilancio destinato a salire secondo il presidente Michelle Bachelet che ha dichiarato «lo stato di catastrofe eccezionale» in due delle regioni più toccate dal terremoto, Maule e Biobio, nel sud e nel centro del Paese. Proprio in Cile, il 22 maggio 1960, a Valdivia si era registrato il più forte sisma nella storia del mondo, di magnitudo 9,5: sisma che aveva provocato oltre 3000 morti. Jerico Catura
COURMAYEUR (AOSTA) – Un’enorme massa di neve l'ha inghiottita davanti agli occhi del suo compagno di vita e di avventure, che non ha potuto fare niente per lei. Così è morta ieri sul ghiacciaio del Toula, nel massiccio del Monte Bianco, Daniela Schmied, di 47 anni, tedesca ma residente a Chamonix (Francia). La donna è stata travolta e stritolata da una valanga che l’ha trascinata a valle per 2.000 metri, mentre stava sciando con il suo compagno, Marco Gaiani, guida alpina e maestro di sci di Chamonix. Altre due vittime della montagna nelle Dolomiti di Sesto, in Alto Adige. I due sarebbero stati travolti domenica, ma i loro corpi sono stati trovati solo ieri. I familiari di uno dei due, un escursionista di Ravenna, avevano dato l’allarme non vedendolo rientrare. E sempre ieri è morto all’ospedale di Klagenfurt (Austria) lo speleologo alpino Fabio Scabar, 36 anni, di Trieste, travolto sabato scorso da una slavina sul monte Polinik, nel Land della Carinzia. L’incidente in Valle d’Aosta, invece, è avvenuto in mattinata di ieri in quello che è considerato uno dei più suggestivi e frequentati paradisi dello sci fuori pista d’Europa. Un itinerario molto battuto anche ieri, malgrado il bollettino valanghe sconsigliasse le discese e indicasse pericolo 'forte', quarto grado su una scala di cinque punti. Che ieri, in quella parte di Valle d’Aosta, l’equilibrio della neve fosse precario e che la montagna dovesse essere trattata con cautela era stato chiaro sin dall’alba. Alle 4, a pochi chilometri di distanza dall’incidente, a Lavancher, nel comune di Morgex, il silenzio è stato squarciato da una slavina che ha lambito le case del fondo valle. Nello stesso luogo, nel 1999 il soffio della valanga aveva scoperchiato i tetti delle abitazioni del vicino villaggio di Dailley, provocando la morte di una donna. Un avvertimento che non però è stato raccolto dalle decine di irriducibili del freeride che ieri mattina sono saliti in funivia fino ai 3.500 metri di Punta Helbronner per poi lanciarsi, verso Courmayeur, sulla neve fresca che ricopre il ghiacciaio delToula. Lacoppia franco-tedesca si trovava già nella parte terminale quando, forse per un rialzo termico, si è staccata una valanga con un fronte di 300 metri. Letizia Bianco
Vacanze, sceglie la donna Dal Michigan la caviglia Il 3D impazza al Cebit gli italiani i più sottomessi che cammina da sola tanti gadget “intelligenti” ORGANIZZARE un viaggio, si sa, non è mai un gioco da ragazzi. Destinazione, partenza, soggiorno, selezione dei posti da vedere: non è sempre facile prendere una decisione, specie quando si è in due. E spesso una vacanza può diventare un bel banco di prova per misurare i rapporti di forza all'interno della coppia. A sorpresa, si scopre che a "portare i pantaloni" non sono sempre e solo gli uomini. Almeno in vacanza. Secondo una ricerca condotta sa Hotels.com su circa 1300 coppie in 9 Paesi europei, i partner italiani sono tra i più collaborativi: quando si tratta di vacanze
le decisioni si prendono insieme. Senza liti e scenate. E il conto al ristorante? In tutti i Paesi si fa a metà. Unica eccezione le coppie svedesi, dove sono sempre gli uomini a mettere mano al portafoglio, strappando agli italiani il titolo di "cavalieri" d'Europa.
I RICERCATORI dell'Università del Michigan hanno sviluppato una protesi che sembrerebbe alleviare il compito ai pazienti vittime di amputazioni del piede. Si tratta di una caviglia elettronica di nuova generazione che, grazie a un meccanismo di recupero di una parte della spinta dissipata nel passo, può abbattere il costo energetico e migliorare l'efficienza della falcata. Normalmente spiegano i ricercatori - nella camminata si «consuma un quantitativo significativo di energia, quasi sempre nella transizione tra un passo e l'altro. La caviglia agisce quindi per recu-
perare energia durante la spinta». Mancando questo sistema di recupero, le protesi richiederebbero molta più fatica nel compiere i passi: i test hanno mostrato che coloro che utilizzano una protesi convenzionale hanno una spinta della caviglia inferiore.
MUSICA , tecnologie verdi, molta attenzione al 3D, sulla scia del successo di Avatar, e tanti gadget intelligenti che promettono di semplificare la vita delle persone: è quanto andrà in scena al CeBIT 2010, la fiera dell’elettronica che oggi ad Hannover aprirà le porte al pubblico. Pronta ad essere inaugurata, ieri sera, dal cancelliere tedesco Angela Merkel insieme col premier spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero, la 24ª edizione del CeBIT si prepara ad accogliere 480 mila visitatori e 4.170 espositori provenienti da 86 paesi. In un expo sem-
pre più spostato sul fronte consumer, per la prima volta saranno presenti colossi tecnologici come Google e Amazon, che si uniranno ai 'veterani' Microsoft, Ibm e Alcatel-Lucent. Il cinema in 3D sarà certamente uno dei protagonisti della fiera.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
In Italia e nel Mondo 3
Martedì 2 marzo 2010
Martedì 2 marzo 2010
Il fatto del giorno: Regionali, nel Lazio non presentata la lista dei candidati Pdl Troppi sospetti e veleni per un pasticcio
Un partito di matti
Quel solito pasticciaccio brutto
dal commento di Massimo Franco
dal commento di Alessandro Sallusti
dal commento di Massimo Gramellini
Il centrodestra se la può anche prendere con i radicali e la burocrazia; e appellarsi alla magistratura e inopinatamente al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, come «garante della democrazia». Ma l’immagine che ha dato presentando la lista per le regionali in provinciadi Roma fuori tempo è, comeminimo, quella di una coalizione pasticciona. Proprio perché si definisce il primo partito del Paese, il Pdl avrebbe dovuto arrivare in tempo; ed evitare un’esclusione che, oltre a non essere facilmente recuperabile, rivela una confusione e un dilettantismo preoccupanti. Il tentativo di scaricare ogni responsabilità all’esterno serve a coprire quelle di un gruppo dirigente messo sotto accusa dai militanti; ed osservato con stupore dallo stesso Silvio [...].
Dicono che i carabinieri vadano in giro in due perché uno sa scrivere e l’altro sa leggere (falso ma divertente). Anche il Pdl, i suoi, li manda in giro sempre in due. Entrambi si presume abbiano i rudimenti della lingua scritta e parlata, viaggiano in coppia per un altro motivo: uno è ex di An e uno è ex di Forza Italia. Si marcano a vista perché è vero che il partito è unico ma fidarsi è bene e non fidarsiè meglio. Ea furia dimarcarsi e controllarsia vicenda i nostri eroi si incartano e dimenticano l’obiettivo. Questo è proprio quello che è successo a Roma dove, caso senza precedenti nella storia, il maggior partito delPaese, cioè il Pdl, rischia (al momento è una certezza) di non partecipare alle prossime elezioni regionali in quanto i due inviati speciali del Pdl [...].
Capitale sciatta, oltre che corrotta. Nazione peggio che infetta: disperata. Quanto succede a Roma in queste ore è lo specchio di un Paese che affoga drammaticamente nel ridicolo. Cominciamo dal Pdl, che è riuscito nell’impresa di presentare le sue liste al di là dell’orario consentito. L’immane compito era affidato a un ex socialista, tale Alfredo Milioni, visto uscire di corsa dall’ufficio elettorale a mezzogiorno meno un quarto come se avesse dimenticato qualcosa (i simboli, le firme, la trebisonda: non si è ancora capito bene). Ha poi tentato di rientrarvi a tempo scaduto, dopo aver approfittato della pausa-pranzo «pe’ magnà quarcosa». Proprio vero che a volte non basta avere i Milioni. [...].
La migliore di oggi
Caos a destra
Berlusconi: «Non vincerà la burocrazia»
dall’articolo di S. Turco
dall’articolo di Ugo Magri
Nel Pdl, privo allo stato di propria lista nel Lazio, è il caos. Una «enorme difficoltà», spiegano dall’interno, dalla quale riemergono le “vecchie” appartenenze: ex Forza Italia di qua ed ex An di là, con gli uni che fanno notare come nella Regione la maggior forza - e quindi la maggior responsabilità venga dal fu partito di via della Scrofa, e con gli altri che sottolineano come, al fondo, sia tutta colpa di un partito nel quale «una filiera di comando ancora non c’è». Un caos dal quale emerge, nella sostanza, la fragilità di un partito che, spiegano nel Pdl, «è sconnesso». [...].
Alla Polverini, per telefono, Berlusconi è parso «sconcertato». Altri l’hanno sentito «parecchio stupito». E altri ancora «senza parole». Tutte variazioni sul tema sorpresa. L’esclusione del Pdl dalle elezioni a Roma non rende il presidente del Consiglio felice, su questo è impossibile nutrire dubbi. Meno chiaro è come intenda regolarsi adesso il Cavaliere. Ieri sera, a una cena lombarda, anticipava che se ne sarebbe occupato in Consiglio dei ministri, convocato stamane per dare il via alla nuova legge anti-corruzione. E prometteva, in tono risoluto: «Non rimarremo fuori dal Lazio, la burocrazia non potrà
Democrazia in bilico dall’editoriale di Mario Sechi
averla vinta». Farà pure lui pressioni sul Colle, unendosi all’appello della sua candidata, del sindaco Alemanno, del capogruppo Cicchitto al presidente della Repubblica? Oppure se ne terrà alla larga, visto che la partita col Quirinale è già abbastanza complicata di suo? Pare più probabile la seconda delle due. Perché Berlusconi sa bene che il Capo dello Stato nulla può, ormai tutto dipende dalla magistratura, forse decisivo risulterà il Tar, dunque c’è poco da tirargli la giacca. Il Cavaliere non sa solo quello. Conosce l’intera vicenda per filo e per segno. Gliel’hanno raccontata Bonaiuti, Cicchitto, Gasparri, la Polverini medesima. [...].
L’uomo beffa fa il bis
Giannelli sul Corriere
Alfredo Milioni, l’uomo al centro della bufera
dall’articolo di Laura Mari e Giovanna Vitali
dall’intervista di Fabrizio Roncone
Lo descrivono tutti come un tipo sui generis, spesso sgarbato e piuttosto arrogante. Uno che, pur di non tornare a fare l'autista dell'Atac, il suo vero lavoro, era pronto "a vendersi l'anima al diavolo". È questo l'identikit di Alfredo Milioni, il cinquantenne presidente del XIX municipio di Roma che, da socialista, ha scalato tutti i gradini della politica ricoprendo l'incarico di responsabile elettorale prima in Forza Italia e ora nel Pdl. È lui il delegato che sabato mattina ha ritardato la consegna della lista, provocandone l'esclusione. Non è la prima volta che Milioni - ormai soprannominato "il recidivo" - finisce al centro di un giallo legato alla sparizione di documentazione elettorale. Raccontano che già nel 2006, alla vigilia del deposito delle firme per le comunali, Milioni sparì per una notte intera con tutto il faldone relativo. [...].
Un guaio. «No no... mi creda, di più, molto di più: un disastro, una tragedia. E mannaggia a me, mannaggia...». Alfredo Milioni, su, non faccia così. «Eh, le sembra facile: ma io, mi creda, ho la coscienza a posto. E poi sono anni che faccio quel tipo di operazioni burocratiche». Anni? «Ma sì, certo... Avrò presentato firme e liste già almeno un’altra quindicina di volte... Uff! Accident...! Fa caldo, eh?». Stia calmo. Proviamo a ricostruire: a che ora è arrivato in tribunale?
Taglio basso
L’Italia e le due città di Tangentopoli dall’articolo di Ilvo Diamanti
È forte l'impressione che Tangentopoli sia ancora qui, tanto rimbalza nei discorsi pubblici. Tangentopoli. Il sondaggio dell'Atlante politico di Demos, presentato oggi su La Repubblica, lo conferma e fornisce dati molto espliciti al proposito. Oltre 7 italiani su 10 pensano, infatti, che la corruzione sia molto diffusa nella politica nazionale, oltre 1 su 2 anche in quella locale e negli appalti. Hanno l'impressione, cioè, che non sia cambiato nulla da un tempo. Infatti, la grande maggioranza dei cittadini ritiene che, rispetto agli anni di Tangentopoli, la corruzione sia egualmente (48%) oppure più (36%) diffusa. Più che di un ritorno, si dovrebbe, dunque, parlare di un fenomeno mai davvero scomparso. Per questo, appare generalizzata la richiesta di confermare i sistemi di controllo e di garanzia nei confronti delle degenerazioni della vita politica, oggi messi in discussione dal governo e dalla maggioranza di centrodestra. Senza soluzione di continuità. Quasi 8 persone
La lista del Pdl a Roma e in provincia non c’è. Defenestrata dal tribunale per colpa di un pasticciaccio brutto sul quale stendiamo un velo pietoso. Ho già scritto che i ciarlatani e gli azzeccagarbugli che si cimentano in politica vanno accompagnati alla porta. Subito. Oggi desidero affrontare con i lettori un altro tema, la vera posta in gioco dietro questa storia, quello della partecipazione democratica. La lista del Pdl nel collegio elettorale della provincia di Roma (la più popolosa d'Italia con oltre 4 milioni di abitanti e 121 comuni) non c’è e mi chiedo: è un bene per la democrazia? La mia risposta è no. [...].
su 10 sono contrarie all'immunità per i parlamentari; 2 su 3 a iniziative di legge volte a sospendere i procedimenti nei confronti delle principali figure istituzionali, compreso (soprattutto) il Premier. Fra gli elettori di destra (e soprattutto del Pdl) la contrarietà è minore, ma resta elevata. Tuttavia la percezione dominante è che, appunto, non molto sia cambiato, rispetto a un tempo. L'immunità parlamentare, ad esempio. Nessuno o quasi vuolechevenga ripristinata.Malamaggioranza dei cittadini non pare essersi accorta che è stata abolita - o comunque limitata. C'è scarsa indulgenza, peraltro, nei confronti dei politici accusati oppure solamente inquisiti per questi fatti. Gran parte degli italiani (6 su 10) vorrebbe che si dimettessero. Allo stesso modo, la maggioranza degli intervistati considera le intercettazioni telefoniche utili, nonostante una quota significativa di persone (circa un terzo) valuti eccessivo l'uso che se ne fa. [...]. da La Repubblica
«Con quasi mezz’ora di anticipo. Diciamo verso le 11,30». Perché, però, poco dopo, è uscito lasciando all’interno del Palazzo di Giustizia solo il faldone delle firme e portandosi via tutto il resto? «Perché?». Sì, perché? È vero che s’è accorto di non avere con sé i lucidi con il simbolo del partito? «No, quelli avrei potuto consegnarli anche dopo. I lucidi non sono una cosa importante, determinante. Questaè una cosa nota». Allora è andato fuori per apportare qualche modifica alla documentazione?
«Modificare, lei dice...». Per aggiungere, o cancellare, qualche nome. «Beh». Sì o no? «No, questo no». Sicuro? «Sicuro». Dica la verità. «Lo giuro, lo giuro! Non volevo apportare modifiche. Mi deve credere, capito?». Va bene, stia calmo. Questo però significa che è davvero andato a mangiarsi un panino. «Sì... ecco, sì: sono andato a mangiarmi una panino[...]».
La fotografia Sidney, Più di 5.000 persone posano nude per il fotografo americano Spencer Tunick (Ansa)
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
4
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Il mio grido lungo due minuti nel Paese alla fine del mondo dal racconto di L. Sepulveda
Le prime ore del 27 febbraio sono trascorse in mezzo a una strana quiete: una bella luna piena rischiarava gran parte del territorio cileno, dal Pacifico soffiava una brezza rinfrescante e niente lasciava presagire le ore terribili che si avvicinavano dalle profondità dell'oceano. Alle 3.45 il Cile dormiva, a Viña del Mar ancora non si erano spenti gli echi del quinto giorno del Festival della canzone, a Santiago, Concepción o Valparaíso i più giovani uscivano dalle discoteche o dalle sale da ballo. Improvvisamente, la terra ha cominciato a muoversi con una violenza inusitata. Noi cileni abbiamo una sorta di cultura del terremoto e sappiamo che i grandi cataclismi cominciano in modo lieve e continuano con un infernale crescendo fino alla consumazione della tragedia. Questo terremoto è stato diverso: è cominciato scaricando tutta la sua violenza, grado 8,5 della scala
Un palazzo distrutto dal terremoto in Cile
Richter, e ha continuato in questo modo per due minuti, abbattendo case, distruggendo ponti, spezzando in due strade, sradicando tralicci dell'alta tensione, seminando il panico e la desolazione di fronte a noi cileni, che non potevamo far altro che restare in piedi nell'oscurità e urlare per avvertire i nostri di mettersi nei punti più sicuri degli edifici. Sono stati due minuti interminabili, tra fi-
nestre che cadevano, cornicioni che si staccavano, chiese che perdevano i campanili, muri che scricchiolavano e poi venivano giù, e il terreno che si apriva con fessure ampie e profonde. Per i cileni della costa la grande paura era quello che poteva succedere: lo tsunami che in pochi minuti ha cancellato dalla mappa la bella località balneare di Iloca, con le onde che ritirandosi hanno lasciato un
dall’articolo di Eleonora Martini
“Oggi mi riprendo la mia dignità”. Qualcuno se l'è scritto sulla tuta bianca da lavoro calzata prima di buttarsi a capofitto sul mucchio di detriti che fino a questa mattina ancora soffocava Piazza Palazzo, simbolo civico dell'Aquila. Non la dignità che qualcuno ha appiccicato addosso agli abruzzesi come una condanna, “solo perché finora siamo stati silenti, mansueti e rassegnati”. No. Stavolta in migliaia e migliaia si sono dati appuntamento di buon'ora ai Quattro Cantoni, davanti alle transenne che da undici mesi tengono sotto sequestro l'amato centro storico,
L’Aquila invasa dai suoi cittadini per lasciareimpotenti esercito e polizia, semplicemente travolti dalla folla che così per la terza domenica consecutiva si è ripresa la città. La maggior parte di loro indossava solo un cappello di carta, come fanno i muratori, con sopra la scritta “L'Aquila rinasce dalle sue macerie”. Autorizzati ad entrare nella zona off-limits avrebbero dovuto essere - secondo gli ordini
del sindaco Massimo Cialente e del questore – solo 45 persone autorizzate. Ma alle 11 del mattino è diventato evidente che il diktat stabilito con la scusa del “pericolo” e dettato dal timore di una protesta sempre più crescente in città, sarebbe stato destinato a rimanere una battuta di spirito. Nella zona rossa sono entrati a centinaia, a migliaia forse, e dopo quasi un anno di
panorama di case distrutte e i leoni del circo che galleggiavano dentro a una gabbia. Ora, a meno di un giorno dalla tragedia, sappiamo che la bella città di Concepción, la "Perla del Sud", quasi non esiste più, che la parte antica e coloniale di Curicó è ormai solo un ricordo, e non si arrestano le telefonate di amici che mi raccontano delle devastazioni nelle loro case o luoghi di lavoro. E la terra continua a tremare, nelle repliche che si succedono senza interruzione e con diversa intensità fin dal momento in cui il grande scossone ha raso al suolo cinquecentomila case e ne ha danneggiato un altro milione. Eppure, nel pieno della tragedia, superando la paura, le cilene e i cileni hanno dimostrato una volta di più il loro aspetto di popolo organizzato e solidale. Al momento in cui scrivo queste righe, il conto delle vittime, per i crolli o per crisi cardiache, ammonta approssimativamente a circa settecento persone. [...].
“infantilizzazione” come gli aquilani amano chiamare quel misto di assistenzialismo e repressione che è stato il modello di comando e controllo utilizzato dalla Protezione civile, “abbiamo dismostrato cosa sappiamo fare”. Perfettamente autorganizzatisi in gruppi di lavoro, c'era chi scavava a mano il cumulo di macerie indifferenziate di piazza Palazzo, chi le separava cercando soprattutto di salvare le pietre, le tegole, i materialioriginali con cui vogliono ricostruire L'Aquila, e chi le portava via con le carriole tra due ali di folla festanti e due catene umane che si passavano le catinelle piene di detriti leggeri. [...].
Prevedere i cataclismi non basta più dall’analisi di L. Mercalli
Esposta sull’Atlantico, la Vendée è stato il dipartimento francese più martoriato dalla tempesta «Xynthia», così battezzata dall’Istituto di Meteorologia dell’Università di Berlino. Vi si sono contate 29 vittime, annegate nel corso delle repentine inondazioni causate da pioggia e ondate oceaniche in periodo di alta marea. Il vento a oltre 150 chilometri orari, con una raffica di 242 km orari al Pic du Midi, sui Pirenei, ha poi portato il tragico bilancio francese ad almeno 45 morti sommando i vari incidenti negli altri dipartimenti, in particolare a causa di caduta di alberi e detriti, ma aggiungendo le vittime in Portogallo, Spagna, Belgio e Germania il totale assomma a 57. Sono cifre ancora provvisorie, ma che rendono «Xynthia» la peggior tempesta a colpire l'Europa occidentale dopo «Lothar» e «Martin» i due uragani in rapida sequenza del 2628 dicembre 1999, che fecero registrare venti fino a 170 km/ora su Parigi e causarono una novantina di vittime. Che il cuore della vecchia Europa venga colpito così profondamente da poche ore di vento forte lascia sempre senza parole ma non dobbiamo dimenticare che questi fenomeni meteorologici - cicloni delle medie latitudini che non hanno nulla a che vedere con gli uragani tropicali - sono piuttosto frequenti al di là delle Alpi: prima di Lothar la memoria va a «Vivian» che il 27 febbraio 1990 colpì Francia e Svizzera e poi alla burrasca del 15 ottobre 1987, quando le raffiche a 180 km/h devastarono Bretagna, Normandia e Inghilterra meridionale, con 34 vittime. Ma gli archivi conservano traccia di eventi epocali, come quelli del gen-
naio 1739 e soprattutto la «Great Storm» della fine di novembre del 1703, descritta anche da Daniel Defoe, il peggior disastro meteorologico dell'Inghilterra meridionale e della Manica: tredici navi della flotta di Sua Maestà di ritorno dalla guerra di successione spagnola affondarono, foreste e paesi furono rasi al suolo e il bilancio stimato fu tra le 8000 e le 15000 vittime. Se mettiamo in prospettiva questo evento con la minor popolazione del tempo ci rendiamo conto che dopo tutto la prevenzione e l'allertamento ottengono oggi ben altri risultati. Grazie alle previsioni offerte dai modelli matematici, Météo France sabato aveva già posto in vigilanza rossa, il massimo grado di pericolo, le regioni francesi poi effettivamente colpite dal fortunale. Navi e aerei non sono stati così coinvolti e milioni di persone si sono attrezzate per resistere al sicuro. Il tributo di vittime residuo si può considerare inevitabile durante un evento di tale portata: rami che cadono, tetti scoperchiati, tegole che volano come proiettili, cartelli pubblicitari, pannelli stradali e pali della luce, incidenti stradali, il rischio zero non si può pretendere. Tutto sommato le lezioni del dicembre 1999, con gli ulteriori richiami dovuti a «Kyrill» che a metà gennaio 2007 reclamò in Europa centrale 45 morti con venti a 200 km/ora e a «Klaus» che solo un anno fa, dal 23 al 25 gennaio spazzò la Francia meridionale e i Pirenei causando 31 vittime, sembrerebbero aver perfezionato i piani di protezione civile e la prevenzione a lungo termine dei danni. Resta da vedere se questi episodi in futuro potranno presentarsi con maggior frequenza e intensità a causa del riscaldamento globale. [...].
Lo Sport: Fra le righe e Sopra le righe Addio Vancouver, l’Italia cerca i razzi del futuro
Calcio. Galliani propone codice etico «Basta con questi veleni»
Sochi 2014
dal commento di Luca Re
dal commento di F. Bianchi
dall’articolo di G. Antonucci
Teniamocela stretta questa medaglia d'oro di Giuliano Razzoli nello slalom. Così è un po' più grande la foglia di fico che salva gli attributi della spedizione azzurra a Vancouver. Da Giorgio Di Centa non è arrivato l'ultimo acuto nella maratona del fondo (50 km a tecnica classica), come a Torino 2006: soltanto 11esimo il nostro vecchietto, 37 anni e troppa stanchezza per stare in scia al norvegese Petter Northug. L'Olimpiade si chiude con uno dei medaglieri peggiori di sempre per l'Italia, cinque medaglie di cui una sola del metallo più prezioso, un argento e tre bronzi. Avremmo raddoppiato il bottino se avessimo rinunciato a collezionare ciocchi di legno (quarti per cinque volte), buoni per il caminetto ma non per le ambizioni della vigilia. Il Razzo ha salvato l'onore dello sci alpino, che già vedeva uno zero come quattro anni fa. Gli uomini erano senza medaglie dall'argento di Alberto Tomba a Lillehammer '94; l'oro mancava da Albertville ‘92 (Tomba e Josef Polig). Abbiamo eguagliato l'altro medagliere canadese di Calgary '88, anche se lì ci fu un oro in più e un bronzo in meno. Dopo cinque edizioni tutte a doppia cifra e il record di Lillehammer con venti podi, gli azzurri sono scivolati parecchio indietro. Già si pensa a Sochi 2014 e come rinnovare le squadre. Intanto Razzoli ha mostrato che il Tortellino può battere il Canederlo, l'Appennino le Dolomiti. Proprio come Tomba, anche se il suo è un mito inarrivabile. Manfred Moelgg, settimo nello slalom ad oltre un secondo dal nuovo eroe di squadra, tornerà in pista con tanta umiltà e le orecchie basse. Nello sci alpino abbiamo avuto anche tanta sfortuna. Werner Heel e Johanna Schnarf hanno mancato il terzo posto in superG per una spolverata di centesimi. Per il resto solo piazzamenti lontani dal valore dimostrato dagli atleti in Coppa del mondo: la squadra femminile del gigante è tra le più forti della piazza ma qui si è sfaldata. Analogo discorso per quella maschile dove Max Blardone ha offerto il solito capolavoro a metà (una manche ottima e un'altra pessima), toppando di nuovo l'appuntamento con la gloria. [...].
Basta veleni. Basta insulti. Domani scende in campo Adriano Galliani, sicuramente uno dei dirigenti più preparati nel mondo del calcio. Domani infatti si tiene l'assemblea di serie A della Lega Calcio e Galliani proporrà un codice etico, di autoregolamentazione. Per convincere tutti gli altri presidenti di club ad abbassare i toni, a non gettare più benzina sul fuoco, a non attaccare più gli arbitri e il sistema con la violenza di questi giorni. Da stabilire come sarà il codice, chi accetterà (che diranno i vari Spinelli, Lotito, lo stesso Moratti?) e come fissare, eventualmente, sanzioni per chi sgarra. Ma dopo l'appello, a volte inascoltato, di Abete adesso sono i presidenti che studieranno un patto d'onore. Per valorizzare il loro stesso prodotto, per non sminuire il campionato, per non parlare solo unicamente (o quasi) di errori arbitrali (che ci sono, per carità, e sono evidenti). Ma si rischia di alzare troppo i toni. Vediamo che decideranno i padri-padroni del calcio. "Penso che dobbia-
La fiamma olimpica che per oltre due settimane ha illuminato la baia di Vancouver si spegne. L'ultimo barbaglio di luce sulleacque enei cielidel Canada chiude ufficialmente i Giochi. Vancouver saluta il mondo, la cerimonia conclusiva al Bc Place è allegra e triste come da tradizione. I volontari in giro per la città - sono tantissimi e ormai stravolti - regalano ad atleti, dirigenti, spettatori e giornalisti un ultimo, malinconicosorriso. Gli autisti dei bus olimpici concludono le loro corse. Gli atleti ficcano medaglie e delusioni nei bagagli, chiudono le stanze al Villaggio Olimpico; gli altri, quelli che devono fare ritorno a casa, infilano vestiti, souvenir e qualche buon ricordo dentro valigie e scatoloni che si chiudono a fatica. Le Olimpiadi d'inverno, edizione numero XXI, finiscono, tra canti, balli e sfilate. Il ricordo Difficile riassumere sedici giornidigare, sceglierelestorie più significative tra quelle dei 2621 atleti, abbracciare con un unico sguardo le bandiere degli 82 Paesi rappresentati: i numeri dicono un'edizione da record. [...].
Adriano Galliani
mo fare a 360 gradi uno sforzo per valorizzare al meglio le cose di cui disponiamo e quelle di cui possiamo ragionevolmente disporre con logica di sviluppo. Abbiamo sbloccato la vicenda dei diritti tv e questo dà certezza economica al campionato e ai club per i prossimi due anni", questo il pensiero del Presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta, intervenuto in diretta ai microfoni di "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento. Beretta insiste soprattutto sul piano dei soldi, più che su quello etico:"Dobbiamo concentrarci su altri fonti di ricavo
dei club a livello europeo: merchandising e incassi stadio. Sui secondi è determinante avere una nuova generazione di impianti, gestiti dai club. Sui manti erbosi il problema è sempre stato legato al fatto che non è chiaro cosa è la manutenzione ordinaria o straordinaria. I club entrano in possesso dell'impianto la domenica mattina. Un problema fra i tanti ma che dice che la nuova frontiera è avere stadi di proprietà dei club, con attività che facciano 'vivere' l'impianto tutta la settimana". [...].
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
5
Martedì 2 marzo 2010
Martedì 2 marzo 2010
Politica e scandali Via libera in Cdm al disegno di legge anticorruzione, ma il testo non c’è ancora
Liste pulite, sì “salvo intese” Accordo sull’ncandidabilità per 5 anni estesa ai parlamentari, con l’emendamento del ministro Calderoli di SILVIA BAROCCI ROMA –Liste “pulite”anche periparlamentari.Main che termini e per quanto tempo non è dato saperlo. Il ddl anticorruzione slittato al consiglio dei ministri di ieri riceve stavoltail via libera, seppurecon la dicitura “salvo intese” su un testo ancora da scrivere nel suo punto più controverso. Se la bozza di ddl entrata a Palazzo Chigi prevedeva meccanismi di incandidabilità unicamente a livello locale, le pressioni di Lega ed ex An hanno colmato una lacuna che, a poche settimane dalle regionali e nel pieno di bufere giudiziarie su presunti casi di corruzione, rischiava di essere un 'boomerang'. Il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, punta i piedi e insiste perchè le liste pulite siano garantite anche per Camera e Senato. E mentre la riunione è ancora in corso, il ministro leghista rende noto, con un comunicato, che il consiglio dei ministri ha accolto una sua «proposta emendativa», vale a dire estendere a livello nazionaleuna norma(art. 58,letterab) deltesto unico sugli enti locali, così da interdire per cinque anni l’arrivo in Parlamento dei condannati definitivi per corruzione (propria, impropria, in atti giudiziari), concussione e altri reati contro la pubblica amministrazione. Ma la soluzione non convince i tecnici del ministero della Giustizia, per i quali non sono aggirabili i paletti della Costituzione (articoli 51 e 65) che consentono l'ineleggibilità ma non l’incandidabilità. Resta però il dato politico: Calderoli gongola: «Per
ora si parla di ineleggibilità per 5 anni: quella perpetua era troppo – spiega – bisognava mettere un termine temporale. Ma ci sarà poi la discussione in Parlamento». Non nasconde la sua soddisfazione anche il presidente della Camera Gianfranco Fini, «molto lieto»del fattochesia stataaccolta lasuaproposta dinon candidabilità dei condannati. Il ddl non è però ancora pronto, e in uno scoglio tecnico rischia di incagliarsi una questione più prettamente politica. I ministri della Giustizia, della Pubblica Amministrazione e della Difesa, Angelino Alfano, Renato Brunetta e Ignazio La Russa, scendono in conferenza stampa per illustrare le nuove misure e se ne vanno senza rispondere ad alcuna domanda. Sulle “liste pulite” Alfano si limita a dire che «in caso di condanna non ci si potrà candidare negli enti locali» e che la regola è stata «estesa all’ambito parlamentare». Per il resto esalta la «volontà ferma del premier» di lanciare un messaggio preciso: «I nostri partiti non hanno bisogno dei soldi rubati per sopravvivere». La Russa rivolge un appello («soprattutto all’opposizione») perchèil Parlamento nonsi divida«sulle virgole» del testo e lo converta in legge «nel più breve tempo possibile». Oltre a unaumento delle pene compreso tra la metà e un terzo, di peculato, corruzione e altri 9 reati contro la Pubblica amministrazione nonchè un’aggravante per il pubblico ufficiale infedele, il testo prevede misure preventive nella Pa e di trasparenza negli enti locali. Via libera a un Piano nazionale anticorruzione, predisposto da Brunetta sulla base di piani di azione in cui ciascuna amministrazione indicherà il grado di esposizione al rischio di corruzione degli uffici e procedure di rotazione dei funzionari che operano in settori sensibili. Presso il Dipartimento della funzione pubblica viene istituito l’Osservatorio sulla corruzione e gli altri illeciti, che produrrà «statistiche ufficiali» senza lanciare «inutili allarmi». Previsto l’obbligo di pubblicare su Internet notizie su autorizzazioni, concessioni, appalti pubblici, erogazioni di benefici economici a persone o enti pubblici o privati, concorsi e progressioni di carriera. Infine, su sollecitazione del ministro del Lavoro Sacconi, è stata introdotto il concetto di «fallimento» politico per gli amministratori delle Regioni e degli enti locali in caso di bilanci negativi. In caso di rimozione del Presidente della giunta regionale per gravi violazioni di legge, l'ex governatore non potrà più essere candidato ad alcuna carica elettiva nè ricoprire incarichi di governo o di amministrazione in enti pubblici nazionali o locali.
Istituito osservatorio statistico sugli illeciti
Renato Brunetta
Il presidente della Camera commenta il varo della legge
Soddisfatto Fini: «Sarà un buon esempio» di MONICA DIAMANTI ROMA – La politica deve dare il buon esempio senza farsi distrarre dagli umori della gente o da interessi di carattere elettorale. E con il varo del disegno di legge anticorruzione, un passo in questa direzione – «come fu fatto con la Bossi-Fini» – è stato compiuto. A dirlo è il presidente della Camera e cofirmatario con il leader leghista della legge sull'immigrazione che quasi si rallegra della gara che si è aperta tra le forze politiche per assegnarsi la paternità dell’inasprimento dei requisiti necessari all’eleggibilità. «Sono lieto che il Consiglio dei ministri abbia accolto la proposta da me avanzata che chi è stato condannato con sentenza definitiva per reati contro la P.A. non potrà
essere più candidato. E sono lieto anche del fatto che ora si faccia un pò a gara per rivendicarne la parternit…», ha detto Fini in un incontro con i giovani di cinque licei romani, su “Religione, politica e futuro”. E lo fa sottolineando con forza i temi a lui cari della 'politica del buon esempiò, dell’immigrazione, dell’accoglienza, della concessione della cittadinanza agli immigrati nati in Italia. Per il presidente della Camera infatti, il varo del ddl anti-corruzione da parte del CdM è «un buon esempio». «Se una cosa è giusta, è giusta indipendentemente da chi l’ha proposta - spiega Fini agli studenti- ognuno deve fare la sua parte e oggi la forza più rilevante della politica è quella del buon esempio. La politica non deve farsi prendere dalla “pancia”, dal fat-
to che “il popolo vuole”. Dobbiamo essere capaci di guardare oltre il nostro naso, oltre ad esempio la scadenza delle elezioni regionali». Ecco quindi che Gianfranco Fini, davanti ai giovani che gli chiedono quali siano i modelli culturali che debbano affermarsi in una società italiana sempre più multietnica, ribatte il tema a lui caro dell’integrazione. Senza dimenticare però la sicurezza. «La legge Bossi-Fini? La rifirmerei domani ma non esiste una società che imponga solo l’adempimento dei doveri, bisogna anche garantire l’esercizio dei diritti. Integrare vuol dire garantire una serie di politiche dalla scuola alla famiglia, dall’ottenimento della cittadinanza per gli immigrati più giovani».
Angelino Alfano
Dimissioni con una lettera a Schifani
Di Girolamo lascia «Non sono un mostro» una vicenda che non è tutta crimidi FRANCESCO BONGARRÀ nale e che potrà finalmente essere ROMA – Alla fine, Nicola Di Giro- vagliata lontano dai riflettori e lamo lascia. Si dimette da senato- dal clamore delle prime suggere, rivendicando di volere «la veri- stioni». E gli «ordini» che Mokbel gli tà» e di voler collaborare con i magistrati per «riscattare il suo ono- impartiva per telefono?: «Non ero re» consegnandosi alla Giusti- “consegnato” anima e corpo. La frenesia della campagna elettorazia. Il senatore Pdl, per cui i magi- le – scrive – mi ha spinto a valutastrati di Roma hanno richiesto re poco e male». Un chiaro mea culpa da parte l'arresto, comunica la decisione di voler lasciare Palazzo Madama del senatore. «Ho ceduto, certo, signor Presidente... con lettere al presiMa le mie colpe – spiedente del Senato ga – verranno circoSchifani, al presidenscritte dalla verità te della commissione che saprò esporre ai Esteri Dini ed ai vermagistrati cui ho detici del gruppo Pdl ciso di consegnarcui il 'quasi ex' senami». tore è iscritto. Sulle Di Girolamo si condimissioni ora dovrà geda anche dal grupesprimersi l’Aula del po Pdl. E ne «rassicuSenato, e lo farà a vora» i vertici: «Nel to segreto; anche se Gruppo non si è seduMaurizio Gasparri to un delinquente ma ha annunciato già un cittadino che ha che il Pdl voterà a fa- Nicola Di Girolamo compiuto gravi ingevore. nuità e leggerezze». Quando? Lo stabiCon un’amara consalirà oggi la conferenpevolezza: «Apro così za dei capigruppo di la strada ad un mio Palazzo Madama; personale calvario di quasi sicuramente cui non conosco il perprima che l’Assemcorso ed il tempo ma blea si esprima sulla con la certezza che, decadenza dalla carinel fondo, vi troverò ca di Di Girolamo per quel riscatto per me e irregolarità nell’elela mia famiglia. Le dizione. missioni vengono ac«Dopo tanto fango, dopo l’ignominia di un’esposizio- colte bene dalle forze politiche. Di «un gesto apprezzabile» parne mediatica che mi ha descritto agli occhi dei Paese come un mo- la per l’Udc Gianpiero D’Alia; anstro – usurpatore della politica e che se, precisa il leader centrista del mandato elettorale - credo fer- Casini, Di Girolamo «ha fatto il mamente che sia arrivato il mo- perseguitato». Come una decisione «opportumento della responsabilità e della verità dei fatti», scrive Di Girola- na e condivisibile» le descrive Maurizio Gasparri (Pdl), mentre mo a Schifani. E si dice convinto, con tono ac- nell’Idv si parla di «gesto doverocorato, di doversi «rendere dispo- so», chiedendo che si affronti «la nibile» ai giudici perchè possano questione del voto elettronico de«davvero conoscere i contorni di gli italiani all’estero».
«Mi consegno ai magistrati per ristabilire il mio onore»
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
6 Primo piano
Verso le regionali
Il governatore: «Sarà fatta luce e vincerò io le elezioni»
Rischia anche Formigoni Lista non ammessa per invalidità di 514 firme dopo un ricorso dei Radicali | NEL LAZIO |
LO SCOMPIGLIO delle liste dopo il Lazio arriva in Lombardia. E investe proprio quella del governatore, Roberto Formigoni, presidente da 10 anni e in corsa per i prossimi 5. La Corte d’Appello di Milano ha accolto un’istanza dei radicali e ha deliberato la non ammissione della Lista per La Lombardia, di cui Formigoni è capolista, per invalidità di 514 firme. Tempo 24 ore per il ricorso. «Faccio una scommessa: vincerò io le elezioni e le opposizioni dovranno ingoiare tutti gli insulti che hanno fatto», è stata la prima reazione di Formigoni, tranquillo e sicuro, che ha convocato una conferenza stampa al Pirellone ufficialmente per parlare della situazione del Lambro. Il governatore non ha dubbi: sarà fatta chiarezza e parteciperà alla competizione del 28 e 29 marzo. Quasi contemporaneamente, dall’altra parte della città, prendeva la parola anche il suo avversario, il candidato del centrosinistra, Filippo Penati. «I giudici approfondiranno e noi vigileremo perché le regole valgano per tutti e non ci siano pressioni indebite, se hanno i diritti per partecipare, benissimo, ma senza cambiare le regole, la legge è uguale per tutti». Alle 14,40 circa l’Ufficio centrale della Corte d’Appello emette il suo verdetto sull'istanza presentata alle 8,30 di ieri mattina dalla Lista Bonino-Pannella. I radicali sospettano irregolarità nelle firme per sottoscrivere la Lista per la Lombardia, di cui è capolista Formigoni, e su quella di Penati. Anche su quest’ultima vengono trovate irregolarità (173 firme), ma le firme sono ugualmente sufficienti. La Corte di Appello boccia invece la lista di Formigoni. Le irregolarità sono mancanza del timbro tondo sui moduli (126 firme), mancanza data autenticità (121), mancanza luogo autenticità (229), mancanza qualifica autenticante (28). In tutto 514 sottoscrizioni non valide su un totale delle 3935 presentate. Il numero di sottoscrittori è pas-
Napolitano si tira fuori
Roberto Formigoni
sato quindi a 3421, inferiore al minimo di legge che è 3500. Scoppiano le polemiche, il mondo politico si agita. Vengono convocate conferenze stampa. La non ammissione della lista “Per la Lombardia” di Roberto Formigoni, inoltre, «fa cadere» anche le liste provinciali di tutta la regione collegate alla lista del candidato presidente, il cosiddetto listino, come spiega l'Ufficio centrale regionale della Corte d’Appello. «Ribadisco che non ci sono problemi perchè tutte le liste che abbiamo presentato sono valide» ribadisce Formigoni che mostra una serie di sentenze del consiglio di Stato, secondo il quale non sarebbero necessari 'i timbri e gli orpelli a cui qualche opposizione ha fatto ricorso». Intanto si muovono i tecnici e gli esperti. I vertici regionali del partito presenteranno entro domani alle 14 le loro controdeduzioni, e, secondo il viceordinatore lombardo del Pdl, Massimo Corsaro, entro domani sera ci sarà la risposta. Tutti mostrano sicurezza. «L'esclusione del listino di Formigoni - dicono il coordinatore regionale Guido Podestà e il suo vice - è una pura ipotesi d’accademia».
Cadono anche le liste “collegate”
Garimberti: «Negata l’informazione agli utenti»
Rai, talk show sospesi conduttori in rivolta di ELISABETTA STEFANELLI ROMA – Un mese senza Porta a Porta, Annozero, Ballarò, e nemmeno L’Ultima parola. Il consiglio di amministrazione della Rai, nella difficile scelta di come applicare le regole dettate dalla Commissione di Vigilanza, predilige la via più drastica e decreta il silenzio dei talk show. Fino alla fine della campagna elettorale non ci saranno approfondimenti anche se questi programmi potrebbero lasciare il posto alle tribune elettorali, ma le prime variazioni Rai di palinsesto propongono per stasera e domani due film qualunque al posto delle storiche trasmissioni. Anche Lucia Annunziata, che in teoria potrebbe rimanere con il suo In mezz'ora, sceglie per protesta di non andare in onda. La decisione storica spacca ancora una volta il Cda, che vota cinque a quattro, con da una parte il presidente Paolo Garimberti che esprime un no «convinto» e dall’altra il direttore generale Mauro Masi, secondo il quale la decisione presa
Paolo Garimberti
«era l’unica concretamente possibile per adempiere al regolamento varato dalla commissione di Vigilanza e di escludere così il rischio di sanzioni per l’azienda». Il danno, sostiene Garimberti, ci sarà comunque – era stato valutato nei giorni scorsi intorno ai 3 milioni di euro di mancata pubblicità – e inoltre il presidente ha «seri dubbi sulla costituzionalità di alcune parti del regolamento». La bagarre scoppia nel giorno in cui il verde Angelo Bonelli viene ricoverato d’urgenza in seguito allo
sciopero della fame portato avanti per protestare «contro la censura sui temi ambientali e contro la violazione del pluralismo». In suo sostegno interviene anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che, informato delle gravi condizioni di salute di Bonelli, rinnova il richiamo al pieno rispetto del principio del pluralismo nella comunicazione politica. E in serata interviene Garimberti telefonando a Bonelli e promettendo più attenzione ai temi ambientali nei programmi del servizio pubblico. Non saranno comunque i talk show ad occuparsene, almeno fino alla fine di marzo, e il presidente della Vigilanza Sergio Zavoli, sottolinea che «si pone, a questo proposito, l’esigenza che tutti gli altri spazi informativi, a cominciare dai Tg, corrispondano ai criteri del più scrupoloso pluralismo, secondo gli indirizzi ribaditi dalla Commissione parlamentare e il ripetuto auspicio del Capo dello Stato». Così come il Cda anche la politica si divide in due.
ROMA – Incredulità, nervosismo, denunce. La vicenda della lista del Pdl per le regionali del Lazio, non ammessa perchè presentata fuori tempo massimo, più passano le ore più si complica. L’idea di risolvere il problema con una leggina o un decreto si è infranta contro il muro del Quirinale: mai e poi mai il capo dello Stato avrebbe dato il suo avallo a un provvedimento di legge per cambiare in corsa le regole del gioco, tanto più in mancanza di un accordo bipartisan. L’appello di Renata Polverini a Napolitano (al quale si è aggiunto quello del sindaco di Roma Alemanno),
come era prevedibile, ha fatto un buco nell’acqua, certificato da un comunicato del Quirinale in cui sostanzialmente si spiega che la candidata governatrice del Lazio aveva sbagliato indirizzo. Perchè gli unici ad avere competenza su un caso del genere sono i giudici. «La preoccupazione di una piena rappresentanza nella competizione elettorale regionale nel Lazio delle forze politiche che intendono concorrervi – si legge nella nota – non può che essere condivisa dal presidente della repubblica. Ma spetta solo alle competenti sedi giudiziarie la verifica del rispetto delle condizioni e procedure previste dalla legge». Silvio Berlusconi non riesce ancora a spiegarsi l’accaduto. Lo descrivono irritato per quella che lui stesso definisce «una stupidaggine». Ma non pensa a forzature, come quella di far approvare una leggina a tempo di record. «Niente leggine, aspettiamo l’esito del ricorso», ha detto il premier ai suoi. A quanto sembra, dietro la scelta di non affidarsi al voto del Parlamento, oltre alla prevedibile contrarietà del colle, c'è anche il timore di qualche sgambetto. «C'è qualcosa di poco chiaro in gi-
ro», si è lasciato sfuggire il premier. Non resta dunque che aspettare il pronunciamento della corte d’appello, ed eventualmente del tar e del consiglio di Stato. Ma l'esito è altamente incerto, come riconosce Umberto Bossi, secondo il quale la via d’uscita per la lista del Pdl nel Lazio si presenta «difficile». Anche sulle responsabilità dell’accaduto Bossi non fa sconti a nessuno: «Ma come si fa...» esclama il senatur anche in riferimento all’esclusione della lustra Formigoni in Lombardia. «Nel Lazio io non ci sono aggiunge Bossi – è la destra che ha sbagliato, quando ci sono le nostre liste prendiamo un sacco di voti». La strategia del pdl per uscire dall’impasse prevede di alzare lo scontro con i radicali. I legali del partito hanno presentato un esposto denuncia contro alcuni militanti radicali, accusandoli di violenza privata. Una mossa che è stata sostenuta da vari big del partito come i capigruppo ma che ha lasciato perplesso l’Udc, nel Lazio alleato con il centrodestra. «Ci sono delle regole -ha detto il leader Pier Ferdinando Casini – e il rispetto delle leggi è la prima questione morale».
Pdl-Radicali denunce incrociate
Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Primo piano 7
Martedì 2 marzo 2010
8 Primo piano
Martedì 2 marzo 2010
Politica lucana Il presidente del centrosinistra “ampio” presenta le proposte elettorali
Le intuizioni di «un altro Sud»
Primo piano 9
Martedì 2 marzo 2010
Condividi da Facebook «Fermate le liste consegnate» MIKO Somma chiede ai Prefetti di Potenza e Matera, di sospendere l’accettazione delle liste ad oggi presentate in vista della competizione elettorale regionale. Meglio se con un’analisi a campione delle firme raccolte interrogando i cittadini sottoscrittori. Non ha presentato, come si era prefisso, la lista di Comunità lucana - Movimento No Oil di cui è leader. Ha, invece, inviato - spiega - un esposto alla Procura e una sollecitazione a tutti i prefetti d’Italia perchè dice di aver riscontrato irregolarità nelle procedure pre-elettorali. In fondo, se la legge dice che le firme vanno raccolte “sotto” le liste complete sui moduli, «perchè fino a poche ore prima della consegna i candidati non erano noti?».
Un salotto per Straziuso Salottino allestito per l’assessore alle Attività produttive uscente che corre per l’aula consiliare. Gennaro Straziuso chiama le truppe in vai del Gallitello, circondato dal presidente e dai suoi sostenitori istituzionali (compreso il sindaco del capoluogo lucano). E nel comitato, tirato a lucido in via del Galitello a Potenza, l’ambiente accogliente invita a fare tardi a chiaccherare. E magari mangiare qualcosa: il servizio mensa è garantito.
buon solco. Credo che tutti i candidati parleranno di banda larga, perché è necessaria alla modernità. Ma forse il discrimine decisivo è un altro. Quello di De Filippo che si autodefinisce «rabdomante» citando la bella storia di Arisa, la Rosalba di Pignola che la Regione mandò a studiare da Mogol con gli esiti che tutti conoscono. Se quella suggestione riesce a diventare programma di governo per i molti talenti che potrebbero realizzarsi trovando condizione di realizzazione potremmo scrivere di un altro Sud. E da buon intellettuale De Filippo in conferenza stampa ha contestato la polemica sullo “spopolamento” ricordando con i dati storici la demografia regionale e ribadendo che la denatalità è problema di aree ricche occidentale. Il meno siamo meglio stiamo di arboriana memoria può rovesciare il problema con flussi migratori di cui c’è bisogno, e che mi sembra invece elemento trascurato. Se veramente, poi la Regione finanzierà con oculatezza e trasparenza giovani e quarantenni che intendono aprire e ristrutturare attività commerciali e diventare artigiani nei piccoli paesi lucani forse il rabdomante De Filippo potrà dire di aver contribuito ad un nuovo corso del Sud. Gli elettori crederanno e si fideranno di queste proposte? Le prossime settimane ci faranno comprendere meglio se queste idee camminano sulle gambe degli uomini. p.leporace@luedi.it
L’addio ai Dec «LA nascita dei Dec, appena un anno fa in Basilicata rappresentava una speranza per quanti aspiravano a costruire un forte centro moderato e riformista. In realtà, immediatamente dopo la sottrazione della candidatura alcuni mesi fa, questo movimento è deragliato verso il centro-destra. I Dec, facendo un’alleanza innaturale con il contro-destra, hanno rafforzato in me la convinzione che quell’esperienza era ormai conclusa». Dicendo così, Mario Della Luna, ha rassegnato le sue dimissioni da vice segretario regionale dei Dec.
Elezioni senza fiamma in nessun simbolo DA quando è nata la Regione Basilicata, quelle di marzo saranno le prime elezioni regionali lucane in cui sulla schede non sarà presente, in nessun simbolo, neanche in forma ridotta, la fiamma.
A confronto cadono sul calcio POTENZA - Sec’è una cosa cheli accomuna è una scarsa competenza calcistica. Superano più o meno il test di conoscenza del territorio a cui Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro li hanno sottoposti. Poche domande e soli due minuti per rispondere concessi ai cinque candidati alla presidenza della Regione Basilicata durante la messa in onda, ieri pomeriggio, della trasmissione radiofonica di Radio Due “Un giorno da pecora”. Tribuna elettorale satirica nell’etere e primo confronto con tutti e cinque presenti (a distanza) nel corso del programma. Sulla geografica, si dimostrano più o meno preparati, azzeccando le cifre della demografia e delle altitudini lucane, ma sulla classifica e la squadra dei rossoblù non segnano un punto. Magdi Allam, semplicemente, perchè «non mi occupo di calcio», De Filippo perchè proprio non se lo ricorda, Doino (Pcl) perchè il nome del portiere lo ha sulla punta delle lingua, sfugge per
PRECISAZIONE Mia e Autonomia lucana Nella trascrizione delle liste pubblicate sull’edizione di domenica 28 febbraio une delle liste a sostegno del candidato presidente Nicola Pagliuca è stata indicata con l’acronimo di MIA (Movimento imprenditori autonomi): il nome completo è, invece, MIA Autonomia Lucana. Ce ne scusiamo con gli interessati, ma la scelta della contrazione è stata opzione obbligatoria per motivi tecnici legati alla lunghezza delle griglie in pagina. Il criterio è stato usato per tutte le liste i cui nomi non erano indicati da semplici acronimi.
IN SINTESI
Dieci chiavi nel programma bis I) Una legge regionale attraverso cui erogare, per un biennio, un’integrazione monetaria di 6.000 euro annui (500 euro mensili) a favore di giovani tra i 18 anni ed i 35 anni di età che abbiano terminato il loro percorso formativo e siano alla ricerca di un primo impiego, possedendo almeno il diploma di scuola secondaria superiore o il titolo superiore (laurea, titolo post laurea) e che siano disoccupati o inoccupati. I beneficiari si devono impegnare, sin dalla domanda, a partecipare a tutte le attività di formazione/orientamento lavorativo che la Regione Basilicata o altri enti pubblici attivino ed a accettare il posto di lavoro che venisse offerto loro, pena la perdita del beneficio.
ogni lavoratore stabilizzato con contratto a tempo pieno e determinato.
II) Aiuti alle imprese regionali per l’assunzione di giovani laureati lucani. Un contributo di 10.000 euro per ogni assunzione a tempo indeterminato. Qualora il lavoratore assunto venga destinato ad incarichi di ricerca, sviluppo, progettazione, pianificazione, design, come risultante dal relativo contratto di lavoro o venga inquadrato con qualifica di quadro o dirigente, il contributo regionale è incrementato del 20 per cento.
V) Un bando regionale per bonus-famiglia
III) Un bando per un contributo modulare alle imprese che stabilizzino i lavoratori precari. In Particolare, nel tetto massimo del “de minimis”, la Regione offrirà 10.000 euro per
Mario Della Luna
IV) Una legge regionale per l’introduzione del Quoziente Basilicata a valere su tutti i nuovi provvedimenti di erogazione di benefici, provvidenze o servizi a qualsiasi titolo, a carico esclusivamente del bilancio regionale e che richiedano una soglia di accesso basata sul reddito del nucleo familiare del beneficiario, per i seguenti settori: servizi sociali e socio assistenziali; servizi sanitari; servizi di formazione ed orientamento al lavoro; servizi socio educativi; servizi culturali, sportivi e ricreativo; interventi d’integrazione del reddito familiare.
VI) Drastica riduzione delle liste di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali VII) Il Progetto Energia fai-da-te per le utenze domestiche. Per l’implementazione del progetto sarà necessario costituire un fondo di garanzia rotativo e sottoscrivere apposite convenzioni con gli istituti di credito, per consentire prestiti agevolati e disciplinare la cessione del credito del conto energia e delle tariffe incentivanti erogate in conto gestione dal GSE. La consistenza di tale fondo è
funzione dei requisiti finanziari di accesso del beneficiario locale. Analogo ragionamento si può applicare per le imprese che hanno disponibilità patrimoniale e fisica per poter realizzare l’investimento e l’impianto. VIII) L’operazione Rottamazione energetica per portare la cultura della sostenibilità energetica dentro le case dei cittadini lucani e mirare all’efficientamento ed alla sicurezza energetica delle abitazioni. In particolare si fa riferimento alla sostituzione delle caldaie tradizionali con quelle a condensazione di ultima generazione. Si adopererà la leva fiscale in modo tale da non incrementare la pressione complessiva sulle imprese ubicate sul territorio della Basilicata. Ciò significa che la leva fiscale, a livello regionale, sarà manovrata per compensare eventuali incrementi di pressione fiscale che dovessero essere decisi a livello centrale, dal Governo nazionale. IX) La piena operatività della Film Commission regionale. X) L’iniziativa della Regione sarà rivolta a garantire a tutti i cittadini, alle imprese della Pubblica amministrazione le opportunità di un contesto digitale incentrato sul superamento del digital divide attraverso l’estensione della banda larga e delle tecnologie wireless.
|
PARLA LA SIMONETTI
|
un po’ma sedeve sceglieretra treopzioni lo sa. Pagliuca (quello che nella presentazione vanta un altissimo numero di fan su Facebook, 1875 più Punto ottica srl) ammette («Ahi, ahi») che il Potenza «è abbastanza giù». A Toscano (Sui Generis) restala speranzachedigol neabbianosegnati tanti. Non lo sanno che è ultimo in classifica. Sui programmi riassumono in poche parole, diffuso il “no”al nucleare (a Pagliuca però non arriva la domanda), sicuri quasi tutti che almeno in famiglia raccoglieranno voti (Doino, fan su Fb degli arrosticini, giura pure che anche le figlie lo voteranno, De Filippo lascia aperto lo spazio del confronto in una famiglia che è democratica. Letteralmente?). Lucania o Basilicata? Lo sanno tutti che si chiama Basilicata (come scritto nella Costituzione), ma tra loro c’è chi preferisce la prima opzione. Allam ne richiama il segno dell’identità da riscoprire, Doino perchè nome dei tempi rivoluzio-
nari. Pagliuca taglia, nonostante - ammette - abbia spinto per la modifica del nome attuale.Adesso, però, «bastafare confusione», tutti ci conoscono come Basilicata. Migranti, famiglia, campagna elettorale, governo. Ci passano tutti mentre il timer di sottofondo segna il tempo della par condicio (pro o contro la nuova norma taglia trasmisisoni?). Il test sulle affinità con il territorio è veloce, satirico e ironico. Ma lei Allam quale piatto preferisce? Lui di piatti semplici con pasta e verdure ne ha assaggiati parecchi, ma allo “strascinato non fa cenno. In chiusura il gioco della torre: buttano giù Potenza o Matera? Politically correct, le amano entrambe, così diverse, così importanti (va bene Pagliuca è nato a Melfi, ama pure quella). «Così è troppo facile». I due conduttori sottolineano, finchè uno di loro si sbilancia un po’in onestà. Toscano, in fondo, è nato a Matera. s.l.
Le congratulazioni: «Berlusconi attento alla Basilicata»
Viceconte all’Istruzione
«Non ho condiviso i criteri adottati per la lista» Il senatore Pdl nominato sottosegretario dal premier POTENZA - Sono state le valutazioni sul metodo e sul merito adottati per definire la lista lista i motivi che hanno spinto Emilia Simonetti a ritirare la sua candidatura alle regionali in programma il 27 e il 28 marzo prossimo. L’ex consigliere di rifondazione ha ritenuto doveroso «far conoscere i motivi» che l’hanno convinta a tirarsi fuori dall’agone politico. Alla Simonetti era stato offerto di candidarsi in prima posizione nella lista della Federazione della Sinistra, «composta dal Emilia Simonetti mio partito Rifondazione comunista, dai Comunisti Italiani e da Socialismo 2000». In discussione, quindi, non c’è mai stata «la Federazione della sinistra, da me ampiamente condivisa, perché rappresenta un passo avanti per una sinistra, ancora troppo divisa e frammentata che deve continuare ad impegnarsi con convinzione in processi di ricomposizione», bensì le modalità che hanno portatoalla composizione della lista.«Ogni componente della Federazione di sinistra - ha spiegato Simonetti - ha proceduto ad indicare i propri candidati autonomamente prescindendo da valutazioni comuni di opportunità derivanti dalla condivisione di alcuni criteri fondamentali. Il gruppo dirigente romano ha preferito sacrificare criteri, tante volte sbandierati, per salvaguardare gli equilibri all'interno delle componenti dell'alleanza rinunciando a principi che io ho sempre ritenuto irrinunciabili». L'imposizione da parte dei vertici nazionali, «ha bloccato di fatto ogni forma di autonomia e di potere decisionale dei livelli regionali». Per questi motivi «ho deciso di fare un passo indietro, insieme ad altri compagni, pur lavorando fino all'ultimo alla possibilità di poter apportare quelle modifiche che i dirigenti regionali, in precedenza, avevano condiviso».
DURANTE il consiglio dei ministri che si è svolto ieri, è stata ufficializzata la nomina di Guido Viceconte, senatore del Pdl lucano, a sottosegretario. Coadiuverà il ministro Maria Stella Gelmini nel dicastero all’Istruzione, alla Ricerca e all’Università. Il premier Berlusconi ha annunciato che sottoporrà al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, le nomine dei nuovi quattro sottosegretari (con Viceconte, anche Santanchè al programma di Governo, Ravetto ai Rapporti con il Parlamento, Augello alla Pubblica amministra-
|
zione). All’annuncio si sono susseguiti molti messaggi di auguri e congratulazioni, bipartisan, anche se a primeggiare nell’esporre soddisfazione, naturalmente, il Pdl lucano che riconosce in quella nomina un «ulteriore segno di attenzione del premier per questa regione, una scelta che premia i valori della persona e che rafforza la Basilicata (Cosimo Latronico, senatore Pdl, e Vincenzo taddei, deputato Pdl)». Il capogruppo Pdl alla Provincia di Potenza, Michele Destino si è aggiunto negli auguri. Dallo schieramento
ESCLUSIONI
opposto, un “in bocca al lupo”, anche dal presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza che auspica: «La nomina di Viceconte rappresenta per la Basilicata certamente un’opportunità per sostenere e rafforzare l’attività delle istituzioni locali, nel pieno delle difficoltà che in questo momento vivono famiglie ed imprese». Anche i candidati della liste “Per Pagliuca” e lo stesso candidato presidente per lo schieramento di centrodestra hanno inviato auguri e cenni di soddisfazione. Sono intervenuti Sergio Lapenna
|
A Matera fuori Io Sud e la Federazione SONO tre, complessivamente, le liste escluse dalle elezioni regionali del 28 e 29 marzo dagli uffici circoscrizionali provinciali di Potenza e Matera, mentre il listino «Bonino-Pannella» il cui candidato presidente era il segretario dei radicali lucani, Maurizio Bolognetti non è stato ammesso dall’ufficio circoscrizionale regionale. Per quanto riguarda le liste circoscrizionali, l’ufficio di Potenza ha escluso la lista «Bonino-Pannella» a sostegno di Bolognetti. Eventualità che lo stesso Bolognetti aveva anticipato contestando un sistema elettorale «antidemocratico», ma depositando ugualmente le firme raccolte, seppur non sufficienti. L’ufficio di
Matera ha invece escluso le liste di Io Sud (a sostegno del candidato Magdi Cristiano Allam, leader di Io amo la Lucania) e Federazione della sinistra (a sostegno del candidato del centrosinistra, Vito De Filippo, per il Pd). Le esclusioni, secondo quanto si è appreso nei due Palazzi di giustizia, sono state decise per irregolarità relative alla documentazione e, nel caso della liste Bonino-Pannella, come annunciato in precedenza, per il numero di firme presentate, inferiore a quello richiesto. YR1-
La prevista esclusione di Bolognetti
Guido Viceconte
(candidato Pdl) e il coordinatore dei gruppi di minoranza in Provincia di Potenza, Aurelio Pace: fanno i migliori auguri di buon lavoro. Da Matera, il candidato sindaco al comune per il Pdl, Saverio Acito, si congratula per la nomina a sottosegretario del senatore Guido Viceconte per il suo nuovo incarico.
Oggi, il candidato Giuseppe Cillis(Federazione di sinistra) ed ex segretario Fiom, aprirà al campagna elettorale alle 13 ai cancelli dell’Italtractor a Potenza Franco Mollica, candidato alle regionali per l’Mpa, presenterà la lista elettorale oggi, alle 18.30, presso l’auditorium del centro sociale di rione Malvaccaro, a Potenza. A Potenza, all’hotel Vittoria (ore 18), presentazione dei candidati dell’Italia dei Valori. A Matera (ore 11, uffici ex Enel di via Lazazzera), presentazione della lista «Liberi per passione», con la partecipazione del candidato sindaco Angelo Tosto.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
POTENZA - L’unico schieramento largo di centrosinistra d’Italia, per continuare a vincere senza conoscere la parola sconfitta all’elezioni regionali mette sul piatto della campagna elettorale una cinquantina di provvedimenti e alcune idee forti per mantenere quel consenso politico che caratterizza la storia di questa regione. Vito De Filippo in smagliante forma circondato dalla gran parte dei segretari regionali alleati e dai deputati Margiotta e Luongo cooptati nel listino cerca di sintetizzare in una quaranta minuti un’offerta programmatica ampia (forse troppo ampia) ragionando sui nodi cruciali. Idee e provvedimenti analizzano il contesto. Difficile, impervio, a volte schiacciante, a causa di una crisi che ancora deve mostrare il suo ghigno più duro dalle nostre parti. Si presenta come «Un altro Sud» la Basilicata del centrosinistra. Vito De Filippo ai giornalisti ha auspicato più «virtù» per il Sud, ma non ha rinunciato a chiedere anche più Stato consapevole del dualismo che prosegue su molti temi con il governo Berlusconi aspettando di conoscere i nuovi equilibri della conferenza Stato-Regioni. De Filippo è consapevole di dover rassicurare quei settori di cittadini che da tempo hanno iniziato a distaccarsi o addirittura opporsi al Partito della Regione. Teste d’uovo e comunicatori hanno quindi hanno avvolto le proposte nel concetto di «fiducia». Con una buona lettura antropologica e sociologica la Basilicata sposa la ricetta del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi che invita a battere la crisi «avendo fiducia e facendo la riforma». L’annuncio dell’officina del pensiero riformista, l’etica pubblica e la nuova sobrietà sono gli scontati propositi, ma la partita non si scalderà su questioni di principio avversati dagli oppositori. Sono gli interventi che sembrano decisivi. Come quello di raddoppiare da cinque a dieci milioni il contributo della Regione alla giovane Università della Basilicata. Siamo in presenza di cifre sconosciute in Italia. La mossa preserva l’attacco centralista sui tagli che potrebbero smantellare vecchie e nuove facoltà lucane. Anche la difesa della scuola pubblica con fondi regionali (soprattutto nelle primarie dei piccoli paesi) è argomento che troverà terreno fertile nel mondo della scuola che teme molto le innovazioni della Gelmini. Una bella prova per il neoeletto sottosegretario alla pubblica istruzione Guido Viceconte (auguri) che dovrà scalfire il Piano di dimensionamento scolastico regionale che non vuole essere “ragionieristico”. Nella vastità dell’annuncio propagandistico ho notato delle buone intuizioni. Sui trasporti, considerato che lo Stato non investe in Basilicata, se si realizzano i 12 punti internodali nelle principali centri lucani con sistema di bigliettazione unico e orario unico integrato si può uscire meglio dall’isolamento. Servono pochi fondi e molto lavoro. La proposta è realistica. E’ politico, ma importante anche il
fatto che l’acqua lucana resti un bene di natura pubblica. Immagino che la sinistra radicale si sia fatta sentire su questo versante è bene ha fatto in tempi di liberalismo sfrenato. Non sono in grado di valutare se la legge regionale per l’istituzione di un fondo finanziario aperto sul petrolio veramente può garantire «una rendita perpetua per le future generazioni» e su questo aspetto bisogna attendere quali saranno le proposte di Pagliuca e dei suoi referenti romani. Sulla vicenda De Filippo fa molto contare quello che disse nel confronto televisivo nazionale annunciando gli sconti attuati sulla bolletta del gas mentre il suo antagonista oggi sottosegretario non potrà fare lo stesso sull’annunciata riduzione della benzina per i lucani. Il partito Regione ovviamente non ha intenzione di aumentare la pressione fiscale. Annuncia invece un «Quoziente Basilicata» forse difficile da far comprendere alle famiglie che dovranno beneficiare di una forte rivisitazione del welfare locale che sarà finanziato con le royalties di acqua e petrolio. Non so quanto sia realizzabile il sostegno all’impresa annunciato in molti provvedimenti, mi convince invece il fatto che si voglia dare una sorta di salario sociale ai giovani che devono entrare nel mercato del lavoro e che si vuole lavorare sul ricambio generazionale dell’agricoltura. Un terreno dove Vincenzo Viti ha già tracciato un
VINCENZO Folino ha scelto lo stile minimal pe rla sua campagna elettorale, niente seipertre e solo piccoli manifesti in cui sono i “contenuti” («ho un brutto carattere, ma credo nei diritti») a primeggiare sullo sfondo del suo volto neanche tanto ben delineato. Ma su Facebook impazza l’inziativa, così sul suo gruppo, quello dedicato al comitato elettorale, compare una gigantografia stile newyorkese (la potenza del photoshop) su un palazzo un po’datato. Non è Potenza, non è neanche l’Italia. Resta l’impatto da fotoritocco.
Prima volta
Tribuna elettorale su Radio 2 per i cinque candidati alla presidenza
Gli impegni di De Filippo: sostegno alle imprese e alle famiglie Per l’università previsto il raddoppio dei fondi di PARIDE LEPORACE
ipse dixit
Matera
Martedì 2 marzo 2010
«Peggio del Pci di Stalin, ma resto nel partito» Latronico: «Ha deciso lui di non appoggiare Acito»
Scintille Di Lorenzo-Pdl «Non uscirò di scena, il responsabile morale e politico di tutto ciò lo conosce l’intera città» di PIERO QUARTO MATERA - «C’è un clima nel Pdl di ripicche, odi, vendette che neanche nel Pci di Stalin ma io non metto in discussionela miapermanenza nelpartito».«DiLorenzo hadecisoda solo di non stare con il Pdl». Sono su due frequenze diverse Pasquale DiLorenzo eCosimo Latronico nel parlare della clamorosa esclusione del consigliere regionale dalla lista presentata sabato.Di Lorenzo ha parlato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa convocata appositamente all’Hotel San Domenico. Il coordinatore provinciale del partito è intervenuto nel corso della conferenza stampa sulla candidatura a sindaco di Saverio Acito e poi ha inviato un comunicato congiunto insieme a Nuccio Labriola. Le due parti sembrano lontane anni luce a testimonianza di una frizione molto forte. «Ignobile e vergognoso il blitz consumato ai miei danni, che mi ha escluso dalla riconferma alla candidatura per il consiglio regionale» ha spiegato lo stesso Di Lorenzo. «Avevo accettato per tempo la candidatura, così come concordato a Roma davanti ai vertici nazionali del partito». Questa nello specifico la ricostruzione fornita: «Avevo dato il 25 febbraio la disponibilità a candidarmi anche al Comune per dimostrareil mio impegno diretto con il Pdl. Il giorno 26 ho saputo di una lettera che il candidato sindaco Acito e il coordinatore cittadino Rocco hanno inviato a Bondi, Larussa e Verdini dicendo che la presentazione della lista del Pdl alle Comunali era subordinata alla presentazione da parte mia di una lista “Uniti per Matera” a sostegno di Acito. Altrimenti Acito stesso minacciava di non accettare la candidatura a sindaco. Mi si imputava l’amicizia con l’imprenditore Angelo Tosto, amicizia che oggi io confermo. Malgrado tutto questo ho raccolto nella notte di venerdì le disponibilità di un gruppo di amici tra cui anche Augusto Toto a candidarsi in una lista civica a sostegno di Acito. La lista è stata portata (Di Lorenzo la mostra con accettazioni e firme, ndr) alle 10 di sabato mattina ma il coordinatore provinciale Latronico ha detto che era ormai tardi. Poi ho saputo da notizie informali di amici di non essere stato candidato nella lista alle regionale. Non ho mai ricevuto alcun richiamo formale nè alcun provvedimento disciplinare nei miei confronti. Nessuno mi ha comunicato mai la decisione presa. Ora chiarirò», continua Di Lorenzo, «la mia posizione con i vertici nazionali del partito. Ho ricevuto tante attestazioni di solidarietàda rappresentantinazionali. Hanno definito “un crimine politico”ciò che è successo. Chi? Non voglio riferire queste parole personali a singole persone, posso dire di aver avuto attestazioni da uomini come Fini, Gasparri e Bocchino». Poi l’affondo più pesante sulle cause di questa situazione: «il responsabile morale e politico è conosciuto da tutta la città». “Parla di Emilio Nicola Buccico” gli chiede una collega e Di Lorenzo ribatte: «lo ha detto lei, non io». Sul futuro aggiunge: «Non metto in di-
«I vertici nazionali mi hanno parlato di crimine » La replica «Non voleva sostenere il nostro candidato» Pasquale Di Lorenzo durante la conferenza stampa di ieri in cui ha ricostruito gli ultimi giorni (Videouno)
scussione la mia permanenza nel Pdl, qui siamo di fronte ad atti che nulla hanno a che fare con la politica. Pagliuca? E’un mio ex collega di consiglio regionale. Chi preferisco tra lui e Magdi Allam? Sempre meglio gli uomini di buona volontà del Pdl». La risposta dei vertici del Pdl Materano è racchiusa in una nota ufficiale: «La mancata inclusione di Pasquale Di Lorenzo nella lista regionale delPdl e' solola conseguenza della sua irrevocabile decisione di non appoggiarela listaeil candidatosindaco del Pdl della citta' di Matera”. Lo hanno dichiarato il coordinatore del Pdl della Provincia di Matera, il sen. Cosimo Latronico, e il suo vicario, avv. Nuccio Labriola. «Abbiamo provato fino all'ultimo a correggere tale indifendibile anomalia che vedeva un dirigente del Pdl, peraltro consigliere regionale uscente, non solo estraneo allo sforzo di formazione della lista del Pdl per la citta' di Matera, ma nientedimeno impegnato, con i suoi amici , a dar vita a liste civiche avversarie e concorrenti con il Pdl. Non avevamo altra scelta che quella della chiarezza per non perdere credibilita' di fronte agli elettori ed alla citta' che non avrebbe tollerato questa situazione di ambiguità». Non si fa pregare il candidato sindaco Saverio Acito: «Non ho mai chiesto sentenze sommarie». p.quarto@luedi.it
COMUNALI Candidati e media ecco gli incontri NUMEROSI gli appuntamenti che impegnano i candidati sindaci nelle prossime ore. Oggi Angelo Tosto parteciperà alle 11 all’incontro di presentazione della lista “Liberi per Passione” al III piano dell’edificio ex Enel. Stasera alle 20 su Telenorba confronto fra i candidati sindaci del Pd e del Pdl, Salvatore Adduce e Saverio Acito. L’8 marzo alle 19 in piazza Vittorio Veneto è previsto il comizio di Beppe Grillo a sostegno del candidato sindaco Domenico Savino della lista “Matera a 5 stelle”.
|
COMUNALI A MATERA | Cosimo Latronico: «La nostra è una scelta meditata, non improvvisata»
Acito: «Diventerò sindaco» Il Pdl si presenta. Buccico: «Contro di me criminalizzazione» LE vicende della ultime ore, in casa Pdl, non hanno scalfito la sua sicurezza. Saverio Acito, già sindaco di Matera, torna alla competizione e lo fa con Emilio Nicola Buccico seduto vicino a lui (a dividerli c’è solo il coordinatore provinciale Cosimo Latronico, ndr.). La campagna di comunicazione che annuncia la sua candidatura indica un cronoprogramma valido 10 anni: 2010-2019, nel corso dei quali la “meta in comune” è trasformare la città dei sassi in un punto di riferimento per la cultura europea. «Il nostro progetto non è cambiato, lo riproponiamo perchè non è mai stato bocciato - spiega. Matera dovrà diventare una città d’arte con standard di efficienza di servizi e qualità della vita tali da garantirne la candidatura a capitale della Cultura nel 2019. Conditio sine qua non affinchè questo passaggio avvenga è che il meccanismo di sviluppo passi attraverso alcune direttrici: lavoro, turismo, cultura, innovazione, ambiente e qualità della vita. Per questo l’asso nella manica si chiama mutuo sociale. Un modo diverso di utilizzare le risorse pubbliche in modo più adeguato. «Siamo in ritardo - spiega - rispetto alla spesa dei fondi strutturali 2007-2013 che ancora non partono ancora. Paghiamo la responsabilità della politica e l’irresponsabilità della burocrazia». Dalla sua Acito dice di avere la passione che lo motiva. Il ricorso all’ironia, meno frequente del solito, indica chiaramente che Francesco Saverio Acito è entrato nella competizione. «Mi piace chiamarla così, così come preferisco chiamare competitori e non avversari, gli altri candidati». Parla già da sindaco e ringrazia gli altri aspiranti primi cittadini che si impegneranno, ne è sicuro, all’interno del consiglio comunale. A chi, però, gli chiede di immaginare l’ipotesi di un ballottaggio finale dice: «Dovrei immaginare il futuro...». Si rivolge a Emilio Nicola Buccico e ricorda la conflittualità che li ha divisi che era «Il sale della nostra amministrazione. In caso contrario non avremmo avuto identità. Buccico ed
Da sinistra: Nicola Rocco, Nicola Pagliuca, Saverio Acito, Cosimo Latronico , Emilio Nicola Buccico. Il Pdl ha presentato ieri la candidatura di Acito a sindaco
io siamo diversi ma abbiamo un’unica passione». L’ex sindaco non si era fatto pregare e in apertura della conferenza stampa aveva ricordato, con tempra da arringa: «Le vicende personali non mi interessano. C’è da anni, ormai, un tentativo di criminalizzazione nei miei confronti a cui risponderò esclusivamente nelle sedi giudiziarie. Mi interessa solo condurre, da oggi, una campagna elettorale forte, leale, grintosa». L’imprimatur del partito giunge da Cosimo Latronico che parla di «Scelta meditata, non improvvisata di chiarezza e coerenza. La candidatura di Acito è la nostra proposta contro la dispersione, l’ambiguità, il trasformismo. Vogliamo offrire a Matera un governo e una prospettiva stabile». Il riferimento al familismo amorale ispirato da Edward Banfield è l’occasione per sottolinearne l’errata interpretazione che rischia di prevalere sui destini della città. «Vogliamo che prevalga il destino di Matera, rispetto a logiche corte». Il riferimento al centrosinistra spetta a Nicola Rocco, coordinatore
cittadino del Pdl: «In un incontro riunito in settimana ha annunciato l’inizio di corsi di formazione e il presidente di questo ente subprovinciale è candidato nelle liste del Pd. La nostra candidatura è scevra da ogni logica elettorale. Abbiamo dovuto riprendere Matera dalla cima dei capelli, riportandola ad una vita amministrativa normale. Per farlo abbiamo sconfitto il rapporto tra politica e macchina amministrativa. Ripartiremo da dove Buccico è stato costretto a lasciare. La nostra lista recupera i valori cattolici». L’ultimo appello di Rocco è dedicato a chi «Non deve farsi intrappolare dalle liste condominiali, nè dalle false promesse di lavoro.». A buon intenditor poche parole. Al candidato governatore Nicola Pagliuca spetta il compito di sottolineare: «I programmi regionali non possono prescindere da altri. Vogliamo che Matera abbia una guida stabile, decisa, coerente per far sì che la città possa continuare il suo percorso ma ha bisogno di essere accompagnata e aiutata». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
10 Primo piano
Economia 11
Italia / Mondo
Sale il peso delle tasse. Bersani: «Governo incapace»
I senza lavoro sono 2,1 milioni
Pil, l’Italia chiude a meno 5% il peggior risultato di sempre
La disoccupazione sale all’8,6%, persi 307.000 posti
di MANUELA TULLI
di BARBARA MARCHEGIANI
ROMA – Il 2009 si chiude per l’economia italiana come il più pesante da almeno trent'anni, da quando cioè sono cominciate le rilevazioni statistiche. Il prodotto interno lordo ha segnato un calo del 5% e a cascata tutto l'andamento dei conti pubblici ha registrato, sempre lo scorso anno, un andamento negativo. Il deficit si è attestato al 5,3%, il debito è peggiorato in un anno di dieci punti percentuali, passando dal 105,8% al 115,8%, il livello più alto degli ultimi dodici anni. E ancora: le entrate diminuiscono ma sale la pressione fiscale. A fotografare l’'annus horribilis' dell’economia è stato l'Istat. Ma già ieri sera è arrivata una buona notizia: migliora infatti il fabbisogno che – dice il Tesoro – migliora di 1 miliardo a febbraio (attestandosi a 13 miliardi). La tenuta delle entrate e il contenimento della spesa consentono inoltre un buon risultato nei primi 2 mesi: un fabbisogno di circa 8,8 miliardi, minore per circa 6,7 miliardi di quello dell’analogo periodo 2009 (15,531 miliardi). A pesare è la crisi finanziaria ed economica che ha investito il pianeta e che dovrebbe avere toccato il suo apice proprio lo scorso anno. Il prodotto interno lordo nel 2009 in Italia ha registrato infatti una contrazione del 5% come in Germania, Regno Unito e Giappone. È andata leggermente meglio in altri Paesi che in ogni caso hanno chiuso il 2009 con il segno rosso: per esempio la Francia (-2,2%) e gli Stati Uniti (-2,4%). L’opposizione punta il dito contro le politiche del governo: «La caduta del 5% del Pil nel 2009 – sottolinea il segretario del Pd Pierluigi Bersani – certifica la più grave recessione dal 1945. Sommando il dato del 2008, noi arretriamo in misura doppia rispetto all’area Ocse e quasi doppia rispetto all’area euro. Anche nelle previsioni del 2010 andiamo peggio degli altri e abbiamo un governo che, come un disco rotto, ripete che stiamo meglio di altri». «Gli esponenti dell’opposizione, a cominciare dal segretario del Pd Bersani, camminano con la testa ri-
ROMA – L'inizio del 2010 segna ancora un rialzo per la disoccupazione: a gennaio, il tasso è salito all’8,6%, al nuovo massimo da gennaio 2004, inizio delle serie storiche. Sono 307 mila le persone che hanno perso il posto di lavoro in un anno, facendo segnare un calo degli occupati pari all’1,3%; mentre i disoccupati superano quota 2,1 milioni, in crescita del 18,5% – ossia 334 mila persone in più – rispetto a gennaio 2009. È la fotografia scattata dall’Istat nella stima provvisoria mensile, al netto dei fattori stagionali. Un dato, quello italiano, che comunque resta «significativamente» al di sotto della media dei 16 Paesi dell’area euro dove il tasso di disoccupazione a gennaio ha registrato una leggera flessione, posizionandosi al 9,9% contro il 10% di dicembre 2009, come sottolinea il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, confermando «l'importanza dell’esteso impiego di ammortizzatori sociali e contratti di solidarietà», nel conservano i rapporti di lavoro. Di parere diverso opposizione e sindacati. «La crescita della disoccupazione è ancora parzialmente occultata da effetti statistici» mentre «abbiamo un governo che, come un disco rotto, ripete che stiamo meglio di altri», afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Così come per la Cgil, che con il segretario confederale Fulvio Fammoni parla di «un anno difficilissimo» per l’occupazione e dice «basta all’ottimismo di facciata». Guardando i dati, però, emerge un tasso di disoccupazione giovanile
di oltre 3 volte più elevato del dato complessivo: a gennaio, infatti, risulta pari al 26,8%, con una crescita di 2,6 punti percentuali rispetto a gennaio 2009. Un aspetto che non sfugge allo stesso ministro del Lavoro e che, al riguardo, sottolinea l’importanza della formazione e del relativo accordo raggiunto tra Stato, Regioni e parti sociali perchè – sostiene - la debolezza dei giovani nel mercato del lavoro «deve essere affrontata più con canne per pescare che con pesci». Parla di dati «preoccupanti» il segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini; sulla stessa linea i segretari confederali della Uil, Antonio Foccillo e Guglielmo Loy, secondo cui «il 2010 non andrà meglio del 2009» e, per questo, servono azioni «incisive». Se da un lato preoccupa anche il basso livello di occupazione femminile, soprattutto al sud, dall’altro è anche vero che, almeno a gennaio, sono gli uomini a lasciare sul terreno la fetta più consistente di posti di lavoro: 260 mila, rispetto ad un anno prima. «I dati comunicati dall’Istat non giungono purtroppo inattesi e delineano un quadro complessivo molto preoccupante per il nostro Paese». Lo ha detto Matteo Colaninno, responsabile Sviluppo industriale e Finanza d’impresa del Partito Democratico. «Nei mesi scorsi il governo ha sempre sostenuto che saremmo usciti dalla crisi meglio degli altri - ha sottolineato - optando così per un approccio eccessivamente passivo e rinviando deliberatamente le necessarie e drastiche scelte importanti».
Fammoni (Cgil) «Basta ottimismo di facciata»
volta all’indietro e vedono solo il passato», replica il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, sottolineando che il 2010 «registrerà una crescita dell’1-1,2%». I sindacati si dicono «preoccupati». Per Agostino Megale della Cgil il dato sul Pil per il 2009 «conferma la gravità della situazione economica con pesanti rischi sull'occupazione per il 2010». Giorgio Santini della Cisl evidenzia che «la caduta così forte del Pil impone la necessità di politiche di sostegno allo sviluppo e alla domanda non più rinviabili». «Se non si interviene in maniera drastica – dice Antonio Foccillo della Uil – con misure anti-crisi fiscali ancor più forti di quelle annunciate, la crisi rischia di trasformarsi in
una depressione». Per la Confcommercio i dati Istat su Pil e deficit confermano “la gravità della fase recessiva», mentre la Confesercenti mette in evidenza «il prezzo salato pagato soprattutto dalle piccole e medie imprese». Tornando ai dati diffusi dall’Istat, nel 2009 il saldo primario è risultato negativo, per la prima volta dal 1991. Le entrate sono diminuite dell’1,9% rispetto all’anno precedente ma la pressione fiscale complessiva è risultata pari al 43,2%, superiore di 3 decimi di punto rispetto al valore del 2008 (42,9%). Infine una conferma per i dati sullo scudo fiscale: nel 2009 sono stati incassati circa 5 miliardi di euro come imposte in conto capitale.
Diffusi i dati Cerved del 2009: +23%
Fallimenti, al Nord boom di imprese che chiudono di BEPPE COLONNA MILANO – Non si ferma il boom dei fallimenti in Italia, con tante imprese che chiudono soprattutto al Nord. Particolarmente colpite le piccole e le medie imprese, così come il settore delle costruzioni e l’industria nel suo complesso. È il quadro che esce dal rapporto Cerved group, secondo il quale anche i concordati preventivi aumentano di numero. Nel 2009 sono infatti state piu di 9 mila le imprese italiane che sono fallite (esattamente 9.255), il 23% in più rispetto al 2008. E l’ultimo trimestre dell’anno scorso è stato ancora molto duro: tra ottobre e dicembre sono state aperte quasi 2.900 procedure fallimentari, il 15% in più rispetto allo stesso periodo del 2008, trimestre nel quale si era già registrato un aumento del 43% rispetto al 2007. Dopo la brusca caduta delle procedure seguita alla riforma della disciplina
sulla crisi d’impresa –spiega il Cerved – dall’aprile del 2008 i fallimenti hanno iniziato una corsa che dura da sette trimestri consecutivi, con tassi di crescita sempre a due cifre. L’impennata dei fallimenti ha toccato soprattutto il Nord: con un incremento del 25% nell’ultima parte dell’anno, nei dodici mesi del 2009 le procedure sono cresciute nel Nord Ovest del 33%, nel Nord Est del 26%, nel Centro, nel Sud e nelle Isole del 16%. La Regione più colpita è anche quella con il maggior numero di imprese: la Lombardia, dove nel 2009 sono fallite 1.963 aziende (il 21% del totale nazionale) contro le 1.510 del 2008 (+30%). Seguono, in termini assoluti, il Veneto con 880 fallimenti e il Lazio con 870, ma va male anche l’Emilia Romagna (766). Rispetto alle imprese presenti sul territorio, è il Friuli la regione maggiormente colpita ('insolvency
ratiò pari a 22 punti), seguita dalla Lombardia e dall’Umbria. Le statistiche per dimensione di impresa confermano che i fallimenti toccano soprattutto aziende di piccola dimensione: il 75% delle società di capitale chiuse aveva un attivo inferiore a 2 milioni di euro tre anni prima dell’insorgere della crisi. Con un aumento del 33% dei fallimenti nell’ultimo trimestre 2009, le costruzioni risultano il settore che conta il maggior incremento di procedure nel corso dell’anno (+31%), seguito dall’industria (+26%). E in Italia è ancor più in crescita il ricorso al concordato preventivo: secondo Cerved Group, nel 2009 le imprese italiane hanno presentato oltre 900 domande di concordato (+62% rispetto al 2008), con una corsa nell’ultimo trimestre dell’anno scorso che – come i fallimenti – ha solo leggermente rallentato: +33% rispetto allo stesso periodo del 2008.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 2 marzo 2010
Martedì 2 marzo 2010
LA VOCE DEI VESCOVI ALLA SOCIETA’ MERIDIONALE E A CHI GOVERNA
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di ALDO VIVIANO E’ DI questi giorni il nuovo documento del magistero e ecclesiale sul Mezzogiorno d’Italia, dopo i ripetuti appelli scanditi puntualmente negli ultimi decenni di vita pubblica. E’ una voce forte diretta alla società meridionale: cittadini, responsabili, politici, partiti, gruppi, famiglie. Sono note le patologie di cui soffrono le comunità civiche e religiose: malavita strutturata al Sud come in altre plaghe, corruzione di enti, appalti illeciti di opere, estorsioni nelle forme più immorali, evasione fiscale, lavoro nero, economia illegale, pregiudizi di categorie, deficit di sviluppo economico e ritardi culturali. Un quadro panoramico di crisi crescente, alimentata da soggetti improvvisati, non al posto giusto, trascinati per propria colpa ed irresponsabilità di consenso elettorale a ricoprire delicatissime cariche di governo, a danno dell’amministrazione delle risorse, della loro redistribuzione. Città e borghi considerati in una corsa pazza verso l’utile e le fortune personali, una cisterna di voti per traguardi intriganti estranei allo sviluppo del territorio, della gente, delle stesse istituzioni occupate indebitamente da avventurieri di turno. Si incoraggiano risposte di solidarietà per far fronte a chi versa nel bisogno, vicino o lontano, ma pure nei confronti di ogni persona alle prese con la famosa questione meridionale, sempre urgente, sempre denunciata, sempre portata logorroicamente in circoli accademici o estrapolata per puro dilettantismo di facciata. La soluzione appare sempre più lontana: però si potrebbe cominciare ad iniziare dai fruitori, rimodulando le esagerate spettanze retributive, rinunciando a spese gonfiate contemplate dalle classi dirigenti e di rappresentanza. Ciò però può accadere soltanto se cresce l’atteggiamento critico di tutta la popolazione che non può barattare il voto per comparismo, per amicizia, per promesse di futuro vantaggio oppure uffici e lavoro da occupare. Il monito non è solonismo, come blaterano i colpiti dalle frecce della faretra. Segna invece il momento solenne che vive il popolo sovrano. In conclusione, chi governa non può, non deve agire a scapito dei cittadini. Questi ancora annoverano fasce deboli, zone devastate da crimini palesi e criptici, spogliati di beni sottratti al fondo delle convergenze e delle spettanze. I doveri, le regole, i servizi, soprattutto i servizi, non possono più scomparire dall’orizzonte politico. Le classi dirigenti, locali, provinciali, regionali, non possono cedere a pressioni egoistiche, qualunquistiche, comunque ambigue di tendenze ed usi da esorcizzare.
L’UTOPIA DI OLIVETTI OGGI di PIER LUIGI TOLARDO segue dalla prima e il primo a parlare in Italia di federalismo, il pioniere di forme moderne di organizzazione del lavoro e di coinvolgimento degli operai nella gestione delle aziende. Oggi cosa è rimasto dell'utopia olivettiana? Il federalismo sembra lontano dalla sua concezione solidale per riflettere più egoismi locali conditi da razzismo. Ma soprattutto l'Italia non ha più una propria industria informatica. La sua Olivetti infatti non esiste più, quella di oggi è solo il marchio di una linea di prodotti spesso progettati e fabbricati in Cina e nell'estremo oriente. Dove c'erano le fabbriche all'avanguardia per le relazioni umane e sindacali, oggi ci sono call center disumanizzanti, che spesso impiegano lavoratori a termine che qualche volta neppure vengono pagati. Eppure il modo di fare impresa, tutto appiattito sulla finanza, sulla delocalizzazione, tutto chiuso solo nell'orizzonte dei profitti a brevissimo termine e dei bonus milionari per i manager, sta mostrando tutti i suoi limiti proprio nella più grave crisi finanziaria ed economica che l'Occidente vive dal 1929. Questo modo di fare impresa, così lontano dall'utopia olivettiana dell'impresa radicata nel territorio, integrata con un mondo ancora rurale, basata sulla cescita e la qualificazione del capitale umano, è un mondo che non regge più. Non regge più neanche un'impresa lontana e nemica dell'etica, come dimostrano gli scandali che quotidianamente sconvolgono le aziende italiane; l'impegno imprenditoriale di Adriano Olivetti era invece tutto impregnato di valori spirituali e limiti etici, istanze etiche che gli costarono non poche incomprensioni, sarcasmi, sofferenze e isolamento fino alla sua prematura scomparsa, ma che sono un retaggio tuttora attualissimo per il presente e il futuro dell'Italia. (da Zeus news)
In famiglia qualcuno non condivide alcuni tuoi atteggiamenti, ma tu vai per la tua strada. Non tirare troppo la corda. Venere viaggia nel segno.
TORO 21/4 - 20/5
Oggi senti il bisogno di maggior libertà sotto molti punti di vista: dover dipendere dai superiori, sottostare alle decisioni altrui, in questo periodo ti pesa non poco.
GEMELLI 21/5 - 21/6
L’agenda troppo fitta d’impegni va sfoltita, non hai tempo per tutto: gli astri ti consigliano più astuzia negli affari. Le coppie segrete flirtano, anche Marte è protettivo.
SE VUOI COSTRUIRE LA PACE DIFENDI IL CREATO di sac. CAMILLO PERRONE*
CANCRO 22/6 - 22/7
Hai molto da fare per rimettere a posto i cocci, per rimediare agli ultimi errori commessi. Mercurio protegge gli studenti, chi cerca lavoro, gli addetti alle vendite.
LEONE 23/7 - 23/8
A PARTIRE dal 1967, in occasione dell’inizio dell’anno nuovo, il Papa invia un Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace. Quest’anno Benedetto XVI, rivolgendo “i più fervidi auguri di pace a tutte le comunità cristiane, ai responsabili delle nazioni, agli uomini e alle donne di buona volontà del mondo intero”, ha scelto come tema del suo Messaggio: Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato, e ha affermato che per promuovere la pace tra i popoli è necessario rivedere varie questioni legate all’ambiente, soprattutto l’accesso alle risorse naturali e lo sfruttamento energetico. La cura dell’ambiente, per il Papa, presuppone un dovere di carattere etico nei confronti dei poveri, che sono coloro che soffrono maggiormente le conseguenze del degrado ambientale, e delle giovani generazioni. Il Papa aveva già affrontato il tema del rapporto tra salvaguardia del creato e costruzione della pace nei paragrafi 48-50 dell’enciclica Caritas in veritate del 29 giugno 2009, in cui spiega il rapporto intimo tra rispetto del creato e costruzione di una società giusta: “Ogni lesione della solidarietà e dell’amicizia civica provoca danni ambientali, così come il degrado ambientale, a sua volta, provoca insoddisfazione nelle relazioni sociali’. I doveri che abbiamo verso l’ambiente, sostiene il Papa, “si collegano con i doveri che abbiamo verso la persona considerata in se stessa e in relazione con gli altri”. Il messaggio del Papa intende sollecitare “una presa di coscienza dello stretto legame che esiste tra salvaguardia del creato e coltivazione del bene della pace. Tale legame e, infatti, sempre più messo in discussione dai numerosi problemi che riguardano l’ambiente naturale dell’uomo, come l’uso delle risorse, i cambiamenti climatici, l’applicazione e l’uso della biotecnologia, la crescita demografica. Se la famiglia umana non saprà far fronte a queste nuove sfide con un rinnovato senso della giustizia e della solidarietà internazionale, si corre il rischio di seminare violen-
za tra le generazioni presenti e quelle future”. Il messaggio del Santo Padre sottolinea quindi l’urgenza che la tutela dell’ambiente debba costituire una sfida per l’umanità inera. In altri termini la salvaguardia del creato, il rispetto dell’ambiente richiedono una strategia che consideri contemporaneamente questioni culturali ed antropologiche, questioni economiche, maggiore e migliore capacità di discernimento e nuove progettualità. Haiti, L’Aquila, Messina, il Metapontino, Maierato, San Fratello, zone devastate da sisma catastrofico, da alluvioni, da frane, erosione delle coste, disseti idro-geologici, rievocano rovine immense, lutti, vittime, perdite materiali. La lista dei “guasti del creato” continua ad allungarsi. Quel che è peggio: ogni giorno ci confrontiamo con mali come l’isolamento e la frammentazione, la violenza e la guerra, la miseria, l’oppressione e la discriminazione, l’inquinamento e lo spreco delle risorse umane, la vita buttata o calpestata con violenza disumana, l’abusivismo edilizio, il degrado ambientale e lo scempio urbanistico. Abbondano i mali sociali, veri germi velenosi che non sono massi erratici, ma connaturali frutti di una civiltà sbagliata, mali che inquinano la vita civile: la corruzione, la venalità, l’affarismo. Però il nostro tempo non è privo dei germi della speranza. In esso si avverte fortemente l’esigenza di una società più giusta e più umana; si affermano varie forme di partecipazione, a tutti i livelli, per una crescita comunitaria; si tende, forse più che in passato, a uscire dall’egoismo personale e dalla cerchia familiare, per una solidarietà più aperta verso i poveri e gli emarginati, si dilata lo sguardo, e l’interesse, anche alle crisi e ai travagli delle altre nazioni, specialmente quelle tormentate dalla fame o dalla guerra. E allora diciamo: cultura della solidarietà e del rinnovamento morale e sociale avanti tutta! * parroco di San Severino Lucano
Coi condomini evita discussioni, puntualizzazioni inutili. Viaggiano a vele spiegate i liberi professionisti, gli imprenditori: Giove è sempre munifico.
VERGINE 24/8 - 22/9
Mercurio ti sorregge alla grande, ti consente di ottenere molto. Sul lavoro, in particolare, ti metti in luce per l’efficienza, la professionalità e l’impegno che infondi.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Dalla tua parte ci sono alcuni pianeti importanti: per questo trovi un ottimo equilibrio tra ragione e sentimento, le tue azioni verso le persone sono perfette.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
L’impulsività detta le mosse odierne, la vittoria è lontana, il traguardo un punto quasi invisibile dell’orizzonte. Ragioni troppo, ti esaurisci con dubbi amletici.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Hai atteggiamenti opposti negli affari: nel tuo comportamento ora prevale l’eccesso d’idealismo, ora la diabolica astuzia. Ti arrivano notizie gradite dal lavoro.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Il favore degli astri va ai contatti sociali, ai raduni con gli amici, ai viaggi di lavoro: la Luna del giorno è una chicca. Ti tradisce invece l’eccesso d’ottimismo.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Il desiderio di compagnia è forte. Hai bisogno di serenità, di stare in mezzo agli altri: la Luna soddisfa le tue esigenze. Sul piano sociale risplendi.
PESCI 20/2 - 20/3
Con gli amici, i parenti, sei scontroso: sarà la noia della routine a renderti irritabile, o forse gli astri che ti guardano male, ma usare toni polemici non ti aiuta.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
12
24 ore in Basilicata
13
Delitto Gianfredi La procura antimafia di Salerno dispone di un’altra prova
Accertamenti sull’impronta Dopo i mozziconi di sigaretta spunta un segno lasciato da un dito sulla portiera della Bmw AVEVAMO SCRITTO
POTENZA - C'è un'impronta digitale, rinvenuta sull'auto usata dai killer, che gli investigatori della procura antimafia di Salerno ritengono «importante». E' stata «esaltata», è questo il termine tecnico che la polizia scientifica usa per indicare che è stata individuata, sulla superficie esterna dello sportello anteriore destro della Bmw usata dagli esecutori materiali la sera del 29 aprile del 1997 per allontanarsi da Parco Aurora, quartiere residenziale di Potenza, dopo l'omicidio dei coniugi Gianfredi. E' la stessa auto in cui furono rinvenuti i mozziconi di sigaretta dai quali - come svelato qualche settimana fa dal Quotidiano - è stato estratto il dna. Il confronto con i quattro indagati, però, ha dato in quel caso esito negativo. La saliva lasciata su quei mozziconi non era né del boss Antonio Cossidente, che per la procura antimafia di Salerno è l'organizzatore dell'omicidio, né dal suo braccio destro Franco Rufrano, né dal trafficante di coca Carmine Campanella, e neanche da Leonardo Numida Stolfi, un appassionato di caccia e di armi risultato positivo allo stub la sera del delitto. Stolfi per quella sera aveva un alibi di ferro. Era stato a cena a Pignola da alcuni amici che, poi, hanno confermato quella versione. Nella sua auto, inoltre, i poliziotti trovarono una lepre. Pensarono, forse, che Stolfi fosse andato a caccia di nascosto. Perché, come spiegò ai magistrati nel corso del suo interrogatorio, «il porto d'armi gli era stato ritirato dalla Questura». Disse che investì la lepre con la macchina. La polizia mangiò la foglia. Poi l'ex boss dei basilischi Gino Cosentino detto “Faccia d'angelo” ha raccontato agli investigatori che Stolfi gli confidò di aver partecipato all'omicidio. E che si era lasciato convincere perché nutriva rancore nei confronti di Pinuccio Gianfredi, dal quale, secondo il pentito, aveva subito un pestaggio. E' proprio grazie alle dichiarazioni di Cosentino che la procura di Salerno ha riaperto le indagini, «risultando acquisiti nuovi elementi indiziari a carico degli indagati Stolfi, Ru-
frano, Campanella e Cossidente». Rufrano, secondo il pentito, è l'altro esecutore materiale. Un particolare che aveva già svelato agli investigatori un testimone. «A me non riescono a incastrarmi» ripeteva Franco Rufrano a un suo amico di colore: Ayari Mounir, di professione idraulico e, qualche volta, pusher. In un periodo di semilibertà, in un bar, davanti a una birra, aveva raccolto la rivelazione di Rufrano: «Non riusciranno a provare nulla, non trovano neanche l'arma del delitto». Cossidente, invece, secondo Cosentino, aveva organizzato l'omicidio dietro compenso di 250 milioni di lire. Il pentito però dice di non sapere da dove provenivano quei soldi. Secondo gli investigatori «Rufrano manifestò a Cosentino il timore, avvertito anche da Stolfi, che Cossidente, attraverso una sua possibile collaborazione con la giustizia, potesse svelare alla procura i particolari dell'omicidio dei coniugi Gianfredi». Ecco cosa racconta la compagna di Cosentino, Paola Rosa, ai magistrati: «Su sollecitazione di Gino, che gli rivolgeva delle domande, Franco Rufrano ammetteva di aver partecipato all'omicidio, insieme a Stolfi, su disposizione di Cossidente. Da quello che ho potuto notare, Rufrano e Michele Di Bello erano particolarmente arrabbiati per l'accaduto ed erano fortemente intenzionati a eliminare Cossidente. Stolfi, nel fornire il suo punto di vista, ammetteva la partecipazione all'omicidio. Ricordo perfettamente l'atteggiamento assunto da Stolfi che, rosso in faccia, si batteva il capo con le mani sostenendo che non poteva mettere da parte Possidente, in quanto lo stesso lo avrebbe potuto rovinare definitivamente, con l'accusa dell'omicidio. In questo contesto, su richiesta di Gino, ammetteva che l'assassinio della signora Patrizia Santarsiero (moglie di Pinuccio Gianfredi ndr) era stato un errore, in quanto la loro intenzione era quella di eliminare solo il marito». Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
Iena 2, condannato poliziotto per rivelazione di segreti d’ufficio Il palazzo di giustizia di Potenza
POTENZA - Il Tribunale di Potenza ha condannato a due anni di reclusione, e interdizione dai pubblici incarichi, un agente della Polizia di Stato imputato per rivelazione di segreti d'ufficio, Oreste Carmignano. Il processo è uno stralcio della maxi-inchiesta Iena2 sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nella politica e l'economia lucana tra il 2000 e il 2004. La sentenza è stata letta ieri mattina nell'aula Mario Pagano del Palazzo di giustizia dal presidente del collegio penale, Aldo Gubitosi, alla presenza del difensore di Carmignano, l'avvocato Aldo Morlino, che alla fine non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Alla base del teorema della procura ci sarebbe un'intercettazione tra l'agente di polizia, che a quei
tempi prestava ancora servizio per la Sezione di polizia stradale della Questura del capoluogo, e un imprenditore considerato molto vicino al clan capeggiato da Renato Martorano, Carmine Guarino, sempre di Potenza, che di recente si sarebbe trasformato nel grande accusatore del boss detenuto dal maggio del 2008 a regime di carcere duro, proprio con l'accusa di usura nei suoi confronti con l'aggravante del metodo mafioso. In quella telefonata il poliziotto avrebbe rivelato a Guarino la posizione degli autovelox. Pressappoco per gli stessi fatti Carmignano figurerebbe anche tra gli imputati del processo principale assieme ad altri due colleghi. Leo Amato
Criminalità in Basilicata: assemblea a Rivello
A Lagonegro in ricordo delle vittime LAGONEGRO - «Non si può sottovalutare il problema legato alla scarsità di presidi della magistratura in una regione purtroppo identificata come crocevia tra Campania e Calabria per lo sviluppo della criminalità organizzata». Queste le parole di Guido Alagia, responsabile per la provincia di Potenza dell’Italia dei Diritti, rilasciate a seguito dell’assemblea tenutasi nel comune di Rivello, durante la quale è stata analizzata la situazione della malavita in Basilicata. «Il numero esiguo di Tribunali nella regione rallenta inevitabilmente i tempi della giustizia - continua Alagia - penalizzando tutte quelle persone che vittime della malavita non hanno ancora ottenuto una giustizia degna di questo nome o aspettano che la stessa faccia il suo corso». Proprio quello di Lagonegro è uno dei tribunale da sempre a rischio chiusura. «Bisogna continuamente tenere alta la guardia contro le associazioni mafiose radicate nel territorio - termina l'esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro che ha chiuso l’intervento che si è svolto a Rivello - ed è per questo motivo che a Lagonegro in data 8 marzo si terrà una conferenza in memoria di tutte le persone vittime della criminalità perché nessuno può permettersi il lusso di dimenticare».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 2 marzo 2010
Martedì 2 marzo 2010
Regione e Trenitalia firmano il contratto di servizio: 23 automotrici diesel e 3 minuetti in più
Ventisette milioni per sei anni L’azienda s’impegna a garantire qualità, occupazione e informazione sugli orari POTENZA - Ventisette milioni di euro per 23 automotrici diesel completamente modernizzate e l’acquisto di 2 motrici e 3 minuetti. È il contenuto del nuovo contratto di servizio tra la Regione Basilicata e Trenitalia, sottoscritto ufficialmente ieri dall’assessore regionale ai trasporti Rocco Vita e il direttore della Divisione passeggeri regionale di Trenitalia, Giancarlo Laguzzi. Di queste 23 automotrici, 6 sarebbero già in esercizio. Da marzo, invece, parte la consegna delle restanti, con una scadenza di 2 automotrici al mese fino ad ultimazione. ‹‹L'obiettivo afferma Laguzz i- è quello di rinnovare l'intero parco rotabile lucano entro il 2012››. Ancora prima, quindi, della scadenza del contratto che ha decorrenza 2009/2014. Tra le maggiori novità della modalità contrattuale adottata, ci sarebbe proprio la durata del contratto: 6 anni, contro l’annualità precedentemente pattuita. Ciò permetterebbe di garantire maggiori certezze finanziarie a entrambe le parti e una maggiore programmabilità, tradotte in investimenti. Innanzitutto, dei 27 milioni di euro stanziati dal contratto, 20 sono a carico del bilancio regionale mentre i restanti 7 trasferiti a Trenitalia direttamente dallo Stato. Sarebbe stata proprio l'assenza di quest'ultima copertura finanziaria a far slittare di qualche mese dalla sua presentazione il contratto che, pur avendo una decorrenza da gennaio 2009, diventa di fatto vincolante solo a partire da ieri. Il vincolo non sarebbe solo finanziario. «A fronte di un impegno di medio periodo -continua Laguzzi - due sono gli aspetti pregnanti: gli investimenti da un alto e il rispetto di alcuni parametri riguardanti la qualità del servizio, dall’altro››. Manutenzione, comfort, pulizia dei veicoli, regolarità delle corse e puntualità dovranno rispettare degli standard qualitativi minimi. Perché ciò avvenga, è necessario che questi vengano fissati con chiarezza e garantiti verso l'utenza da un adeguato sistema di penalità e premialità. L'impegno, dunque, è a un costante monitoraggio e al miglioramento del sistema informativo, soprattutto in stazione: cartellonistica, orari e l'attivazione del Gestore della infrastruttura che si occupi, appunto, dell'informazione alla clientela, sia in stazione, che a bordo dei veicoli. Insomma, particolare attenzione agli utenti. Le altre due novità presenti nel contratto vanno in tal senso. In rispetto dell'articolo 19, che regolamenta i rapporti con i consumatori, sono previsti incontri e verifiche complessive durante l'anno con le rappresentanze dei pendolari e dei clienti in genere. In questo contesto, diviene parte integrante la così detta “Carta dei servizi”. Cos'è? Non è altro che un catalogo dei servizi ferroviari e automobilistici offerti su tutta la rete lucana, con i rispettivi requisiti tecnici e di qualità, le fasce orarie dei collegamenti e i servizi a terra. A cosa serve? A individuare le caratteristiche dei vari servizi (dai treni ai bus, dalla biglietteria ai sistemi di vendita) e a scegliere quelli più adeguati. L'eccellenza, però, passa anche attraverso il personale. Su questo fronte, Trenitalia promette il consolidamento del turn over in Basilicata per macchinisti, capitreno e biglietterie e la formazione per le figure professionali di cui, di volta in volta, si avesse bisogno. La speranza, è che finalmente qualcosa cambi. Sono continue, infatti, le segnalazioni di viaggiatori lucani alle prese con ritardi, condizionatori fuori uso e invasioni di insetti. L'ultima, non molto tempo fa, dei pendolari della Potenza-Melfi, una delle tratte che crea maggiori disagi tra corse sospese e ritardi. Anna Martino
Nella Carta dei servizi fissati gli standard di qualità dell’offerta
Pubblicazione per errata corrige
BANDO DI GARA PER ESTRATTO L’ENEA con sede in Roma, Lungotevere Thaon di Revel, 76 (tel. +390636271, fax +390636272777), esperisce una procedura aperta per il servizio di igiene ambientale nel Centro Ricerche Trisaia (gara n. 813). Importo: € 1.564,380,00 - IVA esclusa. Esecuzione delle attività presso il Centro Ricerche Trisaia. Durata: 36 mesi. Ammessi a partecipare alla procedura di affidamento i soggetti ex D.Lgs. 163/2006, art. 34. Aggiudicazione: prezzo più basso. Presentazione offerte entro le ore 12.00 del 06/04/2010. Per l’effettuazione del sopralluogo obbligatorio rivolgersi, previo appuntamento (lun-ven/ore 9-16), al Responsabile di Procedimento ing. Giovanni Santarcangelo, tel:+390835974409 – fax:+390835974292 – email: giovanni.santarcangelo@enea.it. Il bando di gara integrale è stato trasmesso per via elettronica alla Commissione della Comunità Europea il giorno 22/02/2010, e può essere reperito, unitamente ai capitolati d’oneri e documenti complementari nel sito Internet: www.enea.it. Il Commissario Giovanni Lelli
SETTIMANA DELLA TIROIDE
Visite gratuite negli ospedali di Lagonegro e Pisticci SONO due, in Basilicata, le strutture sanitarie che aderiranno alla settimana nazionale della tiroide, in programma dal 15 al 19 marzo: si tratta dell’Ospedale civile di Lagonegro (Potenza) e dell’Ospedale civile «Tinchi» di Pisticci (Matera), dove saranno effettuate visite specialiste gratuite. L’iniziativa, è scritto in una nota, è stata organizzata dal Club delle Uec (Associazione delle unità di endocrinologia italiane), «per contribuire a far emergere disturbi e malattie della ghiandola – ha spiegato il presidente dell’Uec, Paolo Miccoli –che spesso non vengono riconosciute poichè asintomatiche o con manifestazioni comuni ad altre patologie». Le visite potranno essere prenotate tramite un numero verde, e senza l’impegnativa medica. Oltre 150 ospedali in tutta Italia hanno richiesto di partecipare, e sono circa 110 quelli che hanno già aderito formalmente, di cui 2 in Basilicata . A disposizione dei cittadini oltre 5.000 visite , un numero limitato rispetto alla diffusione delle patologie tiroidee, che in Italia colpiscono circa 6 milioni di persone, oltre 70.000 in Basilicata . Obiettivo dell'iniziativa è quello di sensibilizzare i cittadini a sottoporsi ad un controllo anche durante il corso dell'anno, con il pagamento del normale ticket. Un momento della conferenza stampa in Regione
L’intervento del senatore del Pdl, Digilio
Distretto idrografico light «Il governo fa i fatti» «MENTRE la giunta regionale di centrosinistra sulla gestione delle risorse idriche continua a fare demagogia e campagna elettorale, come è accaduto per la tardiva proposta dell'assessore Viti di insediare un gruppo di lavoro per la riduzione del costo dell'acqua ad uso irriguo, il Governo fa i fatti approvando il Piano di gestione delle acque del distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale in sede del comitato istituzionale presieduto dal ministro Prestigiacomo». E’ quanto sostiene il coordinatore regionale vicario del Pdl, il senatore Egidio Digilio che è componente della XIII Commissione del Senato (Ambiente-Territorio) che ha lavorato sul Piano. Digilio aggiunge che come è stato efficacemente sottolineato dal segretario Generale del Distretto Vera Corbelli, l’approvazione del Piano di Gestione delle Acque delle sette regioni del Mezzogiorno, rappresenta «un fatto storico e dunque una svolta per la gestione e tutela delle acque in un territorio ampio pari a oltre 68.000 kmq».
Il piano di gestione delle acque del distretto idrografico dell’Appennino Meridionale, elaborato dall’Autorità di Bacino dei fiumi Liri Garigliano e Volturno e dalle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Puglia ai sensi della Direttiva 200/60, D.Lvo 152/06, L. 13/09, D.Lvo 194/09 ha comeelementi essenziali: la caratterizzazione del sistema fisico ambientale, l’analisi delle pressioni e degli impatti (criticità e rischio delle acque), degli usi (potabili, irrigui e industriali) , del sistema gestionale e tariffario, delle reti di monitoraggio e controllo di tutti i corpi idrici (superficiali e sotterranei), il programma di misure ed interventi (strutturali e non strutturali), l’attuazione di un percorso di informazione e consultazione pubblica, la valutazione ambientale strategica del Piano. Si tratta di un Piano che interessa una area vasta di sette regioni, per la quale ad oggi non era stata registrata alcuna condivisione e partecipazione in materia di governo unitario della risorsa acqua e che costituisce uno “strumento
incisivo”per una politica ambientale sociale ed economica eticamente sostenibile. Le caratteristiche che “connotano” e danno “forza” al distretto idrografico dell’Appennino Meridionale sono molteplici, prime fra tutte: - Il trasferimento d’acqua superficiale (tra Molise/Campania, Molise/Puglia, Lazio/Campania, Campania/Puglia, Basilicata/Campania, Basilicata/Calabria); - I travasi tra acque sotterranee che interessano i territori di tutte le Regioni del distretto. «Finalmente - conclude Digilio - sono definiti misure ed interventi da realizzarsi nei prossimi anni, per il raggiungimento degli obiettivi ambientali e per l’attuazione della strategia unitaria per una “amministrazione virtuosa” del bene acqua che garantisca lo stesso in un’ottica di solidarietà e sostenibilità e nel contempo assicuri la fruizione secondo regole improntate sui diritti e doveri dei cittadini».
Credito, la condizione femminile
Il senatore Egidio Digilio
Comunità montana Melandro
Donne al lavoro Rapporto Fiba Cisl
90 i lavoratori forestali senza stipendio Pronti all’agitazione
POTENZA - Sarà presentata questa mattina a Potenza, presso la sede regionale della Cisl, con inizio alle 10,30, la ricerca condotta dalla Fiba Cisl Basilicata sulla condizione del lavoro femminile nel settore del credito. «Nella settimana che conduce alla tradizionale festa delle donne la Fiba Cisl - si legge in una nota del sindacato -vuole così offrire un contributo di conoscenza per fare il punto sul grado di soddisfazione delle donne nel mercato del lavoro e sulle criticità legate alla necessità di far coabitare le esigenze del lavoro e quelle della famiglia».
MELANDRO - Sono circa 90 i lavoratori forestali della Comunità montana del Melandro che non hanno ancora ricevuto il salario di novembre e dicembre. A denunciarlo è il segretario regionale della Fai Cisl Basilicata, Antonio Lapadula, che ha avuto rassicurazioni dai competenti uffici regionali circa il regolare trasferimento dei fondi alle Comunità montane per il pagamento degli stipendi. Lapadula sollecita gli uffici della Comunità montana del Melandro alla rapida liquidazione delle spettanze arretrate. In caso contrario, i braccianti forestali del Melandro sono pronti a proclamare lo stato di agitazione e ad occupare la sede dell'ente.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
14 24 Ore in Basilicata
Le sfide del Federalismo fiscale e Carta delle autonomie: tante opportunità ma anche rischi
Protagonismo del territorio A Potenza convegno nazionale di Legautonomie, Upi e Anci locale POTENZA - Il territorio che investe e che crede nel futuro. Il territorio delle famiglie e delle imprese. Il territorio come primo attore della ripresa economica a seguito di una dellepeggiori crisi mai verificatasi dal dopoguerra ad oggi. È stato proprio il territorio, ieri pomeriggio al museo archeologico provinciale del capoluogo , al centro del dibattito nazionale dal titolo “Primo attore:il territorio. Il federalismo e carta delle autonomie”, promosso da Legautonomie, in collaborazione con Upi e Anci Basilicata. Forte di una storia molto antica iniziata nel 1916, Legautonomie ha sollecitato una riflessione approfondita su federalismo fiscale e carta delle autonomie, proponendo nel contempo la riunione di tutte le associazioni rappresentative delle autonomie locali in una confederazione che colga la sfida federalista, prendendo in carico anche la formazione degli amministratori. Opportunità e rischi, insiti nella legge delega che dovrà dar luogo all’atteso federalismo fiscale, sono stati analizzati da un nutrito numero di relatori. Nel merito della riforma sono entrati in particolare l’Oriano Giovannelli dell’Ufficio di Presidenza nazionale Legautonomie e l’Antonio Misiani, responsabile nazionale Finanza locale Legautonomie. Democrazia, autonomia reale ed efficienza del sistema sono secondo Giovannelli i tre elementi che devono trovare spazio nellaCarta delle Autonomiee animare il dibattito sul federalismo fiscale, rispetto al quale occorre abbandonare l’approccio di corporativismo istituzionale, per porre al centro il territorio, con le sue esigenze. Senza un tale approccio il federalismo fiscale corre il rischio di essere vanificato da una legislazione talmente invasiva che, con la scusa della scarsità di risorse finanziarie, erode
GLI invasi lucani sono al completo da giorni. E’ una situazione che, di questi tempi, in Basilicata non trova precedenti. Mai, infatti, in passato, tutte le quattro grandi dighe della regione avevano raggiunto il loro massimo livello di invaso già nel mese di febbraio. L’ultimo rilevamento parla di oltre 710 milioni di metri cubi d’acqua, con paratie aperte a Monte Cotugno, Pertusillo, San Giuliano e Camastra. Unica eccezione il Basentello, ancora in leggero deficit rispetto ai massimi dello scorso anno. Fa sensazione soprattutto la piena record del lago di Senise. Premesso che solo un paio di volte nel recente passato nella diga si erano aperte le paratie perché troppo piena, la grande portata del Sinni, del Rubbio e del Serrapotamo ha fatto crescere in pochi giorni il livello dell'acqua fino a quota 251 metri sul livello del mare, appena uno in meno della quota massima di regolazione. Come detto, anche tra il 2004 ed il 2006 l'acqua sfiorò questa altezza ma lo fece tra la fine di marzo (nel 2006) e la fine di maggio (nel 2004-2005). Il merito va attribuito alle grandi piogge dell'ultimo trimestre su tutto il bacino idrografico del fiume Sinni. Un treno ininterrotto di perturbazioni atlantiche provenienti da Ovest/Sudovest ha prodotto infatti sul Lagonegrese, l'Alto Sinni, la Val d'Agri e la Valle del Mercure, accumuli pluviometrici da record. Nella stazione di Latronico, l'Aeronautica Militare ha registrato tra dicembre e febbraio poco meno di 600 mm di pioggia.
sempre più spazi di autonomia alle Regioni e agli enti locali, mettendo in crisi il radicamento democratico e il principio della partecipazione. Accanto alle opportunità, però, vi sono una serie di rischi che non vanno sottovalutati, tra cui l’eccesso di delega e la prolungata incertezza nella finanza degli enti locali. Il presidente della Provincia di Potenza e di Upi Basilicata Piero Lacorazza ha contestualizzato il discorso sul federalismo, partendo però dal presupposto che la ridefinizione di compiti e funzioni operata dalla riforma non possa essere disgiunta dall’introduzione di coerenti sistemi di selezione della classe dirigente. «La nostra regione, e il Mezzogiorno in genere - ha sottolineato – ha bisogno di stabilire obbiettivi strategici, conseguibili solo attraverso la cooperazione e le sinergie istituzionali. I primi due pilastri, a tal proposito, devono essere le infrastrutture materiali e immateriali (mobilità e logistica) e le competenze, in particolare per quel che riguarda le nuove generazioni.Sitratta, dunque,diconferire qualità ai sistemi territoriali. Colmare tali divari significa inoltre affrontare nel merito la partita dei costi standard e con menorischiivincoli delnuovoquadrodi sostegno comunitario». «Un percorso, questo, - ha concluso Lacorazza – che potrà determinare il protagonismo degli enti locali, se ci sarà il necessario apporto di innovazione e creatività e se ci sapremo giocare la partita vera dei costi». Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Regione Vito De Filippo che ha sottolineato come vi siano ancora molti elementi di confusione nel dibattito sul federalismo. Hanno offerto il proprio contributo al dibattito, tra gli altri, anche il senatore Filippo Bubbico e l’on Vincenzo Taddei.
PREZZI AL CONSUMO
Cala l’inflazione, Basilicata virtuosa Per il rapporto Unioncamere cresce meno che nel 2008 FINALMENTE un dato positivo per l’economia lucana: nella seconda metà del 2009 l’inflazione al consumo in Basilicata è stata caratterizzata da una sostanziale moderazione, facendo registrare un incremento tendenziale dei prezzi di appena lo 0,7%, a fronte del 3,3% registrato nella media del 2008. E’ quanto emerge dal Rapporto realizzato dal Centro Studi Unioncamere Basilicata, che evidenzia come le attese di inflazione per il 2010 rimangano abbastanza contenute. Sul fronte dell’andamento dei prezzi al consumo, la regione risulta abbastanza allineata alla media nazionale: a dicembre la variazione tendenziale dell’indice generale ha raggiunto il +1,0%, mentre nell’intero anno la crescita è stata soltanto dello 0,7%. «La nostra regione si conferma come una delle più virtuose dal punto di vista del contenimento delle spinte inflattive – dichiara il presidente di Unioncamere Basilicata, Angelo Tortorelli - rispetto ad un panorama del Mezzogiorno e del Paese che continua ad essere caratteriz-
zato da una forte variabilità. Un primato tanto più evidente se si considera che la leggera spinta dell’inflazione può essere ascritta sostanzialmente alla voce ‘trasporti’, in cui evidentemente sono le dinamiche mondiali legate al prezzo dei carburanti a determinare le oscillazioni». Qualche leggera tensione sui prezzi si è manifestata anche nel comparto degli alberghi e dei pubblici esercizi, mentre è proseguita la fase discendente dell’inflazione alimentare che, nello scorso mese di dicembre, si è pressoché fermata (+0,4%). Sempre ferme le tariffe locali relativamente ad alcuni servizi di pubblica utilità come acqua potabile e rifiuti solidi urbani; in calo, invece, le bollette energetiche. Con riferimento ai due comuni capoluogo lucani, la risalita dell’inflazione nella seconda metà dell’anno - è stata più marcata a Potenza, dove la variazione tendenziale dei prezzi è passata dal -0,1% di luglio al +1,1% di dicembre. Nel comune di Matera, invece, la crescita dell’inflazione è rimasta attestata sui valori raggiunti all’inizio dell’estate (intorno al +0,6%); il trend quindi si è stabilizzato, dopo aver mostrato tuttavia una minore decelerazione nei primi 6 mesi del 2009.
Gli invasi lucani sono al completo da giorni grazie alle abbondanti piogge
Dighe lucane, livelli senza precedenti
Disponibilità idriche al 26 febbraio 2010 (Fonte Ente Irrigazione)
L'accumulo sfiora nello stesso periodo gli 800 mm a Nemoli, Rotonda e Trecchina. L'esperienza insegna che il lago continuerà a ricevere da monte molta acqua almeno fino alla metà-fine di maggio, dopodichè la portata degli immissari comincerà a calare e con essa anche il livello dell'invaso. Con quest'accumulo, in ogni caso, la diga garantirà acqua alla Basilicata (il 45% del totale, di cui il 42% per uso irriguo) e alla Puglia (il restante 55%, di cui il 42% per uso potabi-
le) almeno per i prossimi 18-20 mesi. Anche nel Pertusillo ormai da settimane si procede ad un rilascio graduale dell'acqua in eccesso per evitare un carico eccessivo sia sullo sbarramento sia, soprattutto, sui versanti lungo i fianchi laterali. L'Agri fa registrare in questi giorni una portata importante; stesso discorso anche per l'altro grande immissario dell'invaso, il fiume Maglia, che sta raccogliendo le acque di primo disgelo di tutto il versante Est del
massiccio del Sirino. Oggi nella diga il livello è di circa tre metri più alto rispetto a quello già ottimo di dodici mesi fa. Anche qui bisognerà probabilmente aspettare la primavera inoltrata per registrare una significativa riduzione di portata dell'Agri e quindi la fine dei rilasci programmati dell'acqua in eccesso verso valle. La diga di San Giuliano è al competo da una ventina di giorni. Sull'invaso è piovuto tanto anche se, come è normale che sia, su cifre nettamente inferiori a quelle
del versante tirrenico. Al riempimento dell'invaso ha contribuito e non poco la traversa di Trivigno sul fiume Basento. Soprattutto nelle fasi di piena, infatti, l'impianto ha trasferito parte della sua acqua in un paio di subaffluenti del Bradano nei pressi di Tolve, che hanno così garantito una maggiore portata al principale immissario dell'invaso. Poco da dire sul Camastra. La diga che serve Potenza e oltre una ventina di comuni della provincia ha raggiunto il suo livello di massimo invaso nel giro di un paio di settimane all'inizio del 2010. Nonostante le poche precipitazioni nevose, su tutta l'area appenninica da dicembre è piovuto davvero tanto. Per fare un esempio, su Potenza Città negli ultimi tre mesi (dicembre-febbraio) nella stazione di Rossellino sono caduti 503 mm di pioggia, in pratica i due terzi dell'accumulo che si registra in un anno intero. L'alto Bradano è l'unica area della Basilicata dove i pluviometri hanno segnato accumuli prossimi a quelli medi del periodo, senza quindi particolari eccessi. Questo spiega il leggero deficit (un paio di milioni di metri cubi) che si presenta oggi nell'impianto del Basentello. Anche qui, comunque, non siamo lontani dal livello di massimo invaso; una quota che senz'altro verrà raggiunta nella prossima primavera. Ancora chiuso, infine, il piccolo invaso del Gannano, sul mediobasso corso dell'Agri. Come sempre, l'impianto diverrà operativo solo nel corso dei prossimi mesi. Giuseppe Pomarico
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
24 Ore in Basilicata 15
Martedì 2 marzo 2010
Martedì 2 marzo 2010
Nel primo “sciopero degli stranieri” la Cia lancia l’allarme sui ritardi del decreto flussi 2010
In piazza per gli immigrati E propone: «Per combattere i clandestini meno rigidità con i regolari» POTENZA - Anche a Potenza e in alcuni comuni lucani, come in altre città italiane, si è svolto ieri il primo “sciopero degli stranieri”. Varie le iniziative sul territorio lucano: dai palloncini ai documentari. E’ il colore giallo a fare da sfondo a tutte le manifestazione. A Potenza, a esempio, sono distribuite caramelle colorate. E in occasione di questa iniziativa che si ripete il primo marzo di tutti gli anni, la Cia, la confederazione italiana agricoltori, ha voluto riaffermare il proprio impegno contro lo sfruttamento, il “lavoro nero” e il razzismo, come ribadito anche durante la recente V Assemblea elettiva. «I ritardi del decreto flussi 2010 - dice la Cia - rischiano di provocare problemi di manodopera nelle campagne». «Il prezioso lavoro degli immigrati - continua la nota della Cia - è ormai parte strutturale dell’attività agricola, non solo stagionale, e contribuisce in modo irrinunciabile alla qualità e alla sicurezza dei prodotti alimentari italiani». «Non ci sono alternative sostiene la Cia - al lavoro e all’integrazione degli immigrati nella nostra società e per questo viene chiesto da tempo una verifica sulla legge Bossi-Fini». La Cia è convinta, infatti, che sia necessario rendere «più agevoli e meno rigidi i canali di ingresso regolare degli stranieri e che questo sia l’unico vero deterrente all’immigrazione clandestina.» La Cia, infine, esprime forte preoccupazione per l’assenza di notizie relative al decreto flussi 2010, che prevede l’ingresso di 80 mila stagionali immigrati, indispensabili per i lavori agricoli e per le imminenti
operazioni di raccolta. «Eventuali restrizioni e ulteriori ritardi nell’attivare il solo canale di ingresso disponibile, avrebbero l’unico effetto di penalizzare le aziende e i lavoratori che operano nel rispetto della legge e delle regole. L’incertezza di programmare il fabbisogno occupazionale -conclude la Cia - si andrebbe poi ad aggiungere all’incertezza quotidiana in cui vivono le aziende agricole (con la fiscalizzazione degli oneri sociali che scade a luglio), aggravandone ulteriormente le difficoltà». A sostenere la prima giornata di sciopero degli stranieri anche l’associazione A.P.S.IRIDE di Scanzano Jonico, che ha aderito a manifestazioni iniziative che i migranti hanno organizzato di oggi.
Due immagini della manifestazione per gli stranieri
L’azienda di Miglionico si è aggiudicata il riconoscimento di Legacoop per il miglior sito web
Premia Coopnet a Coserplast Inserita anche nelle cento eccellenze istituzionali e imprenditoriali italiane MIGLIONICO - La Coserplast di Miglionico si è aggiudicata il premio Coopnet 2009 nel settore della produzione e lavoro. Risultato per il quale la Legadelle Cooperativedi Basilicatasi ècongratulacon lapropriaassociata. L'importante riconoscimento, assegnato annualmente da Legacoop nazionale, premia i siti internet delle imprese aderenti che si distinguono per caratterizzazione, contenuto, funzionalità, usabilità, gestione e accessibilità. Lo spazio web di Coserplast - si legge nelle motivazioni dell’assegnazione - “è di natura economico-commerciale, quindi informativo, molto efficace allo scopo e si colloca all'inter-
L’home page del sito della Coserplast
no di una strategia comunicativa della cooperativa che prevede anche l'utilizzo di spot tv e numero verde».
Oggi il seminario di approfondimento nell’aula magna dell’Unibas
Continuano i riconoscimenti, dunque, per l'impresa cooperativa che produce serramenti e finestre in pvc,
Le due premiate si presentano
Se l’oggetto della ricerca è la ricerca Green Economy Un “treno verde” L’innovazione per lo sviluppo Presentazione del libro di Maldonato e Pietrobon POTENZA - Un seminario di approfondimento dei temi della ricerca e dell’innovazione a sostegno dei processi di sviluppo è quello che si terrà questa mattina, alle ore 11 nell’aula magna dell’Università degli Studi della Basilicata, di via Nazario Sauro 85). L’incontro rappresenta un primo momento di riflessione che si concluderà con la IV settimana internazionale della ricerca, che avrà come temi fondamentali l’innovazione, la scoperta scientifica, la nascita delle idee, la creatività e altro ancora. L’iniziativa mira a coinvolgere il mondo accademico e quello della ricerca, ma anche i cittadini, le imprese, conl’obiettivo disensibilizzare all'importanza della creatività, dell'innovazione, sia per lo sviluppo personale, che per la crescita economica e l'occupazione, stimolando la ricerca efavorendo ildibattito su tali temi. In occasione del seminario sarà presentato il libro di Mauro Maldonato e Ricardo Pietrobon“Research on research. A trasndisciplinary study”. Saranno presenti gli autori. Il testo affronta da prospettive disciplinari differenti il tema della ricerca, dove la ricerca diviene essa stessa oggetto di indagine, e dimostra
La locandina dell’iniziativa
come, nelle sue consuete procedure, la ricerca scientifica segua schemi assimilabili a quelli delle altre attività umane. E come, la conoscenza che essa genera non discenda da processi logici irrefutabili, ma da costruzioni teoretiche, provvisorie sviluppatesi attraverso risoluzioni dettate dalle opportunità esterne. In sintesi il testo evidenza la prospettiva multidisciplinare del concetto di ricerca scientifica. Al seminario interverran-
no Vito De Filippo, presidente della Regione, Mauro Fiorentino, rettoreUnibas, Pasquale Frascolla e Francesco Panareli, docenti Unibas. Modera il direttore del Quotidiano della Basilicata, Paride Leporace. Al termine del seminario verrà presentata in anteprima la nuova veste grafica coordinata del sito web www.settimanadellaricerca.org e il nuovo logo, anticipando le tematiche che verranno affrontate nella edizione 2010.
da non perdere POTENZA - Nell’ambito del riconoscimento che premia le esperienze aziendali più avanzate e innovative nelle regioni del Sud Italia, Legambiente e Confindustria presentano le 2 aziende lucane vincitrici del “Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente per il Sud” rivolta ai progetti migliori in grado di coniugare innovazione tecnologia e rispetto per l’ambiente nelle regioni meridionali. A presentare i progetti premiati, oggi, alle ore 16,30 presso la carrozza Conferenze del Treno Verde, in sosta al binario 1 della stazione centrale di Potenza, i rappresentanti delle due aziende vincitrici, Marco Summa, amministratore unico Therese Real Estate S.r.l. di Pignola e Davide Mario Orlando, direttore di stabilimento Politex S.a.s. di Freudenberg Politex S.r.l. di Pisticci, alla presenza, inoltre, di Vittorio Cogliati Dezza, Presidente Nazionale Legambiente, Michele Somma, Vicepresidente Confindustria Basilicata e Marco De Biasi, Presidente Legambiente Basilicata.
molto attenta alla comunicazione e sensibile alle tematiche ambientali, come dimostra l'impianto di generazione fotovoltaica recentemente realizzato in loco per coprire parzialmente il fabbisogno energetico dell'azienda. Nel 2008, Coserplast era stata infatti inserita nel rapporto annuale Eurispes sullecento eccellenzeistituzionali e imprenditoriali italiane. Legacoop Basilicata ha infine auspicato che il modello organizzativo e produttivo della cooperativa, la continua propensione all'innovazione e l'attenzione per la comunicazione siano emulati per elevare la qualità imprenditoriale del Mezzogiorno.
BREVI BASILICATA IN CAMPER
Oggi la presentazione POTENZA Verrà presentato questa mattina alle 10 nella sala Inguscio della Regione Basilicata a Potenza, il progetto di marketing territoriale “Basilicata in Camper”, curato dal dipartimento Agricoltura, dall'Ufficio di Presidenza della Giunta regionale e dall’Apt di Basilicata (Agenzia di promozione territoriale). “Basilicata in Camper” mira a favorire la scoperta del territorio lucano attraverso l’utilizzo del camper, binando il turismo itinerante a quello rurale e agrituristico. L’obiettivo è sostenere lo sviluppo del territorio muovendo la ricchezza delle risorse enogastronomiche, culturali e naturali presenti in Basilicata. Attraverso “Basilicata in Camper” si intende incrementare il numero delle aree camper sul territorio, la dotazione di servizi a basso impatto ambientale nelle aree destinate al turismo itinerante e favorire l’acquisto e il consumo di prodotti tipici, da parte del target di riferimento, potenziando l’offerta dei Farmer market presenti sul territorio. All'evento di domani verranno illustrati i processi e le modalità di integrazione per la progettazione condivisa tra i vari enti, suddivisi nelle loro declinazioni territoriali, con lo scopo di realizzare e promuovere il progetto attraverso strategie di marketing e comunicazione innovative.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
16 24 Ore in Basilicata
Martedì 2 marzo 2010
17
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Trofeo Tartaruga: per lo stesso percorso cittadino in bici bastano 18 minuti, in moto 20
Sulle due ruote si arriva prima L’alternativa credibile: sistema integrato (41 minuti). Il bus ultimo classificato LA PALMA d'oro va alla bicicletta, mezzo con cui si impiegano pochi minuti per raggiungere la stazione centrale del capoluogo partendo da piazza Matteotti, aggiungendo una fermata intermedia: tempo complessivo 18 minuti (a cui va aggiunto il quarto d'ora utile alla fermata). Al secondo posto, invece, per velocità cittadina, un motociclista che con strade diverse (e decisamente meno fatica) raggiunge le stesse tappe in 20 minuti al netto della sosta. All'arrivo, l'applauso degli studenti è per chi ha pedalato in fretta, ma la bici a Potenza vince in modo “impari” o, per dirla con le parole di Marco Di Biase (responsabile lucano di Legambiente), resta un “simbolo”, davvero poco proponibile come mezzo principale di trasporto viste le pendenze delle strade potentine. Così il vero vincitore morale del trofeo Tartaruga - l'iniziativa che mette a confronto varie modalità di trasporto urbano e che si affianca all'arrivo in città del Treno Verde (la storicacampagna diLegambiente e Ferrovie dello Stato, realizzata anche grazie al contributo di Telecom Italia, che ha lo scopo di monitorare lo stato dell'inquinamento atmosferico e acustico nelle città italiane e sensibilizzare i cittadini allasostenibilità ambientale)è il terzo arrivato della gara, il sistema integrato tra scale mobili, metropolitana e ascensori (con l'aggiunta di alcuni tratti a piedi). Stessa partenza e arrivo per tutti, analoga tappa intermedia. Ma a fare due passi sfruttando il trasporto meccanizzato (concorrente del caso proprio il sindaco Santarsiero), quel percorso, si copre in 41 minuti (più i 15 della sosta). Targa da “tartaruga”, allora, ieri è andata all'autobus che di minutine haimpiegatiben 76,poco meglio in automobile: con le quattro ruote, tratraffico e ingorghi, 54 minuti: al netto della sosta anche in questo caso e, soprattutto, senza contare la ricerca del parcheggio visto che all'arrivo, alla stazione centrale, parcheggio libero assente esosta improvvisatae un po' “abusiva”. Ieri, ad assistere all'arrivo del trofeo cittadino numerosi bambini che dalle scuole medie ed elementari di Potenza e del capoluogo (come Satriano e Lagopesole, da cui, con uno sforzo di sostenibilità hanno usato il treno per viaggiare) stanno raggiungendo in questi giorniil Trenoverde fermo al binario 1 della stazione di Potenza. Lì, i volontari di Legambiente e la responsabile di Treno verde, Serena Carpentieri, sono pronti a fare da guida in quei vagoni speciali. Una mostra permanente propone allestimenti in miniatura, tabelloni, esperimenti sull'energia, invitando grandi e piccoli alla riflessione sulle risorse da non sprecare e sulla sostenibilità ambientale. Quando arriva il sindaco la riflessione si fa “necessaria”. Ha scelto di gareggiare «con il sistema di mobilitàsu cui stiamo puntando». E' lui che con Di Biasee qualchealtro volontario della falcata ha scelto di partire da piazza Matteotti,
Sopra il primo e secondo classificato alla Stazione inferiore. A sinistra tutto il gruppo sul binario 1 davanti al Treno verde. Nella foto in alto Santarsiero a rione Risorgimento e Di Biase (Foto Andrea Mattiacci)
raggiungere l'ingresso delle scale mobili di via Due torri e poi, da via Armellini, proseguire con l'ascensore del parcheggio Socomer. Poi un tratto pedonale fino a rione Risorgimento, dovec'è la sededi Legambiente «si fa senza grande sforzo». Ancora una sosta di un quarto d'ora, con tanto di pasticcino consumato al gazebo, poi di nuovo in movimento fino alla stazione di Santa Maria lungo il binario Fal (qualche minuto per comperare il biglietto da 50 centesimi per la corsa) per prendere la metropolitana leggera. «Questo è
uno dei pezzi del sistema che dobbiamo sviluppare». Passo svelto - la bella giornata ha aiutato - e compagnia per dimostrare ancora una volta - a se stessi e alla città - che la mobilità alternativa in certi casi conviene, oltre che essere salutare e meno “impattante”. «Abbiamo deciso di fare una sosta presso la sede di Legambiente - spiega Di Biase - perché abbiamo simulato un percorso che un cittadino deve compiere da un punto all'altro della città, mettendoci dentro anche una sosta per una commissione (che nel caso specifi-
co è stata una pausa caffè, lo stesso tempo utile, magari a ritirare una camicia in lavanderia e per un acquisto veloce, ndr)». La macchina? In fin dei conti davvero non conviene, almeno non su certi tragitti, soprattutto perché al costo della benzina e dell'eventuale ticket delle strisce blu (oppure dell'eventuale multa per un parcheggio selvaggio) ci si aggiunge il tempo di attese e ingorghi. Al contrario, le scale mobili sono gratis. A Potenza ce ne sono in giro 70 ogni 100 abitanti. Forse davvero trop-
pe. La metropolitana leggera attende, è vero, qualche miglioramento (in approvazione un progetto per la costruzione di sottopassi e cavalcavia che supereranno i passaggi a livello diminuendo gli ingorghi delle automobili) tra funzionalità e comodità. Peccato non poter ancora contare sugli autobus: stando al trofeo Tartaruga, il pullman pubblico di passi da fare ancora ne ha un bel po'. E la volontaria che si è sottoposta alla prova (76 minuti in tutto) non si è concessa neanche la sosta intermedia, visto il ritardo accu-
mulato (ma al tragitto sono stati aggiunti comunque i 15 minuti per un totale di 91 minuti complessivi). Santarsiero coglie l'occasione per ribadire: «Entro maggio, chiusura al traffico del centro storico». Usare gli impianti meccanizzati sarà quasi d'obbligo. A quel punto i pullman urbani si fermeranno prima dell'anello centrale, con maggiore flusso - è la promessa - verso il polo ospedaliero e quello regionale. Nel frattempo,una piccolalezionecittadina di sostenibilità. sa. lo.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Potenza
18
Martedì 2 marzo 2010
Domenica riapre al culto la chiesa di San Rocco Confessore
Lunedì al via gli incontri organizzati dall’Ucsi Basilicata
Tutto pronto per la riapertura della Chiesa di San Rocco Confessore. Con la messa solenne di domenica 7 marzo alle 11, presieduta dall'arcivescovo di Potenza Mons. Agostino Superbo, lo storico edificio di culto riapre i battenti ai fedeli. I lavori appena conclusi pongono fine alla lunghissima fase del postterremoto per la chiesa. Danneggiato dal sisma del novembre 1980 l'edificio fu ristrutturato nei tre anni successivi a cura di un ente pubblico. Nel 2004 la chiesa presentava un quadro fessurativo preoccupante che ne giustificava la chiusura. La chiesa esce adeguata sismicamente, resa funzionale al culto ed è ecologicamente compatibile.
Il messaggio dei vescovi italiani, l’analisi econimica della Basilicata e un dibattito a più voci con i candidati alla presidenza della Regione. Sono questi i temi di una serie di incontri che l’Unione cattolica stampa italiana di Basilicata ha organizzato per le prossime settimane. Si parte lunedì 8 marzo con l’arcivescovo Agostino Superbo che presenterà il documento della Cei: “Per un paese solidale”. Il 15 marzo sarà la volta di Luca Bianchi, vicedirettore dello Svimez che presenterà il suo volume: “Il cielo è sempre più su”. Il 21 marzo gran finale con una tavola rotonda che avrà come protagonisti tutti i candidati a presidente della Regione della Basilicata.
ICE PARK
“Le mille e una massima” di Mario Colucci
Niccolò Fabi al cineteatro Due Torri
SI intitola “Le mille e una massima” il volume di Mario Colucci che sarà presentato domani alle 19, nel teatro Stabile, all’interna della rassegna giunta alla sua quinta edizione - “Lettere d’autore. Incontro con gli scrittori”. Il volume di Colucci è una raccolta di massime, aforismi e riflessioni. Alla serata, moderata dal giornalista Gianluigi Petruccio, parteciperanno, oltre all’autore, anche il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, Pietro Antonio Basentini, Maestro del lavoro e la poetessa Virginia Grassi. L’appuntamento per tutti è, quindi, per il prossimo 3 marzo alle 19 nel teatro Stabile.
SARA’ al cineteatro Due Torri il prossimo 19 marzo il cantante romano Niccolò Fabi. Laureato in filologia romanza con il massimo dei voti, ha iniziato a lavorare come assistente al palco, nel tour del 1986 di Alberto Fortis. Frequenta l'ambiente musicale grazie al padre, Claudio Fabi, noto produttore discografico degli anni settanta. È stato batterista nei "Fall out", cover band che proponeva solo pezzi dei Police. Grazie alle esibizioni dal vivo nei vari locali romani, ha modo di conoscere Daniele Silvestri, Max Gazzè, Federico Zampaglione e Riccardo Sinigallia; è grazie a quest'ultimo che ha ottenuto un contratto con la Virgin.
Al cinema
PROSEGUE LA RASSEGNA “35 MILLIMETRI”
Duecento studenti a “scuola” di pattinaggio
I “Segreti di famiglia” di Francis Ford Coppola
VISTO il successo che sta riscuotendo tra i cittadini la pista di pattinaggio sul ghiaccio, l’amministrazione comunale ha programmato una serie di nuove iniziative. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Vito Santarsiero e dall'assessore allo Sport Gaetano Sabatella per il successo che sta raccogliendo l'iniziativa dell'Ice park in piazza Mario Pagano. Tra i diversi progetti che si stanno portando avanti contestualmente, degna di menzione certamente quella che vede protagoniste le scuole medie e superiori del capoluogo. Sono già oltre duecento i ragazzi che hanno calzato i pattini sul ghiaccio della pista potentina, alunni di varie classi delle tre scuole che fino a oggi hanno aderito alla proposta dal doppio carattere, socio-culturale e sportivo. I giovani studenti hanno la possibilità di fare qualche giro in pista gratuitamente sotto la supervisione di esperti istruttori. Sempre destinate ai giovani utenti dell'impianto provvisoriamente ospitato nel centro storico del capoluogo di regione, e a quanti trascorrono nei pressi della struttura anche solo qualche momento di svago, le manifestazioni in programma sabato prossimo con esibizioni di atleti di società potentine e di professionisti del ghiaccio di livello internazionale.
conflittuale: Tetro non vuole davvero più avere rapporti con i familiari anche se in passato, nel momento in cui era fuggito dalla casa paterna, aveva lasciato una lettera a Benjamin in cui prometteva di tornare per portarlo via con sé e proteggerlo. Sebbene Coppola abbia dichiarato che «niente è successo di quello che accade nel film ma che è tutto vero», Segreti di Famiglia è, come dicevamo, il terzo lungometraggio interamente dopo “Non torno a casa stasera” e “La conversazione”. Innegabilmente intimo e personale, è un film geniale e poetico che annovera con un grande cast di attori eterogenei, da Klaus Maria Brandhauer, a Vincent Gallo fino a Carmen Maura e Maribel Verdù.
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Genitori e figli “Agitare bene prima dell’uso” 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Invictus 16.30 - 19.15 - 22 Sala 3 Wolfman 18 - 20.10 - 22.20 Sala 4 Il figlio più piccolo 16.30 - 18.30 Che fine hanno fatto i Morgan 20.30 - 22.30 Sala 5 Codice genesi 17.15 - 19.45 - 22.15 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Scusa ma ti voglio sposare 17.45 - 20 - 22.15
Le perplessità di Santarsiero
Il regista Ford Coppola
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960
Attorniata dalla sua famiglia, parenti e amici, MARIA ha festeggiato i suoi 40 anni in un ristorante nelle vicinanze di Potenza. Nella riunione conviviale allietata dalla dolce musica dei maestri: Donato e Antonio, pianista e sassofonista, con sorpresa generale, Carmela, cognata di Maria, ha divertito i presenti, cimentandosi in una performance come cantante e ballerina. La bravura dimostrata nell'esibizione, ha rallegrato tutti, con la gioia della festeggiata.
LA MOSTRA
La Festa della donna celebrata con “Cuori creativi” e “Giallo mimosa” PROSEGUONO gli appuntamenti nell'ambito dell'evento “Cuori creativi”: una mostra d'arte che, inaugurata in occasione dei festeggiamenti in onore del patrono di Abriola, San Valentino, si protrarrà fino alla Festa della Donna con una serata di gran galà e asta di beneficenza in programma il prossimo 21 marzo all'hotel Osman di Atena lucana. Intanto c'è tempo fino al prossimo 4 marzo per visitare la mostra dei “Cuori creativi” allestita all’interno della chiesa madre di Abriola: 18 opere, dalle tecniche e forme più varie, sul tema specifico del “cuore”, realizzate da altrettanti artisti, tutti lucani. Saranno visitabili, fino alla stessa data, anche le due esposizioni fotografiche dei “Cuori creativi” realizzata da Andrea Mattiacci, attraverso una rielaborazione in digitale delle
immagini delle opere sovrapposte a scorci reali di Abriola: scatti fotografici originali e suggestivi dislocati sia tra i vicoli del centro storico del paese, sia negli spazi di pubblico passaggio delle scale mobili di via Armellini, a Potenza. A partire, poi, dall'otto marzo e fino al 18, i Cuori - nelle forme e dimensioni reali - approderanno tra le vetrine di via Pretoria, mentre in occasione della Festa dedicata alle donne sarà inaugurata nella Galleria d'arte il Santo Graal, la mostra intitolata “Giallo mimosa”: una vivace esposizione realizzata dalle 10 artiste donne dei Cuori creativi che si protrarrà fino al 18 marzo. Il vernissage sarà l’occasione più adatta per celebrare la donna attraverso i linguaggi e la sensibilità dell'arte, ma anche, confermare il valore del principio creativo femminile.
ROSSANO CAGGIANO di Forenza compie gli anni il 29 febbraio, vale a dire ogni 4 anni. Nella foto ( il secondo da sinistra) marzo con compagni di scuola. Siamo curiosi a sapere quando festeggia il compleanno, se il 28 o il 1 marzo. Un bacio dagli amici
Al marito e al papà più bello e bravo del mondo. Buon compleanno da tutto la famiglia
PROTAGONISTA indiscusso di questo fine settimana, Clint Eastwood con il suo nuovo capolavoro: “Invictus”. L'attore-regista torna a parlare di sport, come pretesto per raccontare una storia. Eastwood è ancora uno dei pochi registi hollywoodiani che usa il cinema per raccontare. Nessun effetto speciale, se non quello di suscitare ancora emozioni e lanciare un messaggio. Ma non in senso pedagogico. I suoi film raccontano delle storie talmente forti e profonde che inducono inevitabilmente a delle riflessioni. La vita è come un ring, sembra dirci in “Million dollar baby”. Un paese, un popolo, sono un po’ come una squadra di rugby, sembra dirci, invece, in “Invictus”. Che racconti un fatto presente o passato, non fa altro che prendere ispirazione dalla vita, quella reale. Ed è proprio questa sua cruda verità - cruda nel significato di pura, smascherata dalla fiction -che riesce a creare empatia, a fidelizzare lo spettatore. Buon spaccato dell'umanità, offre anche una semplice ma divertente commedia italiana: “Genitori figli - agitare bene prima dell'uso” di Giovanni Veronesi. Avvalendosi di un cast d'eccezione, da Luciana Littizzetto a Margherita Buy, da Michele Placido a Silvio Orlando, il film è un altro esempio di come non esista trarre maggiore ispirazione che dalla realtà. E infatti lo stesso regista in una intervista ha dichiarato come, prima di scrivere il film, abbia letto ben 300 temi di adolescenti italiani sull'argomento. Ha “rubato” i loro vissuti, il loro linguaggio, le loro famiglie. Il successo è assicurato. Insolita la Littizzetto in un ruolo comico ma al contempo molto profondo. Una chicca: la stessa attrice, in una intervista, ha ammesso l'uso di una controfigura. «Io non so nuotare - ha affermato e così in una scena in cui mi tuffo da una barca, dopo aver bevuto nonostante una pedana costruita appositamente per non farmi affondare, mi rifiuto di girare la scena». Anna Martino
Genitori e figli 19 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Invictus 21
Codice genesi IN un futuro non troppo lontano un uomo attraversa in solitudine la terra desolata che un tempo era l'America. Guerriero non per scelta ma per necessità, Eli cerca solo la pace, ma se viene sfidato elimina gli avversari. Non è la propria vita che difende così ferocemente, ma la speranza per il futuro; una speranza che porta con sé e protegge da 30 anni ed è determinato a realizzare.
Genitori e figli A Nina, un'adolescente di quattordici anni, viene assegnato a scuola un tema dal titolo 'Genitori e figli: istruzioni per l'uso'. Per lei è l'occasione di parlare del suo rapporto con i due genitori, di quello con il fratellino, di una misteriosa nonna che ricompare all'improvviso. Ma soprattutto Nina racconta della sua vita di teen ager: delle sue amiche, delle prime uscite e della sua prima cotta.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 2 MARZO 0971/21179
Marchesiello corso Garibaldi, 92
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 274564 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646
Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna Ass. Vola
097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551 097159331
0971 668111 0971 417111 0971 415111
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
Ateneo
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 IL GAMBERO ROSSO 0971-470989 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219
HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107 RISTORANTI MURO LUCANO
IL CASERECCIO BARILE ANTONIETTA DELLE COLLINE LE TAVERNE MIRAMONTI
0976-72087 0976- 71409 0976- 2284 0976- 3464 0976- 2657
RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
La pista di ghiaccio
PROSEGUE la rassegna “35 millimetri. Grandi autori e giovani emergenti”. Il prossimo 4 marzo alle 21, al cineteatro Don Bosco di Potenza, sarà la volta di “Segreti di famiglia” del regista, di origini lucane, Francis Ford Coppola. Si tratta del terzo lungometraggio completamente suo (nel senso che ne ha scritto anche soggetto e sceneggiatura). “Segreti di famiglia” è l'ennesima tappa creativa del regista Francis Ford Coppola. Il suo film è infatti girato quasi tutto in bianco e nero, con inserti a colori, ma completamente in digitale. La purezza originale del cinema, il bianco e nero, si mescola qui con la tecnologia digitale, il presente cinematografico. "Il cinema è un linguaggio ha affermato il regista in un’intervista - e come tutte le lingue si evolve. La pellicola sta scomparendo. Oggi c'è il digitale. Con questo nuovo formato si possono fare bellissimi film, basta avere dei buoni obiettivi e un bravo direttore della fotografia. Credo che fra una trentina d'anni il cinema sarà cambiato in modo che neanche possiamo immaginare». La libertà del cinema dai vincoli commerciali delle case di produzione sembra passare necessariamente, per Coppola, attraverso il digitale che permette di realizzare film di buona qualità a budget contenuti. Non è forse un caso che Segreti di Famiglia sia uno dei suoi film più personali, un dramma familiare a forti tinte pervaso da mistero e passione. Il diciassettenne Benjamin va a cercare a Buenos Aires il fratello Angelo (che tutti conoscono come Tetro). Tetro - che è anche il titolo originale del film - ha rotto da tempo i ponti con la famiglia e in particolare con il padre Carlo (musicista di fama mondiale) e ora vive con Miranda (una splendida Maribel Verdú) facendo il tecnico delle luci in un teatrino locale e scrivendo testi. L'incontro tra i due è
19
Agenda
Martedì 2 marzo 2010
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Martedì 2 marzo 2010
Cominciati i lavori per la messa in sicurezza della storica struttura: è la prima fase per valorizzarlo
Più solido Palazzo D’Errico Alcuni crolli interni hanno creato preoccupazioni per la stabilità dell’edificio HANNO avuto inizio da alcuni giorni i lavori di messa in sicurezza dello storico Palazzo D'Errico a Potenza. L'intervento, programmato qualche anno fa dal Comune di Potenza, è inserito nei fondi Cipe con un finanziamento pari a tre milioni di euro, con una quota di 450.000 euro che riguarda la prima fase della messa in sicurezza. Attorno al Palazzo D'Errico sono state sistemate le impalcature, visto lo stato di estrema fatiscenza: internamente, il crollo di strutture di cemento ha messo in serio pericolo la sicurezza e la stabilità dello stabile. Il Comune di Potenza, grazie al lavoro e alla programmazione avviata da Giancarlo Grano, dirigente ufficio ambiente e di Pino Brindisi, responsabile Qualità urbana, ha inteso migliorare internamente la struttura prima di avviare la seconda fase di lavori, legata alla definizione di un polo museale, con spazi dedicati alla cultura ivi compresa la realizzazione di una sala polifunzionale e di una sala convegni. Il Museo dell'Unità d'Italia deve “attendere”la realizzazione della prima fase di interventi legata sostanzialmente alla demolizione degli spazi fatiscenti e alla riqualificazione dei pontili esterni, tuttora in condizioni di estremo pericolo per l'incolumità dei passanti e per il decoro di Palazzo D'Errico. Solo a conclusione della prima parte dei lavori gli addetti ai lavori potranno avviare la seconda fase d'intervento. Il cespite dopo il sisma del 23 novembre 1980 versa in condizioni di totale abbandono e proprio tale aspetto ha allertato e non poco gli operatori del Comune di Potenza la cui attenzione è rivolta principalmente alla messa in sicurezza esterna e interna di un palazzo che ha grande importanza sotto l'aspetto storico e culturale per l'intero capoluogo di regione. Il Comune di concerto con la Regione Basilicata ha preso a cuore le problematiche di Palazzo D'Errico
La facciata dello storico edificio
grazie a una prima fase programmatica legata sostanzialmente alla definizione di bandi tesi al miglioramento e alla fruibilità da parte dei cittadini di Potenza di un cespite il cui valore storico è ormai ben noto agli addetti ai lavori e alle forze sociali, politiche ed economiche della città capoluogo. Il crollo di alcune strutture interne ha allarmato i responsabili comunali che immediatamente hanno messo in piedi il programma di recupero di Palazzo D'Errico. Ora dopo la messa in sicurezza sarà possibile realizzare la sala convegni e quella polifunzionale. Al momento bisogna dar conto al detto che recita “prevenire è meglio che curare”. Per il bene di Palazzo D'Errico. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Alle spalle di Palazzo D’Errico
Un concorso del “Leo club Potenza”
Si è costituita in Basilicata la FeNap
Gli studenti del capoluogo e le “Parole lucane”
Sanità privata Nata un’associazione SI è costituta l’associazione FeNasp Basilicata, aderente alla FeNasp nazionale (Federazione nazionale aziende sanitarie private) e a Confimprese Italia. A darne notizia il presidente regionale Antonietta Losacco. Il ruolo istituzionale della FeNasp «è quello di assistere e tutelare - si legge in una nota stampa - le strutture private accreditate allo scopo di garantirne la crescita e lo sviluppo sul territorio». L'obiettivo principale della nuova associazione è quello di «affermare i diritti di ciascun cittadino o impresa, in un clima di legalità, rispettando i principi di una corretta e costruttiva dialettica sindacale nel confronto con la parte politica e amministrativa». Il presidente Antonietta Losacco «consapevole che la soluzione delle problematiche sanitarie passa necessariamente attraverso il confronto con il mondo sociale, politico-istituzionale e imprenditoriale» ritiene «indifferibile la necessità di iniziare ad attuare in tutte le sedi un dibattito intellettualmente corretto, per affrontare le questioni della salute ed il rapporto che intercorre tra economia e
SI intitola “Parole lucane” il concorso, alla sua prima edizione, organizzato dal “Leo club Potenza”, con la collaborazione della Presidenza del consiglio regionale e con “Sud’Altro. Centro studi e ricerche sul Mezzogiorno”. A darne notizia Francesco Blasi, presidente del “Leo club Potenza”. Obiettivo è quello di promuove un concorso letterario aperto agli studenti che frequentano gli istituti superiori del capoluogo di regione. Intento del concorso letterario “Parole lucane” è quello di «descrivere la Basilicata - ha spiegato Francesco Blasi - attraverso un racconto a tema libero, cercando di vivere la propria terra attraverso un’ottica nuova, dal taglio giovanile e frizzante». Il concorso non prevede alcun vincolo dal punto di vista narrativo per cui gli studen-
qualità nei servizi sanitari». Alla luce di tutto questo il presidente regionale ha chiesto «a nome e a tutela degli associati aderenti alla FeNasp Basilicata» di convocare un incontro con tutti i soggetti interessati per discutere delle problematiche che riguardano il settore».
ti saranno assolutamente liberi di scegliere la forma che preferiranno. L’importante è riuscire a cogliere un aspetto, un particolare, una sfumatura e costruire attorno ad essi un racconto. Gli elaborati inviati possono essere accompagnati da una fotografia digitale, scattata dall'autore, che richiami, con il linguaggio dell'immagine, il senso del suo racconto. Il vincitore sarà premiato con una penna “Mont Blanc” e con la pubblicazione del racconto sul periodico “100X100 Magazine” edito da “Sud’Altro. Centro studi e ricerche sul Mezzogiorno”. Ma «questo non è tutto. Sarà corrisposto - ha concluso Blasi - un premio in denaro anche all’Istituto superiore frequentato dallo studente che vincerà il concorso». L’invito a tutti è quello di «leggere il regolamento e di scrivere».
Gli automobilisti potentini alle prese con le buche lungo le strade NON c’è strada del capoluogo che non abbia nemmeno una buca. Il più delle volte, però, si tratta di vere e proprie voragini. Lo scorso autunno l’amministrazione comunale fece bitumare molte delle strade cittadine, ma sul blog ViviPotenza si possono vedere buche, dossi e tombini mancanti. Sabato scorso, anche noi del Quotidiano, relativamente alla zona di Macchia Romana, avevamo mostrato i problemi. Ma sul blog l’album è ancora più completo. «Vari sono i motivi - si legge sul blog - che rendono poco sicure le strade. Tra le strade del capoluogo su “ViviPotenza” c’è un elenco completo di quelle lungo le quali gli automobilisti dovrebbero «prestare più attenzione». Qui di seguito ne riportiamo alcune. Via Roma: vecchie buche si sono riaperte, in particolare da piazza Zara verso viale dell’Unicef. Via due Torri: tanti avallamenti e cubetti di porfido mancanti. Via Vaccaro: diverse buche che si sono riaperte. Via Nazario Sauro: alcune buche e sul ponte che si collega a viale Marconi i
Accanto via Vaccaro
Sopra via Due Torri. Accanto in alto il Ponte Musmeci
giunti di dilatazione che presentano buche abbastanza profonde. Via Mazzini: vecchie e nuove buche soprattutto lungo il lato destro in direzione Por-
Viale del Basento
tasalza. Viale del Basento: particolarmente pericoloso il tratto nei pressi dell’incrocio vicino il Bar Tre mari dove per ilavori del Nodo siè lo sbriciola-
mento dell’asfalto. Via della Fisica: dall’uscita “Bucaletto” della Basentana fino all’altezza del ponte S. Vito tutta la strada è in condizioni disastrose.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
20 Potenza
21 Satriano Il sindaco Miglionico soddisfatto per l’inserimento nel progetto “Borghi autentici”
Una comunità davvero ospitale Obiettivo: la promozione del paese come luogo dove trascorrere le vacanze SATRIANO - Nella rete dei “Borghi autentici” rientra a pieno titolo anche Satriano di Lucania. Diversi i progetti strategici presentati dall'associazione alla “Bit 2010”. E' “Comunità ospitali” il progetto che ha lo scopo di “«sviluppare nei piccoli e medi comuni un sistema di offerta integrata e diffusa basata sul concetto di promuovere il Borgo e la sua comunità quale destinazione, ovvero un luogo ove le persone desiderano recarsi per effettuare un periodo di vacanza per occupare il loro tempo libero con attività di territorio». Lo rende noto alla stampa il sindaco di Satriano di Lucania, Michele Miglionico. «l Piccoli comuni, enti territoriali ed organismi misti di sviluppo locale insieme per una rete fra territori italiani i cui protagonisti sono le comunità - ha detto Miglionico - gli amministratori locali e gli operatori economici e sociali in loco. La differenza fondamentale, rispetto agli altri operatori del settore turistico, sta nel fatto che non si realizza una realtà surrogato per i visitatori, perché alla base c'è l'idea che il turista è un vero e proprio ospite che diviene, anche se temporaneamente, cittadino del borgo identificandosi
Il sindaco Miglionico
nel ritmo dolce della vita di paese, non essendo più un semplice utilizzatore dello spazio. Le nostre destinazioni sono l'ideale per chi ama la natura e lo sport perché danno loro la possibilità, a seconda delle stagioni, di praticare escursioni, passeggiate con le racchette sulla neve, sciare. Per chi invece ha voglia di imparare e conoscere le tradizioni locali ci sono proposte che comprendono la possibilità di frequentare corsi di cucina o di “hobbisti-
ca”, imparare a raccogliere i funghi e a conservare prodotti della terra. Anche per i bambini c'è la possibilità di conoscere e di imparare, dimensione diversa dalla solita, passando delle intere giornate nelle fattorie che si trasformano in laboratori e ludoteche». Per il sindaco Miglionico “Borghi autentici tour srl è il tour operator di riferimento del sistema “Borghi autentici”, dedicato all'integrazione, valorizzazione e com-
mercializzazione dell'offerta turistica locale “Comunità ospitale” . Si tratta di un sistema basato sull'integrazione fra più operatori turistici locali, strutture ricettive diffuse - compreso gli alberghi diffusi, B&B, agriturismi ma anche ristoranti, aziende che erogano servizi, produttori tipici - che condividono alcune funzioni importanti nell'ospitalità. L'obiettivo è quello di proporre sul mercato turistico il borgo con la sua comunità, le sue strutture di ospitalità e i suoi patrimoni quale “destinazione turistica”. Il nostro prodotto è scelto soprattutto da persone provenienti da aree metropolitane o zone ad alta densità abitativa, con scolarizzazione e posizione sociale professionale medio alta, con capacità di spesa extra ricettiva non per forza elevata». In merito a tutto ciò il presidente nazionale ha dichiarato a nomi di tutti i sindaci che «porterà le nostre destinazioni e i nostri pacchetti turistici delle storiche località che fanno parte del nostro portafoglio di offerta - conclude Miglionico- e i nuovi borghi che con impegno e costanza si stanno organizzando affinché la loro realtà sia ricordata oltre i propri confini territoriali». Angela Scelzo
Avigliano Una lezione per gli alunni delle medie e dell’Itc
«La mia storia da deportato a Dachau» Il racconto di Ermando Parente AVIGLIANO - Ai ragazzi delle scuole ha raccontato la sua storia di deportato nel campo di concentramento di Dachau, in Germania. Ermando Parente, non un nome ma un numero per i nazisti, il 142192, per quasi due anni ha subito torture, vessazioni, esperimenti scientifici. «I tedeschi - ha ricordato - sottoponevano noi giovani a prove atroci per capire la resistenza in situazioni estreme». Esperimenti che servivano per conoscere fino a che punto i soldati tedeschi potevano combattere in situazioni di fame e di freddo. Ad ascoltare un reduce dei campi di concentramento tedeschi, si mettono alla prova commozione e rabbia. I ragazzi delle scuole medie Carducci-Morlino e dell'Itc De Lorenzo erano sgomenti quando il reduce ricordava che la fame e la fatica dei lavori forzati lo avevano ridotto a 29 chilogrammi di peso. Dal luglio del 1944 all'aprile del 1945, il sopravvissuto ha conosciuto la Shoah, la distruzione, lo sterminio degli ebrei e dei popoli ritenuti di razza inferiore agli ariani, ai tedeschi. Ha raccontato di una distruzione di massa, in quel campo dove 200.000 persone erano internate da tutta Europa. Solo poche migliaia se ne sono salvate. Lui è tra i superstiti. E oggi va in giro per l'Italia a raccontare la sua storia. L'altro giorno l'ha ricordata a qualche centinaio tra ragazzi e ragazze delle scuole di Avigliano. Non era la Gior-
nata della memoria, ma un giorno comunque speciale per ricordare le vittime della più atroce ferocia scatenata dall'uomo contro l'uomo. Ermando Parente, finanziere a 20 anni, ha raccontato fino in fondo quegli anni tormentati della sua esistenza: l'arruolamento nel corpo dei finanzieri, la caduta del governo italiano nel 1943 e la resa delle armi agli slavi, quindi l'incontro con i partigiani e la cattura dei tedeschi. Ha ricordato il carcere, Parente. Poi, mentre insegnanti e alunni lo ascoltavano con attenzione, ha raccontato di quei vagoni stipati fino all'inverosimile che per tre giorni etre notti viaggiarono dall'Italia alla volta della Germania. Arrivati a Dachau i bambini e le donne venivano separati. Chi si opponeva, ha raccontato, veniva ucciso all'istante. «Noi eravamo considerati italiani traditori ed eravamo i primi a essere mandati ai lavori forzati e nei laboratori per gli esperimenti scientifici». Una condizione disumana che, a narrarla, a tratti spezzava la voce del reduce. «Alle quattro del mattino avevamo la sveglia. Ci attendevano 12 ore di lavoro. Tra l'inizio e la fine della giornata, il rancio era costituito da due mestoli di minestra buttata tra le mani ben chiuse per non perdere niente». Molti non ce l'hanno fatta, anche tra coloro che non erano destinati ai forni o alle camere a gas. «Ho visto persone buttarsi sul filo spinato alimentato dall'alta tensio-
ne. A me, in quei momenti, aiutava ricordare la canzone del corpo: “Nessuno fermerà il passo a noi finanzieri”». Si commuove e fa commuovere. Ad ascoltarlo c'erano anche gli ufficiali del comando di Potenza. Poi, il 29 aprile del 1945, arrivarono gli americani che sottrassero Ermando e gli altri compagni al plotone nazista pronto a fucilarli. Quella è stata la fine di un incubo. «Con gli americani arrivarono la vita e la libertà». Oggi è vita che racconta. Una testimonianza per i giovani, affinché quegli orrori non accadano mai più. Gianni Sileo
Ermando Parente con alcuni studenti
Pignola Il prossimo 4 marzo nella sede Alsia
Fagiolo rosso scritto Incontro tra produttori
I fagioli rossi
PIGNOLA - Giovedì 4 marzo alle 16.30 presso l'Alsia azienda agricola sperimentale dimostrativa "Pantano" di Pignola, si rinnova l'incontro con iproduttori di fagiolo rosso scritto di Pantano. Ad un anno dalla costituzione dell'associazione agricoltori custodi, i soci tornano a riunirsi. Tema dell'incontro sarà la discussione e l'approvazione del disciplinare di produzione curato dagli esperti delsettoredell'Alsia elapresentazione del logo che consentirà ai coltivatori di vendere a prezzi più remunerativi il prodotto, renderlo immediatamente individuabile e tutelarlo dalle imitazioni. «In passato - ha affermato Michele Catalano, responsabile Alsia - la mancanza di una identità produttiva di questo antico legume lucano, ne ha fortemente penalizzato la suamemoria storica fino a farne quasi scomparire la coltivazione. La creazione ediffusione dellogo accompagnerà e distinguerà sul mercato ortivo locale la commercializzazione del piccolo legume screziato lucano. Successive adeguate operazioni di marketing permetteranno di accostarlo a prodotti noti ai più, come i fagioli a marchio Igp (indicazione geografica protetta) di Sarconi». La riunione sarà anche l'occasione per l'ingresso di
nuovi coltivatori nella vita sociale dell'associazione, per la programmazione delle semine della prossima campagna ortiva e per discutere le indicazioni produttive emerse dal campo madre di fagioli messo a dimora lo scorso anno nei terreni dell'azienda sperimentale. Particolare attenzione sarà posta, poi, all'iniziativa che l'azienda di Pignola ha posto in essere con il contributo finanziario della comunità montana "Alto Basento" di promuovere, presso i ristoratori presenti nella valle di Pantano, l'utilizzo di prodotti a stretto reperimento stagionale e locale per realizzare piatti sani e gustosi a partire da materie prime di elevata qualità nutrizionale come il fagiolo rosso scritto. Il progetto ha preso il via il 9 novembre del 2008 quando la pro loco “il Portale” in collaborazione con l'Alsia, organizzò il convegno “Fasul ross scritt”, punto di partenza per il recupero di questo prodotto e la ripresa delle attività agricole nella piana diPantano. Scopodelconvegno, presentare il disegno di messa a sistema dei produttori e hobbisti locali, successivo al recuperodei semi originali e alla coltivazione del legume nei campi sperimentali dell'Alsia. A dicembre fu costituita l'associazione dei produttori custodi. Simona Brancati
Pignola L’amministrazione comunale ha appalto i lavori
Zona Pip, metano in arrivo PIGNOLA - Nella zona Pip finalmente arriva il metano. Assegnato l'appalto dei lavori alla ditta ”Fratelli Vaccaro” di Potenza. «L'importo degli interventi previsti - spiega il sindaco Ignazio Petrone - è di 800.000 euro. Questi contemplano l'allargamento della strada nella zona artigianale e la metanizzazione di un percorso lungo tre chilometri e seicento». I lavori avranno a breve inizio e verranno terminati entro l'anno in corso. La zona interessata comprende l'area che va dalla traversa che sale dalla strada provinciale Potenza-Pignola verso contrada Campo di Giorgio, fino alla contrada Langiardino. L'anello si chiude all'incrocio sottostante la strada di raccordo Pignola-Pantano. L'opera porterà il gas metano alle venti aziende insediate nella zona artigiana e circa cinquanta abitazioni. L'intervento comporterà un risparmio economico notevole per ditte e privati cittadini. Il costo medio del metano, infatti si aggira mediamente sui 60 centesimi al metro cubo, contro i 3 euro al metro cubo del gpl
Una veduta dell’area Pip di Pgnola
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 2 marzo 2010
22 VERSO LE REGIONALI Comincia un viaggio fra i candidati del Marmo Melandro. Oggi l’esponente della Federazione di sinistra di Bella
Vito si batte da Leone contro la privatizzazione globale BELLA-«In difesadellascuolapubblica». E’ contro lo smantellamento dell’istruzione pubblica portata avanti dal governo berlusconiano il candidato nella Federazione di Sinistra (Prc) alle elezioni regionali, Vito Leone. Parte oggi da Bella il nostro viaggio tra i candidati del Marmo Melandro. «Mi batterò per una nuova legge sul diritto allo studio, essendo superata l’ammuffita l. r. 21/79, con l’approvazione del piano regionale di diritto allo studio - dice Leone - almeno 120 giorni pri-
ma che inizi l’anno scolastico. Lavorerò per una nuova legge sulle attività educative e culturali che oltre a promuovere l’associazionismo e la cultura, contempli cinema, ambiente e energierinnovabili. LaRegione devegestire direttamente il servizio, senza penalizzare o precarizzare le risorse umane cheda annioffronoun servizioprofessionale, sottraendo il personale a una condizione di ricatto privato (con risorse pubbliche) e garantendo una collocazione di dipendenti regionali, è il
caso d Agile. Occorre un servizio sanitario pubblico più capillare, di prevenzione e cura dei denti, e un bonus alle famiglie e ai figli sino al 18° anno. Investimenti per i servizi pubblici più efficienti, dal trasporto su gomma a quello su ferro, riqualificando non solo la tratta ferroviaria ma anche le piccole stazioni abbandonate, e un trasporto pubblico con aumento di Km per i territori nonserviti eper iComuni condiverse frazioni o case sparse». Leone è contrario alla «logica privatistica e ra-
gionieristica dei servizi postali, ripristinando l’orario continuativo». Il candidato punta il dito «contro i privilegi della politica (riduzione dell’indennità edelleautoblu aiconsiglierieassessoriregionali),contro lenominedeipolitici falliti e privi di professionalità a incarichi di sottogoverno ben remunerati, contro i finanziamenti alle imprese che speculano ai danni dei lavoratori, effettuando il sequestro immediato delle fabbriche finanziate. Angela Scelzo
Vito Leone
Il premio “Ospitalità italiana” oggi nella Camera di commercio a ristoranti, hotel e agriturismi
Il marchio per chi accoglie bene Trentacinque realtà del Potentino che potranno fregiarsi del riconoscimento REQUISITI oggettivi (i parametri dell’accoglienza) e soggettivi (il commento degli utenti) sono alla base del riconoscimento Marchio Ospitalità Italiana che oggi verrà consegnato a 35 strutture della provincia di Potenza che hanno puntato sulla qualità. L’appuntamento è alle 10 nel salone della Camera di Commercio di Potenza in corso XVIII Agosto, si svolgerà la cerimonia di premiazione delle 35 strutture turistiche (alberghi, ristoranti, agriturismi) della provincia di Potenza che per il 2010 potranno fregiarsi del marchio. Dice Pasquale Lamorte, presidente della Camera di Commercio di Potenza: «Standard dell'accoglienza e gradimento della clientela sono i due cardini principali su cui poggia l'architettura dell'iniziativa a cui le strutture hanno scelto di aderire, adeguandosi ad un preciso e rigoroso disciplinare nato dal confronto tra le Camere di Commercio e le Associazioni di categoria. Gli imprenditori che concorrono all'assegnazione del Marchio si sottopongono volontariamente al giudizio che nasce dal confronto e dal dialogo di esperti di settore, rappresentanti pubblici, referenti territoriali e associazioni
RISTORANTI
HOTEL
AGRITURISMI
1. Hotel Kiris 1. Al Becco della Civetta
Castelmezzano
Viggiano
2. Hotel Convil
Corleto Perticara
Castelmezzano
2. Agriturist. Vignola
Marsico Nuovo
2. C'era una volta...
Potenza
3. Rifugio Fasanelli
3. 2 Torri
Potenza
4. La Residenza delle Rose
Viggianello
4. Il Querceto La Terra di Nancy
5. La Locanda di San Francesco
Viggianello
5. La Dimora dei Cavalieri
4. La Cantina di Rosapepe
Avigliano
5. La Capannina Antica Osteria Bantina
Banzi
6. Albergo Ostello Theotokos
6. La Casina Rossa
Tramutola
7. Hotel Villa del Lago
7. La Stradella
Lagonegro
8. Hotel Ristorante San Raffaele
8. Leone D’Oro 9. Luna Rossa
Lavello Terranova di Pollino
10. Mozart
Potenza
11. Novecento
Melfi
12. Oliver
Senise
13. Palazzo Gala
Acerenza
14. Panaino
Rotonda
Calvera Marsicovetere Vaglio di Basilicata Venosa
7. Valle Ofanto
Rapone
tale. E a confermare che si tratta di una garanzia di un buon servizio non sono solo gli addetti ai lavori ma gli stessi ospiti, tanto che le strutture ricettive certificate con il marchio Ospitalità Italiana vantano tassi di occupazione superiori
rispetto alla media nazionale. L'iniziativa è stata ideata e lanciata da Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) nel 1997 e ad oggi vanta migliaia di strutture certificate in ben 80 province italiane.
Senise Castelluccio Superiore
9. Midi Hotel
Lagonegro
10. Hotel Eden
Brienza
11. Grand Hotel Garden
Barile
12. Hotel Castello dei Principi Sanseverino
Viggianello
13. Park Hotel Centro Congressi
Potenza
14. Hotel Villa del Mare
Maratea
Lauria
di consumatori». La valutazione del rispetto degli standard qualitativi - spiegano infatti dall’ente camerale - è rimesso infatti ad un gruppo di esperti, facenti parte di un organismo terzo e indipendente, che valutano gli
aspetti ritenuti più rilevanti per la soddisfazione degli ospiti: facilità di accesso, parcheggio, professionalità e ospitalità del personale, pulizia e funzionalità delle camere, genuinità dei prodotti, trasparenza dei menù, sostenibilità ambien-
Sei nuovi posti da sogno Contratti a tempo indeterminato negli uffici provinciali
La sede della Provincia di Potenza
nacchi vincitrice del concorso di Istruttore direttivo tecnico “Ingegnere” assegnati entrambi all'ufficio Viabilità e trasporti e Angela Tucci e Maria Rossella Primula, vincitrici del concorso di Istruttore direttivo socioculturale “Orientatore re-
3. Bioagriturismo Tenuta Montenuovo
6. La Maddalena
Viggiano
Le assunzioni dei vincitori di concorso grazie all’approvazione del bilancio
SEI NUOVI contratti a tempo indeterminato e pieno nella pubblica amministrazione: quello che oramai è diventato quasi solo un sogno per i cittadini, è realtà per sei persone appena assunte dalla Provincia di Potenza. Oggetto: Comunicato I sei sono vincitori di un concorso nato per rispondere alla Programmazione dei fabbisogni del personale, per il triennio 2008/2010. A farlo sapere Piero Lacorazza, presidente della Provincia, e Donato Pafundi, direttore generale dell’ente. I nomi dei sei: Benedetto Manniello, vincitore del concorso di Istruttore direttivo tecnico “Ingegnere Ambientale” assegnato all'ufficio Ambiente, Maria Annunziata Lucarelli vincitrice del concorso di Istruttore direttivo tecnico “informatico” assegnata alla Direzione generale, Giuseppe Lerra, vincitore del concorso di Istruttore direttivo tecnico “Architetto” e Michela Agosti-
1. Agriturismo Grotta dell’Eremita
sponsabile di selezione” e assegnate all'ufficio Politiche del lavoro e sociali. A firmare i contratti, oltre agli emozionati titolari, c’erano anche il dirigente del settore Personale Antonella Salvatore, il segretario Angelo Cucco e i dirigenti
Antonio Mancusi (Viabilità), Maria Rosaria Sabia (Lavoro) e Domenico Santoro (Ambiente). Lacorazza ha dato il benvenuto ai nuovi assunti e poi ha rimarcato come l'anticipazione nell'approvazione del bilancio, avvenuta lo scorso gennaio, abbia consentito all'Ente di stanziare le risorse necessarie alle assunzioni e di arrivare con tempestività all'effettiva immissione in servizio delle sei nuove unità. Dicono Lacorazza e Pafundi: «Le assunzioni rispondono alla necessità di implementare il personale di alcuni uffici e si inquadrano nella riorganizzazione complessiva dell'Ente, avviata con l'approvazione del macromodello organizzativo, i cui obiettivi principali sono l'efficienza, la razionalizzazione e l' innovazione tecnologica della macchina amministrativa, sempre partendo dalla valorizzazione del merito».
Corleto Perticara
Vietri Da oggi il corso
Rete fognaria la versione dell’ufficio Urbanistica
L’arte nelle mani dei disabili
SULLE vicende della rete fognaria di Corleto Perticara scrive Michele Schiavello, responsabile Ufficio Urbanistica del Comune. Ecco il testo.
VIETRI - Sviluppare i propri talenti artistici nonostante la propria disabilità. Anzi, a partire da essa. Comincia domani a Vietri di Potenza il percorso formativo “Formiamoci diversamente per …diventare artisti”, organizzato dal Csv Basilicata su proposta dell'associazione “Sirio”di Vietri. Gli incontri si svolgeranno a Vietri nella sede dell'associazione, in via Vittorio Emanuele, dalle 15.30 alle 17.30. Ci saranno 6 incontri. Per avere maggiori informazioni, si può contattare l'associazione “Sirio” al cell. 3491452203 o inviare una e-mail a siriovolontariato@alice.it. Organizzatore, “La bottega del fare”, Centro di Aggregazione e Integrazione per persone diversamente abili e normodotate. Si realizzeranno oggetti con materiali poveri, per potenziare le conoscenze e le tecniche di modellamento di carta, gesso, argilla e sviluppare la creatività.
SAREBBE opportuno (...) documentarsi e accertare come stanno effettivamente le cose. L’Ufficio tecnico con l’ufficio di polizia municipale, tempestivamente ha segnalato tutti i disservizi creatosi con l’inizio dei lavori per la realizzazione della nuova rete fognaria in Corleto ai responsabili dell’acquedotto e all’impresa esecutrice. Questo sta a dimostrare che il Comune e specificatamente l’Utc si sono prodigati tepestivamente asegnalare ildisservizioe a mettere in atto tutte le misure necessarie per mettere in sicurezza le aree oggetto dell’intervento con mezzi e fondi propri.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 2 marzo 2010
23
Lauria Il primo cittadino sollecita la Provincia
Episcopia Nota di Biagio Costanzo
Sinnica-Moliternese-Val d’Agri Pisani chiede fondi per l’arteria
Viabilità rurale Il sindaco chiede fondi alla Regione
LAURIA - Un impegno di spesa per migliorare il collegamento viario tra il lagonegrese e la Val D'Agri. Il Consiglio comunale di Lauria, nel corso dell'ultima seduta, ha approvato un ordine del giorno per sollecitare la Provincia di Potenza ad un ulteriore impegno per il collegamento viario Sinnica- S.P. Moliternese - Val D'Agri. «Si tratta di un collegamento importante», spiega il primo cittadino di Lauria Antonio Pisani. La strada si snoda lungo un percorso montuoso e in alcuni tratti è disagevole. Un ammodernamento, sottolinea ancora Pisani, renderebbe più semplice il collegamento tra due aree vitali della Regione. Il collegamento era stato più volte all'attenzione del mondo istituzionale, e finanziamenti per l'ammodernamento erano stati previsti anche in passato. Ma ogni volta sono stati tolti e reimpegnati altrove. «Chiederemo alla Provincia che venga riprogrammato quel finanziamento per il collegamento che per Lauria e tutta l'area è importantissimo, perché mette in collegamento due aree che riescono a reggere sotto il punto di vista economico», ha dichiarato Pisani. La questione viabilità,
EPISCOPIA - Problemi alla viabilità rurale ad Episcopia, richiesti interventi alla Regione. Il maltempo e le copiose precipitazioni hanno fortemente danneggiato la viabilità interna e rurale del Comune di Episcopia, tra le più battute in questi giorni nell'area del lagonegrese. «Già dalla copiosa nevicata dei giorni addietro, abbiamo dovuto fronteggiare il problema dello sgombero dalla neve nella viabilità rurale nelle frazioni montane - afferma Biagio Costanzo, primo cittadino di Episcopia - ed in seguito ci siamo subito ritrovati nella incresciosa situazione di alberi caduti e pali della illuminazione pubblica divelti dal maltempo, recuperando tali situazioni a tempo di record. Però le micro-frane susseguite nei giorni successivi, hanno spinto l'Amministrazione episcopiota, a segnalare il tutto anche al competente ufficio di protezione civile della Regione. Ben sette piccoli smottamenti, infatti, hanno invaso le carreggiate nelle località Alma dei Conti, Pedarreto, Fichi d'Antuono e Manca di basso, oltre alla zona artigianale - l'area più danneggiata, con un cedimento di parte della carreggiata di accesso agli insediamenti produttivi». L'amministrazione comu-
Una foto d’archivio della Sinnica
dunque, resta in primo piano nell'agenda politica delle amministrazioni comunali dell'area sud della Basilicata. Per l'emergenza dissesto idrogeologico che si verifica puntualmente con le cattive condizioni atmosferiche procurando danni alle strade fino a provocarne la chiusura. Come è successo a Maratea per la SS 18 Tirrena Inferiore a lo-
Val d’Agri Lavoratori preoccupati
Prinzi: «Eni posti a rischio» VAL D’AGRI - «Ad un anno dalla presentazione dello studio sull'indotto riferito al Centro Olio di Viggiano è necessario, raccogliendo le sollecitazioni degli stessi lavoratori del Centro Olio Eni e delle attività dell'indotto, fare il punto della situazione che ha assunto aspetti decisamente preoccupanti in quanto ad alcune imprese locali non sono stati rinnovati i contratti da parte dell'Eni». E' quanto sostiene il presidente del gruppo Idv alla Provincia di Potenza Vittorio Prinzi. «Siamo all'assurdo. Non solo - dice Prinzi - non si creano nuovi posti di lavoro e i pochi invece disponibili
non riguardano lavoratori lucani ma addirittura si verifica una perdita di posti di lavoro. Tra le ditte che lamentano difficoltà di rapporti con l'Eni - riferisce il presidente del gruppo Idv risultano una decina di piccole e medie aziende che hanno sede nel comprensorio della Val d'Agri o comunque in provincia di Potenza e hanno alle dipendenze, da sempre, lavoratori lucani. In mancanza del rinnovo dei contratti di servizio si rischia il licenziamento dei nostri operai, in gran parte qualificati, con l'arrivo dafuori regionedi decine di lavoratori. Un'eventualità che è inaccettabile».
calità Rasi e per la strada comunale ex Macello-Santa Maria. O a Lauria per la strada di collegamento Seta-Mulino Rosa, chiusa nel febbraio dell'anno scorso. O, ancora, a Nemoli, per la ex 104 Sapri-Ionio chiusa nei pressi del lago Sirino da quasi cinque anni. Così come per la necessità d'interventi che abbiano come obiettivo quello di miglio-
rare i collegamenti interni. «Se si riesce a collegare il lagonegrese con la Val d'Agri - ha concluso il sindaco Antonio Pisani - diventa tutto più semplice». Per chi quotidianamente percorre il tratto di strada per lavoro, ma anche per facilitare il flusso economico e gli scambi commerciali tra le due aree. Francesco Zaccara
SENISE - “La chiesaMadre di Senise-Maria santissima della Visitazione”. Questo il titolo del libro di Francesco Elefante, uscito in questi giorni e presentato nel teatro Agorà del centro parrocchiale. Presenti ospiti arrivati anche dai comuni limitrofi: Chiaromonte,Roccanova, Castronuovo; sul palco don Mario Lacolla (a Senise fino allo scorso anno, ora a Novasiri, protagonista di alcuni grandi recuperi), don Pino Marino, il sindaco Giuseppe Castronuovo, Francesco Addolorato presidente la locale proloco e naturalmente Elefante. L'autore, funzionario Inps in pensione già da qualche anno, pur essendo nativo di Senise abita in contrada Battifarano proprio sui confini dei comuni appena citati. E' considerato un vero e proprio “topo di biblioteca”e come tale, capace di andare a scavare nelle pieghe dei documenti che il più delle volte si leggono a malapena ed a malapena si traducono; grazie al suo certosino lavo-
ro, si sono recuperate notizie e particolari necessari ad una revisione delle emergenze di Senise e del Senisese. Un piccolo grande particolare: Elefante pubblica a proprie spese e distribuisce gratuitamente le copie. Dunque, secondo l'autore, non si conosce esattamente la data della costruzione della chiesa, non sicuramente a memoria d'uomo, così come scritto nei documenti rinvenuti. Si sa solo che l'abitato successivo si costruì pro-
prio intorno alla chiesa, visto che c'è sempre stato per ogni popolo il bisogno quasi fisiologico di avere un luogo di culto vicinissimo alle abitazioni. Si ipotizza dunque che l'abitato sia nato tra l'ottavo ed il nono secolo e che sia stato spostato da quello originario di contrada Pantano, ora sotto le acque della diga di Montecotugno da parte dei Bizantini e Longobardi, che temevano l'avanzata Normanna. La storia riportata alla luce dall'autore, descrive tutto quanto avveniva intorno all'edificio di culto. Considerato luogo vitale ed influente anche perchè possedeva consistenti lasciti per messe, per intercessioni,per sepolture, in denaro, case e terreni (questi ultimi erano naturalmente i preferiti alle case, perché capaci di generare reddito); ma anche oggetto di discussioni e contese in occasioni di lavori erestauri, vistoche nehaavuti tanti,che si sono susseguiti nei secoli. gia. cos.
Una panoramica di Senise
Commercio a Senise, cambiano le regole tedì, giovedì e sabato con orario stabilito dalla mattina al pomeriggio. La pubblicità in forma fonica (gli annunci ecc..) dovrà essere sempre autorizzata così come previsto dall’art.23 del codice della strada. Per quanto riguarda i mercati a posto fisso che si svolgevano da anni alternati tra la zona meridionale e quella settentrionale dell’abitato per tre venerdì ed il giorno uno di ogni mese, cambie-
nale si è già allertata con mezzi propri e ditte locali per il ripristino, ove possibile, dello stato ottimale dei luoghi e per consentire una tranquilla viabilità a mezzi e persone, il tutto con fondi propri, ed in tempi rapidi. «Tuttavia - conclude il primo cittadino Costanzo - per l'intervento più urgente e pesante, ovvero quello dell'accesso all'area Pip, necessitano immediati sopralluoghi ed aiuti da parte dei competenti uffici regionali, già allertati allo scopo, e del resto anche il competente assessore al ramo, Rocco Vita, è stato personalmente messo a conoscenza della situazione da parte del primo cittadino del centro sinnico». Emilia Manco
Senise, la storia della chiesa nel libro di Francesco Elefante
L’amministrazione comunale dichiara guerra all’abusivismo
SENISE - Cambiano le regole per il commercio ambulante a Senise. Ne da notizia l’ufficio della polizia municipale,che richiama la delibera del consiglio comunale n 3 del 15 gennaio scorso. D’ora in poi, la forma itinerante divenuta selvaggia per la presenza quotidiana degli ambulanti che arrivavano dalla campania, dalla puglia e dalla calabria si potrà effettuare solamente nei giorni di mar-
Il sindaco Costanzo
ranno giornoe sipasserà alla domenica. Pur restando infatti fisso il primo di ogni mese in contrada Rotalupo, l’altro mercato sempre di Rotalupo, sarà ora spostato alla terza domenica del mese. Il mercato, cosidetto a piazza morta, che si svolgeva finora sempre il secondo venerdì del mese in via Giustino Fortunato, si sposta nell’adiacente viale De Gasperi sempre la seconda domenica del mese. Un
riordino già sperimentato coinciso purtroppo con un giorno di pioggia e dunque non proprio favorevole per la spesa. L’amministrazione in questo modo, pensa di dare più dignità ad un appuntamento diventato consuetudine soprattutto per le massaie, le quali però a volte, lamentavano l’impossibilità a parteciparvi proprio perché coincidente con un giorno feriale. Spostando il tutto alla dome-
nica,giorno festivo, gli amministratori, hanno cercato di sanare questa situazione
nella speranza di offrire a tutti la stessa opportunità. Gianni Costantino
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 2 marzo 2010
24
Melfi Nella giornata di ieri concitato consiglio comunale. Divide il caso Navazio
Il Pdl esce dalla maggioranza Il sindaco per il momento non rischia: tutto rimandato all’esame del bilancio MELFI - Tutto rimandato al dopo elezioni. Si conclude di fatto così l'attessisimo consiglio comunale di Melfi. Una seduta che ha visto la partecipazione di un pubblico corposo e nutrito che ha assistito attento per oltre 4 ore allo svilupparsi del dibattito. E' emersa però una ghiotta novità rispetto al passato. Il «Pdl è fuori da questa maggioranza», come ha annunciato pubblicamente il capogruppo Egidio Giorgio nel suo intervento conclusivo. «Prendo atto di questa fuoriscita. Avvierò le consultazioni nei prossimi giorni con l'Udc, con l'Mpa, con altre forze politiche. Valuterò se ci saranno i numeri per proseguire nel governare», ha rimarcato il Sindaco Ernesto Navazio,
|
«cercando di evitare il commissariamento che la città non merita, prendendo anche in esame la possibilità che se venissi eletto in consiglio regionale, di rinunciare alla carica». Per la verità quest' ipotesi appare poco praticabile, altrimenti perché candidarsi, rompendo con il Pdl regionale? Rottura che appare sempre più evidente anche a livello locale. Il Pdl ha chiesto, chiarezza, risposte e l'azzeramento dell'intera giunta, accusata di essersi schierata compatta al fianco del Sindaco, con Magdi Allam e di fatto contro Pagliuca ed il Pdl in questa prossima battaglia elettorale. Politicamente una richiesta legittima, anche perché, Rauseo, Poppa e Quaranta sono stati nomi-
nati in quota Pdl. " Non si può far finta di niente e mettere come lo struzzo la testa sotto la sabbia, ha sottolineato Giorgio, che ha anche parlato di "Situazione inaccettabile, che non si può tacere". Nulla è più come prima, il monocolore Pdl non c'è più. La risposta del Sindaco edichi staalsuofianconon sièfatta di certo attendere. Navazio ha cronologicamente rimarcato tutti i passaggi che lo hanno portato alla scelta di aderire ad " Io amo la Lucania", per "L'incapacità di dialogare nel Pdl, un partito che mi ha sempre osteggiato e trattato da eretico". " La giunta non può essere azzerata.Ilprogramma c'ègiàedè stato siglato insieme in tempi non sospetti". Dopo Pasqua si vedrà co-
sa succederà realmente, quando in consiglio si dovrà approvare il bilancio. Non è stata presentata nessuna mozione di sfiducia. Nessuno prima delle elezioni regionali, vuol prendersi la responsabilità di un commissariamento. Interessante l'intervento di Maurizio Savino che ha parlato di " fallimento della politica del Pdl, auto sospendendosi dal partito, invitando a fare altrettanto anche capogruppo e segretario" ( Giorgio e Roselli, firmatari della verifica con Flammia, Lamorte Capararella, Russo e Destino). Nel frattempo Poppa, Rauseo e Quaranta, ( parole molto dure di quest'ultimo all'indirizzo di Pagliuca), i tre assessori in quota Pdl, hanno rimesso il loro mandato
POPOLO DELLA LIBERTÀ IN FERMENTO NEL VULTURE MELFESE
nelle mani del primo cittadino che ha comunque difeso a spada tratta l'operato della sua giunta. In tutto questo marasma, l'opposizione ha sottolineato "l'immobilismo che attanaglia la città da due anni a questa parte, cioè da quando è iniziata lalotta interna alPdl. Aspetti rimarcati da Mastromartino capogruppo Pd e da Valvano del Psi, che ha anche parlato di " leone che abbaia", per sottolineare lo spettacolo degradante offerto da chi si scorna e poi si mette d'accordo, come avvenuto ripetutamente in questi ultimi tempi. Vedremo se sarà così anche stavolta. Molto dipenderà da quanti e quali veleni resteranno a galla dopo le elezioni regionali. Emilio Fidanzio
|
Lettera a Silvio Berlusconi: «Ci autosospendiamo dal partito» DOPO la rottura tra il sindaco di Melfi e lo stato maggiore del partito di Fini e Berlusconi, alcuni elettori hanno storto il naso. Molti di questi escono allo scoperto e lo fanno all’indomani della presentazione delle liste. Nei maggiori centri del Vulture Melfese si consuma una spaccatura all’interno Caro Presidente, siamo un gruppo di cittadini di Melfi, iscritti o simpatizzanti del Popolo della Libertà, che hanno deciso per questa campagna elettorale di Autosospendersi da elettoridel Pdl in segno di solidarietà con il nostro Sindaco Alfonso Ernesto Navazio, di cui appoggiano con convinzione e senza riserve la candidatura nella lista “Io amo la Lucania” di Magdi Cristiano Allam. Con questa lettera aperta vogliamo esporre pubblicamente le ragioni della nostra sofferta “defezione” (...) confidando in un tuo intervento che, se oggi non può più modificare lo stato delle cose e scongiurare l'ennesima batosta elettorale, domani potrà certamente mettere le basi per una riscossa del nostro Movimento. Possiamo assicurarti che non si tratta di una bega paesana scaturente da una visione provinciale della politica, ma di una questione più vasta (...) e che riguarda la selezione della sua classe dirigente, la democrazia interna, la volontà di crescere e di governare, il rifiuto del consociativismo, e via dicendo. Pensiamo che ti sia ben nota la situazione del PdL lucano, il quale, mentre alle elezioni politiche - quando sei tu a reggere la baracca - raggiunge risultati lusinghieri e comunque in linea con quelli nazionali, nelle elezioni locali, tranne poche eccezioni, non va invece al di là di striminzite percentuali che ci mortificano e ci fanno arrossire per la vergogna, a fronte delle percentuali “bulgare” raggiunte dal Centro-sinistra! Crediamo che tutto ciò non dipenda da un “destino cinico e baro”, da una predestinata vocazione alla sconfitta dei lucani del centro-destra, ma sia la conseguenza di una visione e di comportamenti - che definire miopi è un penoso eufemismo - della nostra classe dirigente (sic!). Certo, la Basilicata (noi preferiamo chiamarla “Lucania”) è una regione difficile da conquistare: in essa comanda (stavamo per dire “governa”) da oltre quindici anni un gruppo di potere all'interno del quale si sono saldati i post-democristiani (...) ed i post-comunisti e che la rende una realtà sempre più povera ed invivibile da cui i nostri figli continuano, loro malgrado, a fuggire (...). Ti risparmiamo più accurate analisi socio-politiche (ne parleremo, magari, un'altra volta) ma non possiamo non denunciare come tale stato di cose veda la responsabilità anche della classe dirigente regionale del PdL, che ha smarrito (almeno per quello che rappresentò Forza Italia nel 1994-95) l'originaria ansia di cambiamento e di riscatto dallo strapote-
re “colombiano” del dopoguerra, ed è diventato un gruppo di potere che più “doroteo” non si può. Chiusi nel loro “Palazzetto”, autoreferenziali, attenti a non turbare gli equilibri che raggiungono tra di loro attraverso un rozzo sistema di auto cooptazione, sprezzanti degli appelli e dei moniti che vengono dalla base del partito, sono diventati una sorta di Nomenklatura in sedicesimo che, ahinoi!, pratica un'opposizione di comodo al Governatore De Filippo & C. ed è preoccupata solo di coltivare l'orticello delle “prebende” varie (briciole, in definitiva) che il Centro-sinistra al potere le lascia beccare. (...) Avevi avuto la tua solita intuizione geniale quando pensasti a Magdi Cristiano Allam come candidato Governatore per il Centro-destra: era una mossa che scombussolava le carte, che avrebbe potuto dare una scossa ed una speranza concreta di vincere: ma il “Politburo” del PdL lucano, terrorizzato da questa prospettiva, è intervenuto “a gamba tesa”, e tu, preso da questioni di maggiore rilevanza, purtroppo non hai visto il fallo ed hai lasciato cadere la questione. Un'altra
dell’elettorato di centrodestra. A Rionero i giovani del Pdl scrivono e decidono di votare per Allam (vedere riquadro in basso). Questa mattina alcunicittadini diMelfidiffonderanno unvolantino chespiegheràil perchèsi autosospendono dal Pdl. Ne pubblichiamo un ampio stralcio. chance vincente sarebbe stata rappresentata dalla candidatura a Governatore di Ernesto Navazio: un Sindaco capace, amato dal suo popolo, invidiatoci dagli abitanti delle altre città anche extra-regionali, un professionista efficiente, un uomo che per la prima volta aveva permesso la conquista da parte del Centro-destra di un importante comune lucano. (...) Ernesto, pur forte di mandati elettivi plebiscitari, ha dovuto sostenere continuamente esami, presentare certificati di accreditamento, giurare sulla testa dei figli, e via dicendo, mentre i nostri Cacicchi, molti dei quali mai eletti, ma solo cooptati, e che se si presentassero in una libera competizione, probabilmente non sarebbero eletti nemmeno nel condominio dei loro palazzi) alzavano il sopracciglio con sussiego e ripetevano: “Aspetta la prossima volta!” Ciò che è successo oggi è l'epilogo di una ragnatela di manovre, la cui tessitura è cominciata alla vigilia delle Elezioni provinciali del 2009 (quando ci si rifiutò di tentare di vincere con Navazio candidato Presidente) e, forse e senza forse, già
QUI RIONERO IL MOVIMENTO "Giovani del Popolo delle Libertà",di Rionero in Vulture, ufficializza, a mezzo stampa, l'autosospensione" dal partito, sostenendo in questa campagna elettorale regionale il Movimento "Io amo la Lucania" dell'on. Magdi Cristiano Allam. Scelta,questa,a lungo meditata, perché i giovani del PDL di Rionero non hanno condiviso strategie politiche "orbe" ed "ottuse",messe in campo dalla dirigenza regionale, consapevoli che determinate scelte rappresentano di per se, scelte perdenti non solo per il Pdl a cui interessa solamente garantire poltrone e orticelli, ma con il mascheramento delle finte vittorie si prenderà in giro ancora una volta il popolo del Pdl, i quali vogliono liberarsi da questa cappa che attanaglia la Lucania targata centro sinistra. Le dimissioni dell'amico Vincenzo Nicola, vice-coordinatore forzista di Melfi prima e, segretario dimissionario DeC della stessa dopo, dovranno rappresentare lo stimolo giusto che serve ai tanti giovani che vogliono e cercano con fatti concreti e seri, il vero cambiamento che non può essere garantito dai vertici regionali del Pdl, i quali sono conniventi con il centro-sinistra che ha portato la Lucania ai minimi termini in materia occupazionale, economica e sociale. Conserveremo sempre i nostri valori che ci hanno accompagnati da anni all'interno di forza Italia prima, Pdl dopo a livello nazionale, rimanendo speranzosi e fiduciosi di un vero, serio e alternativo cambiamento "positivo" per la nostra Regione, soprattutto con uomini "nuovi" ed aperti alla risoluzione delle "gravi" problematiche del nostro territorio. GIOVANNI CAPUTO Coordinatore MICHELE NIGRO Vice-Coordinatore MICHELE GIORDANO Componente direttivo CIRO MORETTI Componente direttivo ALFREDO LAPENNA Componente direttivo FABIO VARLOTTA Componente direttivo ANTONIO DI FILIPPO Componente direttivo STEFANO MUSTO Componente direttivo
alle Politiche dell'anno precedente. (...) Le loro “facce di bronzo” sono tali che dopo aver deliberatamente escluso Ernesto Navazio dagli organismi direttivi di partito (dove, come è noto, entrano anche “cani e porci”, ma non c'èpostoperil sindacodiMelfi!),dopo averlo snobbato in fase di consultazione fra i maggiorenti del Partito per l'individuazione del candidato a Governatore, dopo avergli detto che persino il suo inserimento in lista “è inopportuno”(!): dopo tutto questo, si ha il coraggio di chiedergli “il coinvolgimento” nella campagna elettorale per dimostrare che la sua appartenenza al PdL non è “condizionata” ! “Ma mi facciano il piacere!”, avrebbe detto Totò… Dopo il suo “strappo” è cominciato il lavoro ai fianchi: qualche nostro parlamentare (di quelli che non sarebbero eletti neanche nel direttivo di una Bocciofila) oggi cerca di gettare discredito sul nostro Sindaco, accusandolo di “consociativismo” e di “trasformismo” per aver ricoperto l'incarico di Commissario liquidatore dell’Asi di Potenza, su nomina della Giunta regionale di Centro-sinistra. Ebbene, noi diciamo che è stata una fortunache Navazio abbia accettato questo incarico e l'abbia svolto in maniera egregia. (...) Ernesto, coerentemente, si è dimesso da Commissario liquidatore riprendendola sualibertàd'azione;(...) esollecitato da tutti noi ha aderito alla lista di Allam che, credici, caro Presidente, sarà la vera sorpresa delle Regionali perché raccoglierà la protesta costruttiva di un popolo stanco sia di soprusi e malgoverno, che di colpevoli complicità. Navazio ha consegnato in alcune lettere alla stampa il suo tormentato rapporto con i vertici del Pdl lucano: non sappiamo se ti siano mai giunte, ma in una di esse ha riportato una bella citazione di Bertolt Brecht: “Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati” Oggi la facciamo nostra, e tutti noi firmatari ci autodenunciamo di essere nel torto e ci andiamo a sedere accanto al nostro Sindaco. (...) Siamo dei semplici elettori del Pdl, non siamo notabili né apparteniamo a clientele da blandire con promesse o da intimorire con minacce: siamo, alcuni, glieredi diquegli uomini“liberi eforti”cui rivolse l'Appello don Sturzo nel 1919; siamo, altri, i superstiti visionari di quel Socialismo riformista che ha sempre creduto che occorre coniugare “merito”e“bisogno”;siamo, tutti, convinti sostenitori del tuo messaggio di libertà e di modernità. Un gruppo di cittadini di Melfi elettori del Pdl
Lettera a “Il Quotidiano”
Lo strano caso dei manifesti elettorali di Navazio DA IERI (domenica ndr), a Melfi, negli spazi di propaganda di proprietà di concessionari privati sono stati rimossi i manifesti dei vari candidati alle prossime elezioni per il Consiglio Regionale della Basilicata, credo in ottemperanza alle norme che riguardano la propaganda elettorale per cui, ad un mese dalle elezioni, l'affisione è consentita solo negli spazi appositamente predisposti dal Comune. Tuttavia, salvo mie sviste, un rapido giro per la città mi permette di dire che si è provveduto a ciò dappertutto e per tutti i candidati tranne che uno: l'illustre Sindaco di Melfi Ing.Alfonso Ernesto Navazio. Difficile pensare ad una svista: in Contrada Bicocca, in prossimità di via Ungaretti, c'è una fila di almeno una decina di cartelloni che lo suggeriscono come Consigliere Regionale intercalati da un bel 6 x 3. In continuità con questo c'erano anche i manifesti di altri candidati che ieri son stati regolarmente rimossi. In Via Foggia, proprio davanti all'accesso all'ospedale c'è un altro 6 x 3 a due facce: da un lato è stata rimossa la propaganda di una candidata mentre dall'altro no. Infatti troneggia tuttora l'immagine del beneamato Sindaco con lo slogan "Le ragioni del cuore": che si voglia spacciarla per l'indicazione del reparto cardiologia? Il centrodestra melfitano non è nuovo a questi espedienti: alle scorse elezioni regionali, al mattino delle votazioni, tutti gli spazi elettorali erano occupati da un solo candidato (candidato anche stavolta in altro ruolo). Mi auguro che "l'incidente" sia risolto tempestivamente sanzionando, se possibile, anche la ditta concessionaria degli spazi. Mi auguro che il Sindaco di Melfi non fosse a conoscenza dell'iniziativa (o della mancanza di iniziativa) a suo favore ma che provveda a scusarsi con la cittadinanza ed i suoi concorrenti. Mi auguro, ancora, che la campagna elettorale si giochi sui temi che riguardano la nostra Regione e non su simili bassezze. Pubblico, a riprova, le foto fatte con l'edizione odierna di un quotidiano a diffusione nazionale. Danilo Carbone
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 2 marzo 2010
25
I pazienti verranno trasferiti in strutture di paesi vicini
Al Crob di Rionero in Vulture
Ginestra, chiude i battenti la casa alloggio del Comune
Taglio del nastro per la risonanza magnetica 3 Tesla
La più importante struttura socio-assistenziale del paese, la Casa Alloggio di via Tagliamento, ubicata in locali di proprietà comunale, chiude. A comunicarlo è stato il Sindaco del paese Fabrizio Caputo nel consiglio comunale dello scorso 25 febbraio. La casa Alloggio aperta nel febbraio del 1998, inizialmente ha ospitato 12 pazienti con problemi di disagio mentale provenienti dai centri limitrofi. In questi anni la riabilitazione sociale, l'integrazione e la collaborazione di questi pazienti col tessuto urbano del paese è stato positivo. Nelle relazioni sociali molti sono riusciti a recuperare mediante la capacità di effettuare acquisti personali, di partecipare ad attività sportive e ricreative quali la piscina o il soggiorno marino estivo. Risultati apprezzabili, questi pazienti, li hanno raggiunti anche nel campo di specifiche attività, per diversi anni nella Casa Alloggio era operante un laboratorio di arte, nel quale alcuni pazienti si sono cimentati in lavori di pittura e manualità espressiva, con esiti ovviamente di diverso apprendimento, ma tendenzialmente migliorativi per quanto concerne il conseguimento delle relative abilità. Anche laboratori di attività motorie e di formazione culinaria hanno riempito le giornate di questi pazienti.
L’esterno della casa alloggio
Non sono mancati viaggi di istruzione, alcuni di carattere religioso, come in occasione del Giubileo del 2000, con la partecipazione all'udienza del santo padre in piazza San Pietro, nel quale alcuni pazienti hanno offerto a Papa Woitila alcuni prodotti della terra lucana. In questi 12 anni si è notata la presenza di questa struttura socioassistenziale che ha mostrato attraverso l'impegno dei suoi responsabili, in primis la dott.ssa Giannone e dei suoi operatori, di svolgere un ruolo attivo nel paese. Questa casa alloggio può considerarsi un avamposto prezioso ed indispensabile nella lotta contro il disagio
mentale, un'occasione per sconfiggere la solitudine ed un destino di smarrimento e di svuotamento della personalità individuale. Un avamposto da seguire con maggiore attenzione e trepidazione, per verificarne il livello di efficacia e di efficienza sulla via della riabilitazione e del pieno recupero sociale. Sembra che la destinazione di questi pazienti sia Ripacandida o Maschito, dove ci sono già strutture dell'Asp Antonio e Vincenzo, due pazienti di questa struttura, che hanno socializzato con tutta la popolazione, saranno sempre nei cuori di questa comunità. Il Sindaco Caputo, prima di far parlare i
consiglieri comunali sull'utilizzo di questo immobile e sulla sua destinazione, ha detto: «l'Asp dal 12 febbraio ha comunicato che lasceranno la struttura, servirà un mese per il trasferimento. Dall'affitto di questo immobile, nelle casse comunali entravano circa 13 mila euro. Ci sono pervenute voci e proposte che vanno valutate attentamente. Anche la protezione civile del posto, ci ha chiesto questi locali. Sicuramente faremo un bando pubblico articolato dove tutti potranno accedere favorendo chi darà in cambio servizi ed occupazione alla comunità». Lorenzo Zolfo
Il Crob di Rionero
RIONERO - Si chiama “Abbiamo dato risonanza alla ricerca” ed lo slogan che accompagna l’inaugurazione della nuova risonanza magnetica 3 Tesla dell’Icrrs Crob prevista per questa sera a partire dalle 17. La risonanza magnetica 3 Tesla è uno strumento particolare, per il momento utilizzato esclusivamente per fini utili alla ricerca scientifica, consente di potenziare l'attività di un dipartimento di diagnostica per immagini. L'evento è patrocinato e voluto dalla Regione Basili-
I COMUNI VERSO LE REGIONALI
Lavello, al via la campagna L’ex sindaco di Venosa Castelgrande dell’outusider Ivano Scott prova la scalata a via Anzio LAVELLO - E' ormai piena compagna elettorale con i candidati locali già a caccia di voti. Domenica l'apertura ufficiale della campagna elettorale del candidato Antonio Pettorrusocon lavisita di Magdi Allam nella cittadina dauna, scelta dal candidato presidente per iniziare ufficialmente l'attività di propaganda. Sabato scorso ha tagliato il nastro il candidato per Sel, Ivano Scotti in una conferenza stampa presso la sezione nella centralissima Piazza Matteotti. Giovane ventinovenne dottore di ricerca in sociologia, Scotti collabora presso l'Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Ha svolto diverse ricerca sul mercato del lavoro, sull'irregolarità occupazionale, le diseguaglianze sociali e di genere, il contributi degli stranieri in agricoltura, il microcredito, ecc. Il Circolo ritiene questa candidatura importante all'interno del movimento politico lucano guidato da Nichi Vendola per segnare una rottura con il passato, recente e remoto, per tutta un'altra Basilicata. «La condizione di povertà - fa sapere Scotti - delle famiglie lucane (30%), la disoccupazione giovanile (massima per le donne, 48%), una popolazione in costante decremento (meno 10.000 abitanti in 10 anni), i gravi casi di inquinamento conclamato (l'inceneritore Fenice a Melfi, i depositi della ex-Liquichimica a Tito, l'ex-Materit a
Ferrandina, ecc.), una crisi economica che colpisce le industrie (es. Lasme, MistarDay, Daramic, Gaudianello, ecc.) e le attività agricole, sono alcuni dati che richiedono un progetto complessivo più ardito per la Basilica». «L'impegno di tutta Sinistra, Ecologia, Libertà è - prosegue per Regione “alternativa”, in cui le energierinnovabili, installate in modo ecocompatibile e partecipato con le popolazioni, possono rappresentare un tassello verso una Basilicata diversa, per i “green job”. Un impegno serio e definitivo verso le emergenze ambientali, per bonificare ed effettuare controlli serrati per l'avvenire migliorando particolarmente l'Arpab, che pare non essere stata totalmente efficiente nei suoi compiti. Una maggiore controllo epidemiologico sulle aree a rischio». «Una Basilicata per il “buon”lavoro - conclude Ivano Scotti - favorendo la localizzazione di imprese tecnologicamente avanzate per impiegare i cervelli lucani, stimolare l'occupazione stabile e l'agricoltura ecocompatibile e competitiva, nonché il contrasto al lavoro irregolare». Grandi manovre anche nel Pd che candida Antonietta Botta, ex sindaco del Comune di Lavello e nel Popolo della Libertà che candida Antonello Catarinella , assessore della Giunta Annale.In campoancheDonato Di Cugno per Udeur . Daniele Masiello
VENOSA-E' sceso subito in pista e si è presentato ai nastri di partenza della corsa per il Consiglio Regionale di Basilicata. Davanti a un folto pubblico, che gremiva la sede del Comitato elettorale, Carmine Castelgrande ha spiegato i motivi della sua candidatura : «Ho accettato la sfida elettorale con spirito di servizio e con senso di appartenenza al Pd - ha detto Castelgrande - Ho sposato la causa di De Filippo. Mi presento con l'ambizione di essere eletto e di rappresentare questo territorio in Consiglio regionale. Quando bisogna far fronte a degli impegni non me li scrollo di dosso, ma me ne faccio carico. Non aspettiamoci ciò che la Regione potrà fare per noi, ma chiediamoci quello che noi possiamo fare per la Basilicata». Per vincere questa gara Castelgrande intende valorizzare l' esperienza maturata come Sindaco di Venosa mettendola a disposizione di tutto il territorio del Vulture Melfese Alto Bradano. Ed è proprio alla luce delle politiche realizzate come primo cittadino di Venosa che il candidato intende privilegiare come settori di intervento a livello di consiglio regionale l' agricoltura, la cultura, la viabilità e la sanità. In questi settori, appunto, Castelgrande, in un documento diffuso nel corso della serata, vanta successi. Per quanto riguarda l' agricoltura il candidato fa riferi-
mento alle politiche per l'Aglianico, alla designazione di Venosa come sede dell'enoteca regionale, al riconoscimento del marchio Docg per Aglianico del Vulture. Come esempio del miglioramento della viabilità Castelgrande cita la riqualificazione dell'Oraziana «frutto degli investimenti e delle relazioni con la Provincia e con la Regione». Per la valorizzazione della storia e delle tradizioni della comunità venosina, viene ricordato il progetto “Ospitalità nei Borghi”con le sue ricadute sulla fruizione del Centro storico di Venosa. Infine per la sanità Castelgrande sottolinea
«il lavoro speso per mantenere a disposizione del territorio il presidio ospedaliero di Venosa, promuovendone l'ammodernamento e il potenziamento». Giuseppe Orlando
GENZANO Per un errore di battitura nello speciale “Comunali” di domenica scorsa nella lista di “Insieme per Genzano” guidata dall’aspirante sindaco Pasquale Vertulli, sono stati omessi i nomi di due candidati a consigliere: Laginestra Vito e Loguercio Pasquale. Ci scusiamo con gli interessati.
cata ed è un'opportunità per l'intero territorio regionale. La nuova risonanza magnetica sarà, infatti, a disposizione di tutte le strutture sanitarie lucane. «Un modo concreto per sviluppare e accrescere le competenze e la strumentazione della rete oncologica regionale. - si spiega nella nota dell’Ufficio stampa del Crob - Inoltre - continua - si potranno sviluppare con le Aziende Sanitarie lucane nuove attività di ricerca in diversi ambiti sanitari come, ad esempio, nella neuropsichiatria infantile in collaborazione con la Fondazione Stella Maris Mediterraneo Onlus. L'ottica è quella della cooperazione e della collaborazione mettendo a disposizione conquiste e traguardi per crescere in sinergia con il territorio». Sarà presente all'inaugurazione della nuova strumentazione l'assessore regionale alla Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale Antonio Potenza. A dare il benvenuto e a portare i saluti della struttura il direttore generale Irccs Crob Rocco Maglietta. La presentazione della risonanza magnetica 3Tesla sarà a cura del direttore dell'U.O. Di Diagnostica per immagini dell'Irccs Crob Aldo Cammarota. Interverranno il presidente del consiglio di indirizzo e verifica dell’ospedale oncologico Marco Salvatore e il direttore scientifico della Fondazione Stella Maris Mediterraneo Onlus Filippo Muratori. Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. «Con l'acquisizione della nuova risonanza magnetica - riprende la nota - il parco tecnologico della struttura risulta potenziato per rimanere sempre al passo con le evoluzioni in campo scientifico. Con questo strumento si potranno effettuare studi di spettroscopia, di perfusione e di diffusione, tecniche essenziali nei nuovi protocolli di ricerca in campo oncologico. L'elevata complessità della tecnologia utilizzata favorisce iniziative di ricerca applicata con il diretto coinvolgimento di ricercatori in settori non medici quali la Fisica, l'Ingegneria, l'Informatica, la Biochimica e la Farmacologia».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 2 marzo 2010
26
Martedì 2 marzo 2010 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Il presidente dell’Inu Oliva: «Faremo un bilancio degli ultimi cinque anni di lavoro»
Matera al centro dell’urbanistica La massima manifestazione nazionale per la prima volta arriva al Sud GLI EVENTI DELLA RASSEGNA
La prima giornata
Il quadro degli appuntamenti
SI È INAUGURATA ufficialmente ieri a Matera la sesta Rassegna Urbanistica Nazionale che si terrà dall'1 al 14 marzo. Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri, l'Assessore regionale all'ambiente, Vincenzo Santochirico, il presidente dell'Inu, Federico Oliva, il vicepresidente, Roberto Lo Giudice e il presidente dell'Ordine degli Architetti di Matera, Eustachio Vincenzo Olivieri. La RUN organizzata in Basilicata con il contributo della Regione è un evento che con cadenza quinquennale offre spunti per dibattiti, riflessioni e scambio di esperienze per studiosi, amministratori, tecnici, progettisti e operatori impegnati nel governo del territorio. Per due settimane Matera ospiterà una mostra principale, con l'esposizione di piani, progetti, programmi e politiche, oltre a sessioni di approfondimento e dibattito i cui temi di discussione traggono spunto dai casi esposti nella mostra. Ci sarà, infine, un ricco calendario di convegni, eventi collaterali e “Colloqui” della RUN. Per il presidente dell'Inu “la scelta di Matera deriva dal fatto che è una città meravigliosa, e rappresenta per l'urbanistica italiana una storia e un punto di riferimento importante". Oliva ha descritto l'evento come "un bilancio dello stato dell'arte dell'urbanistica italiana negli ultimi cinque anni", aggiungendo che si tratta di "una disciplina che deve essere capace di coniugare un'intelligente gestione del territorio con lo sviluppo del medesimo". La città lucana è il suggestivo scenario nel
quale gli specialisti del settore e le istituzioni del governo del territorio intraprenderanno una riflessione sugli ultimi cinque anni di urbanistica italiana gettando uno sguardo sugli scenari e le evoluzioni future. I numeri sono significativi: più di 150 enti espositori, oltre 250 casi illustrati in quasi 800 pannelli, 30 tra convegni, seminari, colloqui, presentazioni editoriali, concentrati nella prima settimana dell'evento. “E' importante la realizzazione di questo progetto per la prima volta al Sud” ha detto Santochirico “poiché Matera ben rappresenta l'aspirazione del Mezzogiorno di essere protagonista della vita culturale nazionale”. All'interno della manifestazione l'Ordine degli Architetti di Matera è presente con un proprio contributo intitolato "Dalla Riforma Fondiaria al risanamento dei Sassi: 50 anni di Urbanistica in Basilicata" un video-documento prodotto dalla Commissione Cultura e Comunicazione. I filmati presentati, frutto di una ricerca presso gli archivi RAI, documentano, dagli albori, una stagione fervida di dibattiti e di laboriosa sperimentazione in campo urbanistico in Basilicata ma soprattutto a Matera che divenne un laboratorio urbanistico e luogo di sperimentazioni sui temi della Pianificazione dalla questione dei Sassi passando per la realizzazione dei villaggi rurali come La Martella e con l'avvio del Piano Regolatore Generale di Luigi Piccinato. Il video verrà proiettato in continuo presso i locali ipogei di Piazza San Francesco D'Assisi. Giovanni Martemucci
LA RIQUALIFICAZIONE Il giardino urbano ALLE 9,30, sarà presentato nel Palazzo Viceconte il concorso “Giardino Urbano - Infrastrutture Ipogee”, rientrante nel programma “Qualità Italia” e relativo all'intervento di riqualificazione dell'area ricompresa tra via Lanera e via Castello, inserito nei programmi già finanziati dell'Amministrazione Comunale. Nel corso della cerimonia, che vedrà la premiazione dei progetti vincitori, interverranno il Commissario Straordinario e il Sub Commissario del Comune di Matera Sandro Calvosa e Alberico Gentile. L'iniziativa rientra nell'ambito della sesta edizione della Rassegna Urbanistica Nazionale, organizzata dall'Istituto Nazionale di Urbanistica, che si terrà a Matera dal 1 al 14 marzo prossimi, ed è inserita nella giornata dedicata alle iniziative di Qualità Italia.
L'AGENDA della Run sarà ricca di appuntamenti ogni giorno. Oggi, dalle 14 e 30 alle 18, sono previsti i vari incontri, molti dei quali si sovrappongono per motivi di orario. A Palazzo Lanfranchi i gruppi di studio nazionali INU “Politiche agricole” e “Pianificazione provinciale” organizzano il seminario: “Sviluppo rurale e pianificazione territoriale”. All'auditorium Comunale “Gervasio” si parlano di “Piattaforme territoriali strategiche e nuova governance” nell'incontro organizzato da Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti/Dicoter - Commissione nazionale INU Politiche infrastrutturali. A Palazzo Viceconte il Gruppo di studio nazionale INU “Centri storici minori” darà vita al seminario “Centri storici: nuovi portali per il territorio”. Il Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare organizza a Palazzo Lanfranchi, il convegno: “Città sostenibili: fondi strutturali e patto dei sindaci nel Sud”. Sempre a partire dalla 14 e 30, a Palazzo dell'Annunziata la Facoltà di Architettura di Matera promuove il convegno “Città Paesaggio Territorio. Dalle 18 alle 19 e 30 a Palazzo Lanfranchi è previsto il Colloquio della RUN - Gruppo di studio nazionale INU “Vulnerabilità sismica e pianificazione”. Ci sarà anche un incontro sul tema: “Vulnerabilità sismica urbana” e la presentazione del numero di Urbanistica Dossier n. 1/2010 “Percorsi del Piano Paesaggistico Regionale”. Nella sala seminari di Palazzo Lanfranche si terrà lo Spazio editoriale de Il Sole24Ore. gio. mar.
Agronomi
Un binomio indissolubile PAESAGGIO e prodotti tipici nel governo del territorio. Un binomio che parte dalle esperienze di pianificazione locale e d'area vasta, attraverso una seria azione di conservazione, riqualificazione e valorizzazione delle risorse paesaggistiche, punto fondamentale di nuova visione dello sviluppo rurale nazionale. Di questo e di altre tematiche il CONAF, Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Dipartimento paesaggio e pianificazione territoriale, parlerà a Matera (ore 9.30 Palazzo Lanfranchi, Sala delle Arcate) all'interno della VI RUN - Rassegna Urbanistica Nazionale, organizzata dall'INU (Istituto Nazionale di Urbanistica). Un momento di confronto che prende spunto dalla condivisione all'interno della categoria professionale dei dottori agronomi e dottori forestali che solo un oculato governo delle singole componenti ambientali e antropiche all'interno di una pianificazione del territorio, può conseguire l'obiettivo di conservare e valorizzare il paesaggio, mentre azioni disgiunte sui singoli elementi non può risultare pienamente efficace. «Uno dei problemi per lo sviluppo di iniziative efficaci in difesa del paesaggio è legato ad un ancora insufficiente chiarimento del suo contributo allo sviluppo economico - spiega Andrea Sisti, presidente del CONAF - A fronte di indagini che hanno indicato la prevalenza dei valori paesaggistici nel valore di mercato di alcuni prodotti tipici, non è ancora stato messo in chiaro il suo ruolo nel settore dei servizi e l'indotto da esso generato. È quindi necessario chiudere il cerchio “prodotti tipici paesaggio tipico”, sviluppando sistemi di certificazione specifici, aumentando notevolmente il potenziale».
La Mostra
Consagra e i Sassi OGGI , alle ore 18.00, nelle sale del MUSMA, come contributo alla VI Rassegna Urbanistica Nazionale organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, si inaugura la mostra di immagini e documenti (sculture, disegni, incisioni, fotografie, oggetti, atti) relativi al rapporto tra Pietro Consagra e la città dei Sassi: la mostra di 11 grandi sculture create dall’artista e sistemate nei Sassi e sulla Murgia di Matera nel 1978, la Lettera ai materani scritta per l’occasione e il Fronte dell’Arte, costituito il 27 dicembre dello stesso anno, insieme ad A. Cascella, Bonalumi, Carmi, Castellani, Dadamaino, Dorazio, Franchina, Nigro, Perilli, Pozzati, Rotella, Santomaso e Turcato, presentato a Venezia, nell’Università Internazionale dell’Arte, il 10 maggio 1979 e discusso a Roma, alla presenza di tutti gli artisti, poeti, critici e collezionisti, il 22 febbraio 1980. Le 11 sculture erano “undici fari sulla città vecchia”, sui Sassi e sul loro progressivo degrado subito, sulla loro funzione e sul relativo recupero; la mostra fu un ulteriore segno di un costante impegno civile di Consagra. La sua scultura frontale, nata da un giudizio sulla società, “utilizzabile” solo per gli scopi che l’artista si prefigge e priva di qualsiasi mediazione ideologica, impone un colloquio immediato. Per Consagra i Sassi non sono stati, dunque, un pretesto per creare delle sculture, bensì l’artista cercò di interloquire con i luoghi, addentrandosi nella funzione della città e cercando di capirne le reali necessità.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Matera
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 2 marzo 2010
Festa della Bruna ancora a rischio. Non sono ancora arrivati i fondi regionali
Carro, presentate tre domande NASCE zoppa l’edizione 2010 della festa della Bruna. La conferma giunge poche ore dopo la chiusura dei termini del bando per la costruzione del Carro. Le domande sono state tre, confermano Franco Palumbo e Leonardo Montemurro, presidente del Comitato Madonna della Bruna e segretario regionale della Cna. «L’organizzazione però è ancora ferma perchè i 75 mila euro che attendiamo dalla Regione non sono ancora arrivati. A queste condizioni non si può procedere su nessun frontespiega sconsolato Palumbo. Solo pochi giorni fa sugli organizzatori si era abbattuta la notizia della scomparsa di Francesco Nicoletti, celebre cartapestaio e
autore di alcuni Carri trionfali. L’artigiano di 84 anni aveva segnato la storia di questa festa e la sua morte aveva riaperto il dibattito sulla istituzione della scuola della cartapesta, sempre più importante perchè destinata a creare nuove generazioni alle quali affidare una tradizione tramandata dai pochi maestri rimasti in città., Le tre domande, intanto, verranno esaminate dalla commissione che, garantiscono dal comitato e dalla Cna, si riunirà non oltre mercoledì. Spetterà ai componenti valutare le proposte giunte e i bozzetti sul tema di quest’anno che è quello dell'evangelizzazione, della Parola, della carità per il
150° anniversario della morte di San Giovanni Maria Vianney (1786 - 1859). Le difficoltà derivanti dalla mancanza di fondi erano state già sottolineate in occasione della presentazione del bando, il 26 gennaio scorso. Le spese per la realizzazione dei festeggiamenti, infatti, non possono essere più anticipate dal Comitato che ha già acceso un finanziamento bancario per il quale paga, come ha confermato Palumbo, 4000 euro al mese di interessi. Sotto il profilo organizzativo questo aspetto rischia di impedire che la festa possa essere organizzata in tempo utile. a.ciervo@luedi.it
Il pilota di rally Salvatore Liuzzi vittima di una tentata aggressione HA rischiato di essere aggredito perchè ha protestato perchè aveva rischiato di essere investito mentre attraversava la strada con suo figlio di un anno in braccio. E’ accaduto sabato sera davanti al tabaccaio Lisurici, in via Dante. Protagonista della vicenda è stato il pilota di rally Salvatore Liuzzi che, dopo aver alzato una mano contro unamoto digrossa cilindrata che aveva rischiato di investirlo, ha dovuto affrontare solopochi minuti dopoun tentativo di aggressione in piena regola. L’uomo si trovava infatti ancora con il figlioletto, in auto, quando è stato accerchiato da 3 motociclisti che gli han-
no intimato di fermarsi. La sua prontezza di spirito e l’esperienza di pilota di rally gli hanno consentito di evitarli e di puntare diritto da via Dante verso il comando provinciale dei carabinieri. Solo cos’ le moto si sono dileguate. Solo pochi minuti dopo, un’Audi blu tenta di mandarlo fuori strada. L’unteriore tentativo viene seguito da una telefonata in cui lo si minaccia di morte. Le indagini sarebbero in corso e sarebbero orientate ad individuare gli autori della telefonate. «Spero che questo psicopatico venga presto consegnato alla giustizia dice Liuzzi».
Basilicata, Puglia e Calabria hanno riunito la conferenza territoriale degli organi di bonifica
Consorzi, sinergie tra regioni Confronto aperto su acqua, fonti rinnovabili e innovazione tecnologica TRE REGIONI a confronto sui problemi e le difficoltà dei consorzi di bonifica. Si è svolto ieri a Matera presso la sede del consorzio di Bonifiìca di Bradano e Metaponto la Conferenza territoriale dei Consorzi di Bonifica di Basilicata, Puglia e Calabria a cui erano presenti rappresentanti degli enti consortili e delle organizzazioni agricole. Dalla semplificazione amministrativa all'importanza della comunicazione, dall'efficienza delle strutture consortili alla progettazione e completamento delle opere incompiute, alle opportunità derivanti dalle fonti rinnovabili per abbattere i costi, passando attraverso la razionalizzazione e l'innovazione tecnologica, al piano nazionale per la riduzione del rischio idrogeologico: sono state queste alcune delle tematiche affrontate durante la conferenza territoriale che servirà a porre le questioni alla 5a Conferenza organizzativa nazionale dell'Anbi (Associazione nazionale delle bonifiche delle irrigazioni e dei miglioramenti fondiari) in programma dal 3 al 5 in Calabria. Ad aprire i lavori il presidente del consorzio di Bradano e Metaponto, Angelo Carriero che ha posto l'accento sul costo industriale dell'acqua che rappresenta una voce esosa per i bilanci degli enti. Dal primo luglio 2009, l'Eipli (ente di irrigazione Puglia, Lucania e Irpinia) ha applicato ai Consorzi di Bonifica la tariffa del costo industriale dell'acqua (pari a 0,015 a metro cubo) in base a una disposizione di legge. Un costo aggiuntivo che ammonta, per il semestre 2009 e per tutto il 2010 a 5 milioni di euro. «Stiamo mettendo in campo azioni per razionalizzare la risorsa - ha detto Carriero - pasCOMUNE DI MATERA - UFFICIO TRAFFICO E’ indetta procedura aperta per “AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO PUBBLICO DI GESTIONE PARCHEGGI A PAGAMENTO” avente per oggetto la gestione delle aree ed immobili destinati a parcheggio di autoveicoli,moto ed autobus, per anni 4. Aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi degli artt. 54,55 e 83 D.Lgs. n. 163/2006. Canone annuo a base d’asta € 140,00/stallo.Le offerte, conformi al bando integrale trasmesso alla G.U.U.E.. il 18/02/2010, pubblicato sul sito www.comune.mt.it e all’Albo Pretorio Comunale, dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Matera –Via A.Moro- 75100 MATERA, entro e non oltre le ore 12:00 del 10/05/2010.Info:dal lun. al ven. ore 10-12-Tel .+390835241249 –fax +390835241369. Matera,02/03/2010 IL DIRIGENTE Arch. Francesco GRAVINA
sando da un costo per ettaro a uno per volume per economizzare costi energetici. Inoltre, ci stiamo attivando per trovare partner per costruire microturbine idroelettriche». Sulla questione energetica, il presidente dell'Anbi, Massimo Gargano, ha ribadito l'importanza delle fonti energetiche come «sfida etica in quanto si contribuisce ad abbattere l'immissione di C02 nell'atmosfera ed economica poiché si possono ridurre i costi di distribuzione e di sollevamento dell'acqua». Il presidente della Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto ha sottolineato che la vera sfida «è essere competitivi sui costi competitivi sui costi. Inoltre, è necessario rendere i consorzi più efficienti ed efficaci, unendo i servizi e completando le opere incompiute». Sull'importanza dei consorzi, come enti strategici per la salvaguardia del territorio si è soffermato Eustachio Ricchiuti, presidente regionale della Copagri, mentre Beniamino Spada, presidente della Confagricoltura Matera ha rimarcato l'importanza delle fonti energetiche per contenere i costi e aumentare l'efficienza degli enti, oltre a rendere efficiente la rete di distribuzione.
Ignoti al IV circolo schiuma nei corridoi
MOBILE IMBOTTITO Livi: «La ricerca per il rilancio» «SENZA ricerca, innovazione e adeguate risorse non sarà possibile rilanciare i distretti produttivi italiani»: lo ha detto a Matera Mauro Livi, segretario nazionale della Fillea Cgil, in occasione del convegno sul tema «La Vertenza-Mobile imbottito 2005-2010» presentato da un video inchiesta realizzato dalla giornalista Mimma Marranghino e girato dal regista Mario Raele. «La desertificazione dei distretti produttivi e il loro mancato rilancio – ha spiegato Livi – sono il frutto di una mancanza di politica industriale fatta di risorse adeguate, innovazione e ricerca. A questo aggiungiamo la scarsa attenzione verso il Mezzogiorno che ha realtà, come il mobile imbottito, che possono ancora avere opportunità di ripresa». Il settore conta attualmente su 900 addetti e 1.500 unità in cassa integrazione ordinaria e straordinaria.
RAGAZZATA da weekend al IV circolo di via Bramante. Per entrare nell'istituto, ignoti hanno forzato una delle porte dotate di maniglia antipanico probabilmente con un arnese di metallo che ha scardinato il meccanismo di apertura. Una volta pentrati all'interno hanno aperto un estintore svuotando l'intero contenuto nei corridoi del pianterreno. A fare la scoperta è stato il dirigente scolastico dell'istituto cheal momento dell'apertura, ierimattina, si èreso contoche qualcunoeraentratonella scuola,scoprendosubito dopo la schiuma antincendio nel corridoio. Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia di Stato, chiamati dal dirigente scolastico, ascoltato dai poliziotti ai quali ha raccontato l’accaduto. Agli agenti non è rimasto che raccogliere la testimonianza del dirigente scolastico e effettuare i rilievi del caso per riuscire a scoprire come si sono svolti i fatti. Nonè laprima voltache l'istitutoèfatto oggettodi attidi ignoti anche se in questo caso i danni sono legati al danneggiamento dell'estintore e al meccanismo di apertura della porta antipanico della scuola. Episodi di questo genere si possono considerare a tutti gli effetti ragazzate, prove di coraggio che a volte coincidono con la dimostrazione di essere in grado di “sfidare”l'istituzione scolastica introducendosi negli edifici e danneggiandoli come è accaduto o allagandoli. La scelta di svuotare il contenuto degli estintori, a volte, è il simbolo di un gesto dimostrativo che non crea conseguenze molto gravi al regolare svolgimento delle lezioni ma che indica la capacità di poter entrare in luoghi abitualmente interdetti al pubblico, se non nelle ore di scuola. Anche in questo caso, gli ignoti entrati nell‘a scuola’istituto scolastico hanno preferito cospargere i corridoi di schiuma piuttosto che impedire che gli scolari oggi non potessero entrare a scuola. a.ciervo@luedi.it matera@luedi.it
Potrebbe presto diventare agevole il collegamento Matera-Bari
Via ai lavori sull’Altamura-Toritto Una buona notizia per la viabilità UN NUOVO passo in avanti per il completamento della Matera-Bari è arrivato ieri con l’ufficializzazione da parte dell’Anas dell’avvio dei lavori sul terzo tratto della dorsale che da Altamura porta a Toritto. Si tratta di un terzo tratto di interesse per i collegamenti appulo-lucani. L'Anas ha consegnato infatti all’impresa So.Co. Stra.Mo. S.r.l. di Roma i lavori di ammodernamento e adeguamento della strada statale 96 «Barese», nel tratto compreso tra la fine della variante di Altamura e l'inizio della variante di Toritto, 1^ stralcio, in provincia di Bari. Il progetto del primo stralcio, che comporta un investimento complessivo pari a oltre 37 milioni di euro, fa parte del Piano degli Investimenti Anas 2007-2011, e pre-
vede il raddoppio a quattro corsie dell’arteria dal km 93,598 al km 99,043. Inoltre, rientrano nell’intervento anche l’adeguamento della viabilità per Grumo Appula, la realizzazione della viabilità complanare e la sostituzione dell’incrocio a raso al km 96,363, in località Mellito, con uno svincolo a piani sfalsati. Il termine per l’esecuzione dei lavori è di 500 giorni dalla data di consegna. «L'ammodernamento e il raddoppio a 4 corsie del tronco Altamura-Toritto – ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – risponde all’esigenza di miglioramento della viabilità alla luce degli alti volumi di traffico dell’area interessata. L’intervento consentirà inoltre di innalzare gli standard di sicu-
rezza stradale dell’arteria». Il tronco Altamura-Toritto, infrastruttura strategica rientrante nell’itinerario stradale di interesse interregionale Bari-Matera-Potenza, è una delle principali cerniere tra la Puglia e la Basilicata, e rappresenta un importante tratto di collegamento di adriatico e jonio. Nei mesi passati era stata completata la parte materana della strada statale 99 che collega Matera ad Altamura e sulla quale si può viaggiare oggi a quattro corsie mentre sono stati avviati e sono in corso sin dai mesi scorsi i lavori che riguardavano il lotto successivo in territorio pugliese e fino ad Altamura. L’assegnazione oggi da parte dell’Anas anche dei lavori sul terzo lotto costituisce un altro fonda-
La nuova statale 99
mentale passo avanti per il territorio materano che potrà vedere infatti un collegamento più facile con il capoluogo pugliese e quindi anche con gli altri collegamenti che da lì partono verso il Nord del paese. matera@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
28 Matera
Fortis Murgia, risposta autorevole Perentorio successo contro il Picerno: in evidenza Cannillo e Daddario MATERA - La netta affermazione col Picerno ha fortificato il primo posto in classifica del Fortis Murgia. Un 4-0 che non ha lasciato scampo alla formazione di Caivano che nulla ha potuto dinanzi alla compagine di Squicciarini. Un successo, questo, che ha messo in evidenza due giovani elementi della formazione rosanero. Innanzitutto il difensore centrale, classe 1989, Invan Cannillo, autore della doppietta che ha in pratica aperto e chiuso la gara. E poi c’è Giovanni Daddario, classe 1991, che ha dato il via alla bella azione che ha portato Andriotti a siglare il quarto gol. Il primo è un pilastro della difesa, titolare inamovibile al fianco di capitan Delle Foglie, il secondo aveva iniziato la stagione da laterale di centrocampo, ma ha trovato la sua giusta dimensione quando Squicciarini ha deciso di arretrarlo sulla linea difensiva, nel ruolo di terzino sinistro. E proprio con il tecnico Squicciarini parliamo di questi due ragazzi. «Cannillo era già con me la passata stagione nel Fortis Trani. E’ un giocatore in continua crescita e i risultati si vedono. Daddario si sta adattando al nuovo ruolo. Lo sta facendo con spirito di sacrificio ed applicazione. Man mano sta prendendo sempre più fiducia - conclude il tecnico
CALCIO A 5 UNDER
Il Frascella fermato da super Colaianni nel torneo under 21 MODUGNOC/5 FRASCELLAMATERA
L’under classe 1991, Giovanni Daddario
del Fortis Murgia, Pasquale Squicciarini - e i risultati si stanno vedendo». Tornando alla gara col Picerno, la vittoria è stata come una risposta, in maniera autorevole, data all’intero campionato, a confermare la forza delle capolista del torneo di Eccellenza. Il tutto prima della non facile gara di Tolve, ma soprattutto prima della gara della fase nazionale della Coppa Italia di Eccellenza. Infatti mercoledì 10, con inizio alle ore 15, il Fortis Murgia ospiterà l’Ebolitana. La gara, grazie anche alla collaborazione della società del Fc Matera, che ha messo a disposi-
zione l’impianto, si disputerà al “XXI Settembre - Franco Salerno”, quindi ci sarà anche la possibilità di assistere alla gara, visto che le partite del Fortis sono per pochi intimi, dato che allo Scirea si gioca a porte chiuse. Nel raggruppamento di Coppa Italia oltre a Fortis Murgia ed Ebolitana c’è anche la pugliese Nardò. In caso di pareggio o sconfitta con i campani, Maurelli e compagni affronteranno il Nardò mercoledì 16, altrimenti riposeranno per poi andare in Puglia mercoledì 23. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
4 2
MODUGNO C5: Di Ciaula G., Ceglie, Calia, Cavallo, Colaianni, Garcia, Di Ciaula V., Bruno, Antonelli, Caetano, Sanseverino, Rubino. All. Bellarte FRASCELLA MATERA: Camassa, Tortorelli, Laccetti, Mancini, Galtieri, Giannandrea, Coelho, Barbosa, Cuviello, Carlucci. All. Pavone RETI: 10'40" pt, 7'45" st, 14' at e 16' st Colaianni, 2'30" st Coelho, 18' st Mancini ARBITRO: Valle di Mantova (Cronometrista: Ziri di Barletta) COLAIANNI sulla strada del Frascella Matera Under 21. Con una prestazione super e quattro reti, il giovane della squadra di A2 gonfia per quattro volte la rete della porta materana e non permette alla squadra di Pavone di ottenere quanto dovuto. Certo, perché in una gara dal risultato che poteva apparire scontato, viste le quattordici vittorie in altrettante gare dei pugliesi, Laccetti e compagni non hanno demeritato nemmeno per un momento, tenendo benissimo testa ai padroni di casa. Primo tempo concluso sull'1-0. poi il pareggio di Coelho, il nuovo vantaggio del Modugno ed un rigore fallito dallo stesso brasiliano del Matera che non permette il pari. Poi, ancora Colaianni due volte e Mancini allevia la sconfitta. Francesco Calia
La Bng Ecobas trionfa nel proprio girone dell’under 18 regionale UNA LUNGA cavalcata che ha dato la vittoria del proprio girone all'under 18 della Bng Ecobas Mathera. Al termine della regular season del Campionato Regionale di calcio a cinque under 18, la squadra affidata dalla società del presidente Nico Taratufolo, al tecnico Giampiero Andrisani ha raccolto il massimo: il primo posto. Con un girone di ritorno strepitoso, infatti, la più giovane della squadre biancocelesti ha raggiunto il suo obbiettivo massimo, il primo posto, in attesa delle decisioni da parte della Federazione sullo svolgimento della prossima fase, quella decisiva per decretare la squadra lucana che parteciperà alle fasi nazionali. Mister Giampiero Andrisani ha iniziato presto il suo lavoro, in concomitanza con quello della prima squadra e dell'under 21, alla quale ha già fornito diversi dei suoi giocatori. Ripartire con un gruppo ex-novo non è mai facile, ma il lavoro quotidiano ha pagato gli sforzi fatti e, soprattutto, a pagare è stata la vicinanza della società. Questa la rosa della squadra che ha conquistato il proprio girone nel campionato under 18: Portieri: Nicola Tarasco, Emanuele Cristallo, Luca Galante, Pierpaolo Paolicelli; Centrali: Lorenzo Martino, Luciano Contini, GiovanniDiNoi, MicheleDeflorio,Tommaso Loperfido; Laterali: Francesco Argiolas, Vitullo Pasquale, Alessandro Donisi, Andrea Fontana, Marco Giordano, Giuseppe Masciandaro, Davide Santagada; Pivot: Alessandro Spagnuolo, Giuseppe Fiore, Rocco Volpe.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
29 Calcio Eccellenza La gara di Coppa Italia con l’Ebolitana si giocherà il 10 al XXI Settembre
Martedì 2 marzo 2010
30 Matera
Martedì 2 marzo 2010
Matera 31
Agenda
Martedì 2 marzo 2010
Riforme della P.A.
Yoga contro i disturbi alimentari
Infopoint per la conciliazione
Questura aperta
SI terrà il 5 marzo alle 9 nella Sala delle Arcate a Palazzo Lanfranchi il seminario sul tema “Riforme della Pubblica amministrazione. Oneri e responsabilità dei dipendenti pubblici”. L’incontro è promosso dal consiglio dell’Ordine degli Avvocati, dal Comune e della Provincia di Matera. L’introduzione e la presidenza è affidata all’avvocato Enrica Onorati. Previsti, tra gli altri, gli interventi di Amedeo Speranza, Michele Oricchio, Giuseppe Buscicchio, Giuseppe Tagliamonte, Ernesto Gargano e Antonio Uricchio. L’incontro è accreditato ai fini della formazione professionale continua.
YOGA per combattere i disturbi del comportamento alimentare. L'impiego della disciplina è stato disposto dal Servizio per i disturbi della condotta alimentare - Dipartimento di salute mentale dell'Azienda sanitaria di Matera. Il percorso, della durata di 8 settimane, prevede incontri ogni martedì pomeriggio dalle 16 alle 17, presso la saletta riunioni del Servizio Dca (corpo C-D) dell'Ospedale “Madonna delle Grazie'' di Matera. L'insegnamento della disciplina è curato dall'insegnante Monica De Lucia. L'iniziativa rientra nel percorso psicoterapeutico di gruppo per le pazienti affette da obesita' psicogena - Binge Eating Disorder.
Ha preso il via nella sede al I piano del Palazzo di Giustizia, l'Infopoint sullo strumento della Conciliazione, frutto della collaborazione tra Camera di commercio, Tribunale e Ordine provinciale degli avvocati e procuratori. Il punto informativo, allestito dall'Ente camerale, sarà gestito per sei mesi come da protocollo di intesa tra le parti- da personale della Camera di commercio. Materiale informativo, procedure e consigli per attivare lo strumento della conciliazione saranno forniti, inizialmente, per due giorni alla settimana. L'iniziativa tende a valorizzare da un lato il ruolo della Camera di Conciliazione ed arbitrato e, dall'altro, a valorizzare la cultura della composizione dei conflitti.
DOPO il successo del 15 novembre scorso, l'iniziativa di aprire al pubblico di domenica gli uffici amministrativi della Questura denominata “Domenica Questura aperta” verrà riproposta domenica prossima 7 marzo. In via straordinaria gli uffici resteranno aperti per offrire ai cittadini un servizio in aggiunta a quello normalmente svolto nei giorni feriali. Sarà possibile, così, ottenere certificati o richiedere il passaporto anche nel corso della giornata festiva. L’iniziativa rientra nell’ambito di quelle di promozione del servizio territoriale a garanzia della vicinanza con i cittadini.
LA LETTERA
POLEMICHE E CALL CENTER INADEGUATO
Differenziata in centro Si protesta
FINALMENTE si vede qualche intervento di pulizia in via Cappelluti che da mesi versava in degrado. Carte ed erbacce formavano, fino a qualche giorno fa, cumuli sui marciapiedi in una zona che dovrebbe essere esclusivamente riservata ai pedoni. Con grave pregiudizio per la funzionalità del marciapiede e per il decoro delle vie urbane. Due operai qualche giorno fa hanno provveduto a fare un pò di manutenzione e di pulizia dei marciapiedi: un servizio che dovrebbe essere garantito quotidianamente, almeno in una comunità che si voglia definire civile per evitare che il pedone cammini come in un percorso a ostacoli tra i rifiuti. In tutta la città permangono però ancora seri problemi per quanto concerne la pulizia e lo spazzamento di strade e marciapiedi. La ditta che gestisce il servizio Aimeri-Asa è forse concentrata sulla raccolta differenziata e trascura questo servizio indispensabile per la decenza della città. Una graduale crescita ed attenzione da parte dei cittadini per un servizio che Matera aspettava da tempo ma che oggi appare quantomai necessario ed utile. Certo però ve ne sono anche altri che mostrano esigenze altrettante forti e pressanti. Inutile segnalare le situazioni critiche al numero verde preposto 800 021717 poiché nella maggior parte dei casi le segnalazioni rimangono inascoltate. Anzi spesso le risposte sono stereotipate e sono poco più che inutili giustificazioni da propinare all'utente. Tanto per fare un esempio, in strade in cui la sosta alle auto è vietata (e dunque le auto effettivamente non sostano mai) il call center giustifica il mancato spazzamento dicendo “che le auto parcheggiate non permettono la pulizia”. Lo stesso centralino, inoltre, spiega agli utenti di non aver alcun collegamento diretto con l’ufficio preposto del Comune, riducendo notevolmente l’autonomia di intervento. Risposta che non rispecchia affatto la realtà e che lascia intendere come le segnalazioni servano a poco o a nulla se poi i problemi lamentati dai cittadini, di fatto, non si risolvono (anche a distanza di 20 giorni dalla segnalazione) come abbiamo verificato in diverse situazioni inerenti altrettante zone cittadine in cui degrado, sporcizia e rifiuti dilagano. L’arredo urbano nel pieno rispetto delle norme Giovanni Martemucci matera@luedi.it
Antonio Tanti auguri di buon compleanno ad Antonio De Lucia che spegne oggi 87 candeline. Gli auguri gli giungono da tutti gli amici del bar Valentino e dai suoi parenti e amici.
In mostra fino ad aprile Operai al lavoro e cassonetti
E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
IL LIBRO
CINEMA
Le verità del terrorismo
Comunale Matera - 0835334116
Vera lectio magistralis quella tenuta dal giudice Rosario Priore, Magistrato di Cassazione, nella Sala consiliare della Provincia di Matera, alla presenza delle numerose personalità presenti. L'occasione, permessa dal Presidente Franco Stella, che ha patrocinato l'iniziativa, è stata offerta dalla presentazione della preziosa ricostruzione storica dei fatti terroristici intervenuti in Italia, fra il '70 ed il 2007, e raccolti nell'opera editoriale del Sostituto Commissario della Polizia di Stato Gianfranco Di Santo, autore del libro “Le verità nascoste”. «Quest'oggi, siamo qui - ha spiegato il Presidente Stella - per ricordare un preciso dovere di ognuno di noi, quello di non dimenticare il sacrificio dei tanti servitori dello Stato, che hanno pagato, anche con la vita, la loro opposizione ai disegni criminali e sovversivi delle organizzazioni terroristiche, che hanno insanguinato la storia di questo paese. Alla politica - ha ribadito - resta invece il compito, arduo, di coniugare l'efficacia delle scelte con l'assunzione di un prospettiva di benessere collettivo». L'azione svolta da Di Santo è risultata difatti particolarmente meritoria poiché, al valore dell'opera prodotta, si è aggiunta la decisione di devolvere i ricavati delle vendite al Fondo per l'assistenza delle vittime del terrorismo. Puntuali e disvelanti sono risultate le analisi condotte dal professor Lucio Attore, Docente di Istituzioni politiche presso l'Università degli Studi della Basilicata, che ha voluto ricostruire le dinamiche sociologiche che hanno permesso l'evolversi dei fatti stravistici, nell'Italia di quegli anni: «Consideriamo - ha ricordato Attore - i soggetti sociali che hanno avuto un protagonismo; pensiamo - ha proseguito - al mondo agricolo che in gran parte caratterizzava quegli anni e le risposte, spesso insufficiente, che dette la classe politica, incapace di comprendere la portata dell'azione di protesta che si andava profilando». Il Giudice Priore, protagonista di tutte le maggiori indagini stragistiche avvenute, ha quindi disegnato, nel suo intervento, un itinerario assai complesso e oscuro, finanche delle realtà sulle quali sembra essere stata posta la parola fine: «Ricordo Curcio, quando disse che solo noi e alcune istituzioni sappiamo cosa accadde a Piazza Fontana e come andarono le cose sull'omicidio Calabresi; questa ammissione riassume già i tratti connotativi di questo paese, in fondo debole, perché incapace di contestare le verità ufficiali». Difficile non condividere le stesse analisi sulla portata finale della lotta al brigatismo: «Si trattò - ha commentato il giudice Priore - di vittoria militare, e non politica da parte dello Stato; oggi siamo di fronte a nuovi conflitti, etnici, che rimandano alle sponde del Mediterraneo ed alla stessa tenuta della democrazia, nelle sua capacità di fornire risposte alle sfide di un domani complesso, e che ripropone contrapposizioni fra Nord e Sud del mondo».
Kennedy Matera - 0835334116
Wolfman ore 17,30 - 19,35 - 21,40
Genitori & figli 17,30 - 19,30 - 21,40
Duni Matera - 0835331812 Invictus 17 - 19,15 - 21,30
Patron Antonio Matera Il figlio più piccolo ore 19,30 Scusa ma ti voglio sposare ore 21,30
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Genitori & figli 19 - 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Il concerto 19 - 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Wolfman LAWRENCE Talbot rientra in seno alla famiglia dopo una lunga assenza e in una notte di luna piena. Fuori dalla sua tenuta, rimane vittima di una bestia affamata e famelica. Per fermare l’orrore e fare chiarezza sulla vicenda viene ingaggiato un ispettore di Scotland Yard.
Genitori & figli QUANDO una mattina Alberto, il professore di Nina, una ragazza disincantata di 14 anni, assegna alla classe un tema dal titolo “Genitori e Figli: istruzioni per l'uso”.
Il figlio più piccolo LUCIANO Baietti è un piccolo imprenditore scaltro e ambizioso che nel giorno stesso in cui si sposa scompare.
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Passarelli via Annunziatella 76 0835/332752
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971274564 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111
118 0835253111 0835 253212 800216916
800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
0835 253111
Asm
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA
0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101
TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847
RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’
0835-581003 0835-581074
RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882 LE ROSE 0835-930040 LIDO SABBIA D’ORO 0835- 953140 MERLIN BLEU 0835-954458
NICOLAS VILLA MARY
0835-952396 0835-952327
RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752 RISTORANTI TURSI PALAZZO DEI POETI
0835-532631
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RACCOLTA porta a porta fra pro e contro. Il meccanismo che prevede la raccolta, al mattino, crea disagi soprattutto nelle aree storiche dove i sacchetti dei rifiuti creano disagi dal momento che si tratta di arterie stradali frequentate. A lamentarsi sono i commercianti, numerosi, costretti dalle modalità di raccolta ad accumulare in particolare l'umido in attesa che gli operatori passino a ritirarlo. Non è raro che alle 8del mattino,in pienocentro storico,le operazioni vengano effettuate mentre i cittadini si recano negli uffici, o effettuano la spesa. A prendere carta e penna ci ha pensato una residente di via Del Corso con una lettera di una residente di via Del Corso, inviata ad Espedito Moliterni nella quale, tra l'altro, si scrive: «La raccolta differenziata in via del Corso e via Rocco Scotellaro si effettua con il sistema porta a porta che consiste nel lasciare davanti ad ogni portone i rifiuti come da calendario. Mi chiedo - aggiunge la residente - quali norme di igiene pubblica possano consentire a rifiuti, sia pur ben differenziati e confezionati, di stazionare incustoditi alla mercè di ogni animale randagionelle viecentrali, dalcalardel soleal momento di raccolta, mentre tanta gente, cittadini e turisti, vengono disturbati nel loro passeggio dall'olezzo di odori che mal si conciliano con un sito patrimonio dell'Unesco». La richiesta inviata al responsabile della Asm, indica con molta chiarezza che il problema sta tutto in una razionalizzazione di modalità e tempi di raccolta in particolare nelle aree che insistono intorno alla cinta Cinquecentesca della città. Un disagio che rischia di trasformarsi in emergenza tra qualche mese quando le temperature elevate della stagione estiva contribuiranno a trasformare le aree di raccolta temporanea, prevalentemente davanti ai portoni, in veri e proprio ricettacoli di rifiuti “a cielo aperto”. a.ciervo@luedi.it
Rifiuti in città le novità non aiutano
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
32
Lavori fermati dai residenti di Tricinato contro la chiusura. Oggi si torna dal prefetto
Strada Pisticci-Pomarico, ancora protesta PISTICCI - A distanza di circa tre mesi, si ripresenta il problema dei lavori lungo la strada provinciale, che collega Pisticci Scalo a Pomarico, utili a rendere possibile l'allungamento della pista Mattei. Ieri mattina, infatti, la ditta incaricata dell'intervento si è ripresentata sul cantiere per dare seguito al progetto, che prevede lo sbancamento della strada per far posto alla pista. Solo che, nel frattempo, le esigenze più volte denunciate dagli abitanti della comunità di Tricinato non hanno trovato soluzione. Il problema, infatti, è che al momento ancora non esiste una variante al progetto in grado di garantire il manteni-
mento del percorso che collega Pisticci Scalo alla campagna di Pomarico. La questione era esplosa lo scorso settembre, con la gente scesa in strada per protesta nel tentativo di impedire la chiusura definitiva del tratto,che avrebbeportato consé notevoli disagi. Arrivarono con immediatezza le rassicurazioni della Provincia di Matera che si impegnò a studiare una variante che prevedesse una soluzione in grado di realizzazione l'allungamento della pista senza far scomparire la strada. Ma non se ne fece nulla e il problema si ripresentò all'inizio di dicembre, quando la ditta incaricata chiuse la
strada e la gente tornò a far sentire la sua voce. Anche l'esito della seconda protesta, giunta tra l'altro sui tavoli del Prefetto, sortì l'interruzione dei lavori in quel tratto. Ma nel frattempo chi aveva garantito il suo impegno per risolvere definitivamente la questione, ha continuato a fare orecchie da mercante e non ha messo in campo alcuna iniziativa valida al fine di studiare e realizzare la tanto attesa variante. Il terzo tempo di questa vicenda, che sta iniziando ad avere i connotati dell'assurdo, per via delle promesse non mantenute dalle istituzioni preposte a dare soluzione al problema, si è consuma-
to ieri mattina, quando la ditta si è ripresentata sul cantiere per dare seguito ai lavori. A tale scopo, consapevole del fatto che la gente sarebbe tornata a protestare, la stessa ditta aveva chiesto l'intervento dei carabinieri. La presenza delleforze dell'ordine, tuttavia, non ha impedito ai proprietari terrieri interessati di far sentire la loro voce. Tanto che alla fine la strada non è stata né chiusa, né sbancata. Ma senza una soluzione definitiva, non si va da nessuna parte e il problema si ripresenterà. Per oggi i rappresentanti della comunità di Trincinato sono intenzionati a recarsi nuovamente dal Prefetto per chie-
La strada chiusa a Tricinato
dere una soluzione definitiva, che passa inevitabilmente per il mantenimento degli impegni presi innanzitutto da parte della Provincia. Nel frattempo il sindaco di Pisticci, Michele Leone, ha inviato una richiesta al presidente
della Provincia, Franco Stella, al Prefetto Monteleone, al Consorzio Industriale, alla Questura e ai carabinieri in cui si chiede di non chiudere la strada per motivi di ordine e salute pubblica. provinciamt@luedi.it
Pisticci Un’altra mossa decisiva dopo le defezioni delle consigliere Gallo e Prezioso
Leone medita di lasciare il Pdl Deluso dalle recenti scelte del partito, il sindaco potrebbe ridisegnare la maggioranza PISTICCI - L'uscita dal Pdl, avvenuta nei giorni scorsi, delle consigliere comunali di Pisticci, Rosa Prezioso e Anna Gallo, potrebbe a breve avere un seguito. Da indiscrezioni raccolte, infatti, appare ormai molto probabile ed anche in tempi rapidi, l'uscita del primo cittadino, Michele Leone. La causa scatenante è dovuta all'esclusione del consigliere regionale uscente, Pasquale Di Lorenzo, dalla lista del partito nella Circoscrizione di Matera in vista delle imminenti elezioni regionali. Ma in realtà il malcontento e la difficoltà di coabitazione nel nuovo soggetto partitico nato dallo scioglimento di Forza Italia e Alleanza Nazionale, Leone non le ha mai nascoste. Così accade che proprio nel momento in cui una maggioranza monocolore Pdl (fatta eccezione per il solo consigliere comunale dell'Udc, Renato Rago), che sostiene l'amministrazione comunale dal 2007, dovrebbe trovare la massima sintesi al suo interno per sostenere il candidato locale alle Regionali, l'avvocato Giovanni D'Onofrio, presidente del consiglio comunale (e già sindaco di Pisticci, anni addietro), il mosaico si rompa. Ora bisogna soltanto attendere la mossa di Leone che, comunque, qualora dovesse lasciare il Pdl non approderebbe ad alcun altro partito di riferimento nazionale, bensì darebbe vita a una formazione politica locale, che potrebbe continuare il rapporto di maggioranza
Michele Leone
con il Pdl a sostegno dell'amministrazione (se il Pdl sarà d'accordo) oppure, e questo appare difficile ma non impossibile, cercare nell'ambito del consiglio comunale una maggioranza alternativa, che escluda il Pdl che attualmente, numeri alla mano, non c'è. Nel frattempo, D'Onofrio è molto impegnato nel portare avanti la campagna elettorale, sostenuto principalmente
proprio dal gruppo dirigente del Pdl pisticcese, guidato dal duo Mimmo Lazazzera - Nicola Panetta. A suo sostegno ci sono alcuni esponenti del Pdl consiliare e di giunta più attivi rispetto ad altri. Ora bisognerà vedere come si metterà la campagna elettorale e cosa succederà durante. I bene informati sostengono che Leone abbia il timore che dopo le Regionali, qualunque sia il risultato di D'Onofrio, l'amministrazione possa implodere e, pertanto, decidere di anticipare la mossa del gruppo interno al Pdl a lui avverso. Leader di questa fetta di partito è, senza dubbio, il vice sindaco Lazazzera, finiano doc, che in più occasioni ha ribadito che «il risultato di D'Onofrio non potrà mai influire in alcun modo sulla tenuta della maggioranza comunale». Intanto, il vice sindaco, interpellato dal Quotidiano in merito alla defezione delle consigliere in rosa, ha auspicato «un ripensamento della dottoressa Gallo, persona con la quale condivido una visione comune della politica improntata sull'affermazione della persona e della sua dignità umana. Oltre a condividere -ha concluso- una sensibilità sulle tematiche etiche e religiose». Nessun cenno su Rosa Prezioso, annoverata nella schiera vicina al sindaco e che di certo, mai e proprio mai voterebbe D'Onofrio. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Miglionico La sconfitta a Sant’Arcangelo tarpa le ali al team di Chiappetta
Sfuma il sogno della vetta MIGLIONICO - Naufraga a Sant'Arcangelo, contro la squadra di mister Chiappetta, il sogno proibito del Miglionico di mister Motta di agganciare la vetta. A 6 giornate dal termine, pur con 42 punti conquistati, la distanza di 10 punti dalla prima della classe e' diventata abissale. «Recuperarla avrebbe dell'incredibile e meriterebbe un titolo a 9 colonne. -precisa l'Ad Maurizio Buono- Sarebbe come attaccare un campanello al collo di un gatto! Contro la Santarcangiolese che inseguiva ad un solo punto di distanza, serviva solo una vittoria per alimentare il sogno di un Eccellenza diretta ma a vincere son state le mosse azzeccate di mister Chiappetta. Il loro ardore agonistico messo in campo sin dal primo minuto ci ha stordito. Sembrava il Miglionico
quando gioca in casa! Sono stati fortunati anche a trovare subito il vantaggio dopo appena cinque minuti. Poi sulle ali dell'entusiasmo e della concretezza ci hanno costretto a non avvicinarci troppo al loro portiere. La loro difesa quadrata ha sopraffatto il nostro tridente. D'altronde si sapeva che la Santarcangiolese era un osso duro e lo è rimasto. La Santarcangiolese resta l'unica squadra cui il Miglionico non è riuscito a gonfiare la rete. 0-0 all'andata e 2-0 subìto in quest'ultima di ritorno. Noi purtroppo in questa partita, non abbiamo trovato le contromisure giuste e non abbiamo avuto quel fraseggio continuo visto in tutte le altre 4 partite dell'era Motta. Non siamo riusciti nei 90 minuti a recuperare quel 1 a 0. Il primo tempo è stato nelle loro
mani. Ci hanno tarpato le ali facendoci produrre poco. Nella ripresa invece con forze fresche, Cappiello sulla fascia e Fattore e Corleto a supporto, abbiamo prodotto qualche buona azione andando anche vicini alla marcatura con Lambertini su punizione e con un colpo di testa di Deceglie alto sulla traversa. Loro si sono chiusi bene e hanno controllato agevolmente ogni nostro tentativo, partendo con rapidi contropiede. Nei minuti di recupero, sbilanciati in avanti alla ricerca del pari abbiamo preso il secondo gol ma a quel punto dovevamo osare. Mi rammarica oltre che la sconfitta anche l'espulsione di Venezia nel finale per proteste verso una terna un po' troppo severa. Si poteva evitare». Antonio Centonze
Incontro sul Piano regionale
Il futuro dell’energia PISTICCI - Il Piano energetico regionale direcente approvazione ha come obiettivo l'autosufficienza energetica della Basilicata, punta sulle fonti rinnovabili che complessivamente dovranno garantire 1.500 Mwe di energia, ma prevede anche l'ipotesi di costruzione di due centrali turbogas inferioria 400Mwe edè portatore di una serie di scelte di carattere generale che, nel momento in cui ci sarà bisogno di entrare nei particolari, potranno anche essere emendate attraverso il dibattito con i vari interlocutori istituzionali e di categoria presenti sul territorio. Lo ha spiegato l'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, intervenuto venerdì sera al convegno organizzato nella sala consiliare di Marconia dall'assessorato alla Programmazione, in capo al vice sindaco, Domenico Lazazzera, che ha aperto i lavori denunciando i ritardi nell'approvazione del Piear e puntando l'attenzione sulle opportunità che esso può offrire al mondo dell'agricoltura attraverso una riconversione che vada nel senso delle coltivazioni industriali. Lazazzera ha anche posto l'attenzione sulla necessità di non escludere i terreni del Metapontino dalle attività connesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Le maggiori opportunità per gli imprenditori agricoli sono collegate alla produzione da biomasse, come ha spiegato il sindaco, Michele Leone, facendo riferimento ai vantaggi della filiera corta. Si tratta di un modello, daottimizzare attraversole imprese di servizio, che prevede la coltivazione di materie prime utili ad alimenta-
re le centrali di questo tipo, realizzate intorno all'impianto (per produrre 1 Mwe servono 400 ettari di terreni coltivati). Attraverso le opportunità del conto energia, inoltre, l'agricoltore, oltre a guadagnare dalla vendita delle materie prime, può partecipare agli utili che la centrale produce. Proibitivi, invece, i costi per gli impianti solari ed eolici, che sono appannaggio dei grandi gruppi (anche per impianti da un solo megawatt si va da un minimo di 1,5 milioni di euro per l'eolico ad oltre 4 milioni di euro per il solare). In tal senso il mondo dell'agricoltura, rappresentato da Franco Vitelli della Coldiretti, ha lamentato le difficoltà di rendere concreti i vantaggi del Piear per l'intera categoria, che di fatto non può beneficiare delle opportunità delnuovo Piano,atteso invece come una possibilità per rilanciare un settore in perenne crisi di competitività. Di qui la richiesta di aumentare quantomeno le previsioni di centrali a biomasse (fissate al 15%) e ridurre quelle eoliche. Il presidente del consiglio comunale di Pisticci, Giovanni D'Onofrio, ha posto l'accento sulla questione del distretto energetico per la cui realizzazione il Piear individua la Val D'Agri, rivendicando un ruolo per la Val Basento. Il Piear, inoltre, supera di gran lunga il concetto di autosufficienza regionale, perché al 2020 produrrà otto volte il fabbisogno lucano. Ribadita, infine, la posizione contraria del Comune di Pisticci ad impianti a turbogas superiori a 300 Mwe (con particolare riferimento alla mega centrale proposta da Sorgenia a Pisticci Scalo). provinciamt@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 2 marzo 2010
33
Garaguso L’ex civica diventa monocolore
Irsina verso le Comunali
Appello degli anziani ai candidati sindaco per i servizi sociali
Una Giunta tutta Udc GARAGUSO - Tutta l'amministrazione comunale di Garaguso ha aderito all'Udc. Ne fanno parte il sindaco, Rocco Costanzo, funzionario di Poste Italiane presso gli Uffici di Potenza, e gli assessori Rosa Carmela Marra, Fortunato Garipoli, Vito Andrea Di Rocco e Giuseppe Rizzuti. Un monocolore in piena regola. Gli esponenti della giunta comunale sono stati eletti l'anno scorso in una lista civica senza alcuna connotazione politico-partitica, anche se il primo cittadino era poi entrato a far parte del coordinamento regionale del Pdl. La loro compagine aveva battuto lo scorso anno la lista civica più vicina al centrosinistra, dove era candidato da semplice consigliere l'avvocato Franco Auletta, sindaco nelle due precedenti legislature, nonché commissario della Comunità montana “Medio Ba-
Rocco Costanzo
sento”. A darne notizia al Quotidiano, il segretario provinciale dello Scudo crociato, Enzo Ruggiero, capogruppo uscente alla Regione. Il leader del Materano ha, inoltre, provveduto allo scioglimento degli organi sezionali “per intervenuta
decadenza”, nominando quale commissario di sezione Vito Di Rocco, assessore ai Lavori pubblici. Il neo commissario ha ricevuto immediatamente pieni poteri anche ai fini della riorganizzazione del partito per i prossimi appuntamenti elettorali. «All'amico Vito -ha detto Ruggiero- l'augurio di buon lavoro per la crescita del partito». Di certo quanto accaduto nel microcosmo garagusano rappresenta un unicum nel panorama politico lucano, e sicuramente casi analoghi ve ne sono pochi in tutto il Paese. Garaguso, dunque, un paese che Cesa e Casini dovrebbero visitare presto. Avrà sicuramente influito nella scelta collettiva della giunta municipale del comune medio basentano, anche la scelta dello Scudo crociato di entrare in Basilicata a pieno titolo nella coalizione di centrosinistra, superando la vec-
chia scelta di centrodestra, o quella a volte molto velleitaria di terzopolista. Ora non resta che attendere la performance elettorale dei neo aderenti per testare il gradimento della scelta tra i concittadini amministrati. Una cosa è certa: con questa mossa l'Udc si copre in Collina, territorio lasciato “orfano” da cinque anni dopo l'uscita di scena dell'ex consigliere regionale Antonio Melfi di Tricarico. Un piccolo record quello di Garaguso, di certo curioso, destinato a far discutere non poco gli addetti ai lavori. D'altronde, è anche giusto che chi partecipa alle elezioni del proprio Comune conquistando l'amministrazione, debba poi collocarsi politicamente per ricercare quelle sinergie politiche necessarie al fine di portare crescita e sviluppo nella propria comunità. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
IRSINA - Non è casuale per Il Centro sociale anziani rivolgersi ai candidati sindasco del Comune di Irsina, con una lettera aperta, a firma del presidente Giuseppe Ceruzzi, per sollecitare sulle problematiche delle categorie. «Il disagio sociale della popolazione anziana e dei giovani è evidente -si legge in una nota- mentre la civiltà di un popolo si misura anche nella concreta attuazione dei problemi. Veramente noi anziani ci crediamo poco nei programmi elettorali, ma crediamo negli uomini di buona volontà e di non essere ciechi e sordi alle problematiche degli anziani ed in particolare dei giovani. Pertanto, serve un nuovo corso della politica sociale e un serio impegno delle istituzioni locali per determinare maggiore qualità della vita ed eliminare emarginazione e disagio sociale. Il Centro Sociale anziani si è
chiesto quale proposta concreta possiamo dare ai futuri amministratori comunali per essere utili ai nostri cittadini: compilare un progetto “Punto di aggregazione o di accoglienza”, aperto a tutti e gestito dal Centro Sociale con la collaborazione dell'Amministrazionec omunale, la chiesa e le associazioni di volontariato. Un luogo dove svolgere alcune attività di laboratorio, che possono essere di aiuto soprattutto ai ragazzi; potremmo svolgere il doppio ruolo di sostegno e organizzatori di attività e affiancare le famiglie e la scuola in alcuni compiti educativi. Aiutare, per esempio, i ragazzi a trovare luoghi meno sani per poter stare insieme, infatti una struttura di questo genere potrebbe essere punto di incontro per evitare problematiche a rischio di droga, alcool e dispersione scolastica».
Irsina In fase di archiviazione i testi di “Memorie Irsinesi”, utili a tantissimi ricercatori
Il museo Janora sarà realtà Iniziate le celebrazioni del centenario dalla morte dello storico e architetto IRSINA - Cent'anni fa si spegneva ancora giovane, lo studioso Michele Janora. Sabato sera, alcune realtà locali montepelosine, capeggiate dall'associazione “Terra di Sud”, hanno avviato i festeggiamenti in onore del loro illustre compaesano. Proprio per il centenario della morte dell'insegnante, storiografo, architetto Janora. In omaggio all'eclettica figura, al volontario della storia. Il convegno s'è svolto presso una delle tante sale dell'ex convento di San Francesco, gestito dalla cooperativa Arenacea. I primi spazi della struttura mostrano già un fiore esposto: la mostra di pittura dell'artista Lucrezia Janora. Opere nella maggior parte dei casi ispirate dal realismo. Compito d'aprire l'evento era affidato al puntuale Lorenzo Monteleone, di Diario Irsinese. Monteleone, oltre a ricordare saluti di personalità, spesso importanti come Michele Durante, ha anche ricordato le prossime tappe pensate per il calendario delle celebrazioni; perché i soggetti atti alla “riappropriazione del patrimonio irsinese”, hanno voglia di mettere insieme un vero e proprio catalogo d'iniziative utili a testimoniare grandezza e importanza dello Janora. Tanto per coSAN MAURO FORTE - Allo scadere del canonico triennio statutario, l'assemblea dei soci della più antica associazione sanmaurese, la Società Operaia di Mutuo Soccorso, ha rinnovato le cariche sociali. La riunione si è tenuta nella sede societaria di corso Umberto I ed è stata, secondo i resoconti circolanti, un pò burrascosa a proposito, sembra, di contrasti fattisi un po' troppo animati in merito all'utilizzo dei fondi societari nel corso della appena conclusa gestione. Alla guida di questa ultracentenaria associazione (fondata nel lontano 1884) è stato “richiamato”, Mauro Tremamondo (nella foto), barista provetto e già dinamico presidente dal 2000 al 2006. Di lui si ricorda che nel 2001 fu promotore e artefice di una “storica”modifica statutaria del sodalizio
IL DONO DELLA FAMIGLIA Un patrimonio di 1.600 opere
La cattedrale di Irsina
minciare, per marzo-aprile finalmente si dovrebbe inaugurare il Museo Janora. A giugno si comincerà a sensibilizzare soprattutto le scolaresche. Ad agosto il proposito è quello di dare alle stampe l'inventario privato di Michele Janora e
L'APPUNTAMENTO Voce utile all'aggiornamento sulle fasi per la realizzazione della questione è stata quella di Antonio Coletta di Arenacea, società a cui la gestione della realizzazione tra l'altro da tempo è stata affidata. «L'apertura del Museo ha esordito Coletta- dovrebbe essere prossima. Per esempio, attendiamo che semplicemente l'Enel aumenti la potenza energetica dell'impianto luce, quando già una ditta specializzata romana ha sostanzialmente terminato la fase di preparazione delle teche che accoglieranno il materiale». In pratica la sfida è comunque cominciata dal 1998. A testimoniare come non siano poche le situazioni che hanno bisogno di tanti anni prima di essere compiute, ma per intero, o quasi. La collezione presenterà parte del patrimonio di scritti e archeologico che era di Janora, e che la famiglia è stata felicissima di mettere a disposizione dell'utilizzo pubblico. Inizialmente, saranno solo però trecento le opere messe in esposizione su un totale di ben milleseicento beni catalogati. Il museo Janora prenderà il posto di sei stanze dell'ex convento di San Francesco. Presidio del tempo sotto il quale, per la prossimità con la chiesa di San Francesco, sono state rinvenute tra l'altro opere della scuola giottesca. Servirà dare uno statuto di gestione al museo, un organo gestionale pubblico-privato, un curatore scientifico.
portare in scena uno spettacolo teatrale da uno dei volumi più significativi dello storiografo. Per Terra di Sud è stata Mariangela Calvella a confermarequanto sivogliaridare giustizia a Janora, «per il suo essere uomo e scrittore, e in favore in
special modo dei più giovani». La serata, oltre a essere intervallata da due incursioni canore di Chiara Janora, è stata resa imperdibile da tre momenti dedicati alla lettura d'estrattida volumiormaiintrovabili. Brani che Angelo Dicicia ha letto
con piglio teatrale e cadenza legata al fervore emotivo dei testi scelti. Uno dei più affezionati all'opera da ricercatore e catalogatore di Janora, funzionale allo studio e alla ricerca, è sicuramente il prof. Antonio Paradiso. «Sarebbe doveroso ha detto Paradiso- spingere per la ripubblicazione dei libri di Michele Janora, testi utili a tantissime ricercatori. Janora -ha aggiuntonelle sue “Memorie irsinesi”, per esempio, ha messo insieme una mole di documenti sproporzionata addirittura ai testi del volume stesso. Inoltre -ha spiegato- si dovrebbe inquadrare il peso della sua figura in un contesto storico dove altri grandi operavano, e tanti, ma lui non era da meno». L'archivista Assunta Bozza, invece, ha fatto capire al notevole pubblico che «Michele Janora fu insegnante, giornalista, storico, archeologo». Grazie all'intervento della Bozza, si è in più riusciti a sapere pure d'altro. Di tanto impegno e spesso volontaristico e sempre appassionato di Janora insegnante e attentissimo quanto meticoloso studioso. Con la serata di sabato si è iniziato a rendere grazie a una delle personalità più prestigiose e importanti della Basilicata. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
San Mauro Forte Nuovo impulso al sodalizio cittadino
Tremamondo presidente della Soms che consentì quello che fino ad allora non era stato possibile, ovvero l'iscrizione all'associazione anche delle donne. Di Tremamondo, nello stesso periodo, anoi piace ricordare anche il riconoscimento alla nostra testata che avvenne con la decisione, anch'essa nel suo piccolo “storica”di sostituire l'acquisto di un quotidiano pugliese con “Il Quotidiano della Basilicata”, con la significativa motivazione che quest'ultimo tratta con «maggiore frequenza e puntualità la cronaca locale, oltre che quella comprensoriale, regio-
nale e nazionale». Il neo presidente, succede a Francesco Caporale, che ha guidato l'associazione negli ultimi tre anni ed ha provato a coinvolgere la stessa anche in interventi innovativi come l'istituzione dell'Internet social point. Alla vice presidenza-anziani è stata eletta Teresa Valluzzi, mentre a Francesco Dirago è stata attribuita la vice presidenza dei meno anziani. Alla carica di consiglieri, invece, sono stati eletti: Antonio Liuzzi, Carmela Cirillo, Francesco Ippolito, Donato Asmundo, Mauro Lacovara e An-
nunziata Belmonte. Pur non gestendo che modiche somme lo statuto (memore evidentemente di altri fasti) prevede ancora pomposamente la duplice carica di “segretario di finanza”, a cui è stato eletto Mauro Palermo, equella di“cassiere”a cui è stato eletto Carmine Malacarne. «Il nostro obiettivo -ha detto il neo presidente Tremamondo- è quello di continuare a rappresentare i valori e la storia che la Società Operaia ha interpretato dal lontano 1884, anno di fondazione, pur sapendo benechenon sussistonopiùleragioni
storiche per cui questo sodalizio è nato, ovvero l'aiuto materiale a chi era in difficoltà. Ma essa conserva intatto una funzione preziosa, quella di tenere unito un tessuto sociale che rischia di sfilacciarsi anche in paesi piccoli come il nostro». Vito Bubbico
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 2 marzo 2010
34
Operatori e cittadini manifesteranno giovedì e sabato per sensibilizzare al problema erosione
Un Comitato civico per la costa Attivato un presidio permanente di protesta alla rotonda di Metaponto METAPONTO - Alla voce degli operatori turistici che si trovano ancora all'interno della sala consiliare a Bernalda, si aggiunge quella dei cittadini di Metaponto e della fascia jonica, che da tre giorni sono in sit-in permanente sulla rotonda nei pressi della stazione ferroviaria. Un grido d'allarme, quello lanciato dal presidente dell’associazione “Leucippo”, Gianfranco Sortiero, che inizia a trovare le sue risposte. “Comitato per la Difesa di Metaponto”, questa la sigla che raggruppa cittadini e operatori non solo di Metaponto e Bernalda, ma anche delle città che si affacciano sul lungomare metapontino fino a Nova Siri passando per Policoro, Scanzano, e Pisticci. «Il 25 febbraio -si legge nella nota del comitato- in virtù della attuale situazione di abbandono territoriale in cui il nostro paese viene a trovarsi, si istituisce, presso
Il presidio del Comitato civico alla rotonda di Metaponto
la sede della Delegazione comunale di Metaponto, un comitato civico che ha come scopo la tutela e la salvaguardia dei principi che siamo soliti chiamare “sicurezza, tutela e futuro sostenibile” per la nostra società e per
tutti i cittadini che si sentono interessati e coinvolti nella nostra realtà. Il calo demografico, in costante aumento negli ultimi anni -continuano ancora gli esponenti del comitato- è solo un indice della grave situazione socio-
economica in cui sta versando l'intero territorio del comune di Bernalda, e in particolare l'area di Metaponto, che vede ormai invertire la sua situazione da “potenziale sorgente economica” a “zona depressa” e in agonizzante stato di emergenza. Le innumerevoli problematiche vengono ulteriormente aggravate dallo scenario apocalittico e catastrofico che si prospetta nella zona del Lido di Metaponto. La scomparsa dell'arenile comporta non solo un gravissimo danno ambientale, territoriale, storico, sociale ed economico, ma anche il venir meno di una naturale barriera atta a contenere la normale spinta del mare. Il Comitato per la Difesa di Metaponto si propone di mettere in essere tutte quelle azioni pacifiche che possano consentire di informare e sensibilizzare l'opinione pubblica, le istituzioni e in maggior misura la collettività al fine di difendere un
Obiettivo: Mettere insieme gli enti pubblici per l’agricoltura tecnologica
Verso il Polo di Biogreen Presentato il progetto con capofila il Metapontum Agrobios METAPONTO-Il PoloBiogreendelMetapontino metterà insieme Enti pubblici e infrastrutture tecnologiche con l'intento di sviluppare ricerca innovazione e trasferimento alle imprese agricole. L'argomento è stato oggetto dell'incontro conclusivo del ciclo di seminari organizzati all'Istituto tecnico agrario “Briganti” di Matera aventi per tema “La storia dell'agricoltura lucana raccontata dai protagonisti”. Gli appuntamenti sono stati organizzati dall'Itas, dal Dipartimento agricoltura della Regione Basilicata, dall'Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali e dal Collegio dei periti agrari e periti agrari laureati di Matera. Alla tavola rotonda aperta dal dirigente scolastico dell'Itas, Salvatore Carone, e coordinata da Vincenzo Castoro del Dipartimento Agricoltura, hanno preso parte Michele Cascino, ex presidente della società “Metapontum Agrobios”; Francesco Cellini, direttore dell'area scientifica della stessa società di
ricerca; Francesco Montemurro dell'Unità di ricerca di studi dei sistemi colturali del Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura) Nei vari interventi sono state tracciate le linee fondamentali della ricerca in Basilicata partendo dagli anni '80 e in particolare dal 1985, quando fu istituita la Metapontum Agrobios in partnership tra Regione Basilicata ed Eni. Ma è soprattutto il futuro quello cui si guarda con attenzione. In tale direzione è stata annunciata, come sottoscritto nello scorso luglio tra l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, il presidente di Agrobios, Salvatore Adduce, e i responsabili degli organismi interessati, l'ultimazione dello statuto del Polo Biogreen, che dovrebbe essere presentato nelle prossime settimane. Il documento vedrà come punto di coordinamento l'Agrobios (capofila del Progetto) e come partner la Regione Basilicata, altri enti locali, Enea, Cnr, il Cra, l'Università di Basilicata, Alsia, Di-
stretti agroalimentari, associazioni ma anche singole imprese. «La missione del Polo Biogreen -è stato detto durante l'incontro- sarà di promuovere e svolgere attività di ricerca ed innovazione nel settore delle tecnologie verdi. L'intento è rimettere al centro delle politiche il settore primario, a tal fine occorre dare una nuova struttura al sistema lucano di ricerca facendo massa critica tra i vari attori. Oltre alla ricerca, dovrà esser curata con attenzione la trasferibilità dell'innovazione alle imprese agricole persviluppareattività economicheeindustriali. In tale quadro il Polo verde dovrà realizzare un circuito di eccellenza che implementerà infrastrutture tecnologiche e programmi di ricerca, supportando iniziative agricole, agroalimentari, industriali, e nei settori delle agroenergie. Le varie azioni saranno finalizzate anche ad attirare in Basilicata investimenti e iniziative nel settore delle biotecnologie. provinciamt@luedi.it
patrimonio mondiale, quale è Metaponto, che -conclude la nota- non può essere lasciato, nell'indifferenza generale, ad una lenta agonia». Parole, queste, condivise da tutti i presenti al sitin, e tra le azioni pacifiche in mente del comitato c'è quella di sabato 6 marzo dove gli stessi hanno invitato tutti i cittadini, gli studenti, a partire dalle ore 10, le associazioni, e le organizzazioni sociali a partecipare a una grande manifestazione civica sul lungomare di Metaponto per sollecitare, si legge nel comunicato stampa, “tutti coloro che hanno voce in merito a intervenire con la massima chiarezza e tempestività per la difesa di Metaponto”. La manifestazione di sabato, a sentire gli organizzatori, avrà il seguente programma: ore 10 concentrazione sul lungomare di Metaponto, con una grande catena umana; ore 12 partenza del corteo per piazza Stazio-
ne di Metaponto; ore 18.30 concerto musicale ed interventi pubblici a sostegno della causa. Telefonicamente, visto che l'associazione Leucippo da subito si è mobilitata per la situazione spiaggia, abbiamo raggiunto il presidente Sortiero, il quale ci ha confermato la cooperazione con il comitato e la partecipazione alla manifestazione in quanto, come ha detto Sortiero: «Si ha a cuore una causa comune che si chiama Metaponto». L'altra iniziativa promossa dal comitato, prima di quella di sabato, è prevista per giovedì prossimo, e il programma prevede una concentrazione di mezzi e veicoli nei pressi della stazione di Metaponto alle ore 14, subito dopo il corteo partirà per Scanzano Jonico alle ore 15, con l'intenzione di creare un serpentone che rallenti il traffico e manifesti per la causa di Metaponto. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Bernalda verso le Comunali
Maglio lascia il Pri e va con Chiruzzi BERNALDA - Che la campagna elettorale sia entrata nel vivo lo hanno capito tutti i cittadini di Bernalda e Metaponto, vuoi per le tante bandiere che sventolano su Corso Umberto, magari peri sorrisi e lepacche sulle spalle, ancorasulle tante sedi aperte per le strade della città, e perché no, anche per letante strettedimani chesi susseguono.Etra questemani tese vi sono quelle di Salvatore Maglio, ex segretario del Pri di Bernalda, che ha da dire la sua sulle scelte del suo ex partito e delle cause che lo hanno spinto ad abbandonare. Ebbene sì, ex partito in quanto Maglio in questi giorni ha deciso di lasciare il Pri. Nella nota, diramata da Maglio, si legge della non “condivisione della scelta del partito”che di fatto oggi si trova nella lista del Patto della Svolta con Prisco candidato sindaco. E proprio questo motivo ha spinto Maglio ad abbandonare il partito. «Dopo la decisione -dice l'ex segretario del Pri- ho deciso di abbandonare definitivamente il partito. Pertanto, insieme ai miei sostenitori abbiamo deciso di supportare, per le prossime elezioni regionali e comunali, la coalizione di centro sinistra». Poche parole ma concise quelle dell'ex segretario del Pri, che di fatto non ha condiviso la linea del partito e per le elezioni, come evidenziato dallo stesso, sosterrà la lista di centrosinistra che ha in Leo Chiruzzi la persona individuata come candidato a sindaco di Bernalda. fa.si.
Policoro Consegnate le Punto Evo che serviranno a migliorare l’opera di controllo
Due auto nuove ai vigili urbani POLICORO - Il parco macchine della locale Polizia municipale di Policoro si dota due autovetture in più. Infatti, domenica mattina, in piazza Eraclea, sono state consegnate al capitano dei Vigili urbani, Antonio Labate, le chiavi delle due nuove quattroruote “Punto Evo”, che arricchiscono il parco automezzi di cui fa parte gia un'Alfa 146 e una Punto, con l'aggiunta di motocicli (quattro) per un totale di 19 pubblici ufficiali, di cui due amministrativi. «I vigili urbani -ha dichiarato il primo cittadino Nicola Lopatriello- sono i poliziotti di prossimità nel sen-
so che controllano capillarmente solo il territorio di loro competenza, in questo caso quello di Policoro, e di prezioso supporto nell'attività di prevenzione di altre forze dell'ordine, la cui competenza territoriale è più vasta, nel contrastare fenomeni delinquenziali. Inoltre, la Polizia municipale svolge anche il delicato compito di dirigere il traffico, di verifica di licenze, concessioni e autorizzazioni amministrative, pattugliamento delle scuole prima e dopo l'uscita degli studenti dai plessi scolastici cittadini. Tutte attività che servono a farci vivere una vita tranquilla e grazie alla cui attività la criminalità orga-
Le auto nuove dei vigili urbani e in piazza con il parroco
nizzata non è mai attecchita come in altre regioni limitrofe». Le autovetture sono state benedette, dopo la San-
ta Messa domenicale, dal parroco della chiesa Madre “Maria Santissima del Ponte”, don Carlo Ferrarotti. La
dotazione di mezzi del comando vigili urbani di Policoro, sarà certamente utile per svolgere con maggiore
efficacia la quotidiana opera di controllo di un territorio cittadino così vasto. provinciamt@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 2 marzo 2010
35
Montalbano Giovane arrestato per spaccio
Il sottosegretario in tour nel Materano con Giordano, D’Onofrio e Castelluccio
Mantovano lancia i candidati locali SCANZANO JONICO - Tour elettorale del sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, ieri pomeriggio nel Materano. Il Quotidiano lo ha incontrato nella sua tappa di Scanzano Jonico. Al suo seguito tre candidati nella lista del Pdl per la Circoscrizione di Matera, Leonardo Giordano, Giovanni D'Onofrio e Paolo Castelluccio. Ad accoglierloil dirigenteregionale,DomenicoLazazzera,ed ilocaliSabatino Casulli e Raffaello Ripoli. Mantovano aveva partecipato due mesi fa a un incontro, nella sua figura istituzionale, tenutosi nella città di Francesco Lomonaco. «Dopo alcuni atti intimidatori avvenuti nel Metapontino -ha sottolineato il sindaco uscente Giordano- con alcuni “interventi chirurgici” lo Stato è corso ai ripari salvaguardando il territorio». Subito dopo è intervenuto Casulli,
componente della direzione provinciale Pdl, che ha portato il suo saluto. Infine Mantovano. «Dopo la riforma del Titolo V della Costituzione che ha dato pieni poteri alle Regioni -ha esordito l'esponente del Governo Berlusconi- molte deleghe sono decentrate, per cui molta importanza riveste anche il voto regionale di fine mese. Inoltre -ha continuato il sottosegretario- a due anni dalle Politiche, questo voto ha il senso del gradimento o meno nei confronti del governo Berlusconi. Si tratta di un voto a medio termine, riguarda tredici regioni e, pertanto, ha un certo peso politico». Il rappresentante del Viminale ha poi illustrato l'azione del governo nazionale di centrodestra: «In venti mesi -ha spiegatoabbiamo colpito la mafia e le altre organizzazioni su quello che fa loro più male, ossia il patrimonio accumulato
con le attività criminali. Sottrarre loro beni è stato un duro colpo per le organizzazioni malavitose. Abbiamo sequestrato sette miliardi e mezzo di euro. Noi togliamo alla mafia per dare alle forze di Polizia giudiziaria». Mantovano ha poi evidenziato come il governo abbia dovuto intervenire subito per fronteggiare le emergenze. «Ci siamo insediati nel 2008 -ha continuato- che Napoli era tra le montagne di rifiuti che ora non ci sono più. Poi c'è stato il terremoto de L’Aquila, dove ci siamo immediatamente adoperati per ricostruire e ripristinare la vivibilità, al contrario di tanti terremoti in passato. Cambiamo le sorti del governo regionale affinché -ha concluso- la collaborazione (con il governo nazionale,ndr) funzionimeglio sulterritorio». Pierantonio Lutrelli
Alfredo Mantovano
POLICORO - I carabinieri della Compagnia di Policoro, al termine di un mirato servizio di contrasto al consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, hanno denunciato apiede liberoun giovane 22enne di Montalbano Jonico trovato in possesso di 8 grammi di hashish suddivisi in dosi e, pertanto, detenuti a fini di spaccio. Durante lo stesso controllo sono stati segnalati alla Prefettura, quali assuntori, 3 giovani dello stesso centro, tutti di età tra i 21 ed i 22 anni. Le giovani età dei segnalati evidenziano ancora una volta la notevole diffusione del consumo di droghe nel mondo giovanile, motivo per il quale continuano i controlli.
Policoro Per due giorni alla settimana un volontario a disposizione per aiutare tutti
Attivo lo Sportello del cittadino Inaugurata la sede del nuovo servizio di Cittadinanzattiva e Acli POLICORO - Cosa accomuna Cittadinanzattiva e Acli (Associazione cattolica lavoratori italiani)? Servire il cittadino. Ecco che sabato scorso, presso la locale sede Acli di piazza Eracleaintitolata a un martire del nazismo, Padre “Massimiliano Kolbe”, è stato inaugurato lo “Sportello del cittadino”. Un consultorio dove chiunque può denunciare disservizi di ogni tipo: lentezze burocratiche, calvari sanitari, servizi pubblici inefficienti, arroganza bancaria ecc. Così, dopo il presidio ospedaliero del Tribunale del malato e quello di Nova Siri, Cittadinanzattivaaggiunge unulteriore tassello nella fascia jonica. Due giorni alla settimana, Giuseppe Di Matteo, socio Acli nelle vesti del procuratore del cittadino, sarà a disposizione dell'utenza dalle 17 alle 19 di ogni martedì e giovedì. «Da associazione cattolica quale siamo -osserva Giulio Sarli responsabile delle Acli di Policoro- non potevamo non accogliere questa richiesta da parte di Cittadinanzattiva, una tra le associazioni più presenti attivamente sul territorio, poiché la centralità del cittadino nella società civile è la nostra mission di attività sociale molto vicina ai bisogni delle persone, spesso indifese e impotenti di fronte al sopruso che ricevono da Istituzioni ed Enti. Oltretutto capita che la frenesia quotidiana distolga il cittadino da quelli che sono i suoi veri diritti, successivamente fatti passare per favori, ingiustamente, e noi vogliamo invertire questo trend per riequilibrare la società rendendola più equa e giusta eliminando quelle
Ferrara sulle Regionali «La città vuole il suo posto» I rappresentanti di Cittadinanzattiva e Acli
ingiustizie che si manifestano giornalmente e di cui sono piene le cronache giornalistiche. E in questo lavoro certosino di consulenza, assistenza e ascolto, abbiamo individuato in una delle nostre migliori intelligenze, il preside Di Matteo, la persona giusta per dare risposte rapide alle persone». Prima dell'inaugurazione si ètenuto un seminariodi presentazione di un progetto della Regione su: “Pendolarismo: valutazione civica e informazione al cittadino”, con volontari dell'associazione nelle tratte di trasporto su rotaia: NovaSiri-Taranto; Matera-Potenza; Matera- Bari. Mentre su gomma (pul-
lman): Policoro-Melfi; Policoro-Matera; Policoro-Potenza; Matera-Potenza in un'attività di“ispezione”sull’igiene delle carrozze e dei torpedoni; i tempi di percorrenza e la qualità generale dei trasporti. Il risultato del monitaggio, che inizierà a settembre, sarà diffuso con 10mila opuscoli gratuiti. Presenti Maria Antonietta Tarsia e Livia Silvestri per Cittadinanzattiva, oltre aGiuseppe Scaramuzza, vice presidente nazionale; Antonio Gaudioso e Annalisa Mandorinoper il nazionale. Per le Acli, invece, Domenico Corrado e Leonardo Braico. Gabriele Elia
POLICORO - Giuseppe Ferrara, consigliere comunale di Policoro eletto in maggioranza nelle fila del centrodestra nel 2008 per la civica “Casa dei moderati” in vista delle elezioni regionali di fine mese lancia un appello istituzionale ai vertici di partiti e coalizioni. Policoro assurge ormai a centro capofila di tutto il comprensorio jonico, e a questa tornata elettorale invito i rappresentanti istituzionali a dare indicazione di voto agli elettori di Policoro per i candidati iscritti nelle liste elettorali della mia città, affinchè questo centro continui ad avere una rappresentanza in consiglio regionale. Già in passato abbiamo pagato dazio come Comune più grande del comprensorio, nel senso che ricevevamo le attenzioni di parlamentari e politici vari solo in pre campagna elettorale, quando il bacino di voti (13mila circa) faceva gola a tutti, per poi essere “emarginati” successivamente. Fortunatamente, però, la nostra dinamicità ci ha portati a camminare con nostre gambe senza l'aiuto di nessuno; però, per una questione di principio, siccome ci sono candidati di Policoro in molte liste elettorali ufficiali, è giusto che i voti dei policoresi rimangano nella città jonica e non vadano altrove com'è capitano in altre tornate elettorali. Pertanto, mi auguro che questo mio appello sia raccolto da tutti i cittadini-elettori, e nello stesso tempo anche dai parlamentari lucani espressione della fascia jonica, che a Policoro hanno ottenuto un grande e consenso, di dare esplicita indicazione di voto solo per i candidati di Policoro. La mia non è una battaglia di campanile, ma di giustizia politica. Un invito agli elettori di centrosinistra a votare per i loro candidati di Policoro e a quelli di centrodestra di fare altrettanto.
Policoro Raggiunta quota 40, in piena zona play off
Il Borussia Pleiade torna a vincere POLICORO - Il Borussia Pleiade torna a vincere e raggiunge quota 40 punti in classifica, in piena zona play off e ad un passo dalla matematica salvezza. Dopo lo stop imposto dalla Fortis Murgia, domenica scorsa i ragazzi di mister Viola hanno ripreso il cammino in campionato, battendo per 2 a 1 un Avigliano ben impostato ein lottaper lasalvezza. E' stata una gara molto combattuta, con tante occasioni da entrambe le parti e il buon esordio per il Borussia, del ventiseienne brasiliano Viosney De Oliveira Lima, giocatore di grande esperienza, tra i protagonisti della partita. Infatti, proprio il neo giocatore biancorosso, è stato decisivo nella realizzazione dei due gol: al 7' il suo cross
ha lanciato Schettino verso la rete del momentaneo pareggio; al 27' è proprio il suo calcio di punizione ad aggirare la barriera e ad insaccarsiallespalle diunincolpevole Castaldo. Il Borussia agguanta, così, la vittoria e per l'Avigliano l'illusione del momentaneo vantaggio dura molto poco, un minuto soltanto, visto che al 6' è Fiorilload aprire le marcature, sfruttando una distrazione della difesa jonica. Con il successo di domenica il team policorese cancella così la delusione della sconfitta contro la Fortis, una gara dove i ragazzi di mister Viola non hanno certo sfigurato, mettendo un difficoltà la prima della classe e segnando un gol grazie a Frabetti. «Con questo gruppo non abbiamo paura
di nessuno e abbiamo buone possibilità di disputare i play off. -ha detto a fine gara Rocco Suriano, domenica in panchina insieme al dirigente D'Angoia per sostituire lo squalificato mister Viola- Lima ha fatto un buonissimo esordio, nonostante lo abbiamo dovuto spostare a centrocampo per emergenze tattiche legate ad alcune assenze importanti. Ma tutta la squadra ha giocato una buona partita, contro un avversario di spessore come l'Avigliano». Con questa vittoria il Borussia torna a raccogliere punti, conferma il quinto posto assoluto e, seppur di poco, tiene a distanza le dirette inseguitrici Viggiano e Atella Vulture. Domenica prossima il calendario prevede
Il Borussia Pleiade Policoro
la trasferta a Picerno, contro unasquadrain pienalottaperla salvezza. Sono quindici i punti che dividono le due compagini, ma il match non è assolutamente da sottovalutare: in diverse occasioni i rossoblu hanno saputo mettere in difficoltà le “grandi”
di questa stagione, centrando vittorie insperate, contro il Ricigliano e l'Angelo Cristofaro. Gli stessi jonici, nella gara di andata al “Rocco Perriello”, hanno dovuto incassareuna sconfittaper 2 a 1. Eleonora Cesareo
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Martedì 2 marzo 2010
36
Martedì 2 marzo 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Verso Sudafrica 2010 Domani l’amichevole con il Camerun Il tecnico degli azzurri: «Balotelli è ok ma rappresenta il futuro della Nazionale»
Lippi “apre” solo ad Amauri «Mercoledì diventerà italiano, poi sarà valutato come tutti gli altri giocatori» di PIERCARLO PRESUTTI FIRENZE – «Come stiamo? Diciamo che siamo deficienti?». Cento giorni primadel mondialee 10dopoi fischial festival di Sanremo, l’esordio di Marcello Lippi al raduno azzurro a Coverciano sembra ispirarsi vagamente all’italianorum del principe Emanuele Filiberto. Alla data fatidica che segna il conto alla rovescia verso il suo esame di maturità, infatti, il ct azzurro si riscopre impreparato nelle materie classiche («Ops - spiega subito arrossendo - ho tradotto male il verbo deficere, non siamo carenti: ci manca solo la salute»), ma si dichiara fiducioso sulle prospettive dell’Italia al mondiale. Che poi è l’importante. «Sì, e aggiunge rispondendo a un cronista - non dovete venirmi a dire che le nostre possibilità e il calore dei tifosi dipendono da quello che è successo al Festival. Tra l’altro lì ho fatto uno spot, a titolo assolutamente gratuito, all’Italia non a Pupo e al principe. Sono fiducioso perchèi contisi faranno a giugno e per quella data avremo recuperato i 7-8 giocatori che adesso stanno fuori per infortunio. Che so: Buffon, Grosso (domenica rientrava e ha giocato solo 10 minuti), Camoranesi, Iaquinta, Gilardino, Zambrotta e altri?». È fiducioso e vede il bicchiere mezzo pieno il ct («paradossalmente questi infortuni sono da considerare quasi positivi in prospettiva mondiali: perchè sono tutti in fase di recupero») che sfoggia lanuova tutarossa dellosponsor e approva il design della maglia «bella davvero». Eppure è costretto ad annunciare ufficialmente il no di Alessandro Nesta al ritorno in azzurro. «Il milanista - spiega - in maniera credo definitiva mi ha detto che non se la sente, nonostante io abbia cercato di spie-
gargli quanto sia importante per noi e quanto lui sia in credito con la nazionale essendosi infortunato nei tre mondiali incui hagiocato. Maproprio questo ritrovato equilibrio e stabilità fisica lo spingono a non volere rischiare. Le cose stanno così, dispiace a me e dispiace a tutti». Per la verità la chiusura di Nesta ha spinto e forse spingerà ancora a un lavorio diplomatico al quale partecipa anche il suocero del giocatore, il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi: mentre invece dell’altro grande ex azzurro Totti non si parla più, complice una situazione fisica complessiva insoddisfacente. Così quando dopo avere affrontato la questione Nesta gli chiedono del romanista, il ct risponde secco: «Che c’entra Totti?». E al momento di citare gli attaccanti che sonofuori per infortunio parla di Iaquinta,di Gilardino,diAmauri («da quando nei prossimi giorni sarà italiano sarà seguito con attenzione come gli altri») e anche di Toni e Giuseppe Rossi, mai del capitano romanista. Un’indicazione chiara. Come evidente è il segnale su Balotelli: «noi tutti speriamo che sia determinante mercoledì nella sfida dell’under 21 contro l’Ungheria. All’Inter il ragazzo sta facendo un percorso pilotato abilmente, concluda questo percorso e poi sarà utile per la nazionale maggiore. Io devo presentare una pre-lista di 30 elementi l’11 maggio: approfitto di questa amichevole mercoledì con il Camerun per provare atrovare quei quattro cinque giocatori che vadano a completare il gruppo di 17-18 già scelti. Sono fiducioso perchè questa squadra nei momenti giusti c’è sempre stata. Oh, che poi se stavolta non dovesse andare conclude con un sorriso malizioso - arrivederci e grazie...».
Il ct rivela «Ho ricevuto il no di Nesta Totti? E che c’entra?»
Zidane «Scuse a Materazzi? Mai, meglio morire»
Sopra: Cannavaro, Lippi e Abete con la nuova maglia azzurra Sotto: il ct dà indicazioni a Chiellini In alto: Gattuso e Quagliarella e una fase della seduta di ieri
Il ct sperimenta i tre marcatori e precisa: «I tecnici non possono chiedermi attenzione»
EUROPEI UNDER 21
Difesa a tre e stop ai mugugni dei club
Okaka-Balotelli colored e azzurri
FIRENZE – La sterzata di Lippi arriva a cento giorni dal Mondiale, con o senza Nesta. Dopo aver giocato una vita con quattro difensori, il commissario tecnico azzurro tira fuori dal suo cilindro l’esperimento di tre marcatori, segno evidente che qualcosa bisogna inventarsi per ritrovare le certezze smarrite dopo la caduta del muro (difensivo) di Berlino. «I tre dietro erano un’idea in caso di ritorno di Nesta, rimangono una possibilità anche senza di lui: siamo pronti a giocare in un modo o nell’altro», ha annunciato nel primo dei tre giorni di lavoro per il Camerun. Detto fatto, l’allenamento del pomeriggio a Coverciano è servito subito per provare Bonucci, Cannavaro e Chiellini. Tempo da perdere non ce n'è, come ha ricordato Lippi lamentando di non aver gradito
i mugugni di Leonardo. Il tec- suo modo, è un piccolo cambio nico milanista ha raccoman- di rotta. Tra la precedente gedato ai suoi nazionali di ri- stione e l’attuale, senza fare sparmiarsi. «Da novembre al sconti Lippi aveva però semMondiale ho solo questi tre pre tenuto conto degli affatigiorni per lavorare - la seccata camenti dei suoi titolari alle risposta del ct -: agli allenato- prese con troppe partite. Ora ri, a quello del Milan ma anche no, non si può più. Il tempo di Juve, Fiorentina e Roma, stringe. E Lippi deve correre dicoche nonpossonochieder- ai ripari per ricostruire la solimi attenzione. Cosa dovrei fa- dità difensiva. Provare. Sperire, schierare solo un tempo i giocatori impegnati in Juve-Fiorentina o Roma-Milan della prossima giornata? Mi sembra eccessivo chiederlo. Mi spiace se qualche giocatore sarà in campo 90’, e vedrete che succederà. Ma non posso lavorare per il Camerun in prospettiva del campionato...». Anche questo, a Il neoazzurro Sirigu al centro
mentare. Sfruttare ogni spiraglio possibile. La difesa a tre consente l’impiego di Maggio e Criscito come esterni di spintae copertura(lo stessosarebbe con Zambrotta e Grosso). L’allenamento del primo giorno a Coverciano, sia la parte tattica sia la partitella, ha per il resto mostrato che Lippi intende schierare De Rossi-Pirlo coppia centrale. E due centrocampistiattaccanti a supporto del centravanti, nel caso Cossu (nella posizione che dovrebbe essere di Camoranesi) e Di Natale, con Borriello al centro. È insomma un 3-42-1 inalternativa al44-2 variabile, nel quale la perfetta forma di Camoranesi e Marchisio sono condizioni imprescindibili.
ROMA – Pierluigi Casiraghi contro l’Ungheria darà fiducia alla coppia Balotelli-Okaka. Due colored per l’attacco azzurro. «E’ un caso – ammette l’attaccante della Roma attualmente in prestito al Fulham - che spero capiti ancora con altri ragazzi di colore che indossino la prestigiosa divisa azzurra». Okaka si è ambientato in Inghilterra, vive un buon momento di forma e mercoledì potrebbe essere il valore aggiunto di questa Nazionale che deve solo vincere per continuare a sperare di acciuffare il Galles. «Balotelli merita la chiamata di Lippi e sono convinto che se continuerà a fare così (chiaro riferimento al gol segnato da Super Mario ad Udine, ndr) andrà in Sudafrica. Adesso, però, dobbiamo concentrarci per questo scontro vitale, la classifica dice che dobbiamo per forza vincere e lo faremo».
MADRID – Quattro anni dopo quella maledetta finale persa con l’Italia, e quella brutta testata a Materazzi, a Zinedine Zidane brucia ancora, e tanto. Con il difensore dell’Inter, ancora oggi, una vera pace sembra impossibile. «Chiedergli scusa? Mai e poi mai, piuttosto morire!», ha tuonato in una intervista a El Pais l’ex-leader dei Bleus, oggi “ambasciatore” all’estero del Real Madrid. Tutta una pagina del quotidiano madrileno, sotto il titolo «Preferisco morire che chiedere perdono a un malvagio», per ricordare quel brutto episodio, e la ferita interna che ancora non sembra essersi cicatrizzata. Anche perchè, dopo la testata, venne espulso, la Francia perse i Mondiali e lui si sentì in parte responsabile. «Certo che me lo rimprovero, però se gli chiedessi scusa ammetterei che quello che ha fatto lui era normale. E per me non fu normale», dice Zizou, non citando mai il nome dell’avversario, come se anche questo gli costasse ancora. Secondo la sua versione, Materazzi poco prima della celebre zuccata aveva insultato sua madre. «Quella cosa non l’ho sopportata. Mia madre era ammalata. Era in ospedale. Era un brutto momento».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport
Prima Divisione Anche col Lanciano solite amnesie nei minuti finali
Potenza, si attende una svolta Difesa colabrodo, mancano 10 punti. Oggi lo stop di Berardi UN POTENZA DA MAL DI TESTA
In effetti, a giudicare dal risultato finale di Potenza-Lanciano, il mal di testa deve essere scoppiato un po’ a tutti i tifosi rossoblù. Questo signore, in Curva, ha pensato bene di prevenirlo e anzicchè usare la sciarpa per proteggere il collo dal freddo, ha trovato un altro modo per tornare a casa senza fastidi
Un boomerang pericolosissimo di Alfonso PECORARO Il monito lanciato da Galigani, a fine partita, ossia quello di restare tutti uniti e compatti, quello di remare tutti dalla stessa parte, di mantenere comunque la promessa fatta ai giocatori sul pagamento di una mensilità, ma anche quello di decidere d’ora in poi di non condizionare le scelte del tecnico sull’impiego degli under, è stato disatteso da Capuano. Eziolino se l’è presa con i giocatori, con gli under che per l’ennesima volta, per errori individuali, sono costati punti al Potenza. Li ha definiti bambocci, inidonei alla C1. In passato ha criticato pesantemente anche gli esperti. Ha lasciato intendere che, se non per esigenze societarie, pochi avrebbero giocato con lui. Al di là del fatto che, under o non under, il Potenza naviga dall’inizio del campionato nelle ultime posizioni, la società da questo momento in poi ha dirottato esclusivamente su Capuano responsabilità tecniche che fino a ieri poteva quantomeno dividere con altri (proprio per via dell’impiego imposto degli under). D’ora in poi Ezio ha avuto l’autorizzazione a disporre dell’organico come meglio crede. Attenzione, però, dovrà disporre di quegli stessi giocatori contro i quali ha inveito ritenendoli responsabili di diversi ko. Capuano oggi non può ambire a un miglioramento della rosa: fossimo stati in lui, domenica, dopo una partita persa per un episodio circoscritto (il rosso a Berardi) non avremmo certamente dirottato l’attenzione su chi è sceso in campo. Si sarebbe potuta analizzare una formula tattica (con una punta) con la quale il Potenza fa sempre peggio che con l’altra (con due). Si sarebbe magari potuto insistere sull’ennesima sostituzione di De Simone (su
17 partite da titolare la dodicesima uscita anticipata dal campo) con la quale i rossoblù hanno cambiato fisionomia alla squadra (senza produrre molto) ma, nelmomento topico(dal30’ della ripresa in poi), non hanno avuto protezione davanti a Taccola e si sono fatti infilare. In sala stampa i giornalisti non hanno insistito proprio per non esasperare i toni in un momento già triste per una sconfitta inopinata e che non voleva essere addossata a nessuno. Appunto, proprio per tenere fede all’invito fatto da Galigani di compattare l’ambiente e di cercare di salvare il salvabile con gli elementi a disposizione. Tecnico e giocatori, tutti perfettibili. Ed invece Capuano ha spiazzato tutti, nonostante un invito esplicito di Galigani (che lo ha chiamato in disparte prima di iniziare la conferenza) e, per il suo tramite, di Arcieri a tenere bassi i toni. Ordine disatteso e comportamento non gradito. Fossimo stati in Capuano non avremmo buttato veleno su calciatori che non molto più di un mese fa erano “i migliori d’Europa” o “il pezzo forte del mercato, dopo aver parcheggiato le macchine allo stadio”, perchè sono quelli che da oggi dovranno dargli una mano. Detto in italiano, da queste parti si dice “se non hai altro con tua moglie vai a letto” e se si vuole evitare di fare brutte figure la si considera anche la più bella donna della terra. Il gladiatore del celebre film, ad un cenno, faceva “scatenare l’inferno”, il prosieguo del campionato del Potenza, se si sfascia qualche componente, rischia di diventare un inferno, nel senso peggiore del termine, attraverso il rendimento di giocatori (bravissimi o asini) che da sempre hanno fatto le fortune e le sfortune di ogni allenatore. Anche il più bravo e il più idolatrato.
RIPRENDERE dopo una mazzata del genere non è facile. Il Potenza oggi sarà al Viviani, di nuovo in campo, per iniziare la regolare settimana di allenamenti. Domenica si va a Cosenza (senza lo squalificato Berardi), non proprio una gita di piacere. Un lungo lunedi’ è servito a rimuginare sugli schiaffi presi dal Lanciano nel finale di una partita che doveva finire diversamente. Col senno di poi, al netto dell’inferiorità numerica dell’ultimo quarto d’ora, lo 0-0 andava benone. MENO DIECI Ma la squadra di Capuano, contro gli abruzzesi, ha continuato ad infliggersi la solita letale auto-penalizzazione. Ancora due gol subiti a ridosso del novantesimo, un punto perso che porta in doppia cifra l’ammontare complessivo della fortuna dilapidata. Dieci punti buttati via a pochi giri di lancette dal triplice fischio. Sono sfuggite in extremis le vittorie con Taranto, Spal e Verona, cosi’ come i pareggi che sembravano cosa fatta a Reggio Emilia, Portogruaro e Ravenna. Sarebbe bastato salvarne la metà per poter immaginare ancora prospettive di salvezza diretta. Interpellati in sala stampa, Taccola e Berardi non hanno saputo dare spiegazioni al tremolio delle gambe che coglie i rossoblu quando c’è da portare a casa il risultato. Eppure l’esperienza, ad entrambi, non manca. L’espulsione del capitano è stata letale, perchè ha fatto saltare i già fragili equilibri rimasti sul campo. Se non avesse già esaurito i cambi, Capuano avrebbe probabilmente tolto una punta per tamponare la falla nel mezzo con Profeta. Ma il Potenza ha sfidato in dieci il Lanciano con un trequartista senza fiato (Catania) e due punte assai poco propense a rientrare. Non proprio l’atteggiamento ideale per affrontare un momento di emergenza. PEGGIOR DIFESA Nonostante le buone prestazioni, i quattro gol subiti negli ultimi 180’ confermano di gran lunga il non edificante primato della peggior difesa del girone. Quaranta reti al passivo in venticinque giornate sono l’anticamera della retrocessione. E’ dal 6 dicembre (0-0 al Viviani contro il Pescara) che la porta rossoblu non rimane inviolata. Già allora l’unico precedente risaliva alla tra-
Il Potenza schierato da Capuano contro il Lanciano (Mattiacci)
sferta di Cava, successo esterno prezioso come un diamante solitario. Sono anche i numeri, alla resa dei conti, che non fanno stare allegri. I numeri fin qui maturati scavano impietosamente la fossa al Potenza, che dalle belle prestazioni (tipo Verona) ha ricavato solo bei titoli di giornale da ritagliare e conservare. LA PROSPETTIVA Adesso non resta che rimettersi a lavorare con impegno triplicato rispetto a quello che nessuno mai finora ha osato contestare tanto al tecnico quanto ai giocatori. Soprattutto servono risultati, serve una vittoria e la prospettiva di essere “costretti” a centrarla al San Vito di Cosenza non può lasciare tranquillo nessuno. Perchè, in fin dei conti, come ha rimarcato lo stesso Capuano in conferenza stampa, “il calcio è fatto di numeri e quelli del Potenza sono sotto gli occhi di tutti”. I tre punti a De Simone e soci mancano ormai dal 20 dicembre (2-1 al Giulianova) e i consensi dal punto di vista del gioco lasciano il
tempo che trovano. Anche contro il Lanciano, infatti, si è avuta la sensazione di una squadra deputata al sacrificio, costretta dall’avversario a rintanarsi nella sua trequarti, poi anche propositiva in una fase (piuttosto breve - 15/20 minuti) della ripresa, nella quale però non può essere sottovalutata anche la solita circostanza tattica (c’erano in campo due punte e un trequartista). Adesso Capuano potrà disporre dell’undici preferito senza nessun condizionamento rispetto al numero di under da mettere in campo: dovrà necessariamente osare perchè a piccoli passi non arriverà da nessuna parte; dovrà anche rivedere qualcosa dal punto di vista tattico. Probabilmente la trasferta di Cosenza diventerà fondamentale per capire effettivamente se e in che modo può iniziare il “nuovo ciclo” del Potenza, quello che dovrà portarlo (si spera) alla salvezza. Pietro Scognamiglio
Seconda Il Melfi si dimostra un rullo compressore al Valerio
Che “salvezza” giocare in casa Col Manfredonia qualche decisione arbitrale favorevole Missione compiuta. Il Melfi batte il Manfredonia, già superato all'andata, incamerando tre punti molto importanti in chiave salvezza. Ora l'obiettivo dista solamente sette lunghezze. A quota 41 il pericolo è oggettivamente alle spalle. I gialloverdi si confermano formazione capace di esprimere il meglio tra le mura amiche. Su 34 punti ottenuti globalmente, il Melfi al " Valerio", ne ha conquistati ben 27. Inoltre in casa ha segnato la bellezza di 28 gol, solamente il Catanzaro con 30 reti ne ha segnati di più. In casa il Melfi possiede il secondo migliore attacco del torneo, il terzo in assoluto. Il cammino interno è da primi posti, quello esterno e da play - out. Si spiega così una classifica che non rispecchia complessivamente il valore di una squadra, questa costruita a gennaio, in grado tranquillamente di lottare per un posto al sole. Il distacco dalla quinta non è abissale, ma comunque difficile da colmare, anche se il Gela, compagine che occupa ora l'ultimo posto utile, dovrà far visita al Melfi. Prima però, bisognerà cercare di non perdere in casa dell'ultima della classe. Una sconfitta a Barcellona Pozzo di Gotto
Lo Iacono in azione contro il Manfredonia (foto Nino Valerio)
domenica prossima, non potrà essere giustificata in nessun modo, tantomeno dalle condizioni del campo. E' ormai assodato che questa squadra ha bisogno di un manto come il Valerio per poter dare il massimo, ma le capacità di adattamento devono obbligatoriamente essere patrimonio di una squadra che possa definirsi tale, se si vuole assumere una identità non mediocre. Nel frattempo però è giusto rimarcare i meriti emersi dal confronto con il Manfredonia. Una formazione quella
dauna che ha ben giocato, non si è mai arresa, anche in inferiorità numerica. Insomma un avversario difficile da superare, domato anche grazie, finalmente, a qualche episodio favorevole. L'espulsione di Nossa, in primis, una stupidità colossale del difensore dauno, che ha concesso una superiorità determinate ai fini del risultato finale. Poi anche il rigore è apparso generoso. Ci sta dopo tante recriminazioni e torti subiti dai gialloverdi. Una vittoria giunta al termine di una partita non giocata
ai livelli consoni, per questo ancor più da elogiare. Alcuni uomini chiave non si sono espressi al meglio, anche a causa di condizioni fisiche non perfette. Le risposte più convincenti sono giunte da gente come Pellecchia, giovane classe 88, autore di una partita impeccabile. Bravo nel farsi trovare pronto e determinato al momento giusto. Con questa voglia facile prevedere un finale di campionato da titolare per l'atleta campano. Lungimirante Rodolfi nel valutare il lavoro della settimana e scegliere in base alle condizioni di forma. Un allenatore attento deve saper fare questo, motivando e pungolando la truppa. Riteniamo che Mitra, inizialmente in panchina, in questa settimana che verrà, lotterà caparbiamente per ritrovare il posto al fianco di El kamch. Uno stimolo per tutto il gruppo, con l'intensità che aumenterà nel lavoro quotidiano. Come detto in precedenza, ora non bisognerà fermarsi. Vincere in casa dell' Igea vorrebbe significare preparare al meglio la partita con il Gela, una gara in cui si potrebbero aprire improvvisamente scenari al momento impensabili. Emilio Fidanzio
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 37
Martedì 2 marzo 2010
Martedì 2 marzo 2010
TOP 11
Non ci sono muscoli in mezzo al campo, solo estro e gol
Una squadra fantasiosa NON C’È MEDIANA e c’è emozione: quelli di mezzo si compassano, restano in trincea, fanno poco o nulla per tirarsi fuori dal grigiore di prove esclusivamente muscolari e tattiche, ma gli esterni cavalcano, affondano, segnano ed esaltano. Non c’è mediana, ma pura fantasia e nel gioco degli equilibri (necessari per rendere verosimile la top 11) davanti alla difesa ci va Federico Amenta. Entra nella ripresa infuocata di Potenza, risolve con una percussione sontuosa a pochi minuti dal termine. Per una volta non c’èmediana (o quasi),ma trequartied ispirazione, piedi vellutati e giocate da campione. Quattro fenomeni scelti tra una concorrenza mai così folta e sistemati a supporto di due punte toste, vere autentiche. È la top 11 più offensiva dell’anno (guidata chiaramente da Cappellacci per il superbo 3-0 rifilato alla Ternana) costretta perfino a “sacrificarsi” per non assumere sembianze surreali: tener fuori lo sguscianteNegro,furiosonella sfidatraPescinae Ternana, è un colpo al cuore e lasciare in naftalina il talento puro di Sansone (devastante a Potenza), i guizzi superbi di Nolè (suo il gol del momentaneo vantaggio del Rimini sulla Spal), la progressione di Locatelli (inarrestabile contro la Ternana), l’eleganza ela potenza di Paolo Rossi (decimo centro stagionale contro il Ravenna) e l’intelligenza sublime di Biancolino (semplicemente delizioso a Foggia) è un “salasso” doloroso per non restare vittime della follia. Non c’è mediana, ma più di sei posti of-
fensivi è praticamente impossibile ricavarli. Ed allora il premio va aquelli che tra tanta grazia hanno avuto il merito aggiuntivo di essere determinanti. Ecco perché per vie laterali tro-
La svolta Cavese nel segno di Stringara CAVA DE' TIRRENI. L'uomo della svolta ha un nome ed un cognome. Si chiama Paolo Stringara, ed è l'allenatore che ha trascinato la Cavese dalle sabbie mobili delle classifica fino ad un tranquillo undicesimo posto, con vista sui play-off. Se la zona retrocessione è lontana cinque lunghezze, quella promozione è distante sei punti. Pochi, almeno se il punto di vista è quello di una squadra che, nel girone di ritorno, è riuscita a fare meglio di tutti, anche della capolista Verona. Stringara è subentrato a tre giornate dalla fine del girone di andata. Cinque vittorie, quattropareggi ee duesconfitte ilsuo ruolino di marcia (media di 1,72 punti a partita, che sale a 2,125 se si tiene conto soltanto delle gare disputate dopo il giro di boa). Ha avuto il merito di mantenere gli equilibri difensivi (con 20 gol subiti la Cavese è la quarta miglior retroguardia del campionato) e di migliorare notevolmente quelli offensivi (12 reti all'attivo, contro le sette segnate nelle precedenti quattordici: media praticamente raddoppiata). Ma il segreto della magica Cavese non è tanto il modulo (che assicura copertura ed allo stesso tempo discreta partecipazione offensiva) e probabilmente neppure la fisicità (il richiamo di preparazione ha lasciato al 2009 una squadra che correva e consegnato al 2010 un gruppo che adesso vola). Il segreto della rinascita è uno ed uno soltanto: la felicità. Quella portata da
Stringara in un momento delicatissimo, forse il più duro dell'ultimo quinquennio: la Cavese era depressa (e ultima), vittima di diatribe dirigenziali e di confusione all'interno dell'organico. Il tecnico di Orbetello l'ha risollevata, stirando anche le più profonde rughe di rabbia (capitan Nocerino, ad esempio, era finito fuori dai ranghi ed è stato rispolverato in maniera sontuosa dopo l'addio di Farina; ed il gruppo, amareggiato per il ritardo nei pagamenti, è stato tenuto compatto con grande intelligenza), facendo chiarezza coi tifosi, vestendosi da parafulmine perché nel luogo sacro dello spogliatoio si respirasse armonia. E la conferma che la cura ha funzionato non sta soltanto nell'escalation avviata col blitz di Pescara l'11 gennaio scorso (2-1 con firme di Bernardo e Schetter), ma in numeri che rendono l'idea di una squadra felice, priva di musi lunghi, di calciatori scontenti. Stringara ha spremuto la Cavese ed in 11 giornate ha utilizzato ben 27 pedine, mettendo alla prova un po' tutti. Il caso più rappresentativo è quello di Vittorio Bernardo, che con Maurizi non aveva legato salvo poi riscoprirsi goleador nella fiducia del tecnico toscano. Un po' come l'argentino Turienzo. E ancora Wilson Cruz, D'Orsi (un '91) e tanti altri diventati protagonisti. Perché nessuno tiri giù il muso, perché la Cavese sia tutta, ma proprio tutta felice.
vano spazio Felci e Toledo, le ali feroci del Ravenna, gli uomini della doppia rimonta a Reggio Emilia, quelli che –nella giornata storta del bomber Piovaccari – consentono ai romagnoli
di restare a galla, di non perdere contatto dalle grandi ed ulteriore terreno dalla zona play-off. E per lo stesso motivo i prescelti per la zona centrale della trequarti sono Capparella e Danti, il vecchio ed il giovane, l’estro intramontabile e la fantasia che avanza: il primo si carica il Pescina sulle spalle, accende e velocizza la manovra, manda in tilt la Ternana di Domenicali e l’affonda con un inserimento da centravanti puro; il secondo – pupillo di Toscano fin dalla serie D – restituisce gloria al Cosenza e lancia i lupi in piena zona play-off, prima pareggiando i conti allo Zaccheria poi chiudendoli allo scadere con una fiondata da metà campo approfittando della porta rossonera sguarnita. Lo stesso criterio meritocratico muove le scelte per la prima linea: Bettini si riscopre il “cobra” dei tempi d’oro e resuscita il Pescina dalle pene dell’inferno; Altinier dimostra di pensare poco alla classifica capocannonieri e con un altruismo eroico offre a Marchi il pallone d’oro, che permette al Portogruaro d’espugnare l’Adriatico e diventare la seconda forza del campionato. In difesa Cipriani (primo gol stagionale), Molinari (gigantesco su Tozzi Borsoi) e Cabeccia (a bersaglio a Rimini per allungare la striscia positiva della Spal, che non perde dalla prima di ritorno). Tra i pali il superlativo Bremec che permette al Taranto di guadare i play-off e consente a Dellisanti di chiudere la sua quinta partita senza subire gol Filippo Zenna
Il personaggio della settimana: Bettini
Il Cobra è tornato e il Pescina torna a sperare AVEZZANO. Il “Cobra” è tornato a mordere. L'ultima vittima è la Ternana, una delle sue preferite. Già all'andata, Dario Bettini aveva fatto gol agli umbri, spianando la strada ai suoi verso un successo pesante. E' stata l'ultima vittoria esterna della Valle del Giovenco, che domenica è tornata a vincere in casa. Il primo successo del girone di ritorno è stato propiziato dalla sua terza prodezza stagionale, tutte firmate con lo stesso allenatore, Roberto Cappellacci. Statistica curiosa, considerato che dall'inizio dell'anno la Valle ha alternato in panchina Perrone, Cappellacci, Bonetti e, da due partite, di nuovo Cappellacci. “Un particolare che significa poco, perché con Perrone ho segnato nella passata stagione mentre con Bonetti sono stato sfortunato, avendo colpito due pali e sbagliato un rigore” il pensiero di Bettini, felice per una vittoria che rilancia il Giovenco dopo un periodo difficile. “I tre punti ci servivano come il pane, non solo per la classifica ma anche per il morale” aggiunge il “Cobra”, che con i suoi gol ha trascinato in Prima Divisione un club che aveva progetti importanti anche per questa stagione. “Gli obiettivi erano certamente altri, ma nonostante le attese conservare la categoria rappresenterebbe un grande successo”. Già, le attese: nessuno riesce a capire cosa ci fa la Valle del Giovenco nei playout con quella rosa grandi firme… “Le colpe sono di tutti” rivela Bettini, “a partire dai noi calciatori, passando per la società e per gli allenatori. Gestire una rosa di trenta calciatori è difficile per tutti. Dopo il mercato di gennaio, si è scelto di puntare su un gruppo che ora è concentrato sull'obiettivo”. Bettini sottolinea
Bettini in azione contro il Portogruaro
l'importanza di calciatori con un passato in A come Birindelli, Cesar e Choutos: “Sono i primi professionisti che aiutano i compagni e dai quali c'è tanto da imparare. Tutti, società e squadra, siamo sempre stati abituati a vincere, ma adesso l'unico traguardo possibile è quello di conservare la Prima Divisione”. Categoria che Bettini ha scoperto a 34 anni, con qualche inevitabile rimpianto: “Riesco ancora a fare la differenza, per cui è scontato che qualche rammarico c'è per esserci arrivato così tardi. Se avessi raggiunto l'equilibrio attuale quando avevo vent'anni, forse adesso sarei anche più in alto” spiega Bettini, il classico attaccante da doppia cifra al di là del-
la categoria: 74 gol in D, 64 nella vecchia C2, giocando nella sua Emilia Romagna e in altre piazze del centro Italia senza dimenticare il proficuo biennio di Legnano, società alla quale la Valle lo ha strappato tre anni fa. “Con il Giovenco c'è un rapporto che va oltre il calcio” dice il “Cobra”, trasferitosi ad Avezzano con la moglie Gabriella (nativa di Tursi, provincia di Matera) ed i figli. “Spero di chiudere qui la mia carriera, per poi passare dietro la scrivania. Sono in un club che ha un grande progetto” chiosa Bettini. Un progetto che passa per la salvezza, una salvezza che passa per i gol del “Cobra”. Marco Santopaolo
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
38 Sport
TOP 11
Eccetto il Manfredonia, prendono punti tutte le altre del Tacco d’Italia
Puglia, un marchio doc Il difensore Vignati avvia la rimonta del Melfi, ma il migliore è Fiore POLLICE IN ALTO per la terra di Puglia. Peccato per il Manfredonia che le prende dal Melfi e non garantisce il poker regionale. Ma tant'è: può bastare il tris. Tre carte piazzate sul tavolo per rimettersi in gioco. Il Noicattaro è alla sua terza vitottoria consecutiva ed ha allontanato (forse in modo definitivo) il Vico Equense. Zotti è l'ispirato trequartista, Sassarini l'esterno di fascia che sa far male quando spinge. Insomma, questo Noicattaro può ancora ambire alla salvezza diretta: meno quattro dall'Aversa, perché no! Si rimette il gioco anche il Barletta per la griglia play-off. La squadra di Sciannimanico piazza la carta più importante del tris pugliese: batte a domicilio niente meno che l'isola Liri, una delle squadre più in forma degli ultimi tempi. Vittoria in rimonta, grazie all'opportunismo dell'inatteso Muwana. Più in gioco che mai invece il Brindisi di Silva. Fiore e soci piegano il Gela e intravedono la zona play-off: obiettivo ad un punto, meglio tardi che mai. Chi invece ha poco da temere, in tema di approdo agli spareggi, è il Siracusa. Ennesima vittoria casalinga sul fanalino di coda Igea ma quanta fatica: benedetta sia la conclusione di Lewandowsky che dà il la alla rimonta completata da Dal Rio. Mantiene il pronostico il Catanzaro che liquida in casa la Vibonese (en plein rispettato in casa) senza curarsi della giornata
di grazia dell'estremo difensore avversario: grandi interventi a protezione dei pali, il portiere ha reso meno amaro il pomeriggio dei suoi impegnadosi al massimo per limitare il passivo.
Dinanzi a Mengoni linea a tre in difesa. Trinchera del Brindisi si conferma leader del reparto anche al cospetto del pericoloso tridente del Gela; l'esperto difensore dà disposizioni al più giovane Vignati del
Melfi, tra l'altro anche in gol nel tre a uno in rimonta a spese del Manfredonia. Il terzetto è completato da Sassarini del Noicattaro. L'esterno sinistro si conferma pendolare inesauribile, decisivo quando conquista il rigore (trasformato da Zotti) alla mezz'ora del primo tempo. Proprio Zotti risulta il trequartista ideale di giornata: ispirato e decisivo, proprio come ai bei tempi. Alle spalle del suo talento lavora poi un quartetto niente male. Per le vie centrali passa tutto dal tandem Muwana-Corapi. Il primo risulta determinante nella rimonta sul difficile campo dell'Isola Liri: opprtunista d'eccezione su calco d'angolo; il secondo è il vero padrone del centrocampo del Catanzaro: tanta qualità al servizio della squadra e rete numero tre in campionato che apre le danze con la Vibonese. Davvero l'uomo in più della capolista. Fiore a destra (sesto centro in campionato) e Pellecchia del Melfi sono invece gli esterni che fanno la differenza. Zotti sulla trequarti; quanto basta per garantire al tandem d'attacco idee brillanti in verticale. Qui c'è una new entry da non sottovalutare: Martone torna al gol dopo quattro mesi e concede un po' di sollievo alla Scafatese, chissà che non sia giunto il suo momento. Al suo fianco c'è il solito Mosciaro che, invece, non perde il vizio: rete numero dodici per lui. Andrea Buonaiuto
Il personaggio della settimana
Noicattaro punta sull’idolo Zotti NOICATTARO. Un binomio idissolubile. Sei anni vissuti insieme con l'auspicio di continuare l'avventura. Zotti e il Noicattaro, ancora una volta insieme per raggiungere l'obiettivo: la salvezza. E chi poteva immaginarselo fino a qualche settimana fa. Qualcosina l'aveva puntata invece Pietro Zotti, professione trequartista, attitudine al gol ma anche all'ultimo passaggio: “Fino a tre, quattro settimane fa tutti ci davano per spacciati - afferma - Ora si può parlare invece di un Noicattaro in corsa. Noi non ne facciamo una fissazione, continuiamo per la nostra strada e vediamo dove riusciamo ad arrivare”. Sembrava spacciata, poi tre vittorie di fila che hanno ri-
messo in corsa la squadra di Trillini: vittorie con Manfredonia, Vibonese e Vico Equense. Un trittico perfetto: “Stiamo attraversando un buon momento ma già domenica prossima ci attende un impegno arduo: affrontiamo la Juve Stabia fuori casa, una sfida difficile ma non impossibile. Noi cercheremo di ripetere le ultime prestazioni. Occorre cattiveria agonistica e massima concentrazione”. Con il Vico Equense, domenica, ha raggiunto quota cinque reti in campionato. È lui il capocannonieredella squadra:“Nonè chesia un mio pallino sinceramente, non me lo aspettavo di essere capocannoniere della squadra anche se in passato ho segnato molti gol”. Ed è
proprio vero, Pietro Zotti spesso e volentieri in doppia cifra nei primi anni della sua carriera. Il trequartista ha esordito a 17 anni nell'Ostuni dopa un'esperienza nelle giovanili del Bari. Oltre 60 gol in quattro anni d'Eccellenza distribuiti nelle piazze di Ostuni, Conversano e della stessa Noicattaro. Qui ottiene la prima promozione in serie D e nell'anno seguente, dopo un brevissima apparizione nel Rutigliano, conclude la stagione a quota 16 gol. Ancora serie D a Potenza con cui spicca il salto tra i professionisti (9 reti in C2 nel 2005), poi il break di un anno tra Brindisi e Pagani prima del ritorno nelle sua terra promessa. “Il 2006/2007, quello del mio ritorno
La squadra della settimana
Sanderra via, a Cassino di nuovo Pellegrino CASSINO. Scusate, abbiamo sbagliato. E il Cassino all'indomani del pareggio di Scafati manda via i fratelli Sanderra e richiama Maurizio Pellegrino. Cacciato a furor di popolo un mese fa. I fratelli Murolo fanno pubblica ammenda, nonostante le tante contraddizioni che hanno segnato il cammino dei laziali. La prima: una rosa costruita in grave ritardo, dopo la querelle con le istituzioni dell'estate scorsa. La seconda: un mercato studiato con Pellegrino quando il tecnico non aveva più la fiducia del club. La terza: l'esonero dello stesso trainer siciliano, e la chiamata di una coppia di allenatori durata appena tre giornate. Il tempo di una sconfitta (a Melfi) di una vittoria (con l'Aversa) e di un pareggio (in casa della Scafatese). Quattro punti in tre gare: la svolta non c'è stata, anche se domenica era quasi fatta ed il gol del pari è stato subito a pochi minuti dal triplice fischio. Sette punti dalla zona play-offsonotanti,ma l'ultimotrenodeveancora passare: è il Gela, il prossimo avversario, che al “Salveti”dovrà difendere la quinta posizione dagli assalti delle inseguitrici, Cassino compreso. La società ha scelto di arrivare all'ultima spiaggia con Pellegrino e di esonerare Sanderra, “al termine”si legge in una nota, “di una attenta, dolorosa ma ponderata riflessione”. E' probabile che la squadra non abbia legato con il nuovo allenatore, e che abbia
chiesto (più o meno espressamente) di tornare a lavorare con il suo predecessore. Pellegrino, dopo un discreto inizio di stagione, ha perso colpi fra la fine del girone di andata e l'inizio del girone di ritorno. Undici giornate in cui il Cassino ha raccolto la miseria di dieci punti, staccandosi dal gruppone play-off. Nello stesso periodo, a penalizzare lo staff tecnico i continui movimenti di mercato che hanno reso impossibile lavorare con gli stessi uomini in un momento topico del campionato. Forse per rimediare è troppo tardi: di certo, se il Cassino non andrà ai play-off non sarà a causa dei punti lasciati per strada con Sanderra, e forse nemmeno per quelli persi con Pellegrino. A pesare sulla discontinuità di rendimento sono state, evidentemente, alcune scelte avventate della società, che pure ha investito molto per cercare di centrare quei play-off clamorosamente sfumati già nella passata stagione. Anche in quella circostanza, cambiare allenatore non fu la mossa giusta, perché con Patania al timone un Cassino adeguatamente rinforzato a gennaio scivolò dal terzo al sesto posto. Errori che non sembrano aver insegnato molto alla dirigenza, che per quest'anno ha scelto di perseverare. Senza nulla togliere a Sanderra né a Pellegrino, perché nel calcio non sempre la colpa è dell'allenatore. Marco Santopaolo
al Noicattaro, è in assoluto l'anno migliore della mia carriera. Vincemmo il campionato di serie D con due gol miei all'ultima giornata”. Storie di un trequartista in cerca di una collocazione stabile nei vari sistemi adottati dai tecnici. Per lui conta poco il modulo o la sua posizione in campo, si limita a far cantare il suo estro: “Nasco come trequartista, ma in passato ho ricoperto anche il ruolo d'esterno. Purtroppo, sono maturato nel momento in cui gli interpreti di questo ruolo non erano visti di buon occhio. Io mi sono sempre adattato. Ora sono tre partite che sto giocando dietro le punte e le cose vanno bene. Speriamo di continuare su questa strada”.
Piero Zotti
IL POSTICIPO: CISCO-JUVE STABIA 2-0
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 39
Martedì 2 marzo 2010
Martedì 2 marzo 2010
Il punto del girone H Il Casarano con i tre punti nel recupero balza al quarto posto
In coda l’Ostuni compie passi da gigante AL Neapolis non basta il pari, il secondo casalingo, per rimanere in testa alla classifica. Il Pianura lo scavalca e si riproponeper ilpassaggioalla categoria superiore. Si risveglia il Sant'Antonio Abate, ma forse è troppo tardi per ritornare in vetta alla graduatoria. Casarano, quattro punti in quattro giorni ed è terzo posto. In coda alla classifica, sempre più giù l'Ischia, più tranquillo l'Ostuni. Questi,in estremasintesi,i fatti salienti della ventisettesima giornata, ottava di ritorno, del girone H della serie D che ha fatto registrare quattro vittorie, una in trasferta e cinque pareggi. I gol, per la terza volta in questa stagione, sono stati soltanto 14 (record negativo eguagliato), di
cui 9 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 5 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 243 partite sinora disputate, le vittorie sono state 175 (79 in trasferta, pari al 45,14%). Nell'ottava d'andata le vittorie furono sei (3 fuori casa)eigol 21.Ilrisultatopiù ricorrente è l'1 a 0, verificatosi 52 volte (21.40%). Seguono il 2 a 1 (45 volte, 18.50%) e l'1 a 1 (36 volte, 14.81%). Matera, Pianura e Sant'Antonio Abate si sono aggiudicate entrambe le sfide, rispettivamente, contro Fasano, Francavilla Fontana e Pisticci. Il Pianura, per la prima volta, si attesta in solitudine in vetta alla classifica, ma il Neapolis, che ha differenza dell'attuale capolista ha già riposato, è soltanto a due lun-
ghezze. In terza posizione si sta facendo largo il Casarano. I salentini, che il mercoledì precedente avevano recuperato il match contro il Sant'Antonio Abate, sono imbattuti da nove giornate (5 vittorie e 4 pareggi). Ancor meglio dei leccesi ha fatto il Pomigliano al suo decimo risultato utile consecutivo (7 vittorie e 3 pareggi). Il Pomigliano, prima di questo exploit, era tredicesimo in classifica. Il Benevento, fuori casa, dopo tre sconfitte consecutive, ha conquistato un incoraggiante pareggio per restare in zona playoff. Nella parte bassa della graduatoria, l'Ostuni, vittorioso a Ischia, ha fatto un buon passo in avanti, mentre arranca il Bitonto che negli ultimi otto turni ha conquistato soltanto
tre pareggi. Inforte difficoltà il Francavilla Fontana che nelle ultime cinque giornate ha racimolato soltanto due punti e l'Ischia che ha rimediato l'ottava sconfitta casalinga. Tra le tre di Basilicata, il Matera ha conquistato il quinto risultato utile di seguito (3 vittorie e 2 pareggi) e ha conservato il nono posto. I materani, per la prima volta, da quando è iniziato il ritorno, sono usciti dal campo senza subire gol. Il Francavilla si è dovuto accontentare della divisione della posta contro una Turris in ripresa. Dopo tre pareggi esterni di seguito, il Pisticci si è fermato a Sant'Antonio Abate ed è restato in zona retrocessione diretta. Adolfo Sarra
La semifinale di domani col Boville sarà trasmessa in differita alle 21,15
Matera, un febbraio d’oro Quinto risultato utile di fila, il quarto targato Rizzo con dieci punti Un febbraio tutto rose e fiori. Vietati i trionfalismi, ma anche i tentatividi sminuire una svolta importante del Matera. Record stagionale i 5 turni positivi, e i 10 punti in 4 gare di Rizzo sono medicina per sanare qualsiasi crisi. SERIE SI’-Il 31 gennnaio il Pomigliano usciva indenne dal “XXI settembre-Franco Salerno” ma il pareggio non era un risultato positivo perchè nelle precedenti quattro gare erano arrivati solo tre pareggi, due tra le mura amiche, e due sconfitte. Cambio in panchina da Giusto a Roberto Rizzo con il derby a Pisticci alle porte. Inizia il febbraio dei sorrisi. Ma guai a parlare di squadre in disarmo affrontate. In questo girone si cambiano gli equilibri almneno quattro volte, ma da gennaio in poi le squadre di coda diventano più prolifiche, in termini di punti, di quelle di testa. Inoltre, la prima della classe può perderecontro qualsiasialtrasquadra. E i casi non mancano. Ma andiamo con ordine. Esordio di Rizzo al Michetti. La squadragialloblein saluteconotto punti in quattro gare. Senza Albano il Matera domina e vince a Pisticci aprendo la crisi di Arleo e compagni che invece dal derby avrebbero voluto un rilancio definitivo. In casa il Matera non ha mai convinto e vinto solo una volta con l’Angri (Ischia non fa testo) e i biancazzuro battono un Francavilla in crescita capace di ri-
L’era Dimitri ora ha bisogno di supporto
Gennaro D’Angelo ed a destra Mohammed Alassani
filare quattro reti al Forza e Coraggio appena un turno prima. Dopo il Pisticci anche il Francavilla va in crisi e c’è l’esonero di Francioso, il ritorno di De Rosa e poi l’ingaggio domenicale di Ruisi prima del match col Pianura dove meritava il pari. Altro che squadre in disarmo. A Benevento il Matera ha sfiorato la vittoria in casa dell’allora terza in classifica, non rischiando nulla con una condotta di gara impeccabile e il Forza e Coraggio ha sfiorato la vittoria a sua volta a Bacoli con Tortora ancora raggiunto nella ripresa. Squadra in salute i gialloros-
si. Infine il Fasano, reduce da una vittoria a Caserta e tre pareggi interni (1-1 con Pomigliano, Francavilla e Angri) non certo da squadra materasso, perchè Geretto fa giocare le sue squadre e la conferma c’è stata a Matera. PIEDI PER TERRA- Giusto non esaltarsi perchè, come tutte le cose scontate di questo modo, quando le fai è tutto normale ma se ci sono intoppi allora è notte. In Matera ha fermato due emorragie. La prima relativa alla competenza calcistica e la seconda relativa ai problemi di classifica. Tutto ècominciato conuna di-
fesa più attenta, ma il lavoro è in corso per quanto riguarda il gioco. L’identità tattica c’è e un centrocampo così non c’era maistato. Chiaramentesipuò e si deve migliorare in avanti, ma non considerare come una grande sterzata la serie di risultati ottenuta da Rizzo non è l’esatta fotografia del momento. ALBANO C’E’ - Certo, un febbraio di soli sorrisi ma propedeutico ad una storica semifinale di Coppa Italia a cui il Matera arriva con il morale alto e un Diego Albano rigenerato dal ritorno al gol che gli mancava dalla doppietta rifilata al
Casarano in casa più di un mese fa. C’è da recuperare Logrieco e sostituire lo squalificato Mazzoleni e c’è da valutare le condizioni di Savino, Branda e Conte che ieri si sono allenati in maniera differenziata dal resto del gruppo che ha effettuato lavoro di scarico. COPPA IN DIFFERITASemifinali in programma domani alle ore 14.30 (ritorno il 17 marzo) Pordenone–Voghera e Matera-Boville Ernica. Quest'ultima sarà trasmessa in differita su RaiSportPiù sempre mercoledì alle ore 21.15. Renato Carpentieri
L’era Dimitri cominciata il 19 gennaio 2010, inizio del girone di ritorno con una sconfitta a Torre del Greco ha portato la svolta che tutto l’ambiente si aspettava. La lacuna di competenza calcistica è stata colmata e i frutti stanno arrivando. Serviva tempo per entrare nei problemi e risolverli, ma è peccaminoso (e anche ingenuo) sbilanciarsi nel giudicare (come è stato fatto) quella che è stata la vera svolta. Perchè è arrivato a Matera un uomo di calcio. E non è poco. Non è la classica sviolinata, ma solo la costatazione che pur a mercato chiuso la musica è cambiata. E quest’anno in Matera sarebbe andato giù in caso di coinvolgimento nei play out. Quindi, plauso alla società per questa mossa. Inoltre, recuperando Savino e Di Fausto si può parlare anche di play off. La svolta in positivo dei vari Bartoli, Mazzoleni e Logrieco sono solo i primi frutti dell’era Dimitri che può dare ancoradi più solo con l’aiuto di chi ama il Matera più di tutto: i tifosi. r.carpentieri@luedi.it
Molti problemi fisici e mentali e qualche delusione arriva pure da giocatori dal nome altisonante
Pisticci, la rifondazione produce colpi a vuoto Ha resistito solo un tempo e poi ha ceduto nettamente all'avversario.Il Pisticci sceso in campo a Sant'Antonio Abate conferma il suo momento di crisi e soprattutto le difficoltà a calarsi nella parte di una squadra che dovrebbe lottare con il coltello fra i denti, contro ogni avversario e su ogni campo, nel tentativo di raggiungere la salvezza. Le cronache parlanodi unPisticci assente,se sifa eccezione per due occasioni fallite nel primotempo. Nellaripresa, invece, buio pesto. Anche il tecnico Arleo conferma che la sua squadra è rimasta negli spogliatoi. Adesso si tratta di capire il perché. Cosa sta accadendo ad un gruppo che, dopo il massiccio restyling di metà stagione, sembrava essere ripartito con il piglio giusto e soprattutto capace di reggere un ritmo accettabile, per risultati, in chiave salvezza? Sembra che, ad un certo punto,
questa squadra si sia smarrita, perdendo personalità e stimoli. Eppure i nove punti conquistati in sei partite lasciavano ben sperare. In quella striscia di risultati i gialloble avevano steccato la gara casalinga con il Matera e preso solo un pareggio sul campo di Bacoli decimato, ma erano riusciti a vincere gli scontri diretti conFrancavillaFontana eFasanoed a non perdere le difficili sfide esterne di Benevento ed Angri. Poi, però, sono arrivate altre due sconfitte, con il Pianura in casa e domenica a Sant'Antonio Abate (la prima battuta d'arresto esterna dopo tre pareggi ottenutilontano dalMichetti). Ilproblema è che il Pisticci fatica a reggere fisicamente e mentalmente per novanta minuti. Non riesce a mettere in campo la giusta dose di combattività. Ha difficoltà ad andare in rete. In tal senso alle doti di lottatore di Lupacchio non corrisponde la capacità di
metterla dentro. Ma i limiti di un uomo solo non bastano per spiegare questo passaggio a vuoto. Altri giocatori arrivati con un curriculum da categoria superiore e con i gradi di salvatori della patria hanno deluso. Su tutti Parente, ex giocatore professionista, voluto da Arleo, ma spedito per la seconda domenica consecutiva in tribuna dal tecnico. Pare che il rapporto fra i due sia irrimediabilmente incrinato, con l'allenatore che ha lasciato ben intendere come al giocatore manchino gli stimoli che servono in questa situazione. L'unico acquisto in grado di fare la differenza è stato D'Aniello, che ha garantito in breve tempo gol e assist. Ma il fantasista campano si è fatto squalificare per due turni e la sua assenza è pensatissima. Valido il contributo di Cazzarò, ma la forma è quella che è e da solo non è pedina in grado di cantare e portare la croce. L'esperienza
in difesa è arrivata con Malafronte, che qualche buona gara l'ha fatta, ma non è bastato ad impedire al Pisticci di continuare a prendere quei gol evitabili (a volte regalati) che ne avevano caratterizzato anche la prima parte della stagione pisticcese (quando in panchina c'era Valente e l'organico era sulla carta meno forte dell'attuale). E poi c'è la dimensione degli under. Ne sono arrivati di nuovi, ma onestamente il loro contributo alla causa continua ad essere minimo, proprio come nella prima metà di campionato, quando gli under erano altri. Chiediamocelo francamente: quale degli under in dotazione al Pisticci ha mostrato doti talmente valide da poter aspirare a rimanere in questa categoria quando non sarà più under? Per edulcorare la risposta, diciamo che la lista non è tanto lunga. E poi c'èsicuramente un problema
Pasquale Arleo
di ordine tattico, perché la fisionomia edil giocodel Pisticcisono didifficile inquadratura. Dopo il cambio in panchina si attendeva un contributo diverso anchein questa direzione.Aspettative di tutti, dopo la rifondazione,deluse. Roberto D’Alessandro
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
40 Sport
D Di Vincenzo: «E’ un punto guadagnato. Siamo scesi in campo poco convinti »
Francavilla, bella rimonta La gara con la Turris si era messa male dopo il doppio svantaggio FRANCAVILLA – Un pareggio acciuffato grazie alla prodezza del suo bomber Genny Del Prete. In sintesi è questo che si può dire sulla gara disputata dal Francavilla con la Turris. Con il punteggio di 2-2 la gara è scivolata fino al triplice fischio finale, senza regalare nei secondi quarantacinque minuti di gioco, altre emozioni. Un match che ha visto partire forte la formazione di mister Mandragola, in vantaggio dopo soli otto minuti con il capocannoniere del campionato Russo, e al raddoppio al 16’pt con Vivona, dopo una indecisione difensiva francavillese. Un avvio davvero sprint quello dei campani che sono stati a bravi a capitalizzare al massimo le occasioni avute. «Il pareggio contro la Turris per come si era messa la gara – dice il portiere Giovanni Di Vincenzo – è sicuramente un punto guadagnato. Però in superiorità numerica, nel secondo tempo potevamo fare di più. Per come si era messa la partita era difficile recuperare le due reti». Francavilla che sotto di due goal già al 16’ del primo tempo, ha dovuto recuperare il doppio svantaggio, grazie alla doppietta del suo capitano Del
Il portiere Di Vincenzo
Prete. Ma poi nel secondo tempo, nonostante la superiorità numerica, vista l’espulsione di un giocatore corallino al 33’pt in occasione del rigore, i sinnici non hanno saputo approfittarne. «La Turris è stata brava – dice il portie-
re sinnico – a scendere in campo determinata e ad imporre il proprio gioco. E noi, come ci capita spesso nelle ultime gare, siamo scesi in campo poco convinti nel primo tempo, concedendo troppi spazi all’avversario». Sinnici che hanno concesso troppo all’avversario, subendo molto il gioco, specie sulle fasce laterali, con i terzini spesso in difficoltà. «Peccato, potevamo sfruttare meglio la superiorità numerica nel secondo tempo, invece non siamo riusciti a creare molti grattacapi alla loro difesa. Alla fine, credo che la stanchezza ha prevalso, visto anche il caldo che c’era, e con la squadra che nei minuti finali ha rallentato un po’ la presa. Adesso – conclude l’estremo difensore rossoblu –bisogna riprendere subito le energie necessarie in settimana, e poi affrontare il prossimo impegno con molta più lucidità e grinta agonistica». Francavilla che domenica prossima sarà atteso dalla difficile trasferta in casa della Virtus Casarano. Un match alla quale bisogna prestare molta attenzione, per evitare di subire un’altra sconfitta. Claudio Sole
Eccellenza Il Valdiano stecca contro il Ferrandina Promozione Moliterno-Pietragalla si gioca domani
L’Angelo Cristofaro resta Il discorso play off sembra alle calcagna della Fortis irrimediabilmente chiuso FORTIS MURGIA ed Angelo Cristofaro Oppido, a voi il duello per la conquista dello scettro d'Eccellenza. E' scontro a due per il primato nel massimo torneo regionale nostrano. La ventiquattresima giornata ha fatto registrare anche la rinascita del Ricigliano, che potrebbe inserirsi nella bagarre-promozione. Fino al termine della stagione lo spettacolo al vertice è più che assicurato. Ha tirato parzialmente i remi in barca, invece, il Ruggiero Valdiano, sprofondato in quarta posizione e distante sei lunghezze dalla leadership della classifica. Partiamo dalle tre protagoniste della giornata calcistica. L'attuale capolista Fortis Murgia ha “giocato” a poker con il Picerno, sommerso sotto una valanga di quattro marcature dal bomber Margiotta, da Cannillo (doppietta) ed Andriotti. L'Angelo Cristofaro ha dimostrato di non soffrire più di mal di trasferta. La band di Manniello ha conquistato sette punti nelle ultime tre gare esterne. Grieco e Santagata hanno interrotto l'imbattibilità interna della Murese, che perdurava dal 4 ottobre scorso (dieci match interni senza subire ko). Pokerissimo di vittorie di fila per il Ricigliano, che ha ritrovato la zonapodio a spese del Ruggiero Valdiano. E' bastato un acuto per avere ragione del Policoro. L'altra compagine salernitana (il Valdiano) è stata stoppata tra le mura amiche da un ottimo Ferrandina, intenzionato a recuperare punti e posizioni in graduatoria. Apriamo ora il discorso play-off. Sono molte le squadre che si contendono il quinto piazzamento. In pole c'è sempre il Borussia Pleiade, abile ad annientare l'Avigliano. Non molla la presa il Viggiano, ritornato al successo grazie a Chirichella in casa della Vultur Rionero. Valdagrini vittoriosi dopo tre pari ed altrettanti stop; vulturini in serie nera: un punto in tre partite. A reti inviolate hanno chiuso la sfida il Banzi ed il Real Tolve. L'Atella Monticchio ha calato nove gol all'Irsine-
Ricigliano ci crede ancora DISTA SOLTANTO quattro lunghezze dalla vetta di Eccellenza. Ha ottenuto quindici punti negli ultimi cinque confronti disputati. Non subisce gol da quasi un mese e mezzo di campionato e vanta la difesa meno battuta dell'intero torneo di Eccellenza (appena dieci marcature al passivo). Numeri impressionanti per l'undici campano del Ricigliano, intenzionato a rientrare nella bagarrepromozione, dopo essere rimasto a lungo ai margini della zona-podio. E' sicuramente la squadra del momento. Il Ricigliano, oltre ad aver conquistato il massimo dei punti nelle ultime cinque gare di campionato, non perde addirittura dal 3 gennaio scorso (1-0 col Borussia Pleiade). Ora la squadra di mister Dente sembra esser tornata quella di inizio stagione, quando collezionava successi a raffica. Domenica prossima avrà un ottimo banco di prova nel difficile fortino del Viggiano, considerato a tutti gli effetti una matricola “ferma-grandi”. do,pa.
se. I NUMERI Turno di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” e “2”. Ventitre gol messi a segno in questa ventiquattresima giornata (560 marcature in totale in campionato), di cui 9 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 14, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 3 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Fortis Murgia (55 reti), il peggiore è quello dell'Irsinese (7 reti). La migliore difesa è quella del Ricigliano (10 reti subite), mentre è dell'Irsinese (145
reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 18 reti; Salamone (Ruggiero Valdiano, 1): 17 reti; Margiotta (Fortis Murgia): 15 reti; Schettino (Borussia Pleiade, 4): 13 reti; Rinaldi (Atella Monticchio), Dutra (Murese, 2): 11 reti; Mainenti (Ruggiero Valdiano, 1), Petilli (Ruggiero Valdiano), Montenegro (Real Tolve), Vigliucci (Genzano Banzi, 2): 10 reti; Grieco (Angelo Cristofaro Oppido, 1): 9 reti; D'Amico (Angelo Cristofaro Oppido), Antohi (Murese), Valente (Atella Monticchio, 1): 8 reti. Donato Pavese
TUTTO E' ancora in bilico al vertice del campionato di Promozione. A suon di reti, Pietragalla e Moliterno hanno asfaltato le avversarie di turno (Balvano e Rotondella) ed attendono lo scontrodiretto di domani pomeriggio, che potrebbe valere un'intera stagione. Se il discorso-promozione è apertissimo, quello relativo ai play-off sembra essere definitivamente chiuso. Infatti, Santarcangiolese, Miglionico e Bar La Notte Pignola hanno un ottimo margine di vantaggio sul Grottole, distante otto lunghezze dal quinto posto. Sul fondo, Balvano e Rotondella sono condannati, quasi sicuramente, a disputare gli spareggi-salvezza, mentre Lagopesole ed Atletico Scanzano lotteranno per evitare la retrocessione diretta. Dopo questa sintesi sull'andamento della “cadetteria” lucana, addentriamoci nel campionato. In vetta, il Pietragalla non fa sconti a nessuno. Il Balvano ha subito un pesante set tennistico dalla squadra altobradanica (superlativo Piacenza con una tripletta). Anche il Moliterno non è rimasto a guardare ed ha immediatamente calato il poker ai danni del Rotondella. Genovese è ritornato a segnare, siglando addirittura un hattrick. Il match-clou di giornata, però, è andato in scena a Sant'Arcangelo, dove i ragazzi guidati da Chiappetta hanno piegato la resistenza del Miglionico. Il Bar La Notte Pignola è ritornato al successo esterno dopo tantissimi mesi. L'undici di mister Tramutola ha acuito la crisi sempre più nera del Lagopesole con un tris. Per i “castellani” è stato il settimo tonfo consecutivo. Grottole e Montescaglioso si sono annullati a vicenda ed hanno detto forse addio al sogno play-off. Pescopagano a valanga sul fanalino di coda, Atletico Scanzano. Seconda affermazione di seguito, in chiavesalvezza, per il Bella che ha avuto ragione del Real Irsina. Colpaccio del Varisius Matera a Lagonegro. Infine, domani sono in calendario quattro recuperi (ore 15): Bella-Rotondella, Moliter-
Varisius corsaro NON VINCEVA addirittura dal 6 dicembre scorso (3-1 ai danni della Santarcangiolese di Chiappetta). In trasferta, l'ultimo guizzo vincente è datato 15 novembre 2009 (netto 2-0 in casa del Lagopesole). Nel girone di ritorno aveva totalizzato, fino a domenica scorsa, la miseria di tre punti in otto confronti disputati. Per il Varisius Matera si è trattato sicuramente di un grande colpo salvezza. Espugnare Lagonegro, infatti, non è cosa da tutti. Soltanto il Pescopagano ci è riuscito il 22 novembre per 2-3. Poi, per i ragazzi lagonegresi, guidati da Oliva, sono arrivati cinque risultati utili di fila (tre vittorie e due pareggi interni). Con questa preziosissima vittoria, che mancava da quasi tre mesi, il Varisius Matera ha probabilmente iniziato la sua scalata verso la permanenza. Ora, la bagarresalvezza è più aperta che mai. Il Varisius, infatti, ha risucchiato in basso diverse formazioni che gravitano intorno ai trenta punti in classifica. do.pa. no-Pietragalla, Pescopagano-Miglionico, Soccer Lagonegro-Real Irsina. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventitre gol messi a segno in questa ventiquattresima giornata (484 marcature in totale in campionato), di cui 12 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 11, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 3 vittorie esterne e 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Pietragalla (44 reti), il peggiore è quello del Lagopesole (16 reti). La migliore difesa è quella del Pie-
tragalla (12 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lagopesole (51 reti subite). Classifica marcatori: Lambertini (Miglionico, 2): 20 reti; Genovese L. (Moliterno): 13 reti; Petrillo (Santarcangiolese, 3), Ricigliano Mau. (Bella): 12 reti; Tragni (Varisius Matera, 1): 10 reti; Fiorino (Real Irsina, 4), Papangelo N. (Real Irsina), Alfonso (Pietragalla), Ripa (Rotondella): 9 reti; Buono (Grottole), Pietragalla L. (Pietragalla), Armaiuoli (Varisius Matera), Sabato (Lagopesole, 1), Mastroianni A. (Soccer Lagonegro, 1): 8 reti. do.pa.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 41
Martedì 2 marzo 2010
Allievi Regionali
Martedì 2 marzo 2010
A Montescaglioso l’undici di Lerose continua nella striscia positiva
Exploit del Policoro 2000 Manolio e Modarelli mettono al tappeto il Deportivo
IL TABELLINO D. MONTESCAGLIOSO 0 POLICORO 2000 2 DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Zacchei, Musillo, Stasi, Laforgia, Venezia, Dichio, Larocca, Motola, Cifarelli, Carriero. A disposizione: Mazzoccoli, Eletto, Rizzo, Ettorre, Montesano, Dimucci, Palazzo. Allenatore: Mianulli-Santarcangelo. POLICORO 2000: Labriola, De Giorgio, Lerose, Morisco, Cuccarese, Modarelli, Taranto, Guida, Rinaldi, Manolio, Santangelo. A disposizione: Agresti, DeMarco, Castellucci, Barbaro, Castronuovo. Allenatore: Lerose. MARCATORI: 9’ st Manolio, 36’ st Modarelli MONTESCAGLIOSO - Il Policoro 2000 va al massimo. In uno degli scontri più importanti di questa fase del campionato, la squadra di
Massimo Lerose conquista tre punti molto preziosi su un campo assai difficile. Morisco e compagni “sbancano” Montescaglioso con un classico due a zero, frutto di una tenuta di gara perfetta da parte della compagine di Policoro che già nel primo tempo fa capire agli avversari le proprie intenzioni. Taranto e soci vogliono i tre punti, ne hanno bisogno per risalire in fretta la china e per continuare in quella striscia di risultati positivi che ripagano il lavoro di un tecnico preparato e l’impegno di una società che può godersi un settore giovanile che comincia a dare i frutti sperati. Gli Allievi del Policoro 2000 contro il Deportivo iniziano bene, hanno un avvio autoritario con alcune buone azioni d’attacco che non si concretizzano per l’imprecisione di un reparto offensivo che però, nel corso della seconda frazione di gioco, aggiusta la mira e permette di incamerare una vittoria che in questa gara ha il marchio “M&M”. Sono le iniziali di Manolio e Modarelli, il primo sblocca il risultato dopo circa dieci minuti della ripresa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il secondo mette, poco
Le Rose (Policoro 2000)
prima della fine, il sigillo ad una vittoria concludendo nel migliore dei modi una veloce ripartenza. In mezzo alle due reti c’è poco del Deportivo; solo un’occasione che Cifarelli, su lancio di Motola, spreca facendo ipnotizzare dal portiere ionico che poi, all’80°, può festeggiare un successo che permette alla compagine di Massimo Lerose di incamerare la terza vittoria nelle ultime quattro gare. In pratica un ruolino di marcia da grande squadra. Sul Deportivo l’analisi è ben diversa perché è molto diversa la situazione soprattutto in classifica e questa sconfitta acuisce ancora di più una condizione che è sempre più critica.
Doppiette di Finiguerra e Boccomino
Mister Marchionna soddisfatto dell’operato dei suoi ragazzi
Il Lavello va forte
Al Varisius va tutto bene
Facile vittoria con il Macchia
Miglionico e Romano stendono il C. Venosa
IL TABELLINO JUNIOR C. LAVELLO 6 MACCHIA ROMANA 0 JUNIOR CALCIO LAVELLO: Manieri, Bozza, Boccomino, Di Cugno, Zoppi, Damiano, Finiguerra, Mannarelli, Pennacchio, Tummillo, Votta. A disposizione: Iacoviello, Russo, Cardone, Gravina, Terrana, Mustaqi. Allenatori: Alberti-Capuano. MACCHIA ROMANA: Gruosso, Magnocavallo, Santarsiero, Casella, Lorusso, Nardozza, Montagnuolo, Carbutti, Claps, Armentano, Nardozza. A disposizione: Coviello, Lovallo, Romano, Brancato, Pietrafesa, Tullio. MARCATORI: 15’ pt e 26’ pt Finiguerra, 18’ pt e 35’ pt Boccomino, 10’ st Pennacchio, 30’ st Terrana. VENOSA - Ottima prestazione per i ragazzi del duo AlbertiCapuano che battono con un tennistico 6-0 il malcapitato Macchia Romana Potenza. Data l’indisponibilità dell’impianto sportivo di Lavello per lavori in corso, la partita è stata disputata sul sintetico di Venosa. La cronaca. Parte subito forte
La Junior Calcio Lavello
il Junior Lavello che con ottime azioni corali impensierisce fin da subito il portiere ospite. Bisogna attendere il 15’ per vedere la prima marcatura lavellese, ma è un gol da cineteca: Finiguerra dai 40 metri lascia partire un bolide che si va ad insaccare sotto l’incrocio dei pali alla destra del portiere. Ottenuto il vantaggio i locali continuano a macinare gioco e dopo tre minuti trovano il raddoppio con Boccomino che dal limite dell’area calcia in modo perfetto e la palla si insacca alla destra del portiere del Macchia Romana. Due gol nel giro di centoottanta secondi che mettono al tappeto gli ospiti. Al 26’ è ancora il duo Boccomino-Finiguerra che confezionano la terza marcatura; perfetta punizione del primo, perfetto stacco di testa del secondo e partita in cassaforte. Al 35’ altra magnifica punizione di Boccomino che mette la palla nel “sette”, dove il portiere ospite non può arrivare. Nel secondo tempo il Junior Lavello gestisce il match con buoni fraseggi e al 10’ con un ottimo lancio Votta, pesca in profondità Pennacchio che a tu per tu con il portiere ospite non sbaglia e sigla la quinta marcatura. Girandola di sostituzioni per le due squadre. Prima del fischio finale trova il gol anche il subentrato Terrana che lanciato in profondità dal solito Votta dribbla il portiere e insacca a porta vuota.
MATERA - Il Varisius con una rete per tempo sbriga la pratica Venosa e continua la sua scia positiva e la scalata in classifica verso posizioni più consoni al valore della rosa a disposizione di mister Marchionna. Ospiti sempre in partita, ma poco incisivi dalle parti di Maino, i potentini impegnano fino alla fine la squadra neroverde, dimostrando di essere una buona compagine. La cronaca. Il Varisius va in gol al primo affondo; triangolazione tra Acquasanta e Picerno che dal fondo mette la palla in mezzo per Miglionico che non ha problemi a spingere la sfera in rete. All’8’ il Varisius ci riprova sempre con lo scatenato Acquasanta che serve l’accorrente Giasi, ma il tiro è alto sulla traversa. Il Venosa prova a sorprendere la retroguardia materana in cui fa l’esordio stagionale il georgiano Pakhakadze che si dimostra un ottimo elemento, ma la mira degli avanti oraziani non è delle migliori. Al 30’ occasione
Giasi (Varisius)
per Acquasanta servito stavolta da Miglionico, ma a due passi dalla porta il numero 11 materano coglie un clamoroso palo. Al 31’ è Miglionico su punizione a sfiorare il montante della porta. Al 34’ Cappiello conquista palla e serve Acquasanta tiro improvviso, ma il portiere devia la palla. La prima frazione si chiude con il vantaggio materano meritato, ma striminzito soprat-
tutto per la voglia di far bene del Venosa. Nella ripresa la musica non cambia, il Varisius prova a chiudere la partita ed al 7’ da posizione angolata Acquasanta tira in porta, ma il portiere para il forte tiro. Al 10’ sempre Acquasanta ruba palla si libera al tiro convergendo al centro, ma il portiere blocca la conclusione. Al 20’ azione in velocità sulla fascia sinistra dal fondo dopo uno
VARISIUS CALCIO VENOSA
2 0
VARISIUS: Maino, Pace, Paterno, Giasi, Pakhakadze, Buono, Cappiello, Picerno, Pistinciuc, Miglionico, Acquasanta. A disposizione: Galante, Fiore, Locapo, Lacacciana, Lamanna, Romano. Allenatore: Marchionna. CALCIO VENOSA: Di Vietri, Orofino, Fimmano, Iurino, Ferrenti, Marolda, Delcogliano, Perillo, Tudisco, Lavorano, Spagnuolo. A disposizione: Teopa, Stosku, Elefante, Garripoli, Inglese. Allenatore: Ferrenti. ARBITRO: Cicchetti di Matera. MARCATORI: 2’ pt Miglionico, 20’ st Romano. scatto di Fiore, la palla giunge all’accorrente Romano che insacca la palla sotto la traversa. Nel finale di gara il Venosa cerca di mitigare la sconfitta, ma senza produrre azioni di una certa pericolosità. Al triplice fischio finale del direttore di gara il punteggio è di 2 - 0 a favore di un Varisius più bello che mai.
I gol di Scarano e Ciuffreda fanno felice il tecnico Luigi Cavasoli
IL TABELLINO ASSOPOTENZA DEDALO
Romano (Varisius)
IL TABELLINO
0 2
ASSOPOTENZA: Valeri, Casale, Santoro, Coluzzi, Isoldi, Palazzo, Cocina, Nolè, Patania, Macellaro, Fortunato. A disposizione: Lucia, Scieuzo, Mancuso, Scutaro, Punella. Allenatore: Minici. DEDALO: Filadelfia, Cardone, Scarano, V. Gerardi, Forliano, P. Gerardi, Ciuffreda, Maiorino, Telesca, Avallone, Romano. A disposizione: V. Sangregorio, C. Sangregorio, Zhairi, Genovese, Santarsiero, Rosato, Sabia. Allenatore: Cavasoli MARCATORI: 15’ pt Scarano, 18’ st Ciuffreda.
La Dedalo piega l’Assopotenza POTENZA – La classifica dell’Assopotenza resta uguale a quella di sette giorni or sono con i ragazzi di mister Minici che non riescono a mettere nessun punto in carniere battuti, in uno dei derby più sentiti, da una Dedalo che vince con il più classico dei risultati. Una rete di Scarano dopo un quarto d’ora di gioco e un gol di Ciuffreda nella ripresa bastano al team di Luigi Cavasoli per far propria una stracittadina che solo un paio di anni fa avrebbe avuto un esito ben diverso. In questa stagione gli Allievi dell’Assopotenza
Lucia (Assopotenza)
Palazzo (Assopotenza)
sembrano costretto a dover lottare fino al termine per evitare brutti scherzi men-
tre la Dedalo stacca forse definitivamente il biglietto per la salvezza.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
42 Sport
Allievi Regionali
Gol di Corizzo e Maiellaro, doppiette per Franchino e Alessio Mele
Il Padre Minozzi corre forte La squadra di De Pietro “fa cappotto” alla Metanauto
IL TABELLINO PADRE MINOZZI METANAUTO
6 2
PADRE MINOZZI: Abatiello, Fiorenza, Durante, Maiellaro, Cospito, Di Vincenzo, Corizzo, Oriolo, Franchino, Ragazzo, Filardi. A disposizione: Lo Franco, A. Mele, D’Oronzio, C. Mele, Simonetti, Frammartino, Trupo. Allenatore: De Pietro. METANAUTO: Palladino, Vaccaro, Martinelli, Passavanti, Giosa, Fortunato, Iannielli, Orazietti, Santarsiero, Lauria, Tripaldi. A disposizione: Marino, Miglionico, Caiata, Gonzalo, Pisciottani, Manicone, Sabia. Allenatore: Catalano. ARBITRO: Lapenna di Bernalda. MARCATORI: 15’ pt Corizzo, 35’ pt e 37’ st Franchino, 40’ pt Santarsiero, 9’ st e 28’ st A. Mele, 14’ st Maiellaro, 20’ st Orazietti.
NOVA SIRI SCALO - L’ottava giornata di ritorno del campionato regionale allievi sul campo di Nova Siri vede finalmente portare a “termine” la sfida tra Padre Minozzi e Metanauto poiché la squadra di casa nella gara di andata dopo ben due sospensioni si è vista decretare la vittoria dal giudice sportivo, ma visto il risultato finale ha dimostrato di meritare a prescindere. La sfida si apre subito con i padroni di casa che consci della posta in palio partono all’attacco e al 4’ si registra la prima conclusione verso la porta difesa da Palladino ad opera di capitan Ragazzo, che dopo aver saltato il suo avversario da posizione defilata calcia in porta,m a la palla va di poco a lato. Gli ospiti non s’intimoriscono e iniziano a macinare gioco ma è abile la difesa di casa guidata dall’ottimo Cospito a far fronte agli attacchi degli avversari. Al quarto d’ora però gli attacchi del Padre Minozzi s’intensificano e su un bel lancio del
solito Ragazzo innesca Corrizzo il quale è abile a prendere il tempo a Passavanti e con un delizioso pallonetto porta in vantaggio la formazione di casa. Sulle ali dell’entusiasmo il bomber Corizzo dopo un solo minuto dalla rete del vantaggio regala un’altra bella giocata; su una ripartenza Maiellaro è veloce a lanciarlo in corridoio e dopo aver saltato il suo marcatore con un bel dribbling salta altri due avversari ma invece di passare al centro al suo compagno di reparto ben appostato, Franchino calcia a lato vanificando il tutto. Ma al 35’ si fa perdonare e su lancio di Oriolo, Corizzo a tu per tu con il portiere serve il pallone al suo compagno Franchino permettendoli di segnare il momentaneo 2-0. L’undici ionici sente aria di vittoria ma la Metanauto, che nonostante i due goal subiti continua a giocare e a provare a riaprire la partita, e la riesce al 40’ ad accorciare le distanze; Santarsiero riapre la partita con un bel
Mele (Padre Minozzi)
colpo di testa su azione di calcio d’angolo. Si va negli spogliatoi con gli ionici in vantaggio per 2-1. La ripresa inizia con qualche attacco degli ospiti ben neutralizzato dal portiere di casa per il quale è doveroso citarlo per almeno altri tre interventi nel corso della partita ma è altrettanto doveroso sottolineare la sua giovane età visto che si tratta di un ragazzo classe
1995. Al 9’ i padroni di casa mettono al sicuro il risultato con il neo entrato Alessio Mele che su calcio d’angolo di Ragazzo si fa trovare al posto giusto e insacca il goal che gela la partita. A questo punto il Padre Minozzi inizia a sfruttare al meglio gli spazi lasciati dagli avversari volenterosi di riaprire la partita e al 14’ su cross di Filardi, Franchino tocca la palla quel che basta per farla arrivare all’attento Maiellaro che di piatto destro vanifica gli sforzi di Santarsiero e compagni e segna il quarto goal. A questo punto la compagine locale potrebbe amministrare ma a sorpresa arriva il secondo gol ospite; un favoloso goal di Orazietti, che con un tiro d’esterno manda la palla all’incrocio dei pali, rimettendo ancora una volta in discussione la partita. La squadra di mister Rubolino si procura un calcio d’angolo da cui nasce la doppietta di Alessio Mele che decreta di fatto la fine della partita con un
Un gol di A. Ielpo non basta ai locali
Sono di Ferrante e Musillo le reti dell’ultimo successo
Il Matera è ok
Il P. Campagna la spunta
La prima della classe regge
Narciso: “Chiuderemo il torneo a Metaponto”
IL TABELLINO AC LAURIA INVICTA MATERA
1 2
AC LAURIA: Manfredelli, Perciante, Brandi, Palladino, Papaleo, E. Russo, Miraglia, Limongi, Nicodemo, Mercuro, G. Russo. A disposizione: Carlomagno, A. Ielpo, Giffone, Perretti, Agrello, E. Ielpo, Schettini. Allenatore: Pesce. INVICTA MATERA: Moliterni, Di Giglio, Pavese, Fiore, Giordano, Lomonaco, Lozitello, Visaggi, Bruno, Cappiello, Fabiano. A disposizione: Tataranni, Nicoletti, Ricciardi, Suglia, Auletta, Volpe, Rubino. Allenatore: Fontana. MARCATORI: 27’ pt Cappiello, 22’ st Bruno, 35’ st Ielpo. LAURIA - Con lo stesso punteggio con cui aveva battuto in casa il Real Peppino Campagna, il Matera liquida in trasferta il Lauria. E’ un successo sofferto quello ottenuto dai ragazzi di Michele Fontana che superano una formazione che, nonostante la classifica, gioca alla pari dei più quotati avversari. La cronaca. Il gioco si svolge prevalentemente a centrocampo con una leggera supremazia territoriale degli ospiti che provano a passare in vantaggio con tiri da fuori area spesso imprecisi scagliati da Fiore, Cappiello e Bruno, mentre dall’altra parte Mercuro, osservato speciale, raramente riesce a liberarsi per il tiro in porta, ma ci sono anche Nicodemo e Miraglia che provano a centrare il bersaglio senza raggiungere l’obiettivo. Al 27’ il risultato si sblocca; gli ospiti passano in vantaggio con Cappiello bravo nell’approfittare di un passaggio errato di un centrocampista locale e nello sferrare un tiro da fuori area che s’infila a fil di palo sulla destra di Manfredelli. Il Lauria reagisce subito e al 31’ con
Pavese (Invicta Matera)
una buona manovra corale i padroni di casa mettono Miraglia in buone condizioni per battere a rete ma la conclusione del numero 7 locale risulta lenta e viene rimpallata dai difensori materani. Il Matera è squadra esperta e nella ripresa l’undici di Michele Fontana, quando il cronometro segna il 22’, raddoppio con Bruno che presentatosi solo davanti a Manfredelli non sbaglia. Il Lauria non ci sta e caparbiamente si spinge ancora in avanti alla ricerca del gol a cui va vicino Giffone che dall’altezza del dischetto del calcio di rigore non riesce ad indirizzare la sfera in porta sfiorando il palo. Gli ospiti non stanno a guardare sfiorando la terza segnatura negata solo dagli interventi del bravo Carlomagno, subentrato a Manfredelli. Al 35’ il Lauria segna la rete che riapre l’incontro; A. Ielpo, ben servito da Giffone, supera in dribbling il diretto avversario e con un preciso diagonale mette la palla alle spalle di Moliterni proteso in uscita. Il Lauria ci crede e si spinge in avanti, i padroni di casa imbastiscono una bella manovra corale con pallone che arriva a Mercuro il quale se per ingabbiato da tre avversari riesce a liberarsi per un tiro che indirizzato sul palo opposto, con Moliterni battuto, lambisce il palo e termina la corsa fuori bersaglio. Da questa sfida il team di Ambrogio Pesce esce sconfitto ma a testa alta visto che la squadra che ha portato via i tre punti da Lauria è la prima della classe.
BERNALDA - La gara giocata tra il Real Peppino Campagna e il Don Bosco è stata caratterizzata a fasi alterne da bel gioco ma anche da altrettanti momenti di noia. La squadra di miste Ciriello a Bernalda cercava un risultato utile per uscire dalla zona calda della classifica, mentre il Peppino Campagna dal canto suo voleva raccimolare punti preziosi per restare in alto con i suoi giovanissimi che si stanno comportando molto bene non facendo rimpiangere i cinque assenti forzati. Per vedere qualcosa di buono dai ragazzi di Di Biase si è dovuto aspettare il 25’ quando Gallitelli, al termine di uno scambio con Musillo, assesta la sfera e lascia partire un bolide dal limite che si stampa sulla traversa. E’ il preludio al gol dei padroni di casa che con un forcing costante al 30’ pervengono al vantaggio. L’azione parte da Andrea Ferrante che fa tutto da solo, si libera di due avversari e di prepotenza scaglia il pallone in rete. Al 32’ ancora Ferrante, defilato sulla sua sinistra, scodella all’indietro un prezioso pallone per Mu-
sillo che maldestramente spreca il raddoppio. E’ il momento si del Real Peppino Campagna che crea occasioni d’oro prima con Laviola e poi con Gallitelli vanamente mancate. Nella ripresa gli ospiti appaiono molto più motivati e nei primi venti minuti ispirati dai suoi ragazzi migliori quali Mancusi, Vaccaro e soprattutto Cuccarese che con l’impeto di chi vuol lottare spinge i suoi per raggiungere la parità. I locali appaiono invece in difficoltà riuscendo comunque a chiudere bene tutti i varchi. Al
IL TABELLINO REAL P. CAMPAGNA 2 DON BOSCO 1 REAL P. CAMPAGNA: Sergio, Catapano, Mich. Gallitelli, D’Amelio, Zaza, Russo, Musillo, Ferrante, Laviola, Moro, Mar. Gallitelli. A disposizione: Fuina, Tuccino, Malvani, Meric, Emma. Allenatore: Di Biase. DON BOSCO: Barra, Cuccarese, Giannini, Pietrafesa, A. Pace, Notargiocamo, Restaino, Vaccaro, Faruolo, Mancusi, Filadelfio. A disposizione: Picciano, Costa, P. Pace, Baldassarre, Nobile. Allenatore: Ciriello. ARBITRO: Pavone di Bernalda. MARCATORI: 30’ pt Ferrante, 30’ st Mancusi, 37’ st Musillo. to affidato ad un’altra società che ha deciso di consentire l’ingresso, sia per gli allenamenti che per le partite, pagando una cifra che va dalle venti alle cinquanta euro all’ora. Una cifra considerevole per la quale bisogna essere miliardari e che probabilmente non viene pagata neanche a San Siro. Di questo parleremo in altre occasioni, per quanto ci riguarda finiremo i nostri campionati sul campo di Metaponto".
Juniores Nazionale gir. M - Senza gol il match casalingo
IL TABELLINO PISTICCI ROSSANESE
Ferrante (Real P. Campagna)
30’, su calcio d’angolo battuto da Restaino, la sfera dopo un batti e ribatti in area bernaldese arriva a Mancusi che trova il guizzo giusto per spedire la sfera alle spalle di Fuina ottenendo il pareggio. Reazione furiosa del padroni di casa che con Laviola, Ferrante e Gallitelli chiudono in area gli avversari i quali, con l’attenta difesa, non si lasciano sorprendere. Però, proprio quando i ragazzi del Don Bosco credevano di portare a casa almeno un punto prezioso, ecco arrivare la beffa. Su ennesima incursione dei padroni di casa, il pallone arriva sulla lunetta dei 16 metri dove il bravo ma sfortunato Cuccarese con un colpo di testa intende passarlo al suo portiere; il pallone, però, supera il numero 1 ospite e Musillo, in agguato, riesce ad impossessarsene realizzando il definitivo 2-1. Al termine dell’incontro segnaliamo una nota del presidente del Real Peppino Campagna Mario Narciso: "Questa contro il Don Bosco giocata al comunale "Michele Lorusso" è stata l’ultima gara di questo campionato perchè lo stadio è sta-
bellissimo stacco di testa che vale il sigillo del 5 a 2. Quando si pensava che il risultato fosse stabilito, allo scadere della partita capitan Ragazzo alla ricerca della gloria personale recupera palla a centro campo e avanza fino ad arrivare alla conclusione ma il suo tiro prende un effetto strano che va a finire sui piedi di Franchino che segna il 6 a 2 finale. Mister De Pietro a fine gara ci ha detto: “La mia squadra ci teneva a dimostrare che la grossa rimonta ai danni dell’Invicta Matera non era frutto di favoritismi, (anzi spesso ci ha visto penalizzati, basti pensare all’arbitraggio del derby appena passato), ma di lungo e sodo lavoro. Vorrei lodare tutti i ragazzi per il massimo impegno sperando di portare avanti questa striscia positiva che dura dalla partita contro la nostra contendente Matera. Concludo dicendo che noi continueremo a lottare per riportare il campionato a Policoro per la felicità del presidente Quinto.”
0 0
PISTICCI: R. Gallitelli, Pietrafesa, Artuso, Montemurro, Rondinone, Garivolo, Gambino, Masiello, S. Vena, Greco, Genovese. A disposizione: Pasquale, Vinzi, Di Mario, G. Gallitelli, Ciminelli, Romano, Vena. ROSSANESE: Graziano, Cosentino, Caruso, Terranova, Patera, Minutolo, G. Sapia, Tahiri, Manzi, Dine, Calarota. A disposizione: Visciglia, Viteritti, Sero, La Vecchia, Canotto, Canino, Maringolo. Allenatore: Napolitano.
Pisticci, pari con la Rossanese PISTICCI - Doveva essere una gara facile per la Rossanese di Ugo Napolitano ed invece dalla sfida contro il Pisticci la squadra cara la presidente Alfoso Guerriero torna con un solo punto. E’ stata, per usare le parole dell’allenatore in seconda della formazione calabrese Pasquale Ruffo, “una partita senza mordente con le due squadre hanno giocherellato ma senza mai tirare in porta”. “I ragazzi della Rossanese - dice mister Ruffo hanno sbagliato nell’ultimo passaggio e non hanno mai tirato in porta.” “Comunque - conclude Pasquale Ruffo - ancora una volta il vento l’ha fatta da padrone, sembra una maledizione nelle ultime gare la Rossanese gioca con il vento e per magia come finisce la partita il vento si calma. In virtù di questo pareggio, sembra compromessa la possibilità di qualificarsi per i play-off.”
Le pagine di Calcio Giovanile sono curate dall’Agenzia Nigro
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 43
Martedì 2 marzo 2010
Martedì 2 marzo 2010
Giovanissimi Regionali
Il Foggiano Melfi annichilito dalla superlativa prova del bomber Dicesare
Varisius, momento magico La compagine di Miulli si conferma seconda forza
IL TABELLINO FOGGIANO MELFI VARISIUS
1 3
FOGGIANO MELFI: Corona, Mossucca, Grasso, Pasquino, Simonetti, Tartaglia, Gallo, Urbano, Mossucca, Corbo, Guerrieri. A disposizione: Corpino, Verderosa, Sedile. Allenatore: Ricciuti. VARISIUS: Pavese, N. Andrisani, Mariano, Stano, Schiuma, Perrone, Basile, Montemurro, Fontana, Dicesare, Leone. A disposizione: Mancino, Anbrosecchia, Festa, Haidane, Andrulli, Rondinone, Nicoletti. Allenatore: Miulli. MARCATORI: 12’ pt, 26’ pt e 27’ st (rig.) Dicesare, 25’ st Urbano (rig.). MELFI - Uno scatenato Dicesare è il mattatore della sfida tra il Foggiano Melfi e il Varisius con la compagine materana che porta a casa l’intera posta in palio grazie ad una tri-
Il Varisius
pletta di uno dei suoi giovani calciatori più rappresentativi che in questo match apre le danze dopo dodici minuti. Nel corso della prima frazione di gioco Dicesare concede il bis permettendo al Varisius di andare al riposo sul doppio vantaggio. Il Foggiano Melfi ritorna in partita nel finale di gara con un calcio di rigore assegnato per un fallo
di mano commesso da Schiuma e trasformato da Urbano. Nemmeno sessanta secondi dopo ci pensa ancora Dicesare a ristabilire le distanze tra le due squadre trasformando un penalty che chiude a favore del team di Miulli una gara che serve a Basile e compagni per alimentare un sogno a cui il Varisius crede sempre di più.
Buona la gara del Dep. Montescaglioso
Il Grassano battuto in cinque minuti da Stigliano e Sanchirico
Metanauto, 5 gol per tornare forte
Il Policoro 2000 intravede una zona “più tranquilla”
IL TABELLINO METANAUTO 5 D. MONTESCAGLIOSO 3 METANAUTO: Cappiello, Miglionico, Carriero, Scavone, Forte, Sim. Topazio, Bernabei, Capece, Podano, Castronuovo, Traficante. A disposizione: Giubileo, Val. Topazio, Gigante, Russillo, Sangiacomo, Forastiero. Allenatore: Petrullo. DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Matera, Dinota, Mastrodomenico, Braj, Gallitelli, Gian. Martino, Eletto, Giu. Martino, Motola, Palazzo, Rizzo. A disposizione: Abatangelo, Disabato, Ang. Palazzo, Soranno, Larizza, Panarelli, Mianulli. Allenatore: Paolicelli. MARCATORI: 2’ pt e 21’ pt Sim. Topazio, 6’ pt Martino, 12’ pt e 16’ st Podano, 26’ pt Motola, 31’ st Bernabei, 20’ st Palazzo. PICERNO - In settanta minuti di gioco Metanauto e Deportivo segnano otto gol. Diciamo subito che è stata, come ama ripetere il tecnico picernese Nicola Petrullo, “una gara giocata sottotono dalla squadra di casa, sempre in vantaggio con i giovani materani sempre in partita”, e dove è stata componente determinante “la poca accortezza dei picernesi”. Tutte le occasioni create dalla squadra picernese sono state realizzate, mentre i ragazzi montesi hanno trovato il portiere Cappiello che con due parate importanti ha impedito alla squadra ospite di pareggiare. Questa la cro-
Petrullo (Matanauto)
naca dei gol. Al 2’ scambio tra Castronuovo e Capece, palla per Simone Topazio che in uscita batte il portiere ospite. Al 6’ tiro a volo da fuori area da parte del centrocampista Martino del Montescaglioso e pallone che finisce all’incrocio dei pali difesi dal bravo Cappiello. Al 12’ Podano su punizione dal limite dà il nuovo vantaggio ai ragazzi del mister Petrullo. Al 21’ Simone Topazio triplica con un gran tiro dalla distanza. Al 26’ Motola liberatosi di due avversari batte l’incolpevole portiere locale con un bel tiro in diagonale che permette al Deportivo di mantenersi in partita. Al 31’ Bernabei ristabilisce le distanze tra le due squadre con un bel gesto tecnico battendo il numero 1 ospite con un bel calcio di punizione dal limite. Nel secondo tempo, e più precisamente al 16’, Castronuovo supera il diretto avversario e crossa per Podano il quale deve solo depositare in rete il pallone del 5 - 2. Al 20’ Palazzo con un colpo di testa da un senso alla gara della sua squadra imbottita di giovani animati da grande voglia di giocare e da molta correttezza.
NOVA SIRI SCALO - Il Policoro 2000 risale ancora la classifica grazie ai tre punti che la squadra di Vito Leone ottiene contro il Grassano. Subito la cronaca. Al 4’ azione tutta in velocità dei padroni di casa con conclusione di Sanchirico che termina fuori. Al 6’ ci prova Antonucci che con un tiro a volo va vicino al gol del vantaggio. Al 12’ il Grassano allenta la pressione; su calcio d’angolo colpo di testa di Abbatangelo ben parato dal portiere D’Alessandro. Ritorna ad attaccate il Policoro 2000 che al 14’ va vicino al gol: Sanchirico dalla destra mette al centro un pallone per Stigliano che solo davanti alla porta “cicca” clamorosamente la sfera. Al 18’ il risultato cambia a favore degli ospiti; il Grassano passa in vantaggio con Crispo che dai venti metri pesca il jolly e batte D’Alessandro. Al 21’ i padroni di casa chiedono a viva voce un calcio di rigore per un presunto atterramento in area su Crocco; le proteste dei locali non fanno cambiare idea al direttore di gara. Il primo tempo si chiude
IL TABELLINO AS SCANZANO 6 ACCADEMIA CALCIO 0 AS SCANZANO: Ciancia, Quintani, Dattoli, Ponzio, Valluzzi, Ciaglia, Vittoria, Castellano, Florio, Camardi, D. Castellucci. A disposizione: Bendaj, Lucarelli, Arcomano. Allenatore: Castellano. ACCADEMIA CALCIO POTENZA: Foscolo, Guerrieri, Bochicchio, Georghito, Notarfrancesco, Pescante, Vitale, Santangelo, Santopietro. MARCATORI: 22’ pt e 26’ pt Camardi, 25’ pt Valluzzi, 28’ pt Florio, 30’ pt Ponzio, 35’ pt Quintani.
Guarino (Grassano)
con il Grassano sopra di un gol nonostante il Policoro 2000 vada vicino al pareggio con una bella triangolazione tra Antonucci, Crocco e Sanchirico che però non si conclude come mister Leone avrebbe voluto. Nella ripresa, in soli cinque minuti, il risultato si capovolge con i padroni di casa che prima vanno vicini al pareggio quando siamo al 2’, con Sanchirico che con un bel colpo di testa su calcio d’angolo di Crocco, impegna il portie-
re ospite e poi, dopo solo sessanta secondi, raggiungono l’uno a uno con Stigliano che fa centro su passaggio di Antonucci. Il Policoro 2000 vola e raddoppia praticamente subito; Crocco appoggia per Lerose che a suo volta serve Stigliano abile a porgere a Sanchirico un pallone che quest’ultimo indirizza alle palle del portiere ospite in uscita disperata. Al 12’ il Policoro 2000 va vicino al terzo gol con Sanchirico il cui pallonetto supera il portiere ma il provvidenziale intervento di un difensore ospite evita che il pallone entri in porta. Il Grassano si riversa in avanti e nel finale mette in difficoltà la compagine di casa che riesce lo stesso a non farsi superare e a portare a casa una vittoria importantissima. Vito Leone ci ha detto: “Era importante vincere e lo abbiamo fatto con cuore e tenacia merito dei ragazzi che stanno giocando un bel calcio che ci ha permesso di ottenere la terza vittoria consecutiva. Ciò dimostra siamo in forma e vogliamo migliorare la classifica che, voglio ricordarlo, non ri-
IL TABELLINO POLICORO 2000 GRASSANO
2 1
POLICORO 2000: D’Alessandro, Buongiorno, Federici, Spagnolo, Fortunato, De Luca, Sanchirico, Le Rose, Crocco, Antonucci, Stigliano. A disposizione: Barletta, Lucarelli, Calavoia. Allenatore: Leone. GRASSANO: Lafiosca, Marcosano, Cetani, Annecca, Lagonigro, Guarino, Abbatangelo, Crispo, Lijoi, Carbone, Abbatangelo. A disposizione: Ilvento, Pantaleo, Becci, Montesano, Ilvento II, Pellegrino, Giacomobello. MARCATORI: 15’ pt Crispo, 3’ st Stigliano, 5’ st Sanchirico. specchia quanto i ragazzi hanno fatto fino ad oggi visto che ci mancano almeno 10 punti. Devo dire che ora abbiamo trovato il giusto equilibrio soprattutto da quando in porta c’e’ D’Alessandro, un ragazzo che migliora di partita in partita. Mi si permetta di fare gli auguri a Stigliano per i suoi 15 anni bagnati dal suo 12 gol in campionato, complimenti e auguri.”
L’Accademia non si presenta nella ripresa sul risultato di 6 - 0
Allo Scanzano basta un tempo SCANZANO - Dura solo un tempo la gara tra l’AS Scanzano e l’Accademia Calcio Potenza perchè gli ospiti, presentatesi in nove, giocano solo il primo tempo e la gara si conclude sul sei a zero per i ragazzi guidati da mister Castellano. Da mettere in evidenza C’è la doppietta di Camardi e la prima rete nel campionato regionale di Florio, Valluzzi e Quintani. Viste le poche notizie della gara, il Presidente del sodalizio ionico Franco Carlomagno ha voluto richiamare l’attenzione sulle cronache passate, in particolare la cronaca di Melfi- AS Scan-
Camardi (AS Scanzano)
Ponzio (AS Scanzano)
zano e Padre Minozzi-AS Scanzano, invitando i delegati delle società, c’è scritto in una nota, “a trasmettere
le cronache in modo leale e trasparente e mettendo in evidenza il lato sportivo della gara.”
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
44 Sport
Il materano Nicoletti e Giampaolo D’Andrea realizzano tre reti a testa
L’impresa dell’Aviglianese I granata passano a Matera segnando cinque volte IL TABELLINO INVICTA MATERA AVIGLIANESE
3 5
I. MATERA: Robertone, Calderone, Vulpis, Grittani, Tancredi, Tataranni, Mastrovito, Clemente, Ramundo, Antezza, Nicoletti. A disposizione: Andrulli, Nuzzolese, Minei, Paolicelli, Manicone, Braia, Barone. Allenatore: Acquasanta. AVIGLIANESE: Della Croce, Nardiello, L. Ferrara, Telesca, Salvatore, L. Mecca, Claps, G. Ferrara, D’Andrea, Vaccaro, V. Mecca. A disposizione: Santarsiero, Manfredi, Summa, Esposito. Allenatore: D’Andrea. MARCATORI: 6’ pt Vaccaro, 7’ pt, 20’ pt e 30’ pt Nicoletti, 9’ pt, 13’ st e 30’ st D’Andrea, 18’ Mecca.
MATERA - Che il Matera non stesse attraversando un buon periodo lo testimonia la gara con i pari età dell’Aviglianese, allenata da mister D’Andrea. Tra i ragazzi di Savio Acquasanta si è notato un calo di concentrazione che ha lasciato campo libero alla squadra avversaria, contrastandola solo nella prima frazione di gioco. Infatti, i ragazzi materani, pur in svantaggio, hanno reagito con determinazione e concentrazione chiudendo la prima frazione di gioco in vantaggio per tre reti a due. A questo lodevole primo tempo è seguito una ripresa a dir poco disastrosa, dove l’undici locale non è riuscita ad imbastire buone trame di gioco, peccando di individualismo di alcuni ragazzi che non hanno approdato a nulla. Infatti, raramente i padroni di casa si sono portati al tiro, rendendo la vita tranquilla al portiere ospite. Ma veniamo alla cronaca. I primi minuti sono di studio per ambo le
Nicoletti (Invicta Matera)
squadre; ma a sbloccare il risultato sono gli ospiti con il numero 10 Vaccaro che al 6’, ben lanciato dalle retrovie, si presenta solo davanti all’incolpevole portiere Robertone che viene battuto. La reazione è immediata, infatti, passano appena trenta secondi che il Matera pareggia con Nicoletti che con un tiro a mezza altezza mette alle spal-
le di Della Croce. Ottenuto il pareggio, i ragazzi di mister Acquasanta pensano bene ad organizzare il proprio gioco per ottenere il vantaggio, ma è la squadra dell’Aviglianese che al 9’ si porta in vantaggio con D’Andrea che ricevuta palla, supera in velocità il proprio marcatore e mette alle spalle del portiere locale. Da questo momento i padroni di casa s’impossessano del centrocampo che dominano lasciando pochissimi spazi agli avanti ospiti, pressandoli nella propria metà campo. Questa pressione viene premiata prima con il gol del pareggio ottenuto da Nicoletti che con un tiro a palombella mette alle spalle di Della Croce, poi al 30’ ottenendo il vantaggio sempre con Nicoletti, che festeggia una bellissima tripletta personale. La prima frazione di gioco si chiude con i locali in vantaggio per 3 - 2. Nella ripresa si vede una squadra, quella allenata da mister Acquasanta, priva di iniziative tali da impensie-
D’Andrea (Aviglianese)
rire il portiere ospite; infatti solo in una occasione, in tutto il secondo tempo, l’undici di casa arriva al tiro. Bene hanno fatto i ragazzi di mister D’Andrea che, approfittando di questa poco lucidità dei locali, si snono dimostrati molto pragmatici nel chiudere la partita a proprio vantaggio. Al 13’ è il bomber Giampaolo D’Andrea, vera
Fanno centro Graziano(due) e Ricchiuti
Decidono le reti di Laurino(spettacolare) e Di Nella
L’As Melfi fatica contro la Murese
E’ dell’Assopotenza il derby con l’ottima Pgs Don Bosco
IL TABELLINO AS MELFI AURORA MURESE
3 2
AS MELFI: Caporale, Caruso, Fortuna, Lamorte, Toglia, Errico, Nigro, Sportella, Graziano, Laccertosa, Ricchiuti. A disposizione: Venezia, Onorati. Allenatore: Mottola. AURORA MURESE 2000: G. Pepe, Mangone, Colucci, Galizia, D’Arca, Altamura, Ceccia, Demartino, Troglia, Calandrelli, A. Pepe. A disposizione: Remollino, Marolda, Rendina, Colonna, Gugliotta, Bianchini, Parrillo. Allenatore: Ciarliero. MARCATORI: 3’ pt e 25’ st Graziano, 21’ pt Pepe, 28’ pt Ricchiuti. RAPOLLA - Il Melfi di questa settimana gioca male ma vince a discapito di una indomabile Murese che mette in difficoltà fino all’ultimo minuto di gioco il team allenato da Antonio Mottola. La cronaca. I gialloverdi vanno subito in vantaggio dopo soli tre minuti di gioco: Sportella chiede triangolo con Graziano, l’attaccante con grande freddezza salta l’estremo difensore Pepe e lo trafigge sulla sinistra. I federiciani per ben venti minuti tengono alto il ritmo mantenendo il possesso palla tenendo e l’iniziativa senza però riuscire a raddoppiare. Gli ospiti ne approfittano e al 21’ agguantano il pareggio. Il Melfi reagisce prontamente e un minuto dopo su un cross dal fondo di Toglia, palla per Ricchiuti
Il Melfi
che a porta sguarnita mette fuori. Al 27’ Graziano sfiora il vantaggio con un pallonetto che il portiere Giuseppe Pepe intuisce ed è bravo a neutralizzare. Al 28’ arriva il vantaggio dei locali con Ricchiuti abile a sfruttare una ribattuta del portiere e ad insaccare a porta vuota. Nella ripresa la gara si accende ulteriormente perchè praticamente subito gli ospiti realizzano il due a due. E’ una rete che innervosisce i padroni di casa che cercano di riportarsi in vantaggio con alcune sortite personali che non portano a nulla. Ghiotta è l’occasione che capita a Nigro il quale, quando siamo all’8’, da pochi passi calcia addosso al portiere Pepe. Al 20’ altra grande occasione per il Melfi con Graziano che da sotto porta fallisce la rete. Al i locali dopo lunghi minuti di sofferenza per grande merito degli ospiti trovano il vantaggio con il generassimo Graziano che firma la sua doppietta cambiando il risultato sul 3 a 2, punteggio che il Melfi mantiene fino al 70°, minuto in cui può esplodere la gioia del Melfi. Questo il commento a fine gara di Antonio Mottola: “Molto onestamente devo dire che da parte nostra abbiamo giocato una delle peggiori partite casalinghe forse anche per merito degli ospiti che ci hanno impegnato fino all’ultimo minuto di gioco. I miei reparti di gioco erano molto distanti tra di loro e a centrocampo non siamo stati bravi come in altre occasioni. Le cause forse sono da imputare al fatto che durante la settimana alcuni ragazzi titolari si sono assentati per vari motivi dagli allenamenti e per cui poi ti ritrovi ragazzi che faticano a stare in campo e poco partecipi alla manovra di gioco.”
POTENZA - Con due reti all’inizio dei due tempi di gioco l’AssoPotenza regola i cugini della PGS Don Bosco nell’atteso derby potentino. Il vantaggio arriva con un bolide di Lauriano da fuori area sugli sviluppi di un corner che s’insacca dritto sotto l’incrocio dei pali alla sinistra del portiere Pietrafesa. La PGS appare stordita dal gol subito nei minuti iniziali, ma grazie all’ordinata disposizione in campo controlla bene le offensive ospiti. Il primo sussulto del Don Bosco arriva, invece, al 20’ con una bella serpentina di Mancusi all’interno dell’area di rigore, la conclusione del giovane attaccante è pero imprecisa. Il veloce Di Nella, servito dai precisi lanci dei centrocampisti, tiene in apprensione l’intera retroguardia pigiessina, mentre per l’undici allenato dal duo Condelli-Sabia le offensive sono legate alle combinazioni nello stretto tra Acierno e Mancusi. La ri-
Vaccaro (Pgs Don Bosco)
Di Nella (Assopotenza)
presa si apre come il primo tempo, l’Asso non dà alla PGS neanche il tempo di organizzarsi che Pace con un lancio dai 50 metri serve Di Nella che brucia in velocità Sibillano e compagni e insacca alle spalle di Pietrafesa la rete del raddoppio. Il due a zero chiude praticamente il match, nonostante la PGS con l’ingresso dell’acciaccato Gra-
maccia provi ad accorciare le distanze, intensificando la propria pressione offensiva. L’Assopotenza però controlla il risultato e porta a casa tre importantissimi punti. Questa la dichiarazione di fine gara di Leo Albano, allenatore dell’Assopotenza: “E’ stata una vittoria importante con una squadra che sta facendo molto bene. I miei ragazzi
Giovanissimi Provinciali - Il Rapolla affonda sotto nove colpi
Il Junior Lavello tocca quota 12 RAPOLLA - I ragazzi di mister Miranda iniziano nel migliore dei modi il girone di ritorno ed ottengono la dodicesima vittoria su altrettante partite. La cronaca. Parte subito forte il Junior Calcio Lavello ed infatti al 10’, dopo un’ottima azione corale, Tummillo mette al centro un’invitante cross per Zuccaro che non sbaglia ed insacca alle spalle del bravo Asquino. Reagisce subito il Rapolla con un’ottima conclusione di Guadagno dai 20 metri, ma Domenico Costantino (classe ‘97) con un colpo di reni devia in angolo. Dopo due minuti ancora Guadagno dalla distanza, ma il portiere ospite è attento. Il Junior Calcio Lavello riprende a macinare gioco ed inizia a collezionare traverse con i vari Zuccaro, Farfa-
riello e Ferrieri. Al 18’ G. Lorusso dopo un’azione personale, insacca alle spalle del portiere locale. Prima dell’intervallo Decorato, dopo un calcio d’angolo perfetto di V. Lorusso, insacca di testa nella rete del Rapolla e mette la partita in cassaforte. Il 3-0 taglia le gambe al Rapolla che non riesce a reagire. Nella seconda frazione il Junior Calcio Lavello continua a macinare gioco e con ottime azioni arriva facilmente alla conclusione e continua a collezionare traverse con Farfariello per due volte e Ferrieri. Al 5’ Aliano su calcio d’angolo del solito V. Lorusso, infila alle spalle dell’incolpevole Asquino. All’11’ ci pensa Ferrieri ad insaccare sottomisura un cross di Aliano. Al 17’ G. Lorusso su un cross di Farfariello,
si fa trovare pronto sul secondo palo e mette dentro la sesta marcatura della squadra ospite. I mister delle due squadre iniziano ad effettuare tutti i cambi a disposizione e al 22’ il capitano Ferrieri porta a sette le marcature per la squadra lavellese con un’ottima conclusione dai 25 metri che si infila all’incrocio dei pali alla sinistra del portiere locale. Al 27’ e poi al 34’ ancora G. Lorusso e il bravo Farfariello portano a nove le reti per il Junior Calcio Lavello con due tiri dalla distanza. Da sottolineare l’ottima prova della difesa della Junior Calcio Lavello che dopo 12 partite giocate ha subito un solo gol. La partita finisce all’insegna del fair-play con lo scambio di saluti da parte dei 22 giocatori.
spina nel fianco per i difensori locali, a realizzare la rete del pareggio con un perfetto diagonale su cui nulla può Robertone. Passano appena cinque minuti e l’Aviglianese si porta in vantaggio con il numero 11 V. Mecca, che mette il pallone in rete di testa, portando il risultato sul quattro a tre. La reazione dei padroni di casa è poco incisiva. A chiudere la pratica per l’Aviglianese, ci pensa ancora Giampaolo D’Andrea che in azione di contropiede realizza la quinta rete che arriva a pochi minuti dal termine della gara. In una nota stampa la dirigenza del Matera dichiara: “Un elogio va fatto ai ragazzi di mister D’Andrea che ci hanno creduto fino in fondo, riuscendo a portarsi a casa l’intera posta in palio. Dall’altra parte, mister Acquasanta dovrà lavorare molto intensamente per far sì che i propri ragazzi non incappino in gare come quella di questa ventitreesima giornata”.
IL TABELLINO PGS DON BOSCO ASSOPOTENZA
0 2
PGS DON BOSCO: Pietrafesa, Vomero, Casale, De Simone, Martinelli, Sibillano, Licciardi, Acierno, D. Mancusi II, Ger. Vaccaro, Tortorelli. A disposizione: Gio. Vaccaro, D. Mancusi I, Cascini, Romaniello, Sabia, Ascenzo. Allenatore: Condelli-Sabia. ASSOPOTENZA: Quagliano, Lorusso, Di Lucchio, Scelzo, Lotito, Pace, Palermo, Lapenna, Petruzzi, Laurino, DiNella. A disposizione: Sileo, Gaudiosi, Loprete, Buccarello, Brindisi, Lacodogna, Benedetto. Allenatore: Albano. MARCATORI: 4’ pt Laurino, 2’ s.t. Di Nella
hanno rischiato niente e sono stati molto cinici dall’inizio fino alla fine, sono felice della prestazione e anche dei ragazzi che sono subentrati che si fanno trovare sempre pronti e che stanno crescendo allenamento dopo allenamento.”
IL TABELLINO SOCCER F. RAPOLLA 0 JUNIOR C. LAVELLO 9 SOCCER FIVE RAPOLLA: Al. Asquino, Barone, Montesano, Cassandro, Ala, Zinfollino, An. Asquino, Nigro, Brienza, Guadagno, Stante. A disposizione: Pietrantuono, Ferrente. Allenatore: Di Tolve. JUNIOR CALCIO LAVELLO: Dom. Costantino, V. Lorusso, M. D. Caprioli, Aliano, Tummillo, Farfariello, Ferrieri, Napoli, G. Lorusso, Zuccaro. A disposizione: Don. Costantino, Buldo, Scarcella, De Carlo. Allenatore: Miranda MARCATORI: 10’ pt Zuccaro, 18’ pt, 17’ st e 27’ st G. Lorusso, 33’ pt Decorato, 5’ st Aliano, 11’ st e 22’ st Ferrieri, 34’ st Farfariello.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 45
Martedì 2 marzo 2010
Martedì 2 marzo 2010
BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 20ª giorn.
LA CLASSIFICA
Brindisi - Andria Bat
3-3 Siracusa 42 Cosenza 40 Cosenza - Barletta 1-1 Monopoli* 33 32 Siracusa - Catania 3-2 Potenza Taranto 32 Monopoli - Catanzaro 2-2 Brindisi 31 30 Taranto - Noicattaro 3-2 Catania Andria Bat 29 Gela - Potenza 3-2 Noicattaro* 26 25 Igea Virtus - Vibonese 1-2 Barletta Catanzaro 22 Vibonese 20 Gela 13 Igea Virtus 4 PROSSIMO TURNO: Catania - Brindisi; Potenza Cosenza; Monopoli - Gela; Barletta - Igea Virtus; Andria Bat - Noicattaro; Vibonese - Siracusa; Catanzaro - Taranto *una partita in meno
GIOVANIS. nazionale girone G
ALLIEVI nazionali girone G RISULTATI 20ª giorn.
LA CLASSIFICA
Salernitana - A. Norman. 2-0
Frosinone 49 Napoli 45 Nocerina - Cassino 2-1 Benevento 38 34 Paganese - Cavese 2-1 Cavese Vico Equense 33 Isola Liri - Frosinone 0-2 Sorrento 32 29 Napoli - Juve Stabia 2-0 Isola Liri Salernitana 25 Potenza - Sorrento 2-1 Nocerina 23 21 Benevento-V.Equense 2-1 Juve Stabia Paganese 17 Potenza 16 Aversa Normanna 14 Cassino 11 PROSSIMO TURNO: Sorrento - Benevento; Vico Equense - Isola Liri; Frosinone - Napoli; Juve Stabia - Nocerina; Aversa Normanna - Paganese; Cavese - Potenza; Cassino - Salernitana
RISULTATI 20ª giorn.
JUNIORES nazionale girone M
LA CLASSIFICA
RISULTATI 26ª giorn.
Lecce - Bari
2-2 Reggina 44 38 Crotone - Catania 0-2 Bari Catania 37 Gallipoli - Foggia 5-0 Cavese 36 32 Cavese - Manfredonia 3-4 Lecce Salernitana 31 Cosenza - Potenza 3-1 Palermo 26 26 Palermo - Reggina 2-2 Cosenza Manfredonia 22 Ha riposato: Salernitana Crotone 13 Potenza 12 Gallipoli 12 Foggia 4 PROSSIMO TURNO : Bari - Cavese; Potenza Palermo; Manfredonia - Cosenza; Foggia - Crotone; Salernitana - Gallipoli; Catania - Lecce; Riposa: Reggina
LA CLASSIFICA
3-0 Virtus Casarano** 60 Matera** 58 Vigor Lamezia - Bitonto 2-0 Bitonto*** 48 41 Fasano - Francavilla C. 1-2 Hinterreggio Vigor Lamezia 39 Ostuni - Hinterreggio 1-0 Francavilla** 38 35 Castrovil. - Rosar. (tav.) 0-3 Rossanese** Calcio Fasano** 31 31 Pisticci - Rossanese 0-0 Grottaglie Francavilla Calcio 32 Sambiase - V. Casarano 0-1 Ostuni** 26 Sambiase 25 Ha riposato: Matera Pisticci 24 Rosarno 18 Castrovillari* 2 PROSSIMO TURNO: Grottaglie - Calcio F.; Bitonto Castrovillari; Matera - Pisticci; Rossanese - Francavilla; Francavilla Calcio - Ostuni; Hinterreggio - Sambiase; Virtus Casarano - Vigor Lamezia; Riposa: Rosarno Francavilla - Grottaglie
* esclusa dal campionato ** una partita in meno ***due partite in meno
CAMPIONATO BERRETTI
GIR. “G”
- Vittoria del Gela che segna tre volte
Doccia fredda al Potenza Tra i potentini spicca la prestazione di Sacco(doppietta)
IL TABELLINO GELA POTENZA
3 2
GELA: Ascia, Deoma, Vella, La Cognata, Gravigliano, Faraci, Augetta, Giardillo, Zarbo, Di Benedetto, Oroku. A disposizione: Zummo, Ferracane, Virga, Atrogna, Balistreri, Ciancio, Rabechi. Allenatore: Docente. POTENZA: Tammone, Notari, Reca, Grillo, Verde, G. Cicia, Lira Ferreira, Sacco, Nisivoccia, De Fina, S. Cicia. A disposizione: Muro, Cuozzo, Lauria. Allenatore: Molfese. ARBITRO: Parente di Catania. MARCATORI: 8’ pt Giardillo, 11’ pt Oroku, 15’ st e 18’ st Sacco, 30’ st (rig.) Rabecchi.
NISCEMI - Nonostante la sconfitta il Potenza di mister Molfese merita una citazione per aver disputato un’ottima gara con molti
giovani calciatori classe 1994, quali Lira Ferreira, Nisivoccia, Cuozzo e Lauria, che hanno messo in mostra ottime capacità. La gara è stata equilibrata ma la squadra ospite, dopo aver manca-
to due facili occasioni al 3’ e al 5’ con Salvatore Cicia e con De Fina, si lascia sorprendere dai padroni di casa e subisce il vantaggio locale con la complicità della propria difesa. Anche il secondo gol
del Gela ad opera di Oroku arriva in seguito ad un’altra distrazione della difesa e il numero 11 trovandosi solo davanti a Tammone senza difficoltà infila il pallone in rete. Risposta del Potenza al 28’
Bravi gli Allievi del Potenza TITO - Hanno giocato per vincere gli Allievi di mister Molfese e con una prestazione da incorniciare sono riusciti a superare un ostico Sorrento. Dopo una prima frazione di gioco del tutto equilibrata e di fatto chiusa a reti inviolate, nel secondo tempo i padroni di casa si scatenano e a cinque minuti dalla ripresa del gioco passano in vantaggio con Mariano Gerardi il quale, dopo essersi liberato di un avversario, spedisce il pallone sull’angolo basso beffando il portiere ospite. Lo stesso si ripete al 15’ con un diagonale imparabile per il volenteroso numero 1 Loschiavo. Il team di targato Molfese amministra il risultato e la gara fino al 30’, minuto in cui un’indecisione della difesa potentina permette a Schettino di realizzare la rete della bandiera superando da pochi passi l’incolpevole portiere locale. Nel dopo gara Luigi Polino, dirigente del Potenza, ci ha rilasciato questa breve dichiarazione. “Si tratta di un successo importante e meritato da ragazzi che possono ancora fare molto bene”.
IL TABELLINO POTENZA SORRENTO
con la traversa colpita da Grillo. Nella ripresa ottima è la partenza del Potenza che recupera il doppio svantaggio con Carlo Sacco il quale al 15’ spiazza il portiere di casa con un tiro dal limite e poi, tre minuti più tardi, su cross dalla destra di Nisivoccia, con un gran tiro al volo ristabilisce la parità. L’incontro potrebbe chiudersi così ma al 30’, nonostante le proteste degli ospiti, il direttore di gara concede al Gela un calcio di rigore trasformato da Rabecchi nel gol della vittoria.
2 1
POTENZA: Muro, Urbano, Russo, Penta, Oliveto, Labanca, Russillo, Doino, Cerqua, Gerardi, Sabato. A disposizione: Dolce, Messina, Angioletti, Franco, Quagliata, Adesso, Allenatore: Molfese. SORRENTO: Loschiavo, Vero Palumbo, Breglia, Chierchia, Vollono, Maresca, Speranza, Cardone, Schettino, Franzese, R. Esposito. A disposizione: Lombardo, Ferrara, V. Esposito, Ferminiello, Liccardo, Miele, Suriese. Allenatore: Ciaramella. ARBITRO: Caruso di Potenza. MARCATORI: 5’ st e 15’ st Gerardi, 30’ st Schettino. Notari (Potenza)
Giovanissimi Nazionali - In gol Caldararo
Juniores Nazionali - Bene il team di Borneo a segno con Appella, Arleo e Gesualdi
Il Potenza scivola
Fc Francavilla, un gran bel tris al Grottaglie
IL TABELLINO COSENZA POTENZA
IL TABELLINO 3 1
COSENZA: Chimenti, Oliverio, Malomo, Volpe, Carbone, Russo, Caruso, Arlus, Raimondo, Canale, Greco. A disposizione: De Biasi, Morelli, Tosto, Barbetta, Gentile, Settembrino, Scaglia. Allenatore: Passarelli. POTENZA: Di Pasquale, Marino, Foscolo, Pacella, Patrone, Iannetta, Di Cioccio, Cioffredi, Varallo, Lancellotti, Caldararo. A disposizione: Pasquariello, Turturiello, Costini, Lucia. Allenatore: Nolè. MARCATORI: 2’ pt Oliverio, 3’ st Canale, 15’ st Greco, 16’ st Caldararo. COSENZA - Nonostante abbia vinto il Cosenza, l’incontro valevole per la ventesima giornata del campionato nazionale Giovanissimi tra la squadra cosentina e il Po-
FRANCAVILLA GROTTAGLIE
Caldararo (Potenza)
tenza, è stato dai due volti. Nella prima frazione di gioco meritano di più i padroni di casa subito in vantaggio con Oliverio. Nel secondo tempo si sveglia il Potenza che subisce comunque altre due marcature dei locali, superiori tecnicamente, firmate da Canale e Greco. Al 16’ arriva la bella rete di Antonio Caldararo, ottima la sua prova assieme a quella dei compagni Foscolo e Pacella, su calcio di punizione. Al 20’ atterramento in area dello stesso Caldararo ma l’arbitro lascia proseguire, poi, al 26’, su punizione del numero 11 ospite, colpo di testa di Foscolo e salvataggio sulla linea del difensore del Cosenza.
3 0
FRANCAVILLA: D’Affuso, Stabile, Arleo, A. Bellusci, Agrello, Petruccelli, G. Taccogna (al 40’ st Pesce), Ruocco, Appella (al 30’ st Tricarico), Gesualdi, Marra (al 5’ st Castronuovo). A disposizione: R. Taccogna, Dora, Novelli, Valicenti. Allenatore: Borneo. GROTTAGLIE: Turco, Muci, Muri, Collecolo, D’Angiulli, Annichiarico, Nannavecchia (al 20’ st D’Angasa), Castelli (al 10’ st Buccoligro), Cuocci, Silvestri, 30’ (al st Agrosis), Moriglione. A disposizione: Anaglosia, Masella, Zito, Curci. Allenatore: Orlando. ARBITRO: Amendolara di Potenza. MARCATORI: 20’ pt Appella, 40’ st Arleo, 45’ st Gesualdi.
SENISE - Al Comunale “G.B. Rossi” di Senise il Francavilla di Massimo Borneo e il Grottaglie di Salvatore Orlando sono scese in campo con motivazioni diverse, considerata la posizione in classifica delle stesse, ma sicuramente per dare al pubblico il divertimento dovuto. Iniziano i padroni di casa con un’azione impostata da Marra per Appella che manca di poco il vantaggio. Rispondono i pugliesi con Cuocci e Nannavecchia che mancano una facile occasione da rete, anche per la bravura di D’Affuso. La rete del vantaggio dei sinnici arriva al 20’ ad opera di Appella che raccoglie in cross proveniente da Ruocco e insacca. Al 30’ è ancora Appella a segnare il raddoppio ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Gli ospiti reagiscono al 35’ con Moriglione che manca di poco il pareggio e su continui capovolgimenti di fronte, e con più di una emozione per entrambe, si giunge al termine della prima frazione di gioco. La ripresa inizia con i ragazzi di mister Borneo più grin-
Stabile (Francavilla)
Appella (Francavilla)
tosi in cerca di consolidare il vantaggio acquisito. Gli avversari sembrano subire l’aggressività e soprattutto a centrocampo soffrono la pressione di Agrello, Ruocco e Bellusci che impostano continue azioni verso le punte Gesualdi e Appella. I ragazzi di mister Orlando ripartono molto spesso con palloni lunghi indirizzati verso Cuocci e Modiglione ben controllati da Arleo, Petruccelli e compagni. L’incontro è piacevole, il Grottaglie più volte riesce a fermare le in-
cursioni di Taccogna, Gesualdi e Appella e quando sembrava che la gara si dovesse chiudere con una sola rete è Arleo, classe 1993, che al 40’ raddoppia calciando una magistrale punizione che si insacca nel sette della porta difesa dall’incolpevole e bravo Turco. Allo scadere arriva il terzo gol firmato da Gesualdi che raccoglie il pallone sulla sinistra, supera due avversari ed insacca alle spalle di Turco regalando ai propri tifosi la meritata vittoria.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
46 Sport
Il lungo della Bawer, Fulvio Candido
A Dilettanti Matera analizza la seconda vittoria consecutiva, ora il San Severo
La Bawer trova continuità Gilardi: «Bando alla scaramanzia: io al play off ci credo» «Dove non siamo arrivati con la tecnica, abbiamo sopperito con il cuore ed abbiamo portato a casa la partita». Federico Gilardi è stato tra i grandi protagonisti della vittoria casalinga della Bawer Matera contro il Sant’Antimo al termine di un match dai diversi volti ma sempre intenso ed emozionante. «Siamo riusciti a trovare il ritmo per i 40 minuti di gioco e siamo cresciuti rispetto ai momenti di black out che avevano caratterizzato alcune partite precedenti. L’aiuto più importante è venuto in particolare dal fatto che in settimana siamo riusciti a lavorare al completo e l’allenatore ha potuto preparare la partita con il gruppo al completo». Il momento più difficile del match è arrivato tra la fine del primo e l’inizio del secondo quarto quando la Bawer ha subito un pesante parziale di 18-1 che ha cambiato gli equilibri della partita e rischiava di essere un pesante colpo anche sotto il profilo psicologico. Gilardi dà di quei momenti un’interpretazione essenzialmente tecnica: «purtroppo abbiamo avuto qualche difficoltà nell’affrontare la difesa a zona predisposta dal Sant’Antimo, il cambio difensivo campano ci ha complicato le cose ma poi siamo stati bravi a riprenderci e a ripartire». Ha funzionato anche la precisione in attacco con molti canestri pesanti dalla lunga distanza che hanno alzato notevolmente il punteggio della formazione lucana e segnalato un Matera più attento e concreto nelle conclusioni: «quando la palla gira con la giusta velocità diventa più facile trovare per tutti le conclusioni vincenti e dei tiri puliti e comodi. Il mio rendimento? Sto crescendo perchè riesco a lavorare durante la settimana. Venivo da un periodo difficile, di botte, acciacchi, influenza ma ora la situazione è migliorata. Mi alleno con i compagni e il fatto di allenarci tutti insieme dà dei risultati che alla lunga si vedono».
Grappasonni e accanto Gilardi (foto Videouno)
Gilardi sul futuro non sembra volersi sbilanciare anchese di fronte alla parola scaramanzia replica: «io non sono legato a questo tipo di cose. I play off? Sì li possiamo nominare e posso anche dire che stiamo lavorando per un obiettivo che tutti noi riteniamo possibile. Ci
crediamo tutti quanti e vogliamo giocarci ogni possibilità magari nelle ultimissime partite della fase ad orologio». Intanto la prossima sfida è quella di San Severo, l’avversario è dei più difficili e solo domenica a Palestrina ha interrotto una lunga se-
rie positiva. In casa poi ha il vantaggio del fattore campo e di un pubblico caldo. Matera però potrebbe avere la serenità di giocarsela senza avere nulla da perdere: «è la partita più difficile e per noi sarebbe un passo fondamentale verso il play off. Loro», conclude Gilardi, «sono
un’ottima squadra che ha ottenuto tante vittorie e che ci ha battuto in casa. Sarà molto dura, hanno un ottimo organico ma se noi riusciamo a lavorare al completo durante la settimana tutto è possibile. Di certo daremo del filo da torcere alla formazione pu-
gliese. Ci proveremo». Per Matera sarà un altro match delicato ma con la mente sgombra potrebbe arrivare una sorpresa. Da oggi coach Ponticiello lavorerà perchè questo obiettivo si realizzi. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
B Donne La presidente Pecoriello: «Le ragazze sembravano imballate»
Basilia non bella ma vincente I DUE punti più sofferti della stagione, quelli ottenuti sabato sera dalla Basilia Potenza solo a fil di sirena contro il Messina - al termine di una delle prestazioni meno convincenti dell'ultimo periodo della Scarano band, incapace di mostrare in tutto l'arco di tutti i 40 minuti il gioco brillante ed incisivo di cui è capace -, sono comunque valsi alle rossoblù l'aggancio al Brindisi al terzo posto della classifica. E il consolidamento della loro posizione nella poule promozione, considerato che il Minibasket Battipaglia (sconfitto a Latina e scalato in quinta posizione) è a questo punto staccato di due lunghezze. Qualcosa contro il Messina non ha girato per il verso giusto fin dall'inizio tra le lucane, e l'approccio a una gara che doveva segnare il riscatto rispetto a quanto accaduto
all'andata in terra siciliana non è stato di sicuro adeguato da parte di Sonia Crovatto e compagne. «Abbiamo sofferto fin da subito ha ammesso la presidente del club di via dei Cedri, Marina Pecoriello , e da lì in avanti siamo stati sempre in affannosa rincorsa delle nostre avversarie». Che evidentemente al cospetto delle ragazze allenate da coach Scarano (nonostante le siciliane fossero scese sul parquet del PalaPergola a ranghi incompleti) si dimostrano sempre capaci di tirare fuori motivazioni extra nei momneti più difficili. «Loro - ha aggiunto la numero uno della Basilia, la presidentesse Marina Pecoriello - ancora una volta si sono dimostrate rivali ostiche per noi, che però abbiamo giocato ben al di sotto degli standard abi-
tuali. Fin dai primi minuti le ragazze sembravano imballate e fuori ritmo, e il resto della partita è stata un continuo ed estenuante inseguimento». Fino alla liberatoria tripla finale di Stefania Filograsso, che ha regalato il primo e decisivo vantaggio alle potentine. Intanto però Aurigemma e socie, in attesa di ritrovare le migliori sensazioni sul campo, grazie allo striminzito successo sulla Fontalba hanno incassato la matematica certezza di essere approdate ai play-off: sicuri visti i dieci punti di margine che vantano sulla nona della classe (il Portici), quando alla chiusura della seconda fase mancano solo quattro giornate. Luca Carlone sport@luedi.it
Marina Pecoriello
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 47
Martedì 2 marzo 2010
Martedì 2 marzo 2010
A Dil. Nonostante la sconfitta di Trapani, la cura-Binetti sta portando i suoi frutti
Publisys, segnali incoraggianti Ruggeri: «Una prestazione che ci dà conforto per il futuro» UNA SQUADRA reattiva, un match gagliardo. E' stato questo il clichè della partita della Publisys Potenza al Pala Ilio di Trapani. La sconfitta patita contro gli amaranto siciliani non rende merito all'impegno e alla determinazione espressa per tutti i quaranta minuti dai bianconeri. L'arrivo di Binetti ha dato la scossa, soprattutto sul piano mentale, la formazione del presidente Francesco Petrullo sembra diversa da quella lenta, sonnacchiosa e abulica vista per larga parte del campionato. Il Trapani ha confermato le sue doti tecniche, evidenziando grande continuità di gioco e di prestazioni. Tale aspetto deve essere preso in considerazione dagli addetti ai lavori di via degli Oleandri. La Publisys sconfitta a Trapani è ben diversa dalla squadra battuta in tante trasferte e gare casalinghe. In attacco i potentini cominciano a fornire segnali di risveglio. La prova corale della compagine di Francesco Binetti è stata migliore, in sostanza in terra siciliana è mancato solo il successo, anche se la squadra finalmente sembra rigenerata. Il comportamento in campo di Fernando Labella e compagni è migliorato notevolmente, i lupacchiotti potentini hanno lottato fino alle fasi conclusive dell'incontro uscendo sconfitti solo nel finale convulso e caotico della partita. La squadra potentina lascia ben sperare in ottica futura. Domenica al Pala Pergola di Contrada Rossellino arriva il Moncada Agrigento, sconfitto dai lucani all'andata per 80 a 75. La squadra potentina non ha subito contraccolpi fisici e atletici durante i quaranta minuti di gioco contro il Trapani di Giovanni Benedetto. Il quintetto di Francesco Binetti riprenderà la preparazione questo pomeriggio verso la delicata sfida di domenica contro l'Agrigento. L'atmosfera, al di là della battuta d'arresto patita contro Evangelisti e soci è comunque positiva, nel gruppo c'è voglia di raggiungere il traguardo salvezza. Il leader indiscusso della Publisys Potenza, Massimo Ruggeri parla della gara di Trapanievidenziando quanto segue: “Abbiamo giocato una buona gara al cospetto di un cliente non facile da battere. La prestazione fornita contro il Trapani ci da conforto per le prossime gare di campionato”. Il lungo bianconero parla del comportamento generale della squadra: “Abbiamo lottato per tutta la partita, il divario forse è eccessivo, gli
serie
A dil.
serie
D Lucana
Massimo Ruggeri
otto punti di scarto sono tanti. Il gap è maturato nel finale di partita, quando gli arbitri hanno fischiato alla nostra squadra ogni fallo sistematico, abbiamo lottato tanto”. Ruggeri parla della prova offensiva: “Nelle ultime due partite abbiamo segnato parecchio, è anche vero il contrario visto che forse in difesa non siamo stati precisi. Faccio presente che ora siamo meno legati rispetto alle precedenti sfide. Finalmente riusciamo a segnare con continuità”. L'atleta bianconero chiude il suo commento parlando del prossimo match, quello in programma domenica al Pala Pergola contro Agrigento: “La partita per noi è fondamentale. Dobbiamo giocare per vincere, solo in questo modo possiamo raggiungere i traguardo salvezza. In casa non possiamo fallire”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
D In attesa dei recuperi della Pielle
CLASSIFICA
Salandra in vetta LA PIELLE rinvia ed il Salandra balza in testa. Per la seconda domenica consecutiva, la capolista materana, stavolta su richiesta dell’Olimpia Melfi, rinvia il suo incontro e perde, momentaneamente, il primato in classifica. Stessa sorte, stavolta su propria richiesta, era toccata la settimana prima alla squadra di Cotrufo, che aveva fatto posticipare (gara ancora da recuperare) il match in programma a Potenza, in casa del Ciumnera. Nel frattempo il Salandra non perde colpi e sale al comando della graduatoria, ma visto l’andamento del campionato, pare di poter dire che, una volta disputati i due recuperi, D’Ercole e compagni non dovrebbero avere problemi a riprendersi il primo posto in graduatoria, visto anche il vantaggio nello scontro diretto col Salandra. Tornando al basket giocato, è arrivata, come prevedibile, la settima vittoria consecutiva del Salandra che, sul neutro di Grassano, ha regolato abbastanza agevolmente la resistenza di un Ciumnera privo di Auria ed Urciuoli e con appena sei uomini a referto. L’equilibrio dura solo dieci minuti (16-8), prima dell’inesorabile allungo dei locali, giunti all’undicesima vittoria stagionale e sempre più lanciati verso i playoff. Vince, senza strafare, anche la Virtus Co.Re.Ma, impostasi senza problemi, seppur con un punteggio non trop-
La formazione della Virtus Matera
po largo (84-68) sul campo del fanalino di coda Genzano, centrando una vittoria che ha permesso ai materani di raggiungere, per il momento, i cugini della Pielle al secondo posto a quota 20. Diventano sei le affermazioni consecutive della Virtus, arrivata in realtà anche a +31 nel corso della terza frazione, mandando, ancora una volta, quasi tutto il roster a bersaglio. Detto del rinvio di Pielle-Melfi e del turno di riposo toccato, stavolta, alla Fingap Invicta, chiude il programma lo scontro più di bassa classifica che, in realtà, aveva aperto la giornata. Si è giocato, infatti, giovedì, l’anticipo tra Vito Lepore Potenza e Pall.Valdagri, con la vittoria dei neri del capoluogo 82-59. C’è equilibrio solo nel primo quarto, prima dell’allungo propiziato dai senatori Galella, Rubino e Molinari. Donatello Viggiano sport@luedi.it
La Virtus espugna Genzano GENZANO VIRTUS
Al Ciumnera non basta Auletta
68 84
SALANDRA CIUMNERA
BASKET GENZANO: Manniello 3, Marcoppido, Di Stasi 6, Romanelli 2 , Linsalata 14, Ciola 18, Baccasio 10, Menchise, Zotti 5, Caputo 10. All. Grasso CO.RE.MA. MATERA: Zielli 8, Sabino 2, Merletto 15, Galante 7, Buono 11, Elettrico 3, Clemente 18, De Gioia 12, Sacco 8, D’Aria. All. Rubino ARBITRI: Maruggi di Melfi e Serra di Potenza. PARZIALI: 12-18, 2842, 39-70, 68-84.
87 53
SALANDRA: Visceglia 11, Scandroli 21, Castellano 15, Lauria 16, De Angelis 9, Valerio 5, Lepenne 10, Noviello, Angelastro, De Marinis. All. Daraio CIUMNERA: Sabina 10, Villano 5, Auletta 14, Cilumbriello 12, Saponara 12, Virgallita. All. Montemurro ARBITRI: Saracino di Tito e Larocca di Potenza. PARZIALI: 16-8; 42-19; 69-36 Visceglia del Salandra
Vito Lepore in scioltezza col Val d’Agri V. LEPORE VALDAGRI
82 59
VITO LEPORE: Gilio, Cataldo 12, Santoro V, Lasorella 8, Galella 12, Molinari 19, Stanco 8, Rubino 13, Rongo 2, Santoro G. 5 PALL. VALDAGRI: Campaiola 6, Albano 11, Botta 16, Delia 4, Aumenta 6, Petrazzuolo 8, Durante, Sabia 3, Di Sia, Pascale 5. ARBITRI: Mancino D. e Mancino W. di Potenza PARZIALI: 22-19; 4832; 65-46
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
48 Sport
serie
B dil.
Girone B UOMINI
I tifosi del Bernalda possono esultare per il successo contro il Corato
B Dil. Russo non si nasconde: «Giocando così non siamo secondi a nessuno»
Tutta Bernalda è in festa La miglior prestazione della stagione proprio contro il Corato BERNALDA - BBC bella e vincente: questo in estrema sintesi il giudizio sulla prova del team ionico contro il quotato e forte Corato, al termine di una partita che ha lasciato a metà tra la gioia e l'incredulità i tifosi accorsi al PalaCampagna che, prima che il match avesse inizio, erano sembrati quasi rassegnati all'inevitabile predominio dei pugliesi. Ma si farebbe grave torto ai ragazzi del team rossoblu e di conseguenza al loro nocchiero se non si ricordasse nel giorno del trionfo che il bel gioco e lo spirito giusto si erano già intravisti da qualche domenica (tranne che a Catania) anche se era mancata la ciliegina sulla torta che si chiama “due punti”. Stavolta la squadra non si è fatta mancare nemmeno la accortezza tattica dei momenti delicati (che quest'anno è stata invocata come attenuante di tante sconfitte all'ultimo minuto e determinata dalla giovane età di molti giocatori) e, cosa ancor più sorprendente, essa è stata interpretata nel migliore dei modi anche dai meno “stagionati” della allegra combriccola lucana come Salvatore, bravo sia in fase di regia che in quella realizzativa, Basili, che con il suo ingresso in campo ha fatto lievitare la freschezza e il brio della squadra, e il baby Bonafede che non ha fatto cose eccezionali ma ha giostrato sul parquet come un medagliato veterano; aggiungendo a questo la prestazione monstre di Russo e quella altrettanto convincente di un pimpante Gaeta e del solito positivo Marinelli ecco confezionata la ricetta della migliore BBC della stagione, la migliore soprattutto se si tiene conto dell'avversario che aveva di fronte, un signor avversario che mai si è arreso e mai ha rinunciato ad usare tutte le non poche armi tecniche e tattiche di cui è in possesso. Insomma un successo esaltante che può anche far perdonare qualche eccesso di guasconeria da parte di qualcuno come capitan Russo che guascone (detto in senso positivo) lo è da sempre; sentite cosa ha dichiarato alla fine della gara: “Noi non siamo se-
B Dilettanti Il presidente della Corporelle non digerisce il quinto ko di fila
La furia di Colangelo «Non è concepibile perdere una gara come quella col Patti»
Roberto Russo
condi a nessuno, difendendo così e attaccando in questo modo ce la possiamo giocare con tutti e raggiungere il nostro obiettivo, infatti andremo a Massafra sapendo di affrontare una squadra molto forte ma coscienti che tutto può succedere se ripetiamo la prova di questa sera soprattutto in difesa, perché, come dice il nostro coach, da una buona difesa nasce anche un buon attacco”. Già, perché ai pochi che non lo sapessero ricordiamo che domenica prossima la BBC è ospite della capolista Cisa, un quintetto che ultimamente pare diventato un inarrestabile schiacciasassi e che sembra aver trovato la dimensione giusta per un roster di assoluto valore tecnico;e lui,ilcapitano, sache, fingendosi sbruffone, può caricare in questo modo se stesso e i compagni in vista di un ostacolo che sembra insormontabile. Intanto l'ambiente si gode il momento positivo perché, da quanto si è visto, quello con il Corato non è sembrato un fuoco di paglia, per cui si può affrontare la fase finale del campionato senza montarsi la testa e coscienti dei propri limiti, ma con qualche legittima convinzione in più. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Vincenzo Di Pierro in azione e accanto il presidente Colangelo (foto Mattiacci)
POTENZA - E' scontato che quando non si ha la forza per assestare il colpo del ko il più delle volte si dà coraggio agli avversari e alla fine si rimane con le pive nel sacco. E ' quello che è successo alla Corporelle alle prese con l'Ascom Patti. Dominata per oltre tre quarti di partita e alla fine uscita con due punti davvero insperati. E si badi bene che la squadra siciliana non ha fatto assolutamente cose trascendentali nel corso della partita. O per meglio dire, approfittando di una serie di errori del quintetto di Paternoster, ha capito che poteva rimanere in partita e non ha mai mollato. I siciliano hanno prodotto lo sforzo maggiore nel corso del terzo periodo nel quale hanno recuperato tutto lo svantaggio accumulato nel corso dei primi 20 minuti. Di conseguenza la sconfitta della Corporelle deve essere ascritta più ai propri demeriti che ad una effettiva prova superlativa degli avversari. Che hanno avuto una sola, grande qualità: quella di non essersi arresi e di aver sempre creduto nella rimon-
ta. Sta di fatto che per la Corporelle è giunta la quinta sconfitta consecutiva. E al danno si è aggiunta anche la beffa dello scivolamento in classifica all'undicesimo posto visto che il Catanzaro con il successo a Reggio Calabria è arrivato a quota 16 punti in classifica. Ha detto bene il direttore sportivo Viggiano che adesso la Corporelle deve guardarsi alle spalle e fare voli pindarici. Anche se la matematica e solo la matematica ancora lascia tutto aperto per decidere chi dovrà occupare la settima, l'ottava e la nona posizione della classifica. Di sicuro la sconfitta di domenica non è stata proprio digerita dai dirigenti. Il presidente Colangelo è molto esplicito: “Non è concepibile assolutamente perdere una partita come quella con il Patti. Per tre quarti siamo stati padroni del campo e tutti pensavamo che finalmente avremmo potuto interrompere la serie negativa. Non so dire che cosa è successo e le cause che ci hanno impedito di portare a casa due punti che per noi sarebbero stati davvero di platino. Sia-
mo amareggiati e delusi dal comportamento finale della squadra alla quale non fa difetto l'esperienza utile per gestire le gare e portarle alla conclusione con successo. Cosa che è mancata con il Patti con un finale davvero inspiegabile sotto ogni aspetto. Come la gestione e la conclusione dell'ultimo tiro da parte di Di Pierro che invece di concludere dalla lunga distanza avrebbe potuto optare per un'entrata per prendere un fallo o per un passaggio a chi era meglio piazzato. Quanto meno avremmo potuto assicurarci il supplementare. Ecco, qualche negligenza di troppo di qualche elemento non ci ha consentito di arrivare al successo. Adesso però dobbiamo tirare fuori gli attributi, reagire con forza e dare tutto quello che si ha dentro per salvare la stagione. Io resto sempre convinto che la squadra ha ottime potenzialità che nelle prossime quattro giornate deve tirare fuori per fare il massimo possibile. Alla fine poi tireremo le somme”. Rocco Sabatella sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 49
Martedì 2 marzo 2010
Martedì 2 marzo 2010
Calcio a 5
C2 girone A Paulangelo, Papa, Martone e Briscese i marcatori venosini
Sacro Cuore, che fatica Il Lions mette in difficoltà il Venosa che alla fine guadagna i tre punti C2 girone A Il Csi Sant’Antonio si sbarazza dello Sporting Murese
Tricarico, vittoria da play off TRICARICO MURESE
11 5
CSI S. ANTONIO TRICARICO: Passarella, Gagliardi, Dionisio D., Dema D., Dema A., Martelli, Evangelista, Paradiso, Lacovara; All. Lacovara P. SPORTING MURESE: Remollino, Marolda F, Bianchini, Fusco, Magro, Marolda V., Barile; All. Magro F. RETI: Gagliardi (CSI) (5), Dema D. (CSI) (2), Dema A. (CSI), Dionisio D. (CSI), Paradiso (CSI), Bianchini (aut)(CSI), Fusco (SM) (3), Marolda V.(SM) (2) IL CSI riprende la marcia verso i play - off travolgendo in casa uno Sporting Murese che nulla ha potuto dinanzi alla travolgente voglia di vincere dei rossoblu. Pronti via è subito vantaggio tricaricese: Gagliardi parte sulla sinistra e mette sul fondo per Martelli il quale scarica sul secondo palo per l'accorrente Dema D. che segna la sua prima marcatura con la maglia del CSI. Il Csi controlla agevolmente anche se non risulta incisivo; la Murese non pare avere la forza di reagire. Arriva così, meritato, il doppio vantaggio: Paradiso per Gagliardi che di piatto sinistro infila Remollino. Puntuale arriva il terzo gol: ancora Paradiso per il taglio di Gagliardi che tocca facile in rete. Sembra quasi finita e la Murese da segnali di vita: angolo di Magro, Marolda dal limite trova di l'angolo basso e porta il risultato sul 3 - 1. E' solo un fuoco di paglia e il CSI cala il poker con Dionisio D. che anticipa il diretto avversario e con un forte destro mette in rete. Manca poco alla fine del tempo e il CSI si porta sul 5 1: angolo di Paradiso, deviazione fortuita di Bianchini e palla in rete. La ripresa comincia con il tentativo di rimonta ospite. Fusco prende palla sulla tre-
quarti e la scaglia in rete con Passarella immobile: 5 - 2. Il risultato dura pochi secondi; Dema A. inventa per Gagliardi che si trova solo dinanzi a Remollino superato con un tocco morbido. La partita è vivace e la Murese accorcia ancora su rigore generosamente concesso agli ospiti: Fusco va sulla palla e accorcia ancora. Il CSI non ci sta e prende nuovamente il largo. Gagliardi fa tutto da solo e offre a dema A. il gol del 7 - 3. Ancora CSI: Gagliardi è servito sul centro destra, elude due avversari con una veronica e con un destro preciso porta i suoi sul 8 - 3. Poi è Paradiso ad andare in gol:
azione combinata con Dema D. e sinistro di giustezza all'angolo basso. Il 10 - 3 è opera di Gagliardi che parte in contropiede con Paradiso e sigla la quinta marcatura personale. Poi arriva il 10 - 4 con Marolda V. che parte in contropiede, salta Passarella e mette in rete. Ancora Murese e ancora Fusco che trova la difesa ospite sbilanciata e trafigge Passarella. Il gol del definitivo 11 - 5 è ancora di Dema D. che così apre e chiude le marcature di giornata; questa volta salta un uomo sulla destra e con un violento tiro all'incrocio decreta òla fine dell'incontro. p.p.
CALCIO A 5
S.C.VENOSA LIONS
6 5
SACRO CUORE VENOSA: Scatamacchia (Teora), Papa, Checa, Paulangelo, Briscese, Martone, Manieri. A disp. Zotta. All: Martone. LIONS CLUB POTENZA: Nolè (Mongiello), Gerardi, Melfi, Albanese P., Albanese S., Urbano, Telesca. All: Ruoti. ARBITRO: Fusarulo di Potenza RETI: 1' Paulangelo; 5' e 7' Melfi; 9', 40' e 60' Papa; 18' Martone, 19' e 56' Albanese S.; 25' Briscese, 58' Telesca. VENOSA - Quanta fatica per il Sacro Cuore Venosa di mister Martone, battere un Lions Potenza, distanziato in classifica, rispetto alla squadra venosina, di ben 26 punti. I ragazzi di mister Martone,
serie
C1
CLASSIFICA
mancano di lucidità sotto porta, il solo Paulangelo ha sbagliato almeno tre palle gol, a tu per tu col portiere. Con questa vittoria, il Sacro Cuore si mantiene nella zona play-off per un posto nella serie superiore. La cronaca. Al primo affondo la squadra locale spreca con Paulangelo un gol: Checa gli serve un pallone che va depositato in rete, ma l'attaccante locale non aggancia. Nell'azione successiva, Paulangelo, servito da Checa, è più preciso, dalla distanza va in gol con un preciso rasoterra. Al 3' Papa dalla distanza conclude, ma Nolè non si fa sorprendere. Al 5' pareggiano gli ospiti: sugli sviluppi di un corner battuto da Albanese S., Melfi è lesto a ribattere in rete con un tiro angolato. Al 7' Papa perde palla a centrocampo su pressing di Melfi che in uscita sorprende Scatamacchia e segna. Al 9' al tiro Checa, Albanese S. respinge sulla linea, ma Papa è bravo a ribattere in rete. Al 10' Martone per Papa, che spreca davanti la porta, lo imita subito dopo Paulangelo. Al 12' Martone fa tutto da solo, ma la conclusione centrale è preda del portiere. Al 15' su angolo di Paulangelo, Martone da pochi passi manda alle stelle. Al 18' in gol Martone con la collaborazione di Papa, il suo tiro-cross dalla distanza viene coperto dal compagno che trae in inganno il portiere e la palla si deposita in rete. Il Potenza reagisce e con Albanese S. da posizione decentrata pareggia. Al 20' è il palo a fermare una conclusione di Checa. Al 23' Scatamacchia si supera sventa due conclusioni ravvicinate di Urbano e Albanese S. Al 25' va in vantaggio il S.Cuore: Paulangelo (più preciso a passare che a concludere a rete) per Briscese che mette dentro. Martone, su errore difensivo ospite, è lesto a concludere, ma la traversa respinge il suo tiro. Al 27' Martone, servito da Briscese, spreca davanti la porta. Al 30' Melfi per Urbano, che a tu per tu col portiere, lo supera con un pallonetto, ma la palla va oltre la traversa. Al 33' Telesca conclude a rete, ma Paulangelo, sulla linea di porta salva e mette in angolo.
L’inizio della gara
Al 35' Telesca per Albanese S., che manda a lato, da buona posizione. Al 40' al tiro Manieri, Nolè respinge, palla di nuovo a Manieri che serve Papa ad un tiro vincente. Subito dopo Paulangelo, servito da Martone, davanti la porta,conclude addosso al portiere. Al 43' Teora si oppone ad una forte conclusione di Melfi. Al 45' è sempre Paulangelo a far arrabbiare compagni e tifosi al seguito,servito da Briscese, davanti la porta,spara addosso al portiere. Teora si oppone a due conclusioni ravvicinate dei due Albanese. Al 48' Mongiello, subentrato a Nolè, si oppone di pugno a due tiri ravvicinati di Briscese e Papa. E' il palo a negare un gol ad Urbano, servito da Albanese S. Manieri fa tutto da solo, si libera dell'intera difesa ospite, ma il tiro centrale è neutralizzato dal portiere. Vola Teora su conclusione di Albanese S. Al 56' in gol il Potenza: Urbano per Albanese S., tiro dentro la porta. ma è Checa che spreca davanti la porta, servito da Martone. Al 58' Teora commette una ingenuità che permette al potenza di pareggiare: con le mani rinvia fuori area, punizione battuta da Telesca, palla dentro. Ma è Papa al 60' da centrocampo a dare tre punti alla propria squadra, il suo tiro va a finire nell'angolino basso alla destra del portiere. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
50 Sport
Calcio a 5 C2 girone A Fondamentale il successo contro l’Orlando Urbano
Real Corona in ascesa La formazione di Rionero sale al secondo posto in classifica R.C.RIONERO 6 ORLANDO URB. 1 REAL CORONA RIONERO: Lapenna Andrea, Montedoro , Faretta, Lapenna Ant., Brienza, Rosiello, Ramunno, Capobianco, D'Urso Giov., Mazzucca, Di Lucchio. All. A.D'Urso-Brienza. ORLANDO URBANO POTENZA: Santoro, Pergola, Zotta, De Bonis, Grippa, Stabile, Giuliano, Santarsiere, Pirrone, Locatelli, Stabile, Rondinini. Dir. accomp. M. Vaccaio ARBITRO: Nigro di Potenza RETI: p.t. 8' D'Urso G., 32' Stabile; s.t. 5' e 6' D'Urso G., 19' e 26' Faretta, 31' Mazzucca RIONERO - Nel girone A del campionato di calcio a 5 di serie C2, il Real Corona dei tecnici Antonio D'Urso e Carmine Brienza ha affondato l'ostico Orlando Urbano Potenza con una tripletta del sempre intraprendente Giovanni D'Urso, una doppietta di Enrico Fa-
Il Real Corona Rionero
retta e una rete di Adriano Mazzucca. A meno di quattro giornate al termine del campionato il Real Corona Rionero guadagnando la seconda posizione in classifica in attesa di potersi giocare la promozione nei play off. E' di certo una vittoria importante quanto meritata quella dei rioneresi, che nonostante il risultato di
sei a uno in proprio favore, hanno inizialmente trovato nella squadra potentina un avversario combattivo e duro ad arrendersi soprattutto nella prima parte della gara chiusa in parità sull'uno a uno quando nonostante l'impegno, causa l'agguerrita difesa degli ospiti e il terreno di gioco viscido, il buon gioco espresso dai
ragazzi di mister D'Urso e Brienza ha finito per non trovare sbocchi positivi. Le marcature che hanno portato il Real Corona Rionero al successo sono però arrivate nel secondo tempo nel corso del quale è stato un tantino più facile trovare la via del gol riuscendo ad imbastire quelle giocate di cui sono capaci e non tutte riuscite nella prima frazione di gioco. Nel secondo tempo i vulturini sono scesi con una maggiore concentrazione e determinazione che hanno portato subito all'uno - due del giovane Giovanni D'Urso, al 5' e al 6', seguito dalla doppietta (19' e 26') di Enrico Faretta anch'egli molto efficace sotto porta e quindi la sesta rete per capitan Brienza e compagni è stata opera di Adriano Mazzuca arrivata al 31' in pieno recupero. Da sottolineare che tutte le reti dei padroni di casa sono state di buona fattura e frutto della buona intesa tra i reparti raggiunta dalla squadra rionerese. Michele Rizzo sport@luedi.it
Pugilato Due pareggi ottenuti sul ring di Taranto
Sorride la Boxe Potenza POTENZA - Torna a sorridere l'Asd Boxe Potenza nella trasferta tarantina di sabatoscorso. Duepareggied unasconfitta ottenuti fuori casa sono un buon bottino, visto anche l'andamento dei match. Simone Mecca (54 Kg) al secondo incontro, dopo l'esordio emiliano al torneo esordienti centro sud, della settimana scorsa, trova il pari ai punti contro Arpino di Bulsano, allenato dal pugile professionista Merico. Angelo Mancino (69 Kg), salito sul quadrato un po' legato, perde ai punti contro Movelli della scuola pugilistica andriese, allenato dal Maestro Sgaramella. Infine Nicola Tirone (60 Kg), al suo esordio sul ring, strappa un pari contro Cosimo, pugile francavillese della pugilistica Rodio Brindisi. Il maestro Gruosso della Boxe Potenza si dice comunque soddisfatto per essere riusciti a “reggere” fuori casa, per di più con due ragazzi al secondo incon-
Il pugile pontentino Simone Mecca
tro ed uno all'esordio assoluto. Strappare una vittoria era possibile, ma purtroppo a Mecca è stata inflitta una pena-
lità nell'utlimo round che gli è costata l'incontro. sport@luedi.it
Calcio a 5 C2 girone B
Il Deportivo sbanca Rivello SP. RIVELLO DEP. SENISE
3 4
SPORTING RIVELLO: Guzzo, Labanca, Filizzola, Rocco, Alfani, Ferrari, Inghigo, Pettinato, Ricciardi, Ferrari. All. Alfani. DEPORTIVO SENISE: Rossi, Cavallo, Serra, Capano, Salerno, Calderano, Castelluccio. All. Arleo. ARBITRO: F. M. Votta di Moliterno. RETI: 2 Salerno, Pettinato, Ricciardi, Castelluccio, Calderano, Rocco. NOTE: Ammoniti Guzzo e Capano. RIVELLO - Il Deportivo Senise batte lo Sporting Rivello in una partita che potrebbe risultare decisiva in chiave play - off. Per i sinnici di mister Arleo, i quali hanno dovuto fare a meno del bomber Tuzzi, grande partita di Castelluccio e di Rossi, il portiere meno battuto del campionato. Il Rivello dell'allenatore - giocatore Alfani può recriminare per le tante occasioni sprecate nel finale, ma deve ringraziare il loro portiere Guzzo, senza del quale la partita sarebbe probabilmente terminata con una vittoria del Senise molto più pesante. Ottime anche le prove di Pettinato e Alfani. Presente tra il pubblico Filardi, allenatore del Nemoli. La partita inizia con gli ospiti che si fanno subito pericolosi trovando il vantaggio già al 4' con Salerno. Il Senise non si ferma e all'8' Castelluccio centra il palo. Il Rivello si sveglia e al 18' il nuovo entrato Pettinato realizza un gol magnifico su punizione. Dalle discese sulla sinistra di Alfani nascono molte occasioni, ma al 20' è il palo a dire di no a Capano. Molte le occasioni da entrambe le parti sul finire del primo tempo. Si va al riposo
sull'1-1, ma al 4' della ripresa una splendida azione di Pettinato consente a Ricciardi di portare il risultato sul 2-1. La gioia del Rivello dura però solo 2 minuti, perchè Salerno ristabilisce la parità sugli sviluppi di un calcio di punizione. Al 12' Castelluccio ribalta il risultato, firmando il 2-3. I sinnici continuano ad essere pericolosi e al 15' Calderano segna il 2-4 in contropiede. Il Rivello non si arrende e al 22' Rocco riapre la partita. Nei minuti finali tutta la squadra, persino Guzzo, si getta all'assalto della porta di Rossi, che compie due o tre miracoli. Nel recupero un tiro destinato a raggiungere l'angolo basso della porta dei sinnici viene salvato sulla linea dopo un'azione molto confusa. La partita si conclude 3 - 4. “Abbiamo giocato un primo tempo grandioso - ha detto mister Arleo - nel secondo ci è mancata un po' di energia. Abbiamo avuto molte occasioni alla fine del primo tempo; nel secondo si è vista un squadra che voleva vincere e ci è riuscita e i giocatori sono stati molto bravi. Castelluccio si sta allenando con molta dedizione ed avrà un grande futuro. E' un grandissimo ragazzo, bravo ed educato, ed un grandissimo atleta, e noi siamo fortunati ad avere un giocatore così giovane ma già così forte in squadra. Rossi ha tanta esperienza e dà sicurezza alla difesa, inoltre è bravo anche con i piedi”. Guzzo ha dichiarato: “Ci è mancata un poco di lucidità. Io ho fatto il possibile, la squadra ha giocato bene ma eravamo stanchi dopo la partita di mercoledì. Il Senise è una squadra molto forte. Nei minuti finali sono salito più volte, ma non è servito. Ora ci concentriamo sulle prossime partite”. f.f.
Atletica Tra le donne fa man bassa la Seda Lauria con Manfredelli e Lo Vaglio
Caruso si mette alle spalle Becce LATRONICO - Si sono svolti domenica mattina, nel percorso allestito nel parco delle terme di Latronico, i campionati regionali individuali di Cross 2010, organizzati dal comitato regionale FIDAL Basilicata. Una cinquantina di corridori, divisi in varie categorie, si sono dati battaglia per la conquista del titolo regionale. I primi a scendere sul percorso sono stati gli atleti del settore assoluto. La categoria più giovane del settore, gli Allievi, ha percorso cinque giri del tracciato, e ha visto il trionfo di Paolo Potenza, seguito da Alberto Debellis e Nicola Galante (tutti e tre appartenenti alla Polisportiva Rocco Scotellaro Matera), mentre, tra le Allieve, ha conquistato il titolo Anna Camardo, dell'Avis Lagonegro. Contemporaneamente hanno corso gli Juniores e, alla fine dei sei km circa di gara, si è distinto Matteo Viggiano, dell'Avis Lagonegro. Dietro di lui Michele Lorito, del Club Atletico Lauria, e Maurizio Carlomagno, dell'A-
A destra Isa Manfredelli e Rosanna Lo Vaglio vincitrici tra le donne. A sinistra la partenza della gara maschile assoluti
SD Correre Pollino. Tra gli Assoluti, alla fine dei dieci giri del percorso, netto è stato il dominio di Daniele Caruso (Club Atletico Potenza), che ha vinto su Donato Becce e Giuseppe Dibenedetto, entrambi della Polisportiva Rocco Scotellaro Matera. Nella gara femminile ha trionfato l'Atletica Femminile Sedas Lauria, che ha piazzato sul podio
Isa Manfredelli, campionessa regionale, e Rossana Lo Vaglio, seconda al traguardo. Nella gara promozionale, il titolo di campione regionale di Cross è stato conquistato da Luca Placanico, del Club Atletico Lauria, per la categoria Cadetti e da Lucia Mitidieri, dell'Avis Lagonegro, per le Cadette. Nella categoria Ragazzi primo al traguardo è stato Savi-
no Di Muro, della società Atletica Palazzo, mentre per le Ragazze Gaia Rocca dell'Avis Lagonegro. La categoria più giovane in assoluto, quella degli Esordienti, che hanno percorso un giro del tracciato, di circa 800 metri, ha visto le vittorie di Alessia D'Oppido (Atletica Palazzo) e Nicola Figundio (ASD Correre Pollino). Anche per questo 2010 sono
stati stabiliti i campioni regionali di corsa campestre, ma, al di là della competizione agonistica, ogni gara dà sempre un'occasione per divertirsi e socializzare e per spingere ogni atleta a migliorarsi e fare sempre meglio fino a raggiungere i propri limiti. Per fare questo sono essenziali l'impegno e il sacrificio. sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 51
Martedì 2 marzo 2010
Martedì 2 marzo 2010
Calcio a 5 C2 girone B Gli ospiti in vantaggio con Ponzio ma non basta
Pepe prende il Barricelle Il Circolo l’Alba Pisticci recupera e pareggia col team di Varalla L’ALBA PISTICCI1 BARRICELLE 1 CIRCOLO L’ALBA PISTICCI: De Luca C., De Luca S., Kaba, Albano, Lavecchia G, Lavecchia A, Pepe, Giorgini, Masiello. All. Lavecchia A. BARRICELLE: Dilallo, Ielpo, Fratantuono, Lovito, Lauria, Fratantuono A., Marinelli A., Ponzio, Moretti. All. Michele Varalla. ARBITRO: Gresia di Moliterno. RETI: 17’ Ponzio (B), 24’ Pepe (C). PISTICCI - Un punto per uno che accontenta soprattutto i padroni di casa, felici per il passo in avanti in chiave play off e che lascia l’amaro in bocca ai valligiani, costretti a rimandare la tappa di avvicinamento al quinto posto. Al termine della gara tanta è l’amarezza che si legge sul volto di mister Varalla per il modo in cui è maturato il risultato finale di 1 a 1. “Più che parlare delle assenze che hanno falcidiato
Il tecnico Varalla e accanto Ponzio
l’organico del Barricelle, mi sembra doveroso rivolgere un plauso ai ragazzi che sono scesi in campo disputando una partita gagliarda” . “Probabilmente - continua - tenendo conto delle tante occasioni sprecate,
avremmo meritato di vincere,ma purtroppo è venuto fuori questo pareggio che ci lascia l’amaro in bocca”. Gli ospiti sono scesi in campo concentrati e decisi a strappare un risultato positivo e dopo un primo periodo di studio hanno la pri-
ma palla gol con Moretti, che si presenta solo davanti al portiere ma si fa respingere in angolo la conclusione. Al 17’ il Barricelle va in vantaggio, Ponzio prende palla nella sua metà campo, salta il suo diretto avversario e imbocca Moretti ,che
Scherma Più in ombra Bellino e Picerno della Schermistica
CICLISMO Fabian Cancellara alla “Strade Bianche” CANCELLARA ci riprova. Il campione elvetico di origini lucane, prenderà parte alla quarta edizione della Montepaschi Strade Bianche, in programma sabato prossimo. E ci sarà anche il campione del mondo del 2009 Cadel Evans tra gli atleti che si sfideranno nella corsa per ciclisti professionisti che percorrerà le strade del Chianti senese per arrivare da Gaiole in piazza del Campo a Siena, per un totale di 190 chiliometri. Oltre a Evans ci sarà il vincitore dello scorso anno Thomas Lofkvist. Il vincitore del mondiale 2008 Alessandro Ballan, Fabian Cancellara e gli altri grandi campioni come Filippo Pozzato, Mark Cavendish e Juan Antonio Flecha. Gli iscritti alla corsa sono 120 atleti divisi in 15 squadre. La partenza verrà data alle alle 10 e 40 di sabato 6 marzo da Gaiole in Chianti e l’arrivo è previsto per le 15 e 30 in Piazza del Campo.
Francesca Palumbo terza alle gare di qualificazione Matteo Tundo quindicesimo ad Ariccia RISULTATI alterni per gli atleti della Società Schermistica Lucana Potenza impegnati nell'ultimo fine settimana ad Ariccia alla gara di qualificazione nazionale assoluti valevole per la partecipazione al campionato italiano Giovani e campionato italiano cadetti che si terranno a Livorno il 13 e 14 marzo. Alla gara hanno preso parte Francesca Palumbo, Edoardo Bellino, Fortunato Picerno e Matteo Tundo. Francesca Palumbo, impegnata nel fioretto è giunta al terzo posto battuta dalla livornese, Beatrice Monaco, classificatasi al secondo posto. La Palumbo dopo le due prove nazionali è riuscita a collocarsi al terzo posto nella classifica generale definitiva valida per i campionati italiani giovani e cadetti. Nel capoluogo toscano saranno in gara le prime trentasei fiorettiste in classifica. Nel fioretto maschile nulla di fatto, invece per Edoardo Bellino, giunto sessantesimo e Fortunato Picerno,
Affermazione della Montereale nato Giorgio, Antonio Lista e Rosario Lasaponara si è aggiudicata tutte e due le partite contro gli avversari molisani, mettendo in evidenza tutte le capacità balistiche e di precisione al tiro. Nel singolo invece, Alberto Petracca è stato sconfitto dall'avversario molisano ed è stato sostituito da Felice Rosa. Nel secondo tempo la coppia formata da Rosario Lasaponara e Antonio Lista non ha dato scampo agli ospiti chiudendo di fatto i conti e rendendo così inutile la partita del singolo giocata da Felice Rosa. Una bella soddisfazione per tutto l'ambiente che conferma il buon momento di forma raggiunto dai bocciofili potentini, ora attesi nel quarto turno da una compagine campana ancora da definire. La prima gara si giocherà il 18 a Potenza. f.menonna@luedi.it
Arti Marziali Super bottino per i potentini
La Korea Taekwondo porta a casa 6 medaglie dal meeting salentino
piazzatosi cinquantaseiesimo. Entrambi non sono entrati nel gruppo d'elites. Meglio di loro ha fatto Matteo Tundo, che ha chiuso la gara di Ariccia al quindicesimo posto collocandosi al ventesimo posto nella classifica generale dove il numero degli spadisti ammonta a trecentocinquanta atleti. Tundo rientra a pieno titolo nella gara di Livorno. Francesca Palumbo, intanto, sarà impegnata ad Atene, da domani fino a domenica ai campionati europei cadetti, inseriti nella manifestazione dei giochi del mediterraneo. L'atleta potentina è stata convocata nella nazionale della Federscherma italiana. Nel fine settimana la rappresentanza lucana sarà impegnata a Foggia con gli under 14, il 13/14 marzo invece è prevista sempre a Livorno una nuova gara e il 21 marzo si terranno a Terni i campionati italiani a squadre dove parteciperanno i fiorettisti in serie A2 e le fiorettiste in B/1. f.menonna@luedi.it
Bocce Battuto il Campobasso nel terzo turno del campionato Assoluti
LA BOCCIOFILA Montereale Potenza ha superato il terzo turno del campionato assoluti di bocce battendo sabato il Campobasso per 2 a 1 nella sfida svoltasi presso il Bocciofilo di Parco Montereale. La gara tra i due complessi è stata dura, vibrante, ricca di capovolgimenti di fronte, ma alla fine la compagine potentina è riuscita comunque a spuntarla sui molisani, che hanno patito dal canto loro la bravura dei lucani, soprattutto nella prima partita di “terna”. La prova dei potentini è stata davvero eccellente, contro un complesso, quello molisano che non ha regalato nulla alla Bocciofila Montereale. Il successo proprio per queste ragioni ha un sapore particolare per l'intero ambiente potentino e vale doppio per tutta la formazione guidata da Donato Giorgio. Nel primo tempo la “terna” composta da Do-
con un uno-due gli restituisce palla facendolo trovare solo davanti a De Luca e con un elegante pallonetto lo supera in uscita. Al 24’ il Pisticci trova incredibilmente in pareggio. Dormita colossale su rimessa laterale dei difensori ospiti, palla a Pe-
pe che infila Dilallo per l’ 1 a 1 che chiude la prima frazione di gioco. Nella ripresa i padroni di casa scendono in campo con un atteggiamento nervoso , il gioco diventa molto duro, e ben presto superano il bonus dei cinque falli concedendo agli ospiti ben 3 tiri dai 10 metri, ma l’ottimo De Luca respinge sempre in angolo le conclusioni di Ponzio. All’ultimo minuto la più ghiotta occasione di tutto il secondo tempo per gli ospiti con un’azione di contropiede Marinelli che si invola solo davanti al portiere, ma invece di calciare preferisce servire la palla per all’accorrente Moretti, sbagliando la misura del passaggio e permettendo il recupero del portiere. Finisce 1 a 1 con un Pisticci che festeggia lo scampato pericolo e per un punto che vale oro, mentre per il Barricelle, la consolazione arriva da Rivello con la sconfitta casalinga contro il Senise che significa giochi ancora aperti per un posto play off. sport@luedi.it
SEI MEDAGLIE, un oro, due argenti, tre bronzi. Un bottino davvero incredibile quello messo a segno dai ragazzi della Korea Taekwondo Potenza a Campi Salentina nel corso dei campionati regionali di combattimento A e B svoltisi domenica in terra salentina. Alla gara hanno preso parte quarantuno società, quattrocentottantasei atleti in rappresentanza delle regioni Lombardia, Puglia, Marche, Campania, Sicilia, Calabria e Basilicata. Ebbene la Korea Taekwondo Potenza conferma di avere i numeri per ben figurare nelle gare che contano, visto il numero di allori collezionati a Campi Salentina. La medaglia d'oro è venuta grazie alla bella prestazione di Enza Larocca, categoria - 42 kg, cinture verdi e blu, la prova di Larocca è stata davvero positiva. L'atleta inserita nella categoria cadetti A ha fat-
to vedere di che pasta è fatta al cospetto di avversarie di ottimo livello. Le medaglie d'argento sono giunte da Andrea Di Tolla, categoria + 59 cinture verdi e blu, sempre nei cadetti A e da Giovanna Montano, categoria - 45 kg cinture verdi e blu. Le medaglie di bronzo sono giunte da Marco Allegretti, - 30 kg, Manuel Lauria, iscritto alla gara - 55 kg e Davide Losasso categoria - 45 kg. Bene hanno fatto in terra pugliese anche Rocco Potenza, Aldo Amodio, e Leandro Amodio. Per tutti l'auspicio è quello di ben figurare nelle prossime manifestazioni agonistiche in programma a Mesagne il 24 e 25 aprile in occasione dei campionati italiani di taekwondo. Sei medaglie e tante soddisfazioni è questo il bilancio più che positivo degli atleti guidati dal maestro Massimo Fabrizio e sostenuti dal presidente Rosanna Carritiello. f.menonna@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
52 Sport
Martedì 2 marzo 2010
53
Donne e città i motivi ispiratori della sua pittura “neorealistica”
Sedici opere dell’artista lucano alla Galleria Pentart
Celano conquista Roma di CHIARA LOSTAGLIO SEMPRE in primo piano nelle collettive organizzate nella capitale, sedici opere dell'artista Luca Celano sono in esposizione permanente presso la galleria Pentart di Trastevere dove, in questi ultimi mesi ha partecipato ad alcune mostre ispirate a Roma antica, tra le più recenti “Roma, la pittura di un Impero” e “Il Paesaggio”. L'artista lucano, iscritto all'albo dei pittori e scultori Italiani ed Europei, ottiene ottimi consensi negli ambienti artistici romani che frequenta, ormai da molti anni. La donna è al centro della sua pittura. China e indaffarata nel lavoro dei campi o intenta a denudarsi, la donna di Celano è colta nella spontaneità di un gesto laborioso o di una movenza sensuale, prorompente nelle forme e nell'intensità cromatica. La sua personalità richiama quella delle matrone romane in un contesto bucolico, intriso di lucanità. Dalla Lucania a Roma, un viaggio che conduce le protagoniste delle tele a rapportarsi con l'ambiente urbano e le sue forme: ecco che nasce un nuovo binomio “Donne e città” dove la dea-natura lascia spazio ai palazzi di periferia. La fusione di vari soggetti è un altro dei motivi espressivi di Celano, che fonde in una pittura autobiografica, i diversi momenti della sua vita. La profonda conoscenza dell'anatomia traspare anche nella fisicità dei braccianti costantemente con un attrezzo di lavoro in mano, feticcio che esprime, in modo neorealista, la fatica del lavoro. «Racconto per immagini - dice l'artista - unisco più temi, più tasselli con una linea comune, come se dirigessi un film. Come se fossi un regista». Ed è pro-
prio l'amicizia con il regista e sceneggiatore Cesare Zavattini che lo fece appassionare a quel Neorealismo con cui racconta una Lucania “postleviana” e “postscotellariana”, la cultura del lavoro e la natura incontaminata, emblema di una civiltà non ancora calpestata dalla corsa al denaro, dalla perdita di ideali, dalla crisi delle grandi città. Un racconto che evidenzia il suo profondo legame con il territorio. Il lavoro di Celano è una continua ricerca delle cose passate, ma che appartengono al quotidiano, all'esistenza. La pittura per raccontare ma anche come arma di protesta e di denuncia sociale, «che dica il non detto» afferma. Il Neorealismo pittorico di Celano non racconta solo la Lucania. La sua sensibilità lo ha portato a interpretare anche la sofferenza, la paura della gente che fuggiva dal Kossovo, come nell' opera “I Kossovari”. «Prendo in prestito i vocaboli della poesia e della musica per la mia pittura - sostiene ho fatto mie le parole di Leonardo da Vinci: la pittura è poesia muta, la poesia è pittura cieca». Ed è proprio dal genere pittorico del XVI-XVII secolo “Poesia” che indica un dipinto di argomento mitologico, pagano, specie erotico - che il suo linguaggio pittorico prende qualche riferimento. Come pure dal genere bizzarro “Capriccio”, nato in epoca manierista, sviluppatosi tra Seicento e Settecento che assembla ruderi dell'antica Roma; si tratta di un dipinto di piccole dimensioni che rappresenta un'immagine o una figura fantasiosa, ovvero una composizione bizzarra frutto dell'estro e della e della libera creatività soggettiva. Molti sono i riconosci-
menti di questo artista lucano, maestro accademico, che vive ed opera tra la Lucania e Roma. Il suo legame con la Capitale e la sua regione, lo vede sempre impegnato a diffondere la sua arte e l'identità lucana espressa in modo esclusivo. Attraverso la pittura “a corpo” pastosa e densa oppure mediante il “guazzo” (monocromo appena diluito), Celano racconta, con la medesima passione, la città e la terra, la quotidianità di gesti autentici, prelevandoli dalla memoria per poi immobilizzarli in vigorose forme e cromie, come in un'istantanea. Ricordi, i suoi, al cospetto della storia.
Esposte le foto di Mattiacci “Cuori creativi” in mostra fino all’8 marzo POTENZA - Proseguono gli appuntamenti nell'ambito dell'evento “Cuori Creativi”: una mostra d'arte che, inaugurata in occasione dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono di Abriola, San Valentino, si protrarrà fino alla Festa della Donna con una serata di gran galà e asta di beneficenza il prossimo 21 marzo all'hotel Osman di Atena lucana. C'è tempo fino al prossimo 4 marzo per visitare la mostra dei “Cuori creativi” accolta nella chiesa madre di Abriola: 18 opere, dalle tecniche e forme più varie, sul tema specifico del “cuore”, realizzate da altrettanti artisti, tutti lucani. Saranno visitabili, fino alla stessa data, anche le due esposizioni fotografiche dei Cuori creativi realizzata da Andrea Mattiacci, attraverso una rielaborazione in digitale delle immagini delle opere sovrapposte a scorci reali di Abriola: scatti
fotografici originali e suggestivi dislocati sia tra i vicoli del centro storico del paese, sia negli spazi di pubblico passaggio delle scale mobili di via Armellini, a Potenza. A partire, poi, dall'8 marzo e fino al 18 marzo, i Cuori - nelle forme e dimensioni reali - approderanno tra le vetrine di via Pretoria, mentre in occasione della Festa dedicata alle donne sarà inaugurata nella Galleria d'arte il Santo Graal, la mostra intitolata “Giallo Mimosa”: una vivace esposizione realizzata dalle dieci artiste donne dei Cuori creativi che si protrarrà fino al 18 marzo. Il vernissage sarà occasione per celebrare la donna attraverso i linguaggi e la sensibilità dell'arte, ma anche, confermare il valore del principio creativo femminile. cultura@luedi.it
Letti per voi di NUNZIO FESTA IL CUORE della società scopre degli spifferi. E dentro questi varchi, in sostanza, “L'interdetto” di Canali sconfigge la banalità delle consolazioni. Il metodo di Luca Canali è semplice. Prendere, intanto,in mano e per le mani il disincanto per accoppiarlo con il battito della fine. Poi lasciarlo sfiorire e fiorire nelle dimensioni perdute di uomini normali e sofferenti. Il romanzo dello scrittore Luca Canali, penna che non sopporta limiti d'ingegno e d'impegno ed è abituata a protestare contro l'omologazione culturale e consumistica, approfitta vagamente del poliziesco “de genere” per affrontare alcune pietre dei secoli. Il commissario Strina, infatti, per esempio: è un uomo tanto affaticato al punto d'essere a qualche passo dal pensionamento ma annunciato da una tremenda malattia; pe-
e
“L’interdetto” contro la banalità Avvincente romanzo di Canali rò, il Paolo Strina, che un po' di passato se lo ricorda e prova a ricordarcelo grazie alle passeggiate stilistiche dell'efficace Canali, devi fare i conti con il fato. Più il maestro, ex professore e schivo scrittore Stefano Nullian. Quello che appunto sarà l'interdetto. Ovvero un uomo che affronta i tempi cercando di dare beni materiali agli animali e prender-
si dalle persone, e in special modo dalle donne, quello che può. Provando poca anzi pochissima stima per questo nostro genere. La stessa compagna di Strina s'imbatterà nel maestro-scrittore Nullian. Ma l'uomo più segnato dall'ex professore sarà appunto lo Strina medesimo. Insomma, Paolo Strina più che turbato dal Nullian si fa sommergere
la vita dal fascino di questi. Come molti altri personaggi delle vicende e della storia tutta. Spesso senza volerlo. D'altronde lo scrittore sta in mezzo ad almeno un paio di cosette della quotidianità di Paolo. L'interdetto deve vedersela con parenti velenosi, oltre che con parte dell'inospitale mondo, atti a toglierli soldini dalle tasche rovinate. Per giunta. Canali, che è autore notevolmente segnato dallo studio e dall'analisi dei flussi intimi dell'umanità, sorride ai malati umani concedendo proprio al maestro Stefano Nullian la meravigliosa capacità di dimostrarsi debole e forte motivo esistenziale del destino di tanti minori. Quest'opera di Luca Canali è prova letteraria che di nuovo tocca i malesseri, e li fa sussultare. L'interdetto di Luca Canali Hacca (Macerata, 2009) pag. 206, euro 14
Carnet Gli scatti sul set di Baaria in Mediateca MATERA - Apre, negli spazi espositivi della Mediateca Provinciale la mostra “Baaria – Gli scatti di Tornatore sul set” dal film di Giuseppe Tornatore, concessa dalla Fondazione Politeama Città di Catanzaro. L’evento si inserisce nell’ambito della VI Rassegna Urbanistica nazionale che l’Istituto nazionale di Urbanistica promuove e organizza nella città dei Sassi fino al 6 marzo 2010 (con prosecuzione della Mostra nella settimana successiva). La manifestazione è organizzata per la prima volta nel Meridione, a Matera, città con caratteristiche urbane eccezionali, dichiarata patrimonio dell’Unesco. La mostra sarà visitabile fino a domenica 7 marzo, dalle 9 alle 20.30 e da lunedì 8 marzo a domenica 14 marzo, dalle 9 alle 18.30. L’ingresso èibero.
“Soirée parisienne” con Catherine
MELFI - “Soirée parisienne”. Questa sera alle ore 20.30 il Teatro Ruggiero di Melfi ospiterà una grande interprete, Catherine Spaak, voce recitante che guiderà gli spettatori fra i versi e le musiche di grandi artisti francesi vissuti a cavallo fra Ottocento e Novecento. Con l'accompagnamento di Massimo Mercelli (al flauto) e Corrado de Bernart (al pianoforte), “Soirée Parisienne” fa rivivere le musiche di musicisti del calibro di Satie, Ibert, Poulenc e Debussy, e i versi poetici di Baudelaire. Sarà uno spettacolo, “breve ma intenso”, all'altezza delle aspettative, che porterà con la fantasia nei salotti parigini tra otto e novecento, suonato con molta grazia dal flauto di legno olandese di Massimo Mercelli e dal suono vellutato del pianoforte di Corrado de Bernart. La voce di Catherine Spaak si è inserita come un terzo strumento musicale, con rara grazia, specialmente nelle Chancons de billities di Debussy, eseguite magistralmente. Il concerto fa parte della stagione dell'Ateneo Musica Basilicata Emilia Manco
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Cultura&Spettacoli
Martedì 2 marzo 2010
La Ricotta torna a Zelig POTENZA - “La Ricotta” torna sul palco di Zelig. Nell' edizione 2010 della fortunata trasmissione comica di Gino&Michele risponderanno all'appello dei grandi comici italiani anche Mario Ierace, Tonino Centola e Peppino Centola, che ritroveremo in tv in compagnia di Claudio Bisio e Vanessa Incontrada. Dopo i successi ottenuti nelle precedenti edizioni dal trio comico lucano, lo staff della “macchina Zelig” ha voluto “La Ricotta” nel suo cast anche quest'anno. Esilaranti gag ci aspettano in prima serata da questa sera e tutti i martedì , per farci ridere al suono di una comicità tutta lucana, tutta italiana. E così una nuova estenuante lezione di inglese sfiancherà Mario, l'esile teacher alle prese con due allievi poco perspicaci, ovvero i fratelli Centola,
Il trio La Ricotta a Zelig Off
sempre più determinati nel voler imparare una nuova lingua, oltre al lucano. Un successo, quello del trio potentino, che è andato ben oltre gli angusti confini regionali. A testimoniarlo il blog del sito ufficiale della trasmissione di cabaret più seguita in Italia, su cui si rincorrono i commenti degli spettatori che hanno apprezzato la loro originalità e la comicità «un po' più pensata» - del trio potentino che è stato incluso fra i migliori cabarettisti dell'edizione 2008 di "Zelig off". Sin dalla loro prima apparizione su Canale 5 il loro “Zocchei, zocchei!” si è trasformato in un vero e proprio tormentone. Chissà che per questa nuova edizione di Zelig non abbiano qualche nuova gag da regalare al pubblico. cultura@luedi.it
Sanchez spiega com’è nato lo spettacolo-tributo proposto a Le valli del Teatro
«Un musical su Modugno un’idea bella ma ardita» di FRANCESCO ALTAVISTA SASSO DI CASTALDA - E' stato pienone per la compagnia di Diego Sanchez , Matilde Brandi e Roberta Gianrusso nelle sei serate lucane per la rassegna “ Le valli del Teatro” . Prima dello spettacolo di Sasso di Castalda , il capocomico e co-produttore dello spettacolo Diego Sanchez si intrattiene, per qualche minuto, in esclusiva con il “ Quotidiano”. Perchè per uno spettacolo-omaggio su Modugno? «Lo spettacolo doveva essere un vero e proprio musical sulla vita di Domenico Modugno, naturalmente non abbiamo voluto osare troppo, perché sarebbe stato un tantino presuntuoso. Anche se tutti quanti mi attribuiscono una somiglianza con Modugno anche fisica. Si sarebbe potuto fare ma abbiamo preferito non osare. Abbiamo pensato quindi di servirci delle canzoni di Modugno da incastonare in una storia d'amore. Modugno è uno dei cantanti con il quale sono cresciuto, le sue canzoni mi hanno trapassato e mi hanno fatto crescere in queste armonie particolarissime. Queste ultime sono la cosa forse più interessante dello spettacolo». Lo spettacolo si può considerare un esperimento di metateatro? «Questo è merito della re-
Diego Sanchez e Matilde Brandi in “Nel blu dipinto di blu”
gia di Claudio Insegno. Come tutte le regie di Claudio, perché io lavoro con lui ormai da anni, mi considero un suo allievo, è particolare. Non è particolarmente stravagante ma ci sono delle trovate geniali e simpatiche, come può essere per esempio il duello con le spade ad un certo punto della commedia. Claudio riesce a trovare il giusto colore comico in tutte le situazioni e
ci sono anche trovate all'inglese, lontane da quello che siamo abituati a vedere». Lei ha preso solo dei professionisti per lo spettacolo,, ma a volte c'è chi per vendere prende gente che si adatta al teatro ma che proviene dalla televisione. «A partire dal corpo di ballo fino all'attore che dice poche battute, sono tutti professionisti. Questo per
rispetto a chi lascia la televisione per andare a teatro. Sul palco non si può far salire chiunque. Naturalmente da qualche parte bisogna partire e c'è chi parte dalla televisione, bisogna stare attenti a prendere dalla televisione solo professionisti che reggono il palcoscenico di un teatro. La mia passione è un teatro di professionisti e di belle e
brave donne. Bisogna stare attenti a non cadere nel tranello televisivo, non è il caso di questo spettacolo perchè ho preso delle donne molto belle ma di certificata professionalità. Purtroppo sono pure gli addetti ai lavori, quelli dell'informazione, a prediligere i dilettanti che provengono dalla televisione». Dopo sei serate, come le è sembrato il pubblico lucano? «Il pubblico della Basilicata ha confermato quello che ormai penso da anni. Io vengo spesso per spettacoli in Basilicata, soprattutto estivi. Qui trovo sempre un pubblico molto caloroso, e molto attento alle cose che riguardano il teatro. Posso dire con sincerità che il pubblico lucano è il più bel pubblico che abbiamo avuto nella tournée. Ho notato che c'è predisposizione. Per il teatro non è importante una cultura teatrale ma la predisposizione». Signor Sanchez, concludiamo. Cosa è per lei la bellezza? «La bellezza, hai toccato un tasto che mi appartiene non perché io sia bello ma perché amo le cose belle. La bellezza è donna, è femminile, inevitabilmente. La donna è la cosa più bella che ci possiamo aspettare. Bisogna dividere poi un tipo di bellezza che si riferisce ad un panorama per esempio e quella che invece ti fa battere il cuore». cultura@luedi.it
PERSONAGGI
Aida in crisi diserta la tv
Aida Yespica
SAREBBE dovuta andare ospite da Barbara D'Urso a Domenica Cinque, ma poco prima della trasmissione Aida Yespica ha dato forfait. La conduttrice, che già in passato ha dimostrato di non amare particolarmente i "pacchi" (ne sa qualcosa Fabrizio Corona), non l'ha presa bene, lamentando il fatto che la sua redazione lavora alacremente sugli ospiti e un "bidone" trasforma tanto impegno in fatica sprecata. Ma a spiegare il motivo dell'assenza è intervenuto telefonicamente l'agente Lele Mora, che in diretta ha rivelato: «Aida sta vivendo un momento molto brutto dal quale sto cercando di tirarla fuori. Quando deve andare in tv entra crisi profonda».
Letitia poco... “Casta” ai Cesar
Letitia Casta
LETITIA Casta tanto casta non si è presentata ai premi Cesar, gli Oscar francesi. Durante il galà al TheatreduChatelet aParigi-dove, per inciso, c'è stato il trionfo del Profeta di Jacques Audiard con nove statuette -, l'attrice e modella si è presentata con un abito che poco lasciava alla fantasia. La 32enne, mamma per la terza volta a fine agosto scorso, ha sfilato sul red carpet, si è accomodata in sala ed è pure salita sul palco con un vestito nero in cui i sottili riccioli di pizzo poco potevano per coprire le ampie trasparenze. Gambe, pancia, busto e florido seno erano letteralmente esposti peril piaceredegli astanti e l'orgoglio di Stefano Accorsi.
Depp e Paradis insieme sul set
TEATRO
I rischi di una “Chat a due piazze”
Depp e Vanessa Paradis
Doppio appuntamento a Venosa e Oppido con la commedia di Guidi di GIUSEPPE ORLANDO VENOSA - Va in scena, domani sera, al Teatro Lovaglio di Venosa e, giovedì, al teatro Obadiah di Oppido, “Chat a due piazze” con Raffaele Pisu, Lorenza Mario, Gianluca Ramazzotti, Miriam Mesturino. La regia è di Gianluca Guidi. Si tratta di una commedia esilarante, che sta riscuotendo un grandissimo successo di pubblico ed è il seguito di “Taxi a due piazze”. Tutto va a gonfie vele per Mario Rossi, tassista, sposato da vent'anni a Barbara a Piazza Irnerio e nello stesso tempo a Carla
a Piazza Risorgimento. Mario ha due figli adorabili, Alice a Piazza Irnerio e Giacomo, a Piazza Risorgimento. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, riesce per anni a vivere nascondendo la verità. La vita gli sorride, il suo segreto è al sicuro, fino a quando un giorno i suoi due figli, una ragazza della prima famiglia e un ragazzo della seconda, si conoscono in chat su internet, e decidono di incontrarsi. A questo punto il povero tassista, aiutato dall'amico Walter, cercherà con ogni mezzo di mantenere il segreto della
sua doppia vita. Quel che ne segue è una progressione di equivoci, coincidenze e bugie che, con un ritmo infernale, ci porteranno ad un finale inaspettato. Come in tutte le farse di un maestro della comicità come Ray Cooney, vizi e debolezze umane danno lo spunto per creare un meccanismo irresistibile di situazioni esilaranti che finiranno per implodere una dopo l'altra. Lo spettacolo rientra nel cartellone messo a punto la Stagione Teatrale “Teatri in rete-Voglia di Teatro 2010. L'iniziativa, come si ricorderà,
è il frutto delle intese raggiunte tra i Comuni di Venosa e Oppido Lucano e da Cose di Teatro e Musica in collaborazione con la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l'Associazione nazionale Voglia di Teatro.
JOHNNY Depp e l’attricecantante Vanessa Paradis, compagni nella vita e genitori di due bambini, reciteranno per la prima volta insieme. Accadrà nel film My American Lover di Lasse Hallstrom, secondo il magazine online Zimbio. «Vanessa interpreta Simone de Beauvoir, mentre io sono il suo amante Nelson Algren», ha detto Depp. Al momento Depp sta girando The Tourist con Angelina Jolie e presto sarà nuovamente nei panni di Jack Sparrow nel quarto capitolo della saga dei Pirati dei Caraibi.
cultura@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
54 Cultura e Spettacoli
PRIMA SERATA
20.30
GAME SHOW
11.00
VARIETÀ
17.50
RUBRICA
21.10
VARIETÀ
19.35
SOAP
20.05
CARTONI
9.30
ATTUALITÀ
Affari tuoi
I Fatti Vostri
Geo & Geo
Zeling
06.00 -AttualitàEuronews 06.05 -RubricaAnima Good News 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaBontà sua 14.30 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.20 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.25 -Reality ShowL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07.25 -CartoniTeen days 07.50 -CartoniTom & Jerry tales 08.05 -Pupazzi animati L'albero Azzurro 08.20 -CartoniAgente speciale Oso 08.45 -CartoniMiss Spyder 09.00 -RubricaStorie di Salute 09.45 -RubricaRai Educational - Crash 10.00 -NewsTG 2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 16.55 -RubricaCuore di mamma 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Reality ShowL'isola dei famosi 20.00 -GiocoIl lotto alle otto
06.30 -AttualitàIl caffè di C. Mineo 06.45 -RubricaItalia, istruzioni per l'uso 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu - Album di persone 09.20 -RubricaCominciamo Bene 10.00 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Punto Donna 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -TelefilmJulia 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaLa TV dei ragazzi 15.20 -CartoniLazy Town 16.00 -TelegiornaleTG3 GT ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.15 -TelefilmIl principe e la fanciulla
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - NewsBorse e monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09:57 - Reality Show Grande fratello pillole 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -ShowForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14:07 - Reality Show Grande fratello pillole 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -AttualitàPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 19:44 - TelegiornaleTg5 - Anticipazione 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5 20.30 -Previsioni del tempoMeteo 5
07.00 -Sit ComVita da strega 07.35 -TelefilmNash Bridges 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -TelefilmBianca 10.30 -MiniserieUltime dal cielo 11.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 11.30 -TelegiornaleTg4 11:54 - NewsMeteo 11:58 - TelegiornaleTg4 12.00 -NewsVie d'italia - Not. sul traffico 12:02 - TelefilmER - Medici in prima linea 12.55 -TelefilmDetective in corsia 13.50 -ShowSessione pomer. di forum 14.05 -ShowIl tribunale di forum 15.10 -TelefilmWolff un poliz. a Berlino 16.15 -Soap OperaSentieri 16.30 -FilmUltima notte a Warlock con Henry Fonda, Anthony Quinn, Richard Widmark - regia di Edward Dmytryk (USA) - 1959 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:19 - NewsMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.40 -CartoniRascal il mio amico 08.40 -Sit ComFriends 10.20 -ShowPolpette 10.40 -RubricaCapogiro 11.45 -NewsLa vera faccia della tv 12.15 -NewsNella rete di Jekyll 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - NewsMeteo 13.00 -NewsStudio sport - Anticipazioni 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -TelefilmAmerican dad 14.05 -TelefilmI Griffin 14.35 -TelefilmI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.00 -Sit ComZack e Cody 16.50 -TelefilmZoey 101 17.25 -CartoniKilari 18.10 -CartoniI pinguini di Madagascar 18:28 - TelegiornaleStudio aperto 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - NewsMeteo 19.00 -NewsStudio sport 19:28 - SportSport mediaset web 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo 07.00 -Rubrica Omnibus 09.30 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -Rubrica Due minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -Telefilm Matlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -RubricaMovie Flash 13.05 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.05 -Film Anna dei miracoli con Anne Bancroft, Patty Duke, Victor Jory, Inga Swenson - regia di Arthur Penn (USA) - 1962 16.00 -Rubrica Atlantide - Storie di uomini e mondi 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -TelefilmCrossing Jordan 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Miniserie Capri 23.05 -TelegiornaleTg 1 23.10 -Film Tv Ricette d’amore
20.30 -NewsTG2 21.05 -TelefilmCriminal Minds 22.40 -TelefilmJustice 23.25 -TelegiornaleTG 2 23.40 -FilmStarsky & Hutch con C. Electra, B. Stiller, O. Wilson - regia di Todd Phillips (USA) -
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -Rubrica La grande storia: Dittatura 23.10 -Rubrica Parla con me
20:35 - ShowStriscia la notizia La Voce dell'influenza 21.10 -Show Zelig 23.30 -News Matrix 01.30 -TelegiornaleTg5 notte
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmL'amore infedele - Unfaithful con D. Lane, R. Gere, O. Martinez - regia di A. Lyne (USA) - 2002 23.50 -FilmAttrazione fatale con M. Douglas, G. Close, A. Archer - regia di A. Lyne (USA)
20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -TelefilmDr House Medical division 22.05 -TelefilmThe Closer 23.50 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.05 -SportAmichevole - Calcio 23.10 -Film Grand Finale - regia di Michael Apted (GB) 2006
00.55 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.30 -RubricaAppuntamento al cinema 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaScrittori per un anno 02.35 -CONTENITORE Rainotte
01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -Reality ShowL'isola dei famosi 01.55 -RubricaAlmanacco 02.00 -GiocoEstrazioni del Lotto 02.20 -Rainotte 02.30 -RubricaMedicina per voi
00.00 -TelegiornaleTG3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaDiario di famiglia 01.40 -OPERA Prima della Prima 02.10 -RubricaFuori Orario. Cose (mai)
02.00 -ShowStriscia la notizia La Voce dell'influenza 02.45 -Reality ShowGrande fratello 03.00 -Reality ShowAmici 03.30 -TelefilmCinque in famiglia 05:31 - TelegiornaleTg5-notte-replica
02.10 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 02.35 -FilmCiao ma'... (baci da roma) con S. Ramenghi M. Leonardi , V. Rossi , V. Andrei - regia di G. Curi (Italia) - 1988
01.40 -TelegiornaleStudio aperto - La giornata 02.15 -Telefilm24 03.20 -FilmStickup - Rapina a mano armata con J. Spader, L. Stefanson.
00.55 -TelegiornaleTg La7 01.15 -RubricaMovie Flash 01.20 -RubricaLa 25a ora - Il cinema espanso 03.20 -RubricaOtto e mezzo 03.35 -NewsCNN News - Attualità
Tempesta d’amore
I Simpson
Omnibus Life
leTrame affiliato alla Syndication di
RETE 4
ORE 16.30
RETE 4
ORE 21.10
ULTIMA NOTTE A WARLOCK
L’AMORE INFEDELE
con Henry Fonda, Anthony Quinn, Richard Widmark - regia di Edward Dmytryk (Usa) 1959
con Diane Lane, Richard Gere, Olivier Martinez, Erik Per Sullivan, Chad Lowe - regia di Adrian Lyne (Usa) - 2002
La cittadina di Warlock è alla mercè di McQuown e della sua banda; per liberarsi di questa umiliazione, gli abitanti chiedono l'aiuto di un mercenario, Clay Blaisdell. Tutto vestito di nero, con le pistole dall'impugnatura dorata e accompagnato da un giocatore zoppo, questi ben presto trova sulla sua strada un vero sceriffo che arriva con l'intenzione di fare rispettare le legge da parte di tutti....
Edward e Connie sono una felice coppia di mezza età che conduce una vita invidiabile nei quartieri residenziali della periferia di New York. La loro unione, così salda fino a questo punto, viene sconvolta dall'incontro fortuito e casuale di Connie con un estraneo per le vie di Soho. La donna inizia una relazione adulterina che presto si trasforma in un'ossessione. Quando Edward scopre che....
LA 7
ORE 14.05
RETE 4
ORE 23.50
ANNA DEI MIRACOLI
ATTRAZIONE FATALE
con Anne Bancroft, Patty Duke, Victor Jory, Inga Swenson - regia di Arthur Penn (Usa) - 1962
con Michael Douglas, Glenn Close, Anne Archer, Ellen H. Latzen - regia di Adrian Lyne (Usa) - 1987
Helen Keller è una bimba cieca e sordomuta, figlia di benestanti degli Stati del Sud di inizio secolo che la affidano a una educatrice alla prima esperienza. Lei, Anne Sullivan, era stata a sua volta rieducata in un istituto speciale. La piccola è scostante, astiosa, e stabilire un contatto con lei risulta un'impresa disperata, ma la sua educatrice non molla.....
Dan fa il procuratore legale, è un uomo arrivato e tranquillo: ha una bella moglie, una bella casa, una figlia e un cane. Ma una sera, a un party, incontra una sconosciuta di nome Alex, donna grintosa. L’avventura sembra facile e senza conseguenze. Invece c’è un secondo incontro; è lei, stavolta, a volerlo: tanto la famiglia di lui è fuori per il week-end. A questo punto, Dan vorrebbe.....
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 55
Martedì 2 marzo 2010
RICICLAGGIO FASTWEB
DELITTO GIANFREDI
Di Girolamo si dimette:«Ma non sono un mafioso,ho solo fatto degli erroriı»
Dopo le sigarette spunta l’impronta Nuova ipotesi della procura di Salerno
Roma, il Pdl escluso denuncia i radicali
Rilevata sulla Bmw usata per il duplice omicidio
alle pagine 6 e 7
a pagina 13
Anno 9 n.63 € 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Martedì 2 Marzo 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax.
Il candidato governatore del Pd presenta il programma elettorale e 50 provvedimenti
Progettò La Martella
«Raddoppiamo i fondi all’Unibas»
Rassegna di urbanistica Matera ricorda Olivetti
Primo confronto satirico su Radiorai tra i cinque sfidanti. Ricusata un’altra lista A Melfi il Pdl esce dalla maggioranza, La Base scrive a Silvio Berlusconi L’escluso Di Lorenzo si sfoga «Sono stato oggetto di ricatti Peggio di Stalin, ma io resto» La conferenza stampa del centrosinistra (f. A.M.)
L’analisi
L’ offerta di De Filippo di Paride Leporace
La presentazione di Acito «Voglio che la mia città sia la capitale europea 2019
L’UTOPIA A 50 ANNI DALLA MORTE
Consegna delle firme ritardata candidata spolverata.
di PIERLUIGI TOLARDO l 27 febbraio 1960 moriva Adriano Olivetti, l'uomo che aveva fatto della sua piccola industria - alla periferia dell'Italia, nel suo Canavese -l'impresa più innovativa del mondo, la prima industria informatica, quella che perfino l'Ibm doveva inseguire.Adriano Olivetti è l'industriale che aveva fatto del design e della tecnologia un tutto inscindibile, quasi uno Steve Jobs degli anni '60;fu l'urbanista avveniristico, l'ideatore della democrazia dei quartieri segue a pagina 12
I La conferenza stampa di Acito
La conferenza stampa di Di Lorenzo
Viceconte torna al governo: nominato sottosegretario della Gelmini alle pagine 8, 9, 10 e 24
Gara della mobilità alla quale partecipa anche il sindaco
La partenza della sfida a piazza Matteotti
Adriano Olivetti
In bus, sulle due ruote, in auto o scale mobili In che modo si arriva prima a Potenza?
Potenza, palazzo D’Errico
Regione-Trenitalia
Lavori di ristrutturazione con i fondi Cipe Problemi di stabilità dopo alcuni crolli interni
Ecco il contratto operativo: 27 milioni in 6 anni La società di trasporti garantisce servizi e lavoro
Per due settimane i Sassi ospitano convegni, mostre e filmati Oliva:«La città è per noi riferimento»
a pagina 14
a pagina 26
Vince la bici, Santarsiero sceglie la “metro” verticale ed è terzo a pagina 17
a pagina 20
SPORT
Serie D Matera testa alla coppa Calcio Giovanile 5 pagine sui tornei delle lucane Basket Corsa playoff La Bawer ci crede
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
A Matera